"C'è chi dice no" manifestazione del Comitato per il no al referendum antiproporzionale (c/o Piazza Farnese)

Cominciamo il comizio
Inizia a parlare e Diego Novelli
Un applauso
Buonasera a tutti cari amici cari cittadini cari compagni perché penso che il qualcuno ci sia ancora
Il visto le bandiere il niente siamo alle ultime battute bagnate tra l'altro di questa assurda
Incomprensibile fino ad un certo punto campagna elettorale
Campagna elettorale per un referendum voluto da alcune forze politiche da alcuni uomini politici da alcuni personaggi politici un po'in declino che hanno cercato di riacquistare la piazza delle televisioni attraverso questa iniziativa intere un referendum caratterizzato da due questioni sulle quali vorrei richiamare molto brevemente la vostra attenzione
è un referendum imbroglio ed è un referendum pericoloso
Ma contrariamente a quanto hanno detto gli spot della RAI quando annunciavano in questo mese in modo martellante
La scadenza del referendum chi vota no non votano per mantenere la legge attuale la legge in vigore perché non ci piace quella legge io poi personalmente non la votai nemmeno quando fu presentato in Parlamento non li diedi il mio voto perché c'erano delle cose che non condividevo quindi pregherei astenermi ma noi abbiamo detto no perché sia rifatta questa legge e si è rifatta nel luogo deputato che il Parlamento le leggi non si fanno nei salotti romani
In casa di qualcuno
Magari di qualche notabile la magari da qualche grosso esponente del mondo della Confindustria le leggi non si fanno
Nei corridoi o negli studi
Dei professori
Presunti esperti di diritto costituzionale perché ne abbiamo sentite di tutti i colori in questi anni proprio da questo stuolo di professori
Che assistono i politici per fare questo tipo di riforme le leggi si fanno in Parlamento
Questo referendum invece è nato la la storia e vera una sera in casa di Mario Segni con un gruppo una specie di di compagnia di giro tra professori imprenditori qualche politico che hanno detto ma dovremmo vedere di mettere in movimento un meccanismo cosa si può fare facciamo un bel referendum sulla legge elettorale riguardante
L'elezione dei deputati
E poi lavorando hanno incominciato a cancella questo cancella quell'altro cancella quell'altro alla fine hanno apportato alla legge vigente ben centodiciassette cancellature
Io ho portato in alcune trasmissioni televisive il lenzuolo cioè la legge a fisarmonica per far vedere quali erano tutte le cancellature ma chi vuole saperne di più domenica chi andrà a votare beh quando presidente del seggio di consegnerà la schiera
La prende in mano l'altra
E legga attentamente e cosa ci sta scritto sulla scheda prima non capirà assolutamente niente assolutamente niente e per leggere quello che c'è scritto di cui non capirà niente ci occorrono perché abbiamo fatto delle prove dai quindici ai diciassette minuti
è un referente imbroglio perché ci hanno detto attraverso la televisione i giornali
Non dimenticate che il re quelli del sì sono stati sostenuti dalla grande stampa cosiddetta d'informazione nazionale dalla stampa da Repubblica
Dal Corriere della Sera per dire sono i principali dai due più grande Magazine ecco L'Espresso e Panorama cioè praticamente tutto l'establishment diciamo italiano del mondo dell'economia della finanza
Vede del dei grandi affari
Appoggiato quest'iniziativa dicendo che serviva per fare le riforme
Ma con questo referendum non si fa nessuna riforma ho detto hanno sostenuto che con questo referendum otterremo il maggioritario che non è vero perché è con questo referendum si cancellerà soltanto la quota del venticinque per cento
Assegnata con il proporzionale per ripartire questo venticinque per cento con un mostruoso meccanismo del ripescaggio del primo escluso
Quindi
Chi viene battuto nel collegio uninominale cioè nel maggioritario può essere ripescato alla faccia di tutti gli slogan Tiziano così propalate in questi anni bisogna fare lezioni in modo tale che si sappia chi vince e chi perde adesso si introduce un meccanismo che chi vince il sì ah può darsi anche che niente di quello che si perde quello che perde direttamente con il candidato che ha vinto
Quindi è un imbroglio ma è un imbroglio anche perché hanno sostenuto che
Il referendum
Eviterà in futuro i cosiddetti ribaltoni
Niente di più falso
Perché la Costituzione all'articolo sessantasette stabilisse che i deputati senatori eletti non hanno vincolo di mandato
Non hanno vincolo di mandato quindi una volta eletti possono iscriversi al gruppo che vogliono
Appartenere allo schieramento che vogliono possono cambiare idea nel corso di una legislatura ma
Ironia della sorte
Qualcuno ha usato incautamente per sostenere il sì contro
Coloro che sostengono il no
Ad esempio per non far nomi lo scrittore Luciano De Crescenzo domenica sulla Repubblica detto voto sì perché il proporzionale
Mette a repentaglio la vita dei governi tante che il governo Prodi e caduto per un solo voto il povero De Crescenzo mi spiace dirlo in una pubblica piazza considerata persona colta erudita informata non sa
Che dovrebbe approdi è caduto per un voto guarda caso quel voto era al voto di un appartenente all'Ulivo che aveva cambiato idea
Che però ha riconosciuto come un maggioritario ad oltranza
Un pattista doc amico di ferro di Mario Segni cioè sempre per non far nomi visto che siamo tra amici l'onorevole Diego Masi ecco e allora anche questa è una bufala si dice che si vuole ridurre la rappresentanza adesso ci sono cinquanta partiti beh sarebbe troppo facile rispondere che quando c'erano maggiori c'era il proporzionale i partiti erano otto
Sono proliferati
Nel momento in cui molti sono stati eletti non sotto un simbolo di partito ma sotto il simbolo della coalizione e alla considerato i voti che hanno raccolto
In quella circoscrizione in quel collegio elettorale questo purtroppo sia a destra che a sinistra come una proprietà privata
Tutti dimenticando che magari migliaia e migliaia di attivisti erano andati in giro fa la campagna elettorale per Lori ma lei pensa che quei voti siano venuti perché ce l'ha la sua bella faccia ce l'ha il suo bel nome e tutto questo ha comportato che nell'arco dei primi tre anni di questa legislatura noi abbiamo avuto già circa un centinaio di deputati o singolarmente sciolti o a pacchetti
Hanno promosso dei processi di transumanza come avviene in Sardegna con le pecore e si sono spostati da un punto all'altro del dell'aula di Montecitorio
è un referendum pericolose e concludo
Pericoloso perché
La destra l'ha fatto proprio
La destra se vinceranno i sì domenica sera non si accontenterà della festa in piazza ma alzerà il prezzo per tutte le altre questioni che sono aperte nel nostro Paese ha già detto
Fini che se vince la destra lo riproporrà al Parlamento la elezione di Mario Segni a Presidente della Repubblica ecco io non so quanto faccia piacere una notizia del genere
Anche perché a dopo tutte le sciagure che abbiamo avuto nel corso di questi cinquant'anni dal Vajont in avanti avere anche Mario Segni Presidente da Repubblica sarebbe proprio una cosa da da evitare dovuto già la Pivetti anche presidente della camorra quindi questi
Questi questi sciocchi ecco sarebbe bello evitarli
Ma sempre fino sempre la destra serve Mario Segni ha già detto che han fatto referendum sparito ripartiti però gli ha intenzione di fondando un altro quello dell'elefante quindi che comunque nuovi tutte le forze della destra ed infine
E questo è l'aspetto più preoccupante è che i compagni di sinistra i democratici di questo Paese non devono sottovalutare
C'è il problema di questa vocazione ormai che è penetrata anche in alcuni settori della sinistra
Di governare il Paese con atteggiamenti Cesaris icona atteggiamenti bonapartisti cioè come della delega questa denigrazione che è stata fatta in in questa campagna elettorale nei confronti e dei partiti tra l'altro fatta da persone che sono nate allevati in batteria dico Mario Segni vestiva ancora alla marinara ed era già iscritto alla Democrazia Cristiana ecco tanto per non
Cambiare
Ma soprattutto il problema più grave oltre alla denigrazione dei partiti e non ci dicono con quali strumenti pensano di sostituirli e attraverso i quali esercitare la democrazia
Abbiamo anche assistito ad un attacco frontale al Parlamento
Accusato di non aver saputo fare le leggi allora noi domandiamo ma se è un lei non le fa il Parlamento le leggi un Parlamento che oltretutto aveva l'ottanta per cento dei deputati che sono schierati formalmente sulla carta poi non so quanti di questi deputati nel nell'urna domenica dove Veltroni non li vede voteranno sì o voteranno noi non lo so o addirittura sì se non andranno al se non andranno a votare però l'ottanta per cento dell'attuale Parlamento
Rixi fa riferimento ai partiti che hanno sostenuto il sì e allora perché non fare la legge perché non confrontarsi perché non darsi dei tempi entro i quali fare uscire la legge il fatto è che Veltroni si illude con la vittoria del sì di ottenere una nuova legge con il doppio turno
Mentre la Emma Bonino Mario Segni Di Pietro ha già detto che questa legge va bene così come uscirà
Dalle orde dopo il referendum e quindi non si cambia niente ecco perché allora primo per non farsi prendere in giro secondo per evitare smorzare ogni velleità autoritaria bonapartista noi vi consigliamo di votare no domenica io vorrei solo lanciare un'ultima considerazioni non vorrei che dopo il diciotto aprile
Se il risultato dovesse essere negativo per noi
Dovessero vincere i sì non vorrei sentire dopo qualche settimana qualche amico palco compagno a fare delle considerazioni come abbiamo sentito ancora recentemente
Peccato ci siamo sbagliati ci facciamo l'autocritica ecco di gente che si fa autocritica ne abbiamo un po'le tasche piene è meglio pensarci per tempo e quindi domenica andare a votare e votare non
Allora adesso diamo la parola Marino dei Comunisti italiani
Panico
Tanini
Dopodomani come ha già detto il compagno Novelli
Ci andrò a votare si troverà di fronte a quel maschere da che uno speaker televisivo impiegato un quarto d'ora
Per me il giorno si troverà di fronte a un quesito che contiene la bellezza di trentanove modifiche legislative e il centodiciassette cancellature
Quanti al maledetto imbroglio è ancora non si riesce a capire povero a nord costituzionale abbia reso ammissibile questo referendum costituisce semplicemente una mistificazione con cinquecento mila firme pari ad appena l'uno virgola due per cento del corpo elettorale che andrò a votare ben quarantanove milioni di persone
Con cinquecento mila un film di giocatori d'azzardo e poi dirò perché quarantanove milioni di persone si dovevano dirlo di fronte ad un quesito indecifrabile uno scherzo che ci costa mille miliardi quando in Parlamento a volte per risolvere un problema
Per trovare ottenne cinquanta o cento miliardi bisogna fare uno sforzo enorme a detrimento di opposti mille miliardi costo questo giochetto grazie a giocatori d'azzardo correttivi entro copertine ad altri e Rutelli è l'arte di esser indica poi insistono contro i partiti arco hanno nei loro partiti noi invitiamo oggi andrà a votare votare no perché ove dovesse vincere il sì non significa affatto che questo darebbe maggiore stabilità è maggiore governabilità non è affatto bene
La vittoria del sì non garantisce affatto stabilita va detto è già a novembre si tratta non di abolire il venticinque per cento cioè la possibilità di essere eletti in centocinquantacinque seggi bensì la possibilità di essere recuperati anche se sia perdenti i migliori perdenti saranno eletti con il risultato paradossale vecchio abito nel settantacinque per cento dei collegi potrebbe vedersi superato da chi invece chiede divenne attribuiti ai centocinquantacinque accende i pomeriggi si tratta quindi non di un referendum contro la quota proporzionale o di un referendum anticostituzionale contro l'Artico dalla Costituzione garantisce ai cittadini di associarsi liberamente nei partiti per contribuire a terminazione della politica nazionale un referendum vide non contro la proporzionale
Ma non solo contro il partito un referendum anticostituzionale
Il risultato ripeto potreste potrà essere del tutto paradosso per cui potrà vincere anche già perso del settantacinque per cento dei collegi quello che occorre invece è una nuova legge elettorale del Garante Istat equo Grazia e rappresentatività chi è sinistra non ha mai demonizzato il proporzionale non è affatto vero che esistano al proporzionale
Non garantisca la stabilità un sistema proporzionale con adeguati correttivi può garantire la stabilità garantisce senz'altro la democrazia
E siamo a questo gli è di sinistra non può abbandonare i temi del monocameralismo ed alla riduzione del numero dei parlamentari anche dalla sfiducia costruttiva ma ci troviamo di fronte al patto dell'ottantatré per cento dei citati già in precedenza hanno preferito votare per un sistema maggioritario Contri quale ne facemmo anche l'ostruzionismo parlamentare ci fu già una prima sentenza la Corte d'opzionale a cui è seguita quest'altra inammissibile
Perché si tratta
Di una ammissibilità che cozzava contro tutto l'impianto proporzionalisti dico a cui si rifà alla nostra Costituzione noi invitiamo i cittadini a votare no
A quelli che andranno a votare che leggeranno questo quesito perché si tratta di un bluff
Di una mistificazione ed un maledetto imbroglio una vittoria essi non garantirà la stabilità di converso Paese ha bisogno non garantisce affatto la democrazia
Non garantisce affatto la governabilità occorrono nuova legge elettorale una nuova una legge elettorale comporta meccanismi complessi che solo il Parlamento può adottare ecco dove il bluff ecco doveva mistificazione che ho dove il giorno di questi giocatori d'azzardo che sanno di rischiare perché il risultato sarà senz'altro aviatorio ecco perché chi andrà a votare bottino
Adesso nel momento invece di Gloria Buffo della segreteria dei DS
La sinistra
La sinistra dei DS
Io ho qualche anno meno di altri
Non di tutti e in quelli che sono sul palco come era ne ho abbastanza per ricordarmi di un altro referendum sembra elettorale in cui ci si diceva se contabile si dopo faremo una legge elettorale a doppio turno
Se invece votate no questo non sarà possibile tutti sappiamo come sono andate le cose ha vinto così e poi la legge elettorale a doppio turno non si rimanda proprio perché
Chi aveva voluto il referendum
Disse che bisognava rispettare la volontà dell'elettorato e la volontà dell'elettorato era quella comunque ritenere una legge a turno unico io non vorrei che io non ci ho creduto neanche l'altra volta
Però io non vorrei spero anziché chi se la sente raccontare per la seconda volta la stessa storia e cioè che se si voterà sì poi si farà una bellissima riforma elettorale rifletta sull'esperienza
Perché è una bella riforma elettorale a doppio turno dopo se vincerà il sì non si farà
Perché molti diranno che bisogna stare sotto la dettatura dell'elettorato e ci terremo una legge a turno unico con tutti i suoi difetti
C on è la trattativa tra tutti i partiti lontana dagli elettori dei cittadini e io non ci sarà neanche la rappresentanza in Parlamento
Di tante forze che magari non sono coalizzate non sono al governo a quelli che vogliono la pace quelli che la pensano diversamente sulla politica sulla sull'economia sulla globalizzazione io per questa ragione per l'esperienza fatta
E perché credo che ci voglia la stabilità che non sarà assicurata dalla legge elettorale che viene fuori dopo un'eventuale vittoria del sì ma anche perché la democrazia è fatta di rappresentanza non solo di governabilità e quindi hanno il diritto di parlare di esse rappresentati in Parlamento anche quelle forze che non fanno parte necessariamente Dino di una coalizione io credo che per queste ragioni semplici ed evidenti
Sì è giusto mantenere la legge così come ma dire di a a quella semplificazione demagogica che ci vuol far credere che tutti i mali della democrazia italiana della politica italiana sono nella quota proporzionale siccome minorenni non siamo le cose le vediamo legati andare soli c'è chi si asterrà ci chi voterà no io credo che l'importante e non fare vincere infine anche per dimostrare la maturità nell'elettorato grazie
Interviene ora il coordinatore del comitato di coordinamento nazionale per il no Mario Adinolfi
Ringrazio saluto a nome del Partito popolare questa questa piazza che sicuramente sparuta ma coraggiosa la coraggiosa con la nostra campagna una campagna difficile che abbiamo condotto con con capacità con la comprensione degli argomenti cercando di spiegare di essere persuasivi nei confronti dei cittadini che sino a chiedere le ragioni del nostromo
Per ragioni del no di un comitato composito come il nostro sono bene evidenti ben chiare
è un no al quesito ma è un nostro battuto al progetto che cerca al di là del quesito
Segni Fini Di Pietro Confindustria i Giovani confindustriali che noi chiamiamo più semplicemente i figli degli industriali hanno costruito un cartello trasversale portando dentro purtroppo anche pezzi
Della sinistra del centrosinistra pezzi di cattolicesimo democratico
Il cartello che ha un progetto ben chiaro che va al di là di questo referendum ed è caratterizzato da due gambe la prima gamba il bipartitismo la seconda gamba è il presidenzialismo
I popolari tutto il Comitato del no
Non vedo Landoni Giovanni Paolo secondo ha detto pace per primo quindi davvero non vide la noi parliamo però sono oggi con consapevolezza di ciò che del motivo per cui siamo qui del motivo per cui siamo qui
è un confronto durò la battaglia è dura l'idea di dividere una così
Importante piazza anche se sparuta è davvero un errore che non tutti voi di impegnare energie che vedo e sono a volte per il no a questo referendum è la cosa più importante in in questo porno in questo momento la base è evidente la vogliamo tutti il quesito referendario dicevo camminava su un progetto ulteriore un progetto che ha due gambe
Il Progetto dei presidenzialisti bipartitismo si leghi immagina un Paese diviso così semplicemente in asinelli ed elefanti
Un Paese in cui vengono cancellate le identità politiche
I governi cancellata una storia importante come quella del cattolicesimo democratico insieme altre storie importanti un paese a pensiero unico contro il quale noi diciamo chiaro il nostro no lo diciamo in più forme importante spiegare ai cittadini che esistono più forme per dire questo no andare in cabina e votare no eccoli passare ore forse sempre più l'idea di batterli facendo mancare il quorum
è un passaggio doloroso ma necessario il progetto è ambizioso il loro progetto ambizioso va abbattuto con una parola che sento accomuna tutti noi
Resistenza dobbiamo resistere a questo progetto resistere con capacità con intelligenza con capacità spediva spiegando a ciascuno in queste quarantotto ore che ci restano per convincere i nostri amici nostri parenti i nostri vicini di casa convincerli a far sì che il che la battaglia tra Linda che il quorum assalti e che comunque i nostri erano presenti nelle Schede che verranno scrutinate ogni arma per battere un progetto che no no
Timore a definire semplicemente eversivo
Diamo ora la parola
Accompagnò Aldo Tortorella presidente dell'associazione per il rinnovamento della sinistra
Dunque
In queste elezioni
Non è vero come ho sentito dire
A prevedendo qui un attimo prima di venire qui dalla televisione italiana
Che c'è chi dice sì e c'è chi dice no la Costituzione e la legge prevedono tende Voltini non dunque chi vuole dire si può dirlo naturalmente chi vuole andare a votare
E voglio dire no natura pienamente dentro la legge ma c'è un dato terzo voto il rifiuto di questo referendum truffa
Il lo sforzo per direi noi non ci vogliamo più stare a questa vergogna di prendere in giro gli italiani con delle bugie lire con delle menzogne con delle falsificazioni della verità nome andare a votare è un atto di lotta veneta contro questo bevendo e per dire la verità
E anche un atto di lotta vera contro tutto quello che sta succedendo in questo momento nel nostro Paese
Perché dico per la prima volta in cinquant'anni quelli di battaglia politica non andare a votare perché perché noi ci troviamo di fronte a un tentativo che non è quello di cambiare una legge elettorale ma di fronte al tentativo di dare un nuovo conto alla democrazia italiana
La democrazia italiana si fonda su una pluralità di partiti
Non è vero che questo referendum vuole fare una aggregazione fra i partiti il cosiddetto bipolarismo questo referendum si propone di cancellare tutti i partiti
Non solo i partiti che non si vogliono coalizzare che perderebbe cose le elezioni come Rifondazione comunista o altri partiti ma cancellare tutti i partiti dalla scheda elettorale
Questo non esiste in nessun Paese d'Europa il sistema che si vuole importare in Italia e il sistema inglese che è fondato su due sono i partiti i laburisti ai conservatori e nato un terzo partito in Inghilterra
Il quale ha il venti per cento dei voti e non ha rappresentanza parlamentare anche in Inghilterra entrato in crisi questo sistema
Dunque noi vogliamo importante un sistema che non esiste in nessuna parte d'Europa
Dicono avanti verso l'Europa ma l'unico modo che sanno di andare verso l'Europa e quello di fare la guerra insieme con questa gente quei non quello di fare delle leggi elettorali che corrispondano
Alle esigenze del pluri patetismo che esiste in tutta l'Europa
Dunque questo referendum volendo la cancellazione dei partiti vuol fare un pasto a fare un passo indietro alla democrazia italiana
Perché il risultato se passasse questo sì sarebbe uno soltanto non si potrà più distinguere quanti voti a un partito e quanti voti a un altro partito tutte le elezioni sarebbero nelle mani del notabilato locale del resto consorterie locali delle loro di locali le quali imporrebbero il nuovo parlamentari
Pagando quello che è necessario pagare si ritornerebbe al sistema
Che cena in Italia all'inizio del secolo il sistema che è stato all'origine della parola che si usa ancora oggi il trasformismo parlamentare
Ecco perché io credo che noi dobbiamo e se consapevoli che in questo momento e fino all'ultimo momento si gioca una grande partita c'è anche chi dice voglio aspettare fino alle otto di sera per sapere se il quorum si fa o non si fa ecco un altro ragionamento giusto
Aspettare fino all'ultimo comunque essere convinti che queste e dirlo che questo referendum è una truffa tesso Vardè spinto e Valle spinto non in nome dell'interesse dell'uno o dell'altro partito
Ma in nome della libertà
Della democrazia del diritto a decidere con la propria testa per quale partito si vuole votare alle elezioni vi ringrazio
Adesso la parola ma Sergio Garavini presidente dell'associazione per la sinistra
Finalmente il diciotto di aprile dobbiamo decidere
Molti prima di me hanno detto cose più che giuste sulle ragioni dell'inno
Del respingere il referendum
Hanno illustrato i motivi per cui bisogna farlo di fronte a un referendum che senza dubbio una truffa è un inganno ma io vorrei respingere un particolare argomento dei sostenitori del referendum
Quello secondo il quale se vincesse il però se il referendum non passasse sarebbe un disastro per l'Italia e si sarebbe finita ogni possibilità di riforme nella politica nella società italiana ebbene io vi chiedo di riflettere badate che è esattamente il contrario
Perché è chiaro che se vince il sì non è che vinca una riforma della politica e della società italiana si continuerà anche quel processo di peggioramento della politica e della società italiana che abbiamo conosciuto negli ultimi anni
Se vogliamo davvero cambiare
Se vogliamo aprire una discussione prima di tutto sulla legge elettorale per un miglioramento della legge elettorale
Per adottare ad esempio una legge elettorale proporzionale con lo sbarramento al cinque per cento come c'è in Germania che semplificherebbe il quadro politico
Che consentirebbe di votare nomi sulle persone ma sulle idee sui programmi ebbene per ottenere questo risultato bisogna fare saltare il referendum
Non solo ma sappiamo tutti che sono aperti grandi problemi sociali e politici del nostro Paese a cominciare da quella traumatica della guerra in cui siamo coinvolti
Ma se vogliamo che su questi temi si apra una discussione nel Paese e nel Parlamento
Senza posizioni pregiudiziali
Senza terrorismi propagandistici ponendoci davanti le questioni percorre sono quelle sociali quelle politiche quelle della guerra e della pace ebbene questa condizione la solidali realizzerà soltanto se non passa il referendum
Se coloro che vogliono continuare come oggi non vogliono cambiare non voglia di imprimere davvero un carattere nuovo un modo nuovo di avanzare alla vita politica del nostro Paese
E vogliono farlo con referendum avranno ottenuto successo
State attenti
Che non è poi nemmeno del tutto vero in toto che questi col referendum vogliono cancellare i partiti
Vogliono cancellare i partiti che non fanno comodo a loro
Ma sei niente primo che vuole servirsi del referendum per fare il suo partito dell'elefante che con le sue zampe sia schiacci io prima la democrazia italiana
Attenti quindi che inizia a referendum ha anche questo significato di dare un indirizzo inaccettabile alla politica del nostro Paese
E allora si vero questo io devo dire che per oppormi al referendum
Sono stato convinto
Da un vecchio compagno a cui voglio un gran bene Alessandro Natta che probabilmente la cosa migliore che possiamo fare
Non dargli in nessun modo il voto non partecipare al voto personalmente credo che lo farò
Con la polizia col desiderio e con la speranza che i diciotto di aprire la sera si possa dire la causa
Della politica sana la causa delle riforme la causa del progresso è salva perché referendum è stato respinto
Allora adesso la parola va a Giorgio Mele
Che un senatore del coordinatore della sinistra dei DS
Il diciotto di aprile ormai è vicino
E tra pochi giorni
Ci può essere un tornante importante per la politica italiana
Il passaggio da una sistema politico puri partitico
A un sistema come ha detto Tortorella primo che rischia di essere bipartitico e che in molti è addirittura in Inghilterra e messa in discussione
Sarebbe una grave iattura per questo Paese andrebbe contro le grandi tradizioni plurali di questo paese in cui lo scontro politico essa ha sempre avuto tante voci
Queste tante voci devono rimanere certo si dice c'è la frammentazione ma guarda caso la frammentazione è venuto dopo quell'altro referendum sul maggioritario che molti di noi hanno contrastato
Ora in dubbio che il passaggio ulteriore potrebbe essere da un lato la chiusura bipartitica e l'altra il fatto che dominò semplicemente gli eletti i notabili dei collegi
è indubbio che queste ora torsione pur democratica che non è accettabile e per questo che dobbiamo il diciotto aprile a vere la possibilità di contrastare questo quesito non so se vinceremo certo
Sì è maturata in queste settimane forse più di quanto noi pensavamo
Un fa una forte opposizione a questo quesito referendario questa porta posizioni deve crescere anche nei prossimi giorni tentando anche con il non voto come si è detto di non è arrivare al quorum dobbiamo vincere questa partita non è vinta in questi giorni dobbiamo lavorare fino a domenica perché questa vittoria se conseguita
Perché questo panorama politico certo anche rivisto con una riforma elettorale seria e adeguate discussa possa dare a questo Paese una prospettiva di stabilità ma garantire un pluralismo Cuesta e la democrazia questo vuole la democrazia italiana questo dobbiamo dice diciotto aprile un diciotto aprile alla rovescia qualcosa di nuovo e faccia anche andare avanti la riscossa democratica anche per quelle cose che si gridano giustamente la per evolvere una pace e contro la guerra grazie
Interviene ora Citto Maselli dalla direzione di Rifondazione Comunista
Sì per Rifondazione parlerà Bertinotti più fra poco io volevo soltanto fare un un accenno un punto che viene sempre ignorato in questo periodo regioni butto culturale cioè questo discorso questo tipo di società cui si intende che si tende
A costruire in Italia con questo bipolarismo questa divisione in due parti di rum bianco in un nero
O in un bianco è un grigio o in un nero e un'altra civiltà con questo tipo di divisione ha proprio come caratteristica principale drammatica
La distruzione della molteplicità dei pensieri delle idee la circolazione delle diverse idee tutto quello che in realtà abbiamo costruito con tanta fatica tanta difficoltà dignitario nel dopoguerra cioè una società una società capace di articolarsi dei in tante diverse
Realtà culturali creative e io parlo anche come regista cinematografico qua Presidente degli autori europei DC di cinema cioè tutto quello che è stata la creatività
Della di che che è diffusa in Europa non negli Stati Uniti certamente dove c'è un cinema dominato da una logica e da una industria straordinaria fortissima ma con una logica unitaria unica
Qui invece in Europa dove siamo riusciti a creare una molteplicità di diverse forme di cultura di creatività e di spirito di iniziativa
Anche come invidia forme di produzione di imprenditorialità completamente con le cooperative le forme indipendenti ha molto interessanti l'ordinaria bene il tipo di società che si vuole andare a costruire di cui questo referendum sarebbe risultato del si sarebbe uno dei punti cardine è un tipo di società
Che proprio opera in funzione della soste del sostegno del del mantenimento del dell'imposizione
Di un pensiero unico non siamo tutti d'accordo tra di noi su quello che la tragedia barbarica a mio avviso del meccanismo di cui validazione del processo di globalizzazione mondiale non siamo d'accordo tutti su questo punto ma certamente su un punto siamo credo tutti d'accordo
La necessità che a questo processo di globalizzazione col tipo di ingiustizia radicale che determina profonda barbarica appunto la necessità anche di un pensiero un in con cioè di una capacità il culturale di distruzione e di di passività azione di di aderire logica di adeguamento che riesca a vincere
Che riesca a vincere invece la cultura ricca la distruzione di una cultura critica la distruzione di Benedetto dure critiche è proprio il l'inizio di una di una logica autoritaria mortuaria e di de vive di autentica distruzione
Della democrazia e della vitalità culturale dei dei dei dei popoli dei nostri paesi in questo senso io credo e ho finito io credo che noi dobbiamo avere ben chiaro che questo referendum rifiutarsi rifiutarsi di votare o aspettare le otto come dicevo Tortorella sono sono due ipotesi probabilmente possibili parlo parlo questo più a titolo personale che altro
Ma questo tipo di referendum va proprio ostacolato sapendo in tutti i modi sapendo che anche a livello culturale è un meccanismo di distruzione di qualunque cultura critica e della circolazione delle idee grazie
Interverrà adesso l'onorevole Gerardo Bianco presidente del Partito popolare italiano è un attimo che sta salendo sul palco e poi prenderà la parola
Ma credo che si debbano dire poche cose
Sottolineare laico inutilità di questo referendum e c'è un vecchio detto che dice che quando le cose sono inutili sono anche dannose e questo referendum non serve a raggiungere nessuno degli obiettivi che sono stati proclamati come il risultato positivo
Del referendum lo stesso
Io oggi pomeriggio ho avuto un incontro telefonico con i leader del sì con l'onorevole Fini con il senatore Di Pietro
E anche con l'onorevole Veltroni col quale abbiamo collaborato nel passato a costruire quella vittoria dell'attuale governo
Del governo appunto dell'Ulivo che ha realizzato lato trasformazione io credo della politica italiana
Ebbene tutti i sostenitori del sì non hanno saputo dimostrare minimamente
Come si può realizzare per esempio la stabilità di governo
La stabilità di governo
Non può essere realizzata con una legge elettorale ma piuttosto con una legge che riguarda l'esecutivo attraverso una forma ma come potrebbe essere quella della sfiducia costruttiva o altre formule quindi richiede delle modifiche costituzionali
Si dice da parte soprattutto dalla destra in questo momento unito con una parte della sinistra
Che in questo modo si è vite trasformismo e si evita anche il ribaltone io non vedo come si possa costringere un deputato eletto a non spostarsi da una parte all'altra meno che non si sia una formula come quella della sfiducia costruttiva che porta poi a voce di mento dalle Camere e quindi anche questo obiettivo non è assolutamente raggiunto anzi nel momento in cui si crea un indebolimento dei partiti
Si determina quella personalizzazione della politica che porta poi come si chiede al presidenzialismo e dunque progressi la mente all'autoritarismo e io mi stupisco per la verità come il grande partito dei Democratici della sinistra
Che sono stati i difensori della nostra costituzione del passato che hanno legato la loro storia la difesa la Costituzione in questo momento dimenticano la importanza del Parlamento la difesa dalla Costituzione imboccano la strada del plebiscitarie Isma'qual è appunto l'obiettivo che è un obiettivo dalla destra di questo referendum ecco perché è un referendum inutile un referendum sbagliato
Un referendum che inganna un referendum che non porta minimamente a quella spinta della politica italiana come dicono appunto di alcuni professionisti referendari aggiungo un'ultima cosa e poi chiudo
Questo referendum in realtà serve ad alcuni che voglio ritornare sulla scena politica
Serve a chi vuole sfasciare i partiti a chi vuol delegittimare il parlamento perché il primo ad essere colpito appunto il Parlamento che è il luogo nel quale si difende la democrazia la democrazia
Rappresentativa io voglio sperare che italiani votino no anche se dicono che il voto essi è un referendum che piace a ad alcuni gruppi industriale un referendum che raccoglie molta gente inconsapevole che chiedo un cambiamento senza sapere in che direzione
è un referendum ma che in sostanza non fa altro che De Ponti vale e indebolire ancora di più lo spirito politico alle grandi scelte se vogliamo in Italia
Appunto fare alcune cose dobbiamo ritornare alle grandi idee politiche qualcuno chiede perché voi popolari dite no perché voi Popolari vi schierate no io dico che noi stessi schieriamo per il no anche se possiamo essere battuti perché riteniamo che il nostro compito è soprattutto quello di difendere i grandi principi democratici che sono stati scritti dalla Costituzione voglio dire anche una cosa ai colleghi soprattutto all'amica non è lì che è stato protagonista di questa battaglia
Beh io credo che i nostri legislatori costituenti erano molto più intelligenti di quelli che sono i politici oggi perché avevano è una cosa che viene dimenticata che anche Garavini viene dimenticato che i referendum erano stati esclusi
è deve dai reperendo ammassati escluse le leggi elettorali
Le leggi elettorali papale non potevano essere inclusi
Ed è stato solo per un errore nel coordinamento che poi e passata appunto la formula silenzioso sui appunto sulle leggi elettorali i nostri costituenti sapevano che la materia elettorale come ha detto appunto qualcuno che sa che cos'è la materia elettorale non può essere oggetto secco di un sì o di no
Quelle del suolo che viene proposto agli elettori
è appunto un grande inganno si promettono cose mirabolanti che devono essere sciolto solo attraverso la politica la nostra posizione di popolari legati alla storia repubblicana di questa nostro grande paese rimane ferma nel dire no
E nel tentare di richiamare gli italiani ingannati talvolta da messaggi sbagliati che la strada prima o poi della
Versa che non può essere quella della strada referendaria che non può essere quella dello scioglimento di alcuni nodi in questa maniera io sto trattenendo anche la piazza perché sta arrivando un altro leader politico che piace alle bandiere rosse che sono qui presenti
Come vedete sui grandi la pace la pace la vogliamo tutti nel modo più giusto possibile
La pace la vogliamo tutti sono lieto sono lieto come dire di cedere la parola a Bertinotti col quale ci troviamo d'accordo su questo tema su questo problema allora cari amici un no secco a questo inganno referendario
Qualcuno
Buonasera a tutti e a tutti buonasera vi ringrazio molto per essere qui sotto la pioggia
Vorrei anche ringraziare per la sua cortesia l'onorevole Bianco per le cose che ha detto poco fa
E sono certo per la sua cortesia con la sua sensibilità politica
Che capita che prima di dire poche cose sono esaurendo rispondo al vostro appello che si bisogna fermare la guerra che non bisogna mai dimenticarsi in nessun momento e bisogna sanare la guerra
Noi siamo qui tuttavia non dimentichi di questo nostro impegno anche per dire una sola cosa chiara contro questo referendum guardate lo dico ancora collegato alla guerra facciamo il caso che nel tremendo e poi facciamo il disco ingiurie lo facciamo il caso che il referendum abbia già vinto
E che in Italia ci sia un Parlamento
Fatto secondo le modalità che vorrebbe ai referendari
Sapete che non ci sarebbe più nel parlamento nessuna forza contraria all'intervento militare della NATO insegna che nessuna forza e sapete che nella discussione di qualche anno fa
Sul taglio delle pensioni non ci sarebbe stata se il Parlamento fosse quello che vogliono i referendari nessuna forza contro il taglio delle pensioni di anzianità basterebbero queste due cose pratiche ma allora Democrazia dove questi in realtà vogliono vogliono il maggioritario perché vogliono sì due coalizioni ma in realtà due coalizioni che si assomigliano sempre di più dall'altro dicono che i cittadini così si potrebbero scegliere in realtà potrebbero scegliere tra zuppa e pan bagnato ma se uno gli piace nella zuppa del pan bagnato non potrebbero mai scegliere un piatto diverso per questo bisogna dire no nel fango
Bisogna dirlo
Perché tutte le tesi sostenute
Da coloro che hanno voluto il maggioritario sono state falsificate de guardate cosa dicevano volevano al maggioritario per ridurre il numero dei partiti sono diventati uno sterminio quarantotto
E e se uno guarda a quelli che sono usciti dalla quota proporzionale sono sono sette gli altri dove sono gli altri sono usciti tra una lezione e l'altra alla riparo dalle elezioni come strumenti di pressione e di contrattazione questo referendum colpisce i partiti buoni e lascia in piedi i partiti cattivi quelli che contano soltanto i posti le candidature e i posti di sottogoverno e anche per questo bisogna dire no di Renault
Dire no
Perché noi abbiamo bisogno
Di dare davvero un segno forte forte di contestazione
Dire la politica come si fa oggi non ci piace
La democrazia che c'è oggi non è democrazia si chiama così ma in realtà è una democrazia autoritaria
Guardate anche solo tra la guerra questo governo stracciando la costruzione e andato in guerra non con il mandato del Parlamento ma prima decidendo come governo e il parlamento poi ha seguito il Parlamento viene logorato viene diminuito e viene diminuito proprio nella direzione che vorrebbe fare andare il appunto quello di colpi ai partiti questi grandi strumenti di democrazia che possono sì essere quali malati tendopoli
Ma possono anche essere qua dei sacrifici dei militanti che costruiscono i loro circuito nuovo sezioni che fanno vivere di partecipazione non una voi da quando si vota ma tutti i giorni perché tutti i giorni ci sono i problemi e le tensioni del lavoro la disoccupazione e la sanità e di questo devo occuparsi la politica
Per questo noi votiamo no
Ma per questo e anche per il distacco che c'entra la politica la vita della gente noi comprendiamo le ragioni di chi non va a votare
La nostra posizione per il no
Ma non ci sentiamo di unire la nostra voce a chi dileggia la non partecipazione
Perché i signori del referendum devono accettare la sfida
Se tu convochi un referendum
Poi non devi soltanto compete con il no
Devi anche guadagnati toki ha indetto il referendum l'interesse e l'attenzione della gente e s'interessa la tensione tracce ente non ce l'hai vuol dire che hai perso periodico del no e Penati anche con l'astensione perché la gente dice che non gli interessa tua prospettiva allora facciamo uno sforzo mettiamoci insieme tutti facciamo valere una parola sola quella di battere il partito del sì al referendum che è il partito che vuole colpire la democrazia e la partecipazione
Ringrazio tutti i leader politici ringrazio soprattutto voi che avete va ripensato il vostro dissenso rispetto al progetto autoritario che viene proposto con il quesito di domenica prossima adesso
Davvero tutti a casa tutti quelle non sia quarantotto ore a lavorare per batterli battiamo buona serata a tutti