Il ministro della sanità Rosy Bindi attacca duramente il referendum radicale sulla sanità;

Apriamo una pagina legata ad un altro tema di cui la politica e l'informazione sembrano poco occuparsi la questione eh senta oggi è scese in campo a difesa dello status quo a difesa della sua virgolette riforma soprattutto contro il referendum radicale la ministra della San ita Rosi Bindi che ha rivolto un invito ai cittadini affinché sostengano la scelta del modello di un servizio sanitario nazionale contro il referendum dei radicali
La sua riforma ha detto la Bindi che interveniva al congresso degli specialisti ambulatoriali e si propone di riaffermare la scelta di sistema fatta nel settantotto scelta ricorderete con otto tre tre che era la quintessenza dello statalismo le Muse Lecce
E ancora la Bindi le tendenze in questo momento sono ben diverso e la legge di riforma ha davanti a sé il referendum radicali se c'è una riforma in cui perno in maggioranza possono fare una scelta di campo è proprio questa ora non è più ammesso essere equidistanti tra referendum e decreto di Ford bisogna prendere posizione
Dice ancora la Bindi non basta però dire no al referendum solo a parole per dire no atti dice di smantellare il servizio sanitario nazionale bisogna lavorare per rafforzarlo Ponthieu state attenti poi che non ci sono dubbi che questo rappresenti il miglior sistema al mondo primeggia
Perché non ci sono dubbi che questo rappresenti il miglior sistema al mondo così Rosi Bindi vi è stata una replica di Emma Bonino questo pomeriggio ha scritto Bonino a Bindi italiani travolgere hanno la sua riforma la prossima primavera se la Corte costituzionale non supera il diritto costituzionale al referendum gli italiani potranno scegliere ho il sistema ridisegnato dalla Bindi centralista dirigista e burocratico o quello liberale prospettato dal referendum già sottoscritto da ottocento mila elettori l'obiettivo della nostra riforma non è come sostiene il ministro smantellare il servizio sanitario nazionale
Quanto non per il perverso monopolio pubblico dell'assicurazione contro la malattia noi vogliamo restituire ai cittadini la possibilità di scegliere dove destinare la loro quota di spesa sanitaria obbligatoria che può restare uguale per tutti alle ASL o ad altri soggetti privati
Vogliamo spezzare il legame tra chi acquista e chi eroga servizi sanitari oggi due soggetti coincidono e il risultato è un uso inefficiente della spesa sanitaria pubblica cui ci tre minuti ne hanno necessità suppliscono acquistando privatamente anche quelle prestazioni teoricamente garantire al servizio sanitario nazionale ma con tempi e qualità inadeguati
Il meccanismo del buono sanità reso possibile dal referendum andrebbe a tutto vantaggio dei soggetti più deboli ai quali oggi negata qualsiasi libertà di scelta quanto alle strutture pubbliche sopravviveranno tutte quelle in grado di fornire servizi di qualità a costi competitivi conclude Bonino
Il nervosismo del ministro Bindi è comunque comprensibile se si arrivasse referendum gli italiani travolgere ebbero la sua riforma da socialismo reale che compra nella libertà di scelta del paziente penalizza l'autonomia regionale e cancella qualunque possibilità di introdurre elementi di mercato e di concorrenza
Nella sanità italiana così Emma Bonino ma noi vogliamo continuare ad affrontare nuovi l'argomento lo facciamo con un ospite che ringraziamo per la sua disponibilità e il professor Ornello vitali docente di Statistica economica presso università la Sapienza di Roma gli ascoltatori
E lo ricorderanno relatore al convegno riforme ripresa c'è un'alternativa questi referendum proprio sul tema assistenza e sanità ma i lettori più attenti dei giornali non si saranno persi in queste settimane gli interventi al professor vitale sul giornale e su Italia Oggi proprio sulla questione sanità intanto buonasera professore
O l'assenza grazie davvero per la sua disponibilità pare cominciamo subito con le affermazioni ministro Bindi e
Il sistema italiano è il miglior sistema del mondo professore ma
Direi che sulla su questa affermazione c'è molto da dire gli ho partirei dalla
Diciamo dalle prime dichiarazioni del ministero
Il quale sostiene che la legge sempre che diciamo la nuova riforma risponde alla scelta di CIPE del sistema delle mille novecentosettantotto con la legge ottocentottantatré
E in effetti è una conferma di quelle principio istitutivo del servizio sanitario nazionale solo però che questo servizio
A diciamo realizzato deficit accumulati ripetuti tanto da poter far dire a molti studiosi che la fallita diventata proprio come un buco nero da parte questo servizio sanitario nazionale è aumentato il potere lobby burocratiche
E tanto che la Seleçao politica sull'antitrust ritenuto lesiva la la ritorno lesiva degli interessi
Diciamo
Tali che dava luogo a concentrazioni di polveri e da parte delle burocrazie pubbliche che tendono poi nel tempo
A privilegiare gli interessi particolari su quelli generali e c'è da dire ancora che questa richiamo alla sistema l'istituzione del sistema sanitario nazionale
Avveniva diciamo come obiettivo o quello dell'equità dopo venti anni la Corte dei conti del suo ultimo giudizio
Dice che si è venuto a delineare un quadro in cui i più svantaggiati sono i più deboli i più bisognosi quindi non mi sembra diciamo per quello che riguarda il passato il richiamo alla legge sul sistema sanitario nazionale che siano stati conseguiti obiettivi diciamo rilevanti poi naturalmente ci possiamo dirlo domandare
Che cosa ha voglia invece il referendum previsto ereticali qui Emma Bonino è stata molto chiaro ha risposto in maniera veramente Calcante del resto e agli occhi di tutti appare che questo referendum può introdurre il potere selettivo della domanda che dovrebbe anche contribuire a riqualificare il sistema pubblico ma attraverso la libertà di scelta dovrebbe garantire lo sviluppo dell'offerta sanitaria privata quindi non è che si vuole smantellare il sistema pure sanitario nazionale pubblico il sistema pubblico possiamo anche dire che si vuole gli a formare diciamo l'importanza del sistema pubblico
Ma vogliamo lo si vuole un ancor più decisa
Crea affermazioni della possibilità di competizione del pubblico con il privato onde pervenire ai necessari
Miglioramenti non qui il una posizione statalista e centralista come in un certo come ha detto anche a Emma Bonino ma una scelta realmente liberale che per l'appunto deve consentire una possibilità
Ai soggetti
Di e avete una effettiva possibilità di scelta
Prego e direi che in questo posto col terzo allo stato comperi chiaramente che Epinay competere una funzione di regolamentazione e controllo del mercato
D'altra parte considerandola accentuata dinamica dei consumi sanitari della necessità di Investimenti in tecnologia e del nelle strutture edilizie
Come dire assai dubbio che il sistema pubblico riesca a far fronte a tutto diciamo noi sappiamo che nel nostro paese è in atto un accentuato processo di invecchiamento demografico il che naturalmente comporta che ci sia una quota di popolazione anziana che normalmente la più bisognosa di servizi sanitari
Che piuttosto rilevante e quindi diciamo che abbiamo necessità di Investimenti
E ai quali diciamo tanti le attuale per ripetere il bilancio statale lo stato effettivamente con difficoltà riuscirà a far fronte possiamo potrei dire
Vi è consentito
Che e abbiamo effettivamente dei parametri che dicono come come il nostro sistema sanitario nazionale sia effettiva sia molto arretrato si pensi che la vita media degli ospedali di sessant'anni
Una delle più alte d'Europa e che lo stato della tecnologia e antiquata per la maggior parte avendo più di dieci anni di età con grandi sperequazioni territoriali perché anche questo c'è da dire
La Ragioneria generale dello Stato recentemente ha sottolineato per l'appunto le sperequazioni che si producono da regione a regione per quanto concerne la Speedo prevedere pubblica
E qui e io starei per dire che questa come dire questa difesa
Di una concezione statalista e centralista
Sia veramente non ragionevole in quanto il sistema non ha raggiunto gli obiettivi per cui era nato
Abbiamo sostanzialmente tratteggiati i due schieramenti a confronto da un lato lo schieramento per esempio referendario di chi vuole introdurre elementi di competizione di concorrenza tra pubblico e privato ma anche tra privato e privato alimentare un meccanismi virtuosi con perizia dall'altra il
Morocco pubblico ecco io la pregherei anche di aiutarci a capire come nel modo stataliste pubblico la situazione di rischio ulteriormente di peggiorare proprio grazie alla riforma Bindi che la ministra un po'da sola per la verità
Ma continua a magnificare noi avremo bisogno di centinaia di norme quaranta provvedimenti normativi del governo e trenta da parte di ciascuna regione che in complessivamente tutti dalle P
Di seicento norme per dare attuazione e a cui il decreto avremmo la compressione della libertà per impazienti di scegliere medico luogo di cura addirittura la stessa cura
Avremo la deducibilità fiscale solo delle polizze assicurative
Che non siano per così o meglio la deducibilità fiscale solo delle polizze integrative insomma uno si potrà scaricare solo il dentista piuttosto che le cure termali tutto il resto al quindi ulteriore rischio di il riversamento di risorse sul pubblico risorse sottratte al privato abbiamo l'invasione delle competenze regionali ecco io
Ho evocato due tre quattro aspetti ma vogliamo professore dire in cosa la riforma Bindi rischia di aggravare ulteriormente la situazione
Ma quelle che lei richiamava sono in effetti motivi fondati di il grande perplessità veramente grande perplessità nei riguardi della riforma che anche al convegno dei radicali io richiamai che tutti ogni osservatore
Imparziale desideroso del bene e del diciamo dei cittadini italiani non può non diciamo trascurare
Certo che cosa possiamo dire che che questa riforma che prevede di fatto il monopolio del finanziamento e dell'offerta non può raggiungere gli obiettivi desiderabili per il settore
Sì non apra l'apporto dei privati poi lei diceva all'inizio la migliore al mondo grazie ma gli italiani intervistati
Dal centro sinistra ad esempio o anche dall'Eurisko e ed altri istituti di ricerca europei mostrano un grado di soddisfazione del sul servizio sanitario nazionale molto al di sotto della media europea
E questa è anche dimostrato dalla forte immigrazione sanitaria verso l'estero da parte degli italiani
E quindi io
Non riesco veramente volendo essere molto severo
A comprendere diciamo come si possano ancora attardarsi Filiberto concessioni che la realtà smentisce quotidianamente
E che italiani rifiutano io credo
Credo veramente che si della la Corte Costituzionale come diceva lei prima non dà la possibilità alla agli italiani di poter finito come dire di poter dare il loro barriere e credo che questa riforma
Terra sicuramente affossata
L'altro professore lei parlava di mitigazione degli italiani verso l'estero ma c'è anche un'altra migrazione verso il privato cioè il sistema e tanto il migliore al mondo dice la Bindi che pure spendendo seicento mila miliardi l'anno nel pubblico gli italiani sono costretti a spenderne altri quaranta cinquanta mila nel privato tanto poco sono soddisfatti delle prestazioni del Servizio generazioni infatti è proprio vero perché
Diciamo facendo riferimento all'ammontare della spesa
Sanitaria sul PIL possiamo dire che essa è pari al sette virgola sei punti percentuali
Di questi sette virgola sei punti percentuali di cinque virgola nove punti riguardano l'Aspica pubblica e due virgola tre punti
La spesa privata questa società gli apertissima è molto alta perché il cittadino per l'appunto preferisce rivolgersi al privato perché il pubblico non risponde non riesce a soddisfare così che i cittadini pagano due volte per lo stesso servizio
è appunto questo che intendevo dire in precedenza quando facevo riferimento alla potete selettivo della domanda naturalmente questo questo sette virgola sei punti percentuali la spesa sanitaria sul pile
Inferiore alla media dell'Unione europea che è pari all'otto per cento e anche alla media dell'OCSE che è pari a sette virgola otto per cento anche se non di molto ma un pochino inferiore
E con la maschera sull'Italia ecco questo c'è un'ultimissima questione su cui davvero poi congedando le ringraziandolo per la sua disponibilità desidererei una sua riflessione c'è un altro aspetto assai preoccupante della riforma Bindi
Che essa finisce per travolgere anche buona parte delle competenze regionali
Rischia di mettere in grave difficoltà e di paralizzare anche quell'esperienza penso al caso lombardo di chi ha provato a dare un asse Todi verso la sanità in Lombardia la regione ha scelto di far saltare il meccanismo dell'accredito tradizionale di introdurre per vie traverse una sorta di buono sanità laddove in tutte le altre Regioni c'è un numero fisso diciamo così di convenzioni e di accredito Sibylle Lombardia si è detto chiunque abbia una clinica che risponda a determinati standard è automaticamente accreditato morali cittadini sono messi nelle condizioni di poter scegliere liberamente fra strutture pubbliche e private purché accreditate iniqua Antony sponde anche qui i criteri e cioè un meccanismo di Scelta che rischia di saltare anche in virtù del carattere pervasivo del decreto Bindi e in virtù del fatto che queste libertà per così dire le Regioni non potranno più prendersi
Certamente in effetti a quanto mi risulta dagli studi che io effettuato e anche consultando molti degli esperti del settore diciamo che la soluzione non lo ha adottato dalla Regione lombarda è la soluzione certo senso migliore
E quindi
Veramente non riesca a comprendere questa questa questa cioè non riesca a comprendere direi che il ministro Bindi è in un certo senso prigionieri prigioniera dei suoi schemi egli non intende ragionare a fondo su una possibilità veramente di libertà
Di possibilità di scelta che dà invece la posizione che intendono difendere interventi radicali
Circa l'impedimento che la riforma non comporterebbe un cambio di sistema ma un intervento peritale di vitalità un corpo come ha detto Rosi Bindi
Però bisogna vedere se questo corpo è ancora vivo piuttosto cui riteniamo morto oppure moribondo intervento in simili condizioni
Specie se il corpo è morto sarebbe compito assolutamente impossibile
Quindi occorrerebbe quindi innovare avere il coraggio di farlo e cambiare il tema così come con grandi difficoltà perché bisogna dire che il ministro non è che non ostacoli in tutti i modi possibili e diciamo lei soluzione adottata regionale Lombardia bisogna dire il coraggio di cambiare sistema e allora possiamo dire così forse per concludere che così come la Bindi invitava i cittadini a del schierarsi
Anche lui anche i radicali ma non soltanto i radicali anche tutti coloro i quali hanno a cuore diciamo i oppure pensano che bisogna di fronte ai problemi assumendo un atteggiamento positivo e razionale anche noi invitiamo i cittadini a Rinnovamento a prendere posizione senza alcun timore nel sistema sanitario pubblico
Lo dobbiamo dire contrariamente a quanto viene sostenuto non viene abolito con il poi nel retro ma dovendosi confrontare deve assolutamente migliorare ciò corrisponderà un modo di vedere il problema che ha vissuto frutto di tolleranza di comporre riduzione un modello insomma litorale di affrontare e di migliorare
Direi poi ci troviamo professore non è la ringraziamo davvero molto col suo permesso torneremo a disturbarla molto presto d'accordo allora grazie davvero buonanotte al professore l'anello vita stabile