"La scuola in Italia tra pubblico e privato" dibattito tenutosi nell'ambito della 1° Festa del Campanile, organizzata dall'Udeur dal 29 agosto al 5 settembre 1999, a Telese Terme

Aspetto
Buonasera a tutti quanti voi
Un saluto affettuoso al ministro
Alle ministro Folloni
Al ministro della pubblica istruzione Berlinguer ministro collo a tutti quanti i nostri ospiti che stasera si incontreranno in una riflessione filosofica senza
Afferiscono le condizioni in corso federale contro la scuola che è stata al centro
In un dibattito forte all'interno del Parlamento e del Paese perché la scuola
Dei
Testi tra le prospettive che si aprono con l'inizio del terzo millennio rappresenta il fulcro lo spazio entro il quale si misura la grandezza e la capacità di un popolo
Di attraversare con le proprie giovani generazioni i tempi difficili complessi l'avventura della vita è la condizione dell'esistenza umana Gaballo la difficoltà di ritrovarci intorno alle grandi tematiche ai grandi problemi
All'interno delle forze politiche nascono da una condizione
Che sulla quale pesa una lunga tradizione di scontro fortemente dialettico all'interno del nostro Paese
Perché
Collocare la scuola nello spazio tra il pubblico e il privato
Significa anche misurare le condizioni valore le tradizioni e le tecnologie che hanno pensato su questa collocazione
E infatti una ostinata prolungata ideologia di scontro all'interno della cultura e della scuola italiana
Ad avere segnato anche gli ultimi tempi
Della vicenda politica parlamentare nel nostro Paese per quanto riguarda la valutazione parlamentare della parità il venti luglio il ventuno luglio il ventidue luglio in Senato è stata approvata in prima lettura
Un testo un disegno di legge sul quale il confronto è stato durissimo
Perché ci sono diffidenze enormi all'interno dell'aria parlamentare che hanno attraversato anche profondamente la maggioranza
E su questa condizione di difficoltà e tensioni
C'è stata una comunque un'affermazione in positivo perché per la prima volta dopo cinquant'anni
L'ha riconosciuto in modo aperto in modo molto sereno l'onorevole Andreotti per la prima volta il tema della parità scolastica cioè della ricollocazione della scuola all'interno dei processi strategici complessivi dell'istituzione
è entrato in parlamento questo tema
Con tutto il carico delle difficoltà delle problematicità valuto comunque una risposta probabilmente insufficiente
Probabilmente ancora contratte limitata
Ma che comunque apre una prospettiva di sviluppo in un processo che potrebbe essere direi rivive dimensionato allargato da una riflessione ulteriore all'interno
Dell'altra Camera del Parlamento italiano
E su questa condizione di confronto durissimo tra l'altro addirittura violento in qualche su qualche aspetto c'è stato un convincimento profondo da parte anche delle forze moderate del del delle forze di centro del centrosinistra a condividere io nella intesa con altre forze che pur provenivano da convincimenti da valutazioni o giudizi DiVersi a concepire una prospettiva di parità che ricollocando la scuola del ridesse dignità
Alla scuola che era stata privata del riconoscimento
All'interno dell'istituzione del nostro Paese
E siamo partiti tutti quanti da una rivalutazione da una rilettura da un'analisi
Ed è la
Del progetto costituzionale del nostro Paese
Che era
Di chi è rimasto censurato rimosso
Durante questo periodo della democrazia repubblicana e che finalmente poi ha trovato un direi una conclusione
è una conclusione che ha trovato anche condizione tra umani tra l'altro il ministro amico cede collega Folloni ordine che è stato anche capogruppo
E che io dico io ricordo l'esperienza amicale con molta
Con molto affetto ha subito direi anche dal punto di vista personale
Una fortissima lacerazione interno a dover scegliere non la via del compromesso ma credo il livello più alto di una mediazione possibile tra tutte le forze con presente all'interno del mondo dalla maggioranza allora
Di che cosa discutiamo stessi
Discutiamo di una possibilità di una prospettiva che comunque si apre a ricollocare tutta quanta la intelligenza che si realizza attraverso i processi di competenze di servizio all'interno della scuola
A ricollocare le nuove generazioni in una condizione di apertura rispetto alla percezione della diversità della pluralità dei mondi vitali perché io ritengo che all'interno della scuola dista dello Stato
Ci sia stato una contrazione eccessiva
Che ha fatto perdere diranno dinamiche enormi alla pluralità della concezione della vita
Perché c'è stato una contro Ezio contrazione eccessiva sulla condizione metodologiche Dida per cui son venute meno
Dinamiche valoriali atteggiamenti ideali son venute meno patrimoni si sono esauriti i patrimoni grandi della tradizione anche della vicenda cattolica all'interno del nostro Paese
Negli ultimi anni si sono chiuse circa trecento scuole che pure hanno rappresentato polarità forti all'interno della DDR tradizione democratica e cultura
Ecco perché questo recupero attraverso il riconoscimento della parità probabilmente ridando slancio vigore
Di da e e direi una condizione nuova di dinamismo interno attraverso anche a una rivisitazione del rapporto attraverso l'autonomia della statualità della cittadinanza all'interno dei territori
è una sfida grande quella che viene proposta al Paese
E su questo bisogna ricalibrare
Direi la soggettività degli studenti la presenza di competenze e di servizio la professionalità persona la professionalità forte dei docenti all'interno della scuola per caratterizzare questo sviluppo del prossimo dei prossimi decenni in termini di rafforzamento di rinvigorimento dei grandi linee ideali attraverso le quali si formano le conoscenze delle nuove generazioni
Nuove generazioni che oggi vivono una grande difficoltà il tramonto di senso della vita e della storia
La problematicità di muoversi rispetto alle forme e alle condizioni della professionalità e del lavoro
La difficoltà di trovare la cui il curriculum
Il coniugarsi tra le forme dei saperi del potere dei poveri all'interno della società
Rende legittimo ogni nostra aspettativa e anche dà forza alle nostre preoccupazioni di offrire una risposta grande che credo che in questo momento all'interno del Parlamento
Anche per un'attività rilevante
Del governo rispetto ai dati della vita scolastica e della riformulazione dico dei rapporti istituzionali del nostro Paese nella scuola attraverso la riforma dei cicli che si sta discutendo e che su cui si riaprirà il dibattito ai principi di settembre all'interno della Camera dei deputati
Allora io do la parola i miei amici che sono qui con me presenti iniziando dalle
Mi sembra opportuno dar la parola
Allora
Al dottor offrendo Carducci del provveditore agli studi ritardando perché possano darci uno spunto iniziale limitato nel tempo
E sulla rappresentazione della complessità
Della vicenda scolastiche decorative culturale all'interno di un territorio entro il quale si muovono anzi aspettative preoccupazione ma anche si muove con forte determinazione i gruppi docenti
Le forze che all'inizio che vivono all'interno della scuola per dare una risposta consapevole forte
Alla capacità di proiezione delle nuove generazioni la parola al dottor ottengo Carducci
Nella brevissimo tempo che mi è stato assegnato cerco di evidenziare qual è il problema complessivo che attiene alla questione della scuola paritaria è un problema che tradizionalmente è stato visto per un verso in chiave ideologica per un altro verso in chiave giuridico costituzionale
è in chiave ideologica poiché il servizio scolastico e l'intenso come un servizio pubblico o sia pensato al lungo o perlomeno da una certa parte
Di struttura ideologica laica si è pensato che questo servizio dovesse essere gestito prioritariamente Davos dallo Stato
Per cui l'intervento del privato puro lei cito perché riconosciuto dalla Carta costituzionale dovesse essere un intervento di tipo residuale
Di fatto in questa alla comportava secondo la normativa ordinaria la necessità di un'autorizzazione da parte dello Stato autorizzatorio che poi è stata messa in discussione sia pure per una parte soltanto del e si bruciano scolastiche le scuole secondarie stato messo in discussione dalla Corte costituzionale
Per cui si è addivenuti alla attuale normazione che prevede un riconoscimento formale un accertamento tecnico ma non c'è alcuna autorizzazione da parte di di tipo discrezionale da parte dello Stato cioè la scuola libera in quanto tale per nascere non ha bisogno di da un'autorizzazione allo Stato per lo meno per quella parte che è stata messa in discussione la Carta costituzionale non è così per esempio per la scuola materna poi c'è l'aspetto giuridico costituzionale si dice l'articolo trentatré della Costituzione
Esclude che la scuola non statale debba nascere con oneri a carico dello Stato cioè la scuola e libera di costituirsi ma senza oneri per lo Stato il punto in discussione tuttora in discussione e se questa previsione costituzionale
Costituisca un diniego assoluto all'intervento dello Stato tu rappresenti invece una un limite ma un limite superate le per autonoma determinazione dello Stato in termini di riconoscimento di sostegno e punta attuale dei minimo accordo fra tutte che quindi la scuola libera non presuppone autorizzazione dallo Stato la scuola libera
Non comporta obbligo per lo Stato di sostegno economico secondo l'ultimo o meglio l'ultimo l'intervento legislativo in corso di definizione lo Stato però può provvede poi intervenire con provvidenze specifiche a favore degli alunni sia delle scuole statali sia dalle scuole non statali
Ci sono però ancora dei punti critici altamente critici anzitutto una impostazione anomala della del modo di concepire il rapporto tra scuola pubblica e scuola privata in Italia rispetto arresto dal contesto europeo
In quanto la scuola statale e scuola gratuita la scuola non statale e scuola una rosa che comporta il pagamento delle rette quindi stabilire il principio di interventi a sostegno degli studenti in maniera indifferenziata né l'uno né l'altro caso può non dare risposta piena quella che l'esigenza di
Consentire una libera scelta da parte dei genitori della scuola per i propri figlioli cioè la scuola pubblica o la scuola non statale
Ora questo naturalmente
Questa impostazione questa diversità di vedute esiste perché esiste ancora una forma diceva prima il presidente D'Alema dobbiamo condannare in maniera senza mezze misure gli ideologismi ecco perché esiste ancora in una parte Vella
Nostro sistema politico una riserva di ordine ideologico che assegna appunto alla scuola
Alla scuola
Al privato un una funzione residuale rispetto a quello dello Stato devo dire per correttezza e per compiutezza di di impostazione del problema che eguale visione mise in maniera contrapposte si sta dall'altra parte da parte del mondo cattolico dalle rappresentanze della delle chiese di delle chiedo scusa dalle scuole non statali che guardano invece ad una funzione residuale dello Stato Rispetto
A quella delle famiglie
Di fatto secondo me il problema etico e culturale etico perché l'articolo tre della Costituzione assegna alla famiglia il ruolo prioritario nella decorazione dei propri figli dice la costituzione il dovere diritto all'educazione della prole
Questo significa che la scelta deve essere libera ma libera in concreto non in maniera astratta tra la scuola statale e l'hanno la scuola non statale
E il problema poi culturale perché
Attiene al modo di intendere il principio della sussidiarietà
Sussidiarietà che pare oramai calcifico non debba essere intesa soltanto come una forma di decentramento corsi verticale dallo Stato
Alle comunità locale Algeri istituzioni locali ma come decide come decentramento diciamo anche di tipo orizzontale cioè come
Recupero della autonoma iniziativa dei cittadini e delle formazioni sociali
Rispetto alle quali deve porsi il l'intervento a sostegno da parte dello Stato
E cioè la sussidiarietà nella in maniera più corretta di intendere per lo meno per come io la intendo non è il di più del privato rispetto all'intervento pubblico ma il recupero del primato della società civile rispetto all'intervento pubblico in questo senso lo stesso presidente Violante in un convegno sulla
All'interno della Università Cattolica è stato molto dichiaro nel precisare che in una moderna concezione del rapporto pubblico privato la funzione dello Stato di
Programmazione declina a favore di un'idea di Stato incentivante
E questo è importante perché lo Stato incentivate come sottolinea lo stesso Violante esige responsabilità mentre lo Stato programmatore chiedeva fedeltà ed era disattento al principio di responsabilità
Perché ho voluto dire questo prima di concludere perché secondo me non è lecito o perlomeno non è opportuno parlare di una scuola non statale come un unicum indifferenziati
Nell'ampia gamma della scuola libera vanno tenute distinte secondo me le scuole con finalità ideali soprattutto le scuole dei religiosi dalle scuole con
Finalità di lucro
Non soltanto perché le scuole con finalità di lucro svolgono un ruolo di tipo economico per cui seguono le leggi del mercato e non hanno bisogno di sostegni aggiuntivi per poter sopravvivere
Ma perché soprattutto perché in moltissimi casi
Alcune di queste scuole svolgono un ruolo di recupero nei confini nei confronti degli alunni che risulta in qualche modo o alternativo e concorrenziale rispetto a quello che la scuola pubblica
Se questo era tollerabile ammissibile prima quando la scuola pubblica si presentava come una struttura una istituzione rigida
Con un progetto rigido con un alto numero di alunni per classe con un ritardo nella formazione psicologica dei docenti
Oggi si configura per la verità quasi come una forma di concorrenza sleale comunque come un elemento disturbante
Di fronte alle grandi innovazioni che sono stati introdotta nella nell'ordinamento scolastico italiano la flessibilità dell'orario e flessibilità del calendario l'autonomia progettuale la validità dell'impianto non soltanto extra curriculare ma anche extra scolastico
Soprattutto la introduzione di alcune le menti di grossa novità
Contenute nella normativa relativa all'esenzione dall'obbligo scolastico cioè secondo me il vero nodo potrebbe essere questa e questo lo dico col massimo rispetto perché la valutazione è una valutazione tutta politica
Secondo me il nodo da sciogliere
Tenere distinte le due realtà di scuole cosiddette libere di scuole non statali quelle che perseguono
Un finalità ideale che come tali sono meritevoli di una diversa attenzione da quelle che sono scuole pure esse lodevoli intenti quali sono le scuole con finalità di lucro però svolgono un ruolo evidentemente ben differente
Tutto sommato non quanto meno non
Necessitante un sostegno da parte dello Stato io mi dici Minutillo esauriti spero di essere stato sufficientemente esauriente nell'impostazione del problema io ringrazio provveditore Carducci anche per la concessione
Do la parola dottoressa Daniela Silvestri che vicesegretario nazionale dello SNALS
La legislazione sulla parità scolastica però oltre cinquant'anni si è scontrata con il terzo comma dell'articolo trentatré della Costituzione senza oneri per lo Stato
Questo è un fatto storico c'è una costruzione che molti invocano che sia addirittura sostituita ho cambiata fino in dalle prime tanti mentre altri ritengono che la Costituzione non abbia nei suoi principi fondamentali necessità di cambiamento il governo che in questo momento sta assicurando all'Italia stabilità e in cui l'Udeur ha giocato anche una mediazione importante è riuscito il Senato a portare avanti sul diritto allo studio e all'estorsione un momento di pariteticità fra alunni
Che si scrivano alle scuole statali e non statali sul principio del diritto allo studio e soprattutto sul principio che i bisognosi ai meritevoli come la Costituzione appunto nei suoi articoli fondamentali recita
Abbiano diritto appare trattamento quindi si è mosso nell'arco costituzionale senza andare a considerare le scelte tecniche che fa quella proposta di legge che dovrà vedere un iter successivo ma del quale non tocca a me parlare essendo questo tavolo presenti parlamentari che hanno assicurato proprio non soltanto i ministri che siedono a questo tavolo ma che hanno assicurato che certe scelte politiche tecniche possono avere un'attenzione una cosa è certa
Oggi il problema della parità sta assumendo nel dibattito nazionale
Una spesso quasi come se la questione scuola posse risolutiva soltanto sul problema della parità ora mentre bisogna considerare essenziale che si dia una svolta come mediazione come equilibrio possibile su un tema che caro a tutti gli italiani e che non deve vedere guerre fra Guelfi e ghibellini oggi alla pagina quattro del Giornale giornale di stampa quotidiana tiratura nazionale è uno dei più diffusi noi leggiamo sulla scuola il governo rischia la guerra civile
Guerra civile signori qui presente una parola dura è una parola che noi come sindacato maggioritario di maggioranza relativa all'Ascoli italiana
Ci hanno dato anche questo dibattito come altri dibattiti sulla scuola della loro presenza non possiamo sopportare non è sul problema supplicò privato che la scuola può oggi accettare parole come quella di guerra civile
Sono parole inaccettabili per chi voglia pensare che nella scuola pubblica c'è stato e c'è chi ha lavorato da oltre cinquant'anni portando i valori e gli ideali di tutti
Portando i principi e i valori ai ragazzi cattolici come i ragazzi non cattolici facendo della cultura del nostro Paese il fondamento anche per i cittadini recentemente immigrati
Cercando di guardare all'Europa che cambia e che crede e chiede certificazioni di competenze che non possono essere date con principi sballati ma c'è di più
Il giornale cita più società
Per avere più un mercato può la cultura mercantili Istica dei consumi anche quella eccellente di alcuni meeting come quella di Rimini sostituirsi alla cultura dei valori o rischia questo nostro Paese dove si diceva una volta
C'è l'Italia ma la scuola farà agli italiani di riproporre nuovi e vecchi muri e nuove e vecchie barricate
C'è può essere oggi un Nord più mercantile più ricco più dei consumi che guarda al concetto di una società di lucro di una società di mercato dove la liberalizzazione delle risorse anche dell'istruzione non basta neanche più
Quella delle varie tangentopoli delle formazioni professionali o delle agenzie dell'occupazione c'è una società del centro sud che invece guarda ancora ai valori ai bisogni e che vede nella società del denaro del consumo e del mercato un limite di sviluppo
Questi problemi io credo che siano problemi seri oggi non si può negare che la scuola vada riformata in modo profondo ma non c'è solo il problema della parità c'è un problema di equilibri dobbiamo riguardare degli standard di qualità perché i giovani italiani possano essere accettati nel grande mercato del lavoro nazionale
E europeo e mondiale dobbiamo riguardare a livello locale nelle pieghe delle nostre città dei nostri paesi dei nostri campanili
Dei nostri campanili che sono i campanili con la croce ma che sono anche le torri civiche
Se la scuola e capillarmente estesa nel territorio ossee nelle società specialmente quella del Mezzogiorno ancora abbiamo la fatiscenza edilizia ancora abbiamo delle situazioni dove non c'è un'estensione capillare dobbiamo guardare se questa scuola libera e autonoma pluralista esiste anche nella scuola statale o se ci sono delle sacche di bisogni e di povertà
Chi anche a livello di personale per insufficienza di personale e di strutture possa essere messa in forse oggi quello che noi ci chiediamo è una mediazione di equilibri non si può
Pensare a chi ha il diritto di una società libera la Società libera sia la società dei mercati sia la società dei consumi la Società libera e la società che da più opportunità la scuola libera e anche la scuola pubblica la scuola dello Stato dove dà più libertà ora il concetto della parità
Così come è stato saggiamente a mio parere inserito nella mediazione che noi abbiamo visto negli scorsi mesi assicurata dal Governo
E dove certamente c'è stata da parte del partito che ha organizzato questa spessa che ha organizzato questa conferenza che ha organizzato queste giornate di riflessione un'attenzione particolare come da parte di tutto il Governo noi vediamo l'inserimento della parità all'interno di un sistema nazionale pubblico formativo che vale l'accertamento di standard
Standard di qualità standard che riguardino la partecipazione del personale standard che riguardino l'accoglienza di tutti posso io oggi cittadino italiano nella Società delle leghe e nella società della non inclusione nella società in cui noi possiamo andare a delle spaccature non assicurare che anche la scuola paritaria si è aperta a tutti
Posso io oggi in questa società non assicurare che ci sia una vigilanza dello Stato che non è una mera garanzia di donazione o di apertura ma che è un'attenzione programmatica forte
Per cui gli standard di qualità e le certificazioni di competenze siano assicurate soprattutto debbo o non debbo preoccuparmi
Che le nuove povertà come le vecchie povertà le nuove povertà culturali i ragazzi in situazione di handicap come i ragazzi eccellenti
Abbiano la possibilità in tutto il territorio del Paese di trovare un sistema nazionale che possa essere equilibrato credo che questa sì alla domanda fondamentale siamo in un momento di grandi riforme guai a privilegiare ne è una sola
Guai a dimenticare che per cinquant'anni
Questa società scolastica dato quello che ha potuto e che oggi in un momento di riforme non si può e non si deve andare al guerre civili
O a spaccature o abbarbicate o a divisioni uva muri vecchi e nuovi ma si deve andare a una ricapitolazione di ricapitalizzazione di tutto quello che di buono di eccellente si è fatto ad una salvaguardia dei meriti che ancora ci sono in questa scuola e anche certamente ad una correzione di quanto invece non dovesse andare bene lo spazio della parità
Non può che essere una spazio tra tradizione e innovazione e non ci si può avventurare
Verso quell'idea di mercato liberista che magari premia proprio il profitto e non come invece il provveditore di Taranto suggeriva guarda con più attenzione
A quelle situazioni di no profit dove l'intenzione l'interesse è quello di dare ai ragazzi una scuola migliore io credo che e sul dibattito generale di quale scuola di quale riforma di cosa si intenda per pluralismo di che cosa si intenda per libertà che il dibattito debba andare diretto ed armonizzato anche perché vedete e questa è una riflessione che la mia cultura umanistica mi suggerisce ma anche la cultura anglosassone ma anche la cultura moderna
Privato
Viene dalle scienze umane e significava tutto sommato privare di qualcosa
Era qualcosa che privava o comunque era una sacca di riservatezza che non aveva il prestigio del pubblico
Perché non poteva essere il patrimonio di tutti ma era soggetto soltanto alla parte personale soggettiva e riservata oggi sembra invece che privato venga significare tutto ciò che di bello di nobile dico
Di mercanti lista di economicamente Aldo ci sia mentre ciò che è pubblico e forse ciò di cui ci dobbiamo vergognare non sono d'accordo il mio sindacato non lo è come mi fa piacere che anche questo partito sia d'accordo su questa posizione
Ringrazio la dottoressa Daniele Silvestri condividendo tra l'altro in modo appassionato questo suo invito alla serenità dialogica anche sulle grandi conta controversi della vita politica e sociale culturale la parola ad ora all'onorevole Giuseppe frutto tutti che deputato del nostro partito e che tra poco alla Camera sarà protagonista all'interno anche dalla commissione
Del sia del del disegno di legge sulla parità scolastica approvata al Senato
Sia del dibattito che si sta sviluppando e che credo arriverà inaugura agli inizi delle prossime settimane sulla riforma dei cicli scolastici la parola Giuseppe fronte sul
Grazie senatore Nava approfitto per salutare gli amici parlamentari a questo tavolo e il dottor Carducci provveditore attardando la collega
Che poco fa Silvestri ha esposto in maniera così esauriente un problema dando avvertì dettando sentito dalla popolazione
Non solo quella scolastica la quelle che vivono l'esperienza davvero drammatiche a volte anche le famiglie che hanno le fronde problemi
Di cui non mi sembra riescono a trovare le giuste soluzioni ebbene io per non sciupare il patrimonio di attenzione che vedo già qui molto consumato dopo due tre ore di dibattiti così proficui così interessanti prima di questo ho cercato e voluto appuntare su dei fogli delle mie impressioni delle di analisi che attengono a questo problema sperando di essere e esauriente abbastanza e di toccare quei punti che interessano la popolazione scolastica non solo ma anche le famiglie essenzialmente ebbene dicevo dicevo noi dell'Udeur assegniamo un ruolo assai significativo all'argomento scuola e all'istruzione in genere
Diamo anche una valutazione di merito quando affermiamo che la scuola italiana si trova in una grave situazione di crisi
E come area cattolica di cui ci sentiamo innaturali interprete di ci interroghiamo sulle motivazioni della crisi e scopriamo che questa è dovuta alle inefficienza nella gestione delle risorse
Alla Jeda qua Dezza dei programmi formativi e alla indisponibilità di attrezzature e strumentazioni didattica senza fare delle crociate anacronistiche ma con lo spirito liberale e di illuminato sposiamo un'effettiva possibilità di scelta tra scuola statale e scuola non statale
Con una legge quadro sulla parità prevista dalla costituzione e finora mai attuata
Secondo noi la competizione tra diverse offerte può infatti garantire meglio libertà responsabilità ed efficienza
In particolare occorre procedere ad una re di finzione del concetto di pubblico allargandolo anche alle scuole non statali
Ebbene questo concetto lo esponeva poco fa il provveditore Carducci e lo ha ripreso alcune uguale a come la dottoressa Silvestri mi piace ribadire dove appunto oggi non c'è questa convergenza
Non c'è questa opinione disputerà a dire la scuola pubblica e qualcosa di diverso di distaccato coltivata invece no epiche occorre capire il significato profondo di questo nostro sistema scolastico se saremo capaci di cogliere il significato
Essenziale di questo dato fosse verremo a capo di tutte le diatribe le dispute ideologiche che comunque sono alla base di questo dramma e la scuola oggi vive da parecchi anni
E per il cibo in particolare occorre procedere ad una ridefinizione del concetto di pubblico allargandolo anche alle scuole non statali attraverso la definizione di standard minimi di qualità e bisogna prevenire per le scuole non statali un sistema flessibile e graduale di sostegno pubblico
Senza aggravio per il bilancio della istruzione pubblica anche mediante il passaggio ad esse di insegnanti delle scuole statali
Questo è il dato da capire da interpretare da non
Immaginare con allarme come spesso accade nella classe insegnante che c'è un allarme
Quando si parla di squadrata perché si pensa anche alla perdita di posti di lavoro non è così occorre nella integrazione di questi due Patti trovare una soluzione al problema sì questo che il nostro che sarà
Attenzione nostra di parlamentari i legislatori se riusciremo a trovare questo
Proprio questa soluzione alla fine avevo dato una risposta e precise una risposta forte che è atteso da partite a tanta gente
Tra gli opposti fronti politici
Cioè una sostanziale parità di vedute sul bisogno di superare la contrapposizione tra scuole statali e scuole non statali bisogna solo approfondire questo tema nelle proposte concrete
E qui il dramma
A mio parere sono apprezzabili anche se non risolutivi gli interventi programmati
Per le scuole non statali da parte di questo governo che ha il merito di aver avviato un processo di superamento di certi schemi
Chi paralizzava no che discriminava no larghi settori di tante istituzioni ed enti benemeriti che hanno acquistato esperienza rinomanza nel campo dell'istruzione non statale
Lo Stato ha un grande compito quello di vigilare e garantire il diritto allo studio a tutti i cittadini ed offrire loro uguali opportunità
Un altro aspetto su cui mi piace soffermarmi riguarda la gestione e l'autonomia dell'istruzione scolastica nella sua globalità
Si tratta di un aspetto innovativo e rivoluzionario
Che investe la realizzazione di un'effettiva autonomia decisionale finanziaria ed organizzativa creando le condizioni per una concreta uguaglianza di opportunità per tutti
In molti settori della vita pubblica affiora oggetti una riluttanza cambiamento immaginando che il nuovo non dicembre sia amico del vecchio ma come spesso o come sembra accadere bisogna muoversi per gravi e sperimentare procedure già collaudate
Per innescare processi innovativi e riformatori che tengano conto delle differenti sensibilità esistenti
E così gradatamente si potrà passare da una democrazia teorica ad una democrazia pratica il vero grande problema della vita politica italiana
Signor ministro mettiamo da parte le politiche di compensazione o presunte tali
Che possono generare talvolta anche critiche ingenerose
Cerchiamo con ogni mezzo di inculcare in tutti gli operatori della scuola soprattutto dopo i nuovi incentivi previsti del nuovo contratto la cultura della responsabilità in assenza della quale ogni traguardo diventa un puro miraggio ed ogni riforma del tutto inutile grazie
Ringrazio perché non fare un seduti do la parola adesso al ministro senatore Gian Guido Folloni
Che è stato rappresentante importante del giornalismo italiano soprattutto di quello cattolico è stato direttore di Avvenire e quindi ha vissuto direttamente le tensioni le speranze le ansie anche le difficoltà di questo mondo cattolico della diaspora
Che oggi attraverso questo rapporto con la sinistra del nostro Paese
Attenda cerca dire individuare i percorsi fondamentali di un'intesa grande di trasformazione della scuola e della società italiana
Egli ha vissuto anche l'ho detto poc'anzi sulla sua pelle la condizione del travaglio diretto sì Cologgi resistenziale anche culturale
Della rotture che avvenuto anche attraverso delle forze politiche di appartenenza su anche su questo problema della parità scolastica del rapporto all'interno del sistema scolastico italiano e dello spazio
Anche economico finanziario dato alla presenza della scuola dello statale in questa condizione di riconoscimento e di legittimazione della pariteticità
Ora la parola Gianguido Folloni che conclude insieme al ministro Berlinguer questo dialogo così serrato ma credo importante e per la una valutazione di direi ampia diffusa della condizione del travaglio della scuola italiana alla ricerca della propria collocazione della propria prospettiva e del proprio successo
Soprattutto per il bene dei nostri figli che guardano ancora la scuola anche siccome agenzia depotenziata rispetta la compresenza delle altri grandi agendo sia Della formazione culturale guardano sempre con grande speranza la prospettiva e la possibilità di crescere per l'autorizzazione della loro intelligenza della loro condizione umana e professionale la parola Gianguido Folloni
Ma Clemente Mastella mi ha dato il compito di tenere vivo e attivo quel trattino fra centro e sinistra non tanto come ministro per i rapporti con per quali Parlamento cercherò quindi qui oggi di svolgeremo
Nel tempo ristretto io credo che anche voi avevate diritto
Concludere questa interessante pomeriggio di riflessione politica
Noi ci muoviamo nell'ottica di quello che io considero un passo straordinario a suo modo
Di una rivoluzione di una evoluzione concettuale per lo meno che il voto del Senato poi adesso dovremo il passaggio alla Camera
In qualche modo introduce nella scuola italiana cercherò di dire perché la preoccupazione della dottoressa Silvestri
Mi paiono ben presenti al legislatore il testo che il Senato ha votato attento alle considerazioni che sono state coinvolte così come ha tentato attento è stato attento alle preoccupazioni introdotte dal provveditore
E in un sistema scolastico nazionale il bene comune e comunque l'interesse delle famiglie degli studenti non può essere svenduta nessun interesse di tipo commerciale
Nasce e questo mi pare il il la rivoluzione un sistema scolastico nazionale dove i contributi progetti educativi le anzi le speranze le disponibilità la domanda di istruzione e di formazione in tre in un crogiolo e dove tutto viene messo a valore questo mi pare la novità la novità straordinaria
In qualche modo danno vita tesa quella che ha ragione anche di quel conflitto ideologico che l'onorevole D'Alema diceva si è spento
Noi oggi siamo in grado di compiere il testo votato io l'ho giudicato un testo positivo positivo per questa rivoluzione a cui ci introduce pur nella limitatezza di alcuni aspetti nella limitate quantità e nella un po'ancora indefinita nebulosa
Modalità di erogazione delle risorse destinate alle famiglie ma un testo positivo
è un testo che introduce una visione nuova spalanca un orizzonte che prima era precluso queste il dato e credo che varia vada colto io voglio dirlo questa è la prima sollecitazione
Tenendo presente il trattino a cui mi richiamava Mastella che faccio anche al ministro Berlinguer andiamo alla Camera io credo che la Camera occorra far sì che il con il voto della Camera il testo votato in Senato divenga legge dello Stato questo mi pare la prima cosa importante lo dico perché in questa materia o in materia di riforma nel in ambito scolastico noi spesso abbiamo visto un dibattito parlamentare anche il voto di un ramo del Parlamento che poi non si è concluso e si è bloccato nell'altro ramo del Parlamento
Credo che debba essere un impegno della maggioranza
Far sì che il testo del Senato venga votata alla Camera io so che non è certo
Intenzione del ministro anche il ministro mi pare il primo interessato a che questo accada
Ma poiché c'è qualche componente di maggioranza che potrebbe avere la tentazione di sommarsi al voto dell'opposizione
Se non se non altro per fare in modo che si blocchi
Perché se ne riparleremo un'altra volta
Come spesso è accaduto
Che questa questo questa rivoluzione questa riforma straordinaria
Polo spesso parla di riforme ma non lo vedo attivo nel votare la riforma e io credo che debba essere impegno della maggioranza fa sì che la maggioranza si presenti compatta EVT questo testo alla Camera dei deputati
Fra pubblico e privato voi avete collocato
Come tema tra pubblico e privato io l'ho io considero che forse il di il dibattito potrebbe essere fra una scuola mi sembra riduttivo mettere tra pubblico e privato perché non siamo più avanti vorrei dire in questo modo non so se il ministro
Berlinguer concorda ma a me pare che noi siamo nel passaggio fra la scuola dell'alfabetizzazione lo scolo dell'opportunità questo mi pare il problema la natura della questione e dunque non c'è solo la parità c'è tutta la scuola che entra in gioco tra una scuola statiche una scuola dinamica questo mi pare il problema
E lì dentro ci sta
Quello che il governo ha considerato così lo abbiamo voluto nel documento programmatico su cui questo governo è nato un investimento importante strategico da parte del governo sul sistema formativo
Per una migliore formazione umana e professionale dei giovani
Per una migliore orientamento verso le opportunità le professioni future di cui questo Paese ha bisogno anche per un riordino delle professioni di cui ci si dovrà valere all'interno di questa società e di una società come quella italiana che vuole essere Società europea un investimento strategico nel quale entra in gioco anche la libertà dei cittadini e quindi la libertà delle famiglie degli studenti nello scegliere nell'orientarsi nel loro futuro un futuro fatto di opportunità e di libertà
Dove dunque pubbliche privato questa volta sì nel nel loro nella loro accezione cioè il luogo della comunità lo Stato le amministrazioni pubbliche e le singole famiglie gli studenti mettano in conto di dovere dare qualcosa perché questo fine sia perseguibile dai singoli dalle singole persone e attraverso di loro a dalla collettività perché gli obiettivi siano raggiungibili in questo modo allora una scuola dove insieme vanno autonomia e parità a questo obiettivo di rinnovamento credo che questa sia la Regione del video del dibattito che c'è stata all'interno della maggioranza un dibattito al quale abbiamo partecipato che abbiamo condiviso
Che ha portato al voto del Senato pubbliche privato fanno un investimento comune me mettono a valore le loro disponibilità per un servizio al bene comune del Paese
E io peraltro
Credo che questo passo straordinario questo lo dico a Berlinguer
è un passo che noi compiamo con fatti ci sono delle resistenze e credo che non dobbiamo nasconderci di fronte al fatto che queste resistenze vanno vinte che per raggiungere gli obiettivi che anche con il voto del Senato noi ci proponiamo bisognerà vincere delle resistenze che non sono solo resistenze politiche ma sono resistenze di mentalità spesso
Piccole incrocio piccole o grandi incrostazioni che si sono sedimentate nel modo con cui noi abbiamo vissuto la scuola all'interno di questo Paese io vorrei questo è l'auspicio che cadute le ideologie
Quelle che hanno bloccato si potesse gettare lo sguardo su questo orizzonte più avanti tanto più europeo perciò per certi aspetti del nostro sistema scolastico
Questa visione aperta si bloccasse
Per queste resistenze per queste incrostazioni per qualche corporativismo che nasce all'interno degli operatori della scuola credo che queste signore esistente da vincere lo dico al ministro dico perché non vuole essere una provocazione soprattutto non vuole essere una provocazione
Alla
Dottoressa Silvestri e qui rappresenta un sindacato ma a volte viene da chiedersi nella fatica con cui si sono svolti alcuni passi importanti all'interno della riforma della scuola in questi anni non solo parlo di parità hanno presentato la riforma dell'elementare parlo della riforma dei cicli che dovremmo compiere un voto credo che il Parlamento deve ancora realizzare
Un interrogativo cioè se è davvero
L'obiettivo il centro ciò a cui si guarda nel momento in cui si attua la riforma sono gli studenti e le famiglie o invece il meccanismo anche corporativo che vive all'interno della scuola di autotutela dell'istituzione
E ad esempio degli insegnanti all'interno tra scuole sarebbe grave
Non perché non occorra grande a trent'
La scuola
A volte è parso così credo che la scommessa
Do atto di questa al ministro Berlinguer la scommessa che il ministro nella quale ministro di quella creduto fortemente
Di riuscire a far compiere questo Paese i passi riformatori di cui la scuola ha bisogno questo Paese non è non avrà
Abbiamo parlato poi prima il presidente del Consiglio ha parlato dei problemi del lavoro dell'occupazione dell'opportunità per i giovani per i giovani del Sud
Questo Paese non avrà una risposta positiva su quel fronte se non avviene anche questo passaggio sulla formazione sulla scuola
Quindi è cosa importantissima allora io credo che questa opportunità non vada perduta e si debbano vincere queste resistenze laddove ci fossero dico a Berlinguer che anche questa polemica così mi associo a D'Alema ferragostana sull'insegnamento della religione nata sui giornali perché poi sui giornali
Rimane o favorire nuove armi mi pare vada morire con i temporali di fine agosto questa polemiche sull'insegnamento della Regione potrebbe essere una sorta di obiezione all'interno di un mondo insegnante che vede o che ha visto gli insegnanti di religione come un elemento estraneo rispetto a ciò che è sempre stato considerato il personale della scuola non è così perché non è così perché l'insegnamento della Regione insegnamento opzionale
Perché un insegnamento che diverse viene scelto
Dagli studenti e delle famiglie se no finisce così sta scritto nel Concordato
E quindi non c'è questa contrapporre non vedo la ragione di una polemica su questa frontiera
Allora bisogna evitare che nascano corporativismi che potrebbero svuotare il passo la la norma legislativa che pare il Parlamento sta approvando al ministro chiedo un po'più di coraggio perché tutte queste opportunità che secondo me si si intravvedono possano essere collegate dentro a questo servizio scolastico nazionale che il disegno di riforma
Prospettiva
Perché studenti e famiglie siano protagonisti della scuola
Mi pare questo l'obiettivo mi pare questo quello che lega autonomia parità e riforma concludo su un'osservazione credo che il ministro posto su questo darmi un'assicurazione
Autonomia parità e riforma dei cicli riordinamento della scuola e comparire il riordinamento della scuola le nuove opportunità che lo squalo fra i giovani
Queste cose o accadono tutte assieme con la scuola italiana rimane vecchia non non sa avanza la scuola italiana se uno di questi capitoli rimane lettera morto dunque l'invito la sollecitazione l'augurio che la parte che sta al centro di quel tratti al dire sulla parte di qua del trattino che lega che lega centro e sinistra fa all'altra parte della maggioranza di questo governo e che questi tre capitoli della riforma procedono che procedano assieme
Ringrazio Gian Guido Folloni associandomi e naturalmente al suo oppure io che ha rivolto all'onorevole Luigi Berlinguer io do il saluto affettuoso al senatore Cesare Marini capogruppo dello SDI al Senato della Repubblica
Che per problemi di traffico è arrivato in ritardo a questo tavolo e cui Falqui dibattito va a partecipare però mi prega di non voler interrompere dire la conclusione il percorso temporale che ci siamo già dati testimone con la sua presenza condividendo naturalmente la impostazione complessiva che si è dato
A questo problema all'interno del Senato della scuola paritaria quindi la parola all'onorevole Luigi Berlinguer che ministro di grande coraggio strategico ma anche di grande prudenza tattica spunta cercando di provocare all'interno del nostro paese sia nelle difficoltà della bilingue delle forze politiche sia il rapporto con la pluralità delle foto delle forme delle polarità associative
E sindacali e delle grandi o delle piccole culture nel nostro paese di dare una dimensione un tracciato un percorso un taglio a un processo di riforme straordinario e stiamo vivendo per la verità un tempo particolarmente forte perché nella scuola italiana si possa ridisegnare non soltanto il contorno ma l'impianto è reale effettivo direi sostanziale della scuola italiana
Io non so se questo percorso riusciamo riuscirà a concludersi entro la fine della legislatura io me lo auguro di qui l'augurio che io faccio di tutto cuore al ministro della Pubblica istruzione perché possa dotare il Paese insieme naturalmente a tutte le forze politiche culturale e sociale del nostro Paese dotare il nostro Paese di una scuola
Con l'ambizione lo diceva un grande scrittore americano che la pretesa dei genitori rispetto ai propri figli di dare ad essi salde radici nella memoria e nella storia ma anche grandi ali di speranze di libertà perché il processo del futuro si possono aprire ha una grande stagione della civiltà dell'amore
La parola a Luigi Berlinguer
Io accolgo molto volentieri
L'opportunità offerta da questo dibattito
Perché si approfondisca
Il tema specifico
Sulle questioni scolastiche che è stato scelto
Il problema è la scuola sono tanti e parlare di tutti non è mai possibile in un'occasione così limitata
Questa festa vuole concentrare l'attenzione
Sulla questione della parità scolastica
E anche legittimo
Visto che questo è un tema
Spesso molto controverso
E comunque spesso assai spesso all'attenzione del Paese
Tuttavia mi è parso giusto ciò che alcuni hanno fatto nel corso del dibattito
Cioè evitare
Che ci fosse soltanto un'angolatura presente a tutti noi
Della questione scolastica
Che si potrebbe apparire riduttiva limitativa
Della
Sistema di problemi
Lungi da me quindi il desiderio di spaziare su tutti i temi
Però anche il rischio di una
Circoscrizione
Degli stessi in modo
Riduttivo
Noi stiamo per iniziare l'anno scolastico
Formalmente comincia dopodomani
E abbiamo all'ordine del giorno una serie di questioni rilevanti usciamo da un anno scolastico che ha registrato
Importanti novità almeno normative qualcuna anche più pratica
Di pratica realizzazione
Alludo per esempio al nuovo esame di Stato
Che è un esempio di concretezza operativa
Di ciò che si muove alludo per esempio
A quanto magari l'opinione pubblica conosce di meno mai gli operatori scolastici
Vivono sempre di più cioè al decollo delle prime importanti esperienze di autonomia prima non compiute come è ovvio si tratta di un tema molto ampio e soprattutto di graduale realizzazione e tuttavia le prime esperienze sono in corso
Alludo alla conclusione della stagione con del rinnovo contrattuale e all'assunzione di nuovi istituti contrattuali che riguardano la professione del docente
Il suo profilo la sua definizione
Alludo al fatto che il governo e quindi il Paese in questo caso hanno provato
Una norma di revisione dell'impianto dell'amministrazione scolastica del ministero della pubblica istruzione della sua perizia periferia delle province nelle regioni italiane
E quindi il fatto che ormai noi siamo alle prese con la attuazione della riforma del ministero dell'amministrazione scolastica
Alludo al fatto che è diventata ormai legge dello Stato anche l'istituzione di un sistema nazionale di valutazione dell'efficacia della scuola
Dei suoi risultati
Grande assente in tutti questi anni e pure da decenni invocata dalla cultura e dalla stessa dallo stesso mondo della scuola
Alludo al fatto che per la prima volta quest'anno si sono iscritti alla scuola venticinque mila ragazzini in più
Nell'ottemperare l'obbligo scolastico esteso di un altro anno e che quindi noi andiamo verso un ampliamento della scolarizzazione nel nostro Paese e quindi
Inevitabilmente della quantità di cultura di cui vive questo Paese
Anche questo obiettivo invocato da tanto tempo e che in questi giorni molte scuole forse non tutti a me però molte scuole si stanno apprestando a realizzare in concreto
Voglio citare un ultimo dato prima di tornare alla questione
All'ordine del giorno
Il fatto cioè
Che noi siamo arrivati il nostro paese in Italia
Ad un processo di ampliamento della frequenza a scuola della presenza a scuola fino agli ultimi anni della scuola secondaria superiore
Che ci consente di raggiungere la quota di diplomati rispetto a quanti sono i ragazzi della stessa età
Del settantuno per cento
Ancora quindici anni fa noi eravamo intorno alla metà al cinquanta per cento
Negli ultimi tre anni c'è stato un sensibile aumento Della partecipazioni a scuola
Da parte di questi ragazzi le famiglie spingono sempre di più
Ad una scolora interazione che tende ad estendersi
E anche questo forse è questo il dato più importante di tutti
Che ci riempie di maggiore orgoglio ma deve riempirci non come governanti perché già iniziato prima di questo governo lo dobbiamo dire con onestà ma come italiani perché ci avvicina in concreto nei comportamenti delle famiglie dei ragazzi prima ancora che nelle leggi o nei decreti
All'Europa più avanzata
Quella che cerca di portare
Alla scolarizzazione tutti i suoi ragazzi fino al diciottesimo anno di età
E mentre questo avviene
Il Parlamento è atteso
Al traguardo dell'approvazione delle ultime leggi del piano complessivo delle riforme atteso che come noi sappiamo una parte di esse è già diventata norma
E quindi è più corretto dire
A questo proposito che le riforme sono in corso alcune sono già in via di attuazione altre attendono il suggello del Parlamento
Di queste una sola voglio richiamare tutte meriterebbero ma non c'è il tempo l'autonomia
Perché ad essa noi dobbiamo il cambiamento di quadro
Visto che questa è è stata la prima delle grandi importanti leggi in proposito
E che ha iniziato il suo cammino di fecondazione profonda della vita della scuola
Proprio all'insegna di quella cultura della responsabilità che qui da tutti è stata richiamata
No che prima non ci fossero responsabilità nella scuola
Anche perché non si può parlare della scuola nella sua interezza in modo indistinto la scuola elementare ha fatto in questo campo passi più decisi del resto della scuola italiana perché ha più esperienza e perché più modellata sul concetto e di autonomia e di responsabilizzazione del risultato di tutti per la sua stessa natura e sarà bene guardare con attenzione ai processi che essa vive perché sono forieri
Di una
Capacità di influire sul complesso del sistema formativo del nostro Paese
Ebbene quando di responsabilità si parla questo non investe la deontologia del docente che è sempre stata altamente responsabile
Investe il fatto che la scuola si sta ponendo oggi proprio per l'autonomia della sua istituzione
Più chiari i suoi obiettivi
Che concerne lo tutti coloro che ci studiano e l'interesse generale delle famiglie
Ha ragione qui Folloni a richiamare che la scuola e prima di tutto un bene in sé ma è anche un gioco e prima di tutto un bene in sé lo voglio ribadire perché il regno dalla cultura
Però è anche un servizio che si fa alle famiglie italiane
Ai bambini era grazie
E qualcosa che deve servire alla società che è fatta per la società
Ebbene in quest'ottica l'autonomia ha significato un cambiamento di quadro
Che ci porta a concepire
Lo Stato in un modo diverso da quello in cui è stata concepito
Proprio in materia scolastica fin dall'Unità d'Italia
E soprattutto negli ultimi numerosi decenni della nostra storia soprattutto in epoca pre e immediatamente posto repubblicana ebbene perché dico questo
Perché noi affrontando in questo nuovo modo la concezione della funzione dello Stato non parlo adesso dalla funzione pubblica badate perché la funzione pubblica e notoriamente un concetto più esteso
Della funzione dello Stato non foss'altro perché esistono altre istituzioni altamente pubbliche per esempio i comuni che non sono inclusi nella materia dell'ordinamento specificamente statua ebbene l'introduzione del principio di autonomia dentro la scuola dello Stato
Ha rappresentato il superamento di una concezione arcaica dello Stato
Non in quanto garante di una funzione pubblica ma in quanto soggetto che voleva esaurire dentro sestetto sesso compiutamente la sua funzione
Questo forse il dato più nuovo
Della nostra storia recente la Costituzione assegna la scuola dello Stato badate con l'articolo trentatré secondo comma
Una funzione prioritaria e questo governo fedelissimo la Costituzione
Non può trascurare una funzione prioritaria
Del resto assegnata
Adesso anche dai numeri dal fatto che il novantaquattro per cento degli studenti e degli scolari studia nelle scuole dello Stato e questo fenomeno non è casuale in questo Paese e del resto in Europa sia pure con diversità da un paese all'altro
Esiste una preminenza assoluta delle scuole a gestione pubblica a gestione pubblica
Questa è una parte della storia del nostro Paese
In Italia anche una parte della normativa costituzionale e noi non possiamo trascurare
Ma il modo migliore di affrontare questo tema e quindi l'importanza della scuola pubblica e della scuola dello stato e accingersi ad adeguarla ai tempi non conservarla come vestali di qualcosa che appartiene soltanto al passato le azioni di riforma che sono state intraprese
Soprattutto da questi governi
Degli ultimi tre anni
Erano mirate e sono mirati ad un potenziamento di questo servizio nell'ottica di un suo adeguamento ai nuovi bisogni della società
E più importanti a mio avviso se posso esprimere una preferenza per i vari fra i vari figlioli così si dice
Ho creazioni di questa maggioranza in tema scolastico è appunto quello dell'autonomia
Proprio perché essa introduce dentro l'organismo arcaico di una scuola che fino a ieri era eterodiretta irrigidita nelle sue normative
Gestita da un'amministrazione centralistica e quindi con una inevitabile collocazione di pura trasmissione del sapere
Dino ripetitività continua di un'attività in cui i margini creatività di interpretazione attiva e quindi di scuola effettivamente militante in senso ampio dall'ampio del termine
Erano rimasti costretti dentro questo rito
è stato questo che ci ha consentito di affrontare in modo nuovo
Il problema della parità
Ricordiamo
Che è stato incagliato in secche cinquantennale di dal momento in cui dallo stesso giorno dal primo gennaio del quarantotto in cui la Costituzione repubblicana è diventata legge fondamentale dello Stato
Senza riuscire a risolvere il problema che è un obbligo politico e morale del Parlamento di approvare una legge per la parità come è scritto nel quarto comma dell'articolo trentatré della Costituzione
è stato un approccio troppo ideologico del passato
Che ha impedito di sanare le contraddizioni esistenti tra le diverse forze politiche talvolta alcune in minoranza
All'opposizione ma in grado di impedire l'approvazione di una legge di questo tipo forse di malavoglia talvolta presentata dalla stessa maggioranza
è bene che cos'è che ha cambiato il quadro
Che cosa c'è di nuovo in questo dibattito e nelle ultime settimane negli ultimi mesi
Rispetto ad una situazione che fino a ieri è stata di arroventato clima di contrapposizione soltanto di principio
O di pura ermeneutica costituzionale d'interpretazione di alcune parole avulse dal resto della Costituzione
Che cos'è che ha cambiato perché ci siamo proposti il problema
Perché intanto noi un fatto abbiamo ottenuto oggi in questo Paese che almeno per quanto riguarda la maggioranza
Fino a ieri litigiosa e divisa su questo argomento
Fino al punto che persino nei dibattiti televisivi una discussione all'interno delle scuole
Nell'eterno autunno delle nostre scuole
La rappresentazione arrivava a momenti di scontro vivace e duro
Che cos'è che ci siamo proposti non se si vuole fare una riforma bisogna che il Paese almeno in maggioranza lo la senta come pro la viva come propria non come terreno di scontro ma come terreno di convergenza
Perché il risultato parlamentare di maggioranza altro non è che il modo in cui l'idem sentire il modo in cui nel Paese si diffonde una percezione comune
Ebbene io vorrei rivendicare al risultato del voto al Senato
A cui hanno contribuito tutte le componenti della maggioranza
Nonostante spesso la distanza che le divideva su questo argomento
Il significato di quel voto rivendico quello intanto un fatto che va al di là della scuola ma investe complessivamente il modo di essere della democrazia italiana
Andare incontro ad una decisione che non lascerà che non contrappone ma che tre trova un sentire comune più diffuso questo non è ancora avvenuto completamente nella società italiana
Io penso che ancora esistano elementi di scontro a questo proposito tuttavia se noi paragonate il clima col quale si sta discutendo adesso di questa questione
Anche con quello di sei mesi fa o di un anno fa voi vi troverete che il quanta acqua è passata sotto i ponti e quanto calmino è stato percorso dove sta la novità sta nel fatto che noi abbiamo inserito una dialettica nella vita delle scuole intanto dentro lo Stato
Abbiamo aperto una non dico competizione perché il termine è sbagliato ma sicuramente una emulazione
Per cui ogni scuola è spinta a fare meglio a produrre il meglio di sé a proporsi un obiettivo che è quello del massimo rendimento nello svolgimento della funzione distruzione educativa
E abbiamo istituito un servizio nazionale di valutazione perché con la sua pratica attuazione si possa verificare anche questo impegno abbiamo cioè creduto che pur nello svolgimento di una funzione delicatissima come quella di istruzione e di educazione
Chi si impegna di più
Che ce la mette tutta chi crede nella sua vocazione di docente di organismo dirigente di una scuola
Debba essere riconosciuto per quello che fa per il modo in cui si impegna e soprattutto abbiamo riconosciuto che dentro le scuole si dia spazio alla creatività nella interpretazione degli obiettivi formativi dei compiti stessi del modo di fare cultura e di creare cultura delle giovani generazioni
Il secondo punto che ha portato novità
Sta nel fatto che noi non vediamo quindi una competizione fra pubblico e privato
Perché questo che pure è stato molto spesso lo slogan originario di parte che proponeva al la tematica della parità
Si tratta invece di una emulazione all'interno però di un sistema scolastico unitario
Perché sarebbe sbagliato considerare detti dandole le scuole non statali che esistono perché la Costituzione rende sacro il diritto della loro esistenza e nessuno lo conculca nessuno lo lo contrasta che in quelle scuole
Sì venga considerata ghettizzata la presenza di docenti e studenti perché fuori norma o fuori dall'interesse dell'opinione pubblica e della funzione pubblica
Perché il fatto di dare titoli di studio aventi valore sul territorio nazionale nello stesso modo delle altre scuole
Ne pone implicitamente pubblicità di funzione
Perché in quel modo lo Stato
Proprio perché la Costituzione glielo impone dice che queste scuole svolgono una funzione pubblica bene il testo che abbiamo provato fa giustizia di questo dice quindi che pur mantenendo la differenza fra scuola statale e non statale che deriva dal secondo comma dell'articolo trentatré
Resta però comune la funzione pubblica e quindi è opportuno che ci siano regole che siano rispettate da tutti
Proprio per la delicatezza della funzione educativa e proprio per la responsabilità che questo comporta
Questo è stato il secondo passo che noi abbiamo fatto poi hanno fatto un terzo passo altrettanto importante fatto però di realismo di conoscenza concreta delle cose
Dove si è esercitato più che altrove questa funzione non soltanto da parte dello Stato ma dei comuni e di tanti enti privati religiosi in particolare
In materia educativa e formativa soprattutto nella scuola dell'infanzia nella scuola materna ebbene noi abbiamo voluto per questo dare una particolare attenzione a questo campo e patate
Questo è molto importante viene sempre trascurato l'Italia primeggia in materia di scuola per l'infanzia è riconosciuto dal mondo che noi abbiamo fra le migliori scuole per l'infanzia nel mondo
Vengono gli studiosi americani o svedesi o inglesi a studiare le nostre esperienze
E noi stiamo riuscendo adesso da quando nel sessantotto con istituita la scuola materna statale oggi apre eppure ancora non esiste ma niente in proposito dal punto di vista dello Stato ad estendere la scolarizzazione
Ad estendere soprattutto la frequenza la partecipazione dei bambini alla scuola per l'infanzia la scuola materna ma questa volta con un con COR concorso di più forze
Ebbene sarebbe stato poco saggio non riconoscere questa peculiarità ed è stato giusto andare nella direzione di potenziare questo sforzo perché questo ha consentito grazie alle maestre d'infanzia grazie a tutte coloro che hanno lavorato e fatto di questa esperienza
Un ponte d'avanguardia nel nostro Paese e lasciateci essere orgogliosi quando riusciamo qualche rara volta primeggiare in questi campi perché si tratta di un patrimonio importante c'è voluto un riconoscimento da parte del governo del paese
Di uno sforzo di questa natura ed è il convergere di più contributiva perché non si perdesse anzi si estendesse e si qualificasse questo sport
E poi abbiamo affermato lo dico per ultimo ma altrettanto importante un altro principio scritto nell'articolo trentaquattro della Costituzione recepito dare sentenze interpretative della corte costituzionale
E che cioè mentre per quanto riguarda l'istituzione di scuole ci può essere una differenza e c'è tra l'oscuro dello Stato e lo Scola che non è dello Stato
Per quanto riguarda il diritto dei bambini e dei ragazzi a studiare questa differenza la costituzione non la fa anzi io credo che la esclusa almeno implicitamente
Perché il diritto a studiare qualunque sia la condizione economica e sociale della famiglia ancorché privi di mezzi dice la Costituzione e vale per tutti nessuno escluso
Prevede un necessario intervento riequilibri attivo dello Stato della finanza pubblica il cosiddetto diritto allo studio
Ebbene noi abbiamo dopo decenni di discussione che questo tema era rimasto salvo organo rari esempi locali
Nelle nell'ombra abbiamo voluto porre al centro questo altro elemento di unità del sistema di diritto diffuso
Che vale deve essere seriamente reso operativo il diritto allo studio per tutti i bambini e i ragazzi
Ancorché privi di mezzi soprattutto se privi di mezzi a qualunque scuola essi siano iscritti
Bene noi mettendo insieme questa questi vari componenti del problema
Abbiamo voluto cioè affrontare il tema del rapporto fra la gestione statale della scuola assolutamente preminente di gran lunga più a la più ampia era gestione non statale
In una forma nuova che ha cambiato il quadro rispetto al passato
E che si arricchisce di un altro elemento che voglio sinteticamente ricordare quando si discuteva di queste questioni nel tardo Ottocento nel primo Novecento ma anche all'inizio della storia repubblicana
Chi ne discute ha in mente una scuola che si consumava tutta nelle Aule ed elementari e delle secondarie
E che esauriva la sua funzione formativa educativa soltanto nelle Tasco la aree oggi non c'è più questa concezione il concetto di istruzione e di educazione si è steso a quello che viene chiamato educazione lungo tutto l'arco della vita con un termine anglosassone badate
Perché l'abbiamo imparato da fuori education cioè istruzione e formazione durante tutto l'arco della vita di una società di innovazione così continua di allevamento delle capacità tecnologiche del sistema produttivo e quindi dei suoi operatori
L'idea che la scuola finisca con l'età scolare e che quindi la sua attività si consumi tutta esclusivamente nelle Aule con i banchi e la cattedrale un'idea che sta facendo il suo tempo
Certo è questa la parte più importante ma lo dobbiamo pensare che oggi lo svolgimento di un'attività educativa spaziale per tutto l'arco della vita e non può lo Stato da solo rispondere a questa esigenza
Occuparsi anche di educazione degli adulti di formazione permanente di educazione ricorrente di formazione continua che costituiscono un obiettivo importante di una società giusta
Che consente corre riciclaggio delle conoscenze il suo costante aggiornamento anche un recupero sociale laddove l'inizio dell'attività internet ha può aver marcato negativamente la vita di tanti bambini di tanti ragazzi di tante persone
Ebbene di fronte a questa concezione più ampia era inevitabile che dovesse affrontare con spirito nuovo e con forte senso pubblico
Con forte senso dell'interesse generale
I temi della libertà
Che con l'autonomia si sono dilatati sensibilmente in tutto il sistema scolastico per questo ce l'abbiamo fatta
Io ho dubitato fino all'ultimo momento
Che noi potessimo consimili conciliare il diavolo con l'acqua santa i guelfi e ghibellini coloro che si contrapponevano soltanto su un terreno di anatema religioso da una parte e dall'altra
L'emergere eccessivo dei fondamentalismi rispetto alla ragione e tuttavia e devo ringraziare le forze e la maggioranza e devo ringraziare qui le forze di chi ha organizzato la festa che ci ha dato un contributo straordinario di ragionevolezza
Di volontà di risolvere un problema e non solo per ragioni politiche generali che non sto a richiamare che pure ci sono che pure ci sono ma nell'interesse dei bambini e dei ragazzi italiani degli insegnanti italiani delle famiglie italiane
Per portare avanti questa soluzione oggi abbiamo un sistema più pluralista
E potremo terno con l'approvazione della legge un sistema più quello per pur più pluralista che soprattutto esalta il pluralismo nella scuola di Stato che c'è ed è sicuramente la garanzia fondamentale
Ma che esalta il pluralismo della cornice generale del sistema e quindi una dialettica all'interno che favorisce le differenze favorisce le diversità le vocazioni le attitudini
I caratteri dei singoli ragazzi dei bambini le scelte delle famiglie ecco perché io credo che ne abbiamo fatto un passo avanti molto importante
Ho dei dubbi che sia un tutti contenti anzi sappiamo che non son contenti
Io sono del parere è una mia personale opinione
Che noi togliamo così ad alcune forze che io ritengo soprattutto fondamentalista e integralista di tutte e due le parti
L'occasione per fare guerra su questo argomento
I togliamo un succoso boccone della polemica quotidiana
Però sono sicuro che questo rappresenta invece un importante passo avanti nell'equilibrio complessivo della storia educativa del nostro Paese sono altrettanto convinto di una cosa è un'opinione personale una Paglione del ministro non può essere presa come un'opinione
Dovuta o da accettare doverosamente ma che avendo la maggioranza in sede politica non soltanto del Senato e parlamentare approvato il testo al Senato essa abbia diritto politicamente di chiedere alla Camera un'approvazione con forme di quel testo e rapida perché finalmente presto vada in gazzetta ufficiale una legge sulla parità scolastica
E in questo modo questo tema per il modo in cui l'abbiamo definito per il l'accordo e la mediazione che è stata trovata che di alto livello non di basso livello perché ha un respiro che quello che io ho tentato di descrivere in queste mie parole
Diventi finalmente qualcosa di acquisito alla Repubblica italiana le sue leggi e si possa poi ricominciare un cammino più ampio per vedere come questa legge determinati le sua conseguenza sull'intero sistema scolastico
E valutare tutto ciò che possiamo far derivare da questo ma ora dobbiamo fare un punto fermo
La democrazia è un modo di essere il più civile di una società in cui si discute si dibatte ma poi alla fine si decide se non erro democrazia è un pasticcio e confusione non è democrazia
Si discute efficaci deve discutere ma si arriva a un punto in cui si deve decidere e oggi ciò che non abbiamo fatto al Senato
Del mese di giugno luglio sicuramente un risultato che deve avere il suo il suo esame io spero il suo suggello alla Camera dei deputati non vi nascondo
Che mentre stavo come diceva sarcasticamente il Presidente del Consiglio
Per consumare le mie vacanze in una decina di giorni
In un altro paese molto lontano
In un altro continente molto lontano
Qualcuno ha voluto corra il giornale di Milano ad uso a sue sollevare questioni a Ferragosto quando non sa cosa dire non riesce a riempire le pagine del suo quotidiano sollevare la questione dell'Oval del concordato
Del concordato
Quando noi non passava neanche per l'indicava del cervello che esistesse un problema di questo un ragazzo acqua criticato la mia persona simpaticamente dicendo che la smentita è stata debole come faccio a smentire una cosa che non c'è
Come faccio a smentire un fantasma
In Italia purtroppo qualche volta la politica si diverte a discutere di cose che non esistono
E a polemizzare sul non essere sul vuoto pneumatico io mi annoio di fronte a una cosa di questo genere
Col problema non esiste un giornale il giorno dopo ha registrato qual è stato il colloquio c'eravamo visti a piazza Navona parlare contro i giornalisti il giorno prima che il Senato cominciasse ad a votare il disegno di legge di parità per la quale avevamo lavorato con tanta fatica
E io illustrato quali erano i principi perché i giornali ne parlassero causa cognita con cognizione di causa pensate voi che io avrei piazzato un siluro di questo tipo come quello di sollevare il concordato nel momento in cui stavamo faticosamente cercando di raggiungere il risultato della parità avreste avuto sì diritto sequestrato così idiota
Di chiedere che non si affidasse un idiota di questa fattezza il dicastero della della pubblica istruzione
Se vale questo come argomento
Piccola biografia personale nelle ultime settimane sappiate che problema non esiste perché nessuno ha pensato che si dovesse rivedere il Concordato che tra l'altro il compito della Presidenza del Consiglio hanno fatto bene a fare all'una domanda non è compito dal ministero tra pubblica tutele ma io ho un dubbio anzi maliziosamente avanza un sospetto
Se è a certe forze che si ingrassano ogni giorno parlando di parità a loro modo di vedere ed avendone per parte responsabilità dell'incapacità di averla risolta nei decenni precedenti
Quelle forze
Sì toglie il pane o si taglia l'erba sotto i piedi approvando questa legge avranno meno da fare
E forse sollevare il ballon d'essai e della l'insegnamento di religione nella scuola pubblica non nella scuola non statale forse strumentale al cammino futuro della nostro disegno di legge ma noi siamo molto fermi nel sostenerlo fino in fondo
Vi voglio dire un'ultima cosa
Noi siamo vicini a un risultato
Siamo convinti che la Camera in questo autunno dopo aver approvato il disegno di legge sui cicli scolastici che all'ordine del giorno che dobbiamo mantenerlo la prima settimana di ritorno in aula debba all'apertura
Debba subito discutere e votare disegno di legge sulla par
Sono convinto che il giorno in cui questo disegno di legge andrà in in gazzetta ufficiale da dove non si può tirar via perché lì viene scolpito Resta ricordiamoci anche bene
Il clima cambierà
Lo si guarda in un altro modo
Le insoddisfazioni che ci sono diminuiranno se ne vedrà la pregnanza culturale
Dietro quel testo c'è anche cultura cultura legislativa e cultura scolastica se qualcuno le guarda senza le lenti affumicate dell'ideologismo ci scopre dei valori
Che sono valori di una concezione della scuola che si che va verso il Duemila e che non è ereditata dalla breccia di Porta Pia
Ci scoprono dei valori per i quali sta lavorando oggi questa maggioranza di governo
Il cui valore principale lasciatemelo dire
E certamente dato dall'esistenza di quel trattino perché non si cancella mi identità storie tradizioni e stesse rappresentanze di interessi da un giorno all'altro
E non si può far diventare un'unica parola
Una binomio con un trattino ma quel trattino non è di separazione ricongiunzione
E la forza di questa stagione politica in Italia
Che non va caso viene dopo la caduta del muro che non a caso viene dopo forti autocritiche da varie parti
Che non a caso viene dopo le difficoltà della Prima Repubblica
I valori a cui noi ci dobbiamo ispirare sono quelli di un incontro fra diverse culture che non sono divise dall'esistenza della fede o meno
Ma sono divise da chi è per avanzare o da chi è per conservare c'è un discrimine nella nostra società
Da un lato quelli che non vogliono cambiare dall'altro quelli che vogliono cambiare ma fra quelli che vogliono cambiare ci sono più culture più convergenza di interessi più spinte più tradizioni e la forza di questo disegno di legge e che essendo certamente un momento di mediazione però star riuscendo a ridurre assente si questa mediazione che quindi non è una somma ma sta rischiando di devi di divenire qualcosa più digerita di una somma che effettivamente pone in essere la ragione per cui noi stiamo insieme ancorché legati da un trattino stiamo insieme per una base programmatica comune perché quando si va a realizzare un programma il trattino non può più esistere si trova un terreno sul quale ci si ritrova entrambi
Ma che poi diventa un atto che serve alla Società italiana nell'interesse del complesso dalla Società italiana e questo disegno di legge dentro lo schema generale delle riforme della scuola risponde a questa esigenza grazie
Ringrazio vivamente l'onorevole Luigi Berlinguer ringrazio tutti quanti voi auguro a tutti buona notte casa
Signori scusate un attimo di attenzione partiva certa di Fausto leali rimandarli si terrà nell'area concerti sente all'eternità pochi minuti che hanno
Questo urbana
Fatto subito perché
Qualunque corrono per qualità salvo
Il padre
E
Qua
La strage
Ma io
Foresta
In pratica
Sentirlo
E questo qualcosa di ed
Parla troppo
Quei già