"Cooperazione allo sviluppo"

è aperta o comunque stiamo per aprire la paghiamo di prendere posto
Verrà favorire l'inizio dei lavori
Come da programma
La seduta di questa mattina e indicata alle relazioni sui lavori delle commissioni che si sono svolti ieri in mattinata e nel pomeriggio
Come probabilmente sapete il partizione di massima cinque sui settori di esplicazione della cooperazione allo sviluppo
E cinque sugli strumenti della cooperazione allo sviluppo
Le commissioni si sono svolte ieri hanno ripreso il lavoro di altrettanti gruppi di lavoro che nei mesi scorsi avevano ampiamente delibato e dibattuto la materia in gruppi più ristretti portando alla Commissione un documento
La commissione ieri ha naturalmente preso in esame il documento sottoposto lo ha discusso e verosimilmente nel unica ASI si sarà venti del documento stesso recependo il dibattito
Incominciamo quindi con i rapporti
Delle commissioni che si sono riunito in mattinata di ieri naturalmente alcuni di voi soprattutto quelli che hanno partecipato ai gruppi
Avranno in mano forse letto comunque a disposizione
Il documento che era stato predisposto prima della conferenza e che è stato discusso ieri nelle Commissioni
La relazione che sentirete oggi può di ferirsi
Ovvio dal documento di ieri l'ordine non strettamente protocollare mi scuso quindi per eventuali posticipazione o anticipazioni tenendo conto anche delle esigenze dei relatori che hanno dedicato già ieri
Molto del loro tempo e al lavoro della conferenze ringraziamo tutti
La prima commissione su cui sì reperirà e quella relativa alla sanità
Il gruppo di studio della sanità è stato presieduto da Francesco o chiari Istituto superiore della sanità ieri la commissione che ha discusso il rapporto del gruppo di lavoro sulla sanità è stato aria polveroni ai la parola
Grazie signor presidente
Recependo le indicazione del Parlamento il Comitato interministeriale per la politica economica all'estero nel mille novecentottantadue inseriva fra le priorità della cooperazione italiana lo sviluppo gli interventi nel settore sanitario quali strumenti di effettiva promozione umana e sociale dalle popolazioni più bisognoso del Terzo Mondo in linea con una strategia d'aiuto primario largamente autonoma rispetto alla logica della cooperazione commerciale e dei ritorni economici
Il documento preparato dal gruppo sanità illustrato dal professor cocchieri ha disegnato una strategia di intervento della cooperazione sanitaria italiana nella quale il successivo di linee guida l'intervento già adottate a livello programmatico ed operativo del dipartimento un primo connotato di questa nuova filosofia degli aiuti italiani in campo sanitario valido in generale consiste appunto nella consapevolezza di dovere in modo assoluto evitare il trapianto di modelli teorici e il semplice trasferimento di metodi e tecnologie occidentali di dover invece in ogni caso mirare alla compatibilità degli interventi con la peculiare realtà socio economica dei Paesi beneficiari così tardi permettere l'effettivo autonoma e paritetico coinvolgimento gestionale degli operatori locale
Correzione di rotta questa resa indispensabile dal fallimento della politica d'aiuto differenziare i Galati si fattale nei confronti della realtà e delle potenzialità umane culturale dei IVS
Di qui la priorità fatta propria della cooperazione sanitaria italiana di una più adeguate giusta
Distribuzione territoriale dei servizi sanitari di base e di un più ampio accesso sociale alla salute nello spirito di quanto sancito già nel mille novecento settantotto nella conferenza di Alma Ata
Di qui ancora come necessaria pendice l'accento posto sulla coinvolgimento delle comunità nell'individuazione delle priorità nella gestione dell'iniziative nella valutazione dei loro risultati sulla unitarietà degli interventi tesi a integrare razionalmente momenti educazione medica
Non solo nel tessuto dei vari Piani sanitari nazionali ma anche nel più ampio contesto dei progetti di sviluppo nei settori dell'istruzione e dell'agricoltura
Delle infrastrutture cioè sulla necessità di rispettare il criterio imprescindibile
Del lei tecnologie appropriate
Di dosare cioè il grado di sofisticazione tecnica degli interventi in funzione degli obiettivi e possibilità di gestione e mantenimento avrebbe e lungo termine da parte del Paese beneficiario
è ovvio che la medicina comunitaria rappresenta come è facile immaginare la maggiore priorità della cooperazione sanitaria internazionale e di quello italiano in particolare e costi ammicco particolare
Volti al controllo di condizioni morbose di tipo specifico
Componenti ed obiettivi essenziali della medicina comunitaria sono l'educazione sanitaria delle popolazioni la promozione della parte la promozione del livello nutrizionale
La messa a disposizione di fonti d'acqua igienicamente sicura la speciale attenzione alla salute materno infantile
La creazione e il mantenimento in termini sia di personale sia di mezzi materiali sia di adeguata informazione di un sistema capillare capillare di presidi sanitari agevolmente i rapidamente accessibili all'intera popolazione tributaria e distribuiti dalla periferia al centro dei distretti delle regioni dei Paesi secondo l'ordine di cresce in massa della popolazione in special modo infantile contro le più diffuse malattie infettive nei confronti delle quali tali programmi possono rappresentare uno strumento di efficacia potenzialmente formidabile
Ciò naturalmente a condizione che le vaccinazioni non vengano ingenuamente considerate come sembra
Talora cadere una sorta di soluzione totale di problemi sanitari dei più Vs
La cui complessa realtà ha già più volte bocciato anche in anni recenti progetti anche molto ambiziosi ma condotti con criteri
Verticali spicci e senza l'indispensabile inserimento nel Pd nelle ben più vasto contesto della promozione del lavoro chiamate a livello e del lavoro o socio sanitario generale delle popolazioni da concretarsi sul territorio ho preso in esame
Per quanto infatti posso apparire valide normalmente giustificato un attacco concentrato in favore di una ventata sopravvivenza infantili da queste squisitamente limitato
Rischia di produrre a medio e lungo termine risultati nulli e sprechi di risorse se non viene assicurato nello stesso tempo un progresso socio sanitario ed economico
Che migliori le condizioni di vita complessive della comunità e delle famiglie nel loro insieme per gli altri settori significativi dell'attività di cooperazione rimando appunto al gruppo al documento che appunto è stato ricordato dal presidente all'inizio ente presenti i farmaci essenziali sulla riorganizzazione dei servizi sanitari dei PVE se sulla lotta alle e di temi e sui problemi della ricerca nel campo delle malattie tropicali
Una particolare menzione merita la necessità da più parti sottolineata di collegare strettamente interventi in nutrizione mali con interventi sanitari
Lo stato di manutenzione spesso di drammatica denutrizione in cui versano centinaia di milioni di evitante di PVE sei specialmente i bambini
E naturalmente ed denominatore comune ed elemento condizionanti praticamente della totalità degli interventi di cooperazione fra cui ovviamente in primo luogo quelli del settore sanitario
Senza volere facciali di questo fenomeno di proporzioni purtroppo in alcuni casi bibliche basterà in proposito sottolineare la sua costante strettissima correlazione con le condizioni sanitarie delle popolazioni dei più IVS nella duplice veste di da un lato dico fattore causale e dall'altro di effetto finale di molte delle condizioni morbose prevalente nei Paesi del Terzo Mondo
La strategia dalla cooperazione sanitaria italiana
In campo nutrizionale di fronte ad un problema per affrontare seriamente il quale occorre naturalmente un approccio multisettoriale politico economico agricolo voi anche Totta etnico
è essenzialmente quello di individuare con esattezza tramite apposite unità di studio di rilevazione additando altresì le più efficaci misure di intervento
In particolare rilevante nel settore sanitario l'analisi fra gli altri dei seguenti determinati fattori stato nutrizionale potenziale della popolazione è stato nutrizionale effettivo dalla stessa abitudini alimentari e condizionamenti culturali livello d'assunzione con gli alimenti di additivi contaminati e tossici
Entità e tipo dei fattori di rischio nutrizionale dimensioni e caratteristiche socio sanitari dei gruppi a rischio
Grado di efficienza e di efficacia degli interventi in atto e potenziali correttivi da apportare da portare agli stessi
L'elevata frequenza poi con cui molti gravi eventi naturali ciccioni forzati c'è questo reticolo Fanetti coincide spesso con reticolo di queste pensioni vengono a causare situazioni di emergenza con tutte le drammatiche implicazioni sanitarie che queste comportano ha richiesto l'elaborazione di strategie d'intervento rapido che rispettando tutti i requisiti generali della cooperazione sanitaria si è in grado di assicurare al tempo stesso una prontezza ENI una flessibilità tecnico-gestionali tali da garantire
La massima tempestività di efficacia di iniziative per le quali il tempo di risposta non può contare meno della qualità operativa
L'esperienza in proposito acquisita negli anni recenti della cooperazione sanitari italiani ad esempio in Thailandia in Libano in Etiopia per non citare che i casi più noti costituisce la messa a punto del resto già in corso
Di procedure d'intervento collaudati standardizzate che possano costituire l'ossatura di analoghe iniziative che come è fin troppo facile prevedere sarà fatalmente necessario attuare di nuovo in futuro ecco che questo quadro credo prudentemente ottimista quindi credo valido riguardo ad una situazione in lenta evoluzione in senso appunto positivo rischia di essere un po'rimessa in discussione in seguito all'approvazione dalla legge settantatré ottantacinque relativa agli aiuti di emergenza
è stato rilevato in sede di commissione che uno la legge l'immobilità d'intervento decise ultimamente dal CIPE essa sono ancora come tra l'altro le star lì dentro ancora una discorso di fasce d'intervento troppo larga per stabilire già in questo momento se quali duplicazioni possono esserci o rischiano di esserci
Con appunto i programmi sanitari già in atto e con quelli in fase di preparazione da parte appunto del dipartimento che fino a ora
Ha preposto questo tipo di materia credo che questa sia oggettivamente la fotografia sulla quale creare una positiva soluzione al problema
I Paesi designati dal CIPE Esper una prima fase di intervento sono in larga parte quelli Tobey la cooperazione ha già dei programmi nato gli interventi previsti creazione di una rete di azioni di prevenzione igienico sanitaria con particolare riguardo alla protezione materna infantile non di cui alle strutture alle condizioni incluso il potere di assorbimento degli aiuti esterni da parte appunto di questi Paesi assistiti
Credo che tra l'altro non si è concepibile che possa essere diversamente che altrimenti di aiuti idem per degenza senza questo questa riflessione necessari di coordinamento diventerebbero ho rischierebbero di venire rapidamente una imposizione quasi un corpo estraneo nei confronti del Paese ricevente credo che in questo settore cioè in quello dalla sanità nasce più che in altri la necessità di una coordinamento per lei e attività rispetto alle e due leggi attualmente operante
Il caliente a credo in ora io credo che se questo non vada non viene in un qualche modo chiarito sul piano dei paesi d'intervento sul piano di un minimo di coordinamento
Ecco io credo che se questo non soprattutto in questo settore dove non occorrono tanto fantasie ma esperienze concrete se appunto non Bindi chiarito qui sia a Roma presso il ministero degli Esteri credo che su questa materia si creino delle difficoltà anche nei confronti delle autorità dei Paesi riceventi esposti ieri a visite offerti di aiuti proposti di programmi presentati di volta in volta
Su questa su questa materia con il rischio voglio dire di rendere difficoltosi dimettere ombra su quello che su questa materia è stato fatto un lavoro positivo
Avviandomi RAI due minuti per favore due minuti
Abbiamo da conclusioni credo che per quanto riguarda le prospettive future nel corso degli ultimi mesi l'interesse del mondo sanitario italiano nelle sue componenti scientifiche tecniche manageriale
Nei confronti delle attività della cooperazione sanitaria è venuto ampliandosi compressione geometrica parallelamente alla sensibilizzazione alla sensibilizzazione dell'intera nazione in particolare grazie all'aumentato flusso di informazioni di cui si son fatti tramite gli organi ufficiali della stampa
Medica e le associazioni di categoria a livello dei singoli operatori sanitari ciò ha comportato una cresciuto domanda
Di partecipazione quindi da questo punto o di vista carne per una cooperazione che non si impegno del governo solo bensì dell'intero Paese
Credo che se questo vuole essere non soltanto un'affermazione generale deve prevedere che lei due nuovi leggi il dipartimento stesso svolga le funzioni proprie dello Stato di indirizzo e coordinamento i che sia lì Cerrito quanto più possibile dall'Eden Pienza i gestionali amministrative relative ai singoli programmi che dovrebbero essere svolti per committenza dagli organismi più qualificati tramiti
Appositi strumenti convenzionati appunto con coccole amministrazione di appartenenza degli stessi ecco che allora quanto fino ad oggi realizzato dalla cooperazione sanitarie italiane in particolare l'iniziativi programmi avviati nell'ultimo triennio hanno creato appunto questa immagine lavoro
Che e certamente in termini più specifici potrà portare avanti anche la nuova legge che insieme tutto questo
Attraverso questo discorso stimoli quella che ormai alla luce di questi considerazione necessariamente la necessità di arrivare rapidamente a una riordino o complessivo della legislazione dei circa l'aiuto pubblico allo sviluppo le conclusione
Sono in otto punti che riguardano appunto la creazioni di meccanismi di coordinamento tra i programmi la creazione di un comitato consultivo
Multidisciplinare con rappresentanti delle istituzioni pubbliche privati competenti per la valutazione preliminare
All'approvazione dell'impatto sanitario il vincolo di una quota dei fondi destinati programmi di cooperazione per uno studio di fattibilità comunicata agli anni con un tipo di gestione che fa riferimento discorso che ho fatto prima e quindi concludendo veramente le un adeguamento proprio complessivo che avendo appunto più snelle le attività le attività anche di tipo non solo sanitario ma amministrativo rispetto questi problemi infine appunto una modifica legislativa che con senta maggior snellezza nella utilizzazione del personale del servizio sanitario nazionale il suo reinserimento di tale personale una volta terminato il periodo di cooperazione e l'utilizzazione da parte del servizio sanitario nazionale delle esperienze acquisite dai volontari da coloro che abbiano operato per la cooperazione in organismi nazionali e internazionali grazie
Grazie sono costretto al quattordicesimo minuto a dargli un segnale
La parola ora per la commissione trasporti e telecomunicazioni
Ah professor Giampiero Orsello consigliere Delli palmo i vice presidente della RAI ricordo che il presidente del gruppo di lavoro sui trasporti e telecomunicazioni e stato durante il lavoro del gruppo il professor la io adori inizio della Università di Roma la parola Orsello grazie presidente infatti intendo iniziare questo
Relazione ringraziando appunto il professore a Doris io con lui il gruppo di lavoro
Per il contributo importante dato all'analisi su questi problemi come loro gli intervenuti nel definizione di una linea in ordine al settore del intervento in campo di trasporti e di telecomunicazioni così ringrazio pure per i loro contributi rappresentanti del dipartimento che hanno arricchito
Il la possibilità di conoscere quelli che sono stati quelli sono i vini intendimento da seguire in questo caso devo anzitutto premettere che anche nella Commissione ci si è resi conto della difficoltà di raccordare due temi che sua hanno soltanto alcune analogie ma che presentano invece oggettive differenziazioni e prospettano diverse tipologie di intervento trasporti e telecomunicazioni si muovono quindi secondo ottiche diverso trasporti e telecomunicazioni devi palmo del quale sottolineo soltanto alcuni aspetti preminenti rimandando e pregando coloro che vogliono avere una panoramica più ampia e più dettagliata in ordine alle possibilità di intervento in questo settore di fare riferimento al documento che è stato distribuito sottolineando invece quelli che sono appunto alcuni aspetti caratterizzante dell'intervento considerando la loro indispensabilità per lo stesso sistema distributivo
E l'efficacia complessiva dell'intero intervento di sostegno attraverso la possibilità quindi utilizzare queste questi particolari interventi settoriale
Vorrei anche premettere che alcuni punti di riferimento che sono stati considerati all'interno del Barça di carattere generale
Per quanto riguarda l'aiuto allo sviluppo e si inseriscono quindi bene mi pare nel quadro delle relazioni generali che sono state svolte in apertura di questa conferenze quali sono alcuni di queste considerazioni la necessità di evitare il rischio della settorializzazione della nazionalizzazione degli interventi per aree di influenza se così si può dire
La necessità di evitare la parcellizzazione di operare quindi per una integrazione degli interventi che tenga conto anche delle dell'esperienza europea superando difficoltà e tenendo conto di quelli che sono stati dei punti di riferimento per esempio per quanto riguarda la politica dei trasporti evitare ogni rischio rispetto delle realtà culturali sociali e ambientali evitare forme di interventi a pioggia o casualità di interventi che invece di raggiungere l'obiettivo proposto rischiano di accentuare lo squilibrio tra zona e zone la necessità di tener conto della distinzione tra emergenza e organicità
Di interventi di interventi adeguati ai diversi gradi di sviluppo la necessità dunque di un disegno organico e di lungo periodo
Alla luce del delle esigenze reali in un quadro di globalità e di se stessi di sistematicità e quindi di una necessaria programmazione degli interventi e in questo quadro la necessità diurno nell'intervento è una cooperazione positiva tra i Paesi membri della comunità
Da me ci si tra
Che il trasferimento di tecnologie
Appropriate si realizzino in stretto accordo tra il Paese sviluppato proponente e i paesi in via di sviluppo in ordine ai bisogni fondamentali delle zone da sviluppare del resto questo
E anche un riferimento di legge ma credo che debba essere ricordato
Gli interventi non devono avvenire secondo le esigenze prioritarie degli interessati siano essi Paesi o gruppi aziendale ma devono tener conto effettivamente anche nelle priorità
Di quelle che sono le esigenze dei paesi ai quali offrire la cooperazione mi pare che appaia anche questa è una considerazione di carattere generale l'esigenza di un maggiore di maggiore informazioni questo premesso per quanto riguarda alcune considerazioni specifiche per quanto riguarda i temi trattati i trasporti
Ha necessità emersa di uno sviluppo equilibrato di carattere endogeno mobilitando e organizzando le capacità locali senza sostituirsi ad esse
La necessità di un incentivo all'incremento delle attività produttive esistenti e l'utilizzazione delle risorse naturali la consapevolezza degli effetti indotti in rapporto all'ambiente in rapporto allo sviluppo economico e alla realtà sociale
La tendenza ad un sistema distributivo efficace a livello integrato nei territori finiti mi DQ
Considerare la necessità della riabilitazione delle strutture esistenti come premessa Nuovi Investimenti nonché la necessità di un'adeguata formazione
E addestramento professionale lo sviluppo contemporaneo delle diverse forme di trasporto frustrata su rotaia
Nel trasporto aereo contrapposto fu reale delle strutture marittimo e portuale tenendo conto del rapporto cita campagna tenendo conto delle esigenze di pendolarismo legate a crescenti fenomeni di urbanizzazione
Queste sono alcune di punti che emergono dalla relazione dal dibattito sui problemi dei trasporti
Per quanto riguarda le telecomunicazioni il discorso è molteplice diverso
Si parte da un la console più alla crescita quantitativa e qualitativa dei paesi considerato la necessità di tener conto che attraverso lo sviluppo delle telecomunicazioni c'è un'incidenza reale sul livello e sulla qualità della vita
Che ci potrebbe riassumere nella considerazione che più basso il livello dell'area considerata più alto
L'importanza del contributo delle telecomunicazioni
L'importanza e la sollecitazione che anche per lo sviluppo economico assume il flusso informativo e un adeguato flusso informatico l'importanza nella considerazione dell'intervento nel campo delle telecomunicazioni sia di quelle cosiddette diffusive mono direzionale come la radio la televisione e di quelle in terra casuale
L'importanza crescente dell'informatica e della telematica
E l'utilizzazione dei satelliti sia dell'Istat dei satelliti già attualmente esistenti quelli cosiddetti da punto a punto sia quelli di trasmissione Diretta che sono del prossimo avvenire
Questi sono alcuni dei punti riguardanti il settore specifico della telecomunicazione
Ma noi abbiamo ritenuto che sarebbe stato insufficiente una valutazione intorno ai problemi delle telecomunicazioni considerate per così dire in termini tecnici senza considerare più ampiamente i problemi relativi alla cosiddetta trasformazione della realtà verso una società dell'informazione
Partendo da quelle sono state analisi svolte già in dall'interno dei migranti organismi internazionali sviluppo
La considerazione cioè che il monopolio dell'informazione ancora in alcune agenzia carattere multinazionale senza un controllo e senza una partecipazione diretta da parte dei Paesi interessati sono le considerazioni che emergono peraltro dal rapporto macabra ed è sulla corte sulla comunicazione del mondo sono le linee che emergono dall'azione dalla posizione più volte manifestata dal direttore generale dell'UNESCO e che sono alla base della crisi che si è ipotesi allargata che si è determinata all'interno di questa organizzazione allora dobbiamo tener conto di questi problemi dobbiamo tener conto della possibilità che su queste linee si possono determinare delle soluzioni coordinate che tengano conto delle esigenze di questi Paesi soprattutto in vista sovranità statuale sono rischi per l'identità e l'autonomia culturale emergono da questi documenti le preoccupazioni manifestate
Da questi Paesi in fondo
Noi per i colleghi di colonizzazione quindi occorre muoversi nel rispetto di queste esigenze evitando ineguaglianze squilibri nel sistema delle comunicazioni internazionali e tenendo conto dello sviluppo coordinato di un nuovo ordine mondiale delle comunicazioni sociali
In questo quadro che cosa si può fare in concreto che cosa può fare il anche il nostro Paese
Noi crediamo che vi sia la possibilità di fornire nuove tecnologie per la stampa per esempio
Che vi sia la possibilità di dare come in qualche si caso è stato dato contributi assistenza tecnica per lo l'avvio e lo sviluppo di agenzie di stampa Adi di sviluppo della realtà in questo campo dei diversi Paesi interessati
Nella consapevolezza in conclusione dell'importanza strategica della gestione dei flussi informativi dal punto di vista dello sviluppo generale culturale e sociale ed economico di queste aree
Nella consapevolezza di evitare che la disponibilità delle nuove tecnologie allarme invece di restringere la forbice dei rapporti nord sud e anche in quelli sud-nord
Creando zone di privilegio a spese di un ulteriore sotto sviluppo credo che dobbiamo avere la consapevolezza quindi quando parliamo di questi problemi particolarmente per quanto riguarda le telecomunicazioni particolarmente per quanto riguarda questi che si possono considerare i problemi come dal punto di vista prioritario alla cooperazione l'aiuto allo sviluppo anche fondamentalmente in quel settore che non possono essere considerate in termini strettamente tecnici
Io credo che se vi è un campo nel quale tecnica e politica sì collegano in maniera molto evidente proprio questa della sviluppo della della realtà informativa dell'utilizzazione di questi strumenti che si riassumono nella nel settore delle telecomunicazioni ma che trascendono la tecnica dell'intervento
Io credo che da questo punto di vista in linea con quelle che sono le linee strategiche
Che li palmo si propone anche per i documenti nelle relazioni introduttive a questa conferenza in linea con quelle che sono gli interventi e le linee operative del dipartimento del ministero degli affari esteri io credo che nei campi più strettamente tecnici considerati dei tra sporti e delle telecomunicazioni ma più ampiamente dello sviluppo verso la società dell'informazione un intervento coerente che non mortifichi i popoli che devono essere aiutate ma che tengono conto dell'esigenza di questo sviluppo di queste aree del quadro di una realtà da quella la quale effettivamente ci vuole cooperare a uno sviluppo non solo quantitativo ma qualitativo delle realtà interessate grazie
Grazie Orsello
La parola ora alla professor Gian Tommaso Scaraffia Muñoz sa che ha presieduto il gruppo di studio sull'agricoltura ieri la Commissione che ha discusse il rapporto è stata presieduta dalla senatore under gruppo di lavoro è stato ampio in quanto raccolto ventisette interventi ed è durato quattro e mezzo
In complesso a parte alcuni problemi di tono tutti gli intervenuti hanno proposto interessanti approfondimenti anche molto specialistici sui diversi temi elaborati dal gruppo di lavoro
Che globalmente sono stati riconosciuti essenziali per caratterizzare una cooperazione allo sviluppo delle società rurali delle regioni emergenti
Per chiarezza espositiva cercheremo di sintetizzare gli argomenti degli interventi raggruppando lì per problematiche trattate un primo gruppo di argomenti concerne quella che si può definire come la filosofia del documento approntato dal gruppo di lavoro e cioè primo e ha il superamento dei nodi che ostacolano l'in crescita il villaggio e deve tener conto delle specificità sociopolitiche dei territori destinati alla destinatari dell'aiuto
B l'opportunità di confrontare di vedere di aggiornare le previsioni di livello globale continentale
Con le informazioni alle analisi di singole realtà per poter ragionata mente passare dal quadro di riferimento generale dei bisogni alla definizione nella realtà di ciascun Paese Hoare ha dei singoli interventi
Data l'importanza poi del filtro che la struttura politica dominante in questi paesi effettua sull'azione di cooperazione ne deriva la necessità quindi di cooperare con essa poiché l'obiettivo e comune ed a proposito de la politica economica dei più volesse in generale
Si è osservato che vanno privi produttori di derrate di base per l'alimentazione nazionale
Se da mente connesso a a questo primo gruppo di argomenti e il secondo gruppo di interventi che riguarda la individuazione delle problematiche sociali ed economiche dei Paesi destinatari dell'aiuto
Cioè l'identificazione degli interventi per area geografica caratteristiche apre ecologiche simili per Paesi per comparti del settore primario direttamente immediatamente produttivistica esempio l'agroindustria o no la formazione
Sotto questo profilo sia giustamente insistito sull'approccio operare geografiche distinguendo soprattutto per esempio con specifico riferimento all'Africa che sta morendo fra zone tropicali subtropicali equatoriali e zone aride e semiaride
Per le prime la soluzione del problema della ricostruzione qua non allo sviluppo economico generale dei paesi interessati e in queste situazioni per esempio il dibattito ha messo in rilievo l'urgenza di studiare e realizzare
La conservazione della fertilità dei suoli estremamente vulnerabili con le attuali tecniche di conversione dalla foresta al campo coltivato
Per le seconde quelle cioè in condizioni nelle aride e semiaride il vincolo più rigido e quello climatico e dimesse Ambiente popolazione spesso dedita all'allevamento nomadi convivono ormai per pressione demografica
E calamità naturali aggravate dall'azione dell'uomo in un equilibrio precario di estremamente fragile ed in queste condizioni per esempio la Commissione ha rilevato che è estremamente importante
Studiare e realizzare progetti capaci di frenare l'avanzata del deserto e di recuperare importante che riguarda oggi la fascia alta dei IVS ma che dovrebbe progressivamente investire tutti
Consiste nel fatto che è basilare non soltanto l'aiuto finanziario quanto la collaborazione alla produzione di conoscenza scientifica in loco Peri peculiari problema
Al trasferimento di conoscenze di innovazioni tecniche e di organizzazione alla qualificazione professionale all'assistenza tecnica
Nell'ambito del terzo gruppo di argomenti possiamo porre la notevole attenzione rivolta dalla commissione al problema dell'aiuto alimentare non trascurando le risorse della produzione agricola italiana
Si è giunti ad una serie di suggerimenti riepiloga Bini nei seguenti punti l'effettivo funzionamento del Programma alimentare mondiale delle scorte con particolare attenzione abitudini alimentari e necessità nutrizionali delle popolazioni
Specialmente per garantire le capacità fisica di lavoro senza danneggiare l'equilibrio psicofisico degli individui e per sovvenire alle particolari esigenze
Dei gruppi di popolazione più vulnerabili gestanti in tanti anziani malati come è stato rilevato peraltro anche nel documento della Commissione sanità
Il peso crescente che stanno assumendo nelle fasce di popolazione sottolinea intatta le popolazioni urbane senza occupazione e quindi senza reddito
L'impossibilità conciliare l'aiuto alimentare esterno con lo sviluppo agricolo interno in assenza di politiche di controllo e stabilizzazione dei prezzi ai produttori
L'inconciliabilità fra l'attuale politica dei prezzi agricoli seguita nei Paesi sviluppati
E le esigenze di sviluppo dei Paesi emergenti questo fenomeno apre risvolti la ragione di scambio scavi sbocchi commerciali e di misure di stabilizzazione dei proventi di esportazioni dei più voice
Altri argomenti trattati negli interventi sono posso essere elencati pre seguenti
La carenza di personale specializzato italiano per la cooperazione allo sviluppo tra le cui cause va anche annoverata la mancanza del riconoscimento giuridico del lavoro prestato Nepi Comes
La latitanza di una politica di presenza nelle organizzazioni internazionali del settore agricolo
La necessità di provvedere alla formazione di personale italiano che si deve perfezionare con tirocini attività in loco ma anche la necessità di rendere coerenti le iniziative a livello della ricerca e gli interventi di formazione e di assistenza tecnica
La necessità di collaborare alla valorizzazione da livello operativo a quello scientifico delle risorse umane di tipo S l'aiuto la necessità del coordinamento nelle varie fasi dell'intervento con i Paesi destinatari
La necessità di dare maggior peso ai progetti di piccola dimensione integrati emigranti allo sviluppo dell'impresa familiare piuttosto che a mega progetti infrastrutturali e dall'aiuto alimentare ad ogni costo
Il ruolo che la ricerca scientifica le rilevanti tecnologia esercitano ed eserciteranno nel complesso dei problemi agronomici biologici chimici fisici ingegneristici gestionali sociologici economici
Dalla genetica al telerilevamento dalla Resistenza
Anche geneticamente incorporata ai passa contro i parassiti così da ridurre i danni all'ambiente attraverso l'eccesso di applicazione di pesticidi o di fertilizzanti i problemi della conservazione posta raccolta
Dall'uso dell'acqua la difesa del suolo dalla forestazione alla pesca dal e lo sviluppo rurale ed economico dei paesi in via di sviluppo
In conclusione
Il senatore Anderlini presidente alla luce un'agricoltura ritiene che la relazione di base comprende anche se per motivi di spazio talvolta espresso in forma contenuta
Tutti gli argomenti le preoccupazioni i commenti manifestati nel corso del dibattito tuttavia a conclusione di una giornata di lavori personalmente ricco considero importante sottolineare i tre grandi problemi posti dal dibattito spesso di ieri pomeriggio
Il punto fondamentale è costituito dalla centralità della produzione agricola e del settore agroalimentare e dello sviluppo da società rurale che sono la base di un solido e duraturo ed equilibrato avanzamento dei paesi emergenti
Da questa prima considerazione se ne possono derivare altre
Ossia i Paesi destinatari uomini-donne tradizioni culture etnie e naturali suolo acqua prima piante animali
La condizione che l'azione di cooperazione per il progresso dalla produzione agroalimentare e soprattutto per il promuovimento tra società rurale che non si limita al settore primario stricto sensu
Essendo di lungo periodo non può essere azione di emergenza
Questa conclusione tanto più vera quanto più lo sviluppo è basato sull'agricoltura per natura operante nel contesto di una interazione uomo ambiente condizionata dal rispetto di tempi biologici e da processi di adattamento
Nuove tecniche formazione degli addetti i tempi dalla ricerca trasformazione territoriale
Di maturazione di trasformazioni anche sociali e culturali estremamente complessa
In quest'dell'approccio alla problematica della cooperazione del nostro settore né di privilegiare l'aiuto alimentare rispetto all'intervento strutturale
Il secondo aspetto che vorrei lumeggiare e poi una delle motivazioni che poi una delle motivazioni se non ha raggiunto una delle ragioni principali della conferenza è costituito dalla valutazione dell'intervento
A questo proposito la commissione ripropone all'attenzione la reazione del gruppo di lavoro scusate ha fatto delle proposte molto concrete
Non crede che la commissione ripropone all'attenzione del ministero degli Esteri e che consistono in un potenziamento presso il Ministero degli uffici di programmazione
Sostenuti da un gruppo di consulenza questi uffici del Dipartimento debbono essere in grado di effettuare coordinare i lavori
Di identificazione delle richieste nel quadro di rapporti programmatici consolidati di valutare la capacità di azione per la parte di loro competenza degli organi responsabili del Paese beneficiario
Finire con questi organi termini di riferimento in base ai quali affidare l'esecuzione del progetto di sviluppare un monitoraggio dei progetti di intervento nella fase esecutiva e consolidarne i risultati in periodici rapporti in corso d'opera
Valutare anche a posteriori gli interventi in parallelo con la risultanza di progetti attuati nel medesimo comprensorio con altre fonti di finanziamento anche da altri paesi appare questo proposta opportuna al fine anche di affinare
Le esperienze perfezionare le metodologie organizzative ed operative evidente la complessità rilevanza dei compiti di cui sopra
Attualmente superato il periodo naturale di rodaggio dalla nuova politica di cooperazione nazionale un adeguamento della struttura menti dotati di particolare esperienza capacità tecnica e doti di sintesi e giudizio
La istituzionalizzazione presso le nostre ambasciate nei Paesi d'intervento prioritario di unità tecniche di esperti di alto livello per lo svolgimento dei compiti di cooperazione allo sviluppo a questa meta tecnica dovrebbe essere attribuito il compito fra l'altro vi svolge l'attività di identificazione in loco valutazione dei progetti e monitoraggio degli stessi
Dalle considerazioni effettuate in relazione alla maggiore attività italiana la cooperazione allo sviluppo appare necessario sottolineare come un efficiente politica di intervento nei IVS rende necessario
La creazione di un supporto tecnico al dipartimento mediante la costituzione di un ruolo tecnico per attività in sede e all'estero
Un'analisi conoscitiva delle somme stanziate relativamente ad un campione di progetti nel periodo tanto ottantaquattro che allo stato attuale rappresenta un interessante tentativo per iniziare il discorso sulla valorizzazione degli interventi
I suggerimenti forniti una relazione tengono conto di questo documentato anche se parziale lavoro analitica il terzo ultimo problema riguarda dalla giusta
Settantatré e dall'altra dei riadattamenti necessari per rendere più snella ed incisiva la politica di cooperazione allo sviluppo
In questo senso la commissione ritiene che la relazione di base e il dibattito
Da questa promosso
Possono costituire una proficua base di lavoro esso dei paesi in via di sviluppo e quindi delle loro società rurali specie per i Paesi più poveri più critici e più pericolosamente esposti al rischio fame o meglio di malnutrizione ed egualmente grave
Di disoccupazione e di turbamento per abbandono di grandi masse di essere umani dall'esercizio agricolo e forestale grazie
Passiamo ora alla commissione energia e materie prime il gruppo di lavoro è stato presieduto da verbo Colombo presidente dell'idea
La Commissione è stata preceduta da Margherita Boniver consigliere Di Palma che riferisce adesso in Assemblea alla parola stato esaminato nella commissione che ha avuto l'onore di presiedere
E che riguarda appunto la problematica delle energia e materie prime stato un rapporto presentato dalla Presidente D'Andrea Umberto Colombo che purtroppo non può essere qui con noi questa mattina
Il rapporto che un rapporto particolarmente ricco e taccole mente equilibrato
Ha esaminato in profondità le problematiche energetiche e anche quelle della produzione utilizzazione delle materie prime nei paesi in via di sviluppo
E inoltre questo rapporto si è poi concentrato sulle politiche di cooperazione allo sviluppo cioè andando nei dettagli e vedendo quanto al tatto fino adesso il dipartimento
Sì esaminando appunto o da un punto di vista temporale ciò che ha fatto attuare in termini anche di risorse la discussione che è stata tenuta ieri è stata molto vivace anche ricca di spunti costruttivi
Nel risultato così un arricchimento potenziale alla relazione del gruppo di lavoro di cui il testo definitivo potrà assai utilmente tener conto mi riterrò qui questa mattina a indicare i punti che mi sono sembrati di maggiore importanza e di maggior significato politico strategico ma prima di affrontare questi punti che sono evidentemente sostanzialmente tecnici di per i quali io ringrazio fino adesso il lavoro che è stato fatto anche dal segretario alla Commissione dottor di vecchia
Innanzitutto sul significato della parola Energia anche chi non va dimenticato che per centinaia di milioni di persone soprattutto gli abitanti di alcune fasce delle zone su pista e leale africane la parola Energia oggi ancora oggi significa sostanzialmente legna da ardere sterco animale non conoscono altre fonti di energia
Legna da ardere che evidentemente molto spesso dovesse raccolta con fatiche inumane
Percorrendo decine e decine di chilometri e sterco animale che viene utilizzato per cucinare letterario bere sottraendo quindi questa preziosa fonte
Diciamo all'agricoltura che quasi sempre comunque agricoltura di sussistenza
Esperti si stia facendo strada in un certo senso la fine di un mito uno dei tanti miti che riguardavano cooperazione negli anni settanta a livello internazionale intendo e che facevano della macro progettualità uno diciamo
Degli obiettivi primari questo stessa ma per macro progettualità che aleggia in modo molto pesante anche nel rapporto branca del mille novecentottanta
Oltretutto
Decretando in un certo senso la fine della Marco progettualità
Si è arrivati anche io penso a una consapevolezza molto precisa
Sul fatto di quanto sia possibile sbagliarsi cercando di assiderati coordinati fino nei minimi dettagli inoltre una delle maggiori difficoltà anche sicuramente si riscontrano soprattutto nel campo del trasferimento delle tecnologie che riguardano le energie le materie prime sono il fatto che non essendoci molto spesso una formazione di quadri adeguata nei Paesi medesimi Lupo e mancando questi Paesi molto spesso Fini un quadro manageriale altrettanto adeguato questi progetti molto spesso rischiano il fallimento prima ancora di potere partire ma nel rapporto che specificatamente a considerato le le tesi sostenute dal rapporto per sedute il gruppo da quasi tutto da un pezzo Hertha in gran parte del terzo mondo
Per crescere l'economia dei Paesi in via di sviluppo hanno bisogno di aumentare e di aumentare in modo molto consistente il consumo di energia e di altre risorse naturali
Sia perché la popolazione è in continuo aumento sia perché disporre di più Energia significa creare le condizione per più alimenti più beni più infrastrutture miglior comunicazione
Migliore salute in definitiva migliore qualità e tenore di vita quindi l'energia vista un po'come la ecologia della spera
è stato messo in evidenza come le crisi petrolifere degli anni settanta abbiano colpito assai di più del loro già gravissimo debito internazionale
La forzata riduzione dei consumi di prodotti petroliferi
Ha fatto sì che in molti paesi in via di sviluppo è aumentato come accennavo prima l'uso di legna da ardere aggravando il problema della deforestazione e desertificazione che è praticamente in questo momento il problema che più travagliati i governi e gli esperti di buona parte dei Paesi africani
La nostra discussione ha confermato alcune importanti conclusione del gruppo di lavoro per ciò che riguarda i contenuti degli obiettivi della cooperazione in materia energetica
Prima di tutto è stato detto sottolineato pro-capite
Vi è morto spreco a causa della qualità spesso rudimentale delle tecnologie impiegate
Occorre compiere sforzi per aumentare l'esplorazione e la produzione di risorse energetiche locali
Quali petrolio gas carbone anche quando l'entità di tali risorse è relativamente modesta anzi quando queste entità può essere così modesta da non attrarre gli interessi delle società multinazionali questo mi sembra un punto molto qualificante per una politica energetica per il nostro Paese
Occorre dare impulso nei paesi in via di sviluppo allo sviluppo ed utilizzazione di energia solare incluse le più Paesi industrializzati è stato notato è pressoché utilizzato per intero esistono nei paesi in via di sviluppo importantissime risorse idroelettriche non sfruttate
In particolare queste si trovano in Africa e in America latina
Occorre dare adeguata importanza all'elettricità
Che per la prontezza d'uso è stato detto facilità di distribuzione e numerosità di impieghi
è la fonte in grado di assolvere molti dei bisogni delle popolazioni del Terzo Mondo sia delle città che nelle aree rurali e anche a questo punto è stato sottolineato come la elettrificazione di alcune delle città medie e piccole delle zone campo in questo ambito bisogna procedere con equilibrio elettrificato o dando energie non soltanto alle città ma evidentemente anche creando al limite
Delle delle diciamo delle città contadine per evitare questi squilibri
La discussione
Oltretutto ha messo in particolare evidenza la necessità che in materia di energia non ci si limiti ad operare sul fronte dell'Offerta
Ma si esamini con particolare attenzione le modalità di uso dell'energia nelle sue varie forme nei diversi comparti delle società ed economie dei paesi in via di sviluppo
In altre parole interventi energetici vanno visti come un fattore orizzontale strettamente interrelata do energetico si è collocato collocato nei programmi di cooperazione allo sviluppo nel nostro Paese al secondo posto dopo quello agro alimentare
La cooperazione appuntato non solo alla realizzazione di progetti puntuale sotto forma di impianti ed altre specifiche realizzazioni
Ma anche e correttamente a nostro avviso alla pianificazione energetica concluso ottimale delle risorse
Un esempio di questo approccio e dato dai programmi energetici nell'ambito dell'iniziativa italiana per il Sahel un altro esempio appena in corso di realizzazione è costituito dalla collaborazione con l'India per l'elettrificazione fusione di ieri cui hanno partecipato operatori industriali studiosi ricercatori universitari ed esperti del terzo mondo
è emersa la ricchezza dei contributi di idee di capacità progettuali e di realizzazione che l'Italia in grado di esprimere nel settore energetico
Molto interessante d'altro canto è stata anche la discussione sulla parte del rapporto dedicato alle materie prime non energetiche
I paesi del terzo mondo
Sono destinati a consumare sempre di più queste materie prime e ha con notarsi quindi come produttori trasformatori e talvolta come importatore trasformatore di tale materie prime a collocare la maggior parte del valore aggiunto nelle lavorazioni più sofisticate in fase di trasformazione e materie prime riducendo così il prezzo delle materie prime stesse e dei prodotti di prima trasformazione
Si configura con ciò il pericolo di una sottile forma di colonialismo basato sul possesso delle tecnologie più importanti e su situazioni di oligopolio nell'accesso ai mercati chiave
Una forma illuminata di cooperazione allo sviluppo
Che un Paese come l'Italia povero di materie prime prime non caratterizzato da presenze significative degli oligopoli minerari metallurgici internazionali potrebbe curando joint ventures o ad altre forme di accordo che assicurino maggior sicurezza strategica negli approvvigionamenti occorrerebbe cioè conciliare gli aspetti economici della cooperazione in termini di obiettivi di sviluppo e disse al free Lions dei Paesi del Terzo Mondo offrendo il nostro apporto industriale e di servizi con obiettivi derivanti dagli obblighi anche morale che l'Italia come ogni altro Paese civile deve sentire nei confronti del Terzo Mondo per aiutarlo a vincere la lotta contro la fame e la povertà consentendo un autentico decollo che non abbia più bisogno di Inter storia spesso tragica di questi Paesi
Grazie Margherita Boniver ora è il turno del gruppo industria si è riunito ieri la Commissione terre i problemi dell'industria sotto la presidenza del professor Luca Selmi consigliere Delli Palma il presidente del gruppo di lavoro è stato il professor Giovanni Somogy dell'Università di Roma che riferisce in Assemblea la parola sono oggi
Prima di iniziare la mia relazione desidererei
A titolo personale da questo volantino che ho ricevuto l'ingresso malgrado si trovino in uno stato di agitazione sindacale hanno continuato a lavorare
Per consentire l'attuazione della conferenza
Venendo ai lavori della commissione del gruppo industriale devo della commissione industria e debbo subito avvertire
Dei gentili signori gentili signori che mi ascoltano che mi trovo un po'nella situazione di quello che deve fare insieme il pubblico ministero il giudice fischia
Io sono stato anche anche presidente del gruppo di lavoro
E però il presidente della Commissione per impegni improrogabili non può qui relazionare cercherò quindi di lavoro
Riferendo anche sui punti che hanno suscitato in maggiore dibattito
E sulle correzioni che alle conclusioni del gruppo di lavoro sono state apportate dal dibattito spesso
Credo di poter dire che in sostanza dal dibattito è emersa
Maggioritaria approvazione del documento sottoposto alla Commissione dal gruppo industriale ecco un primo punto che vorrei sottolineare
E che per parlare di cooperazione industriale bisogna altresì necessariamente allargare l'indagine anche agli aspetti commerciali che sono inscindibilmente legati caro ad esempio tanto per esprimere semplicemente questo concetto
Che evidentemente inutile aiutare Paesi emergenti a sviluppare determinate linee di produzione se poi nei paesi industrialmente avanzati si pongono barriere all'entrata delle merci
Che da queste iniziative provengo
Il secondo tumulto importante
Riguarda il ruolo che ha la cooperazione industriale nella generale politica italiana di cooperazione allo sviluppo
Tale ruolo sembra in effetti troppo trascurato
Vide la cooperazione come campo energetico quello agroalimentare o quello dei trasporti delle telecomunicazioni che coinvolgono evidentemente iniziative di tipo industriale questo è stato sottolineato soprattutto nell'intervento del rappresentante del Dipartimento cooperazione allo sviluppo
Questo è vero certamente però io credo si possa continuare a sostenere la conclusione cui è giunto il gruppo industriale che la cooperazione industriale ha un ruolo sostanzialmente marginale nella politica di cooperazione dell'Italia
E questo fatto credo che non serva la causa del terzo mondo
Kusturica azione non viene sviluppo e senza almeno un inizio di industrializzazione è difficile anche un'efficace lotta alla fame
Un terzo punto sul quale il dibattito è stato molto acceso riguarda le motivazioni della politica di cooperazione industriale
Qui si sono manifestati i contrasti forse maggiori perché il gruppo e del parere che nella politica di cooperazione industriale non ci si possa soltanto limitare a considerare la spinta umanitaria che alla base della politica di considerazione
Ma si debbano accogliere anche aspetti intergruppo sono state accusate nel dibattito in Commissione di vedere soprattutto gli interessi dell'industria italiana e meno gli interessi dei paesi in via di sviluppo io credo però che in materia trattandosi di un fenomeno estremamente complesso
Non si possono evidentemente trascurare
Anche questo aspetto potremmo dire utilitaristico
Questa occasione per l'industria italiana di multinazionali zar sì partecipando Allo sviluppo industriale del terzo mondo
Io credo si possa cioè a dire
Che è utopistico pensare di muovere le aziende nel Terzo Mondo soltanto Inzaghi aziende
Un quarto purtroppo che vorrei sottolineare riguarda l'esigenza di un allargamento della definizione di politica di cooperazione industriale
Finora la cooperazione industriale è stata essenzialmente una cooperazione tecnica
Una cooperazione
Nel campo della formazione e della progettazione
Una cooperazione che ha portato alla fornitura ai paesi in via di sviluppo
Anche di
Hanno partecipato operatori industriali studiosi ricercatori universitari ed esperti del terzo mondo
è emersa la ricchezza dei contributi di idee di capacità progettuali e di realizzazione che l'Italia in grado di esprimere nel settore energetico
Molto interessante d'altro canto è stata anche la discussione sulla parte del rapporto dedicato alle materie prime non energetiche
I paesi del terzo mondo
Sono destinati a consumare sempre di più queste materie prime e a Corno Tanzi quindi come produttori trasformatori e talvolta come importatore trasformatore di tale materie prime a collocare la maggior parte del valore aggiunto nelle lavorazioni più sofisticate in fase di trasformazione e materie prime riducendo così il prezzo delle materie prime stesse e dei prodotti di prima trasformazione
Si configura con ciò il pericolo di una sottile forma di colonialismo basato sul possesso delle tecnologie più importanti e su situazioni di oligopolio nell'accesso ai mercati chiave
Una forma illuminata di cooperazione allo sviluppo
Che un Paese come l'Italia povero di materie prive prime non caratterizzato da presenze significative degli oligopoli minerari metallurgici internazionali potrebbe curando joint ventures
O da altre forme di accordo che assicurino maggior sicurezza strategica negli approvvigionamenti occorrerebbe cioè conciliare gli aspetti economici della cooperazione in termini di obiettivi di sviluppo e disse al free Lions dei Paesi del Terzo Mondo offrendo il nostro apporto industriale e disservizi
Con obiettivi derivanti dagli obblighi anche morale che l'Italia come ogni altro Paese civile deve sentire nei confronti del Terzo Mondo
Per aiutarlo a vincere la lotta contro la fame e la povertà consentendo un autentico decollo che non abbia più bisogno di Inter storia spesso tragica di questi Paesi
Grazie Margherita Boniver ora il turno del gruppo
Industria si è riunito ieri la Commissione PRI problemi dell'industria o sotto la presidenza del professor Luca Selmi consigliere Delli palmo
Il presidente del gruppo di lavoro è stato il professor Giovanni Somogy dell'Università di Roma che riferisce in assemblea la parola assomma oggi
Prima di iniziare la mia relazione
Desidererei
A titolo personale da questo volantino che ho ricevuto l'ingresso malgrado si trovino in uno stato di agitazione sindacale hanno continuato a lavorare
Per consentire l'attuazione della conferenza
Venendo ai lavori della commissione del gruppo industriale devo della commissione industria e debbo subito avvertire
Dei gentili signori gentili signori che mi ascoltano che mi trovo un po'nella situazione di quello che deve fare insieme il pubblico ministero il giudice perché io sono stato anche
Che presidente del gruppo di lavoro
E però il presidente della Commissione per impegni improrogabili non può qui relazionale
Cercherò quindi di lavoro
Riferendo anche sui punti che hanno suscitato in maggiore dibattito
E sulle correzioni che alle conclusioni il gruppo di lavoro sono state apportate dal dibattito spesso
Credo di poter dire che in sostanza dal dibattito è emersa
Maggioritaria approvazione del documento sottoposto alla Commissione dal gruppo industriale ecco un primo punto che vorrei sottolineare
E che per parlare di cooperazione industriale bisogna altresì necessariamente allargare l'indagine anche agli aspetti commerciali che sono inscindibilmente legati caro ad esempio tanto per esprimere semplicemente questo concetto
Che evidentemente inutile aiutare Paesi emergenti a sviluppare determinate linee
Di produzione se poi nei paesi industrialmente avanzati si pongono barriere all'entrata delle merci
Che da queste iniziative provengo
Il secondo tumulto importante
Riguarda il ruolo che ha la cooperazione industriale nella
Generale politica italiana di cooperazione allo sviluppo
Tale ruolo sembra in effetti troppo trascurato
Vide la cooperazione come
Campo energetico quello agroalimentare o quello dei trasporti delle telecomunicazioni che coinvolgono evidentemente iniziative di tipo industriale questo è stato sottolineato soprattutto
Nell'intervento del rappresentante del Dipartimento cooperazione allo sviluppo
Questo è vero certamente però io credo si possa continuare a sostenere la conclusione cui è giunto il gruppo industriale
Che la cooperazione industriale ha un ruolo sostanzialmente marginale nella politica di cooperazione dell'Italia
E questo fatto credo che non serva la causa del terzo mondo
Kusturica azione non viene sviluppo e senza almeno un inizio di industrializzazione è difficile anche un'efficace lotta alla fame
Un terzo punto sul quale il dibattito è stato molto acceso riguarda le motivazioni della politica di cooperazione industriale
Qui si sono manifestati i contrasti forse maggiori perché il gruppo e del parere che nella politica di cooperazione industriale non ci si possa soltanto limitare a considerare la spinta umanitaria che è alla base della politica di considerazione
Ma si debbano accogliere anche aspetti nel gruppo
Sono state accusate nel dibattito in Commissione di vedere soprattutto gli interessi dell'industria italiana e meno gli interessi
Dei paesi in via di sviluppo io credo però che in materia trattandosi di un fenomeno estremamente complesso
Non si possono evidentemente trascurare
Anche questo aspetto potremmo dire utilitaristico
Questa occasione per l'industria italiana di multinazionali zar sì partecipando Allo sviluppo industriale del terzo mondo
Io credo si possa cioè a dire
Che è utopistico pensare di muovere le aziende nel Terzo Mondo soltanto Inzaghi aziende
Un quarto purtroppo che vorrei sottolineare riguarda l'esigenza di un allargamento della definizione di politica di cooperazione industriale
Finora la cooperazione industriale è stata essenzialmente una cooperazione tecnica
Una cooperazione
Nel campo della formazione e della progettazione
Una cooperazione che ha portato alla fornitura ai paesi in via di sviluppo
Anche di impianti chiavi in mano
Sono tutte forme importanti
Il dibattito in Commissione nella sottolineato l'importanza tuttavia
Credo si possa ribadiva intendere per cooperazione industriale
Il cooperare nel senso etimologico del termine l'operare cioè congiunto di imprese italiane d'impresa dei Paesi del Terzo Mondo
Nella misura in cui ciò avviene spontaneamente sia già di fatto cooperazione industriale
L'intervento pubblico per favorire questo operare congiunto definisce invece l'ambito della politica di cooperazione industriale nel senso allargato da noi proposto
Il quinto punto anch'esso ha suscitato un notevole dibattito riguarda i criteri e le priorità di intervento
Il gruppo ha ritenuto di nel senso di escludere
Criteri rigidi predeterminati una volta per tutte in particolare il gruppo ha raccomandato di evitare di stabilire rigide priorità settoriali
Tutti i settori di intervento possono andare bene a giudizio del gruppo industriale
Purché rispettino il criterio dell'efficienza economica della redditività
Naturalmente come ho detto su questo punto si è accesa un'animata discussione
E in questo senso il documento del gruppo industria verrà corretto perché è ovvio che si debba tenere conto naturalmente anche di altri criteri
In tale che vanno tenute presenti
Ma ripeto credo che si possano affermare il concetto che non si debbano porre limiti
Di carattere settoriale
Alla politica di cooperazione industriale ciò è importante soprattutto per quanto riguarda
La presunta compatibilità degli interventi con la specializzazione internazionale dell'economia italiana si sa che vi sono timori diffusi
Che la politica di cooperazione industriale in determinati settori nei quali l'industria italiana da esportazione specializzata possano danneggiare
Questa presenza sui mercati dell'industria italiana
Gruppo industria ritiene invece che la politica di circolo illustrare brevemente
Una La Loggia esposta all'inizio della mia relazione
Come possiamo noi dichiarare di voler cooperare allo sviluppo industriale se poi escludiamo da questa politica settori che spesso sono particolarmente adatti ai paesi in via di sviluppo
Come il settore dei materiali da costruzione dei prodotti tessili dell'abbigliamento e delle calzature del mobilio e in genere di tante altre industrie leggere
In secondo luogo va sottolineato che in questi campi la specializzazione internazionale tende oggi a configurarsi sempre più come una specializzazione orizzontale per cui all'interno di un medesimo settore industriale ci possono essere
In terzo luogo bisogna ricordare che per determinati prodotti maturi l'Italia occupa importanti posizioni non sono come produttrice di merci anche come produttrice di macchinari specializzati per quei settori lo sviluppo della produzione di merci in quei settori può stimolare la relativa impiantistica ad opera
Di impresa italiana
In quarto luogo bisogna ricordare che se non aiutiamo noi a lui i paesi in via di sviluppo
Ad aumentare la loro produzione industriale in questi settori
Tipici della industria italiana ci penserà sicuramente qualcun altro la tanto vale che lo facciamo noi
Infine
In cui un Paese industrializzato intraprende una politica di cooperazione industriale siano proprio quelli nei quali vanta tradizione e tecnologia esperienza presenza sul mercato mondiale
Cioè noi possiamo meglio cooperare proprio nei settori nei quali siamo meglio specializzati attrezzarsi
L'ultimo punto che vorrei sottolineare riguarda la strumentazione di questa politica
Il gruppo si è trovato d'accordo e il dibattito ha sostanzialmente confermato che occorra una più articolata strumentazione tanto più se si vuole accentuare il peso il ruolo della politica di cooperazione industriale
In particolare voglio la coinvolge le imprese di media e piccola dimensione in questa politica
Occorre una maggiore liberalizzazione del movimento dei capitali italiani
In questo campo cioè occorre andare avanti sulla strada detta della direi di un esce
Occorre un maggior coinvolgimento del sistema bancario
Può essere estremamente utile a giudizio sia del gruppo e questo è stato confermato largamente dal dibattito in commissione la creazione di un organismo che promuova la formazione di joint ventures
Ordinando a tal fine i mezzi finanziari disponibili pubblici e privati
C'è in questo campo lo stimolo costituito dalla esista il gruppo e la Commissione si sono trovati d'accordo nel raccomandare nell'auspicare un rapido cammino parlamentare di questo disegno di legge
Perché al di là della possibile configurazione istituzionale
E organizzativa dell'organismo in questione gruppo e Commissione ne hanno unanimemente riconosciuto l'utilità sottolineando l'esigenza la presenza di capitale garanzia pubblici nella formazione di joint ventures nel Terzo Mondo questa garanzia
Deve essere duplice
Deve essere una garanzia per i Paesi in via di sviluppo spesso a torto o a ragione diffidenti nei confronti del capitale privato
Deve essere una garanzia per gli operatori italiani spesso non fiducioso a torto ore
Questa relazione abbiamo chiuso le relazioni sulle commissioni che ripeto sono stati dedicati ai settori di esplicazione della cooperazione allo sviluppo procediamo ora con le commissioni che si sono occupati degli strumenti attraverso cui viene smistata la cooperazione allo sviluppo il primo gruppo il gruppo del credito il la presidente del gruppo di lavoro che ha lavorato nella fase preparatoria per la Conferenza era il professor Rodolfo Pappi bella Medio Credito Centrale
Il presidente dalla commissione ieri il professor Carlo Guelfi consigliere degli palmo che riferisce ora in Assemblea la parola quel
Anch'io vorrei come l'amico somma oggi esprimere ringraziamento e solidarietà ai lavoratori del dramma che conosco ormai da anni e che mi pare vadano sostenuti nella loro azione per ottenere un miglior sistema di lavoro più utile credo
Non solo così per loro natura aspirazioni ma per tutti noi
Il gruppo di lavoro
A esaminato e la commissione ha esaminato la relazione predisposta dal gruppo di lavoro relazione che è stata
Valutato doveroso ringraziare anzitutto il presidente bassi e tutti i membri del gruppo di lavoro per
Intelligente
Opera di
Puntualizzazione di selezione degli argomenti di presentazione di proposte concrete
Sì per una conoscenza in dettaglio delle proposte del gruppo di lavoro che sono diventate proposte della commissione all'assemblea mi limito per necessità di tempo a rinviare alla lettura del testo quale soltanto cogliere dalla da dalla relazione e dal dibattito alcuni elementi di fondo
Sui quali
La politica di cooperazione finanziaria dell'Italia
Con i paesi del terzo mondo va inserita nel quadro generale di relazioni monetarie finanziarie internazionali caratterizzate da un'estrema incertezza e fragilità l'OCSE e la Banca dei regolamenti internazionali nei loro rapporti più recenti hanno messo in evidenza gli effetti potenzialmente destabilizzanti
Derivanti dall'attuale livello del disavanzo corrente del deficit di bilancio degli Stati Uniti
Assistiamo al paradosso del paese più ricco del mondo che è diventato anche il maggior Paese debitore e che drena risorse da tutte le aree del mondo anche dalle aree del Terzo Mondo l'indebitamento dei Paesi più polemiche che ha dato luogo nel mille novecentottantaquattro ad un flusso netto di risorse da parte del sud verso il nord del mondo ah certo una molteplicità di cause non vi è dubbio però che una delle principali cause è il
L'alto livello dei tassi di interesse dei Paesi industrializzati il grande rafforzamento del corso di cambio delle donne
Paesi debitori seguendo le indicazioni del fondo Miglio e monetario internazionale
Per migliorare per migliorare la loro posizione esterna hanno adottato politiche deflazione mistiche che inaspriscono ulteriormente una situazione economica e sociale già molto precaria
Governatore della Banca d'Italia Ciampi nelle considerazioni finali nel tempo degli aspetti interni di tali politiche richiede un più ampio accesso ai mercati privati risorse pubbliche adeguate
Perché ciò si verifichi cito sempre Ciampi occorre invertire le tendenze in atto tendenze che
Sì con corretta no in una riduzione dei finanziamenti e degli aiuti da parte dei Paesi industrializzati
è necessario un ampliamento duraturo della domanda e delle importazioni dei Paesi industrializzati
Ed ancora cito sempre dalle politiche economiche dei maggiori Paesi industrializzati dipende il progresso del reddito e dell'occupazione nell'intera economia mondiale ma in inadeguatezze di quelle finanziari internazionali le pressioni alla frammentazione dei commerci i pilastri cioè su cui poggia la come la la cooperazione economica internazionale ne risulterebbero minate
Gruppo di lavoro sul credito tenendo presente
Queste considerazioni di carattere generale ritiene che
Da parte l'Italia o quanto meno uno degli obiettivi della politica di cooperazione
Dell'Italia da perseguire essi
Soprattutto nell'ambito degli organismi multilaterali ma se del caso anche con iniziative di carattere bilaterale sia quello di proporre l'annullamento del debito pubblico di Parigi bere il cipresso del primo maggio quest'anno
Che sostanzialmente preclude l'accesso ai crediti di aiuto per i Paesi insolventi non in grado di restituire cioè i prestiti che sono stati loro fatti
Sembra che
Per alcuni di questi Paesi
I quali pur avrebbero la possibilità di accedere al nuovo credito sia necessario procedere ad un previo annullamento dei debito pubblico esistente per garantire appunto la possibilità di una ripresa del processo di sviluppo è stato più volte sottolineato anche dallo stesso presidente
Vorrei un significato allora dal punto di vista bancaria ma scarsamente dal punto di vista di una politica di cooperazione
Per la quale il vero rischio e il rischio del nonno e sviluppo
L'obiettivo dello sviluppo quindi deve poter giustificare anche delle operazioni
Che dal punto di vista di una correttezza bancaria intesa in un senso stretto molto stretto
Sono forse discutibili anche se risulta per la verità da alcuni sia pure limitati interventi del gruppo di lavoro che molte banche
Commerciali anche in Italia procedono per la necessità poi insomma per necessità di fondo che sono di carattere economico procedono all'annullamento dei debiti nei confronti di alcuni paesi core
Su questo problema in relazione appunto a questo problema del rapporto fra indebitamento i crediti che aiuti il gruppo di lavoro pur prendendo atto
Della maggiore apertura presente nella delibere del CIPE è spirato prima riferimento del piumaggio ritiene che la politica dei crediti di aiuto nei confronti dei Paesi in via di sviluppo indebitati
E in difficoltà di pagamento sia tuttora troppo restrittiva sia rispetto agli scopi perseguiti
Dall'aiuto lo sviluppo e se rispetto alla prassi degli altri Paesi donatori tale carattere restrittivo della impostazione della politica italiana è da mettere in rapporto con la circostanza che per quanto riguarda i crediti di aiuto
La legge trentotto del settantanove opera un riferimento dealer canti visti sì che non si addicono alla cooperazione il gruppo di lavoro esprime pertanto l'auspicio che ogni legame di legge tra crediti di aiuto
E crediti all'esportazione venga eliminato nella in sede di riforma della legge trentotto
Siccome ho parlato ho fatto questo accenno alla questione dei piedi di esportazione che vada a questo punto precisata qual è la posizione che emerge tra voi del gruppo della commissione su questo aspetto e sul legame tra credi di aiuto e crediti all'esportazione
Crediti di aiuto e crediti all'esportazione agevolate sono due momenti ben distinti e ben separati anzi come ho detto il gruppo indie due
Aspetti del credito italiano
Tra di essi però vi è un nesso che sarebbe difficile e soprattutto mi pare
Di poterlo dire con estrema convinzione ipocrita ignorare
Ambedue i tipi di credito ma anche i flussi finanziari che assumono la forma di dopo uno sono infatti egualmente tutti legati alla fornitura di beni e servizi italiani
Cioè qualche modo agli interessi delle imprese italiane che tali beni e servizi producono
Che ci sia la possibilità di individuare una poi una quota di crediti slegati di crediti tanto più ovviamente dei doni slegati è una possibilità sulla quale a mio avviso credo come avviene poi in molti altri Paesi donatori che lo strumento del credito
Anche se tutti comprendiamo le ragioni insomma per cui la prassi attuale quella del perito legato in molti casi però
Dovrebbe essere consentita anche la prossima maggiore flessibilità nell'utilizzo di questo strumento fino arrivare appunto a concedervi crediti slegati
Quello che però è importante sottolineare su questo punto anche il seppure in un dibattito molto rapido e conciso mi pare che non ci siano state contrasti di opinione nel in seno alla Commissione quello che è importante
Sottolineare è che quando si mette in evidenza
Il fatto che
Le imprese italiane interessate ad ogni tipo di cooperazione le imprese italiane si muovono ovviamente e giustamente per motivazioni economiche
Quando si parla e si affronta il problema del ritorno si tende ad individuare molte volte da polemizzare anche su questo punto cioè il ritorno viene identificato con il profitto viene identificato con il mero interesse economico della singola impresa
Non è questo il con la concezione giusta del ritorno un ritorno
Si è detto nella Commissione deve esserci ma è un ritorno che va commisurato
A gli interessi complessivi
D'ordine si economico ma anche politico sociale umanitario
Della
L'Italia e finalità pubbliche che l'Italia persegue
Purtroppo e questo forse a mio avviso è uno dei problemi di fondo
L'esistenza di una così chiaro di un chiaro punto di riferimento per individuare anche insomma i limiti che esistono insomma tra un interesse
Meramente economico delle singole imprese l'interesse più complessivo insomma del sistema Italia ad entrare in rapporto ad essere presente nel mondo e in particolare nel mondo del sottosviluppo secondo gli obiettivi politici della politica di cooperazione tutto questo richiederebbe l'esistenza in Italia di precise scelte a monte di carattere politico di carattere strategico quello che si può lamentare e lo è stato quello che si può lamentare e il fatto che in Italia oggi
Sia carente non ci sia in realtà un centro politico capace di elaborare di decidere la strategia globale della presenza italiana nel mondo nell'economia internazionale né più con più complessivamente nelle relazioni
Il CIPE si dovrebbe svolgere questa funzione e infatti gli è attribuita questa funzione ma il CIPE se in realtà almeno sinora presentato lentezze ed incapacità di funzionamento che richiedono questo è l'opinione del Commissione richiedono che in sede di riforma della trentotto si proceda ad una riconsiderazione del ruolo del CIPE se a un potenziamento del suo ruolo politico cui deve accompagnarsi però i quali devono aveva la possibilità su una base di stretta professionalità di gestire i momenti tecnici della esecuzione della politica di cooperazione dell'Italia
Altri problemi di carattere generale
Che risponde anche così all'esigenza anche questa messa in evidenza nei lavori del gruppo di meglio definire i connotati istituzionali della politica di cooperazione i suoi contenuti come attività di interesse pubblico e quello della programmazione dei flussi finanziari verso i paesi del terzo mondo
Come voi sapete attualmente
Ai due minuti per favore sì come voi sapete attualmente la gli stanziamenti di bilancio non consentono se non una programmazione annuale si chiede che in sede di in sede di ad una programmazione già e con una legge di spesa pluriennale che garantisca una programmazione pluriennale di tutti gli interventi
I flussi finanziari in particolare dei crediti di aiuto che attualmente su base stabiliti su base annuale
In realtà finiscono per obbligare i ministeri competenti a congelare inutilmente degli stanziamenti che si sa verranno utilizzati solo negli anni successivi
Mancando mi solo
Pochissimi minuti non sono in grado di continuare ad esporre il resto di quello che avevo scritto la mia relazione mi limito ripetendo l'invito così a leggere insomma la parte finale soprattutto del rapporto che contiene le proposte mi limito a
Ricordare che dal dibattito generare sono anche emersa di sviluppo la
Questione è stata anche discussa ma su questo non mi
Trattengo perché già Somogy ha fatto riferimento alla questione delle
E Joint Venture nei paesi in via di sviluppo e delle trading companies anche su questi appunti su questo punto tendenzialmente c'è una volontà favoriva la promuovere questo tipo di presenza
Italiani paesi del terzo mondo si tratta di trovare delle garanzie come lo stesso somma già detto sia per le imprese italiane sia per gli interessi allo sviluppo di Paesi del
Terzo mondo altro argomento è quello importante anche della necessità di rivedere gli accordi internazionali sul consensus
Che attualmente risultano penalizzanti per le imprese italiane ed anche e soprattutto a noi da questo punto di vista la questione sì operazione
In the concludo
Concludo concludo concludo a o
Ricordando che pur senza entrare nel merito dei di del dibattito su o la
Così su su sulla nuova struttura dualistica della o cooperazione italiana il gruppo di lavoro ha però ha sottolineato la necessità di unità dieta ed univocità di tale politica e quindi la necessità che tutti gli strumenti della cooperazione come già ogni corda
ANIA che non poche ma realmente si può conciliare con gestioni distinte e separate grazie grazie a qualche
Passiamo al gruppo organizzazioni non governative
ONG nella terminologia corrente e volontariato il gruppo di lavoro che ha lavorato nella fase preparatoria della conferenza è stato presieduto professor Felice Rizzi presidente della Fox si il presidente della commissione ieri onorevole Franco Salvi consigliere Delli palmo che riferisce ora in assemblea la parola a Salvi
Ma devo dire che la commissione che ieri ha affrontato questo tema
E quindi io rinvio perché più organico e più ordinato al testo del gruppo di lavoro chi volesse approfondire l'argomento mentre nel mio intervento minitour metterò a fare alcune considerazioni che io ho tratto dalla dibattito dalla valutazione dall'esperienza che io ho in questo campo che ho avuto in questi ultimi anni
Direi che il volontariato più che uno strumento della cooperazione è una forma di cooperazione è un modo di fare cooperazione
Credo che vada sottolineata l'importanza cento gli ottantaquattro ottocento e uno erano i volontari impegnati nei paesi in via di sviluppo
E quindi possiamo dire che dalla l'inizio della attuazione delle normative sul volontariato
Alcune migliaia di di persone sono state interessate da hanno svolto questo servizio di volontariato e nei paesi in via di sviluppo
Quindi mi pare che si tratti di un fenomeno che investe varie migliaia di persone perché dietro ogni volontario vi sono altri gruppi di persone che sono i gruppi di sostegno che sono le famiglie che sono gli amici che sono le associazioni gli organismi pigliando inviati quindi una massa di persone molto bianco che è stato distribuito ai partecipanti alla conferenza abbia dato poco spazio alla la parte che riguarda IVA contrariato
E riteniamo che forse occorrerebbe un convegno dedicato solo al volontariato
Qui si è parlato delle organizzazioni non governative del volontariato come una delle dieci commissioni il CIPE ardimento però mi pare che ad ottobre abbia abbia in programma lo svolgimento di un convegno sul volontariato ecco io mi auguro che questo si svolga e che adesso avvengano interessate le forze politiche e le forze sociali sindacali
Culturali
Il governo la scuola l'università quindi ma anche la presenza dei volontari nei Paesi in via di sviluppo
Da questo punto di vista perché ritengo che occorra una sensibilizzazione maggiore nell'opinione pubblica attraverso i vari mezzi di comunicazione
E nelle forze che possono esservi interessate forze di varia natura di varia provenienza mi pare che vada potenziato il servizio e volontariato al dipartimento
Perché Servizio volontariato al dipartimento deve organizzare i progetti di volontariato
Governo attivi deve seguirli nel loro svolgimento e contemporaneamente dovrebbe seguire i progetti non ai governativi e seguirne
Anche di questi do svolgimento
Così come peggio una grana
Certamente è più facile aprire a che fare con le aziende industriali che vanno con dei progetti precisi concordati con i governi destinatari
Che sono localizzate in modo molto preciso
Che non seguire l'azione di questi volontari che molte volte sono sparsi
Isolatamente anche appunto su un territorio molto vasto e che raggruppano attorno a sé gruppi di popolazione il i in interessata ma credo appunto che sia una cosa piuttosto in portante appunto che il rappresenta chiesto che presso nostra presentate diplomatiche vi siano delle équipes tecniche per la cooperazione con la legge contesteremo
Che presso le rappresentanze diplomatiche vi fosse un esperto per la cooperazione che potesse seguire i fari momenti della Coop della cooperazione anche perché credo che sia importante per valutare il lavoro del volontariato
Andare sul posto a vedere che cosa e si fanno io credo che non si possa dare un giudizio sul volontariato semplicemente sulle statistiche o sulle notizie che provengono dei bollettini che gli stessi organismi di volontariato pubblicato a realizzare con una povertà di mezzi ma con una capacità di moltiplicare questi mezzi e di renderli fruttuosi
Si è parlato qui fin dall'inizio e da tempo si parla dei limiti della politica di sviluppo ecco le organizzazioni non governative
Si sono inserite in questa realtà con le loro caratteristiche peculiari
Le organizzazioni non vorrei Vern attive sono organismi autonomi senza scopo di lucro sostenuti essenzialmente da contributi volontari in danaro con generi diversi provenienti da un pubblico generico o anche per una parte tra denaro pubblico
Specializzati per realizzare una certa gamma di azione a un tono meno e quindi non svolgono un lavoro di supporto fare iniziative delle grandi impresa
Sono un movimento di base
Sono un movimento di natura popolare come già detto lavorano senza fini di lucro
Direi che se queste
Organizzazioni non governative non fossero un movimento di base non fossero movimento di natura popolare
E se sarebbero qualcosa di diverso delle organizzazioni non governative
Sarebbero delle piccole agenzie delle meno delle più o meno piccole agenzie con delle loro fine metà specifiche ma certamente non potrebbero essere considerate in queste organizzazioni non governative e siamo sono ma anche se sono mosse
Da diverse ispirazioni
E se mirano a creare le condizioni di un'auto sviluppo
Per cui i progetti non sono fini a se stessi ma sono indirizzati a formare a preparare le popolazioni a farsi esse stesse promotrici e responsabili dei progetti iniziati
Lo sviluppo
Non è un fatto puramente tecnico e gli ormeggi operano con una visione globale dell'uomo e della società in cui adesso vive
Per queste e se hanno delle possibilità ed interventi di natura tecnica anche se di grandi dimensioni non hanno
Credo che la caratteristica principale dell'Img sia proprio quella di immedesimarsi nella cultura e una arricchimento nona tanto è solo delle popolazioni verso le quali ci si rivolge ma un arricchimento anche del volontario spesso si tratta infatti non si tratta infatti di tornare ma dimettersi allo stesso livello delle popolazioni dando e ricevendo si tratterà per lo più di micro progetti ma sono micro progetti che fanno crescere la popolazione
Si dice che sono gocce d'acque nell'oceano può darsi che sia così
Ma sono diffusive che possono essere moltiplicate dalle popolazioni locali
E d'altra parte e se sono diffusive anche nel nostro Paese
Perché creano conoscenze interesse nuove adesioni ad una visione internazionalista invariato è una scelta di vita
E si ridurrebbe ad una avventura quell'esperienza di un volontario che si restringe se nell'ambito della sua permanenza in paesi in via di sviluppo
Le organizzazioni non governative non inviano tutte volontari nei Paesi in via di sviluppo
Anche queste svolgono una funzione utile di sostegno ad iniziative di sviluppo contribuiscono alla conoscenza dei problemi delle situazioni
Credo fermenti di solidarietà
E come tali dall'ottantaquattro sono state riconosciute dal dipartimento ma io ho dato maggiore rilevanza a quelle che inviano anche volontari la situazione dei volontari oggi è molto e ancora in parte dalla trentotto
Prima infatti vi era previsto un servizio sostitutivo di quello militare direi e per quello era stata stesa la mille duecento e ventidue
Oggi invece il
Personali le persone che vanno in servizio volontario nei paesi in via di sviluppo
Per svolge un servizio sostitutivo a quei sostitutivo a quello militare rappresentano solamente il venti per cento dei volontari impegnati al trentun dicembre del mille novecento gli ottantaquattro
Così proprio perché si era partiti con quella impostazione
Si era prevista la permanente ore di questo fatto ed importanza ai fini della dell'azione intrapresa coi fari Progetti
In Europa esistono oltre cinquecento Organizzazioni non governative nazionali che dedicano la totalità una parte importante della loro attività
Ai problemi dello sviluppo raccogliendo e convogliando in termini di valore economico un volume gli aiuti superiore agli ottocento milioni di dollari
A livello italiano si possono individuare cinquantatré organismi di volontariato riconosciuti idonei mentre risulta difficile una quantificazione delle altre organizzazioni data la eterogeneità dei dati disponibili Gardi di lire ma al valore economico degli interventi senza considerare il lavoro che è gratuito perché il volo al volontario e garantito sul trattamento economico di sussistenza
Può essere sistemato fra il doppio e il triplo di tale finanziamento settori prevalenti di intervento sono il programma lui settoriale integrato
Sviluppo globale di una limitata area geografica con interventi sia nel sociale sanità atte qui alfabetizzazione forma poco formazione professionale
Sia nel produttivo agricoltura artigianato terziarie elementare eccetera
La sanità specie a livello rurale di prevenzione eppure essa stoccaggio e commercializzazione di prodotti la formazione professionale
Ambiti scolastico ed extrascolastico con prevalenza dei livelli tecnici intermedi
L'artigianato
L'energia e l'impiego di tecnologie appropriate
Trasporti il commercio
Ecco dotato di un sostegno motivazionale di tipo etico nel segno della solidarietà internazionale
Il volontario gli assume in sé caratteristiche attitudinali sia tecniche che professionali
Ma ciò che più conta e il suo ruolo di formatore glielo impegnati in un rapporto personale di interscambio con l'interlocutore locale
L'obiettivo del volontariato imita dell'intervento da parte dei locali sia in termini di metodologia e di contenuti
Alcuni alcuni dei punti più importanti riguardanti il volontariato
Sono la formazione del volontariato che viene svolta in Italia ma che deve continuare a svolgersi sul posto
Direi che i primi sei mesi il volontario dovrebbe ascoltare guardare e tacere per poter entrare nella mentalità delle popolazioni locali e se la formazione non si può ancora fare nei paesi di destinazione i problemi Garcia dai due anni dei due anni del periodo di permanenza nei paesi in via di sviluppo permette che hanno come è evidente sempre una qualche diffidenza rispetto a quelli che dall'esterno arrivano in mezzo a loro
Occorrerebbe però che la rappresentanza dei diplomatiche laddove non esistono già progetti funzionanti e quindi volontari che conoscono la situazione
Fossero in condizioni di sollevare il volontario da tutti quegli oneri organizzativi e burocratici che naturalmente e lo assillano nella prima sistemazione
Alla formazione va collocata va collegata alla selezione
Perché evidentemente importante è che date le caratteristiche cui ho accennato prima cui volontario dovrebbe a rispondere
Portante è il tipo di persone che via hanno e quindi vi è necessità di una sedazione Secrets selezione di coloro che vanno ad impegnarsi nei progetti nei paesi in via di sviluppo
L'altro problema è quello della creazione dei centri di coordinamento nei vari Paesi fra le varie organizzazioni non governative che dovrebbero essere appoggiati evitati dalla dipartimento
Vi è il problema dell'inserimento con la precede ricevimento al loro rientro in Italia con il precisazione della riconoscimento del periodo svolto nei paesi in via di sviluppo
Arrivo presto alla termine il problema dell'utilizzo dell'esperienza e della maturazione delle conoscenze dei rientranti a infiniti il loro compito per arrivare alla fine della mio intervento
Io credo che gli organismi di volontariato possono essere utilizzati anche per interventi di emergenza
Ma che questi debbano essere limitati nel tempo e debbano tener conto soprattutto della situazione nelle quali si trovano le popolazioni e le tradizioni gli usi una cultura delle popolazioni verso i quali questi interventi di emergenza vengono avvengono rivolti il
Gruppo di lavoro aveva preparato alcune proposte che sono state sostanzialmente accettate dalla sospette sostanzialmente accettate dalla Commissione e che si rivolgono un po'al dagli impegni che le organizzazioni non governative intendono assumersi in un'ottica di sempre maggior coordinamento si ritiene opportuno io urgente segnalare che onde favorire il processo evolutivo
Tutte le organizzazioni la pubblica amministrazione dovrebbe dar seguito secondo le modalità più opportune alle seguenti esigenze mantenere neppure apporto tra la politica di cooperazione e quella di emergenza in aiuti alimentari consentire e favorire la collaborazione cooperazione dirette con le organizzazioni autoctone
Definire a livello di cooperazione in pace per ciascun settore di attività emergenza Progetti formazione introducendo un ulteriore Budget per iniziative di educazione informazione allo sviluppo
Definire per ciascun settore di attività agricole realtà di cooperazione il comitato consultivo e le sezioni speciali a mettetevi una rappresentanza delle organizzazioni di cooperazione che non inviano volontari consentire la migliore tutela e maggiori garanzie sul piano fiscale e amministrativo per attività di cooperazione svolte dalle organizzazioni non governative
Promuovere attività volte alla valutazione delle iniziative realizzate da parte di specifici gruppi di lavoro comprendenti i rappresentanti delle organizzazioni non ha formative
In relazione al recente riconoscimento delle varie attività di cooperazione precisare all'interno del dipartimento e per ciascun settore gli ambiti di competenza i momenti di raccordo dei medesimi ho finito
La revisione della legge trentotto e sia dovrà dunque dare una rilevanza maggiore al settore del volontariato
La Commissione esteri del Senato di questa si è convinta nell'indagine conoscitiva svolte in questi due anni e nelle visite fatte a Paesi dell'Africa e dell'America latina
Io mi auguro che questa con conferenti questa convinzione venga fatta propria anche da questa conferenza
Grazie senatore Salvi
Procediamo con il gruppo intitolato il tiro venti straordinari e di emergenza
Il gruppo di lavoro che ha preparato la conferenza è stato presieduto dalla monsignor Giovanni Nervo vicepresidente della carità agli Caritas italiana la commissione Enzo
La commissione ha approvato la linea generale e le proposte contenute della relazione presentata dal gruppo di lavoro sugli interventi straordinari e di emergenza
In particolare è stata prima di tutto rilevata la necessità che l'attuazione della legge settantatré l'impiego di mille novecento miliardi
Sì è considerato come uno degli aspetti attuativi per l'emergenza all'intervento straordinario di un crescente impegno finanziario del nostro Paese
è una occasione sperimentale per contribuire a rinnovare vinti e la politica di cooperazione allo sviluppo sinora attuata dei Paesi industrializzati dato che i risultati non sono stati corrispondenti agli obiettivi
A situazione talmente grave da richiedere in tempi però essere risolta in tempi brevi
Nessuna illusione consentita se l'impegno risulterà solo dell'Italia e se non cambieranno altri fattori ben altrimenti determinanti per un nuovo assetto economico e culturale internazionale
Intanto condizione necessaria per il successo degli interventi sarà l'integrazione dell'azione dell'Italia con gli altri settori della comunità internazionale e prima di tutto con la CEI
Non si tratta solo di stanziamenti che devono essere crescente sarà soprattutto come verranno impegnate le risorse a determinare la coerenza fra gli obiettivi e i risultati
Saranno la redistribuzione del potere la progressiva partecipazione delle popolazione che soffrono la fame alla gestione della politica dell'intervento straordinario Sala detta i tempi di attuazione della legge la commissione avanzare seguente proposte
è urgente che il programma di interventi sia al più presto presentato in Parlamento
Sarebbe opportuno che alla scadenza del primo quadrimestre e cioè entro luglio
Di quest'anno
Il governo fosse in grado di presentare sia il programma che il primo rendiconto di attività
Circa le aree di intervento mentre si può concepire che l'emergenza vada affrontata anche con il contributo dell'Italia ovunque si manifesta
L'intervento straordinario intesa soprattutto a realizzare la sicurezza alimentare quella sanitaria non potrà che essere concentrato in alcuni Paesi
Occorrerà negli interventi di emergenza tenere conto di una mappa tutto da costruire dei tipi di prodotti o servizi che si possono introdurre in ciascun Paese passione profonda del tipo di dialogo e di concertazione con i Paesi riceventi
Si tratta di attuare nell'esercizio della legge un esperimento nuovo di cooperazione si tratta di applicare in concreto i principi di Lomé perso il cui trattato l'Italia delle ore sollecitamente ratificare
Si tratta di avere un rapporto con i paesi in via di sviluppo che raggiunga non solo la massima efficienza e il Pius tempestivo controllo sul gli esiti degli interventi straordinari
Ma che permette agli affamati di accedere al potere alla sua gestione concreta per divenire soggetti attivi della propria sopravvivenza e sviluppo
Per questo occorre dare priorità ai piccoli progetti diffusi che consentono il coinvolgimento e la formazione e il protagonismo dei destinatari
La Commissione ha rilevato che l'aspetto più innovativo dispensati una crescita complessiva
Di questa concezione
Sicurezza agli alimentare significa garantire un livello minimo adeguato di nutrizione a chiunque in qualsiasi momento
E implica da un lato la disponibilità di prodotti alimentari e dall'altro possibilità per chi uccide di accesso adesso
Implica una gestione democratica di questa
Sicurezza
Ma il problema della sicurezza alimentare molto più politico che tecnico il concetto di sicurezza alimentare comunque utile per individuare all'interno delle strategie alimentari quei progetti che posso iniziare a dare dei benefici a breve e medio termine
Tali appaiono in larga parte i progetti che utilizzano l'aiuto alimentare per promuovere lo sviluppo e capitalizzare le risorse umane come i programmi del West come la maggior parte dell'Africa
I programmi di stabilizzazione dell'offerta sul mercato interno ed internazionale i programmi che aumentano gli scambi che la collaborazione fra i paesi in via di sviluppo di una medesima Regione la cooperazione triangolare l'avvio dell'applicazione della legge settantatré deve costituire l'occasione per risolvere un problema essenziale per la in chi era politica di cooperazione allo sviluppo
Sono indispensabili i nuclei di valutazione permanenti o per campione costituiti in modo da essere in grado di dare in piena autonomia resoconti sui progressi di ciò che è stato programmato finanziato e deciso
E sull'esito finale di un qualsiasi progetto di intervento sia esso di emergenza straordinario oggi ordinaria cooperazione
Senza rara contenute nel programma di attuazione della legge settantatré verrebbe a mancare uno strumento essenziale di rinnovamento e di accresciuta trasparenza della politica di cooperazione dell'Italia
La Commissione ha infine esaminato le proposte che potrebbero essere recepite dal legislatore nella riforma della legge trentotto che si auspica sollecita e in ogni caso approvata prima della fine dei diciotto mesi assegnati all'esercizio della legge settantatré in particolare si propone di istituire nell'ambito della legge forme organizzative procedure capitoli di spesa di versi e separati per l'aiuto straordinario lo sviluppo l'aiuto straordinario e l'aiuto per l'emergenza
Istituto genera istituzionalizzare l'intervento integrato contro la fame per la sicurezza alimentare e inquadrarlo esclusivamente nell'ambito
Sancire il principio della distinzione fra l'aiuto senza contropartita economica l'aiuto che può avere un ritorno economico e l'aiuto che viene fornito attraverso l'integrazione degli interessi economici
La cooperazione con i Paesi può essere in tutto il mondo il commercio essa dopo farsi per utilità reciproca ma l'intervento di emergenza va fatto dove c'era il bar Agenzia l'intervento straordinario ma non selezionato indicato con precisione
Questa distinzione deve essere applicata ai diversi capitoli di spesa che concorrono ai vari progetti o programmi istituto nazionale due modalità di fornire un aiuto attraverso la fornitura di mezzi prodotti e servizi italiani e attraverso risorse destinate a finanziare la fornitura di mezzi prodotti e servizi non italiani
Ed in particolare a destinata a finanziare il corno un'azione di consolidamento culturale che coinvolga le ONG
I centri di ricerca privati e pubblici le università istituti da organizzazioni i privati cittadini che a vario titolo si occupano o intendono occuparsi di aiuto per lo sviluppo
Della nuova normativa occorreva incoraggiare promuovere il volontariato anche nelle emergenze in analogia a quanto previsto nella proposta di legge per la Protezione civile
Occorrerà costituire l'albo delle associazioni di volontariato che operano all'emergenza all'estero
La conservazione del posto di lavoro il rimborso delle spese rassicurazione agli incentivi per la formazione sono tutti problemi che vanno risolti in modo nuovo nella nuova legge per la cooperazione e lo sviluppo
Inoltre occorre incoraggiare organizzazioni di volontariato internazionali per la cooperazione e lo sviluppo e costi indispensabile una crescita complessiva degli organici del ministero degli esteri che a qualunque titolo si occupano di tutti gli aspetti della politica di cooperazione ma l'attuale questa crescita è indispensabile già per l'attuazione delle leggi esistenti settantatré trentotto nella fase attuale quando una legge è stata licenziata da poco dal Parlamento
E da poco il Parlamento ha cominciato a esaminare il progetto di riforma della trentotto ma soprattutto in relazione alla urgente riforma complessiva della legislazione in materia l'applicazione della legge settantatré deve rappresentare sostanzialmente intanto l'occasione per coinvolgere per esempio le regioni che hanno competenza primaria proprio in materia di gruppo agricoltura e sanità
Ecco la diretta relazione con la sicurezza alimentare e sanitaria per promuovere una leva di quadri da impegnare nella politica dell'intervento storico il loro concorso la partecipazione popolare allo sforzo di tutto il Paese nell'attuazione del programma
In questo senso sono urgenti la definizione delle procedure che consentono praticamente concretamente a tutti coloro che già intendono dare il loro contributo di avere i sicuri punti di riferimento capaci di tradurre in pratica una disponibilità che va sollecitata stimolata e organizzata
La commissione ha sottolineato infine la necessità del più stretto coordinamento fra l'attività del sottosegretario e quella del dipartimento
Qualunque sia la fase transitoria di gestione delle due distinte leggi
è impensabile sarebbe gradimento è nocivo alla stessa immagine dell'Italia su scala internazionale e soprattutto nei confronti dei Paesi con i quali si è stabilita la cooperazione che scoppiasse lo conflitti di competenze e paralisi operative incerto Ali processi di accelerazione delle procedure infine è stata avanzata alla conferenza la proposta
Di un'iniziativa una Conferenza europea sul possibile contributo dalla politica agricola comunitaria alla soluzione del problema dell'autosufficienza alimentare parla Africa
Anche in Congo incidenza con il processo di revisione che i Paesi africani hanno fatto circa le priorità da dare alla loro politiche
Di rinascita
Tale problema ormai un carattere organico nel senso che l'autosufficienza alimentare del continente africano salvo qualche zona è problema che non può prevedere tempi inferiori a venticinque anni
E quindi la questione è quella di quale politica agricola comunitaria possa conta avanzata perché se vi fosse il consenso qualcuno ne assumo la responsabilità e la promuova sarebbe auspicabile che fosse il nostro Paese
Può anche essere possibile che sia lo stesso il palmo a raccoglierla e a tradurla in un fatto concreto
Grazie a San Lorenzo vorrei pregare i cortesi partecipanti il don
Circolare troppo dal fondo della sala perché sia per ragioni di rimbombo e biglietti reca un certo disturbo all'audizione
Grazie
Proseguiamo i lavori con la relazione sulla Commissione assistenza tecnica ai trasferimenti di tecnologia
Gruppi è stato il vicepresidente degli palmo onorevole Luciano De Pascalis che riferisce ora in assemblea a Paola De Pascalis l'impegno del gruppo di lavoro presieduto da Faletti presidente dell'origine
Affiancato come segretario da Marini della Medioevo di lavoro della Commissione ed la nostra conferenza
La partecipazione ai lavori della commissione i dodici interventi tutti interessanti le tre ore e mezzo quattro ore di dibattito hanno confermato la validità di un'intuizione propria delle palme
Che la problematica
Dei trasferimenti di tecnologia dell'assistenza tecnica costituisce oggi costituisce ormai l'asse portante di un'efficace protezione deve come deve mirare
Con iniziative di interventi diversi al superamento del sottosviluppo il caratterizza gran parte dei paesi del Terzo e Quarto mondo
Allora il trasferimento di tecnologia il cosiddetto Titti
L'assistenza tecnica latti per usare già termini di gergo professionale
Si presenta come un pilastro indispensabile e necessario per sradicare la politica di cooperazione nella realtà del Paese da cui essa si rivolge e e perciò deve trovare una collocazione è sempre più larga ed ampia nella legge trentotto
Della legge trentotto che è già oggi sicuramente una tra le più avanzate le normative esistenti del mondo industrializzato ad iniziative che si rivolgono da un lato a settori economici essenziali agricoltura agroindustria Energia sanità ma dall'altro anche alla crescita culturale
Alla crescita della capacità autonoma di gestione autoprodotta delle imprese locali di produzioni e disservizi e che ecco e così facendo
Si partecipa
Alle politiche di sviluppo dei Pbs
Offrendo ad essi trasferimenti tecnologici assistenza tecnica con alto contenuto dico
Noi registriamo oggi una tendenza generale della nostra economia delle nostre imprese ad espandere le relazioni con il PDS in direzione si chiede l'aiuto di emergenza dell'aiuto straordinario sia dal sostegno questo ci interessa delle poi di procedere ad una revisione e da un padre pensionamento c'è un adeguamento della legge trentotto con particolare riguardo sì all'esperienza raccolta in questi quattro anni di attività
Sia per tenere conto di una migliore normativa dell'attività di trasferimento di tecnologia desistenza tecnica che va comunque tenuto a ben distinta dalle iniziative di solidarietà
E dalle operazioni rivolte al semplice sviluppo degli scambi con il quale paesi in via di fuga
Ecco quindi che la richiesta di una revisione di un perfezionamento della legge trentotto costo ha costituito la proposta principale
Non solo della relazione del gruppo di lavoro Falletti ma cosa che si è soffermata sul quadro istituzionale attuale
Si è soffermata sulle esperienze più rilevanti e sulle articolazioni tutte le
Connesse sui veicoli sugli strumenti del TPI Dell'Atti
Non escluse le società di ingegneria e infine si è soffermata sull'ottica specifica della ricerca a questo punto sarebbe troppo lungo richiamare tutti i capitoli di questa relazione che comunque a disposizione dei convegnisti mi limiterò a presentare alcune fra le proposte e le richieste avanzate
Quelle sulle quali maggiormente si è soffermato il dibattito nella Commissione d'altra parte l'orizzonte nella nostra Commissione ha toccato l'orizzonte delle altre Commissioni quella dell'industria per
è una richiesta che sia richiamata anche al loro intervento emerso in seno al comitato consultivo del dipartimento
Ed è una richiesta ripeto le parole della relazione Faletti
Che si rivolge ad assorbire in programmi di cooperazione allo sviluppo
Le esigenze di lotta le sacche in temi che di povertà estrema ciò significa in parole più semplici ricollocare gli aiuti di emergenza agli aiuti straordinari nel quadro delle attività del dipartimento
Riconducendo così ad unità proprio con la revisione della legge trentotto le due strutture parallele che oggi fanno campagna poi con l'auspicio
Del mantenimento delle linee di tendenza allo sviluppo del Budget destinato alla cooperazione con il PPI DS si accompagna con la riaffermazione dal rafforzamento del dipartimento
Si accompagnerà con e il rafforzamento Aldair ruolo programmatorio in materia di cooperazione allo sviluppo del cipresso
Tra le altre proposte tutte importante contenuta nella relazione che poi è stata approvata dal dibattito la nostra Commissione ha costituito oggetto di particolare interesse un paragrafo che si recava al numero sei lo vedrebbe la relazione
Dalle indicazioni che apre Obeng vanno dalle società italiane che operano nei vari spazi istituisca nei vari paesi un organo del dipartimento che gestisca i rapporti fra le società e l'ente beneficiario per il Paese
Constatando che il Primiero esegua correttamente il contratto e che il secondo adempie agli obblighi assunti nei confronti dello stesso
Si è eccepito che il termine organo comporta un eccesso costoso anche economicamente di burocratizzazione e dall'altro lato si sì sì ha affermato che questa proposta si scontra con l'esigenza di rispettare la sovranità e l'indipendenza dell'autorità locale il dibattito al confronto ha portato a concludere
Che in fondo nella relazione ci si richiamava l'ipotesi di costo compiti di supporto delle nostre rappresentanze diplomatiche
Di raccordo con le autorità locali di controllo e di verifica sull'attuazione delle iniziative e dei progetti relazioni e dibattiti hanno poi riconosciuto la necessità di favorire con un'opportuna normativa una più stretta
Cooperazione fra le imprese italiane dell'impresa e dei PBS Pbs quale cito testualmente dalla relazione seguito al naturale ed auspicabile dagli interventi di cooperazione allo sviluppo
Una normativa cioè idonea a favorire l'esportazione di capitali italiani per la creazione di gioventù con imprese dei PDS una volta che si riconoscente contrari a politiche di pura assistenza per ragioni economiche
E soprattutto per timore di ingerenze politiche
A riguardo dalla commissione a registrato l'esistenza di due esigenze presso i governi dei Pbs nell'ambito dei rapporti bilaterali da un lato la Rikyū l'esigenza di una maggior grado di integrazione con la produzione industriale italiana e dall'altro pur nel quadro di un dialogo permanente a lungo periodo un alto contenuto di tonno
Nei programmi a breve allo scopo di creare un tessuto di piccole e medie imprese locale
Questo discorso
Si ricollega a quello sulla industrializzazione e al riguardo
C'è un'affermazione ovvia e per tratti non è accettabile se si inquadra tutto nella logica della trentotto e la logica della politica estera
Del nostro Paese la crisi che non è opportuno comperare in quei settori dell'industria nei quali Pbs possono riuscirci concorrenti
In linea di principio noi dobbiamo mettere in conto la possibilità di collocare nel mentre cattivi Pbs con i quali ci impegniamo cooperare nostri prodotti ma deve essere anche l'inverso non si può pretendere di difendere in modo rigido
La propria può quota di mercato d'altra parte va riconosciuto
Che morì in un alcuni settori maturi l'Italia e già oggi produttrice fornite che normative e contratti
Che assicurino un quadro giuridico per il lavoro all'estero
Con una specifica tutela della emigrazione tecnologica nei Pbs che è in crescita e ha rivendicato anche un accordo sindacale quadro attraverso un negoziato triangolare tra le tante affermazioni mi sembra giusto riprenderne una perché da una qualificazione esatta all'attività invero complessa del trasferimento di tecnologia di assistenza tecnica
Definendo le come una attività di terziario avanza
Sì sottendono infatti alti PdL accetti molti elementi carte o per meglio dire appropriate sul termine appropriate c'è stata una discussione
La scelta di fra diversi progetti in grado di utilizzare la tecnologia prescelta la disponibilità italiana di tecnologia
Accordi di collaborazione di assistenza commerciale finanziaria perimetro e nel mercato anche in quello italiano i prodotti nati dall'applicazione in loco dell'attore tecnologia trasferiti organizzazione dal training del personale operativo dei Pbs organizzazione di scuole e laboratori di ricerca corsi permanenti del settore cui appartiene la tecnologia trasferita assistenza continuativa a medio e lungo periodo
Si possono la relazione lo fa distinguere ferimento attraverso beni prodotti e apparecchiature e servizi che per la loro funzionalità inglobando gradi diversi di contenuti tecnologici
Ma poi anche del secondo tipo trasferimento dicono out per costituire in loco attività di produzione di beni e di servizi con un processo di trasferimento anche di capacità
Culturali torni a favorire la creazione o tuo autonoma e nuove tecnologie questi due tipi
Si ricollega dai diversi la B livelli di sviluppo socio economico
Ed industriale del PDS che in genere e questo dobbiamo tenerla presente tendono a sostituire l'importazione di beni e servizi con attività produttive nazionali
Spione
Cioè dare servizi fondati sulla elaborazione e trasmissione di conoscenze
Ciò
E lo ha rilevato la commissione sconta una certa immaturità
Imprenditoriale non è maturata ancora la consapevolezza che è più opportuno trasformare progressivamente l'azienda da venditrice di prodotti a venditrice di trovare
Va ricordato a riguardo
E lo lo ha fatto la commissione più volte
Che il PDS tendono
E in questo senso si rivolgono anche particolarmente d'Italia adottare politiche industriali volte alla sostituzione delle importazioni con attività sta nel nostro Paese nella preparazione del personale tecnologico
Faletti giustamente ha ricordato ci ha ricordato che il cinquanta per cento dei tecnici utilizzati dalle imprese che hanno partecipato all'inchiesta ISP sono di provenienza di altri paesi
Per questo che noi sollecitiamo l'acqua con in collaborazione con l'Università una strategia di promozione formazione per il lavoro italiano preambolo tecnologico italiano ha nei paesi in via di sviluppo
Lascio da parte avviandomi racconta enologico dell'assistenza tecnica anche nel campo dell'agricoltura che un campo più difficile
Che richiede tecnologie ambientalmente culturalmente adeguate al contesto infrastrutturale commerciale amministrativo ma che comunque possono essere utilizzate oggi che il settore agricolo e così prioritario per il PDS
E in progetti di sviluppo integrativi artificialmente orizzontalmente puntando sul trasferimento i capi città gestionale dei quadri e di qualificazione specifica della mano d'opera chiuderò ripetente aveva facendo riecheggiare
Tre
Proposte che si rivolgono alle imprese italiane detentrici dico
Primo rispondano alla domanda di pensione di giovedì venti forniscano assistenza per l'adattamento l'applicazione delle tecnologie alle specifiche situazioni locali
Anche con la organizzazione di progetti dimostrativi promuovendo la definizione di esecuzione di progetti congiunti di ricerca di sviluppo coinvolgendo le strutture pubbliche dei rispettivi Paesi
Università istituti di ricerca assumano infine personale laureato proveniente dai Pbs
Per curarne la formazione sul campo in dare di professionalità tecnica di maneggi
Cioè l'anno disponibile le proprie risorse professionali per l'insegnamento e l'esecuzione di progetti di ricerca presso le università del PDS tutto ciò trovando accoglienza
Ed ascolto politico nei PDS giornali della cooperazione per avviare quelle John venti che offrono sempre elementi di rischio
Credo di aver detto nel breve periodo di tempo che mi era sembrato a quanto necessario riprendendo dalla relazione dal dibattito ho detto molto ma molto ci sarebbe da dire perché
La materia sulla quale siamo stati chiamati a pronunciarsi una materia stai complessa ed estese
Ma è una materia fondamentale per una politica di cooperazione che superi l'assistenza non cada nel nel mi mercantilismo
E punti ad un rapporto di pari dignità di uguale interesse fra l'Italia e il PDS che la collocazione politica nel nostro Paese la collocazione geopolitica e le decisioni della nostra politica estera delle
Ai charter e Pascali S
La parola a Marcella li senti membro del consiglio direttivo dell'il palmo la commissione su cui riferisce formazione e cooperazione universitaria il gruppo di lavoro è stato presieduto dal segno Invernizzi direttore della corte vitale
La parola Marcella Grisenti
La commissione è stata molto frequentata ed ha avuto moltissimi interventi che cercherò di ridurre al al minimo naturalmente tutto quello che è stato detto risulterà dalla resoconto
Tutti d'accordo che una formazione nulla se non si tiene conto delle culture sociali in cui deve operare dunque la prima preoccupazione che è emersa è quella di perfezionare riavvolgere un lavoro di informazione
Nonché la capacità di aderire a modelli distruzione di apprendimento diversi dai nostri
Si è sottolineata l'importanza di svolgere una formazione che tenga assolutamente conto della domanda
Nonché di un'azione rivolta lo sveltimento delle strutture burocratiche e normative
Le quali talora non favoriscono anzi disse incentivano esperienze di Esperti in blocco per periodi lunghi quanto necessario
è stata sottolineata la connessione tra formazione e ricerca da considerarsi un binomio inscindibile
E si è giustamente insistito sul fattore tempo in breve tempo non si informa assolutamente nulla litica che è tutta da creare
Questa è una raccomandazione a cui tengo moltissimo
A questo proposito fra le altre ci sembra giusto prendere in considerazione la proposta di creare una fondazione di diritto pubblico sul modello di quello esistente in Canada che finanzi le ricerche in loco
O per lo meno si auspica l'avvio a progetti congiunti accordi con istituti universitari PDS sempre per non di spendere esperienze e personalità suscettibili di risposta
Naturalmente non è soltanto un problema di mezzi ma piuttosto di educazione allo sviluppo che dovrebbe essere iniziato fin dalle scuole medie superiori
E diventare nell'istituzione universitaria una vera e propria pur farlo l'in conoscenza della validità culturale della formazione insistenza
Ma atti a favorire un tipo di impegno ha tempi lunghi sgombra andò il più possibile il campo dagli inconvenienti di una carriera che non prevede ahimè assenze che non siano gravemente penalizzante su questo punto sono direttamente chiamati in causa i ministeri competenti istruzione lavoro ricerca scientifica eccetera
Sempre per restare in questo settore raccogliamo la raccomandazione di istituire centri di studio all'interno di ciascuna facoltà
Coinvolgendo in tale tematica tutto il mondo universitario che pare solo sette ritualmente e poveramente informato sul problema
La Comit esteri in Italia che una volta gravavano intorno al CTS che ora sono consegnati alle cure dello sei e di altri organismi minori che li aiutano sì a sopravvivere ma non riescono a trovare per loro un'occasione che utilizza il problema naturalmente non si risolve soltanto Colella gettone di borse di studio che permettano loro di completare il curriculum scolastico
Resta uno spreco di personalità forse suscettibili di diventare soggetti attivi dello sviluppo nel loro Paese
Riporto questa raccomandazione perché mi pare importante ma questa generosa osservazione forse non ha tenuto abbastanza conto
Delle limitazioni imposte al mondo aziendale dalle leggi vigenti per la tuttora del tutto la tutela dei lavorazione d'azione perché non si può tralasciare e a questo proposito c'è chi propone la costituzione di un comitato internazionale per studiare un apposito progetto di legge
Che recuperi gli studenti stranieri all'estero naturalmente dando vita
Ha un sistema di norme che dovrebbero essere recepite a livello dei singoli Paesi interessati
Comunque se il Comitato internazionale non è possibile si si raccomanda perlomeno di svolgere una ricerca sulla situazione non si è detto esplicitamente ma da più parti è stato suggerito al Dipartimento di costituire una propria interfaccia cioè un suo proprio organismo che accerti la validità delle domande costituisca una di Laine delle di tuttavia è mia opinione che senza scorporare l'Ufficio formazione del Dipartimento creare nuovi centri di sua emanazione sì posso indefiniti va a proporre al Dipartimento spesso di utilizzare per la selezione e la formazione e la regolamentazione dei rapporti che reggono la cooperazione universitaria istituti competenti esistenti tenendo in dovuta considerazione
Gli istituti di formazione del sistema produttivo o enti e istituti di oggettiva esperienza con un curriculum di attività
Di almeno due decenni mi sembra il minimo sufficiente per poter agire con una certa sicurezza il Dipartimento dovrebbe limitarsi alla programmazione operativa al coordinamento e al controllo di questi manda all'attenzione alla strategia di intervento che deve coinvolgere tutti i soggetti attivi della cooperazione allo sviluppo
Compresa l'acquisizione di nuovi ruoli si raccomanda l'attenzione alla cultura di Progetto che deve sempre più ispirare i programmi di cooperazione
Si raccomanda l'esigenza di governare l'intreccio tra attività di formazione e ricerca e progetti settoriali al fine di porre al servizio dei progetti stessi il meglio della cultura dell'intero
Si osserva inoltre la necessità di integrare gli interventi formativi e di cooperazione universitaria con programmi di ricerca finalizzati ai problemi specifici dello sviluppo
La di procedere ad analisi e valutazioni della domanda stesse era definizione delle priorità di intervento
Si raccomanda di nuovo una banca dati dello dell'Offerta dei differenti enti d'intervento per area geografica per settori economici
Si raccomanda la creazione di una banca di servizi che disponga di Riserve e risorse non solo di tipo metto metodologico ma anche materiale cioè materiali didattici tutto quel che essi
E forte è stata rilevata con forza in tutti la tutto durante i lavori della commissione la preoccupazione e l'esigenza in moltissimi di definire metodologie e criteri di autovalutazione dei progetti
In modo da una fanatica in sede competenti
Queste sono alcune soltanto delle tematiche emerse dalla discussione nella sezione nella commissione formazione tutto il resto naturalmente a vostra disposizione nel resoconto di cui è stato che è stato ottenuto grazie
Grazie con la relazione sulla gruppo della formazione abbiamo concluso mantenendo con
Il contributo di tutti l'orario che ce l'avevamo proposto le relazioni sui gruppi di lavoro che hanno consentito di internalizzare a livello di Assemblea i risultati dei vari gruppi a cui evidentemente nucleazione dei risultati dei vari gruppi naturalmente i testi sono disponibili o saranno disponibili nelle prossime ore nelle sintesi che verranno elaborate apriamo adesso uno scorcio di dibattito generale che proseguirà nel pomeriggio con alcuni interventi già iscritti ringrazio del quelli che hanno che devono parlare e che hanno visto forse slittare di qualche minuto il previsto loro intervento è iscritto a parlare e lo prego di prendere la parola Antonio Pizzinato segretario nazionale della CGIL
Signor presidente signori signori
Ed è destinata ad incidere e noi ci auguriamo positivamente
Sul futuro delle nostre relazioni come i Paesi in via di sviluppo
Molti sono infatti i segnali preoccupanti che provengono dallo stato dei rapporti fra il nord e il sud del mondo
E che indicano quanto forte sia l'offensiva contro quell'insieme di idee i movimenti di realtà che nel decennio trascorso facevano della riforma del sistema economico internazionale
L'elemento guida per contribuire alla risoluzione dei problemi dello sviluppo e sottosviluppo
Dal punto di vista economico video logica riga affermazione della magia del mercato ha determinato un'accentuata conflittualità su ogni terreno
Il e la cui resident conflitto Est-Ovest
Assunto come parametro di riferimento a cui ricondurre tutti i contrasti internazionali rischiano di negare alla radice l'esistenza stessa della questione dei rapporti nord-sud
Quasi che
La fa la fame la povertà fossero problemi da far risalire alla logica dei blocchi qui in questa logica distorta a nostro parere risiede la crisi della cooperazione ed è la stessa idea di cooperazione tra i popoli
Sostituita dalla Darwin Istica esortazione anzi saldi il migliore eppure come è stato detto anche la relazione introduttivo dell'Ipa hanno il rilancio della distensione e certamente la sfida allo sviluppo è e sarà decisivo per allentare le tensioni internazionali
Impoverimento di massa e di indebitamento sono questi i corni dell'attuale dilemma del sottosviluppo e che il nostro impegno di cooperazione deve saper affrontare con grande responsabilità riteniamo che esista un percorso certamente difficile ma in un certo senso obbligato per evitare quei pericoli così ricorrenti che sono presentati agli operatori in quest'ultimo periodo
Da un lato la risposta dell'ISPI l'assistenzialismo e dall'altra l'affermazione della cooperazione come affare commerciale come supporto in sostanza delle nostre esportazioni
A questa dicotomia che svuoterebbe di l'impegno deve andare in direzione dell'Unità tra i diversi momenti della cooperazione italiana
Della capacità di intervento che anche quando affronta situazioni d'emergenza abbia presenti i temi di fondo del problema e li faccia proprio nell'operare quotidiano
Negativo a nostro parere sarebbe se prevalessero nelle scelte del nostro Paese soprattutto le motivazioni di carattere politico strategico e commerciale
Oppure quelle logiche che anche contro la loro volontà finissero con il perpetuare la dipendenza del sud del mondo
Chiarezza dunque delle opzioni strategiche prioritari avendo come obiettivo ciò che gli stessi Paesi in via di sviluppo ci indicano il nostro contributo per il loro sviluppo autonomo
Ma bensì pensarlo in funzione del benessere delle popolazioni interessate e della loro capacità di rispondere ai consumi individuali e collettivi la misura dunque dell'efficacia della cooperazione sta nella capacità di rispondere a questa domanda che proviene ai Paesi in via di sviluppo
Ma la cooperazione e anche volontà di intervenire sui rapporti economici esistenti per affermare il principio dell'interdipendenza tra uguali della reciprocità dello sviluppo del Sud che deve essere anche il nostro qui sta l'importanza di collegare la cooperazione con i necessari mutamenti del sistema economico italiano con una nuova politica industriale capace di allargare la base produttiva del nostro Paese per dare risposte adeguate all'offerta di lavoro
Quei legami che sappiano vincolare l'esigenza della lotta al sottosviluppo con il cambiamento e la crescita produttivo del nostro Paese affatto naturalmente di rispettare e salvaguardare quelle priorità a cui accennavamo poc'anzi
Raccogliamo perciò la proposta degli accordi di sviluppo avanzata nella relazione i panni e perseguita dalla CGIL intesi come accordi capace di programmare gli interventi della cooperazione pubblica e privata in accordo ai piani di sviluppo degli stessi Paesi in via di sviluppo
Così come a me pare degna d'attenzione su un altro versante la proposta della destinazione alla cancellazione del debito pubblico dei Paesi più poveri Larry di destinare alla cancellazioni del debito pubblico dei il cipresso del trentuno maggio scorso non contribuisce a nostro parere a risolvere con sufficiente chiarezza il pericolo cioè della duplicazione delle strutture di cooperazione del ministero degli affari esteri
Una duplicazione delle strutture che alla lunga finirebbe con il rendere in comunicanti il momento della emergenza e quello dello cooperazione allo sviluppo vero e proprio e se ti è causa del sottosviluppo non possono essere affrontati in modo scoordinato e privo dei necessari e logici raccordo auspichiamo perciò che il nuovo fondo secondo la l'impegno assunto da sottosegretario onorevole forte sappia adeguarsi con trasparenza e scrupolosità al funzionamento unitario delle istituzioni pubbliche proposte alla cooperazione
Al tempo al più alto livello L'Unità operativa tale struttura di cooperazione riteniamo anche che in realtà i legislatori debbano in primo luogo usufruire di quel fertile contributo idee e quel patrimonio insostituibile di esperienze di chi da tempo opera nei Paesi del Terzo Mondo prima fra tutte le organizzazioni non governative e volo e del volontariato in secondo luogo mutuare dalle organizzazioni internazionali l'esperienza avesse fatte in rapporto alle tecnologie appropriate le uniche in grado di incidere positivamente sulla complessità del tessuto sociale ed economico dei Paesi in via di sviluppo
In terzo luogo si deve valorizzare l'esperienza delle cooperative italiane rispondenti al senti capacità tecniche di controllo per la gestione della cooperazione creando così anche opportunità di sporco alla crescente qualificazione del personale italiano
In quinto luogo infine puntare ad una solida programmazione che si inserisca in una strategia complessiva a tale scopo ribadiamo ai fini della prossima legge
Anche i lavori della commissione la preoccupazione e l'esigenza in moltissimi di definire metodologie e i criteri di autovalutazione dei progetti in modo da una fanatica in sede competenti
Queste sono alcune soltanto delle tematiche emerse dalla discussione nella sezione nella commissione formazione tutto il resto naturalmente abbassa a disposizione nel resoconto di cui è stata o che è stato ottenuto grazie
Grazie con la relazione sulla gruppo della formazione abbiamo concluso mantenendo con il contributo di tutti l'orario che c'era avevamo proposto le relazioni sui gruppi di lavoro che hanno consentito di internalizzare a livello di Assemblea i risultati dei vari gruppi a cui evidentemente nucleazione dei risultati dei vari gruppi naturalmente i testi sono disponibili o saranno disponibili nelle prossime ore nelle sintesi che verranno elaborate apriamo adesso uno scorcio di dibattito generale che proseguirà nel pomeriggio con alcuni interventi già iscritti ringrazio per quelli che hanno che devono parlare e che hanno visto forse slittare di qualche minuto il previsto loro intervento è iscritto a parlare e lo prego di prendere la parola Antonio Pizzinato segretario nazionale della CGIL
Signor presidente signori signori
Ed è destinata ad incidere e noi ci auguriamo positivamente
Sul futuro delle nostre relazioni come i Paesi in via di sviluppo
Molti sono infatti i segnali preoccupanti che provengono dallo stato dei rapporti fra il nord e il sud del mondo
E che indicano quanto forte sia l'offensiva contro quell'insieme di idee i movimenti di realtà che nel decennio trascorso facevano della riforma del sistema economico internazionale
L'elemento guida per contribuire alla risoluzione dei problemi dello sviluppo e sottosviluppo
Dal punto di vista economico
Video logica Ria affermazione della magia del mercato ha determinato un'accentuata conflittualità su ogni terreno
Il e l'acuirsi del conflitto Est Ovest
Assunto come parametro di riferimento a cui ricondurre tutti i contrasti internazionali rischiano di negare alla radice l'esistenza stessa della questione dei rapporti nord-sud
Quasi che
La fa la fame la povertà fossero problemi da far risalire alla logica dei blocchi
Qui
In questa logica distorta a nostro parere risiede la crisi della cooperazione ed è la stessa idea di cooperazione tra i popoli
Sostituita dalla Darwin Istica esortazione anzi saldi il migliore eppure come è stato detto anche la relazione introduttivo dell'Ipa hanno il rilancio della distensione e certamente la sfida allo sviluppo è e sarà decisivo per allentare le tensioni internazionali
Impoverimento di massa e di indebitamento sono questi i corni dell'attuale di lei ma del sottosviluppo e che il nostro impegno di cooperazione deve saper affrontare con grande responsabilità riteniamo che esista un percorso certamente difficile ma in un certo senso obbligato per evitare quei pericoli così ricorrenti che sono presentati agli operatori in quest'ultimo periodo
Da un lato la risposta dell'ISPI l'assistenzialismo e dall'altra l'affermazione della cooperazione come affare commerciale come supporto in sostanza delle nostre esportazioni
A questa dicotomia che svuoterebbe di l'impegno deve andare in direzione dell'unità tra i diversi momenti della cooperazione italiana
Della capacità di intervento che anche quando affronta situazioni d'emergenza abbia presenti i temi di fondo del problema e li faccia proprio nell'operare quotidiano
Negativo a nostro parere sarebbe se prevalessero nelle scelte del nostro Paese soprattutto le motivazioni di carattere politico strategico e commerciale
Oppure quelle logiche che anche contro la loro volontà finissero con il perpetuare la dipendenza del sud del mondo
Chiarezza dunque delle opzioni strategiche prioritari avendo come obiettivo ciò che gli stessi Paesi in via di sviluppo ci indicano il nostro contributo per il loro sviluppo autonomo
Ma bensì pensarlo in funzione del benessere delle popolazioni interessate e della loro capacità di rispondere ai consumi individuali e collettivi la misura dunque dell'efficacia della cooperazione sta nella capacità di rispondere a questa domanda che proviene ai Paesi in via di sviluppo
Ma la cooperazione e anche volontà di intervenire sui rapporti economici esistenti per affermare il principio dell'interdipendenza tra uguali della reciprocità dello sviluppo del Sud che deve essere anche il nostro qui sta l'importanza di collegare la cooperazione con i necessari mutamenti del sistema economico italiano con una nuova politica industriale capace di allargare la base produttiva del nostro Paese per dare risposte adeguate all'offerta di lavoro
Quei legami che sappiano vincolare l'esigenza della lotta al sottosviluppo con il cambiamento e la crescita produttiva del nostro Paese ha fatto naturalmente di rispettare e salvaguardare quelle priorità a cui accennavamo poc'anzi
Raccogliamo perciò la proposta degli accordi di sviluppo
Avanzata nella relazione i panni e perseguita dalla CGIL intesi come accordi capaci di programmare gli interventi della cooperazione pubblica e privata in accordo ai piani di sviluppo degli stessi Paesi in via di sviluppo
Così come a me pare degna d'attenzione su un altro versante la proposta della destinazione alla cancellazione del debito pubblico dei Paesi più poveri Larry di destinare alla cancellazioni del debito pubblico dei il cipresso del trentuno maggio scorso non contribuisce a nostro parere a risolvere con sufficiente chiarezza il pericolo cioè della duplicazione delle strutture di cooperazione del ministero degli affari esteri
Una duplicazione delle strutture che alla lunga finirebbe con il rendere in comunicanti il momento della emergenza e quello dello cooperazione allo sviluppo vero e proprio e se ti ha cause del sottosviluppo non possono essere affrontati in modo scoordinato e privo dei necessari e logici raccordo
Auspichiamo perciò
Che il nuovo fondo secondo la l'impegno assunto dal sottosegretario onorevole forte sappia adeguarsi con trasparenza e scrupolosità al funzionamento unitario delle istituzioni pubbliche proposte alla cooperazione
Al tempo al più alto livello L'Unità operativa tale struttura di cooperazione riteniamo anche che in realtà i legislatori debbano in primo luogo
Usufruire di quel fertile contributo dite e quel patrimonio insostituibile di esperienze
Di chi da tempo operano i paesi del terzo mondo prima fra tutte le organizzazioni non governative e volo e del volontariato in secondo luogo mutuare dalle organizzazioni internazionali l'esperienza avesse fatte in rapporto alle tecnologie appropriate le uniche in grado di incidere positivamente sulla complessità del tessuto sociale ed economico dei Paesi in via di sviluppo
In terzo luogo
Si deve valorizzare l'esperienza delle cooperative italiane rispondenti al senti capacità tecniche di controllo per la gestione della cooperazione creando così anche opportunità di sbocco alla crescente qualificazione del personale italiano
In quinto luogo infine puntare ad una solida programmazione che si inserisca in una strategia complessiva a tale scopo ribadiamo ai fini della prossima legge il ruolo importante è indispensabile del comitato consultivo e delle sue articolazioni
C'è un punto di particolare importanza che vogliamo sottolineare la nostra partecipazione come CGIL al comitato consultivo ci porta a dire anche sulla base delle attuali divisioni di competenze tra legge trentotto e quella settantanove
Settantatré che esiste in alcuni settori una tendenza a fare del tipo di sviluppo in senso proprio
Questa tendenza come è ovvio non soltanto non contribuisce alla riunificazione delle due leggi ma pone problemi che esula dalla cooperazione e che investono la politica economica nazionale
La cooperazione come abbiamo già detto e qualcosa di diverso dalla promozione degli investimenti italiani all'estero
Vogliamo indicare infine la nostra disponibilità ad essere parte attiva della lotta al sottosviluppo
Sia nei programmi di lungo periodo sia in quelli legati all'emergenza
Per i nostri legami di solidarietà
Con in popoli in lotta per la loro liberazione per le nostre capacità tecniche ed organizzative maturate direttamente nei luoghi di lavoro per la presenza di tanti quadri del sindacato lei Program che io dalla società civile ad affrancare in prima persona il sottosviluppo
Ecco perché tra le varie iniziative il movimento sindacale la CGIL CISL UIL hanno unitariamente deciso di patrocinare un progetto per Unicef in un paese
Le celle per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni colpite dalla siccità dotando sessanta comunità di villaggio vista l'azione in grado di fornire acqua potabile e di Riga e di irrigare gli orti i familiari
Con questi obiettivi la CGIL sia dotata di un suo strumento operativo denominato Progetto di sviluppo
Che realizza in accordo con l'indicazione dei sindacati delle forze locali progetti di cooperazione nel Terzo Mondo nel campo del popolare quando porta sintesi quelle innumerevoli iniziative che nella società civile
Esprimono la volontà di rapporti nuovi e più giusti come i popoli del Sud e del mondo il sindacato i lavoratori morto possono fare e dare su questo cammino grazie per l'attenzione
Grazie
Vorrei rinnovare non è un richiamo regala fare una preghiera acquista in fondo alla sala di non aumentare le
Cioè come si dice le onde riecco di questa acustica che probabilmente è stata studiata per altri compiti quando il palazzo è stato il termine massimo di quindici minuti in modo da consentire al programma di svolgersi secondo il programma che è stato preparato regola di prendere la parola onorevole Arcangelo Lo Bianco presidente della Coldiretti
Signor presidente signore e signori nell'intervenire e i lavori di questa conferenza
Una considerazione appare necessari
La decisione del Parlamento nazionale di arrivare adottato il nostro Paese
Dei mezzi necessari
Per sviluppare un importante politico della vita economica sociale e politica italiana
E al di fuori di alcune polemiche svolte più sul come amministrare i fondi disponibili che sulle dotazioni finanziarie
Questa scelta e definibile un patrimonio comune dell'intera Area democratica del parlamento nazionale
Le relazioni generali presentati a questa conferenza
Costruiscono una rassegna e dei problemi tecnici che una politica di cooperazione allo sviluppo deve cercare di risolvere e delle diverse filosofie dello sviluppo che dovrebbero sotto intendere questi interventi
Tenendo conto della tela di fondo di segnata dalle relazioni
Tre opzioni politiche appaiono un periodo di transizione estremamente delicato riflesso dalle difficoltà di riguadagnare sentire di sviluppo economico che alla creazione di ricchezza associ quella di nuova occupazione
In una situazione di questo tipo risulta estremamente difficile parlare di solidarietà e di cooperazione internazionale
Malgrado questo l'attenzione politica questi problemi deve costituire un valore permanente delle democrazie mondiali perché essi sono alla base della pace nel mondo del futuro del nostro pianeta
Non occorre soffrire di ansia e minerali Stinche
Per preoccuparsi dei focolai di guerra e di tensione che caratterizzano attualmente lo scenario internazionale
E né tantomeno per essere tinta are la propria politica di cooperazione allo sviluppo costruisce un segno concreto della volontà del nostro Paese di testimoniare tangibilmente la sua volontà di pace e di tensione occhi noi pensiamo al contrario che questa debba essere la interpretazione politica più significativa della legge trentotto a seconda porzione relativa alla modalità
E alle modalità di gestione dalla politica italiana di cooperazione allo sviluppo
L'Italia non ha interessi via Collina mistici né tanto meno coltiva sogni di impossibile grandi
E questo un grande punto di forza della posizione italiana ed un grandissimo vantaggio politico che per essere valorizzato richiede una gestione dei fondi stanziati efficaci dal pare e quello di finalizzare l'aiuto solo a possibili rientri economici e commerciali dei fondi investiti se tanto accade se la politica di cooperazione allo sviluppo aumenterebbe un process per imprese senza generare vantaggi al nostro Paese
Una interpretazione di questo tipo oltre che tradire lo spirito la politica di cooperazione andrebbe combattuto per il suo contenuto politico
A terza radioprotezione è relativa agli agli incastri necessari fra la politica di cooperazione allo sviluppo e la politica estera e commerciali italiane
Il nostro paese non può affacciarsi sulla scena mondiale con l'opzione di contribuire alla determinazione di un nuovo ordine economico mondiale e successivamente non tenere Corsicato si non si collega alla creazione di canali commerciali volti a consentire ai Paesi beneficiari dell'aiuto di avvantaggiarsi del commercio internazionale
Con riferimento le opzioni indicate le considerazioni tecniche sulla legge trentotto i suoi necessari adattamenti possono abbuffarsi come relativa agli obiettivi alla gestione e agli interventi
Per quanto riguarda gli obiettivi l'applicazione della trentotto ha sofferto degli inconvenienti di un necessario rodaggio nella gestione di una materia in cui esistono pochi margini per la improvvisazione
E si sta attualmente in grado Comazzi una documentazione abbastanza chiare da un punto di di vista gli appunti di resistenza che si sono incontrati nella gestione delle dotazioni è uno sforzo ed essere fatto per superare
Confronto rappresenta un modello di cooperazione allo sviluppo che ha pochi equivalenti a livello mondiale
Le scelte fondamentali di questa convenzione sono state la partecipazione politica i Paesi beneficiari all'altro alla elaborazione delle politiche di intervento la scelta precisati all'aria interventi
Scelte di questo tipo caratterizzano anche la politica italiana di cooperazione allo sviluppo
è nostra opinione che pur tenendo adeguatamente conto di legami storico-culturali con altre arie mondiali vadano particolarmente rinforzati i legami soprattutto con il continente africani
Effettuando scelte si evidenziano tre fondamentali tipo di problema
Un primo gruppo di problemi relativo ai Paesi alla fascia Serjan
Un secondo gruppo di problemi sorgiva le problematiche dei Paesi africani in via di sviluppo ubicati nella fascia australe
Per questi Paesi proprio la le specificità del ruolo internazionale svolto dall'Italia fornisce alla alla politica di cooperazione allo sviluppo nazionale una valenza
Particolarmente significativo un terzo gruppo di problemi relativo al gruppo di Paesi africani rivieraschi nel bacino mediterraneo
Se l'Italia vuole perseguire anzi se l'Italia vuole proseguire a giocare un proprio un tomo ruolo nel Mediterraneo deve fornire a questi problemi il peso che essi
In tutti i tre casi appena indicati il settore agricolo appare prioritario vuoi finitela dell'approvvigionamento alimentare che dello sviluppo economico e che l'equilibrio commerciale
Delicato economiche europea tramite interscambiabili
L'adesione alla cede alla Grecia Spagna e Portogallo e destinata a ridurre i margini di penetrazione di prodotti agricoli provenienti dei Paesi in esami nella comunità
Alcuni di questi Paesi hanno già espresso le loro preoccupazioni alle autorità comunitarie al governo italiano
Di questi problemi sia preoccupata anche la Coldiretti che ho l'onore di presiedere
La nostra confederazione e estremamente preoccupante delle possibili ripercussioni Chini indurranno i necessari gli adattamenti degli accordi commerciali con i Paesi del bacino mediterraneo che dovranno necessariamente seguire la lezione spagnola
Questi riadattamenti potranno essere eternamente ridotti lavoro conseguenza se l'Italia riuscirà a trovare degli adeguati strumenti di comproprietà dei prossimi giorni delle adeguate proposte al governo
Contiamo realmente per rinforzare istituzionalmente il suo impegno in questo senso
Richiederà anche di essere riconosciuta alla stregua degli altri sindacati e delle centrali cooperative come interlocutore nel contesto delle istanze decisionale di consultazioni previste dalla legge trentuno
Per quanto riguarda la gestione dell'aiuto allo sviluppo è in atto sin dal varo della trentotto un dibattito su chi debba effettuarlo se il ministero degli Esteri un'agenzia ad hoc
è nostra opinione che questo problema potrà essere adeguatamente risolto se si portano a pettine due nodi fondamentali dell'intera questione
Il primo è relativo alla scelta di un metodo valido di identificazione di problemi tecnici e soci economici Paesi destinati alla Juve alla votazione di progetti tra la competenza e la capacità del corpo diplomatico e la operatività pubbliche e private
In Italia esiste un potenziale non è banale di capacità tecniche operative progettuali nel settore dell'aiuto lo sviluppo alcune delle quali sono di sicura valore internazionale
Il problema pertanto non è tanto quello di stimolare una capacità di intervento
Quanto di incanalare quella inesistente nel contesto di programmi e procedure trasparenti controllabili è realmente finalizzata agli interessi globali della politica di cooperazione allo sviluppo
A questo proposito non si può dimenticare che accanto l'aiuto bilaterale l'Italia deve gestire quello multilaterale EB multilaterale
Queste attività debbono avere un loro necessaria coerenza Chiaratti necessariamente dalle altre il personale necessario la politica di cooperazione non è acquistabile tutto dal mercato ma va adeguatamente formato
Queste osservazioni induce una serie di altre che vanno da coinvolgimento programmato delle università ed istituti di ricerca
Allo sviluppo di attività di formazione di formatori alla valorizzazione del personale tecnico interno ed esterno al ministro degli Esteri che si è occupato dell'aiuto allo sviluppo
Superato il periodi avviamento della trentotto
Non sembra più tollerabile che l'aiuto l'intervento venga gestito ricorrendo al criterio dei comandi e distacchi
Sovente da imprese che risultano le principali beneficiari degli aiuti perché una politica di cooperazione degne di questo nome non può costruirsi Aparo necessariamente relativamente da un lato le questioni dell'aiuto alimentare dall'altro ad alcune metodologie di intervento
Praticamente ogni anno l'opinione pubblica mondiale prende coscienza della tragicità dal problema della fame nel mondo mediante le crisi ricorrenti della produzione agricola e l'Africa stabiliamo la emotività che si accompagna questi avvenimenti lo deve far dimenticare che là sotto alimentazione la fame possono essere combattute solo accrescendo la produzione agricola d'altro canto occorre anche tener presente
Che l'aiuto alimentare deve essere fornito tenendo conto da un lato ed assicurando sì dall'altro che la sua fornitura non dei prima il mercato agricolo dei Paesi destinatari
E alterando la normale commercializzazione non influenzi negativamente i programmi otto da destinare alla i prodotti da privilegiare solo il resto dei cereali alimentari
Nostro paese a alcune effettive potenzialità di contribuzioni dirette alla posizione di questi prodotti attivamente al Ritz
Per il grave occorrerà ricorrerà prodotto estere e appare logico ricorrere alla produzione comunitaria sia a livello CEE si presterà attenzione a questo problema
Costruendo come li abbiamo proposti in altra sede degli specifici Stokes comunitari
Resta il problema di trasformare su questo argomento si sentono le proposte più strane e sovente sono proposte condite con la giustificazione della tutela dell'interesse agricolo nazionale
Come presidente la più grande resezione agricola italiana ed europea questa conferenza può costruire l'ambiente altro pensa ad avallare delle pure e semplici operazioni speculative
Fatta eccezione di alcuni specifici prodotti mirati ad alcune fasce di popolazione a situazioni specifiche noi riteniamo prioritario l'invio show di prodotti di base
Anche se le spese e seguito a mo'di promemoria un minimo di attenzione va fornita anche al metodo d'intervento
Le grandi realizzazioni che sono stati compiuti in alcuni paesi in via di sviluppo
Hanno fornito risultati operativi molto modesti
Mentre notevolmente più fruttuose appaio ad un riscontro pratico il micro progetti basati sull'uso delle risorse umane locali
è in questa direzione molto hanno operato le organizzazioni non governative la cui preziosa esperienza dovrebbe essere utilizzata formazione di formatori e formazioni tecnici in loco
Sotto questo particolare profilo l'intero settore dalla formazione meriterebbe più di un ripensamento segnatamente relativamente alla selezione dei corsi e delle istituzioni che Lisbona
Concludendo signor presidente signori signori a nostra presenza questa conferenza non è quella di interessati in affari di pressioni da fare
La creazione di un nuovo ordine economico mondiale richiede come ogni esperienza di cooperazione la collaborazione e di mutualismo
La mia organizzazione a livello di movimento giovanile ha partecipato la formulazione gestioni di alcuni progetti pilota
E per i forzati in futuro questo tipo di partecipazione diretta alla cooperazione allo sviluppo sta avviando tramite istituto razionalista Italian di prospettare idealizzare un corso biennale sperimentale di formazione di formatori italiani in cooperazione sviluppo agricolo e rurale
Concludendo questo impegno testimonia quindi interesse alla Prodi da un lato all'azione che sta svolgendo il ministro degli esteri e dall'altro alla politica di cooperazione allo sviluppo che ritiene fondamentale
Per migliorare le relazioni internazionali e per contribuire fattivamente all'impegno per la pace nel mondo grazie
Grazie
La parola all'onorevole Angelo Maria Sanza presidente dell'ICE sa
Oppure locazione
Per un ripensamento della politica italiana di cooperazione allo sviluppo
Perseguita negli ultimi cinque anni
Essa è però anche più importante perché coincide con un momento particolarmente importante nella vita
Politico legislativa del nostro Paese in quanto alla vecchia legge trentotto vede la partenza della nuova legge settantatré cotto uti gli interrogativi che questo problema delle due leggi in contemporanea porta con sé
Noi siamo grati al dipartimento del ministero degli esteri
E all'il palmo sia per ecco che offre agli operatori di questo settore una vasta gamma di elementi
Elementi idonei atti a poter fare delle opportune riflessioni riflessioni che serviranno ancor più in vista della nuova legge che dovrà unificare rivedere la trentotto è riscrivere a mio avviso la settantatré
Ed è proprio in questa ottica che io vorrei fare alcune riflessioni perché a me pare estremamente grave in un momento quale questo è davanti a noi vedere le forze politiche muoversi o in linea in un Movimento centrifugo otto Rovagnati tesa a dare le risposte agli operatori nel settore della cooperazione Allo sviluppo ci sono molti rischi il primo è quello di considerare questa nostra cooperazione come qualcosa che viene da lontano separata dal resto della cooperazione esistente nel mondo ed è quello di ripensare secondo me è proprio in questo momento sia gli strumenti che le procedure
Il pericolo è molto grave la cooperazione italiana deve infatti far parte di quella mondiale ed inserirsi in essa sarebbe estremamente fuorviante non tener conto di questo aspetto
Isolarla
Significherebbe privarlo né allo sviluppo intesa come flusso di aiuto e di assistenza del mondo industrializzato
Verso i Paesi in meno avanzate rappresenta ormai un valore o meglio ancora un interesse generale
Della collettività degli Stati da essi riconosciute sia individualmente che collettivamente tramite gli organismi internazionali di cui essi si sente la sua origine non si trova inoltre solo in considerazioni diciamo etico filantropiche perché essa risiede
Almeno altrettanto anche nella coscienza della interdipendenza dell'economia mondiale che vede i paesi in via di sviluppo membri della stessa pieno titola assieme a quelli sviluppato
Per peggio competizione in questa materia è foriera di danni ancora più grandi di quelli prodotti fino ad oggi nel travagliato rapporto nord sud
O prima accennato ad un altro rischio ed è quello di valutare gli strumenti della cooperazione italiana come se fossero stati inventati dalla legge trentotto
In realtà la cooperazione mondiale conosce in ultima analisi soltanto tre strumenti ed è bene ricordare il dono il credito o l'assunzione di partecipazioni
Questi strumenti possono essere diverse diversamente combinati o miscelati
Tanto che la cooperazione di altri in altri Paesi come gli Stati Uniti d'America costoro continuano a focalizzare il proprio interesse sul credito e su operazioni di partecipazioni che sono più vicine ai metodi propri del business
Resta però il fatto che non sono stati trovati in tutti gli anni dal dopoguerra ad oggi altri metodi per erogare aiuti ai Paesi in via di sviluppo
Ciò è bene dirlo con molta chiarezza
è condizione una gran parte delle critiche che pure si fanno a volte giustamente ma a volte ingiustamente
Sull'utilizzazione di questi strumenti
Come si è venuto manifestando in questi anni via via tutta la gestione della nostra politica alla cooperazione razione mondiale largamente largamente seguito fino ad oggi è stato quello dell'aiuto su Progetto
Ha lottato in un primo momento dalla Banca mondiale come organizzazione leader dell'aiuto del mondo indoor industriali internazionale
L'idea dell'aiuto sul Progetto e cioè del conferimento dei fondi soltanto per la realizzazione di una iniziativa
Completa serviva essenzialmente per evitare il ricorso a forme di aiuto slegato come il commodity che si limita all'invio o al finanziamento di singole forniture che si giudicavano pericolose
Perché più adatte a favorire taluni consumi occasionali che a creare c'era anche il presidente della Coldiretti e mi pare che non si possa non convenire con la strategia che qui alcune are
Politiche sociali del nostro Paese individuali
L'aiuto sul progetto ha quindi svolto a mio avviso che svolge tuttora
Una importantissima funzione che è quella di legare lo sforzo di cooperazione alla realizzazione di opere complesse è tendenzialmente se non immediatamente produttive almeno dotate di una
Anche muoversi per strategie nell'ambito della nel della dell'aiuto sul Progetto sembra non sempre gli sforzi sono stati coronati da successi la critica ricorrente e a volte anche troppo facile è quella di imputare anche al project ed la realizzazione delle cosiddette cattedrali nel deserto iniziative che non riuscendo ad inserirsi e canori economicamente nel contesto del Paese ospite hanno finito per cessare
Re di funzionare quasi subito essi mostrano oggi al viso al visitatore come rottami cadenti simile simbolo dei grandi errori compiuti sulla strada dell'aiuto
In realtà non c'è dubbio che anche il project il project ETA ponendo ma anche considerare che era la strada che ritenevamo la strada giusta da seguire anche se andava rivista propri
Rimeditata alla luce delle nuove esigenza sarebbe però importante saper distinguere aventi gli strumenti per farlo quali di questi fallimenti siano dovuti al tipo di metodo usato
E quali siano invece derivanti da concezioni e metodologie dell'aiuto allo sviluppo errate o surrettizia modelli economici che venivano applicati spesso in modo puramente sperimentale
Sulla complessissima realtà economica e sociale dei Paesi in via di sviluppo io che sono meridionale vorrei fare una similitudine tra due fotografi di sviluppo oggi quando si parla della politica
Portata avanti dal governo dal legislatore per le nostre realtà meridionale si dice che gli obiettivi che si pone prese che ci si prefiggeva di raggiungere non sono stati sempre raggiunti
Però il risultato che tutta questa politica a conseguito è un risultato che certamente ha permesso a quest'area del Paese di non vedere vieppiù marcato il divario tra una realtà e l'altra del Paese spesso in questa quindi sa anche la nostra il nostro apporto il nostro contributo migliorato in questi ultimi anni ai paesi in via di sviluppo se a Protti in alcune circostanze delle cattedrali del deserto assistiamo a dei rottami specialmente sul suo sul fronte della culture almeno uno spin-off di uno stimolo a questi Paesi di poter guardare all'aiuto con una coltura e con un approccio diverso le critiche quindi all'aiuto stupro
Oggetto hanno però condotto a due più gravi rischi da un lato il ricorso sempre più frequente al Commodity ed come metodo per venire incontro alle gravi difficoltà della bilancia dei pagamenti della gran parte di i paesi del terzo mondo dall'altra la nascita dell'emergenza come problema istituzionale strutturale non c'è dubbio che c'è bisogno oggi dando della prima forma di aiuto quando della seconda è invece di fare due leggi nel nostro
Ma il se ne avremmo potuto realizzare una sola cercando di avere chiari i due momenti LT credibilità del nostro Paese anche all'estero dove a avere due sottosegretari che portano avanti la politica per la cooperazione allo sviluppo diventa difficile spiegare quale a parte di cooperazione allo sviluppo risponda ad esigenze di project ed e quali invece rispondono a discorsi più propriamente di emergenza
Anche se qui nasce una cultura nuova dell'emergenza io ho sentito puntualmente l'ex collega sottosegretario forte quando ha richiamato la nuova cultura del bisogno accerta il bisogno può anche essere visto come fa forte
Oggi come un intervento straordinario perché se l'emergenza endemica sono le parole di forte l'emergenza endemica diventa un come limitata nel tempo perché se il limite è quello dei diciannove dei diciotto mesi dell'anno e mezzo per le il i mille novecento miliardi allora noi ritentare dobbiamo considerare il tempo troppo ristretto perché possa svilupparsi completamente tutta la politica dell'intervento straordinario Occo ne vogliamo chiamarlo del discorso dell'emergenza sulla fama se deve andare oltre bene era logico che venisse collegato adeguatamente con quella che era la Filosofia della vecchia legge della vecchia legge trentotto
Ecco quindi allora che il discorso istituzionale qui
Lacunoso diventa il primo punto di riferimento e riguarda in modo particolare la classe politica
Potrebbe sostenere che l'ampiezza dei primi articoli della Legge trentotto sia tale da ricomprendere sotto l'unitaria gestione della cooperazione essa disciplina tutte le sue forme e quindi anche quelle dell'attività quelle attività che sono più specificamente regolate dalla successiva legge settantatré in realtà però la semplice esegesi di un giurista non può qui soddisfare è infatti in materia di scelta politica se i mezzi finanziari umani che lo Stato destinerà
Sopperire al problema dell'emergenza finiranno per collocarsi in un modo a a sé rispetto alla cooperazione allo sviluppo attuata finora è proprio su questa scelta che vorrei
Tentare di dare un contributo alla chiara ISMU presieduto dal sottosegretario forte sotto lei gita appunto del ministero degli affari esteri anche se questo è comunque è stato un risultato conseguito nella parte finale del Deep in Parlamento è riafferma il principio della unitarietà dell'aiuto italiano non si possono infatti nascondere
Che le scelte politiche non sono mai ed in particolare in questo caso un appannaggio esclusivo del corpo legislativo dello Stato
Esso A.S. spetterà anche e tutte anche a tutto quello che a quel grande apparato amministrativo delle leggi che le leggi cura di cui le leggi cura l'attuazione è in una legge dell'ampiezza della settantatré EJ aspettarsi che sia proprio la fase attuativa fornire ad esse il papà di due diverse opzione la legge settantatré costituì era lo sportello emergenza della cooperazione italiana è cioè lassù quattro task force però operare in aree i cui problemi si sono fatti di particolare acutezza oppure assisteremo alla nascita di una cooperazione ne questa è la riflessione più amara che vorrei fare qui in Conferenza ad una cooperazione a due velocità certamente non gratificante per il nostro Paese
E non meraviglierebbe che esse tendessero in futuro a distanziarsi quando non a perseguire Obie ivi conflittuali se vogliamo evitare che questo accada in tempi brevi bisogna rifare una legge organica per
La parola dottor Walter briganti della presidenza della lega delle cooperative
Signor presidente signore e signori la lega nazionale delle cooperative e mutue ha seguito con grande interesse e partecipazione appassionata i lavori di questa conferenza come aveva fatto anche per la prima
Il movimento aderente alla lega hanno però oggi un ampio gruppo di imprese operanti con l'estero che si è affermato non solo nell'interscambio delle merci anche nella costruzione di grandi opere infrastrutturali
Digest vasta gamma di tecnologie sia semplici sia sofisticato SILB fin dal novembre mille novecentosettantasette in un convegno sulla cooperazione economica internazionale indetto dalla lega si afferma il movimento cooperativo per molto tempo confinato quasi esclusivamente nel mercato interno
Negli ultimi anni si è inserito in misura crescente nelle correnti di scambio e nelle attività internazionale
In quegli anni la lega passò da una serie di iniziative sparse ad un avvio di conoscenza e di coordinamento di tali iniziative nel loro complesso da un'attività spontanea ad una riflessione
Alla individuazione di obiettivi e di mezzi ottica nei rapporti internazionali sono queste pace solidarietà cooperazione internazionale ed esaltazione dei valori partecipativi del movimento cover italiano internazionale sviluppo del nostro movimento al di là dei confini come condizione necessaria per la sua crescita contributo allo sviluppo del movimento cooperativo e in generale al dicono mia degli altri paesi è sulla base di questi obiettivi che si è sviluppata l'attività del nostro movimento in parecchi Stati dall'Africa Allasia all'America Latina in campi it ampi in cui noi operiamo sono numerosi agricoltura industria agroalimentare pesca di Buzzi Leone all'ingrosso e al dettaglio progetta Simone consulenza in campi come quelli delle opere civili della pianificazione territoriale degli impianti industriali e degli studi di fattibilità
Infine la lega per vocazione la capacità di promuovere e diffondere forme associative cooperative piccole e medie imprese formare quadri specializzati fornire la necessaria assiste in la tecnica ci pare con ciò di essere in sintonia con la filosofia che ispira la nuova convenzione di Lomé che rappresenta oggi il punto di riferimento più alto nella politica di cooperazione all'lo sviluppo e che fra l'altro prevede espressamente desidero fortemente sottolineare che la lega allo status di ONG e rappresenta un movimento ispirato ha idee solitari Stiffi che non sono affatto in contrasto con carattere imprenditoriale delle cooperative tutt'altro la solidarietà nazionale e internazionale del terzo settore cooperativo è un elemento che era forza la capacità di espansione di tale settore e che gli conferisce una dimensione sociale è umana proponibile è accettabile da tutti i Paesi del globo il primo giugno mille novecentosei Santa sei la Conferenza generale della organizzazione internazionale del lavoro approvava la raccomandazione sviluppo risoluzione il cui campo di applicazione doveva estendersi a tutte le categorie
Di cooperative come premessa si chiariva quanto citiamo testualmente la promozione e la crescita delle cooperative dovrebbero essere considerati come uno dei fattori importanti dello Sri e poi coloni con sociale e culturale come pure della promozione umana nei paesi in via di sviluppo questa affermazione veniva ripresa e fatta propria dall'Assemblea generale dell'ONU nella seduta del venti dicembre mille e novecentosessantotto con la risoluzione due mila quattrocentocinquantanove partendo da questo fondamentale riconoscimento di principio Lara
Migliorare le condizioni dei gli strati della popolazione con risorse e possibilità limitate e incoraggiare il loro spirito di iniziativa accrescere le risorse individuali e il capitale nazionale per l'incoraggiamento del risk la soppressione della usura e l'utilizzazione razionale del credito introdurre nella economia un elemento di controllo democratico di certe attività e di ripartizione più equa dei benefici accrescere il reddito nazionale e gli introiti provenienti dalle esportazioni è aumentare le possibilità di occupazione dei lavoratori con una migliore utilizzazione delle risorse migliorare
Le condizioni sono attive aiutare i soci delle cooperative a dargli ad elevare il loro livello culturale e tecnico per aiutare la cooperazione a realizzare questi obiettivi i governi dei Paesi in via di boh dovevano elaborare svolgere una politica di sostegno economica finanziaria e tecnica e assicurare un quadro legislativo appropriato al consolidamento dell'impresa cooperativa integrando il movimento cooperativo nei piani di sviluppo del Paese ma rispettandone l'indipendenza i risultati di tale impostazione non sono stati pari alle aspettative certamente per la crisi il generale ma anche perché la promozione cooperativa industrializzato in Italia ad esempio paradossalmente in non pochi casi progetti di promozione cooperativa nei PVE S vengono i dati organismi pubblici e privati e non cooperativi quasi che si trattasse di un fatto puramente tecnico e non anche sociale organizzativo con caratteristiche peculiari nella prima conferenza la nazionale della cooperazione indetta dal governo italiano sotto la presidenza dell'allora Presidente del Consiglio Andreotti le proposte conclusive sollecitavano l'inserimento a pieno titolo del nuovi Tocco operativo nella politica italiana della cooperazione internazionale verso i Paesi del Terzo Mondo la conferenza su tale di piccole e medie imprese costituisce uno strumento insostituibile
Per una nuova politica di cooperazione nella mozione finale di tale conferenza si sottolineava anche che le centrali cooperative italiane sono organizzazioni intersettoriali di pongono di tecnici nei vari settori della produzione possiedono i requisiti e le esperienze necessarie a realizzare progetti integrati con una visione pluri disciplinare dello sviluppo per questi motivi ha per altri ancora veniva rivendicato un diverso atteggiamento del governo verso il movimento cooperativo in modo che esso potesse collaborare pienamente con gli strumenti operativi i cooperatori italiani s'si trovano ad essere esclusi da alcuni organismi ai quali peraltro partecipano sindacati e datori di lavoro come la sezione finanziaria del comitato consultivo presso il mare instaurato con la legge numero tre no secondo Arthur Lewis la causa principale della povertà dei Paesi in sviluppo e della loro sfavorevoli ragioni di scambio è che più o meno la metà della loro forza lavoro e a detta all'atto conduzione di cibo a bassissimi livelli di produttività anche da questo punto di vista vari proposto il ruolo del movimento cooperativo dei suoi valori e delle sue possibilità non va mai dimenticato
Che il fine del progresso e dello sviluppo sfida della nostra epoca e quella di valorizzare le immense risorse creative di tutta l'umanità risorse che oggi vengono in tanta parte calpestate umiliate distrugga per modernizzare l'agricoltura per combattere la fame la miseria per creare occupazione e attività industriali e terziarie nelle campagne un grande sforzo da compiuto nella creazione di impianti e attività Adro in Giusti reali forse e soprattutto mediante micro Progetti a questo scopo i governi dovrebbero incoraggiare sostenere la promozione delle cooperative agricole che hanno un carattere misto o nella loro funzione quello non solo di coltivare conservare i prodotti agricoli di base pura risalta quando si pensa allo sviluppo agricolo come ad un problema complesso da considerare da affrontare nella su la globalità la produzione agricola fa entrare in gioco un insieme di fattori fisici come la terra le attrezzature le sementi i fertilizzanti gli insetticidi l'acqua le strade i mercati fa però intervenire alt tre i fattori di ordine economico invisibile come il credito la rendita fondiaria i costi di produzione e la vendita dei prodotti i rapporti sociali e di classe fra lavoratori e proprietà
Dobbiamo realisticamente ribadire che le direttive del Organizzazione internazionale del lavoro approvate come raccomandazione da tutti i governi nel decennio viluppo dei movimenti cooperativi nel mondo sono stati in e di ori alle aspettative pur non essendo affatto trascurabile ad esempio in tredici Paesi africani esistono movimenti cooperativi organizzati complessivamente con milioni di soci è ancora più forte e il movimento cooperativo in Asia in America Latina il ruolo del movimento cooperativo può essere pienamente svolto sesso viene a accettato simultaneamente sia dai governi dei Paesi industrializzati sia da quelli in via di sviluppo paesi come la Svezia la Norvegia gli Stati Uniti il Canada erogano fondi e aiuti di grande importanza per mezzo di agenzie cooperative esistenti nei rispettivi Paesi è tempo
Presentarsi in comune alle autorità del nostro Paese sia per distribuire gli aiuti di emergenza sia per gestire gli aiuti per progetti di sviluppo di ampio respiro la lega fedele alla sua centenaria ti audizione alla sua linea è disponibile per un confronto su una ipotesi così impegnativa ma così densa di significato e feconda di nuovi finora impensabili risulta
Ora per l'ultimo intervento della mattinata alla parola l'onorevole Renzo Trivelli membro del Parlamento europeo
Oppure interesse che sono stati dati nei vari settori dalle commissioni dai gruppi di lavoro e credo anche dal dibattito
Dei vari settori in cui si esprime la cooperazione per lo sviluppo possono fornire idee proposte una materia di grande interesse al parlamento e al governo per una più efficace politica dico relazione e anche per una utilizzazione migliore degli strumenti legislativi di cui disponiamo peraltro verso tra l'altro anche criticabili e criticati anche per la storia più recente
Attento però in questo convegno pur così importante ed è per questo la ragione un uno non sufficiente presenza di ciò che chiamerei la necessità di una visione europea e di un aumento uno Peo
Della cooperazione allo sviluppo
E forse anche in questo viene un riflesso di un disagio
Se non di una crisi del dialogo e del grande dialogo tra il nord e il sud dell'punto che si esprime praticamente con un blocco di iniziative e persino di dibattiti in tutte le sedi dopo la grande speranza degli anni settanta
Inoltre io non vorrei che la serietà e la utilità di tanti contributi specifici
Ci faceste dimenticare che viviamo un momento di difficoltà se non di crisi di tutta la politica della cooperazione allo sviluppo se pensando è la permanenza del divario tra l'nord e Sud da ipotesi di un aggravamento di questo divario se si pensa anche a lei possibili del rinnovamento tecnologico dell'Occidente dei Paesi avanzati
è un'assenza di decollo un lentissimo decollo di questi Paesi
Numerosi i Paesi
è all'indebitamento di cui ci siamo anche noi occupati ora tutto ciò richiede certe un affinamento dell'interventi settoriali ma anche che venga posto con forza e con drammaticità il problema di un aggiornamento di un rinnovamento e di un rilancio di tutta la politica della cooperazione per lo sviluppo
Tema che non intendo ovviamente qui affrontare volendo limitare il mio intervento si tratta particolarmente dei problemi Della questione alimentare e del coordinamento delle politiche per l'uso
E su queste due questioni poi novantadue avanzò due particolari proposte
Il primo tema la questione alimentare ce ne siamo occupati molto anche nel gruppo di lavoro della cooperazione delle dell'intervento di aver agenzia credo che noi dobbiamo apprezzare i contributi che sono stati dati anche diciamo la grande precisione nella distinzione tra emergenza Astra intervento straordinario è ordinario ma credo che dovremmo porre un problema che forse un po'supera anche questi diversi aspetti dell'aiuto alimentare
E il problema per l'Africa che si propone oggi in questi termini è prevedibile che questo problema non solo rimarrà tale ma si aggraveranno i prossimi anni
Perché ove si mette a confronto le proiezioni dell'incremento demografico e le ipotesi di produzioni agricole del continente africano
Tranne eccezioni per certi Paesi del Nordafrica
è ipotizzabile che l'autosufficienza alimentare non si raggiungeranno almeno per i prossimi venticinque anni il che pone un problema che non è solo di aiuto alimentare d'emergenza e neanche straordinario neanche ordinari
Ma pone un problema di garantire a questo continente il completamento della Sud alle sue necessità e le proprie necessità alimentari in maniera politica agricola dalla comunità
E su questo io credo che la nostra conferenza potrebbe proporre alla comunità e ai Paesi della Comunità una iniziativa per mettere a punto quella che non è esagerato chiamare anche una riforma dell'in diritti dalla politica agricola comunitaria
Secondo tema in modo assai rapido e quello del coordinamento
Noi abbiamo oggi capisco che delicato questo tema che c'è prova dell'autonomia di non soffocare i mille rivoli tutte le iniziative molecolare mente più diffusi però se noi riflettiamo oggi abbiamo tre grandi forme di intervento
Abbiamo l'aiuto alimentare della comunità
Che è in gran parte aiuto di emergenza criticabile da modificare da arricchire è un terza forma di intervento sono i rapporti ben la Ferrari in sostanza la materia di questo convegno
Non e impropriamente nel merito di valutazioni particolari per ognuno di questi tipi di intervento pongo una questione noi abbiamo bisogno di un coordinamento serio di questa triplice forma d'intervento coordinamento che oggi non c'è se non qualche per qualche rara occasione quelli di incontri del commissario della c'è comparirà presenta ti dei singoli Paesi guardate io non pongo già il problema troppo ambizioso di una direzione sopranazionale comunitaria europea ma almeno il problema di coordinamento perché si conoscano non solo le necessità
Ma cosa come si interviene nelle varie forme estere precisata una proposta alla comunità perché si trovi una sede autorevole politicamente e procedure forme adeguate per assicurare almeno un coordinamento tra questa triplice forma di intervento
Grazie la seduta della mattina
è chiusa
La seduta riapre alle ore quattordici e trenta puro la serie di interventi già programmati fra cui previsto l'intervento di ministro della sanità del cane del ministro del Bilancio Romita alle ore quattordici e trenta buongiorno
I lavori
La inoltrati
Ha esaurito questa mattina l'audizione
Sui lavori delle commissioni
Si erano impegnate la giornata di ieri e dieci commissioni ad approfondire la problematica del nostro convegno
Passiamo quindi a dare seguito alla lunga serie di interventi
Il primo a prendere la parola
L'architetto Giancarlo Renda consigliere Vetrella Oricchio
In modo terreo
Tempo quindici minuti con la preghiera di
Risparmiando e qualcuno piuttosto che consumano di più la parola all'architetto Giancarlo Renda
Ringrazio il presidente
E rispondo positivamente alla sua esigenza di risparmiare qualche minuto e anche alla vostra
Ringrazio anche il Parma ministro degli Esteri
Che hanno invitato all'origine che io rappresento
In questa sede a poter portare un contributo
Il nostro Governo attraverso le forme istituzionali partecipa a pieno titolo a tutte le forme succitata di cooperazione internazionale
Anzi con l'entrata in vigore del quantitativo che qualitativo
Un'ardua strada conto però controcorrente
Sono trascorse gli anni in cui nelle competenti sedi internazionali nostro Paese veniva sollecitato ed invitata ad un maggior rispetto da indicazioni contenute nella delega delle Nazioni Unite sull'ammontare del contributo agli aiuti
Oggi con tre mila cinquecento miliardi stanziati all'anno ottantacinque siamo tra le prime nazioni della graduatoria di merito per gli aiuti al Terzo Mondo
Ci precedono Stati Uniti Francia Germania Giappone e dobbiamo fermare senza prevenzioni che con l'attenzione negli ultimi anni hanno tra cooperazione ha guardato ai modelli di quei Paesi per uniformare qualche volta a migliorare le politiche e le procedure gli strumenti necessari per il conseguimento delle invettive la cooperazione internazionale questa senza un'autonoma politica estera ma altrettanto doveroso affermare e qui ci conforta il confronto coi sistemi legislativi amministrativi degli altri paesi occidentali
Le poste la cooperazione che la via intrapresa è quella corre
L'Italia negli ultimi tre anni a specialità del suo contributo a livello multilaterale
Riducendo in percentuale la sua quota rispetto al bilaterale da novanta dieci a quaranta sessanta per cento e introducendo una consistente fetta di contributi a titolo molti bilaterale che stanno rimontando sì
Fondi ad alto grado di efficacia importante ci sembra anche ruolo giocato recentemente al nostro governo sempre nella linea di una specializzazione l'uso dei fondi multilaterali a favore della positiva conclusione rinnovato la convenzione di Lone
E dalla costituzione del Fondo speciale per l'Africa da Banca mondiale alla quale siamo insieme la Francia Ali come è già stato ricordato il nostro Paese si è dotato di uno strumento legislativo di politica la cooperazione bilaterale che ha consentito di dare corso in termini operativi alle grandi migrazioni un nuovo ordine internazionale anche scontando la crisi di crescita del pilota di rodaggio necessari imprecisione di un sistema generale con la cooperazione che ancora oggi non è uscito è una fase di sperimentazione ciclica
Di contro la fase della sperimentazione dalla legge trentotto e forse terminata il quadro riferimento politico programmatico si è stabilizzata e dunque il momento di pensare in termini positivi ad un miglioramento organico dalla legge che tenga conto come dice il sottosegretario Raffaelli dell'esperienza gli anni trascorsi delle difficoltà operative interne ed esterne e tre nuove forze la cooperazione
Tante polemiche sono state fatte sul funzionamento dell'attività di cooperazione dibattito su e giù è giusto ricordare come fa il presidente Bassetti che la trentotto e anche una legge economica e che ha risvolti ricadute economiche sul nostro quadro produttivo che sensibile proprio la sua struttura di media tecnologia di trasformazione di terziarizzazione ai problemi della cooperazione internazionale
Questa non è una vettura riduttivo e deviante dell'impegno politico che alla base dell'idea di cooperazione che ha tra lato generata proprio per rispondere alle urgenze ed emergenze situazioni drammatiche dal sottosviluppo la legge settantatré conferendogli poteri straordinari intervento umanitario ma come dichiara una garanzia che dal dibattito emergano strumenti atti a soddisfare le istanze politico sociali dalla cooperazione così come quelle economiche di integrazione interdipendenza
Dei sistemi produttivi
Questo intervento che noi come noi gestiamo
Nel nostro Paese
Dicevo un contributo concreto perché l'associazione nazionale delle società di ingegneria rappresenta attraverso le sue singole associate le esperienze migliori acquisite nell'alto elaborazione realizzazione di programmi progetti nei temi specifici dello sviluppo relativi alle acque all'agricoltura allergie alla sanità l'educazione ai trasporti all'urbanistica
In tutte quelle aree del Terzo Mondo
Dove adesso si cimenta la cooperazione dove la presenza delle società di ingegneria italiana è vecchia almeno di qualche decennio
Questa consolidata e storica partecipazione agli interventi della cooperazione internazionale sia Mutti che bilaterale
Da tener presente la società di ingegneria partecipano da trent'anni e i programmi degli organismi internazionali e quindi sono fax selezionati ed esperti per la realizzazione di programmi complessi e ci permette di affermare che occorre avere la convinzione che lo svolgimento di attività di cooperazione allo sviluppo in Paesi terzi lontani con differenti ideologia ed amministrazioni è un compito arduo e difficile in questa convinzione doveroso affermare che la via da legislatore non è ancora completata
Nuovi oggi sono gli stimoli e le esigenze dei paesi partners così come del corpo sociale tecnico scientifico economico degli operatori dalla cooperazione bene quindi spostare il dibattito come diceva uno dei massimi sistemi e dalle grandi tematiche agli aspetti concreti do per attività del corpo di leggi e dei suoi dei suoi tre relativi regolamenti Carrey conosciuto a vario titolo la cooperazione in particolare o demonizzare gli errori e che molto è stato fatto anche se in maniera qualche volta sperimentale e ci sono
Noi
è spaventatissimo
Dicevo chiedo scusa per l'interruzione ci conforta la convinzione che se non si demodé Mazzarelli agli errori e che comunque molto è stato fatto e come già dicevamo nella generalità l'Italia si è dotata di strutture legge finanziamenti confacenti al ruolo internazionale che deve sporgere congrui comunque l'ordinamento legislativo amministrativo che regola strutture simili degli altri paesi occidentali
D'altra parte i temi fondamentali rimangono sempre gli stessi i settori di intervento le priorità alle piccole quali temi semmai potrebbe essere utile una verifica statistica e non una rinnovata discussione
Sono i mezzi invece che a nostro avviso sono i maggiori responsabili nell'attuale fase delle efficienze e dell'efficacia dell'azione di cooperazione
Ed è quindi ai mezzi che deve rivolgersi la massima attenzione in questa fase di verifica
Per mezz'intendiamo mezzi umani e tecnici e mezzi procedurali trascurando i mezzi finanziari che fortunatamente allo stato attuale sono disponibili o quelli acquistabili i mezzi d'opera
Nell'affrontare i problemi di natura tecnica progettuale sia nella legge trentotto e in misura ancor maggiore nella legge settantatré quale la individuazione degli interventi la fase dotazione degli stessi la verifica della loro efficacia occorre prima di tutto semplificare e qui siamo già sulla buona strada i mezzi procedurale
Proprio discorso che facevamo Dell'acquisita esperienza tradizionale storica
Di provata esperienza quindi è qualificato che possono garantire la qualità e l'efficacia dell'intervento
Oltre a ridurre il rischio di Spesal non congrua risultato
In più con la legge settantatré che noi definiamo temporanea è straordinaria il nostro Paese ha colto quelle esigenze umanitarie
Della risoluzione di problemi di bisogni che offendono l'uomo questa legge comunque non deve costituire il momento riduttivo del sistema della cooperazione
Ingenerando l'equivoco che il problema del terzo mondo sia la fame o meglio diciamo noi ancora l'assente che si risolve con l'aiuto umanitario
Non si deve essere chiaro che la cooperazione nord sud ha bisogno di impianto nei paragrafi precedenti
Di dimostrare come siano necessarie le varie forme di cooperazione il multilaterale il bilaterale l'emergenza
Sono momenti non contraddittorie che si integrano a vari livelli aree tempi di attuazione del processo di definizione corresponsabile
Dell'intervento politico economico il piano mirata al raggiungimento di risultati previamente concordati negli obiettivi nelle procedure con gli Stati partner
Se questa è la strategia
I problemi che ci troviamo di fronte oggi sono i problemi di aggiornamento culturale
Tecnico e normativo
Allora io lo dice
Interessa riportare l'attenzione su quelli relativi all'aggiornamento
Della legge trentotto
Alla luce delle esperienze maturate con la partecipazione attiva e continua ad interventi e progetti finanziati dalla stessa e al dibattito sulla cooperazione che recentemente anzi Torino che risponde urgenze umanitarie concrete
Che interverrà puntualmente a ripristinare la migliorare situazioni è condizione necessaria allo sviluppo
Metterà a punto in pratica la rapì la rapidità delle procedure di emergenza avvierà concretamente coordinati azioni con altre istituzioni umanitarie
Si avvarrà del volontariato e delle organizzazioni non governative organizzando in a tutte quelle forze periferiche ma non marginali dell'aiuto dell'assistenza
Senza dotarsi e questo è un nostro auspicio di pesante struttura che il raddoppio quelle già esistenti al Dipartimento a cui noi invece dobbiamo dedicare il massimo la nostra attenzione
Questo modo questo momento di specializzazione di messa a punto di procedure straordinarie per interventi di urgenza è nostra opinione
Dovrà necessariamente confluire nel quadro di una legge trentotto la cui revisione pure con calma con serenità ma con rapidità e decisione da parte di tutti gli operatori dello cooperazione forze sociali e politiche al disegno di riforma della legge sulla cooperazione
La voce ritiene come già espresso in precedenti serie le occasioni di poter dare un apporto sostanziale al raggiungimento di detto Obiettivo a questo proposito sono state già inoltrate al ministero degli affari esteri
Le prime proposte di modifica che la nostra associazione riterrebbe indispensabile apportare alla legge trentotto non tanto e solo alla legge ma al suo regolamento che per desiderio di sintesi elenchiamo brevemente sui quali ci siamo dichiarati pronti a degli approfondimenti
Le forme contrattuali presente attualmente adottate sono regolamentati in maniera del tutto anomala rispetto alla normale prassi al del sottosegretario Raffaelli il ruolo della sezione speciale all'interno della legge all'interno de la prassi attuale e da rivede le possibilità di ottenere affidavit e quindi di una nuova erogazioni nuove forme di erogazione del credito delle perdono o comunque di sostegni finanziari alle aziende Impresa e Società o comunque istituti che partecipa a gare internazionali
La regolamentazione norme di subappalto data la complessità dell'opera invece saggiamente qui ci troviamo di fronte è necessario dover disporre di un numero sempre maggiore di contributi specialistici quindi è anche altrettanto necessario uscire regolamentare il subappalto
La cessate adeguare un ufficialmente le tariffe del che ammessi al Dipartimento rapportando la quegli organismi internazionali Paesi minori del dipartimento che conta che gestisca rapporti tra società all'ente beneficiario che controlli e di conseguenza la validità l'operatività e risultati gli interventi la necessità che si continui sulla strada i programmi coordinati e integrati progetto riallineare identificata prende se lo strumento il canto i programmi nel quale possono trovare coordinamento anche le prime attività dalla legge settantatré
Abbiamo letto la revisione e la specializzazione delle nostre delle nostre quote e dei nostri e dei nostri contributi ai fondi di rotazione degli organismi molto in molti laterale
Auguri
La necessità di attuare i programmi di joint-venture tecnica
Non si tratta quindi a nostro avviso come si può vedere introdurre nulla di rivoluzionario ma solo di adeguare la normativa alla prassi qualche di essere controparte attendibile e motivata grazie all'estesa collaborazione che le sue società hanno con il dipartimento avendo già avviato un continuo rapporto di verifica di proposta teso a superare una serie di inconvenienti legati ad una troppo rapida crescita
Di una istituzione che opera nell'ambito di una legge di un regolamento superato dalle dimensioni dell'impegno e dall'esigenza di non ho politica di cooperazione
Grazie
Ora la parola il senatore Mario Pedrini precedute da lasciare
Signor presidente del
Mi consenta di ricordare che corrono essa approvato le prime leggi del volontariato e della cooperazione tecnica
Lo ricordo per per ricitare mediche le piccole barche di allora
Sulle quali non era facile far salire passeggeri sono diventate oggi è un transatlantico di corso sicuro e certamente non privo di pubblico
Ma voglio ricordare anche felicità dove di questo convegno che quando si diede vita nel settantadue alla legge mille duecentoventidue madre della trentotto
Sulla cooperazione tecnica il volontariato legge che il presidente Senghor invito allora come la più moderna al mondo nella lotta contro il sottosviluppo io stesso cari
Come il primo stadio di un vettore punisce dovevano ancora aggiungere come il secondo e terzo stadio norme correlate ad organiche in materia di cooperazione finanziaria scientifica e culturale
La legge cinquantotto succeduto alla ventidue ha di molto arricchito e migliorato l'azione di cooperazione tecnica italiana e ne siamo lieti
Essa ha ritenuto però mi pare
Puntando sugli indirizzi di programmazione del Parlamento e sulla funzione del cipresso e cinque militanti consultivi di essere in tutti i sensi esaustiva dall'approccio italiano al problema del sottosviluppo
Ma soprattutto alla luce di questo convegno mi domando se questa esausti ignorare nonostante i coordinamenti troppo
Quello che viene fatto in altra sede dalla mano italiana dell'aiuto economico e finanziario
Ma a parte ciò
Sembra che i nostri interventi nella lotta al sottosviluppo non esplichi non sempre tutto il loro effetto moltiplicatore nei Paesi poveri propria perché non sempre si vengono a realizzare
Le condizioni oggettive di sviluppo delle risorse locali e non sempre si raggiunge adeguata multiformità e duttilità di azione
A ciò occorre riflettere tanto più ora dopo che la creazione del sottosegretariato ad hoc per la fame nel mondo
Rende più liberi mi pare in un certo senso dottor c'ha le il servizio idrico ancora nel mille novecentosettantadue
Davanti al Parlamento il governo di quel tempo aveva preso un altro impegno atti parlamentari creare alla scadenza dalla legge mille duecentoventidue cioè dopo cinque anni una vera e propria Agenzia di sviluppo questa avrebbe potuto conglobare in un tutto unico i piani di cooperazione economica finanziaria scientifica e culturale
Avrebbe potuto essere un organismo agile di sintesi nel quale dovevano confluire con i ministeri competenti primo naturalmente il ministero degli Esteri
La realtà e le persone pubbliche e private le strutture culturali e scientifiche
Le forze sindacali e imprenditoriali del Paese senza aumentano
Più per opportuna la sensibilità i prigioni si accentuano la lotta alla povertà nel mondo appare essere non solo un problema di cooperazione tecnica o di politica estera ma anche il problema di politica finanziaria economica scientifica e culturale in sostanza un contrappunto di funzioni diverso
E a parte gli indubbi meriti del Dipartimento della cooperazione del ministero degli Esteri e la opportunità delle direttive parlamentari del cipresso la polifonia e il coordinamento dell'azione
Si rendono tanto più necessari per il fatto che l'Italia non solo a partecipare azione dall'ONU dall'appalto al Fondo monetario
Ma è parte determinante
Anche operazione alla maggior parte dei Paesi sottosviluppati del mondo
E la comunità ricordiamolo e competente a definire quella politica commerciale comune che volere o no influisce su corso della economia mondiale se non altro perché la più parte dal terzo mondo e cliente quanto esportazioni dalla nostra uno
Si impone quindi a mio giudizio anche in base all'esperienza compiuta e queste interessante convegno lo conferma un ripensamento dalla nostra politica del sottosviluppo
è una domanda che
Forse da fare meglio però fare io concerto
Per evitare errori che in buona fede sono stati indubbiamente compiuti e per visitina scarna altre creduto negli anni Settanta ambiti Zandonà industrializzazione di aiutare i Paesi poveri dando loro un modello di sviluppo europeo
Creando talune cattedrali nel deserto di quei tra l'altro non sempre si è riusciti ad assicurare
La manutenzione ma si sbaglierebbe anche può darsi che mi sbagli anch'io
Negli anni ottanta se con rispettabile ma ingenuo integralismo geologico si pensasse che il necessario ritorno alla terra per la più parte dei Paesi nuovi dovesse prescindere da completo sport per organizzare anche porti rovini strade servizi in sostanza quelle infrastrutture su quei molto possono proprio gli aiuti internazionali adesso istanze e questa non dimentichiamolo l'agricoltura sempre più bisogno anche dell'aiuto di una ricerca scientifica applicata per il cui sviluppo è necessario che i centri di ricerca dei paesi maturi quasi mi si lasci passare la parola The colonizzando la loro mentalità oltre che a trasferire tecnologie prendano a carico proprio l'indagine sui problemi specifici degli ambienti sociali e geografici dei Paesi poveri del mondo
Che cosa significherebbe oggi accelerare con uno sforzo finanziario adeguato la conversione diretta dell'energia solare in energia elettrica Perricelli lo lascio immaginare alla vostra esperienze e allora sarebbe dimenticare anche che le risorse minerarie cavano intorno a sé nuove regole del commercio mondiale che facilitino la commerciabilità dei semilavorati e dei prodotti creando così risorse utili star qua all'export import di poi ogni popolo ha sempre bisogno se vuole sviluppare vi sarà sempre povertà nel mondo ammettiamolo sino a quando i Paesi ricchi come tuttora accade si chiuderanno nel protezionismo economico
Mandare ramo manterranno a tutti i costi pesanti industria trasforma attrici più adatte ai Paesi emergenti vi sarà sempre sottosviluppo e povertà sino a quando la legge dalla domanda da Lothar all'instabilità dalla molletta l'indebitamento perseguiteranno i poveri esasperando il dualismo economico del mondo
Che occorre insomma peschi la coscienza di un aiuto organico cui tutti nazioni va bar categorie cittadini benefattori possono e devono concorrere strappa più lui ma innovazione di mentalità anche alla lotta al sottosviluppo di cui gli anni Ottanta hanno bisogno e Pulici guida la nostra lunga esperienza ciò vale anche signor presidente per l'Italia
E proprio per la generosa esperienza sino ad ora adesso a compiuta in materia di aiuto una esperienza da inquadrare ormai in una visione più aspro spetti più ricca di interconnessione cioè in una più matura cultura dal sottosviluppo con o senza l'agenzia conoscenza del dipartimento
Per non restare a mezza strada una la nostra azione discorso dalla cooperazione di Tanzi arringa per la lotta all'indebitamento dalla smobilitazione dei monopoli commerciali e poi noi stessi siamo protagonisti e conservato temi tutti e concludo signor Presidente temi questi che riguardano un Governo è una società nel suo complesso e suggeriscono forse certo ad iniziative del ministero degli Esteri
Che si promuova dopo questo convegno anche un vero e proprio transitorio e al termine Gruppo di riflessione di contatto
A cui partecipino tutte quelle forze che sono e possono essere oggi Benaglia solidali nella lotta alla povertà che l'aver odierna sfida ai cittadini del mondo
Grazie signor si
Invece
Non ha utilizzato per tutto il tempo che avevo a disposizione la parola sull'attrice turca Cantoni presidente dell'Istituto italo africano
E signor presidente io vi proporrei di portare qui insieme con il saluto più fervido dell'istituto Italo africano una testimonianza rapidissima non tanto quantitativa quanto qualitativa del nostro lavoro lavoro che è tipico perché portato avanti da un istituto dello Stato Ignis diretto legame con il dipartimento perché anch'essa esperienza Serra molto d'accordo
Per avere il documento di base riportato tutta la tematica alle radici del problema e cioè nell'ambito delle grandi crisi internazionali del rapporto nord-sud del processo di distensione e via dicendo
Enorme difficoltà trovano ricordiamocelo gli sforzi di un singolo Paese quando a livello mondiale la politica di cooperazione non è divenuta come si sperava
L'asse portante delle politiche estere e quando li legno a quel livello mondiale ove la grandezza del problema del nuovo sviluppo lo colloco naturalmente è molto affievolito quando addirittura non rimesso in discussione
Nonostante la situazione generale poco molto quella ideologica meno ma pur sempre abbastanza quelli là sui metodi di attuazione
Io credo che lei certe se ideologiche e le incertezze sulle scelte di azione sono quelle che spiegano il dibattito anche aspro
Al momento della discussione della legge settantatré la mancanza del Regolamento della trentotto di cui tanto si è parlato la non riforma ancora della legge trentotto
In realtà nel nostro Paese mentre c'è una volontà politica fermissima ed unanime mole altrettanto l'INPS non c'è altrettanta limpidezza sui metodi di attuazione
E quel nuovamente cercando pure i nostri modestissimi limiti di dare una qualche risposta
E questo di questo sforzo di questo tentativo vorrei dare conto qui traendo spunto ideale varie nostre esperienze di ricerca e di attuazione che vanno dalla realizzazione anche esecutiva della catena di vetro osare in Etiopia uno dei pochi progetti che anche per l'esemplare rapidità e il contenimento di spesa viene citato come esemplare ed è stato oggetto di discussione anche ieri nella Commissione sanità
Alle esperienze molto più sofferti ahimè e qualche volta contraddittorie nel campo sanitario in Somalia
Alle ricerche sulla condizione femminile in Zambia in Zimbabwe in Botswana questo del Centro documentazione ricerca sul Sahel vera miniera di dati e di motivi di
Ne dica
Il primo nodo del discorso sulla cooperazione è quello della individuazione dei meccanismi decisionali dell'intervento
Chi fa davvero nel quadro delle priorità politiche del parlamento e del governo le scelte di ordine strategico degli interventi e dei relativi e valutazioni io credo che questo è un problema che magari non ce lo diciamo tanto francamente macché avvento tutti noi tutte le volte che affrontiamo questi temi secondo noi per esempio mentre ovvia la presenza dell'impresa privata nel momento di attuazione nella indicazione
Ebbene questo è un aspetto nel quale lo ripeto non ve totale limpidezza perfino di giudizi anche se consento con tutti coloro che chiedono formule nuove per l'impostazione di programmi e d'altra parte mi pare che anche da questa conferenza su questo punto sono venute analoghe richieste
L'istituto italo africano a diverse e non trascurabili occasioni in Burkina Faso nel New Jersey nella casa mos appunto dicevo il compito di orientare
Attraverso ricerche studi d'ambiente le successive operazioni effettuate dal dipartimento in forza di ciò e seguendo il puntuale definite secondo i seguenti punti base
In primo luogo il concetto di sviluppo precipitò nella sua accezione più ampia
Evitando da una parte del rischio del criterio economicista mentre non è certo possibile commisurare i costi a criteri strettamente produttivi sedici nella complessa società africane
Dall'altra parte evitare il rischio del criterio tecnocratico spesso inutile quando addirittura non dannoso citiamo sempre tutti la diga e le conseguenti deportazioni di alcuni villaggi il perimetro irrigue la maggior stratificazione sociale e via dicendo
Qui lo sviluppo endogeno ed auto centrata che porge sul coinvolgimento della popolazione perché i meccanismi socio lo sviluppo rurale integrale
La località è l'unica via soprattutto in ambiente fai li hanno lì è la nostra massima esperienza per tentare di riequilibrare l'ecosistema che è compromesso non solo da cause chiedo climatiche ma anche da cause socioeconomiche
E qui va ricordato un punto che per noi è fondamentale il fatto cioè che le popolazioni hanno in generale un alto grado di adattabilità
E se hanno per esempio affrontate indipendentemente da qualsiasi politica di sviluppo buona o cattiva
Delle avventure delle tragedie enormi basti pensare e non Concert così e lei sotto delle popolazioni mosse bissa
L'abbandono dei villaggi da ricerca la Bakouri entra Ethniki estremamente diverso
E c'è e rischio ecco uno dei rischi di errore Kate con i nostri interventi con interventi che non siano meditati sì i Manu queste capacità di adattabilità invece di esaltato
Il terzo punto
Ed è qui è stato detto tanto in questa conferenza del terzo punto quello dell'autosufficienza alimentare
Cui vanno Sempre anche e sempre correlati gli aiuti di emergenza
Per evitare il rischio tanto la cooperazione si sa è una corsa ad ostacoli una specie di gimcana tra un rischio e l'altro di affossare l'economia agricola esistente o magari invia di piccola ricostituiti segue non abbastanza ha messo in luce il tema dell'ambito urbano gravi negli agglomerati urbani è il punto chiave dei prossimi decenni di sviluppo si insiste anche recentemente in una conferenza in Giamaica da parte dell'ONU
In conclusione il perno di ogni politica lo sappiamo lo diciamo fino alla noia sono gli uomini e la loro potenzialità
Questa è la variabile fondamentale di ogni scenario di crescita socio economico queste potenzialità spesso si trovano all'interno di categorie sociologiche emarginati dagli stessi politiche di sviluppo
E per quanto riguarda l'Istituto le ricerche della professoressa Paoletti a cui il mio intervento allargamenti attinto sono illuminanti a mettere tra l'altro in evidenza compagnia di maggior stabilità di scelte per il loro legame col mondo tradizionale e per la loro e per la concezione comunitari a cui sono molto sensibili Marsia uno addirittura altrettante salvaguardie contro mi proporrei di portare qui
Alcuni
Due parole e rapidissime salto signor Presidente così rientro nel tempo che sto per superare due parole sui mezzi la ricerca pura su temi isolabili dal contesto non basta
Ci vuole un tipo di ricerca che abbiam messi con il momento operativo seria affiancata da una costante elaborazione concettuale
Di cui il centro pensa è si è fatto carico con pubblicazioni e seminari assai i ricchi e numerosi capaci di superare il momento empirico e di fornire elementi validi per ogni contesto e a questo proposito vorrei dire alla presidenza che l'istituto italo africano ed il centro Pelizza ENEL vorrebbe dare un contributo allora i seguiti di questa cosa fa un contributo con l'organizzazione di una giornata di riflessione sulle diverse tipologie di intervento e sui diversi progetti della cooperazione italiana nel Sahel
E in particolare cercando di approfondire qualche d'un altro poi riderà ibrido tra stoccaggi e di incentivi alla produzione
Per quanto riguarda la metodologia di intervento la conciliazione tra l'esigenza di un approccio micro e quella di realizzazioni a più vasto raggio d'impatto
Per quanto riguarda i soggetti coinvolti nelle diverse fasi
Dell'intervento di cooperazione dall'identificazione alla valutazione finale di importanza a livello italiano di una corretta distribuzione di ruoli tra organismo pubblico ed operatori privati
A livello di Paese beneficiario di una precisa garanzia che gli interventi si fondino primo su un'iniziativa autorganizzati a dei destinatari sull'impiego del potenziale di tecnici ed operatori locali
Va da sé che questa nostra iniziativa ci farebbe molto piacere
Ma ancora per concludere a nostro giudizio senza formazione non ci sarà sviluppo avuto centrato ma il passaggio dalla formazione all'autoformazione
E così difficile che troppo spesso ci spaventiamo noi stessi e in qualche modo ci sottraiamo dall'affrontare questo mentre invece la richiesta che ci vede che ci viene dai paesi verso cui ci rivolgiamo
La richiesta va in questo senso qualche volta non è così chiariamo abbuffa in questo senso nel senso di chiedere questa strada nelle varie lingue tradotti i manuali del professor Juan piglio né che sono i manuali della guida l'operatore sanata sanitario della clinica veterinaria eccetera e concludo dicendo
Che di formazioni si deve parlare molto di più ma molto di più e molto più a fondo per tutti coloro italiani che sono destinati ad operare nei paesi in via visti il nostro Paese certamente e oggi all'avanguardia per l'impegno di cooperazione non lunedì credo per un altro aspetto ed è l'aspetto della formazioni della cultura di cooperazione a livello dei nostri cittadini ebbe una risposta che noi dobbiamo ai tanti che nel Terzo Mondo guardano a noi non solo come donatori ma come portatori di un concetto diverso e più umano di cooperazione
E noi ci auguriamo noi dell'istituto che questo concetto sì e bolliva e che non subisca magari per meglio fare
Qualche battuta di arresto grazie signor persino
La parola ora al professor Giuseppe Diotti vicepresidente del seguirà mi rispondo la solita con l'onorevole Costa
Signor presidente signore signori come
è stato annunciato l'intervento che ora
Farò
è stato concordato su invito del ministro
Coordinati
Tecnologica senatore Granelli
Fra insieme che l'Enea il ministero della pubblica istruzione Direzione generale universitaria e lo stesso mistero della ricerca senatore Granelli nel pregarvi di presentare a nome suo l'intervento
Mi ha pregato di porgere al presidente della sedute a tutta l'Assemblea il suo saluto il suo plauso e la sua speranza di potersi affacciare forse brevemente seghetto del di questo breve intervento
è la ricerca scientifica e la formazione superiore nel quadro della cooperazione con i Paesi in via di sviluppo esiste un testo scritto che è stato consegnato alla segreteria del convegno e che e da questo traggo la opportunità di non leggere totalmente anche per rimanere nei tempi fissati dall'organizzazione
Devo dire anche che gli interventi che mi hanno preceduto in particolare quello del l'onorevole Pedrini e quello della senatrice cartoni mi i esonero dal dal fare alcune affermazioni che loro molto meglio di me
Hanno fatto ha proposto di ricerca scientifica e di
E di formazione
Inter livello di organizzazioni internazionale nuovo ho qui indicate alcune alcuni riferimenti storici conferenza delle Nazioni Unite Ginevra mille novecentosettantatré
Sull'applicazione della scienza e della tecnologia nell'interesse delle regioni meno sviluppate mille novecentosettantuno piano mondiale per l'applicazione della scienza e la tecnologia sempre nazioni unite
Programma di azione di Vienna per la scienza e la tecnologia al servizio dello sviluppo mille novecento settantanove organizzazioni che su questo tema
Si sono pronunciate hanno dato indicazioni e e hanno ha formulato proposte operative UNESCO in primo luogo FAO
Organizzazione mondiale dalla sala dipinti e di livello internazionale sono state attuate nel mondo iniziative internazionali diverse talora buone significative in alcuni casi peraltro con ricadute un po'incerte e tuttavia il bilancio va detto può essere considerato positivo anche se non totalmente insoddisfacenti
Bene dalle esperienze fatte sulle quali non voglio trattenermi volendomi dilungare un po'di più sugli aspetti propositivi che riguardano il futuro dall'esperienze fatte devono derivare considerazioni riassuntive
Per esempio considerazioni su distinzioni importanti che vanno fatto sia la distinzione fondamentale fra ricerca scientifica e problemi ecco che da un lato i problemi economico sociali dall'altro
Non bisogna attribuire all'intervento scientifico né un significato maggiore M minore di quello che realmente può dare è chiaro che una un fondamento scientifico alla cooperazione
è elemento sicuramente valido
Che gli interventi formativi sono sicuramente importanti per creare le basi culturali nei Paesi interessati
Per un successivo sviluppo autonomo ma sono condizioni necessarie non sicuramente sufficienti occorre il concorso di carattere politica economica o di altro un'altra distinzione il singole regioni geografiche per singoli Paesi in modo diverso
Infine distinguere i problemi scientifici veri e propri da problemi di monitoraggio dis di situazioni di raccolta di dati
Di disponibilità conoscitive che sono fondamentali per la risoluzione di molti problemi e e che peraltro sono legati e attività di carattere scientifico anche se non
Rigorosamente coincide
Premesso questo che ripeto con maggior dettaglio si trova nella relazione scritta vorrei dare lettura del paragrafo che contiene lei leggi
A livello puramente per
Gli operatori scientifici
Che si sentono impegnati nella lotta al sottosviluppo hanno potenti strumenti di pressione verso il potere politico delle nazioni se intendono contribuire alla soluzione dei problemi nei paesi in via di
Una mobilitazione del sapere e del prestigio scientifico contro la povertà e il sottosviluppo è in grado di orientare la cooperazione scientifica e tecnologica non solo per definire quanto serve nella trattazione dei problemi di zone aride o tropicali
Rurali urbani
Degli aspetti energia cui ogni azione di cooperazione multi bilaterale deve collocare per gli operatori italiani si tratta di condividere conoscenze e attività internazionali che consentano spazi di studio proposta e diffusione del sapere sui problemi del sottosviluppo in collegamento con la comunità scientifica del nord e del sud del mondo
Deve essere favorito in secondo luogo una politica di formazione in blocco nei singoli paesi in via di sviluppo
Di personale tecnico scientifico al più alto livello di competenza possibile opponendosi a Prodi a processi di prendere verso i Paesi industrializzati o di formazione di élite privilegiati
Ciò è possibile se la disponibilità degli operatori scientifici del Nord riuscirà ad imporre ai Paesi donatori a quelli riceventi
Iniziative di formazione e di assistenza culturale nei paesi in via di IBI lì con le risorse che ogni Paese in via di sviluppo può ragionevolmente mettere a disposizione
Va osservato che spesso l'assistenza la formazione locale di personale a livello di istruzione superiore è dimensionata in modo da impedire di fatto ogni possibile nazionalizzazione
L'ipotesi in via di sviluppo ancorché dichiara infatti il costo dell'accumulazione strutturale culturale locale di quanto proposto nei programmi di assistenza internazionale è spesso palesemente incompatibile con la quota di bilancio statale ragionevolmente disponibile al momento della cessazione dell'aiuto internazionale un dimensionamento dunque appropriato e qualificato alla portata del Paese con cui si coopera
è indispensabile se si vogliono evitare fallimenti a lungo termine delle iniziative di cooperazione può da parte della comunità scientifica internazionale tenda a privilegiare programmi ad ampio spettro di validità piuttosto che singoli progetti tecnico-scientifici i problemi della copertura vegetale e delle per esercitazioni
L'utilizzazione delle zone umide lacustri l'impiego di nuove specie colturali gli animali i problemi di sanità umane animale e le interrelazioni col territorio insediamenti i trasferimenti e tecnologiche sì
Le politiche educazionale formative l'organizzazione sociale sono argomenti che dovrebbero essere trattati con un bagaglio metodologico e con tecnologie sì sofisticate moderne e con approccio interdisciplinari
Tali problematiche dovrebbero essere oggetto di sensibile stazione e di piani di azione anche per la comunità scientifica accademica dei Paesi industrializzati sono remunerativa nella carriera scientifica di molti operatori del nord del monte
Vengo rapidamente alla conclusioni qual è il contesto operativo nel quale le proposte
Che ora ho appena letto possono collocare è chiaro intanto che gli strumenti legislativi ci sono o possono essere
Adeguamenti la legge trentotto del settantanove all'articolo due recita indicando l'elenco delle attività di cooperazione anche la elaborazione attuazione di progetti di sviluppo con particolare riguardo per i problemi dell'agricoltura dell'Energia dell'industria artigianato delle infrastrutture dei servizi Stalin sanitari sociali culturali del turismo della ricerca scientifica e tecnologica
Rieti esteri ha iniziato il condotto uno un'operazione di sensibilizzazione di orientamento gli operatori scientifici italiani verso temi e oggetto di collaborazione scientifica ciò è avvenuto
Negli anni scorsi con due convegni ottobre ottantatré luglio ottantaquattro
A carattere internazionale nell'anno in corso ce n'r ha disposto per la prima volta nel suo di lancio una piccola assegnazione di fondi destinata alla
Alla stesura di studi di fattibilità per programmi riguardanti in diversi ambiti disciplinari la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo
Linea stipulando fra l'altro una porta convenzione col Ministero degli Affari Esteri dipartimento per la cooperazione e lo sviluppo
Pone le proprie competenze nel settore direzione centrale affari internazionali lei mi ha costituito un'unità di coordinamento per le attività di promozione cooperazione con Paesi in via di sviluppo è quale e demandata all'iniziativa dell'ente in questo senso
Il ministero della pubblica istruzione e in particolare direzione generale universitaria
Garantisce di un interesse crescente dell'istituzione universitaria italiana che potrebbe essere raccordato istituzionalmente
A alle altre iniziative formative e scientifiche di cui stiamo parlando
Il misti il ministero per la ricerca scientifica e tecnologica si occupa del coordinamento degli enti di ricerca anche a questi e petti e stabilisce inoltre un importante ruolo di tra giugno alla comunità scientifica italiana gli organismi ed enti internazionali che opera nello stesso settore
E e mi pare emergano in modo allargato e non più da pochi personaggi su cui ciò che si potrebbe fare
A livello legislativo e non nell'ambito della revisione della legge trentotto
Di cui molti hanno parlato in questa sede
è auspicio del mondo scientifico nazionale o almeno delle punte avanzate di essere che il riferimento alla ricerca scientifica e tecnologica sia più esplicito
Arrivando se possibile a indicare delle degli dei delle soglie minime d'investimento in ricerca in ricerca scientifica e tecnologica
A carico dei fondi per la cooperazione
A livello di i non legislativa Fondazione come molti sanno la Fondazione avverrà formalmente fra qualche giorno a Trieste la accademie delle scienze del terzo mondo
Noi auspichiamo che la comunità scientifica nazionale non manchi a questo importante traguardo formale che poi diventerà cioè lo auspichiamo sostanziali infine una proposta che il CNR per mia bocca formula in questa sede per la prima volta è quella di proporre a livello nazionale un coordinamento istituzionale che veda
Affiancati e coordinati gli enti che per la ricerca scientifica la formazione superiore possono esprimersi e fornire contributi in termini di risorse umane materiale
Alle ricerche le mia il ministero delle pubbliche istituzioni grazie presidente
Paola parole sulla torre Costante Degan il ministro dovrà cerca
Si prepari
Totocalcio Battiston presidente dalla fedele
Presidente signore e signori
Gli impegni parlamentari
In questi giorni particolarmente mi richiamano
Nelle sedi sede del Senato dove si sta discutendo
Del Piano sanitario nazionale
Non mi
Obbligasse nero acquista semplice ah sì conclusivo nella vostra manifestazione
Il nostro incontro sarebbe stato certamente doveroso di tutti del parte mia potrà essere presente in maniera continuativa
Peraltro il ministro sanità russo
L'attività dell'istituto la collaborazione dell'Istituto superiore sanità e la presenza dei suoi funzionali nel corso di queste giornate
Trarrà dal dibattito indicazioni utili per la propria iniziativa la propria presenza nell'ambito della politica nazionale in favore dei Paesi in via di sviluppo
E questo per tener fede maniera specifica a quel programma dell'Organizzazione mondiale della sanità
Che sportello
Nel quale possa essere conseguito il traguardo per la nostro pianeta della salute per tutti
Un concetto di salute che come si sa va ben oltre il concetto della mancanza di malattia ma anche di uno stato di
Benessere
Stato di benessere per
Le donne e di uomini di questa
Di questo pianeta
Certo il programma è ambizioso
Richiede
Una metodologie un'attenzione
Precise alle azioni che si svolgono da parte degli stati
Quale che sia il loro grado di sviluppo
In realtà
L'evoluzione scientifica nel settore in via di sviluppo i paesi sviluppati una qualche minaccia di scarsa equità nel conseguire il traguardo della salute per tutti
La possibilità di risposta alla domanda di salute
è diventata così sofisticata
E così anche diciamolo pure onerosa sul piano economico
Che anche i Paesi sviluppati del mondo
Soffro ma in questo momento del pericolo
Di dare una risposta profondamente
Diseguale ai propri ai propri cittadini
E se questa europea
I Paesi all'interno dei Paesi sviluppati chiaramente riportare di tutta evidenzia
E quindi la necessità di uno sforzo il grande coordinamento e di grande organizzazione
Non posso non dire in questa sede
Che alla recente Assemblea
Dell'organizzazione mondiale della sanità
Il
Direttore Generale male in maniera seppure implicita
Ha indicato
Un sentimento di attenzione riconoscenza per tanta paritaria ma anche contemporaneamente di preoccupazione
Ritenendo che lo sforzo massiccio di cui alla recente legge
Possenti
Produrre
Dare solidità
Radicata nella realtà sociale dei Paesi in via di sviluppo alle iniziative in loro favore
E
Una azione di emergenza che possa diventare squilibra ante contraddittoria con le iniziative generali
Della stessa organizzazione mondiale della
Io credo che questo sia un tema reale certo l'emergenza una scelta giusta è una indicazione che abbiamo affrontato con un voto largo del Parlamento
Abbiamo dato avvio con la recente delibera del GPS a all'attuazione del stessa legge di grande esperienza
Nella quale il dialogo è permanente fra i Paesi sviluppati i paesi in via di sviluppo e che ha posto come proprio impegno prioritario questo traguardo così ripeto generosa ed affascinante della salute per tutti nell'anno due mila
Questo è un tema che è stato già discusso in sede vizi pesce che ha peraltro bisogno poi di una sua soluzione continuativa nell'attività di ogni Pozzi Diana che d'ora in poi dovremo affrontare nella gestione dei due canali attualmente aperti perciò nella attività in favore dei Paesi in via di sviluppo
Abbiamo già iniziato Consoli come di coordinamento continuo
Far sì che vi sia una specie di triangolazione del rapporto dipartimento presso il Ministero Affari Esteri ministero Sanità
E queste organizzazioni governa intergovernative o non governative che fanno riferimento in maniera indiretta alle iniziative dall'Organizzazione mondiale della sanità
Per far sì che vi sia una coerenza fra
Tutte queste diverse diverse istituzioni diverse competenze
Per quanto riguarda in particolare il ministero della sanità proprio la esperienza del servizio sanitario nazionale che pur così polemica possono trarre ragioni e motivazioni per una organizzazione programmata di interventi a tutela della salute per il servizio sanitario nazionale ed esperienza del servizio sanitario nazionale
Può dare
Al e del ministero della Sanità in particolare
Può dare a questa iniziative questa serie di iniziative in favore dei Paesi in via di sviluppo un supporto di certificazione di validità
E di finalizzazione coerente con i programmi dell'Organizzazione mondiale della sanità
Che ben volentieri abbiamo finora dato che certo vogliamo ulteriormente affinare come collaborazione allo sforzo del Governo italiano particolare
La cultura del medicina comunitaria che
Si adatta in maniera del tutto opportuna alle attività sanitarie
Favore dei paesi in via di sviluppo
Può trovare un qualche collegamento anche con le modalità organizzative del servizio sanitario nazionale proprio essendo fra le ragioni degli scopi della organizzazione sanitaria nazionale quella di evitare quei pericoli di iniquità di diseguaglianza
Cui precedentemente accennava il cui sono soggetti i Paesi sviluppati ecco determinare una sviluppo e anche il fenomeno del volontariato
Al quale
Prestiamo attenzione vogliamo prestare un'attenzione crescente per ciò che riguarda lo stesso servizio sanitario nazionale
Essendo numerosi campi di attività del Servizio sanitario nazionale che possono dare frutti positivi proprio se associati Abdul iniziative di tipo volontaristico consentono c'è una commissione di studio presso il Ministero della Sanità per questo consentono di immaginare gli strumenti adatti migliorativi di quelli già esistenti
Per far sì che vi sia un collegamento di esperienze di utilizzazioni di ricadute reciproche
Fra il volontariato all'interno dei confini del nostro Paese nel servizio sanitario rende possibilità di iniziativa ancora aperti e sono soprattutto ancora
Vaste io credo le aree di ricerca di una coordinamento sempre più attento e preciso fra le competenze dei
Possibilità di supporto tecnico-operativo
Del Ministero della sanità e del servizio sanitario nazionale e le attività del dipartimento
Ministero degli esteri nel in favore la politica per la cooperazione Hallo per la cooperazione allo sviluppo
Su queste linee
Si pone certamente la possibilità di intervenire corretto all'inizio peraltro importante persi che quell'accenno di amico di critica perlomeno di preoccupazione
Che il dottor Mahler ha messo nella sua relazione
All'assemblea mondiale della sanità
Possa essere nel tempo per la esperienza concreta che noi diamo di una iniziativa coordinata e che abbia attenzione contemporaneamente senza distorsioni senza sovrapposizioni e e soprattutto senza soluzioni di continuità ma con una
Capacità di compenetrazione fra la emergenza la azione continuativa proprio per far sì che ciò che andiamo facendo sia il risultati iniziative in questa direzione
Credo che nello spazio indica gli spazi indicati dalla delibera del CIPE se siano sufficientemente ampi qualcuno anzi ritiene perfino troppo ampli
I generici per certi aspetti ma all'inizio non si poteva fare altro che così poiché finalizzare il tutto progressivamente sulla base dell'esperienza sulla base dei rapporti che si possono intrattenere
Con i governi di quei Paesi e con le organizzazioni internazionali che hanno già così larga esperienza e così generoso impegno nella azione per lo sviluppo nel fondo
Ora la parola al dottor c'è insomma più scomodo precedente per l'offerta per lo sport non serviva un onorevole Lupi responsabile al sul semestre
Signor presidente autorità signore e signori
Un grazie sentito alla ministero degli esteri Alì palmo per aver consentito a me portavoce del mondo imprenditoriale portavoce Della Piccola industria e dei suoi consorzio all'esportazione di intervenire a questa importante conferenza il mio intervento cade dopo altre tutte le premesse l'ovvietà sono già state dette per cui di dal dal mio discorso queste cose saranno tolte però al sodo cercando di prende ben pochi di quei quindici minuti che la presidenza da ad ogni singolo intervenuto
Negli ultimi anni allegando in paese ci sono via via fiancate minaccia operativo nel settore dell'esportazione
è stato questo ai suoi inizi
Un fenomeno essenzialmente spontaneo ed episodico oggi sempre preordinato alla ricerca di una presenza in blocco
Cogliere occasioni più o meno immediata di affari che ha preso piede al di fuori del coordinamento e del suo sveglio ICI istituzionale delle strutture pubbliche pre e post allo sviluppo dalla cooperazione
L'
Zio
Ritenendo che lo sforzo massiccio di cui alla recente legge possente produrre
Dare solidità
Radicata nella realtà sociale dei Paesi in via di sviluppo alle iniziative in loro favore
E
Una azione di emergenza che possa diventare squilibra anche contraddittoria con le iniziative generali
Della stessa organizzazione mondiale della
Io credo che questo sia un tema reale certo l'emergenza una scelta giusta è una indicazione che abbiamo affrontato con un voto largo del Parlamento
Abbiamo dato avvio con la recente delibera del GPS a all'attuazione del stessa legge di grande esperienza
Nella quale il dialogo è permanente fra i Paesi sviluppati i paesi in via di sviluppo e che ha posto come proprio impegno prioritario questo traguardo così ripeto generosa ed affascinante della salute per tutti nell'anno due mila
Questo è un tema
Che
è stato già discusso in sede vizi pesce che ha peraltro bisogno poi di una sua soluzione continuativa nell'attività di ogni Pozzi Diana che d'ora in poi dovremo affrontare nella gestione dei due canali attualmente aperti perciò nella attività in favore dei Paesi in via di sviluppo
Abbiamo già iniziato Consoli come di coordinamento continuo
Far sì che vi sia una specie di triangolazione del rapporto dipartimento presso il Ministero Affari Esteri ministero Sanità
E queste organizzazioni governa intergovernative o non governative
Che
Fanno riferimento in maniera indiretta alle iniziative dall'Organizzazione mondiale della sanità
Per far sì che vi sia una coerenza fra
Tutte queste diverse diverse istituzioni diverse competenze
Per quanto riguarda in particolare il ministero della sanità proprio la esperienza del servizio sanitario nazionale che pur così polemiche possono trarre ragioni e motivazioni per una organizzazione programmata di interventi a tutela della salute
Per il servizio sanitario nazionale ed esperienza del servizio sanitario nazionale
Può dare
Al e del ministero della Sanità in particolare
Può dare a questa iniziative questa serie di iniziative in favore dei Paesi in via di sviluppo un supporto
Di certificazione di validità
E di finalizzazione coerente con i programmi dell'Organizzazione mondiale della sanità
Che ben volentieri abbiamo finora dato che certo vogliamo ulteriormente affinare come collaborazione allo sforzo del Governo italiano particolare
La cultura del medicina comunitaria che
Si adatta in maniera del tutto opportuna alle attività sanitarie
Favore dei paesi in via di sviluppo
Può trovare un qualche collegamento anche con le modalità organizzative del servizio sanitario nazionale proprio essendo va le ragioni degli scopi della organizzazione sanitaria nazionale quella di evitare quei pericoli di iniquità di diseguaglianza
Cui precedentemente accennava il cui sono soggetti i Paesi
Sviluppati può determinare una sviluppo e anche il fenomeno del volontariato
Al quale
Prestiamo attenzione vogliamo prestare un'attenzione crescente per ciò che riguarda lo stesso servizio sanitario nazionale
Essendo numerosi campi di attività del Servizio sanitario nazionale che possono dare frutti positivi proprio se associati Abdul iniziative di tipo volontaristico consentono c'è una commissione di studio presso il Ministero della Sanità per questo consentono di immaginare gli strumenti adatti migliorativi di quelli già esistenti
Per far sì che vi sia un collegamento di esperienze di utilizzazioni di ricadute reciproche
Fra il volontariato all'interno dei confini del nostro Paese nel servizio sanitario rende possibilità di iniziativa ancora aperti e sono soprattutto ancora vaste io credo le aree di ricerca di una coordinamento sempre più attento e preciso fra le competenze dei possibilità di supporto tecnico-operativo
Del Ministero della sanità e del servizio sanitario nazionale e le attività del dipartimento
Ministero degli esteri nel in favore la politica per la cooperazione Hallo per la cooperazione allo sviluppo
Su queste linee
Si pone certamente la possibilità di intervenire corretto all'inizio peraltro importante persi che
Quell'accenno di amico di critica perlomeno di preoccupazione
Che il dottor Mahler ha messo nella sua relazione
All'assemblea mondiale della sanità
Possa essere nel tempo per la esperienza concreta che noi diamo di una iniziativa coordinata e che abbia attenzione contemporaneamente senza distorsioni senza sovrapposizioni e e soprattutto senza soluzioni di continuità ma con una
Capacità di compenetrazione fra la emergenza la azione continuativa proprio per far sì che ciò che andiamo facendo
Sia il risulta di iniziative in questa direzione credo che nello spazio indica gli spazi indicati dalla delibera del CIPE se siano sufficientemente ampi qualcuno anzi ritiene perfino troppo ampi
Generi si presenti aspetti ma all'inizio non si poteva fare altro che così poiché finalizzare il tutto progressivamente sulla base dell'esperienza sulla base dei rapporti che si possono intrattenere
Con i governi di quei Paesi e con le organizzazioni internazionali che hanno già così larga esperienza e così generoso impegno nella azione per lo sviluppo nel tondo
Ora la parola al dottor eccelso Battistoni del presidente della Fed all'export seguirà l'onorevole Lupi responsabile al semestre
Signor presidente autorità signore e signori
Un grazie sentito alla ministero degli esteri Alì palmo per aver acconsentito a me portavoce del mondo imprenditoriale portavoce della piccola industria e dei suoi consorzi all'esportazione di intervenire a questa importante conferenza il mio intervento cade dopo altre tutte le premesse l'ovvietà sono già state dette per cui di dal dal mio discorso queste cose saranno tolte però al sodo cercando di prende ben pochi di quei quindici minuti che la presidenza da ad ogni singolo intervenuto
Negli ultimi anni alle grandi imperi sono via via fiancate minaccia operativo nel settore per l'esportazione
è stato questo ai suoi inizi
Un fenomeno essenzialmente spontaneo ed episodico quasi sempre per ordinato alla ricerca di una presenza in blocco
Cogliere occasioni più o meno immediate di affari che ha preso piede al di fuori del coordinamento e del suo sveglio ICI istituzionale delle strutture pubbliche preposte allo sviluppo della cooperazione la partecipazione stabile organizzata dei consorzi e delle piccole imprese in genere ai programmi dei paesi emergenti si pone dunque oggi come un'ipotesi sostanzialmente nuova
Ma ricca di prospettive specialmente se si considera l'evoluzione che lo strumento consorzio nato esclusivamente per scopi di promozione commerciale commerciale ha conosciuto negli anni più recenti
In generale l'apporto delle piccole imprese agli scampi al quale in al quarantacinque per cento delle sponde opale italiano contro il trenta trentacinque per cento di solo dieci anni fa
Non c'è dubbio d'altra parte che la componente più dinamica di tale comparto e quella che confluisce nel sistema dei consorzi all'esportazione
La pelle esposta
Che li rappresenta a livello nazionale è oggi costituita da oltre centocinquanta consorzio
Aderiscono poco meno di sei mila in paese
Piccole e medie che occupano nell'insieme trecento mila dipendenti nel Complesso i Consorzi del sistema per Expo promuovono direttamente o indirettamente
Esportazioni per un valore complessivo annuo valutabile attorno e forse più di dieci mila miliardi di lire
Un dato che rappresenta di per sé il più valido biglietto da visita delle potenzialità produttive commerciali specializzati sotto il profilo settoriale che si propongono di andare oltre la promozione e la vendita del singolo prodotto
Prodotti integrati progettazioni di grandi lavori impianti chiavi in mano cessione di chi know-how e tecnologia formazione di personale locale costituiscono ormai attività abituali anche per le piccole imprese ed i loro consorzi
Che hanno incominciato ad affermarsi in anni recenti sul mercato internazionale proprio per la capacità realizzativa per gli elevati standard qualitativi per l'ampiezza dell'assistenza fornita per la flessibilità con la quale sono soliti affrontare e risolvere da diverse esigenze della committenza
Concepito originariamente come strumento di collaborazione per piccole e medie imprese
Il Consorzio viene ad essere oggi l'anello di congiunzione ideale tra queste e di progetti di sviluppo ripetizione e gestione della commessa che in quella dell'assistenza post vendita
Ma i Consorzi costituiscono anche il necessario punto di riferimento per altri versi irripetibile nel quadro di una politica rivolta a valorizzare le capacità
Delle nostre imprese minori e da trasferire dei paesi emergenti l'esperienza di uno sviluppo industriale fondato sulla piccola e media industria
Diversi ai Consorzi associati alla pedana esporta già da qualche anno si sono organizzati e vanno oggi ancora meglio organizzandosi per accrescere la presenza delle piccole e medie imprese italiane dei progetti di sviluppo delle aree del Terzo Mondo
Avvalendosi della rete informativa dell'ICE e ricorrendo all'occorrenza a particolari formule finanziarie che prescindono ed in qualche caso vanno ad aggiungersi ai normali canali previsti dalla legge del alimentato la validità di questo rapporto
Con strutture consortili
In grado di coordinare l'attività delle singole imprese partecipanti offrendo l'interlocutore esterno
Un unico punto di riferimento per il soddisfacimento di ogni esigenza produttive finanziaria sino alla formazione dei tecnici e della mano d'opera necessaria per il più efficiente utilizzo degli impianti da fornire
Non solo le grandi imprese e dunque sono in grado di assumere per capacità finanziarie e tecniche produttive impegni concreti nel campo dell'assistenza ai Paesi emergenti anche le piccole aziende ed i loro consorzi sono accreditabili di buone performance
E proprio per dimostrare e documentare
Tali capacità che la Fed esposta pubblicato nei mesi scorsi il repertorio specializzato Italia en plein San technology
Del quale sono illustrate però comunque in grado di fornire
La Federnuoto ha voluto in tal modo mettere a disposizione dei potenziali partner stranieri
E delle strutture istituzionali all'estero uno strumento di conoscenza che ritengo potrà risultare di sicura utilità per la individuazione di possibili fornitori di impianti di dimensione non particolarmente rilevante
L'azione dei Consorzi avere minori per esigere che deve però essere più efficacemente sostenuta dalla politica per la cooperazione sul modello di quanto viene per gli altri paesi industrializzati
Il dipartimento per la cooperazione allo sviluppo del ministero degli Esteri non può trascurare l'immenso patrimonio tecnologico e le capacità realizzative delle piccole intese quando si proponga di avviare un rafforzare il processo di sviluppo industriale delle aree arretrate
Il Dipartimento pertanto deve assicurare una maggior parente la propria attività attraverso una migliore informativa circa gli indirizzi politici gli accordi in vigore i programmi di intervento e di Paesi e di progetti prioritari
Gli organi centrali della piccola industria della pedana espone si dichiarano fin d'ora disponibili per pungere da interlocutore sulle tematiche che si ritenga di prospettare ed appunto di fare di riferimento per ogni azione informativa
Con società aziende chiedono soprattutto dipartimento una maggiore disponibilità al dialogo spesso e perfino complicato responsabile di un consorzio o di un'impresa essere ricevuti confusionario i tentativi di contatto per corrispondenza rimangono talora infruttuosi
Quand'anche un'azienda usufruisca degli interventi finanziari del fondo per la cooperazione Emerico compreso il sole o consorziate non chiedono molto lo Stato
Chiedono in sostanza un supporto non diverso da quello di cui possono fruire i loro concorrenti stranieri che riescono quasi sempre a presentarsi alla committenza reale e potenziale forti di un sostegno statale frutto di sistemi in cui amministrazione d'impresa pubblico e privato risultano proficuamente ed efficacemente impiegato Paolo grazie
Favorevole
Antonio Lupi responsabile la sezione esteri la direzione del partito comunista italiano si prepari senatore il signorino del Partito Radicale
Signor fra questi anni
E per la preparazione di questa seconda Conferenza nazionale sulla cooperazione allo sviluppo
Conferenza che ci offre l'occasione per un Bilancio della politica di cooperazione e per un dibattito di merito sulla nuova legge per gli aiuti straordinari che sta entrando ora dopo quasi due anni di appassionato lavoro in Parlamento nella sua fase operativa
Vorrei esprimere qui apprezzamento per gli interventi del presidente Bassetti del direttore Calchi Novati
E per lo sforzo da essi computer inquadrare la politica di cooperazione di aiuti del nostro Paese verso il Terzo Mondo nell'attuale situazione internazionale e nel contesto dell'assieme dei rapporti politici economici commerciali e credo che stanno alla base del pauroso squilibrio tra nord e sud del mondo
E delle condizioni di arretratezza miseria e fame in cui si trova tanta parte dell'umanità
Indispensabile per avere piena coscienza
Che se non si andrà ad un progressivo superamento di queste cause saranno ben poca cosa per i destini di centinaia e centinaia di milioni di uomini e di donne gli sforzi gli slanci gli aiuti anche i più generosi
Non è certo per scarsa convinzione
Nella necessità e nello utilità di una politica di cooperazione di aiuto riaffermiamo questo
Chi ha visto la nostra parte al lavoro tanto sulla legge trentotto quanto su quella settantatré sa che non ci fanno difetto né convinzione forse cause strutturali e che anche i nostri modesti interventi devono avere sempre questo punto di riferimento
E i nostri aiuti devono avere questa finalità e tendere al raggiungimento di questo obiettivo altrimenti dopo un sollievo iniziale lasceremo le cose come stanno
E del resto
Perché in questi ultimi tempi il fenomeno dello squilibrio dalla miseria e dalla fame invece di attenuarsi si è ulteriormente aggravato
Perché non solo non sono venute meno le cause che ne sono all'origine ma esce si sono esasperate ed acutizzato ulteriormente
Intendo riferirmi qui non tanto a cause storiche lontane che pur agiscono ancora né tantomeno voglio riferirmi a ragioni ideologiche che pur continuano ad agire a livello mondiale o politiche economiche commerciali e finanziarie
Di autentica spoliazione rapina di questi Paesi rapporti di scambio talmente iniqui che si dà uno per togliere quattro e si costringono i Paesi più poveri a finanziare quelli ricchi le cose peggioreranno sempre di più
Fa più morti l'elevamento di un punto dei tassi di interesse americani che non l'uragano nel Bangladesh o un anno di siccità nel sei
Noi aiutiamo questi Paesi
Ma essi sono costrette a indebitarsi sempre di più e spesso sono costretti a pagare i tassi maturati comparti sempre più consistente di quei prodotti di cui avrebbero bisogno per sopravvivere
Abbiamo il dovere di illustrare questa situazione e di non seminare illusioni
Se continueranno a Roger lodevoli
Degli interventi che ci apprestiamo a fare sarà destinata a peggiorare nei singoli Paesi
E a rendere esplosiva una contraddizione quella tra nord e sud del mondo già oggi insostenibile e destinata a scoppiare se non si troveranno soluzioni adeguate
Signori ho sentito il dovere di questa breve premessa
Perché noi siamo tenuti a dare un senso i nostri sforzi
Dobbiamo sapere bene a che cosa e a quale Fini vogliamo indirizzarli perché altrimenti saremmo costretti a gettare acqua in un posto senza fondo
E perché contemporaneamente a questa politica di cooperazione e di aiuti il nostro Paese deve essere in grado di condurre una politica internazionale
Rivolta di investire a modificare sei Paesi del Terzo Mondo all'interno del ministero degli affari degli esteri
è dettato unicamente dall'esigenza di mantenere una unitarietà alla politica estera dell'Italia e di fare della cooperazione economica e degli aiuti dei cardini della nostra azione e arriva all'europea internazionale e nei confronti dei Paesi in via di sviluppo
La politica degli aiuti deve potersi muovere in parallelo con una politica estera ispirata la volontà di contribuire a far cessare la folle corsa agli armamenti con lo sperpero di enormi ricchezze che porta con sé
A raggiungere effettive misure di disarmo a comporre politicamente i conflitti aperti assicurando autodeterminazione e indipendenza reale a ciascun popoli a ciascun Paese
Ad aprire la strada ad una cooperazione a livello mondiale indipendenza e libertà dei popoli di coesistenza di cooperazione fra tutti gli Stati
Una giusta destinazione coordinazione direzione unitaria degli Sforza e dei programmi della politica di cooperazione allo sviluppo e degli interventi straordinari è senz'altro parte organica di questa visione e può assegnare all'Italia un ruolo importante
Nella inaugurazione di una nuova politica verso i problemi del sottosviluppo e dalla fame
Ci conforta
Pur con tutti i suoi limiti il bilancio dei primi quattro anni di politica la cooperazione di cooperazione allo sviluppo e le simpatie e le attese che abbiamo saputo suscitare presso tanti Paesi del Terzo Mondo
Hanno avuto qui a mio modo di vedere un ruolo importante e dovranno continuare ad averlo a
Senza il sospetto di intendimenti neo coloniali o egemonici e che anzi come diceva il sottosegretario Raffaele intervenga con la visione di un superamento
Di strategie contrapposte di grande potenza per interessi globali di schieramento e si proponga invece l'indipendenza l'autonomia il non allineamento di questi Paesi
In secondo luogo il solidarismo internazionale del popolo italiano nella sua grande maggioranza e la costruttiva collaborazione di tutte le forze politiche democratiche italiane su questi problemi al di là e al di sopra delle diverse e talvolta aspre congiunture dalla vita politica nazionale
In terzo luogo la qualità e il valore del lavoro e della tecnica italiani il loro grado sezione di strumenti legislativi e di provvedimenti di intervento per gran parte inediti
Vi sembrano questi gli elementi di maggior rilievo che in una situazione in cui è in difficoltà a livello mondiale la politica dalla cooperazione allo sviluppo e tende persino diminuire la percentuale di aiuto a questi Paesi
Possono mettere il nostro Paese in grado di compiere un'esperienza originale e stimolo attriti
Con la legge per interventi straordinari la legge settantatré finalmente entrata in vigore si apre una fase nuova della nostra politica di cooperazione di aiuti
Ne ha già parlato ampiamente qui il sottosegretario Raffaelli
Ed è sicuramente
Raffaele uno che l'esperienza la maturato su sottosegretario forte i migliori auguri per un buon lavoro e buoni risultati e assicurargli che non mancherà la nostra collaborazione
Il problema che ci poniamo subito
E che è stato posto in questo dibattito
E in che rapporto stanno ora le due leggi
La trentotto e la settantatré scherzosamente nell'atrio ho sentito che c'è già chi si definisce trentotto lista e chi settantatré in vista
Sembra di avvertire insomma una specie di disputa a favore dell'uno dall'altra
Io penso sia ben intendere correttamente per partire con il piede giusto e con volontà di reciproca collaborazione
Nello spirito del legislatore c'era la loro complementarietà non la loro contrapposizione indicazione del legislatore mi sembra chiara
Mentre la legge trentotto continua a portare avanti i suoi programmi si riconosce che situazioni di particolare emergenza esigono un piano di interventi straordinari rivolti soprattutto a combattere la tragedia dalla fame
Il carattere di questi interventi deve essere tale non solo da salvare vite umane ma da garantire la loro sopravvivenza e la loro autosufficienza
E in ciò l'intervento straordinario si completa con quello più generale ha rivolto lo sviluppo da cui non può Ind. alcun modo essere disgiunto
Se si vuole veramente raggiungere l'obiettivo diciamo fare nell'immediato e nel futuro il massimo di vite umane
In quest'ottica
Che assieme alle deliberazioni del CIPE bisognerà meglio definire e presentare davanti al Parlamento
In linea di massima ritengo ci sia più una borsa di interventi con i quali si possa partire in concreto
Da questa conferenza tuttavia
E soprattutto dal ricco materiale che ci viene dall'approfondito lavoro delle commissioni
Sono emerse indicazioni e spinte che ritengo sarebbe utile e proficuo raccogliere per il miglior risultato dalla nostra opera
Innanzitutto
I bisogni media immediati verso i quali rivolgerci e le aree di intervento
E anche qui potrebbe sorgere una disputa dispersione o concentrazione
Non c'è dubbio almeno a mio modo di vedere che il primo livello quello dell'emergenza senz'altro possono presentarsi programmi di intervento con un carattere generale come quello che il sottosegretario forte già qui presentato per le vaccinazioni
Ma questo
Non può e non deve legittimare una sorta di teoria della dispersione
Perché se così facessimo verremmo meno all'obiettivo che ci siamo fissati con questa legge salvare il maggior numero di vite umane creare per loro le condizioni di sopravvivenza e di autosufficienza
Il professor forte sa bene
Che alla mano larga del Seminatore per usare la sua espressione l'agricoltura moderna ha sostituito lo sviluppo della tecnica El mono germe per molte culture
E anche noi
Se vogliamo che i nostri che in talune circostanze persino moralmente doverosa per renderli corrispondenti allo scopo per cui dobbiamo concentrare i noi sappiamo fin troppo bene
Che l'area del bisogno e vasta e che come abbiamo visto tende ad ampliarsi sappiamo bene che la modestia del nostro sforzo non potrà mai coprire la enormità del bisogno ma non credo che nessuno chieda questo l'Italia
Che cos'è che possiamo invece che dobbiamo riuscire a produrre penso una metodologia esemplare dell'interporto e risultati esemplare in ristrette aree di questi interventi
Questo dovrebbe essere lo scopo l'obiettivo del nostro agire per indicare una strada nuova che possa che debba essere seguita da altri nella lotta alla fame alla BCE
Voto ancora pochi minuti grazie il mono germe non solo evita la dispersione delle sementi ma aumentarla rese
E il carattere dell'intervento se vuole essere efficace ed avere il massimo della regia dev'essere come prescrive la legge integrato e pluri certo real noi pensiamo che in questa direzione debba andare il grosso degli interventi straordinari e su questa base valuteremo i programmi che rapidamente dovranno essere sottoposti all'esame del Parlamento
Per finire un'ultima considerazione
Il sottosegretario forte ha avanzato l'ipotesi
Di mantenere in vita anche in futuro i due tipi di intervento
Per un'interpretazione più corretta penso convenga ritornare
Oltre che alla lettera allo spirito del legislatore
Quel che sarebbe deleterio e che si creasse un dualismo tra orazione e spetta al ministero al ministro degli affari esteri assicurare questa condotta unitaria della politica di cooperazione di aiuti
La legge settantatré accerti una sua specificità ed è stata voluta per perseguire gli obiettivi che qui abbiamo detto e che sono chiaramente indicati dalla legge e bisogna che abbia la possibilità di realizzare ma come ha affermato il ministro Andreotti essa ha un carattere straordinario e temporaneo dopodiché essa deve rientrare in una nuova normativa che sarà data dalla legge trentotto opportunamente riforma
Sarà l'esperienza sul campione ritengo a dirci se domani dovremo continuare ad agire con due ali
Quelle che non dovrebbe alimentare incertezze o dubbi
è il fatto che unico deve essere il motore
E la struttura portante della nostra politica di aiuti e con l'intervento non fine a se stesso ma come parte organiche integrante della più complessiva azione di aiuto allo sviluppo del resto fa nel sottosviluppo non sono isolate
Questo Consiglio aspra sicuro sin da oggi mettendosi subito a lavorare nella riforma della trentotto e sulla ristrutturazione funzionale del Dipartimento
Il nostro gruppo parlamentare ha già presentato un apposito progetto di riforma ma è disponibile sin d'ora
A lavorare costruttivamente con tutte le altre forze politiche per un approdo comune così come fu per la trentotto e per la settantatré e a quest'opera ho finito ritengo dobbiamo chiamare tante altre forze disponibili
Alle organizzazione non governativa i tecnici ricercatori Università-Regione enti locali cooperazione e la passione con cui si è discusso e lavorati in Parlamento
Tale interesse lo slancio che vi è su queste questioni testimoniano anche di un grande potenziale di energie morali intellettuali di forza economica e sociale e civile sulle quali dobbiamo far leva nel portare avanti e realizzare i nostri programmi d'intervento
L'attore Mario Signorino del partito radicale seguiranno amorevole contro indiani
Assiste diventa
Ma io cercherò di essere molto breve e in molti i lavori di questa conferenza
Non sono positive ma al contrario molto preoccupati
C'è un primo elemento che vorrei mettere in rilievo
Io credo che anche la partecipazione estremamente numerosa e qualificata a questa conferenza ha reso manifesto
Un potenziale notevoli di disponibilità umane e tecniche di capacità
Aggiungo anche di interessi
Nel campo della cooperazione
E il rischio
E che questo potenziale vada disperso e rimanga come credo sia rimasto per adesso l'insieme
Degli apporti anche di grande interesse che tu in un unico Albio politico che sia chiaro e riesca a fare da punto di riferimento a tutte le disponibilità anche privati
Che esistono in questo campo
Io credo che
Il lavoro che si è svolto nelle Commissioni ad esempio a cui voglio fare semplicemente un accenno
Proprio perché assegnato anche
Apporti molto importanti dal punto di vista tecnico ha però posto con estrema urgenza la necessità di una rivisitazione generale vorrei dire di tutti i tipi e i settori di intervento
Alla luce di quelli che dovrebbero essere gli obiettivi generali della politica di cooperazione e certamente va aggiunto te questo obiettivi non risultano oggi
Sufficientemente definita ci sia un gatto evidente Alesi
Tra le nuove i nuovi indirizzi che cominciano a delinearsi positivi credo nelle loro linee generali e quella che invece la pratica reale seguita fino adesso dal dipartimento per quanto riguarda la scelta dei
Degli interventi nel campo energetico che mi sembrano privilegiare ben altri settori di tipo più tipi d'intervento anche di trasferimenti di tecnologie e altri interessi
Più legati ad esempio alle
Alle industrie le grandi industrie
Che non alla nuova ottica che qui
Oppure in altre Commissioni come quella sull'industria
Prevale in maniera talmente evidente che
Esportatrici che non a quella che dovrebbe essere la finalità specifiche della nostra politica di cooperazione va
La seconda osservazione che vorrei fare e che a mio parere spiega
A parte le difficoltà oggettive perché non si arrivi a penalizzare in una direzione politicamente chiare queste questo potenziale che pure esiste
E che la impostazione dei lavori di questa conferenza a cominciare dalla relazione generale del di Parma
Può portare
Più allo sviluppo di un dibattito reticente sui nodi politici centrali chi ha un confronto invece aperto e approfondito o se non altro più approfondito di quanto non sia stato fino ad oggi
Tra le opzioni alternative illecito in campo politico
E cioè più che sviluppare questo confronto che necessariamente in questa fase almeno deve essere scontro aperto sì se è vero che esistono come esistono politiche diverse che si confrontano
Si vanta
Cercando la possibilità di un accomodamento tra opzioni che restano contrastanti
E che in questo momento anche a livello legislativo italiano si confrontano la vecchia legge trentotto da nuova legge settantatré e quello e queste due leggi rappresentano in maniera assai imperfetta
Un accomodamento per cui c'è il rischio a mio parere che si vada verso la creazione di un nuovo terreno ideologicamente e politicamente indistinto
Della politica
E per esempio questa storia della legge settantatré sugli aiuti straordinari appalti il modo Patti la sua mediocrità come strumento legislativo lasciatemelo dire in riferimento anche e soprattutto alla campagna politica che l'ha preceduta
Malgrado il modo che a me sembra molto preoccupante in cui si sta istruendo l'avvio di questa operativo di questa legge a cominciare dal rischio
Che si crei una sorta di doppione tra una struttura molto di sé in verità perché tale deve rimanere e la struttura preesistente del dipartimento
E non era questa la intenzione dei legislatori almeno che si sono incontrati su questa necessità dell'intervento straordinario non era questa la il modo in cui si intendeva la concorrenzialità tra stipata attentare alla costruzione una sorta di facciata di tipo umanitario
Molto ben pubblicizzata tra l'altro che corrisponderebbe a un settore specifico delimitato circoscritto della politica dediti italiana mentre il grosso della cooperazione seguirebbe altre state non la vecchia perché questo bisogna dello molto chiaro in testa la vecchia strada non si segue più pacato non è più possibile eseguirla perché se la scelta prevalente fosse quella di congelare la situazione esistente fino ad oggi
In pratica sì darebbe via libera al prevalere di interessi che sono chiaramente finalizzati a far prevalere in maniera definitiva nella politica di cooperazione italiana
Il l'elemento del sostegno alle nostre esportazioni rispetto a Stato sul nulla anzi vorrei notare che mi ha molto preoccupato
La parte della relazione generale predisposta dal Di Palma
In cui cito testualmente quando si dice si parla di tensione dialettica tra impostazione interessi di tipo politico o più specificamente della cooperazione o di tipo economico
E si adopera un modo molto leggero per illustra la situazione esistente oggi di intreccio tra interessi contrastanti nel campo della cooperazione
E come si fa ad affermare che questi interessi contrastanti riescono alla fine a può abitare
E sostenersi reciprocamente tutta queste significa semplicemente coprire
I problemi non evitare aperta a mio guarire
La sudditanza come scelta strategica dell'aiuto pubblico allo sviluppo
A sostegno delle nostre esportazione io non ho nulla contro la poi le politiche di sostegno all'esportazione ovviamente
O di sostegno alle nostre imprese ma c'è una specificità di interventi di settori che va rispettata perché se si arriva alla conclusione che la politica di aiuto
Non ha una sua utilità specifica benissimo a livello politico si decida di eliminare questi fondi e di trasferirle con una politica chiara che in effetti che adesso manca a sostegno dello sport azioni ma non si può teorizzare come fa si fa in quella relazione di palma chi c'è l'ipotesi positiva di arrivare alle scelte che si ridurrebbe l'aiuto pubblico allo sviluppo appunto a supporto delle esportazioni
Si cancellerebbe il momento per scelta politica perché questo verrebbe determinata dichiaratamente dalle dalle dall'offerta proveniente dalle coste in paese e si cancellerebbe però anche quelli che dovrebbero essere gli obiettivi specifici della politica del mutuo allo sviluppo e così soltanto che in quella relazione si può affermare e in questa ipotesi in questo scenario tutto il discorso della cooperazione diventerebbe indistinguibile dalla politica economica italiana il calo che diventerebbe distinguibile verrebbe eliminato eliminata l'autonomia e la priorità
Della politica di cooperazione ma a me sembra che quella relazione generale
Antichi livello tecnico assai basso perché quando a preparazione e e ha istruttori a dire di un'assemblea poi di una conferenza così rilevante
Si richiede la elaborazione di un rapporto come si usa in altri Paesi e non di un saggio generico molto portato alla alle elaborazioni generiche di politica internazionale è molto lontano invece dal dagli sviluppi specifici della letteratura anche delle esperienze sull'argomento
Ecco ma soprattutto in questo rapporto manca un'analisi approfondita della politica seguita fino a oggi in Italia per l'aiuto pubblico allo sviluppo
Si tiene scarsissimo conto direi nulla delle novità che pure ci sono stare tra le diverse politiche e quindi io per questo motivo io ho criticato varie volte la decisione del governo di affidare a un istituto privato così caratterizzato politicamente la organizzazione di un'occasione di confronto che dovrebbe invece garantire che le posizioni diverse esistente si confrontino anche perché quando non si procede a questo confronto chiaro alla fine avviene lo stesso ma in un altro del Reno e al di fuori di queste seguiti
Perché dico questo non è soltanto una questione di criticare la Conferenza cosa che in porterebbe poco ma soprattutto perché c'è un'esigenza e tutte dicono riconosciamo a parole c'è l'esigenza che ci sia veramente un confronto aperto e più profondo di quanto non sia stato possibile punture fino ad oggi
Tra
Totale della legge trentotto sulla cooperazione
Non una serie di aggiustamenti
Ma una riforma totale elimina anche i rischi delle strutture parallele dei ghetti circoscritti quale potrebbe diventare anche il settore degli interventi straordinari
E anche per riallacciarsi a quelli che sono stati gli unici sia pure imperfetti mediocri critica dei listini atti parlamentari di riforma della trentotto non dimentichiamo
La mozione della Camera del sei aprile ottantadue è un atto di forma tra trentotto per incide direttamente sul sistema di obiettivi generali della cooperazione e la stessa legge settantatré a cui vorrei veramente dedicare molte più critiche e tuttavia forma non occorre trovare cercare accomodamenti al contrario occorre scegliere e allora evidente c'è un approccio che ormai
E molto molto chiaro molto criticato Mattei esistente assai forte almeno tale s'è rivelato che quello portata avanti soprattutto dal mio partito
E a quell'approccio non si può contrapporre la predica generica sullo sviluppo perché sullo sviluppo siamo tutti d'accordo né bastano i discorsi apprezzabilissimi dell'onorevole Lupi sul sulla necessità di intaccare le cause strutturali ma chi non è d'accordo sulla necessità di Takara le cause strutturale del sottosviluppo il problema è come e e su questo che si è arenata e si arena spesso il dibattito politico
Ecco quindi occorre operare una svolta politica reale nelle allora colonie di cooperazione ecco e su questo c'è bisogno dell'apporto di tutti ma
Bisogna soprattutto evitare questo rischio detto il potenziale che si è rivelato anche in questa conferenza e un potenziale assai variegato che rappresenta anche non solo posizione politiche e tecniche ma anche interessi contrastanti questo potenziale deve trovare un modo di di essere utilizzato e di non portare invece a un nuovo un grosso esempio di spreco generalizzato non solo finanziario che sarebbe assai grave ma anche di risorse umane e se no è ovvio che l'unica alternativa diventa quella di procedere come spesso si usa la nostra vita politica con la la ricerca di compromessi che non risolve
Relatore
Con la prova ricordare a me stesso più ancora come i ministri due
Fatti
Obiettivi che sono presenti nel nostro dibattito il primo che il rapporto di base
è stato presentato il convegnisti non è il frutto di un ristretto gruppo
Teste d'uovo tra virgolette mafiosa
Molto larga rappresentativa Commissione politico-programmatica nella quale erano presenti opzioni ente convincimenti orientamenti di tipo diverso
Secondo secondo dato fatto oggettivo ho presentato da parte del dipartimento
Un libro bianco molto voluminoso ridicole dettagliato in cui esposto sulla base centri di dati non di commenti che sono rimessi al convegno l'opera è stata compiuti in questi anni dal Dipartimento e dal ministero e quindi sui insieme dal governo italiano
Per realizzare ad attuare gli impegni assunti con la legge tre
Detto cerotto la parola all'onorevole continuiamo a cui farà seguito
Il dottor Rosati il presidente federale
Ma credo che non si possa vuole iniziare sottolineando l'importanza di questo attinto
Per tra la ricchezza della tematica ma in particolare
Per la qualità della presenza soprattutto di un largo settore di organizzazioni giovanili che hanno seguito e seguono da molto tempo queste iniziative in forme che sono sempre maggior cura consapevolezza della complessità dei problemi della difficoltà delle questioni
Allora poiché di espressioni rituali e interventi retorici credo che nessuno avrebbe giovamento vorrei sottolineare
Alcuna dal settantasette quando si incominciò a rinnovare la legge mille duecentoventidue per arrivare alla nuova legge di cooperazione ma perché mi sembra che il Polito problema politico legislativo sia oramai un problema che riguarda tutti nella società civile che si impegna in questo campo non posso non sottolineare che c'è stata una carenza sul piano delle
Della discussione che è stata affrontata
Il problema legislativo e il problema dei controlli
In questo campo sono un problema che non può essere lasciato soltanto l'attività parlamentare ma va confrontata largamente
E infatti tra tutte le sedi di lavoro di gruppo
è emersa la necessità di raccomandare determinati modi di rinnovamento della legge trentotto determinati modi di esecuzione di questa legge settantatré
Vorrei brevemente ricordare
Chi è
Non è del tutto inutile
Ripensare alla storia di questa svolta della politica internazionale del nostro Paese rappresentato proprio dalla legge trentotto
E credo che sia importante rendersi conto che nel mille novecentosettantanove agli inizi dell'anno quando questa legge fu varata
E fu varata in una maniera molto diversa da quello che fu poi l'andamento del dibattito anzi
E più volanti
Alla rinnovamento del concetto stesso di cooperazione non era TV su questi argomenti e non partecipo in alcun modo alla confezione diciamo così della legge in quel tempo nel settantanove si può dire così perché siamo molto lontani
Come modo di impostazione si ragionava in termini di nobili principi e si diceva che questa avrebbe potuto sarebbe potuta essere
La nuova forma della politica internazionale
Con quanto di
Valore ideale di principio è abbastanza facile rendersi conto perché non c'erano assolutamente all'inizio di finanziamenti adeguati che consentisse popolare
E
Sono venuti i grossi finanziamenti diciamo che sono stati erogati fino ad oggi
Circa dieci mila miliardi e che previsione all'ente il conteggio completo di un decennio di applicazione di leggi di operazioni di interventi di
Straordinari
Per il paesi in via di sviluppo assommerà a trenta mila miliardi allora io credo che soprattutto chi ha forti tensioni ideali e morali ma non indulge a schematismi sentimentali e percepisce l'esigenza razionale di modi tecnici per realizzare parole
Spesso molto belle
Molto accattivanti
Demagogiche diciamo in termini politici che vengono pronunciate
Attorno a questa problematica e che si sono sentite ripetere a
Perché dobbiamo dire considerando quello che il quadro economico del nostro Paese e quelle che sono le situazioni concrete oggettive
Dell'Italia oggi se siamo veramente all'insegna
Di
Politiche così generose
Di impegni così disinteressati
Da erogare trenta mila miliardi in dieci anni
Per questa nobile causa
O se sufficientemente spregiudicati per ritenere che ci sia un margine nelle ragioni di scambio
Che dominano anche tutta la politica internazionale di cooperazione e di assistenza
Che sono inevitabili ma non c'è soltanto questo
Quando intendiamo criticare una ipotesi di questo genere
E perché
Ci sembra che non sia da escludersi il rischio che non soltanto ci sia la tradizionale ragione di scambio Chris omino ancora una volta ma che ci sia
Prevalente
Il fare politica strumentale al sostegno alla nostra produzione uno dei modi insomma per cui durante la crisi
I ricchi diventano sempre più ricchi sulle spalle dei poveri che diventano sempre più poveri e allora sarebbe estremamente grave non tanto per la India umiltà di un atteggiamento di così
Profonda corruzione ma perché sarebbe una maniera di corruzione profonda di tutte le volontà invece che nel Paese possono andare in altro modo e di una occasione
Di di affrontare politicamente i problemi del nostro tempo
Il mio gruppo la Sinistra indipendente politiche né di di ragioni di principio ideologiche ma per la sola correttezza tecnica
A noi è sempre parso che l'emergenza sia quella
Prevista internazionalmente dai casi delle emergenze vede inondazioni dei terremoti degli incendi delle guerre civili o delle guerre locali
E che sia molto chiaramente individuabile limitata nel tempo e nella forma dell'intervento
Questo non è il caso certamente né della fame della povertà
Che non sono emergenze sono delle costanti
Che sono hanno delle punte dramma ma anche l'aiuto straordinario non può ridursi ai termini del dono o al termine della pura assistenza e può
Intervenendo anche sul piano strutturale svincolarsi dalla cooperazione la quale a questo fine nell'articolo quattro
In altri
Partitella suo testo prevede appunto il problema dell'emergenza
E
Tra l'altro per chi volesse correttamente interpretare il discorso della straordinarietà
Uno dei problemi più importanti e quello della prevenzione
E allora bisognerebbe pensare anche a quello che sarà un sa enti domani che per esempio
Del Nordest brasiliano
Sta prevedendo sta lasciando prevedere per il futuro una situazione di estrema gravità ma non si previene il che significa che il livello della
Della tecnica di approccio a questi problemi e ancora all'apprendistato e allora ci sono
Le contraddizioni fra agli interventi classici
Che sono quelli delle erogazione
Di finanziamenti alle industrie perché producano merci da trasferire
Di erogazione alle multinazionali alimentari perché producono vivida trasferire al sostegno agli obblighi internazionali e così via
D'altra parte la complessità della crisi in questo momento coinvolge tutti gli aspetti della politica internazionale
E con vedere anche questi problemi della cooperazione allo sviluppo
E di questa chiamiamola integrazione
O capitolo aggiuntivo che questo dell'aiuto straordinario alla luce della complessità con cui la crisi interpella il mondo industriale avanzato otto e credo che per esemplificare per non a dettare corso un'analisi per la quale non è né il tempo né luogo qui credo che si debba pensare al problema che lega
Il debito del Terzo Mondo alla crisi interna economica internazionale perché l'insolvenza dei paesi in via di sviluppo è un dato di fatto oggettivo
E comminano ancora nella spirale in cui il debito del Terzo Mondo sovraccarica il
Contenzioso delle banche pubbliche e private dei Paesi industriali avanzati c'è il condizionamento anche per lo lo sviluppo della nostra stessa economia dell'uscita e la nostra stessa
E credo che quello che si dice si legge si vede oggigiorno sulla politica del dollaro e la dica lunga su quelle che sono le ipotesi di lavoro consentite per il futuro di fronte a un'egemonia
Monetaria che non ha in sé altra forza che quella di ripararsi
Attraverso dietro lo schermo dell'abbassamento dei prezzi delle materie prime ma che non a riparo di fronte ai debiti dei popoli del terzo mondo
La politica della Banca mondiale e del Fondo monetario
Credo che in questo posso rifarmi a interventi che sono già stati fatti nei gruppi che hanno trattato questi problemi dimostrino che il
L'apertura richiesta dal liberismo
Di un mercato cosiddetto libero ma che in realtà oggi al protezionismo e quindi alla chiusura
Contrastino con l'ipotesi che sono venute emergendo nel corso degli ultimi anni che hanno posto il problema di una remissione graduale e selettiva del debito del Terzo Mondo
Cioè abbiano portato a riverificare discutere l'ipotesi di economiche per il futuro
Allora io credo che il legislatore inviato dal voto popolare
E che quindi ha bisogno di una comunicazione come quel Paese reale che sembra sempre più lontano dalle istituzioni perché le istituzioni restano sempre più incomprensibili perché lavorano sempre più il chiuso tende loro
Combinazioni di impegno di lavoro e non acconsentono quella trasparenza e quella chiarezza china che che diventa necessità
Quando si creano dei casi ma che deve essere invece impostata come problema metodologico dall'inizio
Ma credo che il legislatore grazie venuti legislatore abbia bisogno di porre davanti al cittadino le esigenze che queste leggi e questi stiamo un pacchetto di proposte correttive per la trentotto quando questa vera in discussione non ci sembra di potere
Il dovere formulare una proposta alternativa basta una serie bastano alcune correzioni cito una per tutto quello la presenza di una banca dati
E la presenza di una corresponsabilizzazione soprattutto
Mi scuso se chiudo molto schematicamente del rapporto con le organizzazioni non governative
Con coloro che sono con molta maggiordomo tutto maggior disinteresse di molte altre forze che sostengono questi programmi e questi progetti
Che hanno USA disinteresse una volontà costruttiva di rapporto e di sono gli operatori vuol dire
La correttezza di impostazione delle metodologie perché noi crediamo che non sia soltanto la quantità definanziamento ma la qualità e il modo della gestione e la trasparenza
E la cultura nuova che sottende tutta questa problematica che non può essere né di parte
Nel fondata su faciloneria e su schematismi
Personali suoi atteggiamenti individualisti ci si tratta di affrontare un problema di trasformazione in cui noi crediamo di intervenire a favore del Terzo Mondo ma rischiamo di lavorare soltanto per il nostro interessa
Perdendo così l'occasione di poco perché la complessità della situazione attuale ci mette ci allinea tende ad allinearci tutti di fronte ai grandi problemi strategici internazionali e
Lei raggio uniti la fame e della miseria restano sempre sullo sfondo di tutti i problemi di guerra che noi ci troviamo davanti
Allora pensiamo che proprio sotto quest'aspetto
La politica della cooperazione possa essere non più ingenuamente ma come realismo politico quella politica internazionale nuova a cui tutti siamo interessati a dare il nostro contributo ma che ha bisogno del massimo di chiarezza
Di trasparenza e di partecipazione grazie
Grazie
La parola l'amico Rosati e presidente delle altre la presenza
Grazie presidente
Io credo che
Questa seconda Conferenza nazionale per la cooperazione allo sviluppo abbia in qualche modo già raggiunto un importante risultato
Almeno da quello che si è svolto finora
Il risultato di mettere a fuoco meglio l'aula la necessità di un approccio che non sia settoriale che non sia frammentario a quello che potremmo chiamare il Governo degli aiuti per la promozione dello sviluppo nei Paesi del Terzo Mondo
Le polemiche e gli impulsi che portarono alla ribalta alla fine del mille novecentottantaquattro
L'esigenza di spendere tutti e subito i fan che colpite da queste calamità poi bisogna vedere se sono stati spesi tutti se sono stati spesi tu subito questa queste polemiche questi impulsi trovano dentro la cornice di questa conferenza a me sembra
Una collocazione giusta
Quella cioè di essere una pagina del quaderno
O se si vuole un capitolo per il grande libro della cooperazione allo sviluppo che però deve essere letto e assimilato nel suo insieme e compreso nel suo messaggio di sintesi
Alla luce della relazione di Paolo Calchi Novati e degli apporti successivi
Penso che si possa affermare con una dovizia di argomenti non con furti a salvare vite umane e interventi di cooperazione volti a promuovere l'auto sviluppo dei Paesi interessati
Sono e devono rimanere due aspetti di una stessa strategia di solidarietà
Mi sembra anche confermata dall'andamento dei lavori di questi giorni la critica alla logica degli interventi a pioggia che disperdono risorse senza raggiungere risultati apprezzabili
Ne consegue l'esigenza di un uso più concentrato mirato e tempestivo di queste risorse
L'opinione della mia organizzazione su questi aspetti del problema
Mi sembra possa essere a questo punto dalla conferenza seriamente riconfermato per noi si tratta di guardare non pensa che resti lo dentro una logica puramente assistenziale
Può forse ottenere obiettivi di facile Spesal propagandistica ma lascia intatte le cause del cattivo sviluppo
Che produce la situazione di emergenza e quindi riconsegna alle popolazioni destinataria dell'intervento al vuoto di speranza in cui vivono
Se questa conferenza
Riesce a mettere a fuoco come mi pare stia facendo che l'intervento dei merger Enza è efficace solo se il primo indispensabile passo di un'azione strategica e che il secondo passo necessario
E quello volto a suscitare capacità autonoma di sviluppo nel contesto sociale locale si potrebbe esprimere la gioia del constatati mimesi dall'anno scorso
Chi potrebbe esserne migliorata anche io credo l'immagine della nostra apprezzata attività di sostegno agli occhi dei destinatari degli aiuti italiani ai quali resta sempre arduo spiegare le cose del nostro Paese e che hanno quindi certamente difficoltà aggiuntive
A capire come uno stesso Governo e magari uno stesso ministero possano avere una molteplicità di canali di comunicazione di riferimento e agenzia di rappresentanza diverse con le aree del sottosviluppo
Vorrei però ampliare questa mia propensione ad una visione globale dell'intervento andando anche un po'al di là di quello che appare essere lo specifico della conferenza
La mia preoccupazione
Partita degli aiuti allo sviluppo sia sostanzialmente una posta autonoma del bilancio dello Stato e non invece è una variabile dipendente da altri comparti ed altre scelte
Anni fa ai tempi del rapporto Brandizzo
Si era instaurata la lodevole abitudine di far constatare plasticamente alla gente che per esempio rinunciando a costruire un carro armato si poteva soddisfare un bisogno alimentare importante nell'area della fame
Veniva cioè messa chiaramente in luce la connessione tra volume della spesa per gli armamenti e volume della spesa per lo sviluppo
E si fornivano anche delle valenze numeriche a quello che possiamo chiamare l'auspicio biblico della trasformazione delle spinte inattuabili ma oggi l'evidenza è molto diversa
Oggi gli addetti ai lavori della cooperazione allo sviluppo correggetemi se sbaglio badano essenzialmente a incrementare gli stanziamenti che li riguardano
Così come gli addetti ai lavori della produzione e del commercio delle armi vadano essenzialmente all'espansione delle voci del bilancio relative c'è è stato presentato
Il pregevole libro bianco del dipartimento per la cooperazione allo sviluppo del ministero degli esteri è stato presentato a questo conferenza e dimostra dove e come sono state impiegate le risorse destinate alla cooperazione allo sviluppo non c'è invece un analogo libro bianco o Libro nero scegliete voi il colore direzione dei popoli meno provvisti di risorse ma i dati globali non mancano le dimensioni rilevanti del fenomeno sono conosciute
E non è assente mi sia consentito rilevarlo neppure una certa impostazione promozionale da parte di ambienti governativi in particolare del ministero dalla difesa che a me sembra traspaia anche in alcune intenzioni legislative manifestate in Parlamento insomma quasi con una nuova equivalenza anche gli armamenti sono tutto sommato aiuti allo sviluppo
Ma non è tanto sul dato tecnico e sui volumi che intendo soffermarmi quanto sul dato del senso comune e dell'opinione politica generale
In fondo oggi la maggior parte delle persone Guzzo all'impresa che comportano incremento della spesa militare si tratti di armamenti veri e propri o di ricerca cosiddetta finalizzata il carattere chiaramente promozionale delle politiche di accreditamento della ricaduta tecnologica delle ricerche sulle guerre stellari a me pare uno degli esempi possibili a questo riguardo
In parole povere sempre di più si perde di vista una constatazione che anni orsono traduceva in termini percentuali i valori di una scelta morale e politica si perde cioè di vista il fatto a che basterebbe un sette sette e mezzo per cento dell'attuale spesa globale per gli armamenti a garantire interventi in grado di promuovere l'uscita di edificato
Del contributo che l'Italia a partire dalla legge trentotto del settantanove che pure va aggiornata e molte cose sono state dette
L'Italia ha dato alla cooperazione allo sviluppo un contributo rilevante Rispetto all'assenza di intere aree geopolitica del mondo da questo appuntamento mi riferisco ai Paesi dell'Est e rispetto al graduale disimpegno di altri paesi dell'area progredita come gli Stati Uniti d'America
Le considerazioni che ho svolto vogliono invece mettere in luce questa esigenza di apprezzamento globale della questione dello sviluppo che vuol dire apprezzamento globale della questione della guerra e della pace
Ed era necessaria riconversione culturale prima ancora che strutturale su cui dobbiamo Inc che non si possa più dire più armi e più pane
Si dovrebbe dire meno marmitte più banale
Da questo punto di vista la mia organizzazione
Ha più volte insistito sulla necessità di tenere in grande considerazione gli aspetti demografici e della distribuzione della popolazione nelle rare arie del mondo unitamente agli aspetti che riguardano la modifica delle strutture economiche dei processi produttivi
L'idea fondamentale e che se le cose continuano così come stanno andando le aree sviluppate in genere dell'emisfero settentrionale del mondo in qualche modo si salveranno
Mentre le aree meno progredite che in genere sono anche le più popolate saranno destinate a un ulteriore declino singoli bilanci nazionali ma andrebbe rapportata a quelle ben più impegnative
Di un bilancio mondiale
Che non è ancora stato concepito ma di cui esistono le premesse oggettive e le tremende domande di umanità
Compiacerci per quello che il nostro Paese ha fatto a confronto degli altri allora è giusto ma dovremmo almeno operare perché tutti gli altri si mettano in condizione di fare non dico tanto ma in proporzione almeno quello che facciamo noi
L'ipotesi di costruire le premesse per una impresa comune di tutto l'emisfero sviluppato in direzione dello sviluppo del resto del mondo non è dunque un utopia ma diventa una necessità storica
Vorrei infine trattenermi aree nuove forme di dipendenza e per non vanificare sforzi originali di sviluppo
La cooperazione dovrebbe essere è stato detto e sottolineato aiuto all'auto sviluppo del terzo mondo
Attraverso la valorizzazione delle risorse umane e tecnologiche materiali dei paesi in via di sviluppo e dispetto delle culture locale
A schemi verticali di cooperazione nord e sud bisogna sostituire linee orizzontali che agiscano sui fattori endogeni di sviluppo nuove forme di dipendenza tecnologica assistenziale e culturale anche nel tempo Preve non servono a questi Paesi e nei tempi medio-lunghi certamente li danneggiano
Sul terreno della cooperazione bisognerebbe accrescere lo sforzo per associare competente tie partecipazione popolare
Io credo che questa sia la lezione
Dell'esperienza più ricca realizzata nel campo della cooperazione che qui ha trovato largamente voce l'esperienza del volontariato e delle organizzazioni non governative nel testo scritto sentito governative c'è un nome che manca
Per questo bisogna che un impegno diretto nella cooperazione delle grandi organizzazioni popolari del nostro Paese sia assieme a quello del volontariato considerato un elemento qualificante dell'apporto italiano
La revisione della legge trentotto dovranno di avviso tener conto di queste presenze a carattere popolare che possono valere dal retroterra culturale al volontariato ed affiancarlo essere fortemente caratterizzata dalla partecipazione popolare diventare un fatto di popolo e svilupparsi prima in Italia come diffuso mutamento culturale e crescita della società e poi riversarsi come aiuto reale
Nei Paesi in via di sviluppo il prima e il poi sono momenti concettuali evidentemente non si tratta prima di preparare l'esercito e poi e trasferirlo sono processi da alimentare
Questo collegamento comporta una maggiore coerenza tra le politiche che l'Italia realizza alcune politiche commerciali e finanziari nazionali e comunitarie smentiscono nei fatti le linee di cooperazione e ne vanificano i risultati
Il caso più emblematico l'ho già detto riguarda l'apprezzano lo sviluppo e necessario infine un maggiore coordinamento nel campo della cooperazione come raccordo delle iniziative in Italia come collegamento con programmi internazionali e di altri Paesi e soprattutto come rapporto nei paesi in via di sviluppo con le politiche locali di sviluppo e di valorizzazione delle risorse
I destinatari dell'aiuto devono essere protagonisti attivi del loro sviluppo e quindi avere parte anche nel coordinamento delle iniziative destinato dall'Italia
L'idea dell'impresa comune del Nord verso il Sud che non sia soltanto quello che si vuole disco di grande successo come IVA S. for Africa ma sia invece un progetto dentro il quale attuare insieme attraverso la considerazione delle tematiche specifiche di questa conferenza
Per questo non ho ritenuto fuori luogo le argomentazioni di questo mio intervento che sono del resto consone ai compiti e allo stile di un movimento educativa e sociale di matrice cristiana come sono le vi ringrazio
La città di Roma si prepari Mauro Scarpellini dall'unione preliminare debbo esprimere
Lo stupore che ho provato sin dal principio della vicenda mai qualche anno cioè con quale
Disponibilità il nostro paese si è inserito in testa quelli che ai Paesi che danno aiuto agli altri quando noi abbiamo una parte del Paese e
è molto vicino alle condizioni del terzo mondo
A io non sono contrario a questa linea però il motivo di stupore come economista che sento in continuazione lamentare il deficit pubblico la la scarsezza di mezzi per gli investimenti in generale per quelli meridionali in particolare permanente questo deve
Verso il testo mondo riduce anche riducendo l'aria degli sprechi e degli abusi che non sono soltanto un rischio italiano è anche un rischio di quelli che riuscivano e il rimedio in questi casi la conoscenza
Ora la conoscenza di questi Paesi è molto frammentaria
Gli economisti che si occupano sistematicamente del terzo mondo nel nostro Paese sono pochissime ma in generale non sono molti
E c'è il rischio di prendere decisioni sul piano emotivo e in fondo irrazionale questo rischio poi diventa rischio dello spreco
Come rimediare io dico che il quelle idee che ho trovato nella relazione delli palmo e cioè il quelle idee e quelle proposte quelle norme perché alcuni di questi sono già al nord per l'emergenza quei programmi per Paese che trovano difficoltà anche nei Paesi che ricevono i quali non vogliono che i troppe cose avvengano conosciute bene qui bisogna fare uno sforzo critico di conoscenza per consentire quella partecipazione non retoriche non emotiva che è la premessa per un'azione che abbia una parte almeno non minoritaria di successo che noi sappiamo che qui in questo in questo campo una parte utile il successo non può essere né Intel cento meglio il novanta per cento lo dobbiamo sapere
Ecco e allora la necessità di predisporre dei rapporti sui diversi Paesi ai quali si danno gli sviluppi oltre quelli amministrativi e politici qualche cosa che possono essere comprensibile da tutti di almeno in sintesi
Non si fermino agli nobili principi alle grandi direttive ma che diano delle indicazioni precise ne indico ne do tre come essenziali uno l'agricoltura la quale in questi paesi soprattutto dell'Africa si divide in due grandi settori quello che produce almeno in parte per il mercato e quello che invece produce per l'autoconsumo e questa è una zona pochissimo nota ma molto importante alcuni Paesi africani hanno un'ampia zona di autoproduzione di autoconsumo ignota alle statistico largamente ignota altri paesi non ce l'hanno allora nel calibrare gli aiuti
Sia per la per l'emergenza e sia per la cooperazione dobbiamo sapere anche per quei micro progetti di cui si parla in questa relazione dico almeno annuale Breve comprensibile per tutti
A in cui ci siano queste indicazioni queste notizie in cui gli Esperti che debbono occuparsi delle del destinazione specifica ecco ci sono le unità tecniche le quali teoricamente potrebbero assolvere questo compito io dico che in questo campo bisogna rivolgersi anche alla collaborazione internazionale di un altro tipo quella dell'Ufficio internazionale del lavoro e quello dalla Banca Mondiale unire le forze
Perché in questo campo il presunto leonesse ci sono degli ori certe volte in modo non metaforico l'ignoranza e grande e bisogna approfondire la conoscenza nella nell'aria della agricoltura nell'aria del mercato di controllo premendo in basso sui prezzi cioè in favore delle dei dei dei cittadini di coloro che abitano in città
La reazione ovvia di quelli che producono è quella di produrre di meno o di nascondere come è sempre successo quando ci sono controlli di pezzi verso il basso incredibile ma questo tipo di politica economica prezzi agricoli è diffusa in Africa e porta danni notevoli fino al caso estremo di paesi che scimmiottando i Paesi al socialismo reale vogliono pianificare tutto su un'arretratezza spaventa evolve e fanno scomparire anche i generi alimentari più elementari almeno in certi periodi questo è successo
Nel Mozambico anche questo bisogna conoscere la no agitazione che gli i ricchi Stati Uniti viceversa
Negano
Qui si pone il problema allora della combinazione fra mercato intervento pubblico anche in questi Paesi l'intervento pubblico è inevitabile uno UE in un modo o nell'altro però sono Paesi arretrati quindi l'intervento pubblico inefficiente
Ci sono sprechi
Bisogna saperlo ci sono anche persone corrotte forse anche più che in Paesi cosiddetti civili anche qui bisogna gettare della luce e capire i meccanismi almeno nelle linee essenziali della combinazione di questi Paesi in cui il mercato coesiste con l'intervento pubblico ecco quell'aria che è fuori dal mercato di cui parlavo prima
E di cui si sa pochissimo norme è infatti sono incomparabilmente superiore in via assoluta quelli dei Paesi del Terzo Mondo ma la mia sorpresa
Quando studiai i problemi dei Paesi del Terzo Mondo è di trovare che in questi paesi soprattutto nel più poveri incidenza delle spese militari l'incidenza relativa non assoluta
E spesso è perfino maggiore di quella dei Paesi sviluppati
Anche questo bisogna saperlo perché ecco e qui e l'ultimo punto su quale volevano sollevare l'attenzione perché non se ne parla quasi mai nemmeno nei libri tecnici la struttura sociale di questi Paesi
Quindi tutti i discorsi dell'Occidente
Pronti in favore di marzo contro Max sono in grandissima parte fuori luogo
Qui la lotta di classe non si capisce bene che diavolo sia c'è invece ci sono lotte terribile sono di indiani di asiatici o di altri gruppi etnici minoritari che hanno in mano il il commercio che vengono buttato fuori
Buttati fuori e che provò provocano sconvolgimenti terribili anche nel commercio dei prodotti agricoli creando difficoltà anche per i Paesi che vogliono aiutare i che debbono trovare poi i canali allora le differenze etniche in questi Paesi sono il problema politico
A mio parere numero uno spesso le lotte fra partiti non sono lotte ideologiche sono fra partiti che rappresentano o gruppi politici che rappresentano essenzialmente gruppi etnici in alcuni casi alcuni che vogliono vendicarsi che vogliono rifarsi sugli altri
Facendo pagare il periodo in cui hanno dovuto subire anche questo bisogna conoscerlo perché se Anile il le difficoltà del bilancio ben se non vogliamo che questi aiuti siano il risultato di un mobile o anche magari chi lo sa di un certo complesso di colpa fondo noi abbiamo fatto i come si suol dire gli imperialisti pur avendo Mezzogiorno ancora più arretrato adesso passiamo quelli che aiutano gli altri paesi avendo mezzogiorno meno arretrato ma che è sempre un problema non solo economicamente ma civilmente terribile 'ndrangheta camorra mafia che dobbiamo sradicare con tutti i mezzi cominciando da quelli economici allora la legittimazione può avvenire
Da una conoscenza approfondita che possano magari con l'intermediazione di studiosi e di specialisti diventare di dominio pubblico a questo punto è possibile una partecipazione consapevole chiamandomi
Néstor Rossi di un esercito del lavoro che può essere un esercito internazionale del lavoro lì dobbiamo renderci conto che il bollente Aliagon tagliato così come è una cosa embrionale minima se si vuol fare qualche cosa di sistematico di incisivo bisogna fare molto di più
Sotto questo aspetto con con chiamando anche giovani di questi Paesi e ce ne sono con col minimo distruzione indispensabile a partecipare per la formazione di un esercito internazionale del lavoro
Ho finito insistendo sul concetto che
Per
Evitare che ci sia una grossa delusione una grossa amarezza man mano che vengono attuati presso l'amarezza stata perché molti stanziamenti e pochi fatti ma dei destinatari il terzo mondo in particolare quell'africano non è omogeneo
Non è una situazione idillica
In cui tutti i poveretti che si vogliono bene alcuni di loro non sono tanto poveretti e non si vogliono bene rispetto agli altri questo dobbiamo saperlo non abbiamo avere propri questioni ansia a quel livello spesso le lacerazioni locali sono tremende dobbiamo cercare non dobbiamo interferire con i loro affari interni ma dobbiamo pilotare gli aiuti anche per ridurre queste attenzioni e queste lacerazioni che la
Parola a Mauro Scarpellini
C'è da fare Nino Sergi dalla Cina
Signor presidente signore e signori io desidero evitare sì lo facessi
Che la conferenza si tiene non tanto mi pare per analizzare discutere proporre strumentazioni abbastanza precise per la modifica della legge trentotto questa era una delle motivazioni base della Confapi della convocazione della conferenza stessa
E questo limite dovuto al fatto io credo che ormai siamo in presenza di due leggi piacciano o no
Che regolano questa materia e lo sbocco successivo difficile immaginarlo oggi
Tuttavia la conclusione di questa conferenza credo che si possa constatare si debba constatare che rimane aperta la questione
Del dove e come e con chi sarà costruito l'articolato per il nuovo disegno di legge modificativo della legge trentotto dare il contributo della UIL soltanto su alcuni punti legati più direttamente alla d'interesse sindacale spianò per attività sindacale
Innanzitutto debbo constatare che non è vero
Signori signor presidente signore e signori che vi sia coerenza oggi tra ciò che si afferma sul concetto di sviluppo sulla sua onnicomprensività sulla necessità della su auto propulsione e concetti analoghi che ciò che è stato fatto dalla parte del legislatore italiano ENI sciocchi è fatto da parte di tutti gli attori
Più o meno da parte di tutti gli attori della cooperazione italiana l'evocazione del concetto di alto sviluppo è sempre presente attivamente in moto azioni in questo
O in quell'altro paese tali da essere indirizzata ad aiutare una crescita armonica e sufficientemente diffusa dello sviluppo con una con una dinamica abbastanza larga dell'autosilo
Vi sono potenzialità enormi che possono essere sfruttate come diciamo che debbono esserlo per attivare tutti gli strumenti possibili nella direzione dell'alto sviluppo e qui vengo al punto i sindacati dei paesi in via di sviluppo
Secondo noi possono essere soggetti attivi per un'operazione culturale economico sociale affinché la loro le loro società siano penetrate il più possibile dalla presa di coscienza della necessità dell'Autocity dopo che in questa affermazione in quella che ho appena letto
Non si comprenderebbe infatti non si comprende il motivo per il quale un'organizzazione sociale di massa che rappresenta le popolazioni destinatarie dei nostri interventi qual è il sindacato del Paese beneficiario non debba avere un suo ruolo preciso nello sviluppo del proprio paese la legislazione italiana e la lobby di interessi commerciali industriali e professionali che ruota intorno alla cooperazione non si sono ancora accorti del problema non se ne sono accorti mentre invece sono in corso ad esempio progetti di cooperazione nel mondo in undici ai sindacati dei Paesi occidentali Paesi che sono tra i più evoluti in quanto a legislazione a normative in questo settore della cooperazione tanto per citare i più importanti indico la Svezia Norvegia Danimarca l'Olanda per esempio per stare in Europa in Canada negli Stati Uniti per andare oltreoceano
In questi paesi vige una legislazione d'una normativa amministrativa che sostengono l'azione sindacale verso i Paesi verso i sindacati dei paesi in via di sviluppo gli obiettivi sono chiari aiutare i sindacati dei paesi in via di sviluppo a far capire che ci si può organizzare che ci si può dar da fare in quanto sindacato ad attivare iniziative di sviluppo a realizzarne in campi specifici la mia richiesta anche domani nelle conclusioni della conferenza la mia richiesta è perché da parte italiana non si possa fare la stessa cosa
Il primo obiettivo è l'informazione e la formazione cioè la crescita della conoscenza sulla cooperazione e la presa di coscienza che ci si può muovere per fare cose precise per lo sviluppo
La creazione di piccole cooperative
La formazione professionale la prevenzione delle malattie professionali
L'educazione alla prevenzione degli infortuni sul lavoro la comprensione della interrelazione che esiste tra i vari dati micro economici ematiche macro economici per far crescere il livello di valutazione del sindacato stesso
La definizione del ruolo specifico del sindacato in quelle realtà nazionali sono materie argomenti dentro il poncho tutti gli sviluppi e di altro tipo e non sono in concorrenza né con l'azione del volontariato né con la ricerca né con l'industriale con il commercio dei quali si occupano altri operatori italiano
Debbo dire autocriticamente che i sindacati italiani si sono accorti essi stessi con due tre anni di ritardo rispetto alla promulgazione della stessa legge trentotto che uno spazio chiamiamolo così sociale si sarebbe potuto coprire con iniziative da sindacato al sindacato senza calpestare campi altrove
Ce ne siamo accorti anche guardando l'esperienza già compiute da altri sindacati dei paesi che prima citavo e abbiamo costituito la UIL la CISL e CGIL le nostre o indugi senza fini di lucro
Paesi in via di sviluppo e c'è una considerazione di fondo che ricordava l'oratore del Partito comunista oggi pomeriggio mi piace riprenderla e cioè che la valutazione che questi Paesi danno e quindi anche le stesse forze sindacali di questi Paesi e sulla politica estera italiana e che l'Italia non fa politica neocoloniale l'Italia è un Paese credibile lo è dal punto di vista della politica estera noi dal punto di vista degli operatori economici ma dal punto di vista dei sindacati
E allora
Noi vediamo però che il corridoio dentro il quale possiamo passare qui in Italia è troppo angusto
E per questo è questo secondo noi è un errore dovuto a un ritardo di apprezzamento in Italia compiuto sulla globalità
Ripeto il concetto cimento a stimolare un coinvolgimento in positivo dei sindacati ventidue essa le iniziative che vengono attuati o che potrebbero esserlo nei loro Paesi
Voglio portarli se interessa e se non disturba la presidenza e la platea vorrei portare qualche esempio noi siamo stati interessati per esempio a dare un contributo alla modifica della legislazione sul lavoro
Di autentico stampo fascista esistente in Brasile ecco ci sembra un'operazione di cooperazione allo sviluppo vorrei sapere la vostra opinione a questo riguardo
Potremmo trasmettere per fare un altro esempio esperienze che abbiamo già fatto talvolta sulla nostra pelle sulla pelle di nostri concittadini in Italia
Trasmettere non la non le esperienze di morte ma l'esperienza sull'argomento che sto per dire quasi per ipotesi il disastro di Bhopal signori della presidenza signore e signorile soprattutto signori parlamentari
Se per ipotesi il disastro di Bhopal si fosse potuto evitare attraverso un'azione di cooperazione finalizzata alla prevenzione
Per ipotesi non avremmo ha scritto il fatto a merito della cooperazione allo sviluppo
Per esempio un altro esempio critico debbo farlo con riguardo alla Somalia
Ma c'è una vera colonia di cooperatori italiani la quale colonie non ha mai avuto la percezione che forse avrebbero potuto stimolare essi i sindacati italiani ad interessarsi ad un'operazione culturale sociale nei riguardi del sindacato somma eppure insomma che non si spende poco e non si fa poco in materia
Amo avere troppi questioni ansia a quel livello spesso le lacerazioni locali sono tremende abbiamo cercare non dobbiamo interferire con i loro affari interni ma dobbiamo pilotare gli aiuti anche per
Ridurre queste tensioni e queste lacerazioni
Parola a Mauro Scarpellini dell'Unione dal CIPE pare Nino Sergi dalla CIA
Signor presidente signore e signori io desidero evitare sì lo facessi
Che la conferenza si tiene non tanto mi pare per analizzare discutere proporre strumentazioni abbastanza precise per la modifica della legge trentotto questa era una delle motivazioni basate la conferma della convocazione della conferenza stessa
E questo limite dovuto al fatto io credo che ormai siamo in presenza di due leggi piacciano o no
Che regolano questa materia e lo sbocco successivo è difficile immaginarlo oggi
Tuttavia la conclusione di questa conferenza credo che si possa constatare si debba constatare che rimane aperta la questione
Del dove e come e con chi sarà costruito l'articolato per il nuovo il disegno di legge modificativo della legge trentotto fare il contributo della UIL soltanto su alcuni punti legati più direttamente alla d'interesse sindacale e all'operatività sindacati
Innanzitutto debbo constatare che non è vero
Signori signor presidente signore e signori che vi sia coerenza oggi tra ciò che si afferma sul concetto di sviluppo
Sulla sua onnicomprensività sulla necessità della
Su auto propulsione e concetti analoghi che ciò che è stato fatto dalla parte del legislatore italiano e ciò che è fatto da parte di tutti gli attori più o meno da parte di tutti gli attori della cooperazione italiana l'evocazione del concetto di alto sviluppo è sempre presente attivamente in moto azioni in questo o in quell'altro paese tali da essere indirizzata ad aiutare una crescita armonica e sufficientemente diffusa dello sviluppo con una con una dinamica abbastanza larga dell'autosilo
Vi sono potenzialità enormi che possono essere sfruttate noi diciamo che debbono esserlo per attivare tutti gli strumenti possibili nella direzione dell'alto sviluppo
E qui vengo al punto i sindacati dei paesi in via di sviluppo
Secondo noi possono essere soggetti attivi per un'operazione culturale economico sociale affinché la loro le loro società siano penetrate il più possibile dalla presa di coscienza della necessità dell'Autocity dopo che in questa affermazione
In quella che ho appena letto
Non si comprenderebbe infatti non si comprende il motivo per il quale un'organizzazione sociale di massa che rappresenta le popolazioni destinatarie dei nostri interventi qual è il sindacato del Paese beneficiario non debba avere un suo ruolo preciso nello sviluppo del proprio paese la legislazione italiana e la lobby di interessi commerciali industriali e professionali che ruota intorno alla cooperazione non si sono ancora accorti del problema
Non se ne sono accorti mentre invece sono in corso ad esempio progetti di cooperazione nel mondo in undici ai sindacati dei Paesi occidentali Paesi che sono tra i più evoluti in quanto a legislazione a normative in questo settore della cooperazione tanto per citare i più importanti indico la Svezia Norvegia la Danimarca l'Olanda per esempio per stare in Europa in Canada negli Stati Uniti per andare oltreoceano
In questi paesi vige una legislazione d'una normativa amministrativa che sostengono l'azione sindacale verso i Paesi verso i sindacati dei paesi in via di sviluppo gli obiettivi sono chiari aiutare i sindacati dei paesi in via di sviluppo a far capire che ci si può organizzare che ci si può dar da fare in quanto sindacato ad attivare iniziative di sviluppo a realizzarne in campi specifici la mia richiesta anche domani nelle conclusioni della conferenza
La mia richiesta è perché da parte italiana non si possa fare la stessa cosa
Il primo obiettivo è l'informazione e la formazione cioè la crescita della conoscenza sulla cooperazione e la presa di coscienza che ci si può muovere per fare cose precise per lo sviluppo
La creazione di piccole cooperative la formazione professionale la prevenzione delle malattie professionali
L'educazione alla prevenzione degli infortuni sul lavoro la comprensione della interrelazione che esiste
Tra i vari dati micro economici ematiche macro economici per far crescere il livello di valutazione del sindacato stesso
La definizione del ruolo specifico del sindacato in quelle realtà nazionali sono materie argomenti dentro il concetto o di sviluppo e di altro tipo e non sono in concorrenza né con l'azione del volontariato né con la ricerca né con l'industriale con il commercio dei quali si occupano altri operatori italiano
Debbo dire autocriticamente che i sindacati italiani
Si sono accorti essi stessi con due tre anni di ritardo rispetto alla promulgazione della stessa legge trentotto che uno spazio chiamiamolo così sociale si sarebbe potuto coprire con iniziative da sindacato al sindacato senza calpestare campi altrove
Ce ne siamo accorti anche guardando l'esperienza già compiute da altri sindacati dei paesi che prima citavo e abbiamo costituito la UIL la CISL e CGIL le nostre o indugi senza fini di lucro paesi in via di sviluppo
E c'è una considerazione di fondo che ricordava l'oratore del Partito comunista oggi pomeriggio mi piace riprenderla e cioè che la valutazione che questi Paesi danno e quindi anche le stesse forze sindacali di questi Paesi
è sulla politica estera italiana e che l'Italia non fa politica neocoloniale l'Italia è un Paese credibile lo è dal punto di vista della politica estera noi dal punto di vista degli operatori economici ma dal punto di vista dei sindacati
E allora
Noi vediamo però
Che il corridoio entro il quale possiamo passare qui in Italia è troppo angusto
E per questo e questo secondo noi è un errore dovuto al ritardo di apprezzamento in Italia compiuto sulla globalità
Ripeto il concetto cimento a stimolare un coinvolgimento in positivo dei sindacati ventidue essa le iniziative che vengono attuati o che potrebbero esserlo nei loro Paesi
Voglio portarli se interessa e se non disturba
La presidenza e la platea vorrei portare qualche esempio
Noi siamo stati interessati per esempio a dare un contributo alla modifica della legislazione sul lavoro
Di autentico stampo fascista esistente in Brasile ecco ci sembra un'operazione di cooperazione allo sviluppo vorrei sapere la vostra opinione a questo riguardo
Potremmo trasmettere per fare un altro esempio esperienze che abbiamo già fatto talvolta sulla nostra pelle sulla pelle di nostri concittadini in Italia
Trasmettere non la non le esperienze di morte ma l'esperienza sull'argomento che sto per dire quasi per ipotesi
Il disastro di Bhopal signori della presidenza signore e signorine soprattutto signori parlamentari
Se per ipotesi di disastro di Bhopal si fosse potuto evitare attraverso un'azione di cooperazione finalizzata alla prevenzione
Per ipotesi non avremmo ha scritto il fatto a merito della cooperazione allo sviluppo per esempio un altro esempio critico debbo farlo con riguardo alla Somalia
Ma c'è una vera colonia di cooperatori italiani la quale colonie non ha mai avuto la percezione che forse avrebbero potuto stimolare essi i sindacati italiani ad interessarsi ad un'operazione culturale sociale nei riguardi del sindacato somma eppure insomma che non si spende poco e non si fa poco in materia di cure della Somalia con un piano triennale
Di formazione sindacale a tutto campo
Compreso il tema della cooperazione formazione sindacale che riguarderà tutti i sindacalisti ed attivisti sindacali del sindacato sommato
La nostra ONG realizzerà la formazione in quattro scuole decentrate in Somalia
Con personale sindacale italiano dò atto al dipartimento di essere stato l'unico sensibile appena venuto a conoscenza di questa idea
Ancora un altro esempio che voglio portare un'altra argomentazione lo scorso mese di aprile ho partecipato a Washington ad un incontro
Tra la una delegazione della Confederazione Internazionale dei Sindacati Liberi che il Banco interamericana di sviluppo
Abbiamo posto al banco interamericana di Sviluppo l'argomento preventivamente utili presentati dai sindacati latino americani
Il banco interamericana di sviluppo ha detto sì
Ebbene noi stiamo chiedendo molto molto meno in Italia con questo mio intervento sto chiedendo molto molto meno in Italia
E se era interessato a sapere domani nella conclusione dalla Conferenza sette i cortesi rappresentanti del ministero degli Esteri né informeranno
Colui che dovrà concludere cioè credo il signor ministro sarei interessato a sapere che cosa verrà risposto su questa domanda e vorremmo poter apprezzare l'impegno delle forze parlamentari e del Ministero degli Affari Esteri ovviamente ciascuno per le proprie competenze sui temi che opposto
Ancora secondo ed ultimo punto in un minuto e mezzo presidente
Scomparsa che presidente loro potenzialità
Sarebbe necessario approfondire capire quali motivazioni morali portano alcuni cooperatori
A ad operare attraverso le possibilità agli strumenti offerti dalla legge trentotto per lo sviluppo di taluni Paesi africani
E nel contempo quegli stessi operatori che
Operano per questa alta nobile umana e morale azione per lo sviluppo
Fare affari con il Sudafrica che a un regime che nega tutti gli elementari valori e diritti umani compreso il diritto alla vita perché ovviamente anche allo sviluppo della maggioranza della popolazione di quel Paese
Vi sono Paesi occidentali signor ministro degli esteri signori parlamentari
Vi sono Paesi occidentali molto impegnati nella politica di vota bene all'Assemblea generale dell'ONU
Ma chiarezza su quanto detto andrebbe fatta debbo dirvi con molta franchezza che mi meraviglia il silenzio dei politici che sono intervenuti oggi qui su questi temi come se nella cooperazione allo sviluppo
Non ci fosse la dignità e la libertà non ci fossero tutti i diritti delle popolazioni destinatari
Dello sviluppo stesso è un problema di politica internazionale
è anche un problema di commercio estero ho sentito evocare concetti fondamentali integrare l'emergenza con lo sviluppo fare interventi di strutturale e e via e via e via di seguito su quei concetti
Citando i quali si crede di dare un contributo in grande maggioranza d'accordo e si omette un salto di approfondimento su alcune questioni che sono strettamente legate pertinenti a problemi di politica estera e a problemi di del sviluppo nei paesi del terzo e del quarto mondo
Noi la UIL ma credo tutti e tre le confederazioni possiamo fornire al governo italiano e al Di Palma un quadro informativo sui temi del lavoro e sociali nel campo della cooperazione vorremmo trovare risposte sulle proposte sulle richieste che prima facevo
Non diplomatiche nel circo allocuzioni
Vorremmo trovare contro argomentazioni sebbene solo perché vorremmo costruire
E celermente un'iniziativa nostra ed una presenza per alcune cose non bisogna appendere modifiche dalla legge trentotto o altro si possono già fare
Io vi invito a raccogliere questa nostra disponibilità questo nostro desiderio questo nostro impegno a contribuire senza invadere ripeto campi che non ci sono propri
In questa direzione chiederemo formalmente un incontro al ministero degli esteri nei prossimi giorni
Concludendo quindi permetteteci di riservarci
Di valutare il vostro impegno complessivo parlano i partiti politici parlo ai gruppi parlamentari
Anche in rapporto alle risposte che darete in campo sociale
La cooperazione non può essere una fiera no la cooperazione uno può essere una attiva se vi piace
Per la parte che che ci compete io ho cercato di esprimere delle valutazioni e delle proposte sulla nostra volontà sul nostro desiderio sul nostro impegno affare
C'è la possibilità di fare chiarezza sui ruoli sui compiti sugli spazi da coprire
C'è necessità di altrettanta chiarezza sul sapere se la cooperazione
In tutti i campi possibili o se una errata convinzione di alcuni la restringe e la limita
Naturalmente questo nell'interesse delle popolazioni del terzo e del quarto mondo che vogliamo aiutare vi ringrazio
La parola Nino Sergi responsabile Esteri della CISL e
Si prepara in
Deve innanzitutto portare il saluto e l'augurio del segretario generale Pierre Carniti e di tutta la segreteria della CISL a questa conferenza nazionale sulla cooperazione allo sviluppo
Conferenza che a differenza dalla prima e arricchita da cinque anni di esperienza in attuazione della legge trentotto
E da un dibattito che sia visto anche toni polemici e non sempre costruttivi
E comunque servito non poco ad approfondire e ad affinare la riflessione di tutti noi
Anche di noi della CISL che in risposta ai fermenti di questo dibattito che va avanti da settantanove ha portato abbiamo rafforzato con il nostro istituto sindacale per la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo del loro Paese
La CISL ha poi seguito con grande attenzione l'esperienza di questi ultimi cinque anni di cooperazione italiana
Valorizzandone gli aspetti positivi e cercando di evidenziarne perché fossero corretti gli aspetti negativi
Essendo stato preceduto dai due interventi di CGIL e UIL cercherò di toccare temi diversi da quelli proposti alla Conferenza dei miei colleghi
Abbiamo oggi due strutture per legge preposte all'attenzione all'attuazione di programmi di sviluppo
Penso non sia di nessun aiuto risollevare le vecchie polemiche occorre accettare la realtà e far sì che l'insieme degli interventi siano però una delusione che non è possibile sottacere è il modo in cui tutto ciò è avvenuto
Mentre era aperto il dibattito
Mentre si andava alla revisione della legge trentotto con proposte legislative sia alla Camera che al Senato
Mentre lo stesso Dipartimento sulla base dell'esperienza accumulata dalle delle critiche degli apprezzamenti ricevuti si stava modificando dandosi linee nuove di intervento privilegiando le aree più bisognose e mettendo a punto nuovi strumenti operativi
Se ha agito perché la trentotto fosse già modificata nei fatti puntando perfino a superare a separarmi in due strutture sviluppo economico sempre tra virgolette
E decidendo in pratica nelle grandi linee che la legge settantatré dovrebbe regolarne il primo e la trentotto il secondo
Chi nel dipartimento e non si tratta di opzioni evidentemente non si tratta di opzioni personali
Stava lavorando perché in una visione complessiva della cooperazione allo sviluppo si puntasse soprattutto sullo sviluppo dell'uomo delle popolazioni delle loro capacità delle risorse locali eccetera
Si è trovato di punto in bianco destinato ad operare al di fuori di quelle stesse aree considerate già come prioritari die
O in settori riguardanti le grandi infrastrutture le grandi opere
E di generare lo sviluppo della grande economia all'indispensabilità di un unico punto di riferimento e di direzione per l'azione italiana allo sviluppo
Azione che non può essere scissa dalla nostra politica estera ma che ne è parte integrante la sua parte più qualificante
Intervenire nei paesi più arretrati che non sono in via di sviluppo purtroppo ma che lo possono divenire con aiuti esterni coordinati a livello internazionale
Significa infatti passare dagli interventi d'urgenza contro la fame contro la malattia e contro la morte provocate da eventi eccezionali
A interventi programmati ed integrati a prevede e medio termine che puntino efficacemente sulle cause del sottosviluppo ed è là sotto le mentale dispensati da questi Paesi per poter camminare con le proprie gambe
Fino agli interventi a livello internazionale perché si arrivi al necessario cambiamento dei rapporti economici e di interscambio nel mondo
Aiuti allo sviluppo cooperazione e politica estera si intrecciano così obbligatoriamente
Un unico punto di riferimento di coordinamento di decisione e di rapporto con questi Paesi di elaborazione insieme a loro di una integrale politica di sviluppo avrete emerge anche a più lungo termine
Può forse richiedere specializzazioni strumenti idonei e quindi anche strutture operative diverse o quantomeno procedure diverse
Da un lato
Per gli aiuti o per interventi volti a creare il giorno dopo giorno settore accanto al settore
Con il massimo coinvolgimento ed al massimo beneficio delle popolazioni sorgenti di vita permanente come ha detto Pertini cioè le condizioni per un alto sviluppo che deve essere in ultima analisi il risultato della nostra azione
Non quindi separazione tra i due tipi di intervento separazione che noi della CISL e siamo convinti sarebbe deleteria per una corretta azione di aiuto e di cooperazione per lo sviluppo dei Paesi a cui ci rivolgiamo
Semmai diversificazione nelle procedure ed eventualmente anche nelle strutture operative tra straordinarietà ed azione programmata
Strutture che dello scorso anno senz'altro bisogno di un più attento esame
Meraviglia già fin d'ora però la contraddizione tra lo spirito ed anche il testo della legge che prevede una concentrazione degli interventi ecco pericolosissima anche essa per gli sconquassi che potrebbe provocare nelle così fragili situazioni economiche soprattutto sociali di questi Paesi
E la dispersione determinata da una scelta così ampia di zone d'intervento
Gli interventi a pioggia che hanno visto il dipartimento almeno nel suo nel suo modo di operare iniziale duramente forse anche non ingiustamente attaccato
Vengono sostituiti dagli interventi a disseminazione per arrivare ovunque vi sia bisogno
Visto che comunque non si può ovviamente a contro la malaria e simili
Si tratterebbe però di interventi che organizzazioni internazionali specializzate farebbero meglio di noi e comunque in questo caso su contrà direbbero le stesse direttive del CIPE esche prevedono invece una vasta gamma di interventi
Visto che non possiamo ovviamente arrivare ovunque la concentrazione territoriale pare obbligato
Un altro aspetto preoccupante che non favorisce certo il dialogo e la collaborazione fra le due strutture esistenti e il fatto che il CIPE Sadie agito quasi senza tener conto che la legge trentotto e ancora in vigore e il Dipartimento ha dei compiti che la legge gli ha assegnato e che nessun ministro comitato interministeriale può tornare
Affermare che nelle aree di intervento della legge qualità che non giovano certo all'azione italiana in questi Paesi
Il servizio speciale straordinario opererà in programmi sito caratterizzati da celerità e flessibilità di attuazione
E tendenti alla sicurezza e all'autosufficienza alimentare e sanitaria se le popolazioni all'approvvigionamento di acqua lo sviluppo delle produzioni agricole dell'allevamento eccetera
Sono campi di intervento sottratti alla legge tratto trentotto per i prevede espressamente ma sottratti solo in parte per quella parte cioè che richiede celerità inflessibilità di attuazione mentre respira non previsto dalle direttive Tsipras cioè la continuazione o anche parti sovrapposte del programma dovrebbero rimanere di competenza del dipartimento
Inoltre dal dipartimento nelle aree non previste dal CIPE essa per il Fai
All'esigenza di specializzazione negli interventi per una migliore efficacia degli stessi si fa fronte di fatto con una dispersione di energie ciò che rischiano di agire in modo contrapposta
Vi è poi il mondo del volontariato così dettagliatamente regolato dalla legge trentotto
I volontari che occorreranno per esempio in Mozambico avranno da oggi un rapporto col ministero un Regolamento e dei vincoli diversi da quelli dei volontari operanti nel vicino Zimbabwe e così via
Sono solo alcune osservazioni ma già sufficienti a dimostrare che la revisione di fatto la revisione in atto della legge trentotto pensa mento anche alla luce di quanto avvenuto
La riforma della trentotto deve quindi essere ancora fatta e fatta bene
Ci auguriamo comunque che in questo periodo in una materia così importante così profondamente umana come questa dell'aiuto della cooperazione per lo sviluppo
Si riesca a non superare le difficoltà e si instauri un clima di collaborazione stretta ed attiva collaborazione
è un invito che facciamo pur consci delle difficoltà ai dirigenti dal personale del Dipartimento e a dirigenti dal e e dal personale del fare
Dando uno sguardo a questa conferenza in tutti questi giorni
Ciò che più mi ha colpito insieme anche preoccupato
E la vastissima gamma di presenze dall'altro questa presenza evidenzi anche la quantità di aspettative suscitate non o non sempre dagli obiettivi dell'azione per lo sviluppo
Cioè obiettivi lo sviluppo delle popolazioni e dei Paesi più poveri l'instaurazione di nuovi rapporti o di un nuovo modo di rapporti internazionali che vorremmo fosse di esempio anche un po'controcorrente
Lo sviluppo anche di conseguenza di rapporti economici e commerciali più stretti più regolari ma convenienza reciproca e così via
Con queste aspettative convivono infatti o addirittura primeggiano le aspettative immediate
Legati all'utilizzo dei fondi sempre più ingenti messi a disposizione legate agli stipendi sempre più altri venti milioni sempre al mese per un docente universitario
Ai finanziamenti di corsi in Italia che essendo ripetuti ormai ogni anno dovrebbero costare di meno invece risiede risultano sempre più costosi
Ai finanziamenti di studi fattibilità o di non fattibilità che interessano a volte più le società di ingegneria o di ricerca o altre che non gli stessi Paesi in via di sviluppo alle commesse di aziende eccetera
Intendiamoci tutte cose legittime anche necessarie non sempre invece necessario legittimi sono questi alti costi che comportano
Se l'obiettivo vero quello per cui il contribuente italiano è disposto ad accettare anche un più ampio impiego dei fondi e lo sviluppo dei Paesi più poveri tutto deve ieri di finanziamento
Penso che la riforma della legge trentotto debba rispondere oltre che a esigenze funzionali e di operatività soprattutto a queste esigenze
Mettere in atto tutto quanto sia necessario perché la cooperazione allo sviluppo sia veramente e sempre azione per lo sviluppo di questi Paesi l'interesse di ritorno come è stato definito è importante ebbene che ci sia ma deve essere subordinato all'obiettivo vero e prioritario grazie
La parola Ferdinando Piccinini presidente del settore esteri dell'ANCI
Si prepara Cesare italiani
Questo intervento vuole essere un contributo dei costruttori italiani
Che lavorano all'estero e che da oltre trent'anni operano nei paesi in via di sviluppo in particolare in America Latina e soprattutto in Africa
In stretta collaborazione con comunità di intenti con le aziende di Stato e col movimento cooperativo che è diventato particolarmente attive in questi ultimi tempi
A tre anni dalla precedente Conferenza sulla cooperazione allo sviluppo ci ritroviamo esaminare gli stessi problemi di allora
Questa occasione viene inoltre a coincidere con l'accentuarsi della crisi alimentare mondiale
Questa affermazione non vuole essere e non è una critica o cinque anni
Ma perché lo si è fatto il bilancio nell'arco di un limitato periodo di tempo può essere anche considerato positivamente ma può non esserlo se esaminato in un'ottica pluriennale ed dedicarle soluzione di questi problemi
La situazione odierna impone di affrontare in un'ottica ad ampio raggio i problemi della cooperazione allo sviluppo tenendo presente però in una situazione di emergenza i gravi problemi dei paesi ad economia di sussistenza e della loro popolazione indebolite dalla carestia
E l'argomento non è nuovo e si ripete quasi come un rituale con cadenze periodiche nelle sedi più diverse nazionali internazionali e può essere qui significativo per entrare nel merito del problema riqualifica alimentare mondiale in tale occasione è stata distribuita una documentazione informativa predisposta dal Segretariato
In essa
Viene compiuta un'analisi puntuale
Da un lato dei beni di consumo alimentare posti a disposizione per la lotta contro la fame e dall'altra vengono elencate le strutture disponibili per farle pervenire alle popolazioni
In un telex del ventuno maggio quindi di data recentissima figurano delle informazione molto significative perché si riferiscono alla situazione i nove porti dei Paesi africani per brevità mi limiterò a leggerli la situazione in due di questi forti uno sulla costa occidentale l'altro sulla costa orientale dell'arte
Dalla carestia ed i quarantaquattro mila tonnellate
Le capacità di trasporto ferroviario e stradale per il Niger di diciassette mila tonnellate al mese quindi giacciono merci per due mesi e mezzo e il porto di Gibuti le l'esempio più drammatico il più emblematico il porto è saturo per i prossimi quattro mesi
Il trasporto è stato potenziato e di appena centotredici tonnellate al giorno
Vi sono giacenze importo che sono distrutte dai topi
Mancano locomotive per far funzionare con le opinioni di convogli ferroviari e e la FAO sta tentando di creare un collegamento stradale otto dal documento poi emergono altri altre altri notizia altri fatti strade che non funziona una ferrovia in cattivo stato
E questi sono solo alcuni esempi
Come si vede
Le tante attese encomiabili iniziative di emergenza Volterra lotta contro la fame vengono frustrate dalle carenze delle infrastrutture per la distribuzione dei pesi no
Fortunatamente la situazione non è così grave in tutti i paesi in via di sviluppo
Ma il mondo occidentale industrializzato non vuole e non deve limitarsi a garantire il livello minimo di sopravvivenza dei più poveri
E l'approccio deve essere allora secondo i costruttori sostanzialmente diverso si dovrebbero affrontare i problemi dello sviluppo che risolve il problema della fame è considerato che con la recente delibera del CIP sei vengono escluse per i programmi di intervento della legge settantatré le realizzazioni di grandi infrastrutture da qui messi in opera richiede un per il tempo troppo prolungato
è necessario realizzare nuovi porti che rappresentano i centri di raccolta di beni da importare trasporta costruire o sistemare strade ferrovie per collegare i centri più importanti ai nuclei di sviluppo industriale ed agricolo realizzare impianti per la produzione di energia soprattutto idroelettrica per ridurre la dipendenza dei Paesi poveri per importazioni Petronio attuare quelle opere irrigue indispensabili
Per lo sviluppo
Della produzione agricola e quindi assicurare l'autosufficienza alimentare
Intervenire sul territorio per mettere a coltura delle aree più vaste e se non si affrontano i problemi di fondo dell'economie di questi Paesi tra cinque dieci anni ci ritroveremo al punto di partenza e forse in una situazione ancora peggiore
Avremo abituati infatti e popolazione di questi
Queste considerazioni non vogliono essere come già è stato inserito una critica l'operato finora svolti
In cabina quale ero ora centrale uno sviluppo svolgano le opere infrastrutturali prime città
E siamo altrettanto convinti
Che se da sola non risolve un problema ma è certo che senza di essi ogni sforzo alternative vanno bene fanno coro loro che vedono la cooperazione in un'ottica più ampia coinvolge per rendere ancora più efficace in questa operazione che sono credo che aiutano consente va data crescente attuazione sistema decreti misti
Per realizzare una combina azione ottimale tra i fondi di aiuto crediti d'aiuto Doni e i crediti all'esportazione ed altri per il finanziamento di un medesimo progetto
E già nel mille novecentottanta associazione costruttori
Aveva proposto ufficialmente dopo uno studio accurato un'ipotesi di intervento massiccio nei paesi del Sahel e quelle proposte appaiono ancora oggi attuale nella loro impostazione di base
Signori si è iniziato di titolo su una nuova legge sulla cooperazione allo sviluppo e certamente verrà compiuto un buon lavoro sul piano legislativo il problema dello sviluppo nei Paesi arretrati vengono chiamati a partecipare alla gestione dell'aiuto e tra questi costruttori
Poiché sono proprio loro ad essere maggiori titoli rispetto agli altri componenti rappresentative del mondo del lavoro ringrazio
La parola ora Cesare italiani per le organizzazioni del volontariato
Misto olandese
Credo sia doveroso innanzitutto ringraziare
Parla nome della commissione raccolte internazionali della Fed per l'organizzazione di queste giornate
Ringraziare il gruppo di lavoro che ha prepagato durante otto mesi il documento preparatorio per la commissione organizzazioni non governative e volontariato e ringraziare in forma del tutto particolare spia cioè che si è assente ma sappiamo sono impegnati
Altrove il senatore Salvi
Che nella sua relazioni di stamattina
Ci sembra hanno soltanto raccolto le indicazioni le osservazioni e le riflessioni emerse durante il dibattito di ieri pomeriggio ma anche ha dimostrato una un interesse un'attenzione che certamente apprezziamo ecco attenzione interesse
Rispetto
Che mi dispiace dove dire non ritroviamo nel libro bianco
Editto dal Dipartimento in questa occasione mi dispiace dire il libro bianco per quanto riguarda le organizzazioni non governative è effettivamente bianco cioè non dice nulla
Ci son dei dati sul libro e ci sono dei dati nella nel documento preparatorio per il lavoro della commissione dai dati si evince che i volontari italiani in servizio in questo momento sono ottocento
Negli sì cioè un diciotto per cento si parla di quattrocentotrenta programmi di volontariato medico per Bianconi ritroviamo ventiquattro il diciassette per cento si parla di settanta al tre miliardi destinate ad inizio destinati a iniziative di origine l'ottantaquattro nativo bianco merito abbiamo trentacinque il quarantaquattro per cento ecco Durando che tutto il restante dove Peres tante quello che potrebbe configurare e ben configurare l'impegno delle organizzazioni non governative del volontariato in particolare nella cooperazione nostri lamentiamo il fatto che sia stato lasciato fuori non è certamente per mancanza di documentazione
Le organizzazioni di volontariato tra le prime render conto della propria attività e per dare tempestiva informazione al di parte all'epoca al servizio oggi al dipartimento delle proprie iniziative
Perché questa lamentela questa lamentela perché ci sembra e anche da una al di là del fatto che spesso il volontariato dove e le o in ci sono nominate negli interventi dei più differenti
Era urlatori ci sembra che spesso la concezione che sia delle ordinazioni non governative e del volontariato in particolare è una concezione di uno stemma di uno strumento un po'povero
Un po'forse poco vivace fosse di sinistra scarsa professionalità che suscita il nostro sorriso tipo quella di interpretare la possibile presenza di volontari come autisti di camion che una qualche impresa o altra istanza della cooperazione fornisse
Fornisce a questo o quel Paese a quella certamente molto più sofisticata ma altrettanto strumentale che si leggerebbe tra le righe del libro bianco l'attività delle organizzazioni non governative e in fondo poco più che un
Così un una palestra nella quale se si può forgiare una disponibilità con un supporto strumentale all'aiuto pubblico allo sviluppo
Lì non ci sono altre sono espressione democratica espressione di partecipazione popolare nella cooperazione internazionale
Parlando in slogan come spesso in questa sala si è fatto in questi ultimi giorni in questi tre giorni diciamo che non ci sono espressione della cooperazione tra popoli più che non della cooperazione casta
Ci sono gli operatori dello in C questi volontari nel senso più lato volontaria non sono quindi uno strumento della cooperazione di alta come dite operazioni ma solo un modo di fare cooperazione
è il modo di cittadini italiani motivati
Professionalmente preparati a volte altamente qualificati altre volte adeguati comunque adeguatamente qualificati
E soprattutto e con le loro organizzazioni
Questo ecco e quanto sono le organizzazioni del Pont via
Sono giovani come spesso che è stato detto ma non solo non sono non sono solo giovani anche qui un solo dato ricordi all'età media a seconda dei tipi sta intorno ai trenta e più anni
La gioventù certamente può essere come qualcuno ha detto l'altro ieri non legata al fatto anagrafico allora certamente sono giovani ma trenta e più anni significa non son più e lavoratori di primo pelo scusate il termine
Se questo
Sono se queste siamo le organizzazioni del volontariato i dati che citavo prima possiamo anche leggere in altri termini
Il le origini e il volontariato assorbono il dieci per cento
Toh in pochi anni non governativi possiamo dire che il cinque virgola sei per cento dell'aiuto pubblico italiana lo sviluppo viene canalizzato attraverso le organizzazioni non governative in programmi non governativi a fronte di questa
Importante tutti sappiamo le cifre diciamo in termini assoluti dell'aiuto italiano lo sviluppo e quindi questa percentuale certamente ridotto a cinque virgola sei significa poi in termini di di dire miliardi cifre significative ecco a fronte di questa importante diciamo partecipazione alla all'impegno finanze
Sì agronomico italiano per l'aiuto allo sviluppo a fronte di questo c'è una partecipazione
Di contenuti c'è una effettiva palco
Non mi dilungo su questo e non si forse varrebbe la pena dire qualcosa sulle i campi di impegno delle origini e del volontariato purtroppo altri interventi previsti in questo senso soprattutto per quanto riguarda l'impegno sanitario Hubbard home sono anche questo nelle relazioni abbiamo visto l'impegno nel campo delle cooperative l'impegno nella formazione quindi Assitalia professionale non formale purtroppo mi poteva boia molto tempo il campo alla presidenza penso che batterà la penna mi preme piuttosto passare ad altro tema e dire qual è
Che cosa quali interessa alle organizzazioni non governative al volontà iato in questo momento che cosa interessa affermare in prospettiva di revisione riguardo alla nuova trentotto ci preoccupa e non mi mente che a livello di finalità sia affermato lettura apporto dalla politica di cooperazione e quella dell'emergenza delle aiuti alimentari ci siamo detti a più riprese e un poco anche la stampa ha riportato diciamo queste dichiarazioni preoccupati né la fase di gestazione di quella che oggi è la legge settantatré siamo tuttora preoccupati della sua applicazione
Siamo evidentemente disponibili e stiamo collaborando con tutte le strutture diciamo che lo Stato si Gasperi del per la cooperazione e per la la lotta alla fame e per l'aiuto emergenza completamente all'intervento che mi ha deceduto del rappresentante CISL Nino Sergi sempre a livello di finalità e di metodo fondamento centrale siamo preoccupati test ogni iniziativa di cooperazione
Di aiuto l'emergenza sia fondato sulle necessità prioritarie delle popolazioni interessate in particolare per l'emergenza ci preoccupa che la scelta di beni evidentemente soprattutto quelli alimentari e le modalità di organizzazione per le popolazioni interessate colpite nel caso i camei di calamità siano il più possibile compatibili con le pur chiude gli usi tradizioni locali così passando alla accusati dal titolo terzo d'attuare legge trentotto proponiamo e sosteniamo le proposte che intendono estendere i titolo terzo della legge tre l'attuale trentotto dalla qui dal concetto dal tema volontari a a quello di organizzazioni non governative quindi tutte le espressioni di organizzazioni non governative tutte per espressioni del volontariato in senso ampio il lato ciò come ho cercato di presentarlo poco fa
Questa queste stelle Stense oneri del titolo terza diciamo questa estensione questa apertura di quella questo tema è già stato fatto cenno più volte in questi giorni questa apertura della legge trentotto la legge sulla cooperazione italiana lo sviluppo non solo al mondo del volontà reato in senso stretto ma non deve però andare a detrimento della originalità e della specificità delle paghe dei vaghe forme di essere ora in Cds organizzazioni di volontariato
Ci preoccupiamo quindi indichiamo quindi anche la legge preveda e segnali le differenti forme di operare come organizzazioni non governative nel per lo sviluppo
Forme di programmi a medio termine forma del volontariato in senso stretto diciamo organizzazioni
Che in che impiegano volontari persone cittadini volontari le l'emergenza l'aiuto alimentare e l'educazione lo sviluppo e la fa un'azione
Finalmente introdurre nella legge quelle affermazioni affermazioni di principi ideali che già nella testi precedenti sono state introdotte affermazioni ideali come
Quella che fa riferimento ai non finalità Di Luzio per l'organizzazione come quella che fa riferimento a un trattamento economico per i volontari ore coerente conforme
Alle condizioni di vita del paese nel quale si opera poco fa ho sentito citare i livelli retributivi Esperti che quanto meno suscitano qualche perplessità ecco importante mantenere queste affermazioni di principio Lennon finalità di lucro il disinteresse per le organizzazioni e per le persone ancora i temi ricitazione popolare come caratteristica imprescindibile per le organizzazioni non governative queste naturalmente sono soltanto indicazioni di massima di quelli che sono alcuni punti per noi irrinunciabili per quanto riguarda l'elaborazione della nuova legge organica sulla cooperazione il dibattito parlamentari e ci auguriamo il dibattito democratico che fuori dalle sale del federale del Parlamento diciamo ci vedrà impegnati nei prossimi mesi speriamo che ci permette di dare una partecipazione anche più puntuale e più determinante diciamo per i singoli articoli
Per finire voi semplicemente riprendere e sottolineare l'auspicio che che l'occasione di incontro il le giornate di studio di ottobre ottantacinque giornate di studio promosse richieste dal parlamento decise dal comitato consultivo promossa dal dipartimento che organizzate diciamo dal Dipartimento in particolare l'Ufficio decimo sia effettivamente un momento nel quale le organizzazioni non governative native sappiano code è la sfida di fare della propria esperienza di collaborazione un momento di cultura politica poche volte c'è stato dato modo di stare e poche volte siamo s'dati capaci di esprimere nelle sedi adeguate quella cultura politica della cooperazione internazionale siano esse attente a queste presidenza che certamente un'esperienza minoritaria ma altrettanto certamente non vi è un'esperienza marginale grazie
Diamo ora la parola ringraziandolo per la presenza all'onorevole Pier Luigi Romita ministro del Bilancio si prepara Roberto Savio
Signor presidente signore e signori
I temi della cooperazione allo sviluppo o per meglio dire i temi dell'ineguale sviluppo a livello mondiale hanno acquisito ho in questi anni sempre più attenti alla importanza la stretta interdipendenza che esistono fra situazioni di sviluppo ineguale o di sottosviluppo e situazioni interessi e prospettive e aspirazioni degli stessi Paesi sviluppa
E quindi estremamente importante che su questi temi si continua a dibattere ed è grande merito delli palmo di aver organizzato con grande impegno come bande approfondimento scientifico con grande capacità di identificazione di chiarimento dei vari aspetti culturali economici e storici del problema questo secondo convegno sulla cooperazione allo sviluppo importante anche perché come indicato con grande chiarezza nel rapporti anni l'iniziativa della cooperazione allo sviluppo molti sono i mutamenti intervenuti sotto il profilo politico sotto il profilo sociale diversa è la configurazione del Complesso dei paesi in via di sviluppo che si è venuta verificando a causa anche purtroppo di un diseguale le intervento di un diseguale Effetto della politica di cooperazione allo sviluppo in una situazione di diseguale sviluppo che già preesistente
Lo sa si sono venuti accentuando
In questi anni
Alcuni contrasti fra la politica di cooperazione allo sviluppo intesa come politica legata esclusivamente alla necessità l'emergere o e l'accentuarsi nel frattempo ho di problemi di carattere di politica economica dei paesi sviluppati e degli stessi Paesi in via di sviluppo che nel frattempo riuscivano a causa delle vicende petrolifero di altre vicende a raggiungere lire lì diversi di sviluppo si sono manifestati contrasti fra obiettivi e strumenti della politica di cooperazione allo sviluppo talvolta delle interferenze ne sono emerse critiche in alcuni casi è apparso o di vedere contraddizioni fra gli interventi della cooperazione allo sviluppo e soprattutto gli interventi di emergenza e gli interventi tesi a a realizzare le condizioni per una graduale e sostanziale
Modifica la cessazione o al superamento del concetto di paese assistito ma quanto meno alla possibilità di consentire il passaggio dalla categoria dei paesi assistiti alla categoria dei per sì sempre più in grado di affrontare con le proprie forze attraverso un obiettivo una realtà e concreta di nuovo sviluppo i problemi economici e sociali che si pone
Questi e questi problemi sono emersi a livello internazionale sono oggi al centro di valutazioni e di grandi attenzioni per ridurre al minimo i contrasti o le interferenze ripeto fra obiettivi e Strom
Sempre a livello di finalità e di metodo fondamento centrale siamo preoccupati chiesto ogni iniziativa di cooperazione di aiuto d'emergenza sia fondato sulle necessità prioritarie delle popolazioni interessate
In particolare per l'emergenza ci preoccupa che la scelta di beni evidentemente soprattutto quelli alimentari e le modalità di organizzazione
Per le popolazioni interessate colpite nel caso i camei di calamità siano il più possibile compatibili con le culture gli usi tradizioni locali
Passando alla accusati dal titolo terzo d'attuare legge trentotto
Proponiamo e sosteniamo le proposte che intendono estendere il Titolo terzo della legge Ted attuale trentotto dalla qui dal concetto dal tema volontari
A a quello di organizzazioni non governative quindi tutte le espressioni di organizzazioni non governative tutte quelle espressioni del volontariato in senso ampio il lato cioè come ho cercato di presentarlo
Poco fa
Questa queste stelle Stense oneri del titolo terza diciamo questa estensione questa apertura di quella questo tema è già stato fatto cenno più volte in questi giorni questa apertura della legge trentotto la legge sulla cooperazione italiana lo sviluppo
Non solo al mondo del volontariato in senso stretto ma non deve però andare a detrimento
Della originalità e della specificità delle paghe dei vaghe forme di essere ora in Cds organizzazioni di volontariato
Ci preoccupiamo quindi indichiamo quindi a che la legge preveda e segnali le differenti forme di operare come organizzazioni non governative nel per lo sviluppo
Forme di programmi a medio termine forma del volontariato in senso stretto diciamo organizzazioni che in che impiegano ponte in persone cittadini volontari le l'emergenza l'aiuto alimentare e l'educazione e lo sviluppo e la formazione
Finalmente introdurre nella legge quelle affermazioni affermazioni di principi ideali che già nella testi precedenti sono state introdotte affermazioni ideali come quella che fa riferimento ai non finalità Di Luzio per le organizzazioni
Come quella che fa riferimento a un trattamento economico per i volontari ore coerente conforme alle condizioni di vita del paese nel quale si opera poco fa ho sentito citare i livelli retributivi Esperti che quanto meno suscitano qualche perplessità ecco importante mantenere queste affermazioni di principio Lennon finalità di lucro il disinteresse
Per le organizzazioni e per le persone
Ancora i temi ricitazione popolare come caratteristica imprescindibile per le organizzazioni non governative
Queste naturalmente sono soltanto indicazioni di massima di quelli che sono alcuni punti
Per noi irrinunciabili
Per quanto riguarda l'elaborazione della nuova legge organica sulla cooperazione il dibattito parlamentari e ci auguriamo il dibattito democratico che fuori dalle sale del federale del Parlamento
Diciamo ci vedrà impegnati nei prossimi mesi speriamo che ci permette di dare una partecipazione anche più puntuale e più
Determinante diciamo per i singoli articoli
Per finire voi semplicemente riprendere e sottolineare l'auspicio che che l'occasione di incontro il le giornate di studio di ottobre ottantacinque giornate di studio promosse richieste dal parlamento
Decise dal comitato consultivo promossa dal dipartimento
Organizzati diciamo dal Dipartimento in particolare l'Ufficio decimo sia effettivamente un momento nel quale le organizzazioni non governative native sappiano accogliere la sfida di fare della propria esperienza
Di collaborazione un momento di cultura politica
Poche volte c'è stato dato modo di stare e poche volte siamo stati capaci di esprimere nelle sedi adeguate quella cultura politica della cooperazione internazionale per essere attente a questa esperienza che certamente un'esperienza minoritaria ma altrettanto certamente non vi è un'esperienza marginale grazie
Diamo ora la parola ringraziandolo per la presenza all'onorevole Pier Luigi Romita ministro del Bilancio
Si prepara Roberto Savio
Signor presidente signore e signori i temi della cooperazione allo sviluppo o per meglio dire i temi dell'ineguale sviluppo a livello mondiale
Hanno acquisito in questi anni sempre più attenti alla importanza la stretta interdipendenza
Che esistono fra situazioni di sviluppo ineguale o di sottosviluppo e situazioni interessi e prospettive e aspirazioni degli stessi Paesi sviluppa e quindi estremamente importante che su questi temi si continua a dibattere
Ed è grande merito delli palmo di aver organizzato con grande impegno con grande approfondimento scientifico con grande capacità ad identificazioni di chiarimento dei vari aspetti culturali economici e storici del problema questo secondo convegno sulla cooperazione allo sviluppo
è importante anche perché come indicato con grande chiarezza nel rapporti anni l'iniziativa della cooperazione allo sviluppo molti sono i mutamenti intervenuti sotto il profilo politico e sotto il profilo sociale
Diversa è la configurazione del Complesso dei paesi in via di sviluppo che si è venuta verificando a causa anche purtroppo di un diseguale interroga i toni di un diseguale effetto della politica di cooperazione allo sviluppo in una situazione di diseguale sviluppo che già preesistente
Lo sa si sono venuti accentuando in questi anni alcuni contrasti fra la politica di cooperazione allo sviluppo intesa come politica legata esclusivamente
Alla necessità l'emergere o e l'accentuarsi nel frattempo di problemi di carattere di politica economica dei paesi sviluppati e degli stessi Paesi in via di sviluppo che nel frattempo riuscivano
A causa delle vicende petrolifero di altre vicende a raggiungere livelli diversi di sviluppo
Si sono manifestati contrasti fra obiettivi e strumenti della politica di cooperazione allo sviluppo talvolta delle interferenze ne sono emerse critiche in alcuni casi è apparso di vedere contraddizioni fra gli interventi della cooperazione allo sviluppo e soprattutto gli interventi di emergenza e gli interventi tesi a a realizzare le condizioni per una graduale e sostanziale modificarla cessazione o al superamento del concetto di paese assistito ma quanto meno alla possibilità di consentire il passaggio dalla categoria dei paesi assistiti alla categoria dei Paesi sempre più in grado di affrontare con le proprie forze attraverso un obiettivo una realtà e concreta di nuovo sviluppo i problemi economici e sociali che si pone questi questi problemi sono emersi a livello internazionale sono oggi al centro di valutazioni e di grandi attenzioni per ridurre al minimo i contrasti o le interferenze ripeto fra obiettivi e strumenti i della cooperazione allo sviluppo e queste situazioni che richiedono grande attenzione e grande approfondimento sono emersi anche nel nostro Paese attivi di legge che sono lo strumento della Cooperazione allo o gli strumenti del credito all'Est all'esportazione e quindi del sostegno alle possibilità di auto no non boh lo sviluppo di capacità di accesso all'autonomia sviluppo dei Paesi in via di sviluppo e infine lo strumento dell'intervento d'emergenza
Credo che sia necessario come è già stato ricordato arrivare a un coordinamento maggiore di questi tre strumenti
Ma non credo che sia il caso di mettere oggi in discussione il contenuto legislativo di questi strumenti
Ma che si è invece sempre più necessario nella pratica applicazione trovare quelle forme di coordinamento quelle formate difficile che oggi per la disuguaglianza delle diverse situazioni Inc
Contrari il tema della cooperazione della politica di cooperazione allo sviluppo per arrivare in prospettiva ad una più uniforme e coerente definizione anche legislativa del complesso delle iniziative
Credo che ciò si possa realizzare al di fuori di modifiche o mutamenti legislativi che oggi non ritengo siano maturi si possano realizzare attraverso una gestione dei diversi strumenti che entra grazie ad una corretta intelligente interpretazione a a coprire gli spazi vuoti che possono restare fra i diversi tipi di intervento e sopra tutto ad assicurare
Già oggi l'ultimo strumento messe in atto la l'intervento di emergenza viene opportunamente coordinato con la politica vera e propria
Di cooperazione allo sviluppo
è necessario che anche nella gestione della politica dei crediti all'esportazione ci si muova con una larghezza di vedute di impegni e divisioni che consenta app questo stesso strumento non solamente di servire a esigenze puramente economiche capiscono e quelle del sostegno all'esportazione e dal tempo spesso della la realizzazione di infrastrutture importanti
Sì nei paesi attraverso rapporti bilaterali ma con una attraverso un impegno specifico del nostro Paese così che il vantaggio non so la
Ente per i nostri esportatori manchi per i Paesi destinatari di queste esportazioni sia tale da sollecitare in questi paesi condizioni di
Condizioni di positivo risultato di queste politiche che si possono agganciare ai frutti della polis
Tiziana di cooperazione allo sviluppo e a loro volta possono felicemente integrarsi con gli interventi di emergenza
Significa questo a mio modo di vedere gestire la politica del sospende il credito all'esportazione certamente con visione di carattere economico è legata
Alla validità economica di questa politica etica del credito all'esportazione come altri tipi di Peter vento che prima ricorda
Esiste uno strumento in cui questo coordinamento questa compenetrazione questo raccordo può essere fatto ed è il Comitato interministeriale per la politica economica estera
Il quale per il quale dobbiamo per vedere come stiamo prevedendo forme di potenziamento di migliore funzionalità e di maggiore capacità di interpretare il ruolo della politica del credito all'esportazione non solamente come un ruolo di carattere puramente economico ma come un ruolo ripeto che sappia agganciarsi e sappia collegarsi agli obiettivi in qualche misura diversi della cooperazione allo sviluppo e certamente Oglio
Vietti ivi ancora cento quindi da valutazioni troppo rigorosamente moneta resti che ho detto no mi chiama riuscendo a gestire anche la politica del credito all'esportazione in una visione globale coordinata
Esiste ripeto la sede di questo coordinamento il CIPE adesso nelle sue due
Diverse formulazione legata all'una alla politica del credito asportazione l'altra alla politica del Polo del cooperazione allo sviluppo e ora quindi anche alla politica dell'emergenza e in questo ambito che credo indispensabile realizzare per raccordi sul piano per la vivo che sono oggi indispensabili in attesa che poi l'esperienza ci consenta di unificare in una visione anche legislativamente più omogenei più coerente queste diverso impegno
L'intervento il contributo l'apporto alla politica dello sviluppo del superamento dell'ineguale di sviluppo da parte dei Paesi sviluppati non si manifesta esclusivamente attraverso l'intervento specifico con i vari strumenti che per l'Italia ho ricordato
Nella iniziativa di supporto alla signora lo sviluppo dei Paesi non ancora sufficientemente sviluppate e chiamiamo questo l'azione attiva dei paesi sviluppati ma si può esercitare si deve esercitare anche se vogliamo dirlo in maniera passiva tenendo conto degli affetti che nei confronti dei Paesi in via di sviluppo hanno le politiche economiche generali le politiche DB l'annuncio dei paesi sviluppati abbiano influenze considerevole nei confronti delle possibilità dei paesi in via di sviluppo di valersi degli interventi specifici della cooperazione allo sviluppo per uscire
Dalla condizione di sottosviluppo e noto come politiche monetarie non dirette esclusivamente da parte dei Paesi sviluppati alla stabilizzazione congiunturale
Possano contribuire in maniera positiva alla soluzione dei problemi più sviluppo e noto in particolare come politiche dei tassi reali che siano non esclusivamente legati a interessi economici dei Paesi ai lo Sorin fra l'altro interessi economici dei Paesi sviste possano contribuire a dare un obiettivo e un risultato a termini di tempo non infiniti alle iniziative di cooperazione allo sviluppo
Entriamo qui ovviamente come è noto nel campo del nuovo sistema monetario e finanziario internazionale
Nel campo della stabilità dei cambi è necessario che da parte dei paesi distrutti sviluppate e vorrei dire anche da parte di convegni come questo peraltro anche questo aspetto è ricordato in maniera e gareggia nel rapporto preliminare al convegno è necessario che non ci si deve enti che di questo spetta e dell'influenza forse indiretta ma non meno importante che ripeto le politiche monetarie e di bilancio dei Paesi sviluppati possono avere
Sul sugli ieri Sergio condotte a livello internazionale in particolare dei Paesi più forte se non hanno un obiettivo che si liberi in qualche misura dalla mera considerazione
E la stabilizzazione congiunturale delle situazioni di certi Paesi finiscono con l'avere conseguenze negative anche sulle prospettive dei paesi oggi detenuti sviluppati
La dialettica la polemica
Oggi aperta a livello mondiale fra la cessazione o la o la caduta della funzione di locomotiva dell'economia americana
E la necessità che di fronte a questa situazione se altri paesi in particolare in Europa vogliono guardare con qualche speranza
Al proprio sviluppo economico al superamento del problema della disoccupazione da mesi sta che altri paesi anche paesi europei oggi troppo chiusi in una con si apre una impostazione diversa delle politiche monetarie e di bilancio dei Paesi di infatti alcuni degli stessi paesi sviluppati l'Europa in particolare rischiano di correre gravi pericoli stimolando sulla pretesa altare del
La stabilizzazione congiunturale delle possibilità concrete di sviluppo economico e di superamento e di lotta a gravissimi problemi sociali come quello della disoccupazione
è necessario quindi sottolineare io credo anche in questa sede in che misura
Il la creazione di un nuovo meccanismo monetario e finanziario internazionale in che misura una politica tesa alla stabilità dei cambi abbia un'influenza fondamentale sul complesso dei problemi che quella incapacità dei paesi in via di sviluppo di far fronte ai loro impegni monetari legata alle stabilità dei cambi in realtà stia
Influendo in maniera negativa è drammatica sulla possibilità che se riesca attraverso la cooperazione allo sviluppo gli interventi di emergenza a passare ad una situazione di più precisa sicura e autonoma
Partecipazione dei Paesi in via di sviluppo ad una prospettiva organica e ordinata
Di omogeneo sviluppo mondiale sa anche sotto questo profilo il nostro Paese sta cercando di dare il proprio contributo io sono convinto il governo è convinto che non si debba di questi argomenti parlare creando e rafforzando attorno accanto al polo del dollaro e dello yen un terzo polo monetario che quello che deve fare riferimento alla moneta europea lettere
Ed è su questa linea che il Governo si sta muovendo e su questa linea che il CIPE il Comitato interministeriale per la programmazione economica preso recentemente delle decisioni di grande importanza
Per far sì che in questo terzo polo monetario mondiale che di per sé sarebbe elemento di equilibrio di riorganizzazione di ma ore efficacia del sistema monetario mondiale prenda consistenza e prenda concreta e prenda concreta attività
D'altra parte credo che
Molti discorsi giusti che si fanno proprio in queste ore in rapporto all'ampliamento della Comunità europea del loro significato se questi risvolti economico monetarie non fu
Sono tenute nell'adeguata attenzione e se non ci si impegnasse a realizzare concretamente questo terzo polo monetario equilibratore del sistema
Monetario mondiale
D'altra parte
La comunità economico europea ha nelle sue tradizioni una sua autonomo a visione un suo autonomo approccio ai problemi nord-sud ed è anche attraverso queste strade attraverso queste iniziative che queste tradizioni possono essere salvaguardate possono essere rafforzate e possiamo possono essere proiettate verso un avvenire di migliori più concreti risulta ed ultima osservazione vorrei fare su un tema estremamente delicato anch'esso posto alla nostra attenzione dalla relazione introduttiva operazione
Allo sviluppo e di intervento di emergenza e aspetti generali della politica mondiale di rapporti fra il Fly per fra i blocchi degli equilibri politici generali
Sappiamo tutti come molto spesso questi stretti rapporti siano stati male interpretati male utilizzati
Come al seguito a rimorchio della politica di cooperazione allo sviluppo siano intervenute considerazioni di carattere politico generale spesso contra tanti con la filosofia di fondo della cooperazione allo sviluppo e certamente in questo è un tema di grande delicatezza e al quale bisogna essere estremamente sensibile
Credo che non sia possibile prescindere dalla considerazione di questi argomenti di questi temi e se vogliamo date non sia possibile prescindere totalmente nella portare avanti la politica di cooperazione allo sviluppo da certe linee generali della politica estera del nostro Paese
Che ci vedono inseriti incerti affinità in certi comuni impegni in certi comuni obiettivi di politica generale questo non significa affatto ovviamente rinunciare all'autonomia e alla caratterizzazione propria della politica in particolare dell'Europa
Sulla linea della cooperazione allo sviluppo non significa certo rinunciare al carattere profondamente direi sovranazionale superiore
Alle divisioni in blocchi della politica nord-sud non con la dovuta necessaria difesa dell'autonomia e del loro generalità delle scelte
Di certi obiettivi generali di politica
Internazionale e mondiale che non posso non avere a propria base il mantenimento e lo sviluppo accanto alle situazioni economiche sociali anche delle situazioni
Democratiche e di libertà esigenze queste che vanno rispettate e di pari passo sì non con priorità rispetto alle esigenze dello sviluppo
Una necessità questa di equilibrio di coordinamento e di valutazione complessiva che dobbiamo tenere presente non per alterare o a servire la politica di cooperazione allo sviluppo ad altri fini ma per evitare che da altre parti questi obiettivi Sion
Ma Roberto Savio direttore generale dell'interprete servisse si preparano le loro Giuseppe Avolio
Alcuni mesi fa io ero ad una conferenza in America Latina dei leader politici del continente alla quale partecipavano una serie personalità di grande spicco
Che il tema era democrazia e sviluppo in America Latina
In questa seconda Conferenza nazionale immigrazione mi sorprende lo stesso fatto
Che durante alcuni giorni persone più qualificate nel nostro Paese si succedono
In uno scambio di idee di esperienze
Però nessuno tocca un tema molto semplice che è quello della comunicazione come elemento dello sviluppo
E questo è un fatto abbastanza singolare perché in realtà il problema
Dello sviluppo negli ultimi sforzi di hanno sviluppo sono praticamente falliti su questo esistono numerose tesi che vanno dalla tesi strutturalista la tesi emergenti Istat bilaterale e multilaterale eccetera però una carattere sia comune del dibattito e che tutti concordano che a meno che il gruppo non vengono intanto a livello di gruppi di base non si trasformi da una struttura verticale ad una struttura orizzontale che significa partecipazione Davis Tina lo sviluppo non sviluppa come fatto tradizionale di ripartizione dall'alto alle città e dalle città in qualche misura rivoli
O i successivi non altera la realtà sociale economica e culturale dei pesi e terzo
Ora questa idea dello sviluppo non ho avuto lo sviluppo alternativo come uno strumento di base a sempre incluso nelle analisi il tema della comunicazione
La comunicazione come una struttura orizzontale che permette attraverso la partecipazione la democrazia sia e quindi la partecipazione allo sviluppo
Ora se questo tema della comunicazione sviluppa un tema reale le analisi che si sono fatte qui sui temi delle relazioni internazionali a livello nord-sud secondo in cui sono anche un'analisi realistica dei processi di comunicazione fra nord e sud non possono che essere viziate
Perché in fin dei conti li attuali collegamenti nord-sud e gli sforzi che si stanno facendo in questo senso si svolgono in un quadro strutturale di relazioni parlo a livello di comunicazione che certamente a quello che si ama il flusso internazionale della comunicazione
Se è vero che noi oggi viviamo in una poca di interdipendenza
Che questo è un altro punto accettato tutti nel dibattito a parte le componenti est-ovest e nord-sud le priorità che si danno nell'attuale crisi internazionale della cooperazione internazionale a questo tema
E anche pur vero che rimane un problema aperto che come questa interdipendenza può essere gestita attraverso il tema della comunicazione ora nel dibattito che io ho sentito in questi giorni ci sono state due concetti su cui vorrei soffre marmi molto brevemente che prima e quello dell'informazione qui si è parlato del problema dell'informazione l'informazione come fatto di cocenti già azione l'educazione sono le strutture estremamente lo scientifico che no permette una partecipazione alle realtà del Terzo Mondo una comunicazione con indoor
Di questo non sto facendo assolutamente un discorso medi di podio logico Edipo diciamo politico sto solamente facendo un'analisi costruttiva le storie
Quando il terzo condannato diciamo con la crisi e Kai sue ce ne cinquantasei si è trovato ad espandersi sempre di più in un mondo dove il sistema di comunicazioni era già realizzato era già fatto ed era già strutturato e tutti gli esborsi nel Terzo Mondo per entrare nel mondo della comunicazione si sono urtati ad una serie di problemi tecnici culturali e politici che erano certamente né su questo processo possibile quindi non si vede come si può sa dare un processo d'informazione verticali e non basate su progettualità questa è la prima osservazione vuole fare con molta franchezza perché altrimenti se noi ignoriamo queste realtà strutturali noi facciamo la crisi di tipo intellettuale volontaristica che compiuta Rice intellettuale impronta artistica è molto utile per essere insieme in occasioni di analisi e di studio ma che poi non ha nessuna incidenza con la realtà io trovo che il vero problema dei due decenni di politiche di sviluppo che ci hanno preceduto è che non si sono svolti su una base realista delle relazioni internazionali ma su analisi di volontaristico il secondo concetto su cui vorrei in qualche misura richiamare una mamma momento l'attenzione e che questa struttura di comunicazioni comici al nord al sud oltre ad essere estremamente rigide verticale a una seconda grazie io faccio di professione l'operatore di comunicazioni sud nord e sud sotto
Tutti noi siamo stati a destra nella nostra professione ad accettare dell'informazione dei valori precisi l'informazione ciò che impattante l'informazione ciò che eccezionalmente l'informazione ciò che stimola la curiosità del lettore e questi criteri che sommati dall'economia di mercato sonda iniettando sempre più professionali per cui oggi nessun giornalista metricamente più in discussione questo tipo di valori nelle mettono in discussione gli editori e direttori proprietari del Big via
Ora in realtà il Terzo Mondo non è una serie di avvenimenti ma è un processo
E se l'informazione è basata solamente su gli avvenimenti e sui fatti necessità di una diversa può
Etica di valori informativi basata sulla comunicazione sul processo e non sull'informazione dove per informazione s'intende una struttura verticale che passa necessariamente attraverso i giornali le radio e televisione
Come strumenti di comunicazione nella società
In questo senso dovrei dire che l'Italia si trova una situazione abbastanza particolare perché già me la trentotto non vi è nessuna indicazione sulla comunicazione con priorità
E nei dibattiti attuali sulla riforma della trentotto così come anche su ciò che ha portato alla nascita della nostra natura d'aiuto per i problemi di emergenza Liberia dei legislatori e delle classe politica italiana quando molto si è formata subito dell'informazione ma farà questa informazione e dei gruppi di potere che hanno gli strumenti informativi risultato legislature molto semplicemente li ignora che con questo risolve il problema della lottizzazione nella realtà italiana l'informazione
Ora questo porta a delle realtà strutturale per esempio io ho un'esperienza abbastanza basta internazionale soubrette sono diventati e mentre non abbiamo potuto lavorare tranquillamente sulla base di cercare di creare strutture di comunicazioni fra nord e sud in tutti i Paesi europei più o meno in Italia non ci siamo trovati di fronte al fatto che il ministero ha dei precisi limiti che sono i limiti della legge trentotto e dello spirito attuale che esiste in Italia quindi al di là di alcune cose che abbiamo fatto per esempio con il Terzo Mondo
Su questi nuovi temi dell'informazione e sviluppo come strumento di comunicazione di partecipazione ogni volta che abbiamo dovuto studiare dei progetti da realizzare con il dipartimento alla cooperazione abbiamo brontolare dell'éscamotage Caro quelli di far sì che venissero presentati da organismi internazionali perché così si potessero superare gli aspetti da trentotto che permetteva di fare progetti di comunicazione queste situazione porta a mio modo di vedere di fronte ad un fatto molto concreto che noi siamo in questa seconda conferenza nella cooperazione nel momento in cui vi è una crisi di relazioni internazionali per le diverse priorità fra i rapporti Est Ovest e di rapporti nord sud così come ha anche all'interno di una revisione di tutta la politica di cooperazione italiana
Che se la comunicazione come strumenti o di coscienti già azione di partecipazione sia all'interno dei processi di sviluppo del terzo mondo sia nei rapporti di educazione della realtà italiana ma in generale non viene introdotta comune elemento sul quale pianificare e su quale portare avanti progetti concreti noi continueremo inesorabilmente a fare progetti di sviluppo in modo estremamente verticale che anche se animati dalle migliori intenzioni politiche anche se animati dalle migliori intenzioni dal punto di vista legislativo a anche se animati dalla migliore volontà di implementazione tecnica non permettono la comunicazione e la partecipazione e a meno che non si parta al principio che la democrazia e lo sviluppo nascono perché le parti processi di sviluppo sempre di più sempre verticali in cui il vero problema che quello della democratizzazione della società della partecipazione dei cittadini alloro processo rimarrà un fatto astratto verticale e che non si potrà con più grazie
La parola all'onorevole Giuseppe Avolio presidente della Conf coltivatori poi avremo se abbiamo un po'di pazienza ancora un altro intervento sarà del signor Giacomo cruciali dell'Istituto affari internazionali
Io ruberò pochissimi minuti a questa Assemblea prende infatti la parola per recare prevalentemente X a questo secondo Conferenza nazionale sulla cooperazione allo sviluppo la visione della Confederazione italiana coltivatori carenza ci trovano con Corti anche la scelta degli palmo per la realizzazione dell'iniziativa è stata a mio giudizio felice noi Colli Palma abbiamo rapporti di collaborazione condividiamo la sua riconosciamo la sua disponibilità e apertura verso i contributi di diverso orientamento alle varie iniziative inoltre la pubblicazione del libro bianco ha offerto un quadro esauriente dell'attività svolta dall'Italia verso i Paesi in via di sviluppo in questi ultimi tre anni e sulla base di questi elementi noi esprimiamo un giudizio critico che senza negare gli aspetti positivi dell'azione svolta afferma l'esigenza di apportare alcuni correttivi per rendere più efficace la nostra iniziativa in primo luogo ritengo di dover afferma politica ed economica dell'Italia iniziativa volta a superare le difficoltà attuale i rapporti commerciali tra i singoli stati e le diverse aree economiche
In particolare desidero affermare che le nostre iniziative pur senza trascurare i problemi dell'emergenza che in alcuni in alcune realtà si presentano in modo drammatico deve essere proiettata però più coerentemente verso la Prost ti cioè deve essere protesa a creare e a sostenere le iniziative necessarie sul piano locale per il superamento delle attuali difficoltà
Per quanto riguarda il settore agricolo ad esempio ciò significa che dobbiamo proporci di creare e in loco le condizioni necessarie perché si formino e si sviluppino
Le capacità imprenditoriali ingrandire la costruzione in loco delle attrezzature necessarie e agevolare la diffusione e la utilizzazione delle nuove l'Iconologia anche l'attività di ricerca deve essere concentrata sulla realtà locale e deve essere finalizzata allo sfruttamento miglior
Ore di tutte le potenzialità concordo pertanto detto queste cose con l'impostazione del documento del gruppo di lavoro agricoltura
Occorre toccare come detto interni tale documento in modo differenziato ma convergente tutti i fattori relativi al comparto agricolo e alimentare e cioè difesa del suolo sviluppo della edificazione però in modo razionale di l'esercito sanitaria fabbriche produttrici di mezzi tecnici impianti di trasformazione di conservazione dei prodotti agricoli crescere le capacità delle popolazioni locali desidero comunque sottolineare due esigenze tra loro strettamente collega primo
Agire con tempestività per legare la nostra solidarietà alle popolazioni colpite dal flagello della carestia cioè rispondere all'emergenza della fame
Secondo predisporre con sollecitudine
Grammi efficaci e realizzabili rivolti a rimuovere le cause del sottosviluppo le due azioni a mio giudizio devono procedere in modo contestuale io non mi indugio a indicare le forme anche di carattere legislative che possono far giungere questi obiettivi ma credo che queste due azioni non devono sovrapporsi alle
Concreta realtà locale ma devono svolgersi in piena intesa con le istituzioni coincidendo con le esigenze e con le capacità
Delle popolazioni io sono tuttavia personalmente convinto e desidero dirlo in questa occasione che per contribuire a risolvere il problema della fame nel mondo dello sviluppo paesi del terzo mondo occorre cambiare l'assetto a attuale del mercato mondiale dei prodotti agricoli e alimentari è necessario allora un'azione concertata a tutti i livelli ma soprattutto in seno al gatto per un commercio più libero di tutti i prodotti e specialmente di quelli alimentari in modo da agevolare i paesi in via di sviluppo che oggi sono penalizzati dalle regole del card i problemi relativi alla tutela della concorrenza internazionale ed è l'apertura dei mercati sono strettamente collegati poi alla Poli i capelli l'abbattimento graduale delle misure protezionistiche io credo che queste considerazioni esprimano in maniera evidente la linea che intende seguire su questa delicata questione della cooperazione ai paesi in via di sviluppo della nostra confederazione
Desidero aggiungere per concludere e noi pensiamo che deve essere più intensa l'iniziativa di ogni singolo Paese pertanto chiediamo al governo italiano di agire in coerenza con questa impostazione ma sappiamo anche che ogni Paese come il nostro che vive in un'aria più largo come quella della comunità europea deve agire in modo tale che sia la comunità a porse le stesse questioni e a risolvere nella in nella maniera con la quale noi abbiamo cercato di indicare in questo caso grazie
Milic va bene allora terminiamo qui la seduta di questa sera e convochiamo la conferenza per domani mattina alle ore nove grazie a tutti caro