1^ Conferenza programmatica di Alleanza Nazionale nei giorni 27/28 febbraio - 1 marzo 1998 presso il Palasport di Verona

Oltre all'intervento pregevolissimo del presidente Fini
Riportano trionfalmente la sicura in terrazza dell'Italia nell'Unione monetaria europea
Ma caro Prodi l'unione monetaria non può essere soltanto affidata all'accettazione di sacrifici e da una politica depressiva
Che Gerry luce
Carrie luce lo sviluppo come imposto dalla programma dell'Ulivo
Essa invece richiede modifiche affetti e comportamenti che rilanci no la crescita economica e l'occupazione come ha evidenziato molto bene il presidente Fini
Per il nostro Paese l'acquisizione e la diffusione dei valori della concorrenza e della leale cooperazione su cui si deve passare la globalizzazione di cui tanto si parla deve portare a una accelerazione dei processi di modernizzazione dello Stato
E a un ridimensionamento del suo peso nell'economia al passaggio delle sue funzioni dall'intermediazione ad una regolamentazione
Consentendo così la liberalizzazione delle potenzialità di iniziativa che sono fortemente radicate e diffuse nella società italiana in termini di innovazione economica culturale e sociali lo stesso problema ma meno condizionato da pesantezza di strutture e di radicamento in culturali arcaici hanno gli altri Paesi europei
Ma meno degli altri Paesi europei do possiamo far giocare ad attivo di questa sfida l'adeguatezza del sistema dell'educazione la solarità delle istituzioni e il senso della solidarietà nazionale a partire dal mille novecentonovantadue italiani hanno affrontato notevoli sacrifici ritirando condotto in breve tempo
A un aumento del carico fiscale complessivo di oltre quattro punti del prodotto interno lordo
Perciò al fine di avviare definitivamente il risanamento della finanza pubblica anche per consentirci l'adesione alla moneta unica europea
Questo grande sforzo che ha dato dei risultati concreti in termini di calo di inflazione anche non ce lo dimentichiamo mai si è un po'aggiustata ad arte
E di riduzione dei tassi di interesse però in percentuale inferiore alcali inflazionistico che ancora non ci garantiscono di essere fra i primissimi in Europa sotto tutti i punti di vista
Ora gli italiani non accettano e nostri partners non presenteranno sul serio un altro sacrificio eccezionale che non si è iscritto in un programma credibile di morde l'ideazione
E dell'intero Paese e in modo particolare per favorire una maggiore produttività in ogni campo soprattutto per le piccole e medie aziende il sistema produttivo e da mesi sottoposto all'incertezza di riforme annunciate
Senza che ne vengano chiarite la portata i tempi e le modalità urge signori dell'Ulivo fare chiarezza naturalmente il Paese non può sopportare ulteriori aumenti della pressione fiscale la Finanziaria novantotto ha già ingigantito questo dato
Nuovi estimi catastali IRAP
Eccetera e quindi necessario che Governo e Parlamento assume in un impegno vincolante per stabilizzare può diminuire la pressione fiscale competitiva
Constatiamo l'emergere di riflessioni nuove sul problema del cosiddetto Stato sociali mi ha parlato molto bene ieri il Presidente che dovrà essere ridefinito per le generazioni future e per i le future occupazioni
Occorre una consapevolezza del nuovo proprio dovuto alla globalizzazione per cui sarebbe grave errore trincerarsi verso la conservazione di alcune cose dell'esistente
Con il risultato di aumentarle così costi economici e sociali per le giovani generazioni
Non porta siamo più garantire oltre misura chi è già garantito occorre veramente garantiti attraverso la occupazione problema dei problemi il lavoro alle giovani generazioni
Dare al Paese una moderna politica industriale che attualmente manca nel governo dell'Ulivo significa innanzitutto lanciare un grande piano di modernizzazione delle infrastrutture anche ai materiali scuola
L'ordine pubblico la giustizia la pubblica amministrazione per permettere all'Italia di partecipare a pieno titolo al mercato unico europeo
Alla concorrenza internazionale e alla società globale dell'informazione e della comunicazione grande evento per gli anni due mila
Quindi è necessario che lo Stato riprenda il controllo del territorio e faccia rispettare la legge a tutti i livelli
Non è più possibile una sana imprenditoria senza ordine pubblico ce l'ha rammentato il presidente la crescita economica in un libero mercato presuppone istituzioni democratiche e di rispetto di illegalità
Troppa parte del terziario nazionale non riesce a conoscere uno sviluppo economico per il prevalere della criminalità
Occorre uno sforzo costante e l'utilizzo di risorse anche comunitarie per favorire un ripristino delle condizioni favorevoli
All'Opera della libera iniziativa concludendo per quanto concerne le imprese queste assolutamente davano ristrutturarsi e fare ogni investimento necessario per partecipare al processo di globalizzazione
Il lavoro deve qualificarsi e rendersi adatto alle esigenze di una domanda ha caratteristica mondiali e possibilmente attraverso la partecipazione di cui ci ha parlato ieri il presidente
Ma soprattutto è il governo dell'Ulivo
Deve lanciare un vasto programma di mordere ideazione basata sul cinque punti essenziali
Per rimettere in cammino la speranza dell'Italia
Rilancio di infrastrutture moderne
Riduzione del carico fiscale e contributivo nella produzione delle piccole e medie aziende in particolare e qui un discorso anche alla Confindustria che non può guardare solamente altera e quattro per cento delle grandi aziende dimenticandosi del novantacinque per cento delle piccole e medie aziende
Riduzione del carico fiscale e contribuito della produzione flessibilità nel mercato del lavoro e semplificazione delle procedure amministrative e legislative
Una nuova organizzazione del ministero delle Attività produttive e del ministero del Commercio estero coordinamento efficiente Stato regioni enti locali per gli interventi comunitari e strutturali
Queste cinque linee programmatiche sono necessarie per il rilancio della produttività e quindi delle piccole e medie aziende e con essa nuova occupazione per la vera e nuova socialità per l'Italia del due mila grazie
Prendesse la parola l'onorevole turchi si preparino onorevole Pace se facessimo un po'di conti e di silenzi e in sala daremo la possibilità a chi parla di essere ascoltata grazie
Greggi signori e signore personalità onorevoli è senatore
Il mio intervento agli oggi in questa assise vuole toccare i temi del futuro della destra italiana pur rispettando le battaglie e i valori del passato
Sì non mi sento di essere giudicato in politica sulle scelte del passato come non credo per giudicare gli avversari politici Turolla una storia eppure loro scelte personali il tempo e la storia lo hanno già fatto invece mia
Sin dal momento nel quale ho fondato il Secolo d'Italia insieme con mio padre Franz Turchi abbiamo fatto le battaglie fu il nostro giornale
In difesa della nazione al di sopra delle logiche dei partiti infatti della pacificazione siamo stati i primi a parlarne fin dal sessanta dalle colonne del Secolo con la partecipazione udite mi bene amici con la partecipazione di tutti i vertici istituzionali dell'epoca comprende alcuni Presidente da Repubblica
A destra del due mila e come tale la mia idea politica di destra si basa su un poche parole
Riscopriamo la politica delle idee e dei valori lasciamo agli altri la politica degli interessi a sinistra
La sinistra in questo momento vada più alle poltrone ha deposto impotente calce alle vere e quotidiane esigenze con cui combatte ogni cittadino italiano di qualunque estrazione politica seria
Il problema che attanaglia ogni famiglia è il lavoro e il lavoro in questo momento manca
Infatti per quanto l'Ulivo cerchi di mettere il sonno
Tutti i problemi di qualsiasi natura utilizzando anche la stampa al fine di normalizzare un Paese che con la sinistra poco c'entra
Il problema del lavoro resta col Paolo incominciamo appare opposizione quindi seriamente tu tutti i tavoli da quella istituzionale a quelli comunali
E non facciamo in modo di perdere battaglie le occasioni che potrebbero dare fiducia e nuova linfa ai nostri ideali nel periodo di governo Prodi quanti non ho mai visti tanti errori
Sia in politica interna che in quella estera
Non sono mai viste tante manifestazioni nel scioperi come in questo momento nonostante i sindacati più importanti lavorano a braccetto con il Governo riprendiamo amici miei se non è già troppo tardi nostro posto in difesa ed accanto alla chiesa
Ascoltiamo le parole del Santo Padre
Giovanni Paolo secondo e riprendiamo l'invito alla socializzazione
Che è il vero futuro del mondo operaio e del lavoro che può rinverdire i quattro sindacati e che può fare incontrare e due linee di sinistra e di destra per il nostro mondo
A partecipazione degli operaia la proprietà delle aziende è un po'dura eccezionale
Altro delle trentacinque ore che non aiutano l'azienda crescere e a dare nuovi posti di lavoro mentre o quanto stiamo indicando il mondo e lavoro avrà nuove partecipazione competitività non posso quindi farà meno amici miei di pensare al mondo dell'agricoltura le quote latte per esempio
Al mondo del commercio alla stessa Confindustria che dovrà accettare una riforma delle trentacinque ore assurda e fuori da ogni logica senza parlare delle varie riforme fiscali
Che tanta fanno sempre di più ognuno di noi togliendo ricchezza al Paese senza ridare un buon servizio al cittadino ne produce attività nell'azienda Italia inoltre cerchiamo di dare una mano alle istituzioni della giunta dalla giustizia ai club specializzati della polizia dei carabinieri della Finanziaria Terlizzi
Per una vera lotta senza alcun bavaglio contro la criminalità organizzata e diamo quindi sicurezza ai cittadini di qualsiasi ceto ed è quanto viene richiesto da tutti
Battiamo
Per la legalità e per rispetto delle leggi uguali per tutti
La cosiddetta crescita economica
Non è altro che la crescita di alcuni gruppi economici penso ad esempio al mondo automobilistico per il resto non vedo altri grandi degli dell'economia ma anzi un paese che si avvia verso una crisi profonda e strutturale
Sì vedono entrati in Europa per motivi politici perché anche le altre nazioni come la Francia
La Germania non hanno tutti i parametri sotto controllo ma vedo di fronte a me ahimè anche una possibile uscita dall'Europa nel futuro nel giro di breve periodo questo sì che sarebbe un dramma per tutti per la finestra come per la destra avremmo un Paese allo sbando come nel caso asiatico che è sotto agli occhi
Oggi ce l'avete detto che agli occhi di tutti leggendo i vari giornali io e l'incredibile che in tutto questo l'attuale governo è il Governo che ci mostra come paladino dell'Europa e delle riforme forse non sarebbe meglio che questa opposizione di molti nei fatti che forse il governo della sinistra che ci porteranno il Breve in un circuito economico vizioso pietra che avrà certamente effetti devastanti
Questi effetti si vedono di una popolazione sempre più pensionata con carenze nel settore sanitario con carenze nel settore della ricerca e sviluppo con un cappio al plurale che aumenta di giorno in giorno sempre di più
Quindi a tutti i rappresentanti e le migliori forze politiche diverta di questo Paese a tutto il mondo imprenditoriale alle porte facciale hanno di tutti
E soprattutto attenti Gianfranco Fini
Fautore la nuova destra
Riscopre la politica dei valori dei nostri valori la famiglia il sociale a fedeltà alle istituzioni con il sistema economico più libero e in uno Stato meno pressante e meno pesante
Riscopriamo la destra amici miei riscopriamo forza la fiamma che rimanga dentro di noi e sì al primo per le generazioni future dichiaro età ed i valori profondi grazie
Continuo a chiedere la cortesia di non fare tanto chiasso in aula anche perché chi parla non parla per il gusto di parlare ma anche per cercare di stabilire un confronto con tutti quanti voi
L'onorevole Pace e subito dopo il professor Pallottino
Amici credo che la indicazione principale che ci sia venuta
Dal documento programmatico e dalle discorso introduttivo del nostro presidente ieri sia che Alleanza nazionale debba compiere un ulteriore sforzo nel cercare di mettere a punto un sistema Italia idoneo a confrontarsi con la concorrenza degli altri Paesi d'Europa e della concorrenza dei Paesi sulla scenario internazionale se così è il nostro sforzo deve essere uno sforzo di sistema
Dobbiamo contemperare l'impegno sul quotidiano con quello sulla ristrutturazione del sistema Italia il punto su cui vorrei richiamare l'attenzione è un punto su cui l'attuale governo di cui la talare governo mena vanto il metodo della concertazione
Attuale Governo ci dice che grazie al metodo della concertazione è riuscito a farsi che il sistema rientrasse nei parametri di Maastricht
Che sia stato questo o altro il motivo
E tutta da vivere rivedere e da discutere né mi interessa adesso fare un dare un giudizio sulla veridicità di questa asserzione
Io dico e vorrei richiamare la vostra attenzione su questo punto che il metodo allora concertazione cioè della riunione delle parti sociali con lo stop con il governo a Palazzo Chigi
è un metodo che in linea astratta potrebbe essere una soluzione ai problemi della riduzione a compatibilità dell'andamento delle maggiori grandezze macro economica
Ma in realtà così non è come sia applicato il metodo e la concertazione sul piano dei fatti esso consiste semplicemente nel dare ragione a chi ha più forza e a chi era direttamente rappresentato e lasciare senza voce coloro che rappresentati non sono ciò soprattutto per la circostanza che il Governo invece di assumere il ruolo di un arbitro imparziale assume la posizione di parte
Questo fatto è dimostrata ampiamente e dimostrato per esempio dalla circostanza che quando si è trattato di introdurre una modifica
Fortemente incisiva degli attuali assetti del settore del commercio
Il settore non è stato minimamente interpellato e i provvedimenti il cosiddetto decreto Bersani e passato sopra la testa dell'INPS di tutti i commercianti
Ma c'è una seconda ragione fondamentale
Al tavolo della concertazione
Non siedono i rappresentanti di coloro che mai sono stati sfiorati dall'opportunità di entrare nel mondo del lavoro e come voi sapete si tratta di milioni e milioni di giovani in Italia
Questi non hanno voce
Il sistema della rappresentanza è un sistema Giotto
La conseguenza e che con il metodo la concertazione lungi dal rendere meno acuti i contrasti sociali si rendono semplicemente meno acuti contrasti tra la parte datoriale e i lavori e i sindacati dei lavoratori dipendenti tutto a carico del bilancio pubblico
Tutto a carico del resto del Paese tutto a carico dei consumatori come volta a volta le singole misure di politica economica assunte dal governo dimostrano ampiamente
La seconda conseguenza corollario è rappresentata dal fatto che con la politica della concertazione si attua un concetto di politica dei redditi che non è minimamente aderente con le esigenze del Paese
Perché se c'è un mercato del lavoro
Che denuncia uno squilibrio ormai fondamentale e non meramente transitoria e fondamentale da anni
The denuncia una carenza di domanda di lavoro rispetto all'offerta una carenza sistematica vuol dire che quello non è un mercato e qualcosa che non somiglia a un mercato da poiché l'unica funzione effettiva del mercato è quello di rendere compatibili è la domanda e l'offerta di un servizio di un bene o di un fattore in queste condizioni la politica dei redditi ha frenato lo sviluppo tecnologico e ha frenato lo sviluppo dell'occupazione
Credo che una proposta la si possa già cominciare ad avanzare
Ed è quella di considerare nell'ambito di questo morto verso un maggior decentramento delle decisioni la possibilità di derogare
Alle condizioni nazionali di contratto nel caso in cui ci si trovi il regioni dove la presenza della disoccupazione sia talmente massiccia da porre in evidenza come il poi i contratti siano del tutto non rispondenti alle condizioni obiettive dell'economia e non assicurino la possibilità dell'assorbimento dell'occupazione
Se noi non facciamo questo e siamo gli unici a poterlo fare senza essere sospettati di avere interessi se non facciamo questo tradiremmo se non facessimo questo gradiremmo le speranze per le generazioni future che non sono altro per le speranze della nostra Italia
Grazie all'onorevole Pace adesso il professor Pallottino e subito dopo l'onorevole Armani
Grazie
In questa occasione come non parlerò come rappresentante della Consulta nazionale dell'università e della ricerca
E non parlerò di università e non parlerò di ricerca del resto il presidente Fini ne ha parlato lui stesso in modo eccellente nel suo discorso ponendo il sapere in un ruolo di centralità nei programmi di alleanza
E allora di che cosa parlerò parlerò di metodologia parlerò di metodologie e parlerò di organizzazione del partito
E non discuterò questioni se il partito debba essere leggero o pesante oppure se le sue strutture periferiche debbano basarsi su circoli o sezioni rionali
O quant'altro
A mio avviso e nell'opinione di molte persone con cui io sono in contatto e che qui rappresento
I punti essenziali sono altri e discendono dal riconoscimento preliminare che la macchina organizzativa di questo partito nel suo complesso e pesantemente inadeguata ai compiti
E soprattutto alle straordinarie prospettive che il momento storico ci ha messo di fronte in altre parole
Con questa macchina non si può andare lontano
Il motivo mi sembra evidente sempre dovrebbe sembrare evidenti a tutti
Molti dei responsabili di questa macchina risultano nei fatti PD
Di quella che si chiama moderna cultura dell'organizzazione
Cioè della conoscenza dei mezzi disponibili per far funzionare qualsiasi tipo di struttura
E non possiedono le capacità la cultura di intelligenza il cervello per impiegato
Punto primo punto secondo io espongo il D-Day responsabili di questo partito risultano privi di capacità di aggregazione positiva nei confronti della società civile
Cosa intendo per capacità di aggregazione positiva si intende richiamare attorno ad Alleanza Nazionale le forze migliori di ogni categoria sociale
Le persone più qualificate
I leader quelli cioè di cui essere orgogliosi e non quelli di cui doversi vergognare come accade in alcune occasioni
E questo è un punto di straordinaria importanza
Riguardanti persone ormai della mia età ma riguarda soprattutto i giovani
I giovani che sono idealisti e vogliono avere degli elementi di riferimento di qualità e non possono essere intruppati nel fare il portaborse dell'uno o dell'altro esponente come avviene qua dentro
Ora il primo punto la cultura dell'organizzazione è una questione di natura essenzialmente tecnica
Per esempio come lo si affronta mo'
Lo si può affrontare efficacemente affidando i compiti di gestione di organizzazione
A una società di consulenza ci sono società di consulenze che operano in tanti settori e perché non una che si occupi di gestire un partito di farlo funzionare di avere dei telefoni a cui si risponda dei fax che funzionino dei calcolatori collegati in Rete
Perché no è possibile visto che quelli che finora ci hanno provato si sono dimostrati del tutto incapaci
Per quanto riguarda gli attuali responsabili organizzativi io penso che dovrebbero essere sostituiti
Oppure sottoposti a dei dei corsi di rieducazione sarebbero giovi voli degli stage presso imprese
è un dramma vedere che spesso compiti importanti vengono affidati a persone che non hanno mai mai lavorato in un'industria
In una società in un ente di Stato in un'organizzazione che non hanno nessuna esperienza eppure pretendono di organizzare e allora come si fa a scegliere a decidere a stabilire quali sono i flussi decisionali quali sono i flussi finanziari come si creano gli schedari come si organizzano i detta Bechis come si utilizzano i mezzi di informatiche di telematica come si fa
E questi sono mezzi di cui qualsiasi azienda oggi anche la più modesta e qui il Nordeste scia un esempio straordinario
Dispone tranquillamente e normalmente allora un grande partito che acquisti ambizioni e queste prospettive
Non può fare a meno di un cambiamento
Un altro punto che sottolineo è quello di nostro necessita di uno stile di funzionamento efficiente
E io mi riferisco alla visione personalistico feudale che molti incaricati assumono non appena ricevono un incarico
Incaricato non si sente Coppa arte di un sistema complessivo con cui interagire
Si ritiene l'incaricato piuttosto il centro il popolo di un centro di potere personale con i suoi uomini
Con le sue relazioni con i suoi collegamenti con i suoi schedari
E quest'uomo crea una struttura che poi e destinata a svanire nel nulla nel momento di un avvicendamento
Quando cambia il responsabile tutto si azzera e il nuovo responsabile ricomincia daccapo ripercorrendo la stessa strada di facendo gli stessi errori qual è la conseguenza la struttura nel suo complesso non impara non evolve positivamente nel tempo e questo per un cibernetico come io sono è fonte indubbia di sofferenza
Veniamo al punto b capacità di aggregazione
Questo richiede un decisivo cambiamento nello stile di comportamento delle persone
Che non è affrontabile certamente con appalti esterni o con la frequentazione di corsi
è un cambiamento necessario
Un cambiamento
Che ha qualche speranza di procedere soltanto se riceverà pieno riconoscimento intellettuale della sua valenza da parte di tutti e soprattutto se riceverà pieno supporto dal vertice un cambiamento che deve sovvertire l'attuale assetto per cui siamo arrivati al punto per largo riconoscimento che si ha paura di introdurre al per partito persone qualificate
Perché il rischio qual è che invece di poter utilizzare persone qualificate in un lavoro utile al partito dall'Italia
Si perdano degli elettori non appena queste persone qualificate conoscono in che ambiente si vengono a trovare
In conclusione a mio avviso le scelte vanno fatte soltanto nella direzione della qualità
In modo che rappresentino un motivo di orgoglio per il partito e questo è un punto che riguarda anche la compilazione delle liste elettorali
Perché allora le scelte devono essere richiamo nei confronti dell'opinione pubblica e devono essere vanto nei confronti degli avversari
Il problema per concludere sarà risolto a mio avviso quando sarà tutti Chiara la risposta al seguente quesito
Cosa è meglio
Mandare avanti un amico fidato o scegliere una persona di qualità e di alto livello grazie
L'onorevole
E chiederò Armani
E subito dopo l'onorevole Sandra Fei
Che pregherei però di contenere i loro interventi in in ambiti temporali accettabili e compatibili col numero delle iscrizioni che sono numerosissime
Tra l'altro fra un quarto d'ora inizieranno a presentare le loro relazioni i presidenti delle commissioni
Nell'ordine Malgieri sospiri Tremaglia Ramponi Rebecchini e poi a continuare
Allora l'onorevole Pietro Armani
Grazie Adriana
Ma io visto anche il brevissimo tempo pieno Niso accennerei su una parte della relazione il presidente Fini che mi ha particolarmente colpito
E cioè il fatto che
Una volta archiviato si spera
Il
Parametro di Maastricht disavanzo prodotto interno lordo tre per cento due otto due nove quello che
Il problema che si porrà questo Paese probabilmente dipende i prossimi quindici venti trent'anni
Sarà quello del debito pubblico accumulato
Cento ventidue per cento rispetto al prodotto interno lordo
Un problema gigantesco Kenshi viene come retaggio della Prima Repubblica
Dei governi consociativi
Dei tutte le operazioni dispensa fatte senza copertura
E quindi l'abbiamo rientrare
Dobbiamo rientrare ma giustamente presidente Fini ha detto non possiamo pensare di rientrare di corsa perché a rientrare di corsa significa mantenere la pressione fiscale il quarantatré per cento possibilmente aumentarla
E contemporaneamente
Non ridurre la spesa pubblica
E allora a questo punto il problema del cinque sei per cento per l'avanzo primario deve essere mantenuto appunto per rientrare nella limite del sessanta per cento del rapporto debito pubblico PIL deve essere realizzato in qualche altro modo
E quindi con del tempo qual è il modo in modo è l'aumento del prodotto interno lordo
Come si aumenta il prodotto interno lordo evidentemente cercando di rilanciare le attività produttive
Rilanciare le attività produttive significa evidentemente sostenerle ma non sostenere dall'alto con trasferimenti alle imprese perché questo farebbe a crescere la spesa pubblica
Ma sostenere dal basso cioè detassare gli utili in modo che la detassazione degli utili ritiriamo spazi finanziario alle imprese che possano essere reinvestiti nel processo produttivo e quindi rilanciare l'occupazione allora nel rapporto debito pubblico PIL
Il Pella crescerebbe
Fermo restando il debito pubblico e questo potrebbe assorbire gradatamente appunto questo macigno che abbiamo sulle spalle e che grava su tutti gli italiani dai dai bambini italiani dagli elefanti fino agli anziani
Questo è un punto essenziale sarà al centro del dibattito nel piano di stabilità per i prossimi mesi e forse per i prossimi anni
E il partito deve impegnarsi a far sì che lei prese ritrovino spazio quando si dice la speranza il cammino
Nella speranza le imprese devono tornare ad avere speranza nel futuro per avere speranza per il futuro devono a poter avere più margini di utile
Più margini gli utili da reinvestire nei processi produttivi
E un altro aspetto vorrei brevemente accennare il problema del federalismo fiscale che si lega strettamente al primo problema
Noi non possiamo permetterci che il federalismo fiscale sia restaurati di tassazione sulla stessa base imponibile cioè lo strato nello Stato l'imposta sul reddito
Lo Stato ha mostrato nelle regioni l'imposta regionale sulle attività produttive e lo strato dei comuni l'imposta comunale sugli immobili e l'imposta sui depositi solidi urbani
Lo possiamo permetterci perché questo a cascata sarebbe sostanzialmente un onere insopportabile
Occorre che poi instaurato l'imposizione corrisponda ad un livello di servizi particolari e che il loro nonno condizioni l'altro
Per cui occorre dell'IRAP sia preparata dall'IRPEF e dall'IRPEG occorre che le leggi sia detratta dall'IRPEF e dall'IRPEG questo è un fatto importantissimo perché un conto se uno si fa un breve conto sonata rendita catastale di un milione fra imposta sul reddito IRPEF o IRPEG Piera dove e e si arriva al centouno per cento e quando va bene al novantuno
Quindi questo è un fatto inaccettabile non possiamo fare in modo che il federalismo fiscale sia una serie strade di tassazione sulla stessa base imponibile questo proprio per ridare spazio di addetto alle prese e per consentire alle imprese di investire questi utili nell'attività propria nel rilancio dell'occupazione al quale ovviamente deve contribuire la flessibilizzazione del mercato nel lavoro grazie
Adesso la parola all'onorevole Sandra Fei ed immediatamente dopo un gradito ospite Renato Brunetta subito dopo inizieranno le relazioni con le relazioni dei diversi presidenti di commissione
Presidente colleghi e cari amici prendo la parola oggi con l'entusiasmo di chi ha la consapevolezza e il privilegio di partecipare alla prima vera formulazione di un programma politico a favore del futuro del nostro Paese
Che mai partito abbia avuto il coraggio di intraprendere senza l'incidenza contingente casuale di elezioni politiche e in questo senso ho ricevuto io stessa quale rappresentante di Alleanza Nazionale i complimenti e l'espressione di sincera ammirazione
Per l'iniziativa e il lavoro compiuto con il documento gli stessi conservatori inglesi hanno dichiarato magari riuscissimo anche noi ad avere un documento programmatico come il vostro
Ma ciò che ancor più mi soddisfa e mi coinvolge è la volontà e la determinazione espressa dal presidente Fini nella realizzazione di tale programma
Una promessa fatta a tutti i cittadini con forza concretezza coraggio e realismo
Permettetemi quindi di affrontare con lo stesso approccio temi che mi stanno a cuore l'Unione europea il rapporto tra istituzioni nazionali e processi decisionali comunitari ma soprattutto i diritti del cittadino europeo e la volontà di Alleanza Nazionale di tutelarli
è assodato che l'Unione europea è una realtà dalla quale non si può prescindere e che si inserisce nella vita dei singoli dell'impresa e delle istituzioni è quindi essenziale promuovere ulteriormente la partecipazione sia della nostra nazione e processi decisionali comunitari
Sia una corretta applicazione dei principi delle norme comunitarie nel nostro Paese
Su questo punto si deve procedere con la consapevolezza che è necessario e urgente che Alleanza nazionale individui mezzi
Perché l'Italia possa incidere positivamente nei processi decisionali comunitari e allo stesso tempo che mette in evidenza un principio di corretta procedura
Per applicare in Italia le norme comunitarie
Anche questo è essere europea ai al di là delle vuote dichiarazioni di principio di adesione agli obiettivi della Comunità europea che le sinistre sono solite manifestare
Per poi troppo spesso violarne i precetti stravolge lì a proprio uso e consumo un vero e proprio inganno è un danno per ogni cittadino italiano l'esempio più eclatante è ovviamente quello dell'eurotassa ma non certamente ma uno certamente recente è quello del recepimento della direttiva sulle telecomunicazioni proprio lunedì scorso in aula
Questa è stato un discusso un provvedimento che si basava su un vecchio nessun provvedimento anteriore di recepimento della direttiva sulle telecomunicazioni che è in procedura di infrazione come per non essere corretti per non rispecchiare correttamente il appunto la direttiva e quindi un corretto recepimento abbiamo fatto
Una ASP
Tornando legislativo
è indispensabile oggi siamo già in ritardo ma ciò nonostante possiamo essere i primi che Alleanza nazionale superi la discrasia comune a tutti di considerare le tematiche nazionali
Tipo per certe per citare alcuni esempi le privatizzazione l'occupazione l'agricoltura come suscettibili dia autonoma trattazione senza tenere in conto e ben presente Chiara la stretta connessione che queste presentano con la politica europea
Essa stessa sempre considerata come un massimo sistema assestante ciò non significa che si debba attenere per la cosiddette mele per la cosiddetta perdita di sovranità
Si tratta soltanto di assumere un approccio di analisi concreto in grado di facilitare lo sviluppo dell'Italia con loro coniugato ad una tangibile attività di integrazione e di partecipazione
Evitando dannose duplicazioni e soffermandosi su infruttiferi e difese
Stremate di un tipo di nazionalismo che oramai appartiene al passato
è su queste basi che Alleanza nazionale può diventare il primo partito in Italia in grado di Cuomo promuovere spiegare e originari nel cittadino italiano un autentico sentimento
Europeo consentendogli così di affermare i propri diritti nella vita pratica di tutti i giorni
E qui una responsabilità mai considerata da nessuno appartiene alla magistratura italiana e alla pubblica amministrazione i primi interpreti ed esecutori delle norme comunitarie nel nostro Paese
Sono proprio loro i magistrati che devono tutelare i diritti attribuiti a cittadini italiani dall'Unione Europea
Per farli sentire veramente parti della stessa comunità tesi invece giudicano ancora oggi senza dimostrare conoscenze specifiche
Cercando soluzioni addirittura antitetiche a quelle per le quali l'Italia stessa si è impegnata nei confronti degli Stati membri e dei propri cittadini alleanza nazionale deve quindi prendere coscienza di questa distanza tra i diritti del cittadino europeo in Italia e degli organi deputati a salvaguardarli
Deve anche vigilare che non si cada nell'eccesso opposto come solo per fare qualche esempio noto nel caso della legge sulla sicurezze sulla privacy o quella sulla sicurezza nei luoghi di lavoro in cui l'Italia ha assunto norme di attuazione molto più severe di quanto prescritto dalle direttive comunitarie
Obbligando le nostre aziende ad assumere oneri molto superiori a quelli prescritti per i concorrenti europei mettendo così l'Italia fuori gioco
Rispetto al resto d'Europa rendendo la non competitiva e suscitando negli imprenditori un sentimento di repulsione
Verso vincoli che le sinistre pretendono di far passare come europei ma che europei non sono è inaccettabile come il Governo possa continuare imperterrito e indisturbato soprattutto nell'inganno di recepire le norme dell'Unione Europea
In modo però difforme dai contenuti inerte espressi
Perché perché tanto per fare un esempio lettiere in Italia che costituiscono un importante motore della promozione del made in Italy e che svolgano attività in un regime altamente concorrenziale
Devono soggiacere alle pastoie burocratiche degli appalti per i lavori pubblici
Mentre concorrenti europei che hanno la stessa forma giuridica in base alla medesima direttiva possono agire liberamente sul mercato secondo criteri di carattere privato
E perché peggio ancora le Ferrovie italiane pur essendo qualificate come società per azioni
Sono soggette a tutta una serie di vincoli burocratici e non soltanto in virtù di una supposta regolamentazione comunitaria
Mentre i concorrenti europee in virtù dell'M onorevole Dima normativa quasi finito rimbalzano a realizzare uno sviluppo serio dell'azienda e l'alta velocità quella vera
In tempi compatibili con l'evoluzione della società
Queste sono le domande che AN non può lasciare senza risposta quindi due sono i profili in cui Anna su cui AN si deve balzare il primo l'effettivo riconoscimento e questo concludendo
Al cittadino italiano dei diritti che gli derivano dall'Unione Europea anche attraverso una magistratura seria e quali soprattutto competente
E secondo punto che l'applicazione delle leggi dell'Unione europea in Italia non sia più un modo per nascondere obiettivi diversi surrettizi
E per non creare condizioni ha talmente e inutilmente pregiudizievole per i nostri imprenditori
Il presidente Fini ha dimostrato ieri a tutto il mondo che Alleanza Nazionale un partito di destra moderno ed europeo
Direi una destra all'avanguardia ma senza la coscienza profonda del sentimento europeo e la capacità concreta di tradurla in azione non saremo mai completamente cittadini dell'Unione
Europea della nuova Europa
Grazie
Grazie onorevole sei chiedo scusa a tenere e
Interrotto ma altrimenti veramente con i tempi non facciamo in tempo la parola a Renato Brunetta
E subito dopo poi inizieremo accogliamo con un applauso i nostri ospiti
Subito dopo inizieremo con le relazioni dei presidenti di commissione
Grazie per l'invito
Spero di essere sufficientemente breve Brunetta mi scusi un attimo io gradirei che facesse un po'di silenzio e che nessuno poi salisse più qui sul palco perché altrimenti non non è gradevole per chi deve parlare neanche per chi desidera ascoltare dei questa sala grazie
Dicevo grazie per l'invito cercherò di essere sufficientemente breve anche se il tema è leggermente complicato ci proverò
Innanzitutto
Una riflessione di fondo
Le moderne società industrializzate si sono fondate non senza contraddizioni e traumi
Su un insieme di patti sociali che hanno sin qui fornito occorre dirlo benessere stabilità e sicurezza per la gran parte delle popolazioni coinvolte
Dalle regole salariali alle regole democratiche dalle regole sul Welfare State a quelle sulla competizione sulla concorrenza
Ogni patto sociale ha incorporato ed incorpora dunque una sorta di equilibrio più o meno stabile tra costi e benefici tra dare e avere tra chi ci guadagna e chi ci perde per chi bici vi partecipa
Nel patto salariale
Il lavoro viene scambiato in ragione di una remunerazione data
In altri termini si scambia sicurezza del salario in cambio della cessione al capitalista al datore di lavoro del controllo sulla sua produttività
Nel Patto democratico ciascun cittadino cede una parte della propria libertà in cambio di sicurezza consapevole
Nel patto sul welfare
Si stabilisce una sorta di solidarietà pubblica è obbligatoria tra attivi e non attivi con costi distribuiti su capitale e lavoro
Il tutto per avere sicurezza ed equità intergenerazionale
Così mercati e concorrenza frutto anch'essi di regole cercano di coniugare efficienza con le necessarie compatibilità sociale
Ora nella storia tutto sommato recente del capitalismo industriale si è assistito a una costante e lenta evoluzione di questi patti sociali
Congo rapporti costi-benefici ed inclusioni esclusioni chi vince e chi perde in continuo che amplia cambiamento in ragione del mutare delle tecnologie in altri termini tecnologie
E regole funzionavano insieme si sincronizzata no
L'ultimo ventennio abbiamo assistito a una sorta di rottura di questa dinamica di sincronia vale a dire quello che domandano nel nuove tecnologie non è più quello che offrono i regolatori sociali
La competizione globale la mondializzazione dei processi economici l'introduzione delle nuove tecnologie dell'informazione hanno scardinato di fatto i vecchi compromessi sociali ed economici in una disarticolazione profonda delle stesse classi sociali
Così aumenta la ricchezza ma l'occupazione o diminuisce o diventa di cattiva qualità
Crescono disoccupazione ed emarginazione e Welfare State non ce la fa più
Calano le entrate perché sempre meno sono gli occupati regolari e aumentano le uscite perché aumentano le funzioni come dire di Croce Rossa del Welfare State spesso
La cassetta degli attrezzi della politica economica del policy maker sembra del tutto inutilizzabile
Il liberismo spinto produce si occupazione ma di cattiva qualità e a bassa produttività
I cosiddetti occupati poveri
Il keynesismo attraverso il controllo della domanda con la spesa pubblica produce infrazione e viene ovunque abbandonato l'utopia poi del lavorare meno lavorare tutti porta all'autoesclusione pauperista
Da qui
L'impotenza dei governi
La banalità delle dei risultati dei vari G7 G8 che ogni sei mesi vediamo in televisione
Da qui soprattutto la paura per il cambiamento e le conseguenti involuzioni sociali e ideologiche che la paura produce
Nel frattempo le nuove tecnologie diventano sempre più pervasive e cambiano le nostre fabbriche le nostre città i nostri bisogni le nostre vite
E il rogo l'attori sociali però sono sempre gli stessi quelli figli del fordismo del terrorismo
Della grande fabbrica della prevalenza del lavoro salariato del conflitto storico tra capitale e lavoro
Bel paradosso
Mentre le nuove tecnologie chiedono ai lavoratori sempre più qualità intelligenza progettazione sempre più cuore
I vecchi regolatori sociali offrono sempre ancora salari rigidi orari rigidi organizzazione rigida del lavoro così come il welfare è rigido fondato come attraverso il sistema della a ripartizione sul lavoro dipendente
C'è dunque gravissima una mancanza di sincronia tra quello che chiedono le nuove tecnologie e i regolatori sociali
Sì dissi gloriosi ma di un altro paradigma tecnologico di un altro mondo di un'altra storia
Che fare
Occorre e questo è il punto centrale occorre separare progressivamente le due funzioni sino ad oggi attribuite al Salario
Separare e cioè la funzione redistributiva
Che lega il valore equità
Da quella locativa direbbero gli economisti cioè il valore efficienza in altri termini i salari devono poter essere flessibili e salire nei settori dove la domanda di lavoro cresce e scendere nei settori dove la domanda di lavoro cala attenzione la cosa non è così facile
Solo attraverso tale separazioni
Le pressioni redistributive il valore eguaglianza possono diventare compatibili con il mercato il valore libertà di scelta e come l'allocazione ottimale delle risorse che ne può derivare il valore efficienza ciò significa persuadere la gente
E non è facile dopo due secoli di salari e lirismo persuadere la gente a concepire il salario
Non come strumento per ottenere una desiderabile
Distribuzione del reddito ma come mezzo per promuovere il pieno ed efficiente impiego del lavoro la piena occupazione sulla quale il capitalismo industriale a fallito
Non è finita e con il pieno impiego prevarrà inclusione e andranno naturalmente assoluzione i problemi di finanziamento del Welfare State
Ma attenzione
Il salario
Ma meglio sarebbe dire la remunerazione del lavoro
Può essere flessibile solo se partecipa alle performances nel bene e nel male dell'impresa se cioè profitti e salari sono legati da un nuovo patto
Quindi non la flessibilità passiva precari tante thatcheriana ma la flessibilità da partecipazione da suddivisione del rischio si ma anche dalla suddivisione del potere nei luoghi di lavoro
Il tutto all'interno di una rete di protezione sociale di tipo attivo
E i responsabili e Dante frutto del pieno impiego area per area settore per settore comunità per comunità
Questo potrebbe essere il modello vincente la terza via sia rispetto al liberismo sfrenato che al tecnicismo inflazionistico ecco amici una bella sfida per la politica
Ecco una bella sfida per un sindacato che non voglia essere un puro e semplice elemento di conservazione conflittuale di ciò che non esiste più
C'è tutto da progettare c'è tutto da inventare di nuovo e vincerà la partita chi saprà guardare lontano
Chissà fra di nuovo coniugare al di là delle vecchie ideologia e vecchie vetero industrialista e oggi del tutto impotenti equità
Libertà ed efficienza buon lavoro
Bene ringraziamo Renato Brunetta e se mi permettete vi chiediamo anche scusate ritirandosi io che c'è stato inaugura io credo che da una Assemblea di alleanza nazionale ci si attenda di elaborare anche delle tesi soprattutto contiguità degli apporti Esterni
E noi siamo grati a coloro che son venuti qui e che discutono sulle nostre tesi ma credo che dovremmo essere anche così contesi da ascoltare proprio per apprendere tutti noi e per avere utili elementi di dibattito
Grazie
Scusate il tono professorale ma d'altra parte mi appartiene e quindi non posso non passa prima nel
Iniziamo con le relazioni dei presidenti di commissione l'onorevole Malgieri e subito dopo l'onorevole sospiri
Sì vi pregherei di contenere entro dieci minuti le relazioni perché veramente non facciamo in tempo grazie grazie Patrizio
Il dibattito in Commissione cultura
è stato un dibattito intenso ricco stimolante anch'essi avvenuto in condizione proibitive
E dai numerosi e qualificati interventi è scaturita una diagnosi impietosa dello stato della cultura nel nostro Paese insieme con qualche proposta
Riassumo brevemente
Cominciando dalla sottolineatura che da quasi tutti gli amici è stata fatta
E ciò dire che ci troviamo di fronte ad un Paese il nostro che sta progressivamente perdendo la sua anima a beneficio di sistemi e di strutture culturali estranei alla sua tradizione storica e civile è una nazione la nostra
Priva della propria specificità che si avvia quindi ad una decadenza e dopo un futuro d'avvenire piuttosto incerto
La scuola
L'università la ricerca scientifica e tecnologica
I centri di elaborazione del pensiero il complesso e frastagliato universo multimediale ivi compreso il mondo dello spettacolo la valorizzazione e la promozione del patrimonio artistico Testori quei paesistico dovrebbero avere di vista come ognun sa l'affermazione dell'identità culturale italiana attraverso i canali della formazione educativa e quelli della trasmissione degli elementi dal complesso dei valori nazionali fondato sulla percezione del mondo e della vita propria alla nostra gente
Non può esservi futuro quel futuro a cui ha fatto riferimento ripetutamente il presidente Fini nella sua relazione di ieri per un popolo che non abbia la consapevolezza delle sue radici
E non nutro l'orgoglio di appartenere ad una tradizione civile la cui memoria inoltre tuttora chiusa nell'immenso patrimonio identitario rappresentato da i segni delle civiltà che hanno dato luogo alla formazione della nazione italiana
Spossessato dal suo essere dalla sua particolare particolarità una nazione è facile preda dunque di colonialismo i economici culturali e politici
E si sa che i popoli muoiono quando non credono più a se stessi e dunque quando non producono più cultura
I campi dell'arte della ricerca in questo senso come ognuno può constatare sono lande desolate che testimoniano eloquentemente come la tragedia del sapere sia profonda basta fare qualche esempio per rendersene conto
La lingua italiana sta diventando un oscuro pasticcio nel quale scorgiamo con orrore l'assemblaggio di dialetti e di frasi idiomatiche mutuate per lo più dal gergo anglosassone
Musica giovanile cinema e soprattutto la televisione hanno veicolato la neo lingua cui si oppone l'arretramento nell'insegnamento scolastico delle strutture logico grammaticali e sintattiche come di recente a denunciato il presidente dell'accademia dell'autobus
Il rapporto coi delle giovani generazioni con la tra con la tradizione storico-culturale italiana e precario difficile in alcuni casi assolutamente inesistente
Non c'è consapevolezza di appartenere ad una comunità perché per mezzo secolo è stato attuato un piano di sradicamento che ha dato i frutti sperati
Riprendere il filo di un discorso identitario non è facile considerando che la scuola ideologicamente sembra puntare sulla globalizzazione dell'ignoranza al fine di allontanare le nuove generazioni dalla coscienza reale
Lo stesso tra trattamento di trascuratezza e di negligenza riservato per decenni al patrimonio artistico del nostro Paese dalle classi dirigenti
Rimanda alla mancanza di sensibilità spesso dimostrata in riferimento ai beni culturali come scrigno della memoria storica collettiva del popolo italiano
Via questa insensibilità non può dirsi a sparare una certa consistente tendenza pesa alla demolizione giacobina di tutto ciò che non coincideva con una visione progressiva della storia e dello svolgimento delle vicende umane
Il rinnovamento
Il rinnovamento dell'identità culturale italiana posso dunque attraverso un vero e proprio processo educativo e formativo
La scuola l'università la ricerca vanno ripensate profondamente non soltanto qualità quantitativamente ma soprattutto qualitativamente finalizzandoli sia la diffusione del sapere che alla espansione di un sentire nazionale ed europeo le forme dello spettacolo dal teatro al cinema alla musica devono seguire lo stesso orientamento puntando alla valorizzazione delle forme espressive coerenti con i valori culturali Italia
Sì e continentali
I beni culturali vanno considerati non soltanto come occasione di opportunità economiche ma soprattutto quali segni tangibili del patrimonio identitario
Capace di trasmettere quel sentimento della continuità senza il quale un popolo e incapace di progettare il proprio avvenire
è in questo senso e per questo e per questi motivi che l'attività parlamentare legislativa di Alleanza Nazionale
Si muove nel segno di dare vigore alle strutture espressive e formative richiamati al fine di rispondere ha bisogno di rinnovare la cultura nazionale secondo le esigenze della modernità coniugate con le istanze tradizione l'identità e anche costruzioni e del futuro e questa è una sottolineatura a cui tengo in maniera particolare
Secondo però le linee di un pensiero che contiene in sé gli elementi costitutivi dell'essenza spirituale e culturale di un popolo
La destra
Italiana al fine di promuovere la difesa della cultura nazionale
Presenterà entro la prossima primavera una organica proposta di legge già in avanzato stato di elaborazione per la Costituzione del ministero della cultura e anche qui se ci arriviamo arriviamo buono ultimi in Europa e non temiamo nel proporre questo strumento questo strumento indispensabile nel fantasma di Zandano né quello di altri propagandisti dei regimi passati
Un grande Paese civile che voglia avere un suo spazio nel mondo
Non può fare a meno di uno strumento operativo come il ministero dalla cultura al fine di sanare le insufficienze rilevate promuovere nello stesso tempo l'affermazione della identità nazionale attraverso le espressioni artistiche e scientifica
Dal dibattito in Commissione è anche emersa la necessità di stabilire un coordinamento tra gli assessori alla cultura di Alleanza nazionale al fine di creare un rapporto stretto ed organico
Tra gli intellettuali e l'area politica nella quale essi si riconoscono perché per troppo tempo intellettuali scrittori artisti pensatori sono stati abbandonati che si sono sentiti isolati in questo Paese e nella natura stessa comunità politica tutto questo comunque avrebbe poca importanza se non si coniugasse con una profondo rinnovamento delle strutture scolastiche universitarie e della ricerca a cui ho fatto riferimento al rinnovamento della scuola non si può non pensare se non nel senso appunto di dare uno spessore qualitativo a questo rinnovamento mirando all'innalzamento della qualità formativa secondo principi selettivi e meritocratici
Si tratta di una riconversione complessa destinata a provocare un autentico sconvolgimento nella cultura delle riforme dell'innovazione e dei contenuti e dei metodi di insegnamento e di apprendimento
C'è pertanto bisogno di un progetto anche qui di riforma globale dalle elementari all'università redatto in forma chiara e comprensibile e che vorrà contenere linee di indirizzo fondamentali allo stato
è utile a questo punto e concludendo
Ribadire le finalità che Alleanza nazionale affida alla scuola rappresentando questa una delle fondamentali categorie morali ove la cultura si fa educazione ed entità astratta si trasforma in strumento di civiltà e di libertà lo stesso naturalmente vale per la università e per la ricerca scientifica finalizzate l'una all'educazione delle nuove classi dirigenti la seconda allo sviluppo del sapere
Ecco gli strumenti della conoscenza cari amici che si reagisce alla decadenza quell'universo di decadenza tratteggiato e designato nel documento base di questa conferenza programmatica
Ed è con la cultura ed è soltanto attraverso la cultura che si ricostruisce il profilo identitario di un popolo e di una nazione che voglia avere un avvenire è che voglia avere un destino
L'onorevole sospiri della commissione ambiente
E subito dopo no
Subito dopo l'onorevole contento per la commissione delle politiche economiche
La destra la destra italiana moderna concreta responsabile
Si occupa di ambiente
Riserva uno spazio dignitoso
Alle problematiche ambientali
Nel corso di una assemblea congressuale come questa
A qualcuno all'esterno potrà sembrare strano potrà apparire una novità e invece no
Anzi non poteva essere altri venti
Dopo Fiuggi
E cioè dopo la nascita di Alleanza Nazionale
Una forza politica di governo commenta alita comunque sempre di governo anche quando si trova all'opposizione non poteva non occuparsi delle problematiche ambientali
E cioè
Di una materia che lo si voglia o no lo si comprenda o no tutto
Coinvolge
Tutto ricomprende
Uomini e cose il mondo e la vita
Di fronte a queste problematiche
Alleanza nazionale fonda convintamente la sua azione sul principio dello sviluppo sostenibile
Ciò significa
Che l'ambiente non deve più essere considerato un limiti allo sviluppo così come è accaduto per circa vent'anni da Stoccolma a Rio de Janeiro ma che proprio al contrario esso rappresenta una preziosa occasione di crescita socio economica e quindi proprio di sviluppo
Ovviamente compatibile
Ispirandosi
A questo responsabile ragionevole moderno assunto Alleanza nazionale condanna qualsivoglia forma
Di estremismo di allarmismo o di catastrofismo
Nello stesso momento in cui però ribadisce fermamente
Che l'uso dei beni naturali deve essere sempre calibrato in guisa tale da non superare i limiti di carico insopportabile
L'azione dell'uomo
Che ha comunque è sempre un Effetto una ricaduta
Sull'ambiente deve essere pertanto compatibile
Tutto ciò significa anche che Alleanza
Nazionale
Svolge una politica sempre mirata alla individuazione
Dei punti di equilibrio
Tra le attività finalizzate allo sviluppo che portano anche a migliori condizioni di vita per l'uomo e il dovere di tutelare l'ambiente in tutte le sue forme e in tutte le sue espressioni
Ecco per esempio
Io non son d'accordo seguendo questa traccia con chi ha ha demonizzato e continua a demonizzare per partito preso
L'industria perché è vero che l'industria è stata responsabile di una parte del degrado che oggi si registra ma è altrettanto vero
Che l'industria ha consentito all'uomo di vivere meglio pensate a quella chimica farmaceutica
L'uomo oggi è in condizioni di curarsi
La vita media si allunga anche per questo
E che dire
Dell'industria del mattone del cemento quanta devastazione senz'altro ma in primo luogo per responsabilità dei politici e dei politici
Corrotti però con il mattone e con il cemento si costruiscono anche gli ospedali le scuole gli asili nido
Le abitazioni e così anche per l'industria alimentare
Questa visione Porta antirigetto
Dell'idea
Che le necessità dell'uomo e quelle dell'ambiente siano di per sé contrastanti confliggenti esse possono invece proprio al contrario
Con i ribassi armonizzarsi
Noi siamo contro
Chi ritiene che l'uomo sia dannoso all'ambiente per il solo fatto di esistere
Cammina e calpesta un filo d'erba respira
E dei mette ossigeno ed emette anidride carbonica no nessun estremismo
Bisogna procedere all'insegna della ragionevolezza e responsabilmente
Alleanza nazionale ancora ritiene
Che l'uomo
L'uomo sensibilizzato informato formato responsabilizzato debba essere ricollocato al centro del sistema ambiente
E a questo riguardo tanto per fare un esempio penso
Alleare naturali protette ai parchi alle riserve
Noi siamo favorevoli alla loro
Istituzione al loro ampliamento ma a patto e a condizione che l'uomo non sia espulso dalle aree perimetrate appalto è condizione che le attività ecocompatibili non siano danneggiate
Naturalmente è una questione di cultura è una questione di educazione ecco perché
Noi chiediamo proponiamo
L'introduzione dell'insegnamento obbligatorio anche come materia d'esame dell'educazione ambientale nei programmi no ovviamente differenziati di tutte le scuole di ogni ordine grado
Questo per togliere un obiettivo di carattere fondamentale ne parlava anche ieri il presidente Fini che il seguente
Mettere l'uomo nelle condizioni di compiere volontariamente certi gesti
Mettere l'uovo nelle condizioni di non compierne
Altri
Io non danneggiò l'ambiente perché so che se lo faccio danneggiò me stesso
Comprometto il mio diritto all'esistenza io non conta non danneggio l'ambiente perché una legge me lo impedisce noi riteniamo che l'uomo responsabilizzato Possati consentirci di cogliere obiettive di gran lunga superiori a quelli che si possono togliere soltanto quando c'è una norma di legge che ti impedisce di compiere certi gesti e certi atti sul versante
Della prevenzione della repressione è necessario finalmente stanare gli eco affaristi
Ricercarli ovunque si annidino
Al fine di disinquinare prima di tutto certi livelli politici istituzionali burocratici anche imprenditoriali anche associativi responsabili dell'attuale degrado e quindi bisogna mettere le forze di polizia
E l'autorità giudiziaria nelle condizioni che svolge le attività investigative più stringenti
è di utilizzare mezzi e strumenti più efficaci ed incisivi rispetto a quelli attuali tutto ciò sarà possibile innovando il codice penale e il codice di procedura penale
Riteniamo inoltre che debba essere fortemente sostenuta la proposta
Di costituzione di una Corte mondiale dell'ambiente
Con compiti di controllo e di garanzia anche a dispetto alla concreta attuazione delle norme internazionali primarie
Delle convenzioni sottoscritte e più in generale degli impegni comunemente assunti quanto meno a partire dalla conferenza di Rio de Janeiro nel novantadue
Per arrivare a quella recentissima di Kyoto infatti talune gravi e scientificamente provate emergenze ambientali non riguardano l'Italia
Soltanto l'Europa soltanto
Queste sono ormai emergenze ambientali di dimensioni globali e a questo riguardo io vorrei ricordare la pressoché totale in attuazione dell'Agenda ventuno nonostante siano ormai trascorsi sei anni dalla sua sottoscrizione
Che cos'è
In pochi secondi l'agenda ventuno è un patto un patto sottoscritto a Río tra i Paesi ricchi e i Paesi poveri tra i Paesi industrializzati e progrediti
Ai Paesi in via di sviluppo o sottosviluppati che cosa abbiamo chiesto noi ai paesi poveri e sottosviluppati abbiamo chiesto loro di non fare
Ciò che noi abbiamo già sciaguratamente fatto
E i Paesi poveri
Hanno sottoscritto questo accordo si sono dichiarati disponibili ma ci hanno fatto notare
Che per loro c'era una questione di sopravvivenza da prendere in considerazione
Ecco all'evoluzionismo Antonello chiedere purtroppo di concludo divenire la conclusione dell'inciso ma le altre contenuto immediatamente nei dieci minuti che ecco allora il patto voi i paesi poveri
Non di struggente l'ambiente noi vi aiutiamo a progredire a crescere a sviluppare qui con cessione scambio di tecnologia e con la cooperazione con i necessari i flussi finanziari tutto ciò non è stato fatto di qui
Le ovvie conseguenze ancora oggi registrabili in vasti territori del mondo una un ultimo messaggio cara Adriana messaggio che lancio a questa Assemblea come
Come credente come cattolico
Mi scuso con chi eventualmente non lo fosse
Ma che cos'è l'ambiente
Cosa sono i beni naturali che cos'è il creato
Il creato è un dono è uno inferta che Dio ha fatto all'uomo l'uomo deve usare l'ambiente ma non ne deve abusare
Non deve continuare a farlo così come ha fatto sino ad oggi perché perché altrimenti non mostrerebbe cerco di essere riconoscente
Nei confronti del Creatore ma comprometterebbe anche il diritto all'esistenza delle nuove generazioni grazie
Grazie onorevole sospiri erano regole mandiamo contento e subito dopo l'onorevole Tremaglia
Cari amici di Alleanza Nazionale cari ospiti
Credo che larga parte della mia fatica sia stata facilitata dall'intervento del presidente
E visto il tempo ristretto che ho a disposizione
Ritengo altrettanto opportuno concentrare la mia attenzione su alcuni punti essenziali che sono emersi nel dibattito in commissione
E che caratterizzano soprattutto la futura linea politica di Alleanza Nazionale
Uno degli aspetti più importanti e interessanti non a caso e quello delle privatizzazioni
Su cui non si possono avere né condizionamenti né tentennamenti
La destra politica ha sempre considerato che il condizionamento che i partiti hanno fatto nella vita economica
Fosse un aspetto estremamente negativo che ha condotto tra l'altro a vicende giudiziarie che sono troppo note perché dobbiamo spendere ulteriore tempo a ricordarle
E allora non vi può essere nessuna preoccupazione nello sperimentare in questo Paese effettivamente la libertà e la libertà economica
Cioè nello sperimentare ciò di cui questo Paese ha in questo momento di confronto competitivo con tutti gli altri Paesi più bisogno
Ma un'altra questione su cui noi vogliamo concentrare l'attenzione della destra politica
E quella riferita al mondo dell'impresa
In questo Paese la discussione
Di confronto e spesso di opposizione
Tra il capitale e il lavoro
Non è mai stata risolta definitivamente in termini concettuali ma visto troppo spesso contrapposti
Anche sotto il profilo dello schieramento sindacale
Questi due aspetti in questo Paese la destra politica
Deve lanciare il messaggio della cultura d'impresa
E all'interno dell'impresa
Che si parificano queste situazioni e all'interno dell'impresa che il capitale svolge la funzione importante e la svolge insieme al lavoro e all'interno dell'impresa
Che la partecipazione di una società moderna è in grado di coltivare e di vincere la sfida che i tempi in questo momento le impongono la relazione del professor Brunetta credo sia stata estremamente indicativa ed è punto di confronto
Ma la destra politica deve lanciare da questa importantissima occasione un altro messaggio
Quello della creazione di uno Statuto ideale dell'impresa e della piccola impresa in particolare
E in questo Statuto ideale che raggruppa la politica della destra italiana vi devono essere concetti essenziali è molto precisi il primo la chiarezza della legislazione non è più pensabile che un Paese a fossile impresa e le piccole imprese con interventi normativi che costituiscono dei posti nei confronti del settore produttivo
Non è più immaginabile voi che lo strumento fiscale divenga in questo Paese la maledizione di chi vuole produrre non è ipotizzabile affrontare la competizione
Con un sistema fiscale che non è in grado di reggere il confronto con gli altri paesi d Europa dobbiamo sposare un concetto che appartiene al mondo della destra politica
E che chiarisce come
L'utile reinvestito nell'impresa non può costituire indice di capacità contributiva e questo messaggio deve essere presente nell'interno del contesto europeo come messaggio di civiltà per tutti coloro che vogliono riaffermare questa cultura d'impresa e vogliono farne punto di riferimento
E le scelte decisionali non possono che essere più vicini alle aree geografiche di riferimento la politica industriale deve tornare alle regioni perché soltanto la qualità delle decisioni e quindi la qualità delle classi dirigenti può costituire un altro
Elemento importante che la destra politica ha il dovere di sottolineare
Troppi parlano esclusivamente
Della competizione o se preferite della competitività di carattere economico
Ben pochi pongono l'accento sulla competizione sola competitività dei sistemi istituzionali
Oggi non è sufficiente essere in grado di competere nei sistemi produttivi sono i sistemi istituzionali sono le classi dirigenti con la chiarezza dei loro programmi dei loro progetti con le competenze con le qualità nel disegnare i percorsi di sviluppo che rendono competitivo insieme al modello economico
Anche quello istituzionale
E questa battaglia della qualità nelle decisioni
Che abbandona i retaggi realizzazione la IRI due che allontana lo spettro l'invadenza del sistema statale è retaggio politico della destra la qualità della politica deve riappropriarsi delle decisioni non perché l'economia l'abbia messa da parte ma perché non è stata in grado di interpretare il cambiamento che la società civile che la società produttiva le imponeva di avvertire e quindi questo messaggio di qualità e di competizione istituzionale di qualità delle classi dirigenti è quello che unisce il mondo dell'impresa al mondo della cultura al mondo della scuola al mondo della ricerca al mondo della diversità
Altro messaggio importante fondamentale della destra politica
Nella ricerca e nella riaffermazione dell'identità del nostro Paese
E in questi ovviamente riflessioni consentitemi di avviarmi alla conclusione ponendo l'accento su un paio di aspetti forse più tecnici ma non meno importanti si è parlato e l'ha ricordato il presidente
Dei distretti industriali sia parlata della capacità del nostro Paese di competere sotto il profilo produttivo beh dobbiamo lanciare un ulteriore messaggio
Siccome la sfida su cui il nostro Paese il nostro sistema produttivo è quello sicuramente che le impone la qualità delle sue produzioni dobbiamo avere la forza e il coraggio anche in sede europea
Di affermare il principio che il made in Italy deve essere garantito con un marchio di produzione e che non è pensabile che altri Paesi surrettiziamente utilizzino quel marchio per vendere loro produzioni se la sfida è sulla qualità l'Italia deve difendere la sua qualità e Alleanza Nazionale deve lanciare
Questo messaggio nei confronti della piccola impresa ma dell'impresa penso di poter dire in genere il nostro Paese
E poi consentitemi
Io amo la libertà economica e quindi credo che le concentrazioni delle imprese bancarie siano importanti ma non posso da questa platea non rivolgere un messaggio al mondo bancario
Non possono approfittare di questa vasta platea per dire a quel mondo bancario rappresentato dal governatore della Banca d'Italia
Che gli imprenditori italiani i piccoli imprenditori si aspettano che la banca sia altro fattore di sviluppo per la crescita delle imprese e non fattore di soffocamento come avviene in altri Paesi europei la banca accanto dell'impresa e non la banca come purtroppo accade troppo spesso contro l'impresa si tratta ancora una volta di un aspetto di civiltà
Ti appartiene alla politica nel nostro mondo e che abbiamo il dovere indubbiamente di riaffermare
Concludo davvero cari amici
Chiedendo al presidente di Alleanza Nazionale a nome di tutti gli amici che qui sono presenti
Due impedire il primo nei confronti di una legge che lui stesso ha definito illiberale Dini qua quella che vorrebbe ovviamente fossilizzare altro che flessibilità il limite delle trentacinque ore di lavoro in termini contrattuali ed è il primo impegno
Che rivolgo al Presidente di fare in modo qualora sciaguratamente una maggioranza politica consentisse che questo accada
Di allertare le nostre regioni a statuto speciale
Affinché si adoperino per chiedere il referendum abrogativo nei confronti di una legge che non è voluta dal paese è che è imposta con il ricatto politico da Bertinotti risponderemo con la qualità
Delle nostre iniziative alla predilezione dei voti di maggioranza e la seconda
Caro Gianfranco e un altro aspetto che io definisco morale che Alleanza nazionale ha il dovere di lanciare da questa platea
Se il governo
Non è stato in grado in quasi due anni di svolgere la Conferenza nazionale sull'occupazione a Napoli ebbe Santo Iddio a Napoli Gianfranco ci andiamo noi con tutta la classe dirigente di Alleanza Nazionale
A svolgere la nostra conferenza nazionale sull'occupazione e per la ripresa dell'occupazione
Io cari amici non ho altro da dirvi voglio dirvi che sono dorato di appartenere a questa destra politica e consentitemi di ringraziare
Non solo i giovani e giovanissimi
Ma tutte le persone che forse hanno anche una certa età
Che hanno consentito a noi più giovani di avere a disposizione un patrimonio ideale a cui attingere e di guardare al futuro per il bene della nostra nazione
Dinanzi all'onorevole Manlio Contento e alla passione oltretutto veramente interessantissima bellissima che ha messo nel suo discorso e la parola alla ad un altro passionaria all'onorevole Tremaglia int. due letta a confronto ma uno stesso ideale l'onorevole Mirko Tremaglia la relazione dell'onorevole Tremaglia sarà quei completata successivamente dalle integrati
Io uniti del onorevole Amoruso e dell'onorevole nel se Morselli non questa mattina ma successivamente nel pomeriggio
Politica estera
Da destra ricostruire la nuova Europa
In un'epoca di profonda trasformazione il momento centrale di analisi e quello della instabilità degli equilibri mondiali
La politica estera pone problemi di fondo che investono drammaticamente la vita dei popoli non vi sono più i due blocchi ma non vi è la certezza dei controlli per la sicurezza
La tecnologia più sofisticata condiziona l'evoluzione delle strategie per l'alleanza dei diversi rapporti di forza
Nello stesso tempo si rinnova con grande determinazione l'aspirazione di tutti i popoli a ritrovare le proprie identità nazionale
Pompeo e i processi di globalizzazione e di internazionalizzazione
Pongo limiti anche alla sovranità degli Stati ma rimangono certamente la storia la tradizione
Interessi economici e politici la esaltazione della cultura le vicende sociali con particolari rapporto l'occupazione a dare sostanza al confronto sempre delle nazioni con l'Europa
Così nasce il cammino definitivo di ritrovarsi
Nella costruzione di un'Europa nuova di un'Europa capace di incidere su tutti i problemi del mondo e di intervenire in modo determinato anche nelle emergenze avendo risolto tra l'altro l'importante questione della moneta unica
I Paesi europei stanno facendo i conti sui parametri di Maastricht sui quali vi sono ancora molte attese e troppe difficoltà
Non è solo la Gran Bretagna che si è chiamata fuori mantenendo la sterlina ma dichiarando la propria caratura nazionalistica con Blair che inneggia la propria patria come ha ricordato il presidente Fini come faro del mondo liquida dall'Europa
L'Europa troppe volte assente ma le vogliamo dare un grande respiro a questa Europa un ruolo e una funzione del mondo occorre aiutare l'Europa fissare una strategia che deve essere in termini prioritari certamente politica
Un'Europa degli Stati nessun direttorio pari responsabilità pari dignità impegno la destra è per l'Europa
La destra ha le carte in regola ha sottoscritto tutti gli strumenti internazionali esotici europeisti ci dirà dal Trattato di Roma sino allo SME
Siamo presenti attivamente negli organismi internazionali come destra dal Consiglio d'Europa l'UE o all'UE all'OSCE all'indice all'Unione interparlamentare
All'assemblea parlamentare da tanti governo della NATO al Parlamento europeo Italia partecipa a tutte le istituzioni internazionali con responsabilità particolari nel G7 abbiamo come destra fatto che serve sul Trattato di Maastricht masse che nato gioco contanti protocolli con deroghe perché ciascuno degli Stati europei ha chiesto qualcosa per sé indebolendo lo stesso trattato revoche pesanti basti pensare alla Gran Bretagna la Danimarca la Francia la Spagna Portogallo rendendo difficili gli accordi previsti ma soprattutto mettendo in pericolo le ragioni stesse dall'accordo globale va considerato che l'integrazione europea da sempre ritenuta sinonimo di stabilità politica Gariboldi armonico sviluppo economico e sociale a beneficio della collettività deve oggi confrontarsi
Con le nuove sfide sorte dopo l'ottantanove dalla fine della guerra fredda che nascono dalla mondializzazione dell'economia dalla rivoluzione informatica e telematica
Dai problemi economici ambientali dai pesanti problemi dell'occupazione dal nuovo ruolo della famiglia dagli squilibri democratica l'Italia deve assumere piena responsabilità da conseguire la pace il rispetto dei diritti umani la stabilità democratica degli Stati con essa confinanti
E deve prestare particolare attenzione alla strategia strategica all'Europa centrorientale al bacino del Mediterraneo all'Africa Oltreoceano
Qui non c'era
Deve divenire un polo di sviluppo economico sostenibile e socialmente impegnato che possa rilanciare l'occupazione nel contesto mondiale con iniziative illuminate e illumini e lungimirante
Deve garantire
Ai cittadini diabolica
Il completo esercizio dei loro diritti e della libertà contribuendo al consolidamento della sicurezza di ciascuno alla salvaguardia l'arricchimento nello stesso tempo tende attività
Culturali nazionali
Si tratta di questioni essenziali che possono essere affrontate e risolte soltanto sì all'Europa viene governata da una strategia politica
Maastricht rappresenta certamente un salto di qualità ma guai a chi pensa che la moneta unica e le questioni finanziarie finanziarie devono guidare l'Europa
Non è possibile pensare che i Paesi europei devono essere in sudditanza alla politica fatta dalle banche centrali il discorso va effettivamente capovolto prima la politica e come abbiamo detto una strategia che dia senso un ruolo una funzione all'Europa
Questa guida politica determina le linee di azione e le iniziative solo dopo vi diresse l'operazione monetaria ed economica
La nostra Europa propone il PATI mantenimento del patto transatlantico l'allargamento da Unione Europea l'accordo con la Russia interesse per il Mediterraneo
Allargamento verso Est cancellato il Patto di Varsavia i paesi dell'Europa dell'Est sono ritornati liberi e come tali con la loro piena sovranità e indipendenza
In tale condizione godono di autonomia e delle libertà di scegliere le alleanze e di richiedere l'associazione poi l'adesione all'Unione europea e la NATO
Discorso nato via per due di apertura e di coinvolgimento dei paesi dell'Europa orientale obbedito a questo principio non è possibile dopo la caduta del muro che possa essere messo un veto da parte della Russia
Ma la NATO è cambiata
Ricordiamo il convegno di Berlino per tre giugno novantasei con la creazione dal pilastro europeo della NATO il riavvicinamento della Francia il mutamento degli obiettivi
La NATO ha deciso di partecipare alla costituzione di una vera entità europea di sicurezza e di difesa attraverso l'integrazione con l'Unione europea occidentale UE o prevedendo invia operativa la possibilità di utilizzo da parte dei due occhi anche senza la partecipazione attiva americana e canadese
Ciò consentirà l'Unione europea
Di poter contare su una forza militare già esistente in piena efficienza per le operazioni di crisi anche senza l'intervento americano in questo quadro importanti alla creazione del consiglio di cooperazione dell'Atlantico del Nord
E se nell'incontro naturale con i paesi dell'Europa centrorientale dell'ex URSS ed è il partenariato per la pace che rispettivamente contano ventiquattro e ventotto membri oltre i sedici della NATO abbiamo convinto Mosca che non si trattava certamente più di accerchiamento e che il pericolo non veniva più da est
Ma dal terrorismo dal fondamentalismo e dal nucleare che ormai circola nel commercio non più controllato in ogni parte del mondo il programma europeo è quello di un'alleanza con la Russia
Nell'osceno e consiglio d Europa è nato il Consiglio permanente NATO-Russia che significa nella sostanza un'alleanza Europa gusti Ungheria Polonia e la Repubblica Ceca costituiscono la prima tappa di un processo di rinnovamento nella democrazia e potremo dire di un fatto di natura caduto il patto di Varsavia finita l'Unione Sovietica la scelta di allargamento della NATO e dell'Unione europea è un fatto naturale al quale deve certamente seguire un'analoga posizione degli altri stati dell'Europa dell'Est
Ventisette maggio novantasette a Parigi viene firmato l'atto fondatore che determina le relazioni future tra la NATO e la Russia è un documento che descrive gli ambiti di cooperazione tra le due parti istituisce un Consiglio congiunto permanente nell'ambito del quale la Russia verrà associata a tutte le decisioni sulla sicurezza in Europa per una pace duratura ed esclusiva nella regione euroatlantica fondata sui principi della democrazia e della sicurezza nella cooperazione
La NATO e la Russia aiuteranno a rinforzare l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa in particolare per sviluppare il suo ruolo di strumento fondamentale di diplomazia preventiva di gestione della crisi di ricostruzione dopo un conflitto e di cooperazione in materia di sicurezza regionale
L'OCSE e l'unica organizzazione di sicurezza paneuropea ha un ruolo chiave da giocare per la pace e la stabilità in Europa
Il vertice di Madrid dell'otto luglio novantasette piena consacrate questo nuovo corso di alleanza tra la NATO e la Russia
Cari miei amici
La politica estera non può essere considerata una possibile esportazione sul piano ideologico
Noi guardiamo agli avvenimenti che sono avvenute in questi anni non solo per avere un segno ma per dare una dimostrazione di come aveva fatto la politica estera Doris non siamo ancora in Europa Giunti ad affermare e a risolvere il problema della peste cioè il problema della politica propone dell'Europa politica comune e della sicurezza per quanto riguarda l'euro
La postina ecco quando noi diciamo cari colleghi
Che
Ci si deve dare una strategia
E che la NATO è stata importante anche in questi ultimi anni ecco ricordate la vicenda dalla Bosnia ventidue di soluzioni da parte dell'ONU solo petizioni di principio anche gli embarghi non ha dato alcun effetto e allora il ventuno luglio due mila centonovantasei conferenza di Londra
E dove si è deciso
Che la situazione veniva collocata nell'ambito dell'amato e da qui vi è stata la soluzione per quanto almeno una soluzione provvisoria ma per la cessazione del conflitto
Ma
L'Europa non può guardare solo adesso deve guardare del Mediterraneo abbiamo detto con uova troppo assente pensate a quello che la vicenda storica ultradecennale per quanto si riferisce a Israele e per quanto si riferisce alla Palestina per cui per Israele per la Palestina badge avvenuto Ancona volta gli Stati Uniti d'America la Russia assente l'Europa
Ai Sele bisogna dare tutte le garanzie della sicurezza sul piano più assoluto per quanto riguarda la Palestina
Per quanto riguarda l'orco noi dobbiamo dare una patria ai palestinesi
Ma nel Mediterraneo
Vi è una questione che il documento di questa di questa conferenza programmatica mette in due evidenza
E cioè lo squilibrio economico
Lo squilibrio demografico lo squilibrio dell'occupazione per quanto riguarda la sponda Sud e per quanto riguarda la sponda nord aumenteranno abbiamo calcolato che nel due mila e quindici vi saranno tredici milioni gli europei in piuma centosettanta milioni per quanto riguarda la sponda sud del Mediterraneo e voi capite che causa significa significa l'invasione dell'Europa la destra propone propone una soluzione
Socio economica
Di fronte a questa catastrofe possibile di fronte alla immigrazione selvaggia de una politica estera impatta anche così
Se noi dobbiamo fare in modo che vi sia un piano trentennale gli investimenti europei cosa che io ho chiesto e ottenuto di fronte al centoventisette Paesi a Bucarest
E per dare questi questi investimenti alla sponda sud del Mediterraneo per far sì attraverso questo tipo di investimento e di cooperazione che venti milioni di africani possano trovare lavoro in Africa così si ferma l'immigrazione così si ferma anche il terrorismo così si ferma anche
Quella che può essere una vicenda terribile del come abbiamo letto dal nucleare non più controllato
E allora bisogna fare in modo che questi vesti Investimenti giungano a questi Paesi a queste popolazioni anche perché non è possibile nella nostra moralità politica costringere un uomo a lasciare la propria terra per motivi di lavoro questo ci insegnano
Gli avvenimenti proprio anche di questi giorni
Beh vi è un altro organismo internazionale vince iniziativa centro europea importante per la politica verso i Balcani e verso i Paesi dell'Europa danubiana
E perché in questa organizzazione non vi è la Gran Bretagna non vi era Gianmaria non viene la Francia vi è solo l'Italia che deve essere guida in quella che l'avvicinamento all'associazione all'adesione di questi Paesi di questi Paesi all'Europa ecco ma per entrare in Europa
Vi sono anche dei limiti democratici
E cioè c'è un percorso c'è un esame su quelli che sono i diritti umani e quello che è il trattamento delle minoranze ecco noi contestiamo
Ingresso di trovarsi e di Slovenia fino a quando non vengano restituiti i beni agli esuli che sono stati cacciati il numero di trecentocinquanta mila allora la fine della guerra la restituzione dei beni la tutela della minoranza italiana inizia azione in Dalmazia perché queste adultera oggi non c'è perché la nostra la nostra comunità è divisa in due violando persino quello che il trattato di Osimo
Ma l'Europa
Deve guardare anche all'Africa
Al Corno d'Africa Somalia Etiopia Eritrea con la quale abbiamo avuto contatti anche recenti con il capo dello Stato eritreo la Somalia all'Etiopia ed Eritrea aspettano gli italiani
E allora noi dobbiamo guardare alla Somalia per la riconciliazione per la ricostruzione e poi con la cooperazione giungere ad aiuti Investimenti per quanto riguarda l'Etiopia soprattutto per quanto riguarda l'Eritrea
Ma la destra
Ma la destra
Propone anche in politica estera
Uno sguardo e un ponte un grande ponte tra Europa e America latina
Dove come voi sapete vivono a decine di milioni a decine di milioni di cittadini di origine italiana che diventano di per sé importanti nelle relazioni internazionali anche fattori di politica estera e allora se questa Europa aggiunge manda questo
Questo ponte
Sarà con l'America Latina beh voi dovete guardare a quelle che devono essere avanguardia cioè gli italiani francesi spagnoli facendo dove accordi economici globali accordi politici e allora ecco che l'Europa diventa una grande Europa ecco che può essere competitiva anche con gli Stati Uniti d'America che un'autorizzazione economica chiamata nasca
E cioè America dal nord Messico
E il Canada
Abbiamo un problema davanti a noi
Che si presenta costantemente chi è quello della crisi delle Nazioni Unite la riforma del nord ecco l'Italia si è battuta perché gli Stati Uniti d'America volevano e vogliono ed l'entrata nel Consiglio di sicurezza come membro permanente nella Germania e Giappone Italia esclusa io non so
Se gli Stati Uniti d'America
Guardando alla Germania e al Giappone Corioni di identificare dopo cinquant'anni lei gli Stati che sono stati sconfitti
Dalla guerra l'Italia non si sa ancora se ha vinto o ha perso la guerra ma comunque esclusa è escluso ancora una volta e questo è un peso che noi al quale noi dobbiamo rimediare
Direi con una battaglia molto chiare molto precisa affinché venga regionalizzato il Consiglio di Sicurezza permanente
E cioè con il gesso Noonan presentano aderente no lei ha che ha dato l'avvio a scusante realmente scusa ma purtroppo e c'è un problema di tempi e dipendenze gli aerei abbiano un ospite graditissimo come tutti dagli altri da concludo delle direi che sì sì sì
Concludo questa riforma necessaria bisogna che l'Italia si era presentata
E dico che questa indubbiamente è una grande speranza
è una grande speranza per le Nazioni Unite impedire che la cultura della droga possa distruggere i dati e la vita del nuove generazioni impedire che la fame l'estremismo e terrorismo e la diffusione incontrollata del nucleare possono divenire trampolino di lancio per le guerre molte delle quali sono in atto ma non sono conosciute perché sono soltanto cancellati dai mass media
Concludo che è giunto il momento di capire che la politica essere diviene un diviene un tema programmatico strategico e noi dobbiamo lanciare questa vera sfida la destra nei rapporti internazionali ha sempre anteposto interessi generali dell'Italia qualsiasi schieramento
Ne ha dato prova in particolare quando ho avuto responsabilità di grande impegno governativo e parlamentari quando Alleanza nazionale aveva come suo rappresentante il sottosegretario agli Affari esteri al governo e il presidente della Commissione esteri alla Camera i deputati
Un'immagine rispettata e stimata in ogni parte del mondo anche con i colloqui ai più alti livelli del presidente di Ranze nazionale in specie negli Stati Uniti d'America
Giappone e Cina e Canada e con l'accredito internazionale ovunque in ogni Paese
La prima volta che l'Italia ha avuto il compito di guidare una forza multinazionale
Gravissima la crisi albanese i comunisti di Rifondazione si sono battuti contro mentre la destra ha detto sì non solo per salvare la dignità nazionale ma per la credibilità dell'Italia mentre il governo precipitava nella vergogna non avendo più la sua maggioranza
Un'Italia che sotto la nostra spinta la nostra iniziativa deve di divenire leader nella costruzione della nuova Europa deve sapere che spinge ogni discriminazione ogni diminuzione e che nella realtà delle conquistare considerazione anche attraverso i milioni i nostri connazionali troppo spesso dimenticati
L'Italia deve essere in grado di decidere insieme a tutti i popoli europei e per lungo tempo l'architettura della politica estera della sicurezza e della giustizia dall'uovo Dini internazionale ringrazio molto
Il Presidente onorevole Fini
Per il suo saluto il suo impegno che diventa importantissima in questo momento
Giungere finalmente all'esercizio né diritto di voto degli italiani all'estero questo progetto e chiudo
Questo progetto per l'esercizio del voto ha una data di partenza ventidue ottobre cinquantacinque sono passati quarantatré anni
Noi non abbiamo mai mollato e grazie a Fini io penso che finalmente ci riusciremo un saluto a tutti i diplomatici presenti in questa sala grazie
Grazie allora Tremaglia veramente scusa ma
I tempi purtroppo incalzano io pregherei tutti distanze identiche ritiene chissà seduto si lamenta perché se l'esigente in piedi non si riesce a vedere e soprattutto mi raccomando ad ascoltare e qui un nostro chiarissimo amico ieri di Nando che essi
Allora
Mi fa
Mi fa piacere tornare a parlare di politica dopo una settimana di risse da cortile per cui vi ringrazio di questo
Ogni tanto
Ogni tanto però fare un po'di bucato fa anche bene
Per cui
Io credo che il percorso che vi ha condotto da Fiuggi e Verona
Aiuta a definire i caratteri politici
Di una destra democratica europea moderna
Fondata sul valore della nazione
Ma lontana dalla sua ideologia questa destra
E solo ovvio più lo ricordi
è cosa diversa dal centro che noi rappresentiamo
Ma è assieme al nostro centro alternativa alla sinistra in un sistema politico bipolare
Siamo soggetti politici diversi
Ma abbiamo in comune un compito di opposizione e di alternativa che è quello che gli elettori ci hanno assegnato
E io credo che corrisponderà a questo compito svolgerlo con linearità custodirlo anche nei passaggi difficili sia il cuore d'un sentimento politico democratico e trasparenti
Nel Paese non c'è nostalgica nessuna Nostalgia per un centro mobile che segue le proprie convenienze e cambia le proprie convinzioni
Ho letto
Con attenzione
Il documento che prepara questa vostra conferenza programmatica
E ho apprezzato lo sforzo di puntare i riflettori sui grandi problemi di rappresentanza e di governo di una società moderna
Credo anch'io come voi che il compito fondamentale della politica di questo decennio sia quello di consentire al nostro sistema paese
Di competere alla pari sul versante della globalizzazione di collaborare alla pari sul versante della costruzione europea
Ma credo anche che la nostra cultura politica Possa suggerirci strade differenti per raggiungere questo traguardo
C'è la strada democratica nazionale modernamente sociale
E quella democratica moderata e cattolica liberale
A differenziare il centro e la destra non è solo la tradizione moderata e anche il retaggio liberale che ci fa aderire pienamente i codici dell'Europa di Maastricht convinti che il mercato vada fatto crescere a vantaggio della comunità
E non ha battuto per le ingiustizie che pure produce
La dottrina sociale cristiana ci ha insegnato da più di un secolo a questa parte a temperare le ragioni dell'economia della produzione della ricchezza con quella della sua più equa distribuzione
Naturalmente chi si propone di distribuire solidarietà hai il dovere anche morale di adoperarsi perché ci siano risorse economiche a sostegno dei progetti sociali
Nessuno di noi sia chiaro vorrebbe uno troppo ingiusta e crudele comune Inghilterra agli albori della rivoluzione industriale ne è un'Europa che somigliasse a quel modello di capitalismo autoritario che va per la maggiore presso alcune delle tigri asiatiche
Ma non possiamo farci illusioni non possiamo coltivare l'idea di un'Europa ridotta fortezza che alta i suoi bastioni contro la globalizzazione o peggio ancora di un'Italia che sfugge alle responsabilità e i gravami della costruzione europea
Il rigore economico e finanziario che ci viene imposta per vie uno cromatica è una necessità dura ma doverosa per tutto il sistema Paese
Dietro l'aridità di cifre e di parametri c'è un fondamentale compito di giustizia verso le nuove generazioni a cui la finanza allegra e disinvolta degli ultimi vent'anni rischia di far pagare un prezzo insopportabile
Caro Gianfranco per che non si può rifare la Democrazia Cristiana
Non per la questione morale amici di Alleanza Nazionale non per le tante altre ragioni che pure potrebbero consentire di avallare questa tesi
La Democrazia Cristiana non si può fare per una ragione vera che è nella risposta a questo quesito sulla degenerazione assistenziale
Perché l'ultima Democrazia Cristiana alimentato il consenso politico con l'esplosione di una spesa sociale che ha distrutto le fondamenta del rapporto di equilibrio tra le giovani generazioni e le altre
E io sono dispiaciuto e io sono dispiaciuto del fatto che questa analisi la vedo sottovalutata sempre
Perché questa è l'analisi è la ragione per cui qualcuno di noi D'Onofrio io ed altri quattro anni fa facemmo una scelta di discontinuità politica fondando il Centro cristiano democratico
Dobbiamo dunque coltivare le ragioni e le logiche del mercato sapendo che la storia di questo secolo dimostra ora in modo tragico ora in modo liberatorio che tra mercato liberalismo democrazia esiste un nesso che è pericoloso scindere
Voi vi interrogate anche in questi giorni seppure sullo sfondo sul peso sul valore della memoria
Quella da custodire e quella da oltrepassare
è un compito che attraversa tutti i grandi filoni politici di questo Paese
Anche a noi è capitato spesso in questi mesi di riflettere sul nostro passato su quello democratico e cristiano
La fine della DC assegnato una rivincita postuma del Dossetti Mossul Degasperi sullo e mentre noi oggi vediamo l'anima dossettiani nel suo pieno splendore governare l'Italia da Palazzo Chigi sentiamo dispersa l'eredità degasperiana che pure rappresenta per il nostro Paese il suo compimento democratico ed europeista
Un'eredità
Che gli elettori gli ex democristiani vanno cercando qua e là nell'attesa e nella speranza di potersi trovare un giorno uniti sotto la stessa bandiera come è capitato per gli ex democristiani diritto dossettiani
Dunque il CCD in queste ore
è impegnato a dimostrare qualcosa di più alto di quello che sembra e cioè che è finita l'unità politica dei cattolici c'è ancora spazio per una presenza organizzata dei cattolici moderati del centrodestra
Parallela e alternativa a quella del Partito popolare e io chiedo da questo congresso agli alleati di Alleanza nazionale di Forza Italia di capire il senso di questa sfida
Queste
Sono alcune delle ragioni di una dialettica che c'è tra di noi
E che per quanto ci riguarda non abbiamo mai nascosto
Del resto io credo che in questi anni il Polo abbia pagato lo scotto di un'uniformità un po'fittizia
Ora bisogna uscire dal torpore di questi mezzi da una sorta di ripiegamento intimistico dal chiuso dei giochi di palazzo nei quali c'è sempre qualcuno più bravo di noi
O dalla speranza che qualcuno ad un altro ci dia una mano per risolvere il problema sia esso Dini Omarini
Non è dignitoso che è una grande
Parte degli italiani che noi rappresentiamo affidi il destino politico proprio alla speranza di qualche ribaltone o ribalti in un altro
Dunque
L'Ulivo ha vinto sull'onda di una capacità quasi trasformisti Ca'di organizzare il proprio pluralismo mentre noi abbiamo rischiato di scivolare lungo la china di un pensiero che finiva per sbiadire le nostre rispettive identità
Ritrovare ora questa identità sottolinea
Salgo mare su di essi futuri rapporti politici è una delle condizioni per tornare a vincere
Per questo credo che noi
Dobbiamo fare riflessioni serie sulla natura di questa alleanza
Dobbiamo ridefinire la nostra strada e stipulare un contratto stabile che lei gli il centro e la destra a partire dalla loro reciproca distinzione è una distinzione sia chiaro
Non è una barriera
E lo voglio dire con amicizia ma con chiarezza a qualche amico della nascente UDR
Che a furia di spendere filo spinato tra centro e destra
E di riconoscere a giorni alterni a secondo degli umori che Fini e le penne o che è un grande leader politico ha finito per indossare un elmetto di combattimento che i partigiani hanno smesso più di cinquant'anni fa
Nessuno ha più il diritto di riesumare categorie ideologiche anatemi che appartengono a un passato sofferto ma senza ritorno
Le tre grandi questioni del dopoguerra hanno lasciato il passo tutte e tre a una sfida politica che non è giusto a continuare a interpretare con le categorie di una volta
La sfida di oggi si gioca dentro la categoria dei programmi dei contenuti della capacità di governo assai più che dentro la categoria dei simboli dei ricordi di cui pure ciascuno di noi si sente testimone
La grande questione che noi ora dobbiamo affrontare quella di come riuscirà offriva agli italiani un'alternativa
Di come rompere la morsa del centro sinistra sulle società sulla istituzione di come evitare in una parola che si torni alla democrazia bloccata di una volta
Con la differenza che il blocco del dopoguerra aveva dalla sua forti e nobili ragioni di libertà mentre il blocco di oggi sarebbe solo il privilegio di una nuova nomenclatura politica di centro sinistra
Su questo versante si giocano i tempi supplementari della partita politica del popolo
Non ho bisogno di ricordare a voi quante volte mi è capitato di denunciare l'insufficienza della nostra politica comune Silvio Berlusconi potrebbe dire troppe volte
Il suo sbilanciamento
Le sue difficoltà penetrare in quella cittadella moderata che in tutte le democrazie moderne costituisce luogo politico ed elettorale decisivo
Credo che molti aspetti di quella denuncia siano ancora attuali
E che occorra dedicarsi ad una profonda ristrutturazione del Polo marcando meglio i tratti distintivi di ciascuno di noi per quanto ci riguarda organizzando in una chiave meno particolaristica il centro
Certo non si parte col piede giusto non parte col piede giusto chi ritiene di organizzare il centro e intanto finisce per disgregarono e travolgerlo irrimediabilmente in una furia distruttiva
Ma credo
Anche
Che a questo punto si stia ponendo un problema più ampio che non si risolve con alchimie di Polo e di partito
Io ho apprezzato ieri Gianfranco Fini
Perché ha cercato di recuperare la capacità di parlare agli elettori
E noi dobbiamo mettere in campo da subito una squadra di Governo dobbiamo anche noi far partire un pullman come fece l'Ulivo con largo anticipo sulla vittoria elettorale
Esiste esiste un mondo sommerso del centrodestra che non crede al liberalismo di D'Alema e che è consapevole che l'ingresso in Europa farà scoppiare molte contraddizioni politiche nell'attuale maggioranza
è il mondo di quanti cercano l'opportunità per il proprio talento e non garanzie di privilegio
A quel mondo fatto al tempo spesso da cinque milioni di partite Iva e da centinaia di migliaia di giovani disoccupati nel Mezzogiorno noi dobbiamo offrire la nostra proposta di governo una proposta che si alimenti del lavoro politico di un di uno di noi ma che non sia la semplice sommatoria e combinazione fra le tre forze principali del Polo certi far partire un pullman richiede una grande chiarezza programmatica
Quel pullman dovrà rappresentare l'Italia delle opportunità e dei talenti
Dato che l'Italia delle garanzie del conservatorismo sociale ha già trovato dell'Ulivo col suo simbolo
La necessità di di ripensare lo Stato sociale
Evitando che alle prossime generazioni se ne lasciò in eredità le briciole o addirittura le marce
La necessità di rendere più flessibili rapporti di lavoro evitando che un fondamentale diritto torni ad essere un atto nulla cronistico privilegio
La necessità di rendere flessibile il sistema retributivo come ieri avete ricordato
La necessità di apolari di abolire l'ICI sulla prima casa finendo di trattare l'acquisto molte volte sofferto di un'abitazione come fosse un lusso da colpire disincentivare con la legge leva fiscale
La necessità
Di rimettere in moto la macchina dello sviluppo magari ripensando rinnovando gli incentivi della legge Tremonti a vantaggio di chi investe crea occupazione soprattutto nelle zone più critiche
La necessità
Di liberare la scuola dall'intollerabile dirigismo pedagogico del ministro Berlinguer e di volgere
A vantaggio degli studenti
E delle famiglie una ragionevole competizione tra pubblico e privato
Che cambia i migliori la qualità dell'istruzione per tutti
Queste necessità
Devono essere il cuore della nostra proposta politica al Paese
Queste necessità sono la ragione fondamentale della nostra alternativo all'Ulivo
E voglio aggiungere sul Polo due ultime considerazioni
Noi abbiamo bisogno di riscoprire due fondamentali virtù politica
La prima di due quella della moderazione
Noi abbiamo sicuramente pagato in questi ultimi anni la tendenza del Polo a muovere guerra d'ogni istituzione
Devo dirvi con franchezza da questo punto di vista che la campagna contro il Quirinale
Da cui pure qualche volta anche a me è capitato di sentire a concorso ad alimentare la leggenda metropolitana di un polo plebiscitarie demagogico debole nella sua sensibilità istituzionale
Ora noi abbiamo una straordinaria occasione per dimostrare tutti quanti la nostra risposta responsabilità istituzionale e costituente
Parlo ovviamente delle riforme anch'io come molti di voi avrei preferito la strada maestra dell'Assemblea costituente
Ma una volta imboccato il viottolo della Bicamerale siamo tutti impegnati a percorrere ad allargarlo avendolo più scorrevole è un'occasione che non dobbiamo perdere
Tanto più che lungo quel viottolo abbiamo ottenuto almeno per ora un risultato prezioso restituendo ai cittadini la possibilità di eleggere direttamente il capo dello Stato
Possiamo ottenere un federalismo coraggioso come quello propugnato da D'Onofrio e dobbiamo restaurare lo Stato di diritto
Vorrei dire su questo una cosa semplice e chiaro
Il tema della giustizia non è il problema i Berlusconi
è il problema dei cittadini italiani che chiedono parità di contraddittorio tra accusa e difesa ed il rispetto della legalità davanti a certe pratiche inquisito
Se questa riforma andrà in porto avremmo dato prova che un atteggiamento di moderazione politico istituzionale è servita ad ottenere risultati che è una protesta barricadera ci avrebbe invece sicuramente precluso
E voglio dire sui referendum agli amici di Alleanza Nazionale
Smettiamola di inseguire il boomerang dei professionisti del referendum
Io penso ad esempio che l'ultima iniziativa disegni sia una straordinaria occasione che si offre a D'Alema per avere nei confronti dei suoi alleati Bertinotti e Marini
Lo straordinario strumento di coercizione per imporre il doppio turno di collegio con cui la sinistra vincerebbe la partita nei prossimi vent'anni in Italia
Allora stiamo attenti un minuto e meritiamo su tante iniziative improvvide che come il solito finiscono poi per ritorcersi contro quei moderati che a volte le promuove la seconda e ultima virtù amici e termino è quella della paziente
Noi dobbiamo avere il respiro lungo che consente di affrontare la lunga marcia nel deserto
Solo chi è capace di avere questo respiro
Può difendersi dai movimenti ismi dalle fibrillazioni dalle disinvoltura e chi altrimenti minacciano di logorare e rovinare la politica
Dobbiamo realisticamente immaginare che l'Ulivo abbia dalla sua un ciclo politico di alcuni anni e che la nostra sfida abbia bisogno d'un certo tempo per farsi strada
Del resto tutti oggi cantano le lodi del premier inglese Blair trascurando il fatto che il suo successo è figlio di una lunga opposizione e di un tormentato ripensamento disse compiuto dal partito laburista
Dunque
Non rassegniamoci
A fare diciotto anni di opposizione come ha fatto Blair
Ma neppure illudiamoci che in tempi brevi si apra qualche breccia per rovesciare la situazione
E soprattutto cerchiamo di vincere con qualche anno di ritardo piuttosto che camuffare la sconfitta con un'operazione trasformista
Abbiamo
Abbiamo amici
Un lungo cammino davanti a noi
E a poco importa se la seduzione del potere o il miraggio di qualche poltrona può rapire qualcuno
Noi affronteremo questo lungo cammino con le nostre distinzioni e le nostre differenze
Ma anche con la consapevolezza di dover formulare una proposta comune che possa finalmente convincere quella maggioranza dispersa degli italiani che non vogliono riconoscersi sotto la bandiera dell'Ulivo questo è il senso del contratto elettorale che il centro e la destra
Ricostruendo il Polo della Libertà devono mettere a fondamento della loro azione dei prossimi anni
Belleri clienti andavano delle Pier Ferdinando che essi da adesso la parola all'onorevole Publio Fiori
Grazie abbiano degli aficionados che ho io accompagnano l'amico
Casini
Se mi consentite di aprile con una battuta
Coloro che sono venuti a Verona per incontrare la Thatcher
Si sono imbattuti in Sturzo
Perché
Perché la relazione del presidente Fini la commissione sui valori cattolici ha particolarmente apprezzato
Contiene alcuni elementi di novità e direi anche di discontinuità rispetto ad una linea culturale di AN
Che in sostanza
Cita la consapevolezza che di fatto noi qui a Verona abbiamo messo le basi per una destra cattolica o se preferite per una destra cristiano sociale
Non è tanto e solo per riconoscimento che il presidente Fini e gliene siamo grati ha voluto dare all'esperienza politica dei cattolici negli ultimi cinquant'anni
Quanto per una serie di valori e di indicazioni che hanno connotato tutta la sua relazione il welfare community la sussidiarietà la famiglia
E tutte le cose che lui ha detto che si inseriscono in un quadro di ricostruzione di un sistema di valori che in qualche modo la destra negli anni passati aveva accantonato
Perché come Fini ha sottolineato non è vero che le distanze tra maggioranza e opposizione sono diminuite
Ma che al contrario queste maggio queste distanze sono aumentate nella concretezza e nella sostanza dei valori
Proprio perché noi oggi corriamo il rischio di trovarci in un paese nel quale dietro il muro dietro il paravento di una fine delle distinzioni e quindi di una caduta della lotta delle idee in realtà assistiamo ad un'alleanza fra due vecchi neo tu o nuovi totalitarismi che di fatto mettere insieme con il danno l'esperienza post marxista rivoluzionaria
Con un'esperienza neo reazionaria
Sono le due culture dell'assolutismo
Post rivoluzionario e il neo reazionario
Che mette insieme il pessimismo antropologico di matrice luterana con l'ottimismo di marca Rossoni Anna
è il tentativo di trasformazione del marxismo che sta tentando di assumere delle sembianze Pseudo liberali ma che di fatto vanno annegare la democraticità dell'assetto sociale
Una libertà un liberismo senza democrazia una democrazia senza verità
Questo è il vero rischio dell'attuale momento politico
E questo è il senso e l'importanza di questo incontro qui a Verona perché io direi finalmente la destra ha incominciato a ricomporre un quadro di valori intorno al quale aggregare la maggioranza del popolo italiano
In sostanza la vecchia cultura post marxista il trasformista che si rifugiati in una sorta di liberalismo elitario dove in sostanza domina un deficit di democrazia
Che rappresenta il suo necessario e inevitabile presupposto
Noi non siamo statalisti ne siamo contro il mercato lo ripetiamo anche noi che veniamo indicati come la destra sociale non siamo né contro il mercato ne siamo per lo statalismo ma ci vogliamo rifare a quello che ha detto recentemente
Il pontefice quando ha voluto ricordare con forza che il mercato può essere uno strumento di sviluppo e di progresso sociale ma che senza la mediazione politica può diventare uno strumento di sopraffazione e di emarginazione della gente
E allora dobbiamo dire con grande chiarezza qual è il significato
Dell'Assemblea di Verona al di là di tutti i significati importanti al di là del successo del presidente Fini della rinnovata linea della nostra destra della nostra identità
è che da questa Assemblea abbiamo fatto reinserire nello scenario politico nazionale la grande questione del diritto naturale
è questo il tema fondamentale della distinzione in questo momento fra centrodestra e centrosinistra
Noi riteniamo che esistano nella società secondo la grande tradizione cattolica nazionale dei valori che prescindono e che vengono prima dello stato e della politica
E che proprio perché vivono di propria forza ispirandosi a valori superiori chiedono di essere restaurati chiedono Ria essere inseriti ma chiederò di essere inseriti non soltanto come slogan elettorali o come premesse ideologizzate per costruire un nuovo quadro politico
Chiedono di essere inseriti nel concreto della prassi quotidiana nelle norme e nelle proposte di legge nei progetti politici
Per far sì che non siano soltanto delle parole che possono servire ad essere uno specchietto per l'elettorato cattolico
Insomma noi dobbiamo decidere amici
Una volta per tutte
Se ci affidiamo ad una deriva post nazista che dietro la sua spinta poste che Liliana al divenire per il divenire pronta a cambiare e ad assumere continuamente conformazioni vestitini diverse
Diversi o se invece decidiamo di porre al centro della nostra azione politica dei valori immutabili che sono inscindibili da un dato della trascendenza che ci vede legata alla nostra azione politica
Momento morale momento è piccolo momento religioso è indire sociabilità dall'azione politica di un partito che voglia rifarsi alla grande tradizione nazionale e cattolica del popolo italiano
E allora amici dobbiamo anche scegliere a questo punto se la nostra politica deve essere una politica che vuole assecondare la società italiana
Se vuole capire quali sono le tendenze dei gruppi sociali emergenti per adeguarsi per porre dietro alle mode agli impulsi ai narcisismi agli edonismo in agli egoismi di di massa di regione di la teoria o se invece finalmente la politica deve riassumere con forza il suo ruolo di guida della società se c'è dobbiamo andare a rimorchio di quello che ci dicono gli altri o se invece lo dobbiamo pretendere di formulare un progetto in base a dei principi e dei valori intorno ai quali si riconosce la grande maggioranza del popolo italiano
E allora io credo che non ci siano più differenze fra il centro e a destra
In questo quadro i rapporti con il partito dell'amico Casini i rapporti con il partito dell'amico Cossiga
Sono molto chiari
Non si tratta di una distinzione geografica di chi sta a destra di chi sta al centro di che sta sul destro a sud-ovest si tratta di capire se esiste fra queste forze politiche una intesa sui grandi principi di fondo
Perché e vado alla conclusione
Noi dobbiamo intenderci non tanto su come risolvere i problemi del momento
Perché i problemi del momento dell'ordine del giorno quotidiano della politica possono trovare l'accordo anche coloro che sono distanti
C'è da parte della cultura della neo cultura Mara post marxista il tentativo di dire che in sostanza ci si può mettere d'accordo su tutto c'è questo tentativo di annacquare la lotta delle idee perché si vuole e che non si rinuncia al nostro grande patrimonio ideale politico ma è su questo punto che Alleanza nazionale deve riaffermare con forza da dove viene cosa vuol fare dove vuole andare rispetta lo scenario politico nazionale europeo
è questo il momento nel quale noi dobbiamo dire con chiarezza
Chi siamo
E dobbiamo dire ai nostri alleati ai nostri avversari
Che noi non vogliamo essere quello che loro vorrebbero che noi fossimo ma noi siamo quello che siamo perché il patto di Fiuggi nel momento dell'incontro culturale fra la grande tradizione della destra politica
E la grande tradizione del cattolicesimo liberale ha fatto crescere un partito che oggi la forza la propria identità e chiarisce con grande precisione qual è il loro il nostro Progetto
Ma allora questo non può finire così
Non può essere un'enunciazione
Di principio se non ha immediatamente una ricaduta politica
Che significa enunciare dei grandi principi e dei grandi valori se poi questi principi e questi valori non trovano una trasposizione in chiave politica sui provvedimenti da prendere
Per cui
Allora questi principi vanno calati in tutto ciò che ci attende
Le riforme benissimo queste riforme sono le uniche possibili bene
Però abbiamo il dovere di far sì che vengano introdotte quelle modifiche che diano realmente al cittadino la capacità di essere il riferimento reale del potere
Lo dobbiamo cioè batterci insieme in Parlamento perché i miglioramenti delle riforme costituzionali vadano nel senso dei principi e dei valori che oggi qui noi abbiamo riaffermato
E così anche la vita interna del partito
Ne abbiamo bisogno di un partito aperto
Un Partito Democratico un partito partecipato
Che non abbia la presunzione di rappresentare gli elettori ma che sia uno strumento di partecipazione degli elettori alla vita politica nazionale come dice l'articolo quarantanove della Costituzione
E poi consentitemi di dirlo a me spesso e a tutti noi
Ma noi dobbiamo tornare in Parlamento a fare l'opposizione noi dobbiamo tornare a farci sentire
Quando ci sono ministri come il ministro dei trasporti il Ministro della Sanità che hanno la contestazione della maggioranza del popolo italiano non è possibile che l'opposizione non faccia sentire la sua voce nelle maniere previste dal Regolamento
Ecco
Noi oggi abbiamo iniziato un cammino è il cammino dell'identità è il cammino dei valori è il cammino dei principi
è il perché a meno che si basa sui valori fondanti del nostro stare in politica da questo momento
Noi ci batteremo perché questi valori e questi principi
Vadano nella direzione di un progetto politico comune perché questi valori e questi principi siano il collante dell'alleanza di centrodestra
E perché poi più nessuno ci chieda da oggi in poi di rinunciare alla nostra storia ai nostri valori e a ciò che di più sacro ed in più tanti più importante abbiamo all'interno della nostra esperienza politica grazie
La parola Alessio alla politologo Angelo Codevilla della Boston University in e già consigliere nell'amministrazione righe anni e qui non dovrebbe ricordare un Daniele seduto
In questo brevissimo intervento
Vorrei soltanto ricordare dei che nel mille novecentoquarantotto le sinistre italiane hanno fatto un grossissimo errore hanno chiesto al popolo italiano di scegliere fra Washington e Mosca
Il risultato è stato quello che è stato interamente prevedibile
Di Mosca il popolo italiano non le voleva niente a che fare
E non credo che voglia ente che fare con Mosca che adesso
Purtroppo adesso le sinistre italiane che sono potere non hanno chiesto al popolo italiano se volete se volesse abbandonare la sua vecchia alleanza con gli Stati Uniti però non di meno i diplomatici italiani
Si sono schierati non soltanto con Mosca ma anche con Saddam Hussein è contro
Gli Stati Uniti
Questo
A lungo termine è anche male a breve termine perché le conseguenze sono piuttosto chiare
L'Italia purtroppo aiutato Mosca a salvare la pelle dista da musei
La conseguenza di queste non sono chiare
Presto o tardi io credo più presto che è tardi stavamo sereno avrà dei mesi seguenti con certe armi che voi conoscete bene mirate prima di tutto non solo gli Stati Uniti quando verrà dopo ma sull'Europa
Allora c'è da chiedersi come l'Europa e l'Italia saranno protette da queste missive vedo soltanto una piccola ed è un non sarà mica loro ossia che aiuterà Alitalia a difendersi contro i missili dicevamo sei
Se l'Italia sarà difesa contro i missili sarà musei sarà debellata tecnologiche
Sviluppate negli Stati Uniti
Parteggiato e dagli Stati Uniti con l'Italia
L'Italia dovrebbe aiutare gli Stati Uniti arrivare a certe decisione partecipare né programmi antimissili però quasi per per perché questo succeda ci dovrebbe un ministro degli esteri come Antonio Martino
E per avere un ministro degli esteri come Antonio Martino si dovrebbe avere una vittoria dalla destra
Dalla destra dal centrodestra
Queste vittorie si avranno più presto quando queste cose saranno date chiaramente quei nostri la politica si fa per certi scopi reale io sono qui per nervi che forse il più reale di questi espropri a che fa ha a che fare con l'orientamento dell'Italia nel mondo
L'Occidente non può fare a meno dell'Italia l'Italia non può fare a meno dell'Occidente questo dev'essere ben ricordato grazie per l'ascolto
Grazie per l'esempio delinea e la parola l'onorevole Storace
Grazie presidente
Cari amici cari delegati io desidero iniziare riferire sulle conclusioni della Commissione informazione partendo da un ringraziamento che sento di dover fare al Presidente Fisichella per averci costretto a discutere in maniera difficile su temi probabilmente compresi
E che i partiti non sono abituati a dibattere da quello
Da le questioni che ha posto il presidente Fini al centro della sua relazione
Parte quello che è un partito di programma che si rende conto di vivere in una società nella quale occorre affascinare gli italiani sulla base di proposte concrete di battaglie politiche di campagne tematiche insomma far capire ai cittadini che cosa finalmente vogliono i partiti quali sono finalmente le differenze tra gli schieramenti
E allora se il nostro lavoro ha un senso ha un senso soprattutto la discussione che si è svolta nelle condizioni desidero ringraziare in particolar modo per il prezioso lavoro volevo Landolfi per il contributo che ha portato a questa Commissione
I diritti dei cittadini si dice la destra apre finalmente questa stagione
Il partito di programma in questo campo nel campo dell'informazione e della comunicazione decisivo anche ai fini dell'affermazione dei diritti dei cittadini sulla conoscenza
Delle differenze tra i partiti e tra gli schieramenti ebbene in questo campo si tratta di fare un'autentica rivoluzione
Far passare del nuovo sistema Italia i cittadini considerati come massa di consumatori finalmente a popolo di utenti protagonisti della programmazione
E allora il nostro lavoro
Quello che con qualche ambizione abbia abbiamo voluto scrivere intitolando il nostro documento approvato ieri sera all'unanimità costruire la Seconda Repubblica dell'informazione
Parte da una considerazione di fondo che risiede purtroppo e sottolineo purtroppo nella scarsa credibilità del giornalismo nazionale
Una crisi di credibilità complessiva del rapporto con la pubblica opinione
Tangentopoli ha visto nascere non sarà un caso il partito dei giudici
Non si è visto nascere il partito dei giornalisti che hanno rinunciato ad essere antenna sociale detentori di un potere di controinformazione è anche mi si passi il bisticcio di parole di contropotere nei confronti di chi aveva le chiavi della città venne allora dove vogliamo lanciare alcune proposte precise
Sulle quali chiediamo il consenso al partito alla conferenza programmatica di Verona
Per far sì che siano immediatamente riconoscibili e i diritti di cittadini rispetta vive leggi di potere
Fare entrare nell'agenda della comunicazione la rappresentazione della società privilegiando la rispetto alla rappresentazione del Palazzo
Abbiamo il dovere di far capire che nella Seconda Repubblica dell'informazione in primo luogo andranno inseriti dell'agenda come titolari di un diritto proprio i cittadini e allora abbiamo lanciato alcune proposte che risentono anche della difficoltà di adeguare il nostro sistema informativo al complesso sviluppo delle nuove tecnologie che rischiano di fare entrare l'Italia al cospetto dell'Europa e del mondo in posizione subordinata abbiamo il dovere di far crescere nel sistema Italia anche la competitività dell'impresa nazionale uscendo dal provincialismo e dal dibattito fuorviante che Lassini s'è imposto in questo Paese sul cosiddetto duopolio la sfida e con il mondo ecco il monte abbiamo farci diventare l'impresa nazionale
E allora diritti da riconoscere
Sono quelli che partono innanzitutto dalla necessità di separare
L'editoria pura quella di chi si cimenta nell'impresa editoriale
Da quella viti
Approfitta dell'impresa editoriale per interessi prevalenti in altri settori anche qui andò ha fatto capire al città d'Dino che se quel giornale scriva certe cose descriva perché sono vere e non perché servano interessi di altri
Può essere fondamentale nella nuova democrazia che dovremo saper costruire avremo la necessità anche di far capire che è prioritario deve essere il diritto del cittadino anche al rispetto alla persona alla tutela del cittadino
Veniamo da una stagione in cui voto dibattito c'è stato sul rapporto tra potere politico e giornalistico quel rapporto a colpi di querela a colpi di autorevolissimi ricorsi addirittura all'ordine dei giornalisti
Cosa è senza senso abbiamo il dovere di richiamare tutti alle responsabilità che ciascuno di noi ha e far capire che forse la strada può essere davvero un'altra a che serve al cittadino sapere
Che il giornalista che diffamati
Posso andare in galera può essere condannato a un risarcimento miliardario preferiamo una sanzione dal punto di vista etico che non sia persecutoria e allora istituire questa è una delle proposte che lanciando un giurista un informazione che giudichi
Sull'eventuale diffamazione e da lì si parta con le sanzioni del caso è molto più utile al cittadino che legge un giornale far sapere che quel giornale quel giorno una pagina bianca perché ha scritto UGF non costringere giornalista
A dover subire processi o altro
Allora pensiamo a un nuovo modello di formazione anche per quel che riguarda il servizio pubblico radiotelevisivo che si avvicina ha una grande rivoluzione che è quella stabilita dalla legge antitrust
Quella che ha istituito la terza rete senza pubblicità e anche qui lanciamo una grande proposta che speriamo possa far discutere per una volta seriamente la classe politica non sulle poltrone dei direttori dei telegiornali ma su quel diritto da tutelare
Che riguarda la popolazione minore di questo Paese i giovani bambini Laterza letta dedicata ai minori come grande segnale di civiltà sottrarre quella programmazione al ricatto dall'Auditel
Costringere finalmente il servizio pubblico a formare le giovani generazioni
Senza dover per questo sale a rincorrere facili miti che possono essere inseriti nel palinsesto
Diciamo queste cose perché pensiamo di dover rispondere anche a una delle principali domande che veniva dalla conferenza di Verona far capire al Paese all'italiana che Alleanza nazionale ha una classe dirigente capace di discutere di proporre di confrontarsi orgogliosa
Di quello che rappresenta della società nazionale
Io penso che anche gli stessi commenti di questa mattina dei giornali
Abbiamo dimostrato al di là di alcune constatazioni oggettive che ancora ci si conosce poco che ancora non si è approfondito qual è l'importanza di questo partito nel contesto nazionale
Allora io non voglio pensare a leggere il nostro documento che si sofferma per ragioni di tempo ovviamente
Che si sofferma anche e soprattutto sul sui diritti della popolazione anche alla conoscenza delle nuove tecnologie di comunicazione al nuovo alfabetismo da introdurre avvalendosi di internet delle reti
E di tutto quel che abbiamo letto in questo periodo in maniera vorticosa probabilmente io dico e abbiamo la necessità soprattutto al di là degli strumenti al di là delle proposte e in qui condivido pienamente quello che disse questa mattina onorevole Malgieri di far costruire un area di costruire un'area della cultura nazionale di border far riemergere quel sommerso che c'è nell'informazione e nella cultura dagli intellettuali farli uscire allo scoperto il centrodestra può essere maggioranza anche nella cultura nazionale dobbiamo dotarci degli strumenti per far sì che emerga anche a questo grande movimento se ne saremo capaci Alleanza Nazionale aveva risposto positivamente all'appello del Presi
Per Fini che ringrazio anche per il messaggio di ieri per il forte sentimento di orgoglio che è riuscito anche a scatenare tra di noi per riportarlo in periferia abbiamo il dovere di far capire al nostro popolo che siamo capaci di azione politica
Per quel che ci riguarda penso senza presunzione abbiamo già dimostrato di saperlo fare
Fino a qualche mese fa sembrava impossibile poter abbattere il bastione della RAI dell'Ulivo ci siamo riusciti ora Ottone costruire il futuro
Allora cari amici
Sono lieto
Sono lieto di dare la parola
Al presidente Silvio Berlusconi vi comunico e poi passo subito dopo la parola al presidente Berlusconi che oggi pomeriggio
Intanto sospendiamo i lavori naturalmente dopo che avrà parlato il presidente Berlusconi oggi pomeriggio alle quindici e quindici puntuali riprendiamo con una tavola rotonda con alcuni dei più autorevoli giornalisti italiani che insieme al presidente dei nostri senatori Giulio Maceratini e dei nostri deputati Pinuccio Tatarella
Moderatore il sottoscritto sì intratterranno parleranno affronteranno le questioni del momento con particolare riferimento va da sé ad Alleanza nazionale adesso
Adesso prego il presidente Silvio Berlusconi di prendere la parola
Buongiorno a tutti
Grazie
Grazie di cuore
Già ci siete riusciti ieri mi sento a casa
Grazie davvero
Inutile dirvi
Quanta vicinanza quanta amicizia
Sincera profonda
Mi lega molti di voi
Abbiamo combattuti insieme quattro anni di battaglie dure
Si è sviluppato un rapporto prima che politico umano
Tra me naturalmente tra me e Gianfranco tra Gianfranco M credo di poter dire che al di là della politica siamo amici veri
Ma
Tutti gli altri amici che sono qui son tutti amici cari non vorrei ricordarle nessuno naturalmente coloro che hanno condiviso le pene del nostro governo quel governo che sapete bene soltanto un colpo
Ben architettato di giustizia e di Palazzo è riuscito a mandare a casa Altero Matteoli
Il vostro presidente e poi tutti da Pinuccio birichino
Amicissimo Ignazi Rio
Gustavo tutti tutti i gruppi Maurizio Gasparri
E poi l'impareggiabile presidente della Commissione della RAI non voglio davvero dimenticare nessuno con loro pubblico e anche perfino Tremaglia che con cui mi scontro
Ma
è bello anche scontrarsi bello stimarci
Quando si sa che non tutte le idee corrispondono ma c'è alla base una stima profonda
Per quello che ciascuno riconoscere senz'altro
Ho passato una notte insonne questa sera
Ieri sera e stanotte ma non volevo venire qui
Ed essere sottoposto magari un interrogatorio del professor Fisichella e di non essere riuscito a vedere pagina per pagina tutta la relazione a cui lui ha lavorato
E l'ho trovata scritta anche in un ottimo italiano professore al di là di quello che dicono certi il giornale e credo che questa relazione
Cui vanno tutti i miei apprezzamenti
Sia stato davvero il sia oggi e anche domani un bagno di realismo un bagno nella realtà a guardare quali sono i problemi
Del domani e anche del dopodomani una relazione
Che vada l'economia la sociologia i problemi che m'grafici che il nostro Paese dovrà affrontare
Una strada cioè
Che continua la strada che insieme abbiamo seguito quando nel novantaquattro decidemmo di unirci
Per evitare al nostro Paese un futuro
Che ci preoccupava che poteva essere il liberale soffocante
E che
Noi volevamo contrastare proprio da uomini concreti
Con un programma organico ed articolato
Che io scrissi che Forza Italia scrissi che sottoponemmo a voi che divenne nel novantasei integralmente un programma comune
Era una strada è una strada di realismo di concretezza e giusto seguire quella strada e giusto
Che alleanza nazionale si proponga come un moderno partito di programma
Che fonda
Sulla soluzione dei problemi
La sua azione politica che fonde i suoi programmi sul concreto e non sull'ideologia
Invece quella di fondare i programmi l'azione politica sull'ideologia rimasta
Ancora la caratteristica di quelle forze
Della sinistra che oggi hanno il Governo del paese
E badate bene che sì è vero
Che l'ideologia che la politica che il contenuto ideologico
Del PDS della sinistra si è affievolito si è sbiadito in questi ultimi anni è pur vero che loro sono rimasti dei tratti che non possono cancellare ieri Gianfranco ha detto non facciamoci venire il torcicollo non guardiamoci indietro il credo che Luís che voi lo possiate pentire
Nessuno potrebbe credere
Che la destra italiana
Voglia fondare un regime autoritario
Ma quel che vale per la destra non vale
Per la sinistra
Questa sinistra
E ancora composta dagli stessi uomini
Che fino all'altro ieri hanno plaudito a due mani annuncia il salto hanno Túrin bollato non soltanto
Una certa ideologia ma anche
Gli uomini che questa ideologia hanno cercato di affermare portandola al potere gli uomini che la storia ha rivelato come si siano resi colpevoli di crimini terribili nei confronti dell'umanità
Quella ideologia quel potere politica
Attentato quello che mai prima di allora prima di lei era stato neppure tentato un potere politico che non vuole soltanto governare non vuole soltanto dominare la società ma vuole addirittura cambiare con la forza l'umanità un potere politico che dovunque si è affermato è andato contro il proprio popolo volendo annientarlo
Attraverso l'annientamento fisico annientarlo nelle sue idee nelle sue memorie e questo è preoccupante che sia successo dovunque e che ancora oggi succede dove il comunismo a il potere
Ed è per questo
Perché guardando a quella passato che è ancora presente ma guardando ai problemi che oggi abbiamo di fronte è qui in questo momento nel nostro Paese perché di quel passato
Restano non soltanto dei protagonisti che hanno lungo tutto l'arco della loro vita sbagliato idolatra Ando un'ideologia siffatta
Isola tradotta personaggi siffatti ma anche uomini che hanno portato ancora e portano ancora consente certi metodi
Che sono legati
A quella ideologia il metodo per esempio di utilizzare i giudici amici per eliminare gli avversari politici
Bene
Io credo che noi dobbiamo riflettere su questo
E io mi sono permesso di recarsi un dono per riflettere
Dalle officine grafici grafiche della Mondadori proprio di di Verona è uscito qualche giorno fa livre noir di comunismo il libro nero del comunismo l'avete vedo che già è stato consegnato a tutti voi sapete come impiegare le vostre serate da qui in avanti
Credo
Che noi dobbiamo
Riflettere su questo
Perché
E da questa riflessione che possiamo capire come per chi ha sposato quell'ideologia ancora è rimasta come una cosa che non si può negare che fa parte della loro cultura che fa parte della loro tradizione l'accoglierà di attuare un potere storico irreversibile
Di dare vita a un regime a un ordine sociale e politico che abbia delle caratteristiche di irreversibilità
Che come anche il professor Fisichella in un suo bellissimo articolo apparso recentemente ha detto
Che avendo conquistato il sistema amministrativo il sistema burocratico il sistema industriale
Il sistema dell'informazione il sistema giudiziario non sarà una Scheda messa in mano ai cittadini che darà la sicurezza di poter cambiare davvero quel sistema
Ed è un sistema che si realizza un regime vero e proprio che si realizza ogni giorno con la occupazione di tutto lo contabile di tutti i posti di potere
Quello che sta avvenendo oggi che avvenuti in questi due anni l'occupazione di tutti le istituzioni l'occupazione dei corpi dello Stato le questure
I provveditorati agli studi lei aziende dello Stato la RAI
C'è anche una riforma che ci preoccupa molto la riforma Bassanini
Praticamente si è realizzato lo spoil system tutti i dirigenti amministrativi dipendono dal potere politico dei segretari comunali ai direttori generali e Folena si è vantato qualche giorno fa
Attribuendo come merito
A questo governo e questa maggioranza di avere sostituito il novanta per cento dei dirigenti delle aziende del parastato
E le sostituzioni che sono state fatte sappiamo bene non sono sostituzioni
Che possono paragonarsi a quelle che noi facemmo quando fummo al governo dove si premiava soltanto la competenza in merito la professionalità e questa è una coccarda che tutti noi porteremo sempre
Le sostituzioni si fanno premiando l'organicità al partito dominante
Premiando chi ha in tasca la tessera del partito
E poi
Questo ordine di cose
Con le caratteristiche che ho appena denunciato si appalesa anche con il conformismo
De La Stampa della televisione la stampa
Dei grandi gruppi industriali che hanno naturalmente grandi interessi che devono stare vicini a chi detiene il potere la televisione anche privata che teme per la sua esistenza che teme di non poter continuare ad essere profittabilità
Gli uomini del governo
Vengono esaltati in ciò che fanno
Ciò che noi facciamo anche come oppositori Benigno Rato dimenticato molte volte riportato malevoli mente o maliziosamente
E poi
Ciò che si appalesa dei programmi che hanno sulla scuola non aumentano i voti della sinistra e allora perché non in dottrinari giovani che escono dall'ultimo anno delle superiori
Con una storia viste attraverso le lenti
Le lenti speciali negli istituti italiani della Resistenza
Chi vive nella scuola sa che hanno occupato tutti i posti importanti sa che vita difficile che vita grama hanno quegli insegnanti che non la pensano come loro
Tutti
Gli organi che rappresentano il principali tra i sindacati
Che erano un contrappeso
Che sono stati un contrappeso al Governo per tanti anni oggi sono schierati tutti dalla parte dell'Ulivo
La
Nomenclatura culturale i protagonisti della cultura di sinistra
Rappresentano l'egemonia culturale
I soldi dello Stato sono dati soltanto ai loro registi quel registiche magari producono film schierati di parte che entrano nelle sale cinematografiche lunedì e che il sabato non ci sono già più perché non fanno incassi
E infine
Naturalmente
Quello che succede nella giustizia
E non credo che si debbano spendere altre parole a riguardo bene tutto questo ci preoccupa ci deve preoccupare
E tutto questo noi dobbiamo contrastare con un'azione forte efficace ma soprattutto con la nostra unione
Io credo che soltanto restando uniti noi potremmo contrapporre un'opposizione efficace a questo divenire delle cose che non è ineluttabile
E dipende da noi soprattutto da noi
Se questo processo non si completerà come nelle loro intenzioni certo l'interesse
Del PDS della sinistra esattamente l'opposto
La strategia del PDS è chiara e quella di dividerci PDS sul leader ammiccano
A Gianfranco di fanno la corte tendano a far credere che c'è un asse Fini D'Alema
E ieri opportunamente Gianfranco ha insistito su questo fatto dicendo che questa è una favola attenzione
Non c'era neppure l'asse Fini
E scusate non c'era quell'asse
Spesso che non ci sia ancora ma non c'era neppure l'asse D'Alema Berlusconi ma fa comodo di evocare queste situazioni
Come copertura di una tattica di una strategia che quella di dividere ecco io credo che se noi vorremo resistere a questa strategia
Noi dovremo dare vita a un altro assegna un asse Fini Berlusconi Berlusconi Fini ha un asse Alleanza nazionale Forza Italia cattolici liberali all'asse del Popolo della Libertà un asse
E dobbiamo essere sempre uniti
Anche per le cose che stanno succedendo
Cose che ci preoccupano
Per esempio questo avvento di una nuova formazione politica l'un l'UDR
Verso la quale non abbiamo tenuto tutti insieme un comportamento sin dall'inizio estremamente coerente
Abbiamo detto braccia aperte
A chi viene per dare una mano al centrodestra la politica della mano tesa è nei confronti dell'UDR la nostra politica
Ma
Ma
Che cosa è successo
I propositi iniziali non si sono attuati nei fatti
Qualcosa che era nato dichiarando di volere portare di qua
Chi era di là è finito come sappiamo bene soltanto per scompigliare la nostra formazione per prendere soltanto
Senatori e deputati eletti
Con i voti degli elettori del Polo della libertà e anche questo guardate noi nessuno di noi io per primo non ce lo dimentichiamo mai io per primo sono stato eletto con i vostri voti non soltanto con i voti di Forza Italia
E quindi credo che noi dobbiamo ricordare
Ha deciso di passare dall'altra parte
Questa realtà
E noi
Dobbiamo anche ricordare al presidente Cossiga verso cui ad ogni occasione speriamo il nostro rispetto la nostra considerazione ma dobbiamo anche ricordargli
Che non possiamo accettare
Lezioni su come si fa l'opposizione non le possiamo accettare
Soprattutto da chi
Come Luigi
Nei quattro anni
Nei quali siamo stati io personalmente sono stato presente sulla scena politica
Ho sempre trovato dall'altra parte
Ad appoggiare a votare dare la fiducia al governo Prodi a votare la prima finanziaria del governo a votare la seconda finanziaria del governo non si può predicare in un modo e razzolare in un altro modo
E anche sulla bicamerale non possiamo sentirci dire sempre ogni giorno che abbiamo sbagliato
Che bisognava procedere attraverso un'assemblea costituente siamo stati i primi a depositare un progetto per l'Assemblea costituente io ho messo per primo la mia firma
Ma non c'erano i numeri per poterla vedere la sinistra una volta arrivata al Governo non era interessata delle forme
E io per primo a nome di Gianfranco nome di tutto il Polo mi sono alzato in Parlamento nel novantacinque a chiedere delle riforme perché ne sentivamo la indispensabilità ed urgenza
Abbiamo chiesto l'Assemblea costituente ma non ci è stata concessa e allora l'unico modo per ammodernare lo Stato era quello di accettare ciò e soltanto ciò che ci veniva proposto la commissione bicamerale e ti ricordi Gianfranco quanti dubbi avemmo quanti tentennamenti diciamolo pure quante volte ci siamo incontrati a discutere di questo fatto e poi responsabilmente
Abbiamo deciso di dare vita a questa Commissione bicamerale ed ora
Ci siamo
E ancora responsabilmente ci lavoriamo
L'amore amore nelle Aule del parlamento alla Camera e al Senato
E lavoriamo per migliorare il lavoro che è venuto fuori
Dalla commissione
Forza Italia
Anche qui ha avuto un atteggiamento assolutamente coerente
Abbiamo dichiarato fin dall'inizio che non è venuta mai meno la nostra volontà di fare le riforme
Ma che occorreva migliorare molti punti
Di quelli che sono rimasti in sospeso
E ieri ho sentito dalla voce di Gianfranco che anche Alleanza Nazionale su certi punti
Ha fatto dei passi innanzi e oggi possiamo dire di avere le stesse posizioni su alcuni di questi punti importanti
Il presidenzialismo l'elezione di retta del Presidente della Repubblica incerto una grande conquista
Ma c'è da definire il ruolo di questo presidente eletto direttamente dal popolo bisogna definirne i poteri e anche i limiti non si possono avere delle confusioni tra il Presidente della Repubblica eletto direttamente
E il capo del governo che sarà in un certo qual modo eletto anche gli direttamente dagli elettori noi riteniamo che il Presidente della Repubblica eletto da milioni e milioni di cittadini non possano non avere la direzione del Governo
E quindi
Su questo punto noi insieme e ci batteremo
Per arrivare a questo risultato
Ho sentito ieri anche
Che sul federalismo
Alleanza nazionale
Dando un grande segno di concretezza
è arrivata a proporre così come noi avevamo fatto durante i lavori della commissione di dare una risposta alla richiesta di autonomia che viene soprattutto delle regioni del Nord è arrivata a proporre la possibilità di dotare quelle regioni e hanno risorse capaci di garantire a loro
Il sostegno delle nuove attribuzioni che potrebbero derivare
Da questo cambiamento di dare a queste regioni degli statuti speciale e anche su questo non siamo in accordo noi cercheremo di introdurlo nella nuova costituzione
Ma ho sentito anche qui delle parole
Molto precise su quel principio di sussidiarietà sussidiarietà che un grande principio di libertà e di democrazia
Nella Commissione bicamerale siamo arrivati ad ottenere l'introduzione del cosiddetto principio della sussidiarietà verticale non faccia
La Provincia ciò che può fare il Comune non faccio la Regione ciò che può essere meglio fatto dalla Provincia non faccia lo Stato ciò che può essere meglio fatto dalla Regione non faccia la comunità europea non faccia l'Europa ciò che può essere meglio fatto dei singoli Stati
è un punto è un traguardo importante
Ora ci dobbiamo battere per l'altro traguardo per quello della sussidiarietà orizzontale
Non faccia lo Stato non faccia il pubblico attraverso le sue istituzioni anche locali ciò che può essere fatto dal privata e questo qualcosa che interessa tutti i servizi pubblici tutti quei servizi che sono ora gestiti dalle aziende cosiddette municipalizzate che gravano fortemente sul bilancio dello Stato
Credo che anche questo sia un grande passo avanti
Poi c'è da definire il ruolo del Senato crediamo che si debba arrivare ad un Senato che si occupi delle autonomie e ad un Senato che abbia la possibilità di fare leggi in una maniera diversa da quella che fin qui è stato ipotizzato una maniera che porta addirittura trentacinque percorsi formativi della legge anche su questo ci sarà da lavorare
E ci sarà naturalmente da lavorare anche su quello che riguarda le garanzie dei diritti di libertà dei cittadini sulla amministrazione della giustizia
Su questa parte noi abbiamo delle idee molto precise che forse ci derivano dal fatto che ci siamo trovati immersi nel girone infernale dei processi e che quindi abbiamo sentito sulla nostra carne
Ciò che non fa ciò che non funzione noi riteniamo che oggi ci sia una vicinanza tra i pubblici ministeri e giudici che devono essere terzi che devono essere sopra le parti una vicinanza che non consente una vera indipendenza del giudice
Questo giudice
Lavora agli uffici
In vicinanza totale ed assoluta cui PM va insieme allunga la mattina si trova a prendere il caffè al bar può scambiarsi complici suggerimenti
Da una parte e dall'altra
Allo stesso organo di auto governo può passare dalla funzione di giudice alla funzione di pubblico ministero e non basta dire che questo non deve avvenire all'interno dello stesso distretto perché è un fatto di mentalità che ad essere diversa è un fatto di formazione che deve essere vive e quindi noi riteniamo ne siamo oggi ancora più convinti di ieri che per garantire ai cittadini un processo giusto si debba arrivare a quella che una soluzione che non è contro la magistratura
Ma chi è a favore dell'indipendenza e dell'autonomia
Dei giudici stessi
Una soluzione quella della separazione delle carriere che la soluzione adottata da tutte le democrazie occidentali che è contenuta in una relazione votata qualche mese fa dal Parlamento europeo che è l'unico sistema per uscire dalla situazione
Attuale
Una situazione che io dico per fortuna si è venuta chiarendo perché le dichiarazioni del dottor Colombo hanno svelato il vero volto della procura di Milano
La procura di Milano
Vuole controllare gli eletti
I rappresentanti del popolo
Basandosi sul presupposto che tutti gli eletti sono corrotti o corruttibili ricattati o ricattati
è qualcosa che non ha niente a che fare con una democrazia
Mai un magistrato aveva chiesto tanto potere
Il pool di Milano vuole arrivare a controllare lo stato il cuore dello stato
Su questa concezione giacobina della giustizia si può fondare può iniziare
Davvero un regime sulla scelta di chi deve essere condannato di chi si deve salvare
Sulla scelta dei colpevoli e dei salvati
Nella carcerazione preventiva che diventa strumento di tortura per estorcere la confessione la delazione
Nella sinergia perversa tra Procura e stampa
Nell'abbattimento nella negazione
Dei diritti della difesa dei diritti di libertà con
Un decremento
Con la negazione stessa del principio di Ghali di legalità e dello stato di diritto
Ecco vedete io non credo che ci siano giustizialisti di destra o di sinistra
Il giustizialismo è soltanto un mezzo uno strumento delle dittature soprattutto delle dittature comuniste e quando ieri Gianfranco davanti a voi ha detto ciò che in privato mi ha ripetuto più volte soprattutto quando le sue parole a riguardo sono state accolte da voi da un applauso intenso
Prolungato straripante ecco io allora ho avuto la certezza che su questa vicenda di libertà su questo problema di democrazia e di libertà
Alleanza nazionale non si siglerà in mezzo tra il partito delle Procure Forza Italia ma sarà unita con noi in questa grande battaglia
Una battaglia e dobbiamo riprendere insieme con più forza
Per fare ciò che i nostri elettori vogliono che noi facciamo andiamo a domandarlo direttamente loro
Vogliono che noi contrastiamo con più vigore
La politica di questo Governo soprattutto la politica economica la politica fiscale di questo governo
Vogliono che noi recuperiamo la partenza che avevamo avuto chiare che abbiamo trasformato poi in azione vera di governo ricordate quell'occupazione dello sviluppo del benessere
Meno Stato lo Stato deve fare passi indietro meno tasse sulle persone
Meno tasse sulle imprese
Per avere più competitività
Più competitività per le nostre imprese e per i nostri prodotti più sviluppo e quindi più posti di lavoro
E tutto questo produce maggiori entrate dell'erario produce la possibilità di trasformare quello Stato che loro chiamano sociale ma che solo assistenziale in uno stato davvero amico Amico di chi è meno fortunato e soltanto con più risorse si potrà attuare quella solidarietà vera che è nei nostri cuori e che nei nostri programmi
Io credo che non dobbiamo dimenticarci
Quello che abbiamo affermato rivolgendosi agli elettori quello di dare pari diritti a chi vuole fare curare se stesso e i propri cari
Vi ricordate quel buono salute
Che consentirebbe a tutti di rivolgersi all ospedale pubblico magari non all'ospedale pubblico del sud e c'è già una trasmigrazione che dobbiamo combattere verso il nord di accedere tra l'ospedale pubblico e la clinica privata
Di scegliere tra la scuola pubblica e la scuola privata con un buono scuola che dia veramente a tutti
Pari diritti ecco io credo che noi dobbiamo partire da lì e tutti gli spunti le proposte anche originali che io ho trovato nella relazione programmatica di vi siete riuniti qui a discutere
Siano degli arricchimenti importanti che noi possiamo utilizzare per migliorare il nostro programma comune
Dobbiamo fare più opposizione
Dobbiamo fare più opposizione
In tutte le direzioni
Credo che tutti siamo scontenti di questo aumento della pressione fiscale di queste tasse
Che sono sempre più pesanti
Certo si era aggiunto quel tre per cento
Tra il deficit
E il prodotto nazionale lordo che era necessario per entrare in Europa ma seguendo una strada completamente diversa da quella che ci veniva suggerita dei nostri alleati europei
Quella per cui quella tre per cento era stato fissato che era la strada di aumentare il prodotto nazionale di aumentare lo sviluppo e di ridurre la spesa pubblica la spesa corrente
Si è raggiunto il tre per cento nella direzione opposta aumentando la pressione fiscale quattro punti da quando questo governo & Serpa
Due punti soltanto nell'ultimo anno
Credo che questo abbia prodotto quell'effetto che tutti conosciamo che è l'aumento dei disoccupati
Siamo ormai a record negativo di tre milioni di disoccupati un milione di giovani soprattutto nel Sud giovani che non hanno la speranza di potersi realizzare di potere dare vita a una famiglia
Ecco io credo che anche qui noi dovremo impegnarci fortemente per spiegare che il lavoro non si crea riducendo l'orario di lavoro a trentacinque ore
Non si crea con le marce dei sindacati
Non si crea con i finti lavori sociali
Non si crea soprattutto punendo le piccole e piccolissime imprese con sempre più tasse quelle in prese che invece bisogna sostenere perché sono le uniche che possono creare nuovi posti di lavoro
Noi dobbiamo ritornare a tutto questo
E dobbiamo criticare dobbiamo fare un pressing quotidiano nelle Aule del Parlamento nelle Regioni nelle Province
Anche andando ritrovandoci come abbiamo fatto in due straordinarie occasioni nelle piazze e nelle strade d'Italia
Dobbiamo dire alta e forte la nostra indignazione per il modo con cui questo compito governo si comporta per come non sa governare quella criminalità devastante ormai diffusa nelle grandi città nei piccoli centri
Ma ricordati ieri Gianfranco
Che lo Stato molto spesso perseguita
I cittadini invece amico indulgente generoso
Verso dei criminali che vengono lasciati liberi tra la gente che sono lasciati liberi di uccidere ancora di rapire di sequestrare ancora e qui noi è giusto che insieme si proponga
Che invece di sostenere con soldi di tutti questi criminali di questi soldi vengono utilizzati nei confronti di chi ha avuto il coraggio di testimoniare nei confronti di chi è stato vittima dei loro delitti dobbiamo criticare la incompetenza la incapacità di questa sinistra
La lunga serie dei disastri nelle ferrovie dimostra come sono maestri si nella gestione del potere ma come sono disastrosi nella gestione delle risorse Gianfranco ieri ridendo ha detto bisogna farsi un segno della croce
Io aggiungo bisogna fare una polizza d'assicurazioni e voi
Il modo con cui è gestita ancora la sanità l'arroganza con cui un ministro di questo governo parla la televisione di Stato
Le cento mila cartelle sbagliate che il ministro Visco ha mandato ai contribuenti italiani
Le invenzioni del centodiciassette per la direzione fiscale i quaranta mila telefoni sotto controllo lo stato confusionale con cui si è cercato di risolvere il problema degli immigrati e dei clandestini e poi infine
Una cosa assolutamente pericolosa quello che sta succedendo con la sottrazione dei suoi poteri al Parlamento attraverso le leggi delega
In questa legislazione sono stati ben quarantaquattro i decreti delegati
Con cui il governo si è sostituito al Parlamento negando i diritti del Parlamento ma soprattutto i diritti dell'opposizione ricordiamoci che in tutte le moderne democrazie i Parlamenti sono nati per difendere i diritti dei cittadini gli interessi dei cittadini soprattutto in materia di tasse questo noi non possiamo ora farlo
E infine dobbiamo opporci con forza dobbiamo denunciare con forza
Senta ciò che questo Governo ha fatto nella politica estera
Un Paese che non ha una politica estera coerente un Paese che non si fa rispettare ve l'abbiamo salvato già una volta in occasione dell'Albania e qui ricordiamoci di ricordare a tutti coloro che ci danno il voto
E
Non abbiamo sbagliato in quella vicenda se non avessimo dato il nostro voto e vedo che qualcuno di voi scuote la testa se non avessimo dato il nostro voto
Ecco il governo italiano avrebbe semplicemente rinunciato a mandare i nostri ragazzi in Albania sarebbe rimasto al potere avremo distrutto l'immagine dell'Italia nel concerto internazionale altro che pretendere di stare nel Consiglio d'Europa
Nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a parità con gli altri infine in quest'ultima vicenda dell'Iraq con questa uscita improvvida e grottesca di Prodi che ha firmato
Una dichiarazione praticamente schierandosi con la Russia e negando un'alleanza l'Alleanza atlantica è stata la nostra politica estera negli ultimi cinquant'anni ecco io credo che tutto questo dobbiamo fare dobbiamo farlo meglio di come l'abbiamo fatto dobbiamo farlo sintonizzando ci
Per le nostre azioni per dare efficacia la nostra azione politica per mobilitarci in un'azione più efficace
Con una dedizione quotidiana in Parlamento nelle istituzioni locali cercando di contattare il numero più ampio possibile i nostri concittadini per spiegare a loro i nostri programmi per indicare loro le nostre soluzioni per indicare loro i pericoli che il nostro Paese corre
In questo momento e questo lo possiamo fare soltanto
Se sapremo rafforzare la nostra coalizione il Polo della libertà e del buon governo non deve morire se morisse morirebbe la democrazia nel nostro Paese morirebbe la libertà
Questo è l'invito
Io qui di rivolto
Questo è l'invito che dobbiamo rivolgere a ciascuno Dinoi se vogliamo da vere davvero aumentare
Il consenso
Per ciascuno dei nostri partiti organizzandoci meglio ancora non sono chiare le ragioni per cui nel novantasei abbiamo vinto nel proporzionale e poi anche grazie alla Lou
Lamento di un numero infinito di schede non abbiamo vinto nel maggioritario anche qui dobbiamo prepararci organizzando
Ci
Per la prossima volta ad avere in ogni seggio in ogni sezione dei nostri rappresentanti preparati professionale
E dobbiamo anche guardare concretamente
Ai numeri che servono con l'attuale sistema elettorale che io non credo si possa cambiare nel corso di questa legislatura questi lume
Ci dicono che dobbiamo aggredire gli indecisi dobbiamo allargare gli il nostro consenso questi numeri ci dicono che dobbiamo collaborare costruttivamente anche con questa nuova formazione che è fatta tutta
I nostri amici come prima ricordato e speriamo che questo sia reso possibile dal modo con cui si disporranno ad operare
E dobbiamo rivolgerci anche all'
Eletto agli elettori della lega
Non voglio più sentir dire perché contrario alla realtà che nel novantasei abbiamo perso rispetto al novantaquattro dove abbiamo vinto nel novantasei alla fine nel maggio Rita Ariel numeri non ci hanno dato ragione ma nel novantaquattro c'erano i voti della lega nel novantasei non c'era la lega e noi nel novantasei abbiamo tutti aumentato i nostri consensi e allora visto che ormai la storia sta dimostrando come la secessione non è soltanto un male per il nostro Paese per il Nord come per il Sud non è soltanto un progetto irrealizzabile una chimera entrano nel sistema della moneta unica europea sarà anche qualcosa di antistorico visto che la protesta di molti cittadini che danno il loro voto alla lei che ha anche la nostra protesta noi dobbiamo operare localmente dovunque per convincere questi elettori per fare a loro capire che l'unico risultato del loro voto nel novantasei è stato quello di consegnare
Erano delle sinistre
Ho bisogno dei loro voti
Abbiamo bisogno dei loro numeri perché soltanto con i numeri si può vincere e quindi noi dobbiamo avere fede nelle nostre possibilità di ribaltare la presente situazione questa fede deriva dalla conoscenza
Che abbiamo
Nel nostro elettorato che è deluso forse ma che è sempre vicino a noi io devo dire che lettorato di Forza Italia per i cento sondaggi che veniamo facendo
E ancora più vicino al suo leader che sente attaccato con un accanimento che non si era mai verificato prima per nessuno nemmeno per i gruppi criminali nella storia della repubblica quindi ci sono tutte le tre
Se affinché noi si Possa agire rafforzando la nostra coalizione insieme con
I cattolici liberali sapendo bene
Che visi si perde uniti si dice quindi a tutti voi l'augurio più cordiale di profittare di queste giornate per un lavoro proficuo ai vostri dirigenti i miei complimenti più sinceri sì per questo grande sforzo di concretezza che hanno messo in campo a tutti voi l'augurio
Di andare innanzi con sempre maggiore determinazione con sempre maggiore entusiasmo con sempre maggiore volontà viva
Le viva Gianfranco
Tra gli amici cominciamo questa tavola rotonda che come avevano annunciato
Vede come protagonisti
Quattro importanti giornalisti di altrettante testate nazionali
Insieme ai presidenti dei gruppi parlamentari del Senato e della Camera de Alleanza Nazionale i giornalisti sono in ordine alfabetico Paolo Franchi del Corriere della Sera
Meno Fucci l'onere o direttore dell'unità
Gad Lerner della stampa
Bruno Vespa
Della RAI
Partecipano inoltre come dicevo il senatore Giulio Maceratini presidente dei senatori di Alleanza nazionale
E l'onorevole Pinuccio Tatarella presidente dei deputati
Di Alleanza nazionale
In genere sono i giornalisti che fanno domande ai politici
In questo caso
Esortiamo invertendo i ruoli
Saremo noi faremo ai giornalisti risponderanno scegliendo loro stessi se vogliono anche l'ordine delle precedenze
Facendo i giornalisti una domanda
Come avete percepito
Questa fase della vita di Alleanza Nazionale
Quali sono i punti sui quali bisogna ancora lavorare quali sono i traguardi viceversa già raggiunti in sostanza per usare un linguaggio più immediato
Cosa vi è piaciuto e cosa non vi piace o ancora non vi piace nel lavoro politico e programmatico che Alleanza Nazionale sta sviluppando e di cui
Questa appuntamento di Verona è un passaggio che noi giudichiamo importante ma che poi ci dovete confermare o confutare circa la valutazione che noi diamo in termini soggettivi
Quindi questo è il quesito dal quale prendere le mosse
Poi vi potrete muovere
In assoluta libertà anche temporale sapendo ovvio mentre lo sapete perché siete giornalisti tutti molto esperti di queste cose e tutti molto brillanti che
Se
Il l'argomentazione viene sviluppata in un numero di minuti relativamente modesto e se poi si intreccia il dibattito tutto diventa più gradevole tutto diventa meglio accolto dagli ascoltatori
Quindi questo il quesito di partenza chi vuole cominciare
Sia si assume la responsabilità il dottor Paolo Franchi nell'ordine alfabetico vogliamo dare un microfono
Grazie più che assumermi la responsabilità subiscono la appunto la legge dell'ordine alfabetico
La domanda posta da Fisichella
In realtà anche se nella formula cosa vi piace cosa non vi piace è una domanda
Che meriterebbe una riflessione lunga complicata verrebbe meno l'esigenza di brevità
Che giustamente Fisichella richiamava a me pare che
Ieri qui con la relazione di Fini con il dibattito con la discussione preparatoria con la discussione che c'è stata anche oggi siano successe alcune cose nuove significative abbastanza visibili
Non starei a dire svoltano svolta non non me questa questione che ogni congresso Assemblea eccetera si debba determinare una svolta radicale nella storia del mondo non mi convince e mi sembra che alcune cose siano state dette vado rapidissimamente
Il passato che viene lasciato rigorosamente alle spalle contro l'idea della politica col torcicollo diciamo per così dire ha messo di questo è capitato ma il discorso non riguarda solo Alleanza Nazionale per un verso il PDS dall'altra temo che la riflessione sul rapporto tra passato presente storia politica sia un po'più complicata di come noi spesso la facciamo per il motivo per cui chiudiamo una partita o decidiamo noi che è chiusa in realtà le partite con il passato si presentano a tutti noi
Qualunque sia la nostra storia anche quando non le possiamo considerare esaurite chiusa una volta per
Fine delle ideologie rifiutò la cosa che ha detto ieri Fini rifiuto di usare la storia come arma impropria nella lotta politica sotto questo profilo mi ha generato una qualche curiosità in qualche divertimento vedere le centinaia di copie della Libro nero del comunismo viceversa
Diffuse questa mattina da Berlusconi anche se Berlusconi ha
Una carta obiettiva forte non l'ha detta ma insomma non si può immaginare io con le storie di cui ci si dà reciproca legittimazione diciamo il passato prossimo e remoto del fascismo dell'MSI il passato prossimo remoto
Del comunismo del PC e poi del PDS io non c'entro assolutamente nulla e e quindi su questo piano
La diciamo reciproca legittimazione non essere più brutali la reciproca Amnistia
Politica culturale storica che vi date non non mi riguarda direttamente quindi vado rapidissimo il moderno partito di programma la cosa Yeti detta ieri
Da Fini molto importante a me veniva in mente
Che io mi ricordo che nel PC io sono stato nel Partito comunista italiano lavoravo tanti anni fa rinascita
Il moderno partito di programma la trasformazione del PC da partito ideologico in partito di programma fu un dibattito che si svolse anche con apposito comitato centrale correlazione di Giorgio Napolitano all'epoca responsabile dell'organizzazione nel lontano mille novecento ottantuno questo per dire che noi poi non se ne fece nulla logicamente ma questo per dire che sono come tutte le formulazioni anche quelle impegnative poi vanno viste logicamente alla prova alla prova dei fatti moderno partito di programma in un mondo in cui cadute le ideologie essendoci Fini spero di riassumerlo sbrigativamente ma non la scorretta mente in cui essendoci anche un sistema di riferimenti di valori sempre meno divaricato tra le forze sono appunto i programmi che dividono li ho sentito sul punto di programma con molta attenzione la relazione di Fini ora la dico in modo provocatorio sarò corretto su dieci mila cose ma insomma sentendo le enunciazioni programmatiche sulle varie questioni presenti nella parte centrale della relazione di Fini a me è venuto in mente che forse quella non negoziabile diciamo in cui vedevo una radicale alterità alterità da quello che sul medesimo argomento o dice boh potrebbe dire il principale avversario secondo questo schema programmatico che Massimo D'Alema è quella che riguarda non è solo una battuta è quella che riguarda gli ordini professionali
Ovvero sia superamento degli ordini professionali modernissimi loro liberalizzazione o no per il resto i programmi pulire enunciazioni programmatiche
Pur nella loro radicale differenza cui sono marce largamente fungibili e sia per quello che riguarda la flessibilità sia per quello che riguarda in parte lo stesso principio di sussidiarietà
Sia per quello che riguarda il passaggio dallo stato sociale inteso in senso statalistico alla
Quella che alla quel far Community e via discutendo sono questioni sui quali io anche in termini programmatici
Stiamo parlando di programmi non riuscire a immaginare delle contrapposizioni radicali e questo mi pone una curiosità che non è solo italiana e forse europea ma che in Italia assume boh un carattere nazionale forse un po'paradossale è un po'curioso andare dal tempo della consociazione al tempo delle alternative de andarci con formulazioni programmatiche così fortemente fungibili nel senso che l'avvicinamento
C'è stato dopo la caduta dell'ideologia dei principi e dei valori eccetera c'è stato anche nel senso di una di un venir meno di un attenuarsi se non altro molto forte anche delle diversità sotto il profilo progettuale e programmatico tra le forze tra le forze in campo ora siccome io viceversa non solo credo che il passato conti un po'di più di quello che diciamo non solo ricordo che il primo dibattito sulla fine dell'ideologia cui partecipai avevo sedici e diciassette anni avvenne nel sessantasei per un articolo sull'onda di un articolo di Pasolini mi ricordo sulle pagine culturali qui Paese Sera tutti di battemmo il ragazzo dice
Tutti che battemmo sulla fine dell'ideologia ed è lì a Petilia due anni scoppio il Sessantotto a dimostrazione di come questi dibattiti sono spesso pericolosi ecco non cosa mi piace cosa non mi piace qui finisco ma su questo tema programmi valori ideologia senta ma non è un problema che riguarda solo Alleanza nazionale che da parte di tutti ci sarebbe da lavorare molto di più grazie
Grazie dottor franchi naturalmente quando i nostri capigruppo ritengono di dover intervenire per precisare
Approfondire confutare e così via
Ce lo facciano sapere
Lavorando immediatamente la parola volta in volta
Sì certo poteva addirittura Laura ma siccome c'è uno che muoverà in qualche bandiera è bene che lo sappia
Chi vuole prendere la parola adesso se continuiamo a seguire l'ordine alfabetico
Direttore fucile
Cosa
O apprezzato
Innanzitutto un'atmosfera nato a sfera di contemporaneità
Che non c'era
Compiutamente a Fiuggi
A Fiuggi
Sono andato come giornalista ed ebbi una sensazione
Come dire appunto di un passato che stava che stava finendo
Quindi è finito non è cosa da poco
Cosa ho apprezzato
Lo sforzo
Di simmetria
Che nella relazione di Fini c'è tra destra e sinistra lo sforzo perfino minuzioso perfino pignolo oserei dire
Poi due ferme posizioni politiche bipolarismo e riforme che stabiliscono un po'le colonne d'Ercole non di ciò che siamo come sistema politico ma di ciò che dovremmo essere
Ho apprezzato anche
Il non uso dell'arma impropria
Reciproco evidentemente
Vorrei domandare ai due Capigruppo o se poi loro hanno apprezzato un utile starei per dire se questa platea se questa Assemblea a davvero apprezzato poi l'uso dell'arma impropria che in qualche modo se pur dolcemente è stato fatto da Berlusconi stamattina le due cose sono state in evidente contraddizione non lo dico io sono stato in evidente contraddizione nei vostri applausi e nelle vostre sensazioni rispetto a quanto diceva Fini ieri sera e rispetto a quanto diceva Berlusconi stamattina in materia
Cosa non ho apprezzato qui non è questione di apprezzare o meno perché non siamo certamente un tribunale né tanto meno dei giudici siamo a degli osservatori
Cosa mi lascia perplesso
Il tentativo che c'è nella relazione e anche nella documento alla posizione politica
Ecco e difficile e apprezzabile vedere una leader di partito fare sette otto nove dieci non le ho contate tutte proposte concrete all'interno di una relazione questo certamente apprezzabile
E però in quelle sette otto nove dieci proposte concrete c'è a mio modestissimo avviso un matrimonio non riuscito tra un'impostazione liberale o liberista in economia
E la salvaguardia degli attuali equilibri e socio economici
è un liberismo che salva i diritti acquisiti che salva le corporazioni esistenti
Le due cose sono un po'in contraddizione è vero come dice Franchi che è un problema che c'è anche la sinistra questo e quindi in questo senso la simmetria e la specularità del problema
Concreta è evidente
Apprezzabilissimo lo sforzo di Fini di come dire dare delle risposte concrete a questo la simmetria cioè perché tutti dentro di dare delle risposte concrete mi pare nell'in modestia del mio giudizio che in questo senso non è questione di passato di presente
Ma insomma a un esempio tra tutti poi uno ripete le cose che immodestamente ha scritto un esempio tra tutti
C'è un po'di ovvia propaganda
Nel dire la liberalizzazione del commercio si deve fare con il consenso dei commercianti c'è il piccolo particolare che i commercianti
Attualmente non la vogliono quel tipo di liberalizzazione o comunque qualunque tipo di liberalizzazione allora ecco lo sforzo di io mi sono spinto fino al punto di apprezzare anche un quello che ho immodestamente definito un embrione di destra europea
Però o che non è cosa da poco però siamo all'embrione di terzo europea che per adesso vive di bipolarismo e di riforme e dal punto di vista della disegno di politica economica e sociale
Non dico che vorrei sapere di più capisco perché lì siamo forse sotto anch'il livello dell'embrione
Grazie
Gad Lerner
Grazie e buonasera a tutti
Io
Perché non non credo di essere diciamo così un osservatore molto compiacente delle attività di Alleanza Nazionale debbo invece dire che ho trovato molto importante la giornata di ieri qui a Verona molto importante per delle parole dei toni che stanno direi sopra e dietro poi ma comunque ancora della politica ed è per questo che mi scuserete separato da un ricordo personale in questo mio breve intervento che come vedrete però può esserci utile anche nelle considerazioni sull'oggi
Mille novecentonovanta due lavoravo a Milano Italia la RAI quindi ho sentito mio dovere come collaboratore del servizio pubblico aderire a una invito del Secolo d'Italia per la sua festa Milano
In quella circostanza credo che Storace senza altre anche Fini se lo ricorderanno
Accade che dopo la nostra cortese ovvia e normale stretta di mano al momento del saluto i fotografi ci chiedessero di prolungarla appunto perché fosse diciamo così immortalata e io sentii mio dovere all'inizio del mio intervento dal palco
Di quella festa spiegare perché non ritenevo opportuna in quel momento quella stretta di mano in pubblico con Gianfranco Fini ricordando che il partito alla cui festa era stato invitato
Aveva raccolto l'eredità storica di un un movimento
E di un regime che se fosse stato ancora in piedi avrebbe con le sue leggi impedito scusate il dettaglio personale che io potessi studiare alle scuole pubbliche italiane e che io potessi lavorare
In delle aziende pubblica italiana in quel momento la sala di Milano umore gioco ma accolse molto polemicamente queste mie parole e devo dare atto a Gianfranco Fini che con fermezza e con molta cortesia nei miei confronti salito sul palco e bloccò quell'inizio di polemica
Ecco io oggi sei anni dopo voglio dire che volentieri stringerei anche in pubblico la mano di Gianfranco Fini
E questo
E questo perché come ieri è stato detto ho l'impressione che almeno nel gruppo dirigente
Di alleanza nazionale alle parole di Fiuggi sono seguiti comportamenti coerenti io so che la coerenza è un valore nella quale nel quale la destra crede molto è uno dei grandi valori della destra e allora permettetemi però di insistere nel ricordarle che di coerente possono esservene più d'una ve ne sono bene intese e male intese io credo che sia una coerenza molto bene intesa a quella di un uomo di destra come Giorgio Perlasca che per coerenza
Ripudia le leggi razziali e l'obbedienza a un regime che le applica
E di conseguenza rischia la propria vita per salvare migliaia di vite umane credo che fosse impedisce persa
Molto male riposto il concetto di coerenza nelle mani di coloro che partecipano in prima persona al rastrellamento alla deportazione e al concentramento di loro concittadini
Questo è quello che io credo sia un un'ipotesi di coerenza la coerenza di salone dalla quale sia bene sottolineare il distacco ma ieri dicevo di questo sia parlato poco
Al è stato ricordato implicitamente e tra l'altro a questo proposito ci tengo anche a sottolineare una mia impressione e cioè che ritengo molto oziosa la controversia sul viaggio di Fini in Israele sulla necessità che giunga ad alleanza nazionale un riconoscimento da parte dello Stato di Israele o delle comunità ebraiche io credo che nessuno in una materia così dolorosa e delicata
Qual è la storia di questo secolo
Sia titolare di un una ma possa essere titolare di una trattativa di questa natura
Non è trattando con nessuno che farete i conti anche con questa memoria è semplicemente di nuovo nella pratica dei vostri comportamenti
E anche della vostra elaborazione storico-culturale dicevo però ieri c'è stato un passo in avanti ed è quello che mi ha fatto considerati molto importante l'intervento di Gianfranco Fini così diverso nei toni lo lo hanno già notato
Si affranchi che fu Cillo dall'intervento di stamane di Silvio Berlusconi e su questa differenza anch'io ho una domanda da porre
A Maceratini Tatarella
E Fisichella ieri
Fini ha affermato che oggi sui lo cito tra virgolette tutte le forze politiche si rifanno a principi comuni
Non è un'affermazione da poco
E ha detto ancora di conseguenza che le distanze tra destra e sinistra si sono accorciate e anche questa non è un'affermazione da poco fatta dal palco di un congresso che ancora la fiamma dell'MSI nel proprio simbolo
Di qui l'idea del moderno partito di programma senza ideologie di cui anche quell'annuncio
Ma han Leanza nazionale non userà la storia e le tragedie di questo secolo che si sta chiudendo come arma impropria nella lotta politica quotidiana io credo che benché
La discussione storica se ancora molto importante benché io stesso non possano personalmente dichiararmi soddisfatto del grado di revisione storica che a Fiuggi Alleanza Nazionale l'avvocato questo andrà avanti su altri terreni però il fatto
Che dentro alla politica italiana si instaurino principi di questo tipo mi sembra un fatto veramente grosso
E gravido di nuove conseguenze
Vuol dire non che l'anticomunismo è cancellato dalla vostra memoria dalla vostra esperienza ma vuol dire che l'anticomunismo non è più strumento di lotta politica in Italia
E allora
Questo significa anche se ho capito bene che l'anticomunismo non può essere il cemento di una destra moderna proiettata verso il futuro e quindi sorge spontanea ed evidente la domanda tutti voi sulla scelta
Perché ha fatto invece oggi qui Silvio Berlusconi e che
Viene riproposta anche simbolicamente indicendo il primo congresso nazionale di Forza Italia nella data del diciotto aprile cioè nella memoria del cinquantenario della vittoria di De Gasperi sotto gli atti io vi chiedo
Siamo arrivati a un paradosso
Per cui essendo partiti all'inverso alcuni anni fa ci ritroviamo con una destra
Italiana più moderna e meno ideologica del centro che la sdoganata questo
Sarebbe una bella in versione delle parti sulle quali sono molto interessato a conoscere il parere dei dirigenti di AN qui sul palco dopodiché se ce ne sarà il tempo avrebbe altre brevissime cosa dire più direttamente sul programma grazie grazie Gad Lerner
Presso la volta di Bruno Vespa prego ma io paradossalmente sono rimasto più sorpreso dalla giornata di ieri e dall'appendice di Berlusconi di oggi che non dal congresso di Fiuggi
Perché era abbastanza naturale che una destra che aspirasse ad andare al governo a un certo punto dicesse di essere contraria e totalitarismi che ai razzismi e questo Fiuggi l'ho fatto io di quel
Congresso onde ricordo di grande emozione la sera in cui
Fini il ciclo delle messe in cui ci fu la scissione di Rauti in cui alcune persone piangevano sentendo le note dell'inno a Roma
Ma tutto quello era in qualche modo sia pure un passaggio storico a mio giudizio passaggio scontato un passaggio obbligato
Invece sono rimasto molto sorpreso dalla dalla relazione di di Fini di ieri che a mio giudizio il più importante discorso di opposizione che si sia sentito da da parecchio tempo a questa parte
Sono rimasto sorpreso direi dalla naturalezza prima Fucci lo diceva lui nel PC abbiamo discusso notte voi avevate discusso dei pc nel sessantasei ettari partito del sessanta una nell'ottantuno scusa nelle sessanta sera un altro suicidio sull'ideologia nell'ottantuno se fare o novità ieri finì con una frase e poi anch'io vorrei chiedere ai nostri eminenti ospiti se questa frase quanto è condivisa quando soprattutto condivisa lo do per scontato quanto della sentiate sulla pelle proprio con franchezza
Una frase pronunciata ieri alle diciotto precise ha detto Alleanza Nazionale
Non è più un partito ad oggi un partito senza ideologia e un partito di programma e questa scusate è una frase che pesa una frase che cambia la storia che cambia completamente la vostra storia e tutta la relazione di Fini è stata su questa linea non tanto non solo per la storia del torcicollo nel senso che ormai siamo cresciuti tutti quanti e quindi non possiamo continuare rinfacciarci i nonni e i bisnonni
Ma perché tutta la relazione di Fini è stato un discorso di programma di opposizione e io francamente so che noi giornalisti ci abbiamo sempre la puzza sotto il naso ma io scusate io poi sono insomma forse poco pratico ma io non capisco perché si debba ancora parlare di embrione di destra moderna ma che cos'è una destra se non quella che è l'Italia si io non lo so io vorrei che i miei che i miei colleghi mi dicessero ancora sicuramente mancheranno mancheranno delle cose gli ho detto appunto che è appunto la destra neonata ancora bisogno dei Bagni Vecchi e del borotalco e di tutte le coccole i bambini appena nati Sofo più brutti dei bambini che c'hanno tre mesi però a me pare che mista almeno quello che io ho io immaginano immagino essere una destra moderna a me pare che avere una serata se invece i miei colleghi fossero in disaccordo vorrei capire quali sono al di là delle tradizioni ma dico sui programmi visto che abbiamo deciso di confrontarci sui programmi quali sono le differenze
Con i grandi partiti conservatori europei ai quali alleanza nazionale vuole vuole ispirarsi
Allora il primo problema è è vero come alcuni di noi hanno scritto che Fini la molto più avanti del suo partito e questo è una questione insomma cioè la base io ieri ho sentito una base molto diversa da Fiuggi mi sembra veramente un altro partito
E quando certe sottolineature certe emozioni
Dei cronisti da marciapiede come me dei come noi certe volte capiscono se una base applaude così perché da procura pare ieri sera mi sembrava un pubblico compra enormemente più avanti di quello di di Fiuggi quindi questo mi lascia immaginare che Fini sia più avanti ma poi non troppo rispetto alla sua barca vorrei e vorrei capire però vorrei averne una conferma dal dal gruppo dirigente l'altra questione è che mi abbastanza impressionato il discorso di Berlusconi di oggi e sono d'accordo con l'ultima l'ultima fase dell'intervento di di Gad Lerner oggi Berlusconi ha rilanciato ha rilanciato molto duramente ha rilanciato sulle riforme ponendo dei traguardi inaccessibili perché è evidente che nessuno concederà mai al Presidente della Repubblica i poteri del capo del governo nessuno concederà mai la separazione delle carriere nessuno concederà tutta una serie di cose che io sto Berlusconi allora visto che il Polo esce oggettivamente rafforzato il polo della sua interezza esce oggettivamente rafforzato da vero una a che gioco giocate cioè si sono invertiti Cuccia Lerner le parti per cui Berlusconi è diventata diciamo la destra e Fini è diventata una destra un po'meno destra di prima ma al di là di questo Berlusconi afferma dei principi dai quali poi è disposto a scostarsi o veramente qui rischia di saltare tutto indipendentemente dalla volontà dalla nuova volontà di Fini e di Alleanza nazionale grazie
Allora molti quesiti molti interrogativi
Risponde vedo per primo si è già appropriato del microfono il presidente Tatarella prego
Io vorrei partire dalla premessa di franchi
Il ricordo storico del dibattito all'interno
Del Partito Comunista sul partito di programma relazioni Napolitano sul partite non ideologico
E vero fra
Questo dibattito c'è stato nel Partito comunista nel passato
C'è stato nel passato
Noi lo stiamo facendo adesso in una via di proiezione verso il futuro
Perché il nostro futuro e incominciato da poco e incominciato da Fiuggi più oggi è l'occasione che Fini ha dato alla destra
Di interpretare meglio il sistema maggioritario nessun ostacolo da parte di AN alla creazione di una cultura maggioritario in un Paese che voleva il maggioritario
Dal maggioritario ecco Verona
Fini ha voluto che con Verona il magico il maggioritario fosse coniugato e coniugabile con il bipolarismo quindi vero nel disegno di Fini e di Alleanza nazionale e la difesa strenua del bipolarismo
Per arrivare alla bipolarismo compito di Alleanza Nazionale
Compito nostra e quello di rimuovere tutti gli ostacoli
Tutti gli elementi ostativi a considerare la destra una destra non moderne
E allora il partito non ideologico il partito di programma che Fini vuole è il trenta anni il tentativo riuscito pubblico ed ufficiali riconosciuta da tutti come avete visto
Che la destra può governare insieme agli altri e come tutti gli altri diciamo di più non soltanto la destra in un regime bipolare ma tutti i gruppi presenti in Parlamento hanno diritto occorre andare o a controllare
Finisce con un partito di programma con un partito non ideologico il tentativo l'occasione la no scusa il movente per escludere per far giocare ad anni di uno schieramento bipolare per favorire la forza di un altro sistema
Che comanda nel Paese ed è grande tentativo democratico
Che fine ha compiuto con la relazione di ieri per cui tutte le vostre osservazioni
Nella differenziazione
Fra Berlusconi oltranzista sul piano della battaglia anticomunista
Esce un Fini che riconosce qui
Che è un'arma impropria
Del comunismo e dall'anticomunismo da noi non sarà esercitato a nessun livello né comunale né provinciale
Nel ragionare né parlamentare né in sede politica dei colloqui per le riforme e in tutto il sistema italiano è ovvio replica
E un impegno d'onore che va coniugato insieme a AN partito di programma e partito non ideologico
Se volete dire che oggi a Verona
La destra e più moderata del centro avete tutti i diritti per poterlo fare la potete fare pubblicamente
Giulio Maceratini
Grazie presidente Fisichella
Io siccome oggi siamo di fronte a dei giornalisti che poi oltre alla parola che stanno esercitando hanno l'arma terribile della penna
Non voglio evitare le risposte alle domande che hanno fatto anche se è chiaro che mi riconosco in quello che ha detto
Il nostro presidente Paparella circa la scelta irreversibile del bipolarismo della democrazia dell'alternanza
Del maggioritario che alle spalle di tutto quello che è accaduto dal novantatré in poi
Perché perché se no con la penna possono dire abbiamo fatto queste domande e non ci hanno risposto ed è un un tipo di censura che non possiamo che non possiamo correre vi dice il rischio di ricevere
Franchi per esempio ha posto il problema dov'è la differenza in sostanza perché quello che ha detto Fini assomiglia tanto a quello che ha detto
O che di sostiene la sinistra B e la differenza c'è proprio nelle soluzioni
Perché ammessa
E ormai convalidata
La comunanza di cornice perché la comunanza di cornice l'accettazione regole
Accettazione delle regole per cui stiamo civilmente qui a confrontarci anche con avversari irriducibili ammesso questo è noi dobbiamo indicare punto per punto
Le vie della differenza
Tra noi e i nostri avversari altrimenti partito di programma che è un programma simile a quello di chi governa in questo momento l'Italia giustificherebbe poco il nostro ruolo e questo a mio giudizio vengo a una osservazione che molti hanno fatto giustifiche spiega anche l'intervento di Berlusconi
Perché Berlusconi ha richiamato il suo libro non solo perché è l'editore di quelli per questo mi pare legittimo ma anche per un motivo molto semplice
Perché l'UE ha indicato
In questi due anni dell'esperienza del Governo Prodi Prodi D'Alema che leggiamolo Prodi Veltroni come vi pare
è tutta una serie di episodi che lasciano lì il legittimo sospetto che certe tentazioni di fare di questa Italia un'occasione per una replica di un regime ci possono essere perché la occupazione del sistema è una cosa è una cosa incredibile a noi mancano gli strumenti qualche volta anche forse l'intelligenza di usare gli strumenti per denunciare tutto ciò che accade in tutte le strutture pubbliche del di questa nostra Repubblica
Che e che che fanno di questo governo una sorta di asso pigliatutto e si piglia tutto veramente sul serio non c'è il tempo per fare semplificazioni ma sono ovviamente a disposizione
Poi c'è il problema
Posto da
Fu Cillo sul liberalismo imperfetto che esce fuori da questa dichiarazione che peraltro così condivisa almeno per il tono e per le prospettive fatta da Fini nel suo intervento di ieri
Beh e Fini ha detto partirà il programma ma poi anche detto partito che ha dei valori di riferimento
Allora quando noi guardiamo la realtà italiana che per esempio ha in due punti centrali le grandi malattie della società nazionale e cioè la assoluta inefficienza dei pubblici poteri pubblica amministrazione inserita in senso lato al centro e in periferia i pubblici poteri funzionano male e qui la le ragioni della crisi del Nord e qui le ragioni e la crisi del sud
Dall'ordine pubblico al sud dalla regalità che negata al nord
Tutte le questioni che creano i motivi di rivolta che oggi serpeggiano in queste zone d'Italia ha centrato un problema
Fondamentale insieme a quello del lavoro dell'occupazione su questi due pilastri la destra ha offerto all'Italia le sue soluzioni è il liberismo imperfetto non lo so i fatti dimostreranno se le nostre formule prima vinceranno nella pubblica opinione gioca conta e poi diventeranno applicabili in termini accettabili o meno questo è il nostro modo di interpretare la realtà che non si può consegnare e ingabbiare nelle formule questo è liberismo questo essere delle solidarismo questo è più vicino alla Thatcher questo è più vicino a Sturzo a De Gasperi o a chi vogliamo noi richiamare sono le soluzioni che i fatti le prospettive di questa Italia che va verso la decadenza ci suggeriscono e le nostre ricette per fare invece
Dell'Italia un Paese che possa sognare in una rissa urgenza
Ed è questo il filone che guida il documento Fisichella che ha guidato tutto lo sforzo di ieri di Fini dire come noi possiamo uscire da questo vicolo cieco nel quale a nostro giudizio l'Italia si è cacciato
Piovute ricavato ma non più di tanto caro Lerner è il problema del nostro passato
L'abbiamo fatto delle riflessioni che ci hanno portato a dire in ritardo rispetto anche a quello che già intimamente e pensavamo in ordine alle libertà in orti la democrazia in ordine alla inaccettabilità io ho scritto oltre che aver detto che sono pagine della storia europea che riconosco essere vergognoso inaccettabile però detto ancora una volta che sono figlie di un tempo che ha visto sia la destra che la sinistra coprirsi di vergogna nei confronti per esempio
Del popolo ebraico e quindi
Sentiamo il diritto anche di essere giudicati in un contesto che mai potremmo nemmeno immaginare
Non dico di ripetere ma di sfiorare purché questo giudizio venga dato nel tempo in cui si è svolto e con le condizioni particolari in cui esso capita ecco perché non sentiamo di essere sotto processo perché e nostrana gravi ci lasciano al di fuori di queste responsabilità sapendo che ciascuno di noi apportato nel tempo
Con dignità questo senso della coerenza che non è quella che Oscar Wilde richiamava la virtù degli imbecilli solo i paracarri stanno fermi gli altri hanno il dovere di muoversi e qui mi pare che ci sia un esempio di persone che si sono mosse riflettendo
E riflettendo che quindi il valore della umanità innanzitutto deve essere difeso ecco perché lei Lerner e qui adesso dico lei perché poi ci diamo del tu appena finisco il microfono prima giocavamo dilemma dark lei Lerner trova questo ambiente e l'ambiente autentico di Alleanza Nazionale Dieter Meredith
Grazie
Come vedete come avete sentito gli spunti di riflessione sono molti
Anche taluni toni sono distinti tra letta Tatarella da una parte e Giulio Maceratini dall'altra il che forse
Mettere in evidenza che
Certe simmetria programmatiche
Si riscontrano fra la destra e la sinistra
Se per un verso possono avere un senso in quanto dato un certo problema è difficile immaginare che a quel certo problema ci siano dieci o venti soluzioni diverse e possibile che il numero delle soluzioni sia molto più ridotto e ed è possibile che ci siano anche delle aree di sovrapposizione nelle risposte ai problemi e tuttavia ecco poiché qualcuno di voi ha detto che siamo solo ad un embrione di partito di programma e quindi di partito europeo
Qualche altro viceversa ha detto che il bambino del partito di programma è già un bambino compiuto un bambino Comba conformato pienamente
Dall'altra parte
Cioè questo vero problema
Di come si configurino la destra da una parte la sinistra dall'altra
E se davvero si somiglia spero tanto non si coglierebbe Rover ragioni di certe virulenza anche polemiche che si colgono talora per le firme illustri di illustri giornalisti allora quali motivazioni hanno queste tipo lenze se programmaticamente si somigliano tanto queste due aree politiche non è per caso che
Certi pregiudizi o certi presupposti teologici possano avere delle persistenza e che non sono soltanto se persistente all'interno di questa o quella forza politica
Ma sono le persistente all'interno di una certa cultura che pur non appartenendo formalmente ai partiti appartiene a certe aree politiche che in qualche modo vedono la presenza la partecipazione degli uomini di cultura della stampa e così via quindi in sostanza qual è la misura delle affinità ma qual è anche la misura delle distinzioni che voi cogliete fra il centrodestra e il centrosinistra da una parte qual è davvero il grado in cui si è realizzato lo lo sviluppo del della destra come partito di programma
Quanto al Partito Comunista che già nel mille novecentottantuno aveva iniziato la sua riflessione sulla tematica del partito di programma
Possiamo escludere che ciò convivesse
Con la persistenza di un forte elemento di tipo ideologico che in quel caso era rappresentato dal principio del privato nella prassi
Possiamo cioè escludere che in nome del primato dalla prassi e quindi delle esigenze di acquisizione del potere si realizzasse una trasformazione del partito da partito d'apparato a partito di programma senza che ciò significasse necessariamente abbandono del nucleo ideologico costitutivo di una certa impostazione dottrinale che è proprio il nucleo ideologico del privato nella prassi quindi tanti sono i quesiti sui quali possiamo forse se credete
Ho introducendo anche nuovi elementi di riflessione fare un altro un altro giro nel nostro dibattito chi vuole cominciare questa volta
Certo direttore Foccillo
Io vorrei provare a spiegare nei limiti in cui posso all'amico Vespa perché ho detto embrione che non è una brutta parola è una buona parola
A Brione di testa europea
Prima però
Rapidamente come nel primo intervento volevo rapidamente un paio di cose
Io non ho avuto le esperienze personali che ha avuto Gad Lerner non sono stato mai nella mia vita il Partito comunista
Eppure
Da giornalista
Perché questo non è che non abbiamo valutato tutte le volte fino a Fiuggi comprese che venivo a un congresso del messa avvertivo una vostra separatezza
Che coltiva Avati gelosamente e che era il vostro modo di essere e che era estraneità verso il resto del mondo
Questo ieri non l'ho più avvertito
E non è una cosa da destra a sinistra è una cosa molto importante e che quindi tutti abbiamo valutato perché ho detto embrione e perché ho rifatto questa premessa perché per esempio una destra europea compiuta
Dice come ha ricordato Lerner che tutti i partiti sono legittimati a governare
Che tutti i partiti condividono valori comuni
Non è che Berlusconi e meno moderato ha detto tutto il contrario
E mi dispiace Maceratini non era solo una questione di scusa serie di vedere un attimo distratto
Non è soltanto una questione di sfumature qui bisogna che ci mettiamo d'accordo discutendo
Dire quello che ha detto Fini ieri e quello che Lerner ha ricordato testualmente vuol dire essere appieno titolo all'interno della destra europea
Rispiegarmi uno come l'ha spiegato lei Maceratini vuol dire in qualche modo ridiscutere questa cosa
Non è stato Berlusconi stamattina meno moderato non è stato meno accalorato nei toni ha detto una cosa precisa ha detto che ci sono alcune forze politiche che lavorano a un regime che non può essere rimesso in discussione neanche da una scheda elettorale dire questo è una cosa dire quello che ha detto Fischer è proprio un'altra cosa e la differenza non è nei toni è una differenza di sostanza uno e destra europea anzi Europa l'altra non lo è
Punto primo punto secondo perché embrione
Ha detto ieri Fini che il piano di rientro di santi
Deve essere più moderato più allungato dei tempi piano di rientro del debito
Poiché si è limitato a dire questo
Nella mia in modo dal mia in modesto punto di osservazione parlo di embrione di destra europea perché nutro il sospetto non politico ma giornalistico che dietro questa limitatezza
Questa moderazione dei tempi del piano di rientro ci sia in qualche modo una difficoltà o impossibilità politico sociale elettorale a gestire il piano di rientro
Quindi una destra compiutamente europea il piano di rientro del debito lo assume diciamo così io non so esattamente che cosa vuole fare alleanza nazionale rispetto a questa questione
Ha detto un'altra cosa Fini ieri estremamente interessante che mi trova personalmente raccordo come individui attende che il mio giornale rappresento nessuno
Allungamento dell'età pensionabile forme di part-time
S'personalmente trovano perfettamente consenziente anche perché sono o tra l'altro l'ha detto solo finì perfino Prodi ha detto tre cose in alto
Le risorse per far questo
Dove tra dove sono reperite possono essere reperite soltanto per esempio se si ha un piano di rientro dal debito
Allora quando io parlavo di embrione di destra europea a parte che volevo se mi passate con un po'di simpatia anche se non sono titolato a farne rimbrotti né complimenti ma volevo fare un complimento non era certa limitativo dico che come diceva franchi all'inizio attenzione a non vedere ai in ogni cosa delle gigantesche svolte storiche
Qui è giunto almeno agli occhi nostri che osserviamo dal punto di vista dal giornalistico è giunto a compimento e si è visto concretamente quello che avete cominciato a fare a Fiuggi ed è una cosa grossissime da una cosa enorme
Non tutto
Non tutto il Polo
Non tutto il Polo si muove in questa direzione non tutto è ancora risolto la scelta indiscutibile per il bipolarismo Fassi che non solo stiamo a parlare qui tranquillamente la queste occhio figuriamoci se non dramma sarà parla tranquillamente
Far sì che probabilmente su questa scelta anzi non probabilmente si possa come dire costruire un sistema politico europee usiamo il termine europeo per dire moderno ma per dire funzionale cosa dice io credo che la cosa più importante che uscita qui e vengo a una sommari sì ma risposta all'altra questione messa messa in campo dal professor Fisichella
C'è chi sostiene molti che in Italia il bipolarismo non si può fare perché dovrebbe poggiare da una parte sui Democratici di sinistra che siccome sono stati comunisti non lo possono fare
E dall'altra parte dovrebbe poggiare su AN che siccome sono stati fascisti non si può fare io penso che questo modo di ragionare e questa questo pensiero che è diffuso
Anche tra i vostri alleati e molto diffuso tra i vostri alleati vecchi e nuovi sia un modo di ragionare una linea politica che voi avete dimostrato di in parte è sbagliata e penso che sia un modo di ragionare da combattere e penso che sia un modo di ragionare che come si dice con frase fatta non si porta in Europa le differenze tra la destra e la sinistra ma sono uguali
Il fenomeno simmetria l'abbiamo visto tutti quanti certo sono uguali rispetto ai problemi perché il problema del welfare o del quel ferro dello stato sociale come vogliamo definire è un problema oggettivo che hanno tutti quelli che vogliono metter mano a questa cosa
è stato detto non mi ricordo da chieda a qualcuno del
Da qualche critico da col quale tedesche il liberalismo di fine si applica molto rigidamente nei confronti dei lavoratori dipendenti e molto meno rigidamente nei confronti dei lavoratori lavoratori autonomi
Probabilmente la osservazione risponde a verità
La differente questa per esempio senza scandalo e senza nessuna meraviglia e una delle due differenze tra i due schieramenti su questo non ci sono dubbi perché poi si fa riferimento a basi sociali differenziate pur assumendo come dire i valori comuni
Ma ce ne sono altre di differenze evidenti
La quando io parlavo di non tanto di liberismo in perfetto messe quando io anche sì sì sì no la formula è mia perché ripeto è stata estremamente ripresa con estrema correttezza
Starei per dire intimamente contraddittorie nel senso che è difficile riformare lo stato sociale liberalizzare
Dare il massimo di libertà all'imprenditoria alle aziende
Fare tutte quelle cose che sono nel programma nel frattempo dovendo in qualche modo difendere
I legittimi interessi costituiti di gruppi sociali che a questo si oppongono e che votano per AN come votano anche per determinati partiti del dell'Ulivo quindi questa contraddizione è tutta dentro la relazione di Fini come anche in altri luoghi
In questo senso si tratta di imperfezione e in questo senso
Siamo ancora ha un sistema politico che deve pesantemente fare i conti con quella che secondo me è una società profondamente corporativi Zarate indipendentemente dallo schieramento per il quale vota
Posso intervenire presidente prego prego prego come io credo cita a proposito delle non vorrei che tutto il nostro dibattito si fermasse la storia dell'embrione
Io credo che questo equivoco questa differenza tra di noi può darsi che abbia ragione tu io non lo so io la penso diversamente ma derivi dalla nostra dire dal nostro scetticismo professionale dal lo scetticismo professionale della vostra categoria nei confronti della destra italiana
Allora lo diciamo va be un momento andiamo cauti prima di promuovere perché ma da quando sono nati tre anni fa erano ancora l'MSI
Che cos'era l'MSI da dove veniva l'MSI quindi siccome passato poco tempo si ebbero che fine ha fatto un discorso che sembra un discorso di destra moderna però siccome la gestazione è stata breve diciamo per l'embrione così siamo tutti più tranquilli
Va beh francamente questo mi lascia un po'perplesso perché io sono abituato a giudicare le cose che sento poi dobbiamo decidere se crederci o non crederci ma le cose che ha detto Fini ieri mi piacerebbe chiederlo a le delegazioni dei partiti conservatori europei che erano presenti a mio giudizio torna dirlo non sono diversi nella sostanza della struttura delle sfumature poi ci stanno dai discorsi dei partiti conservatori moderni
Tu parli del rientro
Dal debito è evidente che un discorso intanto che molto più semplice fare
Questi discorsi dall'opposizione che non farli dal Governo però io non sono un economista ma non mi pare che anche sul problema il rientro Fini abbia detto delle cose che farebbero non so scandalizzare liberisti come Martino come Marsala cioè quello che non ha detto niente che faccia drizzare i capelli ad un nuovo ad un liberista della della destra
I sistemi partiti conservatori quando sono andati al Governo hanno giocato sullo sviluppo utilizzando la leva fiscale questo della relazione di Fini c'era naturalmente mi farebbe piacere poi approfondire questo tema capire dove prende i soldi come li distribuisce come diciamo a valori costanti di bilancio si riesce a giocare sulla leva fiscale ma questo è stato sempre un cavallo di battaglia di battaglia
Del moderatismo cupo del conservatorismo europeo e questo nella relazioni di Fini ci state allora se noi decidiamo che la gestazione tra il movimento sociale etero una è stata troppo breve per poter far nascere un bambino di destra allora ci può sapore fermare all'embrione ma se dobbiamo giudicare dal discorso di Fini ieri secondo me il discorso di Fini di ieri è un discorso da destra moderna alle spalle diamo nei mesi prossimi se il partito gli va dietro se le organizzazioni periferiche seguiranno a livello della Direzione centrale questo lo dovremo vedere però tra carri per quanto riguarda Berlusconi io ho detto prima di esser rimasto sorpreso dalla durezza del suo discorso
Ma vorrei tentare di spiegarmi una apparente arretratezza ideologica con quello che Berlusconi ha passato in questi anni
Cioè Berlusconi è stato descritto dalla gran parte dei nostri giornali puramente e semplicemente come un bandito che si è presentato e politica e ha tentato di scappare con la cassa
Una parte delle persone che hanno scritto comunque le persone più che con maggiore e e non c'è certo Massimo D'Alema tra questi come sappiamo ma comunque una parte dei critici più feroci di Berlusconi
Vengono da esperienze o da formazioni spesso totalitaria allora capite pure che Berlusconi di ma insomma
Ma io vengo massacrata tengo messo sotto processo danni da persone che sono parenti stretti di questi qua e fa vedere il libro nero quindi se io non lo giustifico da un punto di vista politico perché da un punto di vista politico è sicuramente più abile il discorso è più utile probabilmente il discorso di Fini
E da un punto di vista personale e può anche chiedermi che cosa abbia dovuto subire Berlusconi non ci dimentichiamo con tutta la mia personale simpatia per Fausto Bertinotti che una parte del della maggioranza di governo italiano è ancora una maggioranza ideologica e quindi è vero che tutti sono a me io voglio dire farei fare il
Sono talmente aperto che fare fare il ministro del Tesoro a Bertinotti e il ministro dell'Interno a Cossutta per poi vedere che cosa succede però sicuramente è insomma son persone che vivono ancora di una fortissima matrice ideologica con tutti i valori che questo comporta anche con tutti i pregiudizi il problema mi chiedo ancora che cosa nasce da un possibile rafforzamento del Polo tra Fini che guarda più avanti lasciate l'ideologia e un Berlusconi che non ho capito quanto ancora sia vittima di tutto quello che ha subito in questi anni
E che può aprire un irrigidimento per esempio sulla Bicamerale che mi pare invece che sia assente né presidente di Alleanza Nazionale perfetto soltanto ricordando che Cossutta non è ministro degli interni Bertinotti non è ministro del tesoro Berlusconi e il leader del Polo
In questo contesto il dissenso dell'Egitto se non era lecito ieri quando parla quando quando salutavamo gli ospiti in questo consenso in questo con presto il dissenso come di consueto il cose così come la l'accordo e la convergenza sono legittimi però mai portare in armonia in armonia dissenso vorrei ricordare direttore dell'Unità che D'Alema
Che D'Alema ha invitato Bertinotti e Cossutta a entrare in questo governo
Non ci sono tutti
Prima prima di dare la parola a a Gad Lerner o al agli altri colleghi che comunque da perché anche Paolo Franchi non ho ancora parlato sono emersi un paio di spunti dall'intervento del direttore Tuccillo
A sottolineato che una delle ragioni delle differenze tra centrodestra e centrosinistra sono le diverse basi sociali i diversi blocchi sociali mi piacerebbe capire bene
Quale a loro avviso la composizione di questi blocchi sociali che appoggiano rispettivamente il centrodestra il centrosinistra anche perché si è parlato a più riprese di difesa degli interessi corporativi evidentemente difesa di corporazioni e quindi difesa di gruppi sociali con certe caratteristiche anche qui mi piacerebbe vede
Emergesse da questo dibattito dove stanno gli interessi delle grandi Coppola
Mi e chi difende questi interessi di grandi gruppi di grandi corporazioni di grandi aggregati economici e sociali
Queste io credo che un'analisi accurata di queste due impostazioni e quindi di queste due basi di differenza e potrebbe essere interessante ai fini dello sviluppo ulteriore della nostra riflessione chi voleva prendere la parola adesso il dottor franchi Paolo Franchi
Grazie
Una cosa rapidissima su questa questione posta da Foccillo è ripresa
E ripresa da Fisichella vorrei sfuggire alla questione di chi è l'alleato occulto dei grande occulto o meno occulto dei no no no no no no no la questione non possano Fisichella ma certo modo
Dite diciamo di di porla che circola che è l'alleato più o meno occulto dei grandi Poteri della Spectre professor Moriarty vorrei stare fuori da questo sulla questione dei blocchi sociali
Io credo che non ne abbiamo parlato ma credo che faccia parte un po'come la questione del partito di programmare non credo insomma i blocchi sociali spesso la dico proprio brutalmente non ho nessuna analisi sui redditi
Degli elettori dei diversi schieramenti in campo quindi la butto lì qualsiasi
Studioso del ramo può smentirmi nel giro di un minuto ma personalmente giurerei che con ogni probabilità sulla base del reddito gli elettori di alleanza
Nazionale hanno con ogni probabilità un reddito medio più basso non solo perché sono molto spesso lavoratori autonomi come vedo negli occhi di fu Cilloco e e per questo magari evadono o eludono e quant'altro di quanto siano per esempio gli elettori gli elettori del PDS basta vedere Landau non è non è e ma lo dico senza demagogia lo dico solo per dire
Che un discorso sui blocchi sociali se io avevo chiaro negli anni ancora sessanta che il PC il PC non il PDS perché noi parliamo anche lì troppo grossolanamente che il PC rappresentava il grosso del lavoro dipendente operaio dipendente del nord dicevo con qualche discorso da fare su Torino più complicato diceva una cosa plausibile oggi dico una cosa
Ho che non è
Che è comunque
Almeno molto più incerta quindi secondo me quando ci si uno dei tratti della modernità non che non esistano la differenziazione degli interessi sociali e il problema della rappresentanza degli interessi ci mancherebbe uno che immagina se la politica fuori di questo sarebbe un ma
Ma taglia ma l'idea di tagliarla
Con l'accetta secondo i criteri tradizionali non mi convince anche perché gli interessi sono talmente ridisegnati e si ridisegnano con tale velocità e frastagliate che per questo discorso non mi non mi sembra porti molto lontano brevissimo sulla questione dell'embrione Ater non embrione
Sul quale insomma
Secondo me AN per come ieri rare rappresentata per fini io sono stato in quello che ho scritto piuttosto critico quindi lo posso dire con Contran cui Lita io non so se e e non è un embrione è la destra che c'è in Italia questo è il punto del movimento sociale e della stessa del movimento sociale non lo potevo dire
Perché era un pezzo della destra che c'era in Italia
E come ieri ha giustamente sotto il profilo dell'analisi ricordato finì per capire che AN
è la destra che c'è l'Italia bisogna partire da un dato che maggioritario che è la spaccatura della democrazia
Cristiana e non riesco a rifare il discorso di Fini perché lo avete ascoltato tutti e credo che lo abbiate condiviso è la destra che c'è
Quanto è europea questa destra che è la più che sembrava che l'embrione non fosse sul dato quantitativo ma fosse sul dato del carattere europeo io allora costo di scandalizzare People di scandalizzarci mi chiedo anche però molto spesso se non ci diamo una rappresentazione un po'di comodo
Sull'onda di Maastricht dell'Europa delle cose belle scure ma anche di quello che la sinistra europea per un verso la destra europea per l'altro
Perché io voi vorrei sapere quale questo parametro questo archetipo della destra
Europea al quale noi ci riferiamo nelle nostre discussioni non solo per le notissime differenze che intercorrono tra storia storia tra Paese e Paese la faccio
Breve qui ma anche per altri motivi e qui torno a bomba sulla questione dell'ideologico non ideologico io sulla questione delle ideologie la vedo un po'diversamente
Dai colleghi ed amici seduti a questo tavolo e non so se la vedo diversamente da voi
Da Tatarella Fisichella
Maceratini ero stufo
E Fini e quant'altri in sala perché la questione del superamento delle ideologie
Noi lo vediamo in un'ottica che sicuramente riguarda il secolo nel mondo mai tutta italiana laddove vuole dire al superamento della doppia contrapposizione frontale fascismo antifascismo comunismo anticomunismo
Su cui si è retta la storia d Italia
Il venir meno e
Ringraziamo cielo e per motivi come dire
In parte voluti parti come si diceva una volta per l'interruzione in tv indipendenti dalla nostra volontà diciamo sono comunque intervenuti
Ad accelerare il processo benissimo che così è andata e che le circostanze siano state colte dai protagonisti io dico dal PDS a sinistra l'Alleanza Nazionale a destra secondo un discorso che deve proseguire questo va benissimo per l'Italia soltanto che la destra moderna si rappresenta oltre che per il suo atteggiamento verso il debito ma compensiamo qualche con puntiamo qualche gollista francese con pur siamo se che per vedere allora che cosa devo dire che se che non è di destra cioè ed è mi sembra
Prima questione secondo me anche sul piano ideologico io staremo questo tornavo all'ideologia
Io avrei serissimi dubbi a dire che la Thatcher non sia stata ideologica anche nella sua battaglia nei confronti del laburismo inglese dello smantellamento
Dello non abbia prodotto promosso parchi di ideologia di cultura quando faceva saltare le fabbriche dismesse in diretta televisiva
Questa si chiama ideologia ideologia non è solo quella delle scazzottate che si facevano da ragazzini per via che ci si toglieva i manifesti o peggio quella del dovere degli orrori
Del ventesimo secolo anche questa è ideologia avrei dei dubbi a dire che i
I gollisti francesi non siano ideologici siccome su questo il problema tra eredità della storia sistema di valori e ideologia e capire esattamente dove passa il crinale tra queste due cose difficilissimo e io comunque
Non lo so
Non lo voglio fare e comunque non lo so fare credo che anche di questo noi dobbiamo tener conto nel senso che non è solo questione di comparare i programmi per tornare a quello che avevo cercato di dire all'inizio c'era un vecchio studio di Pizzorno
Che mostrava non mi ricordo paragonando i programmi di quante centinaia di partiti europei anche tra loro contrapposti facendo l'analisi comparata mai
Anni fa allo studio
Si vedeva che poi le differenze erano in realtà minime
Non voglio sottoporrà solo su questo piano dico che al letto di fascismo antifascismo comunismo anticomunismo
Credo che non sarebbe un passo indietro ma sarebbe un passo in avanti vero verso il bipolarismo e verso l'alternativa non una
Maschera Tura per non procedere in questa direzione che fosse delineato in termine se le banche europeo che fosse delineato in termini moderni con un po'
Grazie
Grazie a Paolo Franchi chi vuol preda però Gad Lerner prego
Una breve osservazione anch'io sulla questione dell'embrione e poi se permettete tre domande più secche veloci
La per quanto riguarda l'embrione
Io credo che la vera domanda che ne dobbiamo porci è la seguente poiché le parole dei leader camminano sulle gambe degli amministratori dei quadri delle forze reali dei movimenti io mi chiedo in che misura oggi e di sottolineo oggi la dove Alleanza Nazionale governa nelle regioni nelle Province e nei Comuni
Il programma poi la ieri qui rappresentato da Gianfranco Fini eh
Pratica reale dei dirigenti di Alleanza Nazionale
Questa è la domanda che ci dobbiamo porre e ce la dobbiamo porre se permettete questo scusate questo tono che possono Arbib paternalistico non vuole esserlo con una certa indulgenza perché con una certa indulgenza perché è vero che Alleanza Nazionale
Sta vivendo coraggiosamente una metamorfosi rispetto alle sue origini ideologiche e anche di teorie socio economiche
Ma è vero altresì che altri e mi riferisco al Partito Comunista tagli al PDS hanno vissuto una altrettanto spettacolare metamorfosi perché nessuno può negare che D'Alema fosse comunista e che oggi viceversa la lo stesso Fini ieri accettava l'idea di considerarlo socialdemocratico allora
C'è stato in Italia strano Paese delle Meraviglie chi da comunista è diventato socialdemocratico
E è stato però facilitato in questa metamorfosi perché di metà vostro visitata
Dal dato oggettivo del governo delle regioni rosse per alcuni decenni dove riformismo e comunismo erano molto stranamente intrecciati e dunque in qualche modo anche se sembra paradossale l'hanno sperimentato prima
L'hanno sperimentato prima nel governo locale questo riformismo che poi hanno assunto come principio ideologico
La destra per delle ragioni che qui non stiamo ad esaminare cioè perché è stata ghettizzata per buone o cattive ragioni per quarant'anni in questo Paese quella esperienza pratica amministrativa lì non l'ha fatta e dunque la metamorfosi la deve fare un po'al buio questo è il motivo per cui mi sembra inutile stare a disquisire embrione non embrione questo è il punto a cui siamo e in questo punto se permettete una qualsiasi rapida indagine giornalistica ci porta a misurare le parole di Fini ieri con delle culture con delle pratiche diffuse nella destra a italiana
Guardate non è questione di svolta liberista a me fare ridere chi chiede ad Alleanza nazionale una svolta liberista per non laudi nata al medico non la destra e liberismo non sono equivalenti
Cine H non è liberista aggiornare non è liberista Helmut Ford non è liberista ma sono dei moderni conservatori europei dunque non l'ha ordinato il medico che bisogna diventare come la Thatcher come Reagan per essere di destra i moderni
Quello però che hanno
Le esperienze succitate di conservatori europei non liberisti Asmara folla Chirac e che Alleanza Nazionale oggi ancora non ha una dimensione di rapporto con il mercato e con il capitalismo diverso da quella che c'è qui voi fai soltanto una rapidissimo esempio anche qui guardate io non faccio scandalo della parola anticapitalismo è perfettamente lecito essere anticapitalisti
Io però dubito che una moderna destra conservatrice europea possano essere anticapitalista e allora
Quando sono andato nei giorni scorsi a incontrare il presidente della Regione Campania perché è il più autorevole dirigente di Alleanza nazionale impegnato nell'amministrazione nel governo locale
Ascoltando parole che fanno parte della sua tradizione culturale e che quindi lui orgogliosamente giustamente rivendicava di forte diffidenza nei confronti del Trattato di Maastricht indicato come la forma del peggiore capitalismo cioè quello finanziario e monetario e quando simpaticamente mi ha voluto raccontare l'aneddoto
Del come Lugli abbia partecipato alla scelta quando era sottosegretario al Tesoro del governo Berlusconi
Del direttore generale della Banca d'Italia e Luis ha dichiarato di avere preferito Vincenzo Desario per tre ragioni che gli hanno detto perché non sa l'inglese non è mai stato negli Stati Uniti d'America e tutte le volte che può torna in Puglia da sua mamma mangiare le orecchiette
Allora quello che voglio dire
è che evidentemente
Le parole di Fini devono confrontarsi con una realtà amministra di esperienza amministrativa e di governo che oggi ancora è fortemente connotata da una diffidenza con anti establishment internazionale
Come vissuto come una entità supero potente minacciosa nei confronti degli interessi italiani e nei confronti degli attori dell'economia italiana che poco compatibile con le parole che ho ascoltato ieri da parte di
Gianfranco Fini
Da questo punto di vista l'unico volevo fare soltanto una breve battuta sulla comprensione umana manifestata da Bruno Vespa nei confronti di Silvio Berlusconi
Poco fa io credo se è consentita un'interpretazione un po'più maliziosa dell'intervento di oggi e di Silvio Berlusconi che l'urgenza che lo muoveva più che appunto queste interpretazioni psicologiche fosse la salita così spettacolare su questo palco ieri di un signore che si chiama Francesco Cossiga all'improvviso
Materializzato sì non come antagonista di Alleanza nazionale come in un primo tempo pareva ma viceversa come potenziale alternativa di leadership e quindi potenziale alleato di Alleanza Nazionale potenziale alternativa di leadership per il Polo di cui le mie tre domande
Che rapidamente violento la prima fino a quando resterà il simbolo dell'MSI
Dentro all'opposto stemma
La seconda
La seconda domanda ritenete verosimile e possibile un rapporto politico con Francesco Cossiga come l'iter del Polo delle libertà
E la terza e ultima domanda non avete il dubbio che l'intervento di stamane di Silvio Berlusconi volesse essere un intervento quale elettorale di inaugurazione de la campagna elettorale grazie
Bene
Adesso poi darò la parola suppongo al presidente Tatarella perché ho visto che ad ha impugnato il microfono ma ha fatto il saranno al
Ma
Dottor Werner ha detto che in fondo la evoluzione in senso riformista del Partito comunista è stata molto articolata dalla gestione delle regioni
Pertanto per tanto tempo
Le esperienze personali contano sempre poco
Però io sono stato oltre un quarto di secolo nelle regioni rosse in Umbria e in Toscana
E ci sono stato come studioso di problemi politici quindi con una qualche capacità di attenzione di valutazione
Non ho mai avuto l'impressione che la gestione programmatica del potere nelle regioni rosse fosse di tipo socialdemocratico
E non ho mai avuto l'impressione
E la gestione politica del potere nelle regioni rosse fosse di tipo liberale
Ho avuto altre impressioni
Non lo ha detto però il riformismo è una cosa che a livello politico diventa liberalismo anche a livello sociale diventa socialdemocrazia ho avuto la impressione e potrei citare degli indicatori molto precisi che si trattava di diversi modi di organizzare e gestire il potere questo per dire come uno stesso fenomeno può essere osservato diversamente e dare luogo a valutazioni diverse anche da parte di persone che poi per professione esercitano attività piuttosto simili come quella dello studioso quella della scrittore e del giornalista ma o concludo questo mio rapido intermezzo
Chi vuole parlare
Allora diamo diamo la parola al presidente Maceratini va bene no perché innanzitutto mi pare che
Emerso più volte qui una una domanda rispetto a vari problemi forse del dimentico o qualcuno ma insomma sulla base di appunti presi male ho cercato faticosamente di ricordare piano di rientro del deficit età pensionabile ordini professionali sono tre grossi problemi sui quali Fini ha usato un notevole equilibrio ma necessario cominciamo dagli ultimi gli ordini professionali
C'è qualcuno che si diverte a dire di spaziamo via però io non so se qualcuno di noi qua dentro o fuori di qui affiderebbe la costruzione di una casa a un ingegnere un architetto
Che non avesse un titolo di studio riconosciuto dallo Stato una laurea
Un ordine professionale che ne ha verificato la compatibilità tecnica morale per dare un servizio pari alle attese e questo vale per i medici per gli avvocati e così via
Quindi in nessuna parte del mondo si fa sbrigativamente piazza pulita di quelle che sono risorse storiche di una nazione e che appunto nel merito e nelle capacità si difendono quindi ben venga
Anche la massima flessibilità ma con dei paletti
Al di là dei quali ci sarebbe solo una specie di far west
Che francamente personalmente credo anche tutto il partito non può accettare
Così con gli altri argomenti io risponderei in un modo quando Fini si richiama la testa dei valori uno che ha dichiarato più volte e anche ieri è l'Inter classismo
Noi cioè non sposiamo nessuna categoria in particolare sposiamo solo l'interesse nazionale
In base a quello ci orientiamo per vedere quale può essere il contemperamento dei pur competenti interessi per raggiungere delle fasi di modernizzazione che sono inevitabili ma senza mai dimenticare questa ispirazione che guarda a tutto la comunità nazionale come un bene che va interamente integralmente
Difeso così per quanto riguarda i problemi posti con vivezza dall'amico dottor Lerna circa il simbolo a parte il fatto che il simbolo della Fiamma
Non è questo un congresso di partito e quindi non potrebbe essere in questa sede mutato faccio osservare faccio osservare che mentre per la simmetria che è stata più volte richiamata
Il PDS ha tolto il simbolo storico del Partito comunista del ventuno la falce e il martello non abbiamo là sotto il fascio littorio abbiamo Fiamma Tricolore
è nata nata in un'epoca
Che forse volendo rivendicare
L'eredità
Storica dei vinti che pure avevano diritto di parlare
Ammesso come primo come primo no no per carità per carità perché è buono e termini di fargli una cortesia grazie no no
Ammesso come suo primo simbolo un motto che ancora vale anche la sua capacità di di palingenesi quale quella che c'è verificata
Noi non non vogliamo restaurare proprio niente e con questo simbolo nuovo anche per quando è nato
Uomini come Michelini poi grande Almirante ci hanno portato fuori da quella hanno preparato hanno preparato il terreno che ha consentito questa nuova nascita
Che poi voi considerate qualunque auguro un embrione lo consideriamo già un giovanotto dello che apporti gambe per sgambettare nella politica italiana
Così la domanda su Cossiga quasi in alternativa a Berlusconi noi siamo in una fase caro dottor Lele a mio giudizio di campagna acquisti chiunque viene con noi nel Polo fuori dal Polo ma disposto a fare la battaglia per prendere l'iniziativa che ci ha tolto l'Ulivo con la vittoria non numerica ma elettorale dal novantasei va bene
Noi ci piace il Cossiga picconatore
Ci piace anche Cossiga muratore non vivete da ridere perché in senso buono per costruire l'Italia l'Italia del futuro e lo vogliamo vedere andar d'accordo con Berlusconi continuative l'UE ha voluto segnalare il rischiosa
Del regime che c'è in Italia è che è un buon richiamo che possiamo fare anche alla maggioranza perché non v'è dubbio che quotidianamente non osserviamo
Nelle collocazioni nelle banche nelle convocazioni nelle assicurazioni se possono la presenza attiva di questo di questo governo che hanno l'intenzione di allungare loro
Mani abbastanza ardite dappertutto dopodiché quella frase del
Dopo quando avremo conquistato queste posizioni quelle altre quell'altra ancora non sarà una scheda a farci perdere il controllo dell'Italia non è uscita dal centrodestra
è uscita da una sinistra un po'arrogante che ha detto qui ci stiamo e qui vogliamo rimanere
Eh beh allora io capisco che per Rusconi ha cercato di mettere in guardia fermo restando che siccome sono due cervelli Fini e Berlusconi nessuno voleva tornare l'uno a vantaggio dell'altro e viceversa
Il presidente grazie al Presidente Maceratini presidente barella io vorrei partire dall'embrione e tranquillizzare tutti mette d'accordo tutti non siamo il partito che tutela
Quindi tuteliamo il diritto alla vita sin dall'inizio e quindi la Depretis
In embrione nella presenza e nel futuro questo il nostro percorso che è un percorso difficile il nostro e la comunità miracolo colleghi giornalisti e la comunità miracolo che passata dalla ghettizzazione alla governabilità
E falsata tale mezzi a Fiuggi
Da Fiuggi a Verona da Verona all'appuntamento per la creazione dell'alternativa a quello che noi crediamo l'altra faccia della lunga l'altra faccia della mente antisistema bipolare dall'altra parte guidando da D'Alema Prodi il Partito popolare e popolare eccetera eccetera
Queste il nostro grande come
E allora perché partito di programma ritorniamo al punto
E partito non ideologico come ieri
La comunicato illustrato la stampa ha detto minuziosamente Fini al mondo interni al mondo esterno di Alleanza Nazionale agli alleati e a coloro ai quali non ci opponiamo
Perché non vogliamo costituire rispetto agli elettori l'esempio di quello che in tutti i Paesi moderni è partito il programma che si chiama in elezioni partito offertagli
Chi offre una soluzione per i problemi ai cittadini che in quel momento
Queste il partito programmi io offro una soluzione il voto grazie a Dio diventa mobile in Italia come in Europa il voto diventa un giudizio io ti giudico in quel momento non come Alleanza elettorali come è successo in tutte
Ne elezioni fino ad ora nel bipolarismo imperfetto
Ma in un bipolarismo perfetto come noi vogliamo l'alleanza elettorale perversa alleanza sui programmi di governo chiede alleati offrono ai cittadini queste la svolta chiamata la polizza madre come volete l'aggiornamento l'appuntamento io direi l'impegno
Si sta creando attraverso l'impostazione che Fini ha dato a Verona il concetto di Alleanza nazionale partito di cerniera per i programmi per l'intesa allora quando fu uccisa ponderoso pone una domanda non di poco conto
Le vostre cautela sulla debito pubblico rispetto all'Europa
Che servono secondo Fucino legittimamente a su condivisa tra angoli sarà alcune fasce dell'elettorato di AN
Noi capovolgiamo la domanda Fucci
Quale sarà il programma il partito offerta il programma offerto quando l'Italia entrerà in Europa il dopo Maastricht che ci farà governare meglio l'Italia nell'Europa di Maastricht il centrodestra o il centrosinistra non riteniamo sin da adesso
Che partito e l'alleanza e il programma che ci può far rimanere in Europa sia il centrodestra e non il centrosinistra
Perché il centrosinistra così come che non è un'alleanza di programma come non era la nostra come non era la nostra ha difficoltà enormi a elaborare una strategia comune sul programma ecco perché nasce la nostra sfida problema programmatica su infatti queste e grande merito dell'appuntamento di parole incominciare con difficoltà con pazienza con umiltà ad avere rapporti con tutti ai fini del programma e qui rispondo il problema così
Problema confida è semplice
Ci sarà un sistema bipolare perfetto se si risponde così saremo naturali alleati tutti quanti insieme per impedire la nuova vittoria di D'Alema chiede tannino Rita è maggioritario applicare non avremo un sistema bipolare perfetto avremo maggioritario zoppo e allora ognuno farà la sua parte vincerà di nuovo D'Alema
Quindi rispetto all'obiettivo che noi abbiamo chiaro tutto ciò che accade in questi giorni a partire dalla cronaca non ci preoccupiamo di pensare alla storia del bipolarismo perfetto quindi ogni interpretazione che esita
Preferite Tizio preferito Caglio noi preferiamo
L'unità degli italiani che intorno ad un programma crearono un'alternativa reale possibile concreta pragmatica da offrire ai cittadini saranno i cittadini a scegliere
Non la furbizia la furbizia che in teoria è appartenuta a noi ma in pratica appartenuta a D'Alema di utilizzare tutto e tutti per trasformare per trasformare
Una minoranza come ha avuto l'onestà di dire in comitato centrale in una maggioranza e simbolo le
Siamo qui a discutere sì ma ma lei Rosa o Danzica qualcuno di voi farà piacere che noi abbiamo perso le elezioni nel maggioritario per lei il motivo fondamentale della perdita del maggioritario è stata una necessità di fare un simbolo unico nel maggioritario torna la tirannia dei tempi e dalla volontà politica dalla maggioranza di non pace o diffondere immagina parlano i giornali si dice ad interpreti del colloquio fra il fatto è la realtà fra i cittadini fa noi in un mese di tempo con la legge che ci ha impedito di reclamizzare il simbolo
Nei collegi maggioritari
Non ho capito più niente a nessuno un certo elettorato per cui nel proporzionale
Dove c'era la fiamma adottata dopo l'attesa la piana non ha votato alle necessità un c'è una fascia di elettori che non individuando i simbolo e non conoscendo bene il simbolo per il difetto dovuto alla capacità di propaganda temporale rispetta ha concesso per mezzo all'Ulivo dipingere sul Polo delle Libertà
Queste uno studio statistico che è stato fatto che non come avendo più tempo e Maria Elena no
No non futuri noi stiamo parlando è pazza allora lei ritiene che non abbiamo perso per me è durissimo
Ah non sono in grado di valutarlo ne stanno alla radio io le dico c'è il nome non è che la la mia domanda è rivolta al futuro Maccanico si costruisce negli errori del passato anche no sino ad un errore del passato agguati da domani
Ecco
Fra il problema insieme no il nostro in alto è una comunità miracolo questa comunità miracolo è questo il punto
Non la si può costringere un un minuto per diktat esterni per richieste bisogna portar dotarla giornale tutto per ragioni col ragionamento che è una tipica virtù del mondo al quale apparteniamo tutti corre si possono si può fare tutto
Bisogna convincere bisogna parlare edificare l'edificio sapere tutto ciò è utile vede ripeteva cosa succede allora dico qualcosa di più e dove sta scritto che il giorno in cui partiti e movimenti divisi è diverso
Dopo una vittoria del centrodestra in Italia non nasca veramente il Partito Democratico non quello di Veltroni ma quello della destra in Italia unico partecipo da che può succedere fra due o tre anni nessuno lo sa
Adesso bisogna costruire con i dati della realismo e quindi noi abbiamo bisogno questo il punto
Di non ha vere sul nostro cammino ostacoli di cattiva interpretazione facciamo degli esempi così ci capiamo se sulla privatizzazione noi abbiamo detto nel passato che l'avrà vita dura privatizzazione svendendo non occorre farla bisogna essere cauti l'accusa che ci deve veniva fatta voi siete stata dis se lo dicevamo che nell'atout nella scelta dei partner nella conduzione di settori strategici bisognava operare in modo che l'interesse nazionale fosse difeso e tutelato anche eravamo nazionalisti
Lo dice Marini e D'Alema adesso sono i profitti dell'interesse nazionale quelle perché si è una cosa la diciamo noi c'è questo ostacolo interpretativo e allora però una serve anche a queste chiediamo a tutti uguali nella governare e se siamo tutti uguali nel controllare dobbiamo essere tutti
L'essere giudicati spetta per pochi giorni che un po'amo perché il punto di partenza ecco la comunità lo diranno lo vogliamo conquistarci il diritto a essere giudicati
Per quello che effettivamente pensiamo senza collegarla pregiudizi del passato orientamenti quindi queste nostre posizioni e allora vi invito a quale e ad avere più fiducia nella capacità
Della classe dirigente di AN e i suoi scritti isole simpatizzanti dei suoi esponenti negli enti comunali provinciali e regionali
Perché insieme si può costruire il miglioramento è della classe dirigente che necessaria
E si vede ora una classe dirigente attraverso la governabilità chi alla cultura permanente dell'opposizione
Non dipenda classe dirigente perché nel sistema maggioritario le classi dirigenti si formano per governare no per protestare ecco perché questo asfalto rimane che noi stiamo facendo
Deve essere salutato con la fiducia il nome di questa fiducia armonioso io vi ringrazio per ascoltato
Le
Forse un po'pessimistica niente si potrebbe osservare a queste ultime parole del presidente a Tatarella che se opera qualche pregiudizio in coloro che osservano noi possiamo procedere a tutte le trasformazioni di cui siamo capaci
E comunque e tuttavia ci sarà rimproverato qualche cosa auspichiamo che ciò non sia speriamo che ciò non sia ma non possiamo escludere sulla base dell'esperienza precedente che ciò Possa ancora talvolta ho speso avvenire c'è però un altro tema sul quale vorrei richiamare l'attenzione
Lo ha
Ripreso il presidente Tatarella e ha costituito elemento della nostra valutazione già prima delle elezioni del mille novecentonovantasei allora noi dicevamo attenzione
Cioè una coalizione di centro sinistra in nulla unita dal punto di vista Program antico e che tuttavia è unita nel proposito elettorale dibattere il centrodestra come poi in qualche modo e COMU in cui è avvenuto dall'altra parte c'è stato e c'è
Un impegno forte nostro di individuare crescente mente basi di convergenza programmati
Ma e il lavoro che abbiamo fatto in questa conferenza di Verona e in questa direzione fra tutte le forze politiche del Polo allora chiederei agli enter locutori
Ritenete voi che il centro sinistra oggi e comparativamente rispetto al centrodestra presenti un grado di omogeneità programmatica adeguato alla necessità di direzione della nazione o ritenete voi che questo livello di omogeneità
Nella centrosinistra non sussista contemporaneamente ritenete voi che lo sforzo che stiamo noi facendo di fornire delle basi programmatiche all'intero Polo abbiamo come dire ottenuto dei risultati positivi oppure pensate che al di là di talune valutazioni politiche che pure ci possono essere non ci siano ancora basi così convergenti dal punto di vista dalla politica economica dalla politica sociale della politica demografica della politica di sviluppo per esempio tra Forza Italia Alleanza Nazionale e le altre formazioni minori del Polo
Pensate che si possa rispondere a questo tipo di quesito direttore Vespa ma brevemente è evidente che nell'Ulivo ci sono dell'Ulivo veniva io non so nemmeno come chiamarlo perché io prima prova a usare la parola centrosinistra per distinguere l'Ulivo e Bertinotti qua Bertinotti mi ha detto che non è corretto nemmeno parlare di centrosinistra e quindi non so più usare una formula diciamo nella maggioranza allora che Bertinotti dice di non essere del centrosinistra di essere solo la sinistra allora
è evidente che nella maggioranza ci sono delle differenze programmatiche talmente forti che per due volte il governo stava stava accadendo il problema non è tanto questo presidente Fisichella il problema è che da molti mesi per molti mesi in Italia ma Cantalupo sezione
Per cui le forti differenze che ci sono state all'interno della maggioranza non sono state portate all'opinione ricca se non qualche volta da qualche giornale con la puntualità che avrebbe dovuto fare l'opposizione mi pare in questo senso il discorso di Fini di ieri ossa significare una svolta ma che cosa è successo in questo periodo
E qui torno al problema del regime che metto tra virgolette perché regime una parola talmente ultimative drammatica che io non solo non voglio pronuncia parla ma per ora almeno non vorrei nemmeno pensarla è che l'assenza di una opposizione forte e coordinata ha portato la maggioranza a sfondare in quelli che erano anche i tre i giornali blocchi sociali dei moderati un tassista prima delle elezioni comunali di Roma ma ha detto la mia famiglia ha votato sempre per Andreotti poi è passata affini dice ma adesso tutto vanno tutti dalla altra parte che dice lei come sto Rutelli ora ragioni di riservatezza mi impediscono di dire la risposta però questo significa che lentamente quando tutti gli interlocutori in tutte le armi reazioni in tutti i posti di potere o comunque di riferimento vengono controllati dalla maggioranza è evidente che c'è un'erosione del blocco sociale allora il vero problema non è tanto di sapere quello che già sappiamo e cioè che nella maggioranza c'è una disomogeneità programmatica maggiore che nell'opposizione mai di capire se a partire da domani l'opposizione tornerà a fare realmente il suo mestiere
Con qualche elemento in più dal punto di vista della omogeneità programmatica forza bene questa era una risposta molto interessante i nostri interlocutori direttore Pucillo
Perché no
La domanda molto impegnativa e cercherò di rispondervi con la
Massima a onestà anche se non ho la preveggenza anche perché la domanda posta da Tatarella una volta entrati in Europa
Chi la governerà meglio questi tali
Io tutto quello che lei ha detto tenderei su questo tema delle la mia personale a sottoscriverlo la mia personale risposte queste sì la sinistra o il centrosinistra o come lo vogliamo chiamare se l'interno di quello schieramento prevale
La parte riformista innovatrici e cioè se
Come dire risolvono il problema dell'occupazione se risolvono il problema della diciamo così degli impacci alle aziende adesso non posso fare tutto l'elenco ma insomma credo che ci siamo capiti
Allora quella maggioranza politica diventerà anche maggioranza numerica che vi piaccia o no
Se questo non dovesse avvenire e se quello schieramento assumesse una volta entrati in Europa solo ed esclusivamente i connotati della conservazione dell'esistente le dinamiche sociali politiche e quindi anch'elettorali farebbero vincere l'altro schieramento un problema che c'ha quello schieramento e che anche il vostro schieramento penso quindi che la partita sia tutta da giocare che voi avete messo qui oggi in campo
Al tracciato le linee del come si gioca questa partita e non ce l'ha nessuno di tutte e due in tasca la vittoria perché non è solo un problema di contarsi elettoralmente se lo schieramento che oggi governa oltre a portare in Europa attua anche lei a me non solo istituzionali ma anche quelle sociali anche in contraddizioni comparti di se stesso farà un'altra legislatura e la farà merita
Talmente se così non sarà non la farà in non la farà meritatamente grazie al direttore fu ucciso a chi vuole intervenire
Dottor franchi
Brevemente sul questione brevissimamente sulla questione
Posta da professor Fisichella ma insomma
Certo che sono formidabili non solo i problemi tra diciamo il centro sinistra l'vivo e Rifondazione Comunista sono serissimi e molto visibili
Sulle più varie questioni in particolare nel o
Delle ultime settimane cito proprio a capocchia dalla dall'IRI due alla giustizia
Anche le questioni interne al Ulivo perché poi anche agitare permanentemente il fantasma di Bertinotti come
Nemico pubblico numero uno che se fosse
Placcato il quale le cose e in parte vero vedi la vicenda della crisi eccetera però c'è un problema anche e ci sono una serie di problemi anche all'interno dell'Ulivo cosa rende o cosare reso più forti le difficoltà del centrodestra sicuramente una scarsa coesione programmatica in passato però la questione principale una detta Vespa ed è stato il problema che intanto visibilmente per un anno e mezzo diciamo questo paese non ha pressoché avuto una o posizione visiterà allora tutti i dibattiti sul regime al di là delle tendenze che possono essere maggiori o minori in questo o in quello a trasformare in senso di regime il proprio governo are proprio potere eccetera e poi però in assenza di una opposizione che si muova per tale che denoti di avere chance reali di diventare essa stessa una volta esaurita la sua fase di controllo di vincere la volta dopo e di governare lei va be'quando questo non diventa credibile a queste tendenze
Ma che solo a questo punto di ogni gruppo ma non credo che qualcuno abbia per come dire per DNA più tendenza
Di altri in questa direzione si rafforzano prima questione seconda questione anche come dire l'italico correre accorrere in soccorso alla vincitore nei più diversi i ambiti ambienti eccetera B si sviluppa oltre ogni dire cent'questo mi pare la prima questione la seconda è che al di là di quello che va avvenendo nelle ultime settimane che ancora più rende più visibile difficoltà Terme all'Ulivo insomma è ovvio che riprendo Catarella nel sistema bipolare anche le coalizioni lasciamo stare quanto sono spurie ma insomma concorrono per vincere è ovvio che la coalizione che ha vinto governa
E a su questo una spinta a restare unita di fatto anche se si divide su cento mila questioni che nel fatto stesso di governare la
In un sistema bipolare già il concetto di coalizione di opposizione insomma è un po'professore non rubo il mestiere ma anche Polito logicamente è un po'più discutibile insomma no che resti che sia tenuta il vincolo diciamo che che la tiene in sé a me e su qui quindi questa è una questione l'ultima questione che riprende la domanda Tatarella che però era collegata a a quella che poneva che poneva lei adesso
Chi governa meglio quando saremo nell'Euro le cose che dicendo io personalmente che sono
Sempre stato anche quando era proibito esserlo per maggior Dario per il bipolare per un sistema bipolare e via discutendo e che quindi questa pianticella questa sì che è una pianticella sa a parte l'embrione del bipolarismo italiano vorrei insomma che fosse annacquata insomma non che si secca asse io già intanto mi accontenterei di sapere che quando saremmo in quella fase saremo comunque in un sistema in cui il bipolarismo sia del quale il bipolarismo sia il segno diciamo come se me lo chiede a quest'ora di questo sabato pomeriggio io non ci scommetterei minimamente quindi all'ultimissima domanda sua se questo vostra conferenza programmatica la relazione di Fini un contributo positivo andare avanti va dato io dico che al di là delle dieci mila critica uno sicuramente lottato quello di ancorare fortissimamente come era già nei fatti ma con in modo ancora più esplicito che nel passato il ruolo di alleanza nazionale il futuro stesso l'alleanza nazionale possibilmente del centrodestra proprio alla bipolarismo reale maggioritario grazie
Grazie grazie al dottor franchi
Certo
Se mi permette solo una micro osservazione
E quando recentemente c'è stata un po'di inquietudine di Rifondazione e ci furono segnali in Rifondazione
Di
Dissociazione nei confronti della maggioranza una cosa che mi è stata che mi ha molto impressionato è stata di linguaggio che hanno usato
Alcuni giornalisti progressisti nei confronti dei loro compagni di Rifondazione hanno parlato di parassitismo hanno detto questi sono dei palazzi siti poi che questo linguaggio ricorda esperienze totalitarie molto inquietanti in quel momento emergeva proprio la la preoccupazione ma che cosa significa significa che davvero nel momento in cui qualcuno di questa maggioranza volesse prendere le distanze ci sarebbe comunque la capacità di attiva
Aree un bombardamento psicologico così marcato fino alle accuse di parassitismo tipiche dei Red IMI totalitari da far desistere chiunque dall'assumere atteggiamenti di dissenso radicale nei confronti della maggior
Ansa che si è costituita nei termini e con i limiti che abbiamo visto e che in qualche modo sono sorti sono sta ti registrati anche questo pomeriggio ecco vedete talvolta ricorrono ricordo però attraverso alcune parole chiave alcune parole simbolo i riflessi condizionati della ideologia e non sono soltanto da una parte forse sono molto più dall'una piuttosto che dall'altra parte era una piccola come dire considerazione di ordine semantico lessicale che mi veniva in mente a proposito delle difficoltà della maggioranza perché diversamente non si potrebbe chiamarla come è giusto le The ricordava il direttore Vespa
Rispetto appunto alla questione della sua unità interna Gad Lerner RAI
Visto che e so che siete molto in ritardo mi auto taglia o la parola così do anche una soddisfazione a Francesco Storace no questo ci dispiace volto
Perché è chiaro che ci avviamo ama la conclusione ma speravamo di sentire
è un suo
Intervento ulteriore
Emarginato
Ama ecco si parli parli
Non ci destina ci fa piacere a telegrafico dico semplicemente dove lei se segnalare semplicemente un paradosso di questa un effetto paradossale di questa analisi della opposizione di centrodestra di cui si è parlato su questo palco e cioè che questa paralisi proposizione di centrodestra sta
Esalta bando e enfatizzando le divisioni interne del centro sinistra poiché tutta il teatro tutto il teatro dei conflitti di interesse e dei conflitti di potere sia pure senta sul palcoscenico del centro sinistra e evidente che tutti quelli che si devono schierare tutti quelli che hanno da strappare qualcosa tutti quelli che debbono deve rafforzarsi giocano e recitano su quel teatro con lui e quindi paradossalmente possiamo di vive che non nell'interesse dell'Ulivo e della maggioranza ma io credo nell'interesse del Paese la la crescita di un partito di programma e di uno stile la rivitalizzazione di una opposizione di centro Dance tra oltre appunto le pastoie ideologiche a probabilmente avrà anche un effetto di minore litigiosità all'interno dei due schieramenti la mia speranza sulle prossime elezioni quale che vinca non colui che come oggi è in grado con delle manovre parlamentare di strappare dieci deputati da una parte cinque senatori dall'alta bensì chi prende più voti dai cittadini
Grazie grazie da
Tatarella predire beh Maceratini vuoi dire qualcosa Presidente iniziano i lavori successivi alla tavola rotonda molto bene allora siccome a
Ha preso ha preso in mano il ruolo di moderatore però o come io non posso concludere senza ringraziare gli ospiti perché queste cose vanno fatte quindi ringraziamo Paolo Franchi meno Pucillo
Bruno Vespa
E Giulio Maceratini adesso smontiamo rapidissimamente queste cose e prende la parola l'onorevole Antonio Martino
Allora cari amici India vedica gradita Ricci
Rende la parola
L'onorevole professor Antonio Martino
Grazie
Cari amici io sono molto grato a Gianfranco Fini e ad Alleanza nazionale avermi offerto la possibilità di essere qui con voi stasera e per avermi chiesto di intervenire
Il tema che mi propongo di trattare di grande importanza non ho avuto il modo di prepararlo accuratamente ma dal momento che se mi consentite siamo fra amici e io sono sicuro che voi riuscirete a guardare al di là dell'Hi nelle acque pezza delle mie parole comprendere la ispirazione che sta dietro adesso
A rischio di essere accusato di volgare captatio benevolentiae di volgare piaggeria io devo ricordare due episodi perché sono importanti per quanto dirò dopo
Il primo è questo
Nel clima arroventato della campagna elettorale del mille novecentonovantaquattro
Partecipai a una trasmissione di Milano Italia nel corso della quale mi venne posto un quesito che oggi può apparire banale ma che in quel momento assumeva un grande significato richiedeva determinazione nella risposta mi venne chiesto
Se vincerete le elezioni faranno parte del vostro governo ministri di alleanza nazionale
Risposi e fui il primo a dare questa risposta in quella campagna elettorale se vinceremo le elezioni le vinceremo assieme ad Alleanza nazionale che farà parte del governo
Le circostanze della vita come voi sapete mi hanno offerto lo straordinario ed immeritato onore di rappresentare il nostro Paese sulla scena internazionale
E l'aspetto più gratificante di quel mio compito è stato rappresentato dall'impegno a difendere la perfetta legittimità del governo Berlusconi da difendere l'operato dei cinque straordinari ministri di Alleanza Nazionale che di quel governo facevano parte
Il mio compito non è stato affatto difficile vorrei ricordare un episodio soltanto importante
Penso sconosciuto a molti di voi
Ma che merita di essere ricordato pochi giorni dopo la costituzione del governo Berlusconi ebbe luogo in Grecia un vertice dei ministri dell'Agricoltura
Il governo greco ed il ministro dell'Agricoltura Greco in particolare aveva criticato pesantemente il governo Berlusconi perché comprendeva ministri di Alleanza Nazionale
Alla fine di quel vertice i miei collaboratori alla Farnesina
Tornarono e mi dissero non c'è stato problema
Quando il ministro greco dell'agricoltura
Si è trovato di fronte il suo omologo italiano
Una bella elegante e colta signora che gli rivolgeva la parola in greco tutti i problemi sono finiti Adriana Poli Bortone ha fatto onore al governo del suo Paese ed al suo paese
Potrei ricordare altre cose ma non voglio continuare perché non è per piaggeria
Non è per captatio benevolentiae a che le ricordo
Le ricordo perché ero convinto allora e sono convinto oggi
Che fosse possibile allora e sia possibile oggi
Non solo desiderabile ma anche possibile
Costruire assieme un'alternativa
Un'alternativa per battere le sinistre un'alternativa per dare all'Italia un governo ma soprattutto un'alternativa per cambiare l'Italia
Per dare all'Italia quel cambiamento che voleva nel novantaquattro e che continua a volere anche se di spera di ottenerlo nel quadro politico attuale
Se guardate alla realtà della situazione politica
E sa sembrerebbe contraddire questo mio ottimismo
Noi abbiamo da una parte laghée negazione delle sinistre
Divise su tutto
Sono divise
Sul futuro costituzionale dell'Italia
Sono divise sulla politica estera sono divise sull'Europa sono divise sulla riforma dello Stato sociale
Sono divise sul fisco sono divise sulla politica economica ma restano unite grazie al comando e del potere
Dall'altra parte
Sembra esserci ed in misura crescente un quadro di disgregazione
Sembra esserci ed in misura crescente quella che Francesco D'Onofrio chiama una regressione partitocratica
Non c'è soltanto la divisione che separa noi del Polo delle Libertà dalla lega ci sono anche divisioni al nostro interno divisioni che qualcuno coltiva
Un esempio è dato dall'uno di R dal movimento di Francesco Cossiga
Io ho la più alta considerazione
Ed una sincera ammirazione d'amicizia per Francesco Cossiga e quanto dirò
Non deve essere interpretato come mancanza di rispetto
Ma commenterà i la nascita dell'UDR dicendo
Chi semina vento raccoglie Cossiga
La nascita dell'UDR non è la causa dei nostri problemi la causa la nascita dell'UDR è la conseguenza dei nostri problemi senno
E adesso in un progetto politico unitario credibile e forte non ci sarebbe la disgregazione pari segregazione veglia dei nostri problemi
Non madre dei nostri problemi
C'è una tendenza diffusa nel Paese
Ed ancora una volta io parlo verrebbero dire non per odio odio altrui né per disprezzo come direbbe Petrarca
C'è una tentazione diffusa nel nostro Paese ad attribuire i nostri problemi ad una carenza di leadership
A me sembra che non soffriamo di una carenza di leadership
Noi soffriamo di una eccessiva importanza attribuita alla leadership la leadership non è dovuto non è vero che
Se le cose vanno bene il merito è solo del leader nel vero che se le cose vanno male la colpa è soltanto del leader
Un leader fiacco
Può compromettere il successo di un progetto politico credibile ma neanche il leader più illuminato può garantire la vittoria ad un progetto politico che manca
Ed è questo il punto
Se noi vogliamo vincere e io credo che questo debba essere il nostro obiettivo necessario un puparo oggetto politico unitario che identifichi tutta l'opposizione assieme si evince in ordine sparso si perde
Io ho molto ammirato e sinceramente ammirato e gliel'ho anche detto il lavoro fatto da Gianfranco Fini e da quanti lo hanno aiutato per dar vita al documento che sta alla base di questo incontro programmatico
è una svolta importante
E un raggio di luce di speranza in un momento di tristezza in un momento cupo in cui sembrerebbe e non ci sia un futuro voi avete riacceso la speranza a quella che è oggi l'opposizione e che domani dovrà diventare il governo
Gianfranco Fini e Alleanza Nazionale hanno svolto in modo ammirevole il loro compito il loro compito storico
Hanno fatto di questo movimento
Un partito credibile ed autorevole di destra liberale moderna un partito con cui bisognerà fare i conti un partito che tutti vogliono come amico perché nessuno vuole più come nemico
Ma e questa non è una critica
E un invito e un auspicio e una speranza
Tutto questo non basta
Non basta che Gianfranco Fini Alleanza Nazionale abbiano svolto il loro compito
Non devono fare soltanto i loro compiti a casa
Oggi devono fare i compiti a casa anche di altri
E adoperarsi perché dalla organizzazione di questo movimento se nuova organizzazione di tutta l'opposizione perché assieme si possa davvero dar vita ad un programma comune
Vedete
Amici di Alleanza Nazionale in passato
Il termine programma aveva un significato molto diverso da quello che a oggi
Anche quando c'era il sistema proporzionale i partiti avevano programmi ma dal momento che nessun partito singolarmente considerato voleva sperare da solo di governare il Paese quei programmi erano libri dei sogni destinati a rimanere disattesi
Oggi il programma è una cosa molto diversa e un impegno preciso e un elenco di cosa che noi ci impegnamo a realizzare se gli elettori convenendo sul Vieusseux ci daranno mandato di governare il Paese
E quindi essenziale che il nostro programma sia concreto dettagliato che risponda a quelle che io chiamo le Cinque C che sia chiaro
Coerente concreto credibile è calendarizzato noi dobbiamo dire cosa intendiamo fare come intendiamo farlo e in che tempi realizza
Questo programma
Deve avere una ispirazione contraria alternativa a quella delle sinistre
Io non so se sia vero credo di sì quanto affermato da Gianfranco Fini che alcune distanze vanno riducendosi
Ma non accusatemi di essere reazionario servì dirò che sono convinto che le sinistre noi abbiamo in comune una sola cosa l'abisso che ci separa
Vorrei darvi tre esempi del POR di quello che il programma comune dovrebbe includere
Il primo esempio riguarda il fisco
Vedete quando noi parliamo di fisco
Non abbiamo in mente un problema soltanto di soldi
Abbiamo in mente un problema enormemente più alto ed importante
Esiste una correlazione inversa fra la crescita della fiscalità e le libertà individuali
Riflettete
All'inizio del secolo la spesa pubblica assorbiva il dieci per cento del reddito nazionale
A metà del secolo negli anni Cinquanta assorbiva il trenta per cento
Del reddito nazionale
Oggi assorbe il sessanta per cento che speranza e muovere la libertà personale quando lo Stato si appropria del sessanta per cento del nostro reddito che speranze muovere per i nostri figli la libertà di di cui essi potranno povere quando quella percentuale va crescendo noi non ci battiamo contro l'eccessiva fiscalità per ragioni pecuniarie ci battiamo per ragioni di libertà che sono molto più importanti delle ragioni pecuniario
è stato detto
Che eccessiva la fiscalità che grava sulle imprese
Questa è una illusione
Amici di Alleanza nazionale l in prese in quanto tali non pagano imposte
E questo non perché vadano ma perché l'impresa non è altro che il tramite tra due flussi finanziari la spessa che i clienti aspetto uno per l'acquisto del prodotto dell'impresa e la spessa che l'impresa effettua per ottenere i fattori produttivi di cui dispone sessi gravano l'imposta e le imprese queste non saranno pagate da persone giuridiche
Sarebbe bellissimo che le persone giuridiche pagassero imposta faremo pagare imposte solo alle persone giuridiche e noi persone fisiche non pagheremmo nulla le persone giuridiche non pagare l'imposta sono le persone fisiche che pagano imposte
Quando si dice graviamo le imprese di imposte
Queste imposte sono pagate
O dai lavoratori che ricevono salari inferiori a quelli che riceverebbero altrimenti o dai clienti dell'impresa che pagano prezzi più alti di quelli che pagherebbero altrimenti oggi la fiscalità sulle imprese
è quanto di più anti sociale si possa immaginare perché non si limita a ridurre il salario netto di coloro i quali sono fortunati abbastanza d'avere già un lavoro
Ma impedisce l'accesso al mondo del lavoro ai nostri giovani ai meridionali alle donne
Perché quella differenza fra il costo del lavoro il salario netto e una tassa sull'occupazione che caccia dal mercato soprattutto i più deboli gli entranti nel mondo del lavoro e noi non siamo contro l'iper fiscalità
Per ragioni pecuniarie ma per ragioni di socialità perché fintanto che la fiscalità sarà quella che non ci sarà la speranza di lavoro per i nostri giovani né speranza di sviluppo per il Mezzogiorno d'Italia
è stato detto che la fiscalità colpisce i ricchi
Amici di Alleanza Nazionale la fiscalità è un lusso che chi è già ricco si può permettere Agnelli non si preoccupa affatto dell'aumento della fiscalità la fiscalità non colpisce chi è già ricco colpisce chi potrebbe diventare ricco e non lo diventerà mai per colpa delle tasse
Io non credo di dover ricordare a voi
Che dei valori della nazione avete fatto una bandiera
Che la fiscalità oggi
La mina
A la bomba ad orologeria sotto l'unità nazionale
Perché l'eccesso di fiscalità ha reso più esasperati i contribuenti specie al Nord e più disperata la condizione dei disoccupati specie al Sud la fiscalità sta spaccando il Paese
Noi dobbiamo batterci contro il fisco perché crediamo nell'unità della nazione
Quindi dobbiamo dare ambita a un piano di questo genere che comprenda questo
E che comprenda anche la solidarietà
Non credo di dover di ricordare che quando si parla di solidarietà la differenza non è fra chi vuole la solidarietà loro
E chi non la vuole noi
La differenza vera e fra una concezione sbagliata e controproducente della solidarietà loro è una condizione moderna della solidarietà noi ne volete un esempio
All'indomani della sua vittoria elettorale
Il nostro geniale
Gioviale
Gioioso Giulivo Presidente del Consiglio si è presentato alla televisione
Questo non è il governo dell'Ulivo questo come sapete il governo del Giulivo si è presentato alla televisione
Ed ha detto che voleva ispirarsi
Per la sua azione futura all'arciere di Sherwood lui voleva essere Robin Hood voleva prendere ricchi per dare ai poveri
Abbiamo scoperto
Assai presto
Quale idea di Robin Hood abbia
Romano Prodi appresso ai poveri a colori i quali non si potranno mai permettere l'acquisto di un'automobile per mettere i soldi nelle tasche di un imprenditore automobilistico non propriamente indigente
Del resto lo sappiamo impatto di regali alla famiglia Agnelli Romano Prodi non accetta lezioni da nessuno
Solidarietà a sentire parlare gli esponenti delle sinistre
Si ricava l'impressione che si siano convinti
Che è un Paese tanto più efficiente solidale
Quanto maggiore è il numero di persone che dipendono dalla carità pubblica per andare avanti al limite il massimo si avrebbe quando tutti dipendono alla carità pubblica per andare avanti
Noi al contrario riteniamo che un Paese tanto più efficiente e solidale quanto minore e il numero di persone che dipendono alla carità pubblica per andare avanti è l'ideale si ha quando nessuno dipende dalla carità pubblica
Per andare avanti
Noi stiamo dilapidando centinaia di migliaia di miliardi
In programmi che dovrebbero servire ad alleviare il problema sociale nel nostro Paese
Io ho calcolato che se quelle somme andassero direttamente al quaranta per cento più povero degli italiani supponendo cioè che esistano in Italia ventidue milioni e seicento mila poveri
Li trasformerebbero in benestanti
Ci consentirebbero di elargire un reddito aggiuntivo annuo i sessanta milioni alla famiglia media di quattro persone la povertà sarebbe scomparsa del tutto
In realtà i poveri quei soldi non arrivano quei posti quei soldi vanno in vario modo scippati in un apparato politico burocratico costosissimo inefficiente e corrotto i poveri restano poveri e il dissesto continua
E ancora
Le sinistre parlano di mercato
Consentite a uno
Che per moltissimi anni
Spesso in condizioni di assoluta solitudine ha difeso la superiorità della economia di mercato di avere qualche riserva sulla conversione che ha avuto luogo a sinistra
Il mercato bisogna capirlo il mercato è uno strumento potente di progresso se se ne accettano le regole non lo è affatto quando ci si limita a scimmiottare né negli slogan l'essenza
Io sono siciliano
Sono orgogliosamente siciliano
Sono nato a sud del trentottesimo parallelo
Ma per sottolineare in questa sede
L'importanza del mercato dato che l'incontro ha luogo in Veneto devo ricordarvi che all'indomani dell'ultima guerra il Veneto era più povero della Sicilia
La Sicilia è stata affidata alle amorevoli cure della Cassa del Mezzogiorno dell'intervento pubblico
Il Veneto
E stato abbandonato a se stesso i risultati si vedono la Sicilia continua a versare in condizioni disperate è questa è diventata una regione modello chi crede nel mercato deve accettarne le regole non proporre all'IRI due e simili vergognose artifici
Gli acquisizione del consenso
Quindi è necessario un programma che è un comune
In secondo luogo e necessario che tutti i movimenti del Polo si diano un meccanismo comune
Non è determinato e trasparente per la selezione delle candidature non dobbiamo più ripetere l'errore del novantasei
Non dobbiamo più ripetere l'errore del novantasei quando prendemmo un milione quattrocento mila voti in più
Al proporzionale che non al mezzo maggioritario un milione quattrocento mila italiani votarono le nostre liste ma non votarono i nostri candidati dobbiamo coinvolgere fin dall'inizio con un meccanismo analogo alle primarie i cittadini gli elettori nella scelta dei candidati del Polo non di questo o quel movimento ma di tutto il Polo
Terzo abbiamo bisogno di coordinare sul serio
La nostra azione parlamentare
Al limite dobbiamo adoperarci perché inizi un cammino che ci porti in fondo
Alla costituzione di un unico gruppo parlamentare ma non possiamo procedere in ordine sparso proprio oggi che i regolamenti della Camera attribuiscono all'opposizione il venti per cento dei tempi noi dobbiamo coordinarci per un programma comune
Per diciotto mesi la nostra azione parlamentare
Deve essere coordinata
E infine se è possibile
Ma noi dobbiamo adoperarci perché divenga possibile dobbiamo dar vita a un governo ombra che si contrapponga al governo delle sinistre Carrie batta punto per punto a tutte le loro obiezioni
Significa questo che io credo al partito unico del centrodestra probabilmente sì
Ma nei termini in cui vi ho detto ogni movimento potrebbe mantenere la sua identità
Ogni patrimoni mento potrebbe far salvo il suo patrimonio di valori la sua organizzazione interna
Ma dovremmo essere uniti ed identificati in un programma comune in un meccanismo comune di scelta dei candidati ed un coordinamento dell'azione parlamentare oltre che di un governo
Io vorrei permettermi con tutta l'umiltà
Che deriva dalla consapevolezza dei miei limiti di proporre qui a tutti voi in primo luogo ovviamente ai vostri dirigenti e in primo luogo a Gianfranco Fini
Che ci sia da operi tutti perché abbia luogo presto il congresso dell'opposizione di un'opposizione che non vuole restare opposizione ma vuole diventare governo dell'Italia
Vedete amici io credo che lo si potrebbe fare anche a breve scadenza anche prima dell'estate per prendere in esame le soluzioni possibili a quei quattro problemi che ho sollevato
Amici il nostro compito e di portata storica
Qualcuno oggi nella tavola rotonda parlava della improponibilità oggi dell'anticomunismo
Io vi confesso
Che sono stato anticomunista tutta la vita
Ma mi sembra
E mi sembra anche eccessivamente facile
Dire che il secolo per si conclude che stato insanguinato dalla più barbari che forma di oppressione della mente umana
Venga così privato della memoria storica di questo fenomeno ma è vero
In un certo senso i l'anticomunismo ha fatto il suo tempo
Perché noi anticomunisti abbiamo vinto
Ma questa vittoria ha comportato anche un cambiamento nella politica italiana su cui richiamerei la vostra riflessione prima di chiudere
Vedete nella immaginazione collettiva in passato
In Parlamento c'erano da un lato i libertari coloro i quali si preoccupavano di difendere tutelare i diritti di libertà dei singoli
E dall'altro c'erano i teorici dell'ordine della legalità che erano disposti anche ad accettare alcune violazioni la libertà personale per salvaguardare il bene superiore dell'ordine pubblico si riteneva che i primi sedessero a sinistra
E che i secondi sedessero a destra
Non è più così
A sinistra siede il partito di colori i quali hanno approvato la manganellata dura a danno degli allevatori hanno approvato la ma anche l'altura a danno dei tifosi inglesi e non hanno detto una parola sull'affondamento della motonave
Con i profughi albanesi il partito del manganello oggi sta a sinistra a destra sta il partito della legalità il partito nell'ordine il Partito della legge
Una volta nell'immaginario collettivo in Parlamento sedevano due schieramenti da un lato c'era il partito del cambiamento anche del cambiamento rivoluzionario e sedeva a sinistra
E dall'altra
C'era il partito che difendeva lo status quo che si opponeva al cambiamento
E sedeva a destra non è vero che questa fosse un'immagine corretta ma questa
Era l'immagine prevalente nell'opinione pubblica bene quest'immagine oggi è falsa perché i conservatori siedono a sinistra e coloro i quali chiedono il cambiamento siedono nel centrodestra
Sempre nell'immaginazione collettiva si riteneva una volta che a sinistra
Se desse il partito che teneva alte le regioni della democrazia
E che a destra sedeva viceversa il partito di colori quali preoccupati dell'abuso della sovranità popolare dipendevano le ragioni della tecnocrazia
Con l'esperimento del governo dei tecnici
Del governo Dini abbiamo visto che oggi la situazione è il contrario siamo noi che crediamo nella democrazia
Nella sovranità popolare nella capacità del popolo di determinare il suo futuro e loro che per quindici mesi si sono opposti a che questo accadesse
Durante il governo Dini
Si riteneva e sto concludendo
Che a sinistra
Ci fosse il partito del lavoro il partito dei lavoratori
E che a destra ci fosse il partito dalle ragioni dell'economia se non addirittura della difesa del capitale
Oggi esattamente il contrario
A sinistra abbiamo esponenti come Walter Veltroni che non si preoccupa dei tre milioni di disoccupati
Ma è contento del fatto che la Borsa ha guadagnato alcuni punti bene di quale classe portavoce Veltroni che è contento che chi ha impiegato i soldi in Borsa guadagna anche se tre milioni di persone
Restano senza lavoro no è il contrario
Siamo noi il Partito del lavoro siamo noi il partito di quelli che si preoccupano della crescita dello sviluppo e dell'occupazione e loro sono i quali
Interpretano
Con una logica che negli anni Sessanta sarebbe stata definita economicistica il corso degli eventi e infine io vi voglio dire che questa contrapposizione importante per l'Italia
Non è in gioco l'interesse personale di questo o di quell'iter e in gioco l'interesse nazionale
E a mio modo di vedere
L'interesse nazionale viene prima dell'interesse personale
Io ritengo
Io ritengo che nei rapporti fa un patriota ed il suo paese le regole della partita doppia non valgono non ci sono due colonne la colonna del dare e la colonna della vere ce n'è una sola c'è la colonna del dare noi dobbiamo tutto
Noi dobbiamo tutto al fatto di essere italiani
Noi dobbiamo tutto al fatto di avere avuto l'enorme fortuna
Di estrarre questa straordinaria carta alta nel gioco della vita nascendo in Italia e quindi dobbiamo ai nostri padri
E dobbiamo ai nostri figli di adoperarci perché questo Paese non diventi un regime ma diventi una democrazia competitiva in cui una forte e vigorosa opposizione si conta la ponga al monopolio del potere esercitato dalle sinistre soltanto così le nostre libertà potranno essere tutelate soltanto così l'Italia potrà sperare nel suo futuro
E se non vi appare eccessivamente ingenuo retorico vorrei concludere come si concludeva una volta viva l'Italia
Bene ringraziamo l'onorevole Martino
Io adesso devo fare veramente una comunicazione davvero disservizio ma contenti veramente proprio adeguati a tutte quante le richieste di parola che ci sono stati beh dispiace va bene contingentare i tempi ma purtroppo è così abbiamo oltre ottanta iscritti a parlare
Se qualcuno volesse rinunciare di palla cosa sarebbe sarebbe gradita verità
E ci sono dei saluti e anche qui io desidererei direi che veramente noi apprezziamo moltissimo tutti quanti coloro che sono stati qui con noi in questi giorni che ci hanno onorato della loro partecipazione
Abbiamo qui con noi l'ex ministro Conso al quale credo che tutti quanti dovremmo rivolgere un caloroso saluto
E questa sera abbiamo due bellissimi ma veramente bellissimi Palladino brevissimi intenda tre minuti purtroppo più di tanto non può essere due brevissimi saluti del sindaco di Foggia onorevole Agostin ampio ed è la dottor o nobiliari segretaria nazionale del l'UGL subito dopo riprenderemo nell'ordine
Con rampogne Rebecchini Muscardini Alemanno Urso Nania
La Russa parlato Sacchi era Martinat Selva Matteoli eccetera
Cari amici
Chi vi parla il sindaco di Foggia
La comunità più numerosa l'ha presentata da un uomo di Alleanza Nazionale
Ho l'orgoglio di porgervi il saluto
Di Foggia della Capitanata
Con la convinzione che la rappresentanza
In Puglia
A livello di Enti locali sarà aumentata in un prossimo futuro dalla elezione di Adriana Poli Bortone
Al sindaco di
Io intervengo per porgervi saluto ma anche per parlarvi nei tempi che mi sono concessi di un documento sottoscritto da me da Silvano Moffa da Pasquale Viespoli Daddi Plinio
Linda rappresentanza del comune di Chieti di primitivo
Il documento con il documento ci siamo posti noi sindaci il problema del rapporto tra l'Europa le città tra il sistema Italia e i comuni il presidente Gianfranco Fini ieri ha parlato
Si è soffermato su alcuni aspetti molto importanti riconducibili al processo di riforma che è in atto in Italia
Però lui collegando il tutto al sistema Italia e stigmatizzando
Il discorso della secessione nei termini che tutti abbiamo avuto modo di recepire
I sindaci
Con questo documento
Si pongono il problema
Della città come cellula centrale ipotizzata dal Trattato di Maastricht
Si pongono il problema del Comitato delle Regioni e della rappresentanza dei Jindal ci nel Comitato delle Regioni
Ci pongono tutta una serie di problemi parlando del sistema Italia Heather rapporto al sistema Italia comuni
Con questo non si vuole realizzare
Una concorrenza Comuni Regione comuni province ma ci vuole soprattutto si può allora ci vuole definire il ruolo della Regione come ente di programmazione il Comune come ente di gestione al fine di evitare la clonazione dal centralismo avverso il quale si sta discutendo ad ogni livello
Processo di ampliamento delle autonomie locali deve essere inserito nell'ambito del rafforzamento dell'unità dello Stato come sancito dall'articolo cinque dalla Costituzione
I Comuni dopo bisogna prendere atto di questo dato possono meglio promuovere e realizzare quel riequilibrio territoriale che con scarsi risultati è stato portato avanti dallo Stato e dalle regioni in terzo luogo i Comuni rivendicano un processo di riequilibrio istituzionale tra Regione ed enti locali al fine di evitare un non corretto neo centralismo regionale atteso che alle regioni come dicevo deve essere riservato alla funzione gli indirizzò di programmazione e di controllo
Così come il discorso delle aree metropolitane
Deve trovare una soluzione nell'ambito di un processo su base associativo
Per questo i Comuni rivendicano il diritto di partecipare al processo formativo dalla normativa che deve disciplinare questo nuovo moderno nell'assetto istituzionale politico istituzionale del nostro Paese
Io non vi tedierò con la lettura del documento il documento è a disposizione perché viene consegnato alla presidenza i sindaci ma chiedono l'accoglimento chiedono al Presidente di far proprio questo documento il problema te di trovare ricercare una soluzione cioè potenziando le legittime attese di chi chiede autonomia possa però evitare una frantumazione a scapito delle Autonomie locali essendo il Comune la comunità che si fa stato
Che si organizza perché può portare al superamento delle divisioni che sono perché non hanno i loro ragion d'essere tra nord e sud centro perché il Comune per la sua capacità di proiettarsi in Europa che deve essere valutato ai fini normativa nel prossimo futuro grazie buon lavoro
Grazie all'onorevole Agostinacchio anche per la sintesi veramente eccezionale e altri tre minuti a Laura Scalabrini dei Verdi federalisti
Noi siamo
Verdi federalisti
Se hanno dei Verdi alleati del Torino
Siamo dei Verdi federati con il CDU Landau per queste chi sentiamo fuori dal podio anzi se hanno dei verdi cattolici è il nostro obiettivo è di portare l'ambiente nel centro destra perché riteniamo che l'ambiente non sia un valore culturale di cui una sola area politica si debba appropriare
Avrei valuta spiegare i motivi
Vieri per cui noi con tanta sofferenza siamo arrivati fino a prestazione no il tempo a stringersi anche ci sia una persona molto più importanti Dinoi che devono parlare Nasi ai fini ICI ha voluto oggi qui
E perché ritiene che la presenza di un movimento al di là degli ambientalisti che già ci sono nel paga di un movimento Autan hanno che non è nell'access Tania liberista Anna è verde basca Senna per ridare fiducia a quell'operazione che si veda Nagy sottratte le libere italiane anche nel centro destra
Delle azioni diversificate che non siano delle idee in merito io ogni di alcuni frazionamenti dei partiti esistenti prima
Ed è per questo che noi siamo qua
Non di tango altro tempo perché perché se no che cosa vuol dire aspettare in un congresso è il momento di dare viene la parola per spiegare le proprie idee adoprati iniziative
Noemi dice Anna che essi hanno disponibili per il potere raccogliere le istanze edicole ora che delusi dalla sinistra
Ma che non variano andare a destra passano a tornare in questa opzione ambientale la possibilità viene a disposizione uno spazio chi è via a tutti il desiderio di votare di portare avanti un programma ho te imponiamo vi ringraziamo pone serie
Graziella resterebbe quindi ai Verdi federalisti perizia Luton
Prende la parola il senatore Ramponi e subito dopo il professor Rebecchini
Roberto imporrà qualche opera
Se i ragazzi ragazzi
Bravi
Grazie ragazzi Catanoso è regolarmente iscritto a parlare anzi considerati i tempi in cui si è iscritta a parlare l'abbiamo anche e messo in posizione tale che possa essere ascoltato nato
Grazie
Allora io debbo riferire a questa Assemblea buona sera a tutti
Debbo riferire dei lavori della commissione che si è interessata per la difesa
E debbo ringraziare prima di tutto
Tutti coloro che attraverso una fitta corrispondenza e poi il lavoro di ieri sera
Mi hanno aiutato in questa doverosa opera per consentire di presentare
Secondo l'imputato dal nostro presidente dell'idea di politica della difesa che riguardano Alleanza Nazionale
La politica di difesa e sicurezza
è uno dei pilastri fondamentali della politica globale di guida di un Paese
E deve essere anche il pilastro della linea politica di un partito
La linea politica di difesa indica come lo Stato vuole difendere i valori etici morali materiali dei propri cittadini
E indica con quali risorse intende svolgere questa funzione
Questa politica deve essere strettamente coordinata con la politica di sicurezza Interna
E con la politica
Estera
Della quale è un pilastro fondamentale
è una componente fondamentale tant'è vero che voi sentite parlare quando sentite parlare dell'Europa di una politica estera e di difesa comune
Ma questa regola questo assioma
Che vale per tutto il mondo e per tutti gli Stati del mondo
Purtroppo non trova comprensione in Italia
Non l'ha trovata e non la trova tuttora
Le forze armate che sono lo strumento della politica di difesa sono state sempre considerate o come un atteggiamento di sopportazione da una parte ho come uno strumento da distruggere
Dall'altra parte della componente politica nazionale
E le conseguenze sono state che le risorse dedicate alle forze armate e alla difesa
Sono state nel tempo
Meno della metà
Delle risorse che hanno speso per le forze armate gli Stati omologhi coi quali ci vogliamo confrontare
E coi quali diciamo di volerci misurare quando parliamo di globalità
Quando bande parliamo di sistema Paese quando parliamo di identità nazionale
La Francia la Germania d'Inghilterra per vent'anni hanno dedicato alla difesa
Il doppio e più del doppio di quello che abbiamo dedicato noi
E ascoltate mi attentamente è un momento il paradosso è che nonostante abbiano per la difesa ha speso il doppio
Come ben sapete quando si presentano per la missione in Europa hanno un debito che è la metà di quello che ha il nostro Paese e questo la dice tutta sul modo di fare politica in Italia è questo dice che è una situazione che non può continuare
Perché noi possiamo in queste occasioni
Perso gli organi di informazione continuare ad attrarre l'attenzione sulla volontà di entrare in Europa sulla necessità di essere un sistema paese
Ma non possiamo pensare di essere noi ad insegnare a Francia Germania o Inghilterra che hanno i dati che hanno come si conduce una politica faremo delle inutili elucubrazioni allora sì veramente come dice il nostro presidente ci accorgeremmo che internazionalmente siamo dei nani
E le conseguenze di questa scarsa
Attribuzione di sostanze alla difesa ha comportato progressivamente lo scadimento completo delle nostre forze armate
E il governo attuale continua in una politica di balbetta mento dice di voler realizzare un determinato modello ma contemporaneamente presenta un bilancio che è assolutamente insufficiente e Louis spesso nella nota aggiuntiva al Bilancio dice che comunque i soldi non riuscirà mai a portare a termine i programmi che indica
Nel nel nella nota aggiuntiva
Ora questa situazione non può continuare lo stesso governo fa provare al al Senato una legge sull'obiezione di coscienza che se passerà farà passare anche alla Camera ridurrà completamente a zero la capacità delle forze armate piano centosettanta mila uomini
Nello stesso tempo presenta un disegno sul servizio civile
Che poi ritira perché in realtà è un altro imbroglio agli occhi dei cittadini italiani
E allora quali sono le linee di politica programmatica che Alleanza nazionale indica per il discorso della difesa
Nei confronti delle Nazioni Unite Alleanza nazionale dice che noi dobbiamo continuare a partecipare alle OPA alle operazioni di pace
Ma dice che ritorno deve essere un ritorno adeguato
Cari amici che vi dedicate alla politica giornalmente ed è giusto intuite la classe politica a tutti i livelli di Alleanza Nazionale
Voglio farvi fare una riflessione
I nostri soldati
Hanno saputo accattivarsi la simpatia la stima dare prestigio alla nazione italiana
Più di quanto abbiano fatto tutte le altre espressioni della vita sociale politica ed economica italiana
Però non siamo stati capaci poi di valorizzare questo tesoro che i nostri hanno saputo di stima e di prestigio che i nostri uomini sulla loro pelle non facendo chiacchiere hanno saputo accattivarsi in tutte le operazioni di pace alle quali hanno partecipato e questo governo continua con un atteggiamento balbettante come aveva voi avete avuto modo di di vedere sia nel momento in cui ci doveva andare in Albania sia nel momento in cui si doveva essere al fianco dell'alleato per eliminare minacce dirette e indirette immediate non immediate direi all'intera umanità
E dobbiamo continuare a rimanere nella NATO
Ma vogliamo che la NATO
Preveda di allargarsi a tutti i paesi europei e che non ci siano partecipazioni alle quali è consentito dire chi deve partecipare degli stati europei e altre alle quali sia consentito soltanto prenderne atto
E dobbiamo entrare in Europa ma dobbiamo entrare in Europa con un organismo che ci faccia e stimare dagli ori Paesi e non sottostimare come succede ogni volta che si tratta di prendere in considerazione interventi di carattere internazionale in ambito europeo ed in ambito mondiale
Il punto base
Della politica di difesa italiana deve prevedere la realizzazione di una difesa comune in ambito europeo impostare i propri programmi di conseguenza e impegnarsi in sede nazionale ed internazionale per la realizzazione di questo obiettivo
Ora per giungere a questa partecipazione integrazione
Noi dobbiamo prevedere due tempi
Il nostro programma prevede il primo tempo debba essere realizzata l'efficienza di questo strumento riducendo certamente questo strumento alle possibilità gli sono consentite dalle risorse che oggi lo Stato può destinare il secondo è quello di realizzare una parte quando sarà sistemata la situazione economica italiana una partecipazione anche quantitativa
Pari al peso
E alla valenza politica che l'Italia vola vere in Europa
Se questo non si fa noi continueremo a fare chiacchiere noi continueremo a fare sacrifici noi può darsi che entriamo anche nell'Unione monetaria ma non entreremo nella considerazione politica che dovremmo avere considerando il bagaglio culturale e la capacità economica e produttiva del nostro Paese
In sede nazionale
Sei sono le proposte che noi facciamo
La prima è basata sull'individuazione delle ipotesi finanziaria
Gli ho detto che da anni si continuano a fare modelli e poi a dare alle forze armate risorse che sono assolutamente inadeguate così facendo si prendono in giro da una parte i cittadini e dall'altra gli operatori delle forze armate
Che sistematicamente sono mortificati da una da un equipaggiamento ed una dotazione che rimettono sempre in un complesso di inferiorità nei confronti dei soldati decretati umane siano già un quarto d'ora e Cicchetti eroicamente escluse Anna non allora si allora parlerò tre minuti tre poi in tre minuti le dico sei
E allora
Il primo punto è questo noi dobbiamo considerare che non possiamo nei prossimi dieci anni andare al di sopra dei ventidue mila miliardi di cui lo Stato può disporre viste le condizioni di Maastricht secondo tema è quello tra la scelta tra leva il volontariato avrei voluto spiegarvelo bene non è possibile farlo
L'orientamento di alleanza nazionale è quello dell'abolizione della leva del passaggio al volontariato fermo restando il discorso che la difesa della patria sia il sacro dovere dei cittadini ma perché oggi senza dimenticare i migliori di ragazzi che hanno dato il loro contributo quando vi era la leva è necessario avere forze armate professionali di numero ridotto capace di utilizzare i sistemi d'arma di alta tecnologia di cui oggi dobbiamo avvalerci
Il terzo punto
E quello relativo all'industria della difesa l'industria della difesa italiana è certamente di tutta l'industria e la componente di livello tecnologico più avanzato assolutamente necessario come dice il nostro modello assicurarle un Budget annuale di sette otto mila miliardi tale da consentirle di rimanere agganciata al treno dello sviluppo tecnologico mondiale via consentiva di partecipare ad uno sforzo industriale unitario in ambito europeo
L'altro punto è quello riferito al servizio militare femminile
Noi siamo per l'apertura alle donne del servizio militare ma non solo per una ragione di pari opportunità
Ma perché obiettivamente da una seria analisi si vede che oggi vi è ampio spazio perché anche le donne diano il loro contributo
Sia sul piano organizzativo e sia sul piano delle partecipazione a quell'operazione di pace che se avessero avuto la possibilità di disporre di aliquote femminili avrebbe avuto Tosi porgere ancora meglio il compito che così mi dà me mirabilmente hanno svolto ultimo Ultimo
Aspetto è quello della rappresentanza militare
Il concetto fondamentale di Alleanza Nazionale
E quello che ferma restando tutte le caratteristiche peculiari del particolare stato giuridico al personale militare deve essere garantita la stessa tutela
E la stessa capacità rappresentativa assicurata dalla legislazione al personale civile
Terminò con questo rammaricato per il poco tempo tranquillo perché la nostra relazione è molto chiara e molto precisa una cosa è certa o la politica italiana capisce l'importanza della difesa riesce a realizzare a dare al nostro Paese
Una politica estera sostenuta da una forte capacità in termini di difesa oppure noi non avremo mai del mondo il posto il prestigio
Il consenso che merita un paese chiare dimensioni la capacità produttiva e la cultura del nostro popolo grazie
Grazie escluse ancora nani raccomanda di Conte gli interventi entro i dieci minuti
L'azione Lentini cede il posto prima
Prima di pagare luce d'imposta ai giovani del di Azione giovani al presidente è casa nostra
Grazie
Grazie presidente
E la possibilità di anticipare di intervento che pare essere molto atteso da una parte della sala io vi ringrazio e questo odierno e per azione giovani per la struttura di questo nostro dovendo movimento e il debutto ufficiale dopo un anno e mezzo dalla nasce l'opera nel mezzo dal Congresso
Di Rieti che è servito a far nascere la nostra no l'organizzazione giovanile che viene dalle splendide esperienze e il tram della gioventù
E del FUAN
Siamo oggi qui al nostro debutto
Questo anno e mezzo
Questo anno e mezzo
è un periodo che è servito sia alla riorganizzazione interna
Nella nostra struttura ma soprattutto c'è impegnati in una intensa attività politica Esterna che ha avuto la massima espressione nelle vittorie nelle scuole e nelle università anche a nessuno di voi sono sfuggite con i nostri giovani impegnati in prima persona
In tutte queste battaglia
E mi corre l'obbligo a far riflettere tutti i delegati
Queste vittorie che talvolta sono state ottenute in città anche in grandi città
Dove poi invece si sono perdute le elezioni amministrative
E la dimostrazione al di là dei sondaggi e il mondo giovanile guarda noi con grande attenzione e un'altra dimostrazione è dato dal fatto che spesso nelle nostre liste nelle liste di Alleanza Nazionale il ruolo dei giovani è stato un ruolo di primo piano nella scelta che nelle preferenze hanno avuto i nostri elettori
Tutto ciò insieme ai temi più importanti che oggi sono i temi del dibattito politico
Riguardano
Che che riguardano direttamente o indirettamente i giovani ci fanno comprendere come la centralità della questione giovanile sia oggi certa nel dibattito politico nazionale noi siamo consapevoli di questo ruolo importante che oggi Azione Giovani si trova condividere all'interno di Alleanza nazionale con il progetto di alleanza nazionale
Dare voce a tutti i sentimenti alle idee alle speranze delle giovani generazioni ci inorgoglisce giovani italiani che seppure vicini seppure sempre più vicini a giudicare dicevo dai sondaggi
Guardano al nostro movimento ma sono alla ricerca di riferimenti stabili con la volontà di proseguire il cammino verso il cambiamento di questa nostra nazione
Oggi i giovani sembrano aver ritrovato con coraggio uno spazio di protagonismo
Nell'ambito di chi in Italia lotta verso il cambiamento a cui facevo riferimento prima il rinnovamento della politica abbandonando una stagione di disimpegno e di indifferenza che sembrava impossibile abbandonare pochi anni fa pochi mesi fa
E ed è molto ed era molto diffusa negli anni negli anni scorsi nei mesi scorsi
Riusciamo forse ad essere noi ma ancor più o ancor più che noi coloro i quali vicino ad Azione giovani ma vicino ad Alleanza Nazionale all'esterno delle nostre strutture si sono sentite un po'per dirla alla Junger
Un po'ribelli in questa storia di questo nostro periodo siamo sicuri
Del fatto che per potersi porre alla guida di questa riscossa delle giovani generazioni bisogna riuscire a coniugare all'esigenza della modernizzazione del Paese che tutti noi riconosciamo che forse per primi nella storia del nostro movimento abbiamo riconosciuto la voglia di rappresentare un ancora una certezza un riferimento dei nostri valori
A punto di riferimento questo ruolo naturale di antagonisti alle dottrine che oggi informano la vita
Quotidiana della nostra società trascinata dal ma dal materialismo il relatore ma significante va vissuto coniugando
La riscoperta del ruolo dell'uomo come fulcro della società
Con un progetto comune
E superando l'egoismo individualista
Parta dalla più semplice delle comunità dalla famiglia per proseguire così nella ricostruzione di una comunità più vasta che la comunità nazionale io sono felice sono particolarmente felice di avere sentito ieri nella relazione del presidente Fini che la famiglia a un posto di rilievo
Perché lavora la valorizzazione della dimensione familiare
Deve essere la prima delle battaglia del nostro ambiente politico il sentirsi parte di un qualcosa di più grande di un qualcosa che non si ferma alla nostra sola esistenza individuale
Il sentirsi parte di un percorso comune ad altri individui riconoscendo che certamente le diversità
Ma individui con i quali si condivida magari la lingua la memoria storica se volete la cultura ci permetterà di costruire quella Europa dei popoli alla cui realizzazione noi miriamo
Sottolineando ancora i limiti di un'Europa solo monetaria o solo economica per l'Europa dei popoli e mi fa ripensare oggi
Proprio in questa data alla stessa data del mille novecentosettantacinque quando uno dei nostri migliori militanti militante dell'Europa dei popoli ha dato la vita per questa idea e io
Saluto la memoria di Michels Man pagasse
Vi ringrazio per ricordarlo perché lo state ricordando insieme insieme a me insieme hanno
Questa e L'Europa che vogliamo un'Europa vera
Un'Europa politica
Un'Europa anche militare perché no con un proprio esercito una propria politica estera
Che ci possa consentire di salvaguardare le sovranità nazionali
Ed anche che possa consentire un bilanciamento anche in tema di relazioni internazionali tale da non permettere ruoli eccessivi da parte di alcuni che non possono essere più condivisi né tollerati né credo oggi dopo tanti anni nemmeno più capito
Obiettivo dei militanti di Azione giovani e certamente quello di restituire alla politica il primato sull'economia
Per consentire che le scelte si facciano in base agli indirizzi politico-culturali non più per mezzo di automatismi o peggio per interessi particolaristico o interessi addirittura personale
Il nostro dovere oggi quello di lottare per la libertà e lottare per la libertà vuol dire tante cose vuol dire
Lottare per la libertà dalla droga che si sconfigge riempiendo la vita dei giovani di valori in una visione comunitaria dell'esistenza libertà dalla cultura ufficiale una cultura che in cinquant'anni dal dopoguerra ha attivato un'occupazione sistematica di tutto il settore
Ed è per questo che tra l'altro abbiamo creato
In Azione Giovani il Comitato tutta un'altra storia
Che mira a coinvolgere tecnici studenti intellettuali diaria che per troppo tempo sono stati magari in disparte non so se per colpa loro nostra comunque certamente staccati da quella che è stata la nostra militanza politica di tutti i giorni
Per consentire così una reale alternativa culturale a quella che oggi
La unica cultura
Omogeneizzando e della sinistra libertà vuol dire libertà anche dalla mafia dalla criminalità vuol dire un impegno anche culturale per sconfiggere il controllo criminale
Del mondo del lavoro dell'economia che oggi ancora in parecchie parti d'Italia esiste e resiste e anzi la fa da padrone libertà
E la libertà della scuola per noi la libertà
Dalle riforme dell'attuale governo
Io ringrazio anche il partito i gruppi del Polo per la battaglia che hanno fatto in Parlamento
Contro questa riforma una riforma che vuole portare all'ammasso di cervelli delle giovani generazioni facendo dello studente soltanto uno dei passaggi di una catena
Di montaggio e non più un individuo una persona un uomo noi vogliamo difendere così la nostra cultura
Il nostro radicamento nelle tradizioni nazionali
Vogliamo che anche la scuola pubblica venga difesa anche nelle strutture
Perché non si può abbandonarla alla omologazione culturale della sinistra che tenta proprio di prenderne l'assoluto controllo per fare ciò bisogna chiamare a raccolta tutti gli uomini liberi
Tutti coloro i quali sono disposti ad attivarsi
Per raggiungere questi nostri obiettivi ci chiediamo come mai questo Governo non abbia pensato all'adeguamento delle strutture delle infrastrutture pubblicata la scuola alla formazione alla ricerca noi vogliamo che la riforma della scuola dell'università siano fatte certamente ma che fatte con serietà pensando anche agli interessi degli studenti che viceversa non sono calcolati
Ed alla meritocrazia che deve contraddistinguere e ancora libertà e libertà dalla disoccupazione dalla morsa della crisi economica
Bisogna che noi chi stia al fianco di tutti gli italiani dei giovani italiani e dei meno giovani che oggi protestano e il mio pensiero va agli allevatori agli agricoltori e disoccupati
Bisogna andare verso di loro bisogna aiutarli bisogna correggerli bisogna creare una politica anche legislativa che vada incontro alle disparità azione alla partecipazione
Agli utili dei dipendenti delle imprese
Un'altra risposta si può certamente individuare in questo senso nel terzo settore
Nell'associazionismo nel quale e con orgoglio che dico che azione giovani può dire di rappresentare l'organizzazione giovanile che forse che attendono il detenuto dannunziana sono venticinque minuti che stai parlando il reato finito Oliverio usare grazie è indagato ovvero da una pienamente ma deve essere uguale per credo credo e concludo che il mondo giovanile abbia dimostrato di essere anche esso protagonista di quei dell'evoluzione di Alleanza Nazionale
Concludo
Ringraziando i nostri militanti che hanno mantenuto i legami con i nostri valori che attraverso mille difficoltà hanno lavorato nelle scuole nelle università e nei lavori per costruire tutti insieme il sogno di cambiare l'Italia grazie
L'ingegnere Lentini che ringraziamo per aver ecceduto il posto e per restare qui da stamattina inattesa di parlare
Prendo Lorella dare la parola l'ingegnere Lentini grazie
Presidente cari amici buonasera
Sono lieto di prendere la parola nel pomeriggio contraria qua contrariamente a quanto era stato preavvisato questa mattina
Perché mi ha dato modo di seguire a tavola rotonda particolarmente interessante
E non tanto perché si è fatto ripetutamente cenno
All'embrione di cui purtroppo no purtroppo mi dovrò top occupare in altri termini
Ma perché risonatori perdutamente quel concetto di partito di programma pertanto importante ma anche in un certo senso va attenuare
Quella distinzione che io ritengo particolarmente importante di fondo che distingue la destra dalla sinistra
Ebbene il nostro documento documento della commissione valori della persona e della famiglia
Che abbiamo esaminato ieri sera ai in condizioni particolarmente difficili ma che è stato discusso esaminato
E diciamo accettato da tutti i presenti ed erano oltre cinquanta componenti la Commissione si apre richiamandosi ha precedenti lavori della consulta etico religiosa evidenziando la distinzione di fondo tra destra e sinistra la destra si caratterizza oltre che per l'attenzione all'aria aperta concrete quindi la concretezza e realismo anche e soprattutto per il collegamento alla tradizione
Alle radici culturali alla memoria storica e dicevamo proprio l'altro giorno con l'amico Malgieri che la patria è diciamo alimentata appunto dalla memoria storica
Una concezione pertanto del tutto diversa ed opposta a quella progressista e tendenzialmente utopica che contraddistingue la sinistra
Il vero discrimine di fondo che divide la destra dalla sinistra
è di natura storico-culturale ed è alla base di ogni bipolarismo di ogni bipartitismo presente nel le democrazie occidentali
E questo dovrebbe essere tenuto presente da tutti i componenti del Polo il comune denominatore è proprio questa concezioni di fondo che sono poi possiamo riassumerla in due visioni del mondo completamente diverso
E mi ha fatto piacere ascoltare questa mattina finiti che ha sottolineato come la concezione che contraddistingue questa parte particolarmente caratterizzata dalla diciamo le le il richiamo al diritto naturale
Abbiamo ritenuto opportuno aprire con questa premessa
In quanto dovendo questa conferenza
Trattare
Delle difficili sfide che ci attendono con l'inizio del terzo millennio era bene ricordare a noi stessi in forza di quali valori i quali principi intendiamo affrontare e vincere quelle sfide
Vedete il documento di base documento ufficiale di questa conferenza apre con queste parole
Inquietudine incertezza in sicurezza sono gli atteggiamenti psicologici e politici che caratterizzano questa nostra fase storica in questa nostra in questa fase storica la la il popolo italiano
Perché vedete come ha detto Fini la destra non è passatista
Realista non c'è non stagista in questo ma i valori bisogna verdi presenti
Non si tratta quindi di ideologismo ma senza valori non si sa
In quale modo in quale senso ci si debba comportare ad agire quindi partito di programma mi sta bene ma come è stato sottolineato proprio da Fini anche partito di valori
Allora la prima domanda che ci poniamo relativamente al tema che ci è stato assegnato questa nostra società inquietudine incertezza insicurezza è ancora in grado di recuperare i concetti di persona e di famiglia che sono a fondamento di quella civiltà di cui ci sentiamo eredi
Noi riteniamo distinte
Ed è anche in ragione di questa nostra risposta che ci confermiamo di destra
Certo rafforza il positivo convincimento
Anche alla considerazione che le tante offese arrecata alla dignità
E alle inviolabilità della persona umana da parte dei regimi materialisti
Che hanno caratterizzato il corso di questo secolo al tramonto sono ancora nonostante tutto ben presenti nella memoria del nostro popolo il che non potrà non favorire il recupero del concetto di persona
E conseguentemente quello di famiglia
Ma procediamo con ordine
Pertanto per meglio capire la situazione
Per capire quindi lo stato di inquietudine e di incertezza di insicurezza nella quale ci troviamo è bene ricordare rapidamente gli eventi o meglio le cause ispiratrici di quegli eventi
Che nel corso di quest'ultimo mezzo secolo hanno inciso sulla nostra società
Tanto da alterare anche gli stessi concetti di persone di famiglia
Nell'immediato dopoguerra
In tutti i Paesi in cui il comunismo non era andato al potere e quindi in Italia in particolare si veniva afferma rafforzando nel tessuto sociale quella concezione del mondo
Che richiamandosi ai principi del diritto naturale poneva nel giusto valore sia la persona che la famiglia
Ma contemporaneamente
Questa positiva tendenza veniva contrastata dall'azione condotta oltre che dalle forze Mark di matrice marxista anche dai seguaci di quelle dottrine che possiamo definire neo illuministe
E così prima lentamente e poi in forme sempre più accentuato si andava diffondendo nella società una concezione materialista basata su un'antropologia totalmente contraria a quella della nostra tradizione
Questi brevi accenni sugli esordi del processo di secolarizzazione
Sviluppato in Italia ci aiutano a trovare più facilmente la strada da seguire qui non si tratta di di bancare anticomunismo e quindi conseguentemente per riflesso antifascismo
Anzi vi dirò di più
Che io questa mattina o ha visto c'è od ho diciamo assistita la distribuzione del Libro nero ma forse non ho trovato un fatto particolarmente opportuno
Ogni iniziativa
Che
Non andasse alla radice dei fenomeni non farebbe altro che favorire delle tendenze in corso e quindi il processo di decadenza
Eh sì
Perché e torno a ripetere inizio inquietudine incertezza insicurezza
Sono ebbene porre in evidenza
Due aspetti del processo in corso uno politico-strategico e l'altro etico culturale peraltro tra di loro legati dato che non esiste
Strategia politica quindi neanche partiti di programma
Che non sottolinea in una specifica visione dell'uomo e della società
Sono detta mente uno legati quindi una visione
Una strategia politica è legata e sottintende sempre una specifica visione dell'uomo e della società
Quanto al primo aspetto quello che io definisco politico-strategico ricordiamo che in Italia per almeno tre decenni
Con la politica del consociativismo è stato concesso alla sinistra spazi sempre più ampi di sottogoverno
Per avere in cambio una relativa tranquillità sociale una certa stabilità di governo il che ha provocato nel tessuto sociale italiano un diffuso male oscuro difficili da debellare tanto che un governo di centrodestra
Uscito vittorioso dalle urne è stato praticamente messo nella condizione di non governare
Dalle azioni di contrasto svolto dalle organizzazione gestite da una agguerrita nomenklatura di sinistra che si era fortemente consolidata proprio nel periodo consociativo
Per quanto concerne poi all'altro aspetto quello etico culturale mi limito a ricordare la scrupolosa applicazione da parte del Partito comunista delle lezioni di Gramsci fondate sul presupposto che in Italia la presa del potere
Poteva avvenire solo dopo aver conquistato le centrali della cultura
E così nel corso di cinquant'anni i principi della dottrina marxista sono a via via penetrati nei gangli vitali della nostra società la scuola l'università l'editoria l'anche la magistratura il mondo dell'arte e così via
E non si creda come alcuni hanno sperato
Che la caduta dei regimi del cosiddetto socialismo reale
Porti automaticamente al recupero dei valori tradizionali in quanto come Augusto Del Noce aveva previsto il marxismo avviene ad assolvere il compito di transizione al peggio nel senso che è una società borghese contagiata dalle idee marxiste e chiesti conseguenza perso ogni residuo senso morale religioso diviene facile preda di nuovi illusioni
Quali quelli appunto che io definisco nero illuministe che immancabilmente conduca la pelle materialismo compiuto come lo chiamava Del Noce tomba di ogni vera civiltà
Quindi questo il quadro che bisogna avere presente e che ci impone quindi un forte e costante impegno per il recupero di quei principi etici
In mancanza dei quali cari amici
Avventurandosi nei difficilissimi scenari del terzo millennio ci sono illustrati nel documento hanno riconsegnato sarà impossibile avanzare qualsiasi seria proposta di Progetto Paese non si può costruire sulla melma
Se non c'è una base non c'è un recupero di principi etici
Ripartire quindi da concetti chiari della persone della famiglia è il primo passo da compiere
Da personale sarò accorciano rapidamente
Ogni persona può giusto ma anche porsi la domanda quando ho cominciato ad essere quando ha cominciato a desistere la risposta che ci viene data dalla biologia e dalla filosofia insieme
La persona umana comincia ad esistere con l'apparire della vita umana ora la biologia che nel campo della genetica ha fatto enormi progressi
Chiarisce in modo inequivocabile che l'individuo si forma ed inizia a vivere al momento della fusione dei gameti il nuovo genoma giù di cui l'embrione e dotate di inizio del nuovo individuo
E anche della nuova persona umana in armonia con quanto aveva intuito la filosofia greca ed affermato il diritto romano affermazione poi comperata dal cristianesimo
I due termini questo è il punto importante individuo è persona non si distinguono come del resto afferma anche il nostro documento di base che è stato presentato documento del professor Fisichella
E pertanto è bene porre in tutta evidenza
Che il non riconoscere alla persona alla sua indiscusso c'è abile unione alla natura umana apre la porta a tutte le forme di razzismo
Etnico politico classista economico culturale religiose e così via distinguere l'individuo dalla persona la persona
Si forma contemporaneamente all'individuo
E quindi l'embrione ha ragione
Il dottor Fusillo
Che l'embrione non è una brutta parola embrione umano deve essere considerato come persona umana
Sin dalla fecondazione pertanto va protetto con diritti civili ed interventi socio sanitari alla pari delle altre persone umane anzi con maggiore cura come si conviene ai soggetti più deboli
Ed ancora la persona umana ha diritto al rispetto della sua dignità anche quando se ne prende in considerazione soltanto l'aspetto fisiologico e biologico e consentitemi PT ricordare che questa è sempre stata la posizione della destra
Anche quando abbandonata proprio da coloro che a parole si dichiaravano a difesa della vita rimase solo la destra a sostenerla
Passiamo rapidamente alla famiglia
La famiglia unione stabile è regolare di persone di sesso diverso
Ieri sera nell'incontro c'è stato anche un documento della dottoressa Reed Rubini
Della regione Emilia membro della Consulta anzi responsabile per la regione Emilia della consulta etico religiosa preziosa che ha diciamo approfondito particolarmente questo aspetto
Sottolineando appunto anche facendo presente tutte le difficoltà che oggi si pongono su questo tema perché ci sono le cosiddette famiglie di fatto eccetera
La famiglia
E la cellula base di tutto il corpo sociale come questa mattina l'onorevole Fini ha sottolineato
E sono veramente soddisfatto di quanto lui ha detto richiamando le parole del Papa di Giovanni Paolo secondo recentissime proprio
Diciamo di un assentibili pochi giorni fa del sei febbraio cellula primaria della società struttura portante della società e della vita di una nazione
Ed ancora Prisma attraverso cui considerare tutti i problemi sociali
Questo concetto del prisma il sembra particolarmente efficace
E appunto attraverso questo prisma che noi proponiamo di guardare di impostare il processo di rinnovamento ed in particolare quella riforma dello stato sociale
Che gli scenari del nuovo millennio ci impongono basti pensare a quanto già oggi si viene sollecitato per esempio dai partners dell'Unione Europea
La riforma del Welfare comporterà inevitabilmente un ridimensionamento dei compiti oggi assunti dallo Stato e quindi più ampie possibilità di applicazione di quel principio di sussidiarietà il che vuol dire un ruolo sempre più importante della società civile e in particolare della famiglia
La famiglia infatti oltre che Baluardo dei principi di diritto naturale e del concetto di autorità
Ed essere la prima sede di formazione del cittadino i raggi la più valida istituzione di protezione sociale basti pensare al ruolo che essa svolge Giacomo ammortizzatore sociale
A questo proposito è particolarmente interessante lo studio fatto dal professor Pennisi e dal professor vitale in questo senso
E dal peso
Non sopporto tra mille difficoltà sollecitando quindi una chiedo scusa ingegnere ma sono oltre venti minuti grazie
Che pongo al centro ed esalti il ruolo della famiglia e così è quello delle associazioni familiari e delle formazioni sociali intermedie riforme che si ispiri a quel modello
Ricordato anche dall'onorevole Fini questa mattina del Welfare Community e Caratti si caratterizza per una sentite profonda comunione tra famiglia e società non vi dico di più
Vi posso solo dire che nella sono allegati
Dei documenti tra cui particolarmente importante quello del senatore Riccardo Pedrizzi
Che si è occupato da tempio di questo problema della famiglia e della persona oltre a quelli di altre dottor Flavio Nucci e dal dottor Umberto hanno Celli buongiorno
Grazie Loreto dalle Cristiana Muscardini
Presidente Gentili amici prima di tutto consentite che a nome dell'Assemblea
Noi li votiamo un caloroso applauso alla presidente del gruppo europeo dell'Air per copresidente del gruppo Ute onorevole Jean-Claude pasticche qui tra di noi
Tra in molti messaggi che già ieri sono stati letti dal presidente Fisichella abbiamo avuto anche altri messaggi molto importanti per il nostro convegno
Dalle lettere dell'onorevole Fini segare presidente dell'Air per francese che si Felicita per l'iniziativa e che abbiamo già intrapreso insieme
Alle lettere di Samuel temette del ministro degli affari esteri di Israele a senatore Christian de la Madeleine già presidente del gruppo gollista al Parlamento europeo
E soprattutto io credo importanti la lettera della signora marcato Fermana vice presidente dell'associazione mondiale delle donne ebree ed esperta per il Likud per le problematiche sanitarie sa e sociali la signora ci scrive Titti ringraziando CIPE lo spirito di collaborazione Ca'n vuole trasmetterei per l'intelligente comprensione che AN ha dimostrato per la situazione internazionale della loro regione un metodo illuminato di pensiero che non è appannaggio di tutti in quanto alcuni regimi del nostro mondo vivono ancora in secoli bui
Anche importante la lettera
Dirò presto Praga segretario delle Nazioni Estero del Partito popolare di Aznar
Che segue con grande attenzione il nostro lavoro è la nostra evoluzione e vede nel centrodestra italiano in Alleanza Nazionale né gli alleati del Polo per la libertà
Il processo per proseguire sempre al meglio e più attivamente la costruzione della nuova Europa
La relazione la relazione non vi sarà letta perché non voglio vedervi cadere in piedi Pio dalle sedie
La relazione corposa
Ringrazio i colleghi parlamentari del gruppo europeo di AN i funzionari e gli altri amici che hanno aiutato a spenderla ed è a disposizione di tutti i delegati a me tocca per perdita di tempo
Sintetico sintetizzare alcuni punti aspetti che riteniamo molto importanti sebbene già molto evidenziati nella relazione del presidente Fini di ieri che come avrete notato per la prima volta come presidente del partito o di un grande Paese italiano ha voluto in un congresso come quei sotto parlare ampiamente d Europa ed era svolta e del ruolo che l'Europa aveva vere
Allora nove rinfacciare Mocci alle sue parole e ricordiamo una volta per che l'Europa debba avere l'unione politica
Che non vi può essere il primato dell'economia sulla politica ma deve essere la politica a guidare l'economia che l'allargamento l'allargamento verso i Paesi dell'ex repubbliche dell'Est
è un allargamento che andrà fatto ma perché si possa fare occorre che prima sia realizzata l'unione politica che ancora oggi è ferma ed immobile
Abbiamo il problema della disoccupazione in Europa
Diciotto milioni di disoccupati quaranta milioni di poveri credo che i Paesi civilizzati i Paesi dell'Unione europea debbano prima di tutto a farsi carico di risolvere i problemi dei loro disoccupati i problemi dei loro poteri per non aggiungere altre povertà a nuove povertà
Abbiamo bisogno di un'Europa del Mediterraneo
E in questo molte volte ci siamo trovati vicini alla Francia nella difendere la necessità dell'ingresso in Europa anche della Turchia
Perché se è vero come è vero che non sempre in Turchia sono rispettati certi diritti umani
è vero anche che la Turchia è un Paese importante
Per il nostro Mediterraneo e che deve consentire l'ingresso della Turchia un ruolo maggiore per quella politica del Mediterraneo che a Barcellona sembrare iniziata ma che poi si è fermata subito
Un ruolo nel Mediterraneo significa un ruolo per l'Africa uno Vuolo per il Medio Oriente
Quel Medioriente che deve trovare attraverso proprio l'unione politica europea la politica estera dell'Europa un momento di nuova pace un momento di processo e di crescita
Non possiamo lasciare soltanto ad altri paesi per quanto alleati gli amici hanno voi il ruolo di guida di politiche in Paesi a noi vicine
E in aree di influenza che ci compete un diritto non solo come italiani ma in quanto europei parlare di Europa significa anche parlare del diritto del cittadino
Del diritto del cittadino all'informazione a quell'informazione giornalistica che in Italia è così carente
Troppe volte noi sappiamo e abbiamo visto che negli altri Paesi i cittadini sono informati di quanto avviene a Strasburgo e a Bruxelles mentre la stampa e la televisione italiana non essi degno di informare quello che sarà di quello che poi sarà il futuro dell'attività economiche o dalla vita stessa dei nostri concittadini
è inutile parlare di mobilità del lavoro sì non non siamo in grado anche come scuola di dare dei titoli di studio che possano informare il programma ai nostri giovani al confronto con gli altri giovani europei
Occorre studiare le lingue occorre che siano riconosciuti quei titoli di studio che in Italia oggi non hanno valenza negli altri paesi comunitari
E a titolo di esempio citiamo soltanto i geometri o gli insegnanti del G7 che non possono andare a lavorare nel resto dalla comunità perché i loro titoli di studio non sono parificati
Abbiamo il diritto di chiedere al governo italiano
Di potere a dire alle istituzioni comunitarie con più facilità
Come parlamentari europei siamo subissati dalle richieste di centinaia di cittadini italiani che non sanno come rivolgersi alle varie corti che non sanno con a dire all'istituzione comunitaria per fare valere i loro diritti
E allora noi chiediamo anche una maggiore possibilità dell'impresa di partecipare ai progetti attraverso dei funzionari italiani a Bruxelles che siano finalmente in grado di svolgere il loro ruolo
I passati governi non si sono mai occupati di questo problema
A tutto vantaggio di altri paesi comunitari che hanno messo invece fior di personale in grado di poter aiutare l'impresa dei loro paesi a gestire meglio i progetti comunitari
E chiediamo al governo un rapporto più stretto tra categorie tra Parlamento italiano tra Parlamento europeo e tra Regioni
Le ha proposte disoccupazione vogliamo ricordare proprio qui
Che il padre storico del socialismo il padre del libro bianco sull'occupazione e cioè dei loro già presidente della Commissione ha scritto in quel suo famoso libro che la diminuzione dell'orario di lavoro non avrebbe portato a un solo posto di lavoro in più nell'Unione europea e allora si vergognino quelli che oggi attraverso questo éscamotage tentano di ribaltare il problema
Non si tratta di ridurre l'orario di lavoro si tratta di trovare modi e strumenti per lasciare lavorare la gente che vuole lavorare
Senza l'unione politica non c'è democratizzazione non potendo la moneta unica da sola essere uno strumento federatore
Se le regole venissero e terminate solo dall'economia e non indirizzate alla politica la democrazia ne risulterebbe diminuita
Il rischio dell'abbandono della via che porta l'unione politica vantaggio di un'Europa del solo libero scambio è reale i a n le denuncia i limiti e i rischi
Convinta che anche l'ampliamento senza coesione politica indebolisca ulteriormente il processo di integrazione e nello stesso tempo non rafforza come contropartita la funzione degli Stati nazionali
O l'Unione
Anche con la spinta della moneta unica saprà darsi uno statuto politico oppure potrebbe essere destinata di crisi in crisi da ampliamenti in ampliamento a diventare soltanto uno spazio commerciale di quattrocento milioni di consumatori
Sottoposto a decisioni politiche che potrebbero essere determinati dall'esterno in funzione dei rapporti di forza che vigileranno di momento in momento
Noi dobbiamo ricordare che tra gli obiettivi dell'Unione Europea figura anche la coesione sociale nei confronti dell'allargamento non si può ignorare l'esistenza dei disoccupati e dei poveri
La coesione un problema collegato alla nuova capacità trainante verso i nuovi mercati
I quali non si possono aprire le Camel meccanicamente o miracolosamente a causa dell'aumento del numero dei consumatori
L'espansione economica non può non essere pilotata da un disegno politico l'Unione non può dimenticare la necessità di individuare nuova
Per limitare i paesi terzi e per imporre loro il rispetto delle regole democratiche e dei diritti dell'uomo nei nostri progetti di cooperazione non possiamo ignorare esistono alcuni Paesi in cui ancora praticata la schiavitù o altri in cui lavorano bambini o in cui vi sono donne e uomini che non hanno alcuna protezione sociale
Il problema è delicato soprattutto quando si tratta di situazioni in cui le realtà esistenti sono tragiche al limite della sopravvivenza per coloro che vi operano
Le recenti assire Dreher per gollisti francesi hanno individuato l'obiettivo strategico della creazione di una forza democratica di destra e di centro destra europea
Da un lato per limitare l'egemonia delle sinistre
E dall'altro per porre un argine a certe nascenti nazionalismi che devono essere condannati
Senza tuttavia rinnegare il concetto di nazione che va rivalutato in un quadro moderno ed europeo e non legato soltanto alla territorialità
Accettare di condividere il medesimo destino vuol dire rispettare le specificità culturali linguistiche di ciascuno
E difendere in una prospettiva di interesse comune le proprie esplicita economiche e le proprie storiche relazioni derivanti dalla stessa collocazione geografica
Per l'ultimo aspetto l'Italia non può prescindere dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo ed ha la funzione di ponte che si svolge da sempre tra l'Europa e l'Africa del Nord e i paesi del Medioriente così come giustamente la Germania
Deve avere validi i suoi rapporti tradizionali con i Paesi dell'Est
Io credo che sia importante che Alleanza nazionale anche in questo contesto lanci per l'Europa un quadro di allarme per il quinto potere il quinto potere quello della criminalità organizzata una premeditati esista
Prelevamenti Scardino dispiace Walter minando un'attività organizzata che sta prendendo un potere sempre più forte sulla politica
Allora noi riteniamo che una politica estera una politica della difesa una politica per il lavoro siano la strada per la destra europea per una destra europea che crede nella filosofia del lavoro che dà libertà
Che dava allora resistenza che dà senso alla vita
Alleanza nazionale l'autentica destra per lavoro a una nuova Europa in cui l'Italia ha trovato il suo posto non per difendere i soli interessi italiani ma per difendere e diffondere il sogno realizzabile di una società più giusta ed umana
Di una società in sostanza di sostanza e non dell'apparenza gran
Grazie onorevole Muscardini presidente del gruppo parlamentare europeo di AN
La parola l'onorevole Ignazio La Russa
Vi pregherei di di stare tranquillizzava giudiziarie di ascoltare
Cari dirigenti di Alleanza Nazionale cari
Amici della conferenza programmatica di Verona
Gianfranco Fini
Nell'affidarmi il compito di presiedere la commissione per la questione settentrionale
Probabilmente ha pensato anzi sicuramente lo ringrazio
Pensato di dal mio compito prestigioso
Compito importante e sicuramente lo è ami anche caricato di una responsabilità che in queste ultime settimane ho sentito e che sento davanti a voi
Perché non ho dubbi
Che tra le tante cose innovative che questa conferenza programmatica sta licenziando
Sicuramente di grande rilievo
Di grande svolta di grande novità
E il posizionamento che Alleanza nazionale
Sta determinandosi
Ad a vere riguardo alla questione del nord dell'Italia
Voglio partire da una premessa
Anzi prima ancora da una considerazione io credo che tutti voi abbiate ascoltato la relazione di Gianfranco Fini
E quindi non ritornerò né sulle parole né sui concetti almeno non così dettagliatamente come nostro presidente ha già fatto
Perché il punto di partenza della sua relazione
è già stata la vera piccola bomba su questo tema
L'accettazione piena da parte di Alleanza Nazionale non solo come era ovvio del percorso che i nostri deputati hanno compiuto in sede di Bicamerale ma anche di un passo ulteriore
Quello di consentire alle regioni
Che ne hanno le risorse che hanno le risorse sufficienti
Un grado di ulteriore autonomia
Attraverso
Gli statuti speciali
Non è novità da poco per un partito che ha nella sua storia una battaglia anti regionalista di cui non dobbiamo assolutamente vergognarci
E allora la premessa
La premessa è una risposta che ho dovuto dare più volte oggi a da amici giornalisti come mai Alleanza Nazionale
Che è stata tiepida verso il federalismo ha già nelle sue radici una battaglia anti regionalista
Si pone all'avanguardia su questo tema
Beh allora il come mai
E cieco se non tiene conto dei momenti diversi in cui le risposte si pongono
Nel momento in cui Alleanza Nazionale la tiepida verso il federalismo
La nostra battaglia per il presidenzialismo era lontana dall'apparire vittoriose
Noi ci trovavamo in un contesto di uno Stato non autorevole qual è peraltro ancora in qualche modo quello di oggi
E contemporaneamente la presenza di una forte egemonia partitocratica
Lasciava facilmente immaginare che un processo federalista anziché accrescere il tasso di unità nazionale potesse portare alla disgregazione
Il nostro peraltro è un processo ferrarista contrario a quello storico che va dalla divisione all'Unione in questo caso si tratta di un percorso diverso cosa è cambiato adesso
Non siamo noi che arriviamo al seguito di altri ma siamo noi come sempre che arriviamo con la risposta giusta al momento giusto e cambiato in questo momento
Che il nostro percorso presidenzialista
Appare quasi vittorioso ed è chiaro che la nostra proposta federalista e collegata alla raggiungimento di quell'obiettivo l'elezione diretta del Presidente della Repubblica in un sistema maggioritario e bipolare significa Stato autorevole e soprattutto l'elezione diretta rappresenta la garanzia dell'unità nazionale e allora in questo contesto che noi possiamo e dobbiamo tranquillamente assumere quel ruolo che è tipico della destra di essere avanguardia di essere innovazione e dobbiamo finalmente liberi da zavorre
O da ragionamenti seri quali quelli erano porci la questione del Settentrione d'Italia non vi è dubbio che l'Italia e tra gli Stati unitari
Indi in Europa quello più variegato sotto il profilo economico sociale e culturale
Ma non vi è dubbio che abbia anche una unità ideale che ha due mila anni di storia e questa unità caratterizzato il nostro paese costituisce una preziosa eredità che non può andare perduta
Ma è anche vero che pur godendo che è anche vero che in questo contesto
Noi dobbiamo
Tener conto che la realtà di oggi e tale per cui la competitività
Non avviene più tra Paesi tra Regioni all'interno della nostra nazione
Ma avviene con aree omogenee la Lombardia il Veneto si confronteranno con i lender con la Baviera non con la Basilicata o con la Calabria ed è anche vero come è stato detto
Che la nazione è una realtà che deve inverarsi ogni giorno e che è fatta anche di interessi economici oltre che di comuni valori e di eredità culturale è in questo contesto l'analisi del fenomeno
Disagio profondo del nord si impone e l'analisi in Commissione l'abbiamo fatta fino alle due di notte ieri sera abbiamo parlato delle sue origini nell'immediato dopoguerra
Con
Quella crescita di migrazioni impetuosa dal Sud verso il Nord
Che rappresentano la condizione essenziale perché il nostro potesse diventare l'aria più ricca europea della nostra Italia senza quel lavoro degli uomini del Sud
La ricchezza che il Nord ha conquistato non sarebbe stata possibile ma è anche vero che quell'emigrazione determinò condizioni profondamente modificate delle realtà socio economiche ed ambientali delle città del Nord e creo un malessere che non fu riassorbito da politiche sociali adeguate anzi proprio con gli anni dal centrosinistra si aggravò questo distacco tra Nord e Sud e non solo per i motivi che ha già ricordato Fini cioè per l'assistenzialismo inutile ma anche perché apparve a torto o a ragione al nord
Che vi fosse una profonda disattenzione per le questioni dal Nord Martino ha ricordato un argomento che noi abbiamo analizzato attentamente all'indomani della guerra il Veneto e i veneti i veneti in particolare erano chiamati i terroni del Nord ve lo ricordate le condizioni socio economiche di questa Regione erano assai simili a quelli della Calabria ed è la Sicilia bene loro ce l'hanno fatta nonostante la disattenzione ma hanno lottato duramente
Contro
Una forma di pressione burocratica dello Stato
Che oggi ritengono insopportabile nel momento in cui debbono confrontarsi con regioni omogenee per il punto di competitività a livello europeo i produttori veneti ci dicono
Che le loro aziende producono beni competitivi fin quando arrivano alla porta della loro fabbrica nel momento in cui varcano la soglia della fabbrica e sono immessi
Con a livelli di di accettazione delle regole fissate dallo Stato non adeguati alla competitività perdono la possibilità di concorrere
E in questo contesto e nella sottovalutazione di questo problema
Si inserisce il dato fiscale ed economico i dati sono già stati ricordati i parametri sono stati segnalati da Fini illa maggior
Penso che l'economia lombarda veneta negli apporti allo stato non è ricambiato dai quali trasferimenti e neanche da trasferimenti comunque accettabili e nella realtà attuale
Non vi è dubbio
Che il problema diventa prioritario proprio perché il terreno della globalizzazione dell'Europa unita
Non consentirebbe possibilità di sopravvivenza a chi non fosse capace
Di a vere e la gestione del territorio la capacità di trarre dal territorio quelle risorse necessari alla propria sopravvivenze allora che fare
Ripeterò le parole comprese nella mia relazione fatte proprie dal presidente
Oggi cresce chi ha i poteri per innovare per cambiare rapidamente chi ha i poteri per fare
E in Italia vi è poi
Una particolarità aggiuntiva che voglio ricordare
Il sessanta per cento delle partite Iva
Sono dislocate nella Settentrione d'Italia al Sud solo il dieci per cento
Quindi è evidente e innegabile che vi è una differenza di attese legittima differenze di attese più liberista al nord ancora doverosamente più legata a forme crescenti di liberismo ma anche di necessario intervento dello Stato al centro sud ed è partendo da questa sintetica
E affrettata Annalisa e la la nostra Presidente mi ha ricordato di stringere questo rovinoso mentre cercando di farlo
Ed è partendo da questa premessa
Che noi dobbiamo dare risposte precise dobbiamo uscire dall'ambiguità dobbiamo uscire dal tentativo di accontentare tutti e non accontentare nessuno
E le risposte le possiamo riassumere in quattro punti primo punto la questione settentrionale insieme a quella meridionale
Deve diventare una priorità e rappresentare nel complesso la questione italiana è un fatto psicologico ma che ha una fondamentale importanza sì bene superare la logica delle concessioni
Quasi storta controvoglia e a certe condizioni per convincersi che solo dalla ricostruzione di un rapporto positivo con il nord i suoi abitanti possono rinsaldare
Un forte sentimento nazionale con i cittadini di ogni parte d'Italia
Punto due
Si deve combattere qualsiasi tentativo di ritornare a forme di assistenzialismo anche strisciante vedi Liri due con quello che vorrebbe rappresentare anche in termini devo riproposizione di vecchie politiche puntando invece ad una forte responsabilizzazione del territorio e delle singole popolazioni
Passaggio decisivo del punto terzo
E quello della reale riforma costituzionale
In senso federalista ma nell'ambito come dicevo prima della nascente forma di stato improntato a scelte di tipo presidenzialista forse il rovesciamento dell'articolo centodiciassette non sarebbe
Sufficiente ma sperare in una profonda modifica del pacchetto federalista
Al in Aula alla Camera al Senato significherebbe magari dare legna
Al fuoco di chi vorrebbe bruciare tutto il Progetto apre il Riformista
E sarebbe quindi forse controproducente ed è per questo che dovremo cercare di migliorarlo ma con grande attenzione ma
Un passo importante è compatibile con i lavori della Bicamerale ed è quello segnato nella sua relazione introduttiva
Dal presidente Fini
In questa situazione infatti il vero strumento per affrontare l'esigenza del Nord
Senza minimamente precludere gli interventi necessari per la questione meridionale o come dirò brevissimamente dopo anzi in funzione anche proprio di essi il vero strumento può essere quello degli statuti speciali che possono consentire un grado di autonomia differenziata modellata sulle esigenze peculiari e sul tipo di sviluppo delle singole regioni
E la strada che sta dando ottimi risultati in altre nazioni
E che ha fatto dire alla regina
D Inghilterra subito dopo la devolution alla Scozia bene si è rafforzata
L'unità nazionale del Regno Unito e quello che io mi auguro potremo dire quando dando risposta alla richiesta pressante dei ceti produttivi e delle popolazioni del Veneto della Lombardia di altre parti del Nord
Quando gli daremo forme di autonomia
Compatibili con le loro risorse e con il loro grado di sopportabilità noi diremo stiamo così battendo la secessione e parafrasando la regina d'Inghilterra diremo e più forte l'unità nazionale
Non a caso questo processo di autonomia che prevediamo deve essere graduale è consentito solo a chi con le proprie risorse e quindi non più regioni assistite per quelle nuove che devono nascere sia in grado di realizzarla e gestirla
Non voglio sfuggire a un'ultima considerazione
Che pure la Commissione ha affrontato
Ed è una riflessione che non ha più come obiettivo la risposta da dare al disagio del Nord ma il posizionamento di AN
Noi al Nord e lo dico agli amici che come me sono nati nel profondo Sud del quale mantengo forti radici pur senza nulla togliere a quel che debbo anche in termini di amore alla mia nuova citando i l'anno noi al Nord scontiamo fortissimo più di quello che voi possiate immaginare
Una propaganda distorta e strumentale tesa ad accreditarsi non quali siamo difensori dell'Italia nel suo complesso
Ma tesa ad accreditarci come difensori di vecchie forme di assistenzialismo di centralismo di privilegi a un Sud profondo che mai ci appartenuto e mai ci ha votato
In questo contesto io credo che la risposta
Aelle profonde
Ragioni del nord e al profondo disagio del Nord finirebbero per riposizionare AN
In guisa da poter farla diventare traino anche politico ed elettorale di quelle regioni dal Nord che hanno
Il dovere
Di essere traino non solo per loro stesse ma per consentire a tutta l'Italia e quindi alle regioni del Sud
Di non essere emarginate di non rimanere fuori dall'Europa di concorrere progressivamente in maniera vincente alla costruzione della ricchezza dell'intera comunità nazionale
Ma questo ragionamento a un'ultima ricaduta
La lega di Bossi si è avvalsa di quella propaganda non ha avuto competitori credibili nel centro destra
In altre forze disposte a dare risposte al disagio del Nord
Questa politica
Ci consentirà di tagliare l'erba sotto i piedi del partito di Bossi e a quel punto la lega dovrà scegliere
Dovrà o proseguire verso il precipizio con ulteriori avanzate magari verso la predicazione di non so quale forme di lotta da parte di Bossi allora si eliminerà da sola o la lega in questa condizione
Dovrà riflettere su una circostanza oggi
Amici dell'assemblea programmatica
Il settanta per cento dei cittadini del Nord
Che ha espresso un voto in posizione antagonista alla sinistra e governato dall'Ulivo che ha una forza pari al trenta per cento degli elettori
Sette cittadini su dieci al nord sono all'opposizione nei confronti dell'Ulivo
E allora la lega dovrà interrogarsi vuole continuare la politica folle e suicida della secessione si accomodi Italia Remo l'erba sotto i piedi e conquisteremo il suo elettorato
Vuole ritornare sulla strada della politica del possibile vuole rinunciare alle follia utopistica della secessione sarà una libera concorrenza non foriera di eventuali nuovi sviluppi e con questo augurio
E con la certezza che tutti abbiate comprese
Che questo sforzo
Di dotare tutto il partito al Nord come al centro come al solito
Vi è una nuova progettualità è di dare una risposta al disagio del Nord
è frutto di un amore
Viscerale se volete
Per tutta l'Italia io sono convinto che il modo migliore per poter continuare ad essere uomo della comunità nazionale
Figlio di una patria che tutta amiamo sia quello di conservare a questa nostra comunità e all'intera nazione la fiducia e il rispetto la collaborazione di tutti i cittadini del Sud come del Nord Alleanza Nazionale
E la destra prima non si è mai sottratto ai suoi compiti
Non ha mai avuto paura
Di sfidare il nuovo io ricordo a voi la nostra lunga battaglia per il presidenzialismo
La battaglia
Anche vittoriosa per l'elezione diretta dei sindaci
Le prime riforme le prime rivolte chiamiamole così fiscali ricordate il non pagare
Il canone d'abbonamento RAI dell'ottantaquattro sembravano battaglia antesignane lontane che sono poi risultate vittoriose io credo che anche su questo terreno
Noi possiamo essere protagonisti e vincenti Solti essi riconquisterà nostra pro Apa cita propositiva solo che lo si voglia veramente vi ringrazio
Grazie all'onorevole la Russa nel frattempo una comunicazione di servizio il signor Mario De Girolamo è pregato di andare all'ingresso principale
La parola all'onorevole Parlato e subito dopo agli onorevoli Martina successivamente Nania
Io non so cosa sia un singolare caso
Dalla gestione di Adriana Poli Bortone ma il Mezzogiorno si trova a parlare a ridosso
Dall'analisi fatta così correttamente così lucidamente così splendidamente
No il nocciolo Leuzzi
Va bene anche il Mezzogiorno il Mezzogiorno l'Italia qui qui sulla base di una spinta che Gianfranco Fini ha dato alla commissione per i problemi del Mezzogiorno
Perché da Verona partisse anche una riversa visione strategica dei problemi del Mezzogiorno della sua collocazione dal contesto nazionale europeo mediterranea
Noi abbiamo posto in evidenza Caro Fini
Alcune questioni di assolutamente innovativa primo
Il maggio giorno non ha più bisogno di leggi speciali
Il Mezzogiorno vuole tornare alla normalità
La vuole fare con le sue forze ma vuole fare Salis a difendere dall'assistenza dagli interventi dello Stato dai la consapevolezza che la sua identità
Sei connotata negativamente il non pochi aspetti in altri primeggia in termini di identità forte di connotati idonei a far crescere Holbrooke
Il Mezzogiorno quanto mai consapevole
Cioè nell'epoca della globalizzazione
Non si sfugge alla sfida della competizione
Non ci sfugge se non si hanno dentro di sé
La respinta necessarie i valori e la consapevolezza la cultura la progettualità
Che questa competizione vede sicuramente
Il Mezzogiorno e di straordinario ritardo non certo soltanto per colpa sua è tuttavia questo non lo al Suma
Come delitto
Ad esser riconosciuto alla del K perché la gara posta saudita il Mezzogiorno ritiene che esistono tanti Mezzogiorno ne diversi perché diverso esordì sui territori divertito riso i ritardi diversi solo i suoi primati
è tuttavia esiste un solo vento giorni
Cioè quell'ora il suo grande ruolo
L'Inter veleggiare economici o geopolitici
Perché il Mezzogiorno non è il Mezzogiorno solo dell'Italia
Anche nel Mezzogiorno l'Europa
Per fare in pieno
Il proprio ruolo e svolgerà appieno la propria ambizione
Il Mezzogiorno può assumere un ruolo straordinaria strategia per lo sviluppo
Rispetto ai territori alla domanda
Che può per via internet interscambio proprio con i Paesi del Mediterraneo
Per il Mezzogiorno per la stessa Italia del nord
Per la stessa Europa
Questa funzione strategica nasce dalla consapevolezza che la diversità
Rappresenta oggi uno straordinario valore
Abbia un valore proprio per un movimento politico quale Alleanza Nazionale
Che essa delle diversità solo un fattore di civiltà dal confronto tra culture dal confronto tra religioni dal confronto tra sistemi politici diversi
Quei confronti riassume la consapevolezza antica forse potremmo dire direttore millenaria di un rapporto di tolleranza di convivenza all'interno di tutti i Paesi ebraici e islamici cattolici che si affacciano dal Bari terrario esso sa che è il sale su questa tolleranza e su questo reciproco andarsi incontro si poggia asse la potenzialità di sviluppo economico sociale le fortune del Mezzogiorno ma anche le fortune del Mediterraneo
E non verrà più costretto a fuggire per fame come la relazione Fisichella lucidamente riceve milioni milioni di popoli dal Maghreb di altre regioni nel bel verranno del vicino Oriente
Il Mezzogiorno può svolgere una funzione dell'integrazione di interscambio del reciproco sviluppo
In questo quadro e noi pensiamo che siano essenziali
Taluni aspetti di politica che attengono ad un coordinamento molto forte
Una sorta di consorzio tra le otto regioni meridionali
Tensione in grado di fornire una forte massa critica
Alla competizione una volta in possesso realizzarono un rapporto per mia scala a sviluppare economie di scala e grande sinergia
Anche sotto questo aspetto che noi ci sentiamo di dover sottolineare come straordinariamente Marina
L'indicazione data dal presidente Fini dalla giornata di ieri
Perché quando egli fa riferimento andando molto più avanti
Io in termini di contenuti e di risultati concreti
L'ordine o le politica di flessibilità
Avanzando la tesi di un contratto di compartecipazione
L'in cui il coinvolgimento rispetto ai risultati consente Yuri ad una retribuzione fissa e magari su esistenziale
Quella più la capacità che abbia stretto rapporto con gli utili dell'impresa significa andare incontro anche alle domande di una partecipazione civile allo sviluppo più recupero ed evitare il lavoro di potenzialità da parte dell'impresa
Vi sono altre
Questioni che si pongono
Soprattutto quella di una dignità specifica delle piccole impresa nel Mezzogiorno
Il novanta per cento di essa sono caratterizzate o numero dipendenti non superiore al cinque
Ecco che è quindi occorre distinguere dall'ambito la politica delle piccola e media impresa è quello delle piccolissime imprese
Che non hanno sufficiente capacità di competizione di qualificazione dei prodotti di promozione sui mercati d'esportazione
Vi sono necessita infine
Ieri capovolgere l'attuale politica nei confronti del lavoro nero e dal sommerso
Non più repressione perché la repressione comporta la chiusura dell'azienda
La trasformazione ha risolto occupate in disoccupati veri occorre una politica forte di sanatoria dal progresso densi alimento alle potenzialità nei canali del mercato nella capacità di recupero
Delle potenzialità di competizione delle stesse d'impresa emersa si tratta di un fenomeno dilagante di spaventosa portata in particolare nel Mezzogiorno
E noi dobbiamo saper affrontare con una strategia che se potesse coniugare anche ma instaurazione di un marchio delle produzioni meridionali un marchio nel Sud
Peraltro in possesso avviasse un rapporto caro Mirko Tremaglia certamente Acholi tagliati dal mondo ma soprattutto Boniver ritornare dal mondo
Per cioè dal Mezzogiorno che son partite le ondate migratorie alla metà dell'Ottocento e ai principi di questo secolo questo raccordo tra le potenzialità del sud
Quell'ordine sono le sue anime sparse nel mondo può diventare un altro fattore
Di grande potenzialità il Frida chiudendo
Il mezzogiorno che presentiamo a Verona
Omaggio giorno che non piange
Aumento giornate era un po'la lega è un Mezzogiorno che non soddisfa era che non si rassegna
E soprattutto a differenza del passato Nord s'inginocchia più ai potenti di turno
Recupera la sua rendita Mura ad altri le proprie ferite
Raccogliere sulla forza accoglie la sfida
Mortificato resi ritardi
Ma è orgoglioso le sue prima
Vuole completa
Essa di poter vincere una competizione se tutto questo è scritto come è scritto da Verona sulle bandiere di Alleanza Nazionale
Adesso salutiamo o meglio ci saluterà per qualche minuto non so quanti ma qualche minuto un altro caro collega Vittorio Sgarbi
Parlare vicino al microfono
Avrei
Avrei voluto parlare
In modo piuttosto diffuso come in parte ho fatto con i gruppi di persone che ho incontrato
E anche in quel piccolo convegno su temi di giustizia
In cui è stato presente con dignità e rigore l'ex ministro Conso
Ma poi per mille ragioni pensavo di andarmene senza intervenire e non avrò il tempo né credo l'opportunità di fare un discorso articolato e complesso come quello che medita vorrei però ricordare la vostra memoria
Proprio partendo da un fatto così esterno da Alleanza nazionale ed al tempo presente
Come una figura
Certamente più degna benché non di centrodestra dove stanno molte persone degne spesso occultate e mortificato
Ma infinitamente pur degna dell'attuale presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro una figura di rara modestia sul piano politico e sul piano istituzionale
Fu nel mille novecentonovantadue
Temporaneamente contrapposta prima dell'attentato a Falcone come candidato alla presidenza quell'uomo fu Giovanni Conso la candidatura di Conso veniva da un'area abbastanza articolata e trasversale come si dice non soltanto da una parte della sinistra ma anche da una parte liberale de la Destra ebbe
Duecento e settanta voti poi l'attentato a Falcone portò alla strettoia della scelta tra Spadolini presidente del senato e
Scalfaro presidente della Camera tra le due figure istituzionali che si fece la pessima scelta che l'attuale presidente della Repubblica figura che non è di garanzia ma è il classico rappresentante dell'Ulivo
Presidente della Repubblica sarebbe stato forse di maggior garanzia un uomo di legge come corso che fu bocciato
Ma a quella figura corrispose più tardi un'ulteriore
Identità quella di ministro della giustizia
Era il Governo Ciampi
E consola presentava quel ruolo con i mille imbarazzi
Di quella che è la vera guerra politica di questi anni che il fronte politica giustizia ovvero politica cattiva giustizia o cattiva amministrazione della giustizia
E quando Conso tentò ciò che oggi è nei progetti di tutti perfino della sinistra
Fu trattato come l'ultimo dei serbi e il più corrotto dei politici corrotti senza essere né politico né corrotto
Attraverso quello che fui chiamato decreto Conso che Scalfaro promise di firmare e non firmo
Lì comincia una delle crisi tragiche del sistema
Quando un uomo non di destra e non di sinistra ma forse più volto verso il mondo di sinistra che è corso viene preso umiliato e schiacciato perché identificato con la politica neppure un politico corrotto Craxi od altro ma un uomo di grande civiltà giuridica professionale trattato dalla politica fatta dai magistrati come l'ultimo degli uomini e tutto questo è accaduto poi
A Biondi
A Mancuso Conso stesso
Lo stesso Caianiello bertuccia torna Di Pietro cioè mai le figure istituzionali sono state umiliate come dalla banda vera e propria banda
Di posizioni politiche chiarissime che sono alcuni magistrati deviati deviazioni tante sono state chiamate anche a destra quella è una deviazione dello Stato delle istituzioni allora questura trasparente fin da allora non occorre l'intervista di Colombo di oggi
E i nel Martirio di Comisso nell'umiliazione di Mancuso nell'aver trattato come un ladro il ministro Biondi per un decreto firmato anche da Scalfaro e poi ritirato
E firmato anche da chi lo concepì colui e cioè l'analfabeta Maroni sapete che Maroni sa scrivere ma non fa leggere
Per cui disse io non ho letto a questo decreto che ho fermato il decreto Biondi allora ho fatto questa rapida cronistoria per dire che quando finalmente ieri Gianfranco Fini ha dichiarato la sua inevitabile
E sempre troppo attendista solidarietà a Berlusconi
è stato un passaggio storico non si può vincere contro la sinistra se non si fa uno sbarramento contro l'alleato naturale della sinistra che è il braccio della magistratura politicizzata passaggio storico e allora il consenso a Berlusconi di oggi segnala e qui entrò in un aspetto più politico un singolare vantaggio
Che il pazzo e apparentemente confuso Presidente Cossiga ha dato a Berlusconi il primo benefico effetto dell'UDR che non è portarli via i deputati
Ma costringere l'alleato naturale di Berlusconi che Fini a uscire dal barile e a dire stop Conte su questo fronte di guerra che è un fronte di guerra
Non è accettabile immaginare che le istituzioni abbiano una persona che fa politica
Con nove colonne su un giornale con il Corriere della Sera e contemporaneamente il Pubblico ministero che chiede tre anni a Berlusconi questa è azione politica contro il Polo ecco perché il dato è inequivocabile
E allora primo punto esortare gli amici che meglio di me lo sanno a guardare con maggiore furbizia e forse furbizia e quella di chi oggi lo vede come se fosse pericoloso quello che sta facendo Cossiga
Che viene fatto perché non c'è modo di allargare il centrodestra a destra
Il piccolo Rauti è un catino è un sorriso è un giochetto che può andar bene per qualche collegio
Ma non puoi vincere se volete vincere e se vogliamo vincere e non soltanto essere una destra legittimata e guardata con rispetto alla Violante passaggio triste quello in cui io vidi Fini
Guardato da Violante che diceva è un bravo ragazzo aiutiamolo aiutiamolo me lo deve dire Violante quello che arrestò sogno me lo deve dire Violante aiutiamo Fini no ecco il passaggio e allora se si vuole vincere non soltanto essere legittimati come opposizione occorre allargare e si allarga soltanto al centro quando andremo a spezzare
Un partito ambiguo come Partito popolare a dividerlo in due a rapinare a riportare a casa quei voti che solo nel centro e del centrodestra in alleanza
Ecco perché io ho fiducia in quell'impresa sarà neo democristiana ci sarà il triste Mastella ci sarà l'ambiguo Buttiglione ma c'è il primo il primo presidente della Repubblica non ambiguo che mandò i carabinieri al CSM organo politico organo di battaglia per proteggere la sinistra
Ecco allora
Questa parte
Che trovo risolutiva del discorso di Fini che deriva da una alleanza che Sara Ventura che oggi potrà sembrare pericolosa anche a Berlusconi ma che è inevitabile perché occorre spaccare al centro a destra c'è
Il centro moderato cioè occorre spaccare a metà il Partito popolare e allora forse si andrà a vincere
La seconda cosa ancora più amara ma per ora non posso mancare di dirla ne so quanto oggi sia stata affrontata è il tema spinoso della Lega
Voi sapete quelli che mi hanno seguito in questi anni che io sono stato il più feroce nemico della lega o decine di denunce da Bossi da Maroni gli ho coperti di insulti io considerati la negazione della civiltà la negazione della cultura l'orrore tutto quello che sappiamo sono
Però però occorre non so in quale passaggio e forse attraverso il centro con una destra rispettosamente distante non coinvolta con chi vuol dividere l'Italia
Andare a un accordo un accordo strategico perché non si vincerà la sinistra se questo è l'obiettivo senza la lega nel Nord la Lega è fondamentale per mandarli a casa
E allora il punto è che se è fondamentale occorre trovare i punti comune
Occorre vedere che per esempio anche lì e io in questo ho rimproverato anche gli amici di AN
Per quel voto ridicolo contro Bossi prima degli ultimi fatti che riguardano l'ergastolo quando si disse che Bossi non poteva dire andiamo a cercare i fascisti di casa in casa ma voi non siete fascisti
Ormai veniva detto nessuno si deve preoccupare delle lodo contate di quell'uomo che vada a cercare i fascisti troverà quelli che lo picchia l'anno e allora io avrei risposto vieni pure vieni a casa Vieri bello ti faccio vedere che siamo basta ma non per questo
Avrei legittimato di mandarlo davanti a un tribunale per aver detto come voi sapete bene ciò che i comunisti hanno detto nelle piazze d'Italia contro i fascisti ai posta esistente per quarant'anni hanno letto andate a cercare
C'è un pool tornerò sparate questo hanno detto e lo hanno anche fatto il compagno Boldrini contro cui mi sono schierato è andato a uccidere
Con le sue armi dopo la Resistenza alcuni che trovava sul fronte sbagliato il fronte della destra civile tenerezza recepire anche nella mitologia RFI sempre il nemico e allora quel voto contro Bossi
Era come per dire tu non puoi dire ciò che i comunisti dicono e addirittura fanno l'hanno fatto fino a ieri lo fanno ancora a Cuba e in Cina lì uccidono li uccidono i preti
Lei lei medico è il cattolico Lille amico altro che il Papa che va da Fidel Castro e chi non è d'accordo con l'ideologia del potere quello in regime qui non c'è regime
E con Berlusconi poverino riceva voleva occupare la televisione pubblica seguito avevano fatto loro hanno occupato quella pubblica anche quella di Berlusconi questo l'esito
Arrivati loro
Hanno comprato tutto questa linea della democrazia che hanno ecco allora
Che per chiudere questo discorso così in qualche modo sintetizzato occorre meditare che nel momento in cui un magistrato
La cui ideologia non voglio discutere ma non credo che sia di centrodestra si muove contro Bossi in realtà è il regime che vuole impedire il dissenso a chi non sta dalla parte giusta mi devono spiegare però quando Bossi appoggiò Dini perché Bossi era democratico diceva le stesse cose le sette strozzate
E la Mancuso soltanto a dire questo è pericoloso al governo a Dini ma nessuno faceva niente da parte del governo perché i voti di Bossi erano essenziali a quel governo
Rimasto identico per le stesse cose che diceva oggi deve essere processato non va bene
Se siamo garantisti rispetto al diritto non solo civile ma
Democratico politico di esprimere una posizione che anche noi condividiamo non possiamo pensare che risolve il problema siano i magistrati non sono loro che devono fare la politica d'Italia non sono loro che devono cancellare posti siete voi che dovete combattere Bossi con le armi del convincimento
E averlo alleato dove utile battere i comunisti perché l'ultimo leghista e meglio del primo comunista
L'onorevole Martinazzoli subito dopo l'onorevole Nania
Grazie per
Grazie presidente
Io credo che dopo l'intervento piuttosto infuocato
Del nostro alleato amico piuttosto vivace riesca infiammato un po'la platea
L'intervento mio sarà sicuramente più pacato e resterà cara Presidente nei temi
Perché ieri sera con una i membri della Commissione ci siamo riuniti per discutere e deliberare all'unanimità un testo sull'urbanistica i lavori pubblici e l'uso del territorio
E allora credo che il primo dato politico fondamentale sì all'uso del territorio
L'uso del territorio che per quanto riguarda la sinistra è una cosa da usare e basta e invece dalla destra per la destra storica per Alleanza nazionale il territorio e un territorio che deve essere distrutto ed a vivere un territorio al servizio per l'uomo con e allora il territorio e organismo vivo unitario con potenzialità attitudinali funzionario vocazione singolari campo di intervento dell'uomo inglobato nel tempo anche gli effetti delle scelte errate scelte che oggi concorrono alla sua definizione ne condizionano il divenire il territorio del parco di umiltà civiltà ed economico
Interventi urbanistici e architettonici degli ultimi cinquant'anni teorizzati la cultura di sinistra fedele alla dottrina stalinista repressivo vincolistica dei regimi del socialismo reale hanno seguito un ordine di priorità dove la massa era il soggetto principale del territorio veniva considerato come luogo occasionale per l'ubicazione di contenitori funzionali Chiusa la gita da una catena vincolistica immobili sta si è realizzata una con un barbaro azione periferica residenze al mondo funzionale dalle caratteristiche morfologiche riforme impatto ambientale dov'è la perdita dell'identità e del senso di appartenenza la città si è associata all'emarginazione sociale e tre mila ovunque sul territorio l'abusivismo edilizio poi condonato ha prodotto danni irreparabili con riflessi negativi sulla coscienza i cittadini onesti rispettosi delle leggi la mancanza di una pianificazione coordinata di ampio respiro impedito il necessario tempestivo adeguamento delle reti
Con ripercussioni sulla mobilità e quindi sul grado di Db vita sempre più diversificato fra le tre principali are regionale
La politica assistenzialista l'intervento straordinario
Che nel comparto edilizio ha profuso maggior quantità di denaro ha prodotto molte concussioni e corruzioni e pochi insediamenti residenziali produttivi coerenti con le esigenze della comunità interessate con la caduta del Muro e con l'abiura delle radici funzionalista a favore di queste organiche si presenta la grande opportunità di ridisegnare le carte tematiche del territorio per individuare e correggere gli errori commessi al fine di ritrovare un equilibrio unitario e di recuperare il binomio uomo ambiente anche demolendo la dove necessario
Il rapporto casa città territorio oggi fortemente compromesso deve ritrovare nei valori della nostra cultura la sua miglior forma ripartendo dalla famiglia e dalla città come origine come centro originale economico culturale e sociale che ha bisogno di essere scoperto ma anche cablato come impone la sua terra informatizzata ripartendo dall'assunto futurista che ogni generazione ha diritto alla sua città
La destra pone l'uomo al centro la propria azione politica relativa al territorio
Intende pertanto favorirne la riappropriazione da parte delle generazioni presenti e di quelle future
Garantendo ai cittadini una miglior qualità della vita e il diritto all'identità cioè la possibilità e salvaguardare il sentimento di appartenenza ai propri luoghi il territorio infatti non soltanto la forza di sussistenza ma anche il più forte elemento di identificazione nostra comunità e lo specchio del loro carattere
Per la prima volta il dopoguerra destra trincera trasformazione pone alla base la propria volontà di cambiamento alcuni principi finora totalmente o parzialmente disattese
In primo luogo una visione integrale del territorio che si attenta alla conservazione dell'ambiente naturale e l'aria l'acqua il suolo il paesaggio eccetera e del patrimonio storico e conterà imparano a mente allo sviluppo ogni parte dell'Italia possiede una propria vocazione che ha abbiamo il dovere di rispettare e promuovere
Esistono peculiarità locali ed un insostenibile patrimonio vanno valorizzati perviene al differenza risiedono più grande richiesta il più significativo valore aggiunto dell'italianità
Restituire al territorio la gente che oggi non se la sente più padrona significa anche eliminare il degrado fisico limitare il degrado sociale e Nomentano la sicurezza di tutti il territorio è una risorsa integrate fondamentale e non può essere il pretesto per una politica di oppressione del cittadino diventando uno strumento di potere
In secondo luogo base di partenza per ogni azione di governo del territorio non possono che essere necessità reali della comunità un atteggiamento quindi costante realismo di permanenza nella trasformazione e il nome di un tentativo ideologico utopistico
Che servono devolute o di modificarla realtà secondo schemi astratti e calati dall'alto ispirati a una concezione Massi piccante
E lì Bellante dell'uomo e della società
In questo modo sarà possibile salvaguardare e sviluppare sia le esigenze locali attraverso l'applicazione del principio di sussidiarietà sia complessivo interesse nazionale
In terzo luogo l'instaurazione di un nuovo partito tipo il rapporto pubblico-privato
Al potere pubblico sperpera prevalentemente all'indirizzo politico mentre la gestione spetterà prevalentemente al privato
Inoltre i cittadini e le forze produttive e sociali il mondo la cultura dovranno essere messi in condizione di essere effettivi interlocutori nella definizione delle scelte di politica territoriale soprattutto a livello locale garantendone un'invettiva liberalizzazione
Il coinvolgimento del privato richiederà allora flessibilità operativa di fronte all'insorgere di problemi sempre nuove
Dalla determinazione dirigistica dell'esigente offerto esclusivamente dal potere pubblico si passerà alla considerazione delle domande organizzative espresse dalla società
In quarto luogo il rispetto del diritto di proprietà e la considerazione la casa come bene primario
Occorre innanzitutto promuovere un processo di liberalizzazione delle ipoteche dirigistiche e centralizzate della vecchia pianificazione sviluppando la nuova pianificazione forme appropriate di partecipazione della cittadinanza sia a monte del processo di pianificazione sia negli ulteriori di novanta dinamiche informazione attuazione interventi occorre che il cittadino ritrovi nel territorio assieme al suo senso di appartenenza del suo radicamento anche la possibilità di ricollegarsi valori culturali e tradizionale
Occorre attuare
Uno snellimento dell'apparato legislativo un riordino e una semplificazione nell'ambito di un'appropriata delegificazione con l'obiettivo di un testo unico
Occorre garantire l'unitarietà del processo di pianificazione mediante l'integrazione della pianificazione urbanistica paesistica ambientale dei beni culturali e delle infrastrutture multimodale dei trasporti
Ciò si può realizzare anche mediante l'accorpamento
Del ministero dei lavori pubblici dell'ambiente dei trasporti il unico ministero del territorio delle grandi strutture e mediante l'accorpamento dei relativi assessorati regionali
Nel processo di pianificazione occorre favorire il decentramento da cresce l'autonomia delle comunità reali con un livello di competenza chiaro ed articolato
Gli strumenti operativi dalla pianificazione devono essere il più possibile rapidi dinamici flessibili aggiornabile con continuità e di facile comprensione anche i non addetti ai lavori in questo senso si propone l'istituzione di uno sportello unico che potrebbe far morire l'informazione che le consultazioni dei cittadini
Occorre riconosce la possibilità dell'interazione di strumenti pianificatori a tutti i livelli consentendo che il dato ambito territoriale uno strumento possa anche derogare da questo sovraordinato
Occorre apportare modifiche all'attuale regime dei suoli allo scopo di ridefinire il sistema delle rendite di posizione
Di ridistribuire degli effetti che l'intervento pubblico produce sul valore degli immobili e di promuovere la perequazione equilibrata degli oneri dei vantaggi tra i singoli proprietari
Occorre integrare l'impostazione urbanistica ambientalista della perequazione equilibrata con misure fiscali rendendo la defiscalizzazione immobiliare funzionale alle politico urbanistiche ed in particolare un'opportuna politica a favore della casa
Occorre instaurare un prestito tipo il rapporto pubblico privato
I costi ed efficienza costituiscono la discriminante tra pubblico e privato da considerare concorrenziali negli interventi sia in fase propositiva sia in fase realizzativa
In tale contesto si dovranno utilizzare nuovi sistemi di finanziamento delle opere come ad esempio il project finance
Occorre ripensare alla cultura dell'abitare per quanto riguarda la tipologia residenziale esistente in una costruzione
L'attività originaria deve ritrovare la sua centralità attuando una politica di recupero riuso dei centri storici attraversa una rivitalizzazione che nevichi la cristallizzazione
Occorre infine promuove il recupero delle periferie affinché non risultino più luoghi di degrado sociale e ambientale ma acquisti una nuova dignità dal punto di vista urbano economico e sociale
Ecco questo il documento approvato ieri all'unanimità dalla commissione
Io ho avuto l'onore di presiedere documento elaborato comma una forte collaborazione dalla Consulta nazionale sull'urbanistica e territorio e lavori pubblici che si occupa di questo settore che fino a poco tempo fa era considerato un settore sinistra
Per dimostrare che la destra ha idee chiare su questo argomento per dimostrare che la destra Sambin estrarre potrà amministrare in un modo nuovo e diverso se potrà ridare al territorio
La funzione di e diventare un territorio vivo a dimensione e al servizio dell'uomo grazie
Grazie onorevole Martina
L'onorevole la mia
L'onorevole Boselli
E dopo
L'onorevole Tremaglia ma serio
Gli Intini in congressisti signori e signori
Poco tempo per completare la relazione di politica estera che questa mattina è illustrato l'onorevole Tremaglia
Per quanto compete la mia responsabilità
Di responsabile della cooperazione internazionale
Della commissione esteri della Camera
Le vicende giudiziarie
Che hanno interessato la cooperazione allo sviluppo e il vero e proprio saccheggio di ingenti somme allora impedito Alitalia di a vere un prezioso e insostituibile strumento di politica estera
Una fotografia ad oggi
Dell'attuale stato della cooperazione italiana offre un panorama ancora più desolante e la nostra immagine ne trae un grave nocumento anche in termini di capacità negoziale sullo scenario internazionale l'Italia è chiamata ad interpretare un ruolo fondamentale per la posizione geografica sostituendo ad est la Germania che contava e conta perché conta economicamente e come ponte nel Mediterraneo tra due civiltà fra due mondi
La maggior parte dei paesi
Che detiene armi chimiche definite le armi nucleari dei poveri sono i Paesi arabi
In Italia non c'è consapevolezza di questo non vi è una politica attenta e capace di intervenire
Non vi è una coscienza civica perché nel nostro Paese se magari più sensibilità contro la caccia anche contro le armi chimiche e batteriologiche
Di fatto in questa società contemporanea il nemico da battere e da colpire è incivile Donini militare
Potremmo affermare che ormai la guerra tradizionale fra due eserciti
Dove il nemico si distingueva dalla differenza della divisa
E sin qui le e civile si distingueva appunto perché la divisa non la portava fa parte ormai del passato quasi una realtà da romanzo classico
A pensarci
Ora nell'atrocità dell'ago
Terra essa aveva un suo Codice d'onore avevano il rispetto per la popolazione civile dei prigionieri e dei feriti
In un certo modo oggi invece tutto questo non esiste più perché c'è la volontà di conquistare il territorio e di annientarlo
Purtroppo questo non fa più parte della teoria ma della pratica basta vedere le guerre contemporanee che affliggono il mondo ad ogni latitudine e longitudine e i riferimenti anche degli ultimi fatti iracheni né la palese dimostrazione
E l'Italia nel ruolo fondamentale che per riavere nella cooperazione internazionale
Con una politica estera all'a Vanguardia deve bloccare tutti quelli interventi di cooperazione con i paesi che non si adeguano a controlli a misure serie a blocchi di produzioni di armi chimiche batteriologiche
Altra cosa cari amici sono gli embarghi strumenti inefficaci assurdi che non producono nessun è perfetto pensando magari di far passare gli eserciti laddove non passano le merci ogni politica di cooperazione degna di questo nome non può non essere finalizzata al raggiungimento di fini umanitari caritatevoli e di sviluppo ma deve nel contempo essere agile strumento per condizionare la crescita democratica
Di Paesi dove c'è un deficit in tal senso ed impedire quindi guerre devastanti
Certo quando si vedono immagini di bambini denutriti o di popolazione allo stremo noi non possiamo essere che portati adatti di fattiva solidarietà ma bisogna però mettere in mora a questi Paesi per dare un segnale di arresto non si tratta di politica o di ideologia di una parte o dall'altra si tratta di puri principi di civiltà e la civiltà deve essere universale
Fino a ieri
La gestione della cooperazione italiana è stata gestita e totalmente nelle mani dei partiti dell'alta burocrazia ministeriale
Spesso supportata da apparati le cui modalità di assunzione e le cui capacità professionali sono in molti casi da dimostrare
Da qui l'opinione di Alleanza Nazionale che vi sia la necessità di una profonda e organica riforma della cooperazione che non può muoversi nella direzione indicata recentemente dal governo Prodi che vorrebbe demandare tutte le competenze a una fantomatica agenzia che molti implicherebbe il rischio di distrazione e di uso improprio delle risorse e dei progetti
Alleanza nazionale
Ritiene indispensabile un unico centro di spesa dove devono confluire i contributi obbligatori nonché i fondi stanziati da enti pubblici enti locali
Enti territoriali enti privati e privati atti a finanziare i programmi e progetti di cooperazione per evitare così doppioni interventi di più soggetti nello stesso paese e degli stessi Progetti
E per conoscere quali siano gli stanziamenti originali le revisioni prezzi e i costi conclusivi ad ogni intervento a tal fine abbiamo inteso individuare come banca della cooperazione allo sviluppo il Mediocredito centrale è indispensabile altresì la realizza la razionalizzazione dell'assurda situazione del personale
Del dipartimento della cooperazione del ministero degli affari esteri
In considerazione che il settanta per cento di questo personale si trova in posizione precaria onorevole Maselli dello chiederei chiusure di inviare grazie sto chiudendo sarà poi indispensabile la riorganizzazione delle organizzazioni non governative
E coinvolgere i cinque milioni di nostri cittadini e cinquantotto milioni di origine italiana nei Progetti e costruire insieme il sistema Italia
Per qualificare la cooperazione italiana del terzo millennio Alleanza nazionale ha presentato un'articolata proposta di legge di trentatré articoli che qualifica il nostro partito come interlocutore è serio e credibile su problematiche che fino a oggi non siano tenuti in considerazione se non per l'aspetto di puntuale sistematica denuncia degli scandali legati alla ma la cooperazione come si vede Alleanza Nazionale nella mentalità negli atteggiamenti nelle proposizioni e sempre più destra di governo grazie
Grazie onorevole Maselli l'onorevole Viesto gli chiedo scusa Marzio Tremaglia assessore Tremaglia ma dovrà parlare immediatamente dopo i vari anche comunicare che non ci sarà interruzione dei lavori perché ci sono tanti iscritti a parlare ed andiamo a determinare entro questa sera quindi pregherei veramente di contenere al massimo i gli interventi grazie
Cari amici di Alleanza nazionale io voglio svolgere una rapida riflessione con qualche provocazione
In relazione al tema la questione
Del Mezzogiorno
Dico subito che intendo farlo
Il nome
Di un Mezzogiorno forse minoritario
Ma che è presente e duttile per consentire all'Alleanza nazionale di essere forza nazionale
E di affrontare meglio anche la questione settentrionale
Io voglio parlare in nome di un Mezzogiorno che non accetta
Ne assistenzialismo in né clientelismi
Ne statalismo
Che per essere come dire
Chiaro
Vuole fuori uscire dal meridionalismo
Noi vogliamo fuoriuscire dal meridionalismo per ripartire dal Mezzogiorno
Perché c'è un meridionalismo che diventato sovrastruttura
Che è esso stesso è diventato immagine falsata del Mezzogiorno
Chi è quell'immagine che viene percepita e che fa ancora oggi pensare parlare di un Sud
Chi attende l'intervento dello Stato per affrontare e risolvere i propri problemi è un falso non è così
Lo diciamo soprattutto alla pubblica opinione settentrionale
C'è un Mezzogiorno che rivendica soltanto di poter far crescere il proprio sviluppo sulla base del territorio delle sue vocazioni delle sue potenzialità della sua fantasia della sua creatività della sua straordinaria risorsa umana non esiste il Mezzogiorno
Esistono il Mezzogiorno
Esistono realtà territoriali diversificate esistono sistemi territoriali che conoscono bene perfettamente bene le regole della competizione
Che sanno perfettamente bene che la prospettiva passa attraverso la competizione tra i sistemi territoriali e per questo si attrezzano per questo fanno un patto per questo cercano di governare le istituzioni in maniera moderno
Insomma io non vorrei che passasse l'idea di un Mezzogiorno che è una sorta di palla al piede
Io voglio rappresentare orgogliosamente esprimere un Mezzogiorno che come il nord
Vuole fronteggiare la modernizzazione vuole misurarsi con la modernità e vuole farlo soltanto richiedendo opportunità
Allora noi dallo Stato
Noi dallo Stato
Vogliamo soltanto una cosa
Che lo Stato faccia lo Stato
Cioè che faccia la lotta alla criminalità
Che garantisca la sicurezza del territorio
Ed io vorrei dire caro Fini una cosa con molta chiarezza
Io sento molto parlare di questione giustizia di magistrati come giusto che sia però non vorrei che un partito come Alleanza nazionale dimenticasse di esprimere la solidarietà
A quei magistrati che soprattutto nel Sud ad iniziare da Napoli fronteggiano molte volte da soli la criminalità organizzata
E rappresenta però un pezzo di Stato dignitoso che fa il proprio dovere tra mille difficoltà
Allora noi vogliamo partire dal territorio
E vogliamo porre al centro dell'attenzione del partito il tema del Governo delle regioni meridionali
Noi abbiamo una straordinaria opportunità perché governiamo le più grandi regioni del Mezzogiorno
Se falliranno fallisce la destra di governo ma dobbiamo essere chiari rispetto a questo quella idea del Mezzogiorno clientelare assistenzialista che gioca con le istituzioni per il consenso e per il riciclaggio del consenso clientelare
Quel mezzogiorno che vuole garantire privilegi e non opportunità quel Mezzogiorno familistico esiste
Ed è quello il Mezzogiorno rispetto al quale dobbiamo essere rigorosi
Che dobbiamo contestare senza giustificazioni
Anche quando questo mezzogiorno e rappresentato da soggetti che non ci sono lontani ma ci sono vicini perché la vera questione politica del Mezzogiorno
Dobbiamo fare alleanze governi che si esprimono in termini di cambiamento di novità di una guida diversa rispetto ai meccanismi che regolano il consenso
E dentro questo dobbiamo riflettere
Per affrontare la questione
Della riforma dei fondi strutturali rispetto ai problemi posti dall'Agenda due mila ed in quel caso si dobbiamo difendere le ragioni delle aree depresse cercando di proporre l'inserimento tra i parametri attraverso i quali si avvia la distribuzione delle risorse non solo il parametro del tasso di disoccupazione ma anche
Come suggeriva con un suo contributo alla Commissione l'onorevole Bono attraverso un riferimento al deficit istruttiva al deficit infrastruttura
E dobbiamo porre complessivamente
La questione di una risposta che sia contestuale
Rispetto ai quattro problemi sicurezza del territorio infrastrutture per lo sviluppo politiche per il lavoro che sono le tre grandi questioni fondamentali che insieme ad un'altra questione
La sfida civile che deve partire dal Mezzogiorno meritano risposte contestuali
Allora noi non vogliamo nuovi carrozzoni nel Mezzogiorno
Non abbiamo bisogno
Di casse per il Mezzogiorno
Anche perché quando come si è come si dice quando c'è stata la Cassa del Mezzogiorno la cassa lato lasciata l'hanno portata via e il Mezzogiorno l'hanno lasciata o dove stava quindi non abbiamo bisogno
Di altre casse per il Mezzogiorno
Non abbiamo bisogno di RI due utilizzare
Abbiamo bisogno che nelle nostre regioni si informi una cultura di sostegno allo sviluppo del territorio che si facciano le finanziarie regionali
E che si attivino questo sì
Questo sì
Soggetti di coordinamento una Agenzia per lo sviluppo locale per il sostegno dello sviluppo locale
Un'agenzia che sblocchi l'impossibilità di accedere al fondo di rotazione per dotare gli enti locali del Mezzogiorno della progettualità necessaria per cogliere le opportunità
E per determinare un punto di rottura le nostre amministrazioni regionali i nostri governi del sud
Devono progettare nuove idee non possono essere le amministrazioni che completano i vecchi progetti devono esprimere una loro capacità di progettare e di cambiare e bisogna mettere mano alla questione della formazione noi non vogliamo carrozzoni che servono per formare il consenso e non per formare i giovani rispetto alla cultura d'impresa noi vogliamo che stili negozi il rapporto con l'Europa vogliamo una formazione orientata alla cultura d'impresa
Vogliamo una formazione che investa
Nelle istituzioni meridionali che formi il personale la burocrazia il Mezzogiorno cioè che deve reggere anche attraverso questo alla sfida che gli si para davanti
Ed un'ultima cosa
E concludo
Noi dal Mezzogiorno dobbiamo lanciare una sfida civile
Perché anche su questo vorrei essere chiaro
Non è che qualcuno ci può dire avete scoperto il territorio lo abbiamo scoperto da tempo
Abbiamo scoperto da tempo che la fase culturale che stavamo vivendo poneva al centro
Un'irruzione di un soggetto nuovo il territorio non solo come memoria non solo come tradizione non solo come cultura come stratificazione di una comunità come radicamento
Ma come fattore di sviluppo sociale di sviluppo civile di capacità di proiettare la tradizione e la cultura del territorio per farla diventare fattore produttivo per farla diventare sappiamo che abbiamo i beni culturali e li vogliamo far diventare Bedi non soltanto Monumental sappiamo dal decorso ma vogliamo essere chiari rispetto alla questione della legalità noi vogliamo che dal Mezzogiorno parta una grande iniziativa
Sulla coscienza civile
Che parta dalle scuole il primo tavolo che vorremmo si compone S è quello dei provveditori non quelli alle ore pori pubbliche ma lei provveditori scolastici insieme agli imprenditori e dalle istituzioni per lanciare una sfida civile in nome della cultura della legalità
Della cultura d'impresa come cultura dello sviluppo noi non vogliamo non vogliamo un Mezzogiorno che continui a passare come il Mezzogiorno che non ha avuto fattori di innovazione di cambiamento noi vogliamo raccogliere la sfida
Siamo convinti che nel Mezzogiorno esistono grandi energie
Siamo convinti che il Mezzogiorno
Dentro il Mezzogiorno
Si possa costruire un progetto che rinnovi il dialogo nord-sud perché noi voliamo riannodare il dialogo nord-sud
E non ci fa paura la sfida dell'autonomia anzi la chiediamo la vogliamo la pretendiamo vorremmo anche che in Bicamerale si deve secondo di un dato
Che anche la questione istituzionale riguarda il Mezzogiorno
Perché quando si dice allievo che sia esponenti dello
Poi ne riescono sana intrapresa numerosa specifico
Pongo solo questa battuta quando si dice i sindaci del mezzogiorno agli enti locali del Mezzogiorno l'imprenditore ma investire del Galles della Francia è certo che va investito del Galles alla Francia
Perché noi abbiamo un sistema istituzionale che non ci consente di essere imprenditori del territorio
Come succede al sindaco del Galles il quale fa la competizione Daria con il Comune vicino
Perché per attrarre l'intervento industriale agisce sulla leva tributaria sulla leva fiscale perché compete in questo modo quindi e concludo davvero onorevole Poli Bortone augurandole
Di poter rappresentare in prima persona questa istanza come sindaco di Lecce le auguro di poter continuare questo colloquio
Attraverso questa funzione e questo ruolo istituzionale
Il nome di un Mezzogiorno nazionale il nome di un Mezzogiorno che accetta questa sfida e che è convinta di poter dare ad Alleanza Nazionale un grande contributo in termini di modernità in termini di capacità di affrontare meglio la questione settentrionale
Grazie Pasquale Viespoli al quale chiedo scusa per avere interno discorso certamente interessante come sono interessanti tutti quanti gli altri ma il tempo è tiranno e non possiamo fare in maniera diversa
La parola al l'assessore alla cultura della Regione Lombardia
Marzio Tremaglia
Grazie onorevole Poli Bortone grazie a tutti voi quanti voi una precisazione tecnico storica siccome ho sentito poco fa l'onorevole Sgarbi
Parlare di un processo all'onorevole Bossi nel quale ho avuto l'onore anche il piacere di poter rappresentare come avvocato Alleanza Nazionale tutta intera costituitosi parte civile
Contro l'onorevole Bossi
Va ricordato per amore di verità che l'onorevole Bossi non aveva incitato a cercare i fascisti
La metafisica cattiva del male assoluto di questo secolo ma aveva invitato a schedare cercando identificando lì casa per casa gli elettori i simpatizzanti e tutti quelli che avevano votato Alleanza Nazionale
Facendogli fare la fine dei fascisti nel mille novecentoquarantacinque eccetera eccetera eccetera
Allora sia ben chiaro che esiste un principio di dignità delle istituzioni e delle persone che non si baratta con nessun genere di alleanza passata presente o futura
E non si è varata nemmeno con la difesa della dignità e del rispetto che è dovuto alle persone che militavano allora nel mille novecentonovantacinque ed oggi in Alleanza nazionale quindi bene abbiamo fatto
Gli hanno dato un anno di galera sfortunatamente gli hanno dato anche la condizionale ma confidiamo che con i futuri processi anche la condizionale venga meno
E Bossi finisca dove è giusto che finisca e dove sarebbe stato giusto che in passato Fini sono anche gli amici di Gad Lerner nel mille novecentosettantacinque i sodali di Santoro di allora e tutti quelli che oggi da vari pulpiti anche vicino a noi ci ammoniscono sulle future sorti di Alleanza Nazionale
Ma molto brevemente
E perché questo una conferenza programmatica non un luogo per comizi la Scelta di Alleanza Nazionale d'identificare come propria direttrice strategica quella della lotta alla decadenza italiana è una scelta profondamente giusta e forte
Perché pone due problemi quella della ridefinizione di un'identità italiana
Della quale a lungo ha parlato il presidente Fini nella prima parte del suo intervento e quella di una identificazione delle cause della decadenza
Riaffermare un'idea dell'Italia un'idea dell'Italia secondo la destra vuol dire anche
Rifiutare questa strana logica
Tipo cane di Paolo per cui noi dove abbiamo venir qua a compiere non si sa bene quale svolta contro svolta sopra svolta della totale indifferenza le proposte di alleanza nazionale c'è una pigrizia mentale nel sistema della comunicazione
Per cui era già scritto prima quello che qui avrebbe dovuto succedere e cioè non che Alleanza Nazionale presentava Alitalia i propri programmi
Per frenare la decadenza del nostro Paese per rilanciarla in Europa del mondo per riconquistare
La dignità e l'orgoglio della nazione ma avrebbe dovuto venire qui a celebrare per conto magari di alcuni cronisti politici una non si sa bene quale conversione all'interno di una logica partitica e politica
Che è la sconfitta e che finisce
Perché finisce la modernità perché finisce quel sistema di cultura e di rapporti che non pone più il tema del confronto tra un certo tipo di destra o di sinistra un sistema liberale un sistema socialista ma pone questioni tuttora irrisolte qualità la coesione sociale quella della rivitalizzazione dei vincoli dell'identità quello del superamento della modernità della tecnica quella della lotta al nichilismo quello della costruzione di una società non sono più libera e più giusta ma in cui come dice sempre
Il nostro amico Stefano Zecchi citando io sanare Adriano vi sia non soltanto il diritto alla bellezza ma vi sia in qualche modo il dovere di cercare di Paul di costruire condizioni di bellezza e di maggiore dignità per la comunità tutta intera
E allora partito di programma lo diceva bene l'ingegner Rebecchini ma partito di valori la morte delle ideologie consente di guardarsi nuovamente faccia a faccia nella lotta contro i Titani come avrebbe detto Junger
Con i miti che avanzano ma nello stesso tempo nel veder riaffiorare oltre le bugie del ideologica che hanno generato quelle cose raccontate nel libro nero del comunismo vedere riaperto il confronto con la visione del mondo è la destra
Ha sempre colloquiato potentemente riccamente con una la visione del mondo con la visione del mondo tradizionali con la capacità di confrontarsi non più con le ideologie Marconi valori con le visioni dell'Europa che hanno fatto l'Europa e l'Italia
In questa logica quindi Alleanza Nazionale diviene ancora più fortemente un movimento di programma che pone delle soluzioni concrete che si confronta con soluzioni concrete
E peccato per loro se pezzi di quelle soluzioni non stanno dentro gli schemini dei nuovi o vecchi liberali dei nuovi o vecchi socialisti non si scrivono in questo gioco appassionante dei rapporti tra partiti
Eppure la politica e lo dice chi ha questa avventura di amministrare
è ancora fortemente rapporto con le persone e tentativo di soluzione dei problemi la politica è intrinsecamente decisione sui fini
Non è arazzi Godollo sui poteri maggiori o minori dell'ultimo risuscitato di turno all'interno di qualche misterioso partito
E allora se fare i conti con i problemi veri se fare i conti con i valori veri se fare i conti con la ricerca di una nuova dignità nazionale la missione che si dà con forza Alleanza Nazionale vi è anche quella di fare veramente i conti con la storia ma non con la storia lontana
Per esempio con la storia della Prima Repubblica io credo che nessuno qui dentro pensa che la Prima Repubblica è stata bella e buone che non ci fossero i democristiani che rubavano i socialisti che rubavano
E che forse Alleanza Nazionale che due anni fa chiedeva una Norimberga della Prima Repubblica se non una Norimberga potrebbe accontentarsi di un qualsiasi altro borgo in cui si ragioni sulle responsabilità di quel sistema
Che è nato contro nato contro la patria da una scelta di sconfitta nato celebrando una sconfitta tentando di trasformare una sconfitta la morte della patria un fatto costitutivo nuovo di identità
E questo non poteva essere che un errore cresciuto nella corruzione proseguito nel malaffare terminato nel fango di tutta quella gente che finita in galera definita giustamente galera
Indipendentemente da quello che oggi male possono fare dei giudici che sbagliamo dei pubblici ministeri che dicono cose che non stanno né in cielo né in terra
Allora e concludo lo accennavo prima forse più importante
Che quando in qualche trasmissione televisiva i santoni di turno e Lerna dei torno chiedono all'esponente di Alleanza nazionale i conti con non si sa bene quale presento passato
Si chieda dove erano lorsignori quando citavano il libretto rosso di servire il popolo e quando cantavano le lodi del Grande Timoniere che grondava sangue per sessanta milioni di morti cinesi
Chiederà lor signori di Lotta continua dov'erano
Quando spranga amano per le strade i nostri ragazzi
Non nel mille novecento diciannove a Sansepolcro ma nel mille novecentosettantasette settantotto negli anni Ottanta perché loro c'erano noi non eravamo i funerali di altro poco al sud uno sì noi non eravamo in potere operaio qualcuno si
E sentirci fare o Santo Iddio la morale da questi signori inaccettabile
E fare i conti anche con quello che è stato chiamato il razzismo del dolore
Non è possibile che quotidianamente si debbano fare delle distinzioni tra le tragedie del Novecento del totalitarismo
Non è possibile non rendersi conto che esistono pagine della storia italiana penso alle stragi del mille novecentoquarantacinque che sono tuttora ignote con le quali non ci si confronta e che pure sono un nodo dell'identità italiana
Il rapporto non è il rapporto col passato il rapporto che deve essere risolto dalla comunità nazionale
è rapporto con l'identità ecco la propria memoria perché senza risolvere il dramma della propria memoria e di tutta quanta la propria storia non si ricostruisce identità
Allora io credo che i valori che sono emersi a riconfermati con forza in questa Assemblea nazionale ci possono dare spinte ulteriori valori che ci consentono di andare oltre la modernità DC confronto che ci consentono di confrontarci col nuovo sapere scientifico che danno nuova linfa le visioni tradizionali dal mondo
Che riconfermano la nostra attenzione al tema della partecipazione del radicamento dell'identità della memoria del sapere della comunità nazionale bene
Su tutte quante queste cose noi mature Remo e in modo estremo la nostra capacità di governo e quanto alla lega
Attenzione va bene essere attenti agli elettori leghisti
A condizione che in qualsiasi momento
Si colpisca si condanni si metta quotidianamente sotto accusa il sistema di potere leghista gli uomini della lega l'apparato della lega nessuno deve illudersi che rapporto con la Lega possa essere alla fine un rapporto di alleanza
Deve essere un rapporto un'azione di sottrazione di consenso perché loro non sono capaci perché li abbiamo visti governare in Regione Lombardia
Perché hanno perso centinaia di miliardi perché non sono stati capaci di fare i corsi di formazione professionale perché non hanno impugnato una sola legge dello Stato italiano di fronte alla corte costituzionale perché nelle province in cui hanno governato sono stati cacciati via perché non erano capaci di governare allora
Valorizziamo le capacità di governo della destra
Valorizziamo i tentativi di soluzione dei problemi e le soluzioni dei problemi soprattutto non diamo mai l'impressione di ricorrere magari con anni e anni di ritardo analisi vecchie perché se in Veneto i signori non hanno fatto la Pedemontana
Beh insomma Piccoli Rumor Bisaglia che comandano a Roma ma comandano anche nel Veneto purtroppo erano espressione anche di questa terra che votava compattamente per il Veneto e compagni votava compattamente per la democrazia cristiana allora forse il problema è più politico di sistema che di altro genere
Concludo veramente io credo che Gianfranco Fini soprattutto con la prima parte della sua relazione di ieri abbia ricondotto noi tutti al confronto col nostro futuro ecco la dignità della nostra grande tradizione vedo che anche oggi peraltro sui giornali Francesco Cossiga ci invita ad essere orgogliosi di tutta la grande tradizione della destra italiana
Incluso inclusa l'esperienza naturalmente della prima metà del secolo ascoltiamo con attenzione
E soprattutto credo che abbia espresso un principio forte che quello che più di vent'anni fa Martin Heidegger
Ricordava quando ci diceva
E ammoniva come in base all'umana esperienza dalla storia noi sappiamo che tutto ciò che è essenziale grande
è scaturito unicamente dal fatto che l'uomo aveva una patria
Ed era radicato in una tradizione il confronto con la patria e con la tradizione
è il confronto con il futuro oltre la modernità oltre tutto quello che vogliono cercare di farci dire per costruire un'Italia nuova perché è fortemente antica radicata in se stesse non altrove
L'onorevole Landi di Chiavenna
Sì
E subito dopo il consigliere Germini
Quindi l'onorevole pagliuzze
Signori congressisti
I cambiamenti epocali in corso la globalizzazione dei mercati di integrazione economica la politica europea pongono alla destra italiana il problema di essere nella storia qua sia di sapere interpretare politica mentre l'evoluzione socio economica in atto al fine di poterne beneficiare invece di essere travolti
Come è stato notato recentemente l'egemonia della controcultura cattolico comunista imposta se nel dopoguerra condannato la destra italiana una emarginazione storica e politica dalla quale si sta inventando solo intimamente con grande fatica
E quindi è necessario per la destra italiana tutta e in particolare Alleanza nazionale voglia e possa cogliere l'occasione offerta dai tempi
Per rientrare a pieno titolo nel flusso degli accadimenti
Accreditandosi finalmente come forza politica moderna in sintonia con l'attuale contesto socio economico in grado quindi di dare delle risposte adeguate alle istanze dei cittadini
Ed essere quindi titolare del diritto dovere di poter governare d'Italia né ai titoli mi ha la capacità è necessario che Alleanza Nazionale sappia quindi consigliare in modo evolutivo
Le proprie radici politiche con l'esigenza di diventare sempre più una componente il fulcro di un grande progetto di destra democratica europea
E mi pare di poter condividere così come ho sempre condiviso l'impostazione generale della politica espressa dal presidente di Alleanza nazionale di Fini e ribadita ieri credo con molta lungimiranza e con molta intelligenza politica
Però dobbiamo domandarci quali sono le direttrice di questa proficua è necessario evoluzione politica
Ad avviso dei cattolici liberali di Alleanza Nazionale
Alleanza nazionale deve orientarsi verso moderne logiche di liberalizzazione economica e di competitività
Sono concetti già espressi ripetuti ieri da finire ribaditi ancora dal coordinatore nazionale contento ma che ritengo opportuno e necessario sottolineare ancora con un'ottica
Parzialmente diverso perché in questa prospettiva l'inserto l'iniziativa programmatica del partito non potrà che perseguire una direttrice che preveda la riduzione dell'ingerenza statuale nell'economia e nella vita del cittadino
Ciò implica che ha le altre nazionali fosse debba diventare l'alfiere del cosiddetto principio di sussidiarietà ossia del principio in base al quale l'azione del soggetto pubblico non può mai sostituirsi a quella dei privati
Quando quest'ultima risulta più efficiente ai fini della soluzione dei problemi concreti
Il che vuol dire che la disoccupazione si può come si può combattere attraverso il rimedio naturale dello sviluppo dell'attività di impresa alleanza nazionale non potrà e non dovrà più legittimare politiche assistenziali
Basate sull'intervento pubblico bensì battersi perché le aziende possono operare in condizioni che le favoriscono il prosperare e la crescita
Queste condizioni stanno quelle che ha caratterizzato un'economia di libero mercato
Meno presenza dello Stato in economia meno burocrazia meno fisco flessibilizzazione del mercato del lavoro facilità di reperire capitale di rischio sui mercati finanziari
In questo senso Alleanza Nazionale dovrà anche riconfermare il significativo impegno che ha espresso in favore di rapide politiche di privatizzazione del comparto pubblica economico Gianfranco Fini lo ha ripetuto l'ha ribadito con grande chiarezza
No a false privatizzazione sia effettivamente a un processo di privatizzazioni di tutte le società ancora legate ai principi statali all'economia statale e questo lo dovremo fare come impegno principale di Alleanza Nazionale per fugare ancora diffusi di di civismo e soprattutto falsa interpretazione sulla politica economica di Alleanza Nazionale
Le privatizzazioni hanno un duplice effetto benefico sull'economia da un lato riducono i presupposti di una soffocante in sede ingerenza dirigista
E i costi le distorsioni che hanno caratterizzato il recente passato l'impresa pubblica
E dall'altro lato creano maggiore spazio per la cresce dell'iniziativa privata e incentivano lo sviluppo del mercato finanziario attirando verso di esso ingenti quote di risparmio dei piccoli risparmiatori privati
Per quanto riguarda invece la riduzione degli oneri burocratici e fiscali non c'è dubbio che se Fassino attraverso una maggiore delocalizzazione delle attribuzioni dello Stato centrale
Tale delocalizzazione permetterebbe una gestione amministrativa più sobrie confacente alle Hariri
Quindi trasferimento cioè i costi amministrativi connessi all'impiego delle risorse dell'erario
In questa prospettiva appare altresì utile opportuno trovare una sintesi politica di indirizzo sul cosiddetto federalismo fiscale più in generale sul federalismo istituzionale
Non è infatti possibile ridurre il carico fiscale quindi creare le condizioni per lo sviluppo dell'attività d'impresa finché la centralizzazione impositiva costituiranno presupposto per l'attuazione di politiche di mero trasferimento della ricchezza
è necessario che le regioni le autonomie locali possono entro certi limiti gestire in modo diretto la fiscalità dei propri residenti solo così si creeranno le condizioni per una vera politica erariale mirata cioè geopoliticamente confacente alle specifiche esigenze dei cittadini e del mondo imprenditoriale
Il decentramento amministrativo e fiscale d'altronde già adottato da alcuni tra i Paesi europei extra europei più avanzati dalla Germania agli Stati Uniti d'America senza che ciò determini alcuna de negativo dei valori della patria e dell'unità nazionale che fanno parte del nostro DNA alla quale Alleanza nazionale non può e non intende rinuncia dal dibattito in corso pertanto deve emergere un concetto politico programmatico di federalismo buono che sappia conciliare le condizioni che presiedono al contemporaneo conseguendo dei beni dello sviluppo e dell'unità nazionale
Ma l'alleggerimento del sistema istituzionale burocratico non è l'unico propellente della competitività del sistema Italia
Questo risultato infatti necessita anche soprattutto di politiche di incidenza più propriamente economica che assecondino le logiche di competizione a livello mondiale imposte dalla globalizzazione dei mercati
Creando condizioni operative più flessibili per le nostre imprese
Il punto cruciale la flebili la flessibilizzazione del nostro mercato del lavoro interno la rigidità di tale mercato costituisce uno dei principali limiti intrinseci alla competitività delle nostre imprese
L'iper garantismo finisce per distruggere il lavoro perché limita lo sviluppo crisi incentiva reclutamento di forze fresche della produzione
Questo stato di cose tra l'altro è peggiorato da una giurisprudenza del lavoro
Che decide pressoché costantemente contro l'impresa e da una classe sindacale che pur di non perdere il proprio consenso e quindi il proprio potere si arrocca su posizioni di per garanzia ormai datate improponibili
Si deve quindi puntare una rapida dei sindacalizzazione del mercato del lavoro italiano in parallelo all'eliminazione del monopolio pubblico del collocamento
Nonché alla delegificazione alla razionalizzazione delle normative dei procedimenti incidenti sulle dinamiche del mercato
Però quanto detto rappresenta solo una parte degli obiettivi a cui credo che Alleanza nazionale debba dirigere la propria iniziativa politica
Dalla Bettini infatti potranno essere affrontati efficacemente solo se ci sarà prima positivamente ricomposto il contrasto fra le due sensibilità quella sociale quelle liberale del partito
Mi pare che ieri Fini abbia dato un impulso fondamentale è importante per trovare un punto d'incontro un punto di sintesi politica alla quale io mi rifaccio come esponente dei cattolici liberali
Qualsiasi politica di liberalizzazione non potranno infatti essere applicata
Con ciò dando si sfoga e spacchi a quanti abitano ancora da Alleanza nazionale come un partito e assistenzialista e statalista cioè un partito incapace di essere veramente moderno
La grande sfida che aspetta Alleanza Nazionale in questo senso passare dalle enunciazioni di principio alla politica dei fatti alla una politica di programma che sappia seriamente interpretare la svolta
Che Alleanza nazionale il suo presidente Fini hanno voluto dare attraverso questa conferenza programmatica
In questa ottica Alleanza nazionale deve riprendere e rilanciare i temi che in origine costituirono la base dalla vittoria del Polo nel novantaquattro
Dimostrare di voler creare le condizioni di un maggior sviluppo e di benessere per i ceti penalizzati emarginati dal patto consociativo tra i ceti garantiti della Prima Repubblica riproposte difeso dall'Ulivo
Solo così il nostro partito potrà interpretare il desiderio di alternative di cambiamento dei cittadini accreditarsi quale moderna forza di governo in un contesto di politica economica europea
è Alice sotto è necessario trovare una sintesi moderne politicamente spendibile tra la tradizione sociale di solidarietà presente giustamente in Alleanza nazionale
Necessità della stessa di Alleanza Nazionale di addivenire a una svolta in senso liberale e liberista
Va rilevato come gli studiosi di storia economica ritengono che la situazione mondiale attuale impone di trovare un conto in Parlamento fra il liberismo spinto il rischio di spaccature della Società tra molto ricchi e molto poveri in tutti i Paesi del mondo avanzate esiste cioè il problema di a lavorare un liberismo più sociale
Ciò si può fare secondo una tesi che condivido rielaborando il concetto stesso del capitale
La socializzazione dell'economia è sempre stata trattata come distribuzione diretta di denaro di garanzie immediate da una burocrazia costosa inefficiente
Costituendo quindi un momento di sottrazione di mezzi di sviluppo
Il liberismo estremo il darwinismo sociale crea uno si maggiore libertà d'impresa ma producono anche o possono rischiare di produrre costi sociali indiretti intollerabile per i paesi civili emarginazione criminalità
Se invece si investisse sociale un individuo per migliorare la capacità competitiva
Su un mercato reso libero al massimo si spenderebbe meno denaro ottenendo un enorme sviluppo e conciliando le esigenze di benessere con quelle di socialità
L'iniziativa programmatica di Alleanza nazionale dovrà sa per sostituire le vecchie garanzie redistributive di socializzazione dell'economia con quelle nuove basate sulla costruzione di un capitale umano
Bisogna quindi lavorare sull'uomo in una logica di economia partecipativa
Ossia della creazione di un sistema economico dove gli individui godano di condizioni operative ed informazione adeguata ad introdurli ha un ruolo maggiormente responsabile propositivo ai fini dello sviluppo del Paese
Volendo fare un esempio concreto che è già stato ieri ribadito e oggi credo anche ripreso da altri oratori lavoratori per esempio dovranno essere posti in grado di partecipare alla capitalizzazione dell'impresa
Ma in compenso proprio in virtù dell'equazione partecipazione uguale responsabilità essi saranno tenuti ad accettare una riduzione delle decoro delle loro garanzie su tutte la flessibilità di cui si parla
Questa impostazione a mio modesto modo di vedere a due grossi vantaggi
Permetterebbe di consigliare propositive venti diversi indirizzi in materia di politica economica e sociale presenti nel nostro partito
E favorirebbe l'accreditamento di Alleanza Nazionale come grande forza moderna del movimento politico a favore del liberismo etico e quindi anche sociale che si va consolidando libello sì europeo che mondiale
L'impostazione da seguire pertanto credo possano trovare un punto di riferimento della dottrina del cattolicesimo liberale ossia di quella dottrina che partendo dal concetto di profitto etico pone l'uomo al centro del discorso economico in un ottica di crescita vera e responsabile
La filosofia del cattolicesimo liberale quindi si rivela oggi più che mai acconcia a dare risposta ai problemi
Che attanagliano alla riforma del sistema economico italiano il cattolicesimo liberale infatti considerando la diffusione del profitto come auspicabile per il bene comune
Legittima anzi impone tutte quelle forme a favore di un mercato più libero e competitivo che si rendono oggi necessari ai fini dell'integrazione dell'economia europea e mondiale
Tale filosofia ponendo l'uomo al centro del discorso economico impedisce che la liberalizzazione si trasformi in un selvaggio La sette a tutto discapito dei ceti più deboli
Concludo signor Presidente
Ospitando che Alleanza nazionale possano seguire con grande attenzione l'evoluzione nel quadro politico essere partecipe della svolta della storia essere presente nella storia
I cattolici liberali che dal mille novecentonovantaquattro hanno deciso di concorrere alla grande sfida per una destra Cattolica liberale democratica sapranno fare il loro dovere saranno portatori di idee di impegno
Di forte di energie perché Alleanza nazionale davvero un possa tornare ad essere una forza importante per l'economia e la cultura italiana a livello nazionale per l'Internazionale
Non mancherà l'impegno di Alleanza Nazionale non mancherà l'impegno dei cattolici liberali
La cosa fondamentale che vi sia come certamente ci sarà il coinvolgimento di tutte le componenti che fanno parte hanno concorso a fondare Alleanza Nazionale
Se questo impegno c'è stato e sarà riconfermato
Alleanza nazionale con tutte le sue componenti sociali cattoliche liberali non potrà che tornare ad essere forza di governo e forza trainante forza degli elettori coscienza critica è punto di riferimento dalla rivoluzione morale di tutti gli italiani grazie
Consigliere Germini e subito dopo l'onorevole agli Uffizi
Caro Presidente dell'Assemblea
Caro presidente Fini
Prima di tutto vorrei ringraziare gli amici ancora presenti che certamente
Hanno saputo scegliere tra Sanremo quello in televisione
Questo questa manifestazione che certamente più nazional popolare di quanto non si pensi
Ci troviamo amici all'Assemblea di un grande partito di destra
E la cosa sorprendente almeno rispetto a quanto naturalmente avveniva fino a pochi anni fa
E che i concetti le idee le dichiarazioni di principio che ho ascoltato e quelle che mi accingerò appare con altissima probabilità non dico che saranno contestate ma di più mi sento sicuro che saranno condivise anche da coloro che sono si sentono o pensano di essere di sinistra
E ciò non perché improvvisamente tutti noi ci sentiamo pervasi
Dallo spirito della verità che ci renda tutti accetti ma perché il mondo occidentale ormai acquisito digerito e metabolizzato
Alcuni valori comuni incontestabili che ormai sono parte integrante della nostra cultura e direi quasi del nostro subconscio
Chi potrebbe infatti in linea di principio anche se poi in pratica la realtà è alquanto diversa
Contestare i valori quali la democrazia la centralità dell'uomo come individuo la salvaguardia dei valori sociali la libertà la pace il diritto di professare le proprie idee
La propria fede religiosa e via di questo passo
Lungo le sudate conquista di secoli di storia dove il pensiero cristiano continuamente fondendosi con l'indole delle popolazioni europee ha dato alla luce allevato e portato a maturazione questo nostro sistema occidentale
Che pur con tutte le sue imperfezioni ed a dispetto di tutti coloro che sputano nel piatto in cui mangia no è pur sempre il miglior sistema presente sulla faccia della terra
Il comunismo che concettualmente predicava altro è caduto da solo
Sì amici per far cadere altri regimi ci sono volute guerre rivoluzioni
I comunisti sono caduti da soli da soli il massimo del fallimento e questo ha già detto a conferma dei concetti generali prima enunciati
Passando ad esaminare in modo leggermente più approfondito lo scenario della presentazione della nostra tragedia umana le soglie di questo a tanto temuto paventato idealizzato sognato Terzo Millennio
Riscontriamo la condivisibilità di alcuni valori etici che possiamo ragionevolmente considerare come assiomi comuni
Base di partenza ideologiche consolidate per il raggiungimento dello Obiettivo di tutte le aggregazioni umane organizzate sia essa la famiglia Stato società in senso più lato che è quello della realizzazione dell'essere umano
Nei suoi bisogni di manifestare la propria esistenza il proprio diritto di stare al mondo e perciò di contribuire all'evoluzione dell'ambiente in cui è inserito secondo il suo modo di vedere le cose
Tutto ciò possibilmente dopo essersi svincolato da problemi legati alle necessità primarie
In altre parole una solida ideale deve mettere in condizioni ciascun individuo di realizzare le proprie esigenze spirituali dopo averli risolti i problemi di salute di povertà
Su questo pertanto ritengo di poter estive siamo tutti d'accordo come poi tutto ciò si traduca in realtà è un altro discorso
Ed è la materia del confronto confronto che sarà soprattutto culturale politico ma per amore di una lineare logiche esposizione mi riservo di riprendere questa argomento più avanti
Abbiamo pertanto ha detto che la nostra società è caratterizzata dalla caduta di ideologie contrapposte dalla mancanza di una dialettica sui principi ultimi i contorni delle stesse religioni vanno direi più che giustamente sfumando sì tanto da lasciare il sospetto che le diversità inerenti aspetti più marginali che sostanziali siano forzatamente evidenziate per motivi poco nobili
Le stesse grandi ed assurte contraddizioni del nostro tempo quali la fame nel mondo le norme sperequazioni economiche sono appunto viste da tutti come contraddizioni cose che non vanno e che andranno sistemate anche se non si sa come
La nostra società pertanto non discute sugli obiettivi da raggiungere da raggiungere bensì sul modo con cui perseguirli
La dialettica si è pertanto spostata dal principio all'azione dalla ragion pura la ragion pratica sissignore il problema ora è di capacità ed etica
I paroloni caratterizzanti la società alle soglie del terzo millennio globalizzazione sincretismo comunicazione massificazione ed è con questa realtà che bisogna operare
Nel cui interno bisogna trovare le risposte ai nostri problemi non ha senso né è possibile andarsene fuori Trust urlando sarei con i se i ma facendo riferimento a schemi lo scenario prototipi che più non esistono se non in un immaginario culturale ormai sorpassato
Bisogna infine agire in una realtà dove i tempi di risposta non sarò sempre immediati dove la reazione in tempo reale è la normalità a qualsiasi variazione di stato di un qualsiasi sistema sia esso politico economico e sociale
Questa peculiarità si porterebbe a non ritenere si limita la nostra epoca nessun altro mondo spoglie lo storico
Mentre ci sono stati alcuni periodi storici che possiamo considerare aperte molte affinità con quello in cui viviamo
Senz'altro sopra periodi in cui si inizia a percepire la decadenza probabilmente il Medio Impero romano quello di Traiano Adriano e Marco Aurelio tanto per capirci si adatta molto come precedente storico ha questo vizio di terzo millennio c'era anche allora a livello mondiale un'unica grande potenza oggi gli americani soli moderni romani
E anche se in fondo la loro potenza politica sull'organizzazione e sull'opulenza economica
Anche si impongono la propria cultura il loro modo di vivere che altro non è che l'aria buona azione di principi di civiltà da essi fagocitati
Gli europei del ventunesimo secolo sono i greci del secolo secondo e se vogliamo andare sino in fondo simile anche la situazione religiosa con una stanza nuziale tendenza al sincretismo
Ma non è tutto uguale come dicevo in termini chiedo scusa sono già trascorsi dodici minuti
Scusi n stele greca regolata Notali documento cosa pertanto il nostro problema è quello dell'azione dicono incidere sulla realtà in cui siamo immersi utilizzando in modo attivo e non subendo le conseguenze in modo passivo
Dalle possibile delle strumenti alle concessi dall'evoluzione tecnologica e sociale della nostra civiltà
Vediamo subito quindi al dunque presidente abbiamo detto che ormai destra e sinistra non si distinguono più dal punto di vista ideologico
Ma viva Dio la differenza Bucci sarà altrimenti dovrei essere costretto ad ammettere di essere compagno di viaggio di Bertinotti udinesi cosa che mi porterebbe in profonda depressione la differenza invece c'è e profonda ed è insita nel modo in cui si pensa di raggiungere gli obiettivi incontestabili di cui ho parlato
è profonda perché non siamo i protagonisti di una cultura definibile di conservatorismo illuminato e quindi le nostre scelte sono sempre consequenziali e riconoscibili mai di facciata
A differenza della sinistra che persegue i propri obiettivi in qualsiasi epoca storica in modo uguale alle precedenti proletari Zare stata Lizzani sul piano strategico salto questa parte perché il presidente altrimenti non mi fa concludere di consiglieri e qua consegnati agli altri insigni uno nell'uscire da questo impasse bisogna cominciare a lavorare pesantemente nelle realtà locali
I Comuni e le Province e le Regioni dallo governate le federazioni provinciali
Dovranno essere le fucine per la creazione la preparazione la specializzazione dei nostri quadri
Per quanto riguarda le federazioni provinciali qualche breve sottolineatura ritenendo che occorrerebbe un'organizzazione del partito sempre più flessibile anche se sempre più radicata sul territorio
Un'organizzazione avverta l'esperienza del moglie amici dei nuovi lettori
Ma sempre più orgogliosa delle proprie radici culturali di conservatorismo illuminato un'organizzazione moderna che possa dare ricevere input dalla direzione nazionale
Nella maniera più adatte ai tempi non mi riferisco alle colombe che in politica negli ultimi tempi hanno assunto significati diversi mi riferisco a un sistema telematico e dico questo perché non è difficile constatare che non andiamo in tale direzione spesso accade che i nostri amministratori
Non sapendo a chi rivolgersi e non volendo rischiare di appoggiarsi a persone nostre che giocoforza non hanno potuto maturare grosse esperienze si appoggiano anche se obtorto collo a vecchie cariatidi di provenienza e cultura non certo noi a fine con l'inevitabile risultato di portarsi delle serpi nel seno
Consigliere veramente le chiedo scusa
Un minuto perché c'è un minimo Simone negli alcune liste civiche che certo non ci aiutano se non apparentemente vede il fatto che non siamo in condizioni negli otto mila comuni italiani di essere forza aggregante
Vedi il fatto che il dibattito politico dei circoli dispersi sul territorio derivi troppo spesso solo da dibattiti televisivi dei leader mentre dovremmo sposare l'orgoglio di quelle otto mila realtà locali
Essere al loro fianco seminare con loro e non andare solo a mietere allora io dico che è tempo di cambiare questo tipo di gestione propongo che ci sia un coordinamento di partito a livello nazionale regionale provinciali
Che operi una mappatura delle risorse umane in tutti i settori un coordinamento che sia di supporto alle scelte effettuate degli amministratori locali
Relativamente agli uomini da inserire nella gestione della cosa pubblica e vengono formate persone nostra a livello manageriale amministrativo e tecnico
Che possano essere l'humus
Da cui germogliano al momento opportuno classe dirigente alternativa all'attuale decrepita di sinistra signori per tutto ciò siamo in ritardo ma non è troppo tardi anche perché non abbiamo scelto se vogliamo risorgere dalle Molinette situazioni in cui versiamo
Occorrono quindi proposte concrete che necessitò di un concreto impegno altrimenti continueremo a parlarci addosso su argomenti di carattere generale
A piangerci addosso sulle nostre sventure ma poi come adesso sono fermamente convinto che ciascun individuo ciascun raggruppamento ciascuna nazione è responsabile da Ardito dei propri successi come delle proprie frustrazioni
Con questo termino il mio intervento e a coloro che hanno avuto la pazienza la cortesia da sfruttare mi
Dico ancora soltanto che siamo venuti qui per lavorare per ricaricarsi di quello spirito di quell'orgoglio di appartenenza necessaria a reagire essendo consapevoli del nostro ruolo in Italia ed Europa
Grazie onorevole agli inizi e subito dopo l'onorevole Benedetti Valentini quindi professoressa Messia
Cari amici signor Presidente
è stata una scelta particolarmente opportuna quella di celebrare in una città cosiddetta del profondo Nord
La conferenza programmatica di Alleanza nazionale perché è stato un segnale
Di grande responsabilità da parte di un grande partito quella appunto di indagare quello di discutere su i problemi che si avvertono in una e nelle reti minimi importanti regioni del nostro Paese e anche per analizzare il proprio rapporto con il proprio elettorato il dato storico del rapporto col proprio elettorato perché la questione cosiddetta settentrionale non è soltanto una questione di problema è un problema di carattere economico o un problema di carattere solamente sociale ma anche un problema di rapporto del partito con il proprio lettorato
Mentre al Sud nelle regioni del centro e del sud del nostro Paese storicamente la destra aveva avuto un certo risultato elettorale cospicuo sostanzioso
Nel tempo purtroppo questo non si è verificato al nord al Nord c'è stata una situazione storica riversa al Nord c'è stata la guerra civile sicuramente nel dopoguerra la destra rappresentata dal Movimento Sociale Italiano ha rappresentato anche l'occasione di partecipazione politica il rifugio politico di tanti che avevano militato nella Repubblica Sociale Italiana tanti reduci che erano come dire erano rifiutati
Dalla società anche dalla giusta politica quindi Movimento Sociale
Degli anni cinquanta degli anni Sessanta rappresentato questa questa casa per quanti erano stati sconfitti nel l'ultimo conflitto mondiale e quanti avevano o volevano riaffermare delle proprie idealità dei propri principi che venivano rifiutati da quelli che erano i vincitori
Di del conflitto del conflitto mondiale questo è il dato storico in questo in questo emergeva e sosteneva questa questa politica un ceto che era un ceto diffuso ma non certo il ceto produttivo di questo Paese cioè un certo Nobile un cento come dire anche eroico incerte situazioni cerco in certe circostanze che hanno che ha costituito ha sostenuto l'intelaiatura di partecipazione politica della destra ma un certo scollegato da quello che era un po'come dire il fluire delle posizioni economiche quello che era il fluire della borghesia produttiva del Nord questo e dato storico
Quella momento di costrizione quel momento di emarginazione è stato a poco a poco superato e direi in modo fondamentalmente e modo fondamentalmente importante travolto da quello che è stato il dato dalla nuova politica nel mille novecento novantaquattro nei confronti della destra si è risvegliata l'attenzione anche delle categorie produttive anche della borghesia
Ecco che allora ha preso il volo il Progetto di Alleanza Nazionale
Nei confronti di questo Progetto c'è stata tantissima tesa e i risultati elettorali sono venuti perché dal dato storico del quattro del cinque per cento addirittura in certe situazioni come il Comune di Milano del mille novecentonovantatré il tre e qualche cosa per cento si è passati nel mille novecentonovantaquattro
In molti collegi uninominali di Milano ma anche di altre città importanti del Nord al nove otto nove dieci per cento quella il grande salto in avanti è saldo
Che il salto che assalto ha fatto saldare in questa borghesia produttiva delle classi medie delle classi commerciali artigiane questo questo questo saldo nei confronti di una forza politica che rappresentava una nuova possibilità di innovazione di modernizzazione del nostro Paese in questo questo questo processo è stato anche favorito da una nuova forma partito che veniva a realizzarsi la forma partito era quella aperta dei circoli ambientali
Dei circoli territoriali per i tessuti nelle attività produttive nel territorio e con una formula innovativa che era quella di dare spazio di come dire essere il punto di riferimento di filoni culturali diversi c'era il filone che veniva dall'attività storica di trincea di battaglie del movimento sociale assieme
Al filone del cattolicesimo del cattolicesimo liberale e allo stesso filone liberale questi questi queste componenti culturali hanno fornito i mezzi per la fare all'affermazione della prima fase diciamo di rimonta al nord di Alleanza Nazionale però dobbiamo ragionare innanzitutto su questo per capire come mai
Questo dato di crescita si è fermato e come mai dal mille novecentonovantaquattro dove pure la battaglia è stata coraggiosa importante perché allora lì si è vista la forza di interpretazione dei fenomeni di attività produttiva e delle attese del tacco nomi che da parte delle altre atonale perché i candidati nell'uninominale si sono affermati contro un blocco molto importante
Molto difficile da superare che nel blocco di Forza Italia e della lega però questo
Processo
Sì e come perso nel tempo
Perché oggi dobbiamo ragionare come mai
Questa percentuale del dieci per cento del dieci e rotti per cento non è stata superata da un balzo successivo allora qui è un'autocritica talmente da fare forse questa non è la sede risolutiva per farla ma certamente la forma partito il partito deve interrogarsi sul come può essere meglio aperto a quelle che sono le esigenze della società come meglio può rispondere alla voglia di partecipazione da parte dei cittadini per questo il punto lettorato promette e molto più maturo di quello che uno pensi
Probabilmente la gente vuole anche una certa coerenza vuole capire dove si sta andando vuole promette anche dello stesso Polo per la libertà o do alla coalizione che ha votato anche una risposta più più comprensibile per quanto riguarda il progetto politico il destino politico morì sul punto avere la possibilità di partecipare meccanismi allora dobbiamo dire che forse in tanta parte del nord il partito non è ancora pronto a fare il balzo finale di apertura nei confronti della società ancora incerte
In certi luoghi vi sono un po'delle hanno anacronistiche gerarchia delle Crosti citazioni delle situazioni che sono state già in passato denunciate dalle coraggiosamente dal presidente
Gianfranco Fini delle situazioni cioè che impediscono una partecipazione alla politica questo è il dato più importante che noi abbiamo di fronte il dato che ci deve far pensare accanto a questo c'è sicuramente il problema
Del disagio del Nord il problema del disagio delle categorie produttive ma noi faremmo un errore enorme se dessimo e volessimo dare a questa risposta volessimo dare a questa risposta una soluzione di un'alleanza con una parte politica che non è la causa di questo disagio ma semmai e l'Effetto ovvero noi sbaglia Remo sicuramente se dovessimo come dire mutuare gli stessi slogan della lega allo stesso modo di pensare della Lega anche quando noi diciamo Norvegia incominciamo a parlare un linguaggio che non è nostro
Perché il nord il sud il Meridione Settentrione e diffuso a macchia di leopardo in questo Paese
C'è un profondo Nord anche nel Sud in certe realtà produttive come esiste un profondo Sud anche in certe parti del Nord
Le due regioni che sono maggiormente assistite si è detto anche in questa occasione sono la Val d'Aosta e Trentino Alto Adige che vengono sostenuti dal contribuente italiano e quindi allora il problema dell'interpretazione
Del come dire del decentramento che è necessario decentramento liberale noi diciamo
Di questo Paese deve essere interpretato in maniera corretta con un'analisi più colta fuori dagli slogan dalle schematizzazione
Però dovremo fare uno studio sulle aree omogenee perché certamente i problemi dell'arco alpino sono lì sì certo tutti uguali da Sestriere fino a Piancavallo così come il problema
Della Adriatico un problema che investe Jesolo e fino giù nella Puglia o il problema dell'Appennino i problemi della dell'arco tirrenico e così via quindi una interpretazione più approfondita di quelle che sono le realtà italiane
Che certo li invocano un decentramento ma un decentramento di carattere liberale che tolga burocrazia
Che tolga Stato
Se noi andiamo a inseguire dei facili slogan che ci porterebbero a creare più stato con delle soluzioni autonomistiche che possono essere pericolosamente i liberali pericoli ricordatevi quello che maggiormente ci garantisce i temi di libertà e comunque ancora lo Stato la nazione e il carabiniere che forse ci difende più
Dalle illiberalità che non il vigile urbano e questo lo dico non soltanto come politico ma lo dico come imprenditore del nord che vive nelle realtà del nord e allora dobbiamo eseguire facili slogan
Federalisti usando poi un termine assolutamente improprio l'ha dovuto in un certo senso giustificare Ignazio la Russa dicendo che il nostro è un federalismo all'incontrario beh allora bisogna chiarirlo questo fatto perché il federalismo e l'unione di realtà diverse e si mettono assieme sono stati con una propria tradizione una propria storia anche con una lingua diversa che si organizzano in uno unità unità nel nostro caso non dobbiamo fare una scomposizione federalistica
Ma pensate che sia ancora attuale dividere l'Italia nei venti e più staterelli preunitari ma se grande messaggio di libertà
E di innovazione del Risorgimento è stata l'abolizione dei dazi è stata l'abolizione di quelle che erano gli impicci legami per e ci rendevano lontani uno dagli altri
E lo vogliamo andare in Europa ho sentito in qualche discussione
In queste Commissioni che sono sicuramente interessanti è stato sicuramente un fatto positivo per le create ma assolutamente insufficienti per portare a una deliberazione approfondita e condivisa su tematiche così importanti
Dio non voglia
Presidente Fini dio non voglia che Alleanza nazionale assuma in una materia così delicata così importante così difficile perché i cromosomi dell'unità dell'italianità sono nel nostro cuore sono i nostri principi prima ancora che nel ragionamento tecnico
Nel ragionamento un po'cinicamente politico di organizzare il territorio a pezzettini appese Toni
Non ho apprezzato
Della
Relazione importante condivisibile a tutto tondo del presidente Fini la parte dedicata
A questo recupero delle regioni a statuto speciale Dio non voglia di fare venti Regioni a Statuto speciale nel nostro Paese per carità ci bastano già le regioni che abbiamo e quella battaglia storica che era la battaglia che vide allora
La destra unità propria in quelle componenti che dicevo prima liberali i missini emissive degli anni Settanta battaglia contro le Regioni piano partite con con duecento centocinquanta dipendenti e Oggiano numero mostruoso di a detti e burocrazia che viene in testa le riprese tenere in testa i cittadini sgomberiamo dalla testa questi questi impicci questi legami
Che sono loro a interporsi in un libero sviluppo dell'economia l'ha detto bene Antonio Martino oggi pomeriggio
La Sicilia è andata indietro perché c'aveva la Cassa del Mezzogiorno perché aveva sì con lo statuto e invece il Veneto che è stato abbandonato ha potuto riprende sia potuto realizzare un'economia libera le vogliamo più libertà questo il messaggio
Che la destra sì destra
Attenta alla solidarietà attento alla socialità ma soprattutto la destra liberale italiana la destra del rinnovamento italiano sia compresa di questi fatti
E allora
Nei confronti della lega al di là delle come dire dei funambolismi di Sgarbi
Sgarbi è un grande attore mente tutto assieme tutto il contrario di tutto al di là di queste funambolismi
Il rapporto con la lega deve essere di assoluta competizione antagonista con noi sul territorio la Lega non ci volevo al nord perché noi eravamo l'unica forza territoriale che voleva andare a deve marcare i suoi confini ecco perché non ci voleva
E lì bastava sicuramente rapporto con Forza Italia ma Forza Italia non è la forza territoriale lo dobbiamo conquistarlo territorio e il territorio con cui stiamo coi nostri principi col nostro modello di governo andando governare queste regioni in modo il più possibile burocratizzato
Cioè rispondendo direttamente ai cittadini quello che facciamo
Non facendosi invischiare in quello che la politica dalla burocrazia non facendosi rischiare in quella gestione del denaro pubblico che per la Destra delle sola cosa molto sacra stiamo attenti nell'utilizzare denaro pubblico lady seguilo noi dobbiamo solo imporre delle regole delle semplici come dire confrontabili regole attraverso le quali si può sviluppare l'economia a cui si deve attraverso i quali si può realizzare la partecipazione della cosa pubblica
Questo il messaggio che noi dobbiamo dare e su questa strada e su questa strada ci può essere anche come dire la possibilità di rimanere da soli ma noi siamo e stiamo andando verso l'Europa io non la capisco cioè voglio dire non la capisco
Anche se la comprendo la come dire l'urgenza
Di dover comunque realizzare dell'alleanza e perché bisogna andare alle elezioni perché comunque bisogna dalla governo certo questo l'obiettivo molto importante
Ma sappiamo che in Europa le forze politiche importanti costruisco la propria posizione anche in anni di duro posizione purché ne nasca
Una politica condivisa un vero
Progetto politico nel quale tutti possono come dire trovarsi e che possa effettivamente essere a vantaggio della nostra nazione che è una una deve rimanere è questo il messaggio e questo sui nostri principi che noi comunque sempre dobbiamo conferma
Finanze fra gli ultimi l'onorevole Benedetti Valentini e dopo il professor da Massimiliano dopo ancora vicepresidente di Azione Giovani Marsilio
Cara Presidente caro presidente Fini carissimi amici io sono quasi contento che il rito congressuale
Mi metta nelle condizioni di scambiare qualche idea un numero ristretto di amici quindi forse per questo che gli interessati e mi consenta in forma più conversa Piva di esporre rapidamente qualche idea in adesione ho in aggiunta critica quanto i relatori abbiamo già detto
Innanzitutto e credo che Gianfranco Fini sappia che quando dico questo è veramente al di fuori del rito e ancor di più fuori da ogni cortigiani Smoke io credo di essere tra i più felici della sostanza non dico della forma sempre splendida ma nella sostanza
Della sua corposa e basta relazione
Fini ci ha messo nella condizione di tornare a casa di tornare al lavoro politico
Riuscendo a tutti a trovare in Alleanza nazionale una identità che rispecchia la propria vita politica le proprie speranze il proprio futuro le proprie energie le proprie opzioni
Ne emerge un partito che lungi
Dalle rifiutare di darsi un'identità come ho sentito qualcuno anche a livello di vertici di questo partito sostenere e teorizzare
E ora brividi rito un poco per questo ci ha dato invece Fini un partito che lucidamente ritrova e disegna di fronte alla grande opinione pubblica e non più soltanto ripiegato su se stesso la propria identità e starei per dire che in ordine a questa identità non c'è dubbio che si tratta di una grande forza politica che si intitola al valore supremo della libertà
E su questo tutti ci ritroviamo anche se sembra un luogo comune una cosa scontata
Poi andando le specificazioni
Mi veniva quasi fatto di pensare con una battuta che Casini ci ha rubato gli attributi
Attributi nel senso di aggettivi
Nel senso che ha detto testualmente di aver trovato in noi e lo commentava favorevolmente un partito
Democratico
Modernamente sociale e nazionale
Va detto un nostro significativo alleato quale appunto Casini
E credo che così debba essere e almeno io nella relazione di Fini questo ci leggo
Un partito che vuole attuare la democrazia nella sua connotazione partecipativa
Un partito che rivendica la propria vocazione sociale ma rivendica con il realismo proprio della destra anche il dovere di adeguare la propria opzione sociale alla realtà in rapidissimo di venire
Di un'economia e di un tessuto sociale non solo nazionale ma mondiale
Che epoca al mente sia di fronte e tutti ci condiziona
Un partito nazionale
Che torna a dire a se stesso e soprattutto agli altri
Che non va è stato che non va ente locale che non va economica che non va il mercato che non va e destino individuale
Al di fuori di quella grande sedimentazione civile morale storica che la nazione cioè una comunità di destino diciamo fuor di retorica di passato di futuro di interessi di civiltà di lingua di cultura di territorio
Questo partito
Dico dopo tanti anni di militanza dico rinnovata mente il mio partito
Su questo grande consenso che ha così favorevolmente impressionato anche gli osservatori e che quindi riconsegna seppure era necessario affini un ruolo centrale nell'interesse di tutta l'alleanza di tutta la coalizione e più vasta mente
Delle sorti politiche dell'Italia il ruolo che deve avere nell'interesse di tutti
A questo suo lavoro
Si è accompagnato quello certamente corposo
Di coloro che come relatori hanno cercato di applicare ai vari settori i principi che discendono dalla sua relazione quadro
Principi di un partito che lui stesso ha detto ed altri hanno detto non deve più essere un partito ideologico
Non vogliamo chiamarlo ideologico
E non vogliamo chiamarlo manco dottrinario
Si è detto di programma
Beh io vorrei qualcosina di più
Diciamo un partito che è in grado di derivare un suo programma da un complesso di idee e l'ideologia è qualche cosa di diverso e di più antico che non le idee
Ma se un programma io non fossi in grado di giudicarlo a metro di certe idee che sono l'attuazione in politica delle opzioni di valori
Sinceramente questo minuetto idilliaco della democrazia dell'alternanza in cui sembra che governi il partito azzurro il partito arancione sia semplicemente o quasi la stessa cosa
Confesso che mi affascina Rebbe molto meno
Dunque mi riconosco in questo partito purché in maniera ribadita partito di idee dalle quali si desumono programmi certo
Se è un partito di idee dalle quali si desumono programmi
Come in molti settori mi sono riconosciuto né i documenti proposti ci debbo dire che un paio di zone d'ombra forse le dobbiamo riempire rapidamente con il nostro lavoro
Sulla scuola dobbiamo dire molto di più
Non abbiamo detto abbastanza
E dico questo perché idee ne abbiamo perché lavoro ne abbiamo svolto e tanto
E quindi io sono certo che con il settore competente che è alacremente al lavoro
Diretto dall'alacre
Collega parlamentare onorevole Angela Napoli si sia nella condizione di dire al mondo della scuola che è in subbuglio che è in fermento che è in fibrillazione che in angoscia oltre che in protesta molto di più
E di più anche dobbiamo dire perché anche qui abbiamo tanto di approfondito in materia di agricoltura e zootecnia un mondo orfano in questo momento di rappresentanza politica al quale dobbiamo dare una proiezione nei nostri dicono i programmi che già c'è ma nelle nostre esternazioni la nostra battaglia più percepibile
Infine un paio di notazioni critiche che sono quelle che Gianfranco già conosce
Che diversi di voi già conoscono per avermi fatto l'onore di ascoltarmi o in assemblea nazionale o da qualche altra parte o a Montecitorio dove a titolo personale
Ho fatto tre quattro interventi a questo riguardo ma siamo in un'Assemblea nazionale programmatica
E io sento il dovere in coscienza di dover ribadire alcuni aspetti del mio dissenso su questioni non marginali
Sulla questione della riforma in senso federale della nostra convivenza organizzata io non sono d'accordo con le opzioni che sono state da diversi oratori formulate e che anche dai relatori di sintesi non sono state rappresentata nel ventaglio delle opinioni effettivamente espresse in maniera compiuta
Io ieri sera mi sono diligentemente affacciato in diverse Aule di Commissione e vi posso dire
Che la maggioranza di coloro che hanno parlato su questo argomento la pensavano come me e allora io chiedo che democraticamente nei documenti di sintesi ci sia anche il parere
Di quella che è tutta da verificare se sia una maggioranza nel partito
La soluzione
Sede orale in senso stretto
Non è conforme alla nostra identità
Noi siamo un partito unitario
E non è questione di definizioni è questione di traduzione in norme in pratica incoerenza
In linea di intervento
Il problema nord est il problema del nord il problema del Meridione non credo che dove c'è un problema specifico che si materializza principalmente si manifesta in un'area esso possa essere risolto a colpi di localismo legislativo
Altra cosa è il decentramento amministrativo come voi mi insegnate e io sono un grande fautore del decentramento amministrativo grande fautore
Ma è un'altra cosa
La divaricazione legislativa del territorio è cosa che non auguro a nessuna nazione e meno che meno a quella italiana
Io non credo che il correre appresso alla lega e non lo dico in termini di alleanze in termini di gioco politico sul quale sono assai più spregiudicato e non pongo assolutamente vetrine remore Salvi i principi identificando i non parlo di quello che è un'altra cosa
Ma la soluzione federale dei problemi
è una non soluzione è una formula in grado soltanto di aggravare la strettoia nella quale intere zone del nostro territorio nazionale si trovano e rischiano via più di trovarsi quindi su questo io mi permetto considerare a nome di tanti altri eletti dirigenti ed aderenti a questo partito di considerare tutt'altro che chiuso il dibattito è ovvio che corre all'ISMU politico siamo sono disponibile
Alle alleanze con chi nutra una mentalità più accentuatamente federalista perché le alleanze si fanno tra soggetti diversi se non addirittura come ormai abbiamo sentito con soggetti distanti o con soggetti distinti è chiaro se fossimo identici saremo nello stesso partito alleanze possibili
Ma
Il nostro patrimonio programmatico ideale
è un altro
Un secondo punto sul quale riscuoto meno adesioni
Ma il tempo potrebbe darmi qualche ragione in più
è quello sull'innamoramento secco della opzione del sistema elettorale maggioritario come unica medicina e formula per avviarsi a un sistema bipolare
E risolvere i problemi della governabilità e della semplificazione politica
Ho seri dubbi che questo sia qui non trincea giudizi come mi son permesso di fare in pertinentemente in materia di federalismo perché qui sono i fatti che daranno ragione dall'uno all'altro ma mi permetto di a vere un briciolo di perplessità
A parte che nel contesto italiano il sistema maggioritario secco e puro rischia di fare letto oralmente le tre Italie è che Miglio vorrebbe fare in termini istituzionali a parte questo
è ormai arci provato che il maggioritario da solo non garantisca la governarli di più della governabilità e la stabilità perché questa è garantita dall'elezione diretta del capo del governo e quindi dalla figura apicale
Che garantisce il rapporto diretto con la base elettorale
Poi il Parlamento può anche essere più rappresentativo senza che questo infici la stabilità e la schiettezza e la linearità del Governo ma a parte questo debbo semplicemente fare osservare
Che ci sono anche nel vigente sistema maggioritario partitiche non mettendo a frutto la quota proporzionale
Ma mettendo a frutto la loro incidenza sul meccanismo del maggioritario hanno monetizzato in termini di seggi una forza molto superiore a quella che è la loro consistenza numerica e di consensi democratici il Partito Popolare Italiano è l'esempio vivente più clamoroso quindi io anche Milito per il bipolarismo tendenziale tutto da costruire
Ma Milito nettamente per un bipolarismo che sia una scelta una opzione una volontà politica una trasformazione di mentalità politica e non una coartazione elettorale nelle pieghe della quale Alberti hanno tutti gli strumentalismi tutte le furberie tutti i tecnicismi le desistenze non le desistenze tutti gli accordi di alambicchi marchingegni
Con il quale il pluralismo partitico non giustificato dal pluralismo delle idee si annida e riprende vigore
Ecco allora ho puntualizzato con altrettanta schiettezza e franchezza così come le largamente prevalenti note
Ti soddisfazione di consenso e direi anche di entusiasmo per quello che questo congresso programmatico perché ne ha avuto e ne sta avendo la dignità e la relazione fondamentale di Fini ci hanno regalato ci hanno dato aprendoci a grandi speranze rinnovate energie mi sono permesso di puntualizzare anche quelle che voi vedete non essere delle marginali nota di dissenso
Non sono d'accordo dunque nel calare sulle attuali regioni oltretutto di cui tutti abbiamo fatto esperienza maggiori poteri legislativi
Non sono d'accordo ahimè lo fa il primo articolo della nuova carta costituzionale seconda parte
Nel classificare denominare lo Stato come soltanto ultimo in graduatoria nella elencazione degli enti qua se fosse soltanto un ente locale più grosso degli altri
Non mi trovo molto d'accordo nell'unire in maniera sovrapponibile inscindibile la logica dell'evoluzione verso il bipolarismo con quella che ho definito la semplificazione maggioritaria che potrebbe riservarci qualche sorpresa inaspettate
Concludo dunque col dire
Che il nostro partito esce da questa Assemblea congressuale con una grande immagine con una rigenerata sostanza con una grande voglia di conquistare i consensi ai quali starei per dire a democraticamente diritto e non soltanto l'ambizione di conquistare
E mi auguro che sulle questioni che vedono ancora aperto un confronto tra di noi e con anche quelle stesse aree di perplessità alle quali mi sono permesso in questa serata ancora una volta di dare voce incoraggiato dal fatto di aver ascoltato tanti voci in sintonia nel corso delle commissioni sia un partito che ulteriormente cresce
Nella forza della sua azione che per tanti anni abbiamo costruito nella sintonia contanti i nuovi arrivati che in assoluta parità di diritti di ambizione di impegno condividono con noi questa grande avventura di fine e di principio secolo e nello stesso tempo sì anche un partito che impara ad agire mentre pensa e pensi secondo come agisce in assoluta coerenza grazie dell'ascolto in bocca al lupo a tutti
Grazie onorevole Benedetti Valentini professore cantata messi
Si pretende dice presidente di Azione giovani nel Silvio e subito dopo Leo wagneriana
Il nostro presidente ci ha detto che l'obiettivo specifico di Alleanza Nazionale e la difesa della identità nazionale dell'Italia
Benissimo allora dobbiamo specificare quello che dobbiamo sostenere e quello che dobbiamo combattere per raggiungere questo obiettivo
Nelle proposte della commissione bicamerale in discussione ma anche nelle normative di Bassanini che in alcune materie di fatto hanno degli Evo costituzionale ci sono norme accettabili
Come l'elezione diretta del capo dello Stato il cui merito va la tenacia dei nostri rappresentanti ma anche norme da combattere
In primo luogo dobbiamo cominciare a sostenere con coraggio come d'altra parte anche da questo podio se cominciata a fare che il federalismo non si può confondere con l'auspicabile decentramento amministrativo
Federalismo significa ripartizione delle sovranità e la sovranità è di per sé indivisibile
Il federalismo il superamento in tutto il mondo perché negli Stati Uniti e in Germania i poteri centrali vanno assumendo sempre più poteri normative rispetto agli Stati federati rispetto ai lender
Di Gordiano cicche nella Germania federale che non ha una costituzione non ha una first past lunga la Grundy che ai sensi della legge fondamentale è stata imposta e non è stata neppure firmata da tutti i lender
La Francia dove la pubblica amministrazione tra le più funzionali del mondo e tra gli stati di più ridotta autonomia amministrativa ed è assente ogni autonomia politica
Le regioni italiani
Che già nella Costituzione vigente sono tra le più autonome sotto il profilo politico nel progetto in discussione diventano di fatto degli ordinamenti politici non inquadrati nello Stato nazionale ma concorrenti
E pertanto necessariamente in conflitto con lo Stato
Il problema degli statuti speciali
Invito a qualche riflessione noi sappiamo che gli statuti speciali ci sono stati imposti dalle forze vincitrici
Talune di esse volevano la nostra separazione ma dal momento che alla fine del conflitto stavamo dalla loro parte ci hanno risparmiato
La separazione però ci hanno imposto alcuni statuti speciali cosa sono gli statuti speciali già lo statuto di per sé è una piccola Costituzione una Costituzione su giustifica quando deve stabilire l'identità dell'ente territoriale e si è un intenditore il territoriale si deve porre il problema della sua identità necessariamente se la pone in distinzione con alte identità territoriali ora l'identità di una regione di uno Stato nazionale deve esserlo soltanto la il modo peculiare di raggiungere l'identità della nazione la via lombarda all'essere italiani la via siciliana l'essere italiani la via Bruzzesi agli estri italiane la via bene tagli essere italiani
Se invece sentiamo uno statuto è uno statuto
Accentuatamente nella sua specialità
Che poi non è più giustificato nell'epoca della telematica nell'epoca
Della in posizione di tutte le normative europee sempre più penetranti
Perché le differenziazioni di fatto fra le regioni vanno superando sì
E dove restano sono frutto via artificiose operazioni le regioni a statuto speciale costituiscono hanno finito per costituire di fatto e di diritto
Dei piccoli Stati le cui classi dirigenti a qualsiasi pollo appartengano sono costrette per contrastare i concorrenti a rincorrerli sul piano della differenziazione della conflittualità nei confronti delle altre Regioni ma soprattutto nei confronti dello Stato nazionale
Se si procede nella direzione segnata dal Progetto dalla riforma costituzionale seguirà la formazione di compartimenti stagni chiusi in cui sarà sempre più difficile al popolo italiano
Per realizzare quella osmosi territoriale indispensabile per per crescere appunto l'identità nazionale
Al contrario sedi tornerà alle separazioni alle contrapposizioni
Ai conflitti che torneranno a farci credere di non essere un solo popolo una nazione non aggregato di etnie che permetterà
Come già sta avvenendo nelle regioni di confine ai patroni stranieri di inserirsi e dominanti politicamente ed economicamente
Il progetto di riforma fornisce alle Regioni la facoltà di stipulare accordi con altri Stati con regioni di altri stati
L'accordo in diritto internazionale pubblico diversamente dalle convenzioni
è uno strumento come il trattato proprio dello Stato sovrano
Le nostre regioni di confine infettate dai leghisti separatismi potranno firmare accordi con regioni di Stati confinanti creando di fatto i presupposti per la formazione di solidarietà territoriali Traspontina anti separate conflittuali con la solidarietà nazionale
E quindi il presupposto fortissimo della secessione che i poteri centrali nonostante i residui potevi di cui resterebbero forniti nei fatti non sarebbero in grado di contrastare la norma che lascia le sole normative regionali soli organi regionali la materia relativa allo scioglimento delle assemblee regionali priverà inoltre lo Stato centrale
Di uno strumento di controllo fondamentale delle proprie componenti senonché come è già stato notato la norma che elimina di fatto il concetto di Stato
Ponendo lo Stato alla pari dei Comuni delle Province e delle Regioni
Viene a togliere e nelle radici allo Stato la sua natura di forma istituzionale della comunità nazionale e lo riduce a mero apparato burocratico sempre più impotente man mano che va per pendolo e
Le competenze e incapaci di assorbire la stessa funzione primordiale di coordinamento
Abbiamo sentito giustamente ricordarci da parte del nostro presidente la politica della Francia a difesa della francofoni e nel mondo
Per richiamarci lati necessità della difesa ed era raccolta alla partecipazione delle comunità italiane nel mondo bene
Ma se vogliamo raccogliere il buon esempio fino in fondo dobbiamo tenere presente che la Francia non solo scoraggia le Autonomie politiche che minano di per sé l'identità nazionale e dove non lo ha fatto come in Corsica
Ne sta pagando le conseguenze ma la lingua francese la Francia comincia dipenderà nello stesso territorio Napoli metropolitano nella stessa Francia
Lo stesso mi per anche prima di essere socialista si sentiva francese
Pesce manate disposizioni a favore della difesa della purezza della lingua e non solo nei confronti dei bar Batisti ma nei confronti degli idioti ismi
Che sono i peggiori nemici della lingua nazionale perché se talvolta i bar Maris mi foneticamente adattati abiti spero una lingua gli idioti ismi Galletti Mino l'unità della lingua e quindi dell'intera entità nazionale ora i nemici dell'identità nazionale non solo incrementano
Esempio unica al mondo le lingue dello straniero i nostri confini e mortificano le nostre popolazioni mettendo le in crisi di identità in minoranza nella propria stessa patria Maggi aprono la diffusione istituzionale siamo della seconda fase anche dei dialetti attraverso normative contro natura che ne impongono l'insegnamento dico contronatura perché il dialetto di per sé deve essere spontaneo non può essere insegnato
Il dialetto di per sé nasce in un contesto di separazione di chiusura
Di una parte del popolo dalle altre parti ma tende a scomparire quando le popolazioni dello stesso popolo accrescono i reciproci rapporti per cui è la lingua nazionale
Che soddisfa le loro moderne esigenze di comunicazione e li proietta verso il futuro
Il dialetto di per sé non potrà mai avere una sua fissazione politica lessicale morfologica e sintattica perché è di per sé Varga nelle zone della stessa regione da paese a paese nella stessa città
Le regioni che come la Sardegna in Friuli ma anche altri hanno voluto istituzionalizzare i dialetti
Hanno dovuto chiamare dei filologi dialettologia e che sanziona se no delle forme espressive artificiali decretando in tal modo non la salvezza dei dialetti ma il loro peggiore tradimento
Vogliamo dare il voto agli italiani all'estero nulla di più giusto ma dobbiamo prevenire la sua nazionalizzazione in Italia perché ai movimenti regionalisti
Ci stanno precedendo all'estero e stanno trasformando gradualmente ma sistematicamente
Le comunità regionali italiane all'estero in comunità dei giornalistiche alle quali in segno non hanno strategia per la ragione trasformate in tinta patria per far dimenticare la vera ed unica patria italiana
Ho sentito parlare da parte degli intervenuti di agevolare una competizione tra religioni come competizione tra ordinamenti in pratica del cosiddetto federalismo competitivo
E tale concetto che inquadrato nella foto d'Europa dove i rapporti si dice interverranno fra regioni europee
Ma le regioni degli altri stati restano saldamente innestate nei propri Stati
Che le rendono perciò spesso forti e capaci di dialogo le nostre regioni non penserei scusi sta mangiando quindici minuti che sta parlando mi scusi ministro finisco subito voglio dire che il progetto
Che è in discussione alla Camera
Ci porta verso un aggravamento un peggioramento della situazione ed esso si aggiungono anche le norme delle decreti legislativi di Bassanini basta pensare il giuramento del Sindaco davanti
Alle non al prefetto simbolo della Repubblica una e indivisibile ma davanti al consiglio comunale senza la previsione d'una formula di giuramento pensate ai giuramenti che inventeranno le formulette inventeranno i sindaci registi leghisti
Non parliamo poi delle università che verranno instaurate a
Nel Trentino-Alto Adige della Val d'Aosta con insegnanti stranieri con titoli stranieri riconosciuti e verranno ad insegnare ai nostri giovani che il Lombardo Veneto che manteneva fiscalmente tutto l'impero austro-ungarico insegnare chiede il migliore dei mondi possibili e che la battaglia di Lissa il pronto della vittoria della marineria veneta contro la marineria napoletana
Io concludo dicendo abbiamo iniziato il nostro congresso
Con l'inno di Mameli
Non credo che sia stato certo un un rito burocratico invito soltanto a meditare
Tre versi due versi di quelli no noi siamo da secoli calpesti e derisi perché non siam popolo perché siam divisi se si continua con il progetto della camerale
Così come è formulato noi saremo sempre più divisi saremo sempre meno coscienti di essere un popolo e Irvine cominceremo ad essere se non siamo già cominciati ad essere calpesti ed edilizi
Grazie professore Marsilio
E subito dopo Leo Valeriano
Devo cominciare
Ringraziando innanzitutto l'ingegner Rebecchini che oggi questo pomeriggio avuto la squisita cortesia di cedere nel suo intervento il suo spazio inizialmente per consentire al presidente nazionale di Azione Giovani di poter intervenire di dare quindi anche il giusto risalto la giusta valorizzazione a quella gioventù che qui da una settimana
Ci sono una centinaia un centinaio di ragazzi che stanno volontariamente lavorando per cooperare alla organizzazione e alla buona riuscita di questo evento e quindi ci sembrava giusto che potessero raccogliere
Nel cuore la del dibattito la giusta attenzione da parte dell'intera Assemblea
Abbiamo ha raccolto le indicazioni e gli stimoli che la bozza elaborata dal presidente da Fisichella
Ci hanno fornito cona molto interesse e anche con una sincera soddisfazione
Un documento che vola alto e che soprattutto propone delle tematiche che a me sono sempre state gare quella della identità e della sovranità nazionale
Quella della sfida della globalizzazione della modernità
Quella del problema di ciò che avverrà nel futuro e nonna di andarci a guardare con il torcicollo a quello che è stato quello che non è stato sono argomenti che stanno a cuore le giovani anzi ne vogliamo con un po'di umiltà ma anche con legittimo orgoglio
Ricordare che quando Azione Giovani è nata un anno e mezzo fa Ariel di già allora nei documenti di vuole leggerli può ritrovare questi passaggi nel documento che sosteneva appunto l'inizio e la linea politica di Azione Giovani era già esplicitamente scritto che quella disputa
Accademica rampa il più delle volte pretestuosa tra gli sociali e liberali o presunti tali
Era una disputa accademica ma soprattutto a Roma disputa ottocentesca che non era nulla a che vedere con i problemi reali che si ponevano al nostro mondo alla Società italiana del due mila e quindi aver oggi sancito con questo con ulteriore chiarezza in questa occasione
Che Alleanza Nazionale si pone per il superamento di questa falsa antitesi e per cogliere del liberalismo e della socialità gli aspetti migliori e di fare una sintesi originale tra queste due esigenze questa è una cosa che ci riempie appunto di soddisfazione per questo siamo pronti con rinnovato entusiasmo a collaborare la linea politica
Del partito di Alleanza Nazionale
Abbiamo però Polo però ha voluto raccogliere ulteriormente approfondire determinati i contributi
Producendo questo documento che abbiamo distribuito che io spero veduti speriamo vogliate eleggere ci auguriamo che essi susciti dibattito perché c'è ci sono alcuni temi sul quali la sensibilità giovanile e la specificità del nostro percorso credo ci legittimi nel poter dire nel poter ulteriormente approfondire sottolineare alcuni passaggi
Abbiamo sottolineato in particolare il passaggio
Che nella società odierna nella fase di transizione che viviamo soprattutto e per le necessità elettorali legate a questo sistema politico
Noi assistiamo insieme alla declamata morte delle ideologie che è un fatto positivo per alcuni versi no nostra scuola non è mai stata una scuola ideologica anzi abbiamo sempre rimproverato ai nostri avversari di voler ingabbiare in sistemi
Presuntamente scientifici la complessità
Delle reali e ne siamo sempre stati per le idee per i valori e per i principi e non per le ideologia ma insieme la morte delle ideologie e noi abbiamo paura che muoiano anche le idee anche questi principi e questi valori e che le tattiche elettorali divengano prevalenti rispetto a queste e a queste declamazioni di principio che devono rimanere di fondo e allora noi
Sottolineiamo e diciamo che vogliamo pari di ricostruire e contribuire a formare una percorso politico che comunque faccia di Alleanza nazionale di Azione giovani in particolare come formazione di una classe dirigente di una classe politica del futuro
Una classe politica ancorata a questi valori e quindi esserne custodi valori del diritto alla vita del i valori della famiglia al valore della identità nazionale ecco questi sono discrimini sui quali si poi si fondano anche si determinano anche secondo noi i cartelli elettorali
Perché sono argomenti sui quali non si può venire a compromessi
E allora insieme a questo abbiamo voluto anche sottolineare alcuni passaggi particolari
Che poi da questo da questi discendono valore della identità nazionale legata alla globalizzazione da un lato e alla nascita dell'Europa che ci attende
Noi sottolineiamo con forza i limiti di questa Europa perché un'Europa fondata solo sul Panaro metri monetari non va bene anche in questo siamo soddisfatti della di aver sentito dire
Da questo palco che noi vogliamo Alleanza nazionale chiede un'Europa politica
Ma è un'Europa politica è un'Europa che ha una sua politica estera è un'Europa che gioca da protagonista sullo scacchiere internazionale è un'Europa che abbia anche una sovranità democratica nella sua nel nel suo governo nel suo governo futuro sono argomenti che ne dobbiamo proporre perché altrimenti si rischia di allontanare la sovranità dal popolo di trasferirla a meccanismi di selezione che nulla hanno a che vedere con la partecipazione popolare e si schiacciano tutte le identità e l'Europa diventa un uomo il meccanismo
Di omogeneizzazione invece che di integrazione di armonia tra le identità e le culture europee
Ma questo ha delle conseguenze anche di politica estera immediata noi viviamo con molto disagio occorre dirlo e anche sollecitare un dibattito su questo
Nel sentirci essere l'unica forza politica almeno fino a un po'di tempo fa qualcun altro sta scoprendo la nazione in questi anni ed è un bene
Ma siamo stati l'unica forza politica che ha posto la questione della sovranità nazionale in questo Paese
E ci sentiamo a disagio quando rispetto alle
Alleanze internazionali che il nostro Paese ha e a come queste ancora debbano subire gli Effetti di un dopoguerra che è finito
Ed è finito non solo perché sono passati cinquant'anni ma perché sono crollati i muri perché sono cambiate le condizioni per i quali determinate strutture si sono così formati soprattutto le condizioni per le quali l'Italia debba partecipare in determinate condizioni di subalternità e di scarsa dignità
In determinati organismi internazionali tutti dall'ONU all'Unione Europea alla NATO stessa
Beh allora quando a Rifondazione Comunista che propone la cui sede la sovranità nazionale non ci sentiamo a disagio ci rendiamo conto da un lato che la nostra classe politica e quindi a una e il nostro popolo da questo punto di vista sullo scenario internazionale ha una scarsa credibilità ed è velleitario proporre una discussione del genere a determinati livelli senza aver fatto prima dei passaggi c'è bisogno di ricostruirla intanto nelle nostre coscienze nelle coscienza del nostro popolo
Una vera identità un forte sentimento di sovranità ma questo deve essere un obiettivo che ci dobbiamo porre
Perché l'Europa deve essere protagonista è sovrana almeno a casa sua
Non dobbiamo più esseri costretti ad andare dagli Stati Uniti dalla NATO dall'ONU per chiedergli di risolversi il problema della Bosnia o dell'Albania perché è umiliante per la nostra nazione per il nostro popolo per l'Europa per quello che ha rappresentato per la storia dell'intera civiltà e quindi è tempo che l'Europa ridiventa forte
E sappia partecipare a vere rapporti alleanze e partnership con tutti soggetti a cominciare ovviamente dagli Stati Uniti dagli Stati nordamericani da quelli che sono i suoi naturali partner economici politici sociali
Ma con un'altra dignità con un altro ruolo con un'altra autonomia di scelta di decisioni e questo noi abbiamo voluto sottolinea sottolinearlo nel chiedere un'Europa vera un'Europa dei popoli citando grandi voce grandi esempi nel nostro documento da De Gaulle Adenauer a fino a Giovanni Paolo secondo che è l'unica voce che in questo momento reclama l'Europa dei popoli non l'Europa semplicemente economica e insieme a questo abbiamo voluto sottolineare il l'esigenza imprescindibile di riaffermare il primato del politico
Anche nell'era della globalizzazione mentre in tanti dicono che proprio perché si assiste al villaggio globale al mercato globale al senza frontiere ecco allora
Sono i meccanismi economici che governa né che comanda né a quelli bisogna adeguarsi noi accettiamo la sfida di questi meccanismi ci rendiamo conto che sarebbe infantile fuori dal mondo anacronistico
Ore porre problemi irrisolvibili
O sarebbe una un'ottica troppo romantica certo molto romanticismo cioè nella nostra cultura ma c'è anche altrettanto realismo Calò dobbiamo fare i conti realmente con quello che accade con la realtà vera
Ma imporre comunque che i processi si governano con le scelte di fondo
Che solo così si può affrontare e vincere la sfida della globalizzazione del villaggio globale del mercato mondiale
Mantenendo allo stesso tempo la nostra identità di popolo mantenendo allo stesso tempo una nostro profilo culturale tradizionale perché altrimenti non c'è riparo altrimenti non c'è alcuna via d'uscita alla omologazione dei costumi delle idee e delle religioni
E non credo che il nostro popolo ha fatto migliaia di anni di percorso per dover oggi abbandonare rassegnarsi a tutto questo
E primato del politico vuol dire appunto tante cose vuol dire riappropriarsi
Del diritto al futuro per i giovani del diritto al lavoro che ci viene negato vuol dire riappropriarsi
Del diritto e della libertà dell'insegnamento un altro passaggio importante che sottolineammo i nostri studenti hanno stravinto le elezioni nelle scuole nelle università e ricorda Catanoso nel suo intervento
Questo accade
Non solo perché c'è grande consenso in generale verso Alleanza nazionale verso la destra
E quindi come giovani
Lo diciamo ammettiamo con umiltà che sfruttiamo in tanti tante situazioni l'onda lunga del partito
Il grande consenso la grande simpatia la grande leadership del nostro presidente Fini
Però è anche vero che nelle grandi città dove i giovani hanno stravinto alle elezioni universitarie studentesche purtroppo il Polo ha perso le elezioni amministrative questo
Da un certo punto di vista è un segnale da un po'la differenza rende anche più credibili quelle vittorie qualcuno
Fuori dal partito e ci dispiace dirlo anche qualcuno all'interno aveva un po'minimizzato queste affermazioni possiamo capire Galli della Loggia o qualcuno di sinistra che si preoccupa delle affermazioni degli studenti universitari di destra
Però ripeto un passaggio da sottolineare perché lo sottolineiamo
Perché ne vogliamo far notare al partito che queste vittorie non le abbiamo avute nelle scuole nelle università pubbliche
In quella che oggi il terreno di conquista privilegiato della egemonia marxista nelle scuole della tattica gramsciana di Berlinguer di conquista
Di questo mondo della sapere accade la cultura accademica dei docenti degli studenti dei licei degli atenei e delle case editrici con cui stampano i loro libri di indottrinamento
Allora noi chiediamo senza ideologismi perché siamo perfettamente consapevoli della necessità della giustezza della realizzazione della parità
Effettiva in questa nazione ma vogliamo anche chiedere lanciare un appello al nostro partito
Che sia protagonista anche di una forte offensiva per tutelare l'insegnamento pubblico
Perché alcuni atteggiamenti di altre formazioni del Polo alle quali non vogliamo sulle quali non vogliamo Schiaccianoci sono atteggiamenti di rassegnazione
Bene le scuole pubbliche comanda Berlinguer sono tutti comunisti i libri sono tutti di una certa
Classe politica intellettuale progressista non c'è niente da fare lì non c'è libertà Ali e regime lì e indottrinamento
è un rischio grave contro questo stiamo facendo le nostre battaglie ma ne vogliamo affermare la libertà dell'insegnamento e il pluralismo culturale nella scuola di Stato e nella scuola pubblica anche nella scuola pubblica
Quindi il pluralismo si realizzarsi con l'integrazione tra l'offerta pubblica e quella privata ma credo che uno Stato serio sia debba essere uno Stato che faccia rispettare il pluralismo
Dentro le sue stesse strutture soprattutto dentro questo pure noi ci siamo lo dimostriamo vincendo le competizioni alle quali siamo chiamati in conclusione quindi ringraziando per è lo spazio che c'è stato concesso voi rinnoviamo la nostra ferma volontà come giovani
Di continuare nel solco di una tradizione che ha già dato tanto al nostro partito
Tutta la nostra classe dirigente esce dalle esperienze delle organizzazioni giovanili Fronte della Gioventù il FUA nella Giovane Italia prima ancora sono state la palestra che hanno forgiato questa classe dirigente che oggi raccoglie dei frutti e non a caso noi crediamo veramente non a caso chiediamo quindi di poter avere e sarà compito nostro dimostra di esserne all'altezza
La possibilità di continuare su questa strada di avere un'organizzazione giovanile forte un partito attento alle esigenze
Dei suoi giovani per poter continuare in questo percorso per poter continuare a garantire al nostro movimento la riproduzione di una classe dirigente di una linea politica di un progetto culturale per il nostro popolo e poco per poter quindi garantirci anche nel futuro i successi anzi maggiori rispetto a quelli che già oggi si raccolgono
Grazie
La parola al Leo Valeria
Per fortuna non soffro di complessi di inferiorità romanzi
Un momento di memoria
Sono passati trentatré anni
Da quando sul muro di Berlino con l'hai un canto di rabbia
Contro le fredde canne dei mitra della polizia politica del della Germania dell'Est
Oggi trentatré anni dopo il muro è crollato
E io raccolgo la calda gioia di essere qui davanti a voi
Miei fratelli di sangue e dire il tempo passa l'impegno resta un suggerimento
Solo un accenno su un argomento che ho portato all'attenzione della Commissione cultura e che è quello delle tradizioni popolari italiane come per esempio l'artigianato artistico di qualità
Una forma minore dell'arte che per il fatto di chiamarsi popolare viene spesso dimenticata
Per una forza che voglia rivalutare rinverdire le proprie radici nazionali diventa naturale l'impegno a riscoprire certi elementi culturali della propria tradizione e questo anche per togliere all'egemonia della sinistra
Elementi che alla sinistra non sono mai appartenuti e che anzi salito con la sua politicanti nazionale multiculturale
Abbiamo lavorazione artigiani che sono a cavallo tra artigianato e altri possiamo trovare per esempio innumerevoli esempi d'arte in certe lavorazioni come che sono i lavori di intarsio sul legno
Le statuine dei presepi laureare napoletani cassoni nuziali sardi
I pezzi di Burano tra Liguria le vetrerie di Murano pittura su vetro filigrane la Sicilia la ceramica di Gubbio Deruta Faenza carretti siciliani così Viazzo ce ne sono moltissimi
Tra le forme dell'arte popolare però
C'è perfino
L'architettura nelle sue forme rustiche spontanei
Dalle forme di edilizia dell'Alto Adige
E delle valli alpine italiane ai trulli pugliesi alla corte padana sono cose che ci appartengono
Ma esiste anche un'arte popolare italiana nazionale legata alla letteratura
E io col termine di letteratura
Quella popolare intendo comprendere non solo le manifestazioni letterarie vere e proprie come poesie novelle storie leggende
Ma anche tutte le espressioni di arte popolare dei canti cosiddetti folkloristici a quell'intero patrimonio giustamente considerato nelle tradizioni o nella cultura popolare italiana
Tutto ciò fa parte di un bagaglio culturale che proprio il mondo di sinistra cerca disperatamente di seppellire avendone sfruttati solo gli aspetti pochi protestatari
E utili alla diffusione di sentimenti collettivi istrici
Infatti
Se la si osserva nella sua complessità nella canzone popolare si scopre un grande amore per la famiglia per le tradizioni per la patria
E anche un grande senso di individualismo tutti elementi che stridono con certi principi rivelatori e nello stesso tempo super libertari che Spirano almeno una buona parte della nuova sinistra
Si tratta di un patrimonio di tradizioni artigianali artistiche che tra l'altro hanno la capacità di rilanciare anche nuove attività di lavoro nel tessuto sociale italiano perché per ora e supportato solo dal disinteresse degli organi di governo che dovrebbero avere il compito di salvaguardarle
Non ci dimentichiamo di quello che è riuscita a fare il mondo della moda italiana nel mondo un settore che si è mosso autonomamente alla ricerca di altri mercati e che attualmente forma uno dei capitoli più interessanti dell'esportazione italiana
Anche l'artigianato artistico o comunque di qualità alle stesse capacità da una serie di ricerche effettuate dall'Unioncamere
Risulta che sul tre milioni trecentoquarantacinque mila in prese iscritte alle Camere di commercio
Il novantaquattro e quattro per cento è formato da microimprese che impiegano un massimo di nove addetti a cui si aggiunge un altro cinque virgola uno in prese che occupano fino a quarantanove addetti
Contro un zero virgola uno per cento di grandi imprese tipo FIAT ne deriva
Che le micro e piccole imprese impiegano il sessantanove per cento della forza lavoro dell'industria privata
E si tratta prevalentemente di imprese artigiane in grado di effettuare una produzione di qualità quando non artistica è di vitale importanza
Anche in vista dell'insediamento di nuovi piccoli impianti produttivi a livello artigianale nel meridione d'Italia
Non perde di vista questi fattori e cominciare a considerare come possa provenire proprio da questo settore il rilancio dell'occupazione
Ora una riflessione legata all'intervento di Marsilio che mia appena preceduto su un argomento delicato ma anche se anziane della vita politica un aspetto che tuttavia è indispensabile se si vuole dare quella spinta propulsiva che è necessaria per una maggiore affermazione delle idee in cui crediamo nel tessuto vivo del nostro popolo
Qualche tempo fa a Porta a Porta
Il segretario del Partito popolare Marini a una specifica richiesta del conduttore Vespa affermava che l'unica cosa che veramente invidia Alleanza Nazionale e l'attivismo dei giovani
Ovvero la militanza
E se teniamo presente che nel nostro mondo siamo abituati a considerarci giovani anche a novant'anni ci accorgiamo che quello che il segretario dei Popolari ci invidia e il fatto che noi siamo un partito intero di militanti
Ma perfino la militanza bisogno di nutrimento
Quasi che questo dovesse essere un elemento indispensabile per proporre una nuova visione della politica o addirittura un rimedio all'incapacità di governare
Da qualche anno si è cominciato a parlare della crisi delle ideologia può essere un bene
Ma non vorrei che la crisi delle ideologie si rivelasse realtà crisi di uomini perché invece di partorire nuove idee si trasformasse in crisi degli reali con il risultato di privare i militanti di un motivo per cui battersi di una meta precisa da seguire lasciando solo vaghi accenni alle tradizioni o alla tradizione
Le radici ovvero il retroterra culturale che formano l'ossatura del pensiero sono estremamente importanti rimangono un punto fermo ma ci vuole di più molto di più
Noi amiamo la nostra terra la nostra patria e anche se questo termine oggi viene usato perfino da Rifondazione Comunista il significato che noi diamo a questa parola è completamente diverso da quello che gli si da sinistra
Su questa base dovremo costruire un percorso ideale sempre rinnovabile che non cancelli gli elementi migliori della storia che ci appartiene ma che voglia risolvere i problemi di oggi guardando al domani stabilito questo poiché ritengo che la politica abbia la necessità dei di affermarsi come elemento primario della vita sociale Essa dovrà imparare a viaggiare su due binari
Il primo è quell'appunto delle radici storiche della filosofia dei principi che hanno parlato che hanno portato alla formazione delle idee forza come le ha chiamate oggi egli è anzi ieri il nostro presidente
Lo chiameremo il binario degli ideali l'altro è quello del radicamento sul territorio
Che nasce dall'osservazione del mondo attuale e delle sue necessità
Lo chiameremo il binario del pragmatismo Atene riuniti sarà proprio quel senso di appartenenza che sentiamo fortissimo e che ci permetterà senza tradire le ed elementari che ci guidano di affrontare con serenità i compiti che ci attendono
Recentemente il Santo Padre ha messo in guardia il mondo dalle insidie del marxismo comunista ma anche da quelle dell'ultra liberismo
Anche il Santo Padre quindi rivendica la possibilità di esistenza di un'altra strada che posso costruirsi compie tre diverse da quelle sopra indicate
Dobbiamo accettare il fatto che noi siamo un elemento nuovo nella vita politica italiana perché non abbiamo la forza di guardare avanti ma anche la capacità di guardare con distacco il passato
E non solo al nostro passato perché tutto il passato della nazione ormai ci appartiene
Noi non ci lasceremo frenare da questo passato ma non commetteremo l'errore di non esaminarlo e di non tenerne conto
La storia non si può dimenticare se non si vogliono commettere con gli stessi errori che gli uomini che ci hanno preceduto possono avere commesso e nello stesso tempo non si possono ignorare le cose positive che possono esserci stati
L'invito è quindi quello di concepire percorsi che non occulti non le radici della tradizione che tendano maggiore coinvolgimento di tutti ma che si dimostrino adatta ad affrontare le effettive esigenze della nostra società
La maggiore partecipazione politica né senz'altro lo strumento a questa naturalmente dovrà accompagnarsi ancora maggiore partecipazione alla vita sociale e all'attività produttiva e tutto questo si collega un sentimento antico ma anche modernissimo il senso della comunità nazionale
Se il mondo comunista dotto lo slogan a ognuno secondo le proprie necessità
Se quello del mondo liberale ognuno secondo i propri meriti noi proponiamo ognuno secondo i propri diritti in cui diritti devono essere stabiliti dalla comunità nazionale
Con leggi sicuramente perfettibili ma intesi ad andare incontro ai bisogni dei più deboli con criteri di giustizia e senza togliere nessun incentivo a chi sa conquistare meriti
Un presupposto che è stato sempre un preciso riferimento alla destra italiana e che fa parte delle radici di Alleanza Nazionale dobbiamo ripartire da questi concetti facendo un esame di quella che viene spacciata come democrazia partecipativa pur non essendolo
Per proporre un nuovo modello che tenga presenti tutte le implicazioni possibili essi le situazioni proponibili
Ma per proseguire sul nostro cammino
Abbiamo bisogno anche di qualcosa di profondo
E di non necessariamente immediato in cui credere
Di un motivo per combattere
E se necessario sacrificarci
Abbiamo bisogno di un'idea più alta di quello che scusatemi
Definisco materialismo economico
Abbiamo necessità di un sogno
Da offrire non solo a noi stessi ma anche alle nuove generazioni
è fondamentale riuscirà sognerà ancora che sia possibile edificare il migliore dei mondi e che la vita non nasce per essere in casa è nata solo comune elemento dell'economia globale
Gli uomini non sono immobili come le rocce
E poi che hanno un'anima non reagiscono solamente agli stimoli ma anche alla loro mancanza è il momento di lanciare idee forti
Esprimibili con semplicità
E comprensibili da chiunque che riescono anche a colpire l'immaginario ma che contengano la reale senza dei nostri pensieri
In un mondo che si propone come la negazione di ogni spiritualismo
L'unica cosa che ci deve far vergognare
E l'eventuale possibilità di essere costretti a razzolare briciole di consenso da parti sospette
Ma certamente non ci deve non ci può spaventare idea di volare alto di batterci per idee elevate
E da da qui da Verona
Che dovremo impegnarci
Affinché quelle che sono state chiamate idee forza ritrovino il vento giusto per riprendere il volo
Qui il nostri impegno per essere ancora e sempre in prima linea
Qui la nostra volontà per ricostruire un centrodestra affidabile qui la voglia di confrontarci per la soluzione dei problemi insoluti cui nostro giuramento di non farci intimorire a nessuna difficoltà ci dovesse presi dovesse presentare davanti a noi
Noi
Che crediamo di saper ancora sognare ideali superiori
Noi
Militanti di Alleanza Nazionale
Noi uomini e donne
Della nuova destra italiana
Grazie
La parola adesso a Maria Ida Germontani segretario nazionale per le pari opportunità
Che ha dei fans
E subito dopo all'onorevole Mitolo
Immediatamente dopo il professor Aldo molla
Allora saltando da stamattina
Grazie presidente grazie onorevole Adriana Poli Bortone io voglio iniziare diretti o molto ridotto il mio intervento visto l'ora voglio iniziare dicendo che oggi a Verona è nata una task force femminile
Una grossa forza per Alleanza Nazionale composta da più di cento delegate
E perché questo importante perché questo importante in un momento in cui a Verona presentiamo un documento approviamo un documento che segnerà
L'indirizzo la strategia di Alleanza Nazionale da qui alle soglie del Duemila è importante perché le forti le donne sono una grande forza nell'ambito di rinnovamento del partito
Spetta al nuovo infatti a noi di alleanza nazionale il diritto dovere di offrire al Paese nuove certezze
Esiste oggi un'antitesi molto significativa
Da una parte linguaggio astratto della politica e le quotidiane schermaglie dall'altro lato la drammatica realtà di un Paese schiacciato dalla recessione economica e dall'incertezza del futuro
Dice infatti il documento chi ci è stato presentato che abbiamo analizzato in questi giorni
Inquietudine incertezza insicurezza sono gli atteggiamenti psicologici e politici
Che la caratterizzano in questa fase storica il popolo italiano a dispetto delle rassicurazioni degli ottimismi di maniera che quotidianamente
I partiti di governo e i loro alleati nel sistema delle comunicazioni di massa diffondono i nomi di successi dei quali va comunque considerata la consistenza io credo che non vi siano espressioni più eloquenti di queste ha per mettere a fuoco i risvolti socio economico e le ricadute negative della situazione attuale nel nostro Paese
L'Italia dell'Ulivo è un Paese triste italiani sono stanchi di essere tartassati
E allora occorre reagire in modo concreto e programmatico con quel messaggio politico che stiamo dando oggi tra Verona e che è stato rilanciato dal presidente Gianfranco
Ma in questo contesto che risulta pertinente
L'affermazione degli inalienabili diritti civili così come più volte è stato riaffermato dal presidente Fini durante la sua relazione e quindi delle pari opportunità
Perché sta avvenendo quello che più volte abbiamo denunciato la recessione economica pesa in prima battuta sulle donne sui bambini e sugli anziani
Le donne oggi rappresenta no in Italia quasi il cinquantadue per cento della popolazione e il trentaquattro per cento della forza lavoro
Più di sette milioni sono lavoratrici dipendenti e circa settanta mila sono quelli scritte nelle camere di commercio come imprenditrice
Ma rendiamoci conto che questo è un numero che varia di vedi menzionato a meno di dieci mila in quanto molte donne sicure hanno con il loro nome a copertura fiscale di attività svolte da mariti da padri da fratelli e comunque da uomini con i quali hanno un rapporto di parentela
Ma temi come il lavoro e l'economia presuppongono oggi un'analisi particolareggiata per la quale il praticanti pragmatismo femminile costituisce un forte contributo
Esistono problemi classici del mondo dell'industria che riguardano salariati disoccupati e cassintegrati e fin qui siamo ad un'analisi statica Grasso vira su della situazione
Ma esistono anche quei problemi nuovi e più dinamici determinati dalle innovazioni tecnologiche e dalle prospettive economiche nel cosiddetto villaggio globale
Insomma muta non gli scenari che si creano nuove opportunità e di questo bisogna avere coscienza occorra vere soprattutto in politica la nazione esatta dei mutamenti epocali in pieno svolgimento
Ed è per tale motivo che le donne di Alleanza Nazionale affiancano oggi l'azione di modernizzazione del partito e ne sono parte integrante l'attiva e concreta partecipazione delle responsabili delle pari opportunità
Delegate a Verona ed il loro contributo all'interno delle commissioni tematiche costituisce quindi un importante momento di coinvolgimento negli atti della politica
Che si concretizzerà infine con l'approvazione del documento definitivo che segnerà il futuro cammino di Alleanza Nazionale oltre la soglia del
Alleanza nazionale deve quindi reagire al clima di incertezza che oggi pervade la società civile in particolare il mondo giovanile
Si stanno accumulando troppi problemi risolti l'opinione pubblica compresi i giovani si stanno allontanando dalla politica perché le soluzioni che vengono proposte
Ignorano sistematicamente le esigenze e quindi le richieste di pari opportunità
E questo questa disaffezione della pubblica opinione si manifesta al nord si manifesta al Sud e non possiamo quindi ignorare quanto emerge dal rapporto Censis novantasette
Alla domanda rivolta agli italiani da chi si sente maggiormente rappresentato ecco come se hanno risposto gli italiani il quindici per cento dalla chiesa il sette virgola quattro per cento dei sindacati il sei per cento dal governo il quattro virgola otto per cento dalla magistratura
Il tre virgola cinque per cento dal Parlamento e più del quaranta per cento risponde da nessuno
E chiaro che il rapporto tra cittadini e istituzioni ha raggiunto un limite di crisi che deve preoccupare tutti noi e chiaro che siamo di fronte al collasso di un corretto rapporto Stato cittadini
Eletti e elettori classe politica gente comune
E tutto ciò si riflette puntualmente sul numero degli elettori che si recano a votare
L'astensionismo e quindi un segnale del mare essere politico che tuttora pervade il Paese l'astensionismo attuale e quindi un voto il voto di chi non vota
E se analizziamo i dati relativi all'ultima tornata elettorale notiamo che la percentuale dei non votanti e costituiti in larghissima parte da donne
Rispetto al totale degli elettori che si sono recati alle urne si sono astenuti l'undici per cento degli uomini ebbene il tredici per e virgola otto per cento delle donne
E siccome riteniamo che le donne dell'Ulivo sicuramente a votare ci sono andate tutte quello che è mancato all'appuntamento è stato il nostro elettorato attingo femminile
Abbiamo così potuto constatare l'effetto negativo del mancato un furto femminile ma contemporaneamente possiamo valutare quale enorme risorsa quale utenti con serbatoio di voti rappresentano le donne italiane
E il discorso sulle donne qui avere una va impostato in termini assolutamente innovativi
E allora direi quasi con spirito professionale qual è la situazione delle donne in Italia nel nostro Paese alla voce professione sui documenti di identità oltre undici milioni di donne risultano casalinghe
Questo vocabolo che fu montato negli anni Venti dall'Istat
Sta ad indicare persone distese di sesso femminile che per scelta o perché non erano riuscite a trovare lavoro non avevano un'attività regolare al di fuori del nucleo familiare
Nel caso si volesse fare uno screening delle casalinghe attuale diretta tra i sedici e quaranta anni è probabile che la grande maggioranza di Nuoro
Direbbe di essere casalinga per forza più perché per scelta oppure non risponderebbe alla domanda perché si tratta di casalinghe anomale che realtà svolgo un lavoro nero a domicilio senza alcuna assicurazione né versamento previdenziale
Un lavoro che ovviamente non risulta neppure gli effetti fiscali
Sono dunque parecchie le donne che non si scrivono gli uffici di collocamento spesso per sfiducia rispetta la possibilità di trovare un lavoro così come sono volte quello che dopo essere stati scritti per molto tempo poi lasciano fare
Nel caso in cui le casalinghe in età da lavoro si scrivessero tutte all'Ufficio di Collocamento inserendosi quindi ufficialmente nella forza lavoro
Il nostro Paese dovrebbe dichiarare oltre dieci milioni di disoccupati il problema riguarda non solo il nostro Paese ma praticamente tutti i Paesi industrializzati d'Europa
Questo dato non certo per fare inutile demagogia
Ma solo al fine di sottolineare come il fenomeno della femminilizzazione del mercato del lavoro
Potrebbe diventare veramente esplosivo specie con le nuove generazioni più colti e quindi meno disposte ad accettare di buon grado di essere definite casalinghe
Se non si troverà il modo di aprire maggiormente il mercato del lavoro alle donne
La disoccupazione femminile Italia intorno al sedici per cento e al sud tocca anche punte del cinquanta per cento e il nostro Paese lui fornisce un dato che uno dei più negativi nell'ambito dell'Unione Europea
E allora occorre la flessibilità cioè che si verifichi nel mondo del lavoro un preventivo cambio di cultura che porti a valutare agli effetti della basamenti di carrierismo il risultato
L'obiettivo largo raggiunto più che la presenza fisica sul luogo di lavoro
Le donne avranno molto da guadagnare se si supererà l'attuale rigidità del lavoro dedicata più che nelle leggi nella cultura di dirigenti e imprenditori
Saranno così finalmente valutate per quello che sanno fare
E non in base a superati antistorici pregiudizi secondo i quali per fare carriera occorre essere fisicamente presente in ufficio oltre dieci ore al giorno cosa che nessuna madre di famiglia Copernico
Noi siamo abituati a considerare problemi molto ben individuati come l'occupazione la disoccupazione il giusto salario la sicurezza sociale la salute la pensione
Ma siamo anche abituati a rilancia a bilanciare il nostro impegno tra lavoro e famiglia ma tutte le analisi politiche le battaglie sindacali che possono essere state condotte fino ad oggi devono condurre ad una nuova presa di coscienza della donna
Come protagonisti innanzitutto nella famiglia e poi nella società nel processo di educazione dei figli ma anche come soggetto consapevoli dei propri diritti nel mondo del lavoro
C'è un'espressione americana che poi entrata nel linguaggio comune don to work in data che vuol dire tradotta letteralmente non lavorare al buio
è una campagna condotti in America dal Women sicuro
Per promuovere la consapevolezza dei propri diritti nelle donne in genere ma in modo particolare nelle donne di quelle minoranze etniche di cultura più arretrata rispetto a quella nordamericana
Allora anche in Italia oppure promuovere questa consapevolezza che noi di Alleanza Nazionale della consulta nazionale per la polio portualità abbiamo sempre coniugato con i diritti civili
E possiamo fin da ora affermare che dopo Verona la consulta nazionale pari opportunità
Si impegnerà con questa linea che punta sulla maturazione del cittadino
Deve essere questo una svolta della nuova destra europea perché un cittadino dal momento in cui viene informato ed è consapevole dei propri diritti si batte per essi si rafforza individualmente diventa consapevole e in definitiva collabora a creare una società più libera più democratica e più giusta
E allora noi puntiamo alla creazione all'interno di Alleanza Nazionale
Di qualcosa di molto simile a lui influenze Alui mezzi puro che possa essere il modello per una struttura analoga nella pubblica amministrazione in un nuovo governo speriamo non lontano
Che veda alla guida del Paese la nuova destra
Lui nel timorose sarà un organo di informazione un organo che dovrà dare precise linee un organo di pressione politica
Ecco perché possiamo affermare con assoluta certezza
Di essere oggi l'unica forza politica in grado di interpretare le esigenze popolari la voglia di rinnovamento e liste ospita le istanze di quella società civile che specie qui nel Nord Italia e così vive espressione di creatività e produttività
Il collegamento tra il nostro partito capillarmente presenti sul territorio e società civile e da tempo il motivo conduttore dell'impegno politico della consulta nazionale per le pari
Siamo convinti che questo profondo ripensamento di Alleanza Nazionale e la pubblica opinione italiana possa avvenire ed in parte già sta avvenendo grazie all'impegno delle donne
Ma anche ad un nuovo modo di fare politica un nuovo mondo che da un lato si fonda su valori perenni come la famiglia e la vita
E dall'altro lato si concretizza nell'esercizio di una critica serrata contro quel sistema dell'Ulivo che nella sua aridità spirituale sta cercando consensi solo nel coinvolgimento clientelare
Non siamo più alle ottimistiche espressione della trasversalità tutta femminile che certamente ha prodotto anche i suoi effetti positivi
Ma siamo ora ormai a Verona e Verona lo dimostrò oggi al diretto coinvolgimento delle donne negli atti della politica cioè nel momento dell'assunzione di nuove responsabilità all'interno di Alleanza Nazionale
Alleanza nazionale sta facendo tesoro del pragmatismo femminile e lo reinveste oggi in quel grande progetto politico della destro Penia
Che parte da Verona e si proietta nel futuro e questo in forza anche della nostra struttura radicata su tutto il territorio nazionale
E del forte coi e forte complessivamente di centotrentacinque componenti rappresentanti delle pari opportunità
Come dicevo all'inizio una sorta di task force composta di donne equilibrate
Decise moderate e politicamente orientate al recupero di tanti valori ma soprattutto alla puntuale affermazioni dei diritti civili concepiti come parte integrante delle pari in conclusione possiamo tracciare un bilancio consuntivo dell'attività passata ma anche una previsione per il futuro
In aliante nazionale abbiamo tenuto come Consulta nazionale e qui lo voglio ripetere perché è stata una grande conquista e di questo ringrazio il Presidente Fini
Di essere organo permanente quindi di essere parte integrante del partito a livello centrale e di conseguenza anche periferico
Come ricorderete questo è stato ufficialmente deliberato su proposta del presidente dall'assemblea nazionale del diciannove luglio all'Ergife
La Consulta e dunque organo permanente del partito ed assume l'impegno di arricchire con le sue penso porre potenzialità le future strategie di alleanza nazionale
Ma oggi qui a Verona possiamo insieme celebrare un avvenimento altrettanto significativo
Come le ho detto all'inizio le più di cento delegate sono state qui e a non potuto esercito per esercitare il loro diritto di voto su un documento per il quale sono stati forniti concreti contributi scritti nel nel nell'ambito delle Commissioni tematiche
Ma siamo anche qui a significare con la nostra presenza quale deve essere il rapporto tra le donne la politica attiva
Ed è in questa prospettiva ti possiamo prefigurare la nostra attività oltre Verona
Se è vero che abbiamo già realizzato importanti risultati è anche vero che il nostro cammino politico e la nostra proiezione futura
Può realizzarsi soltanto con il conseguimento di quel tangibile risultato politico
Chi è e dovrà essere in futuro la presenza di un sempre il più alto numero di donne di Alleanza Nazionale nelle cariche elettive
E questo tanto per essere chiari deve essere il frutto non tanto di quote prestabilite ma solo della nostra determinazione e della nostra volontà
Grazia Maria Ida Germontani e a tutto il gruppo delle donne che ha partecipato tra l'altro in tutte le ebbe diverse commissioni so che non hanno fatto un gruppo per le pari opportunità Manno proprio per le pari opportunità esserci stato il loro diritto di partecipare a tutte le Commissioni di competenze
La parola all'onorevole Mitolo
Grazie presidente
Collega portone caro Presidente gentili signore signori
Sono stati due giorni esaltanti
Due giorni di passione viva
Intensamente vissuti e sono proprio felice di averle vissuti e ringrazio Gianfranco Fini per la splendida redazione che ha voluto dare a questo nostro convegno a questa a questo nostro incontro una relazione corposa di alto valore politico soprattutto di alto valore culturale
Non ho bisogno di associarmi certamente al coro che è stato uniforme e numerosissimo di tutti coloro che mi hanno preceduto ma certamente bisogna dare atto al nostro Presidente gli aveva dato un'impronta questo convegno di grande valore politico e soprattutto segnerà sicuramente una svolta storica
Credo che ieri alleanza nazionale abbia vissuto una giornata storica o meglio abbia scritto attraverso la relazione di Fini una una pagina di storia
A noi compete il dovere di andare avanti su quella traccia
Di proseguire nel cammino Daloui tracciato e di fare in modo che le sue ipotesi divengano realtà e di fare in modo soprattutto che Alleanza nazionale sia degna dello sforzo culturale
Dello sforzo che è stato compiuto in questi giorni a Verona per trasmettere non solo alle nuove generazioni ma all'Italia tutta al popolo italiano
Questo messaggio che è sicuramente un messaggio che testimonia della nostra volontà di servire la causa dell'Italia
E proprio della causa dell'Italia che credo che si debba in questo momento incentrare il mio intervento la causa dell'Italia in una situazione tutta particolare che noi viviamo nel Trentino Alto Adige nel discorso del presidente
Si è fatto cenno
Ampio cenno alla difesa dei valori tradizionali dei valori della cultura della lingua italiana in particolare della identità nazionale della difesa
Dell'Italia anni della italianità in genere e noi che viviamo in Alto Adige
Momenti delicati e difficili ormai da oltre mezzo secolo credo siamo maggiori interessati acché questa battaglia e queste queste idee trovino realizzazione proprio nella realtà in cui siamo calati e viviamo
Il Trentino Alto Adige non è soltanto una regione qualsiasi è una Regione di confine
E il problema fondamentale che noi dobbiamo affrontare e il rapporto con la minoranza linguistica di lingua tedesca ma anche con quella ladina
Comunque il rapporto con una minoranza etnica
La parso che nella relazione forse non si sia affrontato specificamente questo tema e posso capire ma non può un partito di destra moderno di un europeo ignorare queste tematiche questo problema soprattutto nel momento in cui viviamo
Che è un momento estremamente delicato e difficile dicevo perché cari amici e militanti di Alleanza Nazionale forse qualcuno si illude
Che distribuendo miliardi a iosa come si fa con i bilanci della provincia di Bolzano e di Trento si possono superare certe situazioni mentre invece si consolidano le tre tesi gli appetiti le i desideri di una minoranza riottosa e ribelle che ancora purtroppo non vuol rendersi conto di che cosa significhi veramente godere di uno statuto speciale come lo statuto speciale per il Trentino Alto Adige in particolare il pacchetto per le province autonome quella di Bolzano in modo specifico
Sei mila e duecento miliardi non servono a calmare gli appetiti di anche se possono servire come servono certamente a migliorare le condizioni di vita e in generale la situazione economico-sociale ma non servono al fine per cui e si dovrebbero essere distribuiti e impegnati e cioè il principio della convivenza a livello di popolazione che è interessata a questi bilanci vedete noi parliamo nella Patrini parla nella relazione di realizzare il bipolarismo in Alto Adige il bipolarismo non sarà mai realizzabile perché ci sarà sempre l'egemonia etnica che prevarrà sul concetto di Pilo bipolarismo politico
Perché purtroppo lo statuto di autonomia che è stato concesso non è stato concesso in funzione di una concezione di una visione politica ma soltanto di una valutazione sulla situazione etnica ed è proporre ed è proprio la maggioranza etnica di lingua tedesca che è inamovibile dal governo di quella provincia
E i suoi rapporti con le altre minoranze in particolare con la minoranza di lingua italiana
Divengono sempre più difficili o meglio è possibile collaborare con la Volkspartei soltanto si si accede alla sua politica e al suo modo di pensare e di intendere l'autonomia per l'Alto Adige che non è sicuramente dettato dal desiderio di rimanere con l'Italia tanto è vero che la Volkspartei ancora oggi non ha rinunciato al suo articolo due dello statuto del suo partito cioè al principio di autodeterminazione e chi si illude S che continuando a distribuire denaro si possa superare questa situazione secondo me commette secondo noi in particolare vero di Alleanza Nazionale commette un grossissimo Errore
Eppure i rapporti con la minoranza etnica debbono essere stabiliti e diceva un grande partito un movimento di destra moderno ed europeo non può ignorare questo tema e allora noi diciamo
E crediamo che il presidente Fini debba tenere in considerazione ci permettiamo di sottoporre alla sua riflessione e alla sua attenzione che sappiamo peraltro sicuramente detta spinta attenere
Nella dedita
Considerazione nel debito conto quanto suggeriamo ci permettiamo di riaffermare alcuni principi che debbono essere a base della politica che dovrà essere realizzata a partire da Verona in poi
Una destra moderna e devono pena sicuramente deve tenere nel debito conto quelli che sono i principi che prevalgono in Europa che sono stati scritti ormai nella carta delle minoranze europee noi vogliamo tutelare le minoranze anche le minoranze etniche rispettando i loro la loro identità aiutandoli nella dello sviluppo culturale e nella difesa
Della propria cultura e della propria tradizione ma non possiamo accettare
Che questa difesa avvenga assunta come piedistallo come supporto come motivo determinante di un'azione irredentisti Ca'
Quale è quell'arte
Da cinquant'anni a questa parte meglio lasciatemelo dire perché i pochi capelli chiedevi sono rimasti me lo consentono da ottant'anni a questa parte quest'anno si celebra l'ottantesimo anniversario di Vittorio Veneto
E io fin da questo momento dico che sicuramente il nostro partito non può ignorare quell'anniversario soprattutto a Bolzano e Trento e a Trieste naturalmente
Ma
Da ottant'anni a questa parte
Non si è risolto il problema il problema di fondo dell'accettazione di quello che è stato il risultato lei cito di un conflitto mondiale che ringraziamo Iddio
è uno dei pochi che possiamo a scrivere
Tra i vittoriosi per la nostra per in mano la nostra della nostra storia e per il nostro popolo e non possiamo certamente rinunciare e abdicare a quella che è la difesa dei diritti che da quell'Egitto derivano a noi quindi tutelare sì le minoranze
Tutelare sì lo sviluppo culturale le identità ma pretende né pretendere con un'azione ferma coraggiosa dignitosa che le minoranze etniche non accampi non soltanto di ieri di da rivendicare dallo Stato italiano masse entrano anche quelli che sono i loro doveri in primo luogo il dovere
Il dover
Di farsi che la unità nazionale non sia messa in pericolo dalla loro azione irredentisti Ca'
Da cinquant'anni a questa parte con gli statuti di autonomia che si sono succeduti il processo di Rieti ritiene schizza azione dell'Alto Adige è in cammino
è in cammino nella toponomastica e in che almeno nel governo delle località dei comuni è in cammino
E ha come traguardo la costruzione della cosiddetta euroregione tiro io non mi voglio dilungare di più su questo tema
Esiste questo problema esiste ed è un problema serio di cui dobbiamo prendere coscienza di cui dobbiamo tenere e tenere anche l'importanza e che dobbiamo sentire tutti tutta Alleanza nazionale ma anche agli alleati del Polo debbano tenere presenti queste considerazioni che non sono considerazioni di nero sentimento nazionalista
è falso e veniamo accusati in modo in modo distorto
E menzognero e noi vogliamo soltanto rivendicare
Principi nazionalisti siamo coscienti abbiamo compiuto anche noi i nostri passi e abbiamo compiuto anche noi le nostre riflessioni abbiamo corretto anche il nostro modo di pensare ma non possiamo accettare
Il principio della discriminazione che si annida in talune impostazioni legislative come quello dell'obbligo del bilinguismo però a dire agli uffici pubblici come quello della proporzionale etnica per poter coprire non soltanto gli uffici pubblici
Ma anche per poter ottenere contributi per le proprie attività e quindi tutta questa serie di problemi che è una una una serie di problemi che che pesa nello sviluppo della comunità italiana
Che ha bloccato la comunità italiana
Non dimenticate cari amici che nel mille novecentosettantuno il Censimento indicava la comunità italiana nella percentuale del trentaquattro virgola quattro per cento
Nel censimento del mille novecentonovantuno la vede ridotta al venti sei e sei per cento
E dai dati che noi abbiamo soprattutto seguendo i dati scolastici dobbiamo purtroppo con amarezza constatare che la gioventù
Nella fascia dai quattro ai diciassette anni è ridotta al dodici e sei per cento
E quindi questo
Ci impone e impone in particolare ad Alleanza nazionale ma anche i sottolineò insisto anche ai suoi alleati di affrontare questo problema con serietà senso di responsabilità e coraggio io affido
Queste mie riflessioni
Al presidente Fini perché magari anche domani
Nella sua replica possono darci qualche cenno lo assicuro corre assicuro tutto il partito
E voglio qui ringraziare in modo particolare i dirigenti i consiglieri comunali i militanti di Alleanza Nazionale del Trentino Alto Adige
Ma della provincia di Bolzano in modo particolare vero affettuosamente fraternamente lo assicuro
Che noi combatteremo e continueremo a combattere con lo spirito che ci ha sempre contraddistinto
Sono dei valori del partito possono talmente contare ma non ci si meravigli se qualche volta
Se qualche volta usiamo anche sollevare qualche perplessità e qualche critica su certi atteggiamenti e su certe decisioni che non ci paiono nel complesso nel loro complesso vero all'altezza del compito che ci dobbiamo e che ci vogliamo prefiggere per ringrazio di avermi ascoltato
Grazie grazie all'onorevole Vito
La parola adesso il professore Aldo Morra voglio ritornare per nostra memoria che professore docente di Storia contemporanea all'Università di Milano ed è direttore editoriale della storia del Parlamento italiano in ventiquattro volumi
Mentre per
Presidente onorevole Fini cari amici io sento il dovere di intervenire
Nel corso di questa conferenza programmatica per sottolineare il grande debito di gratitudine che tutti gli studiosi seri italiani devono sentire nei confronti di questa grande importante conferenza che definisce Alleanza Nazionale quale un partito di programma non ideologico questo che cosa significa per la cultura italiana significa
Che da questo momento gli studiosi di storia non si possono più trincerare dietro coperture garanzie di carattere ideologico dottrinario così come è andato accadendo
Per decenni e decenni durante i quali ne abbiamo creduto che la storiografia italiana era completamente lottizzata e dominata da lobby di carattere partitico
Di cui hanno beneficiato in particolare tutti i gruppi e cattocomunisti e comunisti e dell'estrema sinistra e fiancheggiatori in genere
Ora definire Alleanza Nazionale un partito di programma non ideologico non significa certo
Lasciare
Gli storici
Al di fuori della loro responsabilità anzi significa metterli dinanzi a l'obbligo preciso
Di affrontare finalmente e seriamente la storia d'Italia gli storici devono sentire l'obbligo morale di ricostruire le vicende effettive
Del nostro dopoguerra
Non sono solo gli archivi che ce lo comandano sono le ombre dei morti che attendono di essere debitamente rievocate e rivendicate
Sono le condizioni nelle quali sono vissuti
Molti e molti italiani in particolare delle regioni settentrionali
I quali all'indomani delle stragi perpetrate dai grossi hanno dovuto tacere
Nel timore di ulteriori e continue rappresaglie che si potevano sostanziare in una serie di atti di arbitrio di mortificazione di umiliazione
Consumati ai danni di quelli che erano i parenti delle vittime
Del
Delle grande la grande ecatombe di quella che era stata l'operazione studiata a tavolino e che sia esso perché si sostanziava nella vinacce nella promessa di migliaia di stragi di massa cito testualmente dai carteggi di alcuni comandanti partigiani non comunisti bensì del Partito d'Azione
Migliaia di stragi di massa ebbene noi abbiamo l'obbligo sentiamo l'obbligo di dover chiarire come effettivamente siano andate queste vicende
Abbiamo l'obbligo di chiarire
Come
E vissuta poi la cultura italiana nei decenni successivi
Ebbene e come continua vive a Bari
Perché siamo qui a due passi da la Fondazione Gabriele D'Annunzio
Il cui presidente Francesco Perfetti è stato esautorato perché era uno storico serio perché è uno storico credibile perché erano storica che conosceva D'Annunzio ma perché non era comunista e quindi è stato immediatamente eliminato e sostituito
Ebbene noi dobbiamo chiarire come sono andate avanti le vicende della cultura nel nostro Paese negli anni durante i quali
Molti non dico dei comunisti che sono oggi sotto accusa
Con il libro nero del comunismo ma dei loro fiancheggiatori hanno fatto un'opera subdola di diffusione di ideologie
Di perversione
Tutti avranno letto certamente che Enzo Biagi uno di questi tempi fiancheggiatori intervistato due giorni fa
Ha dichiarato che non ha alcuna fretta di leggere il libro nero del comunismo perché perché dovrebbe guardarsi poi allo specchio e domandarsi che cosa ha fatto in tutti questi decenni che cosa ha fatto lui etico l'hanno fatto certi illustri senatori a vita quali Norberto Bobbio il quale ha sempre affermato che per essere democratici bisognava essere filo comunisti si sappiamo bene che cosa significa essere filo comunisti significava essere anche favorevoli a tutte quelle soluzioni che noi abbiamo veduto realizzare altrove
Nel mondo e che in Italia non si sono realizzate per l'unico motivo perché in Italia dico questo hanno potuto esercitare il loro potere
Così come lo hanno fatto all'estero in una situazione di mani libere pensiamo al l'Europa orientale tra il mille novecentoquarantasei e il mio Novecento e quarantasette e seguenti
Però tutto dove possono agiscono avendo come obiettivo letto e lo ciglio cioè la distruzione della cultura e della memoria e queste cioè e e ciò che anch'
Oggi fa il ministro della Pubblica istruzione io portò due soli esempi Bahrain piace essere molto concreto uno
L'insegnamento della storia del Novecento noi dobbiamo raccogliere tutti gli uomini liberi italiani devono raccogliere questa sfida posta da Berlinguer sul tutto il Novecento in positivo e cioè dobbiamo studiarlo
E dobbiamo insegnarlo e dobbiamo denunciare che in realtà esso attualmente viene insegnato e studiato in modo infondato ma come Berlinguer vuol farlo studiare con la creazione Provveditorato però per provveditorato di una commissione particolare
Che e imperniata sugli Istituti per la storia della Resistenza con il cui Istituto nazionale il ministero a formulato un accordo formale per farne il pilastro portante della formazione degli insegnanti sulla storia del Novecento
Dobbiamo lamentare questo fatto dobbiamo lamentare altresì che l'Istituto storico del Risorgimento
Il la cui direzione e formata prevalentemente da storici anti Risorgimento Istica non ha sentito il dovere di intervenire e chiedere la presenza
Dell'istituto storico del Risorgimento in questi medesimi comitati e questi comitati poi formeranno quelli che il ministro chiama i piuttosto
Perché questo nostro ministero dalla Pubblica istruzione non USA neppure termini italiani per definire una funzione che si esercita nell'ambito della scuola la va a prendere d'accatto oltremanica ebbene che cosa succede dunque che si vanno a creare un centinaio di carrozzoni grazie ai quali centinaia e centinaia di militanti di Pseudo storici
Gireranno l'Italia appagati col pubblico danaro per fare propaganda e agiranno attraverso questi seguendo aggiorna autori del Novecento per continuare un'opera che arriva da lontano e che non può non portarci al disastro e del resto intendiamoci bene questo disastro non è un fatto futuribile e oggi questo il ministro con i poteri che gli arrivano da allora gracchiante Rosa Russo Jervolino dal Testo unico che è stato elaborato sulla scuola come punto di arrivo di una sera di mostri cattocomunisti pensiamo all'orrendo Giovanni Galloni pensiamo a Misasi personaggi di questo genere
Ebbene che cosa
Fan costruì elimina gli istituti magistrali e li va a sostituire penso che sia un tema particolarmente Pasquale partivano ipersensibile onorevole Poli Bortone va a creare degli istituti delle scienze sociale che sono cioè istituti della chiacchiera senza il latino in modo che i futuri insegnanti non conosceranno il latino
E quindi saranno estranei alla tradizione quando ne parliamo di identità nazionali cosa parliamo se non anche e soprattutto di questo nostro ancora mento alla cultura classica recisa la quale l'Italia è veramente finita
Io vado a concludere immediatamente il mio intervento dicendo collegandomi anche un quadretto poco fa l'onorevole mito lasciamo in presenza di date importanti
L'ottantesimo della vittoria ottanta il verde la vittoria ci deve richiamare l'attenzione su un fatto molto concreto
In un Paese come l'Italia nel quale si fanno tante adozioni a distanza impulsi addotta la la la poca moneta
Io dico che Alleanza Nazionale dovrebbe adottare l'Altare della Patria e fare in modo che l'Altare della Patria venga restituito agli italiani almeno fino al sacello che costruisce le spoglie del milite ignoto e indecente che gli italiani che le scolaresche arrivino a Roma e si debbano fermare davanti alla cancellata che preclude
L'accesso alla memoria alla visione diretta e altrettanto pericoloso che di nel Pantheon
Un altare con una scura dalle celebrazioni della Messa quotidiana divenga sempre più quotidianamente fastoso e vada a coprire quindi il ricordo dei grandi che era sono sepolti che sono Raffaello che sono gli altri
Grandi legato ai grandi figure della nostra civiltà e che sono il padre della patria Vittorio Emanuele secondo di ci ricorda l'unificazione nazionale
Dalla quale prende comunque le le mosse il corso della nostra storia e io credo che queste siano iniziative possibili fattibili che possono dare un senso concreto una e sono una risposta immediata e diretta a questi continui attentati che non sono semplicemente opinabili o sospettati da noi ma che si concretano quotidianamente nell'azione del ministro
In combutta con una serie di strumenti non esitare i e di strumenti para universitari
Quali appunto questi Istituti per la storia la resistenza di cui ormai si vergognano e dal quale si stanno anche di mettendo taluni storici i quali hanno capito che quello è vero e proprio totalitarismo in atto
A costoro noi non possiamo concedere il beneficio
Di alcuna buona fede sono persone nate e cresciute nella mala fede contro l'Italia pertanto Alleanza Nazionale non poche avvertire gli italiani e richiamarli a un'azione unitaria forte
Impedire l'attuazione del loro disegno
E anzi il
L'assessore alla cultura del Comune di Taranto Pier Franco Bruni subito dopo l'onorevole Aloi
Non c'è nell'uno o nell'altro
Bene
Chi vince
Aloi presente allora l'onorevole Aloi
E subito dopo il professor Gianfranco legittimo che però non vedo in sala
Non l'onorevole Trantino all'onorevole Fragalà Soracco
Amici per la conferenza programmatica di Alleanza Nazionale
Io debbo
Esprimere apprezzamento per l'iniziativa
Per la relazione svolta dall'onorevole Gianfranco Fini che ha ammesso a fuoco
Alcuni dei temi più importanti
Ed attuali che attengono alla società italiana
Al suo evolvere al rapporto tra la società italiana la società europea
I tempi nuovi che stiamo vivendo
Gli scenari nuovi che vengono a schiudersi e quindi un ruolo importante di una forza politica che in una logica di continuità storica certamente non può non porsi i problemi che stanno sul tappeto quelli della mondializzazione i problemi dell'incremento demografico i problemi
Di una società in una parola che o approntare delle soluzioni a ciò che si sta preparando oppure rischia ovviamente di trovarsi in una in un quadro
E voluto ed evolutivo e quindi in una posizione che dovrebbe essere una posizione di non di avanzamento sul piano sociale sul piano economico e sul piano culturale
Uno dei temi che l'onorevole Gian Franco Pini Fini ma in maniera molto brillante
A posto e quello di una destra dei programmi una destra uscendo ovviamente da certe posizioni quali erano quelle che
Una
Realtà costituita da forze politiche che ritenevano di poter porre all'angolo questa grande realtà umana politica e culturale
Ponga
Rispetto al mondo che la circonda e al mondo stesso che la circonda delle questioni dicevo di grande attualità
Una questione che attiene ovviamente alla destra moderna è quella della propria identità
Della propria sovranità nazionale ma soprattutto a quello che è il valore della italianità
Bene
Noi ci troviamo di fronte oggi
In una situazione politica particolarmente delicate di fronte ad attacchi che provengono da certi settori e da certe arie del Paese per cui si cerca di mettere in forse un valore che per noi è un valore essenziale ed è un valore indispensabile dicevo quello della identità nazionale
E quindi proprio alla luce di questo dato è chiaro che si pone ovviamente la questione della identità di un popolo che qual è quello italiano che in una logica che la logica
Del proprio essere dalla propria realtà deve dare a se stesso e di se stesso un'immagine che sia un'immagine di grande chiarezza e di grande trasparenza
Certo la questione dell'identità nazionale
è una questione che passa attraverso soprattutto il momento importante per noi che è il momento culturale
E dico momento culturale perché è chiaro manto stesso in cui da parte della di Alleanza Nazionale si pone la questione è una delle questioni importanti sul piano culturale e quella che attiene ovviamente alla difesa dalla lingua italiana a me è capitato un po'nella breve stagione un po'della di quella che è stata la mia esperienza di governo di dover avviare un'iniziativa che poi anche è stata recuperata da alcuni organi
Di stampa a livello nazionale e iniziativa tendente alla istituzione e costituzione al contempo di una Commissione per la difesa dalla lingua italiana
La commissione alla quale hanno fatto parte o dalla quale ho chiamato a far parte
I più grandi italianisti diventi i più grandi Latini stili venti gli studiosi ovviamente dalla lingua italiana perché era chiaro
Momento stesso in cui quella difesa della lingua italiana andava portata avanti attraverso ovviamente l'istituzione e la costituzione di una commissione in quel momento si veniva a determinare un fatto di ordine culturale
Capaci ovviamente di impedire che determinati fatti determinate situazioni di mistificazione attraverso anche l'invasione un po'della logica
Di lingue o di linguaggi che avevano finito per determinate situazioni che portavano ovviamente allo snaturamento di questo grande patrimonio che è un patrimonio linguistico ma anche un patrimonio storico
è un patrimonio culturale in senso lato
Ed è chiaro
Cari colleghi cari amici che questo tipo di battaglia
Che fatto importantissimo non può non avere nella scuola uno dei momenti essenziali è uno dei riferimenti sul piano istituzionali
Capaci veramente di sconfiggere soprattutto in questo momento storico in questa esperienza
Che vede un ministro della pubblica istruzione avviare processi di riforma che stanno finendo per snaturare quella che è la realtà del nostro patrimonio storico pedagogico e culturale in senso lato
Ecco perché momento stesso in cui una strategia portata avanti da una forza politica che nell'ambito dell'Ulivo è costituita soprattutto dalla dal PDS in quel momento
è necessario lo abbiamo detto a più riprese
Che sia vivo un discorso di contrapposizione e dire un discorso alternativo attraverso la proposizione di quella che la nostra impostazione pedagogica la nostra impostazione culturale la nostra che impostazione storica
è una battaglia questa è estremamente delicata estremamente difficile parecchi guasti il ministro Berlinguer ha prodotto e allora
Rispetto a questo è chiaro che è la scuola momento stesso in cui giustamente l'onorevole Fini lappone pone la questione
Della scuola come questione centrale così come la questione la cultura come questione anche essa centrale in quel momento bisogna approntare
Tutte le la stimo tutti gli strumenti necessari e i doni chiamando a raccolta gli uomini di cultura e non sono pochi disposti a combattere una battaglia in difesa della cultura italiana in difesa della scuola italiana perché dalla cultura italiana un altro elemento importante colpito dalla questione sociale
Io ho apprezzato molto il passaggio onorevole Fini in quella definisce la questione sociale una questione di giustizia
è un passaggio che crea
Abbiamo poco rilanciare perché dobbiamo dimostrare come anche in questo ambito la questione meridionale che certamente si associa alla questione settentrionale
Non è solo una questione di ordine sociale ma è anche e soprattutto una questione di ordine morale è un vecchio antico concetto della questione meridionale come questione morale
E lo dobbiamo proprio riproporre Hull il discorso Tour Meo meridionalismo che giustamente non si muova e qui si innesta l'altro discorso onorevole Fini della del di del sindacato non solo come fatto meramente rivendicativo che finisce per essere talvolta un momento non produttivo né propositivo ma soprattutto come fatto di difesa
Di conquista di posizioni di occupazione di posizioni sociali
Ecco quindi come nell'ambio la questione sociale la questione meridionale unitamente alla questione settentrionale perché è chiaro che non sono due momenti a se stanti
Ma sono entrambi parti integranti di un grosso processo e anche qui la relazione di Fini lo sottolinea di una grossa questione che la questione nazionale
Quindi una visione ampia largo respiro capacità cioè a dire di avviare un discorso che sia il discorso di un popolo che deve andare e avanti attraverso l'azione le proposte di alleanza nazionale verso una visione che visione europea ma non alternativa alla visione mediterranea sia ben chiaro
Riuscire a realizzare e a Reggio Calabria io l'ho fatta vedere
Proprio una pubblicazione che contiene tutti gli atti di un grosso convegno a livello proprio meridionale laddove noi proponiamo il ruolo dell'Italia nella realtà mediterranea in una prospettiva europea quindi momento di sintesi capacità di avviare ovviamente attraverso Alleanza Nazionale attraverso le proposte
Contenute nel documento ma soprattutto la relazione illustrativa e integrativa dall'onorevole Fini capace di darci un'alleanza nazionale idonea a rispondere a quelle che sono le domande di occupazione di culture perché noi di civiltà che la società moderna pone e impone ma soprattutto che gli scenari del due mila vengono Aprilia
Quindi nell'esprimere apprezzamento alla relazione
Ritengo non si possa non dare importanza al ruolo House è il significato a una battaglia che vedi non ad Alleanza nazionale nuova rinnovata nel rispetto alla propria storia in cammino verso l'avvenire
Grazie
Grazie onorevole Halloween
Il professor Gianfranco legittimo
L'onorevole Trantino
L'onorevole Fragalà
Bruno Zoran atto
Armando Corino
Io non ho motivi ideologici di partito familiari
Cercare i dispersi del periodo quarantatré quarantaquattro e quarantacinque e nemmeno tessere di partito e proprio perché pure proprio io che non sono iscritto ad Alleanza Nazionale
Partecipò al congresso di Verona come delegato
E con possibilità di esprimere un voto sulla linea nazionale del partito
E questo per me è un fatto molto importante
Io ho fondato il comitato dispersi dalla guerra civile
Dandogli anche un nome
Letterario che il messaggio dell'imperatore ce l'ha parlato di mi sono riferito a un racconto di Kafka
Che parla di un imperatore morente e delle difficoltà che
Questo imperatore a a lanciare un certo messaggio tutto è cominciato quando nell'agosto del novantasette avevo lanciato un appello sui giornali
Astigiani io sono di Asti
Per cercare i resti di un certo capitano Davide alias Davide Ferrero accusato dalla pubblicistica degli Istituti della Resistenza di molti crimini siccome mi era diventato subito simpatico proprio perché era accusato di tanti crimini avevo fatto alcune ricerche ho scoperto che intanto non era il fondatore delle SS italiane alla Risiera di San Sabba avanzi era stato deportato nei campi di sterminio di Dachau campi di sterminio che io come insegnante di filosofia al liceo
Di Asti Vittorio Alfieri di Asti
Conosco bene perché ho portato spesse volte i miei alunni a visitarli
E
Ho ricevuto una segnalazione che nella zona di Moncucco sarà Moncucco Torinese scatena Rusty nord c'erano dei reperti umani
Allora ho fatto come si fa in questi casi una denuncia ai carabinieri e sono cominciate le indagini purtroppo scoperta una foiba immensa
Un ossario incredibile in cui periodicamente le ditte che in queste cave di gesso la ditta scavatrice la ditta che scava scava questi pozzi
Trovata reperti umani e poi di occultava
E dopo perché si è costituito un pool di magistrati con il dottor Maddalena dottor Chris sei e dottor Giannone hanno cominciato gli scali hanno già trovato più di ottanta cadaveri
Purtroppo credo che qui nessuno sappia di Moncucco e delle tragiche vicende perché i mass media nazionali hanno subito imposto il blackout non si sa assolutamente nulla parte borghese che mi ha dedicato più di quattro servizi
Comunque io seduto qui perché il peso di questa Fo e BA per me solo sulla mia fragili spalle è assolutamente insostenibile non posso da solo in tutto questo tempo continuare a
Portare avanti i diritti si può parlare di diritti di porti ad essere seppelliti onorevolmente
E sono confusi con i fusti tossici sono una situazione veramente incredibile
Comunque quando il comitato il dispersi della guerra civile ricerca i resti umani del periodo
Quarantatré quarantaquattro quarantacinque che non hanno ancora ricevuto sepoltura intende confrontarsi con il tema del male
Descrivere indicare il male è necessario per individuare dove era e come era così facendo si aiutano le nuove generazioni a capire per quali ragioni c'era il male che emerge da Moncucco non si può descrivere ma questo non ci esime dal parlarne almeno come tentativo di descrizione esattamente come dicono gli ebrei per la Shoah
Non si può descrivere
Però bisogna non si può parlarne grossi si può tentare di descriverlo
Non voglio non noi del comitato non vogliamo nemmeno a farsene una ragione le spiegazioni di tipo ideologico non sono esaustive
Non è sufficiente che i poveri resti appartenessero a fascisti o nazisti perché si tirasse la conclusione che giusto si trovassero la spazzatura confusi con i fusti tossici
D'altra parte l'epoca dei totalitarismi come è stato dai detto più volte in questa sede è finita anche la guerra quando per la prima volta sono andato nella cava di Moncucco qui ho sentito di parlare di sentiero della morte attraverso cui venivano condotti prigionieri
E ho sentito parlare delle grida di dolore che gli abitanti dei dintorni sentivano quasi tutte le sere pensare che qualcuno addirittura cambiato abitazione per non sentirle delle banche insanguinate che gli operai trovavano al mattino andando al lavoro ho pensato alla cava di pietra di Mauthausen-Gusen che ho visitato parecchie volte quindi nell'unire coi miei alunni a qualcuno riferimento può sembrare inopportuno perché anche la memoria come la sofferenza
Non ammette paragoni se tu avrai ucciso un uomo sarà come se tu avessi ucciso il mondo intero ci ricorda la tradizione ebraica
Voglio dirvi che il Comitato ricerca i dispersi del Periodo
Per sanare una tremenda ingiustizia si tratta di militari e civili che nessuno richiede più sia perché dopo cinquant'anni gran parte dei familiari diretti sono morti o comunque rassegnati sia perché chi sapeva e non ha mai parlato
Il Comitato ricerca tutti i dispersi indipendentemente dallo schieramento o dal colore politico siamo unicamente mossi della pietas che si prova il pensiero di tanti resti umani e tra i rifiuti considerati al pari della spazzatura
Non vogliamo noi vogliamo perseguire quei fini di pacificazione di cui parla l'onorevole Violante
Ma certamente perché ci sia pacificazione è necessario Dini era a conoscenza dei fatti così come sono avvenuti
Noi riteniamo noi del comitato che il vero ostacolo sia costituito da quello che Primo levi nel secondo capitolo dei sommersi e salvati
Definisce il concetto di zona grigia la zona grigia è la normalità chi di noi può dire di un appartenergli non è sinonimo di colpa ma neppure di innocenza e piuttosto luogo dell'alibi
Gli attuali propugnatori dell'oblio propongono in fin dei conti il diritto della zona grigia all'irresponsabilità e all'innocenza isoliamo sembrano dire le vittime e i carnefici se la vedano loro noi siamo alla zona grigia
Non disturbate la nostra estremi estraneità abbiamo diritto di non porci domande
Per questo ritengo sia importante andare nelle scuole per combattere questa tendenza all'oblio altrimenti come diceva Primo levi il mondo non conosceva se stesso e quello che è accaduto a potrà di nuovo a cadere
Voglio dire quello che a Roma diceva propone la sua polemica con Sartor sullo opportunità di evitare l'oppio dell'ideologia
Vorrei anche parlare del rapporto che lega al passato
Che è quello stesso Nietzsche insegna che lega l'albero con le proprie radici tagliando le radici l'albero muore questo popolo che ricerca ancora i suoi morti dopo cinquant'anni che non sa dove siano e quanti siano
Anche i sacerdoti che durante la guerra civile sono stati dalla parte dei partigiani
Sono stati inseriti di un martirologio di quelli vicini agli sconfitti solo infamie rimozione
Anche la chiesa io parlo Della Chiesa astigiana fino adesso non ha preso una posizione ufficiale sui morti di Moncucco ne ha lasciati sulle nostre povere spalle forse che anche questi vengono considerati morti di serie B questo popolo che ha imparato a conoscere ed apprezzare che ha perduto a veri possibilità di fare carriere e a cui il senso di colpa inconscio tipico di tutti gli sconfitti
Ha impedito di comunicare anche la memoria ce l'hanno e ci muoviamo sul piano della memoria il professor Mola si muove sul piano della storia sono due piani complementare
Questo popolo che ha sofferto emarginazioni per cinquant'anni e che ha mantenuto intatti i suoi valori la propria dignità secondo me che vengo da altri vidi merita rispetto
Sono ancora un cuor solo è un'anima sola ho potuto constatarlo di persona Torino Vercelli a Casale in Liguria ovunque è nato il Comitato assetate un comitato nazionale e si è espanso morto queste radici della memoria del passato non vanno recise perché ognuno ha diritto ad esprimere i propri ricordi e la propria memoria
Perché io ricordo non si trasfigura in illusione allucinazione o delirio l'individuo deve continuare a sentirlo come un fatto messo in comune con altri
Che magari sono anch'essi al suo interno come ricordo interlocutori interni
Io ricordo diverse continua a riprodursi su uno sfondo collettivo sociale
Sullo sfondo di una collettività con cui il singolo ha vissuto l'evento che ricorda
Che ricorda occorre chiedersi che ne è stato del ricordo delle violenze perpetuata e durante la guerra civile contro gli avversari politici
E i parenti e i sopravvissuti della guerra civile appartenenti alla fazione degli sconfitti in che modo hanno potuto tramandare il ricordo delle violenze subite
A me pare questa per me è importantissimo che lo sterminio e le violenze della guerra civile siano un fatto di fronte a cui anche i non colpevoli e in atti dopo
Sono responsabili ossia sono chiamati a interrogarsi e a rispondere
E giusto che il pasto intesti Monet passi da generazione a generazione agli Istituti della Resistenza io preferirei si chiamasse gli istituti della guerra civile
Dico combattiamo insieme tutte le violazioni dei diritti contro l'umanità
Inauguriamo un monumento contro gli stermini che sia un monumento spirituale e di valore no Nun idolo per contrapporre stermini a stermini
Violenze a violenze
Perché altrimenti come diceva Primo levi il mondo non conoscerà se stesso
Grazie professore naturalmente il presidente Fini appartenute a salutarla sarà molto vicino per la meritoria opera che lei sta portando avanti concimi tutta Alleanza nazionale naturalmente
Centofanti non lo vedo veramente voleva portare il saluto degli italiani nel mondo onorevole Cola
Matteucci
Matteucci invece c'è e si prepari il dottor Francesco Proietti Cosimo che ci illustrerà le realizzazioni agricole a Subiaco
Dunque io Faraoni un intervento non breve o brevissimo
Sfiorerà alcuni argomenti che sono esaltati affrontati fra un piccolo approfondimento
Sono delegato di Arezzo è la prima volta che vengono alla conferenza programmatica ho fatto delle ottime conclusioni dalle dalla politica che sta svolgendo il papiro da dagli interventi che ho sentito sia ieri che oggi e molta fiducia nel futuro perché abbiamo bisogno come imprenditori
Di tanta fiducia perché con il Governo che esce attualmente il non è che cedesse le tanto ottimisti
Il tempo nelle belle minaccia al peggio questa è la mia considerazione sulla situazione attuale della piccola e media impresa della quale faccio parte
Non voglio fare nella polemica sterile asserendo che non va bene niente ma purtroppo questa è la realtà
Anziché esaminare i nostri problemi per almeno cercare di risolverli ce ne vengono creati di nuovi e in continuazione come ne ne avessimo già abbastanza formazione situazione gestione due squali professionali
IRAP accesso la professione e così via
Tutti i problemi che potrebbero essere risolti con un minimo senso della realtà e con il saper e voler ascoltare chi questi problemi di vive quotidianamente
Il problema più grande ritengo siano le trentacinque ore
E questo è stato da me evidenziato in una lettera inviata del più alte cariche dello Stato appena il Presidente appena il problema si è tatto proposto da da Bertinotti ormai Petrisor Puecher approvando la crisi di governo
E a presidente Confindustria
Per lei per cinque ore non hanno la disgrazia in qualunque modo vengano realizzate poiché anche per la concertazione
Poiché non risolveranno il problema dell'occupazione ma faranno fronte fonte di un mucchio di guai per le imprese il conseguente problema economico sarà notevole ma l'impatto maggiore a quelle più deplora economico sarà né deficiente degli agende
Che dovranno per forza rinunciare ad ad ore lavorative di personale qualificato e specializzato senza la possibilità di avere i necessari rimpiazzi
Questo problema verrà accudito dalla penalizzazione degli straordinari che in certi periodi dell'anno sono una cosa vitale ho sempre sostenuto che gli operai guadagnano poco e costano troppo ma devo notare che purtroppo stiamo andando sempre più in questa direzione
Anziché erogare i promessi incentivi alle aziende per mitigare l'impatto economico del trentacinque ore sarebbe meglio impiegare questi fondi per ridurre i contributi del personale che sono una cosa allucinante e far rimanere più soldi in tasca dipendenti a parità di costo per le imprese
Sicuramente ne conseguirebbe uno sviluppo seppur piccolo il mercato interno con maggiori benefici per tutti Stato compreso che così pare facendo incasserebbe anche più Iva
Al tutto aggiungiamo la possibilità di andare in pensione a detta anche da pensione né ed il risultato è lo svuotamento di manodopera valida che ha ceduto alle trentacinque ore amplifica notevolmente il problema
Ovviamente tutto questo con le ossa rotte nascono prevalentemente le aziende manifatturiere
Le strade da percorrere sono ben altre ma le soluzioni esistono
Come ho detto all'inizio batte cercarle con libero e costruttivo dialogo
La realtà retina che l'Italia a varie realtà tutte diverse
Alcune simili
E che purtroppo la noi togliamo personale neanche ne abbiam bisogno c'è ora senza per trentacinque ore avendo e trentacinque ore gli agenti si trovano ad avere i costi
Aumentati e qui e così via cioè la metà ripartire per strada metadati
Senza poter aumentare la produzione colpa ripeto è anche la scuola perché non esistono una volta c'erano altri istituti professionali adeguati per preparare manodopera ma mano d'opera
Che serve anche per le tecnologie avanzate non è che cerchiamo scuole professionali per lavori semplici io ho miseri anche lavori qualificanti non celebravano si spende un sacco di soldi per riqualificare ragionieri o geometri per portarli a svolgere altre mansioni e altre forme alternative non ce ne sono EFA comunitarie meglio non parlarne perché un'esperienza con l'ha fatta per lavori per certe public per lavori semplici vanno bene
Quella voglia dato contenuto manifatturiero non vanno bene per niente il risultato che sicuramente senza misure opportune ci sarà una decadenza notevole
Grazie
Non vedo l'onorevole Roberta Angelilli
Tantissimi
Delegato mal Tinti
Il delegato Santellocco
Il delegato Born Luzzi
Ma Beretti
Baudo Licata
Massimo Galli Righi
Buonasera Presidente buonasera Presidente
Credo che sia opportuno che un veronese dica qualcosa
In questo congresso in questa conferenza programmatica
Evidentemente dire qualche cosa non foss'altro per l'ora quindi piena adesione al documento Fisichella piena adesione alla relazione del presidente Fini che ci ha detto che questo è un partito di programma e non è quanto meno non è più un partito ideologico
Mi auguro peraltro e questo lo abbiamo visto leggendo il documento Fisichella
Che sia peraltro un partito ricco di idee anche se non è più un partito ideologico e vorrei aggiungere qualche cosa Alleanza Nazionale
Si è collocata evidentemente dicendo che è il partito della destra italiana io vorrei dire che Alleanza nazionale deve essere ed è aspirare ad essere qualche cosa di più non è il partito della destra italiana ma il partito delle destre italiane come segno di ricchezza culturale
E evidentemente mi riferisco al mondo cattolico non soltanto al mondo fondante di Alleanza nazionale che il mondo post missino e anche al mondo liberale e quant'altro
Democrazia interna del partito passaggio rapidissimo
Nella Commissione forma partito si è discusso di una riforma dello Statuto è un passaggio che dovrà evidentemente trovare la sua collocazione in un congresso
Vero e proprio ma non possiamo nasconderci che lo Statuto che è stato non tanto votato Fiuggi ma quanto preparato a Fiuggi e poi votato successivamente nell'assemblea nazionale è uno Statuto che già oggi non più adeguato alla realtà vi è una ricchezza di organi fiduciari che devono a mio modo di vedere
Presto essere messi in soffitta
La elezione degli organi rappresentativi per liste contrapposte deve essere l'obiettivo che ci dobbiamo porre attraverso il recupero della centralità del circolo come organo motore della iniziativa politica del partito
Bisogna anche immaginare di ripensare i rapporti tra gli eletti e gli organi del partito
Dico questo perché è di tutta evidenza che il partito se vuole
Aprirsi non tanto alla società civile che è un termine abusato è sbagliato perché sembrerebbe quasi che chi si iscrive a un partito faccia parte di una società incivile
Ma se vuole aprirsi a persone che vogliano arricchire i quadri del partito deve a vere chi si avvicina al partito l'idea di potere essere favorevolmente accolto nel mondo del partito che non deve essere un mondo a sé e quindi la prima idea che mi viene in mente è che estremamente positivo che in questa conferenza programmatica mille delegati siano appartenenti non non siano direttamente iscritti al partito ma abbiano peraltro e avranno domani
Dignità non solo di delegati a pieno titolo ma anche di appunto proprio delegate pile titolo quindi voteranno
Voteranno il documento la strada è quella giusta bisogna evidentemente
Seguirla problema federalismo oggi si sono sentiti interventi a favore e contro ma penso che chi ha seguito l'intervento del meridionale onorevole Antonio Martino abbia capito che il problema del federalismo non è un'invenzione è una realtà
Pressione fiscale ci ha detto Martino ha creato e crea esasperazione al nord ha creato e continua a creare disperazione
Al Sud e quindi il problema del federalismo va effettivamente affrontato con la dovuta serietà non per inseguire la lega ma per capire che la lega affrontato seppur con rozzezza culturale dei problemi che sono reali e concreti attenzione però e qui chiudo il centralismo romano lo conosciamo tutti
Io pur essendo favorevole alla svolta federalista non vorrei conoscere un centralismo locale veneziano per quello che riguarda il Veneto
Quindi non vorrei sostituire a un centralismo romano un centralismo semplicemente territoriali territorialmente più ristretto non foss'altro per non perdere uno dei cavalli di battaglia della critica la lega che è evidentemente quel partito che vuole sostituire al centralismo romano il centralismo varesotto che cosa intendo dire intendo dire che qui a Verona in maggio
Si voterà stiamo chiudendo una esperienza amministrativa positiva sotto il profilo amministrativo di collaborazione con la lega
E chiudo dicendo che se la lega fosse veramente un partito federalista è autonomo e i leghisti veronesi fossero liberi di esprimersi come vorrebbero
Noi a Verona rifaremo l'alleanza con la lega cosa che non è consentita da Bossi e non rischieremmo di consegnare Verona al governo dell'Ulivo grazie
Grazie anche per la sintesi notevole a quest'ora Vittorio Bottoli
Antonio Saccà
Presidente dell'Assemblea onorevole presidente di Alleanza Nazionale
I temi su quali rapidissimamente intendo parlare che evidentemente hanno altresì di per essere sviluppati nella loro complessità
Sono i temi della denatalità dell'immigrazione della globalizzazione e del scuola oltre che ovviamente della tecnologia con pori racchiude
La denatalità è un tema essenziale nel rubato molto piacere che nel documento programmatico sia stato affrontato perché lo ha affrontato in molti articoli in qualche pubblicazione
Evidentemente perché si facciano figli occorre fiducia nella vita sia dal punto di vista della vita pratica la casa
I salari e occupazione la possibilità di spostarsi sia nella vita nel senso più proprio la parola c'è fiducia nel vivere ora la fiducia nel vivere sia quando c'è una meta
La metà ch'io credo possa caratterizzare il ventunesimo secolo era metta della occupazione
Risolvere il problema dell'occupazione sarà la nostra metta ora quindi si è stato molto opportunamente ha parlato che la piccola impresa crea occupazione alla grande impresa togli occupazione se questo è vero bisogna estendere la piccola impresa anche al Meridione
E la piccola impresa meridionale presso l'impresa turistica
Può essere l'impresa culturale
Questo è molto importante perché se lo spirito imprenditoriale non si esprime anche al sud il Sud non sarà capace di creare di creare occupazione esodo sarà un gravissimo problema per l'unità nazionale
Inutile parlare di unità nazionale se non c'è benessere anche al sud se non c'è occupazione anche al sud
Ora io ritengo che bisogna attraverso la scuola
Creare la mentalità imprenditoriale al Sud la scuola perché perché se noi abbiamo degli studenti che sono preparati nelle tecnologie se ne abbiamo degli studenti che sono elaborate nelle lingue sì abbiamo degli studenti che hanno apparati logici anche nell'età infantile
E la logica sostituirà il lavoro manuale la conoscenza sostituirà il lavoro manuale allora noi possiamo aprire una certa fiducia che nel suo desidera una tale massa di giovani preparati adatti Vita moderne che la parte delinquenziale del Meridione la quale vive perché assicura lavoro agenti impreparata al lavoro questa maniera di ottenere lavoro attraverso forme illegali scomparirà
O comunque ci sarà una tale forza di pressione giovanile che obbligherà a far qualcosa a fare impresa prepariamoci all'impresa e si avrà l'impresa
Il secondo tema trovare rapidamente voglio dare un accenno e questo la socializzazione degli immigrati
Non voglio affrontare povera del Milan nella sua complessità
E soprattutto in quella sede l'immigrazione ci fa importare delinquenza e addirittura sovvertire la sovranità nazionale attraverso la delinquenza è un fenomeno di grandissimo rilievo internazionale che non è il caso di affrontare se non brevemente però bisogna sicuramente rendere su associati società oli o socializzate per deve temere più preciso gli stranieri
Gli stranieri possono conservare la loro religione possono conservare la loro cultura ovviamente conservo razza biologica ma non possono fare a meno di essere socializzate al Paese in cui vengono questo è essenziale perché ci sia convivenza
Perché la convivenza esiste nel momento in cui uno conserva la sua etnia
Ma anche rispetta Bettini e in cui si viene a trovare se non c'è questa coincidenza coesistenza
Di un'identità con il rispetto dell'identità in cui si viene a trovare se si vuol fare una improbabile
Una situazione di Cuneo attraverso i polli tenti da esterne quella che rimane ma non si accetta l'identità del Paese in cui si sta si creeranno dei conflitti di cui veramente abbiamo solo l'ombra delle avvisaglie
Devo dire mi fa molto piacere che della globalizzazione si sia direttamente o indirettamente ha parlato
E mi fa molto piacere che Alleanza Nazionale abbia scelto la modernità estrema per combattere Ago per raffrontare non combatterà con validazione la globalizzazione si combatte affrontando la non sfuggendo non rimanendo nel passato in quel devo dire un punto che vedo essenziale se noi riusciamo a creare la mentalità di tutti imprenditori dell'imprenditoria diffusa i sindacati crolleranno
E quando era il potere della sinistra IPO della sinistra vive sul potere sindacale ora l'unica maniera per scalzare il potere sindacale e diffondere la piccola impresa la piccola impresa è l'antidoto moderno alla potere sindacale retribuivo
Purtroppo hanno creato un blocco come si dice storico come dice in termini versi capisce un blocco storico tra grandi industrie e sindacati per frenare
La rivoluzione che darà dovuta alla globalizzazione ma logo Baedeker farà scoppiare questa unità e io accetto l'idea che l'entrata in Europa sarà una chance per noi e non per la sinistra
La lista è conservativo rispetto ai grandi problemi dello sviluppo della globalizzazione noi siamo attrezzati con queste nuove formule a questo nuova situazione che il mondo più obblighi a fare quindi fronteggiarlo ospita la compensazione con l'estrema modernizzazione e preparando una generazione di giovani adeguati alla modernizzazione e alla globalizzazione grazie
Grazie Prosperini
A Bettini
A Moretti
Palme sanno Schifone
E se c'è l'ultimo l'avvocato dello Basile altrimenti con Schifone abbiamo terminato con se stessa
Io devo dire che mi sento più gratificato di poter parlare allora Questura di da otto core dopo mezzanotte alla presenza del presidente Fini presidente Poli Bortone che con animo storico hanno atteso lattine il dibattito quindi sarò molto veloce sorvolando sulle questioni già affrontate riferimento alla relazione centrale
Chi ci ha condotto al dibattito qui a Perugia
Sottolineato soltanto una curiosità storica
Evidenziando come nell'era contemporanea infine secolo l'accavallamento il cavallo fra due secoli è sempre coinciso con passaggi
Epocali oltreché il cronologici pensiamo settecento che si annuncia con il sette del settecentottantanove quindi con la Rivoluzione francese con le guerre napoleoniche il cambiamento completo
Dei confini della impostazione nazionale nell'Europa del vecchio continente oppure alla fine dell'Ottocento quando
Si annunciano
Le nuove ideologia che distruggeranno i vecchi Stati monarchici e a non c'erano novecento vice completamente diverso novecento un secolo molto importante molto particolare nella storia dell'umanità
Anche questo secolo si annuncia con la fine se non già con il Saturn mille novecentottantanove con il crollo del comunismo quindi il cambiamento della situazione geopolitica internazionale e oltre che con questo grande puntamento di scenario internazionale planetario
Anche con i mutamenti che sono delineati all'interno della relazione di ampio respiro che ha portato qui all'Assemblea nazionale di Verona i temi della mondializzazione la globalizzazione dei mercati
Della sovranità nazionale che deve fare i conti con un'Europa che avanza con tutti i problemi connessi il riferimento alla decadenza nazionale noi ci stiamo confrontati in maniera chiara in maniera realistica di fronte a questi problemi che piace non piace esistono
E che devono essere quindi affrontati in riferimento a soluzioni che devono scaturire scendere dalle dai nostri principi ai principi e la destra che sono stati riaffermate anche in questa Assemblea nazionale i principi e i valori la libertà della responsabilità
Della comunità ecco intorno a questi valori non abbiamo
Oddo costruire
In questa Assemblea nazionale i punti di riferimento intorno a cui si forma si costruisce la destra che dovrà affrontare la fine del secolo l'inizio del ventunesimo della del terzo millennio quindi una destra che si propone in maniera chiara Forte con precisi riferimenti capaci di affrontare anche le questioni anche reali contingenti più difficili come quella del Mezzogiorno per esempio
Del rapporto quindi che si propone oggi Maria forte fra il nord e il sud io ho ascoltato con grande attenzione sia la relazione Dedalus sia quella di Viespoli e di parlato in cui sono state poste le questioni del Settentrione e del Meridione e devo dire che se la Russa ha ragione quando dice
Che occorre trovare ed elaborare perseguire una strategia per affrontare la questione della Lega il mare essere del nord del Settentrione e rivendica più autonomia e rivendica una maggiore grado
Di
Federalismo per il Nord e quindi maggior autonomia statuti straordinari delle regioni lordo io devo dire che accetto il principio dal punto di vista meridionale che ha espresso prese nel partito quando ha detto
Che è possibile concepire la concessione di maggiori gradi di autonomia rispetto a quelle Regioni che hanno la possibilità con le proprie capacità con le proprie risorse di poter affrontare delle competenze in alcune materie
Questo però non deve significare un implicito vantaggio esclusivo per il Settentrione per essere una strada che può essere perseguita anche per le regioni meridionali dove il Polo è al Governo dove il Polo quindi deve saper dimostrare di essere in grado di poter gestire degli spazi delle possibilità di Autonomie di autonomia anche per le regioni meridionali
Ma le regioni meridionali sono deboli prese singolarmente
Non è possibile pensare che la per la Calabria possa da sola o la Basilicata ha posto la Sura gestire un certo grado di autonomia ecco perché io penso che una delle questioni che si potrebbe porre anche all'interno della Bicamerale o comunque come riforma possibile possa essere quella di unire le quattro regioni meridionali Campania Calabria Basilicata in Puglia
Cioè fare una sola grande macroregione
Che ha quindi le possibilità le potenzialità le capacità come risorse umane come risorse geopolitiche di poter usufruire anch'essa di una grado di autonomia maggiore di poter autonomamente gestire il proprio territorio il riferimento anche a quelle necessità che sottolineava Pasquale Viespoli
Restano comunque come compito dello Stato
Cioè la necessità che lo Stato provveda a risolvere le tre questioni fondamentali del Meridione che solo responsabilità statalismo responsabilità della nazione e cioè la questione della criminalità la questione delle infrastrutture la questione dell'accesso al credito ecco queste sono le tre questioni del gatto e lo svantaggio
Politico economico del Meridione che devono essere ancora responsabilità del Governo del governo centrale
Ma la questione ancora più forte da porre
E che se è vero che noi non chiediamo come è stato ribadito in maniera forte sia da Parlato che da Viespoli il Meridione non è più il Meridione che chiede l'elemosina non è più il sud di chiede assistenza lirismo
Ma è il Sud però che chiede una politica
Di attenzione
Di unità nazionale
Perché quando la politica industriale della nazione significa rottamazione è una politica strabica verso il Nord
Quando la politica estera dello stato della nazione è una politica che guarda all'Europa e non al Meridione con al Mediterraneo come ha detto anche il presidente Fini che occorre fare è una politica che è strabica verso il Nord
Quindi noi non chiediamo
Assistenzialismo non chiediamo elemosine non chiediamo concessioni o beneficio sussidi però chiediamo pensiamo di poter chiede di poter pretendere che ci sia una politica di attenzione nazionale a tutto il territorio nazionale che si sviluppi in tutte le sue articolazioni siano esse economiche sì essere un siano esse di politica interna o internazionale
Questo significa nuovo meridionalismo questo significa la coscienza di quel partecipare insieme alla costruzione di un federalismo autentico
In un Clay le condizioni di un maggior divario
Fra nord e sud che non vedo le condizioni di una secessione effettiva nei fatti quando poi alla fine si debba realizzare un vantaggio ancora più forte
Per le regioni del Nord rispetto al Sud quindi quattro Itiga di attenzione complessiva tutta la nazione
Ultimo argomento
In conclusione
Un sottolineatura di un passaggio del presidente Fini quando ha voluto ricordare l'orgoglio della militanza ecco io ho sentito in questi in questi mesi
Una certa un certo timore nella nostra base un certo timore nelle nostre giusto circoli territoriali nostre sezioni che si stesse per passare a una fase in cui la militanza fosse dimenticato fosse messa in secondo ordine beh io penso che qualsiasi sia la forma di partito e andiamo a costruire la militanza sarà un punto di riferimento essenziale per il nostro movimento
Perché se è vero che la destra e senso del dovere se deroga resta il senso dello Stato
E senso della nazione questo senso non può per esprimersi attraverso la generosità di chi vuole partecipare e contribuire a costruire qualcosa per la ratio e per la comunità per lo Stato e questo è il senso intimo della militanza il sacrificio per la comunità il sacrificio per gli altri il sacrificio per la propria storia per la propria cultura
Per quella nazione che anche da qui davvero una Alleanza Nazionale si appresta a difendere ad esaltare anche del ventunesimo secolo
Bene con quest'intervento termina la sessione odierna lunga e laboriosa imitare
E i lavori riprendono domattina alle ore nove in punto