L'intervista è stata registrata mercoledì 31 luglio 1985 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Fame Nel Mondo, Universita'.
La registrazione audio ha una durata di 13 minuti.
Rubrica
11:00 - SENATO
Radio radicale l'intervista che tra poco andiamo a realizzare infelice nell'ambito di contatti e che Francesco Forte ha intrapreso con rappresentanti di vari settori ovviamente specifici per l'utilità di contributo all'attività
Che sta svolgendo come sottosegretario agli Esteri lo ricordiamo per la gestione dei mille novecento miliardi contro lo sterminio per fame e l'attuazione quindi degli interventi straordinari previsti nella legge settantatré nell'intervista di oggi parleremo di contatti termina rapporto stabilito Francesco forte con il mondo
Universitario abbiamo qui in rappresentanza del mondo universitario l'autorevole voce del rettore dell'università di Roma
Il professor Roberti al quale chiediamo subito di parlarci dell'incontro che ha avuto con il sottosegretario forte ecco quali sono stati i punti toccati i quali sono stati gli esiti dell'incontro
Ne abbiamo avuto un incontro con la onorevole forte
Negli ultimi giorni
Un incontro che riteniamo interessante per le prospettive che si sono aperte
Non abbiamo voluto rappresentare la disponibilità invisibile desidera di Roma la Sapienza a cooperare nel programma che egli dirige
Per quanto riguarda diciamo l'apporto che un'università fu portata e qui vorrei premettere una breve considerazione
L'unicità di Roma molti accordi diretti comunista di altri paesi
Quando ciò avviene nelle aree sviluppate non ci sono problemi perché gli accordi avvengono su base della pariteticità del negli impegni anche finanziario scambi di professori di programmi di collaborazione quando questo si esercita la libera con i paesi in via di sviluppo è chiaro che l'Università di Roma come ogni altra università non può diciamo con le sue risorse intervenire in problemi che devono corrispondente vizi nazionali in una politica di cooperazione
E quindi in questi casi noi ci troviamo di fronte alle varie richieste di cooperazione che ci arrivano vengono dai professori dell'Università del terzo mondo in grande difficoltà
Infatti gli accordi attualmente esistente generalmente sono con diciamo i Paesi il terzo mondo si trova in posizione più forte come il Brasile come il Messico come l'Argentina stiamo anche accordi con la Columbia stiamo studiando con altri Paesi e qui cerchiamo di utilizzare il canale
Il ministero degli affari esteri
Relativo alla cooperazione con i paesi in via di sviluppo
In generale però la politica di questo Dipartimento a una politica tesa a
Affrontare i problemi di attuazione dei progetti infinite lo stesse degli affari esteri mette in in cantiere attraverso la cooperazione a livello personale riverso singolo dei diversi docenti che possono o essere disponibile un essere scelti per questa cooperazione non c'è in generale un rapporto istituzionale con
E noi per la verità riteniamo che sia che sarebbe utile e importante
Naturalmente non lo abbiamo proposto dipartimento è ora di fronte nuova iniziativa
Governo italiano quest'aria di Paesi particolarmente poveri e bisognosi di aiuto
Corrispondono all'impegno dell'onorevole forte
E noi abbiamo chiesto riproposto la stessa politica cioè distrattivi una può Bacco
Istituzionali con l'università a che poi attraverso sue forze sue competenze riesco con
Devo dire che abbiamo trovato una completa disponibilità da parte dell'onorevole forte in questa impostazione politica e questo è il primo punto metodologico quasi l'impostazione della collaborazione dell'universo
Il secondo è sui contenuti dell'ecco noi siamo convinti che usando uno slogan fosse trito ma abbastanza efficace e
è importante distribuire pesci e chi ha fame ma è anche importante insegnare pesca cioè sviluppa aiutare a sviluppare le competenze dovrà le competenze che sembra campa gravi nel campo
Della zootecnia nel campo della medicina nel campo dell'assistenza e quindi a contribuire alla formazione
Che anche contribuirà allo sviluppo delle università delle istituzioni culturali degli studi di civili cinque i Paesi perché facendo questo si semina per il futuro si lavora su un orizzonte temporale più
Anche su questo tipo di abbiamo trovato una disponibilità dell'onorevole forte nel senso che e chiaro che il programma come impostato a dei vincoli ben precisi e anche più sopperire alle emergenze così gravi che si sono in questi Paesi e però uno spazio per qualche intervento anche in questo primo anno e mezzo che abbia delle ricadute più a lungo termine possono essere individua e naturalmente anche come sperimentazione per il futuro i programmi di questo tipo
E quindi diciamo abbiamo stabilito di costruire una commissione congiunta dei collaboratori dell'onorevole forte con alcuni docenti sì dati nome anche della parte amministrativa per mettere a punto un atto convenzionale che preveda progetti di intervento precisi
Ecco volevo chiederle che tipo di relazione aveva allacciato precedentemente che che tipo di impostazione aveva diciamo stabilito con il Dipartimento se trova differenze tra in termini anche di disponibilità di realizzazione ciò che lei ritiene sia più giusto
Offrire acque alla lotta contro lo sterminio per fame
Ma diciamo devo dire che
Sul problema dell'apporto che le istituzioni culturali possono andare a questi problemi
Che sono rapporti
Molto con la loro specificità con la loro natura quel non combattere in modo diretto ma combatterlo in modo indiretto e a più lunga scadenza
Nel senso che
L'input contributo di di culturale di formazione delle competenze di aiutare a diventare autonomi si riflette solo a più lunga scadenza sullo sviluppo di questi Paesi troviamo sempre dovunque interlocutori a parole
Convinti
Cioè è difficile trovare un interlocutore il quale non riconosco che saggio impostare le cose in questo modo del resto altri Paesi europei lo fa e però poi in pratica io devo dire molta lealtà anch'
Comprendendo le mille difficoltà i grandi problemi che ci sono sul tappeto e io devo dire che in effetti la disattenzione con cui si vede viene affrontato il problema degli studenti stranieri provenienti dal Terzo Mondo in Italia
è emblematico poiché la differenza tra buoni intenzione e e opere
Per esempio
Io ho fatto presente in moltissimi casi i danni che sui trentadue mila studenti stranieri presenti in Italia e nelle nostre università ecco ce ne sono otto mila proveniente soltanto ed il venticinque per cento proviene da tutta l'Africa l'America latina e l'Asia che mi sembra per un Paese che il settimo posto
Nella
A diciamo no quello delle Paesi industrializzati sia piccolo questo è un segno della crisi universitaria una poca poca capacità di attrazione evidentemente ma anche un simbolo della poca attenzione che viene data a questo problema
Ecco se sotto i nove mila studenti stranieri sedici mila sono greci
Ecco è otto mila di tre continenti beh forse qualcosa non va forse qualche intervento deve essere fatto per qualificare il nostro intervento se non ci sono borse di studio che sostengo la formazione di questi laureati beh forse qualche aiuto del segreta
E poi devo dire la opera per esempio visto che ho l'opportunità di parlare radio radicale no però che i radicali fa
Hanno sviluppato per sostenere
Questo una maggiore impegno a favore dei Paesi in via di sviluppo
Io credo dovrebbe poter trovare anche la possibilità di seguire
Le difficoltà degli otto mila stranieri che io ho chiamato che sono stati chiamati emigranti della cultura ci sono persone che spesso lavorano in un clima psicologico no sempre favorevole con un atteggiamento che non tiene conto
Che in effetti sono persone
Che emigrano dal loro Paese per acquisire cultura e ritorna al proprio Paese poi
Dare un contributo questo dovremmo fare diciamo e quindi una il l'investire una parte che poi sarebbe molto modeste vende migliaia di miliardi investiranno destinati alla cooperazione destinata a questo piano anche per questi giovani che vanno che nei loro Paesi non hanno necessità e che devono andare all'estrema sarebbe una cosa importante questo è un tipo di di diciamo di impegno che io credo sia sia
Rilevante è chiaro che c'è il pericolo che non ritorni
Ma anche qui allora si tratta di trovare il modo di aiutare le università di quei paesi sviluppati
Va detto che in Italia ci sono già due esperienze celeste assommava adesso indipendentemente dalla
La prossima dal giudizio sul programma in sé però è un'iniziativa italiani importante Ceroni Istituto di di Trieste che anche a un ruolo importante dello sviluppo
Delle competenze relative ai paesi in via di sviluppo però forse alcune altre cose si possono fare ecco l'onorevole forte d'accordo che si abbonda nelle aree povere che pongono problemi molto particolare proprio per la povertà
Alle povere che sono oggetto del programma degli interventi si possa fare qualcosa in questa direzione e quindi per esempio si possa collaborare con università come noi abbiamo proposto di ma che vede nell'Uganda che ha avuto che si trova in grandissima difficoltà dopo la guerra civile oppure e che il vicenza una tradizione molto importante per la preparazione di studiosi africani
Che o fare corsi di di perfezionamento
Sull'ecologia tropicale sull'idraulica agraria sui televisive lamenti
Che tentando sono importanti nell'Africa proprio il rapporto alla possibilità di di di seguire diciamo la la la produzione agricola i problemi relativi sulle malattie
Tropicali e per sulla bara astrologia sulle sulla nutrizione sulle tecniche diagnostiche si possono
Attraverso le conferenze di cui disponiamo organizzare dei corsi di aggiornamento di perfezionamento quindi far crescere una competenza locale ecco università questo apporto può dare e secondo me Bevera
Si tratta di offrirle dei canali perché ciò si possa le addizionali
Il fatto che ci sia un responsabile preciso nella persona di Francesco foste quindi una figura con una precisa identità
Ecco lei ritiene sia un elemento positivo che può intensificare il miglioramento dei rapporti del contributo e dell'università a a questo a questa lotta questa battaglia contro contro la fame quindi per lo sviluppo anche culturale
Ma io credo che siccome le scelte di fondo
Nei programmi e sono sempre di tipo politico e di Indirizzo
Il fatto di avere un interlocutore diretto
Che era con sua
Che ha la possibilità di contribuire alla alle scelte di indirizzo politico credo che sia importante anche offre delle possibilità perché qui si tratta anche di decidere la politica di cooperazione che si deve fare e non soltanto l'attuazione dei programmi
Cioè si tratta di vedere
Quale il quale quota destinare interventi immediati per l'emergenza quale quote investire con un orizzonte temporale più vasto è chiaro che in questo caso avere un interlocutore
Direttamente spesso dal governo
Come rappresentante politico per questi interventi facili da discorsi quindi devo dire che il primo incontro a
Mi pare ponga le basi per una decisione rapida e io mi auguro senz'altro positivo da parte anche il fatto che ci siano diciotto mesi per intervenire in questo Paese abituato a diciamo far distendere i programmi in anni e anni e forse non è un male c'è c'è il rischio di spendere male ma c'è anche tante volte il rischio di non spendere
L'istanza di non investire le risorse che il Paese destina certi programmi ed io credo che ci siano le premesse per lavorare in modo positivo naturalmente diciamo siccome in questo campo
Mi sia consentito di sottolinearlo forse sentono io sono
Andiamo ribadendo questi concetti da molto tempo
Vogliamo verificare anche nei fatti che si possono voi passare dall'impegno alle realizzazione ma io mi auguro che questa volta ci si ci si riesca raro grazie al
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