"Lavoro, economia, società: una nuova stagione di diritti". Assemblea nazionale dei quadri e dei delegati della Cgil (3-4 aprile, Palazzo dei Congressi - Eur)

Recoba è compagna pregherei
La scena eterea dalla CGIL alla Presidente
Eccola o meno otto dove abbiamo e mentre lavora vietò
Io
Correttori da sei per sei
Tutto
L'ordine è venuto a tutti voi
Questa nostra Assemblea dubbiamente avvierà un momento particolare molta attenzione è rivolta sui nostri lavori noi vogliamo in questo giorno e mezzo svolge un lavoro intenso per questa ragione
Iniziamo subito i lavori
Il vitto ancora e ancora una proposta o farlo rapidamente
Ringrazio innanzitutto e molti delegazione che qui partecipò ai nostri lavori durante qui i lavori stessi comunicheremo la loro presenza
Io do subito la parola per la relazione introduttiva i lavori si svolgeranno il seguente con il seguente ordine
Termineremo alle ore tredici tredici e dieci le sedute questa seduta poi riprenderemo alle quindici per concludere i lavori questa sera verso le sette e mezzo
Sono stati predisposti
Sono stati predisposti dei ristoranti all'interno in maniera tale che la pausa se è una pausa Breve e quindi ci permette di lavorare con Massimo
Col massimo terre presenza i capi delle delegazioni hanno i buoni pasto quindi rivolgetevi
A loro verrà che tutto si svolga con tranquillità prima della parola per la relazione introduttiva do la parola a Sergio Cofferati
Care compagne e cari compagni
Siamo orgogliosi questa mattina di ospitare ai lavori di questa nostra Assemblea il segretario generale del cosacco la Confederazione sindacale sudafricana
Il compagno sull'insieme a varie accompagnato dalla responsabile e internazionale Simon voce abbiamo un in questi giorni avuto occasione di parlare a lungo con il compagno pare e con Simon di una serie di incontri che serviranno senza dubbio alcuno a rafforzare i legami di cooperazione tra la CGIL e il cosacco
Come sapete questi rapporti durano da anni e noi siamo molto orgogliosi di aver anche in tempi lontani costruito con questa grande organizzazione sindacale del sud del mondo dei rapporti particolarmente fraterni e profilo
Sapete che la lotta del popolo sudafricano ha avuto nel Cossato un protagonista insostituibile quella lotta abbattuto un regime razzista quello dell'apartheid
Che ha fatto diventare il Sudafrica un simbolo per
L'emancipazione la liberazione dall'oppressione razzista per tante persone nel mondo
Dunque
Dobbiamo dare continuità questi rapporti per costruire insieme a loro ogni occasione di scambio proficuo
In modo tale che il nostro contributo nei loro confronti
La loro testimonianza del loro contributo dei nostri consentano ai nostri Paesi di superare quegli squilibri economici e sociali che troppe volte condizionò la vita delle persone più deboli
Per questo sono molto contento di poter accogliere anche a nome vostro
Sì due compagni del cosato sono presenti e resteranno qui per la parte iniziale della nostra iniziativa di nuovo grazie compagno varie compagni procedo della vostra presenza e della vostra amicizia
Grazie
Do adesso la parola a Guglielmo Epifani per la relazione introduttiva
Abbiamo affidato all'assemblea che oggi si apre il compito di proporre e discutere scelte obiettivi che segnano la nostra identità il nostro programma e l'azione della CGIL
Toccherà naturalmente al congresso
Alla preparazione dei suoi temi e soprattutto al confronto democratico all'interno dell'organizzazione
Il compito di fare un bilancio ordinato una valutazione completa dei risultati dei successi
Dei limiti dei problemi che l'azione della nostra organizzazione e quella del sindacato italiano
Ha realizzato o anche contratto negli ultimi cinque anni
E toccherà al congresso il compito di definire una compiuta strategia
è un programma chiaro di lavoro per il futuro
Ma non per questo
E meno importante oggi e questo è il nostro punto di vista esprimere valutazioni e proposte
In una fase cioè che presenta grande delicatezza e grande importanza
E che perciò richiede che sia in campo con forza l'insieme delle linee degli orientamenti della CGIL e che questi siano in una sede così larga e così ampia valutati e discussi
La fine della legislatura
Come è sempre avvenuto
Porta con sé l'esigenza di fare il punto sulle riforme sulle leggi approvate sugli adempimenti di gestione che ne conseguono
Sui risultati delle politiche di bilancio che si possono già trarre
Oppure
Su come affrontare il problema rappresentato da quei provvedimenti attorno ai quali avevamo a lungo lavorato
E che non siamo riusciti a far trasformare in legge
Come nel caso della rappresentanza come nel caso del lavoro a collaborazione
Già questo naturalmente definisce un primo ambito di riflessione per questa Assemblea
Ma ci sono però insieme altre e più importante questioni che pretendono da parte nostra una discussione esplicita pensiamo per un attimo alla delicatezza della fase contrattuale
Al contratto dei metalmeccanici alla difficoltà che la categoria incontrato incontra nel rinnovo del secondo biennio del contratto
O all'andamento della vertenza FIAT e le resistenze che si frappongono
Per dire come in gioco non solo l'esito positivo di un negoziato ma una sfida un confronto che porta direttamente al segno alla qualità
Che dovrà vere per il futuro il sistema contrattuale nel nostro Paese
Oppure
Si rifletta sulla vicenda attorno al confronto del tempo determinato
Alle polemiche che ne hanno segnato la parte finale alla situazione insostenibile che si è creata
Ai rifiuti che sono stati opposti alle nostre proposte e ai nostri ragionamenti
O ancora
Su quello che appare un vero e proprio manifesto politico e ideologico
Il documento che Confindustria ha lanciato con il convegno tenuto a Parma alla metà del mese di marzo
E sulle implicazioni che molte di quelle scelte hanno il rischiano concretamente di determinare nel prosieguo del confronto sociale del Paese
O su un altro versante ancora
Pensiamo ai problemi inediti che pesano nel definire il futuro dell'affetto della nostra Repubblica
Dopo la votazione la modifica per via parlamentare del titolo quinto della seconda parte della Costituzione
Anche alla luce dei referendum che chiameranno il voto i cittadini italiani e delle prospettive che si possono aprire di una modifica ad opera di un eventuale diversa maggioranza parlamentare di contenuti e confini del processo di revisione costituzionale
Vogliamo provare per questo a mettere in ordine a riassumere il punto di vista dell'organizzazione
Anche naturalmente con il compito di provare a definire per parte nostra e a partire dall'autonomia delle nostre valutazioni
Primi elementi di giudizio di comparazione tra i valori che esprimono queste proposte il merito a cui ci affidiamo
E le scelte di programma che appartengono o dovrebbero appartenere agli schieramenti politici che si contendono la guida futura del Paese
E sui quali come sappiamo i cittadini italiani saranno chiamati ad esprimersi con il voto fra poco più di un mese
Ci preme però da subito aggiungere un elemento che riteniamo di grande importanza
Il fatto cioè che queste proposte
Queste quelle che verranno dalla discussione e dalla conclusione dei nostri lavori
Sono per la gran parte il frutto di un contributo di un lavoro unitario della segreteria della Confederazione
Questo non ha nulla naturalmente
I diversi punti di vista o le scelte che al momento del congresso ognuno riterrà di fare
Se mai valorizza intelligentemente il lavoro che tutti in questi anni hanno fatto per sostenere l'azione la linea identitari vendicative culturale della nostra organizzazione e segna se posso aggiungere
Una fase alta di autonomia e dia responsabilità da parte dei nostri quadri e del nostro gruppo dirige
Così come al tempo stesso
Dobbiamo valutare in tutta l'importanza la presenza che abbiamo voluto in questa nostra discussione delle delegazioni della CISL e della UIL
Guidate dai due segretari generali che per la prima volta dalla loro elezione
Partecipano e interverranno ai lavori di una platea così ampia dei militanti e dei quadri della CGIL
Evidente care compagne e compagni che la nostra Assemblea si colloca in una situazione di grave incertezza e anche di crisi vera e propria dei mercati finanziari mondiali
è difficile oggi in queste ore
Dire in che misura il fino a quando la crisi delle Borse la distruzione che viene operata di risorse la situazione finanziaria di Paesi importanti pensiamo al Giappone
Informeranno sull'andamento del ciclo economico sull'andamento dello sviluppo degli Investimenti e dei consumi
E soprattutto quali relazioni si potranno stabilire in quali tempi tra il propagarsi della crisi tra le diverse aree del mondo a partire dall'Estremo Oriente dal Sudamerica
Ma non c'è dubbio che in tutto questo porterà un rallentamento della crescita del commercio mondiale
Renderà più difficile la competizione e meno disponibili i mercati d'importazione degli Stati Uniti e del Giappone
Per noi
Per l'Italia per il nostro Paese
Che ha registrato nell'ultimo anno uno sviluppo sostenuto soprattutto dalla domanda internazionale
E che scambia i due terzi dei beni prodotti con la Francia e con la Germania questo può voler dire meno facilità all'esportazione e più competizione
E quindi questo già da subito
Pone l'esigenza perno voi di riorientare lo sviluppo sulla domanda interna da un lato e sull'altro lavorare perché le nostre merci ai nostri servizi abbiano un più alto contenuto di qualità
Di ricerca ed innovazione
Ma se da queste vicende queste della crisi del quadro che abbiamo attorno a noi emerge un'altra considerazione di carattere generale questa riguarda essenzialmente un tema e un insieme di problemi che spetterà al congresso di mettere a fuoco e di definire con precisione
Non voglio qui alludere alle valutazioni diverse alla discussione che possiamo anche tra di noi a vere in tema di globalizzazione dei mercati di interdipendenza crescente tra le economie o di crescita dei trasferimenti dei flussi finanziari
E neanche penso essere onesto
Che nel lavoro da fare al congresso il punto più delicato per noi possa essere quello di ridiscutere impostazioni orticelli che abbiamo già da tempo individuato
E che correttamente anche nelle vicende di queste settimane dimostrano di a vere un fondamento solido
Perché il problema principale che abbiamo e che ci troveremo di fronte nel nostro lavoro
è quello di stabilire ne abbiamo parlato anche ieri con i nostri amici e compagni del usato è quello di stabilire con più precisione con quali strumenti lungo quale strada con quali politiche mi alleanze con quali risultati concreti con quale CISL Internazionale e con quale politica dell'accesso
Si potranno riformare trasformare quelli che sono i punti di governo delle crisi aperti sopra di noi
è un bisogno di concretezza quello che avvertiamo perché è evidente che malgrado le critiche avanzate da molte parti da governi da istituzioni mondiali dei sindacati da noi
è visibile l'incapacità di prevenire di conoscere e di interpretare l'andamento dei fenomeni di intervenire in conseguenza
In modo tale che si possono ridurre di affetti
Ed è vero che quasi tutte le istituzioni mondiali vivono crisi e contraddizioni crescenti
Se è vero ad esempio
Del Fondo monetario internazionale
A oggi un direttore diverso da quello che aveva nel passato e che una parte delle sue modalità di lavoro sono cambiate non metterò mutato
Nel modo di intervenire nelle crisi nella capacità di prevenirle
Ma non è solo il Fondo monetario
Stessi problemi seppure con altre caratteristiche incontrano tutte le altre organizzazioni mondiali
Pensiamo a quelle che sono le funzioni ruoli ai limiti che incontrano i vertici dei Paesi del cosiddetto G otto
O per un altro verso e lo incontriamo di più nel nostro lavoro le difficoltà che richiede l'applicazione ogni volta delle convenzioni dell'Organizzazione internazionale del lavoro ingrandì e molti Paesi
Oppure
L'incertezza che regna sulle soluzioni da dare negoziati commerciali su scala mondiale dopo il fallimento del vertice di Seattle compreso tutto l'aspetto relativo alle clausole sociali
La verità
E che in questa dimensione internazionale che è sempre più integrata nei processi tecnologici in quelli finanziari e in quelli economici
Si conferma come sia sempre più difficile assumere scelte e comportamenti condivisi
O anche soltanto regole dettate da un semplice principio di razionalità e di buon senso
Quando ad esempio si legge come mi è capitato recentemente che ogni giorno si spostano nel mondo
Un milione cinquecento mila miliardi di dollari e questi movimenti sono tutti legati a operazioni investimenti di carattere speculativo
è evidente
Che aver rifiutato di introdurre una misura come quella proposta dal premio Nobel americano per l'economia Tobin volta scoraggiare fiscalmente le ondate speculative
Rappresenta un danno
Il cui affetti e la cui gravità sarà il tempo a rendere più evidente
E cosa dire oggi della decisione della nuova Amministrazione degli Stati Uniti di ritirare la firma apposta sotto i protocolli e gli impegni di Kyoto
La verità
E che si scontrano attorno a questi scenari anche su queste cose
Lei due concezioni che pervadono il dibattito politico sociale ed economico anche nel nostro Paese e anche in Europa
Un'idea di leaderismo intesa come scelta che si propone di non dare alcuna regola i meccanismi spontanei gli alle scelte che compiono i mercati e la seconda che è la nostra che invece prova regolare a correggere gli effetti più negativi delle contraddizione in funzione questo è importante
Di una scelta che ha come fondamento del valore la sfera dei diritti universali delle persone la salvaguardia dell'ambiente
Una logica di regolazione consensuale ordinata degli scambi commerciali finanziarie e dei servizi
Nel principio di cautela
Nell'ambito delle sperimentazioni genetiche e nella ricerca sulle biotecnologie
Se noi
Mettiamo assieme
Una perdita
Crescente di poteri di sovranità degli Stati nazionali
Con l'assenza di istituzioni di sede di carattere mondiale
Che hanno il compito di introdurre principi e norme di regolazione dei progetti economici e finanziari anche agendo sul fattore della convenienza
Aumenta il rischio di smarrire la comprensione di quello che realmente fonderie IGT ma le istituzioni della sovranità democratica
E per questa vigilia di continuare ad alimentare la cultura e la propaganda di chi vede nel localismo nella comunità nel territorio chiuso l'unica difesa
Nei confronti dei processi di globalizzazione
E insieme purtroppo anche l'unico fondamento di titolarità e riconoscibilità dei diritti
Il massimo di deregolamentazione
E l'assenza di istituzioni legittimate credibili e funzionale
Porta con un paradosso solo apparente
All'esaltazione dello spirito contrario a quella vera e propria utopia negativa
Che parla di paura e di chiusure che parla di diritti differenti legati al territorio di diversità culturali e di ostilità nei confronti dell'altro
La globalizzazione senza regole
Prepara per questa strada un mondo che insieme più in te lo rampe più chiuso e meno democratica
E proprio alla luce di questo
Che non è un sentimento di preoccupazione solo di rassegnazione anzi ma di impegno che appare per noi sempre più importante la prospettiva di integrazione e di rafforzamento istituzionale e democratico dell'Unione Europea
Una prospettiva che tenga assieme l'idea di una vera e propria costituzione europea
Una politica di allargamento governata senza chiusura e con la corte insano intenti e un rafforzamento graduale ma significativo dei poteri e delle istituzioni dell'Unione
Quando insieme alla Confederazione europea dei sindacati alla CISL e la UIL abbiamo manifestato a Nizza
Lo abbiamo fatto perché volevamo allora e vogliamo ancora oggi tanto più oggi che inizia sia il punto di partenza di un processo irreversibile che Segni e che accompagni questa prospettiva
Perché in caso contrario
Un'Europa che sia senza sovranità un'Europa che non abbia diritti uguali di cittadinanza finirebbe per essere un Europa di terze e priva di ogni contenuto e di ogni significato democratico
Una fase costituente per l'Europa e quello che ci vuole
Solo una Costituzione può insieme garantire i diritti dei cittadini europei e una salvaguardia di un ruolo ridimensionato ma pur tuttavia importante
Degli Stati nazionali che la compongono
Se altri invece continuano a parlare di un'Europa senza Costituzione e magari di un'Europa fondata sulla diversità delle sue regioni ed è un tema che c'è nella discussione in Italia in Europa
Si pensa e si intende costruire un'Europa con diritti diverso il
Con regole differenziate con un'idea di libertà fondata unicamente sul principio della competizione tra sistemi territoriali dando così per questa strada una risposta
Sbagliato abbisogna interessi attese che invece come vediamo ci sono per intero
Naturalmente
La debolezza e la fragilità delle istituzioni europee hanno una ricaduta immediata sull'economia sulla società sullo sviluppo tanto più in una fase in cui sono presenti dopo dieci anni di crescita i segnali di rallentamento delle due economie più forti
Non basta come ha fatto il consiglio di Stoccolma la settimana scorsa dire che fortunatamente d'Europa le condizioni per crescere in una situazione internazionale che invece è presente da più di un segno di recessione
Perché quello che può rendere davvero più forte lo sviluppo dei Paesi dell'Unione e soprattutto una questione di fiducia e di solidità delle istituzioni
E in modo particolare delle istituzioni che sovraintendono alle scelte economiche monetarie a quelle agricole a quelle ambientali a quelle energetiche a quelle finanziarie
Abbiamo già avuto modo di notare e di segnalare anche alla nostra discussione
La singolarità di un processo che vede per la prima volta nella storia moderna l'esistenza di una moneta unica senza uno stato unitario
Nella situazione presente
Dove la Banca centrale europea
E sarà chiamata ad assumere scelte precise in materia di tassi e di politica monetaria e abbiamo visto ancora oggi il richiamo del Fondo monetario internazionale l'interrogativo di fondo è ancora più pressante
Può un'istituzione
Per quanto autonoma
E che è in grado di influenzare in maniera diretta e indiretta
Lo sviluppo l'occupazione di Investimenti può restare senza una sede un'istituzione in grado di indirizzare negli obiettivi i compiti scegliendo i tempi le modalità di intervento e adatta una struttura di coordinamento come quella rappresentata dalla riunione dei ministri finanziari a svolgere questo ruolo noi pensiamo Dino
L'anno che abbiamo alle spalle il due mila ha dimostrato largamente questi problemi e questa situazione per l'Europa e per l'Italia
Diciamolo chiaramente
Anche per l'Italia il due mila è stato un anno importante dal punto di vista economico produttivo e dell'occupazione
Abbiamo avuto un tasso di sviluppo molto altro come da decenni non avevamo e quello che più importante si è avvicinato il rapporto tra la media di sviluppo dei Paesi dell'Unione il tasso di sviluppo dell'Italia
Abbiamo avuto crescita del fatturato e degli ordini di produzione industriale di grande rilevanza
Abbiamo visto giorni fa come sono registrati in oltre seicento mila i posti di lavoro creati nei dodici mesi e quasi un milione nei cinque anni
Anche se sappiamo fra di noi che una parte consistente di questi lavori e ha caratteristica e ha durata temporanee
Di questi quasi la metà è rappresentato da donne
E questo è un fatto positivo anche per il futuro
Perché l'aumento dei nostri tassi di attività e legato prevalentemente la crescita dell'occupazione femminile
Ma dobbiamo sapere che questo può avvenire a una condizione
Che non avvenga cioè quello che è avvenuto fino a oggi
Che quando si tratta di assumere
A tempo determinato le donne rappresentano metà delle persone che vengono avviati al lavoro e quando si stabilizzano i rapporti di lavoro le donne assunti a tempo indeterminato
Sono meno di un terzo delle persone che Bettino conferma
In questa situazione è quella dell'anno due mila
Colpiscono a me preme sottolineare soprattutto due elementi oltre questo dell'occupazione dell'occupazione femminile
Il primo è il grande flusso che abbiamo avuto nelle importazioni delle esportazioni un più otto per cento per le prime un più dieci per cento per le seconde
Perché queste è vero che si collega alla crescita del commercio mondiale che è stata tra le più alte nella storia di questo dopoguerra ma danno l'idea
Di un Paese l'Italia che non solo è ripresa ma che nel due mila aumentati o la sua interdipendenza nel dare nell'aprire con il mercato mondiale
E in secondo luogo
Io penso che ci preme dobbiamo sottolineare i segnali di ripresa visibile importanti che in molte aree del nostro Mezzogiorno si sono registrati
Noi per la verità
Lo avevamo già detto in più occasioni e molte riflessioni e valutazioni sulla situazione del Mezzogiorno se ne sono testimonianza dei compagni e dei compagni che operano in queste regioni
Il numero delle imprese che in atto nelle aree del Mezzogiorno il consolidamento di alcuni distretti industriali a grande intensità produttiva
Il raddoppio di insediamenti produttivi significativi
Il concentrarsi nel Mezzogiorno di Investimenti degeneri Inter capitale investito collegati ai servizi di telecomunicazioni ed informatica
Gli andamenti di reddito e di prodotto che si sono registrati tutto questo conferma che anche per il Mezzogiorno un piccolo ma significativo spiraglio si è appena
Perché allora
Se questa è la situazione onesta
Che i dati registrano
Abbiamo avuto nelle ultime settimane grandi polemiche attorno a questi dati e alle interpretazioni che acquisti bisogna dare il perché si è arrivati accreditare listate a quando operato revisioni criteri di calcolo che normalmente tradizionalmente ha sempre effettuato
Io penso che c'è una sola risposta a questo interrogativo
Ed è una risposta che noi abbiamo l'interesse e quindi rendere esplicita e di dire ad alta voce
Tutti quelli che contestano la fondatezza di questi dati
Lo fanno perché in realtà comprendono che questi dati letti nella loro correttezza anche nella loro limitatezza dimostrano però che quella via stretta strettissima che come sindacato in CGIL abbiamo tenuto conto pena c'è in tutti questi anni
E che puntava a legare un processo di risanamento dei conti pubblici alla possibilità di ampliare costruire un sistema produttivo più dinamico e più solido ha dato i suoi primi frutti e che quindi può essere portata avanti con coraggio
E soprattutto questo ci riguarda che è possibile farlo anche a partire dagli attuali livelli della finanza pubblica
Di livello della Cassazione e degli standard esistenti di diritti e di regole
E d'altra parte
Deve essere chiaro che nessuno più del sindacato è interessato a che lo sviluppo del paese prosegua e si rafforza
Solo che in quei dati ci confermano che ci dicono che per sostenere una fase più equilibrata più prolungata nel tempo della nostra crescita bisogna intervenire soprattutto sul lato della qualità
è stata questa la nostra parola d'ordine il cuore delle nostre riflessioni soprattutto a partire dal convegno che abbiamo fatto nel novembre del novantanove
Qualità delle specializzazioni produttive
Qualità delle infrastrutture di Rete
Qualità dei servizi privati e pubblici
Qualità della ricerca privata e della ricerca pubblica qualità dell'offerta formativa qualità nell'apertura e qualificazione dei mercati qualità nei processi di investimento
Qualità nei sistemi di regolazione dei mercati e di trasparenza verso i consumatori
C'è
Un problema di competitività nel nostro sistema di produzione di beni e di servizi
Se noi guardiamo alla composizione del sistema produttivo vediamo tutti gli indicatori del commercio mondiale noi lo vediamo che negli ultimi dieci anni il nostro Paese ha perso quote di mercato e le ha perse anche in maniera considerevole
Quello che però rende la nostra valutazione il nostro giudizio diverse opposto da quello che ancora nel convegno di Parma Confindustria ha rilanciato
Non è dunque relativo all'esistenza o meno di un problema di competitività
Ma riguarda i modi riguarda gli strumenti lei vive attraverso cui la competizione va sostenuta e vara forza
Abbiamo già fatto l'abbiamo già denunciato come limite culturale della proposta di Confindustria risieda nel fatto di essere sostanzialmente ancora una volta legata auguri elementi di quantità
Sia quando parla di prelievo fiscale
Sia quando affronta la questione dei porti sia quando interpreta l'idea di ridurre i diritti e gli standard di protezione del lavoro la Confindustria si muove nell'ottica tradizionale del nostro sistema imprenditoriale
Che punta ad allargare i profitti e le quote di mercato agendo prevalentemente sull'altro dei costi
In questo
C'è davvero una coerenza che continua con le motivazioni che han portato gran parte del nostro sistema imprenditoriale a schierarsi contro l'introduzione della moneta unica
I ad affermare per molto tempo l'idea che senza lo strumento offerto dalla svalutazione della nostra moneta
Il nostro sistema produttivo non si sarebbe dimostrata in grado di competere con quello degli altri Paesi
Anche se è stato già detto è segnalato questo questo fatto la dice lunga sul limite strategico di prospettive sulla cultura di una parte del nostro sistema imprenditoriale
Imprenditori che non hanno voluto e che non sanno investire rischiare sul futuro
Imprenditore che non puntano a valorizzare le risorse che sono in condizione di mettere sul campo e cioè il valore dei loro prodotti e il valore del sistema Paese
Imprenditori che escono da settori e produzioni di avanguardie spesso preferiscono tanto per non far nomi come ha fatto la FIAT come ha fatto la Pirelli a vantaggi finanziari alla valorizzazione delle punte di eccellenza produttiva e tecnologica
Questi imprenditori rappresenta una realtà di borghesia imprenditoriale
Che a me sembra di per sé distante da quella dei Paesi che lavorano e che sono in concorrenza con voi
Ed è per questo
Che al di là della novità rappresentata dalla forza con cui viene riproposta l'idea della centralità della funzione sociale dell'impresa
Si vedrà che sotto la parvenza di una moderna idea di centralità si cela un impianto che appartiene alla linea più tradizionale comportamenti seguiti nei decenni passa
Questo nucleo di filosofia tradizionale la si può condensare nella scelta
Che troviamo in ogni pagina del rapporto di Confindustria
La Confindustria chiede
Chiede meno tasse
Sì ed è libertà di licenziare
Chiede liberalizzazione nei rapporti di lavoro
Chiede politiche salariali moderate chiede costi del lavoro più bassi anche quando capita come abbiamo letto ieri sul Sole ventiquattro Ore
Che se si fa con la moneta unica un rapporto
Tra i costi orari unitari del lavoro nell'industria nei servizi in Italia questi risultano più basse di un terzo rispetto a quelli della Germania e di un quarto rispetto a quelli della Francia
Chiedono Investimenti chiedono esclusivamente ad altro
Solo in qualche rapporto della competitività si criticano responsabilità ritardi che spettano all'impresa italiana
Tutto però viene rivolto all'estero
Quasi che Confindustria come abbiamo da tempo segnalato
Stia diventando ossia diventata una straordinaria associazione di lobby che preme e pretende per aprire togliendo questo è un punto gravi così dignità vuole autonomia al terreno delle relazioni industriali all'incontro con le ragioni e la rappresentanza del mondo del lavoro
L'arretratezza di questa impostazione si salda in fondo a me pare con un altro nodo storico per le nostre classe imprenditoriale
Il rapporto con il potere istituzionale il rapporto con il potere politico
Alla debolezza della convinzione imprenditoriale in se stessa alla scarsa fiducia nelle proprie capacità per il futuro
Si associa nei fatti il perpetuarsi di una dipendenza anche quando assume come oggi i toni di una maggiore autonomia propositiva nei confronti delle finanze pubbliche ed è decisori pubblici certo che è più moderna
Perché oggi si parla e si chiede non solo a Roma ma si parla e si chiede a Bruxelles certo più attenta perché si parla e si chiede alle Regioni mamma la sostanza
Non è il luogo l'istituzione che conta
è che in questo modo viene riproposto e aggiornato una scelta tradizionale in un mondo in una situazione che sono cambia
Ci sono poi nel merito a partire da queste constatazioni generali
Degli evidenti segni che rafforzano il nostro giudizio
Nel rapporto e nel lavoro che Confindustria ha fatto nelle tabelle pure interessanti in cui sono riassunte in molti elementi e molte statistiche
Ce n'è uno che colpisce ed è quello relativo alla quantità e la qualità degli investimenti in ricerca e in studio
Noi sappiamo
Che da questo punto di vista c'è un ritardo che non abbiamo saputo colmare
Perché quelle ambizioni e quegli obiettivi importanti e giusti che a partire dall'accordo del novantatré avevamo messo a capo di una politica di sviluppo gli investimenti rappresenta una sfida che il Paese anche noi a oggi non siamo riusciti a vincere
Ma nelle tabelle che Confindustria fornisce c'è una verità ancora più precisa ed ancora più amare
E che riguarda il fatto che se il volume degli investimenti pubblici investimenti pubblici in ricerca negli ultimi cinque anni sono caduti
E ancora più mortificante quello che riguarda Investimenti privati delle aziende negli investimenti pubblici in ricerca siamo sotto la media dei Paesi europei ma siamo sotto di qualche decimale di punto negli investimenti privati dell'impresa siamo addirittura al sette otto volte più in basso dei nostri Paesi concorrenti
Della Francia della Germania dell'Inghilterra
E nel Mezzogiorno
La quota degli investimenti privati in ricerca in innovazione e di soli due decimali superiore allo zero
E non mi stupirei se le imprese che investono in ricerca e innovazione nel Mezzogiorno potessimo contarle sulle dita delle due mani
Anche per quanto riguarda un altro fattore di competitività l'analisi di Confindustria e Pinilla e senza coraggio
Quando si affronta il nodo dei ritardi del nostro sistema bancario
Le condizioni di arretratezza del nostro mercato dei servizi e degli intermediari finanziari o quando si sottacere e bisognerà pure che qualcuno prima poi lo dica ad alta voce il conflitto di ruolo che alla Banca d'Italia
Tra le funzioni di vigilanza e di controllo e quelle di intervento nelle strategie e nelle alleanze dei singoli istituti eppure Confindustria ne parla poco
Ma c'è sempre anche se è scomparso
Un costo del credito più alto nelle imprese del Mezzogiorno che oggi pesa in termini relativi D.P. un che nel passato così come c'è un costo più alto per il Mezzogiorno delle tariffe assicurative
Ci sono poi sempre domandato perché ci fosse così grande tiepidezza nell'atteggiamento che soprattutto negli ultimi due anni il sistema dell'impresa ha avuto nei confronti della possibilità di fare crescita
E allargare gli investimenti in previdenza integrativa e più volte con le compagne e compagni della segreteria con Sergio ci siamo domandati del perché di questa scelta a prima vista incomprensibile di Confindustria
Ci domandavamo forse che questo dipendeva da un problema ed è una preoccupazione legata ai costi
E poi però vedevamo che la Confapi che aveva più costi della grande impresa era più disponibile
Oppure sulla volontà che avvertivamo di costringerci a uno scambio tra materia improprie come quelle rappresentate dall'INPS la previdenza integrativa e la flessibilità
Ma poi ovviamente anche in cui emergono accanto a queste che sono parziali verità altre verità
Voi lo ha denunciato anche ultimamente ho visto Guido Rossi noi continuiamo ad avere un numero di imprese quotate in borsa cioè sostanzialmente stabile da decenni e da decenni
Tanto è vero che al di là delle nuove aziende legate alla new economy
Non sono più di duecentosettanta nell'impresa che ricorrono alla quotazione in Borsa
E affidano quindi per questa strada al mercato dei valori il giudizio sul loro rendimento e sul loro risultato operativo
Meno di trecento in Italia
Di fronte alle decine di migliaia di prese quotate ad esempio nelle borse degli Stati Uniti
Ora non è solo e se fosse così si potrebbe comprendere un problema di preferenze verso altre moderne modalità di finanziamento da parte delle imprese italiane
E che dietro questa scelta ci sono altri almeno tre punti critici del nostro sistema imprenditoriale
La persistente e bassa dimensioni delle nostre imprese
La caratteristica familiare della proprietà
Il tentativo di evitare quei meccanismi di trasparenza e di controllo che comunque il mercato dei capitali oggi in buona parte assicura
E la stessa considerazione
Noi la possiamo trovare eleggere se si vedono le timidezze le contrarietà con cui il nostro sistema dell'impresa e anche Confindustria affrontato
Attorno ai problemi dei processi legislativi sulla democrazia dell'impresa sulla contendibilità dei pacchetti azionari per non parlare della cornice giuridica della società di diritto europeo
Ora naturalmente va detto per la verità che non tutto il panorama dell'imprenditore dell'impresa italiana
Dobbiamo e guai se non lo facciamo
Sempre per la capacità di distinguere di selezionare sulla base le differenti responsabilità e comportamenti tanto più se in qualche territorio in più di un settore anche in queste settimane
Si affermano disponibilità e atti di segno diverso penso per ultimo al protocollo firmato tra la Federchimica e la fine ma il punto che abbiamo di fronte e che questo è invece il segno distintivo il programma di Confindustria
E per quanto oggi a molti possa essere conveniente non dirlo
Noi siamo sicuri e la forza dei fatti sta lì che questo si dimostrerà con grande evidente
La nostra spinta
Per la qualità del sistema italiano e per la sua competitività e quindi diverso e altra cosa Rispetto all'importazione di Confindustria
Lina centralità dell'intera in
Per noi la centralità dei lavori e
Anche se oggi può sembrare che sia per noi è difficile
Va be'Sciara una tendenza culturale di altro assegno
Una valutazione conta precisa delle dinamiche sociali ed economiche anche italiani
Porta invece elementi di conferma e di sostegno alla nostra introspezione
Mai come adesso ad esempio
E forse per la prima volta con caratteristiche così evidenti
Il bisogno di qualità
Nei sistemi di specializzazione produttiva nelle infrastrutture nei processi formativi nell'innovazione nella ricerca e nei servizi
Unifica i bisogni dell'arma a quelli del Mezzogiorno
Quelli delle aree più forti dove non si trova manodopera e i tassi di occupazione sono sotto il tre per cento
E di quelli dove la manodopera abbondante dei tassi di disoccupazione si mantengono a due cinque
Serve
Più qualità Albano
Perché senza una riorganizzazione un'innovazione delle funzioni e dei servizi alle imprese
I limiti fisici e ambientali uno sviluppo puramente quantitativo finiscono per rendere impossibile l'ulteriore crescita delle aree più forte
E questo ad esempio il caso del Nordest
Che non a caso vede nel corso dell'ultimo anno ridursi decelerare quei tassi fortissimi di sviluppo che si sono avuti per l'ultimo decennio e vale per il suo perché senza investimenti in qualità quei segnali di ripresa collegati in gran parte al crescere nei territori di volontà imprenditoriali di punte di qualità produttive
Corrono il rischio di restare isolati
E gradatamente disimpegno
E d'altra parte
Perché non si vuole ricordare si vuole rimuovere il fatto che il nostro Mezzogiorno
Alimentato per anni per decenni da una forte politica di decontribuzione sul lavoro
Da enormi risorse pubbliche investite in conto capitale appagato e mollo tutto l'illusione che da queste politiche si sarebbe potuto sviluppare una forte dinamica capacità d'impresa
In grado di reggersi per la qualità dei prodotti e per la struttura delle convenienze nel mercato dei beni di consumo dei beni intermedi
Le centinaia di migliaia di posti di lavoro
Che tra la fine degli anni ottanta e i primi anni novanta il Mezzogiorno ha perso sono esattamente figli è risultato di un fallimento che in gran parte era atteso
Riprodurre oggi in una condizione di mercato di integrazione globale così diversa da quella di vent'anni fa le ricette di allora che non hanno funzionato all'ora e puntare cioè esclusivamente a una politica di fiscalità indifferenziata di vantaggio qua forti iniezioni purché sia di investimenti in conto capitale del Mezzogiorno segnerebbe un analogo e più grave fallimento di strategia
Non si riesce questa è la conclusione a cui vogliamo arrivare
Da una situazione di ritardato sviluppo se non puntando anche e soprattutto in queste aree sul fattore legato alla qualità
La qualità di cui c'è bisogno nelle aree più sviluppate del Paese riguarda essenzialmente investimenti nelle grandi infrastrutture di rete
E nei collegamenti
Nella duplice direzione Est-Ovest e nord e sud
Riguarda la messa in collegamento di tutti i punti delle reti intermodali
Lo sviluppo dei servizi all'impresa
Che si rendono necessari contestualmente ai processi di delocalizzazione produttiva in atto e in modo particolare quelli connessi alle politiche commerciali finanziarie di prodotto di logistica lo sviluppo delle filiere integrate la crescita dalle dimensioni d'impresa
Progetti mirati e coordinati di formazione del lavoro da quelle relative all'accesso a quella permanente a quella continua a quella in alternanza
In modo particolare il problema dimensionale dell'impresa rappresenterà nel futuro e già oggi lo rappresenta un ostacolo rilevante per la crescita e lo sviluppo
Molte indagini comparata in molti studi confermano
Quello che nel passato in meno con la mia più chiusa Domestica e in un mondo meno interdipendenti erano considerati i punti di forza della nostra offerto nelle nuove condizioni di globalità dei mercati tutto questo può diventare un appena Lizza azione
Le posizioni di nicchia nei mercati le specializzazioni nei settori maturi di eccellenza le attività facilmente riproducibili non resteranno di fronte ai nuovi competitori nelle condizioni e nelle forme diciamo garantite di oggi
Per Wess
Ci vuole più porta nell'innovazione di prodotto
Più capacità di ricerca coordinata più volontà di lavorare su progetti formativi più forza di penetrazione nei mercati internazionali in quelli emergenti in una parola una maggiore solidità
Che solo una dimensione di impresa più grande
Un forme più efficaci di consorzio e di sinergia nei distretti e tra impresa e di piccole e medie dimensioni possono nel futuro abile
E non ci si venga a dire
Che ancora una volta
Che l'ostacolo alla crescita dimensionale del numero dei dipendenti delle nostre imprese dipende in buona misura dalle soglie previste non lo Statuto dei diritti dei lavoratori
Anche qui
Non solo l'esperienza sul campo di cui le nostre conoscenze sono pieni
Ma studi indagini analisi statistiche
Confermano che l'aumento dell'occupazione in Italia non ha nulla a che vedere con la soglia dei quindici dipendenti tanto è vero che l'occupazione cresce ed è cresciuta nel due mila sia al nord sia al Sud sia nel Veneto sia nella Puglia è cresciuta nell'impresa è sotto i nove dipendenti ed è cresciuta nell'impresa e che hanno tra i venti e i cinquanta dipendenti
Il Mezzogiorno
Resta naturalmente l'area con i problemi più pressanti
Al di là dei dati positivi di cui è giusto parlare
Vi dedicheremo il prossimo mese a Bari una specifica occasione di riflessione e di lavoro della nostra organizzazione
Tanto è vero che la dinamicità del tessuto sociale e produttivo
Che è importante
Viene fronteggiata da un dato disoccupazione che per le cose che dicevo prima e oggi addirittura superiore di quella che avevamo tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni
Ma dobbiamo anche resistere
Con argomenti di fatto e di buon senso
All'idea che i processi così complessa e così duraturi nel tempo
Possano essere rimossi da un giorno all'altro
Con la demagogia delle ricette con l'improvvisazione degli strumenti o con paragoni di cui siamo stati pieni in tutti questi anni del tutto improprio
Sulla base dell'esperienza e del lavoro che abbiamo condotto in questi anni con le nostre politiche
Con gli strumenti della programmazione negoziata che dobbiamo difendere con le azioni di agevolazione finanziaria resta evidente
L'esigenza di rafforzare e qualificare in maniera ancora più mirata
Interventi e le politiche utili ad ampliare Investimenti insediamenti e capacità produttive
Noi non possiamo essere soddisfatti dobbiamo dirlo
Che malgrado il lavoro profuso gli impegni presi le sollecitazioni i risultati in termini di avanzamento degli investimenti nelle infrastrutture non sono soddisfacente
Come non possiamo non registrare i ritardi anche soprattutto nel Mezzogiorno sul piano della qualità delle formativa o le difficoltà che incontriamo nel contrasto alle illegalità l'arretratezza che rimane negli investimenti in innovazione per non parlare dei ritardi e delle stratosferiche problemi che incontriamo le politiche per l'ambiente
Sul territorio nella politica di smaltimento dei rifiuti di cui è traccia le vicende degli ultimi giorni o per quello che riguarda l'uso il regime delle acque
Da qui dobbiamo ripartire
Qualificare completare gli investimenti
Preparandosi bene gestire fondi e programmi europei operando con la mano pubblica come più volte abbiamo detto quegli interventi sulle reti che il mercato non è in condizioni di fare velocizzando le procedure orientando la capacità di spesa degli enti locali
Favorendo la crescita di una cultura imprenditoriale integrata con le differenti vocazioni territoriali
Nessuno più di noi
Anche per la grande esperienza che facciamo
Conosce la grande forza delle parole che rappresentano dei single ho delle immagini che incorporano dei singoli
Il Ponte di Messina
Nella rappresentazione più forte il ponte sullo Stretto
Perché parla riunione perché parla di collegamenti perché parla di comunicazione tra appunti che geograficamente sono separati
Ma perché
Volere fare prima quello che ha date condizioni di contesto di sicurezza e di finanziamento eventualmente bisogna fare dopo e anche su altri campi su altri terreni la forza evocativa di ragionamenti o di relazioni nel realtà arbitrari può far presto
Quante volte
Abbiamo sentito
E da quanto tempo siamo stati sfidati su questo che nel Mezzogiorno solo un diverso rapporto tra salari e produttività
E cioè per dirla in chiaro solo salari differenziati e più bassi rispetto al resto del Paese possono aiutare la crescita e favorirne lo sviluppo
La tesi di fondo su cui si basa questa affermazione consiste nell'esistenza o nella presunzione di esistenza di uno scarto evidente tra un differenziale di produttivi
Date le aree più svantaggiate del Paese rispetto a quello della media nazionale
Ora è sempre difficile bisognerebbe anche un po'diffidare in generale
Su comparazioni su media aggregate
Titoli di questa difficoltà
Ma si dà però il caso questa volta conviene usarlo
Che uno studio pubblicato da qualche settimana tra una facoltà di Economia e Commercio dell'università di Tor Vergata da Roma per dirla tutta da un da un'aria di economisti che politicamente non è vicinissimo schierata con le ragioni valori che rappresentiamo
I mostri esattamente
E che cioè il rapporto tra la produttività media del Mezzogiorno è quella del resto del Paese e tra lo zero settantasette per ovvero tale ma quindi se teniamo presente la differenza dei costi e dei differenziali retributivi tra nord e sud
Corrisponde grosso modo alla misura di questo bicchiere
Ma in più
Questo piccolissimo scarto
è del tutto irrilevante
Se noi pensiamo agli scarti che esistono sui costi del credito uno a tre una due delle tariffe una quattro una cinque ed Energia dei trasporti delle telecomunicazioni dello smaltimento dei rifiuti i costi della sicurezza
Ora c'è da sperare che dati come questi e conferme che si possono aggiungere ristabilisca
Un clima un po'più attento alla verità dei dati perché poi invece un'analisi potrebbe essere assai più utile se invece di dedicarsi ai differenziali di produttività tra le aree sempre molto difficile come ho detto da stabilire provasse invece a vedere i differenziali di produttività tra i grandi settori
Tra i diversi tipi di industria nei settori della trasformazione nei settori dei servizi nel settore del commercio
Ma temo
Che invece possono accadere il contrario
Come è spaccata spesso quando le valutazione o le proposte che si fanno non riposano non si siedono su una verifica misurabile
Ma appartengono al campo delle scelte che si fanno in nome di altri obiettivi e di altri conveniente
E d'altra parte senza andare troppo lontani
Non è accaduto così per le scelte le polemiche che ci sono stati nell'ultimo anno sul modi le modalità di sostenere la politica di emersione delle imprese
Noi abbiamo sentito per mesi direi che una riduzione della pressione fiscale attraverso l'IRPEG quella famosa dei dodici punti in meno avrebbe aiutato la politica di emersione dell'impresa dello sviluppo del Mezzogiorno
è bastato un lavoro semplice anche facile di raccolta dei dati conosciuti ad opera del nostro IRES per dimostrare esattamente il contrario
E cioè che non c'è nessuna relazione
Tra l'Irlanda e i problemi connessi all'emersione delle imprese del Mezzogiorno
E che quando si parla di Arpe e della sua riduzione ci si riferisce quasi totalmente
A vantaggi fiscali delle imprese medio grandi e soprattutto di quelle che naturalmente sono nelle parti più ricche del pari mentre continuiamo e ripetiamo anche qui
Che una politica di sostegno all'emersione sarebbe aiutata più seriamente
Da un intervento mirato la riduzione dei contributi sul lavoro attraverso il fisco soprattutto entro un limite di reddito medio-basso
Ma quello che voglio dire per chiudere su questo punto e che deve essere chiaro e lo è per noi che noi come CGIL come sindacato non siamo secondi a nessuno su questo tema
Che abbiamo avuto il merito di esserci mossi per primi nell'azione di contrasto verso le aziende che operano in condizione di illegalità di a legalità e di sommersione e che consideriamo un obiettivo fondamentale del nostro lavoro il processo di regolarizzazione di queste forme di attività ed imprenditoria
Attivando per quello che ci riguarda finalmente con porzioni quello che era stato convenuto tra le parti sociali e il governo con il patto Di Natale
Ovviamente per noi non è il solo tanto un problema di concorrenza leale fra le imprese
è che nel lavoro nero né lavoro sommerso o diciamo meglio con un rapporto è un termine più corretto nelle attività economiche legali o legali si annida per noi la parte più pesante della violazione dei diritti nel nostro paese per questo però non ha fondamento proporre una sospensione sia pure temporanea dei diritti per contrastare la scelta delle imprese di operare nel sommerso
La riduzione la lesione dei diritti sono un aspetto del fenomeno
Ma non ne rappresenta non la causa e se non si interviene sulle cause non è naturalmente agendo sulle conseguenze
Che si può ottenere il risultato che vogliamo assolutamente conseguire ridurre l'area del lavoro nero eliminare l'area dell'economia sommersa restituire dignità a decine di migliaia di lavoratrici e di lavoratori
Tra le ragioni
Che limitano la competizione del nostro paese e la sua competitività cioè quella relativa alla dimensione politico istituzionale
Poi se guardiamo a quello che è avvenuto negli ultimi anni e usciamo dalla quotidianità degli interessi di parte o le polemiche politiche contingenti
Non possiamo non convenire sul fatto che stiamo vivendo una fase che sembra senza fine
Un Paese sospese in una transizione lunghissima della quale soprattutto non si riesce a capire a vedere una via definitiva di uscita e di approccio
Noi abbiamo già avuto modo nel convegno di Torino
Con i nostri approfondamenti anche con una nota della segreteria di dare il nostro giudizio
La nostra valutazione
Sulla legge di riforma costituzionale del Titolo quinto nella seconda parte della Costituzione
Abbiamo apprezzato la parte in cui liberata di devoluzione di funzioni e di potere
Abbiamo segnalato i pericoli insiti nell'assunzione di un principio di legislazione concorrente in materia di tutela e sicurezza del lavoro
Abbiamo registrato allo stato l'assenza di quella Camera delle Autonomie delle regioni senza la quale qualsiasi legislazione concorrente finirebbe per portare non soluzioni la difficoltà
Ma non è questo
Cioè l'analisi del provvedimento il punto centrale sul quale è necessario riflettere
Perché quello che a noi pare essere la questione decisiva e quindi anche il modo attraverso cui dare un giudizio sul processo sull'esito di questo processo di transizione
è un altro
In realtà attorno alla questione del federalismo
Come attorno al problema dell'Europa come attorno al problema dei diritti come attorno al problema del mercato sono in campo due opzioni DiVersi
Tra una concezione del federalismo inteso come espressione del principio della diversità territoriale
Secondo il primo punto del programma contenuto nella proposta di statuto presentata dal presidente della Regione veneta Galan
E un'idea di federalismo come pro cesso che punta a rafforzare le formelle sedia e la responsabilità dell'autogoverno solidale delle comunità e dei territori c'è
Qualcosa più che una semplice scelta tra opzioni
C'è una scelta decisiva per le sorti della democrazia e dei diritti qui in Italia e qui in euro
Evidente
Che se domani
Una nuova maggioranza parlamentare dovesse approvare un diverso progetto di riforma
Fondato sulla scelta di spingere fino alle logiche derivazione un'idea di assetto dello Stato basato sul principio della diversità territoriale
La conseguenza non sarebbe solo quella di rompere un ordinato equilibrio di poteri tra centro e territorio tra regione e regione tra Regione e Autonomie locali
Massimo colpirebbe al cuore
Quello che sta quello che deve continuare ad essere uno dei principi fondanti della moderna democrazia
E uno dei principi fondanti della nuovi qualsiasi teoria dei diritti delle persone
Al fondo dell'altra scelta c'è l'idea di diritti differenziati su base territoriale
Un'idea che contrasta con quella che si è formata nel corso degli ultimi secoli e che sta alla base di tutte le costituzioni dei Paesi democratici e della Carte fondamentali degli organismi internazionali
Il fatto cioè che i diritti appunto perché universali
Fanno capo e fanno titolo ai singoli individui e alle singole persone fanno capo ai cittadini come tale
L'Europa
Ha già sperimentato nel passato cosa vuol dire accentuare il diritto il rapporto tra diritti e territorio
Possiamo andare avanti e indietro per secoli si può guardare a quello che è avvenuto in questo Novecento o quello che sta avvenendo oggi ai nostri confini
Stati fondati su diritti differenziati
Per di più sulla base di principi identitari di tipo comunitario di tipo etnico di tipo religioso
Contrastano con ogni nozione di universalità di esigibilità e quindi di rispetto dei diritti di libertà di dignità di autonomia delle persone
Se quindi questo è vero
E se è un obiettivo va posto la nuova legislatura questo non può essere rintracciato come ha detto il presidente di Confindustria a Parma nella formazione di un governo forte
Tesi che peraltro anche qui un'altra contraddizione riafferma ovviamente un principio centralistico
Va invece ha riposto nella possibilità di vedere finalmente la fine di questa lunghissima transizione in modo da vere istituzioni efficiente e democratico
Fondate sull'autogoverno responsabile e solidale delle comunità territoriali in modo da difendere riconoscere e valorizzare
Quella base di cittadinanza comune definita dai diritti contenuti nella prima parte della nostra costituzione
Solo in questo modo d'altra parte e non veda lei come altrimenti
Si potrà completare e rendere efficace quella trasformazione operata in questa legislatura
Sul complesso delle funzioni delle procedure dei poteri della pubblica amministrazione e della quale le categorie della CGIL insieme con quelle della CISL e della UIL sono state le protagoniste coraggiose e coerente
Dal complesso di questo processo noi vogliamo essere uno dei soggetti fondamentali di interlocuzione ed iniziative
Io non penso che questo deve valere solo nei confronti di verso le sedi istituzionali o verso le responsabilità legislative lavoro pure importante
Ma noi dobbiamo soprattutto farlo vivere nell'azione nei territori
La dimensione territoriale della nostra presenza della nostra azione della nostra iniziativa
Secondo l'accusa tutta la possibilità e la gamma degli strumenti deve rappresentare un impegno fondamentale per il nostro lavoro
Abbiamo già visto lo dicevo prima a proposito del Mezzogiorno l'importanza che la dimensione territoriale a per il governo delle scelte dei modelli sociali
Nella gestione e nella costruzione delle modalità di attuazione dei processi riformatori pensiamo all'assistenza la nuova legge
Alla formazione ai tempi delle città
All'importanza del territorio in tema di sostenibilità ambientale e di controllo dei nuovi e vecchi fattori di rischio di nocività al territorio come cuore delle nuove strategie di sviluppo e di rete di servizi
Al territorio
Come sede che a me pare l'unica posto affondare oggi un reale sentimento individuale e collettivo di sicurezza
In un Paese in cui come vediamo tende a crescere l'area delle insicurezze personali e il territorio come sede dei processi sociali ed economici che legano tutto questo
Ai bisogni concreti alle domande
Ai sentimenti delle persone
Non solo
è finito il tempo in cui tutto si decideva e si concentrava Roma
Non solo tutto oggi è sempre più legato da un filo di interdipendenza e di complementarietà ma oggi è vero anche il contrario
E cioè che decisioni e scelte prese soprattutto nei punti territoriali di maggior peso economico produttivo e sociale sono in grado di diventare o di proporsi come modello
E di incidere per questa strada sulle scelte e sui comportamenti sui sensibilità sulle culture di tipo generale la dimensione territoriale della nostra azione rivendicativa e perciò tutto uno con la nostra strategia dei diritti
E se dobbiamo riconoscere
Per non contraddire questa impostazione
Che deve e dobbiamo aiutare a crescere dal basso un'autonoma capacità di interpretare selezionare conoscere rappresentare i bisogni che nei territori si afferma no
Non c'è dubbio però che per quanto attiene alle questioni di linea generale
Noi dobbiamo lavorare con una strategia interdipendente unitaria nei diversi tavoli pene diversi confronti con gli interlocutori definendo
E anche qui può essere
Un tema da approfondire da sciogliere al congresso con più precisione lineari perenni e le sedi di contrattazione e quelli di esigibilità delle intese che si definiscono
Noi
Abbiamo già avuto modo in più occasioni in seminari convegni e riunioni di lavoro interni
Come oggi qualsiasi linea di confronto di risultato che stabiliamo a Roma abbia ricaduta ad esempio sulle scelte di spesa Colosseo sulle scelte fiscali dei Comuni o delle regioni
Ma questo oggi è ancora più vero
Per quanto riguarda indirizzi e modelli di politica sociale
Penso in primo luogo alla sanità
All'attuazione della riforma
Penso alla politica dell'assistenza ai nuovi compiti che oggi i Comuni hanno penso alle scelte in materia di infrastrutture di ambiente
Alle modalità corrette con le quali difendere da un lato perché ci sarà da difendere e attuare la riforma dei cicli scolastici e dell'università l'innalzamento dell'età dell'obbligo formativo e la formazione permanente
Il bilancio della dimensione territoriale di quella sociale della nostra azione presenta dei risultati importanti
Io voglio valorizzare il lavoro il confronto che ad esempio sui bilanci regionali hanno visto molte nostre strutture avere un ruolo di rilievo
E anche il lavoro che in molti casi siamo riusciti a mettere in campo
Per contrastare in scelte soprattutto in materia di sanità e di assistenza che si muovono lungo indirizzi opposti a quella delle nostre impostazioni e dei nostri convincimento
Penso alle lotte il Piemonte a quelle in Lombardia quelle in Friuli Venezia Giulia all'azione di contrasto in Puglia e nel Veneto
Lì anche sul terreno del bilancio comunale dei confronti con le amministrazioni seppure con le difficoltà del mille tavoli delle mille situazioni il risultato che abbiamo fatto importante
Come estesi sono stati e lo sappiamo il confronto e la negoziazione sociale in materia di tariffe imposte e servizi messi in campo dagli speaker editoriali dalle leghe dei pensionati o il lavoro che svolge l'autore
Per coordinare e promuovere una domanda di servizi adeguati ai bisogni che cambiano e a quelli che non provano risposta
Il salto di qualità
Che dobbiamo ora compiere che spetterà al congresso di definire e quello di dare un senso più compiuto al complesso della nostra attività nei territori
E di recuperare dai mille tavoli delle iniziative specifiche un disegno organico e convincente di affermazione e dir riconoscibilità dei nostri obiettiva
Sul piano istituzionale
Lavorando anche sui nuovi statuti questo vuol dire orientare funzioni e responsabilità delle Regioni
Lungo l'asse privilegiato del potere di indirizzo
Di programmazione territoriale ambientale di rispetto nel complesso delle Autonomie presente nel territorio e vuole riconoscere nei comuni il soggetto fondamentale della responsabilità amministrativa nel territorio
Dal punto di vista delle politiche invece
Si tratta ancora una volta di affermare e difendere una compiuta qualificata universale offerta i servizi sanitari di prestazioni sociali
Di offerta scolastica e formativa respingendo suggestioni che in realtà alla fine
Attraverso la crescita insostenibile dei costi finirebbero per colpire ridimensionare l'offerta pubblica il per allargare l'area delle diseguaglianza dei cittadini in base avrei
La stessa scelta va sostenuta infine verso quella parte della sfera della riproduzione sociale che è fatta di esclusioni ed è fatta di povertà
Qui occorrono politiche combinate coerenti
Di offerta di beni e di servizi pubblici di uso collettivo
Un trasferimento selettive sperimentale di tipo monetario legato al reddito
La crescita di servizi legati alle forme di autorganizzazione Dino profitti tutto
In un quadro di politiche fiscali che sia rispettoso dei fondamentali e generali criteri redistributivi
Tra i diversi tipi di reddito e all'interno di uno di questi di un corretto rispetto del principio della progressività dell'imposizione personale
La centralità
Che mantiene nel dibattito tra le forze politiche tra quelle sociali la questione fiscale
Comporta che anche qui proviamo ad approfondire sia pure brevemente il senso delle nostre valutazioni e delle nostre propone
Oggi siamo di fronte a una novità
Possiamo finalmente sapere qui e fuori di qui
Quello che è avvenuto
Dal punto di vista degli incassi fiscali nell'anno che è appena terminata
Hanno che come si ricorderà visto un insieme di attacchi polemici da parte dell'opposizione parlamentare da parte di Confindustria nei confronti delle scelte della legge finanziaria e per quello che ci riguarda
Nei confronti della decisione di approvare il cosiddetto bonus fiscale con la manovra di fine otto
Ora
Leggendo
Anche qui semplicemente le tabelle delle entrate dello Stato per il due mila viene fuori la seguente verità
Se si fosse seguita la richiesta di Confindustria
Di destinare
Quel surplus fiscale nona la restituzione verso i lavoratori e dei pensionati ma alla riduzione del debito pubblico
Il saldo finale avrebbe portato a un incremento in valore assoluto delle ritenute dell'IRPEF sul lavoro dipendente pari a quindici mila miliardi
Mentre
Nel due mila
In un anno cioè segnato da grandi aumenti di fatturato e gli utili prodotti dalle imprese italiane
L'IRPEG pagata e addirittura più bassa di quella che fu versata nel novantanove
Le aziende nel due mila hanno pagato oltre mille duecento miliardi di altre di meno Rispetto all'anno precedente
Ora è sempre necessario come dimostrano anche queste cifre
A vere tabelle quantità ogni qual volta si affronta il problema della politica fiscale
E possibile ce lo chiediamo che forse siamo mossi
Da un rigore individuale e collettivo troppo forte quando proviamo a mettere con i piedi per terra ogni prospettiva qualitativa e quantitativa di intervento per ridurre il gettito fiscale
Ma se noi forse siamo eccessivamente rigorosi non c'è dubbio che sorprende la facilità la demagogia la disinvoltura con cui fuori da noi questi problemi tanto più in questa campagna elettorale sono stati sollevati e sono stati presentati ai cittadini
Abbiamo già detto di Confindustria del suo programma fiscale
Che oltre a riconfermare quelle impostazioni che avevamo a suo tempo criticato per quanto riguarda la riduzione dell'IRPEG aggiunge ora anche
La richiesta della completa abolizione dell'IRAP
Ma cosa dire
Delle promesse elettorali in materia fiscale da parte del centrodestra
Espresse in maniera così disinvolta così demagogico
Che lo stesso schieramento le dovute tre volte ridimensionare le sta modificando ma mano che i tempi si avvicinano alla scadenza elettorale
Per questo più accettabile fondato ci appare il quadro delle proposte che dovrebbero essere contenute nel programma del centrosinistra
E soprattutto ci fa piacere ritrovare
Una correzione delle impostazioni precedentemente espresse il danno nell'ora criticate
è un quadro molto più attento ai termini e alle condizioni di una sostenibilità e qua del fisco
Per quello che riguarda la CGIL
Noi non cambiamo parole a seconda delle circostanze
E quindi non possiamo che riconfermare qui punti di è la nostra posizione
Un processo di riduzione del carico fiscale è naturalmente un obiettivo da perseguire
Nella gradualità e nelle compatibilità possibili con l'andamento del livello della spesa e con il peso del debito pubblico
In ogni caso
Qualsiasi intervento in materia fiscale e di uso di risorse che si apriranno in questa direzione deve essere fatto sotto due condizioni fondamentali
La prima
Quella che parla di equilibrio nella riduzione tra imposizione di tipo diretto di tipo indiretto e tra fiscalità rivolta all'impresa e fiscalità rivolta ai cittadini
Con una particolare attenzione da buttare alla modifica della base imponibile su cui è calcolata oggi dire
In modo da mettere fine
Alla penalizzazione delle imprese con un maggior numero di lavoratori occupa
In secondo luogo
è necessario che le risorse che vengono rese disponibili
Dal processo di risanamento dei conti pubblici siano indirizzate in maniera prevalente per fiscalizzare la riduzione dei contributi sociali sul lavoro dipendente o assimilato
Assumendo come via di prima ipotesi quella di un intervento per i redditi di lavoro inferiori ai venti migliore
In questo modo se si segue questa strada
Si può non solo mantenere un accettabile livello di coesione e di equità sociale e di difesa delle condizioni di chi ha meno
Ma noi aiutiamo concretamente il lavoro
A partire come abbiamo più volte detto quei settori e quelle attività
In cui gli incrementi di produttività collegati agli investimenti tecnologici non sono in grado di portare ad apprezzabili aumenti di valore e dei servizi presta
Care compagne e cari compagni
Abbiamo già avuto modo di ricordare nel corso delle cose dette fino adesso i punti su cui la posizione della CGIL diverge da quella assunta da Confindustria
Ma il punto dove il confronto si fa più stringente le posizioni divergono in maniera aperta
E sul capitolo dei diritti dei lavoratori e sul sistema del modello contrattuale fondato su due distinti livelli di contrattazione
L'offensiva che Confindustria aperta sul tema della riforma della disciplina dei rapporti di lavoro non nasce da oggi
Qui ha trovato la sua prima è forte espressione nel sostegno dato i quesiti referendari
In gran parte poi bocciati
Con argomenti e dispositivi assolutamente condivisibili dalla Corte costituzionale
Ora il manifesto di Parma né conferma né ripropone il contenuto
Basta leggere quel programma
Per rendersi conto di come quel disegno punti nona regolare in altra modalità all'esercizio dei diritti
Ma in gran parte a cancellarli e a rendere la condizione la dignità e l'autonomia di chi lavora prive di garanzie prive di valore
Prive di identità sociale
La Confindustria propone la cancellazione dalla facoltà di reintegro nei casi di licenziamento effettuati senza giusta causa
Aggiunge nei fatti di estenderlo ai licenziamenti di carattere collettivo
Si rifiuta di regolare secondo i contenuti della direttiva europea istituto del rapporto di lavoro a tempo determinato
Negando la possibilità in assenza di legge che siano singoli contratti collettivi di lavoro a definire causali le percentuali massime di utilizzo degli stessi
Vuole rendere più flessibile più estensibile l'uso dell'apprendistato
Vuole rivedere l'atto con cui il governo ha operato la trasposizione della direttiva europea sul part-time
Vuole di fatto cancellare le quote di collocamento obbligatorio per le persone che oggi ne hanno diritto
Dietro queste proposte
Ce lo schema eccelle idea che il lavoro debba essere sempre meno governato e regolato da principi e da norme accettati e condivisi tra le parti
C'è un Oriente c'è un'idea insostenibile partigiani
Della parte sociale a cui competono solo diritti
Ed è la parte sociale che può avvenire soltanto dei doveri
C'è un orientamento che contrasta linee contenuti modalità di partenariato sociale tipiche della cultura e degli interventi in ambito europeo
C'è l'idea
Sostenuta anche da importanti esponenti del Polo della libertà
Di doppi o di tripli mercati del lavoro segnati da diritti differenziati
Non soddisfatta di questo
La nostra Confindustria sta accentuando in queste settimane
La sua influenza il suo condizionamento anche all'interno della Centrale Europea degli imprenditori
Tanto è vero che l'esecutivo dell'accesso a Stoccolma la settimana scorsa
Ha deciso di interrompere il negoziato europeo in materia di lavoro interinale
A fronte della pretesa della controparte di non accoglibile
Il principio di non discriminazione tra i lavoratori interinali e quelli ordinari e quello di fissare le causali di utilizzo per via contrattuale
Paese per Paese
Se posso riassumere come si vede una posizione molto simile se non quasi convergente con quella che qui da noi ha determinato l'esito del confronto in tema di tempo determina
CGIL Cisi Ewing a Stoccolma all'esecutivo
Hanno votato tutte e tre allo stesso modo
Senza polemica
Io spero noi speriamo che anche a Roma si possa ritrovare per analogia un'uguale comportamento unità
Nella nostra impostazione
E lo voglio dire con chiarezza non c'è nessun rifiuto
Di guardare alle trasformazioni che segnano figure professionali
Nuovi rapporti di lavoro nuovi bisogni e di autonomia di saperi affermazioni di meriti e possibilità individuali chiedevano a vere risposte e debbono avere rappresentanza solo che anche qui per noi vale quello che pensiamo per il federalismo
I diritti
Quelli fondamentali quelli veri
Non possono essere ascritti in maniera diversa alle differenti modalità dei rapporti di lavoro
Perché sono innanzitutto diritti riconducibile alla condizione alla dignità alla responsabilità delle singole persone che lavoro
Come ha detto più volte Sergio Cofferati
Una concezione dei diritti a geometria variabile
Non solo non è fondata non solo non è giusta ma non costruisce neppure in un mondo segnato da crescenti incertezze e mobilità
Fattore di fiducia e fattore di coesione
E anche sul terreno dei rinnovi contrattuali
I problemi si moltiplicano le prospettive si fanno incerti
Abbiamo
Volo la funzione della contrattazione collettiva
Il tavolo del rinnovo dei metalmeccanici conferma la difficoltà connessa con una impostazione tutta unilaterale delle priorità e delle disponibilità verso un confronto corre
E a riconquistare il contratto diventa davvero la nostra sfida
E l'obiettivo di tutti
La stessa cosa vale per il commercio per il settore delle imprese delle pulizie dove da due anni le lavoratrici e lavoratori aspettano quel rinnovo contrattuale
Vale per le nuove aree contrattuali nelle ferrovie nell'elettricità e nel gas acque
Vale dopo la disdetta unilaterale dell'accordo del ventitré luglio ad opera della Confartigianato per il rinnovo di nove contratti di lavoro del mondo artigiano
Anche nel settore pubblico lo svolgimento contrattuale presenta ostacoli inadempienze e ritardi
è il caso della ricerca
Degli enti locali e soprattutto dei dipendenti della sanità
Dove lo sciopero e la grande manifestazione unitaria di Roma si è resa necessaria per rimuovere le resistenze delle Regioni che in realtà riguardano proprio il modello dell'unicità del contratto nazionale
Sì a tutto questo noi aggiungiamo
Le resistenze che abbiamo avuto nei mesi precedenti in altre due nomi
Ora difficoltà incontrata nella definizione della giusta cornice per vecchie nuove aziende dei settori liberalizzati
Tutto questo ci dice ci segnala ci avverte
Che si sta disponendo una linea
Un orientamento una strategia che punta a ridimensionare il ruolo e la funzione della contrattazione a partire da quella nazionale
Ora ci si può dire tutto
Ma non che non abbiamo alle spalle l'esperienza necessaria in minima
Per non comprendere come su questa strada non si lascia al sindacato una plausibile fondata alternativa tra sistemi equivalente e si sottovaluta
Sbagliando gravemente la capacità del contratto nazionale di governare i processi sociali produttivi e trasformazioni del mondo del lavoro
Quando si punta a indebolire
I arrendere simboli
Uno dei due cardini del sistema contrattuale
Si finisce in realtà per ridurre in via generale la funzione di rappresentanza e di tutela contrattuale basata su forme e modalità di carattere collettivo non è un caso che accanto a questo rispunta e anche nello schieramento politico di centrodestra
L'ipotesi è l'idea di generalizzare la contrattazione di tipo individuale
Come risposta alle esigenze di flessibilità soprattutto in uscita delle imprese
Riproponendo la di volta in volta o per tutti o solo per i giovani o solo per le piccole imprese
Noi care compagne e cari compagni non siamo in condizione Allo stato
Di prevedere quali posizioni saranno poi tenute realmente e quali posizioni saranno formalizzate sulla materia
Avvertiamo però il dovere di dire già da oggi a voce alta e con chiarezza
A noi stessi e fuori di noi i rischi a cui si può andare incontro
In modo che tutti e soprattutto chi ha responsabilità di decidere rifletta prima di decibel
Lungo la strada
Di una contrattazione sostanzialmente individuale
è impossibile evitare che la competizione tra i lavoratori non mette in discussione ogni ordinata forma di regolazione dei rapporti all'interno dell'unità produttive di lavoro
Creando tensioni annullamento dei diritti diseguaglianze crescenti e polarità estreme distinte di motivazione mentre solo in una cornice collettiva
è possibile giusto introdurre norme e processi che valorizzano gli apporti anche individuali e dei saperi delle persone agli obiettivi di qualità e di valore delle imprese
Senza un sistema di diritti di regole di riferimenti professionali e salariali definiti nazionalmente
Non ci può essere argine alla competizione senza regole tra aziende tra settori
Apprendo una rincorsa verso l'alto nelle aree a basso tasso di disoccupazione è una dispersione disordinata nel resto del Paese
Se si dovesse puntare poi qui da noi in Italia
A una contrattazione di tipo territoriale e magari a carattere regionale
La conseguenza sarebbe quella di aprire ricorrenti conflitti tra impresa e impresa nel territorio e rincorse tre territori
Apprendo e ci sfugge che questo non viene colto da chi pensa questa modalità particolari insanabili contraddizioni e problemi nell'esercizio di tutti i servizi a Rete
Dalla sanità ai servizi privati dalla pubblica amministrazione ai sistemi scolastici e a quelli formativi
Non è questo
Una raffigurazione fondata su una esagerazione di Tonio di prospettive
La verità e che i sistemi contrattuali
La cultura delle relazioni industriali che c'è dietro sono elementi costitutivi e profondi
Del tessuto connettivo e della coesione civile culturale di una comunità nazionale
Poi si potrà poi si dovrà a tempo giusto lavorare per migliorare contenuti e modalità dell'impianto contrattuale anche alla luce di quel meccanismi che hanno presentato dei problemi che chiedono di essere meglio sistemati
Oppure nell'obiettivo evidente di utilizzare la produttività realizzata affini di interventi di qualità
Come gli orari tempi di lavoro la gestione dei congedi parentali la formazione inquadramenti professionali la sicurezza nel lavoro
Ma due di livelli distinti di contrattazione devono valere anche per il futuro
Quando il livello nazionale fino a quando il livello nazionale potrà essere superato con un contratto a dimensione europea
Secondo livello qualificata intanto ed esteso a livello territoriale
Ci viene spesso ricordato
Anche di fronte
A quello che io penso con orgoglio noi facciamo del ruolo che tutti assieme CGIL CISL UIL la lavoratrici pensionati Giovanni
Hanno avuto nel processo di risanamento del paese ci viene spesso ricordato che però adesso bisogna guardare al futuro e a fare scelte diverse di quelle fatte nel passato
Io penso che c'è naturalmente del vero e anche dell'ovvio in questa affermazione
Ora il problema è che dietro questi argomenti
Cioè in fondo un'idea che noi dobbiamo contrasta
E che l'idea che il sindacato
Tutti noi
è utile quando c'è da fare sacrifici
Quando c'è da tirare la cinghia quando c'è da fare moderazione salariale quando ci sono processi di ristrutturazione di cambiamento nelle aziende e nei mercati che richiedono il consenso delle persone coinvolto
Ora le cose non posso e non debbano essere messe in questo modo
E non solo
Lo diciamo
Con grande attenzione perché una parte di questi processi
Che senza il consenso del ruolo negoziale del sindacato non si sarebbero potuti avviare
La riforma del settore pubblico la scuola la liberalizzazione del mercato dei servizi il superamento di alcuni monopoli sono lontani dall'essere completato
Ma perché la politica dei redditi
Chi ha funzionato da stabilizzatore delle politiche di risanamento e di coesione sociale
Deve ora porsi l'obiettivo di aiutare la ripresa attraverso l'aumento della domanda interni
Quando il presidente di Confindustria dice che la politica dei redditi va difesa anche per il futuro
Si riferisce probabilmente al fatto incontestabile
Che oggi l'inflazione reale e quasi il doppio di quella programma
E questo costituisce per le imprese a breve un obiettivo vantaggi
Per noi la politica dei redditi di tutti i redditi poggia su tutte le modalità di impianti
Il sistema di regolazione di rappresentanza contenute nell'accordo del ventitré luglio
Con la necessaria aggiunta che l'andamento più positivo dei conti pubblici e il diverso quadro economico di oggi quello di cui parlavo all'inizio
Pretendo che l'obiettivo del sostegno alla domanda interna
E la crescita reale dei redditi da lavoro si fondi su un'esplicita destinazione delle risorse derivanti dagli incrementi di produttività al lavoro alle condizioni di lavoro e all'occupazione
Perché solo così
Si può fare davvero una piena e buona occupazione
Condividono le nostre controparti anche Confindustria questa impostazione
La condividono quelle associazioni che hanno avuto verso di noi come Confcommercio come Confapi
Parole di rispetto e di attenzione nelle fasi di più acuta polemica con Confindustria
Posso queste altre impostazioni a vere una qualche centralità
In una campagna elettorale che noi speriamo rapidamente sarà chiamata a misurarsi con scelte con programmi di governo concreti verificabili conoscibili anche nelle alternatività
Dei singoli valori dei singoli le proposte dei singoli contenuti
Quella che noi proviamo a definire con questa Assemblea
è una proposta per lo sviluppo l'occupazione e la competitività i diritti
Noi non sia
Colpiti dalla radicalità presenti in altre proposte che sono in campo noi vorremmo solo che si dicesse onestamente lealmente
Dove e perché non si sia d'accordo con nuovo
E non invece ostinarsi a ripetere che c'è una CGIL che non avanza proposte che si chiuda in trincea che è legata solo a un vecchio modo di produrre e ai suoi tradizionali insediamenti sociali
Se c'è un dato che ci conforta tutti
The contraddice questa affermazione che l'aumento degli iscritti alla CGIL ha in gran parte oggi il volto di molte giovani di molti giovani qua i tanti cioè sono entrati nel lavoro in questi anni e che malgrado tutto in sicurezza precarietà degli accessi problemi di inserimento per tanti lavoratori venuti da fuori dall'Unione Europea
Disagio per la distanza tra i bagagli talvolta alti di sapere di competenze le prime esperienze professionali o forse proprio per questo
Hanno riposto fiducia e scelto la CGIL e spesso spesso
Li abbiamo incontrati sono diventati delegate e delegati delle nuove rappresentanze sindacali unitarie
Io
In tutta onestà non penso che noi abbiamo risolto completamente la nostra capacità di parlare con forza il gioco
Dove c'è forte disoccupazione facciamo fatica dove c'è disagio dove c'è indifferenza
Dove la formazione pensiamo al nord est non è ancora Scelta liberalmente consapevolmente
Dove pesa la propaganda di parole d'ordine che allontanano dividono le generazioni tra di loro i cambiamenti anche culturali
I modelli sociali
Ma noi
Di questo sono convinto non siamo a qualche tempo fa
Le contraddizioni che tanti volti della condizione giovanile oggi esprimono possono incontrare davvero
Una CGIL che sceglie di rappresentarli con attenzione verso le tante complessità sociali e soprattutto
Comunque il rispetto che si deve verso i singoli percorsi di vita di autonomia di crescita individuale di libertà di ognuno
Una CGIL che si misura con i cambiamenti
Alla luce dei valori dei programmi che assume esplicitamente non vuole non sa non può mettere veti di nessun tipo
Ma non si può pretendere
Lo abbiamo già detto l'ha ripetuto Sergio più volte che la CGIL si afferma di fronte al singolare modo di procedere che il presidente di Confindustria più volto ripetuto
La Confindustria non si misura con le posizioni della CGIL e quindi se la CGIL non prende atto di questo si va avanti senza la CGIL
C'è una teoria di qualcosa ne fa di un economista americano manageriale ormai datata
Che spiega la differenza
Tra una strategia esclusiva è una strategia di tipo inclusivo
La prima
Che si fonda sulla minimizzazione dei costi di transazione e sull'imperativo semplice prendere ora lasciare o si o no
La seconda quella inclusiva che si basa sul fatto che non si vuole mettere gli attori di fronte a una soluzione precostituita ma soltanto di fronte al problema esplorando assieme tutte le alternative possibili
Questa seconda possibilità quella di tipo inclusivo che richiede tempi più lunghi naturalmente ha il grande vantaggio
Che se riesce a portare a una soluzione condivisa rende anche stabile nel tempo i risultati su cui ci si accorda
Anche alla luce di questo evidente quindi chi vuole escludere e perché vuole fare
E dice di come sia necessario per noi che Confindustria cambi registro e metodo
Nei nostri nella foto rapporti con
Anche per evitare
Che il protrarsi di un atteggiamento di questo tipo
Unito a un risultato elettorale che eventualmente premiata se non è il nostro augurio con il centrodestra
Un programma così lontano dal nostro per ultimo abbiamo letto questa mattina le dichiarazioni dell'onorevole Fini sullo Statuto dei lavoratori apra per intero
Una fase nuova e di contrapposizione nei rapporti tra le principali forze di rappresentanza sociale del nostro Paisà
Noi misureremo anche il nuovo governo quello che uscirà dalle urne dai programmi e dagli impegni che assumerà nelle sedi formali
E innanzitutto in Parlamento sullo sviluppo sul Sud sulla qualità d'occupazione sui diritti sul fisco sulla scuola sulla sanità sulle pensioni
Deve valere anche per il futuro naturalmente l'idea di concertazione che riteniamo giusta
Vale come metodo e come politica quando gli obiettivi che si pone quando il quadro di riferimento che tutte le parti assumo sono condivisi
Se non è così e quando non è così al centro nei territori questa forma di politica viene naturalmente me
Care compagne cari compagni
Abbiamo cercato di dire ci siamo sforzati di dire con chiarezza quello che la CGIL pensa anche perché nella chiarezza che intendiamo riprendere una fase nuova di dialogo e di lavoro comune
Con gli amici e compagni della CISL e della uno
Se guardiamo indietro agli ultimi cinque anni pensi troppe parlo per nove
Il panorama dei rapporti tra di noi è molto cambiato
Solo al nostro congresso quello di Rimini
E ancora dopo un anno in più
La parola d'ordine comune era Progetto costituente per l'unità
E forse più di uno
Si ricorda
Che una delle cose che allora ci divideva era addirittura pensate un po'la data alla quale far partire il progetto unitario se qualche mese o una poi lentamente inesorabilmente
E cominciato il rinchiudersi in se stessi la divisione sulle forme di partecipazione all'impresa sull'azione dei governi che si sono succedute sui contratti soprattutto nel settore dei servizi sul Patto di Milano
Su molte leggi a cui pure avevamo lavorato assieme sull'ultima finanziaria
Sulla trattativa sul tempo determinato e da ultimo
L'accordo separato la FIAT di Cassino e l'accordo separato ditta
La CISL la sola promossa molte manifestazioni di protesta e tra gli scioperi nazionali quelli dalle poste alle ferrovie e alle
Possiamo
Tranquillamente
Lasciare che le cose fra Dinoi procedano in questo modo
E cioè su un crinale che comunque indebolisce la funzione sindacale di tutti
La centralità del ruolo del sindacato confederale
La possibilità di difendere interessi e diritti che intendiamo e vogliamo rappresentare
La CGIL senza illudersi
Che si possono superare facilmente quello che ci divide
Pensa che così non si debba e non si possa andare avanti e che questo processo di divaricazione debba e possa essere intanto fermato per l'oggi subito
Prima che diventi poi difficile ricomporre tutti pezzi rotti delle relazioni tra di noi nei territori e tra le categorie noi continuiamo fortunatamente ad avere molte politiche condivise
Abbiamo i valori fondamentali uguali in molte territori molte categorie molte aziende in molti uffici continua c'è vive una trama di lavoro di disponibilità al lavoro comune
La proposta che vorremmo avanzare
Con tutta la disponibilità e rispetto ad ascoltare
E che forse
Abbiamo bisogno di ripartire su due o tre temi con un confronto di merito continuo ordinato finalizza
Prendiamoci un periodo di tempo
Scegliamo questi tempi ad esempio quelli che ci leggono al Comune contesto dell'azione europea della Confederazione europea dei sindacati la democrazia industriale della partecipazione la riforma dei rapporti di lavoro lavoriamo per chiarire le rispettive posizioni proviamo ridurre
Come abbiamo già fatto altre volte nel passato l'aria
Del contenzioso aperto tra di noi stabiliamo delle regole come ha chiesto Angeletti al cinquantunesimo anniversario della UIL delle regole comuni per affrontare i problemi che si pongono su diversi tavoli propri pensiamo tutti assieme partendo anche da capo
A una legge sulla rappresentanza anche per mantenere diviso il mondo del lavoro tra pubblico e privato tratti una legge c'è la e chi non ce la
E alla fine riportiamo l'esito di questo lavoro in una sede un organismo abilitato comunque a dare una valutazione finale
Fra pochi giorni
Celebreremo ancora assieme la festa del lavoro
E in fondo il vero primo primo maggio del nuovo secolo
Ricominceremo con la manifestazione nazionale di pescare
Con la più importante parola d'ordine che oggi possiamo assumere quella del lavoro e della sicurezza sul lavoro
Il più triste primato che ha il nostro paese in Europa
Richiede che non si arresti che non si allenti l'iniziativa il lavoro del sindacato
Per debellare quello
Che è il più grave attentato ai diritti di chi lavoro
Se si dovesse indicare un tema
è uno solo
Che sia in grado di rendere esplicito come e perché
Una visione unilaterale per la centralità dell'impresa è un'idea di competizione a senso unico parla di un vecchio modo di intendere il rapporto tra impresa e lavoro in fondo
Finisce per negare valore
Identità sociale diritti a lavoro spesso proprio il tema della sicurezza
Non a caso
Care compagne care compagne
Lo dico senza tono polemico ma solo con un dispiacere profondo è anche l'unico di cui tutti a Parma si sono scorda
Quell'impegno
Le potete vedere fra un po'dietro le mie spalle il logo che invece per noi è
E diventerà la campagna della CGIL in tutto questa una scelta è un impegno che iniziamo oggi e concluderemo con il nostro quattordicesimo congresso
Allora prima di dare inizio
Altri fatto il primo passo la presidenza effettiva Carla Cantone
E da questo momento la precedenza sarà tenuta dai vari segretari confederali
Allora intanto ringraziamo
Contenga Pietro organizza stridente ed è è con noi
La delegazione dell'anguilla con Luigi Angeletti segretario generale nella unanimità
Con la segreteria Donatella Vercesi Franco Lotito Adriano Musi
Carmelo arrecare Antonio Foccillo
Se non ti hanno anche Scervino pensata segretario generale della CISL è
E Alfiero Grandi sottosegretario alle Finanze che
Allora stando rigorosamente neri otto dieci minuti per recuperare anche un qualche spazio per poter intervenire tutti dalla parola anni chiede Petraroia segretario generale del Molise e si prepara Emanuele mio Alloni delegata dell'affittanza dall'impresa disponibili
Ma io credo come
Giustamente è stato ricordato nella relazione che ha fatto Guglielmo
E questa nostra
Grande organizzazione
Ha svolto un ruolo estremamente positivo nel corso di questi ultimi anni concorrendo insieme ad altre forze democratiche della Società italiana a riacciuffare questo Paese per i capelli dopo la crisi che si stava attraversando agli inizi degli anni Novanta
Voglio ricordare il Periodo difficile in particolare che si è determinato nel novantadue quando l'Italia ho avuto problemi di natura istituzionale morale civile economica e quando la CGIL insieme al resto del sindacato confederale seppe avviare una risposta forte con la manifestazione che si tenne nel giugno del novantadue a Palermo in ricordo e contro l'uccisione di Giovanni Falcone
è da lì che probabilmente cominciato un impegno civile che poi nei mesi e negli anni successivi ha garantito a Giancarlo Caselli di operare di portare a compimento anche un'opera sicuramente positiva per l'interesse di questo Paese dalla finanziaria di Giuliano Amato del novantadue
Sono stati posti i presupposti
Per quella politica di risanamento che ci ha consentito nel corso di questi ultimi mesi e in particolare con l'ultima manovra finanziaria di raccogliere dei risultati ma è evidente che questa pagina di storia italiana che e corsa nel nel negli ultimi otto nove anni
è stata possibile grazie al ruolo forte efficace che il sindacato confederale italiano è in particolare la CGIL ha saputo giocare ha saputo giocare in positivo
Io credo che senza di noi sarebbe stato veramente complicato passare da quelle difficoltà spaventosa a una fase nuova densa di opportunità che si è aperta nel corso di questi anni siamo riusciti a concorrere insieme ad altri per trasformare questo Paese
Siamo riusciti a portare a compimento riforme significative a partire da quella della sanità della scuola sulla formazione sulla previdenza
Gli interventi sul fisco il riordino della pubblica amministrazione
Gli interventi sul mercato del lavoro e infine la nuova legge sull'assistenza a quella sul federalismo praticamente siamo riusciti a mettere mano con un progetto di riordino con un progetto riformatore difendendo lo Stato sociale difendendo la coesione sociale
E difendendo anche l'unità di questo Paese voglio ricordare qui
La grande manifestazione di Venezia di qualche anno fa ha organizzato dal sindacato e che ha visto la CGIL protagonista in un messaggio forte all'esterno dove noi dobbiamo dire
Che dopo va valorizzato il protagonismo e l'autonomia locale ma all'interno di un disegno che mantiene unità questa nostra Italia questo ruolo
Di appoggio al riordino alle riforme alla difesa dello Stato sociale sia accompagnato alla difesa della tutela contrattuale
La l'accordo sulla politica dei redditi ha permesso ai lavoratori italiani nel corso di questi anni di avere il diritto alla contrattazione la contrattazione ma che nazionale alla contrattazione di territorio nelle aziende
Che che ne ha potuto dire o fare ostacolare la controparte imprenditoriale e in particolare la Confindustria abbiamo dato sicuramente un contributo significativo
Anche sulle politiche di sviluppo le esperienze di programmazione negoziata che in particolare nel Mezzogiorno hanno visto nel sindacato nel nella CGIL un attore fondamentale
Che sono servite anche a modificare in termini culturali l'approccio delle classi dirigenti del Mezzogiorno sui temi dello sviluppo
Favorendo una responsabilità collettiva una unità di intenti una capacità di analisi comune per vedere insieme come affrontare i gattini vari che ci farà cenavamo da tempo e come insieme andare a trovare la strada per consentire al Mezzogiorno come è stato dimostrato dagli ultimi dati diffusi nel corso delle ultime settimane che vedono la crescita
Dello dello sviluppo vedono probabilmente risultati sul fronte occupazionale anche nel Sud o questi risultati vengono da un lavoro da un impegno
Da una cultura che ha visto il sindacato della CGIL impegnata anche indirettamente all'interno
Dell'esperienza di programmazione negoziata
Sono stato lo insieme
A ad altri a difendere l'esperienza di patto territoriale europeo e a Brema in Germania abbiamo avuto modo di essere apprezzati dagli altri che in Europa hanno visto nell'Italia per la prima volta un'intuizione
Positiva abbiamo svolto una funzione evidente per respingere al mittente un'idea di abbattimento delle tutele del lavoro e io della grande vittoria nostra sul referendum dei licenziamenti dello scorso anno hanno riaffermato che le regole la legalità e i diritti che ci siamo conquistati negli anni precedenti
Sono non solo per noi ma per i milioni di italiani che hanno votato indisponibili e non siamo per nulla della disponibilità di tornare indietro a una fase in cui siano esclusivamente i rapporti di forza a governare le relazioni all'interno della società
Un grande sindacato serio e responsabile nel corso degli ultimi anni una grande CGIL e punto di riferimento per i lavoratori per i pensionati cittadini giovani nel corso degli anni non soltanto in Italia dove continueremo a fare la nostra parte ma la nostra parte Cimi supereremo sulla base delle cose dei programmi dei contenuti delle azioni dei governi a livello centrale a livello regionale e richiude o o con mi avvio rapidamente a concludere con con questo intendimento con questo impegno che la CGIL sarà punto di riferimento nella battaglia per la trasformazione di questo di questo paese per fare in modo che le riforme sul federalismo siano un'opportunità è un'occasione che il modello di concertazione di coesione sociale dell'Italia centrale possono diventare esempio per tutti che le politiche di sviluppo possono continuare ad andare avanti ad affermarsi anche nel Mezzogiorno e che la redistribuzione delle opportunità
Posso a favorire ancora una volta i ceti più deboli unità e alleanze sociali queste quello che dobbiamo combinare
Per difendere insieme democrazia e diritti anche nei prossimi anni
Chiedo interviene e
Allora Emanuele ironicamente lega
Cambia l'impresa che pulimento
Farsi preparare
Certo sarebbe bello avere la stessa attenzione che ha avuto il compagno di Fanny almeno per una volta
Il mio nome non ha molta importanza sono una delle quattrocentocinquanta mila addetti delle imprese di pulimento che con la sua attività vi permette di vivere in ambienti sani in ambienti puliti
Molta acqua è passata sotto i ponti da quando abbiamo firmato l'ultimo contratto nazionale
Da oggi dobbiamo essere in grado di dare dignità a questa categoria
Di dare più certezze Chuck fino ad ora è stata solo una proposta per me coerente e realizzabile deve diventare effettiva il contratto nazionale va firmato e va firmato subito
Siamo stanchi di stare a guardare la Confindustria che si muove alleandosi tatticamente con gruppi che mai rappresenteranno nemmeno in minima parte i nostri interessi
Siamo stanchi di stare in questo gioco tra Confindustria e alcuni appaltatori che certo hanno ben poco a che fare con la classe degli imprenditori
è ora che con mano meno morbida ci si impegni per uscire dal gioco scorretto al quale si sottopongono i padroni fanno certo i loro interessi e noi dobbiamo fare i nostri secondo gli ultimi dati Istat il tasso di disoccupazione in Italia è in calo e mi fa piacere che questo dato sia reale e senza l'intervento di chi troppo facilmente fa false promesse
Dichiarando che sarebbe stato in grado di creare un milione di posti di lavoro
Quella è stata una promessa di un presidente che non conosceva affatto la realtà nazionale
Questo governo di centrosinistra anche se in ritardo le forze in maniera anche parziale ha mantenuto l'obiettivo portando la disoccupazione per la prima volta in Italia al di sotto del dieci per cento creando un milione quattrocento mila posti di lavoro determinando un'occupazione stabile e invertendo la tendenza precedente anche nel settore delle imprese di pulimento sono state fatte nuove assunzioni a tempo indeterminato
Ma a differenza di altri settori qui le assunzioni sono fatti con parametri ridicoli a volte anche al di sotto di quelli contrattuali cioè al di sotto delle quindici ore settimanali
Nel nostro settore le quaranta ore settimanali cioè un salario pieno che sfiora a malapena il milione e quattrocento mila lire al mese netto
è un privilegio di pochi eletti
Quasi mai garantito per lungo tempo siamo infatti i soggetti a frequenti cambi d'appalto
Che ogni volta a Milano al più alto profitto per le aziende al più alto risparmio per le committenze e ha la più alta primi sessione per l'operaia delle imprese di pulimento
La diminuzione dell'orario di lavoro va di pari passo con l'intensificazione della mole di lavoro diminuisce quindi la qualità del lavoro prestato diminuisce il già modesto salario
Ciò si accompagna ad un giustificato malumore dell'operaio
Che lotta da troppo tempo collegare al massimo ribasso contro le aziende poco serie contro il lavoro sommerso che nelle aziende non organizzate ramifica
Poiché gli operai lavorano con parametri bassi eseguendo spessore aggiuntive che mai saranno regolarizzate
Oggi però siamo salvaguardati dallo scempio delle gare al massimo ribasso grazie all'introduzione dell'emendamento sull'offerta economicamente più vantaggiosa
Che ci ha permesso lo scorso anno quando tutti i ministeri di Roma sono andati in gara d'appalto di conservare i parametri di tutti i lavoratori
Che per cinque anni tale la durata del contratto avranno salvaguardato i loro parametri e quindi anche i loro salari
Nessuno in questi ultimi tempi compagni è rimasto con le mani in mano
Oltre al DPCM abbiamo conquistato norme che regolano questo settore come l'albo delle imprese
Un grosso segnale verso una situazione meno penalizzante per le imprese che operano nel rispetto della legge una tutela maggiore Bernocchi operai che in tale impresa e lavoriamo ogni giorno
Una tutela che ci permette di non essere minacciati da aziende più volte citate come bandi tedesche
Che per risparmiare sui costi evadono i contributi al nostro unico danno inoltre è stata approvata la riforma del socio lavoratore
è vero in questa legge ci sono luci ed ombre
Ma ciò che è importante e avere iniziato a fissare regole in un comparto che fino a ieri era la completa merce di quelle cooperative
Che si erano costituite non nello spirito della cooperazione ma solamente per ottenere risparmi sui dossi che gli consentivano a spese dei soci lavoratori
Di poter dare entrare gareggiare con un vantaggio oggettivo rispetto a tutte le altre aziende
Oggi il superamento della seicentodue restituisce i diritti ai soci lavoratori
Ci hanno classificato sempre come operai di serie B
Ma come tutte le altre categorie di operai siamo disposti non siamo disposti adesso ed in balia di chi con ogni mezzo vorrebbe eliminare i nostri diritti in barba anche all'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori
Che prevede il reintegro sul posto di lavoro per i licenziamenti illegittimi
Quello che ci accomuna con tutte le altre categorie è che mai dico mai permetteremo che diritti sacrosanti vengano toccati da chi vorrebbe avere una libertà di licenziamento
Le associazioni padronali stanno tentando con ogni mezzo di renderci la vita difficile calpestando tutti i nostri diritti
Il settore delle imprese di pulimento compagni sta aspettando da ventiquattro mesi il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro
Siamo scesi in piazza il tre dicembre del novantanove per manifestare nella sola forma anche da sempre conosciamo composti dignitosi accompagnati solo dagli slogan che chiedevano la firma del contratto
Uno sciopero compagni che ci ha lasciato molto amaro in bocca
Venivamo da ogni regione da ogni posto di lavoro dagli ospedali e dalle scuole dagli Ario porti dai ministeri dalle fabbriche
E grazie all'assoluta indifferenza dei mass media ci siam vado di diventare almeno per un giorno davvero invisibili così come si classificate
Oggi siamo una categoria stanca ma non certo rassegnata
Di vedere tre trattata dire andare in fumo per l'atteggiamento arrogante degli imprenditori e anche purtroppo devo dire alcune volte per un atteggiamento di incomprensione fra le associazioni sindacali
E a volte sembrano aver perso di vista l'obiettivo le deve essere quello di salvaguardare i nostri diritti e di portare a conclusione un contratto appartiene alla categoria delle imprese di pulimento
Compagno Cofferati richiediamo un contributo straordinario
Che ci porti a definire un contratto che troppe volte ci è sembrato sulla dirittura d'arrivo ma che invece ci costringe ad aspettare da oltre ventiquattro mesi
Vogliamo finalmente vedere bloccato il contratto unico strumento che unifica la categoria a livello nazionale
Il lavoro è certa un dovere ma è anche sorgente di diritti e nostro diritto è anche una giusta remunerazione
Pretendiamo l'applicazione delle regole che certi signori sottoscrivano il firmano negli accordi ma che troppo spesso mi sembra si scordi nodi applicare
Conoscendo la tua sensibilità caro Sergio Ladu attenzione al mondo del lavoro ti rammentiamo che questa categoria negli ultimi anni è cresciuta sia dal punto di vista politico
Sia dal punto di vista professionale e anche quello culturale
Una categoria che ha firmato l'ultimo vero contratto nel mille novecentottantanove
E che fino a oggi ha visto succedersi contratti ponte anche se e devo dire la verità l'ultimo contratto ponte del novantasette ci ha dato un grosso aiuto con l'approvazione dell'articolo quattro a livello nazionale
Un articolo che ci tutela in modo maggiore nei cambi d'appalto dandoci la Bossi lividi la possibilità di poter garantire l'occupazione
Compagno Cofferati
La categoria tenda al più presto una risposta positiva una categoria che per costanza determinazione presenza ed Energia attende quella benedetta firma sul contratto collettivo nazionale di lavoro
Un contratto rinnovato in tante salvarti che porterebbe questa categoria ad avere una classificazione diversa e stavolta per sempre una categoria di operai finalmente visibili grazie
Emanuele
Sarà lei Nana private
Rare se questi tre onesti pieno
Italiana canaglia
Un aspetto
Posso
Rispetto alle questioni toccate Epifani nella sua relazione
Per questioni di tempo mi limito a sottolinearne alcune con le quali o più familiarità dirigendo una delle camere del lavoro della Lombardia
Che è diventata laboratorio di ogni fenomeno tendenza che poi ha trovato una rilevanza nazionale
Mi riferisco in particolare all'ambito politico che con la nascita della Lega ha cambiato radicalmente il rapporto tra cittadini e istituzioni guardate è vero non c'è più come nel passato
Corrispondenza tra ampio consenso e risultati elettorali al partito di Bossi
Anche se in questa tornata elettorale i risultati saranno condizionati dal fatto che buona parte dei collegi sono per accordo di coalizione riservati ai candidati della lega
Ma essa accesso ma è successo qualcosa che a mio modo di vedere considero preoccupante il senso comune che sia imperniato su una diffidenza su tutto ciò che viene dallo Stato dal Governo
Ed è per questo che anche mistificazioni come quelle del referendum sulla dedurrebbe devono devolution scusate c'è un po'emozionata non guardano almeno ripeto ma che sarebbe in effetti reale bisogno istituzioni efficienti più vicine ai cittadini
Ma invece
Questo referendum che tra l'altro si intende mantenere anche qualora effettivamente ci fosse un pronunciamento di legittimità da parte della Corte costituzionale sono Spina che portano dentro un senso generale di ostilità
Una delle prime questioni con la quale abbiamo dovuto fare i conti è stata che i diversi sindaci gli assessori i Presidenti delle istituzioni locali non ritengono di doversi confrontare con il sindacato afferma nonché sulle materie che noi sottoponiamo e sono tenuti a rispondere esclusivamente al loro elettorato e ai cittadini
Una tendenza in Lombardia che trova il suo culmine nella conduzione della regione dove anche in presenza di una mobilitazione sindacale e le più recenti come la raccolta delle firme contro il buono scuola chi discrimina o le grandi manifestazioni dei pensionati su sanità ed assistenza
Formigoni che va avanti sulla sua strada rendendo operative le decisioni prese
Ciò rende chiaro che non c'è spazio per un confronto rispettoso della rappresentatività del sindacato ma solo per un'adesione a quanto già deciso per poter partecipare alla gestione certo abbiamo fatto bene a dire quale
La nostra idea di federalismo solidale ce n'è un gran bisogno soprattutto dobbiamo trovare il modo di divulgarla tra i lavoratori e i pensionati per incidere in questo delicato passaggio per diffondere la consapevolezza della posta in gioco
Perché uno dei possibili risultati di una fase come questa anche in vista dell'approvazione degli statuti
In regioni come la nostra può comportare la messa in discussione delega della garanzia di uguali diritti per tutti i cittadini
Oltre al fatto di prendere atto che in mancanza di un confronto nei fatti assistiamo ad un restringimento della democrazia dove il tessuto civile organizzate in associazioni
Rischia di prendere atto a posteriori delle decisioni che vengono prese spesso si pensa al rapporto con le istituzioni in relazione ai servizi
Alla parte più direttamente sociale insomma ma con il decentramento dei poteri e delle risorse alle Regioni e alle Province le politiche dello sviluppo e quelle del lavoro e della formazione sono fondamentali
Porto uno spaccato che spero faccia meglio comprendere quello che intendo sottoporre alla vostra attenzione
Attualmente la situazione lombarda è in profonda trasformazione
Ad esempio nella realtà varesina convivono le tradizionali produzioni manifatturiere con le nuove aziende che producono forniscono tecnologie avanzate e servizi alle imprese
Ed è in provincia di Varese che è stata realizzata la più grande infrastruttura italiana
Dal dopoguerra ad oggi dopo le autostrade le ferrovie che è la ero apporto Aba di Malpensa
In questo luogo di lavoro ci sono
A oggi
Più di quindici mila detti di cui il sessanta per cento sono giovani
I dati occupazionali sono in espansione da disoccupazione a livello fisiologico eppure convivono situazioni che pongono necessità diametralmente opposte di tutela sindacale
Infatti proprio nella nostra realtà abbiamo assistito alla barbarie di un datore di lavoro che ha dato fuoco a John kazako
Un ingegnere rumeno che faceva il piastrellista e che ha pagato con la vita la richiesta di a vere i propri diritti
Ed è nella limitrofa Lignano che un'intera famiglia e morta in un luogo nei capannoni di una fabbrica abbandonata adibiti ad abitazioni di fortuna
Sul caso di Onna proprio nei giorni scorsi è stata emessa una sentenza che viene considerata esemplare
Siamo stati ammessi come parte civile in un processo penale e la condanna a trent'anni oltre che essere giusta afferma che il diritto prevale sull'appartenenza etnica
Ed essendo
Ed è sempre nella nostra realtà
Che le figure medio alte dei settori industriali dell'artigianato del terziario avanzato ed oggi anche delle aziende privatizzate
Concordano individualmente retribuzioni e condizioni di molto superiori a quanto previsto nei contratti nazionali
E che la contrattazione di secondo livello difficilmente intercetta ed è sempre nella ricca Lombardia dove la stragrande maggioranza dei luoghi di lavoro vede una media per addetti al di sotto dei nove dipendenti
Che in assenza di contratti nazionali
Che non sono rinnovati e con una scarsissima possibilità di esercitare diritti sindacali ci sono fasce di lavoratori che soprattutto lavoratrici che percepiscono un reddito che rasenta la soglia di povertà e questo non è tollerabile soprattutto quando il lavoro che svolgono e umile ripetitivo e faticoso
Per questo quando si discute di contratto individuale come una grande conquista di libertà come fanno in questi giorni radicali
Non si può certo da Charlie di non essere coerenti e gli esponenti del centrodestra viene spontaneo pensare che proprio per gli immigrati
Per i lavoratori dei settori a basso valore aggiunto per i lavoratori coinvolti nei processi di appalto in subappalto dei servizi abbiamo sentito la compagna prima
E per chi ha la necessità di trovare un lavoro le condizioni e già non sono tra le migliori diverrebbero peggiori di quelle attuali
C'è molto consenso tra i lavoratori su quello che stiamo facendo per difendere il ruolo del contratto nazionale
E i lavoratori della sanità unitariamente lo hanno dimostrato con la grande manifestazione di settimana scorsa ma è così anche in buona parte dei settori industriali o degli altri settori
Che stanno e devono rinnovare i contratti perché il contratto nazionale è vissuto come la Carta fondamentale e dette i diritti che regolano il rapporto di lavoro e questo giudizio sovrasta anche sulle debolezze che si registrano della parte retributiva
Infatti le retribuzioni al nord come ho cercato di dimostrare per una parte significativa di lavoratori
Viaggiano indipendentemente dalla base delle retribuzioni scritte sia nei contratti sia nella contrattazione di secondo livello che del resto si svolge in un numero limitato di luoghi di lavoro
Per questo è importantissimo decidere quale modello contrattuale
Vogliamo perché questo dovrebbe essere tra l'altro uno degli aspetti che in modo prioritario il dibattito in preparazione del congresso vede affrontare per evitare che la forbice tra la tutela collettiva e la contrattazione individuale sia ampi come del resto non possiamo ignorare che le nuove forme di avviamento al lavoro il fenomeno dei lavoratori atipici
E nella nostra provincia cito solo questo ma è un dato assolutamente di tendenza in tutta la Lombardia le collaborazioni coordinate e continuative le cooperative i lavoratori interinali
Coinvolgono il venti per cento dei lavoratori e al di là di delle nostre volontà queste un fenomeno in forte espansione
E mi va bene a richiamare l'attenzione delle categorie per la verità ancora piuttosto sornione
Sul fatto che mezzi e risorse debbano essere orientati a la sindacalizzazione di questi lavoratori
E per far questo è assolutamente indispensabile prevedere procedure di contatto con questi lavoratori
Che sono profondamente diverse da quelle tradizionali se si vuole davvero occuparsi di loro seriamente ragionare su chi si rappresenta ai tavoli di trattativa
Ecco in questo ultimo periodo e davvero concludo gli interrogativi che vanno per la maggiore sono rivolti allo sviluppo del quadro politico
Ed è indubbio che l'accomunarsi di posizioni che vedono le parti padronali della parte politica di centrodestra così vicine
Portano a una giusta preoccupazione sul tentativo di isolare la nostra organizzazione
Ma ho la ferma convinzione che sarà impossibile che questo avvenga secondi Eretz apriremo così come veniva poi detto anche nella relazione un confronto con CISL e UIL
Stabilendo se è possibile quello che già in diversi territori che è presente
Un codice minimo di comportamento di regole date e condivise e se le nostre proposte saranno portate tra i lavoratori e i pensionati
La convinzione di riuscire a riportare al centro il merito è di fare un gran passo in avanti sulla rappresentanza
Troverà senz'altro un suo sbocco naturale e positivo questo farebbe un gran bene a tutto il sindacato ma parrebbe soprattutto un gran bene ai lavoratori
Che si troverebbero con un sistema di diritti senz'altro rafforzato
Realmente era Area nazionale servizi fine Franco Albini acqua
Io trovo la discussione di oggi un'espressione di grande importanza per la CGIL
La trovo importante perché si colloca in una fase complessa dalla vittoria al Paese ebbene abbiamo fatto sfidando anche qualche rischio oggettivamente a proporre questa discussione
Occasione importante per riflettere sul ruolo sulle prospettive sul futuro del più grande movimento di massa oggi presente nel Paese il sindacato non solo la CGIL
La CGIL è un pezzo fondamentale di questo movimento
E bene ha fatto la CGIL a proporre a tutte le forze politiche al Paese alle altre organizzazioni
Un nostro punto di vista il punto di vista di un'organizzazione e vuole affrontare nell'interno dalla discussione che si sta aprendo nel Paese una propria autonoma progettualità certo è difficile
Anche in alcuni casi la relazione di Epifani di cui grandi palchi penso abbiano con molta precisione affrontato la discussione con qualche contraddizione
Che fa parte del dibattito che nell'interno della CGIL si sta sviluppando alzando il livello della proposta sì
Acquisisce si determina una proposte una capacità di autonomia né all'interno di una discussione politica che rischia di avere all'esterno il soggetto che è protagonista di cambiamenti il lavoro e il lavoratore
Io credo che
I grandi temi che dobbiamo affrontare nel dibattito che sono il modello sociale
Lo sviluppo industriale che si sta determinando in questo Paese
Il ruolo dello Stato nella gestione dei grandi processi di trasformazione di privatizzazioni ne siamo uno dei Paesi in Europa dove lo Stato sto rinunciando alla gestione dalle grandi aziende pubbliche
Le aziende di servizio che hanno creato e determinato un modello sociale i processi della liberalizzazione della privatizzazione che vedono in questo Paese alcune contraddizioni forti
Tra la scelta non sempre lineare coerente di liberalizzazione e di privatizzazione guarda che ci sono Paesi in Europa che hanno fatto processi di liberalizzazione senza esasperare il concetto di privatizzazione senza trasformare creato grandissimi problemi sul piano occupazionale sul piano della tenuta e del modello occupazionale
Processi importanti che riguardano ad esempio lo sviluppo del Sud del Paese si sta aprendo una contravvenzione enorme interno di questo Paese ci sono aree del paese in cui ci si chiede occupazione
E non si trova e arabi al Paese il Sud in cui non si fan più una politica dell'infrastruttura senza la quale difficilissimo creare sviluppo in quell'area del Paese diventa più debole quell'area
Io vengo da una categoria che sta vivendo e Loconte Corioni frontiere che sta vivendo queste contraddizioni
Sta vivendo un processo di privatizzazione molto forte nelle telecomunicazioni
Dov'è vero si allarga lo spazio occupa arsenali ma di diverse occupazione meno garantita meno tutelata in cui non riusciamo inserirci sul piano della sindacalizzazione grandissimo problema
Diceva Epifani lo condivido bisogna comincerà a parlare ai giovani ma per per la Regione bisogna avere un linguaggio più giovani comprendono
Bisogna avere un sindacato che capace di tutelare queste facce nuove di capire i problemi di una nuova mondi un nuovo mondo del lavoro in cui il giovane una parte determinante oggi più sfruttata di ieri oggi più in contraddizione di ieri
Questa è la grande questione che abbiamo davanti
Che ha davanti la CGIL che lavati sindacato che abbiamo davanti a noi guardate io ho vissuto le contraddizioni di un rapporto unitario imposte dove la cinese
Ha fatto sciopero i da sola e pure di fronte a queste con la stretta con la testardaggine di un sindacato che ha fatto una battaglia di principio di coerenza e di linearità siamo riusciti a chiudere un contratto unitariamente vincendo una sfida quella dalla ricerca dell'unità ma terrorizza costruito tra la gente
Che un altro da grandi questioni che mi sembra solo alla fine Epifani ricercavano mi sembra una grande questione aperta come rilanciare il ruolo dell'unità dal basso come Rina ANCE al ruolo delle RSU
Ecco se se dovessi dare un giudizio
Di non positività del lavoro dalle forze politiche hanno governato in questo paese di un'occasione perduta vera forte che andava invece vinta
E la questione della legge sulla rappresentanza noi avevamo bisogno di una legge sulla presentata ne abbiamo bisogno oggi perché domani diventa difficilissimo se cambia il sistema politico in questo Paese
Diventa una questione di grande con tradizione con cui dovremo fare i conti e ci creerà più difficoltà
Vedete
Per il sindacato
Per minori per il ruolo della CGIL per la storia della CGIL per la scelta della universalità dei diritti c'è una questione che è centrale la questione dell'occupazione la questione della tutela dei diritti
Dal governo dei processi quando i processi sono processi che incidono fortemente sulla gente su sulla condizione di vita dei lavoratori
Questi temi troveranno un habitat naturale nel congresso ma lo provano comunque
Saranno la discussione che nei confronti del remo si dovrà discutere di modello contrattuale vero oggi c'è un attacco al modello contrattuale lo porto da Confindustria con molta determinazione
Ma noi lo leggiamo con altrettanta determinazione quattro scontro oggi la CGIL ha una prova d'origine così forte così comprensibile così determinati uno scontro di questo tipo
Certo io ho visto questioni che fanno parte di una discussione difficile io credo che si apra immediatamente da subito da queste stagioni contrattuali la questione del salario
Di fronte a un Paese che ha visto l'aumento di un profitto altissimo
In questo periodo profitto che non è finito nella riconversione
Nel rilancio della produttività nell'ammodernamento delle industrie lo diceva Epifani citando una serie di dati
Noi vediamo di fronte a questo una esigenza di rilanciare la centralità dal valore da salari tiene ancora il ventitré luglio in questa logica e ancora uno strumento adeguato io non vorrei che ci trovassimo con me durante l'ultima guerra sulla linea Maginot che poi ce l'hanno sfondata in tutti i punti e noi dipendevamo qualcosa che oggi non esiste più
C'è una questione centrale quindi che riguarda la questione
Del modello salariale
Del livello contrattuale condivido
Completamente l'affermazione che dobbiamo difendere un livello di contrattazione nazionale perché ritrovi la risposta i diritti generali universali non nell'esasperazione dalla differenze territoriali o aziendali
Abbiamo una questione grande aperta la questione delle flessibilità guardate nei contratti per chi li fa
C'è un problema che sta emergendo con molta forza la stesse gli stessi padroni non ti chiedono più l'uso di tutte le flessibilità perché non le posso usare siamo uno dei Paesi che alla maggior numero di flessibilità in entrata siamo uno dei Paesi il cui il concerto di flessibilità il cui cambio di condizioni di lavoro è diventata una cosa che ingovernabili
Coniugare di rito flessibilità il coniugare sviluppo e pesa sto andando alla fine
Ecco in questo ci sta l'attacco ai diritti un attacco ai diritti che noi abbiamo in alcuni casi
In cui non siamo stati capaci di rappresentare bene
Esempio voi sapete che si sta aprendo una questione grandissima
La differenza tra vecchio e nuovo lavoratore sempre di più ci fanno contratti dove si mette il doppio regime dove c'è un lavoratore che ha una condizione di entrata molto più basse di un lavoratore che spaventa così non si unifica il mondo al lavoro
Così si apre una contravvenzione sociale enorme
Il sindacato con grande difficoltà sarà in grado di garantire
Ho terminato
Serata quella sul licenziamento io l'attacco pesantissimo abbiamo fatto una battaglia sui referendum dal Consiglio di una battaglia in cui la CGIL ha dimostrato con grande forza la capacità di stare in piedi e di vincere oggi c'è una tacca sul diritto
Sul licenziamento sul diritto al lavoro io credo che noi dobbiamo essere molto precisi in questo e ho terminato la CGIL rappresenta con un suo progetto
Una sua capacità di proposta l'autonomia dalle forze politiche in questo senso non nel senso della rifiuto dalla politica ma diversi sia alle organizzazioni di massa
Capace di rappresentare un modello alternativo perché oggi lo scontro è tra due modelli sociali
Ed è per questo che abbiamo fatto bene appare questa iniziativa abbiamo fatto bene a dire i militanti della CGIL che serve uno scontro politico forte per vincere quello che si sta determinando come un cambiamento antidemocratico in questo Paese
Nazionale la segreteria del genere mettiamo ritornano
è stato più volte detto
E l'ho sentito anche questa mattina che ci vogliono mettere nell'angolo
Se fosse vero domandiamoci perché
In ogni caso non siamo come azione veniva detto nell'angolo ma al centro della vita economica e sociale del Paese
Questa nostra centralità si è rafforzata per un sopraggiunto ruolo di supplenza politica
Da noi certamente non voluto ma i cittadini non solo i lavoratori si identificano in un tutt'uno con la sinistra
La CGIL guardando al prossimo futuro dovrà dare una risposta organica a questa oggettiva valutazione
Quindi non c'è da meravigliarsi più di tanto per gli attacchi una destra come quella italiana
Indagata razziste ed eversiva ha da tempo individuato quelli che sono e saranno i veri nemici alla loro strategia di occupazione del potere
Meno scontata era la posizione alla Confindustria ma occorre considerare il ruolo il nuovo quadro politico che si potrebbe delineare
In questo quadro
E per me è chiaro che la principale fonte di consensi democratici a cui il capitalismo ha fatto ricorso fino ad oggi si sta esaurendo
Mercato del lavoro libertà di licenziamento attacco al contratto nazionale o disoccupazione rilevante nel Mezzogiorno possono ridurre se non annullare il consenso verso questo sistema
Si è ridotto il meccanismo naturale per guadagnarsi il consenso e quindi il sistema delle imprese dopo aver assicurato uno standard minimo di crescita accettabile e Alice e alla ricerca
Di nuovi mezzi che solo il sistema politico di poker antichi re
Meglio
Se questo sistema illiberale in grado di fare il lavoro sporco contro i lavoratori e contro il movimento sindacale questo è il punto
Ma il movimento sindacale con quale strategia affronterà questa deriva
In via prioritaria io ritengo che occorre battere all'interno di CGIL CISL e UIL
La tendenza minimalista legata alla speranza che un nuovo governo forza tenere un profilo basso e meno aggressivo nei nostri confronti lasciandoci ci esili immagini di manovra
Questa tendenza potrebbe porterebbe alla magia Nizza azione del sindacato alla sconfitta che a torto si ritiene imminente
Ma un'altra tendenza che veniva qui richiamata e quella da battere si identifica con la sindrome dell'accerchiamento
Chiusi nel forte della Resistenza sperando nelle manifestazioni di piazza e sbandierando la fine della politica dei redditi
Non credo purtroppo che ci saranno piazze che si riempiranno Accomando né che è un sistema contrattuale senza regole sia favorevole al mondo del lavoro né che il mancato controllo dei redditi e dell'inflazione favorirà i salari operai
Anzi saranno proprio loro ad essere i più colpiti in un sistema dove dice da soli la porta di corsa in un sistema di regole negoziale
Senza regole
Sarà più facile per chi vuole eliminare i poteri intermedi di rappresentanza a costruire un rapporto diretto tra Stato e cittadino tra impresa e lavoratore la strategia che abbiamo di fronte e chiara
La Confindustria e la destra sono per una politica dei redditi policentrica
Spostata sul territorio e sull'azienda il loro presupposto fondamentale interrompere ridisegnando lo l'attuale sistema di concertazione sulle macro variabili e la dinamica dello sviluppo e della coesione sociale
La politica dei redditi si trasforma in questa visione in quella che è la destra e la stessa Confindustria definiscono regola aurea
Cioè monetaria dove i salari crescono riccamente in ragione della produttività
Ma io vorrei che ci intendiamo una volta per tutte sul concetto di produttività
Cosa vuol dire inflazione sotto controllo
Prezzi mediamente stabili e dinamica salariale inferiore al tasso di inflazione
Che vuol dire stabilità dei prezzi di fronte ad aumenti di produttività superiori a quelli del salario
Significa semplicemente che prodotti o menta no se l'aumento dei salari è inferiore all'aumento di produttività diminuisce il costo del prodotto per unità di lavoro
E poi che alla diminuzione del costo del lavoro non si accompagna la riduzione del prezzo la differenza si traduce in aumento del profitto questo è il Toray ma che le categorie in particolare dell'industria devono smontare
In questa visione di regola aurea la concertazione si sposta a livello territoriale richiede quindi piena flessibilità una specie di policentrismo concertativo da scambiare per tre diversi per federalismo contrattuale
Ma anche il concetto di produttività che veniva nella parte finale della relazione di Guglielmo richiamato da utilizzare anche e giustamente per rilanciare nuovi rapporti unitari con CISL e UIL deve essere approfondito
Oggi partendo dal presupposto che la cultura dell'ideologia antagoniste è a tramontata e che i rapporti di lavoro sono regolamentati le imprese ritengono e io ritengo torto che la partecipazione negoziale possa essere sostituita da pratiche con le quali le imprese vanno oltre le disposizioni contrattuali e chi legge
Questo significa che le parti possono superare la soglia dello scambio queste il pericolo che abbiamo davanti questa non è partecipazione queste omologazione all'impresa
E se dall'omologazione passiamo alla connivenza nel mercato del lavoro e sufficiente con un solo titolo ricordare quello che sta accadendo nel settore agroalimentare
I partiti di sinistra di opposizione di governo con appoggio della destra si stanno battendo insieme alle confederazioni agricole
Per che e non ci riusciranno per raggiungere l'obiettivo di definire i lavori in agricoltura un non lavoro
Senza riferimenti contrattuali legislativi buon lavoro occasionale per caso con assicurazioni private non è obbligatorio per coprire il infortuni utilizzando inoltre
Un mondo del lavoro extra comunitario di cui difficilmente parliamo
Al limite dello schiavismo dove le persone sono trattate come merci e dove prolificano
Associazioni di caporalato di destra chiamati e bimbo mio che opera nel Nordeste al quale si risponde un caporalato di sinistra associazione Mancino che opera in dodici province del mezzogiorno
E poi si parla di sicurezza alimentare DBS di qualità dei prodotti di controlli sull'utilizzo degli OGM
Dei pesticidi degli ormoni della difesa del patrimonio boschivo con chi con quali lavoratori che non sono lavoratori tentando di annullare il contratto
Questi a me sembrano i temi importanti
Ma la sinistra e la destra si dovrebbero trovare in questa discussione
Verso la fine della legislatura in moto di simmetrico ma così non è
Un sistema sociale compì durato su equilibri con sedute di mentalità culture codici che non ha siamo riusciti a modificare
Concludo
Questi interessi hanno aiutato quello che viene definito il piazzista mediatico per errori che noi abbiamo fatto ma noi
Rappresentiamo interessi diversi io vorrei qui
Ho veramente tagliando richiamarne uno solo
Uno di questi diritti interessi e quello della persona
Io sono un sindacalista e sono un cittadino di questo Paese esigo che i miei diritti diritti inalienabili della persona siano rappresentati e tutelati
Nessuno può decidere sulla libertà di procreare sulla libertà di morire senza dolore sulla difesa della legge dell'apporto sulla condanna senza appello all'obiezione di coscienza di medici e farmacisti cosiddetti cattolici
Sulla difesa dei nostri ragazzi contro la criminalizzazione in atto nei loro confronti ricordando a proposito di droga che il proibizionismo non paga e infine non ultima la difesa della laicità dello Stato contro la invadenza untuosa e polverosa della chiesa
Che fa consultazioni pre elettorali
Stila un decalogo per il buon voto un decalogo intriso di conservazione di reazione interferisce nella cultura nell'informazione nella formazione dei giovani nella nostra vita privata io sono convinto che su questi temi la maggioranza del popolo italiano e i lavoratori in particolare sono pronti a dare battaglia in sella la sfiducia e la madre di tutte le sconfitte ma noi siamo la CGIL
Un'organizzazione di frontiera dove la teoria non è
Di casa per questo io sono ottimista la nostra partecipazione il nostro impegno in questo mese che ci separa da elezioni possono fare la differenza e sono sicuro che la faranno grazie
Intervenne italiane visto elegante MSN si è ancora in tempi italiane milionari
è in forma cambiare vigneti resta resta elemento cene riunione temi organica teoricamente livello i
La rimanenza
E
Il Consiglio europeo di Lisbona ha fissato per l'Unione europea l'obiettivo strategico di diventare l'economia della conoscenza più competitiva e più dinamica del mondo in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale
Tra le sfide comuni rafforzare la coesione sociale e l'occupazione è la migliore protezione contro l'esclusione sociale
E contestualmente alla politica dell'occupazione la protezione sociale ha un ruolo fondamentale da svolgere
Ma occorre ammettere l'importanza di altri elementi quali l'alloggio l'istruzione la sanità l'informazione e la comunicazione la mobilità la sicurezza e la giustizia ma anche il tempo libero e la cultura
Vorrei ricollegarmi a questi ultimi due elementi per fare delle considerazioni per esprimere alcune preoccupazioni
La produzione culturale lo spettacolo dal vivo in particolare in Italia avuto per molto tempo il ruolo di Cenerentola
Perché se da una parte è vero che non muove grandi numeri dall'altra prodotto politiche anche sindacali frammentate
Il cui risultato è stato la proliferazione di contratti e un progressivo aumento della precarietà
è di questi giorni una notizia che alcune amministrazioni locali passati al Polo hanno fatto piazza pulita di tutti gli spazi di rinascita culturale degli ultimi anni
Sto parlando della Sicilia dove il popolo per sconfessare l'amministrazione precedente tagli ai contributi al Festival del Novecento e dimezza il contributo al Teatro Garibaldi di Palermo con conseguenze dirompenti non solo per i prestigiosi programmi depennati
Ma per la grave perdita culturale che toccherà a tutti i cittadini
C'è anche poi il caso di Leo de Berardinis a cui l'Amministrazione Comunale bolognese non rinnoverà la convenzione probabilmente perderà il teatro in cui lavora da anni
Tre casi in pochi giorni si fanno le prove generali per una presa di potere da parte di una cultura come la chiama Franco Quadri per prettamente televisiva
Tre casi sintomatici di un intervento lo stile della politica di destra nel mondo della cultura
L'intervento stile che nasce oltre che da una rivendicazione arrogante e priva di contenuti propria della destra anche dagli errori ricorrenti della sinistra che ha sempre pensato alla cultura come a un proprio feudo inespugnabile
In questo settore più che in altri invece c'è bisogno di amministratori preparati e competenti
Che rispondano alle necessità delle istituzioni culturali e le salvaguardie no
In Francia dove è forte la convinzione al disonore appartenenze politiche di amministratori artisti che è un'istituzione importante come la Comédie-Française rappresenti un bene prezioso per l'intero Paese
Destra e sinistra hanno trovato un accordo per consentire al capo di andare avanti
In Italia fatta eccezione forse per il Piccolo Teatro di Milano che fa storia a sé con l'esperienza unica Grassi Strehler e la Scala i teatri pubblici sono ostaggio dei consigli d'amministrazione della politica
La conseguenza più evidente o tra le dimissioni di alcuni artisti
Come Ronconi Martone ultimamente è che non esiste più la necessaria garanzia per la sopravvivenza di una produzione artistica di qualità
Questo ha come altra conseguenza
Immediata la perdita di identità impedisce qualunque progettualità anche mediocre vanifica gli sforzi di artisti disperde energie e risorse di tutti i lavoratori impegnati in quel progetto
Col rischio di troppi casi di moltiplicare i costi gestionali a scapito della produzione inoltre lavorare con compromessi Contini confusione una volta in una direzione subito dopo in quella opposta porta la distruzione identità culturale di quell'istituzione
Disperde un patrimonio professionale unico e distrugge la sua memoria in alcuni casi porta anche la chiusura dei teatri e dei posti degli enti in generale che fanno cultura
Pericolo ultimamente vissuto dal posto in cui lavoro dal capo di Roma dove CGIL rimasta isolata nella difesa dell'istituzione culturale
Per non essersi piegata alloggi che spartitorie clientelari abbiamo pagato tutto in prima persona come lavoratori
Nonostante gli enti pubblici di spettacolo vivano di sovvenzioni c'è spesso in agguato nelle linee programmatiche degli amministratori l'invito sorge a sopperire alle riduzioni di contributi o i minori incassi come le sponsorizzazioni
Ma io mi chiedo quale sponsor investe in un teatro che è più stabile ormai assomma le caratteristiche previste per legge
Ecco pronto al loro modello culturale alternativo fa maggiore audience massimamente minor qualità che diventa un pericoloso replicante della televisione
Qui torno a ruolo necessario del sindacato
Credo che il sindacato debba farsi carico di un ruolo fondamentale per la salvaguardia del prodotto culturale nel nostro Paese oltre che per la tutela dei posti di lavoro in tutte quelle realtà in cui lavoro atipico insiste da sempre e che in assenza di regole aumentato la precarietà
Il teatro poi in quanto prodotto culturale è un patrimonio da tutelare e da un insostituibile valore intellettuale sociale e formativo
E il sindacato deve restare in tutti i processi formativi e deve favorirne l'accesso a tutti attraverso informazione promozione politica dei Prezzi ricerca
Credo poi che lo spettacolo rappresenti una straordinaria azione politica
Che può contribuire a cambiare a formare la coscienza lo spettatore e lo spettatore con più conoscenze ed informazioni sarà lavoratore più cosciente
In grado di difendersi meglio con una maggiore autostima non più un fruitore passivo di messaggi e proposte culturali che tanto li hanno inviarlo avrà una maggiore capacità critica e potrà e saprà scegliere
Se la produzione culturale di massa produce
Solo quiz talkshow fiction di basso livello lo fa perché evidentemente c'è gradimento che fa udienza
Ma se riuscissimo nell'intento di formare ed informare meglio forse persone spiegherebbero quel tipo di televisione uscirebbe da quei create da quei cinema
Qualcuno obietterà che questo forse non è compito del sindacato
Io insisto permettetemi nel sostenere che il sindacato e l'unico soggetto rimasto a coprire un vuoto spaventoso lasciato dalla politica dal servizio pubblico di informazione ed alla produzione culturale
Sindacato rimasto veramente l'unico l'ultimo baluardo a difesa evoluzione culturale ma anche della qualità del lavoro e della vita
Allora è
Riprende indizi punta venne
Infine sono stati rispettati
Con un certo rigore il primo intervento del pomeriggio e il compagno Michele Carpinetti coordinatore regionale della Fillea del Veneto
E a Luca smentisce Sala
Carpineti sta arrivando si prepara dopo di lui Franco Berutti segretario generale alla Camera d'Oro metropolitana di Catania
Un padre compagni io ho avuto nella nell'ultima settimana una l'impressione di vivere un paese particolarmente singolare
Cioè si discute per giorni di programmi televisivi di oscillazioni borsistiche di mode e tendenze non c'è traccia dell'Italia reale dell'Italia dal quotidiano lavoro di milioni di persone e per la loro condizione di lavoro dei redditi familiari e delle ancora numerose morti sul lavoro
Tutto ciò sparisce nel nulla perde consistenza quasi il lavoro fosse un concetto astratto e senza protagonisti probabilmente sono aspetti che disturbano rovinano la cartolina illustrata l'imprenditoria moderna dove l'impresa deve apparire predominante sia dal punto di vista economico che culturale
è in questo scenario che io considero
L'idea ottocentesca di Confindustria
Accolta con plauso da molti ambienti poche le voci di dissenso oltre quella della CGIL quasi a riconoscere un'egemonia confindustriale anche in presenza di evidenti contraddizioni sul modello economico e sociale proposto
E il pretesto è quello della modernizzazione del novazione che garantisca
Il sistema dell'impresa in questo modo per farlo Stato Coleci intimidazioni a pioggia alla faccia del liberalismo lo stesso Stato che dovrebbe smantellare lo Stato sociale poiché insostenibile è un mercato regolatore che seleziona i migliori una concertazione che quando si fa deve essere in funzione in questa logica
Io credo che sia una rappresentazione che vi molte realtà aspetti limiti preoccupanti di un sistema delle imprese italiane che annaspa alla ricerca di sconti e riduzioni di costi senza avere un progetto in testa
Ed è ovvio che alla fine di questo ragionamento ci siamo noi c'è il sindacato
Dipinto come un ostacolo nel realizzare questa presunta modernizzazione
L'obiettivo quello che conosciamo di depotenziare due livelli di contrattazione rafforzare il rapporto diretto tra impresa lavoratore scardinare cioè quello che sono le sedi di confronto dove misurare le politiche generale dello sviluppo delle tutele per i lavoratori
Si può rispondere in tanti modi io credo sia giusto risponde con gli argomenti con la lettura del nostro esperienze per dire con forza che il lavoro no che conosciamo noi
Quella volo che è rappresentato da milioni di lavoratori che non sono affatto spariti Manzin c'è stato un evidente arretramento delle condizioni di lavoro che necessita maggiori e non minori diritti
Anche per i molti lavoratori esclusi dalla contrattazione collettiva
Sembra anacronistico ma nel nostro Paese nella sfida globale si pensa seriamente di competere no con i Paesi industrializzati ma con quelli in via di sviluppo
E in ogni caso è una teoria che però buona compagnia per esempio con gli artigiani che da oltre venti mesi non intendono rinnovare gli integrativi
Ci sono due aspetti che bastano i leggere per capire la strumentalità di questa offensiva nel settore edile ci sono un milione di lavoratori
è un settore che ha avuto dopo Tangentopoli una ripresa formidabile questa ripresa in ogni caso non omogenea sul territorio nazionale è stata confusa senza programmazione l'urgenza era quella di crescere ed uscire dalla crisi senza guardare tanto per il sottile il sessantacinque per cento delle imprese a meno di dieci dipendenti
Il sessantaquattro per cento di queste è un'impresa individuale nella media europea l'Italia è più alto tasso di infortuni di lavoro nero e di ricorso lavoratori extracomunitari
In dieci anni non è accaduto al fatto che il sistema dell'impresa e pur potendosi misurare con una fase di crescita abbia fatto della qualità e propria sfida anzi
C'è scelto di competere in un mercato che gradualmente allentato le regole puntando quasi esclusivamente alla riduzione dei costi del lavoro
E gli esiti di questa politica sono tutti sotto gli occhi di tutti una frantumazione dell'impresa che si dequalificata che competono ribasso quasi un morto al giorno nei cantieri
Nuove e consistenti fenomeni di spostamento di lavoratori dalle regioni del centro sud a quelle del Nord
Tutto c'è no in tutto ciò non è stato inevitabile si è scelto di convivere con livello basso di competizione in un comparto che ha poco valore aggiunto e che conta forse più di altri molto sulla professionalità
Sul lavoro che si fa ancora con le mani anche se qualcuno lo dimentica con un riconoscimento sociale del lavoratore edile che è fortemente sminuito
Il secondo punto che smaschera questa posizione riguarda il mercato lavoro la flessibilità come ragione indispensabile di crescita
Nei contratti di lavoro per i lavoratori edili esiste da molti anni il licenziamento per fine cantiere
I contratti a termine sono usati come periodi lunghi di prova su alcune qualifiche possibile lavoro interinale non si disdegna nemmeno di utilizzare il socio lavoratore con quello che significa io mi chiedo di quale flessibilità si stia parlando a questo punto e non è sicuramente quella flessibilità che chiedono i costruttori al nord
Quella che non trova manodopera circa venti mila lavoratori edili
Su questo è utile chiedersi se si è la flessibilità risolvere il problema delle integrazioni sociali dei lavoratori costretti a spostarsi migliaia di chilometri per lavorare
Un milione e mezzo di salario milioni di affitto sono condizioni flessibili che consentano di favorire questi ingressi
Questa flessibilità
O le case con Tyner il salario nero come elemento delicato poiché in quelle condizioni non si pone infatti pretendere che l'impalcatura sì a norma quando c'era ovviamente anche queste flessibilità oppure piazzare lavoratore extracomunitario in cantiere il giorno dopo l'assunzione
Senza che questo conosco una parola di italiano o le minime misure di sicurezza
Chiediamoci se flessibilità questa vedere rispuntare i fenomeni di caporalato intermediazione di manodopera pulmini che si riempirò al mattino nelle piazze per un lavoro in nero di un giorno magari a tariffa che cos'è questa flessibilità
Sono i lavoratori edili che non hanno ancora una previdenza integrativa
Che sui lavori usuranti è dovuto intervenire il governo per dare una risposta per una indisponibilità delle parti eppure non ci siamo mai sottratti al confronto sui bisogni di flessibilità dell'impresa ponendo sempre come condizione rispetto dei diritti e la tutela delle condizioni di lavoro
E non è vero che le due cose non possono stare insieme
Lei canta elevata velocità Firenze Bologna per esempio abbiamo contrattato modelli organizzativi regimi d'orario che assumono bisogni oggettivi di flessibilità con condizioni di sicurezza e agibilità sindacali che non hanno paragoni in situazioni del settore è una risposta a quando si sostiene un servizio stamane uscito su Repubblica
Dove si deforma la realtà una leggerezza incredibile per chi ha il dovere di informare e sono anche questi risultati della contrattazione certo l'idea datoriale è che al contesto sociale del lavoro ci pensi lo Stato
Le istituzioni locali rafforzano quel concetto ormai noto nelle regioni del Nord Est che per esempio sui lavoratori extracomunitari individua questi come una risorsa dalle otto alle diciassette poi sono un problema per il resto la verità è che queste contraddizione sono figlia di un'idea reiterata di imprenditoria che nemmeno nei periodi di elevati profitti riesce a investire quota parte nell'innovazione guardando un po'più in là del costo del lavoro
Ho citato questi due aspetti perché non rappresentano le posizioni conservatrici
Della Fillea o della CGIL ma una realtà che non si vuole perdere per comodità una mancanza di politica industriale che a fianco del rispetto e riconoscimento del lavoro ha prodotto uno sbando proprio a partire dal sistema d'impresa
E il fatto strano è che siamo noi a sostenere questi argomenti e non le tesi confindustriali quindi già da questo si può concludere che la flessibilità c'è il costo lavoro in linea con gli altri paesi europei quello che manca un'impresa competitiva
A sostegno di ciò interviene pure l'aspetto del lavoro sommerso irregolare nero del settore che non è poco
Però anche questo badate bene significa che c'è già un doppio o triplo binario dove l'impresa decide di collocarsi Celleno di stare andare bianca nell'aria nera un'area grigia a piacimento e senza troppi rischi vorrei dire
Cioè anche l'aspetto dei lacci e lacciuoli di questo Paese non regge più proprio perché siamo in un mercato che ha già dimostrato il limite della competizione senza regole infatti se il PIL due otto per cento è una buona notizia
Ma se gli infortuni crescono significa che poco di quel risultato è andato in prevenzione qualità
Questi sono i puntini sostanza deboli dei sistemi produttivi sia del sud che danno per quello del Sud poi che deve essere propedeutico allo sviluppo infrastrutturale è quello del nord che mostra segni di saturazione
Evidente sopra Santa dell'espansione sul mercato lavoro
Io credo che noi abbiamo dimostrato coerenza sia nel momento in cui abbiamo sostenuto la sfida della qualità
Né in tempi non sospetti e sia quando abbiamo sostenuto la politica dei redditi ora sembra venir meno quel patto che ha consentito risanamento tenuta contrattuale di acqua
Relazioni sindacali in questo Paese con dubbi risultati per i lavoratori
Sono convinto che rinnovi contrattuali saranno tutti in salita e che per questo motivo anche riprendono azione unitaria sarà indispensabile e non solo per difendere i livelli contrattuali ma perbene ma anche per respingere una cosa forse più seria
E cioè che si può fare anche senza di noi
La concertazione giustamente non è il fine ma il mezzo io tengo la concertazione proporzionalmente risultati che produce per i lavoratori quella che propongono intende negare questi risultati per mettere in discussione il nostro ruolo di rappresentanza inoltre la tenuta delle protezioni sociali non è solo compito dello Stato
Dove l'impresa resta ma i margini attrarne solo i benefici non funziona così per un Paese che deve coniugare crescita giustizia sociale
Questo per dire che ho in mente Ion Cazacu il lavoratore edile bruciato dal proprio impresario perché rivendicava diritti minimi di esistenza di lavoro
Credo che anche per lui e per tutti i lavoratori usurpati sfruttati calpestati nei loro diritti il nostro agire deve essere sempre portatore di valori importanti che non devono mai essere messo in discussione anche per questi valori noi vogliamo essere riconosciuti
Forse questo disturba era molti ma la CGIL anche questo per fortuna grazie
Allora Franco De Lucchi segretario generale dodici ettari di voi Annarita Mele le segreterie regionali udienza
Ne siamo ad un tornante assai complessa dalla vicenda sindacale
Per la posizione della Confindustria che con il convegno di Parma portone attacchi in profondità alle politiche di concertazione
Per le prospettive del dopo tredici maggio che saranno comunque complicate
E per la crescente difficoltà nei rapporti unitario la difficoltà tanto più pericolosa
A fronte degli appuntamenti che ci attendono sui rinnovi contrattuali ed è il fondo si della pratica degli accordi
Separati
In questo contesto io credo che aveva ragione Epifani affermando che l'iniziativa nel territorio in particolare nel Mezzogiorno
Rappresenta un elemento decisivo
Sul terreno sindacale ma anche per impedire la saldatura dato tra destra politiche a destra sociale che compare all'orizzonte
Perciò credo noi dobbiamo riflettere sui risultati ottenuti in questi anni individuando al tempo stesso e superando ritardi debolezze occasioni non pienamente utilizza i passi avanti anche se limitati però importanti sul terreno dell'occupazione anche nel Mezzogiorno sono frutto del lavoro che abbiamo fatto per impedire che interi territori perdessero contatto con il resto del Paese che si consumasse una rottura definitiva tra aree forti ed aree deboli dell'Italia
Aver tenuto ben ferma la barra delle politiche di coesione per esempio ha consentito che il Mezzogiorno tra esse vantaggio dall'ingresso nell'euro e dall'utilizzo efficace dei fondi strutturali europeo
Pur in condizioni di difficoltà oggettive la coerenza delle nostre scelte l'aver saputo praticare unitariamente accordi come quello concluso a Catania nel luglio del due mila con la ST Macro Electronics per mo'investimento da da tre mila miliardi tre mila cinquecento nuovi posti di lavoro
Un accordo che non mette in discussione salari e diritti dei nuovi assunti questo tipo di accordi hanno favorito i processi di allocazione di nuovi impresse
Perché logicamente all'avanguardia che si collocano in quel sedimento che punta sulla qualità di cui Epifani questa mattina parlava
Per la verità in questi anni nel Mezzogiorno non siamo stati soli non c'è stato solo il sindacato il ruolo delle Autonomie Locali rinnovata è stato un ruolo importante ma in Sicilia resta ancora da sciogliere il nodo della riforma della Regione che è un modo essenziale per la ripresa di
Uno sviluppo dell'isola
Parlamento nazionale ha approvato la riforma dello Statuto siciliano e ci si avvia con ritardo rispetto al resto del Paese alla prima esperienza di elezione diretta del presidente della regione si tratta nel momento in cui comincia a prendere forma con i limiti evidenziati nella relazione imitare il modello federale di rendere coerenti con quell'impostazione con l'impostazione federale poteri e funzioni dello autonomia regionale siciliana
Interrogandosi sui contenuti e sul senso della specialità dello dello dominante speciale nel quadro dello aspetti istituzionali del Paese innanzitutto bisogna rinnovare e qualificare l'amministrazione regionale decentrando uomini e risorse nel territorio per questo suona singolare quasi un salto logico ed una risonanza del passato la dichiarazione del candidato presidente dell'Ulivo Leoluca Orlando a sostegno dei Cobas incalzati fidiamo una così con la K che contesta nel nome del diritto alla carriera altro contesto ecco altro concetto originale il contratto dei dipendenti regionali firmato
Dalle organizzazioni confederali in quella posizione di Orlando a me pare che c'è un doppio errore il primo l'idea che si debba ancora ammiccare per conquistare consenso elettorale a richieste corporative
Il secondo la sottovalutazione delle nuove regole negoziali che si sono affermate nel lavoro pubblico grazie anche al nostro forte impegno sulle politiche di riforma e che questo impegno abbia pagato
Si vede anche dagli ottimi risultati ottenuti anche in Sicilia nella elezione delle RSU della scuola
Ma sempre più importante diverranno le politiche rivendicativa e territoriali
Anche nella lotta per affermare diritti e tutele di quei lavoratori che si collocano nella fascia più debole
Cioè sulla linea di frontiera con il lavoro nero e sommerso che sono lavoratrici e lavoratori che subiscono sfruttamento salariale e condizioni di lavoro intollerabili
Damato ha costruito una campagna martellante sull'emersione una campagna che ce le realtà il tentativo di ottenere ulteriori riduzioni fiscali c'è in questa campagna la corte dizione
Evidente basta riflettere fino a che punto l'industria anche quella più grande utilizza filiere di decentramento che livelli più bassi si intrecciano con l'attività grigie legali semi legali quando non esplicitamente i legali è possibile per esempio che la FIAT non sappia che la Procura della Repubblica di Marsala chiesto il rinvio a giudizio di tredici persone tra cui un importante imprenditore che ha interessi anche nel settore turistico imputate River organizzato e gestito il sistema di subappalti illegali collegato all'attività di Ca'plagio di comprendere elettronici per le automobile possibile che la FIAT non si sia accorta delle denunzie che la CGIL di quel territorio ha fatto più volte in questi anni
Vedete queste sono le contraddizioni che affrontiamo nel suo nel sud ed in Sicilia io vivo in un'area del Sud o che sta conoscendo nove investimenti nazionali ed internazionali
Dall'elettronica le Biotechnology alle telecomunicazioni comincia a prendere forma un embrione di distretto tecnologico che non è fondato soltanto sui consente ma se imprese innovative che competono che sono capaci di competere sui mercati internazionale io tuttavia reagiscono mai con fastidio quando sento la stampa esaltare le magnifiche sorti e progressive delle pena Valley
Noi non abbiamo bisogno che si enfatizza gli abbiamo bisogno invece che si entri nel merito che si comprenda la porta della qualità dei fenomeni che in quelle aree del sud si vanno realizzando ma che si capiscono anche punti di difficoltà i rischi potenziali le correzioni che sono necessaria io avverto più in generale la contraddizione tra una crescita che per qualità e quantità non ha precedenti negli ultimi trent'anni ed e prima che ed il permanere nel nella mia città a Catania in un drammatico disagio sociale
A partire dall'altissima percentuale di disoccupazione giovanile femminile che è ancora presente restano irrisolti problemi di notevole
Spesso
Per esempio l'assoluta carenza della dotazione infrastrutturale Elena accettabili condizioni e le inaccettabili condizioni di vita in di interi quartieri delle periferie urbane su cui il centrodestra costruito per esempio la sua campagna
Elettorale per le comunale sì Harry a norma e a conclusione con costi sociali alti
Le drammatiche vertenza che si erano aperte in seguito al collasso del sistema imprenditoriale che faceva capo ai cosiddetti Cavalieri del lavoro ma tarda ancora oggi ad affermarsi accanto alla impresa più grande accanto all'impresa innovativo una piccola e media impresa
Moderna capaci di fertilizzare il territorio di competere sui mercati questa contraddizione è pericolosa
Sono stati compiuti passi avanti significativi nel contrasto alla criminalità organizzata ma permane l'esigenza di garantire la sicurezza del territorio tenendo alta la guardia nella difesa della legalità
Ma
La mafia come direbbe Andrea Camilleri prende la forma dell'acqua tenda cioè di adattare le sue strutture ed il suo modo di essere alla nuova situazione
Restano capillarmente diffuse estorsioni ed usura
Rendono più pesante l'intimidazione nei confronti dell'impresa in molte case intimidazioni finalizzate ad acquisire il controllo della proprietà delle imprese stesse
Le attività malavitose sono tornate ad inserirsi mani e piedi se mai ne sono uscite nel sistema degli appalti negli interstizi delle pubbliche amministrazioni trasparenza e legalità costituiscono allora lo spartiacque la nostra azione nei confronti delle pubbliche amministrazioni per questo abbiamo voluto che il il Patto per il lavoro firmato il nove febbraio con l'amministrazione comunale di Catania e che un patto firmato da CGIL CISL UIL
Fosse accompagnato da un protocollo di legalità negoziato per il patto è stato lungo ecco difficile siamo riusciti a capovolgere una proposta dell'amministrazione che assumeva come è noto a modello l'accordo separato di Milano ne è uscito un documento ricco di contenuti che salvaguarda i diritti che non interferisce con le potestà negoziali delle categorie
Insomma il patto si è rivelata cadendo una scelta giusta e coerente per favorire la creazione di nuove imprenditorialità per individuare iniziative capaci di avvicinare domanda e offerta di lavoro
Per trovare meccanismi atti a favorire fuori da ogni logica di permanenza nel precariato ritornato l'occupazione vera dei lavoratori maturi espulsi dai processi produttivi il patto naturalmente rappresenta una cornice che andrà sottoposta in corso d'opera tutte le verifiche necessarie
Sono convinto infatti che oggi come sempre il nocciolo del mestiere del sindacato consiste nel costruire piattaforme qui vendicative negoziare accordi battersi per la loro attuazione garantire verificare il raggiungimento degli obiettivi anche attraverso le necessarie iniziative di lotta attraverso questo verificheremo la validità del patto
L'ultimo punto Terni e non è in mi riferisco alla ragionamento sull'Unità
Fatto nella relazione si è dimostrato a catene che è possibile pure in presenza di reali elementi di difficoltà e di divaricazione politica
Tra noi la UIL eh la cifra a discutere nel merito ed arrivare ad intese che hanno soddisfatto tutte le parti in campo credo che anche questo sia un buon segno di una capacità ed una opportunità di riprendere un ragionamento unitario che entri nel merito delle cose che insieme possiamo e dobbiamo fare
Grazie Franco analiticamente nelle sale
Voi già
Segretario generale nel
Se è vero che siamo ad un bivio che conclude un ciclo valido ed efficace dalla concertazione della politica dei redditi
è anche vero che ci sembra di trattenere il fiato in altezza dell'esito delle elezioni per conoscere l'orientamento del nuovo governo è il vero atteggiamento della Confindustria e per poter così rilanciare su basi più solide il ruolo della concertazione fra le parti sociali
Oggi possiamo comunque affermare alcune certezze fortemente radicate come tra l'altro la ricca relazione iniziale ci ha confermato
Come ha ricordato la Confindustria il presidente del Consiglio Giuliano Amato una società moderna non può fare a meno del sindacato lasciando tutto in mano alla all'individualismo contrattuale
Il sindacato e per quanto ci concerne la CGIL non è un orpello conservatore di cui liberarsi senza la politica dei redditi non si sarebbe mai risanata l'Italia e non saremmo entrati in Europa dalla porta principale
Senza un sindacato unito
Sarebbe ben difficile restare
Visti i vincoli europei non parliamo solo né soprattutto del ruolo del partenariato sociale già definito dalla normativa europea parliamo degli indicatori di Lisbona riaffermate dalla Commissione europea consiglio di Stoccolma la scorsa settimana
Che hanno come primo punto alla piena occupazione con l'obiettivo di fare dell'Europa cito l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica al mondo
I tassi di crescita dei Paesi membri sono e saranno misurati a quindi anche in funzione del tasso di crescita dell'occupazione e di occupazione qualificata
Questa premessa sarebbe già un motivo sufficiente perché a nessuno venisse in mente di mettere all'angolo la CGIL
Purtroppo il manifesto di Palma di Parma obbliga noi ma anche CISL e UIL a meditare in modo approfondito poiché la Confindustria sembra intenzionata a buttare a mare le relazioni sindacali
Fortunatamente questo esempio non viene seguito dalle dalle altre controparti
I dati Istat sulla mente all'occupazione nel due mila e sull'indice di disoccupazione sceso nazionalmente come noto almeno del dieci per cento sono molto confortanti
Segno di una ripresa dello sviluppo finalmente anche nel Mezzogiorno ed ha indubbi segnali di vitalità tuttavia il cammino ancora lungo e faticoso soprattutto al Sud
Ivi compresa la Sardegna dove gli indici di sviluppo sono legati ad una crescita che si deve accompagnare alla costruzione e al rafforzamento di altre priorità
Quale la formazione la ricerca l'innovazione tecnologica la qualità dell'infrastruttura e delle reti e la qualità dei nuovi posti di lavoro l'organizzazione sociale del territorio
La legalità dal mercato del lavoro e la sicurezza i servizi sociali la qualità della vita per uomini e donne i diritti di certi di cittadinanza insomma
Ma che farà la contrattazione territoriale dello sviluppo è come la farà se il sindacato viene delegittimato
Questo non può e non deve accadere e pertanto necessario riaffermare la fra la funzione della contrattazione collettiva nazionale
Procedendo al rinnovo dei contratti scaduti o in scadenza e contemporaneamente riaffermare
Diritti dei lavoratori e delle lavoratrici diretti dalla persona che sono indisponibili proprio perché sono la base della nuova cittadinanza europea della nuova Costituzione europea
Questi diritti sono il futuro e non il passato solo la realizzazione della democrazia la concretizzazione di alcuni principi cardine della nostra Costituzione repubblicana e sono anche alla base imprescindibile per inaugurare dopo le elezioni una nuova fase della concertazione è un nuovo patto sociale
Vogliamo inoltre ribadire l'importanza del sindacato confederale nel quadro della riforma federale dello stato della riscrittura degli statuti regionali per fare avanzare una concezione di federalismo cooperativo e solidale
Come CGIL Sardegna nove aprile faremo un'iniziativa in questo senso
Per quanto riguarda infine la Sardegna i nuovi dati è stato sul PIL occupazione di sottrazione di forze di lavoro ci dicono che anche l'isola ha risentito del trend positivo già investito tutto il Paese
E anche il mezzogiorno e date dalla Sardegna sono allineati a quelli media del Mezzogiorno cresce l'occupazione soprattutto femminile iniziano a diminuire anche se lentamente
Sia la forbice uomo-donna l'occupazione sia la forbice nei confronti delle regioni più sviluppate del Paese il dato della disoccupazione ancora molto alto si attesta al diciotto virgola sei per cento
Dato che sta inferiore alla media del Mezzogiorno che è come è noto è del venti virgola tre per cento per quanto si tratti di una Regione evitando di sviluppo la Sardegna viene considerata dall'indagine Eurostat diffusa fino al tre febbraio
Sui divari di ricchezza delle regioni europee come la regione più ricca del Meridione
Avendo il PIL pro-capite più alto
Per questo rischia di uscire dall'Obiettivo uno proprio nel momento in cui dopo i processi di privatizzazione di Risanamento l'industria pubblica si trova in un delicato periodo di transizione da un'economia assistita ad un'economia auto propulsiva e competitiva
Non basta la politica nazionale senza un efficace governo regionale dello sviluppo il sindacato sardo non si è sottratto non si sottrae alle sue responsabilità
Pure in presenza di una giunta di centrodestra che col bilancio del due mila uno non ha saputo impostare un uso virtuoso di risorse aggiuntive
Con un confronto serrato con la Giunta regionale siamo riusciti a migliorare i complementi di programmazione dal porto sia vincolando il quaranta per cento delle risorse ittiche e destinati ai territori si tratta del risorse classico uno riguardante le infrastrutture le reti
Sia estendendo la concertazione anche Tullia inoltre i fondi strutturali delicate la formazione riguardano sia le misure specifiche dell'Asse risorse umane sia tutti gli altri cinque assi in cui si articola la Quadro comunitario di sostegno connettendo così formazione innovazione tecnologica lo sviluppo locale
Forse la ricerca non ha avuto nel POR sardo tutta l'attenzione che merita sia in termini di percentuali che di programmazione si tratta ora di valorizzare la contrattazione territoriale dall'alta formazione e della ricerca
Nonché di attuare le riforme dalla scuola dell'università e dalla formazione
L'esperienza della programmazione negoziata finora realizzata dai vari patti territoriali e i patti verde contratti d'aria ci spinge a voler rafforzare nel processo di regionalizzazione dettati le risorse per la programmazione negoziata vendicata le aree depresse
Risorsa necessaria la progettazione integrata dei patti ad allargare il sentore di intervento
Vi è stato un aumento dell'occupazione finora registrato in Sardegna riguarda soprattutto contratti a tempo determinato e tale dato sarà sicuramente corretto dalla messa a regime dei patti territoriali e contratti d'aria
Che prevedono nuova occupazione a tempo indeterminato oltre che un rafforzamento e una riqualificazione dell'occupazione esistente
Importante questa occasione per riqualificare le distorsioni del mercato del lavoro al femminile
C'è un'altra direzione nella quale il sindacato sardo ha deciso di impegnarsi
Una contrattazione che affermi l'esigibilità dei diritti di cittadinanza in senso lato perché avanzi l'idea che non c'è contraddizione tra politiche sociali e politiche di sviluppo
Che non è vero per il costo delle tutele rispetto dei diritti sia al di ostacolo allo sviluppo come afferma la Confindustria e non solo
Questa legislatura si è chiusa che si è chiusa e l'esempio di come si possa risanare il bilancio con rigore e prestare attenzione allo Stato sociale
Le due leggi fondamentali sui congedi parentali e sull'assistenza sono un riconoscimento del valore delle politiche sociali cui le donne hanno contribuito fortemente alla Sardegna come a tutte le regioni spetta ora applicarle e pare utilizzarle grazie
Già
Poi Stefano Bianchi
Io condivido molto il quadro che era stato presentato nella relazione da Guglielmo Epifani
E soprattutto in una fase che pure è stata ricordata dove tutto s'rischia di essere trasformato in scuola o rischia di essere urlato
Per coprire o un elementi di molto rotoli o di assoluta povertà programmatica quindi condivido quello che è stato detto che si importante ragionare tanto per l'oggi quanto per il domani a prescindere la dico un po'così in modo spiccio
Del quadro di governo che avremo naturalmente io mi auguro come credo molti Piquet sia confermato un quando il governo di centrosinistra ma tanto maggiore deve essere Chiara è ampia nostra proposta affronta un tema e mi scuso ma relazione è stata davvero ampi completa che si collega all'esperienza in atto nei nostri settori il tema è l'Europa il tema la competitività del sistema e quindi quale politiche di sindacato che pare essere diventato in questo Paese è uno dei pochi sponsor dell'Europa serve costruire per avere un'Europa più ampia
Più solidali e più completa
Questo tema lo affronto da un versante che potrebbe apparire scomodo per noi che invece non è affatto il tema delle liberalizzazioni
Allora due punti con riferimento all'esperienza in corso nei nostri settori quello energetico e quello del gas acqua
Due settori che sono interessati si dei processi di liberalizzazione con l'uscita dai monopoli uscita di Monopoli che non abbiamo difeso contrariamente per esempio la CIR di categoria e alla sindacato autonomo che in altri settori cerca di costruire un radicamento che non appartengo guarda caso dalle difeso di Monopoli di cui non ne sentiamo affatto la nostalgica
Per gli aspetti anche non so tanto di qualità dei servizi quanto di politiche industriali infrastrutturale che tuttora mancano come la CGIL ha messo in evidenza anche in alcune occasioni specifico
Peccato che da questo versante non sia stata approvata la legge di riordino dei servizi pubblici locali che è stata più volte contrastati in Parlamento e poi sia Renata di fronte lo scioglimento della legislatura perché assieme alle leggi di recepimento delle direttive sull'elettricità e il gas avrebbe completato e reso più coerente un quadro normativa che oggi è assente e credo che questo debba rimanere una priorità della nostra anche iniziativa futura rispetto la nuova fase legislativa
Ma
Perché questo quadro sia coerente davvero
E sia completo deve vedere realizzati sul versante dei settore del del lavoro contratti unici di settore contratti unici sia per le imprese
Privati che per le imprese pubbliche
Contratti unici che devono servire a superare i modelli contrattuali a misura dei vecchi monopoli che in qualche caso non rispettavano e nemmeno l'impianto del doppio livello del ventitré luglio che è stato pure richiamato come elemento fondamentale contratti assai fragili perché badate checché ne dica accise del settore elettrico che rimane ancorata a un modello aziendale nazionale dell'ENEL quando le idee non esiste più
A sono fragili gli atti di fronte a una scelta delle imprese del settore pubbliche private su questo non fanno differenza che penso di affrontare il mercato dei servizi di affrontare il mercato europeo badate mediante il dumping sociale
Questa pare che sia l'unica idea di qualità che hanno un'idea che quindi contrariamente quello di cui viene accusato la CGIL molto rozza e molto e molto vecchie sperimentate sappiamo che non ha risolto questo premi nel settore manifatturiero
E non riceverà se perseguita nel campo dei servizi
Bene da oltre due anni come ricordato Epifani dalla scadenza di questi contratti non se ne vedeva la luce
E non se ne vede la luce per una propria precisa volontà datoriale di non farli o di ritardatari
Con il tentativo di riproporre negli assetti contrattuali non una fase più avanzata che fa tesoro
Anche della discussione delle pratiche seguite proprio nei settori
Ma il tetto Vieri macchinina Mikati ci riporti indietro penso a tutta l'area della professionalità dove si
Se seguissimo le proporzioni datoriali qua siamo
Dalle aree professionali da una visione che ha già superato una visione terroristica il lavoro che non esiste nelle imprese manifatturiere meno corrente nel fare i servizi a una griglia di inquadramenti ricco e per contro purtroppo registriamo anche difficoltà dentro il mondo sindacale
Per una indisponibilità in particolare nel settore elettrico del razzismo di categoria ad abbandonare le logiche autoreferenziali del monopolio sino a rompere il fronte sindacale con ciò primi atti orali che non servono
A nulla e con una costante
Pratica di del veto del veto a trattare del detto a confrontarsi tanto sui contratti in quanto sulle ristrutturazioni
Guardate una una pratica di detto chiesto sospettosa mente subita dalle controparti
è curioso allora quando io leggo sui giornali che viene attribuita la CGIL su temi come quello della del mercato il lavoro al Pertini questa pratica di detto e non nulla viene detto
Quando questa atteggiamento è costante coerenti e quotidiano e impedisse qualche volta di trattare
Qual è questa pratica deve essere rimossa
Perché è distruttiva quanto quella degli accordi separati
Nel comparto elettrico abbiamo
Avanzato
Come astenere d'intesa con la UIL con la UIL CEM
Alla CIR di categoria unitariamente una proposta e cioè quella di andare rapidamente
Ah svolgerà in negoziato contrattuale che davvero se no viene
Non se ne vede la fine
E poi diamo chiesto di sottoporre il risultato tramite referendum lavoratrici e lavoratori del settore anche con giudizi differenti ma a quel punto poi è risultato vale per tutti
Noi ci pare che questa possa essere una proposta che passare il Po
Il giudizio il diritto di ogni singola organizzazione ad avere delle idee delle proposte diverse ma che non impedì Sennett negoziato è la fine
Lo sottopone al giudizio vincolante i lavoratori o solo dopo quindi ecco si va a concluderlo o tentare di rinegoziare siamo ancora in attesa di una risposta
Mentre il negoziato da due anni non riesce a produrre
Un risultato concreto
Questo
L'osservazione va fatta perché credo che nel quadro di regole che pure sono state ribadite che vanno ricercate
Davvero se si vogliono superare le difficoltà ci possa stare anche in situazioni complicate come quella che noi stiamo gestendo questo percorso l'ultima riflessione riguarda il sistema delle nostre imprese nel settore nei servizi energetici e più in generale a Rete in relazione sia i processi di liberalizzazione sia di innovazioni tecnologiche
Sono in atto grandi trasformazioni
Che in primo luogo cambiano la forma dell'impresa il contenuto delle stesse da imprese mono filiere a imprese multi utility io multiservizi cammino il lavoro che vi ed entro la modalità di
Prestarlo
In tempi velocissimi non da studente pago paragonabili fine con qualche con poco tempo fa e con valori finanziari ingenti
In troppi casi noi assistiamo da parte dell'impresa e
Ad uno strano atteggiamento
Vi è davvero di innovativo non ha proprio nulla quello cioè nel tentativo di passare dalla rendita certe ed abbondanti in alcuni casi del monopolio pubblico
Piccolo-grande
Comunale nazionale pochi importanti
Al tentativo di scaricare sul lavoro e sui costi sociali le proprie inefficienze
Abbiamo qualche impresa anche nazionale
Curiosa per cui gode ago dei a cui tutto finì in questo momento
Della non pagamento degli oneri sociali perché in in virtù di questo fatto le paraste Pinter impiego che al primo impatto ci chiede di superare questa sì di impegni impiego di introdurre massicciamente il ricorso a questi strumenti fra l'altro senza nemmeno averne pagato prima
Gli oneri contributi
Per questi insiemi di regioni io penso che anche dentro la confederazione serve una visione più ampia e coordinata dei processi
Per governarle sia gli effetti sul lavoro
Ma anche per individuare gli sviluppi evitando che l'impresa è o gli interessi finanziari che sono forti e tanti ricostruiscono di fatto oligopoli privati
Forme di pressione e di e di comando davvero inaccettabile viceversa va dato il rischio è quello di una nuova corporativi dazione di andare sulla quasi né in altri settori si stanno tentando anche il sindacato
I sindacati autonomi e qualche mercato confederale di ricostruire una propria presente magari guardate condita dall'Offerta di azioni ai dipendenti mediante Tsr quel che accade che non può essere messo a disposizione dei fondi pensione complementare ma che viene offerto
Se si acquistano le azioni della propria azienda
E quindi ma accompagnata la richiesta di qualcuno di entrare di fare entrare il sindacato direttamente nei Consigli amministrazioni io questo che è un credo che essi una riflessione che vada fatta perché anche gli attuali assetti sindacali della PdL parlo di casa nostra rischiano come i contratti di essere troppo stretti per avere una capacità di visione complessive di governo di questi processi tra
Grazie
Allora accompagna siano ossidazione degli Gallo lite chiedo scusa se non ho preavvertito spero di non creare problemi ragioni organizzative
Sì
No tocca l'atrio
Sì zone
Poi Giorgio Cremaschi
Scusami avvocato
Basta
Forse si rischia di diventare monogami nel parlare dei mutamenti avvenuti e ancora in atto nella società complessivamente intesa ma è assolutamente indispensabile per poter affrontare le questioni dirimenti che attengono alla nostra azione
Che pure in un ambito ristretto di tutela dei lavoratori e delle lavoratrici e dei pensionati in termini di rappresentanza sociale un attimo nell'interazione generale
Si tratta di cogliere nella sua straordinaria importanza
Bisogni ed esigenze nuove ma allo stesso tempo tenere ferma la nostra idea progressista del lavoro delle sue dinamiche per una vera inclusione sociale che sia la risposta al diritto di cittadinanza come valore di giustizia sociali
La discussione in atto o per meglio dire lo scontro in atto nel nostro Paese rinvia ad una logica meramente liberista e non già di libertà della competizione basata semplicemente sulla possibilità di non avere regole
Mi Dea di deregolazione del mercato del lavoro e dei diritti individuali e collettivi non è solo la tenace ricerca di un consenso più ampio possibile sulla libertà di licenziamento anche senza giusta causa e la volontà di assumere come un'equazione fruttuosa
Idea che ciò che è bene per l'impresa è bene per tutti e che quindi ogni possibile beneficio per le imprese è un beneficio per il Paese intero
Con il sistema delle imprese quanto meno complicato ragionare quando ogni richiesta viene puntualmente smentita dalla Comunità europea con un tentativo di uscire dalla funzione del ruolo della contrattazione per giungere al solo rapporto individuali
Si cerca in modo chiaramente esplicito l'intervento straordinario come risolutivo dei problemi di innovazione del sistema
Non a caso non si discute quasi più di organizzazione del lavoro non rivelando questo come un elemento di fragilità delle imprese stesse
E però le dinamiche del lavoro in tutti i suoi aspetti rappresenta nel terreno su cui cimentare la nostra capacità di consenso di aggregazioni
Di rappresentanza e ancora oggi il nostro essere sindacato il nastro il nostro essere punto di riferimento per le persone che esprimono oggi come ieri una voglia di cambiamento
E ancora il lavoro e le sue dinamiche rappresentano un elemento determinante o almeno credo quasi l'unico che consente ad una comunità d'un Paese di avviare un processo di sviluppo o un processo di regressione
Quale lavoro è ancora un altro ragionare la riflessione va molto al di là della nostra capacità di analisi e di disaggregazione dei dati che puntualmente vengono da più fonti evidenziati
è vero la disoccupazione diminuisce ed è un dato di fatto un elemento che nelle nostre discussioni deve essere tenuto in considerazione
Ma quale tipo di occupazione si è creata e pure questo è un elemento di riflessione e allora quale occupazione
Di certo menta da quella flessibile a dispetto di chi ne cerca ancora contratti a Termini collaborazioni partita IVA interinale
Insomma nuova occupazione ma in larga parte precaria non stabile impoverita anche di diritti esigibili che non riusciamo a tutelare se non in minima parte
Eppure la realtà si consegna un nuovo modo di intendere il lavoro e allora torniamo ad essere in mezzo al guado se mai c'è stato un momento nella nostra storia di oggi e di ieri in cui non c'eravamo
Lo sviluppo l'innovazione e le politiche di risanamento ci hanno visto protagonisti appelli attivi partecipi di un processo di relazione democratica che altri hanno abbandonato tra politica e Paese reale
Non si tratta a mio avviso di scegliere se contrattare contribuire abbracciati di cambiamento del mondo del lavoro e si sono avvenuti
E e ce ne saranno ancor di Booth di più non è utopia credere che sia possibile accompagnare il cambiamento con una politica che guardi all'innovazione come motore dello sviluppo
Tenendo insieme o no rinsaldato patto tra vecchie e nuove generazioni tutele consolidate ma sembra mai contabili con una battaglia trasparente
Per conquistare nuovi diritti e nuove tutele perché lavora viaggia già flessibile ma non di quella flessibilità che noi abbiamo inteso come opportunità
è è una flessibilità vestibilità Greco e intensa come non avere più regole certe e trasparenti è la possibilità di assumere trenta nessuna garanzia in un rapporto diretto tra datore di lavoro e lavoratori
Pochi giorni fa atto abbiamo una ghianda nel nostro territorio che ha già fruttato tutti gli strumenti le agevolazioni possibili in termini di formazione apprendistato contratti di formazione lavoro
Le prossime assunzioni che avverranno in quella di andata un anno attraverso l'agenzia interinale con due settimane
Per imparare qualcosa insomma per non essere digiuni entrare di giorno in quella Vienna
Poi ci sarà un anno di lavoro interinale poi se tutto va bene contratto a tempo determinato ma davvero si può pensare che c'è bisogno di più flessibilità devo collaborazioni imperversano ed oggi si tende a trasformarle in rapporti di collaborazioni facendoli trasformandoli in partita IVA perché la finanziaria ha equiparato le collaborazioni in rapporto di lavoro dipendente e quindi bisogna in qualche modo preparare uno straccio di busta paga insomma
è comunque è un grande sforzo per per le aziende allora vi sia si bensì certa partita IVA non più collaborazioni non ci attardiamo a discutere tra il mondo del lavoro è cambiato il mentre discutiamo il mondo del lavoro già cambiato
E non è sufficiente aver costruito nidi le se non si hanno strumenti nuovi per contrastare fenomeni distorsivi del mercato del lavoro un nuovo Statuto dei lavoratori in ogni caso nuovi diritti per nuovi e meno espliciti soprusi
La garanzia del lavoro
Resta il nostro Brad obiettivo primario ma dobbiamo essere consapevoli che gli strumenti tradizionali sono insufficienti
Abbiamo il dovere di perseguire questo fine mai colorando alta e strade conquistando altri strumenti il federalismo rappresenta un altro fattore che può essere giocato in diversi modi a seconda della coscienza politica che anima questo dibattito
Penso che il federalismo deve essere considerato come uno strumento di crescita e non come codifica delle separatezze federalismo come nuovo strumento di protagonismo dei territori e non prevarica prevaricando
Redazione dei territori forti nei confronti di quelli deboli
L'Umbria come usa dire la nostra Presidente della Giunta regionale è una regione piccola ma non debole che deve ancora esercitarsi molto per divenire il sistema con politica di integrazione degli apparati produttivi e dei servizi
Eppure ci siamo cimentati in un ragionare diverso fuori da logiche meramente localistica e con un senso di appartenenza che ha valorizzato le diversità e le specificità territoriali per compiere scelte selettive
E rafforzare l'idea di una programmazione che da buon la valore alle diverse identità
Tanti esempi in questo senso ma nell'ordine temporale perché ha destato l'attenzione di tutti quello man quelli meno attenti e quelli di più
La ricostruzione post terremoto il nostro contributo pur con mille difficoltà
Attraversando sentimenti che toccavano le sensibilità di ognuno di noi ha prodotto un sistema di relazioni con l'insieme dei protagonisti che ha raggiunto l'obiettivo di una regola ricostruzione con regole trasparenti ed eque
Solidali con i cittadini che avevano perso la casa ma anche voi i lavoratori che quelle grazie dove vanno ricostruire i patti territoriali il contratto d'aria che hanno interessato la nostra regione hanno avuto questa con nato connotazioni quella sera di un sostegno mirato e selettivo della preside con amica di occupazione Ali a volte abbiamo ragionato in solitudine molto terzo il confronto è diventato altro ma mai abbiamo abbandonato l'idea che dà valore alla nostra azione quella di una crescita legate di ditte individuali e collettivi esigibili
La concertazione è stato uno strumento utile per determinare alcune scelte attraverso impegni comuni dei soggetti che hanno contribuito al raggiungimento di obiettivi condivisi
Perché in questi casi si possono individuare due modi diametralmente opposti per costruire competitività territoriale
Si può fare in tempo semplicemente riferimento alle dinamiche di costo e alla sua riduzioni Pozzi assume come riferimento centrale la qualità allo sviluppo di qualità l'innovazione la qualità sociale
Poiché la competitività territoriali non si gioca solo sul sistema economico ma anche su un rafforzamento
Ed una redistribuzione delle risorse per una reale sicurezza sociale che renda le persone libere d'uguali con pari opportunità nell'accesso ai servizi e nella produzione di diritti universali di cittadinanza
Appare davvero singolare rudere come alcune amministrazioni fanno il movimento sindacale da un confronto serio e sulle politiche dello Stato sociale
In termini di rappresentanza il sindacato il suo soggetto che tiene insieme
Interessi che sono per davvero generali non ci siamo in Umbria come in altri luoghi
Per contribuire alla crescita e allo sviluppo per garantire l'istruzione la formazione per difendere diritti rivendicare tutele per dare dignità al lavoro e costruire nuove opportunità
Per valorizzare la contrattazione difendere il contratto nazionale di lavoro per costruire un parente può esser libero per credere al cambiamento ed accompagnarlo nelle sue fatti per dare valore alla democrazia
Il discrimine tra noi e chi ci attacca caduto nel valore della nostra identità
La politica però deve riappropriarsi con più forza della sua funzione di rappresentanza collettiva perché il nostro ruolo deve essere altro oggettivamente più modesto ad ognuno la sua parte
Da ultimo a credo non per ordine di importanza vorrei rivolgermi alle delegate di questa Assemblea
Perché credo o almeno sento che sia giunto il momento di riprenderci un po'della nostra antica parzialità
Abbiamo dimostrato di essere dirigenti generali con attenzione impegno e sensibilità
Forse ora è giusto ripetere insieme il filo delle nostre vecchie relazioni tra donne ed occuparci con più determinatezza delle lavoratrici e delle politiche che le riguardano io credo sia nostro dovere
Giorgio Cremaschi
Il generale in Piemonte voi Concetta Somma
Quando ai primi di febbraio
Centotrentasette centoquarantasette lavoratrici e lavoratori
Delle carrozzerie di Mirafiori
Il venerdì si sono viste consegnare
Le lettere di licenziamento per il lunedì
Dopo che la sera del giovedì
Erano state consegnate loro le tutte con i nomi fiammanti
Che facevano prevede nei riti di casa FIAT la conferma al posto di lavoro
Questo è Attraverso le tute si sviluppano in FIAT le relazioni sindacali
Quando è successo questo di fronte al pianto disperato di queste lavoratrici e dei lavoratori licenziati
Tutta la carrozzeria si è fermata
E tra il due e il sei febbraio noi abbiamo avuto delle carrozzerie di Mirafiori
I più grandi scioperi in gran parte inizialmente anche spontanee
Che si sono verificati in quegli stabilimenti dagli anni ottanta
Ora quegli scioperi non erano contro la linea della Confindustria di domani
Non erano contro i contratti a termine che la FIAT che la Confindustria e la FIAT vogliono imporci domani erano per protestare contro l'applicazione di regole e contratti quali sono già oggi
Erano scioperi nei quali lavoratori
Manifestavano la loro rabbia contro una precarizzazione del lavoro
Una caduta delle condizioni di lavoro
Un peggioramento dei ritmi della vita
Una crescita degli infortuni
Una caduta del senso di dignità dei luoghi di lavoro che avviene nelle relazioni sindacali di oggi con le regole di oggi nelle fabbriche di oggi
è per questa ragione compagne e compagni che io non condivido la relazione di Epifani
Condivido naturalmente il senso della battaglia che tutti noi facciamo nei confronti della Confindustria
Ma non condivido della relazione il set la sensazione che ne emana di un percorso nel quale noi nella sostanza ci troviamo all'improvviso
Di fronte a un attacco brutale quale esso è effettivamente della Confindustria di fronte a un programma integralista del padronato quale quello di Parma di fronte a un'idea è una rivendicazione spudorata di liberismo selvaggio quale ci si né presentata come se questo nascesse quasi dal nulla e venisse interrompere un percorso tutto sommato complessivamente positivo
Non voglio negare tutte le svolte sul piano della politica economica il fatto che noi siamo in Europa il fatto che siamo in Europa per merito esclusivamente dei lavoratori e dei pensionati italiani
Non voglio negare certo questo
Ma appunto
Voglio dire c'è dobbiamo chiederci come questa è la domanda che la relazione non si pone e io credo che invece le domande bisogna porselo e bisogna far sapere domande sono importanti come in altra sede ci diceva Daniele Luttazzi bisogna farsi le domande perché dopo tanti anni di politica sindacale responsabile
Perché dopo dieci anni di concertazione
Perché i dopo dieci anni di politica dei redditi nella quale tutti i dati Banca d'Italia in testa
Ci dicono che c'è stata una gigantesca redistribuzione della ricchezza e chi ha contrattato di più a malapena è riuscito a reggere l'andamento dei prezzi chi non ha contrattato
Ai profitti e alle imprese perché dopo tutto questo questa è la domanda che dobbiamo rivolgerci le impresa e su uno così arroganti
Perché e la concertazione che produce inevitabilmente il suo contrario
E questo io francamente troverei questa risposta
Difficile da sostenere
Troverei che sia difficile sarebbe difficile perché teorica se dovessimo pensare in questi termini dovremmo dire che più ci concertazione più sorge il conflitto
E alla fine in tre mi un paradosso che il massimo della concertazione dovrebbe produrre il massimo del conflitto sociale io che pure sono per i conflitti sociali
L'arrivo a pensarla così
Evidentemente c'è qualcosa che non funziona nella concertazione di questi anni
C'è qualcosa che non funziona nella politica dei redditi di questi anni
Io la dico così perché anche nel tempo di un intervento come quello che si fa questa conferenza non si può che essere spie Marcucci io dico che se le politiche economiche seguite in Italia ma va detto in Europa col Patto di stabilità oppure perché no nella stessa America di Clinton sono state politiche che hanno permesso di seguire lo sviluppo io alcuni casi di rafforzarlo e di favorire la crescita di quella che si chiama la new economy queste politiche hanno completamente fallito nell'idea di redistribuire la ricchezza prodotta
E soprattutto hanno fallito nella possibilità di mettere in discussione l'attacco liberista
E questa è la cosa su cui dobbiamo interrogarci com'è che una politica fatta costruita da tutto il sindacato italiano pur nelle diversità proprio per tagliare le unghie all'arroganza più brutale del liberismo del padronato in tutto il mondo in Italia ognuno con le sue diversità Berlusconi operaio contadino eccetera non è uguale a Bush ognuno c'ha le sue disgrazie voglio dire ma in tutto il mondo
Noi troviamo di fronte che alla fine di un ciclo di queste politiche economiche che hanno sì cercato come diceva appunto di frenare il liberismo però evidentemente non ci sono riusciti e noi troviamo che risoluti un liberismo selvaggio e sfrenato
Così come pensavamo come vent'anni fa come quindici anni fa
Io credo che una politica va giudicata anche dei suoi risultati rispetto ai rapporti di forza che modifica e se noi dopo dieci anni di politiche clintoniana che so che piacciono molto nel nostro Paese
Ci troviamo di fronte a un Paese che legge Boucher che distrugge come prima cosa l'accordo di Kyoto ha fatto bene la relazione sottolinearlo e se il patto di stabilità in Europa invece che creare stabilità sta creando una campagna di opinioni in Europa contro lo stato sociale già ristretto che c'è oggi e sei in Italia
Questo dato non possiamo non citarlo
Nel Duemila
Di fronte al fatto che ci sono quei dati positivi che Epifani giustamente sottolineava
Nel due mila noi abbiamo avuto il massimo di andamento positivo della della finanza pubblica abbiamo avuto il massimo di a di ripresa dell'occupazione abbiamo avuto il massimo ce lo dicono gli stessi padroni ai tavoli delle trattative
Della ripresa dei li profitti d'impresa abbiamo avuto cari compagni cari compagni questo dato di fatto il peggiore andamento salariale degli ultimi dieci anni
E allora questo bilancio questo bilancio concreto io credo in qualche modo lo dobbiamo fare e allora e concludo io penso questo
Noi non possiamo pensare che da questa fase si esca semplicemente riaffermando la politica di questi dieci anni
La politica di questi dieci anni è servita in parte impedire i disastri nessuno lo nasconde ma non è servita a tagliare le unghie a liberismo che oggi si presenta più aggressivo più forte di prima occorre un'altra politica
Siamo già in un'altra fase compagne e compagni
Siamo in una fase nella quale dobbiamo scegliere
La Confindustria ci ha presentato un programma ultraliberista ce lo presentano al tavolo delle trattative la FIAT il contratto nazionale qui direi agli amici della CISL e della UIL che sono molto caldi verso la contrattazione decentrata
Di valutare un po'o cosa succede con la FIAT perché la FIAT non litania romani a Torino
E quando gli industriali pensano di ridurre i livelli contrattuali pensano che c'è nel Paese una come generale coaster pensava degli indiani che lo lega contrattazione buone quella che non c'è e non pensano nient'altro che questo quindi dobbiamo trovare sicuramente un modo di dare una risposta però una risposta difensiva non basta
Occorre una risposta in avanti
E occorre una risposta io qui davvero penso che bisognerebbe di delle tre cose non lo dico solo per spot pubblicitario
Ma che oltre che nell'economia forse bisognerebbe forse molto di più parlare di lavoro e di società nel nostro riflessione no ma non è uno spot ricordo dico proprio perché penso che noi dobbiamo ricominciare come hanno fatto gli industriali un po'a partire da noi
Dalle condizioni concrete dei bisogni concreti
E le piattaforme dalla ricostruzione della lotta dagli orari dalle condizioni di lavoro io non credo che noi usciamo da questa fase semplicemente difendendo ci dobbiamo ricostruire una piattaforma offensiva
In Francia compagne e compagni le trentacinque ore che noi qui tutti movimento sindacale italiano sbagliando abbiamo lasciato cadere hanno prodotto positivi risultati contrattuali occupazionali
E io penso che noi dobbiamo ricostruire una nostra piattaforma sugli orari sui la i salari sulle condizioni di lavoro e su quella moderna condanna delle giovani generazioni che la precarietà e la precarizzazione del lavoro
Su questo punto credo noi abbiamo bisogno di definire qualcosa di più Joan Cusack più diffuso qualcosa di più che una semplice riaffermazione di diritti
C'è da ricostruire una piattaforma
E lasciatemelo dire
Io sono o ha molto apprezzato difeso abbiamo fatto i volantini nelle fabbriche per sostenere il compagno Cofferati
E il gruppo dirigente della Confederazione quando hanno detto di no a un a ai contratti a termine all'estensione del contratto a termine però diciamoci la verità
Diciamocelo qui tra pochissimi
Ha un contratto a termine che dura trentasei mesi
è una cosa civile
Un contratto a termine che è un lungo periodo di prova in trentasei mesi un'azienda e aziende oggi decidono i loro piani produttivi in cinque giorni
In quattro mesi hanno definito tutto tutto il resto è un regalo di precarietà è un lungo percorso di precarietà precarizzazione in quelle persone devono fare come diceva Eduardo De Filippo esami che non finiscono mai
E le nuove generazioni vengono educati a queste e no impegna che siamo anziani siamo una generazione che entrava nel sindacato dopo i dodici giorni di prova
E il Tredicesimo prendeva la tessera e cominciava a scioperare e noi siamo una generazione e stiamo lasciando alle nuove generazioni condizione per cui dopo quattro cinque anni sono ancora in prova
Tutto questo deve cambiare io credo scusa
Ho finito vorrei avrei voluto solo sottolineare il fatto che
La necessità del cambiamento è nei fatti non resteremo comunque compagne e compagni così lo dice anche il dibattito che stiamo facendo
Nel è vero abbiamo l'attacco e l'attacco richiede di reagire però mi è stato detto tante volte e quindi mi sento questa volta di concludere dicendo l'anch'io questo a questa nostra discussione
Tante volte nel corso di questi ultimi anni in cui abbiamo fatto delle scelte di politica contrattuale che spesso poi ci hanno visto litigare ci veniva spiegato una vecchia frase di Di Vittorio
Che diceva nella sostanza quando le cose non vanno come devono andare anche se il novanta per cento dei problemi fossero dagli altri per prima cosa dobbiamo discutere del dieci per cento che riguardano noi
E io credo che noi dobbiamo discutere di questo dobbiamo discutere della necessità di cambiare linea e prospettiva perché questo ci chiedono i lavoratori che lottano e questo credo ci chiede anche l'esigenza concreta della situazione grazie
Adesso ma
Libri
Cari compagni care compagne
La scelta di convocare questa nostra Assemblea
Non è soltanto condivisa
Ma è soprattutto opportuna
Perché ci offre la possibilità di ritornare a riflettere sulle strategie da noi scelte sulle difficoltà che a ciascuno dei nostri livelli abbiamo incontrato e incontriamo in questo nostro difficile quanto entusiasmante lavoro
La ritengo proficua
Prima del voto perché conferma la grande autonomia di elaborazione della nostra organizzazione e soprattutto conferma che per noi i valori e i diritti che difendiamo e che sono irrinunciabili sono gli stessi a prescindere dalla maggioranza di governo che il Paese il si cercherà
Ritengo compagni e compagne
Centrale
Il valore
Da dare alla prestazione lavorativa
Che deve avere pari dignità rispetto all'offerta di impiego
La polemica di questi giorni
Inneschi nitida da una fantomatica ed inesistente radicalizzazione della CGIL
Nasconde una cultura che da anni ormai aleggia
E che pretende di far passare l'idea di un disvalore quasi della forza lavoro
Troppo pretenziosa
Secondo questa cultura rispetto invece al super valore che pretende vada attribuito al lavoro che si offre
Tanto mi sento di affermarlo con forza e con determinazione proprio alla luce dell'esperienza fin qui compiuta e che ha visto le organizzazioni sindacali
La CGIL insieme a CISL e UIL
Impegnate anche nel mio territorio lealmente a costruire percorsi di sviluppo
Che hanno messo rendono tuttora esigibili alle imprese finanziamenti cospicui per innovare e implementare occupazione
Vorrei partire dal risultato della programmazione negoziata nella mia regione
Così come era stata individuata è pensata con l'accordo del novantotto
Ma per alcuni territori pugliesi ancor prima in via sperimentale
Conferma sicuramente la efficacia degli strumenti utilizzati primo tra tutti quello del patto territoriale
In Puglia i dieci patti territoriali hanno sicuramente prodotto effetti positivi nel delineare lo sviluppo e l'occupazione locale
Hanno infatti avviato dal basso iniziative di sviluppo con un'azione sinergica con i comuni con le Province e le forze locali dell'imprenditoria e quelle sindacali
è venuta avanti in questi anni un'idea dello sviluppo economico locale che può creare circuito virtuoso se muove dal basso
Patto territoriale però non solo per lo sviluppo economico
Ma anche per quello occupazionale
Per costruire la coesione sociale
Per migliorare la qualità della vita
Oggi siamo nella fase di verifica dei risultati
Che ci devono essere consegnati dal leale rispetto degli impegni da parte delle imprese dopo che hanno riscosso le prime tranche di finanziamento
Possiamo sicuramente evidenziare ritardi
E altre problematicità in tema di lealtà e responsabilità delle parti imprenditoriali
Problema città che si sono evidenziate soprattutto quando abbiamo tentato di andare oltre il patto
E tentare di dare adeguate risposte alle domande sempre più incalzanti che il territorio pugliese pone e quello brindisino in maniera particolare oggi indiano tema di sviluppo ecosostenibile
Abbiamo fortemente impattato resistenze reticenze da parte delle aziende a sedersi e concertare le linee di un accordo di programma che potesse sostenere risanamento bonifiche finalizzati a delineare l'avvio di un percorso di sviluppo sostenibile
Non ci spieghiamo come mai le parti pubbliche
Gli enti locali
Hanno sottovalutato la gravità delle ripetute assenze delle imprese ai tavoli più delicati costruiti
L'obiettivo anche di dare adeguata tranquillità ad un territorio fortemente preoccupato per le condizioni di salute e ambientali per le vicende che interessano insediamenti produttivi che impattano
Fortemente l'ambiente
Oggi di fronte alla latitanza e allo sfuggente all'etica della responsabilità nei confronti del territorio
Dove l'impresa
è ubicata
Sento ancora più offensivo il grande ira di Confindustria sul rapporto di lavoro a termine ma generalmente sui valori che la CGIL esprime più offensivo perché si ripropone un uso della persona così come si pensa di continuare a usare il territorio come un usa e getta
Un arrogante e prepotente supponenza di chi vuol fare intendere che davvero chi fa impresa svolge una funzione sociale importante
Investendo solo di proprio e mettendo a disposizione le proprie capacità eppure l'avevamo fatti bene i conti dopo l'ingresso della legge centonovantasei del novantasette
Compagni e compagne
Io credo che al centro di un nostro cartello di proposte per la maggioranza di governo che verrà
Dobbiamo riproporre con forza la centralità del valore della forza lavoro della pari dignità della prestazione rispetto all'occasione di impiego che viene offerto
E che pertanto il valore dell'aspirazione alla stabilità occupazionale per il lavoratore allo stesso plesso dell'esigenza imprenditoriale di realizzare utili per pianificare la propria attività
Diversamente
Occorre che si ritorni a parlare di pretese di vendita e di profitti e in tal caso le cose dal punto di vista legislativo e contrattuale non potrebbero che cambiare
L'esperienza compiuta finora ha dimostrato che allena aziende non interessano nemmeno quelle flessibilità rivendicate con tanta passione da Confindustria
Al patto territoriale di Brindisi era collegato un documento che impegnava tutti i soggetti a trovare forme di flessibilità che meglio potessero far consentire
Fra conseguire risultati auspicati
Per parte sindacale unitariamente avevamo un grande interesse a costruire intense che consentivano di penetrare
Aziende tantissime di piccola e media grandezza dove non solo la CGIL ma tutto il sindacato non esiste
Eppure non si è proceduto
Ci chiediamo se sia la voglia di tenerci comunque fuori dalle aziende o come piuttosto siamo propensi a ritenere che le Assindustria territoriali non sono adeguatamente rappresentative
Comunque anche laddove lo sono risultano inaffidabili sul piano della lealtà e coerenza con gli impegni che assumono sottoscrivendo accordi e dando per esigibili disponibilità invece inesistenti
Delle imprese a dialogare
Nel frattempo però monta la rabbia
Ancora a livello di protezione
Di migliaia di lavoratrici e lavoratori senza diritti
Che non si iscrivono al sindacato perché sotto minaccia di espulsione
Mentre vi sono altri lavoratori
Così forti che non ricorrono alla tutela sindacale e si contrattano individualmente con l'azienda ogni condizione di miglior favore
E che dire
Del ricorso agli ammortizzatori sociali per poi reimpiegare gli stessi lavoratori con le forme più svariate che le norme consentono
Ma che abbiamo più volte denunciato le aziende usano abusando andando oltre il limite della legalità
In scena migliaia di giovani
Che sono proprio fuori dal mondo del lavoro e che pure noi tentiamo di tutelare garantendo loro forme di accesso al mercato del lavoro
Allora davvero qualcuno pensa che sia la CGIL lo zoccolo duro in questo contesto
Costoro e anche qualche osservatore politico farebbero bene a guardarsi intorno perché potrebbero rendersi conto invece che la CGIL
Nel fare il suo mestiere cerca di rappresentare il pensiero le difficoltà le legittime aspettative o nelle persone in carne ed ossa che rappresenta
E per questo
E per quanto riguarda la mia realtà la lettura che diamo dello stato in cui versano le lavoratrici e i lavoratori per l'eccessiva precarizzazione e lo smantellamento di tutele sul piano e della salute
Ed è la sicurezza sull'altare
Della riduzione dei costi del lavoro prefigura
La decisione di un non nuovo Aventino da parte dei lavoratori
Certo però compagne e compagni ci sono anche problemi che riguardano noi
E la necessità a mio avviso di una discussione sulla contrattazione più puntuale e soprattutto meno e inibita e più libera
Sicuramente non è qui la sede potrà esserlo al congresso voglio qui sono dire compagni che nella di sottolineare il grande valore da dare
Ai due livelli contrattuali
Va sicuramente valutata in un'idea che rilancia con forza il valore del contratto nazionale di lavoro la necessità di andare ad acqua
Ad accorpamenti di contratti che consentano di gestire tutti i profili possibili di una filiera comprendendo vi anche l'indotto è un'esigenza Cuesta che importiamo forte proprio
Nella rappresentazione delle tutele dei diritti in un sistema lavoro che vede ridursi il lavoro diretto e fortemente implementare quello indiretto con un ricorso eccessivo alla terziarizzazione
Per questo anche cioè razzista ho finito
Abbiamo bisogno di di pensare a noi superando la rigida divisione verticale tra categorie confederazione
In Puglia abbiamo già un'esperienza dire insediamento della CGIL nel territorio abbiamo cercato di andare lì esattamente dove ci sono migliaia di lavoratrici ed i lavoratori che vogliamo coinvolgere in questa grande stagione di impegno forte
Che vogliamo profondere in Puglia per la formazione dei diritti e delle libertà da ogni forma di assoggettamento anche psicologico del lavoratore grande in questa stagione il protagonismo delle donne della CGIL pugliese e delle lavoratrici
Nella nostra azione credono nella nostra azione
Una grande speranza una speranza di vero cambiamento
E la vertenza delle centosessanta lavoratrici dell'azienda tessile ti idea di Francavilla Fontana è emblematica per questo
Dopo aver subito per anni le minacce i divieti del datore di lavoro a non rivolgersi mai alla CGIL le lavoratrici hanno imposto loro la presenza della CGIL alle trattativa
Iscrivendosi alla fine crea la nostra compagne e compagni e chiudo è una grandissima organizzazione e sempre più
Una grande forza grazie al lavoro impegnativo e complesso che ha saputo svolgere con la concertazione di questi anni
Anni in cui la CGIL ai vari livelli è riuscita a connotare dei nostri valori le grandi conquiste sono convinta che per questa Violante questo grande risultato la CGIL non potrà essere messa era all'angolo da nessuno perché nella consapevolezza dell'opinione pubblica più vasta il grande valore dei nostri valori
Grazie Concetta
Ora interviene la compagna Delia arte che la compagna della sanità per la CGIL e Ancona
Dopo la compagna prego
Dare al microfono
Interverrà e nostri lavori porterà il suo contributo di questo lo ringraziamo il segretario generale della UIL Luigi Angeletti
Care compagne e cari compagni
Partecipare a questa Assemblea nazionale dei quadri e delegati mi stimola molto
Oggi sono qui anche per condividere con voi le mie preoccupazioni
Preoccupazione per una campagna elettorale complicata e spesso priva di contenuti
Preoccupazione per un quadro politico a mio avviso molto confuso
Una sinistra divisa è un porno sempre più arrogante è pericoloso
Io credo se oggi dovesse vincere la destra la democrazia sarebbe in pericolo
Democrazia vuol dire anche solidarietà e tutela per i più deboli per i più bisognosi
La destra vuole portarci via lo stato sociale vogliono smantellare è privatizzare tutto ciò che è pubblico iniziando dalla scuola la sanità e le pensioni
Questa è un'idea pericolosa perché significherebbe non garantire i cittadini italiani quei diritti che si trovano nella Costituzione
Al convegno degli industriali appanna Silvio Berlusconi ha sostenuto chiaramente che il programma di Confindustria è anche il suo programma
Gli industriali guardano al mercato del lavoro solamente dalla parte delle imprese e quindi del profitto
In questi ultimi anni dove c'è stato il risanamento del Paese e siamo entrati in Europa non hanno mai fatto un'innovazione e non si sono preoccupati di migliorare la qualità della produzione
Non guardano al lavoro come stabilità sociale e stabilità di un Paese
Mentre in Europa si parla di arrivare all'esigenza di un mercato del lavoro in cui sia fondamentale il rapporto di lavoro a tempo indeterminato perché contribuisce a dare coesione sociale
Nel documento degli industriali si affaccia l'ipotesi di rapporti regolati con contratti individuali
è facile capirne il perché
Il lavoratore che ha il contratto individuale è più debole
A meno tutelato assolo doveri e pochi diritti
Simile alla diseguaglianza e la divisione dei lavoratori la Confindustria ci definisce conservatori ebbene sestiere conservatori significa tutelare i diritti dei lavoratori sì ci piace essere conservatori Confindustria ha manifestato l'intenzione di levare Lizzani il contratto a termine e nonostante la disponibilità di CISL e UIL il rifiuto dalla CGIL ha fatto sì che interrompesse la trattativa
La Confindustria vede la CGIL comune elemento di disturbo vuole fare a meno della CGIL e nel momento in cui si tenta di escludere dal tavolo della contrattazione un interlocutore sicuramente c'è un disegno politico ben preciso e definito
Io credo che proprio per questo CISL e UIL debbano fare un momento di riflessione
E lo devono fare con grande attenzione perché innevati Pimentel conflitto esistente tra Confindustria e CGIL finirebbe per allargarsi e ledere il rapporto tra le confederazioni CGIL CISL e UIL
Quindi è necessario fare attenzione alle proprie scelte altrimenti si rischierebbe di non avere nessun ruolo e nessun peso all'interno della politica sociale italiana nei prossimi anni
E credo che questo sarebbe pericoloso per i lavoratori e per il Paese
Bisogna fare molta attenzione perché questa Confindustria vuole distruggere la mediazione e la rappresentanza sindacale ma sappia che la CGIL non è sola
è il più grande sindacato d'Italia è credo che come il compagno Cofferati nostrane fermo né zitto anche migliaia di lavoratori non staranno nel termine di Zetema saranno accanto alla CGIL
Flessibilità
Questa parola va molto di moda ma cosa intendono loro per flessibilità questa parolina che piace tanto agli industriali
Non è non diciamo che non ci deve essere flessibilità all'interno del mercato del lavoro diciamo e a giusta ragione che si debbano essere all'interno del sistema delle regole ben precise altrimenti non diventa flessibilità ma libertà di licenziare
Ci hanno già provato con i referendum promossi dai radicali e portarci via all'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori e quando migliaia di cittadini espressero il loro no ai licenziamenti senza giusta causa Berlusconi disse a Confindustria
Se mi farete governare quei problemi li risolverò io da Palazzo Chigi
Adesso stanno azzardando di più
Non si parla più solamente dei licenziamenti individuali ma aggiungono delle modifiche che dovrebbero arrivare addirittura alla liberalizzazione dei licenziamenti collettivi
Prima di lavorare in sanità lavorava nell'industria tessile
C'ho lavorato per otto anni poi all'improvviso un giorno invece della busta paga a me ai miei compagni di lavoro circa altre cinquanta persone ci diedero sì una busta
Ma con all'interno una lettera di licenziamento senza un'apparente ragione volevano rivedere la loro organizzazione aziendale
Ricordo che fu terribile
Per me che avevo poco più di vent'anni e non avevo grossi problemi economici immagino come si sentirono quelle persone che all'interno dell'azienda lavorano non se il marito per la moglie ed avevano bambini a cui far carico
Rammento una sensazione di rabbia di impotenza di umiliazione ma ci fu una grande lotta sindacale all'interno della fabbrica e ottenemmo la revoca del licenziamento ecco perché il sindacato dà tanto fastidio Confindustria
Adesso lavoro e sanità come operatore tecnico addetto all'assistenza il lavoro di chi opera in sanità al lavoro duro stressante di responsabilità e molto spesso privo di soddisfazioni
Che lavora nel pubblico impiego è sempre stato visto come un privilegiato
Eppure
Questo è un comparto dove ancora oggi nel due mila uno dopo dure lotte dei lavoratori e del sindacato che hanno permesso la conquista del lo Statuto dei lavoratori che bene ne sancisce i diritti
Siamo costretti a difendere i più elementari diritti quali le ferie e il giorno di riposo
Mi è capitato di assistere a difesa di un collega infermiere ha dovuto subire un procedimento disciplinare perché non si assoggettata al volere del suo primario
Che non li che detta chiedeva badate bene ma gl'imponeva di saltare il giorno di riposo perché il lavoro viene prima delle questioni personali e familiari
Questo accade nel pubblico impiego settore forte figuriamoci come possono essere i rapporti con i lavoratori nel privato
Siamo in un grande processo di trasformazione del lavoro siamo di fronte alle più svariate forme di lavoro che a volte non ci si riesce nemmeno stare dietro anche in sanità ormai si è giunti alla flessibilità del lavoro
Nelle nostre aziende sanitarie
Non vi ha più soltanto il lavoro a tempo indeterminato ci sono gli appalti soprattutto nei servizi tecnico economali
Ci sono moltissimi lavori a tempo determinato egli aziende ormai utilizzano anche contratti di collaborazione coordinata e continuativa
Abbiamo lavoratori cui spesso difficile tutelare ecco non hanno grossa Scelta se non contratti di questo tipo
Perché compagni non è vero che i giovani adesso ti chiedono questo tipo di rapporto di lavoro purtroppo molti non hanno scelta
Molte volte i lavoratori di questo tipo vengono assunti dalle aziende sanitarie attraverso l'Ufficio di Collocamento come ad esempio coadiutori amministrativi e alla scadenza del loro contratto di lavoro
L'azienda li propone al contratto di collaborazione continuata secondo voi cosa dovrebbero fare questi lavoratori se non hanno altre prospettive
Certo hanno meno diritti e non posso neanche l'avanzare lì hanno un contratto individuale e spesso rinnovabile anno per anno ecco la loro debolezza si sentono isolati sono soli
Io credo che dobbiamo fare di tutto per tutelare queste forme di lavoro atipiche già esistenti entrare il più possibile in questa trasformazione del mondo del lavoro
Chiedere e fare il possibile per trovare forme di tutela anche per lavori cosiddetti atipici
E lottare con tutte le nostre forze la nostra intelligenza per non farci portare via quello che con nastro e dure lotte hanno conquistato i lavoratori e il sindacato in questi anni
Rischiamo di veder sfumare i nostri diritti e la nostra dignità di lavoratori da Libero licenziamento alla messa in discussione del contratto collettivo nazionale di lavoro
Costoro sappiano che troveranno un'opposizione dura è incessante perché il contratto nazionale è uno strumento indispensabile per garantire a tutti un minimo Salo Riale nonché regole e diritti
I lavoratori della sanità hanno una vertenza aperta
Il trenta marzo hanno scioperato c'è stata una grande manifestazione nazionale in cento mila abbiamo manifestato per le strade di Roma e vi assicuro che non è facile scioperare sanità
Non è facile proprio perché in primo luogo ci sono i malati fine possibile per assicurare i servizi essenziali le emergenze e nello stesso tempo esercitare il tuo diritto di sciopero
è vero
Siamo venuti a rivendicarne il rinnovo del contratto ma ormai non è più solo una questione salariale
Abbiamo scioperato per un pieno riconoscimento della professionalità dell'autonomia del valore del lavoro degli operatori della sanità anche per il diritto dei cittadini a ricevere prestazioni d'elevata qualità ed efficienza
è per il senso di responsabilità che insieme ci assumiamo per tutelare chi è debole malato perché garantire la salute è un diritto della società
Noi vogliamo dare forza alla riforma della sanità votata dal governo di centro sinistra perché l'abbiamo voluta fortemente ma bisogna attuarla in modo adeguato
Riforma non dimentichiamolo di cui mi hanno pagato un prezzo politico proprio gli operatori del comparto in nome del rapporto di esclusività dei medici
Crediamo nell'integrazione il fatto che abbia
Finito
Crediamo nell'integrazione del privato e il sistema di accreditamento fra pubblico e privato ma non alla sostituzione del pubblico nel pubblico ci sono Spada efficienti e di qualità non è tutta mala sanità e ricordiamoci che laddove si fanno i grandi interventi trapianti sono strutture pubbliche
Non siamo contro il federalismo ma non vogliamo che dopo aver superato il centralismo nazionale si arrivi a un centralismo regionale
Queste al pericolo perché appare a rischio di una differente
Di una differenza fra il territorio appare il rischio di una differente sanità avremmo servizi più o meno efficiente contratto di lavoro per gli operatori della sanità più o meno dignitosi in base a diverse forze che avranno a regione dobbiamo fare molta attenzione perché ci vogliono portare via la salute garantita
Compagne e compagni essere oggi qui insieme a tante lavoratrici e lavoratori mi riempie di fiducia commenta mera certezza che riusciremo a soffocare gli attacchi della destra
Grazie Velia come detto adesso i lavori per la nostra Assemblea interverrà il segretario generale della cui il Luigi Angeletti compagno di viaggio letti io lo ringrazio in anticipo per il contributo che vorrà portare i nostri lavori
Grazie dopo l'intervento immediato Giletti interverrà la compagna Titti Di Salvo la segretaria generale del Piemonte
Vi ringrazio sinceramente care compagne cari compagni
Questa occasione
Di confronto io credo che
Sia opportuno
Che non solo fermiamo la deriva di incomprensione
E di differenziazione che abbiamo tra CGIL CISL UIL
Ma che sia vitale e necessario riprendere una discussione e un confronto tra di noi
Io cercherò di dire due o tre cose con la franchezza necessaria
Tra persone che hanno opinioni diverse
Ma che stanno dalla stessa parte
E che hanno anche un destino in comune
Il sindacato
In Italia credo che sia oggi sottoposto ad una sfida
Le cui caratteristiche mettono in discussione la nostra stessa
Caratteristica di sindacalismo confederale
Vedete io penso che i liberisti quelli vecchi i neofiti
Più avveduti più intelligenti e quindi anche un po'più pericolosi
Non si pongano oggi l'obiettivo di sbaragliare di liquidare il sindacalismo italiano
Si pongono un obiettivo diverso di rinchiuderci in una riserva
E francamente discutere
Delle condizioni in cui noi dovremmo vivere dentro quella riserva è un problema minore
Prima Guglielmo nella sua relazione riassumeva con grande chiarezza e lucidità
Gli effetti di quelle autentiche rivoluzioni che noi chiamiamo la globalizzazione
O la marcia vincente del turbo capitalismo
Che stanno frantumando
Le società
Frantumano i vecchi equilibri economici politici e sociali
Stanno cambiando milioni di posti di lavoro delle condizioni materiali concrete
Dentro le quali vivono le persone che lo cerchiamo di rappresentare
Si frantumano gli stessi equilibri politici
Ci sono trasferimenti epocali di ricchezza come credo mai l'umanità abbia mai conosciuto
Ci sono migrazioni bibliche
Di intere popolazioni
E tutto ciò
Quelli che detengono il potere
Economico sostanzialmente vorrebbero farlo da soli
Abbiamo a lungo riflettuto forse non a sufficienza
Della stessa influenza che questo cambiamento sta avendo sulla politica o sull'accezione della democrazia politica come noi l'abbiamo storicamente conosciuta
E quindi la perdita di influenza e quindi di potere democratico degli stessi Stati nazionali sulle sorti dei propri cittadini
Invece se vengono sempre di più condizionati
Da chi è in grado di muovere
E non sono moltissimi quel milione e mezzo di miliardi di dollari che molto di più del no la ricchezza che noi produciamo in Italia in un anno e si muovono in un giorno con le conseguenze che tutti quanti possiamo ben immaginare su la vita di milioni di centinaia di milioni di persone e sugli stessi equilibri sociali politici delle nazioni
Ecco questa è la sfida verso la quale noi
Ci dobbiamo incamminare
Il mondo che si sta ricostruendo
Con nuovi equilibri
Un mondo dal quale noi dovremmo essere esclusi
Dovremmo essere relegati ad occuparci di qualcosa che a noi oggi appare importante essenziale ma che in realtà è semplicemente il compito o il compitino che ci vogliono assegnare e che cambierebbe nel profondo la nostra natura
Di una forza democratica e autonoma
E chi ha sempre pensato di avere come suo massimo obiettivo quello di far sì che i milioni di lavoratori dipendenti di pensionati potessero avere la il diritto attraverso le organizzazioni sindacali di influire sulle scelte che determinano il proprio destino
Questo è il problema principale che noi abbiamo di fronte
Allora
Bisogna ricostruire degli equilibri
Sociali
Dei rapporti diversi tra i ceti sociali tra i cittadini tra le persone
Bisogna ricostruire dei un equilibrio diverso tra i poteri ieri
Perché noi stiamo vivendo
In una fase nel quale il potere economico
A un grande
Vantaggio su di noi
Ed è una realtà è già successo
Nella società italiana
Piccola parte delle società industrializzate il potere economico a assunto una dimensione importante come non era mai accaduto
Io mi pongo una domanda
Il compito del sindacali di un sindacalismo come il nostro
Quello di CGIL CISL UIL
Non è anche
Se non soprattutto
Quello di consentire che milioni di persone abbiano lo stesso diritto DT
Questo decisive diritto esercita sulla base della ricchezza che possiede dell'influenza dei poteri Thea improprio di influire sulla politica economica che si fa sulla politica fiscale sulla politica sociale che si fa in un determinato Paese
Io credo che tutti risponderemmo di sì
E tutti alla fine boom verremmo che questo è il problema principale
è la sfida più importante che abbiamo di fronte
E allora vedete possiamo cambiare i lumi
Possiamo mettersi d'accordo su come troviamo delle definizioni nuove io inattesa di trovarmi nuove uso quelle vecchie
La concertazione
La partecipazione delle forze sociali
Alla definizione delle decisioni che influenza hanno la vita di milioni di persone sono una cosa importante sono la differenza tra una forza in grado di difendere autonomamente la gente che rappresenta
Oppure una forza subordinati
Alla quale noi gli si danno gli ordini
Gli si danno dei compiti limita da svolge
Che può essere quello di interessarsi legittimamente della politica contrattuale nazionale o aziendale che se sia ma pur sempre un pubblico oltre il quale non dovremmo andare
Non ci vorrebbero fare andare questa è la vera sfida che noi dobbiamo vincere
Quindi io credo che questo sia il vero uno dei problemi fondamentali che ci dobbiamo
Porre sullo quale dobbiamo discutere
Confrontarci litigare ma sul quale non possiamo eludere
La concertazione non è
Come diceva Epifani come diceva giustamente Biffani
Un metodo da utilizzare
Quando si deve chiedere a milioni di pensionati di cittadini di di per lavoratori dipendenti di esserci Ubu come dire disciplinati farsi carico dei problemi generali del Paese
E viene ci duplicemente rimossa quando bisogna discutere definire come si rischia costruiscono degli equilibri e come si tutelano gli interessi
Quando le fortunatamente l'emergenza non c'è più
Allora noi ci dovremmo fare da parte
Esser relegati a un ruolo più secondario più modesto diciamo così di supplenza
E vedete e lasciare ad altri
La ridefinizione di Equi dei nuovi equilibri e di cui c'è bisogno perché in tutte le società democratiche
Il potere economico non può essere lasciato senza
Ed è il potere politico non è una risposta sufficiente
Gli abbiamo lezioni sotto gli occhi ogni giorno
Solo i lavoratori dipendenti e le loro organizzazioni sindacali possono contribuire a ricostruire un equilibrio veramente democratico
E i veri liberali
Non amano le società nelle quali non c'è un equilibrio dei poteri
E non è una cosa
Che io personalmente penso che possiamo delegare a nessuno Parlamento anni su una maggioranza e a nessun governo le quali devono fare la loro parte che non è comprensiva di quella che dobbiamo fare noi
Wendy io penso che noi abbiamo da fronti Ivan davanti a noi delle vere sfide
Veramente decisive sul nostro destino
E abbiamo la forza
Abbiamo la forza
Per poterne raccogliere e vincerle
Io credo che noi dovremmo riaprire una discussione
Importante
Tra le tre organizzazioni sindacali
Su come raccogliamo questa sfida e su come cambiamo
La nostra politica
Anche la Bolivia contrattuale
Per rispondere a queste sfide di un mondo diverso
Io sono un po'meno ottimista di Guglielmo almeno dalla sensazione da avuto nell'ad ascoltare le sue la sua relazione circa lo stato dei rapporti sociali e delle differenze che essi diventano sempre più drammatiche all'interno dei nostri rappresentati
In termini di diritti
Non è che gli iscritti a CGIL CISL UIL
Dipendenti del pubblico impiego o di una grande azienda hanno gli stessi diritti
Degli iscritti a CGIL CISL UIL di una piccola azienda
Non è vero
E così come purtroppo non è vero che i lavoratori in Italia abbiano gli stessi diritti tra coloro che sono tutelati dal sindacato e quei milioni di persone che hanno o contratti atipici tra virgolette
O peggio ancora nessun contratto
Perché lavorano in nero
Perché non gli è stata offerta nessun'altra possibilità
Io penso che noi ci dobbiamo porre questo problema già oggi perché già oggi i disastri sociali di questa situazione solo presenti
Mi veniva in mente una battuta ascoltando alcuni di voi che intervenivano sulla questione delle flessibilità voglio rispondere a una battuta e quindi come tale un po'rozza
Se l'alternativa fosse
Negozi tra avere un po'più di flessibilità nel mercato del lavoro o non averla io vi inviterei io non negozierà in nessuna forma di flessibilità
Io ovviamente inviterei sia la cifra che la CGIL a fare altrettanto
Ma siccome l'alternativa che io vedo e quella di una flessibilità con delle regole e quella di una flessibilità senza regole
Io francamente non vedo possibilità di scelta se non quella di esercitare tutta la nostra forza
Tutta la nostra intelligenza tutta la nostra capacità di sindacalisti e di organizzazioni sindacali per stabilire delle buone regole
Perché quelle all'alternativa che abbiano perché noi dobbiamo riconquistare
Non difendere
Dobbiamo riconquistare per milioni di persone dei diritti che altri che non solo nelle condizioni di esercitare
E che dobbiamo potere esercita
Dopo il problema della nostra politica contrattuale
Non è
Difendere ciò che abbiamo perché lo difenderemo e siamo abbastanza forti da pensare che ci riusciremo a difendere due livelli di contrattazione
E ad evitare che CISL mantelli no il contratto nazionale di lavoro
Il nostro problema
Sono quella maggioranza di lavoratori per i quali il diritto contrattuale è solo teorico
Questo è il problema che ci dobbiamo porre
E io credo che ci sia bisogno di una grande discussione con franchezza perché questo essendo un problema reale che tutti quanti siamo in grado di
Valutare
Io sono personalmente convinto che se possiamo riprendere quella percorso unitario quella capacità di discutere con franchezza quella capacità di pensare
Che non c'è un'altra verità oltre quella che viene esplicitamente detta
Le immobili e le forme con le quali noi i bulgari hanno un potere contrattuale e un diritto per tutta quella gente che questo diritto oggi ce l'ha solo teorico le troveremo
Perché siamo tutte persone
Che sanno come
Si debbono e si possono affrontare questi problemi e quindi come si possono risolvere di tutti quanti avvertiamo
L'esigenza di risolvere questi gravi problemi sociali
Ecco io penso questo che noi
Dobbiamo fare in questo Paese
Una politica difficile
Ma una politica offensiva
Nel senso che noi dobbiamo rovesciare
Ciò che oggi sta diventando un luogo comune
Cioè che in fondo in in fondo questo Paese
Si può salvare
Solo se si dà più potere
E anche un po'più di soldi visto che la cosa a cui più loro tengono di più ai nostri imprenditori alla Confindustria e alle associazioni imprenditoriali in senso lato e si accetta
Un peggioramento
Del lavoro
Noi dobbiamo avere la forza e la capacità di rovesciare questa logica perché abbiamo anche ragione
Dobbiamo riuscire a rovesciare questa filosofia
E non ci dobbiamo meravigliare perlomeno io non mi meraviglio di questa politica della Confindustria
Non io non rimango sorpreso che è un capitalismo bonsai come quello italiano
Sia letteralmente terrorizzato
Dalla cosiddetta globalizzazione dal mercato globale perché essendo stato abituato e letteralmente allevato in mantenuto India situazioni di
Grandi protezioni
Sotto varie forme da modelli fiscali dal dalle protezioni Tiscali alle regalie
A tramite sconti incentivi di il sistema finanziario che sappiamo tutti come ha funzionato le svalutazioni competitive ciclicamente ripetuti
Questo capitalismo est non è e su in realtà abituato a confrontarsi con la con il mercato
Cofferati ha detto una cosa che sembrava una bestemmia ma è una battuta una una figura di una battuta delle sue ovvia
Anche se poteva apparire sorprendente
Noi viviamo in un Paese nel quale la parte più moderna
Quella in grado di pensare ad una società più evoluta
Quella in grado di fare una politica perché il paese di modernizzi
è stata rappresentate dei lavoratori dipendenti
Se c'è stata una svolta epocale nella storia di questa nazione come quella dell'ingresso in Europa
Noi abbiamo creduto più di tutti in questa politica noi abbiamo fatto più di tutti per fare questa politica
Io non sono mai rimasto meravigliato del fatto da avuto industria avesse qualche problema entrare la moneta unica
Perché conoscendo un po'come hanno fatto profitti nei precedenti cinquantacinque decenni non avevo dubbi che senza senza le svalutazioni competitive il creditore Calado dagli onorevoli regalie fiscali avessero qualche problema a competere sul sul sui mercati
E che quindi cercassero di rifuggire questa questo problema
è normale non è colpa nostra se questo è il tipo di capitalismo che abbiamo di fronte
E se questo capitalismo rischia di essere come dire in qualche modo liquefatto dalla dal mercato globale noi ci dobbiamo porre a un altro problema
Noi ci dobbiamo proporre il problema di offrire no voi un modello di sviluppo chiesti faccia premio sulla cosa più importante che questo Paese a il lavoro la qualità del lavoro siccome dobbiamo competere come giustamente ricordiamo ogni volta sul problema della qualità e non sui costi
Dobbiamo rovesciare questa cosa questa idea perché milioni di italiani sono convinti che si si deve competere nel io Oropa riducendo i costi guardate che milioni di anche di divi italiani normali non imprenditori pensano che in fondo prima o poi bisognerà ridurre le pensioni per infondo bisogna concede ai padroni il potere di licenziare le persone che bisogna in fondo alla fine fare altri sacrifici e che i padroni c'hanno ragione
Solo fanno cattivi però ci hanno sostanzialmente ragione noi dobbiamo siccome questo non è vero
Noi dobbiamo avere questa forza questa capacità di raccogliere delle sfide
E di essere in grado di proporre un modello di sviluppo una cambiamento
Un cambiamento degli assetti sociali che sia vincente
Perché noi rappresentiamo
La parte migliore di questo Paese io sono un sindacalista e quindi è normale che dire che tutti i sindacalisti si autoincensa no
Ma è sotto gli occhi di tutti
è sotto gli occhi di tutti sì tutto ciò di buono che è stato fatto negli ultimi anni e chiarita da questo Paese una degenerazione
Ed un avvicinamento a Paesi in via di sviluppo piuttosto che avvicinarsi a quelli sviluppati
Due tutta questa politica si è retta sulle spalle delle organizzazioni sindacali
Io considero francamente considererei
Sorprendente che dopo aver avuto alle spalle questi successi e e avendo davanti a noi nelle vie delle sfide più importanti ma forse anche un po'più facili da vincere
E molto meno impopolari di quelle che abbiamo vinto fino adesso Noè ci ritrae infimo
Ci impaurisce Simo OC piega o o per destino questa capacità che abbiamo finora avuto di rappresentare una grande forza un in questo Paese autonoma perché si è saputa assumere delle responsabilità e ha saputo portarle avanti
Questa politica che io ovviamente penso che dovremmo fare tutti quanti assieme
Nella UIL nell'ascesa della CGIL da sole possono fare ne possono parlare quanto esile pare ma poi farla non ci riuscirà a nessuno
E quindi inevitabilmente del regno rinchiusi dentro quella riserva
Per evitare questo rischio
Noi dobbiamo riprendere una discussione un confronto
All'inizio sarà aspro duro perché come vedete è molto tempo che abbiamo alle spalle di pratico litigi incomunicabilità non si risolve in cinque minuti né si può fare appelli sarebbe Intel neanche in in utile e intelligente fare appelli sentimentali dobbiamo fare un un appello al nostra intelligenza
E anche a quel pizzico di orgoglio che dobbiamo avere di persone che in tutti questi anni hanno difeso bene
Al di là di ogni aspettativa
Le persone che noi rappresentiamo quelle in carne ed ossa che noi rappresentiamo
Questo credo che si possa essere un messaggio che la nostra organizzazione la mia organizzazione disposta a raccogliere
Noi siamo d'accordo riprendiamo a discutere
Troviamo anche degli argomenti sui quali è possibile
Ed è necessario riprendere un confronto Serra stabiliamo anche delle regole
Perché le regole sono importanti
Dobbiamo stabilire delle regole
Che ci impediscano di stare ogni volta di fronte a questo bivio che drammatico o quanto meno politicamente dannoso che o la paralisi o la separazione
Sono cose Ko apparentemente complicato
Ma se ci mettiamo a discutere
Noi credo sinceramente saremo in grado di trovare questa strada
E di apparire un veramente una un Periodo di lunghi anni in cui sul serio con lo sviluppo economico che forse ci sarà potrà essere dal nuovo influenzato perché duri il più a lungo possibile ma che soprattutto fare in modo che i benefici siano diffusi tra la maggior parte possibile dei nostri concittadini perché la tendenza e l'esatto contrario e noi sul serio abbiamo il dovere di influire sulla realtà vi ringrazio
Grazie Luigi
Per il contributo che voluto portare a nome dell'autorganizzazione questa nostra Assemblea per le cose che hai detto
Ti posso confermare che molti degli interrogativi delle considerazioni
Quelli che tu chiami sfide rappresentano anche per la nostra organizzazione come diceva la relazione altrettanti punti di vista
Ricerca che noi vorremmo fare insieme come abbiamo detto in questa Assemblea cose che tu hai ripetuto e di questo credo che a nome di tutti i compagni di podio e che vogliamo di
Do la parola penso alla compagna Titti Di Salvo segretario generale del Piemonte dopo la compagna Titti Di Salvo interverrai nostri lavori il segretario generale della CISL Savino Pezzotta
Direi che in dieci minuti scelgo di parlare di focalizzare l'attenzione su qualcuno degli argomenti che Guglielmo a relativa contenuto nella relazione in particolare due D Annunzio prima per amor di ordine diciamo
Il primo il manifesto sulla competitività dell'impresa tarda il secondo diciamo il profilo dell'azione di governo della Giunta regionale
Che in Piemonte guidata dal presidente dico che diventerà compensare i giovani che quindi ha un particolarissimo rilievo caratteristiche e per l'azione sindacale di contrasto che chiama realizzando sul primo punto
Intanto non c'è dubbio che diciamo al profilo della proposta che le imprese hanno presentato a Parma
Io lo definisco così
E penso si possa definire così e un profilo vecchio conservatore
E non a caso uso le parole che l'impresa hanno utilizzato diciamo definire le posizioni della CGIL il sindacato risposta
Lo argomento l'argomento aggiungendo subito che considerò altrettanto preoccupante
E difficilmente comprensibile che quella proposta sia stata diciamo definita come un elemento di novità che propone le imprese italiane a classe dirigente nazionale lo considero anche questo oltre al metodo la proposta un elemento di grande preoccupazione
Emotivo intanto la proposta vecchia e vecchia l'idea che la valutazione del lavoro sia il modo per sostituire la valutazione della dirà ma questo è le imprese a Parma non solo a Parma hanno riproposto
Un'idea secondo cui attraverso diciamo la somma delle loro opinioni sui licenziamenti senza giusta causa sulla pineta Rappo di lavoro a tempo indeterminato sul contratto individuale e la valutazione del lavoro che sostituisce la dotazione dirà e vecchia
Come impostazione
E vecchia l'idea che la redistribuzione delle risorse nel conflitto redistributivo lo spostamento delle risorse all'impresa di per sé investì un meccanismo virtuoso un circuito virtuoso di ripresa economica e vecchia
Ma i vecchi anche preoccupante e direi retrò non solo vecchia
L'idea che a economia di mercato si associ società di mercato ma quando la Confindustria propone a Parma che deve finire il monopolio pubblico sulla scuola sulla sanità
Di che cosa parlasse non di questo
Di società di mercato mi pare mi parrebbe di capire che economisti di un tempo buono già risolto questo problema
Ora dicevo però che al di là di questa analisi
Di queste affermazioni trova preoccupante che di fronte a una proposta di questo genere qualcuno abbia pensato che si trattasse di una novità e che l'impresa e si proponessero in modo organico come classe dirigente
Intanto si presuppone che chi si propone come classe dirigente abbia diciamo assuma delle responsabilità assuma delle responsabilità
Devo dire che in tutto il documento di Confindustria veniva detto nella relazione al dettaglio concitati e dal non c'è traccia di assunzione di responsabilità che richieste
Non ci sono tracce di assunzione di responsabilità ma neanche rispondenza su punti nuovi voglio fare un esempio per non restare alle definizioni in termini generali
La formazione è un elemento centrale nella competizione internazionale perché non è la qualità del lavoro perché lo era poi per lo sviluppo perché l'innovazione di prodotto e di processo la formazione delle persone ora parla del Piemonte in Piemonte e a formazione e diciamo il libello di scolarità di la popolazione in età da lavoro è molto bassa e al di sotto del cinquanta per un cinquanta per cento audito distruzione al di sotto del della scuola big dell'obbligo
La formazione è un banco di prova nei convegni lo proponiamo lo diciamolo fermano tutti imprese e sindacato lo torniamo ma quando andiamo una trattativa con l'associazione delle imprese a livello industriale torinese e piemontese di formazione parliamo
Nella distribuzione per la distribuzione delle risorse del fondo sociale europeo c'è un punto che non è possibile spuntare con un Paese che la formazione sia un elemento che discenda da un accordo tra le parti
Non è possibile è stato recentemente ostacolata contrastata sconfitta una ipotesi sindacale unitario di CGIL CISL e qui del Piemonte che sulla direttiva occupati esattamente per sulla formazione nella distribuzione delle risorse del fondo sociale del proponeva appiccicosa accordi tra le parti
Allora l'impostazione dell'impresa e certi come antica retrò vecchia
Non è non descrive il profilo di una classe dirigente che propone responsabilità dicevo prima chiede
Chiede anche in una logica di competizione sui costi e sulle quantità la modifica del modello contrattuale
Presa c'è una coerenza di tutto ciò che la modifica del modello contrattuale il superamento del contratto nazionale di agenda Toni produttiva di questa gente e coerente e anche sulla riduzione dei costi io non penso che si punti a diciamo svuotare superare due livelli di contrattazione per offrire lavoratori italiani di più di quanto l'attuale modello propone però piedi meno immagino
è coerente con l'impostazione logica diciamo
Tutto ciò e pare con evidente richiamo cristallina nello scontro che oggi è in piedi
Sia nel rinnovo della vertenza FIAT integrativo di FIAT Auto sia nel rinnovo dei contratti dei metalmeccanici per questo io penso che in entrambe vent'anni questi fatti sindacali l'esito di questi fatti sindacali condizionerà il modello di relazioni sindacali futuro ed è per quello so che ritengo la prospettiva e l'esito sia dell'uno che dell'altro c'è un problema generale del sindacato italiano
Perché da esso discende esattamente il futuro modello di relazioni sindacali aggiungo una cosa però aggiungo una cosa
Trovo di grande preoccupazione che un'impostazione di questo genere che punta allo svuotamento delle relazioni sindacali al superamento del contratto nazionale
Si sposi o meglio si inserisca in un nel solco di un'impostazione culturale oggi abbastanza diffusa abbastanza larga
Che vede nel federalismo o nella modernizzazione dello Stato una via attraverso cui per l'appunto come relatore diceva definire dumping sociali diritti differenziati io penso e la tenuta del contratto nazionale da questo punto di vista non è soltanto la tenuta di un modello di contrattazione di un modello anche di di una storia del sindacato confederali italiano
E anche una via di contrasto a un'idea di federalismo che passa per l'appunto che costruisce per l'appunto diritti differenziati ma il contatto nazionali una forma di tenuta di diritto universale non è altro se non anche una forma di tenuta di diritti universali e numero nel momento in cui la disarticolazione dello Stato
Propone modalità nuove di costruzione di politiche pubbliche è evidente che andare a disarticolare il modello contrattuale vuol dire segnare una via aprire una direzione di marcia io penso non sia possibile aprire infine ultime due osservazioni Guglielmo parlava di quando proponeva diciamo l'idea della CGIL di competitività fondata sulla qualità di sviluppo di qualità proponeva chiamo in modo preciso le nostre opinioni
Parlava di specializzazione del modello produttivo di sua qualità di infrastrutture servizi di qualità del lavoro
Ora dovesse dire da osservatore piemontese pensando alla specializzazione produttiva per l'appunto i segnali che nell'economia del Piemonte ci sono sono segnali da un lato positivi di trenta l'auto dall'alto preoccupanti
Anche in Piemonte l'occupazione cresce diminuisce la disoccupazione
Aumentano anche da noi
IRAP riassunzioni con tipologie contrattuali a a tempo determinato anche se rimangono numerosissimi rapporti di lavoro cosiddetti atipici
I segnali i segnali di qualità
Del sistema produttivo industriale della sua tenuta e della sua ricerca nel solco di una specializzazione che diciamo si intensifica sono preoccupanti sto pensando all'affiliato sto pensando al disimpegno industriale ai segnali disimpegno industriale che sono evidenti
Questo perché se è vero che in Piemonte il sistema produttivo è cambiato non c'è più un rapporto tra c'è non c'è più diciamo tutto non è più baricentrato sulla grande impresa era comunque la grande impresa un suo rilievo
Dicevo penso in particolare alla spiate ai segnali disimpegno industriale penso però anche al recente annuncio di Romiti figlio di uscita dal Polo del lusso della moda e problemi nuovi perché in effetti penso cioè a un punto che noi proponiamo comporta il sindacato confederale tampona con forza mi pare in splendida solitudine e cioè che di fronte ai Processi di internazionalizzazione dell'impresa
Che non sono da star polare ci sia un problema grande di regole di regole di tavoli di garanzia di regole per l'occupazione
Ma anche ma anche di regole per la salvaguardia del patrimonio industriale di questo Paese in questo caso pensavo a Torino al Piemonte mentre ma in più in generale di questo paese di regole a salvaguardia dell'occupazione di un patrimonio industriale in questo caso citavo la Fia che citiamo gli effetti per parlare di una situazione industriale regionale in cui segnali sono di un certo tipo e l'attenzione su questi rischi viene da parte del sindacato
Angeletti prima di me proponeva ultime due osservazioni sull'unità sindacale poi sulla giunta dica proponeva raccoglieva intitola discussione io penso che sia assolutamente importante che di fronte diciamo alla alla qualità dell'affondo che riprese oppongono sul modello contrattuale quindi su un'idea di sindacato confederale sia importante la ripresa di una discussione tra di noi
Io penso però anche
Che
A maggior ragione e più che mai oggi ci sia un problema di confronto sul merito che presuppone due cose da un lato un riconoscimento che così sei diverse attengono opinioni diverse legittimamente di terza che nascono dal solco di tradizioni elaborazioni magari diverso
è un riconoscimento di legittimità di posizioni due se è così se ci sono opinioni diverse in questa fase hanno prodotto anche purtroppo accordi separati
C'è un problema di come si sta mi pareva che Angeletti lo dice di come è finita di come si fa però nel momento in cui le opinioni sono diverse si riconosce che non dipendono da altri ma penso da opinioni internet come si fa a risolvere questo conflitto
Questa differenza di OP quali sono le regole chi ha in mano il potere di io penso che avendo detto che è assolutamente importante Sempre in questa fase è più che mai riprendere quello un un confronto unitario su problemi importanti FIAT si importa definire diciamo il contesto dentro il quale infine brevissimamente perché ho visto che ho segnato sforato il tempo brevissima sulla giunta Ghigo la Prodi governo regionale del Piemonte guidato dal presidente dico che come sapete il presidente la Conferenza delle Regioni
Voglio dire all'assemblea dalla CGIL ai compagni e compagne che sono qui che questa non è una fortuna del sindacato piemontese tant'è che il sindacato piemontese credo unico in Italia il panorama tutti gli atti per lui la hanno fatto una grande manifestazione a febbraio contro quel Prost vi do della giunta è un profilo diciamo che sul piano sociale veramente pericoloso voglio solo dire per rispettare non sforare però poi tempi che il punto fondamentale è un punto che come vedrete non sì diciamo fa emergere nei punti di vicinanza con le cose che dicevamo prima e cioè la Giunta dico pensa che la mediazione sociale non sia necessaria non la concertazione no la contrattazione che la mediazione sociale non sia necessaria questo in relazione anche diciamo alle nuove legittimazione President regionali e in virtù di questo il nuova modello sanitario piemontese non è stato né contrattato né concertato nel di questo non siamo stati neanche informati
Allora io penso che sia opportuno che pur riconoscendo il ruolo del presidente di qua ovunque
Meritoriamente esiste questo tipo di problema che il banco di prova del sindacato confederale unitario in Piemonte
Grazie tetti come ho detto prima
Adesso interventi avviene lavoreremo fa Assemblea il segretario generale della CISL dove Savino Pezzotta a cui do la parola grazie servirà
Io ringrazio a nome dell'azienda per l'invito
Le opportunità che aveva
Alla mia organizzazione di esprimere il suo parere in questo
Io tenterò di fare un intervento poco retorico
Cercherò di essere estremamente chiaro fin dove possibile
Mi discosto ero intento dalle cose che ho sentito
Per dire fino in fondo
Quello che penso e quello che penso e Lazio
Io ho sentito la relazione di Epifani
Mi sembra emerga
Con molta chiarezza
La consapevolezza che una fase della storia politica sociale ed economica
Del nostro Paese sta terminando
Che è difficile in questa transizione permanente
Capire gli sbocchi
E che forse anche noi come sindacato dovremmo ritrovare sei a vivere la transizione come dato permanente per i prossimi anni
E credo che abbia fatto bene la relazione a porre una questione importante
Sulla quale forse le nostre lavorazioni non sono ancora molto approfondite
E su un tema sul quale forse anche come sindacato facciamo fatica a ragionare perché forse non lo sentiamo fino in fondo come problema nostro quello dalla competitività
Ma credo che nell'epoca della globalizzazione questo diventi un tema a fondo le fondamentale su cui occorra riflettere con molta attenzione
Cioè capire
Come l'Italia il nostro Paese
Sia in grado di reggere sui mercati internazionali in questa nuova fase è una questione vitale per le persone che noi rappresentiamo
Non solo per le imprese
Ma per chi noi rappresentiamo
Perché se questo Paese non regge la competizione sul piano internazionale a farne le spese saranno i temi più debole saranno libri lei lavoratrici pensionati che noi abbiamo l'obbligo e il dovere di rappresentare cento il sindacato italiano parte da
Il sindacato ha fatto la sua parte
Io credo che il nostro Paese in questi ultimi dieci anni abbia fatto sul terreno macro economico dei grandi passi avanti
E nessuno sperava si fosse in grado di fare
Attraverso la concertazione va bene ricordarlo costantemente gli accordi del novantadue e del novantatré
Attraverso quegli accordi noi siamo riusciti Adelphi dire una situazione di equilibrio per quanto riguarda alcuni fondamentali dall'economia
Si è tenuta l'inflazione sotto controllo
Anche se oggi emergono alcune tensioni tutte da verificare e da valutare si è determinato un equilibrio nei conti pubblici sia data stabilita la politica dei redditi è questo ha consentito al nostro Paese di entrare in Europa ma l'Europa è un'opportunità ma è anche un vincolo
Ed è un pericolo per l'impresa è un vincolo per il nostro sistema economico è un vincolo per i capi delle capacità competitive è un vincolo anche per le azioni sindacali
Vogliamo avere la consapevolezza che siamo in una fase totalmente nuovo
Pregavo questo non voglio dire che tutto è stato risolto
Anzi
Restano ancora aperti e anche sul terreno proprio macro economico alcune questioni importante la ripresa dell'aumento dei prezzi è una questione che occorre guardare con grande attenzione
Perché se non entra subentrano elementi di equilibrio
C'è il rischio
Che vi sia una ripresa di una spirale tra inflazione salari che alla fine non riusciremo a controllare e che procurava i danni sull'insieme dell'economia pertanto sull'insieme dell'odio dei livelli di benessere delle persone che noi rappresentiamo
è mancata una riforma fiscale che fosse in grado di trasferire risorse che fosse in grado di abbassare la pressione a favore del lavoro
Ma quello che più preoccupa
è il permanere del divario tra Nord e Sud
Che è la vera questione nazionale
Sulla quale anche in questa campagna elettorale si discute poco e si discute male perché troppi sono gli slogan le promesse che non può e non si sa se si sarà in grado di mantenere
Noi dobbiamo essere rigoroso perché appartiene alla nostra rappresentanza perché noi rappresentiamo coloro che hanno meno che hanno più problemi appartiene a noi l'elemento dalla rigorosità
Per la coerenza
Tetto noi sappiamo che la politica dei redditi va evitato e lo dobbiamo dire
In questi anni la ricaduta di fattori esterni come l'aumento del petrolio
Sull'insieme dalla nostra economia
Anche se è mancata una coerente politica delle tariffe che consentisse e qui le responsabilità dal governo centrale dei governi locali è altissima
Che consentisse un rapporto più equilibrato
L'andamento dei prezzi potere d'acquisto dei salari
Ora parte
Tutti questi passaggi
Se vogliamo che queste il benessere
Se vogliamo che ci sia un'altra visita
Se vogliamo che ci sia uno sviluppo
Se vogliamo creare le condizioni nuove diverse il tema che si pone a noi
Dentro un nuovo scenario dei mercati e valuta la competitività cioè come il nostro Paese riesce a essere competitivo e pertanto a produrre ricchezza e a distribuire questa richiesta tetto
Che noi vogliamo una competitività diverso
Da quella che vuole la Confindustria
Una competitività che sia in grado di teneri e al suo interno gli elementi di solidarietà una competitività che non sia scaricata sui più deboli ma che sia fatta via così armoniose di cooperazione e di capacità di marciare tutti insieme ecco perché io credo che in questa fase
Il sindacato non possono mettersi in una posizione di difesa
Io credo che sia opportuno proprio in questa fase rispetto a questo obiettivo avere la forza e il coraggio di rilanciare la concertazione in questo Paese sia concertato poco ultimamente si è concertato male e qualche tante volte non sia concertato e molte delle difficoltà tra di noi nascono dal fatto che dal novantotto che no che oggi abbiamo più e che ognuno cammina per la sua strada
Ma ce lo dobbiamo dire
Con chiarezza
Con onestà con linearità
Perché il Paese ha sicuramente
Necessita di maggiore efficienza
Che occorre affrontare con rigore alcune questioni come quella che ricordavo prima del rapporto nord-sud certo è giusto e venne
Che noi diciamo che era un mobile che l'occupazione è aumentata
Lo dobbiamo dire perché è merito anche nostro perché il pacchetto Treu o è frutto di quanto noi abbiamo fatta come sindacato
Ma dobbiamo anche dire con lo stesso con la stessa coerenza che l'occupazione non cresce in maniera uguale e che per noi resta un problema quando l'occupazione quando la disoccupazione nel Mezzogiorno resta attorno al venti per cento e questo non si fa fare salti di gioia perché si mantiene un interrogativo su quale sviluppo su quale equilibrio del rapporto tra Nord sunto quali infrastrutture ci come rendere il Paese più uguale come pare che questo Paese si aggancia all'Europa e che l'Europa diventi un'opportunità ma diventi anche la capacità del nostro Paese di sfruttare la sua posizione il rapporto al Mediterraneo
E ai Paesi che si affacciano sul Mediterraneo di cui noi dobbiamo più di altri diventare parte
Tenete sita allora di maggiori infrastrutture che rendano più efficace più efficiente il paese c'è bisogno di maggiore formazione di un sistema formativo più adeguato meno abborracciato meno pressato da riforme che forse non risolvono le questioni
Se esigenza di maggiore ricerca per l'innovazione anche qui bisogna affidare l'impresa ma bisogna anche sfidare il pubblico su un terreno di questa natura
Ma oggi il problema per noi il problema che abbiamo come sindacato ed è quello che più ci deve angustiare pare pensare giorno e notte è quella di una politica nuova per l'occupazione per una buona occupazione
Allora se ne vogliamo una buona occupazione dobbiamo vattene
Per un sistema formativo adeguato per una formazione permanente continua per tutto l'arco dalla ditta
Ma occorre anche pensare a un governo che la flessibilità
Tanto che esistono su questo tema alcune differenze tra di noi
Ma la flessibilità non l'ha inventata nessuno la flessibilità è parte di un sistema che tende per sua natura a rendersi più flessibile allora il problema che si pone un movimento sindacale che fa dell'occupazione che fa del lavoro il centro dalla sua iniziativa è se questa flessibilità siamo governare solo alle regole alle leggi del mercato oppure se l'assumiamo no in termini di in termini di governo in termini di tutela in termini di promozione
E fanno non solo delle flessibilità in entrata
Parlo anche delle flessibilità in uscita che non si tratta solo dell'articolo diciotto su qual è la posizione dalla mia organizzazione chiara avendola espressa anche nel referendum
Ma di tutte quelle flessibilità che oggi Torino dove abbiamo i dossi perché se è vero come ci han detto alla conferenza sull'occupazione
Che la maggior parte dei contratti a tempo determinato il settanta per cento
Trova viene trasformato in contratto a tempo indeterminato resta un trenta per cento per il quale non ci sono tutele noti sono accompagnamenti non ci sono proteste del ricevimento ed è per noi una domanda una sfida ecco perché dobbiamo porti noi la questione della flessibilità del suo governo del suo orientamento dalle nuove tutele rispetto ai nuovi lavori che si sono determinati perché è inutile
Che noi parliamo di nuovi lavoro di una nuova il nove di una nuova articolazione della frammentazione c'è Nord via vediamo la nostra capacità di tutela di promozione
Ma c'è anche la dette sita di una battaglia per fare emergere il lavoro nero che resta un vero problema
Un problema che riguarda la dignità dei lavoratori non tanto e solo di questioni economiche che sono giuste che vanno affrontate ma riguarda la una dignità da recuperare da riscattare da fare avanzare come la sicurezza
Sul lavoro che è un altro problema Tietto troppe persone muoiono
Occorre che lavoro diventi un patto più sicuro meno rischioso dal punto di vista umano
Io credo che se noi vogliamo
Raggiungere questi fattori che vogliamo raggiungere questi obiettivi
La coesione sociale
Una risorsa da mettere in campo
Io non credo ed un'altra strada
Terza che fare coesione sociale difficile
Certo che richiede mediazione
Certo che richiede una fatica contino costante per convincere tutti e stare insieme su alcuni processi
Ma questa è una risorsa per la competitività nel nostro Paese il nostro Paese sarà in grado di risolvere sulle questioni di fondo
Le sue questioni strutturali se riesce a determinare un altolà un alto livello di coesione sociale così come l'abbiamo determinato negli anni novanta
E dunque la concertazione
è una politica nuova in grado di creare l'ambiente per la competitività per favorire la crescita per far progredire i diritti di questo Paese anche la responsabilità
Terzo le proposte della Confindustria
Sulla proposta del patronato
E io mi sarei stupito
Se la Parma fosse uscito la piattaforma sindacale
Non mi stupisce
Che chi rappresenta altri interessi porti avanti i propri interessi fa parte dalla dialettica sociale fa parte del confronto
Il problema è se io voglio accettare la sfida o meno
Se vogliamo trarre in campo o no
O seppure mi chiudo in un rifiuto netto di tutto e lascia spazio all'iniziativa degli imprenditori perché noi diciamo no ai licenziamenti diciamo no al contratti individuali ma vogliamo affrontare alcune questioni che riguardano la competitività
Vogliamo far crescere il tasso di attività dei lavoratori dal nostro Paese vogliamo impegnarci per un sistema formativo più profondo e su questo che noi dobbiamo sfidare la Confindustria
Noi non possiamo
Sottrarsi al confronto ma dobbiamo andare al confronto con le nostre proposte con le nostre idee con il nostro modo di ragionare perché noi rappresentiamo interessi e ideali diversi da quelli che rappresenta la Confindustria
E proprio perché la Confindustria
Con un programma articolato
Con diverse proposizione che non si con non condivisibili che anche qui la concertazione diventa una necessità
Noi non possiamo lasciarla libera
Noi non la possiamo lasciare scorrazzare compì vuole andare a cena a destra e a sinistra
Noi la dobbiamo portare a un tavolo a confrontarsi a discutere perché questo è il nostro mestiere Huerta e fare i sindacati
Allora bisogna che si apra un tavolo di concertazione nel più breve tempo possibile
Se non vogliamo
E succedono altre cose
Perché senza la concertazione a mio parere vincono le proposizioni lobbistiche
Vince lo scambio politico dice un rapporto diretto tra la Confindustria e i poteri di questo Paese come avviene come state
Proviamo le nostre questioni che sono le questioni del lavoro va la nostra rappresentanza dei nostri diritti della nostra promozione della nostra visione distrutto il Pap
Però bisogna prepararsi allora io dico o nuova fase di concertazione
Capace di sfidare la Confindustria qualsiasi governo che verrà
Perché il problema del sindacato e questi e cioè quello di essere sempre in grado di essere un autonomo soggetto politico capaci di partecipare capace di sfidare capace di stare in campo anche nelle fasi più difficili perché noi vogliamo partecipare anche alla fase dello sviluppo
No sì possiamo pensare che la conservazione si eserciti solo quando c'è da stringere quando c'è da togliere quando c'è da fare la riforma delle pensioni noi vogliamo modello di concertazione in grado anche di determinare nuove fasi di sviluppo nella direzione che a noi interessa
Nel suo perché nessuno credo possa fare a meno di questi per noi la concertazione
è una volontà di arricchire la democrazia di arricchire la democrazia con la forza dalle padelle rappresentato
Perché non basta la contrapposizione occorre partecipare occorresse eredi
Occorre modificare occorre che non si parte da meno di noi
Anche attraverso la mobilitazione di iniziativa lo slancio
Il sindacato è questo il sindacato deve allora essere l'elemento che al ricchissimo derivano grazia del governo che fa qualcosa di nuovo dentro una società che è più complessa che è più articolata di prima io non so chi vincerà le
Ma noi non possiamo pensare che chiunque vinca le elezioni cambi gli equilibri sociale di questo Paese
E gli equilibri sociali di questo Paese non si cambiano se noi saremo in grado di riaprire un tavolo di confrontarti su obiettivi comuni tutti insieme sfidando chiunque sarà al governo in quel momento
Per quanto riguarda i rapporti tra di loro
Io ho ascoltato
Con attenzione la relazione di
E anche questo mi obbligano per il rispetto che io ho per una grande organizzazione come la tv
Ad un comportamento piano
E fuori da ogni diplomazia sindacale
E non mi appartiene neanche personalmente
Il primo dovere
Io oggi abbiano
E abbiamo tra di noi e quello di Virzì con chiarezza come la pensiamo
Senza giri di parole
Con onestà
Le cose che ci dividono sono molto
E non solo su questioni Martina
Ma sono su questioni di sostanza
Che riguardano il ruolo in funzione della funzione del sindacato nel nostro Paese e nella democrazia italiana
Ma io credo che per affrontarle
Occorre che tra di noi ci sia la consapevolezza e queste differenze non nascono per caso
Ma sono il frutto di una di storia
Una storia culturale di una storia sociale di una storia politica soprattutto sono il frutto di una storia sindacale cinquantennale
Toglie culture diverso
Nessuno
Vi sono anche delle azioni nella mia organizzazione a volte può pensare
Di essere l'unico modello di sindacato da proporre agli altri
E nessuno può pensare
Ossia il più diverse
Nascono dalla volontà di rappresentare interessi diversi da quelli delle lavoratrici dei lavoratori e dei pensionati
Se non ti diamo questa legittimità
Allora Trenčín diventerà difficile ragionare e confrontarsi
Possiamo anche avere idee diverse
Anche sul come ci rapportiamo con le nostre controparti come lo dimostra in questa fase
Senza per questo voglia dire o lasciare supporre
O far pensare cose diverse
O a pensare a collusioni strane che non ci sono noti Taranto
Le nostre idee
I nostri modi di fare
Le nostre proposte
Anche quando sono diverse appartengono comunque
Alla storia e allo spirito del sindacalismo
Se vogliamo ricostruire dei nuovi rapporti unitari occorre partire da qui
Dal valore
Dalla ricchezza del pluralismo sindacale
Il pluralismo delle culture sindacali non è un limite
Ma è una ricchezza
è una richiesta perché ti aiuta ad aprire più vile intraprendere più strade
è una modalità di guardare con più occhi alla realtà
Allora bisogna confrontarsi con questa realtà
E non pensare che questa realtà del pluralismo possa essere compressa o inibite
E partendo da qui e si può guardare avanti
Perché se oggi le nostre organizzazioni fanno registrare un incremento di adesioni
Vuol dire che questa dimensione plurale del sindacalismo italiano è capace di aggregare di organizzare di rendere più forte è l'insieme del sindacalismo confederale
Non è un limite
L'unità per tutti noi è stata l'orizzonte resta all'orizzonte
Verso il quale possiamo e dobbiamo tende
Ma l'unità non può essere usata
A secondo le stagioni
Anche noi avevamo proposto una costituente per un sindacato nuovo
Capace pare
La parte partendo da CGIL CISL UIL di andare oltre
E costruire un sindacato unitario pluralista autonome partecipativo
Abbiamo mancato l'obiettivo
O forse i tempi non erano ancora maturi
Non era una questione di date
Ma di contenuti
E di differenti sui contenuti
E le differenze tra di noi
Non ci sono differenze tattiche
Ma di ordine strategico
E riguardano questioni di non poco conto riguardano il senso e significato diverso chiediamo alla concertazione
E di conseguenza del rapporto tra rappresentanza sociale rappresentanze politiche istituzione fare governo
Sono diverse sull'idea di sindacato
E per l'attività resta sottrazione
Sono diverse sul modello di contrattazione che anche noi pensiamo su due livelli
Ma con con funzioni e pesi diversi tra nazionale di andare per i doriani
Non abbiamo mai pensato
E non questi hanno ha un contratto regionale o individuali
Ma le differenze ci sono anche sul rapporto tra legislazione che noi vorremmo ridotta al minimo
In materia di lavoro ed il sindacato e negoziazione che noi vorremmo estesa esigibile al massimo
Ma ci sono anche questioni sulla democrazia economica
Io guardo delle aperture nella relazione di Epifani
Va be'non partecipazione democrazia economica
Significa anche un raccordo più forte con la negoziazione con la contrattazione ai risultati d'impresa
Significa azionariato significa fondi comuni di previdenza e capacità del sindacato di indirizzare Fini ma anche significa avere un'idea plurale dell'economia che non sia solo il privato ma che si è totale ci siano altre forme dell'economia
Questo è per noi sono le questioni di fondo
Su cui stiamo discutendo anche al nostro interno le stiamo patendo il congresso
E stiamo discutendo con attenzione perché è avvertiamo l'esigenza di un sindacato nuovo per gli anni che verranno di un sindacato che sia in grado di cogliere le sfide della globalizzazione della trasformazione dell'economia dei mutamenti dei processi democratici
Allora senza sottovalutare
La necessità di regole non possiamo però praticamente compagnie
Pensare che esse possono risolvere le questioni politiche che sono aperte tra vino quando le consuetudini
Le prassi consolidate
Vengono messi in discussione
E difficile
Ripristinare il tutto
Bisognerebbe ritornare allo stato precedente
Epifani ha fatto l'elenco delle rotture che vi sono tra di loro
E sono tante
Però noi non ritireremo mai la firma dagli accordi unitariamente sottoscritti ne interrompe né lasceremo delle trattative che abbiamo iniziato anzi noi pensiamo e attraverso la trattativa si possa arrivare a conclusione l'acqua
Io ho letto in questi giorni
Che si vorrebbe vorrebbe riproporre un'argomentazione dall'articolo trentanove della Costituzione anche su questo tema chiare
Io non ho molto da dire
Se non ribadire la posizione storicamente affermata dalla mia organizzazione dall'inizio
Cioè e noi faremo di tutto quanto sarà nelle nostre possibilità per evitare l'attuazione di quell'articolo della Costituzione
Come faremo di tutto per impedire una regolamentazione per legge delle rappresentanze perché non possiamo far dipendere l'azione la legittimità
Interno al sindacato da altri
Perché è una legge cambia quando cambiano le maggioranze tante volte
E il nostro modo di essere non può dipendere da queste le regole che servono a Noemi le dobbiamo determinare noi può è la legge può sostenere
Io non credo neanche che in questa fase servono delle regole per definire i rapporti tra di noi
Quello che ti serve
è un di più di politica
Ma un di più di politica di mi chiede una diversa capacità di mediazione tra di noi
E la mediazione non è un compromesso ma è un atto eminentemente politico
Perché parte dal riconoscimento delle diversità in campo
E crea ragioni valide cerca ragionevolmente di definire una strategia un percorso condiviso da portare fino alla fine
Io credo che introdurre otto un sistema di regole senza aver chiarito la questione politica significherebbe soltanto cristallizzare la situazione e renderci alla fine tutti prigionieri
Abbiamo invece bisogno questa sì fino in fondo con durezza con determinazione
Di confronti politici forti stringenti e aperti
Sul terreno del confronto della ricerca di obiettivi comuni
Così come avviene oggi su tanti terreni come abbiamo fatto per la manifestazione della sanità
O come abbiamo fatto per altre cose Lazzi è disponibile
Come è sempre stata disponibile
E perché siamo coscienti
Perché coscienti delle difficoltà delle tensioni tra di noi
Delle differenze
Però continuiamo comunque a pensare
Ecco perché è confronto politico parte dell'unico movimento sindacale italiana
E non abbiano perso la speranza che si possa in un giorno non lontano dare vita
Allora costituente per un sindacato nuovo all'interno del quale le nostre differenze possono essere una ricchezza del per tutti grazie
Ringraziamo l'amico prima per Foppa per l'intervento Franco e di meritocrazia Facco e diamo la parola veniamo Ferrara Damiano segretario generale
Si prepari Ferruccio da minimi
Io penso che
Questa Assemblea sia importante
Perché offre l'opportunità la nostra organizzazione di fissare un suo orientamento su questioni essenziali come il lavoro l'economia e l'intervento a livello sociale ed è anche importante per un secondo motivo
Perché a osservare affetto un attimo a Maroni imporre compagne e compagni c'è abbia l'effetto dell'intervento dipendono
E credo che sia anche importante
Perché
Ha offerto un confronto importante tra CGIL CISL e UIL con l'intervento dei segretari generali delle altre due organizzazioni
Io credo che noi dobbiamo
Scegliere delle priorità per la nostra azione e io mi faccio alcune domande
Perché se Berlusconi e per il contratto individuale e un innovatore
Perché se Fini e per il superamento dello Statuto dei lavoratori è un innovatore perché se il presidente di Confindustria D'Amato
E per la libertà di licenziamento è un innovatore
E perché se la CGIL per i diritti universali la tutela dei lavoratori dei pensionati è un'organizzazione di conservatori
Io credo
Che in questo
Ci sia una discriminante essenziale
E questo dimostra come oggi nel nostro Paese
Molti pensino ancora che la questione del lavoro debba essere una variabile dipendente dell'economia noi abbiamo un grande compito politico e sociale e anche culturale
Quello di svolgere un'azione possibilmente unitaria che renda nuovamente il lavoro la fatica la relazione con la produzione il lavoro quotidiano come fatto sociale e visibile
Perché la sfida dell'attualità che la CGIL vuole lanciare è fondata su questo elemento
Pezzotta giustamente parlava della competitività io non credo
Che la CGIL sia contraria alla competitività lo abbiamo dimostrato in moltissime occasioni
La CGIL per una competitività se a queste si accompagnano i diritti per i lavoratori perché quando c'è una scissione
Tra l'economia la società e la politica e quanto si sente dire che c'è troppa politica e troppa società nel nostro Paese questa è un'opinione che va contro gli interessi dei lavoratori e quello che vorrebbe la Confindustria
E allora competitività si accompagna diritti e diritti vuol dire fare i contratti e fare i contratti vuol dire dare potere d'acquisto che è stato eroso dall'inflazione
E vuol dire riconoscere il contributo dei lavoratori all'ingresso in Europa lo sviluppo di questo Paese guardate
Io oggi sono nel Veneto una terra nel Nord Est di piena occupazione che ha prodotto molte risorse occupazione e ricchezza
Ma la piena occupazione non sempre significa pienezza dei diritti il Nord Est anche un altro record il Veneto
Centoventotto morti sul lavoro nel due mila centoventi mila incidenti sul lavoro quasi come la Lombardia danno a questa terra che produce ricchezza un terribile primato
E allora quando parliamo di competitività e di sviluppo come in una regione ricca come il Veneto noi siamo di fronte ad un bivio
La competitività può essere fondata sui costi o l'affondo o può essere fondata sui diritti che sono anche essi fattore di competitività perché è finita
L'epoca della crescita estensiva che ha consumato il territorio e l'ambiente
Badate che in una terra come la nostra gli imprenditori fanno delle cose anche piuttosto bizzarre pensate che l'Unione industriali di Treviso ha portato i suoi delegati centinaia di imprenditori a Timisoara in Romania Timisoara è diventata l'ottava provincia del Veneto ma allora una domanda
Quella delocalizzazione pattini Soara perché ci sono salari da centoventi dollari al mese non c'è il sindacato odore una decollato delocalizzazione utile perché la faremo i diritti per quei lavoratori e nel Veneto ci sarà più innovazione per rendere più forte il processo produttivo io ho l'impressione che una parte di quegli imprenditori cerchi semplicemente un'antica competitività D'accolti
Mentre si presentano nuovi scenari con i quali dobbiamo fare i conti io vorrei citare un punto quello dell'andamento demografico
Credo che sia un problema enorme in una regione come la nostra significa i nuovi scenari del Nordest prevedono tra vent'anni non è molto tempo nel due mila venti che ci saranno almeno un milione di persone nate all'estero o figli di immigrati vuol dire il quindici per cento della popolazione a fronte dell'attuale due per cento
Questo significa non fermarsi soltanto al problema per il sindacato del lavoro regolare
Ma vuol dire cominciare adesso a discutere di casa di ricongiungimento familiare di accoglienza di società multietnica di fare un'azione contrattuale politica e culturale
Pensiamo lo stato sociale e ai diritti universali non solo alle pensioni che qualcuno vorrebbe tagliare
Oggi nel Veneto chi ha più di sessantacinque anni e il diciotto per cento della popolazione di questo diciotto per cento il venti per cento non è autosufficiente
E la destra politiche la destra economica annunciano i tagli alla sanità alle pensioni alla scuola e il problema della privatizzazione a vantaggio di pochi come è stato nel Veneto per i buoni scuola
Allora io dico questo
In un tempo nel quale si dice ed è vero che le ideologie sono morte che hanno appannato la differenza fra destra e sinistra
Mi sembra che questa differenza fra i valori della destra e valori della sinistra sia più che mai attuale è più che mai evidente e bisogna che la CGIL i alla sua interpretazione sullo sviluppo qualitativo della società infine sull'unità sindacale
Io ho sentito con attenzione l'intervento sia di Angeletti
E di Pezzotta ho sentito ovviamente le proposte
Della relazione
Io penso sinceramente questo
Che è difficile reggere la sfida che abbiamo di fronte senza una prospettiva di unità sindacale senza un progetto per l'unità sindacale che prioritario per la CGIL e per il movimento dei lavoratori vorrei dire a Pezzotta questo
Mi ha parlato di pluralismo
La CGIL non è mai stata e non è per il sindacato unico noi siamo sempre stati per il sindacato unitaria pluralista
Il nostro rapporto con le leggi le leggi si possono fare le dovremo tosare vedremo quale l'intervento fra contrattazione legge ma non si può dire che cambia un governo cambia una legge mi pare che
Lo statuto del lavoratore una legge che abbiamo voluto e da trent'anni che dura mi auguro che duri nonostante Fini per un altro lungo periodo il tempo se faremo una legge per la rappresentanza sindacale per la rappresentatività la faremo col consenso di CGIL CISL e Milana di prenderemo
Anche se cambieranno i governi qualsiasi colore sia il governo che dovrà occupare posizioni di potere
Io sono anche d'accordo che si entri su questi argomenti nel merito quando la CGIL parla di contratti a termine io credo che anche questo sia un argomento concreto io penso una cosa molto
Che sia un contratto al termine a delle causali
Che vengono definite dai metalmeccanici e dai chimici dagli artigiani commercianti dipendiamo meglio coi lavoratori dando più competitività se pensiamo che sia tutto uguale probabilmente dipendiamo peggio quei lavoratori non diamo la giusta competitività alle imprese che diverse fra di loro quelle grandi da quelle piccole commercio dall'industria dall'artigianato
Io credo e concludo che davvero prima che sia troppo tardi
Discutiamo delle nostre diversità partiamo anche dalle molte cose che ci uniscono la passata legislatura ho concluso lasciato molti problemi in sospeso il trattamento di fine rapporto per alimentarla e pensioni integrative le regole della rappresentanza dalla rappresentatività lo Statuto dei nuovi lavori dei nuovi lavori argomenti che non sono stati risolti discutiamo insieme da soli non si va da nessuna parte io penso che la CGIL non potrà mai rinunciare a costruire una vera prospettiva unitaria
Diamo la parola a Ferruccio presidente del comitato direttivo povera una parola Giovanni impazzano legato ad aprire apre la campagna
Io mi scuso in partenza per lo schematismo di questo intervento ma il tempo che abbiamo a disposizione
Mi obbliga a questo esce
Dico subito che esprimo il mio profondo dissenso col rimpianto presentato in questa Assemblea nazionale non si tratta di un giudizio di merito sulla relazione
Il mio dissenso sull'insieme dalla politica del sindacato portata avanti in questi anni e qui riconfermato nella relazione introduttiva da Guglielmo Epifani
Cari compagni e compagne è del tutto evidente come è stato più volte sottolineato che i padroni la Confindustria ha presentato un suo programma economico
Sociale io oggi si presenta al Paese come classe generale
Facciamo bene a rispondere no a questo impianto a questa proposta politica però dobbiamo anche chiederci perché oggi i padroni hanno questa programmi
Perché oggi la Confindustria presenta questo suo programma economico e sociale e sceglie nel centro destra il suo referente politico
Oggi questo possibile perché in questi anni
Anche noi abbiamo corso ripulito a demolire abbattere barriere e difese che avevano impedito dal passato al padrone di essere così arrogante
Si sono modificati i rapporti di forza del paese
Siamo di fronte a un trasferimento enorme
Di reddito dai lavoratori e all'impresa e questo ha reso oggi i padroni più forte anche contrattualmente
La nostra subalternità al processo in atto a questo modello di modernizzazione capitalistico da Roma è arrivato però al capolinea
Oggi in discussione ci sono gli accordi che abbiamo realizzato in questi anni è un discussione un decennio di politica e sindacale un vero e proprio ciclo sindacale
Che è iniziato all'inizio degli anni Novanta code eliminazione della scala mobile gli accordi del luglio del novantadue novantatré
Al patto per il lavoro all'accordo di Natale queste politiche praticate dal sindacato ormai si sono consunte
E noi oggi dobbiamo esprimere un giudizio su questo ciclo politico sindacale decidere se dobbiamo continuare magari con qualche aggiustamento
Ma tendenzialmente tenendo fermo l'impianto oppure come io penso mettere un campo da nuova progettualità una scelta politica innovativa del sindacato
E su questo punto che si concentri dissenso fra Dinoi è sul Bilancio sociale che questo ciclo di politica e sindacale ha realizzato in questi anni in il peso del lavoro dipendente esce lo in merito al al prodotto interno lordo di ben cinque punti in questi anni il lavoro precario diventato la norma ormai si discute solo di flessibilità dei contratti a termine di part-time di lavoro interinale
Il lavoro a tempo indeterminato ormai somme concretamente una poi eccezionalità una modalità come direbbe qualcuno che abbia proceduto recentemente conservatrice dell'attività lavorativa
Il primo problema grande che abbiamo di fronte e quindi è quello di riconquistare un'autonomia progettuale del sindacato di avviare un processo di rinnovamento per una nuova politica sindacale prono a piattaforma sindacale
Oggi i padroni appaiono più forti di quello che sono a causa delle nostre debolezze delle nostre difficoltà loro si presento dopo una classe generale
Ci propongono una modernizzazione senza modernità con al centro l'impresa come elemento sopra ordinatore dello sviluppo a cui sacrificare diritti condizione di lavoro salario flessibilità dei lavoratori stato sociale
Dopo avere incassato in questi anni la pace sociale la tregua salariale oggi pur i padroni puntano a divaricare ulteriormente le politiche di diseguaglianza sociale
Dare il benservito al sindacato puntando al superamento del contratto collettivo nazionale di lavoro ed eliminare il sindacato come soggetto di contrattazione possa e passare al contratto individuale
Questa politica incominci a produrre danni significativi la pratica degli accordi separati che rilancio non sia nell'ottica di un'Inter classismo subalterno
Che è quello di un lavoro senza diritti si espande dall'impresa il sistema dell'autonomia locale ecco dunque gli accordi separati di Milano di Parma che investono i servizi
E le grande impresa e come alla Zanussi alla FIAT di quel sito
Ma di quale modernizzazione parliamo
Di quale modernizzazione parla dei nostri avversari quale della totale libertà dell'impresa del mercato senza vincoli e senza condizionamenti quella della libertà di licenziamento
I padroni puntano manomettere ulteriormente il sistema previdenziale
Puntano a rastrellare decine di miliardi oggi utilizzati per la spesa sociale
Per l'odore ulteriormente la tassazione dell'impresa perché ed è bene giusto sottolineare oggi nelle imprese italiane hanno il più basso tasso per quanto riguarda le tasse a livello europeo
La Confindustria intende smantellare gli informati in Premier
Con capitale pubblico
Dall'ENEL all'ENI dall'Italia la Finmeccanica alle poste alle ferrovie dallo Stato alla RAI al sistema bancario certo questo è la scelta dei padroni trova nel nostro Paese un terreno facile
Perché le politiche del governo di questi anni hanno favorito con la privatizzazione questo processo noi abbiamo in questi ultimi anni realizzato il record mondiale delle privatizzazioni
Mi sono privatizzati e settori strategici del credito dell'energia delle telecomunicazioni sono state privatizzate Sven tutte imprese pubbliche strategiche come la Telecom l'ENI e l'ENEL sono stati presentati queste scelte come condizione per liberalizzare il mercato per ridurre le tariffe
Risultato nessuno di questi obiettivi si è realizzato al contrario
Si sono karate nuove sacche di monopolio privato addirittura con un accordo di cartello su tariffe e prese come avvenuto nel sistema assicurativo bancario e petrolifero si pensa di avviare una nuova fase
Dicevo semplificazione del Paese attraverso procedure rapide che provvedono a l'approvazione di grandi opere pubblicata l'alta velocità ai vale quei porte del rapporto dobbiamo rispondere a queste scelte mettendo al centro
Dello sviluppo molle impresa come propongono i padroni ma il lavoro ma per fare questo dobbiamo mettere in campo un nuovo progetto una nuova proposta sindacale
Punto centrale di questa strategia e Donovan legge sulla rappresentanza
Sindacale che rende vincolante il nostro rapporto democratico con i lavoratori vincolante per tutti per noi per la CISL e per la UIL diversamente il pericolo di entrare una crisi di rappresentanza nostro è forte
E corriamo il pericolo di un nostro isolamento sociale certa è necessario dire no a questa politica del padrone è stato giusto farlo come è stato fatto in questi giorni da parte dello stesso segretario generale ma tutto ciò non è assolutamente sufficiente bisogna avanzare una proposta compiutamente innovativa dare un nuovo impianto innovativo alle politica sindacale
Fatemi capire una cosa care compagne e compagni ma la scelta di mettere in campo una nuova piattaforma sindacale
La facciamo solo e dopo le elezioni se vince il centrodestra o è una scelta che lo dobbiamo fare oggi la nostra autonomia non ho capito perché abbiamo non abbiamo fatto il congresso la scadenza naturale non ho condiviso con la decisione non intendo riaprire qui questa politica ma guardate che una svolta nelle politiche del sindacato oggi è urgente oggi indispensabile
Abbiamo cercato come sinistra sindacale in questi mesi di mettere in campo un ragionamento una nuova piattaforma sindacale
Punto centrale per uno e la ripresa di iniziativa e di movimento partendo dalle condizioni materiali dei lavoratori
A partire dalle nuove generazione dal luogo di lavoro dai lavori i tempi sono maturi con urgenza deve avviarsi questo nuovo corso
Abbiamo di episodi un nuovo protagonismo dei lavoratori d'una piattaforma sociale che dica no alla precarizzazione del mercato del lavoro oggi ciò è possibile
Cioè se è in grado di reggere i segnali presenti tra i lavoratori come la sensibilità diffusa nella notte espresse del lavoratore dell'avviata ad esempio dopo licenziamento decente quarantasette lavoratori precari
Dobbiamo rendere protagoniste dell'iniziativa sindacale non nuova generazione di giovani ponendo l'obiettivo chiaro di costruire un contratto di lavoro a tempo indeterminato per tutti come forma normale del rapporto di lavoro
Totti ormai convengono portiera del governatore della Banca d'Italia che negli ultimi anni i salari rispetto al potere d'acquisto hanno perso più del cinque per cento
Che nello stesso bene dell'impresa noi beneficiato degli sgravi contributivi pari al nove per cento e che i profitti sono aumentate dello stesso periodo del quarantasei per cento
La scelta oggi
Da fare è quella di aprire una vera e propria vertenza generale sul salario al fine di opere realizzare una più equa distribuzione del reddito nel nostro Paese
A partire da questa Assemblea dobbiamo avviare una nuova politica sindacale dobbiamo batterci con tutte le nostre forze per realizzare questa volta perché si vari una vera e propria piattaforma sindacale capace di raccogliere e dare forze respiro all'iniziativa del movimento a partire dall'alto e di quel che in questi mesi era cominciata evidenziarsi
Dai lavoratori della Zanussi dalla McDonald dalla FIAT al mondo della scuola dei servizi al lavoratore desse detti della sanità che nei giorni scorsi hanno realizzato l'imponente manifestazione
Cari compagni e compagne
Deve crescere la consapevolezza o intende presi arriverà l'iniziativa di voi mento se sull'opera una nuova iniziativa nostra o i pericoli di un arretramento sono ormai purtroppo presenti
E noi se non facciamo queste scelte abbiamo di fronte una gravità che può investire anche la nostra organizzazione
Giovanni Impastato delega fotografico radicale della Campania così per fare il bagno corallini segretario generale della Filcams
Care compagne e compagni
Consentitemi di portare qui a questa straordinaria assemblea congressuale dei quadri e dei delegati CGIL
Il saluto dei lavoratori impegnati nella realizzazione dell'Alta velocità sulla tratta Roma-Napoli in special modo a Caserta e il saluto di tutti i lavoratori edili della Campania
Io sono componente della RSU RLS letto nei cantieri alta velocità tratta Roma-Napoli per la Fillea CGIL di cassetta
Siamo operai edili lavoriamo nei cantieri
Fra di noi vi sono molti giovani altri sui quaranta molto con più di cinquant'anni essendo e questi parecchi di questi senza copertura contributiva siamo Simca cinquecento una volta eravamo di più
Senza tenere conto dei compagni lavoratori alle dipendenze delle imprese appaltatrici e subappaltatrici
Lavoriamo in luoghi con la con salari e stipendi e anche problemi molto differenti
Tutti però in questi anni abbiamo visto il nostro lavoro cambiare e per molti questo ha significato condizioni più difficili vitigni più pressanti
Ma di tutto questo non si parla mai abbiamo sentito essi hanno spiegato tutti i vantaggi della flessibilità ma sulle condizioni in cui si lavora che poi è la nostra vita c'è il Silenzio
I diritti del lavoro sono stati troppo spezzi confusi con i privilegi tutti dicono che i lavoratori sono stati decisivi che hanno contribuito al risanamento del Paese anche con grossi sacrifici economici
E apparsi che l'Italia entrasse in Europa
Pochi ricordano però che rispetto ai profitti accumulati dalle imprese lo stesso non è stato fatto per gli investimenti
Riteniamo invece che sia arrivato il momento di ridistribuire i vantaggi ottenuti verso il lavoro dipendente rendendolo più sicuro più tutelato altroché abolizione del secondo livello di contrattazione
Al contrario l'azione sindacale d'ora in avanti deve diventare azione di presidio ai vari livelli istituzionali si non si dà valore al lavoro necessità spinta allo sviluppo né alla coesione sociale
Tutti sappiamo bene che il lavoro più precario è meno sicuro è tutti sappiamo bene che in molti casi si lavora con orari vitigni e carichi produttivi più pesanti di prima
Che il lavoro manuale è stato dequalificato che in molti dei nuovi diritti le condizioni sono sempre più antiche che moderne e i diritti sono deboli e scarsa nella ragnatela degli appalti vi sono anche qui lavoratori che nel fare lo stesso lavoro hanno meno diritti meno salario meno sicurezza in tutto questo se la dignità ma c'è anche la vita e la salute in gioco
Sull'alta velocità abbiamo fatto la nostra parte e devo dire che RSU RLS non sono mai stati tassati da soli
Né dalla struttura di categoria netta alle strutture confederali
E per quello che ci riguarda la Fillea di cassetta insieme ai compagni del regionale insieme abbiamo fatto ai compagni del nazionale hanno dato un grosso contributo accorciando notevolmente le distanze che molto spesso intercorrono tra RSU organizzazione
Il nostro intervento dal punto di visto sindacale politico nella porta accanto marziano del lavoro che è avvenuta nei cantieri TAV ma credo questo sia caduto un po'in tutto il Paese ecco dentro a questo punto Roma azione dentro e tra i molteplici appalti e subappalti è stato duro e incisivo nel combattere la nostra azione
Il lavoro irregolare le imprese illegali per l'affermazione dei diritti e l'applicazione della norme antinfortunistiche sui luoghi di lavoro tuttavia però attraverso l'azione sindacale che ha visto persino l'intervento della Procura della Repubblica abbiamo riscontrato un fortissimo scollamento tra gli organi competenti e l'attività di vigilanza e di come questi siano distanti l'uno dall'altro sì buono dunque con forza compagni un problema di coordinamento della iniziativa di controllo e repressione del fenomeno
Anche qui proprio a proposito di appalti vorrei dire alcune cose a partire da un cenno storico che riguarda l'attenzione la CISL attiva sul tema degli a parte di divieto di del mediazione interposizione nelle prestazioni ci dà uno
Già considerato dall'articolo due mila centodiciassette codice civile per il cottimo con la legge mille trecentosessantanove del ventidue ottobre mille novecentosessanta in sostanza la legge si basa su tre capisaldi divieto di appalto subappalto di mere prestazione di lavoro l'obbligo di assicurare a dipendenti delle ditte appaltatrici unti
Un trattamento retributivo normativo previdenziale ed assistenziale non inferiore a quello di cui questi rispetto ai temi dell'impresa committente sanzionamento ingrati di inosservanza delle disposizione Burundi precedente ora da assestando il panno nani molto cambiato
Specie negli ultimi quindici anni e questo cambiamento solo parzialmente in maniere diverse e ha garantito quello che era il diritto sancito il fenomeno è l'inventore delle dell'intermediazione di manodopera anche dopo l'entrata in vigore della legge sul lavoro interinale continua ad essere esercitato in molti in troppi casi attraversa illegalità il caporalato
In altri casi attraverso l'operato di cooperative Coop continuano indisturbata vendere manodopera non essendo autorizzato a farlo
L'uso della forma cooperativa da parte di imprenditori e soggetti senza scrupoli per partecipare a gare o affidamenti utilizzando il costo del lavoro come una variabile adattabile ad ogni circostanza complimento così diritti e tutela dei soci lavoratori ho voluto dire questo perché il tema della sicurezza sul lavoro nei cantieri edili va iscritta al tema della missione dell'evasione e dell'esclusione delle norme più elementari riferita alla tutela della salute e delle in comunità fisica dei lavoratori
Ed è evidente mi abbia le conclusioni
Che come il lavoro nero diventi un fatto automatico
Porto d'ora di fenomeni totalmente negativi che significano da un lato la sottrazione di risorse alla collettività e dall'altro lato il danno che la collettività nerissimo rispetta i fenomeni dell'infortunistica che ancora troppo spesso produce vittime sul lavoro
Lo sappiamo bene
Che oltre che naturalmente non può più essere sopportato in questo terzo millennio si continua perde la vita sul lavoro nei luoghi di lavoro
Certo
Viviamo una fase straordinari concludo per davvero nel nostro Paese compagni in questi anni il Paese ha rivisto
E sta rivedendo la propria struttura organizzativa per gli ordinarla in profondità e ripensando l'articolazione dello Stato per affrontare i problemi collettivi delle imprese e dei cittadini
Il sacrificio del lavoro degli edili in questo quadro non è neutro App ma appare indispensabile
Nelle nostre città specie nel Mezzogiorno sono necessario nuovi sistemi di mobilità a seconda delle dimensioni urbane con parcheggi pubblici Inter grati ciclo piste devo prendesse entro Bane degli edifici realizzazione di strade parco anulare e ancora le nostre città e specie nel Mezzogiorno
Vanno immaginate
Operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria dei quarti ecco se si prevedono ingenti lavori di riqualificazione territoriale di manutenzione di risanamento delle infrastrutture si renda quanto mai urgente l'applicazione delle misure di sicurezza e prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro
Ed è qui che la nostra preoccupazione cresce sempre di più
Se a questo forte processo non corrisponderanno adeguate misure nell'approvazione nel controllo della sicurezza anche il numero delle morti sul lavoro crescerà
In misura proporzionale un costo sociale di un Paese moderno con una moderna cultura del lavoro non può e non devi accettarlo
Infine vorrei concludere sottolineando come peraltro è già stato rilevato da più parti in questa Assemblea
Che fino a quando le aziende non si adegueranno alle normative in atto
All'aspetto fondamentale della sei due sei di modernizzazione culturale di investimenti e risorse umane formativa di analisi consapevole dei rischi e di progettazione della protezione la sicurezza compagne e compagni
E la salute di chi lavora resterà soltanto un obiettivo da raggiungere grazie
Io capisco che
Va be'bello ma dobbiamo rispettare i tempi per far parlare tutti
Ivano Corraini segretario generale camper polipi preparava il panda Girardi responsabile nazionale del Forum delle gomme
Epifani ha delineato a mio parere in maniera convincente
Lo scenario politico ed economico di riferimento
Le opzioni le scelte della CGIL dentro questo scenario una politica per l'Europa dei diritti
Le scelte di politica economica e del lavoro sul lavoro
Le iniziative della CGIL fondata sulla difesa dei diritti universali di lavoratori
Bene io
Voglio toccare velocemente tre questioni
La prima è questa
Io credo che siamo tutti consapevoli do lo spessore dello scontro politico che vede al centro la CGIL e la sua politica
Credo però che sia anche giusto mettere in evidenza che l'attacco che viene portato avanti da Confindustria e non solo
E visto che lo stesso programma è stato dichiarato della Confindustria un programma
Come quel polo venire alta questo attacco rivolto al sindacato
Al sindacato in quanto tale la sua rappresentanza collettiva degli interessi dei lavoratori quello che preoccupa e che non ci sia un'adeguata risposta unitaria e questo attacco però lei alla CGIL ma l'insieme del sindacato vedete quando si propone una linea di liberalizzazione dei contratti di lavoro fino a dalle jeep finita al contratto individuale
Alternativo al contratto collettivo in realtà si nega alla radice la necessità di uno strumento di rappresentanza collettiva degli interessi dei lavoratori dal sindacato e quindi e non solo della CISL sarà certamente questa un'espressione estremista di una riunione iperliberista
Però dicevo prima non ci sono adeguate reazioni atta a contrastarla da parte di altre secondo la CGIL
Ma io credo che proprio rispetto a questo diventa forse più facile spiegare assegni quelle che è stata l'affossamento dalla legge sulla rappresentanza
Brutta la Confindustria è non solo adesso
Affossamento di quella legge che avrebbe consentito
Di misurare il grado di rappresentanza reale e le regole per lo svolgimento del mandato e per fare i contratti regole a cui tutti sarebbero stati tenuti rispettare mettendo così al margine
Quella sorta di autoreferenzialità che spesso viene usata
Inoltre chiedo che rispetto a questo si spieghi anche quella che è stata la rottura di merito sull'avviso comune la costruire per quanto riguarda i contratti i contratti a termine
Tra l'altro con lui porte interne antitetica rispetto a quanto si tiene sulle della rappresentanza immaginando cioè una legge definita campo nazionale che svuota supera i contratti su un tema importante come quella di mercato lavoro un tema su cui
Un po'io mi convinco sempre di più
E anche dopo aver sentito l'intervento di Pezzotta
Mi convinco sempre di più che una ripresa non tattica valori intesa strategica dei confronti per l'unità sindacale passi come precondizione dalla realizzazione di una legge sulla rappresentanza
Di regole certe per tutti da tutti riconosciute per risolvere i dissensi e solo dopo io penso che può essere produttivo affrontare temi più generali sul ruolo del sindacato sulla democrazia economica sul modello contrattuale sul rapporto fra sindacato e società civile certamente si può fare anche prima queste però io credo che o questa è la mia convinzione che non porterà a grandi risultati o risultati soddisfacenti
La seconda questione che un affrontare la questo dei contratti
Anche per me come molti come tutti voi io credo la difesa dei livelli di dei due livelli contrattazioni l'ha fatto importante
La difesa dal contratto nazionale come strumento valido universale dei diritti
Di orario di regole di salari di norme a livello nazionale per l'insieme di lavoratori e una difesa necessari dividente
Spesso badate al contratto nazionale di lavoro per i settori che rappresento che fu tutto da presentare è l'unico momento contrattuale che c'è non ce ne sono altri
Però per difenderli i contratti bisogna riuscire a farmi questa mattina la Compagnia delle imprese collettiva delegata gli ha ricordato ci ha ricordato che questo contratto in pile a due anni non gli ha detto che quello precedente sottile per tre anni perché significa che due contratti per far due contratti un impiegato cinque anni ogni dei contratti ne perdiamo uno questo è un fatto è un fatto che reato molto la realtà del settore
è legato al fatto che qui davvero ragione chi fa il problema del costo del lavoro è una centrale alla faccia della delle innovazioni in questi settori davvero il recupero dei dei profitti lo si fa solo lucrando sui costi del lavoro ed è per questo che abbiamo questa grande difficoltà nel fare il contratto così pure per quanto riguarda
Fare i contratti e svolge il secondo biennio del contratto del commercio
Billè non può farle estremista proponendo le cose che ha proposto
E importante le cose che ha fermato per quanto riguarda le relazioni sindacali per quanto riguarda la legge sulla presentare tutta per quanto riguarda i più spendibile però c'è su due appuntamenti per lui il contratto nazionale di lavoro il secondo biennio e risolvere il problema delle RSU
Se non lo fa anche le sue dichirazioni comincerò come dire essere considerata almeno per quanto mi riguarda anch'anche solo propaganda
Credo però che difendere i contratti non sia sufficiente farle credo che sia necessario svolge le anche una scelta di fondo
Non so se vale per tutti ma per lui sì
La difesa del contratto l'azione di lavoro per noi significa anche riuscirà a sviluppare in tutti i territori la contrattazione territoriale per tutta l'impresa per le quali non si fa secondo livello aziendale
Il secondo piano territoriale per noi è una scelta irrinunciabile quella che ci può consentire anche di portare a fondo la difesa del contratto nazionale di lavoro
Il cogliere i fermenti ai di mercato territoriali che ci sono i differenziali di mercato di condizione generale della competitività dell'impresa nel territorio telle impresa in settori che rappresento ci sono vanno colti
O lo facciamo del secondo livello o comincia a diventare forse vincente sarebbe un danno coloro che penso che il contratto nazionale debba essere superato conti contratti provinciali o regionali
La difesa del contratto nazionale di lavoro si fa sviluppando ed estendendo l'ha contattato contrattazione aziendale ma innovando la o meglio ritornare lumbard rinegoziare
E avendo al centro quindi i temi dell'organizzazione del lavoro dagli stand agli orari le tipologie di impiego dei diritti delle condizioni di lavoro
Affrontando cura essere progettualità la correlazione con le flessibilità contrattati utili per l'impresa la difesa dei diritti e l'acqua
Difende i diritti trovando anche in qui l'occasione per prelevarne di nuovi di a fermarne di nuovi anche i diritti individuali battona costruiti in termini collettivi con la contrattazione collettiva
La terza questione ho finito
Che ore fa entrare quella dei diritti
Anche per me come per tutti la difesa e l'articolo diciotto è un imperativo
E non è un atto di conservazione noi Simoni diventati importanti e grandi una copertura l'utilizzo di questo diritto fondamentale per i lavoratori
In secondo luogo
Anch'io credo che la contrattazione delle flessibilità sia una pratica da realizzare
Ci sono vanno affrontate altri possono essere la controparte delle flessibilità un'occasione per affermare anche nuovi diritti come scampi come dove divide per i lavoratori
Però è anche vero che
Bisogna mettersi d'accordo
Contratta la flessibilità però tendendo a saldare fra di loro le condizioni fra vecchie e nuove generazione senza introdurre di nuovo
Non sempre ci si riusciamo e qualche volta sbagliano
Credo che però vada riconosciuto reciprocamente fra di noi che va rifiutata un'idea alle volte ingenua per la quale i diritti di tutti si possa salvaguardare abbassando la soglia dei diritti realizzati
Includendo in questo modo inclusi così pure come credo che dobbiamo darci atto che è un errore pensare che la salvaguardia dei diritti degli occupati che si si possa fare solamente a scapito di coloro che saranno occupati in futuro
Interi settori del padronato almeno quelli che io conosco
Quando penso al diritto rivedere le regole del ventitré luglio è a questo che penso e lo e a queste che hanno in mente credo che però queste non siano posizione quale noi possiamo accedere
Grassi hanno
Ai tanga Girardi responsabile nazionale del Forum delle donne poi Andrea Ranieri
I temi dibattuti nel forum delle donne CGIL contrattiamo la qualità del lavoro e della vita forum al quale sono intervenute più di quaranta compagnie
Sono pienamente coerenti con il dibattito di oggi e costituiscono anzi un prezioso arricchimento di idee per una nuova stagione di diritti
Riassumendo lenze pure troppo parzialmente i contenuti le questioni principale emersa nel porno sono state il rapporto fra flessibilità del lavoro Eurisko di precarietà
La necessità di armonizzare i tempi per una migliore qualità del lavoro e della vita e infine la conferma del valore attuale dei modelli contrattuali modelli contrattuali sui due livelli condivido la relazione di Guglielmo Epifani sia per i contenuti che per le analisi per le proposte
Mi rimane tuttavia insoddisfatta l'ambizione che le questioni legate alle pari opportunità fra uomini e donne siano sempre più visibili nel nostro sindacato e che il mainstreaming che vuol dire portare il punto di vista delle lavoratrici e delle pensionati in tutti i punti della politica sindacale
Diventi come ha puntualizzato Sergio Cofferati a conclusione del nostro forum non una questione da delegare alle donne ma un metodo di organizzazione che se scelto informati condiziona la programmazione e gli effetti futuri delle politiche è già stato detto nella relazione come nel quadro del risanamento dell'economia italiana e dell'ingresso nell'Unione orobico nettari europea si cominciano sensibilmente a sentire gli aspetti sul miglioramento dello dei dati sull'occupazione
Ciò che mi preme sottolineare e che l'aumento dell'occupazione in Italia è dovuto soprattutto e quasi esclusivamente all'ingresso delle donne nel mondo del lavoro
Si potrebbe quindi pensare che l'occupazione femminile nel nostro Paese abbia raggiunto livelli accettabili e Lidia con l'Unione europea
In realtà malgrado si sia avviato un processo di graduale allineamento come dimostrano gli ultimi dati Istat si dispiega eccidi stanziamo ancora delle medie europee soprattutto per effetto del basso tasso di attività femminile
La crescita dell'occupazione femminile coincide poi è già stato detto con la crescita dei lavori cosiddetti atipici il part-time il tempo determinato le collaborazioni continui e coordinate il lavoro temporaneo
Queste forme più flessibili rispetto al modello standard a tempo pieno indeterminato non sono di per sé negative anzi possono essere una reale opportunità per le donne per entrare nel mondo del lavoro
L'ottanta per cento dei nuovi posti a impatto questa caratteristica
Presentano però dei rischi notevoli per tutti per le donne in particolare un primo rischio è che si creino due segmenti di lavoro tra di loro non comunicanti e dove quello della tipico rappresenta una precarizzazione del mercato alla lunga non conveniente neppure per l'impresa
Un secondo è che l'impatto delle flessibilità sulle progressioni di carriera è del tutto negativo
Un recente studio del ministero del lavoro ha dimostrato come il divario salariale tra uomini e donne si ancora così elevato nel nostro Paese
E poi le aziende sia pubbliche per private sono meno interessate a investire in formazione per queste tipologie di lavoro
Occorre quindi introdurre delle regole che unifica no e allargano la sfera dei diritti fondamentali
Con l'obiettivo di un lavoro stabile che abbia garanzie e tutele e dopo e stabilità non s'intende solo il lavoro a tempo pieno indeterminato ma la libertà di scelta e non la costrizione passare da una forma flessibile all'altra
Come troppo spesso accade alle lavoratrici
Non possiamo quindi essere soddisfatte
Non valorizzare appieno le competenze le capacità l'innovazione che le ragazze rappresentano con il loro bagaglio di formazione che spesso è più elevata di quella dei loro coetanei è un grande spreco
Di cui la destra e la Confindustria sono responsabili in quel modello di sviluppo che propongono uno spreco che è soprattutto visibile assoluta
Per le donne e quindi la battaglia quindi la battaglia delle CGIL è molto importante
è molto importante e deve proseguire deve proseguire e qui ovviamente non sono d'accordo con quanto diceva Pezzotta per ottenere una legge quadro che disciplini i lavori a collaborazione
Ma anche una legge sulla rappresentanza oltre che naturalmente la legge contro le molestie sessuali sul luogo di lavoro
Accanto poi all'aumento del tasso di partecipazione delle donne al mercato del lavoro sono avvenute due rilevanti trasformazioni sociali e demografiche che interessano ancora una volta le donne
La prima è la diminuzione della natalità
Che a livello europeo coincide con i paesi a più basso tasso di attività femminile l'Italia la Spagna e il Portogallo
La seconda è l'aumento delle persone dipendenti affidate alla cura delle famiglie aumentar questa modificando il rapporto fra i tempi di cura per i bambini e i tempi di cura per gli anziani non autosufficienti
Le aziende chiedono sempre più flessibilità sia riguardo la tipologia dei contratti di lavoro che l'orario di lavoro e la retribuzione flessibilità possibilmente non contrattata
Lo stesso part-time se non è imposto dall'azienda come avviene nel terziario mai scelto dalle lavoratrici e dei lavoratori genera delle interpretazioni non corrette del decreto e che sono molto discriminatorio
Lo sanno bene ad esempio le compagne dei bancari
Le donne sono così costretti ad un difficile equilibrio fra lavoro professionale e vita privata
Lo strumento per aumentare la qualità e la quantità dell'occupazione femminile non può essere quello di politica quello che non può essere che quello di politiche di conciliazione e di un allargamento dell'Area di applicazione dei contratti
I governi di centro sinistra in questa legislatura hanno fatto molte cose sotto la pressione del sindacato delle donne del sindacato
Cose che vanno in questa direzione hanno preso provvedimenti che favoriscono le politiche di pari opportunità e la conciliazione
Progressivamente in parte grazie all'indicazione della Commissione europea ma soprattutto lo ribadisco tele rivendicazione del sindacato si sono ottenuti dei risultati importanti ne cito alcuno
Legge quadro sull'assistenza congedi parentali decreti sul part-time e sul lavoro notturno tralasciando le molte altri solo per problemi di tempo piccole cose ma grandi cose che sono contenute nelle finanziarie ad esempio in particolare è stata approvato nel Palazzo due mila la legge cinquantatré più conosciuta come legge sui congedi parentali armonizza i tempi di cura i tempi della formazione in tempi delle città e contiene pertanto Pappi veramente innovative
Una innovativa è la possibilità di sperimentare orari di lavoro che siano favorevoli all'impresa ma anche favorevole alle lavoratrici questa è la parte di cui meno si parla da parte di Confindustria ma anche delle piccole
E medie imprese
A forti rimandi alla contrattazione collettiva e alla conta certo azione territoriale
Soprattutto introduce un concetto nuovo e cioè e conciliare il tempo di pure il tempo di lavoro non riguarda più solo le donne ma riguarda anche gli uomini
Questa legge ha trovato altrove grande resistenze nella sua applicazione da parte delle associazioni imprenditoriali e per quanto riguarda i tempi delle città disattenzione da parte delle amministrazioni locali
Mentre per noi per noi donne e uomini della CGIL è del tutto ovvio che deve essere recepita nei conti rinnovi contrattuali in tutte le sue parti
Ma non saranno solo i contratti sarà anche l'informazione
E l'atteggiamento che le parti sociali sindacato i padroni avranno sui luoghi di lavoro che favoriranno o meno sia il punto divisione del lavoro di cura che l'applicazione di questa legge
Come diceva anche la compagna intervenuta di Termoli noi abbiamo molto insistito e abbiamo fatto rivendicazioni
Con le può affinché nelle politiche né governative si intrecciano zero azioni specifiche atte ad aumentare le pari opportunità malte aumentare anche l'esercizio del Mestrino Inga
Mettere cioè la politica delle donne in tutte le parti che sconcerta no
Ora però dobbiamo adottare anche noi noi come sindacalisti noi come negoziatori questa stessa metodologia per rendere fruibili appunto i risultati di cui dicevo prima
Nei contratti collettivi nazionali e nelle contrattazione di secondo livello vi sono parti che riguardano le pari opportunità vi sono altri istituti
Che sono considerati neutri sono il sistema degli orari la formazione continua la banca delle ore la salute e la sicurezza
In realtà la contrattazione su questi istituti agisce in modo diverso sulle lavoratrice sui lavoratori e pertanto estremamente importante appunto fare un azione di ministri minga
E sono essenziali per la qualità del lavoro e per superare anche le discriminazioni di cui dicevo prima
La concertazione locali infine per non è determinante e determinanti perché significa una corretta ridefinizione di un sistema di welfare
Che renda meno faticosa la vita delle lavoratrici più autonoma e più serena la vita delle donne anziane
Come è possibile innanzitutto estendendo i servizi per l'infanzia e per la cura delle persone non autosufficienti
Noi chiediamo dei servizi che diano risposte nuove a bisogni nuovi ma chiediamo anche i servizi che garantiscono qualità e diritto a chi lavora in questi settori
E che garantisca anche qualità e diritti all'utenza che a sua volta e rappresentato in larga parte da lavoratrici come nuovi
Privato e pubblico ovviamente possono essere complementari ma quello che deve essere chiaro e che le regole devono essere le medesime ai tagli
Ho finito non dico e non vi deve essere c'è uno squilibrio a favore del privato come è accaduto nelle nelle proposte fatte da molte presidenti regionale
Il tutto si deve inoltre completare con l'attuazione del piano degli orari delle città della mobilità e la partita dell'ambiente ho finito veramente ma per concludere concedetemi una battuta
Le politiche immensi dreaming devono diventare un patrimonio di tutta la CGIL non di meno per raggiungere gli obiettivi che ci siamo andate noi crediamo che ancora poche donne siedono ai tavoli delle della contrattazione e troppi uomini sono disattenti al tema delle pari opportunità
Grazie Italia non siamo in condizione di terminare con gli ultimi sessione con
Gli ultimi tre interventi quindi tempi compatibili quando c'eravamo detti senza sfilacciamento interiori dell'Assemblea Andrea Ranieri eccolo qua
Responsabile della Federazione formazione ricerca poi diamo la parola Mustafa volontari
Ma fra le tante alternative
Suma fra noi e il resto del mondo che venivano fuori davanti a relazione di Julia necessarie per gli interventi di oggi
Io volevo focalizzare in otto minuti l'attenzione sull'alternativa che in campo sui problemi della scuola della formazione e dell'università
Con la convinzione che questa alternativa è un'alternativa decisiva in cui si gioca il ruolo e i diritti fondamentali della persona
In una società in un'economia che vedrà crescere il ruolo del sapere nella produzione dei di merci e servizi e che vedrà proprio nella capacità di internalizzare riprodurre sapere il fattore competitivo decisivo per le nazioni per i Paesi per l'impresa e la tutela fondamentale delle persone che lavorano
La destra ha messo in campo un'alternativa chiara
La privatizzazione l'inserimento della scuola e della formazione all'interno dei meccanismi di mercato
Un'alternativa chiara che chiede anche a nome di riflettere e di cambiare un po'marcia vedete non abbiamo discusso di pubblica e privata dalla scuola come se sostanzialmente fosse una questione di concordato di rapporti tra Stato e Chiesa
No questa questione della privatizzazione dell'inserimento che la scuola il meccanismo di mercato è una cosa ben più seria ben più grave ben più profonda
Della del fare i conti con la nostra cultura laica
Che è presente in Italia ma in tutti i Paesi del mondo cosa significa che di fronte al fatto che il sapere diventa sempre più decisivo per il futuro lavorativo delle persone lavorativo e non solo
De chi ha i soldi ricchi tendono a sganciarsi dalla solidarietà con tutti gli altri
E che siccome la scuola pubblica e Reforma bidet degradata dei bisogna consentire ai privati a chi se lo può permettere disco mettere in proprio sui destini dei propri figli ed investire direttamente sul futuro dei propri figli
E allora basta con le tasse
Basta con la scuola uguale per tutti
Sì alla scuola del merito del merito che in questo caso corrisponde con le capacità delle famiglie di investire sull'istruzione badate bene il bonus ovunque sia stato applicato
Costituisce una forma di selezione sociale che rivive
C'è chi può pagare solo il bonus che di dallo Stato e c'è chi può pagare il bonus più cento e le classi si sono formate dovunque sia stato applicato il bonus con una rigida divisione sulla base del censo delle famiglie
Allora di fronte a alla persona che conta sempre di più
La scelta dell'individualismo proprietario che Berlusconi in persona e quella di far della persona un elemento il ruolo della persona di farlo coincidere corretti tutto corredi te con i soldi
Noi abbiamo messo in campo a partire dalla corda del novantasei col Patto sociale del novantotto con le riforme che ci siamo impegnati a fare un'alternativa diversa
Quello della riforma della scuola quella dell'obbligo formativo quella dell'educazione degli adulti e quella della formazione continua
Abbiamo riconosciuto al carattere decisivo dell'istruzione per il futuro delle persone e per il futuro del lavoro ma proprio per questo invece di partire dai più ricchi siamo partiti dai più poveri
E abbiamo contrapposto al si salvi chi può che sta dietro la cultura del bonus si salvi chi può proprio se io so monetario
La cultura del Non uno di meno di partire dall'ultimo di di partire da chi la scuola lascia fuori e di ricostruire le condizioni di un processo formativo differenziato che potesse fare i conti proprio con i più deboli
Questo non contro l'eccellenza ma come condizione per fondare in maniera seria la stessa cultura dell'eccellenza e della e della qualità
E abbiamo tenuto su questa strada dei risultati significativi
Che mi piace rivendicare con forza non sono risultati del governo
Sono risultati in una trattativa sindacale che è stata efficace perché ha saputo proporre al governo la propria progettualità autonoma mettendo queste cose al primo posto sia d'accordo del novantasei del patto del novantotto
Allora nel novantasei i diplomati che se da un che per classi di età erano sessanta per cento di quelli di diciott'anni ora sono oltre l'ottanta per cento è anche frutto della nostra iniziativa delle cose che abbiamo fatto
Settanta mila apprendisti sono oggi in formazione
Tre anni fa non c'era nessuno
Guardate con percorsi formativi difficili con contraddizioni grosse che attraversano anche loro però adesso settanta mila ragazzi
Per centoventi ore c'è sopra i diciott'anni duecentoquaranta se sono sotto i diciotto lasciano lavoro e si trova l'insieme altri apprendisti
Per discutere insieme
Per discutere insieme cento della loro cultura professionale ma anche del loro diritto alla sicurezza anche dei loro diritti in quanto lavoratori
La scuola è diventata il più il centro fondamentale di integrazione di accoglienza fra gli emigrati
Le scuole elementari oggi nel nord Italia di Genova come di Milano sono in grandissima parte proprio da bambini sono in grandissima parte classi multietniche
In cui comincia a costruirsi quella cultura della globalizzazione davvero di sinistra che è fatta di multiculturalità di confronto fra facce fra culture fra persone
L'educazione degli adulti era nel mille novecento novantasei riguardava nessuno dello di cinquanta mila adulti in questo Paese oggi al Centro educazione degli adulti ci vanno più di cinquecento mila persone
E ci danno fuori dall'orario di lavoro e scelgono le cose ce ne sono settantasette mila che frequentano i corsi di informatica sessantasei mila che fa ricorso in inglese poiché fa nel corso di quel che gli pare a loro che che vanno a scuola anche per migliorare la loro capacità di vivere di godersi la vita
E comunque manifestano come spontaneamente
La voglia di istruzione e di crescita sia una esigenza vera del mondo del lavoro italiano è proprio la sua risposta
Con la riforma dell'università abbiamo posto le condizioni per sanare finalmente la ferita aperta dal sessantotto a cui questo Paese non ha fatto in tutti questi anni nessuna risposta
Per che cosa è stato dal punto sociale sessantotto è stato il momento in cui dell'università sono proiettate masse di giovani in cui l'università è diventata di massa
E ha preteso però di gestire questi giovani
Con le solite strutture del Litta col potere dei baroni con autoreferenzialità con indiscutibili tali percorsi proponendo a masse di giovani molto diverse tra loro gli stessi percorsi elitari Carlo tipici dell'Università di pochi
Con la laurea triennale abbiamo forse costruito le condizioni per cui anche in Italia si possono creare il quindici per cento dei giovani in età badate bene non dico quanto in Francia quanti Germania quanto in Thailandia
Perché molto spesso pensiamo al sud est asiatico come alla scommessa del costo del lavoro per renderci conto poi magari che è stata la scommessa degli alti livelli di istruzione dei luoghi produttivi dei luoghi lavorativi
E su questo accento abbiamo contraccolpi l'autoreferenzialità si difende e a volte convince l'autoreferenzialità gli stessi studenti
Comincia di cortei appalti molto spesso da IPA dei baroni contro la controriforma della scuola dei a forza di controriforme sono trent'anni che l'università resta la stessa
In questi trent'anni l'università ha buttato fuori cinque milioni di ragazzi che si sono iscritti all'università che sono stati dispersi
L'università italiana continua a essere università col maggior numero di iscritti dall'Occidente e con il minor numero di laureati cinque milioni studenti sbattuti fuori dall'università sono un terzo della popolazione attiva italiana
Quello che ci manca
Per una produzione di qualità per una produzione basata sulla qualità dei prodotti dei processi e in ultima analisi sulla qualità delle persone che lavorano
Quando si dice queste cose quando si sostiene di avvicinare la scuola e l'università al mondo del lavoro di costruire percorsi che aiutino a crescere la presenza di persone istruite di laureati e diplomati all'interno del mondo delle imprese dei servizi
Qualcuno qualche gentiliana o di sinistra
Ci dice che vogliamo subordinare
La scuola
E l'Università dell'impresa
Io vedo la questione in maniera assolutamente rovesciati
Guardate se in Italia l'ottantadue per cento dei giovani riusciranno a diplomarsi a stare in formazione fino a diciott'anni se porteremo la percentuale di laureati nel nostro Paese dal sette per cento al quindici per cento al venti per cento dei giovani in età
Questa sarà una sfida radicale per il mondo delle imprese della produzione italiana
Che dovranno confrontarsi
Con Giovanni che entrano nel mondo del lavoro comunicano di apprendimento molto più alto dei loro padri con giovani con immigrati con lavoratori che chiederanno di essere aggiornati e riqualificati perché hanno gli strumenti culturali per potemmo farlo
Perché la formazione continua in questo Paese va come i soldi a chi ce l'ha già
E solo chi è già formato che ha voglia di continuarsi a formare e allora queste la vera scommessa al mondo delle imprese questa è la vera sfida della qualità Toma interrogare le organizzazioni del lavoro il modo per fare impresa sulla loro capacità di dare una risposta
A un a a la cultura del lavoro più alta è crescente come fare anche dell'impresa e luoghi di apprendimento questo significa fare economia del sapere economia dalla conoscenza partitiche interrogare anche noi compagni
Perché questa sfida fra un mondo per l'impresa che restare Traco ancorato modalità produttive fordista è un è un foglio fordista e la crescita dell'intelligenza sono davvero la contraddizione fondamentale degli anni a venire
Per cui a noi sarà chiesto anche un salto di qualità nel nostro lavoro
Di continuare a essere un sindacato di massa e dei diritti collettivi ma di rappresentare una massa di persone che in quanto consapevoli sono in gran parte diverse una dall'altra e cespugli daranno bisogni esigenze diverse una da una sfida difficile ma credo che sia la sfida più entusiasmante degli anni che verranno grazie
L'assemblea allora mentre arriva Mustafa punto RAI
Voi per l'ultimo intervento toccherà a lui questo compito ingrato questo volto Danilo gruppi
Intanto mi dicono di avvertire di ricordare che domani mattina alle nove nella sala qui alla destra adesso in serata riunione delle strutture del Mezzogiorno in vista della conferenza prossima
Cari compagni compagno
Io voglio dare il mio contributo in questa Assemblea
Molto importanti chi viene indetta in un clima molto teso
Nella Società alimentato da polemiche sulla questione del lavoro
E di arroganza degli industriali nello proposte
Sotto la vigilia delle elezioni politiche e qui mi riferisco all'ASS assumiti parlo
E cui Steve ultimi anni abbiamo assistito e siamo anche state soggetti nel miglioramento di quadro economico
Che non è stato accompagnato da comportamenti virtuosi ma tutti finito nei profitti indirizzati alla rendita
I nostri industriali non hanno investito sull'evasione
Ricerca di sviluppo
Come le altre parti del mondo questi investimenti e sempre sta questo investimento e statista sta è sempre stato pare la spesa pubblica
Invece in Germania come sapete del trecento per cento e duecentottanta in Francia e sono i vicini di casa
Queste impostazioni loro strategica provoca una perdita nella capacità di competere
Sulla qualità del prodotto
Però hanno tentato di competere in un altro campo è quello dell'attacco ai diritti fondamentali dei lavoratori
In proposito non dimentichiamo la posizione Presa sull'abrogazione dell'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori
Secondo noi i profitti servono all'innovazione lavoro sessione del lavoro che la sua qualità e non fare lavoro povero e anche sulla discussione della ricchezza Sala
In questi anni è stato una è stata una riduzione della fiscalità suo i profitti investiti
No no ha prodotto una svolta il comportamento dell'industriale sono loro logica ci vuole una revisione della fiscalità Sanza condizionare la loro assiomi come anche il loro modo di vedere agire rispetto ad essere europee e se rompe vuol dire prendere più impegno Solino passione sulla qualità nel prodotto vuol dire investire sull'alta tecnologia sulla new economy
Ma al contrario la loro forza nel nell'attacco mal ma al contrario hanno visti trovano Fossa nell'attacco ai diritti dei lavoratori che concorrono nella ricchezza delle aziende infine la società su condono voi
I contratti a tempo indeterminato contribuiscono
Alla coesione sociale
E un interesse anche del lavoratore di impegnarsi nel lavoro di produrre
Ma per la loro logica hanno un'altra visione la questione per produrre ricchezza al Paese visione a trasformare il lavoro da un diritto sociale ha un diritto civile un contratto tra lavoratore e datore di lavoro permettetemi come i contratti calcistiche calchi
Conte dovrebbe rispetto ai calciatori
E questo modello proposto questo modello proposto ci mette davanti uno scenario dove il lavoratore sarà più deboli nel suo assioma
Questo modello proposto agli industriali spinge la società verso un conflitto ma non verso una pace su una pace sociale che determinanti per lo sviluppo
E qui non dimentichiamo un attacco feroce alla contrattazione di secondo livello in questi giorni mi riferisco alle contrattazioni e la figlia criteri stabiliti di FIAT perché per loro il sindacato non deve mettere la mano sull'organizzazione del lavoro
Ma questo atteggiamento ci porterà verso uno scontro che non neanche il risultato di vertice di Nizza e Lisbona che non abbiamo neanche scelto di fare lo scontro
Non saremo faremo contro ogni forma di azioni di contrattazioni individuare ma difenderemo con tutte le nostre forze e in questo momento e sempre di più la contrattazione collettiva che a nostro parere ha prodotto dei risultati per tutta la società neanche il fondamento della nostra azione e la nostra esistenza
Mi stupisco quando leggo sul giornale che l'altra volta D'Amato che volle insegna c'è la nostra storia
Dicendo no all'epoca di di Vittori dalla quindi a lama è stata molto importante per il Paese
Anche loro sono certi che hanno fatto impopolare non mi chiedo quali siano questi ceti
Io dico la scelta impopolare
Che
Ci sia e di mettere al governo con il suo sostegno un padrone che non c'è da nessuna parte in nessun Paese democratico un padrone che sia chi si mette in udienza con altre forze
Che la mattina sfruttano nelle fabbriche gli immigrati e la sera una fiaccolata nella piazza
E qui il ruolo dei avete anche assistito acquisti
In merito a questa questo tema vorrei spendere qualche considerazioni quando si tratta di questo tema si parla
Con termini di sicurezza o di pulita alla sua città
Questa società dove viviamo ad una parte integrante della Comunità europea dagli anni Settanta dalle dagli anni Settanta ha usato il termine opzione zero
Ma qui ci chiediamo perché ci sempre un'ondata delle persone in giro per il mondo senza regole certe in punto di domanda
Vale a dire che c'è un problema profondo di quanto si può immaginare
A mio parere deve deriva dal fatto busti Ligorio tra il nord e il sud e tutte le problematiche connesse a trovare un modo giusto di confrontarsi nel rispetto degli stati di individui
Il nostro sistema tentato più volte di sui disastri
Ma senza una via giusta
Perché c'è un dato ancora forte che abbiamo trascinato con voi da più di un secolo quando si deciderà sino ad usare la società questo nazionalismo a sua volta ha creato su irrazionalismo
Che io definisco nella sofferenza degli individui la paura sempre del futuro e l'individualismo sfrenato
Detto questo quadro viene questa presenza di persone che si sposta Rodari povere aree ricche
Nel non per una scelta poetica non è un movimento costituito in primis a svolgere una mansione determinate in una società chi lo aspetta e qui mi riferisco al tema di qualche mesi fa quando ci dice che gli immigrati vengono qui alcuni atti e degli italiani
Io nessuno ma comma consultato prima di venire di qua è stata la mia scelta personale
A proposito io non mi piace di essere chiamato extracomunitario perché non tanto non su uno dei del neanche nell'orecchio
Mi piace essere chiamato un nuovo cittadino
Un soggetto che concorre nel benessere nel nel benessere economico della collettività e deve avere tutti i diritti a concorrere nella trasformazione e nell'organismo un'assurdità come tutti gli altri
E qui ci chiede un impegno di smantellare tutti le azioni che tendono a costruire una idea collettiva negativa sono indicati i latini sulla negatività di nuovi cittadini
Il problema di noi cittadini non è un problema di confini
Non tema legato ha un'anima dinamica sociale molto forte e che una parte importante del futuro del Paese oltre agli investimenti di al mio nel mio con deve avere una scelta strategica di confrontarsi su questo tema
Perché anche sono il listino del paese gli immigrati secondo me bisogna allargare la sfera dei diritti come il diritto al voto
Per tutti per poter costruire una società moderna democratica come ecco non come quella proposta dal Polo che un esponente del Polo come avete anche sentito ha detto quando arriviamo facciamo piazza pulita
Questa anche è un attimo
Una dichiarazione che ha provocato una paura anche
Espressa da una voce autorevole comincia a titolo
In tema di oggi che pare diritti vorrei anche dire che attraverso la contrattazione se può affrontare meglio la parola la valorizzazione dei lavoratori nuovi cittadini in termini di fare immensa organizzazione negli orari di lavoro
Percorsi formativi e di carriera bisogna fare un salto di qualità nel tradurre in politiche contrattuali questo tema e costruire nei rapporti di solidarietà nella società perché in questo momento abbiamo molta difficoltà
Su questo tema e qui do l'esempio del lavoratori bruciato dal datore di lavoro quando ha chiesto solo di essere rigore vietato
Abbiamo assistito anche a una scarsa solidarietà su questo tema
E numeri cittadina hanno molta difficoltà nell'accesso ai posti di lavoro valorizzati suo conto le loro competenze
Sono destinate a fare i lavori duri Torre in difficile
La nostra azione di opporsi a questa logica grappoli di lavoro
E dobbiamo lavorare per accompagnare un percorso di innovazioni organizzative dei soggetti gestori della formazione professionale
Un'azione di orientamento e per i nuovi cittadini che consente uno sviluppo professionale
Usare il cinque centocinquanta ore per formazione di base
Può rimontare la formazione anche a sostegno di ipotesi le costituzioni nuovi Impresit
Snellire le prassi burocratiche relative al riconoscimento di tutti gli studi chiede la verifica professionale acquisita una trasparenza anche nel mercato del lavoro
Sollecitare l'impegno di tutte le strutture sindacali a contrattare in azienda sulla base della leggi dodici trentasei del novantatré per la formazione continua specificare nel posto fa sì stringo
Subito specificare neri dei contratti nazionali contratti aziendale la specificità di lavoratori immigrati rilanciare assioni di tutte è la contro ogni forma di discriminazione i luoghi di lavoro garantire condizioni di partecipazione dei di qualità nelle aree se vuole arrendersi
Ai lavoratori immigrati dare l'opportunità di crescita particelle particella parchi cerchino
I partecipazioni gli immigrate la nostra organizzazione
Benito ci scusiamo lui ma c'è sempre quello cui tocca questa cosa e l'ultimo intervento domattina cominciamo alle nove e trenta con l'intervento dalla compagna Franca Peroni della funzione pubblica del Trentino
Male sono state l'ora certo sì cercherò anch'io di
Svolgerà un ragionamento un po'di fretta
Anch'io partendo dalla considerazione sull'importanza che ha un'iniziativa facciamo oggi e domani
E soprattutto come opportunità di provare a senza indulgere in le semplificazioni o conservatorismo in maniera che finirebbero inevitabilmente per assegnare pure la nostra discussione un profilo soltanto retrospettivo
A muovere la situazione che abbiamo di fronte di cui mi pare ci sia una qualche necessità
Anch'io convengo con tutti quelli che già avevano detto vogliono negare a questo riguardo sulla constatazione che siamo di fronte a un delicatissimo passaggio di fase
Credo che questo passaggio di fase possano vero
Segnare per un tempo tutt'altro che barelle lo stato generale dei rapporti sociali e quindi voi le condizioni materiali di vita di quella parte che noi rappresentiamo
Mi pare tuttavia abbastanza evidente che soprattutto dopo Parma come già anche qui è stato detto
Che l'obiettivo di fondo che parti consistenti del padronato se sono date sia quello di affondare un colpo decisivo puntando cioè a liquidare quello che loro considerano ormai l'ultimo è il vero ostacolo all'affermazione di un potere assoluto dell'impresa sia dentro i processi produttivi che nei rapporti sociali
La proposta che abbiamo di fronte alla proposta di repulsione del lavoro oppure semplice variabile dipendente del processo di costruzione di un prodotto o di un servizio e questa proposta è ritenuta la via maestra che ci si con la quale si ripropone di realizzare quella recupero di competitività che non si riesce o non si vuole appunto operare
Anche per la manifesta incapacità di un sistema di impresa che sul versante dell'innovazione qualitativa dei prodotti ed è la competizione sui segmenti medio alte dei mercati manifesta appunto tutti i suoi limiti questo mi pare molto visibile nei proclami ma soprattutto mi pare molto visibile se facciamo qualche riferimento alla concretezza alla realtà
Che quotidianamente incrocia la nostra iniziativa nei luoghi di lavoro c'è una pressione molto forte e crescente appunto sul terreno dei costi in particolare su quello del lavoro
Una pressione innanzitutto sul terreno tradizionale salario contrattato ma che inoltre punta anche a sancire con chi è e resta la supremazia dell'impresa nella determinazione delle modalità dei tempi dell'intensità della prestazione lavorativa
Imponendo un lavoro sempre più ricattabile ricattato per le sue crescenti caratteristiche di precarietà una disponibilità piena e appunto incondizionata
Allora però se è così io credo che il nostro problema non sia soltanto quello di giudicare impraticabile quelle ipotesi che ci viene prospettata ma soprattutto di mettere in campo noi una proposta adeguata
è una proposta che ci abbia un profilo alternativo molto evidente molto visibile
Una proposta in grado di parlare si segmenti tradizionali del lavoro ossia le nuove forme del lavoro in grado di affrontare questioni attualissime che attengono la qualità del lavoro le sue prospettive di sviluppo di promozione sociale
E una proposta che sabbia anche al suo interno un contenuto di speranza di un futuro lavorativo interessante per un'intera generazione di giovani e ragazzi che rischia altrimenti di finire relegata in una prospettiva di precarietà sia lavorativa che sociale quindi un progetto una proposta un manifesto se detto
Io insisto su questo su questa necessità di un progetto che tragga origine appunto dalle mutate condizioni economico-finanziarie del Paese
Le cui caratteristiche mi pare rendano davvero ampiamente mature oggi le condizioni per una forte discontinuità della nostra iniziativa
Una discuti con la discontinuità peraltro motivata soprattutto dal contributo fondamentale fornito delle persone che noi rappresentiamo ai fini del risanamento
E credo che due in particolare i signori cardini di questa nuova proposta
Di iniziativa naturalmente non soltanto teoriche che noi abbiamo necessità di mettere in campo il primo cardine riguarda la necessità a mio parere vitale per noi
Di recuperare nella contrattazione collettiva una funzione nostra di autorità salariale che abbiamo perduto oggettivamente
E quindi un cardine chi attiene la politica salariale una politica salariale che a partire dalla centralità dei contratti nazionali di cui apro e chiudo brevissimamente una finestra diciamo occorrerebbe tuttavia una drastica riduzione numerica e forse anche una migliore prospettazione in termini di sviluppo nel quadro della dimensione europea
Dicevo comunque la centralità dei contratti nazionali che punti ad andare oltre al puro e semplice recupero del potere d'acquisto e con la contrattazione di secondo livello a redistribuire quote importanti della produttività realizzata Secondo cardine a mio parere costituito da una nuova politica sul mercato del lavoro che contrasti esplicitamente la crescente precarizzazione in corso
Vorrei precisare questo riguardo che intendo
Questa proposta come anche una proposta di
Diciamo così non solo una proposta che incrocia aspettative diffuse facilmente riscontrabile appunto la nostra iniziativa quotidiana ma anche come cardine di una linea alternativa di politica industriale
Che si proponga di sbarrare la strada alla prospettiva di ridurre strutturalmente questo Paese in un luogo di pura e semplice fabbricazione a basso costo di merci e di servizi
In quanto quella prospettiva colpirebbe non solo direttamente il lavoro ma finirebbe anche per massacrare di fatto l'intero apparato di tutele sociali circostanti al lavoro medesimo trasformando quel punto Guelfa
Da strumento di protezione promozione sociale a strumento di pura assistenza caritatevole per giorno per poveri e bisognosi di antica memoria Nuovo Progetto dunque da mettere in campo con tutta la determinazioni necessarie
E anche come sollecitazione nei confronti sollecitazioni importante nei confronti di una sfera della politica dove sembrano prevalere talvolta distrazioni perlomeno singolari sulle questioni del lavoro
Basta guardare la campagna elettorale quando non addirittura tendenze pericolose
A confondere la tutela dei diritti del lavoro con le fantomatiche istanze di conservazione non a caso la nostra organizzazione e Cofferati a Bologna la settimana scorsa le ha definite manifestazioni di volgarità alcuni attacchi personali diretti alla figura il segretario generale tuttavia è sotto gli occhi di tutti come noi veniamo appunto rappresentati come un intralcio del quale per l'appunto si può anche fare a meno in fondo quello che mi pare venga ritenuto insopportabile delle nostre controparti e cui quel nostro vizio antico di rifiutare un atteggiamento puramente adattativo a quello che passa il convento e quindi ai voleri dell'impresa
E quel nostro non rinunciare ad esprimere un punto di vista autonomo in quanto fondato sulla rappresentanza di un interesse di parte che può anche non coincidere con quello dell'impresa e mi pare che oggi questa coincidenza proprio sia difficile da dimostrare e tuttavia proprio per la crucialità della fase finisco nella quale siamo imparare ancora non del tutto adeguata la nostra capacità di mettere a punto una proposta e per certi aspetti mi permetto anche di dire che la nostra discussione continua sentita risentire ancora di articolazioni che hanno fatto parte di una discussione che è durata ben dieci anni ma che adesso se ripetuta meccanicamente mi parrebbe a viverci limite non fare i conti con la crucialità
Appunto della fase che noi abbiamo di fronte per questo io considero appunto ribadisco il concetto e chiudo indispensabile oggi un elemento di visibile discontinuità della nostra iniziativa ha reso possibile dal contesto oggettivo nel quale stiamo operando
Tutto il contrario quando parla discontinuità di un arroccamento ma di una proposta in avanti
E una discontinuità che diciamo riesca a rappresentare anche una capacità di attingere a quel che mi pare si possa definire la storia migliore della nostra esperienza insomma quel cioè nella quale la nostra reazione ha dimostrato di essere in grado di mettere in campo nei momenti cruciali e questo credo essere uno di quelli quindi qui e ora una capacità propositiva
Improntata a una solida impostazione unitaria innanzitutto oserei dire dell'intera CGIL e oserei dire soprattutto dopo aver sentito l'intervento di questo un paio d'ore fa
Io penso che a questo punto sia difficile sfuggire del resto lo sappiamo tutti molto bene le quasi pleonastico a ribadire ce lo che non solo la capacità propositiva il profilo e la nostra proposta ma soprattutto la sua efficacia ripone le sue prospettive su per lo meno una capacità l'importazione Italia dentro alla nostra organizzazione
Diversamente
C'è un punto critico con il quale non si può non confrontare
Questo lo dico anche perché considero che siano mature le condizioni perché la nostra proposta Speedy apertamente anche il carico della politica una politica appunto come già dicevo prima distratta che parla di altro rispetto alla materialità del conflitto di interessi che aperto oggi in questo Paese
E questo a prescindere da quello che sarà appunto l'esito del passato elettorale il tredici maggio
Rino allora domattina alle nove e trenta primo intervento la compagna Franca Peroni
Arrivederci