La riforma del commercio e le prospettive per il modello distributivo italiano" Assemblea di Centromarca (Centro di coordinamento dell'industria di marca) org. da Centromarca presso l'Auditorium di Assolombarda, via Pantano 9

In particolar modo i parlamentari della Camera e del Senato
I rappresentanti del commercio il presidente dei mezzi di di informazione
I nostri associati e tutti gli ospiti che abbiamo grazie della vostra presenza
Il dottor Bolton vi vi sarà un breve riassunto di cosa succede questa mattina nel frattempo io vado a prendere posto lì e poi vi racconto la mia relazioni
Secondo neo proporsi DoCoMo miglior collana
Troppo
Passeremo subito dopo al tema della riforma del commercio delle prospettive per il sistema distributivo italiano con una relazione di base del professor Pozzoli del Cermes Bocconi
Quindi dell'ordine interverranno il presidente di Confcommercio dottor Bill e il presidente della Faid dottor Lombardini delle Fëdor comma dottor viale della lega delle cooperative tuttora Barberini
Avremo anche una breve comunicazione
Che ci è stata inviata dal ministro per gli Affari regionali onorevole De Lillo chi ci sarà
Presentato ad un suo collaboratore vedremo in quale momento inserire questo contributo che dovrebbe darci gli elementi di aggiornamento sui provvedimenti che il ministro delle Regioni e dell'industria stanno prendendo per accelerare la attuazione della riforma del commercio quindi questo potrà essere interessante per integrarlo scenario grazie presidente
Grazie dottor vorrà il millenario centonovantanove è stato sino ad ora caratterizzato da una notevole incertezza di scenario
A cominciare dal quadro economico internazionale
Lenta e discontinua ripresa dell'economia asiatiche timore di conclusione del ciclo espansivo degli Stati Uniti difficoltà di coordinamento delle politiche economiche tra Unione Europea
Difficoltà dell'euro sui mercati monetari
Ne consegue che l'andamento dei fondamentali dell'economia europea è in linea con le modeste previsioni di inizio hanno e appare ormai introvabile che una fase espansiva generalizzata possano iniziare prima dell'anno due mila
Per l'Italia le previsione per giornate indicano un andamento ancora più contenuto peraltro su questi dati di previsione già di per sé modestissimi
Pesa ancora l'incertezza vecchina politico e delle scelte macroeconomiche dalla riforma del welfare alle misure di se vi è stato il lavoro alla diminuzione della pressione fiscale necessaria per rilanciare i consumi e ormai indilazionabile
Questa insicurezza ebbene espressa dal calo del clima di fiducia delle famiglie che solo nelle ultime settimane ha dato qualche segnale di miglioramento
Le reali al figlio la consistenza dei durata della ripresa dipenderanno dalla soluzione dei nodi politici e di politica economica
La perdurante stagnazione e contrastata dall'industria di marca attraverso il potenziamento dell'investimento nelle leve fondamentale del sistema marchi ed in particolare della ricerca e sviluppo
Attraverso questa strategia da questa scelta strategica che presenta ormai le caratteristiche di un'impostazione permanente addirittura strutturale
L'industria di marca mostrare piena consapevolezza di competere in un contesto di concorrenza sempre più aspra tale quale il successo indeterminato della continua innovazione ed ha regolamentato la qualità
Dalla differenziazione dell'offerta
Arricchita di un crescente valore e dalla piena sensazione del consumatore
Che tutto ciò avvenga in uno scenario come quello descritto prima non può che essere frutto di coraggio e di determinazione da parte delle nostre imprese un complimento
I riflessi positivi sulla dinamica delle vendite Protti rimarca non sono mancati essi si evidenziano nella percentuale di industrie di marca che prevedono ben dieci e superiori all'anno precedente dell'andamento del prodotto di marca costantemente superiore a quello generale dei beni di consumo
Per le quote di mercato dei prodotti di marca di marche si conferma un trend ampiamente previsto l'incremento della market c'era del marcio industriali leader e delle marche commerciali
Una flessione delle Marche follower ed una flessione più marcata di Ambra indette primi prezzi
Il tutto però con andamento a quanto contenuto elemento resta confermata la quota particolarmente elevata e quindi la preferenza dei consumi pari come sommatoria italiano per il prodotto di marca
L'incertezza e la nostra dominante anche dello scenario distributivo italiano
I miei novecentonovantotto visto il varo della riforma del commercio destinata a giocare un ruolo decisivo nell'evoluzione della struttura distributiva
Essa sarà determinante ai fini della possibilità di dare vita all'auspicato modello distributivo italiano
Caratterizzato da una presenza pluralistica di operatori di formule e di formati e da una competizione ampia regolato quindi dall'armonia e dalla cui evoluzione
Grazie signor Sindaco di essere Corbani molto apprezzata la sua presenza
Su questo traguardo ormai condiviso sarà raggiunto potremmo dire che la riforma avrà avuto successo
Se così non sarà l'Italia si aggiungerà ai Paesi che non hanno saputo evitare lo sblocco oligopolistico del proprio sistema commerciale con tutte le conseguenze negative che conosciamo
Per i diversi stati della filiera e per il sistema economico complessivo
Quando assunse la presidenza di Centromarca tre anni orsono a fronte delle tensioni fra le diverse componenti del commercio i grandi medi e piccoli operatori
Mi venne spontaneo di proporre una soluzione ispirata alla coi evoluzione così come la si riscontra in natura dove gli organismi più forti convivono e si sviluppano insieme ai più deboli con frequente ricorso a supporti sta reciproci e assoluzioni sinergiche
Questo riferimento metaforico a una serie di qualità azioni e di conferme dalle analisi e dalle proposte sviluppate in diverse sedi
Per soluzioni che possono portare a sintesi interessi e delle diverse categorie commerciali interessi diversificati ma solo apparentemente contrapposti
Lo dimostrano alcuni esempi di partnership fra grandi e piccoli operatori in diverse parti del mondo
La scelta di ascoltare le ragioni degli altri di rispettarle di cercare soluzioni sinergiche quindi vantaggio per entrambi ha portato a formule innovative e di grande successo
Un modello distributivo italiano con le caratteristiche che abbiamo descritto è anche l'obiettivo dichiarato del Governo più volte richiamato dal ministro Bersani
Ma se da un lato è innegabile che la riforma presenta l'impianto innovativo e finalità apprezzabili
Particolare la liberalizzazione per favorire il pluralismo limitazione delle rigidità burocratiche l'impostazione ampiamente federale
Dall'altro occorre riconoscere che l'implementazione stati evidenziando almeno tre ordini di problemi che mettono a rischio il risultato finale
L'attività normativa delegata agli enti locali è in ritardo e presidente impostazioni differenti da regione a regione ed in alcuni casi contrasta addirittura con la riforma stesse
L'incertezza ha bloccato sia lo sviluppo delle grandi superfici sia il processo di rinnovamento delle piccole e medie imprese indispensabili per centrare gli obiettivi di evoluzione articolata e pluralistica
Ne sono apprezzate penalizzate soprattutto le aziende italiane gravemente ostacolate nella loro crescita
In queste condizioni esse non possono che subire contraccolpi sempre più pesanti dalla competizione fra i grandi ritenersi internazionali
Chiesta ora assumendo le caratteristiche di un confronto fra giganti globali
Ci auguriamo che un'accelerazione possa derivare da linee guida concordate nei giorni scorsi fra governo e comuni per semplificare gli strumenti urbanistici
La liberalizzazione non è stata ancora bagnata sino ad ora dalle regole che necessariamente devono affiancarla per tutelarlo e garantire la competizione e mettere in condizione di esplicare le sue conseguenze benefiche sul mercato
Anche l'Italia deve finalmente dotarsi di un adeguato normativa a tutela della concorrenza delle pratiche commerciali a cominciare dal divieto delle vendite sottocosto che una pratica generatrice di assetti oligopolistico
In uno scenario come quello cui si è accennato sarebbe imperdonabile che governa l'altra SS Armento dalle macroscopiche esperienze di Paesi a noi vicini
La presenza di operatori stranieri nel nostro Paese e un'ovvia conseguenze dei processi di globalizzazione in atto e può stimolare positivamente la modernizzazione l'innovazione e di meccanismi competitivi del nostro sistema commerciale
Ma occorre che il confronto fra imprese nazionali multinazionali già impari
Sia almeno corretto è regolato e non siano consentite in Italia pratiche severamente sanzionate negli altri Paesi a cominciare da quelli di origine dei grandi istituti arrestati
Infine è difficile dar torto alla Confcommercio e del suo presidente Billé quando rileva che con la riforma si cerca di liberalizzare l'intero settore del commercio ma ci si dimentica non si vuole non si riesce a liberalizzare tutto ciò che di rigido e statalista cioè intorno ad esso
L'importanza di questi temi ci ha indotto a porre la riforma del commercio come tema centrale di questa assemblea con le valutazioni autorevole i presidenti delle principali organizzazioni del commercio con le quali sarà indispensabile potenziare gli sforzi congiunti per la costruzione del modello distributivo che auspichiamo per il nostro Paese
Mentre l'ascendenza razionale sì presente in grande movimento in Italia la situazione di incertezza si riproduce a livello dell'impresa e delle loro scelte
All'incertezza si associa facilmente la turbolenza una miscela che genera attenzione dalla quale non posso rimanere estranei i rapporti fra industria e distribuzione
Abbiamo avuto quest'anno con la difficile e dura tornata dei rinnovi contrattuali aumentano i casi di richiesta senza contropartita in contrasto con la regola e la corrispondenza tra le prestazioni
L'unica capace di soddisfare i principi di reciprocità di massimizzazione del valore di non discriminazione che devono presiedere apporti fra fornitore e cliente
La non discriminazione in particolare e un principio di ordine giuridico prima ancora che di correttezza
E un tentato di leggi fondamentali come il Trattato di Roma prima ancora che del nostro schema di Nova corda commerciale
D'altro canto sono i nostri stessi clienti del Giglio che reclamano giustamente trasparenza e non discriminazione ma questo risultato e si può giungere attraverso uno sforzo congiunto finalizzato alla corrispondenza tra le prestazioni
I nostri grandi clienti in alcuni casi con diversi fornitori possono avere la forza per tentare di imporre concessioni prescindendo da reale contropartita ed è difficile trovare strumenti che inducano chi detiene il potere a non farne uso per ottenere dei vantaggi
Vi sono a poche strade
Innanzitutto l'industria di marca
Devono svolgere fino in fondo il proprio ruolo potenziando al massimo Lione il signor continua puntando ad un reale ad una reale differenziazione ed esclusività di offerta sito Pando le più efficaci e relazioni con il consumatore finale
Taluni imprese poi potranno valutare opzioni alternative Ocre Beppo complementare di intermediazione come i cosiddetti altri canali che hanno avuto un'impennata nel novantotto il Vertical branding soprattutto nelle zone Cobas
E questi ne vengono continuamente corrette al rialzo
Nicholas Negroponte che il massimo esperto in materia di sui recenti interventi a Centromarca indico ha sostenuto con lo sviluppo sarà esponenziale e che alcune caratteristiche Della Marca come l'identità e soprattutto la fiducia
Possono trasformarsi in formidabili las degli marchi che trova alcuni limiti proprio nelle difficoltà di assicurare identificabilità e affidabilità
Da qui i vantaggi competitivi per il prodotto di marca soprattutto di taluni sette attori nei processi di trasformazione dell'intermediazione che secondo Negroponte sono prodotti della rivoluzione digitale
Infine vi è la considerazione che pure esercizio del favore e economicamente e socialmente dannoso
Che la storia dell'impresa immediatamente la costruzione di risultati positivi di successi e permanenti in contrasto con gli interessi e con i principi del sistema economico e sociale complessivo
Quando con i nostri partner distribuzione riusciamo a stabilire un adeguato confronto a condividere i principi da seguire di valori da premiare basando il rapporto su queste premesse anziché sulla forza
Costruiamo un'intesa più vantaggiosa per entrambi e più utile al consumatore finale ed al sistema complessivo
Come facciamo con le Cr e come cerchiamo di fare con il nuovo accordo commerciale
E anche l'insegnamento che viene da distributori più efficienti di maggiore successo che proprio in una feroce di questo tipo trovano uno dei fondamenti del proprio straordinario sito
Dice Stern correi attore del bestseller
Il sette pilastri del successo e consulente di molte aziende americane
Il leader di successo di domani metteranno i principi davanti a tutto
Perché dai principi deriva la fiducia
E la fiducia è condizione per stabilire partnership di successo dentro e fuori dall'azienda
Con i dipendenti con i clienti con i fornitori
I principi a cui mi riferisco dice poi sono i principi etici fondamentali che regolano i rapporti umani ed organizzativi correttezza equità rispetto dell'interesse degli atti
Sono un principio che non necessitano di dimostrazioni si pagano tasse con una sorta di legge naturale
Sono ormai entrati nel linguaggio quotidiano e nelle scelte delle aziende eccellente e se puntano a tradurre i principi eticità e la loro cultura e nelle pratiche operativi
La riva la rilevanza dei principi risulta evidente nei rapporti con i consumatori
Le analisi dei comportamenti di acquisto e di consumo pur fondamentali risultano insufficienti ad esaurire la complessiva la complessità delle relazioni
La ragione e che non è più possibile considerare il consumatore non lo sciopero come ruoli identità distinte rispetto alla persona con le sue caratteristiche con le sue convinzioni di sistema valoriale
Cito inizio di una delle nostre maggiori impresa e per fare Brabeck in grande stile
Oggi ci rivolgiamo ad un pubblico che vuole molto di più che un vasto assortimento di prodotti di qualità affidabili convenienti in grado di fornire prestazioni senza precedenti sempre di più vuole conoscere anche cosa sta dietro a questi prodotti la filosofia dell'azienda le convinzioni ed i principi a cui si ispira
E non esita a modificare le proprie scelte se percepisce che l'azienda tiene a dei comportamenti contrasto con i propri convincimenti
Gli stessi parametri di vale formula ma e di customer satisfaction tendono a diventare insufficienti e incompleti
La creazione di valore che le imprese devono assicurare come Salvatore deve coniugarsi con la struttura di colori degli individua e della società
All'impresa che necessariamente interferisce con tale struttura viene chiesto di non entrare in contrasto con il San ma di concorrere alla sua affermazione
Un dovere per un soggetto socialmente più abili
In misura crescente la fedeltà che cerchiamo deriva da una fiducia fondata su basi ben più ampie delle caratteristiche del prodotto ed include valori e principi
Risulta così ancora più evidente che fiducia e fedeltà non si impongono ma si ispirano si conquistano altri sulla coerenza e nel lungo termine
Da qui la crescente importanza dell'invisibilità sezione dall'immagine rimarca alla cultura e reputazione dell'azienda
Risorse che si possono costruire nel tempo attraverso l'insieme dei comportamenti
Da qui ancora la tendenza di esperti di management a collocare sugli assi delle loro matrice da un lato il risultato economico e dall'altro l'adesione ai principi in funzione del raggiungimento delle posizioni di eccellenza
Da quindi finiti IVA il riferimento all'etica come requisito per raggiungere piena corrispondenza tra l'impresa e del suo pubblico
E quindi l'effetto risonanza che amplifica la positività del rapporto ed assicura intrisi Gretto
Con questo richiamo all'etica sembra giungere a sintesi anche il dibattito sul ruolo sociale dell'impresa che ha visto in campo molte contrapposizione didattiche dialettiche sia dagli anni Settanta
Ed ancora una volta sono i consumatori o meglio le persone ad avere imposto alla conclusione
Suggerendo in tal modo anche la soluzione di un altro e più recente questione quella del senso dell'impresa e del significato del suo operato
Grazie per l'attenzione
Entriamo nel tema che abbiamo posto al centro dei lavori può dalla riforma del commercio Gazelle Force metodi dell'opera distributivo italiano con la relazione di base Professor Rossoni del Cermes Bocconi
Raccomandiamo vivamente i tempi a tutti casomai vi avvertiamo quando mancano pochi minuti perché alcuni dei presenti poi ci devono lasciare e qui dobbiamo rispettare il TAR
Centromarca che verrà offerto l'opportunità di di alla mia in questa sua Assemblea mio compito oggi è quello di illustrarli in rapida rassegna i principali contenuti della riforma del commercio il famoso decreto Bersani di delineare le possibilità se ve ne sono di disegnare o di contribuire alla costruzione di un modello distributivo italiano e al mantenimento di relazioni di filiera produzione distribuzione tutto sommato impresa diciamo improntate anche alla collaborazione
Non è
Un caso che l'industria di marca si occupi
Riforma del commercio non è un'incursione l'ha fatto anche cinque anni fa proprio disegnando disegnare distributivi
In realtà cambiano le regole del commercio vuol dire impattare su tutta la filiera sia nei rapporti con il consumatore finale sia nei rapporti con la produzione sia essa di marca non poco importa quindi non è affatto un'incursione non è un tema non siamo fuori tema credo che le buste sia molto preoccupata
Di quelli che potranno essere gli esiti di questa riforma del commercio in termini di sviluppo dell'impresa è piccole grande capitale italiano e no
Come sta cambiando lo scenario rapidamente
è in atto ormai da qualche anno la concentrazione delle imprese soprattutto attraverso operazioni di accordi fusioni acquisizioni molto difficile aprire nuovi negozi soprattutto se questi negozi sono i media grande superficie quindi chi ha i soldi per farlo crescere per linee esterne
Questo rapporto naturalmente la centralizzazione delle decisioni di acquisto e quindi il potere che la distribuzione anche rapporti con l'industria vedete quindi che l'industria ha interesse ad occuparsi delle regole anche del commercio che dovrebbero per Medea al mento diventare regole di filiera
Al diciamo anche tutelando l'interesse nazionale rilevanti regole di filiera vuol dire regole che riguardano la distribuzione ma anche l'industria il consumatore finale
è in atto un secondo diciamo fattore di cambiamento mai vistosa l'avanzata dei gruppi multinazionali in Italia
La quota di mercato controllata dai gruppi in qualche modo partecipate a capitale straniero ormai intorno al trenta per cento e se rimangono queste condizioni probabilmente crescerà ancora nei prossimi tempi
Si assiste ad una riaggregazione strutturale organizzativa dell'Agi di soprattutto dell'addio per quest'ultima si tratta di un'operazione per niente semplice e di esito ancora incerto certamente dobbiamo curare buona fortuna rappresentanti dell'atrio
Per questo processo e infine stanno morendo inesorabilmente molti negozi molti piccoli negozi
Perché non c'è di fatto un serio disegno di politica industriale di politica di settore che aiuti gli anelli deboli
Bisogna dare più libertà che vuole crescere e aiutare quelli diciamo tra tra gli operatori di piccola dimensione che hanno contenuti imprenditoriali questo l'unico modo di gestire in maniera moderna un settore come quello del commercio
Regolamentato per troppo tempo male
Comercio è un settore strutturalmente competitivo lasciamo che funzioni definiamo poche regole di comportamento aiutiamo gli anelli deboli e poi il mercato produrrà i suoi effetti non c'è alcun dubbio su questo
Comunque negozi dal novantuno al novantasette sono usciti dal mercato con una un ritmo di cinquanta mila unità all'anno erano ottocento settanta mila nell'ordinamento e nel novantuno a fine novantasette sono grosso modo mezzo milione di unità
Qui si inserisce il Bersani secondo ma in chiave di tanto market è stato sbagliato anch'il tempo perché
Se è un'associazione tra riforma del commercio la dinamica economica lo sviluppo distributivo negli altri paesi hanno si sono dati tempi più lunghi e hanno sfruttato le fasi espansive del ciclone abbiamo deciso di cambiare improvvisamente e in maniera radicale un settore regolamentato troppo e male per quarant'anni
E questo per me non poteva esser certo periodo peggiore per farlo
Per due ragioni da un lato son stati definiti tempi troppo stretti per la riforma da lì le proroghe e rinvii e quant'altro il sistema sia delle imprese ma soprattutto con l'amministrativo centrale e periferico soprattutto regionale come non era pronta a questo cambiamento
E allora il grave rischio lo capiamo subito di stare legati all'esperienza passata quindi quello che dovevano fare le Regioni non lo stanno facendo si stanno mantenendo sull'impostazione vecchia perché non sono stati educati al cambiamento non erano pronti
Un primo esempio di
Diciamo di impostazione federalista un po'inquietante per i riflessi che sta producendo
Certamente ci volevano tempi più lunghi e sicuramente è questa fase del ciclo non era propriamente espansiva
Dobbiamo sempre ricordarci che l'innovazione l'efficienza vengono fuori sicuramente dalla qualità e dall'intensità della competizione ma anche richiedono una domanda finale che tira questo processo virtuoso se la domanda finale non tira probabilmente
Stiamo ci facciamo un po'del male a cambiare in maniera così brusca
Le principali novità al giudizio di carattere generale devo devo dirlo decreto Bersani è sicuramente
Per giudicare positivamente il suo spirito liberista diciamo è indiscutibile cerca di snellire l'iter procedurale per lo sviluppo commerciale cerca di
Unificare la pianificazione commerciale o meglio di inserirla nella più generale pianificazione di carattere urbanistico vedremo se ci riuscirà ricerca anche uno sviluppo congiunto un equilibrio tra lo sviluppo delle superfici extra-urbane la tutela dei centri storici insomma sono tanti punti di forza del decreto Bersani non siamo qua a discutere quel ci sono alcune Torrita che adesso vedremo e alcune questioni aperti le principali novità
Sono finalmente aboliti i piani commerciali dovranno diciamolo su cosa dovrebbe rientrare la più ampia
Regolamentazione carattere urbanistico e questo provvedimento operativo le tabelle merceologiche da quattordici sono state portate a due anche questo un provvedimento operativo è stato abolito nel registro degli esercenti del commercio
E è stato completamente trasferito tutto il problema diciamo dello sviluppo commerciale in termini competenze alle Regioni ai Comuni il Governo centrale non si occuperà più
I negozi sono stati divisi in tre classi dimensionali soggette a diverse procedure di autorizzazione le i piccoli negozi di vicinato sono state sostanzialmente le paralizzate livello di licenze
Basta comunicare cosa si vuol fare al all'ente locale competente invece per quanto riguarda le medie superfici
E le grandi superfici occorrerà un'autorizzazione comunali per le medie superfici è un'autorizzazione regionale di fatto per le grandi superfici ecco questi sono due di due principali novità del decreto Bersani che sono anche sono in ritardo meglio
Saranno sottoposte a regolamentazione nei prossimi tempi tutte le altre che vi elencherò in rapida sequenza sono invece operative
Così è operativo l'obbligo dei comuni di concedere accorpamenti di due o più piccoli esercizi attivi entro determinate soglie fondi finalmente la regola del silenzio assenso novanta giorni per le medie strutture centottanta giorni per le grandi questo sicuramente dovrebbe velocizzare
Sono stati estesi gli orari ma non erano un problema neanche con la vecchia normativa
Sono stati resi anche più flessibili e sono aumentate anche le domeniche di apertura
Finalmente è riconosciuto un ruolo seppur consultivo a chi poi compera i servizi commerciali dei prodotti di marca ovvero al consumatore finale che sarà quanto meno ascoltato nelle decisioni che riguardano lo sviluppo commerciale prossimo venturo
Questioni ancora aperte i punti critici
Qua io non vorrei prendere troppe posizioni però le domande sono così retoriche che forse sottendono già un giudizio è una vera svolta nella politica commerciale
Come ci hanno fatto credere per molto tempo alcuni mezzi di comunicazione di massa
E presto per dirlo molto dipenderà da quello che faranno le Regione nei prossimi tempi adesso vedremo alcune evidenze inquietanti da questo punto di vista di certo si tratta di una riforma di forte impronta federalista che rinvia la risoluzione dei problemi
Agli enti locali competenti
Mi domando come si sta passando ai principi di base diciamo alle
Alla concreta applicazione delle nuove politiche di indirizzo
Un difetto del Bersani se posso permettermi con grande modestia ma con convinzione che mancano le linee guida cioè il decreto Bersani decreto impostazione federalista detto ok gestite voi in regioni e comuni il lo sviluppo del commercio prossimo venturo senza definire
Poche chiare linee di riferimento linee di sviluppo di riferimento per tutti insomma è un po'una legge delega qui invece si era bisogno secondo me un po'di una legge ponte di una legge quadro che orientasse lo sviluppo delle commerciale
Delle regioni e quindi la regolamentazione che si daranno le regioni e poi i comuni in questo modo
Non è neanche un rischio quello delle venti tale distributive è una certezza e non saranno venti saranno molte di più
Allora molti dicono e che male c'è
Bisogna da un lato chiedono ai distributori che dovranno quindi rapportarsi con sistemi
Ha fatto differenti a livello territoriale ma dobbiamo chiedere anche l'industria che magari avrà bisogno di tanti piccoli camioncini per consegnare in un assetto regionale polverizzato
E invece di poche i pochi contatti in un'altra regione che si dà un orientamento ben diverse poi soprattutto là dove anche dal consumatore e comunque alla fine
Questo porta regola inefficienza oppure no a tutta la filiera
Quindi qualche orientamento in più il Bersani lo dovrà prevedere e non è certo la logica delle circolare con cui si aggiusta il tiro che quella da seguire se vogliamo darci una politica di indirizzo diciamo furbe moderna è da terzo millennio
Quindi da questo punto di vista
è stato un decreto un po'avventato con tante buone idee poche linee guida
E vedremo cosa ne uscirà certamente il tubulo arrivo podisti redistributivo va tutelato a tutti i livelli ma non è spiegato come bisogna fare per per la verità andava tutelato anche prima anche con la quattro due sei se uno voleva se c'è la volontà politica di controllare lo sviluppo si poteva andare a vedere
Diciamo le curve di concentrazione non dare licenze ad alcune insegne dalle ad altri in modo da avere cinque o sei a Torino di mercato che si contendono le preferenze del consumatore magari anche usando i prezzi e anche il servizio che danno come verranno valutate le nuove domande teme di insediamenti con la logica del criterio temporale come primo oppure si farà una bella analisi comparata
Considerando la sua temporale qui possono essere presentate e verranno esaminate rigorosamente in termini di impatto ambientale occupazionale competitivo anche su questo staremo a vedere
Ogni regione farò un po'come le pare di certo i piccoli muoiono se non entro nei meccanismi associativi quindi se nell'associazionismo in affiliazione commerciale
E qua bisognava fare di più sia a livello di decreto generale e speriamo a livello regionale
Associazionismo affiliazione sono due cuori naturale attraverso i quali innestare diciamo servizi di assistenza tecnica per le piccole imprese gestione imprenditoriale non per tutte non è più il tempo di dare pochi soldi o servizi a tutti bisogna scegliere
L'impresa che meritano di essere aiutate e credo che l'associazionismo e la filiazione possono già essere un elemento che ci aiuta nella scelta
Perché se rimane questa situazione non aiutiamo i piccoli
Probabilmente lo stallo che si è creato nello sviluppo del moderno rimarrà moderno grande rimarrà anche nei prossimi anni una situazione quasi paradossale in cui danneggiamo tutti e nessuno ha dei benefici allora è meglio diciamo aiutare gli anelli deboli e dare più libertà di sviluppo le medie grandi superfici
Naturalmente questa è la mia valutazione cui sentiremo gli ospiti della distribuzione
Cosa ci diranno gli effetti principali della riforma Bersani sono rallentamento dello sviluppo delle superfici moderne nei prossimi dodici diciotto mesi e questo non fa che acuire i problemi della grande distribuzione organizzata la quale senza diciamo crescita basata su una copertura e ha un fatturato che non cresce più
Quindi questa situazione va risolta rapidamente certamente a breve e medio periodo le medie strutture hanno condizioni di sviluppo relativamente più semplice rispetto ai grandi ipermercati
Che rapporti coi Comuni litterae più veloce sarà più facile ci dobbiamo aspettare una forte e crescente differenziazione territoriale lo sviluppo distributivo prossimo venturo
Il problema è quali effetti di benessere genera questa differenziazione alcuni dicono che male c'è lo ripeto io dico benissimo valutiamo però i guadagni di efficienza che ne abbiamo e poi andiamo in questa direzione e disegniamo venti trenta Italia distributive se guadagniamo infami deficienza di filiera
Molte di queste cose alcuni pensano che siano state pensati diciamo disegnate per impedire uno sviluppo rapido delle multinazionali come accidentale tutto questo ridurrà
Secondo loro gli interessi delle multinazionali come altri confronti del nostro mercato distributivo io non credo affatto credo semplicemente che se non li lasceremo per gli ipermercati si compreranno delle aziende italiane
Quindi è meglio andare verso una politica moderna più le per tale impresa i formati moderne che vogliono crescere e diciamo aiuti agli anelli deboli del sistema
Questo è il modo spero me per gestire lo sviluppo di questo settore nei prossimi
E le regioni come stanno recependo il decreto Bersani verrebbe da dire da commentare in maniera un po'la cronica e sarcastica tanto rumore per nulla
Perché se noi andiamo a vedere in molti casi le normative emanate dalle Regioni sono più restrittive di quelle che c'erano prima
Come il rischio di evoluzione strutturale che dicevo ovvero di bloccare il moderno e di non aiutare i deboli i piccoli che hanno potenziale ma che sono l'anello debole
Pensate che dieci regioni su venti hanno emanato delle direttive restrittive solo due hanno emanato direttive programmatiche aperte lo sviluppo delle medie grandi superfici di vendita sono nella fattispecie Marche Campania
Ci sono poi ragioni sono credo sette se non mi ricordo male sette su venti che hanno sviluppato delle leggi cornice cioè hanno detto ok accettiamo i principi di base del Bersani rinviamo a nuovi provvedimenti quindi a un rinvio
E poi ci sono due realtà ospitate in una regione a statuto autonomo che il Trentino Alto Adige che non hanno ancora emanato le loro direttive lo saranno costrette a farlo entro il punto di ottobre se non vado errato altrimenti interverrà il Governo centrale del ministero per le sue commissariamento
è ancora possibile disegnare un modello distributivo italiano varate finora c'erano tanti difetti nella lentezza diciamo di evoluta evolutiva del nostro sistema distributivo ma c'erano anche alcuni vantaggi
Si poteva appunto imparare dagli altri e cercare di modellare questo sviluppo
Con l'impronta federalista assunta dal Bersani diventerà tutto più difficile perché non sarà un modello unico
Bisognerà cercare di intervenire nelle venti Italia nelle trenta Italia e quindi di certo sarà più difficile
Sarebbe già un gran risultato tenera dei minimi comun denominatori dello sviluppo commerciale prossimo venturo
Il fatto che sia più difficile e complesso non significa che non valga la pena e non sia importante perseguire la costruzione di un modello distributivo italiano e amo di esercizio io ho definito una specie di agenda le cose da fare nei prossimi tempi
Per chi vorrà partecipa alla costruzione di un modello distributivo italiano sicuramente ci vuole un approccio pianificato ed integrato sviluppo come sociale e pianificazione urbanistica e non ad intermittenza stop and go come molte regioni
Hanno fatto in questi ultimi tempi bisogna tutelare seriamente il pluralismo e non solo nei convegni a tutti i livelli riformati disegni di gruppi
Bisogna dotare una prospettiva di filiere considerare i nostri interessi nazionali rilevanti come fanno in altri Paesi
E come vedente avremo conferma diciamo in alcune secondo me valutazioni da parte anche dell'autorità che governano i mercati di altri Paesi in relazione a certe fusione bisogna considerare tutte le specificità del nostro commercio soprattutto nelle aree settore non alimentare
Dietro le boutique ci sono tanti piccoli operatori industriali che vivono di queste che hanno del diciamo dei denti che coprono dei mercati di nicchia molto redditizi che soddisfano anche consumatore che decide di comprare quei beni e quei servizi
Bisogna facilitare non solo lo sviluppo delle moderne superfici in delle nuove moderne superfici ma anche la ristrutturazione di ciò che abbiamo in Italia da questo punto di vista bisogna pensare a degli ampliamenti più semplici e rapidi
Perché c'è un rischio di perdere di attrattività nei negozi in essere il parco negozi che c'è che è vistosa da sotto gli occhi di tutti
E poi c'è il problema noto dei piccoli perché se non risolviamo nodo dei piccoli grandi non cresceranno mai i media i grandi imprenditori non avranno più libertà per aiutare i piccoli ci vuole un serio piano di assistenza tecnica
E bisogna promuovere l'associazionismo e la filiazione cioè i piccoli devono entrare in questi meccanismi che li tutelano
L'idea di creare un'agenzia diciamo nazionale a sostegno delle piccole imprese commerciali non mi sembra l'idea balzana e negli altri Paesi penso agli Stati Uniti quando hanno deciso di liberalizzare hanno creato
Diciamo istituzione di questo tipo un'agenzia nazionale che lavori diciamo in stretta collaborazione con i centri di assistenza tecnica e sembrano creare che cerchi di coordinarle e che soprattutto tempi attraverso anche l'aiuto dell'impresa di grande dimensione di sviluppare ad esempio delle insegne per i piccoli negozi nel franchising o in associazionismo seconda dei casi salvando i migliori perché non c'è spazio per tutti i piccoli operatori Cad dobbiamo sul mercato
Sono vittime di questo professore puro tre-quattro minuti sei i piccoli sono stati protetti troppo e male ci sono tra di loro degli imprenditori che adesso lo vorrebbero rilanciare ma purtroppo non non ci sono ancora i meccanismi che possono salvaguardano in questa direzione
Per i centri minori centri storici ormai è tardi il modello Unico diventerà difficile da gestire dal centro bisogna fare delle sperimentazioni se queste ottengono dei risultati in termini di rivitalizzazione dei centri storici
O dei piccoli comuni si potranno eventualmente replicare diciamo in altri mercati con caratteristiche simili
E poi non solo stimoli per chi esce
Vede la rottamazione dei negozi ma anche per chi entra soprattutto se giovane per chi innova perché decide di mettersi con altri per convertirsi insomma bisogna guardare al futuro e quindi è giusto peraltro
La rottamazione negozierà quasi offensiva come Consiglio come come cifra da data l'imprenditore che decidevano di uscire bisogna pensare a chi esce ma soprattutto alle forze nuove del commercio ripeto se giovani in seno fattive se si mettono insieme per riconvertirsi
Quindi quale politica di indirizzo chiudo
L'ho già detto a Los anticipata seguendo lo spirito liberista del Bersani e augurandoci che le Regioni e Comuni non lo stravolgono troppo io credo che ci siano tre direzioni obbligate per la politica di indirizzo del commercio nel nel terzo millennio
Bisogna dare più libertà per lo sviluppo strutturale dei formare delle imprese moderne bisogna diciamo definire più supporti di assistenza tecnica e servizi reali concreti per le piccole imprese meritevoli e a riguardo la creazione di un'agenzia nazionale di coordinamento non mi sembra un'idea diciamo balzana
E bisogna poi definire poche chiari Nord poche chiare ed efficaci norme sulla condotta delle imprese della filiera a tutelare la concorrenza si badi bene non dei concorrenti e del consumatore
E anche da questo punto di vista Bersani ha visto bene re definendo la problematica del sottocosto avrebbe fatto ancor meglio se l'avesse chiuso ed inserita diciamo già decise confezionata nel suo decreto questo non è stato fatto verrà fatto nei prossimi tempi
Ricordiamoci sempre però che l'efficacia dei dei provvedimenti dipendono avrà una chiara attenta definizione del fenomeno birra l'individuazione degli organi di controllo adatti a reprime all'UDC
Dalla definizione di sanzioni amministrative che svolgono fondamentalmente un ruolo di deterrenza e poi la siamo finalmente che il mercato produca i suoi impulsi di razionalizzazione sia in termini di efficienza
Che soprattutto in termini di efficienza vi ringrazio dell'attenzione
Molte grazie professore azioni sempre brillante Pino direi
Commuovere piccola
Poteri Ciampi
Adesso chiedo al nostro presidente di Confcommercio di fare la sua relazione
Dottor ville per favore
Grazie amico Presidente Illy
Io uno svantaggio anzi più di uno svantaggio prima che erano disposto come chi mi ha preceduto dell'usciti mi rendo conto aiutano meglio a fissare alcuni concetti secondo svantaggio è che non potrò sentire le
Successive argomentazioni dovendo rientrare il terzo fatti televisivi su Roma e prevista la registrazione di una trasmissione nel primissimo pomeriggio
E il terzo
Credo che sia quello più importante che intervenire dopo
Ma discorso fortemente ispirato
Una componente etica come quello del presidente di Centromarca fortemente connotato da un'esperienza
Comunque la persona d'azione
Profondo analisti e conoscitore della realtà distributive italiana rende davvero difficile il compito di chi adesso si appresta a intervenire
Allora vorrebbe aprire con una considerazione cerco di uscire anche dalla traccia dell'intervento nei
Predisposto
E che cioè oggi scopriamo con
Sempre maggiore
Forza il fatto che la distribuzione
Che sempre più una scienza esatta
E che altrove è patrimonio o ricchezza del sistema Paese penso alla Francia penso all'America penso alla Germania qui in effetti è sempre stato
Una sorta di parente povero forse un posso dove far fare cassetta ad altri settori ma non certo un settore su cui centrare analisi su cui guardare Allo sviluppo futuro
E da questo punto di vista Bersani e rimettere le cose apposto col tempo perché certamente comincia a dare una svolta rispetto a un dibattito che che era almeno dal punto di vista legislativo fermo all'Italia degli anni settanta ricordate la legge quattrocentoventisei del mille novecentosettantuno
Ma certamente lo fa con una estrema difficoltà
E alla prova del campo
Con una difficoltà che anziché esaurirsi con la presentazione del decreto legge si sta ulteriormente accentuando
Quando
La centra come dire in in vigore quando cominciata a interagire con il sistema di pesi e dei contrappesi che portò da un lato alla liberalizzazione dall'altro
A quelle identitaria distributive alle quali traversa di faceva riferimento con competenze specifiche attribuite a regioni a Como
Allora forse sera il caso di aggredire il problema cominciare a far risalire la distribuzione cioè a me
Un oggetto importante perché se andiamo a guardare anche
Gli apporti che la distribuzione tra al prodotto interno lordo alla vecchiezza alla ricchezza che viene prodotta in questo Paese e si sono assai consistentemente
Numerici fanno davvero o prodotto interno lordo sera il caso di aggredire una buona volta per tutti Sean comincerà a sciogliere l'enigma distribuzione certamente averlo fatto innanzitutto in un Periodo
Di Marghera
La stagnazione dei consumi e l'assenza di politiche di sostegno e i consumi credo
Nelle vostre tiene conoscenze ma soprattutto direi ancor di più in un momento in cui cambia lo scenario di riferimento competitor da italiani diventano nero beige l'integrazione monetaria la nascita del mercato unico poneva la necessità di un ragionamento forte su quelle che dovevano essere le linee di sviluppo successive certamente un dato che in controtendenza che sta producendo Effeti negativi e continua alla produrre effetti negativi
Per cui emerge con direi sufficientemente chiarezza che quando noi siamo andati a incidere con il decreto Bersani nordico come sistema Paese
Ci siamo posti alle spalle non tanto un sistema commerciale quanto un intero sistema produttivo
Basato su alcune grandi condizioni che erano quelli che l'equilibrio tra produzione distribuzione
Basato su una qualità e tipicità del consumo italiano queste due cose oggi appartengono davvero al passato
Sostenuto da una imprenditoria di produzione diffusa e attento all'innovazione del prodotto ma non a quella del processo nonno dotato di sufficiente capacità finanziaria
E imperniato acquisti erano sono ancora in gran numero i protagonisti
Su una piccola e media distribuzione da un lato indipendente dall'alto professionalizzata
Collocata tra una moltitudine di micro impresa o di lavoro autonomo entrano struttura di medio grande catene nazionali che facevano Kato salvo alcune lodevoli eccezioni
A gruppi che avevano il loro core business non nella distribuzione Manila industrie manifatturiere
E questo forse spiega gran parte delle difficoltà che oggi ci troviamo ad attraversare ma io credo che il senso il contributo posso cercare di dare
Con questo mio intervento non sia tanto quello di analizzare le causa del passato all'andamento del del presente le perplessità che sono allibito ammesse quanto quello piuttosto di cercare di entrare in una proposta che sia una proposta su come muoverci nel suo
Non prima però via per ricordato come appunto sulla distribuzione poco o nulla presente è stato detto dallo Stato costate rimasto totalmente afono rispetto a un fenomeno quello che è accaduto qualche settimane fa della fusione tra Carrefour pro modeste che certamente a conseguenze sul mercato mondiale della distribuzione che sono di grossissima vastissima portar e come invece lo Stato abbia parlato e parlato abbastanza quando ad esempio si trattò di impedire a forte di acquisire la Alfa Romeo qui in Italia o come abbia parlato e parlato abbastanza quando ha spinto un monopolista tener Gia come l'ENEL a contrastare
La discesa in Italia di Canal Plus costringendola a comprare il trenta per cento di Canal Plus dell'azienda o come
Abbiamo di fatto impedito l'avvento riportante il ministro Cardinale
La venuta di Murdoch in Italia
Dicendo cose importanti che certamente però contrastavano con una esigenza di globalizzazione delle telecomunicazioni
Che aveva un suo riferimento non più in un mercato nazionale ma in un mercato assai più vasto
Allora noi queste cose dobbiamo ricordato
E soprattutto dobbiamo capire che
La proposta vorrei qui avanzare
Deve soprattutto cercare di garantire lo diceva anche relazioni
Non solo la non tanto la moria delle piccole imprese diciamo professionalizzante ma non sufficientemente innovative ma quanto quelli che erano un po'la polpa centrale della quattrocentoventisei cioè quel commercio che ancora poteva e può dare al Paese una sua identità distributivo
E io credo che questa proposta debba guardare non solo
Perché ecco anche questa è una considerazione che vorrei trasferirvi
Spesso parlando della formula distributiva italiana la sì accentra oscurato vengono accentuati dicono dati che riguardano uno delle due anime uno delle due tabelle diciamo così del del commercio quello connessa al grosse
Commercio qualche cosa di più ampia distribuzione qualche cosa di piante riguarda il Großer ma riguarda anche i settori che non fanno parte di questo settore riguarda anche altri beni servizi e riguarda anche i discorsi lo ricordava
Ancora nell'azione che sono connessi alla logistica sono connessi alla formula paesi sarà formula città qui abbiamo il sindaco
Capitale diciamo economica italiana che ha
Criticato portato un suo forte apporto critico al al Bersani tenendo conto dei quelli che sono i modelli di riferimento se vogliamo anche la composizione urbanistica di questa metropoli lombarda
Allora
Se proposta deve essere io credo che noi dobbiamo
Provo qui superare una
Un'idea che ci ha portato in passato più a dividerci che unirci superare davvero un dualismo quello che metteva contro i grandi contro i piccoli quello che metteva contro i specializzati del De specializzati quello che metteva contro gli organizzati dai gli autonomi
Quello che diciamo
Un certo senso pensare non più un ambito standardizzato ma un abito fatto su misure su misura per imprese
Per tutte le imprese che operano sul nostro mercato favorendo o cercando di favorirne partnership attenzione quindi che deve essere posta sia sulle norme che sulle risorse le norme comunque vedete stanno segnando il passo sui tempi
E direi anche da questo punto di vista i tempi dell'economia sempre più contrastano con quelli della politica e si sintomatiche simbolico io oggi posso portare qui un risultato su cui certamente anche un'altra a precisare un'altra controparte sociale che il sindacato ha ragionato che ha condiviso alcune nostre forti necessità
Di ecco contrastare una un
Cambiamento e di incidere su questo cambiamento in maniera positiva come il contratto collettivo nazionale di lavoro e come invece ricordo quello che diceva
Amico
Illy tutto ciò che c'è intorno al commercio compreso ecco la parte pubblica del mercato del lavoro continui essere
Ingessato Contini
Essere esclusa lottizzato continui ad esempio in tema di tariffe ad avere qui gli andamenti che sono sotto gli occhi di tutti e che certamente non ci possono trovare convinti quando viene detto come ieri è stato detto
Che tutto sommato il sistema del tariffari italiano è un sistema sotto controllo
E
Se questo è il senso della proposta quello cioè di passare una contrapposizione una invece unione credo che da questo punto di vista l'obiettivo non sia soltanto il dobbiamo cominciare a ragionare io ho avuto modo di incontrare lo stesso presidente Prodi non più tardi
La seconda metà di luglio su quello che può significare un asse di distribuzione europea nel momento in cui gli americani lo sappiamo tutti benissimo cominciano a un solo a trasferire
Aziende in questo
In questo continente ma soprattutto ad attrezzarsi su quello che dovrà essere lo sviluppo del informatica e della cosiddetto electronic business in Europa il rischio davvero grosso di andare incontro a sorprese consistenti da questo punto di vista andare incontra quella che viene chiamata sempre più spesso disintermediazione è davvero tanto e questo rischio è trasversale come dicevo prima riguarda non solo la filiera distributiva ma l'intero sistema produttivo
Che deve quindi trovare una sua identità berremo cullarsi sulla base anche di necessità territoriali di PIL regionale possiamo anche dire di propensione ai consumi che sono diverse di situazioni anche di geo o geografiche diverse naturale diverse ma che comunque deve avere una sua identità allora
Da questo punto di vista credo che se guardia ad esempio alla produzione industriale che è avvenuta lo scorso mese di luglio
Con un crollo dobbiamo anche capire che la produzione oltre che dovuta una delocalizzazione dell'industria italiana oppure dovuto non sua stagionalità può venire ad esempio
Fatto conseguenza dal fatto che il dodici per cento di consumi niente passano attraverso delle grandi catene
E ormai una quota significativa e che tramite la politica degli acquisiti questi grandi catene esse sono diventate determinanti per l'andamento della produzione idee quindi è importante che oggi centro ma il polo di riferimento
Imprese italiane norma che agiscono su come è italiano
Osservi con attenzione lo sta facendo
Nel migliore dei modi quello che accaduto questa cadendo ma soprattutto e importante sarà importante quanto insieme Centromarca riusciremo a proporre per arrivare a un dico non solo un sistema distributivo italiano ma un sistema produttivo italiano in cui la distribuzione abbia quel ruolo quel peso quella specificità permettermi di dire anche quella importanza che invece altrove e un concetto ampiamente acquisito
Allora questo presuppone
Un servizio totalmente ripensato una ristrutturazione totalmente riprogettata un ampliamento un accorpamento di punti di vendita
Una logistica che sia
Da un lato modulata sulle diverse esigenze del territorio dall'altro che tenga conto di un pluralismo di formule di distributive che già e presente ad esempio nei centri commerciale
Associazionismo economico di riduzione degli oneri dei contratti di franchising sono altre vie praticabili ma io vorrei aggiungere un'altra che è quella
Della
Costituzione nel più breve tempo possibile cosiddetti gruppi di acquisto virtuali cioè questa maniera i fari interloquire direttamente
Il
Commerciante con la media Colagrande indù
Noi abbiamo una possibilità importante quella di essere alla vigilia di un contratto di programma che si chiamerà e Sud che riguarderà prova di commercio elettronico business to business nelle aree meridionali del Paese la rete forse più difficile da raggiungere per le vostre in prese più parcellizzate finale
Credo che ecco una condivisione da parte di Centromarca degli obiettivi
Di per le proprie rivoluzione che questo
Contratto di programma su cui anche lo Stato sta investendo diverse centinaia di miliardi per siano sia un fatto importante che potrà nel breve portare quei risultati di cambiamento nella direzione
Del della proposta fino che ho appena auspicato
Con risultati importa dicevo prima del presidente troppi io credo che Prodi abbia consapevolezza di come ecco il l'Europa debba giocare un ruolo ormai le arie sono dollaro sono euro sono valuti orientali un ruolo importante
E io credo che ecco se riusciamo a recuperare in fretta S
Dialoghiamo un po'o più da vicino
Quella che sembrano prospettive in questo momento soltanto difensive certi come Perelli colpiti ciò che può arrivare un tratto o ancor più lontano oltre oceano possono diventare invece prospettive di segno positivo in una sfida di mercato
Appunto diventato globale in cui credo del sistema produttivo italiano e il sistema distributivo italiano possano avere speranze di successo e di crescita anche di mercato
Da questo punto di vista guardare con maggiore attenzione esempio quello che può essere la sponda orientale del
Mediterraneo guardare all'ipotesi di ricostruzione che stanno avvenendo si apprestano a essere lanciate nel penisola balcanica credo che siano i primi due scenari se da cui far discendere diciamo conseguenze da quella
Unione alla quale oggi ho fatto riferimento
Ringrazio per l'attenzione che avete avuto a questo questo mio contributo che è poi molto diverso da quello che era stato ipotizzato lo lascio agli atti perché mi rendo conto che l'attenzione andava
In qualche modo catturata spero di esserci riuscito efficace soprattutto per quello che potete fare
Affermare al più presto una via italiana alla produzione una via italiana alla distribuzione
Grazie presidente Billé
A me piace posto in alla vostra fantasia un'immagine di questo mondo che Billeci ha disegnato che quello di un bosco ad alta quota dove la vita difficile perché la competizione forte ma dove coesistono gli alberi grandi i cespugli e l'erba ognuno con la sua funzione gli alberi grandi creano il nutrimento per il cespuglio e per l'erba e Lerna trattiene il suolo per dare nutrimento agli altri grandi questo il modello al quale noi scriviamo la nostra azione
Mi auguro che questi immaginari aiuti a far sì che le realtà vanno in questa direzione
Grazie presidente Billé
E adesso chiediamo al dottor Vialli si può sviluppare la sua relazione
Grazie presidente Illy
Buongiorno a tutti
Alcune settimane fa
Ho letto un articolo pubblicato da un importante quotidiano che commentava al passaggio di mano di una delle aziende simbolo del nostro Paese
Che le reazioni che ciò aveva suscitato non si trattava come forse qualcuno avrà pensato della fusione o dell'acquisizione
O vogliamo definirla
Di promoter si con indotto il gruppo GS
Da parte di più al forno
Il caso era quello della Piaggio
Sicuramente un gioiello di famiglia dell'industria italiana
Venduto
Come sappiamo non confondere etica
L'operazione aveva suscitato quella che il giornalista definiva
Definiva un'ondata di nazionale capitalismo ed è stato proprio su quel sto aspetto che mi sono messo a riflettere
Una sorta di fremito patriottico privo di giustificazioni razionali ed i fondamenti economici secondo il quotidiano
Aveva scosso gli italiani ed era una reazione puramente emotiva e di retroguardia
Scriveva il giornalista che ai dipendenti della Piaggio poco doveva importare
Chi pagasse loro gli stipendi purché questi venissero pagati e possibilmente aumentassero
Poco dovrebbe importare i clienti chi controllasse l'azienda
Purché i prodotti mantenessero e possibilmente aumentassero i livelli di qualità che la convenienza di presso
E lo stesso doveva valere per le banche per i fornitori
Tanto più che non è scritto da nessuna parte che il capitale di un'azienda italiane vengono investiti in Italia e quelli di un'azienda straniera vengono investiti all'estero di capitale si investono nei paesi dove possono avere maggior rendita
Ragionamento dovrebbe valere probabilmente anche per l'intero settore dalla distribuzione italiana
E per la fase che attraversa attualmente
Il controllo delle quote di maggioranza dell'intero comparto sta passando in mani straniere
E il processo si completerà nel giro di pochi anni ma forse di pochi mesi
Non possiamo fare più nulla perché questo non accada ma siccome si tratta di un intero settore non di una singola azienda
Possiamo e dobbiamo quanto meno spiccare che sistema Paese gestisca al meglio una fase di passaggio che presenta molte terzista
Un'evoluzione verso quello che mi sembra evidente ormai non sarà un modello distributivo italiano
Ma semmai una somma di modelli distributivi che questa sfida potranno operare questa la sfida potranno operare insieme e in modo sufficientemente coordinato nel nostro Paese sviluppa
Do magari nel tempo anche nuove forme di collaborazione ed esitazioni
Però la sappiamo poche cose
Poche ed essenziale
Primo ci sarà un modello distributivo di matrice francese che svilupperà prioritariamente ipermercati
Posto che questo modello avrebbe potuto essere anche dalla crescita e dalla fusione dei catene di gruppi italiani
Abbiamo avuto varie occasione non ne abbiamo saputo accoglierà nessuna
Adesso non resta che augurarsi se il modello francese del nostro nel nostro Paese declini quelle caratteristiche di italianità
Che solo a mio avviso possono garantirgli il successo e scongiurare il rischio dalla desertificazione
Commerciale e dell'impoverimento dell'offerta a cui tutti che tutti temiamo
Secondo sappiamo che con l'operazione Carrefour Auchan la soglia di sopravvivenza
Si è alzata cento mila miliardi
E con questa soglia dovranno fare i conti tutti i grandi gruppi della distribuzione europea
Per noi
Evidentemente una metti inarrivabile
Tutti i gruppi della fede racconta
Insieme fatturano solo quaranta mila miliardi
Terzo sappiamo che qualsiasi modello italiano o straniero che sia dovrà inserirsi in uno schema di gioco rigido quanto imperfetto e lacunoso
E per certi aspetti persino contraddittorio
Uno schema che abbiamo visto né sentito ampiamente da chi mi ha preceduto si chiama legge Bersani
Io peraltro come fede al comma lo ripeto da tempo
Dagli studi realizzati appaiono in tutta evidenza non solo l'incapacità da parte di molte regioni di recepire la portata innovativa del decreto
Ma anche e soprattutto il ritardo delle amministrazioni e di conseguenza la situazione
Di sostanziale vuoto normativo in cui versano le nostre imprese in un momento particolarmente critico tra la loro evoluzione
Terminato il periodo transitorio in cui si potevano attivare nuovi esercizi accorpando più licenze
La mancata attuazione di nuove norme regionali ha creato di fatto una situazione di stallo
Mentre i gruppi stranieri più forti più capitalizzati dei nostri accelerano le loro campagne acquisti
E penso con un po'di invidia a questi competitor che probabilmente vedono l'Italia un Paese che per noi è sempre stato un groviglio di lacci e lacciuoli
Non solo come una terra di conquista ma con una sorta di paese di Bengodi dove non valgono neppure alle regole di base
Alle quali loro devono attenersi nei paesi d'origine
E mi riferisco evidentemente al fatto ad esempio che non abbiamo ancora a distanza di oltre un anno dall'approvazione della Bersani stessa
E contrariamente a quanto era previsto non l'abbiamo ancora dicevo
Una normativa che vieti le vendite sottocosto
E su questi temi Feder con ci stiamo esercitando da due anni con i nostri osservatori e nel frattempo avvertiamo con chiarezza
Anche che quando nel settore alimentare quanto nel settore alimentare già avvenuto rischia di verificarsi anche nel non foto
Sempre più esposto violenti attacchi ti quelli che così tetti sono categoriche il
Comunque chiuso il capitolo delle cose che sappiamo cosa possiamo fare
Abbiamo preso atto di una situazione che è cambiata sotto i nostri occhi più rapidamente di quanto noi stessi potessimo immaginare adesso dobbiamo fare tutto il possibile per realizzare il nostro modello distributivo
E come
Perseguendo con determinazione assoluta tutte le integrazioni possibili tra le nostre imprese e i nostri gruppi
Un modello distributivo italiano alternativo a quello francese delle grandi superfici nascerà solo se coinvolgerà il meglio dell'imprenditoria italiana che peraltro oggi siede in questa sala
Dobbiamo creare un polo forte che punti al raggiungimento di livelli di performances più elevati e certi nell'integrazione sempre più stretta con la filiera
E con il mondo agricolo stranieri industriale non solo e non tanto la propria redditività
Quanto la possibilità di sviluppare offerti distintive
E gradite al consumatore
Se quaranta mila miliardi sono la nostra massa critica
Questa massa critica che è modesta ma tutto quello che abbiamo dobbiamo capitalizzato da metterla a frutto con soluzione di partnership e di coordinamento nuove e condivise a livelli sempre più ampi
E quindi aumentarla con un progressivo ampliamento della compagine
E con soluzione gestionale sempre più efficaci a livello nazionale e anche internazionali
L'articolo che ho citato in apertura di questo intervento probabilmente ineccepibile sotto il profilo dell'analisi economica
Non siamo chiusi all'Europa sarebbe insensato perché l'Europa non è qualcosa su cui si può scegliere le europee qui qui adesso
Il nostro modello aperto alle collaborazioni ma costruito sulla matrice italiana delle piccole e medie imprese
E per realizzarlo il nostro rapporto con le industrie di marca sarà determinante
Storicamente un rapporto molto solido
Più stretto sia rispetto a quello dalla grande distribuzione straniera che con quello della grande distribuzione taglia
Le ricerche hanno sempre confermato che la quota dei prodotti di marca degli assortimenti della distribuzione organizzata è più alta ma non solo ai partner dell'industria garantiamo e possiamo garantire alla capitale capillarità
Di presenza sul territorio
E garantiamo servizi di distribuzione efficienti costi drasticamente più bassi rispetto a quelli del dettaglio tradizionale
Quindi un sistema controllato da pochi gruppi multinazionali avrebbe ricadute su tutta la filiera sulla rete agroalimentare sulla piccola e media industria che non possono essere e non devono essere sottovalutati
La stragrande maggioranza delle piccole e medie imprese di produzione italiana
Non avrebbe diritto decisione di cittadinanza sugli scaffali vieta usciamo di Cafu perché priva di necessari requisiti di forza contrattuale da un lato ed efficienza dall'altro
Dico cosa che abbiamo ripetuto centinaia di volte ma usi tradizioni tipicità dei nostri prodotti
A rischio di estinzione anche solo per effetto di una normativa europea scompare crebbero in un tempo ancora più breve di quello che oggi possiamo immaginare
Ogni crisi però racchiude delle opportunità
Vale anche per la crisi che oggi interessa la nostra distribuzione i prodotti di marca ai prodotti di produzione italiana ci offrono l'opportunità di proporsi al consumatore con me un canale privilegiato in qualche modo garantito
Mentre per i produttori noi possiamo essere un importante mercato di sbocco in Italia e non solita
Anche nel nostro settore dopotutto operano già centrale d'acquisto europee corra situazione molto avanti e quote di mercato importanti in tutti i paesi dove sono presenti
E questa è un'altra risposta vogliamo investire nelle nostre nelle vostre specificità adattandole all'esistenza dei tempi
Alle istituzioni né con questo mi avvio a concludere chiediamo solo di non intralcia
Chiediamo innanzitutto un coordinamento delle decisioni
Che le singole Regioni devono poi rendere operative in sede locale
Decisioni che non riguardano solo la realizzazione delle medie grandi superfici sulla quale peraltro
Un maggior concordino amento sarebbe comunque auspicabile ma e chiediamo anche tempi importante in importanti per il settore come per esempio nel sito uno per tutti
Il tema della formazione
Anche qui si rischia di dare venti risposte d'un problema che ne richiede invece una sola
E di altro profilo
Potrei dilungarmi sui centri storici sulla complessità del sistema urbanistico italiano che davvero non hanno uguale nel mondo oppure sulle opportunità di riqualificazione e riconversione del piccolo dettaglio
Con le piattaforme distributive delle nostre imprese come punto di riferimento
Per la razionalizzazione del sistema
Ma mi auguro che avremo altre sedi per approfondire questi singoli aspetti
A cominciare da quelle deputate in seno alla Confcommercio
Che potrà giocare un ruolo fondamentale per realizzazione di questo progetto
Abbiamo perso l'occasione di creare un modello distributivo italiano è articolato e probabilistica fatto prevalentemente di aziende italiane e alimentato da Novaro italiani adesso possiamo e dobbiamo lavorare insieme ai partner della filiera e alle istituzioni per creare le condizione indispensabile per la convivenza era la concorrenza tra più modelli distributivi
Gli altri per il nostro non credo insomma come imprenditore come presidente dalla fede al comma il dovermi arrendere credo anzi che soprattutto adesso da oggi in avanti dal due mila in avanti
Si abbia il dovere di lavorare insieme con quella convinzione che non abbiamo ancora saputo esprimere per portare avanti dei progetti coordinati che ci consentono da un lato di perseguire i livelli di efficienza possibili mi riferisco agli acquisti alla logistica anche gli Investimenti e dall'altro di tornare a produrre innovazione nel commercio
Innovazione
E questa è la parola chiave con cui vorrei veramente conclude
Non occorre essere grandi per essere innovativi ma basta per essere vincenti innovazione riformati di vendita nelle Offerte nelle proposte di servizio
Nelle attività di marketing e di comunicazione
Dobbiamo tornare a produrre innovazione nel commercio per dare al modello il più distributivo italiano che abbiamo in mente
E sicuramente abbiamo nel cuore quelle chance di successo
Che come le indagini più volte ci hanno confermato e riconosciuto è fortemente apprezzato dal consumatore
Grazie per avermi ascoltato
Materazzi oratoria molto bella relazione
Posso chiedere al presidente della Faid istruttorio Tito Lombardini che svolge le sue relazioni tre
Signor presidente signori signore
Io chiedo scusa
Perché devo prendere la mia relazione e metterla in buona parte nel cestino perché chi mi ha preceduto
Ha già toccato i temi che io volevo sottolineare e quindi sì che me l'hanno fatto e hanno fatto bene è perfettamente inutile che io faccia una sorta di bis più cattivo di più basso profilo quindi alcuni temi li passerò penso glielo alcune mie opinioni personali
E quindi le chiedo scusa Presidente se non sarò così puntuale e preciso di una lettura attenta e puntigliosa
è facile
E automatico unirsi al no al coro degli scontenti
Con in più la Consap prova reca consapevolezza di far parte di un sistema
Quindi se tutti quanti voi tutti quanti noi siamo preoccupati di questi incertezze che abbiamo intorno figurarsi noi che siamo dentro siamo lì in prima linea
Quindi per sotto questo profilo
Vorremmo poteva aveva la bacchetta magica
Risolvere una serie di problemi è sapere che cosa dobbiamo fare per alto come fare come non essere sorpresi delle difficoltà
Che dobbiamo vivere soffrire perché questo è un Paese benedetto da Dio sotto tanti punti di vista ma sotto altri punti di vista quel signore ci ha un po'tra lasciato perché questo è un Paese dove molto tempo hanno convissuto due anime come concezione diciamo filosofica politica economica e
Due anime che hanno sempre zigzagato tra di loro tra soprattutto gli estremi sulla spinta di emergenze di breve periodo in un contesto economico sociale caratteriale molto diverso molto diversificato il tutto
Condito accentuato da un periodo di enorme evoluzione tecnologica e intellettuale
Dentro il quale l'informazione è diventata così veloce da essere immediata globale e i modelli di stile di vita si sono dilatati moltiplicati deformati
E in questo contesto
Che cosa essere che cosa fare essere pessimisti ci sarebbero ragioni o essere ottimisti
Io credo che
A tutti quanti che noi
Convenga essere ottimisti
Se così non fosse
Nessuno di noi farebbe impresa nessuno fra di noi farebbe la professione con tanto amore con tanta passione nessuno di voi sarebbe qui oggi
Quindi
Diciamo pure tranquillamente che il ministro Bersani ha fatto una cosa positività perché innegabilmente ha dato il via in via al cambiamento
Ha fatto la sua parte
Qualcuno dice Brusca doveva farla più pianificato sì sì tutte cose sacrosante Tor viva Dio è arrivato il momento in cui qualcuno ha preso il problema è la buttato fuori
Sapeva benissimo che i problemi sarebbero arrivate ma dal capo d'altra parte da qualche parte occorre venti comincia
Quindi direi che adesso aveva il vero lavoro di cambiamento con grossa ai gruppi di lavoro che si è affrontato in ordine sparso ci faranno fare più fatica e all'hangar e allungheranno sicuramente i tempi e ce n'è per tutti i gusti ce n'è per tutte le tasche ce n'è per tutti i momenti perché le Regioni le Province le Città ai comuni hanno assunto un ruolo nuovo
E devono mentalizzare assi devono prepararsi a questo ruolo nuovo dove l'urbanistica la viabilità
Stamattina Piccolo piccola storia personale pervenire a questa riunione io abito vicino alle montagne Bergamo che non è poi tanto distante da qui sono miseri quaranta chilometri
Ma ha tre ore tre e un quarto per arrivarci avevo previsto che viveva qui con una con un piccolo Avio taxi non privato c'è un signore che fa la navetta tra ove io
Milano chiosa ma stamattina non volava quindi prende la macchina e venire un'epopea perché basta infilarsi in quel tunnel maledetto che si chiama autostrada per vedere
Che cosa succede quindi
è stato una qui possiamo dire magnifico modo di scaldarmi muscoli per questo tipo di incontro perché questa è la verità questa è la realtà che tutti quanti troviamo continuamente tutti i giorni tutti i problemi e va be'pazienza
è un prezzo
Che come possiamo dire siamo abituati a pagare speriamo in doveva andare avanti a lungo a pagarlo perché ci si stufa
Senza dimenticare poi gli scontri Contini quotidiani fastigio finissimi con
Diciamo burocrazia ma questa quella più fastidiosa e l'amico burocrazia non tanto la macro burocrazia anche questo
Qui possiamo dire endemico per quel che riguarda il territorio italiano
Detto queste cose abbiamo davanti una prospettiva eccellente
Per realizzare con la distribuzione moderna che tutto il Paese chiede tutto il Paese che non parte del paese chiede
Ricordando a me stesso e a tutti quanti voi che questa nostra Italia magnifica terra
Ma mescola continuamente in una sorta di grande complicazione
Città grandi piccole colline pianure montagne laghi e coste isole
E con varianti importanti che il clima
La cultura
Le economie locali
Le tradizioni
Di vita le tradizioni alimentari hanno distillato nel tempo e nei secoli veramente delle differenze se c'è una cosa che in Italia
Dobbiamo essere possiamo essere orgogliosi
Lo stile di vita no food penso italiano che non ha l'eguale del mondo
Un argomento turistico un'attrazione turistica come un'attrazione turistica San Pietro Giubileo questo e quest'altro è questo è un valore importante e possiamo tranquillamente dobbiamo tenerne conto
Una prima stima
Indicherebbe in un tempo tra cinque dieci anni il tempo necessario per vedere il cambiamento a livello nazionale
Perché se è vero
Che alcune regioni sono partite prima possiamo usare questo termine
E quindi avranno un percorso più breve da compiere buona parte l'hanno già fatto
Altre devono recuperare molto
Non è un problema di colpa è un problema di situazione
Bene attenzione perché sono queste ultime che ci faranno cambiare i nostri indici
Con i quali ci confrontiamo l'Europa ho preso a casaccio e
Attenzione nessuno mi prenda per un bossiano qualcosa di questo genere ma se voi vedete questo dato
Della distribuzione moderna super reitero base milioni centottantotto che mette un Oropa esprimendo mille trecentotrentadue un'Italia mille zero zero otto ecco fa vedere la posizione in Lombardia
Che non è ma affatto distante da questi valori insomma mentre invece a conferma di quel che io dicevo prima ma non è solo la Sicilia
Ha un valore nettamente più basso
Ecco
Nella maniera che noi potessimo avere a livello nazionale dei valori diversi più omogenei
E e quindi una corsa di velocità diversa delle varie ragioni potremmo già cominciare a dire che il sistema moderno di distribuzione affatto i suoi passi avanti se prendiamo quell'altra
Che dice più o meno la stessa cosa rapportata invece sui metri quadrati
Per ogni mille abitanti anche qui si legge chiaramente chi ha già fatto un buon percorso e chiedo a fare ne dovrà fare un altro più importante
Da qui
La necessità la volontà
Di presentare al consumatore visto come è fatto il territorio un mix di soluzioni
Fatto di il per supera su Peretti discount
Sembrerebbe questa sia la soluzione ottimale anche perché sarebbe
Una realizzazione che terrebbe presente
Le esperienze avvenute fatte in un paio di Paesi che cito Francia e Spagna dove
Si sono lette oggettivamente delle situazioni esasperate
Quando fuori mole hanno come possiamo dire
Una certa formula è un po'troppo ridondante come numero rispetto ad altri punti di vendita io credo che la soluzione ottimale è un mix
Esattamente come se posso fare un esempio è un po'come la storia della flotta da flotta navale che si rispetti ha sicuramente come punta avanzata le grandi porta agli incrociatori
Ma una forma flotta moderna completa
Polivalente elastica adatta a muoversi nelle varie situazioni che una guerra e che un conflitto crea è quella fatta di una moltitudine di prodotti o di sistemi inabili
Dal grande al medio al piccolo piccolissimo includendo anche
Includendo anche la barchetta più o meno a remi
Perché se il gran capo di con la flotta può scendere a terra per andare per i fatti suoi qualcuno venti bisogna becchi bisogna che glielo porta insomma e anche in questa barchetta più o meno premi gioca il suo ruolo in un contesto globale
Al di là delle formule
Al di là delle formule
Non sono le formule che si affermano più delle altre sono le aziende
Che interpretano le formule
Che nel loro come possiamo dire nelle loro capacità di comincia da chi le conduce
Nella prima squadra che quella che forma la la folla task possa sul serio nella sua capacità di coinvolgere tutti i lavoratori di quell'azienda e ma soprattutto nella sua capacità degli altri due aspetti che rimangono di saper interpretare perfettamente i consumatori i suoi bisogni e proporgli
Via via le soluzioni vincenti in termini di prodotti di marketing di comunicazione di immagine e tutto quello
Che ne viene appresso quindi al di là di un modello italiano francese svizzero tedesco o spagnolo come volete ecco quello che conta è che conterrà
Sono le aziende che più di altre sanno interpretare questi discorsi discorsi che hanno quindi due grandi limiti estremi il concetto dalla flotta che ho detto prima
Che dà dignità anche alla barchetta quindi al piccolo negozio e che però per essere rispettata temuta efficace a sicuramente bisogno dei grandi incrociatori edere grande eco porta l con tutto
La la salumeria che ci sta in mezzo
Un altro aspetto a margine di questo ragionamento di ricerca di nuovo modello e di situazione un paio di un paio di fatti
Che sono fosse più interni nostri che però toccano anche credo direttamente fosse indirettamente il mondo che voi rappresentate il fatto che ormai a mio modo di vedere non c'è più spazio non c'è più logica non c'è più ragione di fare delle distinzioni tra distribuzione organizzata e tutte le altre sigle
Che vengono avanti che oggi vengono utilizzate no la distribuzione è una sola e che non può che essere una distribuzione moderna appunto
Tutte le altre cose tutte le alte frammentazioni sono appartengono al passato gloriosi stima
Ma ormai assolutamente fuori quindi Nino un concetto di evoluzioni che Bersani ha cominciato a a a cui possiamo dire appeso queste bottiglie di champagne la sufficientemente
Anzi decisamente scossa aperto il tappo affatto Botto un po'di schiume uscita studio a vedere se quella schiuma quel vino si riesce a versarlo nelle coppe giuste però ecco anche in questo gesto anche in questo momento la distribuzione nelle sue varie frammentazione deve togliere delle opportunità
E io che penso che stamattina Presidente Illy
In una anticipo
Piacevolissimo che abbiamo avuto personalmente da prima volta che ho trovato su un tema sul tavolo che si chiamava sottocosto
Una facilità di dialogo una velocità di dialogo una immediatezza di decisione il cui contenuto cos'era molto semplice prepariamo noi un testo
Che va bene a entrambi perché sui principi siamo assolutamente d'accordo purché sia facile da capire purché abbia almeno incertezze possibile nell'essere nel momento del che si stringe il nodo e ci abbiamo messo più o meno non so se cinque otto minuti per essere d'accordo su questa nuova ecco questo secondo me è uno dei fatti importanti è vero
è stato relativamente facile
Perché per una semplice ragione che aleggia sulla nostra testa di tutti quanti noi
Un paio di quei brutti comando no che svolazzano su alti è che non sappiamo dove vanno piombare uno di questi condotta il panettone ormai presto
Diciamo sugli scaffali diciamo sugli scaffali che l'anno scorso a come possiamo dire be insomma ha ha vissuto una sua stagione tutta particolare e speciale
E l'alto Condò ben più grande è quello che consumi non si sviluppano e quando c'è
Un regime di cinghia tirata come possiamo dire le persone sono più disponibile
A ricominciare un certo percorso con molta più buona volontà
Noi della distribuzione su questo percorso vogliamo anche dedicare un'attenzione nuova per noi per voi molto comune già molto ben praticato con grosso successo che quella di dare valore valore aggiunto a tutte le nostre attività
Non in fin dei conti siamo lì tra il mondo della produzione e il mondo del consumo e dobbiamo fare gli sforzi alcuni di noi gli hanno già accolti molto bene aprendo la strada concettuale a tutti quanti non gli altri
Di come si può e come si deve dare valore aggiunto sul piano finanziario economico e sociale alle nostre attività e su questa ferma volontà e grande determinazione che faide
Fai dentro a Confcommercio dentro la casa tenta la quale si trova in maniera eccellente faremo tutti i nostri sforzi per togliere il più velocemente possibile questi risultati
Vi ringrazio vi saluto di chi dischi Edo scusa se non ho seguito conta tanta compri scrupolo quello che avevo preparato ma
Colleghi carissimi mi aveva proceduto e non era il caso sicuramente di ripetere le stesse cose piazza
Si tratta Lombardini è una bellissima relazione adesso dottor Bordoni vi anticiperà un messaggi che sono pervenuti al Ministero che forse sono interessanti per tutti
Io in realtà ad anticipare il messaggio il ministro
Competente per gli affari regionali Bellillo
Ci prega di dare spazio una comunicazione che riguarda gli aggiornamenti sui provvedimenti che il suo ministero insieme al ministro l'industria stanno prendendo per accelerare l'applicazione della della riforma quindi chiediamo un attimo di piazza di pazienza Presidente Barberini che poi concluderà i nostri lavoro dottor monaci del ministero
Raccomandiamo la
Rapidità perché lo dobbiamo chiudere per tempo grazie
Innanzitutto voglio portare il saluto del ministro degli Affari regionali Katia Bellillo a questa importante Assemblea
E testimoniale così anche l'impegno del dipartimento Affari regionale per la rapida attuazione di una riforma così complessa come quella avviata dal decreto Bersani
Come è noto l'attuazione del decreto centoquattordici è garantita attraverso un complesso lavoro di intesa di concertazione tra il ministro dell'Ital ministero dell'industria
La Presidenza del Consiglio dei ministri tramite il Dipartimento Affari regionali le Regioni lanci e ovviamente gli operatori economici nell'ambito di questo lavoro il nostro intendimento è stato quello di facilitare e snellire il percorso di controlli l'approvazione delle leggi regionali da parte del governo
Evitando l'utilizzo del potere sostitutivo attraverso una costante azione di sollecitazione nei confronti delle Regioni inadempienti
La filosofia che ha guidato il nostro lavoro è stata quella di rispettare lo spirito della riforma e del suo percorso di liberalizzazione cercando di contemperare le esigenze di competitività del sistema commerciale italiano con le caratteristiche storiche e culturali delle differenti realtà regionali
Lo stato dell'arte del percorso fin qui realizzato è stato delineato nelle relazioni che mi hanno preceduto in parte dei minato colgo invece l'occasione di questo saluto per fare il punto su alcune novità recenti
Che riguardano da un lato l'approvazione da parte delle regioni
Delle rispettive leggi regionali e dall'altro il problema dell'urbanistica commerciale
A riguardo dell'approvazione delle leggi regionali preciso che prima della pausa estiva delle diciannove Regioni due Province autonome solo quattordici avevano adempiuto due delle quali Marche Molise avevano visti rinviati dal governo i loro provvedimenti legislativi per contrasti evidenti col decreto Bersani
Le altre cinque Regioni Lazio Sardegna Sicilia Campania e Piemonte nonché le due province autonome non avevano ancora provveduto a dettare norme di attuazione
Su questo abbiamo lavorato con un'operazione del sollecito concordando con le Regioni stesse un rinvio a per evitare appunto che il Governo utilizzasse poteri sostitutivi fino al trentuno ottobre
Comunico che
Questo venerdì porteremo in a privazioni in approvazione al consiglio dei ministri la legge
Relativa commercio del Molise e quindi stiamo procedendo
Per quanto riguarda invece il problema dell'urbanistica commerciale come è noto ai sensi del comma cinque dell'articolo sei comuni sono tenuti da adeguare entro centottanta giorni
Dall'approvazione delle leggi regionali i loro strumenti urbanistici
Appunto le disposizioni regionali
Anche in relazione alla difficoltà segnalate a questo riguardo dai Comuni è stata promossa una serie di incontri che hanno portato all'elaborazione da parte del ministero dell'industria di un documento esplicativo
Tale documento ci è stato trasmesso la settimana scorsa
Ed è stato trasmesso alle regioni all'Anci per le opportune osservazioni e come dipartimento degli Affari regionali ci siamo impegnati a portarlo in discussione alla prossima riunione della conferenza unificata Stato-Regioni autonomia locali
Senza entrare nel merito dei dettagli tecnici sintetizza i punti essenziali di tale documento innanzitutto il documento richiama due premesse importanti
Il fatto che si possa stabilire una sostanziale uguaglianza tra la funzione produttiva e quella commerciale in coerenza con una visione moderna delle attività produttive che abbraccia l'attività manifatturiere commerciale e servizi
E in secondo luogo la possibilità di usare anche per la programmazione urbanistica commerciale gli strumenti di semplificazione collaborazione concertazione nel e del procedimento amministrativo
Previsti e consentiti dalle norme vigenti per esempio per quanto riguarda l'industria il documento ipotizza così la possibilità di una procedura con due tempi appunto con iter e tempi differenziati per realizzare l'aggiornamento degli strumenti urbanistici commerciale
Richiamato il fatto che il provvedimento comunale deve avere come obiettivo la verifica di congruità degli strumenti urbanistici comunali con i criteri e gli indirizzi forniti dalla Regione
Compresa naturalmente l'individuazione delle aree per la media e grande distribuzione
Si precisa che nel caso in cui tali strumenti urbanistici siano compatibili di già con lo sviluppo della funzione commerciale delineate dai Comuni dopo la verifica di congruità non si pone la necessità di alcuna variante urbanistica si pone la necessità della variante urbanistica ove si valuti
Che gli strumenti urbanistici esistenti non siano conforme a causa delle necessità di modifiche sostanziali ai fini della individuazione dei siti per le strutture distributive
Più precisamente il provvedimento della variante attivato laddove la subordinazione ai criteri e indirizzi indicati nei provvedimenti regionali comporti la realizzazione di nuovi volumi
Ho la variazione della destinazione d'uso degli edifici delle superfici
L'aspetto importante da sottolineare che in questo caso l'approvazione delle varianti urbanistiche necessarie può avvenire secondo un provvedimento un procedimento specifico indicato dalle regioni nelle norme di applicazione del centoquattordici oppure nel caso si tratterebbe quindi una procedura semplificata
Pica azioni e snellimento del provvedimento amministrativo previsti dall'ordinamento vigente grazie
Molte grazie questi interessante rapporti
Questo momento chiedo al Presidente la lega delle cooperative il punto Barberini se può fare svolgere sulla relazione prego
Grazie presidente
Ma io trovo intanto interessante anche un po'provocatorio
Il tema di questo convegno un primo dubbio io lo manifesto sul fatto che ci posso parlarvi moderno distributivi italiana
Il problema modello si qualifica per i punti di eccellenza che a qualche tempo fa qualche anno fa io l'ho trovato piuttosto interessante un modellino che descriveva i punti di eccellenza necessari all'imprese distributive per poter competere nel mercato
Erano un modellino ci si basava su quattro polarità bisognasse o il più grandi quelli che hanno il più grande assortimento i più convenienti oppure quelle che hanno il miglior servizio quelli più alla moda non si può essere di tutto un po'
La la combinazione migliore di due di questi fattori
Quando si cerca di essere tutti i più grandi più convenienti più la moda e quelle che danno maggior servizio si gira si diceva in questa questa raffigurazione circolare si si naviga nel mare della mediocrità
Il punto più distante dei punti d'eccellenza mia regolato con un buco nero dove la distribuzione scompare ecco se noi consideriamo questo dato io credo che questo valga molto di più che ragionare sulle dimensioni non prova di essere grandi o piccoli il problema è di essere eccellenti deve nel proprio campo un punto di vantaggio dispetto il concorrente ed è un punto di eccellenza che sia prestato dei consumatori come un vero una vera risposta ai propri bisogni sappiamo bene che nel mondo ci sono Rossi da centocinquanta metri commi i Seven Eleven o altre che hanno comunque uno spazio nel mercato in presenza dei grandissime dimensioni
Il punto è che la distribuzione italiana è poco poco innovative poco evolutiva
E questo è il frutto di averla considerata per moltissimo tempo un settore rifugio qui non è venuta a caso perché gli italiani che sono bravissimi a la moto non sanno fare di negozi
Ma sono sulle conseguenze di
Un freno troppo lungo nell'applicazione di norme che vedi caso erano esattamente il contrario di quelle francesi che del qui lo conosciamo tutti
Sto problema leggero e che e non legge che tendeva alle nello stesso anno in cui nasceva legge la quattrocentoventisei in Italia a frenare tutto sommato rallentare lo sviluppo delle grande distribuzione dal settantuno in poi quella distribuzione Abu ha conosciuto degli sviluppi
Delle enormi di modernizzazione delle del commercio in Italia la quattrocentoventisei si proponeva lo sviluppo della distruzione moderno avuto una gestione esattamente contraria quindi questo è il dato che fa passi
Che attraverso proprio una pianificazione troppo rigida che ha frenato lo sviluppo l'oggetto che ha una distribuzione che non ha un suo modello ma che importa modelli è oggi importa anche soggetti dal dalla dagli altri Paesi mentre noi non riusciamo più di tanto un dare altrove
Ora un primo valore un primo vantaggio
Della riveda la riforma proposta
è di superare uno dei limiti di fondo a costruire quelle polarità di eccellenza date proprio da queste pianificazioni uno dei punti di dolore di avere non più pianificato le tabelle merceologiche ma di aver di ragionare suo alimentare e non alimentare cioè lasciare all'operatore una maggiore libertà di costruire la propria proposto distributivo
Quindi sul giudizio sulla nostra distribuzione è noto e credo non valga la pena di soffermarsi più di tanto sicuramente oggi abbiamo uno scarto negativo rispetto agli altri Paesi europei e non è tutto EUR Lombardia noi siamo nella media c'è un anche le medie falsi sono un po'la realtà per certi per sì
Ma diciamo che abbiamo una frammentazione dei soggetti
Insieme a una relativa modernizzazione dire ma una presenza scarsa di una Rete veramente innovativo o capace di competere a livelli ai livelli che oggi sono imposti alla metà sono dei soggetti può anche essere un po'una fortuna in questa fase io credo che ormai abbiamo forse poco da temere nelle grandi acquisizioni da parte di altri gruppi perché non esiste un'asta che Wal-Mart si può comprare pagandolo venti mila gli Hardy si dice con un fatturato di venticinque mila miliardi in Italia non ce ne sono molti di questi tre che non ce ne sono affatto quindi questo di per sé se può consolare presso un elemento di rallentamento
E tuttavia il problema
Il giudizio sui nostri distribuzione e dato proprio dal fatto che lo stiamo tutto sommato passando la mano per tanta parte alle multinazionali e coppe con laccio uno probabilmente tra le poche catene destinate a livelli a rimanere italiani io credo che solo per qualcuno un po'distratto i fenomeni di concentrazione che oggi stanno venendo fra promoter sette Carrefour o l'acquisizione o la crescita esponenziale di Wal-Mart che in cinque anni è passato da cento mila miliardi di fatturato duecentottanta mila miliardi e oltre
Sì questi fenomeni comunque erano sembravano impensabili essendo distratti ma sono sono nell'ordine delle cose e dovremo abituarci a vederne in futuro altre sicuramente una tendenza che non si arresta ma danno queste il senso del cambiamento in atto ora la distribuzione il dato di fondo che la caratterizza oggi e che da fenomeno
Essenzialmente locale come l'abbiamo considerato per tanto tempo diventa sempre più globale
Perché quando si ha un potere di acquisto di prodotti etica tenne anche norme come quelle che sta manifestando Wal-Mart come caso più emblematico ma anche altri allora in questo agisce nel locale trasforma un mercato locale in qualcosa di diverso e poi credo che non dovremmo mai dimenticare
Anche se forse un po'distante
Io credo almeno dal campo alimentare che il commercio elettronico assumerà nel corso del prossimo decennio forse la fine del prossimo decennio un peso che ante o più rilevante quindi questo è qualche cosa che sfugge ai ragionamenti che lo stiamo facendo sul commercio fisso ma che è lì inciderà e sappiamo che un quindici venti venticinque per cento di quote di mercato che passa in un altro canale sono sconvolgenti in presenza di una tendenza di consumi che non è brillante come Lombardini prima ricorda
Quindi noi dobbiamo recuperare il ritardo nei processi di modernizzazione per questo danneggia tutto il consumatore l'impresa italiani perché li indebolisce ulteriormente danneggia la produzione italiana
Per fenomeni che sono ormai notti credo ormai vissuti cosa significa il diverso rapporto con le multinazionali a dispetto anche dispetto la produzione locale sonori all'esigenza di modernizzare il Paese e la sua economia anche dall'azione il fatto che in questo l'peccato globale e con l'entrata in Europa la competizione fra sistemi e nel sistema economico il settore distributivo ha finalmente riconoscimento di e anche duramente riconoscimento di un peso significativo
Bisogna agire bisogna agire per avere uno sviluppo anche se non possiamo conservare un modello italiano non lo sviluppo che faccia leva sulle forze attive italiane sulle energie che possiamo tirare e io vedo che sviluppare dei sistemi a Rete A Rete d'impresa sia una delle condizioni che può dare maggiori risultati questo presuppone un salto di qualità dalla Digilio
Della distribuzione Media delle forme associative sapendo che la sopravvivenza lo sviluppo dell'impresa è come degli ovvero organizzazioni non è possibile senza seguire e anche senza proporsi poi di guidare i cambiamenti del mercato
Io qui io
Ho lavorato lavoro perché fa parte della dall'organizzazione con in coppia
Nell'ultimo i quattrini e l'ultime quarant'anni la cotta che oggi da un da alcuni anni a questa parte leader di mercato negli ultimi quarant'anni ha rischiato almeno quattro volte di scomparire
E senza dei profondissime i cambiamenti che hanno portato chiudere almeno sette mila punti rivendite concentrare tre mila piccole cooperative senza questo processo ininterrotto che continua tutt'oggi
Non solo non avrebbe raggiunto la leadership ma avrebbe sarebbe scomparsa come è successo in altri Paesi come è successo in Francia in Austria e così via
Ora io credo insomma che questi processi siano da vedere da capire fino in fondo
Per capire quanta sofferenza c'è stata in soci di cooperative che avevano fatto il loro negozio nella frazione agricola che del Salon son vista che chiudere per un processo di modernizzazione sembra chiuso dalla scuola insieme chiuso di altri servizi di quella comunità non so cosa faccia lo stesso con deve la sua forza maggiore è stato dato il veneziano della distribuzione organizzata alla sua capacità di cambiare con rinunce anche sette coraggiose Corder arrivato fare ad avere sedici mila soci
E è calato fino a sei mila soci o giù di lì attraverso una selezione attraverso dei delle scelte di fondo e credo che oggi queste incombono su coppie con non meno che su altri soggetti se si vuole vere un futuro se si vuole costruire un futuro
Altrimenti non non ci sarebbe sono impegnate a farlo dovrebbero essere sostenute non ostacolate
Nell'interesse sicuramente della produzione dei consumatori purtroppo l'impegno e che si sta profondendo per esempio non si è un po'sotto passi che per qualche vizio di Four ma veramente marginale abbia avuto modo di vedere che grandi e riorganizzazione distributivi e cinquanta per cento del dei loro punti di vendita non alle autorizzazioni in regola
Questo è un una cosa che abbiamo potuto toccare con mano
Un vizio di forma uno spostamento da un terreno a un altro terreno un chilometro di distanza da Avellino
Che era un terreno adatto giudizio del Comune ha fatto sì che il il l'ipermercato di quattro mila metri non la mega struttura sia da un anno chiuso con duecento persone a casa fino a questo momento le attribuito in attesa della riapertura ma sicuramente cono oneri in che BT incentivano anche l'impegno in questo senso ecco perché lo abbiamo visto nel decreto Bersani e nell'ospizio che venga poi attuato senza troppe illusioni perché appunto tocchiamo con mano cosa vuol dire anche una capacità di freno del degli sviluppi a livello locale
Principi non abbiamo visto con favore i principi contenuti del decreto Bersani perché ci sembra appunto che corrispondono dare intanto aggravano Maggioni integrazioni italiani in Europa sotto diverse angolature e poi quindi anche tra balli canti i problemi specifici Ettore commerciale
E gli effetti di modernizzazione che inducono ma anche proprio perché questa è la strada che noi riteniamo insomma sia una una strada che contiene degli aspetti positivi sicuramente dei limiti ma positivo
Per questo che non riteniamo condivisibili le ostilità manifestata in particolare d'organizzazione del commercio tradizionale tendente attendenti a frena are l'innovazione dalla riforma mi permetto di dire che questo atteggiamento fa perdere di vista l'opportunità offertagli stessi esercizi minori interni depressivi ritardi specializzazione dice adesso di riorganizzazione delle ricerche di quei punti d'eccellenza necessari realmente a sopravvivere con capacità competitiva
L'apprestamento avvenuto dall'Autorità garante che considera il contenuto in normative dalle fondazioni profondamente innovativi proprio perché non si basano più sulla pianificazione quantitativa dell'offerta
Ma sulla tutela di tipo balistico di garanzia di un più ampio cedesse consumatori sono almeno otto dieci anni che la la l'Antitrust spinge su questo ecco perché non dicevo l'abbiamo siamo impegnati a far sì che questa proceda in tempi della riforma
Io sono d'accordo con Lombardini può darsi che sia un po'troppo brusco
Come ci veniva ricordato questo passaggio ma chi come me ricorda che per vent'anni almeno in sede di Commissioni parlamentari non si è mai andato oltre i primi tre articoli nella discussione poi arrivava si aspettavano i tempi di fine legislatura nel taglia legislature hanno un'interruzione piuttosto frequente quindi sempre si ricominciava daccapo per vent'anni ci se c'è cari prime tre articoli riguardavano il potere dei Comuni delle Regioni dallo Stato e così via e lì ci si è bloccati
Allora credo che una critica semmai sia quello appunto del ritardo dicendo meglio tardi che mai ma di denunciare un ritardo che uno scarto di modernizzazione di celerità nella moto inversione credo che dobbiamo avere tutti coscienza che non vi è tempo da perdere
E non possono perdere le Regioni Comuni bisogna favorire lo sviluppo di soggetti che hanno un radicamento italiano non modo sciovinista ma per le appunto equilibrare creare un tessuto chi sia più equilibrato rispetto a quel che ha fatto ad esempio la Spagna di di dare il proprio territorio in mano le multinazionali tipo di sviluppo che ha una sua l'ho dica ma sicuramente io credo non sia quello che meglio combina l'interesse dei produttori locali con quelli dei distributori
E bisogna quindi incoraggiare il momento realizzato cioè dai soggetti nazionali locali è importante poiché queste innovazioni si accompagnano a quelle che attengono il funzionamento la gestione in particolare locale di apertura giornaliera una prostituta tenere aperto
Una serie di giorni festivi sono fatti insomma innovativi importanti non risolutivi ma sono una base sulla quale poter innestare delle volontà innovative delle capacità innovative delle volontà di Schio delle imprese italiane e delle volontà di investimento di investire su se stessi di scommettere sulla capacità di muoversi in un mercato fortemente cambiato certo che oggi il problema è quello dell'attuazione regionale
Noi abbiamo sentito qui ricordare qui le cose che stanno momento sì in questo campo
Credo che il federalismo presuppongo una capacità alta autorevole del Governo centrale di intervenire altrimenti indubbiamente c'è una frammentazione sono venti politiche
Regionale che hanno poco senso qualche Regione stanche cerca qualche territorio sta anche cercando di coordinarsi centro Italia e uno di questi ma io insomma credo che si debba spingere perché vi sia rapidamente con una
Emanazione di atti amministrativi oltre che di assunzione di leggi regionali che disciplinino meglio aspetto essenziale come l'organista a commerciare la promozione degli investimenti delle medie e grandi in struttura di vendita che insomma che consentano di dare forza e vitalità a questi progetti
Se le ma l'auspicio è che questi e provvedimenti siano contestuale legge regionale altrimenti si producono ritardi che sommandosi ed altri ritardi possono appunto creare
Un indebolimento ulteriore di un tessuto che ha bisogno di recuperare in fretta una propria capacità e poi insomma una operare perché vi sia una modernizzazione tra l'altro essendo in Europa e non giocando su frenare per cenare l'intervento dei soggetti ma essendo capace di contrapporre delle proprie delle proprie proposte
Ora
Credo che insomma sia questo un terreno in termini terremo un argomento sul quale appunto oggi ci può più concretamente che in passato ragionare per vedere che cosa si può si può fare vorrei concludere con un rapido cenno un tema qui appena sfiorato ma che so divide il anche l'opinione espressa dal mondo cooperativo
Con altri altra parte del mondo distributivo
E dal mondo della produzione che quello del sottocosto è un tema sicuramente questo molto complesso controverso un problema aperto
è probabile che si abbia nei prossimi giorni non so quando l'approvazione di un Regolamento che disciplini intenti disciplinare questo questa vicenda
Sono problemi che all'interno del della mia organizzazione anche vissuto un'altra angolatura mondo Legacoop ci sono aziende che producono quindi a loro volta vivono la stessa problematica delle aziende che qui qui ci sono e tuttavia io credo che ci si anche qui da ragionare attentamente e su su un paio di aspetti almeno una la posizione assunta dall'Antitrust
Che non arriva drasticamente a un sì o un no però delle cose semplificati io credo per dirla banalmente che problemi complessi difficilmente si prestano rissa risposte semplice mi hanno sempre ma normalmente sono sbagliate
Il problema le all'Antitrust dice che si deve disciplinare questa norma
E si deve comunque considerato abusivo e perciò vietare le vendite predatorie
Cioè praticate con sosta con sistematicità a prezzi inferiori ai costi variabili dell'impresa in posizioni dominanti da parte di impresa in posizione dominante in un mercato caratterizzato da rilevanti barriere all'entrata
Vendette predatoria e sistematicità di prassi inferiori ai costi variabili
Rilevanti barriere all'entrata pochi sono dominante nel mercato tutto questo al fine di eliminare il concorrente un atto che serve servirebbe a eliminare concorre in Tipper conseguentemente coprire poi le perdo effettua dei padani e e conquistare maggiore potere quindi voi della materia ecco qui è definito io credo in modo
Largo a detta dei paletti a dei pilastri però indubbiamente e Complesso io non so esattamente come il Regolamento
Emanando potrà disciplinarla
Credo in ogni caso che debba essere salvaguardata l'autonomia all'autonoma determinazione delle politiche commerciali da parte dei distributori e quindi la flessibilità delle politiche la propria capacità di intervenire nel mercato delle vere alcuni riferimenti etici di sicuro di fondo per altro verso ma deve essere non imbrigliata vanno salvaguardate le iniziative promozionali e garantite le possibilità di trasferire al consumatore eventuali sconti e contribuzione anche differite riferite all'intero assortimento
Lì c'è quell'elasticità
Che il mio supermercato a scoperta ottant'anni fa che è stata alla base del successo della formula di vendita quindi bisogna che questa materia
Sì appunto disciplinata evitando gli abusi evitando gli eccessi evitando gli atteggiamenti predatori
Ma l'ho steso tempo non dal nostro dal mio punto di vista nostro punto di vista va disciplinata con apertura considerando che non possiamo togliere delle leve fondamentali o un modo di agire e di essere congenito della distribuzione moderna in conclusione insomma ci sono problemi che uniscono e dividono tra produzione e distribuzione vi deve essere sicuramente un confronto di potere negoziale perché questo va a beneficio dei con motori stesso dell'innovazione anche di processo della ricerca delle economie ed innovazione di prodotto va beneficio del contenimento dell'inflazione
Ma dobbiamo trovare credo una sintonia così come in questi anni tutto l'insieme costruita la sintonia sulle scelte riguardano avanti in termini sia di strutture di ristrutturazione di sviluppo di modernizzazione sia ricercando tutte le vie per ridurre i costi di transazione
Ecco sposando congiuntamente un processo di modernizzazione che sia sia nell'interesse del sistema economico che l'interesse dell'impresa e dei consumatori grazie
Molte grazie
Io vorrei sollevare alcuni punti dopo aver sentito questa interessantissima relazione
Un punto che mi sembra dirimere menzionare e
In quale maniera un cittadino della regione a al diritto di andare a comperare i beni quando desidera perché questa applicato la legge Bersani con lo spirito tu il più liberisti cui possibile un altro cittadino della regione adiacente B invece è soggetto a dei limiti molto forti
Insiste a me ristruttura disparità del trattamento
Dei cittadini di queste due regioni che va contro ai dettami della Costituzione che afferma che i cittadini devono avere gli stessi diritti che già sollevato una volta un problema di questo genere in occasione del incontro organizzato dal dal dottor Caprotti e mite sta a cuore a ricordare che i cittadini hanno devono ovunque gli stessi diritti
Il secondo punto che mi sembra di aver preso da questa nostra chiacchierata da questo insieme di bellissima relazione sono le parole chiave che ho sentito più frequentemente menzionare
Ho sentito le parole insieme consentito unione sentito collaborazione ho sentito lavorazione
Io ho sentito consumatore
Il Polo l'attrattore quello che su quale tutta la nostra i nostri sforzi convergono e la soddisfazione del consumatore
Un consumatore che vuole
E che vuole soprattutto nel senso di non avere solamente delle valutazioni quantitative nelle sue GT decisioni di acquisto ma nelle decisioni qualitative il peso tende a crescere costantemente questo è un elemento che ci permette di comprendere come il piccolo no di alta qualità posso a competere con grande non è la dimensione che solamente importante ma è anche l'eccellenza è stata menzionata proprio questa parola eccellenza
Dal presidente Barberi
Quindi questa evoluzione del consumatore che diventa sempre più sensibile l'attrazione della qualità e sempre ancora sensibile al prezzo ma in misurano leggermente meno importante permette di immaginare questa coabitazione di operatori che hanno dimensioni diverse portafogli Diversi e che competono sorte sul mercato
Sul problema del sottofondo
Io vorrei solamente rispondere al nostro Presidente Barberini
Che per me
Il principio della parità delle condizione del competere deve essere un principio essenziale come nello sport la parità del punto di partenza di una competizione dei cento metri altrettanto fondamentale
Se noi vogliamo invece introdurre questo concetto sportivo nella nostra competizione dovremmo ricordare che in questo caso
Il giudice di gara si sta ben attento che i piedi dei signori che fanno certamente il quaranta chilometri siano la stessa di me alla stessa altezza e che non possono partire con un handicap favorevoli lo stesso vale per le nostre imprese
Io credo di poter concludere questa nostra chiacchierata dicendo che questa riforma Bersani che ha fatto due importante così una ha liberalizzato ha rotto il passato introdotto una dimensione futura nell'evoluzione di questa nostra struttura
E in questo momento
Produttrice di un blocco dell'evoluzione che è stato molto ben di disegnato che nonostante la legge ma nel modo con il quale le Regioni la stanno applicando quindi dovremo fare in modo di far sì che le regioni si rendano partecipi di questa necessità
Di servire sempre meglio il consumatore che l'elemento su cui c'è stata un'unione completa di tutti i relatori e lo spirito di questa riunione mi sembra sia proprio questo Nuada far sì che queste regioni per possano dare un contenuto reale a questo sforzo di importante innovazione che il ministro Bersani attuato se c'è qualcuno che vuol fare un commento su questo Dior invita nato per particolare dei relatori che hanno avuto modo di esprimere i loro concerti ma che forse hanno qualche idea in più
Sì prego
Piccola osservazione perché
è vero che i diritti dei cittadini son tutti uguali però consideriamo attua quattrocentoventisei affidato ai comuni questo fate se noi guardiamo la Calabria e o la Puglia e la Lombardia
Il o o il Lazio con Roma o chi volete la differenza nasce da lì quindi oggi greche non è un principio questo che possano essere imboccato
Di fronte a questo è un dato di fatto congenito alla quando abbiamo fatto la guerra la quattrocento ventisei più che ai Comuni
Quindi lei che semmai il problema oggi è quello di appunto riuscire a tenere insieme le regioni in una polizza secondo aspetto che volevo solo sottolineare ciò che noi se vogliamo ragionare in termini di parità competitiva non non ignoriamo
Le le posizioni di rendita ad esempio De Poli la posizione chi chi ha una struttura a dieci chilometri dal centro per fare arrivare lì i consumatori
Appare opportunità di di farlo arrivare deve avere politiche diverse da chi eh dove in mezzo ai consumatori e coloro dire è un problema di opportunità di pari opportunità che vanno create che presuppongono una differente politica per poterle poi realizza
Grazie
Qualcun altro vuole intervenire
Se non c'è nessun altro occorre intervenire io vi ringrazio per l'attenzione e la pazienza che avete avuto presa da qui fino a questo e riesco a chiudere con solo otto minuti di ritardo rispetto al previsto grazie e alla prossima riunione
Vede associate sono pregati di rimanere pochi minuti per le formalità della privata credo che durerà intorno ai dieci milioni Yaris potesse aiutare gli altri
Però
Ok
Scritto