Dal prossimo 2 novembre inizia all'assemblea generale dell'Onu il dibattito sulla risoluzione presentata dall'Unione Europea contro la pena di morte

Martedì due e mercoledì tre novembre in terza Commissione all'ONU ci sarà il primo dibattito in vista del voto sulla risoluzione pena di morte presentato dall'Unione euro
Paesi em ante presentatori della risoluzione il nutrito gruppo di Paesi contrari che a Tokio ufficiosamente sembrano essere di circa settanta
Non c'era
Il Paese conta infatti presentato e presenteranno emenda porti a modificare il testo della risoluzione e a scompaginare il gruppo dei Paesi sostenitori l'emendamento più pericoloso è stato presentato dall'Egitto questo è il terzo richiamandosi ai principi generali della Carta delle Nazioni Unite l'emendamento chiede l'assemblea generale di riaffermare che ogni Stato ha un diritto inalienabile meno ieri il proprio sistema politico economico sociale e culturale niente interferenze da parte di un altro strato questo emendamento significa praticamente ribadire che la pena di morte è una questione di senta di politica criminale interna agli Stati e non una violazione dei diritti umani
Una scelta tattica per trovare una maggioranza trasversale a sostegno della pena di morte maggioranza che altrimenti tra i Paesi membri dell'ONU non c'è che di mera scelta tattica si tratti risulta dal fatto che in numerose risoluzioni e provate in Assemblea generale come quella sui diritti del fanciullo sul traffico di donne e minori contengono disposizioni che incidono in maniera più forte sulla sovranità degli Stati
Bravo Lentate a presentare una mozione cosiddetta no attorno per impedire la mette in discussione degli emendamenti
Tanto che in appello New York Elisabetta Zamparutti