"Le telecomunicazioni tra democrazia e sviluppo" convegno organizzato in occasione della presentazione del Codice dell'Informazione in Campania presso il Circolo della Stampa Villa Comunale

Ho
Ritrovata
Sì
No no
Prodi
Lo spunto
Sì sì
Qualche emendamento
No
Vediamo
Presidente Cheli il collega Franco Mario Resca e presidente dell'Associazione napoletano d'Aosta condivide con me con l'ordine e la responsabilità degli interessi della professione
Luca
Lavoro avvisa
Novanta
Vogliamo gli atti facciamoci la domanda
Il suo gentilmente prendere posto per favore
Colleghi
Ministro buongiorno io come sta
Sessantatreesimo ma ci siamo salutati dunque io sono compaesano sia scuole implica un franco
Perché nove di orario di Borgosesia
Infatti
Infatti ma l'ha detto e per questo mi sono
Sì sì sì
Purtroppo
Purtroppo un per favore prendere posto grazie gioco duro Sicurvigile sui corsi d'acqua
Niente in confronto alla velocità Paola via
Lettere
A a
Mo'
Buona sera
Con un cortese invito a prendere posto mi presento sono Paolo Azzolini e rappresento l'istituto di servizi per l'editoria e l'informazione che anche quest'anno è lieta di questo compito
Mi ripresento Palazzo lini rappresento l'istituto di servizi per l'editoria e l'informazione che anche quest'anno il lieto di questo convegno dedicato al tema delle telecomunicazioni tra democrazia e sviluppo
Nell'occasione si parlerà anche della nuova edizione del Codice dell'informazione
Il motivo di particolare soddisfazione constatare la presenza di autorità operatori dell'informazione rappresentanti delle maggiori istituzioni e aziende specializzate nel settore delle comunicazioni
Rivolgo a voi un nuovo ringraziamento per la presenza passo la parola al presidente dell'ordine dei giornalisti della campagna Ermanno Corsi che introdurrà al convegno e coordinerà gli interventi Grazia
Anch'io rivolgo un saluto
Molto cordiale a tutti
Un saluto cordiale a tutti i presenti
E un ringraziamento
Al ministro per le comunicazioni l'onorevole Salvatore Cardinale
Al presidente dell'autorità per le telecomunicazioni il professore Enzo che lì
Al collega Lorenzo Del Boca presidente della Federazione nazionale della stampa
Al collega Gianni Ambrosino segretario nazionale dell'ordine dei giornalisti al collega Franco Maresca Presidente del Circolo della stampa e dell'Associazione napoletana per la stampa
Ringrazio tutti presenti innanzitutto ma anche in molti amici e interessati al problema che per un motivo o per un altro non possono essere qui presenti ma che hanno fatto pervenire una calorosa adesione a questo convegno che come avete sentito da Paola Azzolini ha per titolo lette le comunicazioni fra democrazia e il progresso e nell'occasione sarà presentata anche l'edizione novantanove del Codice dell'informazione sul quale dirò rapidamente alcune cose riguardanti la struttura e il contenuto
Tra le adesioni
Pervenute sottolineo quella del professor Paolo Francesco Paolo Casavola che presidente dell'Enciclopedia italiana è stato presidente della Corte costituzionale
è giornalista pubblicista iscritto all'albo della Campania
è un suo testo di quando era Presidente della Corte costituzionale sicura
Nel volume di cui questa sera parliamo insieme con la prefazione del ministro Salvatore Cardinale
Insieme con un testo dell'ex ministro Antonio Maccanico attualmente presidente della Commissione affari costituzionali
Del Senato al quale pure continuiamo ad essere grati perché con molta dedizione e convinzione ha partecipato durante la responsabilità di ministro
Alla presentazione del codice
è in arrivo anche il rettore dell'Università Federico secondo professor Fulvio Tessitore
Ci teneva acché io comunicarsi questa sua partecipazione ringrazio tutti gli amici tutte le autorità
Il tema del convegno
Le telecomunicazioni fra democrazia e progresso e la presentazione di un codice dell'informazione
Appare subito chiaro che non sono due temi distinti
Ma sono complementari e si completano
Oggi opinione sempre più diffusa e proclamata che chi controlla le comunicazioni controlla la democrazia e il progresso di un Paese
Evidentemente tutto questo comporta maggiori responsabilità
Per chi in questa fase particolare
Deve governare il processo di modernizzazione delle comunicazioni io direi stampate o audiovisive che siano nel nostro Paese
Ci sono problemi di assetto organizzativo e di sviluppo tecnologico
La presenza del ministro cardinale
Che è un meridionale un meridionalista non può non richiamarci anche alla particolare situazione che il nostro paese presenta con un sistema di comunicazioni di massa ancora fortemente squilibrato
Tutta la grande comunicazione è concentrata da Roma in su
Tale da configurare un sistema di comunicazione moderno certo che può migliorare ma c'è un sistema di comunicazione
C'è invece ancora un sottosistema nelle otto regioni meridionali
E noi riteniamo che sia molto importante alcune circostanze non sono soltanto casuali
Corrispondono evidentemente a precisi indirizzi e a precise scelte di politica generale avere un ministro delle comunicazioni meridionale
A vere a Napoli la sede dell'Authority per le telecomunicazioni qui rappresentata e lo ringraziamo ancora per la presenza e l'attenzione dal professore Enzo che sappiamo quali sono i compiti ingenti che l'Authority deve affrontare sappiamo anche che non è facile intervenire in un settore dove si concentrano interessi di varia natura
Ma abbiamo fiducia
Che anche questa circostanza della presenza a Napoli possa portare più avanti il discorso di un sistema di telecomunicazione che riguardi il Mediterraneo il bacino del mediterraneo naturalmente
Ci sono problemi di adeguamento tecnologico e organizzativo e per questo non si può prescindere signor ministro dalla legislazione che presiede al settore
E su questo punto chiederò poi al nostro presidente della Federazione nazionale della stampa Lorenzo Del Boca di portare qui in questa sede
Che è una sede molto attenta e molto responsabile questo nuovo senso di allarme che la professione giornalistica oggi lancia
Alle forze ai partiti alle forze sociali del nostro paese per alcuni provvedimenti e decisioni che l'altro giorno la Camera dei deputati ha adottato ci sono problemi di formazione che riguardano tutti coloro che operano nel settore della comunicazione di massa giornalisti tecnici ma anche chi gestisce questa delicatissima risorsa che è l'informazione
Ci sono problemi anche e soprattutto di formazione di un'opinione pubblica più attenta più partecipe più consapevole meno predisposta ad accettare passivamente e a criticamente
I messaggi i prodotti che la comunicazione oggi è in grado di fornire e non ci presentiamo a questo tema così delicato e articolato con un codice che ha una struttura ben precisa e credo di per sé già significativa e rilevante contiene tutta la legislazione sul giornalismo
Partendo dalla legge generale sulla stampa del mille novecentoquarantotto che come sappiamo doveva essere seguita da una serie di leggi più particolareggiate
E sulle quali non ancora abbiamo registrato la presenza piena che l'argomento che la materia che il settore merita
Il codice a questa parte che riguarda la legislazione sul giornalismo
La grande legislazione sul giornalismo ma subito affianca una parte che riguarda la struttura della società in una regione particolarmente importante come la Campania
Che rappresenta ben il dieci per cento del nostro paese
E allora importante vedere subito come la legislazione Varda
Ho fino a che punto riesce ad andare incontro alle esigenze di una società che si struttura in questo modo la Campania il Mezzogiorno in particolare
Quel Mezzogiorno è quella Campania
Dove l'arretratezza si scontra spesso con la difficoltà di comunicare e con la difficoltà di rappresentare autorevolmente Problemi e situazioni anche di auto rappresentarsi
Io voglio concludere riprendendo una frase che è contenuta nella prefazione al codice scritta dal ministro Cardinale l'informazione
E comunque una grande risorsa e rappresenta la modernità in cammino
Noi speriamo anche sapendo che la strada è lunga è in salita che questo cammino possa essere affrontato con molta con molta decisione questa è un po'nelle sue linee generali la struttura e il contenuto del codice la legislazione la società e tutta la Rete della comunicazione pubblica e privata stampata e audio visiva
Io credo che ci siano molti spunti per dar vita sia pure nei tempi in cui un dibattito di cui dibattito può avvalersi per dar vita ad una serie di riflessioni che torneranno certamente molto utili per tutti noi operatori o destinatari dell'attività giornalistica e delle attività editoriali
Ringrazio perciò l'editore
Che ancora una volta sia assunto un compito rilevante anche finanziariamente rilevante di promuovere la pubblicazione del codice
Ringrazio i vertici nazionali dell'ordine della Federazione della stampa per il patrocinio che hanno dato l'associazione napoletana della stampa per la collaborazione
Essendo io il presidente dell'ordine regionale dei giornalisti debbo anche un particolare ringraziamento ai miei colleghi dell'ordine regionale il vicepresidente Domenico Castellano il segretario Bruno per trenta e un ringraziamento al collega Francesco buffi che presiede la commissione per le attività culturali promozionali del nostro ordine quell'attività
Di quella Commissione di cui il Codice rappresenta oggi credo un significativo aspetto ha un significativo momento
Dicevo il codice dell'informazione le difficoltà
Che incontra un editore ma anche l'entusiasmo con cui un editore si accinge a una pubblicazione di questo impegno di questo rilievo il collega Stefano Toma e il titolare dell'Istituto di servizi per l'editoria e l'informazione
Chiedo Halloween subito di intervenire
Buona sera sono Stefano Maria Toma titolare dell'Istituto di servizi per l'editoria e l'informazione che ha editato anche quest'anno il Codice dell'informazione in questa veste sono lieto e orgoglioso di aver potuto realizzare uno strumento di molteplici utilità
Utilità perché sulle sue pagine si incontrò talvolta per la prima volta le più qualificate risorse della società e delle istituzioni
Utilità per gli operatori dell'informazione
E per i loro Boldini professionale per il sindacato perché la loro presenza le loro leggi loro di ontologia ecco una parola i loro diritti e doveri trova una giornata letteratura
Grazie al Codice il mondo dell'informazione scende in campo
Ecco tutti i nomi e cognomi le varie funzioni e compiti per rispettive redazioni le testate che sempre più numerose della pagina scritta in quelle televisive stanno animando il panorama editoriale e giornalistico della Campania
Per me questo codice che firmo come direttore responsabile
A una terza è fondamentale utilità io l'ho realizzato hanno operando con grande fatica ed impegno che via via sono stati ripagati dal successo
Come editore sono cresciuto insieme col codice questo prodotto contribuisce a rinvigorire il filone della giovane editoria specializzata che si discosta dalle grandi rappresentazioni di indole generalista
Non si fa che parlare di prodotti editoriali di nicchia in grado di attrarre speranze investimenti e che vanno a soddisfare esigenze interessi e diritti di trasparenza e di categorie che finora non hanno avuto voce
Il codice dell'informazione rappresenta quindi il simbolo di una nuova cultura editoriale verso la quale si appuntano speranze interessi
Editoria specializzata un altro indiscutibile utilità germoglia e si collega costantemente col mercato
E sapendo cogliere nuove opportunità dal territorio dall'economia dalla Società può contribuire ad attuare la disoccupazione e la tradizionale richiesta perché lo Stato intervenga Caserta
Stampando giornali e pubblicazioni specialistiche locali si contribuisce inoltre a ridimensionare il fenomeno di un'Italia che non legge e di un Mezzogiorno purtroppo che legge ancora di meno
Questa edizione del mille novecentonovantanove del Codice si accredita non solo per la qualità della stampa e per la quantità delle informazioni
Quanto perché essa rappresenta un esempio unico in Italia è un modello da imitare un modello che parte da Napoli che ambisce sempre più ad essere la capitale delle telecomunicazioni
Ecco alcune curiosità tecniche questa edizione del Codice di settecentoquindici pagine è stata stampata in trentacinque mila esemplari
Contiene oltre venti mila nomi circa quattrocento testate di agenzie e giornali ed emittenza radiotelevisiva
Vorrei rivolgere un pensiero grato per la sua preziosa collaborazione alla collega Paola Azzolini e ringraziare le autorità presenti dal ministro delle Comunicazioni
Onorevole Salvatore Cardinale al presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Enzo che ai responsabili dell'ordine del Sindacato nazionale campano dei giornalisti che con il loro patrocinio consentono al Corriere di crescere con sempre maggiore autorevolezza la mia gratitudine
Un particolare ringraziamento a tutte le aziende che hanno voluto sostenere il Codice con la loro presenza diretta che lo hanno sostenuto e fatto cresce di autorevolezza con le loro firme in Campania e soprattutto in Italia
Desidero infine ringraziare tutte le istituzioni e le aziende che pur non presenti con il loro logo hanno ugualmente fornito ogni informazione necessaria a tutti voi un vivo ringraziamento per la cortese attenzione grazie
Lieto allora collega Franco Marini esca presidente del Circolo della stampa e dell'Associazione napoletana della stampa di intervenire
Buonasera a tutti grazie per essere qui così numerosi
Ad ascoltare cose che riguardano forse la vita di tutti i giorni
Io non parlo sulla democrazia parlerò forse sullo sviluppo dell'informazione
Perché le leggi che sono qui contenute in questo codice prezioso che forse è un momento importante per fare il punto sulla nostra professione dei giornalisti forse contiene una serie di leggi norme che sono superati
Credo che sia più che urgente un cambiamento anche legislativo sulla informazione a un cambiamento che guardi verso lo sviluppo
Pochi sanno perché chi vive a Napoli conosce solo i quotidiani di Napoli che in questa regione ci sono diciannove quotidiani
Una entità enorme credo per una Regione come la nostra e devo dire con con grande rammarico che non sempre alcune di queste iniziative nascono guardando le leggi che riguardano la nostra professione
Nascono senza guardare il contratto di lavoro che riguardo alla nostra professione quindi credo che forse se non riusciamo ad essere presenti e attivi per tentare di far realizzare iniziative editoriali secondo tutte le regole perché forse le regole che abbiamo oggi non sono più corrisponde rispondenti a quelle necessità che ci sono davanti credo che sia un passo importante quello di fare una riflessione di questo genere
Perché poi giustamente
E dobbiamo confrontare che il numero delle copie vendute la nostra regione non è aumentato si è frammentato ma non è aumentato però ce l'ho una grande un grande pluralismo
Però molti colleghi che lavorano in alcune testate non hanno alcun contratto di lavoro non hanno alcuna garanzia di lavoro e credo che questo debba essere approfondito
L'altro aspetto dello sviluppo e che forse in questi ultimi anni abbiamo costruito un sindacato dei giornalisti un po'diverso non nel sindacato soltanto delle vertenze il sindacato della tutela ma anche un tentativo di fare un sindacato Della formazione nuova dei giornalisti
Abbiamo tutto un apparato grandissimo che quella del multimediale internet che non hanno regole nel nostro Paese non ne ha nessuno
In questi ultimi mesi chili gioca su internet lo sa bene e sono nati tutti una serie di motori di ricerca con la sigla il ponte
Che parla quindi italiano non soltanto inglese e che alle spalle hanno decine di giornalisti non contrattualizzati che però danno informazioni sulla Rete
E che vengono controllati in gran parte dai giornalisti io da chi opera nel mondo dell'informazione quindi credo che forse anche questo aspetto legislativo debba essere rivisto visto in maniera molto più approfondite
Però fare formazione significa che abbiamo già un pacchetto scusatemi se dico così un pacchetto di giornalisti formati credo che siamo forse l'unica l'unico sindacato italiano che è riuscito ad avere tra i progetti approvati dall'Unione Europea sul multimediale su internet già fatti e quindi non parlo di cose che faremo cose già fatte completate multimediale internet dirittura l'ultimo che è finito un mese fa sulla tv digitale credo che siano professionalità importanti che dicono come nel Mezzogiorno abbiamo delle potenzialità nuove che vanno sviluppate
è ovvio che chiediamo ministro che qui presente una collaborazione per sviluppare queste professionalità è un autore di quella comunicazione di regolamentare forse queste professionalità però credo che siano cose importanti che non possono essere sottovalutati
E l'ultima cosa che sta per nascere nel senso che tra a marzo partirà e abbiamo parlato presidente dell'ordine parlava del Mediterraneo beh il sindacato
Della Campania dei giornalisti e la Campania non solo ha fatto un gemellaggio con l'Andalusia che vuol dire poco ma abbiamo presentato insieme alla Spagna alla Tunisia
Al Marocco al all'Egitto un progetto comune alla Comunità europea che abbiamo già presentato dicembre
Per leggere insieme il cambiamento della nostra professione
Nel bacino del Mediterraneo
Ed è un progetto propedeutico a un altro dove tenteremo di formare giornalisti quindi con scambi culturali tra queste nazioni che ho citato
Giornalisti dell'area del Mediterraneo credo che forse queste anche lo sviluppo del di un sindacato nuovo però non possiamo fare le cose da soli abbiamo bisogno anche di un sostegno diverso da un punto di vista legislativo ma forse anche governative
Buon lavoro nel proseguimento
Be parlare di un codice nell'ambito di un tema così ampio come le telecomunicazioni fra democrazia e progresso
E porta subito il nostro pensiero ai diritti ai doveri parlando di giornalisti per noi è importante sottolineare come la legislazione generale sulla stampa
Abbia camminato in parallelo con la capacità di autoregolamentazione della professione che ha saputo darsi dei codici deontologici
Dove non prevalgono i diritti ma prevalgono soprattutto i doveri del giornalista
Abbiamo qui il collega Gianni Ambrosino che segretario nazionale dell'ordine dei giornalisti Gianni
Grazie Ermanno grazie a tutti
è vero abbiamo dei codici che dovrebbero autoregolamentarsi però a quanto pare sembra che non siano sufficienti e adeguati delle nostre forze politiche che vogliono farci vogliono accompagnati accompagnarci in carcere appena abbiamo qualche notizia che possa dare fastidio
E allora io prendo spunto da quello che il presidente Corsi ha detto prendo spunto per dire che seguito con attenzione l'ultima una delle una frase che il ministro Cardinale ha scritto nel codice informare modernità in cammino
è un po'in contraddizione col provvedimento che è stato preso l'altro ieri alla Camera dove mai così unite le forze politiche hanno stabilito che un giornalista indù che è un giornalista se dovesse violare
Qualcosa fino al termine di un processo b o si fa trenta giorni di carcere qua cinquanta milioni di multa fino a cinquanta milioni
E se poi mi spiegherà se e modernità in cammino questo modo di informa io credo Dino alla è ovvio che quando parliamo di comunicazione quando parliamo di sviluppo quando parliamo di democrazia non si può che fa riferimento a quello che è accaduto pochi giorni fa ed è accaduto diciamo
In un modo molto molto che sa quasi pilatesco perché si parlava di giudice unico la va questo questo provvedimento scivola via sembra che quasi nessuno se n'è accorto
Eppure noi da agosto abbiamo sottolineava il presidente Corsi un codice deontologico codice deontologico che è stato voluto dal l'ordinazione dei giornalisti
Che abbiamo fatto con il garante della la privacy con il professor Rodotà
Ci siamo avvalsi della collaborazione e professori Barbera Conso cioè quindi credo che uno strumento in cui diamo delle precise regole ci diamo delle regole precise e cerchiamo di tutelare quindi noi stessi e quindi tutelare i cittadini
Ma non basta questo
Non è bastato evidentemente per cui la nostra non è non sarà una protesta formale
Noi chiediamo e ci fa piacere che ci sia qui il ministro Cardinale che sia qui il presidente che gli chiediamo
Un intervento preciso questo provvedimento può ancora essere modificato deve andare in seno deve andare al Senato qui c'è la possibilità di modificare alla ministro io smetto di fare segretario dell'ordine faccio il giornalista
Lei che ne pensa di questo provvedimento è d'accordo che il giornalista vada in carcere e d'accordo che non dobbiamo sarebbe meglio rendere i processi molto più veloci in modo tale che si possa arrivare ad una conclusione
Delle vicende giudiziarie un'ultima cosa questo provvedimento mi ricorda tanto quando all'inizio di Tangentopoli del mille novecentonovantadue incominciamo a scrivere
Di quella che poi è stata un po'la diciamo la rovina della Prima Repubblica process avvisi di garanzia sono d'accordo che la serie garanzie non è un reato
E beh allora ci volevano far zittire tutti
Mi ricordo che era no era un comunque eravamo sotto processo in continuazione mi sembra quasi da quota di Tangentopoli questa c'è quasi un voler tonalità ben ora a distanza il piatto ve la la vendetta ve la serviamo fredda
Non ci siamo riusciti allora perché forse non era quello il momento storico in quanto eravamo troppo sotto i riflettori ci troviamo ora allora in questa bellissima giornata io
Questo vorrei un attimo anche e ho finito ricordare che questo qualche l'informazione che è uno strumento veramente molto interessante e in questo appoggio dell'informazione ci sono tutte le nostre leggi tutte le nostre regole
E quindi capita questo incontro in una sala affollate con tutte le presenze qualificate possibile
Cade nel momento più opportuno io credo che il nostro obiettivo quello del dei giornalisti è quello di garantire una informazione quanto più pluralista democratiche corretta possibile
Credo però che da parte le forze politiche ci sia anche quella di accettare i giornalisti facciano il loro mestiere
è di capire che il tempo delle veline e passato
E principalmente il rendersi conto che noi giornalisti queste leggi ministro non l'accetterei
Penso che saremo tutti disponibili ad andare qualche giorno in carcere e siamo tutti disponibili appagare qualche multa problema sa quale perché le multe dovranno pagarle gli editori giornali sono in crisi andiamo anche un conto ad altri problemi
Comunque io non voglio con questo intervento rovinare quella che è una festa del per la redazione del codice ma poiché siamo il momento in cui si parla
Dell'informazione momento in cui ce sta questo fatto questi avvenimenti di cronaca molto molto intensi credo che il dibattito sarà più interessante se il se riusciamo ad articolarlo anche su questi temi grazie
Gianni consentimi di fare una riflessione che che apparirà senz'altro un po'paradossale
Qualcuno vuole che i giornalisti diventino degli eroi
Noi non vogliamo essere eroi perché dice uno scrittore che è più facile essere però è un giorno che essere coerenti per tutta la vita
Noi desideriamo essere coerenti con la legislazione italiana sull'editoria e sul giornalismo
Che dicevo una riflessione un po'paradossale se per essere eroi cioè per pubblicare notizie vere di cui giornalista viene in possesso
E di cui è chiamato a rispondere per quello che scrive ma non per come viene in possesso delle notizie perché il segreto attiene ad altri
Personaggi beh se proprio dobbiamo fare gli eroi il massimo di carcere come sai previsto e trenta giorni
Noi abbiamo pubblicato un gioco un un codice
Che ci consentirà di leggere perlomeno per tre mesi quindi avremmo che cosa da fare anche in carcere se si tratterà di compiere questo gesto di eroismo naturalmente preferiamo leggere il nostro codice a casa nostra o nelle nostre redazioni
Ed è per questo che la Federazione della stampa lancia un grido di allarme a tutte le forze agli ambienti sensibili del nostro Paese chiedo al nostro presidente nazionale Lorenzo Del Boca di intervenire
Senz'altro vi ringrazio tutti volevo sottolineare come ci siano dei dibattiti
Che magari pensati sull'onda dell'attualità
Sì subiscono e perdono consistenza prima ancora di essere realizzati
Non diventando proprio inutili però diventando quasi superfluo invece dei dibattiti magari pensati prima che acquisiscono grande peso di grande rilevanza quando poi vengono pronunciati
E arrivano alla scadenza naturale e questo di democrazia e sviluppo e precisamente uno di questi casi
Che non avrebbe potuto essere più tempestive più significativo
Perché mi spinge subito a commentare che mi sembra che di democrazia ce ne sia sempre meno
E che tuttavia questo questa democrazia limitata
In qualche modo TAR fatta sia ancora considerata troppo che bisogna diminuirne ancora un po'
Io conduco una mia battaglia personale contro le Authority non questo motore quella del della privacy
Perché mi sembra che col pur lodevole proposito di chiamarla l'inglese che più gentile
Non nascondo il significato autentico che autorità autorizzato a pugni con la democrazia oppure con la libertà a maggior ragione con la libertà di stampa
E mi sembra stravagante che un giornalista non abbia nel proprio DNA la capacità di scegliere che cosa dire che cosa non dire
Al servizio del suo pubblico perché invece debba esserci qualcuno che gli spiega dove il possibile devo anche essere lecito
E da tempo che il mondo della politica uso un'affermazione
Generica
Non ci ama
Ho letto alcune analisi sui giornali
Qualcuno dice che nel mondo della politica e così debole che scarica le sue debolezze al di fuori di se stesso qualcuno dice che una quota di Tangentopoli
Qualcuno dice che è un tentativo di auto blindarsi per il futuro
Probabilmente e un po'di tutto questo insieme certo per noncuranza e per pigrizia pensiamo davvero i politici di accompagnarci in carcere
Per tutte le cose che secondo loro non vanno bene che a loro non piace l'accesso strappando al contrario reclamavano ancora Marco
E però se noi non riusciamo a stabilire il principio per cui il giornalista deve essere titolare dell'informazione
Ed essendo il giornalista titolare del sedicente Quarto potere
Che per sua istituzione sua forza deve controllare gli altri tre che sono il Governo il Parlamento e il mondo giudiziario
E si pensa che gli altri tre che debbono essere controllati si inventino delle Authority o delle leggi per controllare i controllori sono i principi della democrazia che cadono
Io non credo di dover rappresentare una categoria di infallibili di intoccabili e di gente che pensa solo diritti senza aver nessun dove
Vorrei tentare di scrivere delle regole che valgono per tutti
E mi domando per esempio perché il Parlamento dove giace da tempo una legge credo dieci anni che prevede un accesso universitario la professione non l'abbia ancora esaminato
Perché il Parlamento non prende in esame la legge che rafforza l'ordine dei giornalisti in modo che i suoi interventi possono essere più tempestivi più severi e più decisivi
Mi domando come mai è soltanto l'ordine della campagna
Debba essere lodevolmente citato perché scrivo e delle regole della deontologia dei riferimenti che sono il nostro patrimonio
E che però rimangono in qualche modo inapplicati perché gli strumenti che dovrebbero fare sì che questa nostra deontologia abbia forzato il Parlamento non le considera e si infilano dentro delle righe in una legge più generale per immaginare delle manette ai giornalisti perché le cose che noi chiediamo per rafforzare la nostra posizione non vengono utilizzate pensi ministro che cosa succederebbe
Se si immaginerebbe una cosa del genere per il CSM
Che giustamente va fiero e difende la propria autonomia e la propria indipendenza se l'autonomia e l'indipendenza venissero invece garantite da leggi severe che superano e poi passo l'autoregolamentazione
Io sono stupito degli editori
Perché gli editori hanno sempre anche loro lasciato una qualche non curanza rispetto a questi attacchi all'informazione
Io vorrei sapere se una legge qualificabile a quella delle manette e giornalisti fosse stato adottata per quel che riguarda non so la costruzione delle automobili
Con la costruzione dei computer che cosa non avrebbero fatto
Fossa la Confindustria tutti i dirigenti industriali invece direttore ce ne sono stati zitti quasi che il problema non riguarda i loro quasi che il problema di una informazione dimezzata che significa un giornali dimezzato non riguardi le loro aziende le loro proprietà
Allora io credo che se questa democrazia è una democrazia in pericolo perché costringe il giornalista ad auto in barba agli assi siano levavo Agliano tessere timido
A scrivere soltanto le veline a rifugiarsi nel chiacchiericcio nel fru fru nell'abbandonare le inchieste giudiziarie
Perché è meglio scrivere quanti etti di silicone le varie Starlette di regime
Hanno utilizzato per modellarsi meglio ecco io mi domando se questa è l'informazione questa è la democrazia quali sviluppo potrà mai esserci se non uno sviluppo a sua volta dimezzato a sua volte telefonato subalterno
Io ce l'ho un esempio che mi sembra significativo
Qualche mese fa è cascato un aereo nei Caraibi credo delle aviolinee cubani con alcune centinaia di morti
E dieci giorni dopo il pescato nell'Oceano Atlantico sopra New York sopra Boston un aero della Swissair con alcune centinaia di morti
Dal punto di vista delle notizie del peso della notizia quello dei Caraibi era sicuramente più importante perché c'eran tre quattro italiani mi pare addirittura napoletani di cui uno due sopravvissuti
Coro della sui sei italiani non ne aveva se non per l'anagrafe pure per Cuba ci sono state pochi minuti dei telegiornali pochi trafiletto sui giornali ad eccezione probabilmente di quello di Napoli che aveva una presenza più significativa quello della Swissair ha impiegato metri quadrati di pagine di informazioni
Per spiegare la differenza di trattamento della notizia non basta a spiegare che una era una carretta del cielo
Una tragedia ampiamente annunciata e l'altro invece la Swissair
Che era un modello di tecnologia la spiegazione vera e che per l'uno non c'erano immagini perché nei Caraibi non c'era possibilità di riprenderle
Se non con grande ritardo mentale dell'altro le immagini c'erano sono arrivate tempestivamente la notte cioè i telegiornali del mattino potevano diffondere le immagini dei soccorritori che andavano vedere
E allora questa informazione
Che non arriva in Algeria perché le immagini non ci sono che non arriva in Africa perché le immagini non ci sono e ci si deve affidare al missionario che arrivando all'aeroporto di Venezia racconta di disastri che noi non possiamo vedere
Ecco l'informazione che si affida le immagini che arrivano da fuori è un'informazione di neon con gli orari con ogni organismo è un cono gli animo culturale
Non a caso
Le differenze tra il Paese non vengono più riferite all'economia ma vengono riferite all'informazione
E si distinguono tra i Paesi info progrediti gli infonde agenti agli Info sottosviluppati
Perché l'informazione che è un motore di sviluppo ed è un motore di democrazia ed è un motore di sviluppo di De che sono un motore di crescita culturale di crescita anche civile
Io non so se il diluvio di faccioni
Di dichiarazioni di interviste di precisazioni di inchieste che vengono dal resto del mondo e che l'Italia deve assorbire siano di per sé sufficienti ad allargare gli spazi di intelligenza di cultura e di riflessione
Tanti canali per non avere dei valori da comunicare perché noi dovremmo soltanto subire e non avremmo niente da dire
Come avete sentito alla presentazione di un codice che contiene la legislazione sul giornalismo non deve essere solo ed esclusivamente una legislazione di carattere tecnico giuridico
E non avrebbe poi il valore che invece sta assumendo se non si allargasse subito alla realtà ai problemi che abbiamo davanti e ai nudi che comunque abbiamo davanti che bisogna in qualche modo cercare di sciogliere
Nell'interesse dell'opinione pubblica e nell'interesse di quella società ma oggi sembra tutta la società per la quale l'informazione è una grande risorsa di carattere economico di carattere sociale di carattere culturale
Naturalmente in questa sede noi cercheremo di portare riflessioni molto rapidi e perché non è un seminario è un convegno è un dibattito veloce però è importante
Profittare della presenza di esponenti
E ambienti molto qualificati della telecomunicazione del giornalismo e per no è troppo importante per non sollecitare qualche testimonianza testimonianza io chiederei intanto a lo il gruppo dei teleoperatori della RAI di sviluppare subito alcune riflessioni perché perché ormai il giornalismo cosiddetto immediato la video informazione il video giornalismo conquistano spazi sempre più ampi e allora vediamo però quali problemi non soltanto di gestione di organizzazione ma anche di professionalità
Tutto questo comporta allora sentiamo la voce dei teleoperatori RAI
Con il collega Carlo decenza
Una sera
Ringrazio chi mi ha dato la possibilità di intervenire stasera
E chiedo scusa ma leggerò non sono abituato a stare dalla parte del microfono non è perso dall'altro lato
Allora come diceva poc'anzi Ermanno io sono Carlo De Cesaris un giornalista per immagini se volete video reporter della sede RAI di Napoli
Il modo di fare informazione sta ammontando a grande velocità
Nuove tecnologie professionalità emergenti partners sempre più agguerriti utenti sempre più in difficoltà a gestire le norme proposta informativa che gli viene offerta ogni giorno libertà e democrazia di un Paese spesso si identificano con il livello di informazione che non si esprime solo in termini di quantità ma e soprattutto in termini di qualità
Il futuro del giornalismo immediato e senza dubbio la video informazione
Questo enorme patrimonio va necessariamente gestito non può essere lasciato in balia degli imprenditori spregiudicati o di operatori improvvisati dell'informazione
Le reti multimediali costituiscono ottimi fucine per rodare nuovi e redditizi sistemi informativi
è necessario quindi porre molta attenzione a tutto ciò che costituisce il video informazioni in termini di gestione produzione e fruizione del proprio
L'immagine non ha bisogno di essere de codificata dal ricevente essa riesce a farsi comprendere immediatamente da tutti
Ciò però non significa che la stessa sia sempre fedele testimone dell'avvenimento e non per cattiva fede di chi ha operato ma talvolta anche per un'impropria e superficiale e gestione del mezzo
Ecco perché accade sempre più spesso
Che i referenti sono sospettosi verso la ritiro informazione per l'uso non sempre corretto spesso lontane dal contesto e dalla finalità oggettiva di adempiere al diritto dovere di informare
Innumerevoli gli episodi giurisprudenziali aperti dei soggetti interessati per le immagini ritenute lesive
Della persona e ancora di più le polemiche sull'uso condizionante in particolari situazioni e soprattutto riguardo i migliori dell'occhio indiscreto della videocamera
Oggi la legge sulla privacy impone più di ieri cautela sull'uso di questo mezzo informatico che non può essere gestito se non da giornalisti professionisti
Bisogna considerare la video informazioni al pari delle colonne di un quotidiano
Io credo di poter affermare che non siamo di fronte ad un problema di qualità tecnica peraltro a volte ben supportata ma davanti ad una questione di gestione del mezzo nel rispetto dei
In altri Paesi si sta affermando il video giornalismo realizzato con telecamere video otto più semplici da usare sicuramente meno ingombranti sull'argomento si svolgono anche dei corsi alla cumbia universi di New York
Anche la RAI ha realizzato un primo Rotondi intero rotocalco i cui contributi filmati nazionali a testi erano erano stati il rene e realizzati in piena autonomia con questo tipo di attrezzatura
Questa filosofia operativa appartiene ormai ad un numero sempre più consistente di giornalisti che si sentono la necessità di non interporre tra l'avvenimento essi stessi la figura dell'operatore di ripresa
E palese che alcuni servizi siano irrealizzabili con i sistemi tradizionali
Tuttavia l'uso indiscreto di una videocamera se bene utilizzata per denunciare fatti altrimenti difficilmente documentabili lascia sempre un po'perplessi
In ogni caso da noi le cose sono sicuramente diverse per ciò che concerne l'utilizzo di questo mezzo tuttavia però è indubbio che anche qui vi sia in atto un reale mutamento del modo di fare informazione
è giusto quindi che a gestire questo cambiamento siano le istituzioni preposte a farlo
Che poi alla realizzazione di un video prodotto informativo partecipino uno o più giornalisti assecondare la natura del servizio stesso è un problema certamente importante che dovrà prima o poi essere affrontato una cosa è certa l'intero patrimonio video informativo del nostro Paese doveva essere gestito da giornalisti professionisti nel rispetto della gente che ha il diritto dovere di essere informata correttamente
Anche attraverso le immagini
Oggi di fatto sono in RAI il settanta per cento dei contributi filmati delle news e realizzato da giornalisti professionisti
Tutto il resto che scorre sotto i nostri occhi è lasciato al caso o tutt'al più alla buona volontà di qualche pubblicista
C'è ancora molta strada da fare nuovi video Reporters della RAI siamo qui per farla insieme a voi grazie scusa
Una conferma della complessità di problemi che vanno riguarda attività molti profili certo nessuno alla soluzione facile da proporre
Ma con la volontà e la disponibilità di tutte le forze una via d'uscita si può certo trovare ci sono problemi di produzione problemi di gestione problemi
Di mercato e di qualificazione professionale abbiamo qui questa sera rappresentanti di alcune tra le più importanti aziende che operano nel settore noi abbiamo chiesto loro sia pure nei tempi rapidi di pochi minuti
Di non privare questa sede di riflessioni che riteniamo particolarmente importanti perché calate nel tema delle Combo delle telecomunicazioni
Fra la democrazia è il progresso vorrei chiedere subito al dottor Antonio Bernardi Omnitel direttore dei rapporti istituzionali di fare le sue riflessione ne abbiamo sette programmate per poi ascoltare il presidente che è lì e le conclusioni del ministro Cardinale
Siccome l'operatore di una società di telecomunicazioni vi ringrazio per l'invito ma mi sento un po'ospite di lato rispetti i temi che voi avete sollevato anche se i troppi anni che ho dedicato a occuparmi di informazione di giornali e di RAI mi portano a una qualche battuta nel senso che considero
Le con come cittadino le considerazioni sulla fine della democrazia un po'esagerate
Ritengo anche che se nel Parlamento tentazioni più o meno
Trasparenti di limitare la libertà dei giornalisti ci sono in questi giorni ho letto c'è poi una saggezza che interviene nella redazione dei non ho mai visto in Parlamento per quello che riguarda la mia esperienza concludersi chiudersi operazioni
Liberticide poi in Parlamento avete la fortuna di avere un leader storico del giornalismo italiano come Beppe Giulietti e quindi probabilmente le cose arriveranno ad un chiarimento piuttosto però consentitemi questa
Come non ce li ha che ha votato il provvedimento del carcere giornalisti
Badiamo a un Senato che per fortuna nostra è fatto di tanti Bonnie Dini no mai trovo che essa vuol dire che anche i leader colori diamo in oro anche i leader storici non voglio accentuare polemiche devo però dire che non la mia esperienza dice a provvedimenti liberticide non ci si è mai è arrivati credo anche che non si possa rifuggire dall'idea della responsabilità che i singoli anche quando sono giornalisti hanno nei confronti della legge nei confronti degli altri
Cittadini
Ritengo anche che le riflessioni che il dottor Del Boca faceva
Sulla figlia nella fine del suo intervento a proposito del giornalismo della sua credibilità dei suoi problemi
Merito in una certa attenzione solo un accenno rapido negli Stati Uniti d'America dove il giornalismo non è soggetta a misure di Berti CIPE
C'è un un atteggiamento dei mass media i grandi giornali che hanno processati e condannati Presidente degli Stati Uniti l'opinione pubblica i cittadini americani reagiscono e si muovono diversamente
Lo propongo solo come tema di riflessione su scollamenti su problemi che hanno dimensioni abbastanza complesse chiudo la parentesi di queste in intrusione in settori che di cui non mi occupo più per ritornare a fare l'operatore di telecomunicazioni che c'entra poco quei beni di cui avete discusso centra probabilmente di più coi temi dello sviluppo senz'altro Omnitel nei suoi tre anni di vita
E ha realizzato un'impresa di notevole successo che anche nelle sedute ha investito potenziando il centro di Napoli apprendo un nuovo centro a Catania credo anche che questi nuovi mezzi di comunicazione
Contino anche per la democrazia perché
Questo sviluppo straordinario della telefonia mobile non rappresenta soltanto una moda e anche una moto un fatto di costume ma soprattutto realizza la possibilità di conciliare la mobilità dell'individuo con la sua possibilità di comunicare
Di rompere le barriere di spazio e questa possibilità tende ad accentuarsi
In modo oggi non pienamente valutabile oltre la comunicazione della voce dei dati delle immagini
Devo fare anch'io un una sottolineatura il ministro Cardinale al presidente che vi apprestate saggiamente si è deciso di dare un ulteriore spinta alla liberalizzazione di questo settore ad avviare la gara per un quarto gestore nella telefonia mobile
Si faccia anche in modo che lo sviluppo di questo il strumenti di comunicazione non sia vissuto nella realtà quotidiane dei cittadini nell'operare delle pubblica mi
Distrazione come una sorta di pericolo per cui si proclama
L'avvento dei nuovi mezzi e poi continuamente ci si trova a scavalcare ostacoli
Di interpretazioni capziosi di pericoli esagerati di allarmismi infondati
La gara del quarto gestore presterà raccomandazione l'appello che faccio sia anche l'occasione ministro per dare un'accelerata all'ingresso
Alle all'apertura in Italia della terza generazione di telefonia mobile quella che stiamo uno UMTS quella cioè che consentirà sul questo piccolo questo piccolo aggeggio che il telefonino di diventare sempre di più un computer che ci accompagna con cui collegarci con cui comunicare con cui leggere avere informazioni avere immagine e ci sia anche un impegno del mondo del giornalismo dell'informazione a stimolare a dare una spinta allo sviluppo di questi nuovi strumenti della comunicazione umana grazie grazie
All'onorevole Bernardini mi pare però che il suo intervento abbia dimostrato che i temi da lui ripresi entrano molto bene
Nel tema generale del dibattito perché ci sono problemi anche di mercato di gestione e di produzione a questo proposito vorrei chiedere all'ingegner Paolo De Feo
Di intervenire perché è presidente della IPM e presidente dell'Unione industriali di Napoli
Presidente De Feo
Delle considerazioni telegrafiche per si è parlato in maniera diffusa direi
Molto interessante della democrazia
Io vorrei soffermarmi sul lo sviluppo
Brevissime considerazioni
Nei processi di liberalizzazione e privatizzazione che stanno caratterizzando il nostro Paese processi
Che sono avvenuti con con ritardo ma adesso si stanno accelerando
Noi abbiamo noi
Mi accomuna quelli che hanno a cuore gli interessi del Mezzogiorno abbiamo posto sempre una questione la questione che questi processi potessero essere funzionali allo sviluppo del Mezzogiorno
Bene se devo vedere
Così a consuntivo
Una consuntivo molto deludente
Diciamo che in tutti i servizi telecomunicazioni e dai servizi diffusi ivi con la televisione
E servizi telecomunicazioni gestori servizi a rete sia mobile che fissa non c'è un gestore dico un gestore che ha dei centri decisionali nel Mezzogiorno
Pare questa una questione di una rilevanza enorme perché e in questi settori che nel futuro
Nascerà la nuova occupazione
E se è vero che tutta l'offerta di lavoro specialmente quella giovanile è concentrata nel Mezzogiorno lascio a voi
Fare una sintesi delle cose che gli ho detto cioè la l'unica decisione politica di grande rilevanza è stata la decisione di stabilire a Napoli la sede dell'authority pensiamo colorati abiti di avere la serio dell'Authority a Napoli ma dire che non basta
E anche gli investimenti
Così propagandate Ida i vari gestori nel territorio del Mezzogiorno sono per la maggior parte investimenti
Si occupano manovalanza
Quando parliamo la diffusione di call center per investimenti grandi numeri ma con una scarsa qualificazione e allora cinquecento ci sarà ecco ci accendiamo a lanciare legare per l'ulteriore licenza
Non parlo da
Interessato perché nella precedente gara anche industrialmente ero interessato all'asse contare un progetto Mezzogiorno ecco questa volta non ci saremo però l'auspicio che faccio
Ve lo faccio proprio in maniera disinteressata perché i parametri di valutazione è della nuova licenza possano essere legati alle e
All'indotto occupazionale nelle regioni del mezzogiorno e soprattutto nei settori della ricerca e sviluppo
Diciamo questa è una politica è una azioni di politica industriale perfettamente legittima diciamo è l'unico momento in cui la politica può dare un segnale forte
Se
Condivide che
Il Mezzogiorno debba svilupparsi in questi settori se condivida che l'offerta di lavoro per i prossimi venti anni e concentrata tutta nel Mezzogiorno se condivide che la disoccupazione italiana è tutta concentrata nel Mezzogiorno soprattutto quella intellettuale
Poi
E in questo proprio un'altra telegrafica considerazione
Che si tenga presente perché non a tutti è nota questa realtà che nella regione Campania il numero di addetti nel settore
Informatica
Per le comunicazioni
Certo dirsi mettiamo insieme tutti questi numeri detti lo fanno il settore con un maggior numero di occupazione già da adesso
Sappiamo però che in molti di questi settori specialmente quelli Manes manifatturieri per effetto di ristrutturazione c'è un'espulsione ma dopo e se non si investe sui servizi e sulle situazioni nuove noi perderemo anche questa grande ricchezza che fanno la Campania la seconda regione dopo la Lombardia per numero di addetti
E adesso una considerazione sulla importanza de della comunicazione diffusiva dalla televisione proprio partendo da una cosa che ho appreso giorni fa chissà se vere o false
Ma la lingua italiana
In assoluto come lingua parlata e al dodicesimo posto nel mondo
Cioè la lingua italiana oggi al dodicesimo posto devono nell'evoluzione ci sarà una concentrazione molte lingue moriranno e allora ci si domandava l'italiano che fine farà bene
è previsto che nei prossimi dieci anni la lingua italiana passerà al quarto posto sembra una cosa mia meraviglia perché ecco perché perché in tutto il bacino del Mediterraneo e c'è una massa di utenti che vede le televisioni italiane e e vede quasi esclusivamente le televisioni Italia per un semplice motivo criteri generali sono criptate e quindi noi diffondiamo la lingua italiana attraverso le gambe delle ballerine e le gambe dei giocatori di pallone
Ma e pensate
Insieme a questo
Quanto altro potremmo dare a questo bacino di utenti sa che di trecento milioni di utenti il bacino del Mediterraneo ecco una riflessione mi sembra centrata in un convegno di questo genere
Grazie io poi siccome ho fatto delle riflessioni sulla sul volo delle comunicazioni per lo sviluppo del Mezzogiorno avrei piacere di lasciarne queste considerazioni al ministro al presidente che grazie
Grazie presidente De Feo intanto l'idea che la lingua italiana salirà al quarto posto nella gerarchia internazionale è un'idea esaltante vuol dire che
Faremo molti vocabolari della lingua italiana e li distribuiremo nel mondo anche questo sarà un attività di grande prestigio culturale poi che l'italiano cammini per le gambe di qualcuno eh ma chi è che ha sempre detto che le idee camminano con i piedi degli uomini
Il dramma qualche volta che l'italiano cammina con il politichese con il sindacalista cerchiamo di tornare all'ora un po'alle università agli studi e alla formazione quindi molto opportuno a questo
Richiamo finale del presidente De Feo Infostrada
Abbiamo qui l'avvocato Gilberto narra che è direttore dei rapporti istituzionali il suo
Le sue riflessioni
Buonasera a tutti
Innanzitutto desidero ringraziare gli organi giornalisti insospettato Coco questo interessante dibattito e che siete ringraziare portare il saluto dell'Amministratore delegato dottor canto Ruggiero
No potuto essere qui presente al signor ministro
Al presidente dell'Autorità professore in sacco a proposito del ministro vorrei subito dare un'informazione si allontana un momento dal tavolo solo per disdire l'aereo e rimanere con noi quanto più tempo possibile mi pare un fatto molto importante
Lo ringrazio
Perché vuole rispondere bene in maniera particolareggiata tutte le riflessioni che sono state fatte allora avvocato nato scusi l'interruzione di nulla
Niente desidero porta che quindi il saluto ai le autorità presenti io sento abbiamo sentito finora un interessante dibattito io vorrei
Per un istante soltanto portare il tema su un tema di sviluppo in tema di occupazione tentare di far comprendere come le telecomunicazioni non sono soltanto un servizio volatile
Aereo ma un progetto di sviluppo che può profondamente cambiare la struttura sociale di questo Paese e noi crediamo in questo progetto ci stiamo investendo molte risorse umane e finanziarie
Il nostro al di là della pubblicità che molti di loro hanno visto e questo poco è spiegato in un progetto industriale Infostrada nel dal novantotto al due mila in previsione di spendere due mila miliardi di investimento tecnologie risorse umane risorse finanziarie
Quest'oggi noi vuol dire che dal primo Genova in toto al peggio al trentuno dodici novantotto la nostra forza lavoro è home intatta da cinquecento persone a due mila quattrocento persone
Questo vuol dire che l'anno prossimo quest'anno vorranno dire altre mille persone che in tre a nostra azienda arriveremo a tre mila cinquecento persone
Io mi permetto di dissentire con il genero De Feo su un piccolo particolare come avete forse saputo dalla da alcuni giornali locali e nazionali Infostrada fra marzo aprile appena il prossimo call center a Napoli
Mille persone aveva intenzione di assumere in tre mille novecentonovantanove
Noi crediamo perché lo vediamo tutti i giorni coi nostri colleghi queste sono professionalità che stanno crescendo moltissimo
Saranno tutte risorse che verranno gestite in ambito locale stiamo già facendo con ottimi risultati la raccolta di quelli che sono i responsabili molti di questo che cede diete sono giovani donne
Qui a Napoli i quadri responsabili dirigenti di questo consente stanno crescendo molte professionalità in questo campo perché l'orientamento al cliente e questo ci deve in tutti i settori dalle assicurazioni
Alla alle banche alle telecomunicazioni come molti altri di voi conosceranno sono elementi essenziali dello sviluppo di questo Paese
Quindi il mille novecentonovantanove sarà per Infostrada un anno dedicato a approfondire il rapporto con il cliente e questi mille nuovi occupati su una Poli in scelti e professionalizzati comporta fondi treni in settimane intere insieme di essere immesse nel rapporto col cliente saranno un elemento essenziale di questo nostro sviluppo
Questo che cosa vuol dire anche in termini di di Investimenti non è soltanto un un gioco come una pubblicità sono due mila chilometri di fibra tre mesi non abbiamo raggiunto Torino potreste siamo arrivati a Napoli
Quindi vuol dire un'infrastruttura qualcosa in cui noi crediamo profondamente
Come è stato palestra prefetto da metà settembre no questi investimenti che credere in questo sviluppo
Ha portato un milione di clienti aveva festeggiato in tre mesi un milione di clienti e crediamo sia una un importante successo del rapporto col cliente la trasparenza del delle nostre offerte
Ma
Questo è
Ma il semplice è stato questo lavoro
Lei di questo vogliamo ringraziare innanzitutto le istituzioni perché non dobbiamo ricco dimenticarci che grazie all'esecutivo il ministro delle Comunicazioni prima l'autorità per le garanzie nelle comunicazioni che tutto questo è stato possibile anche in Italia recuperando due anni almeno di ritardo rispetto ai tra i principali Paesi comunitari
Facciamo un passo avanti milioni di clienti e di alta cosa vuol dire delle nuove realtà di telecomunicazioni in un mercato come l'Italia le crediamo che e questo c'è confortato fortissimamente da quello che sta succedendo e gli altri Paesi prima di tutti gli Stati Uniti voglio dire non soltanto la possibilità di magari un pochino meno le telefonate che ha sempre simpatico ma non basta
Vuol dire cambiare il tessuto sociale di questo Paese mi spiego meglio
Ne stiamo creando infrastrutture efficienti e di qualità in questo Paese investendo molto pensando che lo sviluppo del lavoro in questo Paese possa essere telelavoro possa essere internet possa essere commercio elettronico
Cosa vuol dire questo vuol dire che per esempio molte giovani riprese che oggi nel Sud hanno problemi logistici
Hanno magari idee innovative sono giovani imprenditori non riescono a aveva una vetrina
Sufficiente nel Paese internet commercio elettronico eh grazie queste noterete che azzerano efficiente chiazze nuovi servizi innovativi la possibilità di un piccolo nucleo con piccoli investimenti deve una vetrina che pari a tutto il mondo
Questo vuol dire che le distanze le difficoltà logistiche la la lontananza da centri
Magari di maggior sviluppo industriale non sono più un ostacolo e questo per il nostro paese in particolare per il Mezzogiorno sto Paese crediamo che sia uno sviluppo che in pochissimo tempo possa portare grandi benefici
Abbiamo visto l'occupazione abbiamo visto indotto gli esempi internazionali l'Inghilterra innanzitutto è elemento importantissimo si sono sviluppati un'enormità di posti di lavoro in piccola impresa indotti soft per telecomunicazioni
Provider di servizi come internet commercio elettronico sono elementi in cui noi crediamo fortemente e rispetto al quale noi pensiamo che possono avere un impatto non indifferente anche in termini di delle lavoro di capo di qualità della vita di impatto ambientale
Niente a tutto questo cogliendo l'occasione di avere queste importanti autorità presenti è evidente che una particolare attenzione non soltanto lo sviluppo di servizi con prezzi un pochino più bassi ma gli importanti investimenti nelle infrastrutture debbano essere particolarmente interessate le le autorità proprio per queste proiezioni future che sono una strada un cammino qui altri paesi si sono già avviati in maniera non ma non trascurabile in cui l'Italia dove prendere
Ugualmente il medesimo importante treno quindi noi questo veniva con particolari alla al presidente che ieri noi oggi abbiamo come tutti voi sapete
Un blocco un limite un vincolo M. nell'ambito del mercato locale mercato Italia e priva di che di stazioni radio cablate e priva di infrastrutture vite le comunicazioni al mercato locale è per noi un vincolo un blocco
Inevitabile per quanto riguarda la fornitura di questi servizi all'utenza in questo senso l'apertura di questo mercato e Investimenti
Nuove aperture da parte delle dell'autorità locale dei comuni e capacità di di poter scavare di poter inietta inserire nuove reti
Utilizzare le le le reti esistenti sarà un elemento essenziale per poter effettivamente creati a questo mercato è aprire a tutti i cittadini questo mercato in una maniera non solo più economica ma anche più efficiente grazie
Grazie tornava avvocato Nava ascoltiamo per la Global One all'ingegner Leone amministratore delegato ingegner Leon
E qui l'ingegner leoni
Allora va be se lo recuperiamo
La Eriksson professore Gian Luigi Tosato presidente
Due parole soltanto per dire che la Ericsson cioè l'azienda che io qui rappresento è stata molto lieta di sostenere questo iniziativa del Codice del informazione
è uno strumento che mi sembra molto utile
Come giurista non ho resistito alla tentazione di andare a vedere la sezione che raccoglie la legislazione in questa materia
Ed è interessante notare come i provvedimenti che sono raccolti hanno un'anzianità di pochissimi anni
Mi pare che se si eccettuano due si tratta di provvedimenti tutti che sono degli anni novanta sei novantasette e novantotto
E quindi non c'erano nelle precedenti edizioni credo che questo sia un dato significativo che riflette è un fatto al quale noi stiamo vivendo ed è questa svolta epocale che è rappresentata dalla Società dell'informazione
Che cosa significa questa Società dell'informazione ovviamente
Non si può più dire in poche parole ci ha delle implicazioni di vario tipo e natura politica i riflessi sulla democrazia
Una parola per quanto riguarda lo sviluppo
E con lo sviluppo non c'è da attendersi che lo sviluppo in futuro possa percorrere le vie le grandi stabilimenti industriali dei grandi impianti delle catene di montaggio
Non è questa la strada lo sviluppo sarà basato attraverso quella che si prospetta essere la risorsa in questa società dell'informazione e che data dalla conoscenza
E quindi anche per le aziende la risorsa principale è data dalla conoscenza e data dei suoi tecnici e data dal patrimonio di know how che nelle Risorse umane si trova collocato il ministro ci ha fatto oggi l'onore di visitare i nostri stabilimenti di Pagani
Ebbene
Gli abbiamo un centro di ricerca
Dove l'età media dei nostri ricercatori non supera i trentun anni
Ho appreso con molto piacere che se questa iniziativa di Infostrada di call center che prevede un'assunzione di tecnici intorno a a mille unità
Una cosa che la Ericsson nella sua storia ha già realizzato e che e mette bene in evidenza quali sarà nuovi percorsi che dovranno essere
Battuti nel futuro
Qui il problema grande immenso che il nostro Paese si trova a dover affrontare e quello della formazione e quello della formazione della qualificazione è uno sforzo immenso uno sforzo grandissimo che deve partire dalla scuola che deve toccare l'università AN questa università e che naturalmente coinvolge anche il mondo industriale
E che dovrà essere tutto finalizzato a qualificare quelle risorse che saranno necessarie per affrontare questo nuovo mondo dell'informazione questa nuova Società dell'informazione perché sarà soltanto attraverso queste strade
Che si potrà assicurare uno sviluppo anche per il nostro Paese
E in particolare per quella parte del nostro Paese dove veramente questa risorsa alimentare non manca davvero
Perché quando c'erano i grossi investimenti grossi impianti si poteva dire Cesar trova quei paesi dove c'è maggiore disciplina maggiore capacità di lavorare secondo certi schemi sono avvantaggiati
Ma invece adesso la risorsa di base e l'intelligenza e la conoscenza e questa davvero non ci manca ed è quindi una prospettiva interessantissima che il nostro Paese deve coltivare e che potrà aprire per il Mezzogiorno d'Italia delle strade molto importanti e interessanti grazie
Grazie alla Presidente Tosatto
Ascoltiamo la voce degli Albacom cioè il dottor Conti Cina vicepresidente
Dottor cocci
Nel ringraziare come rappresentante di Albacom per l'opportunità che mi viene fornita di esprimere qualche considerazione sull'interessante tema in agenda discussione
Permette di un attimo di vanità personale casi dandomi di casa Napoli avendo fatto la Nunziatella che a Napoli un po'di anni fa bene
E quindi ringraziare doppiamente per questa opportunità di di ritorno come forse sapete chissà Annunziatella resta legato doppiamente a questa meravigliosa città l'altro ringraziamento e per lo stimolo che ci viene fornito a riflettere come operatore su questi temi più elevati i rapporti tra sviluppo e democrazia
Che certamente
Che certamente hanno un legame molto forte io sono sono ancora sotto l'impatto emotivo di un film che ho visto ieri sera sono continue abbiano visto mi pare il titolo del nemico pubblico che ancorché con i soliti toni hollywoodiani di grande impatto
Realizza un insieme di inseguimenti contro usando sistemi radio sofisticatissimi di ricerca tra satelliti zoomate spaventose intercettazioni di ogni tipo
Secondo la tecnologia che sono tutte via via ovvero già oggi disponibili a parte appunto alla rappresentazione di quelle in questo senso
Effettivamente non vorrei poi concludere che la scienza è sempre neutrale il sedile di dipende utilizzate dell'utilizzo dei vari operatori ne fanno perché io credo che anzi dobbiamo rivendicare una scienza ben orientato a scienza ben gestita e che anche come operatori
Operatori diciamo asettici cardiologo industriali possiamo ciccia certamente determinare le condizioni per un utilizzo riutilizzo proprie corretto
E quello che tra l'altro in molte maniere molto semplice si risolve nel rapporto tra tra società che il cliente la trasferta è consumatore in questo senso per quanto ci riguarda essendo forse anzi senza forse la sua l'alba con la prima realizzazione
La società costituita per affatto approcciarsi alla liberalizzazione in atto la società si è costituita nel novantacinque è stata la prima ed è la prima in termini fratturate con i trecentocinquanta miliardi previsti per questo anno
Le seicento persone già impiegate con una presenza ancorché non non in anni recenti mensa qui a Napoli comunque una filiale dedicata
Nel nel nel cammino di sa se pensiamo a solo quattro anni fa e pensiamo a quante incertezze noi dovevamo affrontare nel fare i nostri piani i nostri programmi
Stabilire questo però il progetto industriale
Pensiamo che la democrazia si è sviluppata per quanto ci riguarda in maniera in maniera eccelsa nel senso che oggi effettivamente si comincia a delineare è sempre con maggiore precisione
Le regole le le condizioni per cui le nuove iniziative possono essere ragionevolmente
Pianificate messe in atto e gli investimenti possono essere attirati senza più grandi grandi problemi che abbiamo affrontato una volta
Naturalmente altre cose devono succedere mai abbiamo qui rappresentanti è presente che il ministro
Cardinale che certamente faranno la loro parte nell'assicurare queste condizioni per ben lavorare
Ben lavorare naturalmente completando per esempio per quanto ci riguarda con le con il la gara del quarto gestore che ci sembra questa volta in via molto importante vincere perché come normale normale
Complemento di una di un progetto più vasto
E quindi anche questo ovviamente il più in questo il tempo naturalmente molto importante femminile nella nostra la nostra preghiera quella di mantenere questa dichiarazioni che sono state fatte di esaudire questo
Questa gara più nel breve tempo possibile
Niente da dire solamente gode precisazioni presidente De Feo anche noi pensiamo che che il nel nel pesco nel customer service ci siano delle grandi possibilità di forme di creare numerosi posti
Qualificazioni professionali di elevati elevatissime ne abbiamo l'esempio delle venti mila workstation terminali comunque natura presso una grande banca
Che la BNL in questi venti mila sono supportati quotidianamente da persone che oltre a essere molto molto ben formate sugli aspetti sistema procedurali comportamenti eccetera eccetera costituiscono veramente uno ha una struttura portante di di una banca come di qualunque
Di qualunque ente che sia dedicato ad erogare servizi la cultura del servizio dovrà passare certi indispensabili mentre per questa arricchimento professionale che le persone
Dall'altra parte del del cavo o dello dello schermo devono sapeva formali non non si tratta soltanto di rispondere velocemente al telefono aveva una voce mellifluo ma fornire delle risposte molto precise per uno sviluppo complessivo del rapporto tra impresa
Tra impresa e e utenti o consumatori un'altra preghiera lasciamo internet così come è stata una grossissima nella realizzazione credo che qui veramente l'internet non può essere imputata di per sé dico di nessuna malvagità credo che le leggi attuali possono certamente consentire e di regolarne l'uso e di punire gli usi impropri certe volte nella rabbrividire se invece di essere sorta così per una spontaneismo conseguente a un disegno peraltro molto
è molto preciso questo organismo fosse stato curato sono dico solo dalla grande IBM generico progetta internet oggi certamente non saremmo
Non saremmo a questo punto credo che che la libertà che oggi da internet di esprimere di assicurare continuità di funzionamento libertà e anche democrazia quindi utilizzato ecologia sia molto importante grazie
Grazie a lei dottor con Cina all'ultima testimonianza e della Telecom poi ascolteremo il presidente Cheli e le conclusioni del ministro Cardinale Telecom professor Fabio Gobbo responsabile dei rapporti con l'Authority
Grazie
Ringrazio anch'io non la mente dell'opportunità che ci è stata data di essere presenti
Questa sera a Napoli come ben noto esiste la legge della giraffa quando molti altri sono intervenuti bisogna alzare il collo cercare trovare qualcosa di nuovo da dire perché l'erbetta che era più basse fosse più facile da cogliere da stata colta
Vediamo se è possibile le risposte che si possono dare il titolo di questo convegno erano molto numerose
Si poteva partire da una malignità che diceva telecomunicazioni scritto più grosso di democrazia che scritto più grosso di sviluppo
Per esempio come si poteva dire telecomunicazioni sviluppo e democrazia perché forse lo sviluppo viene prima
Sì in questa successione se la successione e telecomunicazioni sviluppo e democrazia e quindi si può non c'era alcuna intenzionalità compito lo si può fare una serie di battute si può giocare anche cercano di capire che rapporto c'è tra sviluppo e democrazia e questo potrebbe essere un buon punto di partenza un altro punto di partenza per tante importante quando parliamo di telecomunicazioni potrebbe essere cercare di fare una specie di riflessione riguarda i rapporti esistenti tra liberalizzazione mercato
Il settore delle telecomunicazioni in Italia come nella maggior parte dei paesi all'economia più sviluppata è andata spero che sia mente verso una liberalizzazione naturalmente privatizzazioni liberalizzazione sono due cose completamente diverso e può esserci liberalizzazione anche senza privatizzazione di un monopolista
Prima Pubblico e comunque la liberalizzazione propedeutica la creazione del mercato la liberalizzazione però crea una serie di problemi significativi ecco perché indispensabile che una liberalizzazione abbia un'autorità
Un'autorità che dia i detti le regole
Anzi la cosa molto importante che tante volte viene sottovalutata è che nel passaggio dal monopolio alla liberalizzazione c'è una fase in cui ci vogliono più regole di quando c'era solo il monopolio graficamente che fa un po'il mestiere del professore finisce col rappresentare con una specie di parabola crescente che prima cere monopolio c'era una certa quantità di regolamentazione con la liberalizzazione l'ingresso di più protagonisti richiede ancora più regole
Naturalmente nel tempo queste regole devono diminuire diverranno progressivamente fino a che il mercato potrà essere pienamente efficace pienamente funzionante
I tempi sono certamente dei tempi lunghi ma la linea di tendenza certamente Maria di questo tipo
Liberalizzazione mercato mercato sviluppo
C'è chi crede al mercato semplicemente per disperazione lo diceva un illustre collega
Universitari proprio ieri sera un dibattito su temi abbastanza analoghi Michele Salvati diceva io ero un non tendenzialmente certamente un un liberalizzatore però per disperazione sono forte ridere di settore sono un forte privatizzatori diciamo per disperazione di quello che è stata l'esperienza italiana degli ultimi anni nel campo del impresa pubblica
Certamente però per chi è libero il dottore della prima ora mercato vuol dire sviluppo sviluppo vuol dire democrazia
Quindi piano piano noi stiamo arrivando a coniugare queste le parole che rappresentano il titolo dell'incontro di questa sera
Uscito dal monopolio fasi della regolamentazione creazione del mercato mercato e sviluppo sviluppo e democrazia
Ci potrei ancora qui giocare con delle parole cercando di vedere se se si può avere sviluppo senza democrazia
Qualche tentativo in questo senso c'è stato sono tentativi che però si riflettono su stessi l'unico qualche volta viene portato avanti
Sono l'esperienza di Paesi ma sono dell'enclave tipo Singapore tipo un compromesso che ci sia sviluppo reale in Paesi drogati come questi
Telecom Italia è una degli elementi centrali in questa fase di liberalizzazione è una
Non voglio dire volente o nolente ma è una delle protagoniste
Della fase della liberalizzazione della creazione del mercato sta da un lato dall'altro lato ci sta l'autorità delle comunicazioni intorno ci sono i nuovi protagonisti non abbiamo sentito la voce di molti di questi nuovi protagonisti
Secondo le proprie capacità e secondo le strappa le strategie stanno giustamente acquisendo ruoli diversi crescenti
Del mercato
è chiaro che l'ex monopolista
L'ex impresa pubblica incontra delle difficoltà
A te a porsi subito immediatamente in un mercato innegabile inevitabile ed è necessario anche riconoscerlo così come delle difficoltà porsi immediatamente in un ruolo di regolatore può incontrare un'autorità costituita di recente si tratta che tutti quanti essi si trovano a svolge delle funzioni che sono in parte nuove e quindi ci sono anche dei ruoli da imparare a gestire e così via c'è una volontà però assoluta
E la preghiera della ministra della misura delle gratuità e Capitalia quando mi ha chiesto di venire a presenziare perché oggi lui non poteva venire c'è un comitato esecutivo della società
Fissato dall'ateneo pro c'è una però volontà assoluta incontrovertibile che non ha né ripensamenti né possibilità di ritorno verso la più importante più impegnative disponibilità essere protagonisti corretti di questa strada
Della liberalizzazione e della concorrenza questa strada che ci vede praticamente percorrere secondo binario parallelo a una traiettoria che la stessa dell'autorità
Per le comunicazioni
Non voglio parlare di polemico evenienze o ciò che sono successi nei giorni precedenti mediata nella calza della Befana abbiamo trovato un po'di carbone un po'di Polito Uto abbiamo trovato credo che questa sia stata però un'ottima esperienza per tutti
Per rinnovare un impegno
A svolgerlo nel modo più trasparente più pulito i propri ruoli i propri compiti
Regolamentazione si può peccare diceva Dante per troppo per poco vigore comunque si può peccato
Io credo che la strada sia tracciata in modo estremamente preciso estremamente corretta diceva una strada per di non ritorno una strada che porterà ad uno sviluppo delle telecomunicazioni nel nostro Paese importante perché non solo non è abbiamo scoperto che gli italiani hanno tanta voglia di parlare nei telefonini o nei telefoni e questa però è la parte sono più coreografica
Ma soprattutto perché abbiamo la coscienza che il sistema i gangli vitali di un paese come nel passato erano tenuti assieme dalle linee di comunicazione dei trasporti dalle ferrovie delle autostrade e così via ora sono tenute assieme dal sistema delle comunicazioni
E il sistema delle comunicazioni che permette la diffusione dello sviluppo e sistema delle comunicazioni che permetterà
Io sono certo di recuperare anche degli squilibri territoriali che tuttora sono estremamente significativi nel nostro Paese
Telecom Italia pronta a fare il proprio dovere vuole in questa sede riaffermarlo
Con estrema fermezza e con estrema trasparenza ringrazio dell'occasione
Grazie ai remi grazie anche da io ringrazio il professor Fabio Gobbo anche per questa sua attenta nato mia del titolo del convegno e poi anche per quello che speriamo non sia soltanto un auspicio ma una concreta prospettiva il superamento degli squilibri territoriali
Mi accennava anche il presidente De Feo e affidiamo al settore della comunicazione della pelle anche quest'altro auspicio allora
Noi volevamo che il convegno avesse questo andamento veloce e agile
Abbiamo proposto un tema di carattere molto generale abbiamo visto alcuni aspetti specifici del tema che riguardano gli operatori dell'informazione qualunque sia il livello al quale operano abbiamo voluto però chiedere e sollecitare testimonianze da parte di aziende che lavorano nel settore perché abbiamo detto ci sono problemi di produzione di gestione e di mercato
Nel quadro naturalmente di quella che è la legislazione generale del nostro Paese credo che a questo punto risulti particolarmente interessante ascoltare
Il presidente dell'Authority per le telecomunicazioni il professore Enzo Cheli e poi le conclusioni del ministro come dire
Abbiamo l'Authority e abbiamo il ministero mi verrebbe di chiedere un po'provocatoriamente di sentire da loro quanto sono distinti quanto sono distanti quanto sono convergenti presidente che
Quindi io
La ringrazio pure ringraziare per questo invito molto credito
Prima di tutto esprimere un vivo apprezzamento questo Codice dell'informazione che io stamani
Lo scorso con molto interesse che
Mi sembra che sia uno strumento utile non solo per i giornalisti della campagna cui è specificamente diretto ma per tutti coloro che per ragione di lavoro o di studio devono frequentare
Il mondo della comunicazione io ho sempre pensato che i codici di raccolte di leggi
Al di là della freddezza che presentano presenti non sempre un interesse sotterraneo molto forte
Perché si si sanno scorrere consultare
Spiegano i percorsi di un Paese percorsi legislativi di un Paese sono i percorsi della storia politica sociale istituzionale di questo Paese allora quando un codice fatto bene un codice più di un libro il PD più di un testo di storia fa capire quello che veramente in un Paese accaduto e questo mentre scorrevano stamani il vostro codice era un po'la riflessione la riflessione chi fascismo
E
Sì si guarda l'insieme di questa normazione sull'informazione che voi avete poi riassunto ripreso in questo testo noi vediamo un percorso del nostro Paese su questo settore che si apre addirittura la Costituente con l'articolo ventuno e
Apposto veramente i pilastri
Di un disegno che poi al retto nelle sue linee fondamentali e che poi si sviluppa per cinquanta ecco guardando
Questo arco di questo cinquantennio di percorsi legislativi sulla comunicazione sull'informazione a me mia di fare stamani due riflessioni
La prima per quel che riguarda il settore radiotelevisivo l'accumulazione casuale delle leggi
Dal mille novecentosettantacinque anno della riforma del sistema radiotelevisivo oggi si sono succedute perlomeno una ventina di testi
Legislativi decreti leggi riconvertiti in parte in parte non convertiti
Che non hanno mai risposto un disegno organico è stata un'accumulazione casuale sotto spinte contingenti
Della vicenda politica italiana questa accumulazione cattura casuale delle leggi in materia radiotelevisiva ha creato nel nostro Paese una situazione che e forse troppo generoso dire oggi confusa
L'Italia è probabilmente l'unico paese al mondo a vere nella televisione un duopolio tra un servizio pubblico una grossa impresa privata circondata da settecento emittenti locali nessun Paese d'Europa e credo del mondo a una situazione così così con
E et se guardiamo anche nel campo delle telecomunicazioni
Dopo il Testo Unico il tentativo di organizzare la materia e telecomunicazioni del testo unico che mi pare risalga al cinquantasette anche il vediamo un'accumulazione per strati piuttosto casuale
Piuttosto casuale De Felice e allora qui viene l'esigenza ma se vogliamo andare avanti veramente costruire un adeguato sistema di regole per il mondo dell'informazione che oramai non si chiama più dentro si chiama della comunicazione discorso si allarga la convergenza
Non bisogna cominciare a ricostruire i principi di fondo badate non è una novità la Spagna la fattore all'inizio del novantotto la Spagna non ha fatto un codice dell'informazione ha fatto una legge organica della comunicazione
Punendo nello stesso contesto telecomunicazioni radiotelevisione editoria pubblicità cioè il processo di convergenza che noi abbiamo affrontato con la costruzione di questa autorità la legge duecentoquarantanove di l'hanno cominciato a realizzare costruendo un testo un testo organico
Ecco l'altra osservazione nella materia dell'editoria l'ultima legge che ha un minimo di organicità e la quattrocentosedici mille novecento ottantuno sono passati diciotto a in diciotto anni il sistema dell'editoria quotidiana è completamente cambiato
Sono cambiati le basi tecniche di questo siete più chiama l'editoria Elettronica
è cambiato gli assetti proprietari sono cambiate le moto le metodologie concentrati le relazioni sindacali quello è rimasto in un perno oramai completamente superato tant'è che quando noi dobbiamo
Dopo aver ereditato le funzioni del Garante affrontare problemi di concentrazione editoriale nell'ambito autorità non sappiamo in base a questo questa legge quattrocentosedici da dove si comincia
E allora io vorrei approfittare quindi alla presenza del Governo dalla presenza del ministro cardinali e di autorevoli rappresentanti del mondo parlamentare con il presidente Stajano per dire forse è il momento di cominciare a fare qualcosa
Su questo tessuto legislativo ricostruiamo un disegno organico come oramai tutti i paesi europei cercano di fare intorno al concetto di comunicazione avevamo fatto un tentativo con mille centotrentotto poi
Per troppi compromessi la vicenda si impantanata ripartiamo perché e veramente essenziale per non essere scavalcati dai frati e dalle coste lo stesso aggiorniamo
La quattrocento sedici questo è un po'la prima riflessione che volevo fare che poi si risolve in un invito per quello che il tema di questo incontro le telecomunicazioni per democrazia e sviluppo io vorrei rispondere rapidissimamente a tre domande
A che punto è oggi in Italia il processo di liberalizzazione delle telecomunicazioni
Che ruolo ha giocato l'autorità in questo processo
Che prospettive si aprono oggi rispetto agli sviluppi futuri di questo processo
La liberalizzazione lo stato della liberalizzazione d'Italia voi sapete che
Il mercato delle telecomunicazioni in particolare dalla telefonia fissa si è aperto con il primo gennaio novantotto la situazione che oggi si registra a un anno di distanza
E la presenza di ventinove soggetti che hanno ottenuto dal Ministero chiarito in supplenza prima che nascesse l'autorità che il il la licenza di telefonia fissa
Di questi ventinove non vorrei sbagliare sulle cifre
Due operatori nazionali sono già operanti e due operatori locali sono anch'essi operanti l'altri gli altri sono in una fase di io e di dispiegamento operano come re Seller dell'operatore dominante cioè dell'operatore tecnico
Nella telefonia mobile la situazione che vediamo e un terzo gestore che sta per entrare il primo marzo
E una gara avviata proprio per iniziativa del ministro Cardinale ci siamo incontrati pochi giorni fa per l'inizio di questa procedura
Per il quarto gestore una procedura che dovrebbe concludersi prima dell'estate per consentire quattro gestori di andare a regime
Entro l'anno allora se noi guardiamo il quadro
E la trasformazione che è avvenuta negli ultimi mesi e profondissima radicale cioè questo mercato si comincia e si comincia anche a vedere negli aspetti competitivi negli aspetti dei dei prezzi delle tariffe nella cosiddetta guerra
Riferisce che si avviata ma che a mio avviso ancora nulla si si va a vedere quello che è accaduto in altri Paesi pensiamo alla Germania cioè siamo solo alle prime battute perciò io do guardo con i capelli ritti quello che potrà accadere nei prossimi mesi quando affronteremo i passaggi successivi per regolare questa competizione che sta partendo al massimo della della dell'attenzione
Ecco i passaggi successivi di questo processo di liberalizzazione quelli imminenti quelli che impegnano
Ministero e autorità di qui ai prossimi mesi
Sono
Il completamento del riequilibrio delle tariffe dell'operatore dominante questo un passaggio essenziale per arrivare a un mercato pieno
Perché per aprire il mercato occorre che le tariffe siano orientati ai costi dei servizi occorre superare i i i cosiddetti sussidi incrociati occorre superare le cosiddette tariffe sociale le tariffe devono rispecchiare i costi e su questo l'autorità impegnata a dare una risposta definitiva come la legge gli impone entro il prossimo luglio e non saranno passati fa
Il secondo aspetto il secondo passaggio che ci attende che l'avvio dello studio delle possibilità connesse alla liberalizzazione della rete locale
Cioè il cosiddetto ultimo miglio la rete locale e ancora una rete il monopolio in tutti i paesi europei si comincia avviare un processo e e secondo gli imprenditori entranti di e il punto vero dalla liberalizzazione il cosiddetto unbundling del local loop ecco l'autorità ha messo ha istituito un tavolo tecnico per per aprire un confronto tra l'operatore dominante Telecom che gli operatori nuovi entranti per valutare le implicazioni tecniche che non so semplicissima sono molto complesse e implicazioni economiche
Di questo secondo passaggio
Decisivo della liberalizzazione il terzo punto la definizione anche questo nasce da un impegno che scaturisce da una direttiva comunitaria la definizione del cosiddetto servizio universale
Il mercato si liberalizza ma certi servizi essenziali connessi alla telefonia devono essere garantiti a tutti i cittadini e in condizione di favore a le categorie svantaggiate questo comporta costi comporta un costo di servizio residenziale che oggi è sopportato dall'operatore dominante da Telecom
Allora in attuazione di questa direttiva comunitaria e poi di regolamenti che il ministero si dato negli ultimi anni occorre verificare l'entità di questo costo
Sociale del servizio universale e Telecom ci deve presentare questo costo entro marzo e poi stabilire chi contenuti del servizio al summit chiama
Facciamo sedicenni universale ristrettissimo alcuni servizi elementari un largo ad esempio come ha fatto sta facendo la Francia e questo è un compito
Del ministero mentre poi l'autorità spetterà una volta stabilito il contenuto di questo servizio stabilire se e come ripartire i costi di questo servizio per gioco il vedete che siamo in presenza di scadenze tutte molto prossime ma se guardiamo il quadro di questo ultimo anno e quello che potrà accadere da ora a giugno
Perciò un percorso di un anno e mezzo dall'iniziale liberalizzazione la conclusione che si può trarre e che l'Italia che fino a qualche anno fa fino a due tre anni fa era sicuramente nelle ultime posizioni rispetto ai processi di liberalizzazione tant'è che le statistiche dell'Unione Europea
Sono dei quadri che vengono di volta in volta in giornata ci metteva la posizione della Grecia del Portogallo eravamo nella busta nelle ultime posizioni oggi non siamo nelle prime non è il livello della Gran Bretagna non è il livello dei paesi scandinavi ma siamo in una buona media europea come si dice siamo nel gruppo di cento tutto questo ha stupito anche a livello di Bruxelles riunione per per la velocità con cui avvenuto è stato un processo parallelo a quello della Monica unica perché è stato una fortissima accelerazione
Che ha consentito all'Italia partita da posizioni molto molto ritardate
In due anni io direi che il processo è cominciato tra la fine novantacinque novantasei apportato in in una buona dignitosa posizioni di media europea
Ecco in questo processo che
Ruolo
è stata fatta la domanda che ruolo gioca il ministro che ruolo gioca
Noi diciamo che sono ruoli complementari
Io devo dare atto e lo faccio con piacere perché ministre qui che l'autorità è potuta partire ha potuto fare quello che ha fatto che a mio avviso non è poco in questi sei mesi proprio perché ha avuto una collaborazione piena e continua del ministero
L'Autorità è partita senza strutture proprie
L'elemento dell'implementazione delle strutture uno degli aspetti più delicati per un'autorità perché significa ricercare sul mercato delle professionalità molto qualificate
Nel settore economico tecnologico e giuridico questo richiede dei tempi la legge ci impone delle selezioni dalla pubblica amministrazione dei concorsi pubblici ecco inattesa di questa implementazione
Il ministero a affiancato la nascita e la crescita di questa autorità
Che in questi sei mesi ha fatto alcuni provvedimenti
A mio giudizio di notevole rilievo sia nelle telecomunicazioni sia nella radiotelevisione
Nella delle comunicazioni il provvedimento di interconnessione la tariffa di interconnessione per l'aggancio alla rete Telecom questa è la chiave concreta della liberalizzazione
Non
Le il mercato non può nascere con la competizione di tante reti ogni operatore con la sua richiesta con rientrano con la propria ricche ma non tutti hanno la propria rete la chiave del mercato la liberalizzazione telecomunicazione la possibilità di allacciarsi a tariffe congrue giuste a la rete dell'operatore dominante perciò l'approvazione di questo provvedimento
Tecnicamente molto complesso che è avvenuta in novembre e il punto di svolta per la traduzione del principio generale della concorrenza
In una realtà concreti e poi l'avvio della manovra tariffaria sotto
Il monitoraggio la spinta all'orientamento dell'unione europea in particolare della divisione qua della direzione quattro della concorrenza di Van Miert
Dicembre abbiamo avviato la prima fase della manovra con l'abbassamento delle tariffe e internazionali interurbane e con un un aumento del canone salvando perciò però le categorie meno privilegiate e mantenendo immutato
Il le cosiddetta Rifle urbane aprile ci sarà un secondo passaggio a luglio si dovrà attivare a una riequilibrio di questa tariffa che orienti
I prezzi dei singoli servizi a quelli che sono i costi effettivi e questa è un'altra
Premi sarà per la costruzione della sul piano televisive su su su nel settore televisivo i provvedimenti fondamentali sono stati tre il piano di assegnazione delle frequenze approvato in ottobre alla presentazione era presente il ministro è la prima volta che il ministro diciamo partecipava all'iniziativa pubblica insieme con l'autorità e un piano a nostro avviso importante perché ha coperto un vuoto di venti anni questo dovrebbe essere il punto di svolta per uscire da quel disordine
Di cui di cui si parlava è un piano che cerca di razionalizzare al massimo le risorse collegate al piano è stato approvato
Un Regolamento per il rilascio delle concessioni e poi un elenco degli eventi sottratti al criptaggio per il ruolo rilievo sociale anche qui si tratta di una direttiva europea certi eventi nel caso nostro
Olimpia di campionati nazionali
Eventi di particolare rilievo sociale cioè che hanno un impatto nella società italiana molto forti non possono essere trasmessi in esclusiva in e anche questo è passato un po'sotto tono perché le notizie in dicembre potentissima però anche questo
è stato un provvedimento di notevole di notevole rilievo apprezzato a livello comunitario per gioco
Il tempo che percorso da quando siamo nati voi ricorderete che l'Autorità si è insediata a Napoli all'inizio di marzo Sensi data al centro direzionale dove detto tra parentesi ci troviamo molto bene lavoriamo molto bene vorremmo che tutti venissero a vedere la nostra sede perché è una bella sede è veramente una bella scende
E vorrei che tutti tutti delle persone che vivono in questa città venissero e che il ministro venisse prima possibile a trovarci aver iniziative no ecco
A a marzo ci siamo insediati le funzioni le abbiamo assunte alla fine di Fulvio dopo l'approvazione dei regolamenti del Codice etico il trasferimento delle funzioni da parte del ministero perciò il nostro percorso copre un arco di sei
Non siamo ancora al settimo mese e direi per questo breve arco di tempo
Le cose fatte sono state tante
Ora si tratta di vedere se son cose fatte bene ha fatte male questo le valuteranno gli imprenditori a cui si rivolgono i nostri provvedimenti e valuteranno i consumatori e valuterà gli effetti finali
Della liberalizzazione se questa liberalizzazione riuscirà accrescere secondo regole
Che noi contribuiamo a dare insieme con gli organi politici insieme col ministro insieme col Parlamento allora la funzione dell'autorità potrebbe essere a quel punto valutata in senso positivo
Ma io credo che uno degli aspetti fondamentali a cui si è legato l'avvio di questo processo sia la proiezione sul futuro
Io vorrei qui richiamare un passaggio fondamentale del nostro Piano delle frequenze che il ministro ha condiviso fin dall'inizio
E cioè il fatto che il piano delle frequenze primo che intrattiene vigore nel nostro Paese è un piano per la televisione analogica che la televisione di cui oggi usiamo conica divisioni nostri norma
Ma è anche un piano di transizione verso la televisione digitale si è voluto cioè costruire un piano come piano di passaggio dall'analogico al digitale
Chiedendo al governo facendo verso il governo una forte pressione per accelerare al massimo questo passaggio
Le direttive comunitarie il disegno di legge mille centotrentotto prevedono l'abbandono dell'analogico nel due mila dieci
Alcuni Paesi Spagna e Gran Bretagna cercano di accelerare di anticipare questa data per orientare gli investimenti dell'industria della comunicazione e accelerare i tempi di questi investimenti
La raccomandazione che l'autorità ha fatto al governo che l'Autorità vorrebbe poi sviluppare e a Lignano uscì a i Paesi che vogliono accelerare questo passato perché questo rende più semplice in un sistema che il più compresso d Europa la normalizzazione di questo sistema
Perché gli investitori se sanno che il passaggio e prossimo potranno fare un passaggio coordinato tra il vecchio e il nuovo cioè nel momento in cui fanno rivestimento riposizionamento degli impianti la ricollocazione nuovi siti già si attrezzeranno
Per il passaggio al digitale questa è la ragione sostanzialmente di politica economica di politica industriale che ha spinto l'autorità in questa direzione e che ha spinto anche istituire un tavolo tecnico che dovrebbe partire
Nei dovrebbe partire nei prossimi Giorgio
Ecco e allora il futuro che cos'è il futuro e quello che è stato detto in questi anni al futuro della convergenza
Oggi telecomunicazioni e audiovisivo tendono sempre più a convergere
Computer telefono e Brivio alla fine probabilmente saranno uno stesso terminale con più funzioni questa viene produce due conseguenze la cosiddetta rivoluzione digitale fa e questo avviene attraverso l'abbandono dalla televisione analogica il passaggio la televisione digitale questo significa una moltiplicazione
Immensa di canali e il superamento della risorsa scarsa che a un po'condizionato tutte le scelte politiche negli anni passati ma significa nella un altro e norme passate
Il passaggio alla interattività
La convergenza tra telecomunicazioni audiovisivo porta arrendere interattivo il collegamento che oggi è passivo della televisione questo e destinato a cambiare in pochi anni completamente a nostro avviso cambieranno i rapporti sono scambiati i rapporti economici pensate al commercio elettronico di cui oramai si parla internet cambieranno i rapporti sociali pensate alla telemedicina la teledidattica al telelavoro alle riti
Civiche che ormai nascono nelle maggiori città e che portano un collegamento immediato tra cittadini e pubblica amministrazione la conseguenza cambierà anche il sistema politico inevitabile
Si attenuerà la forza dei cosiddetti mediatori sociali e si accentuerà il rapporto diretto cittadini gli apparati di coma bisogna prepararsi a questo perché questo è imminente
Questo è un passaggio imminente deve richiedere delle regole chiare comprensibile ai cittadini ecco la ragione per cui in tutta Europa
Sono nate le direttive lo prevedono delle autorità indipendenti queste regole devono essere pur pochi investono problemi tecnici compresi
E pochi investono problemi che incidono sui diritti fondamentali di libertà attività d'informazione diritta l'espressione il diritto di corrispondenza
Le regole devono essere poste da soggetti indipendenti dalla sfera politica indipendenti dalla sfera economica soggetti tecnici questo però non significa soggetti irresponsabile la in questi settimane si parla molto
Delle autorità dei dei rischi che possono presentare si è aperto un dibattito che a mio avviso ieri c'era se ne discuteva la Commissione trasporti col presidente isteria
E è un dibattito molto utile ci sarà un'udienza conoscitiva alla Camera che credo utilissimo però attenzione non ci facciamo troppo fuorviare non scendiamo in una polemica provincia le autorità non sono un fenomeno Italia l'ampliamento di questi strumenti non è un fenomeno italiano chiaramente un fenomeno europee e non è vero che le autorità non rispondo ci sono Circuiti responsabilità diversi da quelli tradizionali
Gli atti dell'autorità sono controllati dagli ritardare dal dal potere giudiziario il Parlamento ha il diritto di chiamare l'autorità rispondere ieri
Io ho dovuto informare il Parlamento di quello che esplicito dicendo di quello che stiamo facendo di era era e e non è stato l'accettazione per cortesia eviti ho sentito un dovere dovete dire dovevo rispondere
E i consumatori date la vicenda vede delle tariffe dei telefonini consumatori esercitano un controllo sociale fortissimo ma c'è anche un controllo che forse l'opinione pubblica avverte meno
E il controllo delle istituzioni comunitarie che guidano i processi di liberalizzazione che seguono i nostri provvedimenti passo passo
E monitorizza hanno
Questo passa allora
Ben venga un dibattito sull'autorità ma nell'ottica a mio avviso giusta che nell'ottica europea questo sviluppo
A cui il nostro Paese si appresta come tutti i Paesi europei sarà uno sviluppo velocissimo che nell'arco di una generazione cambierà completamente la vita se c'è un'ottica per valutarla l'unica ottica europea
Si è fatta l'Europa delle monete si pensa all'Europa della politica delle istituzioni per arrivare collegare questi due aspetti ci vuole l'avvicinamento delle culture e questo è un compito dalla comunicazione questo un compito ancora questi mezzi
Non sono facilmente utilizzabile occorre una forte alfabetizzazione bisogna che le nuove generazioni fin dalla scuola si impadroniscono
E capiscono la valenza di questi mezzi ecco l'importanza del mondo della comunicazione al momento azione abituare i cittadini
A capire in anticipo quello che sta accadendo intorno a noi grazie
Grazie presidente Cheli
Io devo dire che sono particolarmente soddisfatto per la sottolineatura iniziale che ha fatto il presidente Cheli quando ha colto
Che la struttura di questo codice non è una struttura puramente casuale
Nel senso che non a caso la prima parte raccoglie la legislazione sul giornalismo e sull'editoria partendo dal mille novecentoquarantotto
E credo che abbia fatto molto bene a sottolineare che dal quarantotto poi passano alcuni decenni per avere un primo intervento che a suo tempo ottantuno legge di riforma dell'editoria poteva apparire organico
Ma che anch'esso avuto subito il fiato corto perché è nato più per risolvere problemi di congiuntura che non incidere sulla struttura dell'editoria lei sa Presidente che è lì che quando poi dopo dieci anni siamo arrivati alla legge di riforma ma mi il limite di questa legge era che fotografava l'esistente ma non proiettava nel futuro il settore come dire una legge che nel momento stesso in cui il Parlamento la provava il Parlamento spesso ha cominciato a contestare poi gli sviluppi successivi io sono anche grato al ministro
Per le
Comunicazioni l'onorevole Salvatore Cardinale perché la sua presenza a conclusione di questo dibattito fatto di interventi riflessioni testimonianze del discorso del presidente Cheli ci consente di precisare e di portare ulteriormente avanti
Un discorso che potrebbe essere anche un po'la sintesi di questo convegno il discorso sugli strumenti
Sulle responsabilità e sui ruoli io
Passo subito la parola al ministro Cardinale lo ringrazio molto per la sua presenza e grazie anche caro ministro per avere touche il tutto la sede del Circolo della Stampa di Napoli per fare questa puntualizzazione su un tema così rilevante le Telecom le telecomunicazioni fra democrazia
Progresso
Sono io doverti ringraziare caro presidente è al dovere ringraziare l'ordine dei giornalisti all'Associazione Stampa
Per aver offerto una tribuna molto qualificata ad operatori del settore presidente bretone
Dell'autorità per le telecomunicazioni infine a me ministro di fare qualche riflessione a voce alta su un tema assai suggestivo ed importante su cui peraltro si gioca la scommessa del terzo millennio che verrà non solo con le forze politiche ma anche l'intera società nella sua articolazione
In trincea per tentare di alzare la qualità della vita non solo sul piano dello sviluppo ma anche sul piano delle garanzie
La vita stessa in un tempo di Grande Fratello per dirla
Con sporco quel certamente in maniera preoccupante pone a ciascuno a ciascun cittadino
La qualità degli interventi
Grande spessore l'importanza dei temi che poi si sono aggiunti via via affastellati lungo il corso della discussione
In qualche modo introdurre indurrebbero
Uno come me che ministro del politico già disdetto il suo volo per Palermo
De approfondire un'analisi per ciascuno di essi
E potere caso mai poi chiamare
A
Contributo più articolato anche l'uditorio così qualificato così appassionato così indulgente
Attento
L'evoluzione del dibattito io vi faccio grazia sicuramente del vostro tempo di un fine settimana anche peraltro prepara qualche giornata di meritato riposo
Ritornerò al tema che abbiamo imposto a questa serata peraltro condividendo la gran parte delle cose che qui sono state dette dai diversi relatori è in toto quello che è stato come dire detto in maniera succinta ma completa dal presidente che e così dimostrato che non c'è alcuna
Controversia aperti tra nessuna querelle tra me ministro è che il presidente dell'Autorità per le comunicazioni
Che peraltro hanno immaginato di cambiare la denominazione del contratto che sinergicamente unisce il ministero all'autorità da contratto di avvalimento a contratto di collaborazione questo per dare un segno visibile dell'interesse che sviluppiamo come Ministero come autorità come il parlamento io qui debbo ringraziare il presidente Stajano per come dirige i lavori di una commissione impegnativa e difficile
E di come contribuisce poi all'evolvere della della della materia normativa di supporto anche all'attività sia del ministro che della autorità per le telecomunicazioni
Il tema dicevo è il suggestivo io
Credo che si debba dire tuttavia come le telecomunicazioni sviluppato un nuovo modo di democrazia
E qui mi aggancio subito ad una riflessione seppure
Non sviluppata del presidente Kennedy
Diceva le telecomunicazioni cambieranno il rapporto tra i cittadini nel sistema democratico quindi cambieranno la democrazia
Io caro Presidente da osservatore politico
Che vide il travaglio direttamente le debbo dire che già cambiato il sistema di approccio del cittadino alla politica
Al punto che non ci saranno mai opere di ingegneria costituzionale old elettorale a riportare ai vecchi canoni
E ai vecchi concetti di democrazia il nostro sistema
Politico
Abbiamo superato la democrazia di massa dei partiti che era legata ad un sistema quello proporzionale
Perché era super non perché poi sono successe delle cose che sono successe perché il popolo nel suo insieme
E con una espressione libera
Della democrazia attraverso il referendum ha detto che bisognava cambiare quello non era più un sistema adatto casomai Dalì dipende quello che succede dopo non è rovesciata
Come dire la sequenza
Si passa come dire
Dalla democrazia
Di massa ad una democrazia che vuole essere
La democrazia liberale quella del Governo attraverso la discussione del collegio uninominale della scelta dei migliori senza tuttavia poter integrare quelli che erano gli estremi
Di quel sistema elettorale
Prima dell'Avvento del proporzionale anche nel nostro Paese
Perché
Perché non abbiamo una legge elettorale idonea perché non abbiamo come dire
La capacità di rimodulare il sistema costituzionale anche per questo
Ma soprattutto perché non esiste più largo la la possibilità di arrivare alla democrazia liberale essendo noi attraverso lettere comunicazioni particolarmente Marta verso la comunicazione
Dal centro alla periferia
Entrati in un sistema che i tecnici chiamano di democrazia del pubblico
Una democrazia cioè che viene vissuta e sofferta giorno dopo giorno in tutti i luoghi del Paese qui noi forse diamo un esempio ben visibile di questa democrazia del pubblico
Mettiamo insieme degli operatori economici
Con dei giornalisti con dei politici io stasera sono convinto che un'idea che diventi legge o strumento normativo è venuta fuori e qui abbiamo realizzato non in Parlamento a norma
E questo succede sente e succede appunto che a volte anche un ministro
Che deve essere avvertito come me proprio perché in esperienze la mattina legge sui giornali prima di andare in Consiglio dei ministri quello che faremo consegna del ministro
Non so se capita anche a ciascuno di voi nel lavoro che andate facendo io so quello che esattamente accadrà in Consiglio dei ministri ma questo avviene anche in Parlamento avviene con i governi
Perché perché c'è questa veicolazione
Che pare se come dire
L'organo istituzionale nelle sue scelte
Nelle sue determinazioni che attraverso anche i sistemi
Come dire delle nuove
Tecnologie finisce col darti il risultato è al novanta per cento tutti Hai azzeccato
Perché ci sono i telefoni consentono ai giornalisti di chiamare perché ci sono le televisioni che consentono di riprendere anche un tratto del volto che può essere più allegro che può essere buono allegro perché c'è tutto un insieme
Come dire di auscultazione
Talvolta legali talvolta illegali che mettono nelle condizioni un osservatorio qualificato
Di determinare preventivamente le scelte che dovranno essere seppure illibertà poi adottate in dagli organi questa è la democrazia del pubblico
Dalla quale partire casomai quanto si immagina di sviluppare quindi rovesciando questa volta il procedimento di sviluppare un sistema elettorale o costituzionale che letti all'impatto perché se no saremo sempre superati
E saremo giudicati certamente insufficienti nella nostra azione da chi guarda anche se l'uomo della strada che oggi a tutti gli strumenti necessarie a sua disposizione
Vi rendete conto allora che è delicatissimo il ruolo di chi informa o di chi gestisce questi strumenti molto delicato
Io sono
Oggettivamente serenamente come dire
Estraneo alla TRL tra politici e giornalisti
Se dovesse di fare mi permetterete di tifare per la categoria alla quale appartengo seppure con qualche come dire elemento di moderazione
Ma francamente non me lo questa acrimonia
Dei politici contro i giornalisti io vedo anzi molto spesso pratico un'azione sinergica l'uno ha bisogno dell'altro l'uno utilizza l'altro l'uno collaborato all'altro e allora dire i politici ci vogliono accompagnare in galera mi pare una forzatura accerto
E anche una forzatura dobbiamo dirlo caro mesto il volere inserire norme così delicate che limitano la veicolazione dell'informazione su una legge che non è neanche una legge omnibus
Ed è una forzatura che certamente ha preso di contropiede
Gli attenti osservatori
Che praticano per cultura
Come dire il garantismo
Chi crede commette come me al garantismo ci crede e non solo quanto verso può essere utilizzato per la propria parte ci crede perché deve essere una culturali rispetto degli altri nella esplicazione del loro lavoro nella libera circolazione
Degli scambi come dire sulla cultura sul sulle conoscenze tecniche sulla politica e su tutti i vari livelli del confronto tra cittadini sia
Economico sia politico sia culturale e quindi non ci dobbiamo far carico
Vi attenzionare il passaggio al Senato per evitare che ci sia una inibizione verso questo organismo delicato nella esplicazione del proprio del proprio dovere e tuttavia però mi permetto in questa sede di fare un richiamo molto sommesso senza la presunzione di essere l'autorità che può che possa richiamare perché
Neanche il ministro delle Comunicazioni può richiamare casomai e il Parlamento nel nostro Paese in tutte le democrazie liberali
E che attraverso un attività normativa Serena pone dei paletti dei richiami quando ci sono vite board ammenda
Però onestamente dobbiamo dire
Che spesse volte questo strumento diventa una clava quando non vivendo un mitra contro qualcuno
E allora va posto il problema dei paletti
Il primo paletto è quello che voi ponete col Codice deontologico
Che io ho sottoscritto e del quale certo non mi debbo parlare l'ho presentato gli sono grato è è stato per me un grande onore poterlo fare
Ma deve essere un codice rispettato e quando viene infranto
Questo codice i primi ad alzare la voce dovete essere voi che siete quelli più esposti rispetto ai agli attacchi ulteriori che arriveranno se non altro a difesa delle ragioni che vengono offese
Delle delle libertà che vengono in qualche modo oltraggiate questo noi dobbiamo dobbiamo fare lo dobbiamo fare
In questo circuito virtuoso delle sinergie che si muovono per ottenere risultati che possano essere poi confortanti per i cittadini in un tempo di scommesse azzardate e difficili per il nostro per il nostro Paese è vero che la libera circolazione dei mercati
La liberalizzazione sono una conquistato lo stiamo anche attenti a chi non sia una conquista per gli altri
Non entriamo nel nel villaggio globale caro professore lei più dimessa che nostro paese rischia di essere inghiottito dall'Europa
Rischia di essere come dire prelevato
Di non potere contribuire con la originali o originalità dalla propria cultura del proprio pensiero della propria storia alla edificazione di questa casa comune europea e questo avviene in tutti i settori soprattutto in quello delle telecomunicazioni
E di recente come dire cronaca la polemica
Del ministro delle comunicazioni con Murdoch non c'era nessuna voglia tant'è che sono arrivate poi ad un componimento
E ad una sorta di accettazione di quelle che sono le regole i paletti fondamentali per difendere l'italianità che non è il nazionalismo come dire vetero dirigista per carità ma è la difesa della propria cultura
E la difesa di una cultura che non può fermarsi a noi ma che deve essere anche vissuta in un rapporto armonico con questa globalità dei nostri figli io dico sembra che otto ho tre figlie ma non vorrei soprattutto la più piccola e in via di formazione a quattro anni e mezzo vedendo solo spettacoli che vengono dal Nordamerica o dall'Australia
Intrattenimenti che riflettono un modo di essere un costume una vita vissuta di quei popoli che sono lontani dai nostri quando esce di casa si sentisse un avvisata Tata
Perché poi oltretutto questa televisione funzionano anche da baby sitter per essere estremamente chiare spesse volte noi violenti chiamo i nostri minori
E qui
Caro Professore noi dovremmo vedere come porre dei limiti anche sul piano dell'igiene
Mentale che deve essere preservata delle barriere che ci debbano essere per evitare l'impatto violento di alcune scene sui minori anche come dire in orari in cui i minori è facile che possono accendere il televisore
Se poi pensate al digitale che come diceva professor Cheli avrà non meno con due piattaforme di quattrocento canali nel nostro Paese vi rendete conto che c'è una gamma di offerte in fieri che debbono avere anche spazi che richiamino l'attenzione anche sulla violenza voglio dire con le fa con i film a luci rosse con i film di azione di guerra questi si avvalgono anche come è stato detto dall'uso dei satelliti per rappresentare delle scene
Certamente non giovano alla formazione dei minori allora
Dire che ci deve essere qualche limite non significa volere limitare il mercato significa volere garantire il pluralismo nel mercato
Volere garantire la concorrenza nel mercato volere anche che dentro questo pluralismo è questa concorrenza ci possa essere qualcosa di nostro che possa come dire anche estere esportato altrove
E nel settore delle telecomunicazioni nel purtroppo spostiamo poco abbiamo delle aziende che sono importanti aziende che sono valori per il Paese e tuttavia mentre assistiamo a volte anche con qualche sollievo all'ingresso degli stranieri o se volete dei partners europei o se volete dei concittadini europei sul mercato italiano ora con quindi ora con non me ne intendo ora con Telecom ora ora possibile che avvenga
Noi non siamo in condizione di avere la reciproca io sono stato in Francia ho chiesto al ministro mio omologo pr francese di potere consentire attraverso la società elettrica francese a Telecom di accedere alla linea fissa in Francia mi è stato detto caro anni amico carissimo amico io condivido molte cose
Di quello che tu dici ma di questa cosa se vogliamo rimanere amici non è parlare
Perché perché rimane nel pacchetto
Della ebrei interamente nel pacchetto delle aziende è stato in Francia quella società e non sarà mai messa sul mercato per fare concorrenza a France Télécom questo è il punto che rimane al sessantadue
Ecco quando parliamo in termini autocritici quasi Daci Licci no che ci mettiamo perché abbiamo questa voglia
Di soffrire anche per le cose che non ci debbono far soffrire teniamo conto che una comparazione con quanto avviene negli altri Paesi europei va fatta da vicino perché poi perché poi se no il rischio di essere colonizzati anche da quel punto di vista è un rischio che non ricordiamo e a proposito della possibilità di scambio non di certo di colonizzazione dà la possibilità di dare un ruolo a un destino è un avvenire al Mezzogiorno d'Italia
E io voglio in qualche modo contraddire
Il mio amico sorto santo quando dice che non è possibile immaginare forme di sviluppo occupazionale
Nel Mezzogiorno riferendosi alle nel settore delle telecomunicazioni che possano risolvere i nostri problemi
è vero fino a un certo punto perché per esempio è stato detto il con il corso senza non è però archi
Non conosce il dramma di realtà che hanno sforato il tetto della disoccupazione del trenta per cento non possiamo consentire di dire che seicento assunzioni in un call center siano cosa da buttare
Perché significa dare speranza aprire a forme di vita accettabile aprire anche a una sorta di indotto che entra nel circuito virtuoso quando i livelli di benessere aumentar Nomentano per tutti non omento non solo per quelli che lavorano ogni
E allora io vedo nel settore delle telecomunicazioni una possibilità questo grande casco cantiere che si apre per il terzo millennio può per il Mezzogiorno
Essere uno strumento non mollano ma uno strumento dello sviluppo perché tanti
Giovani possono trovare occupazione
Tanti giovani possono esercitarsi anche intellettualmente perché la ricerca uno strumento essenziale in questo settore e le università debbono aprirsi io stamattina oltre che ad andare a vedere gli stabilimenti della Eriksson non sono stato a Benevento
Ho inaugurato insieme al rettore il corso di
Telecomunicazioni in Ingegneria vi debbo dire che c'è tanta disponibilità di tanti giovani a seguire lo fanno con la speranza evidentemente di poter restare soggetti autonomi è in grado di decidere del proprio avvenire domani a questo noi dobbiamo guardare abbiamo una responsabilità una grande responsabilità come classe politica e come classe di governo rispetto a questo dobbiamo e atteggiarci a muoverci anche con un sistema di regole quelle che richiamava il professor Cheli in maniera da organizzare ordinare far decollare questo settore è allargare questo grande cantiere
Che può essere come dire ed è certamente lo strumento di maggiore possibilità di sviluppo perdere la quantità degli Investimenti e per le risorse umane che richiede delle del dei prossimi dei prossimi anni noi poi abbiamo l'ultima carta vado verso le conclusioni come cerniera possibile
Del bel sub sul bacino del Mediterraneo verso questa Europa che decolla
Noi possiamo svolgerà una duplice funzione
Quella di informazione e di acculturamento tenendo conto che non deve essere la nostra cultura che deve arrivare agli siano avremmo parlato bene razzolato male nei confronti di Murdoch degli altri operatori che vengono da fuori
Noi dobbiamo tentare di farlo come dire riprendere corpo e vigore ad un progetto
Che io ho rispolverato quello di euro mentre di questa televisione del Mediterraneo che consorzi questi Paesi e li metta nelle condizione di collaborare di cooperare
Per accrescere di spazi
Della cultura per terra cresce di spazi anche come dire dell'informazione diretta a Fini di educazione educazione educazione anche scolastica se volete perché solo così che ne possano fare decollare quel Paese
E solo così che possiamo mettere in termini virtuosi
A disposizione del bacino di tutto il bacino e quindi anche nostra quelle grandi risorse che questi Paesi poi nelle loro contraddizioni hanno perché scuole se noi immaginassimo che quest'arco cooperazione
Se questo mettere la cravatta sette se permettete ma non lo dico in termini detto attivo essendo poi io siciliano quinte nordafricano come qualcuno come qualcuno vuol sostenere mettere la cravatta ai libici
Agli abitanti del Marocco della Tunisia
E degli altri paesi che si affacciano sul Mediterraneo sono immediatamente vicini al Mediterraneo
Significa da un lato farli crescere culturalmente dall'altro lato significa aumentare gli spazi
Per gli scambi
Ciascuno di noi forse non saprebbe scrivere
Come dire
Di zeri
Delle somme che ciascuna di queste grandi famiglia depositate nelle varie banche del mondo
Mentre le nostre banche che sono le più vicine finiscono con l'avere qualche inibizione ora io immagino che il Banco di Sicilia è il Banco di Napoli possano attivare una serie di scambi ed essere il punto di riferimento di depositi di Investimenti nel nostro Paese se ciò facessimo non c'è dubbio che avremmo anche delle grandi immense risorse da giocare sul mercato perché quando viene il pool di banche inglesi da noi per comprare il cento per cento
Deviazione di Telecom cioè mette sul mercato cento mila miliardi perché tanti ce ne vogliono per potere prendere questo pacchetto o tenta di mettere Gendo mila miliardi sul mercato rendiamoci conto che non sono soldi solo degli inglesi sarà una una capacità anche di prelievo
Di prelievo da questi da questi paesi noi dovremmo potere pensare anche a questo
E e quindi assolvere al doppio compito che potremmo avere ed essere noi quello che è stato la Lombardia in tempi in cui i trasporti erano per terra
Attraverso gomma e rotaie a quella che la Lombardia è stata rispetto al altri Paesi europei a questo grande mercato vivace attento
Dei Paesi europei lo sviluppo di quelle regioni è stato determinato da un puro fatto geografico oltre che giocato dalla capacità dei lombardi dei piemontesi
Di quanti altri si sono cimentati in questa in questa industria cosa possiamo fare noi oltre che muoverci sinergicamente con le Commissioni con l'autorità perché un sistema di norme possa in qualche modo sorreggere ad un tempo così delicato così difficile così così come dire
Da scommessa noi possiamo
E e dobbiamo utilizzare qualche strumento che noi abbiamo la duecentoquarantanove del mio centosettantasette prevede il Forum permanente delle telecomunicazioni questo è uno strumento assai importante io qui propongo vorrei poter concludere assicurando che nei prossimi giorni questo Forum sarà insediato e e li potremmo fare incontrare
Ecco contemperare le esigenze dei diversi sentimenti del mondo della comunicazione con me
Con riferimento alle multimedialità di internet allettata forma digitale a tutti i soggetti che possono essere che palla telefonia a tutti i soggetti che sono interessati alle televisioni RAI
Menti a sette
Questo forme dovrebbe essere come dire in grado di mettere in campo analisti operatori del settore in tre osservatori il primo sull'evoluzione tecnologica secondo sull'informazione e il terzo sulla ricerca scientifica io credo che da lì
Con la capacità di scelta che deve essere al più alto livello possibile che certamente opereremo Dalì
Sarà possibile incominciare a di indirizzare il parlamento oltre che il Governo in maniera più certa in maniera più meditata più pensata verso questo terzo millennio in questo settore che da un lato preoccupa
Atterrisce per quello che può fare si è parlato dell'incrocio
Di tre strumenti il telefono al computer la televisione io ogni tanto penso che l'uomo sarà costretto a mentre l'intelligenza da parte d'essere schiavo di queste macchine io non ho solo la preoccupazione dell'occhio
E dell'orecchio ma fa anche la preoccupazione della testa voglio dire perché questo rischio c'è che noi ti vendiamo le macchine ed intelligenza stia lì
Anche se per qualche verso è sconcertante da atterrisce questa possibilità dall'altro lato avvince prende è la scommessa poi in maniera equilibrata se la giochiamo bene sarà sicuramente vincente quindi grazie per questa opportunità per questo occasione e arrivederci in questo in questo luogo di incontro nel quale evidentemente i giornalisti ci saranno e ci saranno in maniera autorevole
Abbastanza corposa se posso usare questo termine quindi buon lavoro per i prossimi giorni Carlo
Allora concludiamo dicendo che il tema del convegno ha individuato una grande sfida
Che ne dobbiamo saper raccogliere e vincerei io ringrazio il ministro Cardinale per il discorso che ha fatto dal quale emerge solo non soltanto ha una competenza ma anche una passione civile e culturale
Ringrazio il presidente che è lì ringrazio tutti voi per l'attenta partecipazione a questo convegno grazie a tutti
L'anno prossimo apprese