"Identità europea di difesa. Pilastro dell'unione politica dell'Europa" Convegno internazionale promosso dal Gruppo Parlamentare di Alleanza Nazionale e dal Dipartimento Difesa e sicurezza di Alleanza Nazionale tenutosi presso Palazzo Marini di Roma dal 21 al 22 febbraio 2000

Il signore
Signore signori grazie
Abbiamo diamo inizio
Al convegno
Nel resort virile
A tutti loro per questa partecipazione normalmente
Quando uno organizza un convegno a un po'di angoscia perché dice disturbo tanta gente invito tanta gente come ho fatto questa volta a parlare e speriamo che vengano persone ad ascoltarli è inizialmente vi è questa angoscia per la verità io in questo momento è da ieri vivo l'angoscia opposta
Perché in questa sala che ha un numero di posti strettamente limitato e che scendo regolata alla Camera non ammette l'accesso indiscriminato e indeterminato di persone ha finito per far sì che diverse persone non abbiano potuto entrare quindi o un eccesso di afflusso che però naturalmente fondi in fondo al di là del dispiacere perché non è riuscito ad entrare mi conforta molto
Conforta perché questa iniziativa per la quale voglio ringraziare i gruppi parlamentari della Camera del Senato voglio ringraziare la gente del Dipartimento difesa e sicurezza di Alleanza Nazionale e voglio ringraziare
I rappresentanti degli organi di informazione
Che spero vogliano dare pubblicità e risalto l'avvenimento questo convegno dicevo io l'ho pensato ed organizzato proprio per fare in modo che l'argomento difesa in generale e identità europea di difesa in particolare
Comincia a trovare diritto di cittadinanza nell'opinione pubblica italiana
Non c'è dubbio che la nostra è una nazione per certi versi singolare
All'argomento difesa che costituisce uno dei pilastri normalmente delle linee politiche di guida di una nazione in tutti i paesi del mondo
Da noi invece dedicata pochissima attenzione le ragioni
Ne conosciamo anche bene non voglio stare a rispolverare
Vi è però un fatto che quando i nostri governanti mettono il naso fuori dalla porta
E si inseriscono nel discorso internazionale del discorso europeo
Allora solo si rendono conto di quanto sia importante l'argomento difesa allora fanno delle pessime figure
Perché non possono che testimoniare che la nazione italiana dedica rispetto al prodotto interno lordo
La metà e o anche meno delle risorse che dedicano allo stesso argomento Paesi che certamente dai quali certamente forse è più facile che noi si debba imparare qualche lezione di democrazia che non
Darla
Allora questo vostra partecipazione
E la gentile partecipazione degli oratori mi conforta molto la ragione per cui ho fatto questo convegno al di là dell'attualità dell'argomento la ragione di fondo è proprio questa
Quella di fare in modo che finalmente si dia una spinta in chiave modernizzatrice alla nostra politica
Che a un certo punto i politici italiani comincino a rendere conto a rendersi conto l'importanza di questo argomento supportati e confortati da una presenza così numerosa come oggi voi mi dimostrate di persone che si dichiara interessata all'argomento grazie ancora allora per essere venuti e iniziamo il convegno con il saluto portato dal presidente del gruppo del Senato e dal presidente del gruppo della Camera grazie
Cari amici caro generale senatore Ramponi
Noi indie
Cioè il gruppo al Senato violenza nazionale
Possiamo vantare che un nostro rappresentante al nostro componente
Vice presidente della commissione Difesa
Mi riferisco a il senatore Palombo che è anche un generale dei carabinieri
A dimostrazione il fatto che abbiamo chiesto e ottenuto quello che ci fu negato nella precedente legislatura quando Ramponi doveva essere presidente della commissione Difesa poi vice presidente la commissione d'intesa poi per le ragioni della politica che qui non è il caso di approfondire ma possiamo solo accennare
La l'anti gerarchia che si determina in certe strutture parlamentari precisi che questo a nostra aspirazione non potesse realizzarsi oggi è così ma dobbiamo ancora sperare che iniziative come queste
Frutto della volontà di chi in Alleanza nazionale si occupa dei problemi alla difesa abbiano abbiano risultato positivo che tutti auspichiamo possiamo dire ripetendo quello che poco fa diceva Ramponi
Che noi abbiamo vissuto in questa legislatura parlamentare
Proprio le ragioni della crisi della lontananza della distanza del governo della nazione Rispetto Gerli problemi potrei ricordare diciamo come culmine in questa crisi la vicenda del Kosovo quando confusi la maggioranza di governo si alluda rivolgere la Spagna senza fare discriminazioni in quella circostanza
Al centrodestra per chiedere quei voti che una parte di quella maggioranza non poteva assicurare questo quello fu un momento in cui si comprese
Che la deplorevole omissione la deplorevole dimenticanza debole vuole disinteresse che certi ambienti pur responsabili
Ma da questo punto di vista potremmo dire che i responsabili della politica italiana hanno rispetto ai temi della difesa poi fatalmente in certi momenti manifestano tutta la loro insufficienza cent'al di là di queste
Posso solo confermare ti Ramponi che il gruppo al Senato come immagino
Di qui a poco dirà l'amico Selva per il gruppo del Senato lo stesso potrà dirlo per il gruppo della Camera dei deputati
è vicino a queste tematiche è veramente ma in senso non generico o di stile è veramente a disposizione per le iniziative che si dovessero assumere e seguirà con molto interesse questi lavori perché noi vogliamo prendere questi lo spunto le gli orientamenti le iniziative capire quello che di più e mi di meglio si deve fare
Nel ruolo che c'era stato assegnato in questa giornata che così densa di impegni portanti il significativi interventi quasi io mi fermo qui confermando di Luigi che il gruppo del Senato e per i legami che si sono Conte stabiliti e che speriamo di poter ristabilire in futuro taci e per il l'importanza veramente strategica dei temi che oggi voi affronterete e qui per ascoltare per seguire possibilmente per realizzare questo vostro meritorio impegno grazie
Prego
Grazie anch'io ringrazio il Pubblico nostri ospiti presenti così numerosi e quindi interessati evidentemente al tema che Alleanza Nazionale dei gruppi parlamentari del Senato e della Camera di Alleanza Nazionale
Hanno patrocinato dando seguito concreto all'iniziativa che il nostro dirigente i problemi
E della difesa senatore generale Ramponi a intelligentemente proposto quindi insieme con voi che siete accorsi così numerosi ringrazio veramente il senatore Ramponi
Per il programma anche voi avete visto un programma ricco di nomi qualificati scampo ed esperti nel campo militare nel campo della industria della difesa italiana
Nel campo politico
Perché a questo noi ci rivolgiamo in modo particolare
Si può dire che un assordante silenzio ha caratterizzato la politica italiana per molti decenni per quanto riguarda i problemi della difesa
Ciò che si è riunita riecheggiato anche questo silenzio quindi non è stata data la considerazione necessaria anche nei mezzi di comunicazione
Non vogliamo ricordare le ragioni per le quali questo è avvenuto ma certo hanno a che fare sicuramente con quello spirito di riserva che da parte della sinistra si guardato per lungo tempo ai problemi della difesa i problemi e le forze delle forze armate
Noi ci interroghiamo in questo convegno e interroghiamo soprattutto gli e Sperti per aprire una nuova stagione
Stagione che vede ovviamente destra italiana sempre presente perché riteniamo che le forze armate abbiano un ruolo primario anche in una società in cui non è facile
Certe volte imporre questi temi noi riteniamo quindi che questo importa questa importanza aumenti oggi quando parliamo di integrazione sempre di più delle forze armate Rivello europeo ed atlantico
Ci dobbiamo interrogare anche su quanta della nostra sovranità nazionale si deve dislocare in organi comunitari europei o atlantici
Voi sapete che di recente è stato nominato quello che la pubblicistica chiama il signor Pesce
Ed ex segretario generale dell'ONU Sadie Solana che è diventato il responsabile dei quindici paesi dell'unione europea per la politica estera e di difesa e di e di sicurezza comune
Quindi un nuovo ruolo ruolo al quale ovviamente il Parlamento italiano
Il Senato e la Camera devono prestare attenzione
Per mantenere sotto il potere nazionale ciò che non può essere dislocato ad altri poteri per essere presenti e in quelle istanze e in quegli organismi che gestiscono ed hanno la responsabilità di una difesa comune
Voi sapete che il sogno di una difesa comune europea fallì con l'accetta colo Comunità europea di difesa un sogno che vide all'avanguardia Adenauer De Gasperi Schumann
Ebbe però pur nel danno che a mio giudizio fu provocato dal rifiuto da parte dalla Francia
Di un'integrazione militare per la sicurezza
Dell'Europa ebbe però una spinta la spinta di dare il via con la Conferenza di Messina che porta di Messina e di Venezia
Che portò poi alla nasce attraverso i Trattati di Roma della comunità economica europea portò ad avviare un processo che è molto più lunga
Perché essenzialmente economico oggi però si sta sareste concretizzando anche per quanto riguarda gli aspetti politici e gli aspetti militari io avrò modo oggi pomeriggio di spiegare un po'più dettagliatamente quello che io penso non solo come presidente del gruppo gli Alleanza Nazionale alla Camera dei deputati ma anche essendo componente dall'Assemblea parlamentare
Del col dell'Unione Europea occidentale quindi o anche un aggancio personale diletto con la tematica con le tematiche se noi discutiamo oggi
Quindi vi ringrazio ringrazio i relatori e che hanno accolto l'invito del senatore Ramponi
Per noi ripeto è importante ascoltare oggi ascolteremo gli esperti nella una fase dei nostri lavori nel pomeriggio ascolteremo i politici domani nella seconda sessione avremo l'analisi delle ripercussioni
Che nel mondo della industria per la difesa italiana ed europea e poi ci saranno le considerazioni finali in un panel come uso dire che sarà presieduto dal senatore Luigi Ramponi che vedrà il ministro della difesa Sergio Mattarella il ministro degli Esteri Lamberto Dini il senatore Giulio Andreotti che il presidente Ettore dell'American Enterprise Institute
Tra il professor le DNA con le conclusioni del Presidente nazionale di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini credo che tireremo delle conclusioni tali ai lavori che alza avranno alimentato con dovizia di indicazioni politiche e tecniche avranno diventato quello che noi prenderemo come base per il programma parlamentare per sviluppare nei prossimi mesi voi sapete che siamo di fronte ad un problema il passaggio dal servizio obbligatorio al servizio volontario quindi una fase molto interessante molto importante
Che noi abbiamo sempre sostenuto e dalla quale vogliamo dare un il contributo che si duramente emergerà anche dei nostri lavori io vi ringrazio e vi auguro buon lavoro
Bene ringrazio dei presidenti di gruppo l'Alleanza Nazionale di Camera e Senato prego accomodarsi qui in prima fila e prego il professor Santoro il professor Silvestri
Le
è un cambio di scena mai sposati
Il boss
Come al cartellino perché
Genera confusione
Però siete andati bene
Siete andati bene
Diamo
Diamo inizio al convegno
Che alla prima sessione del convegno di questa mattina che si propone di fare un quadro generale di entrare nel merito soprattutto di quanto detto è stabilito dalla Dichiarazione di Helsinki dell'ultimo dicembre scorso
L'idea di difesa comune europea
A sinora ha trovato la sua realizzazione concettuale
Nella dichiarazione della volontà da parte dei partners europei dichiarazione
Manifestata mente voluta inserita dal Trattato di Maastricht
In poi
Della intenzione dei partner di dare vita alla porta ad una politica estera e di sicurezza comune e ad una identità europea di difesa e sicurezza questi due acronimi pesce eesti ai
Sono diventati il dominio comune
Tutti me li conoscono tutti ne parlano ma in realtà la loro realizzazione è ben lontana dall'essere raggiunte
Tuttavia in tempi più recenti l'argomento è stato ripreso
Con serietà ed efficacia ed oggi
è in ambito internazionale e per conseguenza in ambito nazionale
Argomento a mio parere di grande rilievo per le ripercussioni che il discorso a in termini organizzativi in termini strutturali militari in termini economici e in termini finanziari
Al di là poi dell'impegno che comporta
Per la presenza di uomini italiani in giro per il mondo nelle varie operazioni per ristabilire la pace o la tranquillità dei paesi interessati
Ora il primo punto che secondo me dobbiamo porci la prima domanda è perché noi vogliamo una difesa comune europea perché vogliamo una identità europea di difesa non è un argomento di poco conto non lo si può assorbire così senza chiederci le ragioni
E debbo dire che dal momento in cui si era il realizzata l'unione monetaria
Dal momento in cui l'Unione economica che non è completamente realizzate ha cominciato a fare passi in avanti è stato tutt'ora facendo passi in avanti
Beh nata spontanea direi nella nella visione di tutti coloro che parlano d'Europa l'ha sentita necessità di realizzare l'unione politica dell'Europa
Per alcune ragioni fondamentali
Senza l'unione politica l'unione economica l'unione monetaria non ha senso non ha efficacia voi siete tutti testimoni che quando e peggiorato il rapporto fra l'euro e il dollaro una delle ragioni alle quali si è attribuito questo peggioramento è in presenza di una ripresa anche se non decisiva sul piano economico dell'Europa si è detto alla ragione è dovuta al fatto che non vi è dietro all'Euro una forza politica coesa
Un'altra ragione
E quella che se l'Europa non è politicamente coesa il suo dialogo nei confronti dei grossi blocchi che si stanno formando in ambito mondiale attorno agli Stati Uniti attorno ai Paesi asiatici
Il suo rapporto è un rapporto di inferiorità non è un rapporto alla pari
Quindi indubbiamente vi sono delle ragioni fondamentali di carattere politico la ragione per cui noi vogliamo una difesa
E è un'identità e un comune un'entità europea di difesa è una ragione di carattere politico perché non vi è nessuna struttura politica che possa realizzarsi se prescinde
Da un concetto di sicurezza e di difesa comune
Nella storia dei popoli gli uomini si uniscono
Per due motivi direi fondamentali soprattutto
Il primo è per essere difesi per avere sicurezza la tribù si forma secondo questi criteri e il secondo è quello di avere qualcuno che stabilisca le regole della giustizia chi ha ragione e chi ha torto
Ora questo si ripercuote in tutta la scala
Delle strutture politiche
Allora è necessario avere una comune difesa se noi vogliamo una coesione è un'entità politica noi vogliamo l'entità politica per le ragioni che ho detto prima
Al di là di questa ragione
Che squisitamente politica vi sono altre ragioni di carattere con contingente negli interventi che le forze europee hanno portato a termine dalla conflitto serbo-croato l'esigenza albanese
Al problema
Del Kosovo emersa prima della Bosnia emerso evidente come l'intervento delle forze armate europee
Sia stato un intervento non compatto un intervento non caratterizzato da unitarietà non sono ma se uniamo a questa frammentarietà degli interventi europei anche una denunciate inferiorità di capacità operativa come emerso dopo il conflitto
Post Kosovo
E allora è evidente
Che vi è una ragione
Per unire l'Europa in termini di difesa per ovviare proprio a queste carenze che l'Europa ha denunciato
Io non sono un molto disposto a sottoscrivere quello che è emerso dopo il conflitto del Kosovo cioè la denuncia di una spaventosa inferiorità operativa
Delle forze europee rispetto a quelle americane
Anche perché le forze americane sono loro che hanno impostato i termini del conflitto
E quindi evidentemente hanno giocato sulle eccellenze del loro capacità se si fosse dovuti intervenire sul terreno sul terreno certamente questa differenza sarebbe stata inferiore rimane però che nel campo
Di quelle attività di impiego che fanno maggior riferimento alla vandalo sviluppo avanzato e alle eccellenze tecnologiche le forze armate europee sono nettamente inferiori quale quelle del acquisizioni
Di Intelligence impiego di armamento intelligente
Sicurezza delle trasmissioni e via dicendo quindi rimane questa denuncia dell'inferiorità delle forze europea certamente la strada per ovviare a questo è quello di ridurre le gli sprechi le ridondanze le cattivi organizzazioni l'Europa come voi sapete spende
Il sessanta per cento di quello che spendono gli Stati Uniti il che vuol dire però centocinquanta
Divisioni di dollari attenzione nella carta che ho fatto distribuire se qualcuno l'ha presa all'inizio vi è un errore scritto milioni di dollari invece dovete leggere Biglioli dollari ho fatto in tempo a correggere una parte bene
E c'è cialtrona cifra inferiore a quella spesa dagli Stati Uniti però non c'è dubbio che una spesa di tal genere impone che le forze che sono sostenute da questa spesa abbiano una capacità tecnologica dei
Patate teologica che sia in termini qualitativi paragonabili a quella degli Stati Uniti non in termini quantitativi ora per realizzare questo certamente la strada è quello dell'unione di del per la difesa perché altrimenti si continuerà ad avere una frammentarietà che determina delle specie esagerate troppo ripartite che non consentono di realizzare quei risparmi di scala che solo possono metterci in condizioni di paragonarci con gli Stati Uniti
Quindi sostanzialmente alla prima domanda o la domanda fondamentale la risposta è vi sono ragioni pregnante di carattere politico vi sono anche ragioni di carattere tecnico operativo
Che portano voler ritenere da parte dei partners europei indispensabili la realizzazione di una Comunità europea di difesa
E questo concetto era ben chiaro come ha ricordato Selva nella mente dei padri dell'unione europea Adenauer De Gasperi e Schuman cinquant'anni fa videro molto chiaramente questa necessità
Nel momento in cui diedero vita impostarono il scorso della comunità europea di difesa
E vediamo un po'perché bisogna anche dare atto anzi debbo dirvi che andando a rivedermi questo trattato
Ho aumentato la mia considerazione per questi che noi chiamiamo i padri della Unione europea è un tra stato eccezionale per chiarezza per precisione un trattato che anche oggi potrebbe essere preso a modello per realizzare la Comunità europea di difesa oggi chiamata poi identità europea di difesa
Il ventisette maggio del cinquantadue i ministri degli Esteri degli allora sei Paesi che costituivano il nucleo della comunità poi unione
Europea Italia Belgio Olanda Francia Germania Amburgo firmarono il Trattato per la costituzione dalla Comunità europea di difesa
Era un trattato di carattere sovrannazionale
Con istituzioni comuni con forze armate comuni con bilancio comune
E nella nota di presentazione al Parlamento per l'approvazione del Parlamento italiano si legge le sei nazioni hanno scelto per passare da una concreta fase di unificazione europea
Ad una concreta fase di unificazione europea un cammino che ha portato all'istituzione della Ceca la Comunità europea del carbone e dell'acciaio e della celebre comunità europea di difesa
La cerca e ormai da due anni in funzione nel cinquantadue la Cerda si presenta come un nuovo passo sullo stesso cammino di portata più profonde e più vasta
E tale da avere un'importanza decisiva nel processo di unificazione europea a struttura federale o confederale
Quindi era sin da allora molto chiaro che se si voleva realizzare l'unione politica sì sarebbe dovuto a passare attraverso la unione
Per la difesa Adenauer De Gasperi Schumann tendevano a raggiungimento di questa unione Europea Traverso consentitemi la la licenza professionale una manovra a tenaglia
Da una parte agivano nel campo economico con la realizzazione della cieca e poi Comunità economica dall'altra nel campo della difesa per la realizzò lo sviluppo e la redazione dell'Unità politica
E come dicevo prima leggendo leggendo di cento trentadue articoli di questo trattato e e i sedici addendi o allegati si rimane impressionanti vi è scritto tutto
Gli scopi le strutture politiche le strutture giuridiche le strutture militari le strutture diplomatiche è un trattato perfetto
Purtroppo le vicissitudini del momento soprattutto come ricordava serve ripensamenti della Francia non consentirono che il progetto fosse realizzato questo però non vuol dire che l'idea non fosse valida lo era già allora l'intuizione è giustissima no è anche oggi
E consentitemi di dire a confermati questo mio pensiero se oggi se allora la Comunità europea di difesa fosse giunta al termine
Oggi certamente noi parleremmo di un'Europa in ambito internazionale in modo ben diverso oggi il dialogo fra l'Europa e gli Stati Uniti il Giappone la comunità degli Stati indipendenti la Russia i rapporti con questi grandi blocchi di potere sarebbe certamente diverso oggi non leggeremo non vedremmo protagonista esclusivo dei tentativi di pace fra Israele e Siria gli Stati Uniti
Non vedremmo velleitarie
Velleitaria la presenza dell'Europa ma avremo una Europa all'altezza della reale dei reali rapporti di situazione internazionale nel mondo
Dopo la mancata realizzazione della comunità il discorso della Comunità europea di difesa il discorso si è trascinato si è trascinato per decenni io in parte ho vissuto
Su queste esperienze che hanno visto il tentativo di realizzare degli accordi sia sul piano generale sia sul piano tecnico militare ma tutti i tentativi che non hanno dato luogo ad una vera impostazione progressiva per realizzare questa unione sono stati anche firmati degli accordi di carattere operativo
Si è dato anche vita certe unità multinazionali dalla brigata prima al Corpo d'armata topo
Tra due o o più Stati ma nulla è stato provvedere al mente propedeutico al progresso dell'idea della comunità di difesa europea
Una speranza allora mi ricordo l'avremmo quando si costituì l'Unione europea occidentale era una speranza perché l'Unione europea erano speranza speranza motivata perché l'Unione Europea Occidentale comprendeva già
Una grossa parte degli stati europei non era un accordo fra due o tre paesi
Ma questa speranza è stata anche quella nel tempo delude delusa l'Unione europea è rimasta come struttura allargato a vario titolo la partecipazione di tanti partners europei è stata compresa come riferimento
Nel Trattato di Maastricht come riferimento come struttura di riferimento sulla quale impostare il discorso della comunità euro e di difesa europea però non ha dato vita certamente a qualche cosa di concreto
In tempi più recenti anche per le esperienze fatte nell'ambito degli interventi di ristabilimento della pace il discorso è stato ripreso e a cominciare dagli inizi degli anni novanta si è cominciato a parlare con maggiore serietà
E allora nella dichiarazione di Peters Berger dei ministri degli esteri dell'Unione Europea Occidentale e poi nel Trattato di Maastricht e poi via via in una serie di
Consigli europei è emersa come ho detto al mio inizio l'idea
Della utente che voluta realizzazione della Comunità europea di difesa non sono questa volontà è stata anche accompagnata dalle dichiarazioni
Per esempio di colonia dalla dichiarazione italo britannica di Sama lo dalla dichiarazione scusate l'attuazione franco britannica di Sama loda la tiri chiara azione italo britannica di Londra a seguito del
Viaggio fatto dal presidente del Consiglio italiano alla fine dell'anno scorso tutto questo nuovo fermento si è concretizzato
Nella finalmente nella Dichiarazione di Helsinki cioè nella dichiarazione
Fatta al termine del consiglio europeo dopo la al momento della fine del
La guida finlandese del consiglio d'Europa
E nella dichiarazione
Di Helsinki si legge
Nel preambolo l'Unione europea deve porsi in condizione di assumere decisioni autonome per lanciare e condurre operazioni militari guidata dalla stessa unione europea
In caso di crisi internazionali in supporto la propria comune politica estera e di difesa secondo i principi adottati a Petris perché e tra inseriti nel Trattato dell'Unione
Questo può aver luogo quando la NATO non è impegnata nella stessa situazione si precisa la NATO rimane la base della difesa collettiva dei suoi me
Ora quello che si dice del pre ma preambolo non rimane un'affermazione a sé stante ma la dichiarazione entra nel merito e precisa in cinque punti come deve svilupparsi la realizzazione di questo concetto
Il primo punto dice
Definire l'entità i partners concordano di definire l'entità lo strumento militare in termini di forze di livello di approntamento i tempi di intervento di durata di impiego
E la cornice necessaria per la sua gestione in termini di comando controllo Intelligence e trasporto strategico io non mi non approfondisco
Ulteriormente quanto lui è precisato per che
Sarà oggetto dell'intervento
Il capo del terzo reparto dello Stato maggiore difesa generale Camporini che
Entrerà nel merito delle entità di questo corpo che comunque attorno a quindici brigate più supporti aerei navali dai predisposizioni perché entro il due mila e tre questa sia una forza effettivamente capace di entrare in azione
Il secondo punto
Sì chi prevede di inserire nel Consiglio d'Europa nuovi enti politici elitari per consentire all'unione di assumere decisioni ed assicurare sotto l'autorità del consiglio il necessario controllo politico
La direzione strategica delle operazioni sono la predisposizione di carattere politico-diplomatico
Di queste ascolteremo gli sviluppi e il pensiero da parte del consigliere Varricchio che è stato inviato qua e lo ringrazio pubblicamente dal presidente Prodi dal presidente della Commissione europea chi farà il quadro di come vede la Commissione europea il discorso
E dall'ambasciatore Baldocci
Che è responsabile degli Affari politici del nostro ministero degli Esteri
Che a sua volta porterai il pensiero del ministero degli esteri italiano
Terzo punto prevedere l'apertura la cooperazione con i Paesi europei della NATO
Quarto punto migliorare la capacità militare delle forze dei partners europei il che vuol dire aumentare le risorse da dedicare alla difesa e su questo punto
Sarà mi piacerà ascoltare il pensiero dei partiti politici italiani nella sessione di oggi pomeriggio
Parleranno i rappresentanti dei partiti della maggioranza e dell'opposizione non c'è dubbio che se si dice di sottoscrivere l'impegno
Di
Su aumentare la capacità operativa beh vuol dire che si deve se ne deve prendere che atto e dimostrarlo a cominciare dalla legge di impostazione del bilancio del due mila e uno perché i limiti sono entro il due mila tre e non credo si possa tanto scherzare sul piano internazionale
Cioè il nostro Stato con la Dichiarazione di Helsinki si porta nel settore della difesa nella stessa posizione che ha in ambito coltura in ambito altri settori che lo vedono partecipare allo sforzo europeo in maniera proporzionale al proprio prodotto interno lordo
Infine ultimo punto la Dichiarazione di Helsinki esprime soddisfazione per
La
Il progresso fatto dall'industria per la difesa in termini di integrazione in termini di integrazione un attimo solo spengo il telefonino in termini di integrazione della tra le industrie della difesa europea
Però invita anche il governo è ai governi a realizzare la stessa integrazione in termini di definizione dei requisiti operativi e in termini di acquisizioni dei sistemi d'arma o di supporto comuni
In questo sarà interessante ascoltare nella sessione di domani mattina il pensiero dell'industria che sarà qui rappresentata dagli esponenti di vertice dell'industria dell'impresa italiana francese inglese e tedesca e ancora una volta il pensiero
Del governo che sarà rappresentato dal segretario generale
Della difesa e poi argomento sarà anche trattato ed ai politici prima e in sede di sessione finale dal ministro della difesa
Ora alcune considerazioni finali
Che vogliono essere anche di stimolo per discorsi che faranno coloro che seguono la mia esposizione
Come vi ho detto i limiti entro i quali dovrà entrare questa forse le opere in termini d'impiego sono rappresentati da quanto detto da Peters per cioè interventi il peacekeeping peace and forcing interventi umanitari allora viene spontaneo chiedersi ma è la solita preso in giro cioè stiamo parlando effettivamente di difesa europea oppure è un contentino che si sono voluti dare indubbiamente non si tratta di parlare di difesa comune europea la difesa collettiva europea e precisato rimane in ambito NATO però riflettendo sulle obiettive capacità delle forze armate europee
Non è seriamente concepibile che si parli a scadenza di tre anni della realizzazione di una difesa collettiva autonoma indipendente europea
A mio parere è un passo giusto questo
è un passo che può essere soddisfatto intanto dalle capacità e operative delle singole forze europee e che costituisce la premessa
Costituisce l'approccio questo è il mio modo di vedere ricostruisce l'approccio giusto per poi dare vita sempre poi in maniera sempre più progressiva a una realizzazione di una comune struttura di difesa europea su questo mi sarà interessante ascoltare quanto il pensiero di due illustri studiosi dell'argomento il professor Santoro il professor Silvestri entrambi accompagnati anche da un esperienza irresponsabilità amministrativa sono stati tutti e due sottosegretario a difesa rispettivamente il professor Santoro
Ordinario di studi strategici internazionali all'università di Milano e il professor Silvestri vicepresidente dell'Istituto affari internazionali qui di Roma
Un secondo punto sul quale vorrei riflettere
Era presentato dal fatto che
Vie
Un confronto da prendere in considerazione a Washington nell'aprile del novantanove in occasione del cinquantenario della NATO l'annata messo a punto un nuovo concetto strategico che prevede l'allargamento
E la soirée intervento che prima era limitata al territorio degli Stati appartenenti alla NATO allargamento per interventi di stabilizzazione della situazione anche al di fuori dei territori articolo cinque
Laddove sia minacciata la stabilità degli Stati appartenenti alla NATO e praticamente o intanto c'è da dire che denuncio qua la mia meraviglia per come il Parlamento italiano
Abbia preso atto della sottoscrizione da parte del nostro governo di questa allargamento senza aver toccato il punto senza aver detto niente questo veramente clamoroso perché domani noi ci ritroveremo per rispettare gli accordi con la NATO automaticamente senza dover dare nessun parere avrebbero le nostre forze di impiegate dovunque in ossequio a questo impegno sottoscritto comunque al di là di questa sbigottimento e meraviglia rimane il fatto che viene spontanea la domanda
Se la NATO può intervenire con dovunque quale spazio e rimaneva rimane all'Unione Europea per intervenire autonomamente come si dice a pezzi che anche questo è oggetto penso del confronto del battito che oggi si svilupperà
Persa appunto di riflessione la Dichiarazione di Helsinki prevede un potenziamento come dicevo prima e la capacità militare dei partners
E nello stesso tempo prevede il
La necessità di integrare i requisiti di integrare lì gli acquisti fatti dall'Unione europea cioè determina delle derivate delle conseguenze dirette
Nei confronti dell'industria e sarà interessante chiedersi l'industria europea è capace di intercalare assi
Sì no o lo squat già fatto sino ad arrivare ad essere competitiva
Con i grossi grossi blocchi americani l'industria europea della difesa quale garanzia può dare di essere capace di assicurare prodotti tecnologicamente avanzati rispetto a quelli offerti determinati settori
Per l'industria americana
E infine in quale direzione come dopo non essere dedicate le risorse che verranno date in aumento soprattutto per quanto a riferimento con la ricerca
La conoscenza di alti livelli tecnologici
Infine ultimo punto di riflessione è questo il settore nel quale si esercita la Gelosia più spinta da parte degli stati è quello del controllo delle proprie forze armate
è giusto pensare che si debba partire per l'avvio dell'unità politica proprio da una in fondo parziale cessione di sovranità nei confronti dell'impiego delle forze armate e quindi
Toccando l'aspetto più geloso della volontà di esercitare la propria funzione di controllo da parte degli stati
Giusto scusate giusto porsi questa domanda
Per quanto mi riguarda e di questo sarà
Il fatto argomento nei vari nelle enunciazione di coloro che prenderanno parte al convegno personalmente voglio ritengo anche per esperienza personale
Che dal punto di vista sia per ragioni etiche sia per ragioni di carattere tecnico l'ambiente complessivo militare della Difesa internazionale
Sia uno degli avi degli ambienti più adatti per realizzare integrazioni
Connessioni su questa strada di che tende alla simbiosi delle volontà e delle capacità per l'Europa di realizzare questa propria identità di difesa
Grazie
E adesso cedo la parola al professor Silvestri
Sì
Grazie grazie senatore Ramponi
Prima di tutto lasciatemi ringraziare il lei l'organizzazione Alleanza Nazionale per aver organizzato un convegno che
A mio avviso estremamente necessario interessante e per come è organizzato tra tutto estremamente largo in grado di abbracciare comprendere un vasto numero non solo di posizioni politiche ma anche di problematiche
Tecniche che riguardano questo problema quindi un'ottima iniziativa di cui la la congratulo con che ringrazia
La difesa europea ne abbiamo parlato ha ricordato lei stesso senatore
Il l'accento del Comunità europea di difesa se ne parla da anni il collo e il trattato di Maastricht lentamente si è raggiunta questa ipotesi di una politica di difesa comune
O di una difesa comune forse più in là ma sostanzialmente nessuno ci credeva molto
Poi improvvisamente è stato tutta un'accelerazione
Nel corso del novantanove è sembrato che direi ci stiamo avviando a fare effettivamente dei passi concreti in avanti in questa direzione
Allora al di là delle aspirazioni politiche al di là del del progetto che sicuramente ci piace forse dobbiamo capire perché è successo questo a questa accelerazione e da qui forse possiamo anche già addurre un po'in quale direzione potremo muoverci o si potranno ci si potrà muovere nel futuro
Io credo che siano varie ragioni naturalmente come al solito c'è un confluire di ragioni ma dei individuo soprattutto tre
La prima e legata alla esperienza fatta con le ultime operazioni di gestione delle crisi operazione di pace come volete chiamarle
è un po'chiamiamole di pace così come chiamiamo Ministero della Difesa ministro della Guerra diciamo gestisco ore di crisi
Il
Quelli in queste operazioni dalla Bosnia prima dal Golfo ma soprattutto questa ultima per i del Kosovo è stata abbastanza chiaro come il quadro della difesa nazionale non ce la facesse più
Dopo la stessa dopo alla fine dell'operazione coso avendo dispiegato i soldati in Kosovo quando si è trattato di mandare i nostri soldati a Timor abbiamo dovuto raschiare il fondo del barile sostanzialmente e questa non era una cosa solo italiana
Era una cosa comune a tutti i paesi europei non solo ma si era dimostrato che la guerra la cooperazione l'operazione Kosovo controllato federazione serbo-montenegrina
Non si sarebbe potuta svolgere come si è svolta senza un contributo dei importante degli americani determinante degli americani
I quali sostanzialmente con una quantità di forze circa la metà di quelle impiegate aver hanno però svolto pilota per cento delle operazioni reali ed efficaci sulla sulla sulla sulla e allora qui c'è un problema di di non farcela più c'erano toh il campo era stato scelto dagli americani la strategia era quella loro più congeniale però questo era stato scelto anche in Comune la realtà era che le forze di terra non le volevano impiegare loro ma noi non è che fossimo poi così
Così prodotti appunto grazie ho avuto la donna che ci fossero gli antica
In quel caso a non farci piegare le forze di terra per cui e il il discorso era estremamente complesso Barret dicevo direi
Da critiche forse parte ingiuste ma in parte comprensibili che sono venute anche negli Stati Uniti
E che maturavano già da tempo dare altri impegni sin dalla guerra del Golfo e realtà da cui disse si desumeva che sostanzialmente inseriti dicevano i nostri alleati
Ci ci ritardano ci impasto Ugliano non ci servono in queste operazioni vengono dopo a mettere a posto a spazzare attenere ordine ma non ci servono per fare la guerra la guerra la facciamo da soli questi ci ritardare
Un tetto non bisogna esagerare questi sono visioni a volte polemiche volteggia degli americani però questo elemento è un elemento che non potevano influire anche sulla stessa coesione dell'alleanza atlantica
Secondo argomento cambia guerra
è cambia la guerra nel senso che per ragioni poi dica essenzialmente
Una volta la guerra era difensiva della dell'alleanza atlantica cioè si aspetti c'era la minaccia sovietica
Si aspettava la minaccia e poi si sarebbe reagì ti quindi la guerra l'ha definita l'avversario in un certo senso era endemico che stabiliva quello che dovevamo fare poi si trattava di di incontrarlo
Oggi no oggi questo nemico non c'è più e il discorso è quello di prendere lui l'iniziativa di a dare interne fuori ai nostri territori
Per imporre la pace l'ordine e la sicurezza
E e questi sono è una è una si passa da un regia
Stampo difensivista icone di difesa del territorio alla regia interventista regia interventista e di occupazione di altri territori o comunque di imposizione della legge al di fuori del nostro Torino
E questo richiede un livello di consenso che non è automatico
Perché la difesa basso per sua difesa direi che per quanto qualcuno possa essere contrario ma normalmente sia un forte consenso a difendersi mentre sulla sulla sull'intervento è tutto più difficile
Ma perché andarci non sono affari nostri e poi come quando e poi possono esserci anche differenze di tipo geografico
Noi siamo molto interessati all'Albania ovviamente l'Olanda o la Norvegia probabilmente un po'meno insomma cioè c'è una ci sono dei problemi di consenso che vanno chiarito
Il questo consenso comporta che questi interventi
Non possono essere svolti con la freddezza con cui si può condurre una guerra difensiva
Per esempio c'è una comincia a esserci problema della guerra senza morti
Che è un po'una contraddizione in termini
Ma che diventa una esigenza o comunque un obiettivo politico perché per mantenere il consenso per evitare che ci siano poi della popolazione voci troppo che vincano vanno ci costa troppo vogliamo la pace
In realtà la popolazione più saggia lettorato si è dimostrato in questi ultimi tempi più saggio però non abbiamo avuto le operazioni militari serenamente sanguinosa e abbiamo sempre evitate giustamente è un obiettivo giusto ma direi che arrivare però alla capacità di a vere guerre che non dico siano senza morti ma comunque non uccidano civile ucciderebbero possibile solo per sbaglio e comunque non uccidano nostri soldati uccidono solo per errore o per o così come se il suo fosse in manovra
E uccidono pure pochi nemici se possibile
Beh per avere queste tre cose bisogna avere una superiorità tecnologica scherzo Luca altrimenti non è possibile
E per questo è una ragione aggiuntiva della della della necessità di mettersi insieme terza ragione oggettiva l'allargamento dell'Europa
Figlio di cui dobbiamo renderci conto che col progredire per allargamento dell'Unione Europea l'abbiamo un problema di sicurezza gigantesco già oggi l'Unione europea con la Finlandia a un confine con la Russia estremamente lungo e anche estremamente importante e politicamente delicato
L'Europa si allargherà alle tre repubbliche baltiche almeno due di esse atto scadenza più o meno breve
Quindi prenderà al suo interno dei paesi che facevano parte dell'Unione Sovietica
Può essere che russi siamo d'accordo può essere che i russi siano meno d'accordo prenderà al suo interno una popolazione russa una minoranza russa importante
Che aveva da passaporto russo
Se vuole
Questo è anche un qualche cosa che deve grazie
Già oggi
A una Antoine militare russa al suo interno sembra lamenta di Kaliningrad l'ex Credit per la
Si allarga ai Balcani
Quindi si allarga a un'area estremamente tempestosa ha dei rapporti speciali con l'Ucraina
Elemento che i russi paese che i russi considerano essenziale per la loro sicurezza
Già con l'allargamento a Cipro si allargherà al Mediterraneo orientale in maniera determinante ma si entrerà la Turchia che comunque sarà candidato e quindi avrà un ruolo particolare di rapporto con vedono pena se otterrà la Turchia la l'Unione europea oltre a confinare con la Russia confina col Medioriente direttamente
Sarà un Paese mediorientale
L'Unione Europea
Tutto questo fa sì che l'Unione europea non possa ignorare un problema di politica estera e di difesa lo ha in maniera lo ha al suo interno
Diventerà il Paese che abbraccerà tutta la sponda nord del Mediterraneo
Questo significa che avranno necessità di una politica di sicurezza per interrare praghesi mezza minerale significa i Paesi arabi d'Israele il problema del Golfo
Che si chiama determinante per il sua stessa stabilità e sicurezza non parliamo poi di altri problemi le migrazioni le cose il terrorismo la criminalità ma parliamo di problemi strutturali di difesa
Queste tre cose dice direi che sono maturate tutte insieme della testa
Perché i nostri governanti i nostri nuovi politici degli e Sperti e così via e hanno provocato un'accelerazione c'è l'azione a cui gli Stati Uniti si sono piegati
Rendendo possibile questa questo questi inizio
Si sono piegati accettando al a alla alla alla conferenza cinquantenario dell'Alleanza atlantica a Washington accettando quasi a sorpresa
Di inserire nel comunicato finale della conferenza tre potrebbe anagrafiche sono di una totale apertura nei confronti dell'iniziativa europea come mai erano stati approvati prima in ambito di alleanza atlantica questo anche questo deve far riflettere gli Stati Uniti l'hanno fatto perché da perché ed hanno bisogno in qualche maniera di allearci
Non possono avere ti proteggi non possono avere solo dei protetti hanno bisogno di qualcuno che in qualche maniera li liberi da una parte delle responsabilità non solo sono ormai consapevoli del fatto
Che se continua così l'Europa con l'attuale livello di spesa e l'attuale livello di investimenti l'attuale livello di addestramento di forze militari eccetera
Essi non avranno più dall'Europa la capacità di un aiuto sostanziale e questo rischierà due cose uno di sopra estenderli nel mondo
Che infatti creare per loro troppi impegni ma l'altro anche di provocare una reazione nazionalista in Europa contro l'eccesso di dominazione l'eccesso di egemonia americana
E quindi di creare tensioni politiche estremamente gravi credo che questo doppio ragionamento sia stato presente de in America e abbia sicuramente accelerato questa scelte adesso brevemente
Beh che cosa
Succede a questo tutto
Beh come ha detto già senatore Ramponi come già accennato questa difesa europea non è ancora una difesa totale
Collettiva non parliamo di difesa europea parliamo
Di una politica di difesa cioè essenzialmente della componente militare e di sicurezza da politica estera già è una grossa rivoluzione concettuale per noi perché avevamo teso a dimenticare che la politica estera potesse avere una componente di forza
Non so bene perché ma abbiamo deciso che non se ne doveva parlare adesso invece è questo quello di cui parliamo parliamo della componente Forza dalla componente militare la politica estera
Non è ancora la difesa del territorio perché questa rientra nell'ambito dei piani la pianificazione degli accordi della NATO essenzialmente con gli americani
Però io vorrei far riflettere sul fatto che la difesa del territorio in questo momento non ha nemici
E che tutti i nostri impegni sono di politica estera forza
E quindi nei prossimi dieci anni quando si parlerà di investimenti di addestramento di forze militari eccetera
Certamente rimarrà perché deve rimanere anche costituzionalmente al centro dei nostri interessi la nostra difesa nazionale quindi la difesa del territorio però i compiti veri saranno altri perché attaccarci
Attaccarci seriamente attaccarci come avrebbe potuto fare il Patto di Varsavia non lo farà nessuno nei prossimi decenni che non significa che non potremo essere minacciati
Semplicemente che non ci sono in questo momento eserciti in grado di varcare le nostre frontiere
Ci potranno essere fradicia sembrano essere a quindici anni per questo venne ucciso o per cui non è un problema per cui il fatto di dire che non c'è che non c'è l'alleanza larghe larghe la difesa non riguarda deve territoriale e certamente un punto politico importante che andrà affrontato col tempo ma non è un punto sul piano degli investimenti per la sutura della che abbia un significato particolarmente
Regna
Questo
Comporta una una una una una grossa serie di iniziative politiche istituzionali operative perché comunque per fare per attuare la nuova la politica del militare della politica estera col un uso della forza alla politica estera noi abbiamo bisogno praticamente dire inventarci quasi tutti i nostri strumenti in altri termini noi tu nell'Alleanza atlantica quando la nostro padre a quello che la difesa dei nostri territori non avevamo grandi problemi perché il quadro C era dato dall'alleanza con gli Stati Uniti
Nella situazione attuale invece abbiamo dei problemi perché il quadro ci è dato dalle nostre volontà
Passiamo da una situazione in cui ci veniva dato il compito a una situazione in cui ce lo dobbiamo dare noi e questo evidentemente è un pochino più complicato
Ora come abbiamo già ricordato sul piano quantitativo
L'Europa si è già impegnata disporre di due corpi d'armata uno che già esiste all'interno dell'alleanza atlantica
Il corpo di reazione rapida dell'alleanza atlantica e il secondo è quello costituendo in ambito europeo due corpi d'armata ambedue proiettarli rapidamente e sostenibili il che significa che devono avere anche tutte le loro riserve tutte le corti di la loro logistica eccetera eccetera eccetera
E che devono avere naturalmente essere accompagnati da analoghe misure in campo era io e in campo navale
Questo significa già un impegno estremamente grosso perché dove si legge uno bisogna leggere tre
Per avere i ricambi anzi tedeschi dicono anche quattro cinque ma insomma noi che siamo più modesti diciamo e dove si legge uno psicolabile quantomeno oltre
Sul piano qualitativo anche vi sono delle differenze vi è una chiara indicazione per lo sviluppo di forze volontarie perché perché sono più facilmente proiettati ridere forse delle forze di leva per lo sviluppo di maggiori capacità di intelligenza anche satellitari e di comunicazione di comando di controllo di pianificazione strategica distratti maggiori integrativi interforze e proiettate diritto fosse estremamente complesse e da dai al livello di core
L'armata noi dobbiamo facciamo siano a livello di Briga
C'è aria di corpo d'armata parte larga non abbiamo da parte sua il corpo della NATO non c'è nulla per il momento
Per l'acquisizione di capacità effettive di trasporto e proiezione strategica
Cioè a lunga distanza
Che Cal siano capaci di sostenere questo corpo d'armata di Al di alimentarlo quando essen operazione anche a forte distanza dal territorio di adeguate capacità logistica
Per la quasi per l'acquisizione delle capacità necessarie di supremazia tecnologica guerra elettronica precisione acquisizione degli obiettivi eccetera eccetera
Una effettiva interoperabilità e integrabili date le forze Previre giallo
Unita probabilmente multinazionali e però anche forme di acquisizione probabilmente in comune
Di dei materiali necessari perché altrimenti l'interoperabilità
Più sogno che è una realtà abbiamo visto che la la NATO che ne cinquant'anni della NATO l'interoperabilità è in realtà diminuito non è un cresciuta quindi problema di che oggi abbiamo grossi forti problemi di tre mila sul piano dei materiali
Questo è un parte un portato ne discuterete domani vere protezionismo industriale ma è comunque un esigenza militare politica di grande importanza
Tutto ciò dovrà costa Sissi e viene riassunto e penso che ne parleranno anche ad esempio Camporini ed altri
Viene riassunto in una formula che desunta dall'esperienza dell'unione economica e monetaria che è quella dalla convergenza cioè necessario trovare una crescente convergenza e dei criteri su cui convergere da parte dei paesi europei criteri che sono sia quantitativi che qualitativi criteri sulla cui base verrà giudicata la capacità delle nostre politiche di difesa
Cioè se al di là delle parole vorremmo passare i pass ai fatti
Quantitativi e cioè in termini di bilancio per la difesa e bilancio dalla difesa della funzione difesa delle spese reali militari della della della difesa il tema oggi è attorno all'uno uno e uno per cento
Del PIL del nostro prodotto interno lordo
è abbastanza evidente che non si potranno fare le cose che spettano all'Italia tutto questo panorama di cose allora se questo bilancio non non crescerà
E questo comporta scelte politiche estremamente difficile e andiamo io penso dovrebbe andare tendenzialmente di bilancio tra funzione Difesa verso l'uno e cinque un aumento del cinquanta per cento non è una corsa non è una cosa da poco
Lo dico che deve avvenire in un anno ma è un qualche cosa è una scelta politica che in qualche modo va fatta
E in termini di uomini
Sempre quantitativo cioè un numero di brigate da definire esattamente ma che dovranno essere proiettati i volontari che per l'Italia penso non potranno essere meno di otto nove
Volontario prospettabili sempre disponibili cioè poi più uomini di quanto questo comporta qualitativi in termini di suddivisione del bilancio perché una cosa è aumentare il bilancio è una cosa aumentarlo soltanto per gli stipendi però e quindi c'è un problema di come poi dividere lei le Porzia porzione di bilancio oggi più del cinquanta per cento se ne va per il mantenimento del personale perché da questa non è una critica di aveva alimentato Racca pacato possibilmente specialmente se volontario però il problema è che poiché non ci sono abbastanza soldi per gli investimenti e esercizio una delle ragioni per cui si deve aumentare il bilancio che probabilmente aumenteranno le spese per il personale
E che nello stesso tempo bisognerà aumentar le spese di investimento e di esercizio
E quindi ovvero stabilire una ratio
Quaranta trenta trenta non so si possono stabilire vari tipi di Anzio in cui e in cui
Però sia chiaro che l'aumento dei bilancio non è un aumento è un aumento che funziona per le questioni operative
Nella pianificazione delle acquisizioni cioè nella priorità da dare alle necessità individuali in comune se abbiamo detto che la priorità è per l'intelligenza e per il comando e controllo per le comunicazioni sui reinvestire in primo luogo a vincere due zero control episodi noi un'altra cosa
E si se abbiamo detto che la priorità è all'interoperabile bisognerà mettersi d'accordo possibilmente al sì al penso uguale s'era mettersi d'accordo sull'acquisizione di tali pezzi e poi naturalmente l'addestramento delle forze che forse il punto su cui siamo Puccia più avanzati in qualche maniera ma che dovrebbe essere fatto sempre più in comune
Nella NATO tutto questo in un certo senso c'era va funzionava poco
Perché e non era presto preoccupante ma perché perché le carenze nazionali che sussistevano però compensate dall'apporto degli Stati Uniti le carenze qualitative erano compensare dalla bomba atomica
E le carenze quantitative era lo meno importanti perché c'era comunque un vantaggio del fatto che le forze lo destinate alla difesa del territorio
Questi tre elementi non ci sono più
Chiamati in causa quindi quando parlo di questi criteri di convergenza parlo di cose serie perché se poi non si realizzano non avremo le capacità per svolge le queste funzioni militari e politiche
Una nostra incapacità ad assicurare che per riconfermi senza comporterebbe a più o meno breve scadenza una nostra incapacità ad assicurare un ruolo dirigente nell'ambito della difesa europea con evidenti conseguenze di politica estera
E di politica industriale tecnologica come penso che il segreto non è il caso che vada a spiegarlo mi sembra evidente che non conta
A alle sue conseguenze negative
Tutto questo richiederà molte altre molte altre decisioni qui io faccio solo un accenno a un problema molto grosso
Penso alle parleranno anche gli esponenti degli esteri che la commissione il problema istituzionale
Questa difesa europea nasce ancora ibrida
Stato deciso di assorbire all'interno dell'Unione Europea la maggior parte delle funzioni dell'Unione Europea Occidentale
Che però sono funzioni più potenziali che teoriche se certe ma insomma che comunque esistono almeno a livello potenziale è stato deciso sostanzialmente che l'Unione europea sarà diverrà quindi un pilastro dell'alleanza atlantica
Pur avendo al suo interno Paesi che non fanno parte dall'alto
E sempre più questo avverrà con il suo allargamento perché a differenza di quanto si prevedeva inizialmente sarà più rapido allargamento dell'Unione Europea di quello dell'alleanza atlantica
Se e
Tutto questo richiederà alla d'Unione Europea una necessita di una capacità operativa istituzionale di presa di decisioni molto importante
Sul piano istituzionale siamo ancora ad un livello abbastanza incerto
Sul piano diciamo così tecnico
Cioè della struttura di comando militare il grosso modo le linee sono state tracciate
è stata sostanzialmente proposta una linea di comando e di pianificazione analoga a quella della NATO dell'alleanza atlantica molto simile per come è strutturata comitato militare con tutto quello che da esso dipende in cui la cosa che forse manca diciamo è il suo stato maggiore pochette c'è una c'è un un cioè quello che viene chiamato da noi italiano stato maggiore del europeo ma che in realtà et chiamato con termine inglese non Stato Maggiore bensì militarista cioè è un gruppo militare che è lì ma non ancora tutte le funzioni di di stato maggiore tutte le capacità di stato maggiore e questo è un problemino che andrà risolto sul piano militare
Ma sul piano politico il problema forse più importante quello del passaggio dalla catena militare perché la politica cioè il comando politico-militare
E questo su questo punto a mio avviso ancora in questa catena istituzionale non Hammond non c'è non c'è piena chiarezza e se non c'è chiarezza su questo punto si rischia anche di fare grosse confusione e soprattutto grossi momenti di inefficienza nel momento delle operatività uno dei problemi di questa di questa questa chiarezza e è la posizione in ruolo e l'importanza del nuovo Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza nonché segretario sarà anche l'UE ONU che il segretario generale dall'Unione Europea Ariel Solana
Questo signore ha tre cappelli i due sappiamo più o meno qual è il tessuto e la sostanza come segretario generale dell'UEO e come segretario generale unica europea
Del terzo che è il più importante che ci interessa qui da noi non sappiamo nulla per il momento è un cappello di carta
E le strutture che dovrebbero assisterlo sono ancora estremamente deboli per quanto vengano in questo momento in questi giorni proprio messa in funzione
Sono ancora delle strutture
Provvisoria che dovranno essere confuta e questo è un elemento grave di debolezza che dovrebbe preoccupare in particolare noi italiani
Perché siamo abbastanza chiari noi italiani siamo sempre in questo rapporto l'ultimo dei quattro peggiori paesi europei per una ragione o per l'altro
Non sappiamo mai se siamo il più piccolo dei grandi o il più grande dei piccoli stiamo in una specie di di in terra di di mezzo
E in questa terra di mezzo è facile stare da una parte o dall'altra
In questo momento stiamo dalla parte giusta sprint clienti di sapere perché siamo faccia ci sono una serie di di colloqui eccetera che però possiamo sempre passare dall'altra parte basta poco
Basta la nostra incapacità ad attuare i criteri di convergenza dopo averli propugna
O basta una congiuntura politica a noi sfavorevoli e possono verificarsi in questo caso la solidità delle istituzioni comunitarie è per noi sempre in maggior Baluardo possibile
Per evitare discriminazione
E quindi hanno vi sarebbe molto interessante che queste strutture funzionasse comunque questa è iniziativa che questa è delle della della dello della difesa europea è ricettiva che è partita è partita di gran carriera è partita veramente a un passo bersaglieri Scott
Tanto per restare ai prima difensivo
Mi auguro che non perde il fiato nella nella nella del suo prosieguo penso che non lo perderà perché largo perché rimane estremamente necessaria ma io credo che dovremmo curarla con grande attenzione per continuare a giocare in essa il ruolo che vogliamo e che dobbiamo che abbiamo il diritto di giocare grazie
Ringrazio il progetto professor Silvestri mi piace
Porre l'accento su alcuni aspetti del suo intervento il primo è quello delle ragioni di carattere strategico che comunque inducono in una visione politica corretta pensare alla realizzazione della Comunità europea di difesa
Il secondo l indicazione dei rapporti fra Stati Uniti unione difensiva europea per quanto è emerso a Washington
E il terzo punto che mi piace illustrare su quale richiamare la loro attenzione questa giusta considerazione effettivamente non stiamo parlando di difesa collettiva non possiamo però non considerare che in ragionevole prospettiva gli interventi gli interventi di carattere difensivo e gli interventi di carattere militare riguarderanno pressoché essenzialmente gli interventi riferiti alla peacekeeping peace and forcing e quindi questa capacità autonoma europea assume un grande significato di valenza politica anche per le chiare commissioni con la politica estera europea
Infine poi professore ha fatto accenno alle problematiche
Di integrazione pratica sia in campo militare sia in campo politico ma come lui ha detto nel merito entreranno mo'in maniera molto più efficace il generale Camporini
L'ambasciatore Baldocci il consigliere parecchio grazie prego il professor Santoro
Nel prendere la parola voglio anche dire una cosa
Mi sto accorgendo che effettivamente l'attenzione è logorante io penso che noi potremo prevedere al termine dell'esposizione del professor Santoro così sollevo anche un po'gli spiriti dieci minuti di intervallo
Per poi dare la parola agli ultimi tre oratori allora resistette perché al termine professore
Avremo la possibilità deriva Sarce un momento grazie
Grazie senatore Ramponi io voglio ringraziare anch'io come chi mi ha preceduto
Per avermi dato l'opportunità di intervenire su un tema di tale rilievo in un convegno che ha tutte le caratteristiche per essere un convegno di rilievo nazionale importante che fra l'altro mi sembra che sia infrequente nel quadro diciamo così dell'attività dei gruppi politici e dei partiti politici di affrontare apertamente un tema così complesso anzi non ricordo che negli ultimi anni sia mai stato fatto da nessuno un convegno che tocchi in dei temi di carattere militare al tempo stesso addirittura il tema come dire impegno
Urgente della difesa europea
Io ritengo che questo argomento di cui parlerò non troppo a lungo spero
Sia soprattutto un tema politico di carattere generale che investe non semplicemente che investe non semplicemente gli aspetti tecnici o gli aspetti di settore della nostra attività ma anche investe le questioni di fondo della identità nazionale delle identità nazional federale europea verso la quale ci siamo più o meno dirigendo e che investe i nostri rapporti all'interno della comunità occidentale
E del sistema cosiddetto euro atlantico di cui la NATO e il braccio esecutivo
Se noi non ci rendiamo conto che la questione della difesa europea sia pure nella veste come dire minore che Silvetti ci ha presentato ora cioè quella di
Della velocità con cui si sta cercando di portare avanti qualcosa proprio perché ci si è resi conto che si stava con la con la bolla perché poi questa era la sostanza che è emersa dall'esperienza in Kosovo
Quelle che io definisco le guerre della pace
Invece di definirle con altre parole più corrette politicamente
In realtà la questione della difesa europea è un problema che è stato rinviato per quasi cinquant'anni all'interno del lungo processo di del grande laboratorio di formazione della identità europea della Unione europea non casualmente ricordava senatore Ramponi poc'anzi con ammirazione il progetto di Trattato della CED del cinquantaquattro che venne bocciato in quell'occasione
Proprio per le sue caratteristiche
Le sue caratteristiche che prevedevano l'integrazione
Quindi la perdita la concessione della sovranità nazionale nella materia fondamentale della sopravvivenza che la sicurezza e la difesa trasferite ad un ente
Integrato i Paesi europei
Intacca ava una questione centrale che era la nostra relazione con gli Stati Uniti d'America
Già nel mille novecentocinquantaquattro costa il problema si poneva in quei termini
E tanto è vero sono usciti documenti diplomatici segreti
Di quell'epoca se andiamo a vedere il carteggio fra le varie cancellerie
Europee e Stati Uniti d'America in quel periodo sono stati tutti ben felici che la Francia per ragioni di orgoglio gallico
Decidesse di bocciare Commander frase badate poi non con un con un gollista ma comanda essi France presente del consiglio di bocciare il progetto c'è d'perché altrimenti l'avrebbero bocciato gli altri
Gli inglesi primi fra tutti
E gli americani ben felici di soffiare sul fuoco e gli italiani che hanno pianto calde lacrime a quell'epoca perché il Trattato cede non venne
Approvato in realtà erano anche se in grave difficoltà perché erano stimola sollecitati molto pesantemente agli stabili d'America hanno mandare avanti il trattato quindi
Perché la difesa europea non c'è ancora mentre c'è la moneta unica
Perché l'esperienza della CED a rivelato quella che è la filosofia politica centrale del sistema del integrazione europea cioè quella neo funzionalista
Cioè quella che si basa sulla crescita graduale la funzione sviluppa l'organo
Se c'è qualche ostacolo e qualche resistenza si adoperavano il metodo di leader parte della strategia indiretta si evita che si va avanti
E così noi siamo riusciti andare avanti solo nelle cose in cui si poteva mandare avanti il processo di integrazione europea
E si poteva mandare avanti il processo d'integrazione europea quindi una serie di politiche comuni da quella l'agricoltura esempio
Una serie di armonizzazione amministrative
E si è riusciti per fino ad arrivare a quello passo da gigante che è stata la unificazione monetaria
Ma perché il possesso della sovranità in queste materie e cioè per esempio alle materie economiche nelle materie agricole nelle materie monetarie era in realtà ancora nelle mani dei governi nazionali
Ma la questione della politica estera e la questione della politica di difesa e anche la questione della politica fiscale aggiungerei io
Queste sono dei porti dei temi più complessi il fisco e l'ultima grande carta nelle mani dei governi nazionali oggi visto che invece la moneta è nelle mani dell'Urbe dell'Unione Europea
E infatti il fisco sarà una delle ultime fortezze nazionaliste che verranno cedute
Ve l'immaginate il ministro Visco che insomma cede la sua possibilità di tassare gli italiani alla a Brussel che che probabilmente ridurrebbe il livello di tassazione è chiaro che a quel punto ci sarebbero dei problemi
E lo stesso dicasi per di quel che riguarda la l'altro aspetto quello più importante cioè quello delle due materie in cui si gioca la sovranità nazionale il cuore della sovranità nazionale la politica estera
E la politica di difesa che venivano chiamate un tempo dominio riservato del principe
Di cui si occupava il re in prima persona e che si chiamavano lo scettro il globo i simboli del potere regale lo scettro e la forza del globo e la politica estera
Ora queste due queste due politiche
A mio parere ben difficilmente potranno trovare una soluzione ne è un funzionalista
Tipica della filosofia politica dell'Unione Europea le cose che ci ha detto Silvestri
Molto attivamente con grande dettaglio in realtà sono un progetto neo funzionalista
Il quale dice on San Biagio più uguale ci si mette dentro poi si vede come va a finire intanto cominciamo a organizzare il comitato militare poi facciamo quest'altra riunione poi decidiamo di spendere quattro soldi per mettere su ma un po'qualcuno forse un corpo d'armata poi vediamo se riusciamo mentale dall'uno e uno all'uno e due per cento la spesa per la difesa poi vediamo ce
In questo modo è molto difficile riuscire a arrivare una politica integrata di carattere difensivo e di carattere Edipo e e e in e e di rapporti internazionali
Ma il problema vero è un altro e scusatemi se io intervengo su questo punto che sarà l'aspetto centrale di tutta la relazione
Il problema vero è un altro è che poiché la politica estera la politica di difesa rappresentano il cuore dell'identità ed è sovranità nazionale degli Stati
Se noi facessimo un operazione di integrazione dovremmo consegnare questa sovranità gradualmente
A Brussel togliendola dalle varie capitali nazionali
Ma noi dimentichiamo sempre che una parte cospicua della sovranità nazionale degli stati europei non è più nelle loro mani almeno dalla fine della seconda guerra mondiale
Perché una parte cospicua della sovranità nazionale dei Paesi europei è a Washington
è come dire in ostaggio a Washington non è questione di essere antiamericani al contrario è una constatazione di fatto e quindi quando noi diciamo che vogliamo costituire la politica di difesa europea
Dobbiamo sapere che noi dovremmo trasferire a Bruxelles quella parte di sovranità che ancora abbiamo ma dovremo richiamare da Washington quella parte di sovranità che Stalin
Altrimenti non si costruisce la politica dell'identità di difesa europea
E questo è il punto centrale che nessuno affronta nessuno vuole affrontare perché troppo delicato io faccio il professore quindi posso permettermi il lusso di parlarne analiticamente senza nessuna caratterizzazione politica
Però nella sostanza se noi non ci rendiamo conto che questo è il punto centrale cioè la sovranità ultima risiede nelle mani dei Governo americano a Washington
Al punto tale che c'è stato come dire un brontolio di tuono quando è stata presa la decisione di Helsinki
Qualcuno qualche giornale americano come dire ispirato dal governo ha detto ma insomma queste aree europei cosa vogliono fare cosa stanno pensando di fare e al punto tale che proprio tre giorni fa è stato deciso
In un atto di immediata reverenza nei confronti degli Stati Uniti che tutti i comitati che sono in via di costituzione che Silvetti citava prima
Tutti gli organismi nuovi eccetera eccetera avranno come osservatore permanenti dei rappresentanti della NATO nella persona di ufficiali americani
Per cui noi costruiremo l'identità di difesa europea avendo diciamo così il sorvegliante il custode colui il quale il protettore il governatore straniero
Procuratore del Senato in un certo senso questo è un fatto dobbiamo tener presente che su queste basi
Mi appare abbastanza difficile riuscire a ipotizzare una vera difesa europea allora che cosa significa questo po'Progetto di difesa europea perché io sono convinto anch'io come diceva giustamente sia Ramponi che che Silvestris sono convinto anch'io che sia un passo avanti
Però è un passo avanti in quale direzione ci sono due opzioni possibili una è quella che in realtà noi stiamo costruendo
Come dire una pedina composita e complessa che sostituisca la frammentazione precedente dei singoli attori nazionali europei alleati degli Stati Uniti all'interno della NATO
Che mentre prima marciavano in ordine sparso adesso organizzano una pedina complessa e composita che però ha come obiettivo di fare le stesse cose che facevano prima
Su direzione della NATO e su controllo americano e questa pedina composita da dovrebbe avere diciamo così una maggiore efficienza e operativa una capacità di di proiezione eccetera e di sostegno anche per lunghi periodi in tutte le operazioni di pace o di deterrenza o di competenza che gli Stati Uniti cioè la NATO decideranno
Di fare questa è una possibilità
Ma questa non è la strada dell'identità europea di difesa questa è semplicemente una articolazione diversa all'interno del sistema del euro Atlantico e della e della NATO
La seconda possibilità è invece che sia davvero un embrione
Di questa identità potenziale europea sia un embrione
Di
Identità
Sovrana dell'Europa in questa ammette materia fondamentale
Ora vediamo però quali sarebbero i gli aspetti dico i costi di questa operazione
Qui è già stato detto da Silvestri giustamente che noi per esempio dovremmo passare dall'uno uno virgola uno per cento all'uno e cinque minimo
Anche se invece a livello europeo si parla di due di partenza e si pensa al tre
Ora noi pensiamo tre per cento per noi del prodotto interno lordo di spese per la difesa su base annua significherebbe diciamo così triplicare la spesa che abbiamo oggi inimmaginabile in tutti i sensi
Sì però se arriverebbero giovanili che perché noi siamo sempre indietro rispetto agli altri se vogliamo avere quel ruolo di quattro dive dei quattro grandi dell'Europa di cui parlavi tu evidentemente c'è qualche cosa
Che non funziona cioè esiste ancora questa in ogni caso qualsiasi sia la soluzione si tratterebbe di un aumento come è stato detto del cinquanta per cento che abbastanza pesante anche se dis come dire proiettato spalmato su un certo numero di anni
Oltre a questo significherebbe mettere in piedi tutta quella macchina di sostenibilità
E di proiezione Contu che vada al trasporto strategico al ai costi il della logistica la riorganizzazione dell'Intelligence eccetera
Che renderebbe la nostra identità di difesa europea una delle cose più costoso al mondo con rischio anche di essere un doppione rispetto a quella dalla NATO
Perché qui non ci dimentichiamo che o siamo una pedina all'interno della riorganizzazione andrà nato e allora questa è una cosa possibile ammissibile ci costerà un po'
Ma non ci costerebbe tanto quanto avere invece un embrione di identità europea vera integrata perché a quel punto dovremmo avere fare tutto il lavoro che per adesso almeno per il quaranta per cento viene fatto agli americani
Perché gli americani ci passano la logistica l'Intelligence eccetera ogni volta che c'è un'operazione da fare
E mandiamo i nostri aerei e però gli aerei vengono distribuiti decisi organizzati i bersagli vengono stabiliti dagli Stati Uniti o dalla NATO e quindi dagli Stati Uniti e quindi là sotto la situazione è questa
Ecco se questa questa duplice possibilità ci fa vedere che in tutte e due i casi noi abbiamo da un lato
Se vogliamo costruire davvero una difesa europea dobbiamo rimboccarci le maniche e pensare anche a un incremento dei costi e a una sviluppo delle capacità tecniche
Perché non è solo una questione di soldi è una questione anche di capacità tecniche
Secondo dobbiamo pensare che dovremmo abbandonare diciamo così quella specie di rendita di posizione che abbiamo Uto per cinquant'anni che
Quella della logistica dell'Intelligence edibile e di tutta quella serie di cose gli American ci passavano gratis in nome del fatto che il loro ci davano protezione non gli davamo obbedienza ma se noi smettiamo di dagli obbedienza allora loro smettano anche darci protezione e quindi siamo costretti
A farcela da noi tutto questo sforzo
Se invece scegliamo in ogni caso tutta questa situazione sia se scegliamo la strada della pedina composita all'interno della NATO sia se scegliamo la strada dell'embrione di nuove identità di difesa europea
In tutti e due i casi noi dovremmo anche
Prevedere diciamo così una trasformazione radicale del nostro stesso sistema politico e produttivo
Il quale è in fase di transizione
Ma a anch'esso beneficiato di una rendita di posizione
Re dimentichiamo molto spesso un fatto fondamentale che negli ultimi nove anni gli Stati Uniti d'America hanno fatto da locomotiva trainante del ciclo economico mondiale
Al punto tale che tutte le volte qualcosa non andava male gli americani continuano andar bene e quindi anche gli altri si tiravano su
Noi europei non solo l'Italia ci siamo permessi il lusso di mantenere un sistema di welfare che è tipico di tutti i governi di centrosinistra europei
Che ha avuto un peso tale che è stato
Sopportato sia pure con riduzioni di produttività con tassi disoccupazione elevati eccetera
Ma che è stato sopportato solo perché gli Stati Uniti tenevano in piedi il ciclo economico mondiale perché se il ciclo economico fosse crollato gli Stati Uniti avessero invertito il ciclo come è possibile che posso che accada non l'altro
A quel punto i sistemi un welfare dell'Europa non avrebbero tenuto il colpo sarebbero entrati in crisi vi sarebbero state delle crisi economiche di occupazione terribili in Europa
Italia in primo in prima in primo luogo se ne consideriamo che l'Italia negli ultimi dieci anni aumentato a un tasso di di sviluppo produttivo pari all'uno per cento all'anno mediamente a fronte di un tasso di sviluppo produttivo gli Stati Uniti che è stato del del tre quattro per cento all'anno quindi noi siamo andati davanti del nove nemmeno dieci per cento in dieci anni e loro Sonate under quaranta trentacinque quaranta per cento
Ma questo ha prodotto degli affetti per cui oggi l'idea di costruire una identità europea di difesa basata su queste ambizioni diciamo così
Diventa ancora più problematico di prima
Dieci anni fa quando è caduto il Muro di Berlino ne avevamo quel quadro che ricordava Silvestri prima cioè c'era una minaccia finiva la minaccia notizie mobili davamo
E c'è stata una riduzione della spesa per la difesa in tutta Europa anche negli Stati Uniti fra il trenta quaranta per cento
Ma dietro a questo dietro a questo che cosa è che cos'è accaduto contemporaneamente è accaduto che mentre noi vivacchiava amo in questa sorta di sì sistema appesantito da un fisco eccessivo e da un sistema welfare di protezione sociale dei ceti re dei dei settori protetti non dei settori non protetti molto forte in America facevano dei salti di qualità incredibili nove anni di sviluppo economico non sono stati basati sull'espansione dell'industria degli hot dog has e degli hamburger
Ma è stato sono stati basati sul fatto della applicazione di una rivoluzione tecnologica industriale che si era preparata nei decenni precedenti e che oggi è diventata operativa sul piano produttivo e quindi con risultati economici finanziari di questo livello gli americani hanno avuto nove anni di espansione senza aumentare l'inflazione
Cioè una cosa rarissima che accade solo quando io sono rivoluzioni tecnologiche solo in solo in fase di questo tipo dalla storia può cadere una cosa di questo genere
E quindi risultati di tutto questo è che noi oggi siamo come immersi in una specie di sogno drogato che è quello di credere che le cose andranno sempre avanti così
E che tutto quello che non abbiamo fatto fino adesso lo potremmo fare gradualmente domani e dopodomani nel futuro
E che quindi tutto potrà essere gradualmente il risolto perché c'è un'evoluzione lineare che non che non prevede più il ciclo economico e le sue oscillazioni
E invece noi viviamo tutti appesi al destino del ciclo economico degli Stati Uniti d'America
Il quale non solo
è fondamentale per la sopravvivenza diciamo così dei nostri sistemi e quindi anche della nostra capacità di spesa militare
Ma è fondamentale anche per i livelli di sviluppo tecnologico che ci hanno distanziato quando parleremo dell'industria degli armamenti io vorrei vedere sei gli europeisti di industriali europea degli armamenti
Sono in grado di dire che hanno una competitività grosso modo comparabile a quella di stabilire America oggi ma ci sono dei settori in cui sta lì in America sono avanti due generazioni
Anche la riorganizzazione delle forze armate americane avanti almeno una generazione rispetta i progetti
Due mila e dieci che oltre quella che chiamavano la forza Twenty One
Che l'esercito americano sta progettando la la brigata la divisione digitale che sta qui organizzando con tutti i limiti naturalmente di questa operazione quindi di fronte a una cosa di questo genere l'idea della identità di difesa europea
Viene a mio parere ridimensionata
Io sono d'accordissimo con con Silvestri quando dice bisogna pensare che però questa cosa è già qualcosa certo questa cosa è già qualcosa però bisogna vedere se questa cosa è qualcosa che si innesta all'interno della politica dell'Unione Europea oppure se semplicemente come dire un'appendice del SISDE il meccanismo euro atlantico le cose per esempio Pizzi che si diceva prima relative all'allargamento della NATO de delle unione europea
E allargamento dell'Unione europea non solo ha come risultato quello di ridurre il grado perché c'è sempre stato questa contraddizione fra allargamento e approfondimento allora più si allarga l'Unione europea meno si approfondisce il grado di integrazione
E europeo perché e per forza di cose più Cynthia larghe il territorio orizzontalmente e meno e meno diventa spessa la la la la la il consolidamento dell'integrazione
Quindi un allargamento di questa dell'unione europea come prevedibile come per motivi anche di propaganda secondo me verrà fatto nei prossimi anni e a cui non corrisponderà in nessun modo una capacità di difesa
Da parte della stessa Unione europea in termini di entità
Il confine della Finlandia con la Russia ma chi lo protegge il confine della Finlandia in questo momento chi è che ti kitsch è tisane alcuni soldati finlandesi che stanno sulla frontiera russa Dino Zoff sono ottocento novecento chilometri
Ma non c'è certamente la difesa europea è piazzata sulla difesa sulle sul confine finlandese
Sembrano i baltici sarà ancora più da ridere in questo senso e e quindi voglio dire anche se si stabilisca i rapporti speciali con l'Ucraina
Noi entriamo in una Perrino vergine molto pericoloso in realtà vogliamo cercare di evitare pericoli che possono derivare non sorda dal carrarmato T ottanta con uno schiacciamo Sky
E questo è diciamo così la contraddizione che emerge a mio parere oggi da questa dal da questo progetto identità europea noi non dovremmo farci troppe illusioni sullo sviluppo del progetto di identità di difesa europea
Dovremmo ottenerlo nell'ambito di quello che realmente cioè la costituzione di una pedina all'interno del sistema euro atlantico
Perché noi sappiamo benissimo che se dovessimo andare a una ha mosso da un con le carte sul tavolo si aprirebbe la questione della sovranità che abbiamo in ostaggio a Washington grazie
Quando quando in per per
No no no negativo non è previsto nessun intervento perché come vedete dal calcolo dei tempi non è previsto
Volevo dire quando ho interpellato il professor Santoro per dirgli di partecipare lui mi ha detto sono entusiasti venire attenzione io dirò con grande chiarezza che non è che sia così
Entusiasta ripeto la parola
Circa le prospettive della Unione europea di difesa e quindi io mi aspettavo questo suo intervento che già un significato e apre bene il dibattito però vorrei dire al professor Santoro quando dice che il sistema adottato finora è un sistema funzionalista che per esempio non avrebbe funzionato nel campo dei tributi devo dire che sistema funzionalista certamente un sistema che per forza si deve addetta a dotare nel momento in cui si debbono mettere d'accordo diverse entità tutte con pari autorità però per esempio nel campo dei tributi per quanto riscrivere un po'irriguardosi IVA
Viva e già un discorso chiaramente definito interni europei e proporzionata mente
Controllato il contributo
Dice il professore rapporto USA Europa si è verissimo e dice andiamo a vedere dove la sovranità sono d'accordo su questo
Ma attenzione vediamo che cosa accadrebbe se non prendessimo nemmeno questi tipi d'iniziativa corriamo restare sempre nella stessa situazione se fino ad oggi abbiamo detto
Che questa inesistenza di una validità politica degli Stati europei dipende dalla loro divisione o non dalla loro unione quindi concordo con quello che dice Santoro ma in termini di prospettazione delle difficoltà che ci stanno davanti ma non in termini di scetticismo assoluto
D'altra parte quando tu dici la reazione che suscita negli Stati Uniti che ha suscitato la dichiarazione ma guarda che negli Stati Uniti e realtà le reazioni sono in due gliele c'è una reazione che è contraria e c'è una reazione che sempre estremamente favorevole perché d'altra parte gli Stati Uniti come ricordava anche lui sono abbastanza stanchi di portare questo Bardem il peso di tutti gli interventi anche se ne godono perché sono la potenza numero uno ma insomma una consistente entità europea di difesa e vista in molti settori degli Stati Uniti in maniera favorevole
Poi è chiaro che dice quali sono i costi lei le incidenze sul Bilancio le incidenze
La la carenza di know how tecnologico la problematica del Welfare
Beh sono perfettamente d'accordo se tu lo dici in termini di prospettazione di difficoltà che ci stanno davanti io concordo se lo dici convinto che non se ne farà nulla
Io su queste invece non sono d'accordo e anche perché tu stesso dici CUP ecco anche perché tu stesso sì ma l'impressione però uno suscita l'uditorio quando si sente va questa elencazione di tutto io
Son d'accordo con teste
Che sarà difficile la strada spero tu sia d'accordo con me che però questa è la strada da percorrere e che traguardi verranno raggiunti
Adesso facciamo un momento come ha detto l'intervallo di prego di essere puntuali
Fatti i conti con il tempo noi possiamo avere esattamente quindici minuti da questo momento potete prendere un caffè potete bere nel locale che è lì di fianco grazie
Cioè
Mi dispiace ma come vede non ho mai visto nessun intervento
Beh
Riprendiamo
Entreremo adesso nella parte
Tutte greca rendere anche più vera e concreta del discorso
E come ho accennato questa sottosessione parleranno il consigliere Varricchio
Per farci un quadro del punto di vista della Commissione europea sull'argomento
Successivamente il generale Camporini e l'ambasciatore Baldocci prospetterà hanno il punto di vista delle attività alle azioni concrete intraprese in ambito ministero dalla difesa e ministero degli esteri italiano
Prego Consigliere grazie
Senatore
Rinfranca atti dalla dall'appalto del caffè dopo le sollecitazioni del professor Silvestri soprattutto lusso Santoro
Iniziamo questa seconda parte
All'inizio da quali livelli soprattutto mi unisco ai ringraziamenti agli organizzatori assegnata senatore Ramponi
E porto tutti loro i saluti del presidente Prodi al corrente di questo convegno mi ha pregato di
Augurare a tutti
Un buon lavoro
Io inizierei queste brevi pressioni da una prima constatazione innanzitutto il titolo che è stato prescelto perché il titolo segue una terminologia tipicamente comunitarie la tipologia dei pilastri
Pilastri che costituiscono la caratteristica la costruzione dell'unione europea
Il pilastro politico e la politiche estere di sicurezza e di difesa Simone all'interno di un progetto per getto di costruzione dell'unione politica dell'Europa
Unione politica dell'Europa che credo sia un obiettivo che Quilici
Accomuna tutti
E mi dà l'occasione per se mi consente una prima primo aggancio al all'intervento del professor Santoro là dove diceva che effettivamente ci sarebbe una continuità tra la delega che sarebbe stata ceduta negli anni scorsi a Washington da parte europea e adesso una pelle che a Bruxelles
Ora senza addentrarmi troppo in questa differenza mi limiterei a dire qui che Brussel siamo noi
Non esiste un centro di Bruxelles che decide per gli altri Bruxelles è un luogo geografico
No no che europea insieme hanno scelto quale centro di un progetto comune
Questo bisogna averlo sempre nel chiaro per evitare di cadere nella un po'abusata terminologia di una capitale centro tecnico tecnocratico che in qualche modo prendere decisioni per conto di noi tutti
Qui oggi mio intervento in qualità di rappresentante la Commissione europea è il rappresentante di un'istituzione che si definisce guardiana dei trattati
La Commissione rappresenta la la legalità dell'Unione europea cerca di trovare delle formule comunichi accettabili da tutti
E d'altra parte il Progetto di unione politica di cui parlavo prima
Il Progetto che presidente Prodi ha messo al centro il proprio programma di governo quando la settimana scorsa di fronte al Parlamento europeo quindi di fronte a un'Assemblea democraticamente eletta
Presidente la commissione ha presentato il proprio progetto di programma politico
Per il proprio Periodo due mila e due mila e cinque quindi per il prossimo quinquennio ha messo al centro della propria a del proprio impegno politico la costituzione quindi non è politicamente più forte
Unione politicamente più forte vuol dire unione in grado di giocare il proprio ruolo sulla scena internazionale
Tutto questo
Appare forse oggi meno scontato di quanto non possa accadere sembrare
Negli anni scorsi si è sempre ripetuto dell'impegno dell'impegno di tutti a costruire un'Europa più forte più unita
Devo dire che dell'Osservatorio di Brussel in realtà in questa fase ci rendiamo conto che il clima sta cambiando sta cambiando in quanto sembra emergere un Europa un po'più va alla ricerca del minimo comun denominatore che ha un po'perso la voglia di andare avanti di rilanciare il progetto di integrazione progetto di unione
Molte sono le ragioni per questo fu da un lato forse lo slancio che aveva consentito di Rivarolo di più dell'unione economica e monetaria sia un pochino rallentato
O forse prego o forse anche un po'di timore quello che questa unione troppo grande questa globalizzazione che tende un pochino a vedere diminuire le specificità nazionali a creato una ripiegamento su se stessi
D'altra parte si menziona sempre unione monetaria e si identifica la sicurezza con la politica estera e di difesa
Però non vorrei che fosse qui dimenticato un altro grande obiettivo dell'Unione Europea
Che forse in questi anni passato un pochino in secondo piano lontano dei riflettori e della Sicurezza Interna
Perché l'Europa non soltanto ha visto mettere insieme le proprie monete fondendo le nell'euro che speriamo si è fatto di una lega Nobile nonostante gli andamenti di questi giorni
Ma l'Europa ha deciso di prendersi carico della difesa delle frontiere
Noi abbiamo una frontiera esterna comune in questo momento non abbiamo più i controlli
Quindi gli Stati nazionali hanno abdicato forse al terzo potere rispetto di due lo scettro epilogo che il senatore Ramponi menzionato prima e cioè la difesa della frontiera
Noi oggi non l'abbiamo più
Abbiamo delegato
Non ad un centro così lontano ma abbiamo messo in comune la difesa di queste questo forse ha provocato qualche contraccolpo in questi giorni si parla di lotta alla criminalità si parla di difesa dall'immigrazione ecco tutto questo un impegno molto importante per l'Europa un'altra dimensione della sicurezza
La Commissione oggi
Sta prendendo in mano la responsabilità di tutto questo
Le grandi decisioni che sono state prese negli anni scorsi
Riposavano su quello che si chiama un motore cioè alcuni Stati nazionali europee particolarmente dinamici particolarmente impegnate costruito il progetto europeo
In quest'ultimo periodo ci appare che effettivamente questo motore si sia un pochino inceppato o e quindi la commissione sente fortemente la responsabilità di portare avanti questo progetto di integrazione
Io vorrei adesso perché in questo vedo che il tempo corre bere richiamare brevemente il percorso
Che ha portato negli ultimissimi tempi al risultato odierno e vedere quali sono le prospettive comunitarie della costruzione di una politica di difesa
Intanto vorrei ricordare il Consiglio europeo di Vienna nel dicembre mille centonovantotto
Considero perviene che era stato preceduto da un'iniziativa nazionale di due Stati nazionali la Francia e la in Gran Bretagna Hassen Malo avevano approvato una dichiarazione
Che poneva per la prima volta accento dibatta la questione delle strutture dei mezzi
Dei quali la Unione Europea si vede dotare per costruire una politica
Successivamente sei mesi dopo Colonia nel giugno mille centonovantanove viene annunciata l'intenzione di rafforzare questa politica di sicurezza
E vengono fissati gli obiettivi a Colonia
Le linee direttrici che l'unione europea si vuole dare
Forse il punto di svolta più un forte e quello che avviene nell'ottobre scorso in Finlandia a Tampere
E lì che ad un vertice dedicato ai problemi della sicurezza per gli affari interni di giustizia la costruzione uno spazio comune di sicurezza
Che sì affronta il problema del ruolo del nuovo segretario generale del consiglio che non europea e cioè bizzarri Solana
Alla vigilia del vertice il presidente francese e il cancelliere Schroeder indirizzano a ai capi di Stato e di governo una lettera congiunta nella quale invitano il Consiglio europeo a dare forza
A Solana come rappresentanti alto rappresentante della politica estera
Il resto è storia recente senatore Ramponi ha richiamato il vertice che ha concluso la presidenza il semestre di presidenza finlandese nel dicembre scorso
I due rapporti che vengono approvati a Helsinki riguardano la sicurezza e la difesa e gli aspetti non militari della crisi
Su questi immagino che il il generale Camporini sì soffermerà vorrei soltanto accennare ad un aspetto apparentemente terminologico ma che può essere importante per le riflessioni di quest'due giorni
E c'è il termine il termine che inizialmente era stato scritto per definire questa forza
I sessanta mila vuole parlava di esercito europeo
Questo termine politicamente è stato considerato troppo forte
Non è stato accettato da un lato i Paesi neutrali dell'Unione Europea paesi non aderenti all'Alleanza atlantica alle prese con opinioni pubbliche molto sensibile all'argomento
Dall'altro però forse anche altri stati membri dell'Unione europea avevano qualche resistenza psicologica a ad attribuire ad una bandiera europee sotto una bandiera europea una struttura chiamata esercita
E quindi questo termine è stato fatto Carreri
Cosa si è deciso di creare diverse strutture
E le strutture oramai sono impegnative
Un comitato politico di sicurezza un comitato militare meccanismo di gestione delle crisi uno staff militare all'interno del segretariato del Consiglio cioè le strutture idonee proprio ad una forza militare
Tutto questo verrà consolidato nei prossimi nel già nelle prossime settimane
In vista del Consiglio europeo che si terrà a Lisbona nel prossimo giugno ci sono una serie di tappe importanti
Alla fine di questo mese in Portogallo ci sarà un onore congiunta di ministri degli esteri i ministri della Difesa
Il venti di marzo o ci sarà una riunione congiunta a Bruxelles e infine a Consiglio europeo sempre di marzo si terrà una valutazione politica degli sviluppi in corso
Una quali sono queste valutazioni politiche intanto la prima molto importante e valutare se i trattati istitutivi dell'Unione Europea consentano tutto questo
Cioè se queste decisioni politiche siano compatibili con le norme approvate dei governi e ratificate dei parlamenti nazionali
Tutto questo rientra in una dibattito più largo che è quello della revisione istituzionale dell'Unione Europea
La settimana scorsa a Bruxelles è stata lanciata una Conferenza intergovernativa che
Apre preso atto della oramai insufficienza dei trattati europee a a funzionare in un'Europa allargata in futuro i nuovi Stati membri
Se in questa conferenza si debba anche decide di prevedere delle norme appositamente per la materia di cui stiamo discutendo in questi giorni
La questione molto complessa perché
La differenza rispetto agli anni cinquanta
Quando il Trattato dell'accento venne negoziato a livello politico diplomatico
In maniera ancora abbastanza chiusa senza un vero dibattito politico oggi questi sviluppi avvengono sotto gli occhi di tutti e gli impegni che
Noi sottoscriviamo sono impegni che poi vengono attentamente valutate dei parlamenti nazionali recenti nazionale che poi sono sa saranno chiamati ad ratificare il nuovo Trattato di una manovra
Un'altra questione
Importante che dovrà essere discussa in questi mesi e rapporto fra l'Unione europea e l'unione dell'Europa occidentale la UEO
è stato detto durante i lavori di questa mattina Casey Stoner signorilità collaborare i ministri degli Esteri della UEO
Di uniti a lo scorso novembre a Lussemburgo hanno dato disponibilità alla Unione europea per approvo usufruire delle proprie strutture dei propri mezzi
Però ancora molto rimane da fare
La Commissione da parte sua deve approvare serie di
Norme interne ad esempio la creazione
Di strutture che consentano di gestire operazioni di reazione rapida
Oggi il processo decisionale comunitario è un processo estremamente complesso la differenza fondamentale tra l'alleanza atlantica di Unione europea e proprio questo
Il processo per l'Unione europea mette insieme quindici oggi sottolinea oggi Stati nazionali strutture tecniche e politiche
C'è un'attenta valutazione delle maggioranze esistenti non esiste un centro capace di imporre decisione agli altri e questa è la differenza Lacoste che raddrizza
L'esperienza europea l'esperienza comunitaria rispetto alla dove struttura militare dell'Alleanza atlantica
E quindi occorrerà decidere su questo
Come occorrerà forse perfezionato il rapporto che esiste
Tra la commissione
E il segretario generale del Consiglio l'Alto rappresentante per la pesca sabbie Solana
La
Oggi esiste una commissario per le Relazioni Esterne
Che un commissario britannico Chris Patten che collabora con Salvi e Solana i rapporti ancora al di là di quello che il Trattato prevede devono essere
Messi in qualche modo appunto e sarà un lavoro nelle prossime settimane dei prossimi mesi
Come la commissione
Intende partecipare gli sviluppi che ai quali stiamo assistendo
Innanzitutto uno dei compiti che ci è stato affidato e quello di operare per la prevenzione dei conflitti
Perché se è vero che è importante intervenire quando le crisi sì sono manifestate
E altrettanto importante se non ancora di più quello di prevenire queste crisi prevenire fenomeni come quello del Kosovo per finire prevenire fenomeni come quello di East Timor dove borse europee sono state impiegate
Tutto questo vuol dire saper fare politica estera sapere individuare i problemi e intervenire a tempo intervenire però a quindici
E questa la difficoltà e questo che richiede una negoziato interno estremamente profondo estremamente appunto approfondito
La tappa della commissione è già danni presente su tutti i teatri di crisi
Non soltanto a livello di operazioni umanitarie
Pensiamo a quello che la comunità affatto nella ex-Jugoslavia fatto nel Kosovo
L'Ufficio umanitario della comunità europea chiamato ecco e danni presente sul terreno le risorse impiegate dall'Unione Europea cioè da tutti noi sottolineo sono risorse estremamente ingenti
Non soltanto azioni umanitarie mansioni di ricostruzione azioni di assistenza costruzione di scuole costruzione di ospedali assistenza economica a questi Paesi
Tutto questo rientra nelle operazioni di politica estera per evitare che crisi non affrontati in tempo precipiti no e poi si arrivi soltanto alla Strait grazie ad un intervento militare
E tutto questo richiede anche ovviamente fondi richiede fondi importanti che il bilancio della Unione Europea
Fatica a trovare tra le proprie piega
Quindi se è vero che esiste come è stato detto che stamattina un problema di bilanci nazionali perché per poter affrontare i nuovi obiettivi gli Stati nazionali devono mettere a disposizione risorse militari è anche vero che la maggior parte di questi impegni dovrà essere affrontata con fondi comunitari il bilancio della Comunità europea
Ed è qui che vorrei riprendere quello che dicevo all'inizio se da un lato ci poniamo obiettivi estremamente ambiziosi con quelli che paghiamo oggi in realtà vista da Brussel non ci sembra che esista
Presso gli Stati parlamenti nazionali una forte volontà di mettere a disposizione dell'Unione Europea risorse aggiuntive
All'Unione Europeo si affidano sempre maggiori compiti
Il bilancio di cui l'Unione europea dispone è stato fissato per i prossimi sette anni all'uno e ventisette per cento del prodotto europeo
Con l'uno e ventisette per cento l'Unione europea deve affrontare tutte queste politiche basti dire che la metà del bilancio comunitario è destinata alle spese della politica agricola comune
Il trenta per cento del bilancio e destinato i fondi regionali cioè i fondi per le regioni con un reddito più basso delle altre
Quindi con meno del venti per cento l'unione europea deve non soltanto affrontare tutte le proprie spese rifinanziamento ma tutte le proprie politiche
E quindi questo deve essere certamente un dato presente a tutti noi
Cosa però al di là degli aspetti più specifici l'Unione europea e la Commissione può fare per sviluppare la politica estera e di difesa
Intanto se posso anticipare alcune riflessioni su un tema che credo verrà
Dibattuto più ampiamente domani il tema dell'industria militare il tema dell'industria degli armamenti
Questo è un tema per la Commissione è fondamentale
Nel senso che ora ma oramai l'industria della difesa
Raccoglie in sé
Le più alte concentrazione di tecnologia e di sviluppo industriale
Se l'Europa vuole competere attivamente con gli Stati Uniti deve favorire processi di concentrazione industriale nel campo della difesa
E questo che la commissione sta facendo lasciando ovviamente
Al libero mercato o di le proprie scelte però incoraggiando questi processi di fusione
Non è possibile che l'Europa che vuole competere sulla scena globale con gli Stati Uniti ancora abbia una dipendenza tecnologica così preponderante
Uno dei settori ad esempio su cui direttamente la Commissione sta operando e quello di favorire la creazione di una sistema
Di navigazione satellitare alternativo al GPS americano che noi in Europa chiamiamo con un linguaggio meno freddo
Del GPS Galileo
Ho detto prima di come sia importante che questi sviluppi riposino su un consenso diffuso
Occorre cioè fare in modo che vi sia pur nella consapevolezza di dove stiamo andando
E e su questo la commissione è impegnata a portare al più ampio pubblico i termini di questo dibattito
Ponendo soprattutto la sai l'accento su uno sviluppo che cambierà radicalmente i termini della questione e cioè l'allargamento è stato menzionato questa mattina il problema a della nuova Europa sono tredici i Paesi con i quali l'Europa ha deciso di per il momento allargarsi con dodici di questi ha iniziato negoziati di adesione ciò vuol dire che tra Breve potremmo essere ventisette più a più lunga un termine la Turchia come ventottesimo Stato
Membro altri paesi si apprestano a presentare domanda di adesione
Tutto questo ovviamente non soltanto cambia i termini quantitativi della questione
Allargando si a questi nuovi dodici stati membri d'Europa aumenterà anche il trentatré per cento il proprio territorio
Del trenta per cento la propria popolazione ma dell'otto per cento il proprio reddito il che vuol dire che ci sarà un problema redistributivo estremamente importante e di questo occorre che i cittadini europei siano consapevoli allargamento non è una realtà che si discute e si decide in un per in un circolo chiuso dev'essere un qualcosa che coinvolge tutti quanti in un al di là di questo ovviamente come è già stato ricordato poc'anzi il problema della sicurezza si porrà in termini nuovi
Se è vero che oggi la sicurezza e le frontiere sono termini non strettamente collegate nel senso che c'è bisogno di presidiare una frontiera
Per a garantire ai propri cittadini la sicurezza è altrettanto vero che l'Europa si troverà essere limitrofa con aree estremamente calde
E oltretutto Adda accollarsi al proprio interno problemi molto grandi
è stato citato che stamattina il problema nei Paesi baltici
Proprio pochi giorni orsono
Durante una visita in questi Paesi Baltici
Il leader di uno di questi Paesi ha accennato al presidente Prodi il problema del rapporto con Russia la grande la grande potenza ovviamente a loro vicina
Dicendo come in realtà loro si rendono conto che una prospettiva di adesione alla NATO sia fuori questione per il momento perché ciò non verrebbe mai accettato da Mosca
Però il problema viene risolto dicendo ma per noi l'Unione europea è una garanzia di sicurezza perché l'Unione europea non accetterebbe mai che ha un proprio Stato membro potesse essere attaccato
Il che vuol dire che anche se tutto questo non è nei trattati
Di fatto si crea un parallelismo tra l'obbligo di difesa automatico che esiste nel Trattato di Washington
Effettivo dell'alleanza atlantica il trattato invece dell'Unione Europea contrattato e di questo non va menzione
Però nei fatti oramai l'Unione europea viene considerata una garanzia di sicurezza dei futuri Stati Uniti
Tutto questo come vediamo è uno sviluppo che sta avvenendo sotto gli occhi di tutti noi
Che richiede un dibattito estremamente aperto proprio per evitare quell'immagine di Bruxelles capitale tecnocratica nella quale a a volte si parla tutto questo credo contribuisca a rendere ancora più interessante lavoro di oggi grazie
Ringrazio il Consigliere Varricchio mi pare abbia testimoniato è confermato
Quanto io mi ripromettevo
Quello di avere anche la voce la benedetta voce di questa Commissione europea di questa Europa
Per la quale noi parliamo ma della quale raramente sentiamo leggo ci ha fatto invece capire di come questa unione europea
In un quadro che ha fatto anche e la ringrazio il generale delle problematiche che distinguono l'essere Commissione Europea come la Commissione europea sia fortissimamente interessata
Alla realizzazione al progresso di una identità europea come addirittura senta la responsabilità della difesa del frontiere ante in realtà ha parlato due aspetti e grati per quanto riguarda la sicurezza quella della difesa
Delle frontiere quella della sistemazione di are
Di
Instabilità che si manifestassero sì in corrispondenza ma al di fuori delle frontiere europee
E che il presidente Prodi che un presidente
Italiano e che secondo me al di là della sua appartenenza ad un blocco ad un altro di maggioranza o di minoranza politica italiana
Dobbiamo vedere proprio per espropri ingiallite stare un po'il nostro atteggiamento politico come il rappresentante dell'Italia assurto a questa grandissimo incarico
Senta moltissimo questa responsabilità al punto che andando come lei ricordava il Labia
Ha detto l'attacco ad un Paese della Unione Europea è considerato dall'Unione Europea un attacco a le uno europea stessa cioè mutuando quello che è scritto l'articolo cinque del Trattato
Della NATO riferito ai suoi partners e come dice lui effettivamente si crea questa questa proprietà transitiva
Se a un certo punto gli Stati dell'Unione europea fanno parte della NATO altri Stati si aggiungono l'Unione Europea sei valido il principio che qualsiasi Stato dell'Unione Europea minacciato voglia dire minaccia l'Unione Europea spessa automaticamente coinvolto anche il discorso della NATO
Comunque rimane l'affermazione fatta da Prodi ieri immane certamente da prevedere ora in poi una certa considerazione più cauta da parte dell'Unione Sovietica dell'allargamento anche dell'Unione Europea
Nei confronti di Stati che i confini no
Con l'Unione Sovietica però come dicevo l'altro giorno questo è un prezzo che si deve pagare noi non possiamo pretendere sognare la realizzazione dell'Unione Europea
Pretendere la necessità della difesa comune europea e poi spaventarci davanti a certe reazioni che sono normali in campo internazionale
Ora voi vogliamo veramente realizzare questa Europa oppure ne parlammo per me parla scusate agitazione la priorità
Quindi da quello che lei ha detto emerge io credo di poter dire un fortissimo interesse da parte della Commissione europea all'argomento che noi oggi stiamo trattando una coerenza fra il senso di responsabilità che vuole asse o assumere e la realizzazione
Di questo progetto
E il conforto di vedere che anche in ambito
Autorità amministrativa di Brussel vi è un elemento di spenda verso la realizzazione di quello che noi auspichiamo la ringrazio molto ringrazia anche il presidente Prodi e prego il generale Camporini di prendere la parola
Grazie comandante io innanzitutto che mi associo al ringraziamento per aver avuto l'idea e la voglia di organizzare questo questo convegno che secondo me assai importante
Proprio perché tratta dei temi che normalmente sono riservati ai circoli riservati ai circoli chiusi top i vedendo parlare come quinto della mattinata dopo aver necessità Briscoe stare un po'dalla testo che ho distribuito all'ingresso proprio per evitare di ripetere quello che già sono state dette
Ma d'altronde c'è anche invece il lo stimolo generato quello che è stato detto stamattina
In particolare volevo dei dettagli proprio Santoro per avere con tanta chiarezza posto il problema della reale capacità decisionale dei Paesi europei dell'Europa in quanto tale in realtà questo problema è stato ben chiaro fin dall'inizio proprio per le resistenze che sono dovute superare al fine di giungere a al vertice di Washington ma una formulazione che in qualche modo garantisse l'Europa una certa dignità
Perché dico che la cose molto chiare molto chiara perché il tutto si risolve nella cosiddetto rafforzamento del pilastro europeo dell'alleanza atlantica
Quindi il tutto si inserisce in un quadro di euro tarantismo di alleanze consolidate in cui evidentemente il peso di un alleato è superiore al peso di qualche altro alleato
è un dato di fatto non c'è nessuna valutazione di valore ma è una realtà con cui ovviamente bisogna convivere tante che il passo consentito a Washington all'Europa
è stato reso possibile soltanto dall'accettazione di un concetto che è quello della cosiddetta doppia presunzione
Cioè da un lato si presume che in una situazione di crisi che possa essere di interesse per i nostri Paesi
Il primo luogo deputato alla discussione di questa crisi alla scultura di decisioni sia l'alleanza atlantica
E soltanto quando l'alleanza atlantica giudica che non è nel suo interesse intervenire in quanto tale in questo tipo di crisi
Soltanto allora l'Europa possa prendere in esame la possibilità di un suo intervento autonomo
è una discorso di bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto se vogliamo da un lato dice c'è un ridotta dignità dell'Europa dall'altro si può perfino dire che perfino quando l'alleanza atlantica non giudico opportuno intervenire l'Europa la facoltà di farlo
Ma io credo che un un'immagine molto chiara della situazione sia quella che
Viene illustrata dalla posizione del aggettivo autonomo non si parla di autonoma decisione dell'Europa di intervenire
Ma si parla di decisione dell'Europa di intervenire autonomamente
Può sembrare un gioco di parole in realtà dice in modo chiaro che è una facoltà tutto sommato ridotta quella per l'Europa mai ridotta dell'iniziativa atta fin da da quando serio poi diventare si decide di limitare il campo di intervento dell'Europa alle missioni cosiddette ripete dal
Ora le missioni ripete sberle se ora si prende la briga di leggeva dichiarazione
Sono l'elenco di di cose in cui risata l'aspetto umanitario
Però può forse sfuggire il fatto che l'ultima voce riguarda operazione di peace making opere darebbe Smashing cosa significa significa quasi tutto
Civile vuole tutto tranne la guerra aperta fra due opposti schieramenti di uguale o quasi uguale capacità militare
Ma l'intervento in Kosovo un'operazione di Corbetta il bel con buona pace di tutti quanti comprese le operazioni aeree che hanno portato alla bombardamento dalla Serbia
Ora in in in questo quadro in questo quadro sono da sempre da tenere a mente
Diventa capo
Ricadiamo nell'isola ma sono slogan che hanno un significato ben chiaro quelle che sono le tre di della signora Albright che sono poi diventate lettera i dirò la persona
La signora Albright disse l'Europa può muoversi purché non vengano toccati tre punti cioè che non ci sia discriminazione nei confronti dei Paesi non membri dell'Unione europea
Non ci sia una duplicazione inutile belle risorse delle strutture e non ci sia soprattutto il disaccoppiamento del vincolo transatlantico
Lo lo ha preso ambiti le stesse cose in termini positivi e non non in termini negativi
Dice che ci deve essere la inclusi Hermes inclusione cioè dei Paesi che non fanno parte dell'europea nel processo decisionale in modi che dovranno essere decisi e che era presente uno dei punti più delicati della costruzione europea di oggi
Che non ci sia la rischia l'indivisibilità nel derby bimbi riceve liti del vincolo transatlantico e che ci sia un incremento di capacità dell'Unione Europea dei Paesi europei
E veniamo a questo punto che cosa ha messo in luce l'operazione in Kosovo
L'operazione in corso lo ha messo in luce anche grande problemi decisionali politici e che anche questi sarebbero ad approfondire molto ma dal punto di vista strettamente militare messo in luce quello che tutti quanti riconoscono essere un potente Gapon una un ampio Gatto ecologico e di capacità fra Stati Uniti e l'insieme dei paesi europei
Durante l'operazione ieri in Kosovo il settanta per cento delle missioni aeree sono state volate degli stessi uniti l'ottanta per cento e passa del materiale delle bombe cosiddette intelligenti sono state il provino d'oltre Atlantico e in questo modo si rese evidente che ci sono delle aree di tecnologia in cui l'Europa è pesantemente arretrata
Non è così pesante l'arretramento per quanto concerne il e il settore terrestri e affetti nel settore delle truppe terrestri il il la la Licata non è così ampio ma comunque esiste esiste un gatto nel campo della mobilità esigo capo un gatto nel campo della protezione delle forze della sostenibilità delle forze della stessa capacità di rischiarare queste fuori son tutte aree in cui l'Europa ha accumulato un grosso ritardo approvato un vasto ritardo
Sia per motivi di carattere puramente finanziario perché come statua puramente ricordato
L'Europa spende nel suo complesso il sessanta per cento del bilancio americano ma si è anche e soprattutto per problemi di carattere organizzativo interno al punto che il rendimento di questo usata per cento rendimento minimo
Noi abbiamo in Europa oltre due milioni di uomini in armi e siamo in affanno per tenerne sgradito entrino in corso
Questo ci dà un'India un'immagine un'idea ben precisa di quanti di quanto sia ancora limitata la nostra capacità di quanto sia ancorata al vecchio principio degli eserciti stanziare che devono proteggere il territorio e non sono idonei qui in via operazione di proiezione anche in zone che sono venuto modo vicini signore che il Kosovo dimentichiamo
A
Poche pochissime centinaia di o delle nostre coste
Ora per superare quest'uomo questo problema questo problema di di dica
è stato quindi definito in ambito in ambito europeo è
Possiamo essere orgogliosi di dire che noi italiani avevano contribuito in modo determinante alla questa definizione ed ai fini però che un obiettivo minimo un obiettivo minimo di capacità che l'Europa deve poter mentre in campo
In un tempo ragionevole parliamo del entro il due mila tre per potere affrontare non diciamo da solo raccontare con prevalentemente con i suoi mezzi
Questo tipo di contingenze
Questo strumento minimo è stato identificato a Helsinki come Airline gol quindi come una una sorta di titolo perché il mio collega inglese dice adesso il titolo se l'abbiamo otto per scrivere l'articolo e non sarà facile
In realtà così è perché l'obiettivo che ci siamo posti un obiettivo si fattibile ma è anche ambizioso
è bene dare qualche numero di dettaglio avevo parlato di cinquanta sessanta mila uomini da potere di schierare nell'arco di sessanta giorni e da potere sostenere per un anno
In una zona non ben definita perché l'accordo sulla sulla zona di di schieramento
Deriva da posizione nazionale abbastanza riforme ma realtà parliamo sempre di amare possono essere assimilate balcanica
E quindi questo ci pone un problema molto serio di prontezza operativa di mobilitati quindi di rischierà di vita di queste forze disponibilità quindi di mezzi di trasporto di Noemi navali e aerei
Di soprattutto di capacità di comando e controllo che quando controllo che deve essere ovviamente di tipo molto sicuro in modo tale da non potere essere soggetto a interferenze o intrusioni e che l'Europa dovrà mettere in piedi in me in questo periodo
Dicevo l'obiettivo è un obiettivo ambizioso fattibile e fattibile nel senso che il numero di truppe che è stato indicato è un numero molto limitato vi rendete conto
Stiamo parlando appunto di paesi che si tutti insieme hanno circa due milioni di uomini e che si impegnano rischierà poterne rischiare cinquanta mila
Ora questo che cosa significa per ciascun paese europeo significa uno sforzo però non è uno sport uguale nello sforzo perché l'atteggiamento e la storia delle forze armate dei Paesi europei e molto difforme
Qui è stato più volte ricordato il problema dei bilanci italiani vorrei soffermarmi su questo punto
Perché è un punto fondamentale
Ne abbiamo l'Inghilterra che spende circa due virgola quattro per cento del suo prodotto interno lordo per la difesa ad una Francia che intorno al due per cento
Noi abbiamo un risicato uno punto zero sei per cento uno punto zero sei per cento che peraltro con l'ultimo bilancio d'anno due mila
Ha avuto un lievissimo incremento che noi interpretiamo come una presa di coscienza delle dita di invertire la tendenza al ribasso degli ultimi anni
Ma e assai evidente che dov'è
O così come se lo aspettano gli altri Paesi nostro contributo questa forza europea
è un problema di convergenza l'Italia si è fatta promotrice di questo concetto in vari fuori a somiglianza di quanto avvenuto per l'unione monetaria
D'altronde se è stato possibile nell'arco di così pochi anni Nesi in qualche caso fare convergere a parametri accettati da tutti i paesi europei il nostro disastrato bilancio dello Stato
Dovrebbe così essere altrettanto possibile riuscire a ottenere una convergenza del nostro sforzo in ambito difesa e non parlo solo di bilancio parlo anche di reali capacità operative
Verso dei parametri che ci possano mettere su un piano di
Dignità seria con gli altri Paesi
Questo è necessario è necessario perché proprio perché noi siamo riusciti con grazie nostra partecipazione alle operazioni in Kosovo a entrare nel ristretto novero dei paesi che le decisioni le prendo non lo subiscono non dimentichiamoci che le operazioni in Kosovo
Hanno avuto una una un contributo assolutamente determinante da parte italiana
Parlando punto con i miei colleghi europei io osservavo che nelle operazioni in Kosovo c'erano due Paesi indispensabili gli Stati Uniti perché mettevano glielo brani d'Italia che mi dalle basi se uno qualsiasi di questi due Paesi avesse deciso che l'operazione non si faceva o che non avete partecipato all'operazione
Non sarebbe stato possibile neanche cominciare
Ora questo agosto ruolo è stato giustamente valutato va dagli altri la strage allora nostri alleati e quindi siamo appunto è entrato in questo club
Ma non dimentichiamoci che faceva provano la situazione del più piccolo dei grandi del private ridicoli che facilissimo essere buttati fuori se non diamo un chiara dimostrazione della nostra volontà
Di dare un contributo al lo sforzo comune pari al nostro peso economico e sociale
Questo significa donna incremento dei il del bilancio della difesa da un lato dall'altro una qualificazione adeguata della spesa
Uno dei motivi per cui la spesa europea e così poco produttiva
Rispetto a quella americana risiede certamente nella struttura diversa nel seno impatto che oltre Atlantico non ci troviamo ad avere una un unico mercato in cui c'è un unico committente e in cui c'è una competizione piuttosto aspra fra le varie industrie
Della difesa che in questo modo danno un prodotto o tecnologicamente adeguato a un prezzo ragionevole questa immagine ovviamente non si può applicare all'Europa degenera qui trovare dei correttivi
Per riuscire a superare questa situazione
Sia dal lato Offerta fra domani sentiremo quello che ci diranno di industriali circa la rapidissima e convulsa evoluzione di questi mesi dal lato della do da bisognerà convince gli stati maggiori a e lavorare e mantenere dei requisiti operativi che siano comuni in modo tale da raggiungerà anche in Europa almeno una parte di quelle economie di scala che sono possibili negli Stati Uniti
Vorrei ora per non rubare troppo del nostro tempo giungere alla conclusione del mio d'intervento evidenziando un problema che non è tanto operativo quanto è un problema politico
Noi stiamo parlando di Unione europea quindi stiamo parlando di quindici Paesi alcuni dei quali sono membri dell'Alleanza atlantica altri sono neutrali
E soprattutto non ho vedono la partecipazione di alcuni paesi europei che invece sono membri dell'Alleanza atlantica
Ora questo è un problema molto serio che richiederà uno grandissimo sforzo d'immaginazione
E che deve essere risolto ma perché deve essere risolto
Proprio perché uno dei concetti base su cui dire costruita questa questo edificio e quella dura non duplicazione quindi della possibilità per l'Unione europea di fare ricorso alle strutture e alle capacità della NATO
Per potere attuare le proprie operazioni anche quando non ha non è coinvolta in quanto tale questo significa che per poter agire l'europea dovrà vere l'assenso il concorda mento anche da parte degli altri Paesi
E quindi una struttura decisionale che esclude in modo reciso
Che non consenta la giusta trasparenza fra Unione europea è nato porterà fatalmente a una resistenza più o meno esplicita che potrà anche assumerà la forma di veto da parte di qualche Paese nell'utilizzare delle risorse che sono strettamente indispensabili
Faccio un esempio per tutti la NATO dispone di una flotta di velivoli radar che garantiscono il controllo dello spazio aereo del del nostro continente
Che in sostanza è una società per azioni in cui Norvegia e Turchia hanno una fetta
Ora è evidente che se questi Paesi non s'si considereranno o oggetto di uno ostracismo che non riterranno giustificato sarà molto difficile avere la disponibilità di queste risorse
E ripeto si tratta di una punto fondamentale proprio perché perché noi non potremo mai pensare di costruire un esercito europeo con tutte le i distinguo che si fanno su questo tipo di espressione con risorse che siano diverse da quelle che noi già mettiamo a disposizione per la NATO in realtà sono le parti sono unità sono capacità operative che hanno un doc etichetta e che quindi quando non verranno utilizzate dalla NATO verranno utilizzate con Etichette europea
Credo che questo debba essere sottolineato con molta forza perché sì caso contrario veramente ci potremo trovare a costruire qualche cosa che sarà una stupenda costruzione istituzionale ma alcuna capacità operativa minima per se non nulla e come qualcuno autorevolmente osservato un'identità senza capacità è un fantasma grazie
Ringrazio il generale Camporini e che ha portato il punto di vista della difesa ha concluso proprio ricordando i raccordi condizionamenti che noi abbiamo pare che l'Europa faccende volendo far parte l'Unione Europea a voler faccende volendo far parte
Della NATO e anche i distinguo che va fatto fra Stati che ne fanno parte essendo parte dell'Europa e Stati che non ne fanno parte o altre concezioni o punti di vista della difesa
In questo non c'è dubbio e questo si ricollega con l'inizio che lui aveva adottato quando ha parlato dei condizionamenti che da parte nato verrebbero per questa autonomia secondo quanto detto e nei tre punti dell'Old Right è vero che italiche lui chiama doppia presunzione
è vero che c'è questa doppia presunzione ma attenzione così come è vero che l'Europa può intervenire soltanto laddove la NATO in prima istanza ha detto di non essere interessata evidentemente questo vuol dire gli Stati Uniti non sono interessati non sarebbero interessati a intervenire
Il discorso è un discorso due dei cioè può anche essere una chiave di indipendenza e di libertà dell'Europa a non obbligatoriamente
Assolutamente intervenire laddove vorrebbero gli Stati Uniti intervenisse la NATO
Quindi è una dichiarazione anche queste a mio parere che va interpretata in chiave di autonomia perché come dicevo prima all'inizio del del del della sessione
Bisogna andare a vedere che cosa si intende
Per allargamento dell'intervento della NATO in qualsiasi area del globo vengano minacciate la stabilità degli Stati appartenenti alla NATO se vige il discorso
Che vi sono situazioni in cui gli Stati intere uniti non in non in ritengono debba intervenire la NATO queste un'autonomia che anche l'Europa
Poi già parlato dello sviluppo tecnico del discorso
Toccando anche secondo me è un aspetto molto interessante
Cioè quel punto quel punto che dice d'Europa spende centocinquanta miliardi di dollari gli Stati Uniti spendono duecentocinquanta miliardi di dollari quando andiamo a fare il confronto
Si vede che le che il rapporto costo efficacia estremamente più elevate che vi è un gap assoluto fra le capacità operative globali degli europei e quelle degli Stati Uniti il discorso non sarebbe giustificato ma Camporini c'era indicato il la ragione fondamentale di carattere concettuale
Che io condivido la struttura alla concezione dispensa del Bilancio degli Stati Uniti
è una concezione che si ispira direi da più di vent'anni al criterio della proiezione cioè gli Stati Uniti hanno sempre concepito le loro forze
In termini tali da renderle capaci di essere presenti in scacchieri distanti da loro Paesi d'Europa è sempre partita considerando la necessità di difendere l'Area stanziale di eh
Questa diversa concezione nel momento in cui noi prendiamo in considerazione la proiezione appunto delle forze in teatri Esterni dove sia minacciata indirettamente la stabilità
è chiaro che l'Europa parte estremamente handicappata e quindi questo discorso di Helsinki ha una grandissima importanza anche le ripercussioni di carattere concettuale che debbono è stare alla base della impostazione del concetto operativo per cui viene speso il bilancio della difesa
Dovremo gravitare molto di più
Nella capacità di proiezione di forze nella messa a punto di forze proiettati di e sostenibili di quanto non abbiamo fatto sinora dove siamo sempre molto più portati a preoccuparci della difesa vera e propria del territorio nazionale
Grazie Camporini prego l'ambasciatore Baldocci e responsabile degli affari politici degli esteri il che vuol dire del perno non dico pilastro se no dice che uso sempre
Pilastro il mio amico radicchio del de di uno dei perni della politica estera nazionale grazie ambasciatore
Sono io che ringrazio debbo dire sono grato generale Ramponi per quest'occasione in cui alla quale ho ho aderito ben volentieri anche se credo dal mille incombenze quotidiani perché questo è un tema
Di grande profilo politico per l'Unione europea ed è un tema al quale bisogna guardare
Conigliere agilissimo
E con il senso di droga di gradualità che si impone tenendo a mente
Che si parla generalmente di difesa europea un identità europea di difesa ma che i documenti dell'Unione
Parlano di politica europea comune di sicurezza e di difesa quindi noi abbiamo avviato un esercizio molto importate in cui la componente di difesa
Si allaccia quella della politica estera e diventa un insieme zio
Per l'Unione europea in una proiezione che deve porterà
A quindici essendo tali il numero dei risparmi
Attualmente il che significa che c'è uno sforzo di elaborazione di costruzione
Che reale complesso e che va seguito con grande continuità
Debbo dire che nonostante i racconti
Sita e avendo il privilegio di occupare come con il generale col campo riverberato atti militare io stesso per la traccia diplomatico politico insieme direttori politici
Debbo dire che vedo che questo percorso che un percorso che sta andando avanti nelle Rispetto dei programmi e dette in che ci siamo
Il primo marzo
E in terra entrerà in funzione la struttura interinale
Che era stata prevista Helsinki
Per portare avanti questo discorso di difesa europea legato alla politica estera comune il primo marzo inizieranno a lavorare a Bruxelles il comitato politico di sicurezza
Il comitato militari interinale e un embrione di stato maggiore che verrà apposto nell'ambito del segretariato del Consiglio
Si avvia in concreto direi
Due mesi e mezzo dopo la decisione di Helsinki questa parte visti tonale che deve continuare il discorso gli organi da interinali dovranno diventare definitivi ma passo e che è stato preso
Per dare la misura del terreni in cui ci muoviamo io ricordo
Che il comitato politico e di sicurezza
Viene posto all'interno delle rappresentanze permanenti esistenti a Bruxelles presso l'Unione europea
Questa è una non è un ventaglio di poco conto perché significa che noi procediamo con visioni unità aria
Di quello che l'Unione Europea sta facendo
E quindi con insistenza un centro di riferimento unico che quello della nostra rappresentanza a Bruxelles che sintetizza l'insieme degli interventi europei nei vari campi
E interessanti e d'altro canto che per quanto si riferisce al Comitato militare
L'idea prevalente anche si dedichi giù che non sono stati ancora presi in maniera di file attiva manichea verso la quale tutti i partners vanno e quella del doppio cappello
I rappresentanti al Comitato militare saranno gli stessi presso la NATO e presso l'Unione europea ecco e qui
Mi riallaccio acciocché il generale Camporini ha detto cioè vi è un'esigenza di andare avanti come discorsi
Ma anche un'esigenza pragmatiche Alice di tener conto di ciò che c'è nell'ambito nato evitare quelli che sono soprattutto nella prima fase che richiede molta gradualità di evitare di partire con
Dei dei raggi di intervento che non corrispondono praticamente acciocché già i membri dell'Unione europea che sono membri della NATO già dispongono attualmente
L'embrione di stato maggiore lavorerà e l'insieme dei tre organi si dedicheranno ad affinare e ad approfondire l'aspetto istituzionale delle capacità militari sulle capacità militari il generale Camporini ha parlato
E credo che abbia detto cose essenziali di una parte dei bilanci il criteri di convergenza quindi non mi dilungo su questo
Vi è un punto che va considerato ed è quello di Conte
Nel divenire istituzionale
Questa difesa europea
Terrà conto di esigenze che essi sono proprie
I Paesi che hanno una vocazione diversa abbiamo i paesi membri della NATO abbiamo tra questi Paesi paesi è tua atti ad operazioni militari la Gran Bretagna la Francia con una tradizione certamente di interventi più concreta abbiamo i Paesi che non sono membri dell'Alleanza atlantica
Che si sono uniti in questo programma e in questo schema di difesa europea ma che hanno certamente una visione di partenza quanto meno che noni sullo stesso piano
Questa visione dei paesi non nato e vale sa
A dare un contributo ad un aspetto della politica di sicurezza che a mio avviso e molto importante
Non abbiamo visto che ci dedichiamo ai compiti di Peters bello
Alle operazioni di Peace keeping e ti peace making abbiamo parlato di corso
E abbiamo atteso
Proprio dal Kosovo
Un insegnamento notevolissimo e che
In questo tipo di operazione
La componente militare è certamente importante ma gli strumenti non militari
Successiva
O contemporanea occhi debbano intervenire in anticipo e altrettanto rilevante e poi vediamo come in Kosovo
E lo abbiamo visto portato la settimana scorsa con i miei colleghi direttori politici americano britannico francese e tedesco
Come siano grossi problemi la polizia
E la giustizia
Che cosa significa di collegare il tessuto di quella regione
Quindi dove nella nostra visione di politica comuni di sicurezza e di difesa ovviamente puntiamo sull'aspetto difesa che quello nuovo e che quello che è suscettibile di svilupparsi ulteriormente passata questa prima fase del due mila e tre che è una prima fase bisognerà vedere poi come questa fase evolverà in avanti ma dobbiamo anche avere ad esempio una visione globale che via
L'Unione europea nel ruolo da sfoltire
In maniera per quanto possibile completo
E definito quando il due mila e tre avrà realizzato questo tipo di cinquanta sessanta mila uomini da schierare sul campo entro sessanta giorni per una durata di un anno
Vi è il problema più che il problema a mio avviso via la necessità di fare chiarezza con i Paesi europee alleati non membri dell'Unione europea il generale Camporini ha toccato questo tema che e effettivamente importante rilevante per le ragioni funzionali di collegamento che poi siamo destinati ad avere con la NATO se non vogliamo duplicare e portare avanti una politica disordinata soprattutto agli inizi di risorse impiegati in un campo nell'altro
Ora
Quello che noi a quindici consideriamo
E che le decisioni
In tema di azione che l'Unione europea chiamata a prendere
Dovranno necessariamente essere dichiarazioni a quindici a questo stadio quindi dell'Unione Europea
I Paesi
Alle atti o l'Unione europea dovranno peraltro essere consultati dobbiamo stabilire quadro i collegamenti preventivi prima della crisi come scambio di informazione durante le crisi che hanno poi due fasi
La fase pre operazione e la fase dell'operazione vera e propria quindi ci preoccupiamo di questo aspetto lo stiamo chiarendo ai Paesi interessati
E confidiamo di
Giungere nei tempi che verranno richiesti a delle intese che saranno soddisfacenti tanto più che il problema si pone non soltanto
Per i Paesi membri dell'Alleanza ma non dell'Unione Europea ma anche per i Paesi che hanno chiesto di aderire all'Unione europea che ci saranno dei futuri membri anche loro pur non essendo parte della quale contesta quindi ci dovranno essere in un certo modo non lasciati e strani a questo lavoro importante che stiamo facendo
Vi è pure naturalmente il problema del collegamento con la NATO per ragioni che anche in questo caso più generale Camporini ha dato dunque non mi vorrei soffermare dovremo trovare un meccanismo di consultazione informali all'inizio
E poi certamente più articolato e più razionale cioè poi
Che ci troviamo ancora in una fase preliminare
Siamo nella fase di discussione siamo nella fase di elaborazione e di impostazione dell'azione degli organismi che sono stati creati
Questo per riferirsi al quadro
E poi e quelle da parte reali di grande importanza quella della capacità militare in tema di in termini di proiezione di comando controllo sta trasporto strategico Intelligence
Punto molto importante vi sono vari aspetti che dovranno essere previsti e che stiamo esaminando e trattando a quindici
E in quei gruppi di riflessione più ristretti dei quali facciamo parte ai quali diamo ritengo un contributo non indifferente quando si parla in non duplicazione vi è un punto
Perché se ricordo bene Pirani mi corregga l'espressione era non duplicazioni inutili sarà inutile no invece sarà quindi cioè se c'è
Che significa che ci fu
Potrebbe delle duplicazioni necessari dico io tanto per dare per alimentare questo dibattito al quale ci stiamo dedicando bionde questa farsa
Ecco per quanto concerne l'Italia io credo che per noi
è un modo
Inizia vedere l'Unione europea
Completarsi nelle sue varie di Brindisi dimensioni
Acquisire la dimensione di sicurezza e difesa e questo va nella linea che noi abbiamo sempre perseguito direi che in questi esercizi o che stiamo portando avanti
Troviamo conferma
D'un tratto di fatto obiettivo
E del profilo
Più elevato che l'Italia obiettivamente ha raggiunto in questi ultimi tempi
Mi fa molto piacere lo dico perché
Quando sono stati in Pristina la settimana scorsa il generale RAI comandante tre che fuori
Mi ha espresso un apprezzamento molto vivo per il riparto italiani che sono lì che sono
Quanto consistenza numerica il secondo reparto
Sappiamo l'ho letto sui giornali che anche attimo Rex
Abbiamo avuto dei riconoscimenti molto positivo
Ecco quindi che il nostro profila quindici perché ci saranno dei criteri di convergenza ma non ci saranno esclusi e ti dentro e di fuori sarà un criterio di convergenza
In base al quale
Chi darà maggiormente
Sarà meglio rappresentato e quindi sarà capace di far sentire il proprio peso e io confido che tutto questo possa arrivare perché c'è una cultura perché si sta portando avanti
C'è un quadro che contribuì a mai lì elaborare e mi sembra che ci siano quindi delle premesse
Che vanno rafforzate vi è l'aspetto degli armamenti
è un punto che io seguo perché lo trovo fondamentale domani di sera su questo tema
Vi saranno degli interventi che sarà certamente interessante seguire per dare un senso di compiutezza
A questo nostro ruolo in tema ripeto di politica europea comune di sicurezza e di difesa ringrazio generando
Molte grazie l'ambasciatore nel suo intervento che non esito a definire brillante ha ricordato
A stretta connessione fra la politica estera e la politica di difesa non c'è dubbio ma è anche altrettanto vero certo la politica di difesa è uno dei pilastri della politica estera ma è altrettanto vero che velleitarie pare velleitario parlare di politica estera se non vi è una forte sostanza di capacità di difesa che oggi si manifesta nella capacità di intervento e di proiezione per realizzare la stabilità
Mi ha confortato il sentire che siamo nei tempi di ottemperanza di quanto previsto dalla Dichiarazione di Helsinki per quanto riguarda le strutture istituzionali di prevista costituzione e sono anche d'accordo anche Camporini ha toccato questo che è necessario e opportuno
Tenere conto delle strutture che noi abbiamo in ambito NATO ma sono perfettamente d'accordo non è che si deve concepire la realizzazione di questi identità europea come uno un fatto astratto completa cioè l'uomo completamente staccato dalla realtà della NATO quello che noi vogliamo e quello di realizzare questa unità cioè quello di passare dai singoli Stati ad uno Stato europeo che ad una sua validità
Per cui è normale che sia nel campo istituzionale si tenga conto della disponibilità che che già c'è
In ambito NATO e che altrettanto in ambito operativo si tenga conto ma poi d'altra parte scusate
Oggi esisterà nato ed esiste nei singoli Stati i singoli Stati non hanno una loro organizzazione difensiva
Eppure fanno parte della NATO eppure fanno riferimento per risolvere la difesa delle proprie aree alle strutture comuni che vi sono in ambito NATO
E allora dobbiamo fare avere lo Stella stessi via per quanto riguarda una realizzazione unitaria difensiva europea che comunque rispetti si avvalga i sia inserita nella struttura più grande che è quella dell'alleanza
Ora
Va be
Infine infine l'ambasciatore ha toccato un punto col quale vorrei concludere la sessione di questa mattina se qui davanti la smettessero chiacchierare
Ma perché non riesco questi cerco di sentire quello che dicono loro e non riesco ad essere efficace allora
No mai così a me capita questo anzi vi dirò che qualche quando qualche volta quando qualcuno mentre io penso a qualcos'altro parla parlo fra di loro sottovoce
La l'attenzione mi è distratta ancora di più perché cerco disse tecniche quello che sottovoce loro mitico
Ebbene ecco questo dipende è una cosa professionale deriva dal fatto che il SISMI sì sì quel furono
Volevo volevo concludere la sessione di questa mattina esprimendo ancora davvero la mia grande soddisfazione per come si sta svolgendo il convegno ringraziando coloro che gentilmente hanno voluto
Relazionare e partecipare con ricordando
La testimonianza che ci ha dato l'ambasciatore dopo il suo recente viaggio in Kosovo il comandante tra che riforme ha avuto espressione altissime di stima nei confronti dei soldati italiani mentre lo dico pervenga mi viene la pelle d'oca
Perché vivo queste cose come debbono viverle tutti i cittadini italiani perché è un biglietto da visita
Quello delle nostre forze armate di estrema validità in ambito mondiale l'espressione di favore sono le stesse che hanno accompagnato l'intervento a Timor sono le stesse che hanno sempre accompagnato l'Inter dentro delle nostre forze armate
Allora
Queste forze armate se ce ne fosse stato bisogno si sono guadagnate con sul campo la partecipazione la stima l'assunzioni di impegni più seri da parte dal dell'opinione pubblica
E da parte della classe politica non mi piacerebbe che continuassimo per tutta la vita a dire che i soldati italiani sono andati così sono andati là hanno rischiato la vita hanno acquisito meriti
Per la Società nazionale e poi vedere la società nazionale che invece ritiene che lo sforzo fatto
Per render comparabili in termini operativi con gli altri sia uno sforzo scarso rispetto alla dedizione di risorse in tanti altri settori
E consentitemi di dire hanno un peso molto inferiore sia per la retta sociale realtà sociale nazionale sia per quella internazionale con quest'auspicio vi auguro buon non è proprio un pranzo ma comunque una buona possibilità di rifocillarsi
Rancio sarebbe una parola che mi squalifica ebbe due volte perché poi prepara stare attento sapete perché questi colleghi politici appena io solo puntuale oppure richiamo la puntualità oppure il richiamo il silenzio
Guido dicono si vede
Che è un militare quando ero
Come se fosse la prerogativa dei militari la serietà
E se e debbo anche dire però di coloro cordate che quando ero in servizio tutti mi dicevano non sembra un militare
Poiché tappe e quindi vorrei capire qual è la verità dicevo siamo bene nei templi riprenderò ore dodici alle due e trenta due tre quarti qui dove il locale bar potete avere una decorosa consumazione buon pranzo e grazie
Bene
Giordano
Riprendiamo quindi lei signore e signori e in ogni caso sostituto
Riteniamo i lavori per la seconda sessione
Nel nostro convegno di studio
Seconda sezione sessione che intitolata i politici come indicazione di carattere abbastanza generale
Ma in ogni modo dovrebbe essere l'analisi delle proposte che delle diverse forze politiche rappresentate qui in gran parte da esponenti delle commissioni o esteri o difesa
Esteri e difesa del Parlamento Camera e Senato o da rappresentanti cogli hanno comunque una funzione in questi due settori per le diverse forze politiche
Permettete anzitutto a me
Oltre che ringraziare coloro i quali faranno parte daranno vita
A questo panel
Permettete a meditare alcune notte introduttive
La difesa europea
Nell'immediato dopoguerra
Cioè nel momento in cui è l'Europa si divise in due parti politiche e anche militari diverse anzi contrapposte la difesa europea come tutti sappiamo della parte occidentale
è stata assicurata dall'Alleanza atlantica dalla NATO che ha avuto il suo cardine principale
Negli Stati Uniti d'America
Si contrapponeva all'Alleanza atlantica in funzione che più volte è apparsa aggressiva
Aggressiva perlomeno per quanto riguarda la libertà e l'autonomia dei singoli Paesi che facevano parte dello stesso patto noi ricordiamo interventi dei carri armati sovietici in Ungheria
Ricordiamo gli interventi della stessa potenza Unione Sovietica in Cecoslovacchia
Rispettivamente in Ungheria nel mille novecentocinquantasei e in Cecoslovacchia nel mille novecento sessantotto
Europa occidentale ha potuto invece salvaguardare la sua sicurezza e la sua libertà
Attraverso appunto
Intervento attraverso la presenza della alleanza atlantica
Alleanza atlantica l'acqua alla quale le forze politiche italiane di fronte alla quale le forze politiche italiane
Ebbero
Atteggiamenti molto differenti molto diversi
Alleanza atlantica fu sostenuta dai partiti che oggi potremmo definire di centrodestra comunque dei partiti non comunisti
Fu invece decisamente avversata dal Partito comunista e all'epoca della sua nascita nel quarantanove anche dal Partito socialista
Naturalmente c'è stato un'evoluzione sicura
Nel partito socialista italiano
E tormentata
Ma alla fine accettata anche dal Partito Comunista soprattutto nella trasformazione che questo partito ha avuto la caduta del muro credo che nella caduta del muro di Berlino
Nell'avviamento verso il sistema democratico dei Paesi che giustamente allora con definizione esatta erano definiti satelliti verso sistemi politici democratici e più liberali
La NATO ha svolto un un ruolo credo primario
Dieci anni sono stati poi sufficienti per cambiare il quadro dell'Europa sotto il profilo della sua sicurezza e della sua libertà
Dieci anni gli avvenimenti che si sono sviluppati un ritmo così travolgente da cogliere di sorpresa anche gli osservatori più attenti l'antico progetto della integrazione politica fra le nazioni dell'vecchio continente sostenuto dall'appassionato impegno già dagli anni Venti da cute nove Calergi e raccolto dai De Gasperi Adenauer De Suman dagli spacca sembrava essersi impantanato
Tra le questioni economiche quando nuovi problemi sono sopravvenuti
A forzare i tempi di un'integrazione che essendo fallita nel mille novecentocinquantaquattro l'abbiamo detto questa mattina sul piano della difesa
Con la bocciatura della Comunità europea di difesa da parte della Francia ha preso la strada più lunga dell'integrazione economica attraverso la costituzione di quello che fu chiamato all'ora il mercato comune europeo
Alla fine della seconda guerra mondiale Europa comunitarie atlantica voglio ripeterlo è riuscita a costituire un sistema caratterizzato da una reale stabilita
Destinato a rafforzarsi sempre più con l'allargamento dell'Unione e l'ampliamento delle adesioni alla NATO
La Regione meridionale invece del nostro continente
Né in questa regione meridionale del nostro continente si sono aggravate le crisi e le tensioni permanenti anche dopo la caduta del muro di Berlino anzi si sono accentuate
Esplose in conflitti sanguinosi particolarmente nell'ex Jugoslavia e anche in altra parte dei Balcani
L'Unione europea non è stata in grado oggi di fronte a situazioni nuove e di grande portata di rispondere adeguatamente e di raggiungere un'intesa per un intervento autonomo ed efficace
L'ultima parte dirò poi ragione
Si è rivelata sotto questo aspetto impotente e debole
Un simile stato di cose ha messo allo scoperto i rischi di una battuta d'arresto per la stessa unione politica
La ripresa delle iniziative in campo politico quindi più con una scelta appare una necessità che è stata imposta dai fatti
Sulla strada dell'integrazione Maastricht e la moneta unica
Con qualche difficoltà che non va sottovalutata rappresentano una tappa
Ma è certamente più importante il passaggio alla nuova fase che parte tali la difesa della sicurezza comune
Consiglio europeo di Helsinki da questo punto di vista sembra avere dato un'accelerazione
E noi siamo qui a parlare degli adempimenti che debbono conseguirne e a chiarire in molti punti non ancora chiari che meritano sicuramente approfondimento
In ogni nazione europea
Nazioni tutte di grande tradizione i cambi tradizione culturale politica militare
Le forze armate hanno il compito di salvaguardare l'integrità e la sicurezza del territorio e degli abitanti
Contro ogni aggressione ed intervenire all'occorrenza fuori dai confini per difendere gli interessi nazionali anche sulla base di accordi con Paesi amici
Poi ci sono quelli che oggi chiamerei compiti accessori di Sicurezza Interna
Contribuire alla lotta contro la criminalità e il terrorismo che è diventato una internazionale quasi mondiale
Comperare con la difesa civile e via dicendo ma questa fa parte di un altro discorso che non affrontiamo oggi l'Europa ormai proiettata verso un ruolo meno mercantile e speriamo più politico ha il dovere di difendere la pace la stabilità in una vasta area la più una delle più sviluppate del mondo
Che coinvolge i suoi interessi e che non sono interessi specifica Antonio te economici
Si tratta di obiettivi ben chiari
La riaffermazione dei valori comuni a tutti i popoli
Ho che ai qua o ai quali noi guardiamo anche per quei popoli che non cura non li hanno la democrazia i diritti umani e soprattutto la pace
Parte da qui il concetto di una difesa comune europea che già fin dai primi passi del processo di integrazione era stato indicato come ho detto prima dall'accento e dalla Comunità europea di difesa
L'accordo sulla difesa comune una volta completato sul piano operativo
Deve mettere l'Unione in grado di gestire efficacemente le situazioni di crisi che certamente è facile prevederlo sì ripresenteranno come recentemente osservato il signor Solana serie Solana quello che viene definito oggi dai giornalisti signor esce cioè la politica estera e di sicurezza comune
Ancora imbrogli o no al mentre si può dire rappresentativo dei problemi della sicurezza e della difesa se spesso non ci sono staff progressi in questa direzione ciò non è stato per l'eccessiva presenza degli Stati Uniti
Come qualcuno frettolosamente secondo me dice ma per la troppo scarsa presenza dell'Europa
Gli Stati Uniti non sono i guardiani permanenti delle crisi il loro intervento però si è reso necessario anche in Europa Carlo della ex Jugoslavia indicativo
Perché l'Europa non è stata in grado di provenire da sola
All'Unione europea spetta dunque il compito di riprendere l'iniziativa
Per evitare di trovarsi impreparata e anche per affermare il suo ruolo fondamentale come guida e punto di aggregazione comune e liberamente scelto
Del nostro continente come trasferire sul piano operativo le indicazioni del Consiglio europeo di Helsinki è il tema del momento
Debbono essere definite le caratteristiche dell'intervento del futuro esercito europeo e precisate anche sotto il profilo giuridico le implicazioni che ne derivano
Già fin dalla dichiarazione di Petter esperte dei ministri dell'Unione Europea Occidentale del mille novecentonovantadue si individuarono i compiti fondamentali
Delle missioni cogli targhe di salvataggio per i profughi delle zone di guerra
Missioni per il mantenimento della pace impiego di reparti armati per la gestione delle crisi per ristabilire le condizioni della pacifica convivenza
Quella dichiarazione dell'UEO
Definiva le nuove emissioni spettanti all'euro parte nel settore della difesa
Sul piano più generale d'Europa avrebbe dovuto mettere in campo
A un'opera di di sua azione di dissuasione nei confronti degli aggressori
Dice una tutti una strategia di prevenzione anche attraverso un'attenta valutazione e interpretazione delle vicende politiche alla periferia dell'unione
Ci un prolungamento dell'intervento nei tempi con presidi sul territorio a teatro del conflitto
Di un efficace e permanente protezione dei territori dei singoli Stati dell'Unione per metterli al sicuro da rappresaglie o da eventuali iniziative di destabilizzazione di vario genere come a quello cui ho accennato prima anche il terrorismo
Nella nuova fase aperta e il sinti l'Europa è chiamata ad assumere sempre di più il dovere della propria difesa e della sicurezza dei cittadini del continente
Della salvaguardia dei diritti umani della pace anche nelle regioni di periferia con le quali non ha finora rapporti di associazione
Questa è stata quel estensione che nella conferenza
Di Washington in occasione del cinquantesimo anniversario della fondazione della NATO cioè l'anno scorso è stata data alla nato pur riconoscendo le Nazioni Unite un ruolo primario in teoria per il mantenimento della pace e della sicurezza nel mondo
è giocoforza a considerare che nello sviluppo di un'autonoma capacità di decisione di conduzioni delle operazioni militari
Quando non c'è direttamente coinvolta la NATO o che può di definirsi come compito nuovo
Della difesa comune europea
è evidente lo abbiamo visto nella recente conflitto dei Balcani che tutto questo pone anche rilevanti questioni di ordine giuridico e politico
Per certi Paesi la legittimazione dell'intervento deve discendere da un mandato formale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Per altri è sufficiente il il rispetto dei principi generali contenuti nella Carta dell'ONU
Qui come vediamo sono a confronto i diritti di sovranità nazionale dei singoli Stati
Per i quali si prospetta l'intervento Elli eresse più generale della pace che patrimonio comune di tutto rum Rita
In altre parole il diritto di ingerenza umanitaria su quali presupposti si deve basare
Si è osservato che la sovranità nazionale quando genera in acceso nazionalismo
E nella violazione dei diritti elementari delle popolazioni come nel caso delle pulizie etniche che si sono svolte nella ex Jugoslavia e nel corso col modo particolare negli ultimi anni
In altre zone dei Balcani deve essere soggetta a una correzione che consiste in quello che è stato definito il diritto di ingerenza
Da parte di un organismo sovranazionale nel caso nostro l'Unione europea occidentali l'unione europea e qua più generale l'Alleanza atlantica il superiore interesse della difesa della democrazia e dei diritti umani
Non poche all'esame il sopravvento sulle singole sovranità nazionali che pure sono prerogative fondanti dei singoli Stati
Per i rapporti internazionali tutto questo rappresenta in dubbiamente un fatto nuovo un fatto sul quale bisogna ancora riflettere meditare
Un fatto per il quale non esistono sicurezze Meggiorini che e neanche atteggiamenti politici concordi
La mancanza di una sanzione è stata da sempre il tallone di Achille e del diritto internazionale
Che fonda la sua forza essenzialmente sulle generale assunto che pacta sunt servanda quando però su queste questi pacta qualche volta non c'è l'accordo neanche di massima
Il che presuppone che le parti in causa condividono gli stessi principi e si comportino di conseguenza
Vi sono stati infiniti casi ed esempi del mancato rispetto di ogni regola e se fu Keith Blair a dire
I trattati si stracciano la storia insegna che prima e dopo di lui non si contano i capi di stato toccano seguito la stessa linea senza pagarne il prezzo adeguato
Prima io
Fatto l'esempio che all'interno dello stesso Patto di Varsavia ci sono stati interventi specifici e precisi in cui sono stati viale violati i patti elementari non solo della sovranità ma della stessa libertà l'embargo che la sanzione più ricorrente spesso è un'arma spuntata e con il sistema delle triangolazioni
Con il sistema delle triangolazioni risulta il più delle volte inefficace oltre a mandare a dirigersi spesso non contro coloro che sono la causale dei guai prodotti in quel rese ma coloro che ne sono invece le vittime
La politica di difesa comune europea anche sotto questo aspetto dovrebbe introdurre un interessante sviluppo della nella concezione generale del diritto internazionale
Intervento militare in caso di violazione dei principi democratici della pace dei diritti umani costituisse una stazione verso la quale noi guardiamo con questo impegno ma una tale enunciazione non trova ripeto unanime riconoscimento
Le decisioni la materia di cui discutiamo hanno bisogno hanno bisogno del consenso di tutti partners dell'Unione europea senza riserve politiche o mentali
Ho tengano conto solo degli interessi particolari di ogni singola nazione Riserve che ne indebolire però l'azione ed efficace
Nel corso dei confini del conflitto nei Balcani si prospettò l'azione di terra per chiudere la partita con Milosevic lo porto come esempio
Non ci si arrivò perché da parte della NATO si disse che gli obiettivi erano stati completamente raggiunti con le operazioni aeree
Se è vero che il Kosovo è stato liberato cioè non esiste più pulizia etnica anche se qualche esempio magari di segno opposto a quello per il quali siamo intervenuti c'è tuttavia che la pulizia etnica comunque condotto dai serbi è finita pur rimanendo focolai non ancora spenti è altrettanto vero che la partita la partita di un sistema democratico che non c'è
La partita con Milosevic è ancora aperta
Filogenetici può osservare impunemente riprenderemo il Kosovo resta al potere presiede a Belgrado il congresso del suo partito il Partito socialista serbo ottiene la visita del comunista italiano Cossutta che fa parte della maggioranza di questo governo
Il pericolo maggiore per il futuro sistema di difesa europea è che nasca mantenendo margini di ambiguità ospite o peggio di confusione
In ogni caso e questo è anche la domanda che vorrei rivolgere a tutti i partecipanti lei sommate che vorrei rivolgere a tutti i partecipanti a questo nostro panel ostrica in ogni caso restano aperte ancora le questioni
Il pollo europeo cioè l'identità europea deve essere qualche cosa di autonomo o non può non essere collegato direttamente con l'alleanza atlantica con la NATO
Personalmente io ritengo che non possa che essere collegato con l'Alleanza Atlantica
Anche se è difficile prefigurare il rapporto fra Unione Europea e alleanza atlantica nel suo complesso
Perché ci sono Paesi in Europa che fanno parte dell'Alleanza atlantica che non fanno ancora parte dell'unione europea e viceversa ci sono Paesi che aspirano ad entrare nell'Alleanza atlantica
Nell'Unione Europea in quanto sono membri dell'Alleanza atlantica come la Turchia ci sono Paesi invece che fanno parte dell'alleanza atlantica ma non hanno ancora chiesto un uccidono di entrare
Nell'Unione Europea
A me pare in ogni modo di poter dire che anche se il problema non sarà di facile soluzione immaginare un polo europeo un'unione militare europea sia il autonoma sia assolutamente impossibile non fosse altro e questo è il secondo punto anche per ragioni finanziarie per ragioni di bilancio voi sapete
La cosa riguarda particolarmente l'Italia che col suo misero uno virgola otto per cento del impiego nell'impegno militare nel suo delle prodotto interno lordo delle risorse del prodotto interno lordo
è nella graduatoria dei Paesi dell'Unione europea l'ultimo posto per quanto riguarda il bilancio militare
L'altro tema prima io ho accennato in modo problematico e quello dell'estensione dell'area geografica e dei motivi che determinerebbero l'intervento in zone punti o anche in zone lontane prendiamo per esempio
Tipo reste dove pure siamo impegnati e che che a mio giudizio va regolamentato e precisato in modo molto più minuzioso di quanto non sia avvenuto finora
E dunque interesse non del nostro convegno che sarebbe poca cosa ma è interesse che noi tutti riflettiamo su questo fatto perché altrimenti dare l'illusione oppure prospettare che senza un esercito europeo fatto o che comunque siamo alle soglie della costituzione di quell'alleanza militare che aveva magari una giustificazione molto più forte quando fu pensata
La cede in quanto si trattava di contrapporsi al Patto di Varsavia staccando tutto questo da ciò che già esiste
Da ciò poiché ha squassato la prova di servire al punto che oggi l'unico organizzazione militare che sopravvive in modo pieno
E l'Alleanza atlantica mi sembrerebbe francamente una cosa una cosa sbagliata
Oltre che
E lo rilevava questa mattina il professor Santoro quando si fanno discorsi di questo genere corse vengono annunciate in modo un po'troppo proprio improvvisato
Discorsi della identità europea si dimentica un dato
Che la nostra adesione all'Alleanza atlantica a volontariamente attraverso trattati che sono stati ratificati come quello della NATO ha delegato parte della sovranità nazionale e quindi delle decisioni anche in ordine non solo politico ma in ma militare ad un organismo che un organismo essenzialmente incentrato
Sul potere sulla finanziamento degli Stati Uniti degli Stati Uniti d'America
Ecco queste sono alcune corti la tela di fondo come si dice della discussione che faremo fra di noi oggi pomeriggio cominciando col dare la parola al senatore Nieddu al senatore Nieto che sostituisce il Presidente della commissione esteri del Senato che per impegni dell'ultimo momento non ha potuto venire io lo saluto saluto il collega senatore Niedda
E lo ringrazio per il suo intervento immagino che egli rappresenterà qui non ci siamo parlati qui naturalmente è libero
Di dire quello che pensa
Pensando naturalmente quel che dice è vero il thriller punto di vista delle delle partito delle Democratici di sinistra questo penso che sia il cui ruolo che il senatore Nieto si attribuisce la parola al Senato
Grazie
Presidente se buonasera a tutti
Come ha detto il presidente io sono giorni edu componente la Commissione Difesa del Senato e sono qui a sostituire
Meritatamente direi di modestamente il senatore Giangiacomo Migone il quale si scusa per l'assenza
Giustificata da un impegno a Brussel cui non si è potuto sottrarre ringrazio il gruppo parlamentare di Alleanza Nazionale per lo più si per l'occasione che ci viene data di affrontare
Un tema così rilevante
Per il presente e soprattutto il nostro futuro cercherò brevemente vi dice
Il mio punto di vista non vorrei qui
Assumermi un'autorità che francamente
Non mi sento o di assumere parlando a nome di tutto il gruppo parlamentare
Dei democratici di sinistra dal Senato
Ma sia pure con questo limite dicendo anche che le cose che dirò sono loro largamente fanno fatte sono un patrimonio largamente condiviso o della gruppo parlamentare di cui mi onoro di far parte
In premessa direi che
Gli eventi dell'area balcanica costituiscono la conferma della riduzione della soglia di sicurezza civile e militare
In aree che nel precedente equilibrio bipolare
Erano Stabili
Naturalmente credo nessuno abbia Nostalgia
Del passato tantomeno credo debbano averne gli europei
E gli italiani in particolare
Quel contesto a condizionato negativamente
Il ruolo dell'Europa
Esponendo la
A pericoli ben maggiori di quelli
Attuali
Dunque il superamento del vecchio equilibrio non solo non ha eliminato i conflitti ma ha generato nuove tensioni
Rispetto a queste in particolare la vicenda del Kosovo o era ancora prima la crisi bosniaca hanno o evidenziato la gracilità politica dell'Europa cui come sottolineava il presidente serva
Cui ha supplito la NATO
Del resto la consapevolezza dei limiti dell'Europa
E la conseguente esigenza di porvi rimedio era
Ben nota
Sebbene maggiormente presente almeno fin dal giugno novanta due dalla conferenza dei ministri di Difesa ed Esteri
Della UE o di Peters Burgo conclusasi con la dichiarazione di principi che porta
Il nome di quella località
Successivamente il trattato
Di Maastricht è quello di Amsterdam
Hanno ricompreso la politica estera e di sicurezza nel trattato dell'Unione Europea
Dall'articolo undici all'articolo ventotto
Sì i
Codificano questi aspetti questi problemi
Ben sappiamo
Che vorrei dire che la titolarità attuale
La pesci non è demandata alla commissione europea alla stregua delle altre politiche comunitarie
Attuate attraverso strumenti ormai collaudati quali le direttive
E i regolamenti
Ma al consiglio europeo cui viene associato il Presidente della Commissione e nel suo seno più in particolare al Consiglio affari generali corre per i cui lavori sono preparati
Dal comitato politico ed inoltre sappiamo che la presidenza del consiglio europeo
E assistita dal segretario generale del Consiglio nonché alto rappresentante per la pace
Nella dichiarazione allegata al Trattato di Amsterdam è stata prevista l'istituzione nella cellula di programmazione politica tempestivo allarme sotto la responsabilità dell'Alto rappresentante nominato top
Come sappiamo inni diceva via Solana dal Consiglio europeo dicono uniamoci dunque
Questo complesso piatti e decisioni che ho brevemente e sinteticamente richiamato
E innanzitutto con la revisione del Trattato dell'Unione Europea a definito il quadro della pesce
Le istituzioni preposte gli strumenti i metodi della stessa possiamo ben dire
Che la volontà politica espressa sì con la revisione del trattato ha avuto un seguito nelle semestrali del consiglio europeo
Tuttavia
La riforma per dare corpo
E rendere effettiva l'identità di sicurezza e difesa europea
è lo strumento militare necessario alla stessa abbisognano della soluzione di ulteriori problemi tra questi
In primo luogo la questione dell'organismo preposto al controllo democratico dalla pesci tale controllo democratico nella UEO e assicurato dall'assemblea parlamentare
Espressione dei vari Parlamenti sia Unali
In considerazione del fatto che le decisioni l'impiego dello strumento militare sono di esclusiva competenza
Degli Stati
E così sarà anche pelle la futura
Difesa europea
Perché come dicevo poc'anzi la competenza per decidere in proposito non è demandata alla Commissione europea ma all'entità intergovernativa rappresentata dal consiglio europeo
Per la pece
Ecco l'altro problema per la pesce a quale formula istituzionale
In proposito si vuole pervenire non è detto
Il Consiglio europea di ridire europeo di Colonia dello scorso giugno non hanno affrontato il problema
In secondo luogo vi è la questione dei meccanismi di raccordo con l'Alleanza Atlantica e illuso eventuale di strutture e risorse nato
Che dalle quali difficilmente si potrà prescindere
E che ha già suscitato qualche di fusione ricordo qualche alcune settimana fa una presa di posizione della Turchia rispetto a quest'tipo di eventualità
In terzo luogo la questione relativa ai membri o partner se o associati la UEO non ancora appartenenti all'Unione Europea
E o alla NATO che finora hanno o
Praticato un partenariato i tema di difesa in ambito UEO evidente che
Volevo che si trasformano anche ci sono
Non tutto non del tutto è chiaro il processo
Due o che si trasforma nello strumento militare dello web
Comporta una modificazione del trattato di Brussel della
Che costituì la UE hostess accollo o diciamo una gestione dei rapporti sono partner associati o membri o membri non associati
Di qualche di qualche rilevanza
In ultimo la questione relativa alla certezza delle risorse finanziarie
E dunque di un'adeguata politica di bilancio immateriali
Ho detto o e un obiettivo conseguibile per le ponte anzianità dell'Europa
Disporre di forze come è stato ipotizzato Proietti Tabili in sessanta giorni
Per missioni di tipo Petter Sberna fette spurgo fascia alta diciamo
Quindi
Ricomprendendo tutti i tipi di di di di di intervento compreso quello del ristabilimento of con la forza della pace
E
Della dimensione di cinquanta sessanta mila uomini
Sapendo poi che per garantire di avvicendamenti questa forza
Va
Duplicata o triplicata a seconda del dell'arco temporale qui si pensa per gli avvicendamenti medesimi quindi siamo sostanzialmente ad un corpo d'armata
Ecco questo è un obiettivo conseguibile per le potenzialità dell'Europa
Più difficile e forse qui sono gli aspetti di maggiore difficoltà
Che abbiamo davanti è acquisire e padroneggiare i meccanismi di gestione delle crisi
Che non hanno soltanto aspetti di carattere prettamente militare come ben sappiamo ma rappresentano una complessità un quadro di complessità ben più ben più esteso
Anche perché
Anche questo va detto
Uno per capacità operative Ciano
Non c'è una condizione uniforme fra tutti i partners ma soprattutto non c'è un collaudo
Un un sistema collaudato
E e efficiente di decisioni veloci e di analisi di determinazioni fra tanti i soggetti tra fra quindici soggetti voi sappiamo che soprattutto dieci di questi quindici diciamo
Sono quelli più direttamente determina gli altri cinque sollevano qualche qualche maggiore perplessità
Dunque sarebbe auspicabile stabilire dei vincoli
Tali da rendere incerto e praticabile l'obiettivo stabilire in altre parole
I criteri di convergenza sia per l'aspetto relativo alle risorse finanziaria destinate nei bilanci alla funzione difesa e questo certamente
Porrebbe in termini nuovi
Nel nostro Paese
La destinazione
Di risorse del bilancio pubblico a questa funzione
L'abbiam abbiamo dimostrato come Paese che quando abbiamo dei vincoli esterni generalmente siamo bravissimi nel rispettare la parola data agli impegni assunti
Se questi vincoli ce le diamo da soli spesso e volentieri questo questa coerenza viene
Ad essere metri messa in discussione
Quindi
Vincoli di criteri di convergenza sia per gli aspetti relativi
Ai parametri
Sia per gli aspetti relativi alle risorse finanziarie sia per gli aspetti relativi ai parametri operativi
Quali le capacità di proiezione di mobilità di sostenibilità e preparazione al combattimento perché
Problema non è solo di
Mettere a disposizione di conferire una quantità di armati il problema è anche la qualità questi che deve essere
Adeguata ed uniforme
Ed avere criteri di uniformità fra le varie componenti dei diversi Paesi infine non disgiunta dal progetto di riforma di cui parliamo
Ed anzi a mio parere parte rilevantissima te la ristrutturazione dell'industria della difesa
E infatti evidente che i sistemi d'arma vanno rivolti a strumenti militari integrati sia sul piano interforze che Inter alleato gli interessi industriali di carattere economico
Con i processi di privatizzazione
Delineati ed in corso riguardanti settori più delicato sì
Offrono la possibilità di il realizzare su queste basi sinergie fra quelle che fino a qualche tempo fa c'erano anzi in parte sono le industrie nazionali
Disertore e che sarà in futuro attraverso alleanze fusioni l'industria degli armamenti europea
Con una massa critica tale da poter competere adeguatamente sul piano del ricerca
Dello sviluppo conclusivamente direi che ciò che vogliamo
E un'Europa più coesa
Preparata a gestire i rischi del tempo presente e futuro collo maggiore autonomia
Dunque l'Europa deve detenere
Insieme alle ambizioni
Gli strumenti adeguati a valutare unificare gestire le situazioni naturalmente
Di un'entità detenere un'entità militare espressione della volontà politica dei paesi europei e qui
è non è forse superfluo ribadire
Anche in questa occasione
Che questo disegno e questo obiettivo
Deve essere coerente con i vincoli Stella alleanza atlantica che resta che costituisce e resta la prima garanzia di sicurezza il presidente Selva
Ha sollecitato una riflessione anche relativamente alle questioni di ordine giuridico e politico che
Le immissioni di tipo Petter Solberg Peters Burgo
Comprese quelle del ristabilimento della pace con la forza
Pongono
Le questo tipo di missioni soprattutto quelle nei Balcani hanno suscitato è vero nel loro complesso controverse posizioni riguardo alla chiarezza di legittimità sia sotto i dettami della Carta dell'ONU sia di quelli del diritto o internazionale
Non dimentichiamo che lo stesso Trattato istitutivo della NATO
Del quarantanove prevede che questa sia un'alleanza difensiva per tutti i Paesi sottoscrittori
Cioè l'area di interesse dell'alleanza
è quella individuata dai territori degli stati membri tanto che per anni non a caso se utilizzato il concetto di fuori area quando si trattava di i interventi di ragionamenti o
Prefigurarsi ad un intervento al di fuori dall'area degli stati membri
Ora nei Balcani nonostante il recente allargamento della NATO saremmo fuori area
E quindi l'intervento delle truppe NATO non sarebbe in armonia a prima vista con i principi del Trattato Atlantico
Era comunque penso un atto dovuto stante la situazione di lesione dei più elementari diritti umani nei confronti delle minoranze
Etniche è un atto peraltro sostenuto da un ampio sostegno parlamentare sociale non soltanto nel nostro Paese ricordare che
Attorno a queste decisioni
Positivamente ritengo
L'insieme delle forze politiche tranne tranne appunto qualche
Qualche piccola parte ma la la gran parte la gara la gran parte delle forze politiche di maggioranza e di opposizione
A
Sostenuto
La decisione dell'Italia di partecipare di partecipare con il ruolo e con il peso
Succede che sappiamo che non è stato irrilevante avendo costituito il nostro Paese la base fondamentale di quel tipo di intervento senza questa base quel tipo di intervento non sarebbe stato
Ho materialmente praticabile
Riecco in sostanza
Al di là dei dubbi sui principi di ingerenza umanitaria
Concetto non a caso relativamente recente
Ha prevalso la volontà
Il non assistere inermi al riproporsi in Europa dei fantasmi della pulizia etnica ed sistematiche violenze nei confronti di popolazioni lì inermi
La situazione dei nei Paesi che componevano la ex Confederazione jugoslava era così compromessa è deteriorata che era necessario un intervento un intervento che doveva avere doveva veneta lo scopo di ripristinare le condizioni di sicurezza e di pace tra le diverse etnie ricostruendo
Quel tessuto sociale che è il presupposto di un vivere pacifico fra le popolazioni ma questo concetto relativamente recente di ingerenza umanitaria e queste situazioni questi fatti
Hanno posto la comunità internazionale di fonte di fronte al problema di revisionale
I concetti posti
A base delle diritto internazionale della legittimità dell'uso della forza nel nel diritto internazionale
Questa revisione ancora non c'è stata come sappiamo
Ciò però non c'era impedito di che ci pare questo tipo di intervento che
E io ritengo come sempre avviene nella scuola gli uomini
Crea ha creato una situazione di fatto per cui lei discussioni
Su di diritto internazionale attorno diritto d'ingerenza umanitaria di fronte alla realtà dei fatti diventano discussioni cogenti e non soltanto argomenti interessanti
Per le migliori menti legislative del pianeta
Ringrazio molto il senatore Gianni Nieddu che ha disprezzo
In modo molto esauriente da posizione sua personale e come ha detto egli stesso larga ente rappresentativa del gruppo parlamentare che egli rappresenta che il gruppo dei Democratici di sinistra
Facendo delle osservazioni assolutamente pertinenti e toccando nel finale quel punto sul quale è aperta ancora la discussione gare di re la portata il rilievo le linee
Il diritto internazionale attraverso le quali si è allargato alla competenza l'area geografica di intervento
Dell'alleanza atlantica e dell'Europa tale teste di questa alleanza e il rapporto con che nazioni unite
Io adesso pregherei onorevole Giannini ed il senatore Gianni niente divieto di prendere il suo cartellino di collocarsi dove sta favorevole Antonio Martino che col suo cartellino viene qui perché ascolteremo
L'intervento per onorevole
Dell'onorevole Antonio Martino che come sapete è stato ministro degli esteri del governo Berlusconi membro della Commissione affari esteri e persona indubbiamente fra le più qualificate nel Parlamento italiano
Discutere e a trattare il problema in discussione soprattutto nel rapporto fra la politica estera e la politica di difesa ringrazio Antonio Martino
Perché ascoltiamo sempre con grande piacere non solo per l'accuratezza ma anche per la piacevolezza e voi constata erede quanti non lo conoscono Della sua esposizione lo ringrazio per il suo intervento grazie
E grazie io ringrazio il presidente Selva devo però
In un certo senso contraddirlo
Perché
Incompetenza
E quindi non parlerò
Di quanto si viene facendo riguardo si intende fare probabilmente si farà per ciò che riguarda l'identità europea di difesa anche perché su questi temi perverrà poi l'onorevole Roberto Lavagnini di Forza Italia che è membro della Commissione difesa della Camera e quindi via una competenza specifica
Io vorrei invece profittare cogliere questa occasione per sollevare lo sguardo un momento dal contingente
E guardare a questo problema in una prospettiva
Oserei dire più radicale dando cioè alle radici in senso etimologico andando alle radici del problema nel fare questo mi avvarrò di un privilegio attribuito alla professione dalla quale provengo
Ed è espresso da un proverbio tedesco secondo il quale un professore universitario e uno che la pensa in modo diverso
Io su questo come su tanti altri argomenti non ho mai rinunziato ad avvalermi di questo che l'unico vero compenso dalla carriera di insegnante università
Vorrei risalire al mille settecentosettantasei hanno che per quasi tutti è l'anno la Dichiarazione d'indipendenza americana per economisti viceversa l'anno in cui viene pubblicata
La ricchezza delle nazioni di Adamo Smith e nella richiesta di nazioni erano Smith a un certo punto elenca i doveri del sovrano elenca tre al primo posto mente che è dovere del sovrano quello di provvederei difendere ogni su subito dalla violenza dei sudditi di altre nazioni indipendenti cioè la difesa per Smith e il primo dovere del sovrano si può ragionevolmente sostenere che la difesa non sia uno dei compiti dello Stato
La difesa e la politica estera sono lo Stato sono allo stato nel suo modo di essere il soggetto internazionale e inconcepibile l'esistenza di uno Stato che non sia in grado di difendere i suoi cittadini dalla violenza dei cittadini
Di altri paesi quindi la difesa costa e la difesa sempre restando nell'ambito degli economisti e anche considerata il bene pubblico per eccellenza
Voi sapete che per bene pubblico si intende un obiettivo Ring eresse generale che non può essere perseguito efficacemente dai privati cioè dalle libere decisioni dei singoli delle famiglie dell'impresa la diga del bene pubblico e del secolo scorso e dovuta alla grande tradizione italiana e scienza delle finanze il professor Armani spero non mi Bocci per quello che sto per dire
E il bene pubblico alla caratteristica fondamentale di essere indivisibile
Di avere la caratteristica di non potersi escludere qualcuno dal suo consumo se un Paese difeso indifesi tutti sui cittadini sia che paghino sia che non paghino le loro imposte necessarie finanzierà la difesa che quelli che non pagano sono difesi
Da qui nasce il fatto che finanziamento della difesa non può essere fatto su base volontaria perché quelli che non pagano se la difesa viene prodotta sono difesi anche loro quindi deve essere fatto con le imposte
Considerazioni banali però questa è la difesa in senso stretto
Difesa in senso stretto il compito dello Stato vi difendere i suoi cittadini dalla potenziale aggressione
Di altri cittadini di altri stati e un altro sta e questa va a mio modo di vedere Gustavo scusami secondo me distinta nettamente chiaramente da quelli che tu hai chiamato i compiti accessorie
Va indicato per esempio il terrorismo lì sicuro
Così discutere se il terrorismo sia una una forma di difesa la lotta al terrorismo molto più probabilmente uno dei compiti della polizia il fatto che possa essere svolto in certe circostanze dalle forze armate non è nudo non
Cambia la natura sono forze armate che svolgono compiti di polizia ci sono i problemi delle crisi locali
Anche questi non possono essere fatte rientrare strettamente nel problema dalla difesa nazionale però sono compiti affidati alle forze armate tuttavia per questi compiti accessori
Io li Bisconti accessorio riterrei distinti dalla difesa in senso stretto anche perché non è affatto bistrot che per questi compiti accessori
Sia davvero indispensabile una identità europea di difesa c'è una difesa
Comune dell'Europa è molto probabile anzi che possono essere più agevolmente perseguiti a livello nazionale per maggiore rapidità delle decisioni con un coordinamento internazionale senza vere una identità
Quel ricordato il cinquantaquattro Intelligence sì l'Intelligence un una delle cose che si fanno assieme si partecipa l'aria del cinquantaquattro giustamente i padri dell'Europa
Seguendo smette il primo bene pubblico europeo che cercarono di produrre fu proprio la difesa comune dell'Europa la Comunità europea di difesa fu il primo obiettivo europeo perseguito fallito nel mille novecentocinquantaquattro per la mancata ratifica da parte del parlamento francese poche le cose preso nel corso cui accennavi l'anno dopo nel cinquantacinque
I sei ministri degli Esteri di quella che allora si chiamava la piccola Europa Germania Francia Italia Belgio Olanda e Lussemburgo si entrarono a Messina
Una conferenza voluto dal ministro degli Esteri italiano che si chiamava Gaetano Martino ed era mio padre e lì si decise di scegliere l'avviata è la integrazione sono mica non solo perché desiderabili diverse ma perché poteva essere strumento per arrivare alla unificazione politica e quindi alla produzione
Dei beni pubblici europei politici in senso stretto ma perché scienza
La difesa comune dell'Europa come primo obiettivo cosa rendeva tanto urgente tanto importante
Negli anni cinquanta all'inizio degli anni Cinquanta all'idea di una difesa comune europea
C'era anzitutto dei fattori storico contingenti
Il primo che era il vero
Obiettivo di tutti i discorsi degli europeisti era la pace
Perché oggi parliamo di Europa dimenticando che l'obiettivo ultimo di tutti i processi europei
Era la pace era quello cioè di evitare che avessero a ripetersi quelle tue catastrofi che avevano insanguinato il secolo volevano cioè includere la Germania in un meccanismo europeo un meccanismo più ampio per evitare che si ripetessero
Quelle guerre quindi la pace in Europa era la prima ragione storico contingente a seconda ragione mai ricordata proprio bene duri Gustavo nella sua presentazione ed ora difesa in senso stretto
Era difesa in senso stretto dell'Europa perché l'Europa in quanto tale poteva essere esposta all'aggressione di un vicino agguerrito potente che stava dietro la cortina di ferro che era quello che Reagan ha definito l'impero del male cioè l'Unione Sovietica
C'era il rischio
Lo si diceva apertamente che gli americani stanchi
Di provvedere con le loro risorse alla difesa dell'Europa rinunzia a Sora a farlo nel qual caso l'Europa sarebbe rimasta scoperta fronte a possibili intenzioni aggressive dell'Unione Sovietica queste erano le due ragioni storico contingente pace in Europa difesa nei confronti dell'Unione Sovietica
C'erano poi delle argomentazioni di tipo generale so che portò vasi a Samo in otto ore ad Atene però voglio ricordare quali siano veri argomentazioni carattere teorico generale a favore di una diversa difese europee
La prima ovvia e noto a tutti voi che avere dimestichezza Cobra problemi militari sono le economie di scala
Ci sono delle economie di scale gigantesche
Che si potrebbero realizzare evitando le duplicazioni cadere quindici esser e eserciti comporta un'unica difesa dell'Europa consentirebbe con la stesso impegno finanziario di Verona vi fece la più efficiente
Ho viceversa con lo stesso tipo di bisogna sopportare costi molto più bassi
A seconda ragione meno ricordata ma forse ancora più importante e quella che spiega perché una difesa comune realizzata cioè a livello sovranazionale sia più efficiente di una alleanza difensiva
Fondo non è lo stesso
Che si alleino in una Alleanza difensivo odio novità no non è affatto lo stesso perché perché quando la difesa viene fornita da una alleanza ogni membro dell'Alleanza proprio per le ragioni che dicevo prima
E soggetto al problema del FLI vai via
Di quello che scocca un passaggio gratis il problema del portoghese
E cioè se fa meno della sua parte
Ma gli altri fanno la loro la difesa per tutti è comunque assicurata e quindi lui risparmia soldi
Ma se questo ragionamento lo seguono tutti i membri dell'Alleanza tutti spendono meno del necessario all'intera alleanza non è difesa invece avere una difesa a livello sovranazionale non presenta questo problema e quindi non questo inconveniente chi non crede che il problema dell'alleanza nel tentativo di sbloccare un pasto gratis
Giochi un ruolo nelle decisioni di bilancio relativi alla difesa non ha che da guardare al bilancio del nostro Paese in materia di difesa e fra parentesi anche di politica estera perché vedete nel Bilancio per il ministero degli azionari esteri del mille novecentocinquantaquattro allora ministro degli Esteri Gaetano Martino lamentava
Che il bilancio degli esteri del cinquantaquattro rappresentava soltanto lo zero virgola nove per cento del bilancio dello Stato mentre prima della guerra rappresentava l'uno virgola cinque per cento del bilancio dello Stato
Quarant'anni dopo quando andammo al Governo scoprì con raccapriccio che quello zero virgola nove per cento era già diventato lo zero virgola ventisette per cento cioè in termini relativi oggi spendiamo per la politica estera un terzo in rapporto al bilancio dello Stato di quanto spendessimo nel mille novecentocinquantaquattro
Chiusa parente
Però vedete queste due argomentazioni teorico generali le economie di scala e il problema del portoghese se le prendiamo in esame senza nessun'altra considerazione condurrebbe a Roma a conclusioni paradossali
Ciò concorre con dovrebbero la conclusione che quanto maggiore è il numero dei Paesi tanto minore sono le spese necessaria per realizzare un certo livello di difesa e quindi si dovrebbe allargare questa produzione difesa al all'intero mondo naturalmente il concetto
Di un difesa comune per il mondo non avrebbe senso sarebbe forse molto efficiente ma sarebbe anche perfettamente inutile perché da chi si dovrebbe difendere l'intero mondo
E allora
Dobbiamo partire da un
La difesa funziona in una prospettiva esclusiva no in una prospettiva inclusiva
Cioè noi abbiamo bisogno di una politica di difesa in quanto sappiamo che ci sono Paesi che non fanno parte di questa nostra prospettiva di questo nostro mondo di questa nostra alleanza che potrebbero essere dei potenziali avversari in assenza di potenziali avversari il dal concetto di difesa
Per significa
Perché questa lunga chiacchierata
Che può sembrare accademica il
Perché diciamo le cose come stanno al di là di tante nobili intenzioni
Di tante iniziative anche concrete ma diciamo ancora piuttosto sfumate illustrate molto bene da loro dall'oratore che mi ha preceduto e a cui avevano peraltro accennato Gustavo Selva nella sua presentazione dal punto di vista della difesa in senso proprio non stiamo meglio oggi di quanto stessimo nel mille novecentocinquantaquattro per ciò che riguarda l'euro
Non abbiamo fatto significativi passi avanti
E a me sembra che non abbiamo fatto significativi passi avanti per una ragione in parte comprensibile e cioè che la situazione di oggi
Non è una situazione del mille novecentocinquantaquattro
Intanto la pace in Europa oggi
Se non è è stata assicurata certamente molto più solida di quanto accadesse nel cinquantaquattro idea di un conflitto franco tedesco oggi appare molto meno probabile di quanto fosse meno centocinquantaquattro
Questo grazie anche a quanto si è fatto sul piano economico
Perché l'integrazione economica non mi serve soltanto a produrre reddito e benessere l'integrazione economica sembra serve anche a scongiurare i conflitti diceva Federico Bastian nel secolo scorso
Dove non passano le merci passano gli eserciti
è vero che il liberismo da solo non basta a garantire la pace dov'è anche vero che il protezionismo è stato storicamente una delle cause principali conflitti commerciali prima pregiati poi il fatto di avere unito l'Europa in un unico mercato è stato uno dei modi in cui abbiamo scongiurato il rischio di un conflitto di una guerra
In Europa quindi il primo dei due obiettivi storico contingenti la pace in Europa e oggi diciamo se non assicurato certo molto più vicino di quanto non fosse nel cinquanta guasti
E il secondo il secondo era la difesa dall'Europa dall'URSS ma grazie al cielo e a certe circostanze storiche
L'impero del male non insiste più
Chi dovrebbe attaccare l'Europa in quanto tale da chi si dovrebbe difendere l'Europa intanto in quanto tale oggi
Dove l'entità di dimensioni paragonabili all'Europa che potrebbe rendere impellente e necessario in difesa dell'intera Europa io non la vedo
Abbiamo viceversa una serie di obiettivi e giustamente Gustavo Selva nella sua presentazione a questi gli ha guardato
Obiettivi a volte non necessariamente di tipo militare in senso classico come la lotta al terrorismo a volte più limitati tipo le crisi regionali crisi locali
Ma non è più un problema di difendere l'Europa l'intero continente europeo che potrebbe essere aggredita da un altro blocco come era negli anni Cinquanta
Questo non c'è più
E del resto che le cose stiano così lo vediamo anche in politica estera avere nominato monsignor Beschi
Nella persona del mio amico Javier Solana è stato molto significativo turista simbolico ma in concreto
In concreto per politica estera e di sicurezza comune si intendeva negli anni Cinquanta e molti di noi tuttora intendo il fatto che l'Europa parli con una voce sola
Intendevano il fatto cioè che lo Stato nazione europeo nella politica internazionale unica troppo piccola per poterla condurre efficacemente da solo e quindi l'Europa avrebbe dovuto parlare con una voce sola si è fatto nulla al riguardo
Al massimo organo di governo mondiale che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Due dei cinque membri permanenti sono o per gli altri due aspiro a farne parte la Germania e l'Italia
Se avesse avessero successo noi avremmo che al massimo livello di governo mondiale l'Europa non parrebbe con una ma con quattro voci
Allora c'è qualcosa che non funziona nell'idea che vogliamo una politica estera europea senza pure insomma
Vorrei concludere
Una considerazione ottimistica e cioè per ciò che riguarda il problema della difesa è probabile che per quanto concerne i Canis miglior scorgo
Per quanto concerne i compiti accessori per quanto concerne cioè non la difesa europea in senso proprio si facciano rapidamente passi avanti io condivido in parte l'ottimismo che trapelava
Dalle considerazioni pesce fresco giudice
Però dal punto di vista della difesa in senso proprio a difesa in senso classico io per il momento queste condizioni non le vedo però essendo siciliano forse mi per mi permetterete di essere un tantino che sinistra
Ringrazio onorevole Martino che ha mantenuto le promesse che io non dare amicizie ma per conoscenze per rispetto ti avevo fatto e credo che voi concordate sicuramente con me che la sua relazione è stato di grande resse di grande sincerità di grande acutezza
La parola adesso all'onorevole Stefano Morselli che è capogruppo di Alleanza Nazionale nel eppure e capogruppo di Alleanza nazionale alla commissione esteri io non ho annunciò nessuna perché come vedete il residente pura e semplice coordinatore come deve essere del resto dei lavori dopo avere spread personalmente la propria opinioni in apertura e io non so che con l'onorevole Morselli diranno sicuramente l'ira delle cose interessanti
Grazie presidente
Innanzitutto
Un saluto doveroso a tutti voi e un ringraziamento sincero al generale Ramponi per aver organizzato questo convegno un convegno molto importante che
Riflette impegno anche di tutta Alleanza nazionale su le tematiche che oggi investono la nostra politica estera e logicamente un ringraziamento per i gentili invito al sottoscritto
Certo quello che subito da subito mi sono posto e il fatto di non essere ripetitivo
Perché in convegni né appuntamenti di questo genere si rischia di ripetici o comunque di ricalcare molte cose che riguardano gli atti specifici del tema che siamo chiamati a ad affrontare ma però per quanto mi riguarda essendo rappresentante della Commissione esteri e soprattutto in minoranza vedo ci sono cinque colleghi della commissione difesa
Che logicamente sono più portati ad affrontare le tematiche squisito talmente tecniche
Io
Mi sono posto il problema di fare una panoramica di quelle che possono essere le questioni
Più importanti
E senza essere un particolare euroscettico perché questo non lo sono
Però
Chiedendomi con molto realismo e se volete anche con un tantino di spirito provocatorio
Se l'Italia sia in grado
Di reggere l'urto di una grande politica europea
E si è sia in grado di recitare la parte a cui è chiamata
L'Italia il quinto Paese industrializzato del mondo e membro del G7 del G otto
Più volte nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite
Partecipa alla NATO all'UEO all'indice all'OSCE
Paese membro fondatore dell'Unione europea
E in azione chiamata per sua vocazione posizione geografica a interpretare un ruolo fondamentali
Ma finora
La politica estera in Italia
è stata all'altezza
La politica estere in Italia è in cima l'agenda delle priorità ricordava prima l'onorevole Martino
Tranne me rare e eccezioni che vengono costantemente ricordate
Il ruolo dell'Italia non è stato mai all'altezza anche a livello di riconoscimenti interno anche a livello di stanziamento di risorse di un Paese che invece doveva essere trainante
Perché quella dell'Italia e finora una politica estera fatta al giorno per giorno senza una visione strategica globale
Una guida prospettiche progettuale
E tutto si potrebbe dire un po'annebbiato sbiadito
Forse anche perché fino ad ora
La politica estera italiana è stato di fatto una politica economica probabilmente questo era anche un presto
Che si doveva pagare per i vincoli dovuti alla globalizzazione dell'economia
L'integrazione di indipendenza che ormai legano tutto il mondo
Quelli che sono i drammatici problemi ambientali che ormai riguardano tutti noi
Criminalità transnazionale
L'immigrazione
La disoccupazione
L'emarginazione i diritti umani e rispetto degli stessi che pongono dei gravi problemi anche di allargamento le comunicazioni
Impongono oggi
Grandi strategie comuni
Che non sembra però
Che
Siano sul tappeto
Oggi l'unione formata intorno a precise entità culturali sociali economiche e politiche che sono in qualche modo omogenei
Ma domani non sarà più così il presidente Selva chiedeva prima occorre spendere l'area geografica a mio avviso certe o occorre stenderla regionali
Ma bisogna essere preparati
Perché l'Europa
Deve allargarsi
Necessariamente allargarsi
E gestire affrontare e gestire tutti i gravi problemi che prima ho cercato di elencare al di là del problema squisitamente di difesa comune
Anche perché
Sempre provocatoriamente vorrei dire che avrei preferito forse che questo convegno anziché identità di difesa europea e qui forse sono d'accordo senza forse sono d'accordo con l'onorevole Martino avrei preferito che siti trovasse capacità autonoma dell'Europa di prendere decisioni in caso di crisi
Ma in tutti i modi ritengo
Che occorra investire in politica estera
Anche perché
Ritengo che occorra far nascere corsi entità e consapevolezza nei cittadini italiani in quelli europei
Davanti a quella che generale Ramponi definisce l'amara constatazione della frammentarietà delinei quote dell'Imiberg attesta e della debolezza della politica estera e di sicurezza europea
Continuano a vedere l'Europa come qualche cosa di lontano
Di avulso dalla propria vita e del proprio futuro senza ideali senza politica senza statisti ma magari con molti banchieri ed molti ragionieri
Quindi a mio avviso al di là dei processi iniziali iniziati che hanno visto l'importante ultime determinazioni del Consiglio europeo Dl si inchini
Occorre riuscire a trasmettere il forte messaggio culturale
Che i popoli devono essere i protagonisti e che le Unione Europea con tutto quello che ne consegue deve essere la concussione della grande voglia dei popoli europei ad essere attivi protagonisti nelle scelte della comunità
Con piena maturità e coscienza e delle grandi a responsabilità e dei pressanti doveri che tutto ciò comporta quindi ritengo che come italiani si aspettino momenti particolarmente impegnativi
Il tutto aggravato
Dovendoci oggi confrontare con una classi dirigenti di governo che al suo interno
E frammentata
E Resource
Che crea non pochi problemi anche a livello di politica estera
Perché da un lato strizza l'occhio a Gheddafi a Fidel Castro
Che si impantana nell'affare Challant
Che al suo interno a forze contrarie l'alleanza atlantica
Che sensi responsabile apporto dell'opposizione non sarebbe mai riuscito nel ruolo di responsabilità che le storie gli affida
Nel contesto della costruzione del pilastro fondamentale
Sul quale impostare una comune politica di difesa l'Italia non può arrancare
Essendo chiamata vocazione e per posizione geografica ha un ruolo insostituibile ma che invece purtroppo arranca e governi in qualche modo le grandi mutazioni politiche
E che affronta del modo di del tutto superficiali occasionale le vicende quotidiane senza una visione strategica prospettica e progettuale
Vi è la necessità di una comune sicurezza e distesa in quadrati in una prospettiva paneuropea
Che tenga indebito riguardi bisogno di sicurezza dell'Oropa centrale ed orientale e che sappia fornire adeguate risposte a liste di ritardi di cui libri mondiale
E qui rispondo anche a altra
Risposta domanda del presidente Selva quando
Chiedeva se il polo europeo deve essere autonomo o doveva essere collegato con la NATO
Sicuramente si deve armonizzare con l'alleanza atlantica anzi a mio avviso è a nostro avviso rafforzandone il ruolo
Giungendo possibilmente anche a due turni mi fornita di armamento il tre sì chi prevede una pianificazione ma sarebbe anche più concreto arrivare a un'uniformità di armamento partendo da una gestione europea delle varie tecnologie e degli armamenti
A mio avviso a mio avviso però non basta dire che un giorno sessanta mila Wau soldati europei potranno essere dispiegati in tre mesi e non basta
Annunciare che l'euro forse diventerà operativa nel due mila e tre
Anche se la cosa
Ragionando in termini temporali il due mila e tre potrebbe essere un anno importante per noi perché in quell'anno sì auspichiamo che al governo e ci saranno
Le forze del Polo e magari in quel contesto di governo l'onorevole Sesa onorevole Martino potrebbero essere ministro degli Esteri ministro della Difesa e quindi è risolverebbero tanti nostri tanti i nostri problemi
Ma comunque perché tutto ciò diventi concreto
Bisognerà rendere l'Europa è una realtà forte
Come oggi non è
Sottolineando la necessità di solidarietà e di unità
Insieme all'esigenza di garantire piena sovranità e indipendenza alle Nazioni
è fuori dubbio che oggi ci troviamo davanti alla necessità di una brusca accelerazione
Ma che come tutti i repentini cambi di velocità può produrre sbandate
Quanto stride con la visione illuminata di Adenauer De Gasperi di Schuman con desolante quadro politico europeo
L'Europa già da oggi dovrebbe essere in grado di governare in modo autonomo missioni di peacekeeping presente
Le crisi dei Balcani ultima quella del Kosovo stanno chiaramente a dimostrare il grave ritardo con cui si arriva a prevedere e determinare una porta militare
Che non sarà appunto in competizione con la NATO ma come dicevo prima si integra per garantire un futuro di pace
Certo
Giunti a questo punto non si può vedere che con favore il battesimo dell'esercito europeo avvenuto Benzi in più
Ma occorre altresì dire che di ponte agli sconvolgimenti mondiali e ai grandi e gravi problemi regionali che interessa nel Vecchio Continente tre anni sono un'eternità
Pensiamo solo alle necessità che siano assicurate nel Mediterraneo
Stabili condizioni di sicurezza cosa può cadere per esempio in tre lunghi anni in quella sporca in mente quella spaventosa polveriera rappresentata dal bacino del Mediterraneo
Il Mediterraneo
Colucci via e luogo d'incontro di cooperazione e dichiarare profondamente diverso e ma anche particolarmente vicine
Con il comune denominatore di immensi problemi irrisolti che possono improvvisamente degenerare e trasformarsi in una nuova frontiera conflittuale
Sulle spalle dell'Europa quindi Caravà la duplice responsabilità
Di allevare la tragedia presente e di evitare alle generazioni che verranno tensioni sociali e religiose dalle conseguenze imprevedibili
Solo una politica di sicurezza collettiva nel Mediterraneo può garantire pace e prosperità per tutti
Voglio ricordare quando nel mille novecentodiciannove valvole rischi
Contemplando l'Europa esausta la fine della prima guerra mondiale si chiedeva
Diverrà l'europa ciò che è stata nella realtà
Un piccolo promontorio del continente asiatico o riuscirà a restare ciò che sembra la parte preziosa dell'universo la perla della sfera il cervello ti un vasto corpo
Noi certo siamo per la seconda parte come europeisti convinti e allora
Basta con le incertezze le omissioni tentennamenti e se secondo la nostra millenaria storia tradizione Italia riuscirà a essere interprete ispiratrice di civiltà di solidarietà e di giustizia
Saprà svolgere quel ruolo fondamentale trainante per l'Europa facendo nascere all'inizio del terzo millennio un soggetto essenziale per la pace e la prosperità del mondo intero vi ringrazia
Ratio ringrazio l'onorevole Stefano Morselli capogruppo alla Commissione affari esteri
Per Alleanza Nazionale
Va be'che ha dato un contributo in realtà anche se sia
Onorevole Martino che l'onorevole Morselli si sono dichiarati non dico un po'a disagio ma con molto modesti competenti dei problemi della difesa
è chiaro che la linea politica morale è la sintesi fra ciò che avviene in Commissione esteri e commissione difesa quindi la parte svolta
Da ieri e colleghi di Martino e Morselli si è benissimo inquadrata in questa nel senso più pieno del nostro convegno di studi adesso sarebbe la volta dovrebbe essere la volta del senatore Doria o di Benedetto
Il senatore si è scusato e può essere presente ma lo sostituisce l'ingegner ma è molto so Eur il nome non è facile poi ci spiegheranno dove tra due vie che viene qui accanto a me tanto e che è il rappresentante seggi se dico bene
Va bene se dico male mi corregga interno responsabile dell'Udeur per la politica estera e la politica e la politica del Mediterraneo
Lecito Olga però una curiosità che con questo nome
Non appare proprio per la Basilicata o di Avellino le Roma appare almeno per quanto riguarda l'origine un'origine più mediterranea del del seme quindi cioè lei per cortesia sostituisce me nel dare
Alcuni cenni brevissimo cenno anzi senza bisogno che lei tolga esteti dance dei misteri che sicuramente a noi ci sono ero qua da dove deriva il suo nome quali origine a io grazie intanto per essere venuto a sostituire il senatore Di Benedetto che non può essere presente e l'ascoltiamo con particolare interesse ed attenzione ecco io innanzitutto ringrazio il presidente Selva per la presentazione
Sì io sono un cittadino certamente italiano con moto orgogliosa però sono anche mediterraneo prima di tutto perché sono un atto sull'altra sponda diciamo così di questo mare che prima si parlava che oggi presenta molti io vorrei chiedere scusa a nome del senatore De Benedetto impossibilitato deve essere presenti qui perché a letto con una febbre influenzale che non perdona
Mi tocca indegnamente rappresentarlo sperando di sintetizzare in qualche modo il suo pensiero
A proposito del tema che secondo me molto ma molto attuale
Ringrazio anche il gruppo parlamentare di Alleanza Nazionale delle occasioni offre perché sono temi che debbono essere assolutamente a profondi che sì Riva del nostro destino
Adesso gli ultimi avvenimenti che hanno interessato la scena mondiale quella del Sud orientale dell'Europa in particolare
Hanno reso più che mai attuale la questione dell'identità europea di difesa
Nel corso dell'ultimo decennio la sicurezza la difesa della stabilità e della pace nel continente europeo hanno subito profondi cambiamenti
In quanto è profondamente cambiato nel contesto generale
Gli attori principali col quale i loro è chiamata
Ad operare nel mille novecentottantanove
Il mondo è stato testimone dell'avvio di un processo di radicale cambiamento politico nelle relazioni est-ovest
Il muro di Berlino che aveva rappresentato per almeno quarant'anni simbolo dello rotta divisa
è stato smantellato
I regimi comunisti al partito unico dell'Europa centrale ed orientale sono crollati
Stati liberi ed indipendenti sono nati dalla dissoluzione dell'Unione Sovietica
La divisioni biologica militari postbellica dello roba è stata cancellata
Però nuovi conflitti
Innescati per ragioni etniche religiosi storiche sono in atto
E completamente tramontata la paura di un conflitto innescato per motivi ideologici ma contemporaneamente riapparso minaccioso il rischio di un scontro tra le civiltà
Forse ecco anche la mia origine mi mi induce a dire certe cose
E il ruolo svolto dalla NATO
Dalla sua istituzione il mini novecentoquarantanove fino alla fine della guerra fredda
è stato fondamentale nel conseguire le condizioni che hanno determinato il crollo dell'impero comunista
Gli sviluppi adesso succedutisi
La NATO ha garantito la sicurezza la stabilità la libertà e l'indipendenza di propri membri
Est e membri è stato principale strumento di promozione di valori di Mo graticci
Per la nascita e la crescita dell'istruzione democratiche loro la salvezza dell'alleanza nei momenti più difficili delle crisi internazionali e travi d'uso per potenza è stata la chiave di volta che ha determinato la vittoria finale del blocco democratico la trasformazione del punto del concetto generale di sicurezza ai nostri prodotto un profondo difetto sulla stessa nato ha reso capace l'alleanza di avviare il proprio processo di adattamento pur continuando a Conviri la propria fondamentali funzioni di garantire la sicurezza di propri Stati membri essa è stata in grado di perseguire il suo scopo politico originario cioè stabilire una giusta durevoli pace in Europa
La li Ansa conserva la capacità di difendere i propri membri dalle minacce alla loro integrità territoriale e alla loro in intensa politica
A seguito Tisch coinvolgimenti Gandus che ha subito il quadro geopolitico internazionale negli ultimi anni i Paesi europei i membri della NATO intrapreso un processo finalizzato a potenziare il loro contributo
All'immissioni e alle attività dell'Alianza
E da permettere loro di assumere una maggiore responsabilità per la sicurezza alla difesa comune in quanto manifestazione di solidarietà atlantica
Ciuffo fatto allo scopo di fornire una capacità militari autenticamente europea senza duplicare le strutture di comando i servizi di pianificazione i mezzi e le capacità militare già disponibili all'interno dalla NATO
Un tali approccio qui visto con mi risponde come rispondente sia al desiderio europeo di sviluppare una politica estera e di sicurezza comune
Sia di esigenza di una partecipazioni equilibrata tra i Paesi Nordamerica americani ed europei membri dell'Alleanza
Potenziare l'identità europea
Nelle materie relativi alla sicurezza ed alla fine alla difesa divenni parte integrante della trattamento delle strutture politiche militari della NATO
E dallo stesso tempo rappresenta un importante elemento di sviluppo dell'Unione Europea
Prima del Consiglio europeo di Ghezzi inchini dicembre novantanove l'Europa non aveva affrontato in modo sostanziale uno di aspetti cruciali dell'Unione Europea
Vale a dire la sua identità internazionale e identità che si afferma in particolare tramite una politica estera di sicurezza e di difesa comune
I limiti imposti all'azione dell'unione dall'evidente assenza di una politica estera comune abbaiano evidenti quando si passa ad analizzare lì le posizioni assunti dai singoli membri
Dell'Unione nei conflitti né nei confronti di numerosi focolai di guerra e di crisi in atto sul fronte sud dell'alleanza atlantica Medio oriente e Nordafrica Cipro cioè in ordine di tempo la guerra di Balcani è stata l'ultima crisi in un'aria di esclusiva pertinenza europea a sotto l'uno sottolineare nel modo più brutto come in assenza di una politica estera comune dell'Unione
E di una difesa autonoma sia negli Stati Uniti a definire le strategie da seguire in funzioni di loro esclusivi interessi
Quali vicende balcaniche si è riproposto in tutta la sua drammatica evidenza l'allarmante il voto di strategia di Hublot che Comune di cui e affetto affetta all'Unione
Si sono posti da un Milato la necessità di compiere uno sforzo di semplificazioni di passaggi decisionali procedurali
Oggi non funzionali ad una tinta estive ed efficaci gestioni delle crisi internazionali i dall'altro la questioni della definizione degli strumenti i tonni a tradurli la volontà politica in realtà operativa
Non si può parlare di fallimento di incapacità dell'Unione Europea in quanto le sue competenze i suoi poteri non le permettono e soprattutto nulla obbligano a fare di più
Invece il segno di un divario profondo che c'è fra una realtà e sul piano economico finanziario e ormai forte quanto quella degli Stati Uniti o quasi
Ma che sul piano istituzionale esprimi più di una politica estera manifestando nella sua interezza i suoi limiti e le sue debolezze nell'affrontare le crisi internazionali
La difesa comune europea è un obiettivo difficile apparentemente lontano
Da ciò che all'interno delle unioni esistono Paesi che hanno le caratteristiche le caratteristiche di potenze nucleari come la Francia l'Inghilterra ed altri che vengono da una storia da tradizioni di neutralità
Tuttavia una difesa comune se rende necessaria
Non al in alternativa al sistema attuale
Fondato sull'alleanza con gli Stati Uniti d'America ma che si collochi in una prospettiva di collaborazione
Una difesa comune
Non al servizio di una impostazione euro Centrica
Ma della pena della prevenzione di conflitti insieme ad altri organizzazione internazionale regionale ed altri stati che per le loro dimissioni loro effettivo potere economico militare hanno un ruolo strategico per il futuro del mondo
L'Europa nei prossimi anni dovrà avere il coraggio di ricordarsi che il futuro si costruisce battendo dei problemi reali
Il tema solitario sarà dunque di condurre in porto la costruzione di una reale politica estera e di sicurezza comune dotata sia di un credibili componenti di difesa
Che di una visioni unitaria di interessi dell'Europa nei confronti di diverse quadranti dello scacchiere internazionale
La difesa europea dovrà essere qualcosa di più ampio e di più bignè attivo della semplice predisposizioni lo strumento militare
E all'occasione possa tradurre interventi operativi iniziative per la composizione un raffreddamento di crisi limiti delimitati proporzioni
Si tratta di ripartire
Dalla definizione di un quadro istituzionale costruire una identità europea in materia di politica di sicurezza e di difesa richiede uno sforzo supplementare
Quello di avviare un confronto sui interessi dell'unioni nel mondo e di maturare una visione in comune sulle posizioni di che l'unione devi assume nei confronti delle diverse aree geopolitiche nelle quali inserita ed opera un passo avanti sembra essere stato fatto nell'ambito del consiglio europeo di Helsinki
Che ha e che ha preso in importanti decisioni sul futuro e sull'uso che lo sviluppo dell'Unione Europea
Tre sono i grandi temi che hanno caratterizzato il vertice l'allargamento dell'Unione
La Conferenza intergovernativa per la realizzazione delle riforme istituzionali e lo sviluppo della politica europea comune in materia di sicurezza e di difesa
Le decisioni riguardanti la difesa europea adottati nel corso del vertice di sin qui sono stati quelli i di sviluppare la capacità di gestioni militare in un militare delle crisi da parte dell'Unione europea nel quadro di una rafforzata politica europea comune in materia di sicurezza e di difesa
Fini istituì gli organi strutture politiche militari per consentire all'Unione Europea re di garantire la necessaria guida politica ed elezioni strategica delle operazioni militari
Assicurare cooperazione tra l'unione europea alla NATO creare un meccanismo di gestioni non militari dell'i crisi parallelo ed alternative
Una volta messi in pratica le dice il reato Apl sinti l'Unione europea avrà fatto un importanti passo politico
Sì sarà cioè dotata di una propria politica di sicurezza di i difesa manifestando al di fuori di un irragionevoli dubbio la propria volontà di riconoscere riconoscersi come soggetto internazionale a tutto spettro
In grado di assicurare ai sfogli cittadini benessere giustizia sicurezza
L'Europa in termini economici e demografici classificabili come grandi Potenza ma per essere tali assolutamente necessario dotarsi di una politica estera di un gruppo di difesa comune
L'Europa non può continuare a delegare altri per la gestione di problemi e delle crisi che riguardano direttamente il Susy sviluppo la sua sicurezza la sua stabilità essi non addirittura la sua sopravvivenza
E da giudicare gravissima la timidezza la superfacilità superficiale verità e il distacco con le quali l'Unione europea
Tratta i problemi del Mediterraneo e del vicino Medio Oriente sembrerebbe che qualcuno pensi sbagliando che ignorando i problemi dell'integralismo islamico
Ed è un sotto sviluppo economico e su sale che attanagliano i popoli della sponda sud del Mediterraneo questi problemi si possono esorcizzare tantomeno annullare allontanati
Perciò è urgente che l'Unione Europea si convinca che uno autonomo corpo di difesa accompagnato da una politica estera comune
E parti imprescindibili di una completa costruzione geografica e politica del loro
E una premesse essenziali Lemper nella difesa della stabilità
E della sicurezza dell'Europa di suoi detta i nuovi pericoli i dalle nuove minacce non più e biologiche come avevamo detto prima non più legati a un confine per inciso o al pericolo di una guerra totale ma conflitti limitati legati a rivendicazioni etniche o a scontri tra diversi culture diverse civiltà tutti da scongiurare
Nell'affrontare la questione se dovrà essere consapevoli qui non si tratta tuttavia di una scelta indolore bensì di un'operazione con costi e difficoltà molto alte
Sostituire lì forse armati nazionale con forze armate europee sosto tweed sì anche parzialmente alla NATO senza indebolire il vincolo con l'alleato americano comporta rinunce e sacrifici difficile da digerire
Particolarmente per quelli in azioni quali
Francia e Gran Bretagna
Che ritengono più affidabili proprio sistemi difensivi attuali rispetto ad un progetto ancora da sperimentare o alleviato americano che in cambio del riconoscimento della sua supremazia offre la sua protezione
Così l'Europa si trova oggi a dover fronteggiare una grande opportunità Edu e una grave responsabilità storica tornare a parlare
Di Stato europeo
Di approfondimento politico dell'Unione nella con sapori consapevolezza e l'integrazione insieme ad una effettiva riallego unioni politica europea e il futuro futuro per tutti noi grazie
Io ringrazio l'ingegnere supporre che ci ha dato contributo dell'Udeur vere
Riflessioni che meritano di essere prese in esame nel quadro di questo nostro libero dibattito per dare un contributo alla identità della difesa europea
La parola tocca ora anzi saluto il presidente di Alleanza nazionale l'onorevole Gianfranco Fini
Che è qui presente per testimoniare l'importanza di questo nostro convegno e che come sapete dal programma citerà domani sera non la seconda giornate i lavori ringrazio il Presidente Fini e do la parola al senatore Mario Palombo che lei imponente vicepresidente anzi della commissione
Difesa del senato e poi lui è un uomo del ramo per quanto riguarda la componente militare che generale dei carabinieri e quindi porterà sotto un particolare aspetto credo di partite resse il suo Rocco tributo
Senatore Palombi grazie presidente
Signore e signori buon pomeriggio porto a tutti un caloroso saluto dei colleghi
Di Alleanza Nazionale componenti della quarta Commissione Difesa del Senato
Il mio intervento in questo convegno sull'identità di difesa europea promosso da Alleanza Nazionale
Segue l'esposizione degli esperti che hanno già parlato questa mattina ed anche oggi pomeriggio
Pertanto ritengo reputo cosa buona e giusta porta del mio discorso senso in Uggio sulla riunione del consiglio europeo svoltosi ad Helsinki nel dieci undici dicembre da nove durante la quale tra l'altro sono state prese iniziative per assicurare che l'Unione abbia una rafforzata politica comune in materia di difesa
E si è convenuto che entro il due mila e due come già è stato detto gli stati membri devono essere in grado grazie una cooperazione volontaria l'operazione dirette dall'Unione Europea di schierare nell'arco di sessanta giorni a mantenere per almeno un anno forse militari
Fino a cinquanta sessanta mila uomini capaci di svolge l'insieme dei compiti ripeto esperto concordati dai ministri la ripresa e dagli vede gli estri dell'UE o nel giugno meno centonovantadue
A questo punto mi chiedo qual è la situazione del nostro Paese
Qui abbiamo parlato tutti hanno parlato della situazione dell'Europa di quello che sono i trattati di quello che è in programma ma io ritengo di dover approfondire visto che in maniera molto brutta chi mi ha preceduto ha esposto queste problematiche ritengo di dover puntare un pochino il dito su quella della situazione del nostro Paese allo stato attuale
Le indicazioni del Consiglio europeo che ho testé ricordato colgono lo strumento militare italiano
Mentre è in atto sia lo storico passaggio da un esercito di popolo costituito per la massima parte da da coscritti ad un esercito per il popolo da formare conoscano i cd professionisti volontari
Sia la sua trasformazione il suo adeguamento al nuovo quadro geostrategico scaturito dagli ultimi dieci anni della storia non solo europea nel quale i focolai di conflittualità permangono numerosi e le linee di frattura etnica religiosa ed economica sono complesse ed in numero tale da rendere particolar mente difficile stimare l'esistente aree di incipiente conflittualità
In relazione all'effettiva partecipazione dell'Italia
Alla determinazione della politica estera e di difesa dell'Unione Europea evidente che sarà decisiva la risoluzione che la politica il Paese daranno alle problematiche di adeguamento e trasformazione delle nostre forze armate
A tal fine saranno determinanti le modalità e i tempi di allestimento dall'esercito di volontari
Il grado di efficienza e di efficacia tecnico-operativa del nuovo strumento militare
Nella totalità delle sue del componente di terra mare e cielo il rapporto soprattutto a quelli corrispondenti degli analoghi partners sono più importanti quali la Francia la Germania l'Inghilterra
Le modalità di determinazione sotto l'aspetto qualitativo e quantitativo del contingente di forze terrestri navali ed aerei da destinare entro il due mila tre alla forza militare comune di cinquanta sessanta mila buoni
Secondo le decisioni governative i nati nel mille novecentottantacinque dovrebbero essere i primi ad essere esclusi dalla chiamata obbligatoria le armi
Pertanto la legale sospensione della coscrizione andrebbe a coincidere con l'entrata in campo della forza multinazionale decisa lo scorso dicembre a pezzi
Ciò premesso a mio avviso occorre aggiungere in primo luogo che la durata del servizio di leva pari a trecento giorni non consente assolutamente alle nostre forze armate all'esercito in particolare
Di intervenire con i coscritti in alcune situazione caratterizzata da rischi e elevate difficoltà
Peraltro già nel mille novecentonovantatré negli interventi di Somalia e Mozambico fu decisa la partecipazione di militari di leva esclusivamente volontaria
In secondo luogo è bene ricordare che nell'immaginario della pubblica opinione il servizio militare obbligatorio è da tempo ritenuto un inutile curve
Riservata ai giovani meno agiati e socialmente più deboli per cui si accorse che se si considera anche la vigente legge obiezione di coscienza
Ah con che ancora ancorché condivisibile nelle sue finalità ideali ma che noi come Alleanza nazionale
Abbiamo contro la quale abbiamo da espresso voto contrario perché
Eravamo convinti che se si fosse fatto prima un esercito professionisti in mancanza di un obbligo non ci sarà non ci sarebbe stato assolutamente bisogno di una vera di avere una legge che riguardava l'obiezione di coscienza
Per quanto riguarda dicevo questo beh questa legge è d'obbligo ammettere che l'abolizione della leva
è stata di fatto sancita ancor prima delle deliberazioni parlamentari a riguardo
Perché abbiamo mandato come ho detto volontari quindi la leva da quel momento non era più necessaria ai fini pertanto della effettiva sopravvivenza dello strumento militare italiano
In relazione alle esigenze attuali e future credo che emerga incontrovertibile urgente necessità per le nostre forze armate e soprattutto per l'esercito disporre di volontari gruppo motivati
Ben addestrato ed equipaggiati in maniera ottimale alla stessa altezza dei colleghi francesi inglesi e tedeschi poiché il fulcro di giugno aumento militare è e rimane l'uomo
Le operazioni internazionali nelle quali le nostre forze armate sono e potranno essere coinvolte vedono al primo posto la sicurezza dei nostri uomini e al secondo la credibilità dell'Italia che ne ha disposto e ne disporrà l'intervento
Da ciò ne consegue che governo e Parlamento assicurino senza esitazione
Gli interventi legislativi e assegnino le risorse di bilancio affinché lo lo strumento militare italiano abbia nel più breve tempo possibile o comunque con gradualità progressiva priva di soluzione di continuità
I seguenti requisiti
La proietta bili dalle forze
Con la disponibilità di mezzi e personale adeguati alla mo'alle moderne esigenze di contingenti operanti fuori aria per periodi medio lunghi
E ho visto le difficoltà che ci sono state per mandare degli uomini a Timor Est
Hanno impiegato più di un mese pur non sono soltanto difficoltà tecniche per lo più o meno in un incontro con gli americani hanno detto che loro hanno preso è la Panamericana fra sugli uomini dappertutto non i nostri sono stati Gargiulo carica regionale
E mandare all'impiegato quaranta giorni probabilmente c'era interesse che arrivassero tardi l'importante era battere bandiera
La sostenibilità intesa come capacità di sostegno a rotazione in teatro delle forze lite videro potrebbero operabilità ovvero la capacità delle componenti nazionali di agire nell'ambito di formazioni multinazionali
E in questo i nostri ragazzi sono molto bravi
La mobilità sia in senso strategico sia in senso tattico attraverso la disponibilità sia di vettori per il trasporto di forze su lunghe distanze sia di mezzi che garantiscono il libro movimento in presenza anche di azioni di contrasto
La flessibilità intesa come capacità di saper operare dell'intera gamma dei possibili conflitti
La sopravvivenza da intendersi come l'insieme di mezzi procedure strumenti organizzativi volto a mantenere le vicenza delle forze affronta di offesa ambientali e o avversaria
Il comando e controllo cioè la capacità di pianificare organizzare e condurre operazioni in qualunque ambiente operativo
Riguardo agli uomini desidero soffermarmi brevemente sull'esercito
Perché fra le tre compagini dello strumento militare ha più gente necessità di volontari di truppa
Questa forza armata a possedere un numero adeguato di unità per condurre operazioni anche di durata superiore ai dodici mesi
Come già insegna l'esperienza degli interventi NATO nei Balcani
Ciò implica cicli di preparazione di uomini su quattro periodi
Minimo
L'addestramento iniziale
L'approntamento delle truppe l'impiego fuori aria e le il ricondizionamento una volta rientrati in territorio nazionale per un totale di ventiquattro mesi come avviene negli ultimi negli altri eserciti dell'UE era nato
Introduzione del volontariato inoltre implica il reclutamento di Giorgetti adeguati qualitativamente quantitativamente date dati attrarre con un volume di competitivi
Con effettive possibilità di carriera o di accesso successivo nel mondo del lavoro civile o tra le forze di polizia dalle forze dell'ordine
E con la tutela economico sociale degli invalidi e dei e degli eredi degli eventuali cadute
Lo stato maggiore dell'esercito ha calcolato con seria e e approfondita analisi della situazione che nel nuovo modello di difesa la forza armata dovrà disporre di un minimo di nove Brigade per un totale di centotrentacinque mila uomini riguarda gli equipaggiamenti alle armi dai mezzi in altre parole all'ammodernamento delle nostre forze armate in vista dei compiti che la situazione internazionale impone all'Italia
Le necessità e le urgenze sono altrettanto impellenti di quelle dette per il fattore umano
Intanto è opportuno sottolineare che l'impiego spinto protratto e variegato delle nostre forze armate che prosegue ormai da anni in diversità teatri operativi dal Golfo Arabico attimo resta passando per la Somalia il Monza ambiguo e i Balcani
A ineluttabilmente causato un'usura precoce del parco mezzi e dei sistemi d'arma
Intaccando gravemente la riserva di operatività delle unità in campo sia in relazione alle missioni attuali sia quelle del futuro
Se si considera attesi la vetustà della massima parte del materiale operativo emerge la grande urgenza di acquisire un rinnovato parco di sistemi d'arma mezzi ed equipaggiamenti adeguato ai compiti delle forze armate nei primi decenni di questo nuovo secolo
Vista dunque la situazione e le prospettive di impiego delle nostre forze armate la conclusione del mio intervento necessità anche un rapido sguardo al settore del bilancio della difesa
Il bilancio del due mila pur segnando un incremento del sei virgola quattro per cento rispetto a quello del mille novecentonovantanove
Come regista dalla nota esplicativa con cui accompagnò il ministro dalla difesa Scognamiglio si sgonfia se si considera il tasso di inflazione dell'OPA scendere al quattro virgola nove per cento
E cala ancora se si raffronta con quello assestato dell'anno prima che facendo all'incremento a seicentoventisei miliardi
In valore assoluto
Al uno virgola al più uno virgola nove in termini monetari e allo zero virgola quattro cioè praticamente nulla in termini reali
Pertanto quello che doveva essere il bilancio della svolta nella interminabile vicenda del rimodellamento il potenziamento delle forze armate lascia invece ancora una volta Esercito Marina e Aeronautica al palo di partenza
Sia riguardo all'incremento della componente dei volontari sia in merito al potenziamento quantitativo e qualitativo degli equipaggiamenti dei mezzi e dei sistemi d'arma
Ciò detto vorrei ricordare che Alain Richard ministro della difesa francese nel decorso mille novecentonovantanove auspico un contributo più equilibrato alle spese del settore da parte dei Paesi dell'Unione europea
Realmente intenzionati a partecipare alla difesa comune
L'effettivo impegno egli preciso non viene dato dal grezzo del bilancio della Difesa espresso in percentuale del PIL perché tale cifra spesso come accade da noi in Italia contiene voci accessorie non pertinenti
Pensioni sicurezza specie operative e così via bensì dalla percentuale di spesa destinata agli investimenti che dovrebbe aggirarsi per i Paesi interessati fra lo zero sette per cento e l'uno virgola uno per cento dei rispettivi PIL e che in Francia intorno all'uno per cento su un bilancio da difesa pari a circa il trenta per cento del PIL
E be'per avviare effettivamente la trasformazione e l'adeguamento dello strumento militare nel nuovo quadro di esigenze Geo strategie l'Italia dovrebbe quantomeno triplicare l'attuale quota di risorse destinate agli investimenti
Che ora aggirandosi fra i quattro per quattro mila i cinque mila miliardi si colloca intorno allo zero venti
Zero ventitré del PIL
La citazione delle dichiarazioni Richard fatta senza alcuno spirito di polemica
Marca inconfutabilmente la posizione di subordinazione del nostro Paese in tema di politica militare rispetto a uno dei maggiori partner di ferimento dell'UE dell'unione europea
La sensazione è che il nostro Paese si sta avviando a restare come avvenne nella NATO durante la guerra fredda un consumatore e non un produttore di sicurezza
In quegli anni a causa della posizione defilata mantenuta nel campo militare
L'Italia fu artefice di una politica extra velleitaria declamatoria attenta
A questioni di Stato su formale cioè di mero rango piuttosto che impegnato a porre il Paese nelle condizioni di svolgere un ruolo incisivo paragonabile a quelli di Francia Gran Bretagna e Germania
Concludendo ritengo ancora una volta dover rimarcare con forza che è in gioco il prestigio e il ruolo del nostro Paese
Se infatti opereremo su dimensioni confrontabili con quelle messi in campo dei maggiori paesi europei sarà ragionevole pretendere di sedere al tavolo di coloro che decidono in Europa
Se invece non saremo in grado di operare su dimensioni confrontabili
Saremo in sala d'attesa e quando decisone saranno state assunte potremo anche partecipare felice di esserci alle condizioni secondo le modalità sulla base dei limiti e soprattutto per le finalità politiche che gli altri avranno deciso
Quali delle due situazioni vorremmo poter realizzare mi sembra intuitivo che tradiremmo la legittima aspettativa del paese se non per seguissimo la prima soluzione sedere a buon diritto tra coloro che decidono nell'occasione storica offerta dalla necessità di una politica comune in materia di difesa per inserire nel nostro Paese tra quelli che realmente contano nella UE
è necessario quindi che le nostre forze armate siano poste nelle condizioni di poter difendere effettivamente gli interessi italiani e comunitari a partire dall'area mediterranea
E che gli investimenti futuri in termini di uomini e materiali siano accuratamente calibrati
Al fine di non consentire una perdita di efficienza e di immagine che l'Italia faticosamente costruito negli ultimi anni grazie soprattutto al silenzioso sacrificio di migliaia di cittadini in uniforme ai quali va la riconoscenza ente dell'intero Paese
Alleanza nazionale ovviamente è e sarà sempre pronta ad appoggiare ogni sera iniziative in tal senso e ad essere sempre vicina come sempre lo è stata alle nostre gloriose forze armate grazie
Ringrazio il senatore Mario Palombo che ai tanti temi che stamattina e oggi pomeriggio sono stati evocati raggiunto due particolari
Uno naturalmente la vexata quaestio della scarsità delle disponibilità finanziarie date dal bilancio dello Stato alle forze armate
Disponibilità che sono andate via via diminuendo anziché aumentare in rapporto nuove esigenze secondo più importante argomenta ancora
Ed è la trasformazione con il nuovo modello di difesa la trasformazione delle nostre forze armate
Da forze armate reclutate obbligatoriamente Emma Bonino animalier invece che si formano attraverso la volontarietà dell'impegno cosa che contrariamente perché si pensa che potrebbe eventualmente produrre
Una diminuzione dell'impegno finanziario è accadrà invece esattamente il contrario come noto perché anche se il numero delle unità saranno riunita personali saranno ridotto sarà ridotto
Aumenterà invece la necessità di specializzazione di qualificazione di conseguenza TIR remunerazione che deve essere una remunerazione data a dei professionisti a non a persone che e che obbligatoriamente sono tenuti a fare il servizio militare
Alle presidente della commissione Difesa
Della Camera dei deputati onorevole Valdo Spini che ringrazio e saluto e ringrazio per la sua presenza alla più qualificata a livello parlamentare
Io vorrei esporre fare un'altra provocazione
La provocazione deriva da un'affermazione che questa mattina il professor Santoro già sottosegretario alla Difesa affatto
Egli è ha sostenuto che la sovranità ultima per la sicurezza europea risiede
Nel governo di Washington tant'è vero che il rappresentante sia pure come osservatore di Washington
Nella alta autorità presieduta serie Solana se è stato e immesso recentemente in questa funzione
Voglio dire la conferenza per la Conferenza intergovernativa che analizzerà le modifiche
E che dovranno potrebbero essere apportate ai trattati dell'Unione crede che dovrà occuparsi anche di questo e in quale misura per affermare quel pollo
Europeo della difesa di cui parliamo e sul quale invece dovremmo dare delle assicurazioni concrete perché prima Martino diceva giustamente parlare in materia bilancio che ora noi non vorremmo come italiani in questo caso si potrebbe dire quando e come portoghesi ricchi essere inseriti come porto che gli vale a dire coloro che si mettono in un autobus però non pagano il biglietto non pagano quello che c'è dispense e quindi se agli americani tocca ancora gran parte dell'onere finanziario
La nostra pretesa conclamata giustamente
Per ragioni politiche per ragioni di storia di dizioni di cultura tutto quello che volete però rischia di restare tale
Quindi noi ci dobbiamo porre complessivamente come Stato nazionale anche come Unione europea credo che ci dobbiamo porre anche questo problema io non so se ho messo i piedi nel piatto come istrici in francese
Ma credo che il presidente Spini sia in grado di soddisfare anche questa provocazione che io ho fatto per dire come in Italia come l'Europa come l'Unione europea vede il tema anche perché tra l'altro nella non ancora ben compresa
Integrazione fra Unione europea e occidentale e unione europea ci sono delle difficoltà da affrontare
E ci sono Paesi che fanno parte dell'Alleanza atlantica non fanno parte dell'Unione europea e viceversa ci sono paesi che hanno chiesto cito per tutti il caso della Turchia di entrare
Nell'alleanza atlantica ora non nell'Unione Europea ci sono Paesi in quel settore molto delicato e al quale abbiamo tenuto
Dedicato gran parte della nostra attenzione una parte della nostra attenzione
In questo nostro
Dibattito in questo nostro convegno di studi come la Romania la Bulgaria la Slovenia che intenderebbero aderire alla alleanza atlantica come hanno fatto l'Ungheria la Polonia e la Repubblica Ceca ancora prima dell'ingresso eventuale ma probabile nell'Unione europea
E sono tutti temi per i quali mettiamo da lei una sicuramente interessante e valutazione
Visto che lei qui errori Violante quanto grida
Tutto quello che vogliono tutto quello che vi ringrazio molto chiara vero non ci sono limiti non c'è tempo contingentato ringrazio molto per quest'invito a questo confronto che mi sembra molto molto bene calibrato viste le decisioni che stanno avvenendo nell'ultimo periodo
Naturalmente ringrazio tanto più perché in questa legislatura abbiamo fatto diverse leggi con voto comune
Penso a quella sui vertici militari che ha riorganizzato le forze armate secondo un principio interforze negli altri paesi già affermato non eravamo molto indietro
Pensa a quella sulle ammissione le donne che ha un successo almeno per il momento oltre misura forse c'è un boom anche congiunturale ma comunque un successo
Oltre misura penso anche credo e spero a al la professionalizzazione le forze armate come noto noi mercoledì
Abbiamo licenziato un testo per il parere delle altre Commissioni Affari costituzionali e quant'altro
E io ho preso già la precauzione ma lo dico anche al presidente Selva di scrivere a Violante che a mio parere per marzo il provvedimento potrebbe essere già pronto per essere calendarizzato per la Camera in aula e questo è molto importante perché non so voi noi cerchiamo di essere ottimisti sul futuro della legislatura ma per quanto ti misti siamo il due mila uno è comunque una scadenza considerata da regionale credo che va fatta da parte delle dura anche per un motivo che dirò dopo
Ma le domande sono molto molto interessanti
Naturalmente le si possono prendere in linea come dire storica
In linea storica ma quali mi prenderò sull'attualità linea storica i progressi sono stati effettivamente importanti sul piano della difesa europea
Pensiamo infatti che come dice giustamente la il cartoncino di convocazione del senatore Ramponi
L'Europa doveva partire dall'aspetto difesa la scende e poi invece le vicende storiche l'hanno fatta partire dall'aspetto economico del mercato comune ma oggi il terreno fondamentale per l'espansione in Europa per la crescita qualitativa dell'europea è indubbiamente la difesa
E noi dobbiamo pensare che la prima riunione informale della storia dei ministri a difesa dell'industria Roveri è stata fatta durante la presidenza italiana dell'UE mille novecento novantotto che la prima riunione informale della storia del Ministero Difesa europea è stata fatta sotto presidenza austriaca anche qui del mille e novecento e novantotto che la nomina dei il signor pesca è una nomina che è stata effettuata nel giugno-luglio di questo anno mille novecento novantanove e vero è un osso di lingua dire che il signor pesca però mi ricordo e vorrei trasmettere a voi positivamente questo episodio
Che la sera del famoso vertice di Firenze Clinton Blair
Quant'altri
Il presidente della New York University che doveva presentare Solana non trovò di meglio che dire il ministro la difesa europea speriamo che sia un augurio
Inviando Sasso sono a volte Bellino pragmatici e lui non voleva dire per il responsabile permanente acquisiti senza rischi imprese dimessa di Pesaro speriamo che sia una cosa e soprattutto direi che si cominci a risolvere diamo alle domande poste da Selva quel triangolo delle Bermude istituzionale su cui la difesa europea era sempre affonda cioè rapporto nato Unione Europea con europea occidentale
Non lo do per i soldi però mi sembra che si comincia a vedere un'architettura
E nel senso che da un lato nella NATO si sta discutendo su quali
Strutture militari veniva quasi da dire inglese ma sono cercati per l'Alitalia e sensazione quali strutture militari
Sono poste al servizio di una nozione di difesa europea non separata ma separabile ed in parallelo vedere quale linea di comando che probabilmente dovrebbe appunto fare cosa fare carico fare diciamo
Terminare col vice comandante della NATO che come è noto è sempre l'ufficiale generale europeo
Intendiamoci su questa mozione del separato non separabile
Gli Stati Uniti sono d'accordo
Su altre nozioni forse un po'meno
Chi parla con gli esponenti dei segreti si rende conto che
Amministrazione congresso sono piuttosto incoraggianti verso la difesa europea
Quando si parla a volte con taluni ambienti militari si nota una maggior prudenza
Quasi inespresso si sente dire ma insomma queste cose oscure militari le abbiamo fatte noi perché dovete disporne voi non si dice ma insomma un pochino si capisce però invece l'aspetto politico mi sembra più incoraggiante comunque questo sta in costruzione
A questo punto si pone il problema ma chi è il cervello di questa struttura militare separa non separata ma separate
Qui effettivamente nella difficoltà a cui accennava Selva di una integrazione immediata Fanon europea occidentale Unione Europea
Si è trovato intanto una strada l'unione personale cioè a dire irresponsabile la pesca Javier Solana è stato anche nominato a novembre Segretario generale Unione Europea Occidentale al posto del portoghese credo che la gestiva prima
In questo modo quello che era un po'difficile realizzare cioè ma quello che deve essere l'obiettivo uno europeo occidentale non deve essere più organizzazione fra Stati ma diventare agenzia tecnica dello europea lo si sta realizzando attraverso questo unione personale
D'altro canto non europeo occidentale a delle scelte di pianificazione ha già un passato l'iter nel campo dell'integrazione dell'industria difesa europea effettivamente la può rendere una specie di braccio tecnico fra Unione Europea e questa parte della NATO che potrebbe essere utilizzata dagli europei
A questo punto la stessa Unione europea si sta attrezzando non solo col signor pesca ma con tre comitati
Quello politico quello militare gli altri comitati tecnici che peggiora sono interinali ma nella Conferenza intergovernativa della fine dell'anno dovrebbero diventare trattato cioè per ora sono un ponte ma dovremo diventare struttura della Unione Europea
Quindi adesso non per vendere l'ottimismo un tanto al chilo però indubbiamente l'accelerazione di volontà politica di questi due anni è stata chiarissima così come una definizione istituzionale che comincia comincia io mi sbilancio ma comincia a far vedere un disegno
è indubbio che l'elemento di precipitazione è stata proprio la vicenda del Kosovo
Dove si è visto effettivamente due cose la prima che l'Europa non è stata in grado nelle due presidi nella presidenza inglese francese di Rambouillet
Di riuscire a portare a successe negoziale
E si è visto che quando si è passati all'intervento militare bisogna essere oggettivi onesti la gran parte di questo obiettivo militare è stata sostenuta la security dopo di ciò si può anche dire che noi diamo contato dovrà insomma c'è una legge in queste coglie chi mette la maggior parte delle strutture poi anche decide come e dove e così via
Fare anche se ora sul terreno che i forti europei sono particolarmente impegnati ed è una forza quasi europea
Però il Kosovo è stato un elemento di precipitazione
Perché si è visto che a fronte di un gigante economico l'Europa adesso non vorrei ripetere i termini che venivano usati verso la Germania di Adenauer e vi era perché era gigante economico e nano politico ma insomma l'Europa ecco ancora sul piano politico ancora fermati
Di fronte ad un evento che avrà i suoi effetti sull'Europa pensiamo all'Italia in particolare noi abbiamo dato effettivamente dei grossi colpi a mafia camorra 'ndrangheta prezzo di vite umane Falcone Borsellino e così via
Ma se vogliamo essere onesti rischiamo di vederci a rimbalzare Adriatico ora la criminalità quindi è un punto d'attenzione grossi
Di fronte a un fatto che è indubbiamente europeo
L'idea di non essere stati in grado né di gestirla diplomaticamente che sarebbe stata la cosa migliore
Ne poi di avere una diciamo così nelle operazioni militari come una vera effettiva capacità di partecipazione a parità e qualche cosa che non è piaciuta negli Stati Uniti che si sono detti ma insomma perché il ramo dall'ottanta per cento delle spese
Né a noi perché abbiamo bisogno di far vedere che l'Europa riesce anche a risolvere almeno i problemi che si pongono alla
Qui faccio una parentesi
L'Italia in fondo ha guidato l'unica spedizione militare di pace senza la partecipazione diretta di truppe americane
Non sarà la fine del mondo la missione Alba in Albania però nella storia passerà alla storia come la prima missione militare di pace che non ha visto la partecipazione diretta di truppe americane ha visto i satelliti di informazione questa va be ma comunque la prima e qui facciamo anche risuonare un pochino di orgoglio nazionale questa volta ben diretto
Nel senso che molti non avrebbero scommesso dieci lire sulla capacità dei dell'Italia di guidare una spedizione di questo gene e di fatti il Times scrisse andrà male perché i generali italiani non sono all'altezza
Inglesi e tedeschi decisero buon conto per tanti motivi di non partecipare qua bisogna dare atto che effettivamente le cose sono andate sono andate bene si è anche capito qual è il giusto momento d'andarsene perché non voglio rubare il mestiere e generali e Napoli qualunque altri ma così da ore Chiatante se ho capito bene bisogna fare bene e anche capire qual è il momento per staccare
Chiudo questa parentesi per dire che oggettivamente questa sfatato molte cose
E io vi racconto anche visto che non non ho avuto Rimini tempo anche una piccola parabola che mi ha molto impressionato la commissione difesa italiana
Va a vedere le nostre truppe impegnata la missione Alba in Albania i nostri inviti ufficiali hanno voluto che il briefing l'incontro
Fosse tutto tradotto in inglese perché perché giustamente non volevano togliere dalla conversazione turchi romeni greci quant'altri
Eran venuti con noi c'era anche un generale francese io pago presi a braccetto di dissi pur mollando le pinze Fini lui Hellas Hellas dovete convenire fa parte ora questo vere scherzo
Era una parabola nel senso di dire che ormai se anche una missione guidata da noi sentiamo il bisogno di associare
Evidentemente non esistono più missioni bilaterali almeno all'Europeo di un Paese solo sono missioni che conduciamo integralmente torniamo al discorso di prima quindi è il Kosovo che in qualche modo fa precipitare questa esigenza
E dal punto di vista istituzionale io ho detto che ci sono delle cose incoraggianti adesso il passaggio che è stato giustamente individuato anche dal senatore Palombo il passaggio lo strumento a disposizione
Ed è la quindi la decisione e la volontà di avere una forza europea di intervento rapido
Che per essere credibile deve andare appunto sulle sessanta mila unità io sono uno recante ma tutti sappiamo molti di voi sanno meglio di me che sessanta mila significa realtà centottanta miglia
Non è chiaro ancora che cosa l'Italia è chiamata a dare io andrei da un sei a otto mila unità che vanno moltiplicate di per tre diciotto ventiquattro occhio e croce mi è stato spiegato che non sono unità individuato una volta per tutte ah sì come si tratta secondo dell'emissione di individuarne quel bisogno dei degli alpini potrà aver bisogno dei corazzate quindi non è che sono però tanto più devono essere un una gamma molto asta di uomini noi potremmo fare oggi uno sforzo una tantum per stare dentro la forza d'intervento europea ma ora facciamo la professionalizzazione o non la regia
Quindi le due cose vanno di pari passo avete deciso di molti di divorzi Intesa Direzione significa anche accelerare definire e portare a termine il processo di professionalizzazione
Mi di di di fondo ancora un attimo sulla provocazione ma Washington o l'Europa
Ecco su questo io sarei non per nascondermi ma sarei per un atteggiamento piuttosto pragmatico
è evidente che vi sono una serie di forze ma anche di stati pensiamo alla Francia che sono portati a sottolineare
L'autonomia di questa forza Roma
Ed altre invece ambienti che sono portati a sottolineare la dichiarazione di Jesi che cosa dice zitti
Che prima la NATO decide se interviene un'eventuale crisi
Se decide la NATO come tale quindi anche con gli Stati Uniti non ritenere a vere Coletto qualsiasi motivo intervenire allora viene chiamata in campo l'Europa
Naturalmente a molti questo sembra riduttivo no cos'è una elemento residuale
Io cercherei di avere un atteggiamento il più pragmatico possibile intanto farla
E speriamo che non ce ne sia bisogno ma se del caso sperimentarla perché io ho parlato e la missione Alba in Albania però finora nessuna missione europea avuto il cappello ufficiale
Ne dobbiamo europea né dell'UEO né di altro
Perché non avendo molti dei principali partners la missione Alba fu una missione di buona volontà partecipativo fumo in tredici rifatto tredici porta fortuna e così via ma non si poté dire Nettuno europea né un euro per e e chi vuole viene quindi io cercherei intanto pragmaticamente di fare piuttosto che di incrociare le armi su questo concetto quanto come lontana dagli Stati Uniti
Anche perché bisogna essere oggettivi da un lato noi vogliamo prendere maggiore responsabilità dall'altro lato non siamo fra quelli che dicono le truppe americane lascia l'Europa e tornino a casa perché oggi in questo momento in Europa sarebbe un elemento di squilibrio ed equilibrio
E da vedere che la Russia per rischiare davanti direttamente la Germania faccio per farlo sono brutale dove che non abbia invece interessa avere una valutazione quindi io sarei per un atteggiamento pragmatico però certo un punto deve essere chiaro
Se si fa questa forza deve avere le caratteristiche di efficienza di preparazione di dotazione che la rendono effettivamente tale non può essere una specie di coda di secondo grado di secondo ordine e qui che poi si trova la capacità effettiva di utilizzare di avere una crescita anche politica dell'Unione Europea
Non so se posso raccontarlo noi diamo ma c'era la il collega Lavagnini non mi sembra siamo stati a a Bruxelles al la NATO a novembre
Qualcuno non faccio nomi e cognomi c'ha detto l'inglese ha ripreso europea una bella cosa io tento d'umore but not too much more dovete fare di più materie anche dopo
Non sto a dire nome e cognome per evidenti motivi eccetera qui ci si vede un po'no fate di più ma non troppo di più siamo su un sentiero diciamo a vedere
Però io credo che la prima cosa è farla farla bene e fare una cosa che sia effettivamente qualcosa i politicamente rilevante
In questo senso in questa direzione allora potremo via via spostare le decisioni eccetto in quest'ultimo periodo sono state bisogna metterlo per buona parte a Washington poteri potrebbero suonare la tromba di non è vero ma credo che oggettivamente così lo possiamo fare nella misura in cui cresce questa realtà politica mister pesche davvero il ministro a difesa dell'Europa
E dall'altro lato l'Europa si dota di una forza convincente l'intervento rapido allora si comincia a ragionare io penso che se l'obiettivo politico giusto importante by partisan poi ci dedicheremo se legge le ho fatte meglio o peggio c'era questo è giusta ma credo che se l'obiettivo banca
E deve essere così concepita anche dal nostro Paese
E se è così concepito forse il paese nostro Paese ci darà anche qualche soldo in più
Che non ci darebbe astrattamente ma commisurato a questo obiettivo io penso che il Paese lo potrebbe io potrei fare anche nella fine della rissosità fiorentina io sono sonno bravo non lo so ma insomma sono capace
Nel senso di dire che non mi risulta che il bilancio prescritti fosse in aumento rispetta difese vero anzi anzi
Quindi è verissimo quello che ha detto il senatore Palombo
Che l'incremento è quasi in infiniti infinitesimale dello sport accetto e Verdi Lo Parco Solari collegio e quasi infinitesimale però mi dicono i più anziani c'è la prima volta da non so quanti di sei diciassette anni
è questa anche va detto con questo no non è che voglio conquista voti qui no no per carità lo dico semplicemente per
Per la matematica è lo dico semplicemente per la matematica
Lo dico semplicemente per la matematica quindi effettivamente un aumento infinitesimale lo ammetto però come segnale è un piccolissimo aumento io credo però che l'obiettivo de la difesa europea possiamo diva nel nostro Paese a fare di più perché non c'è dubbio che ci verrà chiesto di fare di più noi abbiamo l'uno poco più depurati dai carabinieri del PIL a difesa evidente che Francia Gran Bretagna che hanno il due due e mezzo tre un certo procederanno ma insomma anche voi fare qualche questo fa parte del bisogna anche certamente preparare il Paese a questo d'altro canto a me sembra che l'obiettivo politicamente valga la candela
Cioè a dire che sia qualcosa d'importante in questo mondo voi sapete che dopo la fine della guerra fredda un grande futurologo Francis Fukuyama
Scrisse un libro dicendo la storia definita non c'è più conflitto non dire non non c'hanno ieri ma patetico dato una buona noia più o meno purtroppo invece sono esplose ma seri conflitti che erano tenuti come sotto coperchio compiti di carattere etnico religioso e così via che francamente su rispetto ai quali dobbiamo cercare di esportare il nostro buono il modello europeo sei oggi vale a dire un ragazzo guarda che fino a cento quanti anni fa Francia e Germania si sono combattute per il carbone per l'acciaio entrato l'Europa è cominciata di lì dalla Comit
Sì lo dico ragazzo di oggi non ci crede di Simona Cola coi del mondo il giorno si potesse dire nei Balcani credo sarebbe una cosa Benedetta che invece che battersi parte Marebbe un capitalismo dell'integrazione però in questa situazione in cui gonfi che sono ricominciati l'idea che ci sia una sola superpotenza
Che può eventualmente affrontarli
E risolverli se può se congresso vide quattrini se in quel momento gli americani sono d'acqua
Questa idea evidentemente politicamente debole
Ecco perché credo che sia importante non per me è una realismo europeo io non sono preso più dire un azionismo nazionale una solismo nove ma per una armonica costruzione di reti mondiali potere dare effettivamente un contributo come nota credo che sia un obiettivo che valga la Candy
Avevo preannunciato quello su cui mi sembrano di raccordo difesa europea significa sbrigarsi a fare forze armate professionali
Per due motivi
La Costituzione può chiedere al cittadino italiano di rischiare la vita per difendere i confini della patria
E meno chiaro che richieda di saltare su una mina in un altro Paese queste un rischio da da di tipo professionale di quelli che carabinieri polizia altri decidono o accettano di poter in secondo luogo c'è un problema di addestramento i dieci mesi bastano o
Ormai l'addestramento molto complesse
Militare ma ormai devo devo dire condivido anch'io in genere le nostre truppe hanno fatto bene in questo campo è anche un atteggiamento culturale mettersi in mezzo fra due tecniche non significa soltanto aver in mano
Un un mitragliatore significa anche saper se la insomma avere anche una capacità umana culturale sapere se la cava quindi evidentemente ci vuole
Un abbia
Ed a livello quantitativo l'ho già detto noi oggi già stiamo facendo il massimo potremmo faccio un'altra volta ma occorre quale il segreto del successo dell'operazione professionalizzazione l'elemento umano è stato detto giustamente da Palombo
Qui ci sappiamo che c'è un timore nei giovani ci chiedono i nostri migliori anche nostra vita per tre anni per quattro anni per nove anni spendiamo il meglio del nostro fisico no ed oscuro
E dopo che andiamo a scaricare le cassette in qualche mercato e
Allora
Qui ci sono due aspetti da fare uno è chiedere comprensione a carabinieri polizia vigili del fuoco in genere non sono contenti di ricevere i militari perché sono più contenti di formazioni in prove
Allora qui si tratta non solo di fare prediche ma sociale nel momento della selezione associato il momento della valutazione creare un tessuto di comprensione
Però per un militare che ha fatto bene che magari è stato bene in Kosovo è stato bene Gatti vorreste cerca perché non può fare carabiniere o poliziotto sia ben fatto sia un una caratura morale anche positivo
Il secondo aspetto è più difficile
Per quanto si faccia un'apertura cento metri per quanto si faccia io non darei tutto al pubblico
All'estero specialmente nei Paesi anglosassoni
I chi ha fatto il militare a manodopera prelibata posso fare l'ennesima Edo propone manderete via per il mio modo frammentari parla Ilya medicali comprano a Firenze Nuovo Pignone se leggo un'opinione pilota che trovai general manager dell'opinione di sé ma la lega il Presidente ha come sua difesa interessante ci sono i militari da assumere naturalmente l'italiani sgranano gli occhioni perché da noi non c'è quest'
Si tratta di riuscire a dare anche quella formazione professionale che possa dare una forza sul mercato del lavoro non automatica ma una formazione perché per quanto il pubblico si debba aprire il pubblico da solo non ce la forza fare e anche qui c'è tutta una rivoluzione da fare
Perché è indubbio che si tratta di aprire ora abbiamo visto che molto in maniera molto lo meritoria l'amministrazione il governo gli stati maggiori hanno assunto di fondi europei per formare i ragazzi di leva e anche i volontari a un anno nell'informatica e nelle lingue
Viene da piangere all'idea di quello che sarebbe giusto fare quando la leva era veramente in auge quando lei veramente sette se avessimo usato comunque colmare una così cercava di fare il nostro meglio oggi
è indubbio che si deve dare a questi giovani e a queste giovani perché io ho scritto a Mattarella e lui ha accettato questa idea visto il successo della legge e vista la carenza di volontari di truppa anticipiamo alla fine di quest'anno l'ingresso almeno di una quota una quota definita di razze perché che dà forza alle giovani alle giovani diamogli anche una formazione professionale che e allora che avremo se no voi sapete come la
Cercare un treno definitivo che non prendere un treno parziale che magari e se si fa così allora l'operazione fallisce e sappiamo che c'è un sacco di gente pronta a fare le matte risate se l'operazione c'è un bel ce n'è vari agire se l'operazione fallisce ma non può fallire deve riuscire no concentrarci su questo dato
Poi c'è l'altro aspetto ma smetto subito che avere un esercito forzate professionali significa quello che accetti sportivamente per qualche mese la Camerata e così via non lo puoi dare a uno che ci sta significa cambiare tutta una serie di prospettiva
Significa aprire significa affrontare quei temi drammatici del dello della del del delle case mobilità eccetera insomma un programma una filosofia nuova ventuno
Credo che certamente ci dovremo la funzione l'opposizione fare le bucce a quello che farà il governo su queste e fa benissimo però all'incirca somiglierà a creare un'atmosfera generale in cui dobbiamo creare un po'insieme su queste cose per affrontare questa tematica e allora credo che si potrà anche dare una risposta appunto al scorso di seguiva cioè e Washington o Bruxelles nella sede delle decisioni
Certamente Bruxelles o monzese diciamo nato se noi Washington certamente la NATO e molto più avanti dell'Europa se si pensa anche che accettato i nuovi soci prima che l'opera questo è un grande disdoro e sì purtroppo un grande tesoro insomma la risposta di stabilità di rispettabilità dei nuovi Paesi hanno pronta da da da prima la NATO non deve Rupert questo è spiacevole dito spiacevole all'anglosassone insomma gravi
Il però credo che proprio sul questi idea sul concetto di difesa si gioca una crescita
Dell'uno europea che può essere di grande rilievo di grande importanza e noi dobbiamo giocare e similari ancora cinque minuti cerchiamo di giocare alla pari qui ci sono due elementi di preoccupazione oggettivo
Primo si dice che la
Il nucleo della forza europea di intervento rapido sarà il l'euro coro che nasce franco tedesco si aggiungono spagnoli belgi non ho capito perché anche lussemburghesi ma sicuramente sarà un grosso rafforzamento e noi non ci siamo
Allora voi sapete che se nasce di lì omettiamo bene delle regole del gioco subito cioè di coinvolgere euro fora EUROMARFOR gli altri organismi in cui ci siamo o si rischia che il nucleo iniziale in qualche modo vada forte
Anche perché c'è un altro dato voi sapete che io con maggior come un sacco di pronunce ho preso una responsabilità spero non non arrischiata di proporre l'Italia per il comando del prossimo KFOR dicono spero non arrischiata perché come è noto la situazione difficile
Però voi sapete che
Acché i forestali prima comandata da un generale inglese in quanto comandante della Forza di intervento rapido nato poi si è arrivati a una maggiore stabilizzazione si è detto il comandante del della parte terrestre del comando NATO dell'Europa centrale e quindi un serraglio dei scorra ora pare che tutto stia con Turandot per dire il comandante del è un rapporto un generale spagnolo perché a turno toccano aspetti
Io so che il Governo sta facendo gli opportuni contatti per poter dire diremo di sì e lo spagnolo se il quarto sarà sicuramente italiano so che mi sono difesa tedesco Scharping ha dato una sedia di assicurazione
Però anche se so che la KFOR può essere piani grane anche dei rischi credo che questa battaglia per il comando italiano KFOR vada data e vada data proprio in funzione di essere a livello difesa europea in una posizione di parità con gli altri Paesi
Lo vogliamo dire proprio in pillole non varrebbe la pena di emanciparsi dagli americani per andare sotto tedeschi francesi inglesi e francamente non ho capito che cosa col non ci sono direttoriali Pesaro per ecco non ci devono essere diretto credo che la il comando italiano della KFOR potrebbe potreste una cartina di tornasole interessante in questo senso io sarei più favorevole se fosse il terzo cioè dopo RAI ma se ci fosse comunque una sicura assicurazione che dopo il terzo il quarto italiano comunque così a volte il meglio è nemico de il meglio è nemico del bene sarebbe comunque un dato però credo che questa candidatura italiana al comando KFOR abbia un profondo valore proprio dal punto di vista di una nostra partecipazione difesa europea che sia alla pari degli altri bene credo di avervi portato via anche troppo tempo avervi tormentato con troppe cose
Ma credo che di avere delineato insieme un quadro di impegni veramente importanti della politica estera italiana
Veramente importanti sui quali forse si dibatte anche poco nel nostro Paese sarebbe forse dibattere di più e certamente dolosa in merito a questo convegno versione di momenti di questo dibattito grazie
Grazie grazie al presidente Valdo Spini di cui credo tutti avete approvato la conoscenza dei Canis mica volontà su una presenza politica militare italiana quindi posso anch'io raccogliere invito Grecia ha fatto il presidente Spini
Come auspicio che questa sia una di quelle operazioni fai partisan in cui davvero l'interesse nazionale di interesse della presenza della nazione nel Unione Europea che si organizza per una difesa
Di pronto intervento di intervento insieme con la NATO
Prevalga su qualsiasi interesse di parte e quindi lo ringrazio sentitamente proprio per questo suo conto pur chiudiamo i lavori con la relazione dell'onorevole Roberto Lavagnini che vice presidente della commissione Difesa dalla Camera e che farla in rappresentanza di Forza Italia onorevole Lavagnini ringrazio gli do subito la parola
Grazie presidente
E grazie anche al senatore Ramponi per quest'invito io inizierà in questo dibattito con una piccola riflessione sul bilancio dalla difesa
Presidente Spini è vero che abbiamo aumentato dello zero virgola quattro per cento
Però abbiamo immesso dei volontari e tesi professionisti nei prossimi tre anni e fatto sia che per arrivare a immettere questi volontari professionisti abbiamo ridotto il bilancio per la ricerca tecnologica del settantacinque per cento
Quindi non mi sembra proprio che sia stata una grossa un grossa intervento è di portata epocale
Io mi auguro chiaramente che ci sia un intervento da parte dello Stato italiano Martino qui asserito due cose molto importanti ha detto la difesa è lo Stato
E la difesa è un bene pubblico per eccellenza e io sono d'accordo con Martino sull'accordo anche sotto un profilo europeo per se pensiamo ad un'Europa unita indubbiamente dobbiamo pensare a queste cose
Però io faccio presente che oggi il bilancio della difesa al sessanta per cento era presentato dalle spese dai dalle spese per il personale
Se nuovi concretizziamo l'entrata dei professionisti del volontariato il due mila sette questo sessanta per cento passerà al settanta per cento
Allora vorrei capire dove andiamo prendere i soldi per fare gli investimenti per ristrutturare le caserme per gli i nuovi armamenti per la ricerca tecnologica e scientifica cioè questi problemi allora ribelli abbandoniamo completamente
Quindi veramente c'è bisogno del Paese ripensi al bilancio della difesa in modo costruttivo e cercare di portare l'Italia in Europa
Con un cappello con la stessa tesa degli altri Paesi europei
Finché terremo il nostro bilancio a questi livelli sarà molto difficile
Io vorrei fare un piccolo cappello per poi fare alcune critiche a quello che è stato fatto negli ultimi dieci anni in funzione di difesa europea
Quando dal mille novecentocinquanta l'accetta naufragò
Il primo atto positivo che riprende l'argomento difesa europea e finalmente contenuto nel convegno di Helsinki
Per chi è un europeista convinto non può che essere d'accordo poiché la strada per una politico una politica comune per l'Unione europea dopo l'unione e occorre economica e la moneta unica è senz'altro quella di intraprendere una politica comune della sicurezza e della difesa
La prima organizzazione ad occuparsi di questioni militari e di sicurezza
è l'aureo che nasce dal trattato di Bruxelles del mille e novecento quarantotto quindi un anno prima della nascita della NATO
Rimane quindi la NATO nei lunghi anni di guerra fredda a garantire con la propria presenza
E con la presenza degli Stati Uniti la sicurezza ai Paesi dell'Europa occidentale
L'aureo dopo un periodo di inattività si risveglia a metà degli anni ottanta
E rilancia la propria esistenza partecipando a sostegno di operazioni promosse dall'ONU nell'ambito NATO
Per ragioni di tempo non starò ad elencare tutti i convegni avvenuti le dichiarazioni congiunte che sono scaturite ma sia nei convegni in atti gli effetti in atto piazze PVE o S CE
Che nei vertici bilaterali e multinazionali è sempre apparso un desiderio di cooperazione per mantenere la pace nel mondo
Ritornando ad una politica comune europea la UEO è sempre stata indicata come il pilastro europeo dell'alleanza atlantica
E come braccio armato della Comunità europea
Purtroppo ma invitata ai vertici Nava nato e dell'Unione europea non ha mai svolto una missione che possa identificarsi con il termine difese
Solo qualche operazione di polizia internazionale
Nel frattempo durante gli ultimi sette anni si sono costituiti questo lo ricordo perché non riuscivo a ricordarmi di tutti quindi vivo elencati e vide le ve li elenco con piacere
Nel maggio del novantatré le loro Corvo Belgio Francia Germania Spagna Lussemburgo forze terrestri ottanta mila euro unità
Nel maggio del novantatré una forza anfibia anglo olandese forze da sbarco sei mila e cinquecento unità
Nel novembre del novantaquattro gruppo aereo franco britannico dal primo gennaio novantasette si aggiungono Italia e c'è
Nel maggio novantacinque euro forte
Francia Italia Spagna Portogallo forza operativa rapida terrestre quattordici mila unità
Maggio novantacinque EUROMARFOR
Francia Italia Spagna Portogallo intervento rapido unità navali
Unità navali e anfibie
Settembre del novantasei Dazzi Benelux Vittorio Bo task force ammiro Benelux forze navali
Nell'ottobre del novantasette la sia forza anfibia spagnoli italiana quattro mila unità
Nel novembre del novantasette primo Corpo d'armata tedesco olandese quaranta mila unità gennaio dieci novantotto brigata franco-tedesca cinque mila unità che si aggiungono all'Europa
Ora penso che la maggior parte di queste unità facciano parte
Delle disponibile forze NATO anche se non inquadrate nella NATO
Nelle conclusioni del Consiglio europeo di Helsinki si dice chiaramente che saranno elaborate modalità per la piena consultazione e cooperazione trasparenza tra l'Unione europea e la NATO e queste sono principi che io condivido pienamente
Però viene dimenticata purtroppo in questo convegno laurea
Nelle relazioni dello stesso Consiglio si usa il condizionale l'Unione Europea dove
Ad avere la capacità autonoma di prendere decisioni dovrebbe a sostegno della politica estera e di sicurezza comune pesci pesca secondo i compiti di Peters per per chi non ha letto le dichiarazioni di prevedere che esso sono divisi in tre parti sulla UE e la sicurezza europea sul rafforzamento del ruolo operativo Della UEO sulle relazioni tra la io e gli altri Stati membri della UE dell'unione europea destinato
Tra le dichiarazioni di Peters bere il consiglio loro
O di Helsinki che fine ha fatto la UEO volate vogliate
Scusare ma nel consiglio
Di Helsinki la UEO è stata a utilità e assisterà al nuovo Consiglio maestri e citato veramente fuggevoli sì nella Dichiarazione di Helsinki questa mia lunga premessa mi consente comunque di essere più breve nelle mie conclusioni personalmente ho la sensazione che si stiano creando consigli comitati e comando sì che saranno no i doppioni di quelli in atto ma senza apportare un miglioramento concreto nell'efficacia nella velocità di pronto intervento uomo
Il frazionamento
O della ricerca tecnologica e scientifica e dispersivo per cui ogni paese loro
Io sparpagliate fondi ad uomini capaci che se messi insieme potrebbero portare a risultati eccellenti il carte cronologico tra gli Stati Uniti e l'Europa e di circa venticinque anni questo non lo dico io l'ha detto il ministro Andreatta nel vanta sette quando rientro da una visita al Pentagono e perché Mina
Dire questo gatto l'Europa non può che prendere atto che la sola strada da intraprendere è quella di una ricerca comune meno dispersiva meno frazionata negli investimenti un anno ho una buona ricerca sarebbe la componente essenziale per sviluppare l'industria degli armamenti rendendola competitiva sul mercato internazionale oltre che ha for i Paesi europei definire in modo chiaro qua sono i Paesi che fanno parte della forza comune quali sono i costi dell'operazione e dall'uno dare tutti quei trattati bilaterali
Che ricrea non solo topi e tripli incarichi sarebbe il lavoro che la stessa o la UEO dovrebbero svolgere il futuro se aspettiamo allargamento dell'Europa l'allargamento della NATO questa decisione verrà rimandata per altri cioè
Cerchiamo di costruire su quello che abbiamo una forza capace di indipendente copre
Tante con la NATO in caso di necessità i collegamenti con la
Gli ATO per la pace e corresse CE
Dare un processo che ha già perso cinquant'anni da quanto si parlò di comunità europea la difesa
Il quattro dicembre del mille novecentonovantotto è stato scritto nella
Parte finale della dichiarazione al termine del vertice di Sama
Una frase che io qui vi ripeto l'Europa ha bisogno di forze armate più consistenti che possono intervenire rapidamente in caso di nuovi rischi che siano appoggiate da un'industria europea della difesa e da una tecnologia più forte e competitiva siamo decisi a unire i nostri sforzi per permettere l'Unione
Di dare espressione completa a questi obiettivi io condivido pienamente questa frase spero solo che si avveri grazie
Lavagnini per il suo contributo preziose interessante che ha dato questa seconda sessione della nostro convegno di studi ma lei come sapete ancora due sezioni con inizio alle ore dieci e
Giunta sarà il
Ripercussioni nel mondo dell'industria per la difesa italiana ed europea cui al pomeriggio c'erano le considerazioni finali con una tavola da molto importante presieduta
Senatore Ramponi voglio ringraziare una volta a è vostro per aver preso queste iniziative
The onorevole Sergio Mattarella Ministro della Difesa onorevole Lamberto Dini ministro degli esteri in Senato Vita Giulio Andrea il professor Maj Colle di
Direttore generale
RAI Institute di Washington e concluderà
Lavori del convegno il presidente
Sonate onorevole Gianfranco Fini domani mattina i lavori saranno preceduti dall'onorevole Gaetano Rasi che è stato
Nostro lavoro e dell'IVA anche per questo ringraziare arrivederci dunque a domani ma