"La Conferenza intergovernativa ed il futuro dell'Europa" org. dai Democratici di Sinistra (c/o la Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto)

è il di cominciare intanto i Dal Verme nota a tutti
Vaghe informarvi che
Il segretario Walter Veltroni è in arrivo era di ritorno a questa mattina da Barcellona est arrivando ad andare in porto Veniano sta proposta è comunque di dare inizio ai nostri lavori
Prima di dare la parola agli oratori che inizieranno la nostra riflessione vorrei leggere il messaggio del presidente della Camera
La Camera e lieta di ospitare oggi il nostro incontro sulla Conferenza intergovernativa del futuro dell'Europa
Questa iniziativa è parte dell'ampio movimento riformatore europeo che in questi anni ha operato per il superamento del deficit democratico dell'Unione la Camera dei deputati si è fortemente impegnata in questa legislatura per rafforzare il proprio ruolo la propria capacità di incidere nel processo di definizione delle politiche e di formazione degli atti comunitari essa operato inoltre con convinzione per potenziare gli strumenti della cooperazione parlamentare intesa come garanzia di effettiva partecipazione delle sedi della sovranità popolare
Alle decisioni dell'Unione
Con una specifica procedura che non ha riscontro negli Stati europei la Camera ha votato ieri quasi all'unanimità una risoluzione sul programma di lavoro annuale della Commissione europea sugli obiettivi strategici per gli anni due mila due mila cinque l'approvazione della risoluzione è stata preceduta
Da un approfondito esame in seno alla Commissione per le politiche dell'Unione europea e a tutte le Commissioni di merito per la prima volta un Parlamento nazionale si esprime sul programma di lavoro dell'Unione
Indicando le priorità dell'agenda europea e confermando e conferendo forza e sostegno all'azione del governo italiano per la loro realizzazione la piena conoscenza dei punti qualificanti del programma della Commissione europea consentirà inoltre di migliorare la qualità della legislazione con un raccordo efficace dell'attività degli organi del Parlamento italiano con quella delle istituzioni comunitarie
Questi fatti testimoniano della progressiva affermazione di un metodo di lavoro nuovo di una rinnovata cultura parlamentare essenziale per tutte dare in maniera adeguata gli interessi nazionali
Nelle istituzioni europee oggi la costruzione dell'Europa è un punto di svolta le scelte compiute lo scorso anno dall'Unione legano strettamente il processo di allargamento e quello di approfondimento dell'integrazione politica
E di rafforzamento delle basi di cittadinanza
I Parlamenti diretti rappresentanti tutti cittadini e responsabili nei loro confronti devono partecipare a pieno titolo al processo di riforma dei trattati la vostra iniziativa di oggi è un contributo importante per favorire lo scambio e il confronto delle idee essa contribuisce inoltre a diffondere a radicare il valore della partecipazione attiva
Dei cittadini e la costruzione di un'Europa politica
Fondata sul principio della sovranità popolare esso rispetta intransigente dei valori di libertà e di pace
Di coesione sociale e di non discriminazione che sono Radice fondamento della civiltà e dell'identità europea noi ringraziamo di questo messaggio il presidente della Camera e diamo atto
Alla Camera e al Parlamento italiano di aver già contribuito sia con questa procedura ma anche con una risoluzione che è stata assunta dalla Commissione per le politiche europea una posizione molto importante sulla conferenza in coda intergovernativa che è stata apprezzata ed è conosciuta del Parlamento europeo perché appunto questo documento a collegato e il gradimento del parlamento italiano alla accettazione da parte del Parlamento europeo delle conclusioni della Conferenza intergovernativa e questo pone le istituzioni italiane il Parlamento italiano diciamo in prima fila in questa e nella riforma dell'unione io darei senz'altro la parola Luigi Colajanni nell'introduzione in questo nostro incontro grazie abbiamo ritenuto opportuno necessario come abbiamo fatto altre volte all'inizio delle del conferenze intergovernative europee di precisare le nostre proposte e quelli che vorremmo fossero gli obiettivi dell'Italia del governo italiano nell'ambito della conferenza intergovernativa
Non c'è dubbio che la conferenza deve in primo luogo completare il testo ovvero di Amsterdam ma la sua agenda deve estendersi a comprendere aspetti fondamentali di rafforzamento dell'unione politica
Di istituzionalizzazione della nuova architettura di sicurezza e difesa
Della Carta dei diritti eccetera di tutto questo parlerà nella sua relazione Giorgio Napolitano io voglio solo fare poche considerazioni politiche che devono essere tenute presenti come sfondo all'azione della conferenza conferenza deve tener conto anche delle mutate condizioni politiche nel Centro Est Europa che costringono a ripensare alcuni degli obiettivi di sicurezza di cooperazione e di allargamento l'Unione europea si è data
La Conferenza intergovernativa deve rispondere anche a nuove esigenze politiche interne ed esterne dell'Unione
Vorrei fare qualche riferimento sia quelle interne che a quelle SM quelle interne segnala una crisi del sistema dei partiti che hanno costituito l'ossatura della democrazia e della stessa costruzione dell'Unione europea le strategie di dissociazione sembrano in alcuni casi preoccupanti prevalere su quelle di cittadinanza esaltando particolarità e separazione in fondo il pericolo Haider e questo il fatto che l'identità europea in vista di grandi famiglie politiche come il Partito Popolare Europeo si Relativity sì
Che risolviamo tentazioni di rinazionalizzazione delle politiche comuni ci dice che senza una sovranazionalità politica rafforzata
E più forti i diritti di cittadinanza l'allargamento può indurre fattori di disgregazione e questa in fondo anche la vera risposta che l'Unione europea
Le forze politiche democratiche devono dare a tutti gli hai perché si aggirano per il continente
Quelle esterne vedono emergere un rapporto problematico con la Russia a cui bisogna dare una risposta organica per molti aspetti nuova
Dobbiamo in primo luogo riconoscere che la transizione
Al di là della democrazia democratica non è che agli inizi instabilità politica elevate la situazione economica ancora difficile gli scandali finanziari la conduzione della guerra in Cecenia testimoniano di una crescente attenzione fra la classe dirigente russe l'Europa e gli Stati Uniti
Non abbiamo alcun interesse isolare la Russia o a spingerlo a cercare interlocutori privilegiati che non siano l'Europa
Nello stesso tempo non possiamo tacere di fronte alla campagna militare in Cecenia rinunciare ad esercitare pressioni
E ottenere il rispetto di regole essenziali la via conducente è comunque quella di stringere e non allentare le relazioni
Occorre una politica più efficace che coinvolga la Russia nella cooperazione economica e militare e di sicurezza comune oltre i limiti a cui finora e giunta
Per l'Unione Europea e vitale intensificare il legame con la Russia per ragioni di sicurezza e di stabilità del continente perché vicende come quella cecena si concludono e non possano ripetersi ed è dunque necessario ridefinire il rapporto con la Russia sì o comunione europea che come nato il premier Putin ha dichiarato in questi giorni non escludere un'adesione alla NATO a patto che alla Russia si riconosciuto un ruolo adeguato è una via da percorrere
Crediamo con decisione e certamente comporta importanti conseguenze per il sistema di sicurezza e difesa comune dell'unione europea di cui bisogna tenere conto al momento in cui si va modifica diciamo così della impianto istituzionale secondo riferimento ed ultimo che voglio fare ai Balcani
La convivenza in corso fra le varie etnie la multietnicità che l'obiettivo del è stato obiettivo conclamato della comunità internazionale al momento dell'intervento successivamente nella definizione del mandato che è stato dato a Kushner
Non si sta realizzando questo è uno degli elementi più preoccupanti della situazione Kushner stesso ha chiesto una ridefinizione del mandato dell'ONU
Finché cioè Milosevici il concetto di sostanziale autonomia che è al centro di quel dispositivo delle Nazioni Unite non è praticabile d'altro canto il patto di stabilità che la principale iniziativa
Europea e virtualmente inoperante in situazioni di tensione di conflitto in assenza ancora della Serbia
Per cui si crea una situazione che danneggia fortemente alcuni dei paesi dell'area che hanno fatto dei passi nella direzione auspicata dalla comunità internazionale paesi come la Croazia possono aspettare e fino a quando
Paesi come il mondo Montenegro possono aspettare e fino a quando oppure bisogna prevedere questo un tema di riflessione
Che riguarda in un certo modo l'impianto istituzionale che di relazioni che la l'Unione Europea propone a quell'aria bisogna prevedere un'articolazione diversa
Nei tempi e nella qualità dei rapporti con i diversi Paesi della regione nell'ambito del Patto di stabilità è una domanda che si pone
E quali risvolti istituzionali tutto ciò deve a vere questioni difficili sulle quali però l'unione deve pronunciarsi
E naturalmente sono questioni che necessitano di un'unione politica forte capace di decidere queste due ragioni quelle interne e quelle esterne sono sono lì a motivare la permanenza è anzi il rafforzamento dalla convinzione nostra che del resto ormai una lunga storia della assoluta necessità del rafforzamento dell'unione politica grazie
Grazie Colajanni volevo informatiche è arrivato anche un mini in messaggio del ministro Patrizia Toia ministro per le Politiche comunitarie
è un messaggio che scusandosi del fatto di non poter essere presente ricorda anche il ministro Toia la procedura che ha portato all'approvazione da parte la Camera dei deputati della Risoluzione sul programma legislativo della commissione
Rileva che e questo dibattito in Italia attorno alla ai temi della Conferenza intergovernativa sembrano essere diciamo più o estesi all'opinione pubblica di quanto non fosse stato il dibattito che ha coinvolto le nostre istituzioni due anni fa
Auspica che la conferenza intergovernativa così come da d'altronde auspicato da dare dalla risoluzione del quattordici febbraio della Camera dei deputati non sia una conferenza che si limiti soltanto ad alcuni degli aspetti rimasti in sospeso dal trattato di Amsterdam ringraziano
Ministro Toia
Salutiamo Walter Veltroni senz'altro dalla parola Giorgio Napolitano che ha il compito di introdurre nel merito questi nostri lavori presidente della Commissione costituzionale per altamente europea
Grazie
Luigi Colajanni ha detto le ragioni di questa nostra iniziativa
Siamo a un mese quasi dall'inizio dei lavori della Conferenza intergovernativa
Chi ha perso il quattordici febbraio e siamo alla vigilia o quasi del consiglio europeo di Lisbona che non ha specificamente all'ordine del giorno i problemi della Conferenza intergovernativa
E della sua agenda Marche senza dubbio rappresenta anch'esso un momento significativo per possibili magari anche informali verifiche sulle prospettive della conferenza intergovernativa
Credo che noi dobbiamo rilevare non impegno notevole del governo italiano e un impegno notevole del Parlamento italiano in rapporto a queste scadenze e a queste prospettive
Ci sono state ripetute prese di posizione del Presidente del Consiglio
Del ministro degli affari esteri gli altri esponenti di governo ci sono state anche iniziative di non trascurabile peso sul piano dei rapporti diplomatici
Ricordo gli incontri del Presidente del Consiglio qui a Roma con il primo ministro belga ieri con il Presidente del boom testati con riferimenti molto precisi al di Indirizzo da perseguire per fare della Conferenza intergovernativa una tappa importante del processo di costruzione europea
Ci sono stati
E gli sviluppi molto interessanti dell'impegno del Parlamento io desidero ricordare che già allo
Pochi giorni prima immediatamente prima dello svolgimento del Consiglio europeo di Helsinki che era era chiamato a adottare le decisioni conclusive sulla convocazione della conferenza
Al Senato e alla Camera quest'occasione in ambedue i rami del Parlamento in riunione congiunta le Commissioni esteri e le commissioni degli affari loro Pejo delle politiche dell'Unione
Si impegnarono in una discussione specifica
Che approdò a risultati di consenso sulla impostazione che il Governo si apprestava sostenibile a Ezio in chi ci sono state altre iniziative sempre congiunta dei due rami del Parlamento
In modo particolare di audizioni dedicate dalle due Commissioni del Senato della Camera per gli affari europei alla Carta dei diritti fondamentali
E poi da ultimo come dal presidente Violante ha voluto giustamente sottolineare c'è stato un fatto di indubbio rilievo e cioè un
Dibattito
In Assemblea alla Camera dei deputati l'approvazione di una risoluzione che non riguarda specificamente la Conferenza intergovernativa ma riguarda gli obiettivi strategici
Due mila due mila e cinque presentati dalla Commissione europea e il programma di lavoro della Commissione stessa per l'anno due mila
è una risoluzione poi avrete modo di rivederla molto ampia molto articolata che tocca moltissimi punti e ed è un esempio
Finora inedito di intervento del Parlamento in una fase ancora anti formazione in questo caso di indirizzi generali o di o di un programma di lavoro della Commissione ma insomma è uno sforzo che si colloca in quello da tempo in atto e d'altronde sollecitato il favorito dal protocollo numero nove allegato al Trattato di Amsterdam sui rapporti tra Parlamento europeo e Parlamenti nazionali per associare questi ultimi alla cosiddetta fase ascendente del processo di formazione delle decisioni
Comunitaria
Ma noi registriamo anche un un una partecipazione di rappresentanti del Parlamento italiano ai lavori della Commissione affari costituzionali del Parlamento europeo sulla Conferenza intergovernativa abbiamo deciso appunto di coinvolgere sistematicamente dopo una giornata di studio che si è svolta il primo febbraio ed erano presenti rappresentanti dei quindici parlamenti nazionali
Dei paesi membri dell'Unione e anche con delegazioni molto rappresentative e con contributi molto liberi e i Daci alla discussione
Dopo quella prima giornata abbiamo deciso di invitare sistematicamente alle riunioni della Commissione affari costituzionali cui poi di volta in volta partecipa sia il rappresentante della commissione che si occupa della conferenza Michel Barnier sia il segretario
Di stato agli affari europei attualmente della presidenza portoghese poi a partire dal primo luglio della presidenza
Francese nonché i due rappresentanti del Parlamento europeo presso la Conferenza intergovernative ecco credo di dovere obiettivamente riconoscere questi sviluppi
Significativi dell'impegno del governo italiano su una linea che è una linea molto coraggioso io ritengo di sollecitazione di sviluppi davvero nuovi di del processo di riforme istituzionali e del Parlamento e l'impegno del governo e l'impegno del Parlamento poiché sono straordinariamente sorretti da interventi del Presidente della Repubblica interventi pubblici interventi in Italia e anche fuori d'Italia occasioni importanti da ultimo c'è stato l'incontro come sapete del Presidente Ciampi con la commissione europea abbia XL ed è stata un'altra occasione per esprimere questo fortissimo
Impulso divisione Europa Istica
Conseguente da parte della più alta autorità istituzionale del nostro Paese bene dovremmo io penso stamattina a fare un punto della situazione
E cioè verificare quali sono le prime indicazioni emerse questo mi disse di lavori della Conferenza intergovernativa e anche qual è il grado di attenzione e di impegno delle forze politiche
Quale possono essere tema che
Mi limiterò soltanto a sfiorare ma che considero essenziale il coinvolgimento di una opinione più larga in questo dibattito
Non credo che possiamo considerare
Scontato che essendoci una mobilitazione del Parlamento in alcune sue sedi appropriate e sicuramente rappresentative quelle che ho citato
Si possa considerare soddisfacente il grado di attenzione e impegno delle forze politiche
Lo stesso Parlamento e qualcosa di più complesso delle commissioni Affari esteri o delle commissioni
Affari europei e al di là
Dell'attività del Parlamento venire sempre di più da auspicasse un'attività che coinvolga il Parlamento nel suo insieme c'è da verificare quanto le forze politiche si impegnano su questi temi ne fanno una parte della loro stessa
Caratterizzazione ideale e programmatica e quanto fornì facciano anche parte di un rapporto con l'opinione pubblica con la società con le diverse rappresentanze del Paese
Questa iniziativa vuole essere anche un momento di sollecitazione
Verso le forze politiche perché non belli Gino queste questioni della costruzione europea e poi più specificamente virò quello della Conferenza intergovernativa ovvero quelle della riforma delle istituzioni attende ristrette cerchie di specialisti
Sì era con il Parlamento oppure no sono questioni di enorme Piso fare il futuro del nostro Paese per il futuro dell'Europa e sono complessivamente si intrecciano anche con problematiche politiche concrete
Alcune delle quali sono all'ordine del giorno perfino di imminenti competizioni elettorali abbiamo ad esempio chiederci se questa tematica
Della costruzione europea e e della riforma delle istituzioni dell'Unione in qualche modo opposta entrare nel confronto
Per le elezioni regionali le regioni sono una parte non trascurabile del quadro istituzionale dell'unione anticipo
Ho avuto modo proprio due giorni fa di intervenire all'Assemblea del comitato delle regioni dove sono aperti molte questioni abbastanza delicate anche il suo ruolo maggiore da attribuire a quel comitato a cui la istituzione o in generale da attribuire ai poteri regionali e locali nel nel del futuro sviluppo di una unione più larga e io credo si debba prendere atto con molto favore di questo consenso così largo che intanto si è realizzato e le Commissioni affari esteri e affari dell'unione che si è registrato sia pure sulle politiche perché il tema della risoluzione approvata dalla Camera era il tema delle politiche dell'Unione non era il tema delle istituzioni noi abbiamo alle spalle tipo noi
Paese abbiamo alle spalle una tradizione di di forte convergenza supposizioni europeisti che avanzate
Delle forze politiche italiane sia di maggioranza sia di opposizione
Pur nel mutare degli scenari del contesto ci auguriamo che questa tradizione posto a consolidarsi sa ma io credo che la prova vada fatta davvero riuscendo a confrontarsi molto di più concretamente nel merito e in modo molto più impegnativo su queste tematiche
Conferenza intergovernativa io naturalmente botte scontate tante premesse e desidero essere Breve
Possiamo dire che nelle prime riunioni finora c'è stata una riunione quella di apertura al livello ministeriale ministri degli esteri e ci sono state più riunioni l'ultima sia appena tenuta il sette marzo aprisse il del così detto gruppo preparatorio così o si era definito in realtà e il gruppo dei rappresentanti degli Stati membri con la partecipazione di due rappresentanti l'ho già accennato del Parlamento europeo
Ci sarà fra breve una nuova riunione a livello ministeriale possiamo dire ecco che in questa prima fase già si delinea un superamento dell'approccio minimalista
Che aveva caratterizzato le conclusioni di Cologno e di Helsinki
Voi sapete che
A colonia in modo molto restrittivo i capi di stato di governo avevano indicato come mandato di Agenda della conferenza la soluzione dei tre problemi rimasti in sospeso ad Amsterdam dei tre lettura perché io così per memoria
Ricito ricito diciamo nel lavoro definizione avidamente tecnica combinazione dei voti nel Consiglio taglia siamo questo francesismo Pagliai composizione della commissione estensione del voto a maggioranza qualificata e quasi piuttosto poi si è raggiunto anche questioni che siano strettamente connesse a queste e poi perché siano eventualmente e strettamente funzionali all'applicazione del trattato di Amsterdam
Successivamente a Helsinki si era aperta una finestra anche col contributo del governo italiano e di altri più sensibili alla necessità di una conferenza impegnativa e cioè si era finito per attribuire alla presidenza portoghese il compito di proporre temi addizionali
All'agenda della conferenza di proporli al Consiglio senza specificare per la verità se si dovesse trattare del consiglio di Lisbona fine marzo o del Consiglio di sei mila
In Portogallo semper infine giugno
Mi sembra che in questo momento l'orientamento sia a presentare queste proposte piuttosto comuni al consiglio di sei lire a fine giugno non considero positivo
Questo orientamento ma mi sembra che non siano mature le condizioni perché la presidenza portoghese già formalmente al Consiglio di Lisbona sottoponga alle proposte di allargamento dell'agenda tuttavia quella può essere una occasione lo ripeto per verifiche sia pure informali tali da far progredire
La prospettiva dell'allargamento del mandato della conferenza
Io credo che
Dobbiamo essere anche cauti nell'esprimere soddisfazione e nel parlare di superamento dell'approccio minimalista si sono fatti dei passi avanti
Ma rimangono molti punti interrogativi cento io direi che è apparsa insostenibile
La tesi del ridurre la conferenza ai tre Lex trova di Amsa Eric è apparsa insostenibile
E quindi tutte le prudenze variamente
Interpretabili dei capi di Stato e di governo scene non hanno retto non hanno retto
Innanzitutto essendosi cominciato a discutere proprio del problema della estensione del voto a maggioranza qualificata io adesso non voglio entrare in tante specificità però uso questa espressione che la espressione adottata al consiglio alla posizione dell'Italia e di altri governi
E del Parlamento europeo e diversa non estendere il voto a maggioranza qualificata ma assumere come regola generale per quello che riguarda gli atti legislativi la maggioranza qualificata
E poi verificare quali debbano essere le eccezioni non si tratta diciamo di
Una differenza di poco conto
Perché già si è verificato che si ci si imbarca nella discussione caso per caso
Quando e come allargare oppure no il voto a maggioranza qualificata si rischia di non uscire deve essere esattamente inverso il procedimento
Ma e apparso evidente come ci fosse un legame ineludibile tra questa questione e quella del rafforzamento scusate il bisticcio
Della cooperazione rafforzata
Questione di fondo al proprio vorrei che tutti facessimo uno sforzo per comprendere e per far comprendere che non si tratta di tecnicalità
Ad Amsterdam si è deciso di rimodulare disposizioni che ora sono presenti in modo anche abbastanza disorganico e contraddittorio in entrambi i trattati quello dell'Unione qui dove la comunità per permettere una cooperazione più intensa più stretta tra quegli Stati membri che vogliono andare il più lontano possano vogliamo andare più lontano nel senso di un approfondimento del processo di integrazione in alcuni campi sappiamo tutti che i precedenti ci sono stati i precedenti
Non formalizzati nei trattati caso di Schengen un esempio di cooperazione rafforzata ante litteram realizzato sì con una convenzione ad hoc e poi il pesce
Moneta unica e istituzione della banca centrale europea
Sulla base di una anche molto minuta regolamentazione specifica
Trattato di Amsterdam e protocolli avessi e però si è convenuto Pratola Trattato di Maastricht protocolli alle si è convenuto ad Amsterdam di dovere creare le condizioni perché questa possa diventare questa della cooperazione rafforzata una prassi una prassi istituzionalizzata
Da cultivar assi da coltivare assi in campi nuovi in cui lo sviluppo dell'integrazione diventa una necessità riconosciuta almeno da una parte degli stati membri al fondo di queste che ripeto possono apparire tecnicalità
Voto a maggioranza qualificata
Come regola il luogo della regola dell'unanimità e cooperazione rafforzata e qui dico subito lo sappiamo si tratta di andare oltre le disposizioni attualmente contenute nei trattati sono molto macchinose che espongono ogni possibilità di cooperazione rafforzata Harvey TA lotti
A itinerari defatiganti affondo cioè la grande grandissima questione se l'allargamento della unione
Possa compromettere il funzionamento delle istituzioni dell'Unione
Posso
Appesantire e al limite e al limite rendere non più praticabile il processo decisionale
Possa via via diluire la chi comunitario possano comunque bloccare ulteriori sviluppi del processo di integrazione questa questione i fonti ovviamente tocca il futuro dell'Unione che cosa debba essere la unione più larga se debba
Regredire il processo di costruzione europea ad un'area di libero scambio o se invece sia possibile combinare l'allargamento finalmente
Deciso e definito non solo nelle modalità ma nei tempi nella scelta dei Paesi candidati eccetera con di indispensabili rafforzamenti dell'integrazione sul terreno delle politiche comuni e dei poteri sopra nazionali
Bene cooperazione rafforzata sembra essere oramai tema acquisito all'agente della conferenza come commesso ad altri
In particolare quello del voto a maggioranza qualificata già previsti in quanto estubare di Amsterdam in in questa prima fase della conferenza fonte governativa sembra comunque già essersi acquisita l'idea che quando a fine giugno sarà terminato l'esercizio
Su gli sviluppi nuovi da dare alla politica della sicurezza e della difesa comune ebbene se se ne debbano affrontare le implicazioni istituzionali non è come dire
Acquisito chiaramente un consenso ma il tema e posto il tema è posto e secondo voi
Era assolutamente ed è assolutamente indispensabile Porro e risolverlo perché l'idea che si possano compiere dei progressi che veramente costituiscono un salto di qualità nella costruzione dell'unione europea
E avete la costruzione dell'Europa come entità unitaria
Anche sul piano della capacità militare per l'assolvimento dimissioni già affidate all'Unione Europea e che questi progressi possano compiersi sei messa che vi sia una base di legittimità nei trattati
Si deve considerare veramente impensabile e inaccettabile
Infine e Stato collocato questa prospettiva di agenda più larga della conferenza il problema della integrazione della Carta dei diritti fondamentali nei trattati
Sapete l'importanza di questo altro chiamiamolo
Egualmente così esercizio parallelo alla Conferenza intergovernativa elaborazione ed è staccata diritti fondamentali lanciata dei capi di Stato e di governo al Consiglio di Colonia da parte di un organismo anch'esso veramente inedito che per la prima volta vede sedere
Sullo stesso piano dallo stesso tavolo rappresentanti del Parlamento europeo numero di sedici rappresentanti degli Stati membri duro di quindici il rappresentate alla Commissione Europea e poi trenta rappresentanti dei Parlamenti nazionali a Colonia si era formalmente scrittore conclusione che si sarebbe visto successivamente se eccome integrare la Carta dei diritti fondamentali dei trattati il Parlamento europeo
Parlamento italiano il governo italiano altri governi e Parlamenti si stanno pronunciando nettamente perché ciò non venga rinviato ad una fase successiva alla Conferenza intergovernativa ma perché a dicembre al Consiglio di Nizza concludendo sì la Conferenza intergovernativa si possano considerare parte di quelle conclusioni anche una modalità di integrazione della Carta dei diritti fondamentali nel trattato questi sono stati gli sviluppi questi sono i risultati già in qualche modo acquisiti noi riteniamo che ci siano altri problemi che non possono essere lasciati fuori dalla porta
Ma soprattutto dobbiamo un momento a ragionare in una sede come questa e sul dato preoccupante
Delle resistenze che ancora si manifestano la Conferenza intergovernativa e delle prudenze che si sono manifestate così pesantemente nei consigli di Cologna e di Helsinki
Dobbiamo interrogarci insomma su questa sottovalutazione almeno apparente al livello perfino dei capi di Stato e di governo o dei governi in generale e e sicuramente da parte di una più vasta opinione politica in nove questa sottovalutazione della portata dei due sfide che stanno dinanzi all'Unione
In primo luogo sottovalutazione della portata
Dell'allargamento
E l'allargamento deciso diciamo che la la cui
Valenza storico-politica sì viene colta forse non abbastanza dovrebbe essere più fortemente sottolineata
Perché
Si tratta davvero di qualcosa che vale il senso della unificazione non direi tanto per quanto anche questo termine si usa autorevolmente va un po'impropriamente della di unificazione dell'Europa e un processo di unificazione dell'Europa nel segno
Della pace della democrazia del rispetto dei diritti fondamentali del superamento dei nazionalismi e delle tensioni che hanno portato l'Europa alle tragedie del secolo appena concluso
Bene ma
Accanto a questa valenza storico-politica non sembrano valutarsi appieno le implicazioni e anche i rischi dell'allargamento che sono quelli che ho indicato
Che possano diluirsi lentamente logorarsi la chi comunitario bloccarsi il processo di avanzamento
Sulla via dell'integrazione delle politiche comuni dei poteri sovranazionali sulla via di una ustione politica democratica che superi diciamo le esperienze più pur così straordinaria significative della costruzione di un mercato comune della costruzione di un di una molletta unica di una unione più monetaria che economica ma sono limiti che data il bimbo da tanti anni poi anche le forze politiche delle personalità politiche più illuminate hanno dichiarato doversi superare e c'è anche una sottovalutazione delle esigenze di approfondimento beh certo qui c'è qualcosa di contraddittorio perché se si riduce
La Conferenza intergovernativa al minimo indispensabile certo per evitare sì paralisi la commissione lo si paralizza il Consiglio e e sembra quasi non volersi riconoscere la esigenza di ulteriori passi avanti sulla via dell'integrazione ma questi passi avanti sulla via dell'integrazione peraltro si sono compiuti e si stanno compiendo e perché non si può dire che mentre si discuteva dell'allargamento non ci sia stato approfondimento e che cosa è stata appunto la scelta della moneta unica e di la istituzione di questa autentica entità sovranazionale siderale che si chiama Banca centrale europea e su su su sulla spinta così drammatica della crisi del Kosovo non si sa stando fosse realizzando quei balzi in avanti che dicevo sul piano della sicurezza e di una vera e propria difesa comune o c'è allora qualcosa di diverso e come dire la tendenza a sfuggire ad una formalizzazione sul piano istituzionale
Di questi sviluppi che pur vengono dati
Alle politiche comuni
E quindi che vengono date al processo di integrazione tendenza sfuggire ad una formalizzazione sul piano istituzionale o a quella che noi dicono il Parlamento europeo chiamiamo costituzionalizzazione dell'unione del processo di integrazione europea
Io credo che anche questa resistenza a formalizzare parlamentari Zare costituzionalizzare sia insostenibile d'altra parte noi già vediamo che bene o male
Si riconosce che estendendosi il campo della del voto a maggioranza qualificata si debba estende il campo della Coppa dei cinesi ione
Del parlamento europeo già è molto ampia l'aria della codecisione legislativa per il Parlamento europeo già questo è un fatto di Tarzan fiscalizzazione che si è prodotto come si è prodotto
Un po'nella pratica e un po'anche istituzionalmente un accrescimento del potere di investitura del Parlamento europeo nei confronti di quella sia pur singolare specie di esecutivo che la commissione bene e io credo che quando si parla di una serie di questioni in modo particolare quando si parla
Di una
Riorganizzazione dei trattati che è stata proposta nel rapporto dei tre saggi alla commissione che è stata fatta propria dalla Commissione che è stata fatta propria dal Parlamento europeo è stata sostenuta da alcuni governi tra i quali quello italiano quando si parla di questa riorganizzazione i trattati
Sipa si parla non solo di semplificare non solo di unificare trattato dell'unione trattato della comunità e così via ma si tratta poi di riarticolare
Questo trattato così unificato in due parti la prima delle quali dovrebbe essere una parte costituzionale proprio nel senso nel senso di dare di dare anche ai cittadini la possibilità di riconoscersi in un quadro di principi di valori gli obiettivi generali e istituzioni e tutto questo va fa nel senso appunto di una costituzionalizzazione così come va nel senso di una formalizzazione istituzionale sancire attraverso la Conferenza intergovernativa quello che va sancito di novità anche nelle strutture preposte
Ad una nuova politica di difesa comune così come si tratta di sancire anche dell'altro adesso
Ripeto lo sto a toccare tanti punti per esempio per quello che riguarda per quello che riguarda la comunitarizzazione
Del cosiddetto terzo pilastro spazio di libertà sicurezza e giustizia
Si dice dobbiamo anche
Tenerne conto si dice di continuo anche sei di politiche europee
Non bisogna drammatizzare
Questa Conferenza intergovernativa non è la fine della storia
Quello che non si riesce a fare a questo tavolo
Si farà dopo si farà in futuro ci saranno altre conferenze intergovernative a parte diciamo un certo brivido che mette la soprattutto a ai diplomatici che poi sono chiamati ad occuparsene
Un certo brivido che mette in questa prospettiva di altre conferenze intergovernative
Se ne finisce uno e se ne comporta un'altra sono anni di faticosi negoziati magari tornando sia negoziare sugli stessi temi
Basti pensare ai tre lettore di Amsterdam che sono già stati sviscerati in precedenza per poi passare attraverso la trafila delle ratifiche da parte dei Parlamenti nazionali
Che cosa sarà acquisto nulla unione più larga e noi non siamo in grado di dire a partire dal primo gennaio due mila e tre quanti e quali dei Paesi candidati saranno ammessi non sappiamo se se se ci sarà già un primo molto consistente gruppo Cancer appresso non sappiamo anche va bene quali saranno i periodi transitori però in ogni caso se si allarga all'Unione
A venti a venticinque in quel che sia immaginiamoci che cosa diventa il processo delle ratifiche da parte dei Parlamenti nazionali quindi questo interrogativo di come si possa cioè non è la fine della storia la Conferenza intergovernativa ma come si possa successivamente affrontare problemi che non si vogliamo possono affrontare in questa conferenza è un altro grande tema
Sono prevedibili delle procedure di revisione più flessibili a questo allude anche la distinzione una prima e una seconda parte del trattato quali
Ribelli dei trattati comunque io credo che a questa sdrammatizza azione tutto sommato conviene ancora e giusto e razionale
Facciamo rispondere ancora una certa drammatizzazione dobbiamo sentire la responsabilità di quello che può conseguire ad un allargamento che non sia preceduto accompagnato da una profonda riforma delle istituzioni
Concludo
Non è solo questo anno due mila l'anno della conferenza intergovernativa
Anche grazie opere sette della Conferenza intergovernativa dovremmo fare in modo poi naturalmente le nostre forze sono limitate
Parliamo dell'Italia però siamo presenti tutte le forze politiche italiane anche nelle famiglie politiche europee quindi questo buco Rimbaud diciamo potrebbe anche valere al di là dei nostri confini nazionali
Fare del due mila un anno di dialogo sull'Europa
Uso una espressione che è stata usata dalla Commissione per un programma che è stato lanciato proprio l'altro ieri
Così chiamato dialogo sull'Europa una serie di iniziative tese a coinvolgere l'opinione pubblica
Non solo i trattamenti nazionali ma le forze sociali culturali
Un gruppo giovani generazioni questa iniziativa si è svolta a Bruxelles con la partecipazione si è discusso col loro molti di loro di settecento sta Jerry tutti i Paesi può essere un anno
Di riflessione sull'Europa di rilancio delle motivazioni ideali programmatiche politiche della costruzione europea di confronto esplicito e combattivo con le correnti anti euro previsti che di recupero di consensi per un disegno di integrazione per un disegno di costruzione di un'Europa politica sappiamo che si ripropongono in qualche misura precipitano
Temi di fondo interrogativi sul futuro e sulla natura della costruzione europea che non sono nuovi ma forse davvero
Questa è l'occasione per affrontarli in modo impegnativo approfondito e più riusciremo a farlo
Forse più sarà agevole superare le tentazioni minimalisti che e le resistenze sull'agenda e sulle soluzioni da ricercare
Dopo la Conferenza intergovernativa e più forse si potrà rinsaldare quel rapporto fra i cittadini e l'Europa che noi sappiamo
Oggi attraversa una fase critica nel nostro Paese e egualmente forse ancor più in altri Paesi dell'unione
Grazie a Chioggia Napolitano io credo che vi saranno molti in intervenuti che vorranno prende la parola per questa io vi proporrei di tenere enti un po'europei quindi consiglia e quella di svolgere interventi dei cinque e dieci minuti però più tendente cinque che dice senz'altra dà la parola a Giangiacomo Migone presidente della Commissione esteri del Senato
Sotto il
Ma io vorrei
Innanzitutto ringraziare Giorgio Napolitano per quello che vedo come un momento di approfondimento e di rilancio estremamente importante e anche di Ria accostabili intorno al Parlamento italiano da questo punto di vista ringrazio anche per i riconoscimenti che sono stati infatti per il nostro lavoro
Voglio però dire che ciò di cui io sento la mancanza è di una nostra capacità commissioni esteri commissioni giunta europea
Di permeare il Parlamento italiano nel suo complesso di queste tematiche cioè esattamente l'opposto di quella che è la preoccupazione dei tipica di una prassi
Parlamentare non positiva cioè io non oggi delusi e di competenza
Ho l'angoscia dell'isola mentre
E per superare quest'angoscia io credo che sia molto importante
Che all'impegno europeo dei ministri ormai il ministero degli Esteri ha capito che ci sono soggetti diversi dal ministero degli Esteri vede esito che fanno politica internazionale
E si sta avviando ad aspirare a compiti di coordinamento per coordinare devi riconoscere gli altri soggetti
Analogamente dovrebbe essere a livello parlamentare le commissioni di meritò dove renderlo impossessarsi no di queste te ma che no nel dialogo coi rispettivi ministeri sulle questioni di merito al loro attinenti che poi pongono la grandissima questione che è quello di un trasferimento graduale di sovranità
Quando parlo coi miei chimici
S'non è un muro scettici ma Euro occhietti no che hanno preoccupazioni di difesa dalla sovranità dico dopo l'Euro
Difendete qualche cosa che non esiste più
E il problema è se questa decisione diventa una sovranità dei banchieri
O se diventa un asso brandita europea delle istituzioni e della politica estera prima osservazione vado rapidamente per poi
Secondo punto allargamento a me sembra che quello che essa è successo quello che sta succedendo abbia riscattato una condizione abbastanza isolata in Italia
Cioè che ha sempre rifiutato l'alternativa approfondimento allargamento perché ha ritenuto la politicità dell'allargamento
In questo senso Prodi ha avuto un momento felice all'inizio del sugo manda noi non possiamo trattare la questione dall'allargamento con immobili e con i tempi
Con cui discutevamo del prezzo del Bey contando i desideri più anziani di noi se lo ricordano o del burro neozelandese
Esiste con urgenza ed esiste un il ritratto di questi paesi anche alla luce di della tragedia storica precedente di cui loro sono stati le principali del vino vittime
Questi non sono dei questuanti dei postulanti che stanno conta queste sono dei soggetti che noi dobbiamo aiutare nella realizzazione dei loro diritti e per stringere i tempi
Io credo che bisogna fare una distinzione
Tra i dossier economici che hanno dei tempi più lunghi e anticipare l'adesione alla pesche ed eventualmente a quello che sto per dire sulla difesa
Ci vogliono due tempi e m'ha fatto piacere che quando è venuto di dire da noi al Senato abbia raccolto questo suggerimenti questo può iniziare anche pragmaticamente da domani si riuniscono tutti gli ambasciatori dell'Unione europea nei vari paesi terzi importantissimo ma innanzitutto i dubbi
Perché non è apparire queste riunioni ai Paesi candidati
No
Perché non prevede RAI duetta denti di a Desio
Noi abbiamo già perso delle battute rispetta la NATO da questo punto di vista la NATO però adesso ha delle difficoltà continua per la sua politica Della Porta appello sta no e bisogna che l'Unione europea riempia questo vuoto politico e l'Italia che non si è mai posta no in termini di difensivi e tempi medi da questo punto di vista credo che abbia l'autorevolezza per dare dei suggerimenti è quello che cerchiamo di fare poi a livello di riunioni di presidente delle commissioni esteri
Dell'Unione Europea
Altro suggerimento la questione difesa io la vedo molto in un'ottica nato perché faccio parte dell'assemblea della
Non so se i presenti si rendono conto che i membri europea della atto se si somma i loro bilanci di difesa
Spendo non onde i bruscolini spendono il sessanta per cento di quello che spendo negli Stati Uniti d'America
Noi abbiamo però un ritorno in termini di efficacia
E anche di autonomia di alcune di gestione no di politica estera che non è del sessanta per cento sarà del dieci per cento essere rotti piste perché esiste da questo punto di vista una sommatoria di sprechi che però non possono essere imputati soltanto dei militari l'ammiraglio Venturoni quando gli ho posto questo problema
No degli sprechi che ci sono dice però lei senatore poi mi differita dai suoi colleghi quando io voglio chiudere una Baldo che non serve più e che tocca problemi anche di occupazione determinata allora perché non pensare alla difesa come un'aria immediata altamente politica di applicazione di quella cooperazione rafforzata che in maniera così efficace e Giorgio Napolitano ha per ora
Perché non porrei
Vecchia riterrei di convergenza tipo Masta dice per la difesa che non siano per favore soltanto quantitativi in termini di aumento di spessa
Perché un qualsiasi consiglio di amministrazione è disponibile ad aumentare la spesa se prima sia stata per Arazio
Organizzata da quella precedente è rispetto a dei fini ha degli obiettivi io so io affrontò settimanalmente le tensioni
Con gli Stati Uniti d'America che comporta la sola parola difesa europea
Però se noi non mi mezzi a se non facciamo finta di non fare sul serio soprattutto se non ci fermiamo alle chiacchiere
L'alleato americani
Può comprendere che un interlocutore più adulto comportarsi delle difficoltà
Dei mutamenti di equilibrio di potere
Ma è anche Forghieri orditura apporto più responsabile che nomi quello che possono di esprimervi giudico degli adolescenti un po'sedili come rischiano di essere i soggetti europee in questo Campo avrei voluto parlare di molte altre cose ma credo che la presidente sia pure molto affettuoso avvenute vista guardando ordini insistenza intuibili fermo grazie grazie viaggiato Vertemate messaggio è stata molto chiara
Giorgio Ruffolo
Parlamentare europeo della segreteria nazionale le Democratici di sinistra
Ma io vorrei riprendere molto rapidamente le osservazioni fatte da Giorgio Napolitano sulla da Luigi Colajanni prima e poi da Giorgio Napolitano nella sua relazione sulla drammatizzazione
Della occasione del CIG
E soprattutto sulla via che si propone mi pare molto opportunamente
Perché questa drammatizzazione poi trovi una sua concreta un con suo concreto riferimento nelle proposte nelle realizzazioni che ci dobbiamo attendere da questo momento
Centrale è fondamentale
Che l'Europa sta attraversando la cooperazione rafforzata
Si tratta di evidentemente di un processo realistico e e di una e di una giusta di un giusto approccio però si tratta di capire di che rafforzamento si tratta si tratta di rafforzamenti di grande portata
Di di grandi contrafforti del fortezza centrale non di semplici ritocchi
Una specie di quelli che i grandi architetti del Cinquecento gettavano davanti alle vecchie mura delle fortezze che poi finivano per essere alla piattaforma allora si diceva il classico di nuove cinte murarie e
Uno di questi contrafforti e certamente la difesa comune e un altro è la sicurezza due altri l'unione economica e la cittadinanza io vorrei dire solo poche parole su questi ultimi due aspetti
è un fatto che
Con l'euro si è realizzato un'unione monetaria ma non un'unione economica Giorgio Napolitano ricordato ed è un altro fatto che l'una chiama l'altra e non c'è bisogno di ripetere cento volte perché
Ed è un altro fatto ancora che è una unione economica anche questa è una banalità comporta un potere politico federale
Della stessa natura federale di cui è fatta la banca centrale che è un'istituzione federale senza federazione
Dicevano Hamilton che il potere non è influenza e non c'è coordinamento che tenga quando il coordinatore non dispone di poteri specifici esclusivi suoni occorre dunque un potere non una semplice influenza per garantire
Badiamo bene alla Banca centrale europea proprio quella indipendenza sulla quale sì e tanto insistito senza potere politico federale non c'è indipendenza della banca indipendenza da che cosa
Consigli e confini consigli euro x rapporti raccomandazioni tutto va bene ma negli Stati Uniti dove non si dirà che la Riserva Federale non dispone
Di un grado elevatissimo di interdipendenza non c'è forse un governo federale non c'è un bilancio federale
Ora in Europa un bilancio federale non c'è c'è un suo cagionevole fratellino che conta per l'uno virgola cinque per cento del prodotto totale non per il venti per cento come il bilancio federale americana
E chissà per quanto tempo resteremo su questi livelli non c'è un governo federale essa Iddio per quanto tempo ancora non se ne potrà nemmeno parlare
Ma dei succedanei non sono impensabili e mentre non sono ancora riuscito a capire a che cosa serve quella specie di ministro degli Esteri ondeggiante che il signor Solana per carità per lui c'è la massima stima personale
Se non per inciampare quotidianamente nelle gambe del signor Chris Patten oppure in quelle dei quindici ministri degli esteri degli stati dell'Unione
E mi chiedo se non dovrebbe essere invece affrontato fondamentalmente l'investitura nella Commissione di uno specifico potere di controllo di iniziativa e di intervento sussidiario
Nei casi nei quali il combinato disposto dei quindici è insufficiente nei casi di politica economica nei casi eclatanti di applicazione della regola della sussidiarietà nei casi di Shock asimmetrici
E questo è un aspetto
L'altro è quello del fondo europeo degli Investimenti
E io vorrei istituire un premio speciale a chi se ne ricorda
Eppure era uno degli aspetti innovativi del famoso libro bianco è il fondo e i modi del suo finanziamento e cioè la nascita di un vero debito federale europeo
Ora che il signor Tietmeyer non ci sente
Carico come di premi minori potremmo usare passato lo stretto di Maastricht questo famoso guado di rilanciare questa idea
La quale servirebbe a dare atto appunto un potere specifica una placca tornante di manovra ad una finora inesistente politica macroeconomica europea per compensare appunto i famosi shock asimmetrici
Per avviare una politica europea degli investimenti innovativi insomma quando si dice unione economica si dicono queste cose
Delle istituzioni concrete
Non dei comitati di coordinamento come quando si vince unione monetaria si dice Banca centrale europea
Il secondo tema dello sviluppo politico europeo la cittadinanza non è che sia un tema nuovo il Parlamento europeo le istituzioni di governo l'opinione pubblica se ne occupa da trent'anni
Si tratta di un'aspirazione più volte conclamata ribadita nei trattati nel progetto di Costituzione europea del Parlamento europeo del mille novecentottantaquattro in tanti altri documenti solenni
Il Trattato di Maastricht se l'ha fatto uscire dalle aspirazioni per cominciare configurarla come diritto nel senso pieno della parola
Anche se bisognoso di un suo sviluppo giuridico concreto il quale tuttavia proposto proprio dal Trattato ed è una delle sue più importanti innovazioni mi pare la clausola contenuta nell'articolo otto del trattato
Come si dice una previsione di sviluppo dinamico dei trattati
Che dà facoltà ai governi di perfezionare quel diritto rendendolo operativo senza più ricorrere a trattati nuovi e bene vogliamo cominciare a perfezionarlo questo diritto ci sono tanti modi per realizzare una cittadinanza europea
Penalizzare la concretamente nell'ambito dei diritti sociali e ambientali della libera circolazione e in alcune di queste direzioni sono compiuti già dei processi importo dei progressi
Importanti ma mi pare che ce ne siano due di queste direzioni che mi paiono decisive
E che sono ormai alla nostra portata sono Enzo insomma delle utopie concrete una e la carta dei diritti ne ha parlato poco fa Giorgio Napolitano
E su queste verifiche si dica esattamente quale che la decisione che può venire fuori dalla città l'integrazione della carta nel trattato
E l'altra è quella di una procedura uniforme per la Lazio elezione del Parlamento europeo se ne è parlato tante volte ci sono relazioni insigni ci sono risoluzioni del Parlamento europeo ma non è venuto il momento per i cittadini europei di essere dei veri gli elettori europei non degli elettori nazionali del Parlamento europeo non è tempo di studiare come abbiamo cominciato a fare un progetto in questo senso da sottoporre ai governi e i parlamenti nazionali perché non sia soltanto non ci sia soltanto una sistema elettorale ispirato a principi comuni e per questo il dettato ancora di Amsterdam ma ci sia una vera su un vero e proprio sistema elettorale
Europeo uniforme
Quando i deputati europei rappresenteranno collegi europei un corpo elettorale europeo strutturato secondo regole omogenei sarà compiuto non soltanto un fatto
Un passo simbolico ma un passo concreto verso
Una legittimazione piena autenticamente sovranazionale del Parlamento europeo ecco mi chiedo se passi di questo genere nell'ambito della sfida interna economica quella dell'unione monetaria
Nell'ambito della sfida dell'approfondimento e dell'ampliamento non debbano poter essere inseriti nel appunto nella cooperazione rafforzata della CPA e da ultimo è che un Pluda endo ecco mi chiedo se non abbiamo smarrito nella
Necessaria approccio processuale perché e quello della costruzione europea è un approccio processuale incrementale
Però non abbiamo smarrito una cosa non indifferente che dove vogliamo arrivare
Perché
Che cosa essi dobbiamo andare per passi incrementali da una città all'altra però vorremmo sapere dove vogliamo arrivare no non è e non è non è non è non è frivolo domandarsi allora non è frivolo domandarsi che cosa vogliamo che sia l'Unione Europea di qui a dieci anni forse sarebbe il caso di immaginarsi alla questa merita ricordo sempre ai ricchi inglesi ricorrono nei momenti di imbarazzo ad Alice nel paese delle meraviglie il quale la quale la quale diceva ma come faccio domandava al gatto per muovermi da qui è il gatto gli rispondeva le rispondeva dice dipende da dove vuoi andare bisognerebbe forse riproporlo questo piccolo problema
Grazie Giorgio Ruffolo ha messo la parola Umberto Ranieri sottosegretario agli Esteri
Grazie io vorrei far svolgere poche considerazioni partendo da condivido il cuore della riflessione che ci è stato proposto stamani da Luigi da nella relazione di Giorgio Napolitano sottolinea Erei il fatto che nel corso del novantanove la costruzione europea abbia compiuto e significativi passi avanti
E che sia Cologna che ad Helsinki
Siano state compiute delle scelte delle scelte di portata storica per molti aspetti tutto quello che è stato detto sulla difesa da questo punto di vista e essenziale
Io vorrei soffermarmi su
Capitolo di straordinaria portate rilevanza che l'allargamento e le conseguenze che ne discendono per quanto riguarda il funzionamento del del del dell'unione
Forse è giusta la l'osservazione che faceva Napolitano circa la necessità di una
In ancora insufficiente consapevolezza nei paesi dell'unione della portata della della della prospettiva dell'allargamento
E delle conseguenze che ne derivano
Noi non siamo dinnanzi a all'allargamento tradizionale diciamo nessun allargamento è stato tradizionale in verità ogni allargamento nel corso di questi decenni ha comportato conseguenze importanti sul funzionamento dell'Unione
E tuttavia noi oggi siamo dinanzi a una vera e propria rivoluzione
Non vedo altra parola per definire la i caratteri dell'allargamento verso cui andiamo
è un'impresa che si propone di costruire un'unica comunità di quasi cinquecento milioni di di di di di di Luigi donne e di uomini
Che giunge fino ai confini della Russia
E un nuovo incontro tra Europa dell'Ovest ed Europa dell'Est e un incontro che avviene quello spazio storicamente difficile tormentato
Tra Germania e Russia
E da un ed è un'impresa di straordinario valore politico e l'impegno a mantenere la grande promessa fatta i Paesi dell'Europa centro orientale dopo l'ottantanove e rilanciata a metà degli anni novanta
L'Europa è stata per questi Paesi un elemento di coesione
Senza la prospettiva della della del di partecipare al processo di integrazione senza
Il riferimento all'Unione Europea
Probabilmente probabilmente questi Paesi non ce l'avrebbero fatta
A procedere anche se faticosamente lungo una strada di di DDT democratizzazione di stabilizzazione
E in questi paesi permane viva una grande appesa
Forse con qualche eccesso di enfasi addirittura sulla prospettiva della della integrazione
Come ricordava un grande storico ricostruendo la vicenda dell'ottantanove le
La rottura di quegli anni in quei Paesi avvenne non guardando alla rivoluzione americano alla rivoluzione francese
Ma guardando all'Europa alla prospettiva del del ricongiungimento con l'Europa per raggiungere
Traguardi di libertà di benessere e di civiltà pari a quelli raggiunti con la straordinaria costruzione dell'Unione
Dai Paesi usciti dalla seconda Guerra mondiale
Io credo che
Sia giusto quindi interrogarsi sul grado di consapevolezza di questa impresa
E sulle
Conseguenze che essa produrrà e dovrà produrre sulle strutture dell'Unione Europea
In primo luogo per quanto riguarda i sistemi di decisione le modalità di funzionamento degli organi di governo dell'Unione ma anche per quanto riguarda l'economia nessuno può illudersi per esempio che non si imporrà un
Grande problema per quanto riguarda l'utilizzazione la distribuzione dei fondi
E non soltanto questo aspetto del Complesso del del del del del dell'iniziativa dell'Unione sul terreno sul terreno economico
Quindi non è un'ossessione italiana non è un un omaggio rituale la tradizione
Italiana europeista italiana che ha sempre posto il tema della del del disegno politico della costruzione politica ricordare come abbiamo fatto in questi mesi questo anno
Che la Conferenza intergovernativa non può essere
Deve essere ambiziosa nei suoi obiettivi e nei suoi propositi e sottolineare il pericolo
Se non si vuole che l'Unione europea sprofondi nell'inerzia o nella paralisi è indispensabile rivede i re
Il complesso delle basi istituzionali e su meccanismo decisionale del del del dell'unione ora a me pare che
Qualche passo avanti nella direzione da noi auspicata si stia compiendo vedremo poi alla ministeriale dipinti
Venti del venti marzo
Si fa strada la consapevolezza che il mandato della della Conferenza intergovernativa debba essere più ampio includendo cooperazioni rafforzate conseguenze istituzionali delle del del del degli sviluppi dell'esercizio relative alla difesa
Europea carta dei diritti a me pare che la Germania di Schroeder torni ad un
Più convinto impegno
Sui temi della costruzione europea probabilmente la leadership tedesca avverte la responsabilità di non disperdere il meglio dell'esperienza della sede uno di corso e forse c'è anche da parte della Francia qualche passo avanti
La Francia resta ferma sullo sul sul sul sul sulla scadenza della conferenza intergovernativa ma sembra disposti più favorevolmente a un ampliamento del mandato è uno sviluppo della ricerca intorno alle soluzioni
Su alcuni punti e poi le recenti prese di posizioni di Blair che fanno
Ben sperare su una atteggiamento più positivo del del del Regno Unito certo nel merito siamo ancora all'avvio della discussione i problemi rimangono anche perché diciamo la verità noi abbiamo detto che non il prima limitarsi ai tre lasciti di Amsterdam ma non sarebbe stato adeguato tuttavia si tratta qui tre lasciti sono tre lasciti pesanti e alcuni di essi sono di particolare complessità il voto a maggioranza qualificata prima di tutto la maggioranza qualificata giungere a una svolta su questo terreno significa
Modificare uno dei gangli decisivi della della della
Del funzionamento dell'Unione dell'attuale meccanismo decisionale non a caso penso al fisco qualcosa sarebbe una svolta
Sul terreno del fisco nella direzione della maggioranza qualificata o sui sui fondi
Le resistenze da questo punto di vista sono notevoli quindi non è una techne alita e una questione politica questione politica di fondo io vorrei concludendo
Ritorno ricordare alcuno ancora una questione io penso che noi dobbiamo vi sono tre punti li ricordo soltanto sui quali l'Italia deve continuare a fare la propria parte io di quanti aldilà poi degli approdi e dei risultati all'Italia Italia
è impegnata apporre fortemente il tema della necessità di compiere passi avanti più decisi nella costruzione politica dell'Unione
E in questa direzione noi dobbiamo allora sul tema della cooperazione rafforzata muovere incoraggiati anche da alcuni risultati che avvertiamo possano essere raggiunti sul tema della Carta dei diritti d'Italia è storicamente
Se in Sib idee politicamente e culturalmente al tema della costituzionalizzazione non c'è dubbio che oggi con l'allargamento questo diventa decisi
L'integrazione nei Trattati della carta e la risposta più seria ai problemi posti dalla vicenda buste
L'ancoraggio al tema dei diritti dei valori dei principi è un terreno primario nella costruzione dell'unione europea e infine io ritornerei alla questione posta da Giorgio Ruffolo
Che mi pare sia sbagliato sottovalutare
A Lisbona vi sarà un Consiglio europeo dedicato ai temi dell'economia
Noi dobbiamo riaprire questa questione probabilmente non giunge Remo a grandi risultati su questo terreno però dobbiamo dire delle cose
In coerenza con quanto abbiamo sostenuto in più occasioni
La banca centrale non può continuare ad affrontare da sola le questioni inerenti il governo della moneta avendo a che fare con un debole interlocutore politico
Occorre affiancare alla banca centrale
Istituzioni vere e in grado di funzionare c'è chi ha sostenuto l'esigenza di nominare un mister Economia come si è fatto per la politica estera o avere un esponente della commissione che funga da Presidente per un periodo delle confine per un periodo superiore
Ai senesi della presidenza di turno si tratta di temi delicati su cui noi dobbiamo però insistere e introdurre nella nostra discussione
Nei giorni scorsi ricordava Napolitano ma era un tema su cui lo stesso Veltroni era intervenuto
Si sottolineava il fatto che diciamo un malessere si diffonde in varie parti d'Europa il fenomeno Haider ne è una manifestazione una sindrome che debba si è scritto oltre le Alpi che attraversa i Paesi dell'Unione sono fenomeni che hanno un'origine nei processi di immigrazione
C'è la necessità di non sottovalutare i rischi di un estremismo anti europeo che può trovare alimento in situazioni di difficoltà per quanto riguarda i senza lavoro in settori di classi medie impaurite
Dai processi di innovazione di globalizzazione io penso che veramente la via d'uscita sia in un rilancio dell'Europa come soggetto politico in grado di come di condurre una politica economica di pesare sulla scena internazionale e globale di una Europa meno lontana dalla vita di cittadini questo mi sembra la strada lungo la quale dobbiamo camminare lungo questa strada penso che sia importante il ruolo dell'Italia in sintonia con una tradizione che ha visto sempre la costruzione politica dell'Europa come
La scelta di fondo
Da Ponte alle Grazie
Grazie rende adesso la parola a senatore Andrea Manzella che è anche rappresentante nella convenzione che sta elaborando la carta dei dirigenti la ricchezza
L'avete chiamata così convenzione convenzione fasce per richiami
Ecco anch'io sono naturalmente convinto di quanto hanno detto Colajanni Napolitano per ultimo
Ranieri di questa
Funzionalizzazione del programma di revisione istituzionale
Essenzialmente all'allargamento che io chiamerei a questa nuova fase dell'unificazione europea
E tuttavia il programma istituzionale che la Conferenza Stato affrontando e anche necessario per far funzionare l'Europa così come
Sono necessari quindi
Questo cambi in questi campi nei sistemi di votazione del del Consiglio
Cambi nel forma è più che nel formato della commissione nell'organizzazione
Del della commissione
Cambi ne soprattutto del per quel che riguarda la cooperazione rafforzata perché e la vera diversità del del
Governo europeo è che e dal governo delle omogeneità all'Europa si prospetta il governo delle diversità quindi la cooperazione rafforzata è il fulcro di questo Governo delle diversità ho visto che nelle opinioni
Dei Paesi candidati le opinioni dei Paesi candidati sono stati giustamente invitati a dare a esprimere le loro opinioni sul
Sul processo in corso sul processo istituzionali corso ebbene
Ha fatto eccezione all'alba la Bulgaria nel direbbe noi siamo favorevoli alla cooperazione rafforzata proprio perché sappiamo che la cooperazione rafforzata sarà uno strumento per l'accelerazione del dell'allargamento è stata un'eccezione eravamo per tanto tempo abituati alle maggioranze bulgare questa volta abbiamo lodare una minoranza minoranza
E sono d'accordo anche con quello che diceva Giorgio Napolitano sulle insopportabilità di un rinvio di un rinvio
Ecco anche se tuttavia io dico che questa commessa Giorgio Napolitano diceva questa tendenza sfuggire ad una formuli formalizzazione sul piano istituzionale ad una costituzionalizzazione ecco questa tendenza a sfuggire forse la dobbiamo inquadrare in una nuova maniera di vedere il diritto costituzionale in in euro ma ecco del famoso documento c'è l'ombra Lammers a un certo punto cellula domando la domanda che rimasta senza risposta
Così pubblico
Cosce privato in
In Europa cioè come si forma il diritto costituzionale europeo si forma solo nella CIG
Nella Conferenza intergovernativa cioè nelle procedure che sono chiamate procedure istituzionalizzati ovvero esistono altri modi
Altri insiemi in cui il diritto costituzionale si forma io credo che su questo noi dobbiamo per avere una visione sistemica su questo dobbiamo o tra
Centrare la nostra la nostra attenzione dico tre con molta brevità la prima visione sistemica e quella della embricate Simeone delle istituzioni ecco quello che nella nostra comprensione questa questa
Di questo dire
I parlare assieme parlamenti EUR nazionali parlamenti europei consiglio Energia un momento in cui diviene questo integrazione di
E lì ivi ordinamenti Olivia integrazioni ordinamenti ed istituzione che fanno
Una una massa critica e che sono qualcosa di diverso dalla sommatoria
Delle delle istituzioni
Il secondo la seconda visione sistemica io la vedrei in tutti i cantieri che sono aperti in Europa criteri da poco per esempio si sta facendo noi in Italia abbiamo a lungo discusso sul purga dei magistrati beh in Europa una cosa che si chiama euro giusto e il pool di magistrati
E di procuratori si parla addirittura di un procuratore europeo per combattere la grande criminalità organizzata tra transfrontaliera
E e be in questo e costituzionale non è costituzionale questa questa Incino non incide sul sistema istituzionale europeo credo che incide così come la quella lente di formazione della polizia
Europea e addirittura si parla di un collegio europeo di formazione delle forze di di polizia il nostro ministro degli interni è stato il prima dire questo ecco questo incide o incide nel b credo di credo credo di sì come dire come e naturalmente sono istituzionali solo costituzionali processi che si stanno facendo intorno alla alla politica di difesa il sette scorso qualche giorno fa ha servito per la prima volta il comitato militare del
Dell'Unione Europea per la prima volta ufficiali in divisa hanno rappresentato
L'unione europea entro la fine di dall'anno si e e sì ci sarà la conferenza di costituzione di forze cioè la costituzione di quel corpo di sessanta mila uomini e e allora tutto tutto questo tutto questo accanto naturalmente alla Carta dei diritti acquistiamo stiamo lavorando o fa far sì che e questa visione d'insieme deve essere tenuta presente per capire qual è il processo costituzionale europeo e non solo quello de
Quello che si svolge intorno alla conferenza intergovernativa ma c'è la terza ed ultima ed ultima notazione ecco il ventitré e il ventiquattro marzo a Lisbona
E se se le cose vanno bene se le cose vanno bene ci sarà una rinascita Dio la corsa che forse avevamo o boh dimenticato dei nostri e gli Stati nazionali cioè la rinascita della programmazione c'è la programmazione c'è un programma europeo per i prossimi dieci anni che a Lisbona viene viene sa sarà sancita rosse le cose andranno bene
Nell'anno due mila
L'eliminazione degli ostacoli al commercio elettronico la carta pubblica media impresse europee il mercato del lavoro nel due mila uno il pacchetto delle telecomunicazioni il collegamento di tutte le scuole con il permette nel due mila e due le nuove norme sugli affari pure il sugli appalti pubblici nel due mila e tre l'integrazione totale dei capitali del due mila e quattro la liberazione delle delle energie due mila e cinque il piano d'azione servizi finanziari
E un programma che di di decennale un piano decennale per l'Europa ora rispetta questo partiranno decennale per l'Europa si pone la questione vera la questione più importante di tutte le questioni che abbiamo detto cioè la funzione di governo europeo cos'è la funzione di governo europeo dobbiamo andare a figure solitarie dobbiamo moltiplicare i mister pesche signori Solana io credo di no
Io credo che dobbiamo fare uno sforzo perché e sia alla commissione che il consiglio siano accentrati sulla funzione di governo che siano il il supporto istituzionale per questo programma che si sta facendo questo programma che avviene dei vari cantieri isolate questo programma che sarà che essa che Juppé uscirà fuori dalla conferenza di Lisbona del ventitré e del ventiquattro del ventiquattro marzo un governo che non sia solo economico in senso stretto ma un una un'integrazione cui integrazione tra Consiglio e Commissione che dire no la idea che appunto sto dietro i programmi ci siano le strutture e in grado di farle funzionare che dietro le istituzioni meramente tecniche e esistono delle responsabilità politiche grazie
Grazie ha ora la parola Paolo Barbi della Presidenza del movimento europea
Ma io voglio fare una considerazione sul collegamento che Giorgio Giorgio Napolitano sia detto che e prevedibile
Tra è il voto maggioranza le cooperazioni rafforza
Sono molto contento di questo io penso che la procedura delle cooperazioni rafforzate sia essenziale per sottrarsi al alle modifiche istituzionali basate sull'unanimità non non c'è altra via che questo però prima di tutto
Voto a maggioranza già Ruffo Napolitano
Ha detto
Non si è affatto
D'accordo ancora se il voto a maggioranza deve essere semplicemente allargato ottiene o generalizzato cioè se si è rovesciata alla vigilia del voto a maggioranza norma generale eccezioni al voto a maggioranza questo è nomina è un problema grosso risolve fondamenta secondo le cooperazioni rafforzate
Se le cooperazioni rafforzate sono quelle che sono state stabilite dal Trattato di Amsterdam ed è non funziona
Non basta
Il problema è proprio credo che la commissione dalla Conferenza intergovernativa chiamata questo di ridefinire le procedure i metodi la sostanza delle cooperazioni rafforzate
Perché e cooperazione forzata e devono portare a che cosa a creare quelli procedure e quelle attività comuni sovranazionali che per gestire alcune politiche nuove insieme ed è proprio qui che il problema è si riso perché noi vogliamo superare l'unanimità cioè quelli che non vogliono la sovranazionalità con le cooperazioni rafforzate
Ci saranno i mezzi in questo cooperazione forzate per fare questo
Ecco queste cooperazioni rafforzate potranno essere applicate
La l'allargamento deve essere fatto soprattutto e prima di tutto sulla politica estera
Perché è molto più facile sarà e e più politicamente realizzabile
La l'allargamento sulla politica estera
è l'integrazione sulla politica estera che non sulla politica economica sui vari aspetti la politica economica dove le diversità di condizioni renderanno assai difficile e comunque molto lenta l'integrazione dei Paesi dell'Europa centrale e orientale al al
All'Unione Europea
Ma e proprio sul problema della politica estera che l'integrazione che le cooperazioni rafforzate cioè una organizzazione sovranazionale incontrerà le maggiori difficoltà questo il problema
Come faremo a superare questo oggi abbiamo una grossa spinta che è quella che le vicende della Jugoslavia il Kosovo eccetera hanno spinto persino l'Inghilterra proporre una difesa comune tra una difesa comune non i interstatale in intergovernative non certamente quella che dovrebbe essere il frutto di una cooperazione rafforzata attiva di una politica estera e di difesa comune questo il problema aperto e io non so il se sarà possibile che questo si risolve in questa comica ecco perché noi forze politiche noi forze culturali eccetera dobbiamo rifiutarsi dell'atteggiamento minimalista e dell'atteggiamento rassegnato ma dobbiamo invece dire che occorre
Da una Pizzata e non si può sdrammatizzare quei questo è un momento dal dalla drammatizzare perché ostili fa questo passo con le cooperazioni rafforzate
E con le operazioni cooperazione forzata applicate alla politica di difesa o passando questa occasione storica difficilmente sarà realizzabile e probabilmente si andrà verso una dissoluzione anziché un rafforzamento del unione
Grazie
Adesso ho chiesto io la parola
Io ringrazio Giorgio Napolitano non solo per le cose che ha detto questa mattina ma per tutto il lavoro che ha svolto come presidente della commissione costituzionale del Parlamento europeo e e e noi ci muoviamo in un ambito quello italiano in cui dal Presidente della Repubblica al Governo alla Camera e al Senato attraverso le Commissioni e anche l'aula con l'approvazione della risoluzione sulla programma annuale e sulla programmazione seggi dalla commissione diciamo che un ambito abbastanza privilegiato dove mi pare abbiamo messo a fuoco bene i termini dell'agenda il fatto che noi vogliamo che sia un'agenda allargata rispetto ai tre punti le cose che sono state dette e che quindi io doppio scontate
Nel mio intervento volevo invece riflettere appunto su quali sono in che scenario non ci muoviamo
Rispetto a questi aspetti che riteniamo fondamentale e al grande processo dell'allattamento io credo che noi avremo di fronte a noi un periodo lungo e Complesso molto difficile
Perché in qualche modo quel patto che c'era stato che si era tenuto tra paesi grandi e paesi piccoli Paesi più ricchi e Paesi più poveri in qualche modo aveva retto nel senso che gli ingressi dei paesi che sono arrivati in periodi successivi anche di quelli che avevano problemi
Di grande distanza nello sviluppo hanno trovato nell'Unione Europea nel complesso un elemento di dinamismo del loro sviluppo
Economico nell'aumento ed il miglioramento del loro tenore di vita e alcuni Paesi che pure hanno dato nominalmente per esempio nel bilancio pensiamo alla Germania pensiamo altri Paesi hanno avuto dalla apertura del mercato della costruzione del grande mercato sicuramente una ritorna oggi noi ci troviamo di fronte invece un periodo molto complicato dove dove bisognerà seguire con grande attenzione anche l'adesione delle opinioni pubbliche all'ulteriore progresso dell'Unione
Anche perché
Se le opinioni pubbliche non sempre per esempio sono chiamate a ratificare succede solo in alcuni casi laddove i cambiamenti dei trattati i implicano dei cambiamenti costituzionali e allora si va anche con le ratifiche a verificare a volte in modo anche complesso quale l'adesione degli ori pignoli pubbliche europee al a ai progressi che via via noi che auspichiamo che realizziamo ma un'altra forma che le opinioni pubbliche hanno per dimostrare il malessere e quello per esempio di votare partiti anti euro perisce come è stato il voto in a in Austria
Che premiato in un certo senso il partito di Haider quindi io credo che noi dovremo tener ben presente il malessere interno e anche la complessità del processo di allargamento questo che cosa vuol dire che ad esempio questa contrapposizione allargamento approfondimento che a volte si sente riecheggiare anche da parte de di persone che sono state
Protagonista dello sviluppo europeo voglio citare anche del rock e del suo ottimo intervento tuttavia questo elemento reintrodotto penso che non sia utile in questo momento per due motivi per prima cosa non si può attribuire ai Paesi della che dovranno entrare l'Unione europea la responsabilità del fatto che l'Unione non sia sufficientemente approfondita nel senso che questa responsabilità
è innanzitutto dei quindici che sono i protagonisti di questa fase
E ed ancora se l'allargamento tra l'altro viene visto come trasferimento di risorse dalle politiche attuali alle politiche che dovranno consentire l'allargamento sicuramente non favoriranno l'adesione delle opinioni pubbliche a questo processo quindi il discorso e la proposta che faceva Giorgio Ruffolo di riprendere l'idea di dell'ordine costituire un fondo
Per poter dare il senso di una politica europea dello dello sviluppo dell'intervento sull'innovazione sull'infrastrutture diventa importante altrimenti tutto questo viene vissuto come una privazione come una sottrazione
Così come io sono assolutamente d'accordo con Migone quando dice attenzione
Al fatto di seguire pedissequamente l'agenda dell'allargamento e fino a che l'ultimo paese non è in grado di assolvere all'ultima chicca riguarda le direttive appunto economiche del mercato non se ne fa nulla questo logore nelle ricordiamoci che l'ingresso della della Spagna la procedura è durata otto anni io non credo che noi possiamo permetterci tempi così lunghi quindi l'abbiamo un rischio di logoramento di questo processo che passa attraverso gli orientamenti delle opinioni pubbliche a cui dobbiamo essere molto molto molto attenti per questo
Da ultimo io volevo rafforzare questo discorso della Carta e l'idea che noi riusciamo ad inserire la forma che vedremo anche come allegato al Trattato i punti che la carta elaborerà nella parte nel trattato
Che sarà varato a Nizza perché questo aumento appunto i vincoli politici
E anche i vincoli dette ideali dell'Unione noi abbiamo visto che abbiamo l'articolo sei e sette attualmente nel trattato l'articolo sei fa riferimento a principi importanti
Tuttavia molto generali quali quelli della democrazia dello stato di diritto
Eccetera e l'articolo sette parlare di una sospensione di un paese di fronte a reiterate perduranti
Violazioni di questi principi io credo che noi dovremmo a vere in questa fase un processo
Politico e culturale non soltanto processo istituzionale
Che porti al rafforzamento di questo punto io da questo punto di vista ho trovato molto importante il fatto che i partiti durante la campagna elettorale europea si siano dati un codice di auto comportamento cioè quello di Nuno utilizzare nessun argomento
Che potesse far riferimento toccare le corde della di Senofonte sia del razzismo
Dell'intolleranza nella loro campagna elettorale perché non pensare visto che qui stamattina siamo in una sede anche politica di nel compito dei partiti quello di tener viva questi punti anche perché abbiamo visto Colari sul e del Parlamento europeo e anche con la posizione di a stare Chirac che questo non è una patrimonio soltanto della sinistra o del Centrosinistra
Ma questo punto di non varcare il confine fa parte anche di una destra europea che appunto non vuole mischiarsi composizione xenofobe io credo che questo vada rafforzato
Perché è l'unica garanzia che noi abbiamo che questo processo possa attenere
I cambiamenti e anche i rischi che in questo Periodo noi potremmo aderì vi ringrazio
Ad ora la parola Fabio Evangelisti
Presidente del comitato parlamentare c'è
Ringrazio ma io ho sentito qui riecheggiare un dibattito che per tutti gli anni Novanta ci siamo portati dietro il tema allargamento approfondimento con la sensazione forte fortissima che ogni qualvolta si fa uno di questi riferimenti sì cerchi in qualche modo di celare le resistenze i dubbi
Gli elementi di scetticismo perché è del tutto evidente che i due termini debbano stare insieme non possano che stare insieme anche se questo poi comporta il dover riscontrare i ritardi e le contraddizioni voglio fare qualche esempio specifico a ottobre del novantanove c'è stato un appuntamento d'incerto rilievo uno dei più significativi
Sicuramente uno dei più originali appuntamenti di approfondimento
Faccio riferimento a Tampere quando per la prima volta il vertice europeo si è riunito per discutere temi come l'immigrazione le politiche dei visti le politiche dal sito e era un momento di approfondimento
Soprattutto nella definizione nel tentativo di definire meglio quello che dovrà esser lo spazio di libertà sicurezza e giustizia Amsterdam tra le altre cose oltre a questa indicazione c'aveva lasciato meglio aveva acquisito
La chi discende appunto e poi dopo però riscontriamo le contraddizioni posso fare due esempi uno di queste ore
Senza entrare nel merito di una difficile
Vicenda difficilissima delicatissima annosa la vicenda Sofri Bompressi e Pietrostefani bene
Normalmente la autorità giudiziarie attivato senza il sinistro scene information system ha dichiarato ricercato Pietrostefani e Bompressi
Le autorità francesi hanno posto un flat cioè hanno segnalato con una bandierina all'interno del sistema che per loro i due non possono essere arrestati
E questo facendo riferimento ad una norma della convenzione di applicazione del trattato di Schengen che però oggi dentro il quadro dell'unione europea ma contraddicendo un altro articolo il sessantuno che fa esplicito riferimento alla Repubblica francese chiamata ad estradare coloro che abbiano commessi reati
Punibile con una reclusione superiore due anni in Francia e ad almeno un anno negli altri
Paesi allora qui troviamo tutte le difficoltà l'affermazione di uno spazio di libertà sicurezza e giustizia che però poi non trova riscontro nella realtà
Situazione analoga ovviamente Contu mutatis mutandis con tutte le differenze del caso quando abbiamo fermato in Italia o Challant
E la Germania ha rifiutato addirittura di proporre l'estradizione
Queste sono le contraddizioni editore mentre si costruisce con questa conferenza l'allargamento dobbiamo necessariamente da un punto di vista politico non soltanto politico portare avanti l'approfondimento
Del lascito della precedente
Conferenza comunque non c'è dubbio insomma che il tema politico
E di cogliere l'occasione insomma per costruire solide basi politiche con questo appuntamento con questa cinque
Idea dovrebbe essere proprio quella che si capisco la complessità e le resistenze che può suscitare quella di lavorare intorno ad un documento costituente insomma
E che appunto la Carta dei diritti fondamentali di cui si è molto parlato anche questa mattina
Ossa alla fine entro questa fine l'anno andare ad arricchire corredare i lavori della stessa
Conferenza intergovernativa ma confesso che sono intervenuto con un un obiettivo specifico al di là di questo con i rischi anche di disse disc di dissonanza di fornisce un attimo dal coro di consensi che almeno nel nostro Paese si registra sulla conferenza e quindi sulla necessità pronunciata dal presidente Ciampi dal presidente D'Alema d'altri autorevolissimi esponenti del nostro governo di farsi che si possa dare un colpo d'accelerazione per dare una maggiore coesione politica all'Europa
Con questo appuntamento faccio riferimento all'espansione di competenze dell'unione europea che pone alcuni Problemi
Problemi di perché l'Unione europea non è l'unico organismo internazionale che opera nel Vecchio Continente e questa nuova Carta dei diritti fondamentali che si va elaborando e rischia di sovrapporsi ad altri documenti
Operativi faccio riferimento alla Carta europea dei diritti dell'uomo faccio riferimento all'attività del Consiglio de Oropa faccio riferimento a questo organismo che mette insieme quarantuno Stati membri compresi ovviamente i tutti i Paesi dell'Unione europea e tutti i Paesi membri candidati all'ingresso nell'Unione europea
No rispetto ai quali c'è un rischio il rischio che si producano delle resistenze e delle chiusure con la elaborazione di una nuova carta che potrebbe creare un momento duale
Una parte doppiamente garantita da due distinte Cati e una parte garantita soltanto da una carta lo dico perché con il primo Di Maggio l'Italia avrà la presidenza di turno
Del consiglio d'Europa e quindi cioè sul nostro paese grava sul nostro paese anche la responsabilità di dare qualche indicazione di merito al tema posto in una recentissima audizione dinnanzi alla Commissione per gli affari europei alla Giunta per gli affari europei del Senato presidente Napolitano ha già dato alcune risposte però sono risposte che in qualche modo debbono trovare come dire un consenso più allargato rispetto a quello che venuto finora in conclusione credo che con la nuova Carta non si debba rimarcare la necessità che oltre il contenuto dei trattati dell'unione europea ci possa essere anche un riferimento ai principi
Della carta sociale riformata dal consiglio ma del resto
La vicenda ai perché emersa così prepotentemente a almeno e dato un fornito un elemento positivo una situazione imprevista ha prodotto una sorprendente reazione la reazione degli altri
Quattordici che quanto meno sono riusciti a delineare un Europa dei valori socialmente e politicamente coesa
Su principi di tolleranza di integrazione di lotta agli estremismi e agli autoritarismo però bisogna in qualche modo come dire
Consolidare certificare con un atto politicamente forte giuridicamente forte
Questo questo segno concreto e coraggioso che è avvenuto quindi la necessità che la nuova carta diventi legge
Per gli stati dell'unione e che anzi venga posta una sorta di clausola di esclusione per quei Paesi che non rischiano di principi fondamentale perché da qui ne discende quell'idea che poi è stato alla base all'obiettivo degli sforzi di questi anni l'idea di quella cittadinanza europea che oggi finalmente ci sono le condizioni perché possa essere finalmente messa inestricabile ringrazio
Grazie ai cancelli stia vorrei
Darvi un'informazione sull'ulteriore sviluppo dei nostri lavori mai insorgere ma ancora due interventi e Tai daremo la parola a Walter Veltroni nell'intervento conclusivo quindi adesso la parola Antonio Ruberti presidente della Commissione per le politiche europee nella camera ardente pesante
Mi sembra un incontro molto interessante in effetti è difficile intervenire su tematiche già così ampiamente trattate relatore e anche dopo la premessa impostazione del contesto politico europeo
Dopo tutti i contributi che sono stati dati quindi io cercherò di fermarmi su due-tre riflessioni aggiuntive rispetto a quelle che sono state incomincerà dal titolo
Secondo me è il titolo Conferenza intergovernativa è emblematico della rinuncia
Di fatto a tener conto della speranza che c'era stata
Di a vere un processo rielaborazione dei trattati diverso da quello centrato sulle conferenze ricordati che è un dato di fatto però forse non sarebbe male
Se intende parlare secondo me diffondere la sensazione che stiamo parlando del processo di revisione dei trattati
Che prevede il parere del Parlamento europeo è la ratifica degli stati membri
Per esempio nel nostro Parlamento dove abbiamo con onestà detto alla Camera che questa volta difficilmente procederemo alla ratifica se non siamo coinvolti del processo
Negoziale informate dal Governo con la possibilità di dare il nostro Indirizzo
Io credo che se si diffonde questo fatto che laddove si deve la vive uno dei momenti del processo accanto a cui risolve il parere conforme del Parlamento rivendicato per il Parlamento europeo e che noi sosteniamo e Paesi delle del il le ratifiche risatine
La seconda questione è proprio il discorso sui ruoli dei Parlamenti che qui nella sua introduzione Napolitano ha ripreso e forse su questo oltre all'estensione del potere di codecisione del Parlamento europeo
Bisogna intervenire per rafforzare anche il potere dei parlamenti nazionali già si è fatto un passo avanti nel trattato di Amsterdam col protocollo sul ruolo dei Parlamenti nazionali probabilmente in quella sede si vorrà forzare questo ruolo perché e questo è tanto più importante quando più c'è si sposta l'equilibrio
Delle azioni comunitarie sanzioni comunitarie azione intergovernative
Ci sono interi capitoli di azioni intergovernative a parte il terzo pilastro che in effetti in qualche modo vedo una presenza debole del Parlamento europeo e spesso semplicemente la ratifica da parte dei governi nazionali c'è questo problema
Della legittimità democratica dell'Unione e che era stata al centro del dibattito in tutto il novantotto deve essere ripreso non può è anche per esaminare se nel prossimo trattato si seguirà ancora è sempre la stessa procedura cioè io non vedo perché non deve essere trattato anche il problema della legittimità democratica uno dei capitoli
Secondo osservazione secondo se l'operazione riprende una preoccupazione che Giorgio Napolitano dice spesso che Ruffolo ha ripreso e che io condivido pienamente cioè tutto il dibattito sulla riforma del Trattato riguarda i processi decisionali riguarda il voto a maggioranza la composizione della Commissione
La ponderazione dei voti e anche le cooperazioni a maggioranza cioè sia no le cooperazioni rafforzate che sono in effetti tutti i meccanismi decisionali la domanda è ma questi meccanismi questo trasferimento a questi meccanismi decisionali come come sposterà l'equilibrio tra azioni comunitarie e azione intergovernativa questa cooperazione rafforzata riguarderà interventi di divo comunitario o di divo governativo mi sembra veramente che noi ci prepariamo a dare potere
Più forte ai governi indebolendo in qualche modo il ruolo del Parlamento europeo il ruolo del parlamento nazionale se non stiamo attenti su questa rete e infatti giustamente si diceva ma questo maggiore potere questo potere più efficace a che cosa viene ancorato
Nel trattato su che cosa si esercita
E qui qualcosa è stato detto per la sicurezza rigore condivido la questione sulla politica economica sulla politica di cittadinanza
Sulla cittadinanza europea io ne aggiungerà uno ricordando che cosa successe alla fine del ratifica del Trattato di Amsterdam ricordare tutti io credo che ci furono delle difficoltà finali per l'avvicendamento invece di Jospin e fu posto il problema dell'occupazione e ci furono delle modifiche su questo campo
Ma io voglio spendere qualche parola sullo sviluppo e sull'occupazione
Che finora non ho sentito nominare
Mentre secondo me no implicitamente bah insomma non ho sentito
Ribatte che secondo me rimane uno dei problemi non discutiamo Veltroni eh no però io invece di questo che fare perché anche le politiche di occupazione erano politiche però azione però c'erano nel trattato sono state introdotte dal Trattato
Alcune misure e quindi il problema è se noi anche per le politiche di sviluppo
E di occupazione e vogliamo dare un segnale a livello istituzionale come fu fatto per l'occupazione io in particolare occorre o già osservato in varie sedi nel Parlamento in particolare questa novità che secondo me molto importante della presidenza portoghese che ha intitolato il compro il consiglio generale sull'occupazione la sottotitolato la verso la società sapete
E contemporaneamente la commissione ha parlato di spazio comune del sapere cioè si comincia finalmente dopo sette otto anni a ridiscutere sulla costruzione di una
Di un superamento della frammentazione delle politiche ricerca innovazione detta i quindici stabile è un po'il problema dato per la sicurezza
C'è un investimento che è veramente inefficace rispetta risorse impegnate per la frammentazione delle politiche allora
Una volta non sarebbe bene riflettere su questo punto
E farsi portavoce per esempio anche per questo di un minimo di aggancio nel trattato di in cui per esempio come della comunicazione di Busquin il commissario dei è indicato di inserire i piani nazionali di ricerca annoverarlo accanto ai viali di occupazione in modo che almeno arrivi
Dell'unione europea
La Fotografia dell'esistente ecco cioè ho voluto dare un esempio delle cose che io penso siano fattibili come per la sicurezza come per l'aggancio alle politica economica superare l'isolamento dalla anche la questione della cittadinanza ma anche per l'occupazione e lo sviluppo
è il nostro Paese e problemi di occupazione a pesantemente ecco e altrove il dualismo tra Nord e Sud forse potrebbe riflettere
Il Governo il Parlamento e il governo potrebbero riflettere sull'opportunità di farsi promotori di una a aggancio del trattato alle tematiche che chi sono invece uscire un po'Davide allarghiamo la gente
Allarghiamo l'agenda su che quindi anche con proposte operative e concreti grazie
Grazie Antonio Ruberti adesso la parola Massimo Brutti per l'ultimo intervento
Massimo Brutti sottosegretario agli interni
Io mi scuso per non aver potuto ascoltare la relazione di Giorgio Napolitano per essere arrivato in ritardo alla riunione
A causa dei disguidi aerei voglio soltanto fare brevissime considerazioni
Le conclusioni di Helsinki trattavano contestualmente la Conferenza intergovernativa e il tema della difesa e sicurezza comune
C'è un raccordo tra queste due questioni che rende utile affrontare in questo caso alcuni aspetti di una politica determinata che può risentire sensibilmente
Delle conclusioni che potranno essere raggiunte in sede di Conferenza intergovernativa del resto va a ha sottolineato il fatto che per l'attuazione della dichiarazione di Colonia che si riferisce proprio i temi della difesa e sicurezza comune europea viene fissato lo stesso termine che previsto per la conferenza intergovernativa c'è un collegamento tra i temi che sono stati discussi qui e le questioni della sicurezza e difesa comune questo collegamento è rappresentato dal fatto che noi individuiamo la cooperazione rafforzata a previsione di meccanismi decisionali con maggioranze qualificate
Alla politica di sicurezza e difesa
Questo è il vero e tuttavia io voglio sottolineare come questa determinata politica presenti una serie di problemi in più aggiuntivi dei quali noi dobbiamo farci carico
Non basta quindi definire un meccanismo istituzionale poi che gli intoppi politici possono essere numerosi e di essi bisogna farsi carico fin dall'inizio
In primo luogo io credo che noi dobbiamo definire meglio di quanto non sia avvenuto fin qui quali sono le immissioni che noi riteniamo realizzabili
Attraverso i meccanismi della difesa e sicurezza comune imputati all'Unione europea di cui l'Unione europea vuole essere il centro di riferimento
Nel mille novecentonovantadue dello spirito di Maastricht
In una cittadina nei pressi di bon furono definite le missioni che si riteneva che l'Europa potesse condurre autonomamente nella prospettiva di una formazione di una identità comune di difesa e sicurezza
Queste missioni erano però se andiamo a guardare definite in modo non troppo stringente
Emissioni di Peters Berg sono quelle che si riferiscono al peacekeeping ma anche alpi San forcing tanto è vero che nella comune letteratura nei discorsi che noi abbiamo svolto anche in sedi internazionali
Dopo la primavera del mille novecentonovantanove e cioè dopo il conflitto per il Kosovo avvenuto più volte di definire quell'intervento militare
Quell'operazione militare come una missione di Peters verde di fascia alta
Questo significa che tutto Peters Bernie in assenza di una confidi un grande conflitto diciamo in assenza
Di conflitti caratterizzati da invasione del territorio europeo sono per la verità assai inverosimili e tutto Peters bene e allora forse su questo sarà opportuno via via che noi sviluppiamo i meccanismi istituzionali per rendere più stringente una politica comune di difesa e sicurezza che noi riflettiamo per delimitare l'ambito delle missioni di Petr esperte
Per quello che riguarda la quantità delle forze noto quali sono i traguardi che non ci siamo posti quali tempi
Voglio dire tuttavia che noi abbiamo due Problemi su
In più
Che riguardano il rapporto Unione Europea difesa sicurezza comune
Il primo problema è rappresentato dalla relazione che si viene a stabilire tra di Paesi che fanno parte dell'unione europea e fanno parte della NATO e i Paesi che fanno parte la NATO e non fanno parte dell'Unione Europea
E viceversa il secondo problema è quello della relazione che si viene a stabilire con i Paesi che fanno parte dell'Unione europea e non fanno parte dalla NATO
Ciò richiederà meccanismi istituzionali specifici e definiti ed io credo che la cooperazione rafforzata possa essere uno strumento per andare nella direzione della risoluzione di questi problemi si tratta di problemi complessi dietro di essi credo che sia anche la questione politica che noi dobbiamo tenere presente che l'Italia è interessata ad affrontare con grande senso di equilibrio che la questione politica del rapporto fra questa struttura di difesa e sicurezza comune questo corpo d'armata di cinquanta sessanta mila uomini con lo staff militare con tutto quello che c'è intorno che che gli Stati Uniti
E il partner l'alleato più rilevante dei Paesi europei che sono partecipi della NATO
Italia interessata ad affrontare questo problema con senso di equilibrio proprio perché il legame transatlantico e dal nostro punto di vista un elemento chiave da preservare
Nello sviluppo di un'autonoma capacità militare dell'Europa è un elemento chiave da preservare preservarlo e a mio avviso anche rispondente all'interesse nazionale italiano
Nei rapporti con gli altri Paesi europei
Un ultima notazione un tema di riflessione per il futuro
La settimana scorsa
Al
Dalla riunione di Lisbona dei ministri della Giustizia e dell'Interno in una specie di fuori programma mister Solana
è intervenuto ponendo a partire dall'esperienza del Kosovo in termini più stringenti di quanto non si sia fatto fin qui
Il problema di una attività di polizia
Resa possibile dal contributo degli stati europei non in termini di polizia militare di attività militare di polizia approda in termini di polizia civile
La situazione del Kosovo rappresenta problemi e situazioni problemi e condizioni gravi e preoccupanti e se c'è un ritardo se c'è una carenza questi sono proprio nelle attività di tutela della legalità da parte dell'organismo interinale dell'ONU che esercita poteri civili ed amministrativi in quella regione occorre accanto alla presenza militare che naturalmente insufficiente rispetto ai problemi che stanno emergendo in questi mesi
Costituire una presenza di polizia civile l'Italia ha lavorato in questo senso se non altro per uniformare le prassi non abbiamo fatto un seminario al quale hanno partecipato sedici Paesi dell'OSCE
Sulle attività di polizia con riferimento alle crisi balcanica
Ah bisogna metterci più forze bisogna che i Paesi europei e decidano di impegnare accanto alle forze di polizia militare che già ci sono forze di polizia civile per ricostruire la legalità in un'area nella quale la supplenza
è necessaria la supplenza internazionale è necessaria questo richiede che nella prospettiva del nostro lavoro le politiche di ordine e sicurezza pubblico a livello europeo a livello europeo vengano rafforzate rilancia
Grazie io credo che abbiamo fatto una discussione importante sono venuti anche molti precisazioni molti suggerimenti che saranno utili PIL per il lavoro sia della rappresentanza
Italiana all'interno alla conferenza in governa intergovernativa che per coloro che sono impegnati nel Parlamento europeo nel Parlamento nazionale io darei la parola Walter Veltroni per le conclusioni
Sì credo sia stato distribuito un mio testo che non è apocrifo per cui adesso si può far riferimento però io vorrei aggiungere garanzie sostanzialmente dare a queste conclusioni un carattere un po'più di interlocuzione con le cose che ho ascoltato
A partire dalla relazione di Giorgio Napolitano dalla comunicazione che ho letto di Luigi Colajanni dagli interventi successivi
Cominciando col dire questo cioè
Questo convegno ha per noi un obiettivo che Giorgio Napolitano ha reso esplicito nell'inizio della sua relazione
L'obiettivo è quello di allargare il grado di consapevolezza e di coinvolgimento politico da parte che tutte le forze che agiscono a livello nazionale a livello europeo
Che agiscono nei Parlamenti e che agiscono a livello europeo nel Parlamento europeo
Con l'obiettivo di far fare un salto di qualità
Alla
L'attenzione complessiva dell'opinione pubblica su un tema che può apparire un tema con una forte connotazione
Tecnica e cioè appunto di le procedure legate alla lo svolgimento della Conferenza intergovernativa le sue possibili conclusioni
Non vorremmo invece che irrompe se la politica in questa discussione
Nella sua forma alta
La irrompe se in questa discussione con l'obiettivo di dare ad essa un un senso di marcia una direzione quello che da parte di diversi interventi è stato richiamato come
Un
Bisogno una necessità
Credo che tutti quanti avvertiamo la delicatezza del processo di
Sviluppo della
Unificazione europea che è in corso in questo momento siamo un passaggio molto delicato
Dall'esito che la discussione in questo passaggio avrà penso che dipenderà anche il buon corso di quella estensione allargamento e potenziamento dell'Europa che sta scritto almeno per noi
Nelle nostre scelte strategiche di fondo
Una incompiutezza che avvertiamo
Sia dal guardando al fatto che
Abbiamo costituito un una parte importante di questo processo la moneta unica la banca centrale
Ma che a tutto questo non ha corrisposto dall'altra parte un analogo allargamento della forza dell'autorevolezza e della capacità di Indirizzo
Delle scelte politiche che devono essere compiute nel processo di integrazione di unificazione europea
L'impressione per citare la parte conclusiva dell'intervento di Giorgio Ruffolo che ha fatto riferimento a
A lui scherno mi è tornato alla mente un una riflessione di del cardinal Martini su un testo di bischero
Nel quale cardinal Martini ragiona sulla difficoltà che Alice caduta nel famoso buco e nella stanzina aveva nell'individuare la via attraverso la quale poter ritrovare il percorso per l'uscita
E nonostante avesse disposte nella stanza tutti gli elementi necessari per uscire dalla stanza stesse Alice non riusciva a farlo perché non aveva quella che il cardinal Martini chiama l'intelligenza complessiva delle cose
Cioè la capacità di metterle in ordine di dare ad esse una sequenza razionale e coerente
Io penso che noi abbiamo questo problema in Europa
Cioè abbiamo il problema di avere delle
Un approccio che consenta questa intelligenza complessiva delle cose senza la quale il rischio è quello di procedere in ordine sparso
Confuso talvolta persino contraddittorio
Per questo noi guardiamo con interesse alla conferenze intergovernative e per questo abbiamo insistito sulla necessità che la Conferenza intergovernativa di latina il suo campo oltre tre lap top di
Radiant ed anzi no decisi nel Consiglio e che hanno avuto come diciamo come effetto quello di concentrare la discussione sulla spetti che non sono irrilevanti
Attenzione perché nel momento in cui vicino e diciamo che bisogna allargare il campo non vogliamo questo dire che almeno uno dei tre temi posti ad Amsterdam non sia di importanza centrale
E mi riferisco in particolare la questione del voto unanime all'unanimità che ha costituito e costituisce una delle ragioni di difficoltà talvolta di paralisi della decisione
Politica a livello europeo chiunque di noi abbia partecipato imposizioni di di di ministro di sottosegretario a riunioni di Consiglio europei sa che questo ha come affetto costantemente
Come posso dire la tentazione o il rischio di scegliere il minimo comun denominatore delle decisioni possibile non il massimo comune
Con un effetto di indebolimento della capacità di decisione politica che ha inevitabilmente un effetto di squilibrio
E quello che io vorrei dire che per questo parlavo di un momento particolarmente delicato questo effetto di squilibrio non è detto che non induca conseguenze sulle opinioni pubbliche e dunque anche sulle decisioni dei governi
Sì possiamo allargare ancora per un attimo lo sguardo
Io penso che noi dobbiamo guardare con attenzione al lo stato dell'opinione pubblica europea
Sul tema del rapporto con un rafforzamento dell'Europa stessa
Nome inserisco solo la vicenda austriaca
Nella quale peraltro guardando i sondaggi si avverte che al di là degli spostamenti elettorali vi è uno spostamento consistente di opinione pubblica in posizioni più tra virgolette anti europea
Ma mi riferisco al combinato disposto che si può determinare da un lato della fragilità racchiusa nella contraddizione data da un'Europa che si fa cogente dal punto di vista delle decisioni monetaria in particolare più che economiche
E dall'altro però che non ha la forza politica per prendere decisioni che a questo livello vengono richieste per indirizzare lo sviluppo europeo
Dall'altro a rischio di reazioni
Di cui qui si il caso austriaco è abbastanza
Significativamente espressione di di chiusura particolaristica a fronte dei processi di globalizzazione
Perché la globalizzazione porta con sé questa doppia dimensione da un lato universalità mercati forme di consumo di conoscenza di sapere diffonde quella grande novità positiva novità che è rappresentata da un'economia che agisce non solo nella sfera della produzione dei beni materiali ma anche dei beni materiali e comunque di dei servizi del consumo eccetera dall'altra però può anche indurre forme di reazione particolaristica Paure
Che spesso si sposano anche con paura di altro tipo mi riferisco al insomma atteggiamenti xenofobi o o di o o di difesa etnica o di
O di particolarismo anche da questo punto di vista
E il combinato di queste cose rischia di creare un corto circuito dentro il quale la forza di un'idea europea politicamente illuminata rischia di essere
Messa in discussione
Io sento mi sbaglierò che noi siamo a questo passaggio
E che come in tutti i momenti delicati di passaggio si decide
Attraverso le
Volontà che saranno espresse nelle
Occasioni che abbiamo di fronte comprese per governativa e consigli
Si deciderà che tipo di indirizzo per questo a me pare sia stato giusto dalla relazione di Napolitano agli altri interventi insistere su questo tema
Cioè
La necessità di una visione politica forte
Che guardi agli aspetti già oggi definiti all'interno della Conferenza intergovernativa ma guardi anche agli altri aspetti che sono progressivamente venuti affermandosi il tema della cooperazione rafforzata
Tutto il tema della difesa europea e la interrelazione tra la Carta dei diritti e le decisioni che in Conferenza intergovernativa dovranno essere presi
Però anche qui io non voglio affrontare un tema che
Patrimonio in una discussione svolta tante volte penso al lavoro è stato fatto al movimento europeo di tanti altri
Ma insomma non c'è dubbio però che se vogliamo ricercare questa intelligenza complessiva delle cose nel quale abbiamo fatto riferimento e cioè se vogliamo avere un quadro ispiratore dentro il quale si collochino tutte le scelte che vengono compiute
Beh non c'è dubbio che ne dobbiamo puntare alla costituzionalizzazione di una semplicissima
Io non voglio riaprire la discussione sulla Costituzione europea
E tuttavia non c'è dubbio che dal punto di vista della razionalità del quadro d'insieme appare necessario codificare ad un livello superiore
Momenti di decisione che altrimenti rischiano di essere ripeto tra di loro se non ispirati da una visione imita è unitaria
Anche
Esposti al rischio della contraddittorietà interna
Penso ancora che
Nell'ambito di questa discussione ci siano temi che non si sono ancora fermati ma che abbiano invece diritto di cittadinanza Giorgio Ruffolo ne ha proposto uno molto
Molto serio
E c'è tutto il tema del sistema elettorale europeo
Davvero possiamo pensare di avere ancora parlamenti Parlamento europeo che sia costituito secondo diversi
Meccanismi di voto e dunque con diverse nature del mandato una cosa è essere deputato nazionale cioè deputato eletto sulla base di una lista nazionale un'altra cosa essere parlamentare europeo eletto sulla base di circoscrizione come Casa Italia varie cose eletti essere eletti con sistema maggioritario un altro essere letti col sistema proporzionale una cosa è essere letti in presenza di alcune garanzie un'altra essere letti in presenza di altre garanzie
Non c'è bisogno di affrontare compiutamente questo discorso
Almeno per quanto riguarda la forza e l'autorevolezza di un organismo il cui profilo e la cui capacità di intervento inevitabilmente tenderà a crescere tanto più tenderà a crescere quanto
Sì affermerà una prospettiva di di di allargamento di estensione dell'Europa Berzo altri Paesi
Nei confronti dei quali il
Discorso che l'allargamento è stato
Avviato affrontato deve essere ulteriormente accelerato
Io penso che
Che questo sia un punto da aggiungere all'agenda ora non sarà per
Così come lo voglio dire prima di concludere
Io credo che noi
Abbiamo sempre più bisogno di immaginare strutture istituzioni sovranazionali
Che affrontino alcuni grandi temi che con i quali altrimenti rischiamo di inciampare
Io ne voglio citare uno so che la questione ha una sua
Attuale delicatezza
Riproposta anche dagli eventi di questi giorni
Ma non c'è dubbio che la vicenda del Kosovo abbia
Abbiamo aperto una un problema di coerenza dell'azione sovranazionale a fronte della violazione dei diritti umani
Chi
Sostiene che vi è una differenza di temperatura diciamo così
Tra l'attenzione che la comunità internazionale e dunque l'Europa che la vicenda del Kosovo ha svolto una funzione
Anche se tardiva in fase diciamo nella fase
Terminale di quella crisi non nella fase di di guida e di nel tentativo di evitare che si arrivasse all'esito
Pesante al quale si è arrivati
Non c'è dubbio che la temperatura dell'attenzione sulla vicenda del Kosovo e quella sulla vicenda cecena sono state tra di loro molto di più
Ora non nessuno di noi è ingenuo sa che c'è un punto di armonia tra alla valutazione dei diritti e le considerazioni di Realpolitik
Però ciascuno di noi anche buona memoria essa quali argomenti sono stati usati in occasione della vicenda del Kosovo
Ha ragione
E quali argomenti però quegli argomenti però hanno una loro pesantezza
Vorrei dire persino la loro pesantezza etico-morale dal punto di vista delle decisioni politiche che ne sono conseguite
E dunque noi dobbiamo cominciare anche da questo punto di vista a dotarci del quadro di forza politica e costituzionale a livello europeo poiché esiste un problema sovranazionale che la revisione dell'articolo sette
Della Carta dell'ONU che bisognerà prima o poi affrontare se si vorrà trovare un punto unificante e unanimemente riconoscibile come piattaforma comune per affrontare le grandi controversie internazionali senza ogni volta dover incorrere nel rischio che le decisioni che vengono assunte possano essere considerate una forma come posso dire di di di moderna definizione magari nobilmente motivate di politiche che invece hanno valutazioni contingenti molto più marcato di evidenti però non c'è dubbio che noi dobbiamo dotarci di strumenti di carte
Che vengano condivise che con in qualche misura possano guidare illuminare l'azione anche in questo campo che costituisce uno dei pilastri del dell'Europa che non vogliamo costruire
E che non non esponga anche il processo di dialogo e di allargamento a contraddizioni che potrebbero merci
Dunque
A me pare che con questa con questo nostro incontro noi abbiamo
Reso chiaro due cose primo la forte guida politica che deve essere impressa a questo processo
La forte illuminazione politica che deve essere guidata deve sempre se questo processo che comporta da parte del
Consiglio una un salto di qualità
Perché se investe visione istituzionale come ha detto Bertie anche decisioni di politiche
L'ho detto prima lo voglio ripetere quanto può ottenere un'Europa che ha dentro di sé molto forti gli aspetti di vincolo finanziario e molto deboli gli aspetti unitari
Legati alle politiche di sviluppo
è davvero possibile è davvero impossibile immaginare di adottare procedure analoghe a quelle di Maastricht per gli aspetti di sviluppo
è davvero impossibile immaginare che per esempio la politica di ricerca
Possa essere oggetto di una parametrazione che tenda a uniformare i livelli di investimento in questo campo a livello dei singoli Paesi a livello comunitario
Insomma non abbiamo bisogno di una maggiore forza politica dell'Europa
Prodi ha impresso in questa direzione un'accelerazione importante
Di questa forza politica e laptop di Amsterdam e sono un pezzo importante che noi non consideriamo secondario
Che costituiscono elemento definitorio di questa forza politica ma dall'altra parte oltre a questa illuminazione politica non abbiamo bisogno che l'allargamento nelle tre direzioni che abbiamo detto carta dei diritti politica di difesa e cooperazione rafforzata anche essa avvenga in un contesto di progressiva costituzionalizzazione di alcuni principi
Queste sono le due questioni che noi con questo convegno abbiamo voluto porre all'attenzione e alla riflessione buona del mondo politico italiano anche un po'per scuoterlo dalla scarsa attenzione che fin qui ha mostrato nei confronti di questo passaggio che ripeto è per me è cruciale del processo di rafforzamento della prospettiva
Passi come
Si
Avvocato preparare
Sulla base
Nasce
No