"Mediateca 2000, tra memoria e comunicazione" organizzato dalla Fondazione Mediateca Regionale Toscana con l'adesione del Consiglio Regionale della Toscana presso l'Auditorium del Consiglio Regionale Toscano Via Cavour 4

Con possiamo iniziare
Sono Felice di poter ospitare qui questo convegno così stimolante così interessante e di dare il a tutti benvenuto a nome mio personale del Consiglio regionale della Toscana
Ho fatto frequentemente riflessioni
Sull'argomento che è oggetto del vostro incontro io penso che in un contesto generale dove spesso si organizzano convegni e seminari
Quali spesso non è facile
Intravedere una utilità pratica immediata
Ecco consentitemi di affermare che l'incontro di questa mattina non appartiene
A questa sterile categoria del parlarsi addosso
Mi pare invece che la mediateca regionale abbia puntato l'obiettivo su un argomento di estremo interesse
Non soltanto è tanto per il presente quanto per il futuro
Di una comunità
Nella quale viviamo sempre più chiamata ad interagire con i grandi temi di una comunicazione sempre più globale e sempre più complessa
è difficile esprimere in sintesi quale il senso dell'incontro di oggi
Ma voglio provarmi a dire che potrebbe essere questo il concetto generale
Le nuove tecnologie possono aiutare l'uomo rappresentarsi in termini di liberazione
E non di nuove schiavitù
Con un enorme patrimonio di conoscenza che un proprio
In modo rapidissimo attimo dopo attimo si accumula
Viene archiviato è a disposizione per essere dimenticato o per essere utilizzato
Chiaramente io non sono un esperto in questi settori
Non proporrò dunque neppure per un attimo a entrare nel merito tecnico
Gli argomenti
Che peraltro verranno ampiamente sviscerati dai relatori così autorevoli ho visto che il programma estremamente denso e stimolante
E mi auguro che questo incontro si concluda con una proposta per attiva che poi il mondo delle istituzioni della politica potrà valutare io non mi potrà trattenere purtroppo perché agli impegni incalzano alle dieci abbiamo su un incontro organizzato dalla Giunta regionale con i ragazzi che in vari comuni della Toscana
Fanno parte di consigli comunali dei giovani e quindi non posso farli aspettare perché sarebbe un esempio molto
Poco incoraggiante un esempio deleterio quindi voglio essere puntuale su
Quindi mi auguro che le conclusioni e già il dottor salentine rassicurato mi verranno poi trasmesse ecco però come presidente di un'Assemblea regionale cioè come rappresentante di quei cittadini che nessuno deve mai dimenticare
In quanto sono soltanto loro i cittadini la fonte di legittimazione per qualunque tipo di potere
Ecco credo
Una cosa sola mi spetti ed è questa davanti alle tecnologie che sono sempre più raffinate sempre più efficienti sempre più potenti
La persona umana è costretta ad assumere atteggiamenti di sostanziali di valenza cioè può trovare nelle tecnologie un alleato ma può anche trovare un terribile nemico può trovare un aiuto nelle sue attività quotidiane ma poteva neanche un ostacolo
Le tecnologie non possono essere usati in modo che l'uomo possono essere usati in modo che l'uomo possa trovare subito
Nello c'erano dei dati che sempre più lo sovrasta quel dato quelle informazione quel documento quello ricordo che in quel momento si sta cercando ma le tecnologie possono essere usate anche in modo deviante
In un contesto nel quale il problema non è certo quello di avere informazioni perché siamo sepolti da tonnellate da valanghe di informazione di documenti
Il vero problema è quello di selezionare
Con la rapidità necessaria e con l'efficacia proprio l'informazione di cui abbiamo bisogno quella e non altre l'informazione che vogliamo noi non l'informazione che altri colleghi vorrebbe cioè vorrebbero imporci
La tecnologia può aiutarci in tutto questo ma occorre essere preparati
Sui tetti delle nostre case sono sempre più numerose le antenne quelle paraboliche che consentono di vedere programmi di qualunque genere da tutto il mondo
Ecco ma cosa può cadere
Agli uomini e alle donne di una società così apparentemente ricca di possibilità
Se questi uomini e queste donne non possiedono la bici
In primo luogo culturale necessario per dominare quell'alluvione di programmi il rischio che corriamo tutti che corre al nostra Società è quella di essere travolti di non essere più capaci di dominare l'universo delle informazioni ma di essere da questa dominata il che significa il rischio di essere dominati da pochi centri di potere che posseggono le risorse per impadronirsi del mondo della informazione
Quindi occorre una forte preparazione culturale
Proprio per tutti i cittadini cioè che ognuno abbia la bici per saper
Difendersi e per sapere utilizzare al meglio quindi in modo arricchente questa massa di informazioni che sicuramente utile ma che può essere anche disastrosa
Oggi si parla molto di nuove povertà materiali e purtroppo ce ne sono anche vicino a noi
Scopriamo che nelle nostre stazioni ferroviarie nei crocicchi nei sottopassaggi
Sotto i porticati delle nostre città aumentar noi uomini e donne che non ce la fanno a reggere il ritmo della società che si lasciano andare
Bene
Fra le nuove povertà
Che il più preoccupano e che meno sono studiate ci sono quelle in legate all'ignoranza davanti ai grandi mezzi della nuova comunicazione di massa
Mi riferisco oltretutto a nuove povertà che tendenzialmente mettono in forte rischio la stessa democrazia
Il rischio di non esser più capaci di discernere
Di farsi una propria opinione perché travolti da tante informazioni che non danno più la possibilità di categorizzare
Di analizzare di appropriarsi nel profondo della informazione cioè il rischio di rimanere in una assoluta estrema superficialità e quindi passibili di
Manipolazioni
Della coscienza e della capacità di di ragionare di farsi opinioni proprie
Occorre quindi un policromo un progetto politico di grande respiro
Progetto d'innovazione deve essere guidato in funzione dell'uomo
Non deve rappresentare un mostro che pretende di ingoiare se stesso
Ogni giorno che passa aumenta il materiale di ogni genere che finisce sugli scaffali di biblioteche mediateche videoteche archivi vari
E la nostra vita di tutti i giorni
Che si raccoglie per essere di nuovo raccontata a chi domani avrà voglia di riascoltare
Non so se siete d'accordo ma il grande rischio di questo nostro presente è quello di consegnare al futuro una immensa documentazione piena di mediocrità
E all'ore allora ben vengano le riflessioni su come agevolare la fruizione di questo deposito delle nostre teme che
Ma fermiamoci anche a riflettere magari nel silenzio di ciascuno di noi sul ciò che in quelle teme che siano oggi Ca'siamo capaci oggi di depositare
è veramente
Affascinante pensare che in un piccolo dischetto
Ci siano
Centinaia di migliaia qualche volta milioni di informazioni
Con le quali si può accedere a ciò che si vuole
Purché abbiamo in mano la padronanza dei mezzi e sappiamo ciò che si vuole
Auguro a tutti una giornata piena di cose interessanti da dire da ascoltare e soprattutto da proporre
Vorrei prima di chiudere questo breve saluto
Ringraziare sia organizzato questa giornata in particolare il direttore della mediateca
Toscana regionale il dottore talenti che è stato un po'l'animatore l'organizzatore di questa giornata
E che dedica molto delle sue energie del suo tempo proprio perché la mediateca regionale sia all'altezza di quei compiti che credo così anche se in modo abbastanza improvvisato
E e forse un po'confuso ho cercato di tracciare buona giornata a tutti e buon lavoro
Adesso passerei la parola al moderatore di questa di questo convegno il dottor caviglia che
Avrà il compito di guidare testa mattinata di incontro grazie Nicola
Grazie innanzitutto al presidente passa Vendola Rizzo indirizzo di saluto che è stato un indirizzo di saluto mi pare che accentrato alcuni dei problemi che saranno al centro di questa giornata di lavori come moderatore di questa prima parte del seminario o innanzitutto l'obbligo di moderare me stesso
Non fino al punto però di non esprimere due motivi di soddisfazione
Come rappresentante del servizio pubblico radiotelevisivo direttore della sede era di Firenze che ho nel partecipare a questo seminario il timo deriva dal rapporto di collaborazione che si sta sempre più delineando tra la sede RAI di Firenze la mediateca regionale toscana
Abitiamo
A Firenze e questo lo si sa sotto lo stesso tetto il che richiama una vicinanza fisica che naturalmente direi si traduce giorno per giorno in uno scambio di esperienze e di conoscenze
La mediateca
In associazione di impresa con altri soggetti sta procedendo alla catalogazione del materiale di archivio della sede fiorentina della RAI
Il che significa lo capite bene mettere ordine
In un enorme mole di materiale che costituisce semplicemente la documentazione della storia della Toscana dal dopoguerra fino ad oggi con la mediateca e con l'Università di Firenze abbiamo dato vita al master in Multimedia
Che ha preso l'avvio in questi giorni e che sabato prossimo sarà inaugurato solennemente alla presenza del magnifico rettore del presidente della RAI Zaccaria della vicepresidente della giunta regionale ma di Adina Marcucci il master permettetemi di spendere solo tre parole su questa iniziativa perché è una iniziativa che certamente confina
Con l'attività che è propria delle mediateche il master è nato con l'obiettivo di fornire una preparazione culturale di base ed una preparazione tecnico professionale ha cresciuta e specifica ai realizzatori di prodotti e sistemi multimediali
Condizione indispensabile ci pare per poter produrre opere innovative e di qualità
Sviluppare sistemi ed applicazioni complessi rendere i prodotti competitivi sul mercato internazionale nonché valutarne gli effetti sugli utenti e le potenzialità il master insomma si propone come un corso di formazione e sperimentazione avanzata sul multimediale di durata annuale a numero chiuso
Ci sono quarantacinque giovani laureati di altissimo livello che già lo stanno frequentando e in grado il master di fornire conoscenze e strumenti necessari per l'inserimento qualificato nel mondo del lavoro in un contesto europeo e mondiale qual è quello nel quale siamo ormai chiamato tutti ad operare come dicevo all'inizio c'è anche un secondo motivo di soddisfazione oltre all'articolata con le Bureau collaborazione che si va delineando tra vari mediateca
Questo seminario sembra confermare la validità del percorso intrapreso per far dalla RAI
Un percorso che vuole valorizzare molto più che nel passato
Il grande patrimonio degli archivi RAI che è il secondo archivio d'Europa dopo quello della BBC per grandezza che comprende e sono cifre che vi do per difetto circa duecentocinquanta mila ore di video altrettante di audio migliaia di copioni oltre al fondo fotografico di Torino con diciotto mila immagini il catalogo multimediale della RAI al quale la direzione perché Servizi tematici educativi sta lavorando
Con criteri che rispondono alla duplice esigenza di produzione e consultazione per il pubblico si aggiungerà a tutta la produzione RAI che già è fruibile su internet
Voglio ricordare che una delle prime due postazioni per consultare questo sterminato archivio è stata collocata proprio all'interno della mediateca regionale toscana
Quindi la RAI anche se in ritardo si è messa a lungo la stessa strada di tutti i centri di documentazione
Dei quali condivide l'esigenza di superare l'attuale arretratezza tecnologica attraverso adeguati Investimenti sottolineo soltanto che per la sede RAI di Firenze per tutte le altre sedi regionali quando
I programmi saranno stati realizzati noi ci auguriamo sarà possibile poteri intraprendere una attività di produzione di programmi televisivi a basso costo
Il che consentirà di raggiungere credo obiettivi di servizio pubblico
In maniera più completa di quanto non succeda adesso voi sapete che la produzione televisiva ormai praticamente tutta centrata a Roma Milano e in pochi altri uscenti di produzioni quindi ci auguriamo presto di poter costituire se non il traino almeno un soggetto importante per la soluzione dei problemi che sono comuni io vi ringrazio ancora per avermi chiamato a questo seminario
La relazione
Cioè un momento alcun cambiamento di programma allora allora dopo di me porta i saluti e l'avvocato Attilio Moshe ripresenti presidente della fondazione della mediateca regionale toscana
Vorrei appunto interpretare seduti ringraziare gli altri tutti gli intervenuti i rappresentanti delle principali mediatiche e centri di documentazione italiani un vivo ringraziamento ovviamente va a chi ha permesso la realizzazione del seminario presidente del consiglio regionale
Professore Angelo Passaleva
Alla Regione al qui rappresentata oltre che dal presidente Passaleva dall'Assessore alla cultura Franco Cazzola al ministero dei beni culturali rappresentato dalla dottoressa Antonia Ida Fontana al ministero della pubblica istruzione
Con il professor qui rappresentato prosa Giancarlo Marchegiani alla regione Emilia Romagna che ha ha dato un contributo notevolissimo con l'opera preziosa di Giacomo Martini alla RAI
E all'Università degli Studi e comunque tutti i relatori che avremo questa giornata di seminari
La forte adesione da parte di così tante mediateca italiani è sintomatica di quanto un appuntamento che proponesse all'ordine del giorno
Il coordinamento nazionale di tutti i centri di documentazione italiani che detengono un patrimonio pubblico di dimensioni enormi
Enormi strutturato in diversi supporti audio video cartaceo o elettronico esprimendo un valore culturale di altissimo livello fosse veramente
Urgente quanto mai attuale ecco l'urgenza di questo nostro incontro è data ritenute pressanti campi cambiamenti in atto che ci stanno punto portando a ripensare il l'idea stessa della della biblioteca di e della di mediateca
Strutture strategiche per la promozione culturale che si devono scontrare però oggi con nulla vento di nuove tecnologie e con una comunicazione che si impone sempre più veloce e globale
Quali sono dunque i ruoli per una nuova mediateca quali le priorità le necessità i servizi agli utenti gli obiettivi futuri
Quali sono gli spazi per l'utilizzazione dei nuovi linguaggi e con quali risorse si trovano oggi adoperare rimediati ecco questa penso che la giornata di oggi possa servire per cominciare a riflettere su questi temi riflessioni forse che ci porteranno nei prossimi incontri a costituire anche un coordinamento attraverso il quale dare un ruolo sempre più definito a questi centri ai nostri centri di documentazione
Da parte mia pro soltanto due brevissime riflessioni
Tra memoria e comunicazione questo il tema del del nostro seminario
L'esigenza cioè di di ricordare di raccogliere e di partecipare ecco uno dei più evidenti e gravi difetti della Società italiana e quindi di tutto ciò che vede che dalla cultura al costume
Me parte sta nella mancanza di memoria forse per la quantità eccessiva delle cose che dovrebbe contenere la memoria si smarrisce si annebbia
Svanisce
Tutto sembra come la rosa del poeta vivere nello spazio di un attimo e sarà magari perché si tratta di una spinosissimo Arosa così con queste parole
Nel mille novecentosettantanove Leonardo Sciascia presentavano nuova collana editoriale intitolata appunto la memoria
Quasi un'esortazione a non dimenticare certi testi certi fatti certi uomini ecco questa mi pare un'esigenza che ritengo abbastanza fondamentale che dovrebbe essere forse presente anche in questo seminario ancora
Richiamando un'espressione del mondo giudiziario la mediateca la mediateca del due mila quale luogo forse della futura memoria
Ma la memoria però di quali eventi non certe comunque e comunque non solo i fatti di grande spessore e rilievo ma anche mi sia consentito quelli apparentemente secondari
Ricordo di aver letto un'affermazione di Mérimée che diceva io non amo della storia che gli aneddoti e tra gli aneddoti preferisco quelli in cui mi pare di trovare una pittura veridica dei costumi e dei caratteri di una data epoca
Questo gusto non è molto mobile ma mia vergogna confesso che da rivoli interi Tucidide in cambio delle memorie di Aspasia di Mileto
Ecco un richiamo alla necessità di una memoria più estesa capace anche di svelare gli inganni volenti o dolenti della memoria ufficiale
Consentitemi di chiudere con un ricordo di chiedere a memoria
E della comunicazione è stato in quest'ultima mi mi questi ultimi anni a mio avviso e in questi ultimi quarant'anni della nostra storia il più sensibile attento ed involontario protagonista Fabrizio De André grazie
Grazie all'avvocato Moshe Levi ora do la parola all'assessore alla cultura della Regione Toscana professor Franco Cazzola
Se direttore
Sarò anch'io brevissimo perché
Uno dei pregi dei seminari rispetto ai convegni e quello come dire di contrarre moltissimo la parte cosiddetta ufficiale e passare subito al al soldo vale a dire al lavoro
Occhio però permettetemi di dire soltanto anche se brevemente due cose
Alle quali tengo
E che mi preme sottolineare anche in questa sede
Dopo ovviamente aver ringraziato gli organizzatori la mediateca suo direttore suo presidente del consiglio d'amministrazione
Per ringraziato il dottor Caviglia
Sia per la presenza sia
Lo slancio che ha impresso alla RAI
Per quanto riguarda i rapporti appunto con strutture pubbliche tipo mediateca ma anche più in generale tipo la Regione Toscana
Le due cose che vorrei dire sono state in parte già toccato dall'avvocato ma uccidere in particolare anche questo discorso sulla memoria o le memorie che è necessario sostanzialmente garantire
Una volta le memorie erano garantite essenzialmente attraverso uno strumento caro lo strumento cartacce oggi per fortuna abbiamo una vasta scelta una vasta gamma io sono molto meno preoccupato del presidente Passaleva sul rapporto fra tecnica e umanità
Dipenderà nove non dipende certo dall'apparecchio
Cosa ne facciamo e dove andrete
Per memoria e noi oggi abbiamo una serie di strumentazioni che non possono secondo me vivere isolatamente L'Unità gli altri non possono essere in contrapposizione gli strumenti della memoria ma devono essere sostanzialmente strumenti e qui un ruolo delle istituzioni
Integrati fra di loro utilizzabili fra di loro negli stessi luoghi
E quindi sostanzialmente costituire in nuovi modi per acquisire memorie ha ragione l'avvocato Mauceri non solo quelle ufficiali una
Per acquisire le diverse memorie
Strumenti che permettano anche a ciascuno di scegliersi i suoi filoni di reperimento di minuti per non perdersi
E aveva ragione il presidente Passaleva per non perdersi
In un mare magnum di informazione di memorie di comunicazione che non permetterebbero sostanzialmente poi di arrivare al nocciolo delle questioni che ciascuno di noi vuole
A venire immemore
Memoria e comunicazione
Non in contrapposizione ovviamente perché la memoria Holley memorie e le forme di comunicazione delle memorie servono essenzialmente per fare società più
Più ricche più ricche di conoscenza più ricche di capacità di riconoscere come diceva
Quel grande uomo di cultura che recentemente scomparso in Toscana che era Jerzy Grotowski
Riconoscere gli altri conoscere se stessi avere la curiosità in continuazione di conoscere riconoscere ciò che ci sta attorno e quindi acquisire memoria
Memorie perché senza memoria
Senza memoria e poi difficile pensare di
Da un lato di essere in grado di costruire futuri possibili
La dico banalmente così scusatemi ma anche per fare in fretta
E dall'altro lato senza memoria e anche punto difficile
Padroneggiare o cercare di padroneggiare i futuri impossibile
E senza costruzione continua di memorie
Noi saremmo semplicemente dei parassiti delle memorie che sono state costruite dagli altri
Saremo soltanto dei grandi consumatori di memorie di ricchezze costruite dagli altri ogni epoca deve costruire memoria non può soltanto come dire consumare ciò che è stato prodotto nelle epoche precedenti dalle generazioni precedenti
Le mediazioni
Anche qui mi rifaccio quello che ha detto l'avvocato Mauceri presente ma non c'è
Concordo pienamente con l'Ulivo mediateche Didio teche
E quanto già oggi esiste
In termini di strutture in termini di organizzazione in termini di professionalità in termini di servizi pubblici
Io qui e credo di essere in sintonia con l'avvocato non c'è
Io personalmente non penso
Diffusi sul territorio a strutture a spazi
Diversi
Non dico contrapposti ma diversi a quelli che sono stati fino a ieri gli spazi appunto della trasmissione della memoria dei saperi
A dire chiamiamo le biblioteche
Cioè io vedo e questo è quello che cerco di fare come responsabile della cultura per la Regione Toscana
Io vedo un futuro in cui le
Lady attenti permettete che sul territorio ridicole le strutture di coordinamento eccetera ma lei mediateche sul territorio
Sono delle strutture strettamente incardinate ecco compie strutture già esistenti
Usiamo il termine biblioteche per semplicità
Questo per due ragioni uno per evitare che le immediate che diventino domani magari al di là della volontà di ciascuno di noi delle specie di parchi giochi
Ma per una seconda ragione
Perché io credo che utilizzando
I progetti sulle mediateche nei territori diffuse nel territorio
Noi si abbia in mano un grande strumento per rilanciare rivitalizzare ammodernare il senso stesse il significato stesso delle biblioteche
Molte biblioteche oggi vivono hanno una vita estremamente attiva questo in Toscana come in altre parti del territorio
Sono dei luoghi in cui non soltanto sì accumulano memorie saperi ma in cui sostanzialmente si vive cultura
Ma è anche indubbio che ci sono moltissime biblioteche che sono esclusivamente magazzini di saperi tramandati con l'unico strumento che fin un po'di tempo fa avevamo come strumento per la trasmissione delle memorie vale a dire i libri il carapace
Io credo che in incrociando
Il discorso sui nuovi strumenti sulle medi attenti
Con ciò che esiste in termini di biblioteche noi riusciamo non soltanto a fare entrare la multimedialità nei territori ma riusciamo anche cosa altrettanto importante a far sì che le memorie scritte cartacee chiamiamole come vogliamo diventino delle memorie estremamente vile incendi luoghi questo vale ovviamente anche per gli archivi io parlo di videoteche ma scusa era per pura semplicità
Gli archivi cartacei indubbiamente e su questo gli sforzi che molte regioni stanno facendo e anche la Toscana sta facendo e certamente uno sforzo significativo importante che deve essere continuato perseguito non può essere episodico
Ma non ci sono soltanto gli archivi cartacce
L'Italia e le varie zone dell'Italia
Sono ricche
Di archivi fra virgolette
Piccoli e grandi parlo più piccoli e medi
Che non hanno nulla di cartacce
Non si basa sul cartacce
Sono archivi sonori
Sono archivi audiovisivi
Sono archivi che se la nostra generazione di amministratori non prende in carico
Domani non esisteranno più
Perché si consuma molto più facilmente un nastro
Da ve le ricordate in meno giovani se ne ricorderanno il regista Attolini geloso no con i tappeti colorati eccetera ci
Questi li lasciamo perdere li buttiamo via non li curiamo
Ecco perché di nuovo medie te mediateche e biblioteche se considerate come una struttura della trasmissione del sapere delle memorie
Può avere un gioco ruolo fondamentale è chiaro
A partire dai grandi archi
Ma non lavorando esclusivamente sui grandi occhi
Lavorare sui grandi archivi cui alla convenzione per esempio con la RAI cosa fondamentale eccetera può essere una cosa demandata a certi soggetti
Operanti su un territorio più vasto di coordinamento eccetera
Ma ci sono gli archivi diffusi sul territorio
Ci sono gli archivi per certi aspetti da costruire archivi sonori da costruire ancora che secondo me sono fondamentali
Pensiamo alla generazione del degli anni Cinquanta nel nostro Paese
O se vogliamo tornare leggermente indietro la generazione della resistenza della liberazione
Qui abbiamo degli archivi da creare
Prima che scompaiono le fonti dell'archivio Steps
Le lotte per il lavoro le trasformazioni del lavoro negli anni Cinquanta sono tutte cose sia in termini sonori sia in termine audiovisivi che non possiamo assolutamente Mac consumare noi mi lasciare che si consumino per ripassare Death
Perché se no non si costruisce il futuro possibile
Terza cosa brevissima
Da qui deriva credo anche dall'impostazione di questo seminario deriva che la funzione primaria
Di strutture chiamiamole mediateche o biblioteche in senso più complessivo
Una funzione di tipo servizio pubblico
Non ha funzioni primarie di mercato
Strutture e strumenti di questo genere sono servizio pubblico
Sono pene il pubblico di oggi e per il pubblico di domani di qui deriva necessariamente e logicamente
Un grande sforzo per queste strutture le biblioteche vecchi ma modernizzate
Le mediateche chiamiamole come vogliamo eccetera un grande sforzo di iniziativa e di apertura nei confronti delle scuole e delle università
Qui forse la mia deformazione professionale
Di docente universitario ma io senza Chirivì aperti come servizio pubblico senza mediateche funzionanti
Compatta rimonta
Alle spalle di archivi audiovisivi sonori eccetera eccetera io temo che moltissimi miei laureati oggi sarebbero ancora lì a cercare di laurearsi o avrebbero cambiato tesi
E io probabilmente avrei scritto forse questo sarebbe stato un bene qualche libro di meno se non ci fossero state questi strumenti ma questi strumenti devono essere sempre più diffusi e penetrare non soltanto nell'università
Ma penetrare quotidianamente o perdita diciamo compenetrare assi quotidianamente col mondo della scuola
Ultimissima cosa questo ovviamente
Comporta un grande sforzo da parte delle istituzioni
Che non è uno sforzo soltanto finanziario ma uno sforzo progettuale
Ed è uno sforzo anche per capire che mettere in piedi in modo stabile e come dire ricco tipo strutture di questo genere udire non soltanto investire nell'acquisto
I pezzi del patrimonio che costituisce memoria
Non soltanto fare in modo che ci siano gli spazi idonei a far sì che questi siano servizi pubblici servizi al pubblico
Ma investire anche in termini di professionalità e di dirigenza
Cioè fare in modo che chi opera a vario titolo in queste strutture abbia la professionalità complessiva per usare e far usare tutti gli strumenti per la memoria del sapere
E questo vuol dire un grosso investimento sia progettuale sia finanziaria
Ma se le istituzioni oggi pensassero semplicemente di garantire qualche libro in più
Ho qualche bobina in più o qualche videocassette in più o qualche strumento multimediale in più senza preoccuparsi della professionalità
Degli operatori di questo settore noi faremo nel giro di pochissimo tempo un grande buco nell'acqua come tante volte nel passato tante amministrazioni pubbliche hanno fatto quando seguivano soltanto la moda
Con la modernità senza pensare a che cosa servivano gli elementi costitutivi di quella mossa e di quella modernità io qui chiudo mi rendo conto che gli ho portato via troppo tempo vorrei soltanto portare
I saluti anche de la vicepresidente Maria Lina Marcucci assessore alla Comunicazione che mi ha detto appunto si portare i suoi saluti e i suoi auguri essendo stata bloccata improvvisamente da un'altra parte sempre nelle sue funzioni di vicepresidente che come ben sapete la funzione di vice presidente di una Regione è una funzione come dire perché non sai mai che cosa ti succede nel giro di un quarto d'ora quindi non è invidiabile Maria Lina io credo che ad ogni modo la si debba ringraziare anche per questo tentativo di essere con noi e per questo volerci essere in spirito e sicuramente col cuore grazie e buon lavoro
Prima di dare la parola alla
Direttrice della biblioteca nazionale centrale di Firenze dottoressa Ida Fontana
Devo ringraziare l'assessore Gazzola
Per aver saputo calare nella realtà di tutti i giorni una materia che ai non addetti ai lavori può sembrare anche una materia astrusa che poco a che fare con la vita di tutti i giorni e grazie anche all'Assessore Cazzola
Questo come cittadino toscano questo ringraziamento per aver saputo delineare mi pare una politica concreta di gestione delle mediateche
Ci si comincia ad avviare veramente sono concreto la parola al dottoressa Ida Fontana
Buongiorno è con vero piacere che portò a questo seminario
Il saluto del senatore Agazio Loiero sempre sottosegretario del ministero per i i beni e le attività culturali ci dobbiamo anche abituare alla nuova denominazione
Il sottosegretario con la delega ai piedi in un per i beni librari
E in beni librari che naturalmente non indica solo i libri non lo indicava in passato quando convegni librario si indicava doppiamente i manoscritti incunaboli e le cinquecentine periodici e i giornali e così via non lo indica oggi quando conviene librario CD riferiamo non tanto al supporto
Come diceva nei relatori che mi hanno preceduto quanto piuttosto al contenuto
E quindi tutto ciò che in qualche modo fa cultura
Ciò che fa cultura e e che quindi è il patrimonio la memoria e l'abbiamo sentito nei precedenti interventi e ciò che noi dobbiamo conservare fruire e tramandare a quelli che ci saranno i nostri posteri
Naturalmente questa memoria che noi vogliamo conservare è sicuramente un bene prezioso da un punto di vista morale e spirituale ma è anche ma altrettanto sicuramente un'occasione di sviluppo e quindi un'occasione di benessere anche economico anche materiali ed è soprattutto per i nostri giovani un'occasione di occupazione
Non poteva quindi mancare l'interesse del ministero per i beni culturali al tutte le tipologie e di prodotti che serva dalla nostra memoria
Attenzione so che lei è già stata richiamata che viene dimostrata
Da tante azioni che il ministero ha condotto a partire da quella proposta di legge già passata al Senato inattesa di essere approvata alla Camera
Il disegno di legge tre mila seicentodieci sul deposito legale dei documenti di interesse culturali destinati all'uso pubblico si tratta in realtà del rinnovamento della vecchia legge sul deposito obbligatorio degli stampati
Che però prevede all'articolo uno che la legge riguardi e tutti i documenti sonori e multimediali e all'articolo tre e quando va a individuare esattamente le categorie di beni tutelati
Pone le banche di dati non in linea
Toni documenti multimediali le incisioni e le registrazioni sonore le videoregistrazioni il film di lungometraggio Soggetti e sceneggiature di film
A programmi radio e che le trasmessi
Aggiunge inoltre qualunque altro materiale individuato dall'apposita Commissione quindi credo che la consapevolezza da parte del ministero che il il ministero all'obbligo di tutelare di conservare per il futuro e poi di aiutare vedremo dopo gli altri enti gli altri soggetti a tutelare a conservare e a diffondere il bene librario ma il pene librario in queste attestazioni
Stazione così ampia direi e sicuro
Naturalmente il questi materiali per quanto riguarda il ministero vengono raccolti in quelle che sono le sue abituali strutture cioè le biblioteche gli archivi la Discoteca di Stato la Cineteca di Stato
La
Con il termine Mittel mediatica si vuol porre l'accento su questa raccolta di media cioè di mezzi di comunicazione proprio perché la comunicazione
E in questa nostra società ho un fattore diciamo discriminanti in fondo la biblioteca sinora
Era più o un deposito è un luogo di fruizione o diciamo addetto ai Cascino cinquant'anni fa era un deposito la fruizione era limitata a pochi soggetti
Adesso l'accento è posto sul servizio sulla comunicazione quindi fosse il termine mediateca proprio questo vuole dire comunicazione e servizio proprio perché io credo che sia molto vero quanto afferma Umberto Eco in in una suo intervento la Società futura si distinguerà fra chi c'ha usate l'informatica in modo attivo e chi è soggetto passivo
Dei nuovi mezzi cessa chi si limita l'abbiamo sentito i precedenti interventi a guardare la televisione magari a guardarla senza saperla scegliere
E chi invece utilizza tutti gli strumenti informatici tutti gli strumenti tecnologici per
Più curare la propria cultura la propria formazione per creare le proprie opinioni e quindi come strumento anche di democrazia
Quindi c'è una nuova divisione sociale diciamo fra quello che era il nord e il sud dell'Italia il nord e il sud del mondo
Dove non saranno più solo le ricchezze i soli beni materiali ma anche quel bene immateriale che il la capacità e il livello di controllo della comunicazione e dell'informazione
Per rispondere a queste esigenze di evitare a tutti i cittadini italiani la stessa possibilità
Il ministero ha promosso il piano d'azione mediatica due mila di cui credo che forse la maggior parte dei presenti sia a conoscenza
E lì un piano in cui il ministero si propone come interlocutore di tutti i soggetti interessati alla realizzazione e al consolidamento di una rete diffusa che i servizi per l'accesso all'informazione
Io credo come diceva l'assessore Cazzola che e laddove esistano biblioteche
Meno ma questo è il compito di un'agenzia bibliografica quindi piuttosto è la Biblioteca nazionale che delle altre
Mediatiche e diceva no a quelle identificazioni univoche
Penale o che all'SBN agli SSN che in questo caso saranno rispettivamente il da noi e l'urna ma che avranno anche funzioni ben più antiche degli esce viene degli Ssn
In quanto consentendo identificazione certa di un prodotto consentendo nella metà catalogazione permetteranno appaia anche di per rispondere alle esigenze del Copyright perché sappiamo che su questi prodotti ancora più che sui volumi Ash tanta abbiamo un ampio problema di copywriter
Si tratterà di garantire la fruizione e la fruizione da parte dell'utenza
Richiede innanzitutto
Una struttura hardware chiaramente dovremo avere delle prestazioni richiede una capacità di mettere in rete dei prodotti purtroppo ancora troppo difformi non esistano ancora stangate
Comuni ad esempio nella produzione di io DC di tutti sappiano abbiamo fatto esperienza che quando installiamo un cd a volte ci succede di rendere impossibile la lettura di altri CD-ROM e quindi anche questi problemi andranno risolti anche questi problemi richiede una competenza esiste il problema dell'utenza denota
E la Rete e meravigliosa però soprattutto in presenza del problema che coprirà il toto-tema opporre quelle Tarsu per quegli lucerne N e così via che consente a nove di diffondere ma anche in qualche misura di verificare chi accede alla nostra gente
Accennavo prima il problema enorme della riproduzione oggi la fotocopia fatte in videoteca e consentita sia pure con grandi scaramucce con gli editori
Nani già oggi che viene in biblioteca nazionale chiede di potere può riprodurre su carta ma soprattutto esportare sul su dischetto ciò che trova il suo Ct della Nazionale
Ciò che attualmente può essere esportato essenzialmente il frutto di ricerche bibliografiche su cui abbiamo ottenuto le licenze siamo invece in trattative con gli editori per vedere cosa e quanto si potrà esportare su dischetto ma d'altra parte la ricerca Telethon titolare quindi deve essere possibile letta lo studioso anche e scaricare
Appagamento gratuitamente sono problemi che stiamo discutendo con gli editori il frutto dei suoi studi delle sue ricerche
E poi l'enorme problema della conservazione abbiam detto questi prodotti devono arrivare alle generazioni future
Io ne chiedo quanti di noi in questa sala siamo in grado di sentire oggi un disco che aveva da trent'anni fa non parlo dei settantadue giri ettari dove è stato citato De André e credo che abbia rappresentato per molti di noi un ministero ma quanti di noi sono ancora in grado di sentire i suoi dischi
Io vicinali non abbiamo più gli strumenti perché in casa non ci possiamo fare ma nemmeno una videoteca si può fare
Un museo dell'hardware non possiamo a vere le vecchie macchine conservarle nel tempo e conservarsi pure i tecnici che negli USA che li sanno far funzionare allora le grandi biblioteche
Devo da pensare anche a trasferire periodicamente il contenuto di un supporto
In modo rispondente alle nuove alle nuove tecnologie a queste tecnologie che di giorno in giorno veramente cambia non prodotto uscito dieci anni fa oggi non è più fruibile perché non abbiamo più le macchine su cui far luce
Il problema è che così succintamente via raccontato sono ovviamente all'attenzione della Biblioteca nazionale e sono oggetto Titti due precetti uno nazionale e uno internazionale rispettivamente e dei terreni che è un il precetto è relativo tutta la problematica dei prodotti nei multimediali
E si basa sui deposito volontario da parte degli editori perché la legge una proposta di legge vi dicevo non è ancora è stata approvata dalla Camera però Ship
Per ora i produttori di editoria elettronica depositano volontariamente una copia dei loro prodotti prescelti dette carenze dal centrali di Firenze
Noi per parte nostra ci impegnano a metterla in rete locale farla fruire ecco
Moltissime limitazioni perché siamo stiamo discutendo con gli editori sui limiti di questa frizione soprattutto sarà prodotta a partire dall'aprile prossimo la bibliografia nazionale anche per i prodotti elettronici quindi questo compito di agenzia bibliografica della Biblioteca nazionale che si adatta anche ai nuovi prodotti
Alla Biblioteca nazionale centrale l'altra novità
è la creazione di questa nuova saga reference che per cui abbiamo ottenuto il finanziamento e che sarà disponibile quindi dalla settembre prossimo sala reference in cui sarà possibile consultare
Sono cinquanta queste azioni anziché sulle trenta attuali i siti però mia dette
Si dirà non che sono essenzialmente dai cibi biografiche ma poi tutti questi si dirà che ci vengono depositati via via degli editori
E poi e i si dirà tradotti dalle nostre stesse opere c'è attraversa la digitalizzazione tutti i manoscritti delle riviste e poi di quel grande precetto che dovrebbe pure partire nei prossimi mesi tiene Ars PMI e che consentirà di mettere in internet a disposizione quindi di tutta la collettività nazionali e internazionali
I frontespizi degli indici è la quarta di copertina di tutti i volumi prodotti in Italia dopo il mille novecento e la banca quindi collegata alla scheda dell'allume avremo anche quelle pagine
Essenziali che tutti noi e sfogliamo quando in libreria scegliamo libri decidiamoci ci serve o o se invece non ci serve
Dopo l'urto fare questa brevissima carrellata sui diciamo su quanto si sta muovendo all'interno del ministero per i beni e le attività culturali perché credo che il fenomeno multimedialità metti attinica archivio di supporti alternativi al libero sia un problema talmente compilation
E per le competenze richieste abbiamo parlato primati problemi tecnologici che i problemi catalogo grafici dil primo primi e di addestramento ed i più primitivi affiancamento anche all'attività scolastica
Ha una grande
Complessità per le finalità che si trappoloni e Dan soprattutto una diversità di materiali un'ampiezza e di di prodotti che sicuramente un solo soggetta a me non potrà fare fronte alla conservazione
Di tutta questa parte della nostra memoria
Alla generazione è importante che i soggetti DiVersi privati la soprattutto pubblici qui mi rivolgo a un uditorio che è rappresentata soprattutto da soggetti pubblici quindi gli enti locali di università e così via
Sì coalizione in qualche modo per offrire il miglior servizio possibile e la certezza che questo patrimonio venga tramandato la certezza anche che quell'in arte quel Sud quei poveri e quelli ricchi di informazione passano a un certo punto avete superato
Quei sta questo gap fra poveri e ricchi attraverso la cultura che diventa anche uno strumento dire democrazia e di benessere quindi ancora nome del senatore Loiero a nome del direttore generale per i beni librari il professor Francesco Sicilia che mi ha vivamente raccomandata di portare il suo saluto
Io ringrazio tutti voi ringrazio in particolare gli organizzatori di questo seminario per i futuri segnati che seguiranno
In particolare la Regione il suo presidente la Fondazione mediateca regionale
E la RAI io spero che da queste giornate passa novelliere che le soluzioni concrete per collaborare anche per il miglior risultato a Karachi
Ringraziamo la dottoressa affrontarla
Paura prenderà la parola Giancarlo Marchegiano responsabile del Nucleo operativo tecnologie didattiche ministero della pubblica istruzione
Nel corso della mattinata gli altri interventi in programma sono poi quelli del dottor talenti direttore della mediateca Massimo Ciccone
Massimo Cecconi
Servizio dodici di provincia di Milano Luca Toschi Università degli studi di Firenze Francesco Piva
Dirigente segreteria vice Presidenza Giunta regionale Giacomo Martini responsabile Ufficio Cinema di omicidi regione Emilia Romagna Paolo Donati responsabile per i file audio perché il Servizi tematici educativi RAI credo che ce la faremo
A contenere nella mattinata tutti questi interventi naturalmente con un po'di auto moderazione grazie
Sì buongiorno a tutti porto il saluto dell'ispettore fare lì che il coordinatore nazionale del programma di sviluppo di tecnologie didattiche
Non è potuto intervenire personalmente se ne scusa con tutti quanti ma un problema familiare
Piuttosto serio
Sì
In l'obiettivo del mio intervento e fare una breve presentazione di un'iniziativa avviata dal ministero della pubblica istruzione nel mille novecentonovantasette
Per l'inserimento della multimedialità nella didattica di tutte le scuole di ogni ordine e grado
L'iniziativa a il nome di programma di sviluppo di tecnologie didattiche
Prevede un'attività di quattro anni quindi avviata nel novantasette
Si dovrebbe concludere nel due mila almeno nella sua prima fase prevede un investimento complessivo di circa mille miliardi
Coinvolgerà lì c'è scritto quindici mila scuole significa sostanzialmente tutte le scuole se vengono considerate le scuole conserve centrale
Ma saranno più delle scuole con sede centrale perché ormai il numero delle scuole con capo d'istituto si è ridotto intorno
Il valore intorno agli undici mila e cinquecento istituti
Quindi significa che riusciremmo a dotare due volte qualche scuola
Magari quelle più grandi più diffuse sul territorio alcune scuole hanno succursali molto molto distanti rispetto alla sede centrale e che raccolgono un grosso numero di studenti
Prevede la formazione di circa mezzo milione di insegnanti che significa più della metà dei docenti in servizio ripeto in tutte le scuole di ogni ordine e grado questo significa dalla scuola materna a quelle istituzioni posto secondaria che sono gestito dal ministero della pubblica istruzione che sono le accademie distruggerti i conservatori
E prevede l'installazione di circa centottanta mila postazioni multimediali queste sono ovviamente stime in realtà probabilmente Nesta avremmo molto di più visto anche il trend dei prezzi delle attrezzature multimediali
Questo in parte risponde anche a qualche preoccupazione
Accennata prima del mio intervento sulla necessità di dotare le istituzioni Silvia attrezzatura multimediale ma contemporaneamente di offrire un servizio di formazione agli operatori che operano all'interno delle scuole
Questo è stato una preoccupazione
Evidente nello nella progettazione di questo programma e lo vedremo insieme
Ripeto il destinatario di questo programma sono tutte le scuole di ogni ordine e grado e quindi sia i docenti che gli studenti docenti in prima battuta dopodiché il docente informato
Attivo alla sperimentazione all'interno delle classi e quindi la il programma interviene anche sugli studenti
Come funziona il meccanismo ministero annualmente emette uno emanò una circolare
Che da sostanzialmente i numeri scusa della l'espressione dice sostanzialmente quanti sono le scuole che possono essere coinvolte all'interno del programma per ciascuna provincia in quell'anno definisce magari dei criteri guida ma poi ciascun Provveditorato in realtà può fare le proprie scelte in tutta autonomia
Per cui ad esempio il primo anno è stato indicato di privilegiare le scuole
Che non avessero pregresse esperienze per quanto riguarda il progetto uno a poi vedremo che cosa significa progetti nuova mentre invece privilegiare le scuole che avessero già esperienze per quel che riguarda il progetto uno dei
Sono i provveditorati quindi anno per anno a comunicare al ministero quali sono le scuole selezionate per il coinvolgimento nell'ambito del programma però attenzione sono le scuole che devono chiedere di essere coinvolte nel programma
Questo è un elemento essenziale nel processo cioè non è un'iniziativa che vuole calare dall'alto ovvio
è un'iniziativa intrapresa dal Ministero
Ma il coinvolgimento delle scuole deve essere in prima persona è consapevole
In particolare questo lo riprendo quando parleremo un attimo il progetto mobile
Quali sono le due fasi previste allora Progetto uno a sostanzialmente significa questo
Un primo finanziamento alla scuola per l'acquisto di un po'di attrezzature finanziamento piuttosto modesto
Però un finanziamento anche per l'aggiornamento del personale docente quindi questo progetto ha il compito specifico di formare un primo nucleo di docente all'interno dalla scuola
All'uso della multimedialità finalizzata ovviamente alla didattica
Le postazioni che vengono acquistate con questo finanziamento devono essere messe a disposizione dei docenti questo è un elemento di assoluta novità nell'ambito delle iniziative prese dal Ministero
Cioè normalmente le attrezzature sono chiusa a chiave dentro laboratori ecco noi abbiamo voluto proprio per facilitare questa acquisizione delle capacità di utilizzo delle strumentazioni multimediali
Abbiamo voluto che fossero messe queste attrezzature e assoluto
Disposizione dei docenti quindi docente che vuole andare a fare vedere un sì di Rommel navigare in internet eccetera deve poter avere queste attrezzature a disposizione
Il progetto uno B invece è finalizzata all'introduzione multimedialità nella didattica quindi un film prevede un finanziamento più robusto
Che normalmente arriva dopo il finanziamento uno anno
Ed è finalizzato all'acquisto di attrezzature per l'uso
Nella didattica con gli studenti
Questo è un esempio di quello che può essere acquistato con il finanziamento uno a ma devo dire che poi le scuole autonomamente possono scegliere che cosa acquistare anche indipendenza delle dotazioni di cui possono già disposti
La formazione si tratta sostanzialmente di una formazione iniziale
Un corso complessivamente di trenta ore di formazione in presenza e trenta ore di autoformazione quindi dipende anche dai livelli di partenza del personale docente ma si tratta sicuramente di una formazione di tipo iniziale
Su questo voglio aprire una parentesi per dire che ad esempio sui finanziamenti quindi al di fuori del Programma di sviluppo delle tecnologie didattiche
Ma sui finanziamenti destinati allo sviluppo dell'autonomia delle scuole
Molte scuole hanno chiesto poi ulteriori finanziamenti per sviluppare proprio la tematica della multimedialità quindi questo significa che su questo tema c'è una forte attenzione da parte delle scuole
E tanto che riescono ad a vere ulteriori finanziamenti per fare una informazione più mirata e più approfondita su questi temi
Con i finanziamenti al progetto uno B la scuola può dotarsi
In una maniera piuttosto variegata allora diciamo la soluzione che tutti hanno in mente la soluzione più normale la più diffusa è quella di concentrare tutte le attrezzature dentro un'aula che diventa un laboratorio
Questa è una configurazione piuttosto standard
Che però abbiamo voluto affiancare nella prima circolare che abbiamo emanato su questo programma
A d'un'altra serie di possibili configurazioni
Che possono avere una valenza
A volte anche migliore ad esempio abbiamo visto che nelle scuole dell'obbligo piuttosto che concentrare dodici quindici computer tutti una stessa aula
è preferibile creare delle isole multimediali in cui ci sono tre o quattro postazioni multimediali insieme ai banchi tradizionali per cui il lavoro delle classi avviene in alternanza
Ma abbiamo anche suggerito la possibilità di distribuire le attrezzature sulle classi
Quindi creare una serie di Aule attrezzate per la multimedialità magari collegate in Rete
Creare una Rete all'interno dell'istituto sono diverse le soluzioni che potevano essere attuate dalle scuole e sono state attuate scuola
Per quanto riguarda l'aggiornamento per l'aggiornamento
Come al solito ci siamo limitati a dare dei buoni consigli
Ma come tutto
Il resto del le attività svolte dalle scuole nell'ambito del programma è la scuola che dei veri progettare le proprie iniziative
Aveva ad esempio per porte partecipare al Progetto uno alla scuola è sufficiente che mandi una richiesta di adesione
Per avere il finanziamento del progetto mobili alla scuola viene invece è richiesto un Progetto
Di utilizzo delle risorse multimediali multimediale finalizzata alla didattica
Quindi la scuola deve dimostrare di avere un'idea dietro all'uso Della multimedialità nella didattica
Questa progettualità delle scuole richiesta anche a livello di formazione cioè ciascuna scuola può decidere come fare il proprio corso di aggiornamento
Dalla scuola riceve il finanziamento e lo gestisce direttamente quindi decide quali sono le tematiche da trattare chi chiamare
Trattare con le tematiche in che modo organizzare l'aggiornamento si suddividono su più giornate eccetera c'era quindi l'autonomia delle scuole da questo punto di vista è totale
Vediamo al
La situazione di fatto detto il programma è partito nel novantasette quindi siamo già abbiamo appena iniziato il terzo anno
Per il terzo anno vi dico subito che ancora non sappiamo quanti soldi avremmo quindi siamo proprio agli albori
Per il primo e secondo anno vi posso invece dire a che punto stiamo quante sono le scuole coinvolte che cosa fanno eccetera eccetera
Allora nel primo anno ad esempio sono state coinvolte circa cinque mila trecento scuole Progetto nuova
E circa mille novecento Progetto uno bit il finanziamento complessivo del primo anno sono stati centosessanta miliardi
E quindi complessivamente nel programma abbiamo coinvolto circa sette mila scuole circa sette mila scuole significa più del sessanta per cento delle scuole italiane già nel primo
Questo è lo Stato
Al novantotto
Quindi vedete che abbiamo finanziato altre cinque mila scuole col progetto uno B quindi sostanza col progetto uno nei significa che con il progetto uno abbiamo coperto quasi tutte le scuole
Qual è la tipologia delle scuole coinvolte nel progetto
Abbiamo cercato di rispettare l'esigenza di introdurre
In maniera equa questo discorso nelle varie tipologie di scuole
Per cui se voi guardate le fette
Pur essendoci due fette molto più grosse quelle corrispondono alla scuola elementare alla scuola media
Però tutte le altre fette messe insieme corrispondono a scuola secondaria quindi diciamo che le tre fette quasi si equivalgono
I docenti coinvolti
Nelle varie tipologie di scuola
Beh è evidente che il numero dei docenti più cospicue quello delle scuole elementari
Ma evidente fino a un certo punto
Nel senso che avete visto che il la fetta della scuola media era quasi uguale a quella dell'elementare quindi uno si doveva aspettare un risultato analogo invece la colonnina è sensibilmente più alta perché perché mediamente nelle scuole elementari c'è maggiore partecipazione alle iniziative di formazione
Questo è un dato bene sottolinea
Qui per curiosità più che altro c'è un'idea di come sono distribuiti docenti sulle discipline allora c'è purtroppo una colonna che schiaccia tutto il resto del grafico che è quella dei docenti delle scuole elementari lì non c'è una forte distinzione disciplinare nel senso che ci sono aree di insegnamento però un insegnante non è legato all'Area
Cambiando scuola cambiando modulo può passare da un mare a disciplinare ad un'altra
Quindi è difficile dire se quell'insegnante un insegnante
Di lettere piuttosto che di matematica per la scuola media su inferiore superiore invece la cosa è più semplice e si può vedere che non c'è quella forte prevalenza dell'area scientifica che uno potrebbe aspettarsi anzi
Devo dire proprio che il risultato che abbiamo da programmi di sviluppo è che il settore umanistico è fortemente attratto da quelle che sono le potenzialità offerte dalla multimedialità
L'accoglienza dei docenti
Nei confronti del corso badate bene questi dati sono dati che abbiamo ricavato da un monitoraggio nazionale
Monitoraggio nazionale avvenuto così abbiamo mandato i questionari direttamente alle scuole e le scuole hanno compilato il questionario e ce le hanno restituiti
Lo sottolineo perché questo grafico qua tutte le volte che lo presento ma mi crea un po'di imbarazzo nel senso che sembrerebbe che tutte le scuole siano entusiaste quasi no
Perché la colonnina gialla è quella che rappresenta un'accoglienza buona da parte delle scuole rispetto all'iniziativa di formazione sulla multimedialità
E c'è una prevalenza schiacciante rispetto alle altre all'alternativa
Anche il giudizio sul corso buono
Le note negative sono quelle che vedete un colore viola e celeste quindi vedete che la stragrande maggioranza dei docenti a un giudizio buono più che buono anche arriva ad essere anche eccellente rispetta i risultati di formazione
Della formazione che che seguito
Questo grafico ci dà invece qualche indicazione
Su quelle che sono le ulteriori richieste dei docenti una volta che hanno seguito una prima formazione
Allora ad esempio c'è la fetta in violetto
Chi rappresenta una forte richiesta da parte di docenti
Di conoscenza del software didattico disponibile
Ecco perché ho voluto sottolineare questo questo elemento perché probabilmente proprio uno dei ruoli delle mediateche potrebbe essere
Questo cioè aiutare i docenti gli insegnanti a conoscere quali sono gli strumenti che possono utilizzare per la propria didattica
Un'altra fettina piuttosto interessante quella in rosso
Rappresenta uno sviluppo di abilità tecniche operative
Ecco questa è un'altra fortissima richiesta da parte degli insegnanti
Insegnanti che si approcciano con entusiasmo con interesse alle tecnologie multimediali
Rimangono
Poi piuttosto in difficoltà con l'uso quotidiano di queste tecnologie cioè chiedono fortemente un supporto tecnico all'uso delle tecnologie multimediali ecco questo forse può essere un altro elemento di raccordo tra il mondo della scuola il mondo delle mediateche
Vale questo è un dato relativo alla connessione ad internet può essere interessante anche qui per la possibilità della consultazione dei cataloghi una volta che questi vengano messi in Rete
Come potete vedere c'è una forte Scelta di connettersi ad internet da parte delle scuole secondarie
Minore invece la Derek l'adesione a questa iniziativa da parte delle scuole dell'obbligo
C'è un motivo dietro a questo oltre
Ci sono anche problemi diciamo
Molto spiccioli amministrativi una scuola secondaria superiore in particolare i tecnici e i professionali hanno autonomia di spesa già da tempo
Quindi possono molto più facilmente acquistare linee telefoniche attivare collegamenti piuttosto che una scuola elementare e media che questi iniziative
Le svolge raramente
Anche perché più raramente riceve fondi dal ministero
L'oggetto un hobby
Le scuole coinvolte nel primo anno abbiamo detto sono circa mille novecento nel secondo anno quattro mila più di quattro mila che ne siamo complessivamente a quasi sei mila scuole
Coinvolte nel progetto uno B quindi significa sei mila scuole che lavorano con la multimedialità nelle classi con gli studenti sperimentano direttamente con gli studenti
Anche qui la suddivisione per tipologia di scuola è analoga a quella precedente cioè abbiamo voluto privilegiare la scuola dell'obbligo
Comunque lasciare la sua parte la scuola secondaria
Qui vedete il numero di docenti impegnati rimane ecco qui la colonnina dalla scuola elementare che prima era fortemente pronunciata
Torna nel nei ranghi nel senso che probabilmente poi nell'introdurre la multimedialità nella didattica c'è un pochino più di difficoltà da parte dei docenti è comprensibile perché ripeto
Possono fruire sono di una formazione iniziale ma poi dice è richiesto un forte sforzo anche personale di interesse di prosecuzione dell'iniziativa di formazione
Questo grafico rappresenta invece quali sono le attività che vengono realizzate nelle classi questo può essere di un certo interesse
L'attività starà grandemente più diffusa
Quella di uso del foglio elettronico né scusate non del foglio Trollino del elaboratore di testi
Elaboratore di testi in particolare si affianca in particolare per la scuola primaria la scuola dell'obbligo
Alla costruzione di giornalini scolastici utilizzando Ungol pro però un altro uso è quello del software specifico software didattico
Anche su questo tema la collaborazione con il multimedia teche e potrebbe essere interessante
Sia di software specifico sia come vedremo in quest'altro grafico
Sull'uso dei cd multimediali probabilmente in fondo non si riesce a leggere esattamente la corrispondenza tra colonnine e argomento e me ne scuso
Questo è di nuovo il grafico di collegamento ad internet e vediamo che le scuole
Le colonne le prime due colonne che corrispondono alle scuole gli istituti comprensivi delle scuole elementari che per il Progetto uno a erano piuttosto basse per il Progetto mobili
Si alzano notevolmente che significa che una volta ricevuta la prima formazione poi il desiderio di essere connessi alla Rete aumenta Happy diventa più forte
Sarebbe estremamente lungo parlare di che cosa si può fare con la multimedialità nella scuola ci vuole un convegno apposta quindi devo essere necessariamente telegrafico e mi scuserete superficiale su quest'argomento
Però le possibilità offerte dall'Inter integrazione di diversi media
Lo capite voi stessi che siete operatori multe di mediateche quale può essere la ricchezza per una didattica di poter fruire di diversi media piuttosto che noi sappiamo la tradizione scolastica principalmente verbale
L'esplicitazione dei legami
Nella costruzione di ipertesti che abbiamo visto essere un'attività molto presente nelle scuole italiane e sottolineo italiane per che nei nostri contatti con gli altri Paesi dell'Europa abbiamo visto che questo tipo di attività non è altrettanto diffusa negli altri Paesi dell'Europa
La costruzione ipertesti consente di esplicitare i legami tra i concetti quindi nel costruire l'ipertesto nel progettare l'in l'ipertesto di fatto si fa didattica si impara quali sono le i concetti e come sonore legati l'uno all'altro
La ricchezza
Ripeto qui faccio solo degli esempi ma se uno prende uno Enciclopedia multimediale
Beh
Io capisco l'inciso beh via stampa
Hanno fatto un hanno sì sicuramente offerto un grosso servizio fino ad oggi però quando poi aprono enciclopedia multimediale posso ascoltare anche i suoni posso vedere le immagini posso vedere addirittura dei filmati
Posso vedere delle strane immagini che vuoto a trecentosessanta gradi per cui mi sembra proprio di essere nel Gran Canyon piuttosto che vedere l'immagine statica del Gran Canyon
Posso facilmente correlare le informazioni non c'ho i rimandi perché i rimandi diventano link ecco va be solo facendo l'esempio di un'enciclopedia multimediale introdotta
Nell'uso didattico
Capi dei quali possono essere le potenzialità della multimedialità né agli atti che ripeto l'utilizzo dell'Enciclopedia multimediale l'utilizzo più basso
Più basso nel senso è più semplice e più non non richiede grosse competenze
Metto il cd avvio e poi devo solo applicare con il mausoleo dove mi interessa imparano un attimo il meccanismo di ricerca delle voci è tutto lì
Altra elemento importante della Monte merita nella scuola è l'uso invece della telematica
L'uso della telematica consente di entrare in comunicazione consente finalmente di aprire una scuola all'e sterno
Questo è un elemento di grandissima importanza nostre scuole ormai avviano costantemente contatti con scuole europee ma anche a livello mondiale facendo partecipando a progetti
Ad iniziative nei temi sui temi ambientali ma anche sui temi delle cultura tradizionale sui temi più svariati vi assicuro che se uno guarda l'elenco delle dei progetti attivati nell'ambito dell'esempio del programma Khomeini ULSS
Si può dire che la fantasia non ha limiti sostanzialmente
A parte la comunicazione c'è la ricerca delle informazioni attraverso la Rete ma soprattutto la collaborazione a distanza la collaborazione a distanza che e su questi temi se possono esser validi per la didattica con le classi sono e rimangono esattamente validi anche per la formazione dei docenti
Cioè questa tecnologia serve sia per la formazione degli studenti ma può essere altrettanto valida per la fa anzi forse di più per la formazione dei docenti la grande mole di informazioni a disposizione la possibilità di entrare in relazione con colleghi anche molto distanti che però operano su argomenti similari sconto confrontare le esperienze o addirittura a realizzare progetti di sperimentazione didattica insieme
Sono tutti elementi che possono offerti dall'uso del Poggio Rusco
Arrivo rapidamente alla conclusione il sostegno a questa iniziativa è arrivato anche attraverso la sottoscrizione di convenzioni con enti Esterni
Qui sono elencati sostanzialmente enti privati ma abbiamo avviato anche iniziative di collaborazione con enti pubblici
Forse una collaborazione con un coordinamento delle mediateche potrebbe portare anche ad un discorso integrato tra scuola e mediateche ecco questo è un discorso che ci interessa moltissimo quale può essere
La relazione lo scambio tra le scuole e le mediateche presenti nel territorio secondo me ci può essere uno scambio
Non univoco ma biunivoco nelle scuole noi abbiamo molti docenti competenti che potrebbero svolgere un servizio anche di animazione all'interno delle mediateche per alcuni settori specifici
Viceversa la mediateca può offrire ottimi servizi alle scuole di informazione di messa a disposizione di materiali e anche di formazione stessa su alcune tematiche
Le sperimentazioni il sito noi abbiamo due siti il il sito ufficiale del Ministero della Pubblica Istruzione www punto istruzione punto it ma abbiamo anche un sito che raccoglie di più
Esperienze didattiche che è quello curato dalla Biblioteca di come documentazione pedagogica di Firenze
Abbiamo attivato una serie di servizi
Proprio per far capire che ad esempio l'aiuto da parte delle mediateche sarebbe preziosissimo una per dire un esempio è la raccolta di materiali noi stiamo avviando un servizio di raccolta dei prodotti realizzati dalle scuole
La raccolta delle best practice come come si dice in Europa cioè delle migliori esperienze per far conoscere anche agli altri che cosa si è fatto con l'uso della Muti Daniela didattiche
La consulenza tecnica questo è un tema molto scottante su cui ancora non abbiamo trovato una buona soluzione
Io chiedo scusa se ho preso troppo tempo credo di aver concluso il mio intervento rimango a disposizione per eventuali richieste di chiarimenti ringrazio ancora per l'ospitalità mi ringraziava
Intervento molto interessante ora do la parola al direttore della mediateca l'amico Sergio talenti che si parlerà della biblioteca multimediale un progetto in corso per promuovere il patrimonio pubblico invito i relatori tutti a a rispettare i tempi altrimenti rischiamo di non di non finire tutto ciò che
Avevamo messo in programma entro una mattinata anche perché ci interesserebbe molto poi sentire anche da parte dei dei dei presenti domande o o interventi Sergio
Infatti io ringrazio i gli amici delle altre mediateche qui presenti e centri di documentazione
Per la presenza vedo che qui ci sono molte realtà
Di grosso interesse e mi aggancio subito all'ultima cosa che ho sentito
Dal ministero della Pubblica istruzione molto correttamente è stato è stato detto che c'è questa possibilità
Di costituire un un un grosso sistema Sennori come mediateca in via di trasformazione riusciremo a creare questo coordinamento
E questo seminario il primo momento di questo tentativo che comunque è fondato e serio io spero che questa primavera sì riesca a organizzare un convegno nazionale delle mediateche e dei centri di documentazione in generale
Per potere approvare un documento conclusivo politico
Da affidare alle amministrazioni per aprire un tavolo negoziale con il governo
Detto questo un piccolo ma permessi impazzito ringraziamento ai molti giovani che sono qua presenti e scusatemi il il ti voglio personalizzare un attimo in questa vicenda
Un ringraziamento particolare ai giovani progetto insieme di Livorno che vedo qua in massa arrivati
A seguire questo seminario
Io sarà molto veloce
Voglio semplicemente tratteggiare
Un Progetto la mediateca
Ci sta realizzando da un paio di anni
E sul quale progetto si è innestato tutta una riflessione complessa che ci ha portato a realizzare quella RAI un rapporto molto stretto da una parte e ci ha portato anche a spingere attenzionare in qualche modo nei confronti dei dei colleghi del
Le altre
Mediateche
A a stringere verso proposte che mi sembra di capire siano sempre più seguite con notevole attenzione e parlo del del progetto ti catalogazione multimediale chi facciamo per conto della RAI
Un paio di anni fa con la fine della presidenza Moratti la mediateca concluse l'accordo con la preside con la con la presidenza
Della RAI
Secondo questo accordo mai producemmo due prototipi uno di intelligenza artificiale possiamo intelligenza artificiale e un basket catalogo raffica
Che poi la RAI ha usato per implementare il proprio archivio alfanumerico questa fu la partenza
In realtà che cosa è accaduto in questi tre anni è accaduto che contestualmente la RAI giustamente e in posizione sicuramente di avanguardia
Aveva deciso di andare a scavare nel patrimonio immenso di cui dispone
Queste famose duecentocinquanta mila ore di audiovisivi le non la radio la laico lo graffia e quant'altro
E e dunque
Che perché c'era questo progetto in corso perché giustamente la RAI diceva io che stavo detentore del forse del più grande patrimonio italiano ho bisogno anche per motivi di tipo istituzionale e primo motivi anche di
Ristrutturazione complessiva della memoria di comunicare questo patrimonio alla dunque non la mediateca ci siamo inseriti in questa seconda fase
E abbiamo cominciato a lavorare sulla catalogazione dei telegiornali
E adesso cominciamo a catalogare
Anche gli archivi di tre sedi regionalità e quello della Toscana della della Sardegna della Milano Magna ma per far cosa ed è qui che scende
In questo lavoro a uno scopo fondamentale di distribuire conoscenza ragionata
Cioè sorti fissa eccetera
E
Ci siamo trovati tre mesi fa di fronte
Abbiamo testimoniato la presentazione
Di il del primo prototipo di catalogazione multimediale che la RAI ha presentato a Palazzo Vecchio
Devo dire con risultati per me di tipo straordinario io credo che sia prototipale voluto che ci sia in Europa
Praticamente oggi la RAI è in grado di
Come dire
Scrivi sezionare
Conte codici specifici qualsiasi tipo di programma
Ricomporlo in termini multimediali cioè dotandolo di immagini iconografiche statiche e dinamiche qui fiction e audio
Lancia alle sul satellite e è in grado perché ha individuato in collaborazione con la Università di Firenze
La
Concreta il concreto sistema di difesa di Security dei materiali quindi in grado di essere ripescati dal satellite queste materiali e essere messi in circolazione
L'abbiamo fatto una videoconferenza credo che tre settimane fa collegandosi con la RAI a Roma con la biblioteca
Braidense di Milano
Che ha in dotazione la stessa installazione che ne abbiamo in dotazione presso la Mediateca che si chiama interamente RAI
Ebbene in questo contesto abbiamo proprio come dire visto che atto questa storia essendo abbastanza fantascientifica no è una realtà
è in fase sperimentale sul satellite ci sono circa cinquecento
Ore di programmazione mi sembra di capire
E in Toscana
Che cosa accadrà dunque accadrà che
Noi abbiamo aperto una trattativa con la Regione Toscana perché Toscana c'è una rete informatica che si chiama Metropolitan realmente work
è una rete a centoquaranta megabit molto forte ingrato molto più forte di internet ovviamente in grado di trascinare film praticamente audiovisivi
Questo ci consente di trasferire l'archivio della RAI
Che si pesca
Su punto interamente quindi questa grande sistema audiovisivo
Si riesce a portarlo su punto Repo Man ce ridistribuirli alle province della nostra regione
Tutto questo lo sperimenteremo io spero nel corso di quest'anno
Ma dove sto per finire
Il motivo fondamentale
Il motivo fondamentale questa operazione punta praticamente su tre oggetti molto concrete molto precisi
Il primo oggetto il primo oggetto
è quello di lavorare su un grande patrimonio distribuirlo ma contestualmente come diceva giustamente l'assessore Cazzola
Approfittare di questa grande occasione per lavorare sul nostro patrimonio
Con la RAI troveremo abbiamo aperto una fase negoziale
Troveremo la opportunità di inserire anche nostri materiali che dovranno opportunamente essere catalogate con gli stessi standard ma queste persone che si offre tutte le mediateche italiane
Ecco perché
Mi interessa molto una riflessione di questo tipo perché ci sono grandi competenze avvocato aveva sistemi applicativi sistemi di sicurezza dei materiali che scendono dal cielo dal satellite tali che in realtà una grande interamente tra mediateche dei trent'detentrici di patrimonio è possibile oggi oggi uno dei prossimi anni ma già oggi dobbiamo sperimentare questa opportunità
E dunque quello che diceva giustamente Franco Cazzola i grandi patrimoni ma i patrimoni territoriali perché sul patrimonio va territoriale ce la memoria
Che lui voglio dire si sviluppa le quello ciò che sottostà al concetto di cultura cioè la vitalità delle nostre produzioni
Che sono che sono come dire
Tutte dentro i vari infiniti pezzi di documentazione che giacciono dai piccoli paesi ai alle biblioteche fornite di materiale dunque questo e non sul percorso che su questo investiamo una riflessione che poi comprenderà altri problemi ovviamente disputa giuridica di risorse finanziarie
Perché giustamente doveva dice realizzare tutto ciò che dopo deve essere digitalizzato prese il comunicato
E dunque ci troveremo nei prossimi due tre anni di fronte ad una credo svolta che è una svolta sostanzialmente di Pan troppo logico poiché il tecnologico cioè dire
Rimettendo al centro quello che la l'intelligenza dell'uomo quindi una vorrei dire proprio una una svolta di comodo centri con recuperare ciò che abbiamo vissuto
Per riutilizzarlo e proporlo ad un futuro laddove il vissuto e strumento di conoscenza e di riflessione queste non soggettivo sequestro insieme alleate guidate che ne vorremmo marciare grazie per l'attenzione e anche dei saluti partenze per il Parlamento
E ringraziamo talenti anche perché ha rispettato
Dà la parola a Massimo Cecconi direttore del mediano go servizi audiovisivi della Provincia di Milano grazie anche tu Massimo ti prego di rispettare
Preso qualche appunto anche per rispettare i tempi che in maniera per Martini
Sinan
Ci comminato
Allora il tema della produzione pubblica di audiovisivi
E ci si riferisce qui soprattutto gli interventi degli enti locali degli enti territoriali
Riveste all'interno del complesse attività delle mediateche che seminario di oggi affronta un aspetto forse minore
Ma sicuramente non secondario se si intende correttamente tentare di fissare i contenuti espressi dei concetti di memoria e comunicazione
La produzione infatti si occupa prevalentemente della memoria del presente si pone il problema di come comunicarle si proietta odorato e proiettarsi verso la costituzione degli archivi del futuro
E questa almeno la missione che si è data né dialogo che il servizio di o visivi della provincia di Milano
Che dalla fine degli anni settanta ha prodotto con propri mezzi e proprio per attori oltre duecento documentari
Delicati alla realtà del del nostro territorio con particolare attenzione alle urgenze ed emergenze sociali e alle trasformazioni in atto sul territorio
Ma in questa sede
Si vuole prioritariamente a riferire intorno ad un'indagine sull'attività di produzione di video istituzionali curata nel mille novecentonovantacinque dal nel dialogo
In collaborazione con quello che allora si chiamava coordinamento nazionale del cinema degli audiovisivi e che oggi forse più concretamente si definisce coordinamento delle mediateche pubbliche
Malgrado siano passati quasi quattro anni questa è la prima occasione pubblica in cui poter presentare anche se succintamente i risultati di quella ricerca
Nella convenzione che lo scenario di oggi non sia molto differente purtroppo da quello del mille novecentonovantacinque
Allora viene elaborato scusate allora venne elaborato un ampio questionario che venne inviato a tutte le regioni le province i comuni capoluogo e all'indirizzario specifico del coordinamento anche con preghiera di diffonderlo nelle realtà locali più piccole meno raggiungibile
Sono pervenute complessivamente quarantasei risposte di enti vari comuni province regioni ma anche università e curiosamente una USL che nei primi anni novanta erano attivi a livello di produzione
La provenienza geografica era così ripartita trentatré realtà nord dieci centro tre su isole delle trentatré realtà del nord si dicevano della Regione Lombardia
Di queste realtà ben trentuno producevano e presumibilmente producono con mezzi e operatori propri mentre le altre quindici realtà ricorrevano alla produzione Esterna cioè affidando la produzione a operatori locali comunque private
In una gamma comunque dire strutturale molto diversificata che andava dalla dall'uso della VHS alla al detta e già allora qualcuno cominciava a produrre sì di Roma
I centri diciamo così attrezzati professionalmente si contavano però sulle dita di due mani ed erano soprattutto di carattere universitario
Anche gli impegni economici erano sono si presume estremamente diversificati
E vanno da pochi milioni di di lire annue che chiederà strame maggioranza dei centri che hanno un Budget di questa natura per la produzione
Ha il circa ottocento milioni nel novembre novantatré dell'Università di Firenze che risultava essere lente che investiva di più in in produzione
I maggiori investimenti produttivi noi pensiamo ci auguriamo che fossero e siano veritieri erano comunque garantiti dalla Regione Lombardia Assessorato cultura dalla Regione Veneto entrambe queste realtà operavano ed operano però attraverso produzioni esterne
Dall'Istituto superiore regionale etnografico di Nuoro e dal né dialogo della della provincia di Milano
Gli argomenti più frequentati sono riferiti all'ambiente al territorio all'arte e alle problematiche sociali
Da questo schema schematico e certo non esaltante quadro si può però cercare di ricavare una considerazione di carattere generale su cui pensiamo si possa aprire un concreto dibattito
Se la produzione di carattere pubblico si presenta spesso come occasionale frammentaria
E poi è anche vero che in latitanza di un'attenzione centrale su ciò che avviene sul territorio a questo livello solo gli interventi degli enti pubblici locali sembrano in grado di garantire una sia pur minima ricognizione
Della memoria di quegli eventi probabilmente minori circoscritti che caratterizzano però la complessità della nostra società
In un panorama in cui e qui purtroppo la critica è fin troppo facile la televisione con la T maiuscola statale privata
Sembra orientata in avvitamento su se stessa a produrre soprattutto intrattenimento spesso di bassa di infima lega per non parlare poi delle televisioni locali i cui palinsesti sono tanto bizzarre quanto spesso imbarazzanti
Sarebbe fondamentale almeno che la RAI ad esempio si aprisse alla collaborazione con il territorio offrendo la sua grande professionalità quelle realtà locali che possiedono idee ma anche risorse e non sanno e non possono concretizzarla
Come sembra venga quanto meno in controtendenza rispetto alla realtà lombarda per la mediateca toscana e come sembra possa venire con il progetto relativo alla all'all'utilizzo delle teche delle Teche Rai
Alle quali però per il momento non nessuno di noi accede in termini facilitati o comunque in termini dirette
Non si vuole qui peraltro enfatizzare o di saltare l'esperienza di produzione locale da fermare ed a fermarne una generalizzazione diffusa sarebbe fu sarebbe molto pericoloso e non porterebbe molto lontano a livello di qualità e di serietà della ricerca sarebbe Prost Piquet abita un coordinamento territoriale che rispettando le singole vocazioni senza alcuna forzatura consentisse di dare sistematicità e valorizzazione ad una materia che presenta aspetti Progetti largamente positive motivate
Una rapina considerazione sull'utenza le produzioni locali si rivolgono soprattutto al mondo della scuola e dell'associazionismo culturale per fornire supporti didattici approfondimenti tematici
Probabilmente è giusto e corretto che si continui a rivolgersi a questo circuito virtuoso che almeno nella nostra esperienza continua a mostrarsi interessato e partecipe
Anche in relazione ad una crescita di pubblico è una è una crescita di attenzione il giorno intorno c'aveva un solo tipo di cultura
Ci si può però anche impegnare nella ricerca di nuovo pubblico attivando le agenzie che sul territorio sono per definizione deputate alla diffusione alla promozione della cultura
Occorre ad esempio favorire la crescita delle biblioteche che si trasformino dove possibili mediatiche
Attrezzandosi adeguatamente nel campo delle nuove tecnologie della multimedialità e non sarebbe nemmeno riprovevole
Trovare accordi con alcune televisioni locali ma anche accordi con l'esercizio cinematografico cosa che noi almeno un'occasione abbiamo fatto
Per la proiezione nelle sale come veniva un tempo e come sempre si stia riproponendo di documentari tra uno spettacolo cinematografico e l'altro
Per concludere due informazioni
Una riguarda me dialogo che continua a credere nella sua missione che nell'ambito delle sue attività avviato in collaborazione con firme che era il progetto sono dei immersa
Che si propone di favorire la produzione di documentari realizzati da giovani e giovanissimi autori e questo una forma di investimento nella quale noi crediamo e far crescere anche professionalmente gli operatori di questo settore
La seconda informazione riferita alla recente costituzione di un'associazione che comprende autore e produttore di documentari i più importanti non so Silvio Soldini Segre
Operano a livello nazionale con lo scopo tra l'altro di avviare un confronto concreto con le istituzioni e le televisioni
Consideriamo questo fatto molto positivo perché va nel senso di coordinare gli sforzi per rendere sempre più visibile il lavoro intorno alla comunicazione delle memorie passate e presenti e futuro e future penso infine che la produzione pubblica va comunque salvaguardata perché l'unica in grado con tutti i suoi limiti in una logica no profit i dedicare attenzione e risorse
A documentare la realtà fuori dagli assilli e dall'esasperazione del mercato grazie
Grazie a Massimo che ci ha parlato di un'esperienza che tra le più significative il in Italia tra
Per quanto riguarda gli interventi di enti pubblici in questo settore bene ora diamo la parola a Luca Toschi universitari degli studi di Firenze che si parlerà del linguaggio multimediale fra l'archiviazione impresa
Vale anche per Luca lo stesso appello
Quando
Quella lì consigliano
Dieci minuti un quarto d'ora
Come interroga altro no
Potente Rondolino e Velardi ora dieci minuti
Quello che volevo sottoporre alla vostra attenzione
Parte dalla considerazione personale
Che memorizzare indispensabile
Anziché la memoria tutto
Però la memoria non si compra
La memoria si costruisce vivendo
Facendo delle scelte
Che devono avere un'anima economica strutturale istituzionale ma profondamente politica
Quindi da tecnico da docente di teoria e tecnica del linguaggio multimediale
Dopo per scontato l'importanza di creare grandi banche dati
Però devo richiamare l'attenzione di tutti noi
Sulla tendenza oggi preoccupante a chiamare il boia dal paese vicino
E può esser la multimedialità
Può essere l'archiviazione multimediale
E dire è iniziata una nuova fase che senz'altro è iniziata giustamente ha ragione antropologica e come fate a una svolta antropologica
Azzeriamo tutto tutti amici
Chiamiamo l'informatica la multimedialità
Per i facciamoci una verginità che può essere
Praticabile in termini tecnologicamente avanzata mi questa semola gran sciocchezza
Non credo che la scuola verrà riformato alla multimedialità chiude bisogna riformare la scuola
Usando la multimedialità come strumento importante
Ma no che pesano multimedialità cambia la scuola
Non credo che sta alla multimedialità cambia gli atti di agli archivi
Non credo che sarà la multimedialità a cambiare le grandi aziende multimediali italiane europee e internazionali
Credo ci sia bisogno di scelte politiche precise
Dove si recupera il senso di scelte gente che chiedono alla tecnologia
Sulla base però di valori
Di scelte appunto che non possono essere delegate alla tecnologia
Allora un po'di tecnica
Io credo che a me cry Luna sia uno degli autori più citati nemmeno letti Cetto meno riflettuto
Perché questa storia CCD feconda tutte le parti
Che il mezzo e linguaggio o non l'hanno letto o l'hanno letto in una pessima traduzione io non so che cosa fosse la detto butta qualche parte l'aveva detto
Grazie anche me lo ha posto maglia no
Ha sbagliato non è vero
Il supporto di per sé non è un linguaggio ma questo lo sappiamo dai tempi di Platone se non sbaglio
Quando parlava del difficile rapporto e bisogna avere in questa nuova tecnologia era la scrittura
Il supporto non è un linguaggio diverse
Deve essere gestito comuni in quanto non c'è dubbio che supporti
Poi devono essere affrontati in termini linguistici allora questa mitologia della grande memoria che è un grande alibi per non fare delle scelte cioè memorizzo tutto poi doma l'altro vedo chiuso ne faccio e quanto di meno imprenditoriale di politico si possa immaginare
Io vengo dall'industria son contenta del fatto grande esperienza e l'industria
Ci starebbe freschi se gli imprenditori facessero che stava bene
E siccome credo nel pubblico ci sono venuto nel pubblico non è che ci sono sono venuto nel pubblico perché credo nella funzione pubblica
E credo la funzione pubblica debba porsi problemi di risorse ma non è sessile nono soldi non mi danno soldi abbastanza nono macchine o se ci avessi se ci avessi no
La risorsa la prima risorsa in qualsiasi azienda pubblica e privata deve esser la consapevolezza e la capacità di gestire l'esistente con richieste chiare su ciò che manca ma intanto cominciare a gestire l'esistente la memoria è questa
Cominciare a far girare il motore su quello che c'è c'è tanto
Cercando
Perché se non ci fosse tanto l'Italia sarebbe potuta
Che risorse abbiamo un
Quindi sappiamo che c'è tanto
Internet passa per un polacco fuori perché c'è una dodicenne mi porto da qualche giorno
Internet i cd
Ci diceva prima che il supporto si pensa grazie
Il supporto
Lo si confonde con il testo tipico eccidi
Il cd fa un testo non è vero uccide è un semplice supporto su cui ci possono essere molti testi internet è un testo non è vero è un canale è una grande fascia e trasmissione dove possono viaggiare testi io ne vedo pochi di testi
Per intendersi in sito web tanto per essere molto semplici fra di noi un sito web che meriti il titolo di testo multimediale e io ne vedo pochi veramente poco ci sono ma son pochi
Nella scuola in cui lavoro moltissimo ecco io mi preoccupo sempre di queste non è la macchina
Non è internet eccome tu pensi di poter usare linguaggi anche quei linguaggi che farà di te un bond docente linguaggio multimediale
Come me lo isoli il supporto da tutto
Non che stazione complessa giustamente di qualcuno ha messo in cima alla visto che stazione dei media come Tunisia e la multimedialità da tutto il resto
Me la fossi
Un archivio
L'altra attenti perché questa idea del testo debole ma intanto a tutte le parti ne parlavamo un abruzzese faceva un po'di mea culpa forse c'aveva ragione
Ma quale testo deboli siamo noi lettori deboli
Ma il testo devono il testo è molto forte accidenti se è forte è talmente forte che ormai
Riesce a insinuarsi
Senza lo Statuto di testo
Altro elemento
La memoria
Certo e non abbiamo bisogno di risorse io vedo una mediateca regionale
Dove
Aderisco al Progetto di questa istituzione
Profondamente convinto le risorse non sono gli uomini
Persone lavora
Per risorse da sono i documenti
I dirigenti c'è senz'altro
Ma su risorse importanti investe però ci sono bisogno c'è bisogno anche le altre risorse
Non vedo internet non vedo la mediateca regionale su internet come ma non c'è
Giusto le diceva se aggiustamenti ma certo bisognerebbe cominciare anche vedere piccole cose
Quindi ancora una volta non sono qui a dire
Non è importante importante partiamo anche dalle piccole cose a me preoccupa ed è il senso di questo rapidissimo intervento
Questa modularità onnivora
Questa corsa all'accumulo che poi non produce niente se non la spettacolarizzazione di un esigenza
Avverto da più parti nel pubblico ma anche private
Un bisogno di maggiore sobrietà
Di valorizzazione di quello che c'è
Di riflessione politica su quella vicenda sento questa parola sempre meno politica e gestione politica di quello che c'è allora credo la multimedialità possa rappresentare una rivoluzione un grandissimo cambiamento sono stretch segnata dalla mattina alla sera ovviamente
Ma sono in questo scenario
Concretamente
Concludendo
Ho ancora un minuto Vito
Memorizzi diamo mettiamo in linea
Tutto lettere di questo mondo sostituirà tutti i cavi piccoli e stretti che ci fanno sentire disagio internet diventerà grandissima e ci passerà tutto finalmente
Lavoriamo in questa direzione
Però
è indispensabile
Credo davvero sia indispensabile guardando
Che mentre io lavoro in questa direzione
Entri in una logica
Scusate
Fortemente in una logica fortemente orientata all'utenza all'uso
Spero che tutti si sia in grado di amici mettono in prima linea di evitare un errore che è ricorrente negli ultimi decenni
Creare autostrade senza aver calcolato poi i mezzi e le devono percorrere i luoghi dove devono andare l'uso che se ne deve fare i due tempi
Mi preoccupano sempre
Creare poi domandarsi che uso se ne deve fare
Velluti come filologo come archivista Hume sono nato ventinove archivista è sbagliato secondo me profondamente sbagliato
Why credo a nuovi se ricostruiamo attraverso questa necessaria fondamentale auspicabile rivoluzione tecnologica la vecchia logica delle due culture
Di contro riformisti a memoria e veniva da due culture finì cinque primo Seicento o comunque la cultura dei due tempi prima memorizzo e poi mi chiedo l'uso che ne dovrà fare grazie
Grazie ha lucrato skipper questo intervento certamente che avrebbe bisogno di no ma stavo dicendo che che avrebbe bisogno di un seminario a parte un convegno a parte
Perché ha sottolineato alcuni aspetti particolarmente importanti ora la parola Francesco Pira che parlerà di attività medio mediateca di media
Francesco Piva è dirigente della segreteria della vicepresidenza della Giunta della regione che ci ospita
Anche perché venditore
Vi ringrazio io non
Ho ascoltato con molto interesse l'intervento di Luca tossicologico escono ascoltato i precedenti c'è un filo conduttore
Per cui permettetemi prima di parlare di questo argomento brevemente
Mi hanno che nell'atto di affrontare
Di
Fare una piccola riflessione politica visto che professor tossici richiamava una riflessione politica
Vediamo da dove siamo partiti cos'era la mediateca tre anni fa cos'era la parola comunicazione in Regione tre anni fa
Cosa faceva L'Unità operativa della comunicazione in Regione tre anni fa quelli passi sono stati fatti
Luca parlava del sito internet della mediateca di segreti lo pregherei di visitare con la Regione Toscana Square colà stiamo lavorando per dare quei contenuti che tutti ci chiedono è che non riusciamo a dare i comunicati stampa che fa l'ufficiosa per la regione in questi giorni stanno andando su internet ci sono ancora prove di sperimentazione questo per dire
Che c'è una necessità di di creare dei contenuti
E allora
Proprio perché a me piace sempre vedere forse anche per la mia storia personale da dove si parte
Mi piace anche dire che una riflessione come quella che stiamo facendo oggi a livello seminariale così affollata
E così partecipe e così importante è sicuramente un momento di crescita non soltanto della non soltanto della Regione di chi l'abita ma anche di scambio con altre regioni con altre situazioni
Avete trovate in cartella stampa sono molto contento che l'avete trovato perché credo che sia stata per quello che mi riguarda una delle più belle operazioni fatte dalla mediateca regionale dalla Regione dal Comune di Palermo CD-ROM sulla mafia
Ecco quello può essere un esempio
Di come si produce cultura di come si mettono a disposizione gli archivi di come si valorizza un patrimonio che invece poteva rimanere
Disperso o che in ogni caso poteva non essere un patrimonio comunque
Oggi qualunque studente di qualunque scuola qualunque giornalista a un archivio su tutto quello che è accaduto su quelli che sono i testi su quelli che uccideva sull'argomento ma e questo è un idea che nata nel rapporto di collaborazione tra il Comune di Palermo e la regione Toscana ha la cosa di cui credo abbiamo orgogliosi perché è un momento di grande comunicazione io
Mi soffermo su su vari punti naturalmente mi auguro che poi la mediateca e ringrazio il presidente non c'è il Consiglio amministrazione chi lavora nella mediateca al direttore
Talenti
Con cui abbiamo fatto una speranza comune del settore la comunicazione per cui forse con un pizzico di presunzione possono dire di avere un po'di know how non voglio usare tante parole inglesi perché ma insistiamo Casillas facendo e quindi pensa che c'è una sensibilità oggi che si sta sviluppando probabilmente questo seminario deve essere un punto di partenza per permettere poi a Luca Toschi di raccontarci
E le cose per due ore
O di permettere che come lei si occupa di comunicazione pubblica di potervi raccontare delle cose che sono strutturate strutturali
Questo può essere la presa d'atto può essere un momento può essere un momento
Io vi ringrazio particolarmente perché mi date la possibilità al di là del mio incarico istituzionale attuale di poter raccontare anche quello che poi faccio fuori dalla Regione cioè che è quello di rapportarmi dell'Università di Trieste con studenti che studiano tre perché nella comunicazione di massa e che studiano teoria e tecnica la comunicazione pubblica
E
Lo faccio con grande soddisfazione perché in questo momento la comunicazione pubblica sta cambiando
E quindi sta cambiando il modo di comunicare il pubblico
E questo avverrà attraverso una legge
Che attualmente all'esame della commissione al Senato adesso dovrà andare all'esame la commissione alla Camera
Che individua tre figure per la comunicazione pubblica tre figure specifiche un portavoce una struttura di ufficio stampa una struttura di ufficio relazioni con il pubblico quindi tutti gli enti pubblici se passerà questa legge avranno queste tre figure chiave
O quanto meno queste tre strutture che dovranno fornire la comunicazione al cittadino ecco quella logica dell'uso utenza di cui parlava prima Toschi quella logica del cittadino utente di cui parlava la direttrice la biotech nazionale stamattina
Ecco
Questi tre segmenti rappresenta no un momento
Per il cittadino per ricevere da tre parti le notizie quindi un tipo di notizia politica sulla politica di un ente dal portavoce su quello che sviluppa lente dall'ufficio stampa
Su quello che il cittadino vuole sapere di provvedimenti adottati dall'ufficio relazioni con il ecco allora strutture come le mediateche o come le biblioteche che sono pubbliche e private che tipo di comunicazione da devono fare ce lo siamo chiesti
Che tipo di strutture devono avere a disposizione per poter far sapere quello che fanno
Ecco la mediateca regionale toscana
Ha difficoltà a volte a far sapere le cose che fa ha difficoltà a far sapere a livello nazionale quelli che sono alcune cose che riesce a sviluppare alcuni progetti che vuole portare avanti coi questa è una che per l'epoca della comunicazione anche due oggetti riescono ad essere finanziati se i potenziali Firenze dalle vengono a sapere attraverso i media diversamente e difficile
Elena
Per questo su questo non mi voglio solo soffermare le le istituzioni sotto ma le strutture
Mediate cani per fare comunicazione devono avere devono sviluppare oltre all'attività di pubbliche relazioni che poi integrare relazioni esterne e ufficio stampa devono sviluppare una forte attività di marketing
E hanno bisogno come dice l'assessore Gazzola stamattina di professionalità bene
Da ricercare sul mercato da ricercarla Progetto o da formare quindi l'appello e anche ad una formazione specialistica rispetto a quelli che sono gli interessi
La possibilità di fornire dei contenuti ecco dice Adam
Toschi giustamente
A volte creiamo le autostrade non chiamo i luoghi di confronto ecco io credo che anche per la comunicazione accertato il fatto che si producono progetti di valore accertato il fatto che c'è che le mediateche le biblioteche
Sviluppano dei progetti che hanno un forte contenuto spesso poi non sono comunicanti
Spesso poi questi progetti stessi sono riportati con un linguaggio che non è quello comprensibile per i giornali
Sono due torrenti può raccontare che magari in questi giorni spiegando ai giornalisti anche l'idea di archivi come beni culturali non tutti riesco subito ad afferrare il concetto tutto un concetto complesso concetto che va spiegato è una cultura della comunicazione diverso che sta nascendo che bisogna che bisogna creare quindi il mio appello
A
Tentare di formare e tentare di ottenere una sorta per quella che è Popper la chiamava patente per fare tv una patente per fare comunicazione strutture specialistiche specializzato
Ci vuole l'alta specializzazione per tentare di immettere sul mercato immette nel mondo dei media dei contenuti che se no appartengono solo a voi che siete addetti ai lavori e che non possono essere trasferibili aiuta enti ecco questa è la cosa su cui mi voglio soffermare e e su cui credo ci possiamo confrontare in futuro abbiamo il dovere di farlo quelli che sono dentro le istituzioni non rappresentano hanno credo il dovere di farlo le persone che come voi operano in certi settori e che hanno bisogno di far sapere
Che cosa fanno e come lo fanno quindi su questa base secondo me strutture come la vostra che hanno avuto come le volte che hanno una sensibilità di fare dei Quaderni di fare del CDA un di immettere sul mercato prodotti hanno bisogno poi di far sapere questi prodotti ci sono esistono sono consultabili espresso non non ci riescono quindi il mio rinvio futuro è a un ragionamento più complesso alla possibilità di programmare insieme dei veri e propri seminari dei veri e propri corsi di formazione per persone che poi agiscono sono nel settore marketing comunicazione di enti che sono a metà
Tra pubblico e privato io credo fosse d'aver superato anche il tempo a mia disposizione però ringrazio nuovamente
Questa opportunità che mi avete dato di fornire questo elemento di aggiuntivo rispetto possono essere l'operazione del CD-ROM sulla mafia è sicuramente un'operazione che sotto questo aspetto ha fatto scuola
Perché rappresenta un momento
Di grande conservazione ma non soltanto di conservazione ma anche di fruizione di quello che un patrimonio e allora partiamo da questo esempio per fare poi un ragionamento anche di marketing puro perché Repubblica ma inserito a venduto il cd rom della mafia con il giornale perché chiaramente era un prodotto che aveva un contenuto forte e che era soprattutto anche una qualità forte quindi questo è il ragionamento che bisogna fare troviamo le autostrade ma troviamo le anche nel modo migliore vi ringrazio vi auguro buon lavoro anche il pomeriggio spero che sia un un primo momento di confronto grazie
Allora grazie a Francesco Piva l'amico Francesco Pira cui ci conosciamo ormai da una decina di anni adesso ce
Già con Martini che il responsabile d'ufficio cinema e audiovisivi della regione Emilia Romagna
Che
Ci parlerà di una esperienza estremamente significativa nel campo del archiviazione vorrei dare alcuni elementi molto velocemente ma adesso stiamo accelerando questo
Seminario
Perché vorremmo lasciare uno spazio pubblico quindi adesso abbiamo già Convertini poi Paolo Donati per la Direzione Teche Servizi tematici educativi della RAI
Presenterà progetto forse più evoluto d'Europa in campo nel campo della catalogazione multimediale di cui aveva accennato all'inizio
Poi
Parliamo
Chiudiamo questa prima parte del seminario con tutte le domande che si ritiene di dover fare alle tredici e trenta c'è una piccola colazione in piedi e poi riprendiamo i lavori alle quattordici e trenta dunque la parola all'amico Giacomo Martin tanto voglio dire aprirà cioè che giusto
Quando ci sollecita a a continuare ad approfondire infatti ne parleremo poi oggi in nel pomeriggio approfonditamente questo seminario convegno all'inizio di un programma articolato di incontri i seminari per approfondire i diversi temi con l'obiettivo di andare a ridefinire
I ruoli delle mediatiche
E gli archivi in un
Contesto politico istituzionale e che va cambiando ed è cambiato
Molto in profondità quindi
è giusto questo invito e mi dispiace se ho tolto la parola all'amico Toschi che diceva cose di grande interesse ma avremo altre occasioni
Intanto devo scusarmi perché oggi con me doveva esserci il nostro tecnico quello che avrebbe dovuto illustrarvi la Scheda informatica di cui io poi vi parlerò molto rapidamente ma è ammalato come nell'Italia è obbligato a letto da da dall'influenza non so se sia asiatica o australiana e quindi e rimanderemo questo appuntamento e vi anticipo proprio che uno dei seminari che faremo sarà sulla Scheda di catalogazione e e lo faremo a Cesena
Che rappresenta un po'per la nostra per la nostra regione il Centro audiovisivi più significative più importante quindi ci rivedremo al più presto a Cesena per approfondire il discorso ben ora vi racconto molto rapidamente come è nato
Il progetto della Regione Emilia-Romagna abbiamo è partito da un'indagine sul territorio che ha verificato come il territorio della regione Emilia Romagna ma non solo penso anche altri
E altre di altre regioni fosse ed è ricchissimo di archivi centri videoteche cioè c'è un patrimonio audiovisivo immenso
Che doveva essere salvato altrimenti rischiava fortemente di finire
Nelle dimenticatoio e nei nelle Cassetti dei rifiuti allora abbiamo
Organizzato un gruppo di coordinamento con i principali centri della nostra regione
Con il Dams voi sapete che Bologna ospita il Dams e abbiamo elaborato un progetto di realizzazione di una Scheda informatica
Per il momento relativa alla catalogazione dei video di teatro quando uso il termine teatro mi riferisco alla prosa alla lirica alla musica e alla danza
Quindi
Abbiamo
Come posso dire organizzato un gruppo di esperti e su questo su questa ipotesi di Scheda abbiamo sottoscritto una convenzione Colletti perché eletti era stata delegata dal dipartimento dello spettacolo a realizzare la video teatro teca nazionali quindi ci siamo
Messi insieme e dopo due anni di lavoro l'anno scorso a Cesena abbiamo illustrato a un gruppo di operatori della nostra regione la scheda informatica che è la prima fatta in Italia e che ora stiamo andando anche a confrontare con altre esperienze
Europee quindi
Questa Scheda verrà Donata
Dalla Regione
E dal da dal suo quello che è il braccio operativo della Regione Emilia-Romagna voi sapete che la nostra che la nostra regione a un istituto dei dei beni artistici e culturali che ha l'onere di gestire tutto ciò che riguarda le biblioteche il i musei la catalogazione quindi è il nostro comunque porsi lo strumento operativo bene questa scheda sarà donata
Agli enti ai Comuni alle Province che hanno aderito al progetto che sono ventuno però attenzione e questo è un aspetto importante non si tratta di un intervento di assistenzialismo perché noi abbiamo detto a questi enti che hanno aderito che per aderire dovevano uno a vere un operatore che per trecentosessantacinque giorni all'anno loro
Pagato dal Comune o dalla Provincia o dall'università facesse questo lavoro di di catalogazione due
Che
In
Investissero in attrezzature e via dicendo quindi noi diamo soltanto la Scheda informatica e per la prima parte
L'assistenza di tecnici che girano per il territorio regionale e vanno ad impostare il lavoro
Poi ogni ente se lo riterrà opportuno utilizzerà quel questa schietto e questo vale anche per voi c'è per chi è interessato a questo lavoro potete rivolgervi alla nostra regione noi siamo disposti a a discutere e anche aumenta la vostra disposizione questo lavoro che abbiamo fatto
Bene ho finito ancora un minuto quindi la prima fase del nostro lavoro è finita in ottobre con la presentazione
Di questa scheda che poi letti utilizzerà in alcuni centri nazionali adesso parte la seconda fase cioè la catalogazione
Vera e propria che che in parte di ho già ricordato noi abbiamo un problema fondamentale quello finito
La formazione cioè noi abbiamo già organizzato due corsi di formazione e cioè il riqualificazione degli operatori che gli enti che hanno aderito ci hanno inviato però non basta perché è un processo eh
Una realtà in forte crescita e ora infatti noi andremo a a studiare insieme al Dams un corso di formazione per tecnici dell'audiovisivo c'è gente che sia in grado di catalogare
E allo stesso tempo di usare le attrezzature è una figura in qualche modo nuova proprio alcuni giorni fa abbiamo incontrato i docenti del Dams i quali ci scriveranno il profilo di di di di di questa nuova figura da da da forma ecco io ho finito questo era purtroppo ma anche al tecnico che vi avrebbe illustrato nei dettagli come funziona la scheda alcuni amici che sono qui la conoscono in pochi che erano a Cesena però ci riprova entriamo di
Dei di di dirlo strapperà al più presto e
Io poi sono disponibile anche dopo nell'intervallo a dargli anche il mio recapito per qualsiasi altro tipo
Di informazione ultima cosa noi come Regione Emilia-Romagna non abbiamo scelto di fare un centro regionale
Ma noi abbiamo organizzato stiamo organizzando con questa scheda un sistema a rete che cosa vuol dire che ogni centro si attiva sì organizzai a noi spetta il compito di coordinare ovviamente con con un unico sistema di catalogazione con loro con un'organizzazione integrata e ed organica questo flusso di informazione e comunicazione
Perché abbiamo ritenuto che fare
Un centro unico forse per la nostra realtà
Inopportuno ecco questa ovviamente è una scelta che che produce o rispetta una realtà nostra che è diversa dalla dalla Toscana o da da altre regioni italiani per quanto riguarda la produzione ancora un secondo
Il Consiglio regionale ha attivato un bando per i giovani video makers
Con finanziamenti di quindici milioni per ogni film per cinque film
Per per raccontare per recuperare la storia e la memoria del territorio
Della nostra regione sono arrivati ottantadue richiesto e quindi questo ci allieta perché vuol dire che che c'è ci sono tanti giovani che vogliono fare i i video McKenzie o i film e ben io di vi ringrazio che sono di di cui poi ci ci rivediamo
Del pomeriggio dove
E via dicendo grazie
Allora Paolo Donati che un dirigente delle teche audio teche audio teche Servizi tematici educativi della RAI ci presenterà questo trotto oggi
Ecco così riesco anche
Parlano lo tengo in mano faccio prima
Allora intanto vorrei illustrarvi con con l'aiuto di una di alcune schede
Il il Progetto generale della direzione alle videoteche
E anzi di un gruppo di lavoro che e all'interno della direzione generale una vicedirezione
Sulla base del quale si muovono di concerto la direzione o di videoteche il laboratorio ricerche di Torino
L'audio teche informatica del centro di produzione della televisione radio di Roma la teca fa stratega must Johnson baricentri aziendali della RAI che collaborano tutti a questo Grande Progetto di catalogazione documentazione e poi utilizzo di questi di questi materiali
Rispondo subito anzi prima di iniziare a uno dei
Postulati dell'intervento del professor Toschi
E cioè
Il fatto di dover immediatamente porsi l'interrogativo a cosa serve quello che sto facendo
è vero che catalogare documentare tutta la produzione
Radiotelevisiva
In vista di un utilizzo
Futuro Esterno magari alla produzione
Fruttero studio per ricerca
Sarebbe
Un un obiettivo un po'fumoso francamente soprattutto se commisurato ai costi che questa operazione
Si comporta però in un'azienda come la RAI che in questo momento si è ristrutturata con la divisionalizzazione attribuendo cioè ogni
Ogni unità produttiva anche i costi di produzione anche i costi industriali diciamo del prodotto stesso
Beh
Una riutilizzo del magazzino in termini
Di catalogazione documentazione multimediale e quindi di accesso al prodotto
In tempo reale
Fa risparmiare tanti di quei soldi che il il costo si ammortizza
Nel corso della produzione nel giro di pochi anni
Addirittura
Si può ipotizzare facilmente un cambio di modalità di produzione nuovo interesse
Sentivo dire prima che
Un catalogo deve servire per individuare più facilmente
L'oggetto che ci interessa beh quando si parla di un catalogo di spettacoli di informazioni
Come quelle che essi sono all'interno del canale della Rai non è soltanto questo l'uso navigare in un catalogo fornisce idee per produrre altre cose non è soltanto la ricerca di un di un determinato elemento che ti interessa in prendere spunti andava a guardare cosa qui non avrei mai pensato di poter accedere e con l'utilizzo del della multimedialità questo è è importantissimo perché accende forse fantasie non meritevole di essere accese esclusi altri in taluni casi però insomma comunque è uno schema ma non voglio perdere tempo perché poi appunto voglio lasciar più spazio al dibattito quindi entriamo subito in in argomento
Si parlava prima della
Dei giacimenti
Della RAI ora non so se le cifre che vi darò adesso corrispondono a quelle che sono state più o meno
Dette prima
Ecco dunque la sintesi del Progetto odio videoteche
Si fonda appunto su questi due corollario dell'avvio dell'Alitalia intranet via satellite e sulla dimostrazione di
Ecco disponibilità del del giacimento televisivo è un po'superiore a quella che si diceva prima
Quella della radio addirittura
E ancora più ecco la più vaga perché
Si è sempre favoleggiato del fatto che la radio distruggesse i propri prodotti e in effetti così è avvenuto per molti anni per una ragione molto semplice insomma lo spazio occupato dai nastri
Era enorme
Ha spazio anche prezioso perché sottraeva spazio agli Studio protegge
E la selezione venne fatta con criteri scelta politica appunto salvaguardando i prodotti alti salvaguardando musica sinfonica Rosa
Pigliatutto altri più importante
Quindi per molto tempo diciamo fino all'ottantuno abbiamo un catalogo radiofonico basato fondamentalmente su questi generi e pochissimo dell'intrattenimento e del genere
Dall'ottantuno in poi questa regola è continuata però per fortuna qualcuno non non l'auto non l'ha applicata quindi ufficialmente c'è un catalogo fatto di questi via Paoli abbiamo scoperto invece migliaia e migliaia di nastri che per fortuna non sono stati buttati quindi le cifre sia pur riferite alla moltiplicazione per armadi dei nastri contenuti forse sono superiori a quelle che e qui vengono indicate
E naturalmente aumenta ma diamine
Sulle foto e sui documenti invece siamo pressappoco
Gli obiettivi è come dicevo qui prima la riduzione dei costi di azione produzione e la facilitazione anche del della produzione stessi
Oltre alla valorizzazione del prodotto RAI sul mercato ovviamente e a
La alla consultazione in tempi reali attraverso il catalogo multimediale non direttamente all'archivio
Master diciamo
Anche per far per ragioni di studio a tutti coloro che siamo interessati a consultare
Per fare questo naturalmente si è dovuto lavorare a una nuova catalogazione e a nuovi criteri di documentazione del materiale
Al riversamento di vecchi supporti obsoleti e questa è praticamente la
La fase che ci costringe a operare in questo in questo settore
Si parlava prima dei registratori geloso
Ma non sono i registratori geloso il Mastro a un quarto di pollice
Della radio e molti dei supporti televisivi ancora in uso sono già oggi obsoleti tra due o tre anni non si produrranno più le macchine per per leggere questi subalpini bisogna immediatamente correre ai ripari e riversare tutto in digitale
Cosa che stiamo facendo per esempio per la radio e per la televisione con alcune modalità naturalmente perché non non sono ancora
Digitalizzazione comprensione di formazione appunto e tutti i problemi legati all'accesso on line del catalogo multimediale
Nonché per quanto riguarda la la televisione appunto raggiungere questa questo obiettivo finale della visione in fumo sciame la possibilità di da postazioni remote per la radio naturalmente molto più semplice
La droga informatica sarà operativa
Con le workstation dis disposte in tutta Italia e quindi si potranno fare programmi accedendo alla memoria centrale
Pigliando non soltanto l'intero l'intero programma ma il brano che interessa in particolare
Scusate se continuo a riferirmi
Forse eccessivamente rispetto ai vostri interessi alla radio ma il campo conosco di più perché di quello mi occupo quindi ogni tanto mi mi scappano differimenti di bottega
E naturalmente la grande
Il grande passo avanti fornito dalla tecnica digitale consiste nel fatto di mettere sullo stesso piano testi fotografie videro in movimento diciamo audio e quant'altro quindi il catalogo multimediale permette appunto di unificare
Sub vari archivi ma attraverso motori di ricerca ma lo dico archivi appunto che contengono audio video foto documenti carte
L'organizzazione del progetto prevede appunto un comitato guida che ha sede nella direzione generale un responsabile del Progetto che la direttrice della direzione ausilio teche Barbara Scaramucci e poi alcuni sotto Progetti che riguarda la documentazione e i criteri di ricerca
Il catalogo multimediale e questo è affidato prevalentemente al laboratorio di ricerca di Torino
L'archivio fast e l'archivio master televisivi con tutti i problemi che ci sono di collegamento con il catalogo multimediale con la trasmissione via intranet
è sorprendente
L'archivio audio che è già partito nella nella fase di riversamento dall'aprile dello scorso anno e nel novantanove dovrebbero iniziare le prime workstation
Dedicate al giornale radio non ancora i programmi e piano piano si andrà avanti
E poi un un progetto che Arrigo riguarda i problemi di sicurezza
E di accesso
Ecco pressappoco
Il il le modalità di d'uso del dell'archivio in futuro saranno queste
La richiesta dell'utente Esterno oppure lavoro Station per la produzione
Si collegano con
Il l'archivio con il con il catalogo che inoltra la richiesta alla teca fasto la teca Mastella secondo del tipo di utilizzo che bisogna fare
Soprattutto del video in questo caso nel caso dell'audio è una sola è una sola teca che contiene tutto tutta la punizione informato uno a uno riprodotta però in formato compresso nel catalogo che ti fa anche sentire
Il
Il programma che stai che stai consultando per quanto riguarda la televisione naturalmente problemi di memoria distinguono quello che hai a disposizione nel catalogo che sono i fermi immagine a ogni cambio sequenza
Dalla possibilità poi di richiedere le di di frammenti di programma che tu stesso hai selezione
E
Qui ci sono poi alcune informazioni sugli altri problemi soprattutto di sicurezza insomma
Vi risparmio tutte le discussioni sui proventi di sicurezza perché ho partecipato a quelle riunioni sono di una noia infinita però accidenti
E infatti c'è la c'è l'accenno a questa collaborazione con la facoltà di Ingegneria
Per di Firenze per il water mark curiosamente è più facile proteggere un prodotto televisivo che uno radiofonico il water mark
Audio ancora non è stato messo a punto e dire che sarebbe utilissimo non soltanto a fini di sicurezza ma per l'identificazione di un brano per perché il brano si portasse appresso
Automaticamente la sua la sua schiena
Che sarebbe utilissimo anche un annoso problema della radio è quella del dei rapporti artistici destinati alla ai diritti d'autore insomma pagamento dei diritti sia
Ho adesso vorrei passare invece a farvi vedere
Oh che bravo
La
La Scheda di immissione dati
Ho portato delle delle dei lucidi relativi a quella televisiva ma in fondo si discosta poco anche dalla da quella radiofonica
Vediamo un po'
Va be'ovviamente c'è un ingresso che prevede
Dal digitazione di una password
Subito si passa
A una ricerca o una formazione di un nuovo prodotto
In televisione diversamente dalla radio però poi le due cose si ricongiungono a catalogo
Tutto si fonda su una
Tripartizione su su tre livelli prodotto serie e puntata
Anzi su quattro sì e poi all'interno della puntata consideriamo l'elemento di scaletta cioè il frammento la scena diremmo di un atto parlando in termini drammaturgici
Che poi sarà l'unità minima
Che interesserà anche il ricercatore oltre il catalogo dove nel momento in cui va a fare
Ecco quindi diciamo che attraverso questa Scheda cliccando si può identificare un prodotto
Al quale stiamo per lavorare o in futuro
Sul quale vogliamo fare ricerche ma questa naturalmente che vi mostro è una scheda di data-entry non ha nulla a che fare con i motori di ricerca
Per poi arrivare alla alla identificazione di una di una scheda quelle tutta un'altra storia che ancora da dal scritta
Questo per vedere sinistra è quello che noi chiamiamo il navigatore
E cioè
La
La colonna vertebrale diciamo del del dell'intero prodotto con le sue varie serie fine vediamo una sola ma se ne avesse di più ci sarebbero compressa è come una una una una forma di Directa che sottende tenutosi
Con le parti ripetute nel nei programmi ai programmi televisivi hanno usato questa questa cosa mi dal nei drammi radiofonici pur avendo per esempio sigle cose del genere non non le abbiamo usate
E poi ogni seria e composta di varie puntate e già si cominciano a vedere
Gli elementi di Scaletta e DS con di identificazione del contenuto di ogni Ediesse
Adesso entriamo prego
Missioni questo è quello che si trova in catalogato ore quando deve cominciare a lavorare si quindi debba identificare un prodotto se deve aggiungere
Un'altra serie Baggio un già un altro serio oppure apre la serie che già esiste per aggiungere un'altra puntata pure apre una puntata già esistente per rimettersi a lavorare sulle diverse già
C'è no per la radio abbiamo una scheda molto simile a questa molto simile a questa noi lavoriamo su un altro criterio noi documentiamo puntata per puntata e poi formiamo le serie poi formiamo i prodotti però utilizziamo un master della prima puntata fatta che si può copiare si porta appresso tutta una serie di informazioni soprattutto sui credits
Sono due due mentalità diverse però siccome noi lavoriamo prevalentemente sul pregresso stiamo stiamo lavorando a recuperare nastri mentre la televisione ha cominciato a documentare
Il il corrente allora loro è chiaro che interessa di più avere una struttura generale del palinsesto e poi
Portarla avanti come fosse una portaerei insomma no ecco mentre noi quello che acchiappiamo documentiamo e poi lo andiamo a sistemare in grande armadio insomma diciamo
Di del
Terrore grazie
Ah è una questione di finanziamenti lei mica tanti soldi o catalogo subemendati meno gli ha dato di meno
C'è un proprio c'è un problema di tempi di catalogazione di un ecco allora il la televisione mediamente
Credo che abbia dei tempi uno a cinque uno a sei cioè sei ore per catalogare un'ora alla radio bastano due ore e mezzo perché ha dato che non abbiamo fatto un test di due mila ore
E abbiamo visto che vuoto per pieno insomma dal programma di intrattenimento leggero a quello al talk show alla al convegno dei cinque o cose del genere
Mediamente si riesce a documentare con un'approssimazione a due uno due virgola cinque
La televisione naturalmente richiede di più perché intanto cioè a più livelli contemporanea insomma cioè a livello d'immagine di al diciotto fondi
Più partecipazione però e molto più facilitato della radio in quanto i documenti anagrafici da qui parte son più precisi
Intanto i rulli che ti danno esattamente tutta la una grafia del programma alla radio navighiamo in
Su documenti cartacei assolutamente imprecisi pieni di nomi puntati per esempio quindi andare a via scoprire chi effettivamente è quello che sta parlando già un è già un'impresa in televisione e questo è molto più semplice
Legato
Ma adesso dai magari
Qualche volta trattare salvaguardare
Beh per la televisione non glielo so dire
Per la radio ci siamo posti una un un limite siccome avevano la buona abitudine alla radio di buttare tutta la documentazione cartacea dopo dieci anni
Ci siamo trovati un buco di dieci di sei anni cioè dall'ottantuno all'ottantasette
Poi dall'ottantasette c'erano i faldoni di di documenti cartacei allora
Ci siamo preoccupati di partire proprio dall'ottantuno perché riversando aprivamo le scatole dentro le scatole trovammo il documento il documento lo utilizzavamo per fare il catalogo e piano piano ecco coperto questo buco che ormai abbiamo coperto si può andare avanti e indietro senza preoccupazione però direi che
Possiamo scendere di altri dieci anni e te nel settantuno come hanno discrimine prima del settantuno io un nastro non lo non lo diverse lei
Così automaticamente intanto perché mi si può spezzare da un momento all'altro
A e poi perché comunque va va ascoltato e quindi a linea lenta e quelli saranno non saranno problemi quando siamo andati anche quando siamo andati anche a recuperare nastri appunto degli anni sessanta cinquanta abbiamo trovato anche delle sorprese perché allora oltre a buttare i programmi si riciclava nastri
Si risparmiava alla cosa succedeva cioè c'avevi un astro
Di mezz'ora e poi lo non riutilizzabili per registrarsi sous cinque minuti
Poi catalogati quei cinque minuti e il resto del nastro non era vuoto conteneva la vecchia puntata che quindi abbiamo scoperto pezzi di di cose considerate perdute subito abbiamo recuperate come certamente ovviamente non sono complete magari Maccani primi cinque minuti però intanto è qualcosa insomma
La situazione televisiva è sicuramente migliore da questo punto di vista intanto perché son partiti in epoca in cui già si registrava Dario se portata sempre appresso questi questi tanti anni in cui si faceva tutto dal vivo
Poi con l'arrivo delle delle radio private nel tentativo di scimmiottare le o di o di andarci a presso comunque si è riformata una mentalità dell'effimero insomma che proprio contrastante con quella del prodotto a utilità ripetuta
Quindi cattiva documentazione di quello che si stava facendo poco interesse
E ancora oggi insomma se si parla con gli operatori della radio allora il problema è quello di produrre
Produrre andare in onda quello poi di conservare riutilizzare gli passa per la testa perché è un'altra è un'altra mentalità è nata mentalità in televisione francamente diverso perché quando giri qualcosa intanto di costo risolti può essere se quelle immagini poi utilizzare per un altro
Per un altro programma
Ai del merito anche aziendale insomma
Andiamo avanti
Ecco naturalmente il navigatore può essere
Può essere
Interrogato immodificato nelle sue varie parti attraverso delle tendine
Scusate ma
Sì si permette di
Modificare il navigatore a livello di prodotto
Pure
A livello di serie
Oppure a livello di puntata
Carcerazione
Biglietto tre
Sì
Faccio una un esempio domenica in è un prodotto dalla RAI che ha avuto varie serie ogni serie durava sei mesi nove mesi adesso non lo so ogni seria si componeva di varie puntate
Quindi si scende a mano a mano di livello
E scendiamo fino al livello delle diverse delle dell'elemento di Scaletta che è appunto l'unità minima di catalogazione e documentazione e anche di ricerca quindi
Le metodi scaletta e
Qualsiasi cambio di
Di evento all'interno di un programma alla radio è molto semplice perché la radio è una comunicazione lineare quindi il programma inizia con una sigla che è un evento poi ci sarà entro il conduttore falso ma aveva puntato è un altro evento poi parte un disco terzo evento
Cambia scena simile Dancing in teatro no ecco in televisione alcune cose si mescolano e si confondono fra di loro alla radio c'abbiamo il problema dei sottofondi
Legano due eventi diversi va be il taglio così fa
Così fa dritto per forza poi ovviamente se ti interessa prenderlo dapprima ci bagno di S. precedente parti
E partendo
Però diciamo che anche in televisione e è possibile isolare e lo vediamo qui anche il proprio dal navigatore
Titoli di testa Intel vestito adesso è coperto da questa cosa qui palo vediamo meglio
Allora nella scheda prodotto
Cliccando si apre la descrizione del prodotto stesso come il titolo il codice più che gli viene attribuito è una descrizione
Che non è bene prendere sempre automaticamente dalla scheda
Di palinsesto che viene consegnata la direzione generale quando si fa la proposta del prodotto perché la finalità di un testo e stampe diversa quindi è bene che i i documentazioni controllino quella scheda ma poi mi scrivano effettivamente quello che il prodotto
Contiene le finalità per cui è stato
Messo in piedi
Come
Questa Fultz ex vanno malissimo stessi
Però naturalmente è molto più semplice arrivarci per per via di certi
A lei cosa lei dove a lei ricercatore
Punto
E
Sono mediamente
Franco
Beh c'è un ufficio della RAI ancora ci siamo
Se le serve soltanto per consultazione però sul catalogo che probabilmente avrà una postazione anche alla mediateca toscana immagino altrimenti mediateche lei vedrà i fermi immagine adesso ci arriviamo e quindi
Potrà identificare non soltanto l'intero prodotto ma il frammento che le interessa
Quindi si riduce di molto sia il prezzo e sia la possibilità di identificare l'oggetto che di guida in cerca
Ecco
La serie si porta appresso tutto su tre folder i dati anagrafici i credits e pace affonda dedicato alle note
I dati anagrafici sono sedi codifiche
Sia del genere sotto Gene la tipologia del prodotto che poi è il formato
Sì non è il genere attenzione perché per esempio mi sono trovato alla radio e in un caso curiosissimo proprio giorni fa un programma che sia ma esse come salute
Vai a descriverlo con i cataloghi di genere è una rubrica di servizio argomento medicina e poiché incrociamo sceneggia Tino
E quindi formato è docudrama nel suo c'è una una piccolo cappello di presentazione in cui c'è un medico che spiega alcune cose e poi parte uno sceneggiato esemplificativo
Di una certa situazione ebbe il formato è molto diverso dalla
Dal genere
Di cui si occupa il programma stesso no
Perché la Rai oltre a essere un ente bombe anche un'azienda che ha sopportato dei costi differente per produrre certi
No poi poi no per quanto attenzione qui usciamo usciamo dal mio seminato non lo so coi quali saranno le convenzioni fra vari enti pubblici il privato cittadino che volesse comunque accedere anche per motivi di studio
No cercate di non sbagliare interlocutore però è per e Pat queste altrimenti metà dello stipendio di presidente
Scienza
Che ha speso il
Il
Proponeva luoghi disorganizzata ritrovato magari anche con risponde al sindaco no l'arroganza
Dodici anni repubblicano degli chiamando però le novità alla RAI possibile
Quando io nei fatti
Tanta verbalizzare poi va be'il avrebbe
Motivandolo sennò Orlando pagare ma presente
Punitiva pensionati Rita Presolana
Cinque ore momento inglese aumento bisogna vedere bisogna e no bisogna vedere l'uso bisogna vedere Bush collega fa poi nelle stradine interne
A B e allora insomma
Ci si marcia sono
Fino a sinfonico testi possiamo fare un accordo serio polemiche è Carbonara e la RAI particolarmente proprietario possono servire Guglielmo Zucconi e collega capire allora che si sia
Il il governo che attengono
Diciamo la nuove
No
No no e poi me ne guardo bene Beppe
Figuriamoci no no no lo lo dico
Ma nove lo dico perché ho l'impressione che sia un fa un falso problema in questo contesto al massimo io posso andare a riferire ecco ma più di questo non per
C'è un perché allora vorrei scusate un attimo per cortesia
No
Sì
A
A durante la penale
Marchesi va ecco niente grazie
Generalmente
Fa allora in aula proprio
No scusate ma a Roma c'è no no no no no
Non c'è rischio per
Permettimi un attimo scusate scusate la per
Mi faccia un attimo dare
Un po'di ordine questo privati
Prima volevo sapere
Da Paolo se aveva chiuso il suo intervento alla sua presentazione oppure no ovvio si può scendere ancora in dopo
Cliccando il ruolo sì accedere alla grafia
La grafia naturalmente
Un ruolo interpretato nel caso degli attori di commedie o di opere liriche o quello che sia
è una qualifica invece per gli ospiti perché naturalmente possiamo avere il caso di un ciclo di lezioni di economia
Tenute dal professor Romano Prodi Autore in quel caso del ciclo e qui d'Autore Romano Prodi
Professore di economia se ci si può mettere altri casi sono in cui c'è un ospite
Romano Prodi che interviene in quanto
Allora Presidenza del Consiglio oggi candidato dell'Ulivo alle elezioni europee validi oppure appassionato di ciclismo penso insomma non è non è non è detto comunque in che veste un ospite intervenga insomma
Naturalmente questa è la Scheda di immissione dati poi nella nel nella Schede effettiva che si potrebbe anche vedere in stampa c'è una locandina né più né meno insomma in cui ci sono tutti questi Credit uno di seguito all'altro
Mentre i ruoli buoni ruoli che abbiamo utilizzato sono soltanto quelli che poi vengono segnalati in neretto
La scheda note ve la faccio soltanto
Crescere ovviamente molto interesse
L'anagrafica della puntata avevamo visto prima la grafia della della serie raccontata
Comporta una specie di sommario
Dei dei degli argomenti
E il la tipologia di documentazione che non sempre analitica ce ne sono alcune per esempio per i film che sono
O per le commedie che sono documentazione sintetica soci da una la trama e basta
In e lo stesso si si produce per la Malesia della puntata naturalmente qual è la differenza anche se la scheda sembra la stessa
Che ci sono i credits di serie che sono gli stessi per tutta la serie delle trasmissioni e decreti si di puntata che compaiono soltanto il questa o in due o tre puntate della serie e che quindi vanno distinti
Nel nella catalogazione
Questo è relativo ai dati di trasmissione per in televisione documentano ogni passaggio del prodotto della puntata anzi
Ogni replica alla radio questo non lo facciamo
Perché il riutilizzo anche parziale di un programma è tale
Che non non liberista represso insomma gruppo lo potremo fare probabilmente per il futuro ma recuperando il pregresso al massimo i CCT ci colleghiamo con le pagine del Radiocorriere vediamo che cosa riusciamo a combinare insomma
Va be queste sono note poco
Beh questo è una viene fatto in Power Point le potrebbe potrei provare a stamparle per mandarle così certo
Ecco quello che invece mostrarvi qualcosa relativa alle DS perché della è il gioco più interessante quando si cominciano a
Ecco qua
Questa è la documentazione delle diverse
Che parte da questa possibilità
Cioè il documento da dove comincia a sentire il programma ad ascoltarlo e gli scorrono i fermi immagine sono stati attuati automaticamente da un programma c'è un motori di ricerca che identifica IRI
Gli stacchi di sequenza diciamo e ci mette sopra sotto il il il Time code dove compaiono quindi il documento autore sente l'audio e vede questi stacchi a un certo punto decide che affinché
Navigando immagine cambi immagine
Naturalmente credo che il programma riconosca anche le minime variazioni e quindi le limine Che fai i veri i veri cambia immagine insomma si una zoomata probabilmente non l'ama non l'hanno nulla segmenta riconosce che la stessa immagine avvicinata
Sì sì sì banche ovviamente le dimensioni di una durata di ogni di ognuno di quei via
Sulla base anche dell'audio il documento deve decidere a che punto fermarsi e chiudere l'elemento di Scaletta e poi naturalmente di questo elemento di Scaletta fa tutta la documentazione testuale
Sì certo
Certo
è per io a doverne discutere una volta con quando c'era ancora Lidia Sacerdoti da noi prima che passasse alla alla seconda rete
E liceo nel
Un interesse che io sentivo però non non si può mettere del salvo una una fatica enorme insomma dedicato per esempio tutti i media fanno ricerche iconografiche
Per esempio scenografi costumisti arredatori e allora gli arresti dare anche indicazioni sull'ambiente e sull'ambientazione sullo stile sul periodo vai a finire veramente alle calende greche insomma
Per cui
Se la vedranno loro della certo
No
No no non certamente con un'inquadratura io direi con una scena
Nel momento in cui interviene un nuovo personaggio si può avere un taglio di tipo formale appunto quando c'è un cambio di interlocutori io succede un'altra cosa
Allora addio per esempio usiamo anche un un taglio di tipo contenutistico quando si cambia argomento ci si mette a parlare di un'altra cosa
E sì perché parenti gli interlocutori sono gli stessi però parlato totalmente di un'altra cosa al ai fini proprio ad identificare quell'oggetto è più utile tagliarlo se invece si va con un tipo di documentazione formale non dovresti
è la stessa in cui questi due parlano di di questo e anche di questo lo trovi lo stesso
Però ti devi ascoltare un pezzo di audio di quattro minuti anziché di due nel non cambia moltissimo da a un certo punto di vista insomma infatti anche da un punto di vista di scelta
Politica ed economica è chiaro che diverso e chiedere al documentato una documentazione la più analitica possibile con delle degli elementi di scaletta molto brevi altre di Libè dove vuoi accorpati
E il risparmio tempo di documentazione vorrà dire che verrà una documentazione pressappoco altrettanto precisa però un po'meno utili da un punto di vista di identificazione precisa dell'oggetto che stai cercando
E in quel momento lei memoria
Problema di memoria
N certe
E portarsi dentro tutto tutto il video in movimento
Nemmeno
Nella ma il documento il documento alla fine appare integro e soltanto segmentato in in inseguimento
No no li può vedere anche la cassetta sì sì sì sì sì ci si si
Evidente anche la cassetta
La fa la fa motore automatico sì sì è questo è quello che appare poi nella composizione delle DS ma sì sì sì sì sì sì però è documentato che vede anche la cassetta certo parte se si parte da una è per forza altrimenti avrebbe avrebbe dei dei problemi
Ma io credo che anche se c'è qualche altro qualche altra qualcos'altro e lucido da controllare poi potremmo fermarci qui lasciare più spazio poi alla alla discussione credo sia più interessanti
Sì
E si si tratta di uscire beh pensi soltanto allo spreco di tempo
Che c'è nell'andare a identificare un brano di due minuti all'interno di un programma di un'ora significa rendere quel programma portarli in studio River persero tutto oppure andare a tentoni a cercare questi due minuti forse non trovarle un mese abbagliato cambia programma ricomincia da capo
Giù ore di studio che parta per primo secondo vai a scoprire delle cose che non
Che non non non sapevi
Per esempio alla radio nel non siamo in grado di dire oggi quante volte Eugenio Montale è stato intervistato e di che cosa ha parlato
Magari c'è un punto in cui Eugenio Montale parla con grande commozione della morte della moglie
E noi non sappiamo amiche andando a documentare momento per momento i vari programmi ne saremo in grado domani di beccare proprio quei due minuti in cui Eugenio Montale parla della morte della moglie nel programma Vattelapesca perché non te le immagini meno dove ha partecipato
Proprio in questi giorni i colleghi della radio mi chiedono materiale sui manganelli perché stanno facendo del dei lavori Suma e noi molte puntate in cui sappiamo che maniera gli ha partecipato ce l'abbiamo ma molte altre chissà magari c'è quando avremo documentato tutto saremo in grado di Riva
Cioè tutti questi anzi me ne diciamo almeno se guardano da loro se lo ascoltano e quello che gli interessa se lo prendono
Credo che loro abbiano cominciato con i telegiornali adesso
Cominciare nel marzo la radio ancora non è cominciata quindi non le so e la televisione credo che comunque utilizzi pescatrice per i programmi televisivi
Il telegiornale a un'altra scheda ancora insomma che la modifica dalla vecchia scheda mia due divino adesso invito a parlare insomma
Ed è un po'più complicato francamente documentari telegiornali
Domani o
Tale
Da
Una
Va a
Attenzione nel caso nel caso dell'intrattenimento leggero le dimentica una cosa c'è l'esibizione di quella cantante
E se io bisogna andare a pescare Mina che canta quella tal canzone nata al nell'alta rivista è devo devo identificare quel pezzettino e altrimenti mi tocca prendere tutta la rivista di aspri guardarmi adulta
Ma
La linea
Beh
Ma i tempi che ci siamo dati i tempi e ci siamo dati sono quattro cinque mi
Però cominciando cominciando subito a metter dentro produttive naturalmente e lì la scelta dei prodotti
Stanno voi dire va be'prodotti di maggiore interesse dagli mettiamo subito e magari teniamo anche la documentazione di quelli meno interessanti
Più Lazio
Per esempio alla radio che c'è il problema di ore ore e ore di
Onda Verde oroscopi e cose del genere Barone intenda da parte insomma non non me ne occupo subito chiaro
Viene catalogato comunque quanto poi a documentarlo e ammetterlo subito nel catalogo multimediale chiaro che una fa una cernita delle delle cose di più
Immediata immediato interesse poi piano piano ci arriverà tutto il resto però con tempi
Bene noi ringraziamo qua
Tra l'altro le domande più soft del posto della con una no non crede le domande che sono state poste dimostra che un forte interesse per questo tipo di sperimentazione mi diceva l'ingegner Vannucchi è stato vicedirettore generale della RAI fino Matarrese
Che questo tipo di catalogazione multimediale sulla quale anche la mediateca impegnata ma non teme il gratuito e perché lo facevo che sui temi è più per nessuno abbiamo un rapporto di tipo economico ovviamente
Se la RAI che ci paga
Dicevo cominceranno dal dal novantotto
Prendono proprio questo anno e cominciano a scavare come diceva Paolo Donati gli elementi fondamentali poi andammo a re e poi si va a ritroso
Affrontando poi di lo zoccolo delle delle sedi regionali tutto ciò che
Addirittura deve essere ancora riordinate salvaguardate avessero vecchi nastri che sono terribili da lavorare serenamente qualcosa
Anche perché se no appunto molto vecchi
Comunque Marina sono veramente Paolo Donati per questo mi dispiace che non si è potuta vedere il prototipo che abbiamo fatto che la RAI ha mostrato a Palazzo
Perché perché straordinario si potrà poche d'acquisto ma si è capito già assai di quello che succederà nei prossimi a partire dal prossimo mese è criteri questa
Abbiamo ancora una mezz'ora di tempo se non siamo stanchi un quarto d'ora venti minuti quello che un informazione nel pomeriggio avremo gli interventi di Bacchiega che direttore della mediateca regionale del Veneto di Guttuso
Che direttore della bioetica comunale di Palermo di Boldrini di armonico uccise signor Presidente rispettivamente responsabile di progettazione della mediateca delle Marche penso ci avevano che direttore delle attività culturali della Regione Lazio
Antonio Magaldi centocinque a San Biagio di Cesena Marilena Ricci direttrice del il coreografo elettronico di Napoli Carlo cagnetta responsabile dei mediateca letta
Archivio film e video sull'antica di Milano è una cosa assolutamente pregevole
Gabriele Staderini qui presente che presidente del Centro didattico televisivo della Università degli studi di Firenze e Mauro Pardini chi è responsabile del Centro di documentazione servizi il sorso educative e didattiche de il satellite del comune di Livorno
Poi presenteremo un documento conclusivo ci saluteremo per il prossimo seminario allora le domande sono aperte quindi chi vuole avere otto le formazioni o comunque modifiche eccetera beh risponde la Kia capacità di risposta
Vi sono domande che vogliono essere fatte altrimenti ecco le domande
Cioè io sì è meglio che venga qua
Buongiorno io sono Stefano triade sono del io rapinando Chimenti rimetto ecco perché essere un produttore indipendente di Documenta
Mi permette di fare questa domanda perché ho sentito il l'intervento del signor Cecconi che mi sembrava molto interessante che ha toccato i problemi per la produzione di documentari
Spiegare che cos'è la produzione di documentari e molto difficile quale il sistema volevo solo dire una cosa in Europa il la produzione di documentari è data soprattutto ai produttori indipendenti indipendenti sono i produttori che per l'Unione europea non hanno un unico referente televisivo con cui lavorano ma producono con diversi
Realtà televisive e istituzione
Io sono venuto qui insieme ad una mia collaboratrice perché in qualità di produttore indipendente sono molto interessato a capire come funzionano le mediateche le Big Three
Mondo che non conosciamo ma che abbiamo ovviamente bisogno di conoscere perché in Italia più che da altre parti oltre alla grossa difficoltà di trovare fondi per fare documentari abbiamo anche delle grosse
Difficoltà a far circolare il programmi che poi faccia
Forse non tutti sanno che i costi per produrre documentari sono piuttosto alti e che l'unico modo che si possa realizzare programmi di qualità documentari di qualità e con una somma di finanziamenti che arrivano da diverse parti
La televisione è sicuramente una ma anche dalle istituzioni
Io recentemente prodotto un documentario sull'Eritrea che è stato finanziato da quattro televisioni europee e da l'unione europea e dal da innesti Institutes
Qui mi collego ha perché la curiosità sulle mediateche venne striminziti tutti ha messo un dal pochi soldi su questo dopo in tale documentario è costato trecento milioni i temi striminzita messo una cinquantina di milioni quindi una percentuale piuttosto alta
E prenderà questo documentario e lo farà circolare per tutte le biblioteche le vedette che da mesi
Io l'ho trovato piuttosto sorprendente notevole che un istituto cinematografico danese prendesse con il nostro Progetto logoro pre acquistasse per diffonderlo perché ovviamente degni femministi tenuta come primo obiettivo quello di promuovere il proprio talento
Ma l'altro obiettivo è anche quello di distribuire programmi di qualità nel circuito non commerciale
Ecco allora la mia domanda e questa io conosco molto poco del mondo delle mediateche delle biblioteche come credo molti documentaristi e filmaker in Italia credo però che anche le mediateche le vedete che non conoscono affatto il modo di produrre documentari di qualità
Quindi chiedo se è possibile
Attraverso le associazioni o partecipate domenica alla costituzione di queste associazioni e documentaristi se possibile aprire un dialogo
Per capire reciprocamente come funzioniamo e come si possono produrre programmi di qualità e poi farli vedere agli utenti
Grazie
Verso ancora per terra sollevano informativo all'interno di questo coordinamento delle mediateche uno degli obiettivi era quello di riflettere anche sulla produzione
Per cui me dialogo che io qui rappresento dovrebbe farsi carico si farà carico
Di organizzare un incontro specifico sulla produzione peraltro erano già parlato con Silvano Cavatorta che uno degli animatori Tito Keith di questa associazione che si sta che nata a Roma e l'altro giorno
Di produttori e di realizzatori di autori di documentario in Italia pensavamo di farlo insieme a loro
Insieme a questo a scendere
Associazione in modo da mettere insieme il due aspetti c'era la il pubblico da una parte e questi autori di produttori indipendenti che peraltro per quanto riguarda le dialogo sono degli interlocutori da sempre
Che la pre-produzione di me dialogo tengono all'interno con proprie strutture con proprio personale ma utilizzando anche collaborazioni con produzioni che lavorano e operano sul sul territorio
Per cui comunque c'è un interesse proprio di questo coordinamento ad approfondire il discorso alla produzione
Volevo approfittare anche un po'per sdrammatizzare
Dal ne non me ne voglia il dottor Donati
Per raccontare due piccoli episodi che sono sintomatici delle difficoltà produttive appunto di un ente locale
Rispetto alla alla RAI
Abbiamo realizzato mi riferisco a due a due di Fiorenza tutta noi una dedicato a Piero Mazzarella Piero Mazzarella un attore
Piuttosto noto ancorché dialettale
Della sede nemo propheta in patria insignito Davidson Bonora
Abbiamo reso pubblico su questo attore abbiamo bisogno di materiale sapevamo che era c'era qualcosa abbiamo chiesto la RAI trovato un elenco pur avendo chiesto noi Piero Mazzarella questo elenco comprendeva materiali riferita Piero Mazzarella e a Carlo Mazzarella che invece uno un giornalista
Questo per per capire è una cosa che risale a due anni fa qualcosa ancora più divertente ma anche l'allarmante teorizzato Vito su Fernanda Pivano
Vito che peraltro nato al Festival di Torino ha girato mezzo mondo trasmesso anche dalla dal molte televisioni la Pivano ricordava perfettamente perché l'aveva accompagnato che cercherò Vacca era stato interessato dalla RAI
La Rai negata
Negava di avere questo materiale ci siamo incaponiti l'abbiamo trovato noi poi l'abbiam pagato
L'abbiam trovato e quello che ha pagato poco per carità due trecento mila lire però
Non sapevano di avere una intervistati circa dieci minuti con uno dei più grandi scrittori americani o mondiali del del Novecento le abbiam trovato l'abbiam pagato questa è la realtà oggi adesso mi auguro
Nessuno me ne voglia la RAI e tornati vita però
Esatto per lavoro che state facendo mi auguro che d'ora in poi che d'ora in poi Christine possa lavorare un po'meglio e poi aveva un discorso di coordinamento grazie
Cioè volevo
Aggiungere
Alcuni elementi alla riflessione che poi continueremo nel pomeriggio dove certo entreremo più le fasi operative e organizzative di un lavoro che oggi ad chiamo iniziato ovviamente quando è intervenuto l'amico della RAI l'ambiente si è riscaldato si apre l'interesse ma non solo ma validi le purtroppo amico dell'ala non ha nessuna responsabilità è un tecnico è un professionista che che fa un certo tipo
Di lavoro perché è venuto fuori questo discorso io lo trasmetto a voi che già lo conoscete
La RAI giustamente e e aggiungo era ora che investisse
Con risorse e professionalità per salvare un patrimonio che è fondamentale per raccontare la storia degli ultimi cinquant'anni ho quarant'anni non solo dell'Italia
In termini di costume di cultura e via dicendo il problema
Con l'unica eccezione della regione che ci ospita che c'è una terribile difficoltà addirittura proprio incomprensione e sospetti a lavorare insieme alla RAI cioè fra altri enti di di governo seppure pubblici come regioni e i comuni e le sedi RAI della dei diversi
Delle diverse località questo io non sono mai riuscito a capirlo anche perché la RAI è un'azienda pubblica è vero che un'azienda ma in azienda
E dovrebbe essere fortemente interessata a collaborare
E a lavorare insieme accoglienti non sono molti è vero perché sono poche regioni e questo ce lo dobbiamo dire senza vergognarsi il di interessate sensibili a un certo tipo di
Fare ancora meno le province e via dicendo però io questa è una convinzione mia e ho finito
Tutto il lavoro nostro io parlo della mia regione e e e ve ne ho raccontato una piccola parte
Tutto il lavoro che che abbiamo fatto occorre o che intendiamo fare come Regioni Comuni così senta la RAI è un lavoro che non vale assolutamente nulla io io Gianna mi mi mi confermarsi la invito a parlare perché Gianna è una delle più grandi esperte di di dica però
Taglia e lavora alla Regione toscana
No
Perché
Un'analoga
Guardi
E tanto vero quello che lei dice che lo collego a una cosa che era balzata in mente quando parlava il collega c'è catalogazione del teatro della musica degli eventi teatrali in Emilia Romagna
Allora penso a quello che che è una locandina di un'opera per esempio no allora noi nella catalogazione dei prodotti radiofonici per la musica classica
Ci siamo avvalsi della consulenza della Società di italiani musicologia per la revisione scientifica di tutto il campo Autori e del campo opere delle parti eccetera eccetera
Allora io mi son preso questa questa libertà non so se catalano catalogo graficamente
Funziona esatto no e molto funzionale da un punto di vista di risparmio di tempo di immissione dati
Noi facciamo una catalogazione del dell'opera a sé stante con tutto il suo schema e si porta appresso le parti e poi di un'opera lirica c'è anche la corrispondente Scheda selezione
In cui le parti sono sostituite dalle varie romanze recitativi arie duetti eccetera eccetera a ogni parte viene agganciato il numero di Credit relativi a quella parte lì cioè che gelida manina canta Rodolfo tenore orchestra e direttore d'orchestra e poi sì si mette per per sicurezza con pianoforte per un'ernia eventuale esecuzione accompagnata dal pianista ma al con una scheda di un'opera
Fatto un controllo nuove come la Boehm fatto un controllo in discoteca Elena stratega RAI io controllo tre mila cinquecento schede Cerci devo soltanto agganciare gli esecutori e basta
Allora se una un patrimonio del genere fosse a disposizione di tutti
Fosse offro segni inizia un dialogo voglio dire tanto locandine più standard sono e meglio è
Purtroppo riferisco anche questo la locandina radio di un'opera ripresa alla Scala non è la stessa della stessa opera ripresa dalla televisione
Perché la televisione si basa sui rulli e magari Pavarotti sta in testa noi ci basiamo sulla locandina standard della prima edizione dell'opera e quindi la Ida comincia a colpire non con vado a messa anche serata messa Pavarotti sconta voglio aggiungere una cosa importante scusa Gianni
Noi non dovremmo dirlo ma è così la maggioranza e tu già non lo sai de materiali presso archivi piccoli o grandi è roba che hanno registrato dalla RAI
Io non ho sentito nulla quindi vale a dire che se se si riuscisse a lavorare insieme eviteremmo poi che i Piccoli medio-grande il grande leader Schede portava
Esami come stiamo registrando gli interventi l'ordinamento e proprio degli archivi audiovisivi se ci sono state inventate Santo tutte bisogna riconoscere al la RAI hanno visto un rivale della RAI in prima persona è una collaborazione attiva anche con istituti e audiovisivi di minore importanza
C'è stata una
Circa una decina di anni fa un coordinamento che se la Presidenza del Consiglio dei ministri che ha visto giustappunto alla RAI con i responsabili delle tempie di allora collaboratori delle tende
Ha visto altri come l'Asa che Venezia vista la mediateca lombarda mediateca Toscana l'archivio dei visiva del movimento operaio lavorare insieme
Su una stella di catalogazione degli audiovisivi
Ecco io devo dire che in base a questa esperienza riconosca la RAI un livello di collaborazione molto alto le finali campo sono inseriti Albani non mi interessa questo momento approfondirle mentre
è da deprecare l'assenza di altri istituti altrettanto importanti e faccia nomi e cognomi Cineteca nazionale e Istituto Luce
Quindi su queste occorre fare una riflessione anche alla luce di quel momenti di coordinamento degli istituti audiovisivi che poi dipende quali si parlerà nel pomeriggio
Ci sono altri interventi che se vogliono fare adesso mo'ancora una volta Paolo Donati solo a proposito di collaborazioni eccetera ecco secondo me allo stato attuale delle nostre esperienze
Io sento molto il problema della compatibilità degli archivi
E della circolazione più veloce possibile di informazioni su certi particolari del della catalogazione
Primo fra tutti ma uno fra tutti tanto perché è un particolare per il problema della traslitterazione dei nomi russi
Considerato che è un problema che se lo si vuole risolvere l'Italia bene non è compatibile né con internet né con i computer perché ti devi inventare i caratteri grafici con le ripete
Sul su decisione di sulla R eccetera eccetera ecco questo tanto per dire come mettersi d'accordo tra archivi diversi su problemi di questo genere è una cosa che il Libardo Remo parla tutti i giorni
Sì
Io credo che in questo forse e l'attività del ministero in particolare SBN insisterà inviate Kharja nazionale qua forse finge pungere da esempio la traslitterazione dei nomi esiste diciamo in caratteri diversi è stata ampiamente studiata esista una norma ISO falsità esista a cura della Biblioteca nazionale in Italia a cura delle altre agenzie bibliografiche negli altri Paesi ma l'Italia in questo caso è capofila
Tratto insiste uno studio sui caratteri speciali in internet quindi credo che si tratti veramente in occasioni di questo tipo di color Ignazi per utilizzare quegli studi che ciascuno di noi Walter anche che poi possono essere messe a disposizione della comunità
L'esempio di SBN come catalogazione partecipate e quindi nel caso delle mediateche una messa a disposizione da parte della Rai della della sfida che ha elaborato che poi può essere completata compilate eccetera dalle diverse mediateche sul territorio può sicuramente risolvere molti dei problemi di catalogazione sia per quanto riguarda una riduzione e i costi sia per quanto riguarda una riduzione dei tempi quindi credo che forse da anche da questo seminario in documento passate vedere
Questo utilizzo ma chiaramente la RAI deve dare la sua disponibilità a condividere questa risorsa che la sfida e avendo in cambio da tutte le mediateche sul territorio un'attività di catalogazione
Voglio aggiungere che ormai come sempre accade poi alla fine vengono fuori i temi più
Come si dice urgenti non oggi è stata una giornata interessante Gene io non amo i convegni quello di oggi ha funzionato perché ha visto non solo la partecipazione ma anche l'attenzione il problema che ha posto Gianna
Il dottore polio Paoli non mi ricordo e la direttrice della biblioteca Fontana è la cosa fondamentale cioè noi quando ci siamo posti
L'obiettivo di realizzare la catalogazione che poi ha arrivato arriverà a produrre un capitalismo unico delle videoteche che a travi prima regionali poi nazionali ci siamo posti il grande interrogativo su quale sistema
Fondarsi e siamo partiti da SBN e fuori se a qualcuno interessa cioè la Scheda tecnica del sistema che che noi abbiamo adottato
Perché è vero che oggi delle compatibilità fra sistemi diversi sono molto più flessibili che non alcuni anni fa ma io credo che la prima scelta che che dobbiamo fare tra mediatiche o o tra Regioni diverse sia questa io adesso so che gli amici della Regione Marche
La mediatica appena firmato poi Anna oggi cioè ce ne parlerà un acconto convenzione con la Regione per avviare anche loro la la catalogazione di dei video ma usa un sistema che è diverso e secondo me arretrato è sbagliato però ecco vedete si fa ma il vero è vero si fa lo sforzo di arrivare finalmente
A fare
Un lavoro indispensabile fondamentale altrimenti un patrimonio andrebbe a farsi forte su scusate il termine poi alla fine non siamo in grado di comunicare tra noi ecco perché noi perché noi abbiamo scelto questo perché la base per cui abbiamo iniziato i lavori era le biblioteche era il sistema biblioteconomia ecco o bibliotecario perché quella la base fondamentale senza la quale rischiamo di rompere un meccanismo che ha funzionato per almeno un secco
Allora il pranzo ancora la domanda secondo i dati no no niente ci sono altre domande
Sì grazie buongiorno a tutti mi chiamo naturali Mauro sono responsabile della mediateca del Comune Desenzano del Garda piccola cittadina in provincia di Brescia
C'è una realtà un po'strana era effettivamente in questo seminario ci trova un attimino disagio perché la nostra è una realtà un po'diverso da trattiamo principalmente prodotti multimediali livello di CD Rom
Siamo una struttura comunale aperta al pubblico
Confinante con una biblioteca la biblioteca comunale
Dove però abbiamo tutte postazioni multimediali per la consultazione di circa cinquecento titoli su CD Rom quelli che poi offre il mercato italiano europeo straniere in genere
E adesso ci stiamo dotando anche di una parte dei materiali audiovisivi ma è una parte molto piccola mentre qui invece si parla molto soprattutto immediate che come materiale audiovisivo
Sicuramente il lavoro che che si sta facendo è quello di cercare un attimino una con coordinamento dei punti di di confronto dei punti di di dialogo tra tutte a un'organizzazione che come abbiamo visto sono diverse vengono sviluppate realtà diverse vengono sviluppati
Programmi magari anche di catalogazione procace diversi uno dall'altro
è stato detto da
Da sembra Cazzola
Che deve per forza essere integrata la biblioteca con un'attività di multimedialità a livello di cd rom perché se no da sola diventerebbe un parco giochi posso garantire che non è vero noi siamo già così da due anni
Abbiamo solamente CD-ROM da due anni facciamo visione consultazione le scuole vengono a fare le elezioni alle nostre all'interno dalla mediateca ci sono i ragazzi che stanno facendo ricerche tesi di laurea vengono a fare all'interno della mediateca dove possono anche utilizzare strumenti multimediali
All'IPA di collegamenti internet Rete Civica piuttosto che scanner o macchine fotografiche digitali io tutti gli strumenti consultazioni che ci sono ad oggi
Si possono fare e non è un parco giochi nonostante ci possono essere delle attività ludiche dove facciamo delle attività con dei bambini ma a livello sempre creativo educativo didattico per cui non è vero che da sola non può esistere un'attività del genere
Lo stesso abbiam detto che bisogna impostare modo suo discorso della formazione lo facciamo lo facciamo da parecchio tempo la formazione degli insegnanti dei ragazzi degli alunni per sviluppare nuove attività
Poi e riconducibili magari anche al mondo di internet il fatto di sviluppare siti web o pagine web per creare un attimino di collaborazione tra strutture soprattutto dipendenti moto anche dal volontariato
Però quando poi la dottoressa Fontana ci ci in presenta il discorso della possibilità di dei fondi eccetera o cose di questo genere purtroppo vediamo che in questo in questi momenti vengono più riservati verso le aree magari con più bisogno eccetera nonostante magari ci fosse sempre bisogno anche presso altre strutture
Il fatto che viene presentata una bellissima mediateca Milano
Con delle finalità molto simile alle nostre ci fa pensare che siamo probabilmente anche sulla strada giusta di fare questo tipo di attività
Però dobbiamo fare un attimino nei due riflessioni
Si parlava del discorso di questa catalogazione tutto materiale video delle Teche RAI una struttura come la nostra c'è una mediatica che ad oggi a molti prodotti CD Rom un po'di audiovisivi vorrebbe però dotarsi di una stazione di montaggio video per cui accedere anche queste risorse
Delle Teche RAI può una struttura come la nostra accedere a questo tipo di risorse e utilizzare queste risorse a fini educativi didattici culturali cioè per le scuole che volessero magari assemblare pezzi di o fare ricerche su questi tipi di prodotti questa la prima domanda
La seconda perché si è parlato parecchio dell'editoria o degli autori domo documentaristi piuttosto che autori di prodotti audiovisivi ma nessuno ha parlato dell'editoria deciderò ci sono aziende italiane
Che producono cd rom
Con difficoltà nei confronti dell'azienda straniera le aziende straniere si assemblano si mettono insieme labrador Vaudano nascita tra altre collaborazioni di altre aziende noi abbiamo collaborazioni con aziende italiane qua della Clementoni piuttosto che non ha non Mondadori piuttosto che la De Agostini io o straniere come possono essere la noleggio la Microsoft
Vediamo comunque che i piccoli editori che vorrebbero fare vorrebbero produrre vorrebbero cercare di realizzare anche prodotti di qualità come prima dicevano storico documentarista fanno fatica fanno fatica perché anche loro si trovano scontrarsi con un mercato dove ci sono grosse richieste dove le grosse compagnie riescono a produrre certi prezzi certe cose cercare per cui anche di porre una questione come seminario come punto di discussione non solo l'aspetto della produzione degli altri visivi ma anche la produzione di questi proprietari per le aziende gli editori italiani
E un'ultima cosa un'altra domanda non sfrutteremo sicuramente questo tipo di archiviazione di tutti i tipi perché siamo una struttura predisposta per far questo tipo di cose sfruttare la l'archiviazione che è un tema dominante in questo contesto ma
In questo coordinamento si penserà anche a con me proporre la divulgazione
Cioè la divulgazione di tutti questi tipi di prodotti di tutta questa catalogazione i sistemi di prestito i sistemi di utilizzo le scuole si io le scuole no il privato sia ribattono in quale sistema le copie si possono fare la TAC la la la divulgazione come deve essere anche pubblicizzata come deve essere strutturata anche verso le scuole
Queste sono le due o tre riflessioni quello lasciare grazie
Bene noi ringraziamo questo ben concreto intervento io non credo che le domande che sono state poste troveranno risposte diciamo così interlocuzioni attente nella seconda parte del seminario
Quindi sopra c'è una saletta dove si possono vedere i prodotti delle mediateche buon appetito arrivederci alle quattordici
Filippo
Allora
Ci vediamo per la seconda parte del seminario
Con il primo intervento
Si sente
è stata
Con il primo intervento di Enzo Bacchiega l'introduzione però al seminario la seconda parte sarà fatta da Giacomo Artini
Che poi presenterà un ipotesi di documento programmatico che ne abbiamo già discusso ovviamente
E chi sarà eventualmente integrato
Da alcune indicazioni che sono state già fatte nel corso della di questa giornata di lavoro
Come voi sapete questo ipotesi di documento programmatico è semplicemente una base di partenza per costruire attraverso due ulteriori oltre dobbiamo ancora decidere seminari il documento conclusivo che sarà presentato in occasione del convegno nazionale dei centri di documentazione
Allora la parola lascerei subito a Giacomo
Molto
Rapidamente perché poi questa è una tavola rotonda quindi avremo
Occasione di recuperare
Cioè di di integrare quindi di di approfondire alcuni temi io vorrei partire
Per aprire questa tavola rotonda con l'intervento che ha fatto questa mattina l'Assessore alla cultura
Della della regione che ci ospita
Il professor Cazzola mi pare che si chiama
Il quale ha detto una cosa importante che mi ha colpito perché da un po'di tempo assistiamo invece ad una in quella che io chiamo a una logica libera e selvaggia di privatizzazione oggi l'assessore ha detto una cosa molto importante ha sottolineato
L'aspetto di servizio pubblico di questi archivi di questi centri
Cioè ha detto amici miei
Il nostro lavoro di di di di conservazione di catalogazione ha come base come
Come principio fondamentale
Il discorso che lavoriamo e dobbiamo lavorare per istituire dei servizi pubblici
Questo in qualche modo non ha nulla
Le prospettive le ipotesi di apertura di collaborazione incontro con i privati tra virgolette ma ripropone la la la funzione egemone della regione dell'ente locale dello Stato stessi
Quindi questa mi pare la cornice dentro la quale noi dobbiamo lavorare
Non a caso questo seminario dopo vi leggerò il documento ma alla fine ovviamente che abbiamo elaborato e preparato
A aveva e ripeta due obiettivi fondamentali
Il primo ridefinire
Il ruolo la funzione di obiettivi i criteri di lavoro delle mediateche quando uso il termine
Questo termine mi riferisco e coinvolgo tutti archivi Centi per la stalla dire e biblioteche le videoteche e secondo fondamentale politico e quello di aprire un tavolo
Con il governo
Il governo nuovo e quelli vecchi
Non hanno mai affrontato in modo serio ed organico la questione della cultura audiovisiva
Oggi è urgente quasi fondamentale è alla nostra sopravvivenza invece avviare un confronto per arrivare a definire non solo un tavolo ma soprattutto degli obiettivi in comune e andare ad elaborare una normativa che
Definisca in modo chiaro e netto le competenze che gli enti locali debbono avere in questo settore perché noi ci muoviamo ancora in un'area oscura non chiara
E siamo oggettivamente
Così come posso dire
è occupati e sopra avanzati ad esempio oggi facevamo il discorso
Della RAI cioè esistono realtà che vanno per conto loro e che quindi io perché non esiste una normativa che definisca
Le competenze e quindi i rapporti poi c'è l'altro grande discorso che qui accenno solo ma che è fondamentale che è relativa al diritto d'autore
Quasi tutti se non tutti i nostri archivi sono fuorilegge bisogna che che ce lo diciamo con molta onestà questo è è un altro compito che noi dovremmo chiedere al governo il nostro compito è appunto quello di cercare di avviare un programma di lavoro come li abbiamo già detto questa mattina anche per approfondire alcuni temi che vanno da dalla catalogazione la formazione la nuova utenza la da molti multimedialità e infatti stiamo elaborando un piano per organizzare una serie di incontri
Di seminari
Nella mia regione nella regione Marche in Sicilia dove affrontare e approfondire alcune di di questi temi che che usciranno dal dibattito di oggi
Ci sono altri aspetti molto rapidamente che io tendo qui a sottolineare la prima è la proposta
Da cui nasce questo Martin conto di andare a ricostituire un coordinamento fra tutti i centri gli archivi audiovisivi
Proprio come occasione come opportunità il momento di confronto di scambio di informazioni e di esperienze onde evitare spesso come spesso è anche accaduto di essere divisi e quindi fragili e deboli in un in un ipotetico confronto con il Governo e anche onde evitare il discorso
Della
De delle degli sprechi delle delle ripetizioni vi faccio un piccolo esempio io
Questa mattina Dio informato che stiamo elaborando con il Dams cioè con la il dipartimento arte musica e spettacolo del del del dell'università
Di Bologna stiamo elaborando un corso di formazione per una figura nuova Cuesta che io ho chiamato tecnico dell'audiovisivo che che unisca che mette insieme la conoscenza
Del delle tecnologie con la conoscenza della catalogazione del patrimonio audiovisivo già alcuni amici mi hanno chiesto si sono informati perché sì se questa cosa
è importante è un'esigenza per altri si potrebbe andare a organizzare un corso insieme
In Emilia in Toscana l marchio o da altre parti
Perché oggi c'è un dato oggettivo
Sul quale siamo tutti d'accordo che le tecnologie ci permettono di comunicare
Molto rapidamente e a costi molto bassi quindi non possiamo non non cogliere questa occasione io oggi ho parlato il sistema rette per la mia regione ma questo sistema si Pompiano ad altre regioni cioè io posso andare a definire
Un sistema che mi permette di di scambiare informazioni confidenze con Venezia con Palermo con Roma o Torino visto che che abbiamo questa opportunità
Che ci è data ed è già un dato oggettivo inequivocabile dalle tecnologie dall'informatica e via dicendo quindi nostro obiettivo proprio quello di andare a definire un coordinamento un piano di lavoro e soprattutto andare a
A parlare non noi ovviamente noi daremo queste politici ai nostri amministratori che poi dovranno andare a discutere con i ministri competenti e con la RAI anche quali forme di collaborazione soprattutto quali spazi
Ci
Ci ci daranno altrimenti il nostro lavoro rischia i essere un lavoro inutile o per lo meno insufficiente rispetto alla domanda e rispetto
Al all'esigenza
Che oggi il mercato il pubblico ci ci propone quindi io ho finito nove stiamo più di quota io sto lavorando insieme alla mediateca di Firenze della
Toscana stiamo aggiornando la guida che abbiamo
Stampato e presentato ad Ancona quattro cinque anni fa quindi io vi chiedo
Di darci di farmi avere tutti i dati relativi alle nuove realtà e sono nate
Perché la mia guida Recchia perché a cinque anni sei anni quindi ha bisogno di essere aggiornata quindi di chiedo anche di aiutarmi in questo lavoro di aggiornamento della guida
Che raccoglie non solo gli indirizzi ma soprattutto tutta la normativa che guida
Di archivi e mediatiche e anche la normativa europea soprattutto quella inerente i diritti d'autore che l'altro di grande tema allo stato attuale in risolvibile
Allora grazie Giacomo abbiamo segnalati già undici interventi quindi teniamo conto
Che alle diciassette e trenta dovremmo per studiamo quindi un tempo abbastanza veloce disposizione del dei problemi
Allora l'amico compenso Bacchiega più direttore della mediateca regionale del Veneto
Consigliere
Allora io ero tentato di riprendere il discorso che ho fatto qui credo tre anni fa riproporre le stesse cose perché per certi aspetti oggi noi
Non siamo all'anno zero ma sul problema del coordinamento delle mediatrici ti pare che alcune cose sono le stesse che non abbiamo detto tempo fa dicevamo nel novantaquattro ad Ancona abbiamo detto a più riprese io non so c'era assessore io non l'ho sentito io sono arrivato un po'in ritardo stamattina per via dei treni
Vorrei chiedere all'assessore che ha detto che ha sottolineato l'aspetto di servizio pubblico delle mediateche se lui ci crede veramente allora io chiedo fatto domani trasferimento alla regione Toscana
E che il problema
Fondamentale
E che cosa noi vogliamo intendere per mediateca pubblica
Cioè deve esistere una mediateca pubblica come deve funzionare ecco questo è il problema fondamentale
Allora io dico se da un lato sono cose che si dicevano altre volte se da un lato noi abbiamo tutta una serie di produzioni che sono produzione che sono finalizzati o conservazione o quant'altro che è finalizzato a un grande pubblico io parlo strumento di produzione tanto per essere molto molto chiaro nell'esempio che vado a fare
Dall'alto abbiamo una produzione generalisti Ka vediamo quotidianamente che cosa ci propone la l'emittenza pubblica e anche quella privata
Lo spazio per il recupero della cultura l'identità di una realtà regionale provinciale o comunque di una realtà che quella più autenticamente rispondente al patrimonio culturale al patrimonio di quella civiltà
Viene fatto può esser fatto da una struttura
Pubblica che non ha scopi di lucro
Mi spiego meglio io ho esperienze quasi quotidiane nella produzione con la nostra regione su cui c'è un punto
Io ho dovuto ho ho avuto delle grosse difficoltà ad esempio perché mi è stato imposto un certo tipo di produzione per riportarla la logica della mediateca per esempio gli itinerari del Giubileo del Duemila
Cose che abbiamo fatto
Cioè un discorso il fallo alla morosità s'cioè con tutta una serie di comunque ben servire se nel sembra un discorso per farlo ricercando i contenuti reali e e diciamo la cultura che affondamento della spiritualità della nostra regione per carità senza voler fare un trattato ma vorrei fare una cosa seria conservata
Questo è un esempio estremamente banale ma per capire per esempio come noi e siamo operatori nelle mediateche pubbliche dobbiamo quotidianamente combattere per ricercare questo spazio rispetto dei soggetti politici
Che pensano alla mediateca secondo una logica che totalmente all'opposto rispetto alle finalità per cui la mediateca è stata fatta è stata costruita è stata pensata originariamente
Allora perché perché
E il coordinamento non funziona ho avuto difficoltà funzionare
Nel fare una passeggiata prima per cercare di alimentare il mio vizio sigarette Petrica un tabacchino pensavo a questa cosa mi dicevo e fate il paragone con le biblioteche le biblioteche sono una competenza primaria
Articolo centodiciassette della Costituzione viene assegnato alle Regioni una una realtà altra esistente già normata alzare polarizzata che ha a una che ha una serie di problematiche comuni
Le mediateche sono tante quanti sono gli enti che hanno voluto una mediateca
Quindi con finalità con strutture coorganizzazione con modalità di affrontare i problemi diversi diverse l'una dall'altra
Questo è fondamentale ed essendo una non competenza primaria pure aggiudicatarie stentano essendo all'interno dalla cultura genericamente intesa
è chiaro che avendo uno o l'interesse non primario due una non una normativa differenziata
Senza far riferimento a norme quadro a leggi quadro nazionale è chiaro che ognuno pensa alla mediateca come lui ha pensato costruire questo tipo di mediateca
E quindi da qui la grossa difficoltà nel riuscire a trovare tanti punti in comune e solamente pochi punti in comune e sia difficoltà oggettive e trovare anche una risposta su un piano politico
Perché è altrettanto importante
Che si sia la corsi Enza politica come pareva avesse l'assessore stamattina
Che le mediateche hanno questo ruolo hanno un ruolo e deve essere valorizzato e questo ruolo e questo lo lo sia ai momenti in cui accanto al ruolo ha i soldi mezzi personale e quant'altro
Perché fare una grande affermazione di principio
Significa niente nel momento in cui io vedo che la mia mediateca quella mia mediateca tra sistema produttivo sistema conservativo e quant'altro io dieci anni fa spende un miliardo va bene
Adesso mi sono ridotto tra circuitazione e tutte le altre cose che devo fare due trecento milioni
Tant'è che ho qui ipotizzato una cosa che fra l'altro è riuscita alcuni di voi c'erano o abbiamo creato un festival nazionale Bibliopolis
Per riuscire a dare uno slancio è una vitalità diversa alla realtà bere a te caro del Veneto
Nella povertà dei mezzi pensando di valorizzarne allo stesso tempo la produzione dei giovani e valorizzare lo stesso tempo tutta una serie di produzioni locali che venivano acquisite la mediateca alimentando né così il patrimonio della mediateca stessa
Ma non è che così in danno cercare dando dando fondo all'immaginazione e alla fantasia dei soggetti si possono ottenere risultati
Tant'è che tutti aspettavano al varco insuccesso di questa di questa manifestazione che sul piano re all'inizio ha avuto un successo sessantadue sessantatré partecipanti addita dopo dell'incontro amicale che abbiamo fatto noi
è è già un risultato come prima edizione estremamente significativi e importanti
Io alcuni anni fa sentivo per questo ancora mi allaccio all'affermazione l'assessore che ha ripristinato il ruolo di servizio pubblico dalla mediateca alcuni anni fa
Ma sentivo sentivo il discorso del collegamento al mercato
Signori miei quella significa collegare una mediateca al mercato come sui contenuti sulle modalità espressive
Sulle sul modo di dare una risposta delle esigenze
Ma il mercato altre logiche risponde ad altre ad altre finalità ad esempio un prodotto dalla mediateca messo in circuito può essere un prodotto benissimo frutto usufruibile a bassissimi costi no
Poi chiede come documenta una realtà altrimenti non documentabili di quel tipo di espressioni culturali di regione di cioè io ricordavo un Progetto abbiamo anche fatto io avevamo scoperto l'ultimo anziano che faceva i tetti di paglia
Una tecnologia vecchissima in montagna
Costava pochissimo farlo
Perché si documentava secondo me un mestiere che stava scomparendo questo ora credo sarà scomparso non sono riuscito a farlo perché perché le decisioni su un piano politico che poi vengono assunte
Portavano a fare produzione di altro tipo
O acquisizione di altra natura ecco allora questo contenitore che era mediateca
Che in sé raccoglie tutta una pluralità di modalità di raccontarsi al fenomeno o mediale nel suo complesso questo contenitore dobbiamo innanzitutto chiarirsi noi
E chiarirsi e far chiarire sul piano politico e Tecnocasa deve essere che cosa può essere nel momento in cui abbiamo capito eccessi anche chiariti sul ruolo potremmo eventualmente fare il secondo passaggio
Di questo contenitore a volte abbiamo agito con lo deve essere su un piano politico facciamo l'ulteriore passaggio chiediamo Honda anche a un livello a un livello esistente al coordinamento dei presidenti no
Chiediamo un attimino una maggiore attenzione a questo fenomeno
Senza pensare che ognuno ci debba coltivare un orticello in casa e senza dare a a questo tizio era una valenza valenze strettamente territoriale o personale o che cambia quel modificare ad esempio dalla struttura politica che governa la realtà in quel momento
Ci sono delle cose comuni ecco per il coordinamento va benissimo su questo aspetto quindi c'è un dato di identità c'è un dato di volontà politica
Se un dato di sfruttare allora tutti quei dati in comune e ognuno di noi possiede a ispettorati quindi ecco il confronto va bene la verifica va bene
Va benissimo ecco che abbiamo capito
Che è un'esigenza che io avevo ad esempio Bondanza si sta facendo questo corso io l'esigenza reale perché o una serie di operatori che di che sono disarticolate rispetto al Progetto che hanno una preparazione che non è finalizzata rispetto a quello che vogliamo fare
Ho terminato proprio in questi giorni una serie di lezioni proprio specifiche per riuscire a fare imparare tutte quelle cose fondamentali
Dalla catalogazione appunto dal problema della catalogazione dalle periodi visivi al problema dell'utilizzo molto pratico delle duplicazioni del ma delle del materiale del materiale tecnico che ognuno di noi possiede
Se poi questi informazione vengono cinque intatte ecco che allora a me va bene
Capire sapere cosa fanno gli altri e in che termini io posso sfruttare termini buoni ovviamente l'operatività degli atti io già ho fatto una proposta a suo tempo c'è il grosso problema della conservazione che ogni mediateca
Voi sapete che sistemi
Sistemi
Magneti CD dieci quindici anni fa oggi sono
Difficilmente hanno una qualità la qualità decente spesse volte siamo al limite proprio della
Non utilizzo
Allora io ho fatto l'operazione alcuni anni fa ho passato tutto ho passato tutto in Betta Came SP
Con la rigenerazione di tutto il materiale
E adesso sono pronto per passare a DVD ecco si diceva facciamo l'esperienza di questo tipo chi ha problemi che ha problemi di conservazione
A sto punto una realtà che può essere di riferimento per tutta un'altra serie di realtà limitrofe può utilizzare la struttura tecnica di cui uno sia per si si dota per riuscire a risolve un suo problema
Come quello per esempio del passaggio in DVD una delle cose che voglio fare voglio arrivare a fare quello di dotarli di struttura di una struttura tecnica in grado di riportare tutto il mio materiale ormai degenerato in vetta campi in DVD una volta che io c'ho questa struttura non è detto che la Toscana l'Emilia Romagna posso utilizzare la mia struttura magari mettendo anche qualche del personale proprio ecco voglio dire questi sono esempi estremamente
Pratici
Per trovare dei punti in comune sulla sulle modalità diverse con cui ognuno di noi si rapporta al territorio e alla propria realtà culturale allora o no
Abbiamo cerchiamo di avere la coscienza che non c'è una unitarietà dalla presa di coscienza di questa nostra non unitarietà cerchiamo di trovare la soluzione a tutta una serie problematiche comuni ed è giusto che queste problematiche comune vengono verificate costantemente a livello di coordinamento di passaggio di esperienze reciproche
Terzo momento da parte di ognuno di noi
La ricerca dei soggetti politici che ci rappresentano in questo momento che sono i nostri referenti di una reale volontà politica nella valorizzazione di questo di questo
Soggetto che la mediante solo così secondo me si può arrivare a
Una
A un a un non decadimento definiamolo della dalle strutture mediate cari la mediateca di un ente pubblico abbiamo detto deve esistere perché alcune funzioni specifiche se deve esistere deve esistere con una normativa che sia i quanto possibile uniforme sul territorio pur accentuando alcune differenziazione per alcune finalità per alcune modalità di raccontarsi rispetto anche al proprio passato
Terzo che ci sia quindi una volontà reale di coordinarsi per tutta un'altra una serie di interventi immediati anche futuri quarto è che
Il quale il e coordinamento che deve essere aveva una valenza politica deve anche registrare
Un confronto costante e continuo con gli altri soggetti
Quali altri soggetti di guida tritate stamattina io provocatoriamente ho cercato di capire vidimati cosa vi serve tutto a questo qualche serve a noi e a voi certamente vi serve ma noi come ci serve
Può essere un esempio può essere una che so io però a noi come mediateche pubbliche che dobbiamo dare che entriamo nell'ottica dopo l'ospite che dobbiamo dare una risposta ad alcune esigenze di carattere culturale
E e noi siamo interfaccia il più delle volte della RAI che ha una funzione pubblica e che lamenta sempre questa questo mancato riconoscimento di funzione pubblica e quindi di realtà delle alta immediatamente riferibile al servizio pubblico i anche qui degli enti pubblici nel suo complesso però nel momento in cui noi abbiamo instaurare un rapporto con questa realtà che si dichiara
Fare un servizio pubblico il rapporto diventa immediatamente di carattere come alzare
E non abbiamo questa corrispondenza ricordo ancora ancora che queste cose le diceva l'allora rappresentante uguali della RAI esimeva Amati e ci malato guardate che l'amore e scambi debole
Non può essere univoco se no uno ed eccola in altre parti sedile di ragazzi
Te io ritengo che questo coordinamento
Ordinamento politico debba soprattutto soprattutto oltre che a tentare di trovare anche una modifica
Delle normativi vigenti
E ognuno ha può anche possiamo anche fare una piattaforma unica
Raccogliendo tutte le esperienze possibili laddove possibile ovviamente anche perché ci sono una realtà che hanno una logica diversa ad esempio la Toscana ma Fondazione
Mentre la maggior parte delle altre realtà dipendano sono all'interno sono strutturate l'interno dalla delle dell'ordinamento regionale quindi anche questo è un problema reale no e e quindi dobbiamo anche capire come può funzionare una modalità comune di affronto anche
Della
Siamo della normativa esistente o da una moda trovare dei dei punti in comune ecco per riuscire quanto meno delle reazioni che siano univoche sul territorio e lo stesso tempo sollecitare un interesse politico è una tensione politica che attualmente non c'è
Scusate
Bene grazie da Enzo bacheca noi adesso
Ascolteremo l'intervento di del direttore della biblioteca comunale di Palermo dottor Filippo Guttuso
Che invece esprimerà un'altra situazione perché questa seconda parte del seminario credo che
Io faccio un un ottimo contro appunto la prima parte quella dove noi abbiamo cercato di sviluppare alcune tematiche fondamentali sulle tecnologie la multimedialità la catalogazione eccetera dicevo da contrappunto perché esprimerà senza dubbio quella che è la realtà storica del mediateche movimento ecco da Palermo
Viene una testimonianze di ciò che forse potrà essere
Una grande biblioteca multimediale vissuta dal punto di vista di di un municipalità e più Regione che ha deciso di affrontare anche con risorse piuttosto rilevanti questo problema
Sono contento di aver iniziato immediatamente dopo pranzo perché siamo se per il momento peggiore ringrazio Giacomo che se assunto l'ingrato compito di svegliare ma io devo dire che sono stato fortemente stimolato stamattina e tante che ho cambiato in alcune parti anche rilevante l'intervento che ho già annunciato di fare questo perché ho avuto l'impressione probabilmente sbaglio e può anche essere un'impressione soltanto il mio che rispetto alla questione del mediateche delle teche in generale si sia un po'come quella favola
In via
Dei ciechi che vanno tastando Del Fante ma ciascuno tasto un pezzo cioè interrogato dal vicino circolo sai cosa hai provato cosa attaccarla gamberi su una colonna no guarda quello che ha appreso la coda
è una scopa e via discorrendo cioè ho avuto l'impressione che i diversi pezzi
Non siano stati messi in insieme forse nel modo che avrei sperato desidera
E che se la prima cosa
La seconda che dicendo la peste che io ho come l'impressione che ci sia da parte dei colleghi che danni lavorano in un campo specifico che per convenzione chiamiamola mediante che una giusta rivendicazione alla differenza rispetto a quello che differisce immediate cari ai bibliotecari senza però ottenere Conte considerare fino in fondo quello che invece abbiano in comune che secondo me molto di più
Faccio un esempio stranamente pratico la biblioteca che diritto una biblioteca che ha questo nome perché nata numeriche in cui le biblioteche si chiamano biblioteche ma che al proprio interno
Del materiale che e sicuramente non soltanto di tipo cartaceo librario
Perché andiamo dai quadri alle monete ai calchi in gesso a chi più ne ha più ne metta insomma
E allora cosa aggiorniamo il nome delle biblioteche storiche oppure per fare un esempio ancora più pesante voi certamente saprete che la biblioteca del Congresso
Degli Stati Uniti che sicuramente la biblioteca più grande del mondo per quello che senza adesso non si sa che fine abbia fatto la vendi Mosca che ma conserva al proprio interno da moltissimi anni diciamo dall'inizio
Della produzione cinematografica
I master dei film
Cioè smettiamo di chiamarla Biblioteca del Congresso perché ce l'ha dentro azioni ecco quindi voglio dire
Da questo mancato riconoscimento delle origini cioè mi pare che sia arrivi come dire a un paradosso no qui il titolo del seminario e tra memoria e comunicazione
Cioè è una memoria un po'smemorata cioè nel senso che si ferma forse ai primi anni Settanta e non oltre si rifà ad esperienze che forse sono di importazione perché per quel che mi risulta in Francia che nasce questa specializzazione forte rispetto alla alle pellicole al film e quant'altro la rinforziamo no cioè e dopodiché cerchiamo brancolano indo convincenti pena perché la mediateca non vengono riconosciute perché non vengono qui perché non hanno la ma Dio donne compresa ritengo la cosa abbastanza semplice perché in realtà lei mediateca e come tali autonome le auto sufficienti e come dire disarticolate rispetto ha tutto il resto del materiale
Che per convenzione chiamo documento dire poi se volete faccia un altro voi terminologia perché stamattina ho sentito delle cose tempo fatto rabbrividire insomma nel senso che cioè tutti crediamo di sapere che stiamo parlando della mentalità del Multimedia che esse di quell'altro poi chiunque interviene ha un significato riempie di questa parola cosa completamente diversa ma faccio un minimo di chiarezza perché se no non ci intendiamo perché si vada chi intende la multimedialità il fatto che le scuole per esempio possono avere una postazione di lavoro con cui si utilizza il foglio elettronico
Qualcuno mi spieghi dove stava Muti vitalità di questo fatto cioè al problema del della produzione addirittura artistica è dello stimolo diciamo dalla produzione locale giovanile e quant'altro
Direi che chiarire con più rigore i termini è capire di che cosa stiamo parlando non ci farebbe un briciolo di male
Per cui se teniamo come dire il il termine documento può darsi che siamo d'accordo tutti
Cioè per documento potremmo intendere qualsiasi tipo di comunicazione intenzionale registrata su un supporto qualsiasi che registrato però perché da passare il tempo e lo spazio
Dopodiché che si è registrata su un foglio di carta è ripagata che sia relegata perché sia incisa su un disco di vinile
Che sia inciso a laser sul sì rom o su nastro magnetico o su una pellicola cinematografica non cambia assolutamente nulla
Questa può essere una base comune e allora se po'comincia a porre più che le differenze lei continuità e le comunità scopriamo per esempio che le associazioni esistono
Cioè ne conosco almeno due una dei bibliotecari ma se non volete ce una associazione parlando per la documentazione avanzata visto che c'è un'esigenza più spinta più di tipo documentaristico che bibliotecari
Perché non trovare convergenze con queste organizzazione esistenti punto interrogativo tra l'altro già come dire nota a livello internazionale ministeriale e quant'altro
Cioè perché cercare di crescere da soli quando volendo essendo assimilabili a quelli che nel mondo anglosassone sono chiamati i Audio visual ladra di Hans siamo silente dei bibliotecari in quanto tali
Cioè la differenza non nasce da altrove sta registrato supporto non può essere questa non è l'oggetto non è e il dove sta registra la comunicazione che può fare la differenza
Perché se domani nascerà è una tecnologia dell'ologramma cioè cosa facciano facciamo l'ologramma teca
Cioè se per in veramente scherzare non ci riusciamo a trasmettere informazioni sulle Chister non sulla
Su su qualsiasi supporto banale cosa varrebbe inventa un'altra
Cioè io così da bocca mista si dichiaro Cannistrà pubblicamente ritengo che non bisogna moltiplicare oltre il limite necessari ai clienti
E quindi lei individuazione le individualità perché se no si finisce alla monade assoluta cioè e allora è chiaro che nessuno di noi singolarmente potrà contrattare contro chicchessia
Cioè facendo salve de specifiche che vanno rivendicate Pico cerchiamo di vedere
Quanto di più è quanto di meglio abbiamo in comune con un mondo che ha un'esperienza pluri Sainte-Marie
è qui stamattina io sono rimasto sconvolto dico dai tempi no Catamo Cracolici del della
Del del del materiale televisivo
Cioè facendo quattro calcoli cioè tra cinquant'anni
Dovranno obbligarci tutti a catalogare materiale televisivo perché moltiplicando per cinque quindi ora di fruizione cioè non basteranno le future generazioni a catalogare
Quello che qualcuno non vetrata che sarà un lutto occupati a catalogare
Cioè è paradossale ma
Pensiamoci bene è possibile che saremo costretti a fare qualcosa del genere
Allora perché dico questo
Perché
Rivendico ai bibliotecari
Una maggiore esperienza
Perché non tenerne conto è memoria di tutti ed è comune ed è per tutti
Voglio dire
Per nel due mila cinque otto quarantacinque c'è stato un signore si calcola Gessner che di mestiere faceva essenzialmente il meritano che decise che essendo passati per cento anni dall'invenzione la stampa a caratteri mobili era ora di cominciare a catalogare
E infatti diamo questa sua cosa monumentale Bibliotheca Universalis quello che era stato stampato nelle tre lingue sacre preparai Galatina la greca certo punto c'ha allevato a mano ha dichiarato fallimento
E ha detto non è possibile e si era ai primi cento anni alla stampa parlasse ciclicamente ripetuta no con
L'alluvione i documenti che ci avrebbe dovuto sommergere poi alla fine per fortuna ciascuno di noi fare con proprie scelte le proprie stazioni e vive allegramente
Cioè non vorrei che non tenendo conto del passato delle esperienze e delle grandissime
Convergenze e direi quasi identità se siamo d'accordo con certe definizioni molto generali
Sì tenti di ripercorra delle strade che sono rivelate fallimentari ma se fossero fallimentari quattrocento anni fa e quindi giustificabile ripetere la cassa cosa adesso mi pare folle
Cioè come se qualcuno volesse come dire riscoprire daccapo l'acqua calda
Ammesso che sia stata scoperta
Cioè avara perché non tenere conto di questo patrimonio dico alla memoria sette l'estremo Oria è deve cominciare a fare i conti con se stessi
è con analoghe situazioni affrontata nel passato certamente e allora rispetto alle anche a ai nuovi cataloghi grafici ma porca miseria esiste una federazione internazionale della documentazione che attiva da
Direi
Un centinaio d'anni esiste una terrazza interazione dell'assegnazione dei bibliotecari e dei documentaristi chi ha dettato degli standard descrittivi
Che guarda caso sono patita dall'esigenza alla Biblioteca del Congresso anche Canada catalogare dei film e quant'altro di cui non si tiene minimamente conto dopodiché Pratali anni arriverà una direttiva internazionale che dirà alta avete sbagliato tutto
Contrordine compagni si ricomincia daccapo di firme di Don Camillo e Peppone dico qualcuno vi dovremmo ripetere
Cioè io non mi spiego non riesco a capire proprio perché sono Tosi abituato all'economia dei mezzi e alla povertà dei mezzi che sì sì
Il dover ripercorrere strade già note rifare gli stessi errori non tenere conto delle possibilità concrete dell'esperienza che i sono già fatte negli stessi anni mi pare folle
Non lo posso accettare perché questo significa che questo patrimonio che per dovrebbe servire a me e ai miei figli per arricchirmi non potrà arrivare né a me né mi fine ai miei pronipoti in tempi utili
S e questo è il gioco permettetemi non credo che ci si possa stare grazie
Grazie affliggo Guttuso
Adesso dovrebbe venire qui da noi Franco Boldrini hanno le luci credo Piero se meglio adesso
Che rappresenta una mediateca storica per lo meno neve nei confronti non soltanto della situazione italiana ma nei confronti anche di un sistema di rapporti
Che la mediatica delle Marche ha trattenuto anche quella mediateche Regione Toscana intenti costretti
Quindi allora Cesar certo con grande fiducia
Grazie
Allora io sono hanno l'Imu uccide la mediateca Telemarket Presidente si scusa e non è stato impossibilitato a venire ma era molto dispiaciuto dunque noi siamo ad un nuovo incontro che ci conosciamo molti di noi si conoscono
Siamo noi contro quello di vicenza di dicembre di cui accennava video policy accennava insomma chiede la mediateca del Veneto seguito da un incontro a Roma
E preceduto da un altro incontro a Firenze novembre preceduto a sua volta un altro incontro non ricordo più se a Firenze a Bologna e così via indietro fino ad arrivare al novantatré novantaquattro a quel convegno di Ancona il futuro delle memorie di cui con piacere ho sentito parlare anche oggi e quindi vedo che in qualche modo se ne conserva appunto memoria questo mi mi fa piacere
Perché faccio questa specie di excursus che è un po'pigri del coordinamento del cinema degli audiovisivi perché comunque vale la pena di di di ricordare da dove si parte dal novantadue novantatré perché in qualche modo devo dire che nonostante il disagio e con una con piacere con orgoglio grazie che questa cosa insomma che questo coordinamento nonostante abbia tale stato brucellosi procedutosi Mario è comunque arrivato fino a qui
Ma non si tratta solamente del piacere di ritrovarsi tra amici che pure è una cosa che ci vediamo ogni volta mettici diciamo ogni volta che ci vediamo
Si tratta di qualcosa di più si tratta del piacere di ritrovarci risentirci tra professionisti che hanno impiegato anni competenze Energia lavoro passioni in un territorio per molti versi comune
Sono convinta che quello che diceva Bacchiega circa le differenze insiste ed è un dato di fatto è un dato di fatto anche lei al comunque il territorio che ci ci accomuna e ci vede qui
Delusi qualche volta incalzati ma ci vede qui comunque a un a un tavolo comune
Sento ecco volevo ricordare un attimo questa cosa del futuro delle mode del novantatré novantaquattro non tanto per amor patrio
Quanto perché ho sentito molti dei termini molte delle questioni aperte molte delle querelle aperte nel novantaquattro io giro sentite riproporre quasi uguali sento parla di memoria di memorie di archivi audiovisivi quanti incontri abbiamo fatto
Quanto ci siamo detti questa cosa di catalogazione di standardizzazione delle tipologie di catalogazione quando internet ha spazzato via praticamente il problema alla radice
Quanto ne vogliamo parlare ancora
Non è che non è stato senza profitto perché comunque oggi abbiamo una chiarezza io credo che mi permetto di dissentire con Terenzio io non credo che noi si abbia bisogno di fare chiarezza io credo che l'abbiamo fatta tanto chiarezza
Ma anche troppo spesso ci siamo parlati addosso io una curiosa sensazione da incubo
No non tra di noi l'abbiamo fatto ecco fuori tredici ecco cioè la sensazione è quella di una specie di decemviri come negli incubi quando sei uno sforzo immane non riesce a fare un gradino c'è c'è una specie di immobilismo forzoso nonostante l'attività
Attività che accetta perché quasi tutti qui sono operatori del settore e quindi lo sanno perché ne sono autori di questa attività spesso frenetica spesso non supportata economicamente dicevi tu ma più ancora spesso non supportate istituzionalmente
Più ancora non supportato politicamente allora perché si
Ma in qualche modo emanazione beh tanto io ma mai per fare la bravina ma sono qui con il dirigente dell'ufficio beh Cine De Beni Cina odio visivi della centro Beni culturali della Regione Marche quindi ho messo in pratica subito questa cosa
Credo che sia assolutamente necessario un rapporto stretto di questo tipo perché questa è la certificazione la validazioni istituzionale che politica allora io vorrei fare due proposte sarò molto rapido
Non lo so come la prenderete ma è nata proprio ieri da parlando appunto con con il dirigente regionale
La prima proposta è di far fare a questo coordinamento un salto che è di ordine politico giuridico cioè ormai siamo pronti siamo spara pronti Asso a costituiamo citino Associazione nazionale degli archivi audiovisivi immediata di archivi audiovisivi cioè diventiamo un soggetto riconoscibile configurato seriamente riconoscibile in modo che in una tavolo di concertazione si possa essere un pollo ufficialmente riconosciuto
Se no in ogni caso e vedo che noi siamo un'emanazione della regioni quindi già dovrebbe esistono riconoscimento ma sono sul piano deontologico sul piano ontologico non è zero quando Veltroni fa Mediateca due mila non lo chieda le mediateche sedie piace
Allora io credo che se esiste scusa viola molto
No posto
Non gli alloggi allora di fatto non glielo chiede io credo che se esisteva un'associazione nazionale riconosciuta con un organismo direttivo Predrag delle mediateche archivi audiovisivi io lo deve chiedere è un'associazione di categoria esiste da varie si legittimata sì a quel punto non dobbiamo potrà cerca una delegittimazione dopo dieci anni che ci sono venuti i capelli grigi
Ecco allora insomma io per la prima proposta è questa farà di più
Metto a disposizione la mediateca delle Marche la Regione Marche come sede di questa associazione nazionale e quant'altro possa servire credo che la Regione Marche alla quale io non appartengo sono perfidi azione sia sufficientemente centrale sufficientemente
Elastica anche come caratterizzazione da poter offrire una ospitalità questa cosa e poi ci siamo già sperimentati in questo punto nel convegno del novantaquattro questa è la mia prima proposta sì spesa sempre parlando con con il dirigente della regionale che credo ha portato veramente una prospettiva che mancava nel mio tipo di competenza
Si parlava della possibilità di istituire un protocollo d'intesa tra Ministero Beni culturali regioni e associazione nazionale di pediatriche
Per la gestione della catalogazione dei beni audiovisivi di una serie di banche dati regionali affluenti a una banca dati nazionale
Affluenti in ultima analisi a patrimonio culturale nazionale
Cioè però da non fare come singola mediateca o come singola regione ma da fare un'associazione nazionale mediateca regioni Ministero Beni culturali con una ripartizione di poteri e competenze io credo non è poi il mio settori più di tanto quindi non voglia andare avanti più di tanto però credo che sia una possibilità pratica
Ultima proposta che faccio sempre molto concreta e molto stringata
A a settembre ci sarà la seconda edizione del Salone del cinema d'Ancona molti di voi si ricorderanno d'essere già stati invitati alla prima edizione credo che era stato invitato ci scusiamo terra successivamente indicato se ci fate pervenire indirizzi eccetera
Il Salve Regina una manifestazione nazionale l'anno scorso tra la patria tra le varie attività di convegnistica a registrato un paio di cose interessanti dal nostro punto di vista cenavano molte altre ma nonché non interessano questo contesto in cui non era un convegno sulla coordinamento dei festival cinematografici video delle Marche eccetera che ha avuto intanto subito la presenza degli assessori e di chi era competente da un punto di sì istituzionale è una buona affluenza di pubblico
Perché dico questo perché io offro io la mediateca delle Marche la Regione Marche in qualche modo offre ospitalità per uno dei prossimi incontri in in una sede che è già un incontro
Qualificato che già a un pubblico come dire qualificate selezionato e a settembre quindi immagino che piace saranno arte però tenete conto che c'è questa disponibilità
Io ho fatto delle proposte viaggio concrete non perché non voglia più di parlare di questo è sempre un piacere inimicizia insomma vorrei parlare di altro la prossima volta che ci vediamo
Grazie Adorno Ricucci
Pronto Rebellin Sources
è il direttore del Centro servizi culturali di Oristano
Noi siamo particolarmente lieti di di averti qui anche perché non ci sono state molte le occasioni per
Per avere un un più approfondito scambio di opinioni
Probabilmente così funziona arrivati alla punto in cui cominciamo a dire sono perfettamente d'accordo con l'intervento che mi ha preceduto cioè in modo particolare io ritengo che le proposte che sono state fatte
Dalla collega della Regione Marche siano totalmente condivisibili siamo tutti quanti perfettamente che siamo singolarmente molto deboli che abbiamo assolutamente bisogno di un coordinamento che ci rappresenti de un coordinamento che essendo istituzionalizzato possa fare delle proposte al ministero anzitutto visto che questo progetto due mila dovrebbe andare avanti
Così come sono perfettamente d'accordo con il direttore della Biblioteca comunale di Palermo che ha cominciato a fare il punto sui termini cioè è inutile che noi diciamo di no e siamo Mediateca ritratto l'odio visivo tratto multimediale cioè noi stiamo trattando informazione registrata per cui stiamo trattando beni documentali
è qualunque prodotto che noi abbiamo all'interno dalla nostra struttura dal libero al Sindrom è comunque un bene documentali che però pone problemi diversi è questo certamente è un fatto ogni bene documentale pone problemi diversi problemi diversi di acquisizione
Perché non è così facile acquistare una videocassetta così come semplice acquistare un libro perché ha un mercato e distruzione totalmente diverso e altrettanto dicasi come diceva il nostro collega
Per il sito che ancora differente ancora secondo a una
Tipologia completamente diversa per la conservazione terzo a una tipologia completamente diversa per la catalogazione quarto alla teologia totalmente diversa per l'uso
E che si fa di questi beni nel senso che considerò mobile del computer con Petrella la cassetto bisogno del videoregistratore del monitor e così via
Ecco
Certo che probabilmente all'interno dello sospiri Enza molti di noi si sono divertiti ad inventare l'acqua calda queste perfettamente io siccome mi sono dichiarata punto totalmente d'accordo con queste cose che sono state dette se mi consentite passo e cinque minuti resta del mio intervento
A
Farvi vedere un'altra piccola boccetta di acqua calda e cioè noi ci siamo scontrati subito con le polemiche la catalogazione con i problemi della gestione dei beni catalogati con i problemi del prestito
è abbiamo realizzato piccoli c'è un piccolo software che ha per la nostra mediateca lo stratega tratta
Un po'tutti i beni documentali dal libro all'avvio cassetta anzi di Roma alla ci diario abbiamo fatto un piccolo stop perché già per noi risolto i problemi non abbiamo moltissimi materiali diciamo che abbiamo quindici mila beni documentali
Allora
è una sorta d'abbastanza semplice con una interfaccia estremamente amichevole
Allora è la prima
Degli attori fa vedere le varie icone
La prima icona si riferisce all'archivio degli utenti perché gli utenti persone fisiche
Dove sono registrati tutti i dati per l'identificazione del singolo e anche alcuni dati che possono essere utilizzati per questioni di
Di ricerca avaria in modo particolare per quanto riguarda né statistica
Nome cognome data di nascita eccetera eccetera latte il titolo di studio professione e così via la cosa importante è che mi mi preme sottolineare qui e che voi trovate un gran numero di codice locali sul punto attore
Ecco in fase di prestito noi mettiamo nell'attrattiva ideata esclusivamente il numero di codice questo numero di codice ci permette di risalire poi di all'utente e vedere anche se questo utente collegato allora persona giuridica cioè una scuola o un'associazione
E di facilissimo uso qui siccome molto spesso ora ciascuno ai nostri utenti riceverà una tessera però molto spesso l'attestazione ha dimenticato e il numero di codice non se lo ricorda la cosa è molto semplice basta digitare
Di stato colpito case più o meno il cognome molto diffuso digito Oppo nella Casella apposite mila tutti dopo che io in inattivi
La l'articolo successivo e quello delle persone giuridiche
Più o meno simile mutuamente non ci sono i dati personali quindi cioè l'unica cosa Giunta numero di fax per quanto riguarda le persone giuridiche
Ecco il la cosa interessante certamente questa la a tant'la l'addio per la catalogazione dei film vedete ci sono tre diversi livelli il livello generale
Io mi riporta il tetto lavoriamo su una un'opera che tutti quanti conosciamo l'attimo fuggente
Ecco gli Omo digita soltanto attimo è già il computer di portarla spiega relativa l'attimo fuggente nove troviamo registrato il titolo
L'articolo separato dal titolo questo ci consentirà o in fase di stampa e avere tutti di il film in ordine alfabetico
Il titolo quindi il titolo originale la regia l'anno di produzione la durata minuti del del film la collocazione sullo scaffale egli origini cioè il lo stato di produzione e genere
Il secondo livello di questa scheda comprende il castigo le musiche la sceneggiatura la fotografia il soggetto è che questo poi c'è questa casella sugli argomenti la cosa che capita certamente a tutti voi a che quando uno viene aprendosi bibliotecaria viene dicendogli voglio i Promessi Sposi danzando Manzoni
Per quanto riguarda il singolo anche chi dell'invio teca per visionare un film viene previsionali quel film però la stragrande maggioranza cioè la parte una parte sostanziale dell'utente di una mediateca è la scuola l'insegnante non viene a chiedere di voglio l'attimo fuggente disegnate viene a chiedermi voglio finire sulla scuola voglio finì sui problemi giovanili voglio un film che mi pare la famiglia
E a questo punto la cosa interessante avere un archivio
Su questi temi e per ogni fine infatti noi elenchiamo alcuni temi che all'Inter nel film sono trattati nel caso specifico di un attimo fuggente cioè il il tema scuola il tema Giovani il tema famiglia mandavano tutto aggiunge quel tema suicidio e così via ecco se voi avete bisogno di fare una ricerca sul tema famiglia andiamo alla icona ricerche avanzate
Aprite
Dobbiamo cercare film
Li voglio in ordine alfabetico
Quindi ordinati per titolo
Il campo abbiamo visto che l'argomento trattato
Giudice ecco qui
Argomenti
Che contenga la parola famiglia
Allora
Meglio quell'asterisco perché avete visto la parola famiglia e per stasera persa quindi riconosceva l'intera una stringa uso asterisco
Faccio iniziando
Ricerca
Speriamo appunti perché non è questa la
Va be'e mi ha trovato ben cinque film sull'argomento famiglia altrettanto posso fare naturalmente per qualunque altro argomento che io abbia in mezzo all'interno del computer
Il l'ultimo livello della catalogazione del film cioè quello relativo ad alcuni particolari tecnici Claudio che tipo di ausilio è se a colori o in bianco e nero
Super supporto ce l'ho cioè l'informato dermatite dati ad usarsi uguale Esselunga tre quarti di pollice o film una edicola e così via
Questo è successiva attiva ai film in lingua straniera maschere identica c'è soltanto indicato la lingua perché qui se inglese francese o altrettanto ecco comincia a cambiare invece qui nella gestione dei beni un dei documentari
Qui la scelta che abbiamo fatto è quella di introdurre la classificazione Dewey perché mi permette di tenere accorparti e di prodotti per l'argomento per cui nello Cassetti geografia Scanzano assieme quel storia cioè trecento anzi utilizzando tutta la lava abbia possibilità della classificazione di UI forse addirittura Prima guerra mondiale squadra mondiale eccetera eccetera eccetera
Mettiamo quindi la classica a piedi uniti la collocazione nella asse nella nella catalogo
Una durata la il titolo il produttore è avrebbe contenuto verrà documentario
La quello successivo è quello della dei perché abbiamo chiamato bottiglia insomma sono in realtà i i CD Rom è lei insidiare anche qui unificati attraverso classificazione di Uri il titolo l'autore qui e così comincia a cambiare l'autore della musica perché in questo caso un cd musicale
Distributore della musica il produttore il tipo di supporto questi un cd musicale
E altrettanto cioè le ferite si tirò naturalmente
La gestione dei prestiti
A tranviere attraverso la registrazione del titolo dalla autore eque terrà qui basta inserire il Codice
Viene avvistato automaticamente il nome legge qui abbiamo uno Bellezza Antonio sì io cambio Inga venti
Naturalmente cambia logicamente il nome sono qui basta intimidire il
Non è qui devo dagli europei anzi fannulloni
Ecco la cosa interessante questa ugualmente studio prestavo bottone per i rientri
Mi all'intanto avete visto per diventano dopo ricconi rientri da tutta la i Viet mancati tutti i film il le opere e sono attualmente in prestito
Se voglio di cercare un
Un film ebbe uno ma che è una qualunque opera che sia in prestito perché me l'ha devono richiedere
Scrivo il titolo dell'opera che so che c'è per esempio l'Albero degli zoccoli in prestito
Non è facile cercare
Per il bacino ma certamente sfiora il fatto un qualche errore
E quasi sino l'operatore mi soltanto
Sì dovrebbe funzionare
Non funziona ancora
Io sono non non è che iniettano fatturazione di Draghi con questo ah sì sì sì sì
Adesso lo penso sappiate che funziona crescono particolarmente ma comunque funzioni altamente
Perfetto
L'altra possibilità è quella di
Di fare delle ricerche avanzate per cui colpacci va be'non soltanto cioè oltre avete deciso in dieci livelli addirittura di possibilità di ricerca
Per avere tutti i film italiani almeno cioè cinquantasei tutti i film di Fellini da tutti i film di Fellini o anche tutti i film di Fellini Gabbiano con me
Protagonista chi sono io addirittura ampliare ancora tutti i film di Sergio leone davvero Clint Eastwood come attore anche la colla musicale piacere Chelsom potete disabili criticate tanto fare con le statistiche torrette un campo te ugualmente immensi ormai statistica per le mie relazioni le preparavo tutte quante al computer vi danno Bravetta questione le statistiche che nel leggere le statistiche voi finite per avere tutte le informazioni reali
Sul vostro lavoro io riesca ad avere attraverso questa artistiche la percentuale di persone che vengono dalla città capoluogo per fare i prestiti quelli che vengono dalla provincia quante alla scuola media quante la scuola elementare quanti dalla scuola superiore e così via insomma vita approderà la statistica che finisce per essere o strumenti d'analisi importantissimo nel vostro lavoro grazie
Allora
Rinviamo
Del Veneto intorno Barak imprese
Si intitola
Archiloco ricordare
Vent'anni fa posto
Sarebbe sottolinea
Realistico
Diciamo ritrovato con
Ora
Ecco pure
Non non so
Fisico intervento
Comunità abilità
Juventus
L'interrogativo Jugoslavia farà
Che non è
Aprile uno spazio il simpatico e raccogliere del materiale su può
Ma ora però il rischio che
Noi
Si sa
Alcune pronunce
Si sono sollecita sono differenze sostanziali
Per cui
Possibile di
Responsabilità
Grazie
Dunque io sarò molto breve sono venuto qui per parlare di un'esperienza che accese la facciamo da dieci anni in qualche modo mi riallaccio all'intervento che ha fatto Cecconi stamattina permettiamo loro di Milano l'esperienza è quella divide Olanda una concorso nazionale che alcuni di voi conoscono e che interamente dedicato alla produzione audiovisiva pubblica cioè da dieci anni a Cesena invitiamo gli enti locali
E le istituzioni pubbliche quindi Comune Regione Provincia ma anche passerelle consorzi università
A mandare
In concorso a confrontare tra di loro le produzioni audiovisive realizzate nel corso dell'annata
Di domanda restino a ottobre nell'ottobre scorso alcuno di voi erano presenti messa celebrata alla decima edizione invece dizione sono stati raccolti settecentosettantotto tre prodotte all'incirca da circa duecentocinquanta enti più o meno quindi questo in qualche modo Vito landa anche se parziale è uno un osservatorio interessante per vedere da vicino qual è la produzione audiovisiva pubblica
C'è da dire che nel corso degli anni sono venute a mancare come dire dei punti di
Dei punti di produzione fissa i primi anni addietro randa si verificava la presenza di opere prodotte da perlomeno una una decina di enti produttori che sulla produzione puntavano
Questo discorso della produzione venuto sempre più scemando con gli anni
Sono sempre meno i centri pubblici ieri che incaricati occupa o comunque che si occupano di produzione unanime dialogo di Milano un altro la regione Lombardia l'ufficio qualificazione
Tutela dei patrimoni dei beni culturali e poco altro
Le
Le produzioni audiovisive pubblica sono in qualche modo sempre più legate alla saltuarietà all'occasionalità
E anche la come dire le tematiche queste affrontano si fa almeno nelle o perché ne abbiamo raccolto in questi dieci anni
Dai materiali di tipo Ku documentari più o meno classico sia di carattere naturalistico che è di carattere storico ai materiali di documentazione di attenti o di manifestazioni materiali di servizio
O faccio un esempio ci sono state diverse università che hanno mandato critico sulla sui vari servizi che l'università offre oppure questo è un altro filone che in qualche modo può interessare di più che a quello della memorialistica cioè alla raccolta di testimonianze legati alla storia alla cultura locale
Infine le ultime due grosse branchie sono quelle della dei video di carattere sociale prodotto essenzialmente da usura
Età
Settori dei servizi sociali dei vari enti per cui qui si fa in genere e tematiche sono quelle dell'handicap e della tossicodipendenza
E anche una piccola parte di fiction questa dovuta soprattutto a esperienze
Di corsi o o comunque di incontri di centri giovanili
Questa produzione in qualche modo chiudo il mio intervento stimola una serie di domande
Domande che lascio anche voi
Una probabilmente anzi quasi sicuramente una delle funzioni che una singola mediateca deve avere quella della raccolta della documentazione locale
Dopo si tratta di vedere il l'ampiezza e l'ambito del territorio in cui opera
L'altra l'altra cosa è questa una domanda cioè cosa raccogliere cioè tutti noi che siamo qui tutte le mediateche che sono presenti qui devono raccogliere tutti lo stesso materiale cioè noi ci troviamo alla fine ritrovare ad avere
I tutti materiale uguali
Non è il caso di come dire in qualche modo tenendo presente i i i vari servizi a cui una di notte una mediateca chiamata
Ci sono i servizi chiamiamole di base degli atti al discorso della scuola ma probabilmente non è solo questo cioè non è un un servizio finalizzato solo ad un'utenza scolastica sarebbe tutto sommato una ben misera cosa
Ci deve essere alto quindi quest'altro che valenza della vere
Che materiali deve andare a raccogliere
Tutti dobbiamo raccoglie lo stesso materiale non è il caso di in qualche modo di non dico specializzarsi però quasi cioè
Lavorare su dei settori che sono in che possono essere legati anche alle singole realtà in cui un'opera
Legata a questo cioè e e qui torno alla alla alla domanda che lascio cioè quale devastate poi in realtà la funzione di una mediazione
Grazie
Intendo vi vi ricordo che questa questa esperienza di il fiorente è stata la prima e rimane ancora l'unica
In questo
Filone della produzione pubblica
Ovviamente ora
Devo dare la parola verso qui
A Carlo Cagnetta responsabile mediateca leda
Cioè
Va bene
Mentre sale sempre per proseguire la provocazione
Di prima
Perché noi da da da troppi anni viviamo una realtà e corriamo il rischio che chiunque si alza la mattina ed è anche giusto
Si fa la mediateca la la mediateca dativo tanto è convinto che basta raccogliere un numero piccolo medio grande
Per carità questo ognuno lo può fare però i nostri impegno nostro sforzo sarebbe quello di dettare tra virgolette dei criteri delle metodologie ecco perché è importante così riflettere in modo approfondito sul discorso di che cos'è la mediateca un archivio un centro audiovisivo e via dicendo la parola all'amico
Spero che
Tutti gli atti pronto sì
Dunque innanzitutto descrivo brevemente la mediateca leda se no è difficile capire il cose che dirò successivamente
Dunque è una mediateca nata nel mille novecentottantadue a margine di un festival che si chiama lo sguardo degli altri che era un festival che voleva diffondere in Italia il cinema sull'handicap oggi sembra di apre una porta aperta nel
Diciamo alla fine degli anni Settanta i primi anni Ottanta era alta era un'operazione di di apertura in Italia mettersi a parlare di handicap attraverso il cinema d'autore perché appunto la caratteristica di questa mediateca eh
Raccontare la vita delle persone con handicap non raccogliere documentari di tipo medico di tipo tecnico utili per non so per autori psico
Ci consente socio sanitari ma proprio invece raccogliere film documentari d'autore capaci di dare una testimonianza della della della vita delle persone con handicap ecco questa mediateca che è nata al margine dell'evento Festival
Poi è cresciuta anno dopo anno ormai insomma esiste da da diciassette anni i figli ecco una caratteristica di questo festival è che i film che passano nel festival vengono poi conservati nella mediateca
Vengono acquisiti cioè vengono presi diritti notte altri TAR per cui poi la mediateca distribuisce edita in italiano il nigeriane sottotitolo a qualche volta doppia italiano questi finse strato demente di fin stranieri e poi ridistribuisce su tutto il territorio nazionale
Questo ormai da moltissimi anni e ogni anno appunto ci sono rassegnato ti Italia con questi film
Per diverso tempo si è trattato di una cineteca cioè questi film venivano distribuiti
In sedici millimetri in trentacinque millimetri in pellicola comunque
Poi parallelamente al anche al al diffondersi di di di fin commerciali sul tema dell'handicap è calata la richiesta de dei di questi film leda
Di fiction o sull'handicap
E invece ha cominciato a crescere la richiesta di di videocassette
Per quei conti non esserci rassegne di film sull'handicap in poi tutti i tagli in cui vengono prestati anche questi film ma soprattutto appunto al la mediateca leda si è spostata verso appunto un un lavoro di distribuzione di videocassette e non più come prima
Messa a disposizione temporanea di opera di visive ma messa a disposizione permanente cioè cresce l'uso delle videocassette a scopo library cioè associazioni Enti locali che risiedono avere un sette di videocassette durante questo tema da mostrare a città mette a disposizione della proprio utenza ecco e questa quindi è la nostra esperienza quindi un crescere della di questo utilizzo
Del video e
In questi anni si sta spostando verso appunto la multimedialità per cui per ora stiamo trasferendo le informazioni su questi video non direttamente i video
Diciamo nel giro di pochi mesi avremo appunto la banca dati in internet con tutti questi con l'elenco di questi materiali non ovviamente una banche dati sofisticata come quella che sta approntando
La Rai non in una banca dati così prettamente multimediale ma comunque una banca dati sufficiente a capire le caratteristiche di questi materiali
Ecco detto questo volevo mentre un po'più nel merito di alcuni aspetti che mi sembrano interessanti in questo periodo uno riguarda proprio la catalogazione di questi materiali mentre in passato questi materiali ci venivano richiesti
Nel loro in insieme cioè erano delle opere oggi ci vengono richieste ancora come opere ma in parte ci vengono richiesti dei brani di queste opere
Cioè per scopi specifici possono essere dei corsi possono essere può essere la creazione di nuovi prodotti ci viene chiesto qualcosa di molto più preciso ci serve a vedere queste cose
è chiaro che questo crea dei problemi per quanto riguarda l'autorità all'Italia che uno dei prodotti le sono sopra i diritti d'autore ma proprio l'autorità in senso come senso complessivo dell'opera abbiamo dei prodotti che hanno una loro fisionomia d'autore andare a staccare un singola sequenza
Crea dei problemi per la comprensione del di quest'opera detto queste o con tutte le cautele del caso è una richiesta fortemente in crescita c'è sempre più vengono richiesti dei singoli brani quindi
Noi stiamo per lo meno andando a una catalogazione che consentirà una fruizione anche di questo tipo non solo dell'intera opera ma andiamo a catalogare dei brani significativi anche che possono essere quindi poi richiesti
Per vedere solo quel quel dato brano all'interno dell'opera
Questo è un dato quindi la la richiesta di singole sequenze non soltanto di di di opere intere
Un altro dato è il
Come dire il crescente interesse delle produzioni amatoriali perché mentre cioè fino al fino a che non ci Fasano soltanto su
Cioè distribuzione di materiali che devono essere visti in una sala cinematografica la durata di un'ora e mezza tutte le produzioni amatoriali o anche produzioni di documentari fatte da Inti locali che potevano avere un senso al momento o per quell'ente locale
Avevano però ha poco senso per una distribuzione di questo tipo per una circuitazione in sala cinematografica in orario serale
Adesso per questi invece per queste fruizioni molto più differenziate che vanno dalla fruizione individuale di un singolo operatore che vuole appunto approfondire un certo argomento a fruizioni per corsi di aggiornamento di formazione ecco ci sono Del modalità molto più differenziati per cui certi materiali che come opera in sé hanno un interesse modesto diventano utili di nuovo come
Come testimonianza di di una certa realtà
Per cui non sono i come mediateca le opere che distribuiamo sono una quarantina le opere di cui deteniamo i diritti che su sono opere d'autore che hanno un loro valore cinematografico
Tutte le altre opere di più non deteniamo i diritti e però conserviamo vediamo che in questo periodo stanno tornando d'interesse perché consentono di fare riflessioni non so per esempio sul l'inserimento dei ragazzi disabili è una scuola dell'obbligo
Attraverso tutta una serie di documentari fatti da da genitori fatti da da enti locali è possibile ricostruire la storia di quest'inserimento e possono nascere delle opere interessanti cioè si può ragionare in termini di riuso di questi materiali e quindi sono grossissimi problemi sul sui diritti però appunto il problema puntavano affrontati per cercare di risolvere di fatto c'è una una richiesta crescente in questa
In questa direzione
Ecco visto che esso parlavo del delle riuso
Volevo appunto approfondire un altro aspetto che sta diventando importante per una cineteca come come la nostra quota una cineteca specializzato sui temi dell'handicap
Lo scopo della Cineteca come queste non è soltanto
Il
L'archivia re dei materiali e mettere a disposizione del pubblico ma appunto il favorire la nascita di nuove opere in due modi una quello che ha appena detto il riuso
Cioè possibile riassemblare alcuni di questi materiali e trarne delle opera dotati di un senso diverso
Fatti sarà con tutti i diritti autore del caso
L'altro dato è il l'offrire questi materiali come Casio né di studio di riflessione agli autori
Perché partono da questi per creare nuove opere né per esempio raccogliamo materiali di qualità da tutto il mondo quindi abbiamo per esempio del dei formati interessanti come produzioni televisive che vengono fatti in altri Paesi europei
O extra europei ecco
Abbiamo degli esempi di produzioni di qualità che possono essere considerati dagli autori italiani per creare opere vedete non non identiche ma ispirate profilo come modalità di produzione o per singola spetti a queste a queste opere quindi una mediateca che si apre come occasione anche per aiutare la nascita di nuove opere con su questo aspetto
è difficile far crescere la comunicazione sia con gli autori
Sia con alle strutture pubbliche
Appunto come la Ryoko come altri enti che
Per quanto riguarda questo aspetto specialissimo appunto del del degli audiovisivi sull'handicap potrebbero trarne un vantaggio da un andare ad attingere a una compagna un a un a banche dati molto specialistica come quella della Ledha
Questo però è un passaggio che ancora non e difficile da
Da fare
Un ultimo aspetto che volevo segnalare riguarda l'Europa
Per lo meno per quanto riguarda l'handicap
Noi pensiamo che per favorire un processo di integrazione europea importantissimo utilizzare anche gli audiovisivi cioè sono strumento forte per fare conoscere cosa si fa negli altri paesi europei nel campo di vasto campo canestri interessa punte quello dell'handicap quindi l'assistenza domiciliare e a tre aspetti un è uno strumento molto efficace per andare oltre a un discorso puramente come dire di diritti di di di di pensioni e proprio raccontare la realtà nel nostro caso dell'entità la ma vale ovviamente per tantissime altre gare
Come viene vissuta nei diversi paesi europei e quindi favorire poi degli incontri nega a fianco del di di questi di polizia che si possono per punto affiancare anche dei momenti di riflessione degli incontri e quindi far crescere un sentire comune riguardo a questi problemi
Direi che era qui in modo un po'disordinato ma quelle cose che volevo dire son queste con ultima cosa riguardo al ai materiali che sono caratteristiche cd una mediateca come la nostra e che potrebbe essere interessanti per
Per delle strutture produttive pubblico-private
Una mediateca può raccogliere documentare delle realtà di lunga durata
Noi siamo frequentemente contattati da strutture produttive che ci chiedono il personaggio da intervistare ci chiedono la realtà eclatante da firmare
Secondo noi di interesse modesto questo e l'altra parte delle strutture produttive che hanno un costo orario molto alto per la troupe per tutto hanno difficoltà documentare delle realtà che si sviluppano in un tempo lungo
Ecco questo tipo di realtà vengono più facilmente documentate se il committente appunto una mediateca come l'arredo comunque una mediateca specializzata no-profit in questo modo una serie di realtà di lunga durata tengono proprio documentata all'interno di spazi come la nostra mediateca
E possono quindi poi a essere anche trasferiti in opere più più più più agile ovunque più professionali fatte per
La committenza televisiva e essere usato in un modo interessante utile anche questa però la direzione di lavoro forse incontrava degli impedimenti ma attualmente ancora poco praticata grazie
Siamo calo Canetto abbiamo ancora due interventi prima delle conclusioni il documento che presenteremo ma prima di questi due interventi lasciamo la parola qualche minuto all'amico Walter Ferrara che è un alto dirigente della Regione Toscana
Che appartenuta al riferimento al Polo per l'alta tecnologia
Che forse vorrà dire alcune cose stato cose nome d'arte
Che cercherò di tenere in qualche minuto
Beh prima di tutte sono qui perché è un invito
Le mediateche che sono presenti ad essere America arte che nei piani diciamo così elaborati
Dalla Rete Regionale per l'alta tecnologia della Toscana presentati poi in ambito di programma regionale di sviluppo
Le mie la mediateca in una visione la mediateca regionale toscana è vista questo non è che l'abbiamo concordato con la mediateca comunque vista come un possibile motore
Di della multimedialità dell'impresa multimediale di produzione multimediale relativamente ai contenuti chiaramente perché aderente alle tecnologie abbiamo già centri di servizi diversi che fanno parte alla Rete per l'alta tecnologia
Che in Toscana si articola su ben tre poli che forniscono servizi di natura tecnologica ossia c'è scritto a Firenze centro Pisa diceva che a Pisa Etruria innovazione a Siena
Mediateche con l'anno scorso diciamo è stata qualcuno di voi la sentite nominare qualcuno no ve la riassumo rapidamente una mostre
Salone mostra mercato la multimedialità telematiche robotica per i beni culturali da quest'anno aperta all'ambiente
Arte e spettacolo quindi alcuni settori apparentemente di nicchia ma realtà sono i settori trainanti oggi nel sul mercato della multimedialità e sulla cultura multimediale
Le mediateche non ci si mediateca regionale toscana c'è sempre stata alle immediate che non ci sono mai state tra l'altro di vorremmo proporre questa occasione per un incontro del coordinamento nazionale delle mediateche regionali e forse anche per qualcosa di più questo però lo dovete decidere voi
Vittima considerato che quest'anno alcuni aspetti sono particolarmente saranno particolarmente curati e nel senso Paz perché non è non esistevano anche trenta piattaforma digitale credo sia chiariamo finalmente liquido costose piattaforma digitale chiamiamo i protagonisti tratta forme di Stalin insomma da Microsoft è stata Telecom da Canal Plus Telespazio eccetera
A spiegarci cosa sono a dimostrare tecnologie
E poi loro lo fanno per renderle info Gru info gramma che è addirittura in Europa aperto canali pay per view che sono già funzionanti con i Jenson line cerchiamo di chiarirci le idee anche in questo settore
Ministero della pubblica istruzione finalmente vede mediateche come una propria manifestazione ma non sul piano delle solite manifestazioni del ministero in cui porta e i programmi generici per la scuola e la scuola dell'occuparsi con attenzione la scuola dell'obbligo ministero porterà mediateca soprattutto l'impegno del ministero italiano nei riguardi delle livelli più avanzati della multimedialità
Compreso realtà virtuale dato che in Italia devo confessare che non lo sappiamo almeno io ma ci sono alcune scuole pubbliche dove si insegna a livello molto alto a fare realtà virtuale
E non sono soltanto università parlo degli sia parlo di strutture di specializzazione negli istituti di sangue stramazza
Se poi stiamo ricevendo anche delle adesioni che sono piuttosto intreccia ieri hanno aderito Industrial Light e Magic che c'è un protagonista mondiale di questo di cui come molti di voi sanno di queste in questo settore
O abbiamo l'Agenzia spaziale europea che si è addirittura entusiasmato perché stanno aprendo un grosso settore sulla simulazione
Alenia che porterà sistemi di simulazione avanzatissima eccetera eccetera e quindi diciamo abbiamo adesioni di primissimo ordine a livello mondiale in quest'area vorremmo una presenza delle mediateche
Siamo disponibili abbiamo dei lascio qui questi declinate li abbiamo lasciati fuori
Sul tavolo fuori siamo disponibili per qualsiasi chiarimento a livello individuale perché credo che non si possa venire a un'iniziativa del genere
A caso cioè vanno diciamo vanno presi accordi singolarmente la mediateca regionale coordinerà tutta quella sarà l'aria didattica ai rapporti con le mediateche
Quindi noi siamo personalmente
Figlio Sergio sicuramente ma disponibili per qualsiasi vostra richiesta per Quasimodo prendere appuntamenti per decidere come dobbiate essere presente perché quello che vogliamo e che siate presenti in maniera visibile non soltanto a caso dentro una manifestazione che potrebbe anche non accorgersene abbiamo mandato alle scuole di tutta Italia
Una avviso di questa manifestazione stiamo già lavorando in tutte le regioni se volete anche voi se avete voi riferimenti siamo a vostra disposizione c'è un sito web che si chiama mediateche
Punto com quindi anche facile da ricordare on line che già da dei chiarimenti
Sì ma che è quella che opera in questo settore per le visite scolastiche per tutte le altre attività e mediateca invece che che se ne occupa
Quindi spero quest'anno oltre mediateca regionale toscana di avere qualcuno di voi
Considerato che nelle immediate e che portiamo puntiamo molto per questa attività l'ultima cosa io non poi non posso spingermi in nessuna direzione però
Non sarebbe male che a me di arte che potessimo avere magari un incontro col ministro sulle questioni di cui se ne parla andò oggi per
Un incontro preparato non l'incontro cui si arriva in quel momento in quanto ben preparato
Non lo so questo lo dovete decidere voi come per le altre cose siamo a vostra disposizione
Grazie a Walter Ferrara e c'è un intervento più quindi rimangono tre
Il professore Gabriele Staderini e presidente del Centro didattico televisivo di ateneo della Università di Firenze che è uno dei più grandi centri tecnologicamente evoluti
Che esistano in questo Paese
Io ringrazio il dottor talenti di questa presentazione
Ma vorrei subito precisare aspetto importante che il maturo da stamani quando entrando vedendo il titolo mediateca due mila tra memoria e comunicazione
Stasera lo tradurre tra memoria e conoscenza forse probabilmente il discorso sarebbe più pertinente
Ma pervenire al
Problema a cui posso portare probabilmente poco contributo ma spero un suggerimento almeno in base all'esperienza io sono un professore di fisiologia la facoltà di medicina mi sono occupato di ricerca in euro fisiologia nello trasmissione di conoscenza di comunicazione inter umana
Quindi da questo è nato l'interesse che figliolo può e deve avere per la la storia di una tecnologia di documentazione visiva
Che è poi la storia della ricerca scientifica prescinde ma che tutti probabilmente chi si occupa di cinema conosce
La questione delle tue sommare il francese e lo studio delle tecnologie più di ripresa
E quindi quello che poi il nostro secolo ha dato come cinema prima io la chiamo tecnologia ottico
Meccanica primarie ottico Elettronica la televisione dopo finché entriamo nell'era attuale in cui l'incontro di tutte le tecnologie ci mette di fronte ha un problema ben più grande di quello di come sistemare utilizzare le mediateche ecco questo che ha sentito il vostro
Punto dolente di come riordinare di come riconoscere un ruolo a queste mediateche io mi permetto di riprendere un suggerimento avendo fatto parte nel mila centottantaquattro tanta sei della prima costituzione della Mediateca Regionale Toscana
Quindi ne ho vissuto al momento costitutivo e gli entusiasmi e vedo con piacere che ancora oggi sono quelle tematica per i tempi mi pare c'era Ferrara nel consiglio di amministrazione c'è Omar Calabrese c'era
Lino Miccichè tornato diciamo Anteo free vi fu un momento veramente io rappresentavo le la Conferenza dei rettori toscani
Proprio come momento perché già allora mi ero cimentato nella facoltà di Medicina col problema degli audiovisivi dell'insegnamento universitario Tura che era esploso con l'aumento della popolazione studentesca
E quindi dal sessantaquattro sessantasei nasce questo centro didattico televisivo prima e medicine poi per impegno e mistero estesa a tutto l'ateneo credo oggi sia l'editore ormai ufficiale audiovisivo scientifica multimediale universitari
Quindi un grosso discorso che non si rifà alla questione di preparare dei materiali audiovisivi per l'insegnamento ma si fa carico di un'evoluzione dell'applicazione delle tecnologie diciamo della comunicazione e dell'informazione nella ricerca scientifica e quindi nel applicazioni didattiche cioè vorrei dire si fa carico delle applicazioni delle tecnologie che noi conosciamo
Multimediali chiamiamole pure con questo col termine per i unificarle nel contesto di ricerca scientifica universitaria
Ecco io credo che partendo da questa esperienza che ormai venticinquennale io possa rifare la proposta che feci anni fa già allora
Per la mediateca quando vivere quei momenti entusiastici del ruolo delle mediateche c'è questa necessità di disporre di una dimensione che gestisse o comunque curasse medias dell'utilizzazione la messa a disposizione della società delle conoscenze che venivano nel frattempo diciamo memorizzate
Ho raccolto attraverso il cinema prima la televisione dopo con tutte le variato varie che varietà di il settore in cui questo naturalmente avveniva ed era appannaggio della RAI certamente il collega della RAI di stamani
Non vi dirà mai che la RAI eccetera alla mediateca ora io nazionale il patrimonio della RAI Due terranno metterà a disposizione appagamento battono tutti diciamo imporrà che ci sia ecco una archivio del cinema della televisione questo è il primo dato importante
Perché fra poco ci saranno grossi archivi scientifici nelle università nelle istituzioni scegliere questa la sorpresa che probabilmente non si pongono molte persone cioè che la conoscenza che viene acquisita in ricerche oggi proprio in virtù della permeazione che la tecnologia del calcolo applicata alle soluzioni elettroniche importate in immesse dentro le tecniche di ricerca consentono per così dire la
Trasferimento neppure più la rappresentazione video o visiva ma il trasferimento nella realtà visiva di quello che è il fenomeno anche nei Ranger nel non visibile
Queste mai avete parlato tutti in termine di diciamo di controllo della l'audiovisivo come momento che diciamo salda il rapporto fra quello che potrebbe uno vedere in altro contesto è quello che è stato memorizzato
Ecco allora oggi disponiamo di conoscenze portate nella falsa immagine come si dice Coburgo portate in in visione artificiale quello che altrimenti ad auto descrivere con rappresentazioni matematiche analogiche via dicendo
E queste sono conoscenze o a volte molto delicate sia per i costi che portano dietro e che soltanto grosse istituzioni scientifiche possono permettersi di mediare fra il
Il gruppo di ricerca e momento della sua prima memorizzazione elaborazione in che cosa in una pubblicazione audiovisiva multimediale che poi verrà messa a disposizione del i docenti degli studenti e io spero in prospettiva di strutture più o diffuse
Diciamo o di primo livello anche della formazione dell'educazione ed ecco il ruolo della mediateca che allora propose
Noi siamo stati tutti edotti che labile tema nazionale centrale magra nazionale è il punto dove depositata
Nella opera scritta
Ed è legittimata per così dire perché lì esistente vorrebbe dire il il l'esemplare a garanzia che in futuro se uno ha bisogno di verificare o di chiedere di sapere vale per la Centrale raccoglie tutti i dati
Questo stesso ruolo io lo vedo e lo ripropongo per una mediateca
Nazionale articolata in tante mediateche regionali perché il volume di materiali è tale che non può essere concentrato tutta roba
Ma deve essere per così dire raccolto e poi non è problema lo scambio di informazione o di comunicazione o divisione secondo la catalogazione io credo che la catalogazione
Visto della RAI possa essere deciso assunto come standard per tutte la catalogazione dei materiali video di anche di no io chiederò di autorizzato che il nostro intestino modo da dare possibilità di accesso immediato e diciamo che è possibile consultare
La documentazione se eventualmente questa documentazione serve
Per ne verrà autorizzata però ecco però però c'è questo che ci pone una interfaccia di garanzia e questa permettono a ripetere la mediante
Non abbiate probabilmente più timori per la io ora darò alle l'amico talenti un'e-mail che mi è arrivata ieri l'altro della comunità europea in cui il appellano di sottoscrive memorandum d'intenti poco per fare quel lavoro che oggi qui voi cercate di fare come mediateca sei che ho portato per dire che il problema europeo
Tre direzioni generale hanno e messo questo memorandum of understanding
Ed è diciamo disponibile glielo lascio perché scadevano ieri i termini per sottoscrivere la prima termine perché dopo questa si articola è un discorso che va visto credo vada fatto conoscere
Perché dopo consente la possibilità di eleggere un comitato che a livello europeo poi coordinare iniziative c'è tipo la proposta che voi voi andate a fare il prosieguo può essere deriso allargata contesto europeo e chiamare anche le altre esperienze
Quindi lo stesso lo stato dell'arte è in tutti i Paesi diciamo per così dire mal comune
Questo farà anche mezzo gaudio perché questo significa evidentemente la questione
Delle audiovisivi del multimediale che è poi una questione che dobbiamo delibare subito c'è il momento tecnologico debba trattato a parte e il momento dei contenuti che va trattato in un altro altrimenti si finisce che tutto quello che ripreso diciamo televisivamente deve andare alla RAI si potrebbe concludere che l'archivio RAI fosse il depositario di tutto quello che televisivamente vero e proprio quello scritto tutta la bottega che entra io credo che è arrivato il tempo politicamente di questa
Definizione diciamo legislativa sul ruolo che le mediateche debbano assolvere in questo questa gamma veramente importante di raccolta della documentazione che non è soltanto il film d'autore
O l'audiovisivo o di alta qualità del c'è tutta una diciamo produzione automatica
Direi celebrali veloce ed io non un un professore un ricercato non so posso trarsi alla sua prima elaborazione parametrati esposizione per successive elaborazioni di ordine diciamo didattico distribuito però bisogna
Pensare questo che non non c'è più soltanto vada pure avanti lo sviluppo
Chiunque rilegga il suo Este come vuole
Però ha saputo c'è un problema scientifico su queste che probabilmente non è questione soltanto di interpretazione pregevole di un autore cinematografico ma è un produttore un processo di indagine scientifica sui luoghi dell'America dove sono vissuti le vicende del del e così accade per la scena la scienza si è allargata ha debordato oltre i limiti del visibile e questo è fuori controllo di qualsiasi dimensione cinematografica o televisiva che si voglia invoca se c'è una televisione fa dei scoop da Mirabella fissati ieri sera
A nostro Piero Angela carissimo amico tra l'altro condiviso nell'associazione ce la fece cinematografia scientifica l'esigenza di creare quella diciamo mediateca nazionale scientifica ante litteram ed prima dell'incontro con la mediateca
Il tentativo fatto con l'allora ministero dello Spettacolo per creare questo nucleo centrale che raccogliesse la documentazione scientifica ancorché in film di epoca recuperati quindi non è che non c'è stato i tentativi del nostro Paese
Oggi sento che c'è una specie di massa critica che fa ben sperare e torna a proporre allora un approccio a questa per la soluzione
Noi abbiamo il prima di tutto il dovere allora di affrontare la questione delle tecnologie della informazione e comunicazione
Della loro applicazione a contesti non tout-court quello che esse possono dare come tale
Cioè il contesto educativo c'è il contesto scientifico sceriffo un testo teatrale c'è contesto cinematografico ci sono tutti questi contesti che possono essere il momento di diciamo di strategia
Di definizione di di finalità che può possono gestire dicasteri o anche ministeri diversi
Io USA ministero dei Beni e attività culturali insomma mi lascia un po'perplesso visto investita la sede primaria della ricerca e dove si lavora e si trasmette cultura
Evidentemente di cooperazione è un'altra ma il fatto che diciamo c'è questa assenza devo dire
Ancorché lunghe estati finanziata interamente come ha detto talenti il migliore diciamo soluzione editoriale audiovisiva elettronicamente avanzatissima che si cerca di esportare presso gli altri tre totalmente la mettiamo a disposizione ora di questa iniziativa della
Ma del master
Per Multimedica quindi la componente recitare attiene a disposizione anche questo perché abbiamo bisogno che tutti imparino a leggere e scrivere stampare
E normalizzare con l'abito immagine intesa come codice di comunicazione non come ben venga uno sviluppo del cinema della televisione e ci intrattengono con programmi quanto mai di altissima qualità però c'è tutto il resto dello scibile che ha grandi spazi e allora mirato i progetti per contesti si arriva alla loro realizzazione con finanziamenti che vanno dagli enti locali e nazionali ministeriali e via dicendo fino alla fruizione utilizzazione ed ecco le mediazioni
Ecco l'interfaccia che può essere il motore trainante
Sia a monte che spingendo a valle verso tutte le poi le articolazioni delle mediateche a livello territoriale sotto territoriale atleti tutti giocano affare
Diciamo il grande produttore dopodiché scopro che dopo trenta programmi sono esauriti perché uno non può spendere più capolavoro due nella propria vita
Ed allora questa articolazione credo sia importante casomai
Quel e la garanzia di avere questa mediateca nazionale articolate mediateche regionali che se non hanno materialmente il deposito
Diciamo dente degli esemplari tutto da vedere comunque abbiano il potere di controllate di proteggere e tutelare il diritto d'autore sentivo parlare che risolutore
Che io combatto tenemmo qualche anno fa convegno spia io sono costretto oggi a far pubblicare omologare le elaborati audiovisivi scettici dell'ateneo di Firenze come la pubblicazione scientifica e tutelata da quel diritto lì non dal diritto cinematografico che non è applicabile
Perché a una tuta configurazione diversa anche se è su videoregistrazione video o su cd rom eccetera qui abbiamo da risolvere un problema che risale al mille centoquarantuno perché le armi centoquarantuno che il diritto d'autore ma stato di affrontato in questo Paese
Io questo era il contributo che potevo
Per di portare mortale abbiamo una prospettiva che non perderei come Regione mediateca
Di sottoscrivere tanto da un memorandum d'intesa cioè di essere partecipi di questo lavoro a cui sono disponibile partecipare rappresento qui l'ateneo quindi posso benissimo spendere ma anche in questa occasione
Dopodiché dare questa input che definisca questi tre livelli
Di trattazione diciamo del Consigliere della informazione codificata memorizzata o disponibile in audiovisivo multimediale come volete
Dopodiché queste definita Pers contesti dopodiché si può benissimo presentare realizzazioni con un grande spazio di impegno di lavoro per moltissime persone però occorre questa mediateca che si faccia garante che non viene sottratto niente a nessuno perché io diciamo non cederemo niente se non c'è una garanzia della nostra biblioteca cammin leggendo i lettori valenza scientifica chiedo scusa se sono stato troppo
Ringrazio questo Staderini che è abbastanza espressivo come accade poi è uno storico professore mi di questa tipo di iniziativa
Ha creato lui stesso questo straordinario centro didattico televisivo anche sul piano culturale vuol dire oltre il primo aprile avevano giocato cioè ecco quindi sono molto lieto di recepire questo documento è stato oggetto anche di rivedere la successivamente
Allora gli ultimi due interventi prima delle conclusioni e della lettura del documento
Mauro Pardini dirige il centro di documentazione e servizi risorse educative e didattiche il satellite del comune di Livorno è una delle esperienze e delle strutture più vivaci e dinamiche della nostra regione
Grazie
Dopo questa serie di interventi
E raccogliendo alcune delle indicazioni avute
Vorrei partire
Un po'
Ma la storia di questo centro
Appunto del Centro documentazione Livorno con una battuta
Mi verrebbe da dire è un giorno scoperta di essere una mediateca
Perché
Perché
Questa centra una seri servizi educativi essere i laboratori didattici un accumulo di materiali
Funziona da memoria vivente della scuola cittadina perché la scuola tradizionalmente una memoria di sé con insegnanti animate ricomincio daccapo
Produce materiali se ne dimentica
Allora raccoglie da cogliere questi materiali rimettere in circolo
Far sì che questi materiali fossero base per altre esperienze
E qui dentro inserirci in laboratorio uno che sia un operatore che all'inizio si chiamava laboratorio cinema
Oggi stiamo lavora per la didattica televisivi
E così via dicendo a un certo punto
Ci ha fatto pensare a che potevamo sentirci valutata una mediateca anzi abbiamo lavorato a un progetto che abbiamo chiamato Progetto seni
Servizi educativi mediateca integrata
Perché queste se hanno un centro per la didattica un centro risorse educative e formative parte e ritorna sulla gravità
E quindi lavorare una mediateca integrata cioè lavorare per un posto dove appunto il film in videocassetta sta accanto a un libro
Ma sta accanto a un enorme materie quantità di materiali chimici io credo che sia questo poi il centro il nocciolo del discorso se noi molliamo
Incidere sul piano educativo sul piano la formazione agli insegnanti sul piano la formazione degli studenti il materiale grigio cioè quel materiale che non è esattamente il film di fiction tanto per ma non è nemmeno un documentario per il proprio però documenta un percorso cometa un'esperienza e può essere un video può essere
Un un lucido può essere una serie di appunti scritti all'insegnante
Che non hanno o non avrebbero dignità di stare in biblioteca dignità di stare in media festa però sono forse il materiale più ricco di tutti
Perché se io dall'esperienza ricavò un video
Io ho già fatto un lavoro di analisi di trasposizione una selezione è un montaggio
E questo può raccontare mi qualcosa
Ma il vivo il nocciolo profondo chiamiamolo così
Del fare è proprio questo materiale grigio e qui sta la ricchezza decenti documentazione se poi a questo appunto con l'idea che abbiamo noi di integrare fra loro linguaggi materiali o ci permette anche di guidare l'evoluzione della scuola
Perché voglio dire se io mette in sedi separate i video
In altra sede metto il teatro in un'altra sede fermo io continuo a lavorare per una cultura di separazione io voglio credo che sia importante che anche fisicamente queste cose stiano insieme perché questa cosa ci permette ci permette intanto di dare valore a tutto ciò che la scuola bus
Perché il materiale di una scuola e base per l'esperienza in un'altra
Ci permette attraverso il rapporto continuo con una marea di insegnanti
Ci permette di avere non sono il polso la situazione
Ma anche di avviare un modello specifico
Di aggiornamento e formazione degli insegnanti
Perché non si tratta di fare secondo noi la formazione e l'aggiornamento ma di fare una formazione aggiornamento finalizzati
Concordati e condivisi con gli insegnanti
Perché altrimenti si corre il rischio di fare quello che è successo con ai programmi la scuole mentale con quei programmi obbligatori gli aggiornamenti agli insegnanti che sono state una delle cose più disastrose e la storia scolastica d'Italia
Perché sono arrivati specialisti esterni esterni alla scuola che hanno portato altra massa di contenuti
Oggi la scuola i ragazzi che vanno a scuola sono cambiati mentre fino agli anni settanta la scuola portava informazioni oggi negazione nascono anche con troppe informazioni sbriciolate
Non utilizzabili
Staccate fra di loro all'anno bisogna lavorare in un altro modo bisogna lavorare all'integrazione intendiamo intanto linguaggi teniamole anche fisicamente
Questa è l'idea di fondo del nostro la nostra idea di Progetto semi cioè i servizi educativi mediateca integrata e ci siamo accorti a quel punto come dicevo scherzando ha inizio di essere una sorta di Mediaset
Perché appunto avevamo di tutto
Non so avevamo di tutto ma accanto e materiali
E qui che secondo me il parlato passaggio avevamo il supporto operativo
Perché anche il programma che cisti che c'è stato illustrato dal ministero Drago Band del ministero Pubblica istruzione che sta dando mezzi finanziare le scuole per dotarsi
Di attrezzature noi vediamo lealtà che molto spesso le squadre si limitano a quello perché qui c'è un errore un errore di fondo grande pericoloso che ne è venuto fuori l'anno scorso abbiamo messo su appunto con la mediateca un seminario regionale sulla BCE sulla bici della multimedialità nella scuola e abbiamo selezionato
Opere multimediali e riguarda tutte le scuole
Ipertestuali multimediale intanto di quella marea di lava arrivata neri per testi erano pochissimi
Perché voglio dire qualcuno ci ha mandato come ipertesto la semplice scannerizzazione in un libro
E c'è scritto sopra che erano ipertesto
Specie dalla confusione intanto e questa confusione da cosa nasce nasce da un problema di fondo
Che è già storicamente la squadra con comparsa ai tempi degli audiovisivi
Il confondere il mezzo col fine
Qui c'è una convinzione vera reale che una volta che ci al computer il programma ha risolto e invece comincia a quel punto e allora abbiamo scuole che si dotano anche di importanti strutture e poi non sono in grado di farci nulla
E poi finisce che magari l'usano le segreterie perché anche questo è un giochetto che abbiamo visto non so quante volte
Vedo che ci sono diverse persone che concordano e quindi allora qual è il ruolo e qui vengo a Rolle centri documentazione seicento documentazione espressione re della realtà locale
Soprattutto del Comune che in qualche modo è il depositario naturale delle risorse e delle problematiche del suo territorio è quello che può permettere agli insegnanti di utilizzare in piano queste risorse
La capiamo come abbiamo fatto negli ultimi otto anni per esempio
Tutti gli anni abbiamo fatto uno se non due corsi di alfabetizzazione informatica di base
Poi ne abbiamo fatti gli ultimi sei anni un avanzato
Da quest'anno cominciamo a fare ma se ricorsi sull'uso didattico di internet
Perché le scuole sono attrezzate e come lo usano internet lontano nel modo peggiore possibile andando a vedere cosa c'è di strano e divertente
Con spesse con utilizzo maldestro delle attrezzature
Con questo voglio dire che se dobbiamo lavorare
A un sistema che abbia come punto riferimento le mediateche
Noi dobbiamo pensare non solo e non soltanto a un luogo dove i materiali sono conservate che è una funzione e secondo me dal punto di vista della crescita culturale delle realtà non è la funzione principale è l'altra è la promozione è l'utilizzo piani queste risorse
Allora il i materiali e le attrezzature
Perché anche su questo è forse necessario che ogni scuola si doti di una pura Florio multimediale sopra attrezzato e se ne facciamo uno due per ogni territorio ma forse è meglio
Non è un discorso di utilizzare al meglio i mezzi non è un discorso di anche risparmiare perché qui so che c'è più insomma acquistano sente a dirci le righe c'ero ce ne accorgiamo
E allora
Istituiamo dei punti in con le scuole possano convergere perché poi che cosa cosa si può lavorare si può lavorare a a situazioni in cui le scuole producono materiali che servono al alla comunità locale di cui fanno parte
E quindi abbiamo un doppio senso educativo una doppia ricaduta educativo a da una parte i ragazzi e le scuole che vedono che quello che fanno serve e non fanno delle esercitazioni astratte
Poiché una cosa è stato l'altro in questi ultimi anni con l'Istituto geometri abbiamo lavorato a una perimetrazione di una possibile area parco sulle colline nostra città che è cosa diversa da fare l'esercitazione astratta su libri
Loro stavano lavorando sul loro territorio e quando poi il parto si sta avviando lo studio preliminare già fatte da che fatto dallo studente tal dei tali che nella fase tal dei tali del di una scuola calcio pensate che significato più ampio Ait senza educatori fu e dall'altra parte anche il territorio ha delle ricadute educative perché deve confrontarsi con la scuola deve confrontarsi col sapere organizzato e questi sono come dire i termini delle cose dell'educazione tradotta
Ora io non voglio dire che con la ludoteca si con la scusate
Che con la mediateca si risolve tutto mi scappa detto ludoteca perché io mi occupo anche di Rodotà che secondo me sarebbe mai riuscito a mettere insieme queste due cose ma questa forse fantascienza
Ofanto educazione ma
Cioè ci sono delle possibilità
Di utilizzare la scuola
Per far crescere la realtà locale e la realtà locale e poi di rimando aiuterà la scuola voglio dire noi dobbiamo riuscire questa è l'esercitazione classica di una rete logistica dobbiamo riuscire ammette solo quella che un tempo si chiamava cita educante oppure in altri termini una bella grande spirale virtuosa educazione questa va detto ma non è che ci crediamo e tutto però insomma magari fare delle proprie parziali non sarebbe male
Dentro a questo discorso età questo discorso
I centri documentazione a Toscana che ora sono un numero alto si stanno costituendo in una rete se questa ci può permettere di essere uno strumento
Anche di supporto ma soprattutto un'azione uno strumento che può avviare nazioni collaborazione anche con la mediateca regionale su cui con la quale abbiamo già fatto delle prove
Le prove e continueremo a farle per i media perché per esempio perché noi crediamo che
Riunire le forze disperse
Perché la Toscana Cha un un grande punto di debolezza in grande punto di forza che tendenzialmente ogni ente locale va per conto suo
Quei danni alla programmazione regionale è tutta di chiara fama effettuata non so quanto perché ciascuno dei degli altri locali quando e per conto suo questo è un punto di debolezza forse nella programmazione verso il due mila però un punto di forza perché si possono fare tante speranze che se non riusciamo a collegarle attraverso un ente regionale come può essere
Quelle una mediateca io credo che avremo risultati importanti messaggio ricevuto grazie
Grazie Maurolico il primo intervento
Maurizio Caminito che vicedirettore Biblioteche di Roma prego purtroppo l'intervento essere necessariamente perché
Stiamo le conclusioni e alla lettura del documento
Ma già l'ho deciso di esserlo quindi mi rendo conto benissimo
Della situazione
Soltanto alcune brevissime osservazioni prima dare lettura del documento a secondo me
Non c'è stata sufficiente chiarezza oggi su alcune questioni o o per lo meno ci sono state delle voci
Troppo discordanti rispetto ad alcune questioni
Allora qui un una cosa da capire secondo me è questa
Esiste in Italia esistito fino adesso un modello di struttura a carattere regionale che si è chiamata cineteca regionale Centro Leasing regionale mediateca
Ovviamente ha seguito una certa la l'evoluzione tecnologica dell'immagine filmica zona della produzione cinematografica che mano a mano si è evoluta ha cambiato supporto
Contemporaneamente da tutt'altro direzione
Le biblioteche invece soprattutto le biblioteche di ente locale
Hanno compiuto se vogliamo un percorso inverso
La biblioteca l'audio videoteca la biblioteca multimediale la mediateca
A questo punto abbiamo due cose che si chiamano nello stesso modo mediateca
è chiaro che questo tipo di percorso e originale diciamo italiano perché in altri Paesi è successo il
Tutt'altre cose quindi non è una cosa voglio dire immanente cioè è una scelta è una è una situazione contingente derivata da una serie di situazioni e scelte politiche o non scelte politiche
Allora a questo punto
Le differenze delle mediateche derivano dalle differenti storie che ognuna si porta appresso si porta dietro
Lo scenario generale è quello invece di una
Formidabile convergenza no de di tutti i i media verso il digitale quindi questa questo fenomeno fa anche un poco piazza pulita e tutta una serie di differenze
Allora a questo punto bisogna capire quali sono le differenze che ci interessa sottolineare e quali sono le differenze di cui non abbiamo assolutamente bisogno
Una differenza secondo me di cui non abbiamo assolutamente bisogno riguarda la catalogazione del materiale io su questo sono perfettamente d'accordo con il collega
Di Palermo ma perché non esiste cioè cocci serve o non ci serve se a che cosa ci serve a differenziare il modo in cui le mediateche catalogano i i propri materiali rispetto a quelle delle biblioteche oppure rispetto a quella di non so che altro a che cosa serve a nulla
La nostra esperienza è quella di una media la mediateca Roma non a caso essendo nata due anni fa pochissimo tempo fa è nata all'interno del sistema bibliotecario Roma non poteva che essere così oggi probabilmente se fossimo andati vent'anni fa saremmo nati in un altro modo
A questo punto il mio software di catalogazione non può che essere sorto di catalogazione del sistema bibliotecario di tutte le altre strutture se io case il mio sistema bibliotecario cambia
Modo di Lecce sorto di catalogazione passa dal Sebina SBN cosa che sta avvenendo
In questi mesi io vado in SBN la mediateca fine SBN la politica è è unica non può essere che la mediateca rimane con un e case continua a catalogare i suoi documenti non si sa come e perché in un altro modo
Quindi secondo me il problema della catalogazione e il finto cioè continuare a per cioè il mondo delle biblioteche ancora adesso rispetto SBN rispetto quindi a una normalizzazione e quindi possibilità di scambio cioè alla costituzione di una di un unico database no
E e continuamente in discussione questa cosa però ormai voglio dire la tendenza abbastanza secondo me e precisa non si può tornare indietro e ognuno si inventa un piccolo sotto attraverso cui catalogo il proprio materiale mi sembra assolutamente fuori dal mondo il discorso quale
E che ha oggi esistono ancora delle differenze tra la diciamo mediateca che viene dalla biblioteca e tra è la mediateca che viene dalla Cineteca perché poi questi questo secondo me adesso estremizzando molto anche perché abbiamo due secondi
E sono ed è il valore del dell'esperienza delle mediateche
è sostanzialmente io lo lo ritrovo in due in due elementi uno il fatto che
Questo tipo di strutture
è stata come dire ha dato un un grosso valore all'informazione locale
Allora questo in un un momento in cui c'è internet la globalizzazione eccetera eccetera e il valore della mediateca e il valore fondamentale di queste strutture
Queste strutture oggi valgono perché hanno questo tipo di documenti non perché hanno fatto un lavoro stupendo perché oggi hanno dei primati momenti che sono preziosi che sono il valore aggiunto che non esiste a livello della come dire comunicazione globalizzata o
No frullata insomma
Tra queste il primo e il secondo elemento è il discorso della promozione cioè il discorso della produzione cioè dello stimolo alla
A produrre queste questi documenti cosa che le biblioteche non hanno mai fatto insomma quindi la produzione secondo me è un elemento fondamentale distintivo
Allora e questo era solo per per dire non un elemento su cui secondo me non so mi sembra ci sia veramente una confusione anche di Termini in questo momento allora noi abbiamo una serie di archivi nazionali
Che stanno facendo una opera anche se tardiva eccetera però importantissima di digitalizzazione del proprio proprio posseduto
Chiaramente è una politica a loro cioè rispetto questa operazione risponde a una a politiche aziendali
Non risponda politiche altre quindi va giudicata in quanto tale la RAI cataloga salva i documenti in quel modo perché gli servono così non è che possiamo di Valguarnera Santa film altro modo perché a noi serviva cioè è giusto che faccia quello perché dal punto di vista produttivo ha fatto un determinati ragionamenti ve l'ha fatto uno più no evidentemente appunto risparmiare costi
Cerca personale tempi modifica addirittura no il modo di produzione attraverso quel tipo di operazione
Allora
Attenzione però perché questi archivi stanno incominciando a proporre anche materiali alle scuole per esempio il programma Mosaico della RAI propone unità didattiche di dodici minuti a tutte le scuole no
Allora quindi a questo punto questo è un ruolo classico della mediateca
Come l'abbiamo conosciuta bene sto che salta cioè quindi o ci si aggiorna rispetto a questo tipo di o ci si posiziona ecco la il seconda parte ultima del mio intervento volesse questo cioè ragionare
Attorno a la posizione che si prende rispetto a questo nuovo scenario quindici sono archivi è vero che luce e più lontano da da diciamo da una logica di messa a disposizione però è anche vero che non è
Non è un servizio non è mai stato un servizio pubblico non cioè non ha mai quindi già molto sta facendo nel senso che poi
In realtà in modo qua quasi automatico la digitalizzazione dell'archivio porta ha una sua maggiore protezione sono possibilità di formazione
Poi secco questo comunque voglio dire e è un modo e bisogna trovare il modo per posizionarsi rispetto a questa operazione cioè capire qual è il ruolo rispetto a questo a questo scenario che sta cambiando
Non non è certamente quello di dire alla RAI non fare questo o a all'Istituto Luce non fare quell'altro ma è di capire quale qual è la dinamica dei
Dei movimenti e e e qual è il ruolo che sicuramente
Un'altra cosa che sta cambiando e questo discorso della struttura nazionale è vero che verso assurdo e ridicolo non si riesce a parlarne senza ridere
Ma insomma è in atto un un ridisegno della struttura nazionale
A livello dell'audiovisivo però abbiamo un museo dell'audiovisivo Discoteca di Stato oggi la la la la responsabile della biblioteca differenza ci diceva che anche lei sta incominciando a raccogliere no i documenti a divisi cioè la testa di tutto questo sistema si sta facendo a furia di
Colpi bassi ce ne sono ancora a stabilito qual è l'Ente nazionale che raccoglie le coppe ed ho la copia l'obbligo dell'audiovisivo l'unica cosa che si sa e che la RAI
Verrà demandata a raccogliere il broadcast
Cioè attenere il broadcast ovviamente non abitarlo ma tenerlo cioè ad avere un ruolo come dire pubblicò ma di diciamo no
Di servizio in qualche mancia all'interno di questo sistema avrebbe questo ruolo però il resto non si capisce qual è la testa quindi io non sono molto convinto che lo schema sia mediateca
Nazionale mediateche regionali non so oppure bisogna però ripensarlo rispetto a quest'altra cosa che sta succedendo queste è il secondo elemento fondamentale che sta succedendo si sta ridisegnando in modo confuso pasticciato però questo questo che il sistema media precario nazionale
Basta basta cioè altre cose mancante lasciato la parola
No
Allora
Ci siamo
Incontrati stamattina alle nove e trenta
In questa sala sono passate duecento persone
Dico questo dato perché credo che sia il primo dato di riferimento per dire che abbiamo siamo riusciti a fare una riflessione molto seria
Diceva bene Gazzola l'assessore Gazzola diceva meglio il seminario
è un seminario a volte può essere anche in qualche modo pesante però io oggi stamattina ho sentito una un ampio spettro di proposizioni di esperienze ma che ha registrato anche delle convergenze di non poco conto ed è su queste convergenze che io in due minuti e quattro secondi più le conclusioni prima che Giacco Martini chiesto già chiamando adesso che non si distragga venga leggere il documento conclusivo su quell'abbiamo lavorato
Quale solo queste conclusioni
Io dico questo è emerso questo dal seminario
Che la memoria di cui si tanto si parla
Ci deve servire credo per guardare avanti quel pagata davanti brocco anche con un certo coraggio cioè a dire ma anche le esperienze sedimentate quelle storiche che a volte ci fanno anche produrre dei rimpianti o forse ci fanno dire siamo sempre allo stesso punto cosa che non è assolutamente vero quelle esperienze sono invece una base grossa per puntare su un elemento che a mio avviso decisivo l'elemento della innovazione e anche che un coraggio di tipo concettuale vorrei dire
La RAI della RAI si è parlato a lungo perché ciò che fa la RAI comunque una grande rilevanza
Ora la RAI
Ho sentito delle critiche sicuramente molto fondate
La RAI comunque è la detentrice del più grande patrimonio storico del nostro Paese c'è la storia d'Italia registrata presso la RAI sì alla RAI nazionali io quando dico la intendo dovuto intendo radio intendo ovviamente la prova intendo la televisione la detta c'è la storia di questo Paese
E non soltanto alla Rai ovviamente nazionale ma forse lei e soprattutto la RAI delle regioni lì
In questa strada congiuntura tra lo Stato globale
è sempre stato chiamammo come come vogliamo gli Stati Uniti d'Europa e il gruppo è qui con la tribù
Toscana laziale padano quello che volete no
Che succede che la tribù la tribù quindi i vari popoli di questo Paese e in questi temi e si comincia a ragionare anche sul piano antropologico hanno accumulato delle storie decisive che se la che poco hanno queste storie stanno dentro questi archivi una parte di queste strettamente perché l'altra parte l'abbiamo scoperto essere e alcune testimonianze lo state molto rilevanti presso centri documentazioni apparentemente modesti
E che pure inglobano elementi decisivi
Allora quando parlavo di innovazione anche di guardare a questo sforzo della RAI che sta facendo per la prima volta per me
Per dire che se la RAI fa questo sforzo di fare riemergere la memoria di questo Paese
Regionale nazionale e ci metterà quattro cinque amici dicevano qui dentro stamattina bene sosteniamo questo sforzo soprattutto lavoriamo perché viventi
Questo memoria riemersa diventi strumento di conoscenza questo il credo la prima conclusione come possiamo trarre la seconda credo che dobbiamo avere una forte spinta una forte pulsione di tipo culturale
Ripeto ancora una volta su una questione che forse ci è sfuggito qualcuno ha sollevato con grande competenze come Luca Tosti
Cioè sull'innovazione linguistica
C'è tutto questo e lavora come stiamo facendo questi confronti così importanti significativi
A consenso soltanto se ci rendiamo conto che l'innovazione linguistica quindi la semantica della parola quindi l'editoria Elettronica quindi il lo Stade de di prodotto
Che noi dobbiamo comunicare dalla memoria riemersa questo è un elemento decisivo
Perché si dice ma chi c'ha soldi che ha tanti soldi può contare grandi macchine e sistemi applicativi straordinari tutto quello che vogliamo in realtà l'elemento più meno costoso e più impalpabile e quello più determinante l'intelligenza laddove per intelligenza intendo la capacità di un'architettura linguistica nuova che mi consenta di assumere i materiali così catalogati e come dire multimediali Zamboni produrre un prodotto Kia forte caratteristi di novità agganciandosi quindi a quelle mozioni a quei livelli di percezione e di conoscenza
Delle vetrate di mediateca nazionale queste bigliettini che si stanno già in qualche modo
Venendo fuori da questo seminario molto interessante a mio avviso non li porteremo avanti
Se sicuramente saranno materia di confronto finale
Nella nel in sede di convegno nazionale che vogliamo ripete vogliamo fare qua a Firenze nella prossima fino ad
Noi invieremo
Una lettera a tutti
Coloro che hanno partecipato a questo seminario
Per informare tutti gli enti soggetti dei prossimi seminari che stiamo preparando
In modo che attraverso questi successivi filtri si arrivi a un documento conclusivo di cui documento che tra un attimo leggerà Jacko Martini è una base di partenza infine l'ultima informazione conclusione chiudo abbiamo deciso di produrre
Tra i documenti
Da questo a partire il seminario
In collaborazione con l'editore Laterza
I produrrò libero che cominci
Con grande competenza a evidenziare i punti critici e di svolta che stanno emergendo da questo confronto
Una banca dati molto aggiornata perché dice giustamente Giacomo che siamo rimasti abbastanza indietro e infine gli atti di questo convegno successivamente faremo perché e conclude così a questo punto a mio avviso questo né non tanto perché come Società accade spesso della vita si fa un convegno si fanno gli atti non non me ne importa niente ma questo specifico seminari a mio avviso è ha dimostrato quella che è una dimensione abbastanza strano inconsueto c'è di piccolo movimento emergente
Detentori di piccole o grandi patrimoni che vuole diventare testimonianza di conoscenza e di comunicazione quindi in quanto piccolo movimento emergente di testimonianza noi andremo a pubblicare anche gli atti di questo seminario grazie
Siamo arrivati alla fine non ne possiamo più ma
Vi chiedo ancora cinque minuti al massimo dieci perché poi
Dobbiamo arrivare ad un'ipotesi politica in qualche modo altrimenti rischiamo che tutto il nostro lavoro rimanga soltanto fine a se stessi bene il documento che abbiamo preparato è un è un'ipotesi il lavoro che ovviamente aveva bisogno di tanti appuntamenti e altre verifichi
Però leggo rapidamente magari Sato qualche riga perché la ritengo non fondamentale importante sono i contenuti la condizione attuale delle mediateche decenti di conservazione
Documentazione e catalogazione
Ed è stata affrontata ed ampiamente illustrata nel corso di vari convegni e seminari dalla fine degli anni settanta ad oggi e anche qui a Firenze ha trovato dei momenti di riflessione molto significativo l'opinione comune
E che ci si trovi di fronte ad un a ad una notevole richiesta di di materiali mantenuti per la maggior parte in uno stato di disorganizzazione e frammentazione che ormai richiede un organico un un intervento legislativo a livello nazionale e regionale urgente
Organico e anche di coordinamento e promozione è vero che molte regioni anche altri enti hanno già attivato strumenti legislativi in questa direzione ed alcune hanno istituito mediateche regionali
Ma il loro intervento rimane parziale e soprattutto non collegato fra loro anche per il per l'inattività
Del coordinamento nazionale delle regioni e degli enti locali per il cinema e gli audiovisivi ma soprattutto per l'assenza di strumenti governativi e per i ritardi delle istituzioni pubbliche nazionali
Per le Poste da questi interventi
Abbiamo parlato e l'Istituto Luce o anche altri
Queste carenze strutturali legislative culturali
Sono aggravate dallo sviluppo sempre più rapido delle tecnologie e dell'informatica che evidenzia in modo sempre più palese i ritardi istituzionali e pubblici a questo proposito non non possiamo dimenticare il discorso sulla multimedialità e sulle sue dirette implicazioni ha proposto di patrimoni da salvaguardare e catalogare
Al fine di risolvere questa complessa e contraddittoria situazione è necessaria al più presto risolvere alcune questioni nodale
Uno le competenze a livello dello Stato centrale sono suddivise tra un numero eccessivo di ministeri e dipartimenti due gli audiovisivi non vengono riconosciuti come un bene culturale da salvaguardare
Sì sì
Mi diceva Gianna che sembra che ci sia il nuovo Testo unico che lo riconosce va benissimo appena lo leggeremo lo toglieremo tre non esiste una le una legislazione moderna unificante che permetta un intervento organico e definitivo e che riconosca
La l'autonomia culturale del linguaggio audiovisivo e quindi Investimenti di risorse adeguate
Non è stato elaborato dagli organi competenti un sistema di catalogazione unificato per il patrimonio audiovisivo
Non c'è non c'è
Sì ma chiedo però noi dobbiamo io aspetto che gli organi le istituzioni competente preposte mi dicano noi abbiamo scelto quello
Lo so
Sì ma questa
Non so
Né io aspetto che che la discoteca mi chiami e mi dica io ho scelto di fare queste andiamo avanti vi aspetto i fatti le ipotesi non ci interessa scusa
Sono ipotesi così
Tutto
Cioè io sto parlando degli audiovisivi
Siccome invece
Ci sono
Diciamo possano
Oggi faremo faremo una verifica va be quattro cinque le Regioni e gli enti locali non hanno ancora avuto l'attribuzione di competenze e risorse economiche adeguate in materia e audiovisivi sei è auspicabile
Che la RAI si è sempre più un più motivata a sviluppare rapporti di collaborazione con gli altri soggetti pubblici al fine il mettere a disposizione della collettività l'immenso patrimonio di cui dispone
Purtroppo vacui registrato un grave ritardo quando non indifferenza nei comportamenti dei network televisivi privati
La formula unificante in base alla quale è possibile avviare a soluzione il problema è la Costituzione di un sistema nazionale regionale audiovisivo in analogia con il sistema dei beni librari
Tale sistema dovrà essere istituito dal nuovo ministero dei beni culturali al quale dovranno delegare tutte le funzioni in materia
All'interno di questo sistema il ruolo delle regioni appare determinante per giungere ad un coordinamento organico nazionale e regionale in pieno accordo condimenti con il ministero e dallo stesso coordinato e allo stesso tempo rispettoso delle diversità e delle specificità regionali
Ruoli e obiettivi dell'ente
Mediateche pubbliche regionali o di sistemi di coordinamento regionale che come di pialla contattò oggi perché per esempio la mia regione ed altri non hanno scelto di fare una mediateca regionale ma altro altre forme di comunicazione e organizzazione le ragioni fondamentali che hanno portato alla fondazione di mediateche regionali o che lo porteranno sono costituite dalla necessità di dare vita ad un sistema nazionale audio visivo decentrato che oltre a rendere più amministrabile la situazione fortemente complesse caotica possa corrispondere meglio alle esigenze della domanda della produzione e della promozione culturale locale e regionale ciascuna mediateca dovrà individuare una propria vocazione corrispondente alla realtà culturale in cui si trova
Collocata onde evitare doppioni inutili e sprechi i risorse pubbliche
Queste diverse mediateche saranno collegate informaticamente in un sistema a rete in grado di comunicare in tempo reale tutte le informazioni relativa ai patrimoni
In conservati e catalogati
Per definire Meglio scusa la complessità e l'organicità del sistema noi proponiamo ora per punti di obiettivi comuni delle mediateche regionali a il compito fondamentale primario e quello della conservazione catalogazione
Produzione formazione e promozione della cultura odio visiva in rapporto organico con gli enti locali con le istituzioni
Culturali pubbliche e private con l'università
E la scuola di ogni ordine e grado le mediateche regionali
Non devono necessariamente possedere un immenso fondo di audiovisivi ma ma piuttosto fungere da rea le permettere in rapporto gli archivi esistenti con l'utenza reale e potenziale si intende che che la domanda non va solo recepita ma anche stimolato
Be
Costituzione di pacchetti di cultura o divisiva fra le Regioni in accordo con il ministero dei beni
Culturali o con le le istituzioni delegate dallo stesso che può essere non so la Cineteca Nazionale
E Illuzzi abito telato The Cat nazionale ed altri enti intesi a documentare e da promuovere i momenti più significativi della storia del cinema e il teatro della televisione
Sì coordinamento e sostegno finanziario recenti audiovisivi locali esistenti a livello subregionale pubblici e privati aperti all'uso pubblico
Di impegno nella formazione e nell'aggiornamento tecnico e professionale degli operatori culturali e tecnici del settore e elaborazione
Di progetti in collaborazione con gli enti con gli enti locali per per favorire la produzione finalizzata alla costruzione e alla conservazione della memoria del proprio territorio
Anche attraverso l'attivazione di formule miste fra pubblico e privato
Perfetto privilegiare la scuola come utenza sviluppare e potenziare il circuito i culturali pubblici e privati
G elaborare cioè lavorazione di un sistema nazionale di catalogazione informatica dei materiali conservati standardizzato e Inter facciale con quelli già esistenti
H attivazione studio e ricerca dei nuovi linguaggi e supporti tecnologici
Ultima parte ancora due minuti e mezzo le forme istituzionali delle mediateche regionali
Nella considerazione di garantire la la massima autonomia progettuale e gestionale e alle regioni
Le mediateche già già realizzate quelle da realizzare potranno essere istituite secondo diverse soluzioni istituzionale
Le regioni che hanno già operato questa scelta con con soluzioni diverse sono la Toscana la fondazione a la Regione Lazio servizio regionale da Regione Lombardia ufficio raggiunta e centro di servizi per la scuola il Veneto Regione Veneto servizio regionale
La regione Emilia Romagna sistema di coordinamento regionale
E in altre regioni esistono centri disservizi
E così nelle due
O vince a statuto speciale di Trento e Bolzano la difformità di di questo quadro impone non solo un sistema nazionale male di coordinamento e comunicazione prima io ho parlato di sistemare che ma soprattutto una normativa adeguate funzionale le le soluzioni istituzionali e in parte da già praticato e sono le seguenti enti di diritto pubblico enti di diritto privato convenzioni fra strutture pubbliche visto il Toni private società miste agenzie di servizi
Ovviamente è un aspetto largo dove poi Poloni può andare a scegliere quella più rispondente a alla in realtà la costituzione di un gruppo
Di lavoro misto fra fra lo Stato e regioni per la
Nel sistema nazionale audiovisivo è momento fondamentale
Delle mediateche regionali e delle stesse forme istituti
E o del mire e modificare
E conclusioni in questo breve
Documento abbiamo voluto indicare riassumere ovviamente in modo modo schematiche Breve le questioni salienti che riguardano l'aria del sistema nazionale l mediateche regionali la soluzione di
Alcuni punti e nodali sarà affidata ad una serie di seminari che si svolgerà a uno entro la fine del mese di marzo su su su questi temi scuola
I relativi linguaggi il didattici scuole molti media Rita formazione a produzione poi e possiamo aggiungere ai che altri ovviamente tutte queste riflessioni troveranno un momento di sintesi ed ulteriore approfondimento nella conferenza nazionale delle mediateche che si svolgerà a Firenze penso al suo pure in aprile impreparazione della suddetta si terrà hanno in sedi
Diverse di seminari di di cui ho accennato il coordinamento nazionale dei centri di documentazione dovrà risponde dovrà Rip intere il suo il suo lavoro sia sulla strada della progettazione e della proposta già espresse sopra che su quello di aprire un tavolo i confronti e concertazione con il gol
Uno e i suoi organi competenti per
Terri metodologie e obiettivi comuni fa fra questi ultimi
Are fondamentale priority
Giro come bene se l'hanno fatto quindi queste super le regioni gli enti locali intendo cercare
Un'intesa con le strutture
Nazionali che permetta
A livello degli organismi di governo uno del paese di perseguire gli stessi scopi e di creare quindi le condizioni legislative per un l'uso diffuso e corre
Tu della della cultura e del patrimonio audiovisivo ovviamente se un documento è uno schema è un'ipotesi è una bozza che noi appunto poi
Intendiamo dare i nostri amministratori possano sono i politici che dovranno
La sensibilità per il poi noi il il nodo vero è la volontà politica dei nostri amministratori e io faccio una consiglio
L'azione amara quanti membri ci sono oggi qui del Consiglio di amministrazione della mediateca di Firenze alzi la mano questo è per esempio a Courbet pochi
Però le e perché
Io come come ho imparato in tanti anni e questo lavoro passate tutti di cui sono passati da ultimo Tres recente i fatti sa bene allora questo è il documento noi ovviamente
Io qui ho alcune coppie se se lo volete trent'
Noi come ha detto Sergio rimanderemo però al più presto
Dargli il calendario esatto
E e delle sedi forse non ci sono
Tutti e poi scusate
Scusate
Convocheremo a Firenze a Bologna o Roma Firenze il primo incontro di tutti quelli che vogliono io coordinamento e lì decideremo se se fare se accettare o no la proposta di Anna per fare un'associazione cioè lì discuteremo quale forma dare anzi che dire
Ed altri che organizzazione d'
Accordo
Tra
Controllo
E scrive perché
Per
Certo non facciamo
Voglio dire questo è un documento che
è aperto
Le proposte le mandate
Questo se ce ne sono alla
Mediateca della Toscana
Ovviamente
C'è il direttore dalle
Tutti
Continuità
Secolare