"Lavoro, stato sociale: I comunisti si confrontano con il sidacato" nell'ambito della Festa nazionale della Rinascita Lungomare

Ventuno e trenta mi pare che siamo
In linea con gli orari normali
E cominciamo questo
Dibattito
A due
Fra il compagno
Cofferati segretario generale della CGIL
E il compagnia Capponi
Presidente della Commissione industria del Senato della Repubblica e responsabile del settore lavoro del Partito comunista
Lo facciamo in un momento
Di particolare delicatezza
E di particolare difficoltà credo che sia
Di fronte a tutti noi
Una situazione
Difficile per l'economia del Paese
Una situazione
Difficile nei rapporti fra i tre grandi sindacati
Una situazione difficile nei rapporti fra la maggioranza
Parlamentare che guida questo Paese ed esprime il Governo e l'opposizione
E quindi il nostro dibattito di questa sera assume
Con l'importanza del tutto particolare devo dire che siamo molto grati al compagno Cofferati che monumento
Particolarmente difficile
E accettato il nostro invito a testimonianza degli stretti rapporti che ci sono fa il nostro partito e la più grande organizzazione di massa esista nel nostro Paese la CGIL
Prima di dare la parola
Al compagno Capponi che farà delle domande
Hanno il segretario generale della CGIL voglio ringraziare
Il sindaco di questa città
Ci ha colto qui con fraterna solidarietà ecco uso proprio questa vecchia parola
Nel linguaggio della sinistra
E voglio ringraziare anche tutti gli organizzatori del
Della festa
Pochi giorni essi hanno fatto una cosa veramente di grande
Ecco non voglio far perdere tempo mi riservo di fare anch'io qualche domanda ma anche cominciamo subito dare la parola al compagno capponi per le
Osservazioni le domande che vorrà fare al segretario generale della CGIL
Grazie Nerio
L'argomento della discussione come compagni Sandro riguarda
Quello che io ritengo sia uno dei problemi cruciali
Direi il problema a fondamentale capitale dell'Italia di oggi cioè il problema del lavoro
Credo che su questo punto
Si misurerà al fine
Il consenso il grado di consenso del governo tra l'opinione pubblica nel Paese
E si misureranno
Le possibilità del centrosinistra di vincere le prossime elezioni politiche
Credo ma questo elemento diciamo penso io sotto gli occhi
Di tutto il movimento democratico
E quando parlo di movimento democratico penso all'accezione più larga quindi non soltanto diciamo ai partiti politici alla maggioranza ma anche alle
Associazioni le espressioni del movimento democratico quindi in primis i sindacati le altre
Associazioni democratiche dicevo io credo che un fallimento del governo questa è un po'diciamo così
Anche la filosofia il rovello che l'angoscia che permea la presenza dei comunisti dentro questo governo un fallimento del Governo e della maggioranza su questo punto noi riteniamo sarebbe catastrofico perché e Spohr ebbe questa maggioranza e questo governo al fallimento delle le grandi aspettative
Delle attese che tanta parte dell'opinione pubblica della sinistra del popolo della sinistra confida in questo governo esporrebbe io credo a un ritorno in grande stile del centro destra alla guida del del paese
Ora io credo che su questo tema del lavoro
Ormai da molti anni si confrontano due teorie che poi significano due pratiche pur
E cioè una linea diciamo così che la linea liberista
La quale punta tutto sull'abbassamento del costo del lavoro la cosiddetta flessibilità la deregolamentazione dei rapporti di lavoro in modo tale diciamo che questa è la tesi che si sostengono lo smantellamento delle conquiste dei lavoratori
Comporterebbe una
Diminuzione della tassazione del prelievo fiscale la diminuzione del prelievo fiscale
Determinerebbe un maggiore investimento da parte delle imprese investimenti da parte delle imprese dovrebbero generare nuova occupazione
A questa linea si contrappone un'altra linea diciamo una linea riformista di sinistra
La quale sostiene che occupazione
Difese ampliamento delle conquiste delle condizioni dei lavoratori sono la stessa cosa
E che non si possono conquistare nuovi posti se non si parte diciamo così da una difesa del delle conquiste fondamentali della fondamentale condizione dei lavoratori
Ora su questo punto ruota anche un dibattito nella sinistra da molto tempo adesso io non voglio naturalmente tagliare le cose con l'accetta però io credo noi comunisti ci schieriamo senza dubbio senza alcun tentennamento senza alcuna incertezza dalla parte Della seconda ipotesi fiori e cioè occupazione uguale tutela e anzi miglioramento delle condizioni dei lavoratori
Credo che a favore di questa linea deponga tutta l'esperienza di questi anni
E cioè in questi anni io penso realisticamente c'è stato in Italia un aumento vertiginoso della produttività
Un aumento vertiginoso dei profitti aziendali
A questo aumento vertiginoso dei profitti aziendali non entri non è corrisposto non soltanto della misura adeguata non è sostanzialmente corrisposto alcun apprezzabile aumento dei posti di lavoro
Io credo che questo ragionamento sia come dire ancora più vero oggi
Tutti gli economisti adesso su una parola impegnativa ma insomma un gli economisti onesti
Ma si dà lanciando non soggiogati da interessi di parte riconoscono che la crisi dell'occupazione oggi non è determinata dal fatto che le imprese italiane sono tassate
Di più
Delle imprese di altri paesi dell'Europa perché il livello diciamo così della tassazione in Italia all'incirca quello del gli altri Paesi europei anzi nel corso degli ultimi mesi con l'IRAP il livello della tassazione delle imprese è sceso sensibilmente
Perché non riprende l'economia perché non ci sono i consumi
Perché la politica di Maastricht le scelte per entrare nell'Europa unita adesso non voglio ritornare su quello perché è stato giusto farlo però hanno determinato una compressione della condizione dei lavoratori
Un calo dei consumi i lavoratori e la gente non spendono se non si spende le imprese non possono vendere non vendono non possono produrre
E questo determina come dire una sorta di cane che si morde la coda in base alla quale la recessione chiama sempre se stessi e allora io penso che oggi più che mai è evidente che la ricetta da seguire per creare nuovi posti di lavoro non è quella che l'ha compiuto
Che attraversa nuovi tagli tagli alle pensioni tagli ai servizi sociali tagli ai salari flessibilità precarizzazione del lavoro in più che ha più ne metta deporrebbe ancora ridurre diciamo così
Il livello del benessere dei lavoratori la strada e aste esattamente l'opposta
Quella dell'aumento dei consumi oggi siamo nella condizione io credo di poterlo fare perché ormai c'è un tasso di inflazione assai modesto quasi inesistente anche se sento in queste ore riprende e però insomma diciamo così la linea da seguire è quello di aumentare la massa di liquidità che gira nel Paese e quindi aumentare gli stipendi allora migliorare le pensioni aumentare le prestazioni dello Stato Henry expander nell'economia queste il e il punto sul quale non ci ci inventiamo io dico queste cose con calore
Perché Sergio Cofferati sa diciamo così non è un mistero che ci sono tre Coco ci sono stati e ci sono tre comunisti italiani e le organizzazioni sindacali che le differenze anche marcate ora noi
Compagni Sandro abbiamo fatto
Anche sulla nostra pelle e circa un anno fa una scelta dolorosa difficile ma irrevocabile della quale noi dobbiamo andare orgogliosi e cioè la scelta dell'unità
Non si può pensare di cambiare l'Italia rompendo isolandosi all'opposizione con la logica dalle parti mie si dice pochi ma buoni
Oggi purtroppo i rapporti di forza non consentono questa scelta è un'illusione
E quindi abbiamo scelto ancora rapporto unitario con il sindacato
Il quale tra l'altro penso a Sergio Cofferati oggi diciamo così nel complicati può dibattito della sinistra rappresenta anche una delle punte più di sinistra e ci mancherebbe altro perché deve rappresentare i lavoratori
Però diciamo negli anni scorsi ancora oggi ci sono delle differenze marcate ecco qual è la differenza è che io temo
Che quella logica che si è sviluppata che è stata definita della concertazione
Da questa concertazione si sia risolto e si possa risorgere lasciatemelo dire così diciamo in una fregatura per i lavoratori
Perché quando si dal tavolo
Ai lavoratori al Governo si chiede il governo dà penso a tutte le leggi di incentivazione e contratti darebbe più ne ha più ne metta
Ai lavoratori si chiede ai lavoratori dando perché in questi anni c'è stato un sostanziale blocco dei salari e degli stipendi dei lavoratori non è migliorata la condizione
Diciamo con molto ottimismo si può dire che è rimasta immutata ma io credo che sia peggiorato
Ai padroni si chiede i padroni non danno mai
E cullano ancora l'illusione diciamo così di poter essere competitivi sui mercati internazionali con una competizione di di costi
L'amico collega compagno Nerio Nesi che è presidente della omologa Commissione della Camera sa benissimo questi si pensa hanno diciamo così che possono fare la concorrenza nel cosiddetto mercato globale portando i salari e la condizione dei lavoratori italiani
Diciamo così non rispetto a quelle dei paesi più avanzati a quelli con i quali dovremmo più diretta ma a quelli più arretrato
La domanda che ogni volta io faccio agli esponenti di Confindustria la quale io non ho mai ancora trovato una risposta nel mondo nel quale i suoi prodotti per i quali concorre in Italia
Ci sono nazioni in cui il costo del lavoro a Taiwan e né la Cina né l'Argentina è di trentacinque o cinquanta volte più basso del costo del lavoro italiano
Ma si può pensare che il lavoratore italiano gli abbassiamo lo stipendio di trentacinque cinquanta volte
Ma diventiamo il regno dei morti di farne un'Italia per la sua storia per la sua civiltà per la sua cultura per le sue tradizioni per le sue potenzialità dovrebbe scegliere l'altra linea
E cioè quella di una competizione di un po'di qualità cioè di un sistema come dire che fa dell'emancipazione dei lavoratori della tutela della loro condizione la molla per migliorare la qualità dei prodotti la qualità dei processi produttivi per migliorare diciamo il lo standard del sistema in generale io Cofferati credo
Della mandato copia c'è una ricerca un'indagine conoscitiva e concludo abbia fatto la Commissione che presiedo sulla politica delle multinazionali in Italia
E c'è un dato illuminante
Le multinazionali quando devono decidere un investimento si affidano a società specializzati le quali competono dei moduli
Che riferiscono sulle condizioni del di quel territorio verso le quali si vuol fare l'investimento bene lo sapete
Il costo del lavoro
Tra le condizioni che chiedono le multinazionali occupa uno degli ultimi posti della graduatoria
Prima ci stanno
Le infrastrutture la criminalità il funzionamento della pubblica amministrazione il problema del costo del lavoro e della flessibilità è uno degli ultimi posti tante che se si vede
Gli investimenti delle multinazionali e si sono collocati Cofferati lo sa benissimo per il sessantacinque per cento nel nord del nostro Paese cioè laddove
C'è minore flessibilità più rigidità dell'amore migliori condizioni dei lavoratori al sud che sul piano della flessibilità non ha niente da invidiare
A un Paese del Terzo del Quarto Mondo ci va appena il quindici venti per cento degli investimenti
Il che significa appunto che la strada sulla quale insiste nel questa l'orario qui concludo questo
Primo intervento vorrei dal sindacato diciamo così un po'più di mordente su questo punto a dal sindacato ma per dire anche dai nostri amici e compagni della maggioranza
Noi abbia ripetuto abbiamo fatto una scelta cozzare grazie ducale sapevamo quello che facevamo abbiamo sappiamo che oggi storicamente l'Italia il Paese dei ceti medi non può essere il paese degli estremismi dell'avventure deve essere oggi un Paese in cui dormivano a cultura di destra e quindi ci vuole grande equilibrio grande saggezza
Però insomma a un certo punto
Come dire una sinistra
Una sinistra l'obbligo per mantenere la fiducia dei suoi di dimostrare una cosa che la sinistra al governo fa una politica diversa da quella che farebbe l'arresto perché se c'è confusione su questo punto è finita la sinistra vince la destra
Io penso diciamo così
E da questo punto di vista pur in un equilibrio in una linea ripetuti di grande saggezza però insomma qualche cosa di più
I nostri amici nostri compagni forse anche le organizzazioni sindacali diciamo così in testa alla CGIL del nostro referente potrebbero fare su questo punto sarei curioso di ascoltare una replica che auspico convincente anche se vuole evitare il compagno conferma grazie
Quelle Capponi con la sua passione proprio
Posto una serie di problemi
Importante
Rappresento poi l'elemento fondamentale della discussione che c'è in corso
Dei partiti della sinistra e quindi anche nel sindacato quindi credo che sia di grande interesse per tutti ascoltare adesso la risposta segretario generale della CGIL a cui do la parola
Non ho nessuna ragione polemica ci tengo sono d'una cosa che distinguiamo le funzioni
Accetto tutti i rimproveri che riguardano il ruolo del sindacato i problemi che riguardano la maggioranza di governo se ci sono sollevate le braccia
So farò solo mestiere anziché bene io faccio solo mestiere già ci son tanti sospetti intorno la funzione del sindacato non non aggiungiamo
Posso dire con qualche precisione spero quello che secondo me
Abbia espresso il più piccolo il più in fondo non si sente
Si può alzare c'è poi ci vuole qualche tecnico che alzi ragazzino altoparlanti
Oppure forse se quello si può spostare più verso il fondo
Dipende da quanto cavo
Non fate affidamento sulla mia voce perché sono abbiamo finito prima di cominciare
Deve dire che tu vada avanti sempre che servono
No dicevo proprio dire quali sono secondo me le cose che sarebbe utile
Vedere realizzate poi una parte di queste riguardano il governo una parte riguardano le imprese anche qui ci sono compiti funzioni e conseguentemente responsabilità distinte
Penso anch'io come Caponi che il problema principale rimane per un Paese come l'Italia quello di
Stimolare la crescita economica per creare fondamentalmente
Ricchezza e lavoro
Il problema dell'occupazione è un problema non risolto intendo per problema occupazione l'esigenza di offrire soprattutto alle generazioni più giovani
Una adeguato numero di offerte di possibilità di lavoro di impiego
Questo problema un problema che angustia tantissime famiglie italiane
è un problema particolarmente acuto in alcune aree più deboli di altre in in primo luogo quelle meridionali
Non è soltanto un problema italiano è un problema che come sapete
Attraversa molte delle economie sviluppate anche i Paesi più ricchi a cominciare da quelli europei
Il fatto di essere in compagnia di altri paesi non ci conforta dovrebbe consigliare questo sì però di provare a rispondere al tema non più in ordine sparso
Poi ogni Paese ha le sue specificità da queste non non si bene ne può oggettivamente sottrarsi ma la finalità nella costruzione dell'Europa era esplicitamente questa dichiarata da tutti
A vedere timbri mo'luogo la moneta come porta d'accesso
Ad una politica economica sociale comune in grado di far crescere l'economia dei paesi dell'unione Boy di dare successivamente attraverso questa crescita una risposta positiva i bisogni di lavoro che hanno tutti
Forse noi più di altri in verità poi noi non abbiamo una media di disoccupazione più alta di de della media europea abbiamo un'anomalia che fa si legge i nostri territori siano contemporaneamente
In alcune parti in quelli a più bassa disoccupazione di tutta Europa
Alcune province del Nord o sono sotto la soglia del quattro per cento
Viene considerata come dimensione fisiologica una disoccupazione oggi che sta intorno al sette per cento molti territori del Nord hanno meno della fisiologia
Almeno quella che gli economisti ritengono tale della disoccupazione poi però abbiamo province meridionali dove la disoccupazione quella formale quella sostanza era un'altra cosa ci si può ragionare un po'più intensamente supera abbondantemente il venti per cento allora la prima cosa da fare secondo me una volta costruita la moneta
Unica in Europa
E riprendere perché mi pare ci sia qualche calo di attenzione anche da parte di un paese come il nostro
è in corso il vertice con la Francia che è un potenziale alleato importante in un'ipotesi di politiche espansive
Per le economie europee comunque insistere perché i governi d'Europa adottino scelte di politica economica in grado di far crescere le singole economie e l'aggregato sovranazionale che abbiamo contribuito a creare insieme
è importante che ci sia questa dimensione europea perché il punto di riferimento non è più il mercato domestico
Ogni Paese non deve pensare soltanto perché produce e consuma lui e alla quota di esportazioni che storicamente ognuno ha consolidato ma deve competere in un mercato più vasto di quello di un tempo il mercato globale il mondo
E nel mondo l'Europa può competere meglio se è unita di quanto non sia possibile per ciascun singolo Paese europeo
Mi sono permesso di insistere su questo aspetto che può apparire marginale perché io credo molto all'Europa
Credo che i cittadini italiani tutti soprattutto i più deboli hanno fatto dei sacrifici non di poco conto per far sì che questo Paese entrasse nella nel nell'Europa o comunitaria dalla porta principale e insieme al gruppo di testa lo abbiamo fatto con l'esplicita volontà di a vere prima la moneta ma subito dopo
Come si è detto un'Europa sociale Europa in grado di risolvere i problemi del lavoro se no davvero molti cittadini che hanno partecipato con grande disponibilità alla costruzione dell'Europa potrebbero non comprendere più le ragioni per le quali si è scelto quell'obiettivo e lo si è praticato
Poi ogni singolo Paese come vi dicevo le sue specificità
E con questa richiesta di politiche espansive in Europa
Occorre a vere coerenza nella definizione delle proprie politiche nazionali
Noi chiedemmo al governo attualmente in carica per la verità la discussione la cominciamo ancora con il governo di centrosinistra precedente di definire con noi con le associazioni imprenditoriali i fondamenti di una politica espansiva e di una politica per il lavoro
Facevano discussione impegnativa delicate lunga che si concluse con quello che è stato chiamato con un termine giornalistico però efficace il patto di Natale chi altro non è che la somma di scelte di intervento in economia in grado di far crescere l'economia stessa e con essa il numero di posti di lavoro che vengono offerti
Soprattutto i più giovani
Mi pare questo il punto da cui partire la somma di quelle politiche ha bisogno di atti amministrativi di atti legislativi e poi anche di comportamenti coerenti da parte dei grandi soggetti che hanno contratto quell'accordo
Abbiamo fatto nei giorni passati una verifica nella sede del CNEL la con il Governo e con le associazioni imprenditoriali
Su quel patto
Mi pare che una parte di quel patto sia in via di leale e corretta attuazione
Ci sono cose che ancora devono essere fatte
Intendiamoci quando si definiscono politiche complesse
E sbagliato anche soltanto ingenerare l'idea che un accordo di quella natura si possa realizzare nel giro di poche settimane
Gli accordi comprese ha bisogno di tempo quel che conta è che le cose procedano celermente non ci siano battute d'arresto e se necessario gli interventi definiti qualora si dimostrassero non sufficienti vengano integrati occorre che cosa ha penalizzato in parte quel patto il fatto che nel mille novecentonovantotto
La crisi finanziaria del Sud-Est asiatico prima del Brasile dopo di paesi lontani dal nostro ha comunque condizionato lo sviluppo delle economie forti compresa la nostra quelli sono Paesi con i quali abbiamo interscambi consistenti
I loro problemi si sono riverberarsi negativamente anche su di noi
E una crescita economica che era stata ipotizzata di una qualche consistenza
E
Era allentata non non non abbiamo avuto stagnazione
Né men che meno recessione come qualche osservatore un po'disinvolto ha detto no semplicemente l'economia italiana e cresciuta meno di quel che era necessario e di quello che era stato previsto
Ora quei problemi sono in larga parte risolti
Convengono in molti sulla possibilità che per questa ragione le economie europee quell'italiana in Europa possano crescere tornare a crescere nella misura adeguata
Noi abbiamo chiesto al governo di far tutto quel che serve per recuperare il tempo che si è perso non per responsabilità del governo ma perché c'erano questi condizionamenti esterni e di applicare concretamente una serie di politiche
Quali sono i fondamenti di queste politiche
Per dire contemporaneamente delle cose che si sta facendo di quelle che invece bisogna fare
Come forse ricorderete noi dicemmo con franchezza che il problema non ci sembrava quello della delle risorse necessarie per fare investimenti o per attuare alcune di queste politiche
Uno dei mali tradizionali di questo Paese purtroppo è quello di non essere in grado di spendere tempestivamente le risorse disponibili
Anche nella finanziaria attuale poi ci ritorno rapidamente il problema fondamentale non è quello di avere dei quattrini da spendere certo faccia non vorrei apparire e cessione l'altro estremo servono gli investimenti ma la prima cosa da fare era quella di dare attuazione ad impegni già presi in precedenza e troppo lentamente troppo lentamente attuato
Il fondamento di quell'accordo se lo posso separare un po'rozzamente in due campi distinti era politiche di spesa pubblica per infrastrutture
Per
Sostenere l'innovazione la ricerca per sviluppare la formazione e per semplificare le procedure amministrative quelle che troppo spesso penalizzano gli investimenti perché per avere un'autorizzazione servono mesi invece che settimana
Se ci pensate un attimo questi sono in verità gli elementi che penalizzano non soltanto l'economia italiana ma soprattutto le realtà meridionali
Sono le diseconomie esterne al sistema delle imprese
Guardate che quando da da Roma ci si muove verso il Mezzogiorno non ci vuole molto a capire quali sono i problemi per chi investe nel Mezzogiorno ma anche per chi vive nel Mezzogiorno
Se i tempi della mobilità delle persone delle cose e delle delle semplici informazioni sono molto più consistenti qualche volta doppi rispetto a quelli che si hanno da Roma verso il Nord è evidente che chi produce sopporta una penalizzazione nei costi d'impresa rilevanti
Ma un problema anche per chi vive dove mancano infrastrutture c'è una qualità del vivere civile molto più bassa di dove invece le infrastrutture sono disponibile
Perché abbiamo insistito molto su questo aspetto perché io considero ve ne sono convinto questo il problema principale del Mezzogiorno non solo del Mezzogiorno perché ammodernare infrastrutture serve anche al Nord il Nord è cresciuto nei decenni passati perché aveva accerto molta attività industriale
Ma anche infrastrutture efficaci le infrastrutture non rimangono immutate nei secoli invecchiano e hanno bisogno di essere ammodernate anche al Nord però nel Mezzogiorno serve
Una quota di investimenti di attenzione prioritaria
Piuttosto rilevante
L'altra parte era quella di definire strumenti nuovi in grado di attirare investimenti nel Mezzogiorno
Non in maniera indiscriminata il Mezzogiorno d'Italia è stato penalizzato per tanti anni dalla politica attuata
Soprattutto dei governi democristiani che aveva poi come fondamento non l'efficacia delle cose da fare ma la costruzione del consenso elettorale
L'intervento straordinario ha portato tantissime risorse verso il Mezzogiorno ma non ha risolto nessuno dei problemi del Mezzogiorno sono stati spesi tanti quattrini e risultato ecologista di fronte agli occhi di tutti
Bisogna abbiam detto per tempo superare l'idea dell'intervento straordinario gli investimenti finanziati a pioggia senza selezione
E individuare nel Mezzogiorno quali sono i punti più deboli perché per fortuna che il Mezzogiorno non è un tutto indistinto
Ci sono realtà diverse tra di loro
E utilizzare la programmazione negoziata
Programmazione termine che a sinistra ha creato tante perplessità per troppo tempo e che invece risulta essere ancora certo in forma diversa quando si dice programmazione io non ho mai pensato né penso adesso al costo l'anno
Di sovietica memoria del quale si programmano per cinque anni tutto quello che dovevano fare tutti no servono forme di stimolo di incentivo mirate
Appunto programmate per i territori le realtà i settori che voi stimolare che voi rendere competitivi
I patti territoriali i contratti d'area e contratti di programmazione per le imprese sono state la somma di questi strumenti
Peraltro sono strumenti che contengono anche elementi importanti di vantaggi fiscali vantaggi contributivi e difesa flessibilità contrattata per le imprese
Abbiam detto non vanno destinati a tutti vanno indirizzati ai territori più poveri e bisogna scegliere
Guardate che nella scelta c'è poi il fondamento dell'assunzione di responsabilità e della creazione anche di classe dirigente
Se un sindaco qui davanti quello di Cogoleto sa di che cosa parla non viene messo in condizione di dire dei sì e di dire dei no
Statene certi che non avrà mai stimoli a diventare un amministratore efficace
Nel Mezzogiorno con l'intervento straordinario gli si dava a prescindere nessuno era costretto a dire quali erano le sue priorità
Il non scegliere non ha creato classe dirigente anche portato a non realizzare dei territori dove era possibile quel salto di qualità che si rendeva necessaria
Patti territoriali contratti dare vanno finanziati
Che cosa abbiamo registrato in questa verifica il CNEL
Che per quanto riguarda le politiche infrastrutturali si stanno facendo dei passi in avanti importanti
Alcuni investimenti sono cominciati che cosa permane come limite di fondo e abbiamo chiesto al governo di impegnarsi maggiormente quello della semplificazione delle procedure
Con i tempi degli interventi non ci siamo ancora
Secondo me ci sono ancora
Dei limiti che possono essere superati
Si è fatto lo sportello unico
Però nello sportello unico c'è ancora una moltiplicazione di interventi autorizzativi che porta la richiesta di investimento ad essere valutata confermato negata in tempi troppo lunghi qualche volta paradossalmente anche un no detto per tempo aiuta
Se tu un'impresa che chiedono autorizzazioni per investire Latini sospesa per mesi fai un danno Meglio di Dino subito
Sarebbe meglio dirgli di sì se ci sono le condizioni ma insisto paradossalmente anche una risposta negativa ma rapida rende più semplice anche la ricerca delle alternative
Mi pare che si possa dire tranquillamente che per quanto concerne le politiche infrastrutturali ci sono elementi di novità che riguardano non soltanto le infrastrutture materiali ma anche la disposizione di risorse per
Gli interventi in materiali a partire dalla formazione la formazione è uno strumento di competizione straordinario
Un Paese come il nostro che ha poche risorse naturali dovrebbe puntare più di altri sull'intelligenza la fantasia delle donne degli uomini che lavorano ma questa non è che si riproduce spontaneamente
Serve scuola e formazione investire scuole formazione importante abbiamo definito con il governo il masterplan per la formazione prima dell'estate che si cominci ad applicare una serie di politiche formative molto importante
Il limite che permane quello che vi ho detto sul versante degli strumenti gli stessi sono stati rifinanziati
Bisogna completare
L'individuazione dei criteri per la seconda generazione di Patti e contratti
E bisogna stimolare l'impresa nel secondo ambito di politiche il vuoto vero riguarda le imprese private
Guardate che oggi per investire in una realtà come quella di Crotone
Luogo scelto dal presidente di Confindustria per lanciare l'ennesimo messaggio
Negativo sulla flessibilità per investire a Crotone ci sono vantaggi fiscali contributivi
E contrattuali che sono più consistenti di quelli che un'impresa avrebbe se decide di investire in Galles o in Irlanda posti dell'Europa tanto decantata
Le imprese italiane hanno poca propensione a investire
Hanno questo egoismo di fondo
Che rischia di penalizzare il sistema produttivo preferiscono concentrare la loro attività al nord anche splafona Ando gli orari
Come è noto e non destino non risorse adeguate nel Mezzogiorno ci sono segnali positivi di controtendenza che riguardano un'area come Manfredonia però sono troppo limitati
Io credo che sia giusto dire in esplicito
Che in questo campo le responsabilità maggiori non sono da imputare ai ritardi nella nel finanziamento e nella gestione dei patti e dei contratti ma riguardano invece le imprese private
Che lamentano il permanere delle diseconomie esterne di cui ho parlato prima ma che in verità non affacciano investimenti di sorta
Si tratta di andare avanti sul piano dell'applicazione di quell'accordo
Per recuperare rapidamente questi limiti stimolando tutti a fare la loro parte
Il governo nei confronti dell'impresa anche degli strumenti lo strumento fondamentale quello dell'intervento sulle dinamiche di costo del lavoro previsto dall'accordo
Che va commisurato come dice l'accordo anche la quantità di investimenti che le imprese devono fare
Ora diceva Caponi concordo con lui che il problema principale per le imprese italiane non può essere considerato quello del costo del lavoro
Il costo del lavoro per unità di prodotto delle imprese italiane è tra i più bassi d'Europa ed è in linea comunque con il costo del lavoro degli Stati Uniti tante volte ricordati come punto di riferimento
Il problema che permaneva era quello delle dinamiche che potevano portare ad una crescita eccessiva del costo del lavoro perché a differenza degli altri Paesi europei sul lavoro in Italia gravano ancora degli oneri impropri come sono quelli della maternità quelli della Seat del degli assegni al nucleo familiare
Con l'accordo di Natale si cambia
Si passa fiscalità generale il costo di questi oneri e sia dall'altra parte un vantaggio per le imprese il governo deve pretendere che ha questo vantaggio come recita l'accordo corrisponda una disponibilità di investimenti delle imprese di una qualche consistenza visibile quello che stanno facendo nel Mezzogiorno non è ancora sufficiente
Nel proseguire con questa applicazione se l'attuazione viene fatta rapidamente lealmente prende corpo un'ipotesi di politica economica alla quale cosa volete che vi dica io tengo particolarmente perché ai fondamenti di qualità che si rendono necessari che richiamava opportunamente anche Capponi prima
Perché ho insistito molto anche negli ultimi mesi sul tema dalla qualità perché io penso che il sistema italiano abbia al suo interno il sistema produttivo italiano abbia al suo interno un limite una parte delle imprese italiane cresciuta negli anni passati fidando sostanzialmente sui vantaggi competitivi che gli derivavano o dalla svalutazione o dal cambio flessibile
Prodotti qualitativamente non elevati
Si vendevano all'estero perché in virtù dei cambi
Il costo finale anzi il prezzo di quei prodotti sul mercato era basso
Oggi questa condizione per le imprese non c'è più l'ingresso nella moneta unica ci difende da qualsiasi forma speculativa avremmo pagato un danno enorme se non fossimo stati nell'euro in virtù della crisi finanziaria dei Paesi del Sud-Est asiatico che ricordavo prima
Però dall'altra parte scomparso questo vantaggio per le imprese delle due l'una Olen prese recupero non ha capacità di competere
Alzando la qualità di quel che producono e di come lo producono o se no inevitabilmente a rete verranno se voi guardate è uno spaccato esemplificativo come nessun altro l'andamento della bilancia commerciale di questi mesi vedete come siamo tornati a importare
In maniera più consistente del necessario perché e poi c'è una disaggregazione per filiere produttive perché una parte del nostro sistema non è competitivo
Poi per fortuna ci sono aziende settore che invece riescono anche ad esportare
Ora questo problema è molto delicato perché se non risolto renderebbe nullo l'effetto sul nostro sulla nostra economia anche di una politica più coraggiosa di consumi come quella che richiedeva Capponi nella situazione data un incremento dei consumi non si trasformerebbe il maggior vantaggio per l'economia italiana e per il lavoro italiano
Allora che cosa bisogna fare spingere questa impresa recuperare qualità
Se non si innova
E se non si investe in ricerca e innovazione questo salto non si fa
D'altro canto voi da consumatori potete facilmente arrivare a questa conclusione nessuno di voi di fronte a due prodotti che sono sostanzialmente dello stesso prezzo
Comprerà il prodotto italiano se la qualità di queste inferiore non è mica la nazionalità del prodotto quello che fa fa muovere il consumatore ma la qualità del prodotto
E in una società più ricca di altre il rapporto con la qualità è un rapporto risolutivo delle dinamiche complessive
Si sceglie di spenderà anche di più pur di avere un prodotto qualitativo sei un prodotto che costa poco ma e di scarsa qualità non lo venti
Il sistema italiano è penalizzato da questa mancanza di qualità che cosa può capitare
Che le aziende italiane si convincano se aiutate si sono spinte a imboccare la strada della sfida qualitativa oppure che dall'altra parte cercano invece di ritornare ad essere competitive agendo sui costi
Se scegliessero la strada dei costi
L'effetto sul lavoro è inevitabile
Per competere basando la propria capacità solo sui costi capita a quel che succede in tanti Paesi del mondo
Che le condizioni materiali delle persone che lavorano vengono messe sistematicamente in discussione perché dalla cancellazione progressiva di diritti fondamentali
Sì hanno vantaggi competitivi per le imprese e danni rilevanti per le persone che lavorano
Questo modello che noi dobbiamo combattere il modello competitivo dell'Europa deve essere basato su due fondamenti la qualità da un lato e le protezioni per i cittadini dall'altro
Poi se volete potremo tornare nel nel nel proseguire la discussione ma anche alcune polemiche sul Welfare alla fine hanno questo fondamento io credo che l'Uefa debba essere mantenuto
I costi del Welfare devono essere sopportabili per un sistema economico ma se si cancellano protezioni fondamentali per le persone che lavorano per i cittadini può darsi che quell'economia abbia un po'più di competizione iniziale ma è evidente che si distruggono certezze per milioni di persone
E in ogni caso si aprono tensioni conflitti sociali che poi nel medio periodo penalizzano quella società e quell'economia
Io penso che al dunque il problema più delicato sia questo
E per questa ragione conviene al sindacato insistere nel suo rapporto con il Governo e con le imprese perché il tema della qualità nella Varia cessione che ho provato sommariamente a descrivermi sia al centro delle politiche per l'occupazione
I mesi a venire saranno mesi molto delicato
Io spero che anche la parte di risorse che si libera e che viene programmata con la finanziaria sia indirizzata a rafforzare le politiche che erano già contenute
Nel patto Di Natale questo è quello che ne abbia chiesto al governo
Stiano tranquille le compagne e compagni che per quanto riguarda la CGIL questo non è ne è una scelta errati Ka né una scelta di breve periodo
è una scelta strategica
Guardate che la flessibilità e la mobilità solo dopo fenomeni fisiologici
In un'economia che cresce e che si sviluppa e chieda la possibilità a tante persone di scegliere
Se un ragazzo non ha la possibilità di scegliere un ragazzo siciliano
E ha solo un'occasione di lavoro
In Emilia
Poi non la perde si trasferisce ma quella non è più mobilità
Emigrazione cioè si passa da un fenomeno potenzialmente positivo io scelgo domandare a lavorare e decido come realizzarvi da persona adulta ed a lavoratore ad una condizione negativa io non cerco più
Se voglio mangiare son costretto ad accettare quella soluzione punto e a capo
Ecco io credo che di migrazione
Di obblighi e di scelte costrette questo Paese ne abbia subiti e tante le persone di questo Paese soprattutto le più anziane si ricorda le condizioni nelle quali non c'era la possibilità di scegliere
Per dare dimensione fisiologica a flessibilità o mobilità bisogna che noi condomini cresca e che ci siano tantissime possibilità ci si sorprende a volte del nulla ma perché è una persona è preoccupata di fronte ad un accadimento oggettivo come quello del passaggio da un posto di lavoro ad altro
Che riguarderà in misura crescente i giovani beh la preoccupazione nasce quando il passaggio non è da un posto di lavoro ad un altro posto di lavoro
La preoccupazione nasce quando uno non può scegliere
Ma rischia di passare da un posto di lavoro la disoccupazione
Ha un periodo di inattività
E se una persona non ha elementi professionali
Consistenti si trova di fronte al cambiamento
Debole
Incapace di produrre quelle scelte che sono di difesa di valorizzazione della propria esistenza come vedete alcuni termini non sono neutri
Che alcune condizioni possono essere positive
Se io sono in grado di scegliere mi arricchisco culturalmente e professionalmente
Se subisco quello che decidono gli altri avviene l'opposto
Alcuni termini hanno acquisito anche nel lessico ordinario questa valenza negativa perché non ci sono le condizioni di fondo per farli diventare fenomeni fisiologici e positivi ora per questa ragione vi dicevo
Secondo me la scelta della qualità
In tutti i suoi elementi componenti deve essere
Che meglio un lavoro qualsiasi piuttosto che nulla perché detta così è una banalità e addirittura una sciocchezza io credo che chi governa chi ha responsabilità debba lavorare sempre per offrire alle persone a cui si rivolge
Una soluzione adeguata il meglio non convincerli che bisogna accontentarsi del meno peggio
C'è un proverbio dalle mie Pacetti dalle mie parti molto significativo dice piuttosto che niente da me piuttosto insomma no
Bisogna avere come obiettivo l'offerta
Numericamente consistente e qualitativamente adeguata soprattutto ai più giovani
Poi si emettete un ragazzo di fronte alla condizione di non aver nulla o di avere un lavoro senza diritti certe che può scegliere lavoro senza diritti ma sareste venuti meno voi ad un compito direzione di responsabilità
Questa deriva
Va evitata
E non può diventare men che meno a sinistra addirittura una sorta di ipotesi culturale io credo non si debba perdere nessuna occasione di lavoro credo si debbano utilizzare tutti gli strumenti per cogliere anche la più piccola possibilità ma in ogni occasione nella pur più piccola possibilità ci deve essere sempre quel tanto di qualità che scende rispetto di diritti della persona e il fondamento che dà dignità a chi lavora
Io credo che questo debba essere considerato un punto di riferimento insisto anche di carattere culturale e non si possa accettare il resto con una deriva molte delle dispute sulla flessibilità sul posto fisso sono pretestuose
Il posto fisso ma che ci siano tanti lavori nella vita di una persona è auspicabile che già così oggi lo sappiamo il problema è l'altro quello che ho detto prima quelle persone scelgono subisco
Che la flessibilità posso aiutare un'economia ad espandersi è cosa ovvia
Ma c'è la crescita c'è lo sviluppo e allora a quel punto la flessibilità è un corollario oppure c'è stagnazione recessione e la flessibilità diventa una costrizione come vedete non sono la stessa cosa anzi
Con le stesse parole alla fine si finisce col descrivere fenomeni che sono profondamente diverso
Per questa ragione bisogna guardare molto alla sostanza poco le formule e cercare di volta in volta di vedere se si è in grado di prospettare qualche elemento di contenuto specifico è significativo
Devo dire che ho trovato nell'interlocuzione con il Governo in questi ultime settimane una pensione adeguata poi il compito del sindacato e stimolare governo maggioranza a far di più sempre guai se questo non fosse però da qui a dire che non ci sono segnali di attenzione come fanno altri il passo è lungo e non credo che si possa serenamente affermare tutto questo
Poi
Forse sarà utile tornare perché è un argomento di queste ore anche sui temi della finanziaria anche lì secondo me ci sono delle novità di qualche interesse
Bisogna fare attenzione per amor di polemica a non negare la realtà
Ogni tanto qualcuno dice ma se se se sostiene che il governo fa le cose
Che gli avete chiesto perdi perdi autonomia anche questo va be'la sciocchezza sapere come se l'autonomia nei confronti di un governo sia riconoscibile soltanto quando non sia d'accordo cioè il governo fa le cose che gli ho chiesto sono il primo ad essere contento anzi
Siccome non regala niente a nessuno proverò a spiegare che la fate perché gliel'ho chiesto e qualche volta l'ho anche spinto a farle c'è una certa un certo stravolgimento nelle dinamiche sindacale di questi giorni che rischia di creare confusione ma questo è un altro argomento se volete ci torniamo tra qualche minuto
Quelli che sono
Un po'sorpreso un po'contento perché ripeto alcune settimane fa quando presidente un analogo
Dibattito presente compaiono fratelli mi sembrava più pessimista
Sono contento di aver trovato adesso credo più ottimista e perché se il segretario generale della CGIL è più ottimista e penso che i lavoratori devono essere più noti stima e speriamo che sia così naturalmente non non ne sono sicurissimo ma me lo auguro ma io voglio rivolgere sia Cofferati che
A Cappon una domanda specifica
Sull'argomento che credo che interessi tutti i lavoratori in modo specifico
Qual è la posizione
Per la CGIL e qual è la posizione del partito comunista sul trattamento di fine rapporto
Questo è un dibattito che ha degli aspetti molto molto precisi
Qualcuno dice che il trattamento di fine rapporto dovrebbe finire nella
Cioè e non essere lasciato certamente nelle mani
Dell'industria del datore di lavoro anzi qualcuno sostiene anche questo ma dato per scontato che venga tolto dall'impresa
è opportuno che venga inserito nella busta paga del lavoratore
Questa è una tesi anche di natura economica perché così facendo si indurrebbe
Dice qualche economista momento dei consumi di Colli Paese ha bisogno
Oppure è meglio che vengo utilizzato dalla lavoratore cioè che il lavoratore venga indotto
Hanno con quello che gli spetta del suo trattamento di fine rapporto cioè la liquidazione a sottoscrivere un fondo pensione
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi delle due soluzioni
Fa
Rispondere seccamente alla domanda di Nerio dicendo
Che a nostro giudizio devono decidere i diretti interessati cioè i lavoratori
Ora
Anche da questo punto di vista io non comprendo la violenta reazione di Confindustria queste ipotesi del trasferimento e la posizione del trattamento l'intera liquidazione sostanzialmente ed al suo trasferimento né i salari dei lavoratori perché si tratta di salario
Differito
Che come è noto diciamo così rende un gran servizio ha reso in tutti questi anni un gran servizio all'impresa e perché è stato lo strumento fondamentale
Del loro autofinanziamento in modo particolare
Per le imprese più grandi di quelle che hanno un monte salari molto importante ma questo vorrei dire con pacatezza ma anche con determinazione dirigenti della Confindustria aveva un senso quando c'avevamo un costo dal danaro molto alto un'inflazione molto elevata
Ma oggi dell'inflazione bassissima il costo del del danaro esce sceso
A livelli diciamo così che non si ricordavano da da molti molti anni penso che giusto e legittimo
Che i lavoratori possano se lo chiede una vere
Il loro Trattamento di fine rapporto in busta paga e le impreviste diciamo così ricorrano stante la diversità e la positività delle condizioni attuali al mercato finanziario per la l'approvvigionamento ora se volete la mia opinione io credo che un lavoratore potrebbe anche decidere di mantenere le cose così come sta
La cosa che noi Comunisti italiani
Lo dico usando anche una parola grossa ma insomma aborriamo sul
Verso la quale sembra siamo contrari con determinazione
E che vi sia un obbligo sostanzialmente a utilizzare il TFR per le pensioni integrative guardate che quando parlo di obbligo non è che penso a una legge scritta che dice il trattamento del Tfr va penso a una serie di sgravi fiscali Terengganu talmente convenienti
Il suo utilizzo nel trend per pregate per pagarsi l'attenzione integrativa tale da renderlo praticamente obbligatorio perché dico questo
Uso una parola usato nel nel mio intervento nella intervento iniziale perché sarebbe in questo caso anche una fregatura un'altra fregatura per i lavoratori il perché
La devoluzione del Tfr
Al fondo pensioni verrebbe a compensazioni
Devi dettaglio che sarebbe operata sulla pensione pubblica tant'è io credo che le ipotesi
Diciamo consiglio alle quali più realisticamente bisogna guardare sono quelle di un'ulteriore diminuzione della del valore della pensione pubblica che andrebbe sopperito attraverso una quota determinata dalla pensione integrativa pagata col trattamento di di fine rapporto questa sarebbe una perdita secca per i lavoratori
Perché diciamo così
Pagherebbero di tasca loro il mantenimento dei livelli della pensione crea avevano prima quando invece potevano contare alla fine dell'attività lavorativa su un trattamento del di fine rapporto questo
Diciamo così ragionamento riporta ma la cosa mi pare anche obbligatorio una discussione come questa
A intervenire sulla questione spinosa
Delle pensioni e del nuovo diciamo così adombrato proposto ha ospitato controverso nuovo intervento sul sistema pensionistico
Ora la posizione dei Comunisti italiani su questo punto è molto netta molto chiaro
Coincide in larga misura con quella della CGIL
E cioè noi siamo dell'opinione che fino al due mila e uno non si tocchi niente
Questo per una ragione di merito ma anche per una ragione di principi di metodo
Perché la data del due mila uno è scritta in un accordo formali verso le tra il governo e le organizzazioni dei lavoratori
Noi crediamo che non può essere un governo di centrosinistra di sinistra che viola i patti sottoscritti con le organizzazioni dei lavoratori questo lo potrebbe fare Berlusconi non lo può fare il governo tale
Punto c e su questo punto mi pare abbiamo ottenuto alcun risultato significativo dal momento che invece mi pare almeno nessuno nella maggioranza mettete in discussione secondo punto noi diciamo che non si può parlare di pensioni
A se stanti
Al di fuori di un ragionamento che riguarda lo stato sociale nel suo complesso
Ora di cui parlano i fatti insomma c'è una campagna Massimo assordante in fa Min Fanny
La Inghilterra
Che ci ha specie avuto la signora Thatcher l'Italia non ce l'ha
Spente per interventi sociali circa il trenta per cento se non sbaglio ventinove ventotto ventinove del suo prodotto interno lordo spende più delicati
Che si attesta ancora al ventiquattro venticinque per cento
Allora se si fa un ragionamento anche questo è la questione proponiamo sullo stato sociale bisogna partire dal presupposto identica al principio che la spesa globale per lo stato sociale in Italia vele auto
Ita
Bisogna mettere in essere tutta una serie di interventi potrei fare un lungo elenco molti sono quelli chiesti dal sindacato
Non c'entra insomma che come dire mettano in campo rispetto a quelle attuali non soltanto misure di equità orario su questa equità Cofferati c'ho molti dubbi perché molto spesso sotto l'esigenza dell'equità in realtà si si può si vuol soltanto tagliare perché certo che lo stato sociale
In Italia tratta in maniera diversi categorie dei lavoratori ma si sa che nella storia del sindacato ci sono delle categorie contrattualmente più forti
Che strappano l'influente le categorie contrattualmente più deboli che strappano diniego il problema che si pone io credo per un uomo di sinistra
Per una mentalità di sinistra per una cultura di sinistra non è quello di portare chi sta meglio a livello di chi sta peggio ma sarà quello di portare chi sta peggio a livello di chi sta meglio o sbaglio no prego
E quindi appunto ci si impone una riforma si impone nel senso
Di alzare le prestazioni che oggi sono modestissimi e si fa tutto questo chiasso sulle pensioni ci mette sempre di dire
Che l'ottanta per cento delle pensioni INPS nove milioni sono ancora uguali o inferiori al milione al mese ritenevo una mia vecchia zia che faceva la mezzadria io vengo da Perugia dall'Umbria che ha lavorato una vita
Sotto il sole con sacrificio allevati e per i panni dell'una volta sei o sette figli va in pensione è giusto che vada in pensione con settecento mila lire al mese è una vergogna
Che vada sostenuto per e quindi questo colpo ultimo punto e concludo scusate il calore il Civetta lacci comunione fatta
Come sulle pensioni
Ora noi il compagno Cossutta autorevolmente ha detto che noi siamo fa premesso tutto questo ragionamento siamo pronti a discutere anche nel merito
Delle pensioni premesso questo ragionamento
Qui poi come dire l'interlocutore diretto su un punto interrogativo più che ho io che abbiamo anche noi Comunisti italiani c'ha questa famosa questioni nel passaggio al sistema conti
Io ho delle OPA grosse perplessità
I compagni e amici presenti comprendono rifiuto di cosa parlo nelle riforme la riforma delle pensioni del novantacinque ci fu un punto in base al quale chi aveva a quella data lavorato più di diciotto anni sarebbe andato in pensione con il vecchio sistema cerco il sistema retributivo per evitare diciamo così che questi lavoratori
Essendo ormai là negli anni non avessero il tempo materiale
Con il sistema contributivo per farsi una pensione integrativa che li mandasse
In quiescenza in una condizione diciamo così
Tra virgolette di tranquillità
Oggi ci dice annulliamo questi diciotto anni tutti
Vanno col sistema contributivo questo vuol dire
Faccio l'esempio di mia moglie credo che qui Presidente perché abbiamo fatto un po'di conti mia moglie dipendente Automobil club
Ancora abbastanza lontana dalla pensione credo che lei affine
Rapporto foto potrebbe contare su una pensione credo un milione c'è il milione sette se ci va con il contributivo scendi a un milione due milioni e tre
Questi sono
No ci sono adesso può darsi però ci sono equi anche qui c'è tutto però
Ci sono molte diversità fra fasce categorie di lavoratori ma mi dicono che ci vada tagli più contenuti a tagli del venti per cento della pensione ora come dire più ardito come critiche che testimoniano queste allora il punto Cofferati quale di qualche edicolante al compagna l'amico Veltroni
Io non voglio non vorrei diciamo così che è una misura di questo tipo non soltanto per la sua qualità per il suo impatto effettivo
Ma perché costringerà come dire
La gente a rimettere in discussione la prospettiva della sua vita i piani che si era costruito il futuro che aveva programmato è previsto e questa cosa avverrà per milioni di lavoratori dipendenti
Nella grande maggioranza potenzialmente elettori della sinistra all'immediata vigilia dell'elezioni del due mila e uno
Perché a quel momento sapranno che loro devono cambiare idea retributivo al contributivo
Io ho paura che così le elezioni non li vinciamo compagni
Ho questa paura
Adesso non voglio e non posso fare un lungo discorso e dire come dire
Ma insomma su questa famosa cuochi dipinta questa famosa Coppa
Intanto la famosa gobba parte dal due mila sei
Quindi ci sarebbe tutto il tempo per dire ma ci penserà il governo chi viene dopo il due mila e uno ma perché c'è da pensare che la Regione altri quattro anni davanti fare sta
Secondo punto adesso
Per questa gobba viene rilevata in URSS
Della Ragioneria generale dello Stato
Che si presta a contestazioni molto evidenti in primis
C'è un evidente drammatizzazione del problema al di fuori di ogni di ogni perché la curva comporterebbe un punto di aumento del prodotto interno del nella spesa pensionistica rispetto al prodotto interno lordo
Un punto di aumento essendo il prodotto interno lordo italiano circa di un milione e mezzo di miliardi vuol dire se non sbaglio quindici mila miliardi
Signori presenti e compagni quindici mila miliardi in un bilancio dello Stato italiano che di settecento mila miliardi al netto degli interessi e novecento mila miliardi compresi gli interessi che paga lo Stato quindi non ci sono quindici mila miliardi che fanno saltare per aria la baracca
C'è una drammatizzazione vive
Questa cosa avverrà nel due mila e trentacinque quando dalle mie partecipa un certo chiesto
Fare morti tutti quanti ove la gran parte diciamo no nel due mila tre altra drammatizzazione
Terzo punto terzo punto
I l'asticella viene fatta
Come dire
Prendendo
Prevedendo indici di espansione dell'economia
E indici di aumento dell'occupazione assai modesto perché si prevede un'espansione dell'economia del prodotto interno lordo alla media dell'uno virgola cinque per cento ogni anno
E sinceramente è una cosa modestissimo
E si prevede sostanzialmente un mantenimento dei livelli di occupazione attuale cioè anzi probabilmente decrementi ulteriore dell'occupazione
Tali da far vedere che questa gobba
Più che un come dire una un male di un sistema pensionistico fuori controllo consiglio appare come provocata da un'economia che è un'occupazione che si espandono poco
E che espandendosi invece un po'che toni più potrebbero pareggiare questa cosa allora
Noi abbiamo anche detto siamo disposti a discutere però vogliamo continui sul tavolo cifre vere e può darsi anche che le cose che ho detto io stasera siano cose non io credo di no
Ma in ogni caso le verificheremo nei confronti più feroci anche come dire l'intendimento del sindacato
E alla luce di di quello che oggettivamente potrà venir fuori noi Comunisti italiani se sarà necessario intervenire non ci sottrarremo naturalmente diciamo così essendo componenti fra maggioranza ed un governo che fa tante cose buone
Che anche con questa legge finanziaria
Ha imboccato questa linea di sostegno ai consumi le notizie che si hanno
Per esempio la diminuzione dell'aliquota IRPEF di un punto sarà poco ma è qualcosa diciamo così o altre misure
Di sostegno sociale che già sono state presso sono sui giornali diciamo sono punti importanti un governo che fa tante cose buoni può affrontare
In questa prospettiva di riforma generale anche la questione se esistesse del sistema pensionistico concludo diciamo
Su un altro punto e qui non mi rivolgo tanto da a Sergio Cofferati ma diciamo così
A un dibattito politico e culturale della perché
Ci stavo pensando mentre raggiunge volge
Io credo che
L'occupazioni sicuramente la Carta fondamentale l'espansione dell'economia la ripresa dei consumi la ripresa degli investimenti
Una flessibilità contrattata nei termini di etica Cofferati sono molto contento che si sia espressa così
Su questo punto siamo però c'è un po'
L'interrogativo angosciante che mi pongo è possibile domando io che pure in questo mondo dominato dal capitale
Una sinistra minimamente coraggiosa non si propongano la questione di una riduzione dell'orario di lavoro
No non voglio essere preciso e compagni nonne dei termini
Esagerati io non l'ho mai pensata così i compagni che c'erano lo sanno anche Nerio
Così come l'avevamo pensata quando eravamo con Bertinotti che sembrava che con le trentacinque ore era la panacea di tutti ma non è non è non è così assolutamente anche per per le trentacinque ore al di fuori di un contesto di politica economica non aumentano i posti di lavoro quindi non può
Non una legge che imperativa come quella francese su questo punto ha ragione D'Alema
Io dicevo sembra Bertinotti non si può scambiare due realtà diverse
Nella Francia Cofferati Nerio lo sanno così come nel resto dell'Europa quando si parla di piccole e medie imprese si parla di impresa e cacciando duecentocinquanta dipendenti in su
In Italia il novanta per cento del tessuto produttivo e fatto da microimprese
E quindi un conto è l'impatto di una legge sulla riduzione di lavoro dell'orario di lavoro in realtà dove c'è ci sono grandi imprese e dove c'è tutto un altro capacità di di assorbimento altro contraddirlo
All'artigiano al piccolo imprenditore che secondo me in una logica da comunisti deve diventare alleato del lavoratore non può essere io vengo dall'Umbria
Se voi prendete la proprio la mia provincia Perugia ormai il numero degli artigiani venticinque mila quelli iscritti alla Camera di Commercio è quasi uguale al non profit
Degli operanti credo che dei dei l'industria in senso stretto può Pillon tutte le fabbriche sia addirittura maggiore
E allora logicamente come dire
In quell'impresa dove c'è l'operaio operai
Che stanno sotto il ricatto del padrone che c'è anche un ambiente familiare
Tu non puoi pensare che c'è non apre un ragionamento con quel padroncino ti si sviluppi un movimento degli operai non esiste o sono alleati o si capiscono si comprendono marcisce se c'è lo scontro non si sviluppa quindi
Non in quel modo però insomma
Quindi non in modo dirigistico non in modi imperativo ma insomma che ci sia una legge
Che con in forma di sostegno alla contrattazione tra le parti che attraverso il nuovo in normative rigide attraverso una serie di incentivi fiscali di interventi sullo straordinario introduca
In maniera graduale
La riduzione dell'orario mi sembra obbligatorio per cui e non riesco
Come dire davvero a capire la miopia della Confindustria dei pargoli ma anche di tanta parte del
Della sinistra
Come dire massicci pretende ad andare contro la storia
In ogni epoca della storia quando c'è stata una rivoluzione tecnologica che ha ridotto il lavoro necessario a fare una certa produzione è sempre stato
Risposta riducendo l'orario di lavoro per far lavorare eccoci io credo che oggi dell'epoca dei computer della rivoluzione perché le telematica informatica dove
Un lavoratore fa la produzione che mi facevano dieci prima ci sono anche le risorse economiche per ridistribuire questa ricchezza una parte è giusto che vada al profitto dei padroni irato
Ma una parte possa essere reinvestita per farla curare più i lavoratori e per mettere al lavoro i giovani i quali lavorando pagano le tasse
Pagare il sistema pensionistico percorsi possono sia aumentare gli introiti fiscali dello Stato e quindi risanare il debito pubblico sia
Diciamo così garantire le pensioni degli anziani lavoratori che non lavorano più io credo che il raggio come dire mi pare un ragionamento filato
Mi pare un ragionamento equilibrato
Mi pare un ragionamento giusto
E invece avverto che fa una fatica dell'anima andare avanti ma non appunto con spostano Cipolletta loro fanno investire i loro
Ma che fa una fatica dell'anima tra di noi
Nel governo
Che su questo terreno potrebbe e dovrebbe osare di più ora D'Alema
Adesso concludo davvero non è riferita Cofferati dell'UDC giustamente io col mio mestiere faccio il sindacalista
Ma a fa pongo un il punto politico
Questo governo è molto composti storce il diavolo e l'acqua santa come voi vedete
Ora io penso che come dire il Presidente del Consiglio possa essere favorito da una nostra posizione che tira la giacchetta a sinistra
Perché gliela tirano continuamente a destra perché lì c'è l'UDR l'Udeur come si chiama c'è master
E quando mi
Nei confronti dei comunisti italiani dicono ma ragazzi voi o ci state o qui si va alle elezioni voi siete finiti
Vero compagno problema reale ma mi dite qual è quella forza politica della maggioranza attuale del governo che se si scioglie il Parlamento e si va alle elezioni non è finita nessuna
Ma doveva Mastella
Ma doveva consiglia ma dove Baldini
Ma dove vada Lema tornò al partito a false infondate introni
Ascospore allora diciamo così ci vuole una comprensione un un dialogo alla pari
E capisco che questo governo si deve muovere con grande saggezza e Franco anche con moderazione ma insomma
Come dire Nerio che delle cose nostre ci sia un un segnale e che quegli elementi che ci sono già nella legge finanziaria io ho detto che sono di grande positività di grandi innovazioni di noi sosterremo Cipo Assanti spingere per ottenere diciamo così
Qualche cosa di più importanti di più significa
Cartolina
Io l'ho fatto la domanda specifica sul trattamento di fine rapporto se la sua liquidazione riaperto poi sul sistema previdenziale sull'orario di lavoro e poiché andato poi
Casta mette insomma per la sua quello che non è
Adesso naturalmente gli avrei
Credo siamo tutti molto interessante sentire il pensiero ufficiale denaro
La CGIL sul trattamento di fine rapporto sul sistema previdenziale
E sull'orario di lavoro
Volevo dire Nerio che si sono più ottimista di quanto non
Non lo fossi a pescare
Ma non è il nell'ottimismo di circostanza né particolare stato d'animo no ci sono delle cose concrete che secondo me sono cambiate sono cambiate in meglio
Spero nel cammino altre perché
Non siamo ancora alla fine del della del confronto nemmeno sulla Finanziaria
Però rispetto alla metà di luglio
Trovo positivi gli elementi di novità che ha descritto prima
Rubando che anche qualche minuto in più del necessario sul tema del lavoro dell'occupazione
E poi nei giorni scorsi
Quando il governo ci ha illustrato lo schema di massima della legge finanziaria anche in quello schema ho notato degli scostamenti rispetto alla posizione che il governo aveva tenuto nel mese di luglio
Scostamenti che presumo siano frutto di almeno tre cose
La discussione interna alla maggioranza di governo
La posizione molto netta che su alcuni punti il sindacato che ha tenuto
Devo raggiungere la terza Shredder
Sì e possibilmente con i successi in Germania
Ma forse
Diciamo che secondo me sono stati più consistenti le prime due va
O per meglio dire delle prime due o una una contezza maggiore so che ci sono star bene poi di come siano valutati gli effetti tedesche
Non so dire
Perché nella legge finanziaria così poi arrivo a rispondere alla alle alle domande specifiche
Tra il DPEF la legge finanziaria ci sono state delle modifiche
Quali sono le modifiche copre il sabato
Intanto la dimensione complessiva della manovra è ritornata in quindici mila miliardi da diciassette mira ad un certo punto annunciati
Guardate
Si può vietare due mila miliardi in più
Beh quando si interviene in una manovra prevalentemente sulla spesa
Anche l'ordine di grandezza contenuto come quello a il suo peso
Poi nel DPEF si annunciava una manovra fatta di soli tagli
Più opportunamente si è ripiegato su una manovra che è composta
I tre mila cinquecento quattro mila miliardi di entrate
E di undici mila miliardi di tagli
I tagli di spesa anche questo riposizionamento delle AA che rapporto interno che noi avevamo chiesto secondo me è stato un passo nella direzione giusta opportuno poi dalla manovra finanziaria è sparita l'idea che c'era a luglio
Nerio sulla ricorda perché ne parlammo anche a Pescara il DPEF poi è andato in Parlamento con una formula neutra e come tale ambigua
Non si affermava ma non si negava
E inizialmente il governo aveva ipotizzato un intervento nella legge finanziaria sulle pensioni
Oggi questa cosa non c'è più
O per meglio dire rimane nell'ipotesi che c'è stata descritta un intervento che
Per un verso completa
L'accordo del novantacinque
L'ingresso nel fondo dei lavoratori dipendenti dei regimi speciali
E dall'altra parte introduce poi vedremo quali sono le modalità un elemento di vita perché si prefigura un intervento sulle pensioni più alte
Ma un intervento sulle pensioni in essere
O sulla riforma del novantacinque per fare cassa come si era detto è stato cancellato ed è un bene
I Comunisti italiani così come peraltro verso il sindacato avevano sostenuto l'inopportunità di un intervento di questa natura oggi siamo di fronte ad un fatto acclarato
Io considero questo una segno di saggezza
Che mi rende più ottimista
Ma poi ci sono anche cose di merito più specifico
In quegli undici mila miliardi
Non ci sono interventi che chiedono sacrifici nei pensionati né lavoratori dipendenti
Faccio questo mestiere sindacalista da un po'di anni
Anche dal segretario generale prima la componente della segreteria confederale ho discusso tante volte di leggi finanziarie con i governi che si sono succeduti anche con i governi di centro sinistra
Beh è la prima volta che
Gli interessi che rappresento non sono richiesti di un sacrificio piccolo o grande che sia
Io considero questo
Una novità importante
So benissimo che lo stesso governo l'anno scorso non era in grado di fare questa cosa
Così come due anni fa il governo Prodi in prossimità della dell'ingresso in Europa
Chiese
Un contributo di
Straordinario di solidarietà per l'ingresso in Europa poi parzialmente restituito
E fece una manovra finanziare molto consistente
Le condizioni oggettive sono migliorate questo mette anche il sindacato per la prima volta ed è un bene nella condizione di poter discutere di una manovra che non ha ricadute negative sulle persone che rappresenta
Piccole o grandi che siano
Aggiungo tra gli elementi che ho apprezzato che non c'è soltanto il fatto che non ci chiedono nulla
Ma finalmente restituiscono qualcosa
E non è neanche rilevante diceva prima Capone quando abbiamo fatto l'accordo di Natale
Li scrivemmo che il governo si impegnava a una riduzione delle aliquote IRPEF se il gettito proveniente dalla lotta all'evasione fiscale lo avrebbe reso possibile
C'era un se usura ma un un
Una c'era una una clausola di sospensione
L'altro giorno il governo ci ha detto ci sono le risorse per ridurre l'aliquota e per fare interventi aggiuntivi sulle famiglie più povere
Che è una cosa che i nostri pensionati avevano chiesto da tempo e che si comincerà a fare
Adesso poi dovremo discutere
Il passaggio dal ventisette al ventisei per cento dell'aliquota è semplice i provvedimenti per le famiglie più povere vanno verificati vanno discussi ma siamo di fronte ad un elemento certo
Che si riducono le tasse
Per gli italiani per la prima volta e soprattutto si riducono per quella parte di contribuenti più fedeli che sono i pensionati e lavoratori dipendenti
Avendo chiesto per decenni che i governi votassero contro l'evasione fiscale
Per la prima volta mi trovo nella condizione per me sindacalista gradevole
Di vedere che la lotta all'evasione si è fatta non è che si è risolto tutto e non sto dicendo questo bisognerà fare ancora molto ma ci sono primi risultati che questi risultati il governo di centrosinistra negli USA per la parte più debole del Paese
Io sono soddisfatto i due cose
Che ci sia un risultato della lotta all'evasione anche se chiederò di andare avanti e di fare il resto e del fatto che quel risultato va a quelli che le tasse le ha sempre pagate
Per questo trovo incomprensibile ad esempio il giudizio che un altro che l'azione sindacale
Ha dato sulla manovra
Si può dire non basta ma dire che non c'è niente è un atto di autolesionismo
Io non consegno la diminuzione delle tasse anni su uno l'ho chiesta per decenni l'ho chiesta per decenni per la prima volta mi trovo di fronte a un governo che mi dice si può fare
Aggiungo un altro aspetto se verranno confermati la prossima settimana come sapete poi la finanziaria in questi casi è sempre una Bozzo in itinere che poi si aggiusta
Nerio e Capponi lo sanno fino presumo all'ultimo minuto
Prima della presentazione delle carte in Parlamento gli aggiustamenti sono nell'ordine delle cose Massi si confermano i numeri che ci sono stati dati l'altro giorno saremo di fronte ad un'altra novità
La situazione per quanto concerne la spesa sociale quella che ricordava prima Capponi noi abbiamo la spesa sociale abbiamo una spesa sociale la spesa complessiva tra le più basse d'Europa
Più bassa del dell'Inghilterra dice valori
Sommando le risorse destinate a finanziare alcune leggi di assistenza
Agli incrementi che sono stati previsti per la spesa sanitaria
Avremo se vengono confermati quei dati un leggero incremento della spesa sociale
La direzione è quella giusta
Resteremo lontani dei valori dell'Inghilterra
Ma dopo tanto tempo invece di diminuire come capitato tante volte si comincia leggermente a crescere
Come ho detto non non è che queste cose ci risolvono tutti i problemi ci mancherebbe
E però sono segnali che da un Governo vengono e sono segnali che vanno nella direzione che tante volte il sindacato ha richiesto
Poi anche nella finanziaria ci sono delle cose che ancora devono essere fatte
Ne cito due tra tra quelle più importante detto che per quanto riguarda il fisco poi bisognerà vedere quali sono le modalità è semplice macinare l'effetto di una diminuzione dal ventisette al ventisei interventi per le famiglie vanno definiti con precisione
Ci sono ancora due cose da fare
La prima le risorse che sono state indicate nella discussione dell'altro giorno per il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici e per la contrattazione integrativa dei dipendenti pubblici non sono sufficienti
Bisogna aumentarle
Perché i tre milioni e mezzo di dipendenti pubblici devono avere i loro contratti rinnovati con i meccanismi che sono stati previsti per tutti
E che devono basarsi sul mantenimento del potere d'acquisto delle loro retribuzioni
La quota di risorse fin qui messa come posta in finanziaria non basta bisogna farla crescere
C'è una discussione di merito che il governo si è impegnato a fare e io credo che sia quella l'occasione per avere una risposta spero positiva all'esigenza prospettata vi sono stati appostati cinque mila miliardi non sono sufficienti
Così come secondo me vanno messi come posta nella legge finanziaria di quest'anno programmando né poi l'incremento negli anni a venire le risorse necessarie per riformare gli ammortizzatori sociali
L'idea che la riforma degli ammortizzatori sociali si possa fare a costo zero è un'idea infondato sbagliata
Servono delle risorse
Anche perché alcuni strumenti banalmente nella prima fase di attuazione costano ho fatto l'altro giorno anche nell'incontro col presidente del Consiglio l'esempio più banale lo posso ripetere qui in un minuto
Noi sosteniamo l'abolizione radicale di prepensionamento
E diciamo i prepensionamenti vanno sostituiti con strumenti di solidarietà
Se si cancellano i prepensionamenti
Si ha un risparmio
Se al prepensionamento si sostituisce
Il contratto di solidarietà sia un costo
Il risparmio del prepensionamento
E basso inizialmente e aumentar nel corso del tempo
Il costo del contratto di solidarietà e alto inizialmente ed invece nel tempo
Allora per avere efficacia con due strumenti diversi servono almeno per una certa fase dei quadri
Che devono essere messi come posto dalla legge finanziaria
Avremo anche su questo tema un appuntamento nei prossimi giorni con il governo io credo che nella discussione si potrà risolvere positivamente anche questo aspetto
Non non ho il confronto con il governo sulla legge non è concluso però lo schema che ci è stato prospettato contiene questi elementi novità che Dio sinteticamente ricapitolato e che a mio parere rappresentano uno scostamento non marginale
Frutto delle due cose che ho detto prima neri aggiunge anche degli effetti elettorali di altri
E che mi portano a dovere
Uno stato d'acqua se posso dire così diverso da quello che avevo alla metà di luglio
è la conferma che quando si discute anche aspramente
Ma con l'intenzione di migliorare le condizioni né essere si può arrivare a dei risultati
Adesso bisogna fare il resto
Ma guardate che è importante anche l'ordine con il quale si è deciso di affrontare i temi controversi di primavera estate
Una legge finanziaria nella quale le pensioni non ci sono
Poi un collegato alla Finanziaria nel quale collocare interventi che siano utili a costruire le condizioni per rafforzare il sistema previdenziale
Tra le altre cose il Tfr appunto
E successivamente non una discussione sulle pensioni ma una discussione sul Welfare sullo Stato sociale nel suo insieme
Sapendo che anche qui non partiamo da nulla
C'è un aspetto che a me sta molto a cuore nella legge finanziaria c'è stato detto che verranno messe poste che valgono cinquecentotrenta miliardi per il mille novecento scusate per il due mila
Mille quattrocento per il due mila e uno mille quattrocento per il due mila e due per finanziare la legge sulla riforma dell'assistenza cosa importantissima come sanno gli anziani
E pensionati per dare copertura ad episodi nuovi le persone anziane non autosufficienti ritrova una risposta sul piano dei servizi alle loro esigenze
Per introdurre il diritto di maternità per tutte le cittadine non non più soltanto per quelle per le donne che lavorano e per rafforzare l'intervento degli asili nido
Sono queste politiche di welfare nuovo che sono state fissate con l'accordo del novantasette per queste servivano dei quattrini qui si mettono i quattrini necessari
Bisogna dar atto a Livia Turco di aver insistito molto e opportunamente perché il governo si convincesse nel suo insieme a fare questo passo si fa questo passo
Quando cominceremo a discutere di Welfare dovremmo partire da qui da politiche che sono già state individuate e
Dalla loro concreta attuazione
Nel mentre bisogna fare delle cose relative anche al capitolo previdenziale
Partendo dal TFR così rispondo alla domanda specifica che l'ha fatto Nerio all'inizio io penso che il TFR debba essere tolto dalla condizione nella quale oggi ancora
Collocato utilizzato oggi è salario differito depositato presso le imprese
E debba essere destinato ai fondi di previdenza complementare
Dice capponi ma devono decidere lavoratori sì
Io credo che i lavoratori devono avere
La possibilità di decidere sempre su una condizione che li riguarda direttamente credo però che ci sia il dovere da parte di chi rappresenta i lavoratori di indicare qual è la soluzione più utile
Secondo me la soluzione più utile quella di trasferire
Il Tfr attuale nei fondi di previdenza complementare per tutti per il ragazzo che viene assunto domani integralmente il suo fondo deve andare lui esattamente come per me che lavora da qualche decennio
Perché delle due alternative in campo io credo che sia più utile per i lavoratori secondo me anche per le imprese ma questo
è un problema
Che va commentato a parte sia più utile per i lavoratori l'utilizzo ai fini previdenziali
A che cosa serviva la liquidazione un tempo
Per dirla un po'rozzamente
Garantiva le persone quando se ne andavano o venivano licenziate non dimentichiamoci che un tempo l'interruzione della traumatica del rapporto di lavoro era abbastanza diffusa
Serviva le persone quando andavano in pensione venivano licenziati a far fronte a dei bisogni immediati
Una persona che andava in pensione aveva l'erogazione della sua pensione in la nemesi qualche volta passava un anno un anno e mezzo
Sapete benissimo come per molti la liquidazione sia servita anche a coprire parzialmente quei vuoti
Serviva a comperare la casa per i figli quando si smetteva di lavorare avevano funzioni precise quei quattrini
Oggi per fortuna quei bisogni o sono scomparsi
Oppure vengono risolti diversamente
L'idea di lasciare dei quattrini dei lavoratori all'impresa
Che poi le imprese usano come forma di autofinanziamento
Un'idea che va superata
Se questi soldi devono ritornare subito a noi
Tra le due alternative in campo in busta paga e ognuno li spende come vuole e nei fondi di previdenza complementare secondo me è più utile questa seconda ipotesi