I rischi di una eventuale eruzione del Vesuvio. A margine del convegno: "Euro Safe Med '99" organizzato presso il Castel dell'Ovo

Senta in provincia di Salerno che proprio a ridosso della rete Suviana si sta in qualche modo
Fronteggiare una ma l'emozione
Nessun
Anche se al momento fortunatamente per quanto si sa dalla comunità scientifica dall'orientamento prevalente non ci sono preoccupazioni fondate ecco viva nella provincia di Salerno questa attenzione non soltanto per il rischio la deduzione la io una parte consistente per giunta di forte densità di popolazione del proprio territorio
Le immediate pertinenza dell'area verso viale
Altri dischi di altro genere abbiamo ho chiesto tempo fa al Consorzio interuniversitario dei grandi rischi il CUB finché costituito tra le due università viene erano vide dirigere un programma di previsione dei rischi e di prevenzione così come la legge duecentoventicinque del
Province a fare successivamente è vero questo è in epoca molto più recente qualche mese addietro intervenuta una
Normativa che è un po'modificato l'assetto delle competenze a livello istituzionale che con un carica di nuove responsabilità le province più complessivamente ed enti locali ed è su questo che attualmente stiamo riflettendo anche cercando di attuare un buon circuito di comunicazione otto ricordare anche il professor Barberi nel suo intervento con del governo centrale quindi tra il governo centrale e gli enti locali si è finalmente stabilità una rete di comunicazione e anzi Barberi da definito di Comunione purtroppo comune le disgrazie come insegna da episodi di Sarno cristiano di Bracigliano per quello che riguarda la provincia di Salerno alla CEE complessivamente oggi dire è un atteggiamento culturale un approccio differente delle istituzioni locali circonda queste tematiche del rischio di ogni genere riceve
Un ipotesi di delocalizzazione a lungo termine dell'area vesuviana questo vi vede in qualche modo coinvolti incursore
Ho avuto conta per esito di questa situazione che recentemente si è venuta a creare ma naturalmente siccome abbiamo per tanti altri versi motivi ed veri collaborazioni continua con la provincia di Enna sarebbe auspicabile anzi dovremmo porsi questo problema una comunicazione
Guarda anche per stabilire comuni strategie d'intervento in questo settore ai Comuni bella in
Che lei presiede vedrebbero di buon occhio una possibilità in caso di evacuazione di ospitare popolazione vesuviane
Recente
Proprio a seguito dell'episodio di Sarno si è stabilita una a catena di solidarietà tra i Comuni tutti sono intervenuti a vantaggio dei comuni compiti e non soltanto dal resto d'Italia per giunta da Paesi lei o stranieri ma
Che dallo stesso Rosso territorio quindi si intende che in una condizione di emergenza in situazione di necessità questa catena di solidarietà va riattivata è qui per la verità ci soccorre
Due come dire la nota caratteriale il requisito di base delle popolazioni del Mezzogiorno la nostra Regione in particolare che sono tendenzialmente generosa non arroccate supposizioni
Ieri di privilegio personale e quindi aperti anche alla condizione di bisogno
Il tuo assoluto esigenza pensa che il rischio Vesuvio può essere affrontato con leggi speciali
Beh certamente sì qualora questo elemento per la dovesse emergere da
Ennio sì dal punto di vista scientifico mi sembra come ripeto di poter dedurre in questo momento esattamente il contrario questo non toglie o questo non dice per meglio dire che l'attenzione debba essere abbassata anzi al contrario la logica della prevenzione e la cultura della prevenzione ci conduce proprio a questa metodologia cioè una condizione di tranquillità e di calma e non l'emergenza al potere e pianificare anche diciamo ridurre
I rischi che sono diciamo potenzialmente dietro l'angolo
Per la dottoressa Lucia Civetta direttrice dell'Osservatorio preso piano uno convegno che parte oggi sulla sicurezza delle città del Mediterraneo in qualche maniera è presente l'osservatore a questo convegno ma
C'è una relazione una mia relazione domani se il rischio vulcanico in Italia quindi una carrellata sui vulcani attivi
Sulla loro pericolosità rischio quindi come presentazioni come presentazione scientifica accanto alle altre le comunicazioni sul rischio sismico nel nostro Paese in altri Paesi
Diciamo noi poi indipendentemente da questo convegno l'Osservatorio
Già da tempo collabora con altri paesi diciamo
Caratterizzate da elevato rischio vulcanico del mi Errani ha su progetti comuni di ricerca
E di interventi nel caso di
Particolari situazioni di emergenza
Varie situazioni d'emergenza né discende siamo in emergenza per il Vesuvio altamente no com'è la situazione queste gioie il il Vesuvio è un vulcano attivo e quindi terra e rocce di futuro
E non c'è non
Un da autonoma
Possa far considerare
L'eruzione
O a breve termine in ogni caso il Vesuvio lane vesuviano è caratterizzata da parecchi decenni
Una rete sismica che permette ritirarla ma
Da da parecchi
Da moltissimo tempo da un'attività sismica
Alterna fans in e di minore
Minore attività in fasi in cui si registra il numero più elevato di terremoti quindi queste all'uno di questi questa questa che stiamo vivendo e una di queste fasi
Talmente termine al
Nell'arco di qualche settimana qualche mese non non si può dire
Non abbiamo registrato nessun altro dato anomalo questi sono terremo
Toni chignon terremoti associabili al movimento di magma quindi non c'è assolutamente nessun elemento
Che ci possa far considerare
Pericolosa la situazione tante nei giorni scorsi il professor Longobardi direttore del dipartimento di geofisica all'università diceva che c'era stata una sottostimati rispetto ai dati e più ancora chiedeva che i dati dall'Osservatorio fossero messi in a disposizione della comunità scientifica
Nera intese in modo più allargato neri come risponde
Non c'è stata a mio avviso
Nessuna sottostima anche benché non voglia entrare in questa polemica noi abbiamo
Tutti i dati le relazioni tutti i dati che amo raccolte
Il l'undici mattina
A riunione della commissione Grandi rischi che si è tenuta a Roma
Il pomeriggio dell'ordine del giorno undici di questo mese quindi subito dopo
La la piccola crisi sismica che c'è stata nell'aria vizio Diana
Li abbiamo portato tutti i dati raccolti dalle nostre reti questi dati sono stati valutati dalla Commissione congiunta rischio sismico rischio vulcanico e questa Commissione
Ha deciso che non c'erano assolutamente elementi per determinare il passaggio a livello di allerta nell'ambito del piano del piano di emergenza più elevato uno qualunque altra
Situazione particolare di di maggiore pericolosità
Senta lei ha più volte ricordato che
Ogniqualvolta c'è un fenomeno avvertibile dalla popolazione scatta un fenomeno un allarmismo nell'opinione pubblica
D'altro canto quando invece non non accade niente di avvertibile si si si tace allora come si governa questo fenomeno secondo me Congo
Una grossa campagna
Ieri azioni rischia di divulgazione
Son stati fatti alcune cose in questi ultimi anni ma sono soltanto
Un primo passo avanti bisogna fare ancora moltissimo popolazione reso Viana passa da entità periodi lunghi periodi in cui completamente ignorate il problema chiamiamolo tra virgolette rischio Vesuvio la presenza del vulcano attivo su cui vive
Poi i qualunque cosa il terremoto di sabato terremoti il terremoto del venticinque aprile del novantasei o soltanto la presentazione del piano di emergenza determinano una situazione non allarmismo diffuso
E in molti casi appunto assolutamente ingiustificata quindi bisogna c'è un sacco di lavoro tantissimo Lapo
Del di informazione divulgazione al rischio fa decongestionare area vesuviana voi rilasciammo
Grosso problema
Le rare l'uso del territorio
Finalmente dico grazie soprattutto anche al piano d'emergenza ch'è stato preparato nel novantacinque
Degli amministratori locali collaborano attivamente con la prefettura la Protezione civile quindici è senz'altro una maggiore sensibilità questo problema
E quindi dei passi avanti si cominciano a fare però bisogna recuperare decenni di di uso dissennato di questo territorio non è che si può tornare indietro facilmente
Allentamento
Lo
Con ieri strumenti
I
Con strumenti diversi
Però
Seicento mila persone
Che nella densità abitativa così spaventosa che accende comuni soprattutto della fascia meridionale la fascia marina
Sonno un elemento di invivibilità secondo me estrema parte rischio Vesuvio poi in un ma in un'area di vulcanismo attivo con un vulcano pericoloso come il Vesuvio la situazione diventa estremamente pragmatica il pieno di emergenza le città in caso di ma
L'azione che dovranno gemellare se accogliere
Le regioni che dovranno accogliere le popolazioni vesuviane rimane così come di questa mattina insomma dal Veneto arrivano segnali e
Diciamo non bisogna fermarsi e a queste cose bisogna andare avanti anche in questa direzione ci sono stati degli incontri tra il rappresentante delle regioni la Prefettura stilare un piano più particolareggiato di interventi e di incontri tra ma il comune e la Regione ospitante eccetera anche qui c'è molto da fare assolutamente non bisogna fermarsi a queste sciocchezze io le chiamo sciocchezze tipo la cartolina
Pubblicizzata sui giornali bisogna andare avanti sacco di strada da fare però secondo me è la tendenza si è invertita stiamo in salita
Viene emergenza così come studiato e strutturato ed elaborato a tavolino con tiene
A sufficienza del dato panico secondo lei
Allora
Secondo me questo è un
Una in grosso problema che ancora si deve affrontare sei andato a panico
Ma tenuto conto nel senso che deve essere ridotto c'è bisogno equità e torniamo al discorso di prima bisogna iniziare delle grosse campagne con il Provveditorato con la scuola con gli amministratori
In modo da
Diciamo educare la popolazione al rischio perché questo è l'unico modo per far diminuire quando ci sarà l'emergenza al punto che mi
Mi auguro lontanissima quindi che ci sia tanto tempo ancora per
Su questo territorio
Per poter far riuscire il piano di emergenza le risorse per tutto questo ma a volte non si tratta neanche tanto di di risorse si tratta di avere dei buoni progetti
E di portarli a va ti un con una sinergia di tutti
E non ha le risorse secondo me si trovano
Rappresentava martedì
Insieme con l'assessore Cesario Liguori assessore alla Regione Campania alla Protezione civile no no della Regione Campania nella prevenzione del rischio Vesuvio
Della regione si sta ritagliando in questi giorni nelle ultime settimane perché nell'ambito di una pianificazione nazionale
La Regione deve trovare un proprio spazio preciso io ho fatto una proposta di sederci tutti intorno a un tavolo tutti chi governo Regione provincia per dare l'indirizzo è una conduzione unitaria i problemi e interloquire con i sindaci i quali dovrebbero però organizzarsi anche essi in modo unitario a va verso l'unione dei Comuni in questo modo noi creeremo un sistema di interlocuzione capace di una delle risposte reali
Perché perché il piano operativi il piano operativo non esiste la pianificazione del Vesuvio era
Linea guida di Indirizzo sul tutto le problematiche da affrontare l'equivoco è stato proprio questo
Ma il confuso con la piena la pianificazione sulle linee di indirizzo con il fatto che si sale su un piano operativo di oggi ancora
Ed è tutto da costruire nei minimi particolari operativo sino al piano emergente
Significa piano d'emergenza corredato non solo a quello che è l'evacuazione della popolazione ma anche alla sistemazione l'allocazione su altri territori dei la reazione della popolazione con problematiche enormi perché parliamo di seicento mila persone circa ha fatto da chi può benissimo
No io credo che vada rivisto in qualche punto soprattutto per quanto riguarda la localizzazione al nord o che potrebbero essere attenuate e individuati in aree più vicine alla nostra regione ma soprattutto per l'accordo con nelle località le regioni dove noi dovremmo destinare un'eventuale esodo del Met che attualmente non non conoscono nulla di questo piano e che dobbiamo costruito attraverso un'intesa istituzionale tra Governo e regioni interisti Giovanni risorse economiche sempre
Venire su questa su tale questione c'è il problema della rendicontazione finale cioè le risorse vengono destinate a rendicontazione finale lei pensa che invece sarebbero utili leggi speciali
Io credo che dovremmo innanzitutto ecco per perché la necessità di sedersi tutto intorno a un tavolo stabilire il quadro della
Venti e quindi anche dei bisogni economici una volta fatto questo capire se con le risorse ordinarie si riesce ad attuare il piano io ritengo che con le sole risorse ordinarie non posso essere completato tutto il piano e ci sarà bisogno dice lo stesso ordina a questo potremo dirlo con certezza solo a progettazione avviati ai e ha idee chiare sopra tutto per cui io ritengo che si appunto necessario creare una struttura che operi anche con meccanismi straordinari per la soluzione di questo problema che ha delle dimensioni particola
Che non ha precedenti è un mondo commessi avete rischio debba
Dei fondi destinati al dopo terremoto nel rischio dei guasti si evita perché noi in questo momento stiamo parlando di fondi di programmazione non certamente di fondi che vanno a riempire dei le carenze precedenti sulla programmazione si fanno i progetti i progetti debbano essere vagliati appunto quando io parlavo di un'Authority parlavo di una struttura congiunta collegiale che vede che che vedesse insieme allo stesso tavolo Governo Regione Provincia credo che da questo punto di vista si potranno evitare sprechi ed usi impropri alle discusso
Ma
Tutto a tutt'oggi è tutto nelle mani della Prefettura
Anche questa massa ma è già iniziato per la verità da qualche giorno da qualche settimana un colloquio molto proficuo con il prefetto con la dottoressa Dasha siamo sulla buona strada per creare e soprattutto un buon sistema di concertazione Prefettura dei giorni io mi auguro che si allarga anche alla Provincia e poi ai Comuni chiaramente