"Ripensare la cooperazione per crescere in un mercato libero e in una società solidale" XXXV Congresso della Lega Nazionale Cooperative e Mutue (Roma, Auditorium della Tecnica, 14/16 aprile 1999)

Grazie
è presente al nostro congresso sottosegretario agli Affari Esteri senatrice Patrizia Toia
Una buona amica vera e del movimento cooperativo e che ci porta un suo saluto fa un suo breve intervento di saluto
Del quale siamo molto grati e quindi a dare subito la parola alla senatrice Toia
Io vi porto il saluto molto breve ma che vuole essere solo appunto il segno di una amicizia e di una condivisione anche di molti ideali di molti percorsi che il mondo della cooperazione e la lega
Hanno svolto e continueranno a svolgere risoluto proprio brevissimo poi anch'io mi devo assentare perché un altro impegno sempre legato al mondo del lavoro
E anche della produzione ma che va a toccare un aspetto invece che dobbiamo lottare quello dello sfruttamento minorile ecco questa altri impegno perché oggi è la giornata
Per la lotta contro lo sfruttamento minorile nel lavoro in altri campi questo impegno vi vedrà presente un'altra manifestazione parallela
Dicevo voglio portare un saluto voglio portare anche un riconoscimento
Alla vitalità della lega la sua capacità anche creativa diciamo nel senso di una capacità di percorrere anche strade nuove e di mantenere lo spirito la motivazione l'idealità le ragioni diciamo che hanno dato vita al mondo della cooperazione alle sue imprese di mantenerle in un contesto che si è profondamente rinnovato quello sociale quello economico quello politico
E di sapere coniugare insomma questa fedeltà alle proprie origini alle proprie motivazioni con la capacità però di stare nel mondo di oggi con tutte le supporti vita ma anche con le sue grandissime sfiniti
E questo riconoscimento e anche l'attestazione che io ritrovato nella mia attività di Ministero degli esteri nei miei frequenti Biagi nelle mie missioni in altri Paesi devo dire che vi è un interesse
Vi è una curiosità nel senso di una voglia di capire e se possibile di ripercorre le stesse strade verso quelle capacità di organizzazione del lavoro della produzione del commercio di tutte le forme insomma
Dell'attività nel mondo economico che la realtà italiana ha saputo creare dunque la realtà delle piccole e medie imprese la realtà della cooperazione quelle realtà più tipiche più specifica e più singolari del nostro Paese
Che fanno un po'scuola oggi nel mondo atti non appunto dunque l'interesse di quei Paesi
Che volendo percorrere strade di sviluppo che sappiano coniugare insieme anche elementi apparentemente contraddittori la libertà del mercato ma anche lo spirito di responsabilità e di solidarietà
Gli obiettivi economici e gli obiettivi sociali e la capacità di conciliare anche aspetti diversi che però è un po'la sfida che molti mondi quello europeo quello italiano quello della cooperazione hanno saputo vincere ecco altri Paesi guardano lui credo dunque che abbiamo un compito anche che avete un compito
Di portare questi esperienza di farla conoscere e se possibile di farle riprodurre sia pure in contesti diversi che l'ad attirarlo alla loro realtà sociale alla realtà dei rapporti all'interno delle diverse società
Ma per indicare una via possibile
Nello sviluppo odierno
Voi siete già in qualche modo un po'internazionalizzati per i rapporti che vi sono frequenti presidente ha partecipato molte missioni io stesso ho visto anche nel mio collegio a Nova Cinisello la presenza di realtà della cooperazione in quel campo edilizia di altri paesi che sono venuti e anche legislatori di altri paesi che sono venuti a vedere questi esempi queste realizzazioni
Ecco io penso che anche questa è una responsabilità in più
è una strada in più che dovete percorrere che state già percorrendo perché anche questo è un modo di portare questi elementi di novità
Questa nuova dimensione internazionale all'interno della cooperazione italiana e nello stesso tempo di portare la cooperazione italiana
Sulla scena internazionale perché questa modalità possa essere conosciuta e se possibile riprodotta utilizzata è un'esperienza che contamina in senso positivo altri contesti
Altri mondi dove i rapporti di lavoro voi lo sapete i rapporti diciamo all'interno del mondo del lavoro
La concentrazione dei capitali eccetera sono ancora uno stadio molto lontano rispetto le conquista le evoluzioni che nostro contesto invece economico ha realizzato e allora forse a maggior ragione proprio perché sono realtà
Alla ricerca anche di una forma più moderna più democratica anche nella organizzazione del mondo del lavoro io penso che a maggior ragione ed esempio della cooperazione possa essere estremamente utile
Estremamente proficuo e augurandomi che sempre più per cori atte questa strada diciamo queste strade del mondo
Io vi rinnovo ancora un saluto un riconoscimento per il vostro ruolo è un impegno anche assieme a tanti altri uomini e donne della politica e delle istituzioni che in questi giorni sono stati qui che saranno qui ancora oggi a essere vicina per quanto possibile al mondo della cooperazione grazie può
Grazie alla senatrice Toia questo intervento non è certa il primo attestato di stima e amicizia nei confronti del movimento cooperativo che la senatrice eccitati grazie ancora
Da Rai ora la parola al presidente bella lega trentina Bruno Tamponi in sala
L'intervento per la retta era previsto per le nove diciamo no in ritardo
Allora
Massimo Matteucci presidente della Cmc di Ravenna
Amici cooperatori signori invitati
Celebriamo il nostro trentacinquesimo congresso in una fase molto delicata
La crisi dei paesi e dei mercati asiatici l'arretramento della crescita dell'economia europee
La sempre più preoccupante escalation della nuova crisi balcanica determina un quadro generale che ha fortemente ridimensionato le attese di una costante succeduta crescita dell'economia mondiale
Da più parti infatti anche ieri autorevoli personaggi che sono intervenuti i nostri lavori
Paventano oggi crisi di stagnazione qualcuno parla anche di recessione
Il nostro paese in questo in questo caso io ne ha nel suo complesso retto comunque abbastanza bene anche sotto il profilo finanziario
Segno che il rilassamento il rimasi il risanamento economico attuato e l'ingresso nel sistema della moneta unica rappresentano fattori di stabilità in grado di mettere dimetterci
Al riparo da attacchi soprattutto di natura speculativa
Alla luce di queste considerazioni credo importante sottolineare la rapidità con cui si è risolta la crisi di governo di ottobre
Che ha messo l'Italia da probabile pesanti contraccolpi negativi
Ora al governo D'Alema spetti il non facile ma fondamentale compito di proseguire e sviluppare l'opera di risanamento di ammodernamento del Paese alcune linee ieri sono state ribadite
Richiamiamo altrimenti rischiamo altrimenti di compromettere quella credibilità internazionale che ci siamo riconquistati
E che ha reso possibile la nomina dell'onorevole Prodi a Presidente della Commissione europea e soprattutto corriamo il rischio di inceppare
Il risanamento economico del Paese
Pericolo quest'ultimo quanto mai reale visto che i tassi di crescita del nostro sistema economico si stanno dimostrando più modesti di quelli programmati
E che la produzione industriale già denuncia rallentamenti dopo l'esaurimento dei così detti incentivi notizie poco rassicuranti anche proprio in questi giorni
C'è stata quindi una primavera politica densa di appuntamenti politici importanti che dobbiamo saper cogliere per promuovere e realizzare nuovi obiettivi di sviluppo ed ecco sociale ed economico coerenti con i progetti di crescita del Paese
Ritengo opportuno richiamare quindi la necessità di non rimanere troppo lungo
Prigionieri i ragionamenti che ci porta ad uno stato di perenne e anche poco concludente pessimi
Penso al contrario sia nostro dovere come impresa e come movimento
Dovete svolge lo sguardo al futuro per cercare di comprendere per tempo le azioni da intraprendere per attrezzare le nostre cooperative mettendo le cioè nelle condizioni di poter cogliere quell'opportunità che l'evoluzione
Del Paese può offrire soprattutto in chiave europea
Mi voglio riferire in primo luogo all'accelerazione impressa dalle cosiddette leggi Bassanini alla trasformazione in senso federalista dello Stato dalla struttura organizzativa dello Stato al decentramento amministrativo e fiscale che per noi è una componente essenziale
Nel nostro modo di operare ai processi di semplificazione della certificazione amministrativa indispensabili per modernizzare e rendere realmente efficiente l'amministrazione pubblica
Se questo complesso processo avrà come speriamo Successo cambieranno profondamente le modalità con cui saranno fornite risposte ai problemi economici e civili del Paese quindi anche a quelli dei settori dove operano le nostre cooperative
è nostro interesse che questa spinta riformista proceda speditamente con coerenza consentendo la pubblica amministrazione di attrezzarsi rapidamente per operare secondo queste nuove direttrici
Queste riforme istituzionali consentiranno senz'altro a mio parere di rimuovere molti di quegli ostacoli che hanno bloccato in passato il superamento delle carenze infrastrutturali del Paese ed è anche un auspicio dice
L'epoca di fronteggiamento i fra la pubblica amministrazione e le impresa e credo debba essere considerata superata
La stessa applicazione nel quadro della nuova legge dei lavori pubblici della la la Merloni ter
Almeno per quanto riguarda i suoi aspetti più innovativi è strettamente dipendente dal successo o meno delle suddette leggi Bassanini che contengono un esplicito invito a collaborare per
L'approvazione di una legge quadro sugli appalti pubblici cui seguirà a breve il regolamento attuativo ha introdotto importanti innovazioni normative in tema di mercato dalla progettazione di project financing di nuova qualificazione delle imprese di costruzione
Di performances Bones assicurativo cioè inteso come strumento di selezione dell'impresa che potranno diventare operativi solo a valle di interventi efficaci in tema di trasparenza e semplificazione delle procedure della pubblica amministrazione
A riguardo credo corre in particolare una qualificazione
Delle imprese tramite la specificazione di congrui affidabile requisiti tecnico-organizzativi ed economici finanziari
L'affermazione del principio che la concorrenza non è un obiettivo è un obiettivo permanente non ostacolo da aggirare obiettivo perseguibile qualificando la competizione attraverso criteri centrati non sul prezzo più basso ma su quello più equo più più giusto
Facendo cioè a riferimento a parametri in grado di garantire la qualità del progetto i tempi di realizzazione e la corretta e la correttezza dei rapporti contrattuali la piaga del lavoro nero è la prova quotidiana della imperfezione dell'attuale sistema che non consente il dispiegarsi in questo settore di una concorrenzialità sana e trasparente
In definitiva occorre privilegiare criteri che esaltino l'affidabilità complessiva dell'impresa adottando nuovi parametri che permettono di valutare l'impresa non solo sul piano meramente patrimoniale ma su anche su quello organizzativo e produttivo
Oltre questi obiettivi che potremmo definire di carattere più generale ve ne sono altri
Riconducibili ad hoc al crescente bisogno di un adeguamento degli strumenti con particolare riferimento a quelli in grado di consentire il coinvolgimento del capitale provato nei nel capitale privato
Nei programmi di ammodernamento e sviluppo delle infrastrutture del Paese
Un obiettivo da realizzare attraverso soluzioni originali e innovative che sappiano convogliare e indirizzare investimenti flussi finanziari
Penso a riguardo le opportunità legate sistemi tra previdenza integrativa dei fondi immobiliari ma anche alla perfezionamento e all'affermazione anche sotto il profilo normativo legislativo di strumenti quali il project financing i cofinanziamenti gli sgravi contributivi finalizzati alla individuazione alla progettazione
E alla realizzazione di progetti di modernizzazione e di costruzione dell'infrastruttura del Paese in un contesto però di regole e procedure certe e trasparenti
In questo quadro di riferimento lo sviluppo di organici i rapporti fra il sistema delle cooperative ITA investe Sviluppo Italia rappresenta un'opportunità da percorrere per costruire dei progetti la cui in cui l'imprenditore l'imprenditorialità delle cooperative la disponibilità delle risorse pubbliche possono convergere per la realizzazione di progetti di riqualificazione di rilancio dell'impresa dei territori
Nell'ambito dell'opportunità offerta ai contratti di area dei patti territoriali
Oggi in clamoroso ritardo rispetto le aspettative dichiarate e ritenute necessarie per la realizzazione degli obiettivi di crescita occupazionali peraltro contenute anche nel patto sociale di Natale
Penso inoltre alle potenzialità di strutture importanti come fine che confonde da utilizzare anche come componenti strutturali e qualificate di progetti imprenditoriali indirizzati verso nuove aree di affari
Penso quindi in definitiva alla possibilità di accrescere il nostro capaci la nostra capacità complessiva di offerta rispetto alla progettualità esistente
Nel contesto di questa auspicata azione di rinnovamento ammodernamento delle strutture di normative si collocano a pieno titolo le riforme della legislazione cooperativa e delle regole di corporate
Un'esigenza datata rispetto alla quale il movimento cooperativo Espresso uno specifico impegno che oggi si è concretizzato
In una proposta di riforma della legislazione cooperativa elaborato dalla Coppa da Legacoop nazionale
E per quanto riguarda l'inquadramento legislativo la figura del socio lavoratore nella predisposizione da parte del governo di un disegno di legge che recepisce il testo elaborato su incarico del ministero del lavoro
Mi sento di esprimere un giudizio senz'altro positivo sul lavoro svolto ritengo che l'ipotesi di riforma legislativa elaborata rappresenti il punto di equilibrio più avanzato è compatibile fra la necessità di adeguare gli strumenti di gestione delle nostre aziende con l'esigenza di rendere più visibile quindi convincente la specificità della natura cooperativa nell'essere impresa
In particolare penso che i temi complessivi della capitalizzazione Cini più qualificanti dell'intera proposta di riforma in direzione della riqualificazione della società cooperativa come soggetto imprenditoriale
Ritengo che le proposte elaborate in tema di capitalizzazione siano sostenibile coerenti con la dimensione mutualistiche dal dico che su di esso il movimento sviluppi una coerente azione di sostegno per mantenere anche il passo di qualità e di tempi giusto
Per quanto attiene la figura del socio lavoratore
Delle cooperative di produzione e lavoro la proposta elaborata dalla Commissione stamani ritengo corrisponda all'esigenza per evitare di dare certezza giuridica alla figura del socio lavoratore
In particolare il provvedimento cito solo i principali
Mi pare colga alcuni importanti risultati il primo è il riconoscimento delle due componenti in quella mutualistica e quella lavorativa che caratterizzano la figura del socio lavoratore disse definendo in termini oggettivi i corrispondenti ambiti di competenza
In secondo luogo la possibilità per le singole cooperative di adottare soluzioni normative adeguate alla propria realtà impartito a in per imprenditoriale quindi un disegno di riferimento generale leggero rispetto alle singole situazioni che vengono determinati
Infine l'opportunità di un maggiore controllo per combattere uso strumentale del modello cooperativo che si manifesta attraverso lo sfruttamento nell'ambito rapporto lavoro attraverso la copertura la copertura di cooperative fittizie o spurie
Anche ieri il Presidente Marino ricordava faceva questo riferimento importante a questo rischio
La relazione introduttiva le tesi congressuali hanno dedicato ampio spazio al tema della riforma dell'abitazione soggettive di individuato proposte condivisibili
Che ora vanno perseguite con rapidità determinazione e concretezza in un contesto però in cui siano chiare e certe le responsabilità
Nella Conferenza di Montesilvano c'erano individuati percorsi utili e necessari per l'adeguamento alla nostra rete associativa e per quella dei servizi
In quell'occasione era emersa una sofferta ma sostanziale condivisione di una proposta che oggi dobbiamo riprendere recuperando con determinazione i ritardi accumulati adeguandoci tempestivamente i cambiamenti intervenuti negli ultimi anni nell'economia e nella società
è una sfida fondamentale per le prospettive di sviluppo del nostro movimento
Penso alle possibilità offerte dalla progressiva attuazione delle regole di decentramento amministrativo tre Bassanini dall'aumento di progettualità delle strutture finanziarie di sistema nazionali e territoriali
Ma penso anche alla necessità di ordinare nostre strutture consortili per meglio affrontare un mercato ma pure Complesso come in genere con lo do la produzione lavoro e in particolare modo quello delle costruzioni
Non che hanno necessità di definire una politica contributiva e di destinazione delle risorse la promozione cooperativa maggiormente in grado di corrispondere a criteri di qualità di equità di flessibilità e di selettività
Ho finito nella sostanza dobbiamo dotarci di una struttura in grado di esprimere sia sotto il profilo organizzativo che culturali forti capacità di adattamento
Consentendo a tutte le cooperative associate di cogliere sia in ambito territoriale che nazionale le nuove opportunità di sviluppo offerte dall'evoluzione del sistema economico
In particolare servono nuove risorse umane che oltre all'interesse alla sensibilità per la realtà cooperativa
Sappiano esprimere competenze e potenzialità professionali qualificate in grado di favorire una maggiora parte apertura del nostro sistema cooperativo ed una sua più accentuata propensione allo scambio di esperienze
Con l'esterno
Fattore di opere essenziali per cioè per una più spiccata crescita di tutti quanti i nostri gruppi dirigenti infine la relazione del presidente Barberini e le discussioni
Che abbiamo svolto nei congressi territoriali
Le proposte di riorganizzazione delle strutture di rappresentanza politico-sindacale e di quella finanziaria mi pare che colgano nella sostanza con l'obiettivo di cambiamento adeguamento che ricordavo sopra e che dobbiamo proseguire guardando soprattutto avanti
Vuole concludere con un auspicio che è quello di lavorare affinché il nostro sistema comprendendo in questo anche le altre centrali cooperative
Possa essere sempre più assunto dalle istituzioni come un punto di riferimento qualificato ma soprattutto affidabilità
Rispetto alle prospettive e i progetti di sviluppo del territorio sia nel Mezzogiorno che nel nostro Paese come regione d'Europa vi ringrazio
Grazie
Diamo la parola a Marco Bulgarelli amministratore delegato di Coopfond se prepari Alberto Ziveri
Prego di restare mittente Regal calendario dalla mattinata è piuttosto denso tra l'altro è previsto tra non molto l'arrivo dei Walter Veltroni segretario dei Democratici di sinistra prego cogliere io messi a rischio in un breve spazio
Lascia aperta un altro oratore non presente quindi
Tenterò di concentrare tutto in un cinque minuti
Con una raccomandazione e due riflessioni
Di tipo politico perché come giustamente ha detto Barberini nella relazione il congresso appare dei percorsi non chiude delle proposte in senso stretto apre dei percorsi nel quale si dovrà operare nel prossimo mandato di questo gruppo dirigente dallo la prima raccomandazione
è che
Io condivido pienamente l'indicazione di rafforzare l'area studi
La rafforza un po'politicamente come fare l'area studi
Perché credo innanzitutto che dobbiamo essere soddisfatti
Dell'attenzione suscitata da questa nostra congresso ieri abbiamo tre le testimonianze di altissimo profilo ma non solo le dire le partecipando ai congressi provinciali e regionali si è visto una
Forte importanza che ai vari livelli istituzionali e politici i nostri interlocutori hanno dato alla Legacoop
E quindi possiamo esserne soddisfatti ma proprio per non sentirsi troppo appagati da questa partecipazione io credo vada anche sottolineato come la cooperazione sia ancora un fenomeno troppo poco conosciuto troppo poco studiato
Troppo poco raccontato per essere adeguatamente valorizzato insomma
Le statistiche ufficiali gli studi disponibili non ci consentono ancora di descrive le qualità di un distretto cooperativo delle aree ad alta intensità cooperativa
Quanto influisce il naturale radicamento della cooperazione sulla coesione socioeconomica di un territorio
Quale beneficio genera la sua diffusione interni distribuzione del reddito rafforzamento della legalità estensione sociale della cultura d'impresa flessibilità del lavoro e su e il controllo del suo sfruttamento quale effetto sociale Pretoria l'ha prodotto la cooperativa o il gruppo cooperativo realizzando la propria missione nell'area nell'arena competitiva di riferimento sono domande importanti domande alle quali si fatica a rispondere insomma non è questa
La sede per misurarci con queste risposte perché richiederebbero
Approfondì venti
Molto più strutturali devo dire che
La scelta di rafforzarli ufficio studi e la scelta di collaterali di valorizzare le varie esperienze che stanno maturando attorno a Novi attraverso i corsi di laurea in economia cooperativa attraverso il lavoro che club dei cooperatori la Fondazione Cesar
L'istituto Luzzatti istituti studi cooperativi stanno facendo credo ci possono aiutare ecco io spero che questo nostro sforzo
Possono essere anche raccolto
Da da quegli intellettuali coraggiosi che hanno saputo dar voce alle piccole e medie imprese studiando i distretti industriali
Perché sono dico coraggiosi perché questi sono partiti quando
La
La teoria economica non riconosceva alcuna validità questi elementi
E poi
Hanno assunto dignità scientifica solo dopo e secondo me
In questo né io né i figli diciamo di questi padri scientifici
Ci sono gli elementi per poter trovare un filone in grado di modellizzare le virtù del distretto cooperativo
Da raccontare meglio i pregi dei distretti cooperativi forte significa stimolare processi innovativi nelle politiche di sviluppo territoriale
Che possono attirare circuiti virtuosi anche nelle aree deboli sedimento cooperativo alle colpito molto un articolo che è apparso sul Financial Times di fine gennaio in cui io lo studioso inglese David in realtà
Faceva una comparazione tra il distretto di Sassuolo e quello di Imola dimostrando come la struttura socioeconomica di Imola fosse più equilibrata più
Meglio amministrate di quanto non fosse un distretto di Pale industrializzazione a cento chilometri distante cinquanta chilometri di distanza
E la motivazione era che lì l'intensità della cooperazione era più forte
Credo che insomma questa sia la strada e che non possiamo fare da soli proprio per questo dobbiamo nella capacità attraverso un adeguato ufficio studi di pretendere delle
Statistiche ufficiali stabili da parte dell'Istat da parte del nel da parte del Censis da parte di questi grandi istituti che devono produrre informazioni correnti sul incidenza del movimento cooperativo
A nelle strutture del territorio
Credo che
Di questo
Trarremo giovamento e trarremo giovamento su un secondo sul secondo aspetto politico cioè quello che al movimento cooperativo viene poco riconosciuto una valenza
In termini di generazione di impresa di capacità di creazione d'impresa un riconoscimento che ci ha dato anche il sindaco Rutelli nella
Nel suo saluto io credo che questo sia un elemento da tenere adeguatamente in considerazione per questo faccio una proposta una proposta
Che
Tiene conto delle novità delle novità delle importanti novità legislative che sono intervenute con la possibilità di creare piccole società cooperative l'adozione della piccola società cooperativa tre otto detti
Ha creato una possibilità di maggiore
Natalità spontanea
Natalità spontanee perché noi abbiamo un sistema promozionale nostro dire che cosa fa col fondo che cosa abbiamo fatto con fare impresa che cosa ha fatto il sistema della lega nel suo complesso credo che da questo punto di vista la natalità guidata abbia una organizzazione per taluni versi anche invidiabile da altre organizzazione la natalità spontanea
E sempre passata sulle soglie alte allora la mia proposta è che si stenti una ulteriore estensione delle opportunità che sono immerse con la piccola società cooperativa in particolare
Di
Collaborare con il Governo a far sì che ci sia una semplificazione burocratica della fase di costituzione della piccola società cooperativa
Un alleggerimento fiscale qui abbiamo fatto un importante studio con il professor Uckmar che ci ha dato delle indicazioni molto importanti e credo che varrà la pena di valorizzare politicamente questo contributo che è arrivato dopo qualche mese di attesa in questi giorni
Alleggerimento fiscale sul registro sul bollo sulle concessioni governative sull'ICI
Sull'Iraq sull'Iva che nella fase d'investimento iniziale diventa un cavetto stabile dentro a picco mentre
Ma un ulteriore elemento di normalizzazione è estendere la piccola società cooperativa da tre a quindici addetti col perché nell'imprenditoria privata non si sta da tre a otto addetti tra gli artigiani
Si sta da uno a quindici noi visto che lei è la soglia minima tre sì staremo da tre a quindici a dette la piccola società cooperativa
La società cooperativa vera
E interroga avrà il Ftse in funzione dal sedicesimo ha detto in poi
Certo abbiamo svolto molte attività di fertilizzazione abbiam bisogno di ulteriori risorse e credo che non possiamo contare solo sulle nostre impegni interni e per la fertilizzazione
Quei quelle migliaia di contatti educativi per l'avvio di nuove esperienze imprenditoriali devono essere sostenuti da risorse pubbliche e infine per noi io credo che l'intervento di Poletti
Di ieri ci abbia dato una strada insomma bisogna creare una specifica strategia soggettiva con servizi appropriati per le piccole società cooperativa
Io chiudo qui perché ho esaurito il mio tempo a disposizione ma credo che vada attenta mente contattò la maggior parte degli interventi l'hanno sottolineato le straordinarie potenzialità che risiedono nella facoltà di emettere obbligazioni all'articolo cinquantotto della finanziaria
Sia dato una grossa opportunità spero che il Regolamento
Del CIC tenga in considerazione alcuni nostri
Alcune nostre peculiarità di gente che non sono concesse
Allena alle imprese private chiuso non lo strumento nelle fasce piccole-medie prevalentemente per motivi fiscali e spero che oltre a dare un riconoscimento personale al ministro Bersani che si è dato da fare perché questo provvedimento
Ci potesse essere esteso abbi troviamo adeguata sensibilità anche il ministero del Tesoro Banca d'Italia che dovranno emettere questo regolamento grazie
Grazie
Ha ora la parola Alberto Zevi vicepresidente Lecce FI Compagnia finanziaria industriale si prepari Giorgio Riccioni
Il mio intervento si incentra su su due temi
Molto rapidamente naturalmente strettamente collegati che sono la Corporate governance la questione del finanziamento delle cooperative
Pensavo di fare un discorso generale ma forse molto più utile partire per mia esperienza concreta e cioè dell'attività
Fatta con Compagnia finanzia industriale perché mi sembra piuttosto esemplificativo di questo tipo di problemi
Le cooperative partecipa Cephei sono circa un centinaio
Hanno fatto l'anno scorso novantotto un fatturato di circa settecentocinquanta miliardi con un aumento peraltro molto significativo del trenta per cento rispetto all'anno precedente
La cosa importante per quanto ci riguarda è questo
Per capire la dimensione comunque circa il dieci per cento della cooperazione di produzione e lavoro circa venti per cento e la cooperazione industriale
Di capitale
Che i soci hanno ampliato come capitale di rischio per fare queste imprese queste nuove imprese
è stato di circa sessanta milioni per socio è un dato molto significativo
Di quei sessanta milioni per sotto circa quindi ci hanno messo i singoli lavoratori
Quarantacinque nel passato fino adesso l'ha messo la Compagnia finanziaria attraverso un fondo pubblico come capitale di partecipazione
Prima considerazione
Queste imprese non sarebbero nata se non avessero avuto capitali sociali particolarmente significative come quello che ho detto
Evidentemente se non si fosse trovato il meccanismo che in affinché i soci lavoratori
Altre istituzioni in questo caso Cephei mettesse capitare sarebbero rimasti schiavi in questo caso del capitale nel senso che avrebbero dovuto indebitarsi in misura così significativi da non poter probabilmente partire
Quindi prima il mondo di oggi in alcuni settori e dire in tutta la cooperazione di lavoro in generale impone questo tipo di considerazione
Noi abbiamo fatto cento imprese
Io credo da quello da quello che la nostra esperienza che probabilmente avremmo potuto farlo in questo periodo di tempo in quel periodo di tempo non cento ma forse cinquecento
O forse anche di più concorrendo all'aumento dell'occupazione Romance ricchezza del Paese
Perché abbiamo fatto soltanto cento imprese perché le risorse che avevamo come CFI per intervenire erano limitate
E lo sono tuttora visto che ancora la nuova Marcora non è stata approvata ma comunque sono limitate
In condizioni diverse avremmo potuto fare più di cento interventi io credo di sì sono convinto di sì la nostra esperienza ci dice di sì visto che altro dato significativo non siamo intervenuti per centotrenta miliardi in imprese che oggi hanno un patrimonio netto di circa duecentocinquanta e probabilmente hanno un valore che va molto ottenuto duecentocinquanta quindi sono imprese che creano ricchezza ma oggi la nostra possibilità di trasformare quelle cento iniziative non in cento ma in cento all'anno o in cinquecento e limitata da una disponibilità di risorse pubbliche
Mi chiedo
Non dobbiamo limitarci sì ed essere sempre legate al settore pubblico o non dobbiamo creare le condizioni perché questa esperienza
Che propriamente cooperativa nel senso che soddisfa il bisogno di lavoro di centinaia di migliaia di persone non può essere estesa oggi questo sicuramente non può esserlo nel senso che le condizioni legislative di disciplina dei diritti proprietari della cooperazione non consentono questo
Però questo
Se cambiassero queste condizioni probabilmente non riusciremo a trovare i capitali necessari per fare questo tipo l'impresa
Tanto per fare e per proseguire su questo esempio la comunità europea c'era
Imposto diciamo così per i prossimi interventi per quel che faremo successivamente che dovremmo smobilitare le partecipazioni
Perché dovremmo cederlo
Ai soci lavoratori o al mercato diciamo così o ad altre che vogliono intervenire
Noi probabilmente in queste condizioni saremo quasi necessariamente costretti a cederle ai singoli lavoratori
Che vuol dire che questi singoli lavoratori si troveranno a dover investire nelle proprie imprese ammontare non irrilevante sessanta milioni ottanta milioni per socio
Di fronte a una situazione di questo genere in cui la concentrazione del rischio particolarmente significativo ma poi la quantità di capitale così significativo ci si pone due problemi
Ottanta milioni per socio vuol dire due anni di lavoro ho tre anni di lavoro
Può essere questa dimensione del lavoratore non sufficientemente ripagata cioè la ricchezza che Luís concorra con a costruire con il suo lavoro e a questo punto col suo capitale può essere non pagata diciamo così può possiamo chiedere a loro di fare un nostrano sacrificio io penso di no
D'altra parte possiamo chiedere ad altri che eventualmente acquistassero queste quote di correre rischi
Diciamo così sotto l'indirizzo degli anche secondo me no queste secondo me sono alcune delle considerazioni che portano a lire noi oggi bisogna abbiamo bisogno di avere un quadro più ampio che ci consenta di fare impresa che soddisfano il bisogno di lavoro della gente
Noi non dobbiamo essere schiavi decapitare la nessun punto di vista non muoviamo proprio perché nostra caratteristica
Porrei capitare al primo posto apporre il lavoro il consumo l'abilitazione no e così i bisogni al primo posto ma non dovevamo neanche rendersi Schiavi recapitare perché non avendolo di fatto diventiamo schiavi pagando diciamo così alle banche a coloro che ci prestano cifre enorme o addirittura rinunciamo a fare alcune cose che potremmo fare perché diciamo così il mondo del capitale non è disponibile a correre dei rischi se non vi garantiamo in qualche modo voglio dire soltanto due osservazioni e poi chiudo questo mio intervento che vanno in questo senso
Di queste cento imprese una parte abbiamo cedute a un certo punto
Perché l'abbiamo ceduto erano imprese che funzionavano bene
Funzionavano Menem avevano bisogno di ulteriore sviluppo non avendo i soci capitare sufficienti a questo punto hanno preferito diciamo così correttamente
Rinunciare cedendo l'attività l'azienda ad altro
Questo è un altro limite non è dei settecentocinquanta miliardi al di duecentocinquanta miliardi
Cioè mille miliardi sarebbe stato il nostro fatturato se non avessimo cedute alcune aziende perché pure avanti andando bene avrebbero potuto non avrebbero potuto svilupparsi nell'ambito strettamente cooperativo e anche qua c'è un problema di
Disciplina che va
Adeguata ai cambiamenti sconvolgenti per usare le parole di Barberini
Ci aspettano nei prossimi nei prossimi anni
Posso soltanto fare un altro esempio alcune di queste cooperative hanno costituito delle sono state insuccesso significativo nel senso che hanno fatto utili hanno costituito riserve significative
Ma a un certo punto si sono fermate
La carica innovativa impeditiva per ragioni che non sto qua approfondire che dipendono da caso a caso si è si è fermata
E a questo punto le riserve sono state via via consumate via via consumate fino all'esaurimento dell'impresa
E come mai è potuto accadere questo sarebbe potuto accadere questo se la disciplina cos'è stata diversa
Secondo me no e questo
Questione del capitare collettivo diciamo così che un apporto cosa importantissima nella nostra nella nostra tradizione e rilevante ha degli effetti molto positivi ma anche degli affetti negativi
E si accompagna e qua sia pure di sfuggita tocco l'altro tema quel ragionamento che giustamente ha fatto consorte che ha richiamato consorte nel suo intervento di ieri
Noi diciamo oggi abbiamo superato una crisi gravissima delle nostre strutture le nostre impresa e così via
Questa crisi è stata in ragione del fatto che c'è stato un attacco politico che ci sta nel fatto una situazione congiunturale e così via ma giustamente Consorte ha messo in evidenza io concordo fino in fondo su questo
Sul fatto che una parte di questa crisi è interna nel senso che una parte di questa crisi e la conseguente a semplicemente di una gestione sbagliata dell'imperiese
E questa gestione sbagliata dell'impresa ha dato come risultato come spesso avviene nel mondo privato nel mondo e nel mondo anche cooperativo a risultati di chiusura di fallimenti di di chi difficoltà il problema che per e chiudo il problema che viene fuori è questo
Che e questo credo che una costatazione che possiamo dirci tutti che spesso le crisi non le conosciamo nel momento in cui ormai sono irrecuperabili
E queste crisi che sono irrecuperabili diventano un costo per il movimento perché giustamente è stato messo in evidenza che abbiamo pagato noi del ristrutturato tutto il movimento le ristrutturazione che abbiamo fatto
Ora come mai avviene questo perché c'è un problema di governance secondo me e da questo punto di vista mercato finanziario Gorgona sono strettamente legati e dovremmo sollecitare da questo punto di vista vedere come opportunità quello che è stato muovendo in questo senso sul mercato
Chiedo scusa per il tempo preso voglio soltanto vive che concordo pienamente con la proposta che è venuta da Paoletti ma che dovrà per Emilia Romagna di includere tra i nostri associati anche le imprese che sono partecipate permanentemente da i lavoratori anche se non sono cooperative grazie
Presente al nostro congresso il segretario dei Democratici di sinistra Walter Veltroni e lo ringraziamo calorosamente dalla fantasia
Ha ora la parola Giorgio Riccioni presidente dall'Associazione nazionale cooperative dei consumatori si prepari Marta Nicolini presidente della FIMI
Ma io sarà per il mestiere che faccio però sono molto più portato è affascinato dal trattare altri temi
Rispetto a quelli che qui hanno un po'coinvolto anche nella fase preparatoria del congresso un po'
Quindi però alcune riflessioni soltanto sui problemi
Della mutualità della socialità che però saranno collegati a a quello che probabilmente in futuro dovremo riflettere sul nostro essere
Intanto condivido una una osservazione che è stata fatto ieri con ben altri commenti da Gianni Consorte che
I mutamenti dell'economia della società e del mercato che erano tutti eventi ampiamente preannunciati comunque tutti prevedibili non è che abbiano trovato questo movimento cooperativo adeguatamente preparato a a dare una risposta
Ed un simile giudizio però credo che sia possibile estendere all'intera struttura dei imprenditoriale del nostro Paese perché se così non fosse
Sarebbe abbastanza difficile spiegare perché interi comparti del nostro apparato produttivo commerciale e finanziario son divenuti facili terreni di conquista
Dei grandi gruppi europei e nordamericani dicono in questi processi siano destinati ad ampliarsi e ci coinvolgeranno direttamente nel bene o nel male
E io credo che dobbiamo avere ben chiaro ed era queste qui la puntualizzazione che faceva consorte che questa società che sta cambiando nei suoi contenuti però subito a vedere
La storia del mondo e piena di questi cambiamenti la verità e che il fatto nuovo che i tempi di cambiamento
Ci sono accorciati misura abnorme e quindi non sono più riconducibili come riconducibili una volta ha dimensioni almeno generazionale e questo secondo me è un dato su cui bisogna riflettere perché il pericolo vero è che i tempi di risposta
E qui di rendimento dei nostri sistemi imprenditoriali siano del tutto inadeguati a questa realtà
Questo secondo me è il vero problema che abbiamo di fronte e affrontarlo vuol dire mettere in discussione assetti consolidati di cultura di impresa di missione di strategia
Io credo che le tesi congressuali tutto il lavoro pro preparatorio di arricchimenti che sono stati apportati dalle relazioni al precedente in definitiva comunque questo congresso
Sono tutti una base importante di valutazione dei rapporti che la cooperazione dovrà intrattenere con questa nuova dimensione della società e dell'economia
Una valutazione che comunque dovrà tenere conto delle variabili che prima richiamavo cioè la rapidità dei cambiamenti che in ogni momento rimettono in discussione conquiste acquisite da apparentemente stabile
Barili ballerini diceva che questo congresso deve fissare obiettivi indicare percorsi ad astenerci da rigide deliberazioni io sono d'accordo con loro
Vi saranno degli organismi elettivi che avranno compiti specifici di approfondimento dei metodi degli strumenti necessari per concretizzare le proposte di cambiamenti
E questo proposito la mia prima valutazione di merito non però non è soltanto di metodi quindi su come noi ci approcciamo a questa discussione e quindi alle scelte che dovremo compiere mi interessa farlo perché mentre ritengo legittimo il dissenso e le diversità di opinioni qualora questi siano motivati mi appaiono sterili le semplice posizioni aprioristiche io ne ho sentite diverso se
Nel corso degli interventi reti tutti avessimo presente che essere in Europa esseri in questa società in questi economia
E vorrei continuare a fare il mestiere di cooperatori con tutto ciò che questo significa in termini di Iva di valori
Comporta la necessità di rivisitare la cooperazione collocandola in questa fase storica e quindi in questa società in queste economie e non da un'altra parte del mondo o della storia
E quindi mentre trovo giusto e culturalmente positivo che di fronte ad ogni esigenza di cambiamento ad ogni novità che la società si propone si ripercorra la storia straordinaria di questo movimento trovo però che sia per lo meno singolare che richiamo alla storia sia strumentale alla negazione di quell'esigenza del rifiuto di quelle novità
E io credo che praticare l'innovazione e quindi il cambiamento non significa rinunciare alla storia ma al contrario significa dare continuità alla stessa esiti e pensare che le future generazioni vivranno queste come la loro storia
Perché i patrimoni viali non si disperdono con il cambiamento e l'innovazione ma si rinnovano e si potenzia lo allora ciò significa che la cooperazione se moralità McReary maniere tale non potrà mai rinunciare al proprio ruolo di protagonista dei miglioramenti sociali che ne deriva direttamente dall'ex prima di ogni altra questione un'organizzazione
Al cambiamento va costruito il contenuto di una moderna cooperazione che non possiamo aspettare o pretendere che qualcuno la RAI venti per noi
Siamo noi dobbiamo ridefinire e che dobbiamo riferire nostre missioni e la nostra identità e anche la stessa impalcatura giuridica su cui fondare la cooperazione del futuro
Non potrà dipendere prevalentemente da altri ma deve scaturire da noi siamo noi dobbiamo andare all'attacco non essere indifese sulle proposte che altri ci fanno e dipenderà molto anche dell'unità deve è e centrali cooperative
Ma quali contenuti più vengo alla seconda riflessione
Io credo che tutta la nostra elaborazione debba avere come riferimento primario l'attualizzazione del concetto di mutualità e di solidarietà
E l'evoluzione di questi concerti io ritrovo in un passaggio dallo storico patto fra persone tra generazioni ad un patto più generale con la società
Perché quando noi accettiamo di misurarci con temi come il welfare come la difesa del consumatore dell'ambiente la promozione dell'occupazione e così via dobbiamo ammettere che questo percorso è già iniziato
Ma per completare questo percorso dobbiamo aggiungere qualche motivazione in più alle strategie imprenditoriali e quindi alla semplice questione bisogni degli stenti uguali domandato a soddisfare uguale occasione d'impresa
La nostra autonomia e la nostra identità passiamo attraverso un'evoluzione molto marcata del mare del rapporto di scambio fra comparazione e società
Io credo che questo rapporto dovrà essere di valenza molto più alta rispetto a qualsiasi altra forma d'impresa
E quindi non potrà che concretizzarsi principalmente nell'incremento del tasso di mutualità non soli interno ma soprattutto Esterna non sarà quindi più sufficiente l'enunciazione dei principi che reggono l'esistenza e la missione dell'impresa cooperativa per garantire e legittimare la nostra diversità ma si dovrà avere spezzino le grandi cooperative una pratica coerente di tali principi
La stessa nostra legittimazione e anche all'interno dello schieramento riformista dipende in misura sempre maggiore da questo grado di coerenza che deve essere reale e percepito da ogni interlocutore
E vorrei questa sede non c'è un'idea forse una provocazione
Lo statuto della lega a delle cooperative prevede l'obbligatorietà del bilancio sociale
Non mi risulta che ci sia che sia una pratica questa molto rispettata e anche quando lo è per quel che conosco io si riduce la redazione di un consuntivo spesso pieno di forzature mi chiedo perché non rendiamo obbligatorio la revisione invece in ogni cooperativa di un bilancio sociale preventivo
Che comunichi quindi alla società civile ai soci al territorio alle istituzioni la misura dell'impegno mutualistico di ogni Paese
Non potrebbe derivare con questo tipo di impostazione uno stimolo o d'una motivazione maggiore di tutta l'attività delegata al management l'evoluzione del rapporto di scambio tra cooperazione e società non potrà quindi concretizzarsi anche in parti in sopra tutto in particolari settori cooperativi nella trasformazione di Pardo a ricchezza prodotta il dividendo sociale da destinare al territorio
Sono domande che mi pongo che pongo al settore cui appartengo e che poco comunque anche questa Assemblea
Un accenno rapido vorrei fare sul tema dei rapporti Inter cooperativi
Con l'aumento delle dimensioni aziendali e territoriali si assiste al progressivo isolamento di ogni settore nell'ambito dei propri problemi
E delle proprie strategie io ritengo che questo sia un grande errore perché l'isolamento è infatti generatore di contrapposizione
La stessa organizzazione di Legacoop viene spesso vissuta come semplice sovrastruttura quando non viene semplicemente ignorate ed anche questo è un io credo che gli organismi che saranno letti da questo congresso dovranno lavorare molto attorno a questi temi
Perché ogni fatto imprenditoriali sia che abbia come riferimento merci delle merci e servizi quando ha natura cooperativa ha un valore aggiunto in più
Rapporti strutturati fra settori e quindi sinergie fra sistemi di impresa non sono posti proprio da abili moltiplicatori di valore aggiunto
Non sono alla base perché l'hai potenziare nuove impresa
Ecco su questi piloti lavoro io penso che debba essere calibrata la nuova organizzazione della Lega
Che comunque avrà sempre vita difficile se i rapporti intensi intersettoriali non verranno vissuti e praticati con approccio cooperativo e quindi solidaristico oltre che di comuni interessi economici
Attraverso la definizione di questi rapporti passa anche la chiave per affrontare con pacatezza e pragmatismo il controverso i problemi della legislazione e della capitalizzazione cooperativa
Io credo che il dato politico che è emerso dalla discussione è comunque uno molto chiaro che c'è una comune condivisione che esistono esigenze diverso e fra settori cooperativi in rapporto alla natura diverso della base sociale
E delle sue aspettative e degli stessi Pabillonis d'impresa
L'esordio soluzione del ricercare senza dubbio
Devono essere coerenti con questi bisogni ma sarebbe un errore se esse si contrappone se ero Alchemy più generali della democrazia e cooperativa della responsabilità del socio dei principi di mutualità
Ritengo comunque che le soluzioni dovranno essere tutti coerenti col principio costituzionale che definisce i contenuti di Pirri l'impresa cooperativa con tutte le conseguenze indotte da questo principio
Al nostro interno abbiamo discusso a lungo di questi temi
Lungi da noi ogni detto pregiudiziale
Su questa o su quell'altra soluzione vogliamo solo approfondire confrontarci discuterne con la più ampia apertura
Può infine portare alcune sottolineature due minuti soltanto
Sui problemi del settore che rappresento
E che penso inquadro nelle riflessioni che ho cercato di corte
Un settore che non è più recente da rischi
Che ha esposto come e più degli altri alla competizione
Che vive nell'incertezza dello sviluppo legato legge di riforma la cui capacità di cambiamento ancora tutto da scoprire
Che vede la distribuzione italiana passare rapidamente all'interno di grandi delle grandi catene europee
Che ha bisogno di capitalizzazione continua per sostenere programmi di sviluppo e di innovazione scende più a
Rimaniamo comunque il primo gruppo italiano nel nel settore da distribuzione organizzata però rimarremo forse Breve con pochi altri assieme a con e pochissimi altri intimi anche l'undici distributori veramente italiani
E siccome noi svolgiamo e lo vuole sottolineare o un ruolo a differenza di altre catene europee un ruolo di moltiplicatore
Dello sviluppo della produzione e soprattutto di quella agroalimentare nel nostro Paese io credo che questo aspetto fondamentale venga scarsamente considerato dalla politica e dalle istituzioni
Ed è un errore specialmente per quanto riguarda e i problemi del Meridione sui quali vorrei chiudere le mie riflessioni
Noi siamo impegnati nel Mezzogiorno
Cioè impegnati con programmi consistenti credo che comunque sia la crescita cooperative in quelle aree sia molto molto dipendente dal dall'impegno delle grandi imprese
Troviamo però ostacoli incomprensioni che sono di gran lunga superiore a qualsiasi altra forma di impresa
Le istituzioni
In particolare l'istituzione ma la politica in più in generale non riesce a deprezzare la peculiarità comparativo come elemento centrale di promozione della società e del territorio e questo io credo che imponga uno sforzo straordinario di tutto il movimento non solo per denunciare pericolosi fenomeni di disparità competitiva
Ma per costruire solide robuste relazioni istituzionale ed imprenditoriali e quindi creare quella cultura cooperativa anche nel Meridione che il primo elemento ad attivare l'interesse delle persone
Dobbiamo però che chiederci come siamo vissuti da una società scarsa tradizione cooperativa come quella meridionale
E io credo che la risposta vada ricercata nell'ambito delle pressioni con cercato di proporre
Sulla coerenza sopra
Se veniamo vissuti come marchi come impresa oppure semplici io credo che non avremo molti spazi o limiteremo gli stessi spazi degli altri
Però ecco io credo che proprio in quei in quelle e in quelle aree
Quel rapporto di scambio tra comparazioni Società e territorio dovrebbe rappresentare veramente il valore aggiunto rispetto alla normalità alla normale attività d'impresa vi ringrazio
Grazie
Allora la parola Marta Nicolini presidente dalla FIMI la Federazione dalla mutualità volontaria
Si prepari Giorgio Bertinelli presente Legacoop toscana dopo per Bertinelli prenderà la parola Walter Veltroni Nicolini
Il ministro Amato niente venendo al nostro congresso
Ha tracciato il quadro strategico in cui si inseriscono oggi ma anche per il prossimo futuro le prospettive e lo sviluppo dell'impresa cooperativa e della mutualità volontari integrativa
Nell'analisi del ministro delle riforme istituzionali si possono ampiamente riconosciuti possiamo ampiamente riconoscere non da ieri indichiamo la riforma dello Stato sociale con tutta la necessità e l'urgenza che la caratterizzano per il restringersi delle risorse disponibili e l'incremento e la crescente articolazione della domanda
Come uno dei terreni e possibili per il nostro sviluppo
Ne parla anche in termini appropriati il documento preparatorio del congresso ed è da tempo un tema caro alla anche alla liberazione di Barberini che mi ha trattato nella sua relazione introduttiva
Amato ha aggiunto ulteriori considerazioni di particolare importanza nell'attuale congiuntura economica e finanziaria
A proposito della disponibilità del risparmio delle famiglie derivanti dall'abbassamento dei tassi di interesse e dalla scarsa propensione al consumo
Una disponibilità che potrebbe essere opportunamente convogliata in forme associative di previdenza e di mutualità volontaria integrativa
Così da compri Buy re tra l'altro a sostenere indirizzare porzioni importanti di domandai a stimolare una qualificata ripresa
Questo discorso è particolarmente concreto e significativo sul terreno sanitario
Qui sia una convergenza fra da una parte l'urgenza di una riforma che sappia coinvolgere direttamente il risparmio la responsabilità la capacità di ore autorganizzazione e autogestione dell'utenza
E dall'altra la preziosa esperienza accumulata nella storia secolare soprattutto negli ultimi anni dalla mutualità volontaria integrativa
Esperienza che fa parte della realtà mutualistica associata nella chimica e che suo tramite e che per suo tramite era presentata dalla lega cotta
Un un interlocutore prezioso della sanità pubblica e della sua riforma
La riforma sanitaria si presenta allora come un'occasione per un'operazione di ancor più vasto restino e significato sul terreno culturale e sociale
L'occasione per una mobilitazione organizzata di una vasta platea di cittadini utenti
E per l'affermazione in questo modo di una nuova consapevolezza diffusa di quei diritti che su questo delicato importante terreno troppo spesso il monopolio pubblico finisce di fatto col comprimere
Diritti infatti inoltre che gli utenti imparino ad affermare non più in qualità di semplici destinatari di erogazione da parte di un'autorità superiore ma come cittadini responsabili per la propria
Arte nei limiti del possibile Dellas loro Stradella su loro stessa sto attuazione
In vista di una riforma così impostata alla mutualità si offre l'occasione di una ripresa su più larga scala infornate batte alla prospettiva
Del nuovo secco no della sua ispirazione originaria dall'Ottocento e l'Ottocento
La mutualità rispondeva alle pesanti conseguenze sociali della prima rivoluzione industriale
Essa si offrì appunto accenti e categorie di lavoratori privi di ogni prestazione in materia previdenziale e sanitaria come primo ancora parziale strumento di sicurezza per l'avvenire
Oggi alle soglie del Duemila
La mutualità può essere uno strumento di garanzia adeguato per i cittadini in presenza di una precarietà sul terreno della salute che finisce via via con quel poggio ci tutti
Anche i più tenaci assertori dell'intangibilità del monotono olio pubblico si vanno ormai convincendo che è insostenibile un secco rifiuto dell'introduzione di forme o alimenti di mercato anche nel settore sanitario
Del resto una semplice occhiata le cifre può bastare per togliere ogni dubbio in proposito il fondo sanitario nazionale ammonta annualmente ma attualmente a circa oltre cento mila miliardi
Ma esso ben lontano dall'assumere l'intera spesa sanitaria a questa cifra vanno aggiunto né oltre cinquanta mila miliardi di spesa privata deducibile dal reddito ai fini fiscali
Vale a dire ufficialmente riconosciuta come integrazione necessaria di quanto offre il servizio sanitario pubblico
E già abbondantemente in atto insomma una sanità mista parzialmente finanziata dallo Stato nella sua componente privata
Dunque il problema non è mercato sì mercato sanitario si mercato sanitario no
è piuttosto quale mercato sanitario con quali soggetti operanti e e quindi diciamo e queste quali sono i soggetti che sono meritevoli di quest'di scelta e di sostegno
Con quale ruolo non solo per l'impresa che si occhio offre servizi ma anche e soprattutto per una nuova consapevolezza collettiva una nuova presenza organizzata un nuovo peso decisionale dei cittadini utenti
Sembra aver capito tutto ciò il Governo è notizia di questi di questi giorni di ieri
Che il Consiglio dei ministri avverato il decreto sulla riforma sanitaria che prevede il mantenimento del regime fiscale previsto per le società di mutuo soccorso senza limitazioni nella propria attività sanitarie assistenziali mi sembra un risultato importante significativo per tutto il movimento mutualistico
Dobbiamo essere consapevoli l'alternativo al mercato segretario in cui trovi spazio adeguato accanto al pubblico un'autentica mutualità dei cittadini autonoma e gestita democraticamente
In grado di scegliere tra le diverse offerte sanitarie secondo esige le esigenze della propria base associativa
è l'alternativa a questo mercato sanitario all'americana un mercato sanitario formato da un settore pubblico residuale declassato
Riservato a chi non può pagarsi direttamente le cure o una polizza privata il resto lasciato in balia del mercato speculativo con le conseguenze che ben conosciamo un costo complessivo della salita altissima e ben quaranta milioni di cittadini del maggiore Paese industrializzato privi di ogni protezione sanitaria in materia appunto appunto diciamo nell'ambito della salute
La lega troppe in Italia è l'organizzazione democratica la cui tradizione la cui forza attuale sono costituite anche dalla mutualità volontaria integrativa che si riconosce nella fini il discorso aperto e lungimirante del professore amato K che parla con la concorrenza di un ministro scene schiude per noi un orizzonte nuovo ci offre una opportunità da non perdere
Ma per noi è anche una sfida ci interroga infatti sulla nostra capacità di rispondere a quell'opportunità con altrettanta apertura e lungimiranza
E mi a mettere in campo con coraggio e con decisione quel patrimonio antico nuovissimo al servizio di un grande progetto di trasformazione a vantaggio non solo di un ruolo accresciuto della soci dell'associazionismo mutualistico e della Legacoop che attraverso la Climene alla rappresentanza Murder un rinnovamento che riguarda tutto il Paese grazie
Ora la parola Giorgio Bertinelli presidente di Legacoop toscana
Papà Bertinelli prenderà lo ricordo la parola Walter Veltroni
Vogliono
Dire senza ritualità che ho apprezzato la relazione di Barberini
L'ho apprezzata perché ha saputo tener conto del non facile dibattito precongressuale
Cercando di portare a sintesi una pluralità di orientamenti emersi all'interno dell'organizzazione
Credo spero che gli stessi documenti conclusivi predisposti dalle commissioni politiche per l'aggiornamento dello Statuto
Contengano indirizzi di fondo condivisibile
Tutto questo non era scontato e credo sia stato il frutto di un dibattito impegnativo talvolta vivace
Non privo di qualche ruvidità che alla luce del risultato si è dimostrato positivo
Naturalmente dobbiamo essere compiaciuti dell'importanza che il Congresso ha assunto per la presenza al massimo livello
E rappresentanti del governo qualche al presidente del Consiglio D'Alema delle forze politiche dell'organizzazione sindacale
Ma dobbiamo essere altrettanto consapevoli del fatto che il livello quali qualificatissimo dei nostri interlocutori ci impone un grande sforzo per essere all'altezza del compito che ci attende dobbiamo in sostanza essere in grado di sviluppare un confronto di merito
Mantenendo e sviluppando la nostra autonoma impostazione politica
In questi anni sono stati raggiunti risultati importanti in un contesto non sempre favorevole
C'è pure vero che chi ne cambiate rispetta l'ostilità dichiarata dell'epoca del governo Berlusconi
Con i governi che si sono succeduti fino all'attuale stato possibile la riapertura di un dialogo che ha portato all'elaborazione presentazione di provvedimenti che si approvati potranno risultare di grande utilità penso al socio lavoratore
Ciò non ci impedisce di rilevare il senso di isolamento in cui talvolta la cooperazione lega si è trovato ad operare è vero che questo nuovo contesto politico va garantita la cooperazione almeno fino ad ora
Di poter contare sul mantenimento di un sistema fiscale che ha salvaguardato il prestito da soci e di regime della in tassabilità delle riserve indivisibili il resto il ministro Visco ieri su questo punto autorevolmente confermato questo orientamento
Ma è altrettanto evidente che ormai anche all'interno delle forze politiche tradizionalmente più vicina all'esperienza del movimento cooperativo è aperta una discussione sulla funzione di ruolo della cooperazione che non può essere sottovalutato
I risultati positivi fino ad ora realizzati non devono quindi induce a pensare che d'ora in avanti il cammino sarà tutto in discesa
Tutt'altro io sono convinto che l'accentuarsi della competizione il bisogno crescente di capitali necessari ad affrontare l'indispensabile fase di crescita e di sviluppo
Obbligheranno le cooperativa ad affrontare un mercato sempre più selettivo e sempre meno protette
La discussione sul ruolo della cooperazione grande comparto della cosiddetta economia sociale
Il dibattito aperto sul governo delle imprese
Il nuovo patto sottoscritto dai governi e dalle parti sociali impongono anche al movimento cooperativo dire del ridefinire da aggiornare la sua funzione sociale e dalla struttura associativa di qualificare la sua attività di rappresentanza
La cooperazione italiana oggi di fronte a sé due temi sui quali il nostro congresso è stato impegnato a discutere
Il primo concerne la questione dell'identità cooperativa
L'impianto normativo attuale a partire dal dettato costituzionale ha consentito che si riconoscesse alla cooperazione un trattamento particolare anche fiscale basato sul riconoscimento della sua funzione mutualistica
Da tempo su questo punto aperto una discussione non priva calore da più parti di qualche strumentalità
In particolare da parte degli avversari tradizionale si tenta di enfatizzare come la cooperazione opera in regime protetto quando poi ci si riferisce alle cooperative più grandi questo istituto nelle considerato fattore capace di distorcere il mercato impedire una reale competitività delle imprese diverso siccome anche se vive
Queste motivazioni se accolte potranno minare alla radice la struttura della cooperazione oltre che divide il movimento fra grandi e piccole imprese
Ma badate questa argomentazione trovano ormai ampie fasce di consenso anche all'interno dei partiti dell'attuale coalizione preoccupati taluni gli una contiguità politica considerata per una certa fase imbarazzante
Penso ad esempio all'intero discorso dell'onorevole D'Alema di ieri che ha confermato
E ha confermato questo ragionamento dichiarando di essere oggi
Più facile riaprire un confronto sereno con la cooperazione che non negli anni trascorsi dall'altri convinti che l'unica operazione degna di attenzione
Sia quella sociale considerata vicina quando non confusa con la struttura del volontariato che per l'indubbio valore che esprimere ed essere considerata socialmente meritevole indubbiamente questa situazione talvolta condizionata anche i nostri comportamenti non a caso ieri l'altro ieri l'altro il ministro Amato ci ha invitato ad essere meno e chi imiti nell'avanzare legittime proposto e infine io credo che non sia da sottovalutare il fatto che grande parte dell'opinione pubblica per non parlare di alcuni settori economici riesce con difficoltà a distinguere caratteri mutualistici solidaristici della cooperazione se questa analisi non è totalmente sbagliata io credo non sia infondato il rischio di un appannamento dei valori della cooperazione della sua funzione sociale con le inevitabili conseguenze sull'impianto legislativo
Io penso quindi che sia urgente per il movimento cooperativo aggiornare tratti distintivi della mutualità interna e rendere più visibili la sua attività soli solidaristica verso l'esterno
Il tema del nostro congresso è chiaro ripartire ripensare la cooperazione perché c'è un mercato libero di una società solidale se questo è il tema può oggi di fronte alle rapide modificazioni economiche e sociali ed istituzionali che stanno caratterizzando questa fase politica un'organizzazione come lega Coop limitare la sua iniziativa alla pura attività di rappresentanza sindacale
Io credo di no io credo che oggi la funzione principale di lega poco sia quella di impegnarsi ad identificare bene il terreno sul quale rendere possibile la tutela delle imprese cooperative associate con la riaffermazione della natura solidaristica e mutualistica del movimento coperti
Lo abbiamo tentato come Lega regionale di affrontare questo argomento in maniera diretta avanzando anche alcune proposte che spero siano riprese nel documento conclusivo del congresso
Partendo dal fatto che un primo importante passo è stato fatto su questo terreno della mutualità quando con la legge cinquantanove sia destinato il tre per cento degli utili a fondo di promozione per l'operazione questa legge ha prodotto risultati positivi
Ha consentito in questi anni la creazione di molti posti di lavoro ha rappresentato una novità importante al fine di rendere evidente quella che noi chiamiamo mutualità esterni i nostri organi dirigenti abbiamo discusso a lungo di passare dal tre al cinque per cento a questa quota da destinare al fondo decidendo poi di escludere questa possibilità
Ecco io penso però che decaduta questa proposta rimanga tutta intera l'esigenza di destinare una parte degli utili a sostegno di iniziative di alto rilievo sociale
Le volte prima di tutto ai soci ed estendere alla parte meno protetta dei nostri concittadini
Sono convinto che questa scelta da rendere ovviamente facoltativa se praticata con determinazione rafforzerebbe la responsabilità sociale delle cooperative e con ciò la loro visibilità
Favorirebbe la partecipazione dei soci la stessa mutualità interna specie nelle cooperativa larga base sociale e stimolerebbe la fa pace tra progettuale delle cooperative oggi più di ieri essenziale
Del resto il carattere facoltativo garantirebbe una forte assunzione di responsabilità ed una maggiore integrazione dell'azienda con il contesto sociale e istituzionale
Io penso in concreto che dovrebbe essere studiato naturalmente supportato da apposita norma legislativa
Un sistema per cui le cooperative che hanno un anno particolari esigenze di capitalizzazione dovrebbero poter destinare una parte consistente dei propri utili di norma destinati a riserva indivisibile
A sostegno di progetti di alto rilievo sociale che la stessa cooperativa d'intesa con l strutture associative potrebbe concordare con le istituzioni locali e regionali
Penso a progetti a sostegno delle categorie più deboli della popolazione anziani disabili extracomunitari ed al sostegno all'attività delle mutue
E della cooperazione sociale del volontariato
Questa proposta credo salvaguardando il l'istituto della non tassabilità degli utili consentirebbe alle cooperative di rendere più evidente la pratica della mutualità
Sono consapevole naturalmente dell'indie di questa proposta ma credo che sia una strada percorribile se noi vogliamo rafforzare la nostra funzione
Il secondo tema tiene la questione la capitalizzazione
L'argomento come ha dimostrato il dibattito congressuale e argomento assai delicato
Ed io credo che ferma rimanendo la necessità dopo il congresso di approfondire le possibili modalità operative
L'aver sostenuto la necessità di affrontare non illudere una impegnativa discussione di merito si sia dimostrato una scelta positiva grazie anche allo sforzo di molti di mantenere aperta una prospettiva unitaria
Penso comunque che ogni nostro ragionamento debba partire dal presupposto che rafforzamento dell'identità cooperative il suo riconoscimento come rilevante soggetto economico e sociale siano possibili solo in quanto la cooperazione sia in grado di produrre risultati economici positivi
è evidente quindi che per una parte della cooperazione meno Papin analizzata penso alla cooperazione di lavoro
Si impone come necessaria la ricerca di strumenti e di istituti volti a favorire l'accesso di capitali per essere in grado di rispondere ad una fase di accentuata competizione che presuppone notevoli capacità di investimento
Da qui discende la necessità di affrontare il tema della nuova legislazione cooperativa
Tenendo presenti le diverse dice esigenze dei diversi settori avendo la necessaria attenzione ad evitare che le scelte non sufficientemente motivate possono essere interpretate come possibili fattori di snaturamento dell'identità cooperativa
L'attenzione con cui il nostro dibattito è stato seguito dagli interlocutori Esterni numerosi ed importanti
Gli interventi di autorevoli membri del governo a partire dal Presidente D'Alema hanno almeno in parte attenuato le legittime preoccupazioni di coloro che ritenevano che la richiesta di riforme legislative adeguate a consentire il processo di capitalizzazione delle imprese cooperative potessero mettere in discussione la natura e gli stessi valori distintivi della cooperazione anche se dovremo vigilare sull'esito di questi impegno e naturalmente su questo punto la direzione che andremo ad eleggere gli altri organi dirigenti della lega dovranno dimostrarsi all'altezza di governare una fase in cui sarà necessario saper
Tradurre inno proposte operative equilibrate gli indirizzi contenuti nel documento conclusivo ancora oggi
Siamo e questo è il terzo punto ha concluso
E in presenza di un problema relativo alle regole associative all'abilità alla vigilanza e controlli al modello organizzativo in sostanza al problema di definire le condizioni di un rinnovato patto associativo
Ancora oggi una delle condizioni della tenuta e della crescita delle cooperative risulta essere il forte rapporto
Fiduciario che queste mantengono con i propri soci l'adesione a Legacoop vissuta almeno dalla parte dei soci come garanzia di affidabilità della cooperativa
E l'istituto della vigilanza quindi nato per l'accertamento dei requisiti mutualistici viene infatti percepito dai soci e talvolta anche nella istituzioni come lo strumento attraverso il quale Legacoop
Certifica il grado di affidabilità delle cooperativa sociale noi sappiamo che non è così
Ma ciò non è sufficiente a modificare un opinione assai diffusa e purtroppo non sappiamo quanto sia difficile per la struttura associativa esercitare in modo esauriente l'attività di vigilanza e svolgere con la necessaria efficacia la funzione di tutela dei soci
Io credo sia oggi
Concludo indispensabile assumere una serie di orientamenti per rafforzare migliorare e semplificare il sistema dei controlli interni ed esterni con il fine di responsabilizzare penalmente amministratori delle cooperative e garantire la tutela dei soci questa naturalmente porta come conseguenza la questione dell'assetto dei gruppi dirigenti del suo rinnovamento
Io concludo dicendo questo mi pare che si ponga un problema come sempre Coppa i congressi con queste caratteristiche che è quello del modello organizzativo io credo che si renda necessaria adeguare la nostra struttura associativa
E credo che sia necessario partire dal fatto che la articolazione di Legacoop in territori lei che e e associazioni settoriali sia una condizione che storicamente si è determinata che ha prodotto il risultato di avere una diversità di comportamenti nelle diverse aree territorio
Io credo che il nuovo quadro politico istituzionale e mutamento dei processi economici in corso
Conti obblighi a qualificare la funzione di rappresentanza generale della lega
Con le istituzioni comunitarie con i livelli nazionali credo ci sia una funzione che qui è stata anche ripresa relativa alla necessità di modernizzare e potenziare l'anno nostro apparato di ricerca penso al potenziamento
Dell'ufficio studi penso infine che ci sia un punto relativo anche al fatto di come si sta evolvendo la normativa
Relativa processi decentramento e cioè che il nostro Paese azione debba centrale
La propria attività per un verso sul territorio per l'altro sulla specializzazione settoriale questo naturalmente
Credo ci imporrebbe di anticipare un modello federalista basato sul sistema della sussidiarietà anche se mi rendo conto che il tema appare in questa fase abbia fatti assai difficile
Risoluzione credo infine che ci sia un problema del rinnovamento del gruppo dirigente che sappia tenere conto
E valorizzare e rendere visibili a tutti i livelli il pluralismo anche territoriale
Che caratterizza la nostra organizzazione riconoscendo e favorendo la crescita di esperienze culturali risorse umane differenti per la loro per la loro formazione credo che se questo riusciremo a fare in un contesto appunto difficile saremo in grado di ottenere il massimo del risultato per quanto riguarda l'autorevolezza del gruppo dirigente e la sua capacità di essere un gruppo dirigente collegiale
Grazie Bertinelli
Diamo ora la parola al segretario democrat PD Sinistra Walter Veltroni
E vi ringrazio dell'invito
Come capirete il
Il sistema dei fili che tiene legate le storie del movimento operaio e riformista di questo Paese
Il senso di internalizzato diciamo così dei nostri linguaggi delle nostre e i nostri percorsi delle nostre storie culturali talvolta dello storie politiche
Mi consente in questo intervento di fare qualcosa di molto diverso da un saluto formale
Io avrei difficoltà questa mattina ne prende la parola tra voi a nascondere le diverse ragioni di preoccupazione che gravano in questo momento sulla situazione che stiamo vivendo
Su di uno di questi sulla guerra ieri presidente del Consiglio ha espresso la posizione del governo che posizione nella quale il nostro partito si riconosce nella consapevolezza di una
Gravità e di una drammaticità della della fase che si è aperta
Che il passare dei giorni e delle ore conferma invece di attenuare
è del tutto evidente che
L'obiettivo che ha mosso l'inizio di questa
Operazione della comunità internazionale
è un obiettivo che dovrà essere raggiunto
E cioè la possibilità per i profughi del Kosovo di tornare nelle loro case nella loro terra di ritrovare ciò che gli è stato stracciato
L'identità la cultura persino quei segni dell'esistere che sono dati dall'avere un passaporto una targa d'una macchina
Dall'avere una casa nella quale vivere
Compito nostro il compito dalla comunità internazionale evitare di compiere errori che sono stati compiuti
Troppe volte nella storia di questo Novecento e che sono stati compiuti troppe volte negli anni che abbiamo immediatamente dietro le nostre spalle
Noi abbiamo bisogno di affermare
Che la comunità internazionale e in grado di evitare catastrofi umanitari pulizie etniche
è in grado di evitare che si creino
Specie nel cuore dell'Europa
Situazioni capaci come fu per la Jugoslavia di portare come portò in quel caso
Con il conflitto in Bosnia
A trecento mila morti e a devastazioni dalle quali ancora oggi con la quale ancora oggi bisogna fare i conti
La comunità internazionale ha il dovere di fare questo
Non ha nelle sue facoltà nelle sue disponibilità
Politiche morali vorrei dire persino etiche la possibilità di girare le spalle
Di fronte a quello che stava accadendo e che sta accadendo ancora nel Kosovo
Lo ha fatto da sbagliato per diversi anni in Bosnia lo ha fatto da sbagliato in Ruanda lo ha fatto da sbagliato in Kurdistan in tante altre situazioni nelle quali la esigenza di affermare il principio fondamentale di regolazione dei nuovi rapporti internazionali
Dopo la fine dei blocchi e cioè il tema dei diritti umani
Questa questione deve essere affrontata regolamentata discipline ma deve costituire oggetto di un iniziativa ed una pressione internazionale forte
Tuttavia mentre noi siamo costretti dalla
Dalla posizione di Milosevic vorrei ricordare non solo le le dichiarazioni di questi giorni ma il fatto che anche di fronte alla
Attese da noi auspicata scese in campo dell'ONU con la dichiarazione di Kofi Annan e soprattutto con la dichiarazione di disponibilità da parte del segretario generale dell'ONU a recarsi a Belgrado per affrontare nel merito una discussione
Con Milosevic affronti tutto questo non sia venuto nessun segno positivo Manzi
Siamo venuti al di là delle parole che comunque erano già di per sé pesati in pesanti e negative sono venute risposte sul campo molto
In contrasto con
La disponibilità o la oppure semplicemente la volontà di aprire una fase negoziale e tuttavia
Lo dobbiamo continuare a cercare la pace
Dobbiamo continuare a cercare a lavorare a utilizzare ogni finestra ogni possibilità come abbiamo fatto nel corso di queste settimane fosse iniziativa vaticana o forse l'iniziativa russa
Fossero iniziative politiche o diplomatiche qualsiasi iniziativa deve essere utilizzata per cercare la pace
Io ho usato un'espressione in questi giorni e che mi sento di confermare cioè la pace giusta
Perché viviamo in un tempo in un mondo nel quale non basta che non ci sia il rumore delle armi per poter dire che c'è la pace
Se vanno avanti operazioni appunto di riduzione di compressioni di annientamento talvolta dei diritti umani Non c'è pace
E ne dobbiamo creare le condizioni per le quali la comunità internazionale sia in grado in primo luogo con gli strumenti dalla pressione politica diplomatica negoziale
E solo quando questi non riescono gli strumenti della forza ad affermare il principio di una pace giusta
Fondata sul rispetto dei diritti umani
Tutti noi sentiamo la gravità la durezza potete immaginare quanto questa la sentano
Coloro i quali ne apportano maggiormente responsabilità in sede di governo in sede politica
E tuttavia se da un lato c'è come posso dire un filo di coerenza al quale dobbiamo essere fortemente legati che unisce le decisioni comportamenti
E anche le aspirazioni con le quali noi viviamo in questa fase dall'altra
Credo abbiamo bisogno con molta forza di indicare di trovare di definire quale può essere la soluzione a questa crisi
Il cui protrarsi nel tempo rischia di provocare come ha già provocato in queste ultime ore Effetti in termini di vite civili che vanno al di là del prezzo già altissimo che si sta pagando
Da parte dei profughi del Kosovo rischia di creare anche rischi cito Kofi Annan di pericolosa estensione del conflitto dunque la politica
La politica che si è sposata con la forza deve continuare a mantenere una propria autonoma capacità di affermare che il suo linguaggio
La sconfitta dell'intransigenza di Milosevic deve
Accompagnarsi ad uno sforzo per la definizione dell'assetto di quell'area
E più in generale deve accompagnarsi ad uno sforzo per la definizione di una identità della politica europea nel campo della politica di sicurezza e di difesa che non può più essere quella che c'era quando appunto il mondo aveva un equilibrio determinato
Dal sistema di
E dunque questa è la prima ragione di preoccupazione che grava su su questi giorni e che francamente fa apparire tutto ciò di altro di cui si discute assolutamente secondario abbiamo la guerra nel cuore dell'Europa
Con i rischi ai quali ho fatto riferimento con la durezza di una questione etica e morale che dobbiamo risolvere
Da questo punto di vista da questo punto di vista questa vicenda deve essere conclusa con una affermazione dei principi della cultura e di valori delle democrazie
Ci sono organizzate nella comunità internazionale che si fondono appunto sul rispetto dei diritti umani
E dall'altro però ecco tutti quanti noi sentiamo che il rischio di un'escalation
Fino al limite che per noi
Carico di
Inaccettabili preoccupazioni
Di una possibilità di un intervento di terra che significherebbe importare una guerra nel cuore dell'Europa con la partecipazione di centinaia di migliaia di soldati con prezzi altissimi
Tutto questo ci deve caricare in questo momento di una particolare responsabilità bisogna costringere Milosevic a trattare e a creare le condizioni per le quali si possa cominciare dalle
Questioni poste proprio al Centre ragione dell'ONU per trovare una soluzione
A questa preoccupazione se le sposano delle altre certo minori cosa ci può essere di maggiore di una guerra
Una riguarda la situazione economica del Paese dell'Europa in generale e un'altra l'ultima riguarda ne parlerò tra un attimo
Le questioni che attengono alla stabilità politica e di governo del nostro paese
Io credo che tutti noi sentiamo mi riferisco alla seconda questione che che appunto con le voglio affrontare che è la durezza della situazione economica italiana ed europea tutti noi sentiamo la necessità di un cambiamento di marcia
Di un'accelerazione nei tempi della costruzione politica europea
Perché questo deriva non solo da quello che sta succedendo in queste ultime settimane ma anche da fattori di più lungo periodo la difficoltà economica del continente anche nel nostro Paese era cominciata
Ben prima della situazione che si è determinata nel corso
Fattori più lungo periodo legati a temi
A cui è più strettamente interessato il vostro congresso di cui ho trovato lecco nella relazione Colletto di Ivano Barberini
Infatti come ha detto bene Ivano nella sua relazione
La crescita dell'economia del Vecchio Continente modesta
è troppo bassa non solo per questo già basterebbe ad esprimere forti elementi di preoccupazione
E basta non solo per consentire un processo di assorbimento delle norme carico di disoccupazione che si accumulati in euro
No è troppo bassa anche per gestire in modo non traumatico tutti gli ulteriori passaggi che aspettano i Paesi europei nei prossimi anni
Sia sul piano economico monetario sia sul piano politico penso in particolare al processo inevitabile necessarie giusto di allargamento
Verso l'Europa centrale ed orientale
Rimettere l'Europa sulla strada della crescita economica deve essere per noi italiani ma per tutti i governi della sinistra tredici su quindici è una condizione del tutto
Originale io sono reduce questa mattina son tornato da Madrid dove ieri sera abbiamo collezionista del Partito socialista francese del Partito socialista operaio spagnolo abbiamo parlato esattamente di questo la grande prova nella quale
In questo ambito facendo una ancora più grande come abbiamo visto
Tredici governi di centro sinistra undici dei quali presieduti da esponenti della sinistra riformista sono chiamati oggi e quello di rimettere l'Europa sulla strada della crescita economica
è un compito a questo punto assolutamente urgente e prioritario
La moneta unica l'eliminazione del rischio di cambio bassi tassi d'inflazione e bassi tassi di interesse anche grazie all'ultima manovra della Banca centrale europea
Sono condizioni necessarie ma diciamoci la verità non sono lo si è visto ancora condizioni sufficienti
I singoli Paesi d'altra parte non possono ormai muoversi da soli secondo la vecchia logica per stimolare la crescita economica
Per questo è necessario davvero una politica europea
Un aumento del coordinamento fra le politiche economiche nazionali ed è necessario che però questo avvenga nel quadro di un nuovo orientamento delle politiche europee per la crescita e per l'occupazione io non mi sentirei soddisfatto
Se dopo un congruo periodo l'esperienza di governo da parte di forze di sinistra gli indicatori della crescita ma anche quelli dell'occupazione
Non fossero sufficientemente capaci di raccontare l'identità di una sinistra riformista che come abbiamo detto nel momento in cui questa nuova cultura si è affermato in Europa tendeva a spingere l'acceleratore in tutte e due le direzioni
A evitare che queste due direzioni fossero come sono stati con i governi della destra fratelli separati crescita economica e politica sociale per l'occupazione
Io sento una grande urgenza veramente una grande urgenza si tratta di un punto importante della battaglia politica anche che corso in Europa
Una battaglia che ci interessa sempre più da vicino non solo perché ci sono tra poche settimane elezioni del Parlamento europeo
Ma soprattutto perché lo vediamo lo vedete voi in particolare le decisioni che vengono prese in Europa sarà sono e saranno sempre più pervasive influenti sullo scenario in cui si muovono i Paesi dell'Unione l'impresa e tutti i soggetti economici
I partiti della sinistra democratica e socialista lo abbiamo fatto a Milano due mesi fa hanno proposto una diagnosi e una terapia per curare il malessere tra crescita economica
Questa dipende in parte dal modo in cui è stata raggiunta all'unione monetaria
Attraverso una seria contrazioni tutti i deficit pubblici e noi siamo stati straordinari in questa opera nella virtù che abbiamo introdotto in un Paese abbastanza scassato
Ma questa crescita economica bassa dipende soprattutto da fattori strutturali
Da cause di lungo periodo ed è questa che dobbiamo di nuovo
E a queste che responsabile politiche economiche nazionali e comunitari devono secondo noi prestare attenzione
La prima causa è legata al declino e per me questa è la questione più importante
è legata declino storico degli investimenti in Europa
Si potrebbero tracciare su un grafico i dati degli investimenti del tasso di disoccupazione in Europa e vedere facilmente come a partire dal mille novecentottanta al declinare dei primi corrisponde l'aumento del secondo
Esattamente il contrario avvenuto negli Stati Uniti dove il tasso di disoccupazione diminuito a fronte di un ciclo espansivo di Investimenti sia privati che pubblici e collettivi l'Europa fa i conti oggi con gli effetti di un prolungato ciclo di politiche restrittive
Che complici gli elevati tassi d'interesse complice la lentezza del processo integrazione comunitaria ha determinato un ritardo in molti settori a tecnologia avanzata e a domanda crescente rilanciare gli investimenti pubblici e privati in Europa e quindi il primo obiettivo da perseguire con le reti transeuropee
Con le politiche nazionali con le politiche strutturali a favore delle Regioni svantaggiate con il ricorso a strumenti innovativi di finanziamento degli investimenti
Compreso il ricorso a schemi misti fra pubblico e privato e compresa l'immissione di nuovi e specifici titoli obbligazionari europei
Per quanto mi riguarda insieme al
Ci sia un'emissione di buoni europei
Per fare un grande piano di investimenti per tutto il tema della formazione e della ricerca
Essendo questo il campo nel quale il nostro continente vive una condizione di squilibrio rispetto alle altre realtà più competitive del mondo particolarmente grave e difficile
Non è il risparmio che ma anche in Europa anzi il problema è proprio di convertire risparmi in eccesso degli europei Investimenti che modernizzi non la struttura produttiva le reti infrastrutturali del continente e sostengano il debole ciclo economico
A questo fine anche gli strumenti di politica dall'alto dalla domanda vanno messi in campo ad esempio consentendo un'interpretazione del Patto di stabilità
Che escluda l'obbligo di aggiustare l'eccesso di deficit pubblico che si sta creando in tutti i Paesi in conseguenza del peggioramento del ciclo economico
è una vecchia proposta che fece Valéry Giscard d'Estaing quindi non è un pericoloso estremista di sinistra che propone di introdurre un elemento di compensazione che Possa in qualche misura mettere in relazione i parametri con i cicli che l'economia attraversa cosa della quale per effetto dei dati che avvertiamo in Europa credo si senta un bisogno fra i fattori strutturali che frenano la crescita economica nel lungo periodo dell'Europa credo che si debba annoverare anche l'eccessiva rigidità delle regolamentazioni pubbliche però con un'avvertenza
Un'avvertenza che non è di poco conto dal punto di vista politico mentre da destra l'unico imputato è il mercato del lavoro
La sinistra democratica e riformista pensa a tutte le rigidità e non solo a quella sull'uso del lavoro
E pensa che il peso d'aggiustamento strutturale non possa e non debba ricadere a tutto scapito delle condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori e delle lavoratrici europee in un vorrei cioè
Che è un elemento di virtù del nostro Paese l'aver rotto l'elemento di competitività dato per esempio dai le possibilità di
Competizione sui mercati
Rese più facili dalla fragilità della nostra moneta venga compensato con interventi che avvengono sulle condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori e delle lavoratrici
Bisogna invece guardare a tutte le rigidità anche a quelle che bloccano l'espansione dei mercati dei beni dei prodotti e dei servizi
Bisogna guardare alle regolamentazioni inefficienti che rallentano impediscono i processi di innovazione e di crescita imprenditoriale
Bisogna combattere con durezza la burocrazia ho visto che ieri D'Alema è stato usato un'espressione rotonda da questo punto di vista e bisogna farlo avevamo cominciato con le leggi Bassanini bisogna dare accelerazione questo processo
Bisogna puntare comunque a una vera liberalizzazione del sistema economico
Che consenta però pari opportunità che smantella delle barriere all'accesso che riduca le rendite di posizione
Che permetta attraverso un sistema finanziario anche suo più libera e più efficiente l'afflusso di risparmio a favore dei progetti d'impresa più meritevoli io metto in questo capitolo dentro questa concezione
La discussione che voi avete sviluppato in questo congresso che ho sentito adesso una parte degli interventi che si sono succeduti nel momento in cui ero presente che ho visto nelle azioni Barberini
Attorno al tema la capitalizzazione delle cooperative
E alla proposta che qui è stata avanzata e che mi pare si basi su un distinzione tra le riserve indivisibili e quelle di visibili che ho visto è stata sia dal ministro delle Finanze sia dal presidente del Consiglio considerata
Pur nella consapevolezza di quanto questa attraversi anche un mondo come quello della cooperazione considerata con attenzione
Come si vede bene l'Europa di fronte grandi scelte politiche
Nella politica estera e di sicurezza nella politica di allargamento nella riforma delle sue istituzioni anche in seguito alla crisi dalla commissione e poi la politica economica industriale e del lavoro
Che aveva pensato che una volta realizzato l'Euro l'Europa sarebbe diventato una semplice questione per tecnocrati
Non avrebbe più essere più velocemente smentito dall'incalzare degli avvenimenti di questi primi mesi del novantanove le priorità infatti sono tutte politiche
Hanno a che fare con le strategie per il futuro di tutti i paesi europei e dopo lo scoppio del conflitto nel Kosovo hanno a che fare con una vera e propria emergenza politica europea
In questo contesto non possiamo non apprezzare il fatto che sia stata attribuita all'Italia è un italiano il ruolo di presidente della Commissione europea
C'è in questo riconoscimento non solo l'apprezzamento per una persona ma mi sento di dire il riconoscimento all'apprezzamento per un'esperienza di governo che per parte mia ho più da vicino condiviso ma che riguarda il complesso delle forze politiche che hanno dato vita all'Ulivo e oggi al centrosinistra e ne approfitto per dire pensando ai titoli dei giornali di oggi
Quanto tutti
Nessuno escluso
Dobbiamo conservare con gelosia e con
Con particolare cura questa creatura politica che è consentito allo schieramento riformista italiano di diventare forza di governo insieme tutto insieme per la prima volta nella storia di questo Paese ogni elemento di frizione
Di
Drammatizzazione dei contrasti
Ogni elemento che tende in qualche misura restringere il campo il l'aria dentro il quale si esprimono le culture politiche che fanno riferimento all'Ulivo finisce può consumare l'Ulivo il centrosinistra
E siccome nessuno più di me per ragioni di e
Tutti conoscono a cuore
Il destino e la prospettiva della convergenza delle forze delle cultura riformista di questo Paese
E proprio da me che viene un appello particolare come segretario del più grande partito della sinistra italiana e del più grande partito della coalizione
A non sciupare questa creatura che abbiamo costruito
Se questa creatura sarà lacerata come
Nella figura letteraria che tutti noi abbiamo presente della corpo squartato da cavalli che marciano in direzioni opposte
Alla fine sul campo resterà probabilmente la soddisfazione di averle dette l'uno all'altro ma resterà anche un governo della destra che credo quanto tutti nuovi non vogliamo che si riproponga
Aggiungo un'altra cosa io sento che ne abbiamo bisogno di un quadro di stabilizzazione politica
Ne parlerò alla fine
Ma che la stabilizzazione politica passa per le regole ma anche per la volontà politiche ciascuno di noi deve mettere la sua
Dunque
Noi con il governo Prodi e con il governo D'Alema ci siamo posti il compito di stimolare il cammino verso la liberalizzazione delle strutture economiche verso la costruzione di un assetto dei mercati più aperti e più trasparente verso una profonda riforma come dicevo la pubblica amministrazione
Obiettivi che ragionando con la mentalità di un tempo potrebbero apparire strani per le forze della sinistra ma che strani non sono affatto
E proprio la storia radicamento del vostro mondo del mondo tra cooperazione in Italia dimostrano da quanto lontano vengano e quanto profonde siano nella cultura della sinistra italiana
Le tendenze anti dirigista la scelta solidaristica la costante ricerca di un equilibrio tra mercato e Stato
L'attenzione verso forme di soluzione dei problemi collettivi che non mettano a rischio la libertà di scelta individuale e la libertà d'impresa
Nessuno meglio del mondo la cooperazione può apprezzare sostenere la direzione di marcia su cui ha lavorato e lavora la Sinistra democratica e riformista in Italia
Liberalizzazione dei mercati riforma solidaristica del welfare
Passaggio da un modello burocratico e dirigista dell'azione pubblica a un modello federale e centrato sul risultato
Diffusione dell'azionariato riforma dei mercati finanziari riarticolazione della proprietà delle imprese al di fuori delle ristrette logiche del capitalismo familiare
L'impresa cooperativa nasce storicamente dall'obiettivo di mettere insieme il mercato e la solidarietà ed ha l'obiettivo di promuovere la diffusione della proprietà di impresa
Far convivere in altri termini l'accumulazione gli investimenti la formazione del capitale da un lato con l'equità la possibilità di accesso per le fasce più deboli della popolazione l'autorganizzazione sociale dall'altro lato
Se guardo bene a questo che potrei definire come il marchio d'origine della cooperazione in Italia
E in tutti gli altri Paesi europei penso ad esempio la Gran Bretagna mi sembra francamente artificioso inutile il dibattito che qualcuno vorrebbe suscitare sull'efficacia di questa forma d'impresa
Mi sembra anzi ve lo dico non per cortesia nei confronti de la sede che mi ospita ma per convinzione nella quale avremo modo di discutere anche in un'altra circostanza quando svolgevo funzioni responsabilità istituzionale mi sembra di ravvisare nella tradizione cooperativa qualcosa di molto moderno
Elementi importanti di orientamento direi etico per un mondo quello della globalizzazione che non può pensare solo la finanza i profitti ma deve occuparsi seriamente
Della qualità dell'innovazione dell'occupazione della coesione sociale dei bisogni degli individui delle pari opportunità del capitale umano
Liberalizzazione dei mercati dimensione europea non significano appiattimento del pluralismo e della competizione istituzionale
Le forme d'impresa sono diverse ed è bene che esistano tante possibili forme in cui organizzare i processi di produzione di investimento
Da scegliere a seconda dei casi dei settori e anche quando è il caso attraverso una seria dinamica competitiva
Il pluralismo garantisce tutti
Consumatori e cittadini anche quando si tratta di pluralismo delle forme di impresa e le storie e la storia dell'economia italiana non solo la storia antica ma anche quella molto recente ci dimostra quanto vi sia bisogno di pluralismo
D'altra parte se guardiamo al ruolo che il mondo alla cooperazione ha svolto in Italia negli anni più recenti non possiamo non restare colpiti dai risultati che sono stati raggiunti
Risultati che dimostrano l'efficacia della formula la sua modernità la sua presenza lì davanti in alcuni processi principali di trasformazione strutturale che hanno interessato l'economia italiana negli anni novanta
Faccio alcuni esempi
Per esempio la grande ristrutturazione tuttora in corso nel settore terziario si tratta del principale fenomeno strutturale degli anni Novanta così come quello degli anni ottanta era stata la spinta ristrutturazioni industriali
In molti settori del terziario l'impresa cooperativa è stato un attore dinamico innovativo in alcuni addirittura trainante delle ristrutturazioni
Che ci stanno restituendo settori più competitivi più moderni più vicini ai bisogni dei consumatori o penso ancora in secondo luogo all'attività di promozione di nuove imprese soprattutto nel Mezzogiorno
Imprese finanziate con un circuito di mutualità interno all'universo cooperativo
Ho penso in terzo luogo per noi non è poco all'espansione dello cooperazione
Quando guardo i dati mi accorgo che le cooperative della lega hanno segnato nel novantotto un intervento un incremento occupazionale del quattro virgola nove per cento superiore di ben quattro punti a quello medio nazionale non possono concludere questa forma d'impresa ma è una conclusione persino lapalissiana
Funzione ed efficace per l'economia italiana
A meno che non si creda come qualcuno nei mesi passati sembrava credere
Che un'impresa possa definirsi moderna solo se non reinveste i suoi profitti riporta all'estero e riduce l'occupazione
Un'idea ben strana di modernità sarebbe questa inaccettabile non solo dal punto di vista politico ma anche da quello economico un'idea che contrasta con la strada maestra dello sviluppo economico dove l'impresa non si confronta solo con il mercato ma è attore sociale più generale
E dove lo sviluppo se vuole essere stabile e duraturo dipende dall'investimento in innovazione in capitale umano e non solo dal livello dei profitti
Una moderna forma di impresa cooperativa deve dunque riconoscere gli aggiustamenti le discontinuità da introdurre rispetta la tradizione per stare al passo con i tempi
Molte innovazioni sono state introdotte negli ultimi anni e molti provvedimenti le hanno accompagnate soprattutto mi preme ricordare gli spazi aperti dal patto sociale dalla nuova fase la concertazione
Che ha coinvolto tutti i rappresentanti del mondo dell'impresa riconoscendo forse per la prima volta in modo compiuto quel pluralismo d'impresa che come ho detto è uno dei punti di forza del nostro sistema economico e sociale e anche dalla nostra visione dell'economia italiana
E vorrei anche sottolineare fra gli elementi che sono stati al centro poste banche congressuale le potenzialità dell'impresa cooperativa nei settori dei servizi di welfare dei servizi sanitari di servizi di pubblica utilità locale
Sono convinto che in tutti questi campi oltre che in quelli di storico insediamento la tradizione dell'impresa cooperativa non sia un residuo del passato ma sia e possa diventare sempre di più veicolo di modernità ed innovazione
Una tradizione che mette insieme interessi economici logiche di mercato vincoli di efficienza con l'etica della responsabilità all'obiettivo da la solidarietà la strategia dell'investimento di lungo periodo
Non è forse proprio questo
Ciò di cui si parla in tutto il mondo quanto si riconosce l'importanza crescente di un terzo settore dell'economia
E non è forse proprio di questo che si parla quando ci si preoccupa della scarsa propensione dell'investimento al pensare sul lungo periodo
Che emerge nei mercati dei paesi più avanzati e in Europa in particolare e non è tutta l'Italia e la terza e ultima considerazione che vorrei fare
Che costituisce elemento di preoccupazione che oltre la guerra la situazione economica in questo momento pesa meno pesa su di me e non è tutta l'Italia
Che deve ricominciare a pensare io uso un'espressione di una persona che
Mi è cara ad avere pensieri lunghi cioè ragionare in termini di politiche di modificazione strutturale di politiche riformiste autentiche ma c'è una condizione perché tutto questo si realizzi c'è una condizione per la quale in Italia ci possono essere delle politiche di lungo periodo come sono
Tappe e questa condizione e la stabilità politica
La stabilità politica è data come ho detto dalle condizioni delle relazioni tra le forze politiche ma è data anche dalle regole del gioco
è chiaro che in questo momento la guerra sovrasta
Qualsiasi altra cosa compreso il referendum per il quale si voterà dopodomani
Però io vorrei ricordare a tutti noi
Che ora la partita la posta in gioco di questo referendum è chiaro
L'alternativa è il mantenimento di l'attuale legge o la riapertura di una fase di innovazione istituzionale che porti il sistema politico italiano a chiudere la sua transizione verso un sistema di autentica democrazia dell'alternanza
Se il referendum passasse quando dico non passasse mi riferisco anche a questa campagna che oltre alle condizioni obiettive viene alimentata per non andare a votare il risultato migliore che potrebbe capitare
E quello del mantenimento dell'attuale ci ma io vorrei ricordare a tutti noi che con l'attuale legge noi in due legislature novantaquattro novantasei abbiamo avuto governi che si sono dovuti comporre senza che vi fosse un accordo programmatico governi che sono esplosi uno è stato anche il nostro che ha tenuto molto grazie all'Euro ma che poi ha esploso perché non aveva il vincolo del voto dei cittadini
E vorrei aggiungere questo lo dico a alle donne e agli uomini della sinistra riformista italiana che è del tutto evidente che dal punto di vista proprio delle prospettive della sinistra riformista
L'idea di tornare con l'attuale legge elettorale in una campagna elettorale con un accordo di desistenza con Rifondazione comunista dopo quello che è successo
In occasione del governo è quello che sta succedendo in questi giorni è un'idea difficilmente praticabile ma dobbiamo sapere che con quella legge che è una legge bislacca settantacinque più venticinque senza un accordo di quel tipo si perdono le elezioni
Allora o noi siamo in grado di rimettere in moto un elemento dinamico che per noi deve portare ad un sistema elettorale a doppio turno quale quello che è stato definito dalla proposta di legge presentata dal governo è sostenuta dalla maggioranza ma questo potrà avvenire solo sei referendum passerà se referendum non passerà
O ci terremo la legge che c'è con mesto di sconfitta abbastanza annunciata oppure peggio perché si sente circolare si tornerà ad un sistema proporzionale
Con tutti i rischi e con tutte le contraddizioni che questo comporta per la questione politica italiana centrale che la questione della stabilità di governo ed è la possibilità dentro la stabilità di fare politiche riformista
Dunque bisogna pensare lungo
E allora
Alle cooperative dice cooperatori italiani io mi sento di dire in conclusione questo
Le vostre imprese sono un patrimonio per il Paese sono una realtà concreta fatta di migliaia di realtà imprenditoriali migliaia di miliardi di lire di fatturato centinaia di migliaia di occupati
Una realtà che dimostra con i fatti che è possibile far camminare insieme mercato e solidarietà efficienze mutualismo attività economica ed etica politica
Una realtà che dà corpo e consistenza ad uno dei valori più importanti la Sinistra democratica e riformista
Quello che rifiuta la scissione fra interessi individuale azione collettiva per questo vi ringrazio a nome del mio partito dei Democratici di sinistra
Di confermo le ragioni di amicizia di solidarietà di impegno comune la stima che nutriamo nei confronti delle vostre iniziative del vostro lavoro e auguro a voi a questo congresso e alle vostre attività quotidiane
Buon lavoro
Ringraziamo in Walter Veltroni il segretario di una forza che consideriamo amica sensibile alle ragioni del movimento operativo
Amicizia Elisabetta per attrarre confermate anche stamattina c'è vediamo ora verso la fase finale lavori congressuali prego i delegati e restare seduti
Ha ora la parola
Sta arrivando sta arrivando Bassolino sarà qui ma pochissimi minuti
Ha ora la parola la delegata Maria Antonietta Corbo lega accorda la Basilicata
Prego nuovamente i delegati dei voler restare seduti deve garantire un po'di silenzio per cortesia
Allora voglio innanzitutto ringraziare il presidente Barberini per favore scusa per
Vi invito ancora a sedere a garantire un po'di silenzio che non si può avere dell'intervento in questo clima
Allora voglio innanzitutto ringraziare il presidente Barberini per la sua relazione che è stata veramente incisive precisa nell'affrontare i temi che la cooperazione in questo momento
Sta vivendo e nel dare indicazioni chiare su come e cosa la cooperazione deve essere e permettetemi di manifestare il mio sentimento di solidarietà sia come donna che come cooperativi c'è per il popolo kosovaro
Come cooperative ed abbiamo dato il nostro contributo economico e speriamo di liberarci anche dagli impegni lavorativi per portare anche il nostro contributo fisico c'è veramente bisogno di volontariato in questi luoghi in questo momento
Le parole dette su e per la pace sia del presidente Barberini che dal sentito intervento di Roberto uno di questi devono farci riflettere
Il senso della cooperazione deve entrare nella formazione dei giovani che cos'è la cooperazione deve essere insegnata secondo me nelle scuole
Un individuo va educato e seguito sin da piccola se per convivere con i suoi simili in un mondo che sempre più piccolo e dove ormai sappiamo in tempo reale quello che accade anche nei luoghi da noi più lontani
Ma anche comunque ancora estremamente fragile precario nei suoi equilibri quello che oggi sta accadendo vicino a noi ci scuote ci spaventa a ma sappiamo che una parte del problema non dimentichiamo i curdi nel Sudan le donne dell'Afghanistan
Noi abbiamo scelto di essere cooperatori e questa è un'opportunità e come tale va vissuta oltre che nella propria impresa anche nella vita e i messaggi che trasmettiamo agli altri devono essere forti e precisi
Detto questo permettetemi di presentabili un po'il nostro vissuto come Regione
Questo trentacinquesimo Congresso nazionale di lega cooperative non solo ci deve permettere di discutere sul ruolo della cooperazione in Italia
Ma anche di poter ripresentare far conoscere la Lega regionale delle cooperative di Basilicata in riferimento ai grandi mutamenti economici e culturali di questa Regione
Oggi la Basilicata presenta una dinamicità economica ricca e veramente interessante in cui si coniugano diversificati elementi di sviluppo
Ma c'è la grande industria c'è l'attività industriali sostenuta da finanziamenti pubblici c'è la concertazione tra vari enti locali che hanno dato vita a patti territoriali
C'è la piccola impresa che si è strutturata su principi economici della flessibilità occupazionale andando anche in deroga alle normative sindacali
Quindi un modello di sviluppo che tocca tutti gli ambiti regionali e che è capace di un coniugare le diverse sintesi dello sviluppo economico in cui ormai ognuno assolve ad una funzione economica sapendo che sempre di più
Bisogna agire in un sistema aperto competitivo in cui però servono delle regole di governo prima che nazionali regionali
A questo sviluppo occorre che segua con coerenza una qualità amministrativa capace di eliminare le difficoltà di impresa che una politica di intervento mirata a creare sul territorio infrastrutture
La viabilità da il mare da ammodernare il turismo da incentivare la commercializzazione dei prodotti agricoli da sviluppare un esempio positivo nell'abbiamo avuto sul Po attraverso la MOC
E comunque vi è stato in questa regione l'aumento del prodotto interno lordo l'aumento del valore aggiunto pro capite ed è una delle regioni che esporta di più all'estero
Dentro questo sistema secondo noi aperto c'è la storia e il futuro della lega delle cooperative di Basilicata
Su cui grava più di tutti la responsabilità di promuovere impresa e di contribuire a rinnovare il sistema di governo di imprenditoria rizzare i mutamenti in atto nella realtà produttiva e di concorrere pur nell'autonomia dei ruoli a migliorare la qualità dell'amministrare la cosa pubblica
Questa funzione ci spetta proprio perché continuiamo a rispondere a quei principi e quei valori rappresentati dalla centralità dell'uomo dei suoi bisogni e la realtà esterna
Noi abbiamo da tempo acquisito il concetto che il bisogno né né più solo dettato dalla povertà e dal disagio ma dalla necessità di vivere meglio
E che fa l'impresa non significa più organizzare le marce Anita e merci mentale e contentarsi del salario della sopravvivenza
Ma essere dentro in un sistema di produttività e di guadagno ed intervenire nel di nanismo economico e produttivo della nostra regione
Quindi non siamo qui a questo trentacinquesimo comprende compresso a chiedervi un sul di sostenerci a giustificare la presenza ma siamo qui per confrontarci e capire meglio come possiamo capitalizzare questo nostro essere stato impresa in Basilicata
E come possiamo utilizzare al meglio i saperi di questa economia né solitarie che qualifica il nostro essere lega delle cooperative nella realtà nazionale
In Basilicata la cooperazione può essere un particolare strumento di sviluppo che può agire da solo o anche agli assi con interessi forti su particolari obiettivi
L'Energia con il petrolio le questioni ambientali l'agricoltura e la valorizzazione dei prodotti ortofrutticoli e la loro collocazione sui mercati nazionali ed europei il turismo il sociale
Risorse queste che possono e devono diventare vere opportunità di sviluppo e di occupazione e che richiedono grandi capacità progettuali di realizzazione di gestione
Oltre che notevoli risorse finanziarie a questo ne chiediamo che si interessino ai si confrontino anche le cooperative nazionali sapendo che le nostre opportunità possono diventare grandi operazioni imprenditoriali
Ci sono già degli esempi interessanti sperimentati ad esempio con Coop Fond e con il PCC PL di Reggio Emilia
Proprio guardando a questi elementi di nuova progettualità economica alla lega diversificata si è dotata di alcuni strumenti imprenditoriali per creare nuove occasioni di lavoro e svolgere un ruolo di guida nei confronti della base sociale
La stessa cooperazione sociale artista acquisito un ruolo importante nei servizi di carattere socio assistenziale educativo e socio sanitario adesso l'obiettivo è quello di definire una rete di servizio su base sovracomunale
Andando al superamento di municipalismi cadde il discrimine tra realtà di che realtà povere
L'obiettivo è quello di realizzare piani territoriali socio assistenziali al cui centro ci siano uomini e donne con il proprio disagio e alla cui base però c'è un'ampia comunità territoriale motivata da una reale cultura della solidarietà
La realtà di Basilicata è cambiata e con essa e modificato il modo di essere cooperazione senza però rinnegare i valori della mutualità del vincolo solidale dei soci
Oggi c'è però qualcosa che non è ancora cambiato per la lega di Basilicata
E l'onerosità dell'accesso al credito e le forme economiche molto restrittive che pesano sugli affidamenti tutto questo fa ancora la differenza oggi tra la cooperativa del nord e quella del Sud
L'altra questione che si rivendica e che l'impresa cooperativa debba poter accedere a tutte le forme agevolate previste dalle leggi italiane ed europee
Si rivendica che l'impresa cooperativa sia alla pari delle altre impresa dal momento che lo stesso il rischio di impresa
Il nostro impegno nella lega non è solo quello di essere dei soggetti politici aperti e disponibili al rinnovamento delle istituzioni ma è soprattutto quello di essere soggetti economici
Convinti che nella lega possa realizzarsi una democrazia dell'economia sul sin qui lo sviluppo si coniuga ad una corretta ed umana modernizzazione
Grazie Corbo anche per il la la correttezza rispetto dei tempi e la parola adesso a Ivan Soncini cc PL di Reggio Emilia
è in sala Ivan Soncini
Se non c'è la parola Gianni Gaboardi associazione pedonali circoli cooperativi lombardi
è in sala
Si tiene un congresso separate evidentemente io non ho altri iscritti a parlare a
Sì Bassolino arrivato vorrà forse sedersi prima di di
Sarà la tribuna io pregherei
Qualcuno di di sollecitare Soncini oca guardi si nei pressi
Ramponi
Allora recuperiamo tampone
Che è responsabile della federazione
Tre il fine nel frattempo è arrivato il ministro Bassolino che salutiamo cordialmente
Fetta questo lo dico
Allora la parola carponi
Soltanto alcuni mesi fa la comunità trentina fu particolarmente colpito colpita da uno dei tanti strumenti di guerra che oggigiorno sono alla nostra tragica attenzione
La tragedia al Cermis con l'arrivo di una decisione recisione da parte di un aereo statunitense dei cavi della funivia di Cavalese
E che determinò la morte degli eventi persone colpì non poco la alla comunità trentina come dicevo ma anche quella nazionale e internazionale per la vasta eco che le De Rigo e per le modalità in cui essa si svolse e ancor più colpirono le conseguenze
Processuali e i responsabili di quel delitto sono tutti assolti con una manifestazione di arroganza
Che mai avremmo potuto immaginare così come mai avremmo potuto immaginare ed è stato bene manifestarlo in questo nostro congresso
Il nostro disagio lo stato di preoccupazione l'ansia che ci coglie lo sdegno che ci assale di fronte alla situazione determinatasi nei Balcani così come mai avremmo potuto pensare che il pensiero debole di questo secolo che mestamente chiude il secondo millennio fosse in grado di concepire e partorire con inaudita brutalità quanto sta accadendo alle porte di casa nostra
E proprio per i valori di ideali di fratellanza di solidarietà umana che in quanto cooperatori quotidianamente manifestiamo
Giusto condannare la soluzione dei conflitti inter etnici attraverso il ricorso della guerra non mi dilungo su questa parte chiedo soltanto alla presidenza e dal Congresso che si predisponga un con documento e che il Congresso approvi una mozione un ordine del giorno su questo o previste problema
Mi voglio rifarmi ad alcuni punti della relazione ed anche del dibattito che ne conseguito
Per gli interventi che si sono succeduti e incominciò con la questione dell'unità del movimento cooperativo
Molto opportunamente è stata attualizzata questa problematica nella relazione del Presidente Barberini
Credo che sul territorio in varie realtà si siano sviluppati nel corso di questi anni
Processi unitari convergenze politiche intese operative fra lei prese i consorzi e gli strumenti del movimento cooperativo italiano
Io ritengo comunque che si occorra da parte nostra uscire da una visione meccanicistica del problema dell'Unità che si sta svolgendo a livello territoriale
Non vorrei apparire per questo determini istanze
Ma lo dobbiamo considerare che quando consorzi cooperative
Strumenti del movimento incominciano tra di loro ad interagire arrivando anche a forme di fusione tra di loro
Decade a promuovere crescenti sinergie imprenditoriali nell'unico
E determinante interesse quello delle cooperative tali buoni scusa io correggo la la la il congresso di fare silenzio perché un brusio francamente fastidioso
Quello delle cooperative e dei loro soci ritengo che occorra fare un passo ancor più in avanti sul piano dell'unità del movimento
Giacché questi processi
Mettono in discussione fatalmente gli stessi riferimenti associativi
Perché i consorzi le imprese di strumenti dal movimento incomincia ad avere più riferimenti associativi sul territorio dea un'osmosi un'integrazione tra le basi sociali del movimento cooperativo a livello territoriale
E questo è stato promosso assecondato si è sviluppato con noi il nostro sostegno occorre comunque che sia determinato quel quadro politico di riferimento che non può non essere costituito dall'addio su scala territoriale di un processo di unità
Delle associazioni del movimento cooperativo o in nazionale
Perché diversamente si mettono in discussione gli stessi riferimenti associativi da parte delle imprese che hanno promosso quelle quelli è percorsi unitaria e quali facevo un riferimento e vero ieri c'è stato l'intervento del presidente della Confcooperative Marino coloro che ha raddrizzato non poco la barra verso una soluzione che giudicherei giudicherei per noi è impraticabile cioè una soluzione che vede l'unità del movimento cooperativo a livello centrale cioè a livello
Di logiche
Tra virgolette tutte di Palazzo romane lasciando poi sul territorio i riferimenti associativi e i riferimenti anche unitari che si sono sviluppati tra le aziende
Appesi quindi non si sa a che cosa in una situazione sicuramente di estrema difficoltà dal punto di vista del raccordo con le strutture associative di appartenenza per quanto riguarda la promozione d'impresa cooperativa
Vorrei soffermare l'attenzione su alcuni aspetti che riguardano le difficoltà che si incontrano in alcune aree ad alta intensità copre densità cooperativa e con situazioni diffuse di piena occupazione
Nonché are Kit Carson accompagnate da situazioni vuol fare State più avanzate e soddisfacenti quanto quanto queste quanto accade in Trentino
Pur tuttavia per quanto ideale possa essere una società e per quanto civilmente avanzata noi riteniamo su questo che
Una c o società esprime sempre comunque delle contraddizioni che vanno risolte ed una domanda che va soddisfatta
Noi modesta parte ci candidiamo a far questo in modo particolare nella rimessa in discussione per quanto ci riguarda in Trentino dal Welfare State provinciale che sicuramente tra i più avanzati a livello a livello nazionale
Per quanto riguarda ancora la promozione d'impresa cooperativa in queste aree in modo particolare si registra una difficoltà crescente nella costituzione di imprese cooperative
Ordinarie a partire da nove soci si afferma al contrario il fenomeno della piccola società cooperativa
Ritengo che una verifica vada compiuta in sede nazionale circa le esperienze che si stanno realizzando in cui attraverso la promozione di nuova imprenditorialità cooperativa attraverso la forma della piccola società cooperativa
Per l'esperienza che noi stiamo realizzando notiamo che le figure interessate alla proveniente alla promozione di questa forma d'impresa sono figure particolari che hanno già avuto esperienze imprenditoriali che ritengono di dover riprendere un percorso di attività imprenditoriale oppure figure che sono già occupate interni al mercato del lavoro e che per le esperienze professionali realizzati interno per proroga percorre attraverso la costituzione della piccola società cooperativa
Una esperienza di auto imprenditorialità ancora si stanno avvicinando alla piccola società cooperativa
Figura che provengono e lei agli ex dal mondo degli extra comunitari sono figure nuove che per modalità di approccio alla problematica cooperativa
Chiedono e pongono nuove nuove domande e chiedono nuove risposte da parte del movimento cooperativo in alcuni casi faccio notare che la di screening discrimine tra l'impresa cooperativa Pico piccola impresa cooperativa
E l'impresa privata o familiare e talmente stretto che pone anche questo nuovi problemi alla movimento ritengo che questo aspetto meriti una vostra riflessione ed un mostro approfondimento
Consideriamo di estremo valore
Di interesse sul piano politico impellente due attuale l'impegno profuso da Legacoop nazionale nella prospettazione di soluzioni tali da determinare un nuovo appeal
Ho attrattività all'in veste d'investimento finanziario nella forma di capitale di rischio all'interno dell'impresa cooperativa
Riteniamo al tempo stesso necessario assicurare per le proposte che andremo a formalizzare in sede di modifiche legislative
La prevalenza del carattere mutualistico e solidale dell'impresa cooperativa
In sostanza riprendendo anche quanto è stato detto in diversi interventi la remunerazione del capitale di rischio dovrà essere tale da garantire il il carattere mutualistico appunto e solidale
Dell'impresa cooperativa
Riprendo un par di passaggio molto efficace non poteva essere diversamente fatti ieri a questo riguardo dalla Presidente del Consiglio D'Alema
A proposito della segmentazione dell'impresa cooperativa la grande e la media la piccola impresa cooperativa e come questo filo diceva egli si tende perché le esigenze sono diverse ma non si spezza
Al tempo stesso
Bene per quanto riguarda la piccola impresa cooperativa ed anche la media impresa cooperativa
Ritengo da parte nostra che occorra un ulteriore approfondimento per quest'area del movimento
Anche a riguardo dell'elaborazione ha riferito ad alcuni particolari strumenti tra questi segnalo il ruolo dei Consorzi fidi
Se ne discute a livello nazionale Sole ventiquattro Levin giorni scorsi attualizzato ancor più la problematica che investe l'operatività dei consorzi dei consorzi il cd
E siccome si va anche in questa direzione a delle innovazioni legislative sarà bene da parte nostra
Prestare una particolare attenzione per il ruolo che i Consorzi fidi hanno fin qui svolto nel sostegno della piccola media impresa intervenendo a garanzia del
Dalle cooperative sostenendo piani di sviluppo solo attraverso fondi di garanzia con capacità anche di contrattare con lei il sistema creditizio Urban bus basso costo del del del denaro
Ebbene in presenza del fatto che oggi il costo del denaro carrello
Diminuito in presenza del fatto che diverse imprese già sostenute da questi da questi consorzi fidi si sono affermate sul mercato e si sono fermate dal punto di vista imprenditoriale riteniamo che una attenzione vada vada posta a questo o riguardo dal dicendo appunto di rielaborazione complessiva della tematica finanziare che interessa le nostre cooperative il quadro delle alleanze e termino
Noi verifichiamo sui territori in particolare
Per quanto ci riguarda in Trentino l'esigenza e anche ritengo per la portata della nostra elaborazione dell'innovazione che intendiamo introdurre sul piano legislativo ritengo che sia necessario determinare un nuovo quadro di alleanze per il nostro movimento per quanto ci riguarda in modo particolare
Riteniamo indispensabile che si proceda da parte del Parlamento so piogge in sede referente intesa a far in Commissione al Senato il disegno di legge sulla socio lavoratore che si proceda con c'è e Rita in questa direzione perché venga licenziato dal Parlamento questo disegno disegno di legge questo ci consente su diverse tematiche
Affrontare in maniera diversa il porre il problema
Con o il sindacato soprattutto per quanto riguarda tutte le questioni legate all'esternalizzazione di servizi pubblici ma non solo all'esternalizzazione di servizi anche dalla parte delle imprenditoriali privata
Mi fermo qui perché il tema o no sei sì cui se no no no no mai sorelle Elena che lo questo ambiente aveva richiamato soltanto questi punti grazie bene grazie Ramponi
Allora la parola il ministro del lavoro Antonio Bassolino che
E naturale e ci auguriamo ma siamo certi costruttivo epilogo del nostro congresso seguirà naturalmente la replica delle
Presidente
Sì io vorrei esprimere in modo
Molto essenziale come è giusto fare siamo conclusione del congresso che
Tra un po'vedrà la luce applica del presidente Barberini il mio forte apprezzamento
Per l'impostazione del Congresso per la relazione il senso di tutto il dibattito
Riuscire a costruire un nuovo patto con lo Stato
In grado
Di fare assolvere alla cooperazione
Che è stata ed è una grande forza storica un con una grande storia alle spalle
Il ruolo che le compete che è possibile
Di grande forza del futuro
Un nuovo patto con lo Stato su tutti i grandi temi
Con i quali la cooperazione puro vuole fare i conti fino in fondo
I temi dello sviluppo e della solidarietà
Della riforma dell'UE il far
Di una crescita del Mezzogiorno d'Italia
Obiettivo che in la relazione di Barberini ha considerato giustamente fondamentale e prioritario
Questo nuovo patto è possibile che si costruisca lo hanno già detto il presidente del Consiglio ministro Visco altri
Lavoriamoci assieme
Mi sembra uno degli orientamenti delle decisioni che dal congresso può venire con la piena disponibilità del governo
Impegniamoci a costruire assieme un nuovo patto del mondo della cooperazione con lo Stato
Mi sembra un obiettivo giusto anche per fare i conti con la delicata fase che di fronte a minori
Delicata ed impegnativa e che vede dati anche contraddittori fra loro
Abbiamo proprio in queste ore il pesante calo della produzione industriale
Che preoccupa molto
E assieme
Altri dati
Che devono spingerci a fare come Governo e forze sociali tutto quello che è possibile idee doveroso fare
Perché fin dal secondo semestre di quest'anno
Si possa a a riuscire ad ottenere risultati più positivi e un migliore trenta per la nostra economia
Dobbiamo spingere su questa strada
Sia spingendo sul tema delle flessibilità
Di una riforma del mercato del lavoro che è già incominciata
Ma sia molto ed anche a mio avviso sostenendo una crescita più alta italiana ed europea
L'anno scorso ha conclusivo del mille novecentonovantotto
Noi abbiamo avuto con un modesto tasso di crescita dell'uno virgola quattro centodieci mila occupati in più
Più zero virgola cinque di occupati si è trattato in gran parte di part-time di contratti a tempo determinato ma questo è un segnale che con un tasso di crescita pure modesto qualcosa ha cominciato a muoversi
E qualcosa si può muovere sempre di più
Se rafforziamo anch'strumenti che in altri paesi europei hanno già dato positivi risultati così a mio avviso deve acquistare sempre più importanza uno strumento come il part-time mai il part-time lungo in particolare o per meglio dire
Sia dell'impresa e di tutta l'impresa e in primo luogo di quelle medie piccole sia del di individui delle donne e degli uomini
Si può e si deve continuare a fare di più su questo piano
E però questo a me sembra il punto essenziale se noi vogliamo avere nei prossimi anni
Un trend più forte più alto come indispensabile di crescita dell'occupazione
Noi assieme al mercato del lavoro e a un moderno sistema europeo di flessibilità dobbiamo aprire una più alta crescita
Dobbiamo porci l'obiettivo di una più alta crescita e sostenere in primo luogo a livello europeo e questa la sfida dei prossimi mesi
Raggiunta lei euro
Sostenere anche a livello europeo una crescita più alta
Io ho incontrato il ministro Martine Aubry nei giorni scorsi
Mi vedrò nei prossimi giorni con i colleghi in Germania e in Inghilterra il Governo italiano spinge spingerà nelle settimane prossime perché al vertice di Colonia
Si faccia un passo in avanti serio
Sul piano della integrazione di politiche macro economiche e fiscali e politiche sociali e del lavoro
Qui c'è stata mi ha visto negli anni scorsi un difetto molto serio e molto grave
Compartimenti stagno
Difficoltà di comunicazione
Mentre e del tutto evidente che l'obiettivo di un patto europeo
Per il lavoro l'occupazione e lo sviluppo richiede invece una fortissima integrazione di politiche economiche e politiche sociale e del lavoro
Per questo obiettivo noi stiamo spingendo espinteremo con grande forza
Cuscini Tolio
Noi dobbiamo riuscire a determinare nei prossimi giorni nelle prossime settimane tutte le condizioni
Perché l'applicazione del Patto sociale possa aiutarci nei prossimi mesi anche per avere questo più forte trend avremo la settimana prossima una verifica tra il governo e tutte le parti sociali
Credo che saremo in condizione di portare un puntuale quadro di tutto di misure interne al patto già attuata
Di tutte le decisioni già prese
Anche per il mondo della cooperazione in tutti i campi
E spinge Remo perché il Parlamento nei prossimi giorni approvi i due collegati che sono fondamentali anche per avere un trend più alto di sviluppo
Il collegato ordinamentale
Che dà deleghe di grande rilievo in materia di riforma dell'Guelfa replichiamo ammortizzatori
E il collegato fiscale con la super Dit per favorire uno sviluppo venti Investimenti e assieme credo dobbiamo verificare con puntualità
Le ulteriori riforme accelerate che servono per ciò che riguarda il sistema delle procedure e il funzionamento ordinario e quotidiano dello Stato e quando io parlo di Stato mi riferisco allo stato nei suoi sia
Lo Stato è il governo e la pubblica amministrazione centrale ma lo Stato è ormai e sempre di più il sistema regionale e delle autonomia
E noi dobbiamo essere consapevoli che una politica seria di concertazione
Funzionerà espunzione fino in fondo nella misura in cui tutti i soggetti istituzionali sono pienamente coinvolti è in grado di fare la propria parte
E così io credo che dobbiamo spingere attuando fino in fondo il patto ciò che vi è contenuto
Le misure che ci servono per i prossimi mesi e per i prossimi anni
E concentrare io condivido molto
Questa parte
Della relazione di di Barberini e concentrare molto i nostri sforzi
Sul mezzogiorno d Italia
E sulla priorità che dobbiamo farne derivare
Io qui vorrei soltanto osservare
Che ai indispensabile aprire finalmente nel Mezzogiorno una fase nuova noi abbiamo avuto in questi anni recenti alle nostre spalle
Una contraddizione molto forte e la contraddizione mi ha visto è stata ed è questa
Si era chiuso un lungo ciclo quello della Cassa per il Mezzogiorno e dell'intervento straordinario
Un ciclo al quale guardare oggi a mio avviso in modo equanime
Vedendo né il suo diverso andamento per anni e per decenni interni
L'intervento straordinario non è sempre stato un patto tutto negativo
Così come anche grandi forze di sinistra
Ritennero agli inizi anzi a un esame più attento si può ritenere oggi che l'intervento straordinario in realtà all'inizio
Ed è una sua valenza più che positiva
Fu il tentativo allora di trapiantare in un Paese come il nostro
E in quelle che allora erano le aree depresse del Mezzogiorno d'Italia il meglio delle esperienze internazionale il meglio delle teorie economiche e sociologiche dei paesi più sviluppati
Poi abbiamo avuto un lungo ciclo fatti positivi infrastrutture l'acqua servizi di civiltà e poi via via che passava il tempo l'intervento straordinario era diventato uno di più potenti fattori di corruzione della vita meridionale
Ho un lungo ciclo la lunga storia del bene e nel male
Questo ciclo si è chiuso
Noi dobbiamo guardare davanti a noi senza alcuna Nostalgia perciò che è alle nostre spalle
E dobbiamo sapere che la grande partita che c'è nel Mezzogiorno e la sua vera apertura al mercato
A un mercato degno di questo nome
Con le sue regole e a un mercato vorrei aggiungere nel quale forti possono e debbono essere valori di solidarietà e valori della cooperazione un ciclo si è chiuso
Noi abbiamo avuto ne inventò il giorno degli ultimi anni una crescita civile culturale e politica ma non siamo ancora ad una crescita economica ed è su questa contraddizione che noi dobbiamo saper agire positiva bene
Per stimolare una crescita in tanti campi
Non solo nel campo dell'industria meno ma nel campo dei servizi
Del territorio dell'ambiente della produttività urbana
In questo senso il Mezzogiorno assieme a problemi che presenta e anche in realtà una grande opportunità per il Paese può essere la principale opportunità di prossimi anni
E se io ho benne inteso il Mezzogiorno è anche la principale sfida per la cooperazione e per la linea e la principale sfinita per i prossimi anni
E io vorrei sottolineare che dal mio punto di vista questa vostra sfida si incontra con un interesse generale e nazionale
La vostra sfida far crescere la cooperazione e la lega
Investire nel Mezzogiorno aprire i mercati e nuovi spazi
Sì incontra con il principale interesse generale e nazionale del paese che quello di una crescita di uno sviluppo di civiltà del Mezzogiorno in questo senso io vorrei dire
Davvero e di cuore lavoriamo assieme impegniamoci assieme
La forza della cooperazione e pienamente dentro una strategia nazionale di sviluppo e di civiltà buon lavoro
Grazie grazie ministro dove apprezziamo particolarmente l'impegno che lei ha apposto per uno sforzo straordinario per politiche espansionistiche in Italia ed Europa
Lo ringraziamo delle parole di apprezzamento che ha rivolto alla cooperazione per lo sforzo
Lo sviluppo economico e civile del Mezzogiorno le assicuriamo che ne sentiamo tutta la responsabilità
Il parola adesso Barberini per la replica del nostro congresso anticipo
Per regolare i nostri lavori per darci una previsione di tempi bisogna che il congresso si conclude nella sua integrità senza sfilaccia menti
Dell'ultima ora che dopo questa verifica sono previste le relazioni delle quattro Commissioni ricordo verifica poteri politica Statuto
Ed elettorale poi che credo che ben si sia lavorato nelle Commissioni
Questi adempimenti questi seria deprimenti dovrebbero essere però celeri peraltro non essendo pervenute alla preside alla presidenza ordini del giorno
Se non so che la stessa presidenza proporrà sulla questione della pace
L'insieme di questa discussione dovrebbe essere semplificato
Ricordo ancora che i componenti la la futura direzione dovranno trattenersi al termine del congresso per gli adempimenti politici e statutari necessari
La parola Ivano Barberini per le conclude per la replica conclusiva grazie ma io vorrei innanzitutto rivolgere un ringraziamento
A tutti i nostri ospiti che vengono che sono venuti
Da Paesi da altri Paesi da movimenti copertine di altri Paesi alcuni dei quali quando ho compiuto davvero uno sforzo straordinario per partecipare la prima giornata avendo impegni dopo il dovendo partire
Al alcune case rapidamente vorrei invece ringrazio ha rivolto un ringraziamento tutti i rappresentanti delle istituzioni delle forze politiche e sociali che in questi giorni c'erano un solo onorato della loro presenza ma anche dato un contributo vero sostanziale ai nostri lavori
Vorrei ringraziare i delegati per la sui
Rita per la compostezza per la partecipazione al dibattito e tutti gli invitati che qui sono hanno partecipato i nostri lavori
E vorrei rivolgere credo a nome anche di tutti i delegati in questo caso un ringraziamento Kia organizzato e gestito tutte le fasi del congresso
Con un impegno che è stato credo ha prestato
Senso generalmente notevole e ben svolto credo che il buon risultato del congresso sia anche merito di questa partecipazione di questo lavoro
Nel congresso c'è stato mi è parso un clima positivo
Questo questo fatto degli di sentire di avere ripreso anche una certa coscienza disse
Incoraggiati da da tanti apprezzamenti che son ci sono stati rivolti anche questo clima positivo un bene prezioso che non è a vantaggio di qualcuno e vantaggio di tutto il movimento ed è bene che noi non non lo sprechiamo nonno disperdiamo con questioni di
Basso profilo il pensiero lungo ci diceva prima Veltroni
Bilancio del congresso che poi è una conclusione del brillante i congressi che hanno loro volta tratto bilancino nelle varie sedi territoriali regionali
Lo troveremo mettendo in approvazione alla fine i documenti di cui Cerrina prima parlava il documento politico la composizione della nuova direzione nazionale l'approvazione dello statuto
Tutti gli atti importanti per orientare l'iniziativa di Legacoop naturalmente nei prossimi anni e utili per governarla
Abbiamo dato noi lo completeremo con l'appello che prima Celina ricordava
Ma in tutti gli interventi molti interventi abbiamo dato tanto spazio il tema della pace la preoccupazione questa ci si comporta credo che sia superfluo
Aggiunge da parte mia parole a questo perché non ci può essere altro che condivisione delle preoccupazioni e bisogno di imboccare strade che ci portino con una qualche possibilità di successo il risultato
A uscire da un tunnel nel quale si rischia di infilarsi e a imboccare veramente la strada di una Pace e qua giusta che rischia sia accompagnata dal rispetto dei diritti delle persone
Abbiamo assunto qui una serie di riferimenti che non sono entrati nei dettagli abbiamo discusso in diciamo in termini trasversali ai problemi che che sono proprie di tanti settori tanti territori
L'impegno che dovremmo assumere se vogliamo dare veramente concretezza è seguito
Ai lavori che hanno preparato il documento congressuale i lavori che hanno preceduto la preparazione del congresso i tanti i tanti lavori tanti lavori di gruppo di commissioni di di di iniziative che abbiamo
Condotto per mettere a fuoco un quadro strategico politico per i prossimi anni tutto questo sono vogliamo disperdere
Dovrebbe essere assunto realmente da tutte le associazioni di settore da tutti i territori come quadro generale come orientamento generale
Per appunto Paul declinarlo nelle varie specificità solo così io credo un'azione di coordinamento insieme un'azione di autonomia un attimo
L'affermazione di autonomia hanno senso hanno da una parte legittimazione e dall'altra hanno forza
Moves in queste detrazioni io credo sarebbe o sarà un passo avanti notevole se effettivamente noi riusciamo a inquadrare a utilizzarli disegno generale ai laddove quotidianamente proviamo ad affrontare dei problemi specifici
Dibattito in questo congresso nei congressi che l'hanno preceduto livello territoriale mi è parso
Appassionato molto alto dal punto di vista dei contributi
Abbiamo avuto lo stesso tempo spinte incoraggianti
Grandi aperture consensi a percorrere strade che ci aiutino a crescere
Confronto che si è aperto in questa sede a valori di conferme per quanto riguarda la sintonia delle nostre proposte con le scelte prioritarie del Paese lo diceva
Pochi minuti fa il ministro Antonio Bassolino che ringrazio per essere qui avendo ritagliato questo spazio da impegni che sono so
Essere essere stati estremamente pressanti onerosi
Una conferma dei dell'impianto strategico di un impianto strategico nostro anch'io credo dovremo implementare ma che nasce che essi sì sì Nesta proprio perché è collegato a queste grandi priorità del Paese
A impianto strategico ha una sua robustezza che riesce ad avere credibilità riscuotere credibilità come abbiamo sentito in questi giorni insieme alle tante aspettative che ci vengono rivolte sono due facce di una medaglia
Che deve muoversi insieme la credibilità è un bene a volte difficile hanno spesso difficile da conquistare
Si può fare molto prima perderla se non siamo coerenti nell'agire quotidiano con i propositi che esprimiamo esso non sappiamo stare attenti che in quella credibilità c'è fiducia
C'è riconoscimento di quello che si fa c'è anche tanta aspettativa che poi il proposito venga venga i propositi vengono mantenuti seguito abbia avuto la conferma del giudizio sulla situazione generale la sintonia con le nostre preoccupazioni e con la descrizione della realtà
Che vengono da quante ci è stato detto qui da autorevoli interventi siamo in una fase
L'eccessiva i dati non non sono certo incoraggianti
Il pericolo della deflazione
Pericoli quindi che incombono sul sul fatto che la situazione può in Europa e non solo in Italia portare
Ah peggioramenti significativi che poi si riflettono si ripeteranno sulle persone episodi rilanciare la domanda
Che in realtà una domanda quella calata in Italia in primo luogo non dovuta a un cambiamento di propensione ai consumi da parte dei consumatori ma direi più piuttosto forzata del cavallo delle
Del specularmente come è stato ricordato dal minor reddito che è entrato nelle famiglie con nell'intervento sul il sui tassi sui tassi di di remunerazione dei botti e di quant'altro premiava il risparmio delle famiglie
Tutto questo a influito sicuramente una delle componenti che ha influito influito pesantemente quindi c'è bisogno di lancia la domanda un sostegno alla domanda delle famiglie non l'abbiamo chiesto il presidente del consiglio di ieri la posto con con forza crediamo che questo sia un elemento importante ne ha avuto qui una
Una discussione un confronto vero con le istituzioni
Abbiamo sentito anche accenni e accenti forse più critici dei nostri da parte
Del presidente della Confcooperative ieri nel momento in cui è intervenuto
A me pare che insomma che i rapporti con le istituzioni debbono essere orientati a produrre risultati risultati utili per il movimento
Possono essere tutti questi risultati con il dialogo
Possono essere ottenuti con l'argomentazione con la mediazione possono essere tutti con la protesta neanche protesta vivace laddove non abbiamo l'ascolto dove non c'è una comprensione di rifiuti a determinati stanze quando noi abbiamo motivi per documentare che siano legittimi
Io non credo insomma che
Il rapporto debba qualificarsi per la sentono da quanto si protesta da quanto da quanto risultato cioè dire sostenere nelle forme che che queste
Sono speculari al comportamento delle delle diverse controparti mi sembra patteggiamento più logico quindi scegliere
Secondo l'affidabilità e la disponibilità all'ascolto i nostri interlocutori il quale deve essere l'atteggiamento che possiamo temere noi abbiamo avuto dal governo in questi anni credo non non dei favori
Qualcuno ne ha parlato di favore non qui io credo che se andiamo a vedere
Non abbiamo avuto favori lo stesso ministro Visco ieri ricordava che abbiamo perso delle agevolazioni in questi anni sono state colpite delle soluzioni alcune di queste non le abbiamo accettate
Che ci fosse una detrazione di un quarto dell'imposizione diretta seduti divisibile abbiamo ritenuto che questa era un'agevolazione che l'ha fatto il suo tempo non abbiamo posto problemi abbiamo avuto quindi certo non favorì
Abbiamo visto nello stesso tempo non colpire quelli che noi ritenevamo e riteniamo essere dei diritti fondamentali
Abbiamo avuto alcuni riconoscimenti di legittimità di quali dispetto il leader dell'Adc meeting legittimità di nostre richieste obbligazioni socio lavoratore la piccola società cooperativa Nuova legge Marcora siamo inattesa di adempimenti
Sui quali tra l'altro presente ai Consiglieri se impegnato a far sì che il socio lavoratore
Abbiamo un iter accelerato e non stravolgente dei contenuti del disegno di legge al Senato in questa fase e calmo Martora sia prontamente
Approvata messa a punto dal Consiglio dei ministri ecco queste sono gli atti conseguenti a un insieme di questioni sulle quali il confronto è stato positivo
Abbiamo avuto conferme nostre dal vostro dibattito interno e anche da quello che altri gli altri ci hanno i nostri ospiti
Nota interlocutori ci hanno ricordato conferme della volontà di crescere della priorità sotto Polita Meridione
Della conferma della volontà di voler rafforzare l'identità cooperativa una conferma degli ostacoli che tutto questo incontra a partire dallo Stato dalla pubblica amministrazione che rimane la vera la vera il vero distinguo la vera diversità negativa dell'Italia rispetto all'Europa rispetto alla Francia distratto da altri Paesi con conseguenze incalcolabili sulle prospettive di sviluppo se non prontamente avversate nei comportamenti oltre che nell'efficienza
Avendo avendo appunto un orientamento e questo si va colpito severamente
Una un comportamento che non sia ostativo dello sviluppo
Ossia un uso nella relazione definita così vessatorio del potere amministrativo abbiamo troppi esempi di questo tipo soprattutto nelle aree meridionali in modo palese in altri territori del Paese forse in modo meno eclatante meno evidente
Nel merito che ci succede di fa dell'impianto autorizzate G. vederci lì bloccati per anni
Messi a rischio in altre regioni ci vediamo ritardare Investimenti opportunità di sviluppo per anni non c'è il dramma di aver già aperto un ipermercato come da Avellino vedere duecento persone inattese di ricollocazione perché ingiustamente che intorno puro vizio di forma del tutto sordo bloccato da quello che delle medie richiamava il TAR ha
Queste altre modalità in altri casi non abbiamo questo diamo che però per aprire una struttura o o o avviare uno stabilimento che deve avere delle autorizzazioni ci vogliono otto dieci a volte quindici anni e più
Comunque sia noi qui credo abbiamo rafforzato in questa sede i rapporti con le istituzioni per le forze politiche lo stesso dialogo aperto con l'Alleanza Nazionale un fatto nuovo che testimonia la nostra volontà di dialogare a tutto campo
Gli apprestamenti e Ladispoli taglia quello che che c'è venuta dalla Conferenza Episcopale alta testimonianza di una volontà di dialogo di aprirci di non vedere chiusi noi stessi nel nostro mondo più o meno piccolo più o meno grande ma di applicazione un confronto che non non significa perdita della propria identità non significa accordo su tutti gli aspetti significa semplicemente dialogare ricercare punti di intesa verificare fino in fondo dove c'è incomprensioni aprioristiche
Dove invece si possono essere comunque al di là di tutti i distinguo che ci vogliono fare degli obiettivi sui quali la convergenza ha un senso
Non sprechiamo quest'opportunità
Anche in chiave di rilancio del nostro movimento la strada fare sicuramente lunga utilizziamo la sintonia sui grandi obiettivi guardiamo l'interesse vero del movimento cercando appunto di alzare il tiro sulle questioni più di fondo
Su quelle semmai di vederci molto non Pantani amo cinque spioni spesso e questo ci succede a noi come nelle migliori famiglie
Di trascurare la discussione sulle grandi cose
E discutere invece piantarci sulle questioni che sono sicuramente molto importanti ma spesso ma in qualche caso a meno di dettaglio il tema congressuale è piaciuto
è stato richiamato più o meno tutti i nostri interlocutori esterni dalla Conferenza episcopale presenta Repubblica presente alla Camera
E a quanti sono intervenuti qui
è un tema carico di significati un tema carico di sfida a noi stessi e di proposta lo Società e credo che potremmo leggerlo a partire dalle difficoltà
Ripensa alla cooperazione significa va incontro che tutto con difficoltà di cambiare per ognuno di noi proprio come persone anche io credo che
Sconti con cui mettiamo in conto che cambiare si cambia perché si è costretti non è perché ci sia una spontanea naturale propensione al cambiamento ognuno di noi per natura conservatore
Ancora più difficile cambiare quando al momento giusto e siccome il momento giusto per cambiare quando le cose vanno ancora bene
E molto difficile ottenere un consenso cambiare le cose quando vanno ancora bene ci vuole quel tanto di visione del futuro di interpretazione dei segnali che vengono per dire anche se adesso siamo a posto anche se
Le cose sembra che vadano preoccupiamoci di come può essere fu un anno fra due anni fra tre anni e su quello si intromise hanno il viso di cambiare oggi perché tra due anni fa tre anni potrebbe essere troppo tardi
Qui dobbiamo collocare una discussione io credo non per fare delle previsioni ma per poterle semplicemente trovare motivo
E spinta a cambiare metta a decidere che cosa cambiare e che cosa cambiare per tempo e che cosa corti conservare non non c'è una formula che ci dica a priori che cosa da cambiare cosa da conservare un'unica certezza
E che per cambiare veramente cioè per rinnovare
Per costruire il nuovo bisogna rimuovere il vecchio bisogna abbandonare il vecchio
Io non credo che il problema in questo senso sia leggibile solo
Comunque Brema di stato di anzianità dei gruppi dirigenti
E si risolva solo parlando di cambio di generazioni questo un fatto necessario che va messo nella fisiologia delle organizzazioni fisiologica della vita
Non è automatico di per sé che un cambio generazionale su questo io credo noi dobbiamo esserne paternalista e cime altro non è detto che un cambio generazionale automaticamente rappresenti di per sé un salto in avanti di cambiamento qualitativo
Bisogna rinnovare il gruppo dirigente con una severa selezione
C'è una cosiddetta oggi guerra dei talenti aperta fra l'impresa
Sì cerco nei quadri che hanno alcune caratteristiche che si prestano meglio interpretarlo situazione di oggi del mondo dell'impresa del mondo della società e così via in funzione proprio di capire dove portare dove traghettare le imprese
Talento è considerato chi ha passione chi ha coraggio che ha competenza chi somma queste queste caratteristiche sono andiamo a vedere la storia del nostro movimento forse in passato se non è presente
Ha più difettato la competenza che il coraggio la passione io credo che noi abbiamo quindi un patrimonio appalto acquisito anche culturale che ha che ha fatto che ha visto crescere dei talenti cosiddetti
Cioè se le persone che hanno creduto molto nel progetto che avevano da portare avanti compassione con coraggio con competenza facendo conto spesso sul delle difficoltà enormi
E competenze acquisite sul campo dobbiamo produrre qui dunque rinnovamento favorendo la rotazione delle mansioni spingendo lo sviluppo per ampliare le opportunità di inserire nuovi quadri
Uno una mancanza di sviluppo è prima di tutto
Negativa sul piano della creazione delle risorse umane che come si dice a tutte le parti è la vera risorsa strategica le competenze la conoscenza la conoscenza vera che è fatta non solo di informazione fatta di coraggio di passione cioè fatta di valore
E di valori
Come come si dice
Dobbiamo dare più sparsi quadri femminili non è un fatto retorico non tocchiamo con mano io credo che si fa si avverta dentro l'impresa nelle organizzazioni
Che spesso noi ritroviamo più rigore e anche più coraggio nei quadri femminili
Dare più spazio con un percorso da costruire noi abbiamo spostato un po'le percentuali della direzione troppo poco probabilmente ma questo riflette uno stato di non avanzamento dei quadri femminile nell'organizzazione lo dobbiamo non in cui in modo retorico o rituale fare questo ma di fronte a una constatazione
Che per questa via oggi c'è una spinta anche Rinnovamento
Noi siamo nella fase nella quale alle generazioni che sono alla guida del movimento da più tempo
Dobbiamo chiaramente assieme alla responsabilità di spingere la responsabilità al di qua dei più giovani
Dare spazio non parte mi paternalistica mente ma con condizioni motivazione vera a quadri più giovani siamo nella fase in cui combinare
Le due qualità principali dei quadri più giovane dei quadri più anziani aspettando sì
Che i quadri più giovani abbiano più spinta al cambiamento rinnovamento e che abbiano più capacità analitica della situazione aspettandoci dei quadri più esperte più anziani in virtù proprio della loro esperienza una maggiore capacità di sintesi dei problemi esso Mendola sommando analisi e sintesi trovare un modo di portare avanti l'ordine sono il modo migliore e io credo anche che il quadro è che i quadri più anziani siano legittimati nell'impresa in organizzazione al ruolo di vederci che detengono attualmente se non sono prigionieri se non rimangono prigionieri
Di modelli a volte superati sono capaci di abbandonare modelli obsoleti o fatti insoliti ed innovare e tanto più importante questo e non mento in cui come diceva George Radicioni prima il cambiamento e sempre più rapido con la Giunta e discutemmo cioè l'esperienza del passato non aiuta più di tanto interpretare uno
Secondo punto dalla dal nostro
De questo slogan crescere
Non è facile in questa situazione ci vuole coraggio per crescere una fase recessiva c'è un moltiplicatore al ribasso la domanda che non tirano stimolo Investimenti hanno stimola nel il coraggio procede noi diamo manifestato credo determinazione abbiamo scelto se abbiamo fatto delle chiare scelte di campo dello sviluppo welfare
La la il Meridione
Che ha dobbiamo anche delineato una strategia abbiamo un pensiero strategico quanto meno volto allo sviluppo
Più tardi tradurlo poi in tante strategie imprenditoriali in tante strategie settoriali non è anche qui non è unificabili le in un termine strategia il tutto
Un pensiero strategico una linea strategica un orientamento strategico Meridione nuovi mercati welfare
E tutto quello che può essere dato allo sviluppo dei singoli dei singoli comparti dei singoli settori
Cercando nel proprio mercato maturo tutto quello che di nuovo di innovativo di rilancio può esserci e cioè tanto io ho visto nell'indagine
Fatta dalla GPF dal professor Fabio e sulla sulla Legacoop un po'di tempo fa
Consulti intervistando giornalisti e persone un continuo tentativo del Che c'era italiana un po'a tutti i settori cooperativi assegnano una grande possibilità di sviluppo il trenta per cento il quaranta per cento ritiene che hanno grandi possibilità di sviluppo
Dobbiamo fare i conti in questo volontà e senta di crescere qui tanti ostacoli di cui prima parlavo le pubbliche amministrazioni in primo luogo e il bisogno di fare sistema come si è ricordato qui
Agendo sulle risorse principali che sono quelle umane in primo luogo le competenze le persone quel materiale è una fine sfida sono sfide sicuramente molto forti molto alte
Ma anche entusiasmante sulla base di quello che abbiamo fatto in questi anni i punti su cui investiamo le prospettive di sviluppo e cooperazione sociale alta esperienza duetta quello che si sta facendo delle aree meridionali nuovi mercati e così via
La discussione fra di noi quindi deve misurarsi seriamente in ogni settore sul modo come riusciamo poi a produrre vera ricchezza affrontando questa sfida alta mettere sempre verifica la coerenza fra valori predicati che ci vengono riconosciuti e i valori praticati cioè il rapporto che c'è tra proposti e fatti
Una risposta coerente alle aspettative verso il nostro mondo
Attraverso questa ricetta per questa via dell'agente delle forze politiche delle istituzioni perché sono aspetti questi questa questi propositi tradotti in fatti questi valori cooperativi così forti tradotti in atti quotidiani coerenti fanno parte della coscienza dei nostri soci
Innovazione e qualità
Se è stato è stato ricordato qui anche da Cofferati ieri come leve principali oggi per dare dando impulso al nostro al al la cooperazione anche ma tutto il sistema economico
Noi per quanto ci riguarda dobbiamo far circolare la conoscenza delle esperienze eccellenti non è un fatto puramente tecnico è un fatto di volontà interna
Di studiare di mettere a disposizione l'esperienza eccellenti e da parte degli altri di tutti noi di tutti gli altri avere l'umiltà la disputa modestia di studiarli di acquisirli
è una grande ricchezza quello è un grande spinta quella che può venire dallo studio delle ricerche delle delle esperienza eccellente quindi qualità innovazione diffusione e la conoscenza organizzazione Rete mutualità e socialità
Implicano scelte politiche di fondo ma sono un patrimonio patrimonio grande per noi
Mercato libero ha un doppio significato vuol dire creare un mercato libero vuol dire agire in un mercato libero avere un'idea di mercato che io metterei nettamente dai nostri del mercato
Congiunta a una società solidale come è stato ricordato qui non c'è una contraddizione tra economia e solidarietà nel nostro modo di considerare la contrizione esistano infatti esiste nei termini e nella capacità e nella volontà di assumerli
Che non vi è una contraddizione di approccio una contraddizione che implica una capacità di mettere insieme attraverso anche dei compromessi ma compromessi alti
Che Salvino la capacità di stare nel mercato e salgono la propria pentita fino in fondo
Quindi sia una contraddizioni in irrisolvibile solo perché ha un'idea iper liberisti Ca'del mercato
Che poi è quella che è stata sconfitta in Europa in Asia anche negli Stati Uniti se è vero che sono quaranta milioni nel Paese più ricco del mondo
Le persone che non hanno nessuna protezione sociale quindi vuol dire che non c'è una soluzione io vorrei rilanciare qui a questo proposito
Rinvio dovrebbe usarlo bene
Le parole ultime dallo del fenomeno del film che abbiamo visto dello
Della presentazione che abbiamo avuto della del nostro movimento che invece uno strumento anche quella di usare bene il valore e valori mi sembra una sintesi felice uno slogan felice che riassume quello che deve essere il nostro modo di stare nel mercato il nostro modo di stare nella società portare nel nuovo secolo valore e valori
Vuol dire appunto proporci
Un un sicuramente una interpretazione autentica delle nostre idealità e una capacità di agire come impresa di avere imprese eccellenti capaci di al metterà intorno al mercato le finalità per cui le cooperative sono nate
Sono cresciute e vogliono crescere
C'è una quindi una fusione di conta i due concetti l'idea di mercato nell'azione di cambiarlo quindi un ruolo nel due mila e credo che lo possiamo noi riconoscerci in un mercato in cui si produca ricchezza
Come non si produca ricchezza vera
Spesso il mercato ridistribuisce la ricchezza la vita di qualcuno e la morte di qualcun altro su questo punto la somma esergo
La vera le casse quando si produce qualche cosa di più di quello che è costato per produrla
E allora in quel caso c'è una vera creazione delle che se l'altro caso c'è una redistribuzione che toglie libertà al mercato finisse per porre nelle mani di pochi gruppi ristretti la ricchezza prodotta e quindi il dominio poi della della economia un mercato nel mai stabilmente libero rischia questo se non è orientato a una vera una vera ricchezza e per produrre
Una vera e le casse bisogna che il concetto di efficienza non sia solo una metodologia non sia solo un modo di fare le cose ma sì anche l'ho considerato come l'obiettivo di fare le cose l'obiettivo di fare delle cose buone non solo di fare le cose bene
Implicando in questo un concetto di qualità di innovazione di utilità e così quindi non un'idea di mercato
Alta nella quale la competizione non non sia contrapposta al concetto di cooperazione e non si ha l'ossessione del competere
Ma sia lo sa il la la competizione come dicevo all'inizio come stimolo a migliorare e la cooperazione come modo di esaltare le capacità di creare nel creare l'interesse quindi sono di cooperazione di spirito cooperativo
Nel quale noi possiamo giocare alcun ruolo culturale perché nel nostro nel nostro modo di essere nell'agire insieme nel modello di mercato di cui noi siamo portatori
Nella nel valore della Rete del concerto in Rete nel mettere in campo i valori in cui crediamo finalità mutualistiche solidarietà partecipazione democrazia partecipata efficienza
Utilizzando la credibilità che ci siamo conquistati credo che tutto questo ci permette anche di fare un ragionamento sulla sulla proposta culturale sul rapporto al corrente del mondo dell'imprenditoria delle forze sociali dobbiamo sintonizzarsi bene quindi sugli obiettivi lavorandoci alzando il tiro con respiro sui problemi
Sapendo che noi quando discutiamo anche di queste cose quando ci parliamo di modelli di società o di modelli di e con di di mercato non è che facciamo dell'astrazione
Credo che siamo tutti noi gente molto pratica
Molto pragmatica
Non abbiamo una formazione
Induca all'astrattezza
Questo a volte anche un limite siamo abituate ad affrontare la quotidianità e le questioni in modo pragmatico quindi credo che dobbiamo cogliere queste spinte per dare forza al progetto sapendo che questo poi ha delle ricadute deve deve deve avere delle ricadute pratiche
Ora credo che qui di tutto questo in questa cornice noi abbiamo collocato anche un tema complesso e delicato come quello della unità cooperativa
Il tema dell'unità cooperativa anche nelle parole che ha usato ieri il presidente la Confcooperative mi pare abbia fatto qualche passo avanti sì io ricordo bene il congresso della Confcooperative la relazione introduttiva allora
A questo tema due anni fa all'età adulta in due anni fa nutra anni fa
Discorso era noi siamo aperti a fare entrare in casa nostra chi vuole entrare
Quello non mi pareva mi pare che sia la logica
Più unitaria
Mi pare mi sembra del tutto superato questo approccio dobbiamo partire con l'idea che se vogliamo fare una unità vera dobbiamo dar vita o una nuova organizzazione con un'operazione che non sia di facciata e per questo bisogna che sia centrata sull'autonomia di settori e di territorio
La proposta che Marino ieri rilanciava quella di unire il centro e tenere separato e tutto il resto che
Una proposta devo dire che viene un po'da lontano nelle sue convinzioni
Cioè da riflette la molto possiamo ripensarci ancora
Da Marino stesso era venuta la convinzione che questa si scontrava almeno con esperienze diverse che in una realtà come quella di Legacoop è una scissione
Difficile da praticare francamente mi sembra che possono assumere appunto più il carattere di facciata più il carattere del dello specie poi perché in una gestione che possono essere realmente praticabile
Credo che il c'è da ragionare in modo aperto su tutti i problemi che verranno posti non mi parli persa in partenza gestibile
Non dovremmo pensare di mettere insieme un'organizzazione che sia appunto prima poi di di di gambe per potersi muovere
E neanche pensabile fa un'organizzazione che non abbia una di eletti e che intendo aspettare il momento in cui abbiamo chiarito tutti pong punti di accordo disaccordo
Se parliamo di autonomia indubbiamente una dialettica interna un confronto serrato su questioni specifiche e da mettere in conto
Vedere se mai quello che unisce fissati obiettivi vedere gli interessi per ragioni e vedere se queste superano quello che dividono
Io credo che dovremmo uscire su questo punto da questa discussione da oggi impegnandoci in primo luogo lega Coop e Confcooperative
Ad avanzare una proposta anche alle altre centrali cooperative forse se ci mettiamo sedere in partenza tutte e quattro le centrali probabilmente completiamo il quadro bisogna essere a mio avviso anche questo naturalmente molto discutibile
Ma a mio avviso ecco farsi carico di quella responsabilità derivante dall'essere centrali cooperative maggiori per avanzare proposte metterà a punto un quadro delle questione delle prostitute prospetti immunitarie
Fra i due centrali cooperative perché lì vi sono sicuramente le difficoltà più ampio da affrontare in un rapporto aperto con le altre centrali ma avvertendo in primo luogo il bisonte sciogliere i nodi fra fra queste due organizzazioni perché mi sembrano dirimenti quindi darci alcuni due tre mesi di tempo per fare una valutazione su questo punto infine vorrei richiamare la questione che più ci ha coinvolte appassionato che quella della capitalizzazione legata a una revisione legislativa discussione ha voluto io credo una grande utilità
Ho avuto una grande utilità perché ha sollevato un complesso di problemi
E a e ha fissato alcuni punti sui quali l'accordo credo non possesso perché unanime fra di noi
Sul faccio il volo sulle priorità affidate alle riserve indivisibili come un valore da conservare
Una priorità assegnata alla al sociale ristorno ai soci particolarmente ne copre team di lavoro in questo caso verso il capitale sociale ma una via praticabile la cooperazione di consumo in tutti i settori
Io credo che andrebbe rafforzato comunque questo concerto dandogli priorità nella via della capitalizzazione prestiti da società cooperative lavoro verso capitale sociale su questo credo non c'è non ci dovrebbe essere diversità di approccio fra di noi non c'è diversità con la Confcooperative
C'è da valutare invece l'aspetto più più più discutibile più controverso più complesso che è quello di come rafforzare l'utilizzo della legge tutte le le continue condizioni Ambra concesse
Prevista dalla legge cinquantanove del novantadue attraverso un nuovo patto tra Stato e cooperazione che confermi l'articolo quarantacinque e abbia la conferma del carattere mutualistico d'impresa cooperativa alla quale nessuno di noi vuole denuncia credo che sia stato importante al di là di ogni altro aspetto l'agibilità politica che è venuta dal Presidente del Consiglio dei ministri che qui fece mista le finanze dal ministro delle riforme così a questo a questo problema
A questo si aggiunge quello di insigni giuristi come costi come Bonfante come Gallo è in sintonia con i propositi espressi dalla Conferenza economico il documento conclusivo dalla Conferenza economica della Confcooperative che sulla volontà di destinare una parte minoritaria costituire Richard Davis l'estate estremamente esplicita nel suo documento conclusivo ovvero sono riflessioni che sono messe
Aperte
Ma in sintonia edemi sintonia questo quadro perché poi discetta politiche in casa nostra per il tutto si tratta e di contesti di rapporto politico con Esterno prendi tutto ci tratta visto che in Italia le cooperative se si vogliono fare condivisibilità degli utili chiunque legittimato farla la nostra è una scelta politica quella che esce compiuta a suo tempo ed è una scelta da confermare aggiornandoci nei modi che non si oppone punitivi
Né per la mutualità
In tempi di Britney turistici né per la competitività principio di fondo quindi è che
Noi dobbiamo dare risposte davo dare risposte ai problemi dà risposte ai problemi del presente non solo del futuro
In questo ci sta in questa discussione che io dico è ricca ampio varie va portata avanti con pazienza con convinzione con l'ascolto reciproco delle varie posizioni non c'è una sull'uso diversa
Non ci sono ricette miracolose né per me né strada né per l'altra su questo perché oggi quando noi parliamo di internet Genova salita abbiamo a che fare con meccanismi che propongono intrecciano salita che presuppongono l'impiego delle Riserve nello sviluppo
E questo è l'altro Corolla l'altra coerenza che bisogna sempre a vedere se vogliamo veramente andare su questa strada ma
Risponde ai bisogni socio della società corrisponde alle grandi aspettative che mi sono i nostri confronti al nostro movimento vedendo tutto questo come una grande opportunità
Ma ragionando in termini di mutualità Esterna del modo con noi facciamo crescere oggi nuove cooperative come diamo risposte il canto del welfare come riusciamo trovarsi anche sinergie e destinazione di risorse a far crescere la cooperazione sociale le capacità di ampliare la la risposta che le varie vari settori cooperativi oggi sono in grado di dare ecco credo che tradurre tutto tutte le indicazione del Congresso poi in un programma di lavoro in questo campo come gli altri in progetti che attuino progressivamente un cambiamento quando parliamo di questo punto specifico ovviamente l'incontro pochi mesi davanti perché il il quadro in movimento e per tante ragioni
Conviene che non non ci attardiamo se non entrando nel merito veramente in sedi più donne ad affrontare le questioni anche specifiche e complesse che ci sono uscito dal congresso traducendo in un programma di lavoro dandoci progetti che attuino un progressivo cambiamento la nostra organizzazione che aggiorni alle strategie rafforzino i colori vivono i nostri atti abbiamo bisogno che se ne esca con una forte coesione di tutto il nostro movimento
Che è possibile soprattutto se siamo capaci di leggere il presente di essere l'utile nel presente e nello stesso tempo decidere le scelte per il futuro
Mettendo molta passione senza amore senza farne una leva morale nel nostro puramente morale il nostro approccio col mercato senza farne un emendamento puramente economicistico
Nell'equilibrio tra etica e attività etica e mercato ci sta
Quell'equilibrio che a noi consente di crescere depressa nella credibilità di per sé nella società perse nel mercato
Dobbiamo fare uno sforzo in sostanza di per divertirmi rivitalizzare di continuo nostro cultura concorrere accusa scoprire perseguire soluzioni veramente innovative nei confronti del malessere delle crescente inquietudine che percorrono nostro Società e la nostra economia
Bene allora dopo le conclusioni del
Presidente diamo inizio agli adempimenti conclusivi del congresso
Relazione a la commissione verifica Poteri quindi Lorenzo Cotignola di pregato di che ne è coordinatore pregato di venire alla tribuna
Chiedo intanto ai coordinatori degli Alteri delle altre Commissioni di predisporre la diffusione dei documenti in modo che i delegati sappiano
Di cosa si discute e cosa voteranno
Grazie alla commissione verifica Corey sia chi non è interessato si può allontanare evidentemente ma lo faccia in silenzio dando modo agli altri di seguire i lavori del congresso
La commissione verifica poteri dopo avere verificato l'accredito dei delegati
Ha constatato la presenza di cinque incendi cinquecento e undici delegati su un totale di cinquecento trentasette
Eletti dalle varie istanze
Del movimento pari a circa il novantasei per cento
Io ho metterei di leggervi anche perché abbiamo tutti voglia ad arrivare alla fine di questa di questo congresso di leggervi le presenze rispetta dragati eletti regione per regione mi limito a dire
A meno che non me le patate richieste in ogni caso poi consegnerò questi dati
Ho capito consegnerà questi dati per gli atti del congresso mi limito a dire che per quanto riguarda le strutture territoriali su cinquecento delegati eletti ne sono stati presenti quattrocentosettantotto per quanto riguarda gli organismi nazionali su trentasette delegati eletti ne sono stati presenti trentatré dato voglio sottolineare forti verbale la presenza femminile il tredici per cento si commenta da solo prenda presto le considerazioni che faceva il presidente la lega poc'anzi riguardo a questo indubbiamente è un dato che non è molto coerente con quello che è il peso reale
Delle donne all'interno della compagine sociale della nostra impresa
Pertanto
Ai sensi articolo servisse servizi dello Statuto vigente la commissione elettorale conferma ovvia superfluo dirlo dopo il dato la validità del trentacinquesimo congresso della lega nazionale cooperative e mutue
Grazie Codignoni io prego i delegati no l'intera applauso non si decide nulla prego i delegati di sedere
Prego i delegati di sedere in modo che si possa dare
Luogo la votazione
Bene allora
Poniamo in votazione la relazione che avete ascoltato di Lorenzo contegno lì circa la verifica dei poteri del Congresso
Chi è d'accordo pregato di alzare la delega
Borella scusa dispiace ecco grazie
Giù le deleghe chi è contrario
Chi si astiene la relazione la considera provata all'unanimità
La parola adesso a Mauro Gori che relatore del documento politico conclusivo come si chiama nel nostro nel nostro gergo successivamente leggerò quel conto dalla presidenza l'ordine del giorno relativo alla
Pace di cui non troverete invece menzione nella documento sì sì lo facciamo vini doc Gori
Credo che il documento sia in distribuzione
Io ne leggo adesso
Non leggerò fatto una breve premessa di spiegazione nel senso che la commissione ha ritenuto di predisporre un documento
Caratterizzato soprattutto da una parte di indicazione di orientamento per gli organi che saranno eletti da questo congresso per cui la parte più corposa
La parte a partire dalla pagina seconda articolata per punti appunto per usare l'indicazione di un percorso di lavoro di orientamenti da tradurre poi battuto comunque leggo il testo i congressi provinciali e regionali ampiamente confermato rilevato interazione tra la cooperazione e le istituzioni le forze economiche sociali e le comunità locali
Inoltre evidenziato l'impegnata partecipazione a partire dei soci delle cooperative
Questo costituisce di per sé è un risultato importante
Il Congresso approva la relazione del presidente Ivano Barberini ma sottolinea lo sforzo propositivo e metodologico per affrontare in modo adeguato le sfide che sono di fronte alla cooperazione italiana
Il dibattito congressuale ha inoltre fatto emergere la comune condivisa consapevolezza che alcune questioni di grande rilievo l'eccesso di approfondimenti e di elaborazione ulteriori
è necessario che la largamente dalla crescita dei mercati sa con fari lo sviluppo delle istituzioni proposta dal loro regolamentazione un rafforzamento dei soggetti economici e sociali che in tali mercati debbono operare e politiche economiche volte a conseguire tassi di crescita più elevati
Un mercato aperte regolate di una società coesa e solidale costituiscono l'orizzonte del quale deve stagliarsi la costruzione di un della nuova Europa che sempre più deve assumere i caratteri propri di un soggetto politico
Inserito in questa prospettiva il ruolo della cooperazione destinata a rafforzarsi sempre se sarà esso all'altezza delle nuove sfide competitive la cooperazione italiana dopo una fa dopo una dura fase di crisi e di ristrutturazione ha ripreso a produrre valore accrescendo così il suo apporto positivo al saldo occupazionale
Di oggi l'esigenza di un ripensamento secondo una visione unitaria dell'impresa cooperativa e del suo ruolo dell'economia e della società che cambia
Si tratta di fatti di salvaguardare la peculiarità positiva dell'esperienza italiana sviluppi intersettoriale carattere intergenerazionale trattamento fiscale degli utili destinati a riserva indivisibile presto da soci
Ed al contempo di accrescerne la capacità le capacità imprenditoriali innovando il modello di impresa cooperativa
Il consolidarsi di un processo unitario la porterebbe le sinergie Inter cooperative le politiche di sistema
Nonché quella autonoma capacità di proposta che rappresenta una conquista la cooperazione italiana il Congresso inoltre condivide la proposta di procedere operativamente della definizione di un processo unitario tra le centrali da sottoporre al vaglio delle imprese cooperative associate
Di seguito si indicano alcuni obiettivi di particolare rilievo che il Congresso indica scusate la ripetizione ai nuovi organi dirigenti di Legacoop
L'Europa
è necessario avviare una nuova fase di iniziative di proposta nei confronti dell'istituzione degli altri movimenti cooperativi europei
La redazione del libro bianco sulla cooperazione costituisce un'importante opportunità per rafforzare qualificandolo nel dialogo tra i movimenti cooperativi europei di rapporto con le istituzioni comunitarie
L'obiettivo è di portare in Europa il modello peculiare della cooperazione italiana
Occorre sviluppare un insieme di iniziative a sostegno dei processi di internazionalizzazione delle cooperative
Le cooperative associate debbono veniva sollecitata sviluppare adeguate riflessioni sull'evoluzione del proprio contesto competitivo e sul livello necessario di internazionalizzazione dell'impresa
Occorre ottenere la pronta approvazione dello statuto della Società Cooperative europea
Non c'è ricercare collaborazione parte il con gli altri movimenti cooperativi avverrà in Chiavacci per creare una rete di rapporti di opportunità che ci vivono affacciarsi sui mercati esteri di nuovi cooperativa
La riforma dei fondi strutturali
La programmazione dei fondi strutturali due mila due mila sei nella delicata fase di passaggio dal rapporto interinale al programma operativo
Le risorse finanziarie a disposizione dello sviluppo territoriale appaiono complesse verranno catalizzati verso obiettivi progetti di intervento in grado di attivare moltiplicatori economici e sociali coerenti con processa accelerati di crescita imprenditoriale e civile
Fanno tuttavia emergendo
Problemi di coordinamento tra organismi centrali e strutture della programmazione regionale che vanno risolti con una precisa scelta a favore dello sviluppo locale della valorizzazione delle realtà imprenditoriali territoriale
La qualità della proposta delle proposte che la comparazione unitariamente saprà formulare determinerà la sua capacità di qualificarla come reale protagonista dello sviluppo locale ed effettivi interlocutore delle istituzioni in molte aree del paese e nei confronti del governo nazionale l'azione di coordinamento tra strutture nazionali territoriali in merito alla programmazione dei fondi strutturali due mila due mila sei fin qui sviluppata è stata positiva e deve dire ulteriormente qualificata
Sulle politiche di sviluppo
Si pone con forza il problema della ridefinizione e dell'aggiornamento della strumentazione a disposizione dell'impresa cooperativa sia nei vari settori di mercato che Lula ottiche intersettoriale
Ciò richiede riflessioni sulle risorse umane necessarie sull'alleanza da costruire sulle risorse finanziari da acquisire
Ma pone anche il problema delle dimensioni e la struttura organizzativa del grado di innovazione
Occorre quindi a riconsiderare ipotesi di fusioni tra cooperative specie allorché il sistema Rete non riesce a supplire interamente ai deficit dimensionali in relazione all'intima alle dinamiche competitive che investono i singoli comparti
Si aprono mercati opportunità nuovi per la cooperazione in particolare dei capi dei servizi alla persona e alla collettività nel settore dell'assistenza della sanità e dell'educazione de e dell'educazione della tutela e della valorizzazione dei patrimoni ambientali culturali ed artistici oltre che dell'esternalizzazione di attività da parte dell'impresa e dei processi di liberalizzazione e privatizzazione dei servizi pubblici locali
Si tratta di settori in genere ad alta intensità di lavoro che costituiscono un potenziale forte bacino di crescita della cooperazione le politiche volte ad integrare l'offerta di più cooperative devono di conseguenza venire sottoposta all'attenzione all'approfondimento delle cooperative
Non ci ha dato
Nella direzione di un più marcato passaggio del ruolo del pubblico dalla gestione dalla funzione di indirizzo e controllo la riorganizzazione del welfare deve costituire un'importante occasione per ampliare innovare di integrare la presenza cooperativa già vasta e qualificata
Cooperazione sociale cooperazione tra medici mutualità Unisalute eccetera sia in termini di offerti imprenditoriale che di sviluppo di forme più dirette di partecipazione anche di tipo economico dei cittadini utenti
Valorizzando e sviluppando l'esperienza di mutualità volontario di organizzazione dell'utenza presenti nel movimento
Sul Mezzogiorno per sviluppare la presenza cooperativa nel Mezzogiorno occorre sostenere le opportunità di nuova cooperazione emergenti dal territorio puntano al consolidamento della cooperazione esistente però ad una maggiore presenza di cooperative del Centro-Nord
I Consorzi finanziari d'intesa con Coop Fond sono chiamati ad assolvono a funzioni importante anche per quanto attiene la diffusione di una moderna cultura finanziaria
La presenza delle cooperative del centonove del Mezzogiorno deve essere anche sottrazione per il consolidamento dalla cooperazione esistente di supporto allo sviluppo di nuovi perito la vita della velieri inoltre il raccordo con le strutture associative territoriali e di settore
La promozione di nuovi impresa è un carattere distintivo ed una visione della cooperazione che va perseguito in tutte le aree del Paese l'obiettivo è creare impresa ed includere soggetti del mercato del lavoro soprattutto giovani e donne
Portatori di competenze e professionalità qualificate
Specifica attenzione va inoltre rivolta all'inserimento lavorativo di soggetti deboli e svantaggiati
L'impegno deve essere in particolare di volta creare filiere integrate reti d'impresa anche adottando modelli innovativi per la cooperazione le cooperative maggiori possono a riguardo assolvere un ruolo importante qui vanno sollecitate nel favorire la la nascita di nuove cooperative dei settori emergenti Coopfond operato in modo positivo ed ha conseguito significativi risultati nell'implementazione delle politiche di Legacoop per la promozione e lo sviluppo della cooperazione la direzione nazionale di Legacoop che sarà eletta dal trentacinquesimo congresso e l'organismo che ha il compito di indicare la strategia di nominare gli amministratori e di determinare gli aspetti strutturali di governance di Coopfond
Particolare attenzione
Dovrà essere prestata le piccole società cooperative
Si costituiscono importante opportunità anche a fronte di un altro spicca vilmente cedere la riforma degli ordini professionali
La dimensione prevalentemente di piccole e medie imprese d'impresa locale tipica del Sud sulla produttività Agliana compresa quella cooperativa conferma l'utilità dello strumento consortile sia settoriale che intersettoriale
In quanto consente di competere con concorrenti italiani ed esteri spesso di grandissime dimensioni
Valorizzando così radicamento territoriale piccola dimensione d'impresa
Il completamento della rete dei Consorzi fidi unitari da dove è possibile costituisce un obiettivo da perseguire con determinazione
La direzione dovrà operare per creare le condizioni affinché le società finanziarie trovino momenti sinergici in virtù delle esperienze maturate dei turchi e dei punti di eccellenza raggiunti e si violo forme di coordinamento
L'innovazione di processo e di prodotto assume dalla fase competitivi in corso un ruolo crescente in molti settori di attività
Occorre pertanto rafforzare le strutture a presidio dell'attività di innovazione ricerca e sviluppo e operative nel campo della qualità tal fine occorre stimolare le imprese cooperative apporre specifica attenzione a tali processi
Le politiche formative di valorizzazione delle risorse umane costituiscono dei cavi dell'attività di Legacoop in particolare le imprese vanno sollecitare Pippo ad impostare piani specifici di formazione cooperativa per i soci
Specie all'atto dell'adesione e dei consiglieri da amministrazioni ai quali di chiesto la disponibilità di intraprende uno specifico percorso formativo allorché accettò la candidatura
A questo scopo occorre portare a termine il progetto di qualificazione messi in rete di tutto il sistema formativo di Legacoop anche al fine di contribuire ad accrescere capacità gestionale il senso di appartenenza cooperativo dei quadri dirigenti
Sulla legislazione
Spetta alle cooperativa i loro organi dirigenti defilati gli sviluppi recenti pretoriani struttura associativa spetti il compito di fornire orientamenti di rimuovere ostacoli di creare opportunità promuovendo anche proposte legislative che valorizzino i principi fondamentali della cooperazione nei confronti delle istituzioni nazionali e locali
Va proseguita l'azione legislativa volta a concludere l'iter del progetto di legge sul socio lavoratore ottenere rapidamente la nuova disciplina Marcora i conseguenti decreti attuativi
Rafforzare il phon Koper estendere alle imprese cooperative il sistema di incentivi previsti per la generalità dell'impresa
Sulla capitalizzazione del per la cooperativa
Sono i soci cooperatori a dovere in primo luogo a sostenere i processi di capitalizzazione delle proprie imprese
La determinazione del tetto massimo di capitale sottoscrivibile dal socio va delegata l'autonomia statutaria di ciascuna cooperativa e non fissata per legge come attualmente
L'istituto del ristorno appare lo strumento più appropriato per restituire al socio il vantaggio mutualistico conseguito dalla cooperativa
Va pertanto conseguita la possibilità di imputare il RIS il ristorno in tutto o in parte all'aumento del capitale sociale raccordando così capitalizzazione ad attività mutualistica
Forme più efficace di finanziamento rispondono all'esigenza di disporre di strumenti
Per sostenere lo sviluppo dell'impresa cooperativa in quanto le risorse derivanti dall'accumulazione dall'apporto dei soci anche con l'ampliamento dell'istituto del ristorno appaiono in molti casi sufficienti per mantenere la competitività dei mercati più complesse
Questa esigenza e presenti molte cooperative specie in quelle che operi in settori innovativi e che vengono sollecitate a trendy crescita elevati
La possibilità di emettere titoli obbligazionari seppure capitale di debito costituisce un'importante innovazione legislativa di cui si sollecita una rapida e corretta attuazione
Nel documento congressuale il tema dell'accesso delle cooperativa capitali di rischio viene affrontata apertamente l'ampio dibattito sviluppate si in merito ha conosciuto un articolarsi di posizione senza contrapposizioni pregiudiziali
Si pone pertanto l'esigenza di procedere ad approfondimenti circa le modalità e le forme per corrispondere alle esigenze espresse la direzione che sarà eletta dal Congresso dovrà procedere in tempi ravvicinati e gli approfondimenti necessari al fine di sostenere la chi Petrizza azioni delle cooperative tutelando i caratteri di mutualità che individua la peculiarità della forma cooperativa italiana
Al fine di elaborare una proposta da sottoporre alla cooperative dal confronto con l'altra centrali
La direzione dovrà inoltre valutare la possibilità di forme di mutualità
Esterna che richiedono adeguate soluzioni normative fiscali atte a consentire alle cooperative che volessero destinare parte consistente dei propri utili altrimenti destinati a riserva indivisibile
A sostegno di progetti di rilievo per le comunità locali di progetti sociali per i Paesi in via di sviluppo
Per lavorazioni in corso di nuove regole di corporate governance anche per imprese cooperative costituisce una sfida politica che la cooperazione deve assumere
Il Congresso impegna la Direzione ad approntare in tempi rapidi il libro del buongoverno cooperativo anche in relazione alla prossima conclusione dei lavori della commissione Mirone
Il Congresso impegna la nuova direzione apprestare specifica attenzione alle nuove forme di economia della partecipazione che si stanno affermando anche nel nostro Paese
E di valutare le modalità di relazione e di eventuale adesione da parte di imprese partecipate da quote significative dei lavoratori
Il rapporto con gli organizzatori sindacali può trovare su questo terreno un'ulteriore possibilità di qualificazione e rafforzamento sull'organizzazione dell'ultimo punto il Congresso approva gli orientamenti del documento nazionale che tendono a valorizzare un'organizzazione basata sul governo delle turbine a fronte di un'area riarticolazione dello Stato su base federalista che valorizzi il ruolo delle organizzazioni territoriali ed accresca la responsabilità quali soggetti attivi per la promozione di politica di sviluppo i nuovi organismi dirigenti operato per la formazione di un nuovo patto associativo che rafforzi la coesione interna e consenta di cogliere in modo efficace le opportunità di crescita del movimento difensore nazionale
La riorganizzazione delle strutture associative fondate su un modello di prospettiva federale avrà due riferimenti principali il territorio sia sotto l'aspetto della presentata generale che settoriale e la specializzazione di settore
Legacoop nazionale dovrà adeguare la propria struttura organizzativa e la definizione delle relative responsabilità agli obiettivi prioritari scaturite dal Congresso appare inoltre necessario anche al fine di definire nuove regole di democrazia interna e garantire un ordinamento certa occhiale giuridico del univoco del patto associativo procedere in tempi rapidi alla rivisitazione dei regolamenti dalla predisposizione di un loro testo unico
Questo documento
Grazie Gori anche della grazie
Bene io ricordo che il Congresso a due facoltà
A proposito dei documenti a questo punto la discussione
A proposito Cometti una è quella ed è una facoltà di ciascun delegato
Di chiedere votazioni per parti separate eventuali votazioni per parti separate
La seconda anzi la prima perché precede e quella di presentare eventualmente emendamenti
In questo caso non sono consentiti più di un intervento a favore e uno contro del tempo di due minuti
Allora chiedo se esistono delegati che intendono presentare emendamenti al documento della commissione poi
Mi pare che non no da Rossi
Controllo
Al punto legislazione
Anche per l'emendamento è ostaggio Garosi anche per l'esposizione l'emendamenti sono concessi dieci pochissimi tre minuti un minuto e mezzo no al punto i dieci a nove quando si si fa riferimento all'esigenza di proseguire
Un'azione legislativa volta al punto di estendere alle imprese cooperative il sistema di incentivi previsti per la generalità delle imprese
Qui c'è una questione che noi ci facciamo anche anni e che c'è stata ricordati in questa sede
Cioè voi avete
Delle degli incentivi voi avete dei privilegi noi rivendichiamo privilegi che hanno altri secondo me non è un modo siccome come si può dire sereno è serio di affrontare un problema invece di politica industriale
Che io proporrei in un altro modo se fosse possibile
Fermo restando che mi rendo conto che il concetto è un concetto di perseguire obiettivi di più che di incentivi ma gli incentivi sono o sono elementi di politica industriale o sono dei fatti come si può dire nera mente di supporto non certamente di sviluppo allora il ragionamento essere io a questo mondo
Favorire l'evolversi di un mercato e di una politica industriale basata sul principio
Che
Sviluppi
Che favorisca lo sviluppo delle imprese sane e corrette e quindi in grado di realizzare opere prodotti di qualità c'è questo è un ragionamento adesso si tratta di scriverlo bene di fare un ragionamento che gli obiettivi che noi vogliamo raggiungere attraverso gli incentivi sono questi c'è un mercato sano è un mercato trasparente
Per realizzare prodotti e opere di qualità
Qual è il parere del relatore su questo punto
Parere autore positivo
Alla diventate lo paghi
E infatti pare anche a me altrimenti
Ma mi sembra che sia una riflessione di politica industriale condivisibile nel senso che però attiene ad un'altra inversione il paragrafo
Riguarda legislazione io credo che il punto di essi Possa intanto precisare in donacola formulazione estendere ma parificare e quindi sistema degli incentivi previsti a Parigi è stata ripresa e quindi fare in modo che anche per
Con quelle finalità che venivano indicate quindi si può trovare un'integrazione tra le due formulazioni questa mi sembra la soluzione
Soddisfatta dalla ossia di questa precisazione va bene
Vi sono altri
Che intendono proporre emendamenti
Non ve ne sono
Vi sono delegati no gli applausi piacere si vota non si applaude si applaude dopo il voto nel caso vi sono delegati che intendano chiedere votazioni per parti separate
Non ve ne sono dunque io metto in votazione allora il testo della commissione politica così come emendato
Dalla proposta Canossi raccolta con correttivi dal relatore chi è favorevole è pregato di alzare la delega
Giù le deleghe
Contrari
Non ve ne sono astenuti
Numeri sono approvata all'unanimità passiamo alla terza commissione quella relativa no scuri chiedo scusa sì sì adesso gode da qualche
Vi chiedo scusa prima di passare alla terza commissione dobbiamo e questo è il le è il contesto in cui questo ordine del giorno può essere opportunamente proposto approva discutere approvare l'ordine del giorno all'attivo alla guerra credo che sia stato
Diffuso
E non vi è quindi bisogno di di darne lettura
Vi sono su questo ordine del giorno osservazioni richieste di intervento
La legge è legge bene allora diamo lettura dell'ordine giù ma è stato distribuito
Fenomeno mi dicono è stato distribuito comunque ne do lettura egualmente Amato è molto breve
Il trentacinquesimo congresso lega coppe esprime vivissima preoccupazione
Per il perdurare e la cui sì dello stato di guerra nei Balcani
Per l'ampiezza e la gravità delle sofferenze umane e delle distruzioni materiali
Per l'incertezza circa lidi Lupi l'esito del conflitto per le conseguenze che esso determina ormai anche sulle economie di molti Paesi coinvolti
La cooperazione Legacoop quale forza di lavoro di solidarietà auspica che siano ristabiliti pace stabilita convivenza civile ed etnica nell'area dei Balcani
Il trentacinquesimo Congresso fa appello alle forze politiche al Governo del nostro Paese
Perché sviluppino ulteriormente tutte le iniziative politiche e diplomatiche e moltiplichino gli sforzi necessari a questo scopo
A partire dalla sovranità dell'ONU nella gestione della crisi e due ha un ruolo attivo e responsabile dell'Europa
Si invitano tutte le cooperative dice i cooperatori a concorrere attivamente all'azione umanitaria a favore dei profughi
In cui è particolarmente impegnato il nostro Paese e dall'opera di ricostruzione necessaria nell'aria dei Balcani
Questo è il testo dell'ordine del giorno che peraltro credo sia riconosciuto perché distribuito vi sono su questo ed è proposto dalla presidenza del congresso
Vi sono osservazioni
Richieste di intervento
Non vi sono quindi pongo in votazione l'ordine del giorno
Nella sua interezza chi è favorevole è pregato di alzare la delega
Giù le deleghe contrari
Un voto contrario
Leggo bene un voto contrario chi è è astenuto
Un voto gli astri due voti di astensione e io prego poiché sia verbalizzato
Sarà cura del del della Legacoop inviare questo ordine del giorno a tutte le cooperative aderenti
Passiamo alla relazione della commissione verifica poteri verifica poteri Statuto relatore Casetti
Bene
Facciamo rapidamente
Dunque nel dibattito congressuale il tema Statuto e più in generale il tema regole assunto propose per la prima volta un rilievo e anche una propria autonomia anche Barberini nella sua relazione ha affrontato il tema delle regole fondamentali di vita dell'organizzazione
Argomentando come la serata dell'autonomia politica di Legacoop civile la necessità e la necessità del superamento di un sistema normativo sostanzialmente asimmetrico rispetto quello formale sistema normativo sostanziale fortemente asimmetrico rispetto a quello formale ha fatto emergere sotto una luce nuova il corpo delle regole fondamentali che precedono la vita dell'associazione quindi necessità di avere regole vere che descrivano e prescriva nei comportamenti processi decisionali reali
Questa è una piccola svolta forse forse eccessiva fino in fondo non è poi neanche un svolta neanche tanto piccola
Per essere brevi io voglio solo la premessa è già finita voglio solo avrebbe porre fine fondamentale sulla quale era volato a Roma Commissione con una presenza quasi tutta l'Italia con il rischio discussioni impegnata e Serena proprie conclusioni unanimi
Quindi ringrazio tutti i Paesi componenti della Commissione in particolare per il fattivo è competente contributi il dottor Mauro Mauro Iain go del responsabile Ufficio legislativo della Lega
La conferma noi confermiamo l'impostazione generale dello Statuto una conferma dello Statuto leggerlo
Do lo Statuto Regolamento
Flavio lingua un po'dall'alto a tutto programma Ségolène Cusa c'è c'è brusio eccessivo ne so se interessa il tema è stato un tema mi pare che le regole siano state un po'e ho fatto analoga alla nostra discussione che Nico regole
All'interno di una sostanziale conferma dell'imposta Teodoro Statuto proponiamo le seguenti linee fondamentali oggi ornamento alle mutate condizioni interne ed esterne intanto c'è una prima certa di rinviare ai regolamenti
Tutte le materie che necessitano di una normazione più precisa e di una manutenzione più frequento della dell'apparato normativo più frequente dalla scadrebbe alla cadenza congressuale
Quindi la Commissione raccomanda che l'attività regolamentare trovi un proprio spazio nei lavori della direzione nazionale per questo proponiamo di liberal di approvazione che assume un impegno di quei in questo da questo punto di vista bene noi abbiamo raggruppato per da da da una sequenza logica se qualcuno segue nello volesse seguire non lo statuto che ha nella borsa
Abbiamo dovrà sfogliare un po'ma si capisce le modifiche si capisce meglio si capiscono meglio le modifiche che proponiamo la prima ai fini della denominazione lega Coop e quindi banale nella nella vecchio dopo non c'era proponiamo di sostituire il nome lega Coppa tutte le volte e presente collega e leghe
Ecco l'altro aspetto dedicato ai più poveri cadrebbe politico ai fini del decentramento delle funzioni
Noi siamo terrà accedere Nalini attendere tendenzialmente cioè dalla lista d'ispirazione federalista nella formulazione della nostro del noto documento fondamentale
Seguendo anche quello che hanno una concezione di carattere magari carattere generale anche il decentramento amministrativo promosso dai leggi Bassanini lo statuto già adottato il precedente congresso aveva già un'impronta è fortemente federalista quindi
Le modifiche che proponiamo questa volta sono modifiche più di carattere simbolico che però simbolicamente segnalano questa attenzione della organizzazione verso questo processo in particolare attraverso l'attribuzione dei compiti ai male dei mali dell'organizzazione
Mi riferisco l'articolo tre di che vedete una modifica
E all'articolo trentuno che parla dei compiti delle associazioni i nazionale delle sue delle leghe territoriali io non listone chiara e a metterli se qualcuno ha qualcosa da dire
Ecco
Ecco nell'ambito del consolidamento dell'autonomia delle che territoriali e dalle associazioni di settore anche viene meglio esplicitata
E normata la capacità di intervento a Palo del commissariamento delegato a nazionale su situazioni irregolari e dannosi che si presenti nelle che cotte editoriali in associazione di settore l'articolo trentacinque dello statuto che viene praticamente abbastanza modificato
Sta
Normando meglio le procedure di commissariamento che prima non erano praticabili com'erano formate formulate prima c'è un potere d'iniziativa propria Legacoop nazionale previsto e un po'tra un potere di richiesta di intervento delle strutture locali
Abbassando il numero degli enti che possono richiedere l'apertura della procedura di commissariamento al dieci per cento dal venticinque per cento che era
Questo è un aspetto un diamo detto andiamo vive fino alla fine anticipa il con il tutto ecco ai fini della disciplina dei casi di ammissione ed esclusione qui c'è un altro punto politico importante
Però prima voglio dire che abbiamo trasferito per ragioni di carattere di velocizzare le procedure
La tutta la procedura
La conclusione da procedure d'ammissione che si conclude sempre con la ratifica della direzione ma l'accettazione alla presidenza e non alla Giunta perché questo comportava tempi lunghi e dei l'istruttoria resta la stessa quindi la che territoriale sotto se nel settore
Poi l'accettazione la fa presidenza perché con l'aggiunta andavamo avanti per mesi abbiamo avuto parecchie proteste da parte del territorio per l'eccessiva lentezza del processo adesione poiché confermerà l'adesione avviamenti per ratifica la direzione al primo la prima riunione utile
Punto politico quello relativo alla richiesta avanzata da alcune leghe
Territoriali ad al Congresso due mila delle proprie miglia romane in particolare ma poiché sì accolta al documento politico poco fa
è quello della possibilità di Hammett di ammettere allega Coco società ordinarie capite il cui controllo sia detenuto stabilmente da dai lavoratori dipendenti di quelle medesime imprese
L'attentato intenzione è quella di segnalarle l'attenzione e il sostegno di Legacoop allo sviluppo della cosiddetta economia della partecipazione anche con esperienze non in forma cooperativa
La norma viene proposta come un'estensione della deroga già contenuta nello Statuto per le società ordinaria partecipazione minoritaria di cooperative associate articolo otto comma due
Purché alla loro attività le loro attività siano particolarmente significative per il raggiungimento delle finalità direi che accorpi capitolo appunto tre di questo a parte viene riscritto e precisato il comma uno dell'articolo dieci relativo all'esclusione
Lo potete
Vedere meglio relativo le esclusioni è una abbiamo riordinato in un senso logico per le gli obblighi degli associati le abbiamo rispetto e un po'riordinati in senso logico prima al primo punto c'è ripagava dei contributo fra gli obblighi oggi abbiamo messo rispetto di principi generali della cooperazione certo c'è anche l'aspetto del pagamenti contributi essa in proprio me
Però abbiamo preferito dare uno nord in un po'più laburista politico un po'più sanzionato ecco l'articolo dieci su quello sull'esclusione abbiamo precisato meglio il la
Per ed era un po'confuso la precedente formulazione l'abbiamo precisato precisa talmente sì poteri degli organi sociali
Si ritiene che la distribuzione dei poteri fra i vari organi previsto dallo statuto sia sostanzialmente corretta
Una migliore definizione sarà possibile una volta completato lasciato di recente dall'associazione
Perché non si non si può determinare oggi tutto la distinzione dei poteri non avendo una precisa conclusi conclusione nella la costruzione del guru dello stato dirigente però per lasciare la porta aperta
Proponiamo rintrodurre due modifiche all'articolo venti una Opel permetterà la direzione di delegare alla Giunta propri poteri così se domani si vuole valorizzare attività della giunta la direzione può delegare a questa una parte dei propri poteri
è di prevedere che la direzione su proposta della Presidenza possa attribuire alla Giunta a membri della giunta delle che su specifiche attività o materiali
Altri avete le modifiche di proposte
Il comitato dei garanti
Articolo venticinque nel nuovo contesto dell'importanza delle regole e via via riteniamo che il comitato dei garanti debba svolgere con più efficacia i propri compiti per questo abbiamo ampliato i poteri del comitato è prevista la partecipazione alle riunioni della Giunta del presidente del vicepresidente del Comitato spesso riteniamo anche che il comitato dei garanti debba assistere la direzione nella elaborazione dei vari regolamenti di cui si parla nello lo Statuto
Ecco per qui una vi mancano ecco la variante sono unici vi manca una modifica nella nella nella nella foglio che avete al comma due
Dico grave garanti parla di spirito del presente Statuto dei sogni aggiungere del presente Statuto e dei regolamenti approvati
E c'era saltato né in fase di battitura
Ultime questioni abbiamo abrogato l'articolo cinque dello Statuto quello dove schiera titolato norme per i dipendenti
Alcuni Commissari han fatto rilevare abbiamo accettato l'impostazione che le norme per i dipendenti vanno nel regolamento interno e no nello Statuto e quindi quali vedete che nella delibera di approvazione
Approviamo come Regolamento fino al nuovo Regolamento le norme abrogate in modo da abbiamo inserito poi all'articolo tre le norme sulla privacy che non erano previste nel nostro statuto
Poi tutti gli emendamenti relativi agli articoli otto venti ventidue ventotto ventinove trentasette ripristinano
Le norme previste dallo statuto precedentemente alle correzioni apportate dalla direzione della Lega del novembre novantotto relative al decreto legislativo quattro sessanta del novantasette siamo tornati alla formulazione originaria
Per considerazioni di carattere tecnico amministrativo che non visto ad esporre che comunque non Riggio amministrativo di un attivo disponibile a spiegare a tutte tutti i delegati ma non qui dire
Bene io ha finito l'esposizione più veloce di così Aldo sono ammassati delibera se non ci sono altre
Allora vi sono
Procediamo così ricco procediamo per per per capitoli diciamo anche nella votazione nell'eventuale discussione la votazione
Allora sull'articolo uno
Dogmi sonori Carvajal
Quindi una condivisione una condivisione forte
Non è non è la stanchezza insomma è la condivisione del merito venne
Quindi non vi sono vedo proposte di
Interventi che essere intervento proposte di modifiche
Questo lo mettiamo molto dopo
Molto dopo
Approdare d'altra parte delibera di approvazione
Ah va bene allora se non si approva questo
Allora possiamo per semplificare anziché mettere in votazione i singoli punti approvare la delibera che richiama le proposte di modifica dello Statuto anche la delibera è conosciuta o l'avevo letto no cioè
Allora la delibera recita il trentacinquesimo Congresso approva le modifiche allo statuto proposte impegna la Direzione letta a rielaborare riorganizzare
L'insieme dei regolamenti previsti dallo Statuto e a comporre diffondere la raccolta dell'insieme delle norme che presiedono alla vita all'organizzazione attuando così la previsione dell'articolo trentasei dello Statuto entro il trentuno dodici
C'è qui un raccordo puntuale tra l'altro con il documento dalla commissione politica
Questo un segno di coerenza il Congresso assume come Regolamento le norme previste dalla drogata articolo cinque dello Statuto fino approvazione dei nuovi regolamenti
Quello relativamente ai dipendenti allora
Io metto in votazione l'ha deliberato un dodici
Dove scusa
E cose
Ah sì c'è un termine e non è contenuto nel testo
L'impegno quindi a riorganizzare l'insieme dei regolamenti previsti entro lei il la data del trent'tun dicembre mille novecento novantanove
Bene allora metto in votazione la delibera
Relativo alle modifiche statutarie chi è favorevole alzi alzi la delega
Giù le deleghe contrari
Non ve ne sono astenuti
Non ve ne sono ecco tra l'altro opportuno ricordare mi diceva adesso Gori che il Consiglio
Dei ministri ha approvato o proprio stamani il disegno di legge sostitutivo della legge Marcora come sapete
Decaduta a causa della non conformità con
Vi chiedo comunitari
Lo uscito qui perché quel disegno di legge che io non conosco ma Gori mi dice che le cose stanno così contiene un allargamento dell'esposizione alla cosiddetta economia della partecipazione c'è un rapporto con le nuove Inter con l'innovazione che aveva introdotto lo statuto che come avete capito consento l'adesione alla lega di
Società partecipa società di capitali partecipare stabilmente dai lavorato
Allora passiamo al l'ultima relazione della aggiornata Morabito per la commissione elettorale
Nell'impostazione
Giappone disapplicata nello scorso congresso di carattere federale della dell'organo di direzione nazionale dei collegi con la decisione che abbiamo assunto ieri definendo criteri numeri storicamente quella di oggi in pratica una presa d'atto avete tutti sottomano gli elenchi così come sono stati composti dalle delegazioni regionali dalle associazioni o società per quanto di loro competenza non abbiamo avuto altre richieste firmata da venticinque da venticinque delegati come previsto dal Regolamento e quindi è stata composta come avete sott'occhio la la direzione comitato dei garanti il collegio dei revisori dei conti
I vi informo che in sede di Commissione per il comitato di garanti è stato indicato ma ovviamente la nomina avverrà all'interno del Comitato Prodi dovuto che io lo dica una presidenza rappresentante toscano vicepresidenza rappresentante ligure come una presidenza rappresentante Emiliano dalla commissione dei revisori questo è un invito ovviamente la le commissioni sono le i due i due comitati sono assolutamente autonomi nelle loro decisioni vorrei solo sottolineare
Il lavoro che la commissione ha fatto la positività del lavoro della commissione che non ha nemmeno dovuto lavorare per ore notturne come a volte ciao eravamo abituati questo è dovuto al senso di responsabilità e alla corte e alla condivisione dei criteri che ci eravamo dati
Volevo
Io ho degli elenchi così come voi li avete
Quegli obiettivi che la commissione si era data così come comunicati ieri sono stati superati nel senso che nella Commissione attuare nella composizione attuale della della direzione che aumenta di quindici persone rispetto la direzione precedentemente i due comitati rimangono perfettamente uguale in valore numerici
La presenza delle aziende
Passa dal quarantatré al quarantanove per cento cioè dei cooperatori diretta espressione aziendale così come la presenza dei territori sull'insieme passa dal sessantanove sesta Sandas a settantasette settantuno e cinque ma questo l'ho già detto ieri
Interessante anche
Come
Questo incremento complessivo del dieci per cento del dei numeri della direzione siano praticamente coperti come da obiettivi che ci eravamo dati da un un incremento del sei per cento del numero di aziende per lei senti
E del quattro per cento del numero di cooperativistiche in gran parte peraltro sono presidenti di imprese cooperative mi pare che il superamento anche gli obiettivi che si erano dati sia vada a merito di tutta la commissione ma in particolare delle delegazioni non avrei altro da aggiungere
L'autore abilissimo
Ovviamente non li leggo ce l'avete sottomano
Vi sono richieste d'intervento sul proposta della
Gli anni
Presidente dell'Associazione pesca
Io ho letto con molta attenzione
Membri della della Commissione e devo dire che deve esprimere gara di nazione deve esprimere insoddisfazione ma aggiungo anche preoccupazione perché il settore credo che e l'associazione si è stata maledettamente trattata male non si tiene di quell'accordo di quel conto di quella crescita che puro qualcuno ci attribuisce anche è una questione di questo congressi tanto eravamo e tanto siamo rimaste la crescita quindi buona sostanza quanto riguarda il settore a livello nazionale a livello territoriale
E a parole e probabilmente ci viene riconosciuto solo quando si tratta di Bilancio e non non ci stiamo io chiedo che i membri aumento nel due uno a livello nazionale a un livello perché
Parere del relatore su questa ipotesi
La proposta mia interpretazione del regolamento che non è possibile fare modifiche dopo la decisione di io credo che si possano ci sono stati anche altre situazioni in cui si sono verificati quelli nel senso che noi definiti numeri ieri come eravamo definiti mi spiace ma la commissione non è responsabile in in quanto collegiale evidentemente
Rispetto rispetto i numeri e quindi non credo sia possibile in questa sede oggi
Modificare i numeri e anche la composizione stessa della commissione io credo però che si possono eventualmente in un momento successivo esclusivamente in termini di invitati tipo di questo genere ricoprire
Eventuali spazi che verificassimo essere fortemente difformi rispetto a la l'effettiva consistenza indubbio che è cresciuta la Lega Pesca nessuno mette in discussione se il Congresso è d'accordo potremmo con sede sia d'accordo potremmo con un meccanismo di questo genere valutare poi eventuali
Piccoli ritocchi
Allora avete ascoltato all'azione di di morale la risposta di Morabito su un piano strettamente formale il Congresso potrebbe tornare ovviamente sulla decisione di ieri senso di elevare il numero sul piano strettamente formale non sarebbe credo un segnale confortante insomma del coerenza del congresso
La rissa
Risposa di Morabito consente di ovviare non di rispondere ma di ovviare a una a una
Può essere accolta questa precisazione ulteriore di lo Cantoni
Precisazione può essere accolta con questa precisazione
Nelle forme e nei termini che varranno per riequilibrare eventuali evidenti pesanti di di differenza che emerge sono cioè non possiamo dare quella sponda cioè la direzione quella di centoquaranta
Non deve aumentare ci sono i meccanismi statutari che prevedono eventuali adeguamenti all'interno di quei meccanismi statutari e a valere per tutte le situazioni che verificassimo
Avere caratteristiche di questo genere si vedrà come fare in quella interna di più non posso dire
Non può dire l'hai sposata a parte non è in astratto e in relazione alla questione puntuale che è stata sollevata la direzione che testé sarà eletta
Non può non tenerne conto ovviamente
Se così allora
Vi sono altri
Per venti
Proposte
Non ve ne sono
Poniamo allora in votazione dunque gli organi che doveva Gesù ma la direzione il collega
Allora pongo in votazione nella direzione nella proposta della della commissione con
La raccomandazione che abbiamo un raccolto chi è favorevole è pregato di alzare la delega
Sulle deleghe contrari
Non ve ne sono astenuti
Non ve ne sono unanimi
Due astenuti
Tre astenuti
Poniamo in votazione la composizione del comitato dei garanti
Chi è favorevole è pregato Allah sarà delega
Giù chi è contrario
Non ve ne sono che si astiene
Ancora due astenuti
Infine la conclusione del collegio del collegio dei revisori la composizione del collegio dei revisori e qui il Presidente del
L'ha riletta
Allora dei dobbiamo porre in votazione la il collegio dei revisori dei conti successivamente
L'elezione del presidente perché questa è una adempie metto che deve assolvere avesse sì certo Presidente revisore dei conti non il Presidente del
Della lega che in un adempimento che deve assolve il congresso chi è favorevole al composizione del collegio
Giù chi è contrario
Un contrario
Contrario giù le deleghe sulla vota a favore chi è contrario
Nessuno chi si astiene
Tre astenuti
Scusate scusate un istante c'è un un inciampo Colle servono domanda
Niente allora non dobbiamo mi si dice
Questo è il throughput
Non dobbiamo procedere ad altri adempimenti abbiamo quindi
Completato l'elezione degli organi e
La direzione già fra l'altro
Sì
E quindi con questo adempimento abbiamo esaurito i lavori del congresso che io dichiarò in questo senso chiuso i componenti da direzione sono pregati di tratteneva
Collina non andare questa intuizione
Come direzione