"La nuova scuola tra autonomia e cooperazione: il ruolo dell'informazione nel processo di rinnovamento del sistema scolastico pubblico e privato in Italia" org. da Il Sole 24 Ore e Confindustria (c/o Sala Giunta Confindustria - Viale dell'Astronomia, 30)

Tale del processo occupazionale oggi anche sindacati quando devono discutere della mobilità
Non dicono sì però dovremmo fare insieme i percorsi di formazione poi non riusciamo a trovare i modi per Fazi che quelli che stare immobili da facili percorsi di formazione perché ancora molti pensano che è meglio
Prendere il sussidio piuttosto che utilizzare quel tempo per riformarsi però dicevo quando noi siamo di fronte a queste due azioni l'unica l'unico punto di incontro serio che abbiamo e quello di capire
Quali sono i tre quattro mondi che diventano centrali per accelerare il processo
Rispetto all'incontro tra il quadro
E il percorso
A macchia di leopardo rispetto al problema complessiva del fenomeno a risolvere tempo che si riduce quali sono gli elementi che possono fare il cambiamento cioè quali sono i punti su cui si può incidere
Pensando con ciò di accelerare il cambiamento
Ecco e nel ricordo quattro allora perché sono e questi quattro boy sono sempre gli stessi quattro voglio dire ma insomma prime perlomeno se si quattro io quattro ho incontrato peraltro la scuola allo Stato fascicolo l'uno stato dai gesuiti e quindi mi sono rimasto un questa come dire con la cultura
Che il fine non giustifica i mezzi che è una cultura ancora poco diffusa la la società italiana vegetariana ancora una società nella quale si pensa voglio dire il fine giustifica i mezzi poi non lo si dice ma lo si pensa
In modo diffuso distribuito
In tutte in tutte in tutti i ceti e i livelli sociali territoriali secondo l'ho incontrato quando all'inizio al degli alla alla fine degli anni Settanta me dai settanta c'erano i consigli di distretto come si chiamavano cioè il prometto di partecipazione tra la scuola e la e la società ed è stato un disastro voglio dire perché voi sapete chi ci si mandava negozi di Stezzano ogni che arriveremo andavano tutti quelli Nocioni e tra fare sostanzialmente no
Oppure quelli che hanno bisogno di un biglietto da visita con sopra scritto
Non qualche cosa evidentemente e purtroppo quelle stare un'occasione persa l'ho incontrata quando insieme a Giancarlo Lombardi abbiamo lavorato in Confindustria per accelerare il processo di cambiamento che oggi la vivo come presidente di università
Come la LUISS Guido Carli che certamente gode del di quel tema che io voglio proporvi come primo elemento di riflessione cioè l'autonomia
L'autonomia declinata non l'autonomia come dire soltanto dichiarata bisogna rendersi conto che insieme un mezzo e un valore
Spesso invece l'autonomia viene percepita
Nel dibattito o solo come mezzo o solo come valore come mezzo perché ci serve l'autonomia per far funzionare una società di cui qualchedun altro definisce quali sono gli obiettivi dei percorsi
Quindi l'autonomia technicalities usiamo questo termine oppure l'autonomia come valore chi è oggi dalla società del terzo millennio che non ha mette tra i valori l'autonomia
In quanto valore astratto in quanto valore simbolico ma poi non trova le modalità per realizzare allora prima cosa dobbiamo capire questo vale per tutti i livelli scolastici vale per la scuola secondaria vale per l'università
Che la dobbiamo fare un'accelerazione sull'applicazione comportamentale dell'autonomia nella sua doppia come dire versione strumento di efficienza e quindi efficace strumento di libertà e di responsabilizzazione anzi
Se non riusciamo a
Decuplicare i i centri effettivi di autonomia
Praticata
Sarà più probabile che
Il percorso strategico e la normativa mosaico si incontrino perché troveranno un luogo che diventerà l'esempio gli esempi e quindi per gemmazione diventerà la struttura comportamentale del sistema scolastico italiano se noi non riusciamo a incidere sul
Praticabilità dell'autonomia in tempi rapidi il rischio che i due percorsi non si incontrino mai a mio avviso è un rischio molto molto forte eccetto le eccezioni ma eccezioni rimangono eccezioni
Quindi una problema e questo è il secondo problema e quello che non dobbiamo solo dire
Che per unificare
E rendere omogeneo insieme libero un sistema educativo
Che superi le diversità diciamo di di di di organizzazione di natura pubblica o privata ci vogliono gli standard ci vogliono i parametri lire bisogna capi bisogna definì con riso
Gli standard etici Standa stanno diventando un po'come quella cosa su cui siamo tutti d'accordo per il semplice fatto che nessuno l'ha mai dedicati non sono fonderie
Allora bisognerebbe pure declinare License noi sappiamo che lo zoccolo comune di un di una realtà formativa che vuole mantenere e anzi rafforzare l'autonomia ma vuole avere dei punti di riferimento omogenei in termini di valori
Di libertà di sviluppo di rispetto degli altri
Devono devo Aldo Bogliaco pezzi quindi dobbiamo come dire cominciare ad eliminarli faccio un esempio prima Carlo Callieri ricordava
L'insediamento
A conoscere a fare a essere a vivere con gli altri
Ecco riapriamo il quarto a vivere con gli altri
Le regole della cittadinanza
Cioè la capacità di trovare il Mino comun denominatore di come dire di tolleranza non solo comportamentale ma anche culturale di come dire rispetto nei confronti degli altri voglio dire c'è qualcuno
Diciamo che il le mette come di al centro di una riflessione unificante a me non sembra voglio dire dai comportamenti della società
Mi sembra tutto il contrario glieli se posso e questo vale come dire nel del sottobosco della quotidianità che leggiamo nelle pagine dei giornali e vale nelle modalità di relazione tradisce di responsabili di questo Paese
Allora secondo tema se vogliamo fare un passo avanti sulla
Sulla parità dobbiamo definire e convenire su quelli che sono gli standard qualitativi della processo formativo indipendenti
Da chi da come organizza questo quella realtà pubblica privata in in Sicilia piuttosto che in trentino e su questo penso che siamo ancora abbastanza indietro
Terzo nodo a mio avviso per cercare di fare incontrare
Come dire il percorso politico e il percorso delle esigenze
Che ricordava Carlo Callieri in cui vi conosco perfettamente è ovviamente
Il problema dell'Authority
Prima che gli autori di passioni moda facciamone una che serve sul serio non so se rendo l'idea perché l'Authority
Così come come dire noi l'abbiamo presa d'allarme legislazione degli altri Paesi che l'hanno applicata anche se noi con l'abbiamo applicata caso per caso con regole diverse cono d'udienza è poi la garanzia che
La scuola
La formazione sia tra virgolette governata dalla società civile e non dalla società burocratica
Non uso la parola Stato perché la società civile di uno Stato moderno esso stesso Stato uno Stato moderno
Esiste solo se c'ha dentro una forte società civile se noi governava la la burocrazia e quindi come tale il terzo problema che noi dobbiamo affrontare anche in una fase di
I limiti e le modalità dobbiamo cioè trovare usiamo questo termine improprio dei poteri forti
Nuovi che siano percepiti come adeguati all'obiettivo di cambiamento che ci siamo dati e possiamo solo in quel caso cercare di come dire accelerare il passaggio da un sistema un altro sistema altrimenti è difficile
La rendita ontologica
Tra chi c'è e chi non c'è teme sempre che c'è questo vale nel lavoro vale nella vita vale tra la nascita di diritti dei nati diritti dei non nati vale tra dove tutte le sedi nelle situazioni di forza di coloro che hanno
Contesti economici differenziati quindi un terzo tema quello dell'Authority che quindi bisogna andare più avanti se vogliamo usare questo termine rispetto al tentativo come dire utile ma secondo me ancora insufficiente che faranno motivo il quarto tema
Che dobbiamo mettere a mi avviso all'ordine del giorno se vogliamo accelerare
Anche questo è stato ricordato e come si passa da una politica da offerto alla politica dalla domanda c'è una prima domanda intesa come domanda sociale i cittadini le famiglie
Che chiedono una livello adeguato di formazione la domanda anche delle imprese che offrono opportunità
Di sviluppo se hanno capacità professionali
Riguardo questo è un tema molto Houghton come dire autoreferente perché mentre gli altri tre temi dipendono in qualche misura
Dei soggetti che stanno fuori da alla scuola mettiamola così no cioè da soggetti che incidono sulle decisioni del sistema formativo ma che in qualche
La più sperduta al professor universitario più accreditato che come dire
Del processo formativo eh
Lillo giù il giovane che diventa cittadino lavoratore piuttosto che colui che come dire offre la formazione questa partita è persa lo dice uno che poi che pratica l'autonomia alla LUISS Guido Carli Conti
Positivi risultati voglio dire e sa la difficoltà che ha voglio dire a mantenere equilibrato questo processo sul quarto su quattro leva io per non fare
Tra uso anche deterministici quando faccio l'incontro con le matricole il primo anno tutte Milano dico rimetto i tre presi elettori fino a me
E perché fa capire sub e matricole come ragione di ricorrere io se il presidente dell'università
Qui c'è la mia fabbrica vicini di enti non so se Andria
Voi capite etiche come dire l'apporto di potere permette è molto più che l'azionario quegli enti perché con coloro che fanno la formazione è chiaro che questa è una esemplificazione estremizzando però s'noi dobbiamo come dire
Fa fare al
Corpo docente voglio dire questo salto di qualità non mi sembra che anche le nuove normative ISO l'esperienza universitaria che in qualche modo non dico che che conosco però di cui sento il anche le nuove forme di reclutamento voglio dire il tra le varie tra i vari livelli della della docenza universitaria abbiano risolto questo problema
E quindi sotto questo punto di vista verso questo problema sia un problema essenziale sia per la scuola secondaria sia per la formazione universitaria
E temo anche con questo concludo che questo sia poi il vero handicap per quello che riguarda l'aspetto della riforma che che io seguo di più quello delle Comunicazioni Aia che affronterà la riforma universitaria
Nella sua sedimentazione così come prevista dalla normativa in fase di attuazione
Se noi fatturiamo fare dei laureati capaci e competitivi che abbiamo fatto un corso di laurea in tre anni
Dobbiamo organizzare l'Offerta formativa in modo tale che coloro che escano dal primo ciclo siano in grado di scegliere liberamente sì andare a fare una professione da laureati oppure se continuare col secondo ciclo Couto eventualmente col terzo di specializzazione o rimaste
Il rischio che corriamo se questa fase di attuazione non viene definita bene e che l'università
Invece di come dire
Ottimizzarle e quindi di ridurla nel rapporto costi benefici e quindi di renderla anche più praticabile per le generazioni che vogliono avvicinarsi l'università per finirla e non soltanto per cominciarla ma invece di far di raggiunge questo sul tavolo complichiamo perché corriamo il rischio che se non siamo molto rigidi
Nella organizzazione dell'offerta in questa fase non ci troveremo che tutte le lauree dureranno cinque anni anche quelle con avvolta ne valeva né ce volevano quattro non so se la via con ciò allontani Emo
Aumenteremmo numero dei corsi in uno dei libri e quindi il per differenza manterremo quanto meno e l'umore professori scusate se uso questa estremizzazione però non avremo risolto il problema della riforma universitaria che è quella di
Avere un laureato dopo il triennio che sia un signor laureato chiarire e che poi Fossa
Ecco acquisire ulteriori capacità voglio dire professionali si accede al secondo qualche attrici in tutto questo quindi i ceti dirigenti hanno molto da fare
E avrebbe un molto meno da
Da chiacchierare dico questo perché tutti i dibattiti sulla parità come è stato ricordato prima lo diceva anche Ernesto Auci nel suo intervento purtroppo prendono l'attenzione soltanto come dire nel momento politichese io non uso la tavola che hanno usato gli altri perché una buona che non mi piace io penso che la politica sia una cosa seria
Il fatto che qualcuno l'ha definita teatrino qualchedun altro la definisce teatrino è una cosa che non penso meriti voglio dire e di essere perseguita
Certo
Però bisogna evitare che il dibattito sui giornali vada a finire soltanto se dobbiamo spostare duecento miliardi da una parte all'altra onestamente mi sembra che la scuola sia la cosa più seria per tutti anche per chi come noi viene e vuole mantenere e sviluppare una forte dipendenza dell'autonomia e della soggettività della società civile
In uno Stato moderno in questo senso io penso che un po'di autoregolamentazione anche nel modo di comunicare
Le tematiche non spin sarebbe sbagliato da parte di tutti anche da parte di qualche collega
Mio che qualche volta voglio dire visto che va di moda cavalca la moda perché questo poi come il boomerang torna indietro voglio dire colpisce fortemente in modo grave chi ha lanciato questo messaggio in modo un po'troppo elitario grazie
Grazie a Luigi Abete
Io credo che monsignor Nosiglia
Abbia colto in questo incontro
Il desiderio l'intenzione di stavamo attizzare un po'i temi che sono stati discussi nella nell'ultimo periodo credo che anche le parole
Sulla parità pronunciate dal ministro Berlinguer possono sollecitarlo a una reazione a cui credo siamo tutti interessati come solo avvertire
Prima di assistere a una sinfonia Degli Oddi
Che
Alle tredici quindi chiedo
Sia monsignor Nosiglia sia a Giuseppe De Rita di tenere tempi compatibili con quello che sta dicendo
Verso le tredici sostanza c'è nella sala cucù se non leggo male un buffet per tutti perché si Presidente
è intervenuta decadenza voleva spazio
Mi sono alzato alle quattro perché leggi
Balzata del quadro fatto colazione
Poi magari buffet non so se cado separato magari si raffredda
E che per per gli insegnanti che ne siano interessati disponibile all'uscita un l'attestato di partecipazione a questa a questa a questa giornata
Chiederemo ramo signor lo sedia di intervenire magari facendo riferimento a quello che il ministro ci ha detto base logistica sì interessante
Se sarò telegrafico spero ringrazio molto di questo invito frutto anche saluti del cardinale Ruini
Innanzitutto mi poneva una domanda cosa ci sta dietro
Le riforme scolastiche sopra tutto l'autonomia
C'è la volontà di arrivare un decentramento dell'apparato statale facendolo funzionare meglio nelle singole scuole ma mantenendo sostanzialmente quella forte presenza dello Stato nella scuola che oggi nel nostro Paese
O c'è invece la volontà di dare una svolta decisa proprio attraverso anche queste vie di riforma di autonomia in particolare a quel principio
Che è stato ribadito con forza proprio dal cardinale Ruini presidente della CEI nell'assemblea della scuola cattolica il passaggio da una scuola sostanzialmente dello Stato a una scuola della società civile ecco io ritengo che questo sia la scommessa veramente il nodo fondamentale entro cui poi si colloca anche il tema a noi Carofalo della parità insomma
Una scuola della società civile non contrapposta ovviamente a quella dello Stato ma all'interno di un quadro normativo comune una scuola che dà spazio al pluralismo anche istituzionale
E che attiva quindi una collaborazione pronti a partire dal territorio ma a partire in particolare dalle esigenze concrete dei giovani dei ragazzi perché non dobbiamo dimenticare che la scuola non deve riformare se stessa per mantenere in vita se stessa
Ma deve essere in funzione dei ragazzi dei fanciulli dei giovani che ne sono protagonisti centrali spesso un'idea come voi sapete profondissima dell'umanesimo cristiano
Mi piace chiamare una richiamare una frase di San Giuseppe Calasanzio che nel mille quattrocento
Promosse qui a Roma quindi cinquecento e più anni fa promosse qui a Roma la prima scuola popolare gratuita per i bambini per i ragazzi del popolo
E diceva nei suoi programmi
Dobbiamo scegliere come primi interlocutori protagonisti attivi della scuola eravamo nel mille cinquecento e i ragazzi i giovani perché gli riconosciamo non solo destinatari o utenti della scuola
Quindi la centralità della persona il suo servizio al criterio base che ha sempre rappresentato il cuore del progetto educativo della scuola cattolica e se si parla oggi di Progetto educativo
Di posta dove ce ne sono girati sulla forma proposto offerto formativa la sua radice sta proprio da uno e non è non è impegno fortissimo che nella scuola i cattolici in particolare nella scuola anche cattoliche è stata portata avanti la centralità
Cioè della persona l'attenzione a capire e a rispondere alle esigenze più profonde più vere delle nuove generazioni
E questo è il versante delle riforme che ci preoccupa di più vi dico sinceramente non dico di più della parità va bene però anche direi anche di più la parità delle quindi veste tutta la scuola non solo una minima parte qual è la scuola cattolica no
Cioè ci preoccupa e ci interessa di più rispetto ad ogni altro problema il discorso dei contenuti pratiche ministro chiamare i saperi essenziali
Perché ne Setti è lì dove poi le riforme devono trovare il loro terreno
Adeguato per per essere efficaci tre mente tutta una costruzione un bel quadro di riferimento istituzionale ben organizzato però dove è stato voi il nodo fondamentale
Il nodo è appunto che bisogna educare formare dei giovani dei cittadini degli uomini oggi per il nostro mondo
Allora qui ecco il taglio indubbiamente non può essere solo un taglio intellettuale e formativo lo sappiamo deve essere formativo
Di una formazione io sono pienamente d'accordo che dia capacità tecniche anche professionali perché al giorno d'oggi questa è indispensabile quindi l'operatività non solo a concettualità dei principi
E quindi un raccordo scuola mondo del lavoro scuola società però i sistemi produttivi anche più sofisticati e moderni possono degenerare possono incepparsi se non sono usati da persone che oltre alle competenze professionali
Necessari e indispensabili sente una forte la loro responsabilità etica
Siano c'è consapevoli di dover servire l'uomo e la sua crescita integrale con dei parametri di riferimento che vanno oltre anche la funzionalità o l'immediata diciamo rispondenza operativa
Che pure esigibilità Ritter no ecco della loro professione
E qui si innerva il delicato ma insostituibile rapporto tra istruzione ed educazione
Se la scuola distruttiva era scuole educativa
Tutte e due ci vogliono la scuola il luogo dove si edotta istruendo e si istruisce educande
Una scuola che abilita promuove una cultura per la vita che queste esige che insieme al patrimonio di conoscenze
Così delle varie discipline si tenga in grande considerazione sistema anche dei significati
Che emergono da un attento discernimento sui valori vissuti dalla persona e nella società e sulle esperienze le domande anche inespresse che portano i giovani dentro disse
Ecco questo discorso della scuola della società pone anche un altro problema che io accendo ma credo che interessa molto anche i mass media poi no mezzi d'informazione
C'è una scuola della Società non pretende di assommare in sé la totalità del processo formativo
Ma sa mantenere aperti e convergente lo spazio anche da dedicare agli altri soggetti che sono famiglia che sono associazionismo che sono gruppi è vero che la scuola sta ricco per Antonella diciamo nella stiva anche nell'interesse delle famiglie ma non vorrei che fosse a scapito della partenza delle famiglie poi nell'educazione dei figli
Perché a un certo punto è un bel parcheggio custodito in cui i ragazzi stanno tutto il giorno e quindi si possono fare tante altre cose no è questa allora
Fa venir meno a quel primato indispensabile dell'educazione e della formazione che appunto alla famiglia
Perché poi quando arrivano a casa i ragazzi sono davanti alla televisione stanno due tre ore davanti alla televisione scuola televisione e la famiglia dove dove va a finire quindi diventa un discorso fondamentale questo
A me sembra quindi che bisogna attivare una scuola della Società che abbia anche consapevolezza dei suoi limiti
Che abbia perché svolga una funzione che io chiamerei mi scuso del termine non è appropriato va per farmi capire
E come amica nel senso di aprire la la valorizzazione delle altre singole sono soggettività
Che sono appunto quelle presenti nel territorio ma in primo luogo certo la famiglia i gruppi degli amici l'associazionismo perché altrimenti se non c'è anche questo retroterra tutto si vuole dalla scuola anche il tempo pieno è pienissimo solo nella scuola resta una un aspetto carente con la parte degli atti sbagliati che possono delegare continua a delegare
Prima trovava la parrocchia adesso c'è più ah parrocchia perché tanti non ci vado più all'Avana la scuola e trova tutto della scuola
Un altro aspetto fondamentale quello a cui mi ha richiamato anche il moderatore è appunto questo della parità
Ecco io credo che su questo l'Assemblea nazionale che abbiamo fatto anche l'intervento del Papa sia stato molto preciso
Io vorrei dire che il nodo di fondo non è solo quello economico l'Assemblea nazionale non è partita da questo anche se è un problema di fondo c'è anche qui certo ma a mio avviso il nodo di fondo è culturale è culturale
Cioè bisogna chiedersi se la società se le forze politiche se diciamo un po'l'opinione pubblica pensa che la scuola non statale in questo caso la scuola cattolica è un valore perché offre un patrimonio di cultura cioè di cultura e di offerta formativa valida in se stessa non solo funzionale a chi la sceglie non solo funzionale perché a me piace quel tipo di eccetera no
Ma valida in se stessa quindi parte integrante di quel patrimonio di cultura che la scuola in quanto tale può trasmettere alle nuove generazioni certo con la sua specificità propria del pluralismo
Ma è valida in se stessa quindi in questo senso è rivolta a tutti potenzialmente perché offre appunto ma è è compreso questo
Cioè i mass media anche così mezzi d'informazione hanno portato che su questa strada
Io sono però abbastanza contento vi devo dire dopo l'assemblea nazionale e vorrei anche ringraziare i giornalisti insomma anche ad alcuni almeno ma insomma a me pare che tutti i commenti parecchi commenti sono stati fatti in seguito a questo momento a mio avviso sono stati fatti con una professionalità un'onestà molto informò otto molto profonda cessi accolto che il problema sollevato anche dal Papa sollevato insomma da questa Assemblea non era un problema solo di ordine finanziario appunto avere più soldi solito discorso
Soldi alla Chiesa Soldier oppure alla parità alla al privato eccetera spazio di potere al privato nel campo dell'educazione rispetto allo stato no ma c'erano dei problemi di sostanza
Che riguardavano lo status appunto della scuola oggi nel nostro Paese
Ci sono principi che attengono alla libertà dell'educazione al diritto delle famiglie alla valorizzazione di tutti i soggetti culturali che contribuiscono al progresso della nostra società
Ma soprattutto ripeto e chiudo c'è indubbiamente il riconoscimento ci deve essere il riconoscimento dell'apporto culturale e formativo che la scuola non statale e cattolica in questo caso offre a tutta la scuola Italia
Se non c'è questo aspetto se non c'è questo salto di qualità ci sarà sempre l'idea che comunque sia una scuola di parte una scuola per chi la vuole molto attrezzate eccetera ma hanno rivolta potenzialmente a tutti
Su questo punto della qualità soprattutto della scuola si gioca allora e anche della scuola cattolica si gioca il problema la qualità e è stato già accennato prima io vorrei sottolinearlo perché indubbiamente è la sfida è la sfida che noi sentiamo anche come scuola cattolica in prima persona
Il Papa stesso ci ha richiamato con forza ha chiesto un ulteriore deciso sforzo sul piano della qualità dell'insegnamento della qualificazione appropriata dei docenti
Della dirette più attiva partecipazione delle famiglie alla vita anche della scuola del raccordo scuola e territorio
Dell'apertura convinte decisa della scuola cattolica a tutti gli alunni cattolici o no
Certamente ci sono moltissime scuole cattoliche dove ci sono ebrei ortodossi musulmani eccetera però purtroppo ci sono ancora volgere ce la siamo vista che dei casi divagare la stampa amplifica in cui queste cose ecco non vengono attuati sulla parità poi in specifico per quanto riguarda il discorso proprio concreto anche del disegno di legge
Io vorrei dire che mi dispiace voce al ministro ma insomma dico lo stesso ci sono fatti in questi ultimi anni passi avanti notevole positivi di cui anche il Santo Padre nel suo discorso ha dato atto quello che a nostro avviso a mio avviso il mondo cattolico ben rappresentato in questa Assemblea inteso ribadire non è però solo l'impegno di raggiungere la parità con tutta la gradualità necessaria ma è l'avvio di una sicura strada
I cui passi anche intermedi risultino chiaramente orientati al raggiungimento di questo traguardo
A noi sembra cioè che il principio dell'uguaglianza tra le famiglie di fronte alla scuola Stabello non statale che sia ecco debba a vere degli interventi in tema pretendere qualche modo esigere una serie di interventi non solo di sostegno di tipo assistenzialistico
Ma di pari opportunità e dunque interventi che tengono conto di quante effettivamente le une e le altre devono sostenere per l'istruzione dei figli
Del resto sappiamo bene che se anche si dovesse sostenere da parte dello Stato l'intero costo alunno di una scuola cattolica almeno per quanto è quanto ne so io oggi del dato di fatto sarebbe pur sempre la metà del costo alunno della scuola statale
Allora le isole stazione un po'del mondo cattolica da dove nasce nasce dal fatto che ci sembra che la via scelta per arrivare in qualche modo si dice è un primo passo no per arrivare a questa configurazione di una scuola italiana dove statale e non statale siano poste sullo stesso piano
La mia scelta sia una via che non conduce a questo obiettivo
Ma si limita almeno per quanto riguarda la scuola superiore a quell'intervento sul diritto allo studio
Che invece che data i sostegni ma singole famiglie
E spesso ecco in condizioni anche tali per cui non è possibile ipotizzare una soluzione ecco il rischio sarebbe quello che uscito al disegno di legge si dicesse per la parità è acquisito ormai abbiamo raggiunto la parità perché sarebbe veramente
Molto grave
L'ultima cosa Breve che voglio dire poi lascio subito la parola a lei io credo che i mezzi di informazione come ho detto o Espresso così una valutazione positiva almeno per quanto riguarda il discorso che è emerso dopo l'Assemblea
Però i mezzi di informazione hanno un grande valore sotto questo profilo dovrebbero aiutare a collegare più strettamente scuole società in modo che veramente questo principio fondamentale passasse nella testa della gente
E che non sia considerata la scuola non solo a se stante ma in fondo una una realtà che serve perché appunto mi sgrava di determinate responsabilità educative come dicevo prima e secondo versante su cui a mio avviso i mass media dovrebbero insistere di più per superare un certo provincialismo diciamocelo pure che c'è anche di questi problemi anche sulla parità nel nostro Paese nell'apertura all'Europa e l'apertura al mondo
Ma non è nel mondo abbiamo cinquanta milioni di alunni nella scuola cattolica un paese cinquanta milioni di alunni
Della scuola che frequentano la scuola cattolica nel mondo esso analoghe imitato dei cattolici immaginate nel nel Medioriente nella Thailandia che sei tutti i paesi del mondo
Nel Giappone sono allora i tutte religiosa e sono gestite vestito dei cattolici da istituti religiosi cattolici
Quindi il discorso europeo cosa avviene in Europa perché è in Europa si è raggiunta una certa ecco parità e in Italia c'è questa anomalia per cui non si riesce credo che i mass media in questo possono aiutare a far maturare aprendo un po'di più il discorso a questa diciamolo europeizzazione di cui si parla tanto in astratto però in concreto su questo problema si stenta a intervenire e queste sono alcune considerazioni previ spero di essere stato
Alla serata sintetico grazie
Do la parola al professor De Rita con un una piccola domanda o grande domanda iniziale
Le considerazioni generali del rapporto Censis dicono
Che
Tutte le grandi riforme di sistema
Tentate negli ultimi anni si sono sostanzialmente inceppata e per una ragione o per l'altro cioè il tentativo di risolvere attraverso il meccanismo
Dei problemi reali
Non sono giunte a compimento chi tentava di solo con la legge elettorale per dire chi con la ridefinizione dell'architettura istituzionale si è scontrato con realtà che sono rimaste sostanzialmente impermeabile alle intenzioni
Cioè le grandi riforme si sono sono rimaste in mezzo al guado
Quella scolastica è una grande riforma
Dentro il rapporto Censis poi c'è anche è stato citato anche prima
Qualche considerazione sull'avvio dell'autonomia
Di cui si dà un giudizio sostanzialmente positivo
Allora falliscono le grandi riforme ma la grande riforma professor De Rita
La grande riforma della scuola funzionerà
Ma verzellini io credo che bisogna vedere come la si fa
In effetti tutte le nostre riforme sono state riforme sistemiche volontà di creare sistemi pensate tutte dall'alto pensate tutte dal centro molto razionale in termini intellettuali molto sec. Rizzante in termini di organizzazione Astra che poi non funziona
Questo vale per la riforma della sanità non parliamo qui se non facciamo ancora polemiche fra questa casa una casa vicina
Anch'io sono parte delle polemiche del resto
No avvenuto per la riforma della burocrazia sta avvenendo per la riforma del decentramento per il decentramento perché un decentramento fatto con tre rilegge duecentocinquanta
Articoli decreti legislativi non è un decentramento la creazione di un sistema localistico senza fu senza sangue
Allora vediamo un momentino questo problema della scuola io
Quando Milito mi ritrovo in una situazione di grave quella scolastica confusa forse perché sì lavoro troppi anni
Cerco sempre di capire di ricordare una frase di Wittgenstein che se vuoi capire un argomento non dei guarda soltanto l'argomento fino al muro dell'orizzonte deve andare al di là del molo devi capire quello che c'è al di là capire la scuola stando ci dentro è diventato un'operazione difficilissima e regressivo
Bisogna andare un po'al di là se volete bisogna andare a capire sei oltre la scuola non ci sono altri processi formativi e se non ci sono altri soggetti formativi se non c'è una domanda diverso rispetto alla domanda scolastica in senso proprio
Il collegamento fra società e scuola passa anche attraverso quello che c'è al di là della scuola
E al di là della scuola c'è una domanda randomizzato
Mentre verde dentro la scuola all'interno del confine e dell'orizzonte
Non si capisce quale sono le domande
Al massimo si può pensare che la cosa più distorcente sia la domanda Scola pubblicata la scuola cattolica di far parte del sistema
Al di là del del confine invece ci sono delle domande assolutamente stravagante stravaganti randomizzati e ma drammatiche per il sistema scolastico l'alfabetizzazione di base oggi quale l'alfabetizzazione informatica e per la lingua inglese chi la fa
Ah fanno individui le famiglie le scuole private viaggi all'estero e altre cose secondo il cinquanta per cento dei ragazzi hanno finito la terza media se ne va a lavorare
Significa che avranno nel due mila e cinquanta quando avranno sessantacinque anni ex Annan pensione la stessa cultura di terza media attuale cioè il quasi zero
Chi ci pensa a questa formazione
La Regione di Corsetti del del fondo sociale e gli affaristi della formazione ci sono gli orfani sta a Formazza perché lì dove c'è domanda e c'era possibilità di fare soldi ci vanno
Terza domanda
Noi abbiamo un livello di diplomati che si scriva università che poi per il settanta per cento se mi viene fatto cadere da università
Su settecento persone si siano esse a settanta abbandonano Carol troppa out più drammatico lo spreco di energie più drammatico che esista al mondo
Chi ci pensa a costruire del corsetto il contro corsetto l'azienda nel consorzio d'impresa e l'associazione di categoria gli gli enti sindacali gli enti bilaterali Casina infernale
Quarto punto cioè la il livello di specializzazione di Laura ti posso Laure
Quanta gente delle famiglie più abbienti magari quelle che magari hanno mandato a Betlemme al massimo quando eravamo ragazzi
Vanno oggi alla London School vanno al collegio universitario americano si fanno il tirocinio in una società finanziarie all'ombra
E ritornano poi con livelli e chi riforma chi non li ha formati con quali responsabilità
Oggi quello che sta al di là del confine così randomizzato da giustificare la parola casino grotte
E la scuola se ne disinteressa completamente resta dentro i propri confini fa le modifiche dei cicli fa questo fa quest'altro no
Raduna cinquanta grandi esperti per rifare il ciclo me compreso Umberto Eco Eugenio scabroso fa quello oppure deve fare un minimo di attenzione a questo mondo randomizzato che stati fuori
Altrimenti resta veramente un recinto progressivamente Martina
Rispetto ad altre rispetta anche a a ad attività private universitaria e post-universitaria di di di di non soltanto degli industriali e anche il sindacato ormai ha occupato spazi addirittura col sindacato fu università applicando addirittura la formazione dei docenti legare per la formazione docenti girati
Allora questo tipo di di realtà questa randomizzati zone del mercato
Che riduce sempre di più guardate la scuola a zoccolo inerte
Anche i tre anni di università Luigi
Saranno d'uso con super liceo e non quello che ci aspettiamo tutti che tu dicevi cioè una paura di tre anni ma che abbia la sostanza di quattro dei cinque
Ma lei meccanismo che che può salvarla scuola da questa capacità del mondo forse fuori del confine di fare da solo
Mentre qui si riforma il sistema e certo è come quando tu riforme di sistema politico dico Verzelli e li fai soltanto la legge elettorale pensando quello di forma sistema cella randomizzati ai trentasei partiti non non c'è dubbio più fai sistema più randomizzati
Questa è poi la la stravaganza del momento
Allora devi in qualche modo fare delle riforme che siano noi più vicine
Ma che non siano la il frutto di Uno sguardo dal centro e davo entrambi con un po'più alto in cui il riformatore il ministro il ricercatore l'intellettuale
Il consigliere del principe promanano la loro vista e poi la loro dizione la loro riforma dal centro un po'dall'alto non troppo dall'alto perché nessuno ci arriva
Adesso a guardare oltre l'orizzonte ma e questo è il il segmento e la direzione di marcia dell'approccio sistemico alla riforma e riduce a poi ogni possibilità di ragionare dall'altra parte anzi accentua la Rando meditazione Ste
Allora io sono uno di quelli che ha sempre sostenuto la logica della della autonomi
L'autonomia e l'unica possibilità che abbiamo di stabilire sui confini un livello un po'orrendo perché anche le l'autonomia sarà random non illudiamoci e che sia sistemica anzi io lo speck
Un livello che permetta di fare lo SMAU ritiri di dialogare con coloro che sono fuori dei confini
Non è un problema e come si fa l'autonomia
Nella prima conferenza
Credo dieci dodici anni fa era ancora ministro Mattarella Sabino Cassese Dio facemmo le due relazioni sul su sulle prospettive dell'autonomia indicammo molto chiaramente che l'autonomia in qualche misura non poche promanare dal centro perché tu autonomizzazione sistema molto accentrata ma devi saper scegliere i modi in cui fai autonomia e specialmente i criteri
Sono quattro ponti sull'autonomia che sono importanti il primo è quello dei contenuti
Ed è difficile autonomia Zanini altrimenti fai ulteriore Casini
Il secondo e quello del potere dei prezzi e il terzo è quello di un possibile coinvolgimento di organi societari non c'era mia morì Colli organi collegiali perché ce l'abbiamo tutti un cattivo ricordo io da quando nei decreti Malfatti nel settantatré rimettemmo in marcia
Quarto
La valutazione e l'indicatore di valutazione qui la l'autonomia si fa su queste quattro gambe
Si fa su una forte consapevolezza che i cicli dei cambiare ma devi dare certezze armati che la scuola significa quello poi alla fine ci si può anche giocare dentro
In termini di contenuti di assestamento secolo dei sapere se il Fai o non lo fai con i i prestiti
Io sono convinta anche perché c'ho lavorato con impressi
I prezzi sono oggi i i gli unici che possono l'entusiasmo per far cosa mestiere tra
Naturalmente bisogna dargli o un tipo di valutazione anche negativa nel senso che non sono tutti bravi però io alla fine quant'come crede ho riunito ho fatto ho chiesto una valutazione con un lavoro di valutazione su quattro mila unità scolastiche saliva ridotti mensili e qualche cosa questa periferia cioè però al di là di questo non è che possiamo pensare di fare a meno dei press
Terzo gli organi collegiali agli organi societari che in una società normale nella nelle con un in economia non c'è solo il capo azienda ma c'è anche il consiglio d'amministrazione su queste per esempio uno dei problemi meno chiare in questo momento
Perché c'è il il
La retorica della democrazia economica diremmo dall'altra parte cioè della partecipazione che
Praticamente ha fallito una volta ma se riproporrebbe oggi in maniera ancora più carogna
E inerte
E quarto la valutazione
Nella valutazione vedete anche qui c'è il problema di chi fa di da dove promana
Se certo che siccome noi stiamo rendendo autonomo questo sistema centrato cito dobbiamo lavorare sugli attuali contenuti sugli attuali preti sugli attuali
Organi collegiali e sulle attuali meccanismi di valutazione
Alcuni di questi devono restar fermi come i contenuti prevalentemente è sperabile che restino fermi erogano un poco gli organi collegiali le due possibilità di azione c'era e sulle sui prestiti se non promanano soltanto in termini di tutti i cavalieri né tutti i dirigenti generali tutti dirigenti cosa mi ha visto o stravagante lo facemmo già devo dire nel settantadue per i cancellieri tribunale in cui a un certo punto si mise erano tutti dirige lavori che abbiamo pagati prezzi naturalmente dedicarci a chiarire che non funzionano ma da da venticinque
Quindi stiamo attenti io questo fede questa fiducia nei pressi di che io ho piena non diventi curarmi ma per contrattazione sindacale che sarebbe del tutto scorre però sono gli unici che possono fra e al tempo stesso bisogna saper fare valutazione valutazione però in questo sono in disaccordo con l'entusiasmo di di Berlinguer non solo dell'apprendimento
Autonomia scolastica autonomia strutturale dei server come funzionano le strutture quanta edilizia CIAI qua il rapporto fra insegnanti Prodi e e e alunni quanta un quante spesi in quanto quanta efficacia
Non lo puoi dare soltanto agli interni
Magari dicendo però faccio l'outsourcing no ripara gara faccio io so congresso che chiedo
Una voi farsa devi saper fare valutazione strutturare la valutazione strutturale non è la valutazione d'apprendimento dice ma io c'ho il cede contro il Cesena
Perché se cede Safa soltanto Docimo logica non è per non per questo io devo pensare l'autonomia intermedi Docimo logica non ha senso devo saper fare valutazione struttura e devo esser capace di valutarlo perché quando io vedo che in un cliente e quindi valutazione del mondo universitario comincerà a dirmi a me presidente dell'Osservatorio sulla misurazione dicendo vero del costo standard perché il costo standard è importante per avere poi il riequilibrio
Dice
Non usate io per vedere l'efficacia del del del dell'istruzione università della mia facoltà non usate il il il rapporto di folla di di di troppa Hauts quanti sono iscritti quanti rischi se ne sono andati cento gli ospiti settanta se ne sono andati
Dicevo usate gli iscritti al sito
Poi dare le decimo lingerie che vuole poi usare pure tre organi collegiali e consiglio di indirizzo consiglio ricordo che il consiglio d'amministrazione consiglio di gestione come le fondazioni bancarie ma se c'è se non c'hai la valutazione non ce la fa
Però in questo caso
Io sono oggi per questa piccola strategia l'autonomia innanzitutto perché va nella direzione di aver di avvicinarsi a al al confine dell'orrendo
Nell'autonomia ferme
La realtà veri contenuti almeno per ora ferme per non creargli perché era troppi Bonn Problemi gli organi collegiali societari grande spinta dei presìdi ma ancor più grande spinta sulla valutazione
Questa era ecco
Dice che ieri in questa volta con Carlo non sono d'accordo ci vuole una grande autori di non ci vuole una grande
Oggi c'è c'è troppa tende troppo abitudine troppa moda della grande autori
Le grandi autori stanno diventando il nuovo nuovo dei ministeri o dei ministeri potenzialmente più moderni
La scuola non ha bisogno di un nuovo ministero
La scuola ha bisogno di una struttura di valutazione degna di questo nome di una struttura di accompagnamento dei prezzi in un mestiere difficile in una struttura che sappia valutare i contenuti di una struttura che sappia domani coinvolgere anche la dimensione più strettamente familiare dell'intervento formativo
Questa a mio avviso è il momento
Per fare queste cose non ci vuole una grande riforma ci vuole solo non ci vuole la creazione di un sistema bisogna lavorare a mosaico ma sapendo quali sono i punti del mosaico veramente decisivi
Sinfonia degli addii è finito
Abbiamo concluso grazie tutti partecipanti questi da questa parte del tavolo e anche tutti coloro che ci hanno accompagnato questa mattina grazie
Bernard Violet dico per
Renato Parascandolo che il responsabile di RAI educational
Di fianco ma ci sono Ernesto Auci direttore del Sole ventiquattro Ore
Ugo madre che inviato editorialista della stampa
Dobbiamo parlare del ruolo dell'informazione nella riguardo al processo di rinnovamento
Della scuola italiana
Credo che
Posso dire due parole nel senso che io sono venuto qui soprattutto per imparare per sentire opinioni più che per a che per dire verità ma una verità mi sembra che la scuola sia tornata a essere un oggetto di interesse pubblico
Soprattutto nel momento in cui è diventata nuovamente oggetto di un conflitto politico
Cioè tanto per dirlo chiaramente
Quando sono ripresi i discorsi sulla parità scolastica in modo talvolta ideologico spesso ideologico
E limitare il discorso sul del sulla scuola italiana
Alla questione della parità credo che sia qualche cosa di
Nello stesso tempo di esplosivo dal punto di vista dei conflitti che provoca ma anche di
Riduttivo rispetto alla complessità dei problemi che stiamo affrontando e a me sembra che il titolo di dell'incontro di oggi
Sia qualche cosa di di positivo
La nuova scuola tra autonomia e cooperazione perché mi sembra che introduca il tema della scuola
Portando su un piano propositivo
E quindi a questo punto io non mi metterei a fa a fare l'impianto il pianto greco su come il perché la stampa italiana l'informazione la televisione
Non sono o o non trattano adeguatamente
Il tema scolastico ma chiederei invece ai nostri interlocutori
Di ragionare su come si può trattare o meno quali sono i modi in cui è stato trattato
Evitato eluso oppure approfondito il tema della scuola delle riforme della centralità di un'agenzia come quella che la scuola rappresenta all'interno di una società
Ovviamente in cambiamento ma nel momento in cui i cambiamenti si accentuano
Si accentuano dopo quindi la parola
A Ugo Magri per una prima riflessione
Io credo che sia
Pillole quello che ha detto Edmondo Berselli la ragione per cui i giornali i quotidiani almeno i quotidiani d'informazione più diffusi
Diciamo non non mettono non non trattano l'argomento scuola con la continuità con impegno che tutti si vorrebbe tranne poche eccezioni il Sole ventiquattro Ore non c'è dubbio che
Avendo inaugurato una formula
Di successo e anche quella del garantire dei servizi d'informazione su temi specifici credo che in questo sia un po'un'eccezione ma nel Complesso i quotidiani formazione effettivamente danno poco peso e poca importanza ai temi della scuola io penso però che la motivazione sia c'è tecnica non siano le cose non succedono non succedono per caso ecco diciamo che i giornali si occupano delle notizie di ciò che cambia di ciò che succede nella scuola scuola italiana per molto tempo troppo lungo è stato un mondo immobile
Dove non succedeva niente quindi dal punto di vista la notizia c'era poco da raccontare era un luogo che dal punto di vista del giornalistico degli accadimenti dei fatti dava pochi spunti per occuparsene
Quindi almeno nell'immagine almeno nell'immagine che veniva fatta quindi a formandosi nelle redazioni
Di della scuola del nei gruppi dirigenti dei giornali né i giornalisti stessi se uno va a vedere poi alla fine nell'organizzazione delle redazioni chi sono coloro che si occupano di scuola che il peso a loro viene dato certamente non è paragonabile a quello di altri servizi ad altri settori che sono quelli più brillanti le vetrine giornalistiche notte insomma
è raro che penne autorevoli si cimenti no sull'argomento della scuola perché perché non è e non credo che dipenda da una cattiveria o da un'ignoranza dei gruppi credo che dipenda dal fatto che la scuola per molto tempo è stata ferma
è stata ferma perché nulla è successo sul terreno delle riforme tante volte sono state promesse annunciate portate e mai e poi non è successo niente quindi il forza di gara Lupo i giornali hanno capito che forse era meglio dedicarci sì quando succedeva qualcosa
Purtroppo poi ci sono dei vizi congeniti i vizi sono quelli che cui accennava Berselli cioè c'è una scuola giornalistica italiana fondata sul cosiddetto conflittuali smog per cui diventa interessante tutto ciò dove si litiga
Si litiga
Sulla politica e allora la politica domina conquista le pagine sui dei giornali e così via
La scuola se diventa oggetto di litigio allora diventa interessante per i giornali non sto dicendo che questo sia un bene sto affermando una ma cosa che tutti possono constatare cioè nei giorni scorsi effettivamente rete visto che quando il tema della parità scolastica diventato oggetto di scontro allora sì che la scuola è arrivata in prima pagina sui quotidiani
Ci sono stati
Interventi commenti interviste e tutto l'armamentario giornalistico è stato dispiegato tutta la potenza di fuoco dei giornali per raccontare che cosa era successo salvo poi come i fiumi carsici
L'argomento essere di nuovo re inghiottito dal nulla e questo succederà fino a quando non ci sarà il prossimo scontro io credo che discutere
Sul perché la scuola non arriva ad dovere sui giornali sia discutere un po'come vengono fatti i giornali e quindi non credo che sia un problema di buona volontà non credo che sia un problema che si risolve né quei supplementi né con altre formule giorni che non è questo il punto
Non è questo il punto io credo che sia discutere come si fanno i giornali ma anche discutere
Qual è la politica in questo Paese perché se ci fosse una politica una classe politica che decidesse che la scuola una priorità nelle sue scelte anche i giornali se ne occuperebbero
Io vedo quello che succede presente in Gran Bretagna a tutti capita di leggere anche per professione i giornali stranieri giornali britannici in particolare
Prendo l'Economist non c'è settimana senza che non ci sia un articolo dedicato ai problemi dell'istruzione ma questo perché perché c'è una classe politica che li ha scelto
Di puntare sulla scuola sull'istruzione come fattore di modernità ed è evidente che a questo punto la scuola i giornali i mezzi d'informazione che sono molto più attenti e sensibili nel fiutare quello che succede per l'aria
E allora sa capiscono che quello essendo tema di moderno modernità non fatto polveroso dove nulla accade
Ma un luogo di di mutamento allora colgono la novità e ci si buttano io credo che debba venire uno stimolo del mondo della politica del mondo
De de de dell'impresa del mondo del del del dell'economia perché i giornali siano come dire aiutati a capire l'importanza della cosa io quindi
Mantenendo moto prete abbiamo rispettato
I tempi previsti lo ha citato madri ha citato il sole ventiquattr'ore con un'esperienza io chiedo al direttore della di ventiquattro ore Ernesto Auci di raccontare un po'questa esperienza con una curiosità aggiuntiva da parte mia
Che forse può essere una curiosità diffusa e cioè se il lavoro fatto dal giornale
Sui temi e sui problemi della scuola
A ottenuto a suo parere anche in base ai dati che eventualmente a una udienza nel pubblico significativa oppure se no o comunque qual è stato il la l'acqua è stata finora perlomeno l'accoglienza
Di questa esperienza
Grazie
Scusate non era nascosta da cartelli
Dunque intanto io ringrazio Macrì per la citazione diciamo del Sole ventiquattro Ore
Devo dire
Che
Noi
Il discorso sulla stampa italiana discorso complicato spesso i giornalisti fanno nei convegni autocritica e poi quando torna non è redazioni continuerà a fare quello che facevano prima
E la cosa del perché si verifica questa cosa qui non mi è ben chiara devo dire la verità
Io sento spesso gli amici direttori di giornali dire che c'è troppa politica troppo si insegue troppo l'attualità si gonfia l'attualità anche modesta che questo non è bene poi tornano lì fanno sempre sonorità cosa
Ora il punto
Che diceva ma anche lì
Che effettivamente il quotidiano parliamo dei quotidiani poi gli altri giornali hanno logiche lievemente diverse comunque sono in qualche modo costretti a seguire l'attualità e quindi quello che fa premio poi la notizia
E che la scuola in realtà per tanti anni non ha fornito notizie tali da poter essere poste all'attenzione del pubblico più vasto
Questo è un discorso che in parte si può anche rovesciare
E cioè in realtà per tanti anni la scuola specie la scuola italiana ma in parte anche diciamo in vari altri paesi
Non ha fornito la notizia quotidiana importante tuttavia era in un se il declino di proprio
Se vogliamo una fase declinante degenerativa addirittura molto lunga
Che i giornali potevano sicuramente scalare con apposite inchieste mettendo in luce i così anche delle notizie rilevanti per il vasto pubblico e non solo per il mondo della scuola
A questo punto influendo anche se vogliamo sull'agenda delle priorità della politica non tanto per indicare soluzioni ma per portare all'attenzione della politica un tema di fondo come deve essere quello della scuola
E queste una responsabilità importante dei giornali certo bisogna inseguire le notizie ma anche vedere laddove per tanti anni e qui parliamo di decenni
Un settore così cruciale
Per l'avvenire di un Paese
E viene lasciato un po'alla deriva
Sul la gestione non solo del personale è fatta in maniera
Incredibile
Le questioni dei cicli scolastici sono si impantana in Parlamento per anni nove l'aumento dei numero degli anni delle scuole dell'obbligo se ne parla se non ricordo male da vent'anni
E forse anche di più e si è bloccata in Parlamento su questioni di pura ideologia di schieramento
Cosa che solo questa
Poteva meritare inchieste su inchieste perché effettivamente è una cosa di grandissimo rilievo noi
Se non vado errato siamo arrivati l'anno scorso dopo bene vent'anni di discussione mi chiedo se questo non è un punto e dobbiamo
Ecco dobbiamo chiederci che cosa ha fatto la stampa è perché non sta incerte priorità dell'agenda politica
Io mi ricordo ma non vorrei sbagliare che
Per un certo Periodo di tempo mi negli anni diciamo settanta la scuola ha avuto un momento di offuscamento anche in altri grandi paesi
Mi riferisco agli stessi Stati Uniti la Francia la Gran Bretagna dopo la si è sviluppato all'inizio degli anni ottanta un grandissimo dibattito sulla che cosa fare come riformare l'educazione con veramente studi approfonditi libri bianchi e quant'altro per vedere che cosa appunto si doveva fare per mettere le nuove generazioni in grado di affrontare il futuro
Noi abbiamo avuto solo dei pannelli di riflessi di questa grande dibattito che si stava svolgendo altrove
Anche lì devo dire che tra la fase del dibattito la fase delle soluzioni
Non ci siamo la cosa non è andata così lisce ci sono stati problemi notevoli la scuola ancora oggi non a caso Blair mi ha fatto un punto cruciale non è segue adeguata se vogliamo al nuovo ha dei problemi in tutto il mondo
Noi per fortuna ci siamo anche un po'muovendo in direzione che in linea di massima si può definire come corretta
Solo che mi sembra che l'applicazione di quanto dei principi che vengono enunciati invece stenta molto a volte un po'contraddittoria rispetto agli stessi principi quindi il momento di raddoppiare se vogliamo la vigilanza compito che la stampa deve fare in tutto il mondo
Di a un ampliare il i temi del dibattito
Proprio per evitare che ci sia una differenza tra alcune enunciazioni di principio e la loro applicazione pratica
Cosa peraltro che in Italia succede spesso in tutti i campi
Si fanno delle grandi dichiarazioni e poi l'attuazione di quanto viene proclamato e largamente inadeguata
Il fatto che il dibattito poi arrivi in prima pagina solo quando si trattano temi politici scottanti o presunti tali come quello della parità
Un altro aspetto se vogliamo un po'negativo
Perché i problemi della scuola sono tali e tanti che concentrarli tutti sul tema della parità è un errore secondo me della politica a cui effettivamente l'informazione a volte segue un po'passivamente
Quindi non non contribuisce in qualche modo a dipanare la matassa
Noi
Come il giornale avendo esponendoci da sempre in un'ottica che possiamo chiamare genericamente di servizio
E che spesso questa parola quando si dice ottica di servizio viene ritenuta in fondo è una cosa un po'di serie B mentre secondo me è diceria
Che io non è che devo fornire tanto su uccide o fare un servizio ai lettori che siano gli operatori pubblico generico agli operatori scolastici ma anche i politici
Questo fino a qui il mio compito non è quello di fare la politica di sostituirsi agli attori politici quindi rivendicato se mi consentite orgogliosamente in questa ruolo di servizio
Noi ci poniamo rispetto alla scuola
In modo da cercare di affrontare tutta la vastità dei problemi che interessano un mondo molto ampio
Compreso ovviamente il tema della parità perché certamente Cheney non è che si può negare
Però anche questo tema della parità cerchiamo di ridurlo un po'i suoi termini reali cercando di togliere un po'di eccesso se vogliamo di ideologia
In un'ottica qui che la nostra preferenza dichiarata è un po'un'ottica liberale cioè dove si deve cercare di formare un mercato anche nel settore del istruzione
Senza problemi in questo possiamo benissimo dichiarare che siamo pronti a sostenerlo
Ma un mercato quello che più ci interessa si deve formare all'interno della scuola pubblica cosiddetta pubblica questo ci interessa molto di più
Per cui noi abbiamo cercato di di illustrare a fondo il significato dell'autonomia
Che è un nucleo essenziale affinché si formi un po'di mercato dentro la scuola pubblica
Abbiamo cercato di capire che cosa vuol dire esattamente l'autonomia scolastica e come si lega alla responsabilità degli operatori che poi sono chiamati ad attuare questa autonomia
Noi siamo stati in dialettica se vogliamo con i paesi di che sono un uno snodo fondamentale perché questa autonomia come si applica siamo convinti che i presìdi devono essere equiparati a dirigenti e che devono portare la responsabilità poi dell'attuazione di questa autonomia
Naturalmente questi ruolo dei dirigenti che un ruolo diverso da ruolo burocratico cioè dell'applicazione di direttive ma che implica una responsabilità propria deve essere anche accompagnato poi a un sistema se vogliamo di misurazione dei risultati
E quindi da parte della responsabilità anche del fatto di pagarne poi conseguenze se questi risultati non ci sono
Parlo di conseguenze tragica parla del fatto che per esempio una scuola sì non ha quei risultati che si prefiggeva può essere fusa accorpata ad altri cioè deve vincere deve esserci il punto della selezione in base a criteri di efficienza
Bisogna tener conto che uno non si prende solo la parte migliore no della dirigenza si prende anche il resto
Si prende il rischio
Bisogna avere degli strumenti per poi esercitare la dirigenza che se uno dirigente ma non può far niente come per la verità in Italia capita spesso
E quindi non può nel premiare e punire i propri dipendenti e organizzarli come meglio crede scegliere materia né vigilare sia adeguatamente sui libri di testo cosa che qui magari non facciamo ma richiederebbe
Un discorso veramente a parte perché al di là adesso delle questioni anche qui politiche ci sono scritte delle cose proprio inenarrabile quindi bisogna anche lì attuare una vigilanza importante
Bisogna quindi che questa autonomia non sia una finzione
Come peraltro rischia anche qui di essere delle molto grave in Italia mi riferisco ad esempio l'autonomia universitaria che rischia di affogare in una serie di vincoli
Pressioni burocratiche abitudini se vogliamo
Riduce l'autonomia universitaria qualcosa di veramente modesto cioè tra maggio e io ho capito bene poi si riduce in pratica a fare qualche investimento immobiliare cosa che paga interesserà qualche rettore però un po'poco
è un poco
Quindi oggi il punto è la scuola è deve e ha iniziato e grazie anche a una certa spinta che è venuta dalla politica un Periodo di profondo rinnovamento
Questo profondo rinnovamento occorre dei gravissimi rischi
La stampa ha il compito di approfondire le varie fasi di questa faticoso rinnovamento della scuola
Spiegarle bene nelle implicazioni mettere in evidenza eventuali
Distorsioni che ci sono tra le dichiarazioni di principio e l'attuazioni concreti
Qui devo dire che
Vorrei di inconscio Confindustria in questo campo ha fatto ha una tradizione lunga è fatto molto su questo Perrino
Mi fin dai tempi ingegner Lombardi sull'autonomia spinge per l'autonomia
Chiarito ha chiarito per tempo ecco qui parliamo i tempi biblici perché insomma con quindici vent'anni facessero non ricorda oggi cosa doveva essere ripresi di quale figura
Riguardava cosa devono fare come si doveva modificare la loro figura
E quant'altro quindi devo dire è molto ecco se guardiamo la scuola avevo come emblematica di quello che succede in Italia mi sembra veramente una cosa abbastanza diciamo negativa di quello con di come stanno andando le cose
Per quanto ci riguarda
Non è che voglio fare propaganda però noi seguiamo questi temi sia sul quotidiano
In varie forme e modi del sabato in una maniera diciamo più se vogliamo di dibattito e più articolata il lunedì per quel che riguarda molto gli aspetti della organizzazione del sistema scolastico
E abbiamo poi proseguiamo diciamo nell'attualità quotidiana
E lo seguiamo con una nuova iniziativa che abbiamo varato da poco
Che appunto un quindicinale dedicato espressamente al mondo della scuola in particolare a coloro che saranno chiamati a essere i dirigenti di questo sistema
Di questo sistema rinnovato non solo al loro vivamente perché ci si rivolge anche al mondo vasto dei professori i quali certamente calando pori
La la la lo spirito della riforma saranno chiamati anche loro ad assumere maggiore ruolo maggiore responsabilità maggiore impegno
Per rispondere a quanto
Chiedeva Berselli io non non è facile valutare quale può essere l'impatto di questo nostro impegno sul giornale certamente positivo noi abbiamo dei riscontri abbastanza positivi
Potremmo ancora fare di più potremmo richiamo seguire con maggiore attenzione limite far conoscere meglio quello che facciamo
Il nuovo nostro quindicennale della scuola in pochissimo tempo sta raggiungendo già i livelli di abbonamento che ci eravamo prefissi
Con un successo che è veramente notevole
Questo dimostra non tanto che noi non solo ecco che noi facciamo le cose al meglio delle nostre possibilità ma che c'è molta fame d'informazione da scuola il che è un fatto molto positiva
Molto positivo erba nello spirito di questa riforma nello spirito dell'assunzione di maggiore responsabilità
Quindi io sono molto soddisfatto di come stanno andando le cose consapevole per la verità
Che abbiamo ancora molto da fare
Sotto i vari profili di cui ci offre
Che seguiamo occupandoci di un universo così grande ma l'impegno che possiamo prendere quello di continuare a fare sempre meglio in maniera più puntuale quello che cerchiamo di fare grazie ad altri
Tenuto conto che siamo in un numero inferiore al previsto che dobbiamo tempo per nato scambio di battute
Io chiederei
Avevo Magri
Questo
Non è un osservatore della politica
Abbiamo notato che la la la scuola è stata fuori dalla dall'attenzione
Della stampa dell'informazione ma da fuori anche per anni dalla tensione della politica
E gli chiederei allora di provare a spiegare
Che cosa c'è di stato di sbagliato nella politica calate dall'invariata nei giornali che corredato di sbagliato in più di due probabilmente se l'una ripresa dell'altro
Io insisterei molto sul clima
Che può aiutare i giornali
I politici eseguiti gli scolari
Io parto da un dato che riguarda la stampa il mio giornale cioè anni fa a c'è un supplemento sulla scuola chiamava Leonardo cui non funzionò chiuse perché costava non aggiungeva copie non portava pubblicità
Questo però risale un po'di anni fa
E lo dico perché evidentemente a mia sensazione ma Scredo la sensazione suffragata dei fatti da quello che vedo direttore a oggi per il suo giornale ma discorso più complessivo la sensazione che qualcosa si stia muovendo qualcosa sta succedendo
Cioè la politica si sveglia dice giustamente Berselli ma perché perché i segnali di allarme che vengono dati sulla competitività e credo che questa sia la sede che più sono schierata a capirla perché proprio da qui partono tutti questi segnali di allarme che non a caso ne stiamo parlando in questa sede insomma portano inevitabilmente a ragionare sulle carenze del sistema Paese
E non c'è dubbio che fra le arretratezze del nostro sistema Paese quello del del delle del sistema formativo siano opere che più vengono allarga la balzano agli occhi e balzano agli occhi anche del ceto politico
Non credo che dopo anni di ideologie sulla scuola comincino comincia la politica scoprirlo nei programmi dei dei movimenti riformatori su scala europea e che poi dopo si trasferiscono anche in Italia così per un semplice caso per una se ne accorgano perché è una necessità una dura necessità quindi poi possono arrivarci prima possono arrivarci dopo l'Italia ci stanno arrivando in ritardo rispetto ad altri però ci stanno arriva arrivando io credo che se si vanno a vedere i programmi e le impostazioni partiti dovete argomento ci si accorge che effettivamente c'è una crescita di attenzione
Io non arrivo a dire che il tema della scuola stia tornando di moda nella politica ma è evidente ripeto che qualcosa sta succedendo e per quanto riguarda i giornali
Io credo sono sicuro che un certo rapporto tra scuole giornali faccia bene ad entrambi
Intorno corto circuito giova se non altro lo dico anche se può sembrare giocare alla diffusione dei giornali cosa che non guasta edito dimostrano poi anche il fatto che ci sono iniziative che vengono prese in questo campo proprio per scegliere nella scuola dei potenziali bacini di diffusione dei giornali non so la stampa
Oggi sta facendo un'iniziativa che si chiama Carta bianca che porta diffondere trenta mila copie nelle scuole eccetera quindi non è una
Trattazione fatta per operatori del della scuola per operatori della pubblica istruzione però la convinzione che nel momento in cui questo corto circuito si innesca allora i temi scolastici cresceranno nella considerazione
Dei gruppi che formano che decidono quale deve essere l'impostazione dei giornali e credo che anche lì Possa mettersi in moto uno stimolo nei confronti della politica e ripeto
Se ne accorge adesso se ne accorge sempre di più perché ci sono i segnali di allarme che anche dal mondo della produzione dal mondo dell'impresa arrivano e questo è un buono un buon inizio secondo me per dare anche ai giornali giusto stimolo a occuparsene ecco questo
Grazie Ugo mare una battuta ancora con il direttore ha un certo ma a suo giudizio
Se è mancata largamente da parte dell'informazione dei quotidiani e la stampa
E diciamo anche poteva televisione anche se non ci sono quei
Rappresentante del mondo televisivo
è possibile che ci sia da parte degli operatori dell'informazione in una sostanziale sfiducia
Rispetto a temi che invece l'opinione pubblica o pezzi di opinione pubblica hanno cominciato considerare centrali cioè gli chiede in questo momento di uscire un po'dalla veste di direttore di un giornale che si è occupato specificamente con molta attenzione dei temi scolastici e riguardare invece in modo più generale problema cioè è possibile che il mondo dell'informazione abbia peccato di sfiducia rispetto all'opinione pubblica italiana a quel mercato che può se esisteva e che non percepiva
Sì la risposta un po'complesse credo che ne come prima si ricordava
Diverse iniziative che hanno tentato i giornali non hanno avuto particolare successo lo stesso mi pare Corriere si era visto un pochino o in difficoltà sua iniziativa ma questo non secondo me non
Non non dar ragione in qualche modo ai giornali
Il problema è di trovare un taglio giusto un modo giusto per interessare una serie vasto un pubblico molto vasto che c'è e che forse
E che ha fame di informazioni
Quindi se alcuni tentativi poi non riescono questo non vuol dire bisogna desistere ma magari mettendo in pomerio appunto io penso in generale
Che intera tra i giornali la politica e gli interessi un po'complessivi della pubblica opinione
Quella più avvertita anche quella più avvertita ci sia una noi Jato sempre più forte
Questo è un rischio che noi corriamo che corre soprattutto la politica che corre anche i giornali e che va colmato quanto prima
La stampa deve poter l'informazione diciamo compresa quella televisiva deve potere sempre di più aiutare a colmare questo vuoto
Magari in questo così possono prendere dei rischi
Sarà anche difficile perché si quando si scende dalle affermazioni generiche del politichese ministro mi perdonerà nostrano per cui ci si accontenta di un paio di battute qua e là
In fin dei conti anche facile fare rappresentare le le cose solo che questa è una rappresentazione che non serve
Non interessa perché la gente si è accorta che è lontano dalla realtà
Ma quando però si vada approfondire i temi qui parliamo della scuola
Ma anche molti altri temi si si trova in un groviglio di questioni effettivamente molto complicato da dipanare mi metto nell'ottica del giornalista che si affaccia in questa
Mare di cose molto difficili
In cui è difficile anche trovare un taglio fanno un articolo cioè a che cosa lo appoggiamo quest'articolo
E tuttavia è questo lo sforzo che dobbiamo fare cioè approfondire i temi
Poi spiegarli e cercare di di Panhard né uno per uno i nodi
Insomma si dice che il giornalista che lo che riesce a spiegare le cose che non conosce
Questo forse era vero all'inizio quando c'era il giornalismo un po'pionieristico I Barzini andate Ichino in macchina e poi no adesso non è più così
Anche il giornalista deve cercare di spiegare le cose che conosce
è più difficile perché poi uno con viene portato va a ad essere al limite troppo tecnico a non lana aveva l'approccio giusto per interessare vaste praterie persone
Però lo sforzo di una nuova professione è questo
Poi ci sono dei deve quel delle dei punti molto difficili che ci vuole coraggio da affrontare perché in questo Paese compresa la scuola ci sono dei grumi di interessi corporativi che per il stessi giornalisti rappresentano dei rischi
Non rischi fisici non siamo diciamo Paesi selvaggi ma rischi di essere comunque soggetta a pressioni o agli esseri isolato rispetto a certi mondi quindi
Molti poi dicono chi ce lo fa fare in qualche modo perché no tanto non è il sistema organizzati in modo che non è richiesto l'assunzione di questi rischi
E non è premiata
Non è premiata l'assunzione di questi chi si assume questi rischi non è premiato comunque non è facile premiale
Quindi noi dobbiamo inserire elementi se vogliamo di logica di mercato non solo nella scuola delle imprese pubbliche né imprese diciamo di servizio in quant'altre ma anche nel giornalismo
Perché pure il giornalismo e la grande corporazione professor questo esula dal discorso ma uguale se la scuola è rimasta immobile per tanti anni ciò è dovuto in parte alla grande corporazione dei docenti
Che è molto importante e non si è mossa sempre
Inseguendo diciamo l'innovazione ma spesso si è mossa a così stendere
Mura per la difesa dell'esistente della corporazione
Questo è piuttosto importante piuttosto grave questo ne siamo in un sistema in cui bisogna superare
Forti corporazioni che si difendano spesso per pura paura
E io non non penso che si faccia male a difendersi o meno è che è sciocco difendersi questo vale per i giornalisti vale per molti professori che oggi non conviene più una difesa passiva estatica
I si occupa robot stampo di arte militare USA che anche le difese per Fiesta dirlo non conviene quasi mai tuttavia in questo momento in cui si sta cambiando il mondo
Per indipendentemente dalla nostra volontà sta cambiando e basta non è che se noi vogliamo o non vogliamo una difesa di questo genere porta al disastro
Quindi siccome in realtà nel cambiamento c'è da guadagnare per tutti
Cuper un comunque per molti a questo punto bisogna avere una tattica più di voi mento in cui effettivamente si va anche a cercare di approfittare del nuovo che arriva
Questa è una
Considerazione generale non vale solo per la scuola per carità
Noi siamo come ottica diciamo de con cui affrontiamo il tema della scuola in queste varie occasioni che citavo prima
Noi cerchiamo di avere un'ottica positiva cioè anche di mettere in rilievo i punti di eccellenza che ci sono affidate proprio per creare una imitazione positiva
Non è solo un atteggiamento così critiche preconcetto ma cerchiamo di mostrare che l'evoluzione il cambiamento paga e questo è importante nella stessa pubblica amministrazione oltre che nell'ambito della scuola privata
Perché per esempio una delle questioni della scuola privata di cui si parlato sempre in maniera generica politica o ideologica è che anche le questioni della qualità delle eccellenze sono anche un dovere della scuola privata non è che per il solo fatto di essere privata c'è così automaticamente a qualità ed eccellenza
Questo non è detto bisogna indaga Aci capire cioè gli stessi problemi sono da entrambe le parti
Qui è chiaro che si potrebbe parlare per tutta la mattina ma diciamo ci ci fermiamo qui anche perché per dare spazio al dibattito che che ci segue e io dico posso solo rinnovare l'impegno ad occuparci nello spirito che ho cercato di descrivere di questi problemi che sono molto ma molto seri e complessi
Beh con questa Revenga rivendicazione della guerra di movimento e e Clausewitz
Questo intervento Clause evidenziano del direttore Auchi concludiamo questa prima parte del del nostro incontro io saluto
Ringrazio i nostri ospiti che si è notato qualche pennellata su sul mondo dell'informazione anche sui suoi meccanismi interni
E a questo punto credo che occorra un cambio di squadra
Che porti
Porti dei protagonisti della panel successivo
Un potere potenza mamme al telefono della sua persona
Già
Molto bene
A questo punto cosa io dovrei cambiare maglietta perlomeno visto che non ho potuto cambiare posizione mi posso aggiustare la cravatta
Abbiamo detto prima
Che la scuola è stata fuori dall'attenzione dei governi e dei programmi politici anche per anni
E purtroppo non lo dice soltanto la sensazione che ognuno di noi può avere provato
Ma lo dicono anche i dati
Ma sappiamo che la quota di prodotto interno lordo
Dedicata all'istruzione fra le più basse d'Europa sappiamo che io l'ho letto un po'della dell'ultimo rapporto Censis
C'è una tabellina che fa vedere che
I sussidi diretti a studenti e le famiglie per l'istruzione è anche questa fra le più basse nell'intera Europa non soltanto nell'Unione europea
Senza dire che la stessa produttività
Cioè il numero di diplomati per dirlo in termini
Grezzi d'attesa produttività del sistema scolastico ancora oggi relativamente bassa
A me sembra d'aver capito una cosa che l'appeal c'è stato un un cambio di atteggiamento nella nelle vicende che riguardano la scuola che è avvenuto
Più o meno intorno al novantatré cioè ancora con il Governo Ciampi
Quando nel corso dell'accordo fra governo e parti sociali forse sulla scorta del libro bianco dite loro
Veniva individuato il nesso tra riforma dei processi formativi
E lotta alla disoccupazione cioè sin si individuava con una certa nettezza questo tema che questa è questo nesso che prima non era mai stato messo a fuoco con un sufficiente precisione
Adesso noi ci troviamo di fronte a una riforma in corso
Che per complessità e portata forse non ha paragoni all'interno dell'amministrazione pubblica italiana e anche non soltanto all'interno dell'amministrazione pubblica
è una riforma ancora incompleta
Sulla quale però tutti abbiamo la sensazione che il Paese
Si giochi molto abbiamo detto prima quindi non sto a ripeterlo
Si gioca moto non so dare i termini politici non soltanto in termini di competitività futura non soltanto in termini di scenario
Per quanto riguarda la capacità produttiva la capacità concorrenziale del Paese la sua possibilità di stare a livello europeo per lo meno ma se lo gioca anche sul piano civile credo che sia uno degli aspetti
Che stanno al fondo di questa domanda implicita che c'è nella nel titolo di questo incontro Autonomie cooperazione sono due concetti
Non sono in contrasto meno non dovrebbero esserlo
E quindi ci chiediamo che cosa significa autonomia che cosa significa copre cooperazione e che cosa significa il loro possibile
Rapporto io chiederei a Carlo Callieri che su questi temi ha sempre ripetuto con molta assiduità di aprire questa discussione
Io dirò un abbastanza brevemente
Perché a nostro giudizio la scuola non è ancora
Da una vera priorità politica per
La classe politica
Perché quindi i giornali la trattano come priorità di secondo grado
A me pare che
L'attenzione alla scuola
Dovrebbe discendere da una chiara strategia Paese e dà una chiara visione della strategia Paese da parte non soltanto di una leadership di mi Tata
Rappresentata dai ministri che di questi proprio
Soltanto dagli altri ministeri o dal
Dal gabinetto
Che in qualche modo su questi problemi interviene a supporto integrazione atteso che il nostro sistema di governo frammento abbastanza delle responsabilità rispetto esigenze di forte unità
Ma perché nella sostanza poi parlamento il Paese
Non avvertono con forza questa grandissima priorità perché non c'è un progetto Paese in realtà ogni tanto sentiamo parlare
Di strategie di campioni nazionali nell'un settore piuttosto che non nell'altro di industria di innovazione
Se non ci si rende conto che la scuola è la più grande azienda italiana l'azienda più strategica per il futuro del Paese e che la scuola deve essere il campione nazionale
Cioè la base sulla quale poi si costruiscono e si costruiranno i confronti competitivi
E qualsiasi dichiarazione di priorità e del tutto illusoria
In realtà
La scuola sta sì cambiando sta cambiando per lo sforzo generoso di poche minoranze noi
CD ascriviamo a questo a questo gruppo di minoranza da da tantissimo tempo e però non riusciamo non siamo capaci di fare massa critica dell'opinione perché manca
Il degrado c'è manca l'interesse di fondo
Alla definizione di un futuro per questo per
La scuola è fondamentale per il futuro di questo
I passi che sono stati fatti del tentativo credo intelligente
Di ridurre al minimo il conflitto di tipo ideologico
Cioè avanzare pezzo per pezzo il disegno di riforma ed in modo tale da incontrare il minimo delle difficoltà e questa è stata una strategia scelte voluta
Dal da questo ministro
Avuto certamente il pregio di far fare alcuni passi avanti ma a il difetto di non aver portato in luce fino in fondo
La priorità strategica del disegno stesso il disegno in sé che dimostra la validità delle strategie
E quindi si sono fatti passi aventi sicuramente quello dell'autonomia è un sicuro passo avanti
L'innalzamento dell'obbligo è un altro passo avanti la la riforma del ciclo è un altro passo avanti ma ciascuno di questi passi avanti poi sono corrisposte alcune
Permanenze o la pensa e di ambiguità o alcuni rischi concreti poi di passi indietro
Prendiamo l'autonomia perché a nostro giudizio
E il perno il fulcro fondamentale del potenziale di sviluppo della scuola
L'autonomia
Richiede
Nella sua definizione un minimo di ingegnerizzazione non si può passare da un sistema che come la fabbrica di Taylor era totalmente regolato da prescrizioni a un sistema in cui
L'istituzione scolastica ciascuna istituzione scolastica deve collegarsi con le esigenze con i bisogni e interpretarli confrontarsi con i protagonisti decidere
Linee di risposta a questi bisogni in modo adeguato e coerente ecco non si può passare da quella impostazione a questa impostazione se non si fa un po'di Engineering di tipo
La figura del preside dirigente una prima decisione largamente criticabile è stata quella di
Prendere i soggetti attuali e trasportarli tutti verso la dirigenza
Cosa che in astratto può essere giustamente guida gli interisti con in concreto produttivo soltanto di potenziali danni perché io credo pur con la massima fiducia nella capacità di ognuno di ogni uomo di migliorare se stesso e è abbastanza difficile che tutti migliorino al punto tale da aderire perfettamente al ruolo del dirigente scolastico
Imprenditore della istituzione scolastica chiamata che che chiamato a presiedere
Si sarebbe potuto fare un processo per gradi in cui si faceva selezioni degli idonei e idonei alla luce di
Comprovata esperienza di risultati già raggiunti della capacità di forzare com'è stato
Il sistema prescrittivo conati di trasgressione coraggiosa che hanno portato per esempio nel nostro Paese pur nel sistema prescrittivo ad avere scuole di eccellenza scuole pubbliche di eccellenza tante non poche
E quindi lavorare
Da una parte per premiando i migliori dall'altra portando gli altri progressivamente attraverso formazione attraverso verifica attraverso
I sistemi più adeguati a coprire il ruolo in modo in modo adeguato questo non è stato fatto e credo che sia un primo errore
Che può ritardare il raggiungimento di efficacia dell'autonomia
Un altro errore io credo mi delle cose buone che sono state fatte
Si è deciso con il contratto con l'ultimo contratto della scuola la possibilità di premiare i migliori i migliori insegnanti
Dopodiché però la valutazione dei di chi deve essere premiato opera di una commissione e fare fatta come si è fatta quali che siano i criteri attraverso i quali avviene la scelta cingere
Il giudizio di merito dalla responsabilità di gestione della scuola quindi del preside del
Dell'autonomia scolastica mi sembra un gravissimo errore
E quindi anche questo è uno degli aspetti di ingegnerizzazione della scuola perché in qualche modo è venuta a mercati un altro aspetto di ingegnerizzazione carente anzi
E qui
Addirittura al rischio di di di generazione di equivoci conflitti terribili è il sistema come si chiama dei qualcuno mi mi ricordo il termine esatto del degli organi collegiali
Organi collegiali sui quali si sta dibattendo in modo a mio giudizio leggermente demenziale ecco se si vuole affossare l'autonomia e portarla dritto dei peggiori tombini
Assembleari che già abbiamo conosciuto sicuramente
Il
I contenuti oggi ipotizzato ipotizzabili nell'ambito della discussione parlamentare vanno certamente in quella direzione
Sull'autonomia poi
Insistono altri problemi fondamentali che dovranno essere sciolti una volta sciolto il il ciclo comunque
Di assecondare la trasformazione e la scuola terroristica di massa a una scuola
Di differenziazione e va detto che essere una scuola di differenziazione perché diversi sono i bisogni diversi sono i potenziali le caratteristiche di ciascuno e quindi della diversità concorrente nere attentamente il conto
In termini di qualità
Che la scuola deve assicurare
Nel processo o formativo educativo nel dei prodotti e nei risultati
Processo fondamentale
Perché se non si assicura la qualità del processo
Le deviazioni le varianze per così dire posso portare a risultati del tutto incoerenti rispetto agli obiettivi prodotti cioè
Metodologie didattiche e contenuti della didattica che devono avere standard di uniformità sufficienti pur nella massima articolazione poi degli degli obiettivi
E apprendimento come risultato come risultato finale
Questi tre aspetti fondamentali devono essere assicurati in una scuola di autonomia perché l'autonomia non diventi casualità non diventi Rando mitizzazione che non è assolutamente accettabile in un processo di fondamentale importanza come quello educativo
Per questo l'istituzione di una
Autorità della qualità della scuola italiana si fanno tante autorità credo che questa sia una delle Authority fondamentale Authority indipendente credo che sia fondamentale qui c'è un passo ancora timido a nostro giudizio ma importante
La costituzione del comitato che opera però nell'ambito
Ministero pubbliche
Non ha un ruolo di di pensionati un'indipendenza riconosciuta a tutti gli effetti una sua autonomia di bilancio
Sicuramente
è una strada positiva
Perseguire
Dopodiché ancora
Gli aspetti di contenuto
Gli aspetti di contenuto son tutti da vedere
E qui credo oltre che sul
Sugli aspetti pubblico privato rischierà di scatenarsi qualche guerra di religione
Occorrerebbe però rendersi conto che come la fabbrica taylorista dica è obsoleta una scuola terroristica e del tutto obsoleta quindi la divisione per materia per così dire
Blocco al Inter funzionalità al interdisciplinarità e se non si va verso una scuola interdisciplinare perché il mondo oggi interdisciplinare non si va da nessuna parte
Eh sì rimane fermi ai peggiori prodotti del passato
Così come
Sui contenuti sugli obiettivi della scuola credo non ci siano grandi
Differenze di posizioni opinioni ma continuano ad aleggiare
Fantasmi ideologici che sono del tutto inaccettabili i fantasmi ideologici sono quelli del rifiuto per così dire
E di una contaminazione della scuola con
Il mondo esterno
Che
Sono del tutto improduttivi dev'essere chiaro a tu che l'obiettiva la scuola
Formare
L'individuo
Formare il cittadino
Formare
La conosce
E formare anche la capacità di fare
Quindi
Essere cittadino
Sapere saper fare sono gli obiettivi fondamentali della scuola e nessuno di Conte
Però pensare che il saper fare sia una sottospecie
Del degli obiettivi ossia un obiettivo trascurabile e del tutto improprio
Perché saper fare significa saper risolvere problemi non significa molto di più o molto di dire
E se la conoscenza non orientata alla soluzione dei problemi ci si deve domandare accresce
La crescita della conoscenza è stata sterminata
La capacità di metterlo a frutto in termini di soluzione dei problemi e ciò che distingue
La speculazione fra
Dalla capacità di generare sviluppo progresso individuale e collettivo
Sul su questi termini io credo nel momento in cui si andrà a definire i contenuti Ricci ci sarà la penale perché vedremo risolvere vedevo risorgere avversione di tipo ideologico perché per il momento sembrano sopiti
Dopodiché ancora nella logica dell'autonomia
La logica del confronto
Perché se
Si misura la qualità dei processi
E si assicura la qualità del procedere si assicura la qualità del prodotto si assicura la qualità dell'apprendimento ci saranno istituzioni scolastiche
Più capaci di assolvere a questi obiettivi ed altre meno capaci di assolvere e dovrà esserci un confronto corretti
Come avviene in qualsiasi Paese civile perché questo confronto dessert poi la base sulla quale le famiglie decidono le loro allocazioni allocazioni lasciatemi dire di risorse in relazione agli investimenti educativi per i figli
E qui ancora una volta
Una certa arretratezza una certa miopia delle nostre visioni che risente fortemente di Edolo di ideologia porta a premiare in termini di allocazione delle risorse
L'offerta formativa e non la domanda questo è un gravissimo errore
Oggi si parla di tendenze
Al riequilibrio tra scuola pubblica e privata
Con la sovvenzione dello
Questo ci sembra del tutto i lacci
è un principio che ancora una volta
Risente di importazioni basate sullo fare che sono del tutto inadeguate sono del tutto anacronistiche in un mondo in cui chi guida è la domanda il fattore di dinamismo fondamentale e la domanda e la sua capacità di offrire e allora noi riteniamo che nell'approccio
E si sta seguendo ci sia un errore congenito di fondo che vada cambiato
Occorre dare libertà all'offerta di allocarsi laddove e per esso più conveniente da una parte e rispondente aspettative esigenze che non sono soltanto economiche
Abbiamo di educazione dall'altra parte
Il tutor non significa
E la scuola
Quale che essa sia non sia più servizi
E il servizio pubblico alla scuola pubblica la scuola privata allo stesso modo
E le finalità del servizio pubblico essere assicurate attraverso strumenti e di garanzia di qualità
Questa garanzia di qualità non la può dare ciascuno per sé stessi ma dev'esserci qualcuno che lo certifica per tutti
Devono esserci omogeneità della diversità
Standard qualitativo difformi
E rispetto di questi andare condizione perché si posso parare in questo settore ma la domanda deve essere il più possibile libera di esprimersi prescindendo prescindendo dalla disponibilità economica di ciascuno qui c'è un problema vero di opportunità da rendere eguali per tutti e quindi gli strumenti fiscali orientati a consentire libera scelta da parte della domanda educativa ci sembrano gli aspetti fondamentali
Un passo avanti
Perché la scuola sia se non mercato
Comunque ambito di confronti competitivi
Nell'ambito di confronti competitivi ciò che premia ciò che decide la bontà
La domanda con la sua capacità di esprimersi liberamente e e di allocarsi
Sull'opportunità più coerenti e sugli standard più elevati
Si comprendesse
Che
Da parte di tutti
Che su questi processi si gioca
Il futuro della società italiana
Prima ancora che la competitività della sorgente del sistema economico italiano il futuro della società italiana credo che l'attenzione
Sarebbe
Nettamente più alta
Per ciascuno di questi problemi occorre non fermarsi all'apparenza non fermarsi alla prima tappa non fermarsi alla superficie cerca di andare sino in fondo e capire le interazioni che esistono tra ciascuno aspetto
La visibilità del tutto però fondamentale riassumibile in un progetto Paese è fondamentale perché queste cose assumano effettiva priorità e non priorità soltanto verbale perché negli Stati Uniti
è diventata prioritaria da scuola piuttosto che non dell'Inghilterra di Blair
è diventata priorità alla scuola piuttosto che non da altre parti la scuola è prioritaria di dei fatti qui da noi soltanto delle dichiarazioni
Grazie abbiamo sono rimasto molto colpito da quello che ha detto Callieri nell'ultima parte della della sua riflessione
Perché proprio negli ultimi giorni cito ancora professor De Rita la rapporto Censis
Ho visto che
Ci sono dati che dicono che le famiglie italiane stanno assimilando l'idea della centralità della formazione ed istruzione come qualcosa che merita Investimenti crescenti
Ma di fronte alla necessità interiorizzata di questi investimenti crescenti ci sono squilibri
Allentando la Società Italiana per cui un certo una quota consistente mi pare due milioni e mezzo di persone sì troverà tendenzialmente esclusa
Dalla possibilità di praticare questo investimento sull'istruzione persona aspetto che mi colpiva mentre Calieri nel ne parlava
Bisogna però che taglierebbe a metà vedevo sostanzialmente due aspetti uno relativo l'organizzazione
Per la scuola
E uno relativo ai contenuti
Credo che la fortuna di avere qui il ministro opera pubblica istruzione Berlinguer
Ci posta aiutare per vedere
Fino a cioè
Tipicamente sentinella a che punto è la notte
Dove ci troviamo in questo momento
Di fronte a quali prospettive ragionevolmente
Siamo in grado di ricordi ragionare
Io vedo l'Aurora come dire
Non dico l'Albanese
Dato il mio invito è quello di guardare la situazione in termini dinamici non statici generalmente i dati che vengono riportati sono tutti non rapporto Censis che sono molto aggiornati ma mediamente sono tutti riguardanti novantatré novantaquattro
E quindi sono dati disastrosi dal punto di vista situazione scolastica
Invece bisognerebbe vedere che cosa sta succedendo non soltanto perché siamo al nella condizione di Calimero
Poi c'è questa
Stato d'animo tipicamente italico del Tour cupio dissolvi quando descrivono il proprio paese lo descrivono sempre
Con qualche tonalità peggiore di quella norma
Però non è affatto questa iniziativa io sono venuto molto volentieri perché ricordo quando ne parlammo la prima volta
Perché
Volevamo coniugare la vicenda scolastica con i problemi dell'informazione non vorrei distaccarmi da questo
Ci sono il presidenti delle consulte della scuola delle scuole delle centotré consulta delle sue terzo che ricevuti da Ciampi
Ieri davanti ieri è stata una bellissima vicenda i giornali hanno credo che gli hanno parlato del discorso di Ciampi sull'astensionismo delle lezioni e sulla droga
E lui ha parlato prevalentemente di scuola perché la gara
C'è stata la discussione in aula a Montecitorio
Sulla
Parità l'ultimo passo per arrivare alla legge
Che è stato messo cioè l'interessante ed elevata anche se c'erano una ventina di deputati però può deputati leggono anche il gioco
Contemporaneamente si parla di un emendamento alla Finanziaria sullo stesso tema di nessun rilievo sostanziale perché non ha nessun valore di sosta
Sul quale però c'è lo scontro fra i partiti che in genere si scontrano su ciò che non è ebbene i giornali l'hanno minimamente riportato la televisione io ho fatto una dichiarazione
Mi hanno chiesto mi hanno inseguito a Chianciano c'era un convegno di presi
Assolutamente volevano le dichiarazioni io ho detto quello che era successo in aula
Non è andata in onda censurata
Mentre hanno parlato dell'emendamento che non è non è nel senso che c'è sì però non rappresentano quindi varati i problemi dell'informazione sono decisivi
Non trascuriamo lì perché poi la società nel suo complesso sa quello che viene rappresentato non quello che salvo gli interessati i quali pure talvolta sono in fuga influenzare
Ora io ho sentito soltanto la coda della vostra discussione sentito lotto Raucci
Condivido al cento per cento del colpevole ha detto
Prima di tutto che
C'è un intreccio di interessi quelli dei corpo e qui della società
E secondo che
Effettivamente
Come dice lo stesso rapporto Censis nella sentire della gente la scuola è una priorità
Non lo era prima eh
Non lo era dieci anni fa parlo della società non parlo dei dei docenti docenti
è normale
Oggi nel sentire diffuso della gente la scuola è una priorità
No è in una piccola parte piccolissima della società politica lo è nel vertice delle forze sociali
Che hanno comprato sia nel novantatré nella nell'accordo sul lavoro fatto da Ciampi sia nel novantasei si andava nel novantotto
La società politica nel suo complesso segue più il teatrino della politica e la scuola e io quando si dice c'è il problema della scuola vuol dire che c'è lo scontro fra i partiti sulla questione la parità nonché c'è il problema dell'apprendimento e dell'insegnamento
E questo dato di arretratezza dalla nostra società politica è vero io su questo sono d'accordo con Carlo Callieri
Però la verità è che non è così nella società
Civile
L'informazione segue la politica non la società civile
Sì di verde i giornalisti sono formati così io con l'atto di due esempi recenti ma vi potrei fare un quaderno di esempi del come
Indi sì di i politici dicono i politici vive tout-court quelli che si occupano solo di politica nonché in che fondò la politica per gestire le cose perché secondo me la politica è la gestione e la società
Da parte di di coloro che vengono
Mandati a far questo coro mandato popolare
E però c'è una parte che si interessa soltanto il gioco politico quelli che i francesi chiamano la politico di chi sembra
E non del fatto che il supremo compito della politica e di gestire una società nel suo cammino nelle sua mente
Ebbene c'è un cinguettio fra quel tipo di politicanti lasciatemelo dire e quel tipo di giornalismo perché sono quei politicanti ad offrire al giornalismo la materia del teatrino essa né gli analisti a pretendere soltanto quei giornalisti la naturale
Il teatrino
Questo per un problema delicato che secondo me va interpretato partendo dalla considerazione che invece la domanda fondamentale della società e che l'informazione sia un service non sia soltanto una rappresentazione spettacolare
E ci sono questi due anime perché poi le le tirature sono dettate forse sin dallo scoppio
Ma anche dal fatto che sistematicamente si svolge un service e gli utenti a uno hanno una fame spaventosa di un'informazione propria dentro i problemi e nei contenuti
Anche noiosa Barak anche noioso
Quindi qual è il risultato di far sapere quello che non si sa
Il risultato è disastroso qua
Ed è vero che son d'accordo con Archie oggi la professione regione dell'informatore come anche del politico che prescinde dalla conoscenza delle cose porta al disastro e persino il fondo al discredito sistematicamente
Quindi c'è un problema di qualità professionale legata ad una nuova domanda sociale
Cioè se è vero che il mercato che Sting che la domanda che stimola ed è verissimo
Questa domanda sta attivando in una direzione diversa da quella che la tradizione professionale dei politicanti e delle e dei giornalisti di quel tipo
A fino adesso portato avanti
E questo è il primo punto
Io cito la scuola credo che questo valga per tutti gli aspetti
Però il primo punto da cui né bisogna partire
Ora
Noi
Quando abbiamo iniziato questo cammino abbiamo tenuto conto di questo vincolo
Carlo Callieri ci fa una critica
Che io lo sconto con molta attenzione come sempre
Anche perché benevola anche perché vedo che assolve alcuni protagonisti e non altri però questo diventa secondario fa una critica ce l'avete usato la tecnica del mosaico perché questa è imposto da chi determinati dati questa però ha portato a certi risultati operativi certi risultati relativi non però al fatto di
Avere eretto la grande questione nazionale nella sensibilità dei politici
La la tematica scolastica
I precedenti trent'anni ci aveva dato un altro risultato cioè che tutte le volte che si era tentato secondo me sbagliando anche tentato di presentare il grande obiettivo questo è stato tradotto in diatriba ideologico politica ed ha portato alla paralisi
Perché sui massimi sistemi possono parlare tutti anche non sapendo nel
E poi si creano immediatamente gli steccati e noi siamo una società che ancora le ferite post risorgimentale
E non ce lo possiamo dimenticare sia ogni volta sentiamoli questi temi diventano di grande arroventa mai
Ci sarà una ragione
Oppure che tutti si perita no di dare risposte Sucre sulle sui massimi sistemi e se e col con il risultato di una sistematica inconcludenza
Non potevamo più rischiare questa un'altra inconcludente un'altra legislatura inconcludente
Mentre oggi non si può negare che voi una messe di provvedimenti ormai entrati nella Gazzetta ufficiale nella nelle premesse della vita sociale
Non solo ma se non avessimo eletto a modello di come comportamento politico legislativo la prospettazione del grande disegno prima di tutto e poi procedere non solo il parlamento non fa grandi leggi
E noi invece abbia usato la tecnica che diversi spezzoni legislativi tutti entro nel regno argani comma diversi spezzoni
Ma lo stessa discussione politica avrebbe seguito essendo politica politici sia in prevalenza il teatrino
E avrebbe essa stessa spinto all'inconcludenza e forse non avrebbe fatto emergere i grandi disegni se non nelle forme nella nel ripetere per tre volte location
Ecco allora è stata una strada assolutamente necessaria e proficua molto fruttuosa Lakhdar almeno da alcuni punti di vista
Perché su che cosa si fonda questo su una leggera maggiore fiducia nel mercato fra me e Carlo e Carlo Callieri se posso scherzare
Cioè io ho fiducia nella gente che crede nella scuola
Tutte le indagini demoscopiche ci dicono che la gente e mediamente soddisfatta della scuola tutto quello che vuole leggete leggete e invece l'esatto opposto
Ci sono profonde insoddisfazione perché là c'è l'ombra ho fatto tutto quello scambio di cambiamenti è ovvio ma non partendo da una sfiducia mare radicale
Ma su una serie di osservazioni puntuali precise di insufficienze anche di errori prospettici però c'è una fiducia sostanziale
Perché la vita quotidiana spetta per esempio non si parla mai alla scuola elementare vuole sentire mai parlare e pure europeo è una cosa che dà dei risultati eccezionali nella scuola materna non se ne parla mai
Perché si quando se ne parla pubblicamente si parla di ciò che che non è ok o che non piace però c'è una grande fiducia in certi almeno in questo settore e poi ce ne sono anche altri sicuramente
Note
Ora
Ora questo
Non c'ha posto alcuni problemi uno lo dico subito non abbiamo affrontato il problema della comunicazione
E adesso siamo a a quasi arrivati in porto tant'è vero che fra tre o quattro giorni presenteremo un volume che che scrive il nostro itinerario
L'abbiamo fondato attraverso il problema dei media e lo stiamo cercando di battere in tutte le occasioni possibili per fare cultura per il per diffondere opinione fra Dino e sentiamo che
Questi spot
Questi noi siamo orgogliosi che ci siano dei grandi giornali che tentano e qualche volta riescono e qualche volta riprenderanno ormai di dare affianco all'o alle loro prime seconde terze pagine in cui parlano del teatrino non tutti e poi fanno un un un supplemento in quei baci fan service
Come a dire stoppiamo lettore
Che secondo me non è tanto dettato dal mercato è dettato dalla dalla formazione professionale dei giornalisti secondo me sbagliano mai così perché non è vero che il mercato premia
Lo scoop non ci credo più tant'è vero che c'è una crisi di questo tipo di comunicazione mentre cresce la domanda di servizi e i giornali più diffusi sono quelle che hanno questa capacità
Di scendere dentro
E e noi siamo orgogliosi che il Corriere ventiquattrore riscoprirsi novità altri vogliano fare continuare questo
Giudizio però non ci siamo rivolti sull'Emilia noi ormai abbiamo cominciato ad organizzare iniziato appena ad organizzare in un ministero polveroso pensa
Fatto di carte
In cui anche i i dipendenti erano diventati carta
Circolare erano tutti anche i dipendenti erano circolari del nostro ministero questo è stato quello che hanno tanto abbiamo scoperto persone straordinarie bravissimi appena spartiati pure dalla circolare
Professionalmente capaci ora questo questo ci ha proposto facciamo un servizio e sia i fan brevi dal primo gennaio abbiamo il servizio della comunicazione dentro il ministero la pubblica istruzione
Previsto da una legge dello Stato tra l'altro ormai che non con regolamento stiamo per attuare che riguarda non solo internet ma interamente tutti e due cioè non solo la comunicazione generale ma anche un modo di di mettere insieme tutta la nostra attività perché ci sentiamo terribile il problema della comunicazione ormai cioè non lo consiglia uno dei compiti della del ministero
Poi
Invece
Voglio venire poi da questo passa le cose che
Che che che sono state citate soprattutto le questioni di merito con un'ultima considerazione noi siamo una realtà molto complessa credo tutti gli spaccati sociali lo siano neanche è anche difficile
Da comprendere quindi il tradurlo in comunicazione un compito difficile
Soprattutto in un titolo
E spesso la comunicazione titolo è soltanto un titolo per la maggioranza di elettori questo è vero che ha un rischio oggettivo questo non è responsabilità meridionalista loro professione assolutamente in re ipsa
Perché riduce semplifica enormemente una complessità e quindi inevitabilmente unilaterale anche così affidato a cui il risultato
A capace di cogliere l'elemento essenziale di quella complessità e non quello del teatro ecco il punto di conflitto secondo se si sceglie dalla complicità
Nella inevitabile semplificazione del titolo soltanto il messaggio di teatro quindi il conflitto pioggia scontro e più salute ma queste cose qua
Si falsifica automaticamente la comunicazione se invece CCT cerca di cogliere l'essenzialità che è necessario in uno Stato democratico perché
La capacità di gestiva l'informazione della gente limitate quindi non si può sopra caricarlo di di di noia
E allora vista la grande professionalità anche del giornale non solo del singolo nelle quali ci vuole una scelta che è quella di fare o un service oppure soltanto grazie a questo punto non riprenderanno
L'altra linea del mercato non l'abbiamo scelta con una cosa che è stata impopolare all'inizio anziché noi abbiamo adottato da soli
Da sole quando il sottoscritto ha scelto di fare dell'autonomia il primo provvedimento legislativo
La maggioranza del mondo scolastico nel mondo politico lo ingoiato questo ma non era d'accordo
E invece noi l'abbiamo fatta l'abbiamo spuntata
E infatti oggi il rapporto Censis fa
Un'analisi che io invito a leggere perché molto puntuale e dettagliata che dice come questa sta cominciando a decollare
E perché abbiamo fatto questo
Perché abbiamo avuto fiducia nella domanda del mercato l'abbiamo voluto stimolare perché abbiamo avuto invertire l'impianto che era dirigistico della cultura della dipendenza della dipendenza Carew informa la nostra scuola
E che ha voluto
Partire da questo per un sistema nazionale scolastico nazionale che riguardi tutta l'offerta
Tutta per inserire elementi di dinamicità
Elementi sollecitazione della domanda di viva citazione della domanda in tutto il sistema a cominciare soprattutto da quello stato
Che cosa sta succedendo
E poi io personalmente l'ho fatto anche come dissero università secondo me li bisogna andare avanti radicalmente
Cosa sta succedendo che oggi le scuole si cominciano senza volerlo a fare propaganda per avere iscritti
E ci sono i genitori che comincia ed è il primo anno Benedetti Dio o mancata non si crei un anno e
Stimolare un mercato non sita in un anno e man mano che crescerà questa competenza i genitori ragazzi sceglieranno no
Valutano col tam tam di chi c'è stato prima gli amici parenti vicini eccetera noi abbiamo aperto quest'altro settore che è quello della valutazione oggi i giornali pubblicano L'Espresso il Corriere Repubblica
Il sole poi pubblica sempre tutto più degli altri ma insomma pubblicano che cosa pubblicano le nostre indagini su quanta matematica imparare i ragazzi in terza media su quanto italiano e matematica imparano in seconda in quinta secondaria l'abbiamo conceda fare noi
Noi quindi non gli anni abbiamo iniziato anche qui su con una cultura pragmatica
Mi si diceva facciamo subito l'ente nazionale di valutazione se io l'avessi fatto noi avremmo avuto nell'attuale situazione politico parlamentare italiana perché da questo a prescindere non possiamo
Prima le segretarie prima gli edifici prima l'apparato e niente attività e poi dopo se fosse venuta se non lo sappia
Invece noi oggi abbiamo già iniziato un'attività di valutazione abbiamo settecento ottocento persone che vanno in giro con gli indicatori elaborati in Italia e nell'OCSE negli eccetera per sapere come si valuta l'apprendimento e adesso lo sappiamo per compatti
Domani lo sapevo per singole scuole
E quindi noi stiamo con preparandoci ad offrire al mercato e la sua vivacità le valutazioni che sono quelli che valgono di più c'è quella del del primo figliolo come c'è stato del nipote dell'amico eccetera ma anche di valutatori ufficiali
E che sono autorità esterne nella sostanza
Autorità esterne perché stanno dentro non tanto perché il non glielo dà un'autonomia poi però faccio una battuta Carlo noi l'autonomia di bilancio il nuovo intreccerà DC danno i soldi e loro se ne gestiscono come voglio non c'è dubbio e si rivolgono tutto in outsourcing nella nella a differenza del tema inglese che ci ha quattrocento cinquecento ripetuti che noi non possiamo all'inizio
Fa seguire perché se no noi reputiamo da persone che non sanno e che poi entrati livello di ruolo e non c'è verso quindi memori di come è fatta l'amministrazione italiana ma abbiamo fatto tutto in outsourcing per esempio facciamo in outsourcing completamente i corsi per la formazione di dei capi d'istituto che la prima volta Yoshioka se il ministero per fare un'operazione di quel d'accordo con
Con Confindustria d'accordo con l'accezione presidi e così con le università italiane così vi abbia fatto in questo stesso tavolo due anni fa la discussione no
Allora
Stiamo stimolando però come tendo una cultura in cui c'è quel tipo di sindacato quel tipo di partito quel tipo di Stato quel tipo di dipendenti quindi tenendo conto dei vincoli perché un un responsabile politico deve avere una strategia e poi camminare attraverso i vincoli se no farà Fini Dubcek
E non c'è verso questo qui è bisogna tenerlo presente cioè il contrario di quello che si deve fare cioè la porto di un'iniziativa
E noi dobbiamo portare dei risultati perché già c'è stato il trent'anni precedenti
L'invito è successo
Ora ora noi stiamo riformando il ministero
Allora giustamente si dice l'ingegner rizzare bene bene cosa vuol dire ingenuità significa primavere l'autonomia prima avere questo primo risultato che noto oltre le nostre previsioni nel primo anno come racconta rapporto Censis
Del tentativo del delle scuole di darsi il progetto
è chiaro che all'inizio sono progetti più belli come i soffitti di come sono fatti e non c'è dubbio non ho dubbio che sia così all'inizio però è già un primo importante risulta però i mettiamo a fianco la valutazione che fra un po'andrà a regime attraverso questo modo pragmatico e sperimentale
La riforma del ministero e quindi il decentramento e la creazione di un'attività di indirizzo prevalentemente
Un diverso rapporto con il più la questione dei capi d'istituto anche su questo però
Anche su questo noi non avremmo non sarebbe stato pure io capisco che che
Con Confindustria prema insisteva
è giusto io che unicamente penso che sia nel giusto va valutato con i vincoli esistenti
Noi oggi nel mondo detta per iscritto abbiamo introdotto una dinamica per esempio c'è un piccolo fatto che va non va trascurato
Che fino a ieri il capo d'istituto nella stessa disciplina del docente per cui se si voleva spostare da un posto all'altro si sposta la sua domanda appena diventerà dirigenti non si potranno più portare a domanda perché la legge prevede che come gli altri sono spostati da me trattata dalla sulla base della valutazione della diritta da dall'apparato generale e quindi e quindi sono in qualche misura sotto osservazione
Però questo va fatto non creando una frattura fra il la politica e questo corpo sul quale abbiamo puntato per primi noi e c'è stato rimproverato dagli insegnanti questo
E si sta creando una dentro una dinamica interessante
Una dinamica interessante naturalmente è chiaro che c'è una c'è una parte che io penso non sia all'altezza c'è però una parte se sempre più estesa
Che ha interpretato questo gesto di puntare sulla dirigenza comunemente di fiducia e quindi e ha aumentato la sua produttività
Terza questione che abbiamo fatto è stata la questione del contratto degli insegnanti
Però voi avete un'idea di cosa ha significato introdurre un un elemento di differenziazione stipendiale di carriera all'interno i francesi hanno provato e hanno fallito
Nientepopodimeno che la Francia Inghilterra c'era tradizionalmente ecco perché gli è risultato facile i tedeschi non l'hanno introdotto i nostri partner più avanzati
Tant'è vero che i ministri i miei colleghi ci invidiano perché ne abbiamo e su quella norma contrattuale adesso sta diventando un evento di tensione nella categoria
E allora noi noi non facciamo la noi PT volevo rettificare un po'l'informazione
Non possiamo noi abbiamo insistito su una cosa che il docente più bravo che va considerato tale deve essere più bravo perché sa di più la sua materia la sa insegnare di più
Il preside non è in grado di valutarlo perché il presidente professore di matematica non stiamo votando un professore d'Italia ci deve essere una commissione che è in grado di valutare il suo aggiornamento disciplinare oltre al fatto che sa fare relazione con i ragazzi
Ma la prova si fa in situazione
Si fa dove loro stanno insegnando e questo viene a verificare quindi qual è il noi stiamo salvando al massimo quel risultato naturalmente dobbiamo anche come dirlo in qualche misura perché altrimenti ci sarà come io temo questa è una preoccupazione seria che io un rischio di reazioni di rigetto Nella Categoria
Perché già serpeggia che viene alimentata dalle forze di conservazione che stanno dentro la scuola
Che sono i Cobas da Gilda perché su questo si sta mettendo contro quindi schegge per fortuna punto it dalla quantità numerica e poi qualche altro sindacato che non è molto convinto
Quindi e poi ceduto un sentire diffuso
Perché Stefano digerire questa novità e che dobbiamo farla impattare il meno possibile anche se abbiamo anch'io pronto in settimana settimana prossima forza firmo il provvedimento che fa partire anche questa novità anche abbastanza strutturale
Sono preoccupato sugli organi collegiali anch'io
E soprattutto
E però voglio dire un'ultima cosa
A questo proposito
La questione dei saperi
è vero
è verissimo quello che diceva
Sarà una guerra di religione
Non dico quanto la questione la parità
Io mi auguro presto diventi legge dello Stato
Costituisca anche qui un passo avanti
Non definitivo non come dire non apodittico assolutamente non si possano fare questi passi avanti questo Paese così radicale dopo cinquant'anni di guerra di religione dopo dopo che anche nell'ultimo manchi in questi giorni ripartono messaggi di di di confronto così aspro
Palau però si crea il sistema scolastico nazionale è una novità radicale
Che ha dentro di sé prospettive di attuazione enorme
Io sono convinto che sei mesi dopo l'approvazione della legge il quadro sarà completamente diverso nella mentalità nella cultura della gente
E sarà questo il bar lesto sono cose minori effettivamente minori si potrà aggiustare sempre
Però voglio dire una parola sui saperi pene perché noi abbiamo tardato un tantino a far partire questa mattina c'è stata riconosciuta che la
Perché prima bisogna avere un'idea di come saranno organizzati cicli scolastici non c'è dubbio prima non si poteva
Un ciclo di sei anni ha un'organizzazione dei curricula diversa un ciclo di cinque anni quindi ora però noi siamo le porte
Ma c'è stata una seconda ragione
E cioè che noi vogliamo coniugare insieme quali sono i nuovi saperi cioè che cosa si deve studiare dei matematico che cosa discente
Con l'idea delle competenze non solo delle conoscenze
E cioè della delle relazioni interdisciplinari lui ha detto in un altro tempo ma sono qui
Cioè il ragazzo ieri cosa diceva gentile se tu impara matematica anzi mi pesava soprattutto se tu mi pare il latino e il greco tu hai già la competenza hai già la capacità di fare la relazione fra ricco e questo per una lite élite ristretta italiani anche successo ma non succederà a scuola io
Abbiamo bisogno
Di salvare le conoscenze come patrimonio della nostra scuola Maddy fare l'interazione fra le stesse già durante il curricolo
In modo che il ragazzo sia in grado alla fine perché il bambino già lo fa tra
Sia in grado io sento che mi sta chiamando che c'è un'aerea che rischia di perdere quintetti segnacci mi vengono da mia sinistra come sempre del resto
Mi spingono a verso l'aereo verso l'aereo e allora chiedevo diverso spero che non sia questa la notizia del giorno mi auguro vivamente consiglio questa ve li ho tentato di fare uno sforzo per dire qualcosa
Bene la questione delle competenze e è la cosa importante cioè coniugare insieme quanta matematica si impara insieme alla fisica ma insieme anche la filosofia ma insieme anche a ad altre decine in modo che poi il ragazzo riesca a digerire
Le due leve che noi stiamo cercando di usare come sostrato culturale di questa operazione sono per raggiungere l'auto in prenditi vita Comi obiettivo della nuova scuola l'auto in prenditi vita
Sono l'intreccio dei saperi e questo è tutto da venire speriamo che il prossimo primavera nella prossima primavera faremo un grandissimo passo avanti stiamo per partire dal gennaio
E poi l'autonomia o prima l'autonomia cioè
Imparare ad autogestire parzialmente il proprio percorso dentro una scuola che sempre di più va verso l'autogestione quindi giusto ingegneri via però questo qui è sicuramente un dato di novità importante per sforare grazie
Il ministro con la vita difficile
Quindi scappa alla nostra sinistra
No mi sembra d'aver mi sembra d'aver capito una cosa
Che porgo come
A sinistra a Luigi Abete
Nel misto stretto se non avessimo definito il disegno complessivo gli obiettivi finali della della riforma
Dopo ci saranno scontate nel terreno avevo combinato niente quindi per machiavellismo lo so magari ben orientato abbiamo cominciato a lavorare a mosaico personalmente
E forse in questo modo portiamo a casa un un risultato
Ma è sudato che si porta a casa avete
A suo giudizio in questo momento per quello che ne esce per esempio oggi è adeguato
Davvero ai bisogni della alle necessità alle urgenze della società italiana
Ma io penso che il problema che che abbiamo tutti nove non riguardano sarà otro sopra
E dovrebbe funzionare lo stesso no io ho avuto scordare che la tecnologia direttamente rimasta grazie comunque dovrebbe funzionare dicevo che il problema e che abbiamo di fronte
Quando dietro questa domanda non è problema solo sulla scuola come la società Società italiana
Il grande problema che la società italiana
Per il combinato disposto della cultura degli italiani
E la situazione della politica e della
Degli effetti
Della globalizzazione in termini di riduzione dei nessi temporali nella soluzione dei problemi e che noi non riusciamo purtroppo a fare le cose anche che stiamo cercando di fare bene
Con efficacia in i tempi
Adeguati al contesto di riferimento che in questo caso non è solo un contesto competitivo come si ama dire ma un contesto diciamo Carlo ma un contesto di di crescita della qualità
Della cittadinanza
Allora il problema
Sta sulla scuola come sta
In tutte le altre domande me affronta noi stiamo stretti detta tre variabili che sono tre variabili che non riusciamo a
Sciogliere
Una la variabile tempo i tempi sono sempre molto più corti rispetto a quelli dell'anno prima la globalizzazione il contesto di complessità che figlia e del effetto della globalizzazione comporta la necessità di assumere decisioni e comportamenti in tempi molto più rapidi
La Società italiana non ha la cultura e la consapevolezza di questo secondo la società italiana nona ancora trovato una rivelazione positiva tra il Progetto che diceva Callieri e il percorso a mosaico che c'ha proposto Berlinguer
Per risolvere problemi complessi
Non c'è un solo percorso ci sono una serie di percorsi convergenti
Non voglio essere terzo dopo due persone con le quali ho per motivi diversi rapporti di stima e diciamo
Di lungo di lunga data però per risolvere il problema c'è bisogno del del quadro quindi del dell'obiettivo generale e c'è bisogno anche del percorso
A mosaico
Uno dei se uno pensa di risolvere questo problema come qualunque altro problema seguendo soltanto uno dei due strade non lo risolve
Così come se uno pensa di risolvere i problemi
Della complessità con i tempi della società italiana non fa a tempo a risolvere i problemi sono cambiati prima che il grado di avvicinamento alla soluzione sia sufficiente