"Il territorio come risorsa. La provincia per lo sviluppo sostenibile nel governo d'area vasta". Convegno nazionale organizzato dall'Unione Province Italiane (27-28 ottobre, presso Teatro Ventidio Basso)

Roma
La Provincia
Da ogni parte di
La invito a teatro storia
Dione fino fa
Che è qui presente con presidente nazionale Lorenzo Ria i vicepresidenti
Forte Clò e Silvano Moffa che arriverà nel pomeriggio al consiglio di presidenza
Qui presente con numerosi esponenti fin questa mattina come il professor Vittorio Prodi presidente della provincia di Bologna gli altri relatori esponenti che interverranno anche nelle sezioni del pomeriggio e domani mattina ringrazio tutto all'UPI nazionale anche i dipartimenti il dipartimento economico e diretto dal dottor Castagnetti
E il cui vicepresidente
L'ex presidente la Provincia di Milano Livio Tamberi che è qui presente con noi gli altri dipartimenti che si sono riuniti ieri sera
Il dipartimento sviluppo economico il dipartimento ambiente il dipartimento dei presidenti del consiglio provinciale
Saluto anche il direttore generale dell'UPI Antonelli e tutti i collaboratori presenti cui anche per aver voluto e sostenuto questa iniziativa qui ad Ascoli
Saluto anche l'Unione regionale delle province marchigiane il presidente il senatore Palmiro occhielli
Il dottor Enzo Giancarlino presidente della provincia di Ancona professors Sauro piglia poco presidente della provincia di Macerata
Naturalmente saluto anche
E ringrazio il consiglio provinciale l'intero Consiglio provinciale di Ascoli tutte le componenti del consiglio provinciale che hanno approvato questa iniziativa e hanno voluto contribuire a questa iniziativa
Saluto tutti presenti
Le autorità presenti
A partire dal signor prefetto
Dalle autorità civili militari e religiose il sindaco di Ascoli Piceno che ci ha messo a disposizione questa prestigiosa sala ed ha collaborato per la riuscita all'ospitalità del convegno
Il presidente della Camera di Commercio Ennio Gibelli ieri
Che ringrazio per il sostegno offerto e che saluto anche nella duplice veste sia di presidente della Camera di Commercio di Ascoli ma anche di neo presidente
Regionale delle Camere di commercio in virtù della recentissima nomina proprio di qualche giorno fa il presidente saluto inoltre presidente il direttore generale della carenza della Cassa di Risparmio di Ascoli il presidente della Fondazione Cariplo il professor Buzzetti
Che ringrazio per aver voluto sostenere anche la realizzazione di questo convegno e ripeto naturalmente
Il mio ringraziamento a tutti i presenti provenienti da ogni parte d'Italia presidente di provincia amministratori sindaci Presidenti di Comunità montane
Io agli amministratori e
Cittadini presenti da cui da questo consesso dall'identico basso di Ascoli
Penso che debba arrivare un segnale un augurio di immediata ripresa e di pronto ristabilimento delle condizioni di normalità
Nelle regioni alluvionate in particolare della Valle d'Aosta del Piemonte saluti in particolare le persone i gli amministratori e le personalità provenienti da quei posti spero che dà anche da Ascoli venga questo segnale ecco vi ringrazio
Per l'applauso
No non particolarmente Ascoli ma le Marche l'Umbria come sappiamo hanno vissuto le stesse condizioni di emergenza
E continuano a vivere condizioni difficili ancora in alcuni casi quindi capiamo questa difficoltà
Ringrazio
Tutti i Comuni presenti anche
Comuni presenti che sono tantissimi e da ogni parte d'Italia i sindaci gli assessori consiglieri
Le comunità montane gli amministratori professionisti le banche
Le associazioni e le organizzazioni imprenditoriali economiche
Le organizzazioni sindacali le organizzazioni sociali le Società di patto territoriale che hanno gestito i patti territoriali
E anche la società territoriale la del patto territoriale di Ascoli so presidente il consiglio d'amministrazione che ha collaborato alla realizzazione concreta anche di questa iniziativa saluto l'università
I ragazzi dell'università presenti i professori docenti tutto il personale
Dell'università marchigiane presente qui a partire dalle facoltà presenti ad Ascoli ma anche delle università che sono cui venute da ogni parte d'Italia
E poi un ringraziamento particolare mi sia permesso
Alle scuole ai giovani anche i giovani presenti qui questa mattina che hanno voluto onorarci della loro presenza che rappresenta una speranza per il nostro Comune futuro di un di un impegno nuovo
Affinché anche da Ascoli possa venire un segnale di ripresa di incoraggiamento di prosperità
Grazie infine ai quali qua ai qualificatissime pregiatissimi relatori ecco solo per citare sono tantissimi come si vede dal programma solo per citarne qualcuno ci parto dalla citazione dei relatori di questa mattina il professor Paolo Leon
Che ringraziamo particolarmente il professor Nicola Rossi grazie per essere qui con noi che svolgeranno le relazioni introduttive
Dopo quelle istituzionali già questa mattina
In questo convegno
Portiamo l'esperienza concreta delle province italiane che insieme ai Comuni agli enti locali e territoriali hanno svolto e stanno svolgendo un ruolo fondamentale per lo sviluppo e per la valorizzazione del territorio
In questo convegno diciamo no a tutti centralismi
No alla vecchia concezione centralistica dello Stato
Ma anche no ai nuovi centralismi di quelle regioni che non applicano i moderni principi della sussidiarietà
Noi siamo per un federalismo cooperativo e solidale
Siamo per la sussidiarietà e per un moderno sviluppo del territorio che si fonda sul sistema delle Autonomie che vede protagoniste tutti i soggetti è evidente che questa mattina c'è un'iniziativa dell'UPI e quindi c'è una centralità dell'UPI delle Province che fanno l'iniziativa ma la nostra pratica quotidiana concreta è una pratica assidua di relazione di rapporto con tutti gli enti in particolare con i comuni con i piccoli comuni con tutti gli altri enti territoriale
Tutto ciò è importante perché sempre più evidente che in economia ma anche nei processi sociali
Si sta passando da una concezione di uno sviluppo centralistico
Di uno sviluppo centralistico e distributivo che come in passato spesso utilizzati in maniera incontrollata le risorse pubbliche ad uno sviluppo nuovo di tipo territoriale federale
Solidale e sussidiario
Uno sviluppo che guarda al territorio come risorsa
Un territorio come spazio attivo un territorio come spazio concreto relazionale uno spazio vitale khettara dici ai processi di sviluppo economico
Un territorio come Rete
Come sistema di relazioni economiche sociali culturali istituzionali
Che crea non non solo una nuova produttività di impresa una nuova produttività di sì di economica ma anche una nuova produttività sociale una nuova produttività di sistema
Uno sviluppo territoriale non più centralistico che si pone l'obiettivo della società della socialità
E della distribuzione solidale delle risorse ma anche l'Obiettivo avanzato dell'accumulazione della creazione di nuova ricchezza
Valorizzandone i territori le professionalità la qualità del lavoro la ricerca l'artigianato la piccola e media impresa
La la piccola e media impresa di tutti i settori sia dell'industria che dell'agricoltura del commercio del turismo dei servizi
Oggi sia l'industria che i nuovi settori dello sviluppo cerca hanno radici territoriali
Cioè c'è una consapevolezza sempre più diffusa che il territorio può portare valore aggiunto naturalmente se un territorio sicuro ed accogliente
Se è un territorio dove i diversi soggetti della programmazione negoziata e della concertazione cioè le forze istituzionali
Sindacali imprenditoriali di agenzie formative gli enti pubblici e privati collaborano insieme ad un progetto comune e accomuni obiettivi condivisi
Se ci sono queste condizioni si crea la possibilità non solo di accedere alle risorse pubbliche e ai finanziamenti ma si crea la possibilità anche di agire sul fattore tempo
Sull'opportunità cioè di fare gli investimenti e i progetti in tempo reale e non solo dopo interminabili estenuanti inconcludenti iter burocratici
I finanziamenti lo sappiamo sono importante
Costituiscono una risorsa importante per lo sviluppo per l'accensione dello sviluppo ma la risorsa tempo il fattore tempo e spesso più importante degli stessi incentivi economici e questo è importante in tutti i settori basti pensare provincia di Ascoli abbiamo settori importanti distretti importanti l'agroalimentare
Il i settori dell'elettronica della metalmeccanica il settore della moda abbigliamento in cui il fattore tempo è decisivo
Siamo passati da due produzioni l'anno a nove dieci lungo una da una produzione al mese quindi il fattore tempo negli investimenti nell'industria è un fattore decisivo della vita economica
Ma l'esperienza concreta ci dice che il territorio può portare valore aggiunto non solo nella nella nostra realtà ma anche nei settori tradizionali della grande industria
Per esempio la stessa Ferrari non è grande solo perché è parte di una grande multinazionale delle automobili ma è anche un fenomeno territoriale il prodotto cioè di un distretto industriale
Dove l'artigianalità la professionalità la passione costituiscono un valore aggiunto quel qualcosa in più che ne fa un minuto e non soltanto un prodotto tanto per rimanere in tema di motori diciamo che oggi è il tempo di qualificare sia il motore dello sviluppo industriale che ha fatto grande l'Italia nel dopoguerra
Ma è anche il tempo di accendere un nuovo motore dello sviluppo
Lo sviluppo alimentato dal turismo dall'ambiente dall'agricoltura dai Beni culturali dai parchi dalla pesca dalle risorse marine
Le Province italiane costituiscono certamente non da solo ma insieme a tutti gli altri uno dei propulsori più impegnati in questa con nuova concezione dello sviluppo
Il Presidente lo dell'UPI
Lorenzo RIA poi svilupperà ampiamente questi temi
Secondo tema che vorrei affrontare e il la questione dei patti territoriali i patti territoriali e gli strumenti dello sviluppo territoriale tra questi strumenti ci sono i patti territoriali
I patti territoriali hanno visto gli enti locali in particolare le province protagonista in questi anni nello sviluppo dei nostri territori
Lo spirito della concertazione
La politica del dialogo e della condivisione hanno permesso all'Ente Provincia di assumere un ruolo sempre più importanti tra gli attori dello sviluppo territoriale
Insieme ai Comuni e agli altri enti territoriali alle camere di commercio le forze sindacali alle forze imprenditoriali alle banche che sono così fortemente presenti qui questa mattina che ringrazia
Questo per esempio ma poi altri presidenti porteranno il Complesso il panorama dell'esperienza italiana
Provincia di Ascoli per esempio abbiamo realizzato due patti territoriali perizia per l'industria l'artigianato e che
E il Patto per l'agricoltura
Un Proust insieme
Alla presa alla provincia di Teramo un Proust interprovinciale interregionale ringrazio qui per la presenza
Il Presidente Ruffini con cui abbiamo lavorato insieme in questi anni anche per questo progetto
Il panorama dei patti territoriali italiani è il seguente finora sono stati approvati e finanziati in Italia sessantuno patti territoriali
Dieci di questi patti sono patti comunitari
Questi sessantuno parti già approvati e finanziati prevedono circa trentatré mila nuovi occupati
Per questi patti che sono già appunto già approvati e finanziati
Noi chiediamo la semplificazione l'emanazione di norme chiare il finanziamento anche delle società di gestione e degli altri soggetti del responsabili del patto
Poi ci sono ventotto patti approvati con il bando di un anno fa che sono già finanziati ma che attendono la registrazione della Corte dei Conti per diventare operativo
Altri cinquantadue patti attendono il finanziamento
Di questi quattro sono del centro nord
E hanno superato già il bando dello scorso anno e quarantotto Patti hanno già concluso l'istruttoria bancaria e sono candidati per il nuovo bando del trenta novembre due mila
Ci sono infine novantuno patti specializzati i cosiddetti patti verdi per l'agricoltura e la pesca di cui è stata diffusa una graduatoria e che attendono anch'essi di essere finanziato abbiamo quindi un totale di duecentotrentadue patti a cui si sommano quindici contratti d'area
Otto protocolli aggiuntivi sette contratti di programma che coprono la quasi totalità del territorio italiano al Nord al Centro e al Sud quando questi strumenti diventeranno pienamente operativi e saranno completati svilupperanno una potenzialità di oltre duecento mila nuovi occupati
In ragione di questi numeri chiediamo come province italiane
Quasi se che come province italiane che siamo stati quasi sempre protagoniste nella promozione di questi strumenti chiediamo il finanziamento di questi fatti
Riteniamo che vada prevista una particolare priorità per i patti verdi anche in relazione alla valorizzazione dei territori
Alla ricostruzione di una rete poderale rurale diffusa la promozione delle tipicità
E alla difesa dell'ambiente
Lo chiediamo al Governo e al Parlamento anche attraverso la legge finanziaria che potrebbe utilizzare parte del bonus fiscale o altri strumenti vedo qui
Qualificati esponenti del Senato della Camera che ringrazio
Finanziare questi strumenti
Chiediamo facciamo
Anche delle richieste alle regioni di cofinanziare questi strumenti in particolare le infrastrutture
Gli altri strumenti della concertazione
Un altro strumento della concertazione è rappresentata dai Prusst
C'è stato una firma importante avvenuta qualche giorno fa lunedì ventitré al ministro e al ministero dei lavori pubblici alla presenza se il presidente del Consiglio Giuliano Amato del ministro dei lavori pubblici Nerio Nesi del sottosegretario Bargone dei quarantotto Proust già approvati e finanziati eravamo lì diversi
Presidenti di provincia vedo qui
Santarsiero Ruffini il
Ria il
Sindaco di Ascoli capofila del Prust interregionale questi quarantotto Proust già approvati e finanziati chiediamo di dare vita
Dopo la la firma di questi quarantotto Proust chiediamo di dare vita ad appositi patti di pianificazione anche per finanziare poi concreti progetti previsti nei gruppi Proust danno un finanziamento per i progetti ma poi le opere devono essere realizzate il totale dei Proust di tutta Italia prevedono opere per oltre settantasette mila miliardi si tratta di investimenti per opere e per infrastrutture che sono fondamentali per lo sviluppo dei territori
Peraltro l'impegno a dare vita ai patti di pianificazione e già previsto da uno specifico protocollo di intesa tra lupi e il ministero dei lavori pubblici
Occorre inoltre prevedere adeguate risorse
Magari nella legge finanziaria o con altri strumenti per gli altri Proust che sono oltre sotto ma graduatoria dei primi quarantotto sono centinaia i Prust già predisposti che sono in graduatoria
Per ultimo come strumento della concertazione chiediamo l'avvio dei nuovi patti speci di quelli del turismo e del commercio
Anche all'interno delle opportunità nuove derivanti dalla regionalizzazione dalla legge quarantotto quattrocentottantotto novantadue
Che prevede la possibilità per le Regioni di dare vita graduatorie speciali orientate superiorità territoriali o settoriali dice così la nuova quattro otto otto di particolare rilievo
Per questi nuovi patti evidenti ruolo nuovo del Governo che deve prevedere nuove forme di finanziamento più celeri come il credito d'imposta
Ma anche delle regioni vedo qui sia il Parlamento presenti che i consiglieri e gli assessori regionali che ringrazio
Vedo che qui c'è un terreno comune di impegno
Cioè il trasferimento di queste leggi importanti per lo sviluppo di impresa la programmazione del territorio la legge quattro otto otto ma anche la legge trecentoquarantuno la legge Bersani
Per gli incentivi automatici la legge novecentoquarantanove per le imprese artigiane la legge Sabatini degli investimenti in tecnologia
La legge cinquecentonovantotto per l'innovazione e la ricerca
Ecco io penso che gli illustri relatori gli interventi riprenderanno diffusamente questi temi e queste problematiche
C'è un ultimo capitolo importante che riguarda poi il ruolo delle Province e degli enti locali nelle politiche comunitarie l'Europa lo Stato nazionale e le regioni ma c'è un ruolo anche degli enti locali nelle politiche comunitarie
Il sesta Ennio il sessennio dal due mila al due mila e sei probabilmente l'unica grande occasione l'unica grande possibilità per utilizzare le risorse aggiuntive
Della comunità europea dal due mila sei gli entreranno
Il quaranta per cento di popolazioni in più nella nuova Europa che portare alla entro soltanto il sette per cento del reddito in più
Questo
Sconvolge diciamo
Le modalità tradizionali di programmazione dobbiamo cogliere questa grande occasione del due mila e due mila sei
Le regioni che come è noto costituiscono i principali soggetti per la gestione delle risorse comunitarie
Devono peraltro completare al più presto l'iter della programmazione soprattutto nelle aree del centro nord dove ci sono stati ritardi
Per l'individuazione del nuovo Obiettivo due
Inoltre necessario prevedere rispetto al passato nuove forme di partecipazione dei sistemi locali al fine di massimizzare lo sforzo progettuale congiunto di Provincia e Comuni Camere di commercio
Enti territoriali soggetti locali impresa ed organizzazioni soggetti del mondo del lavoro e rendere quindi più efficaci gli interventi in termini occupazionali
Penso ad esempio all'esperienza la metodologia dei patti territoriali che andrebbe riportate anche all'interno dei DOP anche all'interno dell'attuazione della riforma dei fondi strutturali
In questo contesto le Province devono assumere un nuovo ruolo
Sia dal lato della promozione dello stimolo di nuovi progetti sul territorio
Che da quello della partecipazione alla programmazione della gestione delle risorse messe a disposizione dall'unione europea così come peraltro positivamente
Abbiamo avuto esempi positivi di trasferimento come del fondo sociale europeo per la formazione professionale
E le Province hanno rinnovato stanno rinnovando il processo non è ancora concluso
Ma stanno rinnovando fortemente il modo di fare formazione il collegamento con la scuola il collegamento con il territorio il collegamento con l'università
Peraltro questo lavoro comune lo si vede da un insieme di Progetti citavo prima il Proust fatto porto alcuni esempi che riguardano soprattutto noi ma poi gli altri relatori porteranno altri esempi
Il Proust fatte insieme ma anche il Progetto Life che stiamo facendo insieme
A cinque province a due comuni il Progetto sulla cultura una rete culturale delle città d'arte delle province d'arte dell'Italia centrale sette Province sono impegnati in un progetto comune
Per costruire una rete così come c'è un impegno comune anche di riguardo dei trasferimenti delle competenze dell'ANAS per risolvere anche per esempio nel nostro territorio il rapporto
Il collegamento con Teramo l'Ascoli Teramo l'ammodernamento della Salaria con un protocollo d'intesa con la Provincia di Rieti con la Provincia di Roma
L'impegno del collegamento l'attraversamento dall'Appennino attraverso protocolli di intesa che stiamo praticando con la provincia di Perugia e con la provincia di Terni di particolare urgenza dopo
L'apertura di forche Ganapini e l'apertura di forca dice
Diciamo anche esempi concreti di distretti industriali in cui le Province e i Comuni hanno lavorato insieme alla Camera di Commercio il distretto calzaturiero di Ascoli Macerata
Il distretto dell'agroalimentare alcuni strumenti che ci siamo dati insieme come il Progetto Abbe Appennino Parco d'Europa
Che vedono insieme le province di Ascoli di Macerata bianco una di Pesaro di Teramo ma anche altre Province dell'Italia centrale ecco io voglio dire che qui noi oggi portiamo un'esperienza concreta
Non solo proposizioni generali ma propone proposte che hanno già ha avuto il vaglio nella pratica concreta politica e istituzionale di ogni giorno così come è importante il lavoro comune che stiamo facendo danni
Con Italia lavoro per esempio la Grande Progetto di Piceno da scoprire
Sì con Sviluppo Italia e di oggi la la notizia invece è stata portata quindi
Sviluppo Italia per dare invita all'agenzia alla società all'IGP alla Società per l'imprenditorialità giovanile al che nel che qui presente in maniera qualificata
Che
Accompagnato anche il partito degli il nostro patto ma non solo il nostro nella prima fase dei patti territoriali e la Camera di Commercio nella promozione d'impresa dello sportello unico la CGIL la CISL alla guida cui in maniera qualificata presenti che hanno dato un contributo decisivo affinché questi nuovi strumenti portassero una qualificazione del lavoro e portassero una maggiore qualità del lavoro e hanno portassero anche ad una maggiore occupazione tutte le associazioni imprenditoriali presenti
Concludo concludo dicendo che vivere il territorio come risorsa impegnarsi per valorizzare l'immenso patrimonio professionale e umano e culturale aiuta a ricostruire una passione civile una rimotivazione della politica e alla politica
La condivisione dei progetti e dei programmi sul territorio aiuta a vincere la chiusura
Il distacco l'astensionismo l'allontanamento delle istituzioni aiuta a combattere il disinteresse verso la vita democratica
Non interessa a nessuno a nessuna forza politica nessun ente istituzionale vedere
Progressivamente ridursi il numero di partecipanti a alle consultazioni alle votazioni alla partecipazione alla vita politica e alla vita istituzionale
La politica dal basso aiuta a combattere il disinteresse verso la vita democratica l'Italia e l'Europa vivono un passaggio molto delicato e impegnativo in Europa c'è l'euro
Ma c'è ancora un deficit dell'Europa politica e dell'Europa dei cittadini
In Italia ci sono tante risorse straordinarie risorse ma molte di queste sono potenzialità inespresse
è compito anche delle Province e dare un contributo per ricostruire la fiducia verso le istituzioni democratiche
E anche compito nostro impegnarci per ridare motivazioni per far crescere la fiducia per ricostruire
Oltre che passioni politiche priva di passioni politiche anche ricostruire una passione civile
Per rendere protagonisti i cittadini in particolare i giovani un saluto
In particolare i giovani qui presenti che sperano tutti insieme a noi in un futuro di prosperità di solidarietà e di sviluppo grazie ancora grazie ad un di buona giornata
In apertura di questo convegno desidero porgere a tutti i presenti il saluto dell'intero Consiglio provinciale di Ascoli Piceno e mio personale
Ringrazio anch'io per la partecipazione le autorità i relatori e tutti i presenti
Formulo un ringraziamento particolare ai colleghi presidenti di consiglio provinciale che sono intervenuti oggi il numero tanto rilevante qui ad Ascoli
è gratificante constatare una così numerosa e qualificata partecipazione di amministratori di enti locali provenienti da ogni parte d'Italia per due specifiche ragioni la prima dimostra come il tema conduttore dei lavori sia di grande attualità
La seconda evidenzia un sicuro interessi nei confronti del Piceno
Una terra da scoprire o ritrovare per le sue bellezze artistiche culturali storiche ed enogastronomiche
Venire ad Ascoli Piceno in questa occasione mi è stato detto da molti partecipanti equivale ad unire l'utile al dilettevole
Consentirà di apprendere strumenti ed acquisire testimonianze utili nell'ambito della procura della programmazione economica e dello sviluppo sostenibile
Ma nello stesso tempo darà l'opportunità di apprezzare ori apprezzare quanto c'è di bello e rilevante in questa parte della nostra Italia
Lo slogan Piceno da scoprire e le iniziative conseguenti che hanno coinvolto in modo corale tutti i comuni della provincia
Slogan ideato grazie ad una felice intuizione della precedente amministrazione provinciale guidata sempre dal presidente Pietro Colonnella
Ha permesso in questi anni e continua per la validità della sua attività a far crescere la nostra Provincia sia dal punto di vista culturale che da quello turistico
Non spetta oggi a me parlare della risorsa territorio della programmazione negoziata o dello sviluppo sostenibile
Per approfondire questi aspetti che suscitano molto interesse e alimentano grandi aspettative abbiamo illustri relatori che ascolteremo con vivo interesse al fine di comprendere le logiche dei nuovi strumenti
E i risultati ottenuti sul tessuto economico locale grazie all'esperienza maturata dei patti territoriali già avviati
Ciò che comunque mi preme sottolineare è come la riforma delle Autonomie locali abbia dato alla Provincia un ruolo strategico in quella che rappresenta una vera e propria rivoluzione dell'ordinamento giuridico degli enti locali
Qualche anno fa il ruolo della Provincia era relegato ad espressioni al dire il vero poco gratificanti
Come ad esempio Cenerentola delle istituzioni entità astratta centro di potere buoni burocratico e così via
Oggi invece accantonata ogni ipotesi di soppressione della Provincia assistiamo ad un processo di grande valorizzazione di questo ente
La provincia ha una funzione di coordinamento di pianificazione di gestione di quei servizi e compiti che necessariamente richiedono un esercizio su vasta aria
C'è anche una novità consistente i sindaci e i presidenti della Provincia eletti direttamente
Non sono stati soltanto la principale novità politica ma anche un'importante spinta alla trasformazione sociale del Paese
In questo contesto come più volte ha evidenziato anche il presidente del Dipartimento nazionale dei presidenti dei consigli provinciale Eugenio Scalise che è presente insieme all'intero dipartimento
Il ruolo del Consiglio provinciale non è stato diminuito ma meglio definito verso le funzioni di rappresentanza politica di approvazione degli atti fondamentali di indirizzo e di controllo rispetto al governo locale
La data d'avvio delle riforme rimane il mille novecentonovanta l'anno della legge centoquarantadue
Da allora si è assistito ad una complessa ridefinizione del sistema delle Autonomie locali che hanno saputo avviare quel processo di federalismo amministrativo che ha dato alle istituzioni nuova linfa e ruolo
Secondo l'idea guida del principio di sussidiarietà ovvia di collegare la devoluzione di funzioni dello Stato ai livelli più vicine ai cittadini
Un riordino istituzionale che attraverso la legislazione degli anni novanta intende realizzare un governo locale efficiente ed efficace
Una rivoluzione negli enti locali che è stata suggellata dopo dieci anni dal testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali il decreto legislativo due sei sette del due mila
Che in un certo senso può far considerare completato il processo di riorganizzazione dei Comuni e Province avviato con la legge centoquarantadue del novanta il testo unico inoltre realizza un ulteriore risultato positivo per gli operatori fornire una precise le indicazioni della normativa attualmente in vigore
Come evidenziato nel dibattito parlamentare e nella relazione ministeriale siamo dinanzi ad un codice delle Autonomie
Nel nuovo sistema del governo locale la provincia ha acquisito un ruolo sempre più centrale nel dialogo tra Comuni e Regioni
E sta diventando un punto di snodo essenziale per la vita delle Autonomie locali
Anche se a dire il vero
I ritardi con cui vengono attuate le deleghe rischiano di compromettere il rapporto di fiducia ci attrae cittadino ed ente locale
In modo particolare quando non vengono rispettati i termini per l'erogazione delle risorse finanziarie da parte dei livelli superiori di governo la forza dell'ente che in questa fase di transizione vogliamo contribuire a costruire deve essere ricercata nel lavoro comune e condiviso tra enti locali mondo imprenditoriale Società Civile
Non più solo servizi burocratici ma interventi diretti dell'economia nel turismo nel sociale nella cultura nell'ambiente nell'assetto del territorio
Sempre più funzioni è sempre più compressi complesse perché il legislatore con la legge centoquarantadue
Dopo aver completamente trascurato per vari anni ogni accenno alla Provincia
Ha inteso potenziarne la fisionomia e il ruolo attribuendo ad essa per un verso significative funzioni pianificatorie e per l'altro attività di amministrazione e di gestione
In un'estesa serie di materia particolarmente in quelle attinenti alla tutela ed uso del territorio ma anche in relazione alle attività produttive al mercato del lavoro e alla formazione professionale
Se continueremo a lavorare con passione coraggio e determinazione ma è importante tutti insieme
Potremo costruire una provincia più vicina e solidale con i cittadini una provincia che guarda al futuro e che sarà promotrice di un crescente sviluppo della propria comunità
Grazie e buon lavoro a tutti
Grazie grazie al presidente Maroni che rialzo particolarmente anche perché davvero contribuito in maniera lavorato tantissimo in questi giorni per organizzare al meglio questa iniziativa in maniera molto attiva e appassionata grazie anche per l'intervento di saluto
Io ora la parola al signor Sindaco del Comune di Ascoli l'ingegner Piero Celani ringrazio ancora una volta per averci messo a disposizione
Teatro il massimo della città e anche per aver contribuito in generale la migliore riuscita di questo contegno grazie Sindaco
Grazie a lei presidente
Io innanzitutto ora col mio deferente saluto a tutto l'autorità che sono qui convenute per questo convegno nazionale dell'UPI che affronta un tema di grandissimo interesse qual è appunto il territorio come risorse saluto ovviamente tutti i partecipanti in particolare gli illustri relatori che a settembre si affermeranno su questo tavolo ovviamente
Faccio gli onori di casa e quindi porto il saluto dell'intero Consiglio comunale di Ascoli Piceno
E della città tutta di Ascoli che veramente soddisfattissimo proprio di questo avvenimento ha partecipato aderito
Per quello che ha potuto fare con la Provincia dal momento in cui il presidente Colonnella ci ha manifestato questa intenzione di avere queste assise così importante ad Ascoli
E ringraziamo appunto la Provincia nella persona del presidente proprio per aver voluto questo importante convegno qui ad Ascoli questo momento di riflessione molto importante su un argomento come
Lo sviluppo del territorio in particolare l'utilizzo del nostro territorio quale risorsa
Io non vorrei dilungarmi tanto perché ho visto la scaletta del dei relatori veramente molto qualificata molto interessante perché sono alcuni sono veramente protagonisti in questo momento
Di questa nuova procedura della pianificazione della programmazione negoziata insomma importanti relatori che stanno vivendo proprio questo
Momento di grande trasformazione per quanto riguarda le nostre strutture io vorrei soltanto limitare mie a fare alcune considerazioni a proposito di questo processo innovativo di questa programmazione e pianificazione programmata che il tema in pratica di questa mattinata Gatti
Con l'entrata in vigore del decreto legislativo del trentuno marzo novantotto centododici sul conferimento delle funzioni e dei compiti amministrativi dello Stato alle Regioni
E agli enti locali quindi l'attuazione della legge cinquantanove sono stati assegnati dal ministero al ministero dei lavori pubblici compiti relativi alla identificazione delle linee fondamentali
Dell'assetto del territorio nazionale fra cui quello della pianificazione della viabilità nazionale quella della promozione dei programmi innovativi in ambito urbano avente il fine di ammodernare le infrastrutture dei centri urbani e di avviare una riorganizzazione dei loro meccanismi di funzionamento nel contesto dei moderni processi di globalizzazione e nell'ambito del fondamentale processo di unificazione politica
Ed economica dell'Europa
Quindi questi programmi devono mirare ad innovare tecniche e modalità di intervento nelle città operando in un'area intermedia tra la pianificazione tradizionale e il Progetto di singoli interventi creditizi e strutturali
E qui quindi nasce il problema del territorio della funzione del territorio come risorsa con una filosofia di fondo che si basa essenzialmente sulla concertazione delle scelte e delle conseguenti decisioni politiche sulle regole e sulle condizioni della partecipazione dei privati sull'ingegneria finanziaria che ne deriva e la sua intersezione prospettica con il mercato
Non che sulla valutazione degli effetti ambientali e sociali degli interventi di cui riqualificazioni urbane
E allora ecco che qui necessità il tutto di una strategia complessa ed integrata che interviene si sviluppa con politiche diversificate
Anche se convergenti verso gli obiettivi prioritari nel rispetto delle risorse ambientali e per il Rimini miglioramento delle condizioni di vita
Tutto questo secondo me potrebbe avvenire e credo che sarà oggetto di questo dibattito questa mattina attraverso una serie di particolari interventi il primo attraverso interventi
E di politiche di valorizzazione e riqualificazione paesaggistica ed ambientale su questo punto credo che il nostro territorio in generale possa dare molto
Non solo di quel territorio ingenerare territori italiano ma in particolare il territorio Piceno
è un territorio ancora che ha delle enormi potenzialità probabilmente è stato ancora sotto utilizzato quindi abbiamo delle grosse potenzialità rispetto ad altri territori che già
Naturalmente hanno o un grado di
Di riqualificazione di valorizzazione molto elevato quindi lo do per potremmo superare questo grappe quindi c'è molto da fare e quindi in questo verso io credo che essendoci modo vale da lavorare ci sarà anche dell'ottimismo
Secondo punto attraverso l'organizzazione credo di politiche urbanistiche territoriali cioè attraverso la riorganizzazione di queste politiche urbanistiche territoriali qui si è parlato molto naturalmente di Proust questa mattina e questo è un esempio molto importante il Proust prende
Corpo anche dagli più antichi diciamo due piani di recupero urbano di qualche anno però
E quindi hanno vissuto quell'esperienza della programmazione negoziata con il privato attraverso i piani di recupero urbano che hanno dato notevole qualità a certi territori perché hanno permesso di utilizzare e sfruttare delle risorse private in termini pubblici ed ecco quindi che il Proust e vanno in questa direzione noi abbiamo ci siamo così accaldati un po'ad enfatizzare questa avvenuta firma che c'è stata la sentire
Dati però io devo dire che questo è soltanto non ci dobbiamo cullare soltanto il punto di partenza di Proust non sino adesso abbiamo soltanto naturalmente operato per partire adesso siamo tutti si blocchi di partenza
Dobbiamo essere bravi a convogliare su questi Proust che sono stati finanziati in particolare faccio riferimento al nostro Proust che ha avuto una valenza un riconoscimento molti importanti a livello nazionale perché una prima esperienza di concertazione
Non do solo due Province ma fra due regioni perché interessa un territorio molto vasto
Delle province di Ascoli di Teramo nella misura in cui dicevo saremo in grado di far convogliare su questo territorio non soltanto le risorse pubbliche
Qui naturalmente faccio appello a tutte le forze politiche a tutte le forze sociali e parlamentari e consiglieri regionali
Alle Province proprio per attivarsi in questo modo ma soprattutto una misura in cui non sapremo trarre dagli interventi privati una parte di risorsa pubblica mozione in cui generici
Riusciamo a trarre dagli interventi che faranno i privati delle risorse per poter investire naturalmente per pubblico dato naturalmente che non solo non non sembrano riusciremo ad ottenere dal pubblico quelle risorse necessarie per attivare le programmazioni sull'area vasta che avevamo pensato e da ciò naturalmente che cosa ne discende l'ultimo punto
Che è necessario attivare attraverso tutte queste nuove metodologie politiche di rilancio dell'occupazione questo è una cosa molto importante noi dobbiamo vedere naturalmente tutto quello che abbiamo fatto fino adesso per quanto riguarda la valorizzazione e la riqualificazione paesaggistica e le nuove politiche di riorganizzazione dell'assetto urbanistico e territoriale lo dobbiamo dire proprio in questa prospettiva la prospettiva di un rilancio forte dell'occupazione
Nei nostri territori sappiamo quante difficoltà abbiamo su questi nostri territori dopo che sono finite alcune predire provvidenze e questo credo che sia ignora il momento opportuno per poter fare delle politiche giuste di rilancio credo che questi siano i temi di questa mattinata della programmazione negoziata ma credo che sia il dibattito centrale
Politico in questo momento che stiamo vivendo in Italia grazie a voi tutti
Grazie signor sindaco
Annuncio di servizio cioè il dottor Fabrizio Narducci che ha atteso all'uscita
Saluto anche numerose autorità religiose in particolare eccellenza del vescovo di Ascoli che ritenuto qui ci onora della sua presenza la parola adesso al senatore Palmiro Celli presidente nell'Unione regionale delle province marchigiane presidente della provincia di Pesaro insieme all'Ufficio di Presidenza composto da Giancarlo figlia poco Pettinari hanno collaborato in maniera veramente fattiva alla realizzazione di questo contegno grazie Presidente della parola
E anch'io voglio in altre tutto
Salutare le numerosissime personalità autore autorità politiche istituzionali e religiosi presenti a questa nostra iniziativa molto importante
Voglio anche ringraziare
Il presidente e l'ufficio di presidenza
Dell'unione delle Province italiane per aver condiviso questa iniziativa nelle Marche qui ad Ascoli
E credo che non debba aggiungere moltissime cose se non quelle del saluto perché
Il presidente della Provincia Colonnella già apposto
Una serie di questioni di grandissimo rilievo
E poi
Gli illustri relatori del Presidente Ria all'amico Paolo Leon professor Leo che ho grande piacere di vedere oggi qui con noi
Diranno
Certamente nel merito delle questioni della programmazione negoziata delle esperienze dei patti territoriali e i contratti d'area
Degli punti sui quali i governi locali i comuni le Province le regioni insieme possono e debbono svolgere
Un ruolo di grandissimo rilievo in una società complessa come quell'italiana e anche quella marchigiana è fatta prevalentemente di piccoli piccolissimi comuni
Noi crediamo che sia molto importante in primo luogo e soprattutto
Dopo i punti fermi che io chiamerei oramai
Che sono al nuovo testo unico
Dopo quello del quindici del trentaquattro
La legge due sei cinque
Che ridefinisce grida un ruolo di governo di area vasta
Alle Province
Rispetto a tutto il dibattito di questi anni forse l'han perso anche troppo tempo
Però quel che portante che oggi siamo in grado di lavorare operare insieme
Io devo anche dire chi sono
Molto soddisfatto
Dell'accordo che Nada raggiunto come
Governi locali Comuni Province Comunità montane con la nostra regione
In un quadro di forti difficoltà come faceva rilevare Pietro Colonnella
Nazionale sui DPCM decentramento e semplificazione più potere vicino ai cittadini non è una questione di ridistribuzione di poteri tra di noi
Il professor Sabino Cassese lo diceva in videoconferenza l'altroieri qui in un dibattito sullo statuto e le Marche
Che le regioni devono spogliarsi della gestione attiva io con una battuta mi veniva da dire molto scherzosamente c'è chi pensa di mettersi il cappotto forse andiamo verso l'inverno su questo credo che i governi locali comuni singoli associati Province soggetti
Il sociali sindacati il mondo dell'impresa non possono starci assolutamente da bambino di semplificare la vita ai cittadini
Di dare risposte con più efficacia con più tempestività gli esempi sono tanti quelli della concertazione dal basso anche qui nelle Marche
E quindi noi come un soggetto un nuovo soggetto politico istituzionale
Perché così dopo la nuova legge
Io ho fatto preparare proprio questi giorni
Una cosa molto semplice
E cioè la una sintesi del testo unico per i compiti di ognuno di noi a e sulla base del quale ognuno di noi si deve muovere
Con il massimo di capacità di fare sistema in questo senso ecco
Sì pare che mi pare molto importante anche diciamo le iniziative che non riusciamo a produrre nel territorio nazionale anche qui nelle Marche del resto a ruolo delle unioni delle Province è quello di un rapporto insieme ai Comuni abbiamo un tavolo e una casa comune dei governi locali nelle Marche e in questo senso stiamo cercando di lavorare anche nel nostro territorio
Gli esempi sono tantissima io devo solo portare un saluto e ringrazio per questo sono quelli delle tante opportunità che le risorse del Parlamento nazionale anche se non sufficienti
Anche in questa fase detto i patti territoriali plus diversi strumenti
Ma le risorse ci sono bisogna progettare bene farlo insieme concertare le cose
Poi attivare tutte le azioni politiche istituzionali per realizzare gli obiettivi sui quali vogliamo lavorare ecco in questo senso
Noi siamo molto lieti di essere qui una stupenda città come quella di astio stupenda città in provincia
I tempo la caratteristica del sistema delle città marchigiane
E pensiamo anche con questa iniziativa grazie anche all'Unione delle Province nazionali dell'UPI del nazionale di poter dare un nostro contributo nel contesto più generale di una crescita più equilibrata di uno sviluppo compatibile
E in cui in fondo al centro ci sia il cittadino che vede davvero con questo processo di decentramento di semplificazione più efficienza più efficacia tutelate meglio i loro interessi
Grazie senatore occhielli la parola ora attenderci per ieri presidente dalla canzone di commercio di Ascoli
Nominato qualche giorno fa anche presidente
Regionale delle camere di commercio quindi facciamo anche i migliori auguri anche per questo nuovo incarico grazie grazie
Pochi minuti
E cercare di fare sintesi
Per quanto riguarda il ruolo del del sistema camerale anch'io ovviamente saluto
Le autorità civili e militari dei signori relatori
Quindi porgo alla provincia di Ascoli Piceno e reale unioni delle province italiane che ci ospitano
Il più cordiale saluto da parte della Camera di Commercio di Ascoli Piceno e di tutto il sistema camerale italiano che oggi sono qui a rappresentare delegato dal dottor Sangalli presidente nazionale dell'Unioncamere
Che si scusa per non essere presente è dovuto partire
Per un impegno inderogabile quindi veramente dispiaciuto di questo fatto
A loro alle Province va in particolare ringraziamento per l'organizzazione di questo importante convegno sul tema
Il territorio come risorsa
La cui rilevanza è sempre più strategica e sul quale gli importanti leader relatori che seguiranno sapranno certamente fornirci spunti e chiavi di lettura
I complimenti al Presidente colonne è veramente un grande impegno questo grande soddisfazione per tutto il territorio
Ai suoi consiglieri è un fatto importante per il nostro territorio per la nostra provincia la città la Regione
Quindi complimenti veramente esigere presidente Colonnella un fatto importante
Solo poche parole per ricordare innanzitutto che questa mia presenza in questa manifestazione
è un segnale tangibile di una stima reciproca di una collaborazione
Che le Camere di commercio e le province sono andati instaurando ormai da parecchio tempo e che soprattutto nell'ultimo periodo ci sono notevolmente intensificati
Ed ecco perché il sistema camerale ha contribuito alla realizzazione di questo importante incontro
E se c'è un Doni muratore comune alle tante iniziative che sparse per l'Italia
Stiamo portando avanti assieme alle Province questo sta proprio nel considerare il territorio come erano di una risorsa e quindi come una opportunità
La realizzazione di politiche finalizzate allo sviluppo territoriale tramite l'utilizzo di strumenti di concertazione e di programmazione negoziata tra tra istituzioni
E d'altro canto ormai una necessità imprescindibile
In un mondo in cui la competizione sempre più tra sistemi e dove perciò anche le risposte le strategie
Per avere successo devono essere di sistema
Queste le camere di commercio e l'attore vincerlo hanno compreso da tempo
Hanno dimostrato capacità d'intesa ed hanno dato vita a diverse realtà ad iniziative di interventi in comuni in comune destinati ad incidere in profondità sullo sviluppo dei degli Vespri ispettivi territori ed ecco i piani le intese e gli accordi mirati allo sviluppo dei sistemi economici locali
Alla Probo promozione delle opportunità offerte dai programmi comunitari alla costituzione di sportelli informativi per il sostegno all'imprenditorialità giovanile e altro ancora
Le Province sono oggi dopo la riforma Bassanini la riforma degli enti locali e l'ultimo testo unico
Degli enti profondamente diversi dal recente passato
Un discorso analogo vale anche per le camere di commercio le Camere intatte infatti con la legge di riforma cinquecentottanta del mille novecentonovantatré
Hanno visto riconosciuto la loro piena autonomia e
Istituzionale statutaria organizzativa finanziaria
In quando Andy che esprimono l'autonomia sociali dei soggetti del mercato e in prese i lavoratori i consumatori ed hanno di conseguenza acquisito importanti funzioni pubbliche generali per la regolazione e la trasparenza dei mercati la cura e la certificazione delle imprese la promozione dello sviluppo
Con la riforma Bassanini poi le camere di commercio sono state inserite a pieno titolo nell'ordinamento istituzionale ed amministrativo
Il raccordo con le altre istituzioni un passaggio importantissimo che le ha fatte rientrare nel novero delle autonomie funzionale ovvero di istituzioni che accanto agli enti locali possono essere titolare di funzioni in aggiunta a quelle proprie conferito dallo Stato e dalle Regioni
Le azioni di riforma intervenute in questi ultimi anni ci hanno in definitiva restituito delle camere e delle province più forti
Dotate di un ruolo più ampio ed è finito con un complesso di funzioni altamente significative nell'ottica dello sviluppo della promozione territoriale
Senza dubbio tutto questo è accaduto grazie soprattutto agli enormi passi nella direzione del federalismo amministrativo compiuto compiuti dal nostro ordinamento
Ricordiamoci però che il percorso non solo non si è ancora concluso ma anche che non possiamo certe darne per scontato l'esito finale
C'è il rischio infatti che il federalismo alla fine possa tradursi in un nuovo centralismo stavolta però cambiato di segno al prezzo di ogni appiattimento istituzionale che penalizza alcuni soggetti a vantaggio di altri
è un rischio che tutti insieme dobbiamo scongiurare il pluralismo istituzionale è uno straordinario patrimonio del nostro Paese
Quello che ha consentito allo Stato di trovare di volta in porta imporre di volta in volta le formiche istituzionale più adeguati ai problemi così come andavano profilandosi
Ed è grazie a questa ricchezza di forme che è stato pensato e realizzato un ruolo specifico per le regioni i comuni le Province ma anche per le camere di commercio onorevole
Forse ha dimenticato le camere di commercio
Siamo perciò convinti che la nuova pubblica amministrazione decentrata
Deve essere fatta tanto dalle autonomie locali che dalle Autonomie funzionali oggi Regioni Province e Comuni possono lavorare assieme alle Camere di commercio su tanti versanti come la collaborazione con lo con le Province sta a dimostrare
Perché sono tante le opportunità che il sistema Capena a me può mettere a disposizione
Partiamo dalla concertazione che cade particolarmente a proposito viste le tematiche affrontate da questo convegno le camere sono infatti una istituzione che facilita e semplifica il partenariato luogo di sintesi di tutti gli interessi coinvolti nell'ambito locale sui temi economici capaci di raccogliere e coordinare le istanze provenienti dal mondo dell'economia e bilanciare tra loro gli interessi coinvolti
Le Camere possono offrire l'informazione risorsa basilare per poter operare gestire programmare con efficacia e se dispongono del registro delle imprese del Rea
L'unica anagrafe economica completa esistente nel nostro Paese a cui vanno aggiunte le tante informazioni economiche statistiche essenziali per il monitoraggio sistematico dei fenomeni si pensi ad esempio alle enormi potenzialità che il sistema eccezioni per il monitoraggio della domanda di lavoro da parte delle imprese
Il sistema camerale può mettere a disposizione aperture internazionali risorsa essenziale in un mondo in cui occorrono sempre più contatti
Relazione raccordi con gli altri contesti
Per potere intervenire come fonte efficacia sui processi territoriali
Le Camere italiani partecipano a Rete europea delle mille camere di commercio collegate in euro shampoo
E si internet interconnettono in tutto il mondo grazie alla Rete delle camere di commercio italiane all'Est
Ed ancora
Le Camere possiedono un carattere importante che è la specializzazione sono infatti un'istituzione locale con carattere di omogeneità rispetto all'Indonesia dal mercato che costituisce una rete di servizi e di amministrazione sul territorio per le imprese e concludo
Nel ribadire che queste opportunità intendiamo metterli a disposizione di tutte le istituzioni a partire dalle Province che come noi sono impegnate nella valorizzazione della risorsa territorio
Nella sfida globale di nostri territori riusciranno ad essere competitivi soltanto se sapranno garantire qualità e adeguatezza delle infrastrutture capacità amministrativa
Disponibilità di risorse semplificazione delle procedure
Tutti ambiti in cui la collaborazione tra le camere di commercio province e regioni e comuni dovrà essere assoluta assolutamente rafforzata ed arricchita grazie per l'attenzione
Grazie al presidente della Camera di Commercio e ha specificato il ruolo di collaborazione con gli enti locali con la Provincia con le Province quindi in questo nuovo ruolo verrà intensificato il nostro rapporto il nostro impegno
La parola ora al presidente dell'UPI nazionale dell'Unione province italiane
Che è anche presidente della provincia di Lecce l'avvocato Lorenzo Ria grazie
Io ringrazio il presidente della Provincia
Gli Ascoli Piceno Colonnella che ha fortemente voluto questa iniziativa di proposta di approfondimento la progettata e la stiamo realizzando insieme con l'Unione delle province d'Italia
Così come è evidente che il coinvolgimento dell'unione in questa iniziativa il fatto stesso che a me
Sia stata affidata alla relazione introduttiva richiede che la questione le questioni oggetto del convegno siano trattate anche nel loro aspetto nelle loro implicazioni politiche generali
Con riferimento cioè mai sono stati già ricordati negli interventi di chi mi ha preceduto ai compiti e alle funzioni che le autonomie locali hanno assunto sinora nella costruzione degli strumenti
Di programmazione negoziata e a quelli che invece possono e dovrebbero assumere per il futuro
Con questa consapevolezza gli ho predisposto una relazione più mirata sui temi politici e istituzionali che inserita nella cartella del convegno
E a a cui rimando per alcuni aspetti sui quali non mi soffermerò invece questa mattina
Perché mi preme di più in questo momento di rapporto diretto con il convegno ma anche per stare più alla tema di questa prima parte del convegno di questa mattina cioè la programmazione negoziata le esperienze che possiamo mettere a confronto tra di noi e anche per colmare un po'l'assenza del professore
Versace e vorrei più partire e partire da una sintesi rapida ma chiara del percorso
Vissuto in poco più di sei anni degli strumenti di programmazione negoziata perché siamo partiti
Nel mille novecentonovantaquattro con i contratti di programma inventati da una delibera CIPE che o no successiva legge del novantasei l'ha definito come l'accordo stipulato tra un'amministrazione statale da un lato e le grandi impresa i consorzi di piccole e medie imprese le rappresentanze dei distretti industriali dall'altro al fine di realizzare degli interventi a carattere industriale questo strumento
Ha interessato sino ad oggi solo le grandi e società italiane la FIAT all'Olivetti le i grandi gruppi stranieri la Tex la Texas le più recenti esperienze invece di contratto di programma vengono elaborate
Nel centro nord voglio ricordare l'esperienza di Prato e puntano a realizzare esperienze di gemellaggio con i territori del Mezzogiorno
Facendovi confluire competenze Investimenti pezzi di vecchie produzioni e di nuove produzioni e proprio di recente assistiamo ad una capacità degli accordi di programma di interagire on tutti gli altri strumenti della programmazione negoziata a partire dai patti territoriali enfatizzando né le potenzialità e l'attitudine a da conseguire i risultati previsti
E sono apprezzabili in questo strumento la versatilità
La forte capacità di coinvolgere molti soggetti e molte categorie
Di potenziare la funzione e il ruolo dei distretti e di conseguenza la loro capacità di drenare risorse parliamo complessivamente di oltre ventidue mila miliardi di investimenti previsti di cui cinque mila e ottocento negli ultimi due anni la prima idea invece di programmazione negoziata è stata formalizzata per la prima volta con la legge centoquattro del novantacinque
E gli strumenti attuali poi sono molti cambi sono molto cambiati rispetto al passato soprattutto perché accentuano l'elemento del partenariato sociale sviluppano sempre di più l'idea e la pratica della concertazione dello sviluppo dal basso aprono spazi di autonomia terra l'utilizzazione di nuove tipologie negoziali
Vorrei ancora ricordare la legge finanziaria del novantasette che definisce la programmazione negoziata pone regolamentazione concordata tra soggetti pubblici e privati per l'attuazione di interventi diversi contro una finalità di sviluppo e su questa traccia la delibera CIPE
Del marzo novantasette fissa
I due principi generali che ancora oggi caratterizzano gli strumenti della programmazione negoziale e cioè la possibilità di applicazione su tutto il territorio nazionale con l'unico vincolo o se si intendono utilizzare finanziamenti pubblici di restringe Arne l'utilizzo alle sole aree depresse secondo la possibilità di attivare in via amministrativa nuove tipologia negoziali anche al di fuori di quelle previste dalla legge
Lo strumento più ampio e generale della programmazione negoziata lo sappiamo è l'intesa istituzionale di programma e con essa che lo stato e uno più regioni disegnano la cornice istituzionale entro cui produrre effetti di consolidamento e di allargamento delle potenzialità dello sviluppo locale garantire ai soggetti pubblici e privati adeguate risorse finanziarie di a livello nazionale e di livello europeo
Si tratta cioè di un vero e proprio piano pluriennale di interventi di interesse comune recepito dalla programmazione statale e da quella regionale
Ci sono state le intese cosiddette di prima generazione
Che hanno privilegiato i progetti già avviati che avevano bisogno di ulteriori finanziamenti completamenti
E di opere gli interventi non ancora avviati ma dotati di progettazione esecutiva e dopo questi gli interventi ritenuti prioritari le nuove intese invece hanno abbandonato
Questo terreno di Ray frammentario e discrezionale in alcune realtà al limite dell'arbitrarietà privilegiando invece gli studi di fattibilità
Sulle nuove idee nel programma e conseguentemente i nuovi interventi considerati prioritari sulla base di una trasparente valutazione di tutte le informazioni e di tutte le idee programma esistenti
La delibera CIPE del luglio novantotto avviato la fase operativa delle intese prevedendo l'utilizzazione di tre mila e cinquecento miliardi per infrastrutture
Di cui tre mila per le otto regioni del nel soggiorno
Il percorso di costruzione delli dell'intesa istituzionale di programma è particolarmente interessante
L'amministrazione centrale individua prioritariamente d'intesa con la Regione modalità di confronto unitarie la Regione a sua volta promuove sul proprio territorio
La raccolta delle proposte degli enti locali verificandone naturalmente la coerenza porno le priorità regionali ha lo scopo di predisporre la la graduatoria delle priorità degli interventi da proporre a finanziamento questa procedura però non decollano sta decollando
Non è stato ancora individuato da un lato
Uno modello di percorso capace di definire modalità di attuazione capaci di definire tempi procedure certe e trasparenti
Quali elementi fondanti del confronto tra centro e regioni ma soprattutto ritarda dall'altro lato il processo
Di coinvolgimento degli enti locali assai spesso totalmente ignorati
Le carenze
E di questo circuito hanno o penalizzato
Molti di noi molti di voi lo sappiamo lo sapete hanno penalizzato la partecipazione delle Autonomie rendendo le intese istituzionali di programma
E strane ai territori e quindi estranee alle strategie di sviluppo avviate
Dagli enti locali attraverso i patti territoriali e contratti d'area i contratti di programma gli accordi flessibili le reti di città ai gemellaggi
E tutto quello che ha fatto parte della nostra esperienza dall'esperienza di tanti di noi in questi anni i contratti dare invece contratti dare intendono essere
L'espressione diretta del principio di partenariato sociale
Nel senso che tali iniziative devono essere proposte dalle rappresentanze dei lavoratori e dei datori di lavoro hanno l'obiettivo di favorire l'occupazione l'iniziativa imprenditoriale nei settori dell'industria dell'agro industria
Dei servizi e del turismo sino al mille novecento
Novantanove ricordo i dati a cui ha fatto riferimento Pietro Colonnella
Sino al mille novecentonovantanove risultano sottoscritti quindici contratti d'area per un totale di quattrocentotrentacinque iniziative tre mila miliardi di finanziamento CIPE
Questo strumento pone
E due problemi concreti il ritardo
Nell'erogazione dei finanziamenti come è stato ricordato che solo da poco
Si va recuperando e il fatto che sino al mille novecentonovantanove nessun contratto è stato completamente finanziato pur dopo l'emanazione di ben sei delibere del CIPE
Accanto a questi lo strumento accanto a questi punti critici lo strumento contratto d'area presenta due nodi che non sono stati ancora affrontati il suo decentramento e cioè l'affidamento alla periferia in attuazione della Bassanini uno la legge cinquantanove
Il ruolo del regioni in rapporto a questo postume
Per quel che riguarda il primo di questi nodi e cioè il suo decentramento rileviamo che lo Stato si riserva ancora riserva ancora se il potere di decisione in merito all'attivazione
E alla gestione degli strumenti di programmazione negoziata
L'autonoma concessione
Di alcune tra le più importanti agevolazioni in favore dell'impresa gli incentivi destinati
All'imprenditoria giovanile le misure per l'imprenditoria femminile agli incentivi della legge quattrocentottantotto la gestione della legge
E quarantasei che istituisce il fondo speciale rotativo per l'innovazione tecnologica e il fondo speciale per la ricerca applicata sotto questo profilo rileviamo i limiti del decreto legislativo centododici che ha trasferito certamente dei procedimenti amministrativi
Ma non ha operato per il perseguimento dell'integrazione territoriale delle politiche di sviluppo le regioni cioè non avranno la possibilità di attivare gli strumenti di programmazione negoziata nell'ambito della programmazione regionale e conseguentemente la programmazione regionale
Per le aree depresse non potrà coordinare i patti territoriali i contratti d'area con i programmi regionali di sviluppo con la
Programmazione degli interventi con i fondi strutturali e con la programmazione
Di e settore veniamo
Al patto territoriale che lo strumento a cui noi ci riferiamo di più
Perché effettivamente lo strumento meglio calibrato per le esigenze tipiche del autonomie locali e lo dimostra
La partecipazione di band nel mille cinquecentoundici comuni
E di sessantuno Province nell'attuazione dei sessantuno patti territoriali approvati entro il mille novecento novantanove lo dimostra ancora il fatto che al momento
Sono in lista d'attesa oltre ai cinquanta patti non ancora avviati altre mille e proposte di Patti territoriali in linea generale
Il protagonista di questo strumento è la Provincia che spesso svolge il ruolo di soggetto responsabile dell'intesa tra i soggetti locali e del partenariato istituzionale
E sociale a livello centrale questo espone livello centrale la
Lentezza nell'erogazione dei finanziamenti a praticamente paralizzato sino al mille novecentonovantanove la concertazione locale dello sviluppo come dimostra il fatto che il venticinque per cento delle iniziative sono state rinunciate
E il fatto che per i primi dodici patti entro il mille entro il settembre del novantanove è stato erogato solo il quindici per cento dei finanziamenti assegnati solo nei primi mesi del novantanove
Il governo ha semplificato
Ha reso più efficaci meccanismi delle intese locali anche attraverso l'applicazione ai quarantanove patti di seconda generazione dei criteri di selezione mutuati dalla legge quattrocentottantotto accelerando le erogazioni dei pagamenti
La nuova fase questa nuova fase ha premiato i cosiddetti patti comunitari
Che godono di procedure di assegnazione semplificate delle risorse i patti cioè finanziati
Dall'unione europea che hanno consentito di assegnare direttamente ai responsabili degli accordi le risorse assegnate ai singoli progetti la finanziaria del novantanove a esteso tale procedura
A tutti i pacchi ai pacchi ordinari e oggi ora con l'entrata a regime del nuovo Quadro comunitario di sostegno due mila due mila sei e applicabile anche l'integrazione tra i patti territoriali
E la legge quattrocento ottantotto ma al di fuori di questi strumenti di programmazione negoziata
Sono i principi della concertazione della cooperazione istituzionale che hanno prodotto sul territorio Dante esperienze interessanti che io qui non voglio ricordare anche come presidente ed è la provincia di Lecce le intese con altre province
E partenariati noi con Modena che ha dato dei risultati importanti nel settore
E della formazione esperienze che sono stati ricordate nel tredicesimo rapporto del CNEL sullo stato dei poteri e dei servizi locali tutte queste esperienze però dimostrano documentano che gli strumenti di programmazione negoziata
Particolarmente i patti territoriali sono stati la prima e vera efficace espressione di una cultura insieme autonomista e e federalista
La costruzione di questi strumenti e avvenuta generalmente sulla base di una coinvolgente pratica di concertazione e di partenariato pubblico-privato
Rappresentando assai spesso un esempio di come la pratica concertativa risolva assai più problemi di quanti non è ponga l'evoluzione di questi strumenti soprattutto in riferimento alla logica della legge quattrocentottantotto ne ha un po'sbiadito
Le caratteristiche originaria tanto da far intravedere il rischio che i patti si riducano ad un semplice elenco di iniziative d'impresa e di e investimenti infrastrutturali legati da scarsa interazione
E soprattutto privi di una intelligenza interna capace di integrare di promuovere di sviluppare le filiere produttive locali la legge
Quattrocentottantotto andava certamente copiata ma a nostro avviso andava accoppiata limitatamente alle sole modalità di istruttoria dei progetti e di erogazione dei fondi
Un ulteriore elemento di debolezza concerne le modalità stesse di analisi e di selezione dei patti che per il fatto di essere fondate esclusivamente su due parametri quantitativi non hanno stimolato non hanno stimolato più la predisposizione di Vieri piani integrati di area vasta e conseguentemente non hanno prodotto vere politiche di programmazione di area vasta quindi ritengo che sulla base di questa analisi critica possano essere formulate delle proposte concrete che recuperino agli strumenti di programmazione negoziata la capacità di conseguire i risultati per cui sono abbonati i patti territoriali finora approvati prevedono iniziative nei più svariati settori produttivi ma è proprio questa varietà che non può produrre una complessiva strategia di sviluppo
Partendo dall'analisi del territorio occorre quindi definire definire meglio i settori di intervento compiendo delle scelte strategiche in merito ai settori da sostenere per assicurare organiche politiche di crescita inoltre sarebbe necessario dimostrare la validità delle singole iniziative territoriali con riferimento al grado di integrazione di ciascuna con le altre iniziative
Oltre che con uno riferimento al livello di coerenza Onno gli obiettivi e del Papa
Sinora i patti territoriali come anche la quattrocentottantotto finanziano solo investimenti materiali e infrastrutture è un fatto utile anzi indispensabile che tuttavia non assicura lo sviluppo strategico del territorio
E anziché limitarsi al finanziamento di investimenti fissi i patti territoriali dovrebbero prevedere interventi integrati agevolando gli investimenti immateriali nel campo della formazione dei servizi all'impresa è particolarmente la commercializzazione il miglioramento dei processi produttivi la ricerca lo sviluppo
E se poi potessero essere anche finalizzati finanziati
Gli studi di fattibilità relativi al sistema delle infrastrutture allora conseguiremo veramente l'obiettivo di lavorare su strumenti completi di programmazione socio economica
Di area basta a la logica questa logica la speciale logica che ispira gli strumenti di programmazione negoziata
Secondo la quale logica non è la singola impresa
Ma complessivamente il territorio ad usufruire
Dell'intervento pubblico pretende che anche gli attori locali poi assumano precisi impegno la concertazione cioè finalizzata all'assunzione di impegni da parte dei soggetti che partecipano al partenariato istituzionale e sociale sottoponendosi poi i soggetti territoriali a procedure di verifica e in caso di inadempienza a sanzioni per cui in questa logica gli enti locali le Province i Comuni
Potrebbero assumere l'impegno di contribuire al finanziamento del patto eventualmente con la cessione gratuita delle aree industriali oltre all'ordinario impegno
Di rilasciare in tempi certi le occorrenti autorizzazioni amministrative
Il sistema finanziario sistema finanziario che potrebbe e dovrebbe mettere a disposizione dei prodotti specifici avviando una stagione di rapporti nuovi specialmente nel Sud ultrà finanza e d'impresa all'università infine e le altre istituzioni di ricerca che potrebbero avviare nell'ambito degli impegni da assumere all'interno della concertazione procedure di innovazione relative ai processi produttivi in questa logica infine il sistema formativo potrebbe predisporre progetti formativi mirati ad agevolare l'incontro
Tra la domanda e l'offerta di lavoro specificatamente connessa agli interventi di impresa previsti dai patti
E territoriale e allora
Questa nostra iniziativa cari amici e colleghi questa nostra iniziativa che ha un obiettivo che un obiettivo per noi centrale
E che intende caratterizzare sempre più le Province
Come soggetto centrale nella ostruzione delle politiche di coesione e di sviluppo e agli attori e ed essere tra gli attori primari nell'impostazione delle politiche di sviluppo locale
Voi stiamo vivendo lo sappiamo
Un passaggio delicatissimo della nostra vita istituzionale non della nostra come Provincia della nostra vita istituzionale e del nostro statico stato che Piero di insidie ma che anche pieno di opportunità
L'elezione diretta dei presidenti regionali in un ordinamento in cui il capo del governo non una un'eguale investitura e nel quale il principio costituzionale dell'autonomia e ancora incompiuto e comunque non garantito a alterato
Non lo sappiamo in diverse realtà
Alcuni fondamenti istituzionali
E principalmente quello secondo cui le priorità nella programmazione vanno individuate in modo trasparente attraverso l'utilizzo di tutte le informazioni e di tutte le idee programma esistenti sul territorio particolarmente quelle degli enti locali in molti luoghi si ritiene che il nuovo modello di elezione regionale
Abbiamo
E come dirà affrancato le regioni dal dovere di attivare una intensa permanente azione di partenariato istituzionale di coinvolgimento delle Autonomie locali nella definizione delle scelte di sistema e guardate questa concezione dove censura abbina il soltanto sotto il profilo non è censurabile sotto il profilo formale ma soprattutto sotto il profilo sostanziale per i danni che produce alla fase progettuale e al momento della valutazione dei progetti il coinvolgimento delle Province peraltro e prescritto dall'ordinamento assicura l'attivazione dei necessari meccanismi di concorrenzialità delle proposte basati sulla qualità delle proposte stesse e garantisce Forti e funzionali meccanismi di fare di verifica in fase di attuazione e degli interventi noi lo sappiamo
Che il successo dell'azione di sviluppo nelle aree socialmente arretrate del Portogallo della dell'Irlanda è legato ad una forte e motivata logica centralista che ha assunto
Con i locali e sappiamo soprattutto che le autorità portoghesi e irlandesi incaricate di indirizzare di coordinare e gestire le politiche di sviluppo locale sono l'esatto opposto di molte regioni italiane
Che a distanza i dieci anni dall'approvazione delle leggi centoquarantadue della duecentoquarantuno mi riferisco alle regioni a statuto speciale non hanno ancora introdotto nei rispettivi ordinamenti i principi innovativi
Di quelle leggi in Italia soprattutto nel Sud e nelle regioni ancora una volta a statuto speciale abbiamo regioni che ignorano completamente la logica e la pratica delle Bassanini
Abbiamo regioni che ancora non sanno cosa sono i distretti industriali
Che hanno accumulato debiti di gestione stratosferici
Che non sanno come approvare i conti consuntivi che gestiscono una sanità che invece di produrre salute
E produce invece disavanzi tanto spaventosi quanto incontrollati allora se questa analisi
Esatta
La forza e la coerenza di questa impostazione culturale eccita titolo per affermare che un disegno istituzionale
Veramente il riformatore e utile al Paese deve vedere nelle province il centro propulsore del moderno sistema delle autonomie locali le Province
Non possono più essere vissute come una sorta di snodo burocratico delle amministrazioni centrali ma devono vivere
Vivono già come soggetto politico a tutto tondo con compiti di governo di rappresentanza politica come soggetti cioè chiamati a disegnare e governare lo sviluppo economico dei rispettivi e territorio cioè questo mondo questa economia che si va trasformando giorno dopo giorno o con una velocità
Sempre più accelerata nell'Europa che stiamo costruendo nella quale sono importanti e vitali le funzioni e i modi di essere del centro e delle periferie
La dimensione ottimale per risolvere i problemi non è quello nazionale anche la dimensione regionale assai spesso si rivela inadeguata e insufficiente
E nessuno può contestare che la Provincia
In questo momento storico in questo assetto economico
E l'istituzione cardine per consolidare un vero federalismo autonomista per dare vita ad una pianificazione urbanistica che razionalizzi le scelte che tuteli e valorizzi le risorse che avvii una concertazione sociale in grado di produrre vera programmazione economica con effetti immediati
Sulla assetto infrastrutturale sull'ammodernamento produttivo sulla diffusione delle nuove tecnologie e dei nuovi linguaggi e difficile
E difficile pensare ad una nuova Italia e ad un look più incisivo ruolo dell'Italia in Europa è sui mercati in assenza
Della pregnante funzione delle Province in materia di mercato del lavoro di definizione delle politiche attive del lavoro
Di tutela e valorizzazione dell'ambiente di difesa del suolo di trasporto pubblico locale di Energia di attivazione delle politiche di sviluppo o locale e cioè il federalismo
Che noi auspichiamo e sollecitiamo non è da solo sufficiente ad assicurare la modernizzazione di cui il Paese ha bisogno ed ecco perché ha richiediamo
Uno ordinamento che non si lasci scivolare dal centralismo statale ad uno peggiore e forse più pericoloso centralismo regionalista che sarebbe più difficile
Da scalfire che comunque aprirebbe le porte di di guerre di posizioni kiedis toglierebbero invece noi distogliere ebbero le Province tanti amministratori locali dall'unico vero
Grande obiettivo che hanno eccellono proprio e cioè di produrre efficienza come noi e ci sforziamo di fare ogni giorno di elevare la qualità dei servizi di responsabilizzare le istituzioni e la politica
Di far nascere veri manager pubblici e un'autentica immotivate imprenditoria privata
Di ridurre gli sprechi e di arginare il clientelismo di promuovere cioè unico moderno Stato sociale ma di produrre come noi ci sforziamo di fare e come noi ci impegneremo e ci impegniamo a fare di produrre unità tra le istituzioni ringrazio
Grazie
Grazie al Presidente Ria
Penso che ci siano le condizioni per dare poi questa mattina per brevi conclusioni la parola altresì nella provincia di Bologna Vittorio Prodi attorno alle tredici
Passiamo ora per poi riprendere quindi puntualmente gli interventi del pomeriggio perché nel pomeriggio al primo
La presenza confermata del ministro Agazio Loiero la ministro per gli Affari regionali e la presenza anticipata anche del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Micheli
Adesso dopo questa ampia introduzione di Lorenzo Ria del nostro presidente la parola
Al professor Paolo Leon dell'Università di Roma
Come sappiamo tutti è una delle più alte autorità accademiche che in questi anni ha lavorato su questi temi del territorio come risorsa grazie professore a lei la parola grazie
Lascio alla relazione scritta
La norma osservazione ormai banale peraltro da sempre ripetuta
Il concetto di area vasta
Il dominio della Provincia
Soros ma sono in forte analogia
Diciamo forte all'AGEA non certamente in corrispondenza esatta ma in forte alla logica
Questa forte analogia di cui abbiamo parlato per tanti anni
Diciamo
Non si rileva poi così fortemente nei documenti provinciali sono poche le Province che hanno un piano un programma
Turi animale
Sono ancora poche quelle gambe il PTCP
E sono pochissime quelle che legano il loro programma pluriennale al Pdci
Eppure queste
Questi strumenti
Che già erano presenti la centoquarantadue son passati parecchi anni
Arbore questi strumenti darebbero alla Provincia a se stessa
Quei poteri e i principi di Indirizzo che le stesse Province
Vorrebbero che le Regioni facessero
Dove uno dei problemi
Lo si vede dal modo come poi i programmi in realtà vengono
No i fatti un po'a tutti i livelli Stato regioni province
Si tratta di programmi di progetti
La comunità europea le chiama anche misure azioni e così via ma essa si tratta quasi sempre di programma di progetti
E i programmi sono sommatoria di progetti
Sia presidente Gonella che Vialli hanno ben descritti
Oltre al fatto che i programmi sono composti di Progetti sono anche composti di una varietà molto estesa di categorie di progetti
Al punto che se voi andate cittadine chiedere in che cosa consistono le sigle di cui normalmente ci occupiamo nell'ambito dell'attività delle Province parla delle regioni e forse dello Stato
Il cittadino ti guarda stupito e forse pensa che lo sta ingannando e cioè che non c'è sufficiente trasparenza nell'ambito delle degli indirizzi dato che la molteplicità degli strumenti vengono offerti alle amministrazioni pubbliche è tale da rendere la loro conoscenza praticamente impossibile
Uno dei problemi veri è però che nessuno ha ben mai definito che cos'è l'attività di indirizzo abbiamo un problema qui da sempre
Nella
Nella antagonismo della opposizione tra il potere politico incarnato nelle province e anche nelle regioni e che in che cosa consiste il potere politico in senso proprio
C'è una attrazione fatale dell'attività diretta è stato detto dal giorno
Da parte di chiunque sia eletto dal popolo
Ma questa attrazione fatale per alcuni livelli di governo è un peccato capitale
Simile alla lussuria questa attrazione fatale per l'attiva per la a azione diretta per l'amministrazione diventa ma l'amministrazione diretta ci insegna Giannini è in realtà sommatoria di atti amministrativi cioè di contratti direbbe Giannini non tutti gli amministrativisti Sala Bracco
Ma allora se l'attività fondamentale di amministrazione dirette fatta per atti amministrativi ed è fatta di contratti come se il programma nei contratti
O meglio ancora come si fa a dare un Indirizzo
Ha un'attività essenzialmente contrattuale è in queste difficoltà che si dibatte a riformare la pubblica amministrazione da sempre non da adesso
Mentre se guardiamo al territorio e ci riferiamo in particolare all'area vasta
E vogliamo classificare il territorio come risorsa è inevitabile un livello di programmazione un'attività di programmazione
Dalla quale devono derivare i progetti e non viceversa
I progetti devono venire a valle di un processo di programmazione che guarda al territorio come risorsa il territorio come risorsa a sua volta deve essere visto come Offerta e come domanda
Le siamo abituati a guardare al territorio come offerto
Perché lo guardiamo dal punto di vista dell'ambiente della cultura dell'accessibilità dei servizi pubblici
Delle professionalità che esistano dell'imprenditorialità esistente della particolare avversione al rischio delle persone che esistono in quella particolare provincia
E moltissimi grandissima importanza
Un caratteristica specifica che differenzia l'offerta delle diverse province dal punto di vista del loro territorio
La coesione sociale
Elemento importantissimo dell'offerta del territorio
Raramente pensiamo alla domanda delle risorse territoriali spesso ci rifugiava del marketing territoriale pensando che il territorio possa essere messo in vendita come se fosse in un negozio
Sapete che non è così anche perché nessuno vuole che esista una concorrenza estrema tra Province nell'offerta del proprio territorio per gli investimenti provenienti dall'esterno
Però noi in Italia in maniera particolarissima abbiamo una domanda per il nostro territorio che deriva
Da dai processi internazionali addirittura
Che le nostre economie ingenerare economia mondiale hanno subito
Ricordo qui alcuni elementi che danno poi luogo a una domanda del territorio come sede di attività produttive
La riduzione delle dimensioni aziendali il passaggio della produzione da produzione di magazzino produzione per commessa
La riduzione drastica dei magazzini come elemento della produzione
Il Just in Time
La concentrazione finanziaria
E deriva dalla internazionalizzazione dei flussi di capitale
Che però si accompagna un forte decentramento produttivo
Faccio un esempio per far capire come il territorio entra in una situazione di questo genere
La applicazione dei principi del just in Time da parte delle grandi aziende o anche delle medie aziende cioè il fatto che le aziende non vogliono più fare magazzini
Implica un risparmio di spazio formidabile
Ma allo stesso tempo implica una mobilità cresciuta
Perché le merci non risiedono più da nessuna parte quindi viaggiano continuamente
L'analogo della mobilità e la flessibilità dei lavoratori e lo stesso concetto occorre che si siano flessibili per non metterli a riserva
Durante le fasi del ciclo
O durante le fasi di produzione
C'è quindi un trade off pre esempio tra spazio e mobilità
In questo trade off interessante per le Province molto interessante perché il sposta ad esempio i costi della mobilità dal privato al settore pubblico
Come assicuri una mobilità cresciuta di fronte al maggior fabbisogno di mobilità delle aziende se le aziende non fanno di un magazzino chi ci deve pensare naturalmente ci deve pensare il settore pubblico
E in particolare per la mobilità che non sia veramente urbana quella che interessa in particolare le attività produttive è il territorio provinciale o comunque il territorio dell'area vasta
Che investito dalla necessità di finanziare il sostituto in termini di mobilità del magazzino che non si fa più faccio solo un esempio per far vedere però come le profonde trasformazioni dell'economia in generale in particolare dell'economia italiana
Janet Reno effetti sul territorio
Allora in una programmazione
Territoriale
Questi elementi sono quelli che poi si possono specificarsi in Progetto
Faccio subito e rapidamente il passaggio
Ai patti territoriali intanto bisogna sempre ricordarsi che i patti territoriali non nascono affatto
Dalla necessità di valorizzare il territorio già ricordassero che altrimenti non si capisce la storia
I patti territoriali sono l'espressione locale
Di un boom di una mancanza da un già un elemento mancante nella con nella negoziazione nella concertazione nazionale a partire dal mille novecentonovantuno novantadue
Non si poté all'epoca immaginare di negoziare flessibilità del lavoro e flessibilità salariale ve lo ricordate spera
Son passati tanti anni ma quella era la
Il nodo in modo che non si risolse in quella negoziazione
Perché naturalmente le parti sociali non trovarono l'accordo
Il sostituto il surrogato direi più quel sostituto della mancanza
Di quel pezzo nella concertazione nazionale fu quell'ordine immaginare delle forme di programmazione negoziata o di concertazione locale
Dove almeno uno di questi elementi la flessibilità non necessariamente salario poteva essere pre messe
Sul tavolo
Ricordarsi questo
Perché va ricordato perché quando leggi nazionali negli anni successivi determina nei contratti più flessibili di quanto non fossero in precedenza contratti di lavoro più flessibile di quanto non fossero in precedenza
La necessità originaria che era di concertazione nazionale di avere i patti territoriali si riduce bisogna cioè di avere dei patti che assicurano la flessibilità del lavoro se già ci pensa il part-time il lavoro il lavoro in affitto e così via capite viene a mancare
Dal punto di vista dell'autorità centrale una motivazione forte della specificità locale della concertazione
E del resto questo Coffin da lei analisi di originario del nel si era capito
Che questo era qualche cosa che indebolì va il patto a questo bisogna aggiungere
Che per lo Stato indipendentemente da chi la governa ma per lo Stato è estremamente difficile costruire regole uniformi e generali
Per
Azioni che sono per natura differenziate come quelle provinciali o per quelle dei tanti territori
Non possono esistere patti territoriali e uguali per tutti se fossero uguali per tutti non servirebbero a nulla la loro specificità sta proprio nel fatto che sono specifici al territorio
Rispondono a quelle risorse nella conformazione in quel in cui quelle riforme vere quelle risorse si presentano su quel territorio
La regola generale che lo Stato deve praticamente obbligatoriamente seguire
Urta con la differenziazione della sua applicazione locale
Il fatto stesso ad esempio che si fossero determinanti degli ammontari assoluti di incentivo
Una di quelle cose che mostra subito come ci sia una difficoltà originaria nel patto di essere di poter essere allo stesso tempo una regola generale e però un'applicazione Rivalta differenziate
Molti hanno come conseguenza della riduzione dell'importanza originaria quella della concertazione
Molti hanno ritenuto che il patto alla fine non fosse che una nuova forma di incentivo
Anche qui è stato detto io non la ritengo affatto
Anzi ritengo che la parte di incentivo finanziaria contenuta reparti oggi possono essere semplicemente lo specchietto per le allodole e che il vero se c'è una parte vera nei tanti proprio quella infrastrutturale
Non quella specifica che riguarda le singole aziende
Anche perché per le singole aziende
Gli strumenti agevolativi sono in un buon numero elevatissimo
E non c'è ragione di pensare che questi strumenti agevolativi siano veramente rilevante che siano veramente efficaci non sono salta l'altro se gli strumenti di agevolazione nella nostra legislazione sono effettivamente efficaci
Tanto che nessuno lo sa che come sapete nella nuova legge finanziaria si introduce o se Riley introduce ma in un in modo che sia più organico più forte il credito d'imposta perché forse l'incentivo fiscale più forte più seria più importante dell'incentivo finanziario
A
Questo suggerisce allora che se no scusatemi delle esperienze poi dei singoli tale
Dove le parti sono sostanzialmente tre la Provincia
L'imprenditoria
E il sindacato
Si capisce subito
Che la
In moltissimi casi non certamente in tutti che il potere locale del sindacato è il potere locale dell'imprenditoria non è sufficiente a generare elementi di concertazione vede vera
Non è sufficiente perché la capacità aggregativa assi delle associazioni a livello locale specialmente laddove il patto dovrebbe essere più efficace cioè dove lo sviluppo è poco
Questa capacità associativa è modesto
E dove l'industria c'è già che la Confindustria locale forte e il sindacato è forte ma dove non c'è ambedue sono attori deboli
Per cui il sostituto di due autori dei voli è la Provincia inevitabilmente il potere pubblico diventa lo stimolo principale per il Patto
E allora la concertazione non è più così essenziale anche perché lo strumento quale potrebbe essere la concertazione i salari non si possono diminuire la flessibilità è già offerta dalle leggi esistenti
Curiosa quindi questa nostra storia va però recuperata a mio parere
Per una ragione molto semplice perché il proprio ruolo nella provincia nell'ambito della sua area vasta
Che rendendola oggettivamente il comandante dell'operazione del patto
La rende però anche responsabile del patto
Se il patto è parte integrante della programmazione provinciale il patto diventa una operazione politico sociale
E non un'operazione burocratica
Molti nelle Province non si sono resi conto di quanto sia importante soprattutto per quelle che hanno un tasso di sviluppo insufficiente o che debbono lì
Riconvertire le loro economie di quanto sia importante spezzare gli equilibri imprenditoriali
Politici politico sociali locali
Perché son quegli equilibri che in genere lo dico in maniera generica naturalmente rendono difficile lo sviluppo
Rompere quegli equilibri iella condizione che ci sia lo sviluppo questo significò l'azione politica prima ancora con l'azione programmatica
Le riconoscimento degli interessi progressivi rispetto agli interessi regressivi e operazione politica
Portare al tavolo della concertazione non le formule le formalità burocratiche ma gli interessi progressi è un'operazione politica
Difficile naturalmente da fare implica scelte che il quale possono determinare naturalmente la difficoltà di consenso
Ma sono quelle che possono dare la garanzia alla Provincia che la sua idea originaria che era nella programmazione
Poi si risolva in un alto in una serie di atti veri e non semplicemente
In messaggi
Da questo punto di vista allora alla mia impressione che non ha tanta importanza
Creare o a o costruire una vertenza con la Regione con lo Stato sui tanti
Ambedue questi soggetti hanno poco interessa i tanti bisogna essere realistici
è vero
Che se ne parla ma il fatto stesso che siano relativamente poco efficaci che vadano avanti piano
Che le Regioni non ne siano entusiasti di questo cambiamento di responsabilità che non si sa dove troveranno i soldi per realizzare insomma tutta questa serie di complesse
Difficoltà che si presentano davanti a noi rendono una possibile lotta per le investiture o per le competenze nei confronti della Regione nei confronti dello Stato sui fatti a mio parere perdenti
Mentre invece è vincente l'operazione di farle ITA
Mettere in piedi il consenso intorno ai patti creare l'operazione politica del tatto
Far capire sia la Regione che ha lo Stato che il consenso politico
Il consenso politico cioè chi andrà a votare dopodomani
Nasce a livello provinciale
Ed è questo quello che poi determinerà la volontà politica di farli o di non farle età
Siamo in democrazia e non bisogna mai confondere credo
La politica anche la politica economica con la burocrazia
Meglio a confonderla con la democrazia
Grazie
Professor lealmente celato un'indicazione di concretezza del fare oltre che è una discussione sulle competenze istituzionali
La parola un interlocutore importante nella questo nostro convegno professor Nicola Rossi dell'Università di Roma
Che è stato anche consigliere economico del Presidente del Consiglio nel governo D'Alema è attualmente consigliere economico del il ministro del Tesoro Visco grazie professore a lei la parola
Grazie io ringrazio innanzitutto Lupi
Provincia di Ascoli Piceno il semplice nel suo presidente per questo invito graditissimo di oggi
Invito che mi consente un po'di ripercorrere le
Ne
Il ministero si sta dando a proposito in generale della programmazione negoziata ma e più in generale a proposito dell'intervento pubblico
Con particolare riferimento ad alcune aree del Paese
Io ho visto nel materiale che è stato distribuito che
Sono state riportate con dovizia di dettagli diciamo un po'i risultati raggiunti fino ad oggi dalla programmazione negoziata quindi non vorrei non tornarci
Soprattutto per noi no no io non annoiare il pubblico però credo che possiamo invece cercare un po'di ripercorrere un po'ciò che è stato fatto negli ultimi mesi e soprattutto di guardare a dove stiamo andando con la programmazione negoziata
Il punto di partenza è probabilmente l'idea
è maturata nel ministero subito dopo la formazione del nuovo governo che la programmazione negoziata avesse fatto uno sforzo notevole per superare i ritardi dei limiti che aveva manifestato inizialmente sforzo notevole che si vede abbastanza chiaramente nei dati appunto che mi sono state distribuite che quindi avesse nell'immediato bisogna in primo luogo di certezze più che di risorse
Ed è questo che venire questa idea diciamo che ha dettato un po'le operazioni che si sono poste in essere in questi mesi e che si vanno un po'concludendo
Entro l'anno mi riferisco ad alcune delle cose che già sono state menzionate un po'all'attività di chiusura del pregresso per così dire
I famosi patti del dieci ottobre cornuto ma ormai li conosciamo
Come è stato ricordato sono alla corte dei conti alla registrazione alla Corte dei conti e dei relativi decreti seguiranno immediatamente quindi quelle una partita che si può considerare conclusa finalmente
Segnalo diciamo però che c'è qualche cosa forse di un po'di anomalo in un sistema in cui appunto servono altri tre mesi dopo l'approvazione del CIPE per arrivare ad un decreto di approvazione dei patti
Per i patti agricoli
Credo che nella prima settimana di novembre il ministero presenterà alle regioni che sono qui interessante e la cui opinione quindi e essenziale da questo punto di vista presenterà le Regioni dicevo una ipotesi di soluzione anche qui della partita
Ipotesi che naturalmente deve tener conto da un lato delle risultanze dell'attività istruttoria che è stata fatta fino ad oggi ma che deve tenere conto anche io credo della straordinaria capacità propositiva che a proposito dei patti specializzati si è manifestata
Sui contratti di programma all'inizio di agosto una parte con su una parte considerevole delle risorse appostate per quest'anno
Sono state spese con contratti di programma sui quali credo non c'è stata nemmeno una riga di polemica data la qualità
Dei progetti
Ricordo qui solo il fatto che tre quarti di quelli degli investimenti
Contemplati in quei contratti programma sono investimenti esteri imitati
E alcuni di questi sono di particolare rilevanza anche sotto il profilo della ricerca e sotto il profilo scientifico
Si si è completata anche la stima la firma dei contratti d'area quindi come dire un po'le si è dato un minimo di certezze per quanto riguarda la situazione preesistente
Si sono chiuse partite che erano aperte da fin troppo tempo e quindi si è potuto cominciare al termine dell'estate a guardare in avanti
Traguardare gli avanti diciamo io ritengo che il problema non sia solo ed esclusivamente un problema come a volte sembra essere posto di finanziamenti non è questo nodi continua a pensare che non sia questo il
Il problema separava preso separatamente strumento per strumento perché strumento per strumento si sono manifestate difficoltà di origine diversa
Ad esempio
Per i contratti di Daria evidentemente il problema che abbiamo di fronte è un problema che attiene al funzionamento dei contratti d'area già siglati
è stato detto correttamente diciamo che
I contratti d'area molti contratti dare ancora stentano nel loro finanziamento io credo nel loro funzionamento io credo che faremmo un errore se pensassimo che questo dipenda solo ed esclusivamente dalle modalità di erogazione dei finanziamenti
Questo lo dico perché mi è capitato di incontrare un imprenditore che aveva
E poi ho controllato questa informazione
Che si era insediato con un progetto abbastanza rilevante all'interno di un contratto d'aria che aveva regolarmente ricevuto il finanziamento dallo Stato e che mi ha comunicato che con ogni probabilità avrebbe dovuto restituirlo
Perché i ritardi a livello locale intendo il
I ritardi nel fare le ispezioni sanitarie previste dalla legge
Negli impianti industriali oppure la visita del comandante dei vigili del fuoco e così via erano tali da fargli perdere
Il tempo di cui aveva bisogno
Perché sottolineo questo punto sottolineo questo punto perché io li vorrei qui
Come dire cercare anche libri editi capissimo tutti il perché delle difficoltà il contratto d'area è uno strumento che nasce sostanzialmente ricco riprendendo esempi anche di grande successo di che si sono realizzati altrove nel mondo
Di ristrutturazione di aree caratterizzate da fenomeni come si dice di desertificazione industriale e quindi di rivitalizzazione di perle
Con l'unica differenza che altrove nel mondo questo tipo di interventi
Di solito fatto con un'ottica
Fondamentalmente centralista
Lo Stato centrale o un'autorità interviene su un'area molto ben delimitata nella quale per così dire vengono sospese anche alcune garanzie pur di Karin garantire una rivitalizzazione pronta immediata del noi abbiamo adottato invece per moltissimi motivi molti comprensibili altri certamente legittimi una soluzione intermedia che quell'appunto di non paracadutare in toto procedure finanziamenti e tutto dall'alto
Ma in realtà punto di far nascere contrattuale tra l'altro non possiamo quindi aspettarci un risultato simile a quello che si ha avuto altrove quindi il vero primo problema
Dei contratti d'aria da oggi è quello di far funzionare ciò che abbiamo avviato e far funzionare ciò che abbiamo creato oggi e essenzialmente un problema locale visto che appunto le questioni di carattere nazionale possiamo considerarle superate quando dico locale intendo
Il funzionamento del contratto d'area stesso e dei comuni
E la la le garanzie relative ai due procedure che spesso non sono anche gli enti locali che insistono su quel contratto orari che dovrebbero fornire
I contratti di programma l'ho già detto è uno strumento che ha già manifestato una sua validità vi si tratta di andare avanti nella strada già tracciata da agosto di concludere quindi io mi auguro già entro novembre
Una seconda tranche che esaurisca le risorse disponibili per quel per quest'anno
Se ci sono innovazioni in da fare contattò nel caso il contratto di programma attengono anche qui diciamo più e dal come viene formulato che non alla sostanza stessa dello strumento che invece uno strumento ormai ho dato in cui l'unico sviluppo come lo stesso ministro del Tesoro ha detto già da mesi fa può essere quello di
Assegnare in tutto o in parte l'istruttore dei contratti da dei contratti di programma
A Sviluppo Italia
Per quanto riguarda i patti invece è chiaro che la sfida che abbiamo di fronte e la sfida della regionalizzazione
è una cosa nota che sapeva mo'una cosa diciamo che almeno il ministero ha già affrontato preparando proprio in questi giorni in queste settimane
Una ipotesi di lavoro su cui poi cominciare il confronto con le regioni è una sfida diciamo particolarmente importante perché da un lato si vuole cercare di cogliere l'occasione della regionalizzazione per
Prendere le esperienze migliori fatte in questi anni
Certamente le esperienze migliori fatte in questi anni per esempio ci dicono che all'interno del mondo dei patti patti comunitari hanno certamente un di più sotto alcuni aspetti
Rispetto ad altri che si potrebbe tranquillamente tentare invece di riprodurre nel momento della regionalizzazione un di più che un di più procedurale da un lato ma che anche un di più di contenuto video visto nei patti come né patti comunitari per esempio
Una attenzione alle ASP al sociale al mondo del sociale
Che non non ho trovato in altri patti ma non per colpa di questi ultimi proprio perché questa apertura
Alla
Al terziario sociale tipica proprio dei patti comunitari e voluta le parti comunità
Quindi questa operazione di regionalizzazione di grande rilevanza ed è esattamente il momento che può perché mi può consentire di fare un ponte fra l'esperienza precedente l'esperienza di futura e anche di risolvere il problema delle proposte
Fino ad ora avanzate e che ancora appunto non hanno avuto l'opportunità di accedere ad un bando motivo per cui delle due questioni saranno io mi auguro
Questa certamente la volontà del ministero risolte simultaneamente esce il l'operazione di regionalizzazione va accanto all'operazione di chiusura diciamo degli degli dei Papi pendenti se così posso chiamarlo
Naturalmente il fatto che siano oggi
In come si dice diciamo a nella pipeline addirittura un migliaio di proposte di Patti come è stato detto
E però deve far riflettere
Filippi
è chiaro che lo strumento del patto assenso diciamo solo se
Non copre l'intero territorio
Perché se copre in maniera indiscriminata all'intero territorio allora va benissimo diciamo però è chiaro che stiamo pensando a qualcosa diciamo non è più quello lo strumento che abbiamo in mente
E quindi un elemento di selezione
Ma non di selezione solo da parte di chi giudica e parti ma anche di selezione da parte di chi fa soprattutto da parte di chi li fa credo che debba in ogni caso essere presente
Ora su questo impianto
Su questo impianto poggia un elemento che io trovo fra gli elementi di di maggiore novità della legge finanziaria che il pieno d'imposta
Sì forse è bene che spenda due parole per chiarirli che cos'è ma solo due parole per chiarire le cose perché io credo che il periodo d'imposta rappresenti
Un elemento di non di straordinaria importanza non solo per le politiche in generale nei confronti delle aree depresse ma anche soprattutto rappresenta il completamento
Di dello sforzo fatto fino ad oggi nel camper la programmazione negoziata
Credo imposte una cosa molto semplice se la Finanziaria verrà approvata dal Parlamento nella sua versione attuale al primo di gennaio due mila uno l'imprenditore che spacciavano investimento di cento lire e che risieda
Faccio un esempio come dire lo prendo dalla mia origine che risiede in Puglia il sia un piccolo e medio imprenditore quindi con un equivalente sovvenzione netta il cinquanta per cento a un Cray da quel momento ha un credito di imposta di cinquanta lire e quando dopo qualche giorno se non qualche settimana Compiler Sombra o modello F ventiquattro lo porta in detrazione da quel momento finché non esaurisce il credito
Fine dalla storia non deve fare altro
Ora
è chiaro che uno strumento di questo genere a caratteristiche di automaticità e di generalità che apparentemente sembrerebbero contraddire l'impianto
Che ci siamo dati con la programmazione negoziata invece penso che così non sia cieco di suggerirvi perché non è affatto un cambio di rotta
E invece la naturale evoluzione di questi strumenti
Perché
Beh perché innanzitutto uno strumento di questo genere non sarebbe nemmeno concepibile se noi non avessimo ricostruito come abbiamo faticosamente ricostruito in questi quattro anni
Un tessuto sociale ed economico in larghe parti del Mezzogiorno se no uno strumento di questo genere potrebbe sul nulla
Invece poggia su un tessuto economico sociale non solo del Mezzogiorno ma anche dell'Italia centrale direi infatti abbiamo ritroviamo ormai dappertutto di tutta l'Italia un sul tessuto rinsaldato
Dalla capacità che gli enti locali le parti sociali hanno avuto di riproporsi il problema dello sviluppo locale
Primo punto secondo forse ancora più importante io credo che uno strumento come il piano d'imposta non faccia altro che amplificare il ruolo della programmazione negoziata
Se posso metterla così non parlo ampie amplifica il ruolo vero
Invece consente di mettere da parte quello che il ruolo il come dire che solo in secondo e solo secondariamente la programmazione negoziata dovrebbe assumere
Io so benissimo e Paolo Leon è stato messo a ricordarlo che gli i patti territoriali nascono appunto dal novantuno e nascono come il surrogato di qualcosa che doveva accadere sul mercato del lavoro e non è accaduto
Però diciamo
Non è quello il compito di dei patti territoriali ma è appunto quello di suo drogarsi a qualcosa che doveva accadere sul mercato del lavoro immane accaduto compito ovvero dibattito reale che si sta
Esprimendo secondo me sempre più in questi anni e quello di mettere intorno a un tavolo le persone interessate allo sviluppo di un territorio
Costringere a riflettere su come vogliono quello sullo sviluppo di quel territorio e domandarsi di quali infrastrutture hanno bisogno e di quali servizi devono offrire perché quel territorio dia un ambiente
Alle imprese pronto
Un ambiente naturalmente che deve rispondere alle volontà del territorio stesso che non deve ricevere in maniera pedissequa quelle che sono gli obiettivi delle imprese ma che una volta che abbia definito le proprie l'abbia messo i propri paletti poi sia un ambiente lo ripeto confortevole per le imprese questo significa che lo scopo fondamentale di un patto sono le infrastrutture e i servizi
Ai servizi all'impresa e diciamo ai servizi invece di carattere collettivo che sono
Ciò che poi rende appunto più solido e stabile un territorio
E allora questo significa che l'obiettivo che forse abbiamo raggiunto l'obiettivo che veramente dovevamo proporci fin dall'inizio cioè quello di separare
Il finanziamento delle iniziative industriali
Che è compito che non compete al patto e che invece può essere portato a termine tranquillamente o con il pieno d'imposta ovvero con i bandi mirati dalla legge quattro otto otto per continua tranquillamente a sussistere
Da un lato e invece se separarlo da invece dall'attività appunto di infrastrutturazione di preparazione di un ambiente friendly per l'attività imprenditoriale che invece tipica del patto infrastrutture e servizi naturalmente questo secondo me valorizza al massimo le caratteristiche del patto perché proprio la immagine del territorio infrastrutturato e dei servizi che gli competono e qui richiede diciamo una forte collegamento con il territorio che ha bisogno della partecipazione di tutti gli atti gli attori sociali
Quindi da questo punto di vista anche qui diciamo condivido completamente quello che Paolo che non ha detto avviene potenziata al massimo la faccia vera del padre del patto territoriale che è esattamente questa
Aggiungo poiché ne derivano un po'un altro paio di conseguenze credo di particolare rilevanza che non sottolineare che non sottovaluterei
Un po'non c'eravamo abituati in questi anni a far fare allo Stato una cosa che allo stato non compete io credo che quella della valutazione dei progetti notate bene nonna
La Scelta degli obiettivi di politica industriale che continua a rimanere io credo un'attività molto importante è una branca molto importante la politica economica ma la valutazione specifica dei singoli progetti
Ora questa è un'attività che in un'economia di mercato come la nostra fa il sistema bancario
E la fa rischiando cit
Ora il credo d'imposta a esattamente questo merito sposta sul sistema turistica le aziende di credito
Un compito che tipico del sistema delle aziende di credito la valutazione a proprio rischio
Dei progetti industriale là dove oggi insomma le aziende di credito facevano sì questa valutazione ma in realtà credo guadagnandoci una commissione non proprio rischiando ci del proprio è importante invece che il accanto ad una indicazione di obiettivi che solo il l'agente pubblico può fare le banche facciano appieno il loro mestiere quindi contribuiscano a selezionare i progetti come beh costruendo prodotti finanziari che si bacino sull'idea del clero d'imposta e quindi permettano quel finanziamento perché ore d'imposta di per sé non per me
Voi mi direte che sto immaginando cosa che non ci sono invece immagino cosa che ci sono perché proprio la scorsa settimana ho incontrato il presidente di un istituto di credito che questo prodotto lo ha già preparato e che conta di pubblicizzarlo uno notate non meridionale non a caso e che conta di pubblicizzarlo praticamente proprio perché si rende conto della straordinaria potenzialità che questo strumento apre per il mercato del Cré
Il secondo punto di grande importanza secondo me che il trio d'imposta apre e che attiene fino ad un certo punto con le questioni dei patti territoriali ma che invece si lega strettamente alle attività degli enti locali comuni province regioni e riguarda il fatto che noi vedremo arrivare in molte aree del Paese questi investimenti
Con la loro dotazione finanziaria ma forse non non ci rendiamo conto che parecchie parti del Paese gli strumenti urbanistici necessaria raccoglie sono ancora strumenti urbanistici i cui tempi sono totalmente incompatibili con i tempi dell'economia
Quando dico totalmente in tempi compatibili proprio uso la parola Chievo in mente qui stiamo parlando spesso in mesi se non di anni come spesso accade quando invece appunto ci muoviamo sulle settimane e sui mezzi quindi e io credo diciamo che con il piano d'imposta non abbiamo come qualcuno ha detto invertito la rotta abbiamo in realtà portato a compimento esperimento della programmazione negoziata
Amplificando né non solo i punti di forza ma anche i veri e propri obiettivi
Questo mi porta a
Ma parlare di un altro punto che io trovo particolarmente rilevante e che riguarda un altro trot elemento dell'attività di programmazione del ministero
Tutto lo scorso che a partire dei fondi strutturali si fa diciamo per rilanciare sotto il profilo infrastrutturale ma non solo infrastrutturale le aree depresse del Paese
Perché leggo che d'imposta Quadro comunitario di sostegno
Beh per un motivo molto semplice perché io ho sentito
I comuni usino parte dei soldi di cui dispongono per esempio per lo sviluppo locale esattamente affronta il credito d'imposta
Quindi se il problema è come spendere subito i soldi le regioni non hanno di che preoccuparsi perché hanno lo strumento dal primo di gennaio due mila uno ed uno strumento immediato ed automatico
Però la questione
Quadro comunitario sostenne l'attività delle regioni mi porta immediatamente a toccare un tema che io credo oggi sia emerso ripetutamente che io credo sia di particolare rilevanza
E cioè la questione del rapporto appunto fra le regioni e gli enti locali le Province e Comuni
Nella nell'utilizzo degli fondi previsti dal quadro comunitario sostegno su un punto credo io di grande delicatezza che appunto lo si può affrontare sotto il profilo tecnico dal punto di vista della velocità delle procedure di erogazione di fondi e allora qui io mi domando francamente come è possibile che alcune regioni non venivano che se hanno bisogno di accelerare be insomma appunto noi a novembre avremo pronti i patti agricoli possono andare a prenderli per cosa qual qual è la difficoltà
Posso a a Progetti ci sono già sono già quelli già pronti per lo più a livello locale quelli formulati nell'ambito delle graduatorie dei patti territoriali pregressi quelli già preparati nell'ambito di Proust
Il ricorso che le regioni possono fare a questa forma di era questa capacità positiva locale è molto forte ed e sarebbe strano che non se ne avvalesse ero però questo diciamo sarebbe un po'sottovalutare il tema che è il tema del rapporto fra appunto a Regioni ed enti locali da questo punto di vista tema che io credo ripeto di grande importanza perché perché tutta l'esperienza della nuova programmazione è un'esperienza che poggia su tre parole
Selezione decentramento partecipazione e questi tre obiettivi l'amministrazione centrale via perseguiti
In maniera assolutamente puntuale nel corso di questi Mesic ed armi
Selezione perché chiaramente chi va a vedere diciamo gli assi su cui si basa la nuova programmazione sono assi di servizio
Si sono scelte alcune obiettivi senso scartati altri e non era facilissimo
Decentramento perché il settanta per cento delle risorse all'interno dei quadri comunitari di sostegno sono state devolute alle Regioni e credo che sia la più grande operazione di devoluzione che questo Paese abbia conosciuto
Partecipazione perché quel programma il Quadro comunitario di sostegno è stato come costruito con una partecipazione diffusa sia per quanto riguarda la definizione degli obiettivi che per quanto riguarda le modalità ora la la sensazione che io è che in realtà da parte di qualcuna delle regioni vi sia in realtà la volontà di non perseguire gli stessi obiettivi
E quindi eventualmente di sostituire alla selezione la non selezione
Di sostituire alla decentramento appunto un accentramento delle funzioni io su come dire o due osservazioni da fare da questo punto di vista
Un anche
Se si addotta una soluzione accentrata e non selettiva
Noi abbiamo un esperimento sappiamo bene sappiamo già come andrà a finire la soluzione accentrate non selettive la soluzione dello Stato centrale ha perseguito negli anni ottanta
Esattamente questo
E il risultato l'abbiamo visto perché quando si cerca di fare partecipazione in una soluzione accentrando e non selezionando la la partecipazione diventa immediatamente consociazione è risultato non effetti positivi
Quindi da questo punto di vista diciamo e io mi auguro vivamente che le Regioni non vogliano scegliere una strada questo gene ma poi mi pongo una domanda possono possono validamente oggi le Regioni scegliere una strada come è stato detto a mia centralista io gli dicevo di serissimi dubbi è il motivo per cui lo dico è il seguente
Il Quadro comunitario di sostegno e a tutti gli effetti un trattato internazionale che noi abbiamo siglato con i nostri partner europei
Quindi la scelta della selezione del decentramento e della partecipazione non è un opinione mia o di qualcun altro non è una come dire questioni di preferenze e una scelta che l'intero Paese affatto nel momento in cui ha siglato quel documento
Esattamente come la scelta del rigore di bilancio e la scelta che ha fatto con il Patto di stabilità da questo punto di vista quelli sono limiti per tutto il Paese
Lasci il rigore di bilancio il decentramento la selezione la partecipazione sono obiettivi che sono diventati comuni ai quali possibili ripeto non è possibile sfuggire perché si vuol fare una scelta diversa
è una scelta ormai fatta fatta diciamo dal Parlamento per tutto il Paese fatta dal paese per cui ripeto questa è una discussione che secondo me andrebbe posta nei termini in cui viene Posta già è una scelta quella del mio centralismo credo che non abbia posto e non abbia spazio dal punto di vista proprio degli atti istituzionali già compiuti
Chiudo con una osservazione
Semplicissima e cioè
Qualche anno fa qualcuno lo menzionava prima le provvisorio delle province era un ruolo che veniva considerato come un ruolo di secondo ordine venivano appunto considerati come una Cenerentola istituzionale
Io ho notato come negli ultimi tempi sia
Riemerso non solo il ruolo delle Province
Affermato anche a livello legislativo no no siano negli ultimi tempi in Parlamento rimessa anche una discussione circa l'istituzione di nuove province perché cito questo esempio
Cito questo esempio perché oltre a rivolgermi personalmente ma io ho notato o considerato questa
Questo è questa questo fatto diciamo questo riemergere proposta di costituzione della Provincia come uno straordinario segnale di vitalità perché perché l'ambito inesperienza personale mi ha portato ad osservare come almeno nel caso che conosco da vicino
La proposta di istituzione di una provincia non era una proposta come poteva apparire fino ad anni fa
Una proposta di carattere istituzione di un organismo burocratico
Ma in realtà null'altro che la conseguenza del lavoro che il territorio aveva fatto per un considerevole numero di anni a monte
Quella richiesta di istituzione no provincia almeno nel caso che ho in mente ma sono sicura anche in altri nasce perché dietro c'è un patto territoriale perché dietro c'è un Proust perché dietro c'è un parco letterario perché i sindaci di quell'aria si sono abituati a lavorare insieme perché i cittadini di quelle di quei Comuni si sono abituati a considerare come patrimonio comune e la capacità di decidere insieme per sé e del territorio di cui dispongono e allora questo mi ha fatto veramente pensare che probabilmente quello che è accaduto in questi anni è che le Province abbiano acquisito
Una legittimità dal basso un po'esattamente come è accaduto per il fenomeno dello sviluppo costruendosi questa legittimità proprio nella giornaliera e quotidiana capacità di pensare di risolvere i problemi del territorio grazie
Grazie al professor Rossi ci ha parlato sia nella conclusione dell'iter la prima generazione dei patti che nelle nuove possibilità e tattiche vedranno da una parte finanziate le imprese attraverso le leggi ordinarie la quattro otto otto per esempio ma e i patti che continueranno a finanziare servizi infrastrutture poi tutto questo discorso
La programmazione dal basso e sulla programmazione dei fondi comunitari e di come questi fondi si collegano anche ai patti territoriali di nuova generazione in particolare per esempio quelle del turismo e il commercio
La parola adesso al dottor Livio Tamberi già presidente della Provincia di Milano e attuale vicepresidente del Dipartimento sviluppo economico dell'UPI nazionale
Si è abituata alla Scala ma non alle scale viene
La fretta impone di fare delle cose che poi non siamo capaci di fare
Io non sono abituato a parlarne teatri lirici e quindi non so far le scale
Qui sono in rappresentanza della dipartimento
Economico per lo sviluppo economico ed Unione Province
E fra l'altro abituato anch'io parlare più a braccio
Che a leggere ho l'impressione che da allora la pesantezza del discorso
Io provochi anche uno scempio nella previdenza ma debbo leggere perché c'è il documento ufficiale della dipartimento dell'UPI elaborato dei componenti che in parte vengono diverse province non solo la Provincia di Milano
Di tali da Jabouille
Ci sono le province e al sud e così via e che è un po'la sintesi
Pertanto una sintesi di un lavoro
Un commento
La programmazione negoziata è fondamentale all'interno delle politiche attive di sviluppo locale per la creazione di nuova occupazione
I patti territoriali ha consentito agli enti locali in particolare l'ente Provincia di essere protagonisti lo sviluppo economico
Lo sviluppo locale il partenariato sociale sono i due grandi i due grandi assi di progresso su cui si muovono la società l'economia reale d'Europa
Lo strumento dei patti territoriali ha trovato una sua dimensione realmente nazionale e la partecipazione al patto stesso rappresenta per gran parte degli enti locali fra l'altro un impegno comune
In particolare le Province hanno assunto nell'esperienza di programmazione negoziata il ruolo di promotori infatti lo spirito di concertazione e la politica di dialogo la condivisione degli obiettivi di programmazione hanno oggi permesso all'Ente Provincia di assumono un ruolo sempre più centrale
Per gli attori dello sviluppo locale ce lo siamo sentiti dire anche adesso nell'anticipata rotazione incrocio Rossi
E sempre più accentuata una nuova logica nel rapporto tra l'ente locale la comunità amministrata all'interno della quale la Provincia rappresenta il punto di riferimento da cui attingere nuovi spunti
E cogliere le opportunità offerte dalla legislazione comunitaria quello nazionale regionale a vari livelli sotto questo profilo la filosofia di utilizzare strumenti come la programmazione negoziata si è dimostrata adeguata e ciò nel rispetto della crescita delle competenze assegnate alle Province nei processi di decentramento amministrativo e di autonomia
In tutte le province esaminate è stata pienamente colta l'opportunità offerta da nuovi strumenti legislativi
Come la legge centoquarantadue del novanta di costituire società miste pubblico-privato individuando le come strumento gestionale il soggetto di responsabilità del PAC
L'inserimento dei principali attori dello sviluppo locale cioè le cave di commercio le associazioni territoriali sindacati Comuni comunità montane
L'estensione dello strumento patto a tutti i comuni del territorio provinciale compresi quelli non inseriti negli obiettivi comunitari due e cinque bis
Il coinvolgimento delle comunità montane ben undici presenti nel patto per esempio nell'Appennino centrale
Ha permesso di cogliere in maniera innovativa le istanze di trasformazione del mondo della produzione del lavoro per l'ambiente coniugando ecco un nuovo modo di intendere l'amministrazione pubblica da una disamina dell'applicazione dei patti territoriali quali strumento di programmazione negoziata emerge uno e le principali tipologie d'intervento interessano l'ammodernamento e la produzione industriale delle infrastrutture industriali molto presenti nel partito esempio di Ascoli Piceno di Alessandria di latina nord per citare un po'di zone diverso due il miglioramento dalle sinergie del territorio attraverso l'organizzazione di infrastrutture pubbliche sia al servizio di imprese che delle attività Tourist
Che portuali queste ultime in particolare presenti nel patto dalla provincia di Savona e di latina su
Gli interventi nel settore agricolo industriale bilancio ambientale nonché la valorizzazione e la specificità delle produzioni locali
Sono stati evidenziati nei patti territoriali perdendo la provincia di Alessandria dall'Appennino centrale che ha coinvolto la Regione Toscana Umbria Marche Emilia Romagna
Per quanto riguarda gli investimenti
I progetti e i posti di lavoro
Si può notare che la cifra di circa mille ottocento miliardi di investimenti
Abbastanza rilevante direi ha permesso di intraprendere novecento quarantanove progetti di cui ottocentoquindici riguardanti azione imprenditoriali e centotrentaquattro infrastrutture pubbliche e private
Se puoi soddisfacenti
Non altrettanto brillanti appaiono invece i risultati in termini di nuova occupazione
Infatti il totale dei nuovi posti di lavoro risulta di cinque mila cinquecento ottantasette unità
Quest'ultimo dato potrà sicuramente migliorare una volta che le cadute che le ricadute delle potenzialità indotte dai patti territoriali si manifesteranno a pieno regime dei vari territori provinciali
I vari interventi normativi fin qui applicati se da un lato hanno ben risposto alle esigenze del momento d'avvio dei patti territoriali
Hanno tuttavia determinato una complessità nel sistema nelle procedure applicative rendendo volte Complesso il percorso dei soggetti operativi
A ciò va aggiunta la difficoltà per le istruttorie bancaria dovute estenuanti procedure fideiussorie
Oggi agevolate dall'ingresso nei patti dei consorzi di garanzia collettiva fidi
Aggiungo io al riguardo
Basta pensare ad esempio al mitico Utada avvio per gli enti pubblici in particolare ma non solo anche per le società miste del cosiddetto project financing è un discorso che farei volentieri
Ma che il tempo non mi consente si sente parlare ma l'attuazione di questo strumento
Praticamente è di là da venire
Salvo casi al fine di semplificare velocizzare la procedura si ritiene che il soggetto istituzionale responsabile del patto assuma un ruolo non solo di coordinamento ma anche d'assistenza nell'espletamento gli adempimenti burocratici
In tale direzione bisogna intervenire sulla normativa che attualmente già prevede quale facoltà
Laddove sono stipulati patti territoriali e contratti d'area di attribuire ad esempio la gestione dello sportello unico al soggetto pubblico responsabile del patto del contratto
A tale proposito pare conosciuto un ruolo anche su questo versante alla Provincia quale referente anche nei confronti di quei soggetti o enti che non hanno riferimenti provinciali
Lo sportello unico deve essere visto quale Conferenza permanente dei servizi
Per i patti che ha già concluso l'affare il tutta la fase istruttoria che sono in corso di definizione sarebbero spicca bile un'ulteriore e definitiva allocazione di risorse nella legge finanziaria
Prossima al fine di dare certezza di copertura finanziaria tutti quei soggetti pubblici e privati che si sono impegnati concretamente per favorire lo sviluppo all'economia locale
Il Collocamento strategico sul territorio dei patti territoriali e conseguentemente le altre esperienze di sviluppo territoriale indotte
Già ora sono strumenti di crescita sperimentate delle Province
E si secondo noi ottimizzano l'attuale interpretazione del principio di sussidiarietà
Dimostrano la necessità di rivalutarla ripartizione effettiva delle competenze commisurata ai bisogni e alle reali necessità del territorio al di fuori delle ottiche autonomistica e solitarie delle regioni
Le Regioni sono abbiamo sentita che stamattina non tutte
Ma molte anche al Nord il luogo del nuovo centralismo
Peggiore dicono statale aggiungo io
La partnership le partnership instaurate consentono la considerazione al di fuori della logica
Della stretta territorialità le modalità parti certi partecipative permettono oggi l'acquisizione della consapevolezza che le prospettive di sviluppo portò la formazione di progetti di crescita extraterritoriali
Ciò in linea col processo di unificazione inteso però come collaborazione differenziazione quale specificità di competenze proposto a livello europeo
L'attuale quadro normativo otto una duplice possibilità si evidenzia da un lato la forte propensione verso scelte di investimento funzionale specializzato per la salvaguardia risorse ittiche attualmente territoriali
Priorità d'interesse legate ai settori produttivi a tutela differenziata
Dall'altro emerge l'intenzione di slegare i percorsi tradizionali di crescita dagli attuali canoni burocratici proponendo forme di gestione più snella responsabilizzante il coordinatore del finanziamento
Qui si è sentito parlare appunto chi mi ha preceduto di funzione della banca debbo dire auspicabile che la banca svolga
Uno si è presentato un precedente di banche ripresentato speriamo sempre sentito tante perché fino a oggi questo non è avvenuto nei termini di selezione prima proposta
Tuttavia la vigente normativa non sempre impone tali scelte in modo univoco
Alla frammentarietà delle competenze con i connessi difficili rapporti con le istituzioni centrali si affiancano le determinazioni legislative di semplificazione
Volte alla identificazione esatta di un solo soggetto responsabile del lo sviluppo dei territori
Per i quali spesso manca dobbiamo dirlo
Uno studio attento alle loro esigenze ultimo di base che giustifichi
E che analizzi le situazioni per poter fare poi queste richieste queste proposte
Le positive esperienze dei patti territoriali e dei contratti d'area così
Potrebbero seguire le sorti di un nuovo assetto della programmazione strategica regionale
In fase di definitivo completamento
Ciò al fine di condurre le amministrazioni locali in linea con gli obiettivi nazionali oggetto tra l'altro di autonoma fonte di finanziamento
La presenza di un asse specificamente dedicato allo sviluppo locale nell'ambito della nuova programmazione dei fondi strutturali due mila due mila sei
E la conta è la conferma immediata del contesto operativo per la rimodulazione d'iniziative programmatorio già avviate
Indi Rizzi dovrebbero propendere non verso scelte generiche globali ma verso progetti di intervento integrati tra diversi operatori territoriali
Ciò almeno quanto ecco cioè almeno quanto si evince da e progetti integrati territoriali il pittore visibili anche se ancora estremamente aleatori in alcune regioni all'interno delle scelte regionali
A livello settoriale ci si riferisce ancora
All'approccio in costante di alcune amministrazioni locali del Mezzogiorno a livello territoriale non è ancora chiaro la funzione da assegnare a tali attività progettuali
Qui è fuori luogo il concetto di mera riprogrammazione in sostanza trattasi di progettazione che consentirebbe un'opportuna ricollocazione dei patti esistenti ed ancora in fase Noah o all'interno del territorio in via di sviluppo
Non del tutto casuale è quindi il ruolo delle progettazioni territoriali inserite nel documento orientamenti per il programma di sviluppo del Mezzogiorno due mila due mila sei già visto dal CIPE
Secondo noi
Il Pitti ovvero patti integrati territoriali addivenendo Del Nero patto territoriale
Potrebbero servire alla creazione di una rete di relazioni sociali ancora più vasta ed in grado di stimolare la competitività dell'attuale imprenditoria agevolata
Ciò anche senza la certezza Point di poterla concretamente supportare dal finanziamento pubblico qui ci risiamo la prospettiva che rifinanziamento europeo vada esaurirsi
Il titolo Calì avranno lo scopo di sostenere le iniziative in materia di programmazione negoziata quale oggetto di specifici progetti integrati cioè permetterà l'avvio diretto di progetti provinciali
Secondo l'ottica della semplificazione procedurale
Lo svolgimento delle procedure per i finanziamenti dovrebbe secondo noi essere affiancato da un soggetto istituzione preposto alla cura dei padri burocratiche ed attività oggi frammentate
E delle competenze tra le varie amministrazioni coinvolte e al contempo proporre le migliori soluzioni di efficienza ed efficacia dell'attività che sono essenziali previsti dalla legge tra l'altro
Solo in questo modo le Province verrebbero riconosciuto realmente il proprio ruolo
E anche definitivamente che sarebbe anche loro
Alla funzione istituzionale di enti pubblici deputate alla salvaguardia di interessi dal loro territorio se piangere del ruolo di portavoce
Delle potenzialità viluppo locale destro territoriale e ciò per consentire la sperimentazione di nuove iniziative conformi a nove tecniche di programmazione strategica negoziata che dovremo anche reinventare
Questo scusandomi da tecnicità non è colpa mia
Internet NC e intanto i politici sono i conventi e le considerazioni del dipartimento dell'Unione Province italiano per lo sviluppo economico e se mi permettete sono la Prammatica elaborazione complessa computers Ciccio di procedure tenni
Obiettivi per dare l'autonomia locali secondo schemi di vero federalismo
La possibilità di trasformare in sviluppo reale e quindi occupazione e quindi ricchezza alla popolazione della nostra gente quello che spesso resta solo la nostra speranza progettuale
Grazie a Livio Tamberi
Che ha illustrato anche il documento e il dipartimento economico dell'UPI punto di vista dell'UPI del Dipartimento su come
Questi strumenti di cui stiamo discutendo questa mattina ricco prima di concludere la mattinata con l'intervento conclusivo del professor Vittorio Prodi presidente alla Provincia di Bologna saranno altri due brevi interventi che porteranno l'esperienza di Teramo e di potenza poi andremo al a colazione
Qui nel vicino circolo cittadino o per riprendere
Nel pomeriggio in tempo utile con apre compatibilmente con la presenza appunto che i due ministri che verranno oggi pomeriggio Agazio Loiero e Errico
Micheli la parola allora Claudio Ruffini presidente della provincia di Teramo che ringrazio
La presenza anche per la collaborazione con cui ha stiamo lavorando in in questi anni grazie
Intanto saluto del collega Pietro Colonnella
Voluto insieme all'UPI la mia presenza presenza dall'amministrazione provinciale che qui rappresento anche aggiungo saluti dei colleghi a tutta la platea tutti gli intervenuti
Trascorre era l'invito che ci faceva Pietro con la di andare molto diciamo succedere tutte le premesse su nulla programmazione negoziata perché diciamo che l'argomento è stato ben contestualizzato da chi appunto dovrebbe prima quello che cercano di fare anche perché come è stato ricordato da Pietro Colonnella l'inizio
L'esperienza che la mia amministrazione fatto circa il patto territoriale i risultati ottenuti che poi diciamo si assomigliano molto ancora quelli della provincia di Ascoli alcune considerazioni finali per quanto riguarda i rapporti tra gli enti locali in modo particolare le province con le regioni oggi credo abbastanza assente
A Teramo prima ancora il progetto di tanto ne abbiamo cercati sperimentare cose che hanno fatto soprattutto le Province in tutt'Italia
La prassi della concertazione con i sindaci con tutte le altre gli altri vertici delle istituzioni con la Camera di Commercio con i rappresentanti gli agenti sociali quali sindacati associazioni queste nella convinzione profonda che i modelli di intervento non possono essere progettati da pochi e imposta ai più ma per essere incisive utili
Devono essere calibrati sulla base delle esigenze che esprime il territorio
Evitando quindi la frammentazione all'estemporaneità responsabilizzando i diversi interlocutori ricercando un consenso che garantisca la convivenza solidale e attiva dei cittadini
Anche perché è convinzione diffusa tra tutti gli osservatori economici che lo sviluppo sarà sempre più il frutto di politiche sociali come ci ricorda questa mattina proprio le riflessioni professor Leo
In questo senso la concertazione è stato il motore tutto una serie iniziative della provincia di Teramo una concertazione che si è fatto strumento e non fine del dibattito politico e amministrativo e che ci ha portati a risultati concreti
Così è stato è stato ricordarvi questa mattina il prossimo Prost che ha visto lavorare insieme due territori
Quello di terra quel di Ascoli
Si tratta queste di esempi concreti sinergie che ci hanno consentito di evitare la frammentazione come dicevo prima l'estemporaneità dell'intervento
L'idea di fondo è stata quella di fare sistema costruendo una rete di interlocuzione agevole e veloce che diventerà ad una parte recettore delle istanze del territorio e dall'altra parte proposte e progetti
L'approvazione del nostro progetto di patto territoriale ha messo in moto un meccanismo virtuoso che sta dando effetti immediati e visibili
Pongo in controtendenza rispetto ai dati che qui sono stati raccontati da chi mi ha preceduto nuova occupazione
Modernizzazione del sistema impresa creazione di nuovi servizi realizzazione di infrastrutture a sostegno soprattutto delle aree produttive e quindi non solo incentivi ma soprattutto un motore dello sviluppo il patto costui costruisce una rete di relazioni tra pubblico e privato tra aziende e mondo del credito
Tra i sindacati e le associazioni delle imprese che contribuisce a modernizzare tutto il sistema produttivo e dei e quindi destinato a creare benefici duratura su tutto il sistema economico e sociale del territorio
Nella mia provincia sono state ben ottantadue le imprese che hanno beneficiato per settanta miliardi finanziamenti che crea un investimenti per duecentotrenta miliardi che prevedono un'occupazione di oltre mille cento unità
Oltre alla Provincia hanno sottoscritto il Patto band ventisei comuni
Quattro organizzazioni sindacali dodici associazioni di categoria a Cambrai commercio il Cisi Abruzzo che il soggetto tecnica attuatore cinque istituti di credito dalla finire la finanziaria regionale
Per quanto riguarda le infrastrutture opere viarie servissero tutte le aree produttive sono stati individuati ben cinque interventi finanziando
Trenta miliardi di opere
Ad un anno dalla sua approvazione esattamente il tre novembre dello scorso anno possiamo fare un Bilancio che noi riteniamo molto molto lusinghiero
è stato già erogato oltre il trenta per cento del finanziamento
Con sessanta miliardi Investimenti
Raggiunto ebbe
Oltre quattro quattrocento assunzioni
Il ministero ha selezionato otto aziende per i collaudi e questo significherebbe nota azienda sono arrivato alloro termine per quanto riguarda i lavori
I punti di forza di questo patto sulla base di risultati che stiamo verificando sono l'accordo con le banche
Che consente alle imprese di ottenere finanziamenti per la parte di investimenti privati attraverso un fondo di garanzia sicuramente come dicevo prima la nuova occupazione
La formazione perché al fatto abbiamo legato tre percorsi formativi di qualità in settori innovativi strategie
Cioè il marketing la qualità aziendale igiene sicurezza sui luoghi del lavoro qualità ambientale
Sono stati aperti tre sportelli unici alle imprese che servono oltre venti territori comunali
E qui il patto ha avuto il merito di dare un'accelerazione al percorsi semplificazione e snellimento per quanto riguarda bond cosette pratiche autorizzative
è stato aperto un ufficio al parto con personale esperto e qualificato c'è il sito web c'è una tutta una modulistica un'assistenza on line informazioni va riteniamo che si possa esprime un giudizio positivo
Perché a differenza di misure fin qui noto alle imprese come può essere appunto la quattro otto otto
Noi riteniamo questo un ottima misura
Mette appunto come è stato più volte ricordato un meccanismo di collaborazione che crea riflessi positive a cascata nelle relazioni industriali di quelle sindacali
Dei rapporti con il mondo del credito nel dialogo tra pro pubblico e privato sulla base di questi risultati abbia pensato nuovamente di ricorre a un patto cosiddetto dell'agricoltura un patto verde Gennaro nostra Provincia e nelle nostre Province che guardano il mare anche un patto per la pesca
Siamo già in fase avanzata pensiamo di poter concorda ai futuri banco
In questo posto questo poi abbiamo calato
Il Progetto di Proust
Erano Ascoli
Che risulta essere stato finanziato eravamo noni probatori che significa composta piuttosto innovativo perché così come vanno ricordati i miei colleghi il Cinco Dias con le imprese e le province di Ascoli siamo riusciti a far dialogare due territori confinanti due province due regioni
Credo che per i Prusst pericolose e quello di Colonna
Assemblea convocato dall'UPI si debba andare oltre non soltanto in termini di finanziamento perché rispetto alle previste dalla legge che prendevano
Ben quattro miliardi sono state segnate tre miliardi
Ma è necessario che ci sia soprattutto qualche strumento di finanziamento
Perché noi potremmo avere un parco progetti attraversi Proust ma poi non sappiamo dove allocati è vero ci viene detto che ci sono i dopo
Che ci sono appunto gli strumenti finanziari delle regioni
Ma io credo che essendo questi strumenti volute dal Governo centrale il Governo centrale nel proprie le proprie leggi finanziarie devo trovare una risposta potevano trovare anche attraverso i fondi che mette la discussione stessi ministeri
Perché Betti hanno costruito sui territori ciò prelazione hanno creato interresse hanno creato progettazione progettualità e allora è necessario che negli strumenti attuativi della legge finanziaria quelli che provengono dagli dai ministeri devono trovare questa attenzione particolare
Voglio qui voi
Parlare anche dell'esperienza che stiamo portando avanti due territori per quanto riguarda la rete infrastrutturale che comunque resta un grande problema un grande problema per tutte ritardi anche per i nostri territori
Credo che
Pare che sia fatto in questi ultimi tempi da parte dell'Anas ma credo che il molto c'è ancora da fare noi siamo riusciti a far sottoscrivere recentemente un protocollo di intesa tra il ministro Nancy la Regione
E l'Anas
Io avviandomi al alla conclusione dicevo che volevo porre alcune considerazioni
Per quanto riguarda i i nostri rapporti con soprattutto con le le regioni
Noi abbiamo ritenuto giusto combattere l'abbiamo fatta anche come sigla sindacale delle province contro il centralismo stata
Io sto vedendo che ne abbiamo costruito un altro peggio e se vogliamo più difficile
Da combattere perché diventi diventato plurimo avevamo uno ne avremo venti di centralismo cosiddetti centralismi regionali
E certe per le Province presidente un vero e proprio problema
Francamente qui giorni fa sentendo
Discorsi dello stesso nostro presidente del Consiglio Amato sono rimasto un po'
Perplesso
L'ho visto pure l'altra sera in televisione continua parla comunque regio
Per la parola provincia non viene non entra diciamo così nel linguaggio comune dei nostri governa purtroppo il problema di avere ancora il problema di oggi
E con questo centralismo regionale non c'è potremmo ritornare indietro rispetto alle conquiste che abbiamo ottenuto ma lavorando a fianco delle stesse regioni e i comuni e soprattutto nelle regioni del Sud
Dove le Regioni stanno accentrando poteri e delle svuotando di fatto lo stiamo vedendo in questi giorni credo che in tutte le regioni le province sono stati chiamati a un confronto per i DPCM che devono essere sottoscritte
Non so se
Nell'ufficio di presidenza dell'UPI ha esaminato le varie delibere del Reggio ma si notano grosse differenze da regione a regione
Quasi tutte mirano a una sorta di rinvio tenta di rinviare e la gran parte tentano di accentrare e non decentra
Una situazione che grave non tanto perché all'Ente Provincia in quanto tale vengono negate le competenze ma perché al cittadino utente viene negata la possibile avere un referente territoriale
Perché così come abbiamo inteso non si smentisce ma si sovrappone perché le Regioni non sono nel mai stato un esempio di efficienza amministrativa
Perché si mette in scena una situazione schizofrenica da una parte legge provvedimenti disegnano un quadro nella pratica si opera in maniera opposti confondente cittadino eliminando non poco l'ha già sfumata fiducia nelle istituzioni io ho notato che dopo le elezioni ultimo quelle regionali dobbiamo eletti cosiddetti governanti delle regioni
Il clima sia totalmente cambia
Le regioni che prima sedevano fianco degli enti locali adesso invece sono diventati quasi diciamo nostri nemici non si pongono in posizione diciamo così contrapposta sopra spetta il nostro posizione e quindi hanno quasi strappato quell'impegno assunto nel passato e non parla più di nessuna sussidiarietà
Io credo che su questo caro Presidente dobbiamo fare qualche cosa
Anche perché anche perché
La mia regione ad esempio che ha previsto nel dopo i famosi Pitt
Spero adesso a Bruxelles farli modifica
Attraverso un diciamo così una interlocuzione che viene che sfugge al confronto ma che avviene in via diretta tra
Dirigenti amministratore delle regioni e quindi far saltare quel quel lavoro concertativo che abbiamo costruito con grande fatica
Per quali ci siamo anche battuti recentemente
Io credo che sia necessario far rivivere
A livello nazionale queste problematiche perché dalla nostra parte io l'ho vissuto nella mia regione in questi tavoli
Tavoli di confronti concertazione tra la regione gli enti locali la nostra parte ci sono non soltanto i Comuni ma anche le forze vive la società ci siamo entrati insieme ai sindacati forse l'impresa alle altre associazioni
Stranamente la regione si trova a essere sola rispetto alla società che che si muove che amministra
E da ultimo io sono molto preoccupato di quello che succederà per quanto riguarda il decentramento sulla viabilità
Abbiamo posizione diverso da regione a regione
è vero credo che la stragrande maggioranza delle regioni
Applichi la legge perché nell'articolo novantanove io lo voglio citare l'articolo novantanove terzo comma
Stabilito che Lestrade statale passano al demanio delle Province poi c'è una virgola e dice le Regioni devono soltanto stabilire modalità e criteri per i passaggi ovvero devono dire se ci danno il famoso ottanta per cento per quanto riguarda le risorse finanziari
E risorse personale oppure se contrattano in maniera diversa come avvenuto visto ma Colle parlando col collega
Della provincia di Potenza avvenuto in provincia potenze che dove la Regione ha riconosciuto
Questa dispose le leggi invece sono regioni che voglio mettere discussioni anche diciamo una previsione di legge nazionale vogliono avocare a sé il patrimonio delle strade perché pensano puoi andare a costruire un ulteriore carrozzone che sono quelle famose agenzie perché vogliono lì avere centri di potere
Questo e quello che sta avvenendo in diverse regioni e da appunto
Il segnale di come si vuole si vuole fare nuovo centralismo io credo che sulla viabilità noi dobbiamo fare una dura battaglia per far rispettare la legge qui le Regioni non possono avocare a sé nulla il patrimonio la legge lo stabilisce centododici stabilisce passa alle Province
E sulle sulle sui trasferimenti
Che dobbiamo contrattare ma non sul resto perché queste problematiche questo problema se non li affrontiamo sul nascere
Veramente le diverse come si dice veloci tra tra nord e sud anziché renderle meno
Meno diverse si acquisiscono e io qui chiedo appunto al lupo un impegno forte grazie
Si autonominò coordinatore della questa parte finale al convegno ringrazio Claudio Ruffini o la parola Vito Santarsiero presenta provincia di Potenza prima delle conclusioni di Vittorio Prodi presidente Francesco
Buongiorno a tutti un sentito prima ancora che doveroso
Saluto a tutti gli intervenuti ed un grazie
A Lorenzo Ria a Pietro Colonnella
Per questa iniziativa interessantissima ancorché perfettamente organizzata riuscita
Ci chiamata a parlare delle nostre esperienze nel settore dalla programmazione negoziata
Nello specifico dei patti territoriali consentitemi di recuperare qualche considerazione di carattere generale per dire poi che cosa da noi hanno rappresentato
Questi strumenti ci diceva il professor leone alla sua brillante relazione che i patti territoriali non sono e non devono essere letti come una nuova forma di incentivazione sono perfettamente d'accordo non sono però neanche l'elemento
Che
Va a individuare nuovi strumenti per attuare una difficile flessibilità salariale i patti territoriali nascono come strumento di sviluppo per le aree depresse nascono molto per sostituire soprattutto nel Mezzogiorno l'esperienza della cassa
Del Mezzogiorno
Per cui con questa forte matrice legata ai territori depresse i territori in difficoltà via via però
Diventano qualcosa di più importante diventano un nuovo approccio per favorire lo sviluppo sul territorio tout-court divengano l'elemento per superare attuazione autoritativa unilaterale dello Stato per andare verso un'azione di tipo diverso un'azione che si basi sulla con sensualità e sulla bilateralità dell'azione tra amministratore tra amministrazione società cioè si tratta di passare da un'amministrazione per atti per comandi per singoli provvedimenti ad un nuovo modo di amministrare ad un'amministrazione per accordi e per risultati che probabilmente quella più vicina alle nuove esigenze darla
Società civile non è da poco immaginare un vero e proprio contratto tra amministrazioni e di imprenditori dove a fronte di investimenti portati dagli gli imprenditori c'è una vera e propria lega oggi azione anche dall'attività amministrativa
Per renderla più flessibile ed adeguata gli obiettivi da cogliere senza che perda però la sua specificità di muoversi nell'interesse può Go laddove l'interesse pubblico lo sviluppo del territorio laddove si può ovviamente esercitare sempre quell'azione discrezionale di scelta
Della strada per lo sviluppo questa è poi l'elemento che salvano il Macondo l'attualità
La pubblica amministrazione l'altro elemento l'importante che pure è stato sottolineato e che accompagna la programmazione negoziata
E la individuazione nella dimensione locale del luogo ideale dove favorire processi di sviluppo per recuperare le specificità le potenzialità del territorio che vi renda protagonista dei processi di sviluppo quindi questi due elementi contrattualistico amministrativo ed il localismo visto esso stesso come momento di sviluppo intercettano approvata grande novità di questi anni perché ci troviamo di fronte ad una per proprio svolta culturale
Intercettano il nuovo protagonismo delle province la Provincia individuata soprattutto con la due sei cinque come strumento per lo sviluppo del territorio e così questi tre elementi fanno sintesi e possono diventare elemento propulsivo determinante
Possono veramente farsi che il partenariati locali mettere tutti intorno ad un tavolo gli amministratori di associazioni sindacati
I soggetti finanziari singoli individua condividere definire poi attuare un progetto possa diventare un elemento di per sé dirompente chiamando
Badate bene persone ed organizzazioni che fondamentalmente difendono interessi differenti fondamentalmente provengono da ambienti differenti e che hanno un solo elemento in comune
Il fatto di appartenere ad uno stesso territorio ed il fatto di volere lo sviluppo di quella territorio qui recuperando anche quel principio che probabilmente da quando stiamo in Europa lo abbiamo anche meglio compreso che la scommessa dello sviluppo la si vince se la vinciamo tutti insieme altrimenti tutti insieme la perdiamo e così si creano quelle precondizioni per favorire
Questo processo ma
è chiaro che così presentata la programmazione negoziata allora ci porterebbe a dire tutto bene abbiamo risolto i nostri problemi l'esperienza è stata positiva andiamo avanti e invece no perché abbiamo un grande dramma che limita le potenzialità ma estrinsecazione delle potenzialità dalla programmazione negoziata e non siamo riusciti a di usciti a fare sintesi tra l'amministrazione per risultati e i procedimenti di garanzia che ancora caratterizzano la nostra realtà amministrativa ora teorico non dobbiamo arrivare a quello che ha ipotizzato Clinton lo scorso anno quando parlando
Nella relazione annuale della
Rezza nei ruoli perché nell'ampio
Una cosa che dobbiamo dire chiaramente che nell'alluvione che abbiamo ricevuto con il centododici
Nel settore della programmazione negoziata poco molto poco è stato riconosciuto agli enti locali solo le modalità di attuazione solo la fase esecutiva mentre invece il livello
Decisionale legittimando è rimasto a matrice fortemente statalista questo è l'elemento che oggi penalizza fortemente i patti territoriali
Ed è anche il risultato dell'esperienza che le abbiamo maturato ne abbiamo siamo chiamati soprattutto nelle province oggi recuperando questo nostro ruolo a favorire la fase di Anfitrione
E lo abbia lo facciamo lo abbiamo fatto siamo stati tutti i protagonisti nel favorire una fase nella quale chiamando tutta la società civile
Civile a rendersi protagonista di un processo di sviluppo cioè apportare ai massimi livelli la fase dei concertazione definiamo la nostra proposta dopodiché con un meccanismo ad imbuto
Il sistema procedurale che oggi caratterizza la programmazione negoziale
Va ad annullare tutte le positività connesse alla concertazione connessa al fatto di stare insieme nasce in una solitudine totale
Prima il soggetto istruttore finale poi il ministero a decidere torniamo al vecchio centralismo il soggetto e strutture lo abbiamo
Tutti è un'esperienza però qua siamo tutti passati
Non parla più con nessuno non c'è possibilità di andare ad esprimere tutte le potenzialità legate ad un accordo i limiti che spesso vengono evidenziati nelle istruttorie dei patti territoriali non hanno la possibilità di essere superati discutendo decidono da soli come deciderà solo il ministero peraltro portando un valore nullo alla concertazione
Se una provincia è brava se un soggetto attuatore bravo e riesce a fare una concertazione ai massimi livelli che significa superare le difficoltà questo elemento conta zero
Conta zero e annulla hybrid principio stesso dalla contrattazione negoziata infatti per l'agricoltura sono stati giudicati con il ROI un elemento legato alla produttività
Oltretutto definendo una graduatoria che non ha senso perché mette gli uni contro gli altri soggetti attuatori se è vero come giustamente possono Leone ha detto che i patti territoriali non sono uguali per tutti e sono invece un'operazione politico sociale
Non possono essere richiamati ad una graduatoria dove io che sono il cinquantesimo devo trovare le motivazioni per andare nei primi dieci che vanno a finanziamenti patti territoriali sono importanti per se stessi
E nella misura in cui si sviluppano e accusa i principi dalla lega negoziazione spossato deve finanziare tutti
E questo il dovere dello Stato non può definire una graduatoria sull'Olanda dove i primi dieci vengono finanziate negli atti lottando a vanno a casa
Andando così a delegittimare le Province andando a minare né i principi di uno strumento che invece è fondamentale ora prendo atto con piacere che il professor Rossi ci dice probabilmente a novembre
Finalmente si comincia a ragionare ad avere forse la possibilità di leader finanziati Patti
Chiamando in causa le regioni ma qui bisogna andare alle radici i patti vanno regionalizzati e soprattutto bisogna chiamare alle responsabilità avute in questi anni
Dal ministero da una struttura gestita dal dottor Versace purtroppo non è qui ed è un fatto grave
Perché noi non possiamo dirci le cose fra di noi e trovarci d'accordo se poi non c'è la controparte
Il dottor Versace sa bene che a fronte
Dei tempi dei vincoli che ci pone lo abbiamo vissuto compatto per l'agricoltura tre mesi per confezionare una proposta credibile ed oggi a distanza di quattro cinque con le proposte legate anche alla tempistica non trovano la possibilità di poter avere i finanziamenti e siamo anche nel dubbio se questi finanziamenti
Possono arrivare ecco quindi che ci troviamo di fronte ad una situazione ad un meccanismo che deve essere rivisto nelle basi deve essere portato ad un livello regionale e deve portare soprattutto delle garanzie e delle certezze per chi si avvia
E si muove in quella direzione ha detto questo
Mi ha detto
Anche della positività di questo di questo strumento io vorrei sotto al chiudere recuperando alcuni elementi che sono pure emersi giustamente Colonnella diceva di inizio del suo intervento Luís siamo contro ogni forma di centralismo ed è proprio così è stato un tema ricorrente il fatto di opporci al neo centralismo di carattere regionale questa diventerà la grande battaglia delle delle Province diventerà mio parere una grande battaglia
Dell'ufficio e far comprendere che il federalismo è un fatto importante non perché né al trasferimento di competenze e di poteri alle Province alle province vivono di questa Goria lo vogliono per se stesso questo momento di gestione del territorio ma perché lei principi del decentramento e dei principi del federalismo il fatto che una istituzione tipo la Provincia che opera su un'area vasta senza avere compiti dalla programmazione deve essere protagonista nella gestione
Dei processi di sviluppo del territorio
E allora il nostro compito sarà nei prossimi mesi quello di far capire che il territorio cresce e cresce nella misura in cui le Province saranno protagoniste se così non sarà ci si prenderà la responsabilità di annullare
Come sta succedendo nei patti territoriali nelle fondamenta i principi del federalismo grazie
Grazie abito Santarsiero per fare una provincia di Potenza la parola per brevi considerazioni conclusive di questa mattinata al vicepresidente dell'UPI Vittorio Prodi presidente la Provincia di Bologna
Che sono sono soltanto membro della presidenza dell'ufficio di presidenza
Ma in ogni caso come ha detto fra membri dell'ufficio di presidenza al dipartimento dello sviluppo economico dell'UPI sono stato venne biglietto di dare un piccolo contributo anche nella nell'incentivo per questo convegno e voglio ringraziare collega Colonnella per averlo organizzato il tutto alla sua dal suo staff e naturalmente Lupi nazionale per questa cosa credo che sia un momento estremamente importante per tutte le province mi scuso ma cerco di non approfittare troppo della vostra pazienza perché già un'ora molto inoltrata
Quindi non sto a a ritornare su quello che è già stato detto sui patti territoriali perché sono stati esaminati nella loro dinamica da quasi tutti gli interventi in particolare quello del dipartimento sviluppo economico spesso dalla sia nell'azione di Colonnella la relazione via via ecco i quindi con tutti i risvolti che sono stati
Venne evidenziati
Volevo anche in particolare riferirmi alla importanza dell'osservazione di Paolo Leon sulla genesi dei patti territoriali e che in qualche modo ne fanno qualche cosa di di di molto limitato anche nel tempo come validità quasi che la si venga un poco a mettere a rischio
La possibilità di andare avanti però io credo che sia molto importante proprio perché da tutto questo può sembrare che i patti territoriali i contratti d'area
Siano la sola la sola modalità per cui le province esercitano questa funzione di sviluppo economico
Ecco sono degli atti straordinari
Noi però qui realmente dobbiamo avere dobbiamo riportare tutto questo l'ordinarietà anche pensando così al alla alla l'ultimo intervento del collega Santarsiero
Il rischio è che noi non vediamo che lo sviluppo economico eh
Una parte estremamente importante dell'attività delle province in senso ordinario
Ordinario
E quindi noi inquilini
Sostanzialmente dobbiamo partire da quella definizione del due sei cinque
In particolare nella definizione
Delle funi del venti
Degli enti delle Autonomie locali Comuni Province il Comune definito come era presente alla propria comunità ne cura gli interessi ne promuove lo sviluppo la Provincia qualche cosa di più
E che dice rappresenta la propria comunità ne cura gli interessi ne promuove e coordina lo sviluppo
Quindi questa la grande differenza non è cosa da poco
Allora vuol dire che secondo me qui noi come Provincia dobbiamo prendere atto di questo che la legge assegna alla Provincia la responsabilità dello sviluppo economico e della promozione territoriale questo in via ordinaria
Ecco allora qui noi dobbiamo prendere questo
Questo spunto dei patti territoriali dei contratti d'area che ci danno una effettiva sperimentazione sul campo di quello che si può fare ma è una cosa da riportare alla ordinarietà
Perché noi dobbiamo partire con dei sistemi territoriali in grado di capire prima di tutto se stessi
Per cui noi dobbiamo fare fronte a questa responsabilità con una capacità di comprensione dell'economia e della realtà sociale del nostro territorio per poter impostare uno sviluppo propria
Questo è credo la sostanza della del dall'incontro di oggi quindi la provincia ha questa competenza dello sviluppo economico e la promozione del territorio perché ha una dimensione appropriata questa funzione
Io parlo per la mia esperienza di Bologna ma anche il Comune capoluogo di Bologna no a una dimensione insufficiente per impostare correttamente questa operazione
Proprio perché ci viene
Messo davanti ogni giorno questa interrelazione di tutte le aree e qui io vorrei dire anche un po'una forse si può prestare ad una
Un po'poi fare una precisazione insomma quando si parla di nuove Province chiaramente questi si intende come una un'attenzione all'Ente Provincia vorrei però mettere in in guardia
Che quando si parla di dimensione appropriata vuol dire che non si può frammentare ecco io credo che io ero ieri ad una incontro fra la Provincia di Brescia e alcune rappresentanze del Baden delle tende
Sulla proprio lo studio dei degli enti omologhi ecco io credo che se voi pensate che nel nell'intera Germania ci sono trecento trecento oltre trecento mi chiamo nell'Under Skies
A fronte di questo però allora hanno dovuto proprio per questa scarsità dimensionale
Mettere degli altri degli altri livelli che sono per esempio le loro le chiamano le regioni in Ibadan Berté mega quattro di queste regioni qua e poi c'è anche una siamo Banti delle delle dei questi landa Scalise che per esempio attorno alla regione di Stoccarda quindi e guardiamoci bene dalla da questa rischio di proliferazione
Delle province perché inesistenti rischiamo di mancare a questo dovere fondamentale di offrire questa dimensione appropriata per lo sviluppo
Quindi è una cosa che a me preme sottolineare perché e sono sono ripeto in queste necessità anche come si sente la necessità di andare verso associazioni di Comuni perché le funzioni siano
Esercitate con una dimensione appropriata così dobbiamo stare attenti che anche le Province
Abbiano queste suppletive si preleva per esempio il caso delle province di Milano che addirittura messo su un Assessorato per la Provincia costituenda provincia di Monza ma che cosa hanno hanno risolto le Province di Lodi od Villecco per la Provincia di Milano le province di Lodi per la Provincia di Milano o cosa potrà risolvere questo per la le con la Provincia di Monza quindi il problema è realmente un problema di vedere quali sono le cose
Che la Provincia devi fare che abbia la dimensione e le risse e le risorse per farle nel modo più più forte e più efficiente possibile quindi noi prendiamo atto oggi che la funzione sviluppo economico è una funzione proprio dalla Provincia e che noi dobbiamo come Province costituirci delle infrastrutture le più leggere possibili quelle appoggiate al territorio per esempio con noi abbiamo fatto un protocollo d'intesa con la Camera di Commercio perché a una dimensione territoriale
Simile con cui si possono fare dei ragionamenti per e per evitare di dovere fare delle strutture pesanti però questa capacità propria e in collaborazione con altre di capire il il nostro futuro
E di dare all'origine al Piano territoriale di coordinamento provinciale i punti di riferimento per le singole per le singole pianificazioni questa è una cosa che è assolutamente necessaria quindi io credo che questo convegno sia estremamente importante per avere messo a fuoco
Questo e contribuì alla e continuerà a naturalmente in questo senso a fuoco e gli strumenti straordinari di pattuizione ma che deve mirare a a a fare evolvere questi strumenti nell'ordinarietà anche nel nel finanziamento
Anche nel finanziamento
Perché lo sviluppo economico essendo riconosciuta una funzione fondamentale e dovrà avere le risorse per ma in questo senso quindi tutta la la sperimentazione delle dei patti territoriali dei contratti d'area sarà estremamente importante ma questo vorrà dire anche che le risorse per lo sviluppo economico dovranno venire dal territorio con una federalismo anche fiscale vero
E allora
Realmente il confronto sarà con i cittadini sulla finanza che viene a responsabilizzare chiudere il cerchio delle responsabilità e a rendere la pubblica amministrazione più rendicontabile
In questo senso quindi noi dobbiamo mirare a quest'altra ordinarietà
Cioè dire è una funzione che e riconosciuta non è che sia una una rivendicazione di tipo sindacale istituzionale mai riconosciuta con questa dimensione le Province
Hanno già accettato la sfida di riconoscere questo come il loro politicamente il loro impegno per condurla a termine e con questa
Concezione ecco come diceva un po'come diceva De vita
La la presidente dalla Provincia come imprenditore istituzionale cioè quello che riesce a capire tutto quello che gira nel territorio che riesce a portarlo al sistema per fare un sistema territoriale
Compatto coeso e in grado di essere proprio quell'ente di governo del territorio competenza generale
E non semplicemente definito in termini negativi ente intermedio che non è né provincia nella regione
Ecco e che né io né né Comune né Regione e come proprio per la difesa quella definizione di Cerulli Irelli che dicevo cioè ente di governo del territorio a competenza generale questo lo è principalmente lo dico deve diventare principalmente nello sviluppo economico e sociale del territorio grazie
Grazie al professor Vittorio Prodi che con la solita competenza infinita va evidenziato il ruolo delle Province per lo sviluppo la promozione del territorio anche al di là degli strumenti straordinari anche al di là dei patti territoriali
Adesso è arrivato il momento della pausa nel vicino circolo cittadino poi riprenderemo puntuali alle quindici e quindici perché avremo oggi pomeriggio peraltro relazioni di grande impegno in particolare su per l'impresa i fondi strutturali la legge quattro otto otto la regionalizzazione incentive dell'impresa se avremo anche la presenza sia del ministro per le Regioni Agazio Loiero e le conclusioni del sottosegretario
Alla presidenza del Consiglio l'onorevole Enrico Micheli grazie a più tardi
Buon pomeriggio a tutti
Riprendiamo questi nostri lavori
Spero che molti di voi avvenuto la possibilità anche di vedere un po'Ascoli
E anche la mostra
Vicende il popolo d'Europa
Re di riprendere i nostri lavori con una relazione
Tecnica di grande rilievo come quella del dottor Antonio Nappa vortice
Capo divisione del ciclo che lo sviluppo produttivo per la competitività del ministero dell'industria del commercio e dell'artigianato
Dottor la parola ce la farà una relazione sul tema fondi strutturali aiuti di Stato legge quattro otto otto regionalizzazione degli incentivi all'impresa io voglio ringraziare il dottor la parolacce che poi più tardi
Dovrà essere a Roma deve avere contatti con Bruxelles e proprio nel momento in cui si sta discutendo
Con Bruxelles anche di questi importanti strumenti
Ecco
Con
Buongiorno a tutti
Io dico molti ringraziamenti
All'amministrazione provinciale di Ascoli Piceno
Voluto una rappresentanza del ministero dell'industria
In questa occasioni portare
Sarò molto sarò molto schematico
Di necessità
Sarò molto schematico
Ritengo che con l'impegnativo ruolo con l'impegnativo titolo che hanno che è stato attribuito al mio intervento o convenga piuttosto che hanno gli altri dopo la pausa pranzo con una relazione lunga Technical con dei lucidi che non ho portato con me tranquillizzate
Con alcune considerazioni
Sul fase di transizione in cui ci troviamo
E quindi sulla
Sulla difficoltà di gestire questa fase di transizione sull'importanza
Di sua importanza da attribuire alla parola flessibilità in tutti i suoi risvolti che possono essere importanti in questo momento
Perché parla di flessibilità perché se voi andate indietro di qualche anno
Al periodo novantatré novantaquattro quando si discuteva la prima fase di fondi strutturali
Io in quel momento esattamente nello stesso luogo che rivesto adesso e avevo delle enormi enormi difficoltà a dialogare non dico con le Province
Ma con le amministrazioni regionali e non dico con l'amministrazione regionale dico con i miei colleghi del ministero dell'industria
Di che cosa significa Obiettivo uno Obiettivo due Obiettivo cinque b io Obiettivo tre Obiettivo quattro
Non ammessi alla deroga dell'articolo novantadue tre a novantadue Vetuschi tutta una liturgia di di termini che era totalmente nuova per una gran quantità di soggetti ivi incaricati di occuparsi poi materialmente di queste cose
A distanza di sei anni nel due mila
Vediamo un po'che cosa sta succedendo per esempio
Per quanto riguarda i fondi strutturali abbiamo scopriamo che d'improvviso l'Obiettivo cinque b non esiste più abbiamo scherzato adesso ci sono l'obiettivo un obiettivo due ma l'obiettivo due non è il vecchio Obiettivo due il nuovo Obiettivo due che
Forse un
Una sintesi ragionata e aggiornata della somma di quello che prima era un obiettivo cinque B
Le aree ammesse a deroga novantadue tre CD alle quali faticosamente ci siamo abituati adesso Signa manuale ammesse avverrà da ottantasette per il PCI
Perché per il semplice motivo che c'è stato nel frattempo un trattato
Ad Amsterdam che ha rinnovato e modificato il trattato di Roma del cinquantotto
Per cui io lo stesso identico articolo ha semplicemente cambiato nome
E quindi noi oggi siamo costretti a rivedere tutta una serie di cose non ho detto che siano le ultime revisioni
Perché adesso per scendere dalle stelle alle stalle
L'ufficio che io dirigo fino all'altro ieri si chiamava la divisione decimate la direzione generale di sviluppo lutti e competitività oggi si chiama la divisione Scip tre
Politiche interna industriali internazionali e comunitarie
Questo può non interessare a nessuno salvo quelli che sono costretti a scrivere l'indirizzo su una lettera
Ma c'è qualche cosa di molto di più c'è in ballo il processo di decentramento nella gestione delle leggi di incentivazione
Allora voi capite che mentre
I fondi strutturali che c'erano stati assegnati per il periodo novantaquattro novantanove oggi nel due mila si stanno ancora spendendo
Nel frattempo la comunità è andata avanti riadottato una nuova regolamentazione per spendere i fondi strutturali del periodo due mila due mila sei
Con regole sensibilmente diversa da quelle precedenti
Nel frattempo
Le regole specifiche per
Che che regolano la possibilità di erogare incentivi alle imprese
Per lo sviluppo regionale sono sensibilmente cambiate di questo potrà parlare fra un minuto
Ci hanno costretto a di negoziare con Brussel uno per uno tutti gli strumenti agevolativi che erano stati già
Sviluppati per essere concorrenti con la normativa comunitaria precedente però la normativa è cambiata tutti gli strumenti si son dovuti uno per uno adeguare
Per alcuni abbiamo già risolto per altri stiamo alle battute conclusive
Nel frattempo nel frattempo contestualmente
La gestione di questi strumenti
Lo stato d'asta
Trasferendo non parlo di delegando perché di delega non si tratta
La sta trasferendo in capo alla responsabilità delle Regioni
Con una serie di
Problemi
Nell'attuazione che vi lascio solo immaginare
Per quanto riguarda i fondi strutturali salvo che non ci siano decente non emergano delle richieste specifiche di chiarimento per quanto io potevo fermarmi dopo dopo il mio intervento
Non non sarò molto lungo mi non mi soffermerò a lungo perché i fondi strutturali
Sono una questione ormai digerita ritengo nel sistema italiano in realtà non esiste
Incentivo che nasca con i fondi strutturali
In realtà i fondi strutturali non sono altro che uno strumento finanziario di redistribuzione del reddito fra grandi paesi europei
Il Budget della comunità
Destina un terzo delle sue risorse
Ad una redistribuzione
Mirata nelle aree depresse del Paese
Come si spendono questi soldi lo decide
L'amministrazione
Nazionale e quando dico nazionale perdonatemi in qualsiasi momento io parlerò
Se do l'impressione di non dare il giusto peso alle dive ai diversi livelli
Amministrativi Stato Regione Provincia e solo per brevità quando dico amministrazione nazionale intendo tutto
è una scelta del paese
L'articolazione delle competenze Brussel dice a questo ci pensi tu
Nell'amministrazione del territorio sia competente lo decide la nazione la Germania è fatta di Stati federati vitale fatta di regioni con alta autonomia province i comuni
Altri paesi sono organizzare diversamente ma perdonatemi
Io non perderò tempo ogni volta che mi capita di citare questa cosa a dire se questo compito tocchi Allo stato alla Regione alla Provincia
Parlo in generale di quello che non compete alle istituzioni comunitarie
Con questa premessa quindi di quei fondi strutturali non mi ci soffermo perché in realtà
Una volta saputo
Qual è l'estensione territoriale delle zone ammesse a usufruire dei fondi quelle che oggi si chiamano Obiettivo uno Obiettivo due
Gli strumenti
Per spendere quelle risorse sono tutti nazionali cioè sono gli stessi strumenti che esistevano prima con una maggior quantità di risorse a disposizione
La seconda ma la seconda parte del dell'intervento che mi è stato assegnato e cioè la la frase l'espressione aiuti di Stato è molto più
Invitante per quanto mi riguarda perché questa sì costituisce una grossissima
Novità
Per il Paese non che sia una novità nel senso che degli ultimi anni è una novità nel senso che
Noi non siamo abituati a ragionare in questo modo
Le agevolazioni che
L'amministrazione nazionale decide di offrire alle proprie imprese
Devono rispettare una logica
Questa logica
è una logica economica
Non basta dire
I baristi della mia regione han bisogno di un contributo
Bisogna giustificare perché sono i baristi e perché sono di quella regione
Ovviamente l'esempio forse può non apparire calzante ma se volete vi faccio uno molto più calzante
La legge
Così detta degli incentivi automatici la legge trecentoquarantuno che una di quelle che in questo momento sono dei miei pensieri sia perché stiamo cercando di convincere Bruxelles che è compatibile con le regole comunitarie
Mentre dall'altro lato la stiamo ne stiamo
Girando
La la la competenza a livello regionale due trecentoquarantuno ripeto
è una legge che a per la prima volta ha sperimentato una forma di incentivazione
Fra virgolette automatica
L'esigenza quando è nata era quella di dire all'imprenditore non hai da fare una domanda e poi aspettare dieci anni per sapere
Quanto ci spetta Setti spetta e quando vi sarà pagato no tu fai domanda e per questo solo hai diritto ad un bonus da spendere col fisco
Semplice diretto
Questa legge prevedeva per ovvi motivi di cautela dell'amministrazione pubblica che gestisce denaro pubblico
Che l'imprenditore che facesse una domanda non facesse una domanda frode semplicemente di una vaga idea di un investimento possibile
Ma la domanda doveva essere già completa in allegato di tutti gli ordini dei macchinari
Che si intende acquistare con quell'incentivo e di tutte le conferme d'ordine da parte delle imprese che a cui questo macchinario stato ordinato
Questa è ovvia cautela da parte
Dell'amministrazione che eroga pubblico denaro perché altrimenti
Avendo risorse limitate le prime cinquanta domande ancorché puramente nel nell'ordine delle divergenze forse farò questo investimento avrebbero esaurito le risorse e poi avremmo dovuto aspettare due anni per sapere quante di queste risorse sarebbero state effettivamente espulsi bene questa regola sembra logica evidente a chiunque bene secondo le regole che ormai Bruson ci impone questa logica a prima vista non funziona perché perché
A Brussel grandi pensatori i quindici Paesi compresi quindi i nostri rappresentanti italiani sostengono che un aiuto per poter essere lecito
Deve essere necessario cioè deve avere uno scopo e deve essere dimensionato a quello scopo
Allora quale lo scopo dell'aiuto che io ero all'imprenditore con la legge trecentoquarantuno consentire un investimento in un'area depressa
Se
Si dimostra che quell'investitore in quell'area
Aveva già cominciato a fare quell'investimento nel momento in cui non sapeva di poter usufruire di quell'agevolazione automaticamente sia la dimostrazione che quell'agevolazione non era necessaria
Riuscire a coniugare l'esigenza di cautela dell'amministrazione
Che gestisce i fondi pubblici con l'esigenza
Sostanziale dell'amministrazione comunitaria di garantire che i soldi che vengono erogati alle imprese siano erogati
Per gli scopi e nei limiti
Necessaria a raggiungere quegli obiettivi che sono stati dichiarati
Diceva di lei così uno dei miei compiti istituzionali all'interno del ministero dell'industria tradurre
I due linguaggi uno nell'altro
Tutta questa introduzione per spiegarmi come funziona come funziona questo tipo di meccanismo
Oggi le regole comunitarie dicono che categoricamente
La domanda deve precedere l'avvio del progetto quindi la domanda deve precedere le stesse
La legge trecentoquarantuno prevede quella che si può chiamare una certa retroattività sei mesi di relatività c'è la possibilità di avviare il progetto prima della domanda come è possibile questo
è possibile solo negando a quel tipo di provvedi procedimento
La caratteristica di essere per la la la la definizione di retroattività cioè noi non stiamo dando un aiuto
A chi non se lo aspettava un attimo prima noi stiamo dando un aiuto con particolari modalità a qualcuno che quell'investimento non lo avrebbe fatto altrimenti
Quindi dobbiamo per forza aspettare sei mesi per ricevere la domanda
Ma quando riceveremo la domanda
Questa domanda potrà fare riferimento a ordini già partiti nei sei mesi precedenti questa non è retroattività
Scusatemi se intorno mi è stato detto che dovevo fare l'intervento tecnico forse lo sto facendo anche troppo tecnico ma volevo soltanto chiarire quanto è difficile poi
Falco passare questo messaggio in un Paese dove se voi guardate soltanto a pochissimi poco tempo fa pochi anni indietro
Qualunque legge di agevolazione che nascesse prevedeva uno due anni diretto attività cioè la possibilità di finanziare investimenti fatti prima che la legge nascesse cioè prima che lei nascesse qualunque legittima aspettativa di una legge di quel tipo più un'agevolazione di quel tipo
Dico di più
Credo che Ascoli Piceno sia stata per un lungo periodo parte
Dell'aria Cassa per il Mezzogiorno se sbaglio correggetemi Mark penso proprio di non sbagliare
Il mezzogiorno dal quale io provengo
Per moltissimi anni è stato semplicemente convinto che per ogni l'idea di investimento la metà dovesse venire dallo Stato
Quale che fosse l'investimento quale che fosse la sua supposta redditività
Qualsiasi investimento
Era fatto con i soldi per metà
Del dell'investitore che magari si faceva prestare dalla banca e per l'altra metà dello Stato
A prescindere da qualsiasi valutazione
C'era un contraltare questo il contraltare era come come molti di voi sanno benissimo che questi soldi poi arrivavano quando arrivavano se arrivavano erano fissi nel loro ammontare per cui serviranno dopo dieci anni
Il loro effetto
E questo successo anche per più di dieci anni
Il loro affetto era stato completamente
Assorbito e l'impresa nel frattempo ora dimenticato inedito a quei soldi è successo nel Sud
Che incentivi di questo genere sono stati dati ad un'impresa a fronte di investimenti fatti quindici anni dopo quindici anni prima
E con quei soldi i dirigenti dell'azienda ci sono andati a cena una sera
Tutte queste cose
La partenza all'Unione Europea hanno le consente più
Nella ripartizione dei compiti dei ruoli e delle competenze
Ripeto io non
No nulla nelle mie parole può incidere sulla ripartizione di competenze fra i livelli statale regionale provinciale comunale e quant'altro
Io mi riferisco solo alla ripartizione conteneva
L'Unione europea e livelli da Statale in giù cumulati
Nella ripartizione di questi compiti a Brussel compete ormai fissare le regole
E queste regole e nel tempo si sono andate
Indro stando cristallizzato per cui noi oggi siamo in presenza di una griglia
Di regole a più dimensioni
Che tutto sommato mi dà da vivere quindi io non me ne lamento però capisco che
L'uditorio vorrebbe saperne di più ed è giusto che sia così ma l'uditorio
Deve deve saperne di più e a oggi gli strumenti per sei
Perché questa griglia e ormai per noi un fatto ineliminabile
Nel momento in cui si decide di rifinanziare la quattrocentottantotto di
Estende alla settori come il turismo la produzione di energia o le costruzioni
Di modificare la legge Sabatini perché possa operare anche con il contributo in conto capitale non solo
Con contributi agli interessi tutto questo si può fare
Se si riesce a incasellare avendo nelle caselle che a Bruxelles e c'era
Lasciato libere
Nelle caselle che brucia già predisposto
Questo è direi il messaggio principale noi oggi abbiamo una normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato che parte da due semplicissimi articoli del Trattato di Roma che oggi si chiamano gli articoli ottantasette ottantotto
Che dicono nonché tutti gli aiuti sono vietati
Vietati a meno che non servano per degli scopi fra virgolette nobili lo sviluppo regionale uno scopo nobile la ricerca uno scopo nobile lo sviluppo delle piccole imprese uno scopo nobile ed ho visto che ho bisogno parecchi dagli aiuti devono avere uno scopo nobile
E devono essere proporzionati
Allo scopo che dichiarano di voler raggiungere
E quando si dice proporzionali e non si dice una parola senza contenuto
Sta a noi
Dimostrare che l'aiuto che stiamo offrendo e proporzionato e dobbiamo arrampicarci sugli specchi per farlo se la legge nata senza tener conto di questo come purtroppo ancora
Oggi come oggi abbiamo questa queste regole chiedo scusa se ogni tanto mi perdo lei
Nell'incisiva dicevo la prima regola i denti sono vietati sono consentiti soltanto se perseguono scopi nobili poi esistono alcuni scopi nobili per definizione
Che sono
L'assistenza ai consumatori la l'assistenza alle aree
Colpite da calamità naturali
Questa zona ne sa qualche cosa per eventi molto recenti che l'hanno colpita
Poi e ci sono altri scopi nobili che son quelli che citavo prima lo sviluppo regionale la ricerca le dico nelle piccole imprese
Dove c'è questa discrezionalità
Noi dobbiamo dimostrare che lo scopo il nobile e che viene perseguito e che non viene libere perseguito cioè che lo strumento e proporzionato allo scopo
Le istituzioni comunitarie hanno il diritto di valutare se quello che noi diciamo e ragionevole e hanno il diritto di risponderci di no
Per cui quando si parla di notifica alla Comunità europea
Questo ci tengo sempre molto qualche volta mi dicono che scopro l'acqua calda molto molto più spesso non è così per cui io lo dico lo stesso quando si parla di notifica alla Comunità europea non si tratta
Di un adempimento formale per ottenere il certificato di nascita per cui dato quanto tempo cita cimenti a darmi certificato no si tratta di un processo contenzioso
Che può fare morti e feriti
Se
Posso permettermi di ricordare qui ad Ascoli Piceno l'esperienza che abbiamo fatto con nell'applicazione
Una tantum della quattrocentottantotto per le aree colpite dal terremoto
Quell'anno in quel negoziato porto ad una modifica legislativa che l'Italia è stata costretta a fare
Per
Ricondurre l'intervento entro limiti accettabili da Bruxelles
Quindi il Parlamento se non mi sento ancora e non non mi sente nessuno dei miei Nassi campi del Governo e il Parlamento stesso
Non è più interamente il libero di legiferare
Può legiferare entro i limiti
Di questa griglia
Di possibilità che vengono
Consentite
Dalle dalle regole comunitarie che abbiamo già arrivati liberamente accettato
Quota per definizione
L'estensione territoriale che viene negoziata con Bruxelles ogni sei anni
Adotta per definizione
La
Come si dice la
L'articolazione settoriale chiedevi consentita che viene considerato un sell adatta per definizione i parametri di intervento cioè i i tetti di aiuto
Che vengono definiti di comune accordo dall'Italia e dalle istituzioni comunitarie
E praticamente un paradigma
Di quello che può diventare
Sul piano concreto legislativo nazionale
La regola comunitaria
In realtà questa legge si stanno ormai
Adeguando molti altri strumenti sia quelli che rimangono a livello nazionale
Faccio l'esempio della duecentoquindici mila leggi sull'imprenditoria femminile
Faccio l'esempio della della legge Sabatini che saprà che in questo momento oggetto di
Devolution
Verso le amministrazioni regionali tutte queste leggi un po'alla volta
Vengono ad adattarsi vengono a schiacciarsi sulla modello originario dei quello della quattrocentootto deve quattrocentottantotto
In termini di
La percentuale d'intervento pubblico in termini di estensione territoriale in termini di definizione di che cosa è grande media e piccola impresa quanta
L'ultimo argomento sul quale mi piaceva fare in un convento
In questa sede
è proprio sul processo di regionalizzazione
Vedete per per diversi anni l'amministrazione centrale delle amministrazioni regionali hanno concepito
Il loro rapporto con i controllori
Uso sempre virgolette scusatemi se uso un linguaggio non scientifico per non annoiarvi
I controllori comunitario hanno sempre concepito in maniera bilaterale cioè per il ministero dell'industria prossimo vicino al sottoscritto
Se la Regione Lombardia ha deciso di istituire
Tre anni fa quattro anni fa un regime di aiuto non so bene come e il funzionario della Regione Lombardia che va a Brussel senza passare per Roma questore assolutamente legittimo
Questo significa che nell'esperienza degli ultimi anni gli uffici della Commissione europea preposti a questo compito ricevevano un certo numero di casi dal sottoscritto
Pochi altri casi da altre amministrazioni nazionali perché il sottoscritto ha la sventura
Di avere questa competenza non solo per il ministero dell'industria ma per una buona parte dell'amministrazione centrale
Più o meno altrettanti casi dal da parte di singole amministrazioni regionali di altrettante
Amministrazioni regionali
La cosa rischia di diventare preoccupante
Nel futuro
Se come da qualche parte sento paventare
Ogni singola legge nazionale Trust trasferita alle competenze regionali dovesse subire un procedimento processo di trasformazione
Autonomamente deciso a livello regionale questo significherebbe che
Le norme nazionali resterebbero quante erano prima
Le norme regionali resterebbero quanti erano prima in più si aggiungerebbe
Un numero di
Articolo Azioni regionali delle norme nazionali trasferite
Varia N per venti
Ora voi capite che
Le strutture preposti al controllo a Brussel non possono aumentare senza limite per cui questo tipo di sviluppo
Terrorizza tutti terrorizza i nostri funzionari i funzionari che si trovano a Bruxelles e che non sono tutti italiani evidentemente
Che sarebbero soggetti ad una
Ad un flusso di carte più ormai ingestibile
Terrorizzano i perché e i tempi di attesa delle risposte diventerebbero inaccettabili
Su questo genere di problemi stiamo riflettendo in questo momento
E mi piace
Associare anche voi a questa riflessione
Perché non
In qualche modo in qualche modo bisogna trovare un modus operandi cioè definire nonostante tutto che le regole che vengono decise una volta per tutte che valgono per tutti magari delle regole particolarmente ampia per cui la Regione Fossa volta a volta
Ritagliarsi
Il regime come meglio si attaglia ma all'interno di un quadro complessivo già negoziato una volta sola
Con le regole con il le regole comunitarie
Le sempre più l'esempio più stupido quando uno va a comprarsi un vestito se lo compra di una taglia più piccola non riesce più a riportarlo alla sua taglia ma se lo convalida taglia più grande potrà adattarlo questo questo è più o meno quello che suppongo ritengo debba in qualche modo diventare la nostra abitudine di sicuro è che negli ultimi due tre anni abbiamo avviato un processo che sicuramente inarrestabile che sicuramente positivo ma che ci pone una serie di sfide
E noi non possiamo e non dobbiamo ignorare
Queste sfide
Concluderei con quella che ritengo una valuta una mia valutazione prevedere quello che sul ruolo
Della istituzione provinciale che in questo momento in questo genere di argomenti
Sembra avere un rilievo limitato
Attenzione però
Qui è ci ci sono amministrazioni ci sono livelli di amministrazione
Competenti per il controllo della compatibilità con le regole della concorrenza
Ok siamo Brussel
Ci sono amministrazioni competenti per
La gestione e l'erogazione delle risorse
Ma stiamo solo ed esclusivamente parlando gergo americano dell'ATO della Offerta
Non è ancora affatto chiaro
Chi si occupi dell'ATO della domanda ciechi si occupi di fare emergere dal basso
La domanda delle imprese e questo compito non può che spettare alle istituzioni che sono più vicine
Al territorio
Io con questo credo di aver
Dato una panoramica sicuramente insufficiente mi fermerò ancora
Se prevista una la la possibilità di di uno scambio di opinioni io sono a disposizione ancora per per un poco grazie
Grazie al dottor la conoscete
La competenza che conoscevamo ci ha illustrato con i meccanismi di funzionamento legge di rapporti tra lo Stato centrale anche con Bruxelles
A questo punto di dare la parola
Giorgio Macciotta membro del comitato nazionale perché nelle altre volte in questa città seguito
Patti territoriali in tutte queste problematiche dello sviluppo territoriale dello sviluppo regionale
In veste di parlamentare sottosegretario al Tesoro di presidente del CIPE quindi mi sembra personalità da cui possiamo muovere indicazioni importanti
Quando Coronella mi ha chiesto di partecipare a questo convegno io aderito volentieri debbo confessare però che solo questa mattina seguendo il dibattito ho avuto la piena percezione della puntualità e della tempistica nella quale il convegno si colloca per tre motivi che per brevemente tenterò di spiegare il primo motivo è che si sono concluse
Le politiche di risanamento della finanza pubblica
è che ci sono le condizioni per ripartire con una politica di sviluppo io credo che su questo prima tutti si convinceranno che si può polemizzare sul come è avvenuto il risanamento mai puramente insensato polemizzare sul fatto che il regolamento sia venuto meno e meglio sarà
Io cito anche qui qualche numero perché i numeri le polemiche sulle questioni quantitative si fanno con i numeri non si fanno con i comizi
Il disavanzo del bilancio dello Stato nel mille duecentonovantacinque era il sette virgola sei per cento la la prospettiva del mio del due mila e uno virgola tre
L'inflazione era il tre e nove per cento il in Italia nei paesi nei Paesi della Comunità europea al di sotto del due per cento oggi noi siamo al due e quattro tendenziale al invece a danno gli altri paesi la polemica dei Paesi europei uguale alla nostra
Il il debito pubblico consolidato era paria centoventicinque fatto cento il prodotto interno lordo siamo al centododici dovremmo arrivare al rapporto cento cento entro il due mila tre forse arriveremo entro il due mila due
Il costo del debito pubblico sul bilancio dello Stato e la pari a undici virgola quattro punti
Del PIL
Nel mille novecento novantanove siamo al sei virgola due per cento del PIL si è praticamente dimezzato e ancora molto più alto della metà dei Paesi europei ma è dimezzato rispetto al
Punto di partenza di questo processo il risanamento e avvenuto ed è e che sia avvenuto lo dimostra il fatto che concordemente stiamo discutendo su come utilizzare il cosiddetto bonus fiscale
Secondo si colloca questo convegno all'inizio del nuovo Quadro comunitario di sostegno che non sono di grande rilievo quantitativo ma è l'ultima occasione che avrà l'Italia perché con l'allargamento dell'Unione Europea
Non ovviamente l'Italia la tutti tutte le regioni italiane non dico le Marche dove ci troviamo a discutere ma persino la Calabria saranno al di fuori dei parametri che consentiranno gli aiuti di Stato e quindi questa è un'occasione da non perdere perché citato di risorse ingenti e di risorse che se si sta Ceci perdono se si usano male portano soltanto dei danni
Terzo
Abbiamo portato a compimento e questa forse è la cosa meno nota
Un processo di riforma che è andato in parallelo rispetto al processo di al risanamento della finanza pubblica che consente adesso di affrontare con strumenti e in modo nuovo
Il processo di
Investimenti di sviluppo io proprio perché questo è l'aspetto meno noto e perché l'aspetto che mi consente di più di ragionare sul futuro voglio su questo Brad più brevemente insistere
E anche come si vedrà nel corso dell'intervento non sempre in totale sintonia con qualcosa che ho sentito questa mattina
Quali sono i capitoli fondamentali di questo processo di innovazione
C'è un processo rilevantissimo di trasferimento di competenze dal centro alla periferia
Un processo naturalmente che è più facile scrivere nelle norme che non far penetrare sino in fondo nella testa di tre milioni e ottocento mila pubblici dipendenti
Per tacere degli amministratori di dirigenti evidente che un processo Complesso che sarà non semplicissimo da attuare e non solo per la resistenza del centro che vorrà naturalmente trattenere i suoi poteri
Ma anche per resistenza della periferia che come ho sentito dire stamattina talvolta si trovano sommersi da un diluvio di competenze
Rispetto alle quali non hanno pienamente la struttura e devono vi dotarci di questa struttura basta pensare alla partita complicata del federalismo fiscale della
Esigenza di Henry dotare
Di una compete di una struttura mirata al recepimento delle risorse
Il istituzioni che all'inizio degli anni settanta erano state private di questa possibilità
Questo è un processo comunque ormai credo che reversibile
è andato avanti un processo importante di federalismo fiscale
Al momento non non
Concludo conclusivo non concluso naturalmente ma non può sfuggire che al momento
In cui si è partiti poco meno del trenta per cento delle risorse in media nazionale erano risorse proprie degli enti locali e il settanta per cento erano trasferimenti dalla finanza nazionale e che adesso il rapporto è tendenzialmente rovesciato
E che sempre di più anche le risorse che arriveranno dal centro saranno senza vincoli per cui sarà piena la disponibilità di della dei poteri locali che le istituzioni locali nell'uso di queste risorse
Sono andati avanti processi che apparentemente non c'entrano nulla con la programmazione economica ma io ritengo invece che c'entrino assai quali la riforma e l'autonomia delle del ciclo dei cicli scolastici e l'autonomia della scuola che va radica sul territorio processi importanti per quanto riguarda la formazione le decisioni in materia di formazione
E dei giorni scorsi l'approvazione della legge di riforma dell'assistenza sociale
Che trasferisce in periferia una molteplicità di competenze e che anche qui naturalmente i lire appende anziane tende a spostare lascia delle politiche assistenziali dalle erogazioni monetarie ai servizi e naturalmente sono gli enti le strutture e le istituzioni locali in particolare i Comuni le Province i consorzi che dovranno a adeguarsi è e dotarsi di capacità di programmare in questo in questo campo
Ancora siccome ho detto che le questioni poi si fanno con i numeri
Importanti le riforme del bilancio dello Stato e con decreto legislativo dei primi mesi di quest'anno del bilancio delle regioni a partire dal mille duecentonovantanove il bilancio dello stato iscritto in una versione regionalizzata
Cioè non solo si è passati da alcune migliaia di capitoli a poco più di mille unità previsionale di base e probabilmente si potrà ancora a semplificare ci potrà andare ancora una struttura più accorpata di grandi voci dispensa ma quel che è più importante di ognuna di queste unità previsionali per quanto riguarda la parte investimenti ci può sapere a preventivo per una quota rilevante delle risorse
Se non al primo al secondo livello quanto di queste risorse andrà nelle Marche quanto andrà nel Lazio e quanto andrà in Lombardia o in Calabria
Col decreto legislativo pubblicato nei primi mesi di quest'anno la stessa struttura avranno d'ora in avanti i bilanci regionali cioè anche per il bilancio regionale si potrà richiedere di sapere quanto a preventivo non a consuntivo ove questa corruttivo si sapeva già quanto a preventivo potrà andare alla provincia di Ascoli Piceno e quanto alla provincia di Ancona
Questo consente di far camminare i processi decisionali in materia di investimenti di sviluppo economico su gambe concrete sul con risorse consente cioè alle ai poteri locali
Di ragionare
Avendo a disposizione
Una cassetta unica nella quale decidere naturalmente con processi di concertazione che sono non semplicissimi in quale direzione utilizzare per Risorse
E questo ha consentito sin dal mille novecentonovantanove al governo nazionale nella formulazione del DPEF per il Duemila due mila tre di presentare una tabella io cito spesso forse come il Vangelo ma è importante perché dobbiamo metterci la dietro le spalle un punto di partenza pagina centoventi del DPEF due mila due mila tre
C'è una tabella nella quale sono indicati per i prossimi sette anni non casualmente c'è scelta questo questo arco di tempo e l'arco di tempo dei fondi del Quadro comunitario di sostegno quali sono i flussi finanziari destinati agli investimenti
E sono prevedibili
Nella sua il prevedibilmente intermediati dalle pubbliche amministrazioni nazionali si tratta dei flussi del bilancio dello Stato ordinario si tratta dei fondi europei
Dei fondi del cofinanziamento che per la prima volta vengono sottratti dal bilancio ordinario dove prima erano sommersi
E di fatto veniva meno quindi una funzione sostitutiva per la prima volta i fondi del cofinanziamento solo distinti ed il vero sì effettivamente aggiuntivi
Rispetto ai fondi del bilancio ordinario è quarto filone le risorse straordinarie per le aree depresse
Il governo ha deciso poi un passo ulteriore con la delibera CIPE del quindici febbraio di quest'anno ha deciso che per quanto riguarda le risorse per le aree depresse ma questa questa voce vuol dire
Tre di questi quattro flussi vuol dire i fondi europei i fondi del cofinanziamento dei fondi per le aree depresse
La ripartizione tra le Regioni avverranno sulla base di scelte nazionali ma sulla base dei pesi delle regioni ci sono auto riconosciuti
Nel momento in cui si è sono contrattati i fondi europei per cui ogni regione essa da oggi al due mila sette di questi tre flussi di risorse è quanto prevedibilmente potrà utilizzare nel prossimi sette anni e questo conta se noi colleghiamo questo principio al ragionamento che ho fatto poc'anzi sulla possibilità di scrivere il bilancio regionale in una versione subito regionalizzata il ragionamento che gli ho fatto per le regioni Valle
Per le amministrazioni locali a livelli sub regionali
Questo meccanismo
Naturalmente implica già una risposta a un problema che è stato posto giustamente stamattina nella relazione di Como nella via via
Il federalismo si ferma a livello della regione
Possiamo noi sostituire al centralismo statale un'improbabile neo centralismo regionale io ho detto più volte il dottor Valenzana sentito dirlo tante volte che io ho una grandissima stima dei funzionari regionali
Ma ho la convinzione assoluta che esce Doni smontiamo il federalismo centrale per sostituirlo con un vero federalismo regionale facciamo soltanto dei danni
Con il ragioniere generale dello stato Andrea Monorchio una colonna
Continuità di rapporti di lavoro che durano da venticinque anni
Posso permettermi di dire che si potrà dire di Andrea Monorchio che un'intelligenza volta al male ma è difficile negare che sia un'intelligenza se non ci mettiamo dunque a sostituire delle intelligenze collettive quali sono la direzione generale
La Ragioneria dello Stato la direzione generale del Tesoro la direzione generale della finanza locale del ministero degli Interni alcune strutture del ministero degli esteri del ministero della difesa
E le soste e pensiamo di costruire in alternativa a queste improbabili strutture regionali
Beh facciamo soltanto uno spreco straordinario di risorse io credo che dobbiamo approfittare di questa occasione
Per davvero ridisegnare poteri e risorse che non ci siano alternative
All'attribuita alla Regione un compito di coordinamento e di indirizzo ma attribuire i poteri locali compiti di gestione riproduzione dirà le cose che sono state detto un po'questa latita da tutti
E che da ultimo sono state dette con una frattura
Tesi generale che io assolutamente condiviso al professor Prodi secondo la quale lei Province hanno una competenza non straordinaria legata al ciclo delle aree depresse ma ordinaria legata al lavoro col Comune che devono fare in materia di programmazioni di sviluppo e di promozione perché sono nel momento nel quale Meglio si aggrega un'aria vasta e troppo grande la Regione troppo piccola la dimensione culturale anche dei Comuni grandissimi forse per motivi geografici in Italia c'è un solo comune che può far da solo in Roma perché sufficientemente isolato sul suo territorio per poter fare passò tutti gli altri Comuni persino i più grandi Napoli Milano Torino sono talmente intrecciate i coloni e i loro hinterland che parlare di un federalismo a base culturale e per usare un'espressione parlamentare un'ipotesi un po'stravagante
Io credo che non ci siano alternative allora la scelta del decentramento via regioni e non ci sono alternative però alla affermazione quasi costituzionale di un divieto alle prigioni di gestire e di un trasferimento delle gestioni alle istituzioni dimensione su regionale
Questa questione io lo dico non per prendere l'applauso dei perché Giovanni ho fatto tanti mestieri non non voglio prendermi la però io ne ne sono profondamente convinto essendo un regionalista non pentito
Ma avendo altresì la consapevolezza che non ci che ognuno ogni livello istituzionale deve fare la propria parte il proprio mestiere
E per questo nella delibera quadro del ventuno marzo del novantasette in materia di programmazione negoziata ci sta scritto dell'intensa e lo strumento ordinario del rapporto tra Stato e Regione anzi fra governo e giunta di ciascuna regione perché come giustamente si sottolinea oggi la Regione è lo stato e un pezzo dello Stato
Tra il Governo è giunta di ciascuna regione nella prospettiva di si dice in quella premessa dei del novantasette non del due mila rotti
Del novantasette nella prospettiva di una moderna riforma federalista dello Stato questa è la prospettiva e in questa prospettiva che dobbiamo collocare intese
Sono stati ormai quasi tutte sottoscritte si è partiti io credo col piede giusto non si è pensato al piano universale si è pensato al piano delle cose possibili ma la tendenza deve essere quella di unità socializzare le intese
Tanto più questo vale quanto più saranno eliminati i trasferimenti vincolati e saranno invece a effettuati trasferimenti generali in cui il compito dell'intesa non sarà di collocare risorse Bakri comico dell'intesa sarà quello di far colloquiare collaborare amministrazione di livelli diversi centrali e periferici
E poi attribuire a questa collaborazione le risorse adeguati a realizzare i piani che ci saranno così determinato
L'intesa è lo strumento generale ma dentro l'intesa ci stanno altri strumenti di dimensione il sub regionale io credo che il positivo
Del lavoro che è stato compiuto in questi anni di formazione dal basso di strumenti e di aggregazioni per lo sviluppo economico sia proprio questo e senza senza imposizioni centrali autonomamente le istituzioni locali hanno provato momenti di aggregazione Castle superavano la polverizzazione amministrativa dei comuni e ci sei si è creato in Italia un reticolo
Di poteri locali
E a
Oggi si è posto un obiettivo che è l'obiettivo di concentrare in quella determinata area un certo pacchetto di investimenti
Ma proprio per concentrare simile a pacchetto di Investimenti ha bisogno di dare un'altra sede risposte di dotare quell'area di strutture di infrastrutture adeguate infrastrutture materiali e immateriali di creare una rete di servizi per esempio di pubblico trasporto o di servizi sociali che siano adeguati di parare la rete formativa
Alla esigenze di quel territorio
Scompare come si è detto in relazione al fatto che ci sono pure a Cervia automatismi a questo livello l'esigenza di concertazione no io non credo che scompaia perché si si decide
In una determinata area evocata poniamo all'agroalimentare è del tutto evidente che la concertazione
Comprende gli imprenditori di quel settore che sono interessati a svilupparsi comprende le istituzioni locali che sono interessate adottare
Quell'aria delle strutture che servono per l'agroalimentare ma sarebbero diverse c'è l'aria forse vocata al meccanico o a non so quale altro settore produttivo
Serve la concertazione per dotare quell'area della struttura di servizi sociali tende vocata a quel sistema di sviluppo
Quindi io credo che la concertazione non viene meno perché le forme di agevolazione diventano sempre più automatiche la concertazione anzi più ampia aumenta l'automatismo vorrei dire più deve essere a monte capace di predisporre lei e condizioni perché quell'automatismo non porti a uno sperpero di risorse nella logica che un po'poc'anzi ci diceva il dottorato allorché le risorse non possono essere date perché ci sono devono essere date avendo come infine un obiettivo di utilizzazione economica funzionale in questo quadro io non sono d'accordo con alcune delle critiche che sono state fatte questa mattina
Alla struttura attuale del patto territoriale
Ha detto giustamente Paolo Leon
Cento miliardi solo una dimensione illogica perché cento miliardi a Napoli e cento miliardi in un territorio molto più piccola è del tutto evidente che questa è una dimensione del tutto irragionevole
Ma è una l'unica dimensione ragionevole possibile cessi deve decidere al centro
Cosa diversa e se invece si può decidere in periferia
C'è fatto un processo di regionalizzazione delle risorse come dice il tema generale della discussione di questo pomeriggio cioè fatto un processo di regionalizzazione io sono nelle condizioni di decidere sul territorio che in una determinata area cinquanta miliardi sono più che sufficienti in un'area più vasta dea diversi problemi imprenditoriali io devo utilizzare non cinquanta e anche cento ma duecento perfino trecento a livello nazionale io non sono in grado di valutare se Trapani nord ha bisogno di cinquanta miliardi e Trapani sud ha bisogno di duecento a livello siciliano io sono in grado di sapere quale la dimensione ottimale del programma e del territorio sul quale quel programma ma è inserirci per cui una questione che era ineludibile col patto deciso al centro e superata e superabile cioè il patto viene regionalizzato
Ancora si è detto e avendolo detto in tempi non sospetti quando abbiamo cominciato a parlare di patti territoriali posso ripeterlo oggi il patto deve tendenzialmente diventare l'armatura del territorio
Non è mestiere del patto del sindaco del presidente della provincia decidere se un investimento è giusto o sbagliato tecnologicamente finanziariamente quello il mestiere gli altri e sono professionalizzati per questo che sono di intermediari finanziari
E perché allora il patto territoriale a un rapporto settanta trenta settanta di investimenti e trenta di infrastrutture se è vero che invece che il pacco potrebbe utilmente essere più mirato a creare le condizioni materiali e immateriali dell'insediamento anche questo
Deriva dal fatto che nel momento in cui si partiva l'idea era quella di evitare il patto fosse per porre su una strada che nel Mezzogiorno era stata già da non solamente sperimentata
La strada delle infrastrutture figlia sua spesso delle delle strade che iniziavano non si sa dove finivano non si sa dove perché l'investimento era funzionale soltanto a fare quella determinata opera pubblica manodopera generica in edilizia
Oggi siamo nelle condizioni perché c'è più consapevolezza di superare anche questo vincolo e tendenzialmente di utilizzare per la selezione di Investimenti procedure diverso
Si è detto questa mattina
Bisogna utilizzare procedure diverse anche perché e anche questo è l'esperienza di questi anni
Sempre di più quelli quei soggetti professionalizzati che sono stati incaricati di fare l'istruttoria non pagando nessun dazio
Concludevano positivamente ogni tipo di istruttoria è del tutto evidente che se io sono un imprenditore e mi presento alla banca e la banca sarà che semita giudizio positivo per questo giudizio positivo avrà una certa cifra
E se mi dà un giudizio negativo per questo giudizio negativo avrà una cifra pari a quella precedente diviso due diviso preclusi via beh una forte tentazione a dare il giudizio positivo c'è anche perché ripeto non si paga nessun dazio cosa diverso è se si dicesse
E l'istituto di credito che dà parere positivo c'è si è con ciò spesso impegnato a finanziare quell'imprenditore per la quota che quell'imprenditore nel suo programma previsto essere utili essere del desumibile da credito bancario
In questo caso imprenditore fa esattamente la banca farebbe esattamente quel mestiere di cui qui questa mattina parlava il professor Rossi cioè farebbe il suo mestiere di imprenditore che rischia di suo
E fa un servizio all'amministrazione ma rischia anche di suo io credo e la quattrocentottantotto per come è stata sviluppata in questi anni forse ormai nelle condizioni di svolgere questo ruolo
E insieme la quattrocentottantotto per come è stata sviluppata in questi anni fosse nelle condizioni di aderire meglio alle pieghe di un territorio
Lo strumento del bando mirato per territorio percettore era uno strumento che consentiva di aderire meglio alle esigenze di finanziamento dello sviluppo
Sia dove si vide che c'ero del tutto convinto che nell'immediato il credito di imposta in automatico dello strumento e può sostituire soppiantare la quattrocentottantotto direi una cosa non corrispondente al mio pensiero
Io penso che uno dei punti di forza importanti della quattrocentottantotto per come si era sviluppata era il fatto che la quattrocentottantotto poteva consentire pienamente
Quel sistema di sinergie con le risorse destinate agli investimenti che sono state regionalizzate
Utilizzare cioè la quattrocentottantotto e le risorse regionalizzate per disegni comuni calati sul territorio in cui si potesse insieme avere dei vincoli
Da parte delle pubbliche amministrazioni perché anche le pubbliche amministrazioni devono cominciare a pagare qualche Dazzi o nel senso che se io sono un imprenditore che si è impegnato a venire una certa area perché in quella reticente inviati a fare le strade a fare una struttura di servizi a fare il depuratore e poi mi trovo
Senza averlo è evidente che qualcuno deve rispondere di questa diseconomia
Ma vorrei dire di più se io sono un imprenditore che si è impegnato a venire una cert'aria perché so che a fianco a me un altro imprenditore si è impegnato a venire e a sviluppare un impianto che sinergico con il miglio
Se qualcuno di questi due salta evidente che il Complesso del programma salta
E allora io credo che noi dobbiamo sviluppare la logica del patto del contratto sempre di più come un patto è un contratto in cui ci sono degli impegni dei vincoli e delle sanzioni questa io credo fosse lo sviluppo naturale
Della progressi allo sviluppo naturale della programmazione negoziata
Nella quale il meccanismo di gara della quattrocentottantotto tra l'altro consente una concentrazione territoriale nelle aree più deboli e quindi consente un pieno sviluppo alla programmazione
Nazionale regionale
è insieme consente anche una progressiva diminuzione del tasso di agevolazione più aumentano le imprese che vogliono e concorrono per intervenire in un certo territorio parliamo della Calabria che oggi e riconosciuto in sede europea essere la regione con le migliori condizioni di appetibilità per gli investimenti più gli investimenti pubblici correggono le condizioni infrastrutturali e sociali di diseconomia più gli imprenditori sono ad invogliati ad andare in Calabria
Più si abbassano rispetto al tempo massimo consentito dalle convenzioni due i livelli massimi di agevolazione io credo che questa sia la prospettiva sulla quale bisogna camminare per
Rendere pienamente operativo quel sistema di decentramento possibile di federalismo possibile a Costituzione vigente per il quale si è operato Easy operato in questi anni naturalmente finisco chiedo scusa per l'aveva fatta molto lunga
Troppo che un sistema di questo genere richiede il trasferimento a livelli regionali e la concertazione che finora ha funzionato prevalentemente al centro è del tutto evidente e se la gran parte delle risorse il settanta per cento delle risorse per lo sviluppo produttivo e gli investimenti Charlot decentrati in periferia discutere concertare al centro è del tutto inutile
è importantissimo provare lei i modi di concertare in periferia secondo occorre definire modi precisi per fare le verifiche non solo per ricchi ripartire con progetti nuovi ma anche per correggere e dico questo in relazione all'ultimo strumento che è stato messo in piedi in questi anni che a un
Un sicuro rilievo persino preoccupante la legge centoquarantaquattro del novantanove prevede che quando è stata fatta un'intesa istituzionale di programma alle risorse destinati a un intervento se quell'intervento non parte possono essere utilizzate per un altro intervento dice la legge dello stesso settore o anche di settori viverci
Voi comprendete che questa norma
Comporta una enorme mobilità delle risorse di bilancio e richiede perciò una grande trasparenza
Nelle decisioni per modificare le originarie destinazioni occorre una trasparenza di decisioni nel modificare e occorre quindi una grande trasparenza nel match dei meccanismi di controllo per verificare che sia efficiente la la locazione nuova delle risorse visto che ci sfugge al precedente
Vincolo di legge e viene grazie a questa norma by fascia
Devo dire che sono Contento che tocchi a me di ringraziare il professor Macciotta per il suo intervento abbiamo avuto modo di apprezzare professore la sua attività
E il suo impegno anche in altre negatività che lei ha svolto anche recentemente pensiamo le siamo grati di averci voluto consentirgli ascoltarla oggi nella sua nel suo intervento decisamente di qualità e di grande contributo per il nostro lavoro
Tra qualche minuto sarà qui anche il ministro Agazio Loiero che ringraziare ma ovviamente quando arriverà e adesso diamo la parola al professor Antonio Ranieri rivista di Camerino che ha svolto nel corso de la sua attività molti studi e molte pubblicazioni sullo sviluppo locale
Allora oggi abbiamo parlato molto di di programmazione negoziata e di patti territoriali io vorrei concentrare il mio intervento diciamo così sull'esperienza della programmazione dei fondi strutturali e del ruolo che la concertazione il partenariato hanno avuto in questi ultimi due anni in tutta questa fase
Legata al nuovo ciclo di programmazione io io non sono un politico non sono un amministratore quindi sono un ricercatore un economista però ho avuto modo di osservare da vicino diciamo con lo svolgimento di questo processo sia dal punto di vista delle amministrazioni centrali sia dal punto di vista dell'amministrazioni regionali e locali in particolare
Oggi vorrei dare qualche elemento emerso da diciamo così da più che un'indagine una ricognizione che abbiamo fatto
Nel corso del nei mesi caldi della programmazione dei fondi strutturali con particolare riferimento all'Obiettivo uno quindi soprattutto nelle regioni meridionali ma credo che molti degli elementi emersi
Riguardi possano riguardare anche altre realtà altre realtà provinciali
Nell'ambito di questa
Ricognizione sostanzialmente abbiamo così parlato con un centinaio di attori locali degli dello sviluppo cioè quell'insieme di figure intermedie della cosiddetta società di mezzo quella nuova classe dirigente che dovrebbe essere come dire l'energia fondamentale no dalla quale le realtà provinciali dovrebbero trarre la propria forza per diciamo così di far progredire il proprio ruolo come oggi più volte è stato ribadito nell'ambito della programmazione economica
Devo dire un'osservazione banale prima di tutto è stato impressionante constatare direttamente come il giudizio negativo sulla vecchia sul vecchio ciclo di programmazione cioè quello appena concluso
Che ovviamente era un giudizio negativo atteso diciamo però comunque è stato impressionante per per ampiezza e per criticità delle valutazioni che sono state espresse è stato pressante constatarlo così direttamente vedere come fosse un giudizio unanime tenete conto che parliamo di un centinaio di soggetti tra imprenditori sindacalisti espressione di associazioni di vario tipo ambientaliste culturali soggetti economici amministratori locali ovviamente comunali provinciali quindi si tratta di una platea che peraltro in quei mesi era impegnata ricorderete dopo il seminario di Catania era impegnata a nella predisposizione dei nuovi piani operativi regionali ricorderete easy due il doppio sistema di tavoli di concertazione a cui un po'tutti in qualche modo siete stati chiamati a partecipare ecco noi questo questa in questa osservazione abbiamo fatto nel corso di questi mesi scattando diciamo così una serie di istantanee no nel corso dei senesi che poi si sono conclusi con con le state con la presentazione delle bozze di piani operativi regionali
Ecco questo giudizio negativo era diciamo è stato
Deciso soprattutto rispetto al fatto che l'esperienza appena che si andava concludendo non aveva portato a soluzione nessuno dei nodi strutturali
Adesso ci riferiamo soprattutto alle aree del Mezzogiorno quindi dei gravi nodi strutturali che come sapete caratterizzano le economie molte delle realtà provinciali che sono presenti nelle economie regionali
Gli unici aspetti positivi sono considerati sono stati di tipo o transitorio oppure legati a specifiche misure molto particolari che in qualche caso diciamo hanno dato risultati magari anche di eccellenza nel complesso giudizio molto negativo
Le motivazioni di di cui principali della negatività dei risultati negativi di questa esperienza
Ecco a può essere interessante vedere come la prima principale motivazione è legata innanzitutto alla mancanza di capacità di programmazione oggi l'abbiamo detto professor Leo stamattina
Come dire se vogliamo vi ha fatto un'esortazione forse gli ha fatto anche una critica più che un'esortazione
Rispetto diciamo così all'attenzione che proprio le Province dovrebbero porre all'aspetto della programmazione economica però ci veniamo in conclusione a lato un tema che è stato più volte come dire sottolineato un altro di questa giornata
Naturalmente gli altri tipi di problemi sono legati all'efficienza della macchina della macchina amministrativa come prevedibile sia endogena dal punto di vista delle sezioni regionali sia con riferimento alle mise civile nazionali centrali ma più in generale ha dei meccanismi che forse come dire derivano anche da ancora dall'Italia ancora superiori diciamo di questo processo di programmazione e che tutti conosciamo
Sono stati evidenziati anche dalla parolaccia cioè la complessità la farraginosità spesso delle procedure con cui tutti avete a che fare probabilmente è ovviamente l'altro aspetto che è stato sul quale adesso ci fermeremo
è stato ovviamente quello dei di un processo di tipo parte da viale di un processo di concentrazione che ha presentato molti limiti con un giudizio appunto di scarso coinvolgimento non solo scarso coinvolgimento ma sensazione da parte di molti soggetti di essere oggetto di discriminazione nell'ambito del processo di concentrazione
Sviluppato e più in generale come sapete nel vecchio ciclo di programmazione in realtà l'elemento concertativo sostanzialmente non era presente se non nella forma istituzionalizzata è piuttosto rigida
Costituita dai comitati di sorveglianza
Allora tutto ciò no di fronte a questo quadro molto negativo rispetto al passato era in corso il processo di concertazione abbiamo cercato di capire se la sensazione a caldo fosse quella di un cambiamento
La sensazione diciamo da questo punto di vista molto superficiale effettivamente è stata positiva teniamo conto che la stessa Commissione europea e l'Unione europea ha impostato il nuovo ciclo di programmazione sottolineando molto di più
Diciamo il principio del partenariato attribuendogli più ruolo modificando anche il ruolo e la composizione del quelle comitati di sorveglianza quindi è una cosa che nasce da lontano
Le amministrazioni centrali bisogna darne atto hanno avviato il processo di programmazione ricorderà appunto con un doppio sistema di tavoli di concertazione che bene o male ha rappresentato un impulso
A livello regionale e locale direi che in parte si sono raccolti i frutti
Di quell'esperienza degli ultimi anni di programmazione negoziata che seppure ancora magari non avevano dato
Grandi risultati sul piano pratico ma sicuramente hanno dato risultati sul piano diciamo così culturale no della capacità di avviare e gestire processi di concertazione naturalmente non da per tutto
è stato il fenomeno è stato simile
Ma sempre con riferimento al nuovo ciclo forti ovviamente sono state le critiche io ne riassumo qui qualcun altro al solo scopo di risottolineare appunto l'esigenza a cui facevo riferimento inizialmente e cioè ovviamente intanto le maggiori critiche hanno riguardato la gestione del processo e cioè sostanzialmente il rischio di carattere rituale di for solo mera formalità del processo di concentrazione in molte realtà ripeto che ci riferiamo soprattutto regioni meridionali
La sensazione di avere al tavolo soggetti con diverso peso contrattuale quindi la sensazione anche dell'esistenza di tavoli paralleli
In molti casi denunciati cento stanza di un diverso peso dei vari soggetti tendevano assume nell'ambito del processo di concertazione
E anche molte critiche gestionali riguardavano impostazione metodologica in questo effettivamente dire che sia a livello comunitario sia a livello di amministrazioni centrali nonostante le buone intenzioni
Molti gli input di impostazione poco metodologica del processo di concertazione ma non solo bisogna dire che sono sempre arrivati da sono sempre rivali con molto molto ritardo generalmente quando ormai diciamo i le attività che dovevano essere svolte
Erano già portata a compimento ancora oggi per esempio per quanto riguarda i programmi i progetti integrati territoriali poi chiamati progetti integrati e poi forse di nove oggetti integrati territoriali ancora oggi come sapete tutti voi
Non c'è una chiarezza diciamo sulle caratteristiche soprattutto delle procedure dei contenuti dei piani editoriali ci sono visioni molto diverse
Naturalmente si mutuata esperienza della programmazione negoziata da questo punto di vista tra molti dubbi ancora permangono sulle loro caratteristiche così come sotto altri aspetti che adesso non sarò sottolineare un altro gruppo diciamo di critiche riguarda più che di critiche proprio del rapporto delicato che è emerso da questa indagine esistenze tra concorrenza diciamo così il principio della concorrenza e concertazione
Svolto comunque si è ritirato dalle partecipazioni statali è cambiato il alle sue forme di intervento per lo sviluppo nei servizi pubblici a progressivamente la tendenza è verso la fuoriuscita però ecco noi qui ci troviamo di fronte a un mercato molto particolare no inserire un un concetto di concorrenza in un mercato particolarissimo quello delle risorse pubbliche evidentemente crea delle contraddizioni soprattutto in connessione allo svilupparsi di un processo di concertazione cioè noi abbiamo avuto ovviamente nell'ambito delle dei vari tavoli di concertazione abbia avuto difficoltà intanto perché c'è un meccanismo di competitività tra le diverse regioni no che il doppio sistema della premialità
Comunitario regionale tende a comportare e poi all'interno dei tavoli di concertazione c'è anche lui un problema di competitività tra i soggetti spesso che partecipano il tutto unito a un a un problema diciamo che produce poi un effetto più generale
Che nella scorso pro processo di programmazione ha portato anche conseguenze negative molti casi e cioè quello di una fortissima sottolineatura delle necessità di efficienza che si traduce in un'efficienza finanziaria e quindi in una in corsa a spendere soldi il più possibile che ovviamente diciamo a tutte le giustificazioni stamattina Rossi sottolineava
La possibilità di utilizzare il meccanismo del credito d'imposta come meccanismo per spendere velocemente no le risorse in modo da non perdere in modo da da acquisire premialità certamente diciamo così la tutto il ragionamento fatto anche da Macciotta che non non sul quale non tornerò sottolinea anche come è necessario comunque che gli interventi vengano pensati in un ottica integrata che vengano finalizzati abiti di sviluppo che vengono inquadrati in una logica complessiva
Perché effettivamente poi possono produrre
Dei risultati da tutto ciò da queste incertezze dalle contraddizioni esistenti tra paura da un lato dei vari soggetti di essere fatti fuori dai momenti decisionali ma nello stesso tempo anche paura consapevolezza del pericolo che è un meccanismo di veti incrociati potesse paralizzare il processo decise decisionale di tipo concertativo
Un bisogno enorme di sussidiarietà ma nello stesso tempo la domanda ma le Regioni saranno capaci poi di gestire queste risorse di far funzionare la macchina tutto questo insieme di problematiche io direi che sottolinea un punto che ripeto è stato più volte sottolineato e che è quello di un forte bisogno di programmazione cioè complessivamente c'è una forte consapevolezza del fatto che accanto alla sussidiarietà accanto al partenariato accanto alla compartecipazione di tutti i soggetti ci vuole anche un ruolo forte un ruolo di arbitro cioè di colui che fissa le regole del gioco ai tavoli ci vuole un ruolo quindi capace di orientare anche diciamo così dei le scelte puntuali che vengano fatte
Sostanzialmente quindi la possibilità anche di disporre di un disegno programmatico generale all'interno del quale andare a definire le scelte anche progettuali
E le province in tutto ciò no
Adesso indipendentemente dal merito parlo del processo di programmazione dei fondi strutturali le Province che come ricordato no hanno questa dimensione
Sostanzialmente ideale non corrispondente ma ideale no con abbiamo detto con le politiche di sviluppo locale per ragioni politiche la vicinanza e la capacità la sensibilità che a livello provinciale sia delle esigenze delle volontà dei dei soggetti locali degli attori locali dello sviluppo che rappresentano questa nuova classe dirigente su cui vogliamo puntare e dello tecnicamente perché c'è una certa coincidenza che sistemi locali del lavoro che è un buon livello Valoti se tecnico per fare programmazione economica dal punto di vista territoriale
Nel senso che gli economisti in questo periodo in questi anni hanno imparato a dare importanza agli aspetti territoriali a vedere territorio non più come un vincolo come l'oggetto su cui collocare collettività
Ma come una risorsa da cui trarre no anche indirizzi indicazioni per il il tipo di sviluppo
E risorse spinta per un'accelerazione dello sviluppo a livello locale dall'altro
Diciamo così anche gli urbanisti hanno come hanno imparato a considerare il mercato
Diciamo così a considerare il mercato nel senso che il mercato spesso può essere visto come una forza negativa ma è una forza è una se vogliamo una forza della natura che a volte diciamo produce anche danni ma bisogna anche dal punto di vista della programmazione territoriale imparare a conoscerla proprio per poterla governare
E allora diciamo
Tornando al punto diciamo del ruolo delle Province ecco le province hanno imparato diciamo così a in parte diciamo non tutte ma in massima parte a come dire esercitarsi nel governo del territorio anche nel governo dei servizi locali
Ma ancora estremamente limitata e la propria capacità di governo diciamo così dei processi di sviluppo locale la programmazione e l'abbiamo detto sostanzialmente non si fa tutta la parte della centoquarantadue che riguarda la via la programmazione economica
Non viene sostanzialmente considerata tanto meno le condizioni tra la programmazione economica e la programmazione territoriale
Un un da tutto ciò diciamo un ultimo riferimento di tipo teoria pletorico diciamo così vorrei fare alla al ai meccanismi di globalizzazione nel quale siamo inseriti se ne parla tanto
Ormai probabilmente anche ci sono parole sempre nuove probabilmente ormai conoscete tutti
Questa parola che il localismo no che dovrebbe rappresentare questa sorta di globalizzazione dal basso e che ci vuole dire in sostanza che i processi di internazionalizzazione che ci sono sempre stati non sono non evita oggi anche per ragioni di tipo tecnologico legata le nuove tecnologie dell'informazione della comunicazione assumono forme diverse e non marginalizzare no il diciamo così il livello locale anzi livello locale può avere un suo nuovo protagonismo allora da tutto ciò
Questo è quello che fondamentalmente volevo sottolineare emerge una domanda di politica
Una domanda di politica che da un lato diciamo così la la voglia la volontà di protagonismo da parte dei soggetti locali che va trasformata in energia positiva a livello locale come forza creatrice no
Dall'altro però c'è anche un fortissimo bisogno di regole un fortissimo bisogno di capacità di orientamento e quindi di programmazione che il compito evidentemente di più di riguarda grazie
La parola dentro il professor Piergiorgio Bellagamba direttore del dipartimento di proteggono inventare della facoltà di Architettura dell'Università di Ascoli Piceno e se posso intento che il professore aggiunge
Il luogo dal quale parlare devo dire che sono contento di poter contribuire come quelle poche volte che si è parlato d'ambiente nel corso della mattinata e mi auguro che il professore contribuisca a colmare il vuoto
Sì io vi pregherei di considerare questo mio intervento di tre quattro minuti come una parentesi forse un po'leggera rispetto ai discorsi che ho sentito fare oggi pomeriggio e sui quali non non voglio entrare io vorrei fare qualche osservazione
Dal punto di osservazione di uno dei docenti di questa nuova Facoltà di Architettura che appena otto anni di vita e che è stata Ascoli inserita da Ascoli Piceno fa parte della periodicamente
E con questa direi che il territorio come risorsa e il centro delle attività della facoltà di Architettura che ha avuto una pretesa forse per la sua giovinezza per la sua piccolezza di fare un'operazione particolarmente delicata di affrontare con le strutture della ricerca proprio del dipartimento affrontare i problemi con una integrazione dei saperi la nostra facoltà a un unico dipartimento che mette insieme le diverse discipline
Che afferiscono alla facoltà di Architettura proprio con la con la volontà di affrontare unitariamente i problemi e dare un contributo alle amministrazioni locali ai soggetti locali nella direzione di superare quel carattere che sappiamo essere molto molto negativo di frantumazione
Delle delle decisioni di frantumazione delle dei dei saperi all'interno anche del della gestione normale del territorio
Una seconda osservazione direi che i principi che sono stati alla base di tutti i discorsi che ho sentito questa mattina anche nel pomeriggio che sono i principi della della sussidiarietà della sostenibilità ambientale territoriale sono molto dentro alle nostre attività di ricerca e di formazione la nostra attività di progettisti
Sul territorio sull'ambiente ci porta a considerare lei i soggetti locali le Autonomie locali come risorse al di là di tutte le le difficoltà ad intendersi sui problemi io ritengo veramente che questa sia un modo di di integrare anche il tema non è soltanto il territorio come sistema di Bellini
Ma anche la struttura che governa il nostro territorio che una che è una risorsa non non è non è è una risorsa all'interno del del sistema di decisioni che vanno che vanno prese ecco in questa convinzione siamo abbastanza
Supportati da un modo particolare con cui in questa regione si è sì mostrata attenzione ai sistemi locali alle condizioni di diversità di differenza di specificità dei dei contesti
E ed è avvenuto nella nella logica di questa regione che le specificità delle condizioni territoriali sono diventati componenti essenziali del modello di sviluppo cioè e diffusa la convinzione anche qui ripeto al di là delle poi degli esiti che si riescono Haute nere che lo sviluppo
è
Qualità del territorio e dell'ambiente non può essere dissociato da una condizione di qualità del territorio dell'ambiente
Ultima osservazione qual è la risposta che come università cerchiamo di dare a questa a questa situazione la risposta per quanto riguarda le nostre competenze proprie
Nel campo della ricerca e quello di metterci di considerarsi considerarci alla stregua di una dei tanti soggetti locali e metterci a disposizione delle Autonomie locali degli enti locali di tutti gli organismi in modo tale da fornire un supporto alle attività di ricerca che che si debbono fare non facendo operazioni che esaurito Renault gli enti stessi dai loro compiti ma mettendosi a fianco a loro in una logica anche qui di dico elaborazione
Che è quella che stiamo facendo e che da dei frutti annui oltre che ai nostri interlocutori
Sul piano della formazione stiamo
Stiamo cercando di mettere a punto ed è questo che è avvenuto con uno spunto che è venuta proprio dalla stessa Provincia
Un un modo di attuare la riforma della formazione la riforma universitaria accennava prima il dottor Macciotta
In realtà anche nel campo come il nostro è avvenuta una stabilendo una rivoluzione cioè sta avvenendo un meccanismo per cui si è si ritiene che la formazione di uno studente debba essere assegnata alla scuola ma anche alla realtà e allora l'operazione che stiamo facendo con la Provincia e con molti altri enti locali e quello di provare a mettere a punto dei modi per cui dico io l'università scenda dal Colle noi stiamo su questo colle dell'Annunziata e stiamo molto bene perché è un posto bellissimo è un posto dove si lavora molto bene ma sia riteniamo che sia necessario andare a preparare ai a far fare agli studenti delle esperienze di lavoro anche durante l'iter formativo come la riforma universitaria vuole che quindi possono funzionare possono essere portati in conto come crediti formativi
All'interno delle strutture degli enti locali ecco credo che in questo modo interpretiamo a modo nostro quindi dal lato della formazione della ricerca queste esigenze di di con elaborazione copianificazione di di di sussidiarietà di cui di cui parliamo grazie grazie a lei professore
Che adesso il professor al professor Gianluca Gregori presidente del diploma di laurea in economia amministratore dell'impresa Federico prego
Giudice non
Bene
Grazie per l'invito vita metà sarà contenuto come richiesto in dieci minuti del titolo dell'intervento e questo il ruolo della provincia dello sviluppo di una strategia di marketing territoriale
Quindi parleremo battei territoriale cercheremo di capire che cosa può fare la Provincia operativamente penalizzazione di questa strategia per favorire il ricorso a questa strategia
Tale tematica si inserisce nell'ambito di un dibattito piuttosto ampio Ca'coinvolto come abbiamo visto lei in maniera sequenziale negli ultimi interventi diverse tipologie gli studiosi e gli operatori sociologi storici aggiornati economisti
Studiosi di Matera aziendalistica e studiosi di marketing architetti
Questo perché perché la necessità di sviluppare dei sistemi territoriali locali e divenuta particolarmente rilevante
In tal senso si pone questo intervento che articolato in tre punti sostanziali che sono strettamente interconnessi fra loro
Un primo punto molto noto attualmente negli studi di management che è il tema della super Competition o dell'Iper competizione tra le diverse aree
Un secondo punto sull'applicazione del marketing territoriale è un termine oggi particolarmente utilizzato ma direi in molti casi abusato cioè non risponda a quelle che sono le effettive necessità di questa di questa disciplina di questo approccio
E infine un terzo punto su quelli che sono i possibili interventi della della Provincia cioè cosa è possibile fare
Relativamente a questa iper competizione
L'affermazione che mi sembra di condividere in maniera ampia e che non ci sono più rendite di posizione
Cioè se un tempo il fatto di essere una certa località tranne alcune eccezioni ovviamente dava una sicurezza di posizione di rendita oggi questa situazione non è più vera
I motivi circolazione di formazione di idee new economy possibilità di sapere di avere informazioni in maniera continuativa possibilità di confrontare il prezzo quello che tecnicamente chiamiamo
A simmetria asimmetrie informative la di economie le esalta
Da questo punto di vista quindi le risorse devono essere acquisite e quindi le singole aree devono realizzare un approccio attivo nei confronti del mercato
Nasce anche una competizione se vogliamo tra le diverse province che definirei sana
Da diversi studi che ho condotto che abbiamo condotto si può verificare come nelle province sia incrementato il numero di competenze volte a interfacciarsi con il mercato comunitario volto a realizzare progetti c'è bisogno di queste competenze
Questo perché perché eravamo perdenti in una logica comunitaria quindi altre aree europee
Riuscivano ad acquisire maggiori risorse delle nostre ed è quindi che lo sviluppo di una competizione sana non può altro che far bene alle nostre in tal senso si pone un Progetto di marketing territoriale
Entriamo allora nel secondo punto per cercare di comprendere che cos'è il marketing territoriale
Come dicevo siamo di fronte a un abbraccio piuttosto multidisciplinare cioè diversi sono gli studiosi di varie discipline che si stanno interessando a questo tema nascono moltissimi convegni e questo ha portato a una certa confusione anche dal punto di vista metodologico e concettuale
Tanto che c'abbiamo di fronte a definizioni di siti marketing di ma anche di urbano di materie locali ma anche in dare a di marketing degli Investimenti e piene di marketing territoriale
Prego il dovere di ospitalità pronto il ministro Loiero vogliamo ringraziarlo per
Referenti prego
Diceva allora che ci troviamo di fronte a diverse tipologie di definizione di marketing del territorio
Ma l'aspetto sul quale c'è una certa concordanza da parte dei vari studiosi è che il marker territorio va intesa come materie di sistema o ancora come un gioco in marketing
Se andiamo a vedere i Progetti dei vari enti delle varie province molto spesso l'attenzione rivolta a due categorie di soggetti cioè i turisti da un lato quando il materiale diventa un mancamento rispetto e gli operatori potenziali cioè quelli che si vogliono attrarre
Quando il marketing territoriale diretto martedì di attrazione degli investimenti
Ecco in realtà in questa logica si commettono degli errori perché dobbiamo sembra riflettere sul fatto che è un marchio in territorio alle non può non tenere anche in considerazione quelle che sono le esigenze sia degli operatori attuali sia dei residenti interne di qualità della vita e sì anche delle istituzioni che sono presenti nel territorio
Ultimo aspetto allora
Quali interventi è possibile che una provincia realizzi intermedi una strategia di Mattei per l'Italia
Beh è un primo intervento molto consistente quello di coordinamento assistiamo sempre più ad organizzazione di eventi a politiche di comunicazione a strategie di marketing realizzata a livello localistico zonale comunale
Con il grosso rischio però che si realizza un efficace un'inefficace azione non coordinata non integrata tra le diverse componenti e chi si occupa di ma che ne sa molto bene
E se manca un coordinamento tra i diversi strumenti di marketing tutta la strategia Poli sultano inefficace
Cito in tal senso un esempio caratterizzato la Provincia di Ascoli mediante Gruppo di Azione Locale
è stato sviluppato un progetto di franchisee rurale applicato al territorio di estrema originalità
In cui diversi operatori sesta aziende artigianali aziende commerciali aziende agrituristiche aziende agricole
Sono stare collegati fra loro anche se appartenenti a comuni riversa questo perché si è compreso che se non si ragiona su un marchio comune sull'identità su una caratteristica ben precisa del territorio diventa molto difficile realizzare una strategia e il passaggio di questo l'obiettivo è quello di consentire un sistema di relazione con i clienti che non sia più unidirezionale o bidirezionale già fra l'impresa artigiana il cliente ma che metta reca netto a quelli che sono i clienti creando cioè un insieme di collegamenti fra questi in maniera circolare
Un altro intervento che mi sembra interessante
E che potrebbe essere richiesto oltre questo di coordinamento e polo di sviluppo di una metodologia molto spesso nascono progetti si sviluppano progetti a livello comunale a livello locale
Non assistiti da un'analisi economica cioè non abbiamo un sistema di programmazione in termini economici che ne assicuri la fattibilità ed anche lo sviluppo di sistemi di pianificazione e controllo cioè a consuntivo nella fase di realizzazione ci consenta di verificare i risultati che sono stati raggiunti gli scostamenti rispetto agli obiettivi credo che anche in tal senso unitamente a papà di natura metodologica dalla Provincia non sono di coordinamento ma di condivisione di una metodologia di analisi anche l'intervento vari sulle priorità
Dei vari progetti potrebbe risultare utile ad evitare dispersione di risorse e progettazione inefficaci vi ringrazio
Professor Gregory
Allora la parola al senatore Luigi Covatta
Presidente di Italia lavoro
Ringrazio
La Provincia di Ascoli e Lupi
Per avermi dato modo di partecipare a questo convegno attraverso il quale mi sembra in termini politicamente concreti e non attraverso astratte rivendicazioni di competenza
Le Province italiane
Si candidano ad essere i principali interlocutori istituzionali
Dello sviluppo locale
Cosa
Molto opportuna
Specialmente in un contesto in cui
Altrettanto opportuni pro cesso di
Di devolution
Rischiano per usare un'espressione che una volta usato di recente il presidente Amato di dar luogo non a un trasferimento di poteri ma a una evaporazione di sovranità
In questo caso noi abbiamo enti locali ben consapevoli dei loro limiti
Della loro scarsa esperienza
Ma del loro ruolo
Inevitabile di centro di governo di aree vaste
Che per l'appunto si assumono le loro responsabilità rispetto a una problematica con quella dello sviluppo locale
In cui forse
Negli ultimi dieci anni
Sono stati più
Gli enti di promozione che le realtà promosse
In effetti quando stamattina Leon ricordava le origini dei patti territoriali e delle altre forme di programmazione negoziata
Non ha fatto solo come dire
Uno sfoggio di memoria o di Rubens di erudizione ci ha indicato quelli che sono stati i limiti empirici attraverso cui queste cose si sono create per cui fosse stato anche inevitabile
Che la programmazione negoziata per un lungo tempo si sia identificata più
Né i programmatori
Che non
Negli effetti della programmazione
Bene se la Provincia e l'interlocutore istituzionale
Dello sviluppo locale
Mi pare una volta tanto coerente
Che fra i vari provvedimenti di decentramento
Che si sono concretizzati attraverso le leggi Bassanini
Alle Province sia toccato un compito
Primario
In materia di gestione risorse umane o quanto meno
In materia di politiche attive del lavoro
Spetta alle Province non solo
Governare il decentramento
Degli uffici
Dell'amministrazione del lavoro
Spetta un compito molto più ambizioso
Che è quello di governare un doppio processo quello del decentramento amministrativo e quello della riforma dei contenuti della politica del lavoro
Non c'è solo il Quattrocento sessantanove da applicare in questo carcere anche quattrocentosessantotto pacchetto Treu
Tutte le riforme
Di contenuto che rovesciano
Il ruolo della pubblica amministrazione rispetto al governo del mercato del lavoro
Io non so fino a che punto
Ci sia consapevolezza piena di che cosa significhi organizzare i nuovi servizi pubblici per l'impiego
Non so fino a che punto ci sia da parte delle amministrazioni provinciali ma non so fino a che punto ci sia soprattutto da parte dell'amministrazione centrale delle amministrazioni regionali
Che spesso sembrano ridurre la questione
Al puro decentramento amministrativo
Senza porsi il problema del ruolo attivo
Che i nuovi servizi dell'impiego debbono a vere per manutenere il capitale umano la forza lavoro
Quella risorsa
Che nella organizzazione produttiva moderna
Non è una risorsa a consumo
Ma è una risorsa che deve essere continuamente manutenuta rinnovata riorganizzate riciclata
Sentivo prima Macciotta
Che giustamente disse descrivere il quadro
Del decentramento e delle opportunità che il decentramento offre non si è limitato a citare i temi classici
E gli organi le istituzioni classiche della programmazione negoziata
Ma è indicato la riforma dei cicli scolastici l'autonomia delle istituzioni scolastiche
Potremmo andare avanti parlando
Dell'obbligo formativo
Potremmo andare avanti parlando dell'autonomia delle università e della riforma dei cicli universitari
Tutti elementi che ho sono
Inseriti nelle logiche autoreferenziali delle istituzione a cui fanno riferimento
Oppure debbono trovare nella provincia o comunque nell'istituzione di riferimento dello sviluppo locale che secondo me immagino anche secondo voi è la Provincia
Un punto di coordinamento
Di
Collega mento
Di sostegno di utilizzazione
Giustamente
In questi ultimi anni
Si è recato vanto per esempio
Riavere investito molto
Informazione
E invece
Ma nel nostro Paese mancano ancora
Nonostante gli accordi fra le parti sociali e in questo caso istituzioni valide strutture valide in tema di formazione permanente
Mancano coerenze
Fra la flessibilità del mercato del lavoro
E la rigidità del sistema
Formativo e scolastico
Manca
Un sistema condiviso di certificazione delle competenze
Manca la fine
La possibilità
Di agire davvero
Un percorso di mobilità e di flessibilità delle risorse umane delle risorse produttive sul territorio nazionale della cui necessità peraltro
Ogni comiziante della domenica si riempie la bocca
Noi come Italia lavoro abbiamo tentato stiamo tentando
Di sviluppare per esempio
Un progetto di mobilità
Territoriale della forza lavoro e delle imprese
Fra Sud e Nord che prevede stage formativi per i lavoratori del Sud nelle imprese del Nord
La possibilità attraverso anche questo strumento
Di favorire il decentramento produttivo e la delocalizzazione di alcune attività delle imprese del Nord nel Mezzogiorno
Beh abbiamo calcolato
Che per fare questo piccolo progetto
Che sicuramente non crea un milione di posti di lavoro
Io per la verità
Non avendo conosciuto fondatore della General Motors
Uno che abbia creato un milione del di posti di lavoro non ancora conosciute
Nel nostro piccolo né crediamo alcune centinaia con grande fatica ogni mese
Comunque
Per fare questa rovina
Noi dobbiamo applicare quattro diverse normative compiere trentadue atti amministrativi coinvolgere nove diversi attori
E il tutto sul filo di un'interpretazione forzata
Delle normative delle regole amministrative allora
Il problema di
Organizzare una mobilità e flessibilità dell'offerti
Che sia coerente con la mobilità e la flessibilità della domanda
Mi sembra che sia il perno
Delle nuove competenze dalla Provincia in materia di governo del mercato del lavoro
E conseguentemente dei nuovi servizi per l'impiego che non possono essere la riverniciatura della vecchio Ufficio di Collocamento dotato di tre computer e un collegamento telematico perché il rapporto fra domanda e offerta di lavoro
Non è un fatto telematico
Non è che si clicca a Reggio Calabria si trova lavoro a lecco e contestualmente da Reggio Calabria ci si trasferisce a lecco è un po'più complessa nato
Il mio augurio quindi
E che le Province italiane lasciate in splendido isolamento
In questo loro arduo compito
Di
Accollarsi
Un'eredità peraltro non splendida del vecchio collocamento
E di dover contemporaneamente riformare radicalmente
Le politiche direttive
Del mercato del lavoro
E province italiane colgano questa occasione
Per
Intervenire davvero a una riforma radicale
Senza attardarsi
In un rivendicazioni astratte
Di competenze e questo vale anche
Per il discorso che si faceva stamattina io faccio solo una dichiarazione di voto
Sono d'accordo con Leon quando a proposito dei patti territoriali e dei contratti d'area
Diceva
Per dirla con
Bernstein infine nulla il movimento tutto che l'incentivo
E nulla e invece la capacità di creare infrastrutture attraverso la definizione dei patti territoriali e il vero contenuto dei patti territoriali e se questo è vero
è auspicabile
è uno dei punti centrali di questa infrastruttura dello sviluppo locale che i patti territoriali e contratti d'area possono essere sia un diverso
Governo dal mercato del lavoro una capacità di coordinare
L'Offerta formativa della forza lavoro
Una capacità di creare nel territorio momenti di programmazione dello sviluppo del capitale Uma
Ultimissima considerazione
Noi abbiamo con Luppi
Una convenzione
Molto impegnativa
E molto utile
Attraverso la quale abbiamo concordato
Di lavorare insieme
Alla creazione di nuovi strumenti delle politiche attive del lavoro
Abbiamo
Dal governo l'incarico
Di intervenire con fondi cospicui
Insieme con le Province
Attraverso le Province
A sviluppare un processo di neo alfabetizzazione
Per quello che riguarda
L'informatica per quello che riguarda l'uso delle nuove tecnologie
Tutte le nostre attività
In un modo o nell'altro hanno nella provincia
Il punto di snodo determinante
Però siamo fermi
Ministro Loiero
Non perché ci mancano le risorse
Non perché ci mancano i progetti
Non perché ci manca il consenso del Governo non perché ci manca il consenso delle Province
Ah perché pare che perché io possa parlare col presidente Colonnella
Debbo comunque passare da Ancona
è una cosa un po'complicata
Se cioè noi ci troviamo
Rispetto a una serie di iniziative che sono iniziative strategiche
Per lo sviluppo locale
Di fronte a un arido conflitto di competenza e non di fronte all'agonismo delle capacità il rischio e
Anche questo ciclo di sviluppo locale taccia alla fine non sempre gloriosa che hanno fatto il ciclo di sviluppo locale negli anni passati
Grazie senatore Luigi Covatta io ringrazio senatore il presidente di Italia lavoro anche per le numerose iniziative
Rappreso invasa questo protocollo con le province italiane per esempio abbiamo un protocollo di intesa qui in provincia di articoli per la società Piceno da scoprire
Che è una società importante nella valorizzazione del nostro territorio anche per l'occupazione
In particolare dei giovani
Ho ricevuto un messaggio voi sapete che questo momento di discussione alla Camera al Senato per la legge finanziaria cioè
Si discute
In queste in queste ore lo stesso ministro avvenuto dopo intensa riunione del Consiglio dei ministri in cui si è discusso di questo è in corso una riunione sembrare la maggioranza cui cioè
Il sottosegretario Micheli che comunque dovrebbe arrivare tra un po'
Mi è arrivato un telegramma del senatore Coviello il senatore Romualdo Coviello che presiede la commissione Bilancio del Senato che dice impegni parlamentari mi impediscono intervenire ho pregato il senatore Ferrante componente la commissione Bilancio che ha seguito con particolare puntualità i temi della concertazione alla programmazione negoziata rappresentarmi intervenire al dibattito
Io quindi dare la parola al senatore Ferrante vorrei però ringraziare tutte parlamentari consiglieri regionali presenti in sala vedo all'onorevole Conti l'onorevole Scaltritti la senatrice Scopelliti la parola al senatore Giovanni Ferrante grazie
Io nel portare il saluto del senatore Coviello presidenti come diceva presidente Colonnella della commissione bilancio cercherò di così di sostituirlo di rappresentarlo
Anche perché presidente pure lo teneva ad essere presente in quanto lo volevo ricordare un paio di anni fa
Proprio qui ad Ascoli la commissione Bilancio
Avvenne nell'ambito di quella attività conoscitiva che stava svolgendo proprio sulla programmazione negoziata sia nel nostro territorio nazionale chi all'estero e alla base di quella esperienza abbiamo acquisito alcune convinzioni intanto c'è un fatto che mi pare che questa iniziativa ad Ascoli si metta presidente Colonnella dei filoni di quanto proprio qui ad Ascoli nel in questi anni si è avuto proprio nella diciamo così nella formazione della cultura della programmazione negoziata voglio ricordare la visita delle sottopose segretario Isaia Sales allora seguiva la programmazione negoziata presso il ministero del Bilancio lo stesso ministro allora mise del lavoro Treu e quindi del senatore Macciotta
E quindi mi sembra proprio luogo naturale per vedere non per fare un consuntivo per vedere quello che ha funzionato e quello che non ha funzionato neanche per suggerivano gli stessi le inevitabili
Aggiustamenti
Ma con un'avvertenza
Io mi ritrovo nella nell'indicazioni
Che sono pervenute
Dal professor Macciotta
Perché è persona informata dei fatti nel senso che ha maturato
Per i ruoli che ha svolto proprio questo itinerario difficile
Di questa della programmazione negoziata che è una grande riforma
Che è una grande riforma che tuttora ha bisogno del via giustamente
E intanto perché è una grande riforma perché una volta che si è accertato che lava intervento straordinario
Dall'alto verso il basso ha prodotto Effetti diciamo così non sempre positivi si è avvertita l'esigenza di capovolgere
L'itinerario e dar luogo a quella che veniva chiamata è chiamata la programmazione dal basso
Cioè
Di far essere protagonisti i territori con i i loro soggette
Questo è avvenuto è avvenuto con difficoltà Macciotta ne ricordava alcune
Discorso di un risanamento che forzato e che ha dato i risultati che certamente non ha agevolato almeno sul piano diciamo così delle disponibilità delle risorse questo processo
E io ricordo che quando con la finanziaria del novanta sei proprio al Senato fu necessario introdurre con un emendamento una norma che regolasse
Proprio i rapporti che erano nati quasi spontaneamente con la programmazione negoziata noi avevamo di fronte delle difficoltà non solo di procedura ma anche di risorse ora non è più un problema di risorse però esistono ancora alcuni punti di debolezza
Qualcuno li li ha sottolineati questa mattina però io mi permetto di dire a voi vive
Ministro Loiero
Che non dobbiamo tornare indietro
Guai se dovessimo ripensare tutta la filosofia della programmazione negoziata
Non dobbiamo tornare indietro sono consapevole che ci sono dei rischi
Tant'è che qui alcune alcuni questi rischi sono emersi qualche volta in maniera esplicita
Qualche altra volta in maniera surrettizia certo è che ormai la programmazione negoziata è stata conseguita dai soggetti
Che agiscono sul territorio così come credo
Debba evitarsi un rischio sempre latente
Quello del conflitto tra i vari livelli istituzionali
E parliamo di sussidiarietà
L'evoluzione e quant'altro noi dobbiamo trovare il sistema che poi il sistema democratico dimettere
Questi diversi livelli istituzionali nella condizioni di collaborare e non di confliggere
Detto questo è chiaro che ci troviamo di fronte a situazioni difficile e perché
Perché noi siamo in una situazione istituzionale che io sintetizzo con un'espressione quella del federalismo possibile
Ovvero
Vi è stato il federalismo mancato con il fallimento della della Bicamerale
Vi è stato e viene un federalismo amministrativo
Che tuttora pur avendo dato risultati positivi tuttora non sprigiona tutte le potenzialità vi è stato e viene un federalismo fiscale che in ogni caso crea qualche problema e che quindi trova motivi non dico di contrasto una ma di forte dialettica tra i vari poteri ma vi è anche uno al federalismo quello della programmazione negoziata che io definirei
Come un federalismo
Concreto reale
Ma purché si sia coscienti dicevo prima di alcuni rischi
Io ho seguito con attenzione quello che questa mattina è stato detto
Da più parti nel senso delle esigenze ancora avvertite che suggeriscono
La necessità di mettere
Meglio appunto la macchina
Però vi sono tre rischi insieme a tanti altri
Dei quali non dai quali dobbiamo che dobbiamo evitare almeno tre rischi
Quello di concepire i patti come isole
Quello di concepire i patti non come governo del territorio ma come gestione del territorio sono cose diverse
E quello addirittura di concedere i patti come strumento surrettizio di ingegneria istituzionale
Io questo mattina sono rimasto sorpreso
Da alcune considerazioni finali del pur apprezzato intervento
Del professore Nicola Rossi
Sorpreso perché perché o no almeno colto alcuni forti contraddizioni proprio nei confronti di quella che è la filosofia della programmazione negoziata
Cioè a me pare
Non si possa concepire
Perché questo sarebbe una contraddizione in termini
Ecco perché il discorso che faceva uno dei rischi che poi si collega questo e quello di concepire il patto come isola come strumento di diversità e al contempo di separatezza rispetta un contesto territoriale che è sempre dinamico
E allora
Detto questo io credo che vada meglio puntualizzata anche il ruolo delle Province
Nei confronti degli altri livelli istituzionali ma anche nei confronti di esse stesse perché io non potrò mai trovare giustificazione quando appunto osserviamo questa esigenza di avere comune una forma di comunicazione perché non ci si metta d'accordo sul fatto ad esempio di avere uno
Un unico impegno quando si deve trovare la soluzione del rapporto Teramo as
Nessun problema che non riguarda il livello superiore di decisione questo riguardano oltre oppure non posso concepire una visione così ristretta rispetto alla come dire alla soluzione delle comunicazioni Adriatico il Reno per quanto riguarda le infrastrutture certo che
Vi è da dire ed a fare molto per le cosiddette infrastrutture immateriali
Innovazione formazione qualcuno rito commercializzazione
Ho sentito del marketing ma come si può concepire tutto questo
Quando territori sono deboli sul piano delle infrastrutture materiali
Non è concepibile
C'è una divaricazione che può creare una esplosione in termini negativi
Delle risorse che pure ci sono nei territori che non saranno mai
Risorse piene se rimangono giacimenti e non saranno miniere
Ovvero
Io credo che ci debba essere minatori per queste risorse non seppellito
Allora e concludo
Noi abbiamo sentito che o per lo meno ho molto apprezzato
Il discorso che faceva il professor Leon questa mattina
Quando parlava non mi allargo più di tanto
Ci mancherebbe del problema collegato alla globalizzazione eccetera della flessibilità e della mobilità
E così indicava che per la flessibilità qualche soluzione se trova cioè il part-time lavorino scritto eccetera
Ma se riflettiamo un momento e il mestiere nostro territorio deve fare qualche riflessione su questo aspetto
Queste due due elementi e non riguarda sul nostro sito flessibilità e mobilità trovano uno strumento perverso
In quella che l'economia sommersa
Quella che è l'economia sommersa
E allora rispetto a questo fatto mi chiedo ci dobbiamo chiedere e su questo dovremo discutere e lo faremo anche a livello parlamentare quando verrà la legge finanziaria in seconda lettura
Al Senato
Ecco sì io e lei lo strumento del credito di imposta risponde a certi fatti compreso quello di essere ad esempio un contrasto al sommerso e così concludo
Io credo
Di poter convenire su quelle osservazioni
Che faceva lo stesso
Presidente Prodi noi abbiamo volutamente lasciato intervento straordinario
Che si collega sempre all'emergenza e quindi alle ritardo
Abbiamo sposato Indirizzo di cultura politica
Dello Strehler strumento ordinario normale
Perché protagonisti siano i soggetti del territorio
Le parti sociali perché ci sia la concertazione
Perché si sia protagonisti noi stessi del nostro sviluppo
Nel bene e nel male
Ecco perché io credo che la Provincia abbia dimensioni ideale per essere strumento di programmazione sul territorio per il territorio
Tuttavia e concludo veramente
Io credo che si possano nella finanziaria non tornare indietro Macciotta ovviamente ma guardare in avanti preliminare questi punti di debolezza che ci sono nelle procedure conosciamo tutto
Nelle modalità di attuazione nelle semplificazioni non è problema
Certamente di risorse o non più di risorse è un problema di definire ruoli e luoghi di decisione
Allora ecco perché in quella sede potremo trovare soluzione
Caro Pietro non credo che sarà quello del bonus fiscale
Perché adesso se ne abusa quando vogliamo dare una fregatura qualcuno diciamo ti dà un bonus e bonus fiscale invece è una restituzione The peraltro eh diciamo così regolata da legge
Il primo l'articolo uno della legge finanziaria anno scorso comma quattro dice il primo la prima parte che l'eccesso
Per me non è corretto le maggiori entrate vanno a ristoro del debito
Per rispetto per rispettare i parametri di convergenza il fabbisogno e quant'altro e solo quando noi per fortuna lo diceva Macciotta rispettiamo tutti questa anzi stiamo anticipando
Il risanamento e lo diciamo concerto Boni
S può essere questa maggiore entrata restituita solo per ridurre la pressione fiscale
La pressione fiscale ovviamente non è che possano in questo caso trovarti la soluzione
Se ne possono trovare serve
Per
Alimentare
Diciamo così
Le risorse necessarie Pato
Vero è che le risorse ci sono forse c'era ancora qualche ritardo dovuto io anche a questa diversa posizione dei vari livelli istituzionali
Ma abbiamo maturato queste cose io credo che finalmente protagonisti del nostro sviluppo possano essere debbono essere i soggetti che vivono sul territorio tra questi la Provincia
Grazie al senatore durante ha ora la parola l'assessore al comune di Bologna morte flotte anche nostro vice presidente nazionale dell'UPI dalla Provincia Pietro la Provincia
Signor ministro per non piacere averla ospite al nostro convegno nostri incontro di oggi che si sta rivelando dell'importanza che avevamo auspicato ed è proprio in questo ambito su un terreno di discussione così importante che vorremmo
Con lei conversare con sarà la franchezza di due questioni
Che spero di saper porre in maniera efficace in poco tempo perché sono esattamente il tema del rapporto con le regioni e le pressioni finanziarie che riguardano il sistema degli enti locali ed in particolare in questo il sistema delle province
E voglio cominciare signor ministro dicendo in maniera molto chiara e nitida che non ci piace il clima del rapporto con le regioni né in periferia né al centro non ci piace il modo con il quale si svolgono in certi momenti confronti in conferenza unificata
E non ci piacciono e per la confusione che spesso la caratterizza ma sappiamo che questo è un tema che sta a cuore anche a lei né peritonite caratterizzano il confronto
Non ci piace cioè insomma di sentire una discussione che sembra quasi gerarchica o comunque gerarchizzata
E che in qualche modo fa venire in mente soprattutto a me
L'affermazione fatta da un assessore dalla Regione Liguria durante il la congresso regionale delle province liguri allorché gli scappò ma io credo in un impeto di sincerità la definizione di enti subordinati
E parlava del sistema degli Enti locali
Ora ovviamente non è sfuggito a nessuno il fatto l'abbiamo ripreso con molta forza ma crediamo di dover dire con estrema franchezza che noi non accetteremmo
Se consideriamo sbagliato che ci sia chi lo sostiene o chi lo pratica
Una logica che in qualche modo porta con sé
Effetti di marginalizzazione di altri non ci piace
E non ci piace perché riteniamo che sia quanto di più lontano dalla coerenza che richiede l'applicazione legislativa delle leggi Bassanini
E che sia quell'un terreno
Di grande sfida sul quale le Regioni potrebbero cominciare ad accrescere le performances
Non sempre efficace dei trent'anni iniziali dall'esistenza dando prova di cominciare a misurarsi fino in fondo
Con quel terreno legislativo che è loro proprio e che noi riteniamo fondamentale svolgano con efficacia e alta qualità
Istituzionale politica
Siamo preoccupati perché riteniamo che nessun livello di governo possa pensare di fare da solo
Non lo pensiamo noi non lo pensano i comuni non lo pensa il Governo centrale non lo pensa al Parlamento non comprendiamo perché questa questa il sospetto l'idea che così possa essere posta balenare in altri comportamenti recitiamo dei casi signor ministro noi siamo un po'sconcertati quando per esempio si ragiona sul piano nazionale di andare a superamento dell'Anas
Scopriamo e invece qualcuno pensa di farne una per ogni regione
Non ne comprendiamo proprio la ragione e per citare Mazzotta che le sue che ci sia un intervento ci chiediamo perché quando già esiste in Italia un ente che sulle strade ha misurato la sua storia
Si debba essere qualcun altro che si mette lì ad imparare a fare strade può pensare di usare quei soldi che dal centro debbano arrivare in periferia conseguentemente il discorso della pensando su questo di costruire chissà quale logica di potere non lo condividiamo questo modo di fare e devo dire signor ministro che noi non ci staremo più a un discorso che in qualche modo recuperi quelle patto che renda suo tempo fatto fra regioni i Comuni quando durante la Bicamerale si pensò di andare alla soppressione delle Province così come siamo contrari a che ne nascano di nuove di province
Siamo anche convinti che alla soppressione delle Province si possa andare solamente se i comuni italiani da otto mila e duecento quali sono
Diventeranno mille ma ci chiediamo chi ha la forza di pensare a un progetto del genere e allora vogliamo poter svolgere Fini infonde con tranquillità il nostro ruolo
In un clima sussidiario nel quale noi non vogliamo fare quel che debbono fare altri ma noi vogliamo fare quel che tu dobbiamo fare nel rapporto positivo con l'attività di altri sussidiarietà sinergia profonda
Che ci consenta di affrontare in termini precisi
Le sfide che abbiamo davanti della lo sviluppo del Paese anche grazie a un processo
Chi è costato sacrifici e che ha prodotto evidenti segni positivi
Che impone
Agli organi del governo italiano nella sua variegata realtà territoriale di misurarsi in termini rinnovati anche sul piano dello stile insomma voglio dire signor ministro a noi questa storia dei governatori presidenti non convince e so che cito un ministro che dice con frequenza in Italia di governatore ce n'è uno solo ed eccolo dalla Banca d'Italia
Ma è che probabilmente non c'è più solo un problema di lessico c'è qualcuno che vorrebbe farne un fatto di comportamento politico istituzionale non ci piace
Non ci piace perché questo rende in qualche modo non precise non chiara la qualità del rapporto tanto più per esempio come quando oggi si parla di questioni di concertazione
E di programmazione concertata noi riteniamo che le regioni debbano davvero misurarsi fino in fondo con i due grandi compiti che loro sono proprie cioè l'aspetto legislativo l'aspetto programmatorio lasciando le Province la pianificazione assieme ai comuni protesi di gestione che vanno realizzate sul territorio ed è su questo che innescò la seconda parte delle questioni che vogliamo proporre alla sua attenzione cioè la questione delle certezze finanziarie proprio nel periodo in cui c'è una finanziaria che prevalentemente da no anche al sistema degli enti locali quest'anno credo che tutti gli amministratori di presenti possono come confermare non c'è stata una discussione cominciata dal peso dei tagli è cominciata in maniera diversa e vorremmo ma lo vorremmo ad avere potere esprimere fino in fondo un giudizio positivo su questo aspetto di novità
Però abbiamo ancora un clima di incertezza in particolare sulla nostra finanza
Perché vorremmo venisse rapidamente superato consentendoci anche di togliere dalla nostra testa gli amministratori delle Province quella vaga idea che ci accompagna che insomma nel governo non tutti abbiamo l'idea che la finanza delle Province non è una finanza residuale
Ma proprio per le cose che anche oggi stiamo discutendo è una finanza importante per i processi dell'agire locale pensando globale cioè quei processi che oggi sono stati al centro di tanti interventi e lo dico pensando alla discussione ancora aperta sull'RC auto sulla IPTV
Ma lo dico anche pensando oltreché sottolineando quella cosa che stavo dicendo adesso
Che due questioni riprese negli ultimi interventi stand
Tu dalle senatore Covatta quando dal senatore Ferrante prima dal professor Macciotta lo dico pensando al sistema scolastico a partire dal tema dell'edilizia scolastica per parlare delle politiche del lavoro
Non abbiamo posto rivendicazioni sul nostro ruolo abbiamo posto il problema di avere a disposizione le risorse che ci consentano di dare una mano al Paese per innovare
E questa cosa pensando al sistema scolastico e alla profonda esigenza anche fisica materiale che ha di essere attrezzato
Con sei vite siano accoglienti e con gli strumenti per lavorare e le politiche del lavoro a me scappa sempre di pensare che negli ultimi anni in cui ho frequentato il sistema scolastico italiano c'era una furibonda battaglia di nove studenti almeno di una parte degli studenti contro la Falcucci
Oggi a distanza di anni e facendo l'amministratore non posso negare che l'ultima legge italiana che si occupava seriamente di edilizia scolastica è stata la legge Falcucci vogliamo su questa strada in avviarne un'altra Ebadi non nego i fatti positivi governo ha messo sul tavolo quaranta miliardi che l'alimentano quattrocento all'anno per intervenire sull'edilizia ne chiediamo un po'di più per dare un segnale che si veda nel Paese che produca risultati nel Paese così come sulle politiche del lavoro
Parlava senatore covata di magnifica solido delle Province non non vogliamo su questo lavorare in solitudine sappiamo che chi lavora da solo interna commette peccato
Ed è per questo che collochiamo comporta questi due argomenti e su questo concludo dentro il quadro della discussione di oggi
Negli programmazione negoziata sviluppo del territorio governo dello sviluppo economico sostenibile del territorio siamo un ente che ci sta che ha raccolto la sfida ripensando la sua funzione
Ed è per questo che poniamo con tanta nettezza e con tanta franchezza le questioni che prima richiamavo proprio perché siamo convinti che le politiche di modernizzazione del Paese
Trovino anche in noi un soggetto utile fortemente utile per affrontare le sfide del nuovo millennio ma vede non posso nascondere finisco su questo che si va in Friuli regione a statuto speciale e ci si accorge quella specialità è la completa chiusura sul sistema territoriale degli Enti locali
E questo capita in tutte le regioni a statuto speciale Sardegna Sicilia compresa
Si va nelle altre regioni e si scopre con frequenza che il sistema delle deleghe è quanto meno incompiuto e allora si scopre che c'è chi magari dopo lunga inerzia improvvisamente approva dieci leggi in un colpo solo in una giornata
Vorremmo sapere se queste leggi approvati in un giorno sono coerenti con i principi di sussidiarietà di autonomia e di decentramento veda non stiamo protestando e non stiamo rivendicando niente vorremmo anche con queste considerazioni dare un contributo alla chiarezza dei rapporti istituzionali in questo Paese perché credo che sia un dovere di ciascuno di noi che svolge una funzione l'entità nei confronti dei cittadini che lo hanno eletto
Grazie Forte Clò a parola a questo punto al ministro per le Regioni Agazio Loiero che io ringrazio anche con un applauso anche perché dovrà poi tornare in Calabria e quindi ha fatto uno sforzo davvero eccezionale per essere qui con noi grazie signor ministro
Sono io che ringrazio
La Provincia di Ascoli Lupi regionale nazionale e per questo l'opportunità che mi dà di parlare in questo bellissimo teatro in questa bellissima città che non avevo visto
Di cui ed è una mia lacuna era una mia lacuna perché io conosco quasi tutta l'Italia
Però era una lacuna che
Con Moggi solo in maniera transitoria perché mi sono ripromesso immediatamente ritornare
E quindi di starci un pochino di tempo in più non è una prioritario lusinghiero
A tutta la gente che mi ascolta lo dico perché così ed è un dato che non è soggettivo è andato via
Talvolta la la
La bellezza di un territorio che carico di storia
Non appartiene più al parere del singolo
Dell'individuo ma è un dato che di fatto diventò obiettivo perché troppo imponente ma detto questo io cercherò di cogliere un pochino degli spunti sono che sono emersi qui in questo scorcio
Dibattito che ho ho sentito
Ma
Attraverso le agenzie attraverso gli echi
So bene quello che è avvenuto stamattina sono più o meno i passaggi principale di coloro che sono intervenuti stamane
Ma io voglio dire che si forse il tipo di federalismo
Che noi ci accingiamo a sviluppare
è un federalismo che nasce è un poco monco nasce un po'con monco perché e il prodotto di una lettura rapsodica dopo lo voglio dire senza partire da molto lontano lo voglio dire dopo che fallita la Bicamerale
Io non so se come diceva forte clone io facevo parte di quella Bicamerale
In verità la Bicamerale non postulata la cancellazione delle Province però c'era un'ipotesi di una parte politica che voleva questa cancellazione certo
Dunque il progetto che era un progetto discutibilissimo
Beh si ipotizzava pure Kay parlamentari sarebbero stati dimezzati
Perché dire che aveva una sua portata rivoluzionaria alla fine
Si è rivelata di portata delle Italia più che rivoluzionaria perché pur avendo avuto un accesso all'interno della una cosa che non era mai avvenuta prima con le bicamerali precedenti
Poi la Bicamerale è morta nell'aula di Montecitorio
Perché
Perché Monichi dei problemi che abbiamo oggi qui alla nostra attenzione
Nascono sì da molto lontano ma nascondono nei termini più decenti anche da questo fallimento perché quello della Bicamerale
Ripeto discutibilissimo ma era un progetto su cui avevano messo mano aveva messo mano la maggioranza e aveva messo mano all'opposizione come si fa normalmente quando si pone ma hanno
Alle regole perché le regole
Sono di tutti quanti quindi devono essere gestite e guardate con l'occhio sereno di tutti perché attengono a tutti in un sistema bipolare a chi vince oggi e chi si appresta a vincere domani quindi un progetto unitario organi Como genio
In cui tutte diciamo tutti gli interstizi istituzionali venivano valorizzati c'era una forma di governo nuova una fare una forma di Stato nuova tutto investiva purtroppo amici
Bisogna dire bisogna ammettere
Che dopo quel fallimento quella caduta
Il parlamento si è trovato davanti a un bivio o leggi sferrare che anche questa legislatura non poteva fare le riforme
E mettersi con l'animo in pace
Ma noi eravamo ancora a metà della legislatura
Tenete conto che senza una vera riforma
Noi avremo sempre problemi specie in Europa specie nel momento in cui abbiamo ceduto sovranità nazionale ad un organismo più ampio
C'era un problema ci siamo posti questo problema e abbiamo detto
Che potevamo procedere per non renderla inutile sotto questo aspetto meramente istituzionale la legislatura
Di porre mano a quelle riforme che potevano passare con il consenso e con il clima che era tremendamente mutato per cui l'opposizione diventava opposizione dopo una fase
Diciamo così in cui gli aveva attribuito per restare insieme la maggioranza ripeto per costruire regole comuni
In questo clima si diede vita
All'elezione diretta del presidente alle elezioni perché molte delle cose cui fa riferimento forte troppo
Sono in grandissima parte vera e sono appello in grandissima parte
Derivanti da questo nodo
Noi abbiamo voluto un'investitura diretta del presidente della regione ma diversamente com'era avvenuto con il sindaco e i presidenti delle Province
Che avevano avuto tale investitura attraverso una legge ordinaria abbiamo voluto conferire all'elezione diretta del Presidente un vincolo costituzionale molto forte
è questo
Ha creato sul territorio
Una serie di problemi che io me ne rendo conto in conferenza unificata talvolta anche se non era ancora mai emersa non è esploso io temo purtroppo che questo problema esploderà
Ed esploderà mano mano che ci avvicineremo alle elezioni
Per cui la si perde anche il linguaggio paludato delle istituzioni si finisce per dare la stura ad un'esplosione anche di tipo emotivo perché corsia è perché così è sempre stato
Allora voglio dire che c'è questo problema esiste sarebbe sciocco negarlo
C'è una tentazione
C'è una tentazione forte
Che residenti investiti
Alcuni anche di grandissima qualità e temperamento investito dal suffragio popolare
Finiscono per dare anche l'impressione di fare di dover evitare mettendo in piedi una risposta all'elettorato che ha votato per cui
Molte cose stanno avvenendo e stanno avvenendo in maniera accelerata per esempio pensate per un attimo per un attimo solo
Quello che alcune regioni del nord lo dico senza voler fare polemica con nessuno
L'accelerazione che vogliono imprimere
Rispetto alle altre regioni pensate ad alcune regioni del Sud del centro sud che dovrebbero attardarsi impensate
Al tipo di federalismo fiscale che qualcheduno della lega evoca
Guardate gli emendamenti in Finanziaria
Noi siamo convinti che se vogliamo davvero prendere davvero feconda questa stagione del federalismo essa non può significare che alcune regioni più fortunate accelerano e le altre si attardano perché non sono riuscite
A realizzare un compiuto sviluppo
Questo può anche accadere ma questa cadrebbe al di fuori del contesto dell'unità e dell'identità nazionale questo non c'è dubbio
E allora la prima cosa ci sono regioni c'è la Lombardia il Veneto il Piemonte che vogliono accelerare io dico la verità
Lo dico quando quattro cinque mesi fa Germania e Francia dissero che volevano accelerare un percorso europeo
E anzi magari che non avevano più la condizione per aspettare paesi che si accalcavano io come italiano ho avuto un moto strano sentito qualcosa che militava dentro
Be'mi succede la stessa cosa quando siccome sono meridionale quando vedo che ci sono regioni che volevano andare avanti
Senza neanche stabilire una cosa che a questo punto
Amici diventa essenziale dobbiamo stabilire oggi oggi non domani il livello di perequazione che ci deve essere in questo Paese se vogliamo tenere unito questo per perché vedete nel Sud io chiedevo realtà aveva presenziato anche il livello di disoccupazione Adam Scrocca vicino e ci sono livelli che sono diversificati però ci sono giorni presieduto
In cui
La disoccupazione a livelli esponenziali
E fino a quando noi come Paese potremmo sopportare che al massimo di ricchezza che si sprigiona in questo Paese corrisponda il massimo della disoccupazione questo è un binomio che non tiene non c'è né non tiene
E finirà termine c'era la stessa democrazia per cui si possono fare tutti i balzi in avanti che si vogliono però bisogna stabilire all'entità della perequazione per quelle Regioni che sia tanto
E non può essere
Questo binomio di cui parla Pagliarini del settanta e trenta che non si vede nessuno Stato federale
Io già non amo questa impasse perché se no se il federalismo non significa che le regioni più ricche possono andare avanti ma che le regioni più povere devono avere anche loro un momento di equilibrio forte
Si esce totalmente fuori da quello che ripeto il contesto unitario per il resto io sono convinto che tutto quello che che sono pacifici erto al le Province io per esempio non sono d'accordo vengo dei un'esperienza quella calabrese dove
Sette otto anni fa Macciotta non ricorda abbiamo voluto dividere il territorio da tre Province farle diventare cinque
Le due in più che abbiamo avuto lo dico ogni ogni esperienza un'esperienza se non voglio fa non voglio generalizzarlo questo dato però voglio dire che la lei due che abbiamo contribuito a costruire
Fanno fatica ancora oggi dopo dieci anni a decollare
E allora
Tutte queste cose noi non possiamo farle leggendo in maniera da storica tutto Orsi guarda tutto nel contesto nel contesto istituzionale dell'intero Paese
O non si capiva più nulla per quanto mi riguarda voglio rispondere sempre
Qualche chilo
In questa
Terribile dramma tragedie che abbiamo vissuto superato una piccola cosa prescrive che poi la conferenza unificata
Al di là di quello che ho bisogno di
Dove io
Svolgo un ruolo moto super partes voglio dire lì la voce è una voce paritaria posso anche capire
E devo dire che in questa vicenda tragica che abbia avuto in Calabria
E noi nell'ordinanza che facemmo in Consiglio dei ministri
Pur dovendo operano Gia dare alla Regione e al presidente della Regione in ma hanno per mille ragioni che adesso non sto qui a discutere
Noi abbiamo voluto no io sono stato tra questi e abbiamo votati dalla alla Regione e alla Provincia non sentita la provincia di intesa come
A dire che il grande ruolo che noi che io personalmente anche culturalmente affido vero
Dobbiamo stare attento anche un'altra cosa io penso per esempio per un attimo siccome sono convinto che non possiamo creare un altro mostro
Accentratore come era lo Stato centralista
E sappiamo benissimo che per esempio si pensi per un attimo ritaglio solo uno spicchio quello che si può fare
Come bene culturale lo dico e non a caso venendo ad Ascoli
Noi abbiamo avuto per decenni e decenni siamo state abituata alcune generazioni sono nate
Immaginando l'economia come fatto esclusivamente di beni materiali ci siamo battuti per l'acciaio per lo zinco della chimica
Oggi grandissima parte dell'economia non è fatta più di questi beni materiali corposi e concreti che si toccavano e fatte di beni materiali
Prima fra tutti i beni culturali pensata al tempo libero pensate alla vita che s'allunga e pensata la terzietà
Fatta anche fortemente di questi corpi di queste cose che diventano e che nei prossimi quindici vent'anni romperà hanno sono già qui ma irromperà hanno e finiranno per occupare gran parte dell'economia del futuro
E pensate che anche nel nostro Paese
Pensate al turismo ma non al turismo che abbiamo immaginato fino ad oggi questo turismo fatto stagionalità
Un paese come l'Italia non può vivere più c'è uno studio straordinario del Touring
Che afferma che non cresce nel nostro Paese il turismo tradizionale se non dell'uno due per cento benché cresce a dismisura nel valore del nove dieci per cento gli
Progetto e il turismo cultura il circuito i percorsi lo dico ripeto non a caso qui in questa città e allora dobbiamo immaginare
Tutto un tipo di sviluppo che sia totalmente diverso certo impatti
I patti
Sono
Consapevole del fatto che bisogna accelerare le questo è uno strumento
Bisogna snellire normalmente
Nelle procedure ci sono stati i territori che sono suo dovuti attardare troppo tempo passa salta anche lo scopo per cui non spesso sono nati e allora questo sarà certo però abbiamo avuto circuito che sono stati completamente inedita abbiamo avuto molte difficoltà voglio anche dire che per quanto per non sfuggire alle sollecitazioni che per quanto riguarda soprattutto magie normanna
La le Bassanini anche la noi abbiamo fatto lo sforzo più grande che poteva fare a questo governo
A Costituzione vigente io magari il problema sorge perché noi avremmo dovuto vincolare anche le Bassanini con una sua con un vincolo costituzionale
Perché questo così
Vince una coalizione che non è d'accordo questi non sono sufficientemente vincolate tutti quelli che sono i trasferimenti di funzioni e di risorse però è stato fatto uno sforzo incredibile tanto che noi entro il trentuno dicembre del due mila e dovremmo avere trasferito tutto cento e ci sono dissimili per
Per uno Stato che era abituato ad avere equilibri troppo centralizzati ci sono problemi e non ci piace l'idea che magari a livello poiché territoriali insorgono questi conflitti che noi sappiamo essere striscianti temiamo ripeto che questi possono esplodere di più
E allora io
Se riesco qui perché passato sufficientemente il tempo assegnato voglio però dare qui finendo una ragione di speranza noi abbiamo c'è stata qui una finanziaria che per il primo anno
Ebbene non avrà bisogno malgrado i guai che abbiamo avuto con tutte queste tragedie anche
Con altre vicende successive non avremo una manovra aggiuntiva
Non è una finanziaria che può distribuire ricchezza però può offrire alla coalizione che vincerà un Paese risanato
Fissato in cinque anni e lo dico con franchezza non dal governo Amato di cui faccio Pato da quelle di D'Alema dico anche dal governo Prodi in poi bisogna ma non per fare la propaganda politica dico che è così poi ci sono stati altri insufficienza accanto ad alcuni traguardi raggiunti
Ma noi dobbiamo immaginare lo voglio dire qui chiudendo che tutto quello che si è costruito
Può davvero potenzialmente sprigionare
Un grande futuro e che le grandi risorse il futuro incerto dobbiamo superare questo clima che brutto di di conflitto che ci sono che c'è tra istituzioni
Noi dobbiamo immaginare un federalismo serio che guardi davvero alla sussidiarietà e che mette in pratica un vecchio slogan piano gioca dei partiti popolari
Che era quello di insegnare alla gente a far da sé
Questo il vecchio monito che noi dobbiamo fare nostro e sono convinto che esce c'è un impegno e c'è una cultura nuova anche negli enti locali per guardare ad un futuro più sereno per tutti grazie
Ringraziamo il signor ministro per l'intervento
Che ci ha dato molti elementi
Di certezze e di riflessione
Diamo la parola ora al dottor Giuseppe Giuseppe Avallone direttore dei servizi al territorio di Sviluppo Italia
Grazie io
L'invito
Vorrei soltanto riprendere alcune fila del discorso di stamattina
Anche se mi rendo conto che è un po'difficile farlo dopo che la discussione si è spostata su questioni di carattere politico istituzionale
Ma molto brevemente vorrei dire quali sono diciamo gli strumenti operativi che Sviluppo Italia mette a disposizione dei soggetti locali e quindi anche le amministrazioni provinciali
Ma soprattutto quale l'approccio che noi abbiamo sul tema dello sviluppo locale quindi in che modo anche chiediamo una collaborazione da parte di soggetti locali per realizzare alcune emissioni che sono state affidate dal Governo questa agenzia pubblica
Che Sviluppo Italia minimi però per brevità soltanto a due temi che sono l'accompagnamento dei soggetti della programmazione negoziata e il tema dell'attrazione investimenti
Ma questo va inquadrato credo dentro un un un certo tipo di approccio perché oggi si può parlare di sviluppo locale in molti modi
Se ne può parlare dal dal centro da una visione di un'agenzia governativa nazionale se ne può parlare
Dal punto di vista dei bisogni locali dal punto di vista degli attori quindi in qualche modo è opportuno dichiarare
Qual è il modello di sviluppo locale che si propone come questo si cerca di coniugare con alcuni con alcune politiche l'intervento e con alcuni strumenti operativi
Che si possono mettere in atto
Bene rapidamente lì sono quattro punti forza del del concetto di sviluppo locale che ispirano un po'l'azione che stiamo cercando di fare sul territorio
Intanto un concetto di sviluppo lo ricordava anche Leon stamattina di carattere complessivo strutturale direi qualitativo in cui il tema è quello della capacità di generare nuove attività piuttosto che il tema puramente di misurazione della crescita quantitativa anche un certo dibattito sul divario tra nord e sud e riviste in questa luce dal punto di vista è questo concetto di sviluppo potrebbe essere rivisitato
Secondo punto avere consapevolezza che le aree locali oggi sono caratterizzate da processi molto differenziati altamente differenziate
In cui le condizioni economico sociali storico-culturali preesistenti fanno la diversità anche dell'intreccio tra politica e d'intervento nazionali regionali locali e possibilità effettive di sviluppo
E gli altri punti che sono stati ripetuti in molte parti del dibattito che è il territorio oggi che rappresenta il focus per lo sviluppo e insieme costituisce l'insieme di tutte le risorse per attivare sono gli interventi locali coinvolgono una pluralità di attori che sono questi attori quelli che devono costituire l'Inter gli interlocutori delle politiche rispetto a questo quindi se si guarda anche agli obiettivi fissati in alcuni documenti comunitari veniva richiamando all'inizio del pomeriggio
Il cucina e se il due mila uno due mila sei e in particolare il programma l'asse sistema locali di sviluppo e si può orientare oggi
L'accompagnamento dei soggetti lo sviluppo locale tenendo conto di un sistema di vincoli e di un sistema di opportunità
Partendo dalle opportunità devo dire che anche occasioni come quella di di oggi e domani testimoniano che c'è ci sono attori dello sviluppo locale che non coincidono soltanto con il presidio della competenza istituzionale
Esiste una sensibilità oggi diversa che va al di là diciamo c'è una riconoscibilità
Di attori che che vanno al di là che hanno un orientamento diciamo a tematiche di coesione sociale e istituzionale che va al di là dello semplice problema della competenza ministri e questo è un fatto abbastanza nuovo come nuovo per noi che lavoriamo soprattutto nel Mezzogiorno la possibilità di misurare concretamente che c'è un'inversione di tendenza nel rapporto tra l'intervento pubblico centrale la progettualità locale non si aspetta più assistenzialisticamente riflusso assistenziale di spesa pubblica ma sì circa di avere un orientamento produttivo nell'idea di sviluppo si incomincia a produrre certo con qualche difficoltà progettualità soprattutto dal nostro punto di vista noi constatiamo che c'è una grande dinamica positiva nell'offerta di lavoro giovanile è vero che ho ricordato il ministro e c'è un problema ancora drammatico e disoccupazione Mezzogiorno e questo sta tra i vincoli o anzi probabilmente il vincolo però non c'è dubbio che oggi che esiste in aree prima impensabile una propensione nuova verso il lavoro autonomo verso la creazione di impresa ci sono alcuni strumenti anche semplici di aiuto
Avviare un percorso imprenditoriale che raggiungono un numero incredibile di giovani c'è una forte adesione diciamo a costruire una strada e questa è una cosa che non viene sufficientemente sostenuta dal sistema
Formativo istituzionale ma che costituisce comunque la vera novità
La vera
Opportunità una qualità diversa dell'offerta Giovanni i vincoli sono la disoccupazione ma un vincolo e anche una certa proliferazione
Di strumenti di Offerta ma su questo non mi soffermo perché è stato ricordato che oggi esiste anche questa difficoltà decifrare in qualche modo i messaggi dell'offerta di strumenti
Di accompagnamento di di finanziamento dei progetti della progettualità locale
Bene Sviluppo Italia quindi pur essendo una struttura che si presente ed è criticata perché una struttura forse un po'ingombrante che riassume molte precedenti esperienze
Del che nascono da lontano che vengono all'intervento straordinario mezzogiorno possono passare attraverso fasi ristrutturazioni è un processo che ha riguardato diciamo l'unificazione di otto enti che avevano diverse attività nel campo la finanza e la promozione d'impresa al di là di questo diciamo percezione di soggetto pensante che quindi ribadisce un vecchio tema di Offerta del sistema centrale invece sul tema dello sviluppo locale si vuole porre come soggetto molto leggero come soggetto di accompagnamento sulla programmazione negoziata ne sia non gestiamo nessuno strumento
Non abbiamo diciamo da proporre pacchetti di offerta ci mettiamo a disposizione del territorio
Perché crediamo che il tema oggi sia evitare quello che sta succedendo cioè un certo depotenziamento a livello locale della spinta che c'era stata nella fase iniziale della concertazione nella nascita degli strumenti di programmazione
In qualche modo possiamo dire che il tema di oggi e quello di fare non un'attività di nuova produzione di strumenti e di nuove forme di aggregazione ma direi di manutenzione
Di transizione verso l'ordinarietà di quello che il processo di programmazione negoziata ha già prodotto e che in qualche modo oggi vive in uno stato di tendenziale
Di percezione quasi di una dimensione di sconfitta
E questo non è perché che che esiste la possibilità invece di ripercorrere i nuovi strumenti rivedendo ripartendo alla logica iniziale faccio un solo esempio anche qui per brevità di è quello della metodologia dei pit della pianificazione territoriale
Integrale
Ecco qui credo che bisogna evitare di fare di questo non una competizione tra territori ma una competizione tra livelli di competenze una riallocazione di strutture di gestione come è stato già detto ampiamente ma invece usarlo per il suo carattere metodologico cioè riuscire a definire che oggi è possibile misurare il valore aggiunto attraverso dei parametri dare dei criteri stabilire che gli indicatori di premialità sono gli indicatori che servono a stimolare la competizione ma ci sono anche dei momenti di aiuto di accompagnamento alla progettazione di un idea integrata di sviluppo il territorio su questo noi siamo disponibili ad accompagnare i soggetti locali
Sul tema dell'attrazione degli investimenti noi anche qui ci poniamo dal versante nella domanda
Sviluppo Italia ha una certa richiesta da parte di investitori esteri o comunque provengono da aree del nord del Paese per inserirsi nel Mezzogiorno
Noi stiamo cercando e i timori di spiegare che non c'è un problema semplicemente di finanza
Per agevolare l'attrazione di investimenti
Quindi con consapevolezza intanto se c'è voglia o no diciamo se il rapporto corretto che un territorio decide di al il gruppo indoor pieno e lo sviluppo esogeno quale tipo a trovare ma soprattutto organizzativa la strumentazione operativa è abbastanza paradossale che la
Giorno è molto difficile avere dei dati conoscitivi e e ne quasi il sospetto che non c'è disponibilità di siti lo che ivi reali effettivamente disponibili quando finalmente dire da un imprenditore poi trovare dove
Dare andai
è molto difficile perché mancano conoscenze strumenti informativi manca effettiva praticabilità di intervenire sui siti dismessi tutto questo è strumenti operati
Alle che significa costruire questi strumenti rompere il vincolo fisico dove ripeto il territorio decida che e coerente con la sua strategia
Il lupo l'attrazione di investimenti rompere il vincolo procedurale rende
Lei tutto il processo di semplificazione amministrativa per esempio lo sportello unico e fare
La cita di comunicazione no
Nato come qualcosa qualche volta si fa facendo anche le semplificazioni
Questo tra Marche Inter viale marketing turistico ma invece fornendo una capacità di rappresentare e su questo il sistema delle Province il sistema delle aree vaste per dare un grosso contributo ricco nel complessivo sistema tale sociale produttivo area e la sua logica di sviluppo che è l'unica cosa diciamo che interessa ma che in quell'area poi deve entrare su questo sullo start-up operativo di agenzia eroga
Gruppo locale e di attrazione investimenti stiamo la
La messa appunto di questa strumentazione possa dar di alcune diciamo
Difficoltà di uscire
I dibattiti sulle competenze delle difficoltà dei processi di decentramento perché visti dalla logica dentro una logica
Il gruppo qualitativo che ho proposto all'inizio rivisti molto vicini diciamo alla voglia di ha retto al protagonismo dei soggetti locali e alla qualità dell'offerta soprattutto giovanile che cerca oggi noi percorsi per risolvere lavoro mi tutto può diventare più semplice sul piano anche pratico grazie
Grazie professore che adesso prevista la conclusione delle sotto se
Parole insieme sottosegretari
Ma sappiamo solo la commissione bilancio per cui siamo in attesa di notizie alla Camera per cui
Dibattito so se ci sono in facciamo un tempo fino alle diciannove poi ci godiamo un po'la piazza del Porto
Tesa del ricevibile
Tra le diciannove e trenta in Prefettura se ci sono in
Sì
Forse siamo impotenti chiudiamo
E nella piazza del Popolo
Alle diciannove età ci dobbiamo cedimento affetta da sua Eccellenza il prefetto grazie e buona serata domani mattina il
Nove e trenta
Le conclusioni sono previste in alle ore tredici