"Prima conferenza nazionale dell'alta dirigenza statale" - (presso il Palazzo dei Congressi dell'Eur, Roma, dal 3 al 5 febbraio 2003)

Tutti da sessioni di questa mattina e dedicata al semestre italiano
Un argomento di grande rilievo di grande attualità ed è una grande sfida per la pubblica amministrazione nel suo complesso
Perché l'Italia come sistema Paese dovrà rispondere
A questa l'importante appuntamento che ci dovrà che ci vede l'apporto protagonisti durante i sei mesi in un momento particolarmente delicato per la costruzione europea
La presidenza italiana nel passato ha sempre dato grandi prove e ci sono grandi aspettative per quanto riguarda questo appuntamento ricordo ad esempio la presidenza italiana dell'ottantacinque quando sì riuscì ad aprire la prima Conferenza intergovernativa per la riforma dei trattati che portò poi all'Atto unico europeo ricordo nel mille novecentonovanta quando a Roma si applica si aprirono le due Conferenze intergovernative che portarono all'approvazione di trattati di Maastricht
Ricordo la presidenza del mille novecentonovantasei che consentì
All'Italia di predisporre il mandato per quella che doveva essere poi la conferenza etico intergovernativa di Amsterdam
Adesso siamo di fronte ad un appuntamento ancora più importante perché dopo la conclusione del Trattato di Nizza dopo
La conclusione del negoziato sull'allargamento
L'Unione Europea si appresta a una a scelte importanti e definitive per quanto riguarda la sua
La sua costituzione
In effetti il dibattito in convenzione entrato nel vivo dei problemi ha raggiunto ampie convergenze su molti aspetti quali la personalità giuridica ripartizione delle competenze
La gerarchia degli atti e la sistemazione degli atti legislativi
La sussidiarietà
Ma ci sono ancora molti problemi da risolvere sono quelli di carattere istituzionale
E su questi probabilmente il nostro Paese sarà chiamato a trovare le formule di compromesso necessarie che consentono all'Unione Europea di fare quel salto in avanti che tutti quanti conosciamo
Da parte italiana ci si sta impegnando come voi sapete affinché la conferenza intergovernativa apposta con concludersi sotto presidenza italiana nel Consiglio europeo di dicembre questo come viene ripetuto molto spesso
Dai nostri rappresentanti politici non è una questione di mero orgoglio nazionale e una necessità per l'Unione stessa
Perché perché in effetti ci troviamo di fronte a una Periodo intenso se non chiudiamo nel due mila tre il due mila quattro sarà il Periodo edizioni del Parlamento europeo
Sarà il periodo delle nuove adesioni sarà il periodo del rinnovo della commissione sarà il periodo delle riforme della PAC della e dei fondi di coesione il che naturalmente comporterà
Una concentrazione su questi temi e rischierà potrebbe rischiare di di diluire il percorso di la Costituzione europea
E quindi di ritardare ancor più questo processo d'altra parte andando alle elezioni del Parlamento europeo nel due mila quattro io credo che sia legittimo per tutti i cittadini europei conoscere quale sarà la forma della nuova Europa
Su questi temi abbiamo due rappresentanti di di grande rilievo questa mattina il ministro Franco Frattini che come Ministro degli Affari Esteri naturalmente
A una responsabilità di rilievo in questo settore in quanto dovrà presiede il Consiglio degli affari generali e dovrà quindi curare la Conferenza intergovernativa e ministro
Rocco Buttiglione che nella sua qualità di ministro per le politiche comunitarie ha una competenza specifica su questi argomenti quindi una grande responsabilità nella conduzione della presidenza nel suo complesso
Quindi io vorrei pregare adesso il ministro Franco Frattini di cominciare la sua relazione grazie
Grazie molte
Che
Buongiorno a tutti e grazie per questa occasione che data un'occasione particolarmente interessante perché parlo
Ad un pubblico che saprà comprendere appartenendo tutti voi al mondo delle istituzioni
Quanto sia importante quanto sia strategico per il nostro Paese
Questo momento che come ha detto il ministro Cangelosi nella sua introduzione ci stiamo preparando a gestire nell'interesse non solo del paese non solo dell'Italia ma anche di un equilibrato sviluppo della dimensione europea
Ringrazio il ministro Mazzella per avere voluto organizzare questa sessione di lavoro dedicata quindi al tema della politica europea e quindi all'impegno del ministro degli Esteri del ministro delle politiche comunitarie che interverrà tra un minuto tra qualche minuto dopo la mia breve relazione
Sulla Periodo del semestre io mi limiterò a delineare come è evidente visto la
Necessità di non appesantire dovrà gravare anche la necessità di svolgere in tempi rapidi queste linee solamente le linee essenziali che caratterizzeranno la l'impegno della presidenza italiana
Trattandosi tra l'altro di materia su cui ancora doverosamente noi stiamo raccogliendo elementi stiamo raccogliendo contributi
Stiamo cogliendo quelle integrazioni che ci porteranno poi a definire in senso proprio il programma della presidenza italiana sapete peraltro che l'anno due mila tre a una caratteristica
La presidenza greca che in questo momento ha assunto la guida quindi dal gennaio del due mila tre
Condivide con l'Italia molti punti importanti e qualificanti che anche per noi costituiranno priorità quindi possiamo dire che
La prima caratteristica e che dopo molti e molti anni non ricordo se ci sia mai stata una situazione in cui due semestri consecutivi di presidenza
Avranno in parte i medesimi obiettivi e le medesime priorità priorità su cui stiamo lavorando insieme alla presidenza greca
E il ministro degli esteri greco che presiede il Consiglio affari generali del Consiglio affari generali e relazioni esterne fino a giugno a commenta concordato alcune linee portanti di quel documento che abbiamo sottoposto a dicembre alla presa d'atto del Consiglio affari generali
Ebbene
Quali sono i pilastri dell'azione che noi immaginiamo di dover compiere in questo periodo di preparazione e poi di svolgimento del semestre il primo punto è stato toccato dal ministro Cangelosi nella sua introduzione
Noi stiamo attraversando una fase di rilievo storico per l'Europa perché la fine dei negoziati sull'allargamento
Che a Copenaghen assegnato la definitiva
Fase di avvio dell'ingresso di dieci nuovi membri che dal primo maggio due mila quattro saranno a tutti gli effetti
Membri dell'Unione europea
A definito un momento cruciale di quella che molti chiamano fase o Processo di allargamento dell'Unione Europea
Che io preferisco chiamare di unificazione del continente europeo perché questo processo si fonda sulla condivisione di valori
Di principi e quindi sulla esigenza di una ricostituzione di una unificazione perché in realtà il continente non è mai stato unito veramente nella storia di Paesi che condividevano
Percorsi che condividono principi che condividono valori
Che da allora questa fase di unificazione dell'Europa ormai pronta a diventare Europa venticinque
Vive una momento che deve essere accompagnato da un parallelo percorso di riforma delle istituzioni europee quindi il primo pilastro dell'azione italiana sarà accompagnare le fasi conclusive del percorso che porterà il primo maggio due mila quattro alla ingresso a tutti gli effetti dei nuovi dieci membri con un percorso di riforma che oggi
Esplicitata nella importante lavoro della convenzione e che secondo i programmi dovrà portare ad un primo rapporto nel marzo e quindi solamente tra un mese o poco più da parte del presidente Giscard d'Estaing e a giugno nel Consiglio sotto presidenza greca di Salonicco alla auspicabile ed auspicata
Definizione di uno schema conclusivo di un documento conclusivo del futuro Trattato costituzionale europeo
Questo percorso
Implica poi una fase necessaria ineludibile
Rispetto a cui la presidenza italiana sarà direttamente chiamata la fase della Conferenza intergovernativa che dovrà approvare e quindi definire sotto il profilo istituzionale sulla base del documento elaborato della con dalla convenzione e alla luce delle ulteriori integrazioni o modifiche per quei punti che la convenzione non sarà riuscita a sciogliere
Noi auspichiamo che si arrivi il più vicino possibile ad un testo largamente condiviso ci rendiamo conto che alcuni snodi istituzionali che sono già ora emersi potranno non essere risolti a giugno ed allora vi sarà con la Conferenza intergovernativa il dovere di scioglierli ad avviso dell'Italia nel più breve tempo possibile
Ecco perché
La non solo ambizione italiana ma responsabilità del governo italiano ci chiama dire che la Conferenza intergovernativa si deve aprire ma anche chiudere
In tempi brevi
Lo dico con grande chiarezza non è questione di una comprensibile ambizione italiana rispetto alla firma di un nuovo trattato di Roma che sigli la costituzione europea perché quella firma io credo dovrà comunque essere successiva al primo maggio due mila quattro per consentire ai nuovi dieci Paesi membri di firmare anch'essi che oggi già partecipano a pieno titolo ai lavori di firmare anch'essi la nuova costituzione quindi la preoccupazione di una conclusione in tempi rapidi della Conferenza intergovernativa
è dovuta ad una ragione di tipo funzionale la ragione di tipo funzionale che se noi non immaginassimo
Di concludere i lavori e di avere quindi il Trattato costituzionale prima che le scadenze istituzionali del due mila quattro ad iniziare dalle elezioni europee dal rinnovo della convenzione
Intervengano noi condannerei mo'
I cittadini dei Paesi d'Europa ai quali dobbiamo dare ampia e piena conoscenza preventiva di cosa sarà la nuova Europa li condannerei mo'ad agire e a votare magari per le elezioni europee senza conoscere come sarà come funzionerà
Ogni istituzione della nuova Europa e quindi un'esigenza di partecipazione democratica che ci chiama a dire siamo responsabilizzati affinché la conferenza ed il trattato quindi che ne deriverà siano definiti
Con un ragionevole antiscippo rispetto a quelle scadenze del due mila quattro
Perché dopo la definizione del trattato
Noi immaginiamo una procedura un sistema di larga partecipazione democratica presso i parlamenti e presso i popoli dei Paesi europei
Che dovranno come ripeto con un usciere capire e io spero condividere il nuovo impianto europeo
Come possiamo immaginare un trattato costituzionale che appena adottato chiama i cittadini a votare per delle istituzioni di cui non conoscono ancora l'avvenuto cambiamento o quasi
Ed allora la nostra è un'esigenza di larga partecipazione io sono personalmente favorevole anche ad inserire nel procedimento un re fornendo un popolare
Sul Trattato perché io credo che quanto più ampia sarà la conoscenza popolare dei cittadini Rispetto al trattato alle modifiche al sistema della nuova Europa venticinque
Tanto più forte sarà la condivisione di questo percorso noi non possiamo immaginare
Che questo percorso venga visto
Anche se noi non vogliamo che sia ma bisogna che non sia neanche visto come
Un esercizio di
Dirigismo dei governi e neppure dei parlamenti perché è vero che i Parlamenti nazionali sono che avranno un ruolo ancor maggiore la base di legittimazione politica ma in una materia così delicata che tocca l'impianto della nuova Europa e noi diciamo l'unificazione dell'Europa come possiamo
Bypassare pretermettere la voce diretta dei cittadini su questo percorso ecco perché occorre un tempo ragionevole ecco perché al di là dell'ambizione italiana e lo ripeto il trattato sarà comunque firmato materialmente dopo il primo maggio del due mila quattro
Ma noi siamo preoccupati che se la convenzione chiuderà entro giugno quelli lungo spazio di riflessione che alcuni paesi soprattutto del Nord Europa hanno richiesto
Rischierebbe di disperdere il valore che la Convenzione ha portato di far dimenticare molti mesi dopo che cosa era accaduto nei lavori della Convenzione che stanno procedendo a ritmo molto serrato
Ecco quindi il primo impegno dell'Italia
Convincere ovviamente spiegare e direi soprattutto comunicare comunicare questo principio esiste
Un nesso logico molto forte tra il processo di unificazione dell'Europa da quindici a venticinque e le riforme delle istituzioni europee
Noi non vogliamo neanche rischiare
Che un'Europa a venticinque non riformata nelle sue istituzioni
Possa ampliare ed aggravare quelle lentezze quelle inefficienze quei rischi di paralisi che già ora quindici qualche volta riscontriamo e che certamente a venticinque
Ove non riformate le istituzioni europee
Aggraverebbero
Ecco la ragione della connessione inscindibile lo dico più esplicitamente chi vuole davvero che l'unificazione dell'Europa a venticinque e non solo perché ci sono la Romania
La Bulgaria che entreranno nel due mila sette
C'è la Turchia con cui inizieremo se le condizioni di Copenaghen saranno rispettate i negoziati per la per l'ammissione ebbene un Europa che si espandermi unificando sì
Non può funzionare se le sue istituzioni non saranno ora riformate ecco la inscindibile connessione che noi vogliamo diventi la prima delle priorità della nostra azione durante il semestre di presidenza perché è una responsabilità di chiudere la fase storica del processo costituente e accompagnare preparando la la fase operativa dell'immissione che arriverà lo ripeto nel maggio del due mila quattro ma ove non preparata adeguatamente con un congruo Periodo intertemporale
Di spiegazione di comunicazione di condivisione da parte dei cittadini d'Europa sarebbe quel che noi non vogliamo che sia un'operazione in cui le istituzioni della politica qualcuno ha detto un'élite s'distaccata dai popoli deciderebbe ecco e per questa ragione
Di forte legittimazione che noi vogliamo davvero un percorso di riforma che accompagni il percorso di unificazione
Poi ci sono ovviamente degli altri punti su cui rapidamente dirò
Il secondo punto il secondo pilastro diciamo così e quello che possiamo definire come la necessità della competitività dell'Europa
Abbiamo vissuto fasi in cui lo sviluppo si è rallentato in cui il mercato del lavoro dell'occupazione hanno segnato il passo in tutta Europa
In cui le dinamiche dello sviluppo e della competitività sembrano rallentate
Esiste come molti di voi sapranno quello che in gergo tecnico si chiama il processo di Lisbona che né più e né meno che un'agenda di obiettivi molto ambiziosi definiti ovviamente al Consiglio di Lisbona
Che hanno segnato una roadmap delle tappe
Di avvicinamento per raggiungere obiettivi di incremento dell'occupazione
Di riforma profonda del sistema sociale e del mercato del lavoro di aumento della competitività per il sistema delle imprese
Sarà oggetto tutto questo del Consiglio europeo di primavera sotto presidenza greca
Ma l'Italia è impegnata a proseguire durante il suo semestre con le azioni operative che in quel settore sono indispensabili competitività è questione sistemica ma competitività vuol dire
Ripeto mercato del lavoro riforma profonda per favorire anche ad esempio la capacità di investimento delle in paese soprattutto il mondo immenso delle piccole e medie imprese che sono un know how formidabile dell'Italia in tutto il mondo e diciamo ancora in questo pilastro della competitività alcune azioni certamente sono priorità italiana
Prima tra tutte le grandi reti transeuropee vi sono esigenze che ci portano a dire oggi che uno dei pilastri dei trattati
Che è quello del mercato interno e in esso della libera circolazione delle persone delle cose e dei servizi
Deve essere assai più fortemente di quanto non sia finora accaduto realizzato e per realizzare quel pilastro che non è interesse dell'Italia ma è interesse dell'Europa nel suo complesso noi dobbiamo abbattere le barriere
Le barriere anche fisica e non solo quelle giuridiche quelle naturali
Non è pensabile come pensai ministro Buttiglione che ha sollevato specifiche questioni come la questione cosiddetta dei valichi transalpini che è un problema per l'Europa ma non è per l'Italia ma non è soltanto un problema italiano
è un problema di realizzazione di quel principio della libera circolazione che pilastro europeo cosa sono le reti
Le reti sono le vie transeuropee di trasporto certamente di trasporto fisico e quindi come voi sapete noi punteremo ai grandi corridoi
Trasversali il corridoio nord-sud lungo la la linea Adriatico balcanica il corridoio Est Ovest che da Lisbona arriva fino a Kiev passando per l'Italia
Non perché si passa per l'Italia ma perché solamente delle reti infrastrutturali di questa portata
Potranno aiutare un recupero di quella competitività che si realizza anche direi soprattutto abolendo le barriere e facilitando la comunicazione
Quindi le reti
Materiali ma anche le reti immateriali
Le reti di comunicazione
Le reti telematiche l'Europa dell'e-government l'Europa come dice un buon documento della Commissione del sapere e della conoscenza questo si realizza favorendo le grandi reti
Immateriali le Randi reti di trasporto della conoscenza del pensiero della voce della comunicazione anche su questo l'Italia è chiamata a dare un forte impulso e vedete quando noi parliamo di questo tema della competitività e della infrastrutturazione
Non possiamo non inserire in questo capitolo il grandissimo capitolo delle politiche di coesione
Che a noi interessano particolarmente perché riguardano aree importanti del nostro Paese Marche nell'idea italiana
Dovranno diventare strumenti non più di assistenza e assistenzialismo senza ritorno ma sapendo che ci dovremo difendere
Dai nuovi Paesi membri che hanno anch'essi titolo e forse secondo la logica dei numeri e delle percentuali maggior titolo a chiedere come noi e più Dinoi fondi strutturali e poté politiche di coesione
Come faremo valere le buone ragioni dell'interesse nazionale in questa materia dicendo che le politiche di coesione saranno finalizzate a favorire proprio quella infrastrutturazione
Proprio quella realizzazione delle reti che è indispensabile per le regioni oggi destinatarie dei fondi di coesione per essere davvero direttamente collegate con resto d'Europa
E sarà allora
Una ragione istituzionale e funzionale a difendere se così si può dire il buon diritto dell'Italia a compartecipare ai fondi di coesione non più lo ripeto
Per una logica di assistenza che qualcuno altrove chiama di privilegio ma che privilegio non è se lo collegheremo a questa esigenza di realizzare quelle reti che collegando
La parte mediterranea dell'Europa con il resto d'Europa sono non soltanto non un peso ma anzi un contributo ad ampliare quel principio di libera circolazione a cui accennavo
Ecco quindi che il capitolo della competitività si alimenta di politiche di riforma strutturale di politiche di infrastrutturazione e di politiche che hanno anche un impatto di tipo culturale perché è ovvio che trasformare la logica delle politiche di coesione
Da assistenza ad aree meno sviluppate a motore per collegarsi all'Europa implica un cambio anche di impostazione di tipo culturale in cui l'Italia fortemente crede ci sono poi non entro qui
Sui dossier tematici specifici che pure interessano particolarmente l'Italia cito solo la politica agricola materia che richiederebbe troppe digressioni e non c'è il tempo di farle ma anche su queste ovviamente dovremo dire la nostra
Dico soltanto che in questi temi che toccano lo sviluppo economico la competitività l'Italia a il dovere di diciamo così contemperare il principio del Rispetto del primo della metodo di integrazione europea e quindi di rafforzamento dell'istituzione europea
Con il doveroso rispetto dell'identità nazionale dell'interesse nazionale
Far valere nel negoziato con gli altri Paesi
Anche io credo con forza e a buon diritto il principio dell'identità della specificità della cultura e della storia di questo Paese
Che non sono controlli Europa ma sono un valore aggiunto all'Europa come qualcuno giustamente ha detto
Si arricchisce dalle diversità delle identità nazionali non si impoverisce quindi guai a dire in nome dell'Europa rinunciamo
All'identità nazionale guai a dire come micro esempio che vi faccio nella politica agricola nazionale rinunciare al valore aggiunto straordinario che all'Italia sui prodotti tipici
Sui prodotti che sono quelli su cui l'Italia può essere in testa
Agli altri Paesi d'Europa guai annacquare perché questo vorrebbe dire far venir meno all'Europa quel valore aggiunto che l'Europa può dare o sui prodotti di qualità
L'Italia è famosa nel mondo per prodotti agricoli di alta qualità
Mai dovrà rinunciare a far valere questo principio era solo un piccolo esempio per far capire come in tutto il dossier diciamo competitività noi cercheremo di bilanciare l'interesse i valori nazionali con il metodo comunitario
Ci sono poi tre aspetti
Che riguardano la proiezione internazionale dell'Europa perché è ovvio che l'Europa che noi vogliamo costruire come soggetto sempre più unitario
Nello spazio internazionale quindi sempre più autorevole
Deve darsi delle dimensioni in cui su certi grandi temi parla con una voce sola tema difficile come la vicenda Iraq di questi giorni insegna ma dobbiamo fare di tutto perché ciò accada il primo di questi tre aspetti è quello della politica di difesa e sicurezza
Noi abbiamo già raggiunto dei traguardi molto importanti ad esempio nel rapporto tra Unione Europea innato
Abbiamo come molti di voi sanno realizzato con l'apporto serio direi importante dell'Italia un accordo a Bruxelles e lo scorso dicembre
Per cui la forza militare europea per la prima volta sarà concretamente tra qualche settimana solo tra qualche settimana in grado di sostituirsi
Al contingente militare NATO per gestire processi di mantenimento della democrazia di stabilizzazione di ricostituzione in aree sensibili dei Balcani occidentali cominceremo con la Macedonia
Tra qualche settimana si proseguirà con la Bosnia sono degli accordi che prevedono una integrazione tra NATO e Unione europea
Ma sono soprattutto il segno che per la prima volta quella difesa europea di cui da tanto tanto tempo si parla oggi è concreta difesa europea per la pace
Difesa europea per la stabilizzazione delle democrazie ma presenza militare europea
Di direi significativo e simbolico rilievo e quanto la sicurezza noi abbiamo un dossier
Dal quale cominciare altrettanto importante quello del confine esterno della nuova Europa della protezione dai flussi della criminalità organizzata e della immigrazione illegale
E rivendichiamo a merito dell'Italia quello di avere posto
Pochi mesi fa dopo l'insediamento del governo del presidente Berlusconi il punto non più solamente sostanziale ma formale
Verso la Commissione che l'immigrazione clandestina è problema dell'Europa non è problema di ciascuno dei paesi che hanno migliaia di chilometri di coste
E con soddisfazione a dicembre il Consiglio affari generali ha esaminato il primo rapporto della Commissione europea dedicato come problema comune all'immigrazione clandestina
L'Italia ha chiesto in quella sede
Una arricchimento
Un miglioramento di alcuni aspetti ma abbiamo registrato con soddisfazione il principio che la Commissione europea ha raccolto il tema della protezione dei confini e della lotta al flusso di immigrazione illegale di criminalità organizzata come problema
Finalmente comune
Abbiamo procedure e sistemi di contrasto e prevenzione bilaterale e multilaterale europea
Che stanno partendo alcuni sono già partiti ci sono operazioni di prevenzione di pattugliamento in mare che le nostre unità compiono con quelle di altri Paesi europei proprio per dimostrare concretamente a presidenza italiana sarà in questo momento il Periodo di impulso e di forte accelerazione
Ed è evidente che se questo era il primo punto della proiezione internazionale difesa e sicurezza ci sono poi gli altri due punti che all'Italia in particolare stanno davvero a cuore le relazioni con alcuni grandi aree che europee non sono mi riferisco agli Stati Uniti d'America che Secondo quanto il nostro presidente del Consiglio dice
Giustamente e correttamente si avvicinano progressivamente all'attuale Europa mi riferisco per tutte alla Federazione russa
E evidentemente l'Area di primario prioritario interesse del Medioriente
Queste tre figure questi tre momenti saranno oggetto di un secondo campo il pilastro di attenzione nei rapporti internazionali che il semestre italiano curerà i rapporti transatlantici io credo che gli Stati Uniti d'America siano e restino pilastro fondamentale di alleanza non solo per l'Italia ma anche per l'Europa che stiamo costruendo
E sarà allora importante rafforzare il legame transatlantico tra l'Unione europea e gli Stati Uniti d'America per dimostrare ai nostri amici americani che esiste qui
Un'unione che è in grado di essere partner leale e affidabile anche nella gestione delle crisi ma che vuole chiede una intensificazione forte di questi rapporti la considerazione
Speriamo che ci si possa ridare davvero perché sarebbe un salto di qualità straordinario
La considerazione dei rapporti transatlantici dell'unione europea sulle questioni più importanti come soggette udite unitari
Noi ci battiamo per questo ci battiamo al di là di alcune polemiche strumentali anche del recente passato per realizzare dentro l'Europa
Un contesto di unità di vedute per potere meglio dialogare con i nostri amici di oltre Atlantico e questo è un punto di cui non vi sfuggirà la rilevanza
Così come con la Russia
Grazie alle attività e alle azioni promosse dal presidente Berlusconi voi sapete quali siano oggi i rapporti con una federazione russa che soltanto pochi anni fa era lontana se non lontanissima oggi è membro del Consiglio a venti della NATO
Ed è chiaro che questo ha portato un salto di qualità nelle relazioni politiche e relazioni economiche l'Europa dovrà proseguire noi proporremo per la Russia la realizzazione di una comitato di un luogo istituzionale che renda costante non più episodica in uno o due appuntamenti ogni anno tra all'Europa e la Russia ne abbiamo parlato io
Con il ministro Ivano orto il Presidente Berlusconi col presidente Putin Putin
Se questo Consiglio permanente di cooperazione Unione Europea Russia si formerà come noi auspichiamo avremmo segnato un altro TAC un'altra tappa di quel percorso di avvicinamento quantomeno culturale e politico nonché militare della Russia all'Europa ed il terzo punto di questa scacchiera e il Medio Oriente noi come sapete
Abbiamo già come Italia svolto un ruolo che ci viene riconosciuto da entrambe le parti di equilibrio di moderazione nella ricerca caparbia di una ripresa del processo di pace
La presidenza italiana sarà un momento essenziale lo sarà
Perché io sono fiducioso del fatto che in questi mesi
Subito dopo la formazione del governo Sharon ci sia un'accelerazione della road mappa cioè delle tappe per arrivare all'obiettivo che noi vogliamo
Due Stati liberi indipendenti che vivano l'uno accanto all'altro in sicurezza e pace questo è l'obiettivo finale
Per arrivarci abbiamo dei tempi intermedi dobbiamo far sì che cessi la violenza e il terrorismo l'Italia potrà giocare un ruolo importante lo farà abbiamo già detto lo ha detto il presidente del Consiglio l'Italia è disponibile ove ce ne saranno le condizioni ad ospitare il la conferenza per il processo di pace in Medioriente è disponibile a farlo perché il presidente del Consiglio italiano ha raccolto parole di apprezzamento sulla disponibilità che ove in tempi rapidi come noi speriamo questo dovesse accadere l'Italia certamente si candida come uno dei candidati
Che hanno più chance di mettere seduti intorno allo stesso tavolo i rappresentanti delle due parti perché tutte e due le parti ci riconoscono moderazione ed equilibrio
Ed è chiaro che la conferenza che noi potremmo gestire in Italia potrebbe essere un passo avanti di straordinaria importanza è un auspicio ovviamente dell'Italia e lavoreremo in questa direzione l'ultimo tema
Al quale farò riferimento e quello di un'altra un altro pilastro di priorità territoriali che l'Italia porterà avanti mi riferisco ad un sistema che quello dei Balcani occidentali e del Mediterraneo
è evidente che sono priorità diciamo così naturali per posizione geografica e per storia dell'Italia
Abbiamo la fortuna come dicevo in apertura che la presidenza greca ha introdotto queste priorità territoriali anche tra le sue stiamo lavorando quindi già ora per i Balcani occidentali a incrementare il processo di stabilizzazione delle democrazie
La lotta alla corruzione la riforma delle istituzioni la lotta alla grande criminalità organizzata questo perché l'Italia è candidato naturale
Attraverso iniziative regionali che già esistono ad essere il promotore e l'acceleratore il fattore di accelerazione
Di questa ripresa e sviluppo dei Balcani occidentali al cui interno nuovi Paesi stanno chiedendo di iniziare i negoziati per diventare un domani
Membri dell'Unione europea quindi un interesse politico
Strategico e anche per la stabilità e sicurezza non solo dell'Italia ma di tutta l'Europa
E collegato ovviamente alla questione Mediterraneo Mediterraneo vuol dire un Aiuto al riequilibrio della dislocazione direi geografica dell'Europa
Un'Europa che alcuni hanno visto proiettata verso l'Area e la dimensione baltica verso la dimensione nordorientale con l'ingresso dei nuovi dieci membri che sono in quell'area dell'Europa
Noi riteniamo di dare un impulso ad un equilibrio mediterraneo
Proprio perché l'Europa si deve svilupparsi in una dimensione equilibrata nord-sud Est Ovest ed è ovvio l'interesse strategico dell'Italia a farsi promotore di questa priorità
Questo vorrà dire riprendere quello che gli addetti ai ai lavori chiamano e definiscono il processo di Barcellona
Vuol dire promuovere la cooperazione euromediterranea vuol dire rafforzare il dialogo con i paesi della sponda sud del Mediterraneo
E non vi sfuggirà
Come la posizione storica dell'Italia e gli eccezionali rapporti che noi abbiamo con quei Paesi possano essere di grande contributo per quel processo di pace in Medioriente a cui ho accennato un minuto fa
Tutto si collega proiezione mediterranea vuol dire far crescere un area regionale nella pace nella stabilità con ciò aiutando in modo straordinario la ricostruzione
Sociale economica culturale
Dell'area mediorientale con quello che il nostro presidente del Consiglio ha chiamato il Piano Marshall per la regione palestinese che non riguarda ovviamente solo la Palestina ma anche da Israele visto con particolare favore
Questi sono nella ristrettezza dei tempi anche nella necessità di rapidità le linee portanti su cui io sono impegnato in Parlamento con un confronto costante su cui chiederò e ho chiesto
Alla società civile come si dice alle categorie produttive alle parti sociali di farci a vere di fare avere al governo nel suo complesso dei contributi la presidenza italiana per concludere dovrà assegnare il momento in cui la nostra identità e la nostra cultura
Potrà essere davvero portatrice
Di quel valore aggiunto senza il quale l'Europa rimarrebbe e noi non lo vogliamo solamente una grande area di libero mercato noi vogliamo davvero una coesione e siamo convinti che il nostro contributo potrà essere utile in quella direzione grazie
Ringraziamo il ministro Frattini per la esaustiva relazione che ci ha consentito di individuare i cinque assi portanti la nostra presidenza che sono appunto quello con il verdetto della Conferenza intergovernativa
Quello del i seguiti del processo di allargamento il il seguiti del consiglio europeo di primavera nel campo dell'economia della conoscenza e dell'innovazione le relazioni esterne dove effettivamente l'Italia un gravissimo compito una grandissimo impegno e infine la lotta contro la Comital organizzata nel settore la giustizia degli affari interni su questi cinque assi evidentemente la nostra il nostro Paese sarà chiamato a confrontarsi
A provocare maggiormente la partecipazione del sistema Paese in questo credo che il ministro Rocco Buttiglione ha un compito essenziale egli lavora
Per assicurare una maggiore partecipazione delle regioni per assicurare una maggiore partecipazione dei cittadini
E degli enti non governativi al processo di costruzione di costituzionalizzazione del del l'Unione europea è stato creato un osservatorio ad hoc per questo processo
Egli poi ha un compito specifico e primordiale nel mercato interno la gestione del mercato interno quindi tutti quei dossier che rappresentano per l'unione e per la presidenza il normale funzionamento ma che devono essere curati e devono essere
E ti transeuropee
Della di tali chi per impedire che il nostro Paese venga strangolato e venga emarginato durante il processo di allargamento venga posto ai margini del grande mercato
Unico europeo a questo si aggiungano i problemi relativi alla politica della coesione Keane Unione allargata andranno maggior venti col curati ecco su questi temi io credo che il visto perché gli uni potrà svolgere il suo intervento e lo pregherei pertanto di intervenire grazie tante
Grazie ambasciatore Cangelosi e non solo per avermi dato la parola ma per l'opera intelligente fattiva che ha svolto e svolge a difesa degli interessi della Italia in Europa e per il grande contributo dato alla organizzazione di questa giornata
Grazie al ministro Mazzella sappiamo che qui siamo
In qualche modo
Tutti i suoi ospiti anche noi che abbiamo cooperato per la organizzazione perché questo è stato soprattutto il risultato della sua ferma volontà politica della lavoro dei suoi collaboratori
Grazie al ministro Frattini perché qui siamo anche in qualche modo a casa del ministro Frattini che oggi è trasferito agli esteri ma ha lasciato della funzione pubblica un segno che sarà difficile dimenticare e grazie anche per la relazione
Veramente di alto livello politico con la quale ha introdotto questi lavori cosa resta a mezza dire dopo una relazione di così alto livello in una ideale divisione del lavoro io mi concentrerò sui problemi interni nostri
Frattini ha iniziato svolgendo il tema della grande politica europea la quale deriva dalle fondamentali decisioni della nuova Costituzione e dell'allargamento
Io partirò invece dal problema di cosa facciamo noi cosa possiamo fare noi cosa dobbiamo fare noi per creare uno strumento adeguato a dare forza alla politica italiana in questo contesto e poi come possiamo utilizzare il semestre italiano di presidenza
Per portare all'attenzione dell'Unione alcune questioni sulle quali esiste un particolare interesse
Italiano e io dirò che prima di tutto mi sembra che ci sia una fondamentale esigenza di migliorare
Il livello sistemico
Di partecipazione della Italia ai processi di formazione della normativa europea e ai processi di formazione delle scelte politiche a livello europeo abbiamo bisogno di una collaborazione più intensa fra le amministrazioni centrali dello Stato se facciamo un paragone con gli altri paesi di dimensioni e peso economico più o meno simili ai nostri
Vediamo che siamo forse un passo indietro nella organizzazione della nostra presenza perché perché l'Europa l'Unione europea e in larga misura un complesso sistema negoziale articolato su di una pluralità di tavoli
Nel quale e molto importante avere una visione complessiva di ciò che accade per poter guidare il processo stesso
Ti può capitare di dover accedere su di un tavolo perché se messo alle strette non sei riuscito organizzare alleanze e magari semplicemente hai torto il tuo torto risulta evidente poter bilanciare il cedimento su di un tavolo con il rafforzamento della propria domanda su di un altro tavolo
Poter bilanciare i tempi delle diverse posizioni negoziali poter far valere talvolta un preminente interesse nazionale anche attraverso dei sacrifici
E elemento fondamentale di insuccesso di una politica europea e questo richiede un fortissimo coordinamento
Come procedono altri paesi
Io ho in mente adesso
La Spagna la Gran Bretagna
La Francia la Germania facendo un po'una media dei loro procedimento io vedo che dappertutto esiste un comitato di ministri in ministri che sono interessati alla vicenda europea i quali periodicamente si incontrano per fissare linee politiche fondamentali ed esistono tavoli tecnici nei quali questi ministeri
Con continuità scambiano informazioni e quindi riescono a dare una
Una visione complessiva a ciascuno
Dei problemi anche degli altri e questo permette poi di di o ottenere un miglior coordinamento dei tavoli dei gruppi di lavoro europei perché tutti i processi decisionali cominciano dai gruppi di lavoro
Poter a vere da parte di ciascuno una migliore visione d'insieme e condizione fondamentale di insuccesso la chiave del successo delle politiche europee e il coordinamento io credo che sia importante per noi studiare riflettere ma rapidamente arrivare a definire le condizioni di un più efficace il coordinamento e per gestire il semestre ma anche direi per gestire la ordinaria amministrazione della politico europeo questa è una necessità che sentiamo più fortemente per affrontare il semestre ma che sussisterebbe anche indipendentemente dal semestre su e sussiste per quello che riguarda il passato
Ancora di più sussiste per gli sviluppi che noi possiamo immaginare dopo il nostro semestre di presidenza perché la discussione nella
Nella Convenzione europea si avvia progressivamente verso la idea di un Consiglio Affari legislativi che bilanci il Parlamento europeo costituendo qualcosa di simile ad una camera degli Stati come il Bundesrat in Germania questo ci impone per la natura stessa della nuova struttura europea un livello di coordinamento
Di molto più forte credo che questo sia il primo problema che noi dobbiamo affrontare dall'interno se vogliamo dare efficacia alla nostra politica
Un secondo problema che dobbiamo affrontare
E invece quello della struttura federale dello Stato italiano abbiamo iniziato una riforma federale ci sarebbe molto da dire sul Titolo quinto della Costituzione
Sulla riforma del titolo quinto della Costituzione molti elementi da discutere una cosa non si può ahimè disco no non si può discutere mettiamo fra parentesi la in e quello che non si può discutere che è stato approvato dal Parlamento è stato confermato da un referendum e quindi legge vicente
Noi se noi rivolgiamo la nostra attenzione al raccordo fra il titolo quinto e le politiche europee
Noi vediamo che un'analoga esigenza di coordinamento noi abbiamo rispetto al sistema delle regioni
Perché buona parte delle materie
Di
Di competenza concorrente
E domani forse esclusiva delle regioni sono materie sulle quali si esercita anche la legislazione europea
Il recepimento delle direttive europee
Non è più una questione che riguarda semplicemente il Governo e il Parlamento è diventata una questione che riguarda o dovrebbe riguardare in prima battuta le regioni noi fino ad ora abbiamo affrontato il problema credo brillantemente
Scusate questo auto elogio ma non è rivolto a me rivolto ai miei collaboratori credo che va affrontato brillantemente il problema introducendo una clausola di flessibilità e cedevolezza in forza della quale il Governo comunque
Emette
Propone al Parlamento leggi o emette regolamenti e questi sono cedevoli e flessibili nel senso che non entrano in vigore se le Regioni tempestivamente esercitano i loro poteri o vengono sostituite dare disposizioni che le Regioni a suo tempo avranno approvato se le approveranno
E una soluzione io giudico soddisfacente ma è una su soluzione evidentemente provvisoria noi dobbiamo mettere in grado le regioni di esercitare in prima battuta direttamente il più spesso possibile le loro competenze
E questo richiede un dialogo forte con le regioni che dovrebbero provvedersi e si stanno cercando di provvedersi di una loro legge comunitaria annuale
E dovrebbero anche imparare a far uso dei loro poteri regolamentari perché molte direttive
Vanno eseguite non per disposizione del legislativa ma attraverso regolamenti
E questo riguarda la così detta fase discendente del diritto europeo ma un problema altrettanto importante riguarda la fase ascendente
Noi non possiamo non coinvolgere le Regioni nella definizione delle linee politiche delle priorità della nostra politica europea
Quanto meno per quello che riguarda le materie di loro competenza
Particolari
Nella riforma della legge La Pergola che abbiamo recentemente presentato in Parlamento noi facciamo alcuni tentativi iniziamo alcune viene di azione coinvolgiamo le regioni nelle delegazioni del Governo quando siano in discussione materie di loro competenza prevediamo la possibilità che esse possano prendere la parola che i rappresentanti delle Regioni inclusi nella delegazione nazionale
Possano prendere
La parola
In
Nel Consiglio dei ministri per esprimere il punto di vista non della Regione del governo italiano
Dentro la delegazione del governo italiano
E passata anche alla Senato mi pare
Con la proposta di legge La Loggia l'idea che il capo delegazione Possa o debba essere concordato
Con la conferenza Stato-Regioni questo è un punto molto delicato su cui credo che la discussione vada ulteriormente approfondita
Perché mentre siamo uno Stato federale non siamo e non intendiamo diventare una confederazione ricitati quindi c'è un ruolo di raccordo e di tutela unitaria che del governo nazionale dobbiamo vedere come mantenere questo ruolo
E questo è un primo livello nel quale noi stiamo dando forza alla natura federale o in via di trasformazione in senso federale dello stato italiano e tuttavia non basta io credo dobbiamo avere un sistema di lavoro in qualche modo simile al coordinamento dell'amministrazioni centrali insieme con le regioni
La sessione comunitaria della Conferenza Stato-Regioni da questo punto di vista non basta più dobbiamo pensare a qualcosa di più che non la sessione comunitaria potremmo moltiplicare per due le sessioni comunitarie ma probabilmente anche questo non sarebbe sufficiente dobbiamo costruire con le regioni un tavolo di consultazione
Più o meno analogo a quello che dobbiamo formare fra le amministrazioni centrali e anche di con riunioni dei presidenti delle Regioni che possono essere anche due nel corso dell'anno ma con tavoli tecnici permanenti o semi permanenti sui quali ogni settimana ogni due settimane si possano andare a vedere incrociare i punti di vista e ottenere in questo modo di seguire in modo più efficace la normativa scenda ente dal punto di vista ad una comunità nazionale italiana che non è più solo lo Stato
Il Titolo quinto ci dice che la Repubblica è fatta di Stato regioni province comuni il che vuol dire che la Repubblica non allo Stato
O non è solo lo Stato e questa Repubblica però deve avere voce l'unico modo in cui possiamo darle voce con un più efficace
Lavoro di coordinamento
E questo si riflette anche sulla quotidianità del lavoro della nostra rappresentanza a Brussel perché perché noi abbiamo un
Io Ri.Rei di rappresentanze regionali che possono essere molto utili se
Coordinate
Se
Sono ricomprese dentro una presenza globale della Repubblica la quale non può non essere coordinata dalla rappresentanza dello Stato
Che in questo vedo chiamano dello Stato poi magari con una più approfondita riforma costituzionale se rito che Remo il Titolo quinto potrà diventare della Repubblica
Ricomprendendo in questo in un coordinamento più ampio
L'insieme
Dei del sistema dei poteri
Ma se invece non fossero coordinate diventerebbero un fattore drammatico di disordine è un ostacolo ad una presenza
Io dico sempre alle regioni che le regioni di buona famiglia
A Bruxelles non ci vanno mai da sole perché Bruxelles è un luogo pericoloso malfamato pieno di bassifondi di boschi di di gruppi di animali feroci le regioni di buona famiglia a Brussel ci vanno accompagnate e per accompagnarle c'è il ministero per le Politiche comunitarie ce la rappresentanza italiana a Brussel che conosce gli anfratti i rischi magari anche armato di doppietta l'ambasciatore Vattani e se necessario sa anche sparare gli animali pericolosi s'il coordinamento e vitale perché succedono cose che sono realmente penalizzanti
Non è possibile che ogni qualvolta ce per fare un esempio un'Authority
Che potrebbe venire in Italia
Sette otto dieci sindaci si precipiti no a Brussel ognuno a perorare la propria causa questo in modo sicuro di non ha vere l'Authority nessun Authority
In Italia mentre invece una presenza intelligente e organizzata coordinata raccordata dentro una visione politica generale questa sì
Aiuta la presenza italiana
Quindi la prima cosa che io vedo come obiettivo adesso
E quello di darci gli strumenti per combattere efficacemente
La nostra battaglia altrimenti c'è il rischio che la strategia sia buona ma la struttura che regge la strategia non sia adeguata e che quindi la strategia non riesca a arrivare alla vittoria
Un terzo punto dopo il coordinamento nazionale il coordinamento regionale o della Repubblica più per regionale
Che io vorrei sottoporre alla vostra attenzione riguarda il la necessità di una complessiva e profonda
Europeizzazione della nostra amministrazione statale e soprattutto dei livelli alti della nostra amministrazione statale
Il diritto europeo e diritto vigente
In Italia qualcuno è preoccupato di una statualità europea la quale dovrebbe o potrebbe emergere dalla convenzione io sommessamente ricorderò che un ordinamento europeo esiste
Questo ordinamento europeo e prevalente sull'ordinamento nazionale
L'ordinamento nazionale rispetto all'ordinamento europeo perlomeno nel campo
Che e la croce e la delizia del mio lavoro di oggi del mercato interno ecco all'INPS nel all'interno del mercato interno l'ordinamento nazionale Teramo si rapporta a quello europeo
Più o meno come quello di altri giovani all'ordinamento nazionale italiano anzi secondo me in modo più stringente
Non di come si debba rapportare l'ordinamento regionale all'ordinamento nazionale ma del modo in cui alcuni presidenti di regione ritengano che esso si debba rapportarsi
Allora questa e una realtà che già esistenti il diritto
Comunitario direttamente applicabile e allora i nostri operatori del diritto cominciando dalle magistrature ma continuando con la pubblica amministrazione devono avere una intensa familiarità con il diritto europeo e con le procedure europee e questo vale sia per l'amministrazione centrale per le mise semicentrali ma anche per le amministrazioni regionali
Il deficit nell'utilizzo dei fondi strutturali è stato in larga misura deficit di preparazione
Della personale che avrebbe dovuto conoscere non solo la normativa ma anche le procedure
Ma anche le convenzioni non scritte sappiamo che certi tipi di progetti vengono approvati facilmente perché si inseriscono dentro un percorso già
Sperimentato sappiamo che altri tipi di progetti vengono provati anche se perfettamente corretti con più difficoltà
Che non vuol dire che non bisogna farli bisogna prepararli con particolare attenzione perché sono progetti pilota dopo che ha ottenuto l'approvazione del primo potrai averne molte altre dietro devo dire qui pubblicamente
Che
Questo governo non ha fatto male
Nell'ambito particolare dei fondi strutturali quando io sono diventato Ministro lanciato un grido d'allarme
Preoccupato della possibilità di perdere e sembrava allora praticamente certo il diciotto per cento degli stanziamenti sul programma mille novecentonovantaquattro mille novecentonovantanove
Devo dare atto al viceministro Miccichè che vi si è impegnato con grande forza al sottosegretario Garatti delle attività produttive e a tutti indistintamente tutti i presidenti di regione che con uno sforzo corale
Siamo riusciti non a tenere tutto ma perdere molto molto meno di quello che sembrava inevitabile
Quando siamo andati al Governo e i primi dati relativi alla prima verifica del programma due mila due mila sei sono incoraggianti
Dobbiamo consolidare questi risultati e creare una scultura che consenta di ottenerli attraverso non la mobilitazione straordinaria ma la ordinarietà di una azione adeguata pensata e programmato
Questo chiede uno sforzo da parte di tutti
Quest'estate è venuto a trovarmi in vacanza a Gallipoli
Il
Il prefetto di Strasburgo che di origini italiane della città di Gallipoli e mi ha raccontato che da loro la
Il personale che dirigente che assume funzioni dirigenti
Normalmente passa attraverso un anno di permanenze servizio presso l'istituzione europea io credo che questo vada segnalato alle nostre strutture formative
Perché e un'esperienza di straordinario valore
Sia per chi la fama sia per il Paese perché questo cosa genera poi che quando si va a inserire persone all'interno della amministrazione della
Commissione
E sia la scelta fa un ampio spettro di potenziali candidati
Ne abbiamo tanti funzionari bravi ma quando andiamo a cercare un candidato da portare spesso ci capita di non avere il candidato giusto perché quello bravo che potrebbe Sarno però gli manca quel di più che dà atto o da una maggiore familiarità e anche dal fatto di essere conosciuto stare un anno lì significa che poi hai un certo numero di persone che si conoscono che possono dare un giudizio più informato allora dentro la il progetto che stiamo cercando di sviluppare per una migliore presenza all'interno della degli uffici della Commissione
Una osmosi più forte fra la nostra alta dirigenza
Quella della commissione favorita da una largo numero di alti dirigenti italiani che hanno incorporato nel loro curriculum un momento di presenza
La
Nella Commissione
E un elemento strategicamente fondamentale altro problema
E questo tutto politico e invece un atteggiamento a volte di insopportabile ostruzionismo rivolto contro nostri candidati da parte della commissione questo è un problema che va affrontato con grande serietà perché noi siamo drammaticamente sottorappresentati
E
Nostre più che legittime domande accompagnate da candidati di grande qualità vengono boicottate
Questo è un tema che a un rilievo politico che non va sottovalutato
è ovvio che la commissione la tutrice dei trattati
è ovvio che ogni direttore generale della come con il commissario e ogni direttore generale della Commissione non è di per tutelare interessi nazionali ma infungibili fusione di un bene comune europea tuttavia al vere delle persone le quali conoscono la nostra lingua conoscono i nostri problemi
Possono leggere dall'interno
Situazioni che sono più oscure e difficili da capire per altri e un fattore di sostegno della nostra politica di straordinaria importanza io messo questo al centro della mia azione
Fin dalla da quando sono diventato ministro per le Politiche europee devo umilmente confessare che fino ad ora noi non abbiamo ottenuto risultati credo che dobbiamo tornare alla carica con più energia con più decisione e forse anche ad un più alto livello e credo che il Presidente Berlusconi debba affrontare questo problema con Romano Prodi direttamente essenza insincera
Vorrei Point
Visto che Frattini a magistralmente trattato i grandi temi della politica europea attirare la vostra attenzione su alcuni temi forse
Di minor rilievo
Ma che hanno per noi un interesse più diretto alcune priorità particolarmente
Italiane
Una per la verità non è particolarmente italiana se non nel senso che esprime una linea di politica
Estere ed europea del governo italiano e che può essere ricondotta al tema del più Italia in euro
Quando iniziò la presidenza spagnola Aznar lancio il motto più Europa mi abbiamo risposto più Europa
Più Italia in Europa perché perché l'Europa sia più è necessario che anche l'Italia sia di più in Europa
Non c'è Europa senza d'Italia più presenza di evitare in Europa aiuta devono pare essere più Europa dentro questo ne abbiamo rifiutato una posizione in qualche modo di subordinazione rispetto ad altri Paesi tradizionalmente più forti più presenti
Non sempre ci siamo riusciti abbiam pagato qualche pezzo ma abbiamo perseguito con continuità questa linea all'interno della quale credo che vada ricondotta anche la recente polemica sul documento dei due e il documento degli otto
Francia e Germania sono elementi fondamentali della Europa che vogliamo la conciliazione franco tedesca e
Il pilastro che ha reso possibile la costruzione europea
Quando Francia e Germania non vanno d'accordo si risente la mancanza d'impulso che deriva dal fatto che questo motore non funziona
Tutti noi siamo a favore dell'amicizia franco-tedesca anche perché ci ricordiamo i drammi che derivano dalla inimicizia franco tedesca ma Francia e Germania non sono l'Europa Francia Germania da sole non solo l'euro
Questo è bene che venga ricordato forse erano da sole l'Europa
Trent'anni fa
Da sole erano la maggioranza demografica economica e politica dell'Europa oggi da sole non sono la maggioranza dell'Europa sarà bene ricordarlo anche perché esiste una linea del governo italiano che noi credo dobbiamo portare proponendo una dentro l'unione europea
Noi vogliamo un'Europa unità
Noi crediamo che l'Europa unita sia dentro una più ampia comunità atlantica
Non dimentichiamo quello che gli Stati Uniti hanno fatto per l'Europa e vogliamo che l'Europa unita sia si concepisca come un pilastro di una più grande comunità atlantica non sempre questa posizione e condivisa con altrettanta chiarezza da parte di tutti i nostri alleati credo che il nostro semestre di presidenza sia un'occasione anche per tentare di costruire in questo modo le linee della politica europea
Prendete la crisi dell'Iraq io non so come andrà a finire ovviamente spero che finisca col disarmo pacifico di Saddam Hussein e tuttavia se non riusciamo a tenere sulla stessa linea
L'Europa gli Stati Uniti e le Nazioni Unite
Noi avremo ottenuto un successo di politica estera anche se fossimo dolorosamente costretti a ricorrere all'uso delle armi la nostra linea e quella di tenere insieme nazioni unite
Unione europea e Stati Uniti
Mentre ogni divaricazione fra Stati Uniti e l'Unione europea ci preoccupa
Talvolta inevitabile ma comunque ci preoccupa versiamo in Europa ma siamo in Europa quelli più convinti di tutti
Insieme con gli inglesi della necessità di inserire la politica europea all'interno di una più ampia comunità atlantica
Credo che questa sia una
Linea di politica generale ma che corrisponde ad una forte convinzione del governo italiano ed una priorità del Governo italiano come anche
In questo ambito si inserisce il tema della Russia
L'Italia a soli presidente Berlusconi personalmente ha svolto e svolge una utile fondamentale azione di mediazione fra gli Stati Uniti
Era russi
Abbiamo sviluppato con la Russia qualcosa che somiglia a un rapporto privilegiato
è nostro interesse a rafforzare questo rapporto sul terreno dalla cooperazione tecnologica sul terreno della cooperazione economica sul terreno dalla cooperazione politica
Ingresso della Russia nell'Unione a noi piacerebbe io dico sempre
Che in questo momento non possiamo permettercelo se vediamo
Qual è il livello di tensione del bilancio comunitario
Dopo scontati i costi dell'allargamento a venticinque è difficile immaginare che nel breve periodo siamo in grado di fare altre grandi operazioni e tuttavia questa è una linea
Di lungo periodo da perseguire cominciando con tutti quegli avvicinamento il nel settore della cooperazione politica economica e tecnologica tra l'Unione europea e la Russia che sono possibili la pace del mondo dipende in larga misura dalla capacità dell'Unione Europea di tenere vivo il dialogo con gli Stati Uniti e anche il dialogo
Con la Russia di essere in qualche modo mediatore di un dialogo che abbracci tutti e tre questi soggetti credo che questa sia politica utile per l'Europa ma anche una specifica priorità italiana
Una priorità italiana evidentemente quella della politica dell'immigrazione
Il
Ministero degli esteri ha ha svolto bisogna dare atto un grande lavoro perché l'immigrazione clandestina si combatte con buone leggi severe ma giuste si combatte
Non tanto sparando sugli immigrati perché noi non permetteremo mai che qualcuno che navi di disperati vengono affondate al largo delle nostre coste ma di accoglieremmo umanamente come il dovere dura l'azione civile le navi non devono partire invece e le navi non partono se esistono accordi con i Paesi rivieraschi i quali consentono di controllare questo traffico un grande lavoro è stato fatto forse questo lavoro ancora va completato ed è un lavoro che si può fare solo a livello europeo solo con l'autorevolezza la forza della unione europea
C'è il problema delle politiche di coesione
E probabile che nel nostro semestre di presidenza venga presentata la versione terza e definitiva del rapporto Barnier
Qui noi abbiamo da far valere una posizione forte
Ma anche da diffondere tranquillità dovunque io vado nel Sud mi domandano allora ci butteranno fuori dalle aree dico Obiettivo uno io credo di poter dire già adesso che nessuna regione italiana verrà buttata fuori dalle aree di Obiettivo uno diffonde te questo messaggio perché c'è molto allarme
Usciranno alcune regioni che superano comunque la soglia del settantacinque per cento del PIL non dell'Europa a venticinque ma della vecchia Europa quindici
Sarebbero usciti comunque usciranno la Basilicata la Sardegna il Molise d'Abruzzo è già uscito e anche in questi casi avremo programmi di accompagnamento
Che evitino che ricadano immediatamente per mancanza di sostegno al di sotto di quel valore di soglia
Noi abbiamo sostenuto e sosteniamo che l'allargamento sarà un beneficio per tutti anche per il Mezzogiorno d'Italia ma questo beneficio sarà concentrato in misura più grande e si farà sentire prima nei Paesi che sono lungo la fascia di confine con i Paesi dell'allargamento
Non vediamo perché il prezzo maggiore dell'allargamento lo debbano pagare le are che ne avranno il minor beneficio e questo beneficio lo sentiranno più tardi
Mi sembra un argomento forte mi sembra che Barney a lo comprenda
Mi sembra che vadano creati cercati nuovi criteri non semplicemente quello del prodotto interno lordo per decidere della esistenza di condizioni che richiedono un sostenne
Un criterio da valutare quello del tasso di disoccupazione
Ma un criterio da valutare e anche quello della di livello di infrastrutturazione
L'Unione europea oggi a differenza degli Stati Uniti ha un unico grande centro propulsore che va da Londra Parigi a Milano a Monaco e poi di nuovo a Londra
Più si è lontani da questo centro
Più si è arretrati
Al vere
Una struttura logistica che consenta un accesso rapido ai mercati ricchi del centro e condizione fondamentale di sviluppo
Questo va considerato all'interno delle politiche di coesione
Noi dobbiamo rimanere nelle aree di Obiettivo uno
Però se le aree di Obiettivo uno fossero abolite paradossalmente per noi forse sarebbe un vantaggio non abolite ridimensionate ridisegnate ridimensionate però e sarebbe forse un vantaggio ridimensionata a favore di che cosa
Delle grandi reti di trasporto delle persone
Delle merci ma anche delle idee e dei saperi
La creazione di reti di eccellenza della ricerca università e la ricerca scientifica dell'educazione universitaria e per le nostre politiche di sviluppo altrettanto importante delle aree Obiettivo come adesso vengono disegnate
Per questo è essenziale una revisione del libro bianco
Sui trasporti che è stato presentato
Che e soddisfacente nei concetti mentre non è soddisfacente l'elenco di opere che vi annesso sembra che l'Italia finisca l'altezza di Napoli
E noi dobbiamo ricordare che c'è unitaria oltre Napoli e che bisogna provvedere un sistema logistico che integri l'Italia che sta al di sotto di Napoli quindi politiche di coesione
Mantenimento di politiche di coesione del Mezzogiorno profonda revisione delle strutture concettuali che reggono queste politiche e poi c'è il tema che è stato
Preannunciato
Dall'ambasciatore Cangelosi
Il tema
Dei del sistema logistico europeo in generale e il tema dei valichi alpini guardate
L'export le sue esportazioni e le importazioni del nostro Paese per circa la metà passano attraverso dodici valichi alpini ogni volta che uno di questi è chiuso noi entriamo in grande difficoltà oggi
Noi ci scontriamo con l'ostacolo naturale
è con un ostacolo artificiale che sono le politiche dei Paesi confinanti
L'Austria agli occupo unti che di fatto son diventati un sistema per escludere il classico italiano per contingentare il traffico italiano
La svizzera che non fa parte dell'Unione ma che ha un accordo di adesione allo spazio comune giuridico europeo
Non solo lo fa ma anche lo dice perché il sistema è stato chiamato troppi senza del contagocce in effetti ci fanno passare col contagocce non sono questioni bilaterali sono questioni europee
Noi chiediamo che i problemi del trasporto non vengano considerati come problemi del trasporto ma come problemi di mercato interno perché è in gioco la competitività del sistema Paese Italia
Non è in gioco solo il destino degli autotrasportatori che sono arrabbiatissimi come ieri hanno fatto sapere a tutto il mondo ma è qualunque produttore italiano sa che le sue merci prima di arrivare
Sui mercati ricchi dell'Europa centrale o prima di arrivare dalle aree produttive dell'Europa centrale
Dovranno scontare un penalizzazione competitiva che non rende perdente davanti ad altri che sono meno efficienti di Luís però sono al di là delle Alpi
Questo no non è possibile non è accettabile interferisce con le quattro libertà fondamentali su cui si fonda il mercato interno
Noi dobbiamo aprire abbiamo aperto una vertenza
Con la commissione dobbiamo proseguirla con grande energia io spero dobbiamo utilizzare il semestre italiano di presidenza per porla come questione europea che non tocca solo l'Italia tocca anche la Spagna per esempio tocca tutti i Paesi i quali hanno uno ostacolo fisico ma anche giuridico per poter pienamente partecipare delle quattro libertà
Senza di che c'è una penalizzazione competitiva che riduce qualitativamente e quantitativamente la nostra partecipazione al mercato interno
Europea
Credo che questo debba essere una forte priorità della nostra azione
A cui non possiamo rinunciare dobbiamo presentarla come una questione generale europea perché lo è
Ma sarebbe sciocco non riconoscere che per noi è una questione in qualche modo
Vitale più che per qualunque altro paese
Saltando alcune cose mi avvio a concludere
Vorrei dire una parola sul tema generale della Costituzione sento una discussione la quale molte volte mi sembra un po'troppo troppo precisa
Dice Aristotele che in ogni genere
Di discorso non bisogna chiedere più precisione di quella che propria a quel tipo
Il discorso al discorso politico della convenzione non bisogna chiedere un di più di precisione giuridica
Stiamo costruendo una confederazione di Stati o uno stato federale
Sarebbe sbagliatissime o cercare di rispondere a questa domanda
Di svizzeri sono vissuti dal mille duecentonovantuno al mito ottocentoquarantotto quindi per quasi sette secoli senza sapere se fossero una confederazione di Stati o uno Stato federale
E sono vissuti benissimo
Scopriremo dopo quello che avremmo fatto
Adesso il problema nostro e di rispondere alle attese dei cittadini costruendo uno strumento che sia adeguato a dare soddisfazione ai loro bisogni e uno strumento flessibile
Io ammiro molto la Costituzione americana del mille settecentottantasette
Se nel mille settecentottantasette qualcuno avesse posto la domanda la nostra è una confederazione di Stati uno Stato federale
La risposta sarebbe stata evidentemente è una confederazione di Stati
Ma nessuno così la domanda anche perché il concetto di Stato federale di confederazione di Stati non esisteva quando De Mita ottocentocinquantaquattro il caldo del per la prima volta pose la domanda gli Stati Uniti erano già diventati uno Stato federale
Se lo deve avere un sistema flessibile
In cui ci sia una rappresentanza del popolo europeo o del Demos europeo come dice uno studioso anglo-tedesco ci sia una rappresentanza degli Stati
E un equilibrio flessibile fra rappresentanza degli Stati rappresentanza
Del popolo europeo come tale
Una equilibrio flessibile capace di incrinare a secondo dei tempi delle circostanze storiche più da una parte o più dall'altra
E per questo c'è bisogno di una grande operazione di mediazione
Il governo italiano che prudentemente fino ad ora è stato cauto nel prendere posizione sui grandi temi e forse nella condizione migliore per svolgere questa grande operazione di mediazione
Mediazione sui sistemi istituzionali mediazione sul modello sociale
Che è un modello in cui l'esperienza italiana e tedesca non deve andare perduta
La grande esperienza dell'economia sociale di mercato dell'organizzazione sociale ramificata del dialogo sociale anche se va mediata con esperienza diverso dei paesi anglosassoni
Una grande mediazione
Per permetterci di arrivare ad una soluzione soddisfacente
Il fatto che proprio l'Italia possa essere chiamato a questo compito mostra come sia giusto il dire che è necessario avere più Italia in Europa per avere più Europa
Grazie per l'attenzione con cui avete ascoltato e scusatemi se l'hanno già
Allora faccio una breve comunicazione alla conferenza riprendendo uno spunto che mi ha offerto appunto del ministro Buttiglione
Effettivamente in relazione all'esigenza di una formazione europea dei dirigenti il la funzione pubblica è la Scuola superiore della pubblica amministrazione hanno già avviato e predisposto un programma formativo dei dirigenti pubblici in vista del prossimo semestre
Euro italiano e poi volevo ancora ricordare che sono a buon punto i regolamenti attuativi della legge centoquarantacinque del due mila e due che prevede come è noto la possibilità di agevolare notevolmente la presenza di funzionari italiani nelle istituzioni internazionali e delle unione europea
Vi ringrazio dell'attenzione
Ringraziamo
Ministro Mazzella innanzitutto per questa comunicazione che effettivamente per vedere l'impegno che c'è da parte del ministro della Funzione pubblica per sviluppare maggiormente la formazione elemento essenziale per quanto riguarda la pubblica amministrazione io vorrei ringraziare il ministro Rocco Buttiglione
Per la sua la sua ampia introduzione sui temi soprattutto interni del dell'attività della presidenza italiana e soprattutto per aver attirato l'attenzione su alcune questioni che saranno cruciali per quanto riguarda il funzionamento da distrazione nel suo complesso
Innanzitutto il coordinamento che mi pare che sia una degli esercizi più difficili quali la pubblica amministrazione deve dedicarsi per far riuscire bene la presidenza italiana
Il problema delle politiche complessi a partire la politica di coesione e la politica delle politiche delle quattro libertà per quanto riguarda soprattutto il mercato interno
E il problema del coinvolgimento regionale nel l'ambito della presidenza italiana io credo che insieme alla relazione del ministro Frattini la relazione del ministro Buttiglione ci danno veramente la base per poter proseguire il nostro dibattito sia questa mattina che nel pomeriggio affrontando i singoli specifici temi
Adesso abbiamo due relazioni tematiche che proprio si concentreranno sul coordinamento da una parte
Il ambasciatore Baldocci ci Divac come l'organizzazione il coordinamento verrà svolto da parte del ministero degli affari esteri
In vista del semestre e dall'altra parte l'ambasciatore Vattani ci darà la visione Bruxelles ESE dell'organizzazione della presidenza due punti di visti i due poli due poli essenziali affinché l'esercizio riesca compiutamente e abbia il successo che tutti quanti auspichiamo vorrei ringraziare il ministro Frattini che per impegni deve lasciarci e criticamente ritardi
Atto di aver contribuito al vostro dibattito
Al
Ringraziamo anche il ministro Buttiglione che anche lui per
Allora pregherei l'ambasciatore Baldocci di può aver
Procedere al suo intervento grazie debbo dire che
Mi trovo con i tempi sufficientemente serrati perché debbo anch'io a essere la Farnesina per un incontro internazionale quindi purtroppo la Farnesina e non indietro
Per venti successivi che sono previsti
Di dare agli organizzatori il testo della relazione e più mi proponevo di leggere perché la sua lettura avrebbe comportato un arco di tempo credo non compatibile con i programmi che ci troviamo ad affrontare ma lasciando questo relazione per gli atti io desidero sottolineare come i contenuti
I programmi che abbiamo ascoltato da parte dei ministri
Sono certamente l'aspetto essenziale l'obiettivo da raggiungere in quest'ultimo esempio di presidente che ci attende
Ma vorrei anche e ricordare dico ricordare perché molti di voi sono intervenute le riunioni che abbiamo avuto che vi è un aspetto
Elaborazione del programma
Organizzazione degli eventi di lavoro in comune che deve essere compiuto che è fondamentale
Meno nobili certamente dei
Contenuti reale
Ma altrettanto rilevante
Perché in un impegno dei geni sia per portare avanti un percorso quello che gli altri hanno collaudato e portarlo in maniera efficiente
E la ritrova e la conferma data ai nostri stare del fatto il nostro Paese e in grado di compiere quello che deve stare e di farlo nel modo migliore e quindi un aspetto direi
Oscuro in un certo senso che viene fatto e svolto dagli addetti ai lavori
Ma il quale va dedicata la massima attenzione siamo già avanti perché abbiamo avuto delle riunioni di collegamento ci siamo visti con le altre amministrazioni il programma
E insiste ancora sviluppando e inizia di approntamento questo programma viene esteso e viene elaborato dalla nostra Direzione generale per l'integrazione europea di intesa
E il raccordo strettissimo con le altre amministrazioni interessate in maniera da dare una visione d'insieme
Ai nostri partners quando avvicinandosi di inizio della presidenza
Dovremmo illustrare agli altri partners i contenuti di questo programma e l'illustrazione che verrà fatta ha una sua funzione fondamentale perché si tratta sin dall'inizio
Di avere consensi di riunire adesioni e quindi di partire nel nostro lavoro di gestione della presidenza
Con uno scenario già praticamente tracciato
Ciò che occorre avere a mente che con la nostra presidenza avremo per tutto l'arco di tempo un numero di partner che è più elevato rispetto a quello delle sedute e dei semestri precedenti avremo venticinque
Partners che siederanno intorno ai tavoli questo significa uno sforzo di coordinamento ancora più grande uno sforzo di coordinamento che dovrà essere compiuto in una direzione più allargata
Sotto il profilo organizzativo
Noi avremmo le riunioni formali che si svolgeranno a Brussel perché così è stabilito ormai e quindi due Consigli europei di ottobre dicembre che avranno luogo nella capitale belga
Avremmo e auspichiamo fortemente questo consiglio straordinario che si svolgerà in Italia in funzione della Conferenza intergovernativa
E avremmo in Italia le riunioni dei consigli cosiddetti informali
E lo svolgimento degli eventi straordinari che ognuna delle amministrazioni interessate si propone di organizzare si propone di organizzare peraltro con una linea ben precisa e che abbiamo dato
Ed è una linea secondo cui questi eventi devono raccordarsi al programma della presidenza e devono quindi essere funzionali al raggiungimento degli obiettivi del programma stesso
E una linea che è stata sottolineata
Ed è una linea la quale ci dobbiamo attenere non soltanto per non disperdersi in una moltitudine di iniziative che tutto sommato potrebbero non rientrare nei contenuti reali del nostro semestre di presidenza ma anche e non è una ragione secondaria per quegli aspetti finanziari che l'organizzazioni di riunioni del genere comportano è un punto molto importante sul quale quindi desideravo soffermarmi
Il ministero degli Esteri la nostra rappresentanza a Bruxelles e l'ambasciatore Vattani essendo Brussel il luogo centrale dove tutto si svolge darà il suo contributo di idee il ministero diceva la rappresentanza sono a disposizione di tutte le amministrazioni le amministrazione lo sanno
Bruxelles la nostra rappresentanza e realmente la rappresentanza di tutte le amministrazione e di tutto il Paese in funzione di questo semestre di presidenza soprattutto e quindi dovremo continuare a mantenere ancor più per l'avvenire
Un collegamento molto stretto e molto ricco
In questo contesto avendo promesso di si svolge un intervento rapido vorrei senza dilungarmi sulle varie riunioni che son previste le informali perché credo che gli addetti ai lavori riconoscono e comunque sono contenuti nella relazione
Vorrei segnalare un fatto che ha la sua importanza
Ed è quello del portale che stiamo organizzando per ridare alle in unioni agli eventi della presidenza italiana
Quella visibilità che merita e che risponde d'altro canto a quel criterio di trasparenza e di informazioni dei cittadini e delle opinioni pubbliche e un'iniziativa alla quale diamo notevole rilevanza
Verranno curate pubblicazioni in tre lingue l'italiano l'inglese e il francese
E
La sua realizzerà la sua realizzazione richiederà come del resto gli altri adempimenti uno stretto collegamento tra le amministrazioni interessate che dovranno fornire i contenuti con il comitato di redazione che si troverà il ministero degli Esteri
In maniera da dare una presentazione aggiornata
Degli sforzi e degli azionisti che condurremo durante la presidenza di portare a buon punto e si faranno le prove sarà pronto a scattare nella sua operatività con l'inizio del semestre di presidenza
Ecco questo nelle grandi linee sono le osservazioni che desideravo svolgere questa mattina
Ripeto occorre un lavoro di squadra
E fondamentali
E occorre un lavoro di squadra che realizzi in concreto quella cultura del lavoro collettivo che ritengo più che mai debba ispirare la nostra azione in funzione del semestre di presidenza vi ringrazio
Ringraziamo l'ambasciatore Baldocci per la sintetica relazione soprattutto per il messaggio che ci ha fornito quello di
L'invito a lavorare collettivamente l'invito a lavorare in maniera coordinata perché attivamente
Le
La presidenza sia un successo
Adesso io vorrei passare dalla parola l'ambasciatore Vattani come non sfuggirà a nessuno quanto sia cruciale ruolo di rappresentanza per quanto riguarda la presidenza quanto sia importante che la rappresentanza
Faccia avanzare i lavori
Per affinché i Consigli settoriali e i consigli degli affari generali possono prendere decisioni appropriate e affinché questo sia possibile
E necessario che i gruppi di lavoro con i quali tutte le amministrazioni sono sconvolte
Lavoro devono e producano dei risultati che il Colle per e poi consigli dovranno portare a compimento da questo si misurerà
Il successo e la presidenza italiana oltre ai grandi obiettivi dove abbiamo il compito di condurre giorno per giorno l'attività dell'Unione e dipenderà proprio del ciascuno di voi
Che da coloro che presiederanno i gruppi da coloro che rappresenteranno da deleghe nazione italiana se noi riusciremo quegli obiettivi che ci sia un propizi grazie ambasciatore Vattani
Grazie mille
Vorrei prima di tutto
Dire quanto sono lieto di trovarmi qui
Per rivolgere un ringraziamento
Utilissimo al ministro Luigi Mazzella per aver organizzato questa conferenza
La prima Conferenza nazionale dell'alta dirigenza statale in un momento così importante per noi siamo funzionari dello Stato
Sottolineando che si sta più o meno compiendo un decennio di riforme della macchina dello Stato
E che manca far la posta questo decennio coincide con un periodo importante della nostra presenza Bruxelles così la nostra presidenza del Consiglio dell'Unione
Ebbene
Se poi andiamo a guardare
Quanto dura questa Presidenza ci accorgiamo che copre un segmento temporale tre sei mesi
Sei mesi intensi passano in fretta
Io sono arrivato a Bruxelles quando era in corso la presidenza belga ho vissuto
Nel Periodo
In cui queste passata la Spagna
Alla Danimarca e adesso è attualmente nelle mani dei greci
Ma se si dice che questo periodo è troppo breve
Per imprimere un indirizzo strategico
Ebbene
Non si dice proprio la verità
E soprattutto non la si dice nel Mib due mila e tre perché questo breve segmento temporale cade in un momento cruciale dello stadio di sviluppo dell'integrazione europea
La fase di passaggio tra l'Europa che si allarga o che si riunisce
E l'Europa che per la prima volta sì da una Costituzione affermando la sua identità diventando soggetto e non spazio ha fatto bene il ministro Frattini a ricordare che il Governo italiano
Nei consigli di Bruxelles e di Copenaghen della seconda metà dell'anno scorso
Ha affermato che l'allargamento non poteva essere l'unico disegno politico dell'Unione
E che se non volevamo impantanarci Orissa avviarsi
In un
Lavoro quotidiano fatto solo i dettagli
E di piccoli problemi
Sarebbe stato necessario
Portare avanti
Non soltanto i lavori della Convenzione dove il nostro rappresentante Fini assunto sin dall'inizio delle posizioni molto avanzate
Ma anche concludere il processo che vedrà
Giscard consegnare i lavori della commissione
A Salonicco il venti giugno e poi lasciare a noi l'onere della responsabilità
Di preparare
La nuova Costituzione dell'Europa sulla base dei lavori
Della convenzione ebbene
Io credo di dover
Svolgere qualche riflessione dall'angolo visuale di per sé
Perché credo che lì che noi abbiamo il banco di prova dell'efficacia della nostra azione
Sita sempre per scontato e questa è una deformazione dovuta al fatto
Che sembriamo ritenere
L'Unione europea un'organizzazione come tutte le altre come le Nazioni Unite come l'OCSE o come la NATO si dà quasi sempre per scontato che nell'Unione europea c'è una forma di equilibrio
Un certo ritorno tra quello che uno dai quello che ricevi
Un rapporto tra
I finanziamenti ad esempio e quello che noi riusciamo a realizzare con la parte che noi costituiamo e che diventa comune insomma che ci sia una specie di mano invisibile per parafrasare Adamo Smith che far sì che tutti i membri in relazione alle loro dimensioni al loro peso specifico si ritrovino più o meno a loro agio
Ebbene non è così
E non è così almeno per tre ragioni
La prima
Perché in realtà
L'Unione europea rispetto a tutte le altre organizzazioni internazionali
Ha creato
Un ambiente molto competitivo
Vediamo qualche esempio
Noi contribuiamo al bilancio comunitario nella misura del quattordici virgola quattro per cento
E ci collochiamo perciò nella scala dei contribuenti al terzo posto
Ebbene abbiamo dei ritorni molto più bassi per esempio nel campo della ricerca il quinto programma quadro della ricerca visto tornare indietro solo il nove per cento il che vuol dire che per cinque virgola quattro per cento dell'ammontare complessivo
E non sorprende che si tratti di ammontare importanti il programma che abbiamo appena messo appunto l'anno scorso
E dell'ordine di diciassette virgola cinque miliardi di euro
Ebbene noi perciò non avendo il ritorno rispetto al nostro quattordici virgola quattro abbiamo finanziato sforzi di ricerca di altri paesi
Per l'agricoltura le cose vanno un po'meglio ci collochiamo al dodici per cento ma sempre al di sotto il quello che noi potremmo aspettarci
Veniamo al problema
Degli eco punti
Il sistema degli eco punti che il ministro Buttiglione ha ricordato è un sistema che in un certo senso rallenta i nostri TIR
E fa camminare più facilmente quegli austriaci
Non solo li rallenta i nostri TIR ma in realtà ne tagli al numero
Ebbene sebbene questo sistema fosse stato previsto in origine come un sistema transitorio che avrebbe dovuto cessare nel due mila e tre con un colpo di mano
All'Häcken a dicembre del due mila e due
Ce lo siamo visto
Prorogato
Per perlomeno altri tre
Tele pedaggio tutti conosciamo un sistema che ci consente di passare le barriere uscendo o entrando nell'autostrada senza fermarci è un sistema che l'Italia ha messo a punto da oltre tredici anni
Ebbene nel momento in cui
Si è pensato in Europa di armonizzare il sistema di Tele pedaggio
è stato proposto di utilizzare e di ricorrere come standard con sistema francese che ha visto il giorno poco più di due anni fa
Torniamo un attimo all'agricoltura
Le proposte di riforma che vengono presentate tanto per il grano duro come per le quote latte penalizzano l'Italia molto più degli altri Paesi
E allora
Quale deve essere il primo imperativo
Forse quello di familiarizzare ci un po'di più con questo campo di gioco europeo
Che forse per il complesso sistema del processo decisionale
Non sempre affiora o appare chiaramente noi come rappresentanza
Abbiamo sottratto alle tenebre circa duecento gruppi di lavoro del Consiglio
Abbiamo li abbiamo posti sotto un cono di luce
Abbiamo sottolineato nei diversi ministeri che hanno i loro funzionari che vanno a questi gruppi di lavoro l'importanza di giocare lì
E di non aspettare che le questioni vengano ai Coreper o ai consigli
Perché l'errore sarebbe lo stesso di un membro del Parlamento che si limitasse a partecipare sono i lavori dell'aula Emin si curasse di quello che avviene nelle Commissioni
Abbiamo anche detto che è inutile stare in panchina
Quando si stanno i gruppi di lavoro bisogna partecipare
Per rappresentare e difendere i propri interessi
E questo in tutte le fasi del processo decisionale
E ora questo ambiente competitivo diverso dalle altre organizzazioni internazionali
Diventa ancora più difficile con l'allargamento
Perché lì dove eravamo in quindici a giocare adesso saremo venticinque
E quindi il gioco si farà più duro
Non solo il gioco si farà più duro
Ma già le regole del gioco stanno cambiando
Perché
In relazione a questo spostamento del baricentro dell'Europa dal Sud verso il Nord e verso l'esterno
C'è chi vorrebbe modificare le grandi linee
Di comunicazione europea
E allora si dice perché passare sotto le Alpi che poi e difficile attraversare perché i tunnel sono pochi e poi ogni tanto hanno anche degli incidenti passiamo sopra
E così è nata questa direttrice Stoccarda links Vienna
Che praticamente contempla le Alpi
Non dalla parte nostra
Ma dalla parte opposta
E infine
Dobbiamo riconoscere che l'ambiente più competitivo e più difficile perché non possiamo più contare sull'appoggio di certi Paesi che avevo un una situazione sposta quanto la nostra e che premevano
Perché le frontiere comuni fossero ben sorvegliate perché non ci fossero flussi di clandestini
Pensiamo alla Germania
Prima della caduta del Muro la Germania era l'ultima marca dell'Europa
Frontiera aperta
E noi tutti ci siamo fatto cacciati carico delle difficoltà che la Germania incontra ma la Germania oggi dopo l'allargamento al nove Paesi confinanti
Tutti i membri dell'Unione europea tranne uno che la Svizzera che come se lo fosse
Mentre noi ci ritroviamo nel Mediterraneo
A diciotto miglia dalla costa albanese con una frontiera quindi marittima non terrestre
A fare i portinai dell'Europa
Mentre tutti quegli altri che vivono nello stesso condominio sembrano disinteressarsi di quello che succede
A quando si attraversa il portone
Ecco quindi ambiente competitivo
Che diventerà più duro
Per queste non soltanto per l'accrescimento del numero dei protagonisti ma perché questi portano con sé delle nuove aspirazioni dei nuovi orientamenti e infine perché noi perdiamo l'appoggio di paesi che prima
Erano sensibili al problema delle gestioni delle frontiere comuni della lotta contro l'immigrazione clandestina e così via e che oggi lo sono un po'meno ritrovandosi in una posizione infinitamente più con
Seconda ragione
Se l'ambiente competitivo è bene che ci sia un arbitro che faccia rispettare le regole e l'arbitro di fatto c'è la Commissione la Commissione come si sa e la guardiana dei trattati
Ma talvolta è una guardiana distratta
Pensiamo per esempio a quello che è stato ricordato poco fa ci viene chiuso il Monte Bianco rimane chiuso per tre anni
Con delle spese che ammontano a oltre otto miliardi di euro
C'è stata un'azione forte della commissione eppure era un per noi un problema di accesso al mercato unico era un problema del commissario Bolkenstein non della Loyola de Palacio che si occupa di trasporti
Ebbene ciò nonostante e nonostante le nostre pressioni questo problema che dovrebbe essere un problema dell'Europa e non un problema bilaterale nostro con la Francia con l'Austria con la Svizzera
Ah tra a causa della distrazione della commissione
Ci ricade addosso
Motivo perciò
Per stare vigili e fare in modo di non sottoposto droga Arci noi arruoli che spettano in realtà alla guardiana dei trattati
Ma la Commissione fa anche altre cose è un diritto di iniziativa
Ed è lei che prepara
I regolamenti o le direttive che poi si trasforma no con le procedure che conosciamo
In atti normativi europei applicabili immediatamente in tutti i Paesi membri ebbene ho ricordato poco fa intelletto e da caccia
Il tele pedaggio
E nato come proposta europea proprio dalla Commissione
E noi abbiamo dovuto reagire fortemente per far notare che si mettevano
Addirittura
In forze principi fondamentale come quelli dell'effettività se c'è già un sistema che copre oltre cinque milioni di veicoli come il telepass italiano non gli si può opporre un sistema nato dieci anni dopo
E che riguarda solo quattrocentocinquanta mila piccoli
Veniamo alla gestione perché la commissione anche un terzo ruolo che quello di creare
In un certo numero di direzioni e di assumere il personale
Che deve per l'appunto in criteri sotto diciamo così criteri di obiettività e di autonomia rispetto agli Stati alle quali appartengono svolgere questi compiti di guardiani o di iniziativa ebbene anche lì dobbiamo constatare che quello che ci saremmo aspettati cioè che il nostro teso numerico ai diversi livelli della commissione rispetto se riflettesse un po'il peso dell'Italia che un grande paese ma non è vero nulla
Noi abbiamo la metà dei direttori generali dell'Irlanda
Abbiamo delle collocazioni ai gradi alti della commissione che sono dei veri e propri buchi
Nell'intera Direzione generale Ricerca dove noi dieci anni fa avevamo una posizione assolutamente preminente
Non c'è più nessuno
Ora è pensabile
Che un'organizzazione come la Commissione non trovi tra i candidati delle persone
Che vengono dall'Italia e che abbiano le qualificazioni necessarie per svolgere questi compiti
Pongo il problema e aggiungo un piccolo codicillo che la commissione questo arbitro di cui parliamo non ha memoria
Non è che perché
Va male una cosa
E forse non sarebbe dovuta andare male
L'arbitro dice d'accordo non ti ho segnato il fallo però la prossima volta cercherò di raddrizzare le cose
No
Non c'è memoria
E come il caso
Ogni volta che si lancia la moneta
Si dice il caso non ha memoria può venir fuori tre volte di fila quattro volte di fila o Testa
Ebbene tutto questo spiega perché
Su due motivi per lo meno un ambiente molto competitivo
Un ambiente dove l'arbitrio di cui bisognerebbe conoscere bene il campo da gioco
Un problema dove l'arbitro non fa sempre con rigore il suo lavoro terzo il Parlamento europeo equivalgono argomentazioni che non ripeto ma che non sono dissimili da quelle che ho già fatto
Non abbiamo
Formazioni politiche europee abbiamo formazioni politiche etniche cioè i tedeschi sono i tedeschi francesi sono i francesi i portoghesi sono portoghesi non abbiamo i socialisti costruite europei ma li abbiamo divisi in maniera trasversale
Ora tutto questo lo dico perché per arrivare
A sottolineare una cosa sola
Che non possiamo contare che sulle nostre forze
Sulla nostra efficienza sulla nostra capacità di reagire di proporre se noi vogliamo che in Europa il nostro ruolo sia all'altezza di quelle che sono le nostre legittime aspettative e quindi qui nasce il problema anche il ministro Mazzella aveva ricordato sin dalla sua prima
Apertura conferenza di apertura di questa questa sessione cioè il problema del sistema Italia
Ora
Se noi gli subiamo ha delle regole elementari
Non possiamo poi sorprenderci se le cose non vanno bene
Ora tutti sanno che occorre prepararsi se si va a giocare su un campo che non l'OPA corre paragonerei nemmeno al calcio sembra più probabile che il calcio
E non è certamente un tennis non è uno contro uno è una squadra contro un'altra scuola
Ebbene ma se non si conoscono i problemi sembrano conosciamo bene la nostra situazione queste all'origine del problema delle quote latte per cui l'Italia alla metà dell'Olanda
Perché non sapevamo evidentemente nel momento in cui sono state distribuite fissate queste quote quanto fosse la produzione interna
Non conosciamo i nostri problemi ma non conosciamo nemmeno quelli degli altri mentre loro conoscono i nostri se non siamo pronti a difendere i nostri interessi e se necessario sbuccia al fianco un po'le ginocchia
Se
Non facciamo quell'opera necessaria indispensabile di coordinamento
Perché gli obiettivi come ricordava il ministro Buttiglione
Non li puoi perseguire uno per uno
Devi avere delle merci di scambio
C'è chi su un terreno per ottenere qualcosa in un altro
Se noi di subiamo a queste regole che sono quelle che un qualsiasi una qualsiasi squadra in qualsiasi
Livello volesse giocare dovrebbe comunque rispettare ebbene noi non possiamo attenderci grossi risultati
E noi che siamo a Bruxelles
Non possiamo fare a meno di notare questo
Che nei gruppi di lavoro abbiamo cominciato sei mesi fa a inviare ogni settimana
L'agenda a livello gabinetto direttori generali delle riunioni che si svolgono a livello gruppo di lavoro ebbene nonostante sia Amor mai al settimo mese
Ho fatto il calcolo di quello che è successo a gennaio noi abbiamo scritto quarantadue volte abbiamo avuto dodici risposte
E questo non è possibile perché allora vuol dire che noi assumiamo per conto nostro
Cercando di interpretare alla meglio a Bruxelles quelle che sono i nostri interessi per poi difenderli nello stadio iniziale ma forse più fondamentale di tutto il processo decisionale
Questa sottovalutazione
Di quello che accade nel meccanismo e di come il meccanismo funziona
Debbo dire che ne abbiamo fatto punto centrale dei nostri sforzi
E progressi ci sono per esempio nel campo dell'informatica
Vediamo che adesso il sistema di comunicazione più rapido funziona c'è meno carta già agli Esteri avevamo notato che informatizzando il ministero abbiamo ridotto di diciassette tonnellate
La quantità di carta che dovevamo usare ogni volta per riprodurre documenti moltiplicarlo di mandarli in giro
E noi a Brussel attuiamo appunto con maniera decisa tanto che alcuni miei collaboratori arrivano al tavolo delle riunioni addirittura con le loro l'atto quindi non scrivono sulla carta ma utilizzano il computer
E debbo dire che io incoraggio molto questo sistema
Siamo in pochi a farlo altri paesi
Dimostrano chiaramente le stesse capacità
C'è un'interazione tra dossier abbiamo ricordato quello del trasporti certo se noi non ci rendiamo conto che è un problema di tali deve poi trovare la sua soluzione
Nel libro bianco
Che le reti e i corridoi debbono essere ricollegati anche all'agricoltura all'industria
Dato che servono per portare le merci
Nel mercato unico ebbene noi non abbiamo la possibilità di interagire
Soprattutto ci dimentichiamo del ruolo fondamentale che il ministero degli Esteri può svolgere grazie alla sua rete capillare
In tutti i Paesi
Europee anche extra-europei
Per rafforzare e corroborare l'azione che noi svolgiamo a Bruxelles
Abbiamo preso delle buone abitudini
Per esempio cerchiamo di insistere perché i ministri che vengono al consiglio arrivino sempre un pochino prima reporter fare da noi una riunione di coordinamento
Prevediamo sempre un incontro tra i nostri ministri e il membro della commissione
Stiamo adesso già avanzati l'abbiamo cominciato con Sirchia lo facciamo con la Moratti con Lunardi già in questi giorni
Per farlo incontrare i nostri ministri con i presidenti delle commissioni del Parlamento europeo responsabili per la stessa materia
E direi
Che è un'altra opera che dobbiamo fare tutti non la possiamo fare solo noi ma la dobbiamo fare tutti e quello di difendere la nostra lingua
Perché purtroppo negli ultimi anni
Si è presa la brutta abitudine di pubblicare molto meno in italiano di quanto non si faccia per lo svedese o il danese o addirittura per il portoghese
E noi forse nei gruppi di lavoro non difendiamo abbastanza l'esigenza che ci sia sempre una cabina di italiano e lì la cosa è grave
Perché se continuiamo così non stiamo attenti
Diminuiranno anche gli interpreti di italiano
E a un certo punto ci diranno che volentieri mettere avrebbero messo anche una cabina ma non hanno trovato chi metterci dentro
E quindi la difesa dell'italiano
E una difesa che va fatto a tutti i livelli e in maniera costante
Perché è il solo modo di farsi che ci sia un gruppo di interpreti di traduttori di italiani a Bruxelles e che questo numero non diminuisca ulteriormente
Bene
Nella straordinario affresco che ha tracciato il ministro Frattini
Vi è anche c'è stato un posto rilevante per il mondo intorno a noi
Il mondo intorno a noi e quello che rimane
Nel Baltico
E quello che c'è
Nel Mediterraneo
E purtroppo
Si è creata una prevalenza di Paesi al nord basti pensare che intorno al Baltico si aggiungono adesso alla Danimarca adesso alla Danimarca alla Svezia alla Germania
Anche i tre Paesi baltici più la Polonia
Rimane fuori solo
La la Finlandia che non avevo menzionato rimane fuori soltanto la Russia
E a questo punto noi abbiamo lì un blocco molto omogeneo è molto importante
Che ha sviluppato l'anno scorso una serie di riunioni sulla cosiddetta dimensione nordica
Io sono andato a tutte queste riunioni
E non ho mancato di esprimere il mio apprezzamento per questa iniziativa
Senza però far mancare poi l'invito alla commissione di manifestare la stessa sensibilità e attenzione per quello che succede nel Mediterraneo
Ma se non cogliamo noi l'occasione adesso
Di prevedere attraverso magari riunioni dei nostri ambasciatori nei Balcani nel Mediterraneo l'opportunità di approfittare di queste due
Est presidenze mediterranea e quella greca e quella italiana rischiamo di non dare un impulso decisivo all'azione dell'unione in questi due settori
Bene
Avvio alla conclusione
La prossima presidenza italiana a diritto costante
Se non cambia nulla per effetto dell'accrescimento del numero dei membri dell'Unione europea
Avverrà da dodici anni e mezzo
Cioè passerà come alcuni di quegli astri che periodicamente attraversano l'emisfero
Australe Como settentrionale
Non so quanti di noi saranno ancora in servizio attivo permanente in quel periodo
E quindi io credo che sarebbe opportuno cogliere l'occasione di questo straordinario evento di questo semestre
Per diffondere sotto la pressione di queste sfide che abbiamo davanti a quel cercato brevemente di riassumere un modello di amministrazione moderna vicino ai cittadini
Più reattiva e più propositiva
Abbiamo tante innovazioni che sono state descritte qui dal ministro Mazzella dal ministro Stanca ed altri la carta sanitaria
Che già circola certe regioni italiani alcune innovazioni quali lo sportello unico e la modulistica tutta attraverso computer
E questo modo di affrontare il problema dell'amministrazione nel quotidiano nel facilitare al cittadino
Il rilascio di documenti l'apertura di conti e così via il pagamento di imposte che può dare effettivamente dell'Italia un segnale nuovo estremamente attraente
E allora vorrei dire che questa convocazione per la quale sono molto grato al ministero della Funzione pubblica e una grande sfida probabilmente la più formidabile che noi che siamo apparteniamo all'amministrazione dello Stato
Che abbiamo avuto da sempre la vocazione di lavorare
Per
Il nostro Paese ecco sappiamo di avere davanti a noi
E di poter raccogliere perché le capacità il potenziale le competenze del lo spirito d'iniziativa certamente ci sono grazie mille
Ringrazio l'ambasciatore Vattani che come al solito ha saputo tratteggiare con efficacia le problematiche maggiori alle quali siamo completati in sede europea vorrei cogliere da quello che lui ha detto soprattutto il riferimento alla presidenza italiana che in effetti non solo diciamo la prossima serata dodici anni e mezzo ma probabilmente sarà una presidenza che alla luce di quello che sta avvenendo nella convenzione sarà completamente cambiata non avremo probabilmente una una presidenza completamente rotativa quindi effettivamente noi lasciamo una testimonianza di quello che è stato un lavoro fatto secondo il coinvolgimento pieno di un Paese cosa che probabilmente verrà un po'ridimensionata nel processo di riforma della convenzione ma adesso che abbiamo illustrato questa mattina i temi principali della presidenza italiana i problemi di coordinamento a Brussel e i problemi di coordinamento
Qui a Roma adesso dovremo pars passare ad esaminare alcune politiche e alcuni impegni che i vari ministeri hanno e quali saranno diciamo il perché sapere da loro quali saranno gli obiettivi
Che si propongono di ottenere durante la nostra presidenza italiana comincerei con Giovanni K ogni anche il direttore dell'ufficio secondo il dipartimento per le Politiche comunitarie
E che è responsabile per alcuni aspetti del mercato interno e ci costerà quelli che sono gli obiettivi
Che il suo dipartimento e si ripropone grazie
Grazie mi soffermerò brevemente su alcuni temi del semestre di presidenza italiana e rispetterò senz'altro
Il tempo dei quindici minuti che mi vengono assegnati
L'allargamento o riunificazione dell'Europa come è stato definito costituisce un evento che inciderà fortemente sull'attuale assetto dell'Unione e sulle economie degli Stati membri
Sarà decisivo perciò il lavoro che l'Italia saprà che dovrà svolgere durante il semestre per giungere alla codificazione delle nuove regole della programmazione delle politiche regionali di coesione comunitaria per il periodo due mila sette due mila tredici
Occorre indurre la commissione non più sole a discutere o a programmare ma a stendere ove possibile le bozze delle nuove regole
In articolati che contengano la modifica o l'integrazione degli attuali criteri
Di ammissibilità al sostegno comunitario per le regioni svantaggiate e ciò nel senso auspicato dal governo italiano con due memorandum
Quello del ventidue giugno del due mila e uno e del dicembre due mila e due
Sono stati presentati alla stessa Commissione europea quali contributi che secondo il metodo europeo del partenariato sono emersi a seguito del confronto che è stato svolto fra Stato regioni enti locali e parti economiche e sociale
Le diverse realtà economiche e politiche dei nuovi futuri Stati membri pongono l'unione di fronte a grandi sfide istituzionali politiche ed economiche
Se si prende in considerazione l'impianto economico globale
Della riunificazione europea la prima conseguenza evidente costituita dalla espansione del mercato unico che da trecentosettanta milioni passerà quasi cinquecento milioni di consumatori
Con indubbio accrescimento della posizione dell'Unione sui mercati mondiali
Si deve rilevare però che il PIL medio dei nuovi Stati
è molto lontano da quello degli attuali Stati
La superficie e la popolazione dell'Unione aumenteranno di un terzo mentre il PIL solamente del cinque per cento
I nuovi Paesi
Presento le enormi esigenze in tutti i settori sotto socio economici nell'industria i servizi nei trasporti
Per l'ambiente l'agricoltura e per la riqualificazione delle risorse umane
L'aumento dei divari regionali impone quindi la necessità di una profonda riforma della politica regionale di coesione per il due mila sette due mila e tredici
è noto che per la eleggibilità delle aree all'obiettivo uno sono legge perché interessa
Jazz le le regioni più svantaggiate il Regolamento attualmente in vigore prevede il criterio del PIL pro capite che deve essere inferiore al settantacinque per cento della media comunitaria
Occorre garantire quelle regioni
Che si troveranno a superare tale soglia
Come già è stato ricordato dal ministro Buttiglione
La Basilicata Sardegna e il Molise
Su tale questione la posizione del governo italiano
Già contenuta nel secondo memorandum sulla coesione presentato alla commissione europea può riassumersi nei seguenti punti
Dovrebbe essere elevata di almeno cinque punti percentuali
La quota sul totale delle risorse per azioni strutturali da assegnare all'obiettivo uno e al sostegno transitorio
Nella programmazione due mila due mila sei tra le risorse riferire all'intero complesso delle regioni in ritardo di sviluppo dell'Unione a quindici
Ammonta a circa il sessantaquattro per cento del totale
Dovrebbe essere mantenuta l'attuale soglia di eleggibilità del settantacinque per cento del PIL pro capite
E ciò al fine di evitare soluzioni arbitrarie o accordi legati a calcoli particolari che alla fine Citerna genetici danneggerebbero
A criterio invece delle pile pro-capite dovrebbe aggiungersi quello del tasso di occupazione
A prescindere dal fatto che il tasso di occupazione e indicatori più significativo del PIL pro-capite
Tale criterio di eleggibilità dovrebbe avvantaggiare le nostre regioni infatti se è vero che i dieci futuri Stati membri presentano bassi tassi di occupazione
è altro altrettanto vero purtroppo che quello delle nostre regioni del Mezzogiorno e tra i più bassi dell'Unione a quindici
Dovrebbe prevedersi un phasing out rafforzato per quelle regioni che usciranno dalla dall'obiettivo uno o che comunque presento handicap naturali
In particolare l'insularità
Rafforzare il senso in casa
Per tredici non siano troppo distanti da quelli già ottenuti nella fase attuale
Durante il semestre di presidenza occorre dunque indurre la Commissione ad un'accelerazione nella estensione delle nuove regole
Che tengano conto delle esigenze illustrati
Ritengo opportuno accennare ad alcuni altri temi di particolare rilevanza che vanno segnalati perché siano seguiti con la dovuta efficacia nei gruppi di lavoro ad hoc presso il Consiglio
Si tratta di due proposte di direttive del Consiglio e di una proposta di Regolamento del Consiglio
Una proposta di direttiva si riferisce al riconoscimento delle qualifiche professionali
E dei periodi di studi e in merito ad essa si svolgerà con le istituzioni e le parti sociali interessate un incontro di lavoro al CNEL
Il dieci febbraio prossimo
Promosso dal Dipartimento per le politiche comunitarie della Presidenza del Consiglio
Un'altra proposta di direttiva si riferisce alle condizioni di ingresso e di soggiorno dei cittadini dei paesi terzi per motivi di studio formazione professionale o volontariato
La proposta di direttiva del Consiglio si inserisce in una strategia globale
Definita dal Consiglio europeo di Tampere dell'ottobre contro novantanove ed è volta a garantire l'autentica integrazione dei cittadini dei paesi terzi che soggiornano stabilmente in territorio di uno stato membro
La predetta proposta intende integrare le iniziative già presentate in tema di immigrazione
Ai fini di lavoro autonomo e subordinato e di ricongiungimento familiare
E realizzare una ulteriore tappa verso l'attuazione dell'articolo sessantatré
Paragrafo quattro del trattato
La proposta di Regolamento cui accennavo
Che sarà seguita con particolare efficacia si riferisce al controllo delle concentrazioni fra imprese
Si tratta della modifica del regolamento in vigore il numero quaranta sessantaquattro dell'ottantanove oggetto anch'esso di studio nell'incontro di lavoro che si svolgerà al CNEL il dieci prossimo
Dieci febbraio
L'obiettivo del commissario Monti e quello di migliorare la qualità del processo decisionale della Commissione europea
Attraverso modalità procedurali più favorevoli alle imprese
La proposta di revisione giunge in un momento in cui lo scenario europeo in materia di politiche della concorrenza vive una fase di decisivo fermento
Ci si riferisce da un lato alla recente conferenza delle International competition network che ha rilanciato il tema della collaborazione fra le diverse autorità antitrust nazionali
E dall'altro alla recente pubblicazione del Regolamento numero uno del due mila e tre
Che ha modificato in modo sostanziale la disciplina in materia di controllo ed attività
Da parte della direzione generale della concorrenza in tema di intese e posizioni dominanti fra impresa e materia già regolata dal regolamento numero diciassette del sessantadue
è interesse delle imprese italiane manifestato in incontri di lavoro a che sia dato maggiore valore al principio di sussidiarietà
Con riduzione del potere della Commissione e conseguente maggiore competenza delle autorità nazionali
Due segnalazioni rapidi finale mi sembra opportuno effettuare una per ricordare all'autorità competenti
Di vigilare affinché con l'allargamento per quanto possibile non siano previste nei trattati di adesione particolari deroghe alle regole di comune neanche temporali
In favore degli Stati che aderiranno all'Unione a danno dei quindici o di alcuni di essi
E penso agli eco punti a suo tempo previsti per l'Austria in tema di autotrasporto di cui si è già parlato e penso ad alcuni regolamenti agevolativi in favore della Grecia per le esportazioni alcuni prodotti agricoli
L'altra segnalazione per ricordare che si svolgerà durante il semestre di presidenza italiana la conferenza di a di chiusura dell'Anno europeo delle persone con disabilità
Il Consiglio dell'Unione Europea con decisione del tre dicembre del due mila e uno ha invitato gli Stati membri a promuovere l'applicazione dei principi di non discriminazione di parità e integrazione dei cittadini disabili ed ha proclamato l'anno due mila e tre hanno europeo dei disabili
Il Consiglio in particolare intende stimolare i Paesi a sensibilizzare i cittadini sulle tematiche dell'ASS disabilità
E a imprimere un impulso significativo ad azioni concrete finalizzate a promuovere condizioni di pari opportunità e di inclusione sociale
Nell'Unione Europea vivono trentotto milioni di persone in situazioni di disabilità
Con i Paesi dell'allargamento saranno cinquanta milioni
Pari ad una persona su dieci appartenenti a tutte le categorie sociali
Mi si sentendo minori anziani immigrati disoccupati e cioè tale situazione richiede un'attenzione trasversale in tutte le politiche sociali
Diritti di cittadinanza istruzione e formazione lavoro vita indipendente accessi accessibilità e mobilità salute tempo libero libera circolazione e così via
Cioè questa ha ragione l'Unione europea ha sempre prestato un'attenzione particolare alle persone con disabilità
Contribuendo in maniera significativa allo sviluppo
E dal consolidamento di più ampi da adeguate politiche di integrazione sociale e ponendo la disabilità come questione di interesse comunitario
Sulla scia dei concreti risultati raggiunti a livello comunitario per migliorare le condizioni di vita indipendente
E relazionale delle persone disabili
La Commissione europea si è impegnata attivamente insieme al Parlamento agli stati membri e alle organizzazioni non governative a rafforzare le politiche attive e la cooperazione su diversi questioni relative alla disabilità
L'attuazione dell'anno europeo a a livello nazionale in applicazione dell'articolo cinque comma primo Velardi per citata decisione in data ventiquattro giugno due mila e due con decreto interministeriale del ministro Buttiglione ed il ministro Maroni
Si è provveduto ad istituire un apposito organismo operante a livello nazionale denominato organismo di coordinamento
L'organismo di coordinamento è preceduto da un dirigente generale del dipartimento delle politiche comunitarie
E da un dirigente generale del ministero del lavoro e delle politiche sociali
Oltre oltre ai rappresentanti delle suddette amministrazioni l'organismo di coordinamento è composto da rappresentanti delle istituzioni con specifiche competenze in materia di disabilità e da rappresentanti delle Regioni delle Province e Comuni e associazioni delle persone con disabilità
In sintesi
Le principali iniziative era italianizzare riguardano tre macro aree di intervento
Riferire ai temi della sensibilizzazione diffusione dell'innovazione tecnologica
Mirata a rappresentare meglio la situazione delle persone disabili e a favorire la loro comunicazione integrazione
Poi riguardano anche
Il riferimento alla mobilità
E agli interventi a favore delle persone disabili gravi e delle loro famiglie
Con particolare riguardo agli interventi mirati al miglioramento della qualità della vita nel contesto familiare
Le azioni già svolte
è stato istituito un organismo di coordinamento nazionale
è stato approvato il regolamento interno dell'organismo
è stato istituito un comitato per la comunicazione
è stato redatto il programma di lavoro che è stato inviato alla Commissione europea DG impiego e affari sociali
è stato predisposto il bando di gara per l'ammissione dei progetti al finanziamento di ottocento mila euro da parte della commissione
Seicentoquaranta mila sono del governo italiano
E centosessanta mila
Si riferiscono ai proponenti dovranno essere assicurate da coloro che presentano i progetti l'avviso del bando è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del diciotto gennaio
Ultimo scorso con scadenza al cinque marzo
La Conferenza di apertura dell'Anno europeo delle persone con disabilità si terrà a Bari il quattordici prossimo
Fra pochi giorni
Date è già partito il bus della solidarietà
Con lo scopo di dare la massima visibilità e sensibilizzazione alle comunità locali in occasione dell'Anno europeo delle persone con disabilità
Il bus attraverserà tutta l'Europa per arrivare in Italia il ventinove ottobre dove rimarrà fino al quattro dicembre
Le municipalità dove il busto sosterrà
Sosterà scusate sarà saranno chiamate a predisporre manifestazioni di accoglienza
Le città previste sono i capoluoghi di alcune province in via di definizione
In occasione dell'Anno delle persone con disabilità è stato aperto un sito web apposito
Durante il semestre di presidenza dunque l'Italia e il compito in collaborazione con la Commissione europea
Di organizzare la Conferenza di chiusura dell'Anno europeo delle persone con disabilità e atta allo scopo la commissione ha già erogato all'Italia la somma di quattrocento mila
La Conferenza di chiusura si terrà a Roma nei giorni tre quattro dicembre
E tale manifestazione quindi assume un particolare rilievo per i temi da trattare che dovranno non solo riguardare la sintesi delle iniziative delle proposte nei diversi paesi europei ma anche il lancio di un piano di attività
Ben definito per gli anni successivi al due mila e tre
E ciò riguarderà anche i paesi in via di adesione
L'obiettivo della conferenza è un momento di analisi e confronto delle buone prassi messe in atto nei diversi Stati membri durante l'anno europeo del disabile dovrà contenere una sintesi dei punti di importanti più importanti emersi dei vari Stati membri e formulare ingobbito obiettivi per gli anni futuri
Le proposte serviranno di base per dare un nuovo impulso e promuovere politiche e nuovi modelli europei in favore dei disabili e delle loro famiglie in particolare con uno sguardo rivolto ai più gravi
In questo contesto partendo dalla dichiarazione di Patrick dal documento belga su impiego handicap
Sarà redatto un documento di carattere politico con proposte legislative
Ed azioni per dare continuità e carattere valore all'anno europeo anche in prospettiva della convenzione
Saranno presenti i rappresentanti della Commissione europea le associazioni delle persone disabili ministri parlamentari rappresentanti dell'amministrazione pubblica rappresentanti del mondo giuridico datori di lavoro rappresentanti del sindacato delle industrie dell'impresa e dei media del volontariato sia nazionali europei e dei Paesi dell'allargamento grazie
Grazie
Dottor cafoni a fare questa esposizione molto chiare molto esauriente su quelli che sono i programmi del suo dipartimento
Io adesso sono le ore una abbiamo quattro interventi
Dedicati alla politica agricola alla politica di coesione alla difesa e alla sanità
Poi ci sarà un intervento di Angelo Petroni di carattere più generale tenuto conto del tempo che abbiamo a disposizione inviterei gli oratori a fare gli interventi Brevi e sintesi
Allora Giuseppe Ambrosio capo del dipartimento delle qualità dei prodotti agroalimentari ed il servizio il ministero delle politiche agricole mise Foresta
Grazie buongiorno
Ma innanzitutto rilevare tre rassicurazioni eviterò d'
Essere il CUR Julio delle commedie Plotino sono arriva il mio io intervento che peraltro è già sul sito è rimasto lì al mio posto sono arrivato quindi mi terrò in tempi assolutamente europei di quattro cinque minuti massimo
E poi eviterò di fare ripetizioni di cose che sono state più autorevolmente di un'espressa in precedenza di
Ad esempio per sulle politiche di coesione dopo ci sarà il collega Fabrizio Barca eviterò di trattare con un carro vorrei puntualizzare
Quattro aspetti che riguardano per sui temi della politica agricola comune l'attività del semestre di presidenza italiana la qualità dei prodotti coesistenza delle filiere
La sicurezza alimentare e il la centralità della Mediterranean evitando di parlare sia della riforma della politica agricola comune che del negoziato da beauty o in quanto sì al ministro Frattini che gli autorevoli rappresentanti del ministero degli Esteri lo hanno già far
Ernesto Frattini per quanto riguarda la qualità dei prodotti ha richiamato il ruolo fondamentale che la la tipicità dei prodotti italiani
Assume a livello europeo i prodotti italiani sono più i più imitati nel mondo intero ed è per questo che sia nel negoziato del da beauty o che in seno all'Unione Europea stiamo svolgendo un'azione forte perché i prodotti a denominazione protetta possono essere tutelati non solo in sede europea ma in sede multilaterale l'agropirateria come ormai viene definita colpisce soprattutto il nostro Paese
L'azione di salvaguardia che abbiamo dovuto fare anche in seno al Codex alimentari Oss pregnante perché tutto ciò che è italiano
Evoca il concetto di bello e di buono di cultura di tradizioni e per questo imitato nel mondo intero
Questi Spence ha delle filiere
La processo di sviluppo anche della ricerca non va arrestato non può essere arrestato a fronte di polemiche che hanno investito anche la collettività scientifica su posizioni di retroguardia
Chiariamo che la ricerca anche nel campo dell'agricoltura va avanti ma deve tenere conto della necessità di salvaguardare da un lato i processi produttivi agroalimentari dall'altro o la salvaguardia dell'ambiente la tutela della salute per quanto riguarda più direttamente l'aspetto produttivo
Riteniamo che sia a garanzia di tutti che vengano fissate in questo la ministro Alemanno ha ottenuto l'impegno della Commissione europea presentare una proposta appropriata nel nelle prossime settimane
Delle regole comuni che riguardano la coesistenza dell'agricoltura convenzionale dell'agricoltura biologica con all'agricoltura che utilizza prodotti geneticamente modificati
Collegato a questo il tema della sicurezza alimentare che non è solamente sicurezza della salute umana ma riguarda anche salvaguardia dell'ambiente
In corso di recepimento a livello nazionale la direttiva comunitaria pertinente dal due mila uno barra diciotto e per questo lo ricordavano i ministri Frattini e Buttiglione in precedenza possiamo presentarci presentare autorevolmente la candidatura di Parma a come sede dell'Authority europea per la sicurezza alimentare
In quanto è costituita non solamente dal fatto che un alimento non fa male che igienicamente sano ma che consiglio da quel Plas che così dalle delle e tradizioni cultura diffusione sul territorio rispetto di determinate regole che ne fanno un prodotto qualitativamente eccellente
Infine il ruolo del mediterraneo è stato ricordato anche precedentemente la centralità della mediterranea l'Italia nell'ambito del Mediterraneo un ruolo centrale e per questo che nella durante il semestre di presidenza nel mese di dicembre si terrà Venezia una conferenza con d'intesa con il ministero degli Esteri naturalmente
Sulla sui temi del Mediterraneo in agricoltura ed impedisca perché riteniamo che bis anche rispetto alle considerazioni che sono state fatte prima al Mediterraneo e quindi al nostro Paese va
Ha riportato un ruolo di centralità rispetto anche alla politica europea ecco credo che questi sono temi sui quali ci confronteremo che porteremo nel semestre di presidenza italiana nel campo dell'agricoltura all'attenzione questo credo di essere stato veramente nei cinque minuti che mi che abbiamo assegnato e ringrazio per l'invito e per la l'organizzazione dell'eccellente conferenza
Grazie
Dottor Ambrosio effettivamente con brevità ed efficacia ha saputo tratteggiare quelli che sono di le priorità per ministero del cultural durante il nostro semestre anche durante diciamo è anche come politica di lunga durata
Nel settore agricolo e forestale adesso le politiche di coesione Fabrizio Barca
Potrà effettivamente darci un po'una la situazione su questo argomento così delicato al quale hanno fatto riferimento sia il ministro Frattini che il ministro Buttiglione
Grazie Rocco grazie ai resistenti di questa sala
Una delle questioni centrali della della dell'attuale fase diciamo europea e del semestre e quello che la competitività di tutti i territori d'Europa è un tipico caso
Di questione dove c'è un interesse europeo ovvio che non descrivo è un interesse italiano nazionale che sono spesso allineati ma non completamente l'interesse nazionale italiano è molto chiaro in questo caso questo Paese si regge sul sistema produttivo fatto di piccole di media impresa vicende anche recenti ripetute ci ricordano che questa è l'Italia sia che si tratti di manifatturiero che si tratti di turismo che si tratti di avere industrie questo sistema della piccola e media impresa sia quello tumultuoso in crescita del sud che quello storico del Nordeste del centro del centro nord ha oggi la possibilità di cavalcare l'allargamento o a la possibilità di esserne soverchie atto
Questo è il tema dell'interesse nazionale che si affianca a quello europeo due numeri che non fanno mai male
Noi siamo il principale dopo la Germania partner del blocco degli otto Paesi dell'Est dei dieci dei dieci dell'allargamento
Abbiamo un volume di esportazioni verso questi Paesi che è raddoppiato dal due al cinque due oggi cinque otto per cento tra il mille novecentonovantadue il Duemila
Per noi sono che questi Paesi crescano il perno essenziale ma questi Paesi sono anche una fonte di possibile minaccia
Perché la loro caratteristica produttiva è molto simile a quella nostra sono piccola e media impresa del settore del tessile abbigliamento della meccanica del mobilio
Pensate che tra mille novecentonovantadue il Duemila nel settore dell'abbigliamento noi abbiamo perso
Abbiamo perso quattro punti percentuale di quota di esportazione del complesso dell'Europa quindici in quello stesso periodo quegli otto Paesi ne guadagnavano quattro è evidente che c'è esista in atto un fenomeno di parziale sostituzione
Delle note le nostre esportazioni sui mercati dell'Europa
Fenomeno di sostituzione che incoraggiato dalla uscita dall'Italia di piccole e medie imprese che si insedia nei Paesi dell'Est e quindi abbiamo un processo di delocalizzazione
Bisogna mettersi le mani nei capelli assolutamente no sono le normali tensioni competitive Dino Europa che è al tempo stesso coesa e competitiva
Questo è un interesse nazionale e cioè che quelle aree crescano che l'Europa cresca ma che le nostre imprese siano messe nella condizione di sfruttare quella crescita e noi amministratori pubblici
Credo che premesse too big pubblici possiamo durante questa semestre che poi soltanto un modo è un catalizzatore di un'attenzione che non può che essere continua
Perché abbiamo quel ruolo di cerniera è stato detto nella relazione del primo giorno fra euro Croazia e burocrazie periferiche io vorrei solo invitarvi a riflettere sul fatto che questa il ruolo centrale
Della burocrazia nazionale di noi dirigenti già dello Stato nazionale siamo una cerniera è stato detto il primo giorno
E come cerniera possiamo a mettere sul tavolo di quella difficile competizione negoziale amministrativa di cui ancora vividamente c'è stato come dire portato testimonianza in questa sala
Lo possiamo fare attraverso una valorizzazione della nostra identità nazionale erano studenti nazionale anche l'identità federale
Ho tra tra virgolette mettetela come volete cioè di un Paese che prima di altri a intrapreso una strada di fortissimo decentramento e che attraverso travagli e anche fra Dinoi resistenze
Sta e ha decentrato parte dei propri poteri alle Regioni e quindi vive il problema di un rapporto continuo di partenariato di confronto con le regioni questa roba e attraente per l'Europa
Perché i francesi sono indietro rispetto a noi e ci stanno guardando per capire che fare perché i Paesi dell'Est
Guardano alla nostra esperienza di decentramento come uno degli esempi istituzionali per Paesi che vengono da una pianificazione centralizzata più interessanti che ci siano in questo momento è in Europa allora è stato detto giustamente valorizziamo nel confronto in Europa la nostra identità nazionale nove dirigenti già dello Stato dobbiamo valorizzare uno studio nazionale questo è
Quello che si è tentato di fare sulle politiche di coesione che rappresenta uno degli strumenti più concreti perché hanno un terzo del Budget comunitario quindi uno strumento che ha soldi con cui fare cose non soltanto un cui pensarle
E quello che noi abbiamo tentato di fare nel disegnare la posizione italiana sulle politiche di coesione
Mi fa piacere che sia già stato ricordato perché il
Metodo con cui si è arrivati a costruire un memorandum italiano sulla politica di coesione un metodo originale da tutti i punti di vista lo dico con orgoglio con orgoglio del del rapporto che c'è stato che l'ha costruito fra questo dipartimento del dipartimento delle politiche di sviluppo
Che io dirigo del Ministero dell'economia e il ministero degli affari esteri
è un metodo che assomiglia enormemente a quello che ha descritto il ministro Buttiglione un metodo che ha visto per un anno e in tre mesi delegazioni delle amministrazioni centrali dello Stato e delle regioni sedersi ogni mese e discutere assieme prima quattro pagine prima una pagina e poi quattro e poi alla fine scrivono Memorando di dieci punti che oggi vedono d'accordo tutte le regioni del centro-nord del Paese tutte le regioni del sud del Paese su dieci rivendicazioni puntuali non su indicazioni filosofiche che sono state trasmesse
E che l'ambasciatore Vattani trasmesso alla Commissione europea e ricordo anche con piacere che di quell'itinerario
Hanno fatto parte anche tre incontri a Bruxelles con tutta la pure esigua dirigenza italiana presso la Commissione europea con discussioni in nella sede di Bruxelles e per individuare se quello che scrivevamo come dire veniva percepito anche nelle parole
Se eravamo riusciti a scrivere in quel documento quello che poi si sarebbe capito in Commissione quindi credo che il metodo dodici è stato ricordato trovi forse più ancora che nel merito in questa sala interessa più il metodo un elemento di forza ovviamente quel documento dice quattro cose che ricordo e e e chiudo dice di da quattro obiettivi grossi che ripeto sono condivisi oggi dal governo centrale dalle regioni hanno il consenso per la Confindustria e la CGIL la CISL e la UIL della Confcommercio e tutte le parti sociali del tavolo
Il primo è massimizzare la crescita dei Paesi al della dell'allargamento la la l'ha detto il ministro degli Esteri oggi
è un pezzo ormai questo risultato della politica nazionale massimizzare la fece dei paesi allargamento ma con strumenti di infrastrutturazione non con incentivi che sono elemento di competizione
Impropria fra Paesi e anche di danno rischioso per le piccole e medie imprese del nostro Paese
Secondo proseguire con risorse massime possibile azione di riqualificazione di infrastrutturazione servizio del Mezzogiorno con il metodo degli ultimi anni che ha portato a quei risultati di utilizzo dei fondi che compiacere ho sentito ricordati
Cioè la decentramento alle regioni della grande parte della responsabilità di spesa era una scommessa se quei risultati oggi abbiamo le abbiamo anche lì abbiamo corso il rischio di un forte decentramento regionale responsabile di spesa perché le Regioni non si modernizza hanno se non hanno soldi da spendere
Terzo punto di quel memorandum affidare anche nelle aree non arretrate
In Italia del centro nord alle regioni la responsabilità di selezionare gestire gli interventi entro indirizza i stabiliti di concerto fra Bruxelles e e Roma cioè fra l'autorità nazionale l'autorità europea quarto ed ultimo in sintonia con quello che è stato detto qui rafforzare nettamente i finanziamenti per interventi di cooperazione interregionale e transnazionale su tre fronti
I progetti di Area Vasta Torino-Lione Lubiana Trieste cioè a a cavallo di confini nazionali reti materiali ricordate anche queste fra amministrazioni fra università fra parchi fra parti ambientali perché no perché sono gli stadi devono avere una rete
I grandi parchi
Naturali e terzo se ci saranno abbastanza soldi lasciatole Vattani anche evidentemente sui corridoi che sono o non solo sulla progettazione ma magari anche sui soldi
Chiudo dicendo che questa io credo sia in un campo particolare un ruolo di amministratori nazionali cerniera che in altri porti inerte in altre parole fanno quell'attività di accompagnamento della idea del sentire delle regioni
E vedo credo nel lavoro di tutti noi non soltanto sulle politiche di coesione due grandi cose da fare durante quel semestre la prima è di condividere anche con un pizzico di orgoglio i nostri successi e anche i nostri ecco le cose non andate bene perché vantaggi gli italiani e la capacità anche di condividere alcuni insuccessi amministrativi e la forza con cui a volte dialoghiamo con l'Est e oggi sul piano del decentramento alle regioni e secondo quello di lavorare alla costruzione di alleanze nuove robuste con i dieci Paesi allargamento che avranno avuto e che noi e che dobbiamo il più possibile trovare quando si voterà della nuova Europa dalla nostra parte grazie
Grazie Fabrizio Barca
Effettivamente le politiche di coesione giocheranno un ruolo determinante sia all'interno riflessi interni che avranno sia all'esterno per quanto riguarda il collegamento coi nuovi pesi l'allargamento è stato veramente esemplare il modo come memorandum italiano è stato messo a punto e in effetti un memorandum solito è un memorandum che può rappresentare una una base di partenza per il concepire le politiche di coesione in una maniera più adeguata e più calzante a quelle che sono le necessità della nuova Europa il memorandum verrà presentato prossimamente ufficialmente a Brussel del ministro mi Cicchetti al sottosegretario Antonione
Insieme alla rappresentanza permanente d'Italia e quella sarà un'occasione per avere con il commissario Barnier in un primo scambio di vedute anche per poter organizzare adeguatamente il percorso della nostra presidenza
Che dovrebbe con un consiglio informale
Mettere a punto il il documento che costituì la poi oggetto del terzo rapporto di coesione
Adesso passerei a un argomento completamente diverso ma altrettanto importante che quello della Difesa prete pregherei amico generale Camporini di volerci illustrare l'argomento grazie
Grazie per questa opportunità di illustrare il tema della sicurezza collettiva
Tema che l'Europa non aveva trovato fino al mille novecentonovantanove praticamente nessuna nessuna nessuna eco e che soltanto dopo il vertice storico del bilaterale francesi riunirli San Malo
Dopo il vertice NATO di Washington dopo il Consiglio europeo di Colonia ha finalmente portato alla definizione a Helsinki di quello che unanimemente noto come Lenzi in chi è già in gol
L'obiettivo quindi della creazione di uno strumento militare
Capace di compiere entro il due mila e tre appunto entro il termine del nostro semestre
Lei Conte cosiddette missioni ripete sberle
Missioni a carattere umanitario così come sono riportate anche nel trattato di Amsterdam
Presupposto di tutto questo esercizio è la complementarità con Alleanza atlantica in quanto le due organizzazioni e non devono operare in modo concorrenziale mesi convergente
Realizzando in modo in modo pratico questo concetto dobbiamo evitare qualsiasi tipo di duplicazioni duplicazione che prima non ci possiamo permettere e secondo sarebbe politicamente esiziale
E quindi necessario un accordo formale fra le due organizzazioni fra Lonato dell'Unione Europea
In modo da rendere disponibili per l'Unione quelle risorse quelle capacità quelle quelle strutture di cui Renato già dispone in modo tale da a rendere l'Europa capace effettivamente di operare è il cosiddetto pacchetto Berlin Plas
La cui approvazione è stata soltanto di recente sbloccata dall'accordo fra Solana ero person che è stato recentemente raggiunto
Quindi lavoro e ancora diciamo da impostare da fare ed è sarà uno dei nostri obiettivi per per il semestre
In ogni caso il lavoro è stato fatto è stato notevole ed ha portato già un risultato perché come già è stato annunciato anche l'avviso Frattini fra qualche settimana un po'poco tempo le forze europee rimpiazzerà hanno le forze della NATO nella missione di stabilizzazione in Macedonia in fa ero è una piccola cosa dal punto di vista pratico è una cosa estremamente grande importante dal punto di vista politico
Dopo questi cenni che mi sono serviti un po'inquadrare la tematica vorrei elencare quelli che sono gli otto punti che la difesa ha elaborato per
Come proprio Bettini da raggiungere durante il semestre di presidenza innanzitutto una definizione della visione aggiornata che potremmo chiamare porte post Helsinki dello strumento militare necessario e possibile quindi il consolidamento dei rapporti con la tra NATO e Unione europea lotta al terrorismo impegno mediterraneo ingresso dei Paesi candidati valorizzazione delle forze multinazionali cooperazione a livello europeo nel settore degli armamenti e formazione europea dei dirigenti militari non spaventate lì non vedi descriverò tutti ne toccano soltanto tre
Anche se la presidenza greca potrà con qualche ragione dichiarare il conseguimento dell'obiettivo di Helsinki
Almeno per le operazioni di tipo meno impegnativo l'Italia dovrà nel proprio semestre avviare la verifica della idoneità di tale strumento al mutato quadro e scenario internazionale e proponendo quindi i necessari adattamenti
Per fare questo però bisognerà procedere preliminarmente a un critico riesame delle cosiddette missioni ripete sberle al fine di pervenire ad una loro definizione che sia un po'meno ideologica e generica di quanto oggi è ciò sia per quanto attiene i contenuti sia per l'ambito geografico in cui si può immaginare che queste missioni vengono lanciate
Questo obiettivo lo sottolineo ancora una volta potrà essere conseguito solo se verranno dati concreti contenuti a rapporto sinergico tra NATO e Unione europea
E quindi se si dà darà corpo mediante la definizione e la sottoscrizione di tutti gli accordi tecnici necessari al cosiddetto per l'impasto
Vediamo la cooperazione nel settore degli armamenti
è un settore estremamente delicato di cui sono occupati così gruppi di Colognesi chi lacche Siviglia e la sua test lo stesso Trattato di Nizza
Facendo riferimento all'approfondimento della cooperazione europea nel settore degli armamenti nella misura e nei modi in cui gli Stati membri lo considerino appropriato
è un tuo è un tema su cui ci impegneremo in modo particolare con tutta una serie di iniziative volte a concretizzare questo particolare aspetto
In modo da potere spendere un po'meglio quel poco che i bilanci di tutti i Paesi dell'Unione mettono a disposizione della difesa
Per fare questo correrà passare attraverso la costituzione di un'agenzia europea degli armamenti
Che ovviamente non potremo costituire Nola della quale potremo dare un con quanto in concreto avvio e attuare soprattutto favorire l'attuazione di una più concrete e più incisiva integrazione delle capacità industriali di tutti i Paesi dell'Europa
L'ultimo argomento che
In aziende che voglio trattare brevemente e quello della formazione del personale militare
E per cui se secondo me un degli aumenti più rilevanti in quanto i grandi cambiamenti sono frutto di una evoluzione culturale che passa tra ovviamente adesso la formazione del personale in questa direzione noi collochiamo
La proposta italiana per un iter educativo comune nel campo della pesca PSV teso alla creazione di una formazione sui trecentosessanta gradi
Quest'ultimo tema che il l'Italia porrà con la dovuto vigore dovute Energia sul tavolo dei lavori
è ultimo in ordine di elencazione ma a mio parere
Forse al primo posto in ordine di priorità
L'elaborazione delle linee di sviluppo delle grandi organizzazioni internazionali
Il testimone nelle ne sono testimone personale pesantemente condizionata dalla disponibilità di una classe di dirigenti alti e medi anche militari
In possesso di una per Porat preparazione accurata e approfondita in settori che fino a pochi anni fa esulavano totalmente dall'interesse della difesa
Dirò di più le nostre forze armate anche loro più recente definizione a centonovanta mila unità
Soffrono di una struttura ancorata ad una concezione per così dire classica perché il rapporto tra i vari gradi le varie categorie
è coerente con i criteri consolidati in uno strumento idoneo al guerre alla guerra fredda
In cui il ruolo delle organismi internazionali era se vogliamo estraneo alla cultura delle forze armate
Oggi in cui questo ruolo diventa sempre più determinante si rende indispensabile una presenza istituzionale direi di più
Un attento presidio al fine di far valere in ogni noni foro il giusto interesse nazionale è un tema che è stato ribadito valido per tutti quanti noi la difesa lo avvertiamo in modo in modo specifico
E da qui la necessità di rivedere la struttura dello strumento militare
In modo tale da alterare un po'gli equilibri della composizione interno oggi come oggi ne abbiamo circa il dodici per cento duecento per cento di personale costituito da ufficiali
L'Olanda si avvicina al trenta per cento risultato è che dovunque si prendono decisioni in qualsiasi foro Unione Europea nato OSCE e Nazioni Unite vedremo sempre un ufficiale olandesi in una posizione chiave
Mentre da noi e si verifica il fatto che magari riusciamo a conquistare delle caselle nel senso che la titolarità di qualche casella per scoprire poi che a casa non abbiamo nessuno con cui riempire dalle Casella
Liliana demente sarebbe di potere sfondare quel famoso tetto dei centonovanta mila uomini con un la creazione di un serbatoio aggiuntivo di ufficiali e sottufficiali parliamo degrado colonnello generali delicata quelli che sono coloro che poi incidono più direttamente nella preparazione delle decisioni che verranno assunte dicevo sfondare questo tetto in modo da da incrementare questa questa disponibilità di personale qualificato
In alternativa ovviamente possiamo alterare la prego la la proporzione che ho detto prima quindi incrementare almeno il quindici per cento
Il numero degli ufficiali sul resto di sottufficiali e truppa ovviamente con le penalizzazioni che deriveranno nella capacità di generare strutture operative poi quelli da impiegare sul terreno che sono poi quelli che alla fine costituiscono il prodotto finito del del nostro lavoro
Contemporaneamente però sarà anche indispensabile questo è un punto che raramente viene toccato
Ripensare al ruolo che può essere giocato dal personale civile della difesa che deve essere necessariamente riqualificato e reso idoneo a potere occupare mi stesse posizioni di responsabilità in ogni ambiente nazionale e internazionale
Vorrei comunque concludere credo che sia stato abbastanza rapido lasciando lo stadio di ottimismo o ti dico perché questa esigenza di conoscenze capacità mentalità cultura
Le forze materano rilevata da da parecchi anni tant'è che
Un po'di tempo fa le varie accademie in modo magari non coordinato però assolutamente parallelo le varie catene hanno rivoluzionato i loro programmi e di studio per cui mentre fino al Giannino inizio degli anni Novanta gli ufficiali
I giovani cadetti riceva una preparazione di carattere tecnico professionale oggi escono tutti quanti con la nave Scienze politiche
Ha in diritto internazionale che rappresenta sicuramente la base su cui potremo costruire il loro futuro di dirigenti responsabili
Per essere impiegati in qualsiasi settore nazionale internazionale e del potere quindi giustamente far valere quelli che sono i giusti interessi nazionali in ogni ambiente in ogni foro grazie
Grazie generale la dimensione difesa in effetti serra uno degli argomenti principali durante la presidenza italiana sia perché è un argomento che farà oggetto della convenzione ed è uno gli argomenti sui quali si chiede più Europa l'intervento
Dell'unione europea sia perché evidentemente anche alla luce degli avvenimenti che potranno prodursi nelle prossime settimane o mesi l'Italia con con nel suo ruolo di presidenza dovrà attivare quelle capacità di cui lei parlava anche nel settore degli interventi civili che sono una nuova un nuovo aspetto per quanto riguarda le attività dell'Unione europea
Pregherei adesso il
Professor Silano di voler che il capo del dipartimento della tutela della salute umana
Di voler
Svolge il suo intervento indicando quali sono gli principali
Obiettività presidenza italiana in questo importante e delicato settore che pur non costituendo una competenza esclusiva dell'Unione è un settore in cui l'Unione sta sempre di più coordinandoci sforzi
Grazie ministro Cangelosi Lioret innanzitutto appunto esprimere un ringraziamento per l'opportunità
Che ha offerto e mi di presentare un una considerazione
Sui temi della sanità e della programma europeo storia piuttosto che focalizzarmi sull'ambizioso programma che il ministro si che fu l'indicazione dei miei soci che abbiamo messo a punto in materia di promozione degli stili di vita salutari di medicinali di uso umano e veterinario con numerose direttive che attendono e speriamo siano approvate sotto la durante la presidenza italiana e in in materia di trapianti e di altri temi sanitari io vorrei cogliere questa opportunità per trattare due brevi considerazioni
Sugli aspetti i cardini di delle elezioni fa il trattato e la sanità
Come noto attraverso l'evoluzione di Maastricht e di Amsterdam la competenza sanitari di sanità pubblica dell'Unione Europea
Estremamente limitata noi c'abbiamo che sulla base dei poteri conferiti dall'articolo centocinquantadue in pratica le uniche materia gli unici settori nei quali è possibile adottare una legislazione vincolante
Sono in pratica quelli relativi a sangue cellule e tessuti e organi questi sono gli unici ambiti nei quali è possibile adottare una legislazione vincolanti
Per qualsiasi altra materia si deve far ricorso alle procedure del mercato interno
Cioè in pratica alle procedure che assicura una libera circolazione di merci persone servizi e capitali oppure all'articolo trecentootto che come è noto consente l'adozione ma solo con l'unanimità di tutti gli stati membri di normative per raggiungere particolari obiettivi che non sono espressamente previsti dal trattato
Quindi l'essenza a parte il caso del sangue delle cellule e tessuti e degli organi in sostanza attualmente manca sotto il profilo sanitario nel trattato sia il potere di interdizione cioè in pratica il potere di vietare ad esempio attività o prodotti pericolosi o potenzialmente pericolosi per la salute umana e anche manca il potere di orientamento cioè in altri termini imporre particolari doveri
O particolari iniziative che siano funzionali al fine di tutelare la salute umana ora devo anche devo dire che in effetti in questi più di quarant'anni ormai in cui l'armonizzazione comunitaria si è sviluppata che sono stati raggiunti degli ovviamente in questo assetto mutevole e comunque limitato che sono stati raggiunti dal punto di vista dell'albero della salute importanti risultati a livello europeo materia per esempio di medicinali avvenimenti di luoghi di lavoro però ormai è chiaro a mio avviso è vorrei qui attirare l'attenzione che questa situazione molto insoddisfacente che alla luce di una serie di sfide che oggi abbiamo dobbiamo diciamo pure qua dobbiamo misurarci in primo luogo quelle per esempio che derivano dalle epidemie e dalle malattie infettive quelle che sono associate al bioterrorismo
La crescente diffusione di prodotti nocivi per la salute nonché anche lo sviluppo sempre più impetuosi di pratiche estremamente discutibile come per esempio quelle relative alla clonazione umana
Quindi e abbiamo qui un credo un franco problema che sia giusto di riconoscere gli utili che il gruppo undicesimo Brigata dell'Europa sociale si occupato di questo problema nell'ambito dei lavori della Convenzione e a concordato nell'ambito tra meno di un gruppo di lavoro in primo luogo che l'elevato livello di sanità pubblica
Sia da da raccomandare come uno degli obiettivi fondamentali quindi non solo nel quadro dello sviluppo delle altre politiche ma di Percy
E poi anche a me hanno riconosciuto questo gruppo ha riconosciuto che l'attuale articolo centocinquantadue del trattato
Non costituisce una base giuridica per l'azione dell'unione europea in numerosi settori quindi l'auspicio che desidero qui formulare credo che i lavori sono molto ben orientati da questo punto di vista e che la Commissione europea
Avendo riconosciuto questi queste difficoltà posso muovere effettivamente verso un nuovo una nuova base giuridica per la sanità nel trattato
E l'altra ultima considerazione che vorrei svolgere riguarda un aspetto invece dell'assistenza sanitaria siamo qui in un'area in cui non c'è competenza comunitaria in cui riconosciuto la competenza degli Stati membri tuttavia c'è una un aspetto abbastanza importanti e qualificanti a mio avviso che quello della sussidiarietà cioè in questo ambito effetti
Tutti i pazienti sono liberi di trasferirsi in qualsiasi regione dipendere meno da palo regione di residenza accedere a qualsiasi struttura ospedaliera per avere le cure che ritengo che le quali hanno bisogno poi dopo si atto un meccanismo di compensazione di rimborso sale le Cioni per cui in pratica se un cittadino la Lazio decisa serissimi ingombra di e lì si fa curare ci sarà un rimborso automatico ora a livello europeo naturalmente un meccanismo del genere non esiste fra gli stati membri dell'Unione ma ci vuole una preventiva out Fiori Enea nuovamente rilasciata nell'Italia dalla ASL competente ora quello che sta accadendo ecco che questo è un segno viene effettiva diciamo nascita di un popolo euro beh diciamo è sempre più frequente la l'eventualità di cittadini italiani e di altri Paesi che si trasferiscono perché ritengono di poter vedere questi pure le cure di cui riguardano bisogno il modo più efficace il più immediato più rapida di un altro Paese ora ne abbiamo pure una spugna assumendo un regolamento comunitario che prevede che ciò sia possibile ma solo previa autorizzazione da parte dell'autorità com'e tenne negli stati membri recentemente ci sono state diverse sentenze della corte di giustizia che in base al principio del Ribera circolazione dei servizi hanno in pratica contraddetto alla indispensabilità di questa autorizzazione nazionale e molti lavori sono sono in corso perché naturalmente questa determinando un grande allarme un forte allarme delle autorità che gli stati membri sono competenti per la spesa sanitaria anche in previsione dell'allargamento che potrebbe portare un note con l'accrescimento della domanda di servizi sanitari anche nel nostro Paese e quindi questo è uno dei temi attualmente che molto in discussione naturalmente e io credo che tutti gli stati membri intendano mantenere questo questo diritto diciamo di autorizzare o meno il trasferimento dei pazienti negli altri stati europei tuttavia detto questo è chiaro che dentro questa e se l'esercizio di questo diritto c'è una domanda di libertà agli autonomi ma da parte dei cittadini e c'è un problema di fondo come raggiungere dei criteri oggettivi e come sviluppare dei criteri oggettivi è che i cittadini non avvertano eventuali restrizioni di questa loro aspirazione come una diciamo un fattore di limitazione ma piuttosto con una politica concordata fra i vari stati europei molte grazie per l'attenzione
Professor Silano
Per aveva tirato nostra tensione sua argomenti che in sede comunitaria non vengono trattati così sovente ma che rappresentano effettivamente una priorità per il cittadino perché sono delle dovrebbero dare delle risposte delle esigenze che si fanno sempre più pressanti soprattutto quando le faceva riferimento al discorso di sicurezza della salute e la sicurezza e non si fa su campo su su base nazionale ma è necessario effettivamente che ci sia minimo una base europea dunque adesso concluderà la mattinata a Angelo Petroni con un suo intervento Angelo Petroni come voi sapete direttore della Scuola superiore della pubblica amministrazione sta svolgendo un'opera molto importante nella formazione dei qua ATP la pubblica amministrazione a Bettega ha messo a punto varie iniziative di formazione tra l'altro a poco anche con la cooperazione nella nostra direzione generale Pettenò appunto un master dedicato ai ai ai funzionari in vista della presidenza italiana e anche oltre la presidenza italiana ma oggi l'argomento del suo intervento non sarà su questo specifico aspetto bensì come libero pensatore come professore universitario ci darà un po'la sua visione di quello che il semestre di presidenza italiana il ruolo del governo italiano e la convenzione e quindi la Costituzione europea grazie agli occhi
Grazie grazie al mio Cangelosi
C'è un proverbio cinese che dice una maledizione cinese che dice fossato vivere in tempi interessanti in effetti mi son tempi molto interessanti dal lato sud molto carini dell'atto si stanno affollando la quantità di cose uno sull'altra
E io credo che in tutt'
Del considerare quello che succederà nel nostro semestre e Holt
Evidentemente perché la vita non finisce col nostro semestre franche chiudere la questione dentro nostro semestre un etto Uberto Vattani sia fondamentale
Dobbiamo sempre considerare che l'Europa ha avuto e continua avere due dimensioni ha una dimensione propriamente geopolitiche ha nazionale e ha una dimensione ideologica
Questo lo si vede forse meno nel lavoro giorno per giorno dei diplomatici non lo si vede molto bene all'interno dalla convenzione
Vorrei comunque prima è partito da un passo di Giuliano Amato che scrisse prima di diventare vicepresidente la convenzione che credo che descrive in maniera molto precisa
Il funzionamento dell'Unione europea delle comunità prima e scrive Giuliano più che per una divisione di sovranità riunione procede personalità divisi dove la sovranità non è una quantità fissa indivisibile ma la funzione di un processo complesso e mutevole le aree della legittimazione politica
Dell'identità culturale dell'integrazione economica sono inevitabilmente diverse anche all'interno di ogni singolo stato membro le competenze e di poteri saranno distribuiti ed in parte dispersi in vari livelli verso l'alto e verso il basso
Con soluzioni diverse caso per caso e conclude un altro affermazione interessante
E Amato gli anni nei quali la comunità è maggiormente cresciuto e si è sviluppata sono stati quelli in cui gli Stati nazionali erano più forti
Caputo molto interessate completamente contro intuitivo rispetto invece una certa visione che spesso abbiamo
Ora l'Europa per fortuna da molto tempo non è più solo una questione di politica estera è anche una questione di politica interna
Chiunque abbia a cuore un'integrazione più forte dell'euro potrebbe esser contento che questo fatto dovrebbe esser contento del fatto che il trattato che andremo a a fare in dicembre
Preferibilmente non è un trattato internazionale classico dove si esprimono interessi nazionali a blocchi
Ma è anche un trattato che esprime una visione del mondo dove ci sono distinzioni contrapposizione eccome se nuovo Trattato costi la rete rassomigliare una Costituzione è normale che vede una contrapposizione una negoziazione un accordo tra visioni ideologiche vivezza
Ci sono oggi come sappiamo due grandi gruppi nel al Parlamento europeo due grandi famiglie che sono quelle maggioritaria
Una è quella del partito socialista europeo l'altra cura del Partito Popolare Europeo
E
Nel congresso di Berlino del due mila e uno prima delle elezioni italiane quando poi si è costruita anche da noi una competizione bipolare tra due coalizione che ha una che se due visioni piuttosto diversa dall'Europa
Il Partito popolare europeo ha approvato un documento i cui poteri leggervi un passo perché da una delle polarità possibili nella convenzione
Il documento del Partito popolare europeo si esprimeva a favore di una struttura costituzionale che costituisse desse vita a un federalismo competitivo
Che cosa si intende per federalismo competitivo
Cioè la competizione tra gli stati membri leggo dal passo del Partito Popolare Europeo che è l'essenza del federalismo competitivo essenziale per scoprire quali sono le prime e che migliore e per dare agli stati abbastanza spazio di manovra per adattarsi alle nuove sfide rispetto a loro specifici problemi necessità ed esperienza
L'armonizzazione nel campo della politica economica deve assicurare che questa competizione fra gli stati membri o in altre parole questa ricerca per le migliori soluzioni sia equa ma non devi impedirle
All'interno di questo nuovo sistema federale di unione economica e monetaria
Gli obiettivi del federalismo i quattro l'eguaglianza e la giustizia non sono quindi e primariamente il risultato di trasferimenti ed armonizzazione come avviene nei sistemi federali classici nel risultato di una competizione equa e basata su quel colle tra gli stati membri
è chiaro che da questo punto di vista
In un nell'equilibrio tra le varie parti dell'unione rivali componenti istituzionali
Un peso maggiore delle saldato il metodo intergovernativo e a quello del Consiglio riparta quello dalla commissione
Siamo sempre parlato di proporzione di pensiline per me
La cosa è completamente diversa alle rispetto a quella che presenta dalle sempre progetto Penelope della commissione
Progetto brutto come sappiamo da Romano Prodi
E che e così organico che Prodi ha preferito presentarlo
Non farlo presentata Barnier dentro la convenzione ma presentarlo lui stesso
No che è una posizione molto diverse il Progetto di Prodi c'entra invece molto più fortemente il l'Europa le istituzioni dell'Unione sulla Commissione e come sappiamo oggi il Partito socialista europeo appoggia pienamente Progetto di Prodi è una cosa interessante vedere come si sta distribuendo le posizioni ideologiche rispetto alle varie occhioni istituzionali sapendo che poi come sempre capita la realtà è una misto e un accordo tra i vari modelli ora
Se esiste come credo che esista questa qua certa corrispondenza tra elementi strutturali elementi ideologici
è indubbio che quando guardiamo gli elementi più nazionali o vi strutturali noi vediamo che l'Italia e molto diversa dalla Francia dalla Germania
Perché non ha dei modelli forti da proporre come riferimento per l'istituzione dell'Unione Europea
I francesi hanno da proporre come modello il modello amministrativo e ancora oggi se uno va a Bruxelles la struttura dell'amministrazione dell'unione è molto simile all'amministrazione francese nessun'altra amministrazione assomiglia come quella i tedeschi a loro modo dando modello costituzionale molto forte modello costituzionale è quello dei rapporti tra l'emblema il Bund che può essere prodotto e che loro cercano di riprodurre di proporre come modello dei rapporti tra le nazioni europea i Paesi membri e l'unione
Noi non abbiamo un modello forte da proporre ovviamente questo passo novanta giorno svantaggio
ASP il fatto di non averlo ci ha sempre fatto pesare meno in Europa una detrazione per cui pensiamo a meno che non abbiamo un modello culturale forte
E da un certo punto di vista ha sempre giustificato l'idea che essendo paese e non in grado di influenzare a livello di Consiglio mi avendo un modello forte
Era interesse dell'Italia rafforzare la Commissione cioè l'Italia Paese non piccola avrebbe lo stesso interesse dei paesi piccoli a rafforzare la Commissione proprio perché la Commissione può far la contro bilanciamento e pensi che forti Francesco Francia e Germania intatte per quanto Francia e Germania anzi sono evidentemente rinforzato pesantemente la commissione ma il problema
Questo è sicuramente un argomento da considerare un argomento molto forte
Che ha avuto la sua buone una ragione
Francia e Germania a loro volta sono due Paesi che non hanno soltanto blu modello amministrativo forte l'altro modello costituzionale forte hanno anche un modello di economia molto simile
Nonostante quello che pensiamo ad un modello di economia molto simile sono i due Paesi in Europa dove legame tra banche industria è più forte dove il legame tra sindacati industrie più forte
E dove il peso dei grandi gruppi e più forte
Se noi guardiamo la struttura industria dalla Francia dalla Germania dei rapporti tra grandi e piccole industrie o media
Sono molto più simili Francia Germania e tra loro di quanto siamo simili noi siano simili a noi o di quanto siano simili alla Spagna nel Noè Spagna siamo molto più simili
Non a caso c'è stato un concerto di fatto tra Gran Bretagna Spagna Italia per la liberalizzazione del mercato del lavoro e dei mercati industriale
In un modo che evidentemente non piace invece molto né alla Francia né alla Germania cioè si è creato un clivaggio evidentemente oggi in Europa che avvicina l'Italia per molti aspetti a Inghilterra e Spagna
Che ci allontana da Francia e Germania ora
Noi vediamo oggi la costruzione sia a livello dalla Convenzione sia a livello nelle
Nei rapporti tra Stati membri vediamo una costruzione europea che si fa su molti Cleve Jones non è che ce n'è uno solo un'analisi sarebbe lunga e non adatta qui
Sicuramente
Si sa dei si fa un errore nel pensare che
Ci sia una come dire una scomparsa degli interessi nazionali non soltanto gli interessi qua abbiamo sentito che stamattina riguardo la pesca piuttosto che l'agricoltura o altre cose
Che ci sia la scomparsa degli interessi nazionali visti come interessi geo strategici forti
Molti quasi tutti sappiamo ricordiamo la frase di De Gaulle quando diceva che l'Europa era fatta dalla Francia e dalla Germania io resterò le leggi il conto seguiti a un quinto
E questo è stato vedova molti anni è stato vero soprattutto se anche non entravano Inghilterra poi non è che non è tra la Spagna e Portogallo oggi la cosa non può essere più vera eppure abbiamo visto Francia e Germania più o meno
Far rivivere questa idea appena dieci giorni fa nel momento in cui si fa un un accordo così forte fra due Stati come lo scambio delle cittadinanze
Ministri che viste ogni Consiglio dei Ministri degli altri si sarebbe si fa una cosa stupenda si sarebbe fatta se si fosse fatta quarant'anni fa
Non nel momento in cui stiamo facendo la seduzione europea che per definizione è un è un sistema multilaterale ne vogliamo costruiva cittadinanza europea e lo scambio di cittadinanza tra un paese gli ottantacinque mila abitanti
E un altro di sessanta che potenza nucleare non è esattamente quello che serve per cercare di raggiungere un accordo di tipo costituzionale l'opera cioè pesantemente hanno giocato degli interessi geo strategici gli stia sei giorni non ci dimentichiamo che Chirac ha fatto quella politica spettacolare nei confronti della Costa d'Avorio dell'Africa c'ha ribadito la politica imperiale della Francia in Africa
L'interesse comune europeo non importava nulla
Tutto questo non è molto bene evidentemente ma purtroppo è un dato di fatto di cui le proviamo tener conto un rischio che noi corriamo come paese che da sempre il Paese più filo europeo forse figlio europeista d'Europa
E quello di dimenticare che i nostri partner sono un po'meno come dire filo europei Dinoi soprattutto hanno identità interessi molto più forte dei nostri sia più amministrativo costituzionale ma anche di tipo geostrategico vi ricorderete che la stata avanzata alcune settimane fa l'idea di un patto tra in sei Paesi fondatori della Comunità economica europea come base di Indirizzo del trattato costituzionale europeo
è stata una buona idea del piccolo problema che infrange giornali non interessava proprio per nulla
In questo noi ci siamo un po'esposti come governo e come paese tra la che in qualche esposizione dei dei vertici e non è che sia una cosa particolarmente buona cioè doversi trovare a fare una proposta rispetta ad altre che poi non te la comprano
Quindi io credo che ne avremo un ruolo dovremmo avere un ruolo di mediatore in senz'altro eccezioni impone il fatto di essere presidenti dell'unione del semestre
Dovremmo dovremo cercare in tutti i costi di chiudere la Conferenza intergovernativa e firma del Trattato a Roma per tutte le ragioni che sono state esposte perfettamente dal ministro Cangelosi
Ma non ci dobbiamo dimenticare che questo mediazione non deve significare il fatto che non abbiamo idee non abbiamo interessi non abbiamo nulla
Cioè Putin trovare un accordo
Cerchiamo di salire un po'come la tappezzeria io credo che non sia nel nostro interesse credo non sia mentre l'interesse dell'Europa perché un Paese che non ha potere contrattuale non è in grado neanche in grado di scambiare poi sul momento di cedere qualcosa per mettere d'accordo altri
E poi ma questo non so se c'è un certo orgoglio di un tra virgolette nazionale certo non nazionalista
E su questo mi permetto di dissentire da Giuliano Amato
L'idea che noi facciamo da mediatori tre piccoli e grandi
Tutto sommato mi fa chiedere chi sono i grandi
Perché la Francia sarebbe un grande l'Inghilterra un grande la Germania un grande noi non un grande
Io credo che noi dobbiamo fare da mediatori ma non da mediatori tra i piccoli Paesi grandi paesi dobbiamo fare bene da mediatori tra tutti i Paesi rispetto a tutti i tipi di interessi che esistono ma collocati sì come mediatori perché siamo qualcosa che non è né un Paese piccole imprese grande io credo che sarebbe drammatico per il nostro futuro e tutto sommato anche per il futuro dell'Europa perché se l'Italia
Non avrà uno sviluppo adeguato e sufficiente dal punto di vista militare geostrategica economico eccetera è un pezzo dell'Europa che manca è uno squilibrio dell'Europa che si può tanto si verso il Baltico non diventa più un'Europa ma diventa un'alleanza dei paesi del Nord qualcosa di molto diverso grazie
No ringrazio Angelo Petroni perché
Il suo contributo e intelligente e stimolante
Se avessimo tempo potremmo andare avanti un po'con il dibattito vorrei però soltanto osservare alcune cose su quello che gli ha detto innanzitutto condivido certamente l'analisi che il mio svoltavo sulla natura delle della nuova Europa che si va delineando di come Francia e Germania
Quale ruolo vogliano giocare all'interno di questa di questa Europa ma quello che vorrei dire condivido innanzitutto l'idea che non ci può essere soltanto mediatori senza avere una propria posizione italiana quindi necessario che ci sia una posizione italiana che l'Italia perché c'è c'è una posizione italiana che già è stata espressa dal presidente Fini durante la convenzioni ma che poi potrebbe essere organicamente riassunta in un documento occorrerà attraverso il quale si faccia conoscere l'Europa acquosa Intek qual è il la finali le quali sono le finalità che in Italia si ripropone di perseguire e quindi su questo certamente uno sforzo sarà opportuno che il governo lo faccia prima che si conclude i lavori della Convenzione ritengo che i lavori della Convenzione debbano essere in qualche modo accelerati e quindi quell'idea che il Presidente Ciampi ha minacciato di presidenti fondatori non è che non è stata accettata da Francia e Germania cioè Francia e Germania hanno il loro documento e chiaro che questa inizi l'iniziativa dei paesi fondatori non è che ole sostituirsi né intervenire per escludere determinate altre componenti dell'indennità europea ma semplicemente sulla base diciamo di un diritto morale acquisito GH verso tanti anni di costruzione è dovuto al fatto che in questo gruppo di sei Paesi con fondatori si trova un microcosmo di quelli che sono un po'di quelle che l'Europa più Grande c'abbiamo i paesi piccoli abbiamo i paesi più grandi abbiamo i paesi più federalisti abbiamo pesi Pomino federalisti e chiedo che una presa di punizione da quegli appalti questi sei Paesi fondatori non sui dettagli della convenzione che sarebbe effettivamente entrare senza altri mi dibatto senza fine perché conosciamo quali sono le diverse posizioni in questo momento ma una dichiarazione di ordine politico che Possa dare uno slancio effettivamente ai lavori della Commissione e Possa accelerare il processo di mediazione sulla base di quelli che sono effettivamente in interessi di tutte le componenti in gioco credo che questo sarebbe un contributo importante che i fondatori ma che il Governo italiano potrebbe potrebbe creare ma ecco mi fermo qui certamente sono argomenti sui quali sarebbe molto stimolante proseguire il nostro dibattito sono le due credo che dobbiamo fermarci qui abbiamo avuto una mattinata molto intensa molto interessante abbiamo avuto le due relazioni da parte del ministro Frattini e il ministro Rocco Buttiglione che c'hanno illustrato nel nelle grandi linee quelli che sarà hanno gli assi portanti della nostra presidenza abbiamo avuto delle delle relazioni tematiche da parte del
L'ambasciatore Baldocci dell'ambasciatore Vattani che ci hanno descritto come l'organizzazione della presidenza si svolgerà a Roma e a Brussel abbiamo avuto poi tutta una serie di interventi tematici che ci hanno permesso di avere uno spettro di quelle che in alcuni settori saranno le priorità i diane eccome verranno perseguite infine Angelo Petrovic ha dato questa questi spunti riflessioni molto interessanti per quanto riguarda la nostra presidenza e soprattutto la Costituzione europea ecco siamo giunti diciamo al termine della mattinata quindi io vorrei ricordare alcune cose prima di sospendere la sezione uno che riprenderemo alle tre perché tre tre e un quarto massimo diciamo in quanto la sessione verrà conclusiva alle diciassette il presidente del consiglio di visti Silvio Berlusconi e quindi sarà opportuno che interventi vengano contenuti
Nell'arco di tempo previsto perché il presidente arriverà probabilmente puntuale all'appuntamento
Coloro che rimangono qui e a disposizione un lance nel salone del Palazzo dei Congressi quindi pur l'anno usufruire di questa possibilità infine ricordo che per ragioni di sicurezza e assolutamente necessario che non rimanga nulla in sala quindi portati di via i costi oggetti personali altrimenti potrebbero essere fatti esplode
Va bene lassità che
Con il
Nessuno
Signor presidente
Dell'indirizzo di saluto e di ringraziamento
Che le ho rivolto nella seduta inaugurale di questa Assise lesa raggiunta soltanto un'eco lontana lei era in Russia nei colloqui con il presidente Putin
Questo mi dà l'occasione di rinnovarle oggi
Ancora una volta i sensi della mia gratitudine dell'amministrazione che rappresento per aver voluto concludere i lavori di un'assise che si è dimostrata nel corso delle tre giornate
Di di di lavoro di grande significato
E che noi pensiamo di rinnovare annualmente
In modo da dare all'alta dirigenza la possibilità di confrontarsi continuamente sui temi che la interessano
E in in qualche modo contribuire a quel miglioramento del rendimento dell'efficienza della pubblica amministrazione che nei voti di tutti
Ancora grazie signor presidente e benvenuto tra gli alti dirigenti dello Stato
Buonasera a tutti grazie al ministro Buttiglione che ha riempito il vuoto causato
Nel mio ritardo io sono stato a sentire una parte inizio appena del discorso di Colin Powell al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ho ricevuto
Il presidente nel Kazakistan con cui stiamo cercando di offrire di fare migliore meglio possibile perché hanno dei depositi sconfinati di petrolio e di gas e quindi crediamo che aumentare il livello di amicizia possano aumentare le nostre possibilità e probabilità di andare a fare gli operatori principali in un Paese sì è ricchissimo di materie prime ma soprattutto con il più grande deposito scoperto negli ultimi vent'anni di appunto gas
Con con molta dirigenza gli uffici mi hanno preparato un bell'intervento
Io ho avuto modo di correggerlo soltanto nelle dodici minuti il tempo che il calendario che mi ha imposto il dottor Gianni Letta il vero presidente del Consiglio dei ministri come voi tutti sapete
Incorporato ormai nell'edificio di Palazzo Chigi non si sa più che quando si dice Palazzo Chigi si parla dell'edificio nella sede del governo del dottor letta io penso che si parlino tutti dal dottor letta
Comunque ho
Avuto dodici minuti di tempo per rileggerlo voi sapete che io non leggo mai discorsi se non in Parlamento ma quelli mi preparo da solo e peso parola sul parola perché è una grande
Essi non rispetta una grandissima stima del luogo e dell'istituzione che rappresenta la sovranità popolare ma nella cartellina l'altra mia padrona la signora Marinella Brambilla mi ha infilato da leggere anche il discorso che io ho tenuto l'anno scorso al Forum della Pubblica amministrazione dieci di maggio del due mila e due l'occhio mi è corso da questo discorso all'altro discorso
Avrei una gran voglia di leggerlo perché non c'è una parola da cambiare rappresenta quello che dilettante dell'amministrazione pubblica quale io certamente ancora sono discorso che arrivo also rappresentanti soprattutto allora non c'erano soltanto i signori della pubblica amministrazione quali voi siete gli altri rappresentanti da pubbliche amministrazioni di civil servant
Come si dice democrazie occidentali ma c'erano anche tanti giovani e quindi io da papà e ormai anche da nonno avevo rivolto loro un discorso per dare entusiasmo per dare spinta per garantire che tutto quello che loro
Fossero riusciti a fare per migliorare ciò che è la pubblica amministrazione i servizi che la pubblica amministrazione dal cittadino il fatto di riuscire a realizzare in pratica quel concetto così importante per noi che era pubblica amministrazione cioè lo Stato al servizio dei cittadini e non i cittadini al servizio dello Stato tutto questo io l'avevo
Detto
E mi viene da dire motorini possono anche prendere in giro i giornali dei gruppi amici come quello di De Benedetti
Devo mirabilmente detto però è una cosa è una curiosità che ciascuno si può prendere penso che sia su internet da qualche parte o
Comunque telefonando al numero Della Marinella ciascuno potrà avere allora che cosa son venuto qui a dire che sono l'utopia salutare
Sono venuto qui dirvi che li pubblica amministrazione sapete certamente tutti ciascuno di voi più di me
Io sono stato passabilmente un imprenditore organizzato bene credo alcune aziende che hanno dato ottimi risultati
Sono intervenuto con pratiche che hanno fatto scalpore nel mondo delle imprese tra parentesi ho appena finito di raccontare
Avendo io ho telefonato poco fa qualcuno che dopo due ore di ricerca da parte della mia segreteria non era mai possibile reperire perché era in riunione ho ricordato come io ho risolto il problema della riunite a cui
The continuativa nelle mie aziende io cercavo i dirigenti era sempre riunione allora cos'ho fatto tolto fatto togliere le sedie dalla sala le riunioni e da quel momento e per un certo periodo di tempo le riunioni si sono tenute in piedi risultato passaggio da tre quattro ore di Lione però ogni volta a venti trenta minuti massimo di riunione l'azienda ha migliorato la sua produttività in fondo tutti erano contenti sono fatti muscoli nei polpacci e credo che tutti siano stati infelici compreso le signore a casa che si sono trovati a che fare con dei mariti più robusti e meglio predisposti a a pagare il debito coniugale
Il dottor Letta è l'unico che non rivelano solide neppure perché poi mi scriverà
Di tutto questo ma io ho bisogno davvero di uscire un po'dalla tensione di questi giorni perché sono stati giorni veramente di grandissima preoccupazione perché stiamo decidendo
Do una cosa importante la guerra e l'ultima delle soluzioni possibili in qualunque situazione abbiamo cercato di dare un contributo
Non so di quale peso ma certamente un contributo c'è stato nei confronti di persone a cui abbiamo saputo regalarci
La simpatia e da amicizia con amicizia reciproca e che quindi anche forse perché sono di minore età il e di minore esperienza mostrano di tenere in una certa considerazione i ragionamenti che noi siam venuti loro facendo
E quindi io mi auguro che i fatti vadano in una certa direzione e che se non si potrà vere con una pressione che di tu
Dalla comunità internazionale su Saddam Hussein una cambio di posizione di comportamento da parte di saranno sei
Che si possa meno vere un'azione che non sovverte all'ordine il diritto internazionale ma che invece sia legittimi legittimata
Da una decisione delle Nazioni Unite cioè da una nuova dichiarazione da parte del consiglio di sicurezza
E quindi sono stati giorni veramente densi di incontri di telefonate di considerazioni di preoccupazioni speriamo che quello che abbiamo fatto
Rappresentando un Paese che non è l'ultimo dei paesi in Occidente ma anche il terzo contributore per i conti dell'Europa e
Il sesto per i conti delle Nazioni Unite il terzo per quanto riguarda il numero di soldati in giro per il mondo a mantenere la pace su operazioni autorizzate dalle stesse nazioni Unite quindi un Paese che affonda le sue radici nella storia
Che è per certi versi l'inizio della storia dell'Occidente un Paese che non è mai stato presente almeno negli ultimi decenni sulla scienza e nazionale con autorevolezza perché essendo una democrazia mai me è una democrazia che ha portato cambiamenti di governi continuativi cinque non siamo il cinquantasettesimo Governo durato va molto una legislatura il governo De Gasperi e poi durato durerà sicuramente non ha dubbi a riguardo il nostro Governo perché abbiamo una larga maggioranza questo ci offrono occasione straordinari anche la corrispettiva responsabilità
Di dover incidere sulla struttura dello Stato fare tutti quei cambiamenti e quegli ammodernamenti
Che chi è venuto prima di lui non ha certamente potuto fare perché quando ci sta un anno o intorno a un anno in un posto di responsabilità di comando sia appena il tempo per cercare di capire quali sono i problemi per cercare di conoscere le persone a cui affidare la soluzione dei problemi e per trovare delle soluzioni hanno incombe invece questa responsabilità che è una grande opportunità e credo che dobbiamo perciò essere all'altezza di quelle che ci viene offerto di poter fare e comunque e certamente una volontà che noi abbiamo
Assoluta abbiamo anche un impegno oltre la volontà di cambiamento che quello che abbiamo rivolto a chi ci ha dato il mandato a governare il Paese l'abbiamo calato in precisi punti di impegni di obbligazioni elettorali ricordarsi li conoscerete
Le nostre cinque grandi missioni e nostri cinque grandi strategie per cambiare il Paese
Nelle cinque grandi missioni al primo punto c'è appunto la missione
Di cambiare quello che è lo stato cioè la sua pubblica amministrazione stato tante cose ai suoi cittadini intanto che decidono tutti insieme
Di crearsi una convenzione che è calata poiché la legge fondamentale la Costituzione che la legge che tiene insieme tutti i cittadini che decidono dal passare da una società che sta su un territorio ad essere una comunità statuale
Lo Stato quindi i suoi cittadini e e le sue istituzioni
è la sua pubblica amministrazioni e poi anche i suoi codici il suo ordinamento giuridico
E anche le sue infrastrutture è anche il suo passato la sua tradizione le sue ricchezze artistiche noi siamo fortunati
Questo è il grande vanto che noi facciamo anche quando incontriamo gli altri gli ricordiamo sempre e lo prendono lì il presidente francese per poco non è svenuto mi ha detto ma anche noi dovremmo avere dei numeri che si avvicinano i ministri hanno smentito seduta stante io gli ho citato cento mila chiese monumenti quaranta mila maison historique case storiche con tutto ciò che contengono tre mila cinquecento musei due mila cinquecento siti archeologici e mille teatri è andato via quasi svenuto se è stato del tempo per rianimarlo
Quindi
Noi abbiamo questa opportunità
Di fare questo grande cambiamento
Il cambiamento deve partire dalla testa
Il governo
Ma il cambiamento deve passare attraverso le decisioni del governo fatte proprie dalle Camere e qui abbiamo un sistema
Ma di inefficienza che tutti possono vedere noi come Governo abbiamo varato duecento settanta disegni di leggi e decreti legge
Il dottor letta non solo Lia verificati scritti parola per parola ma riconosce anche a memoria di un po'meno coinvolta mi interroga non so che voto può Emilia qualche cosa ricorda poi e cosa no le ricordo a tutti duecentosettanta vi rendete conto duecentosettanta disegni delegificati regge nessun governo mai prima di noi era arrivato a farlo in altrettanto tempo la metà così mi assicura chi tiene la storia la contabilità della efficienza dei governi
E il Parlamento è arrivato a credo approvarne farmi diventare legge centocinquanta che significa che c'è un ritardo enorme che le decisioni che nella loro immediatezza possono trarre molta della loro chic cioè rimangono in Parlamento con un'aura che li approva ma devono andare nella Commissione di litigare per farti alle mettere nell'ordine del giorno dei lavori della commissione potevano andare in Aula viene fuori un altro litigio perché entrino dentro i gomiti la
Finché questo piuttosto che quest'altro e via quando è finito con una parte del Parlamento passi dall'altra parte e riprende i due mesi in Commissione stesso litigio stessi comitati qualche calcio negli
Finti poi devi andare convincere anche il presidente il la riunione dei capigruppo poi finalmente si va lì e è chiaro che un'istituzione che rappresenta la volontà popolare non può dire io faccio il notaio di quell'altra e quindi quanti cambiamenti non me lo farai fare meno lasciava i fare mettono dentro il cara i cambiamenti tutto si riprende ancora dall'altra parte perché dall'altra parte deve ritornare in Commissione poi deve andare di nuovo in aula
Stessa cosa se poi uno si è alzato col piede sbagliato magari non è dei più simpatici si è fatto la barba la mattina si vede
è lo specchio già gli si rovina la giornata succede che dice no adesso rifacciamo ulteriore cambiamento è successo e si ritorna ancora dall'altra parte
Questo deve essere cambiato il secondo punto delle nostre missioni era ammodernare la struttura istituzionale l'architettura istituzionale dello Stato poi ci sono i codici che sono ormai superati dalla realtà e ci sono c'è l'ordinamento giudiziario perché i processi si propongono infinitamente non faccio nessuna battuta umoristica sui processi che mi riguardano perché ci pensano gli altri a farne tante troppe
E poi infine ci sono tutte le infrastrutture che ci mancano e abbiamo un gap perché il cinquanta per cento nei confronti di Francia e di Germania e poi c'è Grande Sud che dobbiamo rilanciare perché il Paese vuole svilupparsi non può più pensare di farlo al Nord ormai completo sia per quanto riguarda il territorio sia per quanto riguarda capacità lavorativa dobbiamo farlo attraverso il nostro Mezzogiorno tutto questo non può avvenire se non c'è la collaborazione di tutte le parti dello Stato dicevo quindi il Governo in alto poi il Parlamento che con la pubblica amministrazione
La pubblica amministrazione vitale non c'è nulla che possa compiersi se la pubblica amministrazione nel suo insieme non decide che si debba Conti
Una pubblica amministrazione poi voi lo sapete bene qualcuno di voi ha persino meno capelli di me quindi ieri da tanto tempo che il sistema precedente faceva sì che voi foste padroni dello Stato
Perché quando arrivavo ministro bello arzillo e diceva adesso facciamo così cosa voi lo dicevate tra colleghi ma certamente ciascuno di voi lo pensavi ci si si parla parla
Tanto io sto qui e tu passerà quindi il potere vero è un potere che avete sempre avuto in mano voi e che ancora oggi voi avete nelle vostre ed è per questo che io come presidente del consiglio dei ministri non posso che rivolgervi
Una preghiera cordialissimo a che mi che mi che mi sale dal cuore
Bisogna che come si collabori che il governo
Che la parte politica collabori con la pubblica amministrazione soprattutto con i vertici della pubblica amministrazione
Non ci deve essere da parte di chi è civil servant nessuna preoccupazione nessun timore che non ci sia in chi ha responsabilità di governo la necessaria considerazione nei vostri confronti
Non ci deve essere nessun timore per l'esistenza di volontà di cambiamento che non tengano conto dei vostri diritti e di ciò che voi dovete avere assicurato per svolgere al meglio il vostro qua
C'è anche anzi da parte nostra volontà contraria
C'è di
Dare rilievo
Alle vostre professionalità di dare una mano all'incremento della vostra professionalità c'è la volontà di intervenire credo che diverse volte l'abbia fatto i ministri Frattini che anche l'attuale in ministro si accinga a farlo per eliminare un sistema
Sì diciamo pure burocratico di troppe norme
Di troppe procedure ormai obsolete la volontà di svecchiare tutto quel percorso ad ostacoli che si frappone tra una decisione e la sua esecuzione la volontà di dardi le armi della modernità il ministro Lucio Stanca
A assunto il compito lui che era presidente europeo della più importante azienda delle information communication technology di si è assunto il compito di tradurre l'attuale nella pubblica amministrazione in un'amministrazione digitalizzata che Possa costare di meno ai cittadini che possa funzionare meglio che posso dare più professionalità che soddisfa sì o no ai suoi operatori che possa dare ai cittadini tutti quei servizi che in varie parti del mondo siamo andati a vedere tutte le best practices che sono già attuali
Lo Stato e le amministrazioni dello Stato danno ai loro cittadini attraverso una alfabetizzazione dei cittadini stiamo iniziando adesso abbiamo già iniziato ciò porta avanti il processo per arrivare a rendere i nostri insegnanti capaci di apprendere e poiché essi stessi capaci di insegna are alla popolazione anche a chi ha superato una certa soglia di età ma che può trovare nell'utilizzo di queste notizie fine anche il modo per continuare ad essere membro attivo della della comunità nazionale anche questo della della della digitalizzazione è grande traguardo insieme una grande sfida e io credo che noi siamo attrezzati
Per poter superare quel ritardo che è di due o tre anni nei confronti di Francia e Germania e Inghilterra che a loro volta sono di due-tre anni in ritardo rispetto agli Stati Uniti d'America
Ecco io credo che questo debba essere il sentimento la certezza che deve stare dentro ciascuno di voi la fa atto che cioè nei vostri confronti la massima considerazione da parte di chi ha responsabilità di governo perché la massima considerazione
E perché uno
Non fa il dirigente statale se non sente che questo e non soltanto un lavoro una professione ma se non sente anche che è una missione perché il il mercato libero mercato privato no chissà quante volte ha indirizzato a tutti voi a ciascuno di voi in particolare delle offerti di lavoro quante volte gli ho detto vieni
A mettere a frutto la tua esperienza la dove magari sarà più considerata e certamente meglio retribuite
Per cui io credo che chi alto dirigente dello Stato sia quel che una parte attiva dello Stato perché sente che facendo questo non svolge soltanto un attività di lavoro ma svolge un compito
Socialmente importante importante come servizio al suo stato e ai suoi concittadini questo e noi è qualche cosa che non abbiamo ben chiaro
E qualche cosa che perciò ci porta a dire in maniera esplicita collaboriamo vediamo insieme di cercare qual è la via migliore per raggiungere quel risultato che insieme ci dobbiamo porre che noi avevamo promesso non parte politica io ho promesso ai cittadini italiani chiedendo il loro voto il risultato che quello che abbiamo poco fa ha detto che voi vi siete detti in tutti questi giorni di convegno cambiare in meglio lo Stato fare del nostro Stato
Una macchina al servizio dei cittadini una macchina moderna che pesi sempre meno
Ai cittadini perché deve sempre più raggiungere livelli di efficienza e di costo maggiore l'efficienza minore il costo che si può fare
Si può fare attuando le nuove tecnologie che certamente all'inizio sono qualcosa di difficile a volte addirittura di impervio ma le cui potenzialità credo nessuno sfuggano
Credo che tutto questo si debba poter fare
In una con timori mandarsi la palla e in un continuo chiamarsi ha delle responsabilità è una collaborazione
Che deve infine concretizzarsi in un grande giuoco di squadra qui non è in giuoco il fatto di sede di sinistra di destra di centro
Qua non c'è coloritura politico qua c'è soltanto il sentimento di essere parte dei dei del complesso dello stato di essere cittadino tra i cittadini di essere al servizio degli altri nostri concittadini e anche in questo modo noi guardiamo a tutti coloro che fanno che che che realizzano nel loro insieme l'alta amministrazione dello Stato c'è stato lo spoil system è vero al sistema moderno né credo che l'abbiamo applicato io personalmente non ho spogliato nessuno
Spogliare la propria segretaria oggi peccato grande penalmente perseguito giustamente perseguito io credo portato due persone Palazzo Chigi o tre forse ho trovato invece una una quantità di
Il sole che probabilmente non hanno una grande soddisfazione nell'essere lì intorno a una struttura che non può far lavorare positivamente così tante persone e quindi anche qui noi dovremo arrivare assi
Dire tutto questo ma dicevo credo che non abbiamo applicato ministri hanno applicato con molta moderazione con molta onestà lo lo spoil-system penso e spero soltanto in quelle posizioni né che sono specialmente significative anche da
Punto di vista politico ma credo che tutti possono immaginare che non è con una competizione politica con un ostilità chiara posso tesa nascosta che possa esserci tra chi ha responsabilità di governo e fra chi è gestore della cosa pubblica che si possono raggiungere dei grandi risultati
Ecco io credo che questo possa essere il saluto del presidente del consiglio a tutti voi con il ringraziamento per quello che avete fatto sinora per quello che fate
Con il ringraziamento per quello che potrete fare con anche il desiderio di conoscere i risultati di tutti gli interventi che qui ci sono stati ministro Mazzella mi ha detto che poi vi farà conoscere delle SIM tesi delle cose più originali che qui sono emersi prometto che mi applicherò per arrivare a conoscerle e per approfondirle in uno slancio in una di volontà che fa sì che davvero si possa raggiungere questo grande risultato di ammodernamento di cambiamento dello Stato
Con la soddisfazione di tutti con l'orgoglio di tutti di dire quando avremo sono sicuro raggiunto quel risultato diciamo pro sì beh quel risultato
E anche merito mio in quella grande avventura c'ero e ci sono anch'io
Questo col cuore in mano senza
Nessuna
Preparazione se tattica ma veramente esprimendo vi i sentimenti più sinceri che stanno dentro di me e l'augurio che a nome di tutti gli altri ministri che a nome
Anche dei nostri deputati che siedono nella camera e dei senatori che stanno in Senato io questa sera ho voluto venire qui a significarvi a cui aggiungo dal profondo del cuore anche l'augurio più vivo affinché ciascuno di voi al di là della vostra professione come uomini dello Stato anche al di là di questo possiate nella vostra vita privata raggiungere tutti i traguardi concretizzare tutte le speranze che albergano nella vostra teste nel vostro cuore tanti tanti auguri di buon lavoro a tu
Completamente diverso da quello che ho fatto sono a disposizione della segreteria del convegno se riterrà di tenerne conto grazie