"La parola Italia: concretezza e attualità". Convegno promosso dal gabinetto scientifico letterario Vieusseux (15-16 febbraio, Salone dei Dugento di Palazzo Vecchio, Firenze)

L'ho tutto ma tutto
Novantatré arrestato se e
Patrimonio in realtà baratro
Il libro
Totti
Baratro
Accusato
Terranova
Grazie buongiorno come presidente del consiglio di amministrazione del diverse devo assolvere ad un paio di compiti facendo naturalmente astrazione degli aspetti contenutistici che attengono delle di queste due giornate di lavoro
Che attengono evidentemente alle relazioni ed ai dibattiti
Due lettere notazione di carattere organizzativo e di manifestazione del nostro compiacimento di vedere CD video di liquidi uniti
è un parterre de Rua di munire i prestigiosi per quanto riguarda il panel dei relatori e la voglia di testimoniare che il nostro di essi giustamente come diceva il nostro Sindaco non voglio dire vivo invece fornendo sicuramente e quindi anche proteso verso una fase di ulteriore consolidamento senza rinnegare alcuni chi di quel che è stato il nostro passato che ho passato prestigioso passato remoto un passato meno regole
Un ringraziamento al Comune il Comune in questi mesi debbo dire non è una battuta di dipinti vittime era piaggeria è qualcosa di più il comune è stato noi vicino prima in prima persona il nostro sindaco non ci ha mai fatto mancare l'appoggio l'orientamento e voglio dire anche il sostegno tutti i passaggi anche i più delicati di una fase non fasce quindi grazie al Comune grazie dell'ospitalità per oggi sempre prestigiosa nel nostro Palazzo Vecchio
Una secondo ringraziamento è questa e non è un non è che io voglia approfondire sgranare il rosario dei ringraziamenti per farmi per del tempo nel proprio intimo convincimento di piacere che mi date ringraziare il presidente della Banca Toscana perché debbo dire se mi passate la battuta se non ci fosse stata la banca toscana con la sua pronta adesione al nostro al mio invito a darci sostegno finanziario probabilmente questo nostro incontro non l'avremmo potuto realizzare salvo bussare a qualche altra bottega ma non sarebbe stato certo così facile
E così prontamente così corrispondente ad una risposta come è successo con la banca toscana tra l'altro anche se a una non remota abbastanza recente tradizione di collegamento con la banca toscana e mi piace ricordare cose di se in quel sei sette anni fa
Tre occasioni d'incontro il prezzo il silenzio siciliano della fresco allora direttore del Vieusseux si ricorda meglio di me tre occasioni di estremamente stimolanti e son rimaste nella storia dell'attività del Vieusseux un convegno incontro mi ricordo nella prima metà del novantacinque sulla sull'uso della parola libertà novantacinque certo scoprissi
Un un secondo incontro sempre nella seconda metà del novantacinque bellissimo incontro estremamente prestigiose che lascia delle tracce rapporti fra letteratura e giornalismo e poi un terzo incontro questo nella primavera del novantasei testimonianza Salico Montale perché chiaramente Errico Montale per i diessini tutti loro sanno che cosa rappresenta
Quindi anche senza la Banca Toscana ripeto il dalla nostra delegazione non sarebbe arrivata contenenti ringrazio il professor naturali grazie soprattutto agli amici del consiglio della Banca Toscana
E poi ho quasi finito un ringraziamento alla struttura Ilie sei non è solo il presidente del consiglio di amministrazione e né tanto meno soltanto presidente soprattutto in un ruolo di grande rilievo ed importanza il suo direttore egli è se è un pannello di personaggi che io tra l'altro ho avuto la sorpresa piacevole di trovare predisposti del tutto protesi al loro lavoro al loro impegno di grande qualità e qualificazione intellettuale professionale che con la loro collaborazione sulla scorta di quel che è stata la decisione del Consiglio di Amministrazione in questi mesi lavorando con serietà hanno realizzato quest'incontro vi prego di credere che non era facile
Quindi ringrazio in consiglio tutti i miei amici del consiglia quindi quali vedo qui Graziani si grazie alle nostre dottoressa capo dei responsabili di settore delle del disse che hanno lavorato e lavorano con grande solerzia essa caccia e grazie al mio amico Giovanni Gozzini che sono da due mesi e mezzo con voi
Ma che ringrazio vivamente per la rapidità con cui un processo di inserimento sia realizzato e che spero sia foriero di grossi risultati tende il nostro amatissima istituto
Ma da ultimo e non per ultimo consentitemi anche pedonale l'apporto di viva cordialità che gli ho anche a livello personale ho sempre voluto e non da oggi con con Enzo Siciliano di ringraziarla vivamente
E e questo convegno è stato concepito pensata scaturito dalla fantasia di Enzo Siciliano addirittura se non ricordo male nell'estate scorsa camminavamo per Roma un giorno che davamo stati al Ministero per i Beni culturali ed era una calda mattinata romana ma molto bella
Era ai primi di agosto e perso siciliano ebbe queste sì ma perché non facciamo fondatamente bisogna trovare sistemi e trovare le possibilità di natura organizzativa per arrivarci ci arriveremo
Ci siamo arrivati ringrazio tanto Enzo e direi anche l'elenco dei nomi la capacità di alcun lucidamente la Firenze scusate l'espressione questo input Hussein alla rigidità della occasione di questa mattina insomma il coagulo di tutti questi personaggi è stato reso possibile attraverso la bella politica di Enzo Siciliano
Pensavo ma tanto grave personalmente ed a nome dei DS io ho finito e dico benvenuto benvenuti a tutti io spero che i prezzi degli alunni prima tolto di Diano CDA hanno la possibilità di recare testimonianza dell'entusiasmo con cui io alle sei si cerca di lavorare per un contributo non solo alla cultura ma anche alla città
Quindi è si può essere qua dice il sindaco lo strumento strepitoso
Efficientissimo
Anche per collaborare non dico per fare una parte per forza da protagonista ma da collaborare con grande serietà ad un processo non dico io odio sempre parlare di Rinascente in parlare di rinascita di rivitalizzazione della vita culturale di Firenze parliamo di futuro
Parole dure di essere può essere una bella pedina per effetto quindi l'entusiasmo c'è ho finito davvero buon lavoro io spero che questi due giornate consente a tutti di riflettere su questo grande tema che Enzo Siciliano ci ha proposto la parola Italia
La parola è tale concretezza è un'attualità della parola Italia ringrazia tante vi auguro buona permanenza
Il professor Mottura presidente della banca
Graziato Fazi numeri
Di banca boschi canali con il vicepresidente della medesima qui presente
Massimo D'Alema si desidero rivolgere timore gratuito particolare al gabinetto scientifico letterario mi piace sottolineare queste due prove
Qui si è nella persona del suo presidente dottor Fazzini per aver organizzato questo prestigioso convegno banca toscana è sempre lieta di contribuire finanziariamente e non solo
La iniziative culturali significative come questa
Iniziative soprattutto orientate a valorizzare le identità delle nostre radici culturali credo che questo abbiamo bisogno dappertutto e anche nelle imprese
Come quella che io rappresento
E ringrazio molto anche il signor sindaco per aver offerto questa spettacolare ambientazione della convegno e al benvenuto a tutti i partecipanti che ci onorano qui della loro cortese presenza aggiungo un ringraziamento particolare a tutti i relatori
E concludo ricordando che il tema del convegno coinvolge Banca Toscana io non so toscano lo ricordo spesso ma questo mi consente di identificarne il meglio di capire meglio certe cose mi sembra che Firenze abbiamo avuto sempre un ruolo determinante nella storia dell'Italia
Banca Toscana avuto un suo ruolo così determinante nella storia di Firenze ecco quindi coinvolgimento che io sento da parte nostra e quindi con questo sentimento di istituzionale orgoglio signore e signori vi auguro buon lavoro
Posso continuare
Grazie
Va bene grazie io credo che si possa si debba senz'altro passare alle relazioni
E quindi indirizzo Enzo Siciliano a a dirci la sua relazione
Che poi tra l'altro hanno un ruolo particolarmente esplicativo perché ha questo titolo i perché di un convegno e credo anzi
A Firenze
Negli anni Venti e trenta di due secoli fa
Ad esse si discuteva di quel che gli italiani che avevano voglia di esserlo
Intellettualmente politicamente
Avrebbero portato in una possibile Italia futura quale in quale idea di quali esperienze personali
Quali idea di Stato le quali valori morali e conoscitivi
Ne parlavano liberali cattolici democratici laici di tradizione illuministica
Ho avuto l'idea di questo convegno più di un anno fa lo ricordava
Ne parlavamo abbiamo parlato molto con Giovanni Ferrara
I come disegnarlo
Certamente di fare invitare Manni parlavo
Lei parlava anche a Roma e devo dire che molti amici in qualche modo hanno concorso che questo convegno
Fosse quello che ci Alfredo Reichlin qui Arbasino
Ci ha mandato un un saluto un augurio
Nel suo stile la pagina culturale di Repubblica stamattina
Mi sono veramente felice
Che Marcello Fazzini Giovanni Gozzini
Che ha raccolto il testimone
E la con l'aiuto della Banca Toscana ci hanno consentito di essere qua e che quel disegno
Così faticato
Lasciatemelo dire
Abbia avuto finalmente concretezza dunque qui vicino che ha avuto l'idea di questo convegno somma di considerazioni
Che venivano da un lato un paese teso a farsi di parte d Europa cosa portare come italiani in Europa
E dall'altra parte un paese in sé fortemente diviso
Distorto da velleità particolaristiche
Da egoismi anche rissosi
Che andavano a mettere in discussione storia e storie
Valore e valori
Della stessa unità nazionale
Dati che sembravano
Acquisiti una volta per sempre e per tutti
Attraverso il lungo travaglio dei due dei soci
Dico tu Risorgimento
Io appartengo a una generazione
Che per lo più ha preso a dare nel tempo della conoscenza
Della giovinezza
Finendo gli anni quaranta lungo gli anni Cinquanta
Alla parola Risorgimento il significato esistenziale credette leopardi
Alla conclusione della sua esperienza Serena pisana
Mi convinsi sono convinto ancora da quegli anni
Che il sorriso della vita è stato offerto al nostro Paese per la prima volta dal va pensiero di Giuseppe detti
Quindi restituito questo sorriso
Dall'arrivo degli Alleati in Sicilia con gli accenti del boogie woogie
Ogni secolo ai proprio con ritmo
E il proprio destino
Su quel ritmo
Rossellini per esempio passò da un film come un pilota ritorna a Roma città
E la cultura letteraria italiana
Che la cosa entro cui mi muovo passò da me la fumo di Antonio Baldini ai sentieri dei nidi di ragno di Calvino la ragazza di Bube di Cassola a primavera di bellezza di Fenoglio e poi a Bassani a Pasolini
E così via
Insomma quello che allora dopo aver letto Gobetti e Gramsci mouse cominciando le differenze che li dividevano ma pensando di utilizzarle in un sintesi futura
Chiamavamo per niente sfiorando ancora i vent'anni
Nuovo Risorgimento
Aveva in parte già concluso un processo duro e difficile
Suggellato nella carta costituzionale della Repubblica
Di una Repubblica finalmente fondata sua libertà e sul lavoro
Il processo di questo nuovo Risorgimento era stato travagliati
Una lunga catena di eventi tragici
Ma per via di esso la parola Italia aveva finalmente una sua realtà una sua concretezza civile e democratica
Quella parola che era stato oggetto di un sogno
Da Dante a Petrarca
La Machiavelli e Guicciardini
Da Foscolo avevo parti anche da De Santis sulla Benedetto Crush
Mi sembrava però questa parola
Mancasse di ulteriore contenuto meglio saltato con la contemporaneità
Concretezza civile ma anche concretezza vitale era L'Unità finalmente compiuta non il nome un'astrazione concettuale
Me di un'utopia negativa
Quale poteva essere quella che in modo sostanziale stava al fondo del cosiddetto Stato etico rielaborato dal fascismo
So bene che non mancano
Con loro per i quali questa idea di unità non avrebbe alcuna concretezza
Tuttora
Anzi ne parlano ancora convinti un'astrazione una inclusione
Anche nociva
Non vedo questa Rebbe davanti alla realtà
E ci sono anche coloro che dicono
Che si tratta di un'idea calata dall'alto
L'elitaria
Dall'altro di concezioni appunto del tutto intellettuale
E che l'Italia popolare casomai è nata altrove per via recondite
Nelle migliaia di piccole parrocchie sparse lungo gli Appennini nella Arms nella pianura padana candida e altri giù giù fino ai calanchi della Calabria della chiusura
Nel Salento delle Murge
In Sicilia l'Italia popolare si sarebbe formata in modo impalpabile sulla lingua e le giaculatorie del catechismo ancora
Sarebbe nascosta la
E innegabile
L'attività unificante svolta dalla Chiesa cattolica dalla Controriforma in poi
Per questo Paese in cui viviamo fu un processo parallelo i cui Cristiani democratici si sono fatti portavoce ma non come di un processo esclusivo o più vero
E più reale
Ma di un processo che con l'altro cosiddetto processo elitario
Non poteva non andare in sintonia
Sul poteva fondersi
E con esso
E così fu
Alla costituzione di un patto di un feto Us
Che Matteo che si è proprio la Costituzione repubblicana del quarantasei
E quella Costituzione libertà e giustizia ebbero il significato più alto
Libertà
E giustizia per tutti
Così che se il partito fascista con i suoi rituali e le sue formule fu dichiarato incostituzionale
Il partito nuovo e si ispirava alla concezione sociale del fascismo entrò in Parlamento ed è stato parte integrante della vita della rete
Di sicuro la guerra fredda congelò la naturale dinamica di cui la nuova Carta repubblicana aveva bisogno per realizzarsi
Nella sua interezza
Quella guerra aveva congelato al fondo dell'animo del Paese pozioni di anticaglie antropologica
Più forte spessore di conservatorismo
Questo non mancò di farsi sentire
Di affiorare con intenti spesso torbidi
Dai contorni tuttora non chiariti del tu
Ma il patto comune
Tuttavia tende
E la stessa lotta politica anche aspra
Non ho avuto mai negarlo
Ne si è spinto mai a ipotizzare soltanto di scioglierlo
Con gli anni Novanta però si scoprì che i valori fondanti il fetish del quarantasei non erano più condivisi
La lingua del Paese
Era diventata progressivamente una certa dei modi accidentati in cui una lingua diventa
Una
Era diventata tale lungo i canali spuri della televisione attraverso gli slogan pubblicitari
Attraverso i giornali
Attraverso i testi delle canzoni
E anche nel romanzo italiano del secolo romanzo ignorato svenduto per poche lire
Ricco invece di una complessità prospettica tutto ancora da scoprire
Italiani in questo secolo
Lo voglio dire hanno saputo raccontare se stessi
La difficile vita che hanno vissuto
Magari un'esistenza molecolare
Parziale
Perché imbevuta di idee povere
Non di poveri idee
Ma l'hanno raccontata
Era ciò che avevano da raccontare
Perché tutto questo poi non sia riconosciuto
E cioè che gli italiani
In se i loro stessi non vogliano riconoscersi in ciò che hanno avuto la capacità di raccontare
Non è masochismo ma per un tradizionale tipico direi antropologico modo per cui non amano guardarsi allo specchio oggi si con franchezza cosa sono
Cos'hanno vissuto
Pur vivendo appunto alla loro vita con intensità
Ma al di là di quell'evento decisivo e cioè del consolidarsi
La lingua omologata come diceva Pasolini cosa era nel profondo
Il mondo italiano per la spirale dei suoi ideali più che per i suoi bisogni pratici
Dal sonno dogmatico imposto dalla guerra fredda ci siamo svegliati divisi da una insopportabile violenza parolaia
Persino sotto l'ombra di un populismo etnico fino ad allora sconosciuto alla nostra cultura alle nostre abitudini di vita
Il terrorismo
Conclusa la stagione del sangue restava e arrestato
Gli stracci di una lotta generazionale istituzionalizzata attraverso i veicoli dei media droga necessaria per la sopravvivenza che Specchia la progressiva paralisi morale
Culturale
Conoscitiva
Visco citazione di una Padania che non fosse per niente Italia anzi pensata come un germe dissoluto Orio e liberatorio scambiando il Carroccio per un simbolo parzialmente localistico
Sembra la metastasi più rancore
Per cui radici affondavano chissà in quale feuilleton cento non me le pagine ancora stupefacenti per intelligenza e bellezza di un Carlo Cattaneo o comunque in una storia vissuta nel vero e davvero
E pure della metastasi deve essere con osservata come sintomo di un male ancora più intimo diffuso
Che riguardano questa o quella Regione d'Italia ma tutti noi italiani
Male che ha lentamente eroso vitalità
Speranza
E lei ha deviate fatto impazzire
Un male L'Aquila di accertarne le paure di un ceto anche felicemente rapidamente arricchitosi ma che teme
Proprio nel confronto con l'Europa un confronto che si va facendo sempre più serrato sempre più incalzante di smarrirsi fisicamente
Conso come di non aver elaborato identità alcuna al di là di quella che può offrire un rotolo di danaro
Messo sotto il materasso secondo alcuni vecchi Minotti
Mai smaltiti costumi contadini sia pure mi travestimenti della New Economy
Ma italiani dunque cosa portiamo i e in in Europa i nostri mali o i nostri valori
Portiamo la forza di una tradizione forte perché fortemente elaborata o portiamola risulta di Paolo di paure arcaiche
Per motivi elettorali abborracciati in questi ultimi Nesi alla Padania è stata messa la sordina con la mordacchia a scelta
Anche se il seme dell'intolleranza alcuni frutti li ha lasciati maturare
Si sente invece molto parlare
Di un'idea di patria e Italia in cui tutte le vacche sono grigie
Dove i valori della democrazia tono residuo di una melassa senza storia
Nessuno sembra più abbia combattuto sia morto Perissich quando invece è stato tragicamente necessario combattere dei morti ci sono stati da Duccio Galimberti otto milioni
Piuttosto si tende a dire che i morti ci sono stati in parti uguali sui due fronti nobili entrambi
Il dolore di fronte alla morte
Per quel che esso significa nella vita non a colori
Ma l'autenticità esistenziale della buona fede non cancella il senso storico dei fatti
Per la storia di un'idea di patria
Non tutte le vacche sono che riduce
E l'idea di patria viveva valore soltanto se si riconosce
Che chi è morto per essa lo ha fatto per la conquista di quei beni generali che hanno il nome di libertà di giustizia
Cosa fosse la dittatura
Combattendo contro la quale sono morti in tanti ignoti e no
Appunto da Duccio Galimberti Acciarini intorno ai un genio Colorni ai fratelli Cervi a don Minzoni non c'è bisogno di ripetere che in quella dittatura fosse annidata anche un'idea disperatamente fattiva
Di patria non possiamo neanche negarlo
Ma quella disperazione
Fu tale da stringersi in modo indissolubile all'espressione più tenebrosa e distruttiva del pensiero negativo novecentesco il nazismo
Ne fece il proprio alleato
E il nome di esso mando morire i propri ragazzi quindi che questo possiamo dobbiamo dimenticarlo
Purtroppo
Purtroppo per qualcuno
Dall'altra parte c'erano i comunisti
Ma quei comunisti italiani di specie per lo meno singolare
Perché arrivano imparato a conoscere il marxismo sui libri di Labriola di Croce e di Gentile
Perché ce lo dimentichiamo questo
Quei comunisti anomali firmarono il fetish il patto fondativo della Costituzione repubblicana con laici e cristiani democratici perché avevano lottato condono
E queste si sono strane cose di un Paese che rinasceva o cose per niente strane son le cose civili di un Paese che finalmente accetta
La propria complessità
Così la repubblica fu il risultato partecipi dei dite diverse e connesse fanno muro tutti resi liberi dal sangue sparsi
La pattuglia italiana nata dal secondo Risorgimento fu proprio questo
Una comunità di uomini liberi fondata su una libera scelta garante garantita per tutti anche per chi aveva combattuto contro di essa l'Alitalia conobbe un lampo di felicità
Tra i calcinacci di tante macerie le strade sventrate
Il pane di farina di riso e le scatolette di corpi
Ma gli anni novanta
Sparite le ideologie hanno mostrato quanto bisognasse fare
Ancora perché il patto sancito dalla Costituzione diventasse efficace identità come quella identità fosse ancora qualcosa di aleatorio
La prospettiva europea ha accelerato la crisi e le paure
Nelle ridicole accademie della cosiddetta post-modernità otto sembra essersi fatto più fragile
Le prediche inutili di Luigi Einaudi tornano attuali
Ma c'è qualcuno che le legga
E mica distrutti duttilità ancora intatti
Perché il che riguarda la scuola idealismo economico l'assistenza sociale il valore della Costituzione sì c'è qualcuno che risposta ottiene
La libertà è una parola dal significato difficile temi a meno che non la si voglia declinare per il verso più corsivo ineffabili mente corsivo giusto il lessico della media dei media spazzatura che a citarlo forse credo non affronterò la sacralità
La regalità di Palazzo Vecchio
Le faccio come caccia militare
Ho passato buona parte
Degli anni novanta verso il
E ho sperimentato quanto
Fra quelle pareti di libri e dica
L'idea di Italia potesse essere
L'oggetto fisico
La storia si costruisce da sé
Né la spontaneità del proprio di venire
Adesso è tutto questo era palese fisicamente tangibile
E il modo in cui le carte i libri di Cecchi De Benedetti di Pasolini
Dirà fine Mafai di Bonsanti
I Brancati di Salinger di Landolfi di tutti gli altri
E i tanti fogli dispersi sparsi densi di intelligenza di passione andavano sempre unicamente anche confusamente ad affiancarsi fra di loro
In quelle carte d'urgenza d'una redenzione dell'idea di di tattica di nazione e senso di una vita futura frutto di inerti autistica velleità e prospettiva di una volontà comune
La politica può permettersi se la vogliamo
Una identità storico-culturale
è più difficile
Da qui erario
E per questo leggevo anche con sgomento
Del diffondersi di una tesi sulla morte della patria che fruttava per alcuni una ben storta nozione di Repubblica
Idea di questo convegno
Di un incontro che mi auguro possa essere per tutti con qualsiasi idea si sia venuti qui
Un confronto proficuo
Mi è nata di conseguenza
E a te e credo che la parola Italia non sia flatus vocis ricordava poco fra
Il sindaco di Firenze
è una parola da cui concretezza sta nella realizzazione di una vera democrazia
Nel sentirsi vivi non con concerto di idee condivise nello spettro di una molteplicità di pensieri di cui gli individui
Con le loro differenze necessarie
Sono ragione è necessario
Ma lasciatemi ripetere trattate non morì l'otto settembre del mille novecentoquarantatré
Nacque invece dobbiamo difendere certezza
Questa certezza non dobbiamo cancellarla con le necessità polemiche del presente con il Como d del presente non facciamo le musiche strumentali per farle sfigurati offendere in modo ciò che noi siamo
In un saremmo indulgenti nei confronti di quella abitudine quasi antropologica dicevo che abbiamo italiani non guardarci allo specchio
Rifiutarci
Alla nostra immagine
Se facessimo continuassimo a fare un uso strumentale di questo appunto sfigura Lemmon offendere Moccia quindi usiamo Tolle toglieremo spessore alla storia
Che abbiamo costruito e che i nostri padri hanno costruito per lui e dei quali non dobbiamo rendere muta la testimonianza vedremo che la patria è una locuzione appunto storico culturale di cui
Sono andati hanno dandosi lunghi fili del tempo umbre e luci
Ci sono nostro sangue
Leo Valiani ha raccontato in tutte le strade conducono a Roma
Mi chiedo sempre per quel questo libro non venga più fatto leggere ai nostri ragazzi è sparito dai cataloghi degli editori
Racconta Valiani Duca che nel quarantuno
Emilio Russo raggiunta l'ombra a nome di Giustizia e Libertà
Affermò categoricamente che non ci sarebbe stata qualche cooperazione esplicita da parte dei resistenti italiani con l'esercito alleato senza garanzia sulla futura integrità nazionale e territoriale in Italia
Il governo inglese quel quarantuno non diede alcuna garanzia su questo
E lusso non firmo nulla
E torno alla lotta clandestina in Francia
Essere italiani aveva allora
Un significato forse più semplice e più immediato
In quanto oggi
Possiamo concepire
Interessi di parte si sono vissuti con l'intensità obbligata perché si riverbera in un interesse collettivo diventano il sale di una società civile
E questo l'amor di patria di cui persino il pessimista le OPA scriveva di amor di patria come una virtù grande
Perché questa virtù
Abbiamo base durevoli e ricca diceva sempre mio padre
Quindi vi dovrà essere capace di superare il confine stregato del proprio particulare
Altrimenti parole di Leo Pardi resta la morte del mondo
E noi non soltanto come italiani
Non siamo cosa
Che possiamo dimenticarci del mondo
Grazie
Che dire ringraziare almeno ringraziare Enzo Siciliano nella sua
Verrebbe fatto di dire emozionante
In un certo momento anche emozionata relazione
Grazie
A questo punto credo che sarebbe opportuno pregare il signor Ministro professor Tullio Di Mauro di svolgere la propria relazione
Oggetto Italia la lingua come il ritratto implicito ed esplicito di un Paese rinato grazie
Ringrazio il Gabinetto Vieusseux questo rinnovato
Invito maturato più di un anno fa
E che si aggiunge agli altri che mi hanno portato qui in altre occasioni versione
Ricordare ripercorrere altre vicende
E a ricordare anche un amico che ha avuto tanta parte diverse come Marino RAI
Che cercherò di trattare non troppo a lungo
Il tema che mi è stato assegnato avevamo concordato con Enzo Siciliano non nostra
E di resistere alle tentazioni di divagazione per la verità quasi tutto quello che voglio arrivare a dire voglio dire si può restringere in poche cifre
Sono cifre che desumiamo dagli annuari dell'Istat
E anche da quella bella cosa che è nata in questi ultimi quindici anni che sono le indagini multiscopo dell'Istat che ogni due tre anni fanno il punto della situazione su un grande campione di popolazione italiana
Di ottanta cento mila persone son tante nostre abitudini e propensioni comprese le nostre abitudini linguistiche
Sarebbe bello se accanto a tutte le strade portano a Roma
Praticarsi modi più la consultazione di questi volumi dell'Istat come non solo per conoscerci
Nelle nostre virtù e in qualche nostro forse difetto e comunque nelle nostre qualità ma anche perché Cil vaccino avrebbero
Dal dare qualunque credito a qualunque sondaggio pubblicato da qualunque giornale su qualunque argomento
Perché
Ci sarebbero capire il nome nelle corse quanto è difficile
La esazione di risposte da un campione credibile e ben organizzato di persone
E forse questo danneggerebbe naturalmente le imprese sondaggisti che o forse sarebbe anche un vantaggio per la comunità nazionale ma questa appunto in una di quelle divagazioni che vorrei evitare da questi volumi
Riceviamo le cifre le due la coppia di cifre che a me pare
Essenziale
Dopo lunghe tattiche Enzo Siciliano piace nato
Sobriamente
Anche noi non fiorentini e non toscani abbiamo imparato a parlare
La lingua italiana
Bene o male con qualche boccale fuori posto
Con qualche doppia in più e qualche doppia in meno
E il novantacinque per cento di nuovi anche non toscani
E non romani per la verità romani di Roma
Partiamo Italia
Però
Solo stando ai numeri dell'Istat solo il cinquantun per cento all'incirca della popolazione apprezzo la licenza media dell'obbligo o titoli scolastici superiori
Il quarantanove per cento metà della popolazione
Parla italiano ma si è fermata alla licenza elementare quando tutto è andato bene
Direi che la filigrana dell'uso linguistico contemporaneo
Passa attraverso la si scorge attraverso queste due cifre attraversò la di simmetria che c'entra l'uso di una lingua di antica tradizione e un po'complicata
E carta
Di una lunga storia che porta tutta con sé fino ai nostri giorni ciò che non avviene altri grandi lingue europee
E
Una popolazione che buona
Visto che non ha avuto dalla scuola
Nei tu
Gli strumenti
Necessari a maneggiare
Se si scava meglio in queste cifre
E in qualche altra che fanno da contorno
Quel che sto tentando di dire forse si delinea ancora meglio
Quella metà che ha preso la licenza media fatta solo per una fascia molto esile
Da persone che hanno fatto diversità ho preso un diploma
Ma questo qualcuno mi dirà conta poco
Ebbene se posso pensare a mie esperienze personali devo dire che uno dei più efficaci e straordinari oratori
Era
Ancora
Ma ormai in disparte un
Uno di quelli che a Roma si ottengono sentirsi chiamare borgatari ma noi richiamiamo borgatari abitanti delle borgate che esistevano intorno a Roma molto popolari
Quando l'ho incontrato cornuto l'occasione di conoscerlo direttamente
Era un consigliere della Regione Lazio era stato presidente borgata borgate di Roma
Natalini tellurico e il compagno Natali
Oratore efficacissimo che prendeva in giro noi intellettuali
Di sinistra prestati in quelle in quell'epoca a a a al Consiglio regionale del Lazio
Che ci ha prontamente restituito poi chic cosa visita civile ci prendeva in giro dicevo io non so come voi quando parlava parlava Buonitalia Lodi e faceva i comizi straordinarie io non so come voi
Che voi avete fatto la prima seconda terza quarta Ciriaco cioè andare all'università vi siete laureati
Io sono una persona seria ho fatto tre volte la prima quattro volte la seconda cinque volte la terza poi mi pare ma Beethoven bottega lavora
E quindi non era mai andato oltre la tessera
Però controllava molto bene da lì
Del resto abbiamo esempi intorno a noi
Un va preso da lui che non ne fa mistero
Perché non crede che i titoli di studio siano
L'accesso obbligato
Una via d'accesso obbligata alla
Politica
Il ministro Ottaviano Del Turco che parla comproprietà
E anche discrete letture su questo ora tornerò non sulle vetture Del Turco sulle vetture di noi tutti
Del Turco alla terza media
Soltanto
Non si sente pro quindi non sto facendo un discorso di correlazione meccanica tra titolo di studio e capacità di controllo e la lingua ci sono le eccezioni
In alto per così dire
Però Dio ne liberi ci sono anche le eccezioni in basso
Laureati che s'grammatica non diplomati che non mettono bene in fila due parole quindi la media poi è quella che ci aiuta mediamente e probabilmente difficile un buon controllo se non si è fiorentini
Se non c'è fiorenti otto scaligere
E difficile un buon controllo di una lingua come italiana senza una discreta competenza di studio o senza buone letture
Come quelle del ministro Del Turco
è però buone letture significa avere un po'di libri tra le mani in caccia
E poi legge
E allora questa è l'altra cifra da ricordare
Veniamo a sapere che i libri non scolastici rilegge solo il ventitré per
Della popolazione italiana che non si perita di lire non vengo mai un libro all'anno
Appartengono a questa fascia
Un sempre dati Istat e non vi sto inventando rinvio per l'occasione
Un quarto dei laureati
Non legge mai libero nell'anno e un terzo dei dirigenti imprenditori di una categoria definita dirigenti imprenditori capi d'azienda alti ufficiali
Questo significa che la classe dirigente del Paese non per un buon terzo grande dimestichezza con le letture tuttavia certamente parla italiano
E qui io avrei finito il mio compito nel senso che certamente queste cifre dicono che quello che Giacomo Devoto chiamava un uso responsabile della lì
Un lusso
Che sa oppure giustifica il perché di certe scelte di parole in pietra
In rapporto ai propri interlocutori e che in grado di capire di capire davvero e parole degli altri collocare le parole il loro senso i loro interlocutori
E beh insomma un terzo della classe dirigente tecnicamente dirigente di questo Paese e buona parte della popolazione quest'uso responsabile
Ha difficoltà esercita
Poi se volete Conti
Presidente c'è una certa sul posso contributi
Allora se continua la rete avere pazienza sette mi abbandonerò lasciando i numeri a quello che è il nostro antico amico e maestro Rosario Romeo chiamava il complesso di Clelio peggiorato naturalmente dalle deformazioni che un linguista a nel subire e condividere questo complesso
La parola Italia
Prima osservazione da fare non è un flatus vocis ebbe cioè voglio dire questo però è anche naturalmente un flatus vocis cioè corpo fonico
è una parola che ci viene dal latino non è però tutta la storia non vi racconterò più una parola di probabile origine greca
Curioso
O per lo meno
Italo a voi in Italia è una parola di origine greca i greci l'applicava hanno a quella parte a loro più vicine inizialmente Calabria
Calabresi ionica Puglia e l'Italia erano le popolazioni di quelle parti e poi un po'alla volta
Il nome è stato esteso non dei greci ma dagli abitanti stessi anche dei greci
Un po'alla volta è stato esteso lentamente al resto della penisola e poi ha varcato
In senso opposto a quello di Giulio Cesare il rugby come e si è esteso alla
Alla Valle del Po
Ha molto lentamente e con
E con una differenza mentre Italia è stato a accetta
Dai romani
E nettezza latini
Italia e peggio ancora italici ha conservato ma qui ci sono storici come Giovanni Ferrara e conoscono questi testi ha conservato
Un che di allungo che in
Mario utili di con consapevolmente marginalizzato auto emarginato nel contesto dei procederà dei patti
Che Roma stringeva insomma l'Italie c'erano i non romani
In parecchie e e e non includevano i rom
Italia viene di lì
Però da questi testi latini viene in una forma che però
I linguisti sanno a qualche particolarità se fosse stata una parola
Detta
Di generazione in generazione
Nelle parrocchie
E dei vari
La parola dovrebbe suonare Italia come sono in effetti in qualche dialetto
Italia
Come figlio o come figlia
Invece il suo ma Italia allora questo indice non di interruzione di tradizione ma del fatto che c'è stata una tradizione scritta gestita da quei pochi che sapevano leggere che ha garantito
Questa permanenza
Del flatus voci sulla tv
Italiano invece è una parola Italia
L'aggettivo sostantivo italiano è tutto italiano
Non esiste infatti in questa forma
E è una creatura figlia di Italia usata in questo modo dopo otto non Italia e quindi italiano in un italiano
E che cosa voleva dire da quando e come
Si usata questa parola
Come come come dicono gli storici da una fase recente cioè da molti secoli naturalmente ma gli storici hanno prospettive lunghissime quindi da poco tempo relativamente i testi latini medievali ignorano fino ma assai poca questa parola italiani nei testi latini medievali continua a chiamarsi italici
Spesso con l'y piuttosto non altrimenti italiano appare tardissimo in realtà italiano comincia apparire e alcuni testi toscani del della fine del Duecento però per esempio padre Dante
Padre la lingua italiana nella commedia non usa mai Italia
Gli italiani non richiama italiani ecco perché vi faccio perdere tempo li chiama se li deve mentre è chiarissimo
Nel quadro mentale culturale nella lingua di Dante che l'Italia c'è
E ne descrive i confini e quella descrizione attraversato i secoli Carletto quello che tu chiamali sogno
E lo sanno e non lo scoop forse qui dentro non ce lo siamo dimenticati in macchina
Questo libro
Abbiamo fatto da spina dorsale attraverso le generazioni del senso della esistenza della patria italiana
Lo sanno nelle Litta Little Miss sparse nel mondo dove accanto agli spaghetti al tricolore al ritratto del Presidente della Repubblica in carica c'è sempre da qualche parte bruttissimo
Eh sì ha detto però singolare busto di Dante Alighieri che sta lì col suo masso ad unico
E come mai c'è quello e non ci sono altri e perché se lo ricordano e vedremo cosa significa il ricordo
Nella emergenza delle parole che ci interessa dunque qui l'Italia c'è però la parola per dire italiani non c'è ancora e Dante si ingegna
Cerca metafore fa giri di parole ma il sostituto più corrente latino
La tv
Ben nove CIPE fiorentine accettereste mai che io in maggioranza che io legga Dante quindi non vi leggo i passi non vi leggo i parsi Dante ma quando deve dire ma insomma atout che regola e son latino latina vorrei dire
Che e Pellegrino come dice anime del Purgatorio peregrino in Italia nelle città
Cioè ho vissuto la mia vita interventi e latino e questo c'è anche nei testi dottrinali non è un ghiribizzo da da uno che sta scrivendo terzine nei testi dottrinali
Nella De vulgari l'occhio
Quelli che usano la lingua del sì rispetto ai provenzali Ettore Celli sono i lati dicono sì
Arroganza
Arroganza
No non è arroganza ma combinarsi di diverse arroganza culturale di latino era la lingua di cultura e di tutta l'Europa perché i peregrini nelle città italiane
Spudoratamente loro dicevano di se stessi siamo la tv
In contrapposizione agli atti
Beh per un combinarsi di fatto
Uno che possiamo vedere in negativo che ha segnato tutta la nostra storia e ancora ci portiamo addosso nelle conseguenze che Dante individua proprio lui
Sempre in nel trattato già citato
Cioè la mancanza di un'aula dice Dante di una corte di un amor di una monarchia di uno Stato unificante
Con un suo nome unificante che si estenda a tutta quella evidentemente esistente Italia
Questo ma
Pesa cioè qui
Quella che Fernando Rodella in uno straordinario affresco storico sul mondo mediterraneo del Rinascimento chiama Lenzi niente Blears la meravigliosa debolezza
Storica costitutiva dell'Italia la presenza cioè di quelle che oggi chiamiamo le cento città quando facciamo propaganda elettorale e cioè le tante immerse divaricate capitali italiani
Un'Italia una ricca di capitali privati
Profondamente
Palermo e Parma
Torino Roma Firenze Napoli Venezia sono mondi diversi aperti diversamente dal resto del mondo
Allora
Era difficile non parlare di palermitani siciliani napoletani veneziani dove trovare il nome latini
In qualche modo ci Utah
La difficoltà si è protratta lo sapevano gli accademici della Crusca che quando devono nominare
La lingua di cui fanno il vocabolario non sanno bene come chiamarle restano incerti e non la chiamano
E dicono vocabolario degli accademici della Crusca
E poi nella prefazione si ingegnano di che lingua stanno facendo il vocabolario
Allora c'è una bellissima per interessi straordinaria la lingua che tutt'altro Paci invidia c'è ammirate perché i nostri grandi caspita così si chiamava l'italiano perché accademici della Crusca perché non
Perché perché perché non era consolidata la possibilità di già c'era la possibilità di chiamare italiana
La nostra lì
E poi però c'è anche un altro fatto è quello che poi mi riporta tranquilli alle cifre
E cioè ebbero
Che tra tutte le lingue nate dal latino
Soltanto alcuni dialetti del Logu d'Oro
Possono gareggiare con i dialetti toscani e quelli centrali in particolare in particolare misura il fiorentino e in misura ancora più particolare il fiorentino nella forma scritta
Del Trecento possono gareggiare in vicina
Sa al latino
E tre miei colleghi storici della lingua devo dirlo per onestà questo discorso
Non è non so perché insomma non passa e quindi quando si dice ma perché il fiorentino è diventato la lingua nazionale italiana
Tutti rispondono perché ci sono state le tre corone grandi scrittori del trecento e poi con sobbalzo marxisti dico diciamo economicistico perché ci sono stati che è vero i grandi banchieri toscani
Vero vera luna era l'altra cosa ma vero anche nel fatto che per medici notai
Preti monache monaci abati monsignori e tutta la popolazione lo strato colto piccolo strato colto
Della popolazione italiana dentro trecento un testo fiorentino e un testo
Loro saper dovremmo sapere il latino e cioè niente da fare l'italiano era un offriva dei testi immediatamente trasparenti il lombardo o napoletana no
E questo certamente agevolato enormemente la diffusione dell'italiano dei ceti forti della penisola
E sole celtico
Fuori di Firenze e di Roma
Allora e
Mi pare di intravedere un sentiero attraverso il quale forse riesco a portare di nuovo la vostra attenzione alle cifre che evocando
Questa vicinanza genetica
Del toscano antico e quindi poi dell'Italia al mattino
Ha fatto sì
Che per citare
Leo Pardi anche da questo lato del tavolo
Dei testi straordinari
Tutti dovremmo conoscere a memoria che insomma lo Zibaldone
Io Leopardi anche so per dire anche che era un grande filologo è anche politico e
Persona molto simpatiche grande prosatore ma era filologo un invito diciamo oggi diremmo
Si accorge che riflette molto su questi fatti rapporti tra le lingue da dove vengono le lingue come vanno come tornano come si intrecciano
E dice attenzione c'è questa lo dice già lui questa prossimità del toscano dell'italiano al latino
E questo fa sì che il latino resti come si è arrestato ma che oggi lo sappiamo meglio di lui questo solo ed è stato nei secoli una specie di serbatoio da cui prendere di peso espressioni
Italianizzare le molto facilmente immetterle nel vocabolario senza qui l'osservazione di leopardi senso senza che la
Novità benché assolutissima
Appaiata
Perché si componga con il grande fiume della lingua già parlata già consolidata due insistente la novità tratta dagli atti benché assolutistici
Questo per dirvi che
C'è stato un rapporto di singhiozzi continua secolare tra italiano latino incessante
Per secoli a parte i fiorentini che sanamente il latino se ne erano dimenticati e di cui non per caso forse Carducci diceva
Centocinquant'anni fa con cattiveria
Trentino e quindi scrive male cioè era un sillogismo rovesciato non poco irritato diciamo parte i fiorentini che
Ma è già un anno sempre maneggiato l'italiano indipendentemente dal sapere o non sapere il latino
Coloro che in in nel in Italia sono stati depositari della tradizione di uso dell'italiano
Lo hanno fatto con le mani sporche di latino pulite latino l'hanno fatto nella luce della tradizione della l'attività antica e mode
Se fino a un certo
Finché sono stati in pochi
Finché l'italiano fuori della Toscana è rimasto una lingua di eletto molto ristretti
Adesso non so se c'è Arrigo Castellani nella sala colui
Abbiamo avuto delle discussioni su questo punto ma vedete i margini dell'ottimismo dove arrivano
Io credo di avere stimato e purtroppo continua a essere convinto che coloro che sapessero parlare fuori di Firenze ma inclusi Tosca
Italiani nel mille ottocento sessantuno fossero non più del due virgola cinque per cento della popolazione
Arrigo Castellani dice che io sono troppo pessimista tanto per tradurre in soldoni amicali la faccenda e dice no erano molti di più erano circa l'otto otto e mezzo per cento della popolazione
Insomma nove italiani su dieci non conoscevano l'italiano
E quindi anche quell'uno su dieci secondo me quel due su cento che
Sapeva parlare italiano poi non lo parla
Perché
Scendo per strada aveva nove se non novantotto probabilità su cento io essere capito parlando italiano
Di conseguenza ho già raccontato anche tante volte
La storia di Cavour che non sapeva parlare italiano che si è fatto tradurre in italiano nel suo primo discorso agli italiani in Parlamento o di Manzoni che parla benissimo francese scrive anche Benicio procede
Non pare parlava dialetto milanese quando
E racconta lui stesso e quando doveva scrivere
Mentre quando scriveva francese scriveva Currenti Calamo quando doveva scrivere in italiano ad appendere i vocabolari e grammatiche dire come si dice e si dirà così con quell'altro mondo
Perché non c'era esercizio uso di lingua
Beh finché la situazione è rimasta questa è c'era una comporta e felice convergenza tra
Che sapeva il latino chi sapeva d'Italia tolti poiché rettili se ci sono ancora i fiorentini qui ci sono si l'otto lo usano indipendentemente dal sofferenza per il
E quindi con grande libertà
Ma noi o imparano anche il latino oppure no imparavano neppure l'italiano ha detto così o quelli che imparano l'italiano erano quelli che imparano anche i lati mettetela come volete
E quindi
Però se straordinari
Il reggente
Di Benedetto Croce
Ho trasgressioni straordinarie di quelli che sapevano l'italiano lo sapevano in latino e coi trasgredire
Si divertivano come D'Annunzio a fare i periodi molto breve contro la grande tradizione
Classi
Ho ho provocato come Marinetti insomma facevano trasgressioni dietro cui c'è era però
Benzoni dopo l'uso
Compatto dell'italiano da parte di chi sapeva lati
Cosa voglio arrivare a dire beh
Che
La Repubblica democratica
Che abbiamo costruito col secondo Risorgimento ha cambiato
Questo quadro
Abbiamo abbiamo fatto trascorsa tra l'altro abbiamo imparato a terra l'Italia
Tutti qua
è ma abbiamo imparato per l'Italia
I progressi si sono andati accelerando di anno in anno
Però ci sono però per esempio
E padri della Costituente
Prima hanno progettato bene le cose
Quando dicevano almeno otto anni di scuola per tutti
Ma
Anche colte tanto più con la specifica
Quindi
Grande Fiorentino in Toscana come don Lorenzo Milani otto anni veri cioè non di bocciature come quelle dinamico Natalini ma anni di promozione progressiva
Otto anni significano la licenza
Media dell'obbligo questa è stata la lettura costituzionalmente scorretti sì ma secondo me ma una volta di parleremo tra Julie con i giuristi non tra giuristi
Però insomma è passata questa tesi nel mille novecentosessantadue ma è rimasto alla tesi fino fino all'inizio degli anni Settanta ancora inizio anni Settanta metà delle ragazzine Pezzini venivano buttate fuori dalla scuola media prima di raggiungere la licenza media
Insomma la lingua che era più facile per certi aspetti è stata imparata ma livelli alti di
Scolarità e soprattutto di consapevolezza culturale
Sono stati i più difficili da raggiungere i dati sono quelli che che vi ho detto insomma buona parte della popolazione italiana ancora oggi non neanche la licenza media la metà
Solo pochi hanno titoli sul territorio
E i libri sono una merce poco diffuso
Solo insomma per sette italiani più sette otto italiani su dieci non hanno un rapporto di consuetudine col libro minuscola
Stiamo cercando di cambiare queste cose naturalmente forse qualcosa ci riusciremo altri faranno in futuro meglio insomma qualcosa è avvenuto però questo CIPE atto e quindi di qui
Un quadro di cui a mio avviso sarebbe sbagliato nascondersi le contraddizioni
Positivo e negativo
Parliamo italiano ma non lo perdiamo
Con quella capacità di uso responsabile devoto ci chiede
E gli usi non responsabili rimbalzano da una parte all'altra perché intanto l'italiano è diventato una lingua viva quindi
Giustamente l'Accademia della Crusca svolge un'enorme attività dà consigli a non pretende di mettere le braghe più a nessuno
Ognuno parla come crede
Liberamente era attento bene e però navigano sciocchezze
Succede di
Di quel poveretto inquisito
E poi condannato a Mila no per avere
Ammazzato a pugni la propria come si dice convivente cioè la donna con cui conviveva
Che interrogato dal giudice che richiede ma insomma come andavano fra di voi le cose lui non trova di meglio che prende prelevare da
Fumetti qualche trasmissione televisiva uno espressione e usarla lì non sapeva io lo so lui che voleva dire le voleva dire no ci vuole voi non mi credete l'ho ammazzato a pugni dopo una discussione però io gli volevo bene ed esce avevamo un rapporto stupendo
Sa no non è pensabile che uno e e noi non parla così non dice io ho un rapporto stupendo tanto più con la signora
Ammazzata cazzotto invece ma indipendentemente dal fatto diciamo e il dislivello di stile che colpisce
E rischiamo tutti di dire cose del genere
Ci si appiccicano addosso
Quindi nel guai grandi del quadro positivo
In questa grande corsa verso l'istruzione che abbiamo vissuto
Di questa grande corsa ancora più rapida verso l'impossessamento dell'italiano ci sono dei problemi di consolidamento
Del nostro retroterra retroterra rispetto al parlare nello scrivere il nostro retroterra fatto di vetture
E Vibo Messico
Per questo e non
Non peraltro non peraltro
In questo i mesi abbiamo accettato molto volentieri un'indicazione che ci veniva dalla Commissione europea e quindi
Può essere se tutto va bene che nelle nostre scuole
Come nelle altre scuole europea accanto al possesso al buon possesso
Gli strumenti matematici
Generalizzato
Ci debba essere come asse portante di tutti gli insediamenti una buona capacità di controllo della lingua italiana per tutti anche per i bambinetti extracomunitari naturalmente lo specifico perché qualcuno
Ma ai più vocato su questo punto cento tutti dobbiamo parlare vogliamo imparare attraverso la scuola un solido uso dell'italiano e qui però vedete che sto cambiando vestito vi chiedo scusa torno a fare
Il professore ascolterò con molto interesse gli altri colleghi grazie
Grazie professor De Mauro
Grazie grazie mille anche per gli aspetti di estrema brillantezza te ha mobilitato ulteriormente l'interesse dell'uditorio invito il professor Cesare Garboli che è qui presente le percentuali
Come
Chiese
Bene i lavori possono continuare nelle previsioni Cesare Garboli è pregato di svolge la propria relazione il titolo è
La mia Italia
Ti prego eccetera
Dichiaro subito che
Le ragioni più la mia presenza qui
Non sono di carattere
O sono meno di carattere culturale
Intellettuale che non affettivo
Non
Consistono soprattutto un affetto simpatia
Schema solidarietà
Nei confronti non è colpa mia nasce nel microfono
Solidarietà simpatia e i confronti
Perché la Benetton riesce
I pugni esce convinto stamattina passato sotto gli occhi un magico libro
Pieno di belle frutto vanno benissimo non all'alchimia
Che qualcuno me ne faccia dopo
Simpatia affetto e stima prendiamo presidente nei gabinetti riesce
Razzini
Un uomo di Porsche fermissimo quanto all'apparenza solo alle e di Carrara raffinato e cultura
Queste solidarietà si esprime soprattutto perché gabinetto riesce
Come credo voi sapete uscire chissà perché in gran parte cerchi sapete
Ha passato un anno chi c'era la economici finanziario
Ma anche simpatia e affetto stima pene il presidente uscente il mio vecchio amico Giovanni Ferrara
Il presidente il direttore uscente
Siciliano
Il quale ha dato
Al diverse un rinnovato vigore negli anni della sua gestione
E
C'ha portato anche un soffio di aria nuova
Discutendo
Un po'
Una certa polvere che forse si era depositato sul restituzione
Il titolo
Di questo brevissimo intervento che io farò non è mio
Non mi sarei mai permesso che attribuire un milione la
La
Ha capacità di avere
In Italia in mente diversa da quella di tutti gli altri cittadini e parlano la nostra lingua
Il titolo viene siciliano
Mi è stato attribuito
Certo
Tutti noi abbiamo
Un'Italia in mente
E quando qualcuno decide di realizzare in Italia che ha in mente che si comincia a tremare
E avere qualche
Qualche sospetto
Io
Mi chiedo molto brevemente
Se
Essere italiani sentirsi italiani
Può costituire
Ho può avere costituito
Nel secolo appena trascorso
Un'esperienza
Traumatiche
E negativa
Per un cittadino del nostro Paese
Questo è l'argomento del mio intervento
Qualche tempo fa
Non ricordo quando è non ricordo dove
I miei occhi sono caduti sopra
Un annunciato
Punto forte
Perentorio
Di Guido Ceronetti
Personalità che voi tutti conoscete perché è uno dei più squisiti intellettuali italiani
Quinto denunciante diceva
Non ricordo se non se era una citazione
O se non forse userà un saggio di Ceronetti niente
Vorrei ritrovare la fonte ma sono certa però delle sue parole diceva
L'Italia
Non è una pandemia
Allora
Questo enunciato così
Seccamente formulato confesso che mi aveva un po'ma neanche un po'infastidito poi evitato perché mi sembrava una frase perfetto
Ho ho un uomo comune
Come
L'Italia non è una patria
Ma
Basterà
Raggiungere quell'uscio oppure
Di fare le scale
Svoltare l'angolo
Andare diritti al Santa Croce
Entra
Guardarsi intorno
Pensare alle tombe
Per riempire
Per la cadenza
Che è nata a cui tutti
La conoscete tutti quanti
Come giudice
Il primo verso percettore
All'ombra dei cipressi
E dentro le urne
Corona anche chi pianto forse confortato il rimpianto io preferisco corona
All'ombra dei cipressi rete entro luglio
Però il marchio di piante
Ecco la lite
La patria
Visibile
Tangibile
Con il suo carico di memorie
Col suo carico di tradizioni
La pittura
Italiani
Che cosa ha fatto da altro la pittura italiana
Dal Veneto del Giambellino
Ai calabresi di Mattia Preti
Cioè non raccontarci nel nostro Paese
Con
Non è una pagina d'Italia
C'è una parte
Per
Se
Scendiamo di quota
Sì
Ci allontaniamo
No al raccoglimento Fusco lineare
Al quale ci siamo abbandonati dentro Santa Croce
Se riflettiamo a quando andiamo a pagare un conto corrente
Ho a quando aspettiamo che si concluda una causa che si trascina
Da quindici anni
Ma
Però allora
Lei non c'è nato
Sì
Ceronetti
Comincia
A scavare nella mente
Un sentiero malvagio
Un pensiero per figlio
Perché
Se
L'identità italiana che c'è così nota
Attraverso le memorie le tradizioni attraverso la storia letteraria e figurativa
Se l'identità italiana che noi sentiamo così fortemente che ne è chiamata a coincidere
Con la consapevolezza
Di appartenere a uno stato
Allora
Le cose si complicano
In un libro che sicuramente voi avrete avuto tra le mani non avrete letto avete approfondito
Uno storico
Straniero
Molto noto
Agli intellettuali italiani
Che in subordine
Uno storico straniero
Casa scritto un libro sull'Italia dove troneggia un capitolo di grande importanza e dentro questo capitolo si legge un paragrafo
Dove Ginzburg affronta un problema
Con una formulazione molto efficace
Il rapporto deformato
Il cittadino italiano con lo Stato
Il che vuol dire
Mancanza di rispetto reciproco
Ostilità Ricci
Diffidenze reciproche
Il cittadino non si fida dello Stato
Lo Stato non significa che il cittadino non sono parole mie
Sono parole di uno storico straniero
E naturalmente questo storico straniero
Prende inserissimo esame la formazione nel nostro Paese di organizzazioni all'interno dello Stato che lavorano contro lo Stato
E che oggi sorgono
L'energia dei cittadini che sono ostili allo Stato senza però chiedersi come mai queste organizzazioni che oggi sono criminali
Sono nato in un giorno in funzione protettiva del cittadino italiano
Funzione positiva non negativa
Come resistenza all'ingerenza
Di poteri
E strani
Ma noi
Non abbiamo bisogno di chi sicuro
Per quasi un po'una scoperta dell'acqua calda
Noi sappiamo benissimo conosciamo benissimo questa storia
E sappiamo che la deformità
Nei rapporti tra i cittadini italiani e lo Stato la difficoltà per un cittadino italiano di riconoscersi nonna il lunedì identità italiana letteraria ma nello Stato italiana
Ma
Nasce ahimè da una realtà semplicissima
Noi nei secoli
Abbiamo servito tutti
Distacchi in Italia ai sono passati tanti
Abbiamo servito gli spagnoli
Gli austriaci
Gli inglesi
I francesi signor l'occasione
Anche tedeschi
Allora che cosa prodotto questo fenomeno
Ha prodotto uno scollamento so come chiamarlo
Una frattura una spaccatura una schizofrenia un rapporto schizofrenico
Tra l'identità italiana che noi sentiamo quando entriamo Santacroce
E
L'appartenenza di un cittadino allo Stato
L'Italia non ha governato l'Italia
Per lunghi lunghissimi circolino
Eravamo e non eravamo italiani
Esisteva una società italiana
Che non aveva
Il titolo giuridico per esserlo
La polizia
La poesia dice con insomma
Capacità sintetica
Le cose più sottili e più arduo
Il gol disperso che nome nonna
Il titolo giuridico
Di essere italiani nomi moltissimi con il non lo abbiamo avuto
Eravamo e non eravamo Italia c'è stato un solco nella nostra storia
Un rapporto schizofrenico tra un'identità letteraria è un'altra
Politica
Ci siamo riconosciuti per lunghi secoli
Fra coloro che ubbidiscono
Non fra coloro che governa
Come
Non possiamo sentire ostilità e diffidenza verso lo Stato
Se sono stato sempre altri coloro che c'hanno governato
Al netto in un mi pare dépliant
Di questo convegno che
Il mio vecchio amico
Alfredo Reichlin
Terra in una relazione intitolata prospettiva Europa
La fine dell'idea di patria
Se è così
Noi siamo da un personal ma avanguardia
Gli storici italiani pensano
Che questa sindrome schizofrenica
Sia quelli caro
Poco più
Un secolo fa
Con il Risorgimento
E l'unica
Io non voglio riaprire qui
Non gli USA questione
Personalmente ho l'impressione che il Risorgimento sia
Il mito postumo
Una costruzione storiografica
A posteriori
Che non ci racconta esattamente i falchi
A questo convegno e getterebbe il traccia Mazzini Garibaldi
Cavour Gioberti
Baldo e via dicendo non si finirebbe mai
Però la sindrome schizofrenica
Non è guarita con l'annessione dell'Italia
Al Piemonte
Ci sono stati Stati stranieri in Italia governarci per molto tempo
Quando se ne sono andati
A governarci
Venduto il piano ha fatto cose indicibili
Ha fatto cose bellissime
Ma a volte viene anche il sospetto
Che i piemontesi ceramiche hanno governato come si fa con una colonia
Il Banco di Napoli
Era uno dei banchi più ricchi di euro
Credo che in Italia fosse il giorno in cui
C'era corrispondenza fra la banconota
E il suo valore il Oro
Io non sono un economista e tante cose le ignoro come certamente il Banco di Napoli il Napoli è passato
Ai piemontesi
E alla monarchia serba
Mi domando
Che cosa potessero pensare
Su un contadino molisano contadino
Campana un conto Dino pugliesi contadino abruzzesi quello quindi venivano chiamati
A dare la vita in trincea
Per annettere Trento e Trieste
A uno Stato che non li rappresentava
Io credo che la schizofrenia sia continuata
Ed è diventata una tortura col fascismo
Che cosa
Penso che sia difficile immaginare che cosa sia stato durante il fascismo
Per un antifascista
Sentirsi italiana
Come metteva insieme queste due realtà
Nella mia adolescenza Nella minerario in tutta la mia adolescenza era poco più di un ragazzo numero sedici diciassette anni
Ho avuto la ventura di passare molto tempo in compagnia
Di un uno scrittore medico il medico di malati di mente
Che viveva che sta per essere
Molto rivalutato
In questi ultimi anni
Topi
Lavoravano in un manicomio era vice direttore del manicomio di maggiorana vicino a Lucca che passava sabati sera a viareggio scendeva da Lucca viareggio un atto politico
Una Topolino
Andavamo in trattoria
Facevamo sempre le tre o le quattro del mattino
Torino è uno dei pochi scrittori italiani che non abbia
Dedicato la sua attività letteraria fra le altre tra gli altri argomenti
Alla guerra
Alla seconda guerra mondiale alla quale fascista
In Italia la letteratura sulla guerra Erika quando si tratta della prima guerra mondiale vecchissimo e bellissime
Già ieri l'altro
Ma lei
Gaggia
Ed è unica la letteratura italiana che ha per argomento la resistenza
La guerra partigiana
Le memorie di prigionia
Pochi sono gli scrittori e si capisce
Che hanno scritto dei libri
Sulla guerra
In Cirenaica
Russia
In Grecia
In Jugoslavia alto binomio scritto uno
L'ha scritto è uno che dispiacque fortemente a Togliatti
Il quale ne fece uno stroncatura e non capì nulla
Di quel libro che invece è un libro unico e straordinario
Tobino raccontò era tenente medico
La battaglia di Tobruk alla quale aveva partecipato ancora quando finita la guerra ci incontravamo negli anni alla fine degli anni Quaranta negli anni Cinquanta a viareggio lo vede molto Cerci
Quando raccontava che morivano intorno all'ufficio ai soldati
Poteva morire anche lui da un momento all'altro
Nella sua anima c'era era la speranza il desiderio
Per vincere la battaglia fossero
Coloro che
Ammassavano i suoi soldati
Sperava che vincessero gli inglesi antifascista
Sapeva
Che se avesse vinto ratifica corpo se avesse vinto Romney
E in futuro ci sarà chiuso per sempre
Anche quelle italiane
Questo questa tortura che ripeto la conclusione di una lunga schizofrenia
C'era l'identità italiana ideale
E l'appartenenza del cittadino italiano non lo Stato
Con tutte le sue responsabilità
Responsabilità del cittadino anche lo Stato
Questo allunga schizofrenica diventa ancora più una tortura
Per la durata di mezzo secolo
Con la guerra
Dopo Yalta
L'Italia
è un paese di frontiera
Ci sono tante patrie
I comunisti ne avevano due
L'Italia all'Unione Sovietica
Ma se io allora che era un ragazzo non riuscì
Chiesto
è un democristiano quale patria
Si sarebbe sentito in anima di scegliere
C'era l'Italia gli Stati Uniti e la Chiesa cattolica
Questo democristiano sarebbe stato sicuramente in imbarazzo
Le parti erano tante
Ce n'è una
In Italia una patria forte
A volte
Mi viene in mente
Che aveva ragione qui certi ecco un altro che potrebbe
Se fosse vivo
Raccomandare mi
Quello che mi ha scritto
Ce n'è uno molto forte in Italia
Qui c'è lui certi
Bisogna lavorare con il pareggio
Bisogna stare con i clienti
Bisogna
Accucciarsi
In grembo alla Chiesa non si sbaglia mai mai ad aiutarlo
La famiglia la carriera aiuta perfino le idee
Forse il meglio
Lo sanno tutti
Che il meglio lo sanno tutti gli italiani che si trovano molto meglio si sentono più a loro agio come cittadini della chiesa
Della civitas Dei
Che non come cittadini di uno Stato laico
è meglio accucciarsi in quel che vengono mi ricordo che una volta
A Moravia
Una volta che si discuteva di politica
Il governo italiano
Non hanno sentito dire
Si parlava di Andreotti
Disse ma
Ma
Ma guarda però per Romana
è un ministro di Pio settimo
Il simbolo del potere politico
In Italia per mezzo secolo
Un grande romanziere e spesso i romanzieri vede non meglio dei politici
Noi definiva un ministro Lippi gli orsetti
La mia Italia
Grazie signori ho finito
Ringraziamo il professore Cesare Garboli
Che ha tenuto viva l'attenzione di tutti noi lo ringrazieremo per quel che ha detto per come lo ha detto
E ed è a questo punto cultura dare la parola alla professor Franco Cardini
Che invitato avvolgeva proprio relazione
Identità nazionale ed identità religiose prego professò il perdente
Quanto tempo abbiamo
Più o meno Massimo
Trentacinque quaranta minuti no no
Ci vediamo
No quando
Pongo gli altri
Alle ore va bene scusate
Bene io sono appiattite o fra due presenze un'assenza
Parte l'assenza o la quasi assenza dell'Italia che si è delineata poc'anzi
Lo presenza esattamente quella vide Maurer di Garboli prendere la parola dopo i quali è causa di evidente comprensibile imbarazzo per me
E l'assenza è quella del collega Gennaro Sasso che avrebbe dovuto fare una relazione rispetto alla quale la mia era stata un po'pensata come complementare la mia rispetto alla sua e non viceversa
D'altra parte parlando di identità nazionale identità religiose tema che io avevo scelto in accordo con gli organizzatori Landi questo convegno
Non si può evidentemente illude che eludere il rapporto la questione del rapporto laici e cattolici che Sasso avrebbe invece svolto e molto meglio di me che svolgerà senza dubbio per gli atti di questo convegno se ci saranno
Naturalmente io a questo punto però qualche
Sì ma inadeguata all'assenza disarmati Sasso la devo mettere perché senza di lui alcune cose che io dovrò dire forse resterebbe un po'per aria quindi lo faccio
Per il rispetto dovuto e a lui e all'uditorio ma solo qualche qualche accenno tanto più che prenderò esempio da chi mi ha preceduto e non leggerò salvo dare un'occhiata Po
Ma gli appunti e cerca di trasformare un esposto organico e una scaletta che non è sempre facile più facile contrario per identità nazionale al singolare e identità religiose al plurale evidentemente io tendo a sottolineare anche perché insomma sono gioco un po'in casa come vecchio fiorentino e quindi sono conosciuta da molti di voi che tengo molto a questa distinzione
Per cui pro-nunzio al singolare l'espressione identità nazionale pro-nunzio al plurale persona identità religiose sono convinto che all'interno dell'identità nazionale italiana
Se c'è un'identità nazionale tout-court se è possibile parlare di un'identità nazionale esserci ne esiste una italiana
Vi sono molte identità religiosa e naturalmente vi sono anche molti tipi di identità credito se non sono che sono di altro genere
E perché bisogna tener presente questa pluralità perché io credo e qui mi riallaccio anche un po'alle cose che diceva Garboli che è una delle chiavi per capire questo nostro Paese per uscire un po'dall'angoscia
Che le cose che appunto Garboli diceva possono aver procurato ammesso poi che ci si debba uscire all'angoscia più potremmo anche rimanere è un modo per Bisin cantarla
Bisogna pensare che forse il grande il grande genio dell'Italia come un tempo si sarebbe detto i geni dell'Italia o il il primato degli italiani sta proprio in questo nella Pulici
Policentricità e nel policentrismo
è vero che noi per lungo tempo siamo stati soggetti a
Popoli nazioni Stati
Che il parlar comune le radici ottocentesche anche precedenti del parlar comune ci forzano definire stranieri anche se oggi credo che noi e mi auguro quelli più giovani noi con ancor più ritegno di quanto noi non abbiamo noi abbiamo qualche ritegno qualche qualche disagio a definire stranieri i nostri
Concittadini europee
E io spero che questa questa idea questo senso da questa sensazione questo sentimento aumenti con la con l'andare degli anni spero che la scuola riesca adeguatamente a collaborare a questo annullamento delle non per le differenze per carità quelle sono sacrosante devono rimanere ma delle distanze all'interno dell'Europa non ce l'hai ce le siamo date poco affettuosamente per molti secoli noi italiani le abbiamo globalmente come abitanti della penisola comitali fine abbiamo anche spesso Muscat certamente ne abbiamo Oscar più che date però nello stesso tempo bisogna sempre fare presente che la nostra forza alla nostra capacità Garboli ricordava poc'anzi proprio per esempio il Banco di Napoli e quindi la grande realtà del Regno meridionale che è una realtà
Quella meno policentrica di quanto non sia policentrico il Nord e il Centro è una realtà e il Regno di Napoli che come realtà borbonica parlo di istituzioni evidentemente
Può aver avuto soltanto un paio di secoli di vita ma come realtà unitaria è una realtà che ha radici profonde normanni in nel Sud Italia
Peninsulare prima insulare poiché sono arrivati nel undicesimo secolo e hanno potuto metter radici profonde in un mondo che era già composito
Recco punico e poi romano e poi e poi bizantino in qualche maniera e cioè ci hanno potuto mettere e arabo evidentemente in Sicilia e anche in in qualche zona delle coste
Calabresi e a pure il l'emirato di Bari ha avuto una vita interessante per una trentina d'anni che non è poco
Ha avuto possibilità il mondo molto normanno di creare una koinè anche con molta brutalità
Con tutte le caratteristiche che eran proprio di quelle unghioni che un cronista campano chiamava quei maledetti normanni
Perché
Prima
Di loro prima che il loro arrivassero nel sud Italia e il sud Italia era stato molti secoli prima in qualche modo colonizzato e unitario
Corso di corsi simmetria della storia non lo so
La storia penso che ha un senso non ce l'abbia sono convinto che un senso sono personalmente convinto che la storia non abbia un senso
Per i credenti Hatchet aria a aggiungerò almeno ha un senso immanente può Darsena abbia un senso trascendente ma io faccio il teologo della della storia né il teologo tout-court e quindi non è parlerò
Ma certamente ecco la storia ha quello che un grande scienziato col Betis attribuisce all'universo Paul Davies si dice sicuro di poter trovare la fine del bene del ventesimo secolo visto come si è aperto il discorso scientifico all'inizio del diciannovesimo secolo non è poco
All'inizio del diciannovesimo secolo
Gli scienziati ai quali tutti d'accordo che insomma fra la scienza e la fede in Dio perlomeno in un Dio unico il creatore ci fosse un abisso alla fine del ventesimo secolo uno scienziato come Paul Davies non particolarmente sospettabile
Di adesioni confessionali
Sospetta che nell'eleganza dell'universo si possa trovare quella traccia delle delle prove dell'esistenza di Dio che Tommaso ha cercato nel senso di Tommaso d'Aquino ha cercato di proporre che come sapete in Manuele tanta a come diceva Giosuè Carducci decapitato Paul Davies ci ripensa è interessante questo corso questo il sono interessanti questi corsi e ricorsi
Cvc getta nell'angoscia ci fanno pensare una volta di più che forse la storia non ha senso ma se la storia non ha senso noi occidentali
Che colpa all'ira all'alba del processo di laicizzazione abbiamo rinunziato
Che il mondo la vita avesse un senso però grazie a Dio ci tenevamo grazie a Dio sono un po'un modo di dire naturalmente ci tenevamo in tasca la storia adesso ci prendono anche quella
E allora veramente navighiamo in mare aperto con tutta onestà questo fascino Ulissi deve navigare in mano in mare aperto anche se Ulisse realtà navigava a vista come sempre ai suoi tempi come si è fatto fino a duecento
Ma anche con tutta l'angoscia navigare in mare
Identità nazionale dicevo Dio non vi tedierò con interpretazioni nuovo
Definizioni di quel chi è identità perché oggi credo che identità
Sì è una parola che insieme a un altro altre sette otto parole bisognerebbe abolire per almeno dieci anni dall'essi Co politico intellettuale italiano se ne può più tutti parlando identità
Però quello che credo di poter dire e che
Dell'identità si può dire forse lo dico con Gioia un pochino faziosa
Dell'identità si può dire quello che è stato detto della libertà quello che è stato letto perfino della verità
Cioè che forse
Per evitare le secche di un certo fondamentalismo
L'identità andrebbe pensata al plurale
Non l'identità ma le identità perché noi siamo portatori tutti no la nostra credo esperienza culturale intellettuale ma anche esistenziale e storica antropologica
Tutte queste esperienze ci dicono che ne siamo portatori di più identità
E queste identità non è vero che tu settantuno sette non non si tengono fra loro
Assolutamente o per lo meno non è detto
Che si tengano fra loro che siano identità concentriche oggi ha qualche dubbio perché come italiano sono erede di una realtà appunto policentrica di più dati ho già qualche dubbio che la nostra identità municipale
Che è la vera grande radicata sentita
Identità di gran parte di noi italiani ripeto un po'meno al sud con grande
Molto pronunce in maniera molto pronunciata al centro nord in Toscana non se ne parli insomma potremmo dar la stura barzellette accettazione del Vernacoliere eccetera riguardo naturalmente non lo farò per riguardo all'udito
E la nostra identità municipale quella cui noi teniamo fortemente è doppiata in generale da un'identità regionale non tanto nel senso istituzionale evidentemente ma in qualche caso anche quella quanto nel senso storico
Poi ci chiederemo quanto esse toscani nel senso storico e dovremmo includere magari anche e parte degli umbri o dei laziali e dovremmo magari escluderei sospira alcuni toscana con le zone toscane del Nord si identifichi poi concentrici toscane in senso istituzionale ma una certa una certa identità una certa continuità imperfetta senza dubbio c'è perché le identità sono anche imperfette e non credo che fra un'identità municipale una regionale di scia vi sia una forma di con centrismo perché io non credo che siano unità concentriche col match cerchi cacciati nell'acqua quando ci si butta un sasso certamente l'identità nazionale non è non è il cerchio allargato con centri con un ci sentiamo italiani quanto Toscanini e toscani parlo per noi naturalmente in quanto fiorentini
Il vecchio giusti ci ha provato in un sonetto a dire appunto tutti italiani se strillato tanto eccetera e a e e a fare proprio a creare questa realtà di cerchi concentrici ma diceva benissimo Garboli poc'anzi
Era una costruzione una costruzione
Venerabile per la quale noi sentiamo affetto anche quando storicamente o politicamente non ci sentiamo allineati su in quel senso di continuità magari abbiamo scelto in un altro modo di intendere la storia italiana però
Il fatto quello che è avvenuto non si può non si può cancellare un minimizzare semplicemente perché l'esegesi storica ci potrebbe portare altrove queste cose sono importanti Risorgimento
Come come l'illuminismo italiano nella misura in cui c'è stato e c'è stato
Il Risorgimento e la guerra e dopoguerra il fascismo e l'antifascismo eccetera sono realtà che si potranno rileggere rete Terrare quanto vogliamo ribadirlo il compito gli storici è questo però sono esperienze che bisogna con cui bisogna comunque fare i conti
D'altra parte sono tutte esperienze imperfette la policentricità italiana è policentrismo italico forse bisognerebbe dir così ma sarebbe provocatorio nel contesto in cui sto parlando adesso
Ci forza a constatare che la nostra debolezza la nostra debolezza storica la debolezza storica denunziata da povero Guicciardini che poi ci dava i preti di cui diceva malissimo ma e cunicoli quale collaborava e anche bene anche fedelmente anche concerto conosce con molta dignità e con un certo successo almeno successo tattico
Quello che d'altra parte la nostra debolezza è un pochino anche la nostra forza
Noi italiani non abbiamo una
Pura dura e perfetta identità nazionale quale altro popolo c'è la
La Francia con la sua rivoluzione se l'è data senza dubbio ma imperfetta essa stessa
Faccia quello che vuole ma nemmeno le nemmeno nemmeno la Francia riuscita a raggiungere unitari gli Smoke perfetto e adesso stanno risorgendo tutti quei localismi tutti quei regionalismo mi con cui la storia deve fare i conti le grandi le grandi realtà storiche occitana la normanna
La la Bresso né la corsa si doveva fare i conti con questo noi italiani in realtà i conti l'abbiamo fatti lungo tutta la nostra storia
Un abbiamo mai avuto
Una rivoluzione che abbia veramente che ci abbia veramente portati a un punto al quale potremmo
Avremmo potuto dire che l'Italia si era sul serio fatto meglio
Forse aveva ragione quello il quale diceva beh l'Italia ore fatta bisogna fare gli italiani e questo fare gli italiani è stato lunghissimo e a un certo punto abbiamo cercato di farli di farla di farli
Ho pianto un po'da altri modelli il Risorgimento aveva molto copiato abituati a dir la verità prima dai francesi e poi le prussiani coi poi c'è venuto a un certo momento a un certo momento alla nostra storia abbiamo deciso di farlo copiando prima dall'inglese e dal loro impero marittimo e poi dalla Germania dal suo militarismo dal suo Pan germanici morì tradotto poi in quei termini che conosciamo
I e non c'è venuta bene
E tanto è vero che
Quelli della mia generazione lo sanno bene per anni abbiamo portato la vergogna quasi in imbarazzo
Di sentirsi italiani ma non può di non poterlo dire di e di un poterlo sentire
Con l'orgoglio che ci sembrava poi abbiamo possiamo venuti a sapere che non era così che ci sembrava potessero affermare francesi desse francesi inglesi di essersi ingressi i statunitense di essere americani
Ecco se c'è un'identità che quindi non combacia è imperfetta rispetto a questa è proprio la religiosa
L'identità religiosa è in parte estranea a questo disegno
Quando parliamo di identità municipali regionali nazionali per noi italiani anche altri tipi di identità che fanno la nostra forza che qualche volta sottolinea sono dimentichiamo sottovalutiamo uso la nostra identità mediterranea per esempio che fa sì che noi italiani siamo parte ci sentiamo e basta viaggiare oppure basta leggere e e ce ne accorgiamo ci sentiamo parte di una koinè
E va da Siviglia a Barcellona a Genova fino che so io a Palermo a Trapani il
La tira la decadente tirannide spagnola ci ha segnato profondamente dalla dalla Lombardia fino al sud Italia e non c'era mica tutto del male ed era un sarà stata anche una decadente tirannide ma era il cascame magari storicamente in crisi di una grande realtà emisferica che cominciava alle ammende e finiva alla Moldava
Che cominciava quasi al Mare del Nord e finiva in Sicilia cioè nel Cana quasi quasi a Tunisi
è una grande realtà di cui noi italiani eravamo carne e sangue fatta molto spesso coi soldi dei nostri banchieri genovesi o Piacentini come
Nel Medioevo grazie
Anche a questa commistione
Profonda e qualche volta un pochino fangosa di cui abbiamo noi abbiamo un po'ritegno a parlare soprattutto quelli tra noi che sono credenti e che sono cattolici questa Commissione profonda che la Chiesa cattolica
Nei secoli ha stabilito fra la realtà
Purifica la realtà economica la realtà religiosa addirittura la realtà mistica che ci imbarazza e però bisogna dire anche che anche quella c'è un altro c'ha un rovescio della medaglia
Grazie a Dio da un certo punto di vista che c'è stata questa commistione e questa corruzione se non ci fosse stata questa commistione e questa corruzione i fondi res corrispondenti a miliardi e miliardi per costruire cose come la Cappella Bardi a Firenze la Cappella degli Scrovegni a Padova la Cappella Sistina Roma
Non li avremmo trovati dagli avremmo o voglio avremmo indirizzati altrove questo miscuglio storicamente straordinario
Moralmente un po'imbarazzante e di peccato di corruzione di di di di Sat di salvezza anche a anche Estra mondana fatta appagamento che ha costruito questa realtà appunto policentrica appunto imperfetta appunto incoerente
Ma veramente tutte queste cose bastano a costruire una un rapporto fra identità nazionale e identità religiose
Finora per la verità ho parlato di una sola identità religiosa
Il rapporto controverso Complesso scoppiato dopo il il mille ottocentoquarantotto come sapete ricucito più o meno soltanto con i due concordati
Del Novecento e ricucito dal sotto il profilo delle istituzioni meno sotto il profilo dei rapporti culturali e strutturali
Questo rapporto con la Chiesa cattolica
è un rapporto particolare che del resto denunzia la sua
Sconnessa ma profonda continuità col mondo romano
Quando si parla del potere temporale della Chiesa per esempio egli si danno certe date di inizio ci si dimentica di quei consolare di quelli consolare sa di quei grandi personaggi colpisse mirati fondi Spears e senatori e a Roma anche quando ormai la pars accidenti se dell'impero si era
Era scoppiata la volata in pezzi e ne sono sereno in fondo a corto ebbe il grande Momigliano aveva perfettamente ragione e l'imperatore romano c'erano stava a Costantinopoli
E le scelte in Occidente campava tranquillamente un po'mettendosi d'accordo con i vari sovrani barbarici che tutto sommato non era nemmeno malaticcio
E continuando appunto però a vivere romana mente e con le loro istituzioni municipali
Che sono state una continuità
Beh dunque questi grandi consolare se romani che aveva messo le loro mani le loro grinfie si dovrebbe dire forse ma sarebbe sarebbe così poco rispettoso ma grinfie qualche volta si trattava sul vescovato di Roma come lo servivano
E consideravano che la Provincia Italia rito o meglio l'Italia riorganizzata in provincia da Diocleziano e la Chiesa hanno ripreso pari pari l'organizzazione provinciale Diocleziano e la rifusa nella sua organizzazione diocesana perché questa Italia in fondo fosse naturalmente terra
Di per un'egemonia del Vescovo di Roma il vescovo di Roma non si sentiva tanto il capo dei preti o dei preso lei quanto si sentiva il e la persona più in vista di questa realtà aristocratica romana che che continuava a vivere anche dopo la fine dell'impero grazie alla quale per esempio i latifondisti siciliani in mano al vescovo di Roma
Davano grano davano vino davano olio un po'a tutta Italia e quel grande viene viene consularis era Gregorio Magno se ne ricorda e lo scrive
Ed è in qualche modo Luitpold iniziatore chissà che non sia Luís il primo ideatore ma qui lo dico e qui lo nego perché non le fonti
Che mi permettano di appoggiare in qualche modo l'ipotesi che non sia lui il vero iniziatore di quella falsa Donazione di Costantino alla quale fino a Lorenzo Valla abbiamo creduto magari ma la maledicendo alla certo quindi che l'Italia innervata profondamente nella
Nella realtà della Chiesa e con la realtà della chiesa e non è un fatto religioso questo è un fatto di altro genere
Si potrebbe dire top paradossalmente ma mica poi tanto che è un fatto invece profondamente laico perché queste cose di valore religioso tutto sommato come mi aveva molto poco ma quando nella famosa locuzione del dieci febbraio
Del mille ottocentoquarantotto Giovan Maria Mastai Ferretti e io come credente dovrei dire il beato Pio Nono
Esce in quell'esclamazione un pochino ma lo melodrammatica per della verità benedice i grandi o l'Italia Pasqualin Calia si riferisce insomma risposte facile Bignamini ska primato degli italiani senza dubbio
Però alle spalle per il primato degli italiani Giovan Maria da Mastai Ferretti lo sapeva benissimo c'era quest'Italia storicamente profonda
E che era tutt'altro che l'Italia del semplice patrimonio un Salbiati Pietri che poi diventa lo Stato della Chiesa quella cosa incuneata
Nel centro della penisola per cui poi i vescovi di Roma tradizionalmente non vogliono che il Regnum Italiae del Nord si unisca corre in un Sicilia del sud ma in fondo
Unire il Regno d'Italia del nord al regno in Sicilia del Sud l'hanno voluto soltanto gli Svevi
Perché
Dinastica mente questo gli sarebbe servito perché poi per il resto questa unione in fondo non l'ha voluta non l'ha voluta nessuno
Lo noi italiani siamo stati ci siamo sentiti parte dell'impero spagnolo e ancora prima del Sacro Romano Impero e il sud Italia con il suo regno ma si sentiva perfettamente a suo agio e se non vi fosse stata la lingua ma anche la lingua l'unione la la koinè italiana quando è diventata un fattore veramente unitaria sono presenti lustri storici della lingua e della letteratura per cui non non non non non oso nodo tirar fuori le mie povere teorie ma
Anche perché poi queste cose sono anche abbastanza noto e per altri versi
Però certamente anche quello è stato un fattore di unità forse l'unico forte sì ma fino a un certo punto perché non sottovalutiamo troppo i dialetti di Argo voi i linguaggi particolari linguaggi municipali non esageriamo non non corriamo chiamarli subito
Ne approfitto se ne sia andato Trupiano naturalmente
A non non corriamo troppo a chiamarli tout-court subito italiano calma insomma
Ecco nemmeno quello dunque data parte questi elementi consigli sparsi
Avevano proprio nella loro nel loro policentrismo la loro forza il grande periodo dell'equilibrio iter italico di cui diceva il vecchio Guicciardini qui più volte notato Lorenzo era stato per un quarantennio l'ago della bilancia
Non è mica un equilibrio soltanto italico
Nel primo europeo
Il il ducato educato e Lombardia poteva educa potevamo più o meno far la pace con Sammarco in parte perché aveva tutte e due paura dei turchi
In parte però perché voleva il duca di Normandia educa e Lombardia o Milano cioè voleva finire anche a bada alle pretese francesi sul Ducato
Quando poi a un certo punto l'equilibrio italiano si è si è spezzato beh insomma sia spezzata con equilibrio europeo verissimo che per un trentennio io lo penso venuti a far guerra qui nella penisola poi si sono spostati un po'più a nord
Però sono venuti a fare una guerra europea non una guerra italiana nella penisola in questo senso l'Italia che ha sempre marciato profondamente all'unisono con il Mediterraneo ha marciato nel bene e nel male magari all'unisono anche con con l'Europa e in fondo la sua non volontà
La sua mancanza di una prospettiva unitaria
E dovuta anche alla alla forza con cui gli italiani vivevano altri rapporti
E sfruttavano in tutti i sensi a cominciare da quello economico e quanto noi fiorentini lo sappiamo anche rapporti di tipo Estra italico addirittura rapporti di questa cristiano
A parte il ricorrente tambureggiante crociate che poi per la maggior parte non si facevano per il resto coi con i turchi si andava tutto sommato abbastanza d'accordo a parte la partita di giro delle corsare Riviere Cipro che insomma un quanto diciamo fin dalla scuola siamo abituati accetti riferimenti che in parte sono perfino sono così profondamente civici dal CER letti quasi in una chiave religiosa magari direbbe religiosità laica quando ne leggiamo
I riferimenti all'Italia alla serva italiana eccetera in Dante in Petrarca nel Guicciardini appunto dei teniamo presente e questi riferimenti sono prevalentemente all'Italia nel senso dire del Regnum Italiae la corona del qua del del quale tradizionalmente spettava al Sacro romano imperatore il regno in Sicilia era un'altra cosa
E senza la rivoluzione partenopea senza l'esperienza giacobina e e poi bonapartista ho molta murattiana
E senza anche il contraccolpo le insorgenze il Sud non sarebbe entrato nell'idea di fare in qualche modo parte della realtà
Della realtà italica italiana e lo stivale in qualche modo non si sarebbe concettualmente compiuto che poi l'Italia e l'Unità d'Italia sia stata fatta più o meno bene o più o meno male è un altro discorso del resto
Quando in termini di primato degli italiani ma anche di questa consapevolezza profonda
Che l'Italia da benedire da parte dei grandi o forse questi Italia che aveva dei legami con la Chiesa strettissimi che si riconosceva in una appunto che il riconosceva magari perfettamente la propria identità nazionale
In una identità religiosa che aveva anche un coté furgoni con molto profondo identità popolare proprio di cui parla Gramsci se c'è una cosa in cui ci riconosciamo
E la religiosità magari non sentita magari non profonda ma espressa continuamente quella delle nostre tradizioni quelle le nostre feste che sono o erano al tempo di Gramsci o sono rimaste finale Cuny anni o decenni fa
Profondamente in per imperniate su valori religiosi che siano quelle risorse è un altro discorso tutte queste cose
Più o non lo sa quando benedice unita una certa Italia che è quella ma quella certa Italia
Che nel quarantotto
Si erge in combattimento contro un'altra forma di cattolicesimo perché in fondo la storiografia una parte della storiografia recente fra l'altro sottolineando il carattere anche religiosamente sentito della prima guerra di indipendenza
Le croci portato sulle sulle camicie o sulle tuniche così come secondo
La retorica neo neo medievale Verri deve essere del romanticismo i crociati portavano nel Medioevo eccetera la croce al centro del tricolore eccetera
Questa realtà religiosa e nazionale ma federale che poi evidentemente scompare viene battuta in breccia ad altre cose anzi
Viene messa da parte da una pirata molto molto forte di cui appunto il comportamento di Pio Nono alle sue responsabilità B questo elemento religioso e popolare si ergeva contro un altro modo di essere cattolici in Lombardia per esempio il cattolicesimo popolare federale alla Gioberti e all'Appio nono si sentiva di combattere contro il cattolicesimo invece non sono gerarchico ma anche cattolicesimo di chi può ancora giunge pista dell'Austria
Che negli anni e che negli anni quaranta era ancora tale era un cattolicesimo ancora di del tipo che misurava le candele in chiesa i colpi di Campana
E quindi evidentemente con la fine di quel cattolicesimo
E la prima guerra mondiale è la prima scusate guerre dipendenza assegnato anche una virata in questo senso e con il divorzio almeno politico e istituzionale
Che la Chiesa cattolica e lo Stato unitario italiano hanno tutti e due comprovato e con tutto quello che è successo dopo evidentemente noi dobbiamo prendere atto che è una distinzione tra la storia d'Italia e quindi l'identità nazionale italiana nella storia della Chiesa l'identità cattolica italiana questa distinzione c'è stata questa lacerazione c'è stata e non è stata soltanto una lacerazione istituzionale stato una anche una lacerazione profonda spiritualmente vissuta
Che ha portato a fenomeni di conversioni o di apostasia o di cambio di campo
Anche molto molto drammatici e naturalmente voi sapete che in Historia come poli in politica il vuoto non esiste
Nemmeno il vuoto religioso e allora e concludo perché credo di aver già superato da tempo
No no no non
Ma questo ma allora ma allora conclusosi lo stesso non è un modo un po'più un po'meno stringata un po'meno forzato
In realtà questo vuoto che in qualche modo poi ci doveva riempire che ha portato a infinite crisi di vario genere perché in fondo sì è vero che identità nazionale italiana identità cattolica italiana non coincidono
E se non meno vero ma è piuttosto banale che il cattolicesimo degli italiani è un fatto che almeno formalmente
Dilaga su quasi tutto il territorio la popolazione nazionale
Anche se diminuiscono gli sposati in chiesa non diminuiscono troppo sensibilmente esatto Palma
Troppo sensibilmente i battezzati e se è vero appunto che più che le istituzioni forti le istituzioni quadro più che la la commistione di sacro e di profano eccetera quello che ha creato anche tessuto della realtà moderna d'Italia anche spirituale anche morale eccetera è stato il grande mi veniva l'ispezione un po'volgare lavaggio del cervello ma siccome non ho ancora molti minuti a mia disposizione la uso e fatto dalla esarcato Monica durante la riforma Arbore mi suggeriva appunto mi ricordava appunto per esempio
La il lavoro dei Borromeo del Borromeo nel senso di San Carlo ma direi de di tutti e due anche del cardinal Federico al riguardo e Borromeo il cardinal Federico
E la Compagnia di Gesù eccetera sono soltanto un esempio
Tutto questo evidentemente ha portato come sapete nel corso del Cinquecento a quel fallimento
Che da da da da io canti Maurya Giorgio Spini ad altri i più recenti storici eccetera non è mai stato deprecato abbastanza
Al fallimento della Cuoco larsen di una riforma in Italia tanta parte però bisogna dire che questa riforma in Italia non voglio riprende la vecchia polemica Santer è un po'anche un po'stantia meno metodologicamente
Sul fatto che non si debba poi si debba parla di una riforma o piuttosto di una contro il panel di una controriforma piuttosto di una riforma cattolica non è questo il punto
Diciamo che gran parte di quello che avrebbe potuto essere la riforma italiana è stata senza dubbio per un verso depresso
Ma per un altro appunto e tornammo mente proprio il lavoro del cardinal Borromeo della Compagnia di Gesù per un altro verso è stato anche metabolizzato in qualche modo è stato riassunto del riassorbito anche perché in realtà la maestà
L'autorevolezza la capacità di organizzazione del consenso e della repressione della Chiesa di Roma
In Italia ma anche altrove affaccia fermiamoci all'esempio italiano in Italia si è sempre molto un immediata e manipolata attraverso la realtà delle Chiese locali mentre la Chiesa locale francese pur restando cattolica si è immersa in un'esperienza gallicana
Quando questa esperienza gallicana non bastava perché sembrava Esterna e fredda eccetera allora si ricorreva semmai all'altra faccia bella spiritualità cattolica francese che era il giansenismo ma in quei casi si è molto più saputo guardare all'Inter
Praticamente be'nord organizzata questo senza dubbio ma proprio perché è gerarchicamente ben organizzata capace di essere anche estremamente flessibile questa cosa che è stata ben studiata per la per la Francia è stata benissimo studiata per esempio per la Spagna e per i possedimenti oltre oceanici della Spagna pensate
Abbiam del libro di Battalion sulla spiritualità era Simiane di Carlo quinto che è stato veramente un disvelamento ci siamo accorti che esisteva un altro Carlo quinto che nemmeno che nemmeno Chabod in fondo c'aveva c'aveva mostrato fino in fondo che la religiosità di Carlo quinto non andava tanto le letta in termini di pro condita odi non profondità quanto in termini di una certa qualità di religiosità che per me che gli permetteva per esempio
Di di fare attenzione acqua ben a quel Bartolomé de las Casas
Che dovette sfuggire dal Nuovo Mondo dove altrimenti i Ifi Oglio seria Senderos lo avrebbero ammazzato però quando poi arrivo fra Madrid e Toledo l'imperatore stava assetti soltanto lui
E obbligava Chierici e laici dell'impero ad ascoltarlo e grazie e ed è grazie a a a de las Casas e alla volontà imperiale se noi nell'archivio della si inviasse dilaga attraversa la C dell'azienda di di Siviglia possiamo fare la storia
Nella repressione delle cose orribili che gli spagnoli hanno combinato nel Sudamerica purtroppo non c'è stato un Carlo quinte onde la scarsa sanno nel Nord America
Per cui la storia delle repressioni delle cose orribili che francesi inglesi olandesi eccetera hanno fatto nel Nord America nulla possiamo scrivere soltanto per a pezzetti perché non abbiamo un Archivio delle Indie
Dove per volontà sovrana quelle cose venivano registrate e molto spesso perseguite non dimentichiamo che Carlo quinto
Di a Senderos ne ha fatti impiccare diverse decine e non è poco
E non abbiamo esempi coloniali in cui una cosa del genere sia caduta non hanno nell'impero invece non l'Impero francese non tanto meno nei degli imperi dei piccoli paesi come l'Olanda e Portogallo che erano feroci scemi coi loro nativi e di queste cose bisogna ricordarsi se non altro perché noi italiani a queste cose ci abbiamo partecipato
Come parte repressa e oppressa del grande impero dove non si coricava mai il sole
D'altra parte però la non dico il fallimento perché non posso parlare di fallimento credo che non sia che il termine sia inadempiente tutto inadeguato e inopportuno ma certamente la difficoltà di incontro specie negli ultimi due secoli fra Chiesa cattolica in nazioni italiana anche se forse questa cosa andrebbe letta anche con una desueta attenzione alla stratificazione in classi di cui forse in passato si è parlato un po'troppo che ci parla un po'troppo poco
Questo accorta ha comportato evidentemente una l'apertura di una possibilità maggiore per altre fedi e per altre religioni peraltro e con e confessioni a influire sulla realtà italiana ci aspettiamo nei paesi dei confessionali come la Germania
Che il rapporto tra identità nazionale le identità religiose si è articolato ce l'aspettiamo meno per l'Italia appunto perché per esempio la i conati di riforma italiana salvo alcuni grandi studiosi citato en passant alcuni ma ce ne sarebbero anche anche altri altri anche anche più recenti
Perché la la la riforma ai tentativi di riforma in Italia sono stati forse generalmente un po'troppo sottovalutati
Questo fa sì che noi non abbiamo non possiamo avere una storia di identità non dico per fretta ma prevalente
Tra il fatto nazionale e il fatto religioso non siamo la Polonia
Non possiamo identificare c'è quindi la Polonia e le l'Italia e la cattolicità italiana non si identificano
Come si identificano largamente se non totalmente la Polonia e la cattolicità polacca o come si identificano l'ortodossia e l'ortodossia russa
Con la parentesi e nemmeno e anche sulla parente vi sarebbe da di qualcosa dette del lungo periodo socialista dei settant'anni e socialismo come non si identificano del tutto la Prussia e la Chiesa evangelica prussiana
Anche se c'è un'identificazione forte che Bava che arriva fino al nazionalsocialismo è tutto sommato supera anche nazionalsocialismo e forse sopravvive anche durante la Repubblica democratica tedesca ecco questo lusso può è un lusso
Di cui molti dipendenti faranno obietterà hanno per farebbero volentieri a meno comunque questo lusso li identificano identità nazionale lecita religiosa hanno italiani non ce lo possiamo porre ha forse in qualche modo si può dire che in maniera soft molto soft è successo per l'Italia quello che è successo in Messico fra ottocento e novecento dopo l'esperimento asburgico del ferimento di Massimiliano
C'è il re è rimasta una comunità nazionale in qualche modo legata magari per forza d'inerzia mai in molte aree eccetera anche con convinzione
Alla realtà cattolica ma le istituzioni hanno penso un cammino diverso in Messico con una volontà anche costituzionale più forte e direi anche con elementi di intolleranza più evidenti
In Italia con momenti di attrito molto forti come sapete fra la fine dell'ottocento e primi Novecento
E nel frattempo però la riforma riprendeva marciare ne fa noi non possiamo dimenticare che una parte della nostra identità nazionale si deve accetti i grandi gruppi
Di cristiani riformati a Firenze non si può dimenticare soprattutto coi parlando sotto l'egida del Gabinetto Vieusseux sui quali dimenticare non si possono dimenticare esempi modelli esperienze come quelle di un Gino Capponi per esempio
Così come evidentemente è vero che la Shoah nasce arresi più sensibili al riguardo e quindi più attenti e quindi abbiamo potuto recuperare anche certe pieghe della storia che ci sembravano secondaria
Ma come vero e ce ne accorgiamo oggi appunto perché delle cose ci si accorge quando si studiano più da vicino le comunità ebraiche hanno avuto un grandissimo peso nello sviluppo
Della cultura italiana della vita italiana e fino dal medioevo pensate a questo straordinario e vento che sono gli ebrei del Papa che per secoli sono i banchieri della chiesa e senza i quali fra l'altro anche certe case bancarie fiorentine prima piacentine genovese coi avrebbero avuto delle difficoltà a svilupparsi
E queste cose naturalmente riemergono poi con Risorgimento passano attraverso una fase di più pronunziato assimilazionismo ma sempre in maniera differente qualificata policentrica appunto
Le comunità di Firenze di Livorno per esempio sono diversissime fra loro
Le comunità di Ferrara di Venezia e di Trieste per prendere il mondo ebraico Adriatico che forse quello insieme a quello toscano eccetera e quello piemontese
Quello più vivo in Italia hanno scritto pagine importantissime durante dei il Risorgimento
La prima guerra mondiale anche durante il primo dopoguerra fino alle leggi del trentotto
E evidentemente quindi in un certo senso parafrasando don Benedetto Croce forse noi italiani mentre non possiamo non dirci cattolici in un qualche modo il cattolicesimo respiriamo stesso nell'aria anche quando individualmente non ci riguarda
Però allo stessa maniera queste esperienze il cristianesimo non non qui il cristianesimo non cattolico l'ebraismo eccetera sono profondamente presenti nella nostra storia non parlerò delle isole che però proprio perché l'Italia è fatta
L'Italia è fatta di casi particolari non sono da dimenticare se non parlerà delle isole nelle quali si è fatto vedere un'esperienza particolare un esperienza religiosa molto molto specifica dal mondo ambrosiano per esempio che ha una sua specificità non solo liturgica
Al mondo greco or albanese di rito greco di rito ortodosso che anche lei è una specie vegetali che non è solo liturgica
Fino all'esperienza e con un solo esperienza delle valli valdesi e via discorrendo quindi noi abbiamo una realtà di identità religiose straordinariamente ricca
Così come abbiamo io ne parlerò perché non di questo dovevo parlare una o una casistica
Di esperienze anche di esperienze direi con un aggettivo un po'desueta e dei tipo laico
Esperienze spirituale di tipo laico non meno ricca
E che hanno influito Fortin fortissimamente sul Risorgimento supporre cioè il cemento sul fascismo sulla Prima Repubblica e via discorrendo
Presterebbero affare e lo faccio lo dico in casa lo dico in in fondo in pochissimo in pochissimi minuti frammenti di minuti
Non nei come dulcis in fundo né come in cauda venenum resterebbe da fare forse in termini di identità religiose una riflessione sull'Islam
Che in parte è una riflessione che può sembrare un pochino storicamente forzata un giochino storico un po'da Lucerna e io credo che non lo sia
E in parte può sembrare un po'ancora troppo preventiva diciamo così i giochi non sono ancora fatti la realtà non era alta non sono ancora mature al riguardo io credo che nel mosaico delle presenze religiose italiane che storicamente contano
Mentre non parlerò perché francamente abbiamo pochi dati storici Zanardelli di tutto l'universo che pure è importante che il chi è in crescita delle nuove revisioni delle religioni legata al mio gregge
Del ben mai voluta di culti religiosi che non ci che in Italia sono senza dubbio minoritari
E che qualche volta noi trattiamo come se culti religiosi non fossero e anche su questo forse una riflessione andrebbe fatta e non soltanto in termini di più o meno benevola tolleranza no ma anche proprio in termini di di antropologia religiosa se così possiamo esprimerci quindi non parlerò degno legge non parlerò della Scientology non parlerò di tutte queste cose che però sono presenti sono in crescita
è vero che sono in crescita in nicchie particolari
Della stratificazione sociale italiana per cui una analisi molto difficile di questi fenomeni
Non potrebbe esser fatta soltanto dal punto di vista religioso ma dovrebbe esser fatta dal punto di vista evidentemente anche storico sociologico e soprattutto da quel punto di vista ma certo che questi fenomeni rispondono a due realtà assegnata in due tempi diversi
Qualche decina d'anni fa all'uno e recentemente l'altro da due grandi libri
Che forse sono due grandi libri sbagliati voi sapete spesso i grandi libri sono libri sbagliati anche l'autunno e Medioevo di oggi in gara un libro sbagliato storicamente parlando però non se ne saprebbe fare a meno
Mentre gli altri libri meno sbagliate forse si potrebbe tutto sommato anche fare a meno la riflessione autobiografica
Qualche decina d'anni fa negli anni settanta un sociologo intelligente o fuori schema
Anche un po'chic che volendo Sabino Acquaviva
Scriveva un libro che lui stesso ha definito un libro sbagliato il grande ce lo metto io perché secondo me era un grande libro l'eclisse del sacro nella società contemporanea
Sabino Acquaviva allora diceva quello che con grande gioia alcuni e con molto rammarico altre dicevamo tutti trent'anni fa
Della religione
Non c'è più poi tanto bisogno nel progresso la revisione figlia della paura figlia dell'ignoranza è figlia dell'insicurezza
Su questa osservazione si può fare anche in termini molto molto positivi molto pigli nei confronti della religione molto affettuosi
Qualcuno si rammaricava qualcun altro cioè l'Iva ma tutti eravamo abbastanza d'accordo nel dire beh e progresso sta cancellando l'insicurezza ha paura
Il bisogno cancellate queste cose canta cancelleremo anche il bisogno del sacro
Acquaviva che era un laico se ne rammaricava diceva attenzione perché il sacro è un ottimo salvagente anche di tipo sociale il sacco ci serve a vivere a convivere non aspettiamoci troppo
A buttarlo nel dimenticatoio il i contraccolpi sociali civili etnici potrebbero essere impensabili e credo che avesse molte ragioni questo però la strada che sembrava facciata e qui
Sta pensate oggi indipendentemente dal caso particolare del Giubileo
Ero dei dei pop svolse eccetera eccetera pensati oggi a quanto le cose sono cambiate oggi il sacro sembra assolutamente pervasivo sarà in gran parte televisivo sarà in gran parte mass mediale il Papa sarà il Medioevo più la televisione come ha detto Jacques le Goff è possibilissimo però certa pazienti certamente queste cose ci sono sicché tornati fortemente a parlare di sa sa bensì
Ma cattolico e di infiniti Sacchi alternativi però ci soccorre o io me amaramente richiamandoci anche alla realtà specialmente quelli di noi che son credenti il Pietro Prini
Che qualche mese fa scrive un saggio molto stringato molto amaro amaro anche perché l'unica credente non descrive volentieri queste cose proprio intitolato Lo scisma sommerso
Cento silenzio
Piazza San Pietro pieno il il grande successo del Giubileo e ipotesi Boris eccetera eccetera ma la disaffezione la lontananza il la noncuranza nascosta le chiese dalle chiese che si svuotano ai cattolici che non ubbidiscono ai accetti i precetti della Chiesa e non alludo soltanto a quelli a carattere vecchie riguarda le abitudini sessuali eccetera tutto questo non è non è un fenomeno di indisciplina qualche cosa di Mou
è più profondo è un fenomeno di lontananza è un fenomeno di e straniamento è un fenomeno di disaffezione che tocca proprio quelli che si dicono credenti perché gli altri non non sono tali quindi il problema non li riguarda evidentemente qui
Indi mente Acquaviva sbagliava la sua analisi perché si appoggiava con troppa fiducia quelli che sembravano i grandi canali della politica e della cultura del suo tempo Prini invece scava sotto qualche cosa che alla manca alla grande maggioranza Dinoi è sembrato invece uno straordinario
Bellissimo per alcuni allarmanti per altri ritorno del sacro nella nostra società ecco il dark side
Di questo ritorno del sacro che forse si dovrebbe analizzare e naturalmente ecco qualche parola forse in un fondo per completare il suo giro d'orizzonti un po'un
Molto impreciso molto imperfetto CCC arrivo bene
Anche per in fondo si deve pur parlare dell'Islam e sull'Islanda bisogna appunto fare quel discorso che dicevo poc'anzi che posso andare un po'da Lucerna un po'tirato per i capelli e del resto non
Sono un pochino sospetto quando parla dell'Islam
Non perché io sia musulmano ma dicono che ho un po'di tenerezza da parte non si passa impunemente la vita di studiosi studiando ottimamente crociate pellegrinaggi rapporti con Gerusalemme senza senza cadere un po'nella simpatia voi ci avete che spesso fra l'altro il nemico è simpatico magari e l'avversario l'avversario che ci sta sotto casa avversario politico quello dello step sopra il titolo chiudiamo profugo della stessa città chiudiamo profondamente il nemico spesso è uno con cui è bello fare delle scatta il latte barocche o un o o o gotico fiammeggianti scambiarsi gesti di cavalleria vederci nel nemico la magnanimità il Saladino no che abbattuto i crociati Rocha che Ranco CPE cos'i bravi che per batterli bisognava essere più Piquet più Pietro bravi ancora in fondo il meccanismo profondo è questo ma insomma dico abbiamo fatto eretto un monumento un monumento Militar politico a un nazista Cho opportunista come il generale Rommel mediocre fra l'altro lo lo dicono i gli studiosi di
Ma di tattica di strategia non lo dico io mediocre anche come soldato mente grandi grandi figurine
Militari come Bulleri annesso al rimaste nel dimenticatoio beh perché e poi oltretutto fra l'altro voltagabbana al momento giusto è perché Rommel aveva va chiuso un tattico è uno stratega ancora peggio di lui che era Montgomery ma l'Impero britannico un poteva mica ammettere che il maresciallo Montgomery forse uno stratega peggiore Roma e allora cosa si doveva fare sito cioè a dire perché Rommel era un miracolo di di genialità militare beh i cristiani alla fine del dodicesimo secolo hanno fatto una cosa abbastanza simile col Saladino il quale andava in giro battendo della gente che veramente era un poco più di tagliagole la strada non si poteva dire bisognava di che quelli era martiri della fede e allora con la mente se abbiamo eretto un monumento a sala di no grazie a Dio perché grazie a quello noi abbiamo splendidi versi di Dante due belle novelle del Boccaccio abbiamo avuto anche re le e
Descrisse le cartoline le figurine
Del concorso Perugina Buitoni che probabilmente i meno giovani fra noi ricorderanno nella loro
Più tenera infanzia un euro prima giovinezza e la e la carne la la figurina più illustre più preziose l'appunto quella del Saladino c'è veramente estraneo all'Islam ma le statistiche parlano di una presenza musulmana in Italia di molto difficile dirlo da statistiche minimaliste di un mezzo milione a statistiche massimaliste di un milione l'espressione minimalista e massimalista impropria ma comunque ci siamo capiti
Di cui c'è un dieci mila persone circa di convertiti quindi l'un per cento nell'arco di un decennio quindi l'ondata islamica in Italia francamente non è grande cosa è vero che ci sono molti arrivi ma ci sono anche immediatamente delle partenze perché non è che passano dall'Italia ma non si fermano in Italia
è stato detto che le chiese si svuotano un mentre le moschee si riempiono può essere vero ma è anche vero che in Italia le chiede sono migliaia e migliaia le moschee sono poche decine molto piccole ed è anche vero che il fenomeno per qui le chiese si svuotano ma nulla a che vedere col fenomeno per cui si riempiono le mosche le prime si svuotano per ragioni molto diverse e chi esce dalla chiesa per non rientrarci non è che ne esce per andare in moschea
è stato detto che l'Islam è qualche cosa di lontano dalla nostra identità
Il che è senza dubbio il vero entro certi limiti naturalmente a livello civico a livello politico a livello ideologico alle giuridico eccetera senza più senza dubbio più che ad altri livelli perché l'Islam noi lo abbiamo vissuto nei secoli e conosciuta nei secoli come una cultura mediterranea e Nori un po'meno degli spagnoli ma non troppo meno degli spagnoli non possiamo propriamente dircene del
Tutto estranee non alludo soltanto al grande Islam siculo alludo anche a tutta una serie di altri fatti che ci sono arrivarti addosso attraverso canali culturali che però hanno una certa importanza
La nostra Firenze piena di manoscritti arabi che sono stati studiati e che sono ancora oggi studiati ma fino che sono stati studiati fino dal tredicesimo secolo che sono stati importati fino dal tredicesimo secolo
E se è vero che l'Europa cristiana re imparato la musica la medicina l'astronomia la chimica dall'antichità con apporti nuovi attraversa il mondo arabo
L'amico è non meno Veno che probabilmente uno dico uno e non in in assoluto il solo ma uno dei grandi elementi di
Ispirazione della Divina Commedia è stato ittita Bangui nasce il libro della Scala i promiscui colare a voi ispanico passato attraverso traduzioni castigliane poi la fine poi forse nella traccia del buon Brunetto latini arrivato a Firenze conosciuto anche da Dante vecchia storia e quindi evidentemente quando noi parliamo di Islam tutto sommato le realtà sono molto meno lontane
Da quello realtà di conoscenza reciproca la quello che potremmo pensare a prima vista certo si tratta di una tradizione lontana da quella europea lontano da quella che noi chiamiamo così poi genericamente occidentale
Però bisogna sempre ricordare che quando si parla di identità minacciate e quindi di tradizioni che un'identità diversa e più forte potrebbe cancellare bisognerebbe sempre ricordare la grande lezione lezione antropologica
Per cui a minacciare le identità non sono mai identica troppo remote ma sono identità si
Quindi vicine che possono fagocitare la nostra italiani probabilmente hanno meno meno probabilità Islami basarsi di quanto non è abbiano nei prossimi decenni di ulteriormente americanizzare assi
E quest'ulteriore americanizzazione è un elemento che senza dubbio ci allontana dalle nostre identità infiniti livelli dal linguistico fino al gastronomico passando da tutte le fasi di questo di questi due estremi
Il ventaglio è e tragico tutto questo no non è tragico perché le identità come le tradizioni sono qualche cosa di profondamente dinamico che vive e che cresce nella storia tuttavia proprio perché le tradizioni sono dinamiche va
Va da sé che noi non possiamo affermare che esista un'identità che di per sé istituzionale
Ente e strutturalmente possa essere pericolose per le altre identità l'identità si minaccia non soltanto dal loro interno
Cadono finisco cadono o vacillano solo quando perdono per adulti per un processo intrinseco diciamo così la capacità Bishop
La vive ma quanto un'identità finisce e non Sasso più sopravvivere viene sostituita da altre cose evidentemente questo avviene perché il suo ciclo storico per così dire si è esaurito
E allora hanno un si può Benan benissimo per carità si può avere Nostalgia si può rimpiangere il tempo perduto e si può piangere sul latte versato però evidentemente nessun
O di questi atteggiamenti un atteggiamento storico né politicamente positivo patteggiamento storico è positivo è quello di assistere e il più possibile di
Razionalizzare magari anche di intervenire a correggere se si vuole poi viste la grande eterogenesi dei fini che modifica tutto il processo di mutamento delle identità ecco perché io tutto sommato lo
Dico anche da da credente in una chiesa storica cristiana non sono affatto dispiaciuto che l'identità
Male non italiana non possa identificarsi tout-court in una e in una sola identità religiosa piazza
Grazie professore Garavini tedesca purtroppo il tempo urgente comunicazione e come si usa dire di servizio l'orario di inizio dei lavori improbo pomeridiani e posposto di un quarto d'ora quindi non più alle quindici e quindici ma alle quindici e trenta grazie
Liliana purtroppo nel peggiore dei modi annunciando una assenza che vi era già stata anticipata da Franco Cardini stamani eccola Gennaro Sasso a assenza che dispiace a luglio dispiace a noi perché è dovuta motivi di salute
Gennaro Sasso mi ha pregato anche lui
Fare cioè scusi ma anche gli auguri
A questi ai lavori di questo convegno quindi anche tutti quelli che stanno di qua dalla tavola di questa sera
E io apro questa sessione dando la parola a Lucia Annunziata tutti voi conoscete
Giornalista vi è di più anche direi conservatrice interprete
Delle trasformazioni mostra Società nazionale all'è stato affidato un compito non facile
Credo anche per me è inconsueto ma indispensabile di raccontarci
Qual è se esiste un senso della parola Italia
Dal punto di vista delle donne la ringrazio di aver accettato il nostro invito che le cedo molto volentieri la parola non prima di anticipare le regole del gioco che saranno quelle di no un po'di più per venticinque minuti a ciascuno dopo dei quali io vi dirò che mi avete ancora cinque e alla mezz'ora cercherò di fare in modo di toglierli la parola Pessina le regole del gioco che spero di riuscire a rispettare per
Il migliore andamento della serata Lucia Annunziata
Bene grazie sono frutto spettante ad è vero o non è vero permetterà di decompressione quindi se parto un po'così confusa mi perdonerete
Parlò di un tema che per l'appunto e per me inusuale che quello delle donne perché nella mia vita giuro è la prima volta che accetta di parlare di donne
L'unica ragione per cui l'ho fatto e perché presidente siciliano quando eravamo insieme alla RAI diceva di me sempre che io ero l'unico suo uomo a Saxa Rubra
E allora con un complimento naturalmente siccome sapevo per certo che questo suo modo di fra la Regione e con invitava non era sminuendo te ho detto di sì
Un perché parto con questa precisazione che non mai parlati dalle perché credo che in questo mio diniego
Che dura appunto da molti anni diniego professionale naturalmente pubblico parlo del pubblico e il privato spero di parlare di meno concretizza o né di altre donne o di uomini eccetera stiamo parlando di pubblico dicevo in questo mio diniego di parlare delle donne come donne secondo me c'è un po'la stessa la la ragione stessa per cui oggi stiamo parlando dell'Italia delle donne cioè credo che questo rifiuto la dica lunga la dica tutta su qual è la condizione delle donne oggi in Italia l'Italia delle donne oggi ecco
Per cui ho pensato che se io affrontavo questo tema ammettevo questa cosa forse avrei dato una rappresentazione diciamo più reale della vicenza
Parlare rifiutarsi di eppure per tutta la vita in qualche modo è il e qui accanto a me Celli direttore Scarpari
Che professionalmente mi ha preso molto giovane quindi può testimoniare se ho ragione se vi dico la verità non vi dico la verità
Io ho applicato per tutta la mia vita professionale a cominciare però da giovanissima dal momento in cui fece ho cominciato a stare politiche poiché la professione ho portato questa punto rifiuto di farmi finire con donna cioè laddove donna spesso diventa trattino di fronte ha un altro nome l'aggettivo una professione una professionalità perché ho pensato che tatticamente questo era l'unico modo di sopravvivere perché dico tatticamente perché credo che l'aggettivo donna sia con la città la nei termini
Praticare sessantotto sono stata delle persone che ha rifiutato di fare lancio del ciclostile
E quando ho cominciato la mia professione mi sono occupata di tutto eccetto delle cose che si davano da fare alle donne io adesso a cinquant'anni ho trentadue trentatré anni di professione più o meno le spalle a questo punto e quindi posso dire che quando ho cominciato io diciotto diciannove anni questa cosa era ancora più marcata c'era un universo femminile
Che generalmente era diciamo la società quando se ne voleva parlare bene nella parte più alta evolveva nella cultura quindi le donne diventavano intellettuali la parte più bassa erano
Poi i ministri della Sanità le donne facevano raramente il ministro degli interni che l'anno scorso abbiamo dovuto fare o due anni fa tre anni fa una battaglia del permesso degli interni non parliamo appunto di fare il presidente del Paese donne direttore non ce n'erano non c'erano donne comuniste
Questo dico quando io ho cominciato la mia professione stiamo parlando del sessantotto settanta più o meno quanto cominciato scrive di critica
Dunque l'unico modo per non essere in qualche modo c'era diciamo una situazione in cui le donne potevano alle donne era dato una certa aria
Le donne di c'erano già donne molto importanti nel giornalismo
Quindi la regola non era una regola generale io stesso sono una persona che è stata tirata fuori da donne importante intelligente che avevano rifiutato questa regola del ghetto femminile sta parlando di Rossana Rossanda di Luciana Castellina
Sto parlando di una donna straordinaria davanti a me in questo momento Miriam Mafai e quindi voglio dire non è vero che nella generazione precedente non ci fossero modelli che rompessero questo veto ma tutto sommato ancora rimaneva allora vera questa cosa
Io quindi nella mia professione ho sempre cercato di di fare le cose da un uomo della professione
Quindi ha fatto il corrispondente di guerra per fatte corrispondente di guerra un fatto l'inviato fatto tutte queste cose quando sono andato in televisione ho fatto il conduttore di politica di rubriche politicamente invece in televisione con tutte le conduzioni sono sempre di cose sociali c'è posta per te le delle crisi matrimoniali eccetera eccetera
è stato per me importante è rilevante non definirmi come donna non parla per evitare il definirmi come donna ho fatto anche come dire una serie di scelte anche pubbliche di non ha affrontato il tema cosa voglio dire con questo voglio dire poi una cosa molto semplice che sicuramente la questione delle donne rimane una questione del bicchiere mezzo pieno il bicchiere mezzo vuoto
Insiste questo è stato il secolo delle donne sicuramente non l'ho detto io Colorno dicono tutti è anche vero però che esiste una parte di bicchiere mezzo vuoto che quello su cui continuiamo e continua l'Italia a diciamo a discutere in qualche modo cioè la parte mancante della piena parità di cittadinanza femminile quale esatta per intero io non credo che sia più una questione numerica
Perché non c'è dubbio che donne sono ormai dappertutto e hanno cambiato il costume la vita sono diventati grandi come dire un grande centro anche dell'economia del Paese
Il problema però che le donne rimangono cittadine secondo me di serie B sulle questioni di produzione come dire di una cultura nazionale cioè l'opinione delle donne per dirla più semplicemente rimane nell'opinione di cittadini di seconda categoria
Cioè è una storia molto strana perché le donne in questo Paese contano moltissimo stanno dappertutto non si può più neanche dire
Che le donne che dirigono che sono capitani di truppe industria uno non ci sono ci sono il problema e quanto conta il pay sono delle donne dell'opinione delle donne nella formazione di una coscienza nazionale
Secondo me conta ancora pochissimo conta pochissimo nel senso che non a caso diciamo la loro identità quanto si definiscono come identità separata contano molto ma il loro pensiero non entra alla fine nella formazione del pensiero razionale
E su questo io purtroppo devo anche continuare a fare un discorso di di di i posti ecco io mi domando ancora oggi
Ci sono per fortuna per in particolare nella nuova economia molte giovani imprenditrici
Dell'azienda per cui io adesso lavoro che la nuova agenzia Ap Biscom proprio due giorni fa è stato formalizzato il CdA e presidente e rappresentante delle piante AN se del caso son tre donne
Tutte e tre insieme sotto i cento anni insomma no che è una cosa diciamo sostanziosa anche perché ci sono dei veri soldi di attacco queste son delle cose di novità perché l'accesso al denaro per esempio è uno dei grandi limiti che è stato posto
Alla diciamo ossia all'AGEA al alla presente appeso delle palme
Ecco sotto i trentacinque trenta trentacinque anni in un mondo dell'economia che un mondo diciamo che si sta anche in parte formando fuori dalla nazione non è strettamente nazionale le donne ci sono ci sono lì dove conta cioè il denaro
La decisionalità ma nel mondo tradizionale che il mondo che forma opinioni che sono i giornali la politica
La grande industria tradizionale le banche ecco il siamo tutti cuochi persino i pensatori della politica le donne ci sono solo fino a un certo punto ha poi non ci sono più secondo me questo non è il discorso che sto cercando di farvi
Non è il discorso tradizionale di dire vogliamo più direttori vogliamo più capi delle banche anche
Il problema è che il fatto che non ci siano queste donne per me rappresenta una mancanza non di natura matematica sull'equiparazione ma una mancanza di natura diciamo delle della equivalenza del peso delle opinioni
Semplicemente le donne il pensiero delle donne pesa oggi meno del pensiero degli uomini
Una donna le donne in politica e continuano a fare come dire cose di secondo piano
Piumini in politica anche il più scemo no può dire delle cose così ad essere tranquillamente citata come se avesse detto delle cose intelligenti o per lo meno delle cose da segnalare su qualunque giornale nazionali
C'è un evidente sperequazione il tetto ovvero della parità nella cittadinanza pari uomini e donne parlate cittadinanza non parlo quindi di femminismo ex secondo me su che valore ha l'opinione delle donne
E questi sono i settori dove noi non li ritroviamo questo dei settori decisivi dico solo un'altra cosa ed è questa
Badate bene che se uno avesse voluto fare la donna trattino giornalista parlo di me perché credo sia più onesto parlare delle proprie storie senza fare diciamo i tempi afflussi e su altre c'è un grande ritorno se tu accetti di fare la donna donna donna trattino avvocato donna trattino giornalista donna capomafia donna avvocato donna lo so maestro eccetera
Perché questa è una società la società italiana che noi e e questo è veramente un fenomeno italiano Vito che per esempio in Francia c'è un costume molto diverso su questo per fare una qui signor Prete su questo la da una it litanie sento un paese a mio parere è ancora troppo malato di cattolicissimo ricoprivo in qualche modo insomma
E un Paese e malata d'altra parte anche di forme autoritarie molto forti perché questo è un Paese comunque che è stato detto in maniera molto autoritaria molto da club in cui perché parla di atto di tali io non parlo
Dello stato autoritario parlo di un Paese in cui i club dei salotti buoni ancora Governo hanno le banche governo no le industrie
In cui ancora ci possiamo permettere di avere ottantenni novantenne che decidono sullo stato come dire dell'accesso al mercato e le banche insomma non faccio nomi ognuno ce li mette come vuole insomma no
Ecco una forma così forte di Stato è una forma di uno Stato controllore sostanzialmente ecco uno stato del genere se tu dici di fare la donna cioè di prendere un posto c'è una forte c'è un forte ritorno
E la televisione tipico no se tu accetti di fare la bella ragazza in televisione il successo garantito
Se tu accessi di faccette di fare la moglie di qualcuno è successo è garantito cioè per la figura tradizionale di donna c'è stato un grande premio in questo Paese
Eccetto che è un premio di seconda categoria il problema è lo si vuole accettare o non lo si vuole accettare l'universo femminile italiano si è diviso su questo anche quella della mia generazione c'è chi ha poi ripreso la scorciatoia tradizionale di cavalcare
L'essere donna donna con un minimo di emancipazione e quindi abbiamo appunto un'esplosione perché per esempio nei giornali ci sono meno donne eccetto alcuni giornali la Repubblica e tra questi
Perché male Corriere non ci sono per esempio nessuno pensa di ricorrere non ci sono donne
E le poche che ci sono fanno le donne di professioni Sabella Bossi impregnati parla faccio nomi perché non credo che ci sia niente di negativo
Ma la frase attende di Totti fa la donna che si occupa dei bambini violentati Dacia Maraini fa la donna che si occupa delle donne violentate e pagato Che barba Vandelli che si occupa di famiglie
E di cioè voglio dire fior di giornalisti eccetera famigliole tante non potrei dirle per non sa le ultime com'era cioè valide la professionalità della donna in quanto tale no
E poi nomi si occupano del grande mondo c'è un grande ritorno di questo io penso che la vera divisione che c'è stata poi Italia e chi attinenza
E dicevo in televisione ci son donne dappertutto perché perché l'immagine e al femminile in particolare se ti metti carina Bellina cioè non parliamo di altre cose questo a un ritorno la divisione oggi delle donne secondo e del e se accettare in qualche modo di superare viene superato questo somme una grande discussione in corso ed ho finito se con gli uomini bisogna misurarsi non tanto sul piano della dinamica sessuale della parità anch'di quantità ma se è un prodotto nel cervello ecco cioè oppure se dei approfittare tra virgolette di quella sorta di diritto di lusso sociale che è riservato alle donne e stare dentro e stare anche piuttosto bene io non ho soluzioni posso dire la mia soluzione quella di aver voluto a bere una patente di cittadina come tutti gli altri in sostanza sicuramente facendo scontando che su questo c'è sempre come c'è sempre l'idea che poi le donne sono pedone che fanno questo sono ambiziose sono svolte sono negative Cher ma questo poi viene colto come dire viene col territorio restituissero
Credo che la situazione l'Italia reale Cuesta più quella di cui si profila qualcosa all'orizzonte dico vi accennavo
Sono quelle tre del mio consiglio di amministrazione che come dire forse diventeranno grandi quanto mi quando io sarò troppo vecchio per averne avute i benefici grazie
Grazie a Lucia Annunziata facilitato molto il come uscito come
Cronometrista Della Seta impiegato un tempo rapidissimo a dire darci un quadro di luci ed ombre
Sia realistica constatare in cui l'opinione delle donne conta meno tutto sommato di quella degli uomini e in cui ancora significativi ostacoli come lei ci ricordava si frappongono soprattutto alle leve più alte più significativo del potere
Soldi forte opinion matching
Potere come formazione degli indirizzi e delle cariche che contano nella guida di un paese come appunto l'Italia viceversa un successo che si acquista ricorrendo a vecchi stereotipi di separatezza
Di marginalità appunto i temi dormi schiere appunto in questo caso quindi una ribadite Simone anche se per vie paradossali e solo apparentemente contrastanti di quella ancora ombra che permane sull'affermazione delle donne nell'Italia di oggi ringraziamo per averci ricordato tutto questo
Io do adesso la parola a Francesco Paolo Casavola
Giurista insigne ex presidente la Corte costituzionale non credo ci sia bisogno Elio
Lo ricordi
Però mi preme rammentare la circostanza che lo vede oggi presidente ebbe di un'agenzia di un soggetto istituzionale che ha un po'chiave per il tema che ci riguarda
E cioè l'Istituto dell'Enciclopedia Italia
Cioè quel grande
Nel complesso che si incarica di registrare e conservare aggiornare tutto ciò che contribuisce affare Italia
Nei diversi campi del sapere quindi credo che la sua testimonianza non solo per le sue altissime competenze ma anche per le specifico osservatorio che oggi lui detiene sarà molto interessante per tutti e ringrazio anche lui di avere accettato il nostro invito Francesco Paolo
Grazie Guzzini per questo breve Po prologo della mia relazione come accade sempre in quelle metodologie involontarie che governano
Convegni come questo
Chi assistito
Alla mattinata
E l'ascoltato Lucia Annunziata si accorge che questa immagine dell'Italia ora costituiranno nell'attualità pura l'altra seguiamo verso il passato il tema che mi è stato assegnato non poche maturare in un gruppo di anni
Che vanno dal mille ottocentocinquantanove al mille ottocentosessantacinque gli anni e in cui si pone il traguardo della unificazione legislativa di questo regno appena proclamata
La unificazione legislativa apparve un traguardo per nel mille ottocentosessantacinque nel discorso alla Camera del nove febbraio del Guardasigilli Banca sarà definito suprema e fatale necessità
Si doveva invocare come
Supporto di questa fatale necessità
Come forza del processo di unificazione
Un cento frasi di questo discorso sentimento popolare distintivo degli italiani
Oppure anche il senso corretto delle moltitudini
Che non avrebbero più oltre tollerare tutto cito ancora imbarcando un monte o d'un fiume
Che divide una provincia dall'altra la diversità delle leggi soprattutto civili
Nel mille ottocentocinquantanove la penisola aveva leggi e codici
Dei vari Stati Regno di Sardegna province lombarde Ducato di Parma Ducato di Modena Granducato di Toscana
Stato pontificio Regno delle due Sicilie
In quell'anno mille ottocentocinquantanove
Con una procedura dettata dalla esigenza dei pieni poteri al governo per l'imminenza della guerra all'Austria
Sì avvio
Quello che fu chiamato la unificazione a vapore
Con una frettolosa approvazione di tre codici
Penale e di procedura penale e di procedura civile
Si era ancora nello spirito della Piemonte esitazione delle province via via annesse
Nel mille ottocentosessanta il Guardasigilli Cassinis presentò alla Camera un progetto di revisione si trattava sempre di codici sardi del Codice civile Albertino del mille ottocentottanta trentasette che i deputati a grandissima maggioranza rigetta
Qui a Firenze sul giornale fiorentino la Nazione
Il commento fu
Che quello era contrabbandato come Codice italiano ed invece era un codice sardo testuale e per la forma e per la lingua non corrisponde certamente al nome che dovrebbe avvenire
Erano anni
In cui
Nasce e si usa il nome italiano specie nell'uso plurale popoli italiani
E questo uso accentuava sia alla nuova realtà dello stato nascente sia la molteplicità di quelle tradizioni giuridiche
E di quelle legislazioni vigenti e non si voleva non del tutto superare horror rinnegare
Tornando al commento del giornale fiorentino
Sul voto della Camera di bocciatura del progetto Cassinis
è da sottolineare che visi ricordare la cito ancora testualmente la Simpatia di moltissimi i quali sono contenti della legislazione che hanno e non sentono un punto l'urgenza di cambiare una con un'altra che ad essi sembra meno buona
Non necessariamente l'opposizione alla unificazione legislativa
Concedeva con progetti politici di stampo vorrei giornalistico offese realistico
Nel discorso del Guardasigilli Vacca nel mille ottocentosessantacinque che abbiamo appena citato
Si confuta la tesi degli avversari della unificazione legislativa
I quali usavano invocare a loro favore l'esempio dell'Inghilterra e della Prussia
Che avevano conservato leggi e statuti vigenti in varie parti dei loro territori testuale senza offesa al principio nazionale
La confutazione però debole
Dell'Inghilterra si dice cito testualmente che si può essere ammiratori quanto si vuole di quella grande patria della libertà
Ed è la stupenda Costituzione inglese Manni o uno per cento vorrebbe togliere ad esempio quell'edificio gotico della sua legislazione
Quanto alla Prussia viene ricordato che essa non rappresenta una sorta di topos della cultura germanica un arazzo una e compatta
E però bensì spiega il perché nel Granducato di Porsenna ad esempio Opel predominante elemento slavo
Che non si sia sentito il bisogno di unificare la legislazione
Non c'è nella politica legislativa per l'unificazione
Una visione del diritto come prodotto storico ma piuttosto come opera della ragione illuminante
Da questo punto di vista sì parlo per il successo del Codice Napoleone del mille ottocentoquattro
Anche qui cito testualmente accettato e salutato come un grande beneficio ceo da quanti erano i popoli italiani almeno fino alla restaurazione
Quello era un codice moderno
E la nuova Italia doveva darsi Codice italiano che forse è segno e guida della civiltà molte
Il trasferimento della capitale a Firenze
Rendeva il processo di unificazione non solo conveniente ma urgente
Proprio la Toscana aveva ordinamenti cui si riconosceva con rispetto un primato
C'è Stuani sempre accapo di tutti i civili progressi
La Toscana era vissuta senza una codificazione
Ma oggi che si era fatta
Centro di vita e di motore di tutta Italia
Diventava esempio di quel che esigeva tutto il resto della nazione contro l'unificazione legislativa si avanzavano altre ragioni
Se si dovesse bene amministrare piuttosto che legiferare male e in fretta
Mutare tutti i codici sarebbe stato scuotere dalle fondamenta l'edificio sociale
Fare cito testualmente che tutta Italia da mattina asserire non sappia più quali siano i suoi diritti e quali siano i suoi doveri
Il governo e i deputati della maggioranza si ricevevano alimenta ogni rivoluzione
Ma si prendevano accusa di fare testuale la rivoluzione più profonda la più odiosa che farsi possa ad un popolo quella di strappargli in un momento tutte le sue leggi e tutte le sue consuetudini sotto lo specioso pretesto di unificare
Quel che invece ogni giorno di più sia andata dividendo
Gli oppositori distinguevano tra leggi amministrative indispensabili all'unità politica
E leggi civili che toccavano le basi della Società
Che evidentemente non risultavano quelle di una società uniforme così attraversata da una tale rivoluzione da potersi avviare ad un comune modello
Il deputato Massari nella tornata dell'undici febbraio mille ottocentosessantacinque evoca la rivoluzione italiana
Troncata nel suo mezzo
Che aveva lasciato al Governo e al Parlamento del Regno un'eredità trarre e pesante
Quella di compiere atti rivoluzionari senza la libertà d'azione
Che avrebbe avuto un autentico molto rivoluzione
L'unificazione legislativa e uno di questi atti rivoluzionari e per comprendere la vera natura di quel che andava accadendo Massari rivendica alla Camera dei deputati
Il ruolo esercitato per quattro anni
Testuale di vera costituendo
Per formare Italia
La necessità dell'unificazione legislativa e di sostiene
Deriva ancora dal nostro passato storico noi dobbiamo rammentare che fino a quattro anni orsono eravamo otto Stati
Divisi gli uni dagli altri
Senza conoscerci
Senza apprezzare spacci
Se sapere quel sentimento di solidarietà e di fratellanza nazionale che oggi l'addio merce possediamo
L'unificazione legislativa e dunque indispensabile al completamento dell'unità politica
Ma va scontato che essa comporti i suoi prezzi
Io non nego dice Massari che nelle unificazioni precipitate
Non ci possano essere dei manuali
Ce ne sono in tutte le cose del mondo e ce ne sono soprattutto quando si tratta di sfasciare ordine anti
E surrogare Enrico I nuovi ciò è evidente io ammetto che è bene confessare anche i propri errori che facendo e disfacendo
Noi abbiamo fatto molte rovine
Apriamo feriti molti amor proprio
Noi abbiamo spostati molti interessi e rispettabili
Ma credete voi e questo opera di distruzione non abbia avuto la sua utilità
Credete voi che io rottami che abbiamo sparsi sulla nostra via
Non abbiano prodotto il grande risultato di rendere impossibile il ritorno di un passato che noi tutti dobbiamo odiare
Il sedici febbraio del mille ottocentosessantacinque la Camera Francesco Crispi censure del Codice civile
Una tale meschinità di redazione che io non trovo da paragonarlo con alcuno dei codici che esistono e liberi Stati d'Europa
Scorpione artificiosamente dimenticata la parola italiano
Quasi che noi fossimo in un regno ancora innominato
I concittadini appartengono ad un Paese ancora ignoto
Crispi criticava l'articolo sette che era così formulato e di e cittadino il figlio legittimo di padre cittadino
Scrive rispetto
La cittadinanza labbra la terra in cui si nasce
Ogni individuo nato nel Regno d'Italia e cittadino italiano mettere la legittimità dei figli come base della cittadinanza e come fare di un caso la regola generale
Le parole in Italia e italiano
Non sembrano aleggiare sul codice
Egli di appena un anno dice Crispi che si discusse che si è discusso in questa Camera
Il disegno di legge presentato dall'onorevole mio amico il deputato Cairoli per raccordare la cittadinanza ai nostri connazionali che appartengono alle province della penisola
Non ancora unite al Regno d'Italia
Una parola su costoro sarebbe stata un conforto che per individui quali invocarono con cuore il giorno della redenzione
E che mesi addietro con le armi alla mano chiedevano sulle montagne del Friuli di volersi riunire alla grande famiglia racconta in un grande Stato dall'ultima rivoluzione
Non sarebbe stato fuori luogo dire alle Province que JE mano sotto il dominio straniero che i loro fratelli del Regno d'Italia non le hanno dimenticate
Che noi siamo in una sosta
Ma non abbiamo rinunziato al compimento della grande opera dell'unità
Che non intendiamo escludere dal nostro senno individui che furono con noi nelle battaglie nazionali
Che che torneranno al nostro fianco al primo appello della parte riveste
Nessuna delle parti della unificazione legislativa del mille ottocentosessantacinque civile processuale civile commerciale penale e processuale penale espresse le istanze di profonda trasformazione per la struttura della società e della statualità della nuova Italia
Ed è questa la ragione delle critiche di insufficienza seguite nei decenni successivi
Quel che colpisce in questa vicenda dell'unificazione legislativa e l'irrompere di ragioni politiche
In un ambito che era stato dominato da un ben diverso ordine di valutazione
Il diritto in Europa aveva tenuto insieme due facce
L'una guardava la moltitudine di leggi ordinanze statuti consuetudini territoriali
Peculiari alle comunità ordinata entro le grandi monarchie
O entro le miriadi di piccole sovranità feudali
L'altra illuminava pressoché tutto il continente
Anche siete al diciassettesimo secolo come si esprimeva il Cardinal De Luca ridotto all'Europa occidentale
Era il virus comune Europee Umma
Uno spazio che superava le frontiere degli Stati con libri e opinioni di dottori e sentenze di grandi tribunali
Che si applicavano ovunque per sua dessero realizzando per usare ancora parole di De Luca
L'Orbis e civilissima nostre europei comunicazione sa questa molti secolare rappresentazione europea del diritto
Che aveva come nucleo il Corpus iuris di Giustiniano
Si era radicato tra i giuristi al punto che ancora nel diciannovesimo secolo un professore della Imperial Regio facoltà politico legale di Padova
Trovava bizzarro
Che potesse resistere tanti diritti quante le grazie
Infatti il diritto comune europeo non si estinse
Per quella causa in Terna che fu la perdita della certezza tentata la sterminata massa delle opinioni dottorale e il loro carattere controversi distico
Ma soprattutto per il sorgere degli Stati nazionali e la nascita delle codificazioni
Si passava dal diritto dei giuristi imperi orazioni essi alla legge comando dello Stato frazione impegno fu come se ad un tratto la statualità europea scoprisse che produrre diritto vera tra i caratteri della sovranità quello perlomeno pari alla forza militare per il dominio del proprio territorio
Questo spiega perché si associò ai pieni poteri al governo per la seconda guerra di indipendenza e al trasferimento della capitale da Torino a Firenze
Il compito di dare subito al premio
Codici finalmente italiani e non più sardi estesi alle province annesse
L'antefatto di maggior rilievo nei primi decenni del diciannovesimo secolo era stato il Codice Napoleone
E la sua applicazione al di là delle frontiere francesi che era certo influenza politica della Francia napoleonica
E l'assetto dato agli Stati europei gravitanti dalla sua orbita
A determinare la estensione ore eccezione di quel codice
Ma eppure da sottolineare l'ideologia della codificazione
Coincidente con quella della modernizzazione dei rapporti sociali
E se non bastasse l'aerospazio con cui i giuristi francesi padre di quel codice presentavano le sue norme come leggi della natura
Tuttavia provare ormai la indissolubilità del nesso tra diritto e sovranità politica
Tramontata l'egemonia francese
Già con una restaurazione degli antichi sovrani e regimi il codice Napoleone fu soppiantato dai codici dei singoli Stati
L'inoltrarsi nel ciclo storico Berlusca dello Stato nazione aveva come costo l'abbandono di ogni più antica esperienza di comunicazione iuris sia che si trattasse del diritto dottrinale e giurisprudenziale comune sia di quello del Codice francese
Il diritto ristretto nei codici nazionali rendeva inutile anche gli studi comparativi scettici
A Napoli la facoltà giuridica aveva ben tu insegnamenti di diritto comparato pubblico e privato
Nel mille ottocentosessantuno
La legge sull'istruzione superiore nelle province napoletane emanata dal principe luogotenente Eugenio di Carignano
Li conservava ancora tra i quattordici richiesti per la laurea
I successivi regolamenti per la facoltà di giurisprudenza del mille ottocentosettantasei mille ottocentottantacinque
Non ne hanno più traccia alcuna né tra i sedici e poi diciotto insegnamenti obbligatori né tra quelli speciali
Tra virgolette anti incremento della cultura negli studi giuridici
Alla vigilia dell'unità
La conoscenza dall'altra natura giuridica straniera francese e tedesca che era diffusissima come attestano specie per la prima le innumerevoli traduzioni in edizione in particolare napoletana e siciliana
I monografie corsi trattati di diritto civile procedura civile perfino di prontuari pratici per ufficiali di polizia ed uscieri
L'uso del Codice Napoleone aveva in portato quel metodo
Cui la formula di scuola dell'esegesi non rende ha fatto giustizia
Si trattava invece di un metodo storico comparativo
Che restituiva la dimensione diacronica che il diritto esemplare la traduzione del trattato delle servitù prediale Peppard sì curata nel mille ottocentocinquantaquattro da Luigi Lo Gatto
Con l'aggiunta delle discussioni del titolo delle servitù secondo il Codice Napoleone
Delle differenze come leggi civili delle due Sicilie
Del diritto romano del diritto francese precedente il complice del diritto partito fino al mille ottocentonove
Della dottrina sulla materia della sinossi dei quei codici delle leggi decreti reiscritti e ministeriali sussidiarietà leggi civili
Della giurisprudenza francese belga e patria delle leggi straniere sulla materia un'analisi storica filosofiche legata intorno le servitù per Diario eccetera eccetera
Con l'unificazione legislativa invece studenti e studiosi finalmente italiani non ebbero più bisogno di guardare né al di là delle Alpi
Ne indietro oltre le data di promulgazione dei nuovi codici penali
L'unica fonte straniera per la formazione della nostra scienza giuridica fu quella tedesca prevalentemente ostile o estraneo alla codificazione ricordiamo
Che il Codice civile dell'impero tedesco ebbe una gestazione ventennale rientrò in vigore soltanto il primo gennaio del mille novecento un secolo dopo il Codice Napoleone
Ma quella scienza tedesca era idonea
A fornire le strutture logiche di un sistema giuridico in qualche modo autosufficiente e neutrale sia rispetto al flusso storico e dai conflitti della società borghese sia rispetto all'evoluzione politica dei nuovi Stati
Il diritto diventata un'isola nazionale
E in quell'isola ci si preparata con le rigorose astrattezza e del cosiddetto metodo tecnico giuridico
A superare il conflitto sociale tra capitale e lavoro
Così come le ideologie totalitarie che avrebbero atteso all'appuntamento con il nazionalismo
Le politica di grandezza degli Stati nazione ma intanto
Non si poteva ignorare tra Piemonte esitazione prima
E codificazione italiana poi che l'Italia aveva almeno cinque capitali dalla sua multiforme tradizione e cultura giuridica
Torino Milano Firenze Napoli e Palermo
A commissione giuristi di queste cinque città che era stato infatti inviato il progetto di codice civile allestito dal mille
E non si trattava soltanto di ascoltare i giuristi che avevano nella loro formazione
Le storie diverse te l'Italia sarda lombarda toscana napoletana e siciliana
Ma ma anche le magistrature supreme
Che si conservarono a lungo pur dopo l'Unità nelle Cassazioni regionali
Ed ancora bisogna per non lasciare la discussione
Nella cerchia ristretta delle commissioni di esperti perché da un canto si andava così contro le prerogative statutarie delle due camere legislative
Chi avrebbero dovuto non approvare progetti compiuti ma dibatterne ogni articolo
E contro l'opinione pubblica specie per i due temi che più la impressionata no la introduzione del matrimonio civile e l'abolizione della pena di morte
Nella relazione del dodici gennaio mille ottocentosessantacinque la commissione della Camera sul progetto di legge per l'unificazione legislativa
Sottolinea cito testualmente che il matrimonio l'atto più importante della vita
Ed il primo anello del Consorzio sociale in qualche provincia è governato dalla sulla potestà civile in altre dalla sola potestà ecclesiastica
Ed in altre da entrambe quelle potestà
Trovandosi così ad un tempo sottoposto a due poteri diversi Attu legislazioni a due giurisdizioni né le regole stesse dettate dalla legge civile
Sono in questo grave argomento conformi chi è capace al matrimonio in un luogo passando in un'altra provincia diviene incapace
Nella relazione al presso il Codice civile del venticinque giugno mille ottocentosessantacinque
La giustificazione matrimonio civile non sta più neppure nella disciplina di una nella necessità di una disciplina uniforme ma della separazione di due ordinamenti testuale da poiché il novello Codice rivendicata con ottimo senno alla potestà civile il governo del matrimonio considerato sotto l'aspetto di una grande istituzione sociale
Abbandonando dall'altro canto il compimento del rito religioso ad una sanzione di ordine più elevato e in manchevole
Perché mette capo nello indistruttibile sentimento religioso e ritira Penta ritto che l'atto civile ne uscisse circondato
E su folto dalle maggiori guarentigie in guisa che la sincerità e la solennità ne fossero indubbiamente accertate così nasceva paradossalmente un matrimonio civile assai più rigido e più indissolubile di quello religioso contraddicendo il principio degli atti contrattuali e come dalla volontà delle parti si costituiscono così dalla medesima volontà si sciolgono
Quanto alla pena di morte
La questione toccava particolarmente la Toscana
Era temibile
L'estensione del Codice Penale sardo del mille ottocentocinquantadue che conosceva ben quaranta fattispecie di delitti capitali contro i soli sei del codice penale austriaco di mezzo secolo prima del mille ottocento tre
La commissione della Camera per l'unificazione deciso attiva scrive a questo proposito
Ed invero nella felice toscana
Quella pena già abolita sin dal secolo scorso non esistere il Parlamento non potrebbe che adottare una di queste tre determinazioni
Ho lascia sussiste
Ho introdurrà anche in Toscana
Unificando anche in questa parte gli orti di penale di tutto il regno ho finalmente attuare siffatta unificazione
Estendendo dalla Toscana tutto il regno l'abolizione della pena di morte
Quest'ultima su la civile soluzione adottare accanto a dare la misura però della diversa
Mentalità
Delle diverse culture esistenti allora in Italia basta leggere l'articolo uscito il quindici marzo mille ottocentosessantacinque nel sul quotidiano torinese l'armonia
Che te prorogare attorno il voto della Camera per l'abolizione della pena di morte
Vede in questo voto la vittoria di coloro testuale che da lunghi anni agogna Avano a spegnere un carnefice per sollevarmi nel mille atterrare la forza per aprire il varco ai sicari
Abolire la corda per sostituirli revolver sei pugnali
Salvare una vita persa criticarne centinaia al giorno abolire la pena di morte per ingombrare di cadaveri d'Italia
Gli uomini di governo di Parlamento di quegli anni avvertivano la rapidità degli eventi e dei mutamenti
Ed operava non nella consapevolezza
Di
Prego ti prego
No
Ma
Allora un saluto al caro amico presidente del Consiglio Giuliano Amato
No no no no Torchio questa qui devo ancora gli uomini di Governo e Parlamento
Di quegli anni avvertivano la rapidità degli eventi e dei mutamenti ed operavano nella consapevolezza
Il non potere ostacolare o soltanto ritardare con scelte più ponderate
Un processo storico che pareva più propiziato e deciso dai Cirielli termini di un luogo comune di corrente che non da volontà umane
La qualità della costruzione unitaria apparve nel diritto assai mediocre alle generazioni successive
Che provarono a giustificarla con un preteso isolamento dai Circuiti internazionali degli ambienti scientificità L'Italia del Risorgimento
La ragione addotta e facilmente smentibile
L'Italia che allora nasceva è stata collocata nella semi oscurità di un crepuscolo provinciale
Dalla immaginazione di quella cultura italiana novecentesca
Che aspirava ad una modernità solare aggressiva imperialistica il primo approdo della parola
Italia invece ammetta ottocento
Era nella fraternità ineguaglianza dei cittadini entro il rassicurante recinto civile del diritto nazionale
La patria
Sarebbe andata purtroppo nel secolo successivo fuori da quel recinto
A correre avventure improprie per l'indole dell'italiano il Novecento si è dato nuovi codici in un contesto assai lontano da quello degli anni in cui gli italiani uscivano dai confini dei vecchi stantie delle tante province
E non potevano non chiedersi di quali diritti e quali doveri erano divenuti intestatari in qualche modo il diritto riconduceva sul terreno di quelle realtà concrete
Della famiglia del commercio dei delitti e delle pene e il processo
Che sono le stesse per tutti oltre le divisioni politiche di mazziniani garibaldini cavouriano i conservatori socialisti cattolici liberali e clericali ai piatti
Il diritto poteva e stava per essere una elemento decisivo non solo per l'unità dello Stato
Ma dell'unità dei nuovi cittadini
Come dire
Della coscienza civile
Di una comunità nel Novecento quello sforzo che quelle potenzialità
Si spostarono dal diritto alle ideologiche politiche
Il diritto si è complicato anche codici novecenteschi si sono circondati di leggi speciali
La legiferazione del nuovo Parlamento repubblicano addirittura la più imponente quantitativamente che possano operare qualsiasi altro Parlamento in Europa e nel mondo
I giuristi sono ridotti essi stessi ad uno specialismo di esperti di micro settori di norme proliferati sulla crisi di insufficienza dei codici
I cittadini per ogni minima incombenza di tutela dei propri diritti hanno necessità di rivolgersi alla intermediazione tecnica dei legali
E così
Si dissocia il nesso diritti doveri e il diritto cessa di strutturare una coscienza civile
La politica sembra anch'essa nelle concrete persone dei professionisti della vita pubblica
Nei partiti nel parlamento nel governo delle istituzioni degli enti territoriali e locali
Oggi in via di particolare potenziamento nella prospettiva di ristrutturazione federalistica nella Repubblica la politica sembra anch'essa dimenticare che una comunità si fonda su quella solidarietà consapevole ed intelligente in base alla quale i diritti di ciascuno sono garantiti dall'adempimento reciproco dei doveri
Una comunità rettale se la sua vita si caratterizza
Per la spontaneità dei comportamenti sociali senza il ricorso costante interventi dei pubblici poteri amministrativi e giudiziari
Il diritto prima che strumento di governo di una collettività nazionale e valore etico di una comunità
Se le vie della politica
Non possono non essere plurime e talora indispensabili in mente e sanamente antagoniste
La via del diritto secondo un'antichissima metafora non può che essere una aperta ebbene illuminata
Sulla quale tutti possono andare sicuri di muoversi in una casa comune quella che vorremmo volentieri tornare a chiamare la patria nostra Italia
Be credo che dobbiamo tutti ringraziare molto Casavola questa sintesi
Che credo gli sia costata anche discreto sforzo c'è ricordato cose che effettivamente il sole radioso troppo radioso del Novecento ci ha un po'lasciato trascurare dimentica
Diritto come strutturazione di una coscienza civile
Come valore etico di Uma comunità oggi forse ci sono luoghi comuni che tendono a a attribuire allo Stato un carattere residuale rispetto ai processi della globalizzazione ci dice che lo Stato nazione finito Casavola ci ha ricordato quale processo travagliato intenso sta dietro la costruzione delle nostre istituzioni unitarie la situato in un contesto comparativo le obiezioni di cui si facevano forti queste resistenze l'esempio della Prussia
Del Regno Unito
Britannico ma c'è anche ricordato la sostanza concreta di questa unificazione legislativa matrimonio civile l'abolizione della pena di morte conquiste che oggi siamo abituati a dare per scontate come l'aria che respiriamo ma che risalgono a me notte e alle battaglie
Di quei giorni e di quegli anni e parole che forse in un futuro molto prossimo li scopriremo come ius soli Crispi come ius commune europeo ma De Luca sono riecheggiato nel corso del suo intervento che credo che sia stato per tutti molto istruttivo
Io adesso o iscritto a parlare
Eugenio Scalfari non lo presenterò è il fondatore di Repubblica
E de una come dire dei padri nobili del nostro e giornalismo però poiché richiamare l'attenzione di tutti sulle titolo per la sua relazione che mi sembra già un po'anticipatore di quello che ci dirà aspirazioni letterarie e concretezza politica nell'idea d'Italia ringrazio anche lui per aver accettato il nostro invito
E dicendo volentieri la parola Eugenio Scalfari
Grazie caro Gozzini
Non posso però meno di umilmente
Nel
E l'apprezzamento
Che avviene di rado debbo dire perché i testi che ci vengono sottoposti non ha questa limpidezza
Verso il presidente Cassa redazione che abbiamo appena ascoltato e lasciatemelo dire chi come me
In qualche modo è un professionista della comunicazione
è una cosa rara
Perché
Coniuga insieme nella vivezza
Dei concetti delle notizie molte delle quali ignote al pubblico profano
Come il rigore di una ricerca filologica questore fragilissimo quindi anche da questo punto di vista formale ma dove la forma e sostanza io
Netto di associarmi al nostro presidente del giudice non dico nello Zaire perché dimostra il livello darla presidente che usano la mano nel ringrazia
Tutto vivamente
è vero che a me è stato assegnato un tema
Beh tutti i temi segnati qui sono molto impegnativi
Debbo dire confido la
Benevolenza del pubblico e confido anche in questo caso l'uso confido nel senso che mi confidò
La la
In quello che mi disse l'amico Enzo Siciliano quando mi assegno il tema e mi disse tu con questo tema poi poi parlare di quello che ti pare allora
Io non farò proprio così ma in qualche modo mi dite ecco i gruppi autorizzato al qualche sconfinamento
Però restando pertinente al tema
Quando ci si domanda se l'Italia è stata più un'astrazione letteraria che un concreta realizzazione
Si propone si ripropone il il la frase di mettermi sulla Italia espressione geografica o no
E questo porta ad un altro tipo di considerazione ancora più a monte
E cioè se
Una nazione possa essere costruita dalle masse popolari
Ho dal minoranze elitaria
Perché questo poi punto di fondo
Allora
Debbo dire
Che noi non abbiamo esempio storico
Di nazioni e stati costruiti dalle masse popolari
Lancia
E non c'è per una ragione molto semplice
Che la nazione
Si costruisce
Poi dirò anche qual è il rapporto secondo me
Se volete cronologico ma vorrei dire storico illogico tra lo stato e la nazione
La nazione
è il superamento qualitativo
Storie
Della fase tribale
Che è basata sul sangue
Sulle famiglie
Sulla gente
Fino a che l'assetto di una società e di tipo tribale
Vuol dire che
La cultura non è riuscita a superare
I problemi dell'appartenenza del sangue
Esisteva una cultura tribale certo che sì
Ma è una cultura che si identifica poi troveremo
Successivamente la differenza tra culture e sibili sessione
Ma la la cultura tribale si identifica con la cultura di quel gruppo di famiglia
Con le loro tradizioni con i loro Penati con i loro tolte eccetera
Per passare a qualche cosa di più allargato che superi la cultura tribale
Il è la realtà tribale
Noi dobbiamo
Pongo un piede un salto che totalmente di carattere culturale
Non esiste un altro modo per passare
Dalla realtà del sangue alla realtà de di una nazione se non un'operazione culturale
Ed ecco perché
La prima risposta chiede riesco a dare al quesito
Di cui al titolo di questo intervento
è che le due cose sono la medesima non possono essere contrapposte la realtà concreta
Di una patria
Deriva e si identifica con un'operazione culturale
E quindi operazione culturale non è un'astratta operazione culturale letteraria Moretti Castori
Ma è la concretezza della Fondazione di che cosa
Di uno Stato
Prima che di una nazione
Perché se noi consideriamo la nazione come un fondamento di tipo etnico in qualche modo ricaviamo
In una concezione che se non è tribale si discosta di poco
E che non ha
Perlomeno in Europa
Solidi appigli storici
E non nega
In particolarissimo modo in Italia in Italia non esiste un'etnia UNI
L'Italia è stato
Da tre mila anni forse anche più un passaggio continuo dirigenti i popoli di invasioni e quindi dietro
Perciò non è certo il dato etnico che può essere alla base della nazione italiana
Ma sostengo che non lo è più quasi tutte le nazioni salvo quelle ripeto che hanno ancora un contenuto sia pure camuffato dalla modernità di tipo
Tribale
Guardiamo le
Vicende recenti dei Balcani ci rendiamo conto di questa realtà
Quindi
Allora quello che unifica
E determina la nazione è la nascita di uno Stato
Questo Stato può essere può assumere le forme più varie
Lo Stato può essere e fu
Per lunghissimi secco in certi paesi europei il re
Il re
Sapete bene
Il grande Luigi diceva le tasse moi però lo Stato era il
Oppure un gruppo
E
Comunque in tempi di modernità
Una struttura
Giuridica costituzionale politica
Del resto l'intervento
Del presidente Casavola vi ha dato le linee precise dell'evoluzione
Delle otto o ancor più se si va indietro nel tempo
Legislazioni e codificazioni degli Stati preesistenti
E la necessità di unificarle anche
Da parte della potenza egemone
Che aveva avviato era stato il motorino di avviamento dell'Unità cioè il Regno Sardo Piemontese
Anche da parte di questa potenza egemone rinunciando ad una parte cospicua
Dei suoi ordinamento
Avete sentito ricordare le vicende della pena di morte di cui probabilmente
Proprio nello stato Sardo Piemontese c'era il maggior numero di casi previsti e che addirittura viene aborrita dal Parlamento nazionale
Ecco perché lo Stato è se volete
Il recipiente il contenitore
Dell'acqua nazione la nazione è una
E quello che da la sostanza
Allo stato che diversamente sarebbe vuoto ma senza il contenitore dell'acqua non assume alcuna forse
E quindi il contenitore il contenuto
Sono due aspetti dei quali però faccio osservare che il contenitore viene un momento prima del contenuto diversamente il contenuto non può essere neppure raccolto
E con serietà
Allora
è evidente però
Che tutto questo ha bisogno di una preparazione
Chiuso e Motta
Cioè ci vuole
La creazione di un gruppo
Che sia quello che prende tra le sue mani le decisioni politiche e le porta ad realizzazione
Questo gruppo come si tratta
Questo sì e il depositario e anche l'artefice dell'operazione culturale
Allora nel caso italiano
Io vorrei sbrigarmi rapidamente semplicemente nominando
Quelli che furono l'abbiamo tutti studiato nei nostri vecchi licei
I precursori molto remoti Dante il grande rientro Petrali che alle lettere sull'Italia insomma tutta quella roba lì
Certo che c'è stata ma
Dire che non ha avuto non è non metalliche si è preparato
Un gruppo di in
Un gruppo di intenti
E non è neppure anche se c'è una parte di verità
Quello che adottando uno schema un po'troppo pedissequamente marxista
Dovremmo dire l'identificazione degli interessi economici che
Spinsero all'unità che quindici ci si immagina data ad alcuni danno storiografia un po'troppo facile
Che L'Unità d'Italia andò avanti perché soprattutto al di là delle
Creazioni letterarie culturali dell'entusiasmo di alcuni giovani
Della scossa traumatica che Napoleone la rivoluzione francese avevano dato anche alle coscienze di alcuni ufficiali
Ci si immagina che
Ci fossero degli interessi di imprenditori allo stato nascente
Che di una borghesia già
Presente con articolazioni importanti specie nel Lombardo Veneto e nello stesso Piemonte e in altre regioni del
Centro nord
E che fosse questa la vera forza propulsiva perché gli interessi piena e quindi gli interessi tutti sappiamo quale forza abbiano premevano a che cosa ad arrivare a che cosa ad arrivare
Ad una alla creazione di un mercato
Il mercato che fosse molto più vasto di quello dei singoli Stati
E naturalmente nella creazione di un mercato a far prevalere
Quelli che oggi chiamiamo i poteri forti su quelli più deboli
Ora io non nego affatto che ci sia stata questa questo aspetto della questione sia stato presente del resto almeno in parte la questione meridionale nasce da questo punto
Questo aspetto
Però non è con questo che si crea uno stato è una nazione con
C'è qualche cosa che trascende l'interesse di cui l'interesse si pone al servizio dell'interesse può utilizzare e può essere utilizzato da una classe dirigente
Allora
Per restare alla dizione molto precisa del mio tema cioè
L'aspetto letterario beh dirò che certo
Aspetto letterario
E una parte fondante del mito italiano
E ma inviti sono indispensabili quando si tratta quando si è in una fase di fondazione inviti sono indispensabili
Come sono indispensabili
Gli avversari
In una fase fondativa bisogna avere dei miti un gemito e bisogna vedere almeno una persa
Perché e con cui un diverso un altro da sé perché solo in questo modo si arriva all'auto e identificazione di se stesso
Ora l'Italia aveva
Doviziosamente corretti
Queste condizioni
Il mito che aveva alle spalle nientemeno che il mito dell'antica Roma e l'impero durato
Mille anni su tutto il Mediterraneo
Metto
Che certo la gente certo ai ai contadini di Calabria o di Puglia o di Sicilia o del Veneto l'hotel più e molto comunque posti e Citizen lì si andava a parlare
Del mito dell'antica Roma non sapevano nemmeno di che cosa si parlasse ma
Le minoranze colte le minoranze di provincia
La borghesia intellettuale appena nascente
E quel fu prende atto di questo non c'è dubbio
E del resto su questo mito lavorano alcuni grandissimi ingegni letterari
Ho lavorarono su altri miti
Analoghi
E quando il Manzoni che fu uno di questi certamente
Nella famosa Volpe dice
Una darmi di lingua saltare di memorie di sangue dico
Un mentitore Manzoni
Un mentitore perché di tutto questo lungo elenco
Quello giusto l'unico azzeccato insistente reale era l'altare altare era unico questo non c'è dubbio
La lingua nemmeno persona bagno
Un basta essere appena tutti nati nelle questioni del linguaggio per sapere che la lingua italiana in quegli anni di prima metà dell'Ottocento ma
Poi anche per molto tempo dopo direi per tutto l'Ottocento
La lingua italiana era conosciuta e parlata da meno del due per cento della popolazione meno del due per cento
Quindi Milingo
Bisogna parlare apro una breve parentesi
Io guardo l'orologio con quel piccolo tempo che la nostra collega Annunziata lasciato a disposizione
Allora
Apro una parentesi come avrebbe potuto essere
Creata
La nazione dalle masse
Dalle masse perché una delle critiche al Risorgimento e che non è stata creata con la partecipazione delle masse dalle masse le quali non si comprendeva hanno tra di loro
Perché parlavano altri linguaggi
E tuttora non ci comprendiamo quanto con quelli che parlano il dialetto
Io se parla friulano
Ma voglio dire
E che friulano già
Ma se parla un milanese io non lo capisco settanta invito danese
Se parla un romano
Ma
Si può capire
Se parla un toscano
Si capisce per per chi parla l'Italia diciamo io parlo di di chi parla il proprio degli addetti al netto rispetto a chi conosce solo la lingua italiana allora
Il toscano che parli il dialetto toscano grosso modo
Lo capisco il romano con un po'più difficoltà sebbene io sia a Roma ma lo capisco
Al di là di questo
Di fronte a qualcuno che parla il proprio dialetto tutto ora io non capisco nulla
Però c'è una differenza e di questo è l'unico merito che posso riconoscere alla televisione pubblica e privata ritiro
Io non lo capisco se mi parla dialetto ma lui capisce
Questo abbiamo fatto questa strada durante cinquanta
Ma allora quanto la nazione e lo stato furono creati
Questo non era possibile
Chiudo la parentesi continuo brevemente sulla sull'elencazione manzoniana quindi lingua nemmeno a parlarne anni
Per carità una darmi quali
Memorie no del coniuge aveva dentro
Sangue abbiamo detto di no
Ce lo dice la storia
Dico
Ma
Perché no ma perché si non si sa piccola quindi l'unico cemento era l'altro i paletti
Questo era l'unico cenno
Allora l'operazione culturale
Certo lì cominciarono
In parte citando dei limiti in parte dicendo Bugie come quelle che ho appena elencato ma e in parte sublimare il mondo
Sublimare dando attraverso l'arte e la polizia i romanzi
La però sa sublime Nando
Un humus che era stato messo in qualche modo in movimento da Checco
Dal grande settecento francese
Diciamo la verità perché e questo è il punto di partenza
E non a caso poi la Francia nel cinquantanove prestare anche il braccio armato per una serie di convenienze politiche ma anche perché il il tema della sorella un sorellina latina
è un tema che sta sul tappeto la nostra borghesia
Quella più concreta più fattiva anche lei traffici economici ma soprattutto negli ideali riformisti ci concreti
Nasce dalla civiltà dei lumi
Il Veronelli il caffè beh Cardia
Tutta la scuola del riformismo toscana tutta la scuola del riformismo Napolitano vengono direttamente dall'Illuminismo
Firenze ha una serie di istituzioni ancora attive che derivano direttamente da questa
Corrente di pensiero
Quando Croce che io amo molto che mi è stato anche in qualche modo maestro
Fino a quando ha avuto l'età di trent'anni poi
Ho fatto una mia rivoluzione personale
Ma quando Croce trattati giacobini della Repubblica partenopea come
Dei poveri illusi astratti e quindi l'intento illuminismo come qualche cosa di astratto da compie un un'operazione non so perché
Assolutamente incolta
Perché tutta la concretezza della classe dirigente italiana settecentesca
è una concretezza illuminista
La non esiste nulla di astratto
In quei liberi e in quei ministeri che in Toscana
E al Napoli governa
Ma
E come del resto non esisteva nessuna concretezza né i filosofi francesi i quali non a caso esordiscono con l'opera magna della Sicurpol vidi
Che enciclopedia delle arti e dei mestieri incombente tredici volumi foglio fatti di tranche e i segni di progetti industriali quindi quale astratti non esiste staffe nell'astrattezza dell'Illuminismo eppure invenzione
Certo quei poveretti
Del novantanove napoletano
Era una strada sì erano estratti nel senso che le masse erano lei azionarie vandeana
E quando montò dopo
Ivan
Fratelli Bandiera Pisacane eccetera
Che coltivavano l'illusione che delle masse oppresse che bastava loro si presentassero con gli ideali eccetera e quelli aggredivano coi forconi quelli pensavano che
Sarebbero insorte perché buttare giù il Borbone nemmeno per idea
Al Vallone di Rovito furono presi col forcone e consegnati a alle guardi per le
Quindi
Ecco perché è un'operazione culturale
E infine quando lo Stato
Il mezzo molti errori
In mezzo anche a molta violenza
Non costruisce il contenitore dentro il quale l'acqua Cufré
L'abitazione lasci
Non è che poi nasca con la bacchetta magica perfetta Empire Lazio no c'è ancora tutto le cose
Casavola ci ha raccontato quali resistenze quali Problemi di unificazione certo tutto questo cioè
Noi del resto in vitro mica tanto invito adesso siamo nelle stesse sterili che che che si tratta di costruire l'Europa
Che venga dalle Ignazio
E addirittura dalle regioni
Quindi lo vediamo questo processo vediamo le sue difficoltà
Attenzione che qui non siamo di fronte a un'operazione culturale
Che comincia con
Suma
Comincia con movimento
E poi anche con Degasperi denaro perché sono però Bracci politici ma l'operazione culturale cominciata gente come quella che ho nominato
E questa operazione culturale si affida poi inevitabilmente ha poteri politicamente forti
Perché poi noi giustamente diciamo quale direttorio
I Paesi almeno quelli fondatori sono tutti uguali
L'Italia offensive
E di crescere e il potere
Far valere questa sua condizione di parità e rotoli non appena noi vediamo che esci incetta or rallenta
La collaborazione franco-tedesca che il motore d'avviamento dell'operazione
Per tradurla da culturale ed economica in politica allora noi ci preoccupiamo
Non tutti noi
Ci preoccupiamo
Noi giustamente vogliamo essere alla pari ma se quel vincolo franco-tedesco rallenta non ci preoccupiamo fortemente
E perché ci preoccupiamo
Perché sono operazioni di minoranza
E anche dal punto di vista stato uguale ci sono gli Stati che guidano e quelli che vengono dopo
No giustamente aspiriamo ad essere tra quelli che guidano ma il richiamo alla vostra attenzione sul fatto che almeno fino ad ora
La cosa è andata in qualche modo avanti perché c'era questo vincolo tra i due Paesi maggiori d'Europa e che se questo vincolo impallidisce finisce meno
Noi non avremmo
Il treno a cui agganciare a parità di condizioni il nostro balcone
Il treno
E lì
Io ho finito perché sennò
Però sto ripetute
No perché giustamente Guzzini ha detto io al venticinquesimo soffio scrive squillo valido
Allora un voglio dire ancora pochissime cose
E voglio dire perché si è fatto ma questo l'ha già detto molto egregiamente io stamattina non ho potuto esser presente ma ho letto il testo del relazione di apertura
Di Enzo Siciliano ecco notti sogna di ripetere
Salvo che lui essendo
L'introduttore quello che ha pensato a questo convegno fin da quando era
Ancora il presidente del Gabinetto Vieusseux
E non ha potuto dire alcune cose perché quelli aprono con un titolo eccetera debbano essere giustamente vero
Allora siccome io ho partecipato insieme ad Alfredo Reichlin ed altri
Amici
A
Dagli Utah aiutare ad ascoltare confrontarci con Enzo sul sul perché fare perché su questo ponte improvvisamente il Gabinetto Vieusseux Lenin mentre di tanti a riflettere sulla patria
Certo
Operazione culturale
Che come tutte le operazioni culturali e motivata dal qualche cosa
E da che cosa motiva
E il concetto di patria
Concretamente d Italia
è sottoposto a molti appare
In questa fase
Che vengono da molte parti
Non solo da una parte da molte
Quali partiti
Lo voglio dire perché così ci auto identifichiamo riconoscendo dove sta il diverso
E da qui siamo forse una coscienza di che cosa questo tipo di persone
Abu vorrei a Bogliaco
Dei materializzare
Beh intanto
Basta essere andati si dirà ma quelli tanto non contano niente errore gravissimo contano moltissimo basta essere andati al convegno sul Risorgimento di Comunione e liberazione di qualche mese fa per farsi venire il sangue agli occhi
Perché lite addirittura si si riscoprì Riva la virtù del brigantaggio meridionale
Tanto per dire un'estremità
Era quelli
Son fatti così
Per carità il pluralismo
Io poi su quel tasto del pluralismo bisognerebbe fare un altro convegno sul pluralismo perché il pluralismo attenzione non è lì non è sinonimo di democrazia
Non dico che sia contro la democrazia dico che non è sinonimo perché il nella democrazia ci sono alcuni valori egemoni
E chi si oppone liberamente ai valori egemoni il pluralismo è lo spezzatino voi chiamate la bistecca non potete avvertite bene la differenza tra la bistecca ero spezzati
Pluralismo politically correct e cioè è un Paese corporativo dove il anche le pulci hanno la tosse e immobilizza hanno le decisioni
Quindi sarà democratico il pluralismo ma
Non è sinonimo di democrazia adesso non mi ricordo perché ho fatto questa digressione scure anzi comunione
Allora
Comunione e liberazione va bene no lì il brigantaggio Lupoi dopo uno si preoccupa
Uno si preoccupa perché apre un giornale importerà
Un giornale nazionale
Per legge
Ecco la concorrenza vorrebbe indagare no la concorrenza ti fornisce una una particolare attenzione ma non non ma però resta il vero
è un altro giornale importante nazionale elegge firme importanti e nazionali che arriverebbe arrivando durante la parola revisionisti
La alcuni infatti
Per alcuni periodi
Trovi che il brigantaggio B e insomma bisogna pensarci al brigantaggio perché il brigantaggio conteneva valori importanti
Allora uno dice va be
Comunione e liberazione va bene
Pluralismo anche questo pluralismo però trovarlo accreditato in una tribù una e da firme di un certo livello uno comincia già dire ma allora dove siamo arrivati perché poi non è solo il brigantaggio naturalmente
Poi viene fuori prima o poi che anche i Borbone
Io ricevo una quantità di lite perché una volta ho detto iscritto i Borboni
Un diluvio di lettere di lettori dicono lei non sa lei non è un ignorante il board perché vuole declinare un cognome hanno ragione hanno ragione il Borbone sotto attento quando lo pronuncio i Borbone
è vero anche lavoro beh mica male
Ora e borbonica ma certo mica male perché padrone
Alcuni Borbone Borbone
Alcuni dei Borbone arrivano
Hanno regnato molto bene molto bene
Carlo terzo Plinio benissimo
Ferdinando anche perfino Ferdinando che poi fece quello che fece però
Povero Francesco insomma no
Ma
Va be'esso non non voglio internet Borbonese adottarlo fino alle otto
Ma voglio dire però viene e curioso
Vedo appunto sul giornali importanti firme sempre importanti che li accreditano i Borboni
Negli stessi luoghi vedo trattare il povero Garibaldi esso dico non sarà stata una cima Garibaldi perché evita nessuno di noi lo pensa scrisse dei pessimi romanzi lui non parteciparono all'operazione culturale dal punto di vista stretto del termine ma lui creo una grande rossa operazione culturale cioè
Crea il merito dopodiché però il mento
E debbo leggere che Garibaldi però si ma ma poi
Il giù in tutto nel tanti peccati
Tanti perché
Sono stato anche dannunziana perché c'era una ragione tribale siccome mio padre lo Stato legionario fiumano che in qualche modo io assorbiti
Ai miei sedici anni questo
Poi dopo naturalmente fatti i conti concluso figuriamoci con D'Annunzio ma
Tra le tante poesie e ce ne sono alcune splendida ho bisogno di dirlo
Di Gabriele D'Annunzio ce n'è una che viene di solito spalleggiata perché infatti è molto lettori però ha leggermente alcune strofe
Ebbene nel libro delle laudi eletta nella e della difesa di Porta San Pancrazio da parte di Garibaldi quando arrivano i francesi coi fucili a retrocarica
La descrizione
A a leggerlo o meglio ancora sentirla leggere da uno che sappia leggere tutti vengono i brividi io mi ricordo che feci ascoltai questa lettura
Nel momento in cui Bossi era al massimo della virulenza
E lei
Lui descrive queste scalinate del del vascello dove c'era la difesa di quei pochi garibaldini dunque i fucili dovranno sempre fare così perché passa alla mezz'ora prima di spalle al secondo colpo oppure alla baionetta con le sciabole eccetera e a un certo punto lui dice poi ma lo dice perché storicamente così dice ecco arriva la legione Lombarda
Arriva la legge lombarda con in testa il Cairoli questa famiglia grazie massacrata
In tutti gli anni del Risorgimento e prima che aveva uno e pagati dall'arte pagate all'altro alla fine Morlhon dopo Presidente del Consiglio giustamente perché io
Rutelli tu vedi che partecipavano tutti
La legione Lombarda
Il
Questo cialtrone mi scusi onorevole Fisichella parlo di un suo alleato ma no va be'ma sì ma però a voi siete aveva ora insomma comunque allora noi ricordiamo chiarire bene quali sono i diversi ma non i diversi lei non è diverso
Lei non è diverso è solo infortunato
Parte agli ordini per noi parliamo chiaramente le barriere
Poi c'è ancora qualcun altro anche dei carissimi amici almeno mille
I quali invece sono presi da ondate Bin pessimismo cosmico
Cioè non gioire è tutta una media e tutta una porcheria tutto è un forse salviamo Di Pietro ma io
E insomma no questa cosa non va bene
Non è vero che tutto è una porcheria e non è vero che è tutta una porcheria
Salvo la nostra parte
Come un Fisichella non
Ci sono cose ben fatte anche da parti diverse da ok ma qualcuno
Qualcuno qualcuno qualcuna sì
Allora
Quindi
Terre dice
Che cosa
Si dice noi nell'Europa rischiano
Di non avere più adesso mentre entravo gentile collega di non so quale radio locale va detto ci Balleri si sente più europeo italiano
Non lo so io
Io poi non io in teoria non mi sento di nessun posto nel senso che sono per il cosmopolitismo ma solo per per i valori no l'appello m'importa poco
E certamente alcuni valori si identificano in una storia in una memoria
Questo è il e la memoria
La nostra nazionalità la memoria di questo Paese dell'anno
Farà la nostra cittadina
Perché per il resto tra cinquant'anni l'intera Europa
Sarà fatta da non lo dico dispregiativa niente da meticci
Da meticci e noi che stiamo risiediamo in Europa dovremo in qualche modo integrare le loro culture e le vostre quindi ecco perché il cosmopolitismo è un valore ma il cosmopolitismo va portato sulle spalle di chi ha memoria di sé
Allora
Io non sono mai stato comunista sono stato spesso antico
Ho grande rispetto per i comunisti i quali sono riusciti in un'operazione
Di vicinissima
Cioè a cambiare la propria identità conservando la memoria dissi
Operazione di difficilissima
L'Europa non può che nascere corner nazioni che cambiano la propria identità conservando la memoria dissi
Questi questo noi vorremmo che accadesse e per questo forse abbiamo fatto non so se mi sbaglio io non sono depositarie
Non so se sbaglio ma io per lo meno sono venuto a questo convegno e vi ho partecipato avendo in mente queste oltre grazie
è grazie al genio Scalfari la lunghezza l'intensità dell'applauso testimoniano del gradimento delle quindi anche se per eventuali da dell'irreale e non fossero state le nostre intenzioni nel promuovere questo convegno lo sarebbe immediatamente diventa che adesso anche senza metterci d'accordo è stata una relazione in controcanto a quella del presidente Casavola c'ha ricordato il processo che trasforma le tribù ingenti in popoli questo processo è un processo culturale è un processo politico che quindi ha dei soggetti ben individuati
Ha criticato una lettura economicistica del Risorgimento
E c'è ricordato la concretezza dell'Illuminismo tema caro a Scalfari lo sappiamo anche persone decenti
E interventi pubblici su questo tema e sullo sfondo è già comparso più forte non solo nell'intervento di Scalfari ma anche in quelli che l'hanno preceduto il tema dell'Europa
E rispetto all'immagine manzoniana una darmene lingua eccetera eccetera l'Europa ma nemmeno all'altare e quindi si trova in una condizione pregiudiziale di ancora maggiore debolezza che sottolinea ancora di più la soggettività dei progetti culturali e politici che ci stanno che ci stanno di essersi affacciata anche un altro tema il pluralismo e non è sinonimo di democrazia l'accenno implicito rimasti in pista di Scalfari e alla polemica soprattutto anglosassoni americana sul multiculturalismo su un Paese fatto come un patchwork una grande moltitudine di riserva e ognuna però è indifferente eccentrica isolata rispetto alle altre abbiamo destino che forse molti di noi non vorrebbero condividere per il nostro Paese per il nostro continente adesso c'è Sandro Veronesi scrittore smette di dire giovane perché questa aggettivo sta assumendo una connotazione sovietica mai è fuori tempo massimo nel nostro Paese e come voi sapete il tema il titolo del suo ultimo io e la forza del passato non so non credo che Sandro Veronesi lo applicherà al tema della sua relazione che antesi degli italiani però sono curioso di ascoltarlo ringrazio anche lui dicendo subito la parola
Grazie
Io mi scuso in anticipo perché
La costipazione della mia voce sono colpito dalla influenza di quest'anno che non so se thailandese filippina io da quando sono bambino per entrare nel termine nel tema subito che aspetto che l'influenza si chiami italiana
Ma non c'è non riusciamo a a pestare il mondo nuove che poi non dipende dipende da chi la isola prima allora
Ogni anno se ne una ma non è mai la notte mi ricordo quand'ero piccolo ecco un piccolo sempre una piccola testimonianza mi sarei sentito orgoglioso di ammalarmi della mia stessa influenza invece di quelle esotiche che arrivano tutti gli anni quest'anno
Sicuramente non è italiana comunque ero
Tailandese
Comunque appunto abbandonando la giovinezza o anche abbandonato questa illusione di vedere un giorno l'influenza chiamarsi italiana
In realtà
Il tema che mi è stato assegnato che cos'era l'unico
Con il quale invece si presentare un convegno come questo
E quindi devo dire che insomma siciliano ci ha visto giusto riconosce
Lo vorrei affrontare partendo da
Dal concetto
Sì o carro anche adesso invecchiando
Della tradizione e cioè dell'appartenere può in qualche modo a una tradizione che non è solo letteraria perché uno fa lo scrittore una creazione linguistica e a diciamo a ritroso rispetto ai ragionamenti che sono stati fatti
Anche poco fa Scarpari
Risalendo questa china
Ci si trova
A tu per tu
Ineluttabilmente con il concetto d'Italia e di italianità
Soprattutto uno scrittore che usa una lingua che sacri questa lingua una lingua abbastanza marginale nel mondo anche nell'Europa unita Schengen è tutto dove si vuole poi una lingua viene letta soltanto
Dagli italiani
E che non è scontento di questo che non si sente limitato per questo
Deve fare i conti però con la ragione di questo ed ha ragione
Non essendo tribale
Non essendo sangue
Anche perché
Lui si fanno discorsi tutti sangue ma non si tiene conto
Che c'è sempre un bastardo nella nostra non lo so e non senza offesa però ho l'impressione che quando piano piano si va a guardare la genealogia delle persone c'è sempre
Ma il colpetto
Che rende vana ogni ogni ricerca genealogica c'è sempre il figlio illegittimo che ha saputo dopo di essere legittimo ha portato il cognome questa è una grande palla quella del sangue perché l'in Bastardi mento non è tipico soltanto della terra di passaggio di conquista
è stata storicamente l'Italia ma è tipica delle strutture e utile
E religiosamente chiuse da vincoli sacri matrimoniali eccetera dove però poi le cose naturali si possono fare in maschera il sangue sangue se questo sangue diverso perché c'è stata un'intrusione
Come nella mia famiglia
Come nella famiglia di tante persone
Risalendo di due generazioni neanche tanto alla allora sto sangue capiamo che dopo un po'di generazioni a risalire è il sangue del tuo nemico del tuo avversario dell'altro del diverso che non capisci che non conosci che non accetta e celare
Non è sangue
è traditio cioè il fatto che si sono accumulate delle e memoria è stato che si sono accumulate delle cose dalle quali tu scaturisce con le quali fa i conti e io su questo non ho mai avuto dubbi già non mi sono mai posto avevo quando ero ragazzo il punto giovane mi aspettavo l'influenza italiana
Mi sono mai chiesto se ci fosse o no una questione sull'attualità e la concretezza della parola Italia
Però mi sono reso conto dopo che c'è come una porta
Quando la si apre questa concretezza e questa attualità sono evidentissime
Non importa cosa apre questa porta può essere un evento sportivo può essere una manifestazione culturale è un grande riconoscimento a una persona rappresentativa sono momenti nei quali non si hanno dubbi sulla esistenza
Della concretezza dell'attualità della parola Italia dell'essere italiani purtroppo però si ha come l'impressione che questa porta stia per il marchio per la maggior parte del tempo chiusa
E quindi tra una volta e l'altra che questa porta viene aperta e lecito direi doveroso interrogarsi
Sul fatto che non stia accadendo qualcosa di latta quella porta se questa attualità questa concretezza siano ancora dilata quella porta perché a differenza gli altri stati o quali nazioni a noi molto vicini Peppe per tradizione per lingua per cultura geograficamente eccetera
Io trovo che le il popolo italiano la storia d'Italia anche precedente alla
Alla nazione italiana che è relativamente giovane
Siano viziati come da un da un morbo della discontinuità della
Senza impegno quotidiano
Sulla
Importanza di certi valori
Quasi dandoli per scontati
E poi ribadendo lì di tanto in tanto quando è importante
Quando è ritenuto importante sottovalutando però che l'importanza di certe cose la si crea anche con il mito Garibaldi e anche con lo stereotipo anche con il luogo comune
Fantasie degli italiani mi fa venire in mente anche
Complementari a mente fantasie sudici Italia
Perché ci sono stati dei momenti in cui queste tue categorie
Coincidevano
C'è stato un momento l'ultimo che io possa precede nella storia recente che io possa individuare subito dopo la guerra in cui fantasie degli italiani fantasie sugli italiani coincidevano meravigliosamente
Parlo poco dell'immediato dopoguerra
Della Costituzione italiana che abolisce la pena di morte definitivamente
Lavori se per Costituzione ne siamo l'unico Paese del mondo ad avere abolito la pena di morte per costituzione cioè non la possiamo reintrodurre in Francia la ghigliottina è stata abolita nell'ottantuno
Se la vogliono da introdurre ma ancora introducono perché il buco nella Costituzione dice in America l'anno abolita nel settantadue reintrodotta nel settantasei
Perché buco c'era
In Italia non si può se non cambiando la Costituzione con tutto l'ambaradan che sappiamo e che rende praticamente impossibile questa idea
In quel momento ed è una fantasia di italiana già preesistente preesistente lo stato italiano che o che pure nel suo farsi subito lato otto
Persistente perché replicando tra il Granducato di Toscana Italia aveva abolito la pena di morte San Marino è stato il primo prima entità politica abolire la pena di morte tipo cinquecento anni fa
E questa è una
Per me ragione d'orgoglio ed essere italiano perché esso che a tutt'oggi
A occuparsi
Della non indifferente questione dell'abolizione della pena di morte nel mondo perché non si tratta di difendere il diritto dei criminali qui non stiamo parlando di salvare la vita degli Assassini stiamo parlando di salvare la vita dei boia
Salvare la vita di tutte le persone che contribuiscono a questo gesto bestiale e tribale che sopravvive quindi la nostra l'Italia è storicamente ormai da trent'anni
Il Paese sul nel quale si concentra mi si riconoscono le istanze le istanze abolizioniste
Per dirne una
E questa è tradizione non è un'invenzione non è che
Gli italiani si sono alzati una mattina
E hanno deciso di abolire la pena di morte e di mettersi contro la pena di morte
E evidentemente un'istanza che fa riferimento anche a quello stereotipo
E a quel luogo comune
Intermittente purtroppo come dicevo prima saltuario al quale la fantasia degli italiani nel suo farsi quotidiano sovrappone altre molto più autolesionistiche espormi creative
Sulla cui
Forza espressiva sul cui valore io non
Discuto anzi probabilmente proprio perché così cinicamente autolesionistiche raggiungono anche vette diciamo di espressività e di rappresentatività maggiori
Mi sto riferendo per esempio al fatto che basati
No Peligni
Non sono una cosa da poco prima di tutto perché quando un giornale le mette in prima pagina tutti
Le le tutti regolari
Sono più lette dall'articolo di fondo delle articoli di cronaca quindi hanno una pesa un impatto e sono rappresentative di un
Lo spirito con il quale non soltanto vuoi il vignettista
O quel giornale ma evidentemente una parte di quel popolo anche tutto quel popolo tende a riconoscersi se l'accetta se la rifiuta se non la trova divertente rappresentativa si vedrà domani
Ma ci sono dei fatti degli eventi nei quali vediamo come si differenzia
Lo spirito la fantasia creativa italiana quotidiana
Da quella
Dei Paesi hanno i fratelli economicamente politicamente parlando
Faccio un esempio di una vignetta molto divertente che ho letto sul New Yorker
Una dozzina d'anni fa
Quando stava per chiudersi tra la questione della guerra fredda dell'Unione Sovietica quando lo scudo spaziale stava praticamente
La grande palla dello scudo dello scudo più spaziale stava mettendo in ginocchio l'Unione Sovietica cioè non avvenuta
A minimi canali nel New Yorker che non è un giornale di New York
è rappresentativo di tutta l'America nella sua parte creativa poi c'è tutta una parte informativa che va be riguarda migliore ma è
Una delle voci popolari
Da me stanno nelle anticamere dei dentisti vede gli agenti immobiliari è una rivista molto popolare cioè questa vignetta in cui c'era la segretaria di Reagan
Che diceva Reagan presidente c'è una chiamata del presidente Gorbaciov da Mosca Collection
Questa
è una forma diciamo di retorica molto divertente molto arguto
Americana
Che punta la satira non ce lo disse
Ma sull'interlocutore
Talmente povero e ha camminato da chiamare con le col telefono
Pochi mesi fa ho visto una vignetta sul mondo
Riguardo a questa sublime
Questione del del del conteggio dei voti la elezione del Presidente degli Stati Uniti d'America
Quindi una vignetta diciamo di spirito di umorismo francese
In cui si vedevano
Bus
E go e sullo sfondo Mario Pagano con due signori vestiti di nero con delle valigette che scendevano dalla scaletta
Bush chiedeva Gore ci sono quelli e corrispondeva solo sono gli osservatori serbi
Questi sono i francesi che vedono
Quel patatrac sublime delle elezioni di quest'anno
Io non ho mai visto una cosa del genere la satira Italia ho visto la satira sublime
Che
Autorizzabili
In uso trovo geniale Altan
Non ho trovato un'italianità e di una autoreferenzialità
Veramente rappresentativa di quello che sto dicendo
Anche nella caratterizzazione dei tratti questa palpebra mezz'asta questo cinismo che appunto una volta che lo hai grattato della sua
Componente diciamo brillante appunto
Ironica
Pura ferocia con la quale le persone devono fare i conti quotidianamente
Non ho mai visto
Nella
Creazione di fantasie quotidiani parlo delle vignette delle barzellette delle forme diciamo di comunicazione creativa
Più
Accessibile
Io non ho mai visto uno spirito di corpo uno spirito nazionale come è normale vederlo e ascoltarlo nelle stesse identiche operazioni fatte
In Paesi a noi vicini si dice che i francesi mi ricordo che l'ha detto sì un francese un italiano i francesi sono italiani di cattivo umore
Però io credo che la differenza invece siamo molto molto maggiore che non l'umore
E c'è una
Un'affermazione
Della francesi ITA
Anche quando c'è da
Avere a che fare con gli altri
Anche in gesti creativi anche in gesti creativi di grande libertà e di grande
Anticonformismo
Che in Italia è molto raro
Vedere qualcuno che ha il coraggio
Di fare altrettanto mi viene in mente anche qui una scena di un film abbastanza recente ricordare non mi ricordo se tenevo tua oppure non so
Un film in cui c'è gente del King che gira fin dico da quindi non c'è una trama non c'è niente c'è gente perché Peugeot dovuto attraversa un bosco
E incontrare perplesso
E stanno gesticolando e parlando in italiano
Allora lei richiede ma poi chi si è
E loro rispondono
Non sono Lisi Taliente la coproduzione perché il film era stato fatto in coproduzione con l'Italia e c'era bisogna metterci degli italiani dentro allora luglio li fa incontrare in un bosco che gesticolano parlano passano e fino ad fine degli italiani quel fine
C'è
Il tratto con cui sono stati rappresentati e comunque un tratto stereo gesticolano parlano fanno chiasso in realtà lo si doveva sbarazzare con una con un pretesto
Dei soldi che aveva ricevuto dall'Italia per fare un film in coproduzione mette tre persone che si auto denunciano come quelli della coproduzione
E queste sono fantasie sugli italiani quante ce ne sono di fantasia sugli italiani sull'irrilevanza degli italiani
Secondo me queste periscono laddove
Noi
Abdichiamo
Al dovere di mantenere viva la nostra forza creativa
Per nutrire un immaginario che tradizionale
Perché molto prima che nascesse l'Italia dalla del Paese abbiamo sentito insomma non c'è bisogno che lo ricordino esistere immaginario che esiste la mitologia Italia non c'è dubbio
Al punto che Caravaggio fosse italiano che Tiziano fosse italiano che Raffaello fosse italiano quando l'Italia non esisteva ancora
O come diceva anche esterni era una semplice espressione geografica no non è una semplice espressione eccetera
Era un'istanza che si manifestava attraverso un'espressione italiana
E che ha continuato a manifestarsi attraverso l'espressione italiana anche dopo l'unità d'Italia
Raggiungendo io qui azzardo una
Una ipotesi una tesi non so quanto possa essere poi dibattuta o o contro battuta ma raggiungendo un apice proprio nel dopoguerra
Pop forse probabilmente proprio perché questa sciagura immane e il modo in cui l'Italia aveva attraversato questa sciagura immane
Questo modo riverso no di partire da una parte di uscire dall'altra
Perfettamente sintetizzato devo dire anche qui con uno spirito geniale
Ma alta Aniano dal barbiere di Nanni Loy Nanni Loy raccontava che il suo barbiere
Il giorno della liberazione di Roma se ne stava fuori dalla bottega
A guardare le truppe
Alleate che sfilano e c'erano gli americani c'erano i canadesi cioè marocchini e c'erano gli inglesi e c'erano i brasiliani e non finivano mai
Guardare
E dopo un po'girandosi verso il panettiere occorre c'era e nel mio era lì
Dice hai capito contro chi se eravamo messi de punta
Ne abbiamo attraversato così
Questa sciagura immani
Ne siamo usciti
E abbiamo dovuto ricostruire
In quel momento io vedo
Una compattezza è uno stato di grazia nella fantasia degli italiani che coincide con la fantasia sugli italiani
Che produce nel cinema penso non so a Miracolo a Milano alla Terra trema
A dei film che sono allo stesso tempo un manifesto dell'italianità e sull'italianità su cui non si discute e pensiamo a terra trema fatto da Luchino Visconti un aristocratico
Tratto da un romanzo di sessant'anni prima siciliano
La compattezza di questi momenti di fantasia e di espressione di creatività
E che è durata un decennio quindici anni fino al gli anni sessanta come economico la società di massa la Società dei giovani i euro e questa
Improvvisa cultura orizzontale che ha che ha che ha quanto meno suo perché atto sette istanze verticali che venivano dal passato ovviamente
Soffocando quelle più giovani quelle meno vigorose come era quella italiana che aveva una sua
Una sua fragilità proprio perché non proveniva da secoli ma che si era appena strutturata però quella stagione io la interpreto come l'esempio di che cosa potrebbe ancora bene
Nonostante la società di massa e tutto quanto la neve con la globalizzazione essere
La
Affermazione reale della fantasia
E dell'immaginario italiano non tanto nel mondo è molto più facile scortarle queste cose che viverle
Per se stessi se ci fosse l'impegno
Perché è vero che la costruzione di uno Stato come quello italiano e quindi di un popolo come quello italiano è uno sforzo
Quasi esclusivamente culturale
Ma è anche vero
Che una volta che questo sforzo è stato fatto
In un modo o nell'altro questo sforzo deve essere
Ripetuto ogni giorno per mantenerlo
Non dando per scontato che ormai è fatta
Perché
Se si chiude quella porta
Non solo e e e e e legittimo e doveroso fare dei convegni come questo perché chiedersi se nel frattempo non siano andate perdute l'attualità la concretezza della parola Italia ma poi vanno perdute
Questo è una specie di Tizio
Di vizio strutturale
Ormai
Forse dovuto anche alla alla grande tradizione anche su quindi proveniente dalla tradizione di popolo dominato
No
Che in varie regioni con pari nomini con varie espressioni anche di allettare linguistiche prevede
L'appoggio
Sul dominatore per esser portati dove si vuole
Non so in Sicilia c'è una pratica che si chiama fare il sotto e proprio proviene
Dalla
Storia di quella terra
A dominazione tappe straniere
In cui
L'indice no file sotto
Dando la preminenza
In un giuoco che può essere di varia natura secondaria del del dell'argomento in cui ci si sta
Cimentando
All'interlocutore straniero che l'ho visto succedere questo durante i mondiali del novanta
Dove a Palermo c'erano i tifosi irlandesi
Ora l'Irlanda non nato minato mai è stato sempre un altro popolo sottomesso
Ma li domina erano tutti ubriachi irlandesi simpatici buoni non erano più
Mai palermitani tifosi anche loro
Gli stavano facendo il suo
Cioè si erano messi
Sotto
Facendo comandare questi tifosi irlandesi facendogli bere per poi fargli cantare
Chi non salta catanese UE
Questa era proprio la la strategia era quella di far risuonare un un grido internazionalista
Tra tramite un'Irlanda in probabilmente dominatrice a Mondello
Poi fatalmente castigata da un gol di Schillaci
No pochi giorni dopo va be'ma questa testina
Per per sistemare una questione di campanile con ma non era una io ero con amici palermitani mano proprio spiegato il quadro era una questione molto cioè è un atteggiamento lo di appoggiare
E quindi di sospendere
Ecco la parola chiave è questa la sospensione
Di
Un impegno di identità
Io sono questo
Mi appoggio e come una molla sfrutto la forza dell'altro per andare dove poi in fondo devo andare visto che la libertà di farlo da solo non ce l'ho sono più povero sono sono più deboli
Questa è una cosa che non solo in Sicilia in tutta l'Italia in varie epoche e per varie epoche ha condizionato le persone nella loro educazione diciamo di strada quella nella quale si ha a che fare con l'altro sia il problema
Di riuscire o non riuscire a ottenere una certa cosa
E questo può essere all'origine di questa intermittenza molto sospette pericolosa
Che non è soltanto una questione di impegno c'è siamo lavativi
è strutturalmente molto più complessa la faccenda a del degli aspetti inquietanti anche sul piano diciamo psicologico o psicanalitico se un popolo potesse essere ci canalizzato se un popolo avesse un inconscio se conosceva
Dovremmo cominciare a chiederci che cosa esce
Che alimenta questa schizofrenica questa alienazione perché insomma si è vero noi siamo un popolo che è stato lungamente dominato è stato lungamente invaso ma le ultime due dominazione e invasione che abbiamo sofferto ce le siamo creati da soli il fascismo è stata una dominazione prestato alla dominazione che ci siamo da Sordi
Creata e poi abbiamo lasciato degenerare e l'invasione beh insomma
Ci siamo Houghton invasi improvvisamente
Essendo alleati della Germania
Nel momento in cui ci siamo
Chiamiamo chiamati dall'altra parte perché sono cose che rasentano la schizofrenia non è uno scherzo
Comunque
Se un popolo ripeto avesse un inconscio uno dice ma che gli ha detto l'inconscio a questo popolo di arrivare fin lì nel momento più autolesionistico per permettersi dalla parte giusta
Quando ce l'ha in casa quando le rappresaglie che farà sono anche giustificate da questo voltafaccia Mack se fosse una persona che fa questo ti chiede resti cosa c'è che non va
Non tanto per quello che ha fatto
Ma per aver aspettato proprio quel motorino
Per rendere ancora più atroce il passaggio attraverso una sciagura è una tragedia immane che però in qualche modo si è costruito da solo
Nulla è certo subita non sei certo certo chiamato dentro una una sciagura immane la hai contribuito a crearla e poi unico popolo al mondo
Chi ha avuto in infatti
Questa diciamo vince in un certo senso nobilita solleva la questione rispetto a quella dell'italiano lavativo che potrebbe apparire nella prima lettura della mia confusa ecco stipata
Esternazione di poco fa cioè del fatto della discontinuità di non stare addosso alla questione
Che siamo in Italia che siamo italiani e che dobbiamo riuscire ad ad affermare questo perché l'unica maniera
Per essere in Italia ad essere italiani e che questo comunque non è da mettere in discussione perché se otto anni fa cioè sull'attualità la concretezza della parola Italia non ha non non c'è bisogno neanche di farsi questa domanda perché otto anni fa quando un volpone come Silvio Berlusconi deve dare il nome a un partito con il quale governare
Corrado evidentemente una una una serie di ricerche di mercato ha scelto Forza Italia sporadiche la parola Italia tanto desueta non era
Visto che poi ha funziona è stato rappresentativo questo partito cinque minuti centro
Che Uto dicendo che questa alienazione
Che porta
Alle volte nelle oscillazioni negative diciamo anche a Aldo avvicinare di scenari veramente scozzesi
Nel senso di Braveheart per l'appunto ITT guerre deliberazione o di di secessione
Questa dimensione è stata magistralmente ancorché in maniera del tutto casuale perché si stava riferendo ad altro identificata da Italo Calvino quando parla dei tre Stati dell'alienazione
Io ho l'impressione che noi popolo italiano siamo al terzo
E quindi siamo abbastanza
Gravi ripeto senza se si fosse una persona sola si potrebbe ancora pensare a una buona cura ma essendo un'entità non so come si possa fare
Il primo stadio
Solo uno al lavoro
E desidero essere al male
Il secondo stadio
Sono al mare
E desidero essere al lavoro
Il terzo stadio
Quello ripeto al quale io credo non gli si appartiene come
Come popolo e di un Paese industrializzato privilegiato potentissimo
Alfabetizzazione Simo
Uno dei pochi popoli veramente fortunati di tutti i tempi
Il terzo stadio sono al mare
E desidero essere al mare grazie
Molte grazie a Sandro Veronesi
Non sembri la sua una digressione rispetto al cuore del nostro convegno perché la pagina degli stereotipi delle fantasie
Degli e sui gli italiani contribuisce spesso in misura decisiva a definire anche la nostra identità più profonda
La parola è ora al Presidente del Consiglio Giuliano Amato che ringrazio ovviamente perché so quanto attenuto essere presente qui con noi a partecipare a questa no Schicchi
Io ringrazio Gozzini penso che mi ha invitato
Credo che abbia un senso che ci sia un Presidente del Consiglio quando si parla di Italia
Allo stesso tempo data la natura della discussione sono io che parlo perché sarei un po'terrorizzato dal fatto che vi fosse un indirizzo di governo sui temi dei quali abbiamo discusso mi farebbe paura
E tuttavia importante che a ad una riflessione come questa partecipi chi ha responsabilità di governo perché io arriverò ad una conclusione che per molti versi somiglia a quanto diceva Eugenio Scalfari sulle responsabilità in ordine all'esserci fortemente di un necessario sentimento nazionale
Che e per quanto ci riguarda chiaramente nei termini in cui l'ho visto emergere in questa discussione in particolare nel ultime cose venivano dette da Veronesi cioè questa intermittenza e questa porta che ha difficoltà ad aprire sì ma quando si apre ci si accorge che c'è dentro la sosta
Ecco io in questo sono più d'accordo con Veronesi che Conte Eugenio ma ci arrivo molto molto rapidamente percepiamo comunque tutti che se ne discutiamo e perché
La parola patria come sentimento nazionale fonte d'identificazione collettiva ci appare un problema
E ci appare un problema primo perché evidentemente quel sentimento lo percepiamo più debole di quanto non dovrebbe essere quindi questa identificazione collettiva nella parte la città appare più debole di quanto non vorremmo secondo perché se lo vorremmo più forte e perché avvertiamo che risponde ad una necessità
Rispondere una necessità che non è eterna che non è sull'altare della patria per quanto oggi ci interessa discuterne ma perché percepiamo intorno a noi in noi delle tensioni e delle tendenze centrifughe di disgregazione che ci fanno paura
Percepiamo delle propensioni a chiusure particolaristiche che in assenza di questo sentimento possono mettere a repentaglio qualcosa che conta che il Padreterno
Possono mettere a repentaglio la spessa
Ante integrazione italiana in Europa nell'illusione che non è la prima volta che viene coltivata
Che l'Europa possa essere un by pass possa essere una via di fuga possa essere un non fare i conti con se stessi perché tanto ormai siamo europei ma si entra in Europa in quanto italiani non si entra in Europa senza questa identità come sempre comunque siamo andati siamo stati italiani o siamo identificati come italiani non ci possiamo sbarazzare del nostro essere italiani non possiamo fare nel mondo non possiamo farlo nel mondo mi domando come possiamo far vendita
Allora questo è il problema che che stiamo discutendo realtà riferito anche in primo luogo a ai rischi che avvertiamo nell'oggi
Ecco io sono tranquilli
Che condividono la tesi variamente sostenuta potrei fare le citazioni Manna ma non è il caso di farlo secondo cui la debolezza di questo sentimento la problematicità dell'identità nazionale non è una problematicità da imputare a peculiari e in qualche modo non commendevoli qualità degli italiani
Io condivido la tesi che ha bisogno anche della sociologia non soltanto e della ricerca sociologica che è stata fatta da una bravissima
Sociologa da Loredana Sciolla anche tra quelli che di recente hanno scritto
Sul ma insomma il familismo e il localismo sono peculiarità degli italiani e sono quindi la ragione per la quale italiani tendono ad essere non Calisti anziché italiani no
Il tasso di localismo e il tasso di familismo degli italiani è fondamentalmente dello stesso livello di quello di altri Paesi europei
Che noi vediamo sempre come il Rex di Amarcord insomma no ecco mondo totalmente diverso e in genere meraviglioso
No non sono queste belle le ragioni che rendono debole il sentimento il sentimento non sono tutti i locali sono tutti i frammenti che sta versione che ci portiamo addosso da alcune ricerche fatte da non italiani Suzuki sul Mezzogiorno d'Italia fra l'altro la storia del familismo amorale
Una delle più significative deformazioni non scientifiche di una realtà fattuale in me non ce la portiamo dietro questa cosa ma così le ricerche successive non l'anno in cui in alcun modo confermata anche se nei salotti fa spesso comodo rievocativa quel cinismo che ci caratterizza e che tende a diventare masochismo ciò che i ciclisti ciò ciò che rende tempo nel nostro Anna nella qui è
Quello che dati senso questo è debolissima
Emerso soltanto indeterminati cinque
In momenti difficili ma tende ad essere debole paradossalmente guardate qui qui Company
Il prestigio della legittimità vota non è il fatto che uno ritenga di averlo ma al fatto che il comuni rileva anche che l'unico Brusca e quindi parco nei sondaggi
Molti di noi molto i sondaggi non conviene fidarsi né troppo ma ma sono anni che quando si chiede agli italiani attraverso i sondaggi di di chi si fidano a chi li conoscono il prestigio che la legittimità lo riconoscono ai carabinieri alla Chiesa
I carabinieri sono stati ma li mettiamo da parte carabinieri
Non ero stata quando si va al Governo al Parlamento nelle file finiscono in fondo a questa questo finiscono in fondo che gli non gli viene riconosciuto il prestigio del della legittimità
C'è un che di paradossale perché i carabinieri lo stop perché ci si può arrivare anche a capire ma questo è il un po'irrequieto il punto chiave che e poi fonte di tante più informazioni e poi fonte di tante deformazioni io sono convinto sono sempre stato convinto che la deriva localista di riguardi buona parte quand'anche andar via solidissime radici culturali in quel localismo mai localismo non è una caratteristica i terzi prevalente rispetto ad altre irrealtà
Finisce per generare istanze di separazione se non di secessione di facciamo per studi che sono il modo di manifestare Silvio nel desiderio di uno Stato migliore
Non necessariamente di un federalismo spinto
Tu ne sei convinto quanto me contro lo devi spiegare quindi come dice perché questo prende atto ne sei convinto quanto meno ma abbiamo ragione noi
Abbiamo cioè uno Stato non legittimato lei genera il desiderio di una mitica religione federata che invitano a tutto quello che lo Stato incapace di Termini questo momento ma questo è desiderio distante unione ostilità nei confronti dello star i rapporti d'amore quando arrivano a questo punto vuol dire che c'è un grande amore verso l'altro molte cose
La politica poi crea delle convenienze dire
Questo fra l'altro
Largamente acquisito quando si parla insomma che esista una coscienza italiani
Che ci sia una coscienza di italianità che è molto più forte
Della identificazione dello Stato nazionale è una proposizione ricorrente nella letteratura che si è occupata di questo di questo nostro problema
Eccetera c'era c'era storicamente ora a me interessa più l'attualità mi divertiva ed entrare nel io sono convinto che ecco quando la quella grande operazione letteraria che
Fatta nella prima nella prima metà del dell'ottocento e che si espresse in tanti miti in tante opere dal dibattito da pensieri
I tuoi ritmi ritorna Ettore Fieramosca Niccolò dei dati Arnaldo da Pezzotta questa roba qui evocava qualcosa che ci
Perché funziona opera fra le faccio una piccola parentesi perché immediatamente scattò riteneva che l'Italia doveva essere unita l'Italia avrebbe basta coll'essere nelle mani degli stranieri per non essere più nelle mani degli stranieri dobbiamo essere uniti ma per avere questa coscienza che dovevano essere uniti avevano una coscienza della S e della dell'avere un'identità comune
Altrimenti non scattava quel meccanismo non fu imposto dall'alto italiani riconobbero
Che dovevano essere utili e sette S e trovarono
Qualcosa che riunificò
Fu di Venezia l'unificazione tedesca
Nonostante tutto fu diverso all'unificazione tedesca era era meno presente
In quegli Stati l'idea che dovessero essere tutti uniti perché il certi mi vendette più prussiana
Che non quante pesca allora molto più mitica il Pange organismo di quanto non fosse nella prima metà dell'Ottocento la nozione di italianità e ed è bellissimo andare alle radici e benissimo ha ragione Romiti Caravaggio era italiana e girandola lui ed in vanno gli altri e non riferisce scomoda ma era una scuola di pittura italiana
Non legata e poi ecco permettetemelo una grande scuola dell'università italiana immense
Che creò una comunità scientifica
Che ha aveva un senso proprio in quanto in quanto italiani perché in realtà dal dalla nascita mille centosettantotto della nostra prima università di questa fase della nostra storia ma
Certo si è che li resiste e qui ha ragione Eugenio l'esistenza di questo sentimento
Lasciato assiste il sito lo lasciai esposto a pulsioni opposte che possono disperdere tutto
Se la porta non viene mai riaperta quello che c'è sotto non qua o aldilà non conta niente
Anche questo mi ha divertito
Ad andare a rivedere i nostri contemporanei che si occupano di questa roba qui tutti fanno questa osservazione che non c'è non è in natura non è mai natura sentimento di identità nazionale nella sua inchiesta questa cosa il il più vecchio che l'ha detta non appartiene tra quelli che ho letto e Giobbe
Usava già queste espressioni nel nel nel primato degli italiani che non è un qualcosa che esista in natura quindi
Esiste la necessità che siano rese evidenti e fatti valere delle buone ragioni attuali come dice Rusconi
Delle buone valide ragioni altrui
E questo è per l'appunto ciò che ci si aspetta dall'ospita
Ed è la classe dirigente che c'è nello stato intorno allo Stato e risse nicchie manica la capacità di fare emergere le buone valide ragioni attuali all'ora
La disperazione può finire per prevenire
Domanda per ciò che abbiamo davanti
E
Chi è responsabile
Del basso prestigio
Della legittimità che circonda il nostro sta
Ecco questi
La difficoltà a fare emergere far condividere buone ragioni attuali
Del sentirsi uniti da questa identità in cui ci sono tutte le fondamenta
Storico culturale
Ecco qui c'è un'abitudine
Italiana che scarica tutto su uno Stato spesso e distrutti temporaneamente lo indica
Questo dovrebbe creare in una sede non partigiana qualche dubbio sulla fondatezza della tesi no dovrebbe creare quel
Qui la responsabilità ci sono sono sono in genere tante insomma e sono tanto più percettibili e tanto più forti quanto più si percepisca in chi alle responsabilità politiche per lo Stato piuttosto una propensione a stabilizzare il proprio potere che occuparsi del proprio Paese piuttosto una propensione ad inseguire il consenso che a indicare una visione comune
Piuttosto una propensione a a seguire le gli eventi che non assumere la responsabilità di dare un senso dagli eventi e qui sotto
Coi tempi che corrono mi pare davvero un tratto prevalente della politica italiana
Un tratto prevalente della politica italiana che è arrivata sgomenta
Per la capacità che manifesta di correre come all'inseguimento di qualunque lepre portatrice di Presutti votive passi davanti e tutti ne corrono dietro tutti fanno le stesse dichiarazioni
Tutti lo inseguono magnifica minore qualità penale perché fugge poi ne passa un'altra che magari è nemica della prima mentre tutti si mettono ad inseguire la seconda anch'essa straordinariamente ragione assolutamente brava un centro di questo genere non fa che alimentare la centrifuga perché poi tutte insieme queste lepri faranno una diavoleria infinite anche che che che che che nessuno potrà più governabile no quindi questo
Ma va bene detto questo però e noi ci divertiamo diretti noi constatiamo questo quasi con sadica giorni ancor più notturno rapidissima come mai siamo fatti così perché perché anzi è che esserne dispiaciuti lo constatiamo perché il modo migliore di commentare questo della vignetta perché esprime tutto Tara nostra soddisfazione di poterci ridere satirica mente sopra fino allora ecco qui viene l'altro l'altra parte dentro
Cioè come si è formata una cultura nazionale che tende a deprezzare anche al Pirata intanto lievita tutti dal governo
Questo problema dobbiamo tendiamo a non affrontarlo abbastanza ne abbiamo un po'paura ci dispiace affrontarlo perché ci allontana da taluni stereotipi che ci danno un'assoluta sicurezza
Ma in realtà questi stereotipi sono figli del provincialismo con cui la cultura italiana dopo il Risorgimento è rinchiuso se stesse e nei limiti che erano serviti in parte a far nascere in Italia
Questa la mia convinzione vera dico con assoluta brutalità in modo da renderla ancora più percepibile magari a me al di là del giusto insomma la cultura dell'Italietta
C'è una eccellente letteratura che comincia oggi in questi anni andare a riscattare nel nell'ultimo trentennio del secolo scorso
Quando progressivamente dall'epopea risorgimentale
Scolti Patta dalla opinione e ridotti si passo in realtà ad un atteggiamento fondamentalmente critico e di scherno nei confronti di chi governava la delusione
Le delusioni
Carducci ha una grande responsabilità
Devono affrontare il proprio governo corda romanità è stata una delle prove più grande di provincialismo di un ambiente culturale che ignorava tutto ciò che accadeva fuori dai confini italiani e conosceva soltanto la storia antica dei propri beni
Per i conti e prosperità indico un Presidente del Consiglio non potrebbe dirlo chiede insomma
Troppo ma io io io personalmente questo ritengo doveroso dire
Ci metteva di suo anche l'Italietta che in parte era tanto in questo Paese per esempio dell'Italietta che pure fu responsabile larghissimamente la politica estera italiana
Di questo Paese che diventa un mito e crea aspettative la grande potenza e poi si becca delle sonore sconfitte militari
La sua diplomazia soltanto margini di negoziato in difficoltà e i i paesi vicini tirando un respiro di sollievo prendono atto che questa grande potenza non è e cominciano a parlare della nostra politica estera della nostra diplomazia giudizi pesare
In questo concordo però allo stesso tempo concorre a l'ignoranza di quel che accade fuori e quindi comincia acqua accoppiata dal fatto che noi gli stranieri eravamo trovati a vederli come dominatori che ci venivano in casa e quindi qui si accoppia entrano vari filoni io lo sto costruendo per la prima volta questo discorso che ho dentro quindi lo faccio in modo non chiaro ma qui entra anche un altro filone del la quello che ricordava Veronesi quello del del popolo del popolo dominato e quindi del di di chi sta sotto di chi fa il sotto no e quindi noi inquilini quelli che fanno il sotto ecco il mito dell'estero c'è un il mondo chiamato all'estero queste cose non succedono ora non è possibile perché il mondo non è un singolare ma questo diventa uno stilema italiano all'estero queste cose non succedono queste cose invece succedono soltanto indica
Non c'è confronto
Prego gli storici che raffrontare le bibliografie dei loro colleghi di altri Paesi europei per trovare la più c'è attuale di di monografie sull'Italia che il loro colleghi hanno scritto raffrontandoli con le monografie sulla non Italia che i nostri storici hanno scritto
Ecco il risultato è è facile da immaginare i risultati è facile da immaginare questo fa parte della della nostra cultura sui malati che finisce appunto per per attribuire ci popolo domi
Nato popolo neanche IST sicuro di ciò che è riuscito a realizzare intende potenzialità dipende attualità negative in misura molto superiore
Quanto in realtà non c h quindi siamo tendenzialmente increduli quando ci troviamo in diverse aree allo stesso livello di altri
Non lo sappiamo spesse volte
E quando viene fuori non ne siamo così sicuri siamo in Europa ma siamo sull'uscio
Sembra che noi siamo sempre sul bus mi ha colpito un modo di dire non entro nell'argomento e ora non voglio più niente ma mi ha colto dopo un modo di dire del ministro Bianco l'altro giorno quando presentava alla Camera il Rapporto sulla sicurezza lui ha dato dei numeri
Dai quali emergeva non voglio aprire la discussione sui numeri mi interessa la la Lecce del modo in cui si espresse dai quali emergeva
Che il numero di delitti gravi commessi o nelle grandi città italiane è infinitamente inferiore al numero dei delitti gravi commesso nelle altre grandi città europee
Ha letto i numeri e poi ha detto questo dimostra che anche per la sicurezza e l'Italia è entrata in Europa come l'Italia entrata in Europa domande se gli altri allora usando lo schema che noi applichiamo e poi
Il segnale per gli altri sono entrati in Europa dove ci siamo entrati però anche quando ci diamo dieci riusciamo a definirci gli ultimi della classe che finalmente sono stati proposti hanno avuto al sei meno ce l'hanno fatta
Ecco poi arrivano quelli della nostra cultura politica che dicono che il sei meno politico non è neanche ventenne entro il primo politico e quindi né non era non era neppure merita ora questo appunto questo
C'è qualcosa e punto pieni investe proprio me élite intellettuali del Paese ma insomma voi voi ve ne rendete conto che non si può scrivere una un articolo di giornale se non ha un tono fortemente critico per
Che il giornale è per definizione la critica al potere ma a critica al potere voglio dirla no norme non necessariamente a se stessi la necessariamente a se stessi quindici
Un qualcosa che è rimasto proprio dalla
Questa è la mia convinzione un retaggio forza sette RAI più tra il meno credibili tra i più tra la tizia mente accettati tra il meno criticamente valutati di quella piccola provincia Lissi ma cultura dell'Italietta della cultura che pure
Nell'ultimo trentennio del secolo scorso insomma siamo rimasti prigionieri molto di di di qualcosa che appartiene a quello ora
Bisogna essere lanciò appunto nel nel valutare nel valutare quello che ci accade nel valutare quello che accade agli altri nel valutare le differenze tra noi
Gli altri non dico questo per arrivare ad una conclusione assolutoria al contrario non dico questo per arrivare ad una conclusione assolutoria dico questo perché c'è una responsabilità nell'accordo
Opere il no i nostri sentimenti comuni che sbagliato attribuire esclusivamente alle inadeguatezze del ceto politico c'è qualcosa che va più negli anni ecco che investe Lost Fazio pubblico di abbonati ecco nel nel quale siamo tutti sia nei momenti in cui siamo al governo sia quando non ci siamo sia se non abbiamo niente a che fare col Governo tutti quelli che sta in una serata come questa sennò non del mondo se non non ci starebbero e per eccetto appunto che i la depressione del identità nazionale
Ecco rappresenta come dicevo all'inizio in momenti come quello che noi oggi viviamo rappresenta un rischio fortissimo io sono personalmente angoscia insomma
Ecco
Ore come in presenza delle ante pulsioni che portano a insicurezza incertezza chiusure particolaristiche a in un sistema nel quale beh giustamente e il governare nome più una responsabilità di uno Stato centrale ma è una responsabilità condivisa sul territorio nazionale decine dice interi istituzionali e rappresentativi diversità ecco come in un sistema del genere noi ossia calmo
Essere ecco permettetemi di dire una cosa e retorica all'altezza dei problemi che dobbiamo fronteggiare
E
Pensare che noi arriviamo al punto di ipotizzare appunto questo
Insomma
Il federalismo è una cosa che funziona se c'è una visione comune tra le parti federate e una cosa è rovinosa se questa visione comune non c'è
Allora qui il problema non è se non fare perché io sono convinto che ormai non si può più governare dal centro non è più possibile governare tutto del centro era assolutamente oltre che giusto essenziale coinvolgono già nel governo con forti responsabilità Kia espressivo delle nostre tante comunità locali del nostro
In alternativa cosa funzionerà tutti costoro devono avere una visione comune sei non ci è mai
Si si rischia che non emergerà la responsabilità comunque della politica i giganteschi
Ed è allora quelli che io faccio emergere la primaria responsabilità della politica dopo avere additato quelle di Carducci per intenderci la ma anche se non è ingranaggio di
Tagliare all'intero Paese all'intera collettività nazionale in tutte le sue componenti il senso di una missione comune che tutti ci riguarda provocherà una deflagrazione cioè non venti infatti lo che dovrebbe fare ma si rende responsabile di una deflagrazione per questo prima dicevo io sono atterrito dal fatto di vedere tutte le parti politiche correre dietro a ciascuna lepre senza dare nessuna ordinare dentro e non ordine nel senso di come senza vedere alcun ordine che debba esserci fra vere fra le lepri e senza cercare di profumo
Perdono tutti non ha importanza chi vince se tutti fanno questo
Perché non servono né gli uni né gli altri se tutti fanno così
In una fase nella quale è chiaro che noi ci giochiamo la pende nella formazione di una Europa competitiva dove ciascun Paese deve entrare al meglio dell'insieme delle sue foto
Questa sciocchezza appunto che l'Europa cancelli le identità nazionali in Europa non ne cancella l'Europa funzione in ragione di punti di incontro tra queste idee il tema volevano porre un noni che prendiamo decisioni per tutti ma se noi italiani non ci siamo in quel noi saranno altri che prenderanno decisioni per tutti noi compresi
Io i nostri sindaci verranno comunicate queste decisioni
Ora
La politica ha saputo identificare missioni nazionali
Ha saputo fare in in diversi momenti ha fatto il ceto politico del Risorgimento fatti ceto politico della resiste
Pensate del e della Poste resistenza in la sensazione che credo stia perdendo
Ieri sera mi son trovato a fare non lo sapevo neanche ma mi son trovato a fare una filippica contro la democrazia elettronica spero che Stefano Rodotà non abbia sentito che pure mi ami a dicendo che io insomma ora non la vedo
Come grande forma di democrazia io la vedo come Scibona che porta alla democrazia dei sondaggi che porta tra i politici a balbettare ciò che percepiscono viene detto ritenuto rilevato attraverso i sondaggi
E li faranno rinunciare acciocché vecchi come Togliatti facendo mille errori ritenevano essenziale con dimensione della politica le responsabilità di una classe dirigente
E responsabilità di una classe dirigente che non deve comandare ma deve indicare un percorso comune deve prenderlo creativi
Deve fare emergere che è pronto a giocarsi anche la pelle in nome e per della visione ma non rinuncia a una visione in nome dell'Appennino
Mentre ora qui sembra essere molto impegnati
Molto si Ostini interni o simili per ma se è la mia pelle ecco se la tua lettura capite questo questo poi questo poi diventa
E allora ex
Questo che storicamente il punto chiave e che io vedo oggi politicamente come il punto l'identità nazionale è un'identità di cui gli italiani posseggono tu tutti gli ingredienti ritiene viene dato a intermittenze a uno che comincia la legittimità dello spray e la legittimità dello spavento viene da una cultura che sappia ricco Buscetta che sappia costruire nelle ragioni e da un ceto politico che abbia una visione e chi abbia il coraggio di estrinsecare e di farla valere questo fondamenta
Mente il tema per quanto ci riguarda di questo tema sarebbe bene che riuscissimo a fare emergere il senso anch'
Che al di fuori richieste timidissima sia
Io ringrazio il Presidente del Consiglio
Nome del Gabinetto Vieusseux ma a nome anche di tutto il pubblico di stasera perché mi sembra che abbia giustamente usato questa tribù una per lanciare anche
Un monito a tutti noi di e anche l'indicazione di una restituzione della politica alla sua funzione di Progetto e dimissioni io di questo lo ringrazio ringrazio tutto il pubblico che lo ha seguito con
Il silenzio e attenzione e concludo la seduta di stasera do appuntamento a domattina in questa stessa sala per le ore dieci GRA azione arrivederci