"Tutti a scuola fino a 18 anni" dibattito organizzato nell'ambito della Festa nazionale de l'Unità c/o Area Ponte Alto

Buonasera a tutti io sono al mio secondo personale appuntamento nella giornata di oggi e prima è stato molto carino alla Libreria c'è stata la presentazione del mio libro
Naturalmente non tutti coloro che sono qui presenti erano oggi pomeriggio al libero quindi dico anche a voi questa sera che io sono sempre molto contenta divenire alle feste dell'Unità che ne frequento da ho fatto un conto trent'anni quindi da tempo immemorabile e che mi sento Sempre noto a casa
Perché
Dico solo una cosa
Perché penso che la politica si è fatta
Non solo di carte di leggi ma anche di passioni ed emozioni
E quel sasso dovremmo ricordare tutto l'anno ma quando si viene una festa dell'Unità si ritrovano l'emozione e le passioni che sono legate alla politica lo stare insieme e quindi questo mi fa molto di osserva io ringrazio tutti coloro che sono qua e vi dico subito che questo dibattito molto importante proprio per la vita delle famiglie per la nostra vita
Avete sentito poco fa da Massimo D'Alema a fare due importantissimi annuncia il primo è stato quello che abbiamo anche letto sui giornali e che probabilmente i nostri figli fra qualche anno si libereranno dell'obbligo della leva
Ma potranno d'altra parte scegliere
Devi fare invece di appartenere a un esercito di professionisti
L'altra grandissima novità è quella dello studiare fino a diciott'anni che è il tema di questo dibattito mi viene da fare un un un conto che in definitiva si toglie qualcosa alla leva ma si dà qualcosa allo studio quindi il nostro futuro il futuro dei nostri figli futuro delle future generazioni
Cambierà profondamente questo voglio dare immediatamente atto a Luigi Berlinguer di essere arrivato nel mondo della scuola e di avere fatto veramente la regolazione però forlivese annunciato macché sta facendo con molta moltissima Energia elettrica rivoluzionare la scuola significa rivoluzionare la società allora presentiamo subito gli ospiti allora c'è Stefano Fancelli che è responsabile scuola della Sinistra giovanile poi c'è ecco il ragazzo con la camicia a righe verticali le conoscenze
Cioè alla sua destra c'è Mauro meandri che è il direttore generale della Microsoft che ci parlerà di quello di cui il mondo dei computer della comunicazione ha bisogno e cosa chiede alla società per la scuola il ministro non volevo presentare
Da stasera
Cacciato Morlando se Mariagrazia pagarlo che è responsabile nazionale della scuola dei DS
E Andrea Ranieri che segretario della Federazione formazione e ricerca della CGIL all'estrema destra allora io farò alcune domande restano come funzionerà dibattute o per capire perché essendo questa una vera rivoluzione quella di cercare di portare l'obbligo formativo e vedremo che cosa significa questa parola in questo contesto fino a diciott'anni
Ecco io farò delle domande di chiarimento al ministro Berlinguer allora intanto questa sfida togliere i ragazzi
Dalla strada dall'abbandono scolastico che diceva poco fa del Limbara reggeva quasi il cinquanta per cento e portarle a formarsi
L'ho vista appunto del lavoro ecco cosa quali tempi e quali caratteristiche a questo progetto
Come tutte le cose serie un progetto complesso non è una cosa lineare e semplice
Ed è questa la strada che noi abbiamo voluto seguire su quest'argomento
Premettiamo noi abbiamo in Italia una scuola
Cioè per chi la frequenta che perché sia successo alla fine è una scuola con una sua qualità soprattutto la scuola materna ed elementare ma direi Complesso
Un suo difetto prevalente
E stato rispetto agli altri Paesi europei
Che c'è una parte di ragazzi che non va a scuola
C'è una parte di bambini
Che
Purtroppo in certe zone delicate a rischio
Non finisce i suoi studi o non frequenta sta nella strada
Questo è stato il nostro difetto principale
Cioè le classi dirigenti dal passato hanno solo pensato a una parte
Dei nostri figlioli
Dei nostri ragazzi e bambini
E per questo hanno lavorato con qualche capacità l'altra
Se ne sono disinteressato
Questa è stata l'eredità che il centro sinistra trova per essere onesti anche equilibrati nel giudizio
Quella che si chiama la dispersione scolastica
Però si aggiunge un altro difetto
Anche per coloro che avevano terminato gli studi nel cosiddetto obbligo scolastico cioè che avevano raggiunto la licenza media
Una parte non continuava e non continua nella scuola superiore
Però fa al lavoro senza avere nessun documento nessun certificato nessuna preparazione specifica
Viene come dire abbandonato a se stesso
E quindi nel rapporto contrattuale col datore di lavoro ma anche per quel che riguarda la qualità dell'economia la sua innovazione il suo migliorare continuo
C'era questo difetto e questo difetto qualche volta alle imprese
Riuscivano a caricarsi e lo supplendo con corsi di formazione al loro interno con loro costi spartì Colari e poi sempre caratterizzati da questo approccio ai noi abbiamo trovato questa scuola quindi che era prevalentemente iniqua e ingiusta socialmente non giusta e anche non produttiva fino in fondo
Avrei potuto dire fin dal primo giorno
è l'abbiamo l'obbligo scolastico fino a diciotto anni
Fare una legge e poi sarebbe successo quello che è successo altre volte non avrebbe funzionato
E abbiamo sfidato l'impopolarità abbiamo seguito un'altra strada
E intanto per quello che riguarda il Periodo prima beh la licenza media
Noi abbiamo in certe zone d'Italia soprattutto a Modena per esempio un'altissima frequenza
Una scarsissima dispersione
Ma questo è il frutto di un lavoro lungo
Appassionato prima di tutto della scuola degli enti locali di una società più evoluta però ci sono delle zone del nostro Paese
Dove i bambini non vanno a scuola specialmente in alcune zone dove c'è un'alta criminalità oppure un disinteresse
Ebbene a questo proposito non abbiamo introdotto una novità importante nel contratto rinnovato dei docenti abbiamo istituito delle zone chiamate zone di particolare difficoltà o per l'alta dispersione o perché ci sono degli immigrati sono due cose diverse
E abbiamo premiato i docenti che si dedicano particolarmente con uno spirito ancora più missionario di quello che hanno tutti i docenti
E che per questa ragione ottengono dei vantaggi prima di tutto di carriera di attenzione ma anche ma anche economici
E abbiamo alcune esperienze questo che dico è stato firmato qualche giorno fa quindi la sarà un obiettivo dei prossimi giorni dei prossimi mesi nei prossimi anni
Però abbiamo anche un'esperienza di lotta alla dispersione scolastica conosco alcune io a Napoli a Catania per fare un esempio che hanno funzionato c'abbiamo restituito una parte di questi bambini dalla strada alla scuola è un primo passo
Il secondo punto è quello che succede a coloro che terminano la scuola media che in genere raggiungono una cifra abbastanza elevata ma non la totalità quindi abbiamo anche i problemi di recupero dell'obbligo però che termina la scuola media
Fino al passato il termine della scuola media era il termine ultimo dell'obbligo scolastico dopodiché chi voleva andare al liceo all'istituto tecnico lecito professione di Stato si scriveva ai molte volte arrivava fino alla fine
Invece chi non voleva fare questo non poteva non aveva i mezzi o in una famiglia che lo spingeva a fare questo era abbandonato a se stesso
Allora l'abbiamo affrontato un altro aspetto l'elevamento dell'obbligo scolastico
Intanto mandare più ragazzi a scuola per un periodo più lungo
Parate di questo si parla di tale da trent'anni
E non si era mai riusciti ad arrivare in porto
Perché da una parte c'è chi diceva che questa
Questi anni a o in più dovevano essere fatti tutti a scuola da un altro c'era chi diceva che doveva essere fatti o a scuola o nella formazione professionale e dietro a quest'idea apparentemente teorica ci sono dei due schieramenti molto robusti che sono riusciti ad impedire il risultato ad elevare l'obbligo scolastico e noi proponevamo che la sinistra proponeva di elevare di due anni
Bene noi abbiamo lavorato per questo abbiamo deciso che bisognava arrivare ad un risulta che non potevamo accettare i veti incrociati che non potevamo accettare la paralisi che derivasse dallo scontro di due idee di due gruppi di due religioni di due interessi contrapposti
Ci siamo riusciti
Non siamo riusciti ad elevarlo di due anni fin da subito però è diventata legge
Nel gennaio di quest'anno la norma che prevede che si devono iscrivere almeno per un anno nelle superiori tutti i ragazzi italiani bene
Prima non si scrivevano dopo la media circa settanta mila ragazzi cinque anni fa
L'anno scorso si prevedeva che nel nell'anno scolastico sta cominciando sarebbero stati trenta mila noi abbiamo avuto la legge approvata in gennaio quando le iscrizioni erano terminate abbiamo dei ce la facciamo a farlo subito o no
Abbiamo prorogato di un mese le iscrizioni
Bene venticinque mila si sono iscritti alla prima superiore quindi noi abbiamo adesso che quasi tutti coloro che hanno terminato la scuola media si sono iscritti alla scuola superiore secondo me un grande successo perché questo ha allargato la platea di coloro che studieranno aumenterà
La cultura complessiva del Paese
Però ora abbiamo un altro problema
Che cosa faranno questi ragazzi
Non coloro che si sarebbero comunque iscritti che come i loro fratelli loro amici precedentemente si erano iscritti e arrivano fino alla fine degli studi
Ma quelli che non ce la fanno quelli che non sono in grado quelli che hanno delle difficoltà è che adesso sono stati da noi spinti non dico obbligati ma spinti ad iscriversi è bene cos'è successo
Che noi stiamo preparando non riusciremo forse il primo anno farlo in tutte le scuole perché tutto è avvenuto con molta fretta
Ma stiamo preparando per molte scuole del prima superiore un momento di accoglienza quando rientreranno in classe soprattutto costoro che sono in maggiore difficoltà
Un periodo di rodaggio del loro studio un'attività di orientamento per vedere se possono integrare quello che non riescono a studiare a scuola delle quello che abbiamo chiamato nel regolamento delle passerelle per prevedere se possono cambiare
Il corso di studi forse pentendosi di quello che hanno scelto
Sperimentando durante lo studio superiore che potrebbero andare in un altro corso senza perdere l'anno per Totti carpe poter continuare
Io sono convinto che questo risultato mano a mano che Polo sperimenteremo ogni anno che la scuola si attrezzerà sempre di più
Non soltanto ad iscrivere certificando ma ad accogliere i ragazzi ad orientarli a far ritrovare più allora omaggio il primo anno dopo il salto dalla scuola media nella superiore io penso che questo sarà una cosa importante anche questo ci accompagna verso un Baggio quello che sarà l'obbligo complessi complessi però poi c'è un terzo problema
Che molti di costoro non proseguiranno fino alla fine
Intanto però Barbara già dava un dato indirettamente e vorrei ripeterlo vada fino a quindici anni fa
Più della metà di coloro che avevano licenza media non arrivava al diploma della superiore non arrivava alla fine alla maturità come si chiamava allora più della metà dei ragazzi italiani
Tanto per fare un esempio in Germania arrivano il novanta per cento
Bene in questi ultimi anni c'è stata un cambiamento nella mentalità delle famiglie nella cultura dei ragazzi nei comportamenti non quindi nelle leggi soltanto perché nel novantotto hanno raggiunto il diploma di scuola media superiore in Italia settantuno ragazzi su cento di quelli che erano usciti dalla media
Quindi siamo vicini alla media europea ci stiamo avvicinando ad essere un Paese più evoluto più civile in cui studia un numero sempre più elevato di ragazzi e questo è già nove tipo importante noi vogliamo arrivare fino all'ottanta per cento
Di coloro che conseguono un diploma di scuola media superiore
Però negli altri paesi non c'è soltanto la scuola media superiore
C'è anche una formazione professionale
Molta più qualificata di quello che noi abbiamo dobbiamo confessare questo
Ma abbiamo una scuola che mediamente può competere con altri Paesi non abbiamo una formazione professionale che può competere
Con altri Paesi e parate importantissimi corse sono troppo brevi sono culturalmente non qualificati c'è poca esperienza sul lavoro non c'è sufficiente collaborazione fra aziende e centri di formazione professionale ci sono in Emilia molte eccezione a quello che sta dicendo in positivo
Però mediamente in Italia la formazione professionale non è una cosa che ci soddisfa ecco dove sta il grimaldello
Cioè il l'obiettivo vero del una scuola nel senso di una formazione professionale culturale per tutti fino a diciott'anni
Noi per abbiamo ottenuto una nuova legge su questo
C'è una legge badate in quell'Italia parlamentare che non faceva leggi noi siamo arrivati a fare in quasi tutti i temi della riforma scolastica ancora non nei cicli e nella parità ma ci siamo vicini
Siamo arrivati ad avere una legge la quale stabilisce che chi non fa a scuola e prende il diploma
Prima di andare a lavorare quando sarà a regime quest'attività per avere un certificato che consente di avere poi un libretto di lavoro e di andare a lavorare
Avrà bisogno di seguire due strade alte due strade o l'apprendistato può proprio l'obbligo formativo fino a diciotto anni e cioè una formazione professionale che si faccia in alternanza fra un periodo di continuazione dello studio e un'attività in fabbrica un'attività nell'azienda nei servizi un'attività di formazione attraverso i centri di formazione professionale Coop questo è l'obiettivo ambizioso Barbara mi diceva come e quando beni noi abbiamo la legge dobbiamo fare e abbiamo cominciato in questi giorni un Regolamento che disciplina come fare dobbiamo mettere allo stesso tavolo la scuola i centri di formazione professionale regionale
I due ministeri dell'istruzione e del lavoro e poi le imprese e poi i sindacati non sarà facile perché c'è un po'di Babilonia dietro questo tentativo di integrare realtà diverse ho terminato non sarà facile però soltanto attraverso una collaborazione
Fra la forza che ci alla scuola che come le Poste come carabinieri è presente in qualunque sperduto paese e veramente la vera realtà capillare istituzionale in Italia
La forza dei suoi insegnanti della qualità dei suoi insegnanti
E insieme la volontà delle imprese e dei centri di formazione professionale noi intendiamo cambiare la formazione professionale renderla più lunga di quella che adesso è dopo i quindici anni
Quindi per gli ultimi tre anni sedici diciassette diciotto
E coniugando questo con la riforma dei cicli creare una condizione per cui sì impari di più culturalmente di quello che si impara ora ma si sperimenti di più praticamente attraverso un rapporto col mondo dell'impresa è questo il nostro obiettivo abbiamo soltanto va avanti un paio d'anni
Allora come come avete sentito qui si sta parlando del nostro futuro sta parlando del nostro futuro come genitori saluto Guidalberto Guidi che ci raggiunge è responsabile nell'ufficio studi della Confindustria vengano
Ecco allora io mentre Guidi borghesi
Che avviene fa io vorrei dare la parola alla prima impresa che abbiamo qui e cioè alla Microsoft perché del discorso di Luigi Berlinguer io raccolgo non solo la sfida ma anche mi piacerebbe avere captato forse ho captato anche una grande libertà di colmare questi anni perché unitaria succede una cosa strana per esperienza ormai di giornalista so
Che le regioni più ricche e le regioni più povere assieme
Sono diffidenti nei confronti della scuola cioè magari il bene per il Nord-Est avanzatissimo dove dicevano lavoravi e quindi queste perde tempo a scuola
E poi magari il profondo Sud che dice magari va in un'altra ditta
Un po'meno e così per perdere tempo a scuola ecco paradossali però questa diffidenza io ho due figli a scuola devo dire che è diffusa cioè la sensazione a volte
A cui voi volete porre rimedio che si stia facendo un po'lamella che si perda un po'di tempo soprattutto rispetto ai modelli scolastici anglosassoni presentazione ce l'abbiamo anche un porno e come genitori quindi questo è riempire questo spazio è una grossa sfida e lasciando anche spero molto libere le famiglie di scegliere poi il secondo liquidazioni quindi figli i percorsi allora io vorrei dare subito la parola Mauro meandri che appunto il direttore generale della Microsoft per capire appunto da un'azienda così
Azienda che ci parla di futuro di che cosa ha bisogno dal mondo della scuola perché poi abbiamo qua responsabili sindacali e altri che potranno risponderle
Guidando con una battuta ha bisogno di a quaranta mila
Ragazzi che sappiano lavorare nella nell'informatica nell'informatica nelle aziende che fanno informatica come la mia o nell'informatica nelle aziende altre creando un gruppo una una dipartimento che si occupa di informatica questa è una stima mai colosso sta che deduttive trecentoventi mila posti stimati da una società degli
Di ricerca a livello europeo il il fabbisogno di persone qualificate a lavorare nell'informatica oggi sono trecentoventi mila in Europa
Ma se non cambiano le tendenze quindi se non cambia questa mancanza questa ha offerto inferiore alla domanda la stima che nel due mila e due siano un milione duecento mila di questi trecentoventi milioni stimiamo che quaranta mila sì all'Italia una stima un po'meno precisa ma se non sono quaranta mila sono trenta mila e come l'ordine di grandezza
A questo quindi un problema per noi enorme io credo che prevede la formazione mi mi permetta vanno a Prandelli di pagare per un minuto sia un problema tremendamente sottovalutato io vengo da un convegno di cui forse avete letto sui giornali en in questi giorni che ha ha fatto i titoli dei giornali per un convegno di due giorni e mezzo con un giorno pieno dedicato all'Italia con un Consiglio dei ministri un sotto consiglio dei ministri
Grandi industriali la suor si è parlato di temi e commuove economici si è parlato di spesa sociale che è importantissima si è parlato di pressione fiscale che è importantissima
Non si è mai parlato davvero tranne qualche volta dire che si nella lista delle priorità ci sono c'è anche la formazione ma non si è mai parlato seriamente
Di formazione quando io penso che la formazione della qualità delle risorse umane sia uno dei tre problemi primarie uno dei tre motivi per cui l'Italia sta un po'perdendo competitività perlomeno questo è quello che le statistiche sembrano dire questo è uno probabilmente gli altri due interessano meno ma sono la la cultura della concorrenza che in Italia manca in molti settori
E quindi sono un po'di parte capitoli ma ma ci credo davvero penso davvero e non sono il solo apre però la la mancanza di diffusione o comunque la carenza di diffusione alla cultura informatica le nuove alle nuove tecnologie
Quindi io ringrazio intanto la festa dall'organizzazione da personalità per avere messo Appiano un prompt convegno di questo genere di cui c'è bisogno c'è bisogno di parlare in formazione pre voglio ringraziare tantissimi ministro perché in questi anni ha fatto a ha fatto tante cose l'uso non voglio fare nessuna polemica ma ha fatto veramente tante cose ha mosso tantissime cose ha fatto cambiare la scuola ha cominciato a fare cambiare la scuola
E lo ringrazio soprattutto perché la perché c'è finalmente un approccio flessibile io non credo diceva a Barona Palombelli che alla io credo letto non non so se non il ministro magari mio smentiamo letto non ricordo dove non posso citare la fonte che trent'nel Veneto sono le regioni a minore scolarizzazione nella nella scuola non dell'obbligo nella scuola detta il quattordici a diciott'anni
Perché perché ovvio perché le aziende assorbono
E ed è una situazione complessa cioè dire avere un modello unico una taglia funziona per tutti tra queste Regioni e Regioni del Sud dove la l'occupazione purtroppo bassissima a sarebbe probabilmente fallimentare dire che tutti devono stare a scuola o che tutti devono stare devono fare la formazione professionale nelle aziende perché non ci sono magari le aziende in grado di assorbire quindi la flessibilità di cui ha che di cui parla di ministre fondamentale
Di cosa ha bisogno di aziende informatiche e va dove vado veramente terminare perché voglio lasciare spazio anch'io a tutti
Perché sicuramente a molti più cose da dire ha bisogno fra molto francamente la zia la l'industria informatica
Dal punto di vista della domanda chiede diplomati tipicamente in grande maggioranza quindi se vogliamo il tema di cosa fanno i ragazzi tra i quindici e diciott'anni
Non posso dire davvero dal punto di vista di chi assumerebbe l'indulto informatica non posso dire che abbia una rilevanza una rilevanza enorme invece per tutta l'industria e per la domanda
Perché abbiamo perché in Italia la domanda di informatica la percentuale di personal computer nelle case la percentuale di persone che sanno usare il personal computer e bassa e la percentuale di ragazzi è molto più alta che è quella di degli adulti ma è comunque più bassa di tutti gli altri però comunque della maggioranza degli altri Paesi europei
E quindi per noi è importantissimo che ci sia un'alfabetizzazione informatica non parlo quindi ancora di formazione professionale ma che ci sia e penso che debba esserci prima
Della della scuola prima dei quattordici anni forse approfittando di questo di questo anno supplementare di obbligo ci debba essere uno sforzo fortissimo dell'alfabetizzazione informatica
E poi penso che ne invece negli anni dopo
A oltre alle scuole professionale per cui farò un piccolo richiamo ci debba possa esserci e costante anche grazie alle alle aziende
La creazione di moduli di professionalità informatica definiti grazie in collaborazione con non con un con la mia azienda ovviamente ma con il sistema delle aziende informatiche
Che porterà delle certificazioni perché uno dei grossi problemi che le aziende hanno quando assumono e si tu mi dici che sai questo è vero per l'informatica ed è vero per qualunque cosa ma per l'informatica è abbastanza facile
A creare dei modelli di certificazione dei curricula precisi con degli esami precisi che dicono che danno una sicurezza molto alta alle aziende così come esiste per i corsi di inglese da tantissimi anni
Che dalla sicurezza molto alta l'azienda che si è raggiunto questo tipo di conoscenze informatiche quindi questa è una un tipico credito che che l'azienda quel pronto a riconoscere già adesso
Riconosce per quello che riguarda la queste forme di certificazione fatte privatamente a chi a chi assume un ultimo e temi
Un ultimo
Però
Un ultimo ultimo punto e qui qui devo
Devo criticare il sistema come a
Io ho l'impressione spero che ministro mi mi smentisca ma ho l'impressione che quando si deve cambiare un programma e qui parlo di formazione tecnica in particolare quando si deve cambiare un programma a e quando si devono anche formare il professore perché non è detto che quando si cambia un programma che insegnava il vecchio programma sappia insegnare il nuovo il li terrei tempi e i soldi anche che ci vogliono siano tante ma ma che non si sia trovata una soluzione veloce e forse che non si sia ancora va sicuramente è stata cercata ma non sono stata cercata con abbastanza con abbastanza impegno e questo per le tecnologie che che che Microsoft le le aziende come Max lo fanno è un problema
Grossissimo potete pensare come in dieci anni i linguaggi di programmazione e di uso
Nella industria cambi ne cambiano ogni dieci anni io non so se la scuola formazione professionale è preparata
A una meccanismo importa un meccanismo per poter cambiare davvero i programmi e quello che è più difficile ovviamente riqualificare i professori ogni dieci anni ne stiamo lavorando moltissimo col ministero per aiutare per cercare di capire cosa si può fare ma credo che questo sia un punto di debolezza del nostro sistema
Nell'area delle delle tecnologie innovative io ho finito vi ringrazio faranno le ragioni
Questa stima per domandarle ma cosa fate cosa potreste fare voi potreste partecipare poi a una parte con i vostri laboratori con le nostre
Né attesta formazione quest'anno abbiamo aiutato a formare seicento professori di istituti tecnici informatici
A in quest'aria abbiamo gli abbiamo fornito quella speriamo perlomeno spero che ci sia riuscito spero che se non sono stati seicento che sono arrivati fin in fondo spero che anche solo sessanta
Si era arrivati a raggiungere la certificazione professionale su una serie di tecnologie l'abbiamo fatto in collaborazione col ministero utilizzando internet quindi cercando di muovere meno persone e e professori che Signori professori possibili
E credo che qualcosa che qualcosa stiamo facendo stiamo facendo mancare nell'area dell'alfabetizzazione del professore che ha un altro problema enorme
è molto difficile per un professore accettare un computer stressati saperlo usare meno di tutti i suoi i suoi ragazzi anche psicologicamente
E questo è un altro problema e Stefano Fancelli responsabile scuola della sinistra giovanile cosa manca invece secondo lei dalla parte dei giovani c'è cosa vorrebbero i giovani di più dalla scuola
Proprio per per questo la fascia di età quindici diciotto che abbiamo identificato
Ma alle quindici e diciotto innanzitutto va detto che a mio avviso
L'obbligo formativo a diciotto anni una grande conquista in questo Paese ricordava prima il ministro Berlinguer io leggendo un rapporto su le dispersioni gli abbandoni scolastici a Palermo ho letto appunto una definizione molto interessante di quei ragazzi cioè di quei ragazzi dei quindici a diciott'anni che erano stati in qualche maniera abbandonati della scuola gli orfani delle istituzioni
Cioè coloro che non potevano non avevano le conoscenze per partecipare dei percorsi di cittadinanza
E più in generale l'obbligo formativo i diciott'anni significa per i ragazzi poteva avere la possibilità di acquisire una formazione utile in prospettiva in tutto il percorso della vita
Io credo in particolare che rispondendo alla domanda che mi è stata fatta cioè che cosa manca ancora
Affatto innanzitutto un quadro su quello che il contesto del nostro Paese rispetto ad un sistema di istruzione e formazione in cui per molti anni regnato una forma di selezione occulta
Ma che andava a colpire appunto i soggetti più deboli coloro che avevano delle famiglie meno fortunati meno capaci di sostenere il percorso di studi che provenivano dei contesti
Meno ricchi e che quindi potevano con maggiore difficoltà sostenere quel percorso io credo che ciò che in questo contesto l'obbligo formativo a diciotto anni posso offrire a questi studenti un'occasione nuova
Di giustizia sociale di emancipazione sociale di crescita a patto che però si sappia coniugare questa rigidità tra virgolette ad esempio l'accesso al mercato del lavoro con una forte dose di flessibilità
Io sono molto lieto che il ministro Berlinguer il ministero la pubblica istruzione stia facendo grande attenzione all'ingresso di quei ragazzi che proseguiranno l'obbligo e che si accende perché quindi diciamo si stanno apprestando ad entrare nella scuola
E l'obbligo per un altro anno di obbligo quest'anno perché vedete una delle tendenze più deteriori della nostra scuola era quella di immaginare di cacciare gli studenti più deboli
E quindi selezionati sulla base di che cosa diciamocelo delle famiglie di provenienza siamo figli di avvocati o meno facendo una selezione che poi andava mirare alla riproduzione
Classista della società un'impostazione tipicamente gentiliana
I figli di chi poteva i Licei infili chi poteva di meno gli scientifici primi classici i secondi gli scientifici i fili di chi poteva ancora di meno ai istituti tecnici e i somali fra virgolette alla formazione professionale
Questo è uno schema che nel nostro Paese ha funzionato per tanti anni e la paura che noi abbiamo e quella che questi ragazzi che entrino che entrano appunto quest'anno
Nelle superiori per svolgere quest'anno di obbligo possano essere vittima ancora di questo schema che purtroppo non nella normativa ma nella culture nella mentalità di tempo insegnante ancora presente
Quindi non secondo me per stato una particolare attenzione al ministero giustamente impegnato il ponte in questo cioè prestare una particolare attenzione al fatto che questi soggetti più deboli non vengano emarginati non vengano in qualche maniera svantaggiati dalla scuola che li accoglie
Da questo punto di vista io credo perciò che l'obbligo formativo diciotto anni si è più complessivamente un elemento di grande importanza del grande qualità anche nel percorso di studi di ogni singolo studente
Anche perché vedete è una sfida fondamentale per la nostra generazione è quella di prepararci ad un percorso di vita nel quale saremo chiamati più volte
A ad aggiornare le nostre conoscenze ad essere capaci di confrontarsi con un mercato del lavoro che in evoluzione che in trasformazione
E quante più conoscenze si hanno tanto che si potranno esercitare percorsi Cittadinanzattiva si vota e cercavo lavoro e si porta ci potrà permettere di qualificarci quindi di aveva ancora lavoro di poter cambiare lavoro e quindi di sostenere anche quelli che sono gli elementi di flessibilità rinnovazione sullo stesso mercato del lavoro
Io credo perciò né Fini tira che l'obbligo formativo a diciotto anni presenti non corso di fondamentale importanza tanto quindi per una qualificazione del sistema produttivo nel suo complesso quanto per una possibilità che viene data a tanti ragazzi di qualificarsi di poter ambire ad avere una condizione di vita migliore questo a patto che il percorso di integrazione tra istruzione formazione fra scuole formazione proceda con velocità
La formazione professionale spesso nel nostro paese non è una formazione di livello né crediamo molto nell'importanza dell'alternanza studio lavoro cioè nella possibilità di poter dare il elementi della cittadinanza ma nel contempo il saper fare
I saperi di base ma anche le competenze pratiche la nostra scuola è una scuola che per troppi anni ha tenuto distante il lavoro
Ed è giusto che un Governo di sinistra abbia ricordato come il lavoro sia formativo come sia importante il il canale dell'apprendistato
La possibilità dell'alternanza scuola-lavoro è fondamentale per acquisire competenze e conoscenze che vengano certificati e qui il problema della certificazione
Della riqualificazione del sistema della formazione professionale nel suo complesso
E questo è una sfida importante perché io credo che soprattutto in quell'equilibrio fra istruzione e formazione professionale nera equilibri trazione del sistema della formazione professionale grande spazio vada data una contaminazione della scuola verso istituti di formazione professionale
In maniera tale che questo sistema che da una parte prevede l'apprendistato dall'altra il canale della scuola puntuale i nuovi canali di collegamento fra scuole di istruzione possano appunto a coniugare saperi conoscenze utili nella costruzione del percorso di vita anche una parificazione il possesso degli elementi della cittadinanza un'ultimissima cosa io credo che quello che ha detto non ricordo mobile
Il
Merlo
E la cosa migliore scusi tanto
Sull'alfabetizzazione informatica sia un elemento di grandissima importanza perché nella costruzione poi la cittadinanza quella vera
Un po'il possesso delle nuove tecnologie è un elemento determinante per la costruzione del cittadino all'intervento non è mica se non si insegna l'inglese
La polverizzazione informatica reti e internet sono è il nuovo analfabetismo diventano contrario ci sono due soglie d'accesso e quindi non è un prerequisito per entrare nella rete
Ci sono due soglie d'accesso una era cittadinanza europea è un processo di due lingue comunitarie non una sola così voleva dello nel suo rapporto
E questa è la cittadinanza europea la cittadinanza globale però passa per l'alfabetizzazione informatica e sempre più la possibilità di torna sul lavoro in Italia come in Europa passerà dalla possesso di queste conoscenze
Assolutamente io vorrei riferire un altro un'altra termale poi finiamo il giro verso sinistra il primo giro con il dottor Guidi chi vorrà inserito interna che credo tutti coloro che sono qui presenti hanno ben chiaro
L'orientamento la mia sensazione che sempre più la disoccupazione intellettuale delle persone che scrivono al giornale o che incontro insomma nei dibattiti sia dovuta a un errore di valutazione cioè i genitori con lo studente hanno studiato una cosa che in quella zona non serve
Non ama cari possibilità di lavoro e che molto spesso le famiglie siano sole non vorrei dire abbandonate ma di fronte a queste scelte che sono le scelte invitati
Di una famiglia cioè l'aiuto l'orientamento della scuola certo non tutti noi siamo in grado di fare un'analisi di mercato della Regione per la zona di quelle che sono le opportunità agli istituti però sicuramente c'è da fare molto di più
Ecco tutti gli attori che sono questa sera forse dovrebbero anche creare proprio delle agenzie di orientamento dei luoghi dove si può aiutare e sostenere le famiglie o i ragazzi nella scelta ecco io vorrei sentire questa era un inciso che poi volevo ripartire alla fine da Berlinguer perché molto spesso tutte queste cose che ne diciamo le diciamo qua
Poi però la realtà è che una riceve fidato la terza media che cosa sentiamo come scuola secondaria il tempo era facile perché il liceo classico giurisprudenza ingegneria e medicina ci si rimbocca ma le maniche genitori e tutta l'attuale classe dirigente ha fatto dei sacrifici si sapeva che i nomi dei Licei migliori delle scuole migliore delle università migliori e passo usciva con lavori in tasca adesso è molto più difficile
Quindi insomma anche lì bisognerà forse dare una mano vera seria alle famiglie
Ecco dottor Guidi la Confindustria io potrei dire che ero ragazza quando ascoltavo appunto alle lamentele del mondo dell'impresa nei confronti del mondo della scuola proprio perché questi mondi avvolte fanno fatica a dialogare
Ecco questa sera secondo lei a che punto siamo questi rapporti c'è un passo avanti dei rapporti tra mondo dell'impresa e mondo della scuola
Ma guardi e questo è un discorso che anch'io sento come imprenditore come rappresentante così il proprio impero di Confindustria è molto alta è un problema di difficilissima soluzione soprattutto in questi ultimi anni in cui le aziende cambiano con rapidità che sono quasi arriverei a dire mensili non più annuale credo che non si sia fatto tutto che si debba ancora lavorare sul tentativo di raccordare maggiormente l'esigenza di un Paese a quelle diciamo di questi ragazzi che escono i cicli scolastici io credo però che come diceva lei un attimo fa opporranno soprattutto dei prerequisiti
Io
Credo di avere sul totale del personale da cerca quattrocento tra laureati e diplomati io sono un piccolo e medio imprenditore
Io devo dire che la mia valutazione del ministro Berlinguer lo sapete abbiamo trovato quello nel parlare un'altra volta
La mia valutazione come imprenditore sulla scuola italiana è positivo
Io devo confessare McGrath i miei giovani ingegneri io non li cambierei con dieci giapponesi i quattro americani
Credo mi ricordavano benissimo visto delinquere il problema sia di quanti sono tra coloro che partono quanti sono quelli che arrivano e poi c'è il problema del ponte del raccordo tra il mondo della scuola nel mondo delle professioni verrebbe io noi noto due grande carenza ancora la prima è quella dalla conoscenza delle lingue soprattutto l'Inter
Io credo che non è più sufficiente come ha fatto la mia generazione imparare per rapina inglese tre indicano che un tempo quando si assumono personale che conosceva l'inglese aveva Glass competitivo per l'assunzione oggi non si chiede neppure più
Temo però che occorre cominciare a chiederlo perché molte di queste ragazze sanno conoscono questa lingua in maniera estremamente superficiali e non è più sufficiente e bisogna conoscere perfettamente l'altro però il requisito è quello che la conoscenza dell'informatica ecco io
Da persona che purtroppo dove spendere tutti e due anni quattrocentoventi milioni per cambiare pelle laboratori ecco credo che anche qui vado si debba distinguere la conoscenza dell'informatica dalla conoscenza dell'utilizzo dell'informatica e noi cominciamo ad avere il venti trenta per cento dei nostri clienti deve internazionali che sono collegati direttamente con un unico in una delicata per cui e lui ordinano direttamente prelevano al magazzino vogliono sapere quanta materie prime abbiamo qual è il Time per ricostruirla cioè sta
Stiamo un po'di tempo cominciando a partecipare sempre più frequentemente le gare internazionali ad aste internazionali su internet in venti minuti
Ci si gioca tutto il fabbisogno di un grande tutte cose che stanno scompensato in maniera drammatica il modo di fare impresa
Ecco ha detto questo però credo che anche nel campo informatica
Credo che chi produce computer oggi è stata anche creare il bisogno molto bene ecco io credo che non si fa in tempo a cambiare un sistema informativa vi accompagna quell'altro perché uscito qualcosa di diverso e non sembra ecco quindi
è molto difficile tutto il giorno problemi basta una domanda lei che studia fatto in un fatto giurisprudenza ecco quindi va invece continua a studiare ha dovuto imparare computer questa è la parte più
Più difficile creare la materia Messaggero io credo non è io credo che dobbiamo ogni anno entra in un'azienda oggi debba prepararsi alla sua prima non voglio entrare nel discorso flessibilità non flessibilità è chiaro però che oggettivamente un'azienda ha scarsissime probabilità per sua scelta o per condizioni di fatto determina la sua carriera in quell'azienda
Quindi il fatto della preparazione della formazione e determinante
Noi abbiamo avuto per troppo tempo a mio giudizio una formazione professionale del nostro Paese che aveva come missione fondamentale quella di pagare gli stipendi ai formatori questo era più o meno niente Rizza fondamentale
Credo che occorra invece qualcosa io ho dovuto mi sono sempre chiesto il perché
E quando un ragazzo che trent'anni collabora
Investo magari qualche milione nella formazione questo non venga del passato
Io credo che sia un investimento che potrebbe benissimo rientrare tra quelli che vengono facilitati dal punto di vista fiscale
Il fatto di crearsi in tutti i giorni con l'arricchimento che consenta di essere più liberi perché qui si tratta di libertà
Facilitano un solido con l'azienda ma soprattutto quello del dipendente perché di fronte a scelte roba necessità è chiaro che la collocazione diventa molto più piccole Cavento cioè che cosa dire a questi ragazzi mi son trovato tante volte a parlare Sittard le scuole
è molto difficile indicare quali siano i percorsi formativi perché indubbiamente i due anni tre anni eccetto che in quel periodo cambia tutto io l'ho visto per tanto tempo
Periodo in cui tutti facevano informati
Come un dato punto se non saltava fuori Starrabba qualche secondo me l'avete fatto voi questa pista questo rischio che abbiamo per il due mila forse non c'era bisogno di tutti questi informa anticipi io non lo so come sia successo io devo dire che è frutto altre volte ne salta fuori una ricerca dal centinaia di milioni
Comunque falsi datori di lavoro chiediamo a meandri se avremo noi delle denunciare ormai prossima festa delle pardon proprio rompe il Somalia violando il vecchio però verso il
Penisola senza dubbio va misurato
Però la base della squadra italiana oggi io ritengo che sia sufficiente per coloro che arrivano per dare una formazione ai migliori livelli in giro per il mio lavoro in ottantaquattro Paesi Milano devo dire che non trovo grande
Questo è un messaggio ottimistico che che condivido perché la scuola italiana quando paragonata con le altre Paz sempre o con la tiene moltissimo quello che manca un pochino e l'ho sentito dire alla scuola italiana e la preparazione alla vita
Che è quella quella cosa invece che hanno molto le scuole straniere di insegnare a stare con gli altri seminare a cavarsela andare in un mercato fare un giornale ecco questo manca di serietà alla scuola tradizionale italiana però su sul che cosa servirà serviranno persone che sanno dove sono i saperi
Più che persone che sanno perché quello che si sa ormai sempre pochissimo anche se sia i genieri avvocati
Però sapere dove sono le cose io vedo per la mia esperienza per esempio in RAI che le persone più preziose quelle più importanti son quelle non sanno che titolo di studio ha però la son quelle che sanno sia quella informazione non l'hanno loro in prima persona perché sono dovrebbero avere tutto il cervellone della Microsoft
Però sanno dove si trovano le cose in questo la scuola italiana voglia deve fare abbastanza
Ancora le farà abbastanza strada allora io vorrei chiedere
Proprio su questa Maria Grazia pagano che cosa sta cambiando invece proprio nel personale della scuola c'è c'è disponibilità poi le voglio chiedere anche alla vita della CGIL cioè perché molto spesso purtroppo forse noi
Scriviamo e leggiamo delle cose sbagliate se abbiamo molti pregiudizi però a volte si ha l'impressione che il ministro e tra tutti cerchino di fare una rivoluzione che parecchie Serena son proprio invece magari l'insegnante
Ogni pressione no io sono molto contenta di questa domanda perché ascoltando un po'tutte le voci naturalmente il dibattito e tagliato sulla
Formazione a diciott'anni e quindi è evidente che sia per la tosse mi chiedevo dove dov'era l'altra parte cioè la scuola militante come si diceva una volta quella che la scuola quelli che la scuola la fanno
Ora è vero mi consentirai spesso io l'ho detto
Che probabilmente non tanto diciamo i cronisti attenti quelli che nel giornale si occupano di scuola che vuol dire spesso sanno le cose sulle quali scrivono alcuni non le sanno glielo dobbiamo spiegare noi
Per esempio io sono senatore capogruppo anche in Commissione è capitato più di una volta il dove il prima spiegare il disegno di legge e poi farmi le domande rispondermi e consegnare al giornalista ma detto questo credo che in questi anni per la verità degli insegnanti abbiamo cominciato molto tempo fa hanno parlato i cosiddetti maître à penser che io dico sono andati a scuola qualche anno fa non sono più ritornati nella scuola e pensano che la scuola sia quella che loro hanno lasciato
Noi dobbiamo dire che in questi anni prima che cominciasse diciamo questa riforma così grossa massiccia di cui poi vorrei dire qualcosa comunque la scuola italiana se come quasi riconosciuto in una scuola ancora competitivo e non allo sfascio
Lo si deve al volontariato e non per fare demagogia di tutti gli insegnanti
Perché se no questa scuola non poteva neanche oggi leggere la riforma
Quando abbiamo iniziato la discussione il ministro lo sa io sono da poco responsabile nazionale per il partito e credo che l'impegno mio sarà quello di praticamente e ha ragione
Chi è intervenuto dell'impresa che la questione istruzione formazione non sia dieci chili in più nella relazione generale o del segretario o del segretario regionale o provinciale riconoscimento
Della importanza della formazione alla quale poi non si dà seguito come presa di coscienza dell'intera forza politica e non solo di coloro che sono addetti ai lavori
Ma detto questo io ritengo che questa scuola quindi a letto perché c'era questi questi c'erano questi insegnanti all'inizio quando abbiamo cominciato il percorso io dissi al ministro
Sì troverai molta perplessità molta diffidenza
Perché gli insegnanti nel tempo sono stati caricati di tutto
La scuola era un contenitore
Se succedeva qualcosa dissidente stradale la scuola doveva fare il la la educazione stradale
La tossicodipendenza la scuola doveva fare
I Esperti da tossicodipendenza e così via discorrendo affila le questioni la pedofilia ultima cosa c'è un grande contenitore dove l'insegnante era il tuttologo
Consegnando alla scuola un ruolo che non compete perché ci sono altre agenzie formative ed informative la scuola come il punto centrale
La formazione del cittadino di domani naturalmente rompendo ovviamente anche il fatto che diceva Stefano Fancelli che il cittadino di domani
Noi dovrebbe fa schifo anche avere un rapporto con il mondo del lavoro mentre nella nostra mentalità anche quella della sinistra sia chiaro era evidente che la scuola infatti tutta la polemica la nostra sinistra e che questa riforma questa riforma
è troppo legata al mondo del lavoro vuole professionalizzare la scuola non punta al Hatchet al cento la formazione culturale ma vira verso una formazione
Su nel mondo insegnanti all'inizio della discussione gli insegnanti bistrattati diciamocelo qua senza demagogia siamo una sede opportuna pagati tale pagati male
Che si devono aggiornare da soli abbandonati all'aggiornamento abbiamo eliminato finalmente dal contratto i gradoni e tutte le questioni legati al gradone all'aggiornamento con l'aggiornamento improbabili o inventati diciamoci le cose come stanno
Però hanno retto devi pensare che la riforma delle elementari
è stata fatta a costo zero senza una lira per l'aggiornamento per cui dall'insegnante e madre sia passata all'équipe socioculturale nelle scuole senza che nessuno avesse detto a questi insegnanti come si doveva fare
Quindi questa classe insegnante tanto bistrattata è evidente a maggior ragione era decidente di questo rivoluzionario rosso che arrivava e diceva bisogna cambiare tutto
E a partire dai nostri iscritti c'era una diffidenza nei confronti di questo ministro perché l'avevamo alle spalle Ludovico anni di discussione eguale naturalmente avevamo fatto tanta bella
Discussione ideologica e volevamo ed eravamo abituati ad una come dire programma completo alla riforma organica
Arrivato un pazzo che ha detto no a mosaico il pezzo lo prendiamo qui adesso facciamo l'obbligo scolastico poi facciamo gli esami di maturità
E naturalmente anche tanti insegnanti questo bombardamento continuo ha creato enormi perplessità eh diffidenze e difficoltà
Soprattutto in una cosa che quando dobbiamo chiarire prima di tutto
Noi abbiamo un punto e come partito ci impegniamo a queste chiamiamo tutti gli insegnanti democratici docenti e gli studenti a dire che è evidente che tutta questa rivoluzione diventerà confusione sicuramente gli insegnanti lo sanno se il Parlamento noi non approveremo la riforma dei cicli questo non c'è dubbio
Ma detto questo noi abbiamo immesso un cambiamento radicale della scuola non con la riforma o l'uno stupendo che consentirà alla riforma cioè l'autonomia ora all'autonomia ha cambiato il volto della scuola
Ha suscitato interessi perplessità diffidenze battaglie nei collegi dei docenti ha sollecitato la salute ha costretto insegnanti a mettersi in discussione di questo noi dobbiamo parlare
In questi due anni di sperimentazioni noi siamo partiti da insegnanti che dicevano
L'autonomia no è un mostro differenzia dalle scuole ci costringerà a fare cose che non siamo convinti siamo ne abbiamo già fino ai capelli della sperimentazione non ne vogliamo fare più
Arriviamo a oggi il ministero ha un libro di monitoraggio abbiamo tutte le scuole
Diciamo chi più chi meno con centinaia e centinaia di Progetti io vi pregherei voi diciamo che avete un ruolo importante di trasmettere alla gente che la scuola è un cantiere attento in progress che gli insegnanti
Ha letto il prispolone sul lato perplessità
Con le loro diffidenze si sono messi Camus in cammino e hanno cambiato evidentemente via via il corso del ed è una battaglia culturale che dobbiamo naturalmente accompagnare è una battaglia è una cambiamento della professionalità a trecentosessanta gradi
E va fatta senza lasciare solo insegnante costruendo intorno agli insegnanti agli operatori della scuola un consenso del Paese perché noi non possiamo pensare tutti parliamo della nuova classe dirigente
E non pensiamo che questa nuova classe dirigente la forma gente che sta nella scuola non a fare niente molto spesso fino al pomeriggio con trenta mila lire lorde a volte e sul volontariato
Beh io non voglio fare demagogia perché non è mia abitudine perché questa la realtà io ho vissuto ventisette anni nella scuola
So che c'è la palude cioè che sono gente che se ne frega che vuole tornare a casa alle due certamente non criminalizziamo nessuno ma c'è tanta altra gente che ha cambiato il volto di questa scuola ed è pronta alla riforma
E il clima nella scuola oggi non è quello di due anni fa tant'è vero che oggi il ministro Sibilia più applausi che fischi anche dai nostri perché c'è via via la consapevolezza che qualcosa sta cambiando la consapevolezza che il protagonismo e restituito alla scuola e anche latinità e io spero che su questo noi dobbiamo continuare a lavorare
Come nuova responsabile del partito io mi impegno su questo primo per avere ancora con forza il protagonismo delle scuole diciamo anche nella costruzione di una idea forte di quello perché badate la riforma dei cicli farà in Parlamento è una legge cornice
I contenuti sarà un dibattito ampia ampio che noi lo dobbiamo lasciare sicuramente dobbiamo avvalerci degli intellettuali ma sicuramente dobbiamo è rendere protagonisti gli insegnanti presi di coloro che ci lavorano per costruire diciamo il contenuto della scuola quello che tu dicevi
L'altra questione io credo che noi in questa rivoluzione abbiamo chiamato in campo per la prima volta agli enti locali e non vorrei che fosse dimenticato
Perché fino a questo momento gli enti locali erano coloro ed erogavano dei servizi dell'assistenza il vetro rotto l'edificio e quant'altro
Enti locali ottimi quindi per esempio ne abbiamo un esempio enti locali che è meglio non parlare che quel sono quelli di gran parte delle realtà una parte consistente delle realtà del Sud oggi questi enti locali sono chiamati ad una responsabilità ad una forte sinergia la lettura del territorio e legato proprio acquisto ad una sinergia stando attendo naturalmente
A non scambiare i ruoli e al nonno fare confusione di ruoli però siamo io credo perciò sono ottimista incamminò verso quello che sarà il dibattito serio che quello di stasera la nuova identità nostra da qui a dieci anni sarà la scommessa della vera integrazione tra istruzione e formazione
E io posso testimoniare quanto diceva poco fa Mariagrazia Pagano perché io la rubrica della posta da tre anni e Luigi Berlinguer lo sa
Che poi li trasmette o pubblico lettere quasi una lettera sostenendo che lei riguarda il comando della scuola del mondo della scuola si potrebbe però pari quando si tocca ecco i i professori al scatta la difesa io ho visto scrivono se per caso c'è qualcuno che parla del professore immediatamente scrivono tutti gli alunni tutte le madri tutte cioè in realtà è vero lì i professori sono molto spesso dagli intellettuali è un po'acide messi in croce ma in realtà quando voi li incontriamo nella nella vita di tutti i giorni sono protagonisti straordinari a cui noi famiglie disgregate incasinate scarichiamo vessilli complicati diciamo la verità
Ecco allora io vorrei diciamo concludere questo Giro con Ambra Ranieri e appunto con i il sindacato allora il sindacato ha fatto e farà la sua parte perché qui da quello che hanno che rivoluzionario Berlinguer ha disegnato c'è un percorso a ostacoli dove un ragazzo va tre mesi alla Microsoft due mezze lavorare poi torna a scuola poi da col professore a fare un'altra esperienza fa magari fare lingue
Fin dall'inizio e sappiamo che tanti professori italiani purtroppo l'inglese magari lo devono studiare ecco in questo percorso a ostacoli che però a me
Diciamo interessa molto mi appassiona l'idea che la scuola assomigli di più a una scelta un grande supermercato del sapere dove i ragazzi non sono condannati a un percorso ma possono zigzagare
Ecco in testa d'indagine comparivano dizionari a negate setacciata la sfida ma non solo il sindacato accetta la sfida diciamo che il sindacato in grandissima parte delle ha costruito il terreno di questa sfida
Voglio dire il sindacato italiano è stato il primo sindacato in Europa negli ultimi due patti sociali
Quello del mille novecentonovantasei quello di Natale
A chiedere al governo confrontarsi con la Confindustria su questo terreno perché le questioni dell'affermazione fosse messo al primo posto nel patto per lo sviluppo cioè il patto di Natale dalla dall'altra hanno comincia come primo capitolo metà delle pagine
Sono sulla formazione sabato da una condizione profonda su questo
Vedete seguendo la competizione globale il nostro Paese se vuole competere lasciando insomma difendendo i diritti della gente
E i salari dei lavoratori ve lo può fare solo se il nostro Paese ha scelto di competere sul terreno dalla qualità
La competizione
Sui bassi costi sulla flessibilità al ribasso porta al nostro Paese fuori dall'Europa lo porta fuori dall'Occidente
Quindi c'è una convinzione profonda che da questo dipende come evolverà il nostro paese dentro le sfide della competizione globale
E l'obbligo formativo a diciotto anni è un segnale poderoso in questa direzione è vitale per il sindacato
Vorrei dire una cosa sola
Oggi per i cinquantenni quando devono cambiare lavoro quando cambia la produzione delle aziende beh la cosa più brillante che viene in mente la cassa integrazione straordinaria lunga anche dai prepensionamenti oppure qualcuno alla fine persino la rottamazione dei cinquantenni e io c'ho un perché ce n'è tanti ma ce n'è uno fondamentale che i lavoratori italiani sono i meno scolarizzati d'Europa è difficile cambiare lavoro se non si sa più di quel che si fa
Può cambiare consapevolmente liberamente solamente chi è in grado di riaggiornare il porto il proprio patrimonio professionale e culturale ecco allora io dico così tenere in un processo formativo a tutti i giovani oggi fino ai diciotto anni e costruire le condizioni perché nessuno venga più evidente fra vent'anni di rottamare la gente a cinquant'anni
Perché la gente che è stata formata nel momento in cui si inserisce al lavoro e gente che è in grado di aggiornarsi vedere le competenze per cambiare per tutto l'arco della vita a partire da quelle di base inglese ed informatica
Però a fare l'obbligo formativo a diciotto anni
è una cosa complicata bisogna cambiare un po'tutti deve cambiare la politica da nessuna di indicare la sua scala di priorità
Devono cambiare gli attori sociali da De Candia devono cambiare anche alcuni orientamenti culturali di fondo della scuola non è una questione di insegnanti bravi o cattivi
Vedete è difficile portare tutti i giovani tenere tutti giovani dentro un processo formativo se la scuola da un certo punto in poi si dimentica corse alla didattica
Si dimentica ciò è forse l'attenzione personalizzata ragazzo
Un grande pedagogista contemporaneo Ava Gardner non solo ultimo libro sapere per comprendere fa una battuta bruciante
Dice che gli insegnanti elementari amano i bambini voi sede anche delle superiori a mano le discipline insegnanti universitari chiamano se stessi forse un po'tutto tanto abbiamo
Allora
Il problema il problema è tenuta insieme il sapere ed elementi di socializzazione il sapere e la cura la persona il sapere e dalla persona la capacità di comprendere che qualcosa di più o di diverso del sapere
Tocca a sapere se salta il passato che è fondamentale comprendere significa saper applicava sapevo le situazioni nuove
Ha compreso uno che sa non non sa gli strumenti del mestiere in una situazione completamente diversa da quella di prima è di questo che hanno bisogno le professionalità lavori del futuro i lavori del futuro
L'altra cosa che deve cambiare la scuola e la gerarchia
Lo dice la Francia di prima non è solo sociale neanche proprio una convinzione profonda
Cioè che i più bravi sono quelli che fanno le cose più disinteressate lontane dal lavoro la forma di orientamento più brutale che una madre
Di famiglia operaia spesso si sente dire
Guardi suo figlio non capisce niente romanzi e la formazione professionale
Ora se non cambia quest'atteggiamento culturale
è difficile anche tirar sulla formazione professionale
Se cioè quello che è più vicino al lavoro quello che più vicino a cooperare pratico viene immediatamente su valorizzato molto difficile costruire una cultura che sia capace di tenere insieme
I traguardi della professionalità nuova in cui sapere astratto e sapere contestuale quello che si impara nei luoghi di lavoro vanno sempre più assieme
Vedete io
Io fra oltre a fare il sindacalista
Presiedo l'Organismo bilaterale sindacati Confindustria che Aziz vice presieduto sì ma anche da Carlo Callieri e due anni di lavoro l'abbiamo fatti con qualche risultato
Siamo anche in grado di indicare quali sono gli ottantadue profili professionali che ti ignorano
E pensiamo di mettervi rapidamente a disposizione di tutto ma in tutti i profili professionali abbiamo scoperto una cosa fondamentali che non c'è più che non è più possibile dis distinguerei
Diciamo le conoscenze generali da quello che una volta veniva chiamata addestramento professionale specifico cioè che ogni professione oggi per stare in piedi
Deve essere definita Daddi elementi culturali necessari per formarla ad esempio l'inglese e l'informatica che oggi sono mai decisive anche per un operaio che lavorava macchine a controllo numerico
Da quelle che solo vai competenze professionali più specifico ecco oggi la professionalità del futuro si distingue su queste tre grandi cose all'obbligo formativo a diciotto anni significa tenere insieme
Il sapere il saper fare la cultura disinteressate alla cultura che porta lavoro perché il lavoro è cultura perché il lavoro è cultura
Il lavoro alla cittadinanza senz'amore difficile fondare qualsiasi criterio qualsiasi criterio di cittadinanza
E allora io la riforma dei cicli c'è una cornice ma va riempita di contenuti di questo tipo l'obbligo formativo a diciotto anni da contenuto anche fatta
Fatto insieme a un sistema di crediti e di riconoscimento dei crediti alle competenze che rendano possibile a una persona che è andata a lavorare a sedici anni magari in un racconto di apprendistato poi di far valere anche quello che è ha preso culturalmente lì
è questo l'orientamento del futuro perché non c'è più nessuna
Tavola di corrispondenza rigida e precisa fra quello che si impara a scuola investire che si andrà a fare
Ci sono delle grandi Giare
Dopodiché la cosa che bisogna dalla persona e la capacità di cambiare la capacità di apprendere ha capacità di apprendere continuamente questa è la cosa decisiva e questo si può fare facendogli fare esperienza di lavoro già durante già durante il periodo della scuola perché assecondi le facciamo fare
La gente poi non è che si è formata tutta la vita allora io credo a questo obbligo formativo a diciotto anni come prima tappa per un'idea di formazione continuo di educazione permanente cominciando con l'obbligo formativo a diciotto anni una nuova idea del rapporto tra lavoro e cultura
In cui il lavoro e cultura e i cui dentro il percorso lavorativo ogni persona dotata di strumenti per continuare a migliorare la propria professionalità per cambiarla
Rispetta le esigenze dell'impresa cento ma anche a dispetto ai suoi desideri adesso curiosità culturali alla sua voglia di stare con i figli alla soddisfazione che insomma il sapere la cultura è in grado di dare anche per la vita delle persone non solo per il lavoro
Io posso dire di essere assolutamente d'accordo e ha iniziato a lavorare a quindici anni
E ho imparato a voi più cose dall'aver fatto un po'di politica
è un Prodi e anche animazione nei villaggi Valtur mentre studiavano che magari da tanti esami all'università per il mestiere poiché ho fatto magari è servito di più fare poi di politica che tanti esametri letteratura allora io vorrei chiedere nell'ordine a Guidi a Francia le a meandri se hanno da fare delle domande a Berlinguer loro perché adesso il ministro un po'risponde un po'anche delle cose da chiedere io
Come conclusione
Io più che in più per la domanda volevo
Diciamo ribadire quel concetto che ho cercato di esprimere un attimo fa
E
Sulla scuola
Noi ci stiamo giocando il fatto scusatemi se lo dico forse meglio hanno portato a forte diciamo a tradurre tutto secondo quello che il mio mondo ma il fatto di non rimanere un Paese che è il sesto e il settimo paese diciamo più industrializzato più ricco sono come noi
Ieri riusciremo a creare questo collegamento tra il mondo della scuola tradizionale e il mondo del lavoro inteso in senso lato lui appunto cinque la scommessa si giocherà su quello
Non ho capito bene forse perché ognuno approfondito a sufficienza
Come del resto è saltato questo io già quando sento parlare di un obbligo la cosa mi rende un po'perplesso che io preferirei dire che saranno tutte le condizioni perché chi vuole possano continuare a studiare fino al diciotto
Io quando sono d'accordo con un sindacalista sono sempre preoccupato non sono molto d'accordo questa volta con quello che ho sentito io credo che sia importante questo collegamento con il mondo del lavoro io penso che potremo fare dieci mila cose in questo Paese dove però non ci dimentichiamo che se siamo quelli che abbiamo detto un attimo fa le perché quindi il la nostra piccola media impresa adesso quanto tale fragilità che era da che cosa è nata da operai o da tecnici e quelli che si chiamavano
Gli operai dalle mani d'oro che hanno ritenuto di poter fare qualcosa meglio e hanno corso il rischio di mettersi improprio per proprio conto come si dice qui dalle mie parti ecco io credo che questo patrimonio questa cappa città un manifatturiero io sono un manifatturiero quindi ci ci sarà il terziario più o meno avanzato tutto quello che volete però mi hanno sempre insegnato che il il terziario
Nasce e si sviluppa su c'è un problema non secondario altrimenti ecco io vedo con molta preoccupazione e questo è uno dei problemi più grossi abbiamo pochi giovani ritengono divertente perdonatemi questo termine entrare in fabbrica
La fabbrica non fa mica ci si può anche divertire non è vero che non ci sia pure io l'ho fatta tutta la carriera da impiegato di ultimo livello fino così a padrone è così vediamo questo terzo e vedo che oggi e considerato assalgono e Lauretta tecniche o diplomi tecnici non voglio dire l'ultima opportunità ma senza dubbio qualcosa che non è considerato quello che uno vorrebbe fare ecco quello che si suol dire la professione creativa il modo di
Credo che facilitare questo collegamento questo ponte tra il mondo quella tradizionale Edmondo dall'azienda assume una cosa ancora molto importanti poi è chiaro che nel nel discorso dell'agenda ci può essere l'agenda finanziaria ecco un invito cerchiamo di consentire a questi nostri ragazzi
Pensare cioè la fabbrica non è la fine del mondo ecco non si muove fabbriche ci si può anche divertire si può far capire
Cancelli beh allora giusto è un altro spunto per il ministro presso
Distinguiamo fra che fra virgolette si chiede per avere si chiede vere in primo luogo i cicli sicuramente ma poi tornando a quello che diceva Mariagrazia Pagano si chiede la riforma degli organi collegiali
Che cosa c'entra in tutto ciò pochissimo però lo spiego qual è il nesso fra i fa ma gli organi collegiali serve agli studenti con la pariteticità insieme ad altri e attività pianista Alberto sul protagonismo degli studenti
Per essere al centro della più grande riforma della scuola che fin qui si è avuta che l'autonomia
Cioè l'autonomia che porta quell'attenzione
A quell'attenzione flessibile al percorso ogni singolo studente che diciamo il completamento fondamentali dell'integrazione la scuola significa scuola dell'autonomia significa dare la possibilità al mio singolo studente S come dire assecondato in quelle che sono le stelle le sue aspirazioni servizio ogni sua possibilità quindi se possibile di completare con questi due ultimi tasselli quello che mosaico che sempre più completo e poi una provocazione un computer in ogni classe internet gratis tutto qua
Allora è stata una grazia la già sentita direbbe qualcuno a Mario Meaning and lettera generali ma credo che un computer in ogni classe sia meno lontano dall'essere una provocazione ma credo che si debba per questo ce lo dirà
Ministro ma io avrei tantissime cose da cittadino
Perché ci sono una serie di temi che ministero accennato un tema importantissimo è cosa facciamo per l'immigrazione in termini formazione perché se pensiamo a agli andamenti demografici gli andamenti del mercato del lavoro credo che le cose ormai siano inscindibili ma tornando al al al mio tema
Io volevo fare una piccola provocazione anch'io nelle aziende il modo migliore per introdurre la cultura dell'informatica lingue la cultura per gli obbligare tutti a usare la posta elettronica che è un modo abbastanza semplice per forza aria a imparare a come si usa palpita dai riformatori mamma se se si danno solo i formatori e non li si obbliga nelle aziende molto spesso succede che la cultura non si diffonde il capo dice che da domani e se volete parlare con me dovete fare così io credo che ne ho parlato anche al Forum l'informazione la pubblica amministrazione debba dare un po'di sciocca questo Paese e e credo che sia una sarebbe un ruolo nuovo forse per la pubblica amministrazione che non ha non è percepita come quella forza che che avanti rispetto alle aziende e credo che il ministro
Potrebbe
Per quello che ha già fatto nell'area dell'informatizzazione potrebbe pensare iniziative choc di questo tipo forzare la scuola la burocrazia della scuola rendere obbligatorio l'uso va proprio Bica Tory se non la usate non avete non ottenete certe cose
Aggiungo una provocazione che ho fatto tante volte per radio la faccia anche qua
Servizio pubblico ha tre canali che trasmettono ormai ventiquattro ore è possibile che non c'è un'ora al giorno per insegnare anche chi sta a casa a chi magari non lavora più non ha mai lavorato o per qualche motivo in pensione o altro
Come funzionano le nuove tecnologie che possono salvare vite aiutare tenere compagnia è uno scandalo lo dico davanti tanto l'ho detto tante volte che ci vorrebbe insegnare
Un Piero Angela che che mostrasse come si va in rete tutti gli italiani pareva ebbero stupito allora giriamo abbagliata ne pagano Mariagrazia Pagano una una domanda in più per Berlinguer
Tante ne ha segnato un centinaio staremo qui fino all'altra ma non c'è problema
Ma io è un po'difficile fare una provocazione
Al ministro visto che ormai da tre anni praticamente conviviamo sostanzialmente e quindi sa anche le mie io le chiedo semplicemente due cose la prima
Politicamente Luigi fece il custode c'è anche mio figlio sauditi
No la prima è io stamattina ho fatto un seminario con i ragazzi della Sinistra giovanile
E naturalmente sono venute fuori molte cose dette anche qui da Stefano stasera
Le cose che dicevi anche tu all'inizio c'è il voto la motivazione dell'accoglienza di cui parlava
Finisco cose importanti che ragazzi sentono tutto questo ragazzi dicevano ma pare anche adesso
è bloccata da una serie di questioni burocratiche che ovviamente nelle quali soffrono anche gli insegnanti allora
La provocazione è questa noi abbiamo fatto decreti e regolamenti sull'autonomia ci manca il pezzo diciamo sulla riforma del ministero
Questo grande Moloch praticamente che in qualche modo dobbiamo riuscire a scardinare uno evidente alla rendendolo più agile avendo una
Un livello di indirizzo al centro e voglio dire una decentramento di funzioni quindi riuscita il ministro ha portare a casa una riforma del ministero in cui praticamente ci sia questa esigenza
E riuscita a liberarsi dalle pastoie diciamo delle resistenze ministeriali la dico così che fine faranno i provveditorati che cosa che fine faranno le sovrintendenze regionali
E quanti saranno i direttori generali sono provocazione il mondo della scuola sa che cosa significa
Fino adesso il mondo della scuola ha lavorato come ordinato ordinanze circolari
C'era la legge poi c'erano trenta ordinanze cinquanta circolari pressi doveva fare il quesito questa roba ce la siamo lasciata alle spalle con l'autonomia
Ma sicuramente
Tutto sarà completato se noi riusciamo a portare a casa questa cosa
Condivido anche l'altra e anche qui una provocazione al ministro riusciremo a mettere in calendario alla Camera
E quindi poi al Senato la riforma degli organi collegiali che giace è uscita dalla Commissione non ancora messa in aula
Ha ragione Stefano Fancelli badate io voglio ricordare un punto noi abbiamo varato diciamo legato sulla dirigenza
Dei presìdi dei direttori didattici
Contro la nostra volontà perché questo è stato un emendamento alla Camera noi preferivamo discutere della dirigenza complessivamente nel sistema di riforma degli organi collegiali
Ora è chiaro che moltissimi plessi sono i motori delle scuole ed evidente che moltissimi sono chiaramente quelli che sono a capo del cambiamento ma molti hanno come dire vissuto questa dirigenza come un punto un fiore all'occhiello e in qualche caso abbiamo registrato anche come dire
Il dare ma del dato alla testa questo elemento della dirigenza molti biglietti dell'Avis di visita oggi depressi è dirigente scolastico
Ora noi abbiamo un'esigenza fondamentale nella scuola
Cioè quella di avere il contrappeso della partecipazione democratica
Non ha urgenza della riorganizzazione del collegio dei docenti della responsabilità dei docenti del Progetto il protagonismo degli studenti quindi questo è un altro punto su cui ovviamente io chiedo al ministro
Diciamo che cosa si deve fare è chiaro che siamo noi in Parlamento dove sei però è evidente che c'è anche questo elemento sostanziale
Quindi questo mi sento di dire per il resto insomma saremo tutti quanti a fare battaglie insieme siamo una squadra non solo questa che qua sta sul palco io Luigi Berlinguer Andrea Ranieri altri compagni
Ma siamo una squadra anche con tanti insegnanti con tanti operatori contante persone che hanno creduto a questo progetto anche quando sembrava folle e mi sembra giusto dare tutti una mano
Cercando come si mista di non farci del male di non andare alla sindrome Tafazzi praticamente per cui insegnanti dei DS sono quelli poi che naturalmente sono i più ipercritici quelli che si aspettano di più
è anche naturale ma in questa fase così delicata fosse dobbiamo posizionarci di chi è il Riformista e crede che riformare sia anche veramente cambiare dal profondo
Grazie allora Ranieri era sì sì ma perché Senna Silvio sono più veloce allora una una cosa siamo tutti d'accordo sulla centralità dell'educazione degli adulti e dalla formazione continua
Il ministero in tempi rapidi riusciva a costruire un atto d'indirizzo che forma reale di questo settore
E collegata a questo
Si riuscirà a risolvere del Centro territoriale di educazione degli adulti che fanno sostanzialmente capo la funzione di recupero dell'obbligo anche se con qualche innovazione nella scuola
Ha costruito nel territorio centri territoriali di educazione degli adulti che riescono ad una interfacciare conversione del connessione della domanda
Certo di chi vuole recuperare l'obbligo ma anche di chi vuole dei corsi liberi anche con l'apprendistato un rapporto nuovo con le regioni e col sistema degli enti locali
Perché l'educazione degli adulti e una formazione continua autoreferenziale è scuola centro ricca secondo me non regge
E questa è la prima questione la seconda
E parte quest'anno la formazione superiore degli assegni hanno formazione universitaria degli insegnanti
Elementari e Meredith secondari
Questa riforma è nata abbastanza bene aveva un punto diritti importante che il ministero dà il ministro della Pubblica istruzione ministra università come del resto in quasi tutti gli altri Paesi europei erano lo stesso
Adesso questa riforma rischia di andare in sofferenza su questa divisione del ministero di il Ministro Pubblica istruzione ha intenzione di recuperare un ruolo più incisivo nella concertazione con il ministro dell'università
Per definire i percorsi dell'insegnante perché rischiano di succedere cose spiacevoli su questo treno perché la scuola in qualche modo promesse tanto referenziale numerosità sembra tenerci ancora molto la sua autoreferenzialità
La terza domanda per semplificare con uno slogan la prima domanda di Graziella Pagano
Fatta la riforma in particolare la riforma d'autonomia riusciamo a disfare il ministero
Ecco quindi questa è una domanda più brutale ma era un po'la ripetizione di quella di prima quindi l'ammettiamo però ricominciamo dal dal principio tanto Luigi Berlinguer cestinato tutto a questa sfida
Di arrivare di portare a diciott'anni Guidi dice che non ci sia un obbligo
Io aggiungo che sia una una chance una possibilità dove anche chi vuole suonare il violino per perché altrimenti il rischio lo dicevamo prima il rischio è di cominciare a diciott'anni quella che è una vera passione c'è chi vuole giocare a pallone chi vuole suonare il violino chi vuole dipingere chi vuole fare la ceramica
E non possiamo allontanare queste persone che hanno magari un'arte o una sporta connaturata distintivo non li possiamo far cominciare a diciott'anni se non avremo mai più calciatore mai più un pittore o mai più musicista quei anche questa è una mia provocazione però è un po'per rispondere a questa domanda obbligo possibilità insomma se possiamo riempire questi tre anni di quello che il ragazzo o la ragazza
A come inclinazione perché altrimenti è un rinvio
E basta
Quindi adesso la parola
Per per le brevi cenni sull'universo se ho capito bene
Perché l'elenco delle cose che state chieste nuove
Molto denso
Una delle prime cose che
Ci siamo trovati a dover affrontare in questo triennio all'inizio
è stato fare i conti con la cultura la mentalità il modo di pensare politico delle questioni scolastiche Loreto Graziella Pagano quando ha ricordato i fischi
Noi ci siamo scontrati con un'idea che era radicata sepolto da una sinistra che bisognava fare tutto e subito
Senza avere chiaro che cosa fosse il tutto
E quindi con molte complicazioni
E io sento un po'laico di questa opera opinione che diffusa non sono i maître à penser in che scrivono sui giornali su questa cosa ma anche nel mondo politico più efficiente un po'talvolta anche del mondo imprenditoriale che dice
Tutto si gioca sulla scuola bisognava fare della scuola il centro se non si cambia la scuola non reggiamo
Alla posizione di settimo paese o sesto industriale del mondo eccetera però però quando andiamo al dunque non viene è chiaro che cosa si deve fare e come si deve fare
Cioè abbiamo sofferto di una sorta di esigenze Isma'come dire esigenze sia lirismo
Ma un po'primitivo sul piano dell'elaborazione
E badate noi per molte cose abbiamo dovuto cominciare da zero sul piano dell'elaborazione anzi
Abbiamo trovato una serie di idee vecchie
Presenti soprattutto in Italia
Oppure di diversivi che ci hanno portato l'onta
E abbiamo per questo dovuto intraprendere un cammino più pragmatico
Però tendo una bussola molto ferma per quanto riguarda il punto lo approvo ma pragmatico intendo dire quello che io ho chiamato il mosaico cioè una serie di tessere
Più facilmente conseguibili realizzabili ma dentro su una si noti a dormire su un disegno sottostante organico
Per esempio IST i contenuti programmi sapere i curricula che cosa si fa su questo quindi non se ne è parlato molto fatto un cenno verso Barbara ma poi mi prenderò un attimo ma voglio dire che si fa io l'abbiamo proceduto in questo modo
Intanto ci sono alcune carenze
Nei curricula delle nostre scuole
Comuni
Pur essendo una scuola buona l'abbiamo detto tutti sono contento che oggi sia stato ripetuto
Per esempio la
L'uso delle tecnologie quindi gli all'alfabetizzazione informatica per esempio le lingue straniere
Io aggiungo per esempio la cultura sperimentale nella scienza che ancora si impara non più in modo libresco che in modo sperimentale per esempio la musica che io considero forse la carenza culturale più grave nella nostra scuola
Un buco che dobbiamo a dei signori che negli anni Venti ha detto la musica non è cultura scolastica quindi se la facciano da sé coloro che possono per noi per questo abbiamo già risposto
Perché nel primo anno dell'autonomia quello che già terminata abbiamo predisposto alcuni piani nazionali di settore
Che sono questi è un altro paio
Per il quale abbiamo già avuto i finanziamenti
E per i quali abbiamo già avuto le prime risposte posso dire che per quanto riguarda l'apprendimento della lingua straniera in modo non curriculare quindi non scolastico non libresco
Le scuole hanno presentato le scuole medie hanno presentato sei mila progetti per sei mila classi delle scuole elementari cinque mila progetti finanziati
Per l'apprendimento dell'inglese ad elementari e le medie che si conclude dopo tre anni cornuto F
Con un certificato internazionale no con
Con il titolo di studio scolastico perché coloro che hanno intrapreso la realizzazione di questo progetto potevano avere questo obiettivo naturalmente non riguarda tutta la scuola perché noi fino adesso non siamo riusciti a Générale salvo che per l'esame di Stato per l'autonomia
A generalizzare su tutta la scuola siamo partiti in modo sperimentale bene
Questo è una delle prime soddisfazione
Abbiamo fatto un piano informatico di mille miliardi in quattro anni di cui abbiamo consumato i primi due gli anni ora lo stiamo rilanciando all'interno di un'iniziativa di un'iniziativa del Forum della comunicazione e quindi di qualcosa che è entrata per esempio in un in un atto politico rilevante che ci siamo dimenticati di citare qualche si chiama masterplan e cioè il fatto che governo e parti sociali regioni hanno approvato un documento di programmazione per cinque sei anni e intanto per il prossimo triennio della finanziaria di trentasei mila cinquecento miliardi in in in tre anni con una coda di altri tre
Di cui l'alfabetizzazione informatica e la dotazione di tecnologie no non computer per ogni classe
Ma come vedrete dalla prossima finanziaria gli interventi di sostegno incentivante per l'acquisto a casa del computer e per avere in questo modo
Per per abbassare soprattutto il costo delle bollette di internet
E quindi favorire in questo modo incentivando lo con dei soldi soprattutto docenti e studenti perché aveva questa platea ci siamo rivolti
Forzando ora mi si chiedeva uno sciocco
Io ne ho fatto un paio il primo la pre iscrizione all'università di coloro che sono a novembre dell'ultimo anno di scuola l'abbiamo resa obbligatoria via internet e non abbiamo ammesso che si potesse presentare la domanda scritta alle sedi universitarie
E ha funzionato ha avuto un successo straordinario
La seconda durante l'esame di Stato a noi abbiamo forzato perché via internet le scuole di allocassero e una parte delle innovazioni della preparazione delle informazioni su queste innovazioni
è venuta via internet certo non lo possiamo fare troppi elettroshock perché c'è un rischio però abbiamo intenzione di proseguire su questo
E di e di mandare avanti una politica di questo tipo per esempio l'idea che
Che trattando con gli editori in questi giorni per il caro libri ottenendo quei risultati che forse avete già conosciuto per abbassare i caloriferi
Aveva detto agli elettori noi favoriremo soprattutto se voi insieme al libro stampato fornite anche materiale multimediale che oggi è diventato uno strumento essenziale per a Cuper formazione culturale ho fatto questi esempi per dire badate
Noi ci muoviamo in questa direzione però lasciatemi dire una cosa quando siamo partiti su questo
Le pagine giornali sono riempite
Delle sciocchezze di taluni soloni altisonanti come nome che dicevano che io volevo abolire l'apprendimento di Dante Petrarca e Boccaccio per far studiare soltanto in internet
E quindi abbiamo anche nella cultura tradizionale italiana un elemento di freno a qualunque innovazione
E intervengono stipate Scovazzo senza capire nulla della scuola come diceva Graziella Pagano ma per frenare l'innovazione sarà dei bacchettoni lasciatemelo dire
Perché rimasti piano quello che loro lauda Torres temporis ACTI hanno studiato quando erano liceali e ahimè per fortuna loro molto tempo è passato da allora è molte cose sono cambiati
Ora per esempio questa questione dell'inglese ecco noi abbiamo fatto o agli insiemi acqua quei sei mila più cinque mila progetti che vi ha detto un progetto generale che abbiamo approvato siamo a lingue due mila per come diceva Fancelli per avere due lingue obbligatorie straniere oltre all'Italia
Altrimenti perché questo tra l'altro stiamo comparendo in questi giorni con altri con altri sette Paesi europei
Per fare un accordo interno
In fra questi Paesi e andare in questa particolare direzione
Ora
Ora
Frenano gli insegnanti a questo proposito non è vero
Insegnanti sono stati percorsi ha ragione Graziella quando ricorda che ne abbiamo fatto un momento di difficoltà all'inizio della nostra riforme sia in una parte del mondo studentesco quello guidato dall'estremismo che ha avuto molta forza all'inizio perché voi stavamo demolendo dei miti conservatori dall'estremismo
Introducendo riforme vere di riformismo e non di virologi il modo e c'è stata una reazione e poi nel corpo insegnante che aveva avuto tante promesse del passato e quindi non tecnico aveva più a nulla questa è la verità
In più il innovatori fra gli insegnanti che sono parecchi si erano sfibrati in un periodo che è stato soprattutto dalla degli anni ottanta
E dell'inizio degli anni Novanta nel cambiamento della scuola con resistenze infinito della burocrazia e sono arrivati stanchi ahimè nostro appuntamento temo che anche questo fatto esistenziale abbia contato
In più sono arrivate delle Scoppola per esempio il cambiamento delle della della materia pensionistica per esempio il fatto che Ing in un periodo di vacche magre e di riduzione della spesa pubblica abbia avuto molta difficoltà
A incontrare i problemi finanziari economici e così via
Soprattutto l'autonomia a un po'sconcertato perché l'insegnante era stato abituato tranne alcune avanguardie a vivere in un regime definito preciso con certezze e invece l'autonomia e necessariamente incertezza
Perché significa auto progettazione quindi c'è un margine di creatività che le certezze non consentirebbero di adoperarsi però io ho fatto un'esperienza
Non appena si è venuto precisando meglio il nostro disegno attraverso le varie tessere del mosaico e alcuni dei risultati
Cosa che è successa negli ultimi tempi non appena abbiamo fatto il torneo rinnovo del contratto con gli insegnanti quindi con dei punti di profonda novità valorizzando la professione docente
Non appena abbiamo dimostrato che gli insegnanti non sono degli impiegati anche se è una professione dignitosa quella degli impiegati ma è diversa non sono più da considerare dei dipendenti come impiegati ma sono professionisti
Per il quale tra l'altro l'intesa lo Stato aveva rinunciato ad operare
Soprattutto per la scuola secondaria perché non ha mai insegnato il modo in cui si insegna durante gli studi e li ha lasciati da soli l'insegnante a imparare pragmaticamente dei primi anni delle loro supplenze questo mestiere
Non appena queste cose abbiamo definito perché abbiamo firmato noi
La le scuole la formazione universitaria dei maestri elementari
E le scuole di specializzazione per gli insegnanti della secondaria che sono partite partono adesso durante il nostro lavoro ministeriale non ha pensionate definendo queste cose
Ma soprattutto non appena ci si è trovati di fronte a dei compiti veramente importante insegnante hanno risposto io cito un esempio
Che io considero veramente significative l'esame di Stato
è stata la prima volta che si è sperimentato c'erano delle incertezze era un novità profonda dovevano talvolta l'Inter alcune prove come la terza prova per il colloquio orale Bol con l'occhio Colantuoni disciplinare
Prepararsi loro in modo autonomo e non seguire schemi codificati da decenni insegnanti hanno risposto il successo che io considero molto importante per l'esame di Stato
E dovuto al modo in cui soprattutto nel secondo semestre nel secondo quadrimestre poi alla fine durante il lavoro delle commissioni insegnanti hanno risposto quindi di fronte alla loro deontologia professionale responsabilizzazione professionale si tratta di una categoria che risponde noi iarde che un grosso ente di ricerca milanesi ha fatto un mini un'indagine
E ha chiesto agli insegnanti voi tornerei stia a fare questo lavoro
E l'ottantadue per cento degli insegnanti ha detto sì tornerei a fare questo lavoro
Allora è vero che c'è anche incertezza malcontento amarezza tante di queste cose però quando sono di fronte al nocciolo della decisione della responsabilità agli insegnanti stanno funzionando io sposo molto
Le cose che ha detto mia convivente mi pare così abbia detto no Graziella Pagano cioè sposo il far
Io sono per le regole con le sue cose il fatto che che
Gli insegnanti hanno fatto tutto questo in una situazione in cui per trent'anni non si muoveva foglia nella legislazione italiana e sono andati avanti in questa situazione di incertezza la domanda
Di Andrea Rinieri nella attuazione dei dei dei dei dei corsi previsti dalla legge per gli insegnanti elementari e per quello della secondaria
Il ministero vuole giocare un ruolo io ho scritto una lettera al ministro Zecchino dicendo incontriamoci caro collega perché la faccenda della preparazione degli insegnanti non riguarda soltanto l'università perché siamo noi che li faremo lavorare qui mi è chiaro non solo a per un'altra cosa che sta succedendo in questi giorni brutta
Di alcuni corsi di formazione
Per disse per gli insegnanti di sostegno dell'handicap dove c'è un qualche malaffare ci dicono in alcune regioni italiane perché ci sono dei privati che stanno che ingannando chi ha desiderio di imparare per lavorare
Hanno creato delle situazioni che non ci sono chiare beh io ho scritto una lettera missione sta cari lettori ho detto badate che noi non assumeremo le persone che vanno formate da questi corsi perché vogliamo che la cosa si faccia con molta serietà però voglio dire un'altra cosa
Allora allora in un'altra io ho scritto un articolo
Di recente durante la discussione rispondendo a qualcuno che sul Corriere della Sera ogni tanto ci dice che non siamo schiavi dei sindacati che siamo corporativi
Eccetera eccetera noi abbiamo avuto comunque con i sindacati di categoria e con gli insegnanti anche dei momenti di discussione per esempio durante il rinnovo del contratto che è andato felicemente in porto però abbia avuto dei momenti di tensione come inevitabile perché non siamo spingiamo verso una situazione nella quale bisogna che l'interesse generale prevalga per esempio noi vogliamo che l'anno scolastico inizi regolarmente
E sappiamo che ci sono molte difficoltà perché questo avvenga anche se ormai è stato regolarizzato in buona misura
Questo tormentone annuale della scuola perché ci sono ancora delle garanzie che noi non consideriamo giuste cioè degli itinerari molto lenti nella formazione delle classi soprattutto nell'assegnazione
Però poi alla fine noi non avremmo questa riforma
Se le grandi confederazioni insieme a Confindustria non avessero esercitato una forte pressione sul mondo politico lo dico con tutta onestà sono convinto che il livello di consapevolezza in materia della funzione della scuola le parti sociali ce l'hanno più alto di quello che non è nel mondo politico c'è una piccola parte del mondo politico
E si interessa soltanto al rapporto fra scuola pubblica e scuola privata per