"Il Servizio Sanitario Nazionale per la Salute dei Detenuti. Una legge da applicare" 2° Convegno Nazionale, organizzato dalla Lega Nazionale delle Autonomie Locali, dalla Regione Lazio e dal Comune di Roma presso l'Aula Convegni del Consiglio Nazionale delle Ricerche in Piazzale Aldo Moro, 7

Prego tutti i partecipanti ad accomodarsi per cominciamo poggiare la classica mezz'ora di ritardo
I nostri i nostri lavori
Io voglio innanzitutto ringraziare i presenti tutti coloro che hanno accolto il nostro invito a partecipare a questo secondo dibattito su uno dei temi più delicati e complessi il passaggio della medicina penitenziaria al servizio sanitario nazionale
Apriamo i lavori di questo secondo convegno nazionale su il servizio sanitario nazionale per la salute dei detenuti alla luce del decreto legislativo duecentotrenta ottantanove
E per affrontare i problemi e le proposte della sua applicazione
Questo nostro incontro è la naturale prosecuzione del primo convegno nazionale fatto il ventidue ventitré aprile qui a Roma scusa promosso congiuntamente dalla Regione Lazio dal Comune di Roma e dalla lega nazionale delle autonomie locali convegno che ha registrato una larghissima e variegata partecipazione di operatori del mondo penitenziario
Degli enti locali dei sindacati delle associazioni di volontariato dei ministeri interessati di giustizia e disabilità
Ed è stato caratterizzato da un filo donna vivace va approfondita discussione
Di merito dalla quale sono emerse posizioni diverse perfino contrapposto che non ha però impedito di arrivare appunti
Di intese importanti e che certamente hanno avuto un peso rilevante sui tempi e i contenuti del decreto legislativo che discutiamo oggi l'obiettivo era non fare scadere i tempi della verifica e a vere un buon decreto rispondente agli obiettivi che la stessa legge delega punitiva
I tempi sono stati rispettati il decreto di legge della Repubblica e va applicata
La legge la consideriamo almeno noi della lega
Uno compresso equilibrato siamo infatti d'accordo con la metodologia messa in campo con il trasferimento immediato di due funzioni
La prevenzione e la tossicodipendenza e da realizzare in almeno tre regioni una sperimentazione operativa complessiva in grado di suggerire risposte adeguate ai numerosi problemi che la riforma di cui parliamo presenta tuttavia non possiamo non sottolineare che le metodologie i perse
Sono insufficienti se non vengono condivise le finalità gli obiettivi da perseguire e se non c'è una forte guida centrale e a tutti i livelli e se non c'è una forte volontà politica per realizzarli
E nel concreto vorremmo dire che questo decreto contiene anche dei limiti alcuni pesanti la vera è tenuto fuori innanzitutto da ogni pronunciamenti detenuti che sono i soggetti principali
Di avere adottato discutibili soluzioni per il trasferimento delle funzioni altrettanto dicasi per il trasferimento del personale e delle risorse
E sempre nel concreto ci pare
Contraddittorio difendere un ruolo sanitario presso il ministero della giustizia tanto più se si pensa di potenziarlo con il contingente che il decreto legislativo riserva al ministero della giustizia come pare si tende a fare ma anche questo tutto da verificare
Ne parlerà meglio di me Benigni nella sua relazione
Tutto ciò fa correre il rischio di vanificare la carica innovativa della legge quattrocentodiciannove del novantotto se nel corso dell'applicazione del primo decreto che stiamo discutendo
Non ci sarà da parte di tutti l'impegno a lavorare insieme per non perdere quest'occasione di rinnovamento
Per quanto ci riguarda
Noi riconfermiamo qui l'impegno della lega delle Autonomie locali di accompagnare passo passo le diverse fasi di attuazione della riforma onde evitare per quanto sta in lui
I rischi di una sua applicazione distorta irrazionale burocratica o verticistica valutazioni che vorremmo punto discutere insieme a voi e vorremmo che sul terreno della osservazione
Costante che noi vogliamo garantire alla alla riforma anche denunciando via via se c'è necessario tutte le deviazioni alle finalità che la legge per cui persegue
Riconfermiamo nello stesso tempo l'impegno ad avanzare proposte di merito
E
Il la continuità da dare e che verranno illustrate dalla relazione di Benigni che introduce il nostro dibattito confronto voglio solo sottolineare che la relazione di Benigni e il frutto di un lavoro rigoroso paziente e perché non dirlo prudente sapendo che abbiamo a che fare con una materia molto delicata e che quindi va affrontata con grande senso di responsabilità e con tutta le necessarie cautele per evitare che essa fallisca
E stimola nello stesso tempo la relazione la messa in moto delle risorse delle regioni e dell'intero sistema sanitario nazionale ma nel senso dei finanziamenti dei progetti operativi di linee guida in ordine ai problemi strutturali ed organizzativi di messa in capo alle strutture territoriali del problema
Ancora prima quindi delle questioni del personale pur sapendo che senza il personale e la sua atteggiamento verso questa riforma et decisivo per far riuscire valutazioni quindi e proposte che sottoponiamo al confronto come abbiamo fatto nel primo convegno che ha affrontato questa materia
Del più vasto possibile numero di operatori di forze sociali di forze istituzionali e soprattutto dei due ministeri interessati affinché si stabilisca quella sintonia necessaria
Che possa rappresentare la guida afferma e sicura di questa riforma
Noi credo che siamo stati soli a fare qualche Assemblea con i detenuti e vorremmo che fossero coinvolti anti detenuti
Proprio tutte quindi le forze e sono impegnati nella riforma del sistema penitenziario da qui le esigenze la volontà di convocare questo secondo incontro di confronto nazionale per una distinzione per una discussione
Di merito libera e leale tra tutti dentro e fuori dal carcere con il solo obiettivo
Dovrebbe essere questo il solo obiettivo di migliorare le condizioni igieniche sanitarie nelle carceri italiane
Resi più difficili dal crescente affollamento e di stati di di allarmante in certi casi promiscuità
E di migliorare le condizioni di salute dei detenuti molto carenti in alcuni casi preoccupanti per il diffondersi di vecchie e nuove Patten oggi potrà Bugie
Come le epatiti la tubercolosi l'infezione da HPV
Il miglioramento dello stato di salute dei detenuti e degli internati è una necessità il dell'udibile non saremmo arrivati a questi leggi sì non fosse così la legge ora ripeto c'è va applicata e migliorata nel corso dell'applicazione
C'è poco tempo per informare bisogna informare c'è poco tempo per conoscere la realtà ma per conoscere e anche questo deve fare parte della sperimentazione per conoscere la realtà
è necessario conoscere bene e avere la collaborazione del Ministero di Grazia e Giustizia
Conoscere nella realtà di ogni singolo istituto e di ogni singolo territorio che si appresta a prendere in carico questo delicato problema e questo per predisporre programmi concreti immediatamente per le due funzioni trasferite dal primo gennaio del due mila la prevenzione la tossicodipendenza e per un utilizzo dello spazio che il decreto aperto
Da subito alla sperimentazione una sperimentazione che ripeto di cui fa parte anche la conoscenza che bisogna avviare subito con la gradualità c'è da fare tutta la sperimentazione con la gradualità stabilita
E questo è un punto chiave che va affrontato con il massimo impegno da parte di tutti
Dei ministeri della Giustizia e della sanità delle regioni delle Autonomie locali delle aziende sanitarie
Dei provveditorati delle direzioni degli istituti penitenziari dei sindacati degli operatori delle organizzazioni di volontariato tutti siamo in causa e tutti saremo giudicati per quello che faremo per applicare questa questa riforma
Io ho accentuato questa questione perché ho una preoccupazione che si tenda a a farle venire avanti la cultura del tutto cambi perché nulla cambi piuttosto che la cultura della fatica della continuità della conoscenza della programmazione per migliorare e perché le riforme vadano avanti
E se nell'ambito di questo cammino ci sono e ci sono difficoltà preoccupazioni molte sono legittime di queste preoccupazioni che vanno raccolte tenuto in considerazione
E
E che e e che richiedono più che mai un buongoverno della legge
Proprio in questo campo così delicato come quello penitenziario se vogliamo garantire insieme il diritto alla salute dei detenuti e il diritto alla sicurezza dei cittadini ecco perché chiediamo a tutti
A a cominciare da voi stessi di lasciare alle spalle polemiche valutazioni di parte ricca eliminazioni e così non chiare cose non chiare per impegnare tutte le energie nell'attuazione positiva della legge a cogliere l'occasione per confronti e proposte costruttive e ognuno e è opportuno che ognuno il così vogliamo fare anche col nostro con convegno individui difficoltà ed ostacoli Carinzia oggettive e soggettive ovunque essi siano
Perché sia ben a fare purché sia ben ferme chiaro l'intento di ricercare insieme con lo spirito dei costruttori di futuro le strade e gli interventi giusti per superarlo
Ripeto che se no la carica innovativa della legge non sarà mamma un novità se l'esecuzione che essa chiede farà
Fallimento allora
Per chiudere i passare la parola
A Benigni io vorrei che questo ma anche questo nostro invito questo nostro
Pressante l'impegno è chiamata alla responsabilità e questo nostro incontro non sia un sasso nello stagno ma un confronto reale che si sviluppi recuperando i diversi ritardi che già ci sono cominciare dal fatto che non si è ancora convocata la conferenza stato regioni per discutere questo problema
Il CD e
Per recuperarli questi tali ovunque in tutte le regioni in tutte le aziende sanitarie in tutte le carceri nei provveditorati negli istituti penitenziari
Affinché ognuno dei due sistemi in sintonia tra loro faccia la propria parte e possono dare al Paese un esempio di lavoro integrato programmato
Capaci di dire con i fatti e non con le chiacchiere che le riforme se si vuole e se c'è la volontà politica si possono fare e possono dare fiducia nelle istituzioni e al Paese fiducia nel futuro
La parola ora Benigni per le valutazioni e le proposte a nome della lega delle Autonomie locali
Io pregherei scusa ormai vi pregherei i relatori della mattina di venirmi a fare compagnia
Scusate
Non è un caso che la Lega delle Autonomie a distanza di sei mesi torni sul problema
Per approfondire e il tema il riordino della sanità penitenziaria
Ma soprattutto per compiere un'operazione che si mi ci sembra fondamentale e per tutti quanti è quella di fare incontrare istituzioni diverse
Fare incontrare operatori che svolgo esperienze in in sedi diversificate
E costruire insieme indolente amento comune
Quindi il primo obiettivo del convegno e quello del confronto è quello di approfondimento è quello dello scambio è quello di far venire fuori le pulizie voci sopite in tutto questo campo della della sanità penitenziaria
E perché siamo convinti che dobbiamo superare nei una sorta di sottovalutazione del problema e cioè qualcuno potrebbe pensare che la questa riforma della con la duecentotré sia una piccola riforma o un piccolo provvedimento
Di carattere normale di ordinaria amministrazione
Potrebbe essendo otto a questa considerazione dal fatto che si tratta solo di cinquanta mila persone anche se detenute
Di circa sei mila operatori su un'area di alcune centinaia di migliaia di operatori della sanità per cui in operazioni di piccolo cabotaggio
In realtà le cose non stanno così
Non solo intrinsecamente perché la questione della salute nelle carceri è un grande problema
Ma perché introdurre il sistema sanitario nel sistema penitenziario è una grande questione nazionale è una grande novità questa il punto fondamentale
E questo questo questa novità richiede di tener conto che stiamo entrando in una nuova fase
Per tutti per tutti
Una fase che nasce dalla precedenti che abbiamo visto che è stata esplorata che ha dato anche dei risultati parziali ma che ora appunto ne sollecita un'altra qual era la fase precedente
La fase precedente era quella degli accordi che il Ministero di Grazia e Giustizia con alcune regioni ad anche molto importanti
Tendeva a realizzare per alcuni obiettivi sia io può darsi al settore sanitario Viriglio vigile tossicodipendenze e probabile anche non sanitari come il lavoro come la formazione la cultura e il tempo libero per costruire il ponte tra i due sistemi
è raro accordi fondati in gran parte anzi essenzialmente sulla volontarietà sulla disponibilità dei soggetti istituzionale a confrontarsi su un piano di comune convinzione
Quella fase ha dato dei risultati ha detto ma ha mostrato anche dei limiti profondi intanto perché non si poteva generalizzare
E anche perché le le istituzioni che che veniva a confronto in stabiliva protocolli Carlo non sufficientemente responsabilizzate sul problema
Ora la fase che si apre un'altra la la sanità entrare nel sistema sanitario operai fissi cioè con la sua diventa responsabilizzazione
E assume quindi impegni tenga assumere impegni di fronte ai detenuti di fronte al sistema densa di fronte al Paese
è un atto che carica la sanità pubblica di una nuova responsabilità non è più un atto volontario non è più un'opzione radio la facoltà è un atto dovuto
E via io Modigliana risponde
Di questa consapevolezza da noi siamo vogliamo render conto tutti quanti perché
Con l'inserimento della sanità per sistemi sanitari nazionali nel sistema finanziario
E indubbiamente offre nascono i problemi
E il primo problema è evidente che si che si
Manifesta è quello di un sistema penitenziario nazionale strutturato centralmente anche se come decentramento funzionali ma molto funzionale e abbiamo invece entra in carcere un sistema che lei improntato al federalismo istituzionale c'ha fondato sulle regioni
Già questa diversa diciamo connotazione istituzionale e costituisce un problema
Che vedremo come è possibile risolverlo positivamente perché la contrazione non sia stridenti ma sia fonte di ulteriori miglioramenti
Allora io credo che questa questo nostro iniziativa spero che lei possa sollecitare altre
La lega delle autonomie e credo la Regione Lazio il Comune di Roma che insieme hanno dato vita a questa manifestazione
E hanno tra intenzione di vedere anche altri soggetti che si misurano sul campo
Che apro confronti che però producono proposte che costruiscono in sostanza
E quindi
La nostra prima di tutto è un azione di promozione culturale e di informazione fondamentalmente
Perché vogliamo arrivare tutti insieme ovviamente a fare in maniera che del problema si discuta e e si si lavori sul problema
E invece ecco io credo si possa registrare mi rendo conto che non si possono
Come dire
Proiettare esigenze in maniera automatica su tutte le istituzioni ma in dubbio che risponde rispetto alla serietà alla gravità e la complessità del problema
Noi vediamo ancora uno scarso insufficiente impegno delle regioni delle aziende sanitarie e del del del sistema nel suo complesso
Che deve andare più vicino alla punta agli appuntamenti
E credo che non si possa in nessun caso in nessun caso pensare che una riforma come questa
Che è capillare che riguarda tutti duecentoventi istituti penitenziari italiani che riguarda cinquanta minuti migliaia di operatori questa volta questa riforma non possa esser fatta all'insegna dello spontaneismo
Si è fatta la legge
La legge
Può essere giudicata positivamente equilibrata è stato detto dalla onorevole Colombini bene la legge basta ma sappiamo che la legge non basta è un punto fondamentale perché apre apre una come dire una prospettiva giuridica del nostro Paese nuova
Ma la legge non basta occorre ben altro perché la legge sia applicata ed resto noi abbiamo esperienza di buone leggi non applicato applicate male
Dai dai risultati contraddittorio rispetto alle premesse voglio citare virtù della centottanta o ora centonovantaquattro la se sotto centotrentatré se non c'è un governo della legge il rischio è che i buoni principi rimangono scritti sulla carta
E la realtà cammini del conte propria vola adeguate forme distorte
Tra Neue anche nell'altro convegno abbiamo avanzato una proposta operativa ma non perché vogliamo tutti vi sia nessun Ratti che sia per carità
Ma noi verremmo bene in questa fase una sorta di task force un gruppo operativo nazionali che faccia da guida in tutta la fase della tradizione per adottare provvedimenti per sollecitare per richiamare per intervenire
Occorre un volano una regia del sistema che mi sembra non ci sia non lo dico per per esprime una critica alla a a soggetti istituzionali ma di questo c'è bisogno e prima si fa e meglio è
E meglio è non possiamo quelli ignorare il fatto che ancora non si è stata convocata la Conferenza Stato Regioni
Non possiamo ignorare il fatto che duecentocinquanta aziende sanitarie non sono immesse sul problema e siamo a a scadenze molto raccolto prego
Allora io vediamo che
Questa non piccola riforma abbia bisogno di molta assistenza politica
Cioè da parte dei soggetti istituzionali cioè di molta guida di molto sostegno di molta fatica di molta molta pragmaticità cioè di starle le cose bizzarre ma da qualche ora
Ora noi sappiamo in realtà
Che la la legge apre una fase di transizione
E già partner aperto da dalla difeso dall'agosto di questa ma nessuno cosa pensa che si tratta di passaggio
Come una stagione diverso non è così
La la fase di transizione viene a coincidere con la fase costituente fondativa del nuovo servizio fondativa
E quando si si si fonda un nuovo servizio e si aprono la strada bisogna prima di tutto mettere in ordine il paradigma dell'innovazione
Il paradigma dell'innovazione occorre cioè che ci siano i contenuti culturali prima di tutto di una prospettiva che resse diversa anche se è in grado di recuperare tutto il positivo che l'esperienza fin qui ha condotto
E sappiamo che si lavora su questo Orquesta c'è un buon lavoro fatto dai due ministeri Ulla un lavoro intenso per mettere a punto i decreti legislativi
Attuativi sia quello che riguarda il progetto obiettivo eppure ed effetti grado il personale e le risorse pur tuttavia corone sentiamo l'esigenza che al di là oltre questa livello di messa a punto diciamo dedicate formale e istituzionale normativa occorre che ci sia qualcuno lavoro che tenda a coordinare il sistema su alcuni punti fondamentali di innovazione del sistema
Trovando le coordinate di questo e le coordinate ci sono anche non è che si tratta di raccoglierne e soprattutto di farle penetrare dentro il corpo vivo del sistema penitenziario e in maniera che produca effetti
E le coordinate dove stanno le coordinate le coordinate stanno nel piano sanitario nazionale ma sono coordinate come come si capisce bene larga massima
I livelli essenziali di assistenza da garantire a tutti i cittadini compresi i detenuti
I modelli organizzativi del sistema sanitario sono lì poi a disposizione per essere come dire e in qualche modo valorizzati ma anche rinnovati in rapporto alla specificità dell'ambiente
E ci sembra che il Progetto Obiettivo per cui si sta lavorando Fossa creare appunto queste condizioni preliminare di riferimento
Non può che c'è è indubbio che non abbiamo bisogno di fare in maniera che non ci sia l'Ulivo i vuoti
Vuoti e scompensi nel passaggio ma
Si debba recuperare tutto il positivo che è stato depositato nell'esperienza di una cultura professionale ma rilassante innovazione
Il sistema sanitario entra dentro con le con la sua caratteristica
Che è quella dell'integrazione
Bene tra le tra tra le diverse professionalità e quella della unitarietà del del sistema e quindi da realizzare in una specificità che appunto il sistema penitenziario
Ora io credo che il il punto centrale vedi in cui per l'innovazione in questo non è quello soltanto di cui chiederei in in in funzione un servizio purché sia
Il punto centrale è che occorre che insieme a o gli obiettivi di salute da definire il riferiti al piano sanitario nazionale i livelli essenziali ci sia un modello organizzativo che consenta di produrre programmazione produrre integrazione produrre unitarietà produrre garanzie di copertura sanitaria sul piano della prevenzione della cura e della realizzazione
Questo strumento fondamentale noi lo abbiamo individuato nel dipartimento per la salute dei detenuti
Questa dovrebbe essere eh
Poi lo il mo'il modulo che
Pur non pretendendo ad una assolutezza perché era in qualche modo motivarsi sulla diversa configurazione del sistema giudiziario italiano da questo diventa è incerta dice senza dubbio la regola fondamentale la regola aurea
Del del nuovo sistema cioè nel nel sistema per iniziare italiano da reagire un dipartimento in ogni azienda sanitaria il rapporto ovviamente alle dimensioni
E là dove son piccoli carcere avremo uno degli organi più semplici
Ma là dove ci sono più carceri più evidenzia o ci sono strutture oltre un certo numero ripensiamo ai trecento deciderà se un dipartimento
Che nei secondi Bertoldo strutturale
Cioè che abbia una sua direzione un'assegnazione di organico che abbia un suo Budget che abbia un suo modello organizzativo che possa fare lavorare insieme operato a viversi ai medici agli infermieri dagli psicologi ai tecnici in maniera da costruire una una sorta di di forza operativa in grado di far fronte ai bisogni inizia di salute della popolazione detenuta allora ci pare che questo sia un punto fondamentale il Progetto obiettivo delle mie tra il centro il dipartimento
Ed è renderlo vincolante obbligatorio
Perché lo sappiamo che il
Gli atti obiettivo è l'atto amministrativo non è una legge
E quindi come tale ha un valore attenuato sotto il profilo della coscienza
Ha bisogno di essere accompagnato da una serie di misure di carattere gli di linee guida che consentono coi a verrà portato del Governo centrale Regioni di costruire meglio però una soluzione organizzativa
Noi per esempio pensiamo che sarebbe opportuno
E lo diciamo come ipotesi possibile
Che non solo della sperimentazione ma successivamente tra i due ministeri grazie Giustizia e Sanità
Sì sì tipo Nino intesi sulla base del Progetto Obiettivo definibile nazionale con ciascuna delle venti regioni italiane
Per applicare la legge ovviamente
In cui sia chiaro
Per ogni istituto di quella regione però qual è il modello organizzativo qual è il personale questo le risorse e quali sono i protocolli per far partire il sistema
Nulla deve andare a caso
Nulla deve cominciare nell'avventura possibile ripeto stipula del resto in altri settori della sanità pubblica si stanno facendo accordi di programma tra il Ministero e le singole regioni
In maniera da avere con il la la la la verifica sostanziale di quello che sta vede che deve nascere di quello che sta accadendo allora va bene il Progetto Obiettivo
Vanno bene le linee guida ma occorre che ci sia una guida del Governo della salute
Che cosa che chiami a a cui a collaborare a lavorare a impegnarsi il sistema nella sua interezza le venti regioni italiane duecentocinquanta aziende sanità locale
O c'è un o c'è un progetto unitario
è una regia del sistema altrimenti noi vediamo grossi rischi di sbriciolamento di sfarinamento del sistema che non vogliamo
Che il pericolo perché non c'è niente di peggio di una riforma che è annunciata e che poi parte frutti nera negativi perché non soltanto per la riforma non funziona ma getta un'ombra tutto il sistema del pubblico
E allora ecco ci vuole un grande impegno
La parte di tutti nessuno escluso dei ministeri dei ministri e sottosegretari degli elettori generali
Delle delle regioni dei loro apparati amministrativi nelle aziende per costruire però no così singolarmente unitariamente un progetto di qualità
Questa sì sì sembra la questione fondamentale è evidente che per far questo occorre aver risolto i problemi della transizione
Sì ma i disordini e imposta di bene
Senza come dire va be diceva recriminazioni ma cercando di raccogliere il meglio il meglio delle cose evidente che abbiamo alcuni problemi aperti che solo le risorse professionali le risorse finanziarie
Diciamo tutta la la la la la strutturazione l'opera sguardi dei presidi sanitari e che devono essere vende misurate in maniera che sistema parta con con chiarezza ne abbiamo bisogno infatti di alcune certezze regole che sia chiaro che cosa passa cosa resta abbiano se se sicuri che c'è convinzione
Che quello che si fa è uccide non solo per l'oggi ma anche per il domani abbiamo bisogno di impegni seri nella nella non solo programmazione ma aveva nell'attuazione del sistema allora
Suoi problemi aperti io credo che anche in questo convegno dobbiamo dire alcune cose importanti
Naturalmente lasciando ad altre sedi poiché sono quelle proprie e competenti di dare le risposte definitive quelli appunto normative quelle di carattere formale
Sul problema delle risorse professionali
è previsto un decreto attuativo che Inter individuare le figure
Professionali e interessate alla al passaggio delle del delle competenze e quindi seguire le funzioni che vengono trasferiti
La nostra opinione molto tranquilla è è che tutte le figure sanitarie siano incluse nelle trasferimento dal sistema veniva penitenziario al sistema sanitario tutte nessuno escluso
Perché non ci sembra che non possono sussistere due due vive due livelli o due sistemi ce n'è uno solo
Questo ovviamente ha aprirà un problema che ho già annunciato è quello della collaborazione tra i due sistemi fondamentali fondamentali ma evita è evidente che il sistema sanitario deve la sua responsabilità e per essere responsabilità deve le sue risorse professionali questo è un punto importante tutte su questo c'è aperta qualche discussione perché son problemi compresi nasconda una storia nascono anche da vicende anche Natta questioni aperte vere
Per la questione degli psicologi che fa discutere
è indubbio che la figura per noi è una figura sanitaria
Ma è anche indubbio che che è stato io questa professionista ha uno spettro
Di ricaduta della sua competenza che non è soltanto in termini clinico ma in termini di studio del comportamento in studio da personalità e quindi un contributo alla conoscenza
E quindi è una voglia che diresse a disposizione della osservazione scientifica prevista dall'articolo tredici del
Regolarmente della legge dell'ordinamento
Quindi si tratta di lavorare insieme sa una posate a a cavallo deve essere utilizzata dal sistema
Come nel resto capiranno e tante altre situazioni
Quindi noi pensiamo che tutte le figure
Devono essere incluse nel trasferimento complessivi psicologiche su cui all'ospizio non sussiste ombra di dubbio che sia una figura appartiene al al ruolo delle figure sanitarie
Il CIPE lo scorso dello sconfinamento ma è altrettanto indubbio che l'indubbio che si tratta di un di impegnare questa fine ora
Figura professionale in un rapporto di intervento di collaborazione perché ci sia una maggiore capacità del sistema degli anziani di conoscere di conoscere perché non può essere ridotta soltanto la conosce l'osservazione scientifica agli aspetti del comportamento delinquenziale tua persona bisogna studiare la storia di che la persona la cultura la la diciamo la la struttura di personalità e quindi anche quali sono i comportamenti che possono essere in qualche modo previsti quindi se si affrontano le cose in maniera come dire legata alla realtà se si cerca dal ritrovare in questa realtà tutti i possibili punti di congiunzione che sono inevitabili e sono necessari io credo che il problema sia risolvibile conoscono un passo in avanti di tutto il sistema mi sembra che questa sia un problema molto importante
E potrebbe ed essendo molto chiaro il fatto che non ci sono dubbi sul fatto che se il sistema penitenziario ha bisogno di figure
Per alcune competenze proprie da valere gli strumenti necessari che potete svolgerà in maniera seria e appropriata penna non ci sono queste perplessità l'importante che non ci sia sovrapposizione degli ordinamenti
Che non si aprano contenziosi pensiamo a una vertenza entrate che sarebbe un danno per tutto il sistema sia per quel penitenziario e sia per quello sanitario chiarezza direi di competenze e di responsabilità di funzioni
E collaborazione importante io credo che ci debba essere un istituto fondamentale su cui bisognerà arrivare sempre di più e quello della valersi
Della Valle visto della valersi il sistema sanitario penitenza si era avvalere delle competenze che sono dentro il sistema sanitario per raggiungere i suoi obiettivi solo per la sicurezza perché bisogna vive questa stagione nuova in cui sicurezza e di salute non contraddicono non sono contraddittorie
Possiamo dire invece il contrario
Che in un sistema in cui i diritti non solo della salute ma del lavoro sono garantiti è probabile che ci sia una maggiore possibilità di garantire la sicurezza della del carcere ma anche della della de dei cittadini italiani
Cioè una abbia apriamo una fase che a parte della Costituzione italiana date non non è che abbia inventiamo qualcosa
In cui il compito fondamentale de
Del sistema giudiziario è quello certamente di garantire e il trattenimento in cattività delle persone che hanno commesso un reato ma di operare agli nella fase appunto della detenute da esecuzione della pena perché si sia il recupero di quella persona
Perché tornino a fine fine come scaricato perché posta delinquenziale per questa condanna cioè occorre poi investire anche indegne e in recupero sociale
E per l'appunto la la la la quindi la strada della dei diritti e del lavoro della salute della formazione cioè significa costruire una prospettiva di vita e di fiducia che consenta la persona di ripresentarsi
Perché questa era la la grande questione una la sicurezza per la sicurezza indubbiamente può in certe fasi poi aveva anche un carattere può dire molto emblematico ma noi abbiamo bisogno di un sistema che si perché si assicura perché fa vivere meglio
E fa vivere in consonanza i propri appartenenti con le gli i valori con i e le condizioni di vita di quella comunità di quella collettività questa è la grande scelta di civiltà e noi dobbiamo intuire e per questo non ci deve essere tentennamenti
Che non vuol dire andare avanti a occhi chiusi come ho già detto prima nuova linea sposare tra virgolette la strada delle riforme con una statua lignea inutile
La strada che ci porta in Europa tra l'altro
Qualche volta appunto che io ho sentito anche dire Benson noi siamo un po'anche quelli che autostrade e nessuno ancora aperto è anche vero è anche vero che il sistema sanità italiana pochi esempi in Europa tra l'Inghilterra il sistema sanitario nazionale questo non vuol dire che Italia deve essere sempre quella che copia agli altri
Pur anche essere una realtà che in ragione della sua storia e della composizione anche sociale e dei valori culturali e morali che essa contiene sia anche in grado di portare in Europa di valori importanti
Per l'appunto noi stiamo incontrando questa questa riforma si incontra con un orientamento della Comunità europea che tende verso questo stesso obiettivo io ho letto
Le le raccomandazioni del nove la nota la la cute novantasei che dicono due cose fondamentali che in Europa la raccomandazione agli stati membri è quella che i cittadini detenuti abbiano gli stessi diritti alla salute di cittadini liberi spesso Quaglia uguaglianza di di livelli di prestazione
E dice anche potrebbe esser letta dice UE sta il ruolo del ministero della Sanità dovrebbe essere rafforzato in materia di controllo diligente
La qualità delle cure ed organizzazione servì sanitari in ambiente carcerario conformemente alla legislazione nazionale
Dovrebbe essere stabilito la ripartizione è chiaro che le responsabilità delle competenze fra il ministero e la sanità e gli altri ministeri competenti che dovrebbero cooperare per l'attuazione di una politica sanitaria continua all'interno delle prigioni
Questa è l'Europa
Che ripeto ovviamente ha poi all'interno Paesi che a diverso sistema sia penitenziario e sia fallita
Ma noi stanziamo un altro anno non in una provincia in volata stiamo ragionando in una provincia che stai in Europa e che può portare l'Europa il contributo di un sistema comincia sperimentati
E mi pare questo molto importante il secondo punto aperto data in questa fase è quello delle risorse Antiqui io credo che devono fare ora io uno sforzo tutti quanti per capire una cosa elementare
Il le già la legge viene dalla quattrocentodiciannove ex articolo cinque e poi anche duecentotrenta hanno ripetuto un'affermazione che poi stride
Stride che appare adito a contraddittoria nel senso che si traducono nel produrre un miglioramento consistente visibile del sistema sanitario italiano però senza aggiungere oneri per il bilancio dello Stato
E poiché
Per varie ragioni una quota di queste risorse dovrà rimarrà al da al al Ministero di Grazia e giustizia per le competenze dei cerebrale evidenti che dovrò farlo comico ore comiche con risorse minori
Cioè migliorare le cose
Con Colosio semioraria questa è una contrazione in termini come interni una contrazione che si può comunque superare di cambiare le ruote mentre la macchina cammina o con meno risorse fare ore e si potrebbero o di attingere a tutta la la cultura del buonsenso dove far le nozze coi fichi secchi e così via si poteva dire in tante maniere
Io credo invece in realtà che non siamo di fronte a un appuntamento molto preciso le risorse che sono o attualmente impegnate dalla mi sembra triste per la sanità passano al fondo sanitario nazionale
Però però io aggiungo una una e che sta dietro la proposta che facciamo avanziamo formalmente ufficialmente in questo convegno io credo che se è vero che in questa fase non ci devono essere oneri aggiuntivi per il bilancio dello Stato
Questo non vuol dire che il servizio sanitario nazionale il suo fondo sanitario nazionale non posso trovare i cinquanta cento miliardi da mettere in aggiunta alle risorse esistenti per colmare i vuoti che ci sono e ci saranno
Piste segno anche di una responsabilità del del ricevente oltre che del Passante alla noi chiediamo formalmente che si comincia a lavorare nel nell'anno due mila a ritrovare i miei centodiciassette mila miliardi del fondo sanitario nazionale dopo un po'cifra i cinquanta che serviranno per la sanità penitenziaria in aggiunta a quelli che verranno dal dal trasferimento dei fondi
E lavorare fin da ora una stima del fabbisogno reale perché la finanziaria del due mila uno faccia le correzioni delle delle somme da imputare aperta impegnare nel fondo sanitario d'acciaio con vincolo di destinazione
Convinto che era stata lettere non ci sia una lira che vada fuori da questo ma altri ci sia la Giunta in più voglio dire un'altra cosa che al di là delle somme in termini contabili che da valutare se trovati iscritti c'è poi è possibile coprire nel mettere a disposizione della sanità penitenziaria lascia in carcere
Tutto il patrimonio che è a monte del del carcere
Cioè la ritiene ospedaliera la rete è specialista i capelli agli enti essere informa sinergica rispetto al servizio che sta che opera nel nel carcere
è è quell'apporto di continuità e di integrazione che è la la la potenzialità nel sistema sanitario se se bene espressa sebbene spesa sebbene consumata
Voglio dire che tutta quanta la specialità che è depositata non sono delle convenzioni quelli attivate finora dal il ministero della giustizia non sulle convenzioni che ha il ministero della Sanità ma tutta la specialistica ospedaliera
Può essere messa ovviamente occorrerà lavorare per rendere possibili la mobilità di questa per specialità perché vada in carcere così gravi così al carcere
Il sistema sanitario a questa potenzialità perché al Dipartimento delle della della prevenzione al dipartimento per la salute mentale a dipartimenti per le per le dipendenze
Ed è questo sistema che deve essere messo a disposizione ordinatamente non in forma generica
Ma in forma coordinata Pichetto il dipartimento per la sua velluti che Foco convogliare e può fare entrambe in prima era programmata e organica le competenze che sono far del dipartimento
è una potenza da una realtà così vera vera certo e potenziale non attuale virtuale non attuale
E quest'asta alla responsabilità dietetici di chi appunto arduo al Governo nella sanità pubblica ci sembra quindi che anche per le risorse pur sapendo che partiamo dalla da una da una strettoia da una sorta di vincolo molto molto limitativo e possiamo però fare cupa passi in avanti
Ora però detto questo quindi e quindi noi auspichiamo che i decreti attuativi e comportamenti deviati appunto delle istituzioni siano taglia da prendere consapevolezza della importanza di guidare il sistema passo passo per intervenire
In maniera pertinente in maniera tempestiva sul GRA circa non possiamo dimenticare gli appuntamenti che sono Roma prossimi la da un lato la sperimentazione che prevista dal dalla legge in almeno tre regioni e poi il trasferimento graduale delle competenze a partire dal primo gennaio
Nel due mila della prevenzione data sui dipendenti son tre momenti di fondamentali ho detto prima che è un è una fase di sperimentazione che anche fondativa
Cioè come si fanno le cose che si potrà capire come ci vorranno correggere migliorare e come il sistema si può andare a regime
Superando i momenti anche della Velardi forse inevitabile fasi di transizione
Sulla sperimentazione e noi lamentiamo che ancora non si sa però sì conosco le regioni che sono impegnate sulla sulla sprizzava impegnati sulla spesa sappiamo della di una autocandidatura di alcune regioni Toscana io ringrazio che fa onore a queste regioni perché hanno qualcosa la davvero l'appuntamento di un di un dunque difficile perché nessuno cioè questo non è un un po'un problema su cui ci si carica di orrori vi è un problema su cui ci radicali difficoltà le grandi responsabilità chi è chi entra in campo non non non non avrà molta gloria
Ma l'ha avuta fatica da compiere e che la Regione intanto siano come dire proposte è un fatto che le che fa un'ora per le regioni attrice altre due o tre non so come saranno dallo stato di la Conferenza Stato regione ripeto l'ho detto prima lo ripeto
Sconcerta che ancora e ci sia stata un'iniziativa di convocazione del regime ma non solo per dire pesta queste quella cioè quali sono le regioni ma per costruire un conferenza stato regioni che la sedia idonea
Dove ci sono e qui c'è il governo coi suoi ministeri e tutte le regioni stipulare gli accordi le i protocolli le intese gli impegni su tutti i problemi che riguardano lo sviluppo del sistema
è cosa da fare rapidamente
Facendosi ovviamente recuperando il tempo che è stato fin qui spesso in altre cose ma che ha bisogno perché la sperimentazione deve essere tolta datata le ambiguità che che la circonda
La sperimentazione intanto deve essere un modo per conoscere il sistema si sperimenta per conoscere meglio i problemi perché non si parte da una fase in cui tutto è chiaro a tutti è noto
E non c'è un sistema epidemiologico sulla sulla condizione la salute delle carceri c'è un non c'è un quadro così definito della mobilità e della mutata e pausa quindi ceda conosce ancora il sistema è l'aspettazione Berna conosce il sistema inizialmente in grado i servizi di di poter attingere a tutte le informazioni quelle dirette detenuti quelli gli operatori e quello della struttura nel suo insieme c'è bisogno però di mettere da la sperimentazione in condizioni di funzionare
Quelle questioni come già detto delle risorse dei professionali risorse finanziarie dei modelli organizzativi da sperimentare sugli obiettivi di salute ma c'è bisogno anche di creare anche qui un un gruppo di coordinamento tra Provveditorato regionale
Della della missione per iniziare e la Regione perché ci sia un programma comune di sperimentazione su sostenuto da strumenti anche di Pardi di sospendo spegne e di monitoraggio del sistema
Che cosa si sperimenta se non c'è cure un sistema di controllo in itinere
Si aspetta un anno due anni poi si dice torniamo di nuova cava perché tutta da provare
Io credo che il sistema si del Coni e correggere strada facendo
Gli occorrono strumenti di Moni monitoraggio di conoscenza interni Tempo reale per correggere insieme le distorsioni che possa avvenire o per riprogettare il programma che abbiamo fatto insieme tra regione e Regione è proprietario regionale Imelda costruire un sistema di relazioni e un sistema di conoscenza ed integrazioni che sia poi il fondamento ecco la e la la fase fondanti il fondamento di un sistema che va a regime
Molta importanza alla tentazione è chiaro che su questo sta oggi interverrà l'assessore regionale Cosentino che ringrazio
La Regione che quindi vertice candidata e mi auguro che anche da parte loro vengano come dire
Proposte operative che ci consentano di uscire da un po'dalle dal fumo delle delle formulazioni delle teorie delle speronò che non ci sia nessuno degli ideologismi insomma in questo campo
Come durante due appuntamenti importanti dato è un appuntamento per due questioni fondamentali quello della della prevenzione e quella delle tossicodipendenze
Sulla prevenzione interverrà poiché in mattinata il dottore Eduardo Turi per un approfondimento dei di che cos'è e come si può svolgere la prevenzione del calcio italiano ed è un un gran parte una novità perché le attività di prevenzione Cars italiani erano
Vado un po'a schematizzando erano molto legate alla poi all'accertamento delle condizioni igienico sanitari ambientali e poco più
La prevenzione come si desume dal Piano sanitario nazionale è questo che deve l'altra cosa
è e è intervento sulla quotidianità e sappiamo benissimo che il lo star bene no in carcere
Date ai ai rischi di contagio molto legata quindi alla condizione strutturale che non si cambia dall'oggi al domani ma poi finita qui un input e anche a una rimodulazione del sistema sanità pensare nel suo insieme
Ma è anche proiezioni secondaria e diagnosi precoci accertamento quindi della fase precoce delle malattie
Quelle previste datata al piano sanitario nazionale e che invece devo trovare poi una specifica se pertinente nel progetto di sperimentazione cosa si fa a sperimentare
Per quali malattie sì sì sì si introducono elementi nuovi che sono gli screening soleva diagnosi precoce che richiede ovviamente un impegno diverso modelli culturali diverse serve anche un rapporto diverso tra il sistema sanitario e detenuti grazie più attivi più coinvolti perché non si fa prevenzione senza come dire una disponibilità e un contributo della soggettività delle persone con cui si sta era relazione quindi queste della prevenzione è una grande questione e vogliamo che siccome tutte le e la anzi la centoventinove ha stabilito in legge il dipartimento per la prevenzione qui tutte le aziende sanitarie italiane andando il dipartimento della prevenzione
Poi chiediamo appunto che tutti si attivano tutte le aziende sanitarie sulla base del del Progetto Obiettivo che prevede un un punto per riguarda la prevenzione e anche dei contributi che verranno dalle singole regioni da nella loro concreta spiega esperienza di di attività sanitarie Complesso è molto aumentato diciamo anche la questione delle tossicodipendenze una una grande questione cioè si parliamo di sanità e la sanità è fatta di di tutte le prove la sanità e però nelle case italiane Anfossi dipendenza il cinquanta per cento quasi deporre dobbiamo saperlo è chi chi chi si appresta a entrare approfondivo o Peleggi per investitura
Legislativa dentro un taxi sapere che il suo primo obiettivo è di affrontare il problema dalla corsia di tendenza perché è è è il problema
è il problema sia di coloro che hanno commesso reati collegate sia che perché perché per spaccio è perché questa è una grande questione evidentemente Campitelli ci saranno ulteriori approfondimenti in giornata
Devo dire che non ci sarà la presa Cortone perché credo malata ci sarà una un suo sostituto ma avremo anche contributi anche su questo nel settore dal dottor Bianchi per come dire comincerà a individuare come come si può andare avanti
Ma anche qui come detto che per il resto ci vuole un grande investimento
Di energie
Energie che sono di volontà politica che sono di energie professionali di modelli organizzativi perché in tutte le carceri agli anni ci sia un servizio e non sia un servizio come dire a ogni spuntati dura ma sia un segno che sta dentro che sta nel fatto che che opera a contatto con i tossicodipendenti detenuti
E in tutte le sue anche innovazioni possibili con le strutture a vigilanza attenuata qui occorrerà fare un certo lavoro anche tra istituì penitenziari e sistema sanitario per come dire rende più flessibile anche la risposta che non è soltanto quella della carcerazione ma di altre forme di detenzione che possono consentire un recupero di un progetto dentro e fuori dal carcere
Esperienze importanti ci sono in Italia Ciro io quella che conosco di Sollicciano a Firenze di Empoli
Ancora in Toscana sono esperienze che possono essere ulteriormente sviluppati a vigilanza attenuata che consentono non solo di lavorare meglio ma forse anche di produrre Effetti
Diciamo più duraturi nel prossimo futuro ma anche qui occorre fare in maniera che tutte le risorse siano impegnate che anche le risorse che oggi il ministero della solidarietà
Utilizza per
Sostegni contributi anche per la fa se ne vanno alle regioni italiane quindi occorre una ricomposizione delle risorse in questo senso per arrivare eletti un grande un grande impegno
Quindi mi pare che so solo i punti su cui dobbiamo lavorare io penso che sui problemi su questi problemi si diciamo di fu di funzioni specifiche la lega se riusciamo a trovare la forza per per fatto appaltante e troppe cose
Lei potrebbe sviluppare una sua iniziativa nelle regioni dove si fa la sperimentazione e sulla prossima udienza vedo l'esigenza di un approfondimento proprio quasi seminariale in maniera da poter dire esattamente come si fa
Mi sembrano due questioni fondamentali
E dico anche che per quanto riguarda poi il trasferimento delle funzioni ho già detto si tratta di un po'di una fu intravedo progressivo e graduale che passa attraverso una sperimentazione tutte le strutture che dove si fa sanità e in carcere da uno passare al servizio sanitario nazionale ivi compreso ovviamente i centri clinici e compresi io PC
Due parole perché mi sembrano quasi ovvie queste cose
I centri clinici perché sono strutture che dopo le infermiere sono strutture degenza
Dei detenuti e che quindi hanno un un un consistente
Carico di assistenza sanitaria quindi e sanità le attività che si svolgono e centodieci solo attività sanitaria fuori discussioni sembrerebbe quasi strano discute diverso sul mio pc ovviamente poi interverrà il dottor Scarpa
Con la sua con suo contributo massimo PG ci sono dei problemi
Perché dodici è una sorta di anomalia
Nel nel panorama sia sanitario che che evidenzia italiano perché è un carcere ma è anche un ospedale
Ospedale ma anche e quindi è una la misura di sicurezza cioè si si realizza in una struttura che a questa questa diciamo doppia faccia sanitaria e più intensamente insieme
Io credo che ci sono esempi importante in questo campo Castiglion delle Stiviere è una struttura
Persone che hanno commesso malati hanno commesso movimento commesso reati non c'è non mi pare un mi risulta una direzione
Penitenziaria all'interno cede e poi eventualmente una vigilanza esterna alle a qualcuno dice si va a colpo costa molto stata andare a vedere perché come però ecco c'è già un esempio di una struttura che ha Alatriste diverse rispetto agli altri e quattro o PC
E poi credo che anche qui si tratterà di cominciare a ragionare sulla doppia dirigenza in maniera che sia la residenza e di carattere al amministrativo è una sanitaria immagina che ci sia una corretto rapporto fra le due per questo dico questo rapporto di collaborazione come dire la ormai delle cose
Ossia sprona questa questa strada o altrimenti come diceva la separazione
E a volte anche la possibile contrapposizione senza esserci la collaborazione quindi io credo che anche per gli uffici nella sperimentazione successivamente si tratti di aprire la fase e tutto questo ecco e chiudo dicendo che guardate questa sperimentale sta fase della riordino della medicina penitenziaria
Era certamente una grande questione in sé
Per i problemi che verrà affrontare e risolvere
Ma
Deve deve essere collocata e può essere collocata nell'ambito di una prospettiva di riforma sostanziale del sistema penitenziario italiano
In che senso nel senso che noi dobbiamo far fronte ai problemi della sicurezza in maniera diversa e nuova rispetta alle diciamo discussioni che fin qui hanno connotato questo aspetto a volte anche esasperate a volte anche enfatizzate
Ma è indubbio che la sicurezza è una grande questione nazionale
Ma è è improprio caricare la sanità di problemi di sicurezza
La proposta che è stata la allora
Che non dà non di oggi ma è stata riproposta dal dottor Caselli
Di una differenziazione nel sistema dell'esecuzione tra la grande che Luca e il resto a tre secondo me prospettive molto più interessante importanti sotto il profilo non solo della sicurezza ma della possibilità di non far pagare a tanti poveri cristi le le colpe e le responsabilità e quindi il rigore necessario per coloro che hanno
Bisogno d'essere poi controllati severamente
Cioè bisogna aprire strade nuove
La territorializzazione della pena è possibile sì si apre questa differenziazione
è possibile immettere creare come qualcuno crede io credo che sia la stagione dei di rifondare superare il doppio circuito della della sistema evidenziare uno nazionale che potrebbe essere quindi quella grande criminalità organizzata e l'altro le giornate intere
La restante idraulici sia la prossima ad avvicinare il le persone alla famiglia come dice l'articolo l'articolo quarantadue dell'ordinamento cioè i detenuti nessuno economia dei casi più vicini alla ma questa possibile se all'interno del sistema penitenziario sia proprio le distinzioni
Che sono utili ai fini di appunto di avere una gestione un Governo differenziati un rapporto alla alle caratteristiche del sistema
Mi pare in sostanza ecco che le cose che noi stiamo di cui stiamo parlando non solo fine a se stessi questo voglio dire
Cioè qui dentro c'è un granello di quelle del principio di riforma del nostro Paese che è fondamentale che parte dalla Costituzione ci porta in Europa per un verso e si porta allo sviluppo mi di di qualità migliorativa del sistema penitenziario queste se non fossimo convinto di questo non saremmo qui
Non saremmo qui
Ci interessa soprattutto migliorare la qualità della salute detenuti del sistema penitenziario ma non a detrimento di chicchessia
Ma spingendo il sistema trovare le strade proprie o appropriate che consentono ad esso stesso di essere come dire più ricco di risposte all'interno e più anche capaci di garantire i diritti di cittadinanza sociale alle persone rispetto per far perché rimane per lei questa siamo fondamentale e la privazione della libertà non vuol dire non puoi voler dire la menomazione di di medici da mia suocera in carcere poter lavorare di poter studiare del potere coltivare interessi per potersi curare ed è poter tornare se lo vuole senza sconti dietro una sorta peraltro civile poi liberato no dal dalla deposito con cui è entrato in carcere
Voi capite quindi che ha una sta chiedendo del tecnico è una piccola riforma può apparire ma in realtà è quella per il Donatello che si inserisce perché appunto sia capaci di produrre nuova progettualità
Io spero e penso che che questo nostro convegno sia un contributo utile a questa approfondimento mi mi auguro che si possa
Affrontare i problemi
Che si sono aperti in maniera molto seria recuperando tutte
Le idee Michele a creare che fin qui non sono stati sufficiente mente i coinvolta penso per esempio quella del calcio femminile
Del carcere evidente minori in maniera che il Progetto includa complessivamente il sistema in maniera differenziata ma con un progetto unitario questa è la grande ambizione io penso che il contributo vostro
Molto importuna mentale del resto io devo registrare anche un cambiamento che è avvenuto dall'aprile ad oggi vorrei con tutta con tutta sincerità siamo partiti compare finto preoccupazioni incomprensioni
Oggi molti di noi sono sono convinti puramente ognuno di noi ha ha delle delle Riserve ma io ero convinto che mettendo se lavora insieme forse
Questa riforma si fa si fa uscire dal guado per farla vent'entrato dentro un sistema che progressivamente deve diventare virtuoso io penso che appunto con il contributo degli operatori sia sanitarie penitenziari
Qualora superando come dire la la separazione che che storica che c'è
Tra tra società civile e e carcere tra istituzioni del territorio e istituzioni centrali
Superando questo in una visione che io chiamo appunto federalista nel senso che e atta a ciascuno una una responsabilità appropriata ma tutte quante sono chiamate a collaborare io penso che anche questa piccola riforma possa essere un fratello una una tappa il primo capitolo come ho scritto da parte di una riforma più profonda del sistema
Penitenziale e sanità italiana grazie
Grazie del Minicucci al posto problemi dal punto di vista della lega delle
Via locali ora io do la parola per affrontare le prime delle due funzioni che vengono trasferite già dal primo di gennaio del Duemila quindi tra poco più di un mese vice mezzo
Al dottor Edoardo Turi che un medico igienista DELASEM di Roma F che è appunto ci parlerà sulla prevenzione in carcere
Buongiorno allora al due
Diciamo così
Punti per inquadrare correttamente questo discorso allora uno di ordine
Squisitamente tecnico allora quando si parla di prevenzione
Per chi non è addentro alla tematica fino in fondo Priverno dobbiamo distinguere
Diverse
Definizioni di questa parola normalmente per chi come me viene dal lavoro del dipartimento di prevenzione Ferré vecchi servizi di igiene pubblica igiene del lavoro
Oggi anche già negli alimenti la prevenzione è fondamentalmente prevenzione collettiva collettiva quindi rivolta alla comunità all'insieme degli individui negli ambienti di vita e di lavoro
Ed è da distinguersi abbastanza nettamente dalla prevenzione individuale cioè quella che il medico tutti medici in qualche modo a secondo delle funzioni che svolgono e gli altri operatori sanitari sono chiamati a fare
Nei confronti del loro assistito e dei loro assistiti
Quindi io direi che su questo su quindi dobbiamo inizialmente ragionare
Richiamo le distinzioni anche queste voglio dire
A molti note ma importante richiamarle tra prevenzione primaria secondaria e terziaria perché la prevenzione di cui noi parliamo è fondamentalmente la prevenzione primaria cioè l'individuazione e l'eliminazione se possibile o il contenimento delle cause principali di malattia o danno per la salute
Individuando per in prevenzione secondaria la diagnosi precoci io precoci di alcune malattie
Altro richiamo tecnico in questi ultimi anni
Soprattutto a seguito delle
Ristrettezze anche economiche con cui tutti i servizi sanitari cioè multinazionali nei paesi industrializzati dalla Gran Bretagna alla Svezia alla Germania Italia Olanda eccetera tutti questi Paesi che hanno dei servizi sanitari affari pubblici hanno dovuto confrontarsi con la ristrettezza delle risorse questo ha provocato un grande dibattito che è trasversale a chi si interessa di prevenzione che sia interesse di cura e riabilitazione sulla qualità e l'efficacia del degli strumenti sanitari messi in atto c'è anche nel mondo della prevenzione c'è una grande dibattito su che cosa sia utile
E cosa sia inutile dal punto di vista della prevenzione
Il dibattito che viene normalmente
Oggi sintetizzato l'espressione di evidence Based Medicine nel metodo cocaina si allarga anche alla prevenzione iniziando a dire cose veramente utile fare cosa inutile
Questo per quanto riguarda il richiamo tecnico può invece un richiamo culturale
Io personalmente appartengo culturalmente anagraficamente a una generazione che molti anni fa si è posta il problema delle carceri forse quando nessuno
Se le e proveniva e anche prima della stagione del terrorismo aveva con le carceri un rapporto forse di dimestichezza maggiore di quanto oggi si possa immaginare c'è stata una generazione che prima del terrorismo entrare uscire dalle carceri un po'forse oggi ci si dimentica ma è stato è venuta anche questo non è un caso che i primi momenti di dibattito sulla salute
Il benessere e le condizioni di vita all'interno dei dei gli istituti di detenzione siano se non avvenuti proprio negli anni Settanta nella prima seconda metà degli anni Settanta questo lo dico perché a me pare un dato rilevante che un una stagione di riforme che fu quella della seconda metà degli anni Settanta venne posto il problema della salute del modo in cui si deve all'interno delle carceri
Poi c'è stato un duro un lungo grande sonno durato più di dieci anni e
Oggi quindici quasi vent'anni oggi con diciamo così un governo riformatore
Viene riproposto con forza il problema della salute la condizione di vita nelle carceri quindi o vedo in qualche modo un legame tra quelli che furono forme di impegno anche culturale
Legati un periodo storico anche abbastanza lontane riprendere oggi questo questo tipo di riflessione
Questo tipo di riflessione è dettata dalla necessità vorrei dire nel senso che la sanità pubblica negli ultimi vent'anni ha sviluppato un evoluzione culturale tecnico-scientifica su molti temi alcuni settori diciamo così per loro stessa definizione separati
Non sono stati attraversati da questo tipo di riflessione cioè io negli ultimi mesi forse l'ultimo anno avendo seguito direttamente questa tematica in varie sedi ho avuto modo anche discutendo con alcuni colleghi che lavorano
Strettamente specificamente all'interno degli istituti di detenzione di verificare di dire come a mio avviso tutto questo oggi non lo stiamo discutendo perché il servizio sanitario penitenziario non si la medicina penitenziaria
E non è stata attraversata dal dibattito metodologico e culturale che invece attraversato anche travolto in alcuni casi la sanità pubblica del nostro Paese portando a ben due riforme nell'arco di meno dieci anni decreti legislativi cinquecentodue e cinquecentodiciassette
Adesso il più recente decreto delegato del ministro del ministro Bindi o voglio dire a volte le persone si trovano a confrontarsi a parlare di alcuni problemi perché la necessità delle cose lo impone e non perché c'è una volontà cattiva una forma cioè di qualcuno che fuori dietro tira fili e pensa di fare delle cose tra l'altro posso dire da come operatore in servizio nella nazionale da tanti anni
Che nessuno nelle aziende sanitarie locali e entusiasta in genere di a vere ulteriori competenze perché servizio sereno nazionale oggi è nei fatti una specie di grande tampone
Per moltissimi problemi sociali e sanitari che ci sono all'interno della società che spesso originano da ragioni da cause completamente diverse che sono in sé
La salute la tutela la salute che originano da problemi a volte sociali economici culturali e così via e servizio nazionale NI fatti ancora
Come da quando è nato il tampone il grande tampone di contraddizioni anche più grandi se spesso tutti gli operatori quando devono interessarsi un'altra cosa dicono Dio mio ci tocca anche questa perché questo è quello che è accaduto ma voglio dire ben volentieri credo gli operatori del servizio sanitario nazionale sono disposti a confrontarsi come già fanno questo quell'altra cosa che dico già oggi nel servizio tre nazionale quotidianamente
Numerosi operatori numerosi servizi dalle direzioni sanitarie ospedaliere passando ai set ai e altri servizi già si devono i servizi per esempio di assistenza specialistica o i laboratori di analisi devono confrontarsi con l'aiuto diciamo Silla il la complementarietà tracciò tra come si segue la salute all'interno delle carceri e tutti i servizi che il servizio nazionale mette a disposizione anche dei cittadini detenuti
Ma voglio dire il decreto legislativo duecentotrenta novantanove innova nell'immediato con gli articoli due e tre il quadro normativo preesistente l'articolo otto dal primo gennaio due mila trasferisce le funzioni svolte dall'amministrazione penitenziaria impegno in tema di prevenzione assistenza detenuti e internati tossicodipendenti adesso il nostro problema dico perché da domani deve lavorare su queste cose capire qual è il quadro preesistente
Allora a mio avviso il quadro preesistente è un quadro senz'altro molto datato non è un caso che la normativa di riferimento alla legge trecentocinquantaquattro del settantacinque e il Regolamento DPR quattrocentotrentuno il settantasei apparentemente sembrano discendere da regole minime che l'uomo aveva dato badate bene nel cinquantacinque quindi vedete con che distanza poi dal provvedimento diciamo nazionale e l'indicazione internazionale
E da alcuni indicazioni date dal Consiglio d'Europa nel settantatré quindi voglio dire ci troviamo di fronte a un assetto normativo comunque da da datato che andava comunque a mio avviso ha rimesso in discussione
Però bisogna dire che questa norma del settantacinque non a caso nasce proprio in quel clima culturale che io prima ho cercato di descrivere la data in sé è indicativa
L'amministrazione penitenziaria
Ha fatto fronte con la norma il settantacinque alla spinta enorme anche di ribellione voglio delitti ricorda
Un po'come me quegli anni si ricorda che le carceri come le scuole le fabbriche eccetera erano terreno un po'di ribellione a fronte di degli assetti esistenti e mentre si affacciava era già ampio dibattito sulla istituzione servizio sede nazionale che poi ha visto la luce nel settantotto con legge otto tre tre
Con il la legge del settantacinque l'amministrazione Bensaia risponde in qualche modo alle contraddizioni più laceranti che si poteva all'interno degli istituti
Impedisce tra virgolette anche questo sì
Il il fatto che il la legge del settantotto portasse trascina se con sé
Anche l'amministrazione penitenziaria questo lo dico certo ce n'è traccia negli atti parlamentari ma per esempio il dibattito fu altrettanto forte per quanto riguardava l'assistenza sanitaria il servizio sanitario nel nel nelle forze armate
Gli articoli l'articolo undici che quello diciamo più interessante dal punto della legge il settantacinque punto di vista del prevenzione
Però già prevedeva che il se il quello che poi sarebbe stato alla unità sei locale faccia riferimento al medico provinciale quindi ruolo dei servizi di igiene pubblica ed igiene del lavoro poi dopo perché all'inizio non c'erano delle unità saremo cari svolgessero delle funzioni
A te accertare lo stato igienico sanitario l'adeguatezza delle misure di profilassi contro le malattie infettive le condizioni igieniche sanitarie dei distretti negli istituti
E nell'articolo diciassette prevedeva già prefigurava una forma di coordinamento nell'ambito della programmazione servizi in ambito regionale quindi come vedete il clima che già si stava figurando in quegli anni
I mediamente presidenti leggi formazioni dal settantotto anche nella legge diciamo così dell'insaziabile penitenziale del settantacinque
Iniziava a prevedere quelli che erano passaggi osservanza di tipici del nostro ordinamento dov'è che invece scoppia la contraddizione in maniera del tutto evidente quando nel novantadue pensate quanti anni dopo
Con delle circolari
La tre tre seppe La cinque sette otto sette
Il dipartimento all'amministrazione penitenziaria nell'individuare alcune aree
E le aree sanitarie ruoli diciamo i compiti al ma di contabile incaricato del medico dirigente in realtà da una visione molto molto datata dei compiti del servizio del proprio servizio sanitario all'interno delle carceri
Di lei completamente omettendo naturalmente in perfetta buona fede quello che evoluzione anche giuridica che in molte materie
Importanti anzi fonte dei capisaldi dal punto di vista della pensione di ambienti collettivi di vita e di lavoro in realtà già esisteva mandano ampio terreno di applicazione all'interno del resto
Della società parlerà leggera centodiciannove settantasei sugli scarichi per esempio dei liquami parlo della della normativa sugli alimenti che nell'ottanta col DPR duecentotrentasette
Vedeva il regolamento d'attuazione della vecchia legge del sessantadue parlo dei preesistenti e vecchissimi e due istituti normativi per quanto riguarda l'igiene e la sicurezza del lavoro pesa l'economa alla metà degli anni Cinquanta che noi DPR trecentotré cinquecentoquarantasette e infine lo stesso ottantadue il DPR novecentoquindici sui rifiuti
Sostanzialmente che cosa faceva l'amministrazione finanziaria riproponeva
Un modello basato su una figura appunto quella del medico che doveva farsi carico di tutto tra l'altro è un metodo un modello identico perché ha fatto il servizio militare ha fatto il medico nel nelle forze armate identico a quello del delle forze armate cioè in cui c'è una figura che dovrebbe sapere di tutto e dovrebbe farsi carico ogni cosa agli alimenti e rifiuti a liquami e le malattie infettive più ovviamente erogare assistenza al cittadino
Allora io ritengo che già nel novantadue circola in un tre uno punto di questo sviluppo normativo in qualche modo in essere che ho cercato di citare fino a che l'AIDS irrompe
Come problematica e le tossicodipendenze come problematica travolgente anche e soprattutto all'interno la delle degli istituti di detenzione
Dimostrando l'inadeguatezza di questo sistema e obbligando l'amministrazione penitenziaria
E il servizio sanitario nazionale farsi carico in maniera congiunta di queste nuove tematiche
Allora perché ho detto questo perché a me pare che dovendo noi dal primo gennaio del Duemila fare qualcosa che vorrei dirlo secondo me già dovremmo fare io ho fatto una doppia diciamo ricognizione una diciamo ti scientifica nelle riviste scientifiche maggiormente
Utilizzate dai colleghi che operano i servizi di prevenzione delle USL non vi sono articolo di di rilievo per quanto riguarda i vari campi alimenti igiene pubblica Genet ambientale e John del lavoro
Articoli scientifici di rilievo per quanto riguarda anzi non ve ne sono affatto che riguardano la l'applicazione diciamo delle le metodiche di prevenzione
Collettiva in ambienti del lavoro per quanto riguarda l'istituire tensione questo è significativo nel senso che i servizi stessi delle USL anche disattendendo l'articolo undici e tutto quello che ne seguiva per legge il Santander cinque normalmente frequentano poco gli istituti di detenzione questo è vero presente all'interno della mia USA dove per la prima volta la USL entrata nel nuovo carcere
Realizzato a Civitavecchia per un problema abbastanza banale in sede di autorizzazione
Della della mensa diciamo nelle cucine della di tutto la apparato di produzione di alimenti scoprendo che per esempio il depuratore non era autorizzato che nessuno si è posto il problema
Di chiede l'autorizzazione a provincia c'è c'è da far mancava tutto quello che invece normalmente quando si mette in piedi
Una qualunque struttura edilizia a monte chi si pone il problema di costruirla prende gli adeguati i contatti con le varie amministrazioni perché tutte quante le norme gli adempimenti tecnici a queste collegate siano rispettate lo stesso servizio di medicina del lavoro
Ammette chiaramente non essere mai entrato all'interno del carcere dove invece esistono ovviamente Problemi
Come in qualunque altro luogo lavoro che riguardano sia gli operatori dell'amministrazione finanziaria e sia i detenuti che a vario titolo e in vario modo lavorano all'interno dell'istituto di detenzione
Nella Roma B per fare un esempio positivo c'è stato qualche qualche maggiore intervento del servizio di igiene pubblica all'interno di una però un istituto di tensione diciamo così
Dalle dalle caratteristiche più innovative rispetto alle altre allora noi dal primo gennaio del Duemila quello che dobbiamo fare sostanzialmente calare la metodologia operativa dei dipartimenti di prevenzione
All'interno di tutte le amministrazioni penitenziarie esistenti sul territorio italiano sostanzialmente la metodica
Della vigilanza del sopralluogo dell'informazione della formazione nei confronti del datore di lavoro o di altre figure che è il metodo che in linea di massima contraddistingue i nostri dipartimenti di prevenzione
Deve diventare operativo in tutto il territorio nazionale anche voglio dire scontrandosi con ritardi e pigrizie da parte degli stessi dipartimenti di prevenzione
Delle nostre Wessel
Però che cosa automaticamente comporta questo per l'amministrazione penitenziaria
Comporta il passaggio normale che è l'evoluzione del nostro quadro normativo all'interno di di questo settore cioè il datore di lavoro non può più delegare
Tematiche ampie complesse a una figura il medico incaricato il medico dirigente che a mio avviso non è nei fatti più in grado pedanti consista di far fronte a queste complessità vedere iniziare a pensare a se stesso come datore di lavoro che applica alcune normative quadro all'interno del degli istituti di detenzione mi riferisco per esempio al nuova normativa sugli alimenti il decreto
Legislativo centocinquantacinque del novantasette in cui il datore di lavoro deve o il proprietario secondo del punto di vista deve autonomamente controllare la qualità dei propri alimenti e il servizio di igiene alimenti interviene come organo
Di vigilanza ugualmente per quanto riguarda gli scarichi e invece come già avviene positivamente per il proprio nella zona dove io lavoro per quanto riguarda l'applicazione della sei due sei novantaquattro in cui già ci si è dotati di un medico competente e un un suppongo vi sia un responsabile del servizio di prevenzione e protezione che assicura tutta una serie di adempimenti
Dunque questo lo dico perché crolla dal primo gennaio del due mila una impostazione diciamo così culturale normative culturale che vedeva in una figura del medico
Incaricato del medico dirigente della Missa sapienziale la figura cui in qualche modo scaricare
Tutta una serie di competenze in cui invece l'amministrazione penitenziaria nel suo complesso per iniziare a farsi carico attraverso tutti gli organi tecnico amministrativi che a propria disposizione quindi su rifiuti scarichi di liquami
Normativa degli alimenti normativa di igiene e sicurezza e luoghi di lavoro dovrà iniziare un processo di da una parte e messa a norma anche con grandi investimenti suppongo un punto di vista economico perché non tutte insomma io ricordo quanto è stato difficile per esempio l'esperienza su continua ad esserlo l'esperienza sulle scuole
Dove non vi è sempre e comunque un interlocutore locale tranne l'esempio la scuola elementare in cui è il Comune
Che amministra alcune cose appunto sulle scuole provinciali o statali io l'indubbia difficoltà di individuare responsabilità per far prendere
Alla all'organo che è competente tutte quante le iniziative che sono necessarie per attuare gli istituti minimi della prevenzione
Un ultimo richiamo e con questo chiudo al gli altri aspetti della prevenzione io credo che su questo punto sia più invece atti abbastanza complicato ma sul resto ancor più complicato io credo che per esempio le altre iniziative ripete attenzione competono in genere ai vari settori che li promuovono all'interno delle USL
Allora quello poi sicuramente la dottoressa Martorelli più tardi il dottor lì bianche avranno modo di chiarire alcuni aspetti ma è chiaro che non tutti gli screening sono utili e necessari che si fanno soltanto gli screening che dimostrano dimostrato hanno scientificamente la loro efficacia e sicuramente da questi ci sono i programmi di screening per esempio per il tumore
Alla mammella nelle donne superiore ai cinquanta allora io penso che quando la USL deve mette in piedi i propri programmi di screening deve prevedere l'allargamento di questi programmi alle cittadine detenute così per quanto riguarda l'attività dei consultori o qualunque altra campagna di informazione educazione alla salute che i vari servizi e dipartimenti delle USL ritengano di mettere in piedi
Da questo punto di vista diceva bene Benigni del nostro quadro di riferimento è il Piano sanitario nazionale
Anche se va detto con franchezza tra noi operatori del servizio sanitario nazionale che l'ambizione di quel programma è particolarmente elevata e non sempre i nostri strumenti sono adeguati a farvi fronte ciononostante ritengo che tutte le iniziative di prevenzione che la USL intende prendere non so faccio un esempio la campagna è stata fatta nella mia USL sulla Cino antinfluenzale nelle categorie a rischio va ovviamente steso nove non l'abbiamo fatto presentano l'abbiamo fatto va esteso a tutti i cittadini detenuti e agli operatori per esempio l'amministrazione penitenziaria che rientrano nella categoria a rischio
E difficile in poco tempo racchiudere tutte le tematiche che dovrebbero essere invece oggetto di riunioni tecniche anche molto complesse ma spero di aver dato un quadro ufficialmente sufficientemente esaustivo dei compiti che ci ritroveremo di fronte dal primo gennaio dell'anno prossimo
Grazie al dottor Tosi ora ora con la con la parola per la seconda delle funzioni trasferite con il primo di gennaio al dottor Nicoletti
Del ministero della Sanità chi sostituisce la dottoressa Maria Novella cordone ahimè influenzato che in questo periodo stalla Zuin si sta decimando romanzo
Il buon giorno o meno mi chiamo Giovanni Nicoletti sono un medico lavoro al ufficio tossicodipendenze del Dipartimento della prevenzione del ministero della Sanità
Ovviamente un doveroso ringraziamento per l'invito e le scuse della dottoressa cordone per non potete essere qua presente il
Confesso subito la mia preoccupazione del fare questa breve relazione perché è come è già stato più volte ribadito siamo in una fase di passaggio anche per quanto riguarda la redazione dei documenti dei testi applicativi della legge che quindi
Diciamo
Normalmente io quando vado a qualche incontro di grandi dimensioni con questo sono più abituato a commentare realtà già esistenti almeno anche per quanto riguarda i programmi quindi spero di non risultare né reticente né diciamo generico perché ciò non è nella mia volontà però chiaramente consentitemi di precisare ogni volta carattere ancora provvisorio di molte delle cose che andrò presentabile caso per caso vi dirò
Il livello di formalizzazione della cosa
Vorrei partire con alcuni dati di base io come secondo lavoro faccio l'epidemiologo quindi insomma mito le rette
Specialmente quelli di voi che sono ma addentro alla materia si presento qualche dato che penso che siano diciamo abbastanza noti ma è opportuno ribadire i dati sottolineo che in buona parte provengono e allora gentile cortesia dei colleghi del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
Voglio sottolineare che provengono dalla collaborazione nell'ambito del Progetto reità OCSE quindi non sono stati forniti ad hoc per questo convegno e quindi mi scuso se l'uso che ne faccio può essere considerato arbitrario con quel India di massima sia tra tutti gli atti pubblici questi dati vette confermano ovviamente il grosso impatto
Della problematica della tossicodipendenza sulla popolazione carceraria che in termini di prevalenza al trentuno dodici del mille novecentonovantotto costituisce circa il ventotto per cento della popolazione una quota leggermente superiore se consideriamo invece gli extra detenuti extracomunitari
Di questi c'è una percentuale non trascurabile
Di persone che hanno problematiche legate all'HIV anche di AJ se voi sapete che di questi giorni la firma del dei ministri della Sanità alla giustizia e sul decreto che regolamenta nuovamente la questione dell'incompatibilità
Che quindi diciamo questi dati dell'Ice potrebbero avere in un futuro non lontano un un ridimensionamento
Vedete anche riportato dalla dei colleghi del ministero questo dato sui trattamenti con il metadone
Diciamo che costituiscono tutto sommato come vedremo anche da altri dati una relativa minoranza del popolazione se possiamo vedere la prossima
Questi sono andati invece un po'meno pubblici che riguardano la situazione organizzativa voi sapete ovviamente che la maggior parte
Dei carceri è dotata di uno strumento di raccordo convenzionale con le aziende sanitarie locali per quanto riguarda la tossicodipendenza tranne un ristretto numero di carcere che di solito sono anche quelle di minori dimensioni
Questa articolazione diciamo in in vari schemi non è ovviamente da intendere come una differenza necessaria di problematicità tra le varie situazioni però documenta comunque come ci sia a livello organizzativo un'articolazione che adesso spetterà alle Regioni
Di rimodellare attorno a un modello possibilmente abbastanza simile devo dire da questo punto di vista che non è una cosa che ha mi ha stupito particolarmente
E fin dai primi giorni dopo l'uscita del decreto legislativo duecentotrenta sulla sulla Gazzetta Ufficiale molti dei nostri referenti per le tossicodipendenze gli uffici regionali hanno cominciato a telefonare a chiedere chiarimenti perché diciamo avevano già colto la profondo cambiamento la necessità di pronte risposte che questa legge innovativa poste in essere diciamo normalmente quando si fanno le
Le scadenze sulle leggi se voi sapete che spesso vengono anche interpretate con una stessa elastico elasticità mi sembra che in questo caso invece è stata una consapevolezza di una necessità di invece di riflettere subito sul sull'operatività da attuare in questo caso sicuramente diciamo una delle prime cose da fare sarà una riesame locale della non solo dell'attendibilità di questi dati qui non c'è motivo di dubitare ma della reale ricaduta che questa situazione ha comportato nelle varie regioni
La prossima per cortesia questi invece sono dati
Ti posso citare senza problemi perché sono invece i dati i nostri voi sapete sicuramente quel veto mo'tra voi molti operatori dei Servizi per le tossicodipendenze voi sapete che dal mille novecentonovantasette
Il ministero della Sanità ha aggiunto questa rilevazione di informazioni
A quella già esistente né inserto del per quanto riguarda i trattamenti aggiungendo la specifica della sede di erogazione delle prestazioni quest'
Termine tecnico voi vedete che è stata aggiunta anche ma specifica relativa al carcere questo diciamo conferma
Voi tenete soltanto presente che quel cento per cento riguarda una numero di popolazione pari a circa centotrenta mila unità voi vedete se fatte alcuni rapidi conti che questo conferma l'esiguità diciamo del numero dei trattamenti farmacologici sostitutivi rispetto alla condizione media che esiste nella nel dato nazionale sui servizi esterni
Un dato che riguarda sia il rapporto tra i trattamenti farmacologici quelli genericamente definiti psico sociali
E un ancor diverso rapporto tra i trattamenti farmacologici a breve termine e quelli a lungo termine che nettamente diverso da quello esistente all'esterno
Chiedo scusa nuovamente agli operatori del dei sette presenti se ribadisco un concetto che dovrebbe essere nota che ovviamente non esiste una livello ottimale di di numeri per dire quand'è che funziona bene un servizio che tra le altre cose irroga dei trattamenti farmacologici indubbiamente però noi consideriamo una notevole discrepanza rispetto ai dati
Diciamo della media nazionale una condizione che dimostra inequivocabilmente il fatto che questo servizio sia offerto in maniera per lo meno
Diversificata rispetto ai criteri
Esistenti all'esterno
La prossima per favore allora
Cerchiamo di parlare adesso invece di quello che si sta facendo è stato ampiamente descritto diciamo nella collega che ha
Fatto la relazione introduttiva che è in corso di predisposizione quale adempimento del decreto legislativo duecentotrenta questo progetto obiettivo sulla tutela della salute in ambito penitenziario
Viene diciamo è il documento programmatico che dovrebbe orientare le regioni sia in senso impegni sia in senso organizzativo a definire più concretamente quali sono le ricadute della legge
Questo documento è in corso di predisposizione da parte di una commissione che presieduta dall'onorevole sottosegretario di Stato
E la parte di cui vi parlerò oggi sono alcune proposte che è stato chiesto all'Ufficio di formulare a questa Commissione relativamente al problema
Specifico della tossicodipendenza e che ci auguriamo che la commissione esamini in prima lettura già questa settimana
Queste proposte staccato uniscono in realtà da altri tavoli che sono già attivi su altri problemi in particolare sono quelli citati risolte che costituiscono adempimenti della legge quarantacinque del novantanove
Che ha ridisciplinato alcuni aspetti della lotta alle tossicodipendenze la cominciare dalla gestione del fondo nazionale per la lotta alla droga finendo agli organici dei servizi pubblici per le tossicodipendenze
Chiaramente il compito che è stato chiesto l'ufficio e quali fare la maggiore sinergia possibile tra tutti questi testi che fanno fonte normativa diversa ma che poi vanno a incidere sulla realtà in particolare quella del carcere ovviamente in modo che deve essere assolutamente coordinato la prossima
Diciamo all'interno di questi testi una delle prime necessità che sta identificata proprio quella anche se prima ho presentato dei dati di avere certezza sulle dimensioni del problema non è concepibile diciamo
Nella sanità più fare della predisposizione di servizi di programmi se non ci sono le idee almeno abbastanza chiare su quella che è
L'ampiezza la diciamo qualificazione dei bisogni allora voi venite qua una serie di obiettivi molto generali che sono stati focalizzati
Naturalmente tutto parte dal fatto che attualmente non esiste un effettivo sistema o per lo meno esiste in maniera che non è bene fedelmente rispecchiato a dai dati che ho presentato un sistema di diagnosticare io di rilevazione epidemiologica
Corrispondente a quello che esiste all'esterno per i SerT e per altre realtà quindi sicuramente uno del lavori che scoraggiarci vede impegnati
Anche alla luce di alcune indicazioni che sta producendo la Commissione Europea sulle rilevazioni epidemiologiche nel campo della degli utenti dei servizi per le tossicodipendenze quello di adeguare questi flussi normativi la prossima cortesemente poi ci sono alcuni obiettivi di carattere molto generale che partono
Diciamo come concetto comune da quello di progressivamente ridurre la discrepanza che obiettivamente esiste adesso tra la strategia tra virgolette terapeutico riabilitativa
Che esiste all'interno dei servizi penitenziarie quella che esiste all'interno servizi gli esterni fermo restando che è ancora presto per dire quanto la discrepanza che attualmente esiste sia frutto di una organizzazione da modificare e quanto in parte sia frutti in effetti di diversità della popolazione
In esame che di cui bisognerà opportunamente tenere conto in particolare
L'ho sottolineato già prima il problema apparentemente maggiore riguarda la disponibilità dei trattamenti farmacologici che all'interno all'esterno del carcere sono ritenuti
In molte occasioni un presidio indispensabile e comunque diciamo all'interno del carcere non hanno ancora avuto uno sviluppo adeguato
Quando sottolinea un altro problema che ovviamente
Uno dei compiti fondamentali che si è prefissata decreto legislativo è quello di ridurre la attuale poco scarsa coordinazione che esiste tra la medicina sanitaria penitenziaria e quella diciamo già erogata e
In sede di convenzione esterna da parte dei servizi per le tossicodipendenze ovviamente
Il trasferimento all'interno della stessa azienda sanitaria locale
Dovrebbe consentire una notevole miglioramento di questo problema
Resta il fatto che comunque un coordinamento tra queste due branche andrà comunque in qualche modo garantito stabilito questo è un problema che stiamo affrontando non solo per il carcere in generale per l'assistenza ai tossicodipendenti perché come esperienza comune di molti operatori in realtà
All'e sterno sta de anche all'esterno del carcere in molti casi il SerT è stato l'unico punto di riferimento per la popolazione tossicodipendente allora è chiaro che questo discorso non può più sussistere
Se non può sussistere all'esterno men che meno deve sussistere all'interno di una realtà come il carcere dove i tossicodipendenti rappresentano una quota ben superiore a quella della popolazione esterna la successiva grazie allora per quanto riguarda le specifici
Grosse are non tutte ovviamente di pari rilevanza allora una ribadisco per l'ennesima volta cala i trattamenti farmacologici sostitutivi centrati sul principio della continuità terapeutica cosa che purtroppo un'opinione comune che oggi non accada
Chi per esempio ha la sventura di essere arrestato nel momento in cui ha in corso un trattamento farmacologico alle all'esterno
Non sempre adeguate garanzie che questo trattamento venga proseguito secondo il programma avviato all'esterno ma normalmente nel migliore dei casi c'è un un ridisegno della strategia terapeutica viceversa chi esce dal carcere e magari ha cominciato alcuni tipi di trattamento all'interno non ha sicure garanzie di una completa automaticità della prosecuzione del percorso esterno
Il secondo aspetto più marginale ma non meno importante quella della tratti altri tipi trattamento farmacologico che anche all'esterno hanno una rilevanza percentualmente minore ma se voi avete fatto caso alla tabella che forse un po'troppo rapida mento
Presentato sono attualmente assolutamente assente all'interno del carcere ovviamente com'è noto ai tecnici questi trattamenti farmacologici con antagonisti hanno indicazioni
Ben più precise e limitate però potrebbero essere secondo alcuni un utile presidio per gestire la fase di passaggio dall'interno del carcere al ritorno alla situazione esterna che in alcuni casi fonte di un rischio di complicanze anche gravi anche letali
Al momento di rientrare a confronto con la con l'ambiente esterno l'ultima ma sicuramente una delle più delicata è quella delle attività di prevenzione di quei già si è fatto accenno e che diciamo comporta la progressive introduzione dentro il carcere di quei programmi di riduzione del danno che oramai sono ubiquitari all'esterno e che invece all'interno del carcere presentano tutto una serie di problemi da affrontare comunque di fatto non sono ancora stati attivati
Alcune proposte finali per quanto riguarda le azioni strutturali giustamente ha detto il collega che mi ha preceduto che esistono in senso generale una serie di problemi di adeguamento delle strutture carcerarie che vanno ben al di là di queste problematiche specifiche della tossicodipendenza e che non è pensabile che vengano che siano conseguibili nel breve spazio di tesi che caratterizza questa fase di transizione
Due proposte diciamo strutturali organizzative se così posso chiamare solo in corso di valutazione una è quella che è già stata più volte citata dell'ampliamento delle esperienze di custodia attenuata
La seconda è quella che fa riferimento anche seppure in maniera più clinica
Al discorso della maggiore precisazione diagnostica sia a livello delle problematiche sia a livello dell'impostazione dei programmi e che quindi fa prospetta la possibilità di possibile utilità di avere anche per questa fase diciamo delle sedi più adeguato di quelle che sono presenti vi ringrazio per l'attenzione che ovviamente rimando all'intervento che già stato preventivato del dottor Bianchi molto più di me esperienza sul campo
Alcune proposte più operative di ricadute rispetto a queste di valenza più generale e vi ringrazio
Grazie al dottor Nicoletti nuova la parola all'assessore
Alle politiche per la promozione della salute del Comune di Roma dottoressa Giusi Gabriele che parte proprio dall'esperienza per il trasferimento fatta nei carceri romane
Sì
Allora faccio
Sì
Stavo dicendo che c'è anche l'assessore Cosentino che credo non si potrà affermare nel pomeriggio e quindi forse dobbiamo cambiare un attimo perché di pomeriggio non mi fermerò neanch'io c'è un'importante conferenza sanitaria proprio sul Sant'Andrea e quindi dobbiamo passare a un altro argomento però ci tenevo molto essere qui fin da stamattina ho sentito la relazione di Benigni devo dire non ho sentito purtroppo leda però credo che fossero gli stessi i contenuti mi pareva molto impormi pare molto importante questa iniziativa che ha preso la Lega delle Autonomie proprio perché ricorderete tutti che subito dopo l'annuncio del della riforma nella quale io credo molto e credo si debba lavorare invece per un'applicazione seria come diceva lo stesso Benigni per dare qualità alle prestazioni ci furono alcune polemiche alcune delle quali non vanno raccolte secondo me mentre va raccolta la preoccupazione che mi è stata sottoposta in alcune visite al carcere dai detenuti
Credo che questo sia invece un un elemento del quale noi non possiamo non tener conto c'è questa fase di transizione
E va gestita avvenne garantendo la continuità terapeutica e la continuità delle prestazioni perché ci potrebbe essere da parte dei detenuti una preoccupazione sulla diminuzione dell'assistenza quindi proprio per evitare che la riforma fallisca come giustamente diceva Benigni le aziende sanitarie gli enti locali e le Regioni debbono garantire la continuità per garantire la continuità me sembrava anche interessante questa ipotesi che veniva fatto che veniva avanzata prima del dipartimento
A struttura perché mi sembra utile interessante perché dobbiamo garantire soprattutto all'inizio una presa in carico forte cioè il detenuto deve percepire nell'azienda sanitaria un punto di riferimento forte e dall'altra parte assumere la consapevolezza di una accesso a diritti fondamentali e quindi la consapevolezza di questa trasformazione più complessiva che ci potrebbe essere nella qualità della sua vita
Accedendo come tutti noi al servizio sanitario sterno però diciamo anche dal punto di vista dell'informazione del rapporto tra operatori
E detenuti vada chiarito bene questo questo aspetto
L'altra l'altro elemento che mi sembra abbastanza importante che è stato già chiarito stamattina e proprio questo aspetto della degli operatori questo mi sembra l'altro momento che avevamo avuto di difficoltà nell'applicazione di questa diceva prima benigna aveva parlato della questione della centottanta della centonovantaquattro ecco chi di noi ha fatto questo percorso sa quanto importante sia partire anche con gruppi di operatori che credo non nella riforma e sono disponibili a costruirne il percorso e quindi la qualità dei professionisti e l'assunzione da parte del servizio sanitario nazionale di questi professionisti e l'altro elemento che ci permette di non di non di non cadere in errore
La questione della sicurezza in questi giorni è particolarmente io non mi sento di fare il mio intervento che poi sarà anche abbastanza breve verterà soprattutto su quello che penso possa fare il Comune di Roma ma non mi sento di mi intervenire su questo tema senza dire che sono molto preoccupata del clima che si sta creando nel Paese intorno a questa questione della sicurezza
Non c'è un dato oggettivo di maggiore rischio per le nostre vite in questo momento i cittadini dovrebbero essere da questo punto di vista da una parte anche rassicurati sul fatto che non sta succedendo niente
Nella nostra città né in altre città che effettivamente faccia temere
Per per le nostre condizioni di vita per le nostre condizioni di sicurezza però è altrettanto vero che davanti a una campagna così esplicita
Che mette come dire in campo anche ipotesi di razzismo
Dittico di razzismo anche nei confronti dei tossicodipendenti cioè tutti sappiamo che a Roma
La popolazione è divisa un terzo un terzo un terzo c'abbiamo un terzo di detenuti e che non hanno questo tipo non li voglio chiamare normali perché è una parola che Mancuso mai volentieri poi abbia un terzo dei detenuti e un terzo di immigrati allora abbiamo due terzi di popolazione a rischio e curiosamente in queste fasi si sta come dire ancora di più alimentando il pregiudizio la xenofobia un atteggiamento che nei confronti di queste categorie di persone non tende a accogliere quello che sempre si è detto cioè che il carcere rischia di diventare un grande contenitore di miseria urbana soprattutto nelle metropoli rischia il carcere di essere un monumento alla miseria perché questi queste popolazioni partono da una condizione di miseria che non è soltanto miseria economica
E anche miseria culturale cioè anche impossibilità di accesso ai servizi quando l'Osservatorio epidemiologico ci segnala che le le porcate si muore di più
E o si muore prima
Non ci segnala soltanto un dato economico perché per fortuna il Servizio sanitario nazionale ancora un servizio universalistico che permette l'accesso a tutti adesso lo permetterà anche i detenuti ma è un problema anche di a vere la cultura sufficiente
Perché a dare la prestazione adeguata per trovare il canale giusto di accesso al servizio sanitario
Ecco allora in questa fase diciamo in cui si sviluppano germi di intolleranza io credo che il ruolo fondamentale che possiamo svolgere sia con queste occasioni con i convegni con i seminari però il ruolo fondamentale che possono svolgere proprio gli operatori che entrano in contatto con il carcere quelli che ci lavorano quelli che ci lavoreranno e quello di dare trasparenza al sistema carcerario dovrebbe essere se è un monumento alla miseria allora che sia un monumento alla miseria di vetro cioè che si possano vedere da fuori tutta la miseria che c'è dentro perché solo così noi possiamo far comprendere ai nostri cittadini
Qual è l'entità del problema e quindi dare un'informazione corretta
Su quello che si deve fare
Riprendendo sempre dalla dalla relazione introduttiva si diceva e questo invece questo aspetto io credo che sia un aspetto veramente più legato al ruolo degli enti locali allora vorrei fare una piccola considerazione questa riforma io lei immagino come una riforma socio sanitaria
Cioè lei immagino come una di quelle riforme che naturalmente sono a carico delle aziende ASL ma che dovrebbero servire a restituire alla medicina e quindi alla alla tutela della salute anche quel pezzo di sociale che troppo spesso gli viene sottratto perché dico questo perché se parlo se parliamo per esempio di prevenzione così come quando parliamo di riabilitazione quindi di percorsi riabilitativi dobbiamo immaginare che le risorse della sanità e quindi delle aziende Hustle
E le risorse dei Comuni le nostre quelle che possiamo mettere a disposizione come enti locali debbano in qualche modo essere integrate in un progetto unitario
Non è possibile pensare al progetto unitario solo in termini di sanità se a questo non si aggiungono i pezzi di percorso riabilitativo per esempio io avevo qui le cifre mi pare di di ricordare che ecco dal punto di vista dell'inserimento lavorativo che è un elemento che io trovo centrale
Perché se è vero che di miseria stiamo parlando se è vero che di possibilità di attenuare la reclusione di attenuare la pena stiamo parlando come possibilità di intervento sulla salute
Del detenuto il lavoro le possibilità di inserimento sono importantissime sono fondative di tutto il nostro ragionamento allora io ho qui i dati i dati nazionali il dieci quindici per cento lavorano all'interno del carcere lo zero cinque
Svolge produzione di manufatti all'internet Car l'uno per cento svolge lavori eterno quindi stiamo come dire su soglie bassissime se non riusciamo a incrementare anche tramite l'intervento dei Comuni le possibilità di inserimento lavorativo e quindi le possibilità di formazione e e di di professionalità insomma in qualche modo Sam se non diamo strumenti ecco se non diamo strumenti a questa io adesso come dire sto cercando di contro di concentrare il mio ragionamento su questi due terzi vorrei lasciare un attimo da parte perché sarebbe argomento di un altro convegno quella parte di detenzione che arriva relativa alla grande criminalità organizzata al quarantuno bis sono tutte queste cose
Sulle quali è più complicato il ragionamento e ci riguarda forse un pochino meno anche se quelli stessi soggetti hanno comunque diritto ad accedere al servizio sanitario nazionale vorrei concentrarmi proprio su questi due su queste due parti ecco su queste due parti mi pare
Che la questione del lavoro la questione dell'accoglienza nei momenti di attenuazione della della pena e quindi di permessi di possibilità di uscita i rapporti con i magistrati di sorveglianza sono tutti i pezzi di un unico mosaico
Questo è il senso che io volevo dare al nostro intervento e anche a una particolare attivazione che il Comune di Roma vuole avere in questa direzione cioè vorremmo essere una delle tessere di un mosaico
Che si ricostruisce intorno alla possibilità di immaginare il carcere
Come un'occasione di intervento socio sanitario cioè di cimentare le aziende ASL in un lavoro che dovrebbe essere sempre come di alce entro della pensione che però qualche volta rischia sono Shetta
Che gli operatori dell'azienda ASL e ne avranno un vantaggio culturale
Questo è l'altro noi siamo per esempio disponibili come comune anche intervenire trovando dei mediatori culturali per la popolazione immigrata così come stiamo progettando delle comunità di accoglienza per le persone che possono uscire in permesso che possono avere occasioni di semilibertà l'altro elemento l'ho detto e quello del lavoro però quello che mi sembra interessantissimo e anche quello di utilizzare i mediatori culturali
Cosa che noi possiamo e vogliamo fare come comune ma per modificare permettetemi questa questa considerazione che quasi conclusiva per modificare la cultura delle aziende sanitarie cioè noi abbiamo sempre più nella nostra città una necessità di rafforzare di aspetti sociosanitari dell'assistenza
E abbiamo bisogno di rafforzare gli aspetti della medicina di base
E in tutto questo in una città che multirazziale che multiculturale che ha continuamente bisogno di miseria io percepisco qualche volta la necessità di formare gli operatori delle aziende ASL sulla sull'intervento nei confronti delle persone che hanno questi livelli così alti di marginalità sociale e quindi di sofferenza sociale ecco a me sembra che la sperimentazione
Nel nel campo dell'assistenza detenuti potrebbe essere una grande occasione formativa
Potrebbe essere un uno di quegli elementi che restituiscono agli operatori delle aziende ASL nuovi saperi che sono appunto i saperi dell'integrazione
Cosa porco cosa succede in particolare da noi cosa può succedere in particolare da noi e finisco allora noi intanto abbiamo cominciato ad aprire dei tavoli
Con le direzioni degli istituti penitenziari io devo ringraziare né alcune in particolare che hanno sempre mostrato una grande disponibilità e una grande sensibilità e ma anche come dire un una voglia di rendere trasparente la gestione la situazione non è omogenea e quindi va omogeneizzata io dicevo prima
Che le due aziende ASL romane la l'Api che sono quelle che hanno all'interno gli istituti devono cominciare a fare nel piccolo quel presto quel percorso che Benigni proponeva a livello nazionale
Cioè devono immaginare di poter fare un progetto per Roma
Che si che abbia delle caratteristiche di omogeneità perché se non hai potremmo ritrovarci nella situazione che su Regina Coeli si agisce in maniera diversa che su Rebibbia quindi la prima cosa che ci siamo
Offerti di di fare perché siamo soltanto una sete di e di discussione è quella di aprire un tavolo con le direzioni del degli istituti penitenziari e i i commissari straordinari delle aziende e gli operatori dei servizi per fare per creare un'ipotesi di accordo di programma
Complessivo su questo accordo di programma noi vigileremo da una parte con questo nuovo ruolo di indirizzo che cita la la stessa riforma Bindi che il Comune vuole assumere
Totalmente cioè quello di dare indicazioni su quale sia la risposta che riteniamo più opportuna e dall'altra parte però vorremmo in in immettere risorse cioè immettere energie per quello che ci riguarda dal punto di vista del sociale
Se riusciamo a tenere in piedi questo tavolo io vorrei concludere di ringraziando
La lega delle delle Autonomie ma ringraziando anche la Regione Lazio per essersi candidata perché sono ovviamente
Molto preoccupato del fatto che le altre Regioni non si cambi di no ad applicare la riforma la sì la Toscana insieme alla Regione Lazio ma insomma non esiste la terza Regione io mi auguro che nei prossimi giorni
Invece venga fuori insomma in mano fuori altre proposte in questa direzione e qualora se la Regione Lazio mantiene questa suo questo suo impegno ad essere una delle ragioni di e di sperimentazione e tutti i presenti operatori in prima linea
Sono disponibile a fare questo percorso noi ci candidiamo come grande comune metropolitano a essere protagonisti di questa grande riforma grazie
Come vedete noi abbiamo privilegiato questa volta all'inizio del dibattito ieri devo cicche vengono dal dal sistema sanitario
E degli enti locali proprio per chiamare direttamente in causa
A questo sistema e per averi il loro impegno e questi impegni stanno venendo come ci diceva adesso l'assessore
Gabriele ora vol vogliamo dare par la parola al sistema penitenziario in modo da vedere come si stabiliscono le sintonie e le collaborazioni per il il comune obiettivo di non fare fallire la riforma do la parola quindi alla dottor Giuseppe Magno direttore dell'ufficio centrale della giustizia minorile intanto che il dottor Giuseppe Magno viene alla fine buona io voglio dirvi che abbiamo bisogno di invertire un pochino l'ordine dei lavori dato che proprio per impegni improrogabili l'assessore
Cosentino dalla Regione Lazio per la sanità della Regione Lazio deve intervenire cioè fare la sua relazione anziché in apertura della seduta pomeridiana a conclusione di questa la seduta quindi dopo il direttore dell'ufficio centrali minorile dottor Magno darà la parola a Giancarlo Caselli
Perché il direttore generale del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria del ministero di grazia e giustizia e poi al dottor Mancuso che il vicedirettore che insieme fanno fanno le due parti no un'unica parte in verità la parola dottor
La ringrazio onorevole presidente e io cercherò di essere breve dare conto di quella
Delle conclusioni
Cui siamo punti ora anche tenendo conto della nuova legislazione materia in ambito di giustizia minorile
A proposito della sanità nei nostri istituti
Noi riteniamo riteniamo cercherò di darne conto abbastanza brevemente sinteticamente ma spero con chiarezza di avere delle specificità per quanto riguarda gli istituti per i minorenni
Dico credo che qui tutti quanti sappiano certe cose però forse non è male
Richiamarle molto velocemente il sistema carcerario minorile come risulta dalla riforma del mille novecentottantotto è composto da istituti penali per i minorenni sarebbe il carcere per i minorenni in altre parole e i CPA che ci piace sono centri di prima accoglienza in realtà funzionano da filtro
Vi si trovano gli arrestati e persino i minorenni colti in flagranza in flagranza di reato
E lì restano però un tempo brevissimo pratica quarantotto ore solo in attesa dell'interrogatorio da parte del magistrato e poi o raggiungono l'istituto penale se debbono dare in custodia cautelare oppure le comunità o tornano a casa a seconda della misura che prende il magistrato quindi da lì passano molto velocemente quindi principalmente noi parliamo di istituti penali per i minorenni istituì penali per i minorenni attualmente in Italia sono diciassette
La popolazione carceraria è formata generalmente da una media di quattrocentoventi quattrocentotrenta unità al giorno la media giornaliera per tutta l'Italia
E questa però di questi quattrocento trenta quattrocentoventi circa la metà sono stranieri
Fra nomadi ed extracomunitari comunque
E inoltre una gran parte intorno al quaranta per cento sono i cosiddetti giovani adulti cioè hanno commesso il reato quando erano minorenni
Però hanno superato già allertati diciott'anni e possono stare nei nostri istituti fino a ventuno anni questo grosso modo la situazione allora il riordino della sanità penitenziaria prevista dall'articolo cinque della legge trenta novembre novantotto numero quattrocentodiciannove costituisce una riforma sostanziale della gestione della materia sanitaria nell'ambito del settore penitenziario
Attraverso di essa si intende garantire il diritto del detenuto ad usufruire della medesima assistenza sanitaria di cui usufruisce ogni libero cittadino tale principio oltre ad essere sancita dalla Costituzione in linea con quanto previsto dalla raccomandazione
Numero R novantotto sette adottata dal comitato dei ministri del Consiglio d'Europa l'otto aprile mille novecentonovantotto sugli aspetti etici organizzativi delle cure sanitarie in ambiente penitenziario
Nelle premesse a tale raccomandazione si dichiara che il rispetto dei diritti fondamentali delle persone incarcerate comporta che queste ultime possano beneficiare di misure di prevenzione sanitaria
E di prestazioni sanitarie equivalenti a quelle della comunità in generale
Poi gli altri punti interessanti sono i punti dieci e dodici del raccomandazione che riguardano la politica sanitaria in ambiente carcerario da coordinare con la politica nazionale sanitaria
Ed essere compatibile connessa e il ruolo del ministro e dei ministeri della Sanità
Dei Paesi del Consiglio d'Europa che dovrebbe essere rafforzato vice alla raccomandazione
In materia di controllo dell'igiene della qualità delle cure dell'organizzazione dei servizi sanitari in ambiente carcerario conformemente alla legislazione nazionale la raccomandazione scusate raccomanda anche che ci sia uno stretto rapporto fra diversi ministeri interessati a proposito di politica sanitaria e in questo caso evidentemente l'altro ministero quello della giustizia
Però sicuramente significativo in questa linea appare l'articolo uno primo comma del decreto legislativo del ventidue giugno novantanove numero duecentotrenta per cui i detenuti ed internati hanno diritto al pari dei cittadini in stato di libertà
All'erogazione delle prestazioni di prevenzione diagnosi cura e riabilitazione
Efficaci ed appropriate sulla base degli obiettivi generali e speciali di salute dei livelli essenziali e uniformi di assistenza
Eccetera sottolineo quello speciali perché appunto per quanto riguarda la giustizia minorile riteniamo di essere compresi appunto in questa dizione che quindi per me diventa una sottolineatura
In questo modo il legislatore ha voluto sottolineare la parità di diritto del detenuto rispetto a quello di ogni libero cittadino e al tempo stesso ribadire l'unicità del sistema SIAN sanitario nazionale in effetti la permanenza di un sistema sanitario penitenziario all'altare di quello nazionale
Non è in linea con quanto stabilito
Dall'articolo uno della legge numero ottocentotrentatré del mille novecentosettantotto che riconosce nel servizio sanitario nazionale l'istituzione deputata alla promozione al mantenimento e al recupero della salute fisica
Testualmente e psichica di tutta la popolazione senza distinzione di condizioni individuali o sociali e secondo modalità che assicurino l'eguaglianza dei cittadini
Nei confronti del servizio ora tutto questo noi lo diamo evidentemente per scontato anche quando trattiamo della questione in ambito minorile
E in ambito al minorile
L'applicazione della riforma si presenta più significativa dal momento che già Allo stato attuale le linee di condotta dell'ufficio in maniera in materia sanitaria sono improntate a un continuo raccordo con i servizi specialistici delle ASL e noi non abbiamo evidentemente delle grandi strutture sanitaria all'interno dei nostri istituti che sarebbero oltretutto ingiustificate in ragione nel relazione al numero degli degli utenti di queste strutture
E che comunque sono contrarie sono state sempre contraria al nostro modo di vedere la realtà carceraria minorile nei confronti della problema sanitaria
Quindi c'è una lunga tradizione presso di noi di raccordo come i servizi specialistici delle ASL
Volto ad assicurare prestazioni sanitarie di prevenzione e promozione e cura particolarmente significativo il coinvolgimento dei SerT per quanto riguarda la presa in carico di minori che fanno uso di sostanze stupefacenti ai sensi del DPR trecentonove e novanta questo coinvolgimento dei servizi sanitari territoriali ed arresto coerenze ad un modello organizzativo degli istituti penali per i minorenni che vede nelle mura di cinta
Non tanto un elemento di chiusura quanto un elemento di cui è regolata l'apertura di cui sono regolate dal comunica da cui sono regolate le comunicazioni verso l'esterno
E per per essendo per noi fondamentale di fondamentale importanza il raccordo con il territorio circostante e con tutto ciò che il territorio circostante contiene o deve contenere
Compreso in primo luogo il sistema sanitario in effetti le esigenze in materia di salute dell'utenza minorile sono ben diverse da quelle della popolazione adulta
Se si confrontano i dati delle due popolazioni balza agli occhi non solamente una differenza di ordine quantitativo
E quella che deriva da quanto premesso Jones per noi la media di detenuti al giorno di quattrocentotrenta grosso modo esiste una media ben diversa invece di per per quanto riguarda la popolazione
Detenuta adulta
Però oltre a questo dato meramente quantitativo si deve pensare e che l'utenza minorile da un punto di vista strettamente medico e mediamente più sana della popolazione adulta
Basti pensare ad alcune patologie infatti infettive che sono abbastanza diffuse negli istituti penitenziari per adulti come l'infezione da HIV le partiti le patologie cardiovascolari la cui incidenza nella popolazione
Carceraria
E addirittura maggiore di quella presente nella popolazione in generale e colpisce una fascia d'età anche più bassa trentacinque quarant'anni rispetto a quella perché colpita dalle stesse affezione nella popolazione in generale ecco tutto questo negli istituti per minori non si verifica questo tipo di patologie sono estremamente ridotte se non assenti negli istituti penali per i minorenni
E se dal quadro sopra rappresentato si può evincere che le esigenze in materia di assistenza sanitaria nel settore minorile
Siano ridotte io però debbo subito smentire questa impressione sono ridotte da un punto di vista quantitativo ma invece da un punto di vista qualitativa presentano dei problemi particolari certe volte molto specifici anche acuti
è sufficiente qui fa riferimento per capire il nostro atteggiamento al dettato costituzionale
Per l'articolo due della Costituzione il diritto alla salute in quanto in diritto il diritto inviolabile deve essere garantito sia al singolo individua sia nelle formazioni sociali in cui si svolge la sua personalità
Certamente l'istituto penale per i minorenni va considerato una formazione sociale in cui si trova per un certo periodo il minorenne e quindi deve essere garantita la possibilità di che gli deve essere garantita la possibilità di svolgere la sua personalità lo sviluppo di sviluppare la sua personalità
Senza che l'istituto diventi invece una occasione un ostacolo un'occasione di arresto tanto più che ancora più specifico all'articolo tre della Costituzione laddove si dice
La Repubblica garantisce il pieno e libero sviluppo della persona umana certamente noi nei confronti dei minorenni ristretti in istituti in istituto abbiamo primariamente questa responsabilità
Di non ostacolare lo sviluppo anzi di fare proprio il contrario di favorirlo affinché il fatto reato per cui si trova detenuto
Diventi nient'altro che l'occasione per un nostro intervento
E che sia di tipo volto al recupero alla risocializzazione all'educazione del re naturalmente mantenendolo in condizioni tali da assicurare il suo pieno sviluppo perché noi abbiamo da trattare generalmente con persone in via di sviluppo
Grande attenzione deve essere dunque posta alla prevenzione oltre che sul versante medico anche sul versante educativo psicologico assicurando al minore un contesto di vita detentivo che proponga la sanzione come occasione evolutiva
Responsabilizzante preventiva rispetto allora stile di vita deviante
Ciò significa che se si vuole tutelare la salute del minore in stato di detenzione
Deve essere adottata un'accezione ecologica della salute laddove il termine salute assume un significato Complesso non più solamente medico
Il punto di vista ecologico riassume in sé la concezione della salute promossa dall'Organizzazione mondiale della sanità
Come è stato di completo benessere fisico psichico e sociale e al tempo stesso ne amplia il senso ridefinendo la salute non più come è stato raggiunto una volta per tutte
Ma come processo dinamico promosso in maniera attiva dagli individui attraverso le loro capacità competenze di fare fronte biglietti toccò alle perturbazioni ambientali fisiche psichiche sociali l'Ufficio centrale per la giustizia minorile intende portare avanti il proprio mandato secondo tale visione contemporanea del concetto di salute inteso come qualità del rapporto individua ambiente
A questo proposito sembra interessante descrivere alla salute attraverso le parole dell'epidemiologo e sociologo Bernard Baldur's che la definisce come capacità di far fronte a biglietti trucco
Per Bud dura la definizione della salute come capacità di Coppini risposta la mostra la nostra attenzione sull'interfaccia uomo ambiente
La salute dipende dalla misura in cui il sistema personale quello sociale si adattano reciprocamente la salute non è solo un fenomeno a più dimensioni ma anche un fenomeno più bidelli l'interfaccia uomo ambiente modellata dalla struttura sociale e culturale
Per comprendere i determinanti della salute bisogna capire in che modo il mondo fisico sociale e psicologico si determinano reciprocamente
Le persone devono affrontare richieste vincoli a rischi che sono prodotti da forze sociali economiche e politiche sulle quali S hanno solo un controllo limitato
Fin qui
Le sblocchi Mione di va dura ma e il modello che viene perseguito l'ufficio centrale per la giustizia minorile quando si tratta di applicarsi a risolvere i problemi della salute intesa in questo senso negli istituti minorili
Il punto di vista ecologico sottolinea come la salute derivi dalla capacità di Coppini di far fronte e pertanto richieda l'attivazione delle risorse e delle competenze degli individui al fine di promuovere una buona qualità del rapporto individuo ambiente
L'Ufficio centrale per la giustizia minorile sta agendo in tale direzione e questa impostazione è stato il frutto di un lavoro durato circa due anni
Che ha dato luogo anche ad un volume che sarà prossimamente pubblicato io colgo l'occasione per annunziare che l'insieme di questi studi vedrà la luce credo nel giro di pochi mesi
Dove daremo conto di tutto questo lavoro e degli sforzi che vengono poi fatti per tradurlo in pratica all'interno di questo ambiente evidentemente che vede il servizio sanitario nazionale impegnato unitariamente nei confronti di tutti i cittadini per anche in particolare di questi cittadini che rischiano più gravemente di altre di essere emarginati da questo servizio
Promuovere la salute significa dunque porre attenzione alla salute degli operatori
Poiché è un operatore stanco prossimo al bar un'auto e un operatore che non può farsi carico del minore significa porre attenzione alla qualità degli spazi e delle strutture perché insegnare l'igiene personale rispetto dell'ambiente in un contesto squallido e sporco è un'operazione vana significa poi promuovere la salute dei minori favorendo l'acquisizione di competenze e capacità
E quindi bisogna fare per esempio tanto sport perché serve a molte cose all'interno degli istituti
Nonché l'offerta di nuove opportunità che consentano al ragazzo di assumere una gestione responsabile della propria salute uno stile di vita sanno è una nuova capacità di porsi nel contesto sociale
Potrebbe in questo contesto sembrare una contraddizione la nascita di una circolare non abbiamo fatto una circolare all'esito di questi studi è in attesa della pubblicazione del volume per tutti i nostri uffici dipendenti in Italia
La circolare in materia di tutela della salute in un momento di passaggio della sanità penitenziaria al servizio sanitario nazionale
In realtà essa costituisce un documento rappresentativo della direzione in cui la giustizia minorile sta andando da tempo intende andare in futuro
E dunque interesse dell'ufficio che nel momento del passaggio della sanità penitenziaria al servizio sanitario nazionale si tenga in considerazione la specificità del settore la sua peculiarità fin qui sono le nostre
Proposte per nostra offerta operative c'è poi la parte delle richieste allora cosa dobbiamo noi chiedere al servizio sanitario nazionale
Se come detto in precedenza si tiene in considerazione soltanto l'aspetto strettamente medico non si può comprendere la complessità del compito sanitario che deve essere assolto per la giustizia minorile
Nei nostri istituti sono presenti diciotto medici incaricati peraltro tutti in prestito dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e qualche decina di infermieri tutti a parcella né peraltro sono presenti devo dire che proprio i centri clinici ma tutto ciò non significa che il problema quindi sia diminuito di minori dimensioni è un problema
Specificamente diverso
E si auspica quello che noi auspichiamo che il Servizio sanitario nazionale sia in grado di farsi carico della salute dei minori in istituto
In un'accezione complessa ed ecologica non limitandosi ad una presa in carico strettamente medicalizzata del problema
Noi per esempio abbiamo ha dovuto anche fare una convenzione molto onerosa per la verità con l'Istituto nazionale della nutrizione perché come capita poi abbiamo bisogno all'interno degli istituti
Di tabelle rituali e quindi il menu differenziati che tengano conto di molte cose delle diverse fasce d'età perché le esigenze della fascia quattordici diciassette anni sono diverse da quelle della fascia diciotto ventuno
Perché ci sono circa la metà sono stranieri con abitudini alimentari completamente diverse
Talvolta con delle limitazioni per quanto riguarda i cibi che possono assumere
Le le donne hanno delle esigenze diverse dai maschi e alimentari
D'altra parte anche il variare delle stagioni porta delle conseguenze diverse
Una stagione per un minorenne che ha sedici anni e di un'importanza enorme per il suo sviluppo e noi non possiamo fare nulla
Che possano danneggiare anche sotto questo aspetto sul suo normale sviluppo tutto ciò deve essere tenuto presente
La grande sfida che questa riforma comporta nel saper articolare integrale le diverse competenze sicurezza e salute
Che provengano da differenti amministrazioni e Giustizia e Sanità nel reciproco riconoscimento di queste necessità ma anche di queste competenze
Esiste una dimensione delle varie professionalità che contesto specifica
Se è vero che il detenuto ha diritto ad una assistenza sanitaria uguale ad ogni libero cittadino è anche vero lo dicono i dati epidemiologici che lo stato di salute della popolazione detenuta significativamente diverso da quello della popolazione generale
Ed è quello tipico di una comunità chiusa
Ad esempio fare una diagnosi medica o psicologica psichiatrica in un contesto detentivo è molto diverso che farlo in una bolla con un ambulatorio di un ospedale
Probabilmente il sapere medico psichiatrico psicologico che viene richiesto non molta
Un'ulcera dentro il carcere uguale ad un'ulcera fuori dal carcere una diversa la domanda del malato di cura fuori dal carcere talvolta anzi spesso strumentale manipolativo ma atta ad ottenere dei vantaggi sul piano dal trattamentale dentro il carcere
Altre volte invece la malattia espressione diretta della condizione detentiva
Queste dimensioni contesto dipendenti dovranno essere tenute in considerazione se si vuole salvaguardare la specificità delle competenze
Lavorare in contesti penali rappresenta una specializzazione richiede un sapere specifico anche di questo le ASL dovranno farsi carico inoltre il mandato professionale delle figure sanitarie che opereranno nel settore penale avrà necessariamente articolarsi entro il due mandati istituzionali quelli del servizio sanitario nazionale
E i vincoli della normativa posta in termini di sicurezza delle due diverse amministrazione giustizia sicurezza sanità salute
Che collaborano in vista di un obiettivo comune
Lavorare su questo delicato nodo organizzativo rappresenta un primo passo verso la tutela della di del diritto alla salute del detenuto
Ma nei confronti della giustizia minorile che è disposta così ha fatto da sempre a ricercare e necessario terreni di accordo fuori dalle mura
Istituzionali diciamo per la salute dei minorenni i ristretti occorre farsi carico di qualcosa in più
Si tratta di minorenne di soggetti nell'età dello sviluppo per i quali e fondamentale la considerazione della della salute come benessere già neurale ecologico come si dice in un senso ecologico
E in questo senso sicuramente l'ufficio farà tutto quanto il suo potere per portare avanti questo discorso nei termini voluti dalla legge
Grazie
Grazie al dottor Giuseppe Magno per il contributo dato in un settore importante specifico come quelle degli istituti minorili
Do la parola ora al dottor Giancarlo Caselli direttore generale del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria del ministero di Grazia e giustizia sollecita intanto con loro quelli che io intendono intervenire di iscriversi
Per cominciare a fare poi
Mi sembra un ottimo convegno
E la prima cosa allora
Che doverosamente posare ringraziare chi l'ha organizzato
L'interessamento del doppio in considerazione del fatto che viene consentito mea Paolo Mancuso di parlare
L'uno dopo l'altro
Già questa mattina
Ma siccome ringraziamenti non debbono essere scatole vuote cercherò di ricambiare questa cortesia sento quanto più possibile preda
Anche per lasciare più spazio a Paolo Mancuso intervento sarà più come dire significativo al merito di quanto non possa essere il mio
La riforma ci pone di fronte
A una situazione complessivamente non facile
Dire addirittura per molti profili piuttosto difficile
Tempi stretti
Agende politiche che ci incalzano
Quanto meno le elezioni regionali del marzo due mila se saranno le uniche elezioni
A fronte di una grande difficoltà del tema
Sappiamo che il decreto legislativo duecentotrenta stabilito almeno due principi
Di rilevanza grandissima
Il primo è quello secondo cui il Ministero della Sanità alla responsabilità del settore
Della medicina preventiva e l'assistenza ai tossicodipendenti dal primo gennaio due mila
Il secondo quello secondo cui i detenuti ed internati sono iscritti
Indipendentemente dal ceto dalla nazionalità al servizio sanitario nazionale
Inutile sottolineare a chi mi ascolta l'importanza di questo secondo punto
Per quanto concerne
L'assistenza agli extracomunitari le persone affette da AIDS e quant'altro
Io vorrei fermarmi un attimo soprattutto in modo particolarissimo sul primo punto quello che riguarda il tossico di
Sappiamo che non è particolarmente innovativo
Perché c'era tempo
Legge trecentonove e novanta la sanità ha questa responsabilità
Ma sappiamo anche che esser fanno menzionato in modo episodico
Non soddisfacente almeno dal punto di vista generale
è di questi giorni un rilevamento ancora peraltro in via di completamento
Ma i primi dati ci dicono che in larghe aree del paese comprese quelle più sviluppate
La presenza degli inserti in carcere non è assicurata
Più che una volta ogni due settimane
E allora con specifico riferimento tossicodipendenti si pone
Una necessità assolutamente ineludibile
Impartire direttive strategiche progettuali
Per il funzionamento del servizio
Alle realtà territoriali da parte della sanità
E su questo versante invece c'è notevole ritardo che non può non preoccupare non può non preoccuparci
Come amministrazione
Esistono iniziative spontanee qua e là
E qualche volta lo spontaneismo questo spontaneismo e fonte esso stesso di una certa qual preoccupazione
Ma comunque si tratta di iniziative che non possono supplire avvisato del centro
Innanzitutto perché la scarsa sensibilità dimostrata in relazione al SerT
Non è ragionevole prevedere che aumenti dal primo gennaio prossimo venturo
In secondo luogo perché in ogni caso è assolutamente indispensabile che vi sia un progetto unitario centrale
Non possiamo dimenticare è una realtà
Di pace
Quella secondo cui proprio detenuti tossicodipendenti hanno amplissima mobilità
Tra gli istituti penitenziari
E non possiamo far pagare loro il prezzo di ritardi
Assenza di iniziative astratta
Situazioni terapeutiche e assistenziali diverse
Nelle varie realtà in cui essi abbiano ad essere spostati
Ma c'è un discorso più di fondo da fare
Prendiamo atto che è emerso con chiarezza
Che il passaggio di funzioni della sanità penitenziaria al servizio sanitario nazionale
Non potrà avvenire sicuramente non potrà avvenire a costo zero
Occorre riflettere più di quanto forse non si sia fatto fino a questo momento
Su come affrontare la situazione
A noi sembra francamente inammissibile
Inammissibile per l'amministrazione penitenziaria
Che una delle soluzioni possa consistere
Nel prelevare dal personale penitenziario figure professionali
Assistenti sociali ragionieri educatori amministrativi
Diverse da quelle
Che oggi sono impegnate direttamente nel settore
Crediamo sia utile cercare altre soluzioni
Soluzioni praticabili
Eventualmente se necessario e spiace dirlo
Ma si profila anche questa
Come dire sfaccettatura del problema eventualmente concordando un rallentamento dei tempi che eviti soluzioni approssimative
Cerchiamo di evitare irrigidimenti
Che sarebbero controproducenti sia sul versante amministrativo sia su quello politico
Sia per gli interessi del personale coinvolto ma soprattutto per la qualità dell'assistenza detenuti che questa riforma vuole migliorare che deve essere l'obiettivo principale di ogni nostro interventi
Grazie per questo convegno
Perché gli incontri diretti
Qualche volta
Non servono
Quanto può servire quanto può essere utile un convegno come questo
Soprattutto quando si tratta di incontri che invece di essere diretti
Finiscono per essere incontri fantasma
Io approfitto di questa occasione per segnalare un fatto
Non voglio drammatizzare
Perché lo considero spero che sia assolutamente episodico
Ma che mi sembra abbastanza
Grave no quantomeno sintomatico di una certa situazioni il ventisei ottobre ultimo scorso
Il sottosegretario alla Sanità onorevole Bettoni
Ha organizzato una riunione con le organizzazioni sindacali settore sanità penitenziaria confederali funzione pubblica e la citazione di categoria ma forse altre consegnando loro un testo
Vicino al comando stazione penitenziaria riteniamo che questa c'è stata una una iniziativa
Che non va nel senso
Di una necessaria indispensabile imprescindibile cooperazione
Tra le varie parti interessate una riforma non voglio parlare di correttezza formale non voglio parlare correttezza procedurale non voglio parlare di correttezza tecnica
Voglio parlare soltanto di contenuti specifici
Quelli
Che nel testo
Consegnato
Danno per scontato e soluzioni operative
Per esempio quella
Di procedere al passaggio del personale dall'uno all'altro ministero comico del credito
Che ci sembrano francamente discutibili
Sul piano d'opportunità
E sul piano normativo
Quando non forse incompatibili col dettato e lo spirito della legge
Che preferite
Diversificate sperimentazioni
E se sperimentazioni sono
Se non sono formule vuote formule soltanto pneumatiche
Devono essere sperimentazioni veri sia l'attività
Soltanto all'esito delle quali
Trasferire
Unicamente quel personale unicamente quelle strutture
Che consentano di prestare un miglior servizio ad invarianza dei costi
Sempre sul piano dei contenuti specifici
Nuovamente si prospetta l'ipotesi già avanzata in sede di comitato di lavoro e totalmente
E crediamo anche motivatamente respinta
L'ipotesi di comprendere nel personale sanitario trasferire anche un'aliquota di assistenti sociali
Proposta di nuovo assai discutibile
Che denota
Come dire
La difficoltà di farsi carico della circostanza
Che questa professionalità
L'ora nel formazione nel funzione sanitaria
Operando soltanto eventuali mediazioni rispetto alle strutture sanitarie
Nel momento stesso in cui vive
L'ipotesi rivela
Di nuovo come dire
Un po'di disinteresse se non oltre
Per le esigenze di questa nostra amministrazione nonché della magistratura di sorveglianza
Alla quale l'attività recente il servizio sociale spesso funzionale
Posto che
Come i componenti del comitato di lavoro di questo mistero hanno ripetutamente segnalato
L'amministrazione penitenziaria si trova in situazioni di gravissima scopertura d'organico di questa categoria
E quindi di vero e proprio inadempimento di delicatissimi essenziale compiti istituzionale
Se il ministro della Sanità
Si propone
Ho sembra proporsi come l'unico obiettivo come permanente obiettivo
Quello di trasferire il massimo numero di unità di personale strutture
E il massimo ammontare di risorse dal nostro alloro ministero
Ecco forse una prospettiva una lunghezza d'onda
Sulla quale è sarà difficile realizzare
Qualcosa di veramente utile di veramente conveniente
Che combini insieme il profilo della sicurezza col profilo in questa materia assolutamente prioritario del miglior trattamento sanità
Noi siamo ovviamente disponibili
Ad una trattativa
Adecco confronti
I più collaborativi possibili
Vorremmo che la stessa cosa fosse anche da controparte
Quindi fermo ringraziando ancora perché subito dopo sarà dato modo Paolo Mancuso di sviluppare ancor più nel merito queste considerazioni grazie
Allora la parola al dottor Mancuso per completare la
Posizione del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria sulle questioni che stiamo discutendo
Come vedete dibattito vero
Aveva fortunatamente non potevano esserlo visto quanto brucia tutti noi a farci vedere ma cercare di trovare soluzioni giuste è un problema che il pesante grave
L'intervento di Giancarlo Caselli qualche maniera a tracciato già l'ambito di una discussione Ferrara Fiorella minestrone penitenziario ritiene fondamentale
E vorrei dire che in qualche maniera il il compito del reso va facile se così si può dire dall'intervento de di Benigni perché in qualche maniera l'intervento di Benigni ha ripercorso
Passaggio per passaggio
Tutte quelle che sono le preoccupazioni e gli allarmi che vive in questo momento l'amministrazione penitenziaria per la piega che sta prendendo
La fase del confronto costruttivo
Il più grave la più grave allarme più grave la più grave occupazione era già espressa Gian Carlo Caselli riguarda il ritardo con cui si va a configurare un progetto
Sull'assistenza ai tossicodipendenti
Non vediamo perché
Diceva Caselli quei ritardi quelle difficoltà che ci sono state negli atti
La realizzazione di un obbligo già previsto dalla legge del novanta della costruzione deserte debba improvvisamente venirmi eccesso organo spontanei improvvisi interessi e sensibilità laddove finora c'è stato il silenzio
è necessario un forte intervento di programmazione di direzione politica e amministrativa di strategia tecnica assistenziale da parte del centro
E siamo ormai a metà novembre
Non ci sembra che questa sia una buona premessa rispetto alle sperimentazioni che dobbiamo fare
Ed ecco qual è il problema centrale dicevo
L'intervento di Benigni in qualche maniera ci sgombra il campo non sempre mi capita di essere d'accordo
Nelle discussioni che ci capita di fare con dottor De questa volta io sottoscrivo passo per passo il suo intervento
Perché è un intervento di richiamo alla serietà la preoccupazione
Che dobbiamo tutti avere nell'affrontare un tema di questa delicatezza ma non è solo questo
è un disegno
Delle programma di lavoro
Che ha fatto Benigni che mi trova assolutamente consenzienti se noi partiamo dall'idea
Che noi dobbiamo avere un unico obiettivo che il miglioramento della qualità del servizio
Che la realizzazione di una parità quanto meno possibilmente di una sua priorità della qualità dell'assistenza ai detenuti
Rispetto a quella in cui il cittadino libero gode noi dobbiamo avere una sequenza che strettamente collegata a questo obiettivo
Non è possibile perseguire Coghetti questo obiettivo con altre sequenze e soprattutto non ci è consentito dalla legge che ci disegna una scala
Che c disegno Scala quindi non è soltanto un problema formale o sostanziale sono e sono una esiste una convergenza di
Indicazioni che ci porta a ritenere che questa sequenza sia l'unica corretta
E la sequenza prevede innanzitutto la selezione delle regioni
Selezione del giorni che potrà anche seguire un criterio spunta mistico ma che potrà ma che dovrà certamente non seguire solo il criterio spontaneità
Se le vogliamo che una sperimentazione in periferia abbia un senso abbia un senso dimostrativo di quello che può essere la funzionalità di un protocollo di un metodo che noi vogliamo in qualche maniera di cui vogliamo esaminare la validità abbiamo necessità di verificarlo in tutte le in nella a prendendo a campione le realtà di questo paese come sapete no estremamente variegato
Quindi non solo un criterio spontanei IST
Ma ovviamente
A queste regioni va proposto qualcosa
Non basta convocare la conferenza e individuare i criteri e poi le regioni in cui attuare la sperimentazione evidentemente bah individuata la modalità e i protocolli e e le i Progetti
Che devono trovare la la realizzazione di una sperimentazione
Dunque non siamo solo in ritardo rispetto a questo punto ma siamo in ritardo rispetto alla proposta da fare alla
Alla Conferenza Stato Regioni
La legge prevede la possibilità di arrivare a forme differenziate di funzionamento del sistema di assistenza ai detenuti nelle varie realtà del Paese perché conosceva bene il legislatore quali siano le differenze strutturali economiche di fondo che esistono nella regione dunque lo dobbiamo seguire questa strada
Perché opportuna perché ce lo dice la legge
Dunque preparazione di progetti e e convocazione della conferenza e attivazione della sperimentazione che i il cuore spesso di questa normativa e che viene e ed è ed è e lei che costituisce l'elemento portante l'elemento fondante qualcuno dice
Che costituisce anche la novità di questa norma dove per la prima volta o sicuramente e in un modo innovativo se non per la prima volta si dice guardate noi non sappiamo ancora bene non possiamo sapere ancora bene oggi ce lo dice il parlamento quale sarà il miglior Mirmo il sistema di funzionamento
Di della della dell'assistenza ai detenuti non lo sappiamo non lo possiamo sapere dovete verificarlo avete tempo e procedure per verificarlo alla fine attuate la riforma
E se cioè poi dunque alla fine della sperimentazione la fase valutativa della riforma
La fase valutativa degli obiettivi raggiunti la fase valutativa dunque dei risultati la fase valutativa dei costi
La fase valutativa ovviamente delle modalità che cosa che sta molto a cuore all'amministrazione penitenziaria inutile dirlo delle modalità dicevo con cui avviene poi il trasferimento personale delle risorse
Probabilmente sì io sto dicendo esattamente il contrario
Capita male
La fase valutativa della sperimentazione dunque ci dirà
Che cosa fare
Come farlo con quali mezzi compare riforme con quale personale
Io sto molto a cuore ovviamente
Come obiettivo non primario con le primarie sicuramente miglioramento nella qualità dell'assistenza
Ma ovviamente sta molto a cuore aperto alla mensa dei pensare che le professionalità che in questo periodo si sono formate che in qualche maniera hanno avuto un campo di attività che non trova corrispondenze nella ricerca nella formazione universitaria ancora
Che queste proprietà in qualche maniera siano salvaguardate sia per un rispetto ai diritti del personale sia soprattutto perché ancora una volta attraverso questa recupero di personalità intendiamo
Che sia assicurato con il miglior livello qualitativo dell'assistenza
E alla fine cioè di tutto questo percorso c'è la definizione di progetti finale
Progetti finali che devono essere approvati per legge entro il trentuno dicembre due mila
Tempi brucianti
Trentun dicembre no credo che sia forse una data in fermento sui pentiti
Tempi brucianti obiettivi complicati
Che non possono essere aggirate che non possono trovare scorciatoie
Ciascuno degli elementi di questo percorso ha il suo posto e deve essere trattato al suo posto
Ripeto io condivido assolutamente passo per passo quello che ha detto prima ha disegnato una scala che ha una sequenza funzionale e anche formale e anche di chiede un riconoscimento normativo ma soprattutto una sequenza funzionale che non può trovare dislocazioni diverse che non può trovare accelerazioni e approssimazione
Perché qui stiamo parlando qualcosa di estremamente delicato questo lo sapete tutti e stiamo parlando di qualcosa a cui è difficilissimo approcciarci senza andare a interferire con alti livelli di problematica
Che rimangono di competenza per buona parte della nostra amministrazione che sono la sicurezza ma non solo
Allora
Io vorrei
Che da questa
In questo caso l'incontro quanto mai tempestiva quanto mai opportuno
Con un dibattito che si sta verificando molto franco giustamente diceva
Il presidente venga venga fuori una confronto secco no e no possiamo pretendere che tutti siano d'accordo con quelli che con quello che sostiene l'amministrazione penitenziaria ma quello che sostiene l'amministrazione penitenziaria e questo e lo sosterrà con forza
E lo sarà con determinazione nelle sedi che le sono propri certamente non è in sedi dove si realizzano altri interventi tengono in considerazione altri valori e altre circostanze
Valuta tutte noi la riaffermiamo qui la posizione di questa della nostra amministrazione che e soltanto questa che riteniamo di avere esperto di avere espresso con chiarezza e sulla quale siamo pronti come sempre ogni confronto ringrazio
Sono
Dopo la parola a Gloria Malaspina
Della funzione no scusate
Del dipartimento per la salute della CGIL nazionale
Perché credo che voglia fare solo una precisazione se ho capito fila o
In realtà non era neanche programmato programmato l'intervento nel pomeriggio e quindi questo mio sarà molto breve
Non intervengo naturalmente a nome e per conto della sanità perché non la rappresenta nel modo più assoluto sono solo un dirigente sindacale quindi da questo punto di vista rappresento degli interessi e delle opzioni di politiche di assetto generale mia stupito un po'una parte dell'intervento del dottor Caselli che persona che stimo moltissimo che quindi ritengo che forse aveva interpretato in maniera impropria delle informazioni che gli sono state date io ero presente all'incontro
Qui il dottor Caselli si è riferito al ventisei ottobre era presente anche il sottosegretario grazie giustizia onorevole Corleone
Non ci è stato dato non è stato dato alle organizzazioni sindacali convocate presenti alcun documento che si riferisse ad alcun atto né ufficiale né ufficioso
Della commissione del ministero dei dei due ministeri che sta lavorando sulla questa partite del riordino sia per quanto riguarda gli assetti organizzativi sia per quanto riguarda il Progetto Obiettivo
è stata fatta un'introduzione che consentisse soprattutto trattandosi della presenza di organizzazioni sindacali che entrare nel merito di alcune questioni riguardanti il personale
Ci sono state date delle informazioni su quelli che erano i criteri di individuazione dei profili professionali utili alla sanità che quindi nell'ambito del scusi non è che stava facendo la Commissione si pensavano profili in passaggio
Le organizzazioni sindacali non sto qui a dire come che cosa e chi hanno detto la propria opinione e la riunione da questo punto di vista si è concluso sostanzialmente con due-tre
Tre ipotesi concomitanti sovrapposte contemporanee
Di lavorare perché non ci siano sovrapposizioni di competenze fra le due giurisdizioni che rimangono in campo negli aspetti
Mi riferisco soprattutto al fatto contingente che ha una funzione medico-legale assolutamente legittima e assolutamente legata alle esigenze della giustizia non può essere un controllore delle direzioni sanitarie delle ASL ma la dico così ma questa era una cosa che è stata segnalata come rischio non è stata assunta da nessuno come linea di indirizzo del lavoro
Si è detto che ci sarebbe stato un tavolo tecnico sul personale
Al quale avrebbero partecipato le organizzazioni sindacali insieme alle due amministrazioni proprio per entrare nel merito dei problemi
Tecnici e quindi anche dei profili e dei passaggi del personale e infine dalle organizzazioni sindacali tutte sia confederali sia professionali è stato chiesto di poter conoscere gli elementi salienti del Progetto obiettivo proprio perché si ritiene che il progetto obiettivo sia strettamente legato alla funzionalità possibile della sperimentazione trattandosi di sperimentazione
Ed essendo il Progetto Obiettivo parte integrante del famoso patto per la salute siccome il patto si pattuì chez non si fa unilateralmente abbiamo chiesto di essere messi a conoscenza di questa questo è stato quell'incontro quindi io
Spero soltanto per quanto riguarda poi la riorganizzazione così lo inteso e quindi da quell'incontro questo trago come indicazioni di lavoro
Volevo dirlo perché mi sembra corretto nei confronti soprattutto dello sviluppo di una discussione Serena insomma grazie
Grazie per la precisazione di Gloria Malaspina tra l'altro nel pomeriggio avremo anche il sottosegretario di Stato Monica Bettoni che eventualmente se c'è bisogno di ulteriori chiarimenti ci saranno ci saranno dati
Io darei ora la parola alla dottoressa Michelina Lunetta presidente dell'Associazione nazionale psicotici giudiziari minorili che si è impegnata a fare un breve intervento tanto io sollecito viene gli altri interventi per la chiusura coi della della nostra prima mattinata però la parola può torneo nello Cosentino assessore per la sanità della Regione Lazio
Buongiorno questo con
Questo convegno ci offre l'opportunità di una riflessione sulla specificità dell'intervento dello psicologo nei servizi minorili della giustizia
Con un pochino perché so che c'è pochissimo tempo a disposizione in questo contesto infatti la funzione è squisitamente clinica della competenza professionale dello psicologo non è mai stata pienamente riconosciuta
Anche oggi il ministero della giustizia ne ridimensiona l'ho l'apporto riconducendo nell'operatività Adriano ad una funzione il solo trattamentale in questo modo si avalla l'ipotesi che condizionamenti del contesto della giustizia
Abbiate il potere di annullare la competenza acquisita con il conseguimento della laurea in Psicologia Indirizzo clinico lascia ancora più perplessi il fatto che questa concezione dello psicologo Nifty fifty minorili sia sostenuta nonostante che tale figura debba essere inquadrata nel ruolo sanitario come ha ribadito l'ordine degli psicologi
Finora gli psicologi hanno dovuto fare i conti con una scarsa considerazione della propria professionalità come attesta il fatto di essere inseriti in condizioni di precarietà e di incertezza
In assenza di garanzie sulla base di un accordo individuale uguali per tutti stipulato dall'amministrazione della giustizia
Queste pur dovendo assicurare una presenza continuativa a servizio sono da circa due anni nei servizi minorili e della giustizia
Sono stati immessi in ruolo ventinove psicologi che vanno ad aggiungersi agli oltre cinquanta consulenti
La cui presenza è prevista nei servizi a partire da regio decreto legislativo del mille novecentotrentaquattro e la cui operatività è stata via via definita dalla legislazione successiva
L'attuale contingente di psicologi opera in contesti istituzionali per lo più non attrezzati a comprendere e recepire il senso di scusate la assenza di un intervento psicologico nonostante che la percezione di estraneità nei confronti sia fortemente diminuita nel
Già si vede
Anche al valido lavoro di formazione degli psicologi su contesto carcerario
Formazione non riconosciuta occulta ma prodigata incessantemente
Lo psicologo estirpato necessariamente promotore dell'intervento sulla sofferenza psichica e al tempo stesso ha fornito una chiave di lettura del significato della Tate dell'atto di piante nell'immaginario adolescenziale
Permettendo che queste acquisizioni diventassero patrimonio degli operatori dell'équipe trattamentale attualmente gli psicologi intervengono su circa due mila duecento detenuti
E o di cui l'ottanta per cento maschi con una forte prevalenza di stranieri oltre alla migliaia di giovani che attribuiscono ai centri di prima accoglienza alle migliaia di giovani
I nostri utenti sono in età adolescenziale che come si sa rappresenta una fase di transizione finalizzata al consolidamento dell'identità sulla base dell'organizzazione e del controllo delle pulsioni sessuali sotto il sotto il profilo psicofisico
E tipico dell'adolescenza è ricorso all'Egitto che tanto più frequente quanto più è presente la difficoltà di pensare di riflettere e di prendersi il tempo per elaborare contenere la spinta all'attivo
La tendenza dei statale ad esternalizzare i conflitti e la sensibilità nei confronti della propria immagine così come gli viene rimandata dall'esterno
Sono aspetti che rendono l'adolescente particolarmente vulnerabile si determinano così atteggiamenti che vanno al di là delle caratteristiche del singolo ragazzo e che hanno a che fare con modalità oscillanti tra provocazione e manipolazione
Ciò si esplicita nella tendenza a trasgredire le regole nel tentativo di negare il ruolo dell'adulto di manipolarlo o indurlo ad agire assimilando asse in qualche modo l'operatore meno attrezzato sotto il profilo della comprensione della sofferenza psichica
Cioè a determinarne l'operatore una corsa affannosa dietro ai problemi col rischio di perdere di vista il suo compito principale che si può configurare come aiuto al minore a pensare prima di agire
Sappiamo altresì che una consistente a di quota di popolazione minorile che affluisce servizi
Fa uso frequente di però che di vario genere che annullano completamente la capacità di pensare di autocontrollo inficiando così ogni progettualità rispetto al futuro
Gli stessi nomadi e anche le ragazze nomadi per lo più giovanissime spinte dalla propria cultura ad avviarsi precocemente la sessualità sulla base di matrimoni indotti o imposti incominciano a fare uso di droghe
Peraltro la devianza la sempre più col organizzandosi per lo meno al Sud in termini gridano paranza delle varie organizzazioni criminali
Da questi breve lei esce da questi brevi flash sulla base delle caratteristiche qualitative dell'attuale utenza dei servizi minorili
Si desume che la specificità dell'operatività psicologica
Debba sempre più potersi esplicare in modo differenziato
Lo psicologo deve assicurare la valutazione di personalità la diagnosi differenziale la gestione della crisi interventi psicografici
Sia pure in setting non ortodossi ovvero con modalità temporali a breve termine in considerazione che i limiti imposti dall'istituzione restrittiva
Gli indicatori sui quali si struttura l'identità dei minori deviante sono i seguenti appartenenti a famiglie molto multi problematiche padre assente madre che proietta sul figlio le proprie attese nei confronti del compagno mancante
Disgregazione familiare eccetera con gravi carenze sul piano scolastico ed educativo queste ultime tra l'altro aumentate negli anni più recenti
Il tutto provoca mancanza di contenimento e carente percezione nel minore dei confini della propria o di Potenza
Con conseguenti problemi di ordine psichico in più le condizioni sociali si sono aggravate negli ultimi anni con l'estendersi dei seguenti fenomeni l'immissione della droga nel mercato minorile il reclutamento di giovanissimi da parte delle organizzazioni criminali la presenza degli stranieri ancor più indifese rispetto al mercato del crimine
E allora vediamo che i giovanissimi saltano completamente l'adolescenza mantenendone sono l'aspetto più negativo ovvero il ricorso all'attivo che nel momento in cui non eri elaborato non permette la crescita natura attiva si tratta di giovani privati di una fondamentale fase esperienziale della vita che lasciando un vuoto mentale che da incertezza confusione disorganizzazione labilità psichica e genera personalità borderline
Nei confronti di questa popolazione insofferente gravemente compromessa sul piano psichico è necessario assicurare una comprensione sensibile e attenta l'incontro con il minore deve poter si svolgeva e nelle condizioni più favorevoli per restituirli quella garanzia di accoglienza di tutela che si può esplicare solo all'interno di un servizio sanitario territoriale
Più attrezzato e svincolato dai condizionamenti propri del contesto carcerario
La più recente normativa la legge quattro quattro otto del Novecento del dell'ottantotto il decreto legislativo due sette due del mille novecentottantanove ovviamente recente è un eufemismo
Tenga la residualità della prima e alla restituzione del tetto al territorio del minore
Concetti che ispirano la filosofia sottostante il decreto duecentotrenta del mille novecentonovantanove in cui la sanità penitenziaria italiana si allinea agli altri Paesi europei andando a far parte del sistema sanitario nazionale
Ciò garantirà finalmente un'omogeneità di trattamento tra il detenuto e il cittadino libero e la continuità dell'intervento dentro e fuori le mura del carcere
E pertanto indispensabile prevedere la creazione di un servizio psicologico autonomo che intervenga con specifiche professionalità nei contesti penitenziari e nei servizi della giustizia minorile
Evitando così il rischio di una medicalizzazione del disagio psichico
Sarà compito precipuo dell'ordine degli psicologi e delle forze sindacali il controllo attento sui diversi momenti del passaggio degli psicologi dal Ministero di Grazia e Giustizia alla sanità territoriale
Avendo cura di monitorare le varie fasi della contrattazione
Ringrazio per lo spazio offertami
Laddove la parola al dottor ribelle o Cosentino assessore per la Regione Lazio che si è candidata per la sperimentazione per alla sanità
Sì
Giustamente ricevere da Colombini che ringrazio insieme a Benigni di aver organizzato questo convegno
Sono occasioni come anche quello che abbiamo avuto nei mesi passati prima dell'estate di ragionare insieme di riflettere di costringere in qualche modo le amministrazioni per me adesso parlo della Regione Lazio l'assessorato alla sanità
A iniziare a affrontare i problemi a organizzarsi sia a pensare diciamo i nuovi le nuove questioni poste delle modifiche legislative
E con una consapevolezza che credo sia comune diffusa in Italia è più facile fare una riforma che poi applicarla
Avviene un po'dappertutto e avverrà ne sono sicuro anche con questa riforma che richiede molto equilibrio molta collaborazione molto spirito di ricerca comune
Per trovare le strade di una applicazione che sia al contempo rispettosa del esigenze di tutela di sicurezza rappresentate
Dall'amministrazione della giustizia e nello stesso tempo per fare un passo avanti nella condizione la tutela della salute da parte della popolazione detenuta una riforma importantissima sul punto di principio ma ancora molto aperta a diversi esiti per quel che riguarda le concrete scelte che poi si prenderanno e da questo punto di vista la Regione Lazio si candida a essere una delle regioni dove fare la sperimentazione perché come dice il dottor Mancuso se sperimentazione deve essere ha un senso se si fa davvero
Cioè se io spenta azione si parte dicendo che cosa dobbiamo sperimentare e poi si verifica che cosa effettivamente si è fatto e si valuta il risultato la sperimentazione e il quadro coi organizzativo e normativo che ne discende
E in qualche modo rappresentativo di un'esperienza che si è fatta nei suoi aspetti positivi anche capace di correggere
Limiti errori o ritardi che durante la sperimentazione dovesse venir fuori
Quindi se sperimentazione vera deve essere e sono d'accordissimo forse conviene farla in realtà in regioni dove i problemi sono quelli che sono grandi
Ma almeno veri piuttosto che fare magari una condizione di particolare privilegio o di modeste dimensioni territoriali o di numeri insufficiente di popolazione per la quale poi alla fine i risultati anche di un'ottima sperimentazione non danno conto dei problemi che mi ha talmente dopo vi serve tutti affronta e anche perché qui nel Lazio abbiamo credo un numero sufficiente ma ci tornerò dopo
Di esperienze in campo operatori siamo indisponibili una attenzione da parte delle aziende ASL e che può essere di chiamata a questo lavoro di merito e anche la possibilità di avere per ragioni geografiche il sostegno diretto delle competenze del ministero di grazia e giustizia il ministero la sanità quindi in qualche modo potrebbe essere un laboratorio per affrontare direttamente subito i problemi di organizzazione da sperimentare per trarne poi qualche conclusione positiva per il nostro lavoro
Considerazione parte rapidamente a questo punto la riforma è sul piano del principio di straordinaria importanza
Posizione del cittadino detenuto che mantiene i suoi diritti di cittadino nei confronti del diritto alla salute i problemi di assistenza sanitaria non sono i problemi dell'organizzazione
Il buon funzionamento della struttura richiede la necessità che ci sia un'assistenza sanitaria ma sono i premi del cittadino che mantiene il suo diritto all'assistenza sanitaria anche nelle condizioni particolari di detenzione nelle quali diciamo così per decisione
Legittima della magistratura per un'esigenza di sicurezza della società e detenuto quindi c'è è un capovolgimento culturale
Ed è nello stesso tempo anche l'occasione per creare le condizioni di un miglioramento
Diciamo così dell'impegno del sistema sanitario degli operatori medici tecnici e infermieri della qualità dell'assistenza sul nelle linee di una riforma del sistema sanitario che appunto è uno degli obiettivi
Non tanto di questa o quella parte politica quanto del disegno di fare il nostro Paese un Paese un po'più civile un po'più maturo un po'più europeo dunque una sfida grandissima cita questa riforma io dico subito che la il frigo successivo comincia già a giocare
La carta diciamo così un po'più dubbia dei problemi finanziari gestionali eccetera io dico subito rappresentando certamente la mia regione ma penso anche lo spirito prevalente degli assessori regionali alla Sanità
Che noi non crediamo che sarà una riforma a costo zero ma non ha nessuna importanza
In un sistema sanitario che spende centodiciassette mila miliardi l'anno per garantire nei limiti e con le capacità che c'è può
I livelli di assistenza alla salute la popolazione il principio del diritto all'assistenza e alla salute anche della popolazione carceraria è un diritto che va garantito con gli stessi criteri le stesse modalità la stessa attenzione
Indipendentemente se sarà costo zero meno rispetto ai trasferimenti al Ministero di Grazia e Giustizia anzi per essere chiari fra di noi sappiamo benissimo che non sarà a costo zero
Così come sappiamo benissimo che il paradosso che c'è nel decreto legislativo quello di dire
Si pone l'obiettivo della tutela dell'insieme dei livelli di assistenza così come sono previsti dal Piano sanitario nazionale
Di prevenzione di cura di riabilitazione e contemporaneamente si dice a costo zero è un paradosso da cui si dovrebbe discendere o che questi livelli assistenza sono già oggi garantiti
Che forse non è così per la popolazione detenuta e per il resto la popolazione o che le risorse sono evidentemente insufficienti e si scarica sulle Regioni la responsabilità di trovare dei propri bilanci risorse aggiuntive che pure sono necessari e tuttavia lo dico con altrettanta franchezza io penso che valga la pena provarci
Penso che valga la pena evitare l'errore tra le due amministrazioni centrali
Di una discussione infinita nei prossimi mesi su qual è la singola figura giuridica su quale lo spostamento di personale su quale la forzatura rispetto alle opzioni su qual è la quantità di risorse che devono andare alle Regioni o al ministero la sanità c'è di aprire un processo di riforma di questa rilievo culturale e di questa difficoltà gestionale cominciando a porre esclusivamente i problemi di rapporto tra sistemi di finanziamento comunque inefficienti insufficienti e meccanismi diciamo così di discussione sulle sulle questioni esclusivamente al personale a me sembra importante che invece ragioniamo insieme con il ministero come Regioni con il ministro della Sanità ecco il Ministero di Grazia e Giustizia sugli obiettivi di tutela salute realistici da porci
Sulle scelte in campo di tutela salute che nelle condizioni difficili una condizione popolazione detenuta possono concretamente essere realistici obiettivi in un triennio di conquiste da realizzare in termini saluto votazione penso la mia regione noi abbiamo in questa Regione avviato un anno fa un programma di screening per i tumori femminili
Si fa non si fa anche nei prossimi mesi per la popolazione femminile detenuta è uno degli obiettivi assistenziali che la Regione Lazio si pone come sui primi obiettivi e per quel che riguarda le campi lo screening penso tutta l'aria come veniva ricordata questa mattina della diciamo così di alcune patologie penso quelle epatiche penso quelle da immunodeficienza c'è un Progetto di tutela della salute di prevenzione che abbia la forza culturale sanitaria di migliorare la qualità dell'assistenza che riusciamo da c'è una riflessione che apriamo sull'esperienza deserte che pure hanno lavorato e in qualche caso anche con una straordinaria
Disponibilità professionalità da parte degli operatori per ragionare sui risultati in termini di conquiste come condizione di di di tutelare la salute di sostegno c'è un'esperienza da valutare nel Complesso del lavoro della Regione delle ASL sull'attività verso i tossicodipendenti si aggiustamenti correzioni interventi aggiuntivi non sono forse necessari è anche un elemento costante di valutazione dei risultati che l'unico concreto strumento con il quale si può effettivamente poi fare dei passi avanti
Io penso che noi dovremmo partire in questa discussione ragionando di un progetto Salute per la popolazione
Detenuta e partendo da questo progetto salute per fissare regione per regione o progetti obiettivo obiettivi da realizzare
Finalizzati a provvedimenti a scelte che possono impegnare le regioni e le aziende interessate a creare le condizioni perché questi risultati sui ponti
Costruendo diciamo a partire da qui
Anche le scelte in termini di
Finanziamenti trasferiti ma lo dico con molta chiarezza finanziamenti aggiuntivi che nel bilancio sanitario le Regioni dovranno determinare per consentire di avere risorse umane e professionali gli interventi che saranno necessari se ci poniamo l'obiettivo di questo genere
Altrimenti una riforma di questo genere non parte neppure e diventa una di quelle riforme italiane nelle quali aver fatto una legge e vederla poiché
Diciamo così
Fu fermarsi nel corso di una nel il passare dei mesi del rinvio delle scadenze eccetera diventa una una o un'occasione mancata per la cultura riformatrice di questo nostro Paese e per questo che volevo portare a questo convegno la disponibilità della nostra regione ma in generale dico appunto delle regioni a fare insieme questo percorso sapendo che la scelta che abbiamo davanti sono anche molto difficile
Sul piano non soltanto nell'iniziativa ma anche sul piano scientifico sul piano degli obiettivi che possano darci io ho affidato al professor Tommaso Lo Savio che qualcuno di voi conosce soprattutto conosce Benigni che con lui per molti anni
Lavorato intorno è questione gli obiettivi del
Tutela della salute mentale tossicodipendenze il compito di seguire per la Regione Lazio Co cominciando a costituire la prima riunione domattina un coordinamento stabile intorno a questi temi con gli operatori e gli interlocutori per cominciare ad orientarsi a costruire insieme
Una struttura permanente che ipotizzi diciamo così un punto di vista
Funga svolga una funzione di coordinamento solleciti sarà il passaggio immediatamente successivo i direttori generali delle ASL del Lazio interessate
Ad assumere le scelte dell'organizzazione dipartimentale come uno uno strumento indispensabile se si vuole evitare che queste scelte rimangano come le scelte diciamo così o di qualche addetto ai lavori
Sempre sotto la pressione dell'assenza di un bacetto sufficiente di finanziamenti sufficienti sempre fondato soltanto sulla spirito di sacrificio e l'elemento di volontà che viene tante volte espresso nel in in questo campo con le le esperienze e le anche positive che pure sappiamo quanto quindi noi proviamo ai come dica lavorare così
Ai denti ficcare un punto di riferimento regionale che sia il punto di riferimento per l'insieme dell'attività a a garanzia di una funzione che il decreto legislativo trasmette di di tutela di assistenza secondo le regole i tempi
E se saremo chiamati a partecipare alla sperimentazione a decidere appunto sulla sperimentazione con queste caratteristiche
A dare una scelta di autonomia dipartimentale di struttura nelle ASL con i Baget conseguenti finanziamento che correlato e a lavorare sulle ipotesi di progetti obiettivi interni tutte della salute di priorità in termini di prevenzione di riorganizzazione scelto in termini di attività assistenziale
Di potenziamento delle funzioni e dei servizi che per quel che può fare il sistema sanitario mette a disposizione di una scelta di questo genere
Io penso che se si lavorerà così nei prossimi mesi
Ci accorgeremmo corto probabilmente che anche i problemi di
Ruolo diciamo così e di funzioni diverse tra le diverse amministrazioni dello Stato e le Regioni
Possono essere sciolti con con serenità si può cioè pensare a evitare diciamo così conflitti e si può provare trovare in un campo di questo genere un modo di lavorare
Sapendo che abbiamo tutti
Avendo voluto tutti aprire una strada di riforma anche molto da imparare lo dico prima di tutto noi come Regione Lazio
Molto da imparare dall'esperienza concreta che faremo dalle dalle esperienze che possiamo assumere già realizzate dei suggerimenti dei consigli dalle idee che mettendoci intorno a un tavolo
Potranno scaturire appunto in questo lavoro però penso che sia una cosa che vale la pena fare
Vale la pena avete diciamo così aprire una prospettiva nella quale ci si possa sentire cittadini riscossa sentire il senso dei propri diritti si possa avere il diritto un'assistenza che funzioni si possa avere diciamo sentirsi in qualche modo pur nelle condizioni estreme tensione parte di una comunità e non soltanto nelle condizioni di di emarginazione di lontane di lontananza di assenza di di conoscenza stessa di questi diritti si può fare uno sforzo anche in questo campo per provare a essere un Paese come si dice imprese norma paese civile oppresso europeo
Grazie alle assessore Cosentino che ha posto un altro pezzo del nostro quadro e siccome noi avevamo previsto la sospensione all'una e mezzo
La colazione di lavoro io seduce d'accordo darei la parola per
L'ultimo intervento della mattinata al dottor D'Angelo fermando responsabile del SerT ASL di Foggia uno che di San Severo dopodiché sospendiamo e facciamo la popolazione
Ma io vorrei riprendere un'esigenza che sinceramente vedo nel corso dell'esperienza di questi anni
Essere rimossa frequentemente anche dagli stessi operatori che lavoravano in certe
Ed è quella legata proprio alla territorializzazione compatti fa riferimento ai programmi alternativi alla detenzione o comunque dentro la struttura carceraria
San Severo da cui io provengo è sede di una casa di reclusione a custodia attenuata
Ma nei fatti
Diciamo che questa esperienza si muove essenzialmente più sulla carta che su un piano adeguato cui di rispondenza alle esigenze che sull'esigenza dell'utenza carceraria perché non vorrei che ascoltassimo
E su questo mi sento profondamente in sintonia
Con l'intervento di Benigni quando dice ripartire dalle esigenze dei detenuti
Di partire chiaramente con le risorse che ci sono già ma per fare tesoro delle difficoltà delle problematiche che sono emerse nel corso degli anni rischiamo di partire
Da una situazione che percettive essa è rimasta sulla carta per fare una sorta di rivoluzione che diciamo che rischia di essendo essa cartacea
Meno cose più assistere in particolare parlo parto dalla mia regione a regione Puglia
A una sorta di improvvisi ad improvvisazione
A una coperta
Sempre più stretta che rischia di passare in un gioco
Detenuti e loro famiglie
Gli altri con problematiche di dire anche di ordine pubblico che potremmo vivere tutti quanti i momenti in cui questa coperta stretta
Si stringe o si tira tra giustizia sanità territorio e via discorrendo
Io parto da Paolo da un di un servizio il Miglio che assicurato quotidianamente la presenza di almeno sei operatori dico giornalmente a tempo pieno nella struttura Casile così una custodia attenuata quindi che deve fare e farà il suo dovere nel merito che mette in condizione la sanità anche di farsi carico come si fa carico anche alle proprie responsabilità ma l'eccezione sicuramente
Non ci interessa in questo momento
C'è un dato di fatto che la gran parte dei detenuti questa caselle così a custodia attenuata
Delle quasi cento per cento non ha niente a che fare col territorio in cui praticamente poi in realtà questa persecuzione si ritrova quindi e sì nella regione ma parliamo mia regione che vede distanza enorme quindi una impossibile o di fatto pure a relazionarsi con l'ambito familiare o del sociale normali in cui questa persona cui deve ritrovarsi e vivere il serissimo
Quindi il tema posso da questa norma è un tema fondamentale rinunciabile perché su e su un piano teorico ed è anche pratico spero un cambiamento epocale è fondamentale qualcosa che abbiamo rincorso in tutti questi anni
Ma c'è bisogna veramente di quei passaggi quei passaggi vanno letti e vanno lette con tutta all'attenzione che ne dobbiamo metterci a questa problematica
Io tra l'altro diversa anche un ruolo dentro una tribuna avete malato sono molto attento alle spese le carte dei servizi e so che cosa significa costruire consenso intorno a un cambiamento
Allora quei passaggi vuol partire da detenuti e andare con gli operatori evitare l'autoreferenzialità che attesta su meccanismi corporativi quanto ritardo c'è stato nella dei manicomi abilitazione
No
Anche per responsabile interna settori corporativi che spesso hanno attestato esigenze sia pur legittimi però
Non all'interno di un sistema che deve cambiare allora dobbiamo costruire questi passaggi io mi sono sforzato in particolare la mia realtà né sensibilizzare a meno dentro l'altro anche dentro la struttura carceraria spetta questo tema se ne va a casa di servizi in un momento non indifferente
Noi non possiamo a vere conquiste come queste che resta sulla carta ma devono essere se ci crediamo visibilità questo momento anche oggi vede praticamente consentire di recuperare questa visibilità
Gli operatori ieri i detenuti il tessuto sociale deve capire che si arricchisce e ma si arricchisce non con quello oramai questo discorso ritorna frequentemente non c'è possibilità di ulteriore onere tutto deve stare attento i tetti dispensa e via discorrendo
Questo è assurdo solo Snam una regione come la mia che vede a servizi Serse ancora all'anno zero rispetto all'applicazione del decreto ministeriale quattro quattro quattro e novanta sugli standards
Dentro quest'operazione fatta ritengo che vada fatto con la ricognizione puntuale chi chiedeva anche Benigni
Su quegli accordi ministero Sanità regioni che data devono avere anche una capacità di ricognizione puntuale sullo stato dell'arte dei servizi pubblici
Della strutture carcerarie a differenza d'età differenti destinazioni
E su quello che è poi il territorio deve poter esprimere perché hai voglia a richiamarci ad accordi di programma protocolli d'intesa e così via
L'operatore spesse rincorriamo questi soggetti istituzionali che tra l'altro sì
Distaccano per viale delle elezioni qua e là per cui e un carico di energie che vengono sottratte poi al servizio alle prestazioni
Non vogliamo essere coloro che come nuovi messaggeri con le valigette ventiquattrore vana di nuovo in giro a chiedere elemosine vogliamo che ci siano a livello ci sia a livello nazionale dei dati certi quegli accordi quei passaggi che Benigni richiamano la sua relazione sulla fondamentali
O c'è un bagno di interlocuzione con i detenuti con gli operatori con le associazioni di tutela penzola case servizi è fondamentale a questo punto di vista è un'occasione unica perché effettivamente si posso entrare in comunicazione fra Carcere e Territorio
Perché anzi svincoli gli operatori l'operazione che sono difficilissimi noi abbiamo fra l'altro non lo sa case così sette vada spesso registrate resend detenuti che non erano mai stati tossicodipendenti veniva Circuiti mafiosi situazione molto pesanti che poi dopo ostili
Diciamo appesantisco ulteriormente l'operatività in rapporto chiedesse fiduciario tra detenuti
E gli stessi operatori sanitari non quindi c'è bisogno di recuperare questa esigenza centrale di di andare al mondo che questo carcerario ma io Paolo attivista
Dell'operatore anche si dà si tossicodipendenze perché non ci sia un arretramento Massi un passaggio in avanti non possiamo recuperare un'autorevolezza da un'istituzionale il pedagogico riabilitativo se i messaggi viene dato ai detenuti
E quello di tirare a campare se mai ha spesso poste con avvocati compiacenti
Giudici distratti istituzioni le quali in realtà ci appesantisco ulteriormente in un ruolo che e sembra quindi passa carte
Quindi Progetti Obiettivi accordi ministero Sanità regioni una temporalizzazione che tenga conto di questo passaggio epocale messa a norma delle strutture carcerarie così vie non sono praticamente giochetti da a farsi tra gli addetti ai lavori è un'operazione culturale fondamentale nessun ritardo ma neanche nessuna finzione
Grazie intervento chiudiamo i lavori della mattinata
Ringraziamo tutti quelli che hanno parlato fin qui e quelli che hanno ascoltato con attenzione di fare anche con pazienza uscendo a dalla vostra destra si potrà consumare questo buffet e riprenderemo alle quattordici e trenta con le comunicazioni con la discussione che certamente sarà intensa come è stata quella della mattina ringrazio e
Alle due e mezzo ricominciamo puntuali
Avvisiamo quelli fuori comunque cominciamo
Riprendiamo i lavori
Visto che l'assessore Cosentino ha già fatto la sua relazione
Alla fine della mattinata cominciamo con il dare la parola al dottor Franco Scarpa direttore dell'OPG di Montelupo Fiorentino che è uno dei contributi
Finalizzati alla sperimentazione sia generale che specifica delle singole regioni regioni
Sì
Già
A
C'è
Lei non amano fare mettere le cose
Ah sì
Allora
No no tanto non basta
Allora prima di tutto devo ringraziare chiaramente Benigni e l'organizzazione di questo convegno perché mi ha dato per la seconda volta
O l'occasione di parlare
Sulla materia specifica degli ospedali psichiatrici giudiziari scuse per favore chiudete le porte sono aveva chiaramente vorrei parlare vorrei precisare che parlo da operatore a operatore che in un certo senso parto come breve presentazione devo dire che sono tredici anni e mezzo che sono direttore dell'ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo più altri due anni di vicedirettore ad Aversa quindi
Con una esperienza di chi quindicennale che vi spiego perché
Mi servirà per fare un po'la storia di quelle che sono le i tentativi le cose messe in atto i progetti mette in atto messi in atto sugli ospedali psichiatrici giudiziari chiaramente parlo da operatore perché diciamo non mi intendo né di alti livelli di politica né di alti livelli di amministrazione mi intendo di quella che è la realtà quotidiana che gestiamo e con cui ci confrontiamo quotidianamente
E quindi mi auspico un po'da operatore che le leggi le norme le
Quelle che sono le riforme che vengono messe in atto viaggiano viaggino per un miglioramento delle risorse che abbiamo e sicuramente dell'organizzazione in cui operiamo cioè un qualcosa che ci porti a un lavorare meglio e a dare dei risultati migliori parto da questo parte forse lo lascio la tipo di a tipo memento
Ricordato che nel presente parto da questa brevissima
Via positiva che spiega qual è la composizione epidemiologica di un gruppo di di quelli che sono i pazienti internati in un ospedale psichiatrico giudiziario chiaramente quello di Montelupo Fiorentino
Il rilevamento al marzo novantanove
Con per quello che ci è dato vedere abbiamo sembra abbiamo grossomodo confermato
è un campione limitato chiaramente un solo istituto però per molti aspetti può essere anche proiettivo di quella che è la realtà nazionale beh quello che volevo far notare solamente che parliamo di una realtà dove la diagnosi la patologia psichiatrica
Direi ad occhio evidente
Quindi parliamo di una realtà dove
Ecco non è il problema del dobbiamo parla di un servizio sanitario che offerto comunque dato ad un ad una persona detenuta
Ma di un servizio sanitario che in un certo senso rivolta a tutta la popolazione che all'interno dell'istituzione e per le peculiari caratteristiche dell'ospedale psichiatrico giudiziario cioè della misura di sicurezza che viene applicata a chi di diviene internato è una trattamento sanitario che è necessario almeno condizioni se non sine qua non conditio fondamentale importante per giungere ad una o definizione della sua o diciamo misura di sicurezza della pericolosità sociale che la possibilità quindi anche della dimissione
Dovevo prima però di dire che cosa si fa perché è una cosa che già
è un percorso diciamo già descritto o nel passato cioè dire che cos'è un ospedale psichiatrici are che cosa si fa che lavoro si fa forse brevemente dopo lo dirò per fa proprio per non sottolineare ancora di più come una realtà sanitaria in senso stretto diciamo a tutto tondo e non è un solo un proprio una istituzione penitenziario dove bisogna organizzare un servizio sanitario un uomo diverso oppure offerto dal servizio sanitario nazionale non dal ministero della giustizia
Volevo però brevemente fosse anche memore di quello che è stato detto stamani invertire un attimo i punti della via del mio intervento
Prima vorrei fare un brevissimo ma spero sintetico e chiaro excursus di quelle che sono
Le
I tentativi le riforme i Progetti di le le le ville le vere e proprie
Prospettive sforzi che sono fatti e si fanno ancora per modificare questa struttura che non non non latino lunga ma comunque a gravi pecche comunque sempre messa sotto accusa e a dei gravi problemi insomma
Beh landa preistoria forse potrebbe cominciare dal fatto che già nel mille novecentosettantacinque con il Regolamento di esecuzione dell'ordinamento penitenziario anzi il settantasei comma quattrocentotrentuno che il DPR quattrocentotrentuno
Viene inserito nella normativa appunto del Regolamento di esecuzione o quelle che si chiama partite cioè l'articolo cento che detta la possibilità di fare delle convenzioni tra ospedali psichiatrici e o spero ministero di grazia e giustizia o dipartimento
Allora Direzione generale
Degli istituti di prevenzione appena appena organizzare per tirare fuori ecco dal dagli ospedali psichiatrici giudiziari soggetti ritenuta minore indice di pericolosità o comunque siamo degni di avere un trattamento migliore
E quindi portarvi all'interno di reparti degli ospedali psichiatrici in un regime privo del
Diciamo della custodia o con un regime comunque di sorveglianza attenuata quindi portarli sotto il trattamento del servizio sanitario nazionale e questo già nel settantasei
Chiaramente nel settantotto la riforma auspicata doverosa riforma del sistema
Dell'assistenza psichiatrica in Italia cioè la la centottanta era ottocentotrentatré hanno portato alla chiusura o alla chiusura dal ricopre poi dalla chiusura
Degli ospedali psichiatrici civili quindi questo articolo cento questa convenzione possibilità di fare delle convenzioni perché furono fatte
Poi dell'epoca cominciarono a non essere più attuabili
E a questo punto si apre un tranne qualche convenzione che anzi quella che ancora dura tuttora quella di Castiglione delle Stiviere che il sesto Ospedale psichiatrico giudiziario e quello del servizio sanitario nazionale di cui vi ha parlato anche Benigni stamani
Successivamente si apre allora un altro capitolo nuovo una serie di convenzioni o di protocolli d'intesa tra regioni e Ministero di Grazia e Giustizia direzione generale vissuti prevenzione appena
E l'organizzatore per lavorare con atti solamente amministrativi
Perché creare delle sezioni a custodia attenuata
Ho re o a quindi sezione o comunque struttura custodia attenuata a carattere possibilmente regionale
E questo nel ottantaquattro più o meno ottantacinque ottantasei ha portato soprattutto nella regione Toscana ed Emilia-Romagna a formulare dei protocolli che avevano questo tipo di o prospettiva cioè portare il trattamento dei malati di mente autori di reato ai presenti negli ospedali psichiatrici giudiziari nel servizio sanitario nazionale ritorna questa costante
Anche queste convenzioni diciamo che hanno avuto molta difficoltà a partire ma lei forse perché non si è mai sciolto quello che il nodo centrale della competenza della della gestione delle strutture cioè se queste strutture create a custodia attenuata e devono essere strutture del servizio sanitario nazionale o strutture del Ministero di Grazia e Giustizia
Dal mille novecento novantaquattro novantacinque parte in un certo senso quelle che potremmo chiamare chiamare la campagna delle proposte di legge
Diciamo nel giro di tre anni si è avuto una proposta di legge delle regioni Emilia Romagna e Toscana ancora insieme
Corso segna anche di alcune altre regioni del Nord che hanno portato a quella che viene definita la la riforma della misura di sicurezza attraverso o una creazione di strutture regionali a custodia attenuata anche questo conquisti tutti a particolare indice di trattamento la l'introduzione di una misura di sicurezza aperta quindi una riforma che non tocca il sistema delle misure di sicurezza come basata sull'imputabilità o meno ma che modifica queste strutture
Quindi questa prima proposta di legge voleva questa proposta di della Regione Emilia Romagna e Toscana intendeva anche qua portare il trattamento dei malati di mente autori di reato Nino PG al servizio sanitario nazionale
Con altre due proposte di legge sono state presentate l'ultima recentemente un anno fa una è quella del dall'onorevole Corleone allora non sottosegretario che ipotizzava invece una modifica molto più radicale cella scomparso l'abolizione dell'imputabilità è il nella creazione di sezioni psichiatriche negli istituti penitenziari anche qua però con un elemento forte il servizio sanitario nazionale si deve far carico del trattamento psichiatri di questi internato in questo caso sarebbero diventati detenuti già condannati alla pena e non alla misura di sicurezza un'ultima ipotesi di riforma è quella presentata dal onorevole Emilio
Che ipotizza dei degli istituti di ricovero particolare che dovrebbero avvenire questa funzione specifica di trattare di prosciolti malati di mente autore di reato
Sempre però con questa costante affidamento cioè il servizio psichiatrico gestirebbe il servizio sanitario nazionale
Arriviamo all'epoca attuale cioè il decreto legislativo duecentotrenta che forse per la prima volta è una legge finora abbiamo parlato sul Regolamento penitenziario con delle convenzioni
Dei protocolli con ipotesi di convenzione tra regioni servizio sanitario nazionale delle proposte di legge che sono delle proposte idee progetti che vanno poi tradotti in vere e proprie normative ora abbiamo una legge che
Modifico o consente di modificare
La come il l'organizzazione non modifica le strutture ma modifica per lo meno le l'organizzazione sanitaria lo status del personale e in certo senso anche quello che Samani Benigni sottolineava anche nella relazione il Lolli il rapporto la qualità del rapporto tra
O operatore medico psichiatrico e paziente che a questo punto si vedrebbe
Verrebbe scissa diciamo la doppia funzione di garante della sicurezza della custodia come ora accade a tutti i direttori di studi perizie degli Oppi G che fanno anche i direttori d'istituto penitenziario praticamente e quelle invece terapeutica di cura perché questo ora chiaramente forse
Sborsò comunque dico con meno mi
Con meno parole in un'area molto più semplice per me risulta incomprensibile anche se ci mi rendo conto ci rendiamo conto un po'tutti gli operatori
Che lavoro negli ospedali psichiatrici giudiziari come il percorso di applicazione del decreto legislativo duecentotrenta sia un percorso difficile irto di ostacoli di spine di opposizioni di difficoltà di bisogna andare con i piedi di piombo bisogna essere
Sereni tranquilli e così via però da più parti sì Dien dettò che il problema la risoluzione del problema degli ospedali psichiatrici giudiziari deve essere rimandato ad una adozione di un provvedimento di legge o a qualcos'altro che dovrebbe venire dopo
Io questo credo che sia abbastanza difficile da capire da comprendere da
D'accettare anche come operatori e forse anche eticamente
Deontologicamente come
Persone che hanno a cura o hanno a cuore il trattamento e la cura di persone alla treno per un motivo molto semplice rischieremmo se facendo questa anche se transitoriamente perché vogliamo avere tutta la buona fede nel pensare che un un progetto di legge venga esaminato sulla riforma degli ospedali sia del giudiziari venga esaminato e approvato rapidamente ma anche avessimo questa buona fede transitoriamente troveremo una situazione di
Paradossale capovolgimento del dei doveri etici cioè i detenuti che sono i detenuti condannati perché volutamente hanno commesso dei reati e sono in carcere i detenuti assistiti dal servizio sanitario nazionale i gli internati cioè i malati di mente che commettono un reato per incapacità di intendere e volere
Cioè privi dell'imputabilità o della capacità di controllare di capire di essere responsabili del loro comportamento ancora assistiti dal ministero della giustizia dal dipartimento quindi è una situazione credo che sia molto difficile da
Da da da far passare da accettare ora ripeto su questo sappiamo che il processo di applicazione del decreto legislativo duecentotrenta difficile complicato però
Non è di non è pensabile che si applichi in una maniera quindi discriminatoria o comunque penalizzante soprattutto nei confronti di chi dovrebbe per dovere
Diciamo per mandato da parte dell'istruzione essere perché prima cosa assistito cioè le strutture veramente che hanno un compito a tutto tondo come dicevo prima pienamente sanitario rischiano di essere quelle che saranno più difficilmente prese in considerazione
Non continuo perché bene o male ero parte volevo partire nel segmento all'intervento da questa questo lucido che testimonia come questa è una realtà sanitaria dove si trattano malati di mente
Dei disturbi dell'umore spettro schizofrenia cioè le malattie più gravi della della Psichiatria e anche i disturbi di personalità
Che poi alimentano tutto una serie di di fantasie sulla
Omicidi al killer così via insomma sono una quantità abbastanza limitata mentre abbiamo un buon numero anche di ritardo di soggetti un ritardo mentale tossicomani uscì e tutti a un livello di gravità estremamente profondo perché per tutti scappa la
Valutazioni di psicosi di di di di infermità cronica che determina la non imputabilità una parziale imputabilità
Volevo poi descrive ecco non lo descrivono semplicemente con una realtà sanitaria così con la realtà di patologia epidemiologica di tale
Fatta il trattamento che avviene ora e che dovrà avvenire
In un'ottica di riforma negli ospedali psichiatrici giudiziari un trattamento sanitario a tutti gli effetti e va quindi credo che debba venire le priorità o più forti primarie nella processo di applicazione della legge
Grazie al dottor Franco Spada Scarpa per il contributo di merito e ora do la parola a Tagliaferri segretario nazionale alla funzione pubblica
Resta
Non c'è
Allora intanto che arriva da la parola a Lillo Di Mauro della consulta nazionale lo scusate della Consulta comunale crea dei problemi penitenziari
Con la preghiera di restare dieci minuti
No no ci resterò poche cose da dire
Anche perché nel merito centra chi è più addetto ai lavori
Ma noi sappiamo che l'insufficienza della tutela della salute nelle carceri italiane è stata ampiamente documentata anche nei lavori e nelle conclusioni della commissione del Senato
Che ha svolto negli anni novantatré novantaquattro un'indagine conoscitiva della situazione sanitaria nelle carceri
Anche se non sono mancate buone realizzazioni esperienze interessanti acquisizioni di competenze importanti da parte di operatori che possono che devono essere valorizzate diffuse il sistema attuale incontra difficoltà oggettive a svolgerla funziona ditte la funzione di presa in carico
Del bisogno globale di salute per la finalità di fondo che lo caratterizza che è rappresentata in prevalenza dalla copertura del rischio per garantire le responsabilità dell'amministrazione
Il servizio attuale si costituisce nel tesa senza sviluppare e promuovere direttamente un'azione per agire sui rischi e prevenire il danno oggettivo la patologia propria di una struttura totale il quale il carcere
Per questo ed altro abbiamo intrapreso questo passaggio della medicina penitenziaria con difficoltà dovute in parte ha posizioni diverse
Ed in parte ad una non forte convinzione del mondo politico che probabilmente non considera altamente vantaggioso
Investire in uno dei settori più deboli e meno popolari
Non voglio riaprire questo discorso ora abbiamo un decreto che deve essere attuato il prima possibile in modo da garantire il diritto alla salute alle persone detenute
Voglio solo dire a proposito che questo passaggio che sappiamo essere stato accompagnato da polemiche toni a volte anche molto duri ha lasciato un po'in disparte
La vera questione del problema
L'emergenza sanitaria in carcere con sei mila cinquecento detenuti sieropositivi cinque mila cinquecento con gravi disturbi mentali
Disagi gravissimi morti morti per overdose mancanza di assistenza adeguata i problemi dei detenuti transessuali e via dicendo
La situazione quindi è molto grave che parlare di medicina preventiva in questo caso è un pour parler
Quasi un'utopia del nuovo millennio
Ora spetta alle Regioni ai Comuni alle ASL agli istituti penitenziari ricomporre i pezzi di un mosaico che restituisca i detenuti ai cittadini detenuti
Al pari dei cittadini liberi lo stesso diritto alla salute con un'erogazione delle prestazioni di prevenzione diagnosi cura e riabilitazione efficaci ed appropriate
Ma è semplicistico prevedere o immaginare che il detenuto curato dalla ASL e diventerà finalmente un cittadino a cui ha garantito il diritto alla salute
Se non si comprende e non si mette in atto una programmazione ed una cultura diversa sul carcere in generale
E sul piano sanitario più in particolare che è l'oggetto in questione
Il servizio che si dovrà attivare deve contenere modalità e modelli nuovi da sperimentare e certamente e deve fare della prevenzione della salute al della salute la sua logica portante
L'utente detenuto è doppiamente svantaggiato rispetto all'utente libero poiché portatore di disagi più strutturali che rendono l'intervento sanitario ancor più difficoltoso il Complesso
Dalla mancanza di esperienze familiari e sociali ad uno scarso bagaglio culturale assenza di formazione gravi carenze sul piano dell'identità dell'autonomia e cura di sì
La scarsa consapevolezza dell'utente del proprio disagio ci deve portare a ricercare strategie di intervento che oltrepassa nell'ambito dell'operatività classica
E tendano ad incoraggiare ed amplificare in modo particolare le valenze umane dell'azione medica che deve prevede al di là dell'empatia la familiarizzazione con le problematiche detentive sull'utente
Le quali normalmente acuiscono e aggravano la malattia
Il carcere infatti è un luogo ed un tempo malato poiché non solo si caratterizza per la promiscuità mancanza di condizioni igienico-sanitarie accettabili
Ma anche per la convivenza forzata tra esperienze e storie diverse dal punto di vista personale e collettivo
è altresì tempo sospeso da ogni ruolo se non quello negativo di detenuto e responsabilità sociali che genera apatia e rafforza comportamenti antisociali
Due storici Zandonà evento reato nella parabola esistenziale del soggetto ed impedendo la ricerca di un recupero della critica e del giudizio in tal senso
Ritengo che l'intervento medico che come Consulta ospitiamo debba avere una valenza anche sul piano del reinserimento cioè che sappia aiutare il soggetto a recuperare la sua capacità di essere sociale
Non mi pare azzardato dire questo qui che quando c'è una situazione di sofferenza si crea anche un legame di dipendenza e di richiesta di aiuto
La medicina e le figure che la rappresentano devono entrare in carcere con una serie di comportamenti ad attivi che pur riconoscendo l'elemento peculiare che caratterizza l'intervento
Non trascuri di considerare il paziente nelle sue molteplici sofferenze
è chiaro che un lavoro isolato e non congiunto a quello portato avanti da altre figure di operatori non raggiungerà mai questi obiettivi
A tale riguardo importanti mi appaiono le opportunità terapeutiche e riabilitative
E in un percorso di recupero e sostegno psicofisico che da più parti sono state fornite alle persone detenute in particolare da quelle associazioni di volontariato e no-profit
Che operano in carcere
Pensiamo quanto importante la presenza del volontariato e di lavoro che esso svolge con i detenuti portatori di disturbi mentali
Con i detenuti stranieri senza alcun punto di riferimento esterno con i figli di detenute che trascorrono fino a tre anni la propria giornata in carcere
Con i malati di ATV i tossico e gli alcoldipendenti e quant'altro
Come presidente della Consulta penitenziaria auspico che si realizzi uno spazio collaborativo tra l'istituzione e sanità quindi Regione Comune ASL e servizi medici
E le forze del volontariato e non profit che operano in questo ambito anche partendo dal presupposto che l'attività della medicina in carcere proprio per le peculiarità del luogo e della esigenza di sicurezza manifesta e può continuare a manifestare una difficoltà strutturare
A garantire una globalità e unitarietà distretto azioni preventive curative e riabilitative mi nei confronti dei cittadini detenuti
Chiedo che si regolarizzi sin da subito un canale reciproco di scambio di informazioni e conoscenze
Atteso alla formulazione di strategie d'intervento individuali che permettano un interscambio tra il problema sociale e quello della malattia
L'articolo cinque della legge quattrocento diciannove è una tappa fondamentale nel percorso riformatore avviato dal governo
Per costruire un sistema penitenziario che sappia coniugare sicurezza diritti individuali recupero sociale dei detenuti penso infatti che sul piano dei principi non sussistano contraddizioni ostative tra il diritto alla salute il diritto alla sicurezza nelle carceri e che anzi lo stesso trattamento penitenziario
Non può che giovarsi di un miglioramento delle prestazioni e di una migliorata condizione dei servizi sanitari e sociali grazie
Grazie a lei presidente la parola grazie agli atenei che evitare che sia entrato nel frattempo in in aula sempre con la preghiera di restare nei dieci minuti in modo da far parlare tutti coloro che sono iscritti che non sono pochi
Grazie credo spero anche di meno
Tutto è cominciato
Seconda poi il secondo convegno che organizza la lega delle mie locali sulla materia provvedeva sanità penitenziaria
Primo convegno eravamo tutti quanti un po'complessivamente come collettivo questa cosa non avviene perché si muove l'allegato ad alcuni locali o perché si muove la CGIL Funzione pubblico la CGIL il sindacato questa cosa dentro un quadro di movimento collettivo non come il movimentismo perché una cosa che riguarda soggetti istituzionali e sociali
Che sono i più variegati son tutti sulla professionalità sono le istituzioni sono i detenuti quindi il fatto che ci sia ultimo intervento significativo occorrerà quest'ultimo intervento quello che mi ha preceduto che siamo dentro un contesto di un quadro molto articolato per la sua complessità qui non si tratta di trasferire la produzione di prodotti metallici da un ufficio all'altra chi si fanno interventi che sono legati all'uomo le donne in carcere sui quali uomini e donne
Molti soggetti hanno da dire loro perché il processo possa essere governato prima governato e poi condotto in porto che non è un porto nel quale alcune professionalità alcune istituzioni staranno meglio è il porto che è legato a quello che e il diritto del cittadino alla salute
Un diritto che non è frazionabile suffisso gettito quando il cittadino nasce a quando cittadino cessa di vivere
In questo
è ovvio che saluta in carcere
Cioè
Un qualcosa che ha molto particolare
è un qualcosa che avviene cioè tutto che avviene sulla salute del cittadino in carcere su ciò che avviene per ecco in conto la sicurezza la sicurezza aspetto la sicurezza non è un aspetto che si può ottenere in un in secondo sipario nascosto per un aspetto sul quale bisogna ragionare e per la nostra parte quindi con CGIL Funzione pubblica CGIL Funzione pubblica
Abbiamo affrontato dapprima del primo convegno al tempo fa il primo il secondo convegno per dare il tempo dei convegni organizzati valere come tempi valgono per le cose abbiamo ha organizzato la nostra attività sindacale
Sul territorio sul territorio per quello che ci appartiene ce lo spreco riguarda i problemi del personale ma in quel quadro in quel quarto abbiamo ragioni personali in quel quadro
Ci sembra importantissimo
Tutte le cose importantissimo fondamentale anzi ci sembra fondamentale che cosa potrà avvenire meglio o peggio in base a quello che sarà il progetto obiettivo cioè le cose non si fanno sul personale
Fuori di un quadro di riferimento che sarebbe il progetto obiettivo ci fanno in quel quadro di riferimento ce ne potremo fare un'operazione corretta sul personale quando il Progetto Obiettivo sarà una cosa concreta una cosa che si sta sulla quale poter misurare misurare la valenza del passaggio dal giustizia al servizio sin dagli azionari alla Regione alle ASL dal personale
E vogliamo sgombrare con funzione pubblica CGIL su questa questione alcune voci che circolano primo
Le figure professionali le figure professionali sono tutte le figure professionali che garantiscono sanitari in carcere sanità salute in carcere
Escluse le figure professionali assistenti sociali educatori che sono operatori sociali del controllo
Per controllo
Esclusi escluse quelle figure pur tutte le altre transita
Come e quindi non aggiungo aggiungo a questo tutto il resto tutto ciò che ha saluta in carcere transita
Come non vogliamo fare un ragionamento facile
Io come se ha determinato dal contratto dai contratti dal tavolo contrattuale
E sarà fondamentalmente legato alle risorse disponibili i contratti si vanno sulle risorse disponibili non si vanno secondo tanto le volontà una parte transita di risorsa quella che e attualmente spesa
Dalla giustizia per quel personale
C'è un non è un impegno non voglio vincolare la la senatrice Bettoni prima che l'impegno perché sono questi fatti collegiale del governo quindi finanziamenti non solo la Bettoni in quanto tale che ha promesso ha detto sarebbe necessario avere altre risorse le prendiamo per buona questa affermazione il senatore Bettoni
Siamo radiatore dei confronti che abbiamo già avuto con le parti
E quindi per il personale per ragionare e per contratti migliori
Potranno essere comprati dipendenza
Contratti a convenzione migliori ancora un po'non siamo in grado di poterlo dire il nostro obiettivo scrivono già nel primo convegno e spara moltissimo cominciasse avete sparato troppo alto no abbiamo posto una condizione alta perché son poniamo la condizione altrove sì ho posto la condizione alta questo secondo convegno non avrei dovuto avere il contributo la CGIL Funzione pubblica c'avevamo da loro così un'altissima tutti a dipendenza utilizzando anche formule
Che già le ha sulla già la sanità ha utilizzato il servizio nazionale come per infermieri deserte come per esempio in termini serve
Ci fu un passaggio ci fu un passaggio con un una prova certamente professionale dopo un anno di lavoro presso ci sono anche quindi delle pensiamo per esempio a formula che i nostri medici non di guardia ai nostri medici di base nelle carceri possono arrivare a un rapporto di dipendenza o almeno ad un rapporto di del tipo come quello gli ex medici su questi ci sono dei modi già giacché ci vanno delle forme che al tavolo vedremo poi vedremo poi sulla base di quello che ci presenteranno
La ci pensa la parte pubblica cioè giustizia sanità e abbiamo chiesto l'ultimo incontro semplicemente molto semplicemente un documento tecnico sul quale cominciare a ragionare per vedere come le cose possono andare
Vuole chiudere su una cosa che è fondamentale
Qualcosa che non va fatta che non faremo mai in questa fase di una fase che ancora non entri né di sperimentazione né di passaggio per quello che fa Rutter dal primo dicembre il servizio tossicodipendenti dipendenze la cosa che non va non faremo mai e su questo non ci volevo ma non ci vorremo è quello di creare il presupposto perché non si faccia nulla e qual è il presupposto perché non si faccia nulla
E stamattina io ho sentito dopo l'intervento del direttore generale del vicedirettore generale il data
Delle voci sono contro
Io sarei molto attenti al via di alcune informazioni forse sbagliato date a questi dirigenti
Le tappe
Io sarei canta una cosa però non possiamo far finta non possiamo far finta
Che questo trasferimento delle funzioni nel quale crediamo non sempre creduto ci vediamo quando stava in gestazione la legge
Non da oggi quando regista sì una legge non possiamo far finta che esistano condizioni reali e concrete di gestione delle del degli istituti penitenziari delle carceri e della sanità penitenziaria
Condizioni concrete che dovranno essere ben calibrate con l'amministrazione Veneziani con il ministro di Giustizia a tutti i livelli e quel progetto obiettivo in rapporto fra direttore delle carceri e dirigenti Eraser quindi il processo sarà complessa e sarà meglio fare
Pochi passi ben calibrati e in sintonia con chi gestisce la sicurezza piuttosto che farci vedere fallire progetto nel quale viviamo
O lavoro
Grazie
Allora ora un'altra voce sindacale è la parola al professor Francesco Ceraudo che è il segretario nazionale Benamati
A non c'è allora punto al dottor stermini sempre della
Credo che la sede nazionale a Roma è stato
Segretario scientifico dell'Associazione dei medici penitenziari nel nel ruolo alle funzioni soprattutto tecniche
Ma quello che potevo dirgli come tecnico l'avete già ascoltato ebbene questa mattina
E quindi non mi annoierò con un queste considerazioni anche se di disagio psichico di tossicodipendenza di limitazione delle cacce non se ne parla mai abbastanza consentitemi solo sono infettivologo
Un accenno a quello che considero ha ragione un'emergenza nell'emergenza perché nessuno dei relatori che mi hanno preceduto preceduto assottigliano fatti importanti malati Tiezzi carcere
Ci sono voluti cinque anni
Le due Commissioni a cui sono stato chiamato a lavorare perché finalmente uscisse una nuova legge
Dodici luglio novantanove non è quindi di ieri confine
Si pensava già son passati tre quattro metri
Sicuramente non è una ottima legge ma l'unica legge possibile in questo momento
Inoltre siamo a novembre novantanove nel novembre novantotto un decreto ministeriale affidava la gestione del paziente detenuto a chi più positivo ai reparti di malattie infettive all'unità di operative di malattie infettive
Allora io lancio questo sasso nello stagno quanti sono le aziende altrove
Quante sono le direzioni d'istituto che hanno stipulato questa convenzione poche poche abbia avuto pochissime risposte al ministero quando abbiamo chiesto ci sono i vari motivi ritardi da parte delle direzioni gli istituti ritardi da parte delle elezioni generali diceva bene quello che ho dottor Turi stamattina
Detenuto paziente scomodo anche per il medico universitario per il medico ospedaliero
Dobbiamo superare anche questo muro a battere anche questo muro questo ostacolo
Dobbiamo andare oltre con la nostra mentalità pensare alla persona detenuta come a qualsiasi altra persona malata dimenticarci e che faccia dei medici faccia un intervento ce li tecnici
Che quella persona che abbiamo di fronte anche se in ospedale non è una persona che sta lì per darci fastidio ma per essere curata quindi abbattiamo un attimo anche questa
Sempre su questo problema
Il problema cogente i magistrati
Attualmente legge dello Stato luglio novantanove
Quanti magistrati stanno applicando in questo momento questa legge
Pochi pochissimi pochissimi la conoscono chiedono chiarimenti al centro percentualmente passati in maniera così misconosciuto oggi non non è di moda parlare di questo
Senta collegato leggesse in carcere sono giugno novantanove mille centosessantotto no scusate se da queste cifre così aride dietro ci sono dei drammi c'erano delle persone che numeri
I detenuti che avrebbero necessità di essere sottoposti a terapia antiretrovirale di associazioni come qualsiasi altro detenuto qualsiasi altra persona libera
I fondi disponibili sono appena appena sufficienti per settecento persone detenute questi sono i fatti cogenti attuali non della riforma
E quindi io chiede a tutte le autorità presente tutti gli istituti e tutte le associazioni delle di farsi carico di questo problema concluderà Concetta attuale
Tornando al convegno ascoltato con interesse a volte anche con preoccupazione relazioni che mi hanno preceduto
Innanzitutto dico a nome personale tra segreteria scientifica non arriva anche da ma tutta che noi siamo oggi mille novecentonovantanove completamente disposti a collaborare in tutto e per tutto perché il progetto di riforma vada in porto
Vada in porto
Questo lo pensavo personalmente da tempo lo pensa tutta l'associazione anche quella l'aspetto sindacale dell'associato non saranno rose e fiori ma non sono state neanche finora chi parla avuto la ventura che come consulente del ministro della Giustizia di visitare diverse carceri in tutt'Italia
Di fronte a situazioni splendidi abnegazione del personale infermieristico e medico
Ho trovato anche delle situazioni di completo sfacelo non lo nascondo
Lì bisognerà lavorare più che altrove ma d'altra parte anche nelle altre accade questo nascondiamoci dietro un dito sarà molto più difficile il lavoro nel centro sud rispetto al Centro Nord
Perché dire al sulla funzione o no ancora non a regime
Quindi questo passaggio alla sanità
Non costituisce la fine dicevo poc'anzi al dottor Benigni del nostro lavoro
Non è neanche l'inizio della fine del nostro lavoro forse siamo alla fine dell'inizio
Non finisce mai dobbiamo quindi lavorare lavorare farci guidare da quattro convinzioni che secondo me sono state ribadite stamattina voglio ripeterle devono guidarci
Innanzitutto prioritari sono l'idea e la progettualità certo poi la progettualità che devono essere scevre da ogni forma di strumentalizzazione dal dilettantismo
Quindi un programma di sviluppo serio responsabile fattibile
Che individui le priorità abbiamo sentite da Scarpa disagio psichico con la tossicodipendenza labbro sentiremo dai bianchi
Ho sentito da nelle patologie infettive
E in questo la commissione ha già lavorato già sta lavorando già prodotto del materiale
Questo progetto ovviamente per non trasformarsi nel solito libro dei sogni deve avere la possibilità di essere modulabile
Sulle varie realtà regionali locali perché l'avete sentito da Benigni l'assistenza sanitaria Italia non è centralizzata mai realizzata su un modello regionale
Quindi le Regioni devono essere libere
Di poter ovviamente rispettando quelli che sono i criteri generali lavorare in tranquillità realizzare ciò che lo scudo della della riforma ci chiede
Secondo punto occorre poi del personale motivato
E professionalmente preparato togliamoci dalla testa se mai venuto in testa a qualcuno l'idea di mandare in galera restano come sono nati sì
Medici e infermieri alle prime armi così come si fa normalmente sbagliando per i pronto soccorsi e per i SerT che sono i posti più scomodi dove vanno i non raccomandati nelle ASL
Si farebbero del male
E faremo del male anche a persone che non hanno bisogno di ulteriore sofferenza
Il personale operante al di là di ogni demagogia lentamente scevro da certi gli aspetti diciamo di ciò che tutto il personale ritengo sia l'unico in grado di assicurare quei requisiti di preparazione esperienza garanzie elementi essenziali della formula per la riuscita di questa riforma tra l'altro ben accetto perché noto e conosciuto anche dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria che avete ascoltato quante riserve mentali ancora a
Terzo punto è necessario spogliarsi delle reciproche diffidenze
Dipendenti dalla sanità ai dipendenti alla giustizia
Chi ha esperienze di di archi e il Policlinico Umberto primo siamo a Roma ne è un esempio col perdere una parte gli universitari dall'altra
L'onorevole Bindi sta lavorando su questo sa quanto è difficile proseguire il cammino verso un'unica direzione
Doveva assolutamente evitare sterili conflittualità tra medici agenti
Contabilità e delle competenze tra il direttore del carcere direzioni aziendali
Se le due istituzioni quella sanitaria e quella deputata alla sicurezza Fierro che l'hanno epigei qualche germe stamattina c'era ancora presente ognuna sulla difesa del proprio primato sull'altra le persone detenuta faranno la fine di don Abbondio vasi di coccio tra vasi di ferro
Qualche punto e concludo
Per far funzionare il tutto dovremo pur ganci per avere dei finanziamenti occulti
Non nel senso che andava di moda un po'di tempo fa
Ma stando attenti a non infastidire abbisogna di un suo amico del parla chiaro l'opinione pubblica poco propensa
A vedere investire soldi nelle carceri
Se non per l'acquisto di braccialetti o altri dispositivi del genere
Chiedo scusa per queste battute e concludo con un appello che è anche un monito abbiamo voluto
Altri più di noi sinceramente
La nascita di una nuova sanità penitenziaria al passo con il nuovo millennio che se ad esempio diceva Benigni agli altri Paesi europei non solo vede non solo parti che non Kamal formata ma seguirle aiutano lo sviluppo grazie
Grazie a lei dottor femminili ora la parola a nella il secondo contributo per la sperimentazione alla dottoressa Simonetta Martorelli della dipartimento materno infantile nella a di Roma M
Bene
Si prepari apporla monarca che lo psicologo penitenziario coordinatore degli psicologi del meno
Grazie brevissimamente intanto vi ringrazio per la seconda opportunità sempre i tempi volevo far vedere per le regioni qui presenti che non abbiano il materno infantile che cosa facciamo come materno infantile perché poi da questo nasce quelli che possono essere gli interventi in ambito penitenziario brevissimamente siamo come tanti altri dipartimento cosiddetto trans morale ci occupiamo di donne e bambini
Dentro l'ospedale fuori dall'ospedale cercando di coordinare le nostre attività con moltissima fatica ovviamente
Volevo ripartire un attimo da quello che a cui è stato accennato stamane mi pare che ne abbia parlato Benigni per quanto riguarda le raccomandazioni della Comunità europea sui diritti dei prigionieri volevo sottolineare una cosa di tutte queste che state leggendo
Il problema del dell'equivalenza dei servizi prestati fuori con quelli forniti dentro il carcere
Questo mi sembra il principio da cui dovremmo partire tutti quando pensiamo a Progetti Obiettivo
E a degli interventi di tipo socio sanitario dopodiché vengono individuati con molta chiarezza quelle che sono così diciamo le le sfere di in intervento
D'altra parte come anche l'altra volta ho detto esiste un progetto del dell'OMS ovviamente in collaborazione con la CEE questo è l'ufficio europeo
Che si chiama salute in prigione di cui fanno parte una serie di Stati europei ma non l'Italia
E già siamo andati da sono stati dati degli standard su che cosa devono fornire i servizi in prigione eccome in qualche modo devono essere diciamo l'organizzarsi
Il il leader di questo progetto
L'Inghilterra e il centro di questa un'altra impresa non provo cioè sta alla direzione della del delle carceri diciamo delle strutture penitenziarie direzione generale all'ombra
Come vedete un po'di quello di cui si sta parlando ora insomma amico non non abbiamo inventato nulla
Rispetto al problema delle donne in particolare
Io volevo sottolineare degli piccolissimi come dire aspetti di differenziazione fra gli uomini e le donne in parlando in termini popolazione penitenziaria fondamentalmente le donne sono più giovani come età media sono imprigionate per reati minori spesso sono risposte a offese personali
Molte un terzo sono immigrate molte sono tossicodipendenti le prostitute sono relativamente molto minore
Mi sembra che sia un un universo da da studiare prima ancora che da affrontare proprio perché è un universo profondamente variegato e Giappone la struttura femminile comunque più complessa di quella maschile credo che per le donne la detenzione Causi problemi differenti in parte da quelli degli degli uomini e è chiaro che un corpo come dire imprigionato reagisce anche meno a stimoli
Come dire di salute rispetto a un corpo che invece può godere della della libertà
E la risposta delle donne spesso non è solo fisica
Ma è di tipo psicosomatico o somatico tra l'altro dato generale maschio o femmina su tutte le regioni europee
Che gli uomini commettono tre volte suicidi delle donne questa sia in Grecia che in Normandia dove c'è un tasso di suicidi riapre volte quello anche della popolazione
Francese però le donne hanno disturbi mentali molto di più del degli uomini quindi vi lascio immaginare una una reazione alla detenzione come può essere
è chiaro che pare disturbi ginecologici alimentazione sono soprattutto per le straniere dei grossi problemi altre due cose volevo puntualizzare il problema della reclusione perché c'è figli
Sia perché Cecily dentro che perché c'è il cd fuori
E di come sei bambini che stanno dentro sono penalizzati perché in qualche modo perda una libertà ai bambini che stanno fuori sono penalizzati perché spesso anche la mamma non gradisce
Si sappia dove stanno per cui il problema della relazione madre bambino è ancora più pesante per i bambini che stanno fuori rispetto a quelli che stanno dentro a maggior ragione quando si parla di servizio no per questo tipo di di di persone bisogna cercare di conoscere come diceva anche chi mi aveva preceduto le storie delle persone il il servizio va impostato sulla persona più che su un discorso generale
L'ultima cosa riguardo proprio al femminile è chiaro che non si può separare un intervento che noi possiamo dare come materno infantile
Dal da quello che possono dare i colleghi dalla salute mentale o i colleghi del dipartimento di prevenzione che sono più orientate sull'ambiente mentre noi siamo più orientati su un discorso di comunità è un discorso individuale
Le donne straniere ovviamente per le donne straniere problema si triplica perché che abbiano figlia non abbiano figli spesso non hanno legami non hanno parenti non hanno una struttura di supporto nello stesso tant'
Oh io credo che l'intervento su questo tipo di persone proprio perché sono dentro per reati Brevi possano essere un intervento più efficace perché se si crei una sinergia fra i servizi che stanno dentro i servizi che stanno fuori e viceversa è forse anche molto più facile un discorso di recupero ultime due cose velocissime
Proprio due puntualizzazioni
Il personale femminile che di custodia nel momento in cui si parla di servizi dentro il carcere non si può dimenticare che c'è anche un personale femminile e mi sembra che diverrà data attenzione come non si può non parlare di turnover così come parla proprio la raccomandazione esce perché pensare di fare dei servizi innovativi
Con il personale che da sempre fa le stesse cose non va bene pensare di fare dei servizi solo con del personale nuovo non va bene lo stesso credo che si debba garantire una sorta di contaminazione
Fra chi c'ha esperienza di comunità di medicina di comunità e che c'ha esperienza di medicina di assistenza penitenziaria mi pare che stamattina Cosentino dicesse scordatevi che questa cosa c'è a costi zero
Io sono assolutamente d'accordo qualunque Progetto Obiettivo c'ha un costo c'ha un costo di investimento c'ha un posto di opportunità
Credo che sia compito delle Regioni destinare una parte dei fondi decideranno loro come a questo tipo di progetto a se vogliamo che Progetti Obiettivo che le Regioni stesse metteranno in piedi non falliscano quello che visto facendo vedere ora
Quello che si può nell'ambito di un Progetto obiettivo materno infantile
Fornire parlo del mio dipartimento che nella fattispecie Stan nella nell'auto da dove c'è Rebibbia quindi la cosa ci si presenterà come problema entro breve tempo l'ultima cosa che volevo dire mi sembra che non ne abbia parlato nessuno
Stamattina
Il dottore parlava di evidence based eccetera eccetera quindi medicina basata sull'efficacia dell'intervento credo che si debba fare uno sforzo tutti noi che lavoriamo nei servizi
Di cercare di capire che cosa dobbiamo andare a vedere che cosa dobbiamo andare a valutare per far sapere se siamo stati efficace o no e che cosa dobbiamo modificare e chiaro che i criteri sono quelli della della Comunità europea è chiaro che i criteri sono quelli delle raccomandazione dell'OMS quindi andremo a verificare
Se il servizio che abbiamo prestato in qualche modo equivalente a quello che prestiamo fuori
Mi sembra ritornando ad alcuni problemi che sono stati sollevati qui che la messa in rete dei servizi penitenziari con quelli delle auto da dei comuni quelli forniti dal privato sociale eccetera eccetera
Anche la scuola perché per esempio noi abbiamo degli esempi brillantissimi nella mia madre
Di Branzi dire professori che si sono incaricati di andare a contattare il genitore detenuto per riavvicinare dal figlio quindi voglio dire esperienze in questo ce l'abbiamo l'ultima cosa
Cercare di ragionare per target è chiaro che l'Elenco qui non è esaustivo però come dicevo prima il servizio va tarato sul tipo
Dice un motivo per cui il bersaglio anche è detenuta sul tipo di persona oltre che sull'indirizzo grazie grazie dottoressa Marcorè la parola ora ad un programma psicologo e coordinatore il circolo più di terziario di del Veneto
Sempre con la preghiera di mantenere i tempi perché così parliamo tutti penso di rimanere senz'altro entro i termini di tempo reciproci numeri sono così si è pari Nanda Roscioni in rappresentanza di base del DAP
Ecco io sono particolarmente felice di partecipare a questo convegno oggi per due ordini di motivo
Il primo perché ho conosciuto dei colleghi che soltanto in occasioni come queste si riescono a conoscere
Il secondo perché dalle relazioni che mi hanno preceduto potuto estrapolare degli elementi che secondo me sono significativi e dei quali adesso tenterò di fare una sintesi organizzata
Allora ritardo nei decreti si diceva da Pitt da più parti questa mattina
E senz'altro se con ritardo nella lavorazione dei decreti specialmente di di due decreti importanti per noi
Cioè quello che va ad individuare il personale che passa alla sanità
E che emergono anche
L'equivalenza a livello di professionalità e l'altro del Progetto Obiettivo quanto riguarda la sperimentazione nelle varie regioni
Noi in Veneto ci siamo attivati da tempo e abbiamo contattato oltre tutto sia politici sia tecnici a livello regionale
E le risposte che ci danno
A due giorni fa quelle che sono in attesa di questi decreti
Sono inattese non saranno come potersi orientare
Abbiamo avuto incontri anche con nello specifico visto che la legge parla che il passaggio incerto per il presidio sanitario tossicodipendenza dal primo di gennaio con nei dirigenti dei SerT
Per quanto riguardava ciò che è stato detto stamattina che e auspicabile che venga fatto di papà Dipartimento della Salute per i detenuti ed internati la risposta che ci siamo sentiti
Dire
Esiste già il dipartimento per le tossicodipendenze
Dunque il presidio sanitario tossicodipendenze rientreranno il dipartimento per le tossicodipendenze il rimanente farà parte del dipartimento per la salute mentale
Cioè perché creare un ennesimo dipartimento visto che già ne esistono
Queste sono le risposte che hanno dato
Oneri finanziari è ovvio e scontato che non si può compiere un passaggio di questo tipo epocale oltretutto mantenendo adesso parlo per quanto riguarda la nostra figura professionale
Mantenendo lo status quo cioè pochissime ore anche mal pagate
è ovvio che ne ha ricadute nel senso degli oneri ci deve essere e lo Stato li deve trovare in parte e le regioni autonomamente in parte devono trovare questione di
Altro elemento significativo
Del quale accennava mi sembra dottor Benigni questa mattina
Intervento di tipo ecologico
Mi trova pienamente d'accordo
Ma per fare un intervento ecologico ci vuole
Alla base di una mente ecologica
Perché l'intervento e già un'elaborazione
Dunque se l'intervento di tipo ecologico sanitario
Non si basa su dei presupposti che sono biologico psicologico sociologico culturale e io aggiungo situazionale
è un intervento vanno finché si continua ad agire a compartimenti stagni l'intervento si vanifica tasse
Attenzione perché adesso mi rivolgo a tutti
Va be'come psicologi e anche i medici
Se non si agisce in sinergia si corre il rischio che i medici siano dei sacerdoti del farmaco o tuttalpiù
Dei buoni meccanici della macchina corpo e gli psicologi possono essere tutt'al più delle Allegri cacciatori di farfalle
Dunque l'ecologia dell'intervento secondo me va letta anche nel integrazione delle competenze
Altrimenti il progetto viene vanificato in partenza
Altro passaggio e qui vorrei una risposta ma mi sembra che siano non ci sia più nessuno
Del mi riferisco del da al DAP
Il la legge se non sbaglio decreto legge centosessantacinque cioè di riordino dell'amministrazione penitenziaria laddove originalmente
Era contenuto un passaggio che riguardava di psicologi medici sanitari insieme agli infermieri
Che parlava di contingenti non London di contingente come decreto legge duecentotrenta che parlava proprio di assoluzione tramite concorso
Ecco vorrei sapere se questo decreto legge è stato in parte modificato per altrimenti si corre il rischio di creare della sovrapposizione dei doppioni di figura
Ecco poi
Ci tengo
E sottolinearlo anche se penso che ormai tutti l'abbiamo capito
Anche se interventi vari precedenti soprattutto da parte di medici dovranno farlo e non hanno menzionato noi psicologi noi siamo molto più buoni e menzioniamo i mezzi con i quali la voglia anzi vogliamo lavorare
In modo integrato cioè che noi siamo figura sanitaria per DPR settecentosettantuno del settantanove
Noi lavoriamo e ministero delle Finanze ci ha detto di rilasciare fattura esente Iva perché siamo sanitari
è se questo non dovesse essere perché
Perché se un
Divisione cioè parte di noi rimane al Ministero di Grazia e Giustizia parte passa alla sanità dovrebbero conservarsi preventivamente i ministeri e ridefinire un po'tutto
Che mi sembra una cosa che non sta né in cielo né in terra
Ecco poi concludo dicendo che necessita necessità oltre all'integrazione
Però a livello di operatori del sanitario un'integrazione che vada al di là cioè un coordinamento nel senso di continuità tra prevenzione sul territorio
Riabilitazione nel carcere e sostegno
E lavoro con le famiglie dei carcerati
E il reinserimento sorso lavorativo
Io mi sono trovato personalmente a trattare dei soggetti che andavano né letteralmente in panico quando sapevano l'imminente fine pena
Poi si trovano nel vuoto più assoluto
Concludo dicendo ai colleghi
Che peso ce ne siamo tanti che il venti novembre nove a Bologna facciamo un convegno per la nostra categoria tentando di organizzarci a livello nazionale
Vi ringrazio
Grazie al dottor avevamo per la testimonianza eccetto le proposte la parola mamma Roscioli rappresentante di base che lavora al DAP
Sempre con la preghiera di mantenere il PIL si
Ebbene sì
Dunque le RDB sono il sindacato le rappresentanze di base io parlo in quanto responsabile di questo sindacato
Il SIM questo sindacato è d'accordo talmente nel passaggio al settore sanitario del pienamente il servizio sanitario penitenziario a quello nazionale naturalmente con l'accortezza di evitare traumi per l'utenza
Ma riteniamo anche che essa utenza se ne potrà avvantaggiare soprattutto attraverso la chiarezza dei ruoli delle competenze
Non subordinate nessun potere forte del penitenziario
In questa sede però vorrei fare un discorso che potrebbe apparire abbastanza fuori da quelli che sono stati fatti fino adesso ma secondo me c'è bisogno di chiarezza anche in questo in questa sede il sindacato che rappresenta o vuole evidenziare che tale operazione
Non prevede secondo le intenzioni non prevederebbe secondo le intenzioni dell'amministrazione penitenziaria l'inserimento degli psicologi nel comparto della sanità
Come la loro figure la loro tradizione professionale richiederebbe ma piuttosto li vorrebbe inserire nell'aria del trattamento
L'assessore Benigni stamattina è stato molto chiaro in questa nella definizione dello psicologo come operatore che sta diciamo a cavallo tra le due tre due situazioni e che è indispensabile sia per l'una che per l'altra
Però noi ci preoccupa fortemente nonché l'inserimento di tali figure in quest'ultimo settore operativo
Perché dal punto di vista giuridico funzionale andrebbero a delegittimare tutte fortemente altre figure che già operano da anni
Infatti come è noto gli educatori penitenziari non solo non sono stati messi in grado di operare ma addirittura di Sea accusati di inefficacia inefficienza dopo Davison Merkel di carte in intatti
Dopo aver loro impedito di espletare effettivamente il loro lavoro ruolo burocratizzato idoli
Ora li si vuole umiliare con l'inserimento nel loro settore di circa centosettanta psicologiche con il profilo professionale superiore
In assenza di responsabili dell'Ariete quattro qualifiche rischiano di occupare il posto di responsabile della rete il trattamento che lui non ci dovrebbe appartenere tutto ciò se avverrà
Creerà ancora una volta conflitti sterili tra personale per il personale e contribuirà la totale paralisi dell'aria del trattamento con buona pace di quanti vogliono parlare piuttosto di trattamento dei detenuti che non parlo
Con ciò come sindacato vogliamo essere chiari siamo d'accordo sull'assunzione degli psicologi operatori che lavorano da anni nel penitenziario su una base precaria
E con i quali gli educatori di tutta Italia collaborano il più delle volte felicemente anche perché il trattamento non passa necessariamente attraverso sempre attraverso come dicevo stamattina la psicologa dei minori o la medicalizzazione ora psicologi trazione dell'utente
Non siamo d'accordo nel loro inserimento nella retata mentale anche perché siamo profondamente convinti che la loro professionalità riporta esclusivamente nel settore sanitario così come ha detto chi mi ha preceduto
Grazie a number Roscioli anche per la la rapidità con la quale ha espresso la sua posizione il suo va pensiero
Do ora la parola alla terzo contributo per la sperimentazione e la dottoressa vittoria Tola presidente della conferenza sanitaria locale dell'ANAS
Esiste
No
Allora do la parola al dottor Massimo Di Rienzo direttore dell'Istituto di Rebibbia Nuovo complesso
Noi c'è
Con lui non ho visto che raccomanda vicino perché normalmente bene
Grazie sì senz'altro so anche questa volta anche perché in effetti io da sviluppare il duo qualche riflessione su tutti i batteri stamattina e sarà quindi batte molto intenso insomma ecco storia al cui bacio molto chiaro Bonetto insomma e dal quale l'OMS una verità come dire incontrovertibile
E cioè che il percorso verso attivazione dell'impianto normativo da oggi ore diciannove del decreto duecentotrenta c'ha un percorso molto faticoso
E sarà un percorso rispetto al quale già vediamo intravediamo dice che noi diamo dei pericoli è necessario che però per affrontare questi rischi da affrontare questi pericoli prevalga Canova come questa mattina
Va culturale lavora della collaborazione
La cultura aveva cooperazione e che si metta là non si mettano da parte gli atteggiamenti che tutelano esclusivamente gli interessi di parte fosse anche per Patti inteso interessino amministrazione
E sotto questo aspetto devo dire che già impianto normativo dal luogo ad una lettura attenta ha qualche difficoltà
Cioè nel senso che ho visto leggendo e l'articolo cinque da quattro alle diciannove e leggendo più una volta il testo devo duecentotrenta che mi sembrano figli di due culture diverse
Cioè l'articolo cinque per quanto un sintetico
Emerge una visione della d'approccio globale al detenuto
L'approccio complessivo
Con alla sottolineatura delle varie fasi
Della vita detentiva
Nel della duecentodiciannove mi sono più difficili da questa stessa cultura duecentotrenta chiedo scusa
Vi è un richiamare pedissequamente
L'amministrazione in sala compiti di sicurezza come se facesse solo quello
E mi sembra di un patto per una schivo perché si ricordi che un decreto legislativo l'amministrazione penitenziaria è tenuta la sicurezza di detenuti anche in quanto assistiti mi sembra un fatto un po'come dire pletorico
E mette invece chiaramente ed era giusto che questo fosse fatto essendo questa novità legislativa
Al servizio sanitario nazionale competono comunque funzioni in materia sanitaria
Eh beh allora dico probabilmente è un po'una visione abbastanza diffusa acquista come dire c'è un po'un vizio d'impostazione capace di suscitare botte destra né le sale sensazionalista e atteggiamenti
Gli enti e istituzioni le associazioni a volte anche i i privati che entrano in carceri va be il carcere la sicurezza e io faccio il Copa sembra cioè l'istruzione faccio la cultura quantità per la scuola
La Regione fa formazione professionale nel frattempo il calcio per la sicurezza
E se l'Italia è nazionale patto della salute e calce alla sicurezza
Come dire mi sembra come un ritagliare un voi per forza
Circoscrive azionista tendenza esclusivamente a compiti di sicurezza
Dico probabilmente sono anche altri compiti che si sono svolti all'amministrazione penitenziaria
Vi è una necessità come dire di interagire e dico che c'è un prima e un poco prima dell'intervento sanitario
Io non sto qui a rivendicare un diritto di monopolio nei confronti del detenuto me ne guarderei bene insomma sostavo cercando di sottolinea un vizio d'impostazione che mi è sembrato di legge
Nello stesso dettato normativo mi riferisco in particolare ha detto appunto della legislativa duecentotré dico ma poi della gestione complessiva del detenuto che è fatto di tutela salute fate istruzione fatte di interventi culturali intervenite in poi chi è preposto a questa tutela
Chi è preposto scusami a questa gestione complessiva vive non sto qui a reclamare diritti
Di esclusività Gobbo detenuto sto cercando il fa presente che comunque detenuto è in qualche modo un un unicum
Allora io probabilmente i Piani sanitari nazionali i piani sanitari piante nazional piani regionali e quindi Progetto Obiettivo potranno dire questa una paura chiarificatrice in tal senso rispetto ad un dubbio
Che vi prego di verificare se Endeavour dubbio solo come dire di Giosia ecco professionale mettiamoci anche questo o se un dubbio comunque in qualche modo legittimo dalla lettura che può emerge la lettura della normativa
E l'ossido di vendetta
Avete visto Salatino sulle sono una vexata quaestio
Io lavoro in un istituto ove è operante
Una convenzione con il Celtic uno di quelle poche decine di solito mi ha letto stamattina siamo sessantotto in tutt'Italia
Bene non è vero che io ne confonde dossier pendenti lavorano solo in sé
Questo è qualcosa da sfatare alcuni dico proprio per la questione di onestà statistica e non vado oltre Enzo
L'intervento del nostro se è in buona parte
Covo Boato suffragato incentivato da undici psicologiche sono messi in campo l'amministrazione penitenziaria episodi psicologi del presidio possibile nel di cui molto si sta parlando amiche Stasi
Cioè voglio dire è il trattamento è tossicodipendente che sarà ancora lungo è facile
Prevedevo questo uno dei problemi con cui io vedo i penitenziari vado dunque che a voi piace sia d'amministrazione di Inzaghi ed esibizione del nazionali e di altri enti ex a uno di quei problemi cui ci misureremo ancora allungo ma non mi pare che si possa dire che con il tossico di neuroni dossier pendenti abbiamo in campo abbiamo avuto fino in campo sorriso Serse Sousa anche risorse che l'amministrazione ha messo a disposizione da sette con Higuain si è creato
Una interazione è quella stessa interazione che io vorrei
Fosse poi prodromica di certi risultati
Di qui a quando andiamo a costruita tanti atti interventi che dovranno essere appunto costruiti con una cultura policromia della collaborazione grazie
Grazie al dottor Mieli sono
No ora la parola alla al dottor Aldo Morrone che è responsabile del servizio di medicina delle migrazioni all'ospedale San Gallicano per il quanto contributo
Sulle problemi nella sperimentazione
Anzitutto ringrazio dell'invito ringrazio voi so come io molto interessante perché ho avuto la sensazione oggi che tutti gli interventi che sono stati espressi posso caratterizzati da una grande passione da un grande interesse
Da un grande coinvolgimento personale dell'istituzione che le persone che hanno parlato rappresenta questo è molto bello perché nel momento in cui la sanità sembra andare verso una sanità squisitamente per alcune persone si apre altre no questo fa molto piacere perché dico questo due tre punti soltanto sul problema
La presenza degli immigrati o se volete degli stranieri in carcere del quale io dovrei teoricamente azione spetta persone spetta soltanto delle condizioni di salute di qualche immigrato che ho conosciuto in questo nostro servizio
Un servizio nato in estrema difficoltà perché è in atto nel nostro istituto abbiamo visitato più di trentaquattro mila stranieri tutti clandestini irregolari presenti in Italia presenti a Roma
In questi anni e devo dire con grosse difficoltà dal punto di vista legislativo
Oggi mi fa molto piacere mi sembra di assistere un grande evento un evento epocale rimette perché alla prima del prossimo millennio Amida la sensazione di assistere questa grande interesse da parte della tutela della salute dei detenuti
Come un avvenimento straordinario in effetti tutto ciò che riguarda l'assoluta delle persone più che sul persone sono a rischio di emarginazione più diventa straordinario salutato grande gioia la legge del mille novecentonovanta trentasei sulla sull'immigrazione che detta legge martedì o saluta trentanove salutata con Gioia persino al decreto Dini uno dei peggiori decreti che si potesse mai fare ma che aveva un'unica articolo buono l'articolo tredici ho salutato con gioia
A legge del sei marzo numero quarantenni novecento novantotto ho avuto fortuna
Di poterne parlare proprio con la sottosegretaria settore che è venuto il nostro istituto a parlarci dell'importanza una volta fatta la legge gli impone dell'affare una cultura dell'immigrazione
Ecco direi però che a distanza di queste grandi legge la condizione della salute dell'immigrato è ancora un pochino negletta
In carcere abbiamo detto in questi giorni ci sono tre grandi tre grandi presenza dice oggi l'assessore Provincia l'assessore comunale Giusi Gabriele
Le persone che non sono tossicodipendente e le persone che non sono straniere alle persone straniere rappresentano un terzo della popolazione carceraria
E di queste la stragrande maggioranza sono immigrati dai cosiddetti Paesi in via di sviluppo ma che poi capite bene questi sono Paesi destinati ad ulteriori sottosviluppo stante le scelte economiche di globalizzazione inutile pensiamo che questo fenomeno immigratorio si bloccherà
Rapidamente non si bloccherà prego perché non c'è nessun interesse da parte delle grandi istituzioni economiche mondiali ha bloccato
Che cosa succede però perché gli immigrati rappresenta una parte così consistente
Della presenza carceraria
In Italia sono circa dodici mila lo avete visto nella documentazione che avete avuto all'inizio del convegno su circa cinquanta mila detenuti
E l'anno scorso sono state arrestato sono state indagate novanta mila persone immigrate ventiquattro mila arrestate quaranta mila intimati di espulsione e soltanto ventiquattro mila di fatto realmente poi espulse ciò accompagnato alla frontiera
Interessante che anche la legge quaranta immediatamente ha avuto come sua caratteristica l'approvazione da parte dell'espulsione un po'meno per bocca del ministro
Rosa Russo Jervolino si cerca di a adeguare anche le altre parti molto importanti la legge quaranta che sono appunto l'assistenza sanitaria un punto del decreto
Legislativo duecentotrenta che trovo effettivamente significativo effettivamente importante quando all'articolo uno dice diritto alla salute dei anche degli internati
Detenuti o internati hanno diritto al pari dei cittadini in stato di libertà all'erogazione delle prestazioni di prevenzione diagnosi cura e riabilitazione efficace propria interessante la l'articolo trenta della nostra Costituzione però dice che la salute
Repubblica tutela la salute degli individui degli individui potete una cosa molto importante l'unica articola nostra costituzione che in cui non parla di cittadini ma parla di individui addirittura come interesse della collettività allora
Oggi abbiamo visto sentito qualche collega giustamente sottolineare che gli immigrati
Appare dei tossicodipendenti dei carcerati dei barboni e chi più ne ha più ne metta non li vuole nessuno sostanzialmente vi posso assicurare che è vero io stesso ho grossi problemi nel mio istituto a far capire che i barboni che vi arrivano gli zingari nomadi
Agli immigrati in fondo non sono una categoria di sedi BT sedici o di serie di però c'è un altro punto
D'altra parte ho visto una grande Vinicio vi è una grande passione evidentemente che cosa vuol dire sta grande passione costretto in tutti gli interventi rendo conto per i suoi ruoli gli immigrati barboni carcerati
Evidentemente qualcosa ci si guadagna
A mio parere adesso vi dirò rapidamente che cosa ci si guadagna proprio farvi alcune al due punti il Piano sanitario nazionale Mino centonovantotto due mila e che non abbiamo quasi imparata a memoria tra l'altro per tentare di da di dimostrare che l'interesse nei confronti degli ultimi cioè carcerati Perboni immigrati
Abbia una funzione
E che propone causa in relazione a un patto di solidarietà per la salute per i cittadini gli operatori sanitari le istituzioni pubbliche volontariato e comica europeo internazionale né ho mai che non specifica anche un patto di solidarietà tra medici psicologi infermieri
E fa finalmente un patto di solidarietà tra tutti gli operatori della salute
Pensate che gli insegnanti possono appartenere agli operatori della salute o no io son convinto che anche gli insegnanti appartengono alla gruppo degli operatori della salute
E tra idee forte che ha sede nazionale ci sono necessità di diminuire le disuguaglianze nei confronti della salute ci crediamo davvero o no a questa idea forte piano sanitario nazionale per cui il ministero si è battuto con molto coraggio
L'urgenza di promuovere l'uso appropriato dei servizi sanitari forse riuscendo a realizzare questo incontro tra medicina penitenziaria in medicina non penitenziario il servizio sanitario nazionale se focalizziamo l'attenzione nei confronti di quelle che scusate ma però non mi piace gli utenti cioè le persone quegli esseri umani come dicemmo collegai dietro i numeri poi ci sono degli essere umani che avevo emozione loro storie loro straordinaria avventura umana probabilmente potremmo essere effettivamente utili e poi l'ultimo punto è ricercato e tenace all'importanza di investire nelle risorse umane e nella qualità del sistema ecco se queste sono le premesse del piano sanitario nazionale e il fatto che poi finiscano gran numero di persone che per immigrati in caccia di Ciro alcune teorie che dicono che in fondo il numero di stranieri incapace sia dovuto a due tipi delle tue uno perché lo ha dimostrato il l'ex presidente l'ex ministro degli interni Napolitano quando in una seduta al Senato il mio centonovantasette dimostrò che uno studio fatto
A un gruppo di detenuti stranieri a Chiasso italiane ben ottantasei per cento dei detenuti erano Sprite il permesso di soggiorno
è molto importante questo vedete perché l'ottanta per cento dei per detenuti stranieri in Italia sono privi del permesso di soggiorno ora probabilmente ideale sarebbe che se riuscissimo a garantire il permesso di soggiorno
E tra l'altro la legge quaranta aveva anche questa funzione probabilmente ridurremo il numero dei detenuti stranieri si riuscissimo anche a mandar via questi bambini che sfido qualunque medico psicologo infermiere o tecnico salute qui dentro
Ti posso dimostrare che fino a tre anni può star bene in carcere perché questo è un posto ideale lo sviluppo psicofisico del bambino
E non riusciamo ancora a trovare il sistema sono mesi io lo diciamo anche in questi convegni a mandar via i bambini con le mamme dal carcere credo ci sia poco da fare dicevo che cosa ci si guadagna e qui a quel punto io sono convinto che vedete che e questa è una cosa che spero che la alla senatrice deteneva sa ascoltare che latte la la questione degli immigrati in iperboli degli stranieri
E degli zingari non sia soltanto un problema Pivetti io ma che possa rappresentare una risorsa una risorsa straordinaria non solo per il Paese ma per i singoli operatori io credo che a parte qualcuno forse costretto come diceva qua
Beh ci al mio collega che ci sono i meno raccomandati e vanno a fine mese
Pensate io mi son messo tra i barboni e gli immigrati gli zingari vini evidentemente ancora meno raccomandati tossicodipendenti eppure son convinto che rappresentino essi una risorsa
E non solo una risorsa sul piano strutturale del Paese rappresenta una risorsa per sul piano umano in fondo il rapporto con gli ultimi rapporto con coloro che sembrano avere tantissimi problemi che vivono condizioni di dei gran grato e di solitudine e di dolori di lacerazione effettivamente poi ci dà un grande guadagno
Questa è la mia opinione altrimenti non avrebbe senso creare delle leggi o creare questo momento epocale del decreto legislativo duecentotrenta e consente la tutela della salute inteso come qualcuno ha ricordato oggi questa bellissima espressione della organizzazione mondiale la salita del parlo di questa salute come una cosa straordinaria che rasenta quasi la felicità non avrebbe senso allora ecco che cosa a mio parere ci guadagnano e concludo immediatamente se ricordate
La a favola del principe Della Volpe il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry ricorderete che a un certo punto il piccolo principe incontra la volpe doveva andar via la volpe piange
Epico Princi dice ma tu che cosa ci ha guadagnato in questa storia che avevo detto che io poi dovevo andare e tornare dal mio pianeta dalla mia rosa Riva ricorderete che la volpe disse adesso ti spiego che cosa c'ho guadagnato
Vedi io sono a volte e quindi non mangio il pane io mangio le galline ovviamente vedi questi campi sterminati di grano
Che sono biondi come per i capelli ecco io ogni volta che penso ad ogni estate ritornerà
E questi campi di grano fioriranno e saranno gialle come tu hai capito io c'ho guadagnato il colore i tuoi capelli c'ho guadagnato il ricordo dell'incontro Conte che per me è unico e tu rimarrai sempre per me l'unico bambino dell'universo grazie
Grazie al dottore buone amiche per la pelle in macchina con la quale ci ha sciatto sull'intervento ora anche per ragioni che la sottosegretario di Stato senatrice Monica Bettoni vede assentarsi per ragioni parlamentari
Gli do la parola perché intervenga nel nostro dibattito sì mi volete scusare di questa apparizione fugace ma si sta votando la Finanziaria al Senato e quindi non mi ha consentito di consente di fermarmi a lungo sono qui non solo a titolo personale ma sono come rappresentanti Ministero della Sanità e in modo particolare del ministro Bindi che non è non ha potuto intervenire a questo convegno essendo a Lucca per degli importanti appuntamenti ma che mi ha delegata qui a rappresentarla a pieno titolo
Vorrei essere anche estremamente sintetica perché anche me pochi interventi che ho sentito ma per come mi hanno riferito
Mi sembra che da questo convegno siano emersi importanti contributi soprattutto nella direzione di dare che attuazione al dettato della legge delega è il decreto legislativo numero duecentotrenta quindi che si sono molto soffermati su come ben operare
Anche superando indubbiamente delle ambiguità che nel duecentotrenta ci sono al fine di realizzati l'obiettivo che il Parlamento si è posto nel momento in cui ha dato al Governo la vecchia per il passaggio
Della medicina penitenziaria al servizio sanitario nazionale
Cioè quello di migliorare la qualità delle assistenza di garantire l'universalità delle prestazioni in senza nessuna discriminazione e di abbracciare a tutto tutto
Gli interventi sanitari dalla prevenzione alla alla riabilitazione
Il siamo fermamente convinti di questo che stiamo lavorando certo con diciamo alcune difficoltà per essere ottimista per vedere di giungere a definire in tempi rapidi i gli adempimenti che il decreto legislativo duecentotrenta citiamo
Mi spiace la polemica
Fatta da questo palco dal dottor Caselli che ha avuto eco anche nelle agenzie di stampa
Dottor Caselli che è direttore del dipartimento della amministrazione penitenziaria
Evidentemente ha letto una velina sbagliata
Perché quello che qui ha riportato
Non corrisponde a quelli che sono i dati di fatto
Nel senso che fra l'altro piccola cosa mi pare nell'in mare dei problemi che abbiamo davanti cosa che Luís a riporta atto non è veritiera nel senso che con le organizzazioni sindacali erano presenti il sottosegretario alla sanità detto qui io e il sottosegretario alla giustizia onorevole Franco corre re che si sono incontrati come un primo approcci alle problematiche del personale
Per appunto il passaggio di questa servizio Caio nazionale un passaggio e che le problematiche che sono anche complesse se vogliamo salvaguardare anche i diritti di cui lavoratori che hanno operato e in gran parte ben operato all'interno delle carceri per il servizio di medici penitenziali quindi un fatto tutto direi proprio per al via un primo confronto al di là di qualsiasi documento precostituito proprio per gettare le basi anche di una collaborazione che deve vedere le forze sindacali dire e in primis come
Guidare per attuare questo processo ripeto la salvaguardia anche dei diritti dei lavoratori questi fax quindi rito
Ritengo sconcertante l'attacco di un funzionario dello Stato il cui compito non è fare polemica politica ma dare il suo contributo ad attuare leggi pertanto e noia comunque
è complessa con tutte le difficoltà che nessuno di noi può celare che ci approccia mo'a e stiamo lavorando per questo
La riforma qualcuno ha detto lo stesso dottor Caselli è difficile convergono non solo tutti passati alle di per sé le riforme sono tutte complesse ma lo sono a maggior ragione quando si intersecano ragioni di sicurezza ragioni di sanità salute quindi questo rende più complessa il quattro però ecco questi attacchi un po'mi insospettiscono perché se tutti noi siamo consapevoli della difficoltà che abbiamo davanti e probabilmente sbagliate ma che qualcosa voglio dire come c'è chi l'intervento e Rossetti io ce l'ho ma ci sono dell'ambiguità mai non c'è dubbio che questo c'è c'è da tener conto anche di interessi differenti quindi probabilmente potremo anche sbagliare qualche passo l'importante che questa vecchia nella trasparenza
Nel confronto con le varie stanze primo luogo quelle sociali cioè e col mondo
Anche degli operatori del servizio sanitario nazionale è dell'amministrazione penitenziaria per quanto riguarda la medicina che possono anche darci loro contenuto per superare le difficoltà che via via incontreremo nel sta qui
Insospettiti c'è questi attacchi gratuiti perché mi fa pensare beh che cosa c'è
Perché in maniera così violenta ci si scaldi contro la questo passaggio come ci sia degli invasati che lancia in resta vanno ad espropriare un terreno altrui
Non mi ritengo invasata etniche o solo il compito di come responsabilità politica noi come Ministero della Sanità agli attuali nel migliore dei modi quello che è scritto nel decreto legislativo
E non si illuda nessuno
La sperimentazione anche per come scritta non è una sperimentazione per dire
Si torna indietro se non ci piace osservanza
Valutare quali sono le modalità migliore dalla organizzativo e operativo per poter o effettuare e questo passa su questa è il senso della sperimentazione notte tornare indietro
Perché dico questa questo non per polemica ma perché partiremmo col piede sbagliato
Ma chi è
A chi potremmo chiedere un impegno in primo luogo alle regioni
Per dirgli ma guardate se poi non va bene non se ne fa di niente facciamo finta che abbiamo scherzato cioè con quale qual è l'impegno che le Regioni metterebbe questo io credo uno scarso impegno tanto più che vi faccio presente che noi chiederemo di fatto anche per come è scritto il decreto duecentotrenta un grande sforzo alle regioni sia di natura organizzativa
E sia di natura finanziaria perché le risorse che al momento attuale sono risorse oserei dire molto scarsi
Per un progetto che ambiziosi non vogliamo fare quello che di meglio facciamo nel servizio sanitario nazionale non quello che di peggio facciamo come a volte succede no quello che di meglio facciano e quindi impiegando
Anche le risorse
Umana e finanziarie per poter far come quindi tra le Regioni chiediamo in prospettiva
E anche per l'avvio della sperimentazione un compito
Grosso
E non possiamo pensare che li chiediamo questo per dire va be'no somma pari fra tre mesi quattro facciamo finta che non sia successo nulla no ma perché con loro
Valuteremo poi quali sono meglio moduli operativi ce tante cose su cui discutono e si organizza l'assistenza di base come si organizza i servizi come cioè quali tante cose molto operative concreta necessitano delle parti mente strutture ad hoc che poi le colf
Pensiamo anche che nella fase della sperimentazione occorrerà proprio un monitoraggio stretto per come vanno le cose
Fra Stato centrale quindi ministeri
E regioni per tenere appunto in maniera
Sotto controllo anche per risolvere la rapidamente i problemi che dovessero nasce contiamo quindi di avviare la sperimentazione con anche qui non scelte precostituite ci sono due regioni che si sono candidate una la Regione Lazio che stamani venuto l'assessore Cosentino l'ha ribadito la Regione Toscana che ha scritto al ministro Bindi chiedendo di essere sede di sperimentazione la mia opinione personale è che la volontà è già grande passo per poter mettere le basi positive per questo ma sarà la Conferenza Stato Regioni insieme che ha ministeri che poi deciderà il livello della sperimentazione del resto la sperimentazione che ha una sua validità sia come tipologia anche di istituti che vengono investiti sia come tipologia di riso insomma credo che questo sia la premessa per poter bere opera
Abbiamo delle prossime riunioni per definire il progetto obiettivo con il gruppo di lavoro per personale riteniamo ma anche questo è stata già c'è stato un primo confronto con il sindacato ci saranno i confronti successivi con le amministrazione ma riteniamo che il personale debba intendersi personale sanitario quello ci debbano essere equivoci gli psicologi sono personale sanitario sono un'altra cosa
Dopodiché l'amministrazione penitenziaria
No perché ora sono diventati altra cosa non so perché fa no può darsi Genova potrebbero far decantare francofona e farle diventare un'altra cosa io credo che qui non si sa rimane quella quota che deve essere definita di quel contingente di personale
Che è scritto in maniera un po'ambigua questo riconosco medico e sanitario per compiti centrali che l'amministrazione di giustizia essenzialmente di sicurezza credo che questo è quanto scritto affinando la aspettato non c'è nessuna intenzione di anche le nessun sovvertimento diciamo della abbiamo in mente delle questioni di sicurezza nelle carceri anzi voglio dire
Nessuno più del servizio sanitario nazionale credo che abbia interesse anche oltre che detenuti di mantenere in qualsiasi condizione di sicurezza per tutti
Il problema credo che debba essere definito in maniera abbastanza chiara
Come i compiti di questo contingente di personale che non può sovrapporsi con le funzioni assistenziali del personale sanitario che comunque diventerà del servizio sanitario nazionale questo credo
Il dobbiamo stare attenti a che non succeda perché ne deriverebbe un conflitto che potrebbe essere a detrimento pori della questione di salute del la persona detenuto internata quindi l'interesse che non abbiamo davanti non deve essere quello delle varie amministrazioni qualsiasi esso sia la ma deve essere quella di poter garantire la migliore condizioni di e efficienza curativa parlo di intervento ai fini della salute perché non ci si ritrovi a situazioni come credo senza svelare nessuna cose chi sta lasciando Alitalia ma siccome io ho fatto il medico cioè sono medico lo fanno esercitata fino a poco tempo fa francamente sono capitati
De detenuti che per questioni di sicurezza non so giunti a in maniera adeguata e tempestiva alla all'accesso alle cure questo non deve avvenire per nessuno condizione di sicurezza occorre invece lavorare perché le condizioni di sicurezza sia garantite e le modalità per cui queste avvengano siano chiarite in maniera tale da non sovrapporre questioni dicevo che sono Centre esclusivamente a detrimento del cittadino detenuti io credo che con questo con questa premessa e soprattutto con la collaborazione che noi chiederemo a fronte istituzionale delle Regioni agli operatori dei servizi agli operatori che hanno lavorato in calce io credo che potremmo avviarci a una fase di che allora si discute non se fare o non fare ma si discute qual è il modo migliore per fare attraverso che cosa con quali modelli operativi con quali risorse e forse anche incrementare le risorse per destinati a questo tipo di assistenza grazie
Grazie sottosegretario Monica Bettoni
Anche per impegni chiari confermato tra i quali pensiamo che ci sarà molto presto la Conferenza Stato Regioni per definire quali sono le regioni che faranno la sperimentazione perché anche questo è un altro punto fermo verso la strada dell'applicazione corretta fino in fondo della della legge do ora la parola al dottor Franceschini
Dell'Amati che anche direttore sanitario a a Regina Coeli
E poi credo se nono segnato male abbiamo ancora un paio di interventi poi possiamo concludere
La la sottosegretario Bettoni ha già ha giustificato il ministro Rosi Bindi che aveva anche mandato appunto un un telegramma e io devo giustificare il sottosegretario di Stato alla giustizia Corleone che è stato trattenuto suo malgrado in Abruzzo che non avremmo presente adesso la parola tutto Franceschi
Io sarò breve anche perché tante cose sono state dette nell'arco della giornata tanto che parecchie delle mie battute sono già state rubate
Io credo che sia utile
Anche se è già stato fatto tante volte oggi riportare l'attenzione sulla concetto espresso da tutti dell'importanza e della delicatezza con cui va trattato questo tipo di cambiamento
Nell'assistenza detenuto
è un cambiamento che richiede due qualità principali la professionalità oltre che la disponibilità a
Attuare quanto possibile per modificare il livello di assistenza
Come diceva stermini nel suo intervento precedente
Lo gli operatori penitenziari abbiamo già da tempo abbandonato le prime perplessità che c'erano sorte alla all'inizio di tutto l'iter legislativo
L'abbiamo abbandonata e siamo perfettamente concordi su quello che l'iter che sta prendendo la la situazione dirò di più abbiamo collaborato alla stesura del Progetto Obiettivo in Commissione abbiamo lavorato né sottogruppi gli abbiamo lavorato con le Autonomie locali per questo convegno e per quello precedente
Che lavoreremo si spera anche con nella fattispecie la Regione Lazio se ci sarà una sperimentazione perché già da tempo noi siamo pronti con organigramma regionale
Dopo aver riunito praticamente gli istituti del Lazio
Per partecipare alla sperimentazione
Cinque
Una nota sulla sperimentazione che credo che possa essere anche abbastanza importante
è in corso
La revisione quindi l'alla alla ristrutturazione la riedizione del Regolamento di esecuzione degli istituti penitenziari
Praticamente è un documento che dice quello che va fatto all'interno del degli istituti
Diciamo l'impronta che io ho ricevuto ad acquistare nel revisione del regolamento di esecuzione va in due direzioni
La prima è che alla detenzione si deve ricorrere il meno possibile esistono altre forme alternative di esecuzione della pena
La seconda e che le risorse messe in campo dalla revisione di parecchi articoli del Regolamento di esecuzione tendono a indicare come la vivibilità
E quindi l'umanizzazione la vivibilità all'interno di istituti debba avere una qualità diversa migliore di quell'attuale
E questo praticamente un criterio di un concetto che ben si riallaccia a quello che è il tema della del convegno di oggi
In particolare io vorrei con un'unica frase riassumere un pochino credo quello che il significato della legislazione di cui stiamo parlando cioè della passaggio della medicina penitenziaria alle Azzorre
E praticamente garantire l'assistenza al cittadino all'individuo anche quando questi è detenuto quindi non ci deve essere una grossa differenza
La pena detentiva deve essere applicata esclusivamente quando è necessaria
E allora a questo punto io mi riallaccio anche a quello che proprio il vero e proprio Progetto Obiettivo
Da sviluppare direi a questo punto non tanto a livello dell'assistenza perché di assistenza se ne faceva prima se ne fa ancora adesso anche tossicodipendenti dove sette non esistono quindi una assistenza criticabile quanto si vuole ma comunque esiste all'interno gli istituti ma migliorata con tutte le risorse che il servizio sanitario nazionale come tra disposizione
Però faccio riferimento ad altri fattori cittadino anche detenuto ci sono tanti servizi che sono a disposizione dei cittadini soprattutto quando questi hanno bisogno e e di bisogno parlo di grosse necessità
L'accoglienza per i sieropositivi
Le comunità
Lei strutture di diagnosi cura psichiatrica
Che per il momento per gran parte sono chiuse un limitate all'ingresso dei detenuti
Io credo che questo debba essere effettivamente un aspetto collaterale di quello che il Progetto Obiettivo
Cioè un conto e va bene l'assistenza alla persona è un coté garantiti tutti i diritti che hanno gli altri cittadini compreso quello e faccio riferimento all'ultima legislazione sulla sieropositività
Di potere a vere diciamo la la la la pena esecutiva alternative alla detenzione in una comunità che ne abbia cura che prenda ma riferimento terapeutico e che porti avanti quelle che sono le necessità dire principalmente terapeutica
Qui in Regione Lazio di posti non ce ne sono molti di detenuti sieropositivi ce ne sono tanti
E quindi questo è un aspetto che in cui sicuramente la sperimentazione bisognerà tener conto
L'altro aspetto quello della vivibilità negli istituti
Beh qui mi riallaccio a quello che diceva turista mattina indubbiamente coinvolge
Quello che la l'attività di prevenzione primaria degli istituti
E credo che fin dall'inizio della sperimentazione
Questo possa essere attuato anche senza un grosso dispendio di energie economiche
In effetti la sorveglianza degli istituti sarebbe dovuta essere a quanta già da parecchio tempo questo può essere un rilancio
Può essere il punto di partenza per riverificare effettivamente il livello attuale di vivibilità
E quindi trarre tutte le indicazioni per imporre
Anche all'amministrazione penitenziaria la revisione di quelle strutture che
Non hanno un adeguato livello di vivibilità
Vi ringrazio
Grazie dottor Franceschini la parola al dottor Bianchi sempre con la preghiera solita perché così riusciamo a finire ma rapidamente avendo poi altri tre Breed interventi
Ci si trova andiamo un attimo nel concreto dopo tante premesse
Importantissime diritti tv anche teorico noi operatori tecnici medici psicologi assistenti sociali infermieri abbiamo bisogno anche di una idea di concretezza di come poi che cosa andare andare a fare di fatto un'organizzazione diversa dove andrà ad incidere dov'è che le regioni e quindi le USL dovranno prevedere delle modificazioni organizzative tali da creare un effettivo miglioramento della prestazioni della salute in carcere
La storia lunga nasce dal dal settanta la prima norma ci sono voluti quasi quarantenne danni
Con direttive varie internazionali per arrivare ad una legge a quattrocentodiciannove che rappresenta un effettivo momento di miglioramento della setto della pena di quello che è l'assetto della viene in Italia e ci allinea la tendenza delle direttive europee
Quindi da una semplice com'era la dizione della legge del settanta medicina penitenziaria si arriva a qualcosa che è molto più complessa molto più articolato e anche più prezioso sotto certi profili che è la tutela della salute in C in carcere che queste sono delle le le edizioni che sono citate sui testi di legge
Un minimo di numeri bisogna darli per rendersi conto dell'entità dei fenomeni si parla di tossicodipendenti detenuti il dal primo gennaio dalla mattina del primo gennaio
Ci saranno nuove responsabilità da parte delle USL da parte dei Servizi tossicodipendenze la legge già lo dice chiaramente da da giugno
Dal primo gennaio la prevenzione che abbastanza modulata nel tempo non prevede degli interventi di urgenza essendo prevenzione tipicamente non di urgenza
Mentre la tossicodipendenza prevedendo numerosi interventi di tipo urgenza parliamo della sindrome sintomatologie astinenziali e e quant'altro
Over dose e terapie correlate prevederà necessariamente responsabilità chiare e programmi altrettanto chiari
E diciamo fu fortunati saranno coloro che hanno saputo vedere non mio per quindi a distanza ravvicinata perché dal primo gennaio questa responsabilità ricadrà a tutti gli effetti sui servizi per le tossicodipendenze
Delle USL
L'andamento nazionale delle degli accessi delle tossine dei tossicodipendenti nelle carceri italiane è più o meno stabile nel tempo a parte delle puntate legate poco all'applicazione delle norme alla variazione dell'applicazione delle norme però non è
è qua la distribuzione percentuale delle delle presenza di tossicodipendenti nelle regioni in quanto ad una media nazionale di circa il trenta per cento
Media nazionale giustizia arriva attraverso delle punte che in Liguria superano addirittura il cinquanta per cento poi entriamo nel merito alla diagnosi fino alla Calabria che ha una percentuale tossicodipendenti intorno al nove undici per cento a seconda degli istituti quindi non tutte le Regioni non uniformemente
Avranno la possibilità di confrontarsi con una realtà abbastanza difforme
E questo è una prima variabile che bisognerà tenere conto perché a vere una concentrazione di per di pazienti del tipo dalla Liguria in già in premessa pone degli obiettivi e delle strategie
Terapeutiche organizzativa e soprattutto molto diverse da chi c'ha cinque o dieci volte la più questa percentuale inferiore
Entriamo un attimo nella problema delle diagnosi questi sono dati tutti i dati che presenterò a parte quelli che dirò che sono personali sono dati di fonte da Dipartimento amministrazione penitenziaria
La rilevazione dei dati del DAP è notoriamente carente in quanto è ampiamente sottostimata in quanto la diagnosi
Anche noi possiamo effettivamente appurare la percentuale di tossicodipendenti nelle carceri di un grande carcere metropolitano come può essere quello di Roma Rebibbia superare il cinquanta per cento
Arrivando ad avere un periodo dell'anno addirittura il sessanta sessantacinque per cento Regina Coeli ugualmente ma questi dati
Nell'ambito delle statistiche ufficiali del ministero sono ampiamente sottostimate per motivi probabilmente legati a una carente notifica a una carente possibilità diagnostica
E infatti
Possibile che successivamente nelle rilevazioni del prossimo anno si assisterà a un aumento del della presenza di tossicodipendenti che sarà un aumento abbastanza fittizio perché soltanto legato a una migliorata diagnosi almeno questo si spera
Veniamo a quello che è la posizione della Regione Lazio che è quella che ci ospita e quella che forse sarà la una delle prime a essere sperimentali
Al trentuno dicembre novantanove gli istituti i quattordici istituti dalla Regione Lazio avevano dei numeri molto importanti di presenze i tossicodipendenti al loro interno
Li ho messi in ordine decrescente sì sono state nel novantotto non sono tutti ma proprio non hanno sbagliato novantotto
Il li ha messi in ordine decrescente con un'altra parentesi il numero globale meno vidi presenti
Si vada capace di grandi strutture che presuppongono modelli organizzativi adeguati e le strutture dipartimentali oggi citate nella norma sembrano quelle più appropriate a rispondere alle esigenze organizzative di dare una prestazione d'opera adeguata a questo tipo di problema
Mentre diverso è il carcere il la situazione che si realizza in altri tipi di carcere
Come quelli per esempio provinciale di latina Rieti io più piccolo vivo Baliano che sono dei carceri molto più semplicemente gestibili né in quanto hanno una numero inferiore di presenza
Quello che è importante vedere però non è soltanto il numero delle presenze in un dato giorno che ci dava l'idea un'idea statica ma quello che sono le presenze dei tossicodipendenti nell'ambito dei del dei dodici mesi dell'anno quindi quanti niente no quanti ne escono il turnover delle persone
Che più è alto il turnover più è alto il carico di lavoro e quindi adeguati dovranno essere i sistemi che contro bilanciano questo carico di lavoro
Nella Regione Lazio nell'ambito del del dell'anno precedente a partire dal trenta giugno indietro quindi secondo semestre novantotto il primo semestre novantanove non abbiamo ovviamente i dati del secondo semestre novantanove
Noi abbiamo avuto dieci mila presenze più di dieci mila presenze registrate
Di cui lametta che dato veramente
Elevato se ne pensiamo che addirittura è sottostimato sono di tossicodipendenti
Di questi tossicodipendenti il venticinque per cento circa e qui rientriamo un po'nel medio nazionale
Erano extracomunitari con tutto quello che comporta il problema della terapia pene alternative comunità terapeutiche per gli extracomunitari
Quindi il nome non sono di piccolo conto
Le donne che rappresentano una categoria partito di particolare esigenze nell'ambito del totale erano mille più di mille è un dato importante che ho citato tra la i vari che benissimo io spero possa essere modificato e quello dello screening per l'HIV oggi mediamente nella Regione Lazio
Il sedici per cento dei detenuti si sottopone a una dal alla diagnosi di Pera a carico
Questo è un dato molto basso un dato molto basso che varia anche nel tempo
Diciamo che la media nazionale sta intorno al trenta quaranta per cento questo significa che comunque l'Offerta o comunque la motivazione alla alla diagnosi fino al test di screening per HIV è ancora molto bassa
Con delle punte che vanno nel cui carcere i singoli del quasi il cento per cento fino a delle punte in basso che rasentano lo zero per cento quindi Incino alcune strutture carcerarie dove non si fa il teste per la ecco che estremamente grave a a a importanza sapere
Un breve scorcio a quelle che sono le strutture penitenziarie dedicate tossicodipendenti ce ne sono di diversi tipi abbiamo le custodie attenuate a questo proposito buffo vedere come neanche il ministero sappia dove quante siano le custodia attenuata in Italia in quanto in circolari molto ravvicinate una successiva all'altra questi elenchi cambino
E da un una prima di Panaria cinque Indirizzo l'ultima ne aveva quattordici poi una terza nella sette quindi poi vedendo un po'i conti come erano noi supponiamo che oggi sicuramente esistano sette almeno sette istituti per custodia attenuata per trattamento di tossicodipendenti
Nel Lazio ce n'è uno solo che sta a Roma
E poi ce ne sono altri sparsi in Italia un'altra situazione di strutture dedicate ai tossicodipendenti sono le sezioni ad aver messe a grandi istituti non pensiamo che questi rappresentano una soluzione per il problema pensiamo che contribuiscono la schizofrenia proprio di anche degli operatori che da una porta all'altra dovrebbero avere un tipo di intervento diverso
E non pensiamo che sia una soluzione al problema
Un'altra realtà importante sono i centri di prima accoglienza dove spesso non si è ancora chiarito questo fatto dei minori oggi ho sentito il fatto puntualizzato così vagamente ma ancora di fatto non si è capito se il settore minori
è destinato a passare ancora se ne discute a livello Veglio PG o che quale sarà il loro futuro comunque sia un in problema importante non bisogna dimenticare tutti coloro minori
Popolazione particolarmente degna di attenzione che passano per i centri di prima accoglienza dove fanno le astinenza
E dove mi chiedo quante volte i sette o comunque quante volte viene data l'opportunità di un'opportuna terapia farmacologica
Accanto a questo abbiamo messo anche i centri diagnostici clinici
Centri diagnostici clinici sono una realtà anche su questo il ministero è stato ministra degli atti giustizia è stato ampiamente ambiguo non si è capito bene se sono disponibile a cedere queste strutture attenere eccetera non è ben chiaro ci sono tredici strutture diagnostica clinica in Italia e quattro parzialmente funzionanti o in via di ristrutturazione che potrebbero rappresentare dei buoni delle buone situazione organizzativa per una terapia
Sostitutiva per esempio per fare delle unità emergenziale per l'astinenza
Un'ultima realtà che volevo citare è quella dei nidi dove anche se apparentemente non c'entra niente provini sono una realtà particolare
Dove la maggior parte la stragrande maggior parte di persone donne con bambini che afferiscono a queste strutture penitenziarie sono di due gruppi Lettonia zingara e nomade e lettere che la tossico che i tossicodipendenti qui entrambe queste perché su questi gruppi di persone potrebbero tendere a sfuggire a una opportuna terapia quindi era importante ricordarlo adesso facciamo un una brevissima carrellata su quello che potrebbe essere il modello organizzativo quindi quello che andremo a costruire nelle regioni che faranno che applicheranno questa norma
Alcune sono le caratteristiche dovranno avere noi riteniamo indispensabile che la prima cosa sia la garanzia della vincolo di sicurezza e per a secondo noi non c'è miglior sicurezza laddove garantirà una migliore tutela della salute
Lo stesso
Nell'essere garantita la continuità terapeutica quindi laddove il detenuto tossicodipendente entra nell'istituto e non ha la garanzia di continuare qualsiasi tipo di terapia
Metadonica o altro che faceva all'esterno lì già si crea un divario con la realtà questo non potrà più accadere
Un altro punto importante è quella dalla scelta di indicatori opportuni il nel nostro assessore stamattina parlava
Comunque di fare una sperimentazione di farlo in modo verificato verificabile
Non c'è verifica se non ci sono indicatori concordati indicatori concordati vuol dire qualcosa di di stabilito con cui ci andiamo a confrontare altrimenti è tutto chiacchiere non serve a nulla sono i pareri l'indicatore un numero matematico che dice come sono andato delle cose
Secondo dei parametri e sugli indicatori che vorremmo parlare a lungo
Come potrebbe essere costituito e questo è il nostro piano quello che abbiamo presentato alla regione già un anno fa e quello di cui si discute come potrebbe essere interpretato una struttura dipartimentale basta leggere le leggi attuali cinquecentodue diciassette
L'Aventino e quant'altro una urgono organismo di gestione in staff con le direzioni generali perché questo riteniamo che sia un elemento critico operativo
Dove allo stesso livello esistano dei con consiglio dipartimentale vengano a far parte di questo Consiglio anche gli enti ausiliari e vengano rappresentanze di utenti
Non cedimenti a non perdiamo di vista il nostro obiettivo sono gli utenti oggi qui non ne ho visto nessuno che io conosca e mi dispiace
Perché si parla di qualcuno che non c'è qualcuno a cui noi pari abbiamo l'arroganza di dire cosa gli servirebbe secondo noi però quel qualcuno non è qui a dire non mi serve quello ma quell'altro
Non tutte
Le organizzazioni possono essere vista nello stesso modo ma esistono dei carceri più piccoli in strutture più piccole sono spiegabili delle ristrutturazioni operative più piccola adeguate ai numeri come servizi o équipe questi questi sono essenzialmente di tipo sette anche perché la medicina specialistica di un piccolo carcere è talmente episodica da forse non rappresentare un grosso problema per nessuna struttura ospedaliera
Cosa fa il conserte in carcere probabilmente le cose importanti sono due un primo livello la gestione della fase acuta qui si rientra nello nell'ottica dei centri diagnostici clinici nelle grandi città
E un gestione del secondo livello dove sia una folla cura dalla fase post-acuta e quindi la programmazione di una pena alternativa
Ho quasi finito saltò tutto vengo alle conclusioni
Le conclusioni più importante secondo me che possiamo fare in questo breve
Periodo chi sono queste primo anche se non è dimostrata alcuna efficacia di tipo terapeutico rispetto ad una detenzione convenzionale
La custodia attenuata comunque rappresenta ancora e penso per parecchio una forma avanzata di trattamento penitenziario dove aggiungo sia possibile creare riproporre una buona forma di aggancio terapeutico
Una seconda punto da in da stelle espressa ancora di più è che è una buona operativa con una strategia operativa né di prendo quello che diceva Bruno Benigni stamattina
Deve prevedere a tale proposito la via di un programma nazionale di verifica dove ancora una volta vengano condivisi degli indicatori di osservazione e che questi indicatori siano quei parametri che poi ci permettano di dire se lo l'iniziativa è andata bene o meno
Come per la legge
Ancora una volta parliamo ancora della riduzione del danno in carcere è un obiettivo molto importante oggi si fa poco molto poco talvolta anche niente
Danno in carcere un problema serio nelle in questo decreto che sta scrivendo io mi auguro che possa essere citato qualche cosa di in questo senso noi auspichiamo che l'obiettivo primario nella riduzione del danno possa realizzare attraverso la presenza di opportuni presi mezzi terapeutici Como porto in mezzo presidi sanitari farmaci sostitutivi
Un'informazione la continuità terapeutica e ancora una volta l'offerta l'opportuna offerto del testo HIV ancora le carceri fanno parte di un territorio con esso dovrebbero essere necessariamente collegate attraverso un sistema di Rete quello che manca oggi il sistema di rete qualcuno diceva il mi pare Franco Scarpa
Quando escono la disperazione la fine pena non sanno dove andava non sanno dove andare all'uscita dal carcere non c'è una rete di sostegno
La conclusione vera promette
L'interesse per la persona detenuta a nostro avviso deve prevalere su ogni altro tipo di interesse di parte o d'economia
Che sia tutte le risorse devono essere messe in campo
Io ho molta paura quando sento lasciamo questo contingente di quadruplichiamo dell'Antrim li chiamo della questo non va a favore di una buona norma di gestione dei sistemi aziendali
La sede la fase sperimentale anche a mio avviso la la concordo pienissima mentre con la sottosegretario Bettoni non è reversibile
Non è scritto che sia reversibile tutti coloro che lo do pensano lo fanno in maniera impropria non è pensabile che si s'investa in questo settore che poi con la prospettiva di poter un giorno forse sia qualcuno non è andato bene tornare indietro
L'ultimo
E necessario attuare oggi quindi la duplicazione di tutti gli interventi programmazioni incoerenti che non hanno reso un buon servizio né allo Stato come Spesal ni tanto meno al cittadino detenuto
E il superamento di questo rapporto che è stato fino adesso ha strutture chiuse a compartimenti stagni che non comunicavano tra di loro perché ritenuti autosufficienti è sicuramente da superare grazie
Grazie al dottor Emiliano allora diamo adesso Alessandra dare era vicepresidente dell'Associazione nazionale sì cosa che ci ha promesso di parlare cinque minuti e poi Polillo che della CGIL medici
Poi sì
Quelle conclusioni di Benigni speriamo di fare tutte o molto rapidamente di concludere insieme a almeno con quelli che sono rimasti
Bene ringrazio gli organizzatori di questo convegno per averci dato la possibilità di partecipare a un dibattito così interessante per averci dato la possibilità di intervenire perché ritengo che la riflessione sull'operatività dello psicologo nel sistema penale sia un passaggio determinante
Nel valutare definire spazi che questa figura occuperà all'interno della riforma della sanità penitenziaria ed è ed è ed è posto stesso che occuperà la prevenzione e la terapia e la riabilitazione del disagio psichico
Auspico che la nostra associazione in tal modo possa contribuire a scelte e decisioni che tengano conto della necessità di coloro che vivono il problema della salute psichica nelle condizioni di privazione della libertà e di coloro che sono chiamati per professore ad occuparsene con quotidianamente partirò quindi proprio dall'esperienza comune quotidiana vissuta dagli psicologi nel rapporto con l'utenza e con i servizi territoriali
I servizi della giustizia minorile nei quali operiamo siano essi istituti penali minorili centri di prima accoglienza uffici di servizio sociale hanno in comune un obiettivo di fondo
Restituire al territorio vede il più rapidamente possibile la gestione delle difficoltà e del disagio che i ragazzi e le ragazze manifestano nel momento in cui entra in contatto con il sistema penale minorile
Riteniamo dunque che difficilmente più qualcuno più di noi si renda conto dell'importanza dell'utilità e nello stesso tempo delle difficoltà che si incontrano nella presenza nella presa in carico da parte dei servizi territoriali del disagio dei minori e delle loro famiglie e che nessuno forse più degli operatori sente la necessità di punti di riferimento specialistici fuori dalle strutture penali
Forti ed organizzati intorno alle problematiche specifiche che questo tipo di utenza esprime non dimentichiamo che abbiamo a che fare con persone che da oltre a essere accomunate da una circostanza particolare di vita la detenzione o comunque una più o meno pesante restrizione della libertà personale
Sempre più spesso necessitano di interventi psicologici o psicoterapeuti sì di strutture professionisti competenti per diagnosticare progettare e realizzare interventi specialistici spesso di lunghissima durata nel tempo
La devianza minorile negli anni è andata incontro a cambiamenti significativi i giovani con i quali ci confrontiamo oggi sono diversi da quelli solo di qualche anno fa
Il disagio che si esprimono per sempre di più connotando sì comuni saggio di tipo psicologico comunicative relazionali a botte anche molto grave
Arriva nei nostri servizi sempre più frequentemente in situazioni border line a cui spesso si associa l'uso e l'abuso di sostanze stupefacenti soprattutto Ecstasy pasticche agisce da alcol
Situazioni più francamente psicotiche ragazzi e ragazze appartenenti a famiglie molti problematiche orfani di genitori morti per AIDS o che vivono la sofferenza
Di avere una padre alcolista tossicodipendente o comunque assente
Di una madre sola e senza sostegni il più delle volte il periodo coinvolta nella loro vita di nuovi assenti con marmi oggi sostituti genitoriali situazioni dove la comunicazione che si instaura a tal punto disfunzionale
Da manifestarsi attraverso sintomi più o meno sociali ma sempre portati avanti da loro dai giovani anelli più deboli dei sistemi di appartenenza perché hanno meno difese sanno meno come proteggersi quando sempre più spesso noi psicologi nelle nostre relazioni scriviamo ruoli e relazioni disfunzionali
Ci riferiamo a qualcosa che attiene alla comunicazione ma la difficoltà del parlare che non è una qualità puramente intrinseche alla persona ma una capacità che si costruisce insieme nel riconoscimento nella conferma reciproca della propria esistenza e dei propri ruoli e allora non basta far capire al giovane ciò che è bene e ciò che è male dei suoi comportamenti non è sufficiente educarlo anche se con un atteggiamento pedagogico positivo e costruttivo
Occorre creare l'opportunità di un ascolto attento competente
Di trovare di fronte a sé adulti capaci che anche attraverso tattiche strategie relazionali appropriate sappiamo introdurre quegli input comunicativi funzionali al riequilibrio personale relazionale e sociale
Lavorare su queste questioni è arduo e richiede oltre che competenze specialistiche pazienza e tempo lavorarci in un contesto penale presenta delle difficoltà aggiuntive
Nelle strutture penali ciò che prevale la condizione di privazione della libertà il rapporto con l'autorità giudiziaria il controllo
La sofferenza per emergere come tale e non come sintomo necessita di un rapporto di fiducia di un contesto pulito da fantasie di controllo e di giudizio
Di un clima di un ambiente in cui la persona senta di poter dare la propria fiducia ad un'altra
Perché quel rapporto non è strumentale non rimanda ad altri rapporti ma solo la persona che li davanti a lui a prendersi cura di lui perché egli stesso apprenda come fare a prendersi cura di se stesso
Questo è il lavoro dello psicologo che si confronta con la sofferenza costruire un rapporto libero da manipolazioni perché dalla sua affidabilità e della sua solidità che dipende tutto ciò che egli potrà operare
E questo è ciò che dovrebbe essere messo in condizioni di fare per svolgere compiutamente conformemente ai propri principi deontologici della professione
è quindi con questa consapevolezza che noi psicologi stessi ricerchiamo attivamente la collaborazione dei colleghi del territorio inviandogli ragazzi e famiglie laddove siano presenti
Quando ciò si realizza l'équipe interna ai servizi minorili si arricchisce di una componente preziosa non solo perché riesce ad essere più aderente agli obiettivi istituzionali
Ma soprattutto perché riesce a garantire attraverso questa organizzazione la continuità di intervento e avviluppa are maggiore efficacia nel lavoro dirette fra i servizi se riuscissimo finalmente ad avere un unico servizio psicologico anche se dislocato in punti territoriali sempre disponibile ad accogliere queste esigenze perché hanno istituito allo scopo di occuparsene il nostro lavoro avrebbe certamente maggiori chance di realizzarsi di quelle che abbiamo attualmente oltre che garantire la parità e l'omogeneità di trattamento fra ragazzi sottoposti a procedimenti penali e ragazzi liberi
Grazie la parola a Roberto al dottor Roberto Polillo della funzione pubblica CGIL
Coi per l'ultimo intervento danni Alessio vice direttore sanitario devo PG di Monti
Ah io leggerò una brevissima relazione scritta scusandomi se ripeterò delle cose già dette
Questo comunque è una dimostrazione ulteriore dell'impegno con cui la CGIL nelle sue varie articolazioni dalla Confederazione alla categoria ha seguito questo problema intende seguirlo per portarlo a compimento
La garanzia dell'equità della salute per tutti i cittadini ai fini dell'obiettivo che devono perseguire i servizi sanitari ad impronta solidaristica ed universalistica
Equità della salute da distinguersi dalla semplice equità delle cure come più volte richiamato da Amartya Sen premio Nobel per l'economia
Pepita della salute infatti non può essere ricondotta alla semplice disponibilità di beni sanitari ma ne indica la capacità reale di utilizzo e quindi fa riferimento al grado di salute effettivamente conseguito tenuto conto della diversità dei bisogni sanitari del grado diverso di suscettibilità ad ammalarsi da parte del singolo
La critica al modello beltà Miano di etica politica in ogni caso una conquista del pensiero filosofico si oggettivizzare la contestata nella constatazione che nella società complesse la somma dei beni disponibili o delle utilità
Non equivale ad un loro equa distribuzione e pari capacità di fruizione
Anzi l'analisi di fatti reali come lo studio dei meccanismi economici alla base delle carestie dimostra il contrario
Questa immane tragedia dell'umanità infatti non dipendono dalla scarsezza del cibo disponibile ma dalla mancanza degli strumenti idonei a procacciare usare distribuirlo
La salute intesa come benessere fisico e mentale in relazione alla reale capacità del singolo di perseguire quelle funzioni che si hanno buone ragioni di apprezzare e di preservare una propria capacità progettuale nell'adesione personale ad un sistema di scelte esistenziali e non solo utilitaristica
La separatezza dell'universo carcerario la necessità di una giusta pena non possono comportare per la popolazione carceraria la perdita della facoltà di esercizio dei propri diritti o il semplice mantenimento della loro titolarità senza capacità individuali
Da queste considerazioni nasce la convenzione della CGIL Funzione pubblica che non possa esistere un servizio sanitario penitenziario separato da quello riservato agli altri cittadini
I momenti indivisibile della prevenzione cura e riabilitazione che rendono efficace un intervento sanitario con la loro globalità progettuale
Devono ristabilire quella continuità interrotta con il microcosmo carcerario rendere possibile la piena applicazione del dettato costituzionale in tema di diritto universale alla salute
Il decreto legislativo duecentotrenta uno strumento efficace per il raggiungimento di tali scopi e come tale va sostenuto senza riserve d'incertezze
La sperimentazione è stata prevista o non può e non deve essere intesa come semplice mezzo per poter formulare un giudizio di possibilità bensì deve rappresentare la pianificazione razionale di un processo irreversibile di trasformazione l'attuazione del Progetto Obiettivo previsto dal decreto costituisce lo strumento operativo per la definizione dei nuovi modelli organizzativi dei servizi che stanno alla base dell'intervento di cambiamento
Il nuovo assetto dovrà inevitabilmente riconosce nel distretto sanitario il punto il fulcro in cui incardinare la nuova struttura dei servizi territoriali di medicina penitenziaria
Diversificato quanta grado di complessità sarà invece il modello proposto facendo riferimento alla dimensione degli istituti carcerari referenti alle singole assume e al numero dei detenuti nessi reclusi
E poi Rizzardi re che per le grandi strutture debbano essere previsti dei veri e propri dipartimenti organizzati sul principio della multidisciplinarietà e dell'integrazione dei vari momenti di intervento ivi compreso quella della degenza ospedaliera
Mentre per le piccole si reputa sufficiente l'istituzione di servizi a forte integrazione distrettuale
La definizione delle dotazioni organiche di personale sanitario da adibire alle strutture di nuova istituzione terrà ovviamente conto della loro complessità e della necessità di garantire un servizio di medicina di base ed un servizio di guardia nelle ventiquattro ore per l'intero arco della settimana
Ai medici che dovranno svolgerà anche funzione di prevenzione riabilitazione educazione sanitaria si dovranno affiancare al piano di Lodi psicologi
Il cui ruolo di operatori sanitari e di grandissimo rilievo il rapporto anche al particolare tipo di utenza nonché il relativo personale infermieristico già presente il personale sanitario che opera all'interno delle carceri dovrà essere equiparato tutto restante personale dipendente dal reato una con consensuale applicazione di tutti gli istituti contrattuali per questo previsto non rivestendo un nuovo inquadramento alcun problema che non possano essere risolto con la semplice applicazione di leggi già esistenti e già previste peraltro personale sanitario
Faccio riferimento in particolare di strumenti normativi previsti dalla disposizione per il Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga in materia di personale per le tossicodipendenze
E l'articolo trentaquattro della legge quattro quattro nove per il personale titolare di incarico di specialista
Senta l'inquadramento in ruolo prego espletamento di concorso riservato per soli titoli per il personale di varie qualifica che sia stato titolare di incarico convenzionale o libero professionale di almeno ventiquattro ore settimanali per un anno anche se discontinuo
Nel contempo si prevede il pieno riconoscimento di funzioni apicali per incarichi che con nuova terminologia possiamo definire di struttura semplice o complessa
Per quel personale sanitario che abbia ricoperto una responsabilità di gestione anche se non formalizzata per un arco determinato di tempo variabile dai quattro ai sei anni
L'articolo trentaquattro legge quattro quattro nove invece utilizzabile per il passaggio di pendenza del personale medico rapporto convenzionale
Mancato possesso dei requisiti determina comunque il mantenimento a esaurimento dei rapporti nato ovviamente il passaggio definitivo tutto il personale al servizio sanitario
Avverrà al termine del periodo di sperimentazione permanendo in essere fino a quella data i relativi rapporti di lavoro di provenienza di contro nelle regioni dove troverà attuazione la sperimentazione dovrà essere subito realizzata l'integrazione funzionale del personale ancora dipendente era adatto
Con quelle ruolo del servizio sanitario con uno strumento normativo equiparabile a quello del comando previsto dal DPR sette sei uno per una piena ed efficace applicazione della riforma
Rimane un ultimo problema da affrontare in questa nostra bellissima disanima e riguarda il mantenimento di un contingente sanitario le dirette dipendenze del ministero
Orbene nostra convinzione che vadano specificate con estrema chiarezza le funzioni a cui dovrebbe essere adibito tale personale e che non potranno non limitarsi a compire certificazione relativa all'applicazione del quarantuno bis
Qualsiasi altro uso evitare personale sarebbe non solo il proprio ma addirittura pregiudizievole per il buon esito della sperimentazione in quanto ormai noto come tutti i cambiamenti di un certo rilievo e che vanno a modificare situazioni di fatto possono comportare anche dei rischi
Di atteggiamenti di contrapposizione alle istanze di cambiamento stesso
Un intervento sapientemente pianificato un atteggiamento di sincera condivisione dei contenuti del decreto duecentotrenta
Sono a nostro giudizio la componente essenziale per la realizzazione di una riforma che non si tutto un segno di civiltà a cui nessuno può sottrarsi o fingere di ignorare grazie
Grazie dottor cavillo la parola raffermo rapidissimo intervento ad anni Alessio e poi siccome c'era saltato un ma un
Un intervento che dell'avvocato Carrie dell'associazione privi di vista altrettanto brevissimo intervento telefonata dopo la ringrazio resta precisamente all'intervento
Come io sono un medico di ruolo dell'amministrazione penitenziaria vicedirettore sanitario medico psichiatra ma sono qui anche come io mi definisco operatore di psichiatria giudiziaria sono in veste di portatore
Di portavoce di tanti altri operatori Lezzi Italia giudiziario che operano nel nostro nostra specifica realtà locale sicario giudiziari mutuo Ferentino
E che di quale abbiamo deciso di costituirci in un'associazione quindi sono in veste di portavoce di questa associazione che si è definita chiama Società degli operatori di psichiatria giudiziaria
Non mi nazione so si legge che un'attività una società senza confini culturali apolitica senza fini di lucro
Che si è costituita sulla base di riflessione sulla base di un'esperienza lavorativa e professionale maturata nel tempo con lo scopo appunto di promuovere quella che secondo noi è una cultura che deve essere sempre più propagandata promossa la cultura del della psichiatria della psichiatria giudiziaria
E abbiamo l'intento di promuovere questa cultura di fare ho sentito oggi parlare di formazione specifica di fare anche proprio perché operiamo in questo campo da tanto tempo formazione
Di valorizzare le varie figure professionali che come me sono altri operatori Tiziana giudiziarie ma sono di altro ambito nell'ambito della psicologia del del dei colleghi psicologi degli educatori professione fino anche del agli operatori infermieristici e quindi il nostro scopo arrivare a creare nel e valorizzare queste procure professionali col fine di creare delle Keep multidisciplinari utili scenari perché perché noi come ha detto dotto Scarpa abbiamo alla nostro tenta un'utenza specifica pensa il malato di mente reo che richiede un intervento è un'assistenza da più parti in a più livelli a livello psichiatrico interne internistico riabilitativo non solo all'interno della nostra struttura locale s'ma anche all'esterno quindi richiede lo sforzo la coordinazione e lo sforzo di TTT più figure professionali
La coordinazione degli interventi di cure di riabilitazione
Dunque detto allentano restano dell'istituto quindi con inevitabili
Rapporti che devono intercorre tra noi e le strutture esterne arte poi all'accoglimento del ripeto nostri sono internati non sono detenute ha definito internato in quanto malati di mente prosciolti
Dalla dal dalla pena dal dal reato pr il capacità intendere e di volere
Quindi ci sarà così che in questa associazione può promuovere questa cultura avremo in mente anche di fare convegni quiz nel in tema di psichiatria giudiziaria e naturalmente vogliamo anche l'alla nostra riflessione che danni va avanti vogliamo dire anche la nostra in questo momento storico che vede e la nostra la nostra medicina penitenziaria agli in fase di passaggio alla sanità
La riflessione che abbiamo maturato nel tempo negli anni e che per quanto riguarda la nostra età questo dire curare quanto mai difficile
E ci riesce difficile attuare questi proventi questi programmi di riabilitazione interviste degli con una struttura che deve anche custodire
E quindi ne abbiamo riconosciuto col tempo Kiss questi sono dei limiti
Sono i limiti di di una struttura di di questo in questo senso
E proprio per questo riteniamo che lo PG che a che fare con utenza specifica che richiede l'intervento
Il più possibile sanitario sia una delle strutture più idonea al passaggio alla che deve esser considerata nel passaggio alla al sistema sanitario nazionale
E ecco come portavoce della Sozzi Genoino
Possiamo dichiarare siamo Samson qui a dichiarare che nel caso il PG
Venga rivestire un ruolo marginale nell'ambito di questo passaggio se non dirittura addirittura come si sente da più voci Sossano confermate vere anche escluso questo verrà la nostra più netta opposizione attualmente con i mezzi un'altra associazione associazione culturale ringraziamo di nuovo per il va grazie nell'ultimo intervento è dell'avvocato Roberto che è a difendere l'associazione privi di vista poi la parola per rapidissime conclusioni a Bruno Benigni
Ringrazio per aver avuto la possibilità di questo intervento e per trattare molto rapidamente un problema che ho apparire marginale rispetto a tutti i problemi che abbiamo sentito in questa giornata di lavori e quello dei disabili in carcere
Strano che in questa normativa che abbiamo scorso quest'oggi anche prima si tratti poco questo problema
Forse sarà perché il numero numericamente è quello dei disabili in confronto certi numeri che sentivano oggi forse e assolutamente minore però esistano esistano casi decine di casi
Anche nella nella storia recente anche qualche centinaia di casi di disabili motori e disabili sensoriali che sono passate le nostre case di pena e che non sempre ottengono immediatamente quei trattamento non so di arresti domiciliari o di altri trattamenti che consente all'uscita del carcere ci sono dei periodi di detenzione preventiva o di altra natura che costringono delle persone disabili a vivere entro il carceri una situazione di emarginazione dell'emarginazione perché dell'esperienza di conoscenze che abbiamo come vari organizzazioni i disabili
Un disabile che si trova su una carrozzella nei nostri carceri non può certamente muoversi spesso le soluzioni sono quelle di buona volontà e di buona è buona animo degli operatori che aiutano queste persone a vivere meno emarginate di quanto non lo siano fuori di del carcere e quindi io direi che nella in una sperimentazione non si debba trascurare gli aspetti questi aspetti del disabile
Nei momenti in cui brevi o lunghi si trovano ad essere detenuti una sperimentazione che deve naturalmente e studiare esattamente sia l'aspetto delle barriere architettoniche non dimentichiamo che nel nel cielo di José carceri una carrozzella non passa
E soprattutto anche per quanto riguarda l'aspetti dei dei disabili sensoriali io ringrazio per avermi consentito di porre anche questo problema che non mi pare sia minore rispetto agli altri due detenuti
Auguro buon lavoro
Grazie avvocato Roberto Kelvin per aver sottolineato questo delicato problema nel delicato e complesso problema generale la parola Bruno Bellini per le conclusioni del nostro secondo incontro
A cui pensa ne seguiranno altri allora sede centrale che
Il anch'io devo ringraziare i partecipanti quindi poi quelli rimasti in particolar modo perché ci consente lo dico di tirare delle conclusioni sicure sbrigative a questo convegno diciamo che intanto questa iniziativa la seconda ha consentito di fare quello che ha già stabilito un vero dibattito come dire le cose si sono dette come stanno ed è e tutto sommato
Non è male a volte o porte tenute scandalo Avenue antiche che vengono fuori le cose che si devono scriveva anche se sono scandalose
Per utilizzare lo scandalo Inter in termini costruttivo ovviamente cioè la enunciazione e la la il richiamo a problemi Complessi complicati difficili la presentazione anche di preoccupazioni che solo ugualmente
Condivisibili ma importante a raccogliere tutta la preoccupazione per spostarla verso il fare il che fare positivo
E credo che al di là di qualche posizione incomprensibile ma certamente come dire riduttiva anche del del lavoro che stiamo tutti insieme facendo compresi gli stessi ministeri guardate a volte come dire è un'aspra sottovalutazione che di quello che si sta facendo io credo che nel complesso è venuta fuori un'esigenza fondamentale
Che è quella che
Bisogna come continuare e sviluppare un rapporto costruttivo di collaborazione di sinergie per affrontare un problema che è complessa
Questo il problema chi si pone su un versante di recriminazioni o di separazione o di riproposizione die credo che non aiuta a al compimento del del dell'impresa io in sala oggi c'erano direttori di carcere Cerro provveditori regionali personale che sta appunto a pezzi come si dice impegni concreti
E vorrei che ci fosse la consapevolezza dai palchi tutti e da parte nostra prescrittività tutti loro
Che il servizio sanitario per il quale stiamo lavorando non vuole essere non dovrà essere in nessun caso un ostacolo al loro riempimento alle funzioni Manzi
Due per creare condizioni migliori anche
Per
La e il trattamento complessivo ha ragione il direttore che tenuto prima dicendo attenzione a non separare la sicurezza rispetto ai diritti sociali rispetto qui al al governo quotidiano della vita in carcere anche nella sanità ci sono cioè il suo contributo che può dare io credo che sia possibile
Naturalmente in questo momento c'è bisogno di mettere insieme due ordinamenti per la difficoltà vera
Che però ora hanno avuto storie diverse storie profondamente diverse
Che se non si sono mai conosciute
E che quindi hanno bisogno di tanto di conoscersi di provare a lavorare insieme e dico ed è di costruire una cultura comune
Nel senso che gli oratori via sanità devono comprendere le ragioni della sicurezza coloro che sono testé destinati competenti per quanto di
La sicurezza si rendono conto che che la sicurezza senza i diritti socialità e finisce per essere soltanto un controllo repressivo
Ora noi abbiamo bisogno di costruire un carcere diverso resterà eh e vanno lo dicevo lo dice la Costituzione ma lo dice anche tutta sta lì questi anni questi anni pur tra tante situazioni Tor complesse e anche come dire tormentati nel senso progressive anche a volte regressive in sosta essa la possibilità di governo pare un sistema penitenziario ha bisogno di andare avanti con un sistema riforma di riforme attinenti a ingovernabile alla alla Insead essa delle città si si aggiunge no un potenziale di di che questo come sono le carceri italiane dovette
Entro cioè se soltanto ci fosse soltanto un elemento qui di costrizione e sarebbe veramente una miscela esplosiva per la democrazia in questo Paese alla comunque pace perché ricca che riscopre le ragioni della sua umanità che ricrea le condizioni per il recupero sociale che mette che fa lavorare insieme operatori di diversi comporta diciamo i
Sì ogni ordinamenti e tutti finalizzati al
Così alla qualità della del vivere in carcere è quello che per cui lavoriamo senza ideologismi senza particolari
Come dire posizioni precostituite l'importante è che ciascuno tutti quanti facciano la loro parte in un progetto comune qual è è la scelta e la difficoltà anche concreta allora per questa difficoltà e della si risolve in un giorno e non si risolve nemmeno con un richiamo con l'appello ci rendiamo conto c'è bisogno di fare le storie le esperienze le prime che son quelle che poi convincono della punta ad un provvedimento allora io credo che bisogna misurarsi su questa base sapendo che questa fase come dall'inizio è la fase costituente la fase fondativa d'attacco o meno a ricostruire ma questo come e scaturisce anche le lo sviluppo possibile di una di un di un progetto purché ci sia in tutti quanti la consapevolezza che è un Ca'Nino da fare con gravità con discernimento ma nessuno pensi di di usare la questa fase per tornare indietro questa pietosa attore mentre dalla sottosegretario
Alla su questo c'è bisogno di contributi plurimi di vario genere la Lega delle Autonomie come avete visto intorno al appesta il secondo convegno si impegna a continuare in che modo si impegnò con intanto a portare le proposte fondamentali che sono al apparsi vi dentro la discussione che si è aperta tra il governo centrale e le regioni cioè i contenuti
Ti di questa nostra Assemblea quelli positivi e propositivi devono entrare Demetra faremo in maniera che siano noti conosciuti perché entrino nei provvedimenti nazionali tentato nel Progetto obiettivo a partire da questa ultima sollecita a recuperare e a fare a farsi carico del problema dei disabili dentro del Progetto Obiettivo quindi dia per arricchirlo quindi da da un lato quindi portare dentro la discussione aperta per i provvedimenti da attuare i contenuti essenziali molto in
Portante anche questa di Polillo al termine che ha dato alcuni indicazione molto utili ai fini anche di cogliere e capire in che modo poi il sistema si deve organizzare utilizzando al massimo la forza la la risorsa professionale questa in più
Punto un'app non appena noi avremo la sapremo quali sono le regioni che sono state investite o si sono convertite della sperimentazione la Lega delle Autonomie locali non da sola possedimenti
Ma con altre come abbiamo fatto anche oggi con la Regione Lazio qui e con il Comune di Roma ma anche nelle regioni di riferimento che quelle che saranno Toscana Sicilia perché saranno faremo in maniera che non ci sia come di un'applicazione burocratica dall'alto che ci sia anche il confronto tra gli operatori tre amministratori possibilmente coi e facendo raccogliendo anche i bisogni fondamentali che nasconda le carceri dall'interno sia di quelle struttura Libisonis Turani bisogna anche soggettivi dei detenuti che che vivono in casa quindi proseguire con alcune iniziative nei settori nelle nelle regioni oggetto di sperimentazione e probabilmente se ci riusciamo a fare alcuni approfondimenti in quelle materie quelle funzioni che passa dal primo gennaio abbiamo Ciapi cominciato con la prevenzione con tunica fra già fatto un buon lavoro di elaborazione di presentazione del problema possiamo cominciamo continuare vedendo anche in che modo e con chi continua questo percorso per accompagnare la riforma in tutte le sue tappe con le momenti significativi confronto e quindi questo vale anche per le tossicodipendenze anzi forse per questo ci dovevo torna sopra perché mi sembra un problema di grande rilevanza da sviluppare a a tutto che è un po'in maniera molto seria sapendo che in questo senso noi dobbiamo non soltanto discuterà tra voi ma il significato di questo Harry è un come dire un richiamo un in Vito a tutte le istituzioni in particolar modo a quelli che sono destinatari di queste funzioni dimettersi in campo come si dice di attivarsi di cominciare a costruire senza aspettare la legge senza aspettare i radar come la manna dal cielo senza aspettare che avvenga il provvedimento che ci vuole anche in questa regione Lazio o in Toscana o o in altra regione cominciare a mettere insieme il proprietario regionale con la con la Regione con gli operatori con le elezione delle carceri con i responsabili dei servizi per cominciare a cominciare a costruire i progetti per quanto riguarda le due funzioni che le che si trasferiscono opera avviare anche una discussione più ampia per quanto riguarda il destino futuro cioè a regime della riforma queste cose si possono fare non possono essere comandate soltanto da una legge allora è questo stimolo però procediamo conto che e questo la la distanza tra un sistema territoriale e il sistema penitenziaria distanza storica che abbiamo più volte lamentato essere profonda
S è una storia di separazione no est credo che all'improvviso dopo aver tanto lamentato si pensi che di punto in bianco ventidue tutte le istituzioni si mettono in moto sulla base è come dire questo sì veramente velleitario semmai che hanno come dire le i programmi progetti che rendono possibile no e e che richiedono la responsabilità diretta io credo che questo sia sia possibile e quindi una riforma difficile complessa deve passare attraverso delle tappe delle fasi o fase che sono propedeutiche a a a sviluppi successivi e su questo noi siamo fermamente convinti e portare il nostro contributo io vi ringrazio per la presidenza vostra di nuovo coloro che sono in venuti come relazione come interventi di preghiamo di farci avere i testi segnando a così via Verdi perché riteniamo pubblicare gli atti rapidamente di questo convegno perché possono essere anche questi nuovi rimedi
Nella informazione diffusa e Di Bella anche spose di approfondimento che presente in questo convegno ma che potrebbe continuare ulteriormente quindi e sapendo che non è facile sapendo che il percorso è un percorso a ostacoli cercheremo di fare in maniera che gli ostacoli siano quegli oggetti e non quelli soggettivi che non ci sia come dire una difficoltà aggiuntiva a quella già che c'è
Però faremo tutto il possibile per può dire mettere la nostra azione la nostra disponibilità a a disposizione della riforma che si deve attuare perché è strano estrae molto strano che in un in un Paese che volesse normale come si dice c'è una legge dello Stato e si comincia a dire che non si debba applicare la cosa è una contraddizione e noi speriamo che si
Un malinteso ma che non ci sia come dire un retropensiero perché questo non aiuterebbe non soltanto la riforma ma io credo che non ne farebbe avanzare nemmeno di un passo lo stesso sistema penitenziario vi ringrazio e quindi al alla prossima
Sì e buon lavoro e chiediamo che il
Lavori di questi attacchi questa seconda tappa cui seguiranno le altre grazie si anzi
Chi ce l'ha già come hanno già fatto
Puro