"Scuola italiana spa:cultura d'impresa nei nuoi percorsi formativi" convegno nazionale organizzato Comitato Scuola Giovani Imprenditori della Confindustria presso il ponteficio seminario Santa Maria della Quercia

Per
Possiamo iniziare
Se potete cortesemente accomodarvi
Innanzitutto un benvenuto a tutti gli intervenuti agli ospiti
Agli ospiti relatori ai giovani imprenditori e anche agli studenti che sono presenti in sala
Voglio dare il benvenuto come
Per i giovani imprenditori del Lazio che rappresento direttamente e attraverso un mandato dei miei colleghi regione imprenditori delle Marche della Toscana e dell'Umbria porto un saluto anche per attraverso loro per i giovani imprenditori diciamo delle regioni del centro Italia
Siamo giunti al terzo convegno di interesse nazionale che coinvolge che viene organizzato dalle regioni del centro Italia un terzo convegno che succede agli appuntamenti di alle edizioni precedenti che sono state realizzate nelle Marche e che invece precede una serie di appuntamenti che continueranno con una cadenza annuale a vederci attivamente impegnati in iniziative nei prossimi anni sul territorio del centro Italia
Ogni anno in una regione differente delle quattro regioni del centro Italia
Torniamo a torniamo nella provincia di Viterbo
La provincia di Viterbo che nel mille novecentonovantasei ha visto in a tali di questa larvale forma di collaborazione tra le quattro regioni del centro Italia
Quindi tornare oggi qui a Viterbo è un'occasione appunto per sottolineare questa collaborazione che si è avviata tra John imprenditori di Confindustria
è sicuramente una collaborazione che può avere risvolti positivi e costruttivi per Confindustria complessivamente
Torniamo a parlare anche di scuola così come abbiamo fatto nel mille novecentonovantasette nella prima edizione appunto realizzata da Ancona nelle Marche
Torniamo a farlo con un volto nuovo se vogliamo come movimento dei giovani imprenditori un volto stanco se vogliamo ma un volto stanco per aver realizzato tutta una serie di attività stanco ma soddisfatto se vogliamo
Perché tre anni fa ci vedemmo ad Ancona dove lanciamo
L'avvio di un programma e di impegno di nel mondo della scuola da parte di giovani imprenditori oggi a due anni di distanza arriviamo invece a portare i risultati oggi
Di un grosso lavoro del movimento nazionale dei giovani imprenditori ha svolto su tutto il territorio nazionale
Quindi
Arriviamo a sottolineare con questo impegno con gli eventi che hanno preceduto questa questo convegno del pomeriggio diventi appunto che hanno preceduto questa mattina a sottolineare il grande lavoro che il Comitato scuola dei giovani imprenditori e quindi la insieme la presidenza Marcegaglia ha voluto in qualche modo promuovere e sostenere tutte quelle iniziative che oggi appunto ci consente di fare un punto di quello che John imprenditori hanno fatto quindi un convegno oggi che non soltanto serve per poter direi una posizione ma anche per poter sostenere
Quello che i giovani imprenditori hanno fatto quindi il quella che è una caratteristica del mondo dell'impresa e degli imprenditori cioè quella di fare credo che debba essere ancora lo stimolo e una una modalità di comportamento da continuare a seguire quella di poter parlare allorquando si hanno anche delle esperienze dirette e soltanto dopo aver realmente lavorato quindi siamo qui a parlare di quello che abbiamo fatto non soltanto di quello che vogliamo dire credo che questo sia uno stile che John imprenditori hanno oggi e che debbano continuare ad avere
Per il futuro
Lo facciamo inoltre qui parliamo di scuola in questo bellissimo posto come tutti voi
Vi ringrazio avete sottolineato Ubi avete segnalato lo facciamo ospiti della diocesi quindi di monsignor Carinelli trionfo il padrone di casa come vescovo di Viterbo quindi lo facciamo in un ambiente che ci consente anche una meditazione una meditazione sicuramente per riflettere su quello che è il ruolo deve essere il ruolo dell'impresa nella società
E all'interno dei sistemi educativi pubblici e privati ma anche per meditare complessivamente sul ruolo dell'imprenditore
Non soltanto dell'impresa proprio perché l'imprenditore deve aprire
Nella società e io credo che il contributo che può pervenire dal mondo della chiesa che solo trasversalmente o saltuariamente avuto occasione di incontro col mondo dell'impresa e dell'industria
Questo rapporto ritengo io possa essere in qualche modo rafforzato per il futuro e può essere possa essere foriero di risultati positivi non soltanto per una croce accrescimento reciproco delle parti degli industriali e del mondo della chiesa anche per conoscerci meglio reciprocamente
Ma io credo che possa essere foriero di risultati positivi anche per il Paese complessivamente questo reciproca approfondimento questa reciproca conoscenza auspico
Che possa realmente essere utile per il Paese non soltanto per il tema che stiamo oggi affrontando quello dalla scuola ma anche su molti altri argomenti che ci vedono entrambe le parti
Essere attivamente propositori di soluzioni e sistemi quindi ringrazio di nuovo tutti gli intervenuti vedere immediatamente la parola ai numerosi ospiti relatori che abbiamo oggi in programma in particolare darei la parola al dottor Giancarlo Abete che è Presidente di Confindustria Lazio grazie
Grazie Sergio io interpreto questo mio saluto come un atto doveroso nei confronti di un'iniziativa importante per la Regione Lazio per il comitato regionale dei giovani imprenditori
E anche come una modalità di accompagnamento per cercare nella logica dei saluti di capire
E se laudi Lola fustigare esulta valida per tutta la tenuta del convegno quindi noi sperimentiamo
Questa situazione e dato che io ho sentito prima da quella parte mi accorgo che sembra che si senta molto meglio per chi parla che perché invece ascolta quindi prego anche i tecnici di fare il massimo sforzo per favorire poi una riflessione sui contenuti
Meditazione
Diceva Sergio fornai certo lui lo ricordava
è un convegno che è un po'fuori dagli schemi di Confindustria Capri Santa Margherita ligure luoghi evidentemente
Meno collegati a una realtà di meditazione rispetto al questo importante è bellissimo seminario
Ma opportuno forse per il tema e per il significato di questo tema che è uno degli elementi dominanti
Della attività sia del sistema confindustriale sia dei giovani da sempre noi sappiamo che il problema per il mondo dell'impresa è far crescere la cultura dell'impresa
Farla crescere in positivo valorizzando quelle che sono le sue opportunità
La scuola non è finalizzata a formare degli imprenditori ha formalizzato è finalizzato a formare dei buoni cittadini però è importante che crei anche le condizioni
Perché i giovani avvicinino al mondo dell'impresa in modo positivo con la capacità e la possibilità di svolge un ruolo abbiamo qui a Viterbo oggi tanti illustri personaggi del mondo dell'impresa
Noi che siamo più abituati ovviamente per competenza territoriale a seguire le problematiche del territorio ben volentieri
Lasciamo al loro l'opportunità e la possibilità di fare insieme a noi delle riflessioni io ringrazio tutti quanti voi e vorrei ringraziare fra tutti
Soltanto Sergio fornai perché lidi attore di questa iniziativa e penso che a lui vada un plauso particolare grazie
Grazie o Giancarlo Abete passo la parola monsignor su Eccellenza Monsignor Lorenzo chiarimento di vescovo di Viterbo grazie
Desidero innanzitutto rivolgere un saluto cordialissimo e se mi è consentito un benvenuto in questo luogo
E nel saluto cominciando dalle
Presidente Fornari a tutte le onorevoli autorità che non sto qui a ricordare sia come oggi l'abbiamo ascoltato il presidente
Abete come anche la dottoressa Marcegaglia e per non fare commissioni mi fermo solo alcune enunciare due nomi e vorrei raccogliere però l'invito che fornaio ha fatto sotto il profilo meditativo ma ricordando una cosa che qui il luogo dove ci troviamo
E l'antico refettorio dei monaci dei padri domenicani i quali qui certamente meditava no mo'la netta impressione che non me evitassero soltanto e cercassero di legare insieme anche altre esperienze e forse questo ci apre il discorso del rapporto fra la meditazioni dell'impresa
Che cosa di ieri è un convegno di giovani industriali la dimensione formativa
A me pare che sia
Fondamentali
Nella vostra riflessioni di giovani
E di industriali
Ora come un vescovo guarda pugni
Giovani
E come reagisci dinanzi al il tema di questo terzo convegno cultura di impresa nei nuovi percorsi formativi
Il discorso si farebbe molto ampio e complesso e non è mia intenzione certamente affrontarlo anche perché proprio sotto l'aspetto formativo ci sarà un apposita relazioni di donne Manzoni
Io vorrei fermarmi se me lo consentono a enunciare oltre che una cordialissimo a accoglienza e un saluto
Molto vivo e un augurio fare reddito a voi
In questa nostra
Provincia
In questa nostra regioni Mankind Biglieri Giugni che qui sono rappresentati
E cioè
L'Umbria la Toscana le Marche
A tutti voi che le rappresentati a tutti voi finisse operate
Un carissimo saluto
Mi sia consentito di di rivolgere loro alle gruppo viterbese ma anche almeno ad altri due che conosco personalmente quello della mia terra d'origine che Rieti e quello di un territorio dove ho lavorato per dieci anni il frusinate
Perché vedo con grande speranza
Un solo questo vostro essere qui
Ma anche il vostro impegno e allora ecco allora un vescovo che non vuole entrare nel dettaglio e nel merito professionale che di qualifica ma che evidentemente tenendo fede al suo ruolo voglio offrire qualche indicazioni o qualche spunto meditativo
Ecco si ferma a sottolineare i tre caratteri o connotazioni un Ozzy o proprietà
Chiamiamoli con qualsiasi terminologia proprie dell'impresa
Perché trattandosi di voi giovani
E trattandosi di impresa e trattandosi di aspetto formativo mi pare che non sia fuor di luogo
Anche sotto il profilo morale ricordare ciò che caratterizza un'impresa e io schema digerente ne chiedo venia a quanti in maniera competente e professionalmente qualificata su questi temi si sono pronunciati si pronunciano e si confrontano anche quotidianamente
Il primo carattere lo chiamerei la creatività
Non c'è possibilità di impresa senza creatività e creatività ecco perché lo sottolineo comporta una crescita di conoscenza
A voi giovani
Non faccio fatica a ricordare su questo campo Max Weber
Senza alcuna maggior conoscenza non c'è neppure un maggior sviluppo ma potremmo anche andare un po'più indietro un nome che noi prevalentemente lo interpelliamo sotto la linea puramente economica ma che nelle sue intenzioni anche nella sua professione era un professore di morale lo stesso Adamo Smith quando parla della iniziativa indubbiamente sottolinea questo aspetto proprio di ogni realtà d'impresa
Ora se la creatività comporta una conoscenza più grande
Noi entriamo nel mondo immediatamente della cultura
Homo alte etere azione edilizia aveva detto Aristotele e una crescita di creatività
E crescita di conoscenza e viceversa
Senza ritornare al grande mito
Per alcuni aspetti è stato un mito ma secondo del mille seicento scendi sia Este potenzia io credo che oggi non paga dimenticata questa connessione
Perché è vero che noi dobbiamo privilegiare il fare
Ma
Il fare
E dell'uomo
Allora il soggetto che sempre va coltivato e l'uomo nella sua specificità
Ecco credo che questa connotazione delle l'impresa
Comedy creatività
Sia il modo per far crescere l'aspetto conoscitivo culturale e per far rimanere al centro
Di ogni processo l'uomo
Un altro carattere che appena cenno è quello del chiamerei della globalità
Non solo è da tener presente l'uomo ma tutto l'uomo
Io non voglio tediarvi ma leggevo proprio ieri nel le rapporto che è stato pubblicato da la Jahrbuch dell'Enciclopedia britannica per il mille novecentonovantotto
Il quadro sui problemi della produttività nel mondo
E c'è un quadro impressionante in cui viene messo in risalto come il prodotto nazionale l'urto che nei Paesi ricchi va
Da
Venti mila a trenta mila dollari pro capite
E che nei Paesi più poveri va da mille a quattro mila e in alcuni Paesi dell'Africa e dell'Asia a cento dollari pro-capite è intimamente connesso con la durata della vita
E con né la natalità infantile la mortalità infantile
Ora questo cosa ci dice
Che la globalità e uso questo termine e qui discorso si sposterebbe ma ci sono competenze diverse nelle quali certamente non è mia intenzione entrare ora raccordando con la globalizzazione io uso il termine globalità per dire che tutti questi aspetti vanno collegati insieme
Perché l'uomo non è ritorniamo ad un titolo caro a molti di voi giovani io qualcuno di voi lo avuto a lungo lo ricondurlo Sciuto poc'anzi sui banchi del liceo non ritorniamo ad un titolo l'uomo a una dimensione lo ricordati ma l'uomo a una dimensione non lo è mai
Perché non è questo lo statuto dell'essere umano allora occorre che le dimensioni Sihanouk colte nella loro pluralità
Ecco l'impresa non può non tener conto di questo aspetto globali che interessa la dimensione internazionale e mondiale ma interessa anche Illy sorgenti o i protagonisti immediati anche nell'esperienze più localizzati
Un altro carattere mi premerebbe di sottolineare oltre la creatività e la globalità ebbene la
Interdipendenza
Credo che su questo non si debbano oggi spendere parole
Porre fine
Ha scritto prima di lasciare il suo incarico mondiale e che cinque cervelli sono meglio di uno e noi sul piano letterario e filosofico ricordiamo la grande espressione di ciondoli nessun uomo è un'isola se questo era in un santo ed era anche suggestivamente colto in tutte le epoche
Io credo che oggi sia l'esperienza di chiunque operi
Anche proprio sul piano economico-sociale la interdipendenza lo vediamo allora qui viene fuori una parola una parola secondo me inflazionata
Una parola qualche volta strumentalizzata ma che è una parola che non possiamo non pronunciare e che solidarietà perché se la interdipendenza è un dato oggettivo
Della umana convivenza attuale la risposta alla interdipendenza su un piano etico si chiama per solidarietà
Ne chi di voi si deduttivi meno io che sono uno sprovveduto riguardo usati un compact disc mi son divertito qualche giorno fa a prenderne uno sui discorsi di Giovanni Paolo secondo
Bene ne è venuto fuori che la parola solidarietà nei suoi interventi ritorna sessantaquattro mila volte
Dicevo può essere una parola inflazionata ma i dica una progettualità oltre che un modo di collocarsi dentro il cammino della vita e allora allora ecco a me pare chiudo che queste tre caratteristiche dell'impresa appena accennate creatività globalità e interdipendenza si facciano comprendere che bisogna porre attenzione all'uomo
A tutto l'uomo
E a tutti gli uomini
E allora ecco se mi consentite una battuta è solo una battuta
A me verrebbe da porre
Un interrogativo
E su questo quanto fornai diceva un rapporto anche con la Chiesa in ordine a gli imprenditori soprabito giovani ma in cui l'ordine anche all'impresa può offrire un orizzonte nuovo
Ci potrebbe essere una domanda
Non la prendete solo come battuta ma
Come
Non essere
Rapaci
E come esseri capaci ho letto che voi ad un
Articolo
Intitolato proprio rapaci a vedere risposto non rapaci ma capaci
Ecco la mia domanda è questa come non essere rapaci e come esseri capaci
Se da un vescovo via caro accogliere una indicazione Della può dare aprendo il suo libero
Che il Vangelo dove si trovano due bellissime parabole Luna che riguarda l'intelligenza e l'altra che riguarda il cuore
E queste due parabole sono una risposta quell'interrogativo
La prima si trova nel capitolo venticinque Di Matteo quella parabola dei talenti
Questo signore che dà i talenti a chi cinque a chi due archi uno
Chi ne ha cinque ne produce dieci
Chini a due quattro Kenya uno lo sosterrà
Il testo evangelico chiama i primi due servi buoni e fedeli
Il terzo viene chiamato servo malvagio in fin cardo
Ecco la cultura dell'impresa
Ecco la creatività se mi si consente un'applicazione che non voleva essere un corto circuito
La intelligenza la capacità Dini imprenditorialità la attività la produttività e questo richiede intelligenza come non essere rapaci ed essere capaci questo è il primo compito ma c'è un'altra parabola che forse e più conosciuta quella dell'uomo che cammina da Gerusalemme a Gerico e incappa nei ladri
Il samaritano
Dice il testo
Un samaritano
Passò
Vive il ferito
Sì fermo
Gli fa sciò le ferite l'ho carico sul suo giù mento lo portò alla locanda
Pago per Luís e poi disse
Allocando ieri prendi ve ne cura e quello che spenderà i di più Pelù risponderò al mio ritorno
Il cuore
La prima parabola
Sulle Ishida
L'intelligenza creativa
La imprenditorialità del fare la seconda dice che questo va accompagnato anche con il cuore questa capacità di definire
Questa capacità di sostare
Questa capacità di farsi carico con un termine che troviamo quella pagina di aver con passioni il testo greco quella per compassione lo dice e spero Nick sei per chi conosce la lingua cioè sì con mosse interiormente quello che noi chiamiamo una muri viscerale spranghe le viscere per dire una realtà non superficiali ma che prende le radici stesse dell'essere
Carissimi giovani voi fate un corso su la realtà formativa sui percorsi formativi e la cultura dell'impresa
Io credo che per essere capaci di tutto questo
Un we're le risorse dell'intelligenza
Che Dio è propria
E che richiama ad impegno
E un donne ridurrei o chiudere e le energie che sono altre ma non ne diverse e distanti o conflittualità le prime che vengono dal cuore
Renderà
Più compreso
Il servizio e soprattutto credo da un punto di vista umano più significativo non solo il vostro agire ma il vostro essere
Con molti occhi
Parola dottoressa Adriana Galgano responsabile del Comitato scuola giovani imprenditori sul tema la cultura d'impresa nelle scuole italiane i risultati del progetto trenta ore dei giovani imprenditori grazie
Grazie
L'intervento di monsignor chiari Meli è stato molto interessante e denso di spunti tanto che mi trovo a stravolgere la scaletta e sapete che quando un relatore fa questo si espone e a gravi rischi bene di correrò
Allora inizio dalla giovani rapaci
Che è stato un articolo che ci ha dedicato Giorgio Bocca sul Venerdì di Repubblica la scorsa settimana in particolare in quell'articolo Giorgio Bocca riportando le nostre tesi di Capri
Asseriva che per noi giovani industriali che siamo molto peggio dei padroni delle Ferriere che erano i nostri nonni
è e pensiamo che il profitto sia molto più importante dell'uomo e che la cultura la cultura una cosa inutile
E anzi troppi finanziamenti devono essere ridotti
è molto importante che monsignor Carinelli l'abbiamo citato perché questo mi permette di dirvi
Che tutto il contenuto della mia relazione evidenzierà come bocca sia stato molto male informato su quello che è stato detto a Capri anzi
Io credo Giorgio Bocca è un grandissimo giornalista quindi credo che abbia avuto e rate informazioni ma noi abbiamo già pronta una copia del manuale due mila da inviarli per fargli vedere quanto invece Grande l'impegno dei giovani imprenditori ma signor Chiari rally ha detto un'altra cosa molto importante che al centro di tutte le attività ci deve essere l'uomo e questo come giovani imprenditori lo condividiamo totalmente
Ma non ci esime dal dire che è una componente fondamentale nella formazione dell'uomo è la sua possibilità di trovare realizzazione attraverso il lavoro
Ed è per questo che noi riteniamo che la cultura di impresa debba far parte del processo formativo
è molto importante anche che ci abbiamo permesso di sottolineare questo perché tantissimi insegnanti a con i quali noi prendiamo contatto
Sono preoccupati la mercificazione del sapere della cultura l'uomo deve essere al primo posto
Allora al di là di un vecchio bagaglio ideologico ribadiamo con forza ai giusto che l'uomo sia al primo posto e giusto che la scuola offra opportunità di crescita della personalità
Della cultura manchi giusto che la scuola insieme ad altre organismi altre componenti della Società come la famiglia come l'impresa come la Chiesa aiuti
Alla la persona trovare collocazione nel mondo del lavoro e nella società come cittadino
Allora chi Progetto trenta ore di cui io molto brevemente vi presenterò risultati è stato lanciato tre anni fa al convegno Scuola più impresa uguale occupazione al convegno di Ancona del novantasette
In quel convegno noi proponemmo un progetto che si occupasse realizzato interamente dagli imprenditori re questo quello quello contraddistingue che gli imprenditori dedicano il loro tempo
E investono in questo progetto in prima persona quindi noi andiamo nelle scuole a raccontare di che cos'è il mondo dell'impresa quali sono le caratteristiche e attitudini che bisogna avere per avere successo nel mondo del lavoro
E andiamo a fare tu parliamo del processo di globalizzazione facciamo vedere come funziona un collegamento internet facciamo tutto questo in prima persona e secondo me è questa e solidarietà
è una Penteo e anche solidarietà nel senso che molti di noi dedicano il proprio tempo e lo fanno non solo come tante volte ci accusano
Di farlo perché vogliamo avere lavoratori migliori lo facciamo anche perché crediamo che giusto che tutti nella vita abbiano uguali opportunità
E quindi tutti dovrebbero avere l'opportunità di conoscere impresa per poter decidere se un giorno lavorarci o meno invece cosa succede che solo dei il quattordici per cento dei ragazzi che noi abbiamo intervistato di un campione abbastanza lì è rappresentativo
Dice che prenderà in considerazione l'ipotesi di andare a lavorare in un'impresa e questo per e molto chiaro perché succede perché all'interno della scuola
La la l'impresa ancora non è conosciuta e posso desiderare di andare a lavorare
Dove non so che cosa ci sia bene allora il progetto trenta ore
è stato realizzato quest'anno questo è il secondo anno di realizzazione i nel settanta scuole per quattro mila studenti e sono stati coinvolti trecento imprenditore
I risultati sono stati straordinariamente incoraggianti noi ci siamo resi conto sulla nostra pelle che i
Ragazzi gli studenti fanno anche essere feroci quindi sui nostri sui questionari di valutazione il Progetto abbiamo trovato anche feroci critiche ma complessivamente i ragazzi da una scala da uno a dieci
Hanno valutato in un valore di otto virgola quattro l'utilità e l'otto virgola sette l'interesse sul suscitato dal Progetto
Per due motivi u no il primo e perché di questi argomenti non si non non ci si occupa scuola
Secondo perché rappresentano delle conoscenze che ritengono utili per un futuro inserimento nel mondo del lavoro
In questo progetto prevedeva una valutazione ex-ante delle conoscenze degli studenti e una valutazione delle conoscenze ex-post perché essendo noi imprenditori ad andare in aula era importante valutare che tipo di capacità di trasmettere conoscenze avessimo e anche questo è stato incoraggiante perché da un indice di base di quarant'di conoscenza di quaranta siamo passati a un indice di conoscenza di sessantuno la cosa interessante è stato che il maggior incremento delle conoscenze sia avuto per Termini per concetti quali globalizzazione flessibilità lavoro interinale mentre altri concetti più lontani dare realtà dei ragazzi i quali nel sistema economico la storia del sistema economico il prodotto interno lordo per sono sali sicuramente meno interessati questi concetti ai loro miglioramento in termini di conoscenze è stato ridotto
Un commento molto bello perché noi chiedevamo anche un commento finale un momento molto bello è stato di un ragazzo che ha scritto è stato bello passare trenta ore a capire i concetti della vita e credo che questo sia stato un bellissimo riconoscimento del nostro lavoro il Progetto avuto talmente Successo che per il prossimo anno abbiamo tantissime scuole
E tra l'altro io vedo qui Giancarlo Abete che so che è stato uno dei massimi entusiasti Erato tanto aiuto vantava collaborazione ai giovani imprenditori di Roma
I quali addirittura stanno organizzando un concorso per selezionare le scuole perché ovviamente abbiamo una capacità
Limitata
Ma
Quindi come imprenditori siamo molto contenti dei risultati però siccome il mondo cambia e noi cambiamo palestre vorrei fare due riflessioni con voi sulla tema del nostro in convegno scuola italiana spacca
Quando abbiamo iniziato ad Ancona e quindi la commissione Scuola iniziava il suo lavoro
Noi pensavamo che fosse importante diffondere cultura di impresa
Per tutti i motivi di cui io vi ho detto oggi invece parliamo di scuola italiana Spada che vuol significare che la scuola e l'impresa
Si compenetrano Leone con le altre perché nel frattempo è stata approvata l'autonomia
L'autonomia che cosa prevede che la scuola passi da un'organizzazione impostata
Sulla norma quindi sulla circolare l'approvazione della circolare autorganizzazione basata sul raggiungimento del risultato
E questo la comunali impresa voglio specificare che scriverò a grandi lettere la scuola una finalità molto diversa da quella dell'impresa ciò nonostante possiamo dire che sono due organizzazioni che hanno una finalità da raggiungere e la metodologia per raggiungere questi risultati in alcuni casi comune
Nelle imprese italiane solo vent'anni che si applica e si sta diffondendo la qualità che è un sistema di gestione manageriale
E noi in in Confindustria è stato stimato che le imprese le scuole che adottano questo sistema manageriale sono già trecento e ci sono giovani imprenditori che a collaborano con la scuola per trasferire queste conoscenze
Dall'altra parte quindi da una parte la scuola che diventa più simile all'impresa ma dall'altra parte l'impresa che diventa estremamente più simile alla scuola perché perché alla base dello sviluppo dell'impresa c'è sempre di più la conoscenza
E anche qui mi ricollego all'osservazione fatta da monsignor chiari i rally e vorrei leggervi
Una una per una frase scritta da Lester Thurow un economista nel suo ultimo libro che uscito pochi mesi fa
Nel mille novecentonovantasei Bill Gates ha superato in termini di ricchezza il sultano del Brunei
Queste semplifica il fatto che nel nuovo ordine economico la terra il capitale i palazzi le risorse naturali contano poco o niente rispetto gli aspetti materiali della conoscenza
Nel mille novecentosettanta metà delle grandi ricchezze era ereditata
Ora tutte le grandi fortune sono legate sono legate all'economia della conoscenza e gli sceicchi contano sempre meno una una cosa che successe dieci a dieci giorni fa
Nella borsa ecco della Borsa americana le società che stanno ottenendo la maggiore capitalizzazione stanno raggiungendo una maggiore capitalizzazione sono in prese legate alla conoscenza
Pensate che dieci giorni fa dal Dow Jones che l'indice della borsa americana che ormai è impropriamente denominato dei tre trenta titoli industriali sono stati espulsi quattro titoli
Di questi quattro tre sono qui giugno la cara by impresa della chimica
Un altro Goodyear neo Martucci Shenron l'industria petrolifera impresa petrolifera tutte queste tre in prese erano entrate nella borsa americana tra gli anni tra i denti gli anni venti e gli anni Trenta
E da chi sono state sostituite da Intel Microsoft e tele commesse Bicci Tele Communication
Impresa è molto diverso e imprese dove si conosce dove si produce conoscenza
Alla Microsoft non ci sono orari le persone arrivano quando vogliono ed escono quando vogliono perché il problema non è fare ma produrre idee produrre conoscenza le più gravi le mie imprese che stanno con oltre conoscendo tassi di crescita più vertiginose sono in prese che nascono da persone che escono dall'università mentre parlavamo di queste cose in Commissione Scuola prima del mio intervento qualcuno ha fatto un'osservazione dice ma perché parliamo sempre dell'America è una realtà talmente lontana e allora io ho detto sì parliamo dell'America perché ovviamente degli Stati Uniti perché ovviamente eliche identifichiamo la tendenza ma possiamo citare un piccolo ma grande imprenditore di Kazan casa nostra Castle
Non so se lo conoscete di Tiscali Soru ha creato la sua azienda
Quattro anni fa fattura ottanta miliardi è andato in Borsa e la sua azienda vale in Borsa circa mille cinquecento
Cosa dice Soru
La prima idea che è importante abbandonare e che la ricchezza derivi da comune azione precedente eliche l'impresa sia un lavoro per ricchi non è un lavoro per ricchi a un lavoro per chissà
E allora noi oggi ci occupiamo oggi o come giovani imprenditori ci occupiamo di scuola
Ci occuperemo di università ma perché non solo per creare persone che lavorino insieme a noi ma anche per garantire lo sviluppo della futura imprenditorialità del nostro paese e
E arriviamo a un punto veramente importante che al centro del dibattito oggi noi crediamo che una vera
Una vera innovazione della nostra scuola della nostra università non possa prescindere dalla parità
è un argomento veramente importante e vorremmo toglierei i pregiudizi allora il primo pregiudizio qual è
A e poi queste sono idee dei laici dei cosiddetti laici a mala scuola pull out scuola pubblicati tra l'altro in Italia per scuola pubblica si intende scuola statale dice la scuola deve essere statale
Perché se non fosse statale avremmo tantissime persone che vanno alle scuole i statali pubbliche cattive gestite male e avremo invece solo i ricchi che si possono permettere le buone scuole dei privati
E questo è un discorso difficilmente accettabile primo cosa si implica cosa cosa implica immediatamente che la scuola privata e comunque diventa è comunque migliore
E dov'è che sta scritto che una scuola privata debba essere migliore di una scuola statale
Il problema non è chi la gestisce il problema è come vengono amministrate le risorse da chi viene gestito quindi questa il e il primo discorso il secondo discorso è che molto ipocrita perché questo succede già
Molti vanno alla scuola pubblica statale di cui non sono contenti e pochi invece vanno nelle poche scuole private quindi realtà questo che si vorrebbe
Editare
Già realtà
Secondo la vera la parità e per noi
Fa incontrare due esigenze
Per la prima e che è giusto che le persone possano scegliere liberamente la scuola dove mandare i propri figli la seconda è che noi giovani imprenditori riteniamo che una sana competizione governata da regole certe da regole sicure sia la formula che garantisce il miglior risultato
Quindi la soluzione che per noi migliore è il buono scuola che ciascuna famiglia può decidere di spendere dove vuole
E in quest'ottica vorrei anche citare per correttezza di documentazione di libri completezza dell'esposizione
Il caso di IG chiude Enzo i rischi utenze è una realtà molto interessante sta facendo un grandissimo lavoro
Organizza diffusione della cultura
Delle in prese Decoud del d'impresa all'interno della scuola
E l'esperienza molto è molto interessante perché nelle scuole Facco istituire delle in prese vere che agiscono e sono dirette da studenti è un'impresa è una esperienza interessante cui tanti giovani imprenditori stanno dando collaborazione attiva e addirittura oggi è stata siglata una convenzione tra i giovani di Viterbo e i gesti utenza
Per la quale addirittura i neo imprenditori avranno la possibilità di iscriversi all'associazione di Viterbo
Però dobbiamo dire questo che noi auspichiamo che accanto ai dischi utenze
Nascano tante altre realtà che facciano lo stesso lavoro perché è importante che anche in questo settore ci sia la concorrenza
Bene
Vorrei concludere con due frasi
è il passaggio da una scuola quello che noi vogliamo è il passaggio da una scuola sostanzialmente dello Stato ad una scuola della società civile
Vogliamo contribuire ad un sistema scolastico più vicino alle esperienze dei cittadini
Be'queste cose potremmo averle scritte noi e invece lei ha detto il cardinale riunite Ruini e secondo noi questo è un bellissimo segnale per il futuro della nostra scuola e del nostro paese grazie
La cultura d'impresa nelle scuole d'Europa dottor Cesarone Spini Commissione Europea vige il ventidue istruzione formazione e gioventù
Cortesemente
Grazie buonasera permettetemi di iniziare con a un ringraziamento a per quest'invito un ringraziamento che vorrei portare alla l'associazione ma corre anche portare come fatto ha detto al padrone di casa
Il alla diocesi
Un ringraziamento che porta anche a nome della direttore generale le Narduzzi che alla Commissione europea responsabile detta della direzione generale istruzione e cultura e con il quale lavoro da vari anni
Ora è anche portare un ringraziamento per la relazione che è stata svolta precedentemente per il lavoro che è stato fatto con il Progetto trenta ore e per l'analisi che ne è stata svolta che è stata inviata alla Commissione europea
Che abbiamo visto con grande interesse
L'azione in alcuni brevi punti
Prima di iniziare vorrei anche sottolineare che come ben sapete la Commissione europea è in una fase di grande cambiamento al momento con uscendo da una crisi a politica a degli ultimi anni con la nuova presidenza Prodi e con un nuovo gruppo di commissari che sono arrivati sono stati nominati il settembre scorso e che avranno responsabilità di portare avanti il lavoro dell'Unione Europea per i prossimi cinque anni
In questo campo la commissaria lussemburghese Viviane Reding e la commissaria che ha la responsabilità per l'istruzione e la cultura
Ma non solo istruzione cultura e se ha voluto dare allo stesso commissario anche responsabilità per la formazione professionale per la gioventù per lo sporto e per gli audiovisivi si è voluto creare un insieme di aree politiche di competenza che possono sviluppare sinergie importanti e che sì c'entrano anche sull'idea proprio dello sviluppo di competenze di creatività di intraprendenza e di voler fare all'interno dei sistemi di formazione e dei sistemi di insegnamento
Il tema che è stato scelto oggi e che è stato il tema fondamentale per il progetto trenta ore da voi organizzato e anche un tema che si ricollega all'iniziativa forse più importante che l'Unione europea ha preso negli ultimi anni
Che al processo del Lussemburgo al processo sull'occupazione lanciato nel novantasette che prevede una serie di misure discussione fra gli stati membri e all'Unione Europea per aumentare le possibilità occupa attive e per a confrontarsi a livello europeo prendendo le migliori idee da tutti i Paesi dell'unione cercando di costruire insieme delle nuove politiche occupazionali
L'Unione Europea che viene spesso vista la Commissione europea in particolare quale un a guardiano di politiche economiche della moneta unica a di processi che sono ben lontani dal mondo della formazione della scuola negli ultimi anni ha costruito anche in questi settori ed è riuscita ad inserire nel processo sull'occupazione una serie di linee guida
Che per tengono proprio al mondo della scuola e della formazione professionale
E queste linee guida che sono la base del dialogo fra Stati membri e Commissione europea si suddividono infatti in quattro temi principali di cui il primo è proprio sviluppare le attitudini al lavoro
Il secondo all'intraprendenza il terzo l'ad attività e il quarto le pari opportunità
Questi quattro punti sono punti che mi sembra di ritrovare in maniera molto esplicita in quanto è stato detto nel relazioni precedenti e in quanto è stato fatto con il progetto che qui è stato presentato
Mi è stato chiesto di portare in questa relazione anche alcuni esempi di quello che viene fatto in altri Paesi europei
Ed è qui che vorrei dare qualche esempio immediato per non a aggiungere alla fine come viene spesso fatto perché partendo dagli esempi concreti che si può costruire una cooperazione europea che abbia un vero significato
Alcuni esempi
Già sappiamo che vi sono differenze storiche fra i sistemi di formazione i sistemi di insegnamento in Oropa
Abbiamo sistemi che hanno un collegamento molto più organico con all'impresa col mondo delle imprese dell'industria di quanto le possedere storicamente sistema distruzione italiano mi ha mi sistema tedesco con il la formazione in alternanza abbiamo vari sistemi nordici che prevede una partecipazione diretta dell'impresa nell'organizzazione di tirocini per studenti abbiamo poi recentemente alcuni Paesi che iniziano a sottolineare questi aspetti a proporli come esempi di buone pratiche che possono essere poi anche ripresi in altri paesi membri
Per esempio in Austria dall'anno prossimo vi sarà una fase di orientamento professionale strutturato in una serie di moduli per ogni studente all'interno del sistema di formazione professionale i dubbi che a Torino
Questo periodo di orientamento viene previsto e viene preparato attraverso delle delle formazioni specifiche per i formatori all'orientamento
In Olanda abbiamo da quest'anno
Un un inizio di fusione fra i sistemi di formazione professionale e di scuola superiore non vi saranno più distinzioni fra i due sistemi ma due sistemi diventeranno un unico al sistema di formazione insegnamento superiore per creare questo collegamento molto più organico fra la formazione professionale che come è stato ricordato a volte gli viene vista come un una una scelta di ripiego
E che invece nella società della conoscenza in cui ci troviamo diventa invece un presupposto molto spesso per a un un inserimento occupazionale cercando quindi anche di evitare le
Le i i i legati storici che a volte danno privilegio al sistema più classico di studi accademici
Un altro esempio che è stato individuato dagli Stati membri nel discorso sull'occupazione un esempio francese nel quale i tirocini in in impresa da quest'anno vengono collegati
A contratti pedagogici quindi tirocinio impresa non è più lasciato all'iniziativa della dell'impresa o del singolo tutore ma viene previsto in un contratto pedagogico
Che indica quali sono gli obiettivi
Per l'individuo in questione che quindi riferisce anche gli obiettivi all'individuo mettendo al centro dell'operazione propri bisogni che le capacità individuali della dell'alunno dell'apprendista
Un altro esempio sempre francese è quello dei sessanta ingegneri man ager a disposizione degli Academy dei rettori quindi
Persone con grande esperienza nel campo dell'industria del management che danno
Parte del loro tempo e del loro saper fare ai responsabili del sistema educativo francese
Su base strutturata e verificata poi dal ministero per aiutare lo sviluppo proprio di questa capacità di cultura ed in trentotto eredità all'interno della scuola
Questi sono alcuni esempi vorrei però richiamare che l'Unione europea che come dicevo prima molto spesso viene vista in modo molto ristretto collegata ai fenomeni economici della moneta unica
Da qualche anno si posa anche sulla concetto della cittadinanza europea
Una certa una cittadinanza che accomuna storicamente Paesi che hanno avuto storie come ben sappiamo molto diverse e conflitti importanti nella nostra storia recente
Questa cittadinanza europea diventa anche nella volontà della nuova Commissione Prodi
La voglia di sviluppare una cittadinanza attiva ed iniziare proprio dal sistema di istruzione e di formazione
Per creare attraverso azioni a livello europeo che si ripercuotono poi all'interno di ogni scuola e di ogni sistema formativo
Una serie di proposte educative per vedere concretamente cosa sia questa Oropa
E così per esempio con la moneta unica sia proposto già ai ministri la pubblica istruzione verrà ridiscussa ancora liti rizzare l'avvio di questa moneta unica come pretesto non solo per a identificare i temi prettamente economici ma anche per individuare quali esso quale sia la portata storica di questo fenomeno quale sia la portata storica di Paesi che fino a pochi anni fa come ben sappiamo
Era hanno in guerra
Uno con l'altro e che adesso si ritrovano a condividere uno spazio economico simbolicamente Espresso da questa moneta unica
E su questo tema non bisogna rimanere teorici da un tema concreto trema che entrerà in tutte le case è un tema che può anche dare spazio a giochi a possibilità di simulazioni che può dare possibilità concrete
Di vedere e capire cosa sia vivere in uno spazio comune
Ed è questo uno degli obiettivi una delle delle aree nelle quali abbiamo centinaia di progetti in corso che vorremmo vedere moltiplicarsi nel corso dei prossimi anni
E che forse con anche il vostro sostegno in quello che voi ce la fate potremmo vedere crescere
I progetti europei per la formazione per la scuola sono tutti i progetti di cooperazione progetti di cooperazione transnazionale che si distinguono quindi da quello che voi fate ma che ci riportano ha nella nostra esperienza a ad una serie di osservazioni che credo siano state già ha richiamate nella relazione precedente
Il punto chiave che noi vediamo essere alla base di un buon progetto una autonomia reale all'interno della scuola non autonomia giuridica un'autonomia che rimane scritta in una circolare ministeriale ma la capacità della scuola del liceo professionale della scuola professionale di veramente prendere questa autonomia queste possibilità che vengono ormai date in tutti i sistemi europei
Autonomie che come ben sapete sono molto diverse dai paesi scandinavi ai Paesi napoleonici od altro ma in tutti questi Paesi si parla di autonomia
Ora vediamo che i progetti europei la possibilità che noi diamo alle scuole di entrare in contatto una con l'altra
Di parlarsi direttamente attraverso un progetto condiviso che può essere un progetto di gioco può essere un progetto sportivo può essere un progetto all'interno delle discipline che la scuola prende abbiamo scuole che vanno dalle scuole materne ai licei alle scuole professionali abbiamo una serie quindi di proposte molto diverse ma
L'interno di tutti questi progetti vediamo che la capacità di prendere iniziative quindi di attuare una vera autonomia all'interno della scuola e la determinante per un buon progetto di cooperazione la cooperazione poi di per sé è uno degli elementi base per sviluppare quelle che sono le attitudini all'occupazione ma quelle che sono anche gli atti più le le basi di uno sviluppo di un individuo che arrivi ad essere cittadino attivo responsabile come l'Unione europea si prefigge di sviluppare
Quali darà anche un altro esempio che credo sia un esempio importante che purtroppo in Italia vediamo molto poco e che vorrei anche proporsi come possibilità di riflessione all'interno del del Gruppo Giovani della Confindustria
I tirocini per insegnanti
Abbiamo a livello europeo iniziato già sette anni fa un'iniziativa pilota per promuovere tirocini transnazionali quindi per aiutare gli insegnanti ad andare da un paese nel quale insegnano attivamente in un altro Paese dell'Unione Europea ma non andare in una scuola andare in un'industria andare in un'impresa andare a vedere la realtà economica e operativa di quest'altro paese
Per alcuni mesi per poi ritornare arricchito di questa esperienza
Abbiamo cercato anche di proporre questi scambi in modo reciproco per aiutare due insegnanti di due Paesi diversi a scambiarsi e poi mantenere contatti che potessero aiutare le scuole
Questa idea è nata da un suggerimento inglese dove la l'equivalente della Confindustria inglese da anni sperimenta con un un vasto programma di tirocinio in impresa
A si è visto però che questa iniziativa avuto successo in alcuni Paesi e non in altri
L'Italia ha avuto molto poco successo è stato una grande difficoltà di a convincere i di aiutare gli insegnanti anche quando avevano la possibilità date approvata da tutte le autorità competenti ad ad approfittare di questa opportunità e di prendere l'iniziativa
Qui
è quindi un un una sfida che viene posta per capire quali siano le differenze culturali e le differenze storiche che hanno portato a questa differenza fra alcuni Paesi ed altri
E abbiamo come ben potete immaginare ma purtroppo non è il tempo in questa breve relazione una serie di analisi che sono state fatte di discussioni con gli insegnanti con agli amministratori che sono responsabili di della scuola nei vari Paesi abbiamo una serie di indicazioni su quali sono gli ostacoli e le difficoltà ma vorremmo che la riforma ah della scuola in Italia che porte punta sull'autonomia
Non ha rimanga non si confini alla scuola ma cerchi di aprire la scuola con questa autonomia alla realtà locale nella quale la scuola opera realtà locale che si vuole realtà anche economica e produttiva in realtà imprenditoriale realtà anche sociale e culturale ed altro
I nuovi progetti europei quindi a partire dall'anno prossimo punteranno proprio su questo daranno finanziamenti alle scuole per cooperare con altre scuole cercando di sviluppare legami fra Paesi diversi scuole di Paesi diversi
Ma utilizzando le scuole come ponte per raggiungere anche le realtà locali al di là della scuola che alta che possono essere come dicevo prima realtà di musei di teatri possono essere le più piccole biblioteche possono essere le imprese
Locali
Vi è una una lunga lista di esempi che potrei darle di Progetti
Mi basta dire che ha presente abbiamo più di dodici mila scuole per anno che partecipano nei programmi europei ed ogni anno abbiamo nuove scuole che si aggiungono e con i nuovi programmi dall'anno prossimo speriamo di arrivare a molte più scuole nel futuro
Non solo all'interno dell'Unione Europea ma anche in tutti i Paesi in pre-adesione quindi tutti i paesi dell'Oropa centrorientale sviluppando ancora qui
Un altro a passo storicamente molto importante che va ben al di là delle cooperazioni economico d'altro ma che si deve basare su una cooperazione che parte anche dal mondo della scuola dalla società
Viva che prenda contatto e prenda conoscenza reciproca con realtà che per varie ragioni storiche sono ancora molto lontane dal vissuto quotidiano
In conclusione vorrei a sottolineare come tutto questo venga ripreso all'interno dell'Unione europea dalla nuova commissaria responsabile per l'istruzione e la cultura
Sotto l'ombrello della all'apprendimento lungo tutto l'arco della vita
Questo si vuole come a quattro all'interno del quale le varie iniziative europee per l'occupazione per la scuola per la formazione e per tutte le altre politiche sociali
Possano trovare un collegamento organico perché come veniva ricordato prima una società che si vuole società della conoscenza ha bisogno di una formazione che possano dare gli strumenti di adattabilità e di capacità quindi di a migliorare le proprie conoscenze lungo tutto l'arco della vita me partendo da una parte da una da una formazione di base
Forte e strutturata che possiamo arrivare a questa capacità di migliorarsi e di crescere a lungo tutto l'arco della vita
Vorrei concludere con quello che credo fosse un'osservazione fatta all'interno della relazione
Sulla
Progetto trenta ore dire un'osservazione credo fatta da un partecipante che quota un analizzatore dicendo l'importante era uscire dagli schemi importante è uscire dagli schemi di quando si parla di scuola perché gli schemi diventano un limite questi schemi che ha detto e quali a volte ci si nasconde diventano oggi non un limite fittizia morì mite reale e quando pensiamo alla scuola pensiamo a giovani che saranno a all'interno delle nostre società attivi
Nel due mila cinquanta pensiamo quindi a questi giovani che devono oggi a vere
Quelle conoscenze di base quindi a compiere poco accompagneranno in un percorso a molto importante sia individualmente che a livello di società
E quindi questi uscire dagli schemi uno dei temi fondamentali dei progetti europei che l'Unione Europea sviluppa in cooperazione con i ministeri degli stati membri grazie
Colgo l'occasione per salutare il sindaco Giancarlo Gabbianelli che ci ha raggiunto
E passo la parola per una testimonianza sulla cultura d'impresa nell'esperienza camerale al dottor Andrea Mondello presidente della Camera di commercio di Roma e presidente dell'Unioncamere Lazio grazie
C'è qualche problema
Allora
Io innanzitutto voglio ringraziare
I gruppi giovani del Lazio
Delle Marche della Toscana dell'Umbria che mi hanno chiamato a parlare di un tema così delicato ed importante come quello delle camere di commercio e volevo ringraziare Sergio fornai perché avuto un'iniziativa veramente brillante oltretutto voglio dire
Sia le persone che ascoltano delle persone che parlavano hanno competenza tale da sviluppare credo concetti innovativi
Io
Cerco di rubare dieci minuti sorride la vostra attenzione
Ma cerco di rappresentare brevemente e me ne scuso con le persone che conoscono meglio questo problema cerco di spiegare qual è la posizione della Confindustria sul tema delle camere di commercio
Qual è evidentemente l'opinione mia personale ma dato che io come dire compaio nel panel come presidente di una Camera di Commercio ho interpretato questo da parte di Sergio come una richiesta di essere molto concreto di fare degli esempi di esemplificare qual è il ruolo delle Camere di commercio quali sono le cose che le Camere di commercio debbono fare e quali sono quelle cose che a nostro avviso le camere di commercio non devono fare
Per cui io evidentemente mi atterrò anche al tema che tu mi hai dato
Essendo molto concreto e facendo l'esempio i prevalenti sulla Camera di Commercio di Roma che è quella che evidentemente conosco meglio e che quindi è più facile fare degli esempi chiari concreti e con dei numeri
Allora e io mi scuso ovviamente o con tutti quelli che conoscono molto bene la complessità del problema se sarò terribilmente sintetico e soprattutto se allo scopo di essere nello stesso tempo sintetico breve ma di dire anche delle cose importanti che noi riteniamo per lo meno fondamentali evidentemente farò delle semplificazioni terribili
Allora io sostanzialmente voglio parlar di tre cose che cos'è una camera di commercio
Perché come dire è una cosa secondo me è meno nota e spesso quando è nota
Avviene con grande confusione a me capita spesso che quando vado a convegni eccetera eccetera là dove vado a parlare non come consigliere incaricato di Confindustria ma Prato temi camerale mi fanno delle domande stranissima perché evidentemente non deve essere molto chiaro neanche al sistema mediatico qual è il ruolo delle Camere di commercio o io cercherò di spiegare in poche parole cos'è una camera di commercio
Quali sono le opportunità e i vincoli che le camere di commercio
Presentano e qual è la posizione del nostro sistema nel sistema confederale riguardo le Camere
Ora che cosa è una camera di commercio spiegato in termini estremamente esemplificativi è un ente pubblico si dice un'autonomia funzionale che si alimenta sostanzialmente contrari risorsa economica
Quello che tutti noi conosciamo come imprenditori e cioè il diritto annuale
Che tanto per dire delle cifre concrete
Per quello che riguarda il sistema del nostro Paese sono circa mille duecento miliardi i servizi che più o meno lira più lira meno è un importo grosso modo analogo e sono i servizi che le Camere di commercio danno agli imprenditori ai cittadini
E da ultimo ma questo vale non per tutte le Camere di commercio i proventi finanziari che vede che sono determinati o dalle giacenze che le Camere di commercio hanno oppure dagli assets finanziari che le stesse posseggono
Per esempio partecipazioni azionarie eccetera perché le Camere di commercio possono essere anche holding di partecipazione a determinate condizioni
Com'è governata una Camera di Commercio sostanzialmente
Da un organo politico
Che un tempo si chiamava giunta adesso con la riforma si chiama la riforma del mille novecentonovantatré che ha cambiato completamente la logica ed il funzionamento delle Camere di commercio era gestito prima da una giunta di dieci piedi di undici membri
E da un presidente nominato da IMI dal concerto dei ministri l'industria lui coltura adesso
E nominato da un consiglio generale formato da un numero di persone da ventidue a trentadue che come dire
Ingenerato in gran parte dalle organizzazioni associative dal sistema della rappresentanza come siamo noi in buona parte e cioè per esempio la Confindustria
Vi è poi una tecnostruttura che è completamente autonoma per esempio il caso della Camera di commercio di Roma l'abbiamo una tecnostruttura formata da circa cinquecentocinquanta persone e da un certo numero di aziende speciali
Che sono come dire una specie di ibrido tra una società di diritto privato è una società pubblica con delle componenti dell'una delle componenti dell'altra e che serve lo so generalmente alle Camere di commercio per fare determinate attività molto specifica un esempio tipico dell'aziende speciali sono presente e questo ci interessano molto
A noi industriali quelle aziende che servono per cercare di rendere più ai Ficacci sui mercati internazionali le nostre realtà produttive produttive o commerciali evidentemente
Che cosa fanno le camere di commercio sempre ovviamente in maniera molto sintetica danno dei servizi obbligatori e quelli sono ben noto a tutti svolgono un ruolo importante di promozione del territorio e come vedrete poi brevemente riparo anche vedere che le Camere di commercio questo ruolo di promozione del territorio lo possono svolgere in maniera meno marginale di quanto voi potete pensare ed infine hanno un ruolo particolarmente significativo di regolamentazione del mercato parlo per esempio
Del ruolo che hanno le camere di commercio negli arbitrati uno degli obiettivi come diceva Guarino sul problema degli arbitrati viabilità di eh lui la chiamava la privatizzazione della giustizia per le imprese
Termine un po'come dire un po'forte ma il significato era quello di rendere più rapida la certezza del diritto per le imprese queste evidentemente aveva determinare difficoltà determinate dalla carie estrosità
Di alcuni strumenti arbitrarie le camere di commercio in particolare le più grandi intervengono per rendere gli arbitrati più funzionali più efficienti e soprattutto più alla portata degli imprenditori
Fini qui
è come dire il quadro generale ma quali sono almeno visto dal mio punto di vista che coincide evidentemente in buona parte con quello della sistema cui appartengo quello della Confindustria i vincoli e le opportunità del sistema
Allora quando parliamo di opportunità li cito solamente per temi altrimenti sarei molto più lungo di quello che voglio
Uno dei temi importante quella dalla capacità di rendere aumentare la capacità di essere internazionali dell'impresa di muoversi sui mercati
Esteri
Con una serie di sistemi per esempio la Camera di commercio di Roma un'azienda speciale come dicevo prima che sia voi promo Roma nome non particolarmente evidentemente originale ma che ha collegato in tempi reali due mila cinquecento imprese
Con le quali noi faccia creiamo un data theta Besi internazionale che consente a queste di fare vedere che prodotti hanno e di mettersi in contatto con una serie di risorse
Nazionali ed internazionali gli altre camere di commercio di Sistemi Complessi in quasi tutti i continenti del mondo
Permettere evidentemente delle queste aziende sulle vetrine di tutti i Paesi internazionali in questo devo dire ci ha seguito non solamente molte altre camere di commercio infatti nella nostra iniziativa che si chiama con un nome un po'bislacco ma è una Croma il minimo SuperMario
Stanno partecipando parteciperanno le principali Camere di commercio italiane se pur compartecipazioni meno significative e soprattutto devo dire con una grande come dire visione
Il commissario del commercio estero che ci finanzierà questa iniziativa con svariati miliardi
Altro tipico caso di intervento e quindi di opportunità delle Camere scopo di commercio sono il fatto di mettere per esempio in combinazione le capacità degli imprenditori quindi il mondo dell'impresa col mondo della ricerca parlo ad esempio dei parchi tecnologici
L'intervento era infrastrutture si pensi per esempio che in un Paese che ha un modello del che le Camere di commercio molto simile a quello italiano è che la Francia tutti gli aeroporti e porti francesi con l'eccezione di Rue assi dello share dei gol sono tutti di proprietà delle camere di commercio
Questa è un'fatto emblematico soprattutto in un Paese come il nostro dove le infrastrutture hanno evidentemente come dire delle carenze competitive straordinarie rispetto agli altri Paesi europei infine e questo l'ho spiegato prima
Riguardo alla logica degli arbitrali si pensi alla trasparenza del mercato perché non solo ma interveniamo sugli arbitrati ma abbiamo anche la capacità e la volontà di intervenire su determinate transazioni sulle clausole contrattuali eccetera
Insomma in altri termini prima è stato si è parlato a lungo del convegno dei giovani di Capri e io ricordo la relazione di Emma Marcegaglia e si parlava di tre fattori di sviluppo su due di questi l'innovazione tecnologica e la globalizzazione dei mercati le camere di commercio
Le Camere di Comercio possono fare molto a condizione di ente mente e quindi richiamo al titolo del del del dell'incontro di oggi del mio intervento se si porta all'interno delle camere di commercio la cultura di impresa
Ma queste opportunità
Corrispondono anche dei vincoli e dei vincoli che per il sistema associativo il sistema della rappresentanza associativa
Evidentemente in questo caso evidente mi rivolgo in particolare ai giovani della Confindustria esistono parecchi rischi per il sistema della rappresentanza associativa faccio riferimento soprattutto ai temi della sovrapposizione della logica della rappresentanza
Si pensi ad esempio che alcune Camere di commercio con la nuova riforma
Volevano attribuire il ruolo al presidente della Camera di commercio di cito testualmente rappresentante
Della business community del territorio
Voi capite che se questa impostazione passasse
Considerando la grande sperequazione non dite sicuramente non è così ma certamente di mezzi fra il sistema camerale il sistema della libera rappresentanza associativa evidentemente sarebbe una come dire una straordinaria sperequazione della capacità competitiva
Perché questo è un passaggio evidente è terribilmente banale ma che qualche volta qualcuno volontariamente dimentica perché la rappresentanza può essere solamente del sistema associativo perché il sistema associativo è per sua definizione volontario
Non è un tributo o un contributo a seconda delle definizione che deve essere pagato Brigato realmente dalle aziende alle Camere di commercio sarebbe un assurdo che si obbligasse l'azienda a pagare una tributo ho contributo a seconda dell'interpretazione al sistema camerale poi si pensasse anche più averne a vere
Una come dire la rappresentanza
Vi è una grande confusione tra l'altro nelle attività delle camere di commercio sulla mission io sulla mission delle camere di commercio penso di aver detto abbastanza data la brevità del mio intervento
Quindi Sviluppo del Territorio Infrastrutture regole sistemi e di regolamentazione del mercato a mio avviso invece purtroppo molte camere di commercio fanno cose completamente diverse
Come dire spesso dando delle interpretazioni eccessivamente varie alla legge ma sostanzialmente con quale obiettivo con l'obiettivo di divo tipicamente consociativo c'è ripartire tra i gli elettori del sistema della rappresentanza camerale
Di ripartire i finanziamenti alle singole associazioni questo e io lo ripeto con molta chiarezza e la posizione non mia ma della Confindustria la Confindustria questo non lo vuole non riteniamo che il sistema delle camere di commercio debba essere un sistema per come dire finanziaria in mare e finanziare in maniera impropria il sistema della rappresentanza associativa che deve essere volontaria e libera
Infine infine ultimo vincolo ma molto importante per una serie di tecnicismi che come dire per cercare di non perdere la vostra attenzione al momento che arriva all'ultimo punto non dispiegata Omar
Comunque chi volesse si potrà potrebbe fare qualche riflessione su questo tema il sistema della rappresentanza industriale è sostanzialmente molto più basso dei reali parametrici dopo un esempio fra tutti che abbastanza emblematico
In Francia in cui il regime della rappresentanza identità noi
Per quello che riguarda gli artigiani contano nella rappresentanza solamente i salariati nel caso dell'italiano contano anche gli imprenditori e ci sono dei casi abbastanza eclatanti
Per esempio non è anche nella realtà romana se si togliessero i gli imprenditori mi ad alta artigiana il peso dell'artigianato sarebbe infinitamente più basso di quello che non ha ci sono altri casi per esempio nel commercio sul valore aggiunto eccetera ma che qui non cito per non annoiarvi certamente eh
Un come dire un una la volontà della Confindustria quella di ripensare alcune parti significative della cinquecentottanta cioè la legge di riforma delle camere di commercio per accrescere
Il ruolo dell'industria Linterno di questa istituzione e previdentemente far sì che queste svolgono ancora in maniera più incisiva quel ruolo di trasparenza del mercato
E di come dire e di incentiva la crescita del territorio che evidentemente la caratteristica prima
Delle camere di commercio giungo alla fine puntualizzando alcuni temi sulla ruolo della Confindustria per quello che riguarda le Camere
La riforma della cinquecentottanta quella di cui ho parlato più volte che nel mille novecento la fine del novantatré cambio
Il volto delle camere di commercio sostanzialmente qui vado con una grandissima semplificazione cambio tutto il modello della rappresentanza politica piuttosto che non della sua tecnostruttura e che cosa fece invece di avere un presidente di nomina dei ministri dell'industria delega di coltura aveva un presidente nominato da un consiglio generale questo consiglio generale era rappresentato era formato dai rappresentanti oltre che delle organizzazioni sindacali dei consumatori anche da trenta nel caso di Roma rappresentante delle organizzazioni associative ripartite con criteri per la verità un po'bizzarri che ci pulivano notevole notevolmente allora che cosa si è che cosa Bossi vuol fare come Confindustria delle cercare di ridare alcuni confini chiari a questa riforma per evitare che avvengano delle cose gravi che sono avvenute e che soprattutto non vogliamo che avvengono in futuro la prima lo ripeto è il problema della rappresentanza noi non vogliamo che alcuno a Rodi si arroghi come presidente di Camera di Commercio e quindi come depositario di contributi o tributi da parte degli imprenditori il ruolo della rappresentanza che deve rimanere del sistema della rappresentanza associativa
Secondo le funzioni
Le camere di commercio devono svolgere quelle funzioni che io prima dicevo cioè infrastrutture cresceva il territorio miglioramento dei livelli occupazionali una realtà territoriale cedere c'era non deve essere un sistema per prendere dei soldi dagli imprenditori e ripartirli nel sistema della rappresentanza associativa con criteri impropri e illegittime
Da ultimo
Ripeto è quello di ridare un ruolo significativo all'industria all'interno delle camere di commercio che hanno evidentemente un ruolo sproporzionato a quello che è la dimensione dell'industria Sesa in senso allargato a nel contesto era complessivo della società italiana
Concludo
Evidentemente con una riflessione sulla Camera di Commercio che ormai presiedo da qualche anno
Non siamo riusciti a ottenere che cosa in questi anni credo portando la cultura d'impresa io e i miei colleghi che sono espressione del mondo dell'industria delle altre categorie siamo riusciti a prendere meno soldi dagli imprenditori Noemi oggi come oggi ogni anno tendiamo seppure in maniera non particolarmente significativa non come vorremmo ma certamente in maniera significativa prendiamo meno diritti annuali
E soprattutto prendiamo meno soldi per i servizi e questo è un fatto assolutamente positivo avevamo come dire un cospicuo numero di risorse in termini di assets in termini di risorse finanziare che abbiamo ingrandito che abbiamo aumentato consistentemente arrivando oggi intorno ai cinquecento miliardi e nello stesso tempo siamo riusciti a investire sul territorio
Direttamente circa trecento miliardi e indirettamente tra i sette e gli ottocento miliardi infine crediamo di aver migliorato i servizi agli imprenditori e devo dire che abbiamo dato il nostro contributo e qui mi richiamo ancora una volta quello che sono i grandi temi
Dei delle dei giovani industriali abbiamo dato il nostro contributo seppur evidentemente in una realtà territoriale alla modernizzazione della nostra città e quindi alla modernizzazione del nostro Paese grazie
Diciamo un piccolissimo cambio di programma per consentire dottorati gli Oliva poi di raggiungere l'aeroporto purtroppo deve partire prima per cui dare la parola direttamente al dottore Attilio Oliva per un piccolo intervento Presidente della Commissione Scuola Confindustria
Ma io mi scuso per questo cambiamento d'ordine mi scuso particolarmente ringrazio il relatore che mi ha dato modo di parlare
In questo momento
Voglio solo dirvi che come Confindustria abbiamo preso l'iniziativa
Di coinvolgere le altre Confindustrie europee sette le delle Regioni e degli Stati più importanti per fare un lavoro comune
Per verificare lo stato dell'arte della scuola nei vari Paesi europei
Per vedere i punti di differenza e quelli su cui lavorare assieme
E nell'ambito di questo lavoro che sta continuando
E che si concluderà con un documento firmato da sette Confindustrie che daremo e consegneremo ognuno nel proprio Paese al proprio ministro per l'educazione
Da questo lavoro
Sono emerse una serie di cose che si intuiva no altre che non si sapeva no
Vele porgo perché è un contributo di diciamo di spero vinca all'ideazione del nostro dibattito per sapere dove siamo noi rispetto agli altri
Allora la premessa che tutti si lamentano del loro sistema scuola
Naturalmente molto difficile capire se la lamentela è più o meno giustificata perché bisognerebbe conoscere il sistema scuola di ognuno a fondo ma è un dato comune che c'è uno scarto forte tra quello che si pensa che è la scuola potrebbe dare e quello che la scuola da
Tutti rilevano che gli ambienti di lavoro dello studente la scuola l'istituzione scuola la classe
I metodi le lezioni frontali le interrogazioni i compiti a casa e quant'altro sono gli stessi grosso modo ambienti di cinquant'anni fa
O ci sono sempre sperimentazioni interessanti ed eccezionali ma che non sono diventate sistema
Se pensiamo le nostre aziende e a quanto sono cambiate rispetto a cinquant'anni fa qui c'è un gatto grosso
Ed è quello che consente agli imprenditori di dire noi obbligati dal mercato abbiamo dovuto cambiare e molto la scuola prevalentemente statale in tutti i Paesi è stata obbligata a cambiare poco scusate c'è molto rumore non riesco nemmeno a sentire quello che dico io abbiate per cortesia un po'di la giù il fondo grazie per cortesia difficile parlare così
Tre tutti raccomandano maggiori gradi di autonomia delle scuole rispetto ai vari ministeri
Per dare alle scuole più responsabilità agli insegnanti ai pressi di ai consigli di amministrazione organi collegiali maggiori responsabilità
Ma tutti e questa è la vera forte il messaggio vero e forte pensano che l'autonomia di per sé non basti perché l'autonomia può diventare anche disordine Anarchia disuguaglianza del servizio
C'è bisogno del controllo della qualità
Il controllo dei processi e dei prodotti della scuola che sono la qualità dell'insegnamento e la qualità degli apprendimenti
In tutti i Paesi si lamenta che c'è scarso controllo sulla qualità dell'insegnamento e sulla qualità degli apprendimenti
Per cui tutti raccomandano in forme diverse e hanno stanno sperimentando in forme diverse c'è chi è più avanti e chi è più indietro
Sistemi di corretta valutazione della qualità del prodotto scolastico in certi paesi ci sono
Degli organi di vigilanza ispettorati più o meno strutturati Enti o autorità Esterne che addirittura indipendenti dai ministeri che controllano il sistema scuola e fanno valutazioni
Sull'andamento delle singole scuole
Ci sono luoghi dove addirittura si producono delle classifiche con tutti i limiti e i pericoli delle classifiche tra scuole che per formano bene quelle che vanno male eccetera eccetera ma comunque in tutti i Paesi in grado diverso
C'è una fortissima spinta a un qualcosa che si sostituisca alle regole del mercato
Nel mercato cioè di per sé la scelta della miglior qualità
Nel sistema scuola non c'è e quindi si cerca un sostitutivo un surrogato di quello che non c'è
E che tutti intravedono o vedono in un sistema di valutazione della qualità Esterno al mondo della scuola che gli faccia le pulci nel bene e nel male
E che attivi meccanismi di emulazione confronto competizione tra scuole statali innanzitutto e tra scuole statali che scuole non statali inoltre
Un altro elemento che di distinzione tra il nostro Paese e quello e gli altri
è che il mondo del lavoro al mondo dell'impresa nei Paesi europei è molto più apprezzato di quanto non sia da noi e preso in considerazione seria lo diceva direttore della ventiduesima direzione
è vero noi abbiamo una cultura non voglio entrare addentrarmi in questo tema ma in sostanza noi facciamo fatica sarà stata colpa anche degli imprenditori
Non lo escludo ma facciamo fatica ad essere apprezzati come una componente vitale ed essenziale di crescita culturale che non solo economica del paese negli altri Paesi anche a governi di sinistra
Faccio il caso del governo Blair in Inghilterra lei era in un suo recente discorso ha detto noi socialisti siamo orgogliosi
Dei nostri grandi imprenditori inglesi ecco io un'affermazione simile a da D'Alema faccio fatica a vederla pronunciare anche se magari lo pensa ma sa che non può dire delle cose di un certo tipo perché non sono ancora popolari nel nostro paese questo influisce sui problemi della scuola perché il rapporto scuola mondo esterno scuola lavoro scuola formazione professioni scuola e formazione professionale nei confronti del mondo dell'impresa
è tutto
Attutito nel nostro Paese o fa fatica a esplodere come in altri Paesi è esploso perché c'è ancora diffidenza molti insegnanti pensano che il profitto l'ASP d'impresa siano cose
Da individui rapaci e non capaci e quindi questa diffidenza rallenta quello che invece urgente
E che negli altri Paesi è molto molto praticata
C'è infine un filosofia molto lontana dalla nostra che invece è chiarissima ai paesi europei specialmente quelli del centro nord
Ed è la cosiddetta accountability come dicono gli inglesi e cioè la scuola deve essere accountable cioè rendere conto dei soldi che riceve dai cittadini
Concetto banale ma fortissimo
Scarsamente a vero nel nostro Paese
Perché non c'è la cultura del fare attenzione ha come si spendono i soldi che sono prelevati dai cittadini in grandissima misura perché la scuola italiana come quella degli altri Paesi
è qualcosa attorno al cinque per cento del PIL sessanta settanta ottanta miliardi mila miliardi parliamo di numeri di questo genere
Per cui in tutti i Paesi c'è una forte richiesta in questo momento soprattutto in quelli del Nord Germania Inghilterra Olanda quelli dove i cittadini Stan più attenti al prelievo delle tasse via come sono usate
A questa filosofia della accountability cioè vogliamo che ci rendiate conto di come spendete i soldi per cui ecco il circolo vogliamo delle autorità Esterne che controllino la qualità della scuola vogliamo sapere se la qualità miglioravano un milione tutto questo è ignoto da noi
Noi non sappiamo se la qualità migliora o non migliora possiamo intuirlo conosciamo scuola scuola Biscuola ci ci sono casi di tutti i tipi molti luoghi milione molti luoghi peggiora
E non abbiamo strumenti per sapere né dove siamo né dove vogliamo andare non ci sono strumenti di misurazione della qualità della scuola
Un altro elemento che ci distingue da tutti i paesi europei e il tema del rapporto tra scuola statale e scuola no statale
A scuola non statale come sapete religiosa tenore di rosa e non profit e profitti in tutti i paesi europei ripeto quali del Nord soprattutto ma anche ormai negli altri anche in Francia e anche in Spagna
La scuola nomi statale
è in qualche modo aiutata economicamente direttamente o indirettamente dallo Stato che la considera quando si sottomette a regole a standard qualitativi a controlli a trasparenza che sia chiaro
In questo ambito la scuola non statale è sicuramente i significativamente aiutata mai totalmente o quasi mai totalmente lasciano sempre un margine di rischio diciamo per o l'imprenditore o la scuola non statale ma però è sempre aiutata perché è riconosciuta come un servizio
Pubblico gestito da ritratti resta al carattere pubblico di servizio con le caratteristiche di Esch di universalità di inclusi Pines come si dice di per non lasciar fuori nessuno di non discriminazione nei confronti di atteggiamenti religiosi o quant'altro per chi vuole partecipare a quella scuola ma tutti la considerano parte integrante di un servizio pubblico
Da noi il dibattito è all'ordine del giorno e sapete con quanta fatica piazzista procedendo in quella direzione da ultimo i finanziamenti alle scuole pubblica non tutti i sistemi Paese hanno gli stessi meccanismi ma io vi dico quelli che ci sono sembrati più interessanti in Olanda in Inghilterra in qualche altro Paese lo Stato paga la scuola pubblica lo Stato la Regione o l'ente locale perché nei vari paesi ci sono diversi livelli di governo a in base al numero degli studenti iscritti
Guardate questa è una cosa bomba è molto interessante
In base al numero di studenti iscritti vuol dire se una scuola un anno a mille studenti e poi mila e cento mila e due prende più soldi dallo Stato si ne aveva mille fa nove cento a ottocento settecento prende meno soldi dallo Stato anno per anno immediatamente con un aggiustamento
Veloci
Questo vuol dire e chi decide sono le famiglie
Perché se le famiglie non mantennero i figli a quella scuola o a quell'altra scuola la palla la la la diciamo di sì la decisione sostanzialmente è della famiglia perché sei scrive ai figli a quella scuola quella scuola prende più finanziamenti dallo Stato
Quindi in qualche modo sì questo sistema mette in moto un meccanismo che incentiva le scuole approdo
I soldi e viceversa
Infine il problema degli insegnanti
C'è una molta maggior serietà nella cura nella selezione e nel trattamento economico degli insegnanti
Vi faccio un solo esempio
In Italia fino a pochi anni fa si poteva insegnare in una scuola elementare dopo aver fatto al magistero cioè ragazzina diciannove vent'anni insegnavano nel elementari oggi c'è una legge che grazie al cielo dice che ci vuole l'università la laurea il master eccetera ma mentre c'è sta legge si fa una sanatoria sale sul precariato
In corso che per altri vent'anni insegnerà inserirà oggi delle leve di insegnanti che dureranno altri
Dieci o vent'anni
Mi faccio l'esempio tedesco per dirne uno che conosco bene in Germania si diventa insegnanti dopo il diploma un'università un master di due anni e un tirocinio di due anni a scuola
Vuol dire che si diventa insegnanti non prima dei venticinque ventisei anni e dopo questo tirocinio naturalmente son pagati di più
Fanno anche più ore dei nostri è una professione importante qualificata prestigiosa
è un po'diverso da come è stato da noi per gli ultimi trent'anni a questa parte
Concludo dicendo che sugli insegnanti ah no scusate
Ancora gli insegnanti sono nei Paesi più evoluti scelti dalle scuole anche nelle scuole statali non solo nelle private
è una cosa che da un plastico teorico alle scuole private perché il il preside in una scuola pubblica che non può scegliersi come da noi l'insegnante anche se gli dai l'autonomia anche se li dà i soldi quale responsabilità può a vere se non si può scegliere il corpo insegnante che è il cuore della scuola e quello che fa la differenza
Allora in genere negli altri paesi alcuni nomi in tutti in alcuni Paesi europei e anche negli Stati Uniti
Le scuole si scelgono gli insegnanti naturalmente tra gli insegnanti abilitati dallo Stato cioè gli insegnanti devono aver fatto quel curriculum diventano insegnanti con un titolo
Entrano sul mercato a quel punto la scuola li sceglie tra altri insegnanti abilitati
A quel punto l'autonomia senso la responsabilità senso
Nasce un mercato di professionisti insegnanti che oggi non c'è bravi e cattivi guadagnano lo stesso bravi e cattivi sono sistemati nelle scuole secondo criteri amministrativi togliendo qualunque
Possibilità di scelta e di merito ai prestiti agli organi collegiali e a quant'altro infine gli organi collegiali e i presìdi
In tutti i Paesi europei i presìdi sono una cosa seria
Le gli organi collegiali sono una cosa seria assomigliano in genere a dei consigli di amministrazione delle nostre aziende naturalmente con altri obiettivi perché la scorta a ben altri obiettivi
Ma ci sono spesso stakeholder Esterni cioè prestigiosi personaggi della comunità locale autorità degli enti locali professori universitari genitori e quant'altri negli organi della scuola che sono in genere
Dei Bordeaux snelli operativi che danno supporto alla scuola cercano risorse cercano di fare sì che la loro scuola nella loro circoscrizione sia una cosa degna
Tutto questo passa per un preside l'iter il preside leader è considerato fondamentale è il motore della scuola è l'animatore il garante il primo nella scuola italiana tutto questo non esiste ancora ed è probabilmente causa di tanti che ritardi nostri io vi lascio con una citazione
Rep resa dal un documento presentato al Parlamento inglese dal ministro inglese dell'educazione nel novantasette che riassume la filosofia che c'è dietro a questo nostro discorso ed è la seguente
Per fare una buona scuola ci vuole un capo d'istituto capace con forte leadership personale di staff motivato famiglie coinvolte e interessate studenti con alte aspirazioni e soprattutto una buona qualità dell'insegnamento
Il tutto in un ambiente in cui le scuole siano costantemente sfidate a confrontarsi e ad adottare metodi più collaudati per migliorare le prestazioni grazie
Prima della tavola rotonda un intervento sulla formazione dell'individuo nelle scuole don Giovanni Manzone docente di dottrina sociale della Chiesa presso la Pontificia Università lateranense
Un saluto cordiale a tutti i presenti
Ringrazio in anticipo per la pazienza e l'attenzione
La scuola
Problema nella società contemporanea
E ciò che meno frequentemente riconosciuto
Non solo e non soprattutto a motivo delle sue mancanze
E delle sue inadempienze
Ma più radicalmente a motivo proprio dei difficili rapporti tra educazione e civiltà nella società complessa
Oggi accanto ai che l'educazione percepita proprio come necessaria importante
Perseguita con una mole notevole disinvestimenti da parte della famiglia della società della scuola
Abbia risultati assai dubbi
I problemi in parte recenti e in parte anche nuovi provengono innanzitutto dalle mutate
Diciamo coordinate culturali generali pensiamo la crosta la crescente problema tentazione della cultura umanistica né in fasi socio economica sulle discipline produttive
Un contesto culturale che tende a ridurre l'orizzonte umano
A livello di ciò che è misurabile
Che tende a eliminare quindi la questione del senso del significato della vita
Ora la domanda non può essere che questa quale tipo Pitti Uomo
Prepara la scuola per il domani
è un interrogativo che tocca anche la Chiesa
Dove si prepara il futuro dell'uomo e del Paese
La chiesa non può mancare
E farei una prima riflessione sulla scuola e il significato della vita
La cultura quella scolastica anzitutto coinvolge sempre
Una determinata anche se non sempre dichiarata concezione dell'uomo della vita
E la scuola di fatto ha sempre valenza educativa sia positiva o si sia negativa ecco
Non si può quindi essere indifferenti e non si può restare indifferenti di fronte a ruolo così rilevante che essa riveste nella formazione dei ragazzini e dei giovani
In una situazione fortemente segnata
Da un pluralismo
Divaricato e non di rado conflittuale per quella scuola tende a ripiegare in un presunto neutralismo
E e questa asserita neutralità Nerva il potenziale educativo della scuola e poi si riflette negativamente
Sulla consistenza dell'identità del suo oggetto e dei Soggetti
La pretesa neutralità conduce del fatto a forme di socializzazione manipolatrice ad opera di agenzie
Prevalenti sul piano emotivo simbolico con la conseguente creazione di personalità fragili
E anche in stabili
E con una corretta prospettiva pedagogica
Al contrario
Non si accontenta di un'impostazione strumentale ristretta entro il perimetro della ricerca dei mezzi
Essa e chiamata spaziare nel territorio più decisivo Tesini
Ecco non si occupa solo del come
Ma anche del perché
Non si può non considerare con rammarico la tendenza che in alcuni ambienti è ormai prassi a ridimensionare questa valenza sociale e umanistica coi stesa all'uomo medesimo
Per regredire in un e un accorciamento funzionale
Che riserva alla scuola solo il compito di fornire nozioni strumenti per affrontare con successo la vita professionale e sociale
Può essere davvero educativa la scuola
Può essere davvero ci domandiamo può essere davvero educativa alla comunicazione meramente diciamo cumulativa dei contenuti di nazioni magari ristretti nelle maglie di una specializzazione esasperata questa la domanda che ci poniamo ecco la restrizione funzionale e strumentale degli obiettivi pedagogici della scuola si mostra alla prova dei fatti come scarsamente efficace anche ai fini produttivi anche ai fini economici
Per cui è stata invocata
Non è la qualità pedagogica
A rallentare la correlazione dell'insegnamento con la società con il lavoro quanto piuttosto quella impostazione pragmatica che mortifica le relazioni e svuota il significato
Della proroga dell'impresa e di tutta l'attività dell'uomo
Ecco in questo modo l'educazione assomiglia sempre più
Ai processi di input
E di trasferimento di dati e un computer
Dove l'accumulazione dei contenuti prevale sulla individuazione sulla selezione e sulla centratura degli obiettivi
La persona rischia di essere ridotta a ingranaggio del sistema del sistema sociale
La razionalizzazione estrema del sapere dei moduli sociali e invece di incrementare il vissuto opera il passaggio dal mondo della vita al mondo dei sistemi
Dove la persona ridotta assunzione il nome a Codice di individuazione
Seconda riflessione che vorrei fare
Sull'informazione e sull'educazione la centralità dell'educazione
L'idea di scuola per la persona e di scuola delle persone come fulcro del progetto educativo la prospettiva di una conoscenza intesa soprattutto come sapere per la vita
La formazione all'impegno nella società nel lavoro nell'impresa la partecipazione degli studenti come è già stato detto la collaborazione tra scuola e famiglia e lavoro ecco la valorizzazione della cultura religiosa come prospettiva e orizzonte e non solo come materia aggiuntiva
Ecco e punti centrali
Attorno ai quali aprire il dibattito culturale sulla scuola
Correnti cioè diceva già l'enciclica Redemptoris somministra
Redento benissimo di Giovanni Paolo secondo circa questo problema leggo una semplice citazione
Di fronte allo sviluppo di una cultura che si configura dissociata non solo dalla fede cristiana ma persino dagli stessi valori umani
Come pure di fronte a una certa cultura scientifica e tecnologica impotente a dare risposta alla pressante domanda di verità e di bene
Che brucia nel cuore degli uomini
La chiesa e pienamente consapevole dell'urgenza pastorale che alla cultura venga riservata un'attenzione del tutto speciale
Ecco la finalità della scuola
E le finalità della scuola non possono quindi ridursi all'informazione all'apprendimento scientifico che nel che in nessun modo coinvolge la coscienza di sé del soggetto
Quelle finalità sono anche e soprattutto
Ecco di ordine formativo di ordine educativo cioè rivolte esattamente all'obiettivo della maturità umana complessiva dell'alunno dal giovane come suona come dice per esempio la legge numero mille ottocentotrentanove la scuola media concorre a promuovere la formazione dell'uomo oppure il decreto legge numero mille novecentonovantotto
La scuola secondaria superiore si propone di assicurare una formazione culturale è una formazione professionale di base
E tuttavia notiamo queste affermazioni
Relativamente chiare e condivise per ciò che escludono appaiono assai poche precise poco precise e quindi anche esposte a facili obiezioni perciò che positivamente afferma no
Scatta invece proprio di fronte a queste affermazioni facilmente il sospetto
Che ecco accentuando le finalità formative
Ed educative della scuola si predisponga lo spazio per una scuola non più laica
Non più scientifica ma una scuola si dice confessionale ideologica
Una scuola umanistica che forma le persone esige un ambiente che non si precluda ma al contrario si apra con fiducia intellettuale alla ricerca della verità
Il nostro tempo ero
E se ne rubato dall'inflessione debole del pensiero che spesso declina facilmente nella disillusione scettica
Ora la visione umanistica
E possiamo dire per questo anche cristiana della scuola non si contrappone
Ci hanno una non vi contrappone una verità diciamo declamata ma piuttosto vi contrappone la passione per la ricerca
Vi contrappone il costo del sapere che si allarga e si approfondisce
Un sapere maturo si contrappone la gioia della scoperta della contemplazione per creato si contrappone un sano e costruttivo senso critico antidoto sicuro contro le suggestioni dei fatalismo mi dei traumatismi dei edulis mi dei fondamentalismi
Che paradossalmente si diffondono proprio in mezzo all'uomo tecnologico la tensione del di ricerca della verità
E distintivo e atmosfera culturale disponibile all'incontro con Dio
E una società segmentata plurale incerta dispersa frammentata assume rilevanza decisiva proprio la formazione al pensiero critico come percezione esperienziale come atteggiamento oppositivo di libertà
Scuola di libertà
E naturalmente come è già stato detto per tutto questo c'è bisogno di una scuola di qualità ci sono c'è bisogno di educatori competenti convinti coerenti
E con la scuola cessa di essere il luogo pedante delle nozioni slegate
Cessa di essere una scuola funzionale delle acquisizioni utili e si distingue proprio per la capacità di cogliere le dinamiche profonde
Della storia per cogliere le chiede risposte nascoste degli eventi dei fenomeni umani
E questo dà profilo dà spessore alla sua identità culturale
Esso ha dunque si configura secondo una concezione di scuola intesa proprio come luogo di formazione integrale attraverso l'assiste l'assimilazione sistematica critica della cultura
E una terza riflessione fare ancora
E vorrei collegarmi proprio al discorso che voi avete approfondito con iniziative così interessanti
E vorrei fare un proprio un'ultima riflessione come stimolo a riflettere no senza polemiche tutt'altro
Tutt'altro ecco
E sulla cultura dell'impresa quale cultura dell'impresa e la porta tutto questo discorso che abbiamo fatto per la scuola umanistica formatrice della persona evidente che la formazione assume un ruolo strategico in contesti aziendali
Contenzione al modello della comunità soprattutto come canaletti motivazione di sostegno all'appartenenza
Come e canale di interiorizzazione della cultura aziendale
Ora ciò è tanto più vero quando l'azienda diventa una costruzione cognitiva come è stato ricordato già da altri relatori
Quando la gente ha ecco diventa ecco una learning organisation
Caratterizzata dal processare informazioni conoscenze dal superare la separazione tra conoscenza e azione dal vedere l'apprendimento nella sua componente di interazione sociale
Ad attivare non fu genetica dal superare la visione del pensiero strategico come anche settico rispetto ai valori morali
Se la qualità e l'unico mezzo per raggiungere alti profitti e sostenere i salari elevati oggi nel mercato globale il tipo di produzione così caratterizzata
Richiede
Un notevole input di capacità professionali così come di queste ultime c'è bisogno
Per la diversificazione per la personalizzazione dei prodotti ecco c'è bisogno di altri fattori per sottrarre la produzione alla morsa della concorrenza basata sul prezzo
Ora una nuova frontiera
Di azioni di formazione professionale
Si apre ed è già
All'opera rappresentata dalla formazione continua interventi che possano accompagnare la persona nel suo nel cammino professionale lavorativo sempre più vario e movimentato oggi
E per questo anche le politiche del lavoro per farsi attive utilizzano sempre più la leva formativa fino allo Zandonai a diverse fasce di utenza
E anche la scuola rappresenta una determinante per lo sviluppo della formazione continua certamente una solida base dalle conoscenze iniziali rappresenta una condizione per l'accesso alle opportunità formative nel corso della vita adulta
Le imprese a loro volta sono chiamate a far la loro parte attraverso la diffusione di Ste distanza al anche a ipotizzare una contribuzione di fondi destinati alla formazione professionale
Sottolineo sono il paradosso della cultura d'impresa sempre più attenta e giustamente anch'collegamenti con lei
Istituzioni formative
E anche sempre più attenta alle esigenze etiche ecco il paradosso è questo
Che
Le sue affermazioni morali possono essere un'affermazione di sottomissione e di integrazione dell'individuo nello status quo dell'impresa
Si deve chiarire che cosa le imprese
Intendano
Quando esse includono lo sviluppo umano come parte della loro cultura organizzativa
E prima di tutto bisogna vedere se
Ono lo sviluppo umano
Include il riconoscimento dell'autonomia dall'intrico
Ho
Limitato semplicemente a motivare e integrare più intimamente i dipendenti per assicurare la sopravvivenza dell'impresa notate nessuna polemica tutt'altro parto dal dato positivo della crescita di coscienza
Per una cultura di impresa questo è un grande valore però di fronte a questa nuova realtà noi ci domandiamo
Ecco se ci sono dell'ambiguità se ci sono dei rischi come farla maturare
Ora l'aderenza a certi valori partecipati
Ecco può diventare parte di un tentativo diffonde diciamo di diffondere il significato della vita e il significato del lavoro
Dentro un progetto d'impresa
Che riconcilia gli interessi personali con quelli della controparte
Impresa tenterà di rispondere alle speranze
E ai sogni di ogni individuo strutturando le loro rappresenta la le loro rappresentazioni mentali in accordo con la cultura d'impresa l'adesione era giunta allegando al mondo
Socio culturale dell'impresa col mondo psico sociale dell'individuo
Noi
Ci limitiamo ad affermare questo all'impresa
Non è solo una combinazione di funzioni destinata a soddisfare i bisogni materiali Tate consumatori
Ma anche crea un gruppo sociale che tenta ecco di rispondere a una serie di questioni intorno all'esistenza alla ditta perché l'uomo si gioca la sua vita
Gioca le sue convinzioni la sua libertà anche nell'impresa
Ciò potrebbe dare un significato alla vita ciò potrebbe dare significato alla vita e farla diventare più umana
Si tratta di scoprire se questa abilità di animare la vita con un significato intende umanizzare le impresa ho introduce una nuova forma di sottomissione che infantile Ytzhak indipendenti
E coltiva al narcisismo
Ci sono anche analisi psicanalitica e su questo sarebbe interessante svolgerla ma ora non è il tempo questo significa che per raggiungere gli obiettivi dello sviluppo e del sostegno per l'occupazione il centro dell'attenzione va comunque riportato alla persona
Alla sua capacità di autonomia
E all'educare a ritirarlo fuori quanto di meglio l'individuo in ogni condizione può dare di sé tutto ciò non può prescindere dalla dimensione etica
Che anche il lavoro necessariamente racchiude in sé in quanto esso non può essere considerato un'opzionale
Che questa o di quella concezione dell'uomo e della società
Quindi c'è certamente bisogno urgente di un raccordo organico con i problemi della scuola e dell'educazione permanente perché e nella scuola che si prendono
Che prendono l'avvio proprio i processi di selezione che più condizione hanno le Sansa e la vita del lavoro
E perché anche nell'impresa è in gioco quel significato della vita alcun servizio si deve porre anche la scuola
E così tratta di rivalutare la pace morale del lavoro di qualunque lavoro nell'ambito di una società che intende dare al lavoro spesso una dimensione di responsabilità verso di sé verso gli altri pensiamo ai nuovi modi di produzione
Questo ecco questa è la condizione che sembrano ravvisare proprio lenticchie che sollecito dovrei sociali Centesimus annus le ultime grandi cicliche
Sociali
Quando
Ecco valorizzano la dimensione sociale dell'imprenditrice tale la figura dell'imprenditore dell'impresa e non proprio e e anzi propongono la figura dell'imprenditrice da quale riferimento paradigmatico per la concezione del lavoro di cui si afferma il potenziale di creatività di espressività
Ma anche di responsabilità e di lotta contro le strutture di peccato
Grazie dalla pazienza
Allora possiamo iniziare la tavola rotonda i nostri ospiti sono tutti sul chiostro vie affollatissimo per una boccata d'aria nessuna vestiti
E comunque seguono il convegno attraverso i monitor quindi inviterei per la tavola rotonda dottor Andrea Casalegno giornalista del Sole ventiquattro Ore a moderare grazie
Luigi Abete presidente Luis Andrea Ranieri segretario generale federazione formazione ricerca CGIL don Giovanni Manzone ancora
Adriana Galgano come responsabile il Comitato scuola giovani imprenditori
Il dottor Marotti direttore generale della Fondazione IG Students la dottoressa Maria Grazia Nardiello direttore generale del ministero della pubblica istruzione
Troppo
C'è un po'però
Sono qualche altra prova come io prima Spizzico malissimo Santanchè umana vorrei le nostre voci e realizza queste sonorità un po'eccessivo ci arrivassero in modo da satanico come si sente
Male
Bisogna alzare la voce
Così va bene allora credo che saremo tutti d'accordo che fino a pochi anni fa la cultura d'impresa si sente
In prima fila si sentiva male
Ritroviamo che fino a pochi anni fa la cultura d'impresa era abbastanza assente dalla scuola senta i contenuti sappiamo perché c'erano
C'era una forte contrapposizione ideologica del Paese favorire tra gli insegnanti la presenza di questi contenuti ma assente anche da un altro punto di vista perché il lavoro dell'insegnante era organizzato in modo tale da deperibile non si sente libero
Però basta bisogna sentire qualche parola se
Sembra ritrovare
Tra cui spicca era forse più adatta refettorio dei padri domenicani
E alla riflessione cambia
Sentite qualcosa
Un pochino allora prima ho detto che la cultura d'impresa l'assenza dalla scuola innanzitutto ai contenuti ma anche perché il lavoro dell'insegnante era organizzato in modo tale da deprimere gli aspetti tre ditta reali che sono propri di ogni attività intellettuale che dette chiama Galgano si pone un obiettivo e di realizzare mi pare anche però possiamo essere tutti d'accordo che le cose stanno cambiando
Che gli aspetti imprenditoriali sano sempre più sottolineate lavoro dell'insegnante del preside delle scuole perché l'autonomia il suo con i suoi aspetti centrali più libertà più responsabilità riorganizzazione più trasparenza quindi più necessità di dimostrare che certi obiettivi esplicitati in anticipo con il progetto d'istituto già allora questo ha una controparte però molto importante anche a livello centrale perché deve cambiare il ruolo dell'amministrazione scolastica prima gestiva in proprio
Comunque dava direttive molto capillare attraverso celebre circola l'attività dell'insegnante gli poneva delle barriere molto rigide attraverso lo svolgimento del programma non sempre naturalmente realizzato teorica si sarebbe dovuto realizzare
E quindi il cambiamento molto difficile molto importante ci mette come è stato detto Attilio Oliva in linea le altre esperienze europee dell'autonomia come contropartita un cambiamento altrettanto importante
Dell'attività centrali del ministero della pubblica istruzione e dei provveditorati strutture territoriali controllo lo sport quindi vorrei cominciare chiedendo a Maria Grazia Nardiello che direttore generale della pubblica istruzione il responsabile dell'ufficio studi programmazione come si sta preparando il ministero fa questi cambiamenti come li vuole sostenere
Simone Barbara complesse
Ma non ha
Si oppone ma è sistema di istruzione e di formazione così lo pensa il riordino dei cicli così lo configurata all'obbligo formativo levato e così lo configura la formazione posta secondaria
Quindi diciamo che la grande intuizione è stata quella di collocare l'autonomia scolastica all'interno della legge cinquantanove del cosiddetto federalismo amministrativo nel senso di restituire le scuole alla comunità locale e quindi di stabilire uno nuova architettura di governo che proprio sul nesso tra autonomia scolastica che ha una polemica strumentale e le autonomie politiche le Autonomie locali trovasse come dire il fattore per decisivo per lo sviluppo delle comunità locali
Tutto questo come attraverso un ruolo decisivo tra l'altro bella concertazione ricordo che appunto questi innovazioni sono venute sì dall'interno dalla scuola possono venute soprattutto per una spinta esterna
Non li vorrei ricordare che l'articolo sessantotto sull'obbligo formativo nasce all'interno del collegato sul lavoro e così pure la formazione tecnica superiore quindi e c'è diciamo una riforma complessiva che assume tre elementi come riferimento appunto il decentramento e il nesso tra le Autonomie l'integrazione tra i soggetti priva di tutto l'integrazione tra istruzione e formazione all'interno di un concetto
Disservizio pubblico e lo vorrei sottolineare perché diversi interventi lo hanno toccato
Una concezione allargata anche se le come dire le innovazioni che che si vedono realizzate solo le prime sotto come dire è un fenomeno che ha cominciato a mettere le gambe ma che ha già nella studiava legge appunto sul federalismo amministrativo sulla autonomia scolastica
E gli strumenti diciamo per deambulare quindi è un processo che assume questa è la grande innovazione tetto del del di questo nuovo apparato di di di e l'istruzione assume l'equivalenza di tutti i soggetti e l'istruzione della formazione professionale del lavoro all'interno di una come dire di un processo che non sarà rivolto soltanto agli Unni che considera la persona al centro la persona sua globalità che naturalmente si forma lungo tutto l'arco Dalì
Tornando agli assetti fa la domanda più specifica
Innanzitutto ci sarà una valorizzazione del livello regionale ci saranno dipartimenti regionali perché di usciranno a colloquiare più facilmente di quanto l'apparato centrale non potrà fare con livello regionale
E qui vorrei fare un inciso il processo di decentramento cominciato nel novantasette è doppio c'è un processo di decentramento che va dallo Stato alle Regioni per il processo di decentramento che batta alle regioni e agli enti locali per quei poteri delle amministrazioni centrali tutte non solo distruzione
E delle amministrazioni regionali saranno sempre più poteri che pesi duale i poteri danno allocati sulle comunità locali
Allora ecco che anche il livello del dipartimento regionale deve essere un livello di scusate perché di indirizzo delle politiche locali insieme agli altri soggetti non da soli tutto il sistema viene pensato come un sistema integrato a livello locale livello più complesso da gestire noi pensiamo che non sia il livello provinciale il livello adeguato in tutti i casi abbiamo le aree metropolitane abbiamo ci sia di portare in servizio capillarmente sul territorio
Allora è il livello locale che dovrà strutturarsi secondo le esigenze di questo paese che orograficamente culturalmente e socialmente molto diverso
Quindi sarà la Regione insieme al responsabile
Regionale del dipartimento a strutturare l'offerta formativa è quindi relativi servizi
Non c'è una livello strutturato a livello locale se altra strutturando così come sarà richiesto flessibilmente diciamo dalle dai contesti molto differenti appunto di questo Paese e quindi ecco che noi siamo al punto in cui l'autonomia scolastica si realizzerà pienamente dal primo settembre del prossimo anno nel frattempo sarà compiuta se ci sarà continuità
Sarà compiuto il ridisegno della dell'amministrazione su sulla base di questi principi
Ci sarà un nuovo canale formativo per re arrivare all'obbligo che sarà appunto l'obbligo formativo l'obbligo di frequenza ad attività formative le io e ci sarà un ulteriore canale che ormai è già stato previsto con la forza a te che ha subito e che non può essere realizzato mai solo dalla scuola
Ecco che quelle esigenze di di come dire superare il centralismo in questo modo sodo beh verranno progressivamente supera spero di aver risposto almeno in parte alla sua domanda grazie non ha lei ha parlato di concertazione quindi darei la parola all'altro abbiamo sentito gli imprenditori possiamo risentirle ancora una volta però questo punto darei la parola a un sindacalista che l'altro termine della concertazione che sta per l'appunto molto importante questo cambiamento quindi dare la parola ad Andrea Ranieri che il segretario generale della Federazione formazione e ricerca della CGIL
Ma dei innanzitutto io voglio esprimere un apprezzamento per l'iniziativa e per il lavoro che fanno i giovani imprenditori però su questo delle proposte nel senso che credo abbiamo un punto in comune
Forte cioè l'idea dell'autonomia dello scuola come apertura sociale del territorio l'idea dell'autonomia dalla scuola non come autoreferenzialità
Ma come capacità di confrontarsi con le dinamiche economiche sociali come cultura del territorio con le culture locali
Del resto questo era un punto forte dell'impatto sociale del due patti sociali che abbiamo firmato insieme del novantasei e del novantotto di cui stiamo misurando alcuni importanti risultati perché credo che questi due anni a partire dal patto sociale del novantasei che credo sia stato la prima volta in Europa e forse nel mondo che organizzazioni sicché la tensione sindacale e quelle degli imprenditori nel costruire un patto per l'occupazione mettono al primo posto le questioni della scuola della formazione dell'Università e della ricerca quindi c'è una curva da questo punto di vista comune e che richiede stiamo facendo anche verifiche comuni sull'attuazione degli impegni permettetemi però espresso questo senso di rilevare due o tre cose che proprio portarmi a una proposta la prima Adriana Galgano diceva che da il lavoro fatto per giovani imprenditori solo il trenta per cento dei giovani che avevano incontrato diceva che mi sarebbe piaciuto lavorare in un'impresa
Solo il quattordici per cento allora corrispondono ai dati delle inchieste cioè se più o meno spostati trenta erano troppi nel senso che non non bisognerebbe esagerare cioè oggi il mercato del lavoro che le imprese industriali e delle imprese di servizio atto porzioni di questo tipo
Non solo c'è anche piccolo problema per esempio le analisi come quelle di Excelsior rivelano che dovrebbe farci riflettere
Ancora oggi sebbene con qualche dato positivo nella ricerca del mio nome nei dati mille novecentonovantotto rispetto a quelli mila novecentonovantasei che poi ci torno la maggioranza delle nuove assunzioni previste negli oltre cento mila imprenditori intervistati è per assumere giovani senza con non più del titolo dell'opera
Il della richiesta di assunzione dei diplomati e dei laureati pure in aumento e io ritengo che questo sia un dato molto significativo positivo dell'ultima ricerca Excelsior
Nel senso che l'incremento che i giovani perché diritti di imprenditori non giovani e non giovani si aspettava il prossimo anno di assumere l'otto per cento di con motori go e non più per l'obbligo in più
E il diciotto per cento di laureati in più questo è un segnale positivo però attenzione attenzione che la qualità ugualmente richiesta dalle imprese per lo meno dalla rilevazione come non se ne esce al signor non è una qualità altissima
Secondo problema che ne deriva ancora da Excelsior e che quando si chiede agli imprenditori se intendono continuare a formare se ritengono avuti da una formazione ulteriore perché assunti il cinquantotto per cento dice di sì ma per gli assunti laureati
E solo il trentun per cento dice dissi perché adulti con la sola licenza dell'obbligo
Cioè siamo ad un paradosso tra un paradosso dato che la formazione spontaneamente tende ad andare a chi ce l'ha già cioè che l'esigenza di continuare a formare sentita verso chi ha una laurea o un diploma e pochissimo sentita da chi ne avrebbe più bisogno
E però io sono convinto che in un'impresa learning come quieta che che ci descriveva che estiva prima
Manzardo Manzone don don Manzone in un'impresa learning beh non ci si può permettere destato così netto secco deciso fra chi esegue e chi pensa
Cioè io credo che se vogliamo puntare all'auto imprenditorialità degli imprenditori alla diffusione della creatività e della responsabilità devolvendo l'impresa di lavoro dentro l'impresa sarebbe bene sentire la necessità della formazione e dell'aggiornamento ricorrente come fatto che deve riguardare l'insieme della forza lavoro grazie
Vedete questa è anche l'unico modo poi per affrontare tante altre questioni dalla riforma degli ammortizzatori sociali
A nuove regole per la flessibilità e la mobilità anche sulla flessibilità ha una flessibilità che vada insieme all'innalzamento della qualità della risorsa lavoro sindacato è disponibile affrontarla
Ha una flessibilità che invece flessibilità verso il basso che deriva la pura e semplice esigenza di riduzione di costi c'è più difficile il sindacato affrontarla
C'è una flessibilità che sta dentro la sfida della qualità e però per questa sfida è necessario un innalzamento complessivo del livello di formazione delle risorse umane e mi preoccupa un po'questo Tire che se assumiamo uno con la sola licenza dell'obbligo di formare ulteriormente non c'è bisogno
Da questo punto di vista alcune cose alcuni provvedimenti che erano nel nel patto sociale che si cominciano a realizzare sono di grande importanza parlo dell'obbligo formativo a diciott'anni del nuovo apprendistato cioè per innalzare il vitello formativo di chi entra e parlo anche che il motto il nuovo spazio ed aprire la formazione contigue l'educazione degli adulti
Per diffondere la cultura dell'impresa intesa in questo senso è secondo me è necessario un forte lavoro comune
Io su questo vorrei fare una proposta
Come Organismo bilaterale Confindustria sindacati stiamo finendo una prima importante fase della rilevazione dei fabbisogni formativi dell'impresa
E di si parla in un continuum sì dalle professionalità piede d'arte
No in tutti dai ruoli in prenditi ivi in qualche modo fino ai lavori di diciamo così meno responsabilizzati ma che comunque richiedono oggi un livello di autonomia di consapevolezza più forte che nel passato
Perché perché non proviamo su questi dati a costruire un progetto di orientamento comune
In cui presentiamo i giovani e lavoratori diciamo così impresa plurale la cultura del lavoro e la creatività e la responsabilità che cerca una caratteristica dell'imprenditore ma è sempre più una caratteristica del lavoro
Insomma io io e tanti altri imprenditori forse la cultura responsabilità e dell'autonomia a volte avuto rassicurazioni più intense insicura Perahia che insicuro territoriali che so io mi piacerebbe far leggere a tutti gli studenti la chiave a stella di Primo levi e quella straordinaria sicura di operaio specializzato montatore fa Ursone come esempio forse De Benedetti che cosa vuol dire costruire nuove dimensioni di auto imprenditorialità di creatività di disponibilità al cambiamento all'interno del mondo del lavoro
Introdurre gli studenti di anno in anno nel suo intervento ha citato l'esempio della fondazione visti udienza che intendo anche sia finita
Deve intervenire per noi Carlo Borgomeo che il presidente della fondazione ma che non può essere presente qui che è stato convocato dal ministro della al suo posto parla
Eduardo durante Marotti scusate ho scritto male che il direttore generale della Fondazione ne contiene in sé gli strumenti sono
Disposti sì ma però ha un'esperienza perché a stretti qui non abbiamo alcun ostacolo quindi no no purtroppo non venne da un punto di vista su quanto gli studenti sono ricettivi la cultura d'impresa
Oggi bene
Io credo che parlare di IG Students anche un'esperienza assolutamente giovane sia forse
Tra le cose più difficili se non si vede che cosa è successo in questo Paese cioè non brevissimo secondo me necessario per cercare di inquadrare poi il il tema anche per capirne i risultati
Di giurisprudenza non è una cosa che ci siamo inventati noi qui in Italia è la versione italiana di un programma europeo denominato gli anni Enterprise Europe che nasce in Inghilterra nel mille novecentosessantatré quindi abbiamo un ritardo di trentacinque anni avendo iniziato noi solo l'anno scorso lo dicevo stamattina
In una breve presentazione
Qui convegno il programma è anche tre Paesi Europa non è nuovo nemmeno in Inghilterra in sessantatré ma nasce nel mille novecentocinquantuno in America con la denominazione di Junior agilmente quindi il ritardo ancora veramente ancora più evidente
Noi abbiamo la sensazione di aver sollevato il tappo da un vulcano c'è una colata lavica che non riusciamo a contenere in termini di domanda e credo che il successo di questa operazione sia in alcuni elementi abbastanza semplice tutto sommato
La mission di giurisprudenza e fare emergere vocazioni degli studenti fornire orientamenti alloro e raccordare in ultima analisi il mondo degli studi con il mondo del lavoro
Learning by doing imparare facendo nella metodologia con cui perseguiamo questa missione mentre la lo strumento che abbiamo adottato è la palestra di un'impresa reale quindi non è un business tema non c'è nulla di simulato sono imprese vere quelle che fanno i nostri studenti per dieci mesi da settembre a giugno
Di ogni anno scolastico e da quest'anno anche nelle università e credo che il successo si anche nel principio ispiratore di questa esperienza di Gissi utenze che tutto sommato
Riconducibile a questa affermazione che imprenditori e prima ancora che imprenditori imprenditori di se stessi si diventa non si nasce questo è l'assunto di IG Students e quindi con questa prospettiva di ragazzi aderiscono in maniera entusiastica questo programma nelle scuole l'anno scorso abbiamo avuto quattro mila studenti con trecentosessantatré imprese il laboratorio effettivamente costituite senza alcuna defezione nel corso dell'anno quindi tutte hanno portato a termine il programma provvedendo alla liquidazione nel mese di giugno
E quest'anno la cosa si è notevolmente complicata davvero ci troviamo insomma in grossa difficoltà da un punto di vista organizzativo perché i numeri sono quadruplicati abbiamo sedici mila studenti con mille quattrocentoventi imprese
Il laboratorio io credo che nostro presidente Borgomeo forse non lo sa ma è a capo della più grande holding italiana perché in realtà ci sono mille quattrocentoventi imprese vere
Di fatte da ragazzi ma che non giocano affatto
Questi ragazzi per cercare di rendere un attimo
La dimensione del fenomeno per duecentoquaranta ore in questi dieci mesi non giocano a fare gli imprenditori ma fanno davvero gli imprenditori sono gruppi da sei minimo-massimo quindici hanno un consiglio di amministrazione nell'ambito di questo Consiglio eleggono l'amministratore delegato e sei direttori di funzione
Hanno un capitale che si devono ritrovare sul mercato massimo di un milione di lire nessuno può possedere più di venti mila lire di capitale sociale la formula è quella della società per azioni o della società cooperativa
Producono beni e servizi che vengono venduti ceduti al mercato sia con attività autonome sia anche in fiere provinciali regionali nazionale addirittura internazionale la primavera internazionale a cui abbiamo partecipato l'anno scorso c'è stato a Dublino
E la fiera nazionale dello scorso anno si è tenuta al centro commerciale di Cinecittà due ha visto la presenza di centocinque delle trecentosessantatré impresa dell'anno scorso
I i risultati sono diciamo sotto gli occhi di tutti
Noi abbiamo iniziato operare con una finanziamenti del fondo sociale europeo e addirittura con residui passivi cioè con ritorni i progetti scritti sulla carta ma mai tutto sommato poi realizzati questi residui passivi ci sono stati affidati per gestire i primi due anni di questo programma
Numeri ma assolutamente incredibili noi crediamo che nel due mila sei se riusciamo a mantenere il livello di questa performances riusciamo a eguagliare i numeri dell'Inghilterra che ha iniziato nel sessantatré e che oggi vede sessanta mila studenti ogni anno partecipare al programma
Badate che nel in medicina nove Paesi che aderiscono agli anche tre Paesi Europa ben seicento mila studenti ogni anno realizzano questo programma dall'anno prossimo noi riteniamo possibile incominciare a monitorare con una attività di post tutoraggio per tre anni successivi tutti quelli che nel singolo hanno hanno partecipato a questo programma così da consentire un effettivo interscambio con il mercato del lavoro
La fascia di età quale studenti
I ragazzi iniziano possono iniziare il programma IG Students nel penultimo anno delle scuole superiori quindi hanno minimo sedici anni per le università massimo ventiquattro anni
Allora a questo punto allargherei il discorso all'università
Chiedendo al presidente della Luigi ammette no lei la commissione compare anche gli anni di università userei come ponte per vedere come si vede dal punto di vista di università privata lo studente che esce oggi alla scuola secondaria che tipo di carenze a se si sente una mancanza della cultura d'impresa quali metodi si può
Proporre alla scuola per
Aumentarla migliorare ok io colgo
Questa funzione di ponte che mi fia Casalegno e la svolgo appieno anche perché noi realtà
Anzi voi giovani imprenditori io faccio sempre finta
Di pensare che sono cioè imprenditore nel momento in cui l'interessato ha dei problemi
Della scuola della formazione della cultura fate un'attività di ponte la fate bene dei numeri e prima ci ha detto
La vostra responsabile ormai strutturale di quest'area
Ripetendo esci e i dati del novanta nove in relazione a quelli anche le novantotto e di questo io non posso che compiacermi perché ricordo sempre ai giovani imprenditori che allora non erano nati ancora probabilmente quando io non ero neanche presidente dei Giovani prelievo candidato alla presidenza io pure sono stato candidato e ponevo nel programma l'attenzione alla scuola e c'erano altri candidati che dicevano ma che diventiamo Cotani
Io poi mi sono anche iscritta Vottari che normalmente non frequento per capire la differenza cultuale debbo dire mi sfugge ancora però al di là della battuta è un percorso lungo che sta dando dei frutti importanti e io mi congratulo veramente con iniziative Reggio imprenditori tra virgolette di oggi
E allora dicevo e questa è una spia di ponte e oggi dice Casalegno che in fondo l'esperienza che fa la LUISS università privata promossa dalla Confindustria nel settore della IST
Formazione universitaria
Può essere anche un ponte rispetto all'analisi dello stato dell'arte
Non siamo fortunati
Perché noi facciamo la selezione all'ingresso
E quindi quelli che si presentano hanno per definizione voglia di studiare che hanno anche dei buoni risultati altrimenti non saprei centonove niente
Secondo
Avendo un numero rilevante di domande facciamo una selezione automatica con i questionari di cultura generale se vogliamo usare questo termine
Che delle volte
Premiano tutti quelli che sono stati i migliori a scuola altre volte non danno risultati omogenei
Ma da qui attratti da conclusione che c'è una distanza tra il grado di preparazione di chi entra all'università e le esigenze di un Nerozzi da come la nostra che ovviamente cerca di raccogliere persone le quali hanno accentuata attenzione ad alcune tematiche avviso ce ne corre esistono delle persone che sono molto brave nel
Nel capire a non fare certe cose non riescono tecnicamente a farne altre
Non so chi di voi ha fatto l'esame Guanda dal fare il militare con la macchinetta colà matita alla che Teens all'epoca Aprica io non lo faccio proprio non era semplice pure io mi considero come dire essendo normalmente moderato è modesto una persona come l'idea che ha notevoli capacità professionali ma io non ci sono riuscito a a seguire il gioco
E quindi se vale questo io penso che i ragazzi che entrano alla Luiss sono ragazzi i quali comunque hanno attitudini positivi anche se a scuola non hanno preso tutti sessanta o cinquantotto cento adesso in relazione ai ai nuovi numeri quindi il giudizio che ne diamo noi con università e che il grado di preparazione e di quelli che entrano da noi un raggio d'azione buoni
Ovviamente come ho detto prima graduazione buono che sconta come dire noi poi pensiamo di fare bene il nostro mestiere
Perché il trenta per cento dei nostri laureati si laurea con la lode l'ottanta per cento
Trova un attività di lavoro soddisfacente entro un anno il novantasei
Tre virgola sette per cento trova un'attività di lavoro soddisfacente entro tre anni per il semplice fatto che ha usato due anni per fare un corso di specializzazione e quindi
Un quinto delle persone che segue quello che oggi si ebbe il terzo cinque voglio dire ma che attualmente Scuola specializzazione master qualcosa di questo quindi se devo vederla dall'ottica del presidente di università privata
Dovrei dire che molte delle come di preoccupazioni di cui noi oggi discutiamo
Potrebbero probabilmente essere meno importanti di quelle che noi oggi le come dire le percepiamo
E questo sono neanche vero
Indipendentemente dal fatto che ho un osservatorio privilegiato e che i miei interlocutori sono in tono dispregiativo
Se posso fare una critica mi son qui siamo tutti d'accordo e lo è inutile che che stiamo privati qua è una dedica generale a tutti quanti noi anche al mio intervento così e che noi tutti quanti passiamo ancora troppo tempo adieu quello che abbiamo fatto a mettere i paletti di quello che noi riteniamo sia indubbio sia il dubbio no in dubbio sia in staccato dubbio
In una società nella quale le consapevolezze culturali di integrazione di valori di responsabilità sono molto più avanti
Di quelle che noi immaginiamo per cui nuovi realtà come dire la presentiamo una fotografia di quello che riteniamo a nostro avviso dovrebbe essere il dovere essere in realtà sottovalutiamo che il grado di essere e molto più avanti rispetto al dover essere e perdiamo troppo tempo rispetto al passaggio successivo cioè al passaggio come la consapevolezza
Di una realtà quale quella che oggi noi viviamo in questa fase storica
Non ha più il problema di essere percepita o di essere analizzata o di essere sviscerare certo che l'attività di approfondimento per definizione
Come dire è utile certo che se non ci fosse quella non si farebbero altri passi avanti sul piano teoretico ma il problema non è più il rapporto tra l'impresa
I valori della cultura cristiana oltre i fatti il problema della responsabilità nella diversa diciamo esperienza dell'imprenditore del lavoratore questi scusate soccorsi che i cristiani i lavoratori gli imprenditori nella loro la eccezioni
Già sanno e già circa no nei limiti del possibile di praticare in larga misura sotto il problema è un altro
E che il grado di approfondimento operativo che si richiede per essere per far sì che ognuno riesca a coniugare il combinato disposto di queste esigenze di questi valori o di queste necessità
Non riesce a trovare ancora modalità espressive condivise chiare e quindi facilmente praticabili termine diffusi
Un po'perché c'è ci sono ancora dei filtro pensieri ideologici
Che riescono fogne volta che si fa un discorso dovrebbe essere un discorso puramente diciamo di modernizzazione basta vedere come da parte di molti
In vari in vari ambiti
Sì è come dire cercato di leggere il problema del come dire del percorso verso un rafforzamento della funzione pubblica della scuola indipendentemente che sia gestita dallo Stato o dal privato da un soggetto religioso un soggetto laico vediamo che appena il dibattito diciamo va sui giornali la posso perché così ognuno gli dà l'interpretazione
Nel migliore dei casi ideologica nel peggiore dei casi funzionale alla rappresentazione di una vecchia identità che legittimi il fatto di esistere con l'identità vecchia
E questo è molto diffuso ed è tristissimo ed è e bisogna stare molto accorti anche noi imprenditori dobbiamo stare perché non dobbiamo cadere in quel percorso ma dobbiamo stare avanti ha percorso non dentro
Basta vedere come il problema si pone nel nell'applicazione dell'autonomia direttore generale del ministero diceva che spera con l'anno prossimo che ci siano livelli di autonomia migliori che il sistema dovesse federale che anche a livello regionale ci deve essere una sistema tra virgolette
Di sussidiarietà applicata anche queste sono cose che però poi sappiamo tutti che difficilmente sono operativi o diventeranno operative nei tempi dato ma non per cattiva volontà del ministro o del preside ovvero perché il sistema ancora non ha individuato i percorsi
Lisci oliati naturali per fare il passo in avanti sul piano operativo
E quindi dare attuazione al passo in avanti che ha fatto sul piano concettuale insomma
Basta vedere con questo concludo come anche il dibattito sui cicli universitari primo secondo e terzo cibo corre il rischio di avvitarsi su se stesso rifacciamo precipiti perché perché dobbiamo far dei buoni laureati alla fine del primo ciclo perché se per fatti buon laureato abbiamo fatto i cicli e inutile che abbiamo fatto la riforma tre vanno ballava a quattro anni invece di portarla di fatto a cinque e questo è una cosa che devono capire tutti
Tutti anche i professori ovviamente secondo che quelli che escono dal primo ciclo devo avere la possiamo di continuare di fare bene il secondo ciclo ma devono anche avere la possiate andare direttamente sul mondo del lavoro perché sia del primo ciclo faccio solo le materie di base ed è il secondo ciclo faccio le materie estremizzo il messaggio per intenderci professionalizzanti che anche qui e come di eludere l'ho fatto la riforma io lo sto dicendo che la riforma è un bene o un male dico che se c'è un percorso questo percorso applicato vocazionalità rispetto al come dire agli obiettivi che ci si è dati
E il terzo luogo bisogna capire bene la terza fase il terzo ciclo cioè quello posto universitario di specializzazione di dottorato come gli esce a trovare poi dei collegamenti sul piano degli sbocchi professionali perché se poi noi facciamo una serie di dottori che non trovano opportunità di lavoro professionale nelle università o nella ricerca voglio dire corriamo il rischio che alziamo il livello della disoccupazione anziché voglio dire a un alzare il livello della cultura applicativa diciamo di gioco in basta ecco allora io penso che e con questo diceva questa riflessione volevo fare io penso che i giovani che entrano in università come la nostra
Siano sufficientemente come dire
Capiscano e così il rischio capisco la cosa la responsabilità capiscono che la partita è complessa capiscono e ci sono sei di valori e lo dico leggendo mi a soggetti quali vengono università privata che ha una forte cultura d'impresa perché penso che non vivano nessun dualismo voglio dire secondo penso che questo problema non sia solo una percezione limitata alla via particolare esperienza ma sia molto più diffuso di quello che vende generano
Terzo temo che il nostro grado di approfondimento e di analisi e di proposta sì ancora troppo tradizionale se posso usare questo termine e sia ancora troppo auto consistente ognuno di noi dice quello che fa lui e quello che vorrebbe che facesse con gli altri non so se rendo l'idea ma questo non risolve il problema di fare insieme le cose che servono insieme e allora se posso da una sfida per il prossimo millennio ai giovani imprenditori e spero che facendo più trenta ore o trovando altre modalità si possa fare un passo in avanti in questa direzione più forte nei prossimi anni
E penso che su questo come dire troveremo molti alleati troveremo certamente gli alleati di coloro i quali credono nei valori perché una società moderna ha bisogno di cittadini che siano l'avvocato non di lavoratori soltanto perché altrimenti non ha bisogno di quel tipo di giocatore e quando metto cittadino ci metto dentro non solo i diritti costituzionali ho il diritto tra virgolette
Alla libertà politica ma ci metto i valori evidentemente di un cittadino liberale aperto non ideologizzato e che sappia rispettare che sappia essere tollerante che sappia comprendere anche l'esigenza di via abbiamo dei lavoratori questo Callieri come dire il leader di questo progetto che da anni lavorano con noi a questo livello ma che parlo un po'di difficoltà a portarlo a livello operativo perché vede quando io facevo il giovane imprenditore io uno di quelli che credeva nei consigli di distretto come si chiamavano all'epoca quelle cose che vennero fatte che abortivo non prima del tempo perché perché là non ci stanno
La Società reale cioè noni non so se rendo l'idea non c'è stava
Mandava
Delle persone che d'ora in pensione o che erano dovevano avere una come dire un biglietto da visita metodi brutalmente e ci siamo trovati e quell'esperienza e abortita
E la stiamo cercando di di fare dieci anni quindici anni dopo quindi io penso che questo percorso sia nei fatti più avanti di quello che non immaginiamo e che la vera sfida non è riposizionarci tutti quanti su una cosa a cui siamo d'accordo ma è capire come fare il passo avanti su questo università come lo lusso secondo il passo avanti lo pratica non lo predica perché l'università che da quei risultati e che alla fine l'anno chiude con un buon bilancio
Che una media impresa industriale non media come dimensioni ma media come risultato non riesce a fare il che gli consente di fare investimenti in infrastrutture
Che è un fatto fondamentale per dare autonomia gli consente di dare autonomia se stesse perché Pio che c'ha come promotori la Confindustria
Ma nel momento in cui dall'inizio non devi chiedere i soldi alla Confindustria
Per poter far bene il mestiere di università i esce a far meglio anche investire di università perché ciascuno di noi se riesce ad essere libero anche rispetto al proprio promotore probabilmente ma un passo avanti in più di quello che farebbe io su questo spero che i giovani imprenditori siano all'avanguardia anche nei prossimi anni e a chi lo seguito sono dunque ma
No accoglierei questo suggerimento su cioè dell'approfondimento operativo che è successo per applicarlo molto si sente no per applicarlo molto brevemente
O no
Va bene grazie presso capisco da mio fratello si preoccupa per me perché dichiarazioni pure ma questo è un atto di affetto voglio dire che vi prego di sottolineare e spero che sia solo da fratello Rino anche da socio d'opera d'impresa perché dice questo mediare e numero alla prossima settimana Ogliari definibili come vale ecco però scusi Casarini per carità allora innanzitutto constato che
La tavola rotonda brillantemente recuperato sui tempi che mi sembra un risultato molto importante perché l'attenzione non è infinita dobbiamo ancora ascoltare due conclusioni
Ci sono ancora due persone che devono parlare però che hanno già parlato in precedenza allora volevo fare tesoro di del suo suggerimento cioè l'approfondimento operativo cioè può darsi che lei divergenze di principio e sui principi siano molto minori di quello che crediamo
La difficoltà e tradurre in atto operativamente una serie di principi sui quali siamo diciamo abbastanza d'accordo non del tutto d'accordo che volevo applicare anche se in un primo momento pensavo di non trattare ha fatto questo tema perché ci portano un po'fuori però è stato evocato il tema della parità
Adriana Galgano il suo intervento allora volevo sentire brevemente due battute don Giovanni Manzone da Adriana Calcanhotto perché in questa a Hula almeno credo che sulla parità siamo abbastanza d'accordo sui principi è molto difficile invece applicarli perché invece constato che per quanto riguarda l'applicazione che è molto difficile in un'esperienza come quella italiana in cui la parità tra scuole statali e non statali significa almeno in un certo ordine di scuola cioè non le materne che sono fitti fitti in cui il principio di finanziamenti e di fatto accettato da tutti perché significa mettere le famiglie sullo stesso spia
Ma soprattutto sulle scuole man mano che vanno verso le elementari le medie e le superiori soprattutto le superiori significa parità tra un monopolio statale di fatto che è che ha una tradizione decennale secolare è una piccola percentuale di scuole private che sono in crescente difficoltà per una serie di ragioni per esempio la diminuzione delle vocazioni che aumenta i costi delle scuole private cattoliche che non sono tutte le private hanno forma talora mi rendo conto che ci sono due problemi molto diversi un problema di principio
Riconoscere che anche le scuole non statali
Svolgono un servizio pubblico si sono scuole di qualità se non ho ma devono esistere gli stessi strumenti per valutare la qualità dell'insegnamento nelle scuole statali e non statali
Cioè il servizio di valutazione indipendente dalle scuole sia statali che non statali su questo credo possiamo essere d'accordo
Quindi riconoscere il principio che esse svolgono una funzione pubblica hanno diritto a un sostegno diceva Attilio Oliva che non deve essere totale per garantire condizioni comunque di un certo rischio imprenditoriale ma che deve essere di quanti il principio credo si sta facendo strada anche nel fronte laico mi sembra sono queste resistenze stanno diminuendo e la legge proposta di legge passata al Senato in discussione alla Camera sostanzialmente accoglie il principio l'altro problema è quella della misura del finanziamento che lascia gravemente insoddisfatti
Soddisfatti gli istituti non statali non chiamiamoli privati
E ha sollevato le proteste
L'ultima assemblea nazionale della scuola cattolica della CEI sostenute direi largamente dal fronte degli industriali che un fronte la non è assolutamente un fronte Riccio
Mi domando però forse sul piano e poi chiudo subito e vorrei solo due risposte veloci sul piano di quello che lei chiama l'approfondimento operativo scegliere una linea estremistica oggi pari allora sul piano dei principi liberali è chiaro che la soluzione
Più limpida è quella del buono scuola le famiglie scelgono come investire se nelle scuole statali e non statali una certa somma che lo Stato dà
L'altra è la lo strumento tradizionale che in realtà è già praticato del rapporto diretto con le scuole e quindi del finanziamento diretto alle scuole che deve essere però stabilito in bilancio che ha dei limiti eccetera
No io mi domando se
Non possiamo cominciare con fare dei passi graduali
Dare un contributo perché passi innanzi tutto questo disegno di legge mi rendo conto che domanda molto provocatoria perché questo disegno di legge ha suscitato durissime resiste
Ma intanto incamerare il principio e poi gradualmente scegliere una ipotesi praticabile di realizzazione
Che nello scontro tra buono scuola e finanziamento diretto attraverso la convenzione che ha ancora notevolissimo sostegno del mondo cattolico non può orientarsi verso un termine medio cioè per esempio il credito di imposta
Mi domando se questa sia una via più praticabile più operativa di una contrapposizione muro contro muro vorrei una risposta
Don Manzone e gli attaccanti
Ma io penso che certamente praticamente la contrapposizione muro contro muro non è non è non è efficace certamente cinque e quindi dal punto di vista pratico politico gestionale è logico che bisogna trovare un qualcosa di concreto praticabile
Però il muro contro muro a cui lei accenna penso che si possa interpretare in questo modo no una grande affermazione e ti libertà che era conculcata in una certa visione della scuola no una grande affermazione per la democrazia in forma sempre più compiuta in modo che ci sia pari possibilità va praticamente fa come scelte perché se poi non siamo da sconfitta che ci sei ancora che ecco la questione
Che stiamo discutendo non è la questione della scuola confessionale o cattolico nella roccia Iwata no perché nella maggioranza delle scuole private non è cattolica
La maggioranza cinquantuno totalmente d'accordo diciamo precisare totalmente d'accordo ma io insistevo sulla praticabilità sulla
Sulla praticabilità di un compromesso
Lei dice che e meglio continuare a premere per allargare i finanziamenti o possiamo sia pure sacrosanti
Ma difficilmente ottenibili oggi con i problemi di bilancio io perché non tali oggi si può non sono un tecnico confesso la mia ignoranza su queste cose tecnica no
Però dico che una parità affermata di principio riconosciuta deve essere reale cioè e quindi deve dare e deve essere concretizzata
In modo reale cioè una convenzione col credito d'imposta o col buono scuola secondo le questo architetto
Parte lo lasciamo ai tecnici va bene
Dipende dalla realtà però vorrei precisare una cosa una un'affermazione no nonché numero tutte le tutte le affermazioni su cui son d'accordo terrà professore attente solo volevo sarebbero fa presente una cosa su cui non son d'accordo non so forse non ho capito bene ma ecco non mi pare che sia vero che i valori a utenti ci e anche il Vangelo stesso oramai tutti lo conoscono
Perché e questa è una concezione astratta direi gli illuministi razionalista e non lo considerava ormai mafiosi la madre carica puntano Brema lo stesso prove la praticabilità il Vangelo lo conosciamo benissimo
Ma è difficile praticarlo quindi tornerei alla Roma all'operatività Ninni lasci e sono finito il pensiero per gli altri editori riesco a esprimermi
C'è una di noi riusciamo conosce sapere che cos'è la giustizia che cos'è il bene anche così
La fede il Vangelo nell'esperienza nell'esperienza storico culturale non c'è una concezione non c'è non possiamo raggiungere i valori in modo puramente razionale queste navicelle luministica
Non esiste i cosiddetti valori comuni che cosa sono
Bisogna nella concretezza dell'esperienza storica culturale Syriza conoscere quindi noi siamo sempre mentre conosciamo cioè mentre e dobbiamo prendere coscienza di ciò che è bene di ciò che è giusto e di ciò che è veramente cristiano per i credenti nel nell'esperienza che viviamo io quindi siamo sempre alla ricerca perché questo bene e per noi il bene maiuscolo sempre davanti ecco non abbiamo acquisito e non ce l'abbiamo in tasca
Diana Galgano
Allora io l'ho già detto prima per quanto riguarda i giovani imprenditori la soluzione migliore è in buono scuola e le risponderò per quanto riguarda la politica dei patti con i tassi vi è venuto da noi a Santa Margherita a parlarci un esperto che ha sostenuto il Governo sta sostenendo il governo Blair e nel cambiamento e ci ha detto questo la poi tipica dei piccoli passi serve solo a far sì che grammi i grandi interessi contrari al cambiamento si quelli Zino e lo blocchino quindi certe volte bisogna avere il coraggio di fare muro contro muro
Spostato monsone
Sì volevo dire due questo quello che le dice giusto però è proprio questo il motivo per cui io penso che bisogna passare come dire dalla dall'analisi generale alla verifica dello stato dell'arte cioè è la motivazione per cui lei giustamente ricordarmi cristiano che la giustizia o la carità
Io la trovo in pratica non in teoria e che impegna ludiche siamo qua dentro il venerdì pomeriggio alle sei e venticinque a fare uno sforzo aggiuntivo deve diciamo per raggiungere questo percorso e a non essere noi stessi tra virgolette come dire troppo generali rispetto alla dinamica dei problemi che tocchiamo perché io per esempio ho qualche dubbio in più
Rispetto a lei su qual è lo strumento migliore per risolve il problema no perché io non sia a Fo del buono scuola come lui se lo diciamo i titolari ma perché da dove dobbiamo coniugare buono scuola
Disponibili a finanziare e controllo di qualità la metto presupposti di riferimento allora se mettiamo le tre cose assieme eh
Tipo lo scolo ovviamente può essere applicato ma deve avere prima un sistema di regole di criteri di valutazione per definire come dire i soggetti presso i quali può essere speso evidentemente
Ma se questo sistema di regole procede non esiste ancora e non siamo ancora stati capaci
Consensualmente di individuare
E in realtà noi nel momento in cui diciamo tra virgolette buono scuola oggi diciamo una cosa che ha messo che ci siano i soldi non so se idea poi non riusciremmo a praticare sul piano operativo domani mattina
Mentre così come io per definizione sono meno favorevoli sul piano logico al sistema convenzionale perché è chiaro che insomma sistema convenzionale corre il rischio di lasciare nelle mani del principe il potere aggiuntivo
E però
Se il sistema convenzionale anche la modalità con la quale non andiamo a definire i parametri di riferimento vi spetta quali poi applichiamo il buono scuola non raggiungiamo insieme i due obiettivi altrimenti due obiettivi
Noi aggiungiamo insieme e poi se il problema delle risorse è quello che purtroppo lo dobbiamo trovare il modo per aprire questo discorso a tutte le scuole private che rispondono gli obiettivi di qualità e corriamo il rischio purtroppo dico purtroppo perché
Io cerco anche di non dimentica media se un cristiano insomma voglio dire e che poi che le risorse sono limitate voglio dire e poi si spostano voglio dire da un piano all'altro le risorse per cui può corriamo il rischio che quelli che fanno scuola privata
Diciamo su istanza di valori morali cristiani
Da una parte hanno delle opportunità e dall'altra hanno dei costi non so se rendo l'idea quelli che fanno scuola privata soltanto per mettere un diplomi Fischer un sospetto l'idea o per far by passare prenderebbe oppure qualche soldo come dire meno meritato vogliamo usare questo termine questo per dire questo tema è un tema di applicazione concreta
Ed è un tema su cui lo sforzo di innovazione sta nel trovare il percorso di innovazione completa cioè io vorrei che Mancini Brassey mo'dall'utopia che basta lo slogan per risolvere il problema perché se fosse così il buono scuola io dico che la LUISS Guido Carli la inventato quindici anni fa con Antiseri e quindi solo il primo tutta quanta la categoria brutalizzo col vizio ma il problema è che fintanto che non ha condizioni per applicarlo io metto apposta la mia coscienza
Ma non risolve il problema se noi siamo ceto dirigente noi che stiamo qua dentro imprenditori sacerdoti sindacalisti giornalisti e non il nostro problema
Non è di lavorare in astratto di Louvain concreto
Perché quando quel signore cerchiamo quel giorno cinque
Le litiga sul concreto non sulla strada
E questo è tanto vero posto di una parola che il tono del Santo Padre su questo tema
Come dire
è un tono più universale posso usare questa questo aggettivo SOSE e questo non è un caso non perché Santopadre come dire e disattento io penso che sia strettissimo io che io credo al magistero
Del Santo Patrizia ma perché si rende conto del problema dell'applicabilità
Allora lo sforzo che di proporre visto che e fa fare insieme facciamo insieme fatelo voi cioè i giovani imprenditori il è fare insieme medica locale che insieme un percorso fa un gruppo di lavoro comune come e esponenti del mondo delle scuole se io private con esponenti del mondo del lavoro col rispetti della diciamo della docenza non so se per capire qual è il percorso tecnico per fare un passo avanti effettivo questo probabilmente potrebbe essere l'anno prossimo evocato per il terzo millennio perché avremmo fatto tutti quanti un'opera di bene
Oltre che un'opera di carità et come questo rivista vorrei come dire augurarle buon lavoro perché sarà uno sforzo vi permettete contributo brevissima di un minuto non ideologico dall'altra parte
Allora io sono d'accordo improba la su un punto d'approccio che dice la scuola italiana sistema formativo italiano è stato fino ad fino ad oggi troppo dominato da dinamiche dello Offerta bisogna far scontare la domanda questo è il punto di partenza
Partiamo di lì cominciamo a ragionare su quali sono le dinamiche che possibilità realmente introdurrà allora primo il buono scuola nella sua accezione generale convegno al regolatore unico del sistema di istruzione non esiste nessun Paese del mondo
Perché altri dell'avendo l'Iraq non ho impedire nemmeno lire a carico dell'ok allora e quanto tempo cioè ad ascoltare il sistema c'è il buono scuola faccia tutto risolviamo le cose e complicato non c'è
Si tratta di costruire un sistema complesso che è fatto di trasferimenti di borse di studio che aiuta gli studenti trovando qual è la mediazione giusta fra l'insieme di queste cose
Allora da questo punto di vista quello che è stato alcune cose importanti sono state facendo stanno facendo non parlo solo della materia
Ma parlo con l'obbligo formativo a diciotto anni che per la prima volta nella storia targa a un pezzo che soprattutto privato la la la la funzione dico ricoprire un obbligo legislativo però stiamo attenti
Questo dimostra che il privato da solo non basta perché il sistema formazione professionale nonostante sia in grandissima parte private convenzionato non statale e dominata anche sotto le logiche dell'offerta
E allora il sistema di valutazione l'autonomia per tutti anche per i pubblici è secondo me una premessa fondamentale per far andare avanti il discorso ma a partire dalle cose che si stanno facendo va bene
Concluderei qui non siamo tutti d'accordo nemmeno da questa parte quindi la tavola rotonda si è dimostrata non inutile
Allora ci avviamo verso le conclusioni
Era previsto l'intervento del dell'onorevole Mattarella anche per impegni istituzionali purtroppo non potrà essere presente c'è inviato comunque è una comunicazione che esprimere il senso della sua attenzione sull'argomento che stiamo affrontando e conclude una lunga dissertazione sull'argomento dicendo che il vostro incontro al quale mi rammarico di non poter partecipare è un segno concreto di responsabilità che contribuisce a incoraggiare tutti
A mantenere vivo il dialogo e a costruire quelle proposte formative nuove che potranno assicurare ai nostri giovani e a tutto il Paese una più significativa posizione nell'Unione Europea e fra i Paesi più sviluppati e più civili del mondo con i miei migliori auguri di un proficuo lavoro Sergio Mattarella
Lo ringraziamo e passerei la parola al vicepresidente di Confindustria delegato all'educational dottor Carlo Callieri
Io svolgerò il mio intervento
In su temi che probabilmente vi sembreranno un po'stravaganti rispetto agli argomenti in discussione perché sostanzialmente le posizioni di Confindustria sono state egregiamente rappresentate da tutte le persone che esso si qui intervenuti con ruoli in Confindustria
E le conclusioni pm saranno certamente in linea con le nostre posizioni
Quindi per dare un po'il senso a questo mio intervento che è di background quali sono le ragioni per cui Confindustria si è occupata si occupa da più di vent'anni
I giovani di Confindustria si sono occupati e si occupano da più di vent'anni con grande continuità con grande impegno di problemi di educazione di scuola
E a partire dalla presidenza di Luigi Abete anche di cultura cosa che prima non era oggetto di diretta attenzione da parte di Confindustria ecco per spiegare queste ragioni partirò da una cosa banale
Dalla pessima acustica di quest'aula i nostri giovani tecnici del suono che pure rete hanno apparecchiature imponenti
Non hanno considerato la storia e la funzione di questo luogo
La storia e la funzione di questo luogo era di ospitare per pranzo e per cena i domenicani
Canessa Dominique i cani del Signore che normalmente la trama lo fuori da queste sedi contro le eresie
Quindi stavano in silenzio e ascoltavano la lettura delle brevi che veniva fatta da quel balconcino
La Costica di questa sana
Per storiche tradizioni che si sono conservate mantenute e che poi si sono perse
Richiedeva che venisse nessun altoparlante uno di sopra
Dopodiché lacustri calli questa sala sarebbe stata perfetta
Perché da lì e solo da lì si parlava e non gridavano
Parlavano e tutti in qualsiasi angolo di questa strada su questi tavoloni mangiando ascoltavano librerie ascoltavano alla lettura delle storie sacre
Questa
Considerazione banale
La Giunta a una considerazione molto importante che un grande storico io credo che risulterà in prospettiva uno dei più grandi storici del Novecento Eric Hobsbawm
Nel suo il secolo breve
Premette a al al libero che è un libro che racconta la storia drammatica di questo nostro Novecento considerazione
Fondamentale che lo porta a dire se vogliamo capire la condizione dei giovani oggi
Dobbiamo riflettere su che cosa ha significato il salto la distruzione
Dei meccanismi di costruzione conservazione perpetuazione della memoria collettiva che fa sì che i nostri giovani venivano in un eterno presente
E abbiano angoscia del futuro
è una considerazione di
Grandissimo valore e credo anche angosciante per tutti noi
La perdita della memoria collettiva e imputabile
Anche io credo non soltanto cento
Alla scuola e sulla scuola per queste ragioni si sono rivolte nel passato già e precocemente le nostre le nostre attenzioni in realtà i meccanismi che costruiscono l'identità di una persona che la rendono insieme individuo equilibrato
Credente lavoratore cittadino
In una in chiarezza che è assolutamente inseparabile discendono dalla capacità della collettività a partire dalla famiglia alla scuola alle comunità di dargli una forte identità che insieme
Coscienza del passato risposta alla domanda da dove veniamo che alla base delle grandi domande
Dei filosofi della filosofia occidentale
Che la sola che consente di esprimere cosa siamo
Per tentare di capire dove riuscire mandare
Questa
Questo tipo di considerazioni
Devono essere poi portate ad una società e a dei sistemi che hanno fatto e sta facendo passi straordinari cambiamento
Veniamo dalla Società relativamente semplice
Da un mondo relativamente semplice nel sulle separazioni divisioni del bene e del male evidentemente il bene e il male ciascuno
Degli appartenenti ai blocchi identificava a modo suo e quindi da un mondo bipolare
Massimo della semplicità siam passati a un mondo totalmente aperto
Questo mondo aperto si legge sulla logica che è quella degli scambi la ripresa delle antiche delle più antiche attività dell'uomo che non sono solo scambi di tipo materiale
Beni e servizi ma sono scambi culturali sono venuta a contatto di diversità che in qualche modo devono integrarsi
E non possono essere soltanto omogeneizzata
E questa complessità e ha cresciuto ancora da una
Che ha fatto saltare i riferimenti tradizionali di luogo e di tempo ai quali l'uomo per millenni se ancora
L'unità di luogo di tempo non è soltanto un canone del teatro drammatico greco e non è soltanto un cannone del teatro del e delle scene di tutta la civiltà occidentale e L'Unità di luogo di tempo era conseguenza di una situazione diciamo così sostanzialmente fisica per cui muoversi costava tempo tempo era un valore star talmente collegato al luogo in cui si era una tecnologia che consente di collegarsi con velocità istantanea integrarsi in termini di scambi con il mondo
E di muoversi con rapidità estrema scollega i riferimenti di luogo e di tempo e se non è sostenuta da forti radici culturali e genera fenomeni impressionanti di ad ogni
Il rischio a fronte della mancanza di solide radici culturali e di solito dice di fondamento dell'individuo della comunità
E che il mondo si può realizzi su una buccia che è fatta di infima omogeneità culturale
Tre mutismo l'americanismo quello diciamo così di facciata perché
Smarrito per ciò che riguarda le singole persone
E se non smarrito per quel che riguarda le comunità frammentazione estrema delle comunità quindi particolarismi estremi culture che rivendicano la loro esistenza in antagonismo agli altri
Con una logica perversa di frammentazione ulteriore
Allora
Gli anelli fondamentali
Sui quali si deve intervenire e ed è di assoluta urgenza di assoluta importanza intervenire oggi sono come quelli dell'educazione educazione che si fa in più ambiti evidentemente ma se osserviamo la condizione nella quale ciascuno degli ambiti preposti educazione opera vediamo che siamo in condizioni estremamente difficili e che questa difficoltà alla difficoltà comune largamente ai Paesi occidentali di antica civiltà e meno comune appesi occidentali di più recente civiltà quelli cioè in cui di fattori con esiti della diversità del melting pot Tor sono state idee molto semplici molto forti che ancora e tuttora hanno forte presa come gli Stati Uniti
Guardiamo a alle comunità o guardiamo alle istituzioni in cui sì formano le persone e gli individui la famiglia
Io credo che se riflettiamo sulla situazione della famiglia dobbiamo fare delle inquietanti analogie
Tra una antica concezione riteniamo ci auguriamo in via di superamento dello stato
E istituzione famiglia in quanto tale la famiglia nuove e più e lo è stata certamente un fattore di promozione
Ma diventata una comunità di difesa in particolare nei confronti dei giovani
Difesa contro l'incertezza contro il rischio
Per cui la tendenza dei giovani a perpetuare famiglia lunga risponde a un cambiamento di atteggiamento delle famiglie stesse che si sono racchiusa protezione dei più deboli
I giovani perché i vecchi sono meno deboli per molti aspetti oggi essendo più protetti e che non i giovani e dando loro condizioni accomodamenti
Condizione accomodanti che e da un punto di vista della spinta ad uscire all'esterno di cimentarsi dimettere alla prova la loro individualità da loro per solita sono regressive non progressive sia protettivi da un punto di vista di copertura per le esigenze di reddito sia sostanzialmente regressivi da un punto di vista di educazione sostanziale
Perché il tempo sempre più scarso da dedicare
Le insidie di concorrenza da parte del del diciamo delle nutrici mediatiche come la televisione
E come le varie forme di entertainment che raggiungono i giorni dentro la casa spiazzano completamente la famiglia delle sue funzioni di educazione la scuola
Che aveva una funzione educativa complesse in una società semplice
E riusciva bene o male ad assolvere a questa funzione educativa in una società complessa e dopo le devastazioni che sono state apportate dal Digest
Giorni dell'egualitarismo mi della fine degli anni sessanta ha perduto quasi completamente per capacità ruolo di formare individui
Di formare individui rispettosi della diversità di formare individui capaci di integrarsi nella comunità capaci di concepire il lavoro come forma di autorealizzazione capaci di credere
Cosa che non è peraltro compito della scuola è compito della Chiesa nella scuola su questo può soltanto svolge funzioni di ausilio e non certamente di sostituzione
Questa questi queste considerazioni in un sistema in cui la competizione globale richiede sviluppo di forti identità
Sviluppo di comunità coesi sviluppo di competenze per competere
E competenze derivabili da una mole di conoscenze che cresce con la velocità straordinaria
Perché la tecnologia di informazione e comunicazione a questa straordinaria capacità di accumulare informazioni
Di fondatore in sintesi di consentire generare ulteriori elaborazioni per cui se uno misurare il progresso del sapere da un punto di vista semplicemente quantitativo banalmente quantitativo in termini di lavori prodotti lavori di tipo intellettuale pubblicazioni analisi prodotte negli ultimi vent'anni si accorge che gli ultimi vent'anni hanno prodotto dieci volte di più di quanto sia stato prodotto fino a quel momento
Complessità straordinaria con facilità di accesso
Altrettanto straordinaria
E per affrontare questa situazione
Il lavoro chiedesse al fatto dalle comunità preposte alle dalle istituzioni preposte all'educazione deve cambiare in modo radicale
Non è più sufficiente per costruire tramandare memoria collettiva per costruire e e tramandare strumenti conoscitivi lavorare nelle logiche prescrittive con cui si poteva lavorare in una società semplici
è necessario cambiare completamente lotti
è necessario fare affrontare l'estrema complessità con strumenti semplici come deve essere semplice un calcolatore Teresa gli eserciti Hendry non può avere infinite complicazioni di gestione con quindi interfacce
E che sono orientato e costruire costruite in funzione di cosa in funzione dei problemi ma i problemi di chi i problemi della società delle diverse comunità che la Società animano degli individui e non possono che avere questo tipo di orientamento e finalizzazione e questa la vera ragione per cui lo slogan di questo convegno
La scuola Impresa S.p.A.
Eh profondamente vero
è necessario che la scuola il sistema educativo
Si orienti in modo rimozione del mentre diverso rispetto a quello che era sufficiente utile nel passato
Nel passato era sufficiente tramandare
O cerca di tramandare alcune elementi essenziali alcune basi essenziali
E potevano essere tramandati attraverso anche settorizzazione mi terrorismo la scuola che noi conosciamo lo sportello rispiega come come tutti quanti e l'Università ponetevi floristica specializzazione non interdisciplinarità nozioni non metodo
Terrorismo puro
Scuola di massa università di massa
Prodotti standard
Oggi è necessaria una rivoluzione completa partire dato mandato ai bisogni dall'esigenza domanda bisogna esigenze sono semplici non sono atti grandissima complessità le risposte devono essere adeguate e gli interventi che si stanno svolgendo in via diciamo così di reticolo di fondo rispondono a questa logica ma rispondono a questa logica purtroppo in modo frammentario
Perché è impossibile in questo Paese varare riforme organiche forse anche velleitario varia riforme organiche si cercano di portare avanti riforme per pezzetti
è stata definita da Berlinguer la sua tecnica di riforma Mosaic calme
E poi
Oltre a questa fortissima esigenza di organicità c'è poi un'altra esigenza che non si riesce a portare a compimento perché quella di una forte totale sensibilizzazione di tutta la società a questi temi ed è tragico triste
Che la scuola occupi le pagine dei giornali soltanto perché c'è una pantera
Soltanto perché c'è una diatriba totalmente devo dire totalmente infondata
Tra scuola confessionale a scuola scuola pubblica quando il problema fare mercato per introdurre elementi di mercato nel sistema nel sistema educativo oppure quando si fa dell'ironia sul tre più due più tre
Che detta così sembra numeri al lotto e invece se uno guarda ai contenuti che ancora non ci sono comunque non ci sono i contenuti del della riforma dei cicli
Saranno le sole cose che verranno nervi cervello muscoli a uno scheletro a quella uno scheletro è una concezione strutturale che quando le bende per carità dipende da che cosa ci mettiamo dentro
Ecco su queste su queste banalità e banalizzazioni terrificanti si misura la percezione che la società italiana la prece sole che i media la percezione che illustri opinion leader i quali su questi temi discettano forti di cattedre universitarie hanno della gravità dei problemi
Gravità dei problemi che dovrebbe vede nella nostra convinzione porta i problemi dell'educazione al primo posto nel Paese
Perché dobbiamo tutti essere consapevoli seriamente consapevoli che nel momento in cui varata una riforma organica non per pezzi perché ogni pezzo rischia di creare effetti gravi a monte a parte
Se l'istruzione tecnica superiore che pure un'ottima cosa che abbia chiesto non vede in parallelo alla definizione dei contenuti dei tre anni di laurea unite di di di di laurea breve e e non vede la salvaguardia l'esperienza dei diplomi universitari che sono pezzi importanti di riforme già fatte viene fuori un come posso definirlo per usare termini non postribolo Ari ecco appunto termini termini posta di Borrelli perché che l'oste sotto i podi problemi che viene fuori ogni volta che si cerca di affrontare razionalmente un pezzetto e non il tutto numero chiuso numero chiuso immaginate
L'introduzione del numero chiuso in un sistema in cui non esiste alternativa di formazione superiore rispetto all'università è una gravissima ingiustizia è percepita come una gravissima ingiustizia
E percepita perché non è una grave ingiustizia
Dovrebbe essere logico dovrebbe esser logico che l'accesso a certi livelli distruzione educazione superiore ATL sulla base di una selezione che tiene conto di merito ma se un disgraziato non ha altre alternative che non quelle come si può condannarlo
Allora quello che e mi spiace perché questa sarà la centesima volta in cui ci proviamo dispiace veramente in situazioni come queste e che l'attenzione del paese sia a sprazzi se va bene opportunistica se va bene furbastro se va bene tirando a campare se va bene e questo questo Paese non lo merita perché
Ritengo riteniamo tutti siamo tutti convinti che non abbiamo uno straordinario potenziale da esprimere
Ma se non sapremo esprimere questo potenziale
E si prenderemo la china che oggi già concretamente si intravvede e noi perderemo posizioni nella competizione mondiale
Ma per delle posizioni da competizione mondiale non è una cosa semplice indolore è una cosa che taglierà sulla carne sul sangue di tutti in particolare carriera sulla carne sulla salute sul sangue delle giovani generazioni che sono quelle per le quali dovremmo lavorare per costruire per loro un futuro migliore ciò che hanno cercato di fare i nostri padri che noi non ci riusciamo o non ci si riesca sarebbe veramente tragico quindi l'impegno deriva da queste ragioni di fondo l'impresa non può che alimentarsi
E trarre forza capacità di sviluppo da un sistema educativo che forma cittadini indichi individui cittadini lavoratori capaci di utilizzare la conoscenza e di trasformare la conoscenza incompetenza questa è l'unica strada sulla quale il nostro Paese riuscirà a mantenersi tra i primi
Mantenersi comunque all'altezza delle sue tradizioni perché è vero che oggi che a meno tradizioni e più competitivo non è un caso che i valori semplici del melting pot americano si avvincenti
Perché sono semplici semplificate ma la nostra ricchezza culturale la nostra capacità di assimilazione la storia di millenni e in cui melting pot si sono sovrapposti dovrebbe renderci capaci di esprimere
Con forza
Capacità che sono insieme distintive e integrative
Distintive delle migliori qualità di ciascuno integrative nel senso di capacità di creare comunità coese e imprese coese
Paesi coesi patria nazione e quant'altro ci vuole per evitare di essere schiacciati da questo guscio di omogeneizzazione immonda
E frammentazione
Dentro un buon frutto e la Rancia ha una voce a degli specchi a dei connettivi
Altri frutti perché abbiamo soltanto una pellicola
E poi di contenuti contenuti collo ritardi sono sono frutto di poco pregio e comunque strutturalmente sanno poco in piedi e non credo
Come se ma ognuno dei paesi ha poi questo problema se non risolviamo alla radice i problemi e quindi della formazione dell'individuo del cittadino del lavoratore saremmo saremo pessimi frutti grazie
Funzioni
Emma Marcegaglia presidente nazionale regione
Esagerare
Va bene che non sono altissima fra somma
Va be'innanzitutto come dire una sede di ringraziamenti perché questo uno degli ultimi convegni de la mia presidenza qui oggi ci sono una serie di persone che hanno lavorato molto per il movimento che hanno lavorato molto per questa presidenza e quindi mi sembra molto importante fare alcuni ringraziamenti bene anzitutto ringraziamento a Pietro Bologna presidente dei Giovani Viterbo per averci ospitato
Prego
Un ringraziamento agli organizzatori gruppi giovanili Toscana Umbria Marche e Lazio perché questo è come dire un momento comunque importante di aggregazione e che è sempre stato nelle tre edizioni che abbiamo portato avanti un momento di riflessione importante l'ho già fatta stamattina ahimè mi tocca rifarlo un ringraziamento particolare a Sergio fornai Sergio ci lascerà ci lascerà lascerà la carica
Così impara ad abbassarne trappole per il il microfono scherza Sergio lascia la sua carica di presidente regionale del Lazio tra alcuni giorni dopo quattro anni di lavoro intenso io ci voglio ringraziare Sergio affettuosamente col cuore perché come molti Dinoi come dire lasciando la carica noi io che questo sia un fatto molto importante che vale per i giorni vale per Confindustria Novaga il dopo quattro anni allo scadere poi aggredita lasciamo le nostre cariche ripeto questa è una ricchezza perché come dire il turnover sempre importante
Però chi crede veramente nella movimento e tu sei sicuramente uno di quelli lasciati vedi un po'di se stesso un po'di valori e tu hai fatto certamente quindi un ringraziamento per quello che hai fatto
Un ringraziamento anche al Comitato scuola
E a tutti i giovani imprenditori che si sono occupati di scuola stamattina
Abbiamo premiato moltissime iniziative devo dire alcune le conoscevo altre non li conoscevo ma iniziative straordinarie iniziative c'h iniziative di grande importanza iniziative che riguardano il rapporto con università che riguarda il rapporto con addirittura stamattina abbiamo sentito la scuola media la scuola elementare oltre che le scuole superiori e quindi un grazie di cuore a tutti i giovani imprenditori che si sono occupati
Sì si occuperanno anche futuro di scuola un grazie veramente ad Adriana anche Adriana lavorato moltissimo in questi quasi quattro anni ha fatto un lavoro molto importante l'ho detto stamattina lo ripeto credo che il Progetto trenta ore rappresenti come dire uno dei punti di massima
Uno dei punti forse di maggiore qualità raggiunto dai giovani imprenditori non loro storia nel rapporto con la scuola quindi oltretutto abbiamo toccato oltre quattro mila studenti né continueremo a toccare di nove perché credo che questo progetto al di là del fatto che io ho cado scade il comitato scuola credo che sia un progetto come dire di grande importanza che vada portato avanti come dice sempre lui già dette non dobbiamo mai dimenticarci lascia sì alle spalle le cose buone fatte non dobbiamo mai fare in modo che come vi si ricominci sempre da capo ognuno deve portare dell'innovazione però quello che c'è di buono credo che vada anche salvaguardato
Sono state dette se vengo invece un po'così a dire alcune cose anche sulla scuola ovviamente durante questo pomeriggio sono state dette molte cose importanti direi che è stato detto quasi tutto io cercherò solo di riprendere alcuni concetti che mi sembrano particolare The significativi concetto che Primo concerto per esprimere quello che Espresso qualche minuto fa Carlo Callieri ne siamo davanti a un mondo che sta cambiando profondamente abbiamo dedicato come voi tutti sapete nostro ultimo convegno di Capri proprio al tema del cambiamento nella logica che noi vogliamo essere coloro che guardano avanti ne vogliamo essere coloro che guardano al futuro e siamo consapevoli che oggi ne stiamo vivendo un cambiamento straordinario è vero che il cambiamento è una costante della storia ma certamente in questo momento il cambiamento è molto forte il cambiamento come è stato detto prima portato da te come regia dalla globalizzazione dalla demografia dei flussi migratori che stanno cambiando proprio nostro modo di vivere il nostro modo di essere nato ma nostro modo di fare impresa il nostro modo di lavorare e io credo che all'interno di questa logica deve cambiare anche il sistema di garanzie gli è stato detto prima oggi io credo che un vero sistema di garanzie come dire che sia sostenibile dal punto di vista della spesa ma che sia anche iniquo è o si stemma che deve dare solidarietà vera a chi ha veramente bisogno deve dare un sostegno a chi è veramente vecchio nella logica anche dell'allungamento della vita
Deve ovviamente come dire aiutare chi sta momentaneamente fuori dal mercato del lavoro quindi né ci siamo espressi favorevolmente sul disegno di legge
Che prevede una revisione degli ammortizzatori sociali ma al di là di questo la vera garanzia per il futuro sta proprio come è stato detto da molti interventi sta proprio in una scuola in un sistema di formazione un sistema di università buoni efficiente efficace che aiuta le persone gli studenti ma anche le persone che voglio dire sono fuori poi dalla dall'età di di studio ma gente che sta anche nel mondo del lavoro a capire il cambiamento adeguarsi al cambiamento
E trarne vantaggio quindi la scuola acquista in un mondo che cambia moltissimo in modo profondo acquista un ruolo sociale e civile fondamentale proprio la vera garanzia che noi abbiamo davanti c'è quella di dare come diceva anche Adriana prima l'opportunità a tutti di Crash cere culturalmente di cresce dal punto di vista sociale quindi la scuola è un elemento fondamentale di progresso civile di progetto che esso sociale elemento come diceva anche prima Luigi Abete che deve fu
Amare cittadini in una logica di cultura liberale democratica e di rispetto nei confronti degli altri quindi a un importanza straordinaria secondo elemento molto importante
E che la scuola anche questo è già stato detto è fattore di sviluppo economico importantissimo noi oltre a come dire preoccuparci che la nostra scuola crei cittadini capace appunto di vipere di trarre vantaggio dal dalla dal cambiamento dobbiamo anche beh ci conto che ne dobbiamo dare i ragazzi che escono dalla scuola la capacità di trovare un lavoro l'opportunità ovviamente non la garanzia ma l'opportunità di trovare un lavoro più facilmente di quello che avviene oggi ne sappiamo che oggi abbiamo i tassi di disoccupazione giovanile più alti d'Europa su Tassi che fanno progredire paura soprattutto in certe zone del Paese abbiamo la disoccupazione di più lunga durata perché che esiste in Europa quindi diamo una situazione molto difficile e io credo che la scuola così come la formazione debbano anche porsi come obiettivo quello di aiutare le persone a trovare più facilmente un lavoro e qui tutto il tema della cultura d'impresa della cultura del lavoro che deve entrare in modo
Forte nella scuola è un tema molto importante ma c'è anche un altro aspetto che è stato anche questo risultato ricordato e vorrei ripetere perché secondo me molto importante
Che così come come dire la scuola ha bisogno d'impresa l'impresa ha bisogno di scuola bisogno di conoscenza ecco su questo vorrei come dire riportare l'attenzione su un tema dove stiamo attenti secondo me a fare Troy e distinzioni tra i cosiddetti settori tradizionali è tra i settori in settori innovativi son verissimi dati che citava prima Adriana oggi chi fa grande crescita in Borsa in di profitti di di di di posti di lavoro sono l'impresa è punto nelle tecnologie di comunicazione in generale le diciamo le le imprese che sono i cosiddetti settori innovativi ma come ne abbiamo detto proprio nostro convegno di Capri in alcune riflessioni che abbiamo fatto le tecnologie in realtà sono proprio uno strumento per renderà distinzione tra settori maturi cosiddetti settori maturi e settori innovativi meno forti oggi anche chi fa Scarpetti fattura di come dire se è in grado di aggiungere qualità innovazione servizio tecnologia i propri prodotti come riesce a fare crescita esponenziale quindi in realtà e io credo che proprio la grande sfida del nostro sistema imprenditoria italiana e da una parte certo quella di essere presente nei nuovi settori ma è soprattutto quella di far sì che le nostre imprese come dire quelle in cui si ho forti tradizionalmente aumentino proprio la propria capacità di fare qualità innovazione tecnologia quindi aumentino al proprio interno la come dire una grande a tensione alla conoscenza e quindi la scuola ha bisogno d'impresa ma ripeto l'impresa ha bisogno di scuola e questo è un fatto estremamente importante io credo che questo è stato detto che Italia Oggi ancora un gap forte abbiamo tassi di scolarizzazione ancora bassi anche se qualche qualche miglioramento c'è abbiamo un numero di abbandoni ancora troppo alti nonostante alcuni bus in avanti c'è ancora una cultura della separatezza tra impresa e scuola ripeto si sono fatti dei passi in avanti ma c'è ancora molto da fare io sono d'accordo con Luigi Abete che bisogna come dire dire che cosa gli altri profanate tutto bisogna dire che cosa noi ed amo fare e poi anche a riflettere su il primo passo da fare domani mattina però io credo che ci sia un primo aspetto che riguardano certamente noi come soggetto collettivo quindi come Confindustria come giovani imprenditori anche come soggetto imprenditore inviti duale dobbiamo sempre più mettere al centro attenzione come dire il fatto che vince l'impresa che ha proprio interno lavoratori collaboratori come dire di alta che sono formati che hanno una qualità di Fo un'azione molto alta già io credo che alcuni passi in avanti sono stati fatti in questa nostra sensibilizzazione certamente questa cosa va aumentata riprendendo quello che c'era prima e il signor Ranieri che non non so se c'è ancora
Che si stupiva un po'come come dire in un sondaggio fatto agli imprenditori risulta che molti imprenditori ritengano che la formazione Pata Pata soprattutto sui livelli più alti ma questo in parte e naturale
Però non v'è dubbio che la sensibilità sul fatto che tutta la nostra forza lavoro debba essere più formata è un fatto molto importante quindi primo aspetto che riguarda noi e proprio lire che le imprese che vincono sono proprio le imprese che hanno al proprio interno con laboratori formati secondo aspetto molto importante certamente che le e iniziative legislative del governo che sono state come dire portate avanti fino ad oggi vengano continuate io direi vengano anche forma forzate perché ci sono alcuni aspetti importanti ma secondo noi
Sono ancora insufficienti è ovvio che questo è un è un settore difficile scontiamo decenni di appunto di separatezza di statalizzazione di inefficienza però questo non vuol dire che abbiamo bisogno troppo gradualità allora lo ricordavamo prima lo ricordava anche Adriana spesso quando bisogna proprio fare le grandi riforme fare piccoli tasse fare grandi passi certe volte richiede lo stesso sforzo le stesse come dire ci sono comunque grandi opposizioni anche per fare i piccoli passi fosse in alcuni casi che successe
è stato un grande sforzo
Giuseppe
Altre
Tutto poste
Riprendo il discorso dicendo che in alcuni casi quando si sparano delle riforme i e queste riforme comunque suscitano diffidenze e resistenze
Con i casi forse avere il coraggio di fare il grande passo invece che il piccolo Capasso può essere utile ma non v'è dubbio che su alcuni temi qualche passo è stato fatto prendiamo il tema dell'autonomia è stato ricordato oggi c'è un'autonomia però dal nostro punto di vista l'autonomia da aumentata quindi dovremmo arrivare a un'autonomia vera organizzativa didattica finanziaria dove come diceva prima Oliva il preside sia per esempio un vero leader c'è poi grande tema della parità ed era anche qui che qualche passo è stato fatto soprattutto dal punto di vista da come dire teorico è stato sancito questo principio che il sistema nazionale dei distruzione fatto di scuole statali scuole private però poi mancano gli strumenti per rendere questa parità vera e non crediamo Luigi che il buono vola è vero che può essere come dire va discusso va visto nell'insieme però credo che sia una cosa fattibile credo che sia una cosa importante e credo che vada portata avanti certamente su questo siamo d'accordo con te nota visto come logica se stante l'avessimo alloggi e in cui c'è un controllo di qualità forti ci sono criteri di valutazione molto rigidi e come diceva Oliva c'è una una una un'Authority sulla qualità che molto importanti quindi io credo che la logica della par età la logica del controllo di qualità senologica è molto importante e non riteniamo che una logica di concorrenza controllata attraverso sistemi di qualità posso sicuramente far bene anche al sistema scolastico
Ecco quindi cose sono state fatte però ripeto dobbiamo avere il coraggio tutti ognuno per la propria parte di fare passi più forti più coraggiosi
E veniamo anche e vado verso la conclusione perché è tardi a capire che cosa noi come giovani imprenditori dal nostro punto di vista possiamo fare degnamente
Noi lanciamo dell'i tempi ci siamo prima scambiati poi chi verrà dopo di noi tra qualche mese sarà libero di portare avanti oppure no però credo che sia importante che visto che abbiamo fatto un'esperienza significativa in questi quattro anni cerchiamo anche di dire dal nostro punto di vista quali sono oggi le nostre sfide perché ha ragione Luigi che appunto noi dobbiamo sempre guardare avanti abbiamo oggi fatto alcune cose molto bene ma oggi forse abbiamo nuove sfide da portare avanti allora io credo che un prima una prima come dire nuova logica sulla quale i giovani imprenditori si dovranno cimentare è quello dell'università oggi fino ad oggi non ci siamo occupati poco di università sicuramente dobbiamo continuare occuparci scuola lati le trenta ore come ha detto all'inizio dovranno continuare dal nostro punto di vista però forse oggi si apre una nuova logica che è quella dell'università perché io credo che sulla scuola ripeto ci ha moltissimo ancora da fare però qualche strana estate jazz data su università ho la sensazione che siamo forse all'anno zero quindi probabilmente dovremo cercare di mettere la nostra Energia la nostra capacità di mobilitarci su tutto il territorio anche sulla logica dell'università perché io credo che il Paese ad
Sogno d'università più efficiente lì e lì che si fa un discorso molto serio sulla ricerca sull'innovazione che come abbiamo detto prima elemento fondamentale per la competitività delle nostre intese e ho la sensazione che veramente le università sia una una in una condizione
Ne molto negativa fatta di Baron atti fatta di logiche che sono tutto tranne il merito che rischierà responsabili
Da che sono propri valori ai quali noi cerchiamo di ispirare ogni giorno le nostre azioni quindi credo che vada aperto un nuovo fronte sull'università
E credo anche che vada ripreso un discorso sull'orientamento noi facciamo molto riempimento lo facciamo bene credo lo facciamo da molti da molti anni lo facciamo a livello territoriale credo che la proposta del signor Ranieri sia una proposta interessante tra l'altro diamo già qualche piccola sperimentazione sul territorio mettiamoci insieme noi sindacati le scuole altri organismi altre categorie e facciamo un orientamento serio molto basato anche sulle logiche voglio dire dei singoli territori
Voi sapete che leggevo proprio stamattina una una un'intervista proprio al Ministro Università che noi abbiamo una situazione in cui molto spesso gli studenti fanno una scelta e poi tornare indietro c'è un tasso
Abbandono altissimo come diceva nella logica dell'università si laurearmi pare una persona su quattro quindi logiche assolutamente sbagliate drammatiche di grande spreco anche finanziare io credo che l'orientamento sia un fatto importante
E credo che forse oggi sia venuto il momento su progetti ben definiti e due incarichi fare orientamento anche insieme ad altre forze voi sapete che la mia idea personale poi e condivisa dal movimento abbiamo parlato recentemente mentre Sante strazio che la concertazione va vista sempre con attenzione non bisogna abusare di questo termine non bisogna farla sempre comunque perché è uno strumento che in alcuni casi può essere utile in altro no ma forse su temi di questo tipo
Tu come quello dell'orientamento se c'è condivisione di obiettivi comuni e credo che possiamo metterci insieme appunto ad altre forze che credono appunto nella necessità di lavorare seriamente e concretamente sul tema dell'orientamento
Termino dicendo che quindi come dire noi dobbiamo fare un duplice sforzo da una parte e continuare a lavorare sulle grandi sfide che fino ad oggi abbiamo come di raccolto e portato avanti con successo lire trenta ore i Progetti a livello tre viale e dobbiamo aprire dal nostro punto di vista anche queste nuove sfide sempre nella logica che ci contraddistingue quella di credere quello che facciamo di essere disposti a come dire giocarci anche la faccia di esserci rischi di essere disposti a sacrificare
O a investire meglio perché perché so che tutti noi consideriamo questo investimento in una un in una una un costo investire una parte del nostro tempo è nostra risorse proprio su questo tema della scuola di università che noi riteniamo un tema molto importane ante un tema dal quale dipende il futuro di questo Paese sia dal punto di vista economico e ma soprattutto dal punto di vista sociale un tema che riguarda cita i giovani e voglio concludere con una frase che ha contraddistinto molte delle conclusioni mia o dei miei vice presidente che il mio amico Attilio Tranquilli zitta sempre con piacere che noi dobbiamo guardare al futuro noi dobbiamo guardare preoccuparci dei giovani perché un Paese che non pensa ai giovani è un paese senza futuro noi siamo giovani siamo gli azionisti del futuro e
Quindi pensiamo di avere un ruolo straordinariamente importante in questa logica e vogliamo impegnarci personalmente concretamente per costruire
Migliorare magari un piccolo pezzettino di futuro e poter guardare appunto domani con maggiore fiducia e con maggiore come dire attenzione grazie
Ringraziamo tutti
I relatori tutti gli ospiti che sono intervenuti e colgo l'occasione per ringraziare anche Emma Marcegaglia per le parole di apprezzamento nei confronti sono colgo l'occasione per sottolineare che per me questi quattro anni
La presidenza Marcegaglia
Presentato a parte le della della mia vita non solo associativa ma della mia vita e quindi segnerà comunque nel bene e nel male una parte importante da Mary ringrazio Emma perché il contributo che ha dato Emma al movimento in particolare la visibilità del movimento all'e sterno credo che sia un contributo non paragonabile o ineguagliabile del non facilmente ineguagliabile eguagliabile né per il futuro quindi la ringrazio ancora e colgo l'occasione per approfitto anzi per qualche comunicazione di servizio e per raccogliere anche in qualche modo la all'osservazione che ha fatto Carlo Callieri sull'acustica di questa di questa sala che quindi approfittiamo immediatamente
Fra un'ora un'ora e un quarto circa per utilizzarla nel modo in cui nei secoli passati è stata utilizzata quindi la utilizzeremo anche come refettorio quindi cogliamo immediatamente questa osservazione quindi invito tutti i presenti tutti i relatori e gli ospiti e naturalmente tutti già imprenditoria trattenersi quindi a utilizzare questa sala nel modo corretto nel modo in cui è stata utilizzata nel passato
E alle venti vi invito a un piccolo saggio a un piccolo concerto di ARPA che si troverà si farà si realizzerà al secondo piano nella cappella minore per rimanere nel nel tè eh ma di un di un momento di un week-end di meditazione quindi vi invito a questo piccolo saggio di musica dark lady ad ARPA alle ore venti e alle venti e trenta circa a ritornare qui per la Cina con tutti grazie di nuovo e buona sera