"Verso il Congresso nazionale dei Democratici di Sinistra" dibattito organizzato nell'ambito della Festa nazionale de l'Unità c/o Palaconad

Buonasera a tutti quanti Benvenuti
Per il penultimo incontro di
Serale di questa lunga festa nazionale dell'Unità
Questa sera il tema lo conoscete verso il congresso nazionale dei Democratici di sinistra
Sono ospiti con noi inizio dalla destra Marco Fumagalli direzione nazionale dei DS
Franco Passuello responsabile Organizzazione nazionale democratici sinistra Mauro Zani segretario federazione di Bologna
Giorgio Ruffolo
Il timone azione della segreteria nazionale Famiano Crucianelli
Naturalmente questa sera parlando per del congresso dei DS sono tutti quanti ospiti democratici sinistra quindi non abbiamo si scusa per la sua assenza Barbara Pollastrini che era prevista nel nostro dibattito che per ragioni di carattere familiare personale non è potuta essere con noi
Bene il tema è un tema
Pastori ieri avete sentito molti di voi probabilmente discorso della manifestazione nazionale qui nell'arena della festa di del segretario nazionale Walter Veltroni che ha introdotto siamo così i temi politici fondamentali che saranno al centro del nostro congresso ora io mi permetto di fare una cosa che non è mai stata fatta da un coordinatore ma mi permetto in qualità di segretario se c'è qualcuno che va avvisare quelli dello Standing fianco di abbassare il volume
Qualcuno organizzatore perché rischia di disturbare riprendiamo subito io partire in questo nostra chiacchierata incontro immediatamente ora
Da due persone che sono più direttamente coinvolte naturalmente lo siamo tutti coinvolti ma nella redazione di quelli che dovranno essere alcuni dei testi fondamentali del nostro congresso particolare penso a Giorgio Ruffolo che tra coloro che principale diciamo Tore della ideazione della costruzione del testo del Progetto
La carta fondamentale che sarà presentata e nostri congressi dei Democratici di sinistra e Franco Passuello che ha lavorato in questi mesi intorno alla
All'elaborazione
Sui intorno ai temi sui temi della riforma del partito democratico sinistra
Che è stato anche oggetto nei mesi scorsi di una incontro seminario a Frascati come molti di voi avranno letto sui giornali
Ecco perché neanche a loro un po'punto che cosa sono perché molto spesso noi leggiamo sui giornali Progetto la mozione il documento sul partito quale sarà o in qualche modo
Inizio fuochi una sera precedente
Quale sarà in qualche modo appunto quali sono i testi spiegarcela configurazione dei testi che accompagneranno la campagna congressuale di cui dovremmo su cui apriremo il confronto nei nostri congressi medio partirei da Giorgio sei d'accordo proprio interno intorno appunto il tema appunto del Progetto la carta fondamentale
Ma cercherò di essere il più breve e se possibile il più chiaro
Su questa questione del progetto che non è un oggetto misterioso o che almeno non dovrebbe essere un oggetto misterioso perché c'è bisogno di un Progetto perché in particolare della sinistra ha bisogno di un progetto e si potrebbe dire come ha cominciato a Walter Veltroni il suo intervento di ieri se c'è ancora bisogno di una sinistra
Ma di un Progetto la sinistra
La sinistra tradizionale fino a qualche tempo fa a qualche decennio fa non si poteva dire che ne avesse bisogno perché nella filosofia della storia della sinistra
Era insita la convinzione che ci fosse nella storia proprio un progetto e che la storia avesse nel suo svolgimento una sua dinamica necessaria che attraverso conflitti di classe sesso Chasse in una nuova condizione di società liberata e pacificata questo era l'essenza della filosofia marxista
E questa convinzione che nella storia ci fosse un progetto ha per molto tempo caratterizzato
La cultura della sinistra
Attraverso quelle che Hegel chiamava le dure repliche della storia la sinistra ha rinunciato a questa visione
A si è rassegnata a capire che nella storia non c'è che la storia non lavora per la sinistra non lavora per un progetto
Che nella storia ci sono conflitti che non necessariamente hanno un esito predeterminato è necessario che la storia e animata da grande forze di progresso ma anche da grandi forziere Drive e che quindi la sinistra un progetto lo deve costruire non lo può acquisire dalla storia
E come si potrebbe dire nell'epoca dell'incertezza dove nessun esito e predeterminato l'unica certezza dipende dalla nostra volontà
Di qui la necessità della sinistra di identificarsi e di farsi riconoscere in un progetto di società che cosa vogliamo che sia questa società
Quali sono i valori e i principi ai quali noi vogliamo ispirarci non dobbiamo ispirarci perché c'è qualche cosa di già definito per così dire nelle viscere della storia
Ma che noi vogliamo liberamente acquisire come visione come ideale come principio che ispira la nostra azione politica legare quindi la nostra politica a un puro detto questo è un compito fondamentale della sinistra che è propria della sinistra e non della destra e qui noi scorgiamo una differenza fondamentale
E contestiamo quella facile conclusione secondo cui nel mondo moderno nel mondo attuale non ci sarebbe più bisogno di una contrapposizione tra sinistra e destra
Vedete la contrapposizione tra sinistra e destra c'è rimane ed è anzi accentuata non perché come una volta la sinistra era la politica del cambiamento e della innovazione e la destra era la politica dell'ordine e della stabilità
Questo non esiste più la destra non è più Dio patria famiglia la
Filosofia dell'ordine stabilito dell'ordine gerarchico immutabile la destra e ancora più se si può ancora più entusiastica rispetto al cambiamento all'innovazione
Alla mondializzazione al movimento soltanto che e qual è la differenza fondamentale la destra affida il cambiamento
Ai rapporti di forza e soprattutto i rapporti di mercato
Come se attraverso questi rapporti di forza si potesse definire una società nella quale la fondamentale componente e quella della competizione
E quella della rivalità e quella del conflitto
La sinistra vuole accetta accetta il cambiamento ma lo vuole governare questo è fondamentalmente non c'è più una destra contro il cambiamento è una sinistra a favore tutte e due le posizioni politiche accettano il cambiamento come
Realtà assolutamente insopprimibile del nostro mondo e non potrebbe essere altrimenti nell'era delle straordinarie innovazioni tecnologiche
Economiche mondiali ma da una parte si vuole affidare questo cambiamento della regolazione di questo cambiamento al mercato
Fondamentalmente ai rapporti di forza a una specie di darwinismo sociale
Nell'ambito del quale coloro che vincono sono i più forti
E dall'altro si vuole affidare questo cambiamento a delle regole e a dei principi e dei valori che assicurino soprattutto la coesione e la pari dignità dell'uomo in questa società questa è la differenza fondamentale le tra destra e sinistra mi pare nel mondo di oggi ora per arrivare da queste e formulazioni un po'astratte e generali ai compiti che stanno di fronte a noi io credo che la sinistra in Europa e soprattutto in Italia abbia bisogno di ridefinire se abbiamo un grande bisogno di confrontarsi proprio con i principi con le regole con gli obiettivi che las spiega Novella spiegano soprattutto a se stessa
Abbia bisogno cioè di una propria dir ribadire la propria identità riformulare la propria identità rispetto ai principi e agli obiettivi di una società e di una visione di società ma a
Anche e soprattutto attraverso i cambiamenti che è necessario apportare a questa società quindi il progetto non è una cantata in chiesa o non è un prologo in Cielo
E la definizione di obiettivi fondamentali dai quali poi devono scaturire delle scelte politiche
Di riforma di cambiamento e di cambiamento delle istituzioni voglio fare da Pd sicuramente tre esempi di questo cambia tutto e di queste opzioni politiche che stanno di fronte a noi c'è un problema fondamentale l'Europa come la vogliamo questa Europa
A mio modo di vedere l'Europa e la risposta alla sfida della globalizzazione della mondializzazione ed è una risposta politica c'è un secondo grande fattore di cambiamento quello tecnologico che investe il
Mondo del lavoro e della produzione in modo da cambiarne realtà regala radicalmente i connotati rispetto a quello della economia come si dice fordista e taylorista che abbiamo conosciuto fino a ieri beh quelli quali sono le implicazioni di questo cambiamento la disoccupazione dobbiamo accettarla e qual è la risposta che dobbiamo dare per esempio in termini di nuove forme
Non soltanto del capitalismo ma dell'economia sociale dell'economia associativa del terzo settore dell'autogoverno della società
Ci sono delle sfide che riguardano la cultura la spersonalizzazione il fatto che gli individui nella lotta competitiva sono ridotti a strumenti dobbiamo risuscitare invece una ideale di cultura che si materializzi attraverso riforme dell'educazione soprattutto attraverso la grande conquista di una scuola che diventi permanente che diventi autonoma espressione della società civile e non soltanto preparazione ad un diploma che qualche volta non serve a nessuno
Ecco voglio dire che il progetto è la base fondamentale
Di principi di valori di obiettivi dalla quale scaturiscono poi delle scelte politiche
Ecco perché io credo che in questo congresso di fronte al quale siamo sia fondamentale e necessario cogliere l'occasione di una ridefinizione della sinistra in Europa e in Italia dalla quale scaturì Scano delle scelte politiche
è quello che io vorrei evitare perché o anche qualche brutto ricordo in questo in questo ambito e di definire questo progetto come un messaggio salvifico che tutti possono sottoscrivere perché come dire non fa male a nessuno ma come fondamento invece di scelte dalle quali devono scaturire i programmi gli obiettò vivi e l'azione politica concreta del partito e della coalizione che nel partito e che che e e dell'coalizione nella quale il partito e inserito questo è il compito politico del progetto è uno strumento di identificazione
è uno strumento di scelte politiche è uno strumento di cambiamento istituzionale così almeno lo vedo io
Grazie Giorgio
Franco passo quello
Ma innanzitutto qualche informazione
Sul percorso che ci aspetta
Sabato prossimo il due si riunisce la direzione
Nella quale avute convocherà il congresso
Nella quale sarà presentato una prima mozione politica la funzione politica che se che la la la segreteria uscente quelli che oggi il gruppo dirigente che stava oggi con Walter Veltroni intorno Walter Veltroni presenterà un documento politico
E insieme a questo documento politico al quale l'ex sicuramente sarà allegata alla ricandidatura di Veltroni alla segreteria
Sarà presentato il Progetto due mila e così si chiama si chiama almeno per ora di cui vi ha parlato adesso Giorgio
E
Questo sarà diciamo il primo pacchetto di e poi ci sarà il Regolamento congressuale
La la direzione
Dovrebbe da un lato prendere atto di questi di questi di della della presentazione della mozione politica della candidatura di Veltroni
Prendere in consegna
La il documento sul di Progetto il Regolamento e nominare anche la Commissione nazionale per il congresso che poi seguirà tutto l'iter congressuale
Ci saranno ci sarà tempo fino a metà novembre per presentare altre ottobre scusate mi per presentare altri eventuali mozioni politiche
Da parte del del del componenti e soggetti del pluralismo interno che in abbiano
Desiderio la volontà politica di presentarsi con una loro fisionomia si vi è una propria identità queste mozioni politiche potranno o non potranno essere collegate anche a candidature alternative
E tutti questi materiali
Scrive due giorni dopo il diciassette di ottobre saranno pubblicati su L'Unità
Da quel momento parte il processo di convocazione dei congressi nelle federazioni e il tempo che abbiamo calcolato anche dai nella prima settimana di novembre
Partiranno le assemblee congressuali delle unità di base
Il vincolo che abbiamo per ora scritto nella proposta nato son tutte proposte perché poi sarà la direzione a decidere
è che
I convogli Lulli tutti i congressi regionali si svolgano entro il diciannove di dicembre e il congresso nazionale come chi era ieri sera alla grande manifestazione con Walter ha sentito sarà convocato nel fine settimana di metà gennaio attori ripeto sono le proposte con le quali la segreteria
Domattina devo partire presto per Roma con gli altri colleghi perché arriviamo la conferenza dei segretari regionali e delle grandi aree metropolitane per un ulteriore confronto su questo percorso
E quindi questo diciamo è il tema è il l'itinerario di cui stiamo ragionando questo itinerario come vedete molto rapido
A tempi brevi non era compensato così l'avevamo immaginato
Prolungato di un mese hanno macinato di farlo entro metà febbraio purtroppo abbiamo visto che c'è un per una serie di di vincoli le regionali saranno si terranno fine marzo Massimo più tardi entro il due di aprile
è chiaro che noi abbiamo perfino ragionato sette nero non temere
Nonostante questo il congresso ma come avete poi segreto dei giornali e come Walter ha confermato nel suo bel discorso ieri sera abbiamo alla fine deciso che il partito aveva bisogno del congresso
Questo apportato qualche problema perché non avevamo immaginato di convocare il due ottobre non la direzione ma l'assemblea congressuale attualmente in vigore quella nazionale cioè quella per capirci che
E R era resta a fatto gli stati generali di Firenze
Per poter già introdurre delle modifiche statutarie in modo che tutta la campagna congressuale si potesse svolgere già dentro un nuovo quadro di norme
Abbiamo visto che
Poi in tempi un po'anche i vincoli
La platea congressuale che più di mille ottocento persone che per introdurre modifiche statutarie doveva avere una maggioranza qualificata del cinquanta per cento più uno degli aventi diritto quindi
I tempi stretti hanno
Anche questa incertezza che della discussione che sia introdotta nelle settimane scorse ha reso questo a c'è ci ha consigliato di lasciar stare tuttavia
Noi abbiamo comunque tracciato un percorso che dovrebbe condurci a fare il congresso diciamo già comunque anticipando dentro
Le regole che sono oggi in vigore dietro dentro lo scudo statuto attuale dei Democratici di sinistra e di fare un congresso che ci consente comunque già nella sua prima fase una serie di innovazioni
Diciamo che le innovazioni principali che si saranno introdotte sono
Legate diciamo così da un lato lo diceva anche questo lo accennava Walter ieri sera
Da un lato una siccome noi intendiamo restituire diciamo così un peso reale agli iscritti
E siccome
Andiamo ad un congresso che sarà un congresso per mozioni politiche
E siccome il dibattito sulle conclusioni sulle mozioni politiche avverrà nelle assemblee congressuali di base quelli che si formeranno anche
Attraverso la discografia la discussione democratica le votazioni ci ha mai che gli equilibri fra le diverse componenti è chiaro che noi abbiamo un problema di una crescente
Garanzia
Dei diritti e delle responsabilità degli iscritti tanto è vero che nel progetto che poi presenteremo più avanti come dirò per mafia
Definizione del nostro Statuto al previsto
Che ci sia una vera carta dei diritti e delle responsabilità degli iscritti e debbo dire che qualcosa di simile c'è già nello Statuto attuale della prima parte del nostro Statuto ma che intendiamo invece farla diventare una una uno strumento più vincolante più attivo più è in grado davvero di promuovere una rilanciare una rigenerazione anche un'apertura della nostra democrazia Interna
Ciao quindi noi abbiamo ragionato che il congresso
Deve essere l'occasione per una certificazione reale diciamo per formare una vera anagrafe
Non solo locale ma anche nazionale degli iscritti in modo che poi si accerta diciamo la la situazione
Della nostra base associati
E questo proprio perché uno dei punti essenziali
Della riforma del partito è di noi che ha sappiamo di dovere mettere in campo un partito sempre più in grado di dialogare con la società
Sempre più in grado di aprirsi sappiamo anche che perché questo sia possibile ci vuole un partito che davvero in grado di condividere l'identità il Progetto di cui parlava
Giorgio Giorgio qui non lo ha ridetto ma dalla prima stesura che ci presentò del Progetto
Punto molto sul fatto che il Progetto veniva elaborato nella sua prima stesura dal livello nazionale ma che poi doveva assolutamente svolgerà un percorso di dibattito dentro al partito con altre forze con con diciamo anche tutta l'area
Del del del degli associazioni delle organizzazioni che sono attorno al partito in modo che
Esso fosse il solito nelle il l'oggetto di un vero nuovo patto politico tra il partito alla sua base associativa e tra il partito la società agli elettori
E questo è possibile solo se il quadro attivo del partito
Possibilmente tutti gli iscritti davvero condividono
Questo nuovo progetto questo nuova idea di partito e quella linea politica che io credo con grande efficacia ieri sera
Walter RAI a illustrato
A quella forte rappresentanza del popolo dalla sinistra democratica che era presente
Quindi immaginiamo un congresso o che a punta molto sulla democrazia associativa
Quindi noi volantino abbiamo dato un mese di tempo per lo svolgono stante che abbiamo ristretto tutti i tempi ma non quello delle assemblee congressuali di base
Perché lì che si deve davvero creare una condivisione reale di di condivisione vuol dire discussione arricchimento confronto
Sia sul sulle mozioni politiche che saranno presentate sia sul Progetto
A medio termine sul sul che quello diciamo così che s'definirà la nuova identità di questa grande sinistra per un grande Ulivo di cui parlavamo ieri sera
E poi anche perché anche la la il percorso di
Partito nuovo che abbiamo in testa ha bisogno di questa rivitalizzazione della nostra democrazia interna io ormai sono quasi dieci mesi c'ho preso questo incarico
Ho incontrato più di nove mila quadri in questi mesi discussioni dirette dovrà ascoltato molto ho cercato di dire lavoro che stavamo facendo
E ho percepito molto forte ricordo Giada una primissima assemblea che facemmo ti ricordi proprio qui a Modena con i segretari di sezione dove
L'inquietudine
Per un
I nostri quadri di base figuriamoci gli scritti che non riescono più spesso ad avere voce in in capitolo ad essere davvero partecipi della discussione politica che in spesso imparano
Decisioni importanti anche di linea politica dai giornali dalla tv mi sentii dire proprio questo girando ha trovato un'inquietudine crescente che poi spiega anche perché è capitato delle scadenze elettorali più recenti
Cioè tra lo stato il gruppo dirigente probabilmente pressato a tutti i livelli pressato dai compiti ai politici enormi che la transizione politica italiana gli ha messo di fronte in questa transizione si può dire tutto
Vero che non abbiamo svolto dicono voi anche se io non c'ero meno del gruppo dirigente di questo partito non abbia svolto un grande ruolo politico però è chiaro che nell'ansia di stare all'altezza delle sfide
Si è forse lasciato un po'troppo in secondo piano
Questa necessità di condividere di discutere di di ascoltare e poi anche di convincere di stringere un patto politico nuovo sulla linea politica che via via veniva avanzato intanto con il nostro quadro attivo e con i nostri iscritti perché solo così è poi possibile noi che non possediamo le televisioni è tutto il dibattito che ma che abbiamo sempre avuto come arma principale della nostra
Veicolo principale della nostra rapporto con la società il partito la sua capacità di stare tra la gente certo poi anche l'amministrazione il buongoverno eccetera eccetera
Quindi questo è un primo baricentro forte del del congresso che stiamo facendo un congresso che punterà molto
A stringere attraversa una rivitalizzazione della nostra democrazia di base questo Patto nuovo per l'identità è il programma è il progetto politico del partito
Ma c'è un'altra questione sappiamo che non basta questo
Perché abbiamo un problemi dir di difficoltà e di rapporto con l'elettorato con la società
E con anche diciamo quelle che per le forze organizzate test che ruotano intorno al partito che magari fino a ieri eravamo considerati a dare per scontate penso al sindacato la cooperazione al terzo settore
Eccetera ma penso anche a molti movimenti
Ecco perché l'altro grande sforzo del congresso è quello di un'apertura del partito ha rapporti nuovi anche con quella parte di con quelle organizzazioni della società e con quale parte della società che non sono già dentro
Il partito come comunità di donne e di uomini come associazione politica di donne e di uomini ma che sono assolutamente interlocutori assolutamente necessari sia per a vere competere delle elezioni sia perché siano i partner della nostra azione amministrativa e di governo altrimenti accade quel che c'è stata accadendo
Che governiamo abbiamo posizioni centrali di governo dal livello nazionale in giù
Mediamente governiamo bene abbiamo sentito elencare ieri Vieri successi del governo nazionale ma potremmo parlare del dei del dalla grande tradizione dell'amministrazioni regionali e locali e poi perdiamo consensi
E poi la gente non capisce
Perché in una fase di trasformazioni come questa
Governare amministrare vuol dire anche riformare riformare vuol dire scombinare gli interessi il sistema di interessi attuali e se non condividi
Come la tua gente cultuale tua iscritti dal tuo quadro attivo e con gli elettori e con le organizzazioni che si muovono della Società tornate non se non condividi questi progettazione questa riforma governi fai cose giuste per il Paese
Ma che ti fanno perdere consensi
Questo lo diceva anche Walter ieri sera
Altro che si può fare politica senza i partiti senza i partiti e la sinistra che non può governare se non a partire da un'identità e di un od e da un progetto senza alcun partito capace di stare in campo
Non riesce poi a far passare alla sua al suo progetto alla sua azione di governo nella società rischia quello che abbiamo rischiato in questi in questi ultimi anni
Ecco perché noi faremo un congresso anche di apertura
Ecco perché ci sarà una centralità della della dell'iniziativa dei delle assemblee delle Autonomie tematiche ne abbiamo parecchie
Stiamo ripeto ripensandole levi organizzeremo ma intanto daremo loro la parola nel congresso eleggeranno loro delegati
E poi faremo delle grandi assemblee delle donne e dei giovani di quest'area delle associazioni che dei soggetti organizzati diversi da noi che stanno comunque in aria hanno decine perché perché soltanto se il partito ristabilisce i rapporti con questi soggetti con le donne pensate al tema
Drammatico di un nuovo patto fra le generazioni di una capacità di aprire davvero il partito ai giovani
Quindi immaginiamo una platea congressuale nazionale che sia formata per una parte dal dal percorso che perché inizia con le assemblee congressuali di base e arriva fino ai delegati
A ai con capperi nel congresso nazionale che saranno
O come sapete eletti dalle assemblee regionali
Poi per un'altra parte però ci saranno dei come ci son sempre son previsti dagli ostaggi dallo Statuto anche attuale
De degli delegati di diritto che sono i parlamentari che sono tutta una serie di figure
Diciamo per legata alla nostra presenza
Nell'Est nell'amministrazione al nostro ruolo di governo ma poi ci saranno anche questa fetta di delegati espressi da questa apertura anche tra non iscritti attraverso queste assemblee nazionali attraverso il percorso naturalmente ma cosa importante sul smetto qui perché le altrimenti son troppo lungo cosa importante
Siccome noi siamo costretti a lavorare senza cambiare lo statuto uno degli orientamenti che era emerso dal lavoro fatto in questi mesi sulla riforma del partito e nel seminario di Frascati era che per marcare un un fondamento più federalista diciamo una struttura più federalista del partito
Una a metà della direzione nazionale fosse eletta dai congressi regionali
Questo con lo statuto attuale non è possibile e allora noi abbiamo comunque immaginato di anticipare i tempi
Con questa norma del Regolamento che prevede che comunque i congressi regionali
Eleggo no a designare e leggendoli come se si trattasse di un'elezione diciamo normale
Questa quota di loro competenza
Che poi noi comunque approveremo dalle modifiche allo Statuto nella prima sessione dell'Assemblea congressuale nazionale e comunque poi il congresso nazionale ratificherà
Queste che sarà comunque una vera elezione che avverrà livelli regionali
Ecco questo è uno dei modi che abbiamo trovato
L'ultima cosa che di l'insieme della progetto di riforma del partito
Che ha soltanto a grandi linee cercate di descrivervi Saracco non non non ma sarà aste consegnata un documento paragonabile al Progetto ma sarà presentata in tempo utile quindi dentro l'ultima decade di novembre in tempo utile perito di congressi di federazione sotto forma di un pacchetto di proposte di modifica dello Statuto
In modo che si possa arrivare all'assemblea nazionale già con un pacchetto
Con questi due documenti già abbastanza discussi condivisi arricchiti il progetto
Due mila e una
Proposta di riassetto dello Statuto quindi alla democrazia interni delle struttura organizzativa del partito che sta che a saranno poi insieme definitivamente discussi approvati dal Congresso nazionale si apre si aprono alcuni mesi di intensa attività
Perché l'ultima cosa che voglio dire è che noi dobbiamo fare questo percorso non immaginando lo come un ripiegamento al nostro interno
Perché questi stessi mezzi saranno decisivi per preparare la competizione politica delle regionali che a sua volta un passaggio davvero delicatissimo in vista delle delle politiche
Ecco perché noi immaginiamo dei congressi che siano che abbiano sempre a Lorin perdono
Magari a partire sia dalle mozioni politiche sia dal nostro Progetto momenti di aperture di discussione che ci consentano di parlare intanto alle altre forze della coalizione e poi all'elettorato tutti gli elettori
Quindi ci aspettano dei mesi molto intensi che coinvolgeranno tutti noi davvero noi speriamo che anche la partecipazione alle assemblee congressuali di base sia questa volta speciale straordinaria che davvero di arrivi arrivi a tutte le donne a tutti gli uomini che stanno nel partito questo messaggio
Questo è il tempo se non ora quando di riprendere in mano davvero la democrazia del partito il suo progetto e il suo programma politico
Famiano Crucianelli rappresenta un'area la componente politica culturale a concorso alla Costituzione democratici di sinistra i comunisti unitari
Nel congresso dello scorso anno
Qualche modo nella stessa area di riferimento della sinistra del partito cosiddetta come tutti la conosce la sinistra è partito
Marco Fumagalli è un esponente diciamo di primo piano
A entrambi rivolgo una domanda poi non so se ne aggiunge partendo dalla Famiano dentro questo quadro naturalmente
E sarebbe precoce oggi la discussione sulla mozione che non esista ancora non abbiamo ancora avuto modo di conosce di vedere quindi non è presumibile ancora una posizione anche dialettica eventualmente eventuali rispetto a questa ma rispetto a questo percorso a questo metodo a questa prima discussione istruttori anche che veniva proposta da Ruffolo eletta Franco Passuello
Sapere un po'appunto anche il punto di vista di
Diverse anime del nostro partito Famiano
Oltre che poi aggiunge anche quello che vorrei ringraziare aggiunge anche nel merito oltre ad avere
Sì no io vorrei evitare di fare non so se al quarto quinto sesto dibattito ne ne facemmo uno contrario presso la memoria ormai era il primo credo sulla compagnia che doveva fare appunto questo Progetto insieme e vorrei parlare con membro di questo partito
Senza
Io diceva passo quello che noi abbiamo due tre mesi intensi
Io sono d'accordo intensi e non facile
E non possiamo sbagliare non ci possiamo permettere il lusso di sbagliare
Noi abbiamo fatto la scelta di fare un congresso in tempi brevi
è un congresso che si intreccerà con la preparazione della campagna elettorale regionale
Quindi vi è il rischio per questo congresso diciamo sia in qualche modo ipotecato
Eppure io son convinto che noi non avevamo altre scelte
Per una ragione politica
Perché l'anno che abbiamo di fronte sarà un anno decisivo per il futuro di questo Paese
Decisivo noi facciamo le regionali alla fine di marzo
Poi avremo un referendum che sarà un vero è scontro politico nazionale mi riferisco ovviamente a quella parte del referendum economico sociali
Sostenuti dalla Bonino
Che sono una vera e propria bomba sotto quei diritti sociali fondamentali frutto di conquiste di diversi decenni poi sempre quest'anno avremo l'ultimo atto politico prima delle elezioni politiche nazionali cioè nell'anno nei dodici mesi che noi abbiamo di fronte in realtà avremo tre passaggi che sono tre passaggi che decideranno molto del futuro prossimo lontano non solo dei prossimi mesi e del prossimo anno
E non potevamo affrontare questi passaggi politici in una situazione ancora di incertezza
E di incertezza anche organizzativa
Perché questa è l'altro problema che abbiamo di fronte lo dobbiamo dirci anche le cose come stanno
E cioè di una fragilità sul terreno anche dell'essere partito
Questo è un po'un paradosso badate
Ed è un paradosso sul quale bisogna riflettere io mi auguro che il congresso rifletta
è un paradosso non solo italiano io non so quali sono stati i risultati oggi in Germania ma non ho ragione per essere ottimista
Cioè noi ci troviamo di fronte a una sinistra in Italia in Europa
Che mai ha avuto diciamo così il potere siamo al governo di tredici Paesi più significativi di questo continente
In Italia governiamo praticamente oltre al governo nazionale la quasi totalità delle regioni
Cioè la sinistra il centrosinistra insieme sono diciamo dentro il potere vero di questo Paese
E pur tuttavia io credo che non sfugga a nessuno di noi
Che siamo dentro una difficoltà
Questa difficoltà è segnalata dalle elezioni europee
Questa difficoltà è segnalata drammaticamente dare lezioni di Bologna
Questa difficoltà è segnalata a mio parere ancor più drammaticamente da quello che sta accadendo in Germania dove l'Spd sta subendo una rotta dopo l'altra nelle zone dove sta andando
Ma questa difficoltà a John questa Egna Tanca parla
Fragilità del partito
Io non voglio essere appunto catastrofista ma dobbiamo sapere qual è la realtà
E badate questo è un paradosso dico perché in realtà la sinistra è arrivata al potere al governo in Europa
Non per un caso ma sull'onda di alcuni straordinari fatti storici due fondamentalmente
Il primo è la crisi dell'ondata neoliberista degli anni Ottanta che è passata ormai nella storia come il periodo reaganiano e thatcheriano
E cioè l'idea che il mercato solo il mercato avrebbe risolto i problemi dell'economia e della società nel mondo
Queste idea si è rivelata fallace
Perché quest'idea prodotto in realtà latini una disoccupazione crescente ha prodotto una miseria crescente nel mondo
Ha prodotto una distruzione ambientale quali mai c'era stata cioè ha prodotto contraddizioni feroci
All'interno della società e badate anche sullo stesso terreno che per loro era il feticcio o meglio l'argomento fondamentale
E cioè lo sviluppo economico in realtà il meccanismo di disgregazione sociale che si è prodotto alla fine come stanno i classici è diventato anche contraddittorio Allo stesso sviluppo e quindi il pensiero neoliberista si è trovato di fronte al limite che via via ha scavato diciamo dentro le ragioni della vittoria del neoliberismo e ha aperto le porte all'avanzata della sinistra riformista di governo euro
Che si è potuta avvalere quindi di una doppia spinta da una parte il bisogno di settori di ceti popolari che erano stati fortemente colpiti fortemente colpiti dalle politiche neoliberiste e d'altra parte anche da da parte un sostegno di quei settori imprenditoriali e nuovi prodotti dalla modernizzazione di questi ultimi anni
Quindi la sinistra in Europa e l'Italia è andata al governo sull'onda di grandi processi profondi storici io sono convinto che questi processi sono tutti in campo e che cioè le ragioni oggettive le ragioni profonde che hanno portato i governi di sinistra di centro sinistra dove l'Europa siano ancora oggi in campo siano ancora oggi reali
E che quindi non siamo qui di fronte al muro del pianto per dire come eravamo
No io sono convinto che la partita una partita aperta e che questa partita possa nuovamente
Riportare con le elezioni prossime i governi di centrosinistra in Italia e non solo in Italia al governo di questa transizione difficile a livello epocale perché vedere esitava dato di globalizzazione poi sulle tesi fondamentali sul programma fondamentale di luppolo queste cose sono scritte a mio parere in modo molto bene e già questo processo di globalizzazione economico finanziario che sta avvenendo nel mondo ma dentro questo processo vivono vive una doppia anima una doppia spinta da una parte il rischio di un impoverimento crescente di una concentrazione di potere finanziario di una deriva vera e propria di continenti interi e dall'altra parte d'altra parte però una straordinaria opportunità
E la rivoluzione tecnologica offre la democrazia la produzione di vecchiezza al protagonismo democratico della gente cioè vivono due anime e due possibilità la sinistra il centrosinistra sono la garanzia che si possa sviluppare laguna progressiva
è in gioco dentro la sfida dei prossimi anni quindi io sono convinto che questa partita è una partita fortemente aperta ecco io credo che il congresso e la sinistra
In Italia come in Europa abbia di fronte a sé questo problema
E cioè come riprendere il filo della matassa
Come rimettere in campo un progetto fondamentale forte che risponda alla crisi anche di alcuni capisaldi della sinistra perché non c'è dubbio la sinistra andata al governo più per le altruisti colta più per la crisi degli altri che per i meriti acquisiti
E questo è una cosa che sta sotto gli occhi di tutti è andata al governo il momento in cui alcune sue certezze fondamentali pensavo
Lo stato sociale la piena occupazione che hanno rappresentato leverei diciamo i veri cavalli di battaglia i cavalli di razza della sinistra riformista nel corso di questo secolo e non vi è dubbio che quel tessuto logico e sperimentale che stava dietro questi questi parole d'ordine oggi è in forte difficoltà beh la sinistra deve mettere in campo una proposta un progetto che recuperi l'anima
Di quella storia di quei ragionamenti e saprà dare una risposta ai problemi dell'oggi io credo che oggi questo si possa e si debba fare il congresso a mio parere a questo deve rispondere in primo luogo le possiamo discutere badate ci appassioniamo tanto io sono convinto del centrosinistra Ulivo son questioni fondamentali ieri sera il segretario del partito su questo è stato molto chiaro molto esplicito molto forte quando dice una grande sinistra dentro un grande Ulivo le diciamo una cosa molto chiara
Chiara è ormai credo scontata
E cioè che per vincere Italia c'è bisogno di un grande progetto politico di questo grande progetto politico
Non può essere la sommatoria
Burocratica di alcuni partiti nati debba essere un progetto politico un tessuto politico che Teresa è una coalizione detto c'è debba finire questa sorta di squallida rappresentazione del centrosinistra che ogni giorno stalli litigare litiga
Uno interviene il giorno dopo corregge quello che ha detto l'altro giorno prima e così via questa storia ha da finire se non vogliamo perdere nello scontro e nel conflitto con il centrodestra questo quindi è un punto chiaro politicamente a definire ancora meglio nel congresso e così via ma io sono convinto però che se vogliamo vincere la sfida
Cioè di fronte a noi non come sfida politica solo dei prossimi mesi ma dei prossimi anni se non decenni tutto questo se vogliamo vincere questa sfida dobbiamo mettere mani alle ragioni fondamentali
Al progetto fondamentale che può dare una risposta alle grandi questioni che sono in capo queste a mio parere il congresso
O il Congresso riesce a fare questo
E cioè riesce a ricostruire e a ridare un'identità forte dal punto di vista della strategia e dal punto di vista delle scelte politiche concrete a questo partito o altrimenti sarebbe in difficoltà io ho fiducia che il Congresso possa fare questo tipo di operazione è evidente
Che questa è la premessa per affrontare il secondo problema e credo che non casualmente prima
Ruffo abbia parlato del progetto e poi passo quello abbia parlato del partito perché questo è l'altro grande problema che abbiamo di fronte
Noi siamo ormai non solo noi il sistema politico dei partiti in Italia e ormai in crisi profonda in crisi profonda
Quello che succede quello che è accaduto all'inizio degli anni Novanta ha colpito noi meno di altri
Fortunatamente e questo ha permesso cosa che non ci viene troppo spesso dicono anzi quasi mai riconosciuta dei nostri alleati perché se oggi questi nostri alleati
Che insieme hanno il Governo hanno sono appunto al governo di questo Paese lo si deve in gran parte perché vi è stata una cosa che ha resistito all'onda d'urto che all'inizio degli anni novanta a praticamente travolto l'intero sistema dei partiti ma non c'è dubbio che questa onda però anche per gli effetti che ha prodotto e anche per gli errori che si sono fatti ha sgretolato la ragione stessa dei partiti
E noi oggi abbiamo una grande difficoltà nel rapporto fra i partiti e fra noi stessi e la società
E questo è l'altro grande problema che abbiamo di fronte che evidentemente non è un problema tecnico non è un problema organizzativo e in primo luogo un problema ideale un problema che politico di motivazione ma se non si ritrova diciamo questa connettivo fra il partito e la società
è evidente che questo apre una problema serissimo le spesso discutiamo politica mediatica politica liederistica svuotamento dei partiti e certo questo è l'altro grande problema
A me pare che stiamo avviando su questo terreno una non solo se si può dire una riforma ma un modo di essere
Un modo di essere De Pol ridare al partito una motivazione una sua esistenza ha una sua ragion d'essere che ripeto Prina che organizzativa e politica
Prima che organizzativa sta nelle ragioni profonde di un partito ma non bastano perché poi c'è bisogno anche delle ragioni organizzative perché qui non c'è dubbio
Qui non ci si è creato diciamo un collasso della struttura politico organizzativa
E il peso del partito si è progressivamente diciamo concentrato in quelli che sono funzioni e ruoli istituzionali e questo è un grosso rischio
Per l'esistenza stessa del partito io credo che questo sia l'altro tema che abbiamo di fronte cioè come si ricostruisce un partito di massa
Qua
Io penso che il congresso da questo punto di vista quindi a un congresso importantissimo
Non voglio dire uno dei congressi storici noi avremo di fronte alcune tappe come le elezioni regionali poi i referendum ma poi le elezioni politiche
Che hanno anch'esse al loro modo un valore congressuale a nessuno sfugge
Che le elezioni politiche del due mila e uno sono elezioni politiche che hanno un forte significato per il futuro della sinistra e quel risultato inciderà non poco però non c'è dubbio
Che questo congresso è fondamentale proprio per permetterci di affrontare queste scadenze
Nel modo migliore per affrontare quindi lo scontro politico che avremo nelle condizioni ottimali
Da questo punto di vista io voglio vedere prima cosa sarà quali materiali avremo quale sarà la discussione e non so mozioni contromosse ad ambo non è questo a mio parere il momento della discussione poi vedremo come si discuterà quello che mi auguro quello che mi auguro e che questo congresso non si risolva né in un plebiscito e né in un referendum
Ma che sia un congresso nel quale sia possibile discutere confrontarsi anche scontrarsi ma nel quale diciamo prevalga l'elemento del dialogo e del confronto perché la costruzione di un tessuto connettivo ideale comune oggi è la prima delle questioni che abbiamo di fronte
Un partito si può anche dividere su questo quella scelta politica
Ma se non trova delle maggiori d'identità profonde che tiene insieme quel partito non ha un grandissimo futuro e questo oggi a mio parere il primo dei compiti che avremo di fronte il compito che riguarda tutti sia chiede al PDS si arriverà altre storie
Ed è la scommessa che sta al centro di questo compresa di questo congresso
Io sono d'accordo su molte cose dette
Il parto anch'io dal ragionamento e Crucianelli sulle difficoltà della sinistra oggi in Europa
C'è solamente una felice percezione che la Francia c'è un io non voglio son provincia le anche dire la Francia ma senza dubbio la Francia dimostra Jospin che era considerato un uomo conservatore un uomo del passato
Oggi il partito leader che ha più consenso dallo stesso Blair e nelle suppletive Jeunet alto sull'Unità ha vinto un collegio elezioni suppletive scosse ma perdendo quindici mila voti dunque abbiamo difficoltà molto se la domanda da cosa nascono le difficoltà e perché quello che vien fuori non è che gli elettori non votano più per la sinistra centrosinistra che votano per la destra quello che vien fuori che gli elettori non vanno voltare non porta al più i nostri elettori questo il problema più grande fronte io quando ero un ragazzo che tanti anni fa mi ricordo che le lezioni quando in sezione aspettavamo i dati il primo segnale che aspettavamo per la percentuale dei votanti all'elezione
E se la percentuale era bassa vuol dire che lezione ci andavano bene oggi al contrario seriale percentuale e basta vuol dire che i nostri nati a portare quel perché questo credo che la ragione di fondo e che le differenze nel nostro elettorato nelle trote centrosinistra di sinistra
Tra noi e adesso si sono molto stenderà offuscate
C'è in qualche maniera una sfiducia io la sento camminando ti fermano non ci siamo c'è una scontentezza un anno un disincanto nel nostro popolo dei nostri elettori
Di Tricky dobbiamo sentire dobbiamo ascoltare perché e io le risposte che devo andare a te anche da alcuni non le condivido sentito qualcuno che dice
Direttore non capiscono devono per più tempo altra grande lezione di quando ero ragazzo mai dire che gli elettori sbagliano se non c'è posto il problema è nostro non degli elettori che non c'è volta non era era una prima lezione che miravano a questa quando in sette nove c'era ma non c'è un capitolo ha sbagliato o no invece la competenza quali anca pressando alto e l'abbiamo Needham convinti ecco questo è il punto innanzitutto Terno e su questo ha ragione Ruffolo noi dobbiamo ricostruire i tratti distintivi di una moderna sinistra c'è la la la cara identità al messaggio politico che noi dobbiamo dare oggi agli elettori però qui c'è un punto su cui ragionare che il tema del congresso
C'è un problema di tratti distintivi della carta da costruire insieme di tipo di ciò che ci tiene insieme ma c'è anche un problema forse via qualche correzione politica di un chiarimento tra i nomi su alcune questioni
Voglio dire che io penso a un congresso
Che sia un congresso vero
Un congresso in cui tutti gli iscritti militanti cittadini sa messo nelle condizioni di poter decidere loro Bartali era fatto un discorso in cui la tensione umana morale non molto condivisa
Non rischiamo di rito la politica cinismo a tattica manovra inno invece c'era una passione morale molto forte però io mi guardo indietro questi mesi
In questi mesi nove su tante cose abbiamo discusso che abbiamo avuto anche prezzo indifferente nel partito
Solo voler fare ci sono compagni che ritengono che il problema oggi è ridurre le garanzie e diritti il problema la flessibilità e che considero sindacato la CGIL conservatore io penso che non sia così
Ci sono compagni amici stretti che sostengono che non rimanderà superare al PDS costruire un altro partito con un pezzo di democratici con inerti
L'ha detto il sindaco in grandi città qualche giorno fa ti senti tesi sulla guerra
In cui c'erano compagni che ritenevano che il bombardamento dell'hardware grado fosse un errore altrui tenendo invece crea una guerra da condurre dicendo ecco
Io credo che noi dobbiamo discutere di questo in un congresso
C'è un congresso vero in cui compagni sia messo nelle condizioni di scritti di dire su quello son d'accordo su quel non son d'accordo perché altrimenti se noi presentiamo una mozione che non è possibile emendare e in cui l'unica cosa da fare ossi o no il gruppo dirigente poi dietro l'unanimismo continua le sue discussioni non facciamo una cosa utile per facciamo un torto al partito
E dico questo anche perché io vorrei un partito chiave che abbia più passione politica
Che discuta sentendo più chiaramente non sono i gruppi dirigenti ma il corpo del partito ma un partito che sia più solidale e vorremmo in un partito invece che discute poco ma che poi troppe volte come ha detto ieri Veltroni gli elementi ambizioni carrierismo appena sopra ben teso confronto politico cari compagni sulla guerra abbiano dimostrato parlo dei compagni come me e come Famiano che eravamo critici sulla guerra una grande solidarietà col partito e con il Governo ha citato un voto in Parlamento in cui un parlamentare qui io con l'intervento si sia dissociato dalla maggioranza
Ma queste Lara l Pareto che io voglio desidero in cui si discute ci si batte c'è una maggioranza minoranza e poi i momenti decisivi si sta insieme altrimenti ma c'è un'altra cosa i muri hanno moriamo di inerzia senza confronti e qui pongo alcune questioni
Che io nei prossimi giorni la domanda MOSE non mozione non si può dire una mozione prima di conoscere il documento il segretario ma alcune questioni io credo debbano esserci
La prima riguarda la questione appunto del rapporto tra il partito e la coalizione
Io compagni sono fra quelli che ritiene decisivo rilancia la coalizione dell'Ulivo
Mi son battuto anche quando dopo la vittoria del ventuno aprile cominciò a crescere anche non sentano la discussione su con la vittoria sull'Ulivo
Noi abbiamo buttata un po'al mare quelle clima che si era costruito nei mesi dopo le elezioni
Io penso che quello sia decisivo ma penso anche che in Italia debba esistere rafforzarsi una presenza autonoma di una grande forza di sinistra d'ispirazione socialista
Cioè penso che una forza di sinistra socialista debba permanere crescere rafforzarsi dentro un paio di coalizione del centrosinistra dico questo perché non credo possibile non condivido ritenere che la tradizione del socialismo europeo laterizio di questo secolo se un ferro vecchio da buttare ma però ecco la tradizione di questo secolo rinnovata aggiornata di rapportarci anche dentro al nuovo secolo e c'è quell'ispirazione socialista rimanga uno dei fondamenti dei pilastri una Ford sinistra
E c'è un'incertezza su cui gran parte chiarezza
Franco sentiamo in dieci mesi per lanciare la corsa e costruire un grande partito forte radicato
Non è data chiarezza su questo L'Ulivo e una forza autonoma della sinistra italiana che permane si rafforza
La seconda questione riguarda una moderna sinistra che deve avere nel lavoro il suo ancoraggio sociale ideale nel lavoro che cambia la città sfornato ma lì ci sono le radici della sinistra noi dobbiamo dire ci vogliamo rappresentare chi vogliamo difendere altrimenti rischiano che fra le enunciazioni e la politica concreta si crei un divario un distacco una distanza io credo che il tema del lavoro ci richiama ad altri temi
Cerchiamo una rappresentanza cerchiamo a condizioni diverse persone di chi lavora e c'era chi non ce la cito affronterà anche il tema della flessibilità il tema della rinnovamento eclatanti che la logica non dalla parte o contro la condizione lavorativa ma partire la condizione lavorativa
Vent'anni fa quando ero la sedici
Discutevamo già allora sul fatto che l'idea di un lavoro fisso di stare tutta la vita una parte va più apparteneva più a quella generazione che un giorno e nella sua ditta avrebbe cambiato più lavori si sarebbe trasformato avrebbe le innovazioni tecnologiche lo costringeva a rinnovare anche il suo bagaglio di conoscenze ed esperienze
Ma dire questi l'altra cosa di dire il posto di lavoro fisso è finito è un'altra cosa
Vuol dire costruire una società in culla condiziona sicurezza del lavoro non significa passare sempre dentro di essa mansione ma per un percorso un processo in cui da un lavoro si può cambiare un altro lavoro senza creare incertezze senza entrare paura senza pensare come chiedono
Non è che il tema appunto della flessibilità a oltranza della deregulation cose che creano anche elementi diseconomico adesso impresa
Terza questione dobbiamo andare oltre gli orizzonti statalista
Ma non trovo la risposta sembra nei paradigmi liberali e liberisti
Io vorrei che il nostro partito avesse l'umiltà e il coraggio di confrontarsi con con le che io ritengo le grandi novità di questo fin e secolo
E mi riferisco alla grande rivoluzione delle donne al tema di freno sessuale
Mi riferisco la cultura ambientalista ambientalista e mi riferisco anche alle forme nuove dell'agire politico le forme associazionismo le forme nuove con cui oggi Soggetti entrano in campo
Si chiamano questi queste sfide queste novità queste rivoluzioni a mettere in discussione anche la nostra politica
Ha messo in discussione la stessa politica
Perché ci parla di nuovi temi la qualità dello sviluppo rapporto tra politica e mercato ci parlo di una profonda riforma la società civile ci costringono a pensare a vita civile non a partire dall'alto ma dal basso
Io compagni com'son convinto ci occorre affrontare il tema delle riforme istituzionali grande problema però di fronte a noi
Ma credo che oggi su un altro campo per la sinistra che la riforma da Città civile cioè io temo che la sinistra ha sempre allegata un'vecchia idea che ci portiamo dietro che si cambia dall'alto e dal potere
Una dei guaste bianco messo dentro a questa a questi errori io penso che c'è là c'è un problema di riforme istituzionali chi governa chi decide le leggi elettorali ma c'è una grande questione oggi di riformare dal basso la società civile di dare spazio ai soli otto governi organizzazioni dar voce non vi Soggetti di riforme di riformare da lì la politica
Perché altrimenti la distanza tra la politica e i politici e la Società crescerà diventerà invalicabile e su questo noi dobbiamo fare una rivoluzione vera dentro il partito e su questo anche allora il tema di come situazionale deve esser letto non solamente la parte di chi decide dall'alto
Ma di quali percorsi costruiti dal basso perché si ritrovi la politica
Altrimenti la passi tipizzazione crescerà la distanza crescerà la pacificazione porta la chiusura in se stessi alla prova nell'altro porta la vittoria della destra e c'è un sit-in una quarta questione concludo uno sguardo sul mondo
A dieci anni dal crollo del muro di Berlino
Noi abbiamo un mondo oggi non pacificato abbiamo un mondo in cui le guerre locali le guerre etniche le querele io nazionali crescono e si moltiplicano
Io no no no Nostalgia per quel mondo ma se le questo mondo diceva ieri Veltroni nel mondo che io vorrei
E dunque c'è un problema aperto oggi di come rispondere a questo disordine del mondo
La guerra torna ferita fra di noi
è stato un elemento che ci ha definito c'era c'era tutto il creato angoscia c'era c'era tanti rientrano i stessi
Io non mentono tornare a quella ferita e credo che se è stato di grande importanza oggi la presenza di D'Alema di Veltroni alla marcia Perugia-Assisi
Hai cancellato tanti insulti tante parole al vento contro il movimento pacifista
E contro coloro che manifestarono io Franco Famiano c'eravamo in quei giorni difficili la marcia Perugia-Assisi quando parte
Di coloro che hanno taciuto in questi giorni parlo degli opinionisti dei giornali di fronte predetti moralista un silenzio assordante del sentito
Cioè insultato dicendo questi pacifisti si lavano le mani la coscienza di fronte alle vittime del Kosovo
Cuesta presenza oggi a riaperto un controllo un dialogo che io non posso che sulla che vedere positivamente condivido un po'meno devo diretti il titolo che l'unità dato tra lettere di D'Alema ai pacifisti
Perché è contro il colosso così siede per Timor Est son cose un po'diverse
Nel senso che Timor Est c'è una scelta dell'Onno
Che timore sì esatto un referendum che a Timor Est non diano un bardato Giakarta Madia mandato delle truppe di interposizione è un po'diverso dice le cose ma non voglio riaprire quel capitolo
Quello che mi interessa dire oggi
E che noi dobbiamo ridare forza attraverso una riforma all'ONU
Perché l'Orne mangiare non può essere predominio di una parte i paesi più forti ma deve coinvolgere guardare tutti i paesi del mondo lo hanno dei popoli non l'ONU dei pochi e dei più forti
Queste oggi la sfida per noi difficilissima
Ma se non facciamo questo anche l'ingerenza umanitaria se nelle mani di pochi che decidono non è più un'ingerenza uguale per tutti ma risponde ad altri calcoli che ad altri interessi
Per questo che noi dobbiamo evitare per cui dobbiamo batterci Lilian battere c'è anche perché nel Kosovo la pace da costruire se una pace che risponda nonna un nuovo Stato etico ma che risponda senza come tiro del passato allo Stato multietnico e per questo forse è notizia di oggi sui giornali e anche la presenza di questo Cepu
Cioè la l'iter delle truppe
Dell'UCK del Kosovo criminali di guerra con nato per la Nella creme dicendo occorrerebbe intervenire perché di questo pre discute nel congresso
Io vorrei che il gruppo dirigente in maniera unitaria e solidale dicesse al partito mediante questi ed è in testa
Non è non sono uguali deve le presentiamo valutate le discutete delle decidete voi
E il giorno dopo un partito solida un paio di frontiere chiarendo male regionale le prossime politiche vada insieme per vincere
Per impedire ad estendere al governo questi il partito tiriamo costruire un partito in cui la partecipazione la passione politica torni a essere il cemento e l'anima vera
E in cui allora anche le cose che diceva ieri Walter i pericoli del Brasile della degenerazione del carrierismo dell'ambizione personale
O anche dell'opportunismo siano cancellati
E torniamo a essere una grande comunità di donne di uomini che si battano per grandi ideali e che discutono e fanno non loro interesse personale ma canotta di verità verso se stessi verso gli altri così escono insieme una grande casa trasmise italiana
Dunque come tutti sapete
Mauro Zani è un dirigente politico nazionale il nostro partito Democratici di sinistra che le vicende
Vicende della vita hanno portato a dover anche
Diciamo farsi carico di un impegno importante gravose dedicato
Di tornare a dirigere un'alterazione molto importanti del più importante come quella di Bologna
Proteine anche se pro tempore quindi diciamo così è un osservatore non dico privilegiato perché non vedo cosa ci sia di privilegiata quello che ti ama interessante un osservatore interessante perché nel contempo è impegnato nella direzione di un partito a livello territoriale un partito comunque al di là di quello che è accaduto forte come dicevo è importante ma anche con una visione nazionale dei nostri problemi anche del partito stesso
Ecco quindi ora do conto che il dibattito si svolto già abbondantemente
No cosa che ora Mauro può intervenire naturalmente su tutto quello che si è detto una cosa che mi interessava anche chiedergli la chiedo a lui perché sarebbe interessata anche a me su questo sviluppo arrangiamento
Proprio anche dal nostro osservatore più Emiliano diciamo da quello anche che sono stati alcune cose dette ieri anche nella manifestazione conclusiva
Io noto un rischio nel nostro dibattito fra l'altro Mauro è stato diciamo colui che redasse primo documento fondamentale anche sulla riforma del partito quello su cui poi ai primi anni novanta
Che proprio a Modena avemmo modo di discutere venne mi ricordo a a Modena discutere un'assemblea cittadina quando all'epoca era segretario cittadino ecco se noi non non abbiamo un limite nella nostra riflessione intorno al tema della crisi di rappresentanza dei partiti del partito
Senza però diciamo spazzerà un po'di più con il nostro ragionamento su quello che in generale una crisi delle rappresentanze tradizionali organizzate quindi parlo non soltanto dei partiti ma parlo anche di tanto di quel mondo che oggi viene additato come esempio della società civile pensa momento sindacali cooperativo
Economica c'era e c'è da che una crisi che a noi io credo almeno io lo sento in questa nostra età ci investe e investe anche i problemi di strategia diciamo del movimento di quello che sia una volta il movimento democratico rispetto alla fase politica alla allo sviluppo di questa negli nel nostro prossimo futuro ecco se su questo anche oltre a tutto ciò altro vorrei su questo anche un punto di vista da parte tua per allargare un po'e spaziali più rispetto appunto al punto al tema della crisi delle rappresentanze che di cui la crisi della politica e delle dei partiti in qualche modo ne è una proiezione ma non è ci ha monitorato dalla
Non è la causa prima ma è un un effetto dentro se lo stesso gene
Ma io non
Non sono uno specialista non sono un tecnico
Non voglio adesso introdurre ho addentrarmi in questo tema più specifico della crisi della rappresentanza vorrei dire una cosa che però risponde in parte a questa domanda cioè
Che per me abbastanza chiaro da moltissimo tempo a questa parte che anche dall'Osservatorio Emiliano ma anche da quello nazionale
Che c'è un rapporto molto stretto l'hanno detto altri ben più autorevoli di me naturalmente
Sarà
L'impasse identitaria della sinistra e la crisi più generale della politica
C'è un destino
Che ci accomuna noi di sinistra e la capacità della politica di fornire risposte agli interrogativi della nostra epoca
Alla capacità della politica di offrire un timone un indirizzo o come si usa dire una governabilità
Da quando la società si è fatta molto più complesso cioè da molto tempo a questa parte
Cose che riceve Conciapelli prima per esempio
Cioè il fatto che forse noi in Europa non abbiamo vinto tanto per i nostri meriti
Anche se qualche merito naturalmente ci deve essere stato altrimenti non ci avrebbero votato
Quanto ridurre il flusso
O per meglio dire la preoccupazione grave che molti strati sociali in Europa da un certo punto in poi hanno accumulato proprio in termini di stratificazione di angoscia sociale assai diffusa e di sicurezza di fronte all'ondata neoliberista
C'è qualcosa di vero in questo ci si affida alla sinistra per ottemperare
Per contrapporsi per bloccare
Quel darwinismo sociale di cui parlava Ruffolo
Permane però
Un passo uno stallo una difficoltà che proprio di tipo identitaria della sinistra io questa la iscrivo dentro un dato più generale che è una difficoltà della politica e poi si potrebbe anche dire
Di una difficoltà della democrazia
Moltissimi anni fa si è fatto un dibattito su questo punto non quelli che sono qua lo ricordano benissimo
Sulle risposte non date no
Della democrazia di fronte ai grandi dilemmi della nostra epoca questo secondo me è un divario che si aggrava cresciuto che si è aggravato
Ciascuno di noi vede anche nella sua esperienza quotidiana molto difficile che io posso rispondere per esempio nel mio collegio elettorale in termini di speranza se non altro di speranza
A chi da un giorno all'altro vede la propria fabbrica trasferita in Spagna perché c'è un sono condizioni di miglior favore
Nostre politiche urbanistiche di un tempo non reggono più
Al confronto che erano poi gli strumenti fondamentali che noi avevamo o anche nelle nostre logiche tipicamente Emiliano emiliane per esempio distrettuali non reggono più distretti industriali
Non reggono più di fronte a questa a questo meccanismo del mercato
Globale unico integrato
E noi sentiamo forte una crisi dei il livello politico istituzionale uno spiazzamento
E questo stanziamento ricade su di noi
Per esempio in Emilia ricade assai pesantemente
E forse pone anche alcuni di quei problemi
Di crisi della rappresentanza di cui parlava Mezzetti e che noi avvertiamo perché
Perché è un tempo le grandi associazioni no quello che lui chiamava il movimento democratico per esempio in Emilia Romagna erano in grado di organizzare una risposta anche ai cicli diciamo bassi del
Dell'andamento economico e produttivo
Cioè essere in un'associazione di categoria
Significava essere contrattualmente forti e nei confronti del livello politico istituzionale e nei confronti proprio della dell'andamento oggettivo dei processi produttivi dei cicli economici oggi non è più così
Quindi abbiamo di fronte un serio problema
Naturalmente a me appassiona molto questo dibattito sulla identità e quindi attendo con ansia e curiosità di leggere il documento
Del compagno Ruffolo perché credo che dato che noi la dico così
Ma sono abbastanza convinto che ci sia del vero in quello che sto per dire dato che noi a questi interrogativi a questi processi a questi problemi
Di difficoltà della politica non potremo rispondere subito nell'immediato c'è un divario che tu non puoi colmare un processo da mettere in atto si potrebbero fare parecchi esempi cose per esempio che potremmo fare forse non facciamo abbastanza
Come Sinistra Europea per esempio per governare determinate process non c'è dubbio
Ripeto si potrebbero fare degli esempi
Ma
C'è però anche il fatto che intanto tu devi fornire un senso di marcia
Un senso di marcia
Una qualche forma di dover essere una qualche idea di società
Che contrasti sotto il profilo meramente culturale e di ideale se non fa schifo la parola processi di questo genere
Intanto che ti organizzi le risposte politiche allora forse può tornare anche un certo afflusso diciamo verso l'idea che il fondo la politica è quella cosa che serve a combattere
Possibilmente anche a vincere
Determinati processi
Cioè la politica come Progetto secondo me ed essere questa idea qua va rilanciata
Secondo me abbiamo sofferto molto in questi anni
Del fatto che da un lato secondo me
Per diversi anni per un per un periodo abbastanza lungo noi abbiamo avuto una arrendevolezza
Che un tempo avremmo definito subalternità culturale ai cosiddetti processi dell'innovazione cioè noi abbiamo ripetuto fino a stancarci la parola innovazione
Senza capire che non tutto ciò che è nuovo e necessariamente positivo ci sono delle cose nuove che sono negative e che dunque vanno combattute
Cioè senza capire che bisogna offrire risposte innovative ma non neutrali risposte innovative ma dal punto di vista della sinistra di governo
Ai problemi nuovi per esempio allo spiazzamento del sistema di welfare anche qui in Emilia Romagna per esempio qui in Emilia Romagna se non facciamo attenzione questo punto lo pagheremo a Bologna ma abbiamo certamente pagato
Il fatto che siamo stati spiazzati da una domanda sociale nuova
Abbiamo detto sì siamo spiazzati siamo innovativi e abbiamo offerto risposte che non sono state considerate se mi passate la banalità sufficientemente
Di sinistra va bene così di sinistra sì perché abbiamo offerto risposte che la gente ha detto va be'anche Guazzaloca le può dare che problema c'è
Cioè
Noi dobbiamo fare molta attenzione mentre affrontiamo
Qui
Fronteggiamo diciamo l'innovazione sociale necessaria a reggere il cosiddetto nuovo paradigma tecnologico dobbiamo fare molta attenzione
Nell'atteggiamento nel taglio della risposta che non può essere neutrale non c'è niente di neutrale il mondo continua a dividersi tra destra e di sinistra
Non questo è questo il mondo così va il mondo
Credo che su questo noi dobbiamo recuperare
Naturalmente poi
Tra di noi capisco che si possono dare risposte molto diverso perché si tratta di problemi molto complicati molto complesse
Io non mi sento per esempio così rapidamente di etichettare un compagno di destra o di sinistra seconda risposta che offre però
Vorrei che questa preoccupazione forse noi centrale
Per quanto riguarda le altre questioni del partito
I solo in parte vengono di conseguenza secondo me realtà noi abbiamo fatto una discussione sui problemi del partito
Negli ultimi dieci anni in parte per gli addetti ai lavori in circoli ristretti e in parte in forme
Passatemi l'espressione abbastanza propagandistica tutte le volte che si avvicina un congresso gli iscritti ridiventa non centrale ma poi ci si dimentica rapidamente del fatto
Che esistono appunto questi scritti che fra l'altro badate
Che fra l'altro secondo me
Insomma io non vedo un altro modo per organizzare una democrazia di partito se non basata sugli iscritti a questo punto io non non più
Non ho più parole non sprecate tante nel mese di luglio fino allo sfinimento ma esattamente su questo punto cioè sul fatto che noi ormai abbiamo ridotto molte nostre organizzazioni di base a luoghi assolutamente frequentabile
Assolutamente frequentato e
Perché a volte sono frequentati
Capisco che detta in questa sede forse la cosa non è molto popolare da un piccolo strato di attivisti che sta lì da venti trenta quarant'anni e che sono sostanzialmente i custodi
I custodi di quel luogo e non si passa è una barriera non c'è niente da fare
Non è che uno passa per la strada vedo versava il Che scusi un attimo posso andare no no guarda adesso qui certo un problema complicato e poi tout-court da dove viene e ti sei
No badate non può andare così noi dobbiamo fare un'operazione su questo punto
Il termine Federazione per esempio non luglio è un segretario di federazione io sono un segretario di federazione abbiamo dimenticato che la Federazione significhi qualcosa che si federa
Certo è chiaro quindi le sezioni dovrebbero essere altrettante unità organizzative politico organizzative autonome nell'ambito di una federazione
Per cui quando qualcuno disse ne cosa devo farne la mia sezione di fai un po'quello che vuoi
E poi dopo si vede si selezionano le esperienze migliori
Ma attenzione che questo non è mai stato il concetto federativo in auge nel Partito comunista italiano mai è stato così sia chiaro questo questo lo dico perché dobbiamo fare qualcosa di completamente nuovo
No poi ci potevamo avvalere un tempo di quella saggezza fondamentale di cui ci ha parlato Fumagalli no
E nelle sezioni avevamo comunque un quadro attivo e insomma grosso modo aveva un rapporto con la società dita
Adesso non è più così per tante ragioni intanto la gente ci ha molte cose da fare si alza la mattina per andare a lavorare deve portare il figlio Salice vieni stasera alle ore ventuno insistito ma come alle ore ventuno
Che poi diventano le ventuno e trenta ma non è possibile questa non è democrazia degli iscritti è democrazia di un nucleo sempre più ristretto di attivisti
C'è poco da fare o gli iscritti sono detentori di un diritto anche di un dovere ma anche di un diritto
Cioè di già esser chiamati a votare anche ripetutamente o se no noi questa Ford partito la faremo mai
è bisogna prendersi questo rischio del fatto che quando si vota può darsi per esempio che mi eleggono a te può darsi che non mi eleggano se si vota libera no
Allora questa operazione deve essere fatta la democrazia degli iscritti
Io sono tormentato e concludo per fare un altro esempio perché se no non ci capiamo poi da questa storia delle primarie
Sono tormentato fino da prima del mille novecentonovantasei per la verità
Vogliamo fare le primarie nei collegi
Io siccome penso che debba esistere in Italia una grande sinistra democratica
Che è una cosa un po'diversa nel mio nella mia testa dall'idea di sommare semplicemente delle forze e che è una cosa un po'diversa dall'idea del partito democratico all'americana eh un'ampia Sinistra democratica certo che e nel campo del socialismo europeo
Quindi un processo politico non è che te lo inventi mettendo insieme degli dei quartier generali no è un processo ci vorrà del tempo però penso che questa sia la strada siccome penso questo che esisterà deve esistere il futuro non di partito attuale un altro io lo dico proprio prettamente un altro più grande
Dobbiamo riprendere un processo
Non non dobbiamo considerare conclusa la nostra vicenda dopo Firenze ma credo che siamo tutti d'accordo grosso modo
Sovrappeso questo partito debba esistere quando si va a votare ci sarà sempre e comunque un sistema di coalizione il Grande Ulivo come si fa a decidere i candidati
Non come gli ho deciso io insieme a pochi altri nelle lunghe notti che hanno preceduto il ventuno aprile del novantasei anche perché io non c'ho più non c'è più la forza onestamente proprio non questo
No non so qualcun altro ce la potrebbe avere però non consiglio quella strada proviamo a prendere un'altra strada le vogliamo fare queste primarie sì però nel mio partito decidono i miei iscritti
è chiaro questo concetto non un generico elettorato
Io le primarie dico scusi siamo nel Grande Ulivo benissimo c'è una prima divisione di pani di pesi dopodiché ogni partito se vuole si fa le sue primarie
Anche perché altrimenti nessuna coalizione comprimarie vere starebbe in piedi neanche trenta secondi ve lo dico subito
Se io dicessi e Democracy Boroli facciamo davvero le primarie come dite voi poi vedreste come va a finire la storia diciamo mento ripensiamo ci ed evidente
Le primarie a Bologna le vince solo un partito il nostro anche se ha perso le elezioni tuttavia il partito di maggioranza relativa è più organizzata è quello che porta più voti Paolo Franco
Allora io dico devono decidere gli iscritti
Forse se gli iscritti avessero la possibilità di decidere un deputato ma davvero col loro voto in un collegio
Beh secondo me forse discreti aumenterebbero persino forse si troverebbero gusto a partecipare perché forse avrebbero anche loro dei candidati una volta che io ho deciso a livello nazionale no una sorta di quadro di compatibilità sia nella coalizione sia nel nel partito
Sia nel partito perché io posso decidere che c'è una Commissione di garanzia di saggi a livello nazionale che
Per tutti i collegi d'Italia decide che ci sono ammessi tre o quattro candidati sempre nostra perché hanno determinate caratteristiche che vanno studiate queste caratteristiche cioè c'è una missione una volta che c'è stata questa missione questi tre o quattro si presentano il giudizio dei nostri iscritti che votano e seducono
Non so se mi spiego se la democrazia di partito comincia a funzionare in questo modo allora ha un senso l'anagrafe degli iscritti ovviamente perché abbiamo bisogno di uno studio una verifica di legalità
E ha un senso anche iscriversi a un partito perché badate sia la prima cosa l'identità e il progetto di un partito sia la possibilità di decidere compongono il quadro per cui allora al di là dei custodi
Delle sezioni intesi in senso fisico tu avrai quella vivacità quell'afflusso di forze di persone e anche di giovani che sono interessati a partecipare per potere minimamente decidere con la loro passione con il loro voto
Crede io
Diciamo per tirare un po'le somme le conclusioni visto l'orario che abbiamo fatto se Giorgio Franco hanno da aggiungere qualcosa partire di nuovo da Ruffolo e poi Passuello e voi chiudiamo questo incontro
Ma no io non avrei niente di fondamentale da aggiungere ma semmai ricavare da questo dibattito che mi è sembrato estremamente vivace
è interessante solo due osservazioni su quella che mi è sembrato il tema attorno al quale
Questo dibattito stesso ha ruotato e cioè
La crisi della politica e la risposta che si deve dare a questa crisi in particolare la risposta che ci accingiamo noi a dare a questa crisi nel nostro congresso io credo che la crisi della politica a due se se la si vuole semplificare rozzamente a due risvolti una crisi come dire del Progetto è una crisi del soggetto
Beh la crisi del progetto e deriva dal fatto che nel ventesimo alla fine del ventesimo secolo
I grandi problemi sono mutati hanno mutato completamente i connotati
è inutile evocare
La mondializzazione le rivoluzioni tecnologiche tutto questo ha rovesciato il mondo
E la sinistra se vuole riconoscersi
In una identità deve dare delle risposte nuove
Delle risposte prima di tutto di identità fondamentale
Delle risposte sociali
Delle risposte istituzionali
Voglio dire per problema d'identità che cosa intendo poi fondamentalmente niente di filosofico e niente di metafisico
Nel il manifesto dei partiti socialisti votato a Milano dai partiti socialisti e democratici c'è una frase
Che
Avevamo in qualche modo anticipato noi in un nostro documento
Una società noi di sinistra come la intendiamo
Noi di sinistra abbiamo accettato radicalmente l'economia di mercato
Abbiamo abbandonato le nostre pretese di eliminare l'economia di mercato di sostituirla con un'economia pianificate regolata dal centro
E quindi noi siamo per l'economia di mercato sì
Ma noi non siamo per la società di mercato diciamo sì all'economia di mercato diciamo no alla società di mercato cioè a una società regolata da rapporti di forza
Vogliamo una società che sia regolata
Da principi da valori e li dobbiamo esplicitare questi principi e questi valori questo è il problema della identità
Da questo di Riva una risposta ai problemi sociali noi siamo di fronte a problemi sociali formidabili di tipo nuovo i problemi
Della donna nella società i problemi del lavoro nella società i problemi della protezione dei deboli
E delle parità di diritti di tutti nella società
I problemi della mondializzazione della risposta alla verifica dei alla mondializzazione sul piano europeo sul piano mondiale ha fatto bene ieri va
Alter a richiamare le grandi contraddizioni e le grandi disparità mondiali rispetto alle quali uno che si dice di sinistra
Non può voltarsi dall'altra parte e
Problemi di risposta ma quali risposte possiamo dare
Nuove che si ispirino a quei principi che sono i principi della coesione sociale della solidarietà dell'eguaglianza della sinistra ma che siano in grado di fronteggiare le nuove forze che si stanno agitando nel mondo dal punto di vista della innovazione tecnologica economica e delle aspirazioni individuali di una società che non può essere più declinata interpretata in grandi
Blocchi
E poi le risposte istituzionali che tipo di democrazia vogliamo e come vogliamo rivestirmi la di regole istituzionali che tipo di Europa vogliamo creare di fronte alla grande marea della mondializzazione
Che tipo di governo mondiale perché noi dobbiamo finalmente porre il problema nella società della mondializzazione dei mercati
Alla mondializzazione della politica
E finalmente definire i fondamenti di quello che dovrà essere che noi vogliamo che sia un Governo mondiale
E così sul piano nostro che tipo di Repubblica vogliamo che tipo di costituzioni che tipo di federalismo queste sono le risposte che un progetto deve dare vedete
Cari amici e cari compagni un progetto non è ecco sarebbe molto grave ve lo dico molto francamente che nel prossimo congresso questo progetto fosse recitato come incertae famiglie ancora si usa fare la preghiera Irina prima di mettersi a tavola
è molto bello e molto esaltante molto edificante ma non è questo il progetto deve essere un programma specifico di riforme di riforme e di proposte
Deve essere qualche cosa che si riveste di politica e di proposta non semplicemente un messaggio salvifico che tutti possono sottoscrivere perché tutti possono prescinderne se fosse questo sarebbe qualche cosa che tradirebbe le nostre intenzioni e il nostro dovere
Chi distingue per esempio lo dico molto esplicitamente il Progetto dalla mozione politica fa qualche cosa che non può essere fatto la mozione politica deve essere distinta non concettualmente operativamente dal progetto ma deve essere fondamentalmente collegata al progetto altrimenti quali scelte sono le nostre
Che serietà mettiamo in queste nostre scelte e sono d'accordo con Marco quando dice
Questo non sarebbe serio se fosse approvato in modo formalmente unanime tutti quanti lo approviamo restiamo poi tutti quanti nell'ambito della dialettica di divisioni politiche sotterranee
Di calci sotto il tavolo per intenderci no
Quello che deve emergere sede d'emergere ed è bene che emerga sono anche le nostre divisioni le nostre contrapposizioni questa è la democrazia e questo sarà un vero congresso se sarà un congresso in cui le opzioni saranno discusse e saranno discusse realmente operativamente concretamente voglio dire soltanto qualche cosa sul terzo problema che quello del soggetto che è stato evocato qui e che poi è al centro
Del congresso di questo partito
E io credo che vi siano due rischi
Uno è quello che adesso Mauro evocava l'ossificazione dei partiti partiti che cosa dovrebbero essere dovrebbero essere lo snodo tra quella che è la domanda politica della società civile è quella che è la risposta politica delle istituzioni il partito sta in mezzo
Ed è quello che deve immaginare una possibile risposta istituzionale alle domande della società
La crisi dei partiti dal punto di vista come soggetti è che essi si sono distaccati dalla domanda politica e sono per così dire Stati inglobati
Dalle istituzioni si sono confusi con le istituzioni ecco hanno perduto la loro autonomia e quindi la loro fiducia il loro nesso con la domanda sociale con le istanze coi bisogni della società
Per recuperarla non è sufficiente soltanto che esistano in quanto promotori di un progetto e presentatori di un progetto e portatori di un progetto
Anche come soggetti esistenti riconoscibili in quanto soggetti starei per dire persone morali e cioè
Capacità organizzazioni capaci di ridefinire sì sulla base della loro legame con un'etica professionale e con un'etica politica questo implica che essi esistano in qua
Sì ho significhino in burocrazia eppure mantengano però il loro nesso nella loro capacità di esistere in quanto organizzazione politica e per questo che io credo ho il secondo rischio il secondo rischio che il partito si disperda in qualche cosa di molto in vertebrato io sono assolutamente convinto che il compito fondamentale che ci sta davanti nei prossimi mesi non nei prossimi anni e quello di ricostituire una grande coalizione di centrosinistra edili costituirla come è stato detto io ieri anche connessi istituzionali e organizzativi ma guai se questa coalizione non fosse una coalizione un'alleanza di identità politiche riconoscibili e nell'ambito di questa identità Politi e che riconoscibili dobbiamo prima di tutto riconoscere identificare la nostra in questo partito io non sarei in nessun modo sarei contrario assolutamente e bisogna che se qualcuno lo pensa lo dica dice sciogliere questo partito in un'entità indistinta e invertebrati dobbiamo poter nel raccogliere tutta la memoria di questo partito e per memoria intendo anche il collegamento con quelle grandi forze store ricche ispiratrici che sono quelle del socialismo europeo in queste dobbiamo riconoscerci e in queste dobbiamo ritrovare la forza per dare credibilità al nostro progetto vi ringrazio
Sue ma è stato detto molto su molto sono d'accordo soltanto un paio di punti che mi stanno a cuore
Uno questo tema che sollevato tu Mezzetti sulla questione del a rappresentanza sociale nemmeno io sono un professionista però negli ultimi dieci quindici anni della mia vita da militante di un'associazione di un campo diciamo di soggette ha tentato di costruire con il Forum del Terzo settore un nuova forma di rappresentanza voglio dire qualche cosa che è legata anche alle ragioni della mia scelta del perché sono qui oggi e non più a fare da dopo trent'anni quel mestiere
Quando parliamo della crisi dei partiti spesso si immagina che il problema è adeguare aprire il partito perché così le domande politiche le e i soggetti politici dalla Società riescono ad essere meglio rappresentante purtroppo non è così noi navighiamo controbreak la politica della sinistra mi abiti a controvento e non è più come nella società industriale che dalla contraddizione fondamentale tra capitale e lavoro nasceva anche il soggetto operaio e quindi nascevano anche nasceva anche la potenza sociale politica che consentiva poi di contrastare
Egemonia il dominio del mercato e del capitalismo industriale no non è così oggi lo spirito del tempo semina individualismo corporazione logica di scale dubbio e il rischio che il partito si trasformi in un sindacato politico che continuamente costretto a mediare tra interessi e consenso è forte
L'esempio ha caratterizzato spesso anche certe pratiche amministrative anche le migliori pratiche amministrative per Queen sensibilmente finiste col cercare più il rapporto con il potere che hanno maggiore diciamo capacità di Sky ampio e col perdere di vista il fatto che la politica nasce proprio quando gli interessi si disciplinano dentro un patto politico la differenza tra scambio politico il patto politico con la società M. molto alta di mezzo c'è il Progetto ma di mezzo c'è un'altra cosa che forse il compito principale oggi della dimensione societaria di un partito che è quello di
Attraverso un dialogo politico permanente una vera concertazione politica ridare
Forma politica agli interessi della società altrimenti una politica di sinistra non nasce
La differenza tra destra e sinistra e qui
Che la destra purtroppo naviga nel vento degli interessi emergenti dalla società attuale noi navighiamo in parte controvento e quindi se vero che prima viene il Progetto e poi la forma del partito dobbiamo anche essere consapevoli che mettere in campo oggi una infrastruttura politica aperta quindi per questo Mauro non solo di scritti ma capace di un dialogo
E di una concertazione politica formalmente con gli interessi che giocoforza anche perché sono già organizzati restano fuori dal recinto stretto diciamo della Diemen
Ce n'è associativa del partito Cuesta capacità di mettere in campo l'infrastruttura eh Essa stesso progettazione politica
Questo è il problema che non abbiano e io penso che il partito io lo ricordavo
Proprio ieri sul palco con Mauro avuto modo di collaborare con lui quando faceva un mestiere agli faceva anche il coordinatore politico per mia fortuna non mi tocca mio già abbastanza dei perché devo fare ma il partito a fatto ragionamenti bellissimi sulla sua forma e non li ha mai attuati seriamente perfino lo statuto attuale ha dentro cose belle del tutto inapplicabile beh c'è in dal programma le il congresso di programma a duale ordina Mario mai stato fatto ci sono i diritti e doveri degli iscritti rimasti sulla carta potrei fare lunghi anni ci sono garanzia del pluralismo interno molto avanzate ma non praticata ci sono sette otto io non l'ho fatto io qui in e ed è in gran parte ancora quello del PDS poi parliamoci chiaro per molti per molti tratti allora il problema vero che abbiamo noi adesso e di sapere che
Mettere in campo una forza organizzata
Che insieme comunità di donne e di uomini che condividono un sogno e un progetto che coltivano la radicalità di un progetto e la sanno però poi last spendono questa condivisione per farla vivere nella società e non solo per costruire un salotto democratico dentro il partito perché questa è l'altra versione dei custodi un un notabilato politico a un altro leader lo tutto intento a come dire cercare le le le proprie avventure i propri percorsi
E mentre il compito
Ceto politico dirigente un gruppo dirigente di un partito esiste essenzialmente per essere in grado da un lato di proiettare nel società e dall'altro in funzioni parlamentari e di governo al suo progetto politico se non sa fare questo se si preoccupa solo di di chi si candida e chi alla nomina e non va molto lontano non va molto lontano e questo partito anche questo problema e spesso le nostre sezioni si sono ridotti in quel modo perché i gruppi dirigenti hanno anche coltivato diciamo una loro distanza da questa dimensione
E questa dimensione poi ovviamente vedete io mi sono convinto di un punto
Io sono tra quelli per esempio che non considera neutra la parola modernizzazione considero che modernizzazione a sinistra da essere criticamente visita proprio come innovazione perché modernizzazione porta con sé un po'è un'idea della politica è una concezione della politica
Io penso che e a furia di pensare che la ma che la sinistra ha bisogno soprattutto di essere moderna si è posto poi il cuore antico della sinistra i suoi valori
E che oggi c'è da coltivare
C'è da lui coltivare questa dimensione sul pluralismo penso questo io vengo da una vicenda in cui per trent'anni sono stato una minoranza di sinistra dentro un'associazione a maggioranza democristiana
E quindi e considero il pluralismo qualche cosa di assolutamente essenziale però poi son diventato presidente col più del novanta per cento dei voti da la mia associazione restando di sinistra e c'è poi alla fine ogni pluralismo è una risorsa
Quando converge del pool tutto dove insieme si lavora al Progetto di tutta l'organizzazione di tutto il partito io penso che sia persino assolutamente democratico è necessario che si parta nel congresso
A
Supposizioni anche diciamo in grado di discutere di chiarire tra di loro quello che mi piacerebbe però non foss'altro che per il mestiere che mi è stato affidato è che da qualunque punto di vista si parta Los guardo sia quello di chi è consapevole che il compito di questo congresso non è solo garantire il pluralismo interno ma far sì che questo pluralismo sia farlo sacre
Attrice del nuovo progetto politico del nuovo partito è questo che non sempre c'è stato in questi anni e quando parlo del pluralismo interno non parlo solo quello delle componenti storiche
Dentro l'ex PDS parlo anche dei soggetti cofondatori e di quanti altri vorrà unirsi alla all'avventura di questo partito chi legge non età sa che io ho reagito male a quella ipotesi di una sorta di cosa tredici amo così che Domenici peraltro carissimo amico ci siamo visti salutati cordialmente ancora i e di sera aveva lanciato per primo perché voglio dire un'ultima cosa su un processo di di riforme di innovazione che riguarda concretamente questo partito un gruppo il gruppo di gente giustamente vede sempre diciamo i suoi compiti di nuovi compiti di innovazione che gli sono imposti dal quadro politico dentro il quale agisce sociale dentro il quale agisce
Ma ogni processo di riforma che riguardi
Corpi organizzativi complessi come allora è questo partito deve anzitutto essere sostenibile dalle donne e gli uomini che lo abitano se questo partito
Non dico solo la componente PC PDS secondo me basterebbe guardare le storie di tutti noi che veniamo da varie
è in revisione continua da un decennio è sottoposto continuamente a una serie di docce scozzesi innovatrici su questo totalmente d'accordo sulle cose che ha detto Maroni ma l'innovazione non è qui la Christié si declama rinnovazione quella che concretamente riesce a cambiare le culture i comportamenti i modi organi Zatti ivi Progetti delle donne e degli uomini concreti che fanno la forma una una formazione politica perché
Tutti San notte un partito essenzialmente le donne e gli uomini che lo abitano non è altro a loro cultura la loro capacità di condividere un sogno di essere motivate sì a mettersi in movimento ecco perché io penso che questo congresso e credo che ieri sera abbiamo vissuto un momento alto di questa cosa e quindi parto da la danza moderna diciamo rassicura confortato rassicurato noi dobbiamo fare di questo congresso il congresso che chiude il cantiere della lunga revisione dei Democratici di sinistra e prima ancora del passaggio dal pc del Pd e s o dalla crisi del del partito socialista e della democrazia cristiana o del centro laico democratico che sono le diverse diciamo derivi da cui tutti veniamo
Sapendo che il compito che abbiamo oggi di fronte cioè è quello che tutte insieme queste culture queste storie queste narrazioni politiche hanno il compito di generare qualche cosa di nuovo
E di essere in grado di portarlo
Dentro la realtà nuova della società perché altrimenti accade quello che diceva prima Zani essere accaduto anche in questa regione ma magari fosse solo in questa Regione sta accadendo V
C'è un partito che anche buone in tradizioni politiche che ha prontezza dei riflessi spesso nel sapersi dislocare a livello dei suoi gruppi dirigenti ma che poi non è più in grado di farsi capire da esso iscritti e dei suoi elettori molto importante una cosa che diceva Marco ci sono oltre due milioni di voti di sinistra che a giugno sono rimasti a casa Old le due milioni
Se li avessimo aggiunti a quelli che abbiamo preso faremo facendo discorsi completamente diverso nonché sono andati altro perché non sono si sono astenuti
Se davvero questo congresso servirà
A a rielaborare e a comunicare la nuova identità della sinistra democratica che è soggetto portante di una più vasta da coalizione di centro sinistra che insieme in grado di stare in campo dentro il quadro politico ma anche di tornare AST dare dentro la società per ristabilire con la società un patto politico di tipo nuovo io penso che la ora questo congresso sarà davvero quel congresso di cui ha bisogno la democrazia dalla la sinistra democratica di cui ha bisogno oggi più in generale il centro sinistra io per questo penso perfino l'ho detto quando ne abbiamo discusso che la coincidenza tra la campagna elettorale con per le regionali con il congresso può essere
Un momento positivo perché per sua natura la scadenza Regional è il luogo soprattutto poi se ci andremo come se come sembra con l'elezione diretta dei presidenti in cui il partito nella coalizione devono essere i e incappa ci di mettere in campo un Progetto di sviluppo per queste realtà regionali con tutti quei problemi che diceva che diceva che diceva prima ma
E quindi sì è questa idea a concreta pratica il partito la politica esistono per dare allo sviluppo dell'Emilia Romagna Cuesta impronta democratica Cuesta idea nuova di crescita di e di i diciamo qualificazione dello sviluppo locale io penso che tra Progetto Nazionale e capacità concreta dei partiti regionali di mettere in campo un un'idea progettuale concreta per le loro regioni davvero noi possiamo andare al rapporto con la società in grado di stabilire una fiducia nuova perché guardate soprattutto questo è il problema
C'è un problema di recuperare rapidamente credibilità nel rapporto tra il partito le donne e gli uomini che concretamente poi sono chiamati a votare
Grazie a tutti i nostri ospiti a voi buona notte