"Sviluppo locale e competizione globale" conferenza organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia 2-3 luglio, c/o Centro Congressi Ecotekne dell'Università degli Studi di Lecce (Via per Monteroni)

Non credo che possiamo iniziare veramente
Diciamo il ritardo fisiologico l'abbiamo già alcuni accumulato
Autorità
Illustri ospiti cari colleghi signore e signori
E con doppi sentimenti di compiacimento punito anche a un po'di orgoglio se mi consentite
Che assumo clonare di aprire i lavori di questa conferenza di cui uno dei protagonisti come si vede dai Logos di sushi
Una realtà che solo ancora in fase di avvio di sperimentazione ma che già opera
Insieme ad prestigiose istituzioni organizzazioni com'era Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia e la Conferenza dei rettori delle università italiane
La portata delle tematiche
Che saranno svolte in questa conferenza il prestigio di coloro che interverranno
Ha cominciato a Presidente del Consiglio che avremo con noi domani dal Ministro dell'Università e della ricerca scientifica e tecnologica
Probabilmente ci farà l'onore di essere presente anche il ministro dell'Agricoltura
Unità alla vostra presenza oggi e spero domani
Mi riempiono doppiamente di felicità e di gratitudine verso l'ultimo provvedere parlo sempre al doppio tutto al doppio c'è una ragione perché oggi ho una doppia veste
Sono qui per conto dell'università di Lecce che ho il grande onore
Di reggere e che titolare della realizzazione del progetto Isufi
Che si pregia di ospitare l'ateneo salentino per mio Tabitha vi porge il più caloroso benvenuto e metta a disposizione di tutti voi tutte le sue strutture non solo il centro congressi
L'università di Lecce negli ultimi anni si è resa protagonista di un grande processo di sviluppo sia attraverso la riorganizzazione il potenziamento delle sue strutture interne di didattica e di ricerca sia organizzando una rete di strutture di ricerca Esterne ma collegata all'università sia pubbliche vedasi l'aria della ricerca del chairman le sezioni e di andarsene dell'INFM sia private anche se partecipate alcune da enti pubblici prima fra tutte il Pastis cenere sembra parco scientifico tecnologico di Bersani
I consorzi di ricerca portella a grossa partecipazione CNR eccetto ma prevalente partecipazione né
Senza parlare dell'ultimo nato proprio di alcuni giorni fa Lisbon d'istituto scientifico biomedico euromediterraneo
E grazie a questa rete di strutture di ricerca di grande rilevanza
Che l'università queste si è accreditata per proporre e per vedersi approvato il progetto Isufi
Strumento privilegiato per preparare il capitale umano necessario a governare i cambiamenti del terzo millennio
E a fornire contributi non secondari allo sviluppo globale locale nella competizione globale Ettore è vediamo al tempo della conferenza
Ovviamente con un particolare sguardo al territorio salentino non visto nel suo contesto isolato di penisola salentina ma visto essenzialmente come anello di collegamento come ponte tale Europa e i paesi del bacino del Mediterraneo
L'altra veste quella che mi fa stare qui per conto de la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia che mi onoro di presiedere e che poi per quella che organizza questa conferenza insieme alla colui che ha visto
Anche in questa veste porgo a tutti voi più cordiali saluti per i più sentiti ringraziamenti della fondazione
Che anche attraverso questa manifestazione ritiene di fornire un contributo concreto a quello che e il suo obiettivo esistenziale quasi cioè favorire lo sviluppo
Culturale sociale economico della Puglia del territorio in cui opera
Obiettivo che persegue mettendo a disposizione le sue risorse finanziarie ancorché limitate per la realizzazione di grandi progetti alcuni dei quali sinergicamente interattivi
Fra i quali val la pena di ricordare certamente il progetto formo sviluppo Puglia e progetto nell'ambito del quale si inquadra questa conferenza
Il progetto Isufi di cui la Fondazione promotrice ricordo a tutti che al ministero presentammo la scheda progettuale elaborata dal consiglio d'amministrazione la fondazione e sostenitrice sostanziale dire
Il progetto sostegno al rilancio del turismo Pugliese per una vola valorizzazione integrata delle risorse locali il progetto partecipazione ad iniziative
Per sostenere iniziative di grande rilevanza anche se promosse da altri enti tanti soggetti
Il prevedibile successo di questa conferenza
E la partecipazione alla stessa dir così alte cariche istituzionali più da tutte quelle del governo
Costituiscono un grande segnale segnale forte nei riguardi della bontà delle scelte operate dalla fondazione un incoraggiamento a proseguire per quel per la strada intrapresa
Benvenuti a tutti e buon lavoro
Adesso
Vorrei pregare presidente dell'Associazione industriali di vedo in Aula
Di dare un saluto per conto dell'associazione a cui ci leggono forti legami di collaborazione sotto tutti i punti di vista
Beh nera
Non era previsto
Comunque
L'occasione ovviamente gradita perché portare il saluto nella società industriale
Da quando di suo figlio ha cominciato a prendere consistenza ieri in altre occasioni i lettori diceva che
Sta partendo adesso ma ancora non è partito perché effettivamente stiamo iniziando ma comunque si vede già in ogni circostanza come quella di oggi la presenza sempre più importante di questa nuova realtà leccesi dicevo da quando iniziato si vede un un progredire in positivo un un proliferare di iniziative nell'università
Che ovviamente non può che far piacere a tutto il territorio
Noi come diceva Dino Rizzo
Siamo molto vicini alla alla università come se già industriali e come altre strutture e abbiamo avuto in e continuiamo ad a vere iniziative comuni con un unico scopo che è quello di portare progresso al territorio in un momento in cui la ricerca diventato porsi fattore primario insieme alla qualità appunto
Competere su un mercato che è diventato come si dice ormai contermini abusato globale quindi l'industria hanno bisogno della ricerca e quindi hanno bisogno delle università
E di conseguenza
Si è anche la necessità di conoscere bene il proprio territorio Peppe De per poter vedere come intervenire eventualmente su situazioni su campi non all'altezza della situazione
Con questo scopo con questo obiettivo
Ci siamo attivati per dar luogo a un osservatorio economiche la provincia di Lecce che forse verrà allargato e che vede appunto come soggetto noi l'idea nostra della città industriali ma come soggetto più importante attuatore diciamo nella ricerca sarà proprio l'università gli atti soggetti saranno agganciati a Provincia e la Camera di Commercio delle banche
Quindi
Non credo di dovermi dilungare più argomenti di della collaborazione tra Assindustria e università ve ne ha già portati per cui io non posso altro mi pare che avremmo lavorato grazie
Allora entriamo nel vivo dei lavori del convegno al passo la parola al professor Romano
Cari amici
La giornata di oggi
è una giornata di riflessioni comuni
Su alcuni temi
Che la Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia
Intende porre al centro dell'attenzione
Di quanti nella nostra regione operano
Nel mercato
Nelle istituzioni
Nel mondo della cultura della ricerca del trasferimento tecnologico
Il progetto forum sviluppo Puglia che ho l'onore di guidare ha proprio l'obiettivo di mobilitare una pluralità di soggetti
In una fase nella quale
Occorre creare dall'interno delle comunità locali
Una spinta
Ad aggregazioni che più che legati a vincoli a interessi di parte
Convergano suo obiettivi e su traiettorie di sviluppo
E quindi il progetto della Fondazione è un progetto che vuole contribuire alla crescita della cultura strategica che si rende sempre più necessaria nel momento in cui le competizioni
Non sono tanto tra impresa o tra settori quanto tra sistemi territoriali sistemi locali che operano nel mercato globale
Questo è il disegno del progetto che la Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia a lanciato e quindi questo è il primo evento al quale seguiranno altri eventi chiesi ancoreranno sempre a tematiche specifiche
Per questo conferenza abbiamo scelto di approfondire
Il ruolo del capitale umano nella transizione tra l'economia tradizionale l'economia fordista l'economia della conoscenza e vogliamo ricavare dal contributo dei relatori ma soprattutto dagli interventi
Che verranno dalla platea alcune indicazioni e alcuni orientamenti di progettualità che domani presenteremo come risultato di questa prima giornata di lavoro al Presidente del Consiglio dei ministri onorevole Massimo D'Alema
La giornata di oggi
E articolata in sessioni
Il punto di partenza della nostra analisi
è rappresentata da quelli che potremmo definire i connotati del cambiamento
Per quanto riguarda ho cercato di fissare alcuni punti
Fondamentali di questi connotati in alcune estraibile
I mercati i mercati sono sempre più ascoltati dai produttori
Si va ormai affermando una tendenza di vedere le imprese ma le istituzioni sempre più attente alle aspettative dei clienti o dei cittadini
Il valore aggiunto dei prodotti emana anche dal consumatore
E dalla prontezza con cui il produttore risponde alle sollecitazioni della domanda
Quindi mercati sono dinamici
Sono in continuo movimento sono turbolenti perciò sono compressi e questo credo che sia una prima elemento di riflessione
Le competenze le competenze sono sempre più interdipendenti
In un certo senso la transizione dalla economia fordista all'economia economia fordista un'economia organizzata per linee verticali perline frammentate
Vede oggi una nuova economia in cui le competenze sono sempre più interdipendenti sempre più integrate
Riguardano sempre di più i gruppi piuttosto che i singoli individui
Questi sono elementi importanti il lavoro di gruppo nelle imprese nelle organizzazione diventa oggi un elemento fondamentale
Per cui si passa in un certo senso dal vecchio contratto del lavoro
Tradizionale a una sorta di contratto di associazione coinvolgimento di chi lavora all'interno delle visioni strategiche dell'impresa
I gruppi si specializzano operare territoriale la produzione
I sistemi di produzione realizzano cicli produttivi più brevi sono riesposti armi progettazioni più frequenti
Sono in altre parole molto più flessibili
E naturalmente la flessibilità dei sistemi di produzione chiama in causa la flessibilità dell'organizzazione del lavoro
La organizzazione delle attività produttive e sempre più orientata alla esternalizzazione delle funzioni meno critiche e dalle alleanze tra impresa
Dani in gara definisce questa fase di transazione il passaggio dal capitalismo gerarchico al capitalismo delle alleanze al capitalismo flessibile quindi abbiamo una nuova forma di organizzazione nella quale tra l'altro si vanno sempre più diffondendo ivi Xing tra cluster d'impresa operanti sulla base dei vantaggi delle economie di agglomerazione locali
Con cluster di impresa che si organizzano come veri e propri distretti virtuali
I vantaggi fattori del vantaggio specifici dell'impresa sono sostanzialmente più mobili re si riduce la rigidità degli asset in quanto le imprese hanno sempre più a che fare con conoscenze riproducibili e trasmissibili con tecnologia esportabili con culture aziendali anche se riproducibili in luoghi diversi
Il governo i soggetti di governo dell'economia del territorio sono costretti ad assumere punti di vista sistemici è importante non è tanto importante
Oggi l'intervento a sostegno di una singola impresa importante l'intervento nei confronti di aggregati di impresa di aggregati gli operatori quindi occorre che l'offerta pubblica si organizzi anche in una sorta di concertazione sistemica che non veda gli interventi separati tra di loro
Interventi soggetti di governo sono chiamati a stimolare la domanda piuttosto che a sostenere la costituzione di un'offerta il grande ruolo dei governi nel favorire i processi di innovazione attraverso anche un'intelligente politica delle forniture degli acquisti
I governi sono chiamati a deregolamentare liberalizzare perché dalla deregolamentazione liberalizzazione nascono nuove forme di concorrenza e quindi nuovi spazi di crescita economica e quindi nuove opportunità di lavoro
La forma del governare la forma del governare richiede molta più attenzione agli accordi sovranazionali ovvero la concertazione con i doveri dei locali questi solo alcuni punti significativi dello scenario del cambiamento
E questi sono i punti sui quali il progetto Forum Puglia in diversi momenti cercherà di approfondire alcuni aspetti specifici
Il progetto non ha un inizio un progetto continua un progetto pluriennale un progetto che intende catalizzare le forze più vive della regione intorno a queste tematiche
Per la sessione di oggi abbiamo scelto tre temi specifici all'interno di questo quadro di cambiamento che ho in maniera schematica rappresentate
La prima sessione e dedicata alle problematiche della cooperazione competitività ecco questo è uno degli elementi di novità sostanzialmente oggi le imprese concorrenti cooperano e quindicenne Corno e di trovare complementarità
Della concorrenza e questo è un elemento su cui abbiamo voluto riflettere e su questo tema io già addio
La discussione perché ne parleranno
Come in produttori diciamo di riflessioni il dottor Vincenzo Massari che oltre che essere vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia e soprattutto un imprenditore illuminato della nostra regione
E quindi abbiamo un po'da Daloui un contributo su questo tema che è strettamente legato all'esperienza che egli vive quotidianamente
Il professor Nicola Rossi sostituito per impartendo il partito Sparta e anzi oggi per l'Argentina
E viene sostituito dal professor Docimo il quale essendo consigliere del presidente del Consiglio per le politiche formative
Cercherà di contribuire con la sua esperienza a come il capitale umano e un veicolo importante per favorire questi processi che noi abbiamo testé richiamato e il professor Riccardo Varaldo che non ha bisogno di presentazione per la sua fama e per il suo ruolo che ha nella formazione e nella scienza a livello nazionale e internazionale Rettore della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa introdurranno appunto le riflessioni su questa problematica
Dopo gli interventi dei relatori che non supereranno di pregherei di non superare i venti minuti
Sono aperte le iscrizioni oggi alcune persone che mi hanno chiesto di poter intervenire perché ripeto per noi è importante raccogliere il contributo attivo della platea con una raccomandazione
Noi registreremo
Tutti gli interventi di questo convegno perché pubblicheremo gli atti di questo convegno in un documento che la Fondazione presenterà al Governo e al Parlamento perché vogliamo che la Regione Puglia sia presente in un momento nel quale Governo e Parlamento affrontano le riforme diciamo dei sistemi di formazione dei sistemi di ricerca degli interventi a favore delle imprese e quindi vogliamo che la Puglia sia attiva con il suo pensiero e con il contributo collettivo di tutti
Raccomando interventi Brady ma soprattutto raccomando interventi propositivi
Noi siamo in una conferenza nella quale dobbiamo cercare di legare brevissime considerazioni ha delle proposte concrete perché dobbiamo favorire il processo di crescita della progettualità nei nostri territori aggregandoci intorno a temi di così alta rilevanza do per ciò la parola al dottor Vincenzo Massari grazie
Un saluto a tutti voi un grazie ad Aldo Romano per avervi già presentato
Con parole che come sempre suonano
Di futuro
Raccolgo per primo e quindi non in primis la sfida al cambiamento che Aldo Romano dire che più come protagonista e come attore oggi che come moderatore ha saputo lanciare in maniera direi molto chiara e in maniera anche dire ieri
Futuribile sì ma con molto realismo
Per affrontare il tema della cooperazione competitività nel più ampio scenario di una sviluppi territoriale che da locale diventa sempre più globale
Nella sua introduzione Aldo Romano ha posto l'accento su alcuni problemi ma ha sollevato in me alcuni dilemmi che frenano lo sviluppo del nostro Mezzogiorno ponendo una serie di interrogativi ai quali tenterò di dare una mia risposta investi appunto di piccolo imprenditore che da locale si sta trasformando in locale dico questo anche perché sono stato trascinato dallo stesso professor Romano dal Pastis di Brindisi su insieme ai miei figli devo dire che mi hanno un po'tirate per i piedi su la via di internet di cui oggi tanto si parla e per la quale io ho il piacere di aver realizzato insieme a voi un strada nuova per la commercializzazione dei prodotti di masseria in America in Giappone sono già partiti i primi piatti
Il primo interrogativo introdotto dal moderatore recita esattamente
Così in che misura i comportamenti innovativi e le prestazioni dell'impresa edile sono influenzate dalla dimensione geografica delle cooperazioni in reti accademiche re imprenditoriali
Aggirando i termini del problema si potrebbe molto semplicemente rispondere
Che se le prestazioni dell'impresa fossero improntati a comportamenti innovativi sarebbero esse stesse in prese ad influenzare la dimensione geografica delle cooperazioni in reti accademiche
Ed imprenditoriali
Non a caso i comportamenti innovativi ed ancor più se riferiti alle imprese le capacità di innovare prodotti processi produttivi servizi è sicuramente il miglior mezzo per passare da uno che non mi ha locale ad una dimensione geografica in grado di farsi stima largo raggio per sostenere ad accelerare quel processo di col globalizzazione che ormai è sempre più incalzante di irreversibile
Nella transizione dall'economia tradizionale all'economia delle conoscenze le nuove tecnologie informatiche ad esempio dimostrano come un semplice processo innovativo di comunicazione sia in grado di rivoluzionare comportamenti consolidati e di abbattere in pochissimo tempo bandiere beh barriere all'accesso che sembravano del tutto insormontabile
Questo ciclo che è nato e si è manifestato in tutta la sua potenza negli Stati Uniti ossia nel Paese che più degli altri è in grado di recepire le modifiche imposte dalla nuova tecnologia e di tramutarlo in fenomeni di massa sta rivoluzionando non solo i sistemi di produzione ma anche i modelli di consumo e la stessa vita quotidiana di tutti i cittadini
La società dell'informazione sta facendo il suo ingresso ormai galoppante anche nei nostri Paesi ed è probabile che con l'avvio del prossimo millennio anche il nostro Mezzogiorno e la nostra Puglia pur con il suo solito ed anacronistico ritardo sarà scossa da una rivoluzione dei consumi e dei costumi tale da rischiare di essere travolta dal cambiamento
La potenza dell'innovazione tecnologica derivante dall'informatica dell'elettronica è solo un esempio fin troppo lampante
Nel mio assunto che se le prestazioni dell'impresa e fossero veramente improntati a comportamenti innovativi il difficile cammino dello sviluppo e del passaggio dal locale al globale sarebbe molto più semplice a portata di mano
Ma noi tutti sappiamo che purtroppo non sempre è così
Anzi è piuttosto raro trovare nel mondo imprenditoriale di questo territorio quella cultura dello sviluppo che mi ha visto dovrebbe comunque coinvolgere non solo le impresa ma tutti i soggetti di governo dell'economia del territorio le università i centri di ricerca le banche
E così via
Penso siamo tutti d'accordo che questo territorio deve espropri Cialis arsi e fare necessariamente sistema largo raggio
Deve uscire da quel localismo passato molto spesso su concetti di vecchio stampo portatori di sogni ormai divenuti impossibili di ben Maurya spartitorie localistica che erano nel contempo causa ed effetto del sottosviluppo
Nel nostro territorio vi sono ancora potenzialità che appaiono inesplorate partendo dalle grandi risorse naturali che dobbiamo però sottrarre all'angustia del localismo e proiettate in un contesto il più aperto possibile a cominciare dall'agricoltura passando per l'industria l'artigianato il turismo
Prendiamo ad esempio l'agricoltura però Moggi unità territoriale e per anche se diciamo omogeneità socio economica voglio soffermarmi sulla aria cosiddetta ionico salentina Provincia di Brindisi accettare
Prendiamo le principali produzioni di quest'area noi troviamo che tre prodotti costituiscono la base produttiva del territorio parliamo di vino parliamo di olio parliamo di ortofrutta ebbene amici noi produciamo delle quantità
Direi notevoli forse direi se rapportate le produzioni nazionali veramente estremamente significative produciamo cinque milioni di ettolitri di vino a un milione di ettolitri di quintali di olio produciamo sei milioni di quintali di pomodoro produciamo quasi un milione di quintali di carciofi siamo il Paese la zona dove territorialmente si produce più carciofo che tutte le altre zone del mondo ebbene quando noi andiamo a valutare non solo la produzione lorda vendibile in agricoltura ma soprattutto il valore aggiunto che scaturisce dalla trasformazione dalla organizzazione di questo prodotto ci accorgiamo che c'è un potenziale enorme che noi perdiamo basti pensare che sulle tre
Produzioni che ho appena citato che sviluppano a livello attuale una produzione lorda vendibile compresso la piccola quota del trasformato di circa mille cinquecento miliardi ve ne sono altri due mila tre mila di possibile valore aggiunto se prendiamo vino noi trasformiamo appena il quindici per cento del prodotto e come ci arriviamo fino il resto semplicemente in vagoni o Inari
Il l'olio d'oliva ma siamo in situazioni ancora più drammatiche perché sugli novantasette per cento dell'olio d'oliva che noi produciamo e venduto sfuso
Per il pomodoro abbiamo creato un approccio di filiera ma io dico che solo un approccio di filiera perché in effetti quando noi andiamo a vedere il prodotto che esce dalle cooperative alla conservi Fici la maggior parte del prodotto esce in scatole da tre chili che non sono certamente in grado di raggiungere nemmeno i banchi della grande distribuzione e allora
Sembra che il valore aggiunto non interessi il nostro territorio e così preferiamo esportarlo o regalarli ma abbiamo per esempio ha raggiunto un assurdo perché ancora oggi noi assistiamo che sulla vite vengono da fuori a comprare i diritti di reimpianto
Basti pensare che per il diritto di impianto a un ettaro di vigneto si pagano oggi oltre quindici milioni
E questo evidentemente è un suo significato perché chiaramente a chi vendiamo chi è che compra queste quote vengono dal Benetton vengono dal Toscana vengono da dove sono stati capaci di creare non solo la filiera ma sono stati anche capaci di abbinare alla filiera il marketing del sistema
Questo evidentemente un aspetto su cui noi tutti dobbiamo riflettere
E allora e dobbiamo riflettere anche perché Domiziana che vale pensare di fare la strada dell'olio la strada del vino se intorno a questo non esiste o non creiamo un sistema agroalimentare ionico salentino in grado di supportare una politica di sviluppo del settore
Nel Mezzogiorno lei prese certamente incontrano ostacoli diffusi sul territorio
E compito dei pubblicitari pubblici anche eliminare ovvero attenuare questi ostacoli mediante interventi che accrescano le economie esterne che migliorino appunto il contesto territoriale in cui gli imprenditori opera
Di questi interventi
Possano giovarsi tanto le imprese già presenti quanto le imprese nascenti ma voglio dare un cenno a quelli che a mio avviso sono alcuni ostacoli che rendono il territorio il contesto Ostilio poco amichevoli agli imprenditori specialmente nel nostro Sud mancano o sono deboli le infrastrutture specie di reti vi basti pensare ad esempio che nella mia azienda di Ostuni le interruzioni dalla corrente elettrica sono trenta volte superiori
A quelle che ho a Bologna
I rapporti di lavoro sono regolamentate in maniera quanto riforme sul territorio nazionale tengono dunque poco in conto i caratteri specifici dei mercati locali del lavoro le amministrazioni del pubbliche sono poco amichevoli verso l'impresa aggravandoli di adempimenti lenti e costosi
La formazione scolastica e professionale e quasi sempre carente le regole della convivenza civile sono poco rispettate ed è carente a rinforzo ma della legge dei contratti la fiscalità è pesante e farraginosa
Ma allora di chi è la colpa
E perché non funziona e cosa bisogna fare per funzionare meglio potremmo semplicemente dire che la colpa un po'di tutti e dell'impresa delle università dei centri di ricerca dei governi locali regionali e nazionali delle banche o molto più semplicemente degli imprenditori dei professori e dei ricercatori dei politici dei burocrati dei bancari e così via comunque la si giri la colpa del mancato sviluppo e del sistema che non cambia e non vuole cambiare
Perché per fare sistema occorre un grande impegno collettivo un impegno di tutti per creare nuove competenze innervare potenziare la capacità di azione a finalità di sviluppo anche delle pubbliche amministrazioni nazionali e locali
Sostenere la spinta innovativa innovatrice che molto spesso parte anche dal basso
Ma vi è di più noi vogliamo fare un sistema largo raggio in grado di coniugare uno sviluppo locale in un contesto di una competizione globale rimuovere ed attenuare questi vincoli è condizione necessaria ma non sufficiente per uno sviluppo di diffuso in tutto il Mezzogiorno
Gli interventi di bonifica e di rafforzamento del contesto territoriale vanno perciò accompagnati con misure dirette a risolvere anche problemi specifici di alcune aree in questa direzione qualcosa si muove e lo spirito della programmazione negoziata che vuole mobilitare risorse latenti
Di impresa di lavoro di capacità professionali risorse che da sole non riescono ad esprimersi compiutamente
In questa direzione stanno andando i patti territoriali e contratti d'aria
Recentemente grazie anche alla dimostrata capacità di un ministro dell'Agricoltura che è di casa in questa nostra terra al quale peraltro mi pare che vogliano togliere addirittura il ministero forse per i troppi meriti che ha conseguito a breve tempo anche il settore dell'agricoltura può essere oggetto di interventi nella programmazione negoziata
Sono nati così i primi patti territoriali per l'agricoltura l'ambiente di turismo rurale
Nella sola provincia di Lecce sono state mille centotredici le imprese canti d'arte si che hanno avanzato richieste progettuali per mille settecentosessantadue miliardi di interventi a cui si aggiungono ventisei progetti di interventi strutturali
Per circa duecento o duecentottantasei miliardi nonostante tutto anche da noi c'è ancora tanta voglia di impresa oggi il nostro territorio e mezza un guado
Sulla riva alle nostre spalle ce la competitività perduta rispetto agli altri paesi avanzati a favore di chi può permettersi di eseguire lavorazioni a bassissimo costo
Sulla riva che ci sta di fronte c'è la competitività del futuro che si gioca in gran parte sulla capacità di utilizzare tecnologie innovative come leva strategica per garantire qualità in sviluppo
Non possiamo più tornare indietro ma stentiamo ad andare avanti
E rimanere in mezzo al guado purtroppo significa essere spazzati via dalla corrente
Un'attenta politica di costituzione manutenzione valorizzazione del capitale umano e certamente fattore di successo nella competizione globale
Io credo molto ai giovani ma occorre anche saper rinnovare saper cooperare saper fare sistema
Oggi più che mai il nostro territorio le nostre imprese hanno urgente bisogno di giovani formati informati per sapere saper fare aiutare a fare i mestieri dello sviluppo sia esso locale che al globale
L'insufficiente Istituto Superiore Universitaria di formaggio rimetterci tirare che sta avendo qui a Lecce oggi il suo battesimo ufficiale e certamente in grosso segnale di quella voglia di riscatto che sempre lì già in tutti noi
Il master dell'i suffissi Lupoi marche di dei sistemi territoriali e la migliore risposta che si poteva dare alla sfida di economia globale dalla quale ormai nessuno potrà più sottrarsi grazie
Ringrazio il dottor Massari gli ha consumato diciotto dei venti minuti gli erano stati assegnati e quindi diciamo aumenta il tempo a disposizione per d'interventi dalla platea
Giorgia già degli scritti tra l'altro il adesso il professor Docimo consigliere sulle politiche di formazione della preside presidente del consiglio dei ministri interverrà
La ringrazio molto
C'è da dire che pochi minuti già danno l'enormità di spunti perché si è parlato già
Venti minuti mezz'ora di molte cose
La gran parte dei quali meriterebbero un grande approfondimenti
Magari tocchiamo né alcuno Enzo c'è un elemento ricorrente in questi due interventi sia nell'introduzione nell'intervento del dottor Massari
Che parla di approccio sistemico cioè di approccio di sistema accanto al al concetto di quello che qualcun altro chiama capitalismo qualitativo indicando quindi in questo una nuova forma di
Sviluppo adeguamento del dell'economia al al cambiamento del degli scenari come si dice in questi termini
Io sono cose queste in cui credo moltissimo
E credo in questo andando oltre a al al pensiero che inevitabilmente corre nel cercare di chi è la colpa perché stiamo facciamo così indietro forse io sono convinto che lo stiamo così indietro
Ne sono anzi convinto che negli ultimi dieci anni abbiamo fatto dei passi esponenziale probabilmente
Certamente il il cambiamento o l'adeguamento
Prende forma come viene suggerito effettivamente dal programma del seminario dalla
Da un cambiamento culturale perché se si parla di comportamenti innovativi si parla di cambiare la cultura nelle organizzazioni nelle impresa nel modo di vedere assi nel lavoro nel modo che un imprenditore a di vedere se stesso e l'impresa nel modo con cui Giovanni
Si vedono nel mondo del lavoro non si è detto tanto della del posto di lavoro che cambia che non c'è più che bisogna passare dal dal culto del posto alla cultura del lavoro sostanzialmente
Ecco la responsabilità di un governo è quella di sicuramente lo Stato in genere quella di facilitare questi processi di cambiamento non di sostituirsi agli attori che il cambiamento Polo determinano quindi alle impresa e a tutti
A tutti quei soggetti che effettivamente vanno a determinare questo fatto di coalizione del Sun
Questo nuovo capitalismo qualitativo parte sicuramente dal territorio perché e dal territorio che noi possiamo riuscire
E non è un paradosso mai provata territorio che noi possiamo riuscire ad avere un approccio di sistema
Poiché in realtà possiamo avere la consapevolezza di ciò che serve al sistema paese nel suo complesso solo quando sappiamo veramente quali sono le esigenze i fabbisogni locali e del territorio
E per far questo è importante che non non ha vere un approccio suoi eccessivamente
Implosivo diciamo così o autoreferenziale
Ma il il patto territoriale a essenzialmente questa funzione cioè è quasi una una coalizione di soggetti un contratto vero e proprio in cui esistono degli obblighi
Da assolvere ma che aiutano un approccio di sistema cioè vedere il processo da più parti
Per cui è giusto qui parlare di reti di cooperazione dando a questa parola un'accezione positiva e propositiva cioè non solo una coalizione ma una cooperazione che dal senso dell'attività della proposizione
Chi è ovvio che sotto a tutto questo a assume un ruolo fondamentale il capitale umano che meglio probabilmente sarà approfondito nella giornata di domani ma
Non si può non partire da quello perché se riflettiamo su quello che significa il comportamento innovativo come come accennavo prima e quindi il cambiamento culturale bisogna lavorare sul capitale umano
Qui qualcosa il governo e lo Stato può fare un po'di più
Cioè può fornire quegli strumenti che acconsentono la creazione di una diciamo di una di un'offerta integrata di istruzione e formazione ricerca e trasferimento tecnologico cioè di tutte quelle leve cosiddette soft diciamo di tutte quelle il di tutte quelle leve che aiutano e spingono questo questo processo di di di di sviluppo sistemi e allora se si parla di approccio sistemico bisogna cominciare dal fare sistema dell'offerta formativa se dobbiamo lavorare sul capitale umano
Oggi le competenze sono grossolanamente distinte tra i vari ministeri della formazione dell'istruzione il mistero e l'università vediamo facendo una grande operazione di integrazione su questo
Vedremo poi se con la riforma del governo si potrà sostanziare l'idea della creazione di questa agenzia per l'istruzione e la formazione che attenzione non si sostituisce a nessuno non si deve sostituire alle scuole non si deve sostituire all'università nella maniera più assoluta
Ma può sicuramente rappresentare un riferimento utile e avere quindi un ruolo di indirizzo strategico e aiutare quindi hard a orientare verso un un approccio di sistema una visione di sistema Paese tutte le realtà anche le realtà territoriali
Dando però grande responsabilità è grande
Diciamo protagonismo in questo senso alle regioni quindi alle realtà locali perché sottolineo sicuramente che da lì deve deve deve partire questo questo grande processo di innovazione
Questa integrazione deve consentire quindi da una parte appunto il la non distinzione funzionale del del dell'amministrazione competente l'istruzione dall'altra deve creare un sistema formativo integrato
Che si integri a sua volta con l'esigenza del mercato col fabbisogno reale del territorio del mercato cioè non possiamo per esempio andare a finanziare corsi di formazione dove non per ruoli professionali che non servono più al mercato come viene fatto purtroppo molto spesso ancora oggi il la formazione ha un grande io con una gran figura retorica forse anche un po'in fatica dico che la formazione alla grande fabbrica di sogni cioè nel senso positivo però nel senso più pragmatico del termine cioè
La formazione può consentire non solo ai giovani intendiamoci però può consentire in genere di poter avere dei sogni ma di di pensare anche di poterli realizzare perché attraverso la formazione io noi consentiamo la conoscenza quindi si lavora sulle competenze sui rischi professionali su ciò che effettivamente dovrà dare sicurezza rappresentare la sicurezza da oggi in poi sia per gli imprenditori le imprese
Che basano la loro la loro competizione sulla conoscenza sulle competenze acquisite sulla competitività
Massi evidentemente per chi nel mondo del lavoro ci vuole entrare
Non necessariamente come imprenditori
Ebbene l'adeguamento degli skill professionali coerentemente con il fabbisogno del mercato in porta
è importante però che oltre a parlare di questo poi effettivamente anche le imprese concretizzino questo fabbisogno formativo perché paradossale perché in tutti i convegni si parla di questo
Poi quando si fanno le analisi dei fabbisogni formativi si scopre che l'ottanta per cento delle aziende soprattutto piccole e medie imprese richiedono dei profili professionali medio bassi
Per i quali sostanzialmente la formazione serve fino a un certo punto forse un'infarinatura di informatica o d'inglese no
Per cui bisogna secondo me anche
Non fermarsi sul da al fabbisogno del mercato delle imprese ma avere un'autocritica in tal
Capire dove
Hanno bisogno di altre competenze
Ecco nel per quanto riguarda gli impegni programmi le responsabilità di governo in ogni luogo si sottolinea questo fatto cioè
La necessità di avere un approccio integrato per ciò che riguarda la valorizzazione del capitale umano quindi l'offerta formativa un un un approccio integrato che si sostanzia in ogni luogo dove si parla di questo in utilizzando il metodo la concertazione sia a livello nazionale a livello centralizzato ma sia a livello locale quindi nei patti territoriali
Perché l'unico modo per garantire un migliore un migliore sviluppo un adeguato sviluppo che sia degno che sia veramente sostenibile
E e qui evidentemente anche la mia età mi impone di sottolineare il ruolo importante che devono avere e che hanno e che bisogna dare e che nel governo dobbiamo dare ai giovani in questo perché rappresentano e rappresentiamo consentitemi la vera cerniera tra ciò che c'era prima e ciò che ci sarà dopo
E questa la grande responsabilità perché si chiede a noi un grande sforzo noi siamo probabilmente Nadia le nostre mamme le nostre nonne forza quali più ci dicevano ti voglio vedere sistemato trova il posto di lavoro poi ci lavoriamo e scopriamo che dobbiamo cambiare stravolge completamente il nostro modo di vedere il lavoro quindi ci si chiede un grande ci chiede ci viene chiesto un grande impegno grande sforzo cioè non è più come diceva la mamma o come si diceva la nonna
Per ricambiare benissimo però è importante sostenere sostenerci
In questo senso
Quindi io da parte di governo lo dico al governo ma da giovane quale sono a prescindere dal ruolo che ho chiedo questo questa questo sostegno quindi dando ai giovani tutti gli strumenti che consentano loro di di fare un progetto di vita che sia desiderabile che sia raggiungibile e che soprattutto sia coerente
Con i propri desideri con la propria indole ecco le proprie ambizioni il capitale umano lavorare sulla formazione per me è l'unico modo per ottenere questo risultato
Lo penso io evidentemente prima di me lo pensa il presidente che ha ritenuto a prescindere la mia persona ma comunque ha ritenuto di avere con sé nel suo staff qualcuno che lavorasse sulla formazione per cui è l'elemento vera mente innovativo di questo governo
Per cui il l'impegno del governo mio personale del presidente è sicuramente quello di poter dare alle persone la possibilità di fare un progetto di vita che oltre ad essere un un un qualcosa di desiderabile è sicuramente un diritto che troppo spesso non è raggiungibile grazie
Bene stiamo recuperando preziosissimi minuti
Per il dibattito sì sì dargli la parola al professor Varaldo
Ma io ringrazio molto dell'invito
E mi è stato rivolto per essere qui oggi con voi perché da un lato i rapporti con gli Stati invece ormai sono rapporti ristrutturate direi e quindi era da questo punto di vista quasi un obbligo la mia presenza ma è anche un piacere perché l'argomento che è stato scelto per questa conferenza un argomento di palpitante attualità dei rei
Riscopriamo la cooperazione che in fondo non è uno strumento nuovo perché è un prodotto dalla prima rivoluzione industriale più o meno è nato in Inghilterra nel secolo scorso in una fase di profondo cambiamento cresce trasmesso dalla competizione globale quindi rivisitiamo uno strumento antico visionari visitarlo con una lente di lettura nuova
Cioè bisogna fare cooperazione ma in modo nuovo perché se il metodo della cooperazione che ci è stato tramandato dalla storia fosse applicato
In maniera automatica senza una rivisitazione concettuale metodologico probabilmente sarebbe poco etico suo post subito il perché
La vecchia cooperazione era essenzialmente una cooperazione per produrre insieme o eventualmente per acquistare insieme quindi le cooperative di consumo
Le nuove cooperazioni che dobbiamo fare adesso debbono servire per fare innovazione quindi c'è un salto di qualità
Fondamentale direi perché credo che tutto sommato trovarsi insieme per produrre insieme o per lavorare insieme o anche per acquistare prodotti ce n'è una cosa trovarci insieme
E condividere lo strumento cooperativistico peli Novari insieme è un problema molto diversi
Perché riscopriamo la cooperazione ma semplicemente perché c'è un fabbisogno e norme di cooperazione direi che hai già e gli interventi di questa mattina hanno denunciato questa voglia di fare cooperazione
Cioè la competizione globale in quanto diventa un Mipel competizione una competizione molto più spenta
Che non lascia scampo ai perdenti
Fa automaticamente scattare una nodo manda di cooperazione che deve essere come ho detto una cooperazione di tipo nuovo e qui antiscippo un po'un'idea che vorrei riprendere al termine delle mie riflessioni che probabilmente l'Italia nonostante tutte le confusioni che abbiamo le difficoltà e gli sconfortanti
I ritardi eccetera eccetera probabilmente suonato dalla cooperazione a maturato nei propri cromosomi delle qualità che possono servire come base di riferimento per una ripresa dio un diverso cammino del processo di sviluppo che stenta
A riprendere ma sostanzialmente io vorrei fare tre ordini di considerazioni di riflessione con voi
Vedere un attimo che cos'è questa competizione globale cos'è questa sfida della globalizzazione come oggi
Si suol dire perché evidentemente una sfida una sfida che riguarda tutti riguarda il Paese dei vari sistemi locali riguarda l'università riguarda i singoli viene ai due giovani sui quali deve dire devono essere coscienti quindi i giovani soprattutto che domani si troveranno
A combattere in un mondo in cui la loro professionalità e l'euro titolo di studio dovrà essere giocato in una competizione globale con possessore di titoli anche di altri paesi quindi evidentemente è una sfida che riguarda tutti
La secondo ordine di considerazione Andrea è un po'a leggere alcune cause interne al sistema in particolare sistema produttivo che sono mio giudizio a fondamento delle attività delle difficoltà che ora stiamo registrando in questo periodo di forte di forte stagnazione o alcuni dicono di recessione del sistema industriale e non ultimo vorrei riprendere un po'questo questo concetto che la cooperazione per declinarlo in senso di Ichino di cooperazione per l'innovazione
Ma io credo che la prima considerazione da fare e che il Paese denuncia un deficit di modernizzazione ed innovazione che ci stiamo trascinando
Chi è stato messo in luce proprio dalla competizione globale anche sostanzialmente dal processo di integrazione europea siamo stati bravi a superare la prova di Maastricht
Ma ora la prova gli esami non finiscono mai dobbiamo andare avanti su questa linea
Questo deficit di modernizzazione diramazione secondo me la causa
E ciò che ostacola la ripresa di un sentiero sicuro di sviluppo
E e ostacola anche il mantenimento del passo con il ritmo di sviluppo di altri paesi secondo me possiamo leggere anche in come effetto di questo deficit anche la difficoltà a creare nuova occupazione o a mantenere i livelli occupazionale cioè a mio giudizio il paese sta vivendo una crisi di spiazzamento competitivo nel nuovo quadro dell'integrazione economica europea e internazionale
Erano Spilamberto e trenta come ritengo che dal punto di vista del sistema industriale sono anzitutto uno spiazzamento di composizione settoriale della nostra
In uno dei mali antichi della nostra industria che mentre ha saputo approfondire la propria competenza della propria specializzazione diventare un simbolo a livello internazionale in alcuni settori riconducibili sinteticamente al made in Italy non ha saputo fare altrettanto per altri settori per cui ora ci troviamo a detenere una struttura indoor negoziare fortemente squilibrata dal punto di vista della sua composizione settoriale interno e qui se andiamo a vedere i dati anche recenti della congiuntura dell'esportazione e ci rendiamo conto che questa è una delle cause dei nostri ma
Ma accanto ad una ad uno spiazzamento nella composizione settoriale io insisto dicendo che ci sono ma anche dei problemi connessi al modo come è stata vissuta la modernizzazione e l'innovazione a livello della struttura industriale a livello delle singole impresso
Per cui io ritengo che sia tutto sommato riduttivo e forse anche fuorviante ritenere che l'unica cosa da fare è quella di pensare la competitività di costo
La competitività di costo va sempre salvaguardata
E Muster Reno sul quale dobbiamo lavorare per recuperare una maggiore competitività di costo con grande dispiacere però vedo che si parla molto meno del difetto dovuto alla alla carenza di comodità di innovazione Chiossone insistente su questo fronte
Tuttora nel dibattito giornalistico comune si parla molto di più della comunità di costo flessibilità dei quale ridurre un minimo di percentuale di fisco dilata son tutte cose utilissime ma direi che non si va al cuore del problema cioè il dato strutturale di fondo però vorrei cooperativa effettivo capacità dei prenda la via dello sviluppo passa attraverso un recupero di competitività parlato dell'innovazione della moda
La competizione globale è una competizione che e molto pervasiva cimeli non dà scampo come già detto
E quello che vediamo per esempio ciò che accade ora aveva nel settore dei servizi che il fuori i servizi sono sempre state un settore poco coinvolte nella competizione poco esposti alla
Alla competizione esterna fanno parte di quell'economia che i francesi chiamano economia di prossimità per cui tutto sommato disservizi hanno operato su mercati naturalmente protette a parte le varie regolamentazione legislazione che hanno sentito consentito delle protezioni legali ma i servizi sono state finora protetti la competizione globale sta colpendo al cuore i servizi
Cosa sta capitando
Nel commercio al dettaglio cosa sta capitando nella ristorazione veloce negli ultimi tempi indicati il significato dell'ingresso della globalizzazione e della competizione Colombare sui mercati locali per cui in sostanza mentre prima quando si parlava di conferita Corbari comica internazionale l'attenzione era rivolta a coloro se micenei esportano quindi nel sostegno dell'impresa che vanno all'estero oggi non è più solo questo la competizione globale si gioca sui mercati locali quindi nessuno pioppo sfuggire alla logica della competizione globale
Quindi alimentare linee l'innovazione a livello territoriale significa salvaguardare anche tutto quell'ambiente di economia della prossimità che pena invece si poteva sentire isolato come dire abbiamo i combattenti all'estero perché devono esportare Matteo ce ne stiamo a casa
Stiamo pure a casa
Però è una casa che è sottoposta sempre più ha dei grossi rischi per presta nuovo ingresso di nuovi competitor
Dall'atto dell'industria io vorrei fare alcune considerazioni
Noi denunciamo oltre che un squilibrio settoriale e anche uno squilibrio dal punto di vista diciamo dell'assetto dimensionale della nostra industria
Dove abbiamo seguito un modello di sviluppo economico industriale in controtendenza decisamente in controtendenza
Vent'anni fa all'amico maestro Giorgio Forattini o Rizzato da
Che sostanzialmente il PAI
E se
Aveva una s'serie di difetti a livello industriale troppo piccole imprese di piccola dimensione premoderno né poche grandi imprese
Per cui questo lo in rivelava come una carenza se ora deve avere per il successo nel dettaglio diciamo che siamo andati avanti nella carenza
Quindi noi rispetto ad un modello di convergenza suscettivi tipi di industrializzazione tipici del mondo statunitense ma anche degli altri Paesi europei abbiamo seguito modello di ristorazione completamente diverse per cui oggi non ci troviamo
A dare il alla partenza di questa sfida e di fronte a questa sfida della globalizzazione conoscono sistema produttivo decisamente diverso
La convergenza che si era manifestata chimicamente fino ad una certa epoca a partire dagli anni novanta non è più una convergenza ma una divergenza
Che si manifesta in termini di crescita di tasso di crescita del PD confermato da idee dei dati ieri di previsione del novantanove
Che denunciano che paese continua ad avere un tasso di crescita più guasto rispetta loro OPA
La convergenza non si è manifestata anzi siamo verso la divergenza in termini di rilevanza delle grande impresa tutte le statistiche internazionali these secco no vedere sia che riguardano la collocazione della graduatoria internazionale delle principali impresa quindi il manipolo delle in tre grandi imprese italiane è ridottissimo
Nella classifica di Financial Times sull'an prese messe in riga in funzione dell'incidenza delle spese di ricerca e sviluppo sul fatturato appaiono nelle prime mille mi pare solo due o tre imprese italiane quindi
C'è da riflettere su questo fatto cioè abbiamo non abbiamo maturato una capacità di fare grande impresa abbiamo perso spezzoni della grande impresa che aveva
Siamo stati bravissimi
Ha da portare avanti Unindustria balzata sulla piccola impresa e quindi bisogna togliere tanto di cappello a questa capacità che abbiamo avuto perché se questo sistema delle piccole imprese non avesse manifestato tutta la vitalità
Tutte le capacità che ha dimostrato oggi evidentemente la situazione del Paese sarebbe molto più grande
Detto questo però ancora passo ad elaborare alcune riflessioni che possono servire anche per offrire spunti come diceva Aldo Romano de dove io credo che nel momento in cui si va verso la cooperazione che hanno ripreso tono le teorie della convergenza
Cioè le teorie neoclassico della convergenza che erano di moda vent'anni fa negli ultimi anni hanno preso d'in modo insomma sono usciti recentemente anche alcuni volume molto interessanti
Cioè
C'è un gruppo di studiosi
Che dice che la globalizzazione determinerà un'ulteriore spinta la convergenza nel senso cioè che tutti i modelli economici e tutti i capitalismi mondiale andranno verso certi modelli convergenze il lungo cette
Sette linee che può essere il capitalismo all'americana piuttosto che alla giapponese alla renana piuttosto che alla francese
Ora nel momento in cui noi riconosciamo che il nostro Paese non ha seguito una linea di convergenza
Nei vent'anni scorsi pensare oggi di poter prende il treno da come centro sarebbe una follia ecco questa è la tesi che io portano
Cioè sarebbe una follia pensare che noi possiamo riprendere caro della convergenza perché evidentemente se abbiamo perso vent'anni a fare convergenza non credo ora come possiamo recuperare di fronte una competizione globale gravato di una velocità tale
Per cui evidentemente non ce la facciamo più a prendere il treno della convergenza
Quindi bisogna prendere atto che abbiamo maturato delle diversità
Cioè il nostro sistema produttivo e dire da da da certi punti di vista valorizziamo le diversità ecco questa è la tesi che poi è stato sostenuto anche in un articolo che è apparso recentemente che sarà oggetto di dibattito sull'economia politica industriale
Abbiamo chiamato le divergenze diversità ecco per dare uno spazio diciamo a all'originalità del processo di sviluppo vissuto dal nostro Paese perché parlare di divergenze vuole vedere mettere in moto un impianto che non siamo stati capaci di convergere parlare di diversità e desideri conoscere uno spazio per ripartire
Cosa voglio dire allora e qui termino perse no Aldo Romano mi rimprovera ciò ancora cinque minuti
Riconosce le diversità vuol dire anzitutto imparare dal metodo di fare distretto ecco piano assolutamente non sono d'accordo con coloro che esprimono un giudizio di bontà assolute dei distretti industriali ho che teorizzano la possibilità di trasferire così ipso facto il modello del distretto industriale così come si è prodotto storicamente
In Toscana in Umbria nelle Marche io piuttosto nel nord est di trasferire qui il tipo di modello nel Sud perché evidentemente abbiamo a ragionare attorno ad una formula che avendo alle spalle
Dei fattori scatenanti che difficilmente riprodurre vede rientrano evidentemente fattori esterni scatenanti che appartengono alla storia vissuta da questa Regione in termini di mezzadria di formazione di di di capacità artigianali eccetera ma
Sarebbe andare indietro nella storia però quello che mi pare di poter sostenere a favore dei distretti industriali e lampi il metodo di fare industria che loro ci hanno trasferito
In fondo la linea di difesa che io porto a favore dei distretti industriali che sono stati in embrione antesignani nel nel praticare un modello di industrializzazione post fordista e questo vantaggio che noi abbiamo come cultura
Allora basandosi su su queste credo che si possono riproporre il metodo del distretto industriale come diuretico cooperativistico
Quelli accetto la riproposizione nuove aree del metodo del distretto industriale però rivisita e questo credo che l'ultima legge
Il Bersani bis
Che vari definire anche il concetto di distretto industriale
Ci sono ancora due minuti per ogni alloggio
Gli autonomi sapremo se si
Devo dire che volevo dire piove
La prima legge sui distretti industriali quando eravamo
Innamorati al di là della ragionevolezza di distretti industriali infatti solo e tutti di piccole imprese ci portarono alla concezione di distretto industriale molto riduttiva oggi istituzionale ripropone i metalli sarò negli USA e una fesseria
Quindi questa Bersani bis la leggenda passa ora sulla Gazzetta Ufficiale poco tempo fa
Da spazi alle Regioni per andare a ridefinire distretto industriale che sono dei contesti di localizzazione concentrato riprese ma non esclusivamente di Picone preso oggi il ruolo della della media della grande impresa Varisco Petri proposto anche all'interno di queste liste i distretti di tali oggi sono quelli dove ci sono delle imprese leader magari appartengono a questi distretti Perea però che si sono evolute che danno il senso di marcia e che credo evidentemente la locomotiva attorno ai quali gli altri vanno perché bisogna creare questi momenti di discontinuità nei processi di sviluppo locale non possiamo immaginare di andare avanti in maniera così passetto per passa il l'altro discorso è questo
Alcune grandi imprese fanno distretto
Il caso di Catania segreta ma emblematico c'è una grande impresa che fa ristretto cosa significa cioè con la grande impresa che oggi ecco perché noi abbiamo avuto un'esperienza negativa traumatica nel sud della grande impresa concepita come puro stabilimento dislocato nella cattedrale nel deserto oggi evidentemente nessuna grande impresa avviene di insediarsi
Con la visione della cattedrale deserta oggi l'isolamento non paga neppure della grande impresa soprattutto per la grande impresa anche la grande intesa a maggior ragione della piccola ha bisogno di un ambiente in ambiente produttivo innovativo quindi allora sinteticamente direi che questa nostra riflessione sulla dimensione locale all'interno della politica dell'innovazione va vista nel senso cooperativistiche o ma una cooperazione a maglie molto larghe dove la cooperazione si gioca con soggetti più diversi quindi è una un'ulteriore sfida per la cooperazione che non è una cooperazione che si deve svolge semplicemente tre gli attori immediati ma anche tra gli attori meno immediati come per esempio l'università che diventa una delle produttrici primarie di impotenza dei processi di produzione e soprattutto i processi di innovazione grazie
Bene dopo questa prima
Introduzione io ho cinque interventi già pianificati
Ciò il dottor Nino Lo Bianco direttore della De Roit Consulting il dottor Ingravallo direttore generale di Tecnopolis
Il dottore ha ci Herno ricercatore del pasticciere SM Barbetta Presidente Associazione tessile abbigliamento Lecce e dottor Gorgoni vicepresidente della Banca del Salento
Direi che dieci minuti diciamo di interventi sono diciamo consentono di poterla sviluppare diciamo naturalmente la tolleranza è legata anche alla necessità di poter diciamo dare agli intervenuti diciamo il completo e la possibilità di completare il loro intervento
Pregherei le hostess dottor Nino Lo Bianco
Prego
Io sono comunque costretta ad usare la mia spezzetta in ogni caso
Ad ed essere ampiamente nei tempi
La ringrazio per
Questo opportunità che ci dà di essere presente in questo tipo di manifestazione che ritengo molto interessante e che credo dovrebbe essere ripetuta in quasi tutte le le città oltre che le università italiane per quello che a loro dire rapidamente
Era originariamente previsto un intervento sul merger acquisition cosa che forse fa solo per inciso a a tratteggiare però il
Il primo così impatto con questo convegno e
Il titolo mi rendono così molto più interessante fare un altro tipo di di presentazione
Si dice sviluppo globale e dall'altra parte competizione compiti più sviluppo locale e competizione globale ma è vero anche il contrario si può parlare benissimo di sviluppo globale e di competizione locale
E questo innesca una serie di conseguenze importanti sentivo prima una difesa di alcune delle così culture locali pugliesi e delle
Questo tipo di
Constatazione porta a a a vedere come oggi c'è una grandissima discontinuità che non rende più possibile alla difesa locale se non si inquadra in un ragionamento di tipo globale e dall'altra parte e diventare globali non si può pensare di essere bravi in tutte le regioni del mondo con lo stesso tipo di forza
Che cosa sta determinando l'insicurezza anche delle nicchie o degli operatori che operavano in un'ampia regione in un paese che cosa sta dando le grandi opportunità per le grandi aziende di diventare veramente globali avendo a disposizione invece che qualche centinaio di milioni di consumatori qualche miliardo di consumatori
Certamente l'economia digitale
C'è questa nuova fase di grande discontinuità che è stata indotta dalla digitalizzazione dei fenomeni in particolare le telecomunicazioni che hanno aperto quello che si chiama l'e-commerce no il il commercio elettronico
Che consente ad un piccolissimo operatore è un caso venuto sui giornali qualche anno fa che faceva salumi in Lucania di diventare uno che potenzialmente può esportare in tutto il mondo soltanto per il fatto che c'ha un sito internet su cui si può accedere dall'altra parte rende anche così oltre che possibile uscire dal piccolo sito geografico in cui si opera per i piccoli estratta CATTID ai grandi operatori che arrivano a ad essere presenti in qualunque nucleo geografico proprio per il fatto che la comunicazione consente al cliente di accedere a ad un'ordinazione a migliaia di chilometri di distanza
Questo è il grande rivoluzione credo però che sia ancora poco vissuto dal Paese
Cioè credo che al di là dei discorsi dei convegni che si fanno non sia Presa in considerazione per tutte le opportunità che offre e oggi sui giornali se vedete che l'accesso regolare a internet in un Paese come l'Islanda e fatto circa il trentatré per cento la popolazione i Norvegia al trenta per cento alla popolazione noi non raggiungiamo il dieci per cento secondo stime
Ottimistica e credo che sia poi nella sostanza fra il tre e il cinque per cento
Il che vuol dire che siamo un Paese da alfabetizzare
Un Paese che deve cominciare a gestire queste cose non ricordando i tempi della Magna Grecia ma i tempi della rivoluzione elettronica che stiamo che stiamo vivendo
Credo che ci sia un grosso gap e che prestare lo sviluppo locale e alla competizione
Globale senza affrontare seriamente radicalmente questo tipo di la struttura
Di di conoscenza e di
Comunicazione renda inattuale e impotente il desiderio che anima le buone intenzioni di molti del degli speaker qui o degli operatori in altra sede
Quindi c'è l'opportunità di servire il mondo per servire il mondo bisogna avere due cose da un lato uno auto aggiornato c'è il prodotto potendo scegliere uno in tutte le parti del mondo è il migliore possibile e dall'altra parte capacità di delivery di fare consegna
Cioè di potere arrivare al cliente in tempi ragionevoli complotto ragionevole assistito ragionevolmente questo è il motivo che spinge questo era l'argomento che avrei dovuto tratteggiare del merger acquisition le fusioni e integrazioni per poter servire il mondo
E questo sta avvenendo non soltanto sui grandi produttori vedete come si stanno lettere restringendo che i produttori produttori di auto diventeranno molto meno nel giro di qualche anno i produttori di camion di Tracks si stanno riducendo vedete come Iveco sia diventata mondiale come i trattori secondo i dati mondiali pur perdendo la direzione no perché trattori che aveva trattori FIAT che avevano comperato New Holland e sono comprato che i rischi di fatto vengono gestiti da nuove entità direzionale ma riescono servire il mondo quindi
Il desiderio di diventare sempre più grande i tempi sono stretti c'è bisogno di fare emergere acquisisce questo vale non soltanto
Per i manifatturieri vale anche per il mondo dei servizi qualcuno prima diceva il mondo dei servizi non ho visto succedere questo sta succedendo una grande rivoluzione nel mondo il terziario in particolare il profitto avanzato
Il terziario avanzato si sta internazione Zhang globalizzate andò ma sta perdendo le autonomie nazionali abbiamo qui poi il il più grande e interprete a livello nazionale dopo che i primi cinque o sei operatori nel mondo la consulenza hanno dato forfait passando ad una integrazione di tipo internazionale
Di potrà dire quali sono i problemi quali sono anche le sfide che che rimangono a questi operatori
Un esempio
Personale e e il mio avevo fondato una società di consulenza che stimava Telos era diventata la più grande in Italia
Con centocinquanta professionisti e quaranta miliardi di fatturato cinque anni fa
è stato abbastanza evidente come fosse impossibile internazionalizzarsi ad un livello tale da potere diventare un operatore globale o un operatore di tipo internazionalmente riconosciuto è stato necessario entrare in un gruppo di primaria importanza come il gruppo dello
Non è un caso se i primi vent'venti operatori mondiali al mondo la consulenza sono tutti americani perché perché il tipo di ricerca che può essere sviluppato centoventi miliardi milioni di dollari circa duecento miliardi all'anno
Centoquaranta milioni di formazione
Di dollari all'anno rendono importante e possibile lo sviluppo in linea con le esigenze che la globalizzazione comporta e che il tipo di rivoluzione digitale che stiamo vivendo comporterà ulteriormente
Quindi le opportunità ci sono ci sono tanto a livello globale che a livello locale
Ma coglierne è molto difficile e le minacce sono importanti quindi una breve se volete raccomandazione per non restare ai margine cioè nell'ansa del fiume e per esserne la corrente del fiume che va verso lo sviluppo
Vorrei cogliere l'opportunità innescata dal dall'intervento del dottor Docimo per dire che il se il Paese vuole veramente passare da un capitale umano e potenziare in particolare quello meridionale e quello delle università meridionali che formano che sfornano dei degli ottime laureati che poi hanno difficoltà ad inserirsi per le notte per i noti vincoli note difficoltà di mercato e farla diventare un valore per l'economia della conoscenza dobbiamo in qualche modo intensificare e sfruttare le opportunità che sono date dal dalla
Rivoluzione
Elettroniche che abbiamo detto e io credo che alfabetizzare in maniera diffusa il paese da un lato ma soprattutto le giovani generazioni sia un fatto importante quindi credo che se le prossime finanziarie oltre che discutere su alcuni tagli potessero prevedere un'emissione eccezionalmente numerosa limite ridondante forse in certi casi anche considerata uno spreco all'inizio
Di visti da un altro e di accesso al ad internet in maniera gratuita o assolutamente poco costoso sia un fatto importante cioè bisogna pensare che siamo di fronte ad una rivoluzione
E questa rivoluzione se l'affrontiamo soltanto leggendo la sui giornali o vedendo la in nella televisione culturale se volete vissuto dagli altri non ci porterà molto lontano
I grandi proclami di autonomia economica di indipendenza e di sviluppo non possono essere perseguiti se non con l'attrezzatura adeguata in questo senso alcuno sforzo eccezionale
Visto il ritardo che abbiamo curato accumulato citate fare un piccolo sforzo in questo caso non essere passivi come davanti alla televisione o al telefonino ma di essere attivi e di impegnare una parte delle nostre capacità in questo senso grazie
Pregherei il dottor Ingravallo direttore generale Tecnopolis a intervenire
Io ringrazio tosto Romano la fondazione dell'università di Lecce
Per questo opportunità di
A portare un paio di riflessioni ed una proposta
Concreta Romano stamattina ci sollecitava al versante propositivo
Io cercherò di raccogliere questa sollecitazione
Avanzando una proposta
Concreta che possa vedere il protagonismo delle istituzioni presenti attorno a questo tavolo e di altri pezzi importanti del sistema di innovazione regionale
Le due brevi riflessioni una di tipo apparentemente linguistico io credo che
Dietro sotto la parola chiave economia dalla conoscenza gli organizzò del convegno lasciano visibilmente leggere in trasparenza un'altra
L'espressione finora non usata ma che io credo pervada questa iniziativa c'è l'economia della conoscenza e realtà l'altra faccia quella più esplicitamente produttiva della società dell'informazione
Il grande fenomeno con cui abbiamo a che fare in questo punto di mutamento dell'economia e delle società mondiali e l'affermarsi della società dell'informazione
E di questo socia dell'informazione io vorrei dare una lettura no non tecnologica per molti anni soprattutto dalla letteratura nordamericana che giapponese si è dato della società dell'informazione una lettura ipertecnologica
La diffusione di apparati di reti molti tecnologiche di servizi
Io credo che l'elaborazione europea si è andata avanti in questo campo proponendo una chiave di lettura diversa secondo me più legata alla nostra tradizione alla nostra cultura europea quella che è uno slogan nel gruppo di lavoro di alto livello della UE sulla società dell'informazione coordinato dall'otto sette ha chiamato la società dell'informazione per tutti
Cioè una dimensione della società dell'informazione
Come paradigma sociale piuttosto che come paradigma techno progressive o paradigma economico
Paradigma sociale che scombina prima eri combina poi variabili produttive variabili tecnologiche variabili organizzative aspetti della vita di relazioni aspetti della democrazia della democrazia economica della democrazia politica io credo che noi stiamo entrando nella società dell'informazione con un livello non adeguatamente attrezzato
Io mi auguro che il Forum di questi giorni abbia portato degli elementi in più ma voglio riferire della seconda mia riflessione prima della proposta
Al fatto che così come non esiste una società industriale
Diciassette non esisterà più una società dell'informazione
Esso cento sia del Giappone e la Germania associandosi all'il Cile e l'Italia ma queste socia di usare la Korea è un comma ma queste realtà ecco queste società industriali sono tra loro profondamente diverse
Come profondamente diversa l'Italia come all'interno del sistema Paese sono profondamente diverse le aree forti e le aree ritardo di sviluppo
Allora andiamo verso una società dell'informazione noi andiamo verso una pluralità di modelli di società dell'informazione e la cosa ci riguarda molto da vicino che cosa possiamo fare perché nelle regioni Obiettivo uno nel sud d'Europa non si riproduca il meccanismo di sviluppo duale dell'economia all'interno dell'economia dell'informazione
Io credo che noi siamo ad una biforcazione
Ho le comunità e le comunità nel senso allargato la dimensione economica la dimensione istituzionale a dimensione produttiva la dimensione politica
Di queste comunità si attrezza a governare questa gigantesca onda d'urto del cambiamento oppure noi subiremo un processo di ulteriore marginalizzazione subiremo una gigantesca rivoluzione passiva perché comunque l'onda d'urto del mutamento è inarrestabile sia nella sua dimensione distruttiva che nella sua dimensione propositiva
E qui vengo alla proposta io sono molto felice di di poter dare un piccolo contributo a questa seminario
Perché al di là dei fatti formali dei fatti tecnici percepisco
Che c'è uno stato nascente intorno a questa vicenda percepisco che si sta piantando un sistema e che lascia una traccia che Gemma un progetto di grandi prospettive
Per cui mi farà piacere tra dieci anni dire c'ero anch'io e ho portato anch'io il mio granello di contribuzione
Rispetto a questo io credo che e vengo alla proposta positiva
Cura delle proposizioni che credo
Si possa pensare come asse di lavoro di questa seminario e quello di dire accanto alla completamento dell'infrastruttura fisiche trasportistica di cui la Puglia quest'aria in particolarmente articolare ha molto bisogno
Accanto alla diffusione di reti di servizi e alla produzione di cui ancora la Puglia ha bisogno accanto al completamento e direi più che altro alla alla valorizzazione dall'infrastruttura di telecomunicazioni pur certo ancora questo territorio ha bisogno se non sia il caso di porre per esplicito il problema dell'allestimento di una infrastruttura cognitiva
Intesa come la messe in Rete ha una dimensione multipolare di soggetti dell'offerta istituzionale l'università le Università il Politecnico
Il sistema della scuola secondaria il sistema dalla consulenza i centri di innovazione i parchi scientifici e tecnologici
Io credo che a questo tipo di ragionamento ci chiamassero mano stamattina quando evocava l'idea di un rapporto plurale altre due minuti al
Io credo che sia possibile pensare alla messa in cantiere e qui rubo l'espressione che ha usato Aldo Romano in un lavoro pubblicato un anno e mezzo fa e probabilmente non appropriatamente ripreso metà i politici Metal dal sistema accademico
E il concetto di cantiere dell'innovazione come luogo di punti cui sperimentare modelli innovativi beh cosa ci impedisce di pensare che uno dei grandi cantieri della dell'innovazione in Puglia e la sperimentazione di un'infrastruttura cognitiva intesa come una rete di servizi reali per la valorizzazione del fattore umano un esempio per tutti che cosa può avere dentro questi in frattura cognitiva
Come ho detto prima se non ci attrezziamo a governare l'onda d'urto della società dell'informazione nessun diremo gli effetti devastanti o passivi tanti
Allora perché non pensare di mettere in campo una grande chiamata una grande leva di formazione di giovani valorizzandole i fattori tipicità e la società dell'informazione che sono presenti in Puglia l'informazione ormai socialmente accessibili con le grandi reti la ricerca la Puglia è dotata ha un corredo forte
Le conoscenze e le conoscenze contestualizzate le conoscenze ambientali le relazioni Napoli oggi vive un momento di grande capacità di produrre relazioni
Non è possibile fare valore su queste quattro componenti che sono tipiche per la società dell'informazione per lanciare un grande programma straordinario per formare in Puglia all'orizzonte dei tre anni dieci mila operatori tecnici imprenditori McKane il capo dei servizi che inevitabilmente lo sviluppo dello stato di fatto non ci porterà che toccano da vicino la qualità d'ambiente urbano la valorizzazione dei centri storici la produzione multimediale la creazione di reti civiche per piccole comunità l'insieme insomma di funzioni di terziario complementare al terziario di servizio al sistema produttivo che oggi credo costituisca il tessuto il continuo su cui nasce si qualifica una comunità grazie
Il dottor Acierno il Pastis insieme l'SM
Io purtroppo ho un problema di altezza quindi scusate mi sento comodo grazie
Ho il dovere di ringraziare innanzitutto il tavolo per avermi dato la possibilità di partecipare direttamente con un mio contributo a questo importante convegno e devo dire che ho ascoltato con molta attenzione tutti gli interventi che fino adesso ci sono stati interessanti e pieni di spunti di riflessione
Ritengo doveroso però fare una piccola osservazione
Che mi porta a dire che probabilmente sarebbe più opportuno concentrare maggiormente l'attenzione su uno dei principali asset strategici dello sviluppo non solo di questo territorio ma in genere che la risorsa Giovanni che fra l'altro calza pienamente col sottotitolo del convegno di oggi
Spiegano questo perché inseguito soprattutto quando tentano di dare una mia un mio contributo attraverso una proposta
Vorrei mi piacerebbe anzi mi piace girare un un evento molto singolare che accaduto all'inizio degli anni Novanta
Tutti voi purtroppo drammatico evento come tutti voi ricorderete fu la guerra nel Golfo
Che vide una Presidente degli Stati Uniti d'America capace di portare brillantemente se così si può dire per quanto si tratti di una guerra un conflitto a conclusioni maniera vittoriosa sostenuto dal un consenso pari al novanta per cento dell'opinione pubblica del popolazione americana
Poco dopo in poco dopo mesi pochi mesi dopo come tutti ricordate in una competizione con l'attuale presidente gli Stati Uniti anti America Bill Clinton
Presidente Bush fu sconfitto seguirono interpretazioni si inizia a pensare perché quali fossero i motivi della sconfitta
Si arrivò ad una conclusione che pare essere molto semplice ma in realtà molto complessa
L'incapacità probabilmente del rappresentante principale di quel cari di quel Paese di riuscire ad inventati individuare un'amenità
Una destinazione verso la quale fa che tagliare il futuro e il popolazione degli Stati Uniti America fu il suo motivo di insuccesso l'incapacità di guardare oltre l'orizzonte che tradizionalmente gli si poneva di fronte perché dico questo perché continuare a pensare che il futuro che affronteremo possa essere considerato come una continuazione del passato o come una una un'estrapolazione lineare del presente
Ci porterebbe a non non comprendere come il futuro oramai si è caratterizzato da una serie di discontinuità
E l'organizzazione dei sistemi come ama dire il professor Romano devono per forza tenere presente questo dato di fatto
Fra mai risaputo io non dico niente non scopro niente dicendo che nel ventunesimo secolo i sistemi che saranno capaci di mettersi al di là della curva del cambiamento saranno i sistemi di ingenti
I sistemi che faranno non più delle risorse tradizionali quali materie prime collocazione geografica geopolitiche il loro punto di forza
Ma i sistemi che andranno una forte un'alta dotazione di un'alta intensità di capitale intellettuale un'alta dotazione di capitale intellettuale saranno i sistemi che riusciranno ad essere vincenti
Sarà necessario organizzare creare un nuovo concetto di leadership sarà necessaria per il coraggio di decentrare il potere e di democratizzare le strategie e la Costituzione i processi di costruzione delle strategie se così non fosse arriverà rivelerà in Munafò
Cuocere come la freschezza come
La flessibilità come l'alta propensione al rischio dei giovani di fronte a un futuro così repentinamente mutevole sia e posta e debba essere uno dei punti di forza del dei futuri processi di sviluppo
Sarà necessario pensare che i modelli che oramai sono superati di previsione controllo che hanno caratterizzato il nostro passato non possano essere più così forti e così pregnanti sa necessario reinventarsi futuro quotidianamente
Io vorrei citare ancor prima di passare ad una proposta concreta un'esperienza che ho vissuto pochi giorni fa attraverso la partecipazione alla quarto Forum sul commercio internazionale a Milano
E sono due i dati che mi hanno molto colpito il primo è un dato che si evince anche dalla letteratura dal semplice aggiornamento dalla semplice informazione vedere come l'Italia ha una posizione marginale
All'interno del del del come dire del quadro mondiale che identifica l'utilizzo il grado di utilizzo di sistemi di commercio elettronico
Così come e molto semplice anche sapere che il sud Italia ancor più penalizzato è ancor più o meno uso all'utilizzo del commercio elettronico del noti Italia
Ma la cosa invece che mi ha colpito è che viene proprio dall'esperienza diretta ossia la partecipazione al convegno è stata il percepire un'età media incredibilmente bassa degli addetti ai lavori dei partecipanti
E penso che possa essere la migliore risposta a quello che oggi noi diciamo cioè avere la concezione avere la certezza avere il credo avere la capacità di credere
Nel né i giovani le loro competenze nella loro freschezza come una risorsa indispensabile per il futuro noi e io qui cito la società alla quale appartengo Pastis CNR SM di Mesagne
Ci siamo già mossi in questa direzione sul fronte del di quello che si chiama business to business portino avanti una sperimentazione molto interessante con il Copaco
Di Casarano un insieme di aziende del tessili abbigliamento sul fronte del cosiddetto Business to Consumer portino avanti un esperienza con alcune singole imprese non ultima quella del dottor Massari precedentemente citata
Che iniziarla l'altro ad ottenere i primi successi anche in termini commerciali poi e l'obiettivo principale del tutto chiaramente in questo caso o perlomeno dell'imprenditore è chiaro però che non possiamo pensare di fare tutto ciò da soli io vi posso assicurare che è molto difficile confrontarsi col mondo dell'impresa e riuscire a far comprendere l'importanza la strategicità l'utilità del commercio elettronico l'economia di scala i costi minori che si riescono a sostegno e da questo nasce da queste considerazioni che nascono da una mia esperienza diretta mia e di tanti altri miei colleghi lascia la mia proposta e quella di un forte impegno che serva a ridurre il gap esiste tra il nord e il sud Italia e che sia direzionati innanzitutto ad implementare la cura utilizzo del commercio elettronico attraverso una colletta tra i scita della cultura del commercio elettronico innanzitutto
Non aspettare che siano esclusivamente le singole società a dover intraprendere percosso che ci porti a pronti a passare la frontiera della tradizione del commercio ma fare in modo che ci siano dei sostegni da parte dei governi centrali et i doriani per far crescere questa cultura e perché no anche per dare un sostegno a chi da tempo si è messo su questo percorso percorre questa direzione e che nonostante i grandi sacrifici le grandi difficoltà riesce comunque ad ottenere dei risultati grazie
Grazie
Barbetta Presidente Associazione tessile abbigliamento Lecce
Vi ringrazio per questa opportunità il mio intervento sarà breve e prende spunto da una considerazione che spesso si spende negli ultimi tempi
E secondo me è assolutamente errata cioè si parla di regioni dove il costo della produzione e più basso rispetto al resto delle regioni italiane o diciamo delle regioni nazionali io non riesco a capire da dove prenda spunto questa considerazione il costo della produzione nel Salento costa quanto nelle Marche quanto in Lombardia
A differenza che nel Salento le imprese hanno delle diseconomie esterne assolutamente superiori a quelle che ci sono in nelle Marche Lombardia
Cioè come mai si continua a parlare di costo di produzione più basso si ci si riferisce forse al sommerso che è una piaga dei nostri territori perché esiste il sommerso questo lo spunto di riflessione dell'università
E dell'Isufi che bisogna che poi si porti avanti il sommerso esiste perché l'asticella è stata posta troppo in alto e le imprese ci passano sotto
L'asticella il costo del lavoro è troppo in alto le imprese come l'azienda romano l'azienda fila Antola azienda Barbetta che applicano i contratti collettivi nazionali del lavoro
Rispetto a un'azienda del Nord hanno una differenza di un milione e quattrocento mila lire l'anno a dipendente che lo sgravio capitario che spetta a ciascun dipendente ancora come brandello residuo di fiscalizzazione degli oneri sociali
Che l'Unione europea ha deciso di e togliere completamente al Sud ora con un milione e quattrocento mila lire l'anno come si fa a competere sul mercato globale
Con un costo del lavoro più basso non esiste cioè non esiste perché noi non abbiamo i nostri tecnici nostri cervelli mi diceva il signor Romano e costretto continuamente a importare cervelli dal Nord che traghetti no la sua azienda dazi andar data azienda soft dove si vengono privilegiati gli elementi immateriali dove la produzione ha un valore relativo oggi quel che contesta persi vendere sul mercato con una buona immagine noi abbiamo bisogno di cervelli che ci traghetti non verso il mondo dell'immagine
Che ci faccio diventare azienda software che ci ha Franchino dalla produzione i nostri sindacati devono fare un salto di qualità devono essere portatori di Venere e vera Energia devono favorire affinché le nostre aziende
Facciano più sorse Inge dove ci siano più persone disposte ad appendersi delle responsabilità a mettersi in proprio a creare l'indotto che favorirà quell'azienda estere competitiva sul mercato globale
A creare queste economie di scala noi abbiamo carenza anche nel software le nostre aziende non hanno dei sistemi gestionali all'avanguardia perché non esistono delle software house adeguate sul territorio che ci possano dare questi s'tema informativo di cui le nostre aziende han bisogno per essere competitive c'è tutto questo praticamente uno spunto di riflessione innanzitutto non parliamo più di regioni dove il costo della produzione più basso non abbiamo un costo dalla produzione più alto rispetto al Nord e questo ve lo posso garantire le aziende legali se parliamo del sommerso è tutta un'altra faccenda allora facciamo una un convegno per il sommerso
Sappiate che le aziende legali trasparenti fanno un sacrificio enorme guardano con enorme simpatia a questi convegni all'Isufi
Sperano che nel breve periodo SFOR meno quei cervelli dei quali hanno bisogno per poter diventare vere aziende nella internazionalizzazione che le caratterizza vi ringrazio grazie
Io
Io credo che non potevamo avere una testimonianza molto più evidente di come le aziende del nostro territorio avvertono questa grande esigenza di una forte iniezione di in materiale di contenuto innovativo e quindi affrancamento di quella che la visione tradizionale della produzione direi che nell'intervento diciamo abbiamo colto uno spunto di un'impresa tori interessante quanto oggi il problema del costo di produzione vada collegato direttamente alla capacità dell'impresa di innovare e quindi di introdurre tutti quegli elementi diciamo di competitività nuova che si affacciano all'orizzonte nei mercati globali do la parola al dottor Gorgone vicepresidente esecutivo della Banca del Salento
Buongiorno a tutti il mio non è un intervento che solo un saluto tra l'altro richiesto neanche dal coordinatore professore Aldo Romano con il quale abbiamo una consuetudine di rapporti di collaborazione ai diversi livelli
La Banca del Salento che io rappresento è molto vicina ai problemi dell'economia del nostro territorio oggi qui abbiamo diversi spunti su cui riflettere abbiamo ascoltato uno dei relatori che ci ha parlato di un'offerta integrata di formazione
Che uno dei cavalli di battaglia su cui tutti insieme dobbiamo riflettere trovare poi la soluzione originale quella giusta per il nostro territorio abbiamo ascoltato
I diversi suggerimenti del professor Varaldo che ci ha tratteggiato quanto non sia poi del tutto importante
Affannarsi ed invocare insieme al mondo intero o alla nazione intera il problema dei costi il problema delle pensioni noi abbiamo bisogno di affrontare altri problemi abbiamo bisogno di app
Entrare i nostri problemi perché dobbiamo risolvere e dare vita ad una linea di sviluppo ad un vettore territoriale e di sviluppo che deve tra atteggiarsi per la sua capacità di imprimere discontinuità Dio imprimere originalità e creatività in quelle maglie larghe di cui parlava Varaldo poco fa senza imitare modelli prego preconfezionati andando cioè verso l'arte del possibile verso una coerenza che utilizzi quelle risorse umane di cui noi disponiamo disponiamo in abbondanza noi abbiamo per usare una frase fatta il vero petrolio del futuro teso i nostri giovani con alta scolarità ed è proprio quella che serve per dare le riserva le le risorse con uno stile giusto come diceva Barbetta prima come dice Romano qua quando ha citato Romano proprio il grande salto che debbono compleanno altre imprese e quello di non rivolgere l'attenzione soltanto al processo della produzione ma soprattutto a quello che fa parte della capacità d'azienda le di posizionarsi sul mercato
Ai diversi livelli quindi di risorse bene spillate per raggiungere questo obiettivo sul mercato domestico e sui mercati internazionali e sulla capacità di difendersi dagli attacchi che stanno venendo già alle piccole e medie imprese nostre nel territorio a non avere la capacità di reagire a questi attacchi perché in tempo non hanno pianificato le risorse giuste per assicurare l'esistenza prima sul mercato e poi la capacità di andare avanti
Noi ascolteremo stasera e domani le altre relazioni raccoglieremo gli spunti forse poi alla fine di questa importantissima sessione che l'università di Lecce avuto la grande intelligenza Emmerich o di portare avanti solo allora raccogliendo tanti spunti di personaggi così qualificati che interverranno dovremmo avere tutto il tempo perché questo convegno non sia archiviato subito ma che sia invece fucina
Di riunioni di contatti di meditazioni di approfondimenti per poter gettare le basi una volta per tutte e tutti insieme verso una nostra linea di sviluppo territoriale grazie
L'ingegner Marinazzo
Ma poche osservazioni per chiudere poi come chiede il moderatore sulla proposta
Non dispongo di una lavagna luminosa mediata Miami numerico da dargli per per riflettere sono pochi portiamoci a poco più di dieci anni fa nell'ottantasei
Quale era nell'ottantasei la situazione dello sviluppo in Europa
Numeri
Le venticinque regioni più ricche d'Europa tutte insieme avevano un indice
Il prodotto interno pro capite pari a centotrentotto
Le stesse regioni dopo dieci anni nel novantasei erano cresciute sicuramente né indice passato centoquarantatré
Nello stesso intervallo di tempo cosa ne è stato delle venticinque regioni più povere
Sono passate da cinquantadue cinquantanove primo risultato
C'è stata crescita gli indici sono cresciuti tutti Secondo risultato
Il rapporto fra nella ricchezza delle venticinque più povera per la ricchezza delle venticinque più ricche
è peggiorata
Perché
A dieci anni di distanza sia accudita la differenza fra i due popoli
Trentanove per cento il dato delle regioni povere rispetto alle ricerche nell'ottantasette i ventiquattro per cento dieci anni dopo
Conclusione
Prima conclusione bisogna cambiare in che cosa
Quando Aldo Romano nella sua introduzione ha parlato di cambio ha parlato di salto quando il rapporto Amato parla di rottura e tutti credo che vogliono dire la stessa cosa bisogna cambiare
Perché lo le politiche di sostegno lo sviluppo che acuiscono le disparità non sono propriamente quello che erano attese evidentemente
Qualche altro numero questa volta ha riferito ai singoli paesi membri della Commissione alcuni perlomeno
Beh l'indicazione sommaria capito è questa
Sempre nello stesso periodo di tempo Olanda Inghilterra che persino il Portogallo hanno visto migliorare nell'arco di tempo ottantasei novantasei
L'indice del delle disparità interno come dire che il Nord e il Sud presenti Olanda Inghilterra e Portogallo nel passaggio di dieci anni si sono avvicinati
Curiosità legittima cosa ne è stato dell'Italia
Nell'Italia il Sud si allontanò attorno
A questo punto diamo il dato il dato di ottantasei era sei punto due un un indice statistico non mi so spiegare
Dieci anni dopo era sette punto sei
C'è un'altra considerazione da fare
Olanda Inghilterra Portogallo e Grecia suono su ordini di grandezza di due due e mezzo tre e allora l'Italia vince la bambolina la vince nell'ottantasei Hillary vinse nel novantasei del paese all'interno del quale più acuta della distanza fra già all'epoca delle regioni primo secondo questa distanza nell'arco di tempo di dieci anni ottanta sei novantasei e aumentata ancora c'è un must c'è un dovere per l'Unione europea
Cambiare saltare pronto ma ancora di più bisogna cambiare produrre salti rompere schemi a maggior ragione per l'Italia e per il sud ma che significa per l'Italia e per il Sud significa soprattutto per l'Italia perché il Sud e un problema nazionale
In questo senso comincia ad essere visto ed organizzato per un cambiamento e evidente che iniziative come quelle delle quali parliamo oggi assumono un significato di prospettiva in questa logica
Nella logica quindi di essere strumenti di un cambiamento ormai ineludibile grazie
Il dottor De Nittis
Buongiorno chiedo scusa al dottor Romano ma correggo il cognome perché io mi chiamo Vito De Nitto ora oltre non è ancora essendo un dottore commercialista quindi non soggetto operante nel tessuto economico salentino limiterò il mio intervento a trattare di problemi che riguardano strettamente il Salento
Perché penso che sia compito un pochettino di tutti Dida il massimo contributo a risolvere oltre che i grossi problemi della industria nazionale anche soprattutto quelli dell'industria ed eventualmente del territorio locale
E a questo proposito cito un dato che riguarda il dato occupazionale salentino
Bene nel mille novecento novantotto coerente non abbiamo visto un aumento degli iscritti nelle liste di collocamento della nostra provincia di ben sette mila centoquarantadue unità
è un dato che cito non per rompere un pochettino questo prima che sembra un pochettino ottimistico
Dei relatori che mi hanno preceduto ma soltanto per dire che effettivamente non abbiamo una realtà in cui la a tendenza occupazionale e andava anche in controtendenza rispetto ai dati di nazionali
Inoltre abbiamo anche una certa immigrazione che si sta spostando dal zona vostre verso delle zone che offrono maggiori opportunità di lavoro
Questo dato potrebbe anche se un fatto o senz'altro positivo nel momento in cui però noi riusciamo ad avere delle pole i ticket poiché in un periodo di tempo non troppo lungo possono fa sì che questi i nostri i giovani possano tornare nella nostra zona perché in questa maniera avrebbero accumulato un patrimonio di esperienze che certamente sarebbe positivo e potrebbe servire alla nostra industrializzazione
Bene per quanto riguarda inoltre le politiche di sviluppo certamente una politica di formazione diversa da parte della scuola e non soltanto spiegabile ma è quello che proprio viene contenuto nel progetto nodi riforma scolastica
In quanto un punto essenziale della riforma è proprio quello di collegare le esigenze del territorio e le politiche di formazione la scuola cosa che finora sappiamo tutti hanno visto invece uno scolo me uno scollamento o completo
Quindi questa esigenza che si chiede adesso di poter fare una politica di collegamento non soltanto da parte delle istituzioni scolastiche medie superiori ma anche certamente da parte l'università con i problemi del territorio
Ed a questo punto no è inevitabile che si posta e si debba parlare appunto della politica di concertazione perché finora i pali i soggetti istituzionali hanno agito sempre completamente indipendenti noi assistiamo ha dei costi di preparazione che ogni scuola indipendentemente dagli altri istituzioni realizzata abbiamo dei costi fatti dalla provincia abbiamo insomma una serie di soggetti che non concessa non questi interventi e chiaramente in periodi di risorse scarse questo è un dato certamente importante quindi la prima cosa da fare non altro che quello di concertare le politiche per quanto riguarda la formazione naturalmente siamo bisogna di soggetti istituzionali forti che stentano queste esigenza
Ma certamente questo è un obiettivo no che ci vede impegnati in un periodo non importa immediatamente realizzabile per quanto riguarda poi formazione perché ha bisogno di periodi più o meno lunghi però ma abbiamo invece delle esigenze di intervenire adesso invece infatti congiunturali che sono della realtà economica locale e naturalmente quando parlo di ma ti congedano emisferi scompone Tino alla crisi che investe il nostro settore tessile calzaturiero quindi che cosa abbiamo bisogno abbiamo bisognosi di una politica di alto respiro ma abbiamo bisogno anche di interventi congiunturali
Ed in questo settore indubbiamente Napoli e di concertazione fra i vari enti sarà ed è senz'altro utile anche perché poi noi per quanto riguarda la situazione dei distretti e vedo che non abbiamo un vero e proprio distretto però abbiamo una realtà economica locale fondata su certe industrie trainanti e certamente il decreto Bersani che è stato anche citato no di conoscere non la valenza di di Dili distretti però riconosce i sistemi produttivi locali quindi la Regione Puglia può senz'altro già immediatamente perché c'è diciamo lo stop lento intervenire per valorizzare appunto questi sistemi produttivi locali naturalmente questo è un fatto che può essere immediatamente realizzabile
E certamente ritornando alla l'Ali sosta prima chiedereste valorizzava indubbiamente no abbiamo la risorsa che il futuro qual è la risorsa il punto è proprio la risorsa umana
Non abbiamo abbondanza disosso umana dal punto di vista puntuale non certamente inferiore a quella delle altre zone non soltanto nazionali ma anche europea e quindi bisogna puntare soprattutto su questa risorsa
Allora mette non possiamo tralasciare le altre risorse
Che sono quelle naturale del turismo sono quelle della valorizzazione appunto dell'anno del nostro sistema dell'agricoltura perché perché nella catena del valore aggiunto sappiamo e poco fa sono stati citati anche dei dati che da noi rimane ben poco cioè rimane soltanto quello che le mura in fondo il fattore lavoro no immediato però ecco tutto il settore della commercializzazione cioè quello che dà poi maggiore valore aggiunto in appunto in questa catena prete viene presto dagli altri addirittura si parlava del fenomeno della vendita dei diritti appunto di per quanto riguarda la vite quindi teniamo presente che noi abbiamo alle spalle per dire così abbiamo una popolazione duecentottanta milioni che ora rappresentato dall'unione economica all'opera però teniamo anche presente che non abbiamo giù venti in tutto il bacino vedere da una altri duecento mi Joni di abitanti quindi abbiamo la possibilità non soltanto di appoggiarsi per esperienze per mercati alla più sviluppato nodo dopo però noi abbiamo invece la possibilità di proiettarsi nei confronti del tutto come posizione certamente forte rispetto a questi Paesi grazie
Un ultimo intervento De Robertis
Sono Stefano De Rubertis ricercatore di geografia economica presso la facoltà di Economia dell'inerzia di Lecce due brevissime considerazioni
La prima riguarda la rapida obsolescenza di modelli di sviluppo dei programmi di intervento siano sia che essi siano di natura esogena sia che siano di di tipo auto propulsivo
Questo riveste una fondamentale importanza perché mentre noi qui dibattiamo su quali possono essere le strategie migliori per intervenire sul territorio il territorio sta cambiando e probabilmente qualunque nostro intervento
Fatto in maniera intempestiva potrebbe produrre effetti addirittura contrari a quelli desiderati un esempio per tutti per me clamoroso il patto territoriale per provincia di Lecce allungo che saltato come un un patto che dovrà essere da esempio raccordo veste d'esempio anche per gli altri per i successivi
Prevedeva il finanziamento di Progetti di imprese del sistema locale di Casarano quando parla il sistema locale intendo sistema locale del lavoro individuato così come individuato dagli stati circa tre mila duecentonovantuno
Dicevo finanziamenti per impresa del settore calzaturiero settore calzaturiero che è entrato in crisi poche settimane dopo notizia l'approvazione del patto stili io a sapere della cassa integrazione di alcuni operai anzi di moltissime decine e centinaia di operai della filantropi questo significa che c'è qualche cosa che non va anche quando lo sviluppo come si dice con un po'di enfasi viene dal basso questo tutto questo perché penso che si possono soltanto tentare di creare le precondizioni per lo sviluppo presenta lo sviluppo un fatto compra esso la realtà stessa complessa e e ogni volta che ne creiamo un modello inevitabilmente facciamo delle grosse delle gravi a volte semplificazioni
Creare le precondizioni soltanto le precondizioni perché ci sono alcuni fattori di sviluppo che la statua dallo stato attuale delle conoscenze non sono ancora stati codificati
Rimane quindi la misura lo sviluppo un fatto assolutamente casuale
Ecco perché dico che possiamo soltanto creare le precondizioni ce le condizioni necessarie che non ci dà e nulla ci garantisce che queste condizioni necessarie siano anche le condizioni sufficienti per lo sviluppo
La seconda considerazione
Riguarda proprio la creazione delle precondizioni per lo sviluppo
Sicuramente nel medio nel lungo termine è già stato sottolineato il ruolo della formazione quindi anche dell'università in questo territorio è fondamentale strade per Mina ante nel breve e brevissimo termine io ho rilevato attraverso una serie di interviste io ne ho fatti svolte personalmente circa una quarantina ma alcuni laureandi
Magari laureati beni in geografia economica nano svolte molte altre l'alcune interviste dicevo e viene fuori che c'è una grave carenza di informazione di diffusione di divulgazione proprio delle informazioni più elementari tra gli imprenditori io mi sono occupato a lungo in particolare il settore tessile abbigliamento
E quasi tutti ma parlo del novanta novantacinque per cento degli intervistati quasi tutti intervistati si lamentava del fatto non riuscivano a venire tempestivamente a conoscenza degli strumenti comunitari cioè delle opportunità che avevano che avrebbero avuto di attingere a finanziamenti comunitari questo perché non perché manchino con le fonti di informazione ma perché il modo in cui noi tentiamo di trasmettere l'informazione è un modo è inerti Acea bisogna imparare a parlare il linguaggio degli imprenditori di chi opera sul territorio nel campo dell'ovazione tecnologica della dove dell'adozione innovazioni per loro invece paradossalmente molto più semplice perché utilizzano come canale quello dei ogni tori che hanno una rete di venditori che promuove il prodotto in maniera efficace ed efficiente gli editori che hanno imparato il linguaggio degli imprenditori e che conoscono forse anche meglio di noi le loro esigenze e quindi sono più efficaci nel promuovere un certo tipo di informazione
Un'altra
Un'altra delle precondizioni un altro degli elementi sempre emersi attraverso queste interviste quella di tentare di
Terzi a rizzare la produzione la produzione delle piccole industrie salentina
Non è un'idea mia è un'idea che mi ha dato gli stessi imprenditori che hanno cominciato a vedere nei Paesi emergenti pessimismo nei paesi in via di sviluppo in cui il costo e lavoro è basso è molto basso molto più basso che nel Salento
Delle opportunità per insediare provi stabilimenti produttivi il fenomeno è ancora generalizzato però mi sembra importante rilevare che l'idea viene proprio da alcuni degli imprenditori leader dell'area fra tutti un calzificio DT Gianotti aperto lo stabilimento in Tunisia dopo aver l'avviato l'ha ceduto ad alcuni imprenditori locali tre operando così il capitale iniziale investito per l'apertura dello stabilimento di fatto continuando a controllare la produzione dello stesso perché il prodotto e commercializzato dal calzificio salentino l'industria e il la famosa di King questo non è un mistero ormai lo sanno tutti si sta specializzando nella fornitura accesso di servizi accessori e che sta diventando l'elemento caratterizzante l'elemento centrale della propria attività e cioè ha fidelizzato la maggior parte dei propri clienti perché fornisce e dei servizi straordinari ad alto contenuto tecnologico che altri produttori non sono in grado di fornire un colloquio un incontro proprio ieri con un altro imprenditore proprio al settore di cravatte i principi che aveva nei suoi piani nell'immediato futuro nell'arco dei prossimi cinque dieci anni di decentrare la produzione perché parole sue è importante che il prodotto venga commercializzato da noi non è fondamentale che siamo noi a produrlo
Naturalmente queste brevi considerazioni andrebbero approfondite ma purtroppo non c'è il tempo grazie
Io credo che abbiamo rispettato rigorosamente i tempi della prima sessione
Io vorrei solo in un minuto riassumere gli elementi che solo emersi sia dalla dagli interventi dei relatori sia dal dibattito diciamo della platea dei partecipanti a questo convegno primo punto mi pare che il punto diciamo su cui dobbiamo riflettere
Recuperare il valore della cooperazione nella mondo della gli per competizione questo mi pare che sia un elemento importante diciamo su cui dobbiamo concentrare la nostra attenzione secondo punto e immaginare percorsi di sviluppo
Valorizzando nella diversità delle esperienze produttive che si sono consolidate
Mutuando dai distretti
Industriali l'aspetto metodologico della cooperazione piuttosto che un banale trapianto di esperienze realizzate in altri contesti territoriale
Terzo punto che è emerso la decessi ITA di introdurre delle forti variabili di rottura in un sistema e con dico che vede nell'ultimo decennio allontanare le distanze tra regioni povere regioni già quarto elemento valorizzare la cultura del commercio elettronico non come fatto tecnologico ma come ricerca di nuove forme di organizzazione del mercato per recuperare gli svantaggi dei periferici Smith geografici delle nostre imprese
Un altro elemento direi propositivo e la organizzazione di un'offerta di formazione integrata e qualificata
Ultimo suggerimento io vado naturalmente per grandi linee che vi pare emerso e quello di tentare di costruire nella nostra regione una forte cooperazione tra strutture di ricerca di formazione e impresa per farsi che i giovani che rappresentano la vera leva del cambiamento vivono esperienze sia di Tampieri della modernità sì ho dello sviluppo io credo che in due ore l'introduzione e di dibattito abbiamo arricchito diciamo le nostre e esperienze culturali ma soprattutto abbiamo avuto elementi che naturalmente insieme a quelli che emergeranno delle sessioni pomeridiane ci daranno la possibilità di costruire un quadro di sintesi dei risultati di questa conferenza ringrazio tutti c'è un buffet di fronte alla mensa universitaria dove potremo naturalmente riposarsi sapendo che alle tre in punto riprendiamo dico in punto perché la seconda sessione e piuttosto pensa e abbiamo anche dei relatori che sono riusciti a raggiungerci per proprio dare rilevanza la nostra conferenza ma che sono costretti per ragioni diciamo di impegno di lavoro a doverci lasciare grazie
Autori del pubblico di prendere posto
Prego i relatori
E il pubblico a prendere posto
Chiusura fare un programma chiuso
Chiusi
Da almeno senta no
Non si capisce
Sei al terzo alla terza sessione va benissimo aveva medio
Se per te va bene per me va bene
No scusa quindici esauriti no capitoli erano i no lui deve anticipare
Almeno revocare il corridore allora sia
No no la terrazza
Cadeo pacta significa che
Fare gol
Allora uno scambio fra di voi
Ecco grazie
Qua
Allora pregherei tutti di prendere posto vivace una
Variante che abbiamo definito on line
Nell'accordo tra bianchi e Valdani voi che Bianchi ha un problema di dover rientrare su Roma con l'aereo delle diciotto e quaranta ci ha pregato di poter intervenire nella seconda sessione
La seconda sessione come
Vedete nel programma
E sostanzialmente dedicata ad un tema
Scusate spegnere il telefonino
Produrre e valorizzare conoscenza fra il nord e sud la scheda introduttiva di questa sessione
La scheda introduttiva di questa sessione
Mette a fuoco alcuni concetti che vengono ripresi come premesse per le domande che vengono poste ai nostri qualificati ed illustri relatori la scheda contiene le seguenti considerazioni
Un imperativo fondamentale per le imprese oggi e quello di incorporare più conoscenza nei prodotti che nei processi ed è un impilati Ivo che interessa l'intero sistema dei clienti e fornitori dell'impresa
Infatti l'impresa innovativa ha bisogno di fornitori altrettanto innovativi ma anche di servizi logistici e commerciali all'altezza di un contesto nel quale poi provi a detti possono produrre vivere in condizione dei quadri
Nel valutare una prospettiva di delocalizzazione produttiva l'impresa innovativa si interroga su quanta conoscenza già costituita nella sua nuova localizzazione potenziale riuscirà a valorizzare all'interno dei suoi prodotti
Il suo interesse si proietta all'ora sulla conoscenza incorporata nelle interazioni sociali
Nei prodotti locali e nei servizi localmente disponibili sulla conoscenza di natura tecnologica ma anche sulle capacità nelle attività logistiche gestionali
Nel marketing e nelle comunicazioni nelle capacità Lupu linguistiche e nelle competenze culturali
Il rinforzo di volte dimensione della conoscenza locale e alla portata della stessa impresa innovativa essa può farsi carico della formazione dell'addestramento della forza lavoro locale che impegnerà può esportare conoscenza lei utile inducendola dell'equalizzazione di una sua Rete di fornitori di servizi o di semilavorati
Proprio sul completamento della base di conoscenza locale necessaria la nuova impresa innovativa si incardinano molte opportunità di cooperazione fra le imprese e le istituzioni locali le imprese locali nella prospettiva di incrementare le loro attività indotte dalla nuova arrivata possono investire i nuovi impianti e nuove professionalità
Le istituzioni locali di formazione e ricerca possono anticipare la costituzione di profili professionali omologhi ai requisiti delle nuove attività da insediare le istituzioni locali di governo del territorio possono animare la concertazione fra i soggetti locali e la nuova impresa attratta su programmi compressi
Di infrastrutturazione di ricerca formazione che potranno utilizzare
Forme composite di cofinanziamento pubblico e privato
Allora è lecito chiedersi quanto una università di un suddito attenzione noi la problemi ci siamo in senso già di un suddito che può apprendere da una modalità di collaborazione richiesta da un'azienda di un Nord
Quanto una Pmi di un suddito può apprendere da una modalità di gestione dei processi produttivi richiesta da un suo cliente di un Nord
Quanto un decisorio pubblico un decisore pubblico di un sunto può essere sollecitato a fare con l'aiuto di chi proviene da altre esperienze di convergenza strategica fra pubblico e privato
Paesi come la Corea del Sud e Taiwan hanno raddoppiato la loro spesa in ricerca nell'arco di dieci anni
Oggi Taiwan investe in ricerca e sviluppo quanto l'Olanda che la Corea del Sud o quanto l'Inghilterra e si appresta ad uguagliare i tassi di spesa in ricerca e sviluppo sul PIL di Germania Stati Uniti e Giappone
Quarant'anni fa il livello di sviluppo della corriera assimilata a quella di un Paese Centro Africano
Quali particolari modalità di sviluppo della conoscenza autoctona sono stati attivati che ruolo hanno giocato i grandi programmi strategici di collaborazione con gli USA nel campo scientifico tecnologico e industriale
Quanta conoscenza critica è stata acquisita ed in quanto tempo e con quali modalità prima di aver potuto sviluppare in proprio conoscenza tecnologica di processo di organizzazione e di natura finanziaria
Questa è la Scheda problematica che viene poi sintetizzata nella titolo produrre e valorizzare conoscenza fra il nord e sud
A questa problematica i nostri illustri relatori tenteranno ognuno per la propria esperienza e per il proprio ruolo istituzionale
E per la propria cultura di poter fornire a noi utili elementi per la discussione anche successiva grazie e comincerei
Da direi darei la precedenza se mi consenti ITEA a Patrizio Bianchi che ha problemi logistici in modo che è posto a cominciare nel suo intervento e poter anche seguire gli altri e professor Patrizio Bianchi attento venti minuti
L'intervento grazie
Bene grazie di questo invito che
Non soltanto ha colto con l'amministrazione però ho voluto porre anche nell'ambito di una fase di conoscenza personale quella che è la base scientifica del Paese
Insisto su questo premio della base scientifica del Paese perché noi siamo usi rassicurare il Paese molto peggio di quello che effettivamente e quindi quando parliamo anche di innovazione parliamo di necessità di crescita abbiamo sempre di fronte agli enormi problemi che sta affrontando Nesta italiana nella fase dell'autonomia
Però dimentichiamo anche che il sistema scientifico nazionale dispone comunque di eccellenze sulle quali poter investire e che comunque sono e debbono essere la base di traino una base motore di un sistema di notazione
Però qui c'è un passaggio preliminare il problema innovazione competizione globale tutto il discorso che avete voi oggi in questo seminario io credo che qua esista un problema comunque di strategia Paese se noi abbiamo ben chiaro che un Paese come l'Italia cresce e può cresce in un contesto aperto e competitivo soltanto avendo chiaro che si cresce a tassi e rapidi in settori con alto contenuto di conoscenza
Noi in realtà tutti esco subito facendo rischia di essere semplicemente un discorso marginale e di fatto di sopravvivenza delle singole realtà
Io sono convinto che l'obiettivo principale la strategia la linea di strategie di fondo del Paese e crescere là dove crescono tutte le grandi economie del mondo
Che non vuol dire che non esistono spazi per attività tradizionali palude che attività tradizionali sono parte di un sistema che ha il suo motore nella crescita dei comparti ad alto contenuto di conoscenza
Questo e il testo cruciale cioè o tutto il Paese assume questo come linea strategica
O altrimenti noi rischiamo di avere una percezione dello sviluppo che è legata ad un'epoca di economie chiuse c'è un'epoca in cui l'avevamo un Nord e un Sud
C'era un Nord
La cui svilupperà misurabile sostanzialmente sulla base di un'approssimazione dal reddito c'era un sunto che era sotto sviluppato in base a un'approssimazione del reddito e il problema in un'economia chiusa semplicemente trovare dei meccanismi di trasferimento o meglio di sussidio per compensare le differenze o di pressione perché si andasse da una parte all'altra
In un contesto aperto e competitivo giustamente in uno come test globale comuni sentito questo non c'è più perché non c'è più il nord e il sud ci sono mille nord e mille su noi stessi abbiamo un Sud che a sua volta dei Sud di là dall'Adriatico dilata al Mediterraneo con i quali non soltanto integrasse imparare integrarsi ma di cui in un qualche modo essere anche referente così come abbiamo nord che a sua volta ha dei problemi di relazione e di inserimento con contesti più avanzati o con contesti meno avanzati che però sono più prossimi
Allora io credo che termine proprio di sviluppo la percezione dello sviluppo che noi dobbiamo avere un'economia aperta e diversa da quella che avevamo l'economia chiusa
Scusate di la la partiture professorale ma mestiere faccio colori tranne questo periodo che pro-tempore faccio un altro mestiere
Questo è un punto però deve averlo chiaro in termini anche teorici
In un'economia chiusa lo sviluppo è un problema di trasferimenti di risorse
In un'economia aperta è un problema di legami non solo di relazioni io diffido dalle relazioni verrà se ne possono essere anche operazioni di sudditanza sempre di legami Linke Giles per un problema di inserimento cioè la capacità di Harrier dei testi che anche singolarmente localizzati in un'area sono contestuali perché legati perché inseriti in contesti più ampi
Non esiste l'economia globale esistono sistemi in competizione che però hanno ognuno delle basi territoriali molto forte fra di loro sono legati il problema è essere inclusi o esclusi dalle diverse reti
Su questo però voglio far una considerazione
Io non ho dubbio che il sistema delle piccole imprese è stato l'asse portante ed è l'asse portante
Di un sistema economico però è anche vero che all'aumento dell'estensione del mercato c'è una variazione nell'organizzazione della produzione
Pensiero che alla base del concetto di efficienza dal mille settecento in avanti
All'ampliamento dell'estensione del mercato c'è una variazione nell'organizzazione del lavoro che si trasforma il potere di mercato
Cioè la capacità di contare nella competizione perché si è strutturati di pensionati in modo da essere o poli attrattori di organizzazione o altrimenti fattori esclusi o marginali nel pensiero di altri
Ma è quello che stiamo vivendo oggi è un momento assolutamente delicato
Perché vuol dire che noi andiamo verso un modello organizzativo in cui da una parte bisogna riuscire a trarre tutti i vantaggi di una localizzazione perché questi servono per fare più efficienza perché vuol dire recuperare più esternalità nelle funzioni di base ma d'altra parte già essere inseriti in contesti più ampi in cui partecipare però con delle capacità e delle risorse tali da far valere anche nostro peso
E allora questo diventa importante
Il caso del settore informatica di assunzione Società dell'Informazione emerge una riflessione mentre grave che illustra meccanica
Le economie di scala erano essenzialmente statiche quindi contava quanto grande era la fabbrica e anzi si facevano delle fabbriche più grandi perché questo aveva un valore strategico Trenti abbiamo un valore dissuasivo nei confronti di nuove entrate
Il settore informatica settore rette settore e business to dopo che volete voi
Permette di entrare sulla Rete facendo anche delle crescite rapidissime
Non perché non ci siano economie di scala ma perché le economie di scala vengono in parte risolte nella rete stessa
E quindi l'accesso diventa cruciale ma perché dall'altra parte ci si può avvantaggiare di una cumulato di conoscenza che comunque non può stare dentro la singola impresa
Sta nel sistema scientifico nazionale
Scusate la
Anche la tecnicità della riflessione da vecchio economista industriale Pia Pedone così importante
Nella vecchia industria meccanica la dimensione ogni missione statica in cui voi potevate dentro la fabbrica tutto
Eravate fabbriche grandi fabbriche piccole
In tutta l'area di nuova industria voi potete avere anche delle imprese che nascono piccole ma non sono piccole perché si avvantaggiano di economie di scala date dall'accesso alla rete e allora gli accessi sono fondamentali
E date dall'accumulato del conoscenza che voi avete il pregresso nelle vostre strutture universitarie nel cerca
Leggete tutta la vicenda californiana leggete così
Quando voi dipana in California guardate le piccole imprese fiorite dove nei garage invece di quali di che cosa nega Ras all'Università di Stanford ma certo per forza ma soprattutto per il forte
Allora il punto del saper valorizzare il nostro sistema scientifico nazionale la valorizzazione e la capacità di valutare che cosa abbiamo dentro le nostre università il nostro esistono altre istituzioni di ricerca oggi è il fatto vitale diventa assolutamente necessario
Perché se noi non abbiamo la coscienza che abbiamo un sistema che pur fra il mille problemi legati all'autonomia di cui una buona attivo e informata essendo coinvolta in università
A comunque degli accumulati
Di conoscenza e di ricerca di cui però dobbiamo avere accesso e contestualmente capacità di valorizzazione
O altrimenti noi saremo sempre condannati a essere marginali
Perché vuol dire che entriamo nella Rete nella rete comunicativa ma anche nella Rete comunque delle alleanze internazionali non utilizzando il patrimonio accumulato che noi abbiamo che possiamo cumulare come il valore collettivo
Allora
E vero tutto quello che abbiamo detto cioè che la nuova concorrenza internazionale si basa sulle conoscenze ma sventurata mente non si basa solo sulle conoscenze che da oggi in avanti andiamo cumulare
Si basa anche sulle conoscenze accumulate si basa non soltanto sulle biblioteche che noi cominciamo costruire comprando dei libri da oggi in avanti ma anche sul costo Santa sul costo ha fondato per le migliaia di libretti abbiamo già comprato e che se non riusciamo ad esempio nella metafora a leggere perché non abbiamo un catalogo e come non avessimo
Però io credo che sia assolutamente fondamentale oggi intervenire sul nostro sistema universitario proprio perché stiamo andando in autonomia
Sul nostro sistema di ricerca trovando delle chiavi che permettano di rendere non più faccio un generico trasferimento tecnologico ma l'utilizzo per produzioni nuove degli accumulati di ricerca che abbiamo svolto finora e poi quando li andiamo a vedere poi si vede che vengono universitario in altri studi ricerca c'è un enorme patrimonio c'è un enorme patrimonio in tutto il settore della fisica tutto il settore dell'information society in tutto settore delle biotecnologie il tutto settore della chimica in tutte le sinistre arte noi abbiamo accumulato conoscenze che però non sono diventati industria questo è il bandolo della matassa
Prendete settore della produzione delle bio tecnologie agroalimentari non è vero che nel nostro è stato un semicerchio
Su il totale delle dei test verificate la comunità europea nel novantasette il trenta per cento che ha svolto in Francia il sedici per cento in Italia secondo Paese la Germania l'otto per cento e poi tutti gli altri
Con una differenza
Che di questo otto per cento meno dell'uno per cento è diventata tentando seriale
E allora noi abbiamo in questo Paese oggi una discrepanza che non ci possiamo più permettere abbia una capacità di cumulare innovazione che eccede le nostre capacità di trasformarlo in produzione
Su questo punto noi dobbiamo intervenire e la dobbiamo intervenire dando a tutti l'opportunità ma facendo dei progetti pilota
Io ad esempio credo che questa opportunità delle quattro Università che oggi sono legate in questo progetto per istituti superiori credo che sia un'opportunità straordinaria cioè questa idea che ne abbiamo quattro punti di eccellenza che si leggono tra di loro un progetto nazionale perché attenzione c'è una dimensione minima nelle cose dei conigli scala hanno delle dimensioni minimi e molte volte quello che noi chiamiamo il top cioè nella nazionale è la dimensione minima per poter operare cioè il botto ma a livello internazionale
Questo caso delle quattro Università io credo che sia una opportunità straordinaria per cominciare su questa a fare quella operazione di non di banale incubatore ma di creazione di ricaduta industriale di attività direttamente di ricerca che ci creano anche delle piccole imprese ma che ci permettono piccole imprese poi di farle crescere rapidamente
L'idea di sperimentare in questo contesto Prato quattro università molto legata anche dal punto di vista scientifico e molto complementari come apparati di ricerca io dato che c'è un'opportunità assolutamente necessaria
Su questo Sviluppo Italia sta firmando una convenzione col ministero del tesoro Ministero della ricerca scientifica ministero dell'industria e mi è stata di cultura le politiche agricole scusatemi stato quello che sarà qui domani ministro che è volta proprio al problema della innovazione Comindustria
Non degli otto industriale l'innovazione come industria questo il salto logico
Su questo io credo che noi anziché immaginarli agire a tutto campo agiamo come noi stessi abbiamo proposto sviluppo Italia non è e non vuole e presente io non sarà l'Agenzia che si sostituisce né agli enti locali né all'università
Cioè non è un ente che surroga responsabilità di altri è una struttura di coordinamento servizio che deve però far cogliere che ci sono delle dimensioni minime
Le quali data la natura della realtà italiana può avvenire per agglomerazione via raccordi fra soggetti autonomi questo nostro mestiere questo caso però è un caso interessante quindi ve lo propongo io son disposto comincia a ragionare su questo domani c'è il ministro e presidente del Consiglio cinque sul vostro giornale
Però vi sia chiaro anche un altro fatto lo sviluppo al due implicazioni uno tutti i settori di innovazione si basano su un forte accumulo di conoscenze di nuova tecnologia che diventano nuove industrie ma tutti vivo no se c'è nuova finanza
E l'incrocio nuova finanza nuova tecnologia che genera nuove industrie
Questo è assolutamente vero dappertutto nuova finanza vuol dire la percezione che noi la crescita non la facciamo più indebito ma la facciamo con capitale di rischio
Il rischio è un rischio che il solo imprenditore non si può prendere e allora c'è un problema di sistema finanziario che a sua volta si deve misurare con la competizione globale
Senza nuova finanza che vuol dire la capacità di accompagnare le imprese al mercato
Il mercato può anche saltare questo Paese
Noi su questo voi sapete abbiamo avuto in questi quattro mesi perché il Polo su quattro mesi poiché per Sviluppo Italia con tutti i problemi di riordino abbia avuto un dibattito durissimo io non sono convinto che un'agenzia pubblica debba fare nei sondaggi
Suo giustificazione che nel Sud nessuno lo fa
Un'agenzia pubblica deve creare le condizioni perché uno due tre quattro cinque cinquanta banche facciano la partecipazione ci possono essere dei casi il tanto che si crea il mercato di accompagnamento con interventi Minetto abbina l'Italia e strumentali ma il destino è creare un mercato quale che il mercato non esiste di per sé in Italia il mercato non esiste di per sé il mercato è una costruzione che implica regole che attori
Questo è un altro mestiere che ne possiamo farne alloggi per esempio non si surroga Neto Pereira surroga e finite abbino presidente i confini come presidente di questa così l'altro punto però fondamentale il territorio addormentare il territorio perché in questa logica globale non è vero che scompare tentoni pittore diventato importante di prima perché diventa la base di validazione della crescita perché diventa il posto in cui il singolo operatore ancorché è un perorando su un mercato che d'altra parte del mondo deve ritrovare la sua base stabile il mondo non può essere tutto virtuale
Non si può essere sempre linea mi spiace cioè ma Cretti e furbi piglio ogni tanto anche essere pesanti cioè bisogna avere delle radici bisogna dei momenti di eradicazione per affrontare anche le crisi ma anche per affrontare le crescite traforati del c'è da diffidare delle crisi continui ma anche delle queste troppo rapide perché pace non lascia il segno
Allora vedete in questa logica in territorio di rito torna S. fondamentale perché il territorio aperto diventa il fatto che voi potete abitare in Sardegna e fare una società i servizi internet che diventa la prima clinico in Italia J tre il caso questo caso splende o che vi invito a vedere il signor Soru
Però dovette costruire il territorio perché il territorio è la base di legittimazione di un'azione collettiva che ha diventi diventa devastante per tutti
Perché queste idee competizione globale può portare al fatto che ognuno costruisce senza essere responsabile ma il paradosso dove che l'efficienza di coloro che operano sulla Rete dipende dall'accumulato
Dipendeva quello pregresso ora se voi non continuate a investire non per voi ma per quelle che vengono dopo siete responsabili della crisi successiva
Questo senso della costruzione dell'investimento nella scienza nella tecnologia della cultura come patrimonio che permette la continuità dello sviluppo questo è un elemento che si chiama territorio
Allora in questa costruzione logica quelli ed è che noi siamo in una fase di straordinario cambiamento
E questo è il senso lungo del Paese al di là dei problemi specifici che di volta in volta si devono trattare su pensioni o su flessibilità o su altro uno io li acquistiamo questo senso lungo del Paese per cui noi possiamo competere se abbiamo la capacità di valorizzare gli accumulati nel passato ma dobbiamo continuare a investire perché siamo responsabili verso il futuro questa è la nostra responsabilità e su questo io credo che abbiamo molte cose da fare
Grazie io credo che d'intervento di Patrizia sia stato estremamente
Mi è venuto anche al momento giusto diciamo questo cambio di relatori diciamo favorisce anche lo sviluppo del dibattito nella fase successiva io pregherei Bracchi adesso intervenire poi De Bustis
Grazie
Ma tutti i nostri microfoni ancora
Premesso credo che l'intervento intervista Bianchi giardino facilitato compito forse perché globale riflessioni iniziali come cambia
L'economia innerva servizi telematici ma poi soprattutto concentrarmi sul ruolo della università trasferimento della ricerca dai centri di ricerca pubblici dall'università verso l'impresa
Da questa mattina
Si è discusso come noi siamo passando economia della informazione doverosa quella di
Contenti ma la logica è quella se che cosa il mercato vuole e cerca di rispondere al mercato in modo tempestivo inflessibile questo è vero nelle aziende industriali ancor più vero
Nella residenza di fatto
Che fanno sei in materia
Particolare nell'area della pubblica amministrazione
Grazie stanno globalizzato stando alla comunicazione è un
Nella nostra giornata che si stanno
Finita lì tecnologia
Le aziende si stanno orientato
Ho
Fattore
Questa viva cambia tale
Da sempre più orientata sempre settantanove ottanta no sì ma
Da qui una risposta
Se
Se sul
Ricordando questo alla realtà italiana ma ci dobbiamo rendere conto che le sfide impossibili non servono a nessuno
Se riflettiamo che le prime quindici Società di hardware degli Stati Uniti spendono in ricerca
Diciotto mila miliardi all'anno e che il totale delle spese di ricerca pubblica e privata italiana è dell'ordine di venti mila miliardi ci rendiamo conto che in modo globale non possiamo competere possiamo competere sua aree inizia cioè è inutile costruirsi dei modelli teorici di quello che dovrebbe essere il nostro sviluppo che poi non hanno corrispondenza con la realtà indusse Riale con la realtà della cultura del padre del Paese logicamente dobbiamo cercare di costruire ci un modello di sviluppo
Che sia ha dato a noi adatto a un Paese dove nei settori industriale l'hi-tech pesa per l'undici per cento contro quasi il doppio della Germania e più del doppio degli Stati Uniti anche se sul concetto di hi-tech mi verrebbe intendersi perché io mi occupo di tecnologie dell'informazione ma non è vero che high tech che e solo information technology e la Sciences c'è tanto high tech anche nei settori tradizionali comunque c'è un high tech del genere information technology che trasforma i settori tradizionali è forse su quello che noi dobbiamo avere una particolare attenzione ma già questa mattina
Si è ampiamente discusso come è dai servizi che ci si aspetta un grande sviluppo citava prima attraverso bianchi un caso di un'azienda sarda una tenda di servizi non è un'azienda di tecnologia le tecnologie le compra è pericoloso anche questo dire le tecnologie le compriamo dove ci sono poi le applichiamo è leggermente pericolosa e ancora più pericolosa fa l'apertura fare ragionamento che hanno fatto negli anni scorsi e che stanno facendo ora alcune grandi aziende italiane anche la ricerca una commodity
La compriamo dove c'è purtroppo alcune aziende che hanno fatto questo ragionamento sappiamo dove sono andate a finire poi alcune ugualmente avuto forse avrà un futuro brillante altre lo stanno facendo non è così la tecnologia bisogna averla ma va detto questo che il gap tecnologico con le reti si è molto ridotto
Oggi il tipo di conoscenze tecnologiche che noi abbiamo non è più sei sette anni indietro rispetto agli Stati Uniti
Mora espliciti verde le aziende americane
Troviamo molto di quello che stanno facendo c'è il gap tecnologico è di mesi nelle più di anni quindi effettivamente è più facile comprare le tecnologie resta sempre difficile utilizzare le tecnologie e le tecnologie ci servono per mettere sulle reti il patrimonio informativo che noi abbiamo ci servono per distribuirlo e commercializzarlo sulle reti già si diceva anche una azienda in una zona svantaggiata ha davanti a sé il mondo
Qui abbiamo un avremo un esempio oggi quello della Banca del Salento
è una piccola banca nella scala nazionale né una banca per esempio assieme alla Banca Sella e ad alcune grandi banche nazionale grazie a Dio è leader nel campo dei servizi finanziari su Rete che distribuisce questi servizi finanziari non in ambito locale
Ma in ambito nazionale sfortunatamente non ancora in ambito internazionale come neanche le grandi aziende
Nazionale cioè la piccola azienda davanti a sé un mercato ma diciamo c'è anche un'altra verità non ha più neanche il vantaggio competitivo che aveva prima che era quello della vicinanza alla clientela che spesso costituiva l'unico a suo vantaggio competitivo la presenza sul territorio questo vantaggio viene aggirato ci sono opportunità ci sono anche molti rischi
Mai dal settore dei servizi che noi ci occupiamo nuovo sviluppo nuove occupazioni
Negli Stati Uniti ci aspettiamo nei prossimi quindici anni cinque milioni di nuovi posti di lavoro rea netti creati dei servizi su rete
E già oggi internet ha creato negli Stati Uniti oltre cinquecento mila nuovi posti di lavoro letti in Giappone si punta su due milioni e mezzo di nuovi posti di lavoro in Europa su sei milioni
Allora la quota nostra il dodici per cento di sei milioni è una cifra estremamente interessante favoloso un milione di nuovi posti di lavoro generati sulla rete nei prossimi anni questo però è una ripartizione molto teorica questi milioni di posti di lavoro bisogna crearsi e dobbiamo dire c'è anche questo questi posti di lavoro si stanno creando dei nord non si stanno creando nel sud perché ma perché oggi la compriamo abbiamo dei buoni centri di ricerca anche nel sud nel Sud metto anche molte aree del nord Italia nel confronto della globalizzazione
Quindi le tecnologie le abbiamo ma perché noi non siamo noi innovativi sui servizi in Rete ma perché i servizi in rete distributiva vi dà un caso della le storie di Siemens ma è un qualche cosa che non è fatto solo di tecnologia lo si diceva già primo riceva primo professore Marco
Ma il fatto di tante altre cose
Di capacità di ristrutturare i propri processi produttivi di servizio i propri processi distributivi e logistici è legata la propria
Nuova cultura industriale e questo non si improvvisa questo non si compra questo è il vissuto di cui parlava prima Patrizio Bianchi e per quello che il Sud rischia di diventare sempre più sud vissuti rischiano di diventare sempre più soluzioni
Milano nel nuovo contesto globalizzato
Farà la fine di Napoli nel Regno d'Italia e questo è un interrogativo che ha qualche ragione di essere posto
La borsa rimarrà a Mila no oggi ci rimane ma non perché la tecnologia ce lo tenga perché la Borsa potrebbe stare tranquillamente a Londra il motivo proprio a Milano perché gli italiani conoscono le aziende italiane e comprano le azioni le aziende italiane non conoscono altrettanto bene quelle tedesche quindi è giusto che non abbiamo una borsa Milano non è certo la tecnologia che la tiene lì sono di altri fattori ed è qui logicamente che bisogna crescere cioè non c'è una scorciatoia
Il tutto è legato a una crescita complessiva delle economie esterne della cultura industriale di quel circolo virtuoso tra una imprenditoria illuminata delle istituzioni di formazione e di ricerca valide delle istituzioni finanziarie che aiutano lo sviluppo industriale
Questa è la ricetta sulla quale è nata e si è sviluppata Milano Milano non aveva vantaggi rispetto altre regioni non aveva neanche un grande fiume non aveva al mare Napoli era piazzata molto meglio di Milano
All'Unità d'Italia per diventare un grande poster un grande Polo di dell'industria nazionale così non è avvenuto Marina non ha funzionato gli altri fattori
Negli ultimi anni non hanno funzionato più allo stesso modo oggi c'è un quarto attore che deve essere presente sono i pubblici poteri oggi non si può più fare a meno dei pubblici poteri
Un tempo le aziende non pagavano le imposte il Politecnico
è nato con le aziende sia finanziato per cinquant'anni con i denari delle aziende non con i denari dello Stato
Oggi non è più possibile perché le aziende hanno vivono in un contesto differente in una fiscalità differente in un Paese più evoluto più moderno allora i pubblici poteri non possono fare la loro parte ma accanto a Veltroni business il settore dei servizi finanziari e quello dal momento che il materiale più facilmente toccato da queste tecnologie Loggia dove già da vent'anni dei sistemi di pagamento lo è sempre più nei prossimi anni nella vendita dei prodotti finanziari di vario genere
Così come nel commercio elettronico noi oggi denunciamo un ritardo valutabile sui due tre anni rispetto a altri Paesi particolare rispetto agli Stati Uniti lo stesso possiamo dire anche per quello che riguarda i servizi finanziari Rete
Basti considerare che le aziende finanziarie che offrono Banca on line in Germania
Sono quasi dieci volte in più di quelle che sono evitando in Italia i bambini l'anno scorso fine novantotto neanche trenta banche che offrivano servizi interattivi on line oggi abbiamo una quarantina la crescita veloce ma il ritardo testo per tutto
Non sono nate nuove istituzioni finanziarie che fanno servizi in Rete
Questi servizi sono di solito un supporto ai servizi tradizionali e questo limita molto la loro capacità operativa perché logicamente si tratta di servizi che non possono Cannes cannibalizzare quelli che già oggi vengono svolte
Un altro settore e certamente quello della pubblica amministrazione qui va detto una cosa che le pubbliche amministrazioni italiani sono andate sulla rete molto più velocemente di quanto non abbia rinnovato con il con l'informatica i loro processi gestionali perché e perché signori è molto più facile mettere sul web qualche anagrafe piuttosto che fare un controllo di gestione in un ente pubblico allora andare sulla Rete è stato una subito avanti se ne vogliamo uno cioè
Fare qualcosa di innovativo ma di semplice dal punto di vista organizzativo e della capacità progettuale delle persone che c'erano utilizzando le nuove tecnologie ma poi dobbiamo sempre ricordare che se non sulla Rete oltre a mettere qualche cosa vogliamo mettere atti trasparenti dal punto di vista amministrativo ve ne dobbiamo aver automatica automatizzato l'iter delle pratiche perché se no non automatizzare Moliterno e le pratiche anche sulla rete della pubblica amministrazione metteremo ben poco che però va fatto osservato una cosa interessante
La lo sviluppo della informatizzazione on line e le amministrazioni pubbliche non segue le linee dello sviluppo economico per esempio le amministrazioni del centro
Italia sono state più attive delle amministrazioni del Nord Italia questo quindi dimostra come su questi servizi si possa andare in modo diverso da come bella tipico sviluppo industriale della cultura industriale dei diversi Paesi
Per completare il telelavoro telelavoro la finti una frontiera estremamente interessante dove ancora una volta l'Italia ha denunciato il ritardo di alcuni anni anche qui il problema
Non è tecnologico non è solo di costo dei servizi
è soprattutto un problema di norme di relazioni sindacali di capacità delle aziende di trasformare il proprio modo di lavorare il proprio modo di gestirsi internamente l'accettare un cambiamento oggi in Italia le leggi ci sono in quanto il quadro normativo del paese è molto avanzato
Purtroppo a questo quadro normativo non ha fatto seguito la creazione di agenzie di strutture di supporto ci aiutino in primo luogo la pubblica amministrazione a seguire l'innovazione normativa per cui spesso le norme sono come le famose grida nel senso che il quadro normativo non pone più grandi ostacoli ma in realtà la situazione effettiva non segue l'evoluzione che il quadro normativo presuppone ma allora se questo è un contesto di cambiamento di un nuovo modo di operare on line nell'industria nei servizi nell'amministrazione pubblica nel modo di lavorare qual è la reazione delle aziende italiane
Va detto questo una recente indagine che abbiamo fatto al Politecnico sulle aziende che offrono commercio elettronico on line ci ha dato questo risultato il fatturato medio che hanno dei servizi on line è di trecento milioni l'una cioè e nulla non esiste ancora il fatturato online delle aziende delle aziende italiane però ci sono segni positivi questi sono i risultati di un altro osservatorio che gestiamo sulle principali aziende industriali e di servizi del Paese
E vediamo di tra curva gialla in alto come l'aspetto incremento annuo della spesa per telecomunicazioni
Nelle nostre aziende leader sia superiore a quelle degli altri Paesi cioè finalmente le nostre aziende hanno iniziato a investire sulle reti e questo è un fatto nuovo molto interessante cioè si sta recuperando in ritardo ma sequestra il contesto aziendale come la ricerca pubblica aiuta lo sviluppo di questo contesto non sto a ripetervi le cifre della andamento della ricerca pubblica e industriale in confronto al PIL italiano perché sapete tutti che ha una storia contraddittoria ricorsi ricordiamo tutti i ministri che qualche anno sono ci dicevano
Siamo all'uno e tre per cento del PIL l'anno prossimo saremo alle quattro l'obiettivo in tre anni e arrivare al due
Ma altro che dove siamo arrivati all'una e uno perché la ricerca è una di quelle cose che è molto importante
Nel momento in cui se ne parla e si fanno in convegni quei momenti in cui si fanno le leggi finanziarie diventa un qualche cosa di trascurare e gli affetti queste cifre lo dimostrano noi non possiamo avere la metà dei ricercatori della Francia un terzo dei ricercatori della Germania un sesto dei ricercatori del Giappone ho detto questo che come avviene in molti di questi settori in Italia le cifre ufficiali sono diverse rispetto alla realtà più di quanto non avvenga in altri Paesi e questo in relazione alla nostra struttura di piccola impresa perché ma facciamo un ragionamento se noi siamo il quinto Paese industriale del mondo
E nella ricerca siamo il diciottesimo c'è qualcosa che non va perché questo non è possibile questo sarebbe già venuto alla luce allora non è vero che queste sono le cifre queste sono cifre fasulle ce ne siamo accorti per esempio nella gestione del fondo della ricerca applicata con la legge quarantasei a prendere un po'di più rispetto al passato le piccole e medie imprese e si è visto cos'è arrivato sono arrivate trecento domande l'anno che prima non si vedevano di impresa il piccolo medie e se non l'impresa delle macchine utensili quelli che fanno le apparecchiature per imballare i vassoi delle mense quello che fanno
Le macchine per lavorare il marmo di quello che fanno alcuni prodotti chimici specialistici per il tesserino esche per le calzature sono impresa probabilmente che non risultano avere ricercatori dei loro bilanci
Ma che in qualche modo se non pochi ricerca fanno innovazione perché qui delle due zone o le nostre imprese non sentono il bisogno della ricerca allora forse il livello industriale del nostro Paese non sarebbe quello che
Oppure dobbiamo anche dirci che esistono dei meccanismi che rendono difficile il trasferimento della ricerca
Da questi centri pubblici che pure hanno una loro significativa validità e l'impresa certamente ci devono essere dei meccanismi fiscali che non fatturano perché non aiuta nella ricerca e realtà
Sta impone età la nostra ricerca e certamente superiori percentuale a quella che appare dalle cifre ufficiali è anche vero che noi non operiamo nell'hi-tech
Perché se non in piccola percentuale e questi sono i settori che assolvono la maggiore ricerca è anche vera un'altra cosa che il trasferimento della ricerca da una università che ha una sua validità internazionale e l'industria è stato carente poi considerate alcune notte città universitarie italiane
Esistono dal mille trecento questa università ci sarebbe da aspettarsi che avessero generato in quest'ultimo secolo industria ma che degli ultimi quarant'anni hanno fatto sparire quale poche industrie che c'erano allora indubbiamente ci dobbiamo chiedere perché non esiste un reale trasferimento dell'innovazione dall'università all'industria perché accanto alle buone università non nasce impresa ci sono delle gestioni ci sono delle azioni lodevoli anche in questo momento anche in regioni del Mezzogiorno equità abbia credo che abbiamo al tavolo alcuni dei protagonisti di questo cambiamento però se io faccio parlando viceversa di casa mia quello che io vedo il Politecnico di Milano per devo dire queste questa università che nei primi anni del secolo e alla fine dell'Ottocento ha fatto nascere dei suoi studenti dei suoi professori molti delle principali aziende milanesi italiane negli ultimi trent'anni non ha più generato su scala massiccia questi processi di creazione di nuove imprese lo sforzo che dobbiamo fare e di ricreare quel meccanismo virtuoso chiamare i componenti che non ha solo il compone componente della tecnologia ma tutto questo a dei risultati a dei risultati nel brevetti la Silicon belli lo vedete da questa di positiva fa molti più brevetti dell'intera Unione Europea questo è preoccupante è vero perché questi decreti registrati negli Stati Uniti che la percentuale di il numero di brevetti registrati dall'Unione europea negli Stati Uniti è cresciuto negli ultimi anni
Ma cresciuto solo in valore assoluto in valore percentuale la crescita di Paesi come Taiwan come Singapore è stata enormemente superiore lo citava prima il professor Romano l'Italia poi sappiamo benissimo che all'interno dell'Unione Europea
Non brilla fa neanche il dieci per cento dei brevetti fa l'otto per cento dei brevetti registrati nell'Unione Europea e si tratta di brevetti normalmente nei settori tradizionali
Il tessile macchine utensili
Mezzi di trasporto in generale quindi non nelle alte tecnologia dobbiamo trovare la maniera di interrompere questo circuito vizioso che per noi è molto pericoloso perché se è vero che l'industria tradizionale è stato la nostra forza in questi anni è anche vero che con la profonda trasformazione spinta proprio delle tecnologie dell'informazione noi non possiamo più pensare che queste posizioni di forza si manterranno da sole nel prossimo futuro l'accelerazione del trasferimento dell'innovazione dal momento della ricerca al momento dell'applicazione
La massiccia iniezione di innovazione che avviene in tutte le produzioni mette di nuovo in prima linea
L'esigenza di rinforzare i Circuiti di trasferimento anche perché come sappiamo il cambio non ci aiuta più da pochi mesi purtroppo non ci siamo ancora cortili quali alle sue febbri sia sui affetto non ci aiuta più come ci aiutato nel negli anni passati allora per concludere volevo citare alcune azioni che al Politecnico ne stiamo cercando di condurre cambiare questo prende negativo direi degli ultimi venti anni venti anni di crescita abnorme delle università che logicamente hanno lasciato dalle tratte molte tracce da un lato l'enorme aumento degli studenti il passaggio dell'attenzione dalla ricerca dei pro e dei docenti dalla ricerca alla didattica perché uno non può insegnare con centinaia di studenti e fare un gran numero di corsi e allo stesso tempo dedicare lo stesso tempo che dedicava prima alla ricerca questo è uno degli aspetti degli anni Settanta anche una cultura che è stata sostanzialmente ostile al fare industria dentro l'università anche questo certamente ha inciso pesantemente sull'attitudine delle persone ma oggi un sistema finanziario che si accontentava di garanzie immobiliari che sebbene a corto oggi sopra
Serialità non sono certo gli immobili ipotecati che certe regioni d'Italia non si riescono ma anche a mettere all'asta nell'arco di dieci anni insomma quindi sistema finanziario citava prima Patrizio Bianchi ha avuto le sue responsabilità ma il clima non è non sta cambiando è cambiato quindi esistono delle condizioni per fare diversamente allora ci stiamo Ventus Bellini da un lato creare delle strutture di trasferimento nei confronti dell'impresa e delle piccole medie imprese perché con le grandi imprese abbiamo sempre lavorato continuiamo a lavorare stiamo mettendo in piedi con molti lo però dei centri di ricerca congiunti ma soprattutto con il mondo delle piccole e medie imprese che oggi quando vai in università non sa neppure dove andare non ha neppure un punto di contatto un punto di riferimento
Dall'altro lato cercare di creare nuova imprenditoriali soprattutto nei settori innovativi
è un'iniziativa che chiamiamo Politecnico innovazione
E che fa seguito a tante iniziative parziali che noi abbiamo avuto in questi anni di presentazione della ricerca di creare degli sportelli tecnologici di avere un uso degli studenti che vanno a fare gli stessi come elemento di innovazione tra queste iniziative già nel passato volessero citarne una
Che è quella che è la creazione di una società di Venture Capital che abbiamo fatto assieme alla Università Bocconi è una delle principali istituzioni finanziarie italiane un fondo che affinché terminato la raccolta raccolto duecento miliardi e si dedicherà essenzialmente alleare a più alta crescita no quello delle tecnologie dell'informazione e a quello delle io tecnologie stiamo lavorando invece su un altro fondo con investitori istituzionali in questo caso con investitori quindi che si accontentano di ritorni più lenti
Dedicato a viceversa tutto lo spettro delle nostre imprese perché lo stipendio non parte non sono le Biotecnologia le tecnologie dell'informazione solamente sono riprese nella meccanica sono imprese del tessile calzaturiero quindi stiamo creando un profondo per aiutare la prima fase di start-up dell'impresa nei settori tradizionali e questo vuol dire che oggi i denari si trovano bisogna trovare adesso le imprese che consentano di far crescere questi denari
I servizi che vengono dati sono servizi tecnico-scientifici di trasferimento dimostrative di progetti di ricerca con cluster di piccole imprese in questo senso abbiamo una buona collaborazione con l'Università di Lecce
Per esempio uno dei progetti che stanno partendo ora è un progetto che raccoglie in prese della provincia di Varese e della provincia di lecco di Lecce per applicare e commercio elettronico un altro di questi progetti e l'uso del commercio elettronico nelle imprese orafe che in Lombardia sono piuttosto forte cioè cluster di imprese su progetti di innovazione dove l'università collaborano stiamo poi creando accanto a questa unità di trasferimento che vogliamo che sia unità leggera di una decina di persone complessivamente a regime perché lavoro devono fare i centri che già esistono i dipartimenti che già esistono vogliamo duplicare cattedrali nel deserto che fanno ricerca basandosi sul denaro pubblico e che vanno alla deriva nel momento in cui il denaro pubblico non c'è più una vera delle cose che si auto sostentano un'altra cosa che stiamo facendo è quello di creare una incubatore di impresa accanto all'università che si avvalga di questi fondi di Venture Capital ma che ha poi l'università di anche dei servizi in miliari dei servizi finanziari soprattutto anche dei servizi di mercati questo si spiega anche la collaborazione con l'Università Bocconi perché le imprese hanno bisogno solo tecnologia hanno bisogno i macchinina bisogni riassetti amministrativi e tutto questo logicamente universitari tecnologia è solo parzialmente preparata a fornire questa l'ultima che positiva in questa quindi cerchiamo di creare una piccola struttura in cui abbiamo tutti questi elementi di trasferimento di organizzazione dei servizi di prova termina si la fa e che spesso vengono commercializzate in poca misura uno delle caratteristiche per esempio dei laboratori universitari e quella di non essere neppure in qualità
Si sta riformando la legge quarantasei la normativa sugli laboratori di prova per quelli per cui esiste il finanziamento agevolato per le imprese e alle imprese al alle aziende di servizi che fanno prove verrà chiesto di essere in qualità per poter fruire di queste agevolazioni non c'è motivo perché anche alle università esigente e gli enti pubblici non vengono chieste le stesse cose ce le università devono lavorare allo stesso livello decide decente privati non c'è motivo che lavorano che lavorino a livelli tecnologici diversi e poi accanto alle prove al trasferimento questi servizi di aiuto alle nuove imprese di intubazione di servizi di marketing è un'ultima cosa che vorrei citarvi la brevettazione noi prevediamo molto poco come università
E forse è meglio che non breve chiamo perché quando prevediamo non valorizziamo il brevetto conosciamo tutti tanti enti pubblici di ricerca che fanno l'elenco dei loro brevetti
Purtroppo nessuno si preoccupò mai di chiedere affronti dei canali che avete speso per fare questi brevetti quali sono i rientri che avete avuto dalla vendita di questi brevetti queste non se lo chiede mai nessuno perché in Italia nessuno ha il coraggio di fare le valutazioni perché purtroppo le valutazioni sono imbarazzanti
Allora noi dobbiamo brevettare le nostre idee di ricerca dobbiamo convincere le imprese che lavorano con noi che anche l'università brevetta non sono le imprese che fanno lavoro assieme l'università poi c'è la cosa va bene due telefono avrete l'università che cosa ricava quei pochi fondi di ricerca che ha avuto una l'università deve sfruttare i propri brevetti da Sodano voleva per età o di renderli poi valorizzarli metterli in una forma che interessino qualcuno voi sapete che l'Università di Stanford negli ultimi dieci gli anni ha ricavato dalla vendita di brevetti trecento milioni di dollari quanto hanno ricavato tutte le università italiane messe complessivamente dalla vendita di brevetti
Negli ultimi anni
è una domanda imbarazzante è meglio non cercare dare una risposta beh io ritengo che una politica di incentivazione dell'università e della ricerca deve cercare di dare queste risposte deve cercare di premiare chi sa dare delle risposte
Deve cercare di non dare più denaro attivo dalle risposte perché i fondi sono limitati cioè dobbiamo cercare da un lato quell'uno e uno per cento che può in realtà pensiamo che sia l'uni sei mila e sette se no non saremmo qui a parlare di queste cose diventi il due i due e mezzo quindi rinforzare i fondi pubblici alla ricerca di fondi privati alla ricerca dobbiamo però fare in modo che tutto questo si accompagna delle serie valutazioni perché questo processo di crescita non sia uno spreco ulteriori risorse ma sia viceversa una carnalità non è virtuosa che induca sviluppo per l'università ma che soprattutto induca sviluppo per tutto il nostro sistema economico il sistema economico dei nord e sistema economico dei Sud vi ringrazio per la
De Bustis
Chiedo di parlare della possibile permesso
Sarà risolto e Bustis della Banca del Salento
Ringrazio professor Romano di di quest'invito recita feste
Mi ha fatto praticamente piacere riascoltare sia professor Bianchi
Professore Bracchi del Politecnico
Di Milano
Poi torno sull'intervento del professor Bianchini vorrei cogliere subito lo spunto da quanto ha detto il professor Bracchi
Magari coinvolgendo pure Patrizio Bianchi su questa crosta
Anche perché siamo sufficientemente rappresentati oggi qua come banca
Centro storico Rigoni che nostro vicepresidente ne ho visto un altro che è entrato adesso è Montinari per raccogliere così quest'idea del fondo e di avviare anche qui un progetto analogo mi sembra estremamente interessante quello che è stato fatto il professor Bracchi su al Politecnico insieme alla Bocconi
Allargando lo sguardo mettevo volgendo l'università di Lecce con su questo versante soprattutto per le aree che essi intuisce possano essere di grande prospettiva quelle ad alto contenuto tecnologico e naturalmente con la vicinanza concettuale spirituale vorrei dire di di Sviluppo Italia no quindi se lavoriamo su questo progetto possiamo forse anche dare Boy un contenuto operativo immediata questa riunione la cosa mi farebbe molto piacere
Il professor Bracchi ha parlato anche di rivoluzione tecnologica è vero nelle banche cioè psicosi si intuisce una drammatica potenziale rivoluzione
Che tocca
Tutti gli aspetti certamente anche i sistemi di pagamento ma soprattutto o diciamo no all'organizzazione del suo complesso
Meno che noi pensiamo di come visto che c'era c'era fatto così la cortesia di citarsi insieme ad altre banche ecco pensiamo di essere sulla strada giusta tanto è vero che che in una delle tabelle ci siamo ritrovati in una delle tabelle che ha mostrato il professor Bracchi in questi giorni infatti noi abbiamo avviato una cosa abbastanza inusuale nelle banche quattro sono Valdani ce lo può dire posso Bardane della Bocconi e qui parlerà penso sia un pochino
Che è quella di avere non solo il web watcher all'interno della nostra baccano addirittura devo grado una una funzione che riguarda Strategy perché ci aspettiamo che tutto questo grande impatto
Ci sarà dalla rivoluzione
Delle telecomunicazioni debba cambiare profondamente il modo di codice sia nostro attività
E quindi vediamo come anche in un'attività promette antipatica apparentemente burocratica come può essere quella del della banche perché farraginosa tante volte ecco sì sì prevale uno scenario in cui la tecnologia è drammaticamente importante
Il professor Bianchi ha detto alcune cose importantissime che con le quali poi mi volevo ricongiungere nel far vedere alcuni luci dico con dei numeri delle cifre
E in particolare ha detto alcune cose bisogna crescere con tassi di sviluppo rapido con obiettivi di iniziative ad alto contenuto di conoscenza quindi me lo fisserei questo punto perché strategico no tra l'altro peccato che che i personaggi del governo sono qua domani perché c'era riprendere perché le cose che ha detto Bianchi forse non opportuno che le sentissero anche altri ma non solo quelli che vengono soprattutto quelli che non verranno domani
Poiché detto anche Patrizio Bianchi dei mille Sud e delle mille DeMille nord e quindi delle mille are in competizione in un mercato globale il mercato globale in cui non si possono esprimere più solo relazioni ma bisogna esprimerle chiami legami poi da un punto di vista pratico significa le strategie di alleanza
Ma organizzate nella maniera più giusta naturalmente senza trascurare
Quello che si diceva prima il mondo dalla tecnologia e naturalmente per chi poi sta in un'area come questa apparentemente o realmente depressa sorge un po'di demotivazione però per cui è fondamentale che quello che sta facendo oggi qui poi abbia alcun seguito sposò il professor Romano sta lavorando bensì sul commercio elettronico sull'eBusiness in maniera molto così determinata credo che sia una strada da perseguire molta determinazione
Poi infine professor Bianchi ha detto per la nuova tecnologia ci vuole una nuova finanza
Bisogna trovare un modo diverso di accompagnare l'impresa al mercato ecco io professore quindi permette solo di aggiungere una cosa condivido in pieno
Per questo benedetto sud non c'è solo un problema di impresa poi posso essere contestato sicuramente c'è un problema che le infrastrutture tra che la situazione sarà integrale per fare impresa giustamente con la componente imprenditoriale ci dice che ci devono essere le condizioni più giusto ecco probabilmente da questo punto di vista bisogna fare qualche passo avanti medico a finanza per la nuova tecnologia e bisogna trovare il modo giusto di farlo poi vediamo se il sistema bancario proprio per farlo ma anche nuova finanza per creare l'ambiente più giusto
Per affinché gli imprenditori possano agevolmente sviluppare Lorenzetti
Se però prevenuto
Il si vedono
Da così mio collega mi ha preparato dei lucidi ma giusto per ricordare alcune cose che sappiamo purtroppo tutti
Non si fidava belle raccolto fatto
Questo lucido che cosa ci fa vedere purtroppo che il nostro Paese vedete stanno età di questa classifica questo non è altro che la classifica che esprime l'attrattività
Per gli investimenti
Possiamo sotto paesi come
Portogallo Cile
La Spagna la Malesia la Norvegia
La Svezia e l'Austria
Nuova Zelanda c'è per non parlare tutti perché gli altri Paesi europei occidentali
Quindi evidentemente quello che poi si professor Bracchi ricordato come reale posizione del Paese siamo in un contesto internazionale purtroppo messo in luce anche da questo elemento quindi sembra che le condizioni per la Trevi utilità degli investimenti non ci sono qualche segnale di miglioramento c'è perché rispetto al passato sia scalata qualche posizione però purtroppo siamo la situazione è ancora negativo
Quest'altro lucido
Che è tratto sempre dalla stessa fonte di ricerca che Business International riportato il l'ambiente per per sviluppare gli affari non una classifica una un punteggio che esprime interni differenziate l'Italia rispetta Francia Germania e Regno Unito spesi bassi il punteggio in termini di l'ambiente economico no definito come ambiente politico stabilità politica efficace politica opportunità di mercato o imposta mercato finanziario mercato del lavoro infrastrutture purtroppo l'Italia anche qui nettamente per l'ente con un gap purtroppo enorme no e allora la domanda viene ma c'è qualcuno che sta lavorando su questo che
Questa è sempre la risposta tutti quei politici che domani non verranno Azizza domanda purtroppo sembra che su questo gap
Stiamo lavorando in pochi perché siamo più preoccupati di come si organizzano i partiti piuttosto che di pensare contenute
Questo ripete quello che insomma in maniera molto più precisa ha detto il professor Bracchi e cioè che l'Italia purtroppo
Spende alla diciamo che spetta a possibilità di spesa per ricerca e sviluppo abbiamo una cifra molto più ridotta rispetto agli altri Paesi occidentali
Naturalmente non c'è solo lo Stato che contribuisce a fare questo tipo di investimenti ma anche le impresa e quindi se non ci sono le condizioni per investire dobbiamo domandarci qual è la ragione
Per valutare naturalmente oggi
La situazione del di questa parte del Paese non beneficia ancora del dell'opera che professor Bianchi nei prossimi anni sicuramente professor fra svilupperà e quindi siamo iniziative opportunità affari ancora diciamo sono da tutti da verificare
E naturalmente questo non si test non è testimoniato neanche purtroppo da un modello di comunicazione no perché per attrarre capitali ci vuole pure un'idonea politica di comunicazione noi
Abbiamo avuto esperienza in alcune circostanze di
Entrare in contatto con le agenzie internazionali di sviluppo e abbiamo visto che la politica di comunicazione abbastanza aggressiva e professionale
Però abbiamo notato che almeno nel nord dell'Italia nel sud qualcuno si è dato da fare in maniera molto innovativa o e questo è poi mette vecchio di un anno due anni indicano questa è la gente sia per gli investimenti ad nell'area di Torino e del Piemonte che ha sviluppato sempre poi ve lo posso così lasciare per consultazione manuale estremamente ben fatto in cui si descrivono tutte le caratteriste dell'ARE le opportunità e naturalmente con un grafico
Dove mette in evidenza la povertà interni differenziati delle opportunità di insediamento
Di questa parte del Paese che ci riguarda rispetto arresto chiamiamolo del mondo voglio dire dell'Italia
Va beh ti concentrando nella realtà del Piemonte così con
L'interesse abbastanza
Significativa
A proposito delle infrastrutture
Sempre per quei politici che domani non verranno
Scusate sono polemico ma
Costo
Questo è tratto da un lavoro di dell'Istituto Tagliacarne se lo sbarco
Solo dimostra quello che sappiamo il gap
Stavo sulle infrastrutture tra Mario qui di evidenziato addirittura per provincia per le diverse componenti trasporti energia idrico credito e comunicazione no
Su tutti i settori salvo nessuno che questo dei trasporti perché probabilmente Brindisi a un aeroporto è un porto
E quindi siccome fatto su basi quantitative viene fuori un indice sopra la media ma anche questo può essere così distorsivo la realtà è che quando si fanno queste analisi il professor Bianchi ce lo insegna non è solo bisogna guardare gli aspetti quantitativi gli aspetti qualitativi sono importanti e questa coro messaggio per i nostri politici la customer satisfaction nemmeno nelle imprese si cerca così di osservare forse andrebbe
Considerata quindi c'è un gap infrastrutturale drammatico sia sul piano quali-quantitativo che soffiano qualitativo
E veniamo un po'più al nostro mestiere dice più vicino al nostro mestiere quindi
L'ha detto professor Bianchi professor Bracchi c'è bisogno del sistema bancario sviluppo locale
Oltre ad altri attori quale le imprese restitutio locali associazioni è una serie di input
Diciamo di di matrici di sviluppo ha bisogno diciamo dell'operatività
E dell'intervento di di di quel degli operatori bancari e anche di un'infrastruttura di mercato che purtroppo
Particolarmente con riferimento al sud
Vengono le note più negative nel senso che
Guardando al mercato internazionale le nostre banche già sono ai confini
Diciamo di dei dei della capacità competitiva
Nel senso che le dimensioni sono piccole dimensioni rinnovavo erano allo scarso la capacità di servizio di esprimere valore aggiunto e bassa la capacità di esprimere l'innovazione
Altrettanto e quindi
Addirittura le nostre banche nella suddivisione
In una possibile suddivisione
Fa questa società che la war bond banca internazionale investimento vengono considerate le banche regionali parliamo delle nostre grandi banche come negozio regionali nel contesto internazionale
Lo mette questo ha un significato perché la
L'assetto dimensionale condizionato
Le capacità operative
Le capacità operative hanno un impatto poi ben preciso sullo sviluppo delle operatività sulla capacità di assistenza all'impresa che soprattutto un una limitazione per gli interventi di finanza
All'ingrosso
Dopo vi vi dirò meglio questo concetto
Nelle prime banche in europee non c'è nessuna banca italiana nonostante l'ultima aggregazione
Macroscopica enorme che è stata sviluppata di Banca Intesa o la Comit non è presente quindi hanno fatto una buona operazione ma non hanno toccato diciamo la che siete nazionale europea non non mondiale
Tempo fa
Una banche d'investimento americane ha tirato fuori una ricerca che secondo me ha molti punti di congiunzione con quanto in maniera organica ha detto il professor Bracchi prima
Una ricerca di Morgan Stanley
E
Mette il luce
Se mi ha detto in maniera molto più semplice banale di vince chi perde quali possono essere i settori
Siamo a più alta capacità di sopravvivenza strategia del futuro queste anche importante diciamo nella nel tracciare un modello di sviluppo
Fondamentale quindi circolare delle comunicazione l'area siamo del dei servizi finanziari gradualmente opportunamente
Evoluti
E sicuramente un'area di grande interesse di di grande possibilità di anche di sviluppo occupazionale
Mi domando se tutte queste cose sono riprese nella programmazione
Bisogna segnalare che effettivamente
Qualche elemento positivo si comincia a intravedere perché se avete avuto la pazienza di analizzare
Così queste i vari reportage sul DPEF si comincia a ad avere la sensazione che molti elementi così di
Per catturare con lo sviluppo le possibilità di sviluppo futuro inizia adesso il problema come ricollegarmi a cura dice il professor Bianchi e la finanza per queste grosse perché il nostro bilancio
Bilancio ne riferiscono quello della banca ugualmente ma quello del dello Stato un Bilancio stretto
Che deve osservare dovrà continuare a osservare benedetti i parametri di Maastricht
Non consente lo sviluppo di politica che nel passato sono state perseguite quindi c'è bisogno di più fantasia e di maggiore innovazione da questo punto di vista questo è assolutamente possibile
Perché
A fronte di idee di penso come ha detto questo Bracchi poi i soldi si trovano pronto
Fino a poco tempo fa anzi direi fino a tre quattro anni fa io spostato tanti anni dell'IRI quindi
Purtroppo per fortuna quindi so come veniva alimentato sola Spiteri come lavorava alla sfibra il suo bianchi
Non
E naturalmente nascevano prima i quattrini volete no è chiaro che deve il processo deve essere completamente ribaltato
Idee nel settore dell'innovazione
Nel settore della tecnologia nel settore delle infrastrutture e questo secondo me è quello di cui ha bisogno il
Il Sud naturalmente questo del permanere semplice ma
Poi tutto poi sviluppato in maniera organica in un piano ben preciso
Che poi deve trovare lo sviluppo in una giusta congiunzione delle iniziative
Sia dal basso che dall'alto altrimenti pazienza nella polemica Rodiga stemma liberalizzazione o di tipo dirigistico quando si parte da una situazione quella del Sud polemiche veri dirigismo
è chiaro che sono solo strumentali
E quindi i quattrini soldi capitali per
Sviluppare queste iniziative ci sono però il professore ha dato l'esempio di come per Venture Capital è possibile trovare per i sosterrà meteo è stato fatto in una in un'area centrale rispetto all'Europa che Milano
Con intelligenze applicati di primo livello Politecnico Bocconi e quant'altro ma al di là di questo sulle iniziative specifiche faccio un esempio scade che è un grande fondo
Internazionale americano ha fatto un fondo specifico per il alcuni Paesi dell'America latina per iniziative americano ed in un fondo
Dedicato a
All'innovazione
E così se è possibile America Latina fornire livello di similitudine abbastanza altro nel Meridione
Quindi quante questa finanza disponibile Rocca piazza disponibile elevatissima ed era rappresentata dal surplus nelle banche della del sud esiste un solo grosso tra quello che si raccoglie quello che si impiega dei la orientativamente di cinquanta mila miliardi
Tocca la cifra importante
Non solo
Ma nella struttura operativa di bilancio modernista Baccari ci sono le attività anche sotto la linea cioè i risparmi sotto forma di titoli non sono le cosiddette attività in gestione solo in Puglia questi sono cinquanta mila miliardi niente alla queste due cifre insieme fanno cento mila miliardi
E la cifra imponente
Naturalmente la prima cifra che è quello del suo fosse raccolta impieghi non è utilizzabile intorno investe per lungo termine perché le banche devono rispettare gli equilibri
Finanziari proprio e di di Meccia tra l'attiva passivo di corrispondenza tra la gestione dazio del passivo da una parte di questa liquidità potrebbe essere impiegata in strumenti finanziari collegati a cooperazione di innovazione operazioni infrastrutturali la stessa cosa vale per a maggior ragione per le attività dei risparmiatori no adesso come sapete nei mercati in un mondo inflazione bassa c'è un problema della redditività degli investimenti c'è la ricerca dei cosiddetti gas Tirelli rendimenti High Yield provengono da non solo dai grillini delle obbligazioni emesse dalle imprese ma anche da obbligazioni
Collegato da strumenti finanziari collegati a progetti
Il ha grandi progetti o a progetti specifici di più piccola dimensione ma venne individuabile con elementi di trasparenza e di esatta individuazione della redditività dei flussi di cassa e quant'altro
Quindi tutto quello che in
Diciamo inquadrabile nella logica del della finanza di progetto è finanziabile perché sono opportune tecniche sono di seguito di trazione che poi alimentano quando c'è un qualunque flusso di cassa
Si può fare un titolo
No quindi se queste collegato al grande problema Progetto delle privatizzazioni se queste benedette privatizzazioni subissero delle accelerazioni
Da un lato S i progetti infrastrutturali in una logica di privatizzazioni partissero sì posso individuare iniziative con flussi di cassa
Ecco lì poi collegare strumenti finanziari che possono accedere a un mercato del risparmio delle dimensioni che vi ho detto prima quindi
Questo è un esempio va stanza significativo
Anche perché poi mi farò vedere nel mondo di che cifre parliamo l'altro elemento è che
Quindi visitare il dottor professore c'è l'altro elemento è quello di uno Stand by strategico perché dire bomba quando partiamo questa iniziativa partiamo fra un anno quando ci saranno i soldi
Dobbiamo ridurre la pressione fiscale no i soldi ci sono restano qua allora si chiamano affrontate
Di Progetti viabili e qualcuno deve decidere naturalmente oggi questo è possibile perché se una volta nessuno si fidava oggi magari ci si può affidare no quindi a fronte di progetti viabili
Chiamare il sistema bancario
E dire quanto mette a disposizione vogliono standby di tipo strategico e non è difficile attivare risorse per quattro cinque mila miliardi solo con questa iniziativa naturalmente a fronte di progetti via finanza commette ad a progetti specifici la cui viabilità viene valutato da qualcuno
L'altro
Lei ha fatto riferimento è anche il professor Bracco ha fatto riferimento a quello dei veicoli non non è un'invenzione questa è una cosa che negli altri Paesi e abituale i veicoli confinante sapere il capitale di rischio perché prima abbiamo parlato
Di capitale di debito questi sono due
Strumenti che son capitati dei due Paesi sarà anche gli strumenti del capitale di rischio tra mettici voluto la giusta stratificazione fra questi strumenti e di qua
Non solo per per quest'ultimo aspetto ma anche per gli altri due non c'è solamente un mercato nazionale cioè mercato internazionale
Quindi i soldi ci sono
Vediamo quanti sono sì benedetti soldi
E sono tanti
Questo schema ripreso da
Sì una tabella di una grande banca internazionale
La sintesi non so se si leggono le cifre
Questa blu
è la cifra per il novantotto novantasette novantotto novantasette della attività di prestiti legati alla ai progetti quindi la finanza di progetto fatta dal sistema bancario internazionale cifra sessantasette miliardi di dollari
Traduzione del moltiplicata per due mila
Centoventi mila miliardi questa di sotto invece
è la cifra
Quarantuno miliardi di dollari che la cifra di
Taking vi Investimenti che ha fatto il mercato finanziario sul quegli strumenti finanziari di cui parlavo prima quindi in totale cento miliardi di dollari cioè fascista in mezzo progetti di dove tutto il mondo
Anche nei paesi in via di sviluppo naturalmente a fronte di progetti ben individuati con flussi di cassa
Predeterminati con una viabilità quindi però attenzione non solo grandi progetti abbiamo detto anche iniziative di dimensione contenuta dove la viabilità viene valutata da qualcuno
Un'ultima cosa di di molti a illustrazione di di sollecitazione
O per tutti noi a cominciare dalla Banca del Salento che
Su questo versante fa quello che può
E che purtroppo guardando una non lo leggete ma ve lo dico io
Guardando una
Partecipazione degli operatori internazionali a
A questa finanza di progetto non ci sono né istituti italiani né come finanziatori importanti né come advisor né come
Studi legali ho né come società di certificazione può darsi qualche italiano cioè le uniche cose che trovate nelle classifiche è il progetto Api Energia cui tutti quanti hanno messo il CIP
Che naturalmente era guidato da una banca internazionale ecco quindi purtroppo questo si dice che c'è un ritardo drammatico e quindi conchiglie oggi si trova
Nella
Opposizione felice da un lato perché estremamente stilisti volante accettato questa sfida è quella di saper coinvolgere le le istituzioni internazionali in un processo che però deve veder crescere anche le istituzioni nazionale oltre
Ringraziamo l'ingegner De Bustis perché credo che la sua relazione
Che rappresenta un intervento del mondo finanziario e quindi la tolleranza e via nel tempo era del tutto giustificata perché diciamo avevamo bisogno
Di avere un quadro completo direi che con la sua alta professionalità ci ha tracciato tutte
Le opportunità che il mondo finanziario oggi è in grado di poter
Rendere disponibile per poter concertare proprio detti di sviluppo nei nostri territori
Direi che anche la sua immediata reazione alla proposta alla esperienza del Politecnico di Milano mi sembra estremamente interessante per cui ci metteremo subito a lavorare diciamo su questa questo gemellaggio diciamo di iniziative adesso pregherei Ricciarelli che l'ultimo relatore di questa tornata di fare il suo intervento
Non siamo nei tempi sì sì
Io ringrazio per l'invito
Ogni volta
Che si affrontano argomenti
Che sono topici però nostra comunità invito alla riflessione estremamente opportuno e quindi un apprezzamento particolare chi ce lo sottopone come gli amici di Lecce ho cercato di seguire la traccia indicata nel pieghevole che riporti i dettagli del nostro convegno e quindi seguirò le domande che sono presenti nel pieghevole almeno per la nostra sessione poi cercherò anche di rispondere a una domanda che aleggiata qua da parte di tutti gli interventi
E che in fondo è una domanda
Che ha un illustre predecessore
Giacca da loro nel suo libro bianco poneva all'Europa il problema di come trasformare un successo scientifico in successo industriale
Sia il professor Bianchi sia il professor Bracchi chi mi ha preceduto hanno posto lo stesso problema allora vedremo se in qualche caso in qualche parte d'Italia questo è successo e perché è successo
La prima domanda che poneva credo lo stesso al dottor Romano era i meccanismi convenzionali di produzione dalla conoscenza e di apprendimento inducono ulteriori distanze tra le regioni forti e le regioni deboli credo caldo ci ponesse
Nel pieghevole questa prima domanda
Allora io anche dalla qualità di responsabile di università del sud avendo presente che giusta per parlato di una pluralità di nord e di una pluralità di sotto tenterò di dare una risposta una mia posizione ma questo domanda
Partendo dal contesto il contesto italiano non è detto che sia lo stesso dovunque nei Paesi sviluppati
è un contesto nel quale inscindibile l'attività didattica dall'attività di ricerca
Questo inscindibilità ovviamente va poi comparata a come si realizza i nel subito e al nord e allora mi sono permesso di andare a fare una piccola statistica
Mi spiace che non per tutti sia visibile quindi la leggerò la statistica dice che noi oggi ci troviamo davanti a una richiesta di formazione che al Sud e di gran lunga superiore rispetto ai Paesi alle alle regioni del Centro-Nord per due motivi primo motivo perché la natalità e ancora differenziata tra sud nord e positivo al Sud in molte parti del sud mentre negativo al nord ma soprattutto per un altro motivo perché il la percentuale di trasferimento
Dalle scuole secondarie all'università ha raggiunto al morto ormai un dato non più incrementate perché siamo intorno all'ottanta per cento di studenti che dalle scuole secondarie vanno all'università
Mentre al Sud siamo intorno al cinquantacinque per cento quindi abbiamo ancora un venti per cento di possibilità di adeguarci in risposta alla domanda di formazione
Rispetto a questo noi abbiamo una capacità di risposta per quanto attiene uno degli elementi fondamentali nella formazione cioè i docenti che sicuramente non abbastanza comparabile con il nord infatti
Mentre noi abbiamo un numero di iscritti in corso che rappresenta al subito il trentasei virgola trentatré per cento di tutto il Paese
La nostra capacità di risposta in termini di docenti rappresenta solamente il trentuno e sessantasette per cento sono dati Istat sono dati certificati cioè noi abbiamo un cinque per cento
Di divario rispetto al Centro-Nord per quanto riguarda le risorse umane che ci devono permette di rispondere alla maggiore richiesta di formazione se proiettiamo questo rispetto alla possibilità di crescita
Visto ancora la percentuale di trasferimento alle scuole secondarie all'università ecco che noi ci troviamo che nella concezione già convenzionale
Della didattica e della ricerca noi abbiamo da superare un divario non trascurabile
In termini numerici questo significa circa due mila docenti in meno nelle università del sud naturalmente parliamo di suddito DiVersi ci saranno rinascita che sono al di sopra della media ci sono delle università che hanno ancora questo per quanto riguarda l'aspetto della capacità di risposta da un punto di vista della formazione se poi andiamo al problema della ricerca voi sapete che gli investimenti in ricerca da parte del nostro Stato vedono un investimento pari al quattordici per cento rappresenta il CNR rispetta un trenta per cento di produzione di cui noi potremmo dispone ma c'è un terzo dato che è importante
E che è dovuto a un divario che riguardava tipologia
Di risposta di formazione delle università del Sud rispetto al Nord il sistemi italiano e caratterizzato da un diciassette per cento in meno di risposta di formazione nel campo scientifico e tecnologico rispetto alla media europea
Cioè noi produciamo tanto per intenderci molto più professori giuristi di quanto produciamo di ingegneri di fisici i chimici
Rispetto all'Europa al Sud questo è ulteriormente aggravato per un ulteriore venti per cento
Cioè noi produciamo per esempio la mia università al diciannove virgola sette per cento di studenti iscritti a giurisprudenza su cinquantaquattro mila studenti
Poi giù di lì noi abbiamo dodici mila iscritti in facoltà di giurisprudenza voi capite che le aspettative occupazionali e l'esigenza del Paese sono di tipo diverso rispetto a questo tipo di percentuale
Quindi abbiamo anche un divario che di tipo disciplinare voglio sottolineare questo perché non vorrei essere frainteso non è un problema di risorse di tipo finanziario non è un problema di investimento nella quantità di facilities per la ricerca di centri di ricerca ma è anche un problema relativo al tipo di risposta che viene dato assoluto rispetto alla richiesta alla domanda di formazione
Questa e il contesto questo col testo che nella domanda era un contesto rispetto alla formazione tradizionale diventa ancora più grave se andiamo a considerare la trasformazione che ci attende
Una trasformazione che nasce dal nuovo decreto generale Dario quello che si chiama autonomia didattica
Che ha come dato essenziale
Il cambiamento del protagonista protagonista non è più il docente ma protagonista sarà lo studente sarà lo studente che sceglierà i suoi percorsi di formazione
E allora renderà ancora più grave questo divario che noi abbiamo in termini di personale che dovrebbe rispondere a queste esigenze di formazione
Allora in questo contesto si inquadra può la seconda domanda la seconda domanda che Aldo Romano ci faceva riguardava il problema relativo al impresse che sono insediati in Regione lontani dai centri nevralgici del potere industriale devono seguire traiettorie di innovazione che tengono conto di questa loro specifica caratteristica questa la domanda che pur che poneva Aldo Romano recentemente è stata eseguita una ricerca su quali sono le motivazioni per investire nel Mezzogiorno stata presentata qualche mese fa a a Roma da parte da una ben nota impresa eh divide questa ricerca circhi fattori de
Indirizzano la localizzazione delle grandi multinazionali nell'assurdo che non investono nel Sud dal quale risulta che sono le caratteristiche delle risorse umane
Le le motivazioni per scegliere l'insediamento
Cioè troviamo come un fattore di debolezza come quello che ho descritto prima diventa un ulteriore moltiplicatore nel momento in cui le industrie che non hanno investito non subito
Se avesse dovuto investire individuano questo
Fatto
Ma
Questo fattore che riguarda le multinazionali che non ha vestono sotto dello stesso fattore che ha indotto alcune altre grandi imprese a investire nel Sud
Due fattori una il costo l'altro la qualificazione il cento per cento
Dato dal costo ottantanove virgola quattro per cento è dato dalla qualificazione vedete subito come tutta la politica del passato degli incentivi sia crollata rispetto alle priorità
E ancora di più diventi importante rispondere interni
In termini di facility s'per la ricerca quindi fatto io l'autorizzazione anche per quelle che sono già dentro il sistema meridionale sono le la qualificazione del nostro dei nostri laureati oltre i costi
A Catania qualcuno
Il manager di una delle grandi imprese che costituisce un fattore di successo per la nostra comunità ha messo fuori delle cifre un ingegnere costa a Catania questa grandi industrie ventotto mila dollari mentre Costa Milano o vicino Milano quarantaquattro mila dollari questo perché una legge copre gli oneri sociali questo il primo fattore Passi paragoniamo quanto costa degli Stati Uniti andiamo a più del doppio un altro fattore importante di successo è rappresentato dalla qualificazione i nostri ingegneri fisici chimici che vengono assunti da questa multinazionale italo francese e né i fatti non sono non entrano se non con centodieci e lode e quindi grande qualificazione terzo fattore di successo per i nostri laureati il fatto di essere fedeli alla luogo di avere minore vocazione dette questo sia un pregio alla mobilità dovuto persone che comporta che le specie di formazione da parte della grande impresa vengono ammortizzati ovviamente in tempi che sono ragionevolmente utili per poter assuma ecco perché
Gli insediamenti i fattori di reazione che ci venivano chiesti nascono appunto dei costi e dalla qualificazione
Rispetto alle altre realtà cerca andare veloce perché piacerebbe che ci fosse tempo poi per qualche domanda
E però voi capite che in questo caso
Abbiamo da confrontare in tempi in termini di avere di reazioni che l'esigenza la formazione comprovano un arco temporale
Che è profondamente diverso dall'arco temporale richiesto dall'impresa e noi dobbiamo prendere atto e dobbiamo far comprendere alle imprese che oggi noi possiamo dare ai nostri laureati uno strumento per conoscere diamo possibilità di collocarsi in questo sistema nuovo di società della conoscenza sapendo che hanno un futuro che non conosciamo
Tanto rapido
Il dinamismo del mercato come veniva detto ma tanto rapido e il dinamismo della conoscenza sappiamo che entro cinque anni il cinquanta per cento della conoscenza saranno quindi dobbiamo cautelarci e preparare
I nostri laureati a sapere d a dover affrontare un futuro e quelle conoscenze saranno diverso
Ecco qua allora che il tipo di reazione è un tipo di reazione che pretende l'accettazione da parte dell'impresa di questa differenza temporale di arco temporale tra le loro esigenze e le esigenze la conoscenza ma nello stesso tempo richiede quell'alleanza che permettono appuntamento successivo dal momento dell'aggiornamento alla conoscenza il problema dell'educazione permanente non è un'invenzione semplicemente per ammortizzare i conflitti sociali può essere in grado di intervenire sulla coesione sociale
Come stato all'inizio nei paesi del Nord che hanno utilizzato questo strumento rispetto alla cassa integrazione che non le abbiamo utilizzate in Italia
Ma è una realtà su cui costruire un nuovo rapporto tra l'università e l'impresa sapendo che esiste un'esigenza comune di un appuntamento futuro rispetto al momento della formazione che viene codificata in quel famoso titolo di studio su cui poi discutiamo se debba avere uno valore legale magari dividendo il morto dal sud ma secondo me non essendo effettivamente realistici in questo senso allora io credo che anche un'eccessiva attenzione al problema dell'intervento sul primo livello
Della formazione cioè sul primo livello dei diplomi non ha più senso mentre è chiaro che noi dobbiamo rivolgere la nostra attenzione che la nostra concertazione a livello del posto barca
Nel momento in cui periodicamente aggiorniamo il flusso delle conoscenze
C'è una terza domanda a cui vorrei
Rispondere la quarta ha già risposto in modo perfetto l'amico Bracchi quindi non mi permetto di aggiungere nulla sul problema della quarta domanda ma c'è la terza che mi sembra importanti in che misura l'organizzazione del sistema universitario cerca influenza i comportamenti innovativi delle prestazioni delle imprese
La terza domanda che tu c'è posto
Non c'è dubbio che l'università a disposizioni uomini vede
L'industria ha bisogno sia di uomini che dire è stata la sua
Progetti e può fornire esperienza
E proprio attorno alle risorse umane per quello che ho mostrato prima le quali a loro volta generano idee progetti che sia figlia il processo di innovazione
Ed è proprio qua che scatta l'idea della risposta allo sviluppo da parte di un sistema integrato che deve accettare la competizione
Il processo di vedere i singoli attori muoversi ognuno per i fatti loro
Per rispondere al problema della competizione per lo sviluppo locale a mio avviso ormai superato se possiamo vantare alcuni distretti in cui c'è stato un successo in termini di competizione dobbiamo riconoscere che ciò è dovuto non tanto al singolo peso
Dei vari attori che si sono messi insieme ma un fatto di essersi messi insieme il valore aggiunto nasce dalle sinergie
E allora noi vediamo per esempio che a Catania attorno a questo sinergie enti locali impresa università grandi agenzie nazionali di ricerca si sta venendo a creare un concentrato di adesioni di imprese che tendono a mettere in evidenza due cose primo la produzione di innovazione vi faccio vedere subito finito il numero di brevetti che vengono prodotti e che vengono essere utilizzati nelle imprese auto per questa multinazionale un valore cinque nel momento in cui accanto alla firma del ricercatore dell'impresa se la firma del ricercatore dell'università
Secondo il problema che più interessa alle università
Mentre prima università vivevano di una definizione istituzionale dei loro compiti la didattica e la ricerca ora c'è come terzo compito la risposta alla domanda sociale e la prima risposta alla prima sfida che oggi abbiamo non solo in Italia in Europa e quello occupazionale
Ecco quindi che c'è un interesse all'alleanza per poter non solo produrre sviluppo e progresso ma abbiamo bisogno di un'alleanza che ci permetta di aumentare le capacità occupazionale
Ecco questo è avvenuto anche da noi non solo in termini come dicevo di brevetti e credo che sia importante fare vedere che cosa è successo in termini di progressione di brevetti partendo dal mille novecentonovantuno sino al mille novecentonovantotto
Ma a mio avviso è importante fare vedere anche che cosa è successo in termini di occupazione abbiamo partecipato a
Un progetto che si chiama Almalaurea a un anno di distanza dalla Lauria cosa succede ai nostri laureati sono dati leggermente più aggiornati di quelli Istat che si riferisce escono in genere a qualche Periodo che ormai per il dinamismo che abbiamo sottolineato non ha grande significato
Ecco invece l'indagine che riguarda Catania
Laureati nel giugno novantasette destino dei lavori atti nel novantotto
Sono già fuori tempo vi faccio uno notare solo mente che noi a un anno dalla laurea vantiamo il quarantatré virgola uno per cento di laureati che hanno un lavoro ci sono anche i diplomati
Abbiamo un confronto faccio con è andato via il professor Bianchi con una regione che lui conosce bene essendo stato docente nella stessa Regione università di Modena
Per lo stesso Periodo rappresenta il quarantotto virgola sei per cento se considerate che esiste un rapporto una tre tra l'attuale tasso occupazionale in Sicilia rispetto all'Emilia voi capire che come normalizzando abbiamo una capacità di lavoro da offrire ai nostri laureati che notevolmente superiore alla a quelli che sono i valori del di una regione di un'università di grande prestigio inserito in un contesto profondamente diverso
Quindi l'alleanza delle autonomie l'alleanza con gli enti locali l'alleanza con le imprese però rimane in ogni caso l'esigenza di stabilire le regole dell'alleanza
Però l'università ridursi a produttrice di servizi poi invece deve conservare la propria in identità individuale che attraverso l'alleanza tra soggetti diversi produca come valore aggiunto l'aumento dalla capacità di competizione dei sistemi locali tale valore aggiunto si fonda sulla consapevolezza che la libertà di ricerca e di formazione rappresenta il valore principale degli atenei del ventunesimo secolo
Questa è la sfida che le università fronteggia l'anno nel prossimo futuro
L'orgogliosa rivendicazione della propria specificità coniugata con l'umiltà di riconoscere la propria funzione di servizio nei confronti della società
Grazie al fine di agevolare le sinergie degli argomenti dei tempi pregherei Valdani di venire al tavolo perché io finirei Lionel Gildo
Gli interventi pregherei De Bustis anche di venire al tavolo insieme a Bracchi perché ho completerei gli interventi dei relatori
Sulla parte che riguarda il governo del cambiamento in modo da dare la possibilità e teniamo conto che degli interventi che ci sono stati ad esempio l'intervento di De Bustis
A ha praticamente dato una indicazione della necessità diciamo di come governare il cambiamento per poter valorizzare risorse finanziarie disponibili
E quindi diciamo presento subito la scheda della ultima sessione in modo da avere poi molto tempo a disposizione per il dibattito per il contributo della platea
I relatori di questa terza sessione sono professor Giuseppe Vacca il professor Gianfranco Viesti e consigliere economico di Fabrizio Barca il professor Valdani
Il quale a naturalmente trasferito in questa sessione il suo intervento e quindi diciamo poi lo pregherò di intervenire come primo relatore e questa sessione ecco diciamo sul governo del cambiamento anch'essa una Scheda che io vi leggo in maniera molto rapina
Gli obiettivi tradizionali della crescita e dello sviluppo
Attrarre attività imprenditoriale dall'esterno e manutenere il patrimonio di imprese esistenti oggi vengono perseguiti secondo percorsi più complessi e meno immediati che non è il passato
Lo scambio linfa vitale del mercato a una molteplicità di pre requisiti
Tre requisiti che spesso sono assunti come dati per esempio il riconoscimento legale della proprietà privata le sanzioni contro il furto fino alla fiducia di cui hanno bisogno i clienti quando acquistò da fornitori non accreditati
Oppure il fatto che comportamenti corretti siano ottenibili facendo uso di controlli limitati e che rendono possibile transazioni facilitare le transazioni è sempre stato un imperativo per gli apparati di governo fino a poco tempo fa si trattava solo di procurare una valuta affidati e di mettere a disposizione un sistema legale per risolvere le dispute in merito alla proprietà
In tempi più recenti gli apparati di governo hanno dovuto assumere ruoli chiave nel creare molte delle condizioni necessarie per espandere l'economia di mercato quali la costruzione di infrastrutture fisiche insegnare le competenze fondamentali e migliorare le condizioni di salute dei lavoratori i fattori locali che influenzano la produzione di ricchezza nella forma di produzione di beni e servizi ricadono essenzialmente sotto le ben note quattro categorie qualità dell'offerta di competenze umane qualità dell'offerta di capitali politiche industriali e tecnologiche utilizzo degli assetti e locali
La globalizzazione ha incrementato normalmente il panorama delle scelte la polizza attive possibili nel mercato globale non sono più tanto e solo le imprese a competere fra loro quanto invece interi sistemi Paese o sistemi Regione sotto questo aspetto paesi regioni competono fra di loro non solo in termini di infrastruttura di trasporto e di telecomunicazioni ma anche in termini di incentivi alla localizzazione di misure fiscali di riduzione dei costi associata al lavoro di qualità della vita e dell'ambiente
Le dinamiche della globalizzazione influenzano anche l'università infatti sono enormemente aumentate le possibilità di scelta su dove acquisire acquistare servizi di ricerca di formazione addestramento pertanto la sfida della globalizzazione riguarda anche le istituzioni della ricerca e della formazione
E qui naturalmente si innestano le domande
Quale politica di sviluppo possono favorire le economie locali sostenendo la cooperazione tra università ricerca e impresa qual è il ruolo delle istituzioni di governo dell'economia del territorio nell'era della competizione globale
Quali percorsi per favorire meglio il e per meglio connettere i sistemi locali che apprendono con i sistemi locali intelligenti ecco do la parola a valutare
E che lenisce avrai Lucidi ai lucidi non hai compiuto
Ora
Ecco miliardi comunicazione
Cioè
Bene devo dire che la verità che dopo tutti gli interventi sei di questa mattina di oggi pomeriggio
Ho un sacco di confusione in testa perché parte delle certezze
Sono diventate incertezze però parte nell'incertezza invece si sono rafforzate grandi certezze perché viene fuori il desiderio e la volontà veramente di fare di operare
Gli economisti sanno ma in questi ultimi tempi sfoggiato tutta una un glossario molto specifico per cercare di evidenziare il momento di cambiamento che stiamo attraversando qualcheduno parla
Genericamente di nuova economia qualche d'un altro parlare di economia digitale qualchedun altro parla ancora di parlare con un vice dell'Economia confuso sognando che soffrono inglese
Però in realtà la parola veramente giusta e quella che è stato riportato nell'accortamente gli offre delle nostro convegno quando si parla di Tasso transizione dell'economia tradizionale all'economia e alla conoscenza non siamo ormai entrati decisamente nell'economia della conoscenza che l'espressione di che cosa Dio un'accumulazione straordinaria di know how di conoscenza che permette all'umanità di generale costantemente con una successione veramente senza precedenti i Quantum Leap i famosi momenti di cambiamento radio radicale che ci si parlano dal presente
Al futuro
Che si stia entrando nell'economia della conoscenza è chiaro perché molti di voi non sarà sfuggito appeso è una delle tante notizie
Che uno dei motori di ricerca Altavista è stato ceduto recentemente per oltre quattro mila miliardi no i motori di ricerca
Sono quelle cosette che servono proprio per navigare nella conoscenza ma loro se si parla di conoscenza la prima cosa
Che mi sono proposto è quello di andare a riprendere i dizionari per i dizionari sono sempre utile domandarsi che cosa vuol dire conoscere cos'è la conoscenza il conoscere e il possesso intellettuale di ciò che è riferito alla realtà
Mentre invece la conoscenza come si vede non è sono l'espressione della cultura ma è in realtà l'effetto del conoscere allora andiamo a vedere che cos'è l'effetto del del conoscere
E qui gli economisti anche da questo punto di vista crea uno cercano sempre di creare senso d'urgenza e hanno tirato fuori forgiato una nuova espressione che l'iter competizione che è stata accettata questa mattina
Utilizzando questa parola iper si è cercato di mettere in evidenza un cambiamento radicale nel contenuto della della competizione che da una concorrenza tipicamente Smith Diana la famosa mano nascosta del mercato diventa definitivamente una concorrenza Sciutteri Anna basata sulla capacità della distruzione creatrice ma in realtà lì per competizione che cosa sta comportando sta comportando
E l'espressione anche di un processo di globalizzazione
Dell'economia e che ha comportato un progressivo annullamento delle distanze questo primo elemento la globalizzazione in realtà si è un grandissimo mercato ma in realtà a ridotto il mercato proprio Shrinking la ridotto ai minimi termini
E questo non la mente occorre potete intuire intensificato tutti i processi competitivi tra i territori per l'ottenimento delle migliori risorse disponibili
Ma attenzione lì per competizione però permettendo in modo questo processo è un confronto anche senza precedenti tra coloro che tentano difendere lo status quo delle cose
Perciò perseguono delle strategie che sono imitativo reo conservative rispetto tutti coloro in realtà che cercano di cambiare le regole del gioco
Perciò le che cosa si sta verificando che le regioni e iniziano e si trovano a dover contendere tutto ciò che disponibile dei flussi di investimenti produttivi alla localizzazione dell'impresa gli investimenti finanziari
Ai flussi turistici e le attività culturali prima abbiamo sentito parlare della magnitudo di mezzi finanziari che sono disponibili che sono oggetto di contesa fra i territori ma come ricordava dottor De Bustis sulla base di che cosa di business plan concreti che diano garanzie all'investitore di ritorni
Inoltre le reti di globalizzazione annullano lindi inoltre indipendenza delle scelte dalle condizioni storiche che per una volta vincolato nel passato le scelte stesse localizzative
Per focalizzarsi sulle rispetto alle migliori condizioni di di Offerta allora qui e qui pago le tasse passata velocemente questa banale rappresentazione d'Europa mette in evidenza innanzitutto la famosa Banana europea e quelle disegnate in giallo sono le regioni a maggiore disponibilità di benessere mentre invece la parte e in vero che rappresenta le regioni che hanno condizione di bere essere fatto cento la media da centosettantacinque la parte in rosso invece tutte le regioni che hanno un benessere inferiore settantacinque allora lì per competizione sta mettendo in moto però questo gioco che le regioni con minore benessere perciò alleare il rosso il verde il rosso caratterizza il nostro Mezzogiorno la Spagna e e le aree in verde che caratterizzano le altre parti della cartina inizieranno un processo competitivo nei confronti delle Regione invece meglio dotate però attenzione come già veniva ricordato in altre occasioni questo problema tra nord sud eh completamente sbagliato quel problema riguarda tutti i punti cardinali perché i processi per competitivi tra i territori sono in atto da Est ad Ovest da nord a sud e di conseguenza riguardano il il il groppo nella sua generalità le conseguenze quali sono
Allora uno vengono messe in discussione le tradizionali gerarchie geografiche
Adamo Smith F abbia scritto un libro un po'di tempo fa sulla ricchezza delle nazioni e quell'elenco di centocinquanta nazioni circa impasto immutato sino a qualche decennio fa
Completamente immutato da qualche decennio invece cambia tutto è già stato ricordato te posso Romano a citando il fareste in modo particolare vengono messe in discussione le tradizionali gerarchie geografiche
Ma soprattutto ed è questo l'elemento importante che ci deve dare speranza aree a basso sviluppo entro l'in concorrenza diretta con aree ad alto sviluppo puntando su che cosa sul concetto del networking e della conoscenza sulla capacità di utilizzare un qualche cosa che effettivamente disponibile
Che basta che sia interconnesse utilizzate in modo creativo per dare generare benessere
La conseguenza però rilevante qual è che la concorrenza non è più tra regioni simili ma è tra regioni con le stesse aspirazioni
Questo è l'elemento fondamentale che distingue ciò che c'è in gioco concorrenza nasce tra coloro che hanno l'aspirazione di contendere a regioni più forti quel benessere di cui parlavamo
Ma quali però aspirazioni Abate a guardare
Mille euro di patate
Mille euro di bulloni mille euro di elettronica sono tutti mille euro
La stessa cosa ma però qual è il contenuto di conoscenza e l'opportunità che questi mille euro possono offrire stamattina ci è stato ricordato dal dottor Massari quasi cieca ma se intorno al prodotto agricolo si mette del valore aggiunto dei servizi della trasformazione si omette il valore di quelle mille è uno di patate
Però in realtà con le il valore di conoscenza dell'opportunità che possono offrire mille Euro t. elettronica allora il problema di fondo relativamente all'aspirazione
E quelle effettivamente di iniziare a pensare domandarci cosa fare
Affinché regioni e in prese a basso contenuto di conoscenza
Possono insorgere verso l'aria delle regioni e delle imprese ad alto contenuto di conoscenza evitando però
Di cadere nel mezzo che l'abisso che quello che poi paralizza e mantiene in realtà la Regione lo stesso lo stesso livello precedente qui ho provato domandarmi allora come fare e invece Marche viene in aiuto suonato può riguardare dei casi di eccellenza lo focalizzato l'attenzione su Singapore
Singapore lo conoscete tutti un città-stato una ex colonia
Con trent'anni fa vitelli disoccupazione rilevanti una nazione città-stato a bassissimo livello di benessere
Bene in trent'anni in trent'anni Singapore si è completamente rigenerata
Singapore oggi contende effettivamente posizioni competitive ai migliori paese nel migliore impresa nell'aria dell'alto contenuto tecnologico allora la domanda acquistata ma come ha fatto Singapore a fare una cosa di questo tipo
Io vi pregherei di ragionare adesso in modo come si usa dire in termini di ricerca Ground cioè spara passandoci di tutta la conoscenza dei teoremi del passato e di accettare con un po'di ingenuità l'osservazione che svilupperemo soprattutto mettendo da parte il fatto che questa città Stato sia in realtà governata
In modo molto conservativo molto autoritario dal punto di vista politico provate un attimo mettere da parte queste cose che forse potrebbero giustificare il il processo di sviluppo e ragioniamo su come se comportata Singapore
Innanzitutto Singapore evoluta attraverso cinque fasi quattro belle descrivo la prima è stato relativa un obiettivo che si è dato questa nazione cioè la riduzione della disoccupazione attraverso la riduzione delle importazioni hanno riconosciuto che se vuole conoscere dal problema in cui erano altissima disoccupazione basso tasso di stranezze
Dove con Nietzsche era un processo di industrializzazione perciò blocco delle importazioni che e sviluppo di imprese labour intensive la seconda fase nel momento in cui la il peso questo Paese iniziava disporre di prodotti
E conciso con un nuovo obiettivo il cambiamento verso l'esportazione e l'internazionalizzazione
La terza la terza fase corrisponde invece con nella trasformazione del settori labour intensive HT per intensità e alte che faccio vedete che ricambiano di nuovo l'obiettivo e l'aspirazione la quarta fase
Che si conclude nel mille novecento alla metà del degli anni novanta inizia nel novanta
E l'evoluzione del settore hi-tech a settore non lecite Beiste la quinta fase non citata e l'evoluzione verso quella che loro chiamano l'era delle regionalizzazione cioè Singapore diventa una atto
I cui spoke i raggi vanno su tutta l'aria del Sud-Est asiatico acquisendo perciò una leadership a livello regionale
La domanda a questo punto allora è ma quale aspirazione dovrebbe avere una regione le provato identificarne tre lo possiamo pensare a una Regione che ha un'aspirazione di Regione complementare riconoscendo che cosa
Che ogni territorio ha delle capacità delle competenze a uomini anche le competenze specifiche che cosa potrebbe fare diventa complementare per altre economie
L'ora un'azienda pugliese una un'azienda del nostro Mezzogiorno la quale si predispone affinché è un'impresa tra virgolette europea tedesca infili la spina nel suo sistema nervoso e la utilizzi completo complementari mente per il suo sviluppo e questa potrebbe essere un'aspirazione non è una grande aspirazione però è una modalità Milli integro con processi di cooperazione di alleanza
All'interno di sistemi a conoscenza più avanzata a benessere più elevato ma la seconda spiegazione potrebbe essere quella ed è già stata citata abbondantemente di uno sviluppo focalizzato su specifici di stretti è qui in Puglia ne abbiamo diversi sono stati citati
E io ho seguito negli ultimi anni un'azienda che cito sempre in tutte le le attività convegnistica e che Natuzzi
Natuzzi ha lanciato un progetto della città del mobile che significa la creazione realtà di un distretto
Del mobile che possa competere con altri distretti quello delle Marche oppure quello del diritti del del nord di Milano nell'aria della Brianza
Ma se latina citavamo però quello del tessile quali distrae su quali distretti puntare lo sviluppo
Terza aspirazione
La terza aspirazione invece quella di ogni regione aspirante leader e qui mi faccio un po'Singapore ma allora se proporre e voluttà diventando competitiva i due modelli di prima sono una modalità di crescita era la domanda che ci ponevamo era ma in che modo una Regione che parte meno privilegiata rispetto alle altre può diventare potrebbe diventare un territorio potrebbe diventare una territorio aspirante leader e rigore presentare rapidamente un'idea che quella del riprende tutte le cose che ci siamo detti in parte già sino oggi che quello dei il modello del degli otto imperativi della conoscenza proviamo a sfogliarlo
Primo
Il il sono sono no venti li leggo velocemente poterli spogliamo uno uno altrettanto rapidamente lo sviluppo delle risorse umane
La promozione della cultura del consenso del team work l'orientamento l'internazionalizzazione
La creazione di un clima fertile per l'innovazione lo sviluppo di distretti industriali e di servizi l'accelerazione di competenze catalizza anti per una regione per la creazione di una regione digitale
La rivitalizzazione costante del progetto economico lo sviluppo della competitività internazionale la riduzione della fune rapidità proviamo a sfogliarli molto rapidamente il primo
Lo sviluppo delle risorse umane sono una serie di punti abbastanza evidenti sono già stati descritti André velocemente anche se gradirei fare alcune puntualizzazioni elevato livello di scolarità qui o i nostri figli vanno a scuola
E hanno la possibilità di Frank di frequentare percorsi di istruzione adeguati all'economia della conoscenza oltre i venti la battaglia e perduta
Spero che il dottor De Bustis non abbia male ma giorni fa un amico mi chiedeva armata qual è il miglior investimento che dovrei fare no e si aspettava che gli dicesse qualche azienda ho detto in testi sui tuoi figli
Investi sui tuoi figli
Meglio morì R senza soldi come dice qualche giorno che morire stupidi
E allora se il la creazione di un elevato livello di scolorita significa veramente investire innanzitutto sulle risorse che crea uno il futuro il successo di Natuzzi se andate poi dopo a a scartabellare il l'origine veramente dei fattori di successo dipende dal fatto che dispone di una forza lavoro che tutta d'un
Tata di un diploma di scuola media superiore ma qual è l'azienda che ha lavoratori esecutivi tutti diplomati a livello di scuola media superiore
Sì poi girate per gli impianti della Natuzzi dire delle persone che sono arrabbiate perché sono furibonde nel confronto competitivo che loro stessi sanno che stanno intraprendendo insieme all'imprenditore nella sfida
Nel mercato globale
Elevato livello di qualità del processo di apprendimento
Guardate anche qui io
Spero che i miei colleghi universitari siano tolleranti con l mia ingenuità
Ma se la scuola e l'università non si adeguano ai bisogni della collettività Gino riconoscono il bisogno di formazione dei cittadini noi perdiamo di nuovo la battaglia
Ma è possibile che ogni qual volta dobbiamo fare una chiamata in università lo scontro si starà asserisce sul personale sulla paura che lo sviluppo di un raggruppamento di uno prettamente scientifico no possa mettere a repentaglio gli equilibri consolidati
Gli ho avuto la fortuna di studiare in una delle migliori sita del mondo e parlavo proprio pochi giorni fa con un collega che tornava da curiosità mi diceva se tu sapessi cosa sta facendo il nuovo rettore sta prendendo vestita la star ribaltante
Si sta domandando quali saranno i bisogni di contenuto e ed è a negli Stati Uniti di docenti da poter aggregare
Quando nel sita inizieranno a rincorrere lì a selezionare i migliori docenti da aggregare intorno al al loro sistema di educazione quando inizieranno veramente a competere per prendersi le migliori risorse sia a livello nazionale che internazionale
Qui siamo densità che sta facendo veramente uno sforzo poderoso da questo punto di vista e queste sono le senza senza dubbio forse da aiutare
Tre esposizione nei processi di apprendimento le problematiche per la gestione dei settori dell'impresa ma è possibile che nessuno voglia riconoscere più fautore di una nazione nasce dalla capacità dell'impresa di generare valore
Ma come pensiamo di fare solidarietà la solidarietà la si fa se c'è valore il valore a questo punto una volta prodotto coi servizi ripulito a chi ne ha di meno ma questo colore nasce dall'impresa la cultura dell'impresa e va distribuita al di là delle facoltà di economia ed ingegneria tutti devono essere consci cosa significa
Gestire un'impresa e qual è l'impervio ruolo dell'impresa all'interno di un tessuto industriale ed economico quattro processo di formazione permanente e banale
Solo vent'anni fa io mi ricordo sul Corriere della Sera un grandissimo Managers italiano criticava pesantemente la formazione post laurea dicendo che l'unico modo per formarsi fiera di sporcarsi le mani Collodi industriale
Grande bisogna avere grandissima tolleranza nei confronti di dell'opinione di tutti ma
Se io me ne vado in giro per il mondo credo che la maggior parte del top management e parlo del top management amministratori delegati direttori generali spendono quaranta giorni
Della loro vita seduti nelle Business School a discutere con i loro colleghi con i docenti che parlo per facilitatori su quelli che sono i problemi gestionali che affronteranno
Quando vado a porre la stessa domanda al Manuzzi mite pigliano scopro che a malapena qualche d'uno partecipa
Ha qualche giornata convegnistica
Allora formazione permanente ho parlato del top management none dei collaboratori delle aziende e dopo è scontato che sia necessario anche per loro cinque diffusione dei valori dell'imprenditorialità della creatività delle notazioni e dell'etica
Allora la prima conclusione su questo imperativo cosa ci dice i mercatini crea uno conoscenza attenzione
I mercati crea uno conoscenza meno rapidamente della capacità della conoscenza di creare il mercato io non so se siete d'accordo ma questo ribalta completamente la prospettiva siano un genero conoscenza non siano mercato non è vero che sono i mercati che cedono più facilmente conoscenza
Il secondo intervento nel sarò velocissimo il secondo imperativo della conoscenza fa riferimento alla cultura del consenso del Tibet work
Lo sviluppo leggono leggo per velocità lo sviluppo economico può conseguire successo solo se l'impresa i cittadini e le istituzioni politici collaborino attivamente tra loro per il conseguimento di un comune obiettivo la condivisione della conoscenza del proprio destino
Allora la regione Lombardia a una conoscenza del suo destino dei prossimi cinque anni ma la Regione Puglia ha una conoscenza del suo destino dei prossimi cinque anni quali sono gli sforzi difficilmente per riuscire ad anticipare in futuro
E qui abbiamo due possibilità un è quella di estrapolato dire se non facciamo nulla cosa sarà un Lombardia la Puglia fra cinque anni e l'altro è quello di dire qual è il futuro che voglia attivare fra cinque anni qual è il futuro che voglio creare e che cosa devo fare per arrivare a quel futuro
Orientamento l'internazionalizzazione creare la conoscenza dell'internazionalità diffonde la cultura di Marco Polo prendere i nostri studenti buttarli fuori dal resti frammentari tutte fare un anno con il programma Erasmus in qualche altro densità europea o internazionale
Stimolare le nostre aziende a guardare al di là dei confini stimolare i pubblici amministratori a sfidarsi sul mercato internazionale
è possibile che i network televisivi pubblici non diano la possibilità di accedere ai telegiornali le trasmissioni degli altri Paesi europei è possibile che io debba pagare oltre al canone televisivo
Un altro Canone per poter sentire Germania Francia la cultura dell'internazionalità passa attraverso queste cose permettere ai cittadini di apprendere le lingue
La creazione di un clima fertile per l'innovazione la generazione di un surplus straordinario di di conoscenza piuttosto che una scarsità di conoscenza
E qui fate ci sarebbe da dire molte cose
Ma fondamentalmente la creazione di una Regione quale sistema nervoso di interconnesso possiamo andare sulla slide successiva ne abbiamo parlato stamattina diciamo che stiamo entrando nell'era della conoscenza ma possiamo pensare di non creare dei sistemi nervosi digitali a livello regionale
Dove cittadini turismo impresa dice centri di ricerca sanità enti locali pubblica amministrazione sita non siano interconnessi fra di loro
E dieci anni fa al cuore ha parlato di vie telematiche delle grandi Way
è possibile che non riusciamo pensare degli investimenti keynesiani per creare i presupposti per la generazione del surplus della conoscenza possiamo ritornare
Formazione costante e centri di ricerca servizi reali alle imprese e naturalmente però per creare lo spirito d'innovazione bisogna negare le convenzioni allo scopo di migliorare costantemente di migliorare radicalmente persone negare la cultura dell'impossibile negare la cultura che del non funziona che non è possibile cambiare
Sviluppo di distretti industriali lo direi che lo possiamo bypassare sviluppo della competitività internazionale riduzione della vulnerabilità due principi il principio del dieci per dieci e dell'uomo laico
Principio del dieci per dieci vuol dire che le cose o sono dieci volte migliori di un'altra cosa altrimenti non vengono acquistate
Se un prodotto non è dieci volte migliori nessuno lo comprerà comprano prodotti già esistenti se un territorio non è tra virgolette dieci volte migliori ne sono lo viene a comperare
Di questo dobbiamo essere certi perché poi dalla comperare quando posso andare in un'altra aria territoriale che mi offre di di più
Il principio dell'o polacco che invece un principio informatico se una cosa non è disponibile entro tre minuti non senza
Questo è un Paese accanto dove le cose impiego hanno decenni per poter essere disponibili voi pensate che un imprenditore che opera nel tempo
Della business alla velocità del pensiero possa tollerare di aspettare più di tre minuti
Toma dal dottor De Bustis etniche lei crede on line nel trenta on line un operatore garantisce mediamente entro sessanta secondi il buon fine di un'operazione di acquisto di vendita di un
Titolo mobiliare entro sessanta secondi
E noi pensiamo che uno domani aspetterà più di tre minuti perché non siamo pronti la nostra burocrazia che impiega diciotto mesi Lombardia per dare tutta l'autorizzazione per lo sviluppo di un impianto industriale
Allora
Direi andiamo avanti andiamo avanti allo no torniamo un attimo indietro tutto questo che cosa ci porta che dobbiamo fare queste tre cose però attenzione
Perché nelle slide e che abbiamo saltato il principio che veniva sottolineato è che non sono le università solamente le quali possono dare garanzie su sviluppo dalla conoscenza
Se vogliamo perseguire l'obiettivo di diventare una una regione un territorio aspirante leader dobbiamo lavorare simultaneamente sul sistema il sistema è dato da che cosa infrastrutture tecnologiche organizzative
Per accedere utilizzare sviluppare conoscenza
Clima sociale istituzionale favorevole all'innovazione alla generazione di conoscenza un sistema regionale che incoraggi lo cooperazione tra politica impresa lavoro e istituzioni l'ultimo lucido credo che
Ci dice e ci ricorda una cosa che il lavoro si diffonde con grande abbondanza ove si apprende e si cresce grazie mille
Bene
Credo che questo intervento ci ha dato un quadro diciamo anche abbastanza completo diciamo degli scenari verso i quali dobbiamo
Guardare adesso
Nello spirito della interdisciplinarità di questa conferenza do la parola al professor Vacca
Che ci farà alcune sue considerazioni sullo governo del cambiamento naturalmente sono certo che per la sua cultura toccherà i temi istituzionali
E le politiche di governo
Come potete vedere
Diciamo dalla tic nella piccola brochure inserita nella cartella di questo convegno
Fra le attività con cui
Esordirà Isufi
Ci sono
Due corsi di formazione
Febbraio due mila maggio due mila
Preceduti da
Corso che vale per entrambi i due successivi e che riferito ai pilastri comuni agli indirizzi
Io sono in grado forse di svolgere qualche considerazione solo per rapporto ad uno di questi pilastri sviluppo economico e contesto pubblico
Mi sento vie più autorizzato a limitare così le mie considerazioni
Che a limitarle ulteriormente dicendo che farò riferimento ai problemi dello sviluppo locale
Dal fatto che diciamo coi
Più o meno tutti gli interventi che ho sentito nel pomeriggio perché la mattina
Sono arrivato in ritardo
Mi pare che abbiano
Spaziato su moltissimi se non tutti gli aspetti dei problemi dello sviluppo oggi cioè in condizioni di competitività globale
Il tema nostro e
Diciamo quello della formazione di eccellenza come risorsa chiave dello sviluppo nella transizione dall'economia tradizionale all'economia della conoscenza
E per quanto mi riguarda
Dico nuovamente sviluppo locale
L'Isufi che stiamo costruendo dico stiamo impropriamente io sono soltanto onorato di essere stato richiesto innanzitutto da adoro mamma poi da altri amici di esser parte di uno dei comitati scientifici
Diciamo
Propone una risposta
E lavorata diciamo dall'interno dei degli attori economici e delle istituzioni di ricerca
E quindi una risposta che mette a frutto l'interazione e la comunicazione l'implementazione di formazione di eccellenza che già avviene in un certo numero di università italiane e non solo
Come già diceva Aldo Romano io sposto un pollo ottica
In rapporto al contesto pubblico
E quindi vorrei un po'riflettere su due punti sostanzialmente
Il primo è quello della della delle responsabilità delle élite di governo locale
Per rapporto acquista risorsa fondamentale dello sviluppo nella transizione eccetera e in particolare dello sviluppo locale
Il secondo è che se appunto crescono per fortuna risposte
Come quella del modello Isufi io credo che per i caratteri dello sviluppo locale oggi e per quanto riguarda noi in Italia riferimento all'autonomia universitaria nel Mezzogiorno riferimento alle condizioni specifiche dei problemi dello sviluppo di questa parte del Paese e anche in riferimento ad Agenda due mila ci sia un problema più generale di
In misura da determinare
Ria allineamento del sistema regionale di ricerca in particolare
Delle università
Ai problemi dello sviluppo locale
Premetto anche che
Le mie riflessioni e forse sono
Troppo condizionate da un'esperienza più diretta che quello di docente di una delle università pugliesi in particolare dell'ateneo barriques
Dico subito che
La sollecitazione la sfida ma anche la risorsa Offerta dal passaggio al regime di autonomia io credo che in questo caso chieda un riallineamento serio ai problemi dello sviluppo locale per ragioni che poi sono state anche
Più volte dette molti degli interventi di questo pomeriggio e cioè
Il tipo di rapporto ASI
Antimercato
Da questo punto di vista io credo che se questo obiettivo è giusto sarà molto difficile perseguirlo senza una seria assunzione di responsabilità e quindi se senza una preventiva
Crescita di consapevolezza delle élite di governo locale
Perché credo che se appunto dall'interno del mondo universitario del mondo dell'impresa e come nel caso dell'Isufi nascono risposte così significative come quella contenuta in questo modello
Beh poi sollecitare un riorientamento verso i problemi dello sviluppo locale di un corpo grande persino elefantiaco ma fortemente autoreferenziale
E sostanzialmente in Bozzo l'atto
Come quella di una grandi università come per esempio l'ateneo di Bari
Difficilmente potrà andare avanti senza energiche sollecitazioni da parte di chi ha responsabilità di governo locale
Il secondo punto è sostenere
Perché la concorrenza in Europa è sempre più una concorrenza tra sistemi locali il terzo punto è cercare di definire velocemente che cosa sta succedendo nel Mezzogiorno in termini di sistemi locali capaci di competere
E il quarto punto sono alcune telegrafiche implicazioni per la politica economica
Il primo punto può essere riassunta in questa affermazione la concorrenza internazionale sempre più una concorrenza di sistemi locali è sempre meno una concorrenza di singole inglese odi nazioni i sistemi locali però non sono delle regioni non sono dei pezzi di territorio ma sono delle entità più complessa sono fatti di impresa di imprese collegate tra di loro che o fanno gli stessi prodotti o fanno prodotti che si integrano o fanno servizi per quei prodotti
Un sistema locale fatto di imprese ed istituzioni
Un sistema locale fatto di impresa ed istituzioni e di cultura locale
Naturalmente questo terzo elemento il più difficile da misurare ma è probabile è più importante sono le imprese insieme alle istituzioni insieme alla cultura locale a competere
Naturalmente ci sono sistemi locali di vario tipo ci sono sistemi locali molto il ridotti
Nelle aree deboli ci sono sistemi di poche impresa o impresa isolate che non fanno sistema e sistemi molto ampi un sistema molto ampio molto divertente il sistema del vino in California che è fatto dagli agricoltori fatto dalle imprese chimiche e di analisi sì che curano le tecnologie del rinnovo del patto dalle università è fatto dalle imprese turistiche che fanno il turismo del vino e quindi è un sistema diciamo che senta se è tre più completo i sistemi sono diversi nel senso che alcuni rimangono sempre a fare le stesse cose e muoiono nelle Marche si facevano gli strumenti musicali finché non si è trovato qualcuno che le faceva meglio so sono scomparsi
A vigevano si facevano le scarpe adesso si fanno i macchinari per fare le scarpe
Per cui ci sono dei sistemi che stanno fermi uguali a se stessi e dei sistemi che si muovono verso le tecnologie
Ci sono dei sistemi nei quali c'è poca concorrenza e che quindi funzionano peggio e i sistemi migliori sono quelli nei quali c'è molta concorrenza
E soprattutto direi e con questo chiudo il primo punto ci sono sistemi nei quali c'è cultura dance conoscenza al riconoscimento e cultura del sistema locale quindi anche una visione come diceva Valdani del sistema locale
Sistemi che pensano se stessi come un sistema composta diventando Lecce e come non sta diventando rari c'è un sistema capace di identificarsi
Di farli squadra vi identificare i propri bisogni e di averne una classe dirigente fatta di politici fatta di imprenditori fatta di banchieri fatta di rappresentanti istituzionali che queste esigenze le porta quindi in realtà
Una vera concorrenza in Europa non è tanto una concorrenza fra Regioni è una concorrenza tra sistemi alcuni dei quali sono molto più piccoli delle regioni alcuni dei quali sono molto il mio secondo punto è che la concorrenza europea è sempre più una concorrenza fra sistemi naturalmente non posso prendere molto tempo secondo me questo è dimostrato Peres in più dal dato eclatante che in Europa la convergenza economica fra le nazioni tra docente Grecia Portogallo e Spagna si avvicinano alla media europea
La convergenza fra le regioni all'interno delle nazioni non procede
Non perché tutte le regioni deboli rimangono deboli e quelle forti rimangono forti ma perché alcune delle regioni deboli diventa non forti e altre no
E perché alcune delle regioni deboli diventano forti perché sono hanno al proprio interno sistemi competitivi
Tutto questo è e diventa più importante di prima per una serie di motivi primo perché negli ultimi quindici anni dall'atto unico in poi
L'Europa ha completato il suo mercato interno togliendo tutta quella serie di barriere tecniche regolamentari che prima proteggevano le diverse regioni e diversi sistemi locali
La concorrenza che da solo concorrenza nei mercati dei prodotti manufatti diventa sempre più concorrenza e molte altre
Secondo perché l'Europa è sempre più Colle come il mondo è sempre più collegato e c'è sempre più mobilità facile mobilità il caso clamoroso e la mobilità dei capitali naturalmente anche la mobilità delle persone cresciuto
Terzo perché la moneta unica non ha aumentato la concorrenza ma l'ha cambiata nel senso che ha tolto di mezzo un fattore decisivo a livello nazionale e cioè il valore della moneta
E quindi ha reso più importanti fattori competitivi rilevanti a livello di sistema locale nel momento in cui i salati tra Lecce e Hannover sono definiti né la stessa moneta
Per ristabilire la competitività delle imprese diventa molto meno importante zero quello che la Banca d'Italia o il Tesoro stabiliscono sul valore della lira è molto più importante quello che avviene a livello locale
La concorrenza tra sistemi locale più importante perché c'è meno Stato c'è progressivamente meno stato nel senso che chi uguale nelle quali prima c'era intervento pubblico diretto e quindi per definizione è annuale che si di scadevano in maniera omogenea sul territorio sono restituiti alla concorrenza
Per cui gli aeroporti che non sono più dei pezzi di Stato ma sono delle impresa diventano molto più in concorrenza traffico
Complessivamente in Europa aumenta la quota di attività economiche contendibili che sono in concorrenza fra di loro
I servizi portuali servizi aerei tra un po'i servizi ferroviari tutto ciò che ha a che fare con le telecomunicazioni e il caso ancora una volta più eclatante i servizi finanziato questo sta portando al fatto che le regioni i sistemi locali europei non si differenzia non più soltanto per le attività manifatturiere restando tutti uguali fra di loro per le attività di servizi se voi prendete un censimento
Delle attività economiche degli anni settanta fra l'Italia all'interno di tale fra l'Italia la Francia la Germania trovate che una serie di attività economiche terziarie
Hanno lo stesso peso in tutte le città in tutte le regioni quello che trovate oggi che queste attività economiche
Hanno una variabilità molto più forte prima in ogni città c'erano centri di cento dipendenti della SIP oggi centri Telecom sono molto più polarizzate sul territorio
Prima in ogni città c'era una stazione ferroviaria rilevante coi suoi servizi progressivamente ci saranno delle stazioni molto più importanti porti diventano molto diversi fra di loro
L'ultima l'ultimo l'ultimo elemento è che diciamo la concorrenza tra i sistemi locali urbani
è molto più importante di prima perché prima c'era una grande c'è sempre stata una grande concorrenza tra sistemi locali manifatturieri
Caro spintonato l'adulterio non necessariamente Danut Banin mentre oggi Milano Barcellona Lione sono London sono in concorrenza fra di loro molto più di prima perché il terziario cioè quello che caratterizza le città e molto è un mobile di prima perché si fa Banca benissimo da Lecce ma si fa vanta anche concentrando le attività di consente relega le transazioni elettroniche in una in un unico centro che poi serve che poi sarebbe il terzetto che significa questo significa che in Europa oggi le tipo dopo l'abilità di svilupparsi e di declinare per i sistemi locali sono molto più alte di prima c'è una variabilità molto maggiore negli esiti dello sviluppo tutto questo processo non dimentichiamolo mai perché spesso lo si dimentica è un processo assomma positiva
Queste uno fa il meglio dell'Europa di prima è un'Europa più integrata in cui in media tutti stiamo meglio ma la probabilità di essere tra quelli che stanno meglio
La variabilità se essere tra quelli che stanno meglio quelli che stanno peggio e molto più alta di prima
Vincono i sistemi locali lasciatemelo dire apoditticamente perché devo andare al terzo e poi al quarto punto poi terminare vincono quali sistemi locali quelli che valorizzano le proprie risorse
I mobili perché comunque ce ne sono tante a partire dalle risorse naturali dalle culture locali e dagli uomini che sono in larghissima misura non mobili
E vincono i sistemi locali che hanno un saldo positivo con l'estero cosa voglio dire con questo
Va benissimo vincoli sistemi locali che fanno investimenti all'estero ma che riescono ad attrarre investimenti dall'estero vincoli sistemi locali che mandano fuori Giovanni
Ma che ha pargoli giovani nel proprio territorio il problema non è che i meridionali migliorano i giovani meridionali Mingiano il fatto che i giovani meridionali migrano è un ottimo corsa
Il punto centrale che altro i giovani devono venire nel Mezzogiorno ok giovani meridionali dopo un periodo di mediazione Bernardo
Questo mi porta al terzo punto che come sta
Il Sud i sistemi del Sud all'interno di questo quadro i sistemi del Sud stanno complessivamente sono complessivamente deboli come si legge dai dati di di di di di crescita economica anche se con qualche segno di miglioramento
Perché
Sono dei sistemi che sotto utilizzano le risorse che hanno il tasso di investimento nel Mezzogiorno e metà di quello che era dieci anni fa investimenti su pile oggi all'undici per cento in Korea quaranta per cento al Mezzogiorno negli anni ottanta era il venticinque per cento
La disoccupazione era sotto occupazione del sommerso è altissimo
Ma se questo è il quadro d'insieme la vera novità e se è vero quello che ho detto prima la cosa più importante
E che all'interno di questo quadro d'insieme aumenta molto la differenziazione trova a sistemi locali del Mezzogiorno
Perché questa media è fatta da sistemi locali che vanno bene ed a sistemi locali che vanno sempre peggio
Ci sono degli elementi positivi da un punto di vista è strettamente economico nel Mezzogiorno complessivamente la capacità di esportazione del Mezzogiorno export su PIL sia raddoppiata in sei anni che è un risultato assolutamente eccellente il Mezzogiorno mandava all'estero il cinque per cento di quello che produceva nel novantadue manda all'estero il dieci per cento di quello che produce adesso ma questo non è affatto avvenuto omogeneamente ci sono dei pezzi di mezzogiorno che esportano moltissimo
E dei pezzi di mezzogiorno che non hanno neanche iniziato ad esportare dei sistemi esportatori e dei sistemi o delle alte assolutamente non esportatrici
Nel Mezzogiorno cresce moltissimo il turismo è soprattutto il turismo straniero
Della quota di mercato del Mezzogiorno sul turismo mondiale cresce notevolmente ma ancora una volta non cresce omogeneamente in tutto il Mezzogiorno cresce nel nord della Sardegna Anton a Napoli nella Sicilia orientale cresce molto meno in Puglia per essere
Ancora l'ultimo dato forse il più importante di tutti c'è una straordinaria natalità e diversificazione delle impresa nel Mezzogiorno quello che sta succedendo
Non è solo che ci sono più impresa che è già un dato estremamente importante ma che uno
Ci sono molte più imprese che esportano
Due ci sono molto più imprese di qualità per fare un esempio una percentuale di produttori di vino doc sul totale dei produttori di vino è fortemente crescente il numero di agriturismo nel Mezzogiorno è fortemente crescente e il numero di produttori agricoli biologici nel Mezzogiorno è fortemente crescente quindi a parità di imprese cresce la qualità
Diminuiscono e a mio avviso andato straordinariamente positivo la presenza delle partecipazioni statali per come sono state le partecipazioni italiani ottantadue mila meridionali
Che nel novantatré erano dipendenti di partecipazioni statali oggi sono dipendenti di imprese private
Cambiano le banche morto sono cambiate radicalmente le Packard soggiorno e devo dire se guardiamo bene i dati c'è una presenza multinazionale non irrilevante perché se noi facciamo un conto preciso scopriamo che gli addetti di imprese multinazionali oggi nel Mezzogiorno sono il dieci per cento dell'occupazione industriale
E che al centro nord sono l'undici per cento e diciamo su questi dati ci potete giurare perché c'ho messo molti mesi ha calcolato
Il che significa diciamo che ha patita di struttura industriale non è affatto vero come dimostrano che esempi recenti catanesi
Baresi e napoletane che alle multinazionali non interessa a mezzogiorno ma tutto ciò è fortemente differenziato per sistemi nulla di tutto quello di positivo che ho raccontato avviene in Calabria molto di questo ma diverso fra sta venendo al Lecce
Sta venendo a Bari sta venendo a Napoli sta venendo a catena e ancora
Anche se abbiamo i numeri quasi nessun numero per vederlo ma lo percepiamo fortemente quello che sta succedendo nel Mezzogiorno e che alcuni sistemi alcuni territori stanno diventando sistema stanno sviluppando una classe dirigente stanno ora portando le proprie istituzioni universitarie politiche alle interessa e altre non lo stanno facendo affatto questi mitici sindaci in alcuni casi sono davvero promotori di sistema in altri casi sono promotori di Bubola e di chiacchiere
Non sono tutti sindaco la novità non è che i sindaci del Mezzogiorno sono bravi ma la novità è che alcuni sindaci del Mezzogiorno come a Catania stanno creando un sistema e altri sindaci del Mezzogiorno come in altre città a noi vicine non stanno creando un sistema e questo diversificata moltissimo il caso di Catania è straordinario perché Catania e straordinariamente debole da un punto di vista strettamente economico
è diciamo tra Bari Napoli e Catania in nettamente peggio da un punto di vista di data struttura economica ma sta sviluppando una straordinaria capacità di sistema
Per cui le intese si localizzano libera che e il sistema fare aggio sui fornitori Bari compete invece perché ha tante buone imprese meccaniche per cui arrivano i tedeschi perché trovano tanti buoni tornitori meccanici mantovano Sistri
Allora se tutto questo è vero abbiamo di fronte a noi no ho un un unico indifferenziato insieme territoriale ma una quantità di sistemi molto differenti tra loro e soprattutto che diventeranno sempre più differenti
Il peso della spesa pubblica dell'impiego pubblico il tasso di disoccupazione abbastanza omogeneo nel Mezzogiorno
Ma non è questo il vero dato importante il vero dato importante che fra dieci anni il tasso di occupazione sarà molto alto in alcune aree del Mezzogiorno e rimarrà bassissimo diventerà ancora più basso inalterata se tutto questo vero diciamo le implicazioni tre minuti di implicazioni per la politica economica sono forti sono molto interessanti e soprattutto ci disegnano un'agenda di politica economica difficile
Perché non serve mandare soldi per fare i sistemi
Serve innanzitutto intervenire localmente
E serve che l'intervento locale sia fatto dalle élite locale
O lei liti in non ci possono essere sistemi eterodiretti ci possono essere sistema per l'amor di Dio non sto dicendo ha fatto vedere sistemi devono essere autarchici diciamo i sistemi che vincono solo quelli che attirano persone capitali risorse quelli aperti come come quelli che ci descriveva Valdani prima mai i sistemi non possono essere eterodiretti o i sistemi locali le città le province del mezzogiorno
Sviluppano una propria tra come di tutta Europa
Sviluppano un una propria classe dirigente capace o no competono perché se non c'è una classe dirigente capace ci può essere anche una certa presenza economica ci possano essere delle grandi fabbriche ci possono essere delle grandi risorse naturali ma non si fa sistema il caso più evidente quello diciamo del turismo nel Mezzogiorno di della valorizzazione delle sue risorse naturali e culturali che può avvenire soltanto se diventa un sistema nel quale le élite locali
Le élite politiche le élites economiche insieme creano non soltanto gli alberghi ma le occasioni culturali le strade la sicurezza diciamo fanno tutto un sistema che non serve a niente come tutti sappiamo avere bellissime spiagge sono sporche oppure se sono pulite e si viene derubati oppure se sono pulite non si viene derubati ma le strade di accesso sono chiuse e così via
Questo ci porta a dire che naturalmente contano molto conta molto agile sui contesti locali e sulle risorse da parlo di non bisogna inventarsi bisogna avere una visione ma non vi non e siamo una delle cose più deleterie che sono state fatte del Mezzogiorno nel passato e inventarsi un futuro come sistema dal nulla
Questo non succede mai un sistema può evolvere solo a partire dalle sue risorse e quindi vanno bene massicce iniezioni di tecnologia e massicce iniezioni di competenza
Universitarie tecnologica appunto innovativa ma a partire da un substrato di risorse locali perché diciamo una una una
Immissione sul nulla produce il nulla se non c'è una valorizzazione della risorsa locale e naturalmente questo mi porta a sostenere che diciamo le politiche per i sistemi sono difficilissime perché non si tratta di favorire l'abbigliamento o il turismo l'università o le strade o glielo porti si tratta di dare
A un sistema diciamo una politica di sistema che è fatta di azioni puntuali incentivi alle imprese serio porti strade
è fatta da istituzioni ben mirate che non possono essere dei centri servizi inventati ma che devono essere delle strutture universitarie che dialogano con il territorio delle strutture finanziarie che dialogano con il territorio e la cosa più importante di tutti che nessuno sa produrre la cultura dell'impresa e dello sviluppo economico senza la quale questi sistemi di brave persone
E di di di di di volenterosi imprenditori non andavano mai da nessuna parte perché se non c'è cultura dell'impresa
E cultura della concorrenza internazionale dei sistemi locali
Questi non potranno produrre nulla per cui diciamo è evidente a tutti noi e concludo che diciamo fare la politica economica dello sviluppo in questo quadro e più complesso più difficile si corre il rischio di vendere un sacco di fumo e di dire un sacco di parole a vanvera e però è anche estremamente esaltante perché nessuno pochissimi nessuno si può dare per sconfitto in questa gara
Ma le comunità locali possono galleggiare il fatto che alcune comunità come quella che ci ospita per esempio la comunità salentina nel suo insieme stiano ottenendo tali risultati negli ultimi anni lascia assolutamente ben sperare grazie
Ma deve adesso cominciamo
Il dibattito con interventi di ovviamente si possono focalizzare o sulla secondo sulla terza sessione io ho tra gli interventi pianificati
Mario signore prorettore dell'università di Lecce che invito già venire al tavolo professor Luciano Galeone presidente di Tecnopolis
Nicola costo torni con la Costantino della dell'oltre Consulting
Professor Paolo Cavaliere presidente di pastiche
Quinto Carmeli e il professor Garavelli dell'Università di Lecce al momento attuale ciò questi interventi
I relatori rimangono al tavolo
No loro questi devono intervenire dalla propria non è cioè c'è il microfono loro avevano
Allora professor signore se io parlo forse è meglio
Anche a me piace parlare in parallelo anche se nel mio caso ci vuole un discreto tasso di masochismo per farlo bene uno filosofo che ho frequentato per un po'di tempo nella mia ricerca io sono un filosofo morale studio filosofia insegna Sozzi
Sosteneva in una sua pagina che ciò di cui non si sa è meglio tacere
Allora io come filosofo qui mi trovo un po'fuori casa c'è sembrerebbe almeno immediatamente però poi mi soccorre un altro grande filosofo Socrate il quale sosteneva che
Il non sapere e l'inizio del sapere
Facendo previa su questo cerco di dire qualcosa anche io
Allora
Comincerei su sono solo bravi conserve brevi considerazioni peraltro un po'provocatoria mi scuserete ma non riesco nel The poco tempo che ho al sviluppare forse uno ragionamento conseguente ecco io sosterrei subito che si è parlato tanto di innovazione tecnologica in questa giornata
Vorrei ricordare che l'innovazione tecnologica reclama richiede
Il rinforzo del concetto di cultura
E non solo della cultura tecnologica
Cioè quando si parla di innovazione tecnologica diventa ancor più ruggente cercare di ridefinire che cos'è cultura
E con concetto globale
Forse più che globale un colpo incetta integrale di cultura
La seconda provocazione una rivincita dei Sud
Nell'ottica nell'orizzonte della globalizzazione
Sarà assicurato anche da una ripresa di coscienza delle proprie specificità culturale
Il la cultura e anche la grande sfida
Perché il suddetto abbiano la loro rivincita
Naturalmente questo mette in crisi anche ripeto concetto aristocratico di cultura cioè dalla visione aristocratica della cultura umanistica qui si suggerisce un nuovo umanesimo che si fa veicolo
Di cambiamento quindi una cultura certamente che non sia in contraddizione con l'istanza della innovazione
Ecco allora con queste premesse ancora brevemente
Si diceva stamattina
Proprio il rettore Varaldo che la competitività si para parlava di una competitività competitività non solo di costi ma una competitività di innovazione ha proprio la conta competitività di innovazione richiede un di più di formazione
Così pure una riflessione sulla globalizzazione che veramente un la più grande rivoluzione del nostro tempo molti parlano di globalizzazione come termine abusato secondo me non se ne è ancora parlato a sufficienza perché la globalizzazione introduce una rivoluzione culturale come quella copernicana qui cambiano cambia il concetto di tempo il concetto di spazio con la globalizzazione
Con la globalizzazione la per il centro diventa periferia la periferia diventa centro
Ogni punto e centro
Ma è tale se vale perciò che sa di valere
Ecco perché richiamavo il bisogno di un'auto consapevolezza delle culture locali per poter vincere la sfida della globalizzazione
Così una riflessione sul concetto di sviluppo
Ormai lo sviluppo è sempre accompagnato da un attributo non si parla Aldo di sviluppo e basta modi uno sviluppo sì già compatibile di uno sviluppo possibile
Evidentemente stiamo cominciando a capire qualche cosa forse è andato in crisi il concetto illuministico di sviluppo in ogni senso anche quando parliamo di sviluppo possibile compatibile io credo che questo vada colto nel doppio verso per il dei concetti di possibilità compatibilità non solo verso le risorse ma anche verso i soggetti dello sviluppo e quindi l'uomo l'ambiente
Quindi certo che si complica non è semplice
Declinare il concetto il concetto di sviluppo e proprio qui
Che riemerge il ruolo della formazione e inutile investire in beni culturali se non avremo più un'utenza per i beni culturali perché manca la cultura per godere di questi perché ne apprezzi la loro la loro valenza e quindi si in questo senso si propone un investimento più incisivo per i processi formativi cioè la scuola al centro delle politiche di sviluppo la scuola al centro delle politiche dei gol dei governi
E poi vorrei dire
Un'altra cosa per ciò che riguarda l'insufficiente stamattina si è parlato di in un intervento non ricordo il nome dell'intervento ore di infrastruttura cognitiva
Bellissima l'immagine ora la infrastruttura cognitiva arriva ridire richiede
Reclama col una Rete reclama che si mettano in Rete i saperi
Ma mettere in rete i saperi significa creare la con le condizioni perché i saperi si parlino
Non è più possibile che sapere i signori
Che si crei una falsa competitività presa qui ora lì su non so dove è andato a finire il mio rettore l'abbiamo sostenuta e abbiamo vinto la battaglia dell'ISU FIP perché abbiamo fatto passare il concetto del della non della competitività dei saperi ma del dialogo tra i saperi
Cioè della concordanza addirittura dei saperi di saperi che sappiano ascoltarsi a vicenda
Non sapere che signori io capisco mi è un intervento povero un po'Chisciotte esco forse perché può alla fine vince sempre un ecco vincono i nuovi Domino e siamo passati dalla dubbio dal dopo ma metafisico teologico quello positivistica adesso siamo forse nel nuovo don ma della del sapere tecnologico dell'innovazione tecnologica che poi tutto il contrario del concettuale contraddice col concetto stesso di innovazione ecco qui vorrei spendere proprio una parola a favore del dubbio cominciare a dubitare anche in questa sala finiscono
E allora
Vorrei
Dire qualcosa per sostenere un po'in la valenza funzionale dell'il funzionale oggi qui abbiamo fatto l'elogio della funzionalità tutto viene escluso purché se non garantisce la funzionalità
Qualcuno anche lo so ha detto metaforicamente pensato di mettere le officine sotto le università ma immaginate che disastro
Qualche altro sospesi chiedeva cosa abbiano prodotto le mille le centenarie Università del nostro Paese l'Alma Mater
Non so se ha prodotto industria sia prodotto mercato ma sicuramente ha prodotto ciò che noi siamo e che sicuramente dobbiamo continuare ad essere e dobbiamo difendere a denti stretti
Si parla di sapere umanistico sapere Politecnico io non voglio prendere partito per uno o per l'altro
Mi auguro che da questo convegno così interessante da questa fatica di questa giornata che io ho seguito sin dalle dalle nove di stamattina
Venga fuori finalmente un sincero onesto intellettualmente dialogo tra sapere umanistico e sapere Politecnico grazie
Solo Galeone
Grazie Banzer
Io vorrei tentare di riprendere un po'dagli interventi per fare alcune considerazioni
E non c'è dubbio che il tema come è stato detto lì per quanti competitività tra i territori
Banale soprattutto Vieste diciamo approfondisce da ulteriori elementi sulla differenza tra territori pur nello stesso ambito ambito geografico
Io diciamo non vorrei dimenticare che è stato detto che noi stiamo nella parte in rosso bella ma qualche c'ha fatto vedere professor Valdarno certo ci ha dato dalle speranze
I nuovi meccanismi permettono a dare in crisi di andare in concorrenza in modo più positivo rispetto a dare oggi vanno in crisi
Occorre fare un insieme di cose nove imperativi lui ha detto
Torna il tetto e nei non non più impressionato non porti volontà
Non porterò sicuramente da lontano e quindi non partirò parlando all'intervento straordinario ci mancherebbe altro molte analisi sono state fatte vorrei mettere in evidenza una cosa banalissima e cioè che non c'era territorio io parlerò di questi quattro sistemi sistemi comunità locale sistema tecnico-scientifico sistema dalla formazione delle risorse umane sistema produttivo
Pezzi importanti completamente scollegate seconda cosa che voglio mette in evidenza tanto Stato diceva professor Vieste uno dei punti di forza del meno Stato oggi rispetto alla competitività
Tanto Stato governato con attraverso strutture tipo il Formez stipula Jasper li insultano agenzie per il Mezzogiorno è un elenco che potrebbe
Continuava salvo
Cosa è cambiato
Su questi temi ci sono stati molti approfondimento e quindi vado non è non le tratto non è toccata dal relatore l'hanno fatto molto bene sicuramente uno dei temi principali il bisogno di innovazione
Beh oggi
Questi sistemi questi quattro sistemi si sono collegati in parte tra loro
Non metto per i soldi per molti
Politici del reperto solo per coprire
Abbiamo finalmente collegamento tra queste quattro realtà cominciano ad esserci
Collegamento anche incrociato qui non c'è sicuramente il sistema tecnico scientifico inizia a vedere il sistema produttivo e viceversa sicuramente si inizia a parlare di marketing territoriale
Dipende dai sindaci riprende alle realtà sistemi comunità locali iniziano a dialogare per la problematica dalla formazione per il sistema produttivo
Il problema è che noi stavamo nell'aria rosso il rischio che possiamo rimanerci il nostro sistema produttivo è molto debole dal punto di vista dalla cultura dell'innovazione questo è il punto forte
Molto bene il sistema degli enti locali preferirei non parlarne se a Milano occorrono diciotto mesi per concludere la pratica per nuove licenze possibilità lasciamo stare quello che succede da noi un esperto accerta problematica
Rapporto sistema tecnico scientifico sistema produttivo se n'è parlato molto oggi e questo è un problema italiano non è un problema nostro il sorretta nell'incontro concludeva il suo intervento rivendicando giustamente libertà di ricerca di formazione all'intervento precedente rivendicato il ruolo delle università di fare cultura di essere soggetto di formazione alte e quant'altro
Sopra Bracchi invece ci dava un disegno del Politecnico innovazione il rettore del Politecnico di Torino e di Milano alcuni mesi fa in un incontro alla Fondazione Agnelli concludeva dicendo mi sembra di essere un marziano perché il mondo universitario queste cose non non ne parla proprio
In realtà io mi chiedo come fare potrebbe fare a parlarne se non si cambia il sistema delle chiamiamo l'assunzione nell'ambito universitario le cose come stanno cambiando nel mondo universitario e quindi il raccordo potrà sempre di più esserci ma oggi è un raccordo debole aveva debole in Europa ancora più forte questa debolezza limita
Ma cos'è rimasto dall'intervento straordinario
è rimasto tolgo i soldi
è rimasto un insieme di enti e di struttura che penso ancora di poter intervenire a risolvere questi problemi che sono problemi culturali il problema della cultura dell'innovazione nelle imprese
Il problema del supportare i bisogni degli enti locali e rispetto ai loro problemi innovazione che sono ancora più forti i problemi del rapporto tra sistema universitario il sistema produttivo
Certo c'è stato lo sforzo dei Sviluppo Italia
E non solo ma la linea del professor bianche una linea l'ha ribadita stamattina di non un intervento sui singoli problemi sui singoli imprenditori sui singoli comuni ma un intervento sul sistema il problema diventa come tutto questo tuffarsi sistema certo collegamenti tra loro ma occorre fare sistema
Io parlo da uno sopra Torino che Tecnopolis
In questi ultimi anni rispetto al sistema delle comunità locali abbiamo fatto la dura esperienza di mettere insieme i comuni per progetti
Per progetti che interessavano loro progetti riguardava il terzo settore progetti che riguardava la Rete unitaria da pubbliche amministrazioni il raccordo catasto comune li abbiamo portati a dialogare con l'altra corno del ministero delle Finanze sulla formazione anche con il con i comuni per tante progetti di formazione che voi conoscete i pass
Probabilmente anche innovativi che vede anche il sistema produttivo commercio elettronico nel mercato ittico asta elettronica sul verso uno dei più grossi mercati ittici dell'Adriatico che ha visto coinvolti comune del sistema produttivo
Abbiamo oggi a disposizione grazie a una misura che abbiamo gestito ci aspettavamo quattrocento domande queste del target sono arrivate oltre due mila e di queste due mila domande impresa noi abbiamo di sogni di innovazione certificato
Tutto questo con grasse sforzo perché fare sistema e ho finito occorre per fare sistema a quello che diceva adesso il professor Viesti occorre che le intelligenze locali si muovano nella direzione del soddisfacimento dei bisogni e del coordinamento
In questo spirito
Non è molto leggibili perché le interrelazioni sono tante come anche un grafico precedente faceva indicare bisognerebbe leggerle tutte non è il caso ma noi riteniamo che sia necessario che ci sia la presenza io dico istituzionale ma può essere debole dal punto di vista istituzionale non parlo di struttura grosse ma istituzioni locali per la gestione e la valorizzazione delle conoscenze applicati un qualcosa che sia che faccia interfaccia tra queste strutture rispetto ai bisogni che prima ho espresso rispetto alla capacità di crescere nella concorrenza nell'Inter con concorrenzialità
Nella competizione globale
Occorre un riconoscimento forte di una istituzione di questo tipo può essere un'istituzione debole ma ci vuole un riconoscimento forte
Questa istituzione diventa può diventare l'interfaccia di queste strutture nazionali Sviluppo Italia ma se parliamo dalla ricerca all'Enea
Diciamo Ford mezzo per la formazione e quanto all'Asi Agenzia spaziale un'interfaccia rispetto a queste non dimentichiamo l'Unione Europea la progettualità e quant'altro e che sia di sostegno a tutto persistente
Io ritengo che le strutture di questo tipo
Che aiutino i vari territori nel territorio Regione Puglia possa contribuire se non essere un dato necessario necessario per lo sviluppo la nostra terra grazie
Dottor Costantino si prepari professor Cavaliere
Buona sera grazie dell'attenzione volevo ringraziare Aldo Romano per questo invito Isufi contraddistingue questo breve intervento
Con un taglio propositivo in qualche maniera molto personale volevo in qualche maniera mettere a fuoco
Come la figura del consulente di una società di consulenza di strategia organizzazione che ci fa in questo contesto in un contesto che ha metti a fuoco soprattutto la propria missione sociale educativa e quindi il consulente spesso accompagnato devo dire meritatamente
Dai etichette più di calvinista che di samaritano cosa c'entra in questo contesto abbiamo condiviso con il professor Romano che in una missione di questo genere particolarmente opportuna e tempestiva in questo momento di crisi di sviluppo del Sud meritasse la focalizzazione cioè la ricerca di un vantaggio competitivo visibile rispetto al pullulare di una serie di iniziative la cui distintività voi non è così chiara
E abbiamo ritenuto che una missione che l'università
Il contesto pubblico e la industria mediata dal ruolo del consulente del facilitatore consulente si possano ritrovare nel concetto di noleggio il management i Sufi può in realtà costituire in questo momento nel momento topico di rilevanza di questo concetto un centro di eccellenza del noleggi management e quindi potesse avere un po'il collettore di una serie di esperienze in campi diversi
Di essere un poi rosso Fassi detector di best practices anche internazionale per cui leccesi suffissi contraddistinguerà come il contenitore e quindi il centro di eccellenza di diffusione non soltanto del patrimonio cognitivo di queste innovazioni ma anche delle metodologie per accelerarne l'applicazione quindi un uso più secolare e absit iniuria meno accademico rispetto all'enorme patrimonio che gli interventi precedenti hanno egregiamente messo a fuoco
Cosa significa questo in pratica poter costituire e la l'occasione che in i suffissi costituiscano un sorta di laboratorio della innovazione ma delle sinergie di migliori esperienze che siano trainanti
Per iniziative locali meglio se interdisciplinare Inter geografiche e che mettano insieme pubblico e privato industriale S perché allora facciamo questo perché abbiamo focalizzato su questo tema su questo tema la nostra sinergia con i suffissi certamente non per un obiettivo squisitamente
Sì platonico ma perché riteniamo che ci sia per tutti il mercato su questa nuova frontiera
Mi ha colpito l'altro giorno l'apertura di un'intervista al professor Lester Thurow purché proprio faceva notare come fatto di rilievo come e Bill Gates abbia superato il sultano del Brunei nella nella hit parade degli uomini più ricchi del mondo perché mi dà da pensare che evidentemente e la manifestazione più emblematica
Che ormai l'intelligenza proprio il valore se volete economico dell'intelligenza ab sicuramente superato quello del valore economico delle risorse materiali e territoriale
Ecco su questo noi vorremmo o raccogliere la sfida e l'onore di poter essere partner di Sufi in questo territorio cercando di portare dal nostro laboratorio di esperienze sia il migliore i casi e sia nel laboratorio le migliori esperienze di aziende che possano costituire per lo sviluppo di iniziative e di intelligenze locali il bang ma a cui parametrare il proprio paradigma di crescita e alludiamo soprattutto non solo certamente avendo come Focus
Il discorso del capitale umano ma non solo
Intendiamo il capitale umano ben inteso come somma sintesi di conoscenze competenze e abilità in i rituali e di gruppo per ridare valore poi finale al cliente quindi un tipo di conoscenza
Finalizzata al valore intendiamo il capitale strutturale e quindi il la confluenza di brevetti Software di sistemi amministrativi che ulteriormente più uniscono valore aggiunto e intendiamo quello che si può chiamare il casco marca petto cioè il valore che viene fornito dei rapporti anche Inter societari
Interculturale interpersonali di cui l'azienda dispone con clienti
Alle atti fornitori con gli stakeholders di riferimento questo è il punto che proponiamo proprio a suggello di questa nostra partnership
Di cui sono molto felice e molto speranzoso di cui gli sviluppi sono molto speranzoso e che può costituire a mio parere al di là della missione più ampia di Sufi la caratterizzazione poi mi un focus quello ripeto del noleggio management
E della centro di eccellenza dalle rendeva inserisce che può costituire il patrimonio comune di crescita e perché no anche di sviluppo di business school
Ho cercato
Io piombo quei
Cercando di entrare con
Grande rapidità nel clima di questo convegno al quale non ho potuto partecipare questa mattina perché impegnato in un lungo consiglio di amministrazione di
Una società che sta intervenendo
Per cercare di risolvere almeno in parte
I problemi creati da alcune dismissioni industriali
Del vecchio polo chimico
Di Brindisi
Che fa parte
Del ma
Dello sviluppo locale perché certamente la mancata soluzione
Di questi fatti appesantisce
Il problema sociale né rende critico il clima rende più difficile qualunque quest'operazione su un terreno di prospettiva
Se non si affronta con serietà e con equilibrio
Il problemi
Della crisi che abbiamo alle spalle crisi che peraltro era disegnata ho segnata
Già
Darla costituzione di questi particolari Poli non tanto in termini di quello che si continua banalmente a ripetere in maniera Stanca era anche un po'noiosa del vecchia cattedrale nel deserto
Ma della
Contenuto normativo tecnologico produttivo competitivo di questi di questi sistemi e che ora stanno creando tutti i problemi che stanno creando io ricordo che quando dieci anni fa cui
Chiamato ad
Ad esaminare un po'i problemi della crisi incipiente del polo chimico Brindisi non mi accorsi con terrore
Che il cinquantatré per cento degli addetti del polo chimico brindisina ma aveva la licenza della scuola dell'obbligo
E mi chiesi come mai come quale miracolo era successo
A trenta e più anni dalla scuola media dell'obbligo a trovare mille ottocento persone che non avevano
Questa caratteristica
E non è un aneddoto è un problema che ci stiamo trascinando che ha messo dobbiamo affrontare
E io spero che era un po'tutti ci si faccia carico di che sto problema
Sperando che nessuno voglia scegliere fior da fiore ritenendo che qualcuno ha il compito di risolvere questi problemi
Ieri scenari immaginifici del futuro ma io credo che ci sarà tanto più titolati ad occuparsi del futuro e delle sue prospettive a cominciare dalle per aspetti IVA di questa terra quanto si sarà in grado di dare con intelligenza con passione con valore con competenza una soluzione a questi problemi
Perché è facile o non è difficile disegnare
Gli scenari alti della competitività
O dedicarsi
A disegnare questo trascurando
Che esiste voi e questo discorso vi assicuro che non ha niente a che vedere con l'assistenzialismo io probe ma impegnativo e stimolante dal punto di vista la cultura la competenza ripeto della volontà della politica in senso
In senso alto
Io dieci anni di esperienza nella presidenza di un parco tecnologico
Di un parco tecnologico che partito puntando a un settore di grande strategicità
Dieci anni orsono quello dei materiali innovativi e delle tecnologie avanzate di produzione e caratterizzazione dei materiali
Che è stato un parco
Fortunato è anche interessante è stato per esempio il primo esempio di una società di ricerca costosa e impegnativa alla quale ha partecipato una banca
E credo che sia un titolo di merito perché la banche ad una banca locale è una barca una banca nostra forse era il segnale che la banca ma quella banca avrebbe avuto successo
Il fatto che per premono Italia si sia verificato questo
Questo fenomeno che era un fenomeno
In assoluto
E lo abbiamo fatto e ci siamo impegnati avendo avuto una missione
In questo settore una missione che prevedeva uno scenario
Congruo
Rispetto agli obiettivi
Formare le competenze svolge un servizio qualificato supportare
Le imprese
Fare una cultura della promozione della innovazione in questo settore così
Critico si pensava dieci anni fa
Della competitività futura perché investe i grandi sistemi
Che sono i sistemi dalla competitività odierna i trasporti delle comunicazioni
L'agro industriale
Che
Sono stati dieci anni
Pesanti
Non per la
Per la difficoltà del Progetto
Non per la impegna di vita della sfida con il territorio rispetto al territorio rispetto ai temi che si volevano portare avanti ma per la incongruità generale della sistema
Per
Quelle assunzioni di responsabilità
Alle quali voi corrisponde molto spesso una mancanza di responsabilizzazione nella
Nella nel prosieguo
E che invece io credo che per ogni avventura
Debbano invece essere una delle garanzie fondamentali
Da assicurarsi
Quindi
Io credo che non è
Un voleva essere
Fuori moda oppure lo rischio
Questo essere fuori moda
Poi essere così ulna
Un pretendente
A un ritorno alla al passato
Credo che invece molte delle nostre scarse competitività odierne che non possono essere
By passate dalla dall'handling superficiale
Di di numeri fin troppo facili da mettere insieme
Qualche mese fa ma non moltissimo un mese un mese e mezzo fa una grande notizia eclatante era crescita dell'export
Il Mezzogiorno
Sulla gradiente avanza molte regioni del
Nord est
Perché si era passati dallo zero virgola zero uno per mille
Del esportazioni allo zero virgola zero due per mille vie diverse raddoppiando in effetti in termini
Con un uso strumentale
Dei numeri il problema è che la scarsa competitività del sistema locale
Atti a appartiene
Ha una scarsa attrezzatura generale del sistema lodato rispetto a fenomeni che sono determinanti per lo sviluppo e che attengono ancora
Alcuni ad alcuni elementi forti della competitività
Le scuole le loro strutture
Le università le loro infrastrutture
I centri di ricerca alle loro datazione dotazioni
Un sistema tecnologico forte
Perché è in grado di fornire risposte
Per le domande reali esistenti quindi flessibile competente con forte con uno sci di vita dei problemi e con una grande capacità di affrontare
Io non ho da chiedere niente Dodo a pretendere niente in questo quattro
Certo è che quindici anni di battaglia meridionalista sul terreno del riequilibrio trova il Mezzogiorno d'Italia più povero
Meno competitivo possiamo agghindarsi come vogliamo io credo nella scienza e innovazione tecnologia proprio perché ci credo
Esso che non sono una rappresentazione sono una realtà
Bisogna averne possedeva praticarle per poterle utilizzare
E qui c'è una forte
Ancora carenza
Un forte debito infrastrutturazione
Penso che
Quindi che è ancora una grande necessità
I sviluppare una politica che attrezzi con rapidità ed efficienza
Il Mezzogiorno ad alcune aree in particolare rispetto a queste elementi di domanda forte
E mi attendo le risposte conseguenti gli strumenti ci sono
E far finta che queste necessità non esista che è un po'di buona volontà che il bricolage che il senso della iniziativa possano supplire
Alla mancanza delle tecnologie dure esso
Per il sostegno dello sviluppo e fare una operazione non sopportabile da questo territorio non piove sopporta
Abile da questo territorio che non può essere mutuata dalla frequenza dei viaggi e dell'interscambio nord sud
Il trasferimento dell'innovazione è una cosa importante
Ma la produzione delle innovazioni
Arricchisce Doda un territorio ancora di più
D'altro canto e termino ove fosse necessario riflettiamo a quanto sia stato una sciagura per il Mezzogiorno
Il saccheggio effettuato
Sui fondi delle varie leggi di sostegno allo sviluppo
Da parte della imprenditoria di altre zone
Non solo per l'impoverimento finanziario che ha prodotto
Ma anche per l'impoverimento per la cultura dello sviluppo
Ora pensare che questo si possa ripetere in termini ancora più
E ancora e sotto altre spoglie
Credo che provocherebbe un impoverimento ancora maggiore
Credo quindi che vada affrontato il tema di una politica concreta di dotazione infrastrutturale massicci
Coordinata e finalizzata alle politiche dello sviluppo senza improvvisazioni episodiche
Chi vuole turismo chi vuole l'agricoltura chi vuole la sanità
Chi vuole questo chi vuole quell'altro
Imponendo anche
Per il Mezzogiorno alcune direttrici alle leggi di sostegno dalla quarantasei alla quattro otto otto
A tutte le leggi giuste che diano il volto a uno sviluppo del Mezzogiorno che orientino il saper fare
Di prepararsi
Le competenze non si improvvisano
Forse è uno delle delle ricchezze del mezzogiorno ma utilizzate molto male la improvvisazione delle competenze
Delle competenze è vero
Io credo che utilizziamo molto male e chiudo
Il vecchio proverbio brasiliano per il quale se
Si deve andare a caccia e non si ha il cane si porticato perché almeno a quattro zampe
è una espressione di furbizia e non intelligenza e al Mezzogiorno serve intelligenza e competenza presente e diffusa allora potrà contare anche valorizzare le altre doti che certamente possiede in abbondanza grazie
C'è quinto
Raccomanderei cinque minuti intervento grazie
Io ho scritto bello dice
Grazie una piccola premessa sono un fisico
Forse venduto proceduto all'industria fuori come me emerge
Offerto in comodato
All'università
Dove mi fa piacere insegnare
Organizzazione Doni fa piacere insegnare programmazione e controllo
Perché mestiere che ho sempre fatto sempre fatto insomma che del quale sono esperto
Volevo citare un fatto che in questa giornata ho sentito cose mie stupende gli interventi e degli interventi meraviglioso
Vorrei sottolineare una cosa alla quale ha accennato Valdani Bresso fermarci il capitali umani e soffermarmi non dicendo bisognerebbe fare si potrebbe fare che è bello sarebbe fare vuole dire quello che ho fatto
Nel settembre settantadue settantotto sono stato convocato alla casa madre
Ad Arexpo della azienda che gestivo la filiale italiana e mi è stato detto va bene va bene senta tutti forse e mi è stato detto insieme agli altri miei colleghi di ventitré colleghi di tutto il mondo
Bisogna cambiare qualcosa basta con la customer satisfaction basta con la customer satisfaction mille no e centosettantotto eravamo un'azienda business to business quindi per vocazione siamo nati con la customer satisfaction se non saremmo neanche saremmo morti
Cosa si passa si deve prima di tutto e questo è il nostro must soddisfare il personale delle aziende nostre aziende
I nostri collaboratori dovranno essere felici di lavorare con voi
Quindi l'azienda dovrà essere prima mi son preso alcuni appunti per
Salvare i quattro cinque minuti l'azienda dovrà essere partecipativa
Trasparente
E meritocratica Milano e centosettantotto io mi son sentito venir meno a portare in Italia queste tre must
Alenia rappresentanze sindacali allora si chiamavano l'altro
Ebbene
Abbiamo portato dopo tanto l'abbiamo portata di tutti tranne il collega inglese che a gennaio non c'era più
Era stato pregato di accomodarsi perché non condivideva aveva più l'impressione che aveva eravamo sempre andati bene così perché cambiare
Allora si è passati alla fase sfratti delega decentramento vede uguale assunzione di responsabilità conseguentemente però l'azienda deve essere visibile in ogni suo aspetto pubblicazione dei bilanci dei profitti né i margini di contribuzione di quanto ognuno abbia ha contribuito aveva contribuito e contribuiva alla ricchezza dell'azienda all'arricchimento dell'azienda spesso
Ognuno sapeva perfettamente ogni trimestre quanto aveva contribuito quanto era stato bravo quanto aveva fatto perdere all'azienda e in base a questo veniva premiato o meno bene riporto alcuni dati
Visse dopo due anni il sedici per cento aveva rifiutato la partecipazione cioè la responsabilità
Che se n'era andato
Quote di mercato passata dal cinquantacinque al cinquantasette per tre virgola cinque per cento dopo due anni c'è un aumento del due e mezzo dopo quattro anni alla fine del quarto anno si era passati al sessantaquattro per cento della quota di peccato
Non era una grandissima azienda il risultato operativo è passato dal venti al ventotto per cento prima delle tasse se ne stava sotto al menti avrebbero chiuso in nove stabilimenti intorno a Torino
I costi ai quali avevano partecipato tutti quanti
Passano meno tre per cento alla fine del primo anno meno tre virgola cinque per cento seconda hanno meno nove virgola due per cento al quarto anno il personale in compenso saliva dal sette centocinquantasette centottanta attenti questo e la Federal conclusione che milioni investimento che si può fare qui era stato investito il tre per cento del fatturato aziendale il diciassette per cento del fatturato dell'azienda era dell'otto a ricerca e sviluppo questo tre per cento lo Stato accantonato e per questo investimento perché questo investimento era stato ritenuto prioritario e ad lo Stato i frutti l'azienda anche se non grandissima e la cinquantaduesima del mondo come progetti sviluppati e brevetti depositati ogni anno
Questo qua
Professor scalare
Raccomando il cinque minuti tesi non sarò brevissimo volevo giusto
Ricollegarmi al discorso dell'economia della conoscenza che nel pomeriggio diciamo è stata ripresa da Bari varie persone quattro bianchi Bracchi Vieste ed altri e ricollegarmi a quanto era stato detto nella mattina nella mattina si è fatto soprattutto focus sul discorso dell'economia dell'informazione con alcuni tra l'altro Paz senato interventi degli imprenditori e si è mostrato come l'Italia si è arretrata anche da questo punto di vista come in altre aree della tecnologia naturalmente si può riconoscere che questo settore sia indispensabile una condizione necessaria per la competizione nel prossimo futuro però forse sarebbe anche meglio dire che l'economia della conoscenza non è semplicemente economia dell'informazione come anche un po'nel pomeriggio è emerso cioè Italia e soprattutto il Mezzogiorno
Caratterizzata da in prese operanti in settori tradizionali e siccome è presumibile che tra una decina d'anni tra una quindicina d'anni con quel commercio elettronico e le altre forme dell'economia informatica saranno comunque ovunque probabilmente non così Iraq questo il solo elemento di competizione la panacea di tutti i mali per questa impresa che oggi si trovano in difficoltà per cui probabilmente pur Previtali pur focalizzando l'attenzione sull'importanza di questo tipo di rivoluzione economica sarebbe comunque importante ribadire che le nostre imprese dei settori tradizionali hanno comunque davanti a loro la solita duplice alternativa se rimangono nei settori tradizionali dovranno forzatamente Combe reggere verso obiettivi diversi dalla strategia di costo con il quale con con la quale comunque non potranno facilmente competere con i Paesi meno industrializzati Madron andare comunque verso una differenziazione i termini di qualità oppure comunque bisogna creare dei settori emergenti delle innovazioni tecnologiche che in Italia si sono poco sviluppate a cui comunque la rivoluzione informatica può comunque contribuire parecchio
Anche se oggi tutti parlano di e-commerce evoluzione formati eccetera come vent'anni fa probabilmente si parlava di automazione industriale così presto a parlare di post fordismo di rivoluzione organizzativa gestionale Just in Time eccetera e quindi un po'come tutte le mode
Questa nuova rivoluzione ha dei grossi vantaggi innanzitutto non necessita di grandi investimenti così come hanno richiesto altri evoluzioni in passato e poi di per sé costituisce uno strumento attraverso il quale effettivamente si possono a anche creare nuovi tipi di business e qui appunto vorrei
Rifocalizzazione attenzione sull'importanza delle strutture delle istituzioni a detta di Fo alla formazione come appunto può essere vissuto il mio sta di Lecce seguendo l'esempio di altre università importanti che prima all'estero anche in nazioni che ci porta ad esempio come l'Irlanda nel mondo anglosassone e come ci ha illustrato anche questo Bracchi Politecnico di Milano possono essere veramente attive nella nello sviluppo di questa nuova economia grazie
Professore Ettore Ruggero
Ultimo intervento poi le conclusioni
Spero anche più breve un grazie all'insù FIPER questo incontro questa occasione di dibattito dal punto di vista di
Un una persona che vive mondo della formazione nel nella mia scuola di formazione vorrei dare due brevi note che sottolineano quanto detto oggi la prima è sulla sul ruolo della formazione e dell'economia della conoscenza un guru delle della gestione delle risorse umane dice che è possibile insegnare ad un tacchino come arrampicarsi su un albero ma è molto meglio assumere uno scoiattolo
In molti casi non ci troviamo tanti tacchini nelle nostre scuole di formazione perché la il sistema formativo di base scuole università non è capace ancora di formare ad una cultura forte di tipo generalista per dirla Ali surfing interdisciplinare sulla quale innestare essa stessa per i specialistici che molto spesso viaggiano a velocità semestrali secondo contributo
Il sottolineare investire in formazione molto spesso non si tratta di avere più soldi incerto è importante è importante che i sistemi come è stato detto oggi valorizzino le scuole di formazione i centri di eccellenza per la diffusione della delle tecnologie ma un aspetto di questo in essi mento e la riduzione dei costi dell'ignoranza e facendo grande autocritica qui la la riduzione dell'ignoranza dei formatori in alcuni interventi è stato sottolineato questo aspetto della necessità
Di
Lavorare sodo insieme per avere sempre più formatori innovatori facilitatori di processi di apprendimento come pedagogista non posso che rafforzare questo tipo di indicazione favorendo unico contro con le poche scuole di formazione che purtroppo ci sono nella nostra regione e fare in modo che insieme si cacci la cattiva formazione cattivi formatori per dare spazio a scuole che effettivamente in antis con i giovani di
Quella quella economia della conoscenza che abbiamo detto oggi essere la strada sulla quale dobbiamo lottare come sistema regionale o locale grazie grazie
Allora di fare di possiamo dalla dalle due sessioni di oggi abbiamo ricavato alcuni elementi
Indicazioni
Abbastanza interessanti una prima indicazione alla quale dobbiamo dare una risposta in maniera credibile e mi pare che tenuto fuori dal dibattito ma credo che questa indicazione è anche presente in alcuni atti del nostro governo e anche del Parlamento
Di immaginare crescita con lavoro lenzuolo significa
Immaginare tassi di crescita
Doppi di quelli
Che si registrano
Nella media nazionale se non si creano queste condizioni è difficile creare lavoro questo è venuto fuori in maniera molto chiara credo questa è un'indicazione che nel documento diciamo della ministero del tesoro della programmazione però per poter realizzare questo obiettivo strategico che il vero Obiettivo per territorio meridionale
Occorre introdurre dei forte rottura nella modo di governare la politica dello sviluppo
è un'indicazione che è venuta fuori e quella di
Associare all'obiettivo della crescita
Con tassi ragionevoli sostenuti
Attività ad alta intensità di conoscenza perché le esperienze dei paesi queste sono state le indicazioni che sono aumentate
Fornite oggi dei paesi che realizzano tassi di crescita con lo sbocco di lavoro sono quelli che vedono al con i settori ad alto contenuto di conoscenza naturalmente nel settore ad alta contenuti conoscenza va a tutto il settore dei servizi per le imprese dei servizi finanziari ti ahimè in Italia rappresentano una quota piuttosto residua rispetto a quello che l'apporto di questo valore aggiunto in altri paesi quindi
Puntare
Sullo sviluppo di attività ad alta intensità di conoscenza da qui è venuto fuori l'indicazione dell'importanza di incardinare questa politica in una rete
Di eccellenza capace di costruire dei territori
Coordinamento collegamento
Col mondo della produzione e col mondo delle istituzioni
Un terzo altro elemento che della discussione estremamente importante e legato al patto dei il sistema finanziario è pronto e alle risorse per poter finanziare sia le infrastrutture sia lo sviluppo ad alta intensità di conoscenza
Occorre
Naturalmente accentuare il processo di di regolamentazione quindi maggiore privatizzazione
Viabilità dei progetti ma le disponibilità finanziarie da quello che abbiamo visto con i numeri oggi di Ettore cioè alla Banca del Salento ci ha rappresentato in maniera abbastanza chiara vede solo incoraggianti
Un ruolo della università che si deve trasformare in una università sempre più legata ad un codice genetico di tipo imprenditoriale quindi capace di valorizzare in maniera più pregnante il valore economico della sua conoscenza gli ho visto le esperienze del Politecnico
L'esperienza del fondo una sorta di Venture Capital
E direi la indicazione positiva che abbiamo preso come risultato di questa conferenza della disponibilità della Banca del Salento a costruire insieme
Al Politecnico e all'Isufi universitari Lecce un'analoga esperienza in un settore ben preciso che il settore collegato ad internet e al con la cornice Veltroni con il generale un'altra indicazione
Viene fuori dalla capacità di disegnare uno sviluppo regionale che veda sempre più organizzate le reti di scambio di integrazione delle conoscenze cercando di costruire visioni strategie gradualità di programmi e di politiche di intervento
Ci è stato prospettato il caso di Singapore come caso emblematico ma ovviamente era un caso per mettere in evidenza come non si può andare avanti senza avere un disegno strategico e senza avere un programmati via sviluppo sostenibile e quindi credibile
Si è messo in evidenza inoltre
L'importanza di un cambiamento delle politiche pubbliche
Da politiche frammentate a politiche che evidenziano la natura sistemica degli interventi per farlo quindi la coesione e la concertazione e lo sviluppo dei sistemi locali si è visto come i sistemi locali oggi
Devono passare da una concertazione basata sull'antica negoziazione tra capitale e lavoro ad una concertazione che si lega a visioni di sviluppo e quindi ha capacità di valorizzare al massimo quelle che sono le conoscenze le esperienze accumulate nei diversi sistemi locali
Ecco direi che è stato fatto tutto un panorama che a mio parere diciamo è riconducibile
Ad un unico elemento fondamentale e questi cambiamenti
Possono essere gestiti se abbiamo uomini si è detto classi dirigenti
Classe imprenditoriale in grado di misurarsi con queste sfide del cambiamento e quindi mi pare che le analisi anche della seconda e terza sessione hanno poi stato ulteriori elementi per sostenere l'importanza del capitale umano la vendono nelle politiche di intervento e quindi immaginare una politica che e vorrei anticipare perché questa è un'indicazione che domani rappresenteremo allora Presidente del Consiglio una politica che veda i giovani come leva del cambiamento in cui di protagonisti del cambiamento
In alternativa col voto come questa forza viva del Paese è stata finora gestita immaginate che l'alternativa per i giovani sono i lavori socialmente utili mentre noi abbiamo discusso sulla economia della conoscenza cesure core via della creatività della capacità di immaginare scenari nuovi processi nuovi e credo che non ci sia risorsa più consona a questi obiettivi che non sia la risorsa giovani e quindi dobbiamo nel disegno io dello sviluppo dei sistemi locali cercare di evidenziare come l'eccellenza e la qualità del capitale umano rappresenta effettivamente un asset strategico noi credo della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia l'università la conference lui sa dire cedute la Conferenza dei rettori vestita italiani credo che possono ritenersi soddisfatti di questa prima giornata che era una giornata di pressione quindi lo richiedeva grandi numeri ma soprattutto rappresentanze partecipazione gli uomini con culture ed esperienze diverse
Va be'siamo tutti arricchiti nelle indicazioni che sono venute fuori e credo che questo è una base di partenza perché il progetto
Formoso viluppo Puglia potrà andare avanti ad approfondire come dicevo all'inizio questa mattina altre tematiche tutte sempre all'interno di questo grande tema di come gestire il cambiamento e costruire strategie di sviluppo competitivo dei sistemi locali nella competizione globale grazie arrivederci a domani