"Ritorno al futuro" Assemblea Nazionale dei Popolari (Palazzetto dello sport, 25-28 marzo 1999)

Renato Arianna Gandolfi del Partito nazionalista basco che Lenuta appartarsi un saluto e aderenti a titolo popolare europea del gruppo mattina
Cari amici italiani
Desiderio ringraziare l'aggressione il partito popolare italiano per aver invitato al nostro partito a questa sampler nazionale
Che all'uovo sotto il suggestivo titolo dal ritorno al futuro la foto via Sturzo ed edera speri
Che ore visto nel corridoio il record hanno alcuna foto che sono appese nella sede del mio partito arrivo
Che sono la testimonianza grafica più l'evento molto importante
La presenza dei rappresentanti del mio partito al primo congresso della Democrazia Cristiana italiana nel mille novecento quali intagli sei a Roma e conserviamo con orgoglio
A parte
A partire da che gli ha data la Democrazia Cristiana italiana
è stata Iran sì tutto la forza propulsiva di uno dei movimenti ideologici più importante del nostro continente ed il mondo
Nero te stesso tempo questa forza politica ha portato l'Italia a essere uno dei maggiori promotori della costruzione politica europea
E sempre sotto la guida della Democrazia Cristiana
Questo Paese a raggi tutto
Un livello notevole
Divenne sede esso sia le entrando a far parte del che sia successivamente è subentrata la crisi l'ottica naturale consequenziali di un potere
Così è spesso
Interrotto
Ora voi elevati del Partito popolare è stata testate lanciando
Uno sguardo verso Lori Songs
Verso questo futuro che si e volge in modo così vertiginoso
Così come aveva fatto Sturzo al principio del secolo e De Gasperi più tardi
Per questo considero il titolo di questa San Blair
Divertiva arrivano
Ritorno al futuro
Vi auguro buona fortuna per se questa Sant'Elia se all'inizio della fine della transizione per il Partito Popolare
E per se questo
Vostro partito possa riconquistare nuovamente e il futuro a partire da questo prossimo mila grazie
Ringraziamo il senatore Yang annualità delle belle parole di e apriamo o questa nostra seconda giornata a di riflessione che sarà interamente dedicata ai programmi aprirà la riflessione l'onorevole Castagnetti
Cari amici io chiedo scusa perché
Per parafrasare una famosa battuta
Comincia dicendo che non ho avuto tempo di scrivere una relazione sintetica e quindi mi è venuta a lunga essendo venuto a lunga io non la leggerò perché non ho il tempo
Vi prego prenderei troppo tempo ma vi sarà distribuita e quindi affido alla lettura degli amatori a casa il il testo da cui
Emergeranno probabilmente anzi sicuramente delle motivazioni ulteriori e altre anche rispetto a quelle che dirò oggi comunque sui contenuti a cui sarò fedele quindi leggerò solo in parte il testo
Per appunto fare più presto
Allora il programma e questo è l'insegnamento di Sturzo anzi il programma è il partito certo il partito e anche altre cose e la sua identità la sua cultura la sua storia i suoi uomini le loro passioni
Ma il programma descrive la sintesi di tutto ciò e allo stesso tempo delinea del partito l'immagine offerta ai cittadini agli elettori
Il partito è lo strumento attraverso il quale
Il programma è lo strumento attraverso il quale il partito interagisce con la società e con lo Stato Giovanni
Ciò che di cui discuteremo in questa Assemblea non è tutto il programma non è il programma elettorale
Non è il compendio dello scibile umano oggi vogliamo discutere di alcune linee guida essenziali
E caratterizzanti il nostro cammino indicative del percorso e dell'approdo a cui tendono i popolari italiani ai popolari europei
Da Stone bere sei diceva che
Se è una su una strada conosciuta un conduttore di un carretto procede a passo d'uomo in una notte buia gli basta una piccola lanterna per muoversi
Ma se è un'automobile procede in una regione sconosciuta ad alta velocità ha bisogno di fare i potenti
Ecco la metafora dei fari potenti alla metafora che descrive le linee guida del nostro programma che i tempi oggi
Si muovano ad una velocità altissima e credo occorra sapere dove si vuole arrivare altrimenti si può smarrire il percorso mi pare che sia una esigenza condivisa
Ed è un'esigenza anche per potere utilizzare il favore dei venti della storia già Seneca diceva che il favore degli eventi arride a coloro che sanno dove andare e allora
La mia relazione di questa mattina tenta questo sforzo di individuare alcune linee guida a cui dovremmo attenerci in futuro
E peraltro voglio fare una premessa io sono rimasto impressionato dal dibattito di queste ultime settimane attorno ai grandi cambiamenti che investono l'Italia e l'Europa
E perché ho registrato una certa credo non voluttà incomunicabilità
Farà il discorso della società e il discorso dello Stato come se si trattasse di due modi di parlare quasi tra sordi i due rom modi
Di
Discutere su linee parallele che non si incontro faccio un esempio
Il governo non solo i partiti in questa fase il Governo del nostro Paese
Si sta sforzando di ascoltare manufatti sia scordato
Da facendo
Stare all'issando obiettivi programmatici importanti eppure pare che tutto avvenga tutto venga assorbito senza reazioni o avendo coperto da una diffusa disattenzione
C'è il problema della criminalità e il governo approvò un pacchetto di provvedimenti serie forti disattenzione e critiche
Dopo dieci anni venne bandito il mega concorso per la scuola teso da tanti ma anche qui prevalgono o si fanno ascoltare prevalentemente le critiche
Finalmente si dà concretezza ai contenuti del Patto sociale comincia una
Stagione di consistenti sgravi fiscali
Si estende la super vita anche ai piccoli operatori ha inizio la grande erogazione di incentive incentivi per decine di migliaia di miliardi
Vengono decretati finalmente i patti territoriali e contratti d'area avvengono cioè create le condizioni per gli investimenti come da anni non si verificava
Eppure gli imprenditori che pure ottengono ciò che chiedono li abbiamo ascoltati la settimana scorsa a Modena non partono non investono non intraprendono
Perché
Che cos'altro occorre
Io credo che dietro questa preoccupante caduta della voglia di intraprendere ci siano molte ragioni la più importante delle quali ha a che fare con una nostra responsabilità intendo nostra della classe politica
La politica quando c'è solo perché c'è trasmette sicurezza
La stabilità del sistema e dei gruppi dirigenti l'unitarietà di fondo di tutto il sistema
Penso al miracolo della Spagna dove governo e opposizione una volta finite le lezioni perseguono lo stesso obiettivo a Madrid è a Bruxelles e riescono a creare negli ultimi tre anni un milione di posti di lavoro proprio perché c'è un'unità interna al sistema
E invece da noi no
La cronaca degli ultimi mesi e in particolare delle ultime settimane è cronaca di ulteriore disgregazione del sistema politico
Una classe politica concentrata sul proprio ombelico fatica a farsi seguire dal paese
Parlasse come se parlasse trasse sei
Non siamo purtroppo ancora riusciti come sistema politico a ricomporre ciò che si è spezzato nel rapporto fra società e Stato ormai da alcuni anni
Per questo la politica torna oggi ad essere evocata nel consiglio e più spesso nell'inconscio collettivo quale domanda quale esigenza quale presupposto fondamentale
Per organizzare il lo sviluppo e per quanto riguarda il discorso che faremo noi oggi anche per dare credibilità ai programmi
Mi è capitato di incontrare decentemente operatori di diversi settori e di diverse dimensioni e sentirli riconoscere le cose buone realizzate dal Governo
L'ingresso nell'Unione monetaria la bassa inflazione il credito finalmente accessibile
Persino i primi affetti di una politica fiscale non più penalizzante
L'hanno detto anche a Modena
Però
Però e qui cominciano le critiche settecento cinquanta leggi con annesse responsabilità penale nel settore dell'ambiente
Un calvario di procedure vincoli inapplicabili
Quindici enti di controllo e dunque quindici diversi controlli nel settore della sicurezza duecentonovantadue voci di imposte e tasse concessioni scadenze accise
Un ed editorialista solitamente acuto ha recentemente osservare che sollevato che la vera rivoluzione italiana
Avrà luogo quando destra e sinistra metteranno al centro delle loro aspirazioni sia pure con approcci diversi il tema della libertà
Dei cittadini dell'individuo intesa anche come libertà di intraprendere di rischiare di pagare se sbagli ma non di essere sottoposto a continui pedaggi di accesso
Di non trovarsi di fronte a ogni passo uno Stato a un tempo impotente e ostile
Concludendo questa premessa lunga l'interminabile transizione la instabilità la progressiva frammentazione delle forze politiche
La perdita di solidi riferimenti programmatici
Il dominio paralizzante della mentalità statalista di una burocrazia che si continua a considerare classe politica sono tutti fattori che disorientano i soggetti li spingono a restare liquidi e a non impegnarsi in progetti consistenti a lungo termine rendendo meno efficaci gli stessi provvedimenti del governo insomma come ha osservato un economista in questi giorni
E la debolezza della politica come fonti di identità e di fiducia prima ancora che di politiche che pesa e può spiegare meglio la peculiarità dello sviluppo più lento dell'Italia in Europa
Diventa allora priorità per il nostro partito partito essenziale nella coalizione di governo
Ma per tutti i partiti in particolare della coalizione di centro sinistra
Concentrarsi nei prossimi mesi sugli obiettivi della stabilità politica da un lato e della ricostruzione della burocrazia ricostruzione amministrativa dello Stato dall'altro
Quale presupposto in quale condizioni
Per ogni azione finalizzata a superare questo dannoso parallelismo fra una società che pensa parla e va in una direzione uno Stato che sembra non incontra
Allora ritorniamo alla metafora dei fari potenti della macchina il velocista
Il popolo il Partito Popolare
A mio avviso deve proporre due grandi obiettivi io almeno oggi propongo due grandi obiettivi i due fari potenti
Il completamento del bisogno europeo
E la ricostruzione nel Paese della fiducia in se stesso e nel proprio futuro
Certo
Abbiamo detto detto che non mi interessa illustrare un programma in dettaglio lo so bene che una forza politica non può sottrarsi ad alcun problema ad alcuna responsabilità sappiamo bene
Che gli italiani interpellati da mille diversi sondaggi dicono che la prima Procura passione per loro e loro disoccupazione la seconda la sicurezza nelle città
La terza sono le pensioni la quarta sono la istruzione il sistema formativo tutti i problemi veri che sono anche i nostri problemi sia chiaro noi non vogliamo essere reticenti su questo
Però a me pare che sia importante lavorare attorno a questi due filoni diciamo così a queste due griglie che ho definito come vi ho anticipato e che in un qualche modo lei assumo dalle due letture dalle due ultime letture promosse da il Mulino
E illustrate dato Maso Padoa Schioppa e da Massimo Livi Bacci
Il completamento dell'Europa
E noi ci sentiamo più di tutti questa responsabilità perché noi siamo il partito Erede della primitiva e mai indebolita cultura europeista
L'Europa e nata da una pensata dei democratici cristiani e l'Europa andrà avanti si completerà supererà
Le proprie i propri limiti di oggi solo se queste forze queste culture europeiste riprendono il vessillo riprendono l'iniziativa riprendono la battaglia
Ma ci interessa anche l'altro tema quello della ricostruzione del tessuto sociale e morale del Paese oggi purtroppo Loviso inviso questo tessuto è frammentato e lacerato
E di nuovo sentiamo questa sfida proprio perché siamo consapevoli della responsabilità che ci deriva dall'essere il partito e rende di quella grande tradizione puliti politica è etica e Duni viva del Paese rappresentata dal cattolicesimo democratico
Un Paese frammentato diviso che ha perso i legamenti interni ha bisogno ancora di una cultura politica punitiva come nella storia di questi cinquant'anni
Hanno presentato sempre il cattolicesimo democratico ecco perché secondo me su questi due filoni dovremmo lavorare
E allora partiamo con la prima parte di questo discorso che riguarda appunto l'Europa incompiuta
Quello che è avvenuto negli ultimi tre giorni è un fatto molto importante è stato nominato Romano Prodi alla guida
Della commissione europea
Abbiamo saputo stamattina da una dichiarazione del presidente Chirac che probabilmente al Consiglio europeo straordinario il quattordici aprile parteciperà già il presidente Romano Prodi e quindi questo significa che passerà in Parlamento dodici aprile quindi sono smentite molte delle notizie apparse sui giornali stamattina sul rinvio della assunzione di questa responsabilità
La televisione stamattina ci ha informato che dopo una notte di lavoro finalmente sono riusciti ad approvare l'Agenda due mila con quello che comporta
Pare che il nostro Paese sia uscito abbastanza bene da questa lunga trattativa
Ma insomma quello che io voglio dire questo
L'Europa accerto sta combinando delle cose buone e positive
Le ho appena accennato l'approvazione di questo
Disegno l'Agenda due mila l'avvio di un processo
Che doveva cominciare anche prima sono dieci anni che è stato abbattuto il muro di Berlino e da dieci anni continuiamo attenere l'altra Europa fuori dalla porta e quindi è importante avviare questo processo importante anche se consapevoli
Di quello che significa e di quello che comporta
E peraltro credo che le cronache di questi giorni drammaticamente descrivono anche i limiti di questa Europa
L'Europa che riesce a fondere undici monete
Che riesce a mettere assieme tanti interessi nazionali tante convenienze nazionali
E l'Europa che ancora una volta si mostra impotente non è in grado di mettere assieme una iniziativa pacificatrice nemmeno a due passi dal cortile di casa proprio
Quello che sta accadendo tra le altre cose descrive
Un dramma che è sotto gli occhi di tutti ma descrive questo tipo di impotenza
Ed esprime quindi l'esigenza di completare di affrettare il completamento del disegno istituzionale e quindi costituzionale
Dell'Europa
E voglio
Alludere voglio
Illustrare questa esigenza
Di completamento del disegno europeo con due citazioni un po'lunga se mi consentite di Padoa Schioppa stesso e di divise del il premio Nobel
Per la pace il premio Nobel ebreo grande scrittore ebreo
Prendo appunto questa citazione di Paolo di Padoa Schioppa perché a me pare illustrativa anche di quello che sta accadendo oggi nel mille novecentoquattordici l'Europa aveva alle spalle cent'anni di pace quasi interrotta pareva unite si circolava senza passaporto è un regime aurea dava la sensazione di un'unione monetaria le persone della mia età pensavano in quell'anno che lei era delle guerre fosse finita come la pensano già oggi tanti trentenni
Chi ha visto anche se da bambino piccolo le case sventrate
Dai bombardamenti e i soldati tedeschi o americani nelle strade o nelle case sa che non è così
L'Unione Europea è opera incompiuta
Il rischio che essa scorre
Tonino
Occorre allora anche nel box
Sì non anche
Gli ordini nuovo mille novecentoquattordici
Occorre indicare ai giovani assieme la suggestione la responsabilità di completare questo disegno perché nullo uno Nest niente più pieno di insidie appunto che è un disegno lasciato a metà
E ho letto sull'ultimo numero di Città Nuova questa intervista interessante a Elie Wiesel
Se ne quarantacinque alla fine della guerra qualcuno mi avesse detto che per il resto della mia vita avrei dovuto battermi ancora contro il razzismo non lo avrei creduto
Come non avrei mai immaginato di dover combattere per la sopravvivenza dei bambini nel mondo
Per non lasciarli morire di fame e di malattia di umiliazione di schiavitù mai avrei creduto questo il non amore per i bambini per me era morto ad Auschwitz
In quella immagine dei vagoni carichi di piccoli innocenti che non potrà mai dimenticare penso che questo sia dovuto forse la qualità della nostra testimonianza verso le nuove generazioni
L'educazione salto l'arrivo l'educazione è un'operazione che supera spesso i nostri limiti perché ci obbligano una coerenza esterna con la testimonianza della vita
Ma è quanto di più gente ci sia oggi da fare ed è la sola via per rendere impossibile il riprodursi dell'orrore
Questo semplicemente per evocare appunto la esigenza di completare il disegno
E adesso parliamo delle nuove istituzioni europee
Io credo che si debba dire che
L'Unione europea
Non solo non è compiuta
Ma la costruzione già compiuta probabilmente ancora aldiquà del punto di non ritorno
Non è compiuta sul piano dell'assetto costituzionale perché l'Unione europea che pure è un sistema costituzionale completo di tutti i suoi organi uno esecutivo un Parlamento
Una Camera degli Stati una corte di giustizia ancora non applica con pienezza i principi fondamentali che sono il patrimonio della politica dell'attività politica occidentale
La decisione a maggioranza l'ancoraggio al voto popolare dell'Esecutivo del legislativo l'equilibrio dei poteri
Non è compiute inoltre sul piano delle competenze perché l'Unione manca ancora la più fondamentale funzione di governo dare ai cittadini la sicurezza interno ed esterno
Una completa legittimazione democratica è ormai condizione essenziale perché l'Europa possa progredire non si potrà più ritenere ammissibile che nell'Unione si possa legiferare contro la volontà del Parlamento
Ok è una minoranza anche il più piccolo Stato membro possa impedire con il suo voto decisioni pur rispetto osé dei suoi diritti fondamentali
Oggi cresce il rischio di questo deficit democratico nell'ordinamento dell'ultim'dell'ordinamento dell'unione
E cresce il rischio che questo deficit democratico venga utilizzato da alcuni Stati quale argomento per legare all'Unione le competenze che ancora le manca uno
La stessa crisi aperti in questi giorni acquisì dalla Commissione europea al di là delle ragioni specifiche che l'hanno determinata descrive l'impossibilità a far funzionare l'Unione
Con queste istituzioni e con queste inadeguate a relazioni tra le istituzioni
E allora consentitemi di dire saltando tante altre osservazioni
Le ragioni per cui noi ci compiacciamo della nomina di Romano Prodi a Presidente della Commissione europea
Certo perché la nomina di Romano Prodi significa che
La presidenza della Commissione europea ha recuperato l'autorevolezza che aveva in passato in un passato anche recente
Si è capito che essendo l'unica istituzione che gestisce un po'di potere sovranazionale quel po'che c'è in Europa ed è giusto che venga affidato a una guida autorevole
Siamo soddisfatti perché il riconoscimento della statura di statista
Europeo che i quindici capi di governo hanno conferito in questi giorni a Romano Prodi e il riconoscimento del suo ruolo di guida del Governo italiano nei due anni e mezzo
In cui il nostro partito assieme agli altri partiti del centrosinistra l'hanno sostenuto lo voglio dire non per introdurre delle facili polemiche ma non è che in Europa ho pensato all'Asinello hanno pensato alla Italia che è entrata contro ogni possibile previsioni nell'unione monetaria
Hanno pensato a un'Italia che ha realizzato delle performances economiche straordinarie impreviste hanno pensato a un'Italia che ha deciso di rialzare la testa
L'Italia appunto dell'azione di governo e quindi per questo siamo
Soddisfatti ma siamo soddisfatti anche e non è un osservazione provinciale
Perché era necessario in questo momento che è la Commissione fosse assegnata la guida la Commissione ha un nuovo del Mediterraneo
Perché
Troppi problemi sono aperti in questa
Non a caso appena ricevuta la indicazione Romano Prodi ha parlato del mondo a conferenza di pace nell'area dei Paesi balcanici
Non a caso perché le prospettive di sviluppo dell'Europa sono tutte orientate del Medio Oriente o comunque in questa direzione
Ma soprattutto
Perché i Paesi del Mediterraneo sono interi paesi quelli chi più degli altri hanno interesse a strutturare a consolidare l'Europa
La Germania quando sarà realizzato l'allargamento promosso da Agenda Duemila può essere
Tentata di pensare a un'area regionale che gli è più consona per mille ragioni può essere tentata pensare di fare a meno dell'Europa perché comunque c'è questa macroregione
Che le interessa di più
La Gran Bretagna lo vediamo anche nelle sue iniziative di politica estera e continua ad avere lo sguardo verso Occidente verso l'altra sponda dell'Atlantico
Continua a non essere molto interessata a un processo di integrazione europea
I Paesi del Mediterraneo sono gli unici che non hanno altri interessi altre convenienze altre disegni
I Paesi del Mediterraneo sono quelli che così come all'inizio del cammino europeo ancora oggi sono in grado di esprimere questo tipo di esigenza
La esigenza di portare a completamento la costruzione del disegno europeo
E lei esigenza di strutturare di consolidare di compattare
Quello che è già stato realizzato di unità in Europa l'Europa dei Quindici
Realizzando le riforme istituzionali prima di operare l'allargamento perché non dimentichiamoci condono stante le conclusioni del Consiglio europeo di questa notte sull'Agenda due mila nei prossimi mesi si aprirà un dibattito
Anche all'interno del Parlamento europeo fra coloro che accelereranno vorranno accelerare l'allargamento a prima delle riforme istituzionali e coloro che detengono
Che prima di fare l'allargamento di procedere all'allargamento occorre strutturare consolidare costruire un governo politico del
Europa altrimenti a quel punto se andiamo dopo vuol dire che dopo l'Europa si è allargata a tal punto da diventare necessariamente più uno spazio economico che uno spazio politico più un mercato che è una nuova realtà che un nuovo la realtà federale
Allora per tutte queste ragioni noi dovremo nella campagna elettorale europea dire perché riprendiamo il vessillo del completamento della costruzione
Europea
Ma l'Europa
Anche qua assalto d'Europa c'è anche utile
Per dare una configurazione per dare un'identità per dare una prospettiva
E al disegno del federalismo a livello sovranazionale
E al disegno del federalismo a livello nazionale
Vedete
Il federalismo è un termine ambiguo
Il federalismo col quale né un termine col quale si può alludere a soluzioni opposte
O meglio anche una soluzione atto a opposta a quella che noi italiani normalmente intendiamo
Il concetto di federalismo
Non si ispira tanto all'intento di limitare l'accentramento sovranazionale del potere bensì a quello posto di estendere il potere sovraordinato agli Stati
E derivano dal cultura federalista che il disegno europeo
Ci suggerisse
Deriva
La necessità di organizzare una divisione del potere in un duplice senso
In senso orizzontale
La divisione dei poteri
Di Monte spiana memoria fra potere legislativo esecutivo giudiziario ma anche in sede verticale tra livello nazionale su nazionale e sovranazionale
Solo così viene superata la concezione del potere come monolite nata nei grandi Stati monarchici europei solo in uno Stato federale
Che attua una tale divisione Acqui una tale divisione del potere l'elemento potenzialmente totalitario del potere spesso trova un pieno antidoto
Il secondo principio che ci viene dalla cultura federalista europeo europea è quella della sussidiarietà anche qua una sussidiarietà orizzontale che quella descritta nell'articolo due dello nostra carta costituzionale una sussidiarietà verticale
Vale a dire l'intervento pubblico affidato a livello del Governo più vicino
Al cittadino e solo in via sussidiaria a livello superiore
Ma queste cultura ci consente anche del federalismo ci consente anche di leggere con un occhio
Particolare e anche diverso da quello con cui lo leggono altri partiti nel dibattito politico italiano la proposta del governo la proposta del ministro Amato io condivido le osservazioni che ha fatto il nostro Cerulli Irelli
Il quale sostanzialmente dice la proposta è buona ma si innerva ancora troppo sulla dimensione artigianale
Nell'era della globalizzazione anche i cultori della globalizzazione riconoscono la esigenza di ricostruire le radici di ricostruire un ancoraggio elementare
Dei cittadini alla dimensione della comunità più prossima
La valorizzazione delle comunità locali la valorizzazione delle comunità locali sono rappresenta da questo punto di vista come dire il fondamento la radice per l'organizzazione di un impianto di un'architettura federale
Si deve partire da lì
No no dava la volontà dall'intenzione anche forse non perseguita
Di distribuire centri di potere semplicemente di decentrare il potere ma di riorganizzarlo partendo dalla periferia della rete istituzionale del nostro Paese da questo punto di vista se io penso che nel disegno a maggio c'è persino
La revoca della potestà
Della prerogativa regolamentare degli Enti locali e territoriali che e introdotta addirittura dalla nella dall'antica legislazione post unitaria e mantenuta da quella fascista confermata dalla centoquarantadue
Insomma il la potestà regolamentare dei Comuni viene concessa come una sorta di cadeau dalle dalle regioni e dalle luogo allo Stato centrale c'è un arretramento proprio perché
Insomma si esprime una cultura federalista
Che come dire una organizzazione semplice del decentramento del potere che oggi ha centrato dallo Stato
E non invece una cultura federalista che dica consolidiamo strutturiamo al livello più prossimo queste la vera sussidiarietà Profumo più prossimo al cittadino
La comunità in cui il cittadino opera in cui cittadino vive la sua cittadinanza e poi via via
Ecco ai livelli superiori
Lo voglio dire perché anche tra di noi ci sono amministratori regionali che sono convinti esattamente del contrario scusatemi ma
Vado oltre arrivo finalmente
Alla seconda parte su cui ci sarà da intrattenersi forse anche un po'più a lungo
Vedete
Viviamo un tempo particolare
Un nostro concittadino qui verrà la Commissione europea nei prossimi anni che come abbiamo visto sono anni importanti negli anni di avvio dell'euro e dell'allargamento dell'Unione
Benigni ha appena vinto tre Oscar
Il capitalismo italiano comincia a investire decine di migliaia di miliardi all'estero
Una generazione di nuovi nuova di finanzieri dimena genere sta organizzando nel nostro paese nel settore delle telecomunicazioni del credito prove tecniche di vero libero mercato
Nel mezzogiorno le statistiche ci dicono che stanno nascendo nuove imprese in misura percentualmente ovviamente superiore al nord
Nel Nord-Est abbiamo letto recentemente i lavoratori cambiano azienda
Ho nei primi ogni tre anni
Complessivamente nel Paese il numero dei rapporti dei lavoratori con rapporto atipico sta raggiungendo quello dei tradizionali lavoratori dipendenti dodici milioni contro dodici milioni
Insomma
Queste la descrizione di un paese in cui c'è vitalità c'è dinamismo
C'è una nuova classe dirigente più di quanto non si dica in questi Italia dalle mille fa
Sì è proprio così perché oltre alle facce accattivanti del dinamismo e della modernità
Ci sono quelli dei problemi
Per lo più comuni a tutti i Paesi industrializzati
Anche se non di rado da noi assumono dimensioni più grandi come quelli della caduta demografica e quelli dello sfrangiato mento del tessuto sociale
E dunque del conflitto generazionale che se non governato e sanato potrebbe approdare Aspo a sbocchi drammatici
La questione demografica ci pone di fronte a un evento che si presenta per la prima volta
Nell'età moderna e si configura dunque come un'esperienza del tutto nuove
La caduta demografica del nostro paese in Italia e è particolarmente preoccupante
Nel mille e il mille novecentonovantaquattro nell'anno in cui l'Italia primo Paese al mondo
Gli ultra sessantacinque enni hanno superato le persone con meno di quindici anni il primo Paese al mondo
Fra dieci dodici anni pare che la popolazione italiana sia
Con le proiezioni dei dati ad oggi più o meno alla stessa di oggi con una differenza però
Ottocento mila in meno della fascia tra gli zero e i quindici anni
Quasi due milioni nella fascia in mente in meno nella fascia tra i quindici e i sessantacinque
Due milioni alla Fassina di quelli che versano all'INPS dichiari che verso il sistema sanitario di quelli che quelli che producono e tre milioni più nella fascia degli ultrasessantacinquenni
Il risultato è lo stesso
Fra dieci anni non fra cento
Le pensioni le nostre pensioni non quelli nostri nipoti chi le paga due milioni quello che versiamo tre milioni più che prelevano
Questo è il problema drammatico
E fra trent'anni secondo Livi Bacci saremo in sei milioni in meno in Italia
Anche qua semplicemente proiettandolo facendo rosso
Perché saranno cinque milioni in più gli ultrasessantenni ma saranno undici milioni in meno quelli che hanno meno di sessanta anni
Cinque milioni in più ultrasessantenni undici milioni in meno
Allora dico questi dati
Perché è davanti a noi una sfida drammatica
E nel dibattito politico di questo non si parla
è un problema che riguarda tutte le democrazie europee ma mentre negli altri Paesi europei di questo da anni si parla e attorno a questo problema danni si cerca di lavorare più o meno con risultati da noi non si parla neppure
Allora il problema è la scrive queste come perché smette se possibile delle loro modificare questa tendenza classe e possibile
Nessuno di noi si nasconde guardate io oggi parlerò della famiglia in termini assolutamente lanci
Ne parlerò in termini con cui è possibile discutere dialogare con i nostri alleati laici non parlerò del Sacramento famiglia voglio parlarne come se ne deve parlare in politica
Mi rendo conto che quando si parla di problemi di questo genere come invertire la tendenza
Il discorso si fa difficile
Perché la famiglia scriveva Jemolo quarant'anni fa e come un'isola che il male del diritto può cambiare male ambire soltanto la sua intima essenza rimanendo metta giuridica
Lo voglio dire perché sono il primo a rendermi conto che la dimensione della famiglia una dimensione nella quale non è possibile entrare e non è neanche giusto entrare più di tanto l'ordinamento deve rispettare
Questa peculiarità
E nella famiglia il dominio il dominio delle scelte delle culture degli atteggiamenti dei comportamenti degli atti e Davide delle idealità delle culture prima ancora che della politica e delle istituzioni
E pure qualche cosa si dovrà pur fare se il problema è drammatico come l'ho descritto poco fa
Un Paese laico laicisti Simo come l'assorbe sia
Da alcuni anni si è posto il problema è in Svezia sia passato da un tasso di fecondità dell'uno e due come c'era in Italia un tasso di fecondità del due cinque
Da un tasso di fecondità che garantiva la riproduzione il cinquanta per cento della società ha un tasso di fecondità che garantisse la riproduzione della società
Con una serie di politiche nel settore che non a caso vengono definite con il termine delicato
A
Perché si allude allargate di sincronizzare conciliare vita professionale condizione di genitore e crescita individuale
L'educazione a quest'arte
Che descrive la responsabilità e la potenzialità della politica rispetto a questa sfida
Conciliare la crescita individuale
La responsabilità genitoriale
Con la vita professionale
Allora se è così qualche cosa si potrà pur fare lo fanno gli altri dovremmo farlo anche noi
E allora di nuovo mi sovviene una riflessione su
La organizzazione del nostro stato sociale e ancora una volta mi pare che anche partendo da questo problema
Si possa arrivare alla conclusione
Che si deve davvero mettere mano l'organizzazione di stato sociale vedete
Se volessimo definire come qualcuno fa lo stato sociale come l'organizzazione dei trasferimenti di risorse fra generazioni
Noi potremmo dire che fino a cento anni fa grossomodo in Europa al tempo della società rurale non c'era bisogno e di un'organizzazione istituzionale alzata dello stato sociale
Nel senso che questi trasferimenti fra generazioni avvenivano spontaneamente c'era l'uomo in età da lavoro che produceva Reddito con questo reddito si mantenevano i figli si mantenevano gli anziani e poi a sua volta diventava anziano riceveva il beneficio del lavoro del figlio che era diventato adulto e fare figli era un elemento anche di ricchezza perché la garanzia di tanti che lavoravano dopo nella società rurale era un ciclo tutto costruito quasi naturalmente addirittura in alcuni Paesi anche formalizzato in Germania
In alcune zone della Germania ancora oggi c'è la formalizzazione del contratto quando
Un conto è un coltivatore un proprietario terriero passa cede il fondo il potere al figlio
Lo fa con una scrittura notarile in cui il video Symantec e si impegna a mantenerlo vita natural durante queste all'organizzazione come dire
Naturale dello stato sociale che funzionava al tempo della società rurale e poi è arrivata la società industriale con me che ha modificato sicuramente necessariamente i comportamenti
E il cittadino lavoratore ha ragionato in questi termini non mi occupo io dei problemi degli anziani e dei giovani faccio un accordo con lo Stato fatto un contratto con lo Stato io a
Soros
Ecco ti occupi dell'assistenza agli anziani delle pensioni io ti do i miei contributi e occupati di questo
Il meccanismo ha funzionato dirà che c'era anche un equilibrio nella struttura demografica
Ma col passare tempo che cosa è accaduto
E accaduto che fare figli diventava penalizzante
Nel senso che fare figli vuol dire spendere di più e non essere riconosciuti dallo Stato per questo sforzo che fare
Ed essere trattati dallo Stato come se fare figli significasse solo produrre un bene privato certe i figli sono un bene privato sono una ricchezza della famiglia ma non sono solo queste otto
Siccome i figli quando diventano grandi diventano anche del del sono lavoratori e pagano le tasse le pago i contributi sono allora anche un bene pubblico che serve a tutta la società
E allora anche sociologi demografi laici la ricchissima e come vivace arriva adire
Bisogna trattare in modo diverso e le famiglie che hanno figli dalle famiglie che non hanno figli perché anche quelli che non hanno figli beneficiano del lavoro dei figli prodotti da altre famiglie occorre detrarre no una piccola Ali vita aliquota mai costo di mantenimento dei figli
Perché il figlio è un bene nella famiglia ma è un bene pubblico perché senza i figli che diventano gli uomini cittadini lavoratori contribuenti di domani la società non regge
E la società non può trattare questo dato con la neutralità con cui lo tratta oggi
Allora secco così bisogna cominciare a pensare a una serie di interventi che vanno appunto dagli interventi tipo quelli previsti dalla Svezia
Dove si danno grossi contributi
Alle famiglie con figli si aiutano visse intorno anche hanno scolarizzati negli asili nido nel senso che si mettono in condizioni di avere le risorse per affrontare questo problema
Si consente alla madre o un genitore di restare a casa con il figlio e di potere entro cinque anni e ritornare nel processo produttivo senza avere parso questa possibilità quanti genitori un mamma o parterre
Chiedono semplicemente come sto alcuni anni in cui io possa allevare questo mio figlio anche perché tutti ormai abbiamo finalmente acquisito la consapevolezza che gli uomini di domani sono quello che riusciamo a formare nuovi quando hanno davvero dagli zero ai sei anni
O questi questo perirono questi sei anni sono sei anni in cui abbiamo creato con l'ambiente più adatto per crescere in armonia alle relazioni migliori
Per potere crescere e allora sappiamo che abbiamo messo le basi per aver dei cittadini domani ma se creiamo delle del se non ci occupiamo dei ragazzi dei bambini
Se li affidiamo un po'al caso ha una vita frenetica che non ha tempo per niente per nessuno li con li abbandoniamo una sorta di crescita
Così frammentata fra tante agenzie domani poi questo disagio si riprodurrà il disagio degli adulti il disagio silenzioso
Che attraversa tanti adolescenti e tanti giovani adulti e il disagio che è stato involontariamente costruito molti anni prima e allora se è così lo Stato deve fare il massimo questo un discorso laico
Centrare sulla famiglia per noi significa oggi lavorare
Per raccogliere la sfida di un Paese che si sta impoverendo perché non nascono più persone perché non ci saranno fra dieci anni ci saranno più pensionati di lavoratori ma anche puntare sulla famiglia significa per noi puntare su quell'unico strumento conosciuto
Il non cattolico Toni Blair ha detto quelle parole che spesso ricordiamo
L'unico strumento adeguato anni connetteva ricostruirle tessere elementari di un tessuto sociale che è andato rammentando sui quando Tony Blair dice
La società di oggi non quella di domani ha bisogno di senso di responsabilità di senso di
Il sacrificio di senso di solidarietà tutte cose che si imparano per via esperienziali in famiglia dice Tony Blair o non si imparano mai più non ci sarà nessun Agenzia nessuna scuola che trasmette delle nozioni di questo genere questi non sono esperienze o non sono tali valori
Chiesi realizzano
E allora o facciamo come la Svezia o facciamo come la Germania perché anche grazie a una recente sentenza della Corte costituzionale era da seicento mila lire al mese ogni bambino alla famiglia di ogni bambino
O facciamo almeno come ha fatto la Regione autonoma Trentino Alto Adige
La quale sia chiaro certe o si avvalse di una dotazione di risorse piuttosto rilevante come hanno un maggiore delle regioni ordinarie come hanno le regioni a statuto speciale peraltro si è avvalsa
I potestà che hanno anche le regioni a statuto ordinario e che hanno anche i comuni come potestà
Si tratta di scegliere degli obiettivi di dire che questo è l'obiettivo centrale per il futuro non vi sto a dire
Tutti i provvedimenti comunque nella relazione nelle note ci sono anche questi riferimenti alla legislazione del pronti scusate disse non riesco a sintetizzano arrivo pian pianino a Bombay
Ma per fare i figli e questo mi serve per introdurre l'ultima parte del mio discorso
Occorre anche superare la sindrome del ritardo quella che i sociologi definiscono sindrome del ritardo vedete la indagine nazionale sulla fecondità che è stata curata dal professor Paolo Del Sante perché un demografo dell'Università di Padova Prato conosciuto da molti di noi
Su un campione giovanile di quattro mila ottocento ragazzi e mille duecento ragazzi
Ha portato a delle conclusioni che io qui sintetizzo perché altrimenti ne perdiamo troppo tempo sostanzialmente da queste indagini è un'indagine con un campione piuttosto ampio risulta
Che più del novantacinque per cento dei ragazzi italiani vuole sposarsi
Vuole fare coppia diciamo così
Che poco di meno comunque più del novanta per cento vogliono fare figli
E che vogliono farne possibilmente due
A livello di di desideri espressi nei sondaggi
E poi accade quello che accade
Allora si cerca di capire quale
La ragione di
Della situazione di fatto che si viene a creare nonostante queste volontà espresse
E si arriva a dire si si vuole fare figli però chi si sposa quando è completato per tutti e due il ciclo di studi
Compreso quello universitario
E oggi spesso anche quello post universitario
Quando è completato questo
Quando si ha un lavoro sicuro
Quando sia la casa
Tutte aspirazioni legittime ma messe in sequenza
E questo è il dato culturale di questo nostro tempo creavano una concatenazione di ritardi
Che portano oggi
I giovani a fare famiglia mediamente a trent'anni che portano la data del primo figlio Di Donna trent'anni e quindi tutto viene scivolata ho fatto scivolare in avanti
Allora se è così
Ci sono delle altre cose che sono chiesta la politica
Si vogliono completare gli studi
Allora cerchiamo di vedere che cosa si può fare
Per abbreviare questa stagione si vuole il lavoro vediamo cosa si può fare
E si vuole la casa vediamo cosa si può fare
Allora io propongo di lavorare su questi temi
Il titolo del capitale Tokyo è una pagina ve lo leggo una scuola moderna e dinamica ma non leggera primo e sempre più spesso unico luogo di incontro e di formazione
Di tutti senza distinzione alcuna i ragazzi italiani
Allora una scuola io credo che dobbiamo puntare a una scuola è una università più corte e più intense
Più moderni
Più intrecciate con il mondo del lavoro attraverso esperienze di alternanza scuola lavoro abbiamo appena approvato in Europa un Progetto sono stato relatore io
Di alternanza scuola lavoro cioè di avvio all'ingresso nel mondo del lavoro durante la stagione scolastica
Ma di intreccio della scuola anche con la realtà esterna ho davanti a me l'esempio di una provincia in cui appunto l'amministrazione provinciale
Ha organizzato la mobilitazione di tutti i licei della città
Mandando fuori con la collaborazione dei presìdi mandando questi ragazzi dei licei della città in giro per la città impegnati
A fare la mappa il Censimento delle povertà sconosciute alle istituzioni
Ne è uscito un quadro raccapricciante
Le istituzioni conoscono i poveri che vanno allo sportello i poveri che non vanno lo sportello sono ignorati
Per i ragazzi è stata un'esperienza straordinaria perché finalmente sono usciti dalla scuole hanno incontrato guardate che almeno per le società del Nord guardare in faccia un popolo è un'esperienza traumatica indispensabile oggi per un ragazzo
Accostarsi alla povertà alla miseria alla sofferenza eh essenziale un'esperienza che gli ha segnati
Ricercatori quindi non pagati
Ma questo ha significato arricchimento dell'esperienza scolastica arricchimento personale di questi ragazzi
Certo non finisce lì non può finire lì ma intanto la conoscenza di questa parte ignorata dalla città Stato importanti questa da Dini come è possibile
A citare la Provincia e quella di Reggio Emilia per caso di Reggio Emilia
Ma quindi una scuola
In cui appunto queste innovazioni possono aiutare a ridurre la sindrome del ritardo cioè inserire prime medie i giovani nel mondo del lavoro delle responsabilità adulte riducendo frustrazioni prolungamenti adolescenziali e paura del futuro
I giovani italiani debbono poter raggiungerla laureato ventidue ventitré anni come nella maggior parte dei Paesi europei
E per fare ciò occorre non solo abbreviare i cicli scolastici e la durata dei corsi di laurea
Come il Parlamento il Governo c'è qua Gianni Manzini italiani stanno facendo ma occorre puntare a riforme capaci di concentrare
Produttiva menti in questo senso parlavo di una maggiore intensità gli anni dell'insegnamento universitario riducendo sia gli abbandoni Keiji prolungamenti
Utile a questo proposito può risultare il caso della Gran Bretagna dove solo il sei virgola due per cento degli studenti abbandona l'università in Italia l'abbandono del sessantaquattro per cento
Grazie alla riforma introdotta all'inizio degli anni ottanta che ha creato una sorta di processo di controllo della maturazione progressiva dello studente strettamente regolato nel quadro di un sistema di tutorato tale maturazione deve avvenire
In principio entro tre soli anni l'ottanta per cento degli studenti raggiunge entro i tre anni il traguardo della la
Leggo sull'Unione Sarda del diciotto marzo pochi giorni fa
Questo servizio titolo quasi nove anni per diventare dottori
Lunga lunghissima università le rilevazioni dell'ateneo cagliaritano sugli abbandoni dei corsi sono da brivido oggi in media prima di ottenere la laurea corno otto virgola sette anni con punte anche di dieci
Il top viene raggiunto da ingegneria dodici anni ingegnere minerario scelti biologico biologiche vale comunque non vi dettaglio
Non è possibile bisogna metterci in condizioni perché si abbreviano e perché si controlla il percorso il cammino universitario mettere in condizioni i nostri figli a ventidue ventitré anni di avere finito EBS sul piano pronti per intraprendere esperienza lavorativa
Alla Gran Bretagna e qua sicuramente vado mette le mani in un vespaio
Può essere utilizzata anche non per impiantare dal nostro nel nostro Paese
Anche per il l'obiettivo del sistema nazionale di valutazione
Non per impiantare nel nostro Paese l'office l'Office for standards in Education probabilmente non adeguato alla nostra scuola ma non possiamo più dilazionare
La trasformazione del nostro modello attraverso la realizzazione di una vera autonomia che porti le nostre scuole a diventare sotto la divisa la guida di un dirige
Ente con ampi poteri di indirizzo scuole della comunità
Senza realizzare una politica di formazione di incentivazione delle migliori professionalità tra i docenti
La realizzazione di un modello di controllo
Della qualità dell'insegnamento e dell'apprendimento da parte di un'autorità indipendente non ha lo scopo di dare voti premi e punizioni ma per acquisire tutti gli elementi utili a migliorare l'attività educativa
Senza la realizzazione di un organico sistema educativo integrato in cui istituzioni statali e non statali siano messe davvero in condizioni paritarie per poter svolgere meglio la funzione educativa
Ma la scuola cari amici
è il luogo
Dicevo prima ormai l'unico luogo in cui convivono tutti i ragazzi e i giovani italiani
Senza distinzione di classe etnia o religione
Una occasione straordinaria guardate ormai l'unica disponibile per il Paese
Non è possibile parlare ai ragazzi attraverso i sondaggi sul muretto
Andare a fare i sondaggi nelle discoteche c'è un luogo dove ci sono tutti
Ed è la scuola
Allora è un'occasione straordinaria
L'unica disponibile
Di formazione e di trasmissione oltre ai valori della tradizione dell'etica esistenziale valori culturali
Anche luogo di trasmissione dei valori e dei sapori e dei saperi
Della vita quotidiana
Dall'educazione alla politica all'educazione sanitaria quella strada e l'unico luogo in cui il Paese le istituzioni
Noi il mondo degli adulti
Possiamo parlare con tutto l'universo e del modo luogo in cui si possono e si debbono promuovere le alfabetizzazione e che consentono ai nostri ragazzi
Di diventare cittadini europei l'alfabetizzazione linguistica e l'alfabetizzazione informatica
Siamo sotto la media europea qua cioè i dati per quanto riguarda la disponibilità dei computer nelle famiglie italiani ma stiamo sicuramente al primo posto in Europa per la disponibilità dei telefoni cellulari
C'è qua alla esigenza di orientare l'uso i dati li troverete nella nella
Ma quando si parla di ricostruzione di un tessuto sfrangiato alludiamo anche alla esigenza di affrontare l'altro grande problema che ci viene proposto che è quello della sicurezza nelle città
Io accelero ancora di più perché voglio arrivare alla conclusione e mi limito a dire
Che io credo che le nostre città italiane i nostri sindaci più che ad uno Giuliani devono guardare a quello che si sta facendo in altri Paesi dell'Europa
A me va bene lo slogan duri contro il crimine duri contro le cause del crimine
Occorra davvero essere duri contro il crimine occorre riportare la legge occorre riportare la legalità
Nelle nostre città
Le misure del governo vanno sicuramente in queste direzioni il Parlamento le può migliorare ma finalmente vanno in questa direzione
Ma rendiamoci conto che il problema della sicurezza dalla città sarà Risi delle sicurezze del della vita nelle nostre città sarà risolto solo sei noi riusciamo a guardare in faccia le cause della violenza e della criminalità
Non per giustificare non per assumere un atteggiamento giustificazionista ma per capire se a monte possibile si deve se possibile si deve fare qualche cosa
Cioè l'immigrazione c'è il disagio ma c'è il disagio invidiano anche dobbiamo preoccuparci delle cause le cause anche quali sono molto sommario il passaggio delle società industriali dalla marginalità l'esclusione urbana crea questi fenomeni Dahrendorf ha scritto delle pagine
Efficacissima a questo riguardo
Quando uno escluso quando non ha nessuna prospettiva di lavorare nessuna prospettiva di viverla vecchiaia perché non ha la peggio perché deve seguire lo la la la la sovranità della legge dello Stato perché deve rispetto alle istituzioni che cosa fanno le istituzioni per Lu
Passare dalla marginalità alla esclusione significa togliere speranza togliere ragioni di adesione al patto sociale
Dobbiamo guardare che cosa c'è dietro a queste cause per vedere in che misura è possibile intervenire
Ma creare sicurezza da recita vuol dire creare sicurezza ridare vita alle nostre città
Pensare a una politica come dire di organizzazione della rete distributiva che non pensi solo
Alle convenienze al profitto a vere desertificato i nostri centri storici delle città ci sono alcune cita anche piccole non grandi città piccole
In cui si ha paura passeggiare no all'una di notte al luna di mezzo all'una di giorno
La domenica o il sabato perché non c'è un locale aperto perché non c'è uno spazio aperto
Non ci sono più negozi perché queste super
Centri distributivi hanno impoverito la rete distributiva non c'è più rete di servizi
Bisogna
Rendersi conto che costruire un ambiente di questo genere lamentarsi poi del fatto che l'ambiente trasmette insicurezza c'è una certa contraddizione avere la consapevolezza delle conseguenze delle scelte che stiamo facendo ma insomma
Se ne parla meglio
Nel testo nel testo si dice anche come possibile affrontare questo problema utilizzando gli strumenti che ci dall'Europa
Dalla chi discende dalle politiche di immigrazione e di asilo all'immigrazione all'integrazione dei cittadini paesi terzi allo spazio della sicurezza l'utilizzazione di Europol alla lotta alla criminalità organizzato a armonizzata nuovi interventi per mo'a monitorare i sistemi giudiziari di riprogettare non c'è tempo
Vengo da vero all'ultima parte vi chiedo scusa per la lunghezza l'ultima parte riguarda la disoccupazione vi ricordate la sequela delle cose richieste io cerco di seguire quel filone la
Vogliamo abbreviare la i cicli scolastici vogliamo finire prima vogliamo anche lavorare
E allora parliamo di questo tema della disoccupazione
Sgombriamo anche qualche o meno da facili polemiche
Non siamo il partito che non capisce il mercato
Il partito erede della tradizione politica che ha favorito la nascita e lo sviluppo dell'economia di mercato in Italia e in Europa
Non bisogno lo voglio dire ai nostri interlocutori esterni che giungono da loro presenza oggi spero anche del loro intervento rappresentanti di categorie di associazioni industriali imprenditori
Un partito così non bisogno di spendere parole per descrivere la propria convinzione che senza crescita non c'è lavoro
Lo sappiamo
Né per commentare positivamente quanto sta accadendo in queste settimane in alcuni settori importanti dell'economia del Paese in particolare in quello del credito
Abbiamo voluto l'Europa anche per questo
Perché sapevamo gli effetti virtuosi dei vincoli Esterni rappresentati da un mercato sempre più ampio sempre più competitivo sapevamo gli affetti anche per questi abbiamo voluto
E ora diciamo che vogliamo il completamento della riforma fiscale di quella lavoristica i previdenziale alla scadenza prevista del due mila e uno
Del processo di privatizzazioni anche a livello locale proprio per aiutare il sistema Paese a partecipare da protagonista alla competizione sempre più dure nel mercato globale
Ma noi continuiamo a parlare di economia sociale di mercato
Perché se pure riconosciamo che i valori del mercato soprattutto quello di rischio dell'intraprendenza e della libertà sono assolutamente congrui con il magistero ideale a cui ci ispiriamo
Essi non possono essere fine a se stessi
Essendo tali essendo valori solo se inseriti in una finalità ulteriore
Che non può che essere quella della creazione di condizioni di lavoro e dunque di benessere e di dignità per l'uomo nella sua globalità che trascende sicuramente quella del melo Omo economico
Ecco perché a nostro avviso l'occupazione in particolare quella giovanile resta l'obiettivo principale su cui io verso cui orientare tutte le politiche di sviluppo
Il Paese il problema si presenta in modo diverso al Sud e al nord del Paese
Al sud
La dimensione della disoccupazione giovanile quantunque in parte compensata
Dante gli spazi di lavoro sommerso ovviamente non protetto la dimensione veramente drammatica
Il nuovo patto sociale la superficie gli altri incentivi all'investimento programmati per il novantanove i patti territoriali e contratti d'area
Il decollo di una rete portuale nel nostro Sud tra le più moderne d'Europa dovrebbero promuovere condizioni nuove sia per le mansioni di attività sommerse sia per nuovi investimenti e dunque per la creazione di nuovi posti di lavoro
Due ostacoli ancora resta uno uno di più fanno il resto lo molto ma io mi concentro su questi due la pigramente
Uno di più facile e rapido superamento dell'altro
In primo luogo per fare realizzare i nuovi investimenti
Occorrono aree industriali
Vi sembrerà strano
Ma non c'è operatore che non faccia un giro al sud del no per vedere la possibilità di realizzare un investimento che non torni dicendo non c'è la
Occorrono strumenti urbanistici non aleatori
Mi è stato detto che a Grottaglie hanno impiegato ventisette anni per allestire un'area per insediamenti artigianali non industriali ancora non è utilizza
Occorrono società per infrastrutturare e allestire chiavi in mano aree stabilimenti
Le Regioni gli enti locali le camere di commercio le banche le associazioni di impresa vanno aiutati a mettersi insieme per costruire società operative Allo scopo
Condizioni elementari le precondizioni
E l'altro problema invece è più difficile
Occorre intensificare ulteriormente la lotta alla criminalità organizzata
Non tutto il Mezzogiorno soffre questa piaga ma tutto il Mezzogiorno paga l'immagine negativa di questa piaga
Questa è la priorità delle priorità da affrontare
Se si vuole vincere la resistenza psicologica all'investimento di tanti operatori
Italiani e stranieri che cominciano un cominciano a vedere il nostro Mezzogiorno come all'investimento alternativo
All'investimento conveniente degli anni passati in Irlanda in Portogallo in Spagna perché quelle condizioni che negli anni passati la avevano realizzato a Roma e non realizzano più e quindi capiscono che il Mezzogiorno può essere interessante la vera alternativa perché ci sono i fondi strutturali
E perché ci sono i mercati dell'Oriente che interessa
Mi dicevano alcuni operatori Crotone era un esempio deve diventare la Lumezzane
E ci sono tutte le condizioni perché noi vogliamo lavorare del Medioriente
E che questo della criminalità organizzata sia un problema viene descritto da
Lunedì scorso quattro giorni fa il sole ha pubblicato una indagine fatta dagli industriali dall'Agenzia esserne socio metrica
Per aumentare i posti di lavoro si chiedeva agli imprenditori
Cosa occorra prima domanda stipendi più bassi per i lavoratori giovani il quaranta per cento di Jessica
Stipendi più bassi nelle aree ad alta disoccupazione il trentasei e il sette per cento di Jessi
Maggiore libertà per le aziende licenziare il ventisette sei per cento dice sì
Garantire l'attività delle aziende nelle zone ad alta criminalità compresi dei militari il sessantacinque per cento decessi
Allora prendiamo atto che fondata o no non fondato queste del blocco psicologico che oggi impedisce a chi può di andare a investire lì o altrimenti noi non riusciamo ad affrontare questo tema
Lo Stato sta facendo molto per la lotta alla criminalità macro e micro ma non basta ancora finché è un imprenditore può dire non mi fido a investire
Eppure vorrei per le ragioni che ho detto prima non avremo efficacemente affrontato il problema del Mezzogiorno
Nel Settentrione invece il problema è di dimensioni diverse anche perché lì la disoccupazione è di dimensioni diciamo più fisiologiche più europea
In casa parte del Paese semmai il problema sono quelli legati alla diffusione di nuove forme lavoro meno proteste
Rapporti a tempo determinato lavori interinali rapporti a ritenuta d'acconto a partita IVA che spesso mimetizzano rapporti di lavoro più tradizionali
Soprattutto i giovani sentono da un lato la suggestione ma dall'altro i limiti di queste nuove forme di rapporto
Che descrivono uno accentuata flessibilità e assieme una preoccupi una precarietà fonte di insicurezza e apprensione verso il futuro dei giovani
Ma io sicuramente il lavoro che il mezzo lavoro o che l'assenza di lavoro
Ma queste forme
Ah tipiche di lavoro lasciando nella totale incertezza il futuro delle nuove generazioni anche sotto il profilo assistenziale e previdenziale
E necessario quindi prevedere qualche forma
Di copertura anche parziale rispetto ai rischi assistenziali e sanitari penso alla maternità o penso alla salute e qualche forma assicurativa previdenziale per queste forme nuove di lavoro
Il versamento del dodici per cento di contribuzione dovrebbe dare diritto Attali lavoratori a un bonus previdenziale da spendere presso istituti previdenziali pubblici o privati
Ma assieme a questi lavori che nascondono lavori
Fitting libero professionali ma fittizi sta nascendo anche una grande imprenditorialità
Non solo in quest'area del Paese anche nel centro e comincia anche in alcune aree del Sud
E allora dobbiamo salutare positivamente questa dinamite azione della società
E veniamo a pensare che l'Europa del futuro ecco perché bisogna guardare all'opportunità che può essere utile anche per questi non solo perché l'Europa adesso finalmente mette al centro la scritta nel trattato il tema della lotta alla disoccupazione non solo perché l'Europa fa al monitoraggio ogni sei mesi dei nostri piani di lotta alla disoccupazione
Ma anche perché l'Europa si è posta l'obiettivo di creare di promuovere una strategia di crescita dello spirito imprenditoriale quindi della intraprendenza soprattutto rivolta ai giovani
E qui nella relazione troverà troverete alcune indicazioni su questa strategia le azioni prioritari per promuovere questa cultura
Gli obiettivi della semplificazione del contesto amministrativo non è una prerogativa italiano in Europa si spendono quattrocento mila miliardi di lire italiane l'anno in burocrazia a danno delle piccole imprese
Quattrocento mila miliardi
La lotta contro i ritardati pagamenti una piccola impresa su quattro fallisce a causa dei ritardati pagamenti
Migliorare l'accesso al credito orrende dei regimi fiscali più favorevoli abbassare l'Iva per le imprese giovanili riorientare ridurre gli aiuti di stato impulso all'innovazione l'acquisizione tecnologica stimolo all'imprenditoria nell'economia sociale
Non ho tempo di fermarmi su questi temi ma credo che dobbiamo pensare a un a un Paese moderno
E noi a essere la forza che promuove un Paese la modernizzazione del Paese
Non dobbiamo limitarci anche su questo tema che è un tema difficile a riprodurre le ricette del passato il mondo è cambiato la globalizzazione ha cambiato il modo di ragionare lo cogliamo non la vogliamo non possiamo fermare questo processo
E il futuro sarà delle forze che sanno governare il processo non che si lamentano o che esprimono le nostalgie per quello che non c'è più e allora mettiamoci in questo
Vi leggo l'ultima paginetta di conclusioni
Cari amici questa nostra Assemblea
Dovrà aprire una nuova stagione di dialogo dei popolari con il Paese
Ho parlato con il nostro segretario Franco Marini
Abbiamo deciso entro il mese di aprile
Di promuovere il focus group più grosso che si sia mai fatto in Italia
In duecento città italiane
Vogliamo mandare i nostri parlamentari nazionali ed europei nostri consiglieri regionali i nostri dirigenti di partito
Lo stesso giorno a confrontarsi con dei gruppi
Vi cinquanta elettori rappresentativi della stratificazione sociale non vogliamo più parlare tra di noi non ci basta parlare tra gli iscritti
Allora combatteremo
Convocheremo in duecento città italiane degli incontri proprio organizzati a Focus in cui vogliamo interagire in cui vogliamo verificare le nostre idee i nostri programmi sentire che cosa dice la gente che cosa vuole la gente
Vogliamo proprio rende realizzare questa nuova forma di dialogo e lo facciamo prima che cominci la campagna elettorale perché vogliamo che questo dialogo apposta anche essere utile a orientare la campagna elettorale
Ma soprattutto amici
Vogliamo conoscere e farci conoscere
Vogliamo che i cittadini di questo Paese ci riconoscono per quello che siamo
Persone serie
Che non credono alle mode effimere che attraverso ma anche la politica
Persone per nulla prigioniere nel nostalgico di un passato che è passato
Vogliamo restituire alla politica la dignità che le compete
Quella della responsabilità
E destituire al Paese la politica di cui ha bisogno
Chiediamo al Paese di avere fiducia in sé delle sue risorse nella intraprendenza e laboriosità dei suoi cittadini
Nella solidità delle sue istituzioni nella genialità di una nuova classe dirigente che sta emergendo nell'economia nella finanza nella cultura e anche nella politica
Chiediamo ai giovani di farsi coinvolgere nel grande disegno di completamento dell'Europa
Chiediamo loro di appassionarsi a quest'impresa di costruzione di una nuova patria che avviene per la prima volta nella storia con le sole armi della politica di pretendere dai propri governanti un impegno coerente in questa direzione
Noi popolari ci siamo siamo persone serie
Chiediamo agli italiani di aiutarci a rinnovare in senso federale l'architettura del nostro Stato
Il federalismo non sarà concesso sarà tale solo se sarà costruito nella fatica di un impegno delle comunità locali di tutte le comunità locali
Vogliamo ricostruire l'armonia amicizia conditi abili convivialità vivibilità nelle nostre città vogliamo che tutti possono camminare tranquillamente per la strada
Guardandosi in faccia senza timori e senza riserve
Vogliamo che la gente torna torni a dirsi buon giorno e buona sera perciò promettiamo di pretendere noi per primi dallo Stato di essere duro con i criminali
Con quanti si sottraggono alla legalità della convivenza ma vogliamo anche che nessuno si senta solo di fronte alla sua miseria e il suo disagio vogliamo che nel nostro Paese entri solo chi è autorizzato
E chi lo è deve poter contare su una casa una scuola un tempio per il suo culto che non siano i piazzali delle stazioni e dei porti delle nostre città
Vogliamo che gli imprenditori riprendano a investire qui soprattutto nel nostro Mezzogiorno
Guardando allo Stato e alla legge con minore diffidenza sapendo anzi di contare sull'accoglienza dovuta a chi produce ricchezza e lavoro
Vogliamo per i giovani in una scuola accogliente e familiare moderno esigente e severa nel trasmettere sapere e nel pretendere virtù
Vogliamo che i nostri giovani possono concludere il circo il ciclo formativo all'inizio e non alla fine dei vent'anni
Vogliamo che non sprechino tempo prezioso della loro vite inatteso dalla chiamata per il servizio civile o militare o della missione ai concorsi o dall'accesso al primo lavoro vogliamo che possono
Vogliamo che possono progettare con fiducia e a realizzare con tempestività la propria famiglia e la propria casa possibilmente costruita con prestiti non oneroso
Vogliamo che siano effettivamente liberi di fare figli di dare vita potendo contare su uno Stato premurose collaborante
Che punta molte delle sue risorse al sostegno delle nuove famiglie
Ai servizi per le nuove famiglie
Alla qualificazione della scuola statale e non statale soprattutto quella dell'obbligo consapevole che le donne e gli uomini italiani di domani vi forniamo noi oggi dei loro primi anni di vita
Vogliamo rassicurare anche chi è più anziano e dirgli che non deve temere le leggi future perché ciò che oggi riceve e ciò che gli compete e che nessuno potrà sottrarre
Se domani sarà chiesto di lavorare un po'più a lungo sarà anche perché lo Stato ha deciso di aiutare un po'di più i nostri figli
Vogliamo dire alle donne che i popolari ne conseguono davvero il motore dei cambiamenti sociali di cui il Paese ha bisogno oggi dopo la conquista di una dignità e una parità che hanno tardato troppi anni ad arrivare
Dopo in particolare la conquista di una genitorialità consapevole la donna e la coppia sento ancora di più la gioia di dare vita e la responsabilità
Di chi di assicurare a chi non ha chiesto lui dinanzi a lei
Un ambiente e condizioni di civiltà degni di essere vissuti in questo senso siamo certi che la donna in primo luogo i genitori in particolare sentono la responsabilità di coltivare maggiori attenzioni e impegno anche per la politica
Vogliamo continuare a cambiare l'Italia
Poiché lo ripetiamo i popolari sono serie vogliamo poter dire a tutti sul loro potete contare
Riprendiamo i lavori
Ringraziamo allora nelle campagne
Chiamiamo a parlare il presidente nazionale delle ACLI blocca
Non è facile adesso riprendere dopo questa lunga e bella maratona con la relazione del
Di Pierluigi Castagnetti
Vorrei però cominciare rivolgendomi un appello ieri sera eravamo insieme con don Antonio Mazzi
E il presidente del Senato
Mancino presentare il libro di don Antonio
Signore da che parte stai
Una domanda o un'affermazione
E quella domanda è quell'affermazione
Erano le stesso tempo la domanda
Silenzio in aula
Che ci ponevamo
Scusi confronti degli aventi poi scusare un minuto la distribuzione della relazione fatale a fuori sta parlando il presidente delle ACLI fuori tributarie
Un attimo solo poca
Era naturale che ci fosse un minimo di assestamento alla relazione di Karzai un attimo solo ascoltiamo chiama incensurato
Quella domanda forse risuonava nel nostra mente del nostro cuore
Nei confronti degli aventi drammatici tralicci di questi giorni
Signora da che parte stai
Lì nel Kosovo
E allora vorrei rivolgere un invito ai popolari in un duplice invito tanto un invito come responsabili con una forza politica di questo Paese
E l'invito a non rinunciare alla ragione a non rassegnarsi alla logica delle pompe
I muscoli
Ha detto il presidente Scalfaro non sono mai intelligenti
Si rischia di ottenere risultato contrario di quello che ci si attende
E poi anche un invito
Qui non tanto a chi fa politica ma ai credenti e quello stesso invito fatto dal giornale Avvenire a tenere aperte le chiese a pregare che di fronte a questi avvenimenti non avvenga qualche altra mostruosità della storia
Visto che il processo che abbiamo di fronte lo dicevo all'inizio Castagnetti non si può mai dare per scontato
E se è questo il punto vorrei
Avevo preparato quattro suggestioni
Una la cancello perché sottoscrivo totalmente quanto ha detto Castagnetti e la parte sulla famiglia mi è sembrato una parte coraggiosa chiara limpida
La famiglia come interesse generale i figli
E vado sulle altre partendo però da un'osservazione iniziale
Credo che il compito di una forza politica che Erede che ha questa grande tradizione sia oggi di non dare per scontato senza
Che le persone che i cittadini siano convinti
Che la politica sia ancora necessaria sia ancora importante sia ancora uno strumento fondamentale per costruire il destino dalla propria comunità la propria comunità locale dalla propria comunità nazionale
C'è una rassegnazione o un accomodamento
Che rischia di diventare pervasivo una specie di delega in bianco
Che consegna
Un tempo
Caratterizzato da un niente della politica forse abbiamo vissuto una spia una stagione del tutto dalla politica
Rischiamo di vivere una stagione di un niente dalla politica di per un Paese per una società
Che invece intera
Alle persone il sogno che vuol dire
Che quello che fanno che quello che possono fare
Può essere utile per cambiare il destino della comunità in cui si è inseriti per dare forma alle istituzioni in cui ci troviamo per dare un indirizzo al governo del paese
Se non riscopriamo se non siamo capaci innanzitutto di far riscoprire questo sogno
Allora la politica e sconfitta emessa immagini diventa elemento irrilevante
Il primo punto è il tema della sussidiarietà ne ha parlato anche Castagnetti nella sua relazione
Vorrei fare solo due piccoli affondi il primo
C'è stato di recente disegno di legge costituzionale presentato dal ministro Amato
è un disegno di legge che dal punto di vista dalla prospettiva federalista contiene degli elementi interessanti
Ma è un disegno di legge che ignora anzi totalmente
Non prevede alcunché
Per quanto attiene alla questione della sussidiarietà
Amato ha dato prima una giustificazione poi un'altra mi sembrano sinceramente due foglie di fico la prima giustificazione che ha dato è non ho potuto inserire il tema della sussidiarietà perché
è questione della Prima Quarta prima parte della Costituzione siccome la prima parte la collezione è sacra e allora non potevamo toccarla
Singolare giustificazione perché se si va a leggere l'articolo sei se non sbaglio ci dice che le leggi elettorali delle regioni dovranno tutelare il principio di pari opportunità tra i sessi
Mi pare se non vado errato che le pari opportunità o non discriminazione tra i sessi abbiano che fare qualcosa con l'articolo tre della Costituzione dunque proprio nella prima parte
Successivamente quando la stessa Confindustria ha osservato che questo disegno di legge non conteneva nulla nel campo della sussidiarietà
Amato ha dato un'altra giustificazione dicendo che quello che era stato elaborato nella Bicamerale
Era qualche cosa che era incompiuto immaturo ha usato questa parola e dunque siccome era immaturo non hanno no non poteva trovare posto in questo disegno di legge
Perché mi soffermo su questo aspetto non perché sia una questione di natura tecnica
è una questione di grandissima rilevanza perché credo che un federalismo senza sussidiarietà
è un federalismo che non scalderà il cuore dei nostri cittadini
Sì è un federalismo che apparirà accomuna pura riarticolazione dei poteri delle competenze fra i diversi organi dello Stato
Ma in fondo i cittadini interessano due cose una l'ha già detto a Castagnetti uno stato che sia più semplice e più accezione più accessibile più amico che non si debbano fare mille complicazioni per fare cose sembra e secondo uno stato che sia capace di riconoscere che c'è qualche cosa prima dello Stato delle istituzioni l'articolo due
E l'articolo tre della nostra Costituzione e per questo che viene prima e il luogo fondamentale dove si esprime la capacità dei cittadini di costruire quella comunità
C'è quel senso di legame comune con l'appartenenza senza la quale nessuna istituzione può impostare veramente in piedi
E allora chiedo innanzitutto i popolari che sostengono che sono parte di questo governo che questo disegno di legge abbia anche come elemento essenziale se proseguirà nel suo cammino
Se non saranno su un puro disegno di legge di annuncio
Abbia come elemento fondamentale il tema della sussidiarietà sono state fatte proposte anche dalle stesse organizzazioni terzo settore proprio la Bicamerale
Non vedo perché questa bandiera
Debba essere lasciata impropriamente
Al leader del Polo che spesso agita questa bandiera senza sapere di cosa parla
E chi invece viene da questa grande tradizione che vede proprio nei corpi intermedi nelle realtà associative nelle formazioni sociali l'elemento chiave dove si esprime la capacità dei cittadini
Di di appartenere ad una comunità di essere soggetti attivi e protagonisti della loro comunità
Perché questa bandiera non la debbano issare innanzitutto i popolari
è una bandiera che chiede anche un po'di coerenza
Lo dico perché i danni e in discussione un disegno di legge che riguarda le associazioni di promozione sociale
Riguarda piccole grandi associazioni da alleati agisca come tante piccole realtà
Che sicuramente voi conoscete di cui fate parte che sono la vera ricchezza di questo Paese che a un settore associativo non profit che è migliore di quello che ci sono in tanti Paesi europei non crediamo alle statistiche perché le statistiche sono sbagliati semplicemente perché in Italia quel lista non ha mai classificato questo settore non gli ha mai dato un volto e allora se abbiamo sempre il fanalino di coda dell'Europa non è vero questo Paese ha una ricchezza una tradizione una presenza che molto più viva di quanto sia in altri Paesi
E allora mi domando perché una legge importante che non è una legge che dà soldi è una legge di riconoscimento di questa realtà continui a stazionare
In stazioni infinite arrivò in Parlamento e bloccata da una mancanza di iniziativa del ministro
Delle delle finanze disco che dice che non c'è la copertura finanziaria
Come abbia fatto i calcoli Dio solo lo sa forse tirando i dati di dove non si sa neanche quante sono queste realtà associative
Ma soprattutto mi ha inquietato che Fo proprio per iniziativa di un popolare
C'è invece passato una legge di Pseudo al socio azioni
Ed è un fatto grave
è un fatto grave perché c'è nella lista di queste situazioni delle cose singolari
L'Ing l'associazione per l'incremento ippico lente per la moda e altre amenità di questo genere
Voi tutti si sono accodati
Allora chiedo al Partito popolare un sussulto
Di far di costringere il ministro Visco a fare questo atto di natura tecnica perché la commissione posto alla commissione Affari costituzionali possa discutere questa legge
è stato un lavoro rilevante fatto da un altro popolare dalla ministro Jervolino e aveva costruito un disegno di legge in accordo con tutte le realtà associative sul quale c'era un accordo largo nella grandissima maggioranza delle forze politiche
è un atto importante sarebbe un segnale che si vogliono veramente riconoscere e valorizzare ciò che è stata la Società ciò che esprime una partecipazione diretta dei cittadini
La seconda questione riguarda il lavoro e la formazione professionale
Proprio una settimana fa l'economista della Cattolica Luigi Campiglio faceva un'osservazione che merita di essere ripresa
Negli ultimi dieci anni la flessibilità riguardato sostanzialmente solo il lavoro
E progressivamente il reddito del nostro Paese si è spostato dai redditi di lavoro ai redditi da capitale
Dai dati della Banca d'Italia vediamo che il venticinque per cento del reddito delle famiglie italiane non deriva deriva scusate deriva da redditi di capitale
E uno degli affetti della globalizzazione
Ma se il lavoro è elemento costitutivo non solo dell'identità di una persona ma anche de alla costruzione di una comunità c'è da chiedersi se il modo con cui promuoviamo tuteliamo organizziamo il lavoro anche nel nostro Paese
Non assecondi questa deriva una deriva forte perché è una deriva che prende origine dalla globalizzazione dei processi dalla CIA libera circolazione delle merci e dei capitali
E se non bisogna invece proprio lì organizzare e promuovere a cominciare anche dal sistema di tassazione
Adesso visto che la Commissione europea ha ha proposto una sperimentazione per ridurre in alcuni settori l'IVA nel in quel tipo di settori che hanno una forte intensità di lavoro
Spero che in Italia questa se la musica suona è quella che ho sentito questa sperimentazione non avvenga solo nel settore dell'edilizia
Settore certamente importante
Ma riguardi per esempio tutto l'ampio campo dei servizi alla persona che chiaramente è un settore ad alta intensità di lavoro i nostri bambini ai nostri anziani non non li potremo neanche domani affidare i computer dovremmo ancora affidati a delle persone
E dunque che questa sperimentazione in Italia venga fatta tutelando e promuovendo il lavoro da quel punto di vista già c'è stata l'IRAP
E di fatto a
Penalizzato questa tipologia di impresa e di iniziative e dunque penalizzato il lavoro un lavoro che ha bisogno di
Guardare al futuro come dice il titolo anche dal punto di vista della formazione qui ha detto parole molto condivisibili Castagnetti rispetto alla scuola alla formazione io vorrei solo sollevare un punto un po'polemico
Non sta succedendo nel nostro Paese
Parafrasando la vecchio sulla canzone degli otto otto tre chi ha ucciso l'uomo ragno
Non sta succedendo nel nostro Paese oggi una liquidazione di fatto della formazione professionale
Perché a affermo questo perché
Siamo entrati in uno scenario di grandi rischi e dei grandi opportunità
Ma c'è un tentativo ormai a esplicito chiaro
Ed è singolare che debba essere la Confindustria a difendere la formazione professionale in questo Paese
C'è un tentativo a favore della scuola dell'istruzione
Di liquidare quell'esperienza
Che ha origine in gran parte ormai quasi solo in forte in realtà che nascono dalla radice cristiana dalla radice cattolica
Per cancellare di fatto un'esperienza che ha tenuto che oggi tiene a scuola tanti e tanti ragazzi che proprio la scuola espelle
Un'esperienza che si basa su un paradigma educativo che non è quello gentiliana
è singolare che un ministro che viene dalla radice di sinistra di fatto porti a compimento lo stessa radice gentiliana della scuola
Per cui la la formazione di base la cultura di base si realizza solo nella scuola
Affermazione del ministro Berlinguer dell'altra domenica sul Corriere della Sera
Come dire la cultura che nasce dal lavoro la cultura della professione e cultura di serie B e cultura che non conta
E come se il lavoro non avesse vinse un valore anche di tipo educativo
Allora chiedo ai popolari fare questa esperienza se queste realtà debbono gettare la spugna debbono cedere le armi
Di fronte a un processo che di fatto vede non vede più veri interlocutori
Di fronte a un processo in cui non ci sono più gli spazzini per costruire veramente qui entreremo in Europa quel sistema duale
Scuola e formazione professionale modello tedesco il modello belga
Che sono quelli di maggiore successo che funzionano che non tutti hanno le stesse vocazioni non tutti debbono seguire la stessa strada
Ci sono le premesse per fare questo nel patto sociale lo ha ricordato Castagnetti c'è il Progetto obbligo formativo cioè i ragazzi dovranno fare comunque un'esperienza
Mi domando se questa esperienza formativa debba essere tutto è unicamente rinchiuso nel nelle aule scolastiche se non ci sia un altro paradigma educativo un'altra modalità che quella della formazione professionale
Che è un elemento di ricchezza di questo Paese o se questa realtà
Debba essere lasciata a se stessa la terza ed ultima cose ho concluso
C'è un punto importante che potrebbe sembrare un po'singolare
E il tema della riforma delle forze armate della leva obbligatoria
Io credo che sia anche se non detto una vera e propria riforma istituzionale perché i padri costituenti quando
Scrissero il dovere sacro del cittadino difendere la patria
Ci fu un lungo dibattito
E questo dovere sacro e difendere la patria è anche uno delle dei legami di quella coesione fra i cittadini e la nazione
Ora mi pare che il disegno di legge presentato dal governo dal ministro alla Difesa Scognamiglio
Contenga alcuni elementi preoccupanti
Non so se sia più un disegno di legge elettorale
Accontenta i vertici delle forze armate accontenta i ragazzi accontenta le famiglie
Mi domando se non non valga la pena in queste o grande focus group aprire una discussione su questo tema
No no soluzioni anche se vorrei affacciare qui un'ipotesi
Ma certamente se si assume la patria non solo e non tanto nella difesa militare dei confini
Ma come una difesa e la promozione dei soggetti più deboli dell'ambiente cioè di quelle cose che esprimono l'interesse generale di un Paese ciò che lo tiene insieme
Forse non è del tutto azzardato immaginare una specie di leva civile obbligatoria anche accanto ad un esercito professionale
Qualche cosa che dia il segno che è un cittadino maschio o femmina che sia
Decidi
A una parte della sua vita delle sue capacità delle sue competenze fa un'esperienza di utilità perno
Per un comune per un'associazione per un ente per quello che volete
Credo che nel curriculum e la formazione dei nostri ragazzi dei nostri figli o qualcosa del genere se ben organizzato varrebbe più di mille discorsi
Nella capacità di tenere insieme un Paese di tenere un legame fra i cittadini e le istituzioni
Capisco che è una proposta antipopolare non antipopolare anti partito popolare
E che sarebbe molto più semplice assecondare una deriva laicista radicale c'è anche il radicale ha mangiato la le ferendo un leva la leva no
Quindi facciamo l'esercito professionale tutti tutti gli altri non fanno un bel niente
Sarebbe più facile assecondare mi domando se è un partito con le tradizioni con la cultura con il radicamento che al Partito Popolare non debba invece scommettere su una proposta più impegnativa
Se non sia questo un modo di ricostituire quel capitale di fiducia
Fra i cittadini alle istituzioni fra i cittadini e la nazione senta il quale quella risorgimento della nazione di cui ha ha parlato ridare fiducia al Paese Castagnetti
Sarà difficile trovarne questo alimento questa Energia questa forza questa vitalità questo entusiasmo
E allora scommettiamo proviamo a scommettere su alcune proposte che possono sembrare controcorrente
Perfino un poco azzardate
Ma un partito che ha non ha più le dimensioni
Di un tempo ha forse l'agibilità e forse anche la necessità di essere più coraggioso di essere più radicale
Di essere più netto di marcare di più le differenze di farsi identificare di farsi riconoscere di avere un suo profilo di dire ai cittadini chiaramente che cosa vuole non significa questo non farsi carico delle esigenze di governo della governabilità del Paese
Ma dentro queste esigenze un volto chiaro che abbia il profilo della sussidiarietà del lavoro delle gambe forte con i cittadini della famiglia
Credo che sia il modo per cui dare una forma concreta a questo ritorno al futuro potremmo dire concludendo e parafrasando un vecchio proverbio indiano
Non dobbiamo pensare a questo partito come una buona eredità ricevuta dai nostri padri
Ma come qualcosa che abbiamo avuto in prestito dei nostri figli
E proprio perché l'abbiamo avuta in prestito ai nostri figli sappiamo e vogliamo restituirla più bella più grande più ricca più matura più capace di quella da cui l'abbiamo ricevuta un'eredità la si può anche dilapidare
Un prestito avuto dal proprio figlio ha qualcosa in cui Tizi mette l'anima il cuore e la ragione tutto insieme
E credo questo forse il modo migliore di seguire questo ritorno al futuro
Amara la farà al ministro per le Politiche comunitarie mica lei pagherà
Patto tra generazioni patto tra generazioni era il tema dell'Assemblea nazionale quando l'avevamo impostata
Patto tra generazioni
è il tema che ha fatto da
Filo conduttore a tutto il discorso programmatico col quale abbiamo perso il lavoro di questa mattinata
Patto tra generazioni credo che dobbiamo essere fedeli fedelissimi infondata questo obiettivo perché il ritorno al futuro e guardare al futuro vuol dire fare del Partito popolare il partito del patto tra le generazioni
La relazione di Castagnetti è stata da questo punto di vista puntuale
Cosa vuol dire un patto tra generazioni e cosa vuol dire per il Partito Popolare essere il partito
Che si fa garante di questo patto tra le generazioni vuol dire crediamo essere fino in fondo fedeli oggi all'ispirazione cristiana
Che cos'è oggi l'ispirazione cristiano in politica io non so se ce lo chiede cioè se ce lo siamo mai chiesti in questi ultimi tempi in cui la politica italiana cambia
In cui cambia e poi sembra che per circa certi versi rimanga sempre la stessa
Che cos'è ispirazione cristiana per noi
Per noi vuol dire ripetere stanche litanie
Un po'come alle volte si ripetevano o si ripetono litanie sta anche litanie
Di preghiere delle quali non si capisce fino in fondo il significato io credo che ispirazione cristiana per un partito come il nostro che vuole essere fino in fondo fedele all'ispirazione cristiana
Che vuole rilanciare d'ispirazione cristiana come obiettivo di una presenza politica specifica
è proprio questo
Il patto tra le generazioni l'idea che un partito politico Possa
Avere come orizzonte
Di impegno nella vita della nostra società non l'orizzonte limitato al passaggio sulla terra di una o di un'altra generazione
L'ispirazione cristiana è questo è soprattutto questo per noi nell'essere in grado
Di concepire il passaggio di testimone tra le generazioni che si succedono come un passaggio di testimone in cui una generazione passa alle generazioni che vengono dopo un testimone migliore
Non peggiore di quello che ha ricevuto quando è arrivata e quando ha cominciato a operare
Ce lo chiediamo mai se noi stiamo passando alle generazioni successive un testimone migliore o peggiore di quello che abbiamo ricevuto
Ce lo chiediamo mai se stiamo passando in termini di compatibilità finanziarie un testimone peggiore o migliore
Ce lo chiediamo mai se noi stiamo passando alle generazioni successive un ambiente
Migliore o un ambiente peggiore
Ce lo chiediamo mai se noi stiamo passando alle generazioni successive una aspettativa di futuro
Migliore rispetto a quella che abbiamo avuto
Che abbiamo avuto noi
Io credo che questo debba essere il punto di riferimento e questo è il punto di riferimento anche delle riflessioni che non era l'azione di Castelli stamattina
Ci sono state proposte un passaggio di testimone
Che vuol dire fare di tutto come partito politico spera essere in grado di migliorare il testimone che noi ci impegnamo a passare come migliorare un testimone che non intendiamo passare innanzitutto facendo un grande sforzo perché non succeda più quello che è successo negli anni scorsi
Negli anni scorsi abbiamo risolto i problemi dell'oggi con le risorse del domani
Negli anni scorsi abbiamo attinto al debito pubblico
Per risolvere i problemi immediati ed emergenza che avevamo così facendo sappiamo e abbiamo usato le risorse del domani per risolvere i problemi di oggi
Passare un testimone migliore vuol dire non fare più così
Vuol dire che da oggi in poi decidiamo di risolvere i problemi di oggi con le risorse di oggi
Decidiamo che non useremo più il debito pubblico
Per risolvere i nostri problemi gli oggi scaricandoli su chi verrà dopo di noi
Questo è un impegno
Questo è un impegno che noi popolari ci prendiamo che ci siamo presi siamo l'unico partito
E io voglio questo rivendicano con orgoglio
Con grande orgoglio siamo l'unico partito politico filmiche dalla finanziaria se il governo Amato
Dei cento mila miliardi del mille novecentonovantadue fino a oggi è stato coerente con questa impostazione
Siamo gli unici che dal novantadue a oggi hanno votato tutte le manovre finanziarie che ci hanno portato all'ingresso nell'euro e che ci hanno portato al significativa abbattimento del debito pubblico
Siamo gli unici nel novantadue non c'era il PDS
Nel novantotto non c'è la destra
Siamo gli unici che sono stati conseguenti coerenti che hanno fatto l'impegno su questo tema l'impegno centrale
Pesti Imone che noi passiamo alle generazioni successive che vogliamo che sia un testimone migliore
Per quanto riguarda l'ambiente
è un tema che raramente fa parte della notte riflessioni ci deve esserlo di più io non credo che non siamo in condizione
Su questi temi di scherzare di far finta di niente
Credo che dobbiamo su questi temi considerare l'ambiente come creato
L'ambiente come risorsa
L'ambiente come
Grande ricchezza grande ricchezza del nostro Paese soprattutto e allora anche questo fa parte di questo passaggio di testimone
Un passaggio di testimone che è fatto di aspettative di futuro
E fatto di modi impegni perché non esista più o esista sempre di meno il dramma nel nostro continente che stiamo vivendo in queste ore
Non voglio sfuggire al tema
Al tema che credo stia toccando le coscienze di ognuno di noi
Siamo un partito politico un partito politico della maggioranza di governo
Che in queste ore si sta assumendo delle responsabilità drammatiche io credo che questo
Sia un momento nel quale la coscienza di ognuno di noi ha toccato
Dalle responsabilità che ci stiamo assumendo e credo che nessuno di noi viva questo passaggio con superficialità
Credo che ognuno di noi viva con grande drammaticità
Il passaggio che stiamo vivendo
Credo però e abbiamo sotto gli occhi di tutti
La contraddizione
A cui saremo chiamati a dare risposta
Se davanti al dramma del Kosovo oggi noi tenessimo lo stesso atteggiamento ignaro
Pauroso
Il responsabile
Che noi e con noi l'Europa attenuto sul trauma della Bosnia
Lo voglio dire
Perché non è possibile affrontare quello che sta accadendo in queste ore in questi giorni senza l'occhio rivolto a quello che ha capito in questo drammatico decennio in uno spicchio d'Europa che ha visto
I drammi la distruzione che ha visto la nostra critica la nostra autocritica agli ignavia e ai comportamenti paurosi che hanno comportato il dramma il genocidio
Di decine di migliaia di persone il dramma del Kosovo oggi un'altra puntata di una storia drammatica io credo che il nostro impegno sia quello di evitare che succeda un'altra Bosnia
Questo è il senso di quello che stiamo facendo in queste ore è questo il senso della dramma che sentiamo sulle spalle però anche il senso della responsabilità
Che intendiamo assumerci e che intendiamo far sì che il governo italiano si assuma nella pienezza della responsabilità e della chiarezza nei confronti della storia e degli elettori italiani
Sapendo che questo è un problema davanti al quale non esistono vie di mezzo non esistono sfumature
Esistono la capacità di pilotare
Un Paese come il nostro sull'assunzione di responsabilità per la pace
Per la pace per un equilibrio di quell'area del mondo che sia un equilibrio diverso da dall'equilibrio di genocidio che quella aria del mondo ha subito in questi anni e infine permette di un'ultima parola
Sul tema dell'Europa e sul tema delle prossime elezioni europee
Noi abbiamo affrontiamo queste elezioni europee
Sulla scia dei delle riflessioni che sono state fatte qui oggi e sulla scia degli impegni che noi come popolari ha sancito decidiamo di assumerci in vista di questo appuntamento
L'Europa sta vivendo una fase
Che è difficile definire in termini non è infatti sì
Abbiamo vissuto nell'arco di pochi giorni una crisi drammatica
Delle istituzioni europee una crisi che io continua a definire una crisi di crescita un corpo politico troppo grosso per i vestiti istituzionali che gli stavano addosso abbiamo risolto questa crisi
Grazie all'assunzione di responsabilità del nostro Paese
A me ha colpito molto
Ha colpito molto una cosa in questi giorni
E c'era la discussione su chi poteva essere il prossimo candidato a guidare la Commissione europea
Un giornale inglese un giornale inglese famoso affatto l'identikit dei diversi candidati
E nell'identikit che questo giornale inglese famoso l'economista faceva
C'erano vari candidati c'era Romano Prodi
E nelle venti kit di Romano Prodi si diceva
Come in tutti gli altri di antichità vantaggi e svantaggi vantaggi e si mettevano diversi vantaggi è stato primo ministro esperienza manageriale accettato dagli altri suoi ex colleghi
E poi c'era la parola svantaggi della sua candidatura e c'era una solo svantaggio
Ma che faceva sì che l'Economist dava questa candidatura come perdente e questo solo svantaggio era è italiano
Io credo che davanti a questa
Situazione il fatto che la crisi europea si si è risolta con la richiesta all'Italia di guidare la soluzione di questa crisi è un segno che per noi e su questo voglio veramente concludere
è il segno che per noi i sacrifici fatti in questi tre anni
I sacrifici importanti per raggiungere l'ingresso dell'Italia nell'euro non sono stati uno sforzo una tantum
Non sono state l'impegno dei soliti italiani che quando sono a un millimetro dal burrone fanno i salti mortali è se la cavano Sempre salvo poi ricominciare
Questo è la dimostrazione che l'Italia è ridiventato il Paese guida dell'Europa come lo è stato quando
L'Unione europea quando la comunità europea nata l'Italia è ritornato estere
Quel Paese che insieme alla Germania alla Francia assume la capacità di leadership e assume le decisioni nei momenti importanti non siamo orgogliosi di questo fatto sappiamo che questa è una responsabilità una responsabilità grave sappiamo che noi popolari abbiamo responsabilità in questa materia e sappiamo che le elezioni europee
Prossime saranno le elezioni attraverso le quali questa responsabilità verrà misurata e allora diceva Pier Luigi prima siamo un partito di persone serie
Io aggiungo siamo un partito di persone serie che guardano al futuro
Sappiamo bene che l'elettore ci guarda e che il tredici giugno guarderà al nostro simbolo chiedendosi se è un simbolo che merita fiducia oppure no
Io son portato a pensare per la dico la o lunga esperienza politica che ho fatto
Che l'elettore non dà mai un voto che è solo un voto di gratitudine l'elettore da un voto è sempre e soprattutto un voto di speranza se ci fossero motivi perché il voto fosse solo di gratitudine io credo che i motivi per essere grati nei confronti della storia dei popolari italiani siano moltissimi ma noi sappiamo che il voto non sarà un voto di gratitudine il voto sarà per noi se sarà
Soltanto se non siamo in grado di evocare un voto di speranza io credo che per noi futuro vuol dire questo esser in grado
Nelle prossime elezioni europee nei prossimi appuntamenti di evocare un partito che genera speranza speranza
Nell'elettorato del nostro Paese speranza nei giovani del nostro Paese se faremo così io sono convinto che il tredici giugno e dopo il tredici giugno
Questo voto questo voto di speranza per il nostro partito non mancherà grazie
Entrare la parola all'Armani mentre la Confartigianato salutiamo mila maglie chiede non cambia stracci in qualità di rappresentante del Consiglio nazionale delle entra in ogni anno in Italia
Grazie
Grazie dell'invito naturalmente il presidente Bianco segretario Marini
A tutti gli amici
Voglio partire
Da una frase che scritta qui del popolo del quattordici di marzo
Un'intervista del segretario Marini dove dice
Noi siamo il partito dello sviluppo
E della libertà
Dello sviluppo umano e civile prima ancora che economico delle libertà personali della famiglia dei corpi intermedi prima ancora che nello Stato
Qui credo che sia proprio il parallelo di quello che è la nostra gente
Sentirà progetti il mondo della piccola impresa dell'artigianato
La nostra gente ai valori della famiglia del lavoro la responsabilità credo che abbia avuto in momenti anche delicati recentemente anche di grande pregio diciamo riconoscimento
Di avere creato coesione sociale la nostra gente parla tutti i giorni con la gente
Non è gente estremista perché chi deve trovare il lavoro lo deve eseguire e ha contatti continui in una piccola impresa
Poi due tre quattro cinque otto dieci dipendenti deve continuamente mediare deve trattare con i clienti con i fornitori e gente che vive con la gente
E gente che tutti i giorni
Appunto mediano cioè non è gente estremista e gente di centro
Anche politicamente
E vuole solo lavora
Diceva Castagnetti nella sua relazione
Lo ringrazio per
Avere pensato a certe questioni che riguardano anche il nostro mondo che poi dirò
Se pure brevemente ma c'era bisogna dimenticare nostalgiche
Ma però
Così una qualche recriminazione
Di quel che è avvenuto alcuni anni fa
Quando dovevamo benissimo visto cosa stava succedendo dicono proprio perché non ci fu assolutamente azione riferisco al novantadue novantatré
Quando ci si azioni buoniste Binzar abitativi e scomparso cinque partiti e non l'avevamo visto perché parliamo tutti i giorni con la gente
La Capo Passero Sondrio lavori visto cosa stava succedendo
Perché un giorno per aspetta una storia parallela la storia vera non è quella di Tangentopoli la storia riassume tardi è un'altra storia non incide quanto inciderà su Tangentopoli
Ma la storia vera una parte della storia vera parallela che non abbiamo vissuto giorno per giorno fu che fu abbandonato il ceto medio
Negli anni novantadue novantatré fu abbandonato mondo dell'artigianato e commercio da piccoli imprenditori
Verrà fatta una storia parallela
Perché sentivamo cosa diceva la nostra gente
Duecentosei parlamentare che non ci difesa romana
Democristiano ma non sono scompare non è scomparso suo il partito purtroppo dicono sono scomparsi più cinque quelli che non ci hanno detto questo è il dato di fatto
E allora un po'di reminiscenza positivi
Il dolore al cuore insomma diviene perché
Si poteva mantenere insieme questo nostro mondo con le mediazioni che erano state fatte prima
Non abbiamo avuto tanto a quel mondo
Dalla Costituzione la Repubblica articolo quarantacinque voluto da un democristiano
E dalla loro musica malintenzionati ma in tal caso catena col fare di parlare paninari fuori grazie ma probabilmente dipende anche dall'oratore
No
Cioè via dobbiamo tanto perché questo mondo avuto la possibilità la possibilità di lavorare esplicita
Avuto naturalmente una grande funzione anche economico occupazionale
è un mondo che ha fatto sì che questa nostra Italia fosse diverso da altri non perché qui con la piccola imprenditoria d'artigianato c'era la la cura delle cose delle persone che in altri Paesi non c'era e si vedeva quando si andava
è un mondo che oggi ha grandissime potenzialità presso io che per questioni di funzione quotidianamente quasi tutti sarde Domenico sono in giro per l'Italia vedo che abbiamo una gradita
Dal Sud al Nord gente che vuole lavorare crea e se non vuole la concluse non può lavorare se non lavorerò che non può spesso lavora
Perché è questo il problema
Perché quando si dice non si deve trovare lavoro sotto casa e non lo si può pretendere sbagliato anche alte cariche dello Stato fanno questi discorsi
Quelli che non trovi lavoro sotto casa e perché non si trova in condizioni di trovar lavoro sotto casa
Specie nel Mezzogiorno perché prima carta diete ha fatto riferimento a quello che manca nel Mezzogiorno ci sono le infrastrutture
La gente non sa dove andare a lavorare e non ha il posto hanno in Emilia Romagna le aree c'erano dati populista nel dare di democristiani da Giulia date nessuno non ci sono i villaggi artigiani più solidi dati industriali Modena Reggio Verona erano Modena Reggio Parma Bologna Verona prima di Autostrada del Sole benissimo la Salerno Reggio Calabria ma bisogna che parli strade che vanno da un paesino all'altro per creare un'economia che si sviluppi
E allora abbiamo dei grossi problemi la giù abbiamo a Messina la mia gente che non sa dove andare a lavorare a Villafranca di Messina c'è la Pirelli può
Abbiamo Reggio Calabria nostra gente che non sa dove andare a lavorare perché si allineano al pacato in luoghi episodi mi diceva perché c'è la disoccupazione
La gente la vuole lavorare e non può lavorare queste il primo problema che deve essere risolto acquisire tutti gli stabili dismessi
Perché così non c'è impatto ambientale si devono fare dei villaggi industriali o nuovi o artigiani nuovi non c'è l'impatto ambientale
Oggi tutta la questione della legislazione perché a Napoli c'è il sommerso perché la gente dico a Napoli per dire lo prendo come esempio sotto certi aspetti negativo ma Napoli e tanti aspetti anche positivi
Perché perché la gente le sommerso non perché voglia pare trasportano pagare le tasse può leggere fuori dalla legalità è sommersa fu fatto già la battuta l'altro giorno parco Nino Cristofori perché la propria e la legislazione che non è tollerabile insopportabile io per i parlamentari si devono ricordare e ogni riga di una legge che tocca materia del lavoro sono mille occupati in meno
è un modo ogni riga ogni vincolo solo mille occupati in meno
E allora bisogna abbassare livello legislativo abbassare la qualitativo del settore della della sicurezza sul lavoro leggi inapplicabili
C'è in asta dell'usura vanno in certe zone del Paese di prendo tutti i reati penali piacciono tutti in galera non è possibile la gente ha paura
La stessa cosa non è possibile applicare le rigidità del mercato del lavoro quando il Mezzogiorno ci sono certi lavori devono fare il pronto moda bisogna assumere e licenziare
Non è possibile applicare leggi sui rifiuti sull'ambiente perché nessuno li può rispettare perché non sanno dove andare a lavorare allora e l'accoglienza ma c'è il sommerso
Allora buttano la ciambella mille miliardi quattro mila miliardi la la ciambella un salvagente che fa così emergere sulla piccolissima parte del mondo economico e tutto il resto resta naturalmente somme il ventisette per cento del prodotto interno lordo sommerso perché solo l'elettrica lombardo che obbligano attardato
La gente ha paura
Quando si parlava dell'entrata in Europa e cosa sarà l'euro noi assolutamente non abbiamo paura dell'Europa noto lì già pronto in italiano non a favore dell'euro
Noi non abbiamo paura dei tedeschi normale oppure di Francesco noi abbiamo una teste siamo arrivati alla quinta sesta potenza economica mondiale con Rimini e Riccione i marmi di Carrara ai vari colossi
Siamo arrivati a questo punto perché se è stato la testa dal popolo italiano la creatività del popolo italiano se con le leggi dello Stato si continua a bloccare la creatività del popolo italiano si blocca Rita Lure quattro per cento tipi di nascosto non è una sorpresa
L'Italia viaggia con il freno a mano tirato non vado mai problemi sicuramente in parte dato dai problemi dell'Indonesia dell'America latina e del delle Sud-Est asiatico c'è allora i mercati mai dato il problema dell'Italia dello sviluppo economico
E della mancata occupazione è dato dalle leggi dello Stato italiano questa è la prima però noi non abbiamo paura delle proprio purtroppo da opportunità abbiamo paura della burocrazia e dei centri e li avete la legislazione burocratiche italiane non è possibile più che nel settore dell'ambiente ci siano settecentocinquanta leggi da rispettare
Non emerge nulla tutto naturalmente rimane nascosto perché non è la legge che noi non vogliamo rispettare che specie in certe zone del sud non voglio rispettare ma anche del Nord sono le leggi che purtroppo sono i rispettare
Questi sono i problemi fanno rivediamo questi dati diciamo non c'è nessun tipo non c'è nessuna sorpresa di nessun genere abbiamo delle grandissime potenzialità occupazionali basta creare le condizioni abbiamo indotto al nord un troviamo la gente che viene a lavorare al sud la gente non trova lavoro non è possibile che ragazze di ventiquattro anni prendono ottocento mila lire al mese per mettere a posto i libri in una biblioteca in un comune del Mezzogiorno
è una norma senza sì questi ragazzi è una roccia imprese questi ragazzi vogliono lavorare c'è una gioventù stupenda nel Mezzogiorno che vuole bisogna creare le opportunità
E io non vorrei che il discorso di dire non pretendete di trovare lavoro sotto casa sia fatto non ci crede l'opportunità del Mezzogiorno perché si vuole che quei ragazzi padano al no è meglio che sulla piccola impresa al nord piuttosto che sradicare un ragazzo va proprio terra e dalla propria famiglia e poi c'è un'altra cosa
E poi l'ha accennato Castagnetti prima no meno si aprono dei mercati immani chissà quanti convegni come acquatico vendi avrebbe partecipato dei mercati mani abbiamo trecento milioni di persone Tunisia Algeria Marocco Libia
Egitto trecento milioni di persone
Ed è possono comprare danno si aprono delle possibilità grandiose a cui si possono aprire con la questione del del del se poi c'è riusciamo a curare i nostri italiani all'estero in Argentina che sono la Consoli inviperiti perché sono stati dimentica già sette milioni italiani in Argentina orientato roba diciamo curiamo i nostro mercato qui vicino ma per quale motivo ha fatto l'esempio prima Castagnetti non può nascere un Cuticchio diciamolo curabili Lumezzane protoni
Una volta si partiva dalla terra Remigio pratici adesso si può partire dal turismo dal turismo NASA tabaccheria l'idraulico elettricista l'impiantino quello che può fare i rubinetti cioè nasce tutto un sistema economico che è nato da noi ma esempi già ci sono non è che si intende diventare ricco per soli e poi c'è il professore ci avessero preso non avremo tre milioni disoccupati i professori non ci hanno mai preso perché credono che i crediti aggiuntivamente alle rotaie
I fregandosene lottare
Ecco devono capire l'altra lo conoscono perché cerco la mentalità purtroppo e proletarie padroni si è dimenticato nord non si vendicano adesso c'è posto a proiettare i propri tutti e va be massimo rispetto di tutti
Però l'altro giorno la rissa a Parma a come la Confindustria detto la grande industria è diventato solo
Trecento mila dipendenti beh io concludo vi dico mi allaccio in conclusione quello che ha detto Castro
Una nuova stagione di dialogo corretta
Io credo che debba partire un nuovo stragiudiziale del Paese i politici devono sentire tutte le categorie e mediare perché hanno la responsabilità di tutto il Paese rappresento il popolo italiano rappresentano tutti
Però devono ascoltando quantomeno Ittiri dovere di ascoltare il diritto da parte nostra di essere ascoltato
Perché credo che noi abbiamo sempre cercato di dare una mano non avevo mai fatti corporativi abbiamo detto va bene quando andava bene abbiamo detto va male quando andava male
E purtroppo ci siamo ribellati quasi sassi assestato massacrata è stata massacrata la no tra virgolette diciamo la nostra gente si è rivelata automaticamente l'avrebbe io credo che i politici debbano mediare la nostra gente ve l'ho detto e gente di centro che vuole lavorare e ai valori della famiglia ai valori della della sedi così del lavoro che sono i valori della dottrina sociale della Chiesa
Ecco questo è il compito vostro non ci auguriamo che questa nuova stagione di dialogo con il Paese io posso portare a frutti positivi grazie
Grazie diamo ora la parola era epilettico programma
Ho deciso vi venire perché mi aspettavo dall'onorevole Castagnetti
Una relazione intensa elettorale da scuotere
Prima Acrisio che si stava formando altrimenti attorno a valori veri quali i tanti anni passati impegnato a parte della nostra e debbo dire che sono profondamente soddisfatto di questa proposta microcar Taglietti perché strategica ecco Cretto
Noi abbiamo bisogno di uscire dalla politica della Bei la descrizione dei fatti potermi obblighiamo sappiamo cominciare
A sentire la responsabilità delle scelte che sono sin sino a qualche giorno anche se selezione certi temi enormi certi atti
E devo dire che da questo punto di vista Vernet la relazione Castagnetti costituisce un forte vicino al programma di governo
Devo peraltro aggiungere benché né se c'è un bisogno di ritorno al futuro c'è anche in un'altra dimensione che mezzi può nascere quella più rischiosa per il Partito popolare oggi
Cioè la capacità di fare opinione in parte su valori e su tematiche che hanno a che fare con i progetti culturali con l'ideologia nel senso vecchio macchina c'è il trucco
Ecco quindi per me esigenza nel sottolineare in finisco subito questa drammatica necessità
Quella cioè di creare stimolazioni per mondo in particolare per il mondo del mondo del cattolicesimo democratico che si sta spostando da un'altra parte e questo perché nonché sono momenti di riflessione come se l'ordine del passato perché io ritorno al futuro pensando che ci vorrebbe apre una situazione così drammatica come quella che attraversa il partito in vista delle elezioni ci vorrebbe un oggi Prodi convegni di abbiamo alti in tempi passati per cercare digitale una riflessione ecco un po'anche mi sembra importante dire che ci vuole anche questa seconda dimensione importo l'onorevole Marini ha scritto non vorrei morire socialdemocratico io gli ho risposto che forse è già oggi socialdemocratico perché se non si compie uno sforzo di riflessione adeguato
è probabile che noi finiremo per essere gli ultimi socialdemocratici in cui in un momento in cui siano in comunisti e gli ex comunisti seguono con un certo tipo di prossimità certe volte porta ecco che allora vorrei concludere in questo senso
Se abbiamo capito che c'è una strategia nell'azione di governo che quella che indicato e con questa cosa prospettiva europea non dimentichiamoci che il ritorno al futuro deve essere un impegno anche di dibattito culturale politico ideologico forte sui temi che ci preoccupano come dinamica passando pensate che noi arriviamo alle elezioni amministrative senza nessun vero dibattito sorriso informa sul rinnovamento della città sul modo di affrontare i problemi drammatici
Le città vanno incontro ad urlare in modo senza tutto resa necessaria che ci dovrebbe essere invece per il fatto che anche solo per il peso degli immigrati e per l'impresa va be'problemi della sanità anziana adesso comune anche in più Florindo è in grado di poter affrontare nel prossimo futuro in condizioni tornerà quindi c'è un bisogno enorme di cominciare a ripensare e sperimentare anche qualche esperienza nuovi in questo senso questo è anche do per cercare di far uscire da questa sorta di Scelta da incisivamente d'altra parte del nostro mondo cattolico più aperto
Ecco problemi delitto io vorrei concludere dicendo c'è ancora uno spazio di recupero certamente all'indomani delle elezioni europee avremmo anche al fronte affrontare dei problemi drammatici e gravi ma di cui alle elezioni europee ci potrebbe anche essere un qualche momento col quale si possa far riaprire un dibattito che si possa interessare le giovani generazioni più qualificanti generazioni e mondo cattolico per evitare che sia troppo tardi
Ecco quindi il senso drammatico che i problemi che sono di fronte a noi che sono in presente già oggi per non dire futuro hanno bisogno di essere oggetto di riflessione venti altrimenti saremmo gli ultimi socialdemocratici nella dinamica dei problemi sociali grazie
Diamo la parola don Maffi si prepari Fioroni
Ho avuto qualche tentazione
Nei passati nelle passate settimane
Di
C'è Carè
Altre vie
Nel tentativo magari di mettere insieme poi l'ultimo momento belliche ciò lontani poi Aristide invece
è meglio fermarsi ai tre somali del Vangelo piuttosto che aggiungerne un altro allora
Ridendo ridendo ho detto che nel somala nei Vangeli son tre famosi sommare c'è il padre sommato del presepio il sommario del Buon Samaritano insomma la domenica delle Palme
E ho visto che è un quarto somaro non ci stanno e il Vangelo
E anche perché ho visto che per fare i somali ci vuole una forte vocazione perché i tre somali davanti al sorriso insomma nella vita presepio il somalo dalla Caritas Buon Samaritano al somaro
Quello della politica quello che è riuscito a portare Cristo
Per tutta la città di Gerusalemme mentre si stava nei palazzi si stava confabulando e tentando di ammazzare quindi ci vuole una grande vocazione per fare i somali allora poi son tornato
A riflettere
Scherzo ma però per un momento mi mi mi son sentito disagio il perché mi son sentito disagio perché la mia domanda è come mai proprio nel mondo dei cattolici nel mondo della politica dei valori oggi chiusure più grande diviso due più grandi divisioni là dove c'è la politica dell'interessi pare che ci sia molto più unita che non da dove laddove c'è la politica dei valori perché
Ce la dobbiamo domandare per gli alimenti qui possiamo farle battute anch'io le faccio ma poi andiamo a casa
Estremamente divisi con dentro una crisi che è di coscienze come anche le crisi politica non si può andare così allo sbando così divisi
Lanciando frecciate a destra e a sinistra perché poi chi ci vota qui bisogna portare a casa i voti non le chiacchiere
E allora
E allora io
Permettete vengo da un'esperienza molto bella è un'esperienza vostra sono stato chiamato un mese fa da un gruppo di una cinquantina di Giovanni vicentini
Che voglio tornare a fare politica giovani popolani
Dice Antonio vieni perché dobbiamo tornare a fare politica questo episodio mi ha riempito di una di una serenità profonda perché sono stato lì tutta la notte insieme con sessanta giovani a Vicenza a vicenza notate bene
Che mi hanno per tutta la sera tutto è nato e dove Antonio come possibile fare politica dare spessore alla politica noi ci crediamo ancora
E sì abbiamo sessanta giovani a vicenza e gli chiedono di tornare a fare politica quello un segnale molto più positivo che non tutte le nostre chiacchiere di quest'oggi
Perché allora e sono qui per dirvi quale politica però quale spessore alla politica colato dire o fare politica alta quest'oggi
Come e io siamo affatto a portare i cittadini italiani a votare nonostante le divisioni nonostante le Paure nonostante le le crisi che abbiamo perché le vamp portare l'Italia votare soprattutto i giovani a votare
E dare quello spessore alla politica che è stato ben descritto da Castagnetti
A Catania dividere anche dire per quarant'anni dov'era il partito nostro quando si è discusso della scuola dov'era il partito nostre quando si è discusso della sanità dovere nostro partito quando si è discusso della famiglia
Dov'è l'altro partito quando i palazzinari hanno devastato le città dov'era l'altra parte dove ora parliamo di disagio parliamo di disagio ma chi però se e quartieri milanesi come è possibile non parlare di disagio laddove laddove un figlio dice la mia casa è serio piano ottava finestra
Questa è la mia casa
Laddove non c'è non c'è nessuna radicamento nemmeno della casa non solo la famiglia dissestata ma noi siamo tutti figli di una casa i nostri figli non hanno nemmeno una casa la città hanno il telefonino
Alla televisione quattro televisioni ma non la casa
Allora la mia domanda è il primo solo pochi metri presto come riuscire nonostante questa divisione riuscire a portare a casa i voti e la credibilità dei giovani soprattutto secondo come è possibile parlare di popolo di popoli documento in cui il popolo e non c'è l'Italia è un insieme di Rui simili non è un popolo Italia un insieme di cui ecco è possibile parlare di Popov laddove il popolo anche il popolo cristiano non c'è più siamo divisi anche noi cristiani pesato il tema degli extracomunitari come ci divide tra di noi proprio ai partiti del cristianesimo
Allora com'è possibile parlare di popolo fanno sì che se vogliamo gli egoismi torniamo a stare insieme ben venga l'idea delle mille piazze ben venga torniamo in piazza sul serio però perché per parafrasare una frase biblica c'è il tempo del Monte c'è il tempo della piazza credo che oggi sia il tempo della piazza torniamo in piazza a parlare con i nostri giovani la la la seconda la seconda cosa è il partito cioè le istituzioni dobbiamo tornare noi a a far credere ai nostri giovani che le istituzioni sono veri ci sono nonostante i traballa mentre che la istituzione scuola cioè che la istituzione famiglia c'è che le istituzioni politiche ci sono perché la grande intuizione di di Marini ha detto noi non non cancelliamo un partito perché c'è un signore forte che ci vuol far cancellare perché il partito c'è il partito ha le sue leggi e dobbiamo credere alle
Azioni quindi attraverso il partito come riuscire a far credere ai nostri giovani alle istituzioni
L'altra l'altro elemento forte che cosa significa oggi fare politica io dico
Quali sono le qualità di un politico moderno gli abbiamo già sentito ma io vorrei proprio oggi dirvi che monta dicevo è un articolo che ho scritto qualche tempo fa se dovessi stilare un codice deontologico del politico del due mila e dove si in qualche modo delineando l'identikit del mito dice Brunello soffermerà i supposti
Virtù civili Manfredi l'autenticità l'onestà la capacità di creare cittadinanze e responsabilità
Distacco dall'interessi fedeltà alla causa io vorrei che da qui uscì sequestro politico questa visione politica
E l'ultima cosa che ho finito
Gli ultimi gli ultimi io non posso non pensare agli ultimi appalti di questa mattina
Anch'io sotto lì sottolineo
Il dolore che abbiamo per questa Guerra che continua pare che voglia continuare
I nostri i nostri ministri i vostri ministri sono i viceministri che insistono non possiamo noi noi dobbiamo essere la gente della della pace e della non violenza non della guerra crisi speriamo
Mi ricordo quella mi ricordo la una famosa frase appare mi pare che sia di Tonino Bello che dice noi ci prepariamo pacifico piuttosto che vincitore
è una grande setta ma comunque allora speriamo che anche gli americani capiscono che è meglio essere pacifici che vincitori
Gli ultimi non
Questa mattina ho visto che c'è stata una grande impresa usate sono io intanto devoti delle pazzie ho visto che c'è stato una grande sensibilità storica di Albertini a Borrelli a Milano
Hanno scelto lo spinello
Hanno scelto lo spinello capite
Borrelli Albertini hanno detto
La Grand Salon secca del secolo
E i giornali sei colonne va bene sei colonne per dire che Borrelli Albertini hanno scelto lo spinello capite
Parliamo di disagio parliamo dei giovani parliamo degli ultimi parliamo delle nuove droghe quali a mo'di come intervenire nel contempo nel contempo noi abbiamo grandi personaggi politici la magistratura
Che fanno una setta
Storica ricetta storica culturale e storica che cosa dire di fronte a queste cose
Vedete com'è possibile che in un attimo la politica CPT basta una setta così del simbolo di Milano e del magistrato che è stato per un per un periodo la la bandiera in qualche maniera della legalità per farli andare in una tristezza terribile
Speriamo che non sia vero ma guardate a partire dagli ultimi utile fare scelte queste sette coraggiose non le sette comma vuol dire fare sette della virtù farle sette della fatica farle sette della non del capriccio ma del dovere fa le sette non di comodo fa le sette non fa che in qualche maniera ci portano elettori io ci portano simpatie vuol dire far le sette di coscienza allora partire smettiamo di dire che partiamo dagli ultimi
Ma cerchiamo in qualche maniera che gli ultimi siano meno ultimi e i primi siano meno primi perché il giorno che i primi saranno meno primi abbiamo risolto certamente anche il problema degli ultimi grazie
Abbiamo farà l'alfiere ogni pregandola di Tarantini nel Centre ventagli il significato
I precari montani
Cari amici credo che questa nostra
Assemblea offre a tutti noi elementi di riflessione ed anche di approfondimento importanti ma soprattutto il momento in cui l'abbiamo celebrata in cui la direzione la segreteria nazionale l'hanno voluta porre ci aiuta ad affrontare la prossima tornata delle elezioni amministrative ed europee avendo più chiaro il panorama non solo di come saremo fuori
E di che cosa vorremmo presentare proporre in termini di Progetto il programma
Ma ci offre anche la possibilità di vedere meglio come vogliamo essere e quello che siamo
E questo ci aiuta credo ci aiuta tutti perché abbiamo vissuto in questi ultimi giorni in questi ultimi mesi
Al nostro interno nella nostra coscienza la divisione il travaglio gli amici che hanno dato vita ad altre strutture e ad altri movimenti e credo proprio che il dibattito che in questi giorni abbiamo avviato ci aiuta e ci fa comprendere meglio le ragioni mandato perché da certe esperienze per certi movimenti non siamo solo distanti ma vogliamo essere veramente diverso e distinti
Perché noi crediamo alla nostra identità al nostro modo di essere a nostro modo di essere cattolici democratici impegnati in politica come lo eravamo come lo siamo oggi come vorremmo continuare ad essere non siamo interessati ad un'avventura dell'oggi né tanto meno siamo interessati a guardare
Il domani da una finestra magari da una finestra comoda con una qualche poltrona più sicura e tranquilla
Non siamo interessati a guardare al domani chiese convinti non solo di volerci essere ma di doverci essere doverci essere come cattolici democratici
E di doverci essere per il nostro Paese che con la nostra storia la nostra cultura la nostra tradizione ma soprattutto i nostri valori sono stati ieri utili ma credo ancora di più lo saranno nel
Il futuro nonché noi siamo convinti di poter credere a coalizioni di partiti siamo convinti di poter realizzare programmi comuni siamo molto meno convinti di poter stare insieme infusioni sterili bizantino o in omogeneizzazione che non ci lasciano prospettiva
Ma come dobbiamo recuperarla questa nostra identità dobbiamo recuperarla testimoniando quei valori in cui vediamo quei valori che possono anche essere scomodi mai questo credo rappresenta il valore aggiunto reale della nostra presenza in politica nella società Italia
Ma rappresentano soprattutto questi valori che possono anche essere scomodi il motivo per cui molti di noi
Anzi credo la quasi totalità
Dei popolari
Si impegnano in politica e si impegnano nelle sociale quei valori che sono il punto di riferimento della nostra azione che sono la chiave di lettura credo più vera più vitale più
Dinamica della relazione delle proposte che questa mattina ci ha fatto l'amico Castagnetti
E penso quando dico queste alle agli aspetti che viviamo in questi giorni alla difesa della vita
Ma soprattutto a una cultura della vita che vogliamo portare avanti nel nostro Paese al rispetto della dignità dalla persona rispetto alla tutela della famiglia certe quando parlo di cultura della vita mi sento un pochino oggi specialmente oggi da questa tribuna molti lo hanno ricordato un pochino dissociato se penso al voto che doveva andare in fare in aula oggi alle diciassette e trenta
Credo che nel momento in cui noi abbiamo fatto come partito una grande attenzione una grande mobilitazione alla difesa tradita fin dalla nascita alla difesa degli embrioni pensate al dibattito alla bioetica di questi giorni
Credo che per un cattolico democratico impegnato in politica per un popolare non sia facile non sentirsi profondamente messo in crisi
Da dove vedere il nostro Paese comunque partecipe di un'azione di guerra invece che artefice costante
E forte ed autorevole di una cultura della pace e credo che questo sia un atto degli aspetti che dovremmo tenere presente il tutto questo nostro dibattito i temi della bioetica voglio fare solo alcuni rapidi scendi
Perché hanno ravvivato molto da un solo le pagine del giornale ma anche i nostri dibattiti interni all'interno del partito si sta portando a termine la legge sulla fecondazione artificiale e credo che qui la nostra presenza è stata determinante
Nella vere impedito perché alcune cose continuassero ad essere consentite in questo nostro Paese
Pensiamo alla vere estromesso dalla possibilità di effettuare la fecondazione eterologa
Di aver impedito
Che gli embrioni prodotti che la vita umana fosse usata come cavia per sperimentare
Qualche cosa di nuovo pensiamo a tutta la partita delle biotecnologie e mi dispiace che il ministro letta si è assentato ma io continuo ad essere personalmente ma anche all'interno del Dipartimento preoccupato di quella direttiva europea che consentendo la brevettabilità di parti del corpo umano in modo particolare
Consentendo la brevettabilità di alcuni geni
Posso fare aprire un'autostrada ad una non solo selezione eugenetica ma soprattutto all'utilizzazione dell'embrione te la vita come cavia per fare esperimenti questo è stato vietato all'interno
Della nostra della nostra specie come pure all'interno della nostra legge è stata vietata la possibilità di produrre embrioni in sovrannumero
Di continuare col considerare l'embrione come una merce da tenere in magazzino per poi vendere offrire al miglior offerente
Oggi c'è un altro dibattito attenti sul quale dovremmo porre grande attenzione che è quello dell'adottabilità dell'embrione
Dell'embrione nonché saranno prodotti ma degli embrioni che esistono di forse quelli sessanta mila embrioni che stanno nei congelatori prodotti negli ultimi dieci anni questo nostro Paese
La posizione qui come abbiam popolari abbiamo preso è stato una posizione di grande coraggio ma anche di grande realtà che abbiamo fatto un'operazione verità noi non pensiamo come ritiene la lega il Polo
Che sulle questioni di bioetica si possa fare campagna elettorale
Allora il tema dell'adottabilità dell'embrione un tema serio ma è un tema che richiede grande attenzione noi non abbiamo voluto l'eterologa perché abbiamo detto che un figlio ha diritto ad avere un solo padre una sola madre
Nel momento in cui affrontiamo con superficialità l'adottabilità dell'embrione dobbiamo tenere presente che avremo un figlio che avrà quattro genitori due che l'adottare due biologi ma è un figlio particolare un figlio che non è adottato
A sei mesi a tre anni o a cinque anni ma è un figlio che viene partorito
E dato alla luce da una madre che però lo prende e lo ha tutta credo che su questi temi
Dovremo fare un'accurata riflessione
E le posizioni sulle pagine di Avvenire di oggi di monsignor Sgreccia che richiama anche l'UE la grande attenzione
Prima di calcare l'adottabilità che essi un atto da Moscato d'amore che necessita di condizioni e di punti di riferimento
Perché se non rischia di essere una speculazione politica elettorale fatto su un tema come quello della vita e della famiglia che non possiamo e non dobbiamo consentì
Diceva prima don Antonio sulle tossicodipendenze per rimasto indignato da quello che ha fatto il sindaco Albertini le dichiarazioni di Borrelli
Io credo che anche qui il Partito popolare ha fatto fino in fondo la sua parte perché essi oggi abbiamo impedito del nostro Parlamento si avviasse lungo la strada della legalizzazione delle sostanze stupefacenti
E soprattutto se heavy si è ampio
Si iniziasse in maniera surrettizia a depenalizzare non l'uso personale come gente di sostanze stupefacenti
Ma quell'attività prodromiche lo spaccio lo spinello collettivo credo che questo si deve proprio al nostro costante impegno certo che ci servono altri due settori adesso se vogliamo essere coerenti
Da una parte testimoniare una politica seria per la famiglia e per i giovani
Una politica che è fatta anche di impegno di tempo libero di risposta alternative
E di valori all'interno della famiglia ma dall'altra è anche di rendere attuali e a più attuali Zappi
Le proposte di pene alternative che stanno all'interno della legge Jervolino Vassalli se non vogliamo che poi la non punibilità diventi una affermazione di diritto che non esiste
Un'ultima considerazione consentirebbe di farla come popolari dovrei essere anche gelosi del nostro stato sociale di questo stato sociale che stiamo rivedendo che stiamo razionalizzando ma che non è uno Stato sociale che tiene presente che anche i poveri non debbono morire per strada ma lo stato sociale che vogliamo
Essere in grado di offrire ai nostri cittadini pari opportunità e pari potenzialità di crescita e di sviluppo ce l'abbiamo in due campi l'assistenza e la sanità
Sull'assistenza è stata messa mano alla legge quadro
Di riordino della legge Crispi e anche qui dovremo faccio un attimo di riflessione
Perché credo che lo slogan che come popolari abbiamo preso meno contributi a pioggia
E più servizi reali alla persone più servizi alla famiglia
Che vuole tenere l'anziano nel proprio interno che vuole assistere il proprio ragazzo svantaggiato portatore di handicap sia veramente questa la prima forma di quella sussidiarietà chiama sussidiarietà non legata a un nuovo meccanismo di fare business affari ma è legata una sussidiarietà concreta che solo la famiglia può fare
L'altro aspetto
Riguarda la salute io credo che a giorni anzi oggi dovrebbero essere emanati i decreti attuativi di questa non riforma della riforma della sanità
Ma correzioni rispetto alla cinquecento due alla cinquecentodiciassette beh io credo che noi dobbiamo come popolari essere orgogliosi di questa riforma e dire un grosso grazie al ministro Bindi che l'ha partorita perché ha avuto la capacità di fare una scelta che se l'abbiamo fatto la nostra Consulta della sanità
Con tanti operatori e tanti responsabili degli operatori molto autorevole per abbiamo fatto una grande scelte in questa riforma che è stata quella di dire
La tutela della salute non può che avere al centro il malato che è il vero datore di lavoro di tutto il sistema sanitario nazionale a cui spetta non la prima scelta ma spetta far girare attorno a Luís tutto il sistema
Allora in questo senso credo che quattro punti ci siano all'interno la prima e concludo l'azienda che desse un'azienda privata ma che produce salute e quindi come tale non può raggiungere la logica del profitto se noi malati non sicura
I medici che lavorano nelle aziende sanitarie debbono lavorare solamente per le aziende sanitarie perché non posso lavorare la mattina per le aziende pomeriggio per la concorrenza questo è l'unico modo per evitare i che i cittadini trovino le code soprattutto è l'unico modo per evitare che i cittadini paghino due volte per essere curate magari una sola volta
Una sola volta per e l'atto del problema di dare spazio ai giovani medici e alle nuove professionalità con una andamento di pensionamenti che non sia anticipati ma che sia equiparato a tutto il resto del nostro sistema in questo contesto abbiamo dato spazio vero alla sussidiarietà facendo una distinzione con quella parte di sanità
Di strutture senza fine di lucro ripenso alla sanità del nostro mondo cattolico che merita di essere equiparata
Alla struttura pubblica perché indubbiamente non metti in tasca niente ma quello che prende re investe questa e quella sussidiarietà vera che dobbiamo inserire queste sono le cose e concludo
Che vogliamo fare per il futuro
E come diceva letta lo potremmo fare perché vogliamo dare speranza circa gli italiani io credo che volta le speranze possiamo dare agli italiani anche delle certezze
Quelle certezze che ciascuno di noi può testimoniare perché ce n'è attento ma anche quelle certezze che la storia e qui la penso un po'diverso da romanzi ha dimostrato ieri dimostra oggi che popolari hanno fatte posso continuare a fare
Diamo la parola a a guidiamo vent'anni segretario nazionale del Movimento federalista europeo
Fine Facchini Gianpaolo
Io vorrei attirare l'attenzione del Partito popolare italiano come Movimento Federalista Europeo su una parte importante della relazione di Castagnetti
Che condivido ampiamente soprattutto per quanto riguarda la prospettiva dalla costruzione dalla Federazione europea di un'Europa federale
Il fatto che è venuto il momento di dare veramente una costituzione è un Governo ai cittadini europei questo è il punto essenziale se si vuole fare il salto decisivo verso quel completamento
Verso l'unità europea perché effettivamente come l'atto Castagnetti l'unità europea non è un processo irreversibile l'unica europea va costruita da consolidate fino a che non avremo la federazione europea l'unità europea sarà un processo sarà qualche cosa di transizione che
Passi avanti possono essere fatti ma passi indietro possono anche essere fatti
E il l'immagine di Castagnetti del faro di grandi obiettivi
Per il futuro di grandi obiettivi
Questo deve essere un punto importante il l'obiettivo della costruzione europea è già nel programma del partito popolare europeo però io credo che debba diventare un punto qualificante importante anche nel programma del Partito Popolare Italiano per le elezioni europee
Perché come diceva Spinelli e l'Europa non cade dal cielo e se non c'è una volontà di costruirla se non c'è un impegno di lotta la Costituzione europea non si farà
La costruzione europea è oggi il punto decisivo il punto che può fare la differenza fra l'unità e la divisione dell'Europa lasciatemi illustrare questa questione con due su due problemi cruciali
L'Europa oggi è unita dalla moneta è stato un grande fatto però l'Europa è ancora diviso dalla politica l'unità monetaria dell'Europa non basta
Che cosa manca per completare l'unità dell'Europa mancano due poteri essenziali di Governo per l'Europa una capacità per una politica del lavoro per una politica di sviluppo e quindi anche il potere di bilancio e manca una politica estera della sicurezza questi sono due elementi essenziali senza i quali l'Europa non è non avrà un governo una capacità esecutiva
Per quanto riguarda la la politica della crescita e dell'occupazione presto Lenzi pagate d'Europa a l'unione monetaria ma l'unione monetaria non basta per assicurare la crescita lo sviluppo e la creazione di posti di lavoro senza crescita non si creano posti di lavoro l'economia europea è un'economia che cresce quando cresce l'economia mondiale
L'economia europea è un'economia che ristagna quando ristagna l'economia Europa mondiale l'Europa non ha una capacità autonoma di sviluppo
Gli Stati Uniti hanno questa capacità autonoma di sviluppo ma gli Stati Uniti hanno questa capacità autonoma di sviluppo perché sanno stimolare l'industria d'avanguardia
Sia l'Elettronica sia l'aerospaziale che sono collegati che sono collegati con l'industria degli armamenti gli Stati Uniti fanno una politica keynesiana senza dirlo devo l'Europa non ci sa fare questa politica l'Europa ha approvato il piano del loro approvato nel novantatré un piano avrebbe dovuto creare quindici milioni di posti di lavoro e poi l'Europa non ha realizzato la parte europea del piano dello cioè le grandi reti transnazionali
Le reti per l'informatica e le reti autostradali e soprattutto l'industria di punta l'input per l'industria d'avanguardia questo l'Europa non l'ha fatto e qui voglio toccare un punto essenziale perché l'Europa non l'ha fatto
L'Europa non l'ha fatto perché non ha potere di Bilancio autonomi oggi si dice che l'Europa il bilancio europeo che lo dico io che l'Europa ha risorse proprie ma non è vero
Guardate che cosa è successo per decidere il e Agenda due mila si devono venire quindici capi di Stato e di governo e poi si contratta sulle quote nazionali
De Rita l'Europa non ha risorse proprie perché sono i singoli Paesi
Che danno risorse al bilancio europeo e questo crea inevitabilmente una politica del giusto ritorno ciascuno vuole ciascuna nazione vuole giusto ritorno sulle quote europee
Quindi il punto sostanziale questo è un problema costituzionale per questo che occorre una costituzione per risolvere il problema del lavoro dell'occupazione in Europa è necessaria una Costituzione
E necessario dare risorse proprie all'Europa in questo senso oggi il bilancio europeo e l'uno per cento storie le spese hanno perso l'uno per cento del prodotto lordo europeo ebbene i cittadini europei non lo sanno
Bisogna che i cittadini europei con le risorse proprie abbiano la consapevolezza che danno l'uno per cento all'Europa per costruire quello che l'Europa saprà fare ma questo deve essere un tema della campagna elettorale deve essere un tema su cui i partiti si impegnano per fare più
O meno bene in Europa per fare meglio per fare di più se vogliono oppure per dare meno risorse ancora ma i cittadini europei questa trasparenza queste la sussidiarietà ecco perché nella campagna elettorale europea non rende i cittadini non sanno perché andare a votare
Perché non c'è un rapporto tra il loro voto il partito per cui votano e il governo dell'Europa il Parlamento europeo è ancora un Parlamento che non esprime una vera politica che non esprime non controllo un Governo
Questo è l'elemento che rende debole e fa sicché
Di campagna elettorale in campagna elettorale da settantanove ad oggi siamo ormai alla quinta elezione europea ebbene si riduce continuamente la partecipazione dei cittadini alle elezioni europee
Ma perché si riduce quasi perché non c'è una posta politica in gioco
Il secondo punto e con questo vorrei coi arrivare alle conclusioni alla politica estera e la sicurezza viviamo una situazione drammatica tutti lo vedete l'aiuto in Jugoslavia c'è una politica della NATO per la soluzione dei problemi jugoslavi non c'è una politica europea
E non c'è una politica europea e non c'è mai stata anzi d'Europa una doppia responsabilità non soltanto perché non ha fatto una politica per i Paesi dell'Est europeo perché dall'ottantanove a oggi da quando è crollata l'URSS i Paesi dell'Est europeo del centro Europa
Sono rimasti sostanzialmente sono loro che hanno chiesto di entrare nell'Europa ma l'Europa non ha mai avuto un piano verso questi paesi e non l'ha avuto verso la Jugoslavia anzi d'Europa divisa ha diviso la Jugoslavia sia ricordate nel novantuno novantadue sono cominciati le diatribe tra i Paesi europei sul riconoscere prima questo stato piuttosto che quell'altra Repubblica sono passati da una fase dalla storia degli Stati nazionali a mostrare in cui abbiamo inventato in Europa lo Stato questi nippo
Il prossimo progresso sarà inventare lo Stato tribale
Questo è il contrario del processo di unificazione europea e mi ha fatto piacere sentire che Prodi comincia a pensare in termini grande cioè comincia a progettare una politica per la Jugoslavia per riunificare questi Paesi nell'unificare questi popoli unificando l'Europa bisogna pensare in questi termini
Perché l'Europa è un grande progetto di pace ed è uno scandalo nel cuore dell'Europa ci sia una politica di divisione nazionale quindi arrivo alla Q alle conclusioni la conclusione è presto per terra che cosa fare per avere l'unità europea se non come possiamo parlo domani
Avviare una politica per la Costituzione europea bene io vorrei ricordare che il Parlamento europeo ha una grande responsabilità
La esercitata nella prima legislatura Spinelli e un gruppo di deputati e vorrei vogliono fare renderà omaggio all'onorevole Cassano Magnago che è stata nel gruppo di punta di questi deputati europei hanno iniziato con un piccolo gruppo di nove nove deputati nel Parlamento europeo a creare un'iniziativa costituente e il Parlamento europeo il primo Parlamento effettivamente riuscito a dare un progetto di costituzione all'Europa
Questo progetto è fallito perché allora la signora Thatcher ha detto no non si passa
Ora iniziativa va ripresa e va ripresa su basi nuove
Noi federalisti proponiamo che si faccia una specie di coccodrillo europeo interparlamentare cioè l'iniziativa deve venire ed al Parlamento europeo e dei Parlamenti nazionali per quanto ci riguarda
Per quanto ci riguarda e bisogna che questo progetto di costruzione Nascar non solo nel Parlamento europeo la norma venga sostenuto contemporaneamente nei Parlamenti nazionali per quanto ci riguarda abbiamo già ottenuto una promessa dal presidente Violante
Di convocare in autunno una conferenza nel Parlamento italiano la Camera dei deputati in cui saranno invitati i parlamentari europei Parlamento europeo parlamenti nazionali e i parlamentari italiani
Questo sarà l'avvio di questo club nuovo del coccodrillo che ci auguriamo non abbia soltanto nove deputati ma un gruppo maggiore
Con questo io concludo vorrei soltanto ricordare una fase di De Gasperi che mi è rimasta impressa
Una frase che De Gasperi ha pronunciato nel momento della battaglia per la cena quando è stato in gioco l'unità e la divisione dell'Europa credo che fosse il mille novecentocinquantatré De Gasperi ha detto era una trasmissione televisiva gli italiani la nostra patria è l'Europa
La nostra patria l'Europa l'Europa deve diventare una comunità di destino una comunità in cui i cittadini hanno diritti e hanno doveri e hanno potere ecco io credo che se sapremo assumersi questa sapremo assumerci questa eredità grande dei padre fondatore dell'Europa potremmo dire che il nostro futuro e all'Europa e che il futuro dell'Italia è in Europa
Allora farà Laricchia lampada Roberta dirigente del dipartimento cultura
I precari bianco Luciano
Cari amici
è davvero difficile parlare di programma e di cultura per la quale porto la responsabilità di rinnovato impegno dei popolari mentre accanto a lui si svolge una guerra che reca con sé il carico di morte e di incomunicabilità
A cominciare dal senso di oppressione e di dolore
Che invade il nostro animo e quello di chissà che ogni guerra è una sconfitta dell'uomo e della sua cultura
Che ogni violenza è un grido di sofferenza prima ancora che collettivo e individuale di chi non ha voluto sentire la forza della ragione e del sentimento di chi non ha cercato fino in fondo le ragioni del dialogo e del confronto
Cari amici io vengo da una famiglia cattolica democratica
Mio fratello Fabio oggi è tra i militari che sono in prima linea nel difendere il nostro Paese e la necessità indicata anche dal Santo Padre dell'ingerenza umanitaria
Il mio cuore e la mia mente colui mentre il mio animo di orgoglioso obiettore di coscienza
E sa che questa scelta è una scelta che ti segna per la vita grida che non tutto è finito
Che non posso non credere che ogni essere umano perfino Milosevic e il suo esercito professore nazionalista possa recedere dal comportamento che lo ha caratterizzato in Kosovo come prima in Bosnia Croazia e Slovenia
Permettetemi di dire che tutto ciò mi fa ancor più credere che l'Europa solo l'Europa unita e federale può dare risposta a questo dilemma angoscioso e straziante che io vivo anche nell'ambito della mia famiglia
Solo l'Europa unita quella che ha visto morire per la Bosnia ai nostri aviatori militari nostri obiettori di coscienza i nostri volontari cooperatori quotarsi il coraggio di avere un esercito di difesa secondo la visione degasperiana
E solo l'Europa unita e federale può darsi anche un esercito di obiettori di coscienza al servizio della società civile in senso lato europea dalla tanti gol dura lì e dal Polo Nord al Mediterraneo
Solo l'Europa dovrebbe avere il comando delle forze militari dissi sua azione e di pace
Anche sotto l'etichetta della NATO Sissa agisce in Europa
Solo l'Europa votarci la visione di un incontro tra le culture le mille culture che sono la ricchezza della nostra umanità
Sono fratelli in Cristo coloro che difendono questo diritto e coloro che sono schiavi di dittature che riportano subire come il popolo serbo
La pena di una guerra inutile portatrice di distruzione e di morte incomprensioni per gli anni a venire
Non basta solo programmare questi ideali i popolari fanno politica affinché la cultura la cultura di pace innanzitutto divenga un fatto concreto visibile quotidiano
Diceva la Caritas il non dimenticato monsignor Bello di Pax Christi qualche anno fa se vuoi la pace costruisci la pace
Oggi è per noi anche giorno di lutto di disperazione ma anche un giorno in cui elevare la politica a livello più alto affinché non si ripeta più il dramma di un'Europa assente
Di un dialogo ricercato in extremis e di una guerra che sono a che suona come una bestemmia al Dio che vogliamo riscoprire alle soglie del terzo millennio
Dico questo perché parlare del ruolo della cultura e del programma nel programma di un partito che guarda al futuro non al nostro passato essenziale e va oltre la tecnicalità o perfino l'impegno quotidiano per l'espansione di questo settore
Voi sapete da dove partiamo
Per anni e nonostante l'impegno di molti cattolici democratici hanno sostanzialmente accettato scusate la brutalità con cui lo dico di barattare il potere reale con la cultura
Abbiamo accettato l'idea che la storia l'identità la rappresentazione della cultura del nostro Paese non fosse affare nostro per una misera banca in più per un assessorato alla sanità o dei lavori pubblici
Questo tempo è finito deve finire dove a finire per il futuro del nostro partito della nostra area culturale del nostro Paese accademici rivendicare non basta
Bisogna riscoprire un impegno in tanti campi dell'agire umano che sia indicativo di un partito nuovo di generazioni che cambiano di idee forza capaci di trascinare di convincere di modificare le mentalità
Non voglio tornare indietro di qualche anno ma sappiamo che a cominciare dalla vittoria del ventuno aprile fatta con l'Ulivo il tema della cultura è tornato al centro
è già diverso
Rispetto ad altri Paesi la situazione penso per esempio alla Francia tanto amata da Veltroni e dalla nostra sinistra cavi alta viale
Forse per un malinteso amore esclusivo per una rivoluzione dove in realtà anche i cattolici democratici Vittorio manuale Emanuele Giuntella ce l'ho dimostrato hanno svolto un ruolo in Francia dicevo leader studente della cultura come fatto solamente di una parte non c'è tutti ricordano che per esempio un ministro della cultura domande Marro
Ministro di De Gaulle una persona di Destra rispettabile antifascista che noi abbiamo rispettato ma conservatore
Ha certamente esercitato un ruolo affinché la cultura della Francia sia la cultura di tutti i francesi e il modo in cui si declina è dato dalle politiche culturali della sinistra e della destra
E questo noi dovremmo avere anche nel nostro Paese affinché la cultura non venga più considerata come un mezzo contundente con cui colpire l'altra parte
Allora io credo che avere questo anche nel nostro Paese sarebbe un grande accadimento culturale e confrontarci sulle politiche culturali sulla necessità che il ministero dei beni culturali non sia una ministero della cultura da Stato etico mascherato
Questo sì che sarebbe un grande passo avanti per il nostro Paese
Non vogliamo che sempre più il ministero dei Beni culturali sia ministero che soprattutto rogo la riforma sia un ministero dei processi culturali del federalismo e della sussidiarietà culturale nel nostro Stato
Noi vogliamo che lo Stato non debba controllare ma che svolga funzioni di riequilibrio di redistribuzione soprattutto verso il sud del nostro Paese non un luogo dove si danno patenti di politically correct
E peggio finanziamenti a carattere conformista
Questo sarebbe un bene per la cultura italiana e su questo ci stiamo muovendo insieme al sottosegretario Andrea insieme ai parlamentari delle commissioni Cultura della Camera e del Senato vi ringrazio tutti per il loro impegno non entrerò nei singoli temi perché nonostante ci sia fame di cultura e anche un momento di altri appetiti e quindi rimarrò solamente su alcuni riferimenti due-tre riferimenti precisi che vengono dalla dalla cultura
Io credo che per esempio uno degli impegni del ministro Melandri che possiamo condividere è quello della riforma del sistema delle sovrintendenze della difesa dei monumenti e del paesaggio
Di una legge dell'architettura e della progettazione sostenibile la nostra città bene queste è una sfida vera che noi dobbiamo lanciare a noi stessi e anche ai sindaci di Centocittà
Se sono in grado su questi temi della cultura e del controllo delle città di uscire dalla contrattazione con le lobby che comandano all'interno di molte città sul piano urbanistico sul piano culturale
E questo significa scelte concrete anche per il nostro Paese
Come popolari credo che per il due mila ne dobbiamo chiedere un segnale forte al Parlamento quali noi chiediamo che il Fondo unico dello spettacolo si è levato a mille miliardi di lire
è il minimo per un Paese che viaggia sui temi della cultura non si possa andare Roberto Benigni che poi dimenticarsi il giorno dopo che non raggiungiamo nemmeno i mille miliardi di impegno di spesa del per il Paese
A nel campo della cultura io credo che questa sarà una nostra battaglia che dobbiamo fare dal DPF e dalla legge finanziaria concludo
Questa Assemblea Nazionale cari amici sancisce anche un passaggio importante dal punto di vista consentiti hanno generazionale
Ha detto bene Bodrato detto bene Castagnetti mi aspetto moltissimo dalla relazione di Franceschini
Non c'è cambiamento organizzativo che da solo cambi il cuore dei militanti non c'è programma che sia meglio di una lista della spesa se non c'è coscienza di un'identità e degli uomini che devono realizzare tale programma è promuovere quei fatti di identità
Bodrato c'ha ammonito tante volte a quelli di noi che erano nel movimento giovanile DC che non basta essere giovani per dimostrarsi nuove case dirigente è vero
Lo abbiamo capito e stiamo lavorando affinché da questa Assemblea nazionale e con il prossimo congresso nazionale a fine anno
Le idee nuove figlie di una tradizione viva del popolarismo siano la linfa vitale dei ragazzi di ieri e degli uomini di oggi che vogliono camminare con le proprie gambe
Per questo per i ragazzi di ieri uomini di oggi e di domani la cultura è uno dei passaggi dentistica divi di una generazione
Di una generazione che ha letto Gramsci ma scelto Sturzo che ha sofferto per Aldo Moro e ha scelto Zaccagnini partigiano antifascista e leader della bellezza di essere democristiani conto corrente di una generazione che tra gli altri ascolta Bruce Springsteen e con la sua ballata di don Ciotti sa dire perché si impegna in politica
Dove c'è un poliziotto che batte un ragazzo dove c'è un bambino appena nato che piange affamato dove c'è una lotta contro l'odio il sangue cerca mio sono la dove c'è qualcuno che lotta per il suo spazio vitale per la dignità di un posto di lavoro per dare una mano dove c'è qualcuno che lotta per la sua libertà guarda nei suoi occhi e vede ai anche me
E la malta nel venga venga ce n'è una in bianco il Nunzio ti prepari Vittorio Angelici
Ma io credo che in una giornata in cui si parla di programmi
E di programmi di un partito
Non posso non avere spazio la problematica della ricerca scientifica e tecnologica
E da questo punto di vista sono rimasto un po'sorpreso quando sfogliando i documenti che ci sono stati consegnati in cui c'è la posizione del partito su una serie di tematiche sicuramente rilevanti viceversa non ho trovato nulla che riguarda la posizione del Partito popolare sul problema della ricerca ancorché questo partito ha una consulta di questo settore molto vivace e quindi che ha prodotto idee di ha prodotto documenti
Io vorrei un attimo come dire cercare di qualificare perché
Il problema della ricerca scientifica e tecnologica
Non può essere assente da un programma di qualsiasi partito ma direi il particolato dal Partito popolare
Oggi la il problema dello sviluppo lo sviluppo socio economiche sempre più intrecciato al problema della della regione
Che ci sia una correlazione tra investimenti e ricerca scientifica e sviluppo socio promovibili si è una cosa notai da un'evidenza empirica se andiamo a guardare
I Paesi che investono più ricerca riscontriamo che sono anche quelli più sviluppati dal punto di vista socio economico into questo panorama che è vero a livello internazionale c'è un'anomalia italiana
L'anomalia è che l'Italia Elis quinto sesto settimo paese industriale a seconda delle degli anni del trovato dalle pupille mentre soltanto il diciassette esimo al diciassettesimo posto come investimenti riceve ora questa c'è un'apparente contraddizione un paese sicuramente sviluppato ma che non non impegna INPS risorse sufficienti in questo settore
Per questo si giustifica a mio avviso col fatto che il nono e abbiamo passato il nostro sviluppo su fattori diversi da quelli che sono legati alla ricerca scientifica la capacità d'innovazione tecnologica Sensi Almeyda nel passato finché è stato possibile abbiamo basato lo sviluppo sul minor costo del lavoro poi sul giocando sul tasso di gambe e quindi sulla svalutazione Della Monica
Questa anomalia chiaramente in un contesto europeo in cui l'Italia strade nel cosiddetto dopo Euro non potrà essere più mantenuta basandoci su questi tutto
I fattori di competizione
Si restringono sempre di più
E sono essenzialmente per il futuro legati alla capace alla qualità dei prodotti da una parte e alla capacità d'innovazione dall'altro che poi sono fattori che si intrecciano
Qualità innovazione presuppongono conoscenza presuppongono avere alle spalle un sistema forte di ricerca e sviluppo
Una seconda ragione del ruolo per cui e decisiva il ruolo dalla ricerca e dalla conoscenza che dalla ricerca scaturisce e la maggiore complessità dei sistemi socioeconomici e tecnologico con cui abbiamo a che fare
Abbiamo sentito qui parlare di bioetica legata al al problema delle biotecnologie dalla genetica
Beh questa è uno dei dei sistemi più complessi da gestire da capire
Questi elementi di complessità sono tipicamente legati a un'onda di innovazione legate a un grappolo di nuove tecnologie che sono le tecnologie dell'automatica dell'informatica delle telecomunicazioni
E che richiede perché sia perché siano governati fenomeni che resiste aderiscono di sta intanto stare nei fenomeni e entrare in questi fenomeni per governarli
Che richiedono conoscenze sempre più sofisticati
Conoscenza che ovviamente hanno la loro sede naturale di sviluppo nel sistema universitario prima
E negli enti pubblici di ricerca dei vari Paesi sono quelli la sede in cui sì all'ampliamento di conoscenze abbiamo sentito nell'azione di Castagnetti che ha parlato dalla riforma universitaria Ruta visto più sul versante delle esigenze didattiche
Credo che lenti gli indirizzi che in questo momento sono in discussione evadono un attimo meditati perché la realtà italiana indubbiamente a e complessa richieda dei nudi che bisogna sciogliere
Ma non sono così sicuro che i modelli europei possono essere tout-court proiettati all'interno della nostra realtà
Quindi credo ha fatto un'analisi un po'più specifica della situazione delle varie situazione delle cause di quelle disfunzioni che venivano nella relazione di Castagnetti sottolinea in tutto questo cisti in tutto questo contesto c'è una debolezza strutturale del nostro sistema di ricerca vado proprio per flash rapidi perché l'ora è tarda enunciate noi investiamo l'un per cento del nostro Prodotto lordo
A fronte di altri paesi con cui ci confrontiamo Webber sono del più del doppio abbiamo la scarsa capacità di utilizzare i risultati ammantiamo soprattutto la mancanza di coordinamento politico
Perché il le competenze in materia di ricerca sono ripartiti tra molti ministeri e di fatto non c'è un unico cervello a livello politico che coordina le politiche nazionali
E da questo punto di vista io credo che meno il decreto legislativo di riforma del cosiddetto decreto legislativo di riforma sul cervello del sistema
Di Henze le garanzie perché questa gap di mancanza di coordinamento mancanza di coordinamento sia sia superato
All'interno di questo sì di questa panorama di
Debolezza ci sono poi degli squilibri ci sono gli squilibri che sono squilibri di tipo disciplinare sono squilibri di potere editoriale ci sono aree di ricerca che sono finanziate in modo adeguato
E quindi sono a livello europeo regionale di ricerca ringrazio sono fin sotto finanziato e quindi c'è un problema di riequilibrio disciplina
Poi c'è un problema di squilibri territoriali
Sì facciamo riferimento a quel famoso indicatore l'un per cento del prodotto interno lordo abbiamo che il Piemonte Lombardia Trentino Liguria Lazio
Hanno un livello di investimenti supera l'uno per cento sia scendiamo verso il centro sud verso il sud in particolare le cose continuano cambiano drammaticamente abbiamo Gerosa in Campania e zero tre in Puglia zero uno in Calabria
E questo naturalmente riflette poi differente livello di sviluppo cioè ritroviamo questa correlazione tra fai cha regioni meno sviluppate a livello di investimento giudice
A fronte di questo non c'è il tempo per entrare è chiaro che non tutto è deriva dalla scarsa dalla scarsezza di fondi pubblici perché questo un per cento se andava a guardare questo un per cento è chiaro che un ghetto c'è sicuramente per un'insufficienza di investimenti pubblici ma la parte più rilevante legata agli scarsi investimenti industriali oggi come oggi in cui il nostro Paese non ha più una ricerca industriale sostanzialmente perché le poche pochi laboratori c'è l'impressione sono concentrati in tre o quattro grandi gruppi
E la maggior parte viceversa la ricerca degli altri settori è stata spostata all'estero
C'è quindi un problema di riequilibrio c'è un problema di riequilibrio che ho di cui ovviamente si deve far carico un partito un partito come il Partito Popolare che a mio avviso deve inserire in questa riflessione che sta facendo sul programma alci come uno dei punti centrali il problema della ricerca scientifica e tecnologica
Nel vecchio di di di documento di programmazione economica e finanziaria è indicato un obiettivo del due per cento beh io credo che partito volare debba fare uno sforzo perché insieme agli altri ma comunque prendere un'iniziativa forte perché in questo due per cento cominci ad attuare aspetti quello di cui abbiamo bisogno e di una piano di convergenza graduale verso l'Europa anche in questo settore
Chiudo con
Questa considerazione io credo che bisogna che il nostro Paese abbia due consapevolezza una che la conosce e conoscenze sviluppo economico sono ormai un binomio inscindibile che altri fattori di competitività usati in passato non sono più disponibili
Seconda considerazione che politica dalla ricerca dell'innovazione di sviluppo devono essere visti in modo integrato perché è inutile parlare di nuovi posti di lavoro se non si pone mano al problema della innovazione economica e ovazione tecnologica organizzativa dei sistemi produttivi
Senza queste con senza che queste consapevolezze prendano corpo e in una politica reale io credo che noi saremo destinati sì arrestare in Europa ma con una subalternità prima tecnologica e poi culturale
Il Partito popolare che i è stato sicuramente il motore dello sviluppo come erede dalla nel passato dalla volentieri istriana
Credo che non può lasciare ad altri questo spaccio che indubbiamente si è ampliato e che sicuramente sarà occupato da altri partiti se non lo farà il nostro grazie
Renato
Diamo la parola vittoria Angelici parlamentare proibite
Si prepari un po'Stefani
Ho seguito con molta attenzione
Questa mattina la relazione
Di Castagnetti
E mi è sembrata come sempre pregevole puntata verso l'alto
In un tentativo di realizzare un disegno il più possibile organico delle esigenze
E identificare un itinerario nel quale collocare l'azione politica del Partito popolare nei prossimi giorni e tuttavia credo che non sia male fornire alcuni elementi di integrazione di completamento
Se me lo consente Castagnetti
Su problemi che più direttamente si riconnettono alla alle situazioni della realtà del territorio
Che nel quale viviamo in modo particolare territorio beh meridionale Castagnetti identificava due linee di direzione politica sulle quali impegnare il partito nelle prossime settimane completamento del quadro europeo che mi sembra che sia incontestabile e sicuramente positivo
Ileana ricostruzione del tessuto sociale del Paese e qui articolato una serie di indicazioni precise stato sociale famiglia scuola legalità fornendo hanno presi por mente un quadro di indicazioni utilissime
Ma credo che abbiamo dobbiamo aggiungere nel momento nel quale qui decidiamo sui programmi che dovranno caratterizzare l'abilità Partito popolare nelle prossime settimane nei prossimi mesi
Dovremmo essere in condizione identificare anche qualche altro contenuto che dia costrutto che ci faccia riconoscerà frangente che dia resisterà spinta per andare
A
Situazioni che si determinano di qui a poco tempo fa domenica avremo le elezioni
Intanto credo che a quegli obiettivi bisognerà aggiungere quello di assicurare a tutti i cittadini italiani il diritto di cittadinanza in questo Paese assicurare il rispetto della dignità di lavoratori qualche come che è una condizione fondamentale primaria di giustizia sociale
Questo non può costituire che è un obiettivo centrale dell'azione che il Partito popolare portare avanti nelle prossime dei prossimi mesi quindi voglio dire noi lo stiamo l'unico modo per assicurare
Dignità di cittadinanza è solo quella di assicurargli un lavoro
Io mi rendo conto che c'è in qualche modo
Una sottovalutazione almeno nell'arco nell'ambito di questa Assemblea come se foste questo un problema marginale
Questo cari amici popolari è un problema centrale tra le quali al modo con il quale non lo affronteremo dal modo con il quale noi riusciremo a caratterizzarsi su questo obiettivo probabilmente deriva Rambo successi o insuccessi dal punto di vista elettorale comunque della capacità di consenso il partito avrà nell'ambito del nostro nostro paese
In alcune aree sappiamo che questo non è più un problema drammatico ma in molte aree del nostro Paese
Che stava sei sette regioni meridionali queste un problema largamente drammatico
Sì saldamente situazioni nelle quali aree vaste delle quali su due giovani che vedete uno non riusciva a entrare mai il mercato del lavoro costui sarà costato Natale margine
Si onera tutto sviluppo direi al fatto impiego allo sfruttamento un partito popolare come il nostro deve farsi carico di fare di assumere i contenuti di una di un'azione di questo tipo
Ci sono situazioni gravi come quella che andava ricordando Castagnetti questa mattina con una disinformazione che aveva parlava di una struttura Grottaglie che
Non era stata preparata datato ventisette metri
E invece nella struttura era pronta da ventisette metri il capitale pubblico ha speso ottantatré miliardi
E soltanto adesso sulla base di sollecitazioni che sono state fatte potrà acquisire un ruolo essere un centro di produzione di produttività anche abbastanza avanzata
E allora se questo è un problema noi dobbiamo essere in condizione
Di fare un minimo di consuntivo ormai la legislatura che è in atto pronunciate da oltre tre anni bene noi dobbiamo adesso verificare se in questi tre anni l'azione nel partito
L'azione delle dei gruppi parlamentari sono stati coerenti Rispetto agli intenti che noi abbiamo assunto nei confronti dell'elettorato compie nei confronti della nostra gente
Se andiamo a vedere i documenti che riguardano le ottantotto tesi dell'Ulivo se esaminiamo rileggiamo
Le relazioni programmatiche del presidente Prodi la prima il secondo governo se esaminiamo la relazione programmatica di
Dell'attuale presidente del Consiglio D'Alema
Se andiamo a vedere i documenti del nostro congresso le lavorazioni che sono state fatte a livelli di studio troviamo alcuni fili conduttori alcuni fili d'argento che il mediano contenuti gli abbiamo ritenuto esseri centrali per la politica della politica economica del nostro partito
Questo si chiama ovviamente all'interno di questo contenitore generali questo senso della della condizione generale che l'Europa abbiamo detto che lavoro il riequilibrio delle forti divaricazioni meridionali che corrispondano a recuperarla non solo l'esigenza di un ellittica che deve finire ma anche la possibilità di dare a questo Paese una modernizzazione una capacità di corrispondere complessivamente organicamente alle sollecitazioni egli ai problemi che pone inserimento in ambito in ambito europeo e mondiale il momento della globalizzazione
Su questi problemi io credo che la relazione questa mattina
Pur pregevole ha lasciato aspetti che devono essere sicuramente approfonditi
L'Europa è un grande obiettivo non lo scopino io non lo scoprirà nessuno è un grande successo che oggi viene completato dalla dalla dalla dalla nomina di Prodi Astana Commissione alla presidenza della Commissione
Era direi la verità che in questo momento l'atteso a un'infezione maggiore di questo contenuto di grande importanza la sta facendo Prodi tempo che
Quali fatale che si identifica l'Europa con lunghi
Io qui vorrei ricordare quanti nostri amari abbiamo manciata di Amodio titolo in Parlamento
Quando sollecitando un impegno serio nel direzione ad esempio però affronta nei titoli dati contenuti parlo del lavoro ma voi pensate che per due anni e mezzo non siamo stati capaci di fare eseguire una semplice conferenza del lavoro la Conferenza nazionale di lavoro e qui ovviamente vorrei parlare che manca anche un minimo di sensibilità rispetto a questi problemi
Bene
Voglio dire oggi io credo che ha fatto bene Castagnetti a rivendicare il ruolo con dignità il rivendicare il ruolo che noi abbiamo avuto del momento guardare l'Europa l'abbiamo acquisita fra i primi Paesi nel sistema monetario e poi realizzato questo questo obiettivo è una rivendicazioni da fare
Perché noi parlamentari molte volte come dicevo inghiottendo dei rospi con grande senso di lealtà andando contro anche dire a quelle che erano impostazioni di carattere generale del nostro partito abbiamo chiudi gli occhi si vota di dietro probabilmente non sempre facendo facendo bene
Allora voglio dire nel frattempo tuttavia perché poi
Nelle contrapposizioni vale solo un fattore di forza e così come è vero che se c'è una moralità delle cose queste solo nella realtà dei dati concreti oggi noi possiamo dire
Che registriamo un profondo insuccesso rispettata timore che avevamo condurre sul piano dell'eliminazione delle divaricazioni territoriali sul piano dell'alimentazione di un volume di lavoro che svolge più consistente
Nel senso che abbiamo dati che sono veramente allucinante
Tutti i lati tutti i rapporti che voleva migliorare di rapporto fra le povertà
Nel corso di questi ultimi anni la povertà è dilatata sia ulteriormente migliorato peggiorato
Il rapporto fra nord e sud e per quanto riguarda le infrastrutture queste queste divaricazioni si è ulteriormente accentuati il problema riguarda i trasporti servizi
Se andiamo a vederli o la sventura di lavorare in una Commissione trasporti
Sì andiamo a vedere malgrado le lotte di che andiamo facendo quali sono dei flussi di finanziamento che vanno sui vari capitoli al nord e centro a quello meridionale sono al allora ci rendiamo conto dello stato titoli assurdo del Terzo Mondo che abbiano nel sistema ferroviario nel nostro Paese soprattutto nel Mezzogiorno siamo stati incapaci
Di farsi dare dal governo venti miliardi per completare una struttura di grande importanza e completamente il raddoppio della ferrovia aria che vada un grande centro come vari da un altro grande centro sino a Bari da Taranto sessanta settanta chilometri di dice Rodotà
Per ottenere i diritti miliardi abbiamo dovuto noi parlamentari meridionali con un'azione trasversale mettere sotto il governo
Mentre nello stesso tempo si stanno spendendo quaranta mila miliardi in una in onda il programma di alta velocità che si ferma a Napoli e allora caro
Chi non c'è più nessuno ieri quando ha detto il ministro a pancia scrive per dire caro Franceschini ormai siamo in condizioni di modificare Albin Michel il programma che spende quaranta mila miliardi per le l'ammodernamento del sistema ferroviario che si ferma a Napoli
O siamo in condizioni di portarla a Reggio Calabria appoggia Parma altrimenti non poco morale avremo la registrano sconfitta brutale ci punirà anche in termini elettorali
Queste fate credo che noi dobbiamo dire con assoluta precisione per fare le battaglie Lecco altra determinazione
Io voglio dirvi quindi su questo piano dobbiamo la polarità Clizia che ci ha fornito l'Istat e perché come dicevano i dati sono sono polemica moralità
Ieri su tutti i giornali elevati i dati che si riferiscono all'occupazione all'Istat bene
I dati dicono che sono il tormentato ha finalmente diceva questa mattina Castagnetti duecentotrentuno mila nuovi occupati in Italia nel novantotto
Bene questi duecentotrentuno mila hanno hanno limitato per l'uno e otto per cento l'occupazione del labrador per l'uno virgola uno per cento
Dilatazione è positivo quindi dei dati nell'area del centro della rete del sud abbiamo avuto un decremento dell'uno e due
Del novantotto quando cioè l'Europa ormai era qui era sistemata dovevamo cominciare affrontare con il secondo tempo i problemi che riguardavano lo sviluppo l'occupazione e cose di questo genere
E basati non è che sia da cosa lo potevano essere drammatica perché se passiamo da un dato che è del cinque al sei e due
Va be'no sempre un dato negativo però ma siamo patronati nell'area meridionale da un dato che è del ventidue quattro al ventitré sei il che vuol dire che in determinate aree come dicevo prima su due cittadini su due lavoratori su due giovani uno non lavorerà mai
E allora voi dovete darmi dovendo supportarmi
In termini motivazionali cosa posso fare io per andare a parlare per offrire al loro un momento di speranza Pelosi al loro un itinerario politico venuti dall'uno militanza politica nella quale mi si possono tutelare quello che interessa il collocarsi
Nell'ambito di questo grande movimento partitico culturale e sociale che credo popolare
Perché qui io credo che da questa Assemblea
Dobbiamo dare parole precise
Dobbiamo fare delle scelte precise e dobbiamo accettare delle sfide precisazione poi come eventi il valore della coerenza è un valore che premia costi cosa costi anche se andremo guarda dette alla critico questi devono ci siamo andati in due-tre
Ma quanto sarebbe stato bello se le crisi di governo di prove selettive di governo che si sono state successivamente si fossero state fatte su questa posizione del Partito popolare
E con una grande determinazione con una grande Forenza da Carla fatta così netto la facciamo la crisi sulla mancati in quanto nel Mezzogiorno sulla redazione di di posti di lavoro
Dare una prospettiva giovani credo che in questo tempo vista un questo caso chiuso chiedo scusa chiudo trema avremmo sicuramente fatto degli interessi della nostra gente perché nome dimenticate mai
Che poi la gente va con chi li risolva i problemi
Cenni risolviamo noi riconduce il nodo è probabile che gli risolvono gli altri
Gli andranno con gli altri
Queste ondate uccidete oggettivo però dalla quale non si può prescindere siccome noi potremo risolvere problemi insieme
Ad ali di valori a fornirli gli elementi direi di riconnessione di un impegno di una militanza politica che si anche culturale sociale perfino spirituale credo che avremo le condizioni ottimali per fare queste cose oggi parlo di presidente ho letto questa mattina nota di delle del professor Monti il quale dice ma nel Mezzogiorno le cose andranno così perché non c'è flessibilità bene anche i professori dicono delle delle delle ivi fattezze di un amore così nel senso che i dati sono questi
Complessivamente considerato i dati produttivi dell'area meridionale forniscono il dato del quarantacinque per cento della lavorazioni che lavorano in nero no
E nel settore agricolo a questo quarantacinque per cento diventa settanta per cento altroché flessibilità i contratti di rimodulazione sono in atto in questo momento ma della dire cifre generali che devono pagare i colpi d'artiglieria di Cefalù ritenersi vogliono pagare il venti per cento
Voglio dire quindici abbiamo problemi complessi sui quali ovviamente no con le parole d'ordine più flessibilità perché la flessibilità c'è si tratta anche qui di stimolare un impegno diverso il mondo imprenditoriale molte volte allora perché soltanto questo abbiamo acquisito questo grande obiettivo che l'Europa l'abbiamo acquisito tutti
L'abbiamo acquisito con il sacrificio soprattutto galleggianti meridionali l'abbiamo ora qui dopo sacrificio debba invece due parlamentari popolari che hanno dovuto come dicevo prima inutile morti i nostri
Per perché che la cosa gli si è passata è storicamente un grande obiettivo alla andare avanti ha detto & sia alcune settimane fa un paio di settimane fa abbiamo fatto particolare ha fatto un bel convegno su questi temi
Guardate che
E doveva essere un convegno nazionale si è poi rivolto in un convegno regionale ma ha fatto bene code contenuti opportuni serio li devo ringraziare Marigliano ingaggiati Franceschini si va a cacciare Ilo figlio che qui non vedo ma fa questa cosa non basta i micidiali
Che hanno quel rinviato al quale faceva riferimento Castagnetti questa mattina da qua non si può prescindere
Siamo largamente dimenticato
Credo che non ci sia stato se non dodici secondi un un una delle grandi sia RAI uno RAI due e poi siamo stati completamente snobbati da tutti i giornali largamente quindi voglio dire anche su questo piano noi abbiamo bisogno di attivare strumenti di conoscenza di informazione allargare direi un circuito che ci consenta di mettersi fra la gente dobbiamo essere conosciuti dalla gente riconosciuti per le cose che vogliamo fare
Per gli obiettivi che vogliamo raggiungere per coerenza che dobbiamo mettere in campo ma queste coerenza occorrono Bibione dimostrarle testimoniarla e credo che questo sia il segno divenne un'uscita positiva da una riunione come come agire no dicendo come in un passaggio ha detto
Il
Castagnetti ci sono i patti territoriali contratti dalla grande la Roma ci sono qua ventitré patti territoriali dodici patti territoriali
Ventitré più dodici sono atti sono trentacinque nel sono partiti due vale allora la quattrocentottantotto lo so chi me lo dici vado un minuto fa dopato sia dato che pure una buona legge
Ma l'acqua un'ottima legge dei si rispetta le scadenze ha dimostrato di essere una buona legge ma la quattro ottantotto finanziale al diciassette diciotto per cento i progetti che indagano presentate
Quindi se poi tu fai strumenti può di contratti Daria non partono per adesso c'è stata la seconda firma Susan Batson talvolta ci sarà la seconda firma su Gioia Tauro ma già a tavolo noi viviamo una delle cose più vergognose
Lì c'è il più grande porto italiano c'è la più grande compagnia di movimentazione marittima italiana
E perde per arrivare a Gioia Tauro ci si arriva con un binario a scartamento ridotto senza essere rettificato il che vuol dire che è una vergogna tout court da questo punto di vista fair play qua anche se questo continua a svilupparsi sarà un porto per interessi bene dove arrivano le grandi navi mettono di contare sui piccoli saranno quale sviluppo nasceranno alla caviglia questi sono problemi per i quali io credo chiedo che questo convegno che questo a seguirlo assemblea nazionale dieci alcune cose precise esca fuori connesse scrive precisi del con beh con programmi precisi in modo da dare il senso della speranza il senso della consapevolezza che orari Cisano e Partito popolare fra quelli chi batterà con decorrenza perché vengono acquisiti io mi auguro che sia possibile
Da
Dovremmo andare ora la parola Bettanin vorrei sapere se in tanti ok e data concluderemo con don Gaetano Lorusso grazie
Vicepresidente dell'AGESCI
Avendo avuto l'incarico dall'ANIA associazione
Anche se la presenza qui di molte Celtic
Parlerò ugualmente convinto che anche se è uno solo voi fosse rimasto qui avrebbe diritto ad ascoltare la parola di un associazione invitata a questa Assemblea grazie
Il saluto il ringraziamento per l'invito l'augurio di buon lavoro
L'espressione di una fiducia nel vostro lavoro
Nel programma di questa Assemblea ponete il problema dell'identità del partito
E noi vogliamo credere che questa attenzione
Non sia motivata dalla considerazione di un crescente distacco dalla società della società dalla politica della gente dai partiti
Ci auguriamo che gli stia a cuore di rivitalizzare rinvigorire la forza ispiratrice di valori cristiani
Poiché pensiamo che questa sia la strada Tappert correre per dare ascolto alla voce della società
Questa mattina è stato già ripetutamente detto
è necessario avere attenzione alla società
Poiché la società è in grado di suggerire un progetto di rinnovamento reale chiedendo ad un partito
Di non guardare solo a se stesso
O all'esercizio del potere per il potere
La società italiana oggi nonostante tutto
Esprime una notevole presenza di cittadini che si associano in un'azione di volontariato che molto risponde alle necessità del Paese
Ma che nel contempo molto deve chiedere nella situazione della sussidiarietà allo Stato e alla politica
Per quel che riguarda la gestione sappiamo bene che voi del Partito popolare avete ben chiara l'ispirazione della nostra azione
E delle finalità che perseguiamo
Le ragioni del nostro impegno risiedono nella necessità di far riconoscere il diritto primario dei genitori e della famiglia riguardo all'educazione
E l'affermazione del conseguente diritto alla scelta educativa
Ma è una battaglia di libertà che riguarda tutti perché a tutti interessa che in Italia si decida per un patto di educazione che attraversi la famiglia la scuola e la società
Nel recente nostro congresso straordinario abbiamo lanciato la proposta di questo patto educativo
Convinti che l'opzione fondamentale per il nostro futuro un'autentica cultura cioè fare ciò che si deve fare perché l'uomo sia sostenuto nel suo sforzo di valorizzare la propria umanità
La scelta educativa è imprescindibile ed è altrettanto imprescindibile che educazione si attui nella libertà
In questa prospettiva l'autonomia reale della scuola e dei soggetti che la animano ella promuovono è condizione per la promozione della scuola e la parità scolastica tra scuole statali e scuole non statali e condizione previa per introdurre fattori di sana emulazione
Attenzione massima all'impegno educativo
è questo il nostro programma e stiamo avviando un progetto che coinvolge tutte le componenti scolastiche
Primi fra tutti i genitori per chi è perché siano chiari compito della missione che ognuno ha nel rapporto con gli altri per la crescita morale e spirituale della società
Chiediamo alla politica e quindi anche a voi di metterci il massimo di quanto le spetta fare
A voi vi impegnate al massimo perché questo obiettivo di libertà e di cultura sia conseguito grazie
è la volta di don Gaetano Lorusso però non sono attese in canna
Allora aggiorniamo i lavori all'ICCRI con a una precisione non dico in Svizzera ma con abilità
Aspettiamo
Preferisco le platee limitati
No no non è quella dei pochi ma buoni ma ha preferito
Badate anche perché sicuramente c'è più sicurezza di quando c'è tanta gente
Devo dire che
Lo sforzo fatto da Castagnetti questa mattina notevole
Per mettere al centro
I problemi di fondo sulle quali si deve concentrare un programma di un partito
Anche per la mia esperienza professionale io mi concentrerò sugli aspetti
Economici sociali e via di questo programma
Facendo alcuna riflessione che mi paiono decisive
Io sono profondamente convinto
Che il tema di fondo dei programmi dei partiti dei partiti europei in particolare nei prossimi anni sarà l'occupazione
Cioè come riuscire è a creare lavoro in un contesto di elevatissimi cambiamento
Cioè quello un lavoro normale
Un lavoro frutto di destabilizzazione profonde
Questo problema di fondo che è la grande promessa dall'Europa è una promessa allo stato attuale mancata
Il punto di partenza è queste o dobbiamo interrogarci sul perché questo capita
L'Europa oggi è una grande incompiuta
è stato è un grande miraggio è stato un grande miraggio a cui portare l'opinione pubblica di tutto il continente
La promessa di un risanamento che aveva al suo fondo alla portata una grandissima fase di sviluppo
L'appuntamento dall'euro non ha ancora adempiuto meritava in pieno questa promessa
Interrogati sul perché avviene è uno dei motivi di fondo sulla quale tutti i partiti europei si devono cimentare
Sostanzialmente credo che l'Europa
Litiganti nazione europea che hanno approntato con una determinata politica economica quella del risanamento
La stagione ma dall'Europa non riescono a determinare il cambiamento di fase l'Europa è un grande continente che esporta più di quanto importa a Bilancia commerciale in attivo
Ha grandi risorse da utilizzare a bilanci tutto sommato in ordine non avrà più il problema dell'inflazione anzi avremo il problema esattamente il contrario cioè di un rischio di prezzi eccessivamente in calo
Ma è un Paese è un'area continentale che sotto utilizza le sue risorse
Il problema vero è che la fase nuova dall'euro non può essere più affrontata con le politiche che ci hanno portato all'euro
Politiche che hanno depresso la domanda interna
E che hanno e che comportano una incapacità dei determinano una pari dell'inviluppo simile a quella statunitense
Noi non possiamo avere una politica monetaria restrittiva colliquazione sostanzialmente azzerata
E non possiamo avere tattiche sono impossibilitati a praticare le politiche di bilancio di tipo espansivo
C'è una una sommatoria di politiche monetarie restrittive
E politiche di bilancio restrittive produce un sotto utilizzo di risorse in queste condizioni l'Europa non saprà adempiere alla promessa di determinare una grande fase di sviluppo
Il problema non è economico
Il problema non è economico il problema non è la Banca centrale europea la Banca centrale europea non poteva non avere che una politica economica di tipo immobilità
Il problema è politico
Non è possibile avere un grande mercato non è possibile avere una grande farle bene viluppo se non ci sarà un'Europa politica
Pesce Luna ma non avrà una politica economica a cui corrisponde istituzioni e strumenti di cui di di quel livello
Per il problema dei come dotare l'Europa dei una istituzione politica in grado di avere un coordinamento di politiche economiche vere è il problema centrale dei partiti europei
E ci sono due interfacce
Di un mancato conseguimento di questo obiettivo primo se non avverrà Puerto
I cicli e Ichi cicli politici
Europei saranno cicli costantemente caratterizzati da fronti azioni Terna oggi è il turno dalla sinistra non illudiamoci alle prime tornate ci saranno dagli stravolgimenti di tipo politico
In Europa facilissimo che torni la pesca ma dopo la lettera ci sarà il turno dalla sinistra ma l'Europa vive a un sarà un elemento di stabilità
Non è un caso che gli Stati Uniti oggi hanno una credibilità ancora superiore di quanto era la fase precedente dall'euro perché gli Stati Uniti sono una moneta sono una nazione sono un presidente c'è o no un'autorità
Quando parlano questi autorità c'è una rispondenza dei mercati economici
Quando parlano le autorità europee Gadda Buglio vi interessi e di posizione che non sono in grado di realizzare una politica economica il primo punto di un partito che ha vocazione europea è come dare istituzione perché tale istituzione all'Europa economica è la premessa per una fase di sviluppo di lungo periodo
Chi dal punto di vista economico l'Europa ha del tutto conseguito come per quei condizione operative
Secondo è lì l'interrogazione
Su quello che può fare il nostro Paese
Si discute molto su cosa fare per fare occupazione imitando modelli Castagnetti diceva giustamente il problema dell'Italia il problema del suo riequilibrio territoriale
Non c'è ombra di dubbio
Nella mia esperienza io ho verificato sul piano pratico sette anni di lavoro nelle aree meridionali da sindacalista
Ci Remo in questo obiettivo nei prossimi cinque anni
Salteranno gli equilibri politici e sociale del nostro Paese
Non esiste risanamento economico duraturo
Non esiste equilibrio nella spesa sociale dal farsi e noi avremo una popolazione attiva che aumenta di un milione e mezzo dei occupati
Un milione duecento mila giovane sono concentrati nel Sud come fare una politica per mettere al lavoro queste risorse decisivo per gli equilibri dal paese
Perché non ha funzionato ma è evidente perché è una politica dell'equilibrio non lo si fa con obiettivi a un anno a due anni
Lo si è lo si fa con coerenza di lungo periodo e interventi di tipo massiccio
Le grandi aree che hanno dimezzato in pochi anni la disoccupazione hanno concentrato certezza di lungo periodo
Il nostro Paese non riesce a dare certezze di lungo periodo
Non solo sulla questione dalla criminalità non riesce a darla sulla questione fiscale non riesce ad andare sulla questione salariale non riesce ad Arles sulla questione creditizia non riesce a darle sulla questione sul sul trattamento dal fiscale dei capitali gente a queste certezze di lungo periodo non avremo una capacità
Dipesa dalle aree meridionale
L'altro punto di riferimento importantissimo
Noi non riusciamo a ragionare con un'economia che si deve trasformare in un'economia dei servizi
Un'economia dei servizi l'economia dei servizi è quella che c'era occupazione nei prossimi anni
Le premesse per fare quello che stanno facendo con gli Stati Uniti avere un cambiamento dalle strutture dei servizi che va bene che ingloba innovazione e trasferisce innovazione sono processi radicalmente diversi da quelli industriali
Per fare queste ho bisogno avere buone politiche di regolamentazione del tutto uguali agli affetti corporativi che tradizionalmente caratterizzano l'economia di servizio
Cioè soprattutto le parti di tutto il testo avere la capacità di promuovere rapidamente innovazione d'impresa
Da questo punto di vista il nostro Paese e sei anni che naviga su una politica che ha supplito alla capacità vivo la politica la politica dei redditi
Sono stato
Personalmente il fautore anche fisicamente scrittore dei testi la politica dei redditi e vi dico che se andiamo avanti e siamo convinti
Che la politica dei redditi possano supplire all'incapacità della politica noi facciamo un grande errore
E finiremmo per attribuire ai patti sociale una potestà
Di incidere sulla politica economica che i patti sociali non hanno più
Better ha ragione
Perché è stata importante il patto sociale nel nostro Paese
Non ne ha parlato Castagnetti ne voglio parlare io primo perché ha supplito alla tradizione politica destituzione erano troppo deboli le parti sociali hanno saputo a sostituirsi alle istituzioni
Secondo testato una disponibilità dei sindacati a una polacca di politica salariale a diciotto la il tasso richiamato dalla dichiarazione la pur utilità
Terza
C'è stato il mondo industriale che si è fatto carico di modernizzare ed imporre alcuna regola ai settori protetti
Nei prossimi anni queste condizioni non saranno ripetibili
Non saranno ripetibili perché non auspicabile che ci siano istituzioni deboli non è realistico prevedere che i sindacati continua ad avere una politica salariale dopo diciotto al tasso di Pionati produttività
E l'economia dei prossimi anni saranno economie disservizio con soggetti e protagonisti di tipo nuovo
Il patto sociale di Natale non è la panacea di tutti i mali
Se rimaniamo ancorati senza una politica in grado di orientare le risorse mai faremmo un errore colossale
Qual è il problema per un partito come il nostro
Un partito che volesse a parole ho patito modernizzatore come lo è stato nella storia del dopoguerra cioè in grado di catalizzare i consensi
Di questi settori del paese che si fanno carico di essere classe dirigente non solo in politica ma anche nella società civile nel mondo imprenditoriale la moda l'autonomo e dipendente Los siamo a questo
Io credo assolutamente di no non abbiamo ancora queste condizioni
Cosa intendo io per un partito modernizzatore
Un partito in grado di far transitare il Paese
Nella fase economica da uno fa l'industriale e post-industriale ammantata un'economia dei servizi iniziarono il pudore posti di lavoro in grado realisticamente di promettere che i costi della transizione i costi economici dalla tradizione che saranno elevatissimi soprattutto per un Paese che ha avuto la spesa sociale il il l'intervento pubblico in economia come ha avuto l'Italia che questi costi saranno inferiori ai benefici futuri cioè in grado di catalizzare speranze
E torno al cambiamento Icaro rifà sopportare i costi quando cambiamento in in previsione di una promessa di medio periodo che c'era migliore di quella situazione che abbiamo oggi
Cioè in grado di commettere ai ceti medi di questo Paese che sono interno di un partito moderato modernizzatore
Che i problemi che vorranno sopportare il solo problemi di destabilizzazione dall'ordine costituito perché sia il mondo imprenditoriale come abbiamo visto sia il mondo economico
Sia nel mondo del lavoro dipendente pagheranno questi costi
PDS rincaro a transitare di coagulare gli elementi cambiamento cosa sono gli elementi di cambiamento del primo
Governare la tecnologia abbiamo la portata di mano la possibilità di cambiare la vita del paese
Dalle popolazioni
Non può essere un costo la tecnologia un costo sociale il problema è capire come intorno al Grandi Progetti sociale il cambiamento dalla burocrazia che mette al centro il cittadino
La possibilità di demolire drasticamente la burocrazia la possibilità di cambiare la sanità partendo da cittadino applicando le telecomunicazioni al sistema sanitario
La possibilità di cambiare quello che sono i modelli di lavoro
Ci posso intorno a questa filiera che è politica c'è la riprogettazione cambiare il modello di corruzione e modello di corruzione e da lì ripartire perché all'occupazione Blair in Inghilterra ha fatto esattamente questo
Cioè intorno a grandi disegni di cambiamento ha coagulato interessi aspettative
In Italia non riusciamo a trovare un sottosegretario chi si occupa dell'impatto delle telecomunicazioni sulle quali gli altri Paesi hanno voi mi mobilitato le loro grandi intelligenza
La seconda una democrazia economica
Siamo il più grande Paese
Dal punto di vista ben risparmio una grandissima potenzialità l'investimento
Ragioniamo ancora come se gli equilibri fossero quale mille novecentonovantadue dove da un lato c'è del capitalismo di Stato alle quali faceva nolente riferimento o volete disalimenta mi cinque minuti in più sono il primo grazie
Il ferimento il partito democratico cristiano
è un capitalismo dalle grandi famiglie statico è saltato questo equilibrio la politica se ne sta occupando
Io credo proprio di no
Il modo con cui abbiamo approcciato il tema dalle liberalizzazione dal cambiamento dei soggetti economici al Paese avvista una società a totale dalla politica
Totale
Se non ci fosse stata la battaglia dall'onorevole Pinza
Sulle fondazioni bancarie
In queste settimane avremmo avuto il controllo del risparmio italiano tutti in mano internazionali chiede diamo conto con le alleanze dalla sinistra che poi emergono in quella direzione sull'albo antico lamento dei punti ritenuta quant'è la verità
Non Gescal top anche la parte al nostro partito utili e inutili posizionamento lei soggettività mediazione al risparmio
Dei fondi diffonde l'investimento della previdenza integrativa ben azionariato popolare erano tutte condizioni noi avevamo al condizione culturali per essere il partito per la modernizzazione del sistema finanziario
E siamo stati disattenti ripeto grazie alle battaglia di alcuni singoli e dal nostro cento che è rimasto nelle fondazioni
Altrimenti anche quella battaglia sarebbe stata persa il tema della democrazia economica dalla modernizzazione del dal risparmio ed alla rappresentanza del risparmio popolare è uno dei grandi temi da Partito Popolare chiaro una dimensione nuova nel mercato dalla globalizzazione
Il terzo
Con l'Oriente amo il cambiamento nel bel fa nazionale
Un grande partito che governa transizione e dal territorio aspettative non può non occuparsi di coloro che rimangono indietro nella corsa al cambiamento
E quando i cambiamenti sono intensi la povertà e mobile
Mobile e facilmente rifondi bile povertà culturale povertà economica
Il nostro bel fare il nostro sistema di stato sociale è un sistema irrigidito
Norme in grado di dare opportunità a chi rimane fuori dalla macchina cambiamento dire inserire e tutto appollaiato sul sistema pensionistico che ha compensato strudel tutte le magagne al sistema come vogliamo dare una grande prospettiva avvenga esso dei giovani i termini di occupazione di nuova imprenditoria di dinamismo di zona copricapo anzi è tra coloro che rimangono fuori dal circuito
Si parla tanto di flessibilità del lavoro ma noi ci rendiamo conto che due terzi dal mercato per lavoro oggi non agli elementari diritti diritti
Nel senso che a questi lavoratori quando rimangono fuori dal circuito sia mangiano letteralmente nel senso alla parola cioè tutto il sistema dalla regolazione del rapporto di lavoro ente alzare il faccione di come si interviene a creare opportunità di reinserimento è parlato nel nostro Paese riesce un grande partito diventare il motore di questo cambiamento
Indicandone Siri costi cioè il sistema pensionistico si lavora troppo poco allungando ma indicando ma realisticamente quale ciò possono essere due l'étoile pertinente a me i benefici di questo sistema
C'è un grande partito che si propone di essere il centro moderato
Di essere il perno dalla modernizzazione non riesce a stimolare queste aspettative di cambiamento è un partito che si è usato quindici al suo interno
Questo è il problema che abbiamo di fronte
Noi dobbiamo dobbiamo riuscire a rendere esigibili quelli che siamo secondo morì Mitanni al cambiamento del miglioramento la società italiana
Castagnetti in questa mattina ha dato un contributo notevole in questa abitazione
L'interrogativo che dobbiamo porci riesce questo messaggio riesce a diventare un messaggio di massa
Perché solo se avremo questa capacità di far diventare le nostre riflessioni un messaggio rimanesse a noi diventeremo un grande partito modernizzatori del Paese
Cioè non riusciremo a fare questo di saremo un contenitore in fase di esaurimento questo Piero che avevo svolto che dobbiamo fare in vista delle prossime campagne elettorali grazie
Siamo
Ringraziamo Natali Angelina scritta
Negli anni
Scusate ma no alla a Giacomo Finley
Responsabile Ufficio scuola Pd del Lazio
Si prepari Sergio Zoppi
Desidero anzitutto dare un saluto il saluto al nome del mondo della scuola del Lazio io sono il responsabile del Partito popolare
Per il settore scuola nella Regione Lazio ed è a questo titolo
Che mi sento abilitato qui a questa Assemblea a fornire
Che contributo di di riflessioni legate non solo al mondo della scuola ma anche
In un campo più allargato a quelli che sono i grandi temi di questo incontro
Che si propone già nel tema di relazionarsi con la società
E con tutti quelli che sono i valori all'interno dei quali si muove il l'incontro l'assemblea di oggi ha il tema
Ritorno al futuro
C'è stato un libro molto interessante uscito da poco
E pubblicato da un parlamentare del Partito popolare che capogruppo nella commissione Istruzione e Cultura della Camera che si intitola le radici del futuro
In questo libro
Vengono affrontati oltre che temi di carattere religioso particolarmente interessanti anche un tema fondamentale quello della connessione esistente
Tra il mondo dei valori ai quali ci si ispira e i programmi
Dei partiti che oggi dicono di operare in nome di quei valori
E
In questo libro c'è una brevissima annotazione che io voglio rapidamente sottoporre all'attenzione dell'Assemblea quello del perché oggi siamo nella società ad operare e perché diciamo di operare sotto quel segno in vista di quegli ideali addirittura nel libro vengono riportate alcune frasi estremamente interessanti
Trattate dalle encicliche dalle ultime incide che in cui si discute e si affronta il problema del reale perché esisteva oggi un partito e perché esistono oggi mille novecentonovantanove delle forze politiche che dicono di ispirarsi
A determinati valori questo è un problema fondamentale non dobbiamo dimenticare
Che noi oggi attraversiamo un momento di estrema difficoltà
Non dobbiamo dimenticare al di là della costruzione estremamente suggestiva fatta da Castagnetti questa mattina che ci ha un po'condotto per le strade per le vie del progetto e del sogno che la realtà è più amara e più drammatica
è la verità
Ed è la realtà di un partito che oggi purtroppo è amaro dirlo sta negoziando quote di sopravvivenza
è un partito che non sempre riesce
Ad agire
E a proseguire l'azione politica nella logica dell'alleanza in coerenza con la propria identità perché questo è il vero problema amici quello dell'identità
E quello dell'identità tradotta in atti concreti e visibili
Perché è facile
E forse comodo
E forse semplice
Identificare alcuni valori di grande importanza quello della vita quello della persona quello d'occupazione quello del lavoro quello
Del progresso sono tutti i valori di grande e di eccezionale valenza c'è da vedere come purtroppo però questi valori nell'ambito dell'alleanza nell'ambito della governabilità e nell'ambito del percorso di convivenza politica in una fase estremamente delicata dove questa come l'attuale dove esiste comunque un partito egemone
Di un'alleanza come si possa continuare ad operare
Nel solco di quegli indirizzi nel solco di quegli obiettivi
Senza sacrificare la propria identità questo il vero problema noi lo viviamo nel mondo della scuola che è uno degli aspetti più importanti e più fondamentali la scuola oggi è sotto gli occhi di tutti sulla stampa e sui mezzi di comunicazione
Affronta un terremoto continuo di le riforme di progetti di modificata agli esami di maturità all'innalzamento dell'obbligo scolastico alla riforma dell'amministrazione
A quant'altro possa essere di c'era il il giurista e e scrittore Vincenzo Cuoco che diceva
Voler tutto riformare eccome voler tutto distruggere
Forse in questo momento la chi brilla fazione che attraversa l'azione politica complessiva del sistema scolastico sta scontando questi effetti all'interno il Partito Popolare
Per quanto si sforzi per quanto operi e non è a dire che non ci siano momenti di impegno attraverso la consulta nazionale attraverso le consulte regionali del partito non sempre riesce a mio avviso a dare quel segnale di presenza forte che viene richiesto per poter poi spenderlo di richiesta di consenso
Voglio semplicemente
Sottolineare un aspetto
Non è di secondo piano in un momento come questo l'attenzione al conferimento di potere
A coloro che poi devono governare queste dinamiche
Non è senza significato non è senza valore non è senza importanza che le dinamiche della formazione
Che le dinamiche della programmazione che le dinamiche dell'occupazione che le dinamiche comunque connesse alla cultura siano in questa o in quella mano in questo o in quella persona in questo con quel gruppo nell'al ministero della pubblica istruzione nel mondo della scuola
I vi amo la consapevolezza e la preoccupazione che non molte delle scelte anzi poche di queste scelte siano nel senso delle istituzioni e non nel senso di una omologazione politica
A senso unico che relega il Partito Popolare in una condizione di sudditanza e comunque di marginalità lo sforzo che questo partito delle cose
Tanti amici che sono impegnati nel mondo della scuola e quello di coniugare
Le ragioni della governabilità le ragioni della coesistenza politica con quelle dell'identità che mai come in questo momento ed essere rivendicata come un momento forte come un momento che vede incentrato nella dignità della persona nella sua interezza
E nella sua globalità l'azione delle istituzioni diversamente operando soltanto divenendo
Politicamente negoziando quote di sopravvivenza no no per poter riottenere
Il consenso nel governo rischieremmo di perdere il governo del consenso
Diamo ora la parola al sottosegretario della pubblica istruzione Sergio Zoppi
I precari conversazioni
Nei minuti
A mia disposizione
Mi soffermerò in doverosamente sulla scuola
Non mi sarà perciò possibile
Occuparmi
Espressamente in prima persona
Come vorrei peraltro del Mezzogiorno
Anche a seguito dell'affresco suggestivo di Castagnetti
Nel quale il Mezzogiorno ma leggero la relazione con attenzione
Pronto anche a fare ammenda
Mi è apparso frutto di analisi e di letture tanto vivaci
Quanto anche ai margini della nostra migliore storia meridionalista e dei problemi veri del sud
Una domanda
Vorrei a me stesso e anche a Castagnetti per il futuro
Perché dopo quarant'anni di aiuto al Sud di un aiuto massicce pluriennale ben organizzato
Salvo eccezioni il Mezzogiorno non è decollato
Sono in grado di rispondere mo'
Ma mi occupo di scuola
L'amante improvviso e allora credo che sia necessario riprendere la riflessione le proposte sul Mezzogiorno una società oggi con attori vivi e vitali
Capace di produrre di competere di innovare
Ma troppo spesso scartata dalle scelte nazionale
Dal tavolo ovvero delle decisioni che contano
Un'altra domanda perché non decolla il turismo nel due giorni
Ecco
C'è un seguito a valutare alla nostra giorno indica quando sulla scuola
No politici che in qualche modo mi compete sul quale credo sia doveroso anche da parte mia tracciare qualche breve rendiconto e qualche linea di azione mi pare di poter dire che la scuola italiana sta vivendo una fase segnata da opposte realtà sì
Ma all'innegabile malessere
Sin un'esperienza civile densa di ombre e di ingiustizia
Si accompagna da oltre tre anni
Un grande fervore ideativo progettuale e realizzati
Iniziato dal nostro Gabriele Lombardi un'altra
Certo l'Italia non è tutta uguale e per entrare subito nel vivo del tema
Autonomia
Obbligo cicli
Devono puntare alto e al tempo stesso nel rigoroso rispetto della qualità e dell'operatività
Essere espressione delle varie Italia e che si devono conformare
Anche per la scuola paterne il discorso del Mezzogiorno
Oggi innegabile che il fronte della scuola si è fatto largo
Avanzando senza mai perdere di vista gli obiettivi assunti
L'ampia riforma si fa
Attuando su più schieramenti
L'autonomia delle istituzioni scolastiche già in atto
Certamente da integrare potenziare i vivificare
L'integrazione che non può che essere equilibrata tra curriculi nazionali e di scuola i nuovi saperi e riordino dei cicli con la riduzione di un anno che il ciclo dell'obbligo della secondaria così come è stato opportunamente richiamato
L'innalzamento dello stesso obbligo
La riforma degli organi collegiali
La nuova alta formazione professionale acquisibile
Dopo il diploma secondario superiore
Nelle prossime settimane si darà vita a un'ampia sperimentazione su scala ragioni regia nazionale
E vedrà coinvolti tre ministeri più direttamente interessati con Regioni enti locali imprenditori e sindacati e naturalmente l'azione primaria delle scuole chiamate a svolgerle questa attività fortemente innovativa da due a quattro semestri poste diploma per i nuovi lavoratori della conoscenza
La riqualificazione dopo decenni di colpevole trascuratezza dei conservatori dell'accademie di belle arti l'educazione degli adulti
Il reclutamento dei docenti l'idea è disegno di un sistema pubblico integrata
Sono questi provvedimenti tutti in fase di avanzata definizione anzi alcuni di imminente avvio
Con il sostegno dell'innovativo avvenuto rinnovo
Del contratto di lavoro dei docenti e del personale amministrativo
Una prima tappa questa che impone
Attenta vigilanza sull'attuazione dello stesso contratto dove si vuole premiare per la prima volta in merito
Con l'inizio della scomposizione e ricomposizione commutata e basi finalità e cultura
Degli apparati centrali e periferici del ministero della Pubblica istruzione
Il Palazzo della Minerva non sarà più
Impersonato da un ministro da sempre ritenute non a torto una sorta di autocrate
Circondato da burocrati ritenuti privi a volte della necessaria dimestichezza con la scuola insegnata
Praticate e vissuta proprio dalla testa urge partire
Semplificando
Costruendo un'organizzazione snella
Che abbia la sensibilità e la volontà di ascoltare le scuole i mondi vivi della cultura della ricerca come dell'impresa delle amministrazioni locali come di quelle regionali
Che le circondano per ricevere dati impulsi sollecitazioni culturali sapendo lei filtrare trasferire in un percorso circolare di continuo scambio e arricchimento
Un ministero inoltre che promuova la ricerca la documentazione al tempo stesso spinga a realizzare la valutazione continuo dei risultati conseguiti
Avvalendosi di istituti autonomi autorevoli agili motivati
Un ministero infine in continuo dialogo con i dicasteri dell'Università del lavoro dei beni culturali con le regioni e gli enti locali
Attento a quanto avviene in Europa e nel mondo
Capace al tempo stesso di non smarrire mai le peculiarità distintive della nostra storia delle nostre tradizioni più nobili
Della nostra cultura
L'autonomia
Pone sfide che richiedono risposte tanto audaci quanto calcolate
Non è facile
Ancor più poi nella consapevolezza che dosi crescenti di autonomia divengono realmente tali se di pari passo cresce la responsabilità delle istituzioni locali
Delle scuole decrescenti degli alunni delle famiglie
Occorre governare con l'aiuto reciproco
Gli enti locali e di scuole
E su questa linea e popolari dovrebbero essere in prima file
Sono al nono minuto
Abbiamo bisogno per gareggiare ad armi pari e vittoriosamente col resto del mondo di scuole competitive
Ma necessitiamo anche di scuole di qualità per dare un contributo potente alla costruzione di una nuova identità nazionale
E a quella cittadinanza democratica italiana europea che andiamo ricercando anche da qui può venire un contributo potente all'edificazione della fiducia in se stessi
E stamattina Castagnetti molto opportunamente
Richiamata e sottolinearlo
Molta parte di questa fiducia passa nella fiducia attraversa la fiducia della scuola attraverso la qualità della scuola
Bene arrivo rapidamente alla conclusione
Saltando pari passaggi che avrebbero messo anche in evidenza la qualità della nostra scuola
Una scuola che malgrado le il logoramento che l'hanno caratterizzata in questi decenni
Conserva basta pensare alla scuola elementare alla scuola materna delle punte assolute di qualità riconosciuta in campo europeo e che malgrado l'appannamento della scuola media degli studi superiori conserva anche anche questi interni
Personale tradizione modelli di qualità credo
Cari
Amici
Che
Dobbiamo tenerne conto
E per le scuole
Che passano dall'insegnamento all'apprendimento e che dovranno favorire l'alternanza scuola-lavoro sia importante motivare tutto il personale dirigente docente amministrativo tecnico
Non sono premiando i migliori ma sapendo che la riforma a partire dal Ministero non si fa senza coinvolgere direttamente la dirigenza e tutto il personale
E che non è produttivo annunciare cancellazioni quasi contratto di penna
Di figure periferiche che hanno ben meritato nel passato
E che oggi come sulla scorta dei prefetti possono avere una riqualificazione una riconsiderazione ma non certo una cancellazione
Io credo e ho finito
Che occorra considerare anche la riforma della scuola all'interno della più generale riforma della pubblica amministrazione
Le riforme non si fanno con le leggi
Soprattutto non si fanno accavallando leggi a leggi
Ma le riforme si fanno se si ha la forza e il coraggio all'interno di un disegno legislativo preciso di dare responsabilità autonomia
Alla dirigenza e al personale come la scuola sta cominciando a fare il modello della responsabilizzazione della scuola che parte dalla periferia
Può essere un buon modello per tutta l'amministrazione centrale dello Stato e per quella periferica
E infine
Infine
Occorre tener presente
L'esigenza politica di distinguere la politica dall'amministrazione traendone tutte le conseguenze
Con un forte richiamo nel governo nella collegialità del governo
Ad essere forti collaborativi certamente ma forti e decisi nel far sentire la nostra voce verso chi e coloro che vogliono tutto omogeneizzare e uniformare questa è una responsabilità collettiva del governo rispetto alla quale il partito tende agire con forza
Non possiamo avere domani una riforma della PAC pubblica amministrazione in generale e di quella della scuola in particolare che sitting a tutt'oggi un unico colore
E infine mi domando proprio perché vogliamo armare i giovani con le chiavi del sapere facendoli protagonisti nell'equilibrio tra cultura di base sapere critico utilizzazione delle tecnologie di fronte al cantiere e oggi è la scuola se non occorre una risposta alta che può avvenire per impegno del partito
Attraverso una grande conferenza nazionale di cui si faccia appunto promotore del Partito Popolare Italiano sulla scuola sull'università e sulla ricerca collegate insieme
Credo che questo sarebbe un segnale forte atteso di grande importanza civile politica cultura
Venga il tre bis fiori dice Presidente Comitato di bioetica
Fini
Buonasera a tutti io ha colto
Ben volentieri l'invito dell'onorevole Fioroni che mi è stato rivolto soltanto ieri aprendo la parola questa Assemblea
Non abbiamo fatto a tempo a scambiarci se non poche parole e quindi non so con esattezza cosa egli si aspettasse da me
Ma so quello che invece penso che sia opportuno dirvi con la massima sincerità
Ebbene in mi presenti sono il direttore dell'Istituto di medicina legale dell'Università Cattolica
Dedico la rivista Medicina e morale e sono stato e sono di nuovo il vicepresidente del Comitato nazionale per la bioetica che è stato ricostituito in questi giorni
Ma dico subito che non parlo e a titolo personale perché non intendo assolutamente rappresentare il comitato in questo momento dove le idee sono diverse
E dirò quindi quello che penso della posizione di popolari in questo ultimo periodo relativamente al grande problema della bioetica lo dico con molta franchezza
Penso che la strada percorsa che sia in anche intraprese in questi ultimi giorni sia quella giusta
Mi permetto di solo tornarvi un grande problema grave problema che si sta verificando la bioetica è nata negli Stati Uniti almeno centosettanta
Ed è nata come disciplina che vuole difendere l'umanità da se stessa cioè dai pericoli degli eccessi delle biotecnologie
Dice Callan non tutto ciò che è tecnicamente possibile è lecito
Che si faccia questo è il principio fondamentale è il principio di responsabilità di Hans Jonas è bene cosa sta capitando in questi ultimi anni che molte persone si sono improvvisate bioeticista ma inserite in comitati di vario tipo non necessariamente in quello nazionale
Hanno assunto un ruolo tutt'promozionale nei confronti delle biotecnologie luogo di essere dei difensori di rischi cui noi andiamo incontro e quindi la loro funzione invece se quella della difesa
Della dell'umanità dei rischi e degli eccessi te della biologia delle eccessi della tecnologia è tutto il contrario ed N se ho letto
Esattamente la
Teresi che sono facilita intuire interessi professionali grandi interessi economici che spingono invece verso la
L'aumento delle attività che implicano la biotecnologia ecco allora che se prendiamo gli esempi che sono più correlati alle vicende recenti cioè la fecondazione assistita eterologa e oggi in questi giorni problema della eventuale adottabilità degli embrioni congelati ecco vediamo che ripeto avete assunto la posizione giusta perché e qui voglio fare un'altra affermazione che potrà suonare un po'strana
Sì accusa la chiesa e voi non siete ovviamente la Chiesa ma ispirate alla Chiesa cattolica
Si dice che la Chiesa sia retriva che sia anti galileiana e che quindi coloro che aderiscono a certe posizioni anche religiose siano antica di Tajani
Ebbene sta capitando forse per
Bizzarri eventi della storia che la Chiesa invece cattolica sia fatto in quest'ultimi anni in piena sintonia quei principi Galli degli anni cioè con la scienza ecco questo non è paradossale
E perché affermo questo perché la lamentela che si sente fare circa il sei la selvaggia
Le selvagge prestazioni in ambito di fecondazione assistita da una mantella in certamente esatta accusa poi coloro che chiedono la prudenza che vogliono limitare gli eccessi accusano punto di essere assenti Sicilia antica le galileiane ebbene l'Italia si trova in una strana situazione
Che è quella di arrivare per ultima l'Europa ma una volta tanto fortunatamente per ultima perché a partire da vent'anni orsono quando l'Inghilterra si è si è spinto le normativamente ha una grande apertura per le la fecondazione eterologa che poi ha invaso molti altri Paesi ebbene a partire da quegli anni sono successe delle tali rivoluzioni nella genetica che oggi pensare alla ipotesi di un padre eterologo
Anonimo e assolutamente incredibile no non è più immaginabile tant'è vero che la Svezia chi aveva l'anonimato nella fecondazione eterologa l'ha dovuto saggiamente togliere e la data e l'ha fatto motivando molto
Saggiamente
Dicendo guardate che i bambini oggi non vi è lo sa lo vengono a sapere che sono figli di un padre anonimo pretendono di essere informati come potremmo trattarli da bambini di serie B dobbiamo informare di chi è il padre
Altrettanto ha fatto l'Austria la Svizzera pochi anni fa ha inserito con i meccanismi rapidi che le sono propri nella sua costituzione
La il principio alla all'articolo ventiquattro nodi IAS chiunque deve ha diritto di conoscere la propria origine genetica ora questo è un diritto che deve essere di tutti i cittadini non può essere soltanto di una parte ecco che la fecondazione eterologa passando attraverso l'anonimato perché questo era il progetto di legge già quello del Ministero di Grazia e Giustizia comitato fatto parte anch'io sia pure in una posizione di minoranza
Passa attraverso il inevitabilmente l'anonimato e questo già una cosa molto grave dal punto di vista etico ma oggi il donatore di seme eterologa e per fortuna è stato fermato sia ben chiaro ma che potrebbe poi riemergere
Dovrebbe essere sottoposto ad analisi del DNA
Del de de dei suoi che dei suoi spermatozoi perché oggi è è non è immaginabile che arrivi il seme di un oscuro tutto di cui si è misurato la pressione alla statura sia guardate gli occhi azzurri se visto che il biondo è è grasso alto ma non è più così
è il cene che va indagato allora questo se non solo ma il progetto
Francese già attuato e che anche da noi stava per passare era che quello stesso campione di seme
Fosse dato a cinque donne diverse per cui per ognuna di esse si dovrebbe teoricamente esaminare il DNA di quella singola donna perché altrimenti poi non solo nasceranno dei fratellastri
E senza sapere DS ma eventuali predisposizioni morbose del donatore vengono poi distribuite su cinque donne diverso una cosa folle veramente una cosa folle per fortuna ripeto che il partito dei popolari a assieme ad altri messo il momento spero che la la la diga resista perché veramente perché è un passaggio assolutamente folle e vedrete che i paesi europei che si sono lanciati per prima in quando non si sapeva ancora il DNA cosa poteva dare vent'anni fa dovranno lentamente fare macchina indietro e la prego
Morirà per i fatti suoi non ci sarà tanto bisogno
Vi restano ai alla questione
Della donazione
Di embrioni
Soprannumerario che avanzati chiama diciamo pure così sono stati messi in congelatore e il numero non si sa con esattezza perché gli hanno fatto i lavoratori che poi non sono autorizzati decine di migliaia di embrioni
Voi sapete che ne discariche in Inghilterra e in altri Paesi a un certo momento hanno detto bisogna pulire i frigoriferi
è una frase un po'ad effetto ma insomma eliminiamo tutti questi embrioni
Ci sono i Paesi che pretendono che dopo un anno vengono limitati in Australia dopo dieci anni non si sa che fine faranno quelli sono tutti a porti parliamoci chiaro quel è la morte di migliaia di migliaia difetti
Altroché centonovantaquattro che all'articolo uno dice che lo Stato protegge
La l'embrione fin dall'inizio della vita ma su quelle sono frasi buttate lì per dare il fumo negli occhi alle persone perché degli articoli successivi invece sappiamo bene
Perché cosa sta scritto
Ed allora e comprensibile
Che qualcuno abbia avuto l'idea forse prendiamo questi ormoni embrioni lei affidiamo ad una madre la stessa forse che li ha preparati od un altra quindi la maternità surrogata
Facciamoli crescere piuttosto che muoia è un'idea che ha un una sua logica umanitaria però mette in moto una serie tale di nuovi problemi che avete fatto bene in questi giorni ha fermare di a riflettere perché se lo la l'adozione dell'adulto a tutto che i passaggi difficili che tutti sanno ma l'adozione di un embrione che poi deve essere immesso nell'utero e che potrebbe finire in a Porto
Previsto dalla centonovantaquattro è una cosa molto ho quasi terminato è una cosa molto più complessa molto più molto più difficile sceglierà la coppia che sceglie l'embrione come faremo garantirli con l'embrione nascerà sano se non lo sa nascerà sano naturalmente pratiche erano la porto
Quali garanzie forniranno queste persone di gestire un affetto che non mani non li potrebbe piacere perché non sa più siamo in grado nell'embrione si si possono fare le diagnosi così detti in per i trent'fa improntato a Oria ma queste già danneggiano l'embrione che è una cosettina piccolissima per cui potrebbero produrre
E vecchi eventi ancora maggiori
Concludendo perché il tempo vedo che rapidamente passato io penso che non è un atteggiamento del primo quello che i popolari hanno assunto ma al contrario è questo un momento di grande difficoltà di comprensione degli eventi scientifici che si sanno visitando con una velocità straordinarie per cui un momento di riflessione è indispensabile e d'altro canto e con questo concludo ma davvero voi pensate
Che una legge dichiara Ugo lamenta questa materia
Sia facile non sia facile da eludere ma pensiamo che la fecondazione in vitro richiede un po'di provette un frigorifero qualche pronto ripeta un congelatore per cui tutto potrà svoltesi a fuori da ogni norma che venisse votata nel modo più occulto e nel modo più illecito quindi non ci illudiamo tanto che regolamentazioni rigorose poi vengano rispettate perché anche questo un punto su cui io mi permetto di invitare voi tutti a a una riflessione vi ringrazio per l'attenzione
Diamo ora la parola al professor ganasce e
Desidero in primo luogo portare il saluto della Consulta università e ricerca del partito che ho l'onore di presiedere da presentata da numerosissime personalità del mondo scientifico ed accademico
E che ha dimostrato di essere al suo breve tempo di vita molto attiva e produttiva
A partire dal luglio novantasette
Per io l'acqua è iniziato la sua attività
Con il sostegno efficace
Dell'onorevole Volpini che ha rappresentato un efficace cinghia di trasmissione tra la nostra Consulta la commissione competente parlamentare il governo ci sono susseguite riunioni convegni ai quali ha partecipato il presidente Bianco onorevole Marini voleva Mattarella Loreto Cerulli Irelli che hanno tenuto auto
E animato il dibattito sulla riorganizzazione del sistema scientifico e sulle principali problematiche dal mondo universitario e che hanno fatto della consulta un importante punto di riferimento io ne voglio fare qui
Un cenno perché questo modo di lavorare poco in una convegno come questo dove si parla di programma dove si parla di
Modello forma partito può rappresentare un modello organizzativo in cui le espressioni della società civile
Nella loro piena autonomia possono trovare uno sbocco e quindi anche una concreta a attuazione operativa
L'attività della Consulta è iniziata in un momento in cui si annunciavano essi prevedevano grandi cambiamenti nel settore della della ricerca e dell'università
Nella stessa comunità scientifica in quel momento si avvertiva
Un senso di stanchezza se volete di delusione
Per tante aspettative vanificate e quindi in ultima analisi di disorientamento
Che in quel momento particolare si traducevano in un mancato in una mancata partecipazione attiva al processo riformatore
Le tradizionali roccaforti della critica o della contestazione al sistema dominante è sempre attivo
Nel passato nelle mondo dell'università e della ricerca
Soprattutto quando si poi annunciavano anche mutamenti legislativi di piccolo peso sembravano essere state colpite improvvisamente dal virus dall'afasia o del silenzio
Voi anche perché rappresentavano una ideologia che dall'opposizione era passata al governo
In gioco c'erano importanti cambiamenti quali quelli relativi alla rappresentanza scientifica e al suo ruolo nel governo degli enti di ricerca ed università
Il merito della Consulta è stato quello di aver aperto ed alimentato il dibattito di avere in altri termini innescato quel processo che ha riportato la giusta dialettica nell'istituzione scientifica
Ovviamente la Consulta portata avanti le linee della riforma ed cambiamento Maccione lo dispetto dei valori e della cultura nella quale si possono riconoscere le radici
PPI non si possono portare almeno tanti esempi tanti decreti legislativi tanti disegni di legge non ultimo quello del CNR
Che partiti o in un certo modo è arrivato al traguardo finale anche per merito del ministro cotechini a seguito di nostre ripetuti indicazioni con modifiche
Che hanno riguardato l'elettività
Una pianta era presentati vita della comunità scientifica e quindi hanno dato un maggior ruolo e maggior peso a tutta la comunità scientifica
L'occasione di parlare in questa sede mi dà anche l'opportunità di sottolineare l'importanza necessaria mio modo di vedere di una vasta azione di rilancio della ricerca scientifica e tecnologica
La ricerca scientifica è uno strumento irrinunciabile sia per portare avanti le frontiere della conoscenza sia per affrontare le grandi sfide la competitività lo sviluppo l'occupazione la salute e l'ambiente non solo su scala nazionale ma anche europea
E mondiale e sotto questo profilo e primario il rapporto con la ricerca europea non dimentichiamoci che stanno per essere emanati proprio in questi giorni bandi relativi al quinto programma quadro di ricerca mille novecentonovantanove due mila due che stanzia circa trenta mila miliardi nel quadriennio
Auspichiamo che una parte consistente di queste risorse possano trarre nel nostro Paese
Ma allora è necessario affrontare una volta per tutte il problema degli investimenti in ricerca nel nostro Paese
La media dei Paesi maggiormente industrializzati che sono anche i nostri maggiori competitori supera la quota del due virgola otto per cento del PIL mentre noi non raggiungiamo il valore dell'uno virgola due per cento altrettanto grave e il confronto sul numero dei ricercatori per fare un confronto con Paesi a noi vicini abbiamo la metà dei ricercatori che ci sono in Francia ed in Germania
E questo squilibrio ci penalizza anche nell'accesso alle risorse comunitarie perché non disponiamo della quota di fondi nazionali da affiancare finanziamenti comunitari
Prima di assegnare nuove risorse al sistema di ricerca si diceva che erano necessarie le riforme ora che riforme sono avviate si proceda ad incrementare le risorse sia finanziaria sia a trazione riconoscendo che nessuna riforma può essere aleggiata a costo zero e si punti ad individuare per il due mila e uno ha l'obiettivo di arrivare per l'investimento in ricerca al due per cento del PIL
Non dimentichiamoci della tipologia ormai strettamente legata alle conoscenza scientifica anche di base
Nuovi materiali elettronica avanzata biotecnologia sono esempi di trasferimento di conoscenze tra indusse laboratori
Tutti è già finito
Quale
Va bene allora cerco di
C'ho cinque minuti eh
Ecco allora non dimentichiamo che la ricerca non è un lusso ma un investimento necessario tanto più in questa fase che vede riconosciuti in Italia in tutta Europa la priorità dell'azione volta la crescita del occupazione diretta ed indiretta
Non posso terminare il mio intervento senza fare un breve cenno anche sull'attività che ho svolto in una veste non di partito ma istituzionale quale coordinatore della commissione di ricerca finalizzata del ministero e la sanità
In questo contesto va segnalata la positiva evoluzione che ha caratterizzato l'indirizzo di ricerca biomedica sanitaria dietro impulso del ministro Bindi due fatti stanno alla base di questa pazza vento
Si comprende finalmente che la ricerca uno strumento essenziale per realizzare il piano sanitario nazionale gli obiettivi indicati è la prima volta che nell'ambito del ministero della Sanità si stabilisce una stretta relazione tra ricerca e piano sanitario nazionale
Si comprende questo il secondo motivo che anche una rete scientifica formata da tutta la comunità scientifica Dio medica sia quelle intra murale che quell'extra murale università CNR può essere in grado di fornire una più efficace offerta di ricerca funzionale al piano sanitario nazionale
Mi avvio alla conclusione
Il Partito Popolare almeno due motivi validi per sostenere l'attività che nei rispettivi campi stanno svolgendo i ministri Bindi ha zittito
In primo luogo il contenuto intrinseco dalla materia altamente qualificante e al tempo stesso produttivo per l'economia del Paese
E io credo che un partito come il nostro ha necessità di concentrare la sua azione su alcune linee qualificanti invece che disperderci su un fronte troppo sterminato di progetti e divine come se fosse un partito con il cinquanta per cento dei consensi la scelta di temi come quelli della cultura
Della ricerca della sanità dell'innovazione tecnologica sono suscettibili di grandi risultati si sostengano quindi con vigore
I provvedimenti che due ministri sono in procinto di varare che vanno dal nuovo stato di giuridico dalla docenza alla valutazione didattica ai cicli didattici che prevederanno un accorciamento dei corsi come raccomandava l'onorevole Castagnetti stamattina
E all'attuazione di numerosi decreti legislativi che sono alla base del disegno di legge delega di razionalizzazione del sistema sanitario il secondo motivo è che si tratta di due ministri popolari
Che occupano quesito dicastero e questo è un fatto non usuale
è un'occasione non va perduta
E io credo che al sostegno delle iniziative sopra citate vada aggiunta un'ulteriore forte incentivazione questa potrebbe essere rappresentata dall'insieme delle intese siglate come patto sociale dal Presidente del Consiglio
C'è una parte in questa intesa dedicata all'università alla sanità e alla ricerca si prenda l'impegno per tradurre quell'intesa di norme immediatamente operative
E il beneficio che ne deriverà per il Paese non tarderà di fare ricadere i suoi effetti positivi sul Partito popolare se saprà farsi paladino di questa azione anche con una certa visibilità grazie per l'attenzione
Diamo ora la parola Marialuisa Cassamagnaghi al segretario nazionale dei signori
Grazie presidente
Ecco innanzitutto
In preparazione questa conferenza noi abbiamo fatto DiVersi direttivi nazionali
E dobbiamo proprio ringraziare l'onorevole Castagnetti perché nello scrivere il nostro documento ci mancavano proposte operative da parte del partito
Quello di cui abbiamo davvero bisogno è una profonda conoscenza delle cose
Per recuperare autenticità nella situazione attuale sapendo capire in profondità ciò che sta avvenendo
E sapendo guardare secondo noi stessi
Ma anche al di là di noi stessi ad una nuova frontiera politica cominciando corrispondere razionalmente
Alle sfide culturali e politiche che ci stanno investendo la prima sfida riguarda il recupero dei cittadini alla politica attraverso il recupero della politica ai cittadini e devo dire con molta serenità
Che la relazione di Castagnetti permette a tutti noi di a vere uno spazio in prospettiva operativo preciso proprio perché il recupero delle situazioni particolari soprattutto il ruolo della cittadinanza politica della società civile aggregando le forze e le varie espressioni che la costituiscono intorno Progetto di rinnovamento del paese e sicuramente oggi un compito fondamentale dei popolari un processo di sviluppo socialmente avanzato
Perciò noi abbiamo indicato la logica nuova di una società che sappia risolvere i problemi di tutte le età
Ed è stato difficile all'inizio nel nostro incontro come anziani popolari tentare di superare la logica
Dei nostri problemi per capire che il vero disegno deve essere legato da una integrazione fra nuove generazioni vecchie generazioni evitando la logica detta settori di attività
Sotto questo aspetto abbiamo prodotto a mio modo di vedere i due che Rossi convegni
Il convegno su Europa due mila e il convegno su riforma dell'UE ed esperto e la famiglia
Direi che ci siamo ritrovati dentro gli indirizzi prodotti dall'amico Castagnetti anche se questo nostro discorso rimane e desideriamo sia razionalizzato attraverso la pubblicazione cioè la conferenza del rapporto di Castagnetti che è già esaurito
Quindi significa che ha accentrato i problemi che visita eravamo ascoltare
Il secondo punto che intendevo sottolineare era di questo tipo possiamo fare quali sia sì riforma intorno al tema del partito
Ciò che soprattutto svolte il partito oggi è un profondo descritti di cultura politica un vero rinnovamento impone una radicale conversione culturale partendo dai problemi della gente
Esso si gioca su alcune sfide di fondo
La scelta della cultura e dell'impegno di studio di ricerca di conoscenza di intelligenza delle cose una capacità progettuale
Questa mattina affatto l'ipotesi di alcuni progetti
Noi nella cartellina abbiamo allegato l'ipotesi di lavoro che è il segno possono fare all'interno della comunità dando una mano è uno spazio alle famiglie ai giovani ai problemi che di fatto si trovano sul nostro territorio
Ma permettetemi di dirvi che il primo convegno fatto da noi è stato l'Europa del due mila e ancora questo oggi l'abbiamo sentito richiamare dal capogruppo del Partito popolare al Parlamento europeo
L'Europa è una sfida che i popolari
Devono per rendere meglio riprendere in mano dopo il trattato di Maastricht edili Amsterdam i governi si sono impegnati a costruire entro il novantanove la moneta comune e l'europa dei cittadini l'europa dei cittadini non ha avuto uno spazio e in questo tempo in cui noi stiamo preparando anche le elezioni amministrative se questa Europa dei cittadini non viene svolta
Anche all'interno delle politiche comunali e provinciali a rischiamo di a vere un vuoto perché la cittadinanza
E uno dei problemi che di fatto deve essere prodotta
L'Europa dei cittadini non può essere compromessa
Senza un governo democratico i cittadini non possono far valere i loro diritti e normarlo poteri oggi tutti possono constatare che l'Unione europea non è in grado di far fronte ai problemi della disoccupazione
Dell'allargamento e della regolazione dei processi migratori della globalizzazione del divario tecnologico crescente cogli USA non è in grado di agire con efficacia e di consentire all'Euro di assumere Nuoro mondiale a Franco del hai a fianco del dollaro
Non è in grado di affrontare i problemi di politica estera ed è la sicurezza che più la riguardano ebbene affatto a sottolineare sia il Mediterraneo
Politica di sicurezza sia nel Mediterraneo sia verso la Russia che non può essere abbandonata alle montanti forse di disgregazione
L'Europa è un progetto di civiltà è un patto di pace fra le nazioni europee
E mi sembra molto importante sottolineare quanto il responsabile della cultura oggi ci ha detto un processo di pace oggi minato da questo discorso che ci vede combattere dopo quarant'anni
Per una tiro razionalità di Milosevic
Ma noi ci auguriamo proprio
Come nella risoluzione che fra poco in Parlamento nazionale
Approverà l'abbiamo ascoltato dalla televisione che si riprenda il dibattito diplomatico che si riprenda soprattutto il dibattito politico perché essi ritorni a discutere e ad evitare questi bombardamenti
Oggi finita la guerra fredda l'Europa non può più risoluta rifiutare le proprie responsabilità
Verso i cittadini europei e verso i cittadini del mondo se ci fosse qui la Pira a sarebbe partito dal tema cittadinanza mondiale una solidarietà che deve essere ripresa occorre ritornare davvero allo spirito dei fondatori e trasformare l'unità di fatto dei popoli europei in una umiltà politica e di destino
Occorre fondare lo Stato se il verbale europeo il metodo intergovernativo lo ha detto bene Castagnetti non può costruire un Europa questo metodo in intergovernativo Agusta unito la propria funzione estorte senza la partecipazione popolare è impossibile costruire uno Stato democratico
Per questo è necessario l'impegno dei partiti i partiti sono indispensabili nell'anello di congiunzione
Fra i cittadini e le istituzioni il disimpegno europeo dei partiti condanna l'Europa all'inerzia all'impotenza
E io vorrei dire a questa Presidenza che essendo oggi una giornata che tratterrà unicamente del tema del Cossotto questa relazione politica fatta da Castagnetti debba essere ripresa con più lenta attraverso una conferenza stampa in un momento in cui la gente capisca
Che questo partito popolare è con la gente che vuole produrre delle scelte attraverso il dibattito dell'Agcom alla gente ed è un partito Giovanni Giovani nella misura in cui ritiene importante riprendere una Costituzione europea che deve essere rinnovata e avere come soggetto del diritto comunitario il cittadino grazie
Grazie paghiamo alla ora la farà la Marelli
Che contabile delle politiche giovanili del futuro si prepari l'onorevole Giovanni Jarno
Grazie intenzioni si si
Io dovrei parlare d'altro ma davvero non riesco a fare a non fare un accenno alla la questione della guerra io ci sono rimasto molto colpito da un editoriale del Corriere della Sera e ricordava che gli Stati Uniti negli ultimi otto mesi hanno per tre volte scelto la strada dei bombardamenti
Pittura ricordava e però del le prime due volte si è trattato di fallimenti l'attacco a Bin Laden
L'attacco a Saddam Hussein oggi il bombardamento della Serbia
Non riesco a non prestare attenzione alle parole di Oscar Luigi Scalfaro le bombe non sono mai intelligenti non riesco a non prestare attenzione alle parole di Giovanni Paolo secondo tacciano le armi non sarei a posto con la mia coscienza se ora mezz'ora dal voto in parlamento non dicessi parlamentari popolari parlate votate contro la guerra contro un inutile strage
Benché avendo le questioni di politica internazionale su cui non mi soffermo
La mia Area tematica la questione giovanile davvero apprezzo quanto ha scritto quanto ha detto Pierluigi Castagnetti in una relazione
E considero molto importante considero importante perché rappresenta una svolta e voglio dirla Pierluigi
E alla
Leadership di questo partito tutta e anche una presa d'atto di un impegno dei popolari un impegno rispetta una questione che diventa emergenza nazionale io ho letto una riflessione scritta da un sociologo importante sia Gian Maria Fara
Sul rischio che questa nostra società stia diventando di fatto una società né un feudale neo feudale
La società in cui il figlio e l'avvocato fa l'avvocato dove la mobilità sociale non c'è il figlio del notaio fa il notaio
Il figlio dell'imprenditore fa l'imprenditore poi ci troviamo con il figlio e l'operaio che fa l'operaio il figlio del povero e fa il povero il figlio del mafioso che fa il mafioso questo è il limite di una società in una condizione di difficoltà strutturale per un una vasta area della sua popolazione quale il modo di riequilibrare ancora una volta il tema per uscire da una riflessione solo urlata solo retorica il tema delle risorse
Le risorse il problema è che in questo Paese è ancora lo ripete Marini speso il sessanta per cento la spesa pubblica è spesi appunto nell'area dell'anzianità della vecchiaia il due per cento nell'area delle politiche per i giovani
Quel testo è il limite strutturale della spesa sociale di questo Paese e la necessità è quella di riequilibrare questa forbice troppo troppo ampia è una forbice che si può riequilibrare anche tornando a parlare di previdenza in particolare di quella questione solo italiana legata alle pensioni di anzianità un'anomalia
Esiste una risorsa in più ed è la risorsa che proviene dall'immigrazione
Io non riesco davvero non riesco da cristiano a pensare altrimenti a un immigrato un popolo che bussa alla mia porta io non riesca a chiede di Titti autorizzato riesco solo a dirgli entrati a scaldarmi l'una possibilità un future costruire insieme a noi un futuro per questa nostra solida anche dal punto di vista del gettito previdenziale la risorsa immigrazione centrale per il rilancio in questo in questo Paese
Il partito che ha poi lanciato in questi in questi giorni su una questione davvero dedicata quieto davvero la vostra benevolenza
Questa battaglia e il referendum
Un referendum in cui siamo come al solito in una condizione di posizione orgogliose motivata ma minoritaria
Devo dire con Nanni Moretti e qualche volta mi trovo a mio agio stare dalle parti di una minoranza piuttosto che il dover coltivare i pascoli del pensiero unico mi trovo in qualche modo a mio agio e vedo
Però crescere rispetto a questo referendum davvero un clima pericoloso
Un clima pericoloso perché al di là dell'oggetto del referendum vedo nascere un disegno politico
Che mi preoccupa il referendum lo dirò una volta l'orzo ribadendo praticamente tutti i giorni è ovunque tribune in cui è necessario portare questo livello di testimonianze il referendum è incomprensibile è inutile ed è dannoso
Ma questo referendum dobbiamo dire no diciamo no delle modalità che scendiamo ma diciamo no
Il disegno è ne autoritario diciamoci la verità il disegno politico che Mario Segni Antonio didietro Gianfranco Fini Walter Veltroni vogliono portare avanti a un disegno di livello istituzionale video è quello di riequilibrare anzi di far sopravanzare il potere esecutivo sul potere legislativo il disegno non è contro i partiti amici iraniani contro il Parlamento questo referendum e antiparlamentare per questo noi dobbiamo battersi con forza a gridare con forza
Il nostro no lo ha detto bene Bodrato non è un disegno nuovo
è un disegno che abbiamo già visto è una politica che vuole portare a scavalcare i luoghi di aggregazione nei luoghi in cui i cittadini partecipano alla democraticamente alla gestione del bene comune edizioni Silvio più lo voglio lasciare la dello spazio a questo dibattito mi sembra interessante di livello ricordando uno slogan dello stato usato dai democratici americani forse portafortuna
Non da quelli italiani e portano meno fortuna i democratici americani hanno nel del novantaquattro avviato una campagna elettorale difficile contro blairiana contro Bush contro dodici anni di dominio repubblicana hanno utilizzato non so che anche a me piace molto dice i style for dentro di loro è tempo per loro di andarsene allora questi amici
E voglio la personalizzazione della politica che ci raccontano sempre la necessità di individuare leader io dico loro istanza Orden to go
A queste persone coltivano disegni autoritari di coloro inside fondendo Godot dicono i popolari atti non crede alla di per organizzazione dei cittadini diciamo chiaro istante Ford è un tocco è tempo per loro di andarsene per noi di continuare
Ad essere click a combattere per quelli che sono i nostri maggiori nostri ideali
Diamo la parola all'onorevole largo Giovanni
Non c'è
Non c'era
Non è avvenuto
Oggi
Ecco
Signor presidente cari amici
Questa mattina giudice abbiamo ascoltato una relazione
Che davvero credo possiamo dire all'altezza delle aspettative
A me sembra che abbiamo ascoltato delle proposizioni
Che hanno interessato alle vicende
Di questa epoca
Che sia prossima al due mila e l'abbiamo ascoltati però con delle radici che stanno dentro una cultura dal sapore antico è valida che ha scritto a me pare vicende molto importanti e decisive per lo sviluppo del nostro Paese e dell'Europa
E tuttavia però caro Castagna che quella relazione come dire aveva come ispirazione la lettura degli avvenimenti sull'onda dei decessi
Non poteva essere diversamente
Io viceversa Vorrei affondare le radici se possibile in questo decennio vedere quello che è successo nel decennio degli anni novanta
Perché è un programma il nostro programma il programma del partito popolare non può non prescinde da una lettura degli avvenimenti soprattutto sul versante economico relativi a questo decenni
C'è stato un decennio difficile
E cioè
Agli anni del risanamento dell'economia italiana un risanamento ritenuto necessario anche a prescindere
Dall'adesione del nostro Paese all'Unione economica e monetaria i risultati sono venuti e però il prezzo che abbiamo pagato e che ancora paghiamo e sarà in termini di minore crescita solo breve Perino di minore occupazione di minor sicurezza economica di contrazione degli ambiti dalla giustizia sociale è stato pagato un prezzo anche in termini di maggiore povertà
E tuttavia i risultati abbiamo detto sono venuti i quali risultati
Lecito per titoli il debito estero è stato riassorbito l'inflazione e divenuta di stampo europeo l'indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni è stato cospicuo
Da centoquaranta ad almeno centoquarantasei mila miliardi a meno cinquantadue miliardi cinquantadue mila miliardi così il disavanzo e questo da meno ventuno mila circa più di centotrenta mila miliardi
La bassa inflazione l'Arezzo finanziario hanno poco comportato una riduzione dei tassi d'interesse
Questi sono scesi a livelli particolarmente contenuti la spesa per interessi dello Stato si è ridotta di quattro punti
Questi i risultati in in sintesi del risanamento come dire il bollettino dalla vittoria però quali gli effetti di questo risanamento Sempre nel breve periodo questo il
Il prezzo che abbiamo pagato è stato
Di grande rilievo e forte le ricorrenti finanziaria hanno comportato un aumento delle entrate
Ed un ridimensionamento dei trasferimenti agli enti decentrati e anche un riaggiustamento delle spese statali
Gli aumenta delle entrate hanno fatto salire la pressione fiscale e questo è uno dei punti dolenti dal trentasei SI al quarantaquattro lettere
Cioè da cinquecento diciannove mila miliardi a più di ottocento sessanta mila miliardi valore che supera di un punto alla media europea e di ben dodici punti in dodici punti quello degli Stati Uniti d'America
è vero nel novantotto la rotta si è invertita la pressione fiscale sia ridotta di circa un punto percentuale
Per i cittadini non solo più esporsi ma anche più burocrazia molti degli interventi operati hanno avuto un carattere provvisorio
Hanno richiesto misure integrativa ragione dalla loro efficacia solo parziale ha ragione dall'andamento della congiuntura spesso meno favorevole del previsto e con le misure integrative sono state disposto ulteriori adempimenti ulteriore pedanteria
E ulteriori burocratismi a carico dei contribuenti
Per le impresa di inasprimento della pressione fiscale ha comportato una riduzione sul breve periodo del volume degli affari un aumento dell'aria della di illecita concorrenza e ancora un senso di stizza per la furbizia degli evasori
Per il Paese il sistema Paese la pressione fiscale ha dedotto la sua competitività internazionale ed è una migliorata affatto il livello e la quantità dei nostri servizi pubblici per quanto ci atterrisce gli enti decentrati i minori trasferimenti hanno provocato una riduzione delle spese in conto capitale ci siamo impoveriti a livello locale
E ancora il riequilibrio sul versante delle spese dello Stato si è concentrato sugli investimenti pubblici questi ultimi gli investimenti pubblici dal novanta al novantasette sono scesi da altre tre in media al due quattro del Pd
E non perché a dire il ridimensionamento degli investimenti pubblici ha interrotto la fase di recupero
Nella dotazione di infrastrutture rispetto agli altri Paesi europei lo svantaggio relativo si accentua nel Mezzogiorno dove l'ammontare del capitale pubblico e tuttora vistosamente care riassuntivamente poteri si che la cura la terapia a cui è stata sottoposta la allora ma tuttora sbilanciate economia italiana ha comportato un risultato che trova nell'andamento del valore del piglio il suo significato più emblematico
Il PIL e passato ad altre me dal tre per cento dal tre per cento circa i media degli anni ottanta all'uno virgola tre immediate degli anni novanta
Il rallentamento è vero ha interessato l'intera Europa però data la sua dimensione a due la sua dimensione arrestato la corsa dell'Italia verso lo sviluppo e soprattutto ripeto quella del Mezzogiorno
La catena degli affetti non desiderati non si non finisce qui c'è il discorso degli investimenti
E questo è molto grave lo dirò semplicemente per punti non è vero che gli imprenditori non investo ragione questo fatto non ci sono le condizioni in Italia per investire io sono di questo avviso
Gli imprenditori italiani gli imprenditori cioè del mercato globale e del mercato ricco ed affluente di Eurolandia
Investono però non in Italia gli investimenti diretti delle imprese italiane all'estero sono state novantasei di circa undici mila miliardi nel novantasette di circa diciannove mila nel novantotto di circa trenta mila miliardi
Quelli esteri in Italia nel novantasei cinque mila e cinquecento nel novantasette sei mila e tre e trecento nel novantotto cinque mila e trecento coi questa mattina abbiamo ascoltato l'amico Castegnate che ci ha detto che le cose sono cambiate io ho qualche dubbio su questo
Su questo versante che le cose sono cambiate
L'economia italiana sembra non creare condizioni sia impatto di costo del lavoro sia in fatto di competitività perché il risparmio italiano si trova si traduca in misura più ampia ed investimenti a vantaggio della crescita e dell'occupazione
E attrae investimenti diretti dall'estero in misura nettamente inferiore rispetto a quelli riscontrabili in Francia in Spagna nel Regno Unito
Una chicca l'occupazione l'intestino gli investitori italiani hanno creato all'estero fuori dei confini nazionali il dieci per cento dell'occupazione totale realizzata realizzate in questo periodo e ancora il risanamento non ha e questo mi pare il versante più angosciante almeno per quanto mi riguarda
Il risanamento economico non ha provocato solo costi economici quelle che ho ricordato ha comportato costi sociali rilevantissimi
Alla modesta crescita dell'attività economica ha fatto riscontro in Italia vorrei essere su questo punto ascoltato ha fatto riscontro in Italia una riduzione di posti di lavoro pari a circa un milione di unità
Noi abbiamo abbiamo lavorato perché si creassero maggiori posti di lavoro l'economia e gli occupati si sono ridotti e non di poco di un milioni di unità
Nel novantasei novantasette l'occupazione è restata sostanzialmente invariata
Ha registrato solo nel novantotto una ripresa di circa cento e dieci mila unità decremento ha riguardato la componente femminile le nuove figure di lavoratori i lavoratori part-time e lavoratori interi e poi l'altro fenomeno di cui abbiamo letto recentemente le cronache cioè che alla occupazione e l'aumento dell'occupazione ha fatto da Panda l'incremento della disoccupazione dal giudice quattro e passa ad altro dicesse
Insomma è cresciuto contestualmente sia l'occupazione che la disoccupazione negli altri principali Paesi europei al contrario la più rapida crescita dell'economia degli anni novanta ha portato all'aumento netto dell'occupazione
Il numero degli occupati è cresciuto di circa settecento mila unità in Gran Bretagna un milione quattrocento mila
In Spagna immette
Investire dopo un milione quattro portate a corredare il dato preciso in Gran Bretagna un milione quattrocento mila in Spagna un milione e seicento mila solo la Germania avuto un andamento occupazionale è simile a quello italiano
Andamento però nella comparazione sei a meno all'Arma
Presidente ancora un minuto per tot soffermarmi su un punto sul punto su cioè questo sistema a posto in essere un meccanismo a me pare a me pare un meccanismo ingiusto e mi dici e micidiale in rispetto questo i redditi da lavoro si sono accumulate nell'aria dei garantiti
I redditi da capitale ancora nell'aria dei garantiti e nella fascia medio alta della struttura economico sociale del Paese i redditi da profitto forniscono fruiscono di una buona performance è però una parte significativa di essi è stata investita all'estero
La conseguenza è che sia targata
La fascia del non lavoro del lavoro Pincio e della povertà
L'aria del non lavoro si è ampliata fino a contare i due milioni ottocento mila unità quello del lavoro grigio conta un milione di posizioni lavorative che secondo gli esperti vanno ad integrare i circa cinque milioni di unità di lavoro standard anche la povertà assunto livelli allarmanti
Certo
Il permetta questa questione non è semplice e tuttavia però dobbiamo confrontarci con essa e quindi porre mano alle riforme fiscali alle riforme del mercato del lavoro alle riforme dello stato sociale in particolare
Un'ultima parola semplicemente Presidente vorrei riservarla al al sud proprio tre secondi
Per dire questo che sicuramente c'è una nuova strumentazione a servizio del sud gli stessi incentivi sono stati affinati tuttavia i centosessanta provvedimenti elementari di innovazione centosessanta
Sembrano troppi anche i venti più significativi sono troppe anche qui bisogna riordinare accorpare fare sintesi
Bisognerà fare anche una nuova riflessione sulla quattrocentottantotto perché non basta dire
Dalle agevolazioni rapidamente i bisogni dire quanti posti di lavoro in concreto a realizzato come anche ai contratti d'aria come anche
I contratti di programma con la come anche i patti territoriali
Ora un'ultima parole sulla e sulla burocrazia degli enti locali e delle regioni
Io ritengo che la riforma amministrativa se non cammina
L'indirizzo è potere di gestione essenziali cibo anche per la lotta alla corruzione dea necessaria informatizzazione delle strutture sembrano non essere all'ordine del giorno
E tuttavia l'idea di fare del Sud una grande piattaforma logistica dell'Europa verso la il resto del mondo e dall'Africa e dal resto del mondo verso l'Europa far coltivare ostili le grandi opere euromediterranee le chiedo dunque le telecomunicazioni trasporti in questa prospettiva solo decisivo
In conclusione a me sembra da di chiedere subito il rilancio dell'economia subito la una nuova ridefinizione della riforma del fisco e dello stato sociale e del mercato del lavoro come dalla pubblica amministrazione come dalla scuola nel team dell'università e della DC
Insomma signor Presidente il programma del partito popolare
Deve essere quello di rilanciare il tendine d'Italia e di riaprire il tempio del sud
La parole d'ordine dei Popolari deve essere modernizzi amo più paesi
Diamo la parola affinità regionale del Piemonte Agis attende nei tempi si prepari utilizzarlo
Bene valvola Andrea
Sì sì benissimo trentadue
Italiani
Mi scuso con l'Assemblea se faccio perdere tempo ma essendo confinato a me passava nonostante le gambe lunghe ci vuole un po'di tempo ad arrivare io voglio ringraziare l'amico Castagnetti perché assieme ad altri anche ci hanno riportati fortemente sui temi dell'Europa parte voglio ricordare che noi il tredici di giugno voteremo assieme
Per un'idea di Europa finale e nelle elezioni amministrative
Delle due cose mi appaiono fortemente collegate
Penso che sui temi del Partito popolare del suo ruolo che può avere nell'Europa oggi noi investiamo molto del futuro del nostro partito
E della nostra capacità della nostra responsabilità vorrei dire per far compiere un decisivo passo in avanti alle istituzione europea ho sentito molte volte in questi anni dire sempre non possiamo limitarci a un'Europa dei mercanti alle sgroppate i banchieri ebbene dobbiamo ricordare a noi stessi ai cittadini italiani ai popolare che il tredici di giugno
C'è l'occasione col voto
Di pronunciarsi su delle proposte politiche sono dei programmi che riguardino il futuro di questa Europa che oggi vive uno dei momenti più drammatici
Io mi ricordo a me stesso e ricordo a tutti noi che in questo momento si gioca nel Kosovo e concordo con tutti gli appelli contro la guerra contro la forza per risolvere le questioni si gioca una carta appunto decisiva sul futuro di questo continente sul futuro devono un'Europa che deve riuscire va a fare questo salto di qualità e ad a vere istituzioni in grado di esercitare veramente una politica che non si limiti solamente a quanto è stato fatto adesso ed è importantissimo
In materia di euro in materia di moneta comune di politica economica comune ma che affronti finalmente i temi di dare al Parlamento europeo
E alle istituzioni europee compiti sovrane in materia di politica estera e di difesa
Perché possiamo tutti
Assolvere la nostra coscienza dicendo no all'uso delle armi
Ma vorrei ricordare all'Assemblea che i popoli della Jugoslavia alienazione della ex Jugoslavia oggi non riescono Tassone a costruire la pace
In quei territori e fra quelle nazionalità c'è bisogno di un'Europa che riesca a sottrarsi alla cultura muscolare
Dei democratici europei e americani di Clinton e dello store spesso Toni Blair
Per riuscire ad affermare un tipo di politica diversa
Sarebbe stato importante ad esempio che prima di fare entrare nella NATO Paesi dell'ex Patto di Varsavia li avessimo fatto entrare nella Comunità europea quello era il naturale sviluppo di una politica di costruzione di una pace nel continente europeo abbiamo scelto delle altre strade diverse
Il Partito Popolare i partiti popolari europei non sono riusciti ad imporre una logica diversa dobbiamo riflettere su cammini
Alternativi a quelli seguiti finora e quindi è per questo che in questa nostra Assemblea i temi dell'Europa devono essere approfonditi devono andare oltre alle facili emozioni del no alla guerra
Ma per arrivare a proposte che assieme riflettano
L'attualizzazione dei valori che i nostri padri fondatori hanno realizzato iniziando a quel cammino che ha portato alla costituzione della Comunità europea
Pongo mille cinquecento lire
Grosso modo quante tre quarti di euro si può prendere un librettino
Che tratta questi temi
Dove si vede un passo fondamentale che è quello del mille novecentoquarantotto quando i partiti democristiane che allora erano quelli che avevano la responsabilità di governo riuscirono a far diventare concreto progetto politico e quindi a creare le condizione per la prima fase di una costituzione di una comunità europea
Oggi nel momento in cui governi socialdemocratici di sinistra governano il nostro continente in maggioranza governato nella Comunità europea vediamo la stessa comunità
Ritornare verso chi nazionalismi vediamo
Uno è spesso di un'idea di Europa e noi impegnandoci a forte su con forza su questi temi non solo ricco operiamo idea originale dei nostri padri fondatori da De Gasperi ad Adenauer Schuman ma ci ricolleghiamo gongola principale diritto delle democrazie cristiane come metodo come momento per contrapporsi a una deriva conservatrice
Nei partiti popolari europei
In corresponsione con questo c'è da affermare
Anche i temi del federalismo e delle Autonomie nelle elezioni di giugno noi non dobbiamo andare solo con le nostre candidature dobbiamo riproporre con forza in quell'occasione
La costituzione di uno Stato delle Autonomie a partire da quelle minori dal municipio alle province alle regioni
Per non correre il rischio di un decentramento di un federalismo
Che riproponga su scala piccola su scala regionale e gli stessi difetti dei centralismi statali noi ci lamentiamo di un distacco del persone dalla politica ma questo distacco riflette anche la domanda dei cittadini istituzioni più corte più vicine e anche la possibilità rispondendo a questa domanda di far ritornare l'interesse degli strati popolari per la gente del Catto Amici a un impegno politico all'impegno verso il partito io credo che su questi temi si giochi gran parte del futuro di una presenza di un di popolarissimo cattolico oggi in Italia
Vorrei aggiungere sono un terzo tema che mi pare troppo trascurato nella nostra nel nostro confronto politico nella nostra cultura politica i temi della sicurezza e dell'accoglienza io credo che noi dobbiamo su questo renderci conto di una verità elementare
Non ci può essere uno stato sociale non ci può essere una giustizia sociale se contemporaneamente non si creano le condizioni di una sicurezza per i cittadini ricordiamoci che non basta parlare di quel pare stare quando non c'è lo Stato quando il controllo sul territorio inefficiente quanto le questioni dell'ordine pubblico
E della giustizia sono amministrate con eccessiva insufficienza no non dimentichiamoci mai delle sofferenze dei cittadini che chiedono sicurezza
Chi chiede sicurezza non certamente chi è forte chi è ricco chi è potente questa se la può garantire ce lo chiedono gli anziani ce lo chiedono i soggetti deboli della società
E se noi non rispondiamo a questa domanda non verrà vediamoci se poi il vuoto qua in altre direzioni io credo che questa sia
Una
Delle caratteristiche di riflessione nuove su cui si deve concentrare l'attenzione del nostro dibattito in questo momento nell'Assemblea e nella vita del partito pop volare dei prossimi mesi ultimissima considerazione ed ho chiuso su un tema che ci sta particolarmente a cuore
Quello di ricreare le condizioni per un impegno maggiore dei cattolici sui temi della politica
Noi oggi vediamo che il partito maggiore
E
Opera tra i cattolici e quello dell'astensione ci sono statistiche che dicono che c'è un rifiuto forte proprio nel mondo cattolico ma io credo che non basti soltanto un impegno del partito nel definire meglio i suoi modi di interpretare l'ispirazione cristiana in politica occorrono anche dei luoghi dell'SPD non eticamente di partito in cui si discute in cui si riflette su cosa significa oggi per un cattolico impegnarsi in politica
E allora credo che su questo ci siano tre punti su cui dobbiamo insiste la prima è proprio questa di creare dei luoghi di dialogo e di confronto il secondo di definire il percorso è però un'unità politica sui problemi sociali sulla visione di una società europea non vincolate domina nata dal pensiero unico della finanza e dell'economia il terzo di denunciare i limiti di una diaspora senza però cioè a cui dobbiamo contrapporre un progetto culturale che sia in sintonia in dialogo con quello della chiesa italiana
Che oggi sta prendendo coscienza delle difficoltà di un rapporto con la società com'la politica credo che questo sia un passaggio fondamentale
Per il futuro del nostro partito e anche per reggere il confronto come il progetto dei democratici io ho visto e su questo piano nell'assemblea un eccesso di rimozione pare che il progetto dell'Asia no nove in che affrontato se non comuni del a livello di battute becco una rimozione di un confronto che ci interrogherà profondamente credo che invece debba ritornare alla tensione di questa Assemblea perché dargli la riuscita di un confronto deriva la nostra capacità e il nostro futuro di dare un contributo alla verità politica di questo Paese
E al futuro delle istituzioni democratiche
La mala parata ai manoscritti dal segretario regionale del Friuli Venezia Giulia attenzione se
Cari amici per i responsabili provinciali e regionali del partito che sono qui presenti certamente non è facile sintetizzare
In dieci minuti spunti di riflessione che sono il frutto Beer dibattiti ed incontri che si sono svolti nei mesi e nelle settimane trascorse
Penso in tutte le realtà del partito nel nostro paese anche perché come sapete l'Assemblea doveva svolgersi in ottobre poi è stata rinviata però nel frattempo tacco molte sono state le iniziative per tentare di riprendere il filo di un ragionamento di una elaborazione politica per cui ed è importante tra l'altro fare anche qualche accenno non solo Suna dalle relazioni ma tutto sommato sui tre punti cardine di questa nostra Assemblea cioè l'organizzazione il programma il progetto e l'identità io credo che la relazione di questa mattina dei castagneti abbia entusiasmato perché ha posto l'accento su alcune questioni
Che stanno a cuore in questo momento non solo al Partito popolare ma penso a diverse realtà sociali culturali ed economiche dal nostro Paese forse un compito un po'più ingrato è toccato alla McCall atout
Che ha dovuto così nella sua relazione abbozzare anche qualche indicazione qualche proposta circa una nuova forma partito e credo che questo non sia facile per cui io apprezzo lo sforzo che ha fatto anche se bisogna che ci sia un contributo da parte nostra ecco per dare delle indicazioni comunque io voglio sottolineare un aspetto che ho già fatto peraltro anche in altre sedi
Qualche volta noi ci soffermiamo a Baudo flagellanti a criticarci a dire che siamo un partito che non discute
Che non ci sono occasione di dibattito di confronto
Io invece posso affermare che in questa fase così delicata così difficile per la vita politica per i partiti
Nel nostro Paese c'è c'è un partito che ancora discuta che si confronta che cerca di valorizzare il dato della collegialità nell'assunzione dalla decisione questo è il Partito popolare mentre altre formazioni politica vivono dall'immagine riflessa dai rispettivi leader che la mattina si alzano prendono una decisione e la calano a tutti a tutti i propri iscritti o aderenti noi invece abbiamo questa ambizione di arrestare partito popolare di ispirazione cristiana che vuole valorizzare il momento del dialogo e del coinvolgimento
Io credo che questa sia una grande difficoltà oggi perché è vero che bisogna stare in linea con i tempi rapidissimi dalle decisioni politiche
E questa necessità di essere capi della nella decisione nelle decisioni non si coniuga facilmente con la necessità di coinvolgere di far partecipare di far discutere prima di assumere questa decisione per questo dico è un compito difficile quello che i ridisegnare un'organizzazione politica un loro organizzazione di partito che che tenga conto di questi due aspetti la tempestività nell'assunzione della iniziativa politica ma che questa sia il frutto di dibattito di coinvolgimento e di partecipazione
Io credo che da questa nostra Assemblea debba venir fuori un messaggio chiaro che quello della ripresa di dignità e per e di funzione della politica intesa come azione capace di interpretare
E guidare come equilibrio i profondi cambiamenti economici e sociali nato nel nostro Paese
Cioè uno strumento agile e moderno che sappia coniugare com'era il tema dalla programmata Assemblea approda il patto tra generazione e io credo che le relazioni che ci sono state fino ad oggi ma anche di interventi anche di esponenti di realtà economiche sociali scientifica e che abbiamo sentito anche questa mattina siano sicuramente un apporto importante nel tentativo di definizione
La nostra identità nostro programma è la nostra nuova organizzazione
Io credo che per quanto ci riguarda dobbiamo comunque
Farci carico complessivamente come a me sembra è stato fatto dalla relazione di Castagnetti
Di tentare allo stesso tempo di dare un segnale di speranza un messaggio in particolare alle giovani generazioni alle categorie sociali più deboli è più emarginati quella che rischiano di essere ancora di più emarginata dal processo di sviluppo e di tirare sita dal nostro Paese ma dall'Europa nel suo complesso
Grandi appuntamenti traguardi importanti sono stati raggiunti
Soprattutto nella costruzione dell'Europa che nome ancora compiuta ma che deve andare avanti però io credo che anche nel rapporto all'interno della coalizione di governo gli ho detto ai nostri parlamentari alla nostra delegazione al governo
Che non debbono avvenire il timore qualche volta anche di assumere posizioni distinte in particolare rispetto ai DS
Questo perché è soprattutto su alcuni temi di ordine economico e sociale ecco c'è quasi notiamo quasi una rincorsa sfrenata
Dei nostri alleati indicazione dal libero mercato dalle privatizzazioni qui io credo quello che sta avvenendo in questo momento nel nostro Paese
C'è sotto certi punti di vista è importante sotto altri punti di vista richiede una maggiore attenzione sul piano dell'impatto sociale la fusione e la concentrazione di grandi banche
La privatizzazione di alcuni grandi enti e pubblici ma Saint sicuramente assecondata ma anche
Attentamente valutata però e gli impatti e sociali ma non solo ma anche per gli impatti nell'ambito del ma equilibrio più ampio ancora poteri e dei rapporti tra sistema economico e finanziario istituzioni e politica
Quindi io credo che su questi importanti argomenti come i contributi che ci sono già stati che ci saranno e soprattutto con uno sforzo ulteriore che noi chiediamo perché queste sono la riflessione che in parte abbiamo fatto anche nell'Assemblea
Di Milano sabato scorso una accentuazione dall'autonomia dal punto di vista organizzativo del partito nelle singole regioni che presentano anche la realtà e situazioni è diverso e tra di loro quindi con un partito che in sede nazionale rafforza la sua identità
E riprende con vigore la sua capacità di iniziativa ma che ad ampia autonomia poi alle realtà locali per forme di sperimentazione per quanto riguarda il coinvolgimento di ampi di sempre più ampie fasce e sociali e categorie economiche e culturali io credo se questo sforzo ci sarà io penso del Partito popolare
Potrà sicuramente rappresentare ancora un punto di riferimento importante in questo nostro Paese e concludo cari amici perché mi rendo conto che il tempo è bravissimo tantissime altre cose comunque
Le affidiamo i documenti che nella mia regione sono stati elaborate con diversi e contributi per questa Assemblea esprimendo l'auspicio che su questa terribile vicenda
E della della guerra nel Kosovo come una presa di posizione che sarà sancita dal nostro Parlamento in queste in queste ore ci sia la possibilità ecco bile prendere una condizione che apra la strada al dialogo
Però dobbiamo ricordarci due cose la prima è che perché ci sia dialogo ci deve essere una una disponibilità reciproca che purtroppo fino a fino adesso non è stata dimostrata da parte serba
L'altro aspetto molto delicato è quello che comunque il nostro Paese soprattutto a pochi giorni Dom investimento grande investimento di fiducia affatto da altri Paesi e come l'assegnazione della presidenza della Commissione Europea ecco deve dimostrare
Che è credibile è che affidabile soprattutto nel momento dalle capi della politica internazionale l'augurio nostro comunque è che la pazzia torni al più presto per quel martoriate popolazioni
Ringraziamo il stilizzata
Vediamo un apparato in Accademia unanimemente era instancabile Vicentelli
Cari amici
Grazie io mi farò alcun
Poche ore considerazioni
E poi su uno dei due fari direi sulla luce di uno dei due fari e della relazione del dell'amico Castagnetti una relazione che lega molto la nostra esperienza all'Europa e al suo futuro e io condivido molto
Io credo che è giusto essere anche più ottimisti rispetto al passato
Per quanto è accaduto anche in questi ultimi ai in queste ultime settimane
Avevamo avuto un momento di sbandamento rispetto alla crisi della della commissione ecco poi ci sono state c'è stata un'accelerazione positiva
Ma io sono d'accordo su un giudizio politico che ha espresso Castagnetti stamattina proprio rispetto a questo processo equo di costruzione dell'Europa questa Europa incompiuta questo Europa ecco da continuare a costruire diceva Castagnetti ed io condivido questo giudizio che non siamo a un punto di non ritorno
Cioè non siamo a un punto in cui è con le cose necessariamente debbano andare in una certa direzione cioè i in avanti e con le cose si possono bloccare possono avere un ritmo un ritmo diverso i processi si possono rallentare altri elementi possono entrare in gioco per cui ecco bisogna essere
Particolarmente attivi in questa fase
E interrogarsi di più come si può costruire ecco come si può completare la costruzione dell'Europa
Della relazione di Castagnetti indicante queste strade io riprendo soltanto i temi e quel tema istituzionale che è fondamentale
è apparso è venuto fuori anche qualche elemento aggiuntivo questa mattina nella nell'intervento del segretario generale
Della Movimento Federalista Europeo ecco questo sguardo anche ad una nuova costituzione arredi vuole ecco condivise ecco costruite costruite insieme io credo che questa sia una e di poteri reali ecco per la commissione per il Parlamento europeo per i per il Governo
C'è il capitolo dell'allargamento quindi non solo a destra ma
Udì un potenziamento ecco dei partner gli atti per quanto riguarda il Mediterraneo e con gli accordi di Barcellona c'è un problema che riguarda il bilancio del Colle le spesi secco nonostante si sia conclusa una trattativa difficile col sull'Agenda due mila eco non tutte tranquillo ecco su questo su questo terreno c'è il grande capitolo della della politica estera e di sicurezza e di sicurezza comune
Però ecco tutti questi argomenti ecco mi pare che la relazione di Jaco delle indicazioni precise
Io mi chiedo ecco come incarnare questa attenzione per la costruzione dell'Europa come incarnare la come Partito popolare nell'ambito del Partito Popolare Europeo
Nell'ambito ecco di queste grandi famiglie dove confluiscono i partiti anche del e delle dell'Europa dove io noto elementi di ambiguità elementi di disse home Genet età che esistono sia nel partito popolare europeo sia nel partito socialista socialista europeo
Non tutto è tranquillo neppure in quelle case
A cui noi facciamo riferimento neppure a quelle composizione mi riferisco al gruppo di Atena ecco dove noi abbiamo ancorato la nostra presenza per bloccare una una deriva ecco che effettivamente di tipo conservatrice
E qui in qualche modo credo che al congresso di Brussel ci stiamo ci siamo riusciti ma l'iniziativa del Partito Popolare Italiano deve svilupparsi molto molto attivo in questa in questa direzione
è un partito secondo me che deve anche vivere
La dimensione europea a tutti i livelli da un problema di documenti
Non è un problema di avere idee idee chiare
Di avere gente come Castagnetti bianco ed altri vedo Graziani ecco che sanno conoscono in la l'Europa e vogliono anche farci progredire come occorre che tutto il partito sia senta questi questi problemi ma nelle che si senta nell'amministrazioni locali che si senta nelle nelle sezioni
Che si senta tra i giovani che in quei focus su che si vogliono realizzare con questo tema diventi angeli centrale non resti e non resti marginali
E io devo esprimervi in conclusione di questo prime riflessioni e papà contro un secondo punto esprimere il rammarico
Mio personale perché non siamo riusciti non siamo riusciti non solo noi come popolari a modificare la legge elettorale europea andiamo verso le elezioni europee
Non siamo neppure riusciti riusciti a modificare la legge elettorale in in punti che secondo me hanno un valore anche mura che riguarda le incompatibilità
Qualcuno mi dice mi può dire giustamente ma non occorre una legge elettorale per realizzare le incompatibilità io spero il nostro partito ago si muova proprio in questa direzione
Da poche riesca a vincere anche alcune tentazioni che ci possono essere manifestare a all'interno preoccupazioni giuste e legittime ecco rispetto proprio a questi doppio mandati istiga al Polo non sono ecco che è una cattura del consenso della gente
Perché poi non possono tradurlo in una presenza reale nella dea Strasburgo né a Bruxelles abbiamo fatti calcoli
E per per realizzare per fare onestamente può questo mestiere di parlamentare europeo bisognerebbe stare in casa tra Asburgo e bussare al di dai diciotto ai venti giorni al mese
Voi mi dovete dire poi come si può fare il sindaco come si può fare poi senatore della Repubblica come si può fare anche il parlamentare italiano ecco rispetto a questo impegno così così forte io dico mi dice mi dispiace ecco che non siamo riusciti tutti insieme i partiti abbiamo avuto assicurazione del presidente alla Camera dal Presidente Senato abbiamo fatto processioni anche ai gruppi parlamentari ecco dobbiamo registrare su questo un fallimento
Seconda considerazione su altri su su un altro
Gruppo di problemi che riguardano la crisi delle istituzioni internazionali
E ce ne rendiamo conto proprio di fronte ai fatti drammatici ecco della della guerra nell'ex Jugoslavia
Cioè mi riferisco al alle Nazioni Unite alla NATO all'OSCE all'UE ottimo ecco io ho notato che non possiamo far finta di niente la NATO cambia ruolo cioè e non non può legittimare l'operazione
Della la cooperazione anche nel Kosovo perché è una struttura di difesa contro aggressioni esterne e l'estensione a testa già cambiato la NATO
Riflettiamo su questo con grande serenità
Io credo che occorra una nuova intesa
Una nuova armonia che bisogna bisogna creare ma due cose sono certe che questo nuovo ruolo anche della della NATO non è sostitutivo della politica estera e di sicurezza comune dell'Unione Europea
Come questo nuovo ruolo della NATO non è sostitutivo non è sostitutivo di una crescita militare dell'Europa dell'uno roba federata
Emergono una serie di equivoci su cui naturalmente io non mi posso dilungare per ragioni di tempo che riguardano per per il il ruolo dell'UE o che riguardano la stessa OSCE che probabilmente andrebbe vale valorizzare cioè l'Europa deve completarsi anche come Stato come è stato federale
E ritengo di sento ecco di dover esprimere a questa Assemblea
Ecco così qualificata
Che il proprio in queste ore io mi auguro ecco che le cose vadano le così come si sono preannunciate che io condivido la posizione della maggioranza che stamattina concordato questo documento spero che si traduca in un voto di uscire il più presto possibile o dalla questa da questa guerra
Perché i ritorna la politica si impone tornare al dialogo è necessario io non so come si può misurare il successo di questa di questa operazione non lo so ecco come si può misurare però non è non è un argomento insidioso
Che
E capisco anche ecco che le reazioni poc'anzi anche l'amico Strizzolo ecco faceva intravedere ecco alcune alcune negatività che si può potrebbero sviluppare può concludo ecco che si potrebbero sviluppare intorno ad una pur ad un giudizio equo sul nostro Paese l'Italia
Abbiamo la lealtà del nostro paese ma non è accettabile l'Italia esposta ha esposto il suo territorio paga un prezzo molto alto ecco rispetto a questa a questa guerra il mio onore amici un discorso pacifista
Più curato fatto tante di quelle marce nella mia vita il pacifismo mi appassiona ma non è un discorso così di pacifismo parolaio
Del stamattina è stato citato monsignor Bello più volte corno delle citazioni molto appropriate che mi ricordano questa vita tutta dedicata alla causa della della pace una camuno con un atteggiamento attivo non solo nelle chiese ma nei confronti delle delle istituzioni ma io credo che di fronte a questa tragedia immane poker la guerra nel Kosovo
La ragione porta a sostenere che la via tutta militare non porta a soluzioni accettabili non può portare a soluzione accettabile allora si riprenda si prenda trattare e c'è un imperativo morale
Rispetto a questa a questa situazione
Mondo monito che viene anche dall'anima
E c'è un realismo politico anche in questo per questo dicevo che il mio non è un pacifismo Parolario non è un modo ecco di di imboccare una parola che evoca certamente sentimenti positivi c'è un realismo politico allora io spero veramente poche il Parlamento italiano riesca a mettere in moto questo
Nuovo processo perché è l'unica strada possibile ecco per uscire può da una crisi e poter ridire e che può aprire prospettive
Veramente interessanti ecco per l'Europa e non solo per per l'Europa e con la strada della pace e credo che sia una strada obbligata grazie
Abbiamo l'ambaradan Renzo Lusetti responsabile nazionale enti locali tibetani Andrea infilando
Il cari amici
Così al di là delle drammatiche vicende
Della guerra in Serbia
Credo che questa Assemblea
Avrebbe dovuto assolvere al compito
Preciso di dare un volto nuovo diverso Naddeo forte più umano al cosiddetto volto demoniaco dei partiti politici
Perché quando si parla dei partiti si immagina sempre a qualche traffico o qualche manovra per raggiungere impossessarsi e gestire il potere credo che il problema decisivo da affrontare in questa Assemblea non sia certo la difesa indiscriminata dei partiti così come oggi si rapportano con la società civile però vogliamo spiegare ai referendari o a tutti coloro che ogni tanto ci richiamano al dovere della politica che la partitocrazia e cosa diversa profondamente dalla democrazia dei partiti
Noi lavoriamo oggi con grande impegno per un forte rinnovamento dei partiti e in modo particolare del nostro partito
Ed è per questo che noi sappiamo che oggi è finita la democrazia consociativa figlia del sistema proporzionale
E si è
E riaffermata negli ultimi anni in questa fase di transizione che sembra essere eterna e cioè non finire ma ai ci ha fermato una sorta di democrazia competitiva
Figlia del maggioritario e del bipolarismo ma è pur sempre una democrazia
Una democrazia fondata sui partiti di stamattina Castagnetti citando
Don Luigi Sturzo ha detto che programma e il partito
E allora cari amici compito nostro oggi è quello di rinnovare i partiti il nostro partito nella struttura nel modo di organizzarsi all'interno e nel modo di rapportarsi con la gente dobbiamo rendere l'idea
Alla pubblica opinione che il partito politico oggi è l'unico vero strumento di raccordo tra lo Stato e la società
Che è l'unica entità capace
Di consentire la partecipazione concreta dei cittadini alla vita democratica del Paese e che l'unica entità che costruisce la rappresentanza politica in caso contrario cari amici avranno sempre più spazio
I poteri forti le lobby economiche e forse anche le logge massoniche se penso a qualche trattativa che in qualche ente locale stiamo conducendo vede riemergere anche di qualche loggia massonica nel fare politica in certe città
Già il loro peso è forte se aboliamo i partiti come qualcuno ci chiede di fare credo che il peso dei cittadini sia nullo altro che referendum cari amici allora io voglio dire che noi abbiamo
Tenuto in vita questo partito non artificialmente ma con un impegno costante e quotidiano di tanti quadri in periferia e di tanti amministratori in anni durissimi come novantacinque novantasei
E
Devo dire che tre anni fa
La novità è stata l'Ulivo ma non è una cosa inventata da Romano Prodi l'Ulivo è stata un qualcosa di più un qualcosa che ha visto i popolari protagonisti con Gerardo Bianco allora e con Marini poi di queste esperienza dell'Ulivo
Noi siccome ci si divide tra ulivisti non li riscrive anzi molto spesso la stampa aiuta a creare questa frattura voglio dire che
Nessuno di noi ha mai concepito l'Ulivo come un comitato elettorale a cui dare valenza tattica e non valenza strategica
Nessuno ha mai consentito l'Ulivo come un'organizzazione che distribuisce candidature collegi forse Di Pietro l'ha pensato che ha avuto gratis et amore Dei un collegio e poi l'ha utilizzato per costruire un altro partito noi non siamo libertari
L'Ulivo cari amici è e rimane una coalizione di mantenere è una coalizione aperta con un di più
Con una sorta di elemento di coesione in più forse anche con un supplemento d'anima ma è pur sempre una coalizione e allora
Cari amici non c'è bisogno di formalizzare una sorta di ossessione di sovranità da parte dei partiti nei confronti dell'Ulivo e non c'è nemmeno bisogno di affidare soggette a vita politica alla coalizione perché perché quelli che parta nell'Ulivo e la lealtà politica e personale dei popolari perché il nostro partito ha sostenuto lealmente pagando anche un forte Pretto di visibilità politica lealmente e l'Ulivo il Governo Prodi prima e il Governo D'Alema poi questo
Di questo devono tener conto i nostri alleati
E quindi credo che noi non dobbiamo come dire puntare verso una costituente dell'Ulivo per ritornare al futuro dobbiamo riportabili partire dall'Ulivo e dallo spirito che ha animato l'Ulivo nel mille novecentonovantasei
Sapendo che è un'alleanza aperta che è un metodo di lavoro politico che porta alla definizione di contenuti programmatici ma anche di candidature unitarie sia nei collegi per Camera e Senato sia nelle amministrative e questo è un metodo rispetto al quale noi siamo partiti qualche anno fa
Affinando questa alleanza aperta aprendoci anche ad altri soggetti che non facevano parte dell'Ulivo mi riferisco i socialisti democratici a Rinnovamento italiano e ancora oggi abbiamo elementi soggetti politici ulteriori quelli che sostengono il governo D'Alema l'UDR
Il i costi i comunisti di Cossutta additandolo Travaglio voglio dire che noi non vogliamo quali proporre la semplice sommatoria dei partiti vogliamo come dire ripartire da un discorso di Ulivo
Così come è stato concepito nel novantasei sapendo che questa alleanza si allarga e si propone con contenuti precisi con proposte precisi e con programma con programmi forti come quello che stamattina Castagnetti annunciato in questa
Bella sessione che noi stiamo facendo anche se e priva dei nostri ministri nostri parlamentari perché impegnati purtroppo in una vicenda molto più drammatica
Giustamente oggi Ardigò ha detto questo è un buon programma di governo cerca noi siamo un partito di governo forte autorevole che concordemente determinante a realizzare il programma di governo e allora cari amici lo voglio dire con forza
Noi non lasceremo che Veltroni e i Democratici di sinistra Lanzillo è una parola che va di moda lancino un'OPA politica per la scalata dell'Ulivo non vogliamo Puerto
Vale a dire noi non moriremo veramente socialdemocratici
Vedete il banco di prova sono le prossime elezioni amministrative purtroppo io sono distratti in queste ore da una serie di problemi che ci sono in tante città soprattutto in Toscana per fare un esempio molto recente
Perché purtroppo in alcune regioni la volontà egemonica dei DS è ancora molto forte troppo direi
Non vogliamo questa scalata noi siamo i popolari qui siamo in questa condizione con la nostra dignità politica
Ma noi cari amici non lasceremo nemmeno che gli altri i democratici senza aggettivi
Con o senza Prodi rete prima mi sono affrettato Castagnetti me l'ha dato a prendere un agenzia di stampa come dichiarazione di De Nora che dice molto umilmente dice a Prodi
Che dovrebbe lasciare la politica italiana per svolgere seriamente bene il suo impegno di presidente la Commissione europea ritrovarsi successori per i democratici
Per il bene che vogliamo Prodi noi siamo d'accordo con Dell'Oro perché è giusto così perché Prodi ci rappresenta seriamente siamo orgogliosi di avere Romano Prodi che per noi ancora popolare nel cuore per fare il presidente e la Commissione europea
Ma voglio dire lo dico per tranquillizzare chi non è d'accordo
Che noi non lasceremo ai democratici senza aggettivi che lanci no non un'OPA ma un'offerta pubblica di scambio per diventare i padroni del centro sinistra noi non scambiamo le nostre azioni con il partito dell'asinello Boy siamo un'altra cosa
Cari amici noi non pare terremo con nessuno la nostra storia il nostro patrimonio di cultura politica e democratica e nemmeno la nostra identità
Noi e Gerardo Bianco Rosa molto bene abbiamo fatto la resistenza contro la restaurazione Buttiglione Diana ebbene figuriamoci se non ci spaventiamo per qualche tentativo di annessione che qualche parvenu della politica oggi a
Nei confronti dei popolari e voglio dire che la prova provata
Di questo fatto e che nel novantatré del ricordate le giunte rosso verdi non ci fu questa grande novità lo eravamo ai margini perché eravamo considerati né D'Alema della corruzione del Paese no eppure dopo qualche mese queste giunte rosso verdi
Hanno chiesto prepotentemente l'ingresso dei cattolici democratici e dei popolari in Giunta perché era necessario indispensabile il nostro apporto per proseguire l'attività amministrative in anche nelle grandi aree metropolitane
E allora io credo cari amici che dobbiamo oggi ribadire lo farà domani Franceschini
Che il PPI non è un blocco cattolico a difesa degli interessi confessionali nella stretta
Quale a te anche la battaglia che ne abbiamo fatto sulla fecondazione assistita una battaglia seria una battaglia sui valori non una battaglia che ci ha indicato il mondo ecclesiastico
Il nostro nuovo convinto che ieri abbiamo dato ai diessini sulla candidatura Flaminia Faenza
è uno non pregiudiziale sulla presero una politico perché noi non faremo sconti a nessuno sui valori Cuesta e la posizione politica dei popolari c'è una forza politica ispirata da un quadro ideali da un sistema di valori
Una forza politica già finito la forza politica radicata nel territorio radicate intona la complicità degli interessi è una forza politica che si ispira un programma remissione terminato il mio tempo voglio semplicemente dire volevo fare le volevo fare
Cosa che avevano
No non voglio
Non voglio francamente abusare era
Come dire mi serviva per entrare nel tema che riguarda oggi programma e purtroppo sono un po'condizionato
Dalla deontologia professionale cioè dagli enti locali che ormai sono la mia ossessione da diversi mesi per dire cose vallate amici noi
Abbiamo sostenuto questo governo perché un governo per le riforme
E le riforme si devono fare devono essere fatte anche se su qualche tema noi non siamo d'accordo con il Governo però noi siamo costruttivamente critici verso alcune alcune indicazioni però dobbiamo dire come alcune alcuni principi devono essere molto chiari rispetto anche l'azione del governo
E si parla tanto di privatizzazioni dobbiamo distinguere tra la liberalizzazione dei mercati e la privatizzazione cioè noi dobbiamo evitare di trasformare il monopolio pubblico in un monopolio privato non è possibile un fatto del genere
E devo dire di più dello dobbiamo prestare attenzione
Al primato degli utenti e dare garanzie agli utenti dei servizi
Perché importante tutelare i posti di lavoro e tutelare l'occupazione neanche tu importante dialogare
Con le associazioni di consumatori con i comitati civici che difendono prerogative varie e anche con gruppi di utenti organizzati
Ed è in questo senso che noi
Siamo d'accordo perché si passi dal monopolio al mercato purché questo mercato sia regolato con le Authority che hanno il compito di trasformare questo stato o pubblico erogatore innestato pubblico regolatore dei servizi
Vedete
C'è chi parla anche della Costituzione silenziosa che in questi anni si è prodotta attraverso l'Authority però tutto il tema del riassetto elettrico dello sviluppo delle telecomunicazioni della riforma del commercio dalla
Prossima riforma anche se con polemiche degli ordini professionali delle municipalizzate tocca un tema che interessa molti di voi perché noi siamo contrari alle privatizzazioni selvagge le municipalizzate però e necessario modernizzare il sistema per passare da un sistema di servizi pubblici locali a un sistema di servizi locali al pubblico è questa la peculiarità che hanno i popolari anche in un governo nato per le riforme
Dicendo però al Polo che noi non scherziamo perché noi crediamo in queste riforme chiamato la fiducia a questo governo per le riforme
Sapendo che sulla forma di Stato la responsabilità di chi ha voluto fare fallire la Bicamerale ricade solo ed esclusivamente su Berlusconi e sul Polo decomporsi di tali politiche molto forti ci ha impedito di fare le riforme
L'obiettivo amici vedo molti amministratori regionali salari quello di rovesciare l'articolo centodiciassette la Costituzione e cioè di dare alcune competenze fondamentali allo Stato come l'ordine pubblico la difesa
Vive forti legislazioni regolamenti e dall'altro anche Comuni e Province che in un qualche modo devono fare gestione amministrativa sapendo che noi difendiamo le primizie perché sono un ente intermedio forte per regolare e gestire il territorio dall'emiciclo subito che mi rendo conto che quindi tardi voglio dire che noi vogliamo proporre anche in Costituzione il cosiddetto principio di sussidiarietà
Va bene la riforma dell'ordinamento federale dello Stato ma noi dobbiamo recuperare lo spirito della legge Bassanini e introdurre questo principio a noi cattolici democratici caro perché crediamo in questo in questo senso voglio fare ringraziare l'amico Giancarlo Grano questa insana che ha fatto è un dirigente del PPI lucano che ha scritto un bellissimo libro la città mica perché si dà l'idea di cos'è il principio di sussidiarietà
Cioè costruire da città a città solidale la città colte operosa la città sana sicura armonioso queste all'idea che noi abbiamo e ha fatto bene stamattina
Ardigò a richiamarci al tema della città perché noi per queste elezioni amministrative noi non siamo come referendari guidato si lamentano perché nessuno ne parla certo si parla anche poco di elezioni amministrative noi sappiamo cosa vuol dire governare una città e allora cari amici io voglio dire che noi vogliamo e chiudo subito per essere veramente federalisti
Che ci sia la Camera delle Autonomie in questo nostro Paese per dare spazio alle Autonomie Regioni Comuni e Province non solo il Senato delle Regioni una camera eletta a suffragio universale
Sulla base di liste presentate dalle istituzioni locali territoriali Cuesta
E l'idea che abbiamo di federalismo sapendo che la Camera delle Autonomie
è una condizione sine qua non per realizzare il federalismo
E soprattutto cari amici noi però diciamo che rispetto a tutta quella polemica
Che c'era qualche mese fa e c'è ancora
Cento città parti quei sindaci quasi che ci fosse da un lato i partiti che rispecchiavano l'idea del partito lo stato centrato e dall'altro il partito dei sindaci delle periferie ma che scherziamo pensò veramente che sia così
A parte che bene ha fatto Dematté o parlare della incompatibilità
Perché voi lo sappiate io sono contro qualsiasi tipo di incompatibilità compreso il sindaco di una grande area metropolitana che fare Milito osi falsi da così fan lettere molto serio e l'errore è stato fatto ab origine rispetto al tema delle congrui compatibilità ma a parte questo io voglio qui ringraziare congruo veramente
Quelle migliaia di sindaci e di amministratori popolari odiare a popolare
Di piccole e piccolissime comunità locali radicate sul territorio e impegnati nella quotidianità della gestione amministrativa e nonne le apparizioni televisive dell'intellighenzia giornali e nel fondare un partito cuento è il nostro radicamento allora cari amici
Se noi siamo seri diamo spazio ai nostri militanti ai nostri amministratori a coloro che si fanno come dire
Un sicché cercano quotidianamente di fare un lavoro politico forte per fare crescere non solo il Partito popolare ma anche il cattolicesimo democratico questo nostro Paese forse i popolari ce la faranno
A dare l'idea di un partito vero serio capace di interpellare ed interpretare tutto l'ospedale grazie
Andrea vengano segretario provinciale dei giovani popolari di Latina
Qualcuno in passato addetto largo ai giovani
Se me lo permettete questa sera io voglio aggiungere voce ai giovani
Se negli anni Sessanta e Settanta alle giovani generazioni venivano prese a modello di un cambiamento sociale che essi con le loro idee portavano avanti
Oggi in molti ritengono i giovani deboli
Chiusi nel quotidiano incapaci di esprimere quel disagio sociale che pure vivono le statistiche parlano del trentotto per cento di giovani individui tra i venticinque e trentaquattro anni che ancora vivono all'interno del proprio nucleo familiare
Milioni di ragazzi e ragazze
Dal futuro incerto
Senza prospettive di lavoro e di autonomia a cui a realtà degli ultimi dati contribuisce con ulteriore aggravio
Oggi parte di quei giovani sono qui
E il loro esserci non è di sola facciata
Noi giovani oggi con la nostra presenza vogliamo essere la testimonianza di una realtà che il partito non può e non deve trascurare
Portatori di esigenze il lavoro la possibilità di costituire un nucleo familiare stabile
E autonomo quella di avere figli senza troppi oneri sociali
Che debbono essere obiettivi qualificanti della porta della politica di questo partito
Perché non c'è sviluppo e non può esserci crescita per la nazione se non si investe in chi nel Duemila costituiva il nerbo della sua classe produttiva perché non ha senso parlare di proposte per una futura azione politica
Se i giovani non ne sono il fulcro
Perché è un partito che vuole continuare a crescere a nei giovani la sua fonte di crescita
Già ieri ed altri ancora probabilmente prima della fine della nostra Assemblea
Si sforzano di dire quanto la fase di emergenza sia ormai lontana dal nostro essere partito
Ebbene
Io non so cosa possa costituire emergenza per degli uomini che scelgono liberamente di operare nella comunità uniti dallo stesso sentire da uno stesso sentire da una stessa idea o da un'idea che le accomuna
Se però per il superamento di emergenza si intende la riapertura delle sezioni di partito paghi con questo della convinzione di sentirsi più radicati nel territorio io dico che le sezioni sono stanze vuote se non le si aprono alle idee
Idee vere
Che nascono che non nascono dall'inseguire i problemi nell'attesa di qualcosa di risolutivo che non accade mai
Generando anziani sia e fragilità dei rapporti idee nuove più pronti alle esigenze della comunità perché da essa che si generano
Idee per cui il popolarismo non sia solo una parola densa di tradizioni e vuota i significati ma costituisca la via risolutrice
La nostra carta d'identità nel superare i confini che giorno per giorno ci si pongono
Secondo quello spirito dei cattolici democratici feccia quartiere allontano diciannove lo ricordiamo
E che recentemente il nostro segretario Marini e la nostra galassia e la nostra cara Loredana devo aggiungere c'hanno rallentato
è in questa convinzione che affidò al partito con gli altri alcuni spunti programmatici cari hanno i giovani
Il lavoro come si è detto per cui non possiamo semplicisticamente identificare le aree depresse con il meridione della nostra penisola
Noi
Alcuni amici ho la fortuna di avere amici un po'in tutta Italia
Alcuni amici della periferia di Torino
Tutti mi descrivono una situazione del quel che riguarda l'ambito lavorativo che non è voi molto differente da quello che è il profondo sud della nostra penisola la stessa Provincia da cui provengo a una situazione che fortemente disagiata per quel che riguarda gli ambiti lavorativi
Maggiore in tal senso deve essere il monitoraggio sul territorio perché se in Italia oggi Nord-Est è associato a un'immagine di opulenza non solo il Sud può dirsi indigente
Ed inoltre le tematiche inerenti le nostre università per cui se si vuole che esse siano vero luogo di formazione e ne esce necessario approfondire quel lavoro riformatore dobbiam riavvicina agli standard europei
Sì accelerando inoltre quella proposta federativa dei mega atenei che prevede per le sedi distaccate un'autonomia gestionale nell'ambito dalla programmazione generale e un conseguente incardinamento del personale docente
Al fine di costituire delle comunità universitarie stabili
Celle del sapere nell'intorno io nell'intero perito all'italiano questo stabili la scolarizzazione dei nuovi poveri inoltre decine di migliaia di bambini e non emigrati in Italia per necessità o per costrizione
Sei minuti la recente guerra in Kosovo ci ricorda quest'argomento ancor più
Sarebbe
Uomini del presente e del futuro strade emarginati nella loro nuova Pavia abbandonati a se stessi o quasi per cui la carità cristiana delle dote essenziale del nostro essere popolari deve costituire una risposta chiara
Se non vogliamo innescare tensioni sociali deleterie negli scenari multietnici che si prefigurano per il nostro futuro
Per concludere voglio dire gli amici miei
Gli ideali che fecero grande questo partito e che oggi vivono in noi
Hanno bisogno di essere rafforzati dall'impegno degli uomini
Non lasciamo che siano altri a farlo grazie
Grazie Andrea
Chiamiamo donne in camera compresi i denti mondiale ONLUS cittadini giovani
Grazie
Buonasera a tutti a me ci siamo a Chianciano la città del fitness dal benessere se vorrà segregato dieci secondi di benessere tutti in piedi empiriche in piedi
Acquisizione di coraggio
Alziamoci viene superata ora che siamo seduti la faccia in alto così DPR in piena di coraggio in piedi mamma aveva il Partito d'azione allora
Ora c'è un altro abbassiamo
Ah passiamo
Ai fianchi affidamento a sinistra a sinistra non solo per ancora uno tranquillo a destra
Giriamo una volta sono spesso
Due passi a sinistra
Collaborazione due passi a destra e nelle isole arrivano non è vale più la pena via
Grazie grazie
Io sono un prete cattolico italiano da dodici anni mi occupo di un'azienda cioè con la delle vocazioni fortemente in perdita ed è quell'anche dal disagio giovanile ancora qui in perdita
Il mio amministratore delegato non è ancora cacciato via che vuol dire che dobbiamo andare avanti che abbiamo bisogno dall'aiuto di tutti per andare avanti che cosa voglio dire tra cartoline all'assemblea nazionale la prima è quella delle nostre parrocchie a cui io indegnamente appartengo le nostre parrocchie sono al sessanta per cento fatte di sacerdoti anziani
Però siamo estesi come l'arma dei carabinieri sul territorio nazionale con oltre venticinque mila punti che sono diventate come delle interfacce di dialogo con la gente
C'è un problema un problema molto serio noi non ce la si fa più siamo stati addestrati ad essere ministri di culto in realtà siamo degli assistenti sociali largo spettro e questa la prima cartolina
Per cui quei colleghi che di tanto in tanto sollevano il tale fono per chiedere per domandare han bisogno dall'altra parte di una voce amichevole
Seconda cartolina il mondo giovanile io mi occupo di disagio giovanile che ogni giorno sono in aumento le famiglie che sono disgregate
Sono in aumento i casi di giovani che vengono fuori da queste famiglie
Giovani che dalla scuola non hanno avuto molto non hanno imparato niente non sanno fare niente e non saranno mai in grado di svolgere un lavoro nel quale possono essere impiegati in un futuro sono i cosiddetti nuovi borderline sono più sfortunati dei tossicodipendenti perché i tossicodipendenti hanno le comunità terapeutica questi qua non hanno nulla quindi parola d'ordine per questo settore prevenzione prevenzione prevenzione e un po'di risorse ed i soldini da spendere su questo campo pensionistico
Una terza cartolina viene da tutto lo stato generale
Un partito che laico deve pur sapere una buona volta
Che l'altro giorno mentre sino a pranzo con cinque confratelli ci siamo trovati di cinque partiti diversi questo non vuol dire assolutamente nulla però vuol dire che anche tra di noi la confusione è molto basta e generale
Voglio anche dire che è un ritorno dalla politica nel villaggio si può fare
Bono Offer diceva il male del nostro secolo e che Dio è scomparso dal nostro villaggio non è più al centro del villaggio
Il male che ora in Italia nelle nostre nei nostri villaggi e che anche la politica e latitante anche se ogni giorno nasce un partito nuovo
Con questo che cosa vogliamo dare un piccolo telegramma che viene alla fine ma prima ancora un'altra cartolina registrata ieri sera nell'albergo in cui abbiamo presupposto
C'erano due abusi tedeschi Ciampi su un capannello di soli uomini di soli maschi c'hanno chiesto chi eravamo se eravamo dei vedovi in associazione oppure qualcosa di simile
Ho detto che eravamo di un'assemblea di un partito ma che essa è un partito Frau con l'orso di un partito senza donne nodi da un partito che il giorno in giorno sceglie di non coinvolgere le donne
Teniamo conto che la fede cattolica in Italia ed in Europa io seguo otto Paesi diversi per quanto riguarda l'aspetto vocazionale
La fede cattolica in Italia in Europa si regge sul lavoro su Juana grande massa energetica di forza di inventiva che è data dalle donne
In questo Salgari donne ce ne sono pochissimi
Il telegramma per la lodevole iniziativa dei focus che ci saranno nelle varie città lodevolissima che sia però all'ospite all'insegna di un solo spirito
è che bisogna ripetere almeno tre volte che sia lo spirito dal servizio spirito di servizio e spirito di servizio perché è questo che la gente ogni giorno ci chiede ci domanda
Tutto questo porterà almeno un duplice frutto il primo ci renderà più visibili più passanti sul territorio il secondo come partito ci porteranno di avere in mano una dignità che forse stiamo perdendo la dignità che sono una una matrice una traccia cristiana può dare al nostro partito che quella della solidarietà
Quelli che ce la stanno togliendo stanno facendo un esproprio efferato a questo punto perché appartiene innanzitutto noi
Ed è per questo che non possiamo assolutamente tirarci indietro ma bisogna che siamo ogni giorno se sempre più presenti
A quegli amici che fanno parte dell'uno su cinque che tra i miei colleghi sono sempre partito popolare
Io voglio dire non lasciateli soli perché abbiamo tanta voglia di lavorare nonostante l'anzianità nonostante il peso che sopportiamo tutti i giorni
Buon lavoro a tutti
Grazie
Diamo ora la parola l'onorevole offrire contabili delle politiche economiche impartito
Onorevole Cristofori
Grazie
Degli esempi cari amici Mendelssohn i contenuti di alcuni dei temi che ci ha portato stamattina l'amico Castagnetti
Sono le ragioni stesse
Di una presenza di un partito di ispirazione cristiana
In Italia e in Europa
E vorrei ricalcare perché a volte nella fuga del discorso di Pierluigi
Tanta è la passione
è sembrato quasi a qualcuno di noi
Che
Ci ci sono delle ragioni oggettive di difesa dei diritti naturali
Chi sono comuni ad altre forze politiche
Quasi a sembrare che la nostra ispirazione cristiana
Che a mio modo di vedere l'unica fondamentale ragione per una forte presenza di questo partito è una sua ripresa di consenso nella società italiana
Sia quasi portato a giustificazione della sua validità don per la battaglia che vedo che dobbiamo compiere te ardua e complessa ed è complessa
Nell'ambito della questa maggioranza e lo sanno gli amministratori consiglieri comunali e provinciali
Perché sulla difesa di alcuni valori vediamo discorso ad esempio della famiglia che è stato tratteggiato molto bene che condivide in pieno nelle risposte che si devono fare
Non sappiamo perfettamente cosa sta venendo avanti degli enti locali nelle regioni quali sono le richieste qual è la confusione tra il valore della famiglia e quella che l'Unione magari tra i maschietti
C'è una battaglia culturale che va compiuta con forza con determinazione con decisione
E che può essere il punto di riferimento Bettella richiamo attorno a voi di coloro che vogliono dare una effettiva testimonianza cristiana dalla società civile
Io credo che il popolarismo
Non sia carente riproposte certa dobbiamo meglio riformularle la nostra carenza maggiore anche in questo momento
è una carenza di adeguata testimonianza ma visibilità Nordahl non seguiremo buone interviste con le nostre dichiarazioni con le nostre buona volontà la Fini la la il consenso all'uopo seguiremo quale infatti mettendo dei punti fermi anche dalla nostra collaborazione da dove
Le richieste che ci vengono fatte vanno in direzione opposta e contraria ai valori ai quali noi ci ispiriamo
Io credo che questa esigenza di visibilità
Guardo debba avvenire con forza in un partito che su alcune questioni fondamentali e non ce ne sono molte altre ore oltre a quelle che ha citato stamattina Castagnetti
A livello di amministrazioni comunali provinciali di Regione
E in Parlamento e nel governo noi diamo giorno per giorno con coerenza testimonianza di tutela di questi valori che oggi questo dobbiamo diversa da Obama viene e non parlo di responsabilità di singole persone
Perché c'è ancora quasi un complesso di minorità che va superato noi siamo e qui è stato detto molto bene in un'alleanza in questa alleanza non possiamo certo pretendere tutto quello che riguarda i nostri obiettivi ma noi su alcune questioni fondamentali non possiamo cedere ora io credo che noi dobbiamo renderci conto ed essere consapevoli che c'è una vasta area che stavo guardando con interesse hanno voi ma è ancora alla finestra
Fucile a volte nell'astensionismo e altra volta età un vuoto una preferenza ore indicazione
Più ancora
Per timore dell'opera comunista che non per convinzione verso un mondo di conservazione che non può certamente rappresentare quelle che sono le trasformazioni che devono essere compiute dalla Società italiana
Ora questa vasta area e l'area moderna dei ceti medi produttivi che non sono certamente quelli che noi abbiamo ereditato dal dopoguerra della piccola borghesia
è cambiato completamente questa realtà dei ceti medi sono milioni di lavoratori che hanno raggiunto con la formazione oggi sono dei tecnici che sono decisivi rispetto allo sviluppo economico
Sono milioni di professionisti siano questi negli ordini o nelle associazioni professionali
Ricordavo recentemente ad un convegno che è cambiato completamente anche l'assetto del lavoro autonomo io sono stato direttore provinciale il Crotone confederale del coltivatore gli eletti vent'anni fa quando la c'erano in Italia quattro milioni di famiglie dei coltivatori diretti e quattrocento mila professionisti oggi si è rovesciato non perché queste aree non vadano fortemente tutelata del mondo agricolo malati ci troviamo invece con quadro migliore di professionisti e quattrocento mila per Micheli coordinatore le reti
Si è sviluppato il lavoro autonomo e una grande battaglia
Forse questa non citata nella complessità non ho ancora avuto tempo di leggerli della relazione di Castagnetti
La riforma delle professioni intellettuali
Che nato sulla quale il partito è stato il primo partito di impegnarsi il partito che è riuscito a fare approvare dal governo Prodi il primo testo e che oggi in questo governo ho l'impressione che ci voglia di mangiare
Perché dall'incontro che sono avvenuti lunedì scorso e e l'altro giorno
Lunedì della scorsa settimana e questo lunedì dalla dalla Presidenza del Consiglio beh c'è un'ondata che qualcuno potrà la strana può sembrare strana ma che pure abbastanza preoccupante
Di un neoliberismo senza regole che viene abbracciato per distruggere realtà che ancora sono importanti che vanno modificate che vanno adeguate quelle che sono le esigenze dalla società italiana
Ma che oggi sono il il verbo della vita economica del paese oggi il motore dello sviluppo
Norme in più una grande industria manifatturiera e lo ha ricordato dal resto lo stesso D'Alema pochi giorni fa il grande motore della dello sviluppo non sono le le materie prime ma è la conoscenza il sapere Vincenzo e oggi vesto i milioni di lavoratori professionisti siano esse Libre professionisti o laboratori privati
Che hanno questa conoscenza che oggi sono in grado di essere la forza nella trasformazione
Del nostro Paese verso un grande ruolo competitivo era reso queste realtà che il Partito popolare deve guardare comporta e sono queste realtà che oggi possono guardare con nuova speranza questo partito
Attraverso un'area che quella dei quadri della dirigenza nel settore pubblico alberi e privato dei tecnici è un partito che teme fino in fondo togliere il ruolo nuovo che queste forze possano esercitare ed essere e diventare il punto di riferimento nelle sue battaglie
Ora io credo mi avvio subito alla conclusione
Che il nostro partito debba essere in questa operazione di alleanza dei di tutti i ceti produttivi dei ceti emergenti un punto di riferimento con una grande chiarezza
Anche i grandi problemi che ne discendono sul piano previdenziale assistenziale
Castagnetti ha parlato in modo realistico di quello che sta avvenendo nel nostro Paese
Rispetto ai problemi anagrafici e rispetto al rapporto tra lavoratori pensionati e lavoratori attivi è un problema vero
Però non traumatici diamo loro
Diamo delle risposte perché la tentazione che lo sentiamo ripetutamente
è quella di andare a colpire le aree degli anziani
è quella di risolvere il problema Contardi di coloro che hanno già lavorato trentacinque quarant'anni che si sono guadagnati una faticosa pensione e anzi quasi questi sarebbero i colpevoli e responsabili
Non dimenticandoci che il trenta per cento dall'entrata dell'IRPEF arriva dalle aree ultrasessantacinquenni
C'è invece una realtà nuova ed è quella dei milioni di lavoratori né oggi li ho accettati che oggi ma se ne prendiamo il contributo del dieci per cento che non crea realtà previdenziale che il doppio rispetto a quelle che erano le previsioni
Noi oggi dobbiamo entrare a vada entrare a far parte di quello che il sistema delle sicure zone anche naturalmente con nuove formule come sono quelle della previdenza integrativa milioni di lavoratori attivi che entrano dentro il sistema Jerzu
Se tutto il nostro problema consiste nel rapporto tra lavoratori dipendenti e e pensionati voi problema non siamo in grado di risolvere dobbiamo creare e dare una nuova dimensione Our prestare rivendicando scomparsa i valori dalla difesa della persona del merito è un riconoscimento quindi del servizio dei cittadini sono ad atterrare
Tanto diamo la parola Domenico Galbiati segretario regionale della Lombardia
Ventitré
No io credo che agli amici che
Se c'è una stagione dall'della storia ti impone
Ai cattolici democratici il dovere
E la responsabilità di una presenza organizzata sul piano dall'azione politica esattamente queste notizie
Noi non possiamo togliere il disturbo come molti vorrebbero quando la società è posta di fronte a scelte con le quali noi ci giochiamo
La stessa concezione di sé con la quale l'uomo è chiamato ad affrontare nei prossimi anni vere e proprie sfide epocali sono i temi che ieri ci ricordava Gerardo Bianco
E gli argomenti che
Richiamava questa mattina nella sua bella relazione l'amico Castagnetti
C'è chi ha sostenuto anche molto autorevolmente in queste ultime convulse settimane che la nostra identità non avrebbe più titolo a rivendicare la propria originalità nella misura in cui le grandi scelte strategiche che i cattolici democratici hanno fatto con De Gasperi sono diventate ormai patrimonio comune della nostra comunità nazionale io credo che sia vero esattamente il contrario
Anzi
A chi gli ha invocato il nostro scioglimento voi dobbiamo rispondere con grande serenità
E perfino con un pizzico di ironia che una simile dissipazione seppure sciaguratamente la volessimo non è neppure nella nostra disponibilità la nostra identità non è un'opzione astratta non è una costellazione
Di principi disincaglio nativi ma è innanzitutto la nostra storia
E la storia non è il tempo che passa e che cade nell'oblio la storia e il tempo che si accumula e che cresce su se stesso
Voglio dire che ci sono delle acquisizioni che rappresentano punti fermi di non ritorno e una di queste è sicuramente la Regione struzzi Annarita eccita
Che una volta per tutte incardinati impegno politico dei cattolici nella società tali non si può che agli amici tornare indietro e lo stesso si può dire di quella dimensione di non appagamento che è connaturata all'ispirazione cristiana
Ieri l'amico laddove ricordava che noi diamo ancora fastidio e diceva lato perché siamo laici ma non siamo laici Zatti
Ed è vero perché perfino quando non sappiamo esprimere al meglio la presenza di un'ispirazione cristiana rappresenta una minaccia costante perché invoglia a normalizzare il contesto sociale omologa angolo
Ad un profilo passo di valori e di convivenza civile
Io credo abbia ragione Ruggero Orfei quando si chiede retoricamente in un recente articolo
Dopo centocinquant'anni di storia del movimento cattolico democratico possiamo disimpegni Tarallo o non dobbiamo piuttosto prendere atto che è ormai del tutto immanente
Alla storia dalla società civile nella stessa chiesa
Io credo che agli amici che la nostra straordinaria attualità sia legata al fatto che sono una cultura che si richiama al personalismo comunitario le può dare una risposta di governo ad una società complessa e frammentata qual è la società del cosiddetto postmoderno
L'avete la coscienza
La coscienza della nostra peculiarità sia dei commercianti non è per noi anche se in qualche modo qualche volta di questo veniamo accusati
La nostra identità non è nella difesa creta di una memoria storica usi ficcata ed inerte
Non è un arroccamento integralista dico non è una presunzione di autosufficienza non è una compiaciuta auto contemplazione
Noi sappiamo
Che non solo la disponibilità ma addirittura la ricerca attiva del confronto la provocazione del dialogo con altre culture
è elemento costitutivo della identità di una forza di credenti che si richiamano l'ispirazione cristiana in questo senso il nostro rifiuto a confluire in un indistinto partito democratico
è non la negazione ma al contrario la piena affermazione di questa dimensione per questo cari amici io credo che noi
Non dobbiamo abbandonare il concetto di coalizione secondo il quale abbiamo interpretato e confermiamo la nostra realtà alle indicazione dell'Ulivo e del centro sinistra le diversità la nostra diversità e quelle degli altri l'originalità delle culture che dall'abolizione si incontrano non solo una remora ma al contrario sono la condizione stessa di un percorso di maturazione comune verso l'acquisizione di una cultura politica che sia più largamente condivisa
E noi dobbiamo sostenere questo confronto convinti dalla straordinaria attualità dei nostri argomenti ed anzi consapevoli di doverle sorprende piuttosto che trattenerli gelosamente coscienti
Di dover rimettere in gioco e perfino di compromettere utili piuttosto che immaginare di salvaguardarli in un contesto di assetti capoverso
Noi lombardi abbiamo cercato di fare la nostra parte
Abbiamo chiesto alle forze dell'Ulivo di aprire un confronto sui temi della vita sui temi della scuola sui temi della famiglia sui temi della droga sui temi della condizione giovanile sui temi dell'immigrazione
Su un insieme di tematiche che sono diverse tra loro barche hanno in comune questo forte impatto di carattere antropologico abbiamo chiesto alle altre forze
Alleate con voi nella coalizione dell'Ulivo di aprire un confronto nella consapevolezza che l'alleanza può essere davvero strategica come lo è stata il ventuno aprile del novantasei come lo è stata conducendo il paese in Europa sono a condizione di avere un retroterra culturale se non comune perché le diversità sono vere almeno costruito su delle compatibilità sufficientemente condiviso da tutti
E dall'identità nonché agli amici noi dobbiamo far derivare la consapevolezza della nostra funzione storica
E credo che ancora una volta dobbiamo dire che la libertà il nostro distintivo in ultima istanza se dovessimo definire la domanda a cui i popolari sono chiamati a rispondere per essere fedeli alla loro vocazione dovremmo dire che l'oggetto della nostra ricerca non può essere altro che questo o se come sia ancora possibile nella società dalla complessità coltivare il gusto Della libertà e la dimensione della democrazia
Quando noi siamo passati dalla Democrazia cristiana al Partito popolare italiano con l'amico Mino Martinazzoli io e credo molti di noi non abbiamo avvertito uno stack è una ferita profonda perché andavano recuperare un nome glorioso che richiamava la tradizione Scozia ma molti di noi io tra questi abbiamo avvertito una ferita profonda quando abbiamo dovuto rinunciare perché ci è stato in modo diretto e sottratto allo Scudocrociato perché lì stava scritta quella parola della libertà che è in definitiva la sintesi ultima della nostra identità e del nostro programma
Credo che noi questa testimonianza dobbiamo dare un paese nella consapevolezza che la nostra presenza è una ricchezza non soltanto per noi che a questa storia apparteniamo ma una ricchezza oggettiva che abbiamo il dovere di conservare la comunità nazionale
Diamo la parola all'onorevole Giovanni Mantini e contabile nazionale la scuola
Cari amici
Stamattina
Castagnetti sia
Dato delle piste di riflessione
E allora credo che sarebbe utile sia utile che ciascuno di noi cerchi di approfondirne una di queste piste non tutte insieme altrimenti rischiamo di non approfondire me nessuna allora io mi sono
Concentrato ovviamente su quello che è stato detto a proposito
Della formazione dei giovani io credo infatti che
Ripartire
Che ritornare al futuro non possa non cominciare da ripartire dai ragazzi e dai giovani
E allora
La prima cosa credo che sia una critica che ci dobbiamo fare
Sia noi come partito ma sia anche alla coalizione
In quanto normalmente noi diciamo che la scuola è una priorità lo scriviamo dappertutto lo dice lo dice il il il ogni governo nella sua prolusione poi succede che quando andiamo a fare le scelte c'è sempre qualcosa che è più prioritario della scuola e allora la scuola diventa secondaria terziaria e quaternaria eccetera
Ecco noi credo che invece lo non possiamo assolutamente accettare questa questi questo modo di fare
D'altra parte però
Sui giornali negli ultimi tempi la scuola è riuscita a conquistare la prima pagina
Non tanto per le risorse ma perché è in atto una vera e propria rivoluzione culturale nel sistema formativo italiano
E forse noi non ci rendiamo conto
Che questo cambiamento profondo che sta avvenendo
Avviene basandosi su due pilastri culturali e concettuali
Che sono patrimonio storico del nostro mondo del nostro
Movimento politico oggi ciò che accade nella scuola e fondato il cambiamento è fondato su lo sponsor il trasferimento
Cioè o meglio il cambiamento dal sistema
Centrali estetico
Verso il sistema delle scuole autonome
Il secondo pilastro è ancora più rilevante interessante de
Quello del sistema noi lo chiamiamo il sistema pubblico integrato
Cioè un sistema che integra la scuola e la formazione professionale da un lato e e integra la scuola statale e non statale dall'altro
Ora io sento spesso lamentare critiche giuste secondo me molto spesso
Quando vado in giro nel partito
Perché si pensa che si siamo in presenza di una riforma non nostra
Si parla regolarmente della riforma Berlinguer ora io vorrei che invece gli usi Simo a rivendicare ciò che patrimonio culturale nostro semmai il dibattito
E le critiche andrebbero fatte vanno fatte sul come ciò viene realizzato che spesso è motivo di critica oggi la scuola è il sistema formativo sono in fibrillazione sono in sofferenza non tanto per queste due idee portanti ma per come viene realizzato
Ora io
Prescindo adesso da tutta la base culturale che esso stesso sostiene questa questo cambiamento
Anche se sarebbe opportuno che noi noi scriviamo sempre che l'obiettivo della scuola è la priorità della persona la conquista della libertà attraverso il sapere e la conoscenza la solidarietà la pace la famiglia eccetera
Descriviamo e ne siamo convinti ma ho la sensazione che non siamo ancora riusciti ad approfondire cosa significhino oggi queste cose
Come vanno oggi realizzate culturalmente e anzi quando cominciamo da ad approfondire queste questioni al nostro interno non sempre ci troviamo in sintonia
Credo però che esclude di questo parte ne ha parlato a Castagnetti stamattina in parto ne ha parlato ieri bianco credo che anche Franceschini domani ci aiuterà ad approfondirle io qui voglio fare due sole osservazioni due problemi e in qualche misura sono stati sfiorati da Castagnetti stamattina
E parto da un dei dati una ricerca del novantasei ci dice che cinquantotto ragazzi su cento su cento ragazzi che partono in prima elementare
Cinquantotto non
Concludo nel loro percorso abbandonarla durante il percorso
Di essi cinque abbandonano senza la licenza media
Venticinque abbandonano senza diploma
Ventotto abbandonano senza laurea
La stessa ricerca dice che trenta di questi cento ragazzi vanno spontaneamente a lavorare dieci con la licenza di scuola media venti con il diploma di scuola superiore
Infine dodici si laureano sul centro
E il cinquantotto per cento pertanto dei nostri ragazzi inizia un percorso ma non lo porta a termine questo è grave sul piano morale
E gran sul piano del dispersione delle risorse
Allora ci dobbiamo chiedere perché accade un partito è stato detto stamattina in maniera egregia
Deve sapere perché accadono conoscere perché accadono le cose per dare delle risposte perché non basta richiamarsi a un principio teorico lo diceva stamattina castagneti per esempio sul problema della ordine pubblico io dico perché questi ragazzi fanno queste scelte si perdono
Allora ci sono
Diverse risposte io l'elenco proprio a modi somma né i rami più bassi cioè nella scuola dell'obbligo questo accade principalmente perché i ragazzi vivono in ambienti familiari e territoriali molto degradati
Nei grandi medio-alti invece accadono per ragioni molto diverse nel sud accadono perché c'è un parcheggio che salta un parcheggio mancanza di lavoro nel nord accade per il contrario
Ci sono per esempio moltissimi ragazzi fra i migliori degli istituti tecnici dei licei che nelle province lombarde e venete del o del Nord Est abbandonano in sterza in quarta
Perché vanno a lavorare non ritengono più la scuola adatte
Quindi vuol dire che l'offerta formativa non è adeguata
Un ultimo dato dice che
Quei una ricerca del Censis
Questi ragazzi
Impiegano venti sei mesi per trovare un lavoro
Senza diploma o senza qualifica ventidue mesi quelli che hanno il diploma o la qualifica venti mesi che alla laurea
Che cosa possiamo fare
Che proposte possono uscire dalla no Stra conferenza
Io credo che la prima proposta che noi abbiamo già
Da tempo sostenuto estate camminando e quella di
Fare di tutto perché tutti i ragazzi entro i diciotto anni almeno abbiano un diploma di scuola superiore o una qualifica professionale regionale il famoso obbligo formativo è un obiettivo che non possiamo mancare è un problema morale ed è un problema ci
Secondo
Nel patto del lavoro
Vado a chiudere la sfida
Il lavoro ha una valenza educativa pari Allo studio vere e proprie
è un concetto difficilissimo dobbiamo rivedere al nostro interno questo
Secondo osservazione
Facciamo fatica non tanto al nostro interno qui fortunatamente ma nel mondo politico e anche nella coalizione
A far prevalere la tesi
Che pubblico non ciò che è statale nella scuola ma è pubblica quella scuola che svolge una funzione pubblica
E allora qui la legge di parità per noi è un obiettivo e sia chiaro che la legge di parità non è un problema che riguarda il mondo cattolico è un problema che riguarda la scuola italiana la società italiana noi non siamo quelli della scuola cattolica
Noi siamo quelli della scuola pubblica statale e non statale per quella squadra che svolge una funzione pubblica
Un'ultimissima osservazione
Le risorse
Noi non possiamo accettare che il nostro Paese
Abbia costantemente un rapporto fra spesa per la pubblica istruzione PIL inferiore regolarmente a quello degli altri Paesi europei
Siamo fermi al quattro e sei e non so se riusciremo a consolidarlo
Ma ancora più grave il rapporto fra la scuola la spesa Della squadra Pubblica istruzione all'interno della spesa pubblica
Perché questo significa che noi preferiamo investire in altri segmenti e allora il discorso dei giovani non torna più il discorso della famiglia noi io mi ero segnato quartieri qualche osservazione ulteriore datare mi vado a chiudere perché Franceschini mi sta richiamando vorrei soltanto fare questa conclusione
Secondo me le persone e soprattutto i giovani
Sono mossi da due
Sentimenti quello un sentimento di migliorare la loro condizione economica
E questo è molto diffuso in tutte le forze politiche
Ma c'è anche un sentimento che è un giovane col quale chiacchieravo qualche giorno fa ha definito in maniera molto s'singolare ma anche bella
Dice noi vorremmo anche un popolare
Ora io credo
Che se noi non abbiamo lucidità di analisi
E passione politica come emersi alcuni interventi ieri ed oggi qui in questo convegno e faccio riferimento per esempio a quello di Guido Bodrato
Noi potremmo anche fare stare un pochino meglio gli italiani e i nostri giovani masse non metteremo passione politica non riusciremo certamente a farle un popolare e questo per noi sarebbe un gran guaio
Diamo la parola ora all'uso il ribaldo consigliere nazionale
Prosciutto grande mediante interventismo venti
Altrimenti ventuno ventidue grazie cari amici
Non c'è dubbio che l'uscita mi sono di scena intendendo per scene il dibattito nazionale in senso stretto di Romano Prodi costituisce
Per i Popolari una grande occasione
E anche una grande sfida
Perché forse cadono degli alibi
Forse le nostre pigrizie debbono essere accantonate
Probabilmente Prodi non basta più recitare
Un ruolo che fino ad ora abbiamo dovuto o abbiamo voluto recitare
Io credo che
Quando i popolari si interrogano
Quando noi ci interroghiamo sulla nostra identità
Non possiamo
In un certo senso rinchiudere questa grande questione all'interno della formula troppo abusata troppo semplificata e io credo che il rata del partito dei moderati
Perché noi non siamo mai stati come democratici di ispirazione cristiana i moderati nel senso comune tradizionale del termine abbiamo rappresentato con la nostra vocazione politica con la nostra cultura politica un grande momento di progresso per il nostro Paese
Quindi il partito dei moderati che non è seduttivo peraltro di fronte ad una società che si è radicalizzata
Di fronte a quei ceti medi che noi possiamo anche suscitare alla politica che noi possiamo anche rissa spingere all'impegno politico ma che non ci riusciremo a portarli su questa nuova frontiera della politica se di fronte ad essi recitiamo la litania
Del partito dei moderati perché i ceti medi oggi soprattutto nelle grandi metropoli laddove si addensano i conflitti laddove esistono i problemi più acuti non sono ceti moderati sono ciechi che vivono in modo più accurato il processo difficile di modernizzazione e di cambiamento del nostro Paese
E allora se dobbiamo costruire una prospettiva politica che sia
Dal nostro punto di vista con la nostra posizione con le nostre idealità una posizione di progresso perché siamo componenti essenziali del centro sinistra
Vuol dire che noi non stiamo all'interno di questa coalizione
Solo perché questa destra questa destra italiana non è una destra che rassicura certo questa è una polemica che noi manteniamo in piedi ma non basta affondare le ragioni politiche
Del nostro stare all'interno del centrosinistra
Perché se fosse solo questo allora
Vi sarebbe come conseguenza un difficile rapporto come d'altra parte registriamo
Con i Democratici di sinistra perché a quel punto noi saremmo
Quelli che stanno nella coalizione progressista
Perché non intendono sostenere lo schieramento di destra ma stanno nello schieramento di centro sinistra senza lasciar intendere una loro volontà esplicita una loro funzione trainante
Una loro una loro vocazione di direzione politica del centrosinistra questa invece è la sfida che dobbiamo raccogliere e la dobbiamo raccogliere non
Immaginando DS della punta moderata
Quasi di contenimento delle spinte dei Democratici di sinistra quando questi lungo una strada chi è nella loro da cinque anni da sei anni intendono stabilizzare legittimare questo bipolarismo è evidente che se il discorso della democrazia competitiva si risolve in realtà nella logica di legittimare
Questa realtà bipolare
Anche ammettendo teoricamente della destra appunto non è una destra moderna non è una destra europea
Però poi la si legittima lassi stabilizza nella sua dialettica democratica con il centrosinistra allora sì
Il partito popolare risulta schiacciato all'interno di questa borsa
Ed è qui il punto politico che dobbiamo risolvere che dobbiamo aggredire con coerenza e con chiarezza nei rapporti con i democratici di sinistra
Questo bipolarismo questo bipolarismo non può essere il nostro bipolarismo noi dobbiamo credere alla democrazia
Competitiva ma allora dobbiamo essere all'interno della coalizione di governo la componente che non si adagia nelle
Nell'accettare questo tipo di dialogo con il centro destra ma invece lo dobbiamo essere la componente che maggiormente più di altri più dei Democratici di sinistra
Esercita un'azione di sfida di sfida democratica nei confronti del centro destra per tentare di gestire una grande ambizione che è quella di smantellare questa coalizione di centro destra questa aggregazione
Contraddittorio al suo interno questo conglomerato di radicalismo e di populismo questa deve essere la funzione attiva
Del nostro partito ed è una funzione attiva
Che riguarda in Generali in prospettiva il discorso che non è solo italiano ma europeo se non mondiale cioè il discorso virtuale nuovo compromesso si debba realizzare tra capitalismo e società aperta ecco il tema della terza via ma quando un grande intellettuale che pesa che pesa nelle vicende del dibattito politico europeo sì dichiara perplesso nei confronti del tema della terza via e scriversi io dice Dahrendorf francese ho già detto una volta a Tony Blair che questo termine della terza via equivoco insufficiente
Ce ne sono tante vivi e gli disse Dahrendorf dice
Bene i laburisti nuovi laburisti scelgano al limite la sento un esima via perché
Più c'è invenzione più c'è capacità di stare dentro un processo nuovo più sia capacità diremmo noi italiani di sviluppare un'egemonia ma allora anche noi abbiamo questa possibilità facendo anche noi perno sulla nostra storia perché anche noi siamo stati i costruttori quelli che hanno creduto che una terza via quella che è stata elaborata principalmente essenzialmente negli anni quaranta in virtù in forza della grande riflessione di uomini come Maritain come immuni e in Italia bisogna ricordarlo attraverso l'elaborazione di Dossetti di rapida e di tutta la prima sinistra democristiana
Ma questa terza via e anche per noi storia storia passata allora di fronte abbiamo un grande esercizio di rielaborazione e dobbiamo anche noi
Capire quale possa essere questa nuova sintesi tra mondializzazione globalizzazione
Capitalismo sempre di un moderno e i bisogni di una società che volendo essere aperta volendo manda mantenersi aperta ha pure bisogno di a vere una direzione politica quindi un elemento forte di coesione interna e noi diremo con i nostri valori
Un problema di solidarietà
All'interno di questo grande processo di trasformazione difendiamo i nostri valori dunque
Ma non solo perché Sturzo ce lo ha insegnato dobbiamo difendere anche i nostri programmi
Sapendo che qui anche a Chianciano emergono posizioni che in larga parte convergono con quelle degli altri partiti alleati ma talvolta non convergono
Io sono consapevole come molti altri che questo non crea un facile percorso anzi moltiplica le difficoltà perché rende molto spesso ardimentoso il procedere della coalizione come realtà stabili organica tuttavia dobbiamo esercitare la nostra responsabilità con chiarezza essere davvero all'interno della coalizione di centro sinistra una forza che eredita una cultura di governo
E avere la forza di smascherare anche le posizioni che alle volte diventano Litanie pensiamo solo al federalismo è vero
Questo è un termine che come dice Mino Martinazzoli e molto equivoco
Però esprima un grande bisogno ma noi dobbiamo andare al fondo dei problemi e dobbiamo interrogarci parlando con gli amministratori locali
Parlando con chi stanno i comuni copista nelle province amministra le realtà locali se in questi cinque anni è cresciuto il grado di autonomia
Anche e soprattutto finanziaria degli enti locali o se viceversa come io credo eccome
Tutte le analisi più serie dimostrano questo grado di autonomia sia ridotto e quindi si è vanificato questo grande tema dell'autonomia e della mobilitazione del tema e della questione del federalismo ecco io credo che questo il nostro compito è essere dentro una prospettiva di trasformazione ma non assecondare mai la demagogia e le formule astratte e dobbiamo esserlo con la convinzione che nel momento in cui e nel rapporto con una personalizzazione crescente della politica con tutti i difetti che essa comporta
Noi dobbiamo come partito al nostro interno ed è anche questa una domanda che io pongo all'attenzione della
Igor Franceschini
Noi all'interno del partito questa personalizzazione dobbiamo sconfiggerla e impositivo dobbiamo elaborare una nuova idea di partito democratico in cui non ci siano le formule vecchie e nuove al tempo stesso che riproducono dialetticamente questi modelli americanizzati che chiudono la dialettica democratica e che la mortificano con questo spirito
Si può essere nuovi popolari e si può guardare al futuro quel futuro che evoca il cartellone alle nostre spalle grazie
Diamo ora la parola all'onorevole Giovanni Burtone parlamentare europeo
Si prepari di Landucci
Care amiche e cari amici
Credo che la relazione di Castagnetti e il dibattito
Che è stato portato avanti
Abbiano voluto proporre a noi tutti popolari
Con serietà un'ipotesi di lavoro discutere di programma senza avvitarsi su questioni di ingegneria istituzionale rigettare l'ipotesi di un programma decalogo delle cose da fare
Si è voluto fare di più si vuole fare di più
Con umiltà tentare di capire che cosa c'è in profondità
Nella nostra comunità cert'aria di sentire non ti ti ridà ma chi non ha voce per proporre soluzioni complessive per tutta la nostra comunità nazionale e soprattutto tentare una strada è che quella dell'ispirazione al programmi
Per altri l'ispirazione
E quella del liberismo dell'efficientismo
Della tolleranza zero
Noi
Vogliamo rimanere invece legati alla cultura della solidarietà per portare avanti l'obiettivo delle garanzie delle opportunità
Dire ciò non significa percorrere la strada delle sette velleitari vuole formare sterile propaganda
Noi vogliamo invece praticare una scelta politica di fondo ed è quella di avere un partito che è ancora la speranza del cambiamento il coraggio del cambiamento
Vogliamo come partito sentire il peso per la modernizzazione del nostro Paese
E nel contempo avere ancora l'obiettivo di superare le ingiustizie le disuguaglianze per indicare una nuova stagione dei doveri e dei diritti di cittadinanza
Io non voglio riprendere gli argomenti
Che sono stati trattati eccellenti in maniera eccellente
Da castagneti condivido l'impostazione che ha voluto dare alla sua relazione mi permetto di dire però che in questa stagione politica noi abbiamo il dovere di individuare
L'emergenza la più pesante ingiustizia il motivo di divisione che è presente nel nostro Paese la più grande emergenza resta il lavoro il lavoro laddove non c'è
Nel Mezzogiorno
Ecco perché io credo che vada portata avanti dal nostro partito con grande iniziativa politica una forte mobilitazione per rimettere al centro del dibattito politico il tema del lavoro
Sappiamo lo diceva Pier Luigi che c'è la necessità di una nuova imprenditorialità nel Paese che sono necessari strumenti nuovi la flessibilità maggiori sgravi fiscali sostegni finanziari
Vogliamo però ribadire ancora una volta che non c'è tempo da perdere perché è la stessa tenuta democratica delle nostre istituzioni è legata alla soluzione per il tema del lavoro e soprattutto vogliamo dire
Che siamo stanchi di sentire sempre i soliti ritornelli i fondi che vengono predisposti per il Mezzogiorno e Chiappori puntualmente non vengono utilizzati
Il valzer che vediamo degli strumenti i soliti
Che poi non danno quegli sbocchi infine occupazionali necessari per una ripresa produttiva del Mezzogiorno restiamo ancora perplessi sul fatto che si voglia insistere su strumenti come battistero patti territoriali e contratti d'aria che ancora un posto di lavoro non hanno creato e invece non si deve rifinanziare una legge che ha dato grandi frutti alla imprenditoria ha determinato già tanti posti di lavoro una legge quattro otto otto che con metodi trasparenti e soprattutto con la velocità della procedura già dato alcune risposte significative di diritto di cittadinanza ma vogliamo partire innanzitutto da un punto concreto io riprendo le cose che diceva Pier Luigi
Noi Perri ipotizzare una nuova imprenditorialità abbiamo bisogno di dare sicurezza al nostra i nostri territori abbiamo bisogno di dire con grande chiarezza che
Nel Mezzogiorno si può investire che c'è una presenza di legalità che ancora la tensione la lotta contro la mafia e mantenuta e quando diciamo questo vogliamo con me altrettante Energia dire che abbiamo avvertito un abbassamento di tensione da parte dello Stato
Di i Vespri siciliani avevano dato risultati importante bisogna riproporli con forza guai ad abbassare la guardia contro la mafia la mafia è un mostro Agrigento a testa se ne possono tagliare novantanove lì a saranno di nuovo in crescita se non si inciderà profondamente nel tessuto sociale se non si comprenderà chi era massime altrettanto pericolosa quando non è una mafia stragista
Abbiamo la necessità di ribadire quindi che ero stato deve tornare ad intervenire sul controllo del territorio diciamo questo perché siamo consapevoli che ci sia bisogno di dare diritti di garanzia
A tutti coloro i quali intendono portare avanti una strada che possa dare nuovo lavoro alle nostre comunità ma il partito non può solo guardare al presente
Certamente deve gestire quotidiano
Ma noi per attirare nuova militanza abbiamo bisogno di volare alto è stato detto le grandi sfide chiesto si apriranno con il terzo millennio debbono essere l'orizzonte dell'impegno politico dei popolari la globalizzazione ci può trovare entusiastici può trovare preoccupati comunque nella vita
Della nostra quotidianità e allora io credo che noi abbiamo bisogno non di far spirare il vento del liberismo noi abbiamo invece la necessità di riproporlo una socializzazione dell'economia che possano farsi che la produttività Credi nuovamente il lavoro che ci sia una protezione rispetto all'emergere del lavoro nero del lavoro minorile
Noi abbiamo ancora forti preoccupazioni perché alla globalizzazione si associano altre sfide sono la scrive sono le sfide per i poteri sempre più forti crescenti sempre meno trasparenti
Delle finanze sono le sfide della video Grazia sono le sfide del nuovo sapere sono le sfide della migrazione dal terzo e del quarto mondo di fronte a queste spire care mezzi
Noi abbiamo l'esigenza non
Di proporre schemi semplici ordine ricorrerà al catastrofismo abbiamo un lungo lavoro faticoso sicuramente però entusiasmante abbiamo la necessità di fare riferimento alle modifiche ai cambiamenti delle istituzioni internazionali dobbiamo però con più forza a concorrere da realizzare
Sempre un Europa più forte un'Europa che non si limita a mercato all'Eur è un'Europa che invece deve guardare ai cittadini per fare questo c'è la necessità di riproporre nei prossimi anni
Un impegno politico motivato la strada delle riforme istituzionali in Europa che si vede però coniugare con neghittosi vedo l'anelito
Di una allargamento della frontiera europea su questi temi c'è la grande scommessa di noi
Popolari se avremo questa capacità di andare avanti per grandi obiettivi e sapremo ispirare ancora la nostra politica col pensiero cristiano sociale le sfide del nuovo millennio non ci troveranno come no retroguardia di un mondo che muove
Ma l'avanguardia di un mondo che nasce
Diamo ora la parola al libro di Narduzzi capogruppo della Regione Toscana
Si prepari D'Ambrosio Arcangelo
Di una cosa
Semplice del
Pubblico racconta
Lusetti diceva nel suo intervento e la sua introduzione
Che questa conferenza è stata organizzata e anche la preparazione di questa conferenza organizzata per cercare di dare una nostra risposta
Alla esigenza di recupero della credibilità dei partiti
E della credibilità dei un sistema democratico fondato sui partiti su un certo tipo di partiti voglio dire io perché
Credo che
Tra i partiti tradizionali come non li concepiamo ripartiti cartello elettorale all'americana c'è una delle più bella differenza noi crediamo in un certo tipo di presenza dei partiti nella società
E noi con questa dire conferenza pardon quale tenta di dare una risposta
Direi al modo di essere più credibili come i partiti in questa società credo che la relazione di Castagnetti
Pone fatto stamattina a posto
Un modo alto il livello alto
Direi del certi della ricerca della credibilità dei partiti e nella nostra società
Che è quello di impostare un'analisi profonda dettagliata accerta una conoscenza della nostra realtà socio economica
Per cercare non di risolvere i problemi ma per cercare di avviare quel dibattito politico e quel confronto politico nei partiti e nella società civile in grado di essere all'altezza delle risposte che il Paese si chiede
Perché se
Direi non vi è capacità di risposta ai problemi del Paese ai problemi della gente se il concetto di partito è associato al conflitto quotidiano per il potere
Alla lotta al confronto della scomposizione e ricomposizione partitiche elemento quotidiano che si vede nel mass media
Allora è difficile che i partiti acquistino credibilità che il sistema dei partiti recuperi quella credibilità è essenziale
In questo senso anche quando il così detto lancio dei democratici che è un problema di scomposizione e ricomposizione dei partiti secondo me
Fa
Ritiene e lancia il messaggio che con questo metodo si recupera la si può recuperarlo astensionismo è un errore fondamentale perché perché non si recupera il disinteresse verso la politica
La mancanza di credibilità verso i partiti in opere di scomposizione e ricomposizione politica
Ma si recuperano la che abilita nei partiti nel sistema dei partiti nelle istituzioni poi fondamentalmente essendo portando le istituzioni ingrato e all'altezza di dare risposte ai problemi della gente
Questa è l'elemento fondamentale quindi chiedersi quali sono i passaggi della nostra società e quali sono le esigenze della gente della società notorietà e cercare di dare risposte
è l'elemento primo per cercare di recuperare veramente credibilità alle istituzioni e a questo sistema dei partiti se non facciamo questo e se i partiti sono associati alla rissa della politica evidentemente c'è distanza dalla gente vedete noi siamo in tanti per noi direi che siamo addetti ai lavori
Sappiamo qual è la credibilità alla forza le ideali del popolarismo democratico e vorremmo e sappiamo che è importante lavorare per questo ma la gente non ci giudica da quello che diciamo nelle nostre assemblee la gente si giudica dai fatti sei nelle istituzioni provi Comuni Province Regioni e Stato le istituzioni hanno fanno lo sforzo di dare risposta ai problemi che la gente sente sulla sua pelle
Ecco credo che forse puramente dopo la relata di Castagnetti era utile articolarsi in nei gruppi di lavoro a mio avviso perché Grey si rischia veramente di parlare per motivi diversi non con continuità nelle nelle correnti che trattiamo
Però a me pare molto interessante il lancio di quella idea che veniva da Castagnetti quindi questo dei focus cittadini cioè duecento sì nelle duecentocinquanta sui tassi ha detto gruppi di incontro con le realtà delle città stesse da parte dei popolari di pare che visto che noi non abbiamo il favore dei mass-media molte volte allora importante trovare strade diverse per andare a colloquiare con la realtà delle città soprattutto nelle piccole e medie città nelle grandi città si pongono problemi molto più grossi mi pare che questa importante è un elemento che oltre alla profondità della relazione che lo stesso Castagnetti portava avanti anche come metodo di lavoro mi pare che dobbiamo sperimentarlo
Ma come dicevo il problema fondamentale è cercare di dare risposte alte seria problemi la gente intanto secondo me bisogna superare il contingente la rissa del contingente per cercare di far capire di capire anche intanto che non abbia una grossa responsabilità
Il Partito popolare italiano non ha una responsabilità soltanto di dare credibilità ai partiti
Noi possiamo essere la realtà che fa permanere nella società italiana un ruolo forte organizzato dei cattolici democratici
O con la nostra fine poi succede le come in Francia
Che i cattolici democratici non si o non hanno più una realtà organizzata come partita come struttura politica è solo testimonianza nelle varie realtà ma non solo più come forza che ha una spessore di forza politica organizzata testimonianza dei cattolici democratici in questo senso noi abbiamo una grandissima responsabilità più grossa anche di quello di martedì ci partito come tale
Perché mi pare che poter veicolare e i valori di cattolici democratici alle istituzioni in estate come risposta a nostro modo di risponde all'esigenza della gente ci pare elemento fondamentale di questa responsabilità storica
Io credo che per fare questo intanto bisogna direi uscire dal quotidiano
E nella globalizzazione dell'economia bisogna vedere anche la globalizzazione e la politica cosa è fondamentale per noi andare a vedere qual è il ruolo del Partito popolare nell'Europa unita dal punto di vista politico nel ruolo politico dell'Europa mi pare che questo disco o che va oltre il contingente si può spingere a un elemento ideale di ruolo dei cattolici democratici Gaetano italiani in Europa può nascere veramente il discorso di fondo
Perché voi sapete che nel popolarismo e a livello europeo ci sono idee diverse orientamenti diversi e per noi il concetto di popolarismo europeo è quello specifico che noi concediamo in Italia in una ska alleanza di centro sinistra e quindi in questo senso
Ruolo dei partiti in euro crollo dei popolari in Europa come elemento che ci spinge a uscire dalla difficoltà
Dalle rotture del dibattito quotidiano e dà una speranza aggiuntiva
Altro elemento secondo me però importante quello di dire di conoscere le esigenze della gente conoscere i problemi della gente e corte darmi risposte
Perché se noi non riusciamo a far questo è inutile pensare al recupero di credibilità è inutile pensare al problema del recupero della assenteismo al voto quali sono i problemi fondamentali
A mio avviso ha problemi che interpellano le istituzioni sono lo sviluppo l'occupazione e la sicurezza in questo momento sono sentiti
Se noi riusciamo a dare su questi temi una risposta una possibile risposta un orientamento di possibile risposta allora la gente si ascolta
Se il popolare inteso come quello che si mette nella rissa quotidiana dei partiti la gente non gli interessa proprio nulla secondo me ma è se non riusciamo a dare risposta a questi elementi a vedere anche se facciamo il nostro dovere come alleanza su questi elementi direi la gente si ascolta allora mi chiedo noi siamo veramente anche la nostra le anche il governo di centrosinistra sia quello Prodi che quello D'Alema è all'altezza è stato all'altezza per di una risposta allo sviluppo all'occupazione noi siamo in una realtà cura italiana che ha tassi di sviluppo molto bassi zero nove rispetto al tre per cento che la Francia rispetto a due e mezzo per cento nella sue mani aperte perché è evidente perché in una siamo passati alla situazione in cui la nostra economia usufruiva del vantaggi di cambio a una situazione in cui non c'è più questo sì questa possibilità di usufruire dei vantaggi di cambio di costruzione cambiato dal punto di vista monetario
In una situazione nella quale non siamo stati in grado di rilanciare lo sviluppo della domanda interna credo che andare all'unità ecco monetaria europea voleva dire fare un grande lavoro a obiettivo importantissimo questo dell'unità monetaria europea voleva dire fare parallelamente un grande lavoro per il rilancio della domanda interna perché sapevamo che l'elemento della basso livello di domanda interna per poteva portare a dire non prende vantaggi di cambio a Spagna azione direi dal punto di vista economico
Qui io credo non abbiamo fatto appieno il nostro dovere nell'ha fatto il Governo Prodi a mio avviso non decolla nemmeno il governo D'Alema Benevento cosa vuol dire questo notevole dal punto di vista statale vuol dire il in interventi e investimenti forti nelle infrastrutture mi dicono che sono veneziano lo sono che iniziano quando Baggio però sono in un certo ma io penso la Salerno Reggio Calabria che è quattro anni che in appalto io sono toscano uno Davide sentirli produco la medicina che quattro anni an a parte non se ne sa lanciare quarant'dieci venti mila miliardi direi di lancio come Bossi la domanda interna golpe del sistema del progetto e finanza Inge che non crea neanche incremento inflattivo
Mi chiedo perché non partono opere di questo genere per esempio sappiamo benissimo che infrastrutture pago di ordine deve ridurre riduzione dei costi
Pensate che il porto di Lamezia Terme si è sviluppato perché il porto più affacciato verso l'Estremo Oriente ma non ha le infrastrutture necessarie per arrivare al nord Europa allora
Su
Su questo noi manchiamo su questo noi popolari ho fatto un solo esempio un solo esempio ma sulla presente la sicurezza vi sono altri esempi su cui noi popolari ormai più incisivi dobbiamo dire la nostra ed essere più incisivi anche critici nei confronti del governo
Perché essere un'alleanza credere un alleato perché noi crediamo nella gamba di centro sinistra vuol dire crederci in senso critico perché se questa alleanza non fa il suo dovere in termini di capire i problemi e porvi a soluzione questi problemi
Tradiamo nello stesso tempo la testa della gente tradiamo nello stesso tempo le prospettive di un'alleanza nella quale crediamo io credo che questo sia un discorso fondamentale nel quale direi è inutile parlare ai giovani io lavoro con i giovani lavoro nell'università quei giovani ma credo che danno i giovani si attendono due cose fondamentalmente serbo diceva anche collega prima si attendono un ideale perché un'utopia ancora un'utopia nel giorno di oggi sapendo che non gli si lanciò
E si attendono di poter avere indicazioni precise per il loro futuro partecipare a costruire in positivo il loro futuro bene se il Partito popolare vuole avere una prospettiva di discorso ai giovani
Deve riprendere recuperare il discorso dell'utopia discorso dell'ideale fondamentale che è quello della unità europea ma che è quello anche d'un utopia nei rapporti umani che del resto al messaggio del Papa sono presenti nel messaggio quotidiano
E soprattutto deve riuscire a dare un messaggio di speranza ai nostri giovani
Perché altrimenti io riconosco quando lavoro insieme direi nel lavoro quotidiano dell'università
I giovani non ci seguono ma sei sono i Silas questa speranza ovviamente si dà il concetto di cosa deve essere veramente il far politica e non la becca quotidiana la diatriba quotidiane la politica per il potere evidentemente ci potranno seguire altrimenti
C'è il rischio come dicevo e chiudo che noi popolari che abbiamo un responsabilità storica veramente storica quella dei popolari italiani direi non si contribuisca a svolgere quello che è il nostro ruolo io mi auguro che questa Assemblea veramente possa portare alla direi a diffondere nel modo come noi possiamo avere tramite i nostri amministratori tramite le nostre realtà quelli che sono i temi lanciati qui in dibattiti continui che si riprendono e in azioni di stimolo sua elementi che noi possiamo portarci ad essere critici anche ricompro del Governo non siamo più democristiani abbiamo la responsabilità del governo da Messer molto cauti riguarda una grande potere siamo un partito di piccola non minoranza più piccolo alla coalizione
E ci possiamo permettere di essere critici nei confronti del governo quando questo non affronta in termini forti e doverosi le risposte che la gente si attende
Perché altrimenti è inutile chiedere che la gente abbia maggiore credibilità né Pardi delle istituzioni se noi non riusciamo a dare voce alle esigenze della gente nella risposta di porre il problema
Diamo ora la parola ad Arcangelo D'Ambrosio segretaria generale della ditta per un breve saluto ti prepari Gennaro Armando
Il mio sarà un saluto molto breve presento mi presento sono sagra nazionale a distanza sindacato dei dirigenti elevate professionalità dello stato noi operiamo in seno al partito la Consulta per il Pubblico impiego come onorevole Cristofori da un parecchi anni che nella democrazia cristiana io personalmente da circa venti anni prima
è un momento di grossa difficoltà per il Pubblico impiego quindi saluto tutti i dipendenti pubblici presenti in sala i rappresentanti del ceto medio che si aspettano da queste riforme dalla pubblica amministrazione
Una vita migliore l'onorevole Colombo in prima fila io avevo ricordarle onorevole fra poco per quello che lei ha fatto per la pubblica amministrazione lei è stato derubato ultimamente dei suoi delle sue cose
è una sottosegretario prima ministro se arrogato il dice che lui ha fatto la semplificazione delle procedure la legge del cinque il villa novecentosessantotto numero quindici ma regge sua quindi credevo che compagni di viaggio oggi noi siamo in Italia sono siamo dei compagni di viaggio che
Si appropriano di leggi fatte dal nostro partito quanto il nostro partito faceva le riforme serie parlo di tempi assai io devo dire una cosa che noi ci stiamo battendo per la rappresentatività della categoria noi non abbiamo una rappresentatività e della categoria perché purtroppo le ultime leggi una cultura un cultura hanno i loro gemelli cultura nella parte di una certa Francia politica adesso la cultura ma partirà un'altra Francia politica
Dice che le elevate professionalità non devono essere rappresentative
è come se noi facessimo fare per esempio il contratto dei generali dai soldati di truppa ecco una cosa del genere è il contatto dei dei paesi che ho faccio fare da ippiche quindi noi ce la stiamo battendo in questo partito che la Consulta finché sia data visibilità alle elevate professionalità non si può fare una riforma della pubblica amministrazione senza tener conto de i maggiori operatori che solo una pubblica amministrazione
Noi sentiamo sempre dire che l'Europa l'Europa ma l'Europa c'è una rappresentatività orizzontale elevate professionalità sono rappresentati da orizzontale quindi siamo anche fuori dell'Europa
E se non stiamo attenti anche i nostri giovani che occuperanno gli spazi che la pubblica uscita amministrazione lascia liberi con libere professioni questi nostri giorno avranno nemmeno loro rappresentatività cioè non solo abbozzati quindi il partito deve stare attento molto attento sì avevate promesso lealtà che i giovani che si affacciano nelle di professione
Purtroppo sul giornale di ieri io leggevo con nominativo di un elevato di un dirigente gela delle finanze che viene allontanato perché incapace
Io le cento con l'articolo approvato un brivido perché può capitare a tutti di essere bollato con incapace soltanto perché non gradito al ministro che in quel momento e a capo del Ministero ce qui sta verificando che persone
Professionistico tanti anni alle spalle di onorato servizio elevate professionalità vengono allontanate
Col nominativo sul giornale per perché sgradite al visto di turno è una cosa molto grave che sta accadendo la nostra pubblica amministrazione e che non riguarda soltanto gli alti vertici ma anche i dirigenti intermedi
Proprio di per parlato di quel ministero ecco Celli menzione delle Agenzie fiscali io vorrei dire a una piccola cosa sulla Chelsea fiscali
Vorrei dire che prima di preoccuparci dell'agenzia fiscale che servono soltanto a mettere nuovi o uomini nuovi di partito al posto degli uomini retti da parte di un altro partito
Bisognerebbe un po'guardare l'evasione fiscale che centoventicinque mila miliardi soltanto recuperando la decima parte dell'evasione fiscale lo dico all'amico giovane che l'ha preceduta che parlare di pensioni
Noi no dovremo più parlare di pensione di difficoltà dei pensionati perché soltanto con l'evasione fiscale a cottimo disarmare l'economia nazionale e quindi è un falso problema quello delle lezioni il problema più importante che non si vuole operare dove si di operare come si fa operare
Basta soltanto riforma di contenzioso tributario luogo di e l'uovo di Colombo mi scusi onorevole ma questo in questo caso vive riscatto Colombo venderlo o di Colombo che permetterebbe Alitalia andare avanti
Un altro esempio di come ecco la nostra l'attuale l'attuale governo sia poco attenta ai problemi dei dirigenti salvo poeti Vincenzo responsabili
Perché noi siamo responsabili ai sensi la legge seicentoventisei per la sicurezza degli uffici
Non è stato stanziato una lira dei cinque mila miliardi necessari per adeguare gli uffici alle nuove alle nuove esigenze quindi alla sicurezza gli uffici a zero e noi siamo i responsabili ecco come se le cifre in Italia
Ecco perché noi facciamo parte della Consulta del Partito popolare
Perché in questo partito abbiamo trovato a chi ascolta le nostre tesi Ipc sta aiutando a portare nostri garantiti anche se molte volte una commissione bicamerale da dei pareri e poi chiaramente il ministro pro tempore non serve
Io non voglio rubare altro tempo anche perché dopo di me sì vi sono altri interventi
Voglio dire un'ultima cosa non si fanno le riforme contro i dipendenti avendo contro i dirigenti non si fanno le riforme
Nel chiuso di segreterie politiche con gli esperti in materia giuridica ed economica che fino ad oggi l'abbiamo mai sentito di cura abbiamo mai sentito parlare le riforme si fanno insieme al personale se vanno insieme dirigenti insieme ad elevate professionalità noi in questo partito crediamo per cui continuo rimasta verrà consulterà Dario Rossi del sicuri che ci resta un approccio grazie
Grazie diamo la parola ad Armando Gennaro componente della direzione nazionale ti prepari il senatore indicano
Mi
Lascio alla presidenza l'Assemblea il testo del mio intervento un po'più articolato così potrò limitarmi a riassumerlo intervento che peraltro faccio anche a nome della delegazione padovana
Ma lo lascia anche perché non avendo potuto essere presente ieri c'è una parte che riguarda la forma partito
E che richiamo solo ricordando che venti sei mesi fa il congresso nazionale
Approvato all'unanimità una mozione con la quale ha dato mandato
Al Consiglio nazionale per modificare lo statuto e introdurre quelle norme per una regionalizzazione del partito che si muovesse avverso una struttura di partito federato
I venti sei mesi purtroppo non è stato fatto niente e debbo dire che abbiamo perso un'occasione storica
Di essere il primo partito che si poneva in questa direzione
Così come abbiamo perso l'occasione storica di poter rendere più credibile il tentativo in parte tardivo di dare voce a quella domanda di federalismo che viene dal Paese
E dico allora che per un partito che deve muoversi verso una struttura di partito operato
Che vuole essere un partito radicato sul territorio
L'idea che ieri è stata avanzata di un'ipotesi
Per la possibilità di una iscrizione di retta a livello nazionale fuori dalle realtà territoriali è un'idea che in qualche maniera può essere definita una grande idiozia
Il tema di oggi naturalmente suggerisce
Diverse sollecitazioni e suggestioni sia per le riflessioni che abbiamo fatto nei nostri livelli territoriali in queste settimane
Si appella notevole relazione che ha fatto Pierluigi Castagnetti questa mattina però però che l'economia dal tempo richiede appunto di riassumere solo alcune indicazioni che
Voglio colpito adeguata ai prezzi correnti è proiettato verso il futuro
E vorrei quindi suggerire sei indicazioni in maniera molto sintetica
La prima io credo che ci voglia per il Partito Popolare una politica europea
Di una realtà che sempre più vede una cessione di sovranità dagli Stati nazionali all'Unione Europea credo che il Partito nazionale debba fare politica europea che venti più intendiamoci della necessità e della politica che fa attraverso pur pregevole attraverso i propri parlamentari europei e attraverso la propria adesione al Partito Popolare Europeo
è il partito nazionali il Partito popolare italiano che per fare politica europea il che significa che è un partito che deve interloquire
Laddove sempre più si vanno a difendere gli interessi della gente italiana
Un partito che deve interloquire direttamente con le istituzioni europee con il Parlamento europeo per chiedere quei pronunciamenti su temi delicati come quelli ai quali stiamo attenti penso ad esempio alla tutela dei minori
Penso ai problemi dell'immigrazione che abbiamo il diritto e il dovere di rivendicare che non siano problemi sono italiani penso ai temi della pace che oggi giustamente abbiamo ricordato
Così come deve interloquire direttamente con la commissione con il Consiglio dei ministri per chiedere che nella revisione dei Trattati di Maastricht e di Amsterdam vengano inseriti quei settori economici che sono strategici per l'Italia che oggi sono ancora fuori penso ad esempio al turismo
Che è certamente la più rilevante risorsa economica di questa nostra nazione e che oggi è ancora fuori dai trattati europei
Oppure penso ai beni culturali che sono altra risorsa importante per l'Italia che non trovano ancora respiro adeguato nei trattati europei questo fare politica europea allora ci consentirà di difendere non solo gli interessi degli italiani laddove ripeto le decisioni vitali vengono e verranno sempre più prese ma anche di allargare gli orizzonti al mondo in un'epoca di globalizzazione nella quale questo si chiede a un partito che voglia essere capace oggi di progettare il futuro
Una seconda indicazione una politica per la legalità
Dobbiamo avere coscienza che gli italiani hanno raggiunto un livello di esasperazione per una diffusa e impunità illegalità
Ed è un livello di esasperazione che sta mettendo a repentaglio la convivenza civile e la stessa democrazia
Il problema è il più a monte della sicurezza che pure un aspetto di questo problema
è un problema che ha a che fare con la fatto che in Italia non si riesce ad ottenere giustizia
Il sistema giudiziario è inefficace da questo punto di vista perché sono ingiusti i tempi
Sono ingiusti il costi e sono spesso l'ingiustizia
E allora i cittadini avvertono questa mancanza di possibilità di ottenere giustizia
C'è bisogno certamente di interventi a livello dall'ambito del sistema della magistratura e giudiziario
Per accelerare i tempi per snellire le procedure ma c'è bisogno di creare anche una rete di micro tutela attraverso strumenti nuovi che Vanni e tattiche non con costringano a ricorrere al sistema giudiziario che è intasato ingolfato e assolutamente non in grado di dare risposte
C'è bisogno di realizzare anche con grande movimento globale delle amministrazioni comunali delle amministrazioni locali
Interventi di presidio delle nostre aree delle nostre città che consentono di svolgere quell'attività di prevenzione che garantisca la possibilità di dare risposte a una domanda di legalità perché davvero ci mette in moto quell'educazione alla legalità che ci veniva richiamata qualche anno fa da un documento dal magistero
Terza indicazione c'è bisogno di una politica giovane
Che significa qualcosa di più di fare qualcosa per i giovani
Una politica giovane che il Partito Popolare deve può interpretare proprio per quel senso escatologico della vita che ci caratterizza e che significa allora domandarsi ogni volta che si fa una legge ogni volta che si fa una deliberazione in consiglio comunale o in Consiglio regionale ogni volta che si fa un provvedimento dobbiamo domandarci interrogarsi
Che cosa deriverà ai giovani da questa scelta
E se a questa risposta a questa domanda non sappiamo dare risposta ci deve venire il dubbio che quella scelta quella legge quella deliberazione probabilmente ai c'è qualcosa di sbagliato
Certo bisogna fare anche interventi specifici per i giovani la formazione è stato detto da Castagnetti stamane ed è stato ripreso e non mi dilungo una formazione che non sia però illusoria
Il lavoro certo anche qui
Superando il mito del l'unico lavoro per tutta la vita come viene spesso ricordato ai giovani
Ma anche evitando che il superamento del mito del lavoro unico non significhi attraverso forme di flessibilità o attraverso la squadra della partita IVA
Scaricare ancora una volta sui giovani le incongruenze o gli egoismi del mondo degli adulti
Ma una politica giovane significa anche offrire ai giovani valori perché viene davvero dai giovani una domanda di un quadro valoriale di riferimento sapendo che i valori non possono essere enunciati ma devono essere vissuti senza tradirli anche quando le contingenze quando gli interessi quanto i tatticismi quando la vittoria di qualche lezione ci suggeriscono a volte e ci tentano di tradire quei valori che spesso denunciano
Quarta indicazione una politica per l'economia del terzo settore
In questo tempo che riscoperta a volte trasformisti dica dal ruolo dell'economia e della necessità di realizzare condizioni di sviluppo
Ma che è anche un tempo di pesante condizionamento da parte della finanza sull'economia
Ed è un tempo in cui molti rivendicano di svincolate all'economia per il controllo della politica io credo che il Partito popolare debba farsi carico di promuovere di valorizzare per l'economia del terzo settore
Che può rappresentare davvero e quella forma di economia d'impresa della Centesimus Annus ha valorizzato e soprattutto quella occasione di lavoro in particolare per i giovani molto più di quanto non sia oggi gran parte dell'economia capitalista
E in questo senso l'attenzione perché c'è bisogno di un quadro organico di un quadro legislativo di riferimento l'attenzione all'economia del terzo settore
Così come l'attenzione alle nuove forme di finanza penso alle banche etiche penso a forme alternative al capitalismo deve essere un impegno forte del partito popolare
E si inserisce in questo contesto quella richiesta che da Padova viene di farne la sede per l'Authority del terzo settore proprio per quella ricchezza di esperienze per quella ricchezza di sperimentazioni in questo settore che deve essere patrimonio deve diventare patrimonio del Partito popolare
Quinte indicazione una politica per le autonomie locali
Partito popolare deve essere il partito delle autonomie locali è già stato detto parecchio anche da Lusetti su questo
Ma deve essere oggi traducendo nel due mila quelle idee quell'intuizione Storti Anna di ottant'anni fa il partito delle autonomie locali che oggi significa essere il partito del federalismo anche qui stiamo perdendo arriviamo in ritardo rispetto a una occasione storica si sta controllando anche il tempo credo di esserci
Stiamo perdendo un'occasione storica e stiamo arrivando in ritardo però possiamo ancora diventare assumere questo ruolo leader di partito del federalismo per esser se il partito l'autonomia oltre significa che se il partito della sussidiarietà verticale e orizzontale
E se il partito oggi delle autonomie significa che se il partito che promuove cooperazione tra le realtà locali
Perché i nostri comuni e non sono in grado di assolvere tale a loro dimensione per la loro struttura microscopica quell'incombenza quei compiti che la sussidiarietà te federalismo
E le Bassanini stanno assegnando sempre più loro allora il Partito Popolare per farsi promotore di una parola d'ordine tra i comuni cooperazione che significa
Consorzi significa anche funzioni significa lavorare insieme
E infine un partito per la una politica per la famiglia
Ho messo per ultima queste indicazione eccetto no quella reputi meno importante delle altre anzi ma confesso di avere un certo pudore a dover riaffermare
Queste esigenze di un partito come il nostro liste però ce n'è bisogno perché credo abbiamo anche il dovere di interrogarsi
Sue Rory nessun mancanza di quarant'anni di guida di questa nostra nazione che pure i cattolici hanno governato io credo che una politica per la famiglia richiedono impegno più specifico un convegno più dedicato in maniera particolare a questo tema che analizza gli errori del passato e individui le strade del presente a definire questi tempi come tempi di grande confusione forse fin troppo facile
Però io credo che questo sia il tempo della Resistenza credo che sia necessario resistere al vento del nuovismo e dell'incertezza credo sia necessario resistere al vento dal trasformismo e dell'opportunismo credo sia necessario resistere al vento della qualunquismo e dell'egoismo individualista perché passerà questo tempo
E allora la gente in particolare i giovani chiederanno chiarezza e coerenza e sapranno riconoscere chi le ha sapute testimoniare chi le ha sapute manifestare ma se questo è il tempo della Resistenza non è il tempo dell'immobilismo quindi non è il tempo dell'immobilismo ma il tempo dell'azione
Io credo che sapremo se sapremo davvero muoversi anche lungo
Quelle indicazioni che ho dato sapremo essere allora punto di riferimento per i tempi che abbiamo davanti saprà mai se un partito che non guarda con ostaggi al passato
Non sia stata sulle difficoltà del presente mai proiettato verso anzi è già nel futuro
Diamo ora la parola in atto spiccano si prepari Galdino Geremia
è stato
Cari amici anche oggi pomeriggio l'amico Lusetti
Così come altri amici ha dichiarato suppliche non vuole morire socialdemocratici
Ma
Uno Stato socialdemocratico
è una democrazia che ha organizzato centralmente lo stato sociale
Ve lo Stato è entrata in crisi in tutte le democrazie più avanzate
In seguito alla velocità dell'innovazione tecnologica alla velocità dei trasporti alla velocità della comunicazione ma mentre questo tipo di globalizzazione della competizione ha messo in crisi il sistema dell'impresa ha messo in crisi pure la struttura dello Stato
E allora la domanda a cui dobbiamo rispondere e che dalla specificità di un partita di ispirazione cristiana e Contin coniugare lo sviluppo con l'organizzazione dello stato sociale
Visto che lo Stato centralizzato non regge più tutte tutte le politiche di bilancio che fanno i governi dell'Europa e degli altri paesi sviluppati solo politica che tentano a ridurre BioWare feste e da una parte quindi abbiamo la caduta del paracadute che lo Stato ha dato ai cittadini da un'altra parte abbiamo anche il precariato crescente dei lavoratori perché l'impresa in seguito all'innovazione tecnologica devono espellere manodopera in seguito alla necessità di risparmiare sui salari hanno bisogno di flessibilità successivamente avranno bisogno di ridurre anche i salari allora da una parte avremo i cittadini che saranno senza protezioni da parte pubblica e senza protezione da parte privata
Come risponde un partita di ispirazione cristiana a questi problemi questi sono i problemi di fondo
Dio credo che Castagnetti e questa mattina adombrato una serie di risposte puntando soprattutto sulla famiglia
Ma io ritengo che noi dobbiamo procedere ad una riorganizzazione dello stato sociale decentrando no alle comunità locali
In maniera da avere a una integrazione tra la portò della finanza pubblica è il volontariato nella consapevolezza che gradualmente lo stata diminuirà il suo apporto ed era e dovrà tutto fu intarsi sulla organizzazione delle comunità e delle famiglie
Ma per fare questo noi dobbiamo riscoprire la nostra ispirazione comunitaria di Maritain timonieri ma soprattutto riscoprire un discorso urbanistica noi abbiamo fatto sì e l'ha notato stamattina don Mazzi che fossero costruite delle periferie anonime delle periferie senza servizi
Ebbene abbiamo subito una cultura marxista che ha portato alla formazione di SITA che l'assist
Per cui da una parte c'è il settore delle case popolari da un'altra parte il settore delle case in cooperativa da un'altra parte alle zone residenziali da un'altra parte le ville dei ricchi
Superando quella che era l'integrazione all'interno della città della città medievale dove il ricco e il povero divertano la stessa città usufruivano e degli stessi servizi usufruivano della stessa cultura
E allora noi dobbiamo ripartire da questi dalla riscoperta di una politica di costruzione della città
Che integri contemporaneamente le diverse culture lei diverse istanze sociali in modo da per poter costruire una comunità che faccia sentire l'uomo al centro della sua attenzione e della sua attività
Questo è il nodo vero che un partita di ispirazione cristiana deve affrontare e io mi auguro che la riflessione sia abbastanza lunga e approfondita grazie
Grazie diamo la parola Geremia Calvino segretario provinciale di Napoli
Amici popolari quindi io credo che la riflessione che abbiamo iniziato ieri sera che continua in questi giorni
Un fatto essenziale per la storia del nostro movimento discutere sull'identità
In un momento in cui
I cambiamenti in corso nella storia che dagli anni ottanta ad oggi hanno completamente stravolto l'esistenza dell'uomo nel mondo sono caduti tutti i canoni e tutti gli schemi coi quali degli anni passati ci eravamo mossi nel mare della politica esigono una riflessione attenta pacata ma soprattutto in un momento di cambiamento che si tengano Salute le radici del nostro essere nostro ridere
Tenendo conto che però il partito è uno strumento non è il fine
Molti discorsi che ho sentito qui da ieri a oggi sembrano che il partito sia il solo fine dell'esistenza è questo avuto in questo secolo in questa continente risvolti anche drammatici
E allora se partiamo da questo io credo che dobbiamo anche cercare un approccio laico
Ai problemi che oggi pone la politica
Attraverso i cambiamenti e mutamenti intervenuti nel nostro Paese in questi anni
Che ci hanno visti protagonista in negativo protagonisti in negativo e negli ultimi tempi anche in positivo
Della Renault rivoltato l'attenzione al centro in alcune scelte importanti fatte non ultime quelle di qualche giorno fa sulla bioetica
Ebbene io credo che il partito ulteriormente deve approfondire questo discorso sull'identità perché se perdiamo se smarrire amo questo punto di riferimento diventiamo come l'asso come il fiume che quando la sorgente perde il la sorgente si interrompe diventa qua stagnante con dalle conseguenze che questo comporta
Detto questo fatto questo primo riferimento io credo che sulla relazione che ho sentito stamattina di Castagnetti
Di concordare sulle cose dette sul Mezzogiorno almeno per sommi capi con qualche magari momento di riflessione ulteriore
Due i punti essenziali che noi dobbiamo ribadire e che Castagnetti ha detto bene perché credo che anche sul Mezzogiorno non va fatta più politica stabilendo delle ipotesi verticistica e senza tenere conto di quello che avviene nel Mezzogiorno è vero non del Mezzogiorno non cambiava perché due sono i fattori la vecchia che bloccano lo sviluppo la legalità e la mancanza lo snellimento delle procedure abbiamo ancora meccanismi anche se solistici che lo Stato impone alle regioni del Mezzogiorno e che passi che è un imprenditore che voglio sviluppare non sia in grado deve scappare dal Mezzogiorno per questo e anche per il problema della legalità
Ma voglio dire che sulla questione della legalità come partito dobbiamo riflettere molto anche con l'approccio culturale diverso in questi giorni a Napoli un assessore popolare Mario Di Costanzo
Perché la legalità dobbiamo applicarla noi quando amministriamo ha sfrattato alcuni abitanti abusivi delle case popolari
Abbiamo avuto dodici preti
Dieci preti che hanno scritto una lettera contro un assessore che tra l'altro fino a qualche giorno prima di fare l'assessore la presentazione cattolica ma io dico come la chiesa cattolica può in questo Paese
Aiutare gli uomini a cambiare ad attuare la giustizia se non c'è la legalità questo è impossibile noi come popolare dobbiamo portare avanti questa battaglia
S'
Quando si parla di tolleranza zero forse esagerato il termine esagerata la il collegamento che facciamo con Rudolph Giuliani non appartiamo sto sto la nostra cultura però io credo che noi dobbiamo imporre un metodo di legalità nel Mezzogiorno se davvero vogliamo cambiare questo Paese perché la righe si batte si parte da un discorso di natura culturale
Secondo momento sulla questione delle procedure ha detto bene la questo
Non riusciamo a fare un programma urbanistico delle nostre Province nelle nostre regioni
E abbiamo ancora vincoli della Sovrintendenza che praticamente rendono difficile basti pensare che i a Napoli con patti territoriali e contratti d'area contratto Dardo resa stabiese non riesce a decollare per queste motivazioni e allora su questo come Partito Popolare dobbiamo discutere
Quando era da ed è drammatico lo dico ai politici popolare che al sud ci sono anche ad altissimo livello
Che sia stato qui dirigente del partito fiorentino a parlare dei problemi della Napoli Salerno dei problemi dello sviluppo assunto la verità e che come partito di bloccare lo sviluppo rame parliamo più parliamo solo di istituzioni di cosa che alla gente non interessa
Se passa qualcuno si prenderà armati
Perché la gente al Mezzogiorno buon lavoro con l'occupazione e buone condizioni le precondizioni per creare queste cose
Bisogna avere il coraggio di attuare e di portarle fino in fondo questi cambiamenti
Vengo al partito per non rubare tempo agli amici che dovranno parlare
Sulla relazione di lato
Qualche specificazione sulla questione delle aree metropolitane minacce nato
I comitati provinciali con le grandi aree metropolitane hanno bisogno di una condizione organizzativa diversa ogni area metropolitane a sé stante Roma e Roma e pochi comuni intorno Roma Napoli e Napoli e una fascia un hinterland che è più grande della città e senza soluzione di continuità
Se questo è l'organizzazione territoriale comunitaria anche il partito deve strutturarsi secondo quest'organizzazione
E allora una riflessione magari ulteriore quando si andrà in Consiglio nazionale su questo bisogna farlo tenendo conto la difficoltà che è un'area metropolitana come Napoli può creare nel rapporto con le altre Province dentro la Regione è la difficoltà che hanno le altre Province giustamente del rapporto col Napoli un riequilibrio anche dell'organizzazione di partito regionale va ritrovata
E un ultimo punto non me ne vogliate
è quello che riguarda ottima la proposta dei focus group l'abbiamo iniziato a fare a Napoli da INAM prospettiva delle provinciali perché credo che un partito di borse all'ascolto
Dei problemi della gente anche cercare di avvio di usare un linguaggio che la gente capisca e non un linguaggio magari ed Santino linguaggio barocco del Mezzogiorno siamo bravi che però alla fine la gente non capisce per fare i dovuti dobbiamo soltanto cercare di mantenere il potere quando il potere viene meno come successo la Democrazia Cristiana dobbiamo quelle quello invece no e su questo dobbiamo attrezzare un partito moderno agile capace di interloquire con questa realtà
E e anche la questione di gruppi dirigenti
Io volevo dire che chi assume del partito e fuori dal partito e le istituzioni una responsabilità deve fare bene il proprio compito fino in fondo
Questo è un dato che dobbiamo cercare di portare avanti io vorrei che tutte le elezioni che andremo a fare nei prossimi mesi nelle prossime settimane e anche nei prossimi anni ci fosse un coinvolgimento della base nella scelta dei candidati una sorta di primarie interne perché quando una classe dirigente può emergere in questo partito sette come prendiamo un po'di fiato tornano tutti e tutti quelli che stanno maggior danno spazio a nessuno perché altrimenti guardate in questo partito potremmo restare noi perché ci crediamo
Ma parlo nella mia area metropolitana la gente andrà via e dove i collegi signori Gander apprende dalle Orsoline non alla serie di piazza giura di Bolt di Botteghe Oscure
Sesso questo io credo che il discorso che inizia oggi dobbiamo farlo in maniera chiara e coerente
Con un linguaggio comprensibile con un modo di fare comprensibile solo così credo che questo partito avrà un futuro nel Mezzogiorno ma in tutto il Paese perché collegato per restare accanto all'Europa per nobili in Africa grazie
E ancora la canaglia annunciano giuridica Presidente Unione nazionale cooperative italiane
Senta
Temeva aggredito non c'è chiamiamo guidati Mario Fantini nazionale
Insomma va bene
Siamo
Consigliere
Qui ho contributo era stato immaginato alcuni giorni fa inserito nella seconda giornata e sulla relazione prevista dell'onorevole Castagnetti poi mi pare che oggi considerata data anche i momenti drammatici è stata varia quindi questo questo mio contributo suona forse fuori luogo in ogni modo sono stato chiamato e perciò leggerò quello che avevo scritto e che invece volevo dire a braccio e per fare prima
Il abbiamo dato anche un titolo per una nuova azione della cultura e nelle istituzioni culturali
Per azione culturale di un partito che rinnova la propria identità ecco l'identità pur non rinnegando le proprie radici non intendo quella per la scuola o per la comunicazione troppo spesso da noi confusi
è innegabile che in passato i cattolici della democrazia cristiana commisero gravi errori di valutazione
Dell'importanza degli strumenti di diffusione della cultura in una società rinnovata che si avviava verso la consunzione degli steccati ideologici Phytologia filosofici estetici
Un ministro democristiano direi un grande ministro pronuncia una parola infelice che il mondo laico di quaranta si fa ci ha rimproverato per molti decenni
Culturale era Scelba questa parola fu amplificata da il gruppo del Mondo di Pannunzio e e fa pensato sulla democrazia cristiana i cattolici disprezzano il culturale eppure Scelba era un democratico sincero
I tempi sono cambiati in modo travolgente degli ultimi anni i nuovi rapporti fra scienza e fede per i l'ultima enciclica del Papa
La globalizzazione e l'avanzata delle nuove tecnologie tenerlo al forme di comunicazione in tempo reale la progressiva Pini e degli intellettuali degli intellettuali come Clerks
Il tramonto dell'ideologia e vorticosi i lavoratori di nuove idee di scenari della biogenetica della diva etica e il meticciato culturale
Tutti questi elementi e altri impongono un'azione su basi aggiornate e nuove che non deve entrare che non può entrare con la scuola ed ecco la comunicazione
Una considerazione
Pur essendo fra i popolari e i loro amici fior di pensatori e filosofi e creativi una cultura nostre assente della grande editoria nella pubblicistica nella degne dei tribuni da cui si comunica
I postini cattolici posseggono dal sempre periodici e siti banali di grande diffusione popolare Manni SDI nessuna influenza
Nella fucina dalla quale escono nuovi indirizzi spirituali che non siano strettamente religiosi il Messaggero di Sant'Antonio a un target è molto diverso da quello di Micromega
Ma forse su un disegno di legge e su una legge che riguarda la cultura impoveriscono e più Micromega ma che Messaggero di Sant'Antonino L'Espresso più che l'avvenire che è pure un eccellente quotidiano
Nelle potrei citare altre riviste il mulino ma sopra Bonino e in una posizione medi ma soprattutto riviste lei ci chiede propone nelle istituzioni culturali in questo momento subiscono confuse riforme di non c'era e trasformazioni e fondazioni la Biennale di Venezia la Quadriennale di Roma la Triennale di Milano le accademie varie
In genere i cattolici particolare più con pur con qualche presidenza sono ininfluenti in tutti questi cambiamenti di false privatizzazioni
Nella rivoluzionaria introduzione delle nuove tecnologie nei musei e in altri organismi siamo impreparati incerti nostalgici di un passato di biblioteca all'antica
Di musei di altri tempi legati ad una cultura grafica alfabetica Guttenberg Diana che porrei sì stare solo sia adeguata ad una nuova umanità che recepisce assorbe ricrea in modo rapidissimo
Preferendo il verde scegliendo la navigazione internet dica contemplando la Gioconda ore ore sul monitor anziché pochi secondi dal vivo
E non parliamo dell'editoria le case editrici cattoliche fioriscono solo della scolastica e nella letteratura per ragazzi e della letteratura
Religiosa Einaudi l'editore di Bobbio e prima era stato l'editoria tutti grandi ha pubblicato il libro del consigliere di D'Alema e sapete che è un libro pornografico
Ad aprile inizia Einaudi una collana il cui primo titolare scomparire questo è Einaudi
Sono fondamentali le parole di Padre Pio ma poi c'è anche quelle sempre pignorati direi Diotti
Di titolo che è morto l'altro giorno ecco era conosciuta pochissimo validità anche per no no non sono letti e meno male che il Papa si è ricordato di Lusi che venerdì prossimo
Rea de ai ha scritto ai vertici che lo stesso Paolo papà pronuncerà della processione del Venerdì Santo
E non parliamo dello spettacolo autori registi attori per decenni si erano cattolici erano trascurati ostacolati e così gli artisti visuali i pittori scultori questo tutt'oggi la stessa urbanistica la stessa architettura pensano a a una città nuova tenendo conto delle servitù di ieri solitudine del telelavoro e di altri fenomeni imposti dalla nuova sistematizzazione dalla società
Ma non dalle esigenze dalla spiritualità cristiana e anche nel campo dell'arte e dell'architettura sacra c'è da lavorare
Noi difendiamo la famiglia e togliamo case città per famiglia quindi un'azione culturale del rene tener conto di tutto questo nel programma del Partito Popolare Italiano la cultura deve essere viva e non confusa con la scuola e la comunicazione i principi sono comuni e immutabili
Ma i progetti saranno ispirati alla nuova identità forse è l'ora di non affidarsi più al destino ma affidarsi soltanto al Progetto grazie
Diamo la parola al professor Giovanni frutto
No
Quanta non si
No
Resi noti dalla forma solenne
Il Pakistan poi in grazie
Cari amici gli ho chiesto di intervenire
Come delegato Esterno dalla direzione nazionale
E vista l'ora ovviamente sarò molto sintetico ma volevo riflette con voi con riferimento al programma su alcuni aspetti della politica fiscale tema ovviamente estremamente impegnativo che non può essere neppure diciamo minimamente approfondito in questo momento però c'è un punto che va sicuramente rilevato il Partito popolare ha sostenuto lealmente sia il governo Prodi sia il governo D'Alema e quindi ha concorso a creare la politica fiscale dei due governi
Pane è stata disegnata nella collegato alla Finanziaria del mille novecentonovantasei una politica fiscale fondata su una profonda rimeditazione ristrutturazione
Dell'ordinamento tributario vigente
Ed è stata una politica fiscale che è stata sicuramente dedicata Allevi equilibrio della situazione precedente e quindi è andata verso la affrontare i problemi della fiscalità degli input Rizzo a questo punto mi pare che il cammino che era stato disegnato nel novantasei sia stato compiuto e allora a questo punto credo che sia importante che il Partito Popolare possa in qualche modo incidere su quello che è un aspetto direi fonda in tale nell'ambito della politica fiscale che quello della fiscalità della famiglia voi avete sentito già questo pomeriggio e stamattina purtroppo io non non ero presente parlare della famiglia con riferimento al programma
La famiglia come nucleo essenziale alla quale prestare la massima attenzione in uno sviluppo di carattere legislativo che possa rivedere tutta una serie di strumenti
Di intervento per far sì che questo nucleo possa in qualche modo diventare se non lo è stato già quello che il perno dello svolgimento della società civile
Ma il punto fondamentale è quello di realizzare degli interventi fiscali per la famiglia in modo tale da inserire poi questi interventi nell'ambito di un sistema tributario già esistente
E quindi con la utilizzazione di strumenti già esistenti il partito attraverso l'onorevole Repetto l'onorevole Pasetto e anche il sottoscritto sta preparando un tipo di approfondimento di questo genere nel senso cioè di creare del degli strumenti che possano in qualche modo valorizzare questa politica
A favore della famiglia
Quali sono questi strumenti questi strumenti sono essenzialmente la utilizzazione ad esempio di alcuni meccanismi esistenti
Ma informa marcatamente favorevole per la famiglia per esempio detrazioni fiscali già esistenti che siano calibrate riviste in relazione alla quella che è la conformazione del nucleo familiare
Un altro discorso importante quello della utilizzazione ad esempio di strumenti quali detrazioni per i familiari a carico che possano valorizzare coloro che svolgono un'attività lavorativa nell'ambito della famiglia
Pensate appunto al caso di persone anziane al caso di soggetti che non svolgono attività lavorativa e che pure hanno una funzione fondamentale nell'ambito della famiglia
E pensate come questi discorsi possano essere realizzati anche in assenza diciamo di affannose ricerche di copertura
Dal momento che se noi pensiamo che la lo svolgimento di un'attività lavorativa nell'ambito della famiglia possa realizzare determinati obiettivi quali quello dell'educazione della prevenzione delle malattie e via ed altri aspetti organizzativi è chiaro che in questo modo possono ridursi e diminuire
I costi che sono sostenuti dallo Stato in questi settori ad esempio per gli asili nido appunto per la ricerca le prevenzioni di alcune malattie per vaccinazioni obbligatorie e via discorrendo
Ora io credo che sia importante che in questo momento l'iniziativa in relazione alla politica fiscale non sia lasciata al monocorde di una parte della maggioranza e credo che in questo momento
Nel momento cioè in cui si intrecciano delle nuove tematiche anche in relazione a quello che il nostro l'ingresso nell'Europa e questa spinta ad una politica europea credo che in questo momento il Partito Popolare debba mirare su alcuni temi fondamentali temi fondamentali di importanza enorme per la società civile
E che possono essere realizzati con una certa facilità solamente con l'approfondimento di alcuni strumenti già esistenti grazie
Grazie diamo ora la parola convenzioni fissa Dalla Palma i precari Prandoni Franciscis
Piccole
Il think tank Varese
Un'altra
No
Va
Bianco riconobbero che il mare impressione sui dati della politica culturale dello spettacolo non sia estranea in questo momento alla vostra attenzione
Lei ha la necessità di riportare il discorso sulla cultura e sullo spettacolo all'interno di un disegno strategico che riguarda il Partito Popolare la funzione che esso cerca di svolgere in questo momento della mutamento istituzionale
Mi pare che le difficoltà che noi stiamo approntando soprattutto nell'ambito del mondo dello spettacolo
Riguardano come parte così sottolineava l'amico Guidotti la resistenza di tutto a una certa cultura il cambiamento
Vuole l'atteggiamento per cui si decide il passaggio la transizione verso un nuovo assetto politico istituzionale in termini tale che la cultura diventa strumentale rispetto al processo di trasformazione dello Stato il discorso
Perché ci riguarda suona fondamentalmente così
Noi siamo usciti da una fase di cultura proporzionalista in cui l'esperienza dello spettacolo della cultura aveva una sua capacità di organizzarsi
E a partire dalle indicazioni dal lavoro che ha svolto il modo i cattolici democratici
La cultura dello spettacolo agito fondamentalmente all'interno di un processo che ha riorganizzato le diverse culture nel rispetto delle quote di rappresentanza e anche con il rischio di entrare magari di una logica di lottizzazione che comunque ha sempre rispettato la molteplicità delle culture e delle rappresentanze
Allora il proporzionalismo è stato fondamentalmente per noi anche rispetto delle opposizioni rispetto il principio fondamentale per cui sempre stato valere poi fatto valere il principio della distinzione fra politica
E cultura nome
Purtroppo e questo è il dato critico che mi sembra necessari in questo momento sottolineare il passaggio verso una logica di tipo maggioritario bipolare si trascina all'interno di una prospettiva politica che non credo che noi possiamo pacatamente e accettare voglio dire che l'adesione che si sta imponendo nel organizzazione dei processi culturali e in particolare il mondo dello spettacolo è una visione che tende a strumentalizzare il discorso
Nel senso di a rivendicare alla maggioranza il titolo a condurre determinare dall'interno tutti i processi di affermazione di diffusione della cultura
In altre parole la sfida che noi abbiamo in questo momento riguardare la alternativo un'alternativa fondamentale per la cultura si tratta di trovare un luogo terzo indipendente dagli schieramenti politici
E questo credo che sia fondamentalmente consentano il quadro della nostra formazione della nostro modo di concepire i processi di Bertaglia rapporto fra corpi intermedi e così via oppure la cultura deve diventare uno strumento della maggioranza che se ne assume tutte le responsabilità mi pare che la svolta che si è determinata
Con una la nuova stagione politica
Tende ad assumere del processo di trasformazione in senso bipolare del sistema soltanto alcuni aspetti però senza riuscire ad accogliere delle grandi culture bipolare delle grande democrazia bipolare l'atteggiamento fondamentalmente di tipo libertario garantista nei confronti della cultura
Allora
Di fronte a questa a questa eventualità anzi nemmeno eventualità di fronte a questo nuovo configurarsi dei sistemico giovani noi dobbiamo denunciare permanere di una logica politica che discende da molto lontano dal tempo in cui la politica è stata la politica la cultura è stata organica un certo disegno di conquista dello Stato in cui della cultura in cui la la visione dell'intellettuale organico affatto corpo con un progetto politico legato a un partito
Mi pare che a questo punto le cose che noi dobbiamo cercare di influenzare ci sono quelle della che riguardano la rottura
Della spinta di tipo centralistico neo centralistico nel mondo dello spettacolo il rifiuto in un disegno come quello che è venuto perseguendo Veltroni il rifiuto della politica continuare come annuncio come valorizzazione di certi meccanismi di certe forme dell'apparizione dell'effimero la trasformazione delle istituzioni nel senso di una logica di tipo maggioritario per dare corpo e consistenza invece al organizzarsi di processi culturali diverso mi pare che il questo passaggio politico diventa particolarmente delicato
In un momento in cui si discute della questione del del federalismo rispetto alla quale sembra che il momento della cultura sia un elemento diciamo fuoriquota comunque momento un aspetto che non interessa questo tipo di Multan Quinto o di processo che porta verso la redistribuzione di poteri e verso il riconoscimento delle autonomie locali e della valorizzazione dei sistemi periferici
E non c'è dubbio che soprattutto all'interno di una certa area di sinistra si afferma daccapo un certo tipo di centralismo e che questo momento nel campo dalla cultura costituisce un punto di resistenza pianoforte anche di fronte delinearsi di un quadro politico riformatore che c'entra invece lei e il suo ragionamento la sua prospettiva su una valorizzazione di tipo strategico delle autonomie locali
Dove si colloca il Partito popolare con le sue prospettive con le sue capacità di indicazioni asseconda questa linea neo centraliste a questa linea che rafforza attorno al potere centrale
La capacità di iniziativa di presenza v'è una linea che è piuttosto tende a contenere questa logica che ha valorizzato gli elementi di spettacolarità di effimero
Di cambio delle istituzioni nel senso anche della presenza pervasiva della cultura incerti dei settori a me sembra che sia di tutta evidenza che nel momento in cui noi sia portiamo con sforzo di coerenza alle indicazione fondamentale del pensiero politico dei cattolici democratici anche il mondo la visione della cultura e dello spettacolo non possa non essere in una visione che sia radicata vivamente all'interno degli orizzonti che via via vengono costituendosi
Senta
La lista
Tenta di imporsi con falsi motivazioni con l'argomentazione che la cultura deve essere mantenuta dentro un disegno unitario
E che deve essere garantito questo disegno unitario contro il pericolo delle spinte centrifughe particolaristiche dei processi culturali mi pare che questi sia un alibi pericoloso una che nasconde in realtà una volontà di dominio perché la storia della cultura in Italia la storia della poesia la storia del teatro
Non è una storia di cultura Stato-nazione urtato o espressione di stati assunti ma è la storia di una cultura di un teatro che sia africano
Entro Orizzonti comunali semmai a regionali entro orizzonti dei comunità dove si è riusciti dare consistenza poetica
Ai vissuti Egitto piccoli o grandi gruppi e partendo da questi orizzonti si è riuscita a trovare un elemento di universalità nella storia della cultura allora noi e vado verso la conclusione o no io apportiamo di nuovo
Questa spinta della grande tradizione venti culturale del Paese a una esigenza di mutazione di articolazione democratica di organizzazione di un quadro certamente unitario ma che dia respiro alle autonomie locali o allora io credo che questi processi che ha denunciato prima ridottissimo i processi inevitabilmente inesorabilmente portatili a chiudere continuamente la situazione le culture nelle realtà periferiche
Proprio in un momento in cui noi abbiamo bisogno non di rivendicare genericamente i principi di sussidiarietà
Ma di ricostruire dal basso mi specifici gli orizzonti in determinate situazioni ne avrete di partecipazioni e di relazioni processi culturale che siano legati facciano Corcolle spinti emergenti nella società il soprattutto nella realtà giovanile questa è la parte tagliate io credo noi dobbiamo riprendere assecondando questo disegno riformatore che tende a non soltanto a un mero trasferimento di risorse Mario organizzati lo Stato su basi diverse queste la battaglia che deve essere fatta difesa dell'autonomia della cultura come cosa unica e che si salda profondamente con la storia e con una vicenda ecco un progetto politico che riguarda l'autonomia
Dell'intellettuali e i temi della libertà
Per alle spalle c'è un aggiudicazione che mi pare è stata ripetutamente richiamata nel corso di questa giornata questa indicazione sia una carica di suggestioni di tutta evidenza che con il tema del al ritorno al futuro
Il ritorno al punto uno è un progetto le richiede un grande idea ardimento e un grande coraggio la capacità non di ritornare alla storia con una evocazione di tipo non statico ma di fare della propria storia della propria memoria molti elemento propulsivo per ripensare il proprio ruolo all'interno di questa si accetta ritornare al futuro fa venire in mente le frasi la frase ed inquietante penso gita che ha avuto modo quando vedendo già un tramonto nel destino dei cattolici democratici diceva futuro parte non è più nelle nostre mani
Lo diceva con accorata indicazione appassita profetica
Dire che il futuro non è nelle nostre mani significa riconoscere che quella parte di futuro che ancora ci può appartenere piccolo o grande che sia è una parte che noi dobbiamo giocarci consenso della nostra responsabilità con la dignità e l'orgoglio della nostra storia ma soprattutto con la capacità di portare in questa sfida la passione della libertà anche della libertà alla cultura grazie
Diamo ora la parola Sandro De Franciscis vicesegretario regionale della Campania
Io volevo anzitutto esprimere apprezzamento per la
Dirigenza nazionale del nostro partito che aveva intuito già l'anno scorso la necessità di
Convocare un'Assemblea nazionale nella quale meglio approfondire i temi forti costitutivi del nostro stare insieme del momento che si è raggiunto insieme e soprattutto del futuro che ora ci attende
Le riflessioni di questi giorni ieri aperte da ladruncolo né alla forma partito
E e oggi questa mattina con la relazione di Castagnetti preparano il terreno alla riflessione
Di domani vieterà Franceschini sulla identità ed è un cammino ideale che è stato pensato in maniera anche pedagogica per aiutare la riflessione forse soffre del fatto che ciascuna di queste relazioni così come sentivo da qualche amico anche nel pomeriggio di oggi avrebbe forse meritato un approfondimento in gruppi di studio piuttosto che questo clima assembleare che di fatto forse strozza la possibilità del dibattito
La domanda di fondo che e da qualche tempo con qualche amico condivido è questa perché oggi io lo sentivo anche nel dibattito perché oggi una persona un giovane è una persona che non vota popolare dovrebbe votare popolare o dovrebbe aderire al Partito Popolare
E allora sicuramente la forma partito un elemento importante e sicuramente il programma così come stamattina esploso nella relazione di Castagnetti che di fatto è caratterizzante del popolarismo struzzi hanno un fatto importante ma credo come proverò a contribuire credo che diventa determinante far sentire forte e chiara la nostra identità in questo cuore anche dare atto al lavoro
Silenzioso che forse portano avanti gli amici del popolo e hanno preparato anche con Schede contributi in questi ultimi mesi la preparazione di questa nostra Assemblea
E vorrei provare a rendere con una similitudine l'importanza che dal mio punto di vista a la questione della identità
Emergeva anche da quella intervento un po'originale del sacerdote questo pomeriggio a proposito del disagio ecclesiale del disagio giovanile della crisi della famiglia un elemento che appare abbastanza evidente e che ne dovremmo ritenere se siamo un partito di ispirazione cristiana ancorché laico e pertanto laicamente indirizzato ad uno specifico servizio nella società che è quella della politica ma dovremmo sicuramente forse recepire la difficoltà nella quale oggi viviamo che quella di vivere in un orizzonte dal punto di vista culturale di pensiero debole
E come dire che nel mentre noi ci affatichiamo a dire in tutte le sedi opportune anche nella recente questione nel dibattito ricorda il senso dell'ultimo Consiglio nazionale con l'asinello dei democratici che ai nastri di partenza ci affanniamo costantemente a ripetere che avvertiamo di essere con la nostra identità legittimamente presenti a perpetuare a riportare verso il futuro una grande eredità che quella dei cattolici democratici nella storia del Paese dall'altra però forse non recepiamo non riusciamo ad assorbire la drammatica complessità di questo momento in cui invece le identità forti e le posizioni forti e le forti evidenze etiche di fatto non sono percepite
Non so se come partito abbiamo compreso
E intorno al nove nel Paese nell'Occidente in generale la gente sempre più vuole pensare Mino e sempre più vuole trovarsi a confrontarsi con problemi etici e culturali rilevanti forti è apparso abbastanza evidente sulle questioni bioetiche discusse negli ultimi giorni in Parlamento
Se dunque viviamo in un contesto in un orizzonte di pensiero debole uno dei teorizzatore di questo e quella Vattimo e poi diventa uno come dire dei maître à penser della dei Democratici dell'Asinello
Se dunque viviamo in orizzonti pensiero debole dobbiamo ricco recuperare oltre a questa complessità e difficoltà anche quella che attiene al mondo che diciamo ispirarci
Che il mondo cattolico oggi nel Paese
Io apprezzo lo sforzo ripeto di vedere nel nostro partito alcune figure di preti alcune diciamo mani pesce verso il mondo ecclesiale ma non è sufficiente
Ne perché noi abbiamo la né bisogna nell'esigenza di essere o di tornare ad essere in alcun modo paralleli o in collaborazione con il mondo ecclesiale in senso stretto
Ma indubbiamente e questo mondo il mondo ecclesiale la crisi italiana oggi vive vere e proprie interni difficoltà e in analogia al nostro sforzo di questi giorni basterebbe pensare come quello che i vescovi italiani hanno messo a tema il Progetto culturale della Chiesa italiana di fatto ostenta a decollare chi di voi ha esperienze o attenzioni mondi diocesani della nostro Paese potrà essere d'accordo
Allora è quasi in un orizzonte difficile dove la gente non vuole pensare dove le identità forti in qualche modo vengono fuggite dalla velocità dell'informazione ecco il nostro tentativo come partito intorno all'otto dieci per cento non solo di restare presenti nel dibattito politico ma anche di portare avanti quella che è la nostra per quella che è la nostra identità alcune linee portanti forti che chiamiamo il popolarismo qui cistite
E allora in maniera quasi ideale tenendo presenti anche i problemi del nostro Mezzogiorno delle aree metropolitane del nostro Mezzogiorno i problemi
E dicevo ai quali va aggiunta anche una nonna morta cultura della clientela che nel nostro Mezzogiorno è ancora piuttosto presente e devo dire anche in termini elettorali sovente piuttosto ripagando davanti a tutto questo lo sforzo che dovremmo fare come partito nei mesi a venire evidente da subito il più possibile quello di riprendere il gusto di una dal forte confronto culturale per essere capaci di ascoltare nel mentre rivendichiamo la legittimità della presenza e basterebbe anche vedere l'uso sapiente dei media e il partito da qualche hanno porta avanti per cui di fatto siamo presenti ma non è sufficiente
Allora nel mentre riconosciamo questa complessità recuperare il gusto di un confronto culturali intellettuale più forte ci sono mondi in questo Paese che condividono le stesse difficoltà e le stesse nostre anziché come noi legittimamente chiedono di conservare una identità precisa è una legittima presenza dei cattolici democratici nel Paese ma che di fatto hanno difficoltà a vedere espressa questa loro identità nelle scelte noi siamo l'interlocutore
Privilegiato pronto a fare questo passo di fatto non riusciamo a fare
L'azione di governo l'azione del partito i temi di ieri e di oggi sicuramente forte ma direi domani con Franceschini nel futuro i prossimi mesi di questo lavoro che insieme dobbiamo fare mi partiti regionali e nel partito a livello nazionale
Una forte azione di collegamento con quelle realtà del mondo della cultura e con quella realtà ecclesiale che fa fatica oggi nel Paese
Ad esprimere la stessa forte identità che noi sentiamo aver ricevuto da chi prima di noi e stati impegnate che tutti insieme vogliamo nel futuro portare con forza e compassione
Grazie Sandro diamo una parola Bruno Cesario vicesegretario provinciale di Napoli
Forse era
Mi dispiace per l'orario credo sarò molto breve volevo dare il mio contributo a questa Assemblea ragazzi grazie Giovanna domani io faccio parte di quella schiera degli amministratori che cita poc'anzi il nostro Lusetti che combatto ogni giorno nel proprio territorio per conquistare gli spazi e cercare di fatto aveva il consenso al Partito Popolare questa Assemblea
Io ho colto degli spunti interessanti però ritengo che
Un problema fondamentale che prende prima di tutto il Mezzogiorno ma anche tutta l'Europa intera
Che non è stato toccato a fondo e quello del lavoro problema del lavoro che livelli di esplosione
Pericolosa Napoli e in Campania
Veramente ci preoccupa quindi la data del novità questa Assemblea certamente non deve essere un'Assemblea che serve solo a farci incontrare a farci passare delle ore per confrontarci e stare insieme ma
Bisogna portare fuori delle proposte concrete
Ed operative non possiamo
Stare sempre a parlare senza concludere niente io non penso che io il problema del lavoro debba essere affrontato solo in questa sede
Ma ci devono devono essere i nostri esponenti massimi nostri parlamentare che ci devono aiutare a noi che combattiamo ogni giorno nelle nostre realtà
Un altro problema che anche diciamo non condivido ciò che ha detto in parte dall'onorevole Castagnetti però il problema della Mezzogiorno penso che debba avere una rilevanza
Notevole perché anche non per fare del vittimismo ma deve essere il problema del Mezzogiorno in generale deve essere posto all'attenzione di questa Assemblea e noi non vogliamo né un una sorta di pietismo per le nostre aziende della nostra situazione industriale per le nostre aree che ne vogliamo solo uno snellimento di procedure che nelle nostre zone ci sta portando laddove le vi faccio un esempio del mille patto territoriale mi Teodoro dove ci sono Investimenti in atto prodotti per progetti presentati questa realtà di entusiasmo da parte degli industriali degli imprenditori che vogliono investire al Sud anche del Nord si scontra contro una realtà vincolistica formato dalla Cioli burocratici che ci impediscono materialmente di realizzare queste cose così importante che possono dare lavoro di sviluppo purtroppo parliamo solo facciamo convegni anch'e come presidente del consiglio comunale di San Giorgio a Cremano e faccio tanti su questi argomenti ma purtroppo vediamo che concretamente il decollo di questi situazioni e di sviluppo sono molto restia ad alla quindi bisogna con la presenza anche del sottosegretario ai Beni ambientali e qui bisogna che ci si diano una mano tutti non per creare nuove speculazioni e situazioni di pericolose ma cercando laddove è possibile rende socializzare creare un collegamento diretto che ha Brevi le procedure ci dia la possibilità di da risposta immediata alla gente
Un'altra e concludo marzo spunto di riflessione è l'avvicinarsi delle elezioni di giugno queste elezioni penso che ci colgono sicuramente non molto preparati quindi è opportuno che tutti noi dirigenti tiriamo un poco le la cinghia ci organizziamo che certamente non possa amo pensare che la presidenza di Prodi ci abbia risolto i problemi ma è opportuno che tutti quanti ci abbiamo da fare per portare il nostro partito ai livelli che noi ci sogniamo quindi ma non per sognare e noi dobbiamo fare anche modo che di avvicinare
I giovani io ero giovane adesso ho passato la trentina però mi sento sempre giovane e penso che il nostro partito sicuramente deve superare una fase in cui viene convocato come un partito formato da una classe dirigente di un'età
Avanzata ma si deve aprire ai giovani deve dare la possibilità a tutti di emergere io spero che anche con l'apertura verso questi questo movimento giovanile che deve essere non solo teorica colti invidiano assembleare Gemma deve essere un invito reale cioè di partecipazione nove nella provincia di Napoli abbiamo fondato e c'è il nostro segretario provinciale Gaudino che ben prima esposto le nostre tesi abbiamo fondato un partito popolare con quattro per sono e ci siamo trovati una classe dirigente penso che quella di Napoli sia oltre che la più numerosa nelle amministrazioni locali anche quella che ha una lì un un'età diciamo più bassa
Quindi per fare in modo che il cartello che abbiamo diritto non sia sia sempre Ritorno al futuro e non sia uditorio non ha passato
Speriamo che i nostri dirigenti ci ascoltino e questo convegno così importante non sia solo un nome entro di relax per noi dirigenti ma sia uno spunto importante per far crescere il nostro partito grazie
Grazie diamo ora la parola per c'è al consigliere nazionali Egidio Banti
Giuseppe Totaro
Andrea Rigoni chi deve dare prove tale di Massa Carrara
Richiedenti Giuseppe
Va
Be'sperati Giovanni spesa
Avrebbe alta Sebastiano falda
Luciano paragoni
Silvia Federici chiazzato amico perché non lo
So Roberto Toderi
Cuomo Nicola
Dopo
Diciamo l'ultimo intervento sarà di Giuseppe vengono da vicino cioè
Oggi
Nel
E
Va cari amici
Giorni fa Martinazzoli
Manifestava con la sua consueta pacatezza una certa sotto l'azione per il fatto che finalmente nel nostro partito non si discute più di luoghi geografici sì ma della nostra identità il centro dell'attenzione
Non è più dove siamo ma chi sia il mite Martinazzoli dunque l'uomo vinceva la sua nota letta di pessimismo lanciando un messaggio di speranza ai tanti aderenti e simpatizzanti del Partito popolare io però ritengo che il dibattito sul dove o sul chi siamo non sia tanto diverso nella sostanza perché in Fondo dire che noi siamo un partito di centro che guarda a sinistra ha un significato ben particolare nella storia del nostro Paese domina questa frase ha caratterizzato da sempre sin dagli albori una share sta di campo dei cattolici democratici prima impegnati nel Partito popolare poi nella DC ed oggi ancora del partito popolare purtroppo però prima una frase del genere era detto da un gran del partito di centro che rappresentava ampi strati della popolazione e che contemporaneamente
Guardava e più deboli per lui sollevarli dalla loro condizione e per farli diventare protagonisti nella cura e democratico
Oggi invece il Partito Popolare
è un piccolo partito di centro
E se non si tanti traguardi rischia di essere fagocitato in uno schieramento politico di sinistra non è dunque la discussione sul dove siamo
O su chi siamo che oggi manca nel nostro partito su questi argomenti c'è unanimità di vedute altrimenti avremmo fatto al momento della dolorosa scissione una scelta diversa dall'attuale
Cosa manca allora questo partito per tornare a volare per tornare a far sognare per tornare a far sperare per tornare a smuovere il popolo che dichiara di volere servire nel rispetto dei suoi valori d'ispirazione cristiana
Cari amici mancano o quanto meno sono poco discusse dentro e fuori le nostra mura le proposte programmatiche coraggiose come quelle che hanno caratterizzato la nascita dei popolari del diciannove
Gli iscritti ed i nostri simpatizzanti desiderano discutere
E decidere come concretamente noi popolari intendiamo centrare gli obiettivi di fondo per cui siamo nati ottant'anni fa e per i quali oggi e domani continueremo a desistere al tempo stesso la gente desidera conoscere giudica
Pare con il voto le nostre proposte cari amici è mancato e manca la lealtà degli uomini guida del nostro partito sia tra di loro sia nei confronti dei tanti militanti della DC gli hanno avuto difficoltà momentanee con la giustizia quanti anni ci sono stati
Ghettizzati giustamente cari amici e mancate manca l'umiltà degli uomini guida di anteporre il bene comune nazionale ai loro progetti rigor
Diamoci il caso Prodi adesso tutti quanti diciamo che Prodi ha sbagliato ma gli amici del Partito popolare cosa hanno fatto perché Prodi non sbagliasse
Che cosa hanno fatto gli amici del Partito popolare hanno stabilito in via preventiva che in caso di caduta del governo Prodi ci sarebbe andato a votare
Un paletto del genere bisognava metterlo nei confronti del PDS
è invece tutto ciò non è avvenuto
Si è lasciato spazio
C'è lasciato cadere Prodi Prodi casomai ero pronto un momento di mancanza di lucidità nera il Partito popolare che allora doveva dipendere Prodi e par di capire che stava commettendo un errore gravissimo nel legare la sua vita all'Ulivo e basta
Se vi erano dei delle prospettive più importanti bisognava convincere Prodi a rimanere
Questo è un esempio un altro esempio De Mita
A più di una volta chiesto alla dirigenza nazionale del partito di guardare con simpatia all'UDR
E poi a un certo punto a demonizzato questa forza politica
Io non riesco a comprendere questi atteggiamenti il partito deve essere unito sulle posizioni politiche fondamentali
Allora io mi chiedo perché è dunque il popolo dovrebbe seguirci se non riusciamo a caratterizzarci con proposte politiche d'uomini migliori degli altri perché la gente dovrebbe preferire soci
è venuto il momento che il cuore popolare Segni noi venga prepotentemente fuori pur Gandola e tante meschinerie che ci attorniano l'idea politica della creazione di un grande centro laico di ispirazione cristiana Kerry
Affiorano i dibattiti ha fatto gridare allo scandalo ci si hanno gridato più degli altri provenienti se democratici cristiani oggi dirigente del Partito popolare Wiesel mi ricordano milioni Orlando e di Mario Segni di qualche tempo fa mi auguro che non conducono il Partito Popolare laddove costoro hanno condotto i loro movimenti cioè al fallimento completo
L'idea politica del grande sentono mi scandalizza affatto siamo passati dalla DC di Martinazzoli al Partito popolare dello stesso Martinazzoli po'di Buttiglione infine popolare di Gerardo Bianchi di Marini siamo passati dallo Scudocrociato al gonfalone così ad chiamo dolorosamente assistito a frantumarsi del nostro partito dei cristiano sociali CCD nel cd un e l'UDR né i popolari
Il nostro elettorato si suddiviso inoltre in tanti rivoli che alimentano
Forsyth
Anche AN il PDS e la lega nord non passa giorno che non vi siano scosse di assestamento al centro dopo l'uscita di Maccanico è quella di Dini ecco la comparsa di Pietro di Di Pietro di Centocittà e dei democratici ogni uno di noi si è sentito confuso ed indeciso anche perché le nostre speranze di rinascita centrista
Sono state disattese dalle cessioni summenzionate Demani dei risultati elettorali delle politiche del novantaquattro e dalle sei venti elezioni regionali un piccolo segnale di ripresa si è notato le politiche del ventuno aprile del novantasei dalle ultime amministrative ebbene dopo tutto ciò vi sentireste voi di bollare di emarginare tout-court qualche amico che con orgoglio pence asse di rilanciare il nostro partito anche se stesse sbagliando la strada cari amici il Partito popolare rischia di fare la fine del Partito liberale che dopo avere letto l'Italia per oltre sessant'anni ha assunto un ruolo di comprimario sulla scena politica italiana io ringrazio tutti quelli che correva a vedere loro parole le loro iniziative cercano di risvegliare il nostro orgoglio ai nostri sentimenti più profondi
Dunque l'idea centrista non mi scandalizza affatto anzi mi inorgoglisce come il PDS cerca di realizzare la grande sinistra come i democratici cercano di realizzare questo partito indifferenziato non vedo perché non possiamo pensare di realizzare il grande Chen
Però ma realisticamente perno penso e questi dea non sia breve realizzabile oggi il grande centro non può essere costruito
Non perché non siamo più di centro perché non vi siano i numeri Sufi
Centri ma molto più semplicemente perché non lo consente il nostro sistema elettorale voluto dei cittadini sotto la spinta emotiva di Tangentopoli e dell'ingovernabilità vilmente sfruttata dalle opposte ali dello schieramento politico italiano
Il nuovo sistema indebolisce quello che è uscita dal referendum indebolire ancora di più la forza elettorale del centro complessivamente considerato perché ha costretto e costringerà i suoi uomini a dividersi nei due opposti schieramenti
Cari amici finché rimarrà al sistema elettorale maggioritario gli uomini di centro saranno costretti a scegliere per il centrodestra o per il centrosinistra a meno che non desiderino ritornare ad un perito di astensione dall'agone politico così come accade con il non expedit
Di un tempo il Partito Popolare tutt'oggi ha scelto con convinzione e determinazione il centrosinistra io condivido tale scelta
Ma non mi sento di mettere al bando quegli amici che temendo di essere fagocitati dal PDS sostengono la creazione di un grande centro
è giusto la loro preoccupazione mai sbagliata la strada che indicano per superarlo
Non si può pensare di troncare un'alleanza che potrà portare ottimi frutti anche perché unisce forze autenticamente popolari chiedendo ai nostri elettori di rimanere isolati al centro o di allearci con forze politiche quali lega Nord e Forza ITA abbia che non hanno ancora ha dimostrato di essere autenticamente democratiche o con n che presenta i difetti diametralmente opposti di Rifondazione Comunista l'alleanza è ed a parer mio dovrà con il mare con il PDS e le altre forze di centro dobbiamo però superare la preoccupazione di essere eliminati dalla scena politica e dobbiamo far ritornare l'elettorato moderato il progressista
Sulle nostre posizioni con la forza propulsiva delle nostre idee
Alla preoccupazione di taluni scomparisse per incorporazione nel PDS
Si è aggiunta recentissimamente la preoccupazione di altre di scomparire inghiottiti dalla nuova iniziativa di Prodi e dei suoi alleati
Con soddisfazione da destra si sbandiera e forse da sinistra si sussurra che popolari scompariranno grazie al loro ex amico Prodi meno tonto di quanto lasciasse intendere
Cari amici io non ho questa preoccupazione
Perché sono convinto che un vero popolare non mimetizzato per dirla alla Sturzo non trova che ha fatto interessante iniziativa politica portata avanti in maniera personalistica verticistica e per molti protagonisti opportunistica Caro Prodi per quali motivi dovremmo unirci percussione per dirla alla maniera del sindaco Bianco
Con un gruppo di movimento identificati sine loro vidas composti di tanti colonnelli promossi per la vicinanza ai casi al momento privi di regole democratiche poveri di programmi e di valori comuni ma ricchi di opportunistiche ed oscuri nei finanziamenti caro Prodi per quale magico potere di in base a quale autorevolezza questo coacervo di personalismi che lei stessa ha definito genericamente si o mente non partito dovrebbe essere capace di ricomporre tutto il centrosinistra tridimensionale il peso di D'Alema nella coalizione domani
Caro Prodi ha l'impressione che lei sia seguendo le gesta di altri episodi uomini simbolo del momento ma quali segni Orlando Maccanico vini poiché sono partiti per realizzare grandi progetti poi falliti miseramente
Suvvia allora amici delegati questo partito ha bisogno di voi ha bisogno di onesti e batte gli uomini di azione volenterosi di affrontare con spirito libero e cristiano un mondo agitato da crisi competizioni mutamenti ti sociali di ingiustizia la paura del domani che agì da tanti giovani tanti disoccupati ed ex occupati e tante famiglie che spesso esaspera piegando Roma gesti e comportamenti estremi non ultimo o l'adesione o del fiancheggiamento agli uomini freddi e senza scrupoli della delinquenza la paura del domani deve essere vinta dobbiamo vincere la sfida di offrire un futuro più grossi a quella famiglia su cinque che nel nostro martoriato Sud Citro no va in uno stato di indigenza povertà e miseria bisogna offrire delle alternative concrete in cambio dell'usura delle Lemos la dei potenti o peggio della delinquenza organizzata bisogna aprire qualcosa di nuovo ai disoccupati che soltanto in Campania sono cinquecento mila bisogna donare qualcosa di nostro agli altri ognuno di noi dunque mici delegati chiudo qualsiasi posizione abbia scelto Sand aldilà degli schieramenti questo richiamo forte del dono disinteressato agli altri si sentirà sempre gratificato pur quando verrà in arginato con compreso ho valorizzato
Sono un uomo libero da qualsiasi interesse terreno economico o politico libero poi che nulla temo nulla spero nulla desidero che sia dell'ordine di questo mondo parlo scrivo
Combatto perché sono un uomo libero e perché io ho difeso e difenderò fino a che avrò fiato la libertà la libertà si conquista ogni giorno la battaglia comincia con l'uomo e non finisce qui con l'uomo
Quale grande soddisfazione sarebbe quella di poter alla fine dei nostri giorni dire hanno gli stessi e dagli altri queste parole che don Sturzo disse disse nel suo libro battaglie per la libertà scritto negli ultimi anni della sua vita
Vi ringrazio per per il Maffi fino alla fine lavori sono aggiornati alle nove di domani mattina vuole affidare