"L'insegnamento universitario in Italia" org. dall'Accademia dei Lincei c/o Palazzo Corsini - via della Lungara

Tutto ringraziare gli intervenuti
Dimostrano
Temi che vogliamo trattare
Ringraziarli anche per la pazienza
Con la quale hanno ritardo di venti minuti grazie
Ma
Mille novecentonovantasette
Il gruppo di lavoro dell'Accademia Nazionale dei Lincei sui problemi dell'università
Preceduto da Luigi radicati propose di organizzare un convegno sull'insegnamento universitaria in Italia
Tutti furono d'accordo
Sull'opportunità di un incontro sull'università
Ma il tema prescelto quello dell'insegnamento suscitò una discussione vivace
Di fatto tutti sapevamo bene
Anche per un'esperienza lungamente vissuta negli atenei
Che l'università è un sistema molto complesso nel quale il momento didattico è inseparabile dal resto
E che isolato dalla ricerca il sistema altera profondamente distorce il proprio significato della propria funzione
D'altra parte il taglio che si è deciso
Di dare a questo primo convegno dedicato all'insegnamento superiore sottolineo il termine primo convegno era a nostro parere un prezzo da pagare se si voleva offrire la possibilità di approfondire i temi in discussione nell'ambito delle risorse disponibili e nei limiti temporali
Dettati dalle circostanza
Alla ricerca universitaria e non saranno dedicati convegni successivi
Parallelamente ad essi un incontro sarà dedicato alla ragione sociale dell'università
Cioè all'utenza
Cioè agli studenti alla condizione studentesca
Al diritto allo studio universitario insomma
Il convegno di oggi si svolgerà in due tempi dopo questa breve introduzione Francesco Paolo Casavola parlerà dell'autonomia statutaria
Piero Giarda e Fulvio Tessitore dell'autonomia finanziaria di quella didattica ed infine Luigi Biggeri riferiva sull'attività dell'osservatorio per la valutazione del sistema universitario
A queste relazioni seguirà fra le tre le sei e mezzo del pomeriggio un dibattito aperto ai partecipanti
Per offrire a questo incontro la possibilità di una maggiore concretezza il gruppo di lavoro a incaricato alcuni esperti di preparare dei rapporti su taluni aspetti dell'insegnamento universitario in Italia oggi brevi saggi che possono essere tanto più efficaci quanto più sono esaustivi e per così dire a sette cinque
D'altra parte la ricerca sistematica delle esaustività Entella asetticità avrebbe richiesto un lavoro redazionale di coordinamento al di là delle nostre possibilità
Ringrazio gli Autori Andrea Cammelli caso Lino consorti salvo giunto Labruna Fiegna Africa Talamanca Musto D'Amore Tessitore
E mi faccio carico delle ridondanze delle sovrapposizioni fra i vari rapporti raccolti nel volume che è stato distribuito il libro rosso
Alcuni dei dati forniti rapidamente invecchiati sono aggiornati da testi legislativi e schede aggiuntive che sono state distribuite nelle cartelline qui fuori
Sono dati interessanti sono dati utili al dibattito di oggi io voglio citare
Alcuni esempi
Alcune tabelle e grafici che riguardano per esempio docenti e ricercatori
Secondo una di queste dei circa venti mila ricercatori universitari in servizio nel mille novecentonovantasette
Otto mila quattrocentonovantanove cioè il quarantadue per cento del totale erano ricercatori nominati in seguito alle ai giudizi di idoneità del mille novecento ottanta
Di questa massa di ricercatori del venti mila ricercatori mille settecentottantotto nove hanno vinto concorsi per professore associato
Di questi solo trecentoventuno pari al diciotto per cento del totale contro il quarantadue per cento
Dei ricercatori dannati presenti nelle liste il diciotto per cento del totale di ricercatori ha vinto un concorso da associato
Controllo ottantadue per cento dei ricercatori
Vincitori di concorsi liberi che hanno vinto anche il concorso per professore associato
Ora questo è un dato interessante
Che forse dovrebbe fare riflettere
In merito a recenti provvedimenti riguardanti concorsi riservati a tecnici laureati
Nonché
Alle mense scolastiche
La
La centralità della formazione superiore in ogni processo di sviluppo è un tema obbligato ormai negli interventi di politici imprenditori pubblici e privati alti funzionari
Interventi ripresi dai mezzi d'informazione
Ed arricchiti di dati numerici che sottolineano il forte scarto fra la situazione europea e quella del nostro Paese nonché le conseguenze gravi che in presenza di questo forte divario
L'apertura delle frontiere della competizione a livello europeo ed extraeuropeo minacciano di produrre per le giovani generazioni per le generazioni future
Tanto per fare un esempio recente ricevendo la laurea honoris causa dall'Università Cattolica del Sacro Cuore il sedici gennaio
Il governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio rilevava che l'Italia presenta un deficit grave di scolarizzazione in relazione alla sua collocazione internazionali così mentre il ventotto per cento degli italiani di età compresa fra i venticinque e i sessantaquattro anni aveva nel mille novecentonovantuno un titolo di scuola secondaria superiore oggi Università
Tale quota era del cinquanta per cento in Francia dell'ottantadue per cento in Germania del sessantacinque per cento in Gran Bretagna
Inoltre continua a Fazio in Italia all'alta di su K disoccupazione giovanile rende presto obsoleto il patrimonio conoscitivo acquisito nella scuola e ciò continuava avviene proprio quando la capacità di competere si misura più che nel passato sul terreno della formazione di base dell'istruzione secondaria e universitaria
Della ricerca scientifica
Secondo dati ancora più recenti relativi all'anno mille novecentonovantaquattro esposti in una tabella che è contenuta nella cartellina distribuita all'inizio
La percentuale di giovani in età compresa fra i venticinque e i trentaquattro anni incontro in possesso di un diploma di educazione superiore era nel mille novecentonovantaquattro dell'otto per cento per l'Italia
Del ventitré per cento per il Regno Unito del venticinque per cento per la Spagna e la Grecia del venti del trentadue per cento per gli Stati Uniti del cinquantuno per cento per il Canada contro l'otto per cento dell'età
La risposta delle istituzioni parlamentari e governative a questi problemi sembra essere spesso inadeguata e distratta oggi più di ieri
Le polemiche e i dibattiti sviluppati si nella società alla fine degli anni sessanta erano stati in qualche misura filtrati e metabolizzati dal mondo accademico ed avevano dato origine più tardi
A quella breve stagione di riforme globali concretata né i presupposti di autonomia universitaria contenuti in alcuni articoli della legge istitutiva del Ministero dell'Università e della Ricerca
Nella legge sugli ordinamenti didattici nella legge sul diritto allo studio universitario
Oggi l'epoca delle pur timide riforme globali sembra tramontata
L'emergere di nuove dinamiche sociali dal futuro imprevedibile
L'europeizzazione e in prospettiva la globalizzazione
L'affacciarsi di nuovi ceti con nuovi complessi rapporti sociali sembrano allontanare almeno per il prossimo futuro
La possibilità di governare dal centro l'evoluzione dell'intero sistema dell'istruzione superiore ma rendono urgente la necessità di mettere i singoli nodi della Rete dell'istruzione universitaria in condizione di rispondere autonomamente alle nuove su sollecitazioni e ai cambiamenti avvenire
Ad alcune di queste esigenze il mondo accademico ha cercato di dare risposta attraverso il lavoro volenteroso di commissioni e i dibattiti nelle varie sedi
A questo impegno non ha ancora corrisposto al centro un disegno riformatore commisurato alla gravità e dall'urgenza dei problemi
Di più
L'implementazione e addirittura la conoscenza e la comprensione dei pochi atti esecutivi è resa più difficile
Dalla dispersione dalla frammentazione dei singoli provvedimenti in testi legislativi le cui finalità
Vedi per esempio le mense le mense scolastiche le cui finalità principali poco hanno a che fare con l'università
Provvedimenti emanati secondo le norme di delegificazione che rendono asfittico il dibattito preliminare dentro che fuori delle Aule parlamentari
In questa atmosfera poco esaltante il convegno vuole contribuire a richiamare l'attenzione sulle finalità alte dell'insegnamento universitario in Italia e sulle vie per raggiungerlo
Quanto agli esiti
Quanto agli esiti non coltiviamo soverchie illusioni ma ci impegniamo a fare del nostro meglio grazie
Ora la parola al professor Casavola
Signor presidente signori accademici
Colleghi
Nel mille novecentoquarantotto
Proprio quando il primo gennaio di quell'anno entrata in vigore la Costituzione repubblicana Aldo Sandulli pubblicava negli annali triestini un saggio intitolato l'autonomia delle università statali
La costituzione all'ultimo ma comma dell'articolo trentatré riconosceva il diritto delle università di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato
Il richiamo non poteva essere che al testo unico sull'istruzione superiore
Approvato nel mille novecentotrentatré che all'articolo primo comma terzo
Qualificava e specificava l'autonomia come amministrativa didattica e disciplinare
La portata della norma costituzionale era così ridotta ad una proclamazione programmatica o di Indirizzo
Che lasciava la natura delle università allo status quo ante
La legge Casati del mille ottocentocinquantanove ispirata ad un disegno centralistico dello Stato risorgimentale
Conduceva le università a farsi strumento della cura dal Governo di garantire la riproduzione dei quadri delle libere professioni e te le carriere nelle pubbliche amministrazioni
Non che il progresso della cultura nazionale
Con la legge Casati estesa gradualmente a tutte le università esistenti negli stati preunitari
A mano a mano che si compiva l'unità l'Italia si allineava a tutti gli Stati europei che fin dalle monarchie illuminate era ancora assolute avevano rivendicato come fine proprio della statualità
La formazione universitaria delle professioni accentuandone il profilo di utilità pubblica
Nei territori italiani un caso particolarmente significativo fu la riforma delle facoltà politico legali promossa sotto il regno di Maria Teresa d'Austria dal cancelliere Kaunitz
La formula autonomia amministrativa didattica disciplinare del mille novecentotrentatré era dunque un progresso rispetto alla tradizione risorgimentale
E si doveva alla rivalutazione
Che nello spirito della riforma gentiliana di dieci anni prima
Si intendeva fare della originaria indipendenza dalle università rispetto alla politica statale della istruzione superiore
Con l'accentuarsi dei caratteri dello stato totalitario
Per il consolidamento del regime fascista quell'iniziale avanzamento sì arresto
Scriveva Sandulli
Un compie un complesso di norme posteriori Mammano che la concezione totalitaria del fascismo si tenne affermando
Venne a minare fortemente i principi ispiratori della riforma
Culminando nel regio decreto legge del trentacinque col quale sull'altare dello statalismo venivano sacrificati i più essenziali poteri di autodeterminazione delle università
Il già citato articolo primo terzo comma del testo unico riconosceva all'università la qualifica di persona giuridica ma questa non è diminuiva la natura di istituzioni statali lo Stato provvedendo ad istituire sulle
Ad alimentarlo è finanziariamente addotta Harley di personale
E se non potevano essere diversamente considerate che enti pubblici esercitando una funzione dello Stato in condizione di circoscritta autonomia
Sandulli usava come termine di confronto il concetto assoluto di autonomia privata
Sinonimo di libertà di autodeterminarsi
Per sottolinearne la diversità rispetto a quello relativo dell'autonomia universitaria
Sandulli distingueva oltre la lettera della legge
Nella tripartizione di autonomia amministrativa didattica disciplinare due aspetti dell'autonomia
Concreta antisì nei poteri ridi autor Dean amento e di ha avuto amministrazione
Il primo è funzionale al fine stabilito dalla legge di promuovere il progresso tra scienza e fornire la cultura scientifica necessaria per l'esercizio degli uffici e delle professioni
E ha per oggetto l'organizzazione delle strutture e delle funzioni dell'università
I limiti di questa autonomia sono dovute al fatto che versandosi in una funzione istituzionalmente propria dello stato e spiegabile che lo Stato quando né del centro alla realizzazione
Attenti disarticolati dalla propria organizzazione si preoccupi di determinare che essa venga svolta con uniformità di sistemi che si preoccupi di preordinare i mezzi ed i modi della sua attuazione
Il termine autonomia salvo che per qualche aspetto del del funzionamento didattico
Appariva Sandulli nell'accezione letterale venti testuale scarsamente appropriato per le università statali perché queste non sono enti pubblici in grado di imporre tasse il proprio ordinamento e di dettare la disciplina degli elementi che sono loro soggetti
A proposito invece dal secondo dei due poteri dell'autonomia distrazione Sandulli rileva che la presenza di una più significativa indipendenza nella scelta delle persone da parte dei corpi accademici elette al governo dell'ateneo e delle facoltà
Nonché nella composizione di queste perché amata non può appunto che accentuare
Un carattere di relativa indipendenza autonomia era poi riscontrabile nell'amministrazione del personale insegnante amministrativo subalterno degli studenti e della gestione finanziaria
Nel mille novecentoquarantotto dunque Sandulli non ricava dalla disposizione costituzionale dell'articolo trentatré comma sesto
Alcun fatto nuovo circa il valore dell'autonomia universitaria
è pur vero che il metodo di quello studio io rigorosamente ancorato al diritto positivo escludeva ogni considerazione di principio che aprisse una prospettiva evolutiva
è noto che nel mille novecentosessantaquattro
Salvatore Puglia ti si esprime il re
Con l'ancora più sconfortata Celebre diagnosi
Sappiamo che esiste un anno autonomia universitaria ma che cosa sia precisamente o che cosa sia approssimativamente in tutta coscienza nessuno di noi potrebbe dirlo
Dagli anni Sessanta al mille novecentottantotto si svolge una vasta letteratura sollecitata da convegni e rapporti sul tema dell'università italiana
Sei mesi prima che il Parlamento approvasse la legge centosessantotto del mille novecentottantanove istituiva nel ministero per università e della ricerca scientifica e tecnologica
Sì che aveva a Bologna un convegno promosso dall'Associazione italiana dei costituzionalisti proprio su l'autonomia universitaria
Di quel convegno
Va ricordata la relazione di Nicola Occhio Cupo su costituzione e autonomia normativa per l'università
Che propone una lettura sistematica e non isolata della disposizione costituzionale dell'articolo trentatré sesto comma
Come del resto era già consuetudine metodica di altri studiosi
Tra i quali cito Pierangelo Catalano per il suo importante studio sul problema dell'autonomia universitaria è una realtà politica italiana
Del mille novecentosettantotto preceduto da altro sempre di dello stesso autore per l'aggiornamento torinese italiano nel mille novecentosessantasei si ragione stabilita una tradizione nella dottrina
Italiana intorno ad una necessità di leggere nel sistema dei principi costituzionali la disposizione dell'articolo trentatré
Più cupo infatti ricostruisce attorno a questa norma un con un testo rappresentato dagli articoli uno due tre quattro cinque e nove della Costituzione
Che esprimono il progetto complessivo che società e di stato elaborato dal costituente e possono direttamente o indirettamente riferirsi all'università
In quel progetto l'idea guida e quella del primato della persona e delle formazioni sociali rispetto allo Stato e alle pubbliche istituzioni
La Repubblica termine con cui si riassumono tutte le parti della statualità riconosce garantisce promuove le libertà mediante le quali si realizza la persona in una società pluralistica
Sia per la serie aperta di formazioni sociali di cui è contesta sia per la esclusione della unicità della sua cultura
Se per l'articolo nove della Costituzione la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica
Questo significa che non è concepibile il monopolio statale della cultura e della ricerca
Dal momento che l'articolo nove va letto alla luce delle proclamazioni di libertà dell'arte della scienza dell'insegnamento della impresa scolastica di cui agli articoli trentatré e trentaquattro
La Costituzione repubblicana segna perciò una netta cesura con i principi sia risorgimentali sia della dittatura
Per questo ultimo Periodo Vanzi rilevato
Che a differenza delle concettualizzazione dei giuristi al di là del diritto positivo
Legge De Vecchi nel mille novecentotrentatré regressiva rispetto alla riforma Gentile del mille novecentoventitré
La giustificazione che si usava dare della espansione del numero delle università statali
Mediante l'assorbimento di quelle a contributo di enti locali e di quelle libere tre erano le categorie allora tende istituzione universitaria
Ed era di carattere economico-finanziario non potendo i privati sostenere l'onere ingente di una università di tipo moderno così infatti si esprimeva Guido Calogero nella voce università della gentiliana Enciclopedia Treccani
Con la Costituzione repubblicana
Malgrado il cambio della titolazione università Statale di luogo di regge universitaria
Diventa storicamente anacronistica e costituzionalmente impropria la costruzione giuridica della istituzione universitaria come persona giuridica pubblica che sostituisce lo Stato nell'esercizio di una funzione propria e inalienabile dello Stato
Sostenne ha ragione Alessandro Pizzo Rosso nel mille novecentosettantasei che le università sono formazioni sociali comunità di persone per di più non omogenee data la differenziazione dei componenti se la storia della formazione della carta costituzionale può valere ad intendere meglio lo spirito della Costituzione è forse opportuno ricordare che la disposizione dell'articolo trentatré sesto comma
Articolo ventisette nel progetto di Costituzione ha origine da un emendamento proposto dai costituenti i Dossetti Gronchi Moro ed altri vale a dire di quella parte cattolica
Portatrice di più moderni e avanzati valori personalistici e comunitari
La audizione nei limiti consentiti dalle leggi dello Stato fu proposto invece dal comunista Concetto Marchesi
E pur nel suo innegabile al realismo appare difensiva dello status quo
Tornando alla relazione mi occupo occorre sottolineare che essa richiama opportunamente
Nel sintagma della disposizione costituzionale
Il valore dei sostantivi istituzione ordinamento autonomia che prendono luce nell'universo concettuale dei giuristi dalla teoria istituzioni Istica di Santi Romano
Nella costruzione romani Anna lo Stato non è l'unico ordinamento giuridico la Società essendo strutturata da molteplici istituzioni
Le quali sono organizzazioni e strutture fattuali che producono per il loro funzionamento e la loro conservazione norme in questo senso ogni istituzione è un ordinamento giuridico distinto e talora anche autonomo rispetto all'ordinamento dello Stato
Tuttavia
Anche muovendo dalla teoria del pluralismo istituzionale di Santi Romano autonomia sia solo nel caso che la istituzione si dia un vero e proprio complesso strutturale e organico e non produca soltanto norme
Deve cioè trattarsi di un ordinamento ovviamente non sovrano ma appunto autonomo
Se la dottrina romani Anna è il primo passo per una valutazione più penetrante terrà natura giuridica per le università quali istituzioni si deve a Massimo Severo Giannini l'analisi degli elementi costitutivi di quelle peculiari istituzioni ricorrendo costantemente i quali e possibile identifica queste come ordinamenti giuridici
Per Giannini codesto elementi sono tre il primo località i soggetti concorrenti a costituire l'istituzione
E non vi è chi non veda come si fatto carattere si è connaturale alla istituzioni universitarie perché già la sola relazione didattica postula la compresenza di parti non omogenee di docenti e studenti
Secondo elemento la normazione propria e anche questo è un carattere originario dell'università in Italia come in ogni paese d'Europa dall'età medievale al mondo moderno terzo elemento alla organizzazione di persone strutture strumenti risorse
Assumendo come Occhio Cupo propone le concettualizzazione della scienza costituzionalistica e amministrativistica rispettivamente risalenti a Romano e Gianni
E che tenuto conto del sistema dei principi costituzionali avanti descritto e oggi da escludere che le università possono essere ancora considerate organi dello Stato o enti strumentali dello Stato
Ne consegue
Che la lettura evolutiva dell'articolo trentatré sesto comma rovescia l'interpretazione originali il diritto delle istituzioni universitarie di darsi orientamenti autonomi nei limiti consentiti dalle leggi dello Stato
Non è un delitto otto guai e per giunta limitato
E al contrario un diritto originario
Di fronte al quale e lo stato ad autolimitarsi
Nel senso che non può penetrare nell'ambito dello affinamento autonomo se non mediante la riserva di legge
Riconoscendo così che ogni normazione di rango inferiore alla legge parlamentare non ha forza di ingresso nello spazio regolato dall'istituzione universitaria
Questo è il punto d'arrivo di un lungo e talora contraddittorio processo di attuazione della Costituzione
Eredità storiche volontà di forze politiche scienza giuridica legislazione burocrazia sindacati hanno variamente condizionato ora ostacolando ora favorendo questa evoluzione
Un traguardo significativo di tale percorso è rappresentato dalla istituzione del Ministero dell'Università e della ricerca scientifica e tecnologica con la legge centosessantotto del mille novecentottanta
L'articolo sei di questa legge stabilisce che le università sono dotate di personalità giuridica e in attuazione dell'articolo trentatré della Costituzione hanno autonomia didattica scientifica organizzativa finanziaria e contabile nonché
Che esse si danno pienamente autonomi con propri statuti e regolamenti
Ed infine che nel rispetto dei principi di autonomia stabiliti dall'articolo trentatré della Costituzione specificati dalla legge
Le università sono disciplinate oltre che dai rispettivi statuti e regolamenti esclusivamente da norme legislative che avviò Perrino espresso riferimento e concludendo che e esclusa l'applicabilità di disposizioni emanate con circolari
Oltre il linguaggio del legislatore che qui in forma esplicita si subordina al dettato costituzionale
E il fatto organizzatorio indisse di un ministero che si stacca dalla Pubblica istruzione
A sottolineare un salto evolutivo tra scuola statale e università
Intesa questa come autonoma formazione sociale
Di questo ora non più ripetibile distacco dell'Università dalla organizzazione dello Stato apparato e segno fondativo lo Statuto
Lo statuto negli articoli diciassette diciotto nel testo unico del trentatré
Che era lo Statuto didattico la ratio studiorum
Proposto dal senato accademico emanato con decreto reale poi con decreto del presidente per la Repubblica era dunque un atto dello Stato oggi dopo la legge centosessantotto dell'ottantanove e un atto dell'università decreto del rettore
Il ministro per l'Università non riceve per effettuare il controllo di legittimità e di merito entro sessanta giorni se il ministro non muove rilievi il rettore emana lo statuto se il ministro trova norme illegittime o avanza obiezioni di merito
Può rinviare una sola volta con decreto il testo dello Statuto dei regolamenti se gli organi competenti dell'università
Non si conformano ai rilievi di legittimità con deliberazione adottata a maggioranza dei tre quinti o non riesamina no il merito con maggioranza assoluta
Al ministro non resta che impegnare la o rettorale per soli vizi di legittimità dinanzi al giudice amministrativo
Solo in mancanza delle maggioranze richieste le norme contestate non possono essere emanata
Questo procedimento
Rispecchia eloquentemente la separazione avvenuta tra ordinamento sovrano dello Stato e ordinamento autonomo in università
L'estremo rimedio del ricorso del ministro dinanzi alla giurisdizione amministrativa contro il decreto del rettore è il segno che la scomparsa del rapporto organico e intero organico tra università è stato
Quanto al contenuto
Lo statuto non è più la ratio studiorum ma ma la Carta fondamentale dell'università
Che ne regola interamente l'organizzazione
La legge dello Stato fissa i principi generali della disciplina degli ordinamenti didattici stabilisce l'elettività del rettore la rappresentatività del senato accademico
Lo status giuridico del personale la coerenza tra curricula il valore legale del titolo di studio in qualche modo lo Stato si fa soltanto garante di valori costituzionali di libertà di democrazia di uguaglianza e ragionevolezza
Che non dovrebbero inficiare ma agevolare la implementazione dell'autonomia
Questa d'altra parte va fatta valere data la molteplicità dei soggetti che ne sono rivestiti le tante università
Secondo quei criteri di coordinamento e leale collaborazione che la giurisprudenza della Corte costituzionale elaborato per i rapporti tra Stato e regioni e tra i vari poteri ed organi dello Stato
Il Consiglio universitario nazionale quale organo di rappresentanza delle istituzioni universitarie autonome e non più un organo di consulenza del ministro
E un altro segno della distinzione tra stato e università che richiede coordinamento e cooperazione
Del resto
Coordinamento e cooperazione richiedono tutte le istituzioni universitarie in Europa dunque in ambito sovranazionale come appare evidente dalla cosiddetta dichiarazione alla Sorbona del venticinque maggio mille novecentonovantotto
Sull'armonizzazione dell'architettura dei sistemi di istruzione superiore in Europa promossa e sottoscritta da Italia Inghilterra Francia e Germania
L'università e il luogo elettivo di libertà perché destinato a produrre libertà
La libertà di insegnamento non è prerogativa costituzionale che esaurisca i suoi effetti nell'essere esercitata dal docente
è una libertà con proprietà transitiva dagli studenti
Che ne vengono educati ad esempio della libertà del docente all'esercizio di una personale libertà la libertà della ricerca scientifica attraversa tutte le figure che alla ricerca con diverso contributo il ruolo concordano e che maturano la consapevolezza della necessità di una libertà critica
Rispetto ad ogni dogmatismo scientifico
E ad ogni condizionamento ideologico
Parimenti un clima di libertà
Investe tutti gli operatori all'interno dell'intero organismo universitario perché alla libertà chiamano i fini propri delle strutture istituzionali in cui essi realizzano la loro vocazione personale di studio o di lavoro
E difficile rinvenire altro luogo sociale in cui la libertà richiama libertà questo carattere nella storia dell'università europea non era mai apparso così totalizzante come ai giorni nostri
La libertà pagata con la solitudine nel modello un Voltiano corrispondeva al solo protagonismo ha detto protagonismo del professore scienziato
E la solitudine valeva sottrarsi alla vigilanza di uno Stato sospettoso di una libertà transitiva che trasformasse le università in pericolosi luoghi di sovversione dell'ordine
La vicenda del nostro Risorgimento liberale non fu immune dal timore che si andasse sulle cattedre e negli organi di governo accademico oltre una libertà media
Che era una libertà strettamente vigilata
Per non ricordare infine nel periodo della dittatura su cui grava o addirittura la richiesta di giuramento di fedeltà
Al regime ai professori che non venivano ad essere vigilati soltanto all'esterno dallo Stato ma nel loro interno dalla propria coscienza
Ma la libertà universitaria e allora non solo libertà Esterna rispetto all'ordinamento dello Stato
Secondo lo spirito e la lettera della Costituzione
E libertà internati tutte le componenti della comunità universitaria
Garantita dallo statuto
Sarebbe vanno rivendicare libertà di fronte allo Stato se non si esercitasse libertà in dentro l'università
Sarebbe come replicare una estrinseca frammentazione di sfere di privilegi e piumoni immunità
Come in una tipologia Feudale
Ecco dove va colto il valore etico e giuridico dello Statuto che non è fonte di isolamento protettivo forse del resto
Anacronistico in un ordinamento costituzionale democratico ma di promozione di libertà all'interno del istituzione e attraverso l'istituzione di propagazione di libertà nella società nazionale ed europea
Se mi consentite di esemplificare dallo statuto della mia napoletano università Federico secondo
L'università
Leggo
Il testo dello Statuto afferma la propria funzione pubblica il proprio carattere laico pluralistico ed indipendente da ogni orientamento ideologico politico ed economico
L'università garantisce la libertà di manifestazione del pensiero di associazione di riunione allo scopo di realizzare pieno concorso di tutte le sue componenti alla vita democratica caratterino
Fine primario dell'università
E l'elaborazione e la trasmissione delle conoscenze
Esso viene perseguito promuovendo ed organizzando la ricerca e curando con azioni coordinate la formazione culturale e professionale nonché la crescita civile degli studenti
L'università garantisce
Ai singoli professori e ricercatori nel rispetto dei loro Stati giuridici la libertà e l'autonomia della ricerca e la libertà e l'autonomia dell'insediamento nel quadro del coordinamento e dei curricula didattici previsti dalle strutture di appartenenza l'università avversa l'utilizzazione dei risultati delle copie attività per applicazioni che perseguano scopi contrari ai principi della dignità e libertà
Dell'uomo e della convivenza fra i popoli l'università concorrere allo sviluppo culturale sociale economico e produttivo del Paese anche attivando consorzi
Ed altre forme di collaborazione
Con soggetti nazionali stranieri ed internazionali pubblici e privati che promuovono attività culturali e di ricerca l'università concorre all'elaborazione del piano nazionale di sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica era relativa programmazione
Pluriennale
Nella sequenza dei fini Funzione pubblica laicità pluralismo indipendenza ideologica politica ed economica libertà di manifestazione del pensiero di associazione riunione di partecipazione democratica
Di formazione culturale e professionale di crescita civile di libertà dell'insegnamento e della ricerca di affermazione di principi di dignità e libertà dell'uomo di convivenza fra i popoli
Di cooperazione nazionale europea ed internazionale di concorso al piano nazionale di sviluppo
Della ricerca scientifica e tecnologica si può misurare la distanza dello Statuto odierno rispetto alla ratio studiorum della tradizione la forza l'effettività dell'autonomia sta dentro questo stato
Se nell'università si alimenterà la fedeltà allo Statuto
Come nella cittadinanza nazionale la fedeltà alla Costituzione
La questione dell'autonomia universitaria
Diventerà sempre più come auspico un ricordo erudito grazie
Ringrazio molto il professor Casavola per questo per questa relazione colgo l'occasione per dare il benvenuto saluto alla sottosegretario Guerzoni che ci ha raggiunto
Superando sbarramenti dare tre
Incluso senza nessuna
Senza nessun doppio senso lo sbarramento di guardie carcerarie
E invito
In
Professor Giarda
A parlarci dell'autonomia finanziaria
Questa disparità di trattamento Guerzoni è stato apostrofato come sottosegretario
Ma devo chiederle scusa anticipatamente l'uditorio al professor Visentini essa il mio intervento odierno costituisce poco più di una traccia di un ragionamento sul tema che mi era stato assegnato potrei esporre diciamo molte giustificazioni per questa incompletezza solamente ma forse il più gradito alla presidenza di ricevere un impegno che io produca in tempi brevi una versione ragionevole di questo intervento che sarà più meditata forse anche più utile
Il tema dell'autonomia finanziaria ha costituito qui c'è uno dei motivi dominanti nei dibattiti recenti sull'evoluzione del sistema finanziario italiano
Sul sistema universitario italiano
Il termine ti autonomia finanziaria in epoca concetti quanti libertà da vincoli esterni
Concetti di autosufficienza finanziaria
Spesso si presenta però sotto vesti diverse
Si presenta come un momento di rivendicazione da parte di chi gestisce comunque ha interesse culturale o professionale per l'università
L'autonomia finanziaria di un sistema che come quello universitario finanziato prevalentemente con denari pubblici
Che vengono dal contribuente dalla fiscalità generale ma è tuttavia un fenomeno complesso che richiama in modo essenziale il tema della responsabilità finanziaria
E in sintesi richiama il disegno di una struttura di rapporti finanziari ottimali tra il centro
E la periferia in questo intervento tratte lotti alcuni aspetti del problema dell'autonomia finanziaria cercando di presentarla da un punto di vista più ampio rispetto a quanto non venga comunemente
Per esempio più ampio
Rispetto a quanto ho avuto modo di vedere
Pagina quarantasette quarantanove questo dossier dove l'autonomia finanziaria messa a fianco dell'autonomia contabile come se fossero due componenti di un unico fenomeno
Dal mio punto di vista una nozione di autonomia finanziaria
Perché il contrario dell'autonomia contabile rendimento costitutivo della vita dell'università
E non un elemento accessorio
Secondo il punto di vista che cercherò di presentare il Massimo dell'autonomia finanziaria si avrebbe messa usa un po'affermazione un po'paradossale in una situazione in cui gli utilizzatori
Dell'università cioè ai suoi studenti pagano per intero i costi del Servizio istruzione
Dopotutto gli studenti derivano dall'acquisizione di una forma di una propria formazione un aumento del valore del proprio capitale umano a cui si associa presumibilmente per tutta la durata della loro vita attiva un aumento dei redditi che sono prodotti dall'ottenimento della laurea dalla formazione
In un sistema di piena autonomia finanziaria
Caratterizzato da assenza
Di intervento pubblico nel finanziamento le università opererebbero come imprese che vendono sul mercato i propri servizi
Non so se sia mai esistita nel mondo reale una situazione siffatta penso di no
Non credo neanche che essa sia proponibile quale regola pratica da adottare per il finanziamento delle università
Se non per alcune circostanze specifiche dove vinse il l'insegnamento universitario
è strettamente funzionale alla produzione di capacità e di qualifiche
Aggiuntive a quelle generali che si innestano su un capitale formativo umano già pienamente strutturato che sono finalizzate a risultati e professionalità specifiche
Da costruire in tempi relativamente brevi
C'è un business come si dice nella formazione per esempio di mendacio azienda
Dove i rendimenti per il partecipante sono certi relativamente certi la durata dei corsi di insegnamento è breve
Dove in sintesi tutti gli agenti la scuola che forma gli studenti che sono formati possono programmare con certezza statistica
Il qui pro quo lo scambio
Dell'attività che intraprendano
L'università è però in generale una cosa diversa da un corso di formazione e qualificazione professionale anche ad alto livello
Essa fornisce istruzione generale
E tale prodotto viene realizzato in una situazione particolare dal punto di vista della struttura produttiva si caratterizza per quel fenomeno di produzione congiunta
Essendo l'altro bene la ricerca scientifica
Un bene che al pari di pochi altri presenta caratteri che gli economisti definiscono di bene pubblico
Il finanziamento di queste due attività
Venisse anche se ciò fosse tecnicamente possibile mediante contribuzioni legate alla capacità di pagare dell'utilizzatore
Istruzione come vedremo più per ragioni di giustizia distributiva la ricerca per ragioni connesse al massimo natura intrinseca
Si tratta in in entrambi i casi di beni ad elevata costosità
I cui benefici non possono essere appropriati dall'utente
E che rendono di fatto impossibile pagamento sulla base del principio che è alla base di un'economia di mercato
E che si sia sintetizza
Nella proposizione semplicistica chi USA panca
L'autonomia
Di un sistema universitario deve essere quindi do otto mia finanziaria di un sistema universitario per essere quindi che l'entità di un mix di prezzi pagati dall'utente e di finanziamenti da parte di soggetti pubblici o privati
Che abbiano nel proprio DNA istituzionale il compito di gestire i tempi lunghi ed indefiniti dell'interesse pubblico
Del rapporto tra generazioni
Istituzioni che abbiano in ultima analisi la capacità di programmare e gestire utilizzando orizzonti temporali
Di pianificazione finanziaria molto lunghi spesso indeterminati
Questi caratteri sono in astratto posseduti da soggetti pubblici lo Stato uno da soggetti che dispongono di risorse finanziarie
Da impiegare senza vincoli di redditività finanziaria
Per esempio
Le fondazioni
Come definire quindi l'aut la finanziaria
Procedendo per esclusione posso dire che l'autonomia finanziaria non può essere intesa come la libertà di spendere soldi altrui
Ne questa libertà può provenire da norme statutarie che interpretino una nozione di autonomia fissata dalla Costituzione
Un utile riferimento calme è costituito dalle situazioni di mercato
Laddove nelle situazioni di mercato l'autonomia finanziaria per definizione massima
In un sistema produttivo di mercato o per un'impresa sia che la definizione il massimo di autonomia finanziaria
Lì resistente cliente che sa quello che chiede che controlla ciò che viene considerato che può dire in giudizio severi fornitore gli ha promesso un oggetto in buone condizioni
E poi glielo consegna variato
Elemento costitutivo dell'autonomia finanziaria
E l'esistenza di un sistema di controllo sociale che trova nel caso dell'economia di mercato la propria origine nella contrapposizione di interessi che proprio dello scambio di beni contro beni o di beni controtendenza
Del sistema universitario in particolare in quello italiano di oggi questo sistema di controlli di mercato non ha molte possibilità di esprimersi
L'utente in larga misura non ha il potere di rivolgersi a fonti alternative di offerta
Il sistema universitario è caratterizzato per molti dei suoi utenti da forti componenti di monopolio di fatto la concorrenza tra istituzioni
Si avvicina a quelle situazioni che gli economisti definiscono di quasi monopolio la mancanza di un adeguato sistema di finanziamento del diritto allo studio rende difficile la valutazione competitiva e di fatto l'utente dell'università lo studente
Spesso è costretto a consumare ciò che passa il convento senza opzioni o possibilità di certi
Questione di fondo è costituita dal fatto che nella situazione italiana di oggi la parte rilevante del finanziamento proviene non dall'utente
E nemmeno da soggetti privati finanziatori dallo Stato
Il quale fornendo ogni anno una cifra compresa tra i dieci dodici mila miliardi di lire
Sente uno dovrebbe sentire forse anche maggiormente l'esigenza di controlli sul modo in cui le risorse vengono utilizzate sui risultati che vengono prodotte
Si creano in questa situazione così elevato finanziamento dello Stato rapporti finanziari diretti tra Stato nell'università
Che possono essere valutati alla luce della nozione di autonomia finanziaria che ho adottato in questo intervento
Prima una definizione poi due quesiti
La definizione l'autonomia finanziaria e la mia visione costituita da un sistema di rapporti finanziari tra centro e periferia
Che mira ad ottenere i risultati che si otterrebbero se l'università operassero in un regime nei quali in pieno finanziamento dei costi del servizio istruzione universitaria venisse garantito dall'utente
I due quesiti
Qual è il quantum di risorse che devono essere assegnate al sistema universitario
Secondo quesito quali criteri che devono essere utilizzati l'operatore dall'ente pubblico dal governo centrale
Per ripartire le risorse tra le diverse università
Sul primo quesito quante risorse pubbliche
Al sistema universitario
In un certo senso non ha risposto astratta
Non sarebbe difficile
E chiederebbe di valutare mettendosi dal punto di vista dello studente i benefici in termini di produzione o di benessere che deriverebbero alla collettività per effetto del percorso di studi in pratica un esercizio di analisi economica
Difficilissimo da svolgere
In verità credo impossibili per le difficoltà di impostare un appropriato analisi dei benefici che l'istruzione universitaria è in grado di produrre a livello macro economico
Difficile anche perché è il sistema universitario come no ricordato come tutti sappiamo non produce solo istruzione adesso è storicamente attribuito il compito di alimentare sostenere la ricerca scientifica
Come ho detto la struttura produttiva dell'università è un sistema dei costi congiunti
I due prodotti dell'istruzione superiore e della ricerca scientifica
Un bene Cornaggia richiamato con caratteristiche di bene pubblico e qui bene uffici non sono acquisibilità rete direttamente da chi lo produce e per i quali la quale non esiste in generale il mercato
Naturalmente questa domanda sul quantum che io avevo posto in termini astratti può essere riformulata in modo che sia più vicino
Ad alcuni e ai concreti i processi decisionali per esempio ci si potrebbe chiedere se è possibile fissare i criteri oggettivi
Per regolare la crescita nel tempo delle risorse pubbliche per l'università rispetto ai valori che sono sperimentati per esempio in un certo anno base
Novantotto novantanove per rispondere a questa domanda cioè per fissare diciannove prego le di crescita oggettive che sarebbero lo strumento che consentirebbe l'Università di vivere ET programmare in una situazione di autonomia finanziaria
Bisogna valutare Primo quale sarebbe l'aumento necessario dei costi di produzione se l'output complessivo rimanesse invariato
Secondo come deve variare quantitativamente l'output in relazione agli andamenti demografici alle variazioni del reddito alle variazioni della domanda che provengono dalle famiglie e dal sistema produttivo
Come dovrebbe variare la struttura dell'offerta di istruzione universitaria cioè come variare la composizione del prodotto istruzione universitario questi tre interrogativi sono altrettanto importanti quando si arriva al secondo quesito come ripartire tra le università un volume di risorse che sia stato definito politicamente nella decisione di bilancio come rispondere a questo quesito rispettando i principi di autonomia finanziaria
Non sarebbe certamente congruo con i principi di autonomia finanziaria fare affluire risorse alle singole università
Sulla base della spesa storica rilevata in un qualche hanno passato
A meno che tale spesa non possa essere qualificata come spesa efficiente non sarebbe corretto fare affluire ad un'università risorse finanziarie misura pari a quella di cinque anni prima della popolazione studentesca fosse mutata in modo significativo
Non sarebbe corretto mantenere inalterata l'entità dei finanziamenti se le scelte distruzione si fossero modificate in modo significativo
In altre parole una prima regola pratica generale i finanziamenti al sistema universitario per la parte relativa al finanziamento del servizio di istruzione devono adattarsi ai mutamenti dalla domanda
Ciò non è però sufficiente in un regime di mercato faccio sempre riferimento a questo paradigma prodotti di qualità migliore dovrebbero affermarsi e da vere una dinamica
Più sviluppata rispetto a prodotti di qualità inferiore essi dovrebbero spuntare sul mercato prezzi migliori e le aziende che li producono verrebbero premiate rispetto alle altre
Quindi l'attribuzione delle risorse finanziarie diverse sede universitaria dovrebbe essere commisurato anche al fattore qualità del prodotto
La Norvegia
Con questa situazioni di mercato non può essere naturalmente spinto troppo in là
Il disegno di in una struttura di finanziamenti ideale deve prendere atto che il costo di produzione delle diverse specializzazioni universitarie anche all'interno di una singola sede molto diverso e che a parità di benefici che lo studente può ricavare dalla scelta di una certa specializzazione i costi di produzione sono diversi
Si introducono in questa situazione complesse questioni di parità di trattamento dell'utente dello studente che è un mercato non sarebbe in grado di valutare
A a queste situazioni gli orientamenti generali della nostra organizzazione sociale ha notato da tempo risposte non equivoche
Nel senso che i differenziali di costo nella produzione delle diverse specializzazioni universitarie non devono essere se non in misura limitata portati a carico dello studente ma essere assorbiti dal finanziamento statale
Problema il politica del finanziamento dell'università e quindi quello di definire quali sono i livelli del differenziale di costo di produzione tra le diverse specializzazioni di studio nell'università
Che devono essere finanziati con i trasferimenti statali in altre parole con i proventi della fiscalità generale
Il termine che diventa rilevante naturalmente a questo riguardo
è quello dei costi standardizzati
Per indicare che questi differenziali
Di costo standardizzato e non i differenziali di costo storico devono costituire l'ossatura delle regole di finanziamento delle università
Il come sarà
Apparso evidente il mio riferimento ad un sistema di voto non sia finanziaria
Che assume come paradigma anche una e di porte sia una soluzione diciamo di mercato cioè di piena copertura dei costi attraverso i prezzi
Se correttamente inteso porta inevitabilmente a procedimenti nei quali è necessario un organismo centrale forte ed autorevole che di enti Rizzi e fornisca regole
Utilizzando sistemi evoluti di analisi e di standardizzazione
La standardizzazione ricordo non è solo il prodotto di un'attività amministrativa la standardizzazione
è in teoria il prodotto del buon funzionamento di un mercato competitivo
La standardizzazione e quindi è una necessità fondamentale per fare funzionare
Sì Volandri risultati che potrebbero tenersi in una situazione di mercato
Un sistema produttivo quando l'università che pure finanziato prevalentemente con denaro pubblico
Resta aperta la questione essenziale per la vita e per la stessa giustificazione sociale del sistema universitario del finanziamento del suo secondo prodotto tipico
La ricerca scientifica
Ricerca scientifica caratteri ed esigenze molto diverse nelle diverse specializzazioni del sapere anche costi molto diverso
Inoltre le diverse discipline
Che costituiscono l'università hanno diverse esigenze scientifiche in alcune preminente la ricerca di base in altre la ricerca applicata
In alcune la ricerca strettamente collegata con intirizziti
Per i quali esiste nel sistema economico una disponibilità pagare in altri rami del sapere le spese per la ricerca sono da considerarsi investimenti ad elevato rischio
Come trattare tutte queste divergenti modalità ed esigenze
Nel finanziamento dall'attività universitarie
Risposta a questa domanda e naturalmente molto difficile forse molto più difficile del tipo di risposte che possono essere date per il finanziamento del Servizio istruzione dell'attività didattica
Per questa ultima si può fare riferimento al corno già richiamato a variabili quantitative a numerosi studenti ad attività tipizzate da parte dei docenti
Ha costi di produzione tutta la strumentazione propria di economisti e statistici e studiosi dell'Università come servizio pubblico
Niente o poco il tutto questo esiste per la definizione di regole di finanziamento dell'attività di ricerca
Molto difficile a questo riguardo costruire criteri e misurazioni a livello centrale che possono essere utilizzati con un buon grado di accettabilità da parte dei protagonisti della ricerca stessa docenti ricercatore universitario
La ricerca in aggiunta aggiungo soprattutto quella più lontana da sbocchi sui mercati
è un bene per il quale è difficile ottenere stime ragionevoli del valore che adesso attribuisce la società e che potrebbero essere utilizzate nei processi di allocazione di risorse attraverso il bilancio pubblico
La ricerca è spesso in Italia ma anche altrove finanziata da soggetti privati in genere istituzioni non motivate dall'esigenza del profitto
Soprattutto mi riferisco le fondazioni
Anche in questi casi però la valutazione di quanto investire in ricerca discende più da considerazioni di tipo altruistico
Da considerazioni che utilizzano proiezioni nel futuro dei presumibili interessi della società
Da finanziatori benevolente che hanno deciso di credere nel valore sociale della ricerca scientifica
Nel nostro Paese il finanziamento della ricerca in larga parte pubblico e si esprime Girl Artissima parte nel finanziamento indistinto dell'attività del sistema universitaria
Questo naturalmente rende difficile il processo di standardizzazione cui ho fatto riferimento come ad un elemento essenziale
Dei criteri di finanziamento richiedo e richiede ulteriori specifici analitici approfondimento
Non
Possono fare qualche riflessione sul ruolo che hanno nel sistema di autonomia finanziaria
E i contributi dello studente le tasse universitarie
Tasse e prezzi d'accesso dovrebbero svolgere la duplice funzione di regolare gli accessi e di fornire
Segnali sulle situazioni di scarsità
In cui trovano giustificazione gli investimenti di allargamento della capacità produttiva
In Italia ma non solo i tagli alle tasse universitarie coprono una frazione molto modesta dei costi di produzione dell'attività
Esse sono in realtà solo una faccia
Del problema del trattamento del diritto allo studio
Costi elevati di iscrizione all'università capaci di dare un contributo significativo al finanziamento della spesa complessiva
Dovrebbero essere integrati da un sistema di sussidi a favore degli studenti che non dispongono della capacità di pagare in Italia è stata assunta definita una diversa scelta strategica quella di avere costi d'iscrizione all'università relativamente bassi
E di non utilizzare gli strumenti del diritto allo studio per una politica attiva e aggressiva scritto di sostegno dei più meritevoli
Il tutto naturalmente inserite in un contesto di un'università aperta a tutti
Senza controllo degli accessi
E con la rinuncia di fatto attenere in primo piano la questione della qualità
Una scelta per l'università di massa diversa da quella compiuta per esempio negli Stati Uniti
Dove l'università di massa sia accompagnata al disegno
Non so dire se razionalmente voluto ma certamente perseguito
Di una struttura differenziata di offerta e di forti differenze nella qualità
In Italia una fortissima selezione che si traduce nel notorio basso numero di laureati
Nell'assurdo allungamento degli anni di laurea si attua attraverso
Fenomeni come il mega atenei grammatica destrutturazione dei processi diverso insegnamento ed apprendimento
A queste situazioni di inefficienza produttiva
Sostenute di regole di finanza da regole definanziamento non allineati con principi
Appropriati di autonomia finanziaria diciamo a queste situazioni è stata affidata alla funzione di filtro
E di controllo dei rapporti tra processo di apprendimento e società civile
Voglio a titolo di esempio soffermarmi solo alcuni aspetti
Dell'attività universitaria che sono molto influenzate dal mancato rispetto dei canoni che discendono da quei principi di autonomia finanziaria che ho adottato in questo intervento
Però due Patrese
Un primo esempio e ci strutture organizzative o che sopravvivono
A causa della mancata adozione di un corretto sistema di autonomia finanziaria è costituito dalla proliferazione dalla stessa esistenza delle facoltà universitario
In un'impresa che dovesse rispondere in modo intelligente alla domanda incerta che proviene dal mercato
Non ci sarebbero risposte basate sulla stabile segmentazione dei processi produttivi
Processi produttivi sarebbero lasciati aperti sarebbero flessibili
Verrebbero offerti e più opzioni ai possibili clienti
Con la osmosi tra processi di produzione si produrrebbero maggiore utilità e benefici per la collettività
La segmentazione disciplinare dell'offerta irrigidisce le strutture produttive fa aumentare i costi produce inefficienza e tutto ciò senza che ci sia una penalizzazione di mercato
è evidente che non si potrebbe avere nell'università una struttura di Offerta unitaria indifferenziata per la produzione di medici o avvocati Managers ingegneri matematici e filosofia
Tuttavia il numero attuale di facoltà intese come struttura organizzativa dell'offerta eccessivo
E l'offerta di istruzione universitaria potrebbe essere meglio organizzata consentendo sostituzione tra fattori tra prodotti nel mercato e nella storia del successo delle imprese c'è molta differenza tra settori che si adattano ai mutamenti della domanda e settori che hanno tempi di risposta lenti
Rigidi ritardati
Una struttura di finanziamento pubblico dovrebbe premiare così come fa il mercato la flessibilità operativa
Autonomia finanziaria si accompagna e richiede flessibilità e non rigidità dell'offerta
Secondo esempio è quello legato alle politiche di retribuzione dei professori universitari e all'impegno celesti viene richiesto
In prestigiose università straniere nessun docente insegnamenti due corse
In genere uno con molti studenti di un altro corso avanzato con meno studenti
Perché deve esistere nell'università italiana
Una situazione strutturale di non pieno utilizzo della capacità produttiva
Perché necessario scegliere assetti produttivi che richiedono due docenti quando uno basterebbe fosse pagato in misura da dargli anche più prestigio e più tempo per la ricerca
Un terzo esempio che riguarda un aspetto dell'evoluzione futura del sistema universitario italiano che potrebbe essere analizzato dal punto di vista dei principi dell'autonomia finanziaria riguarda l'ipotesi di riduzione del numero di anni richiesto per la prima laurea accompagnato da anni successivi di specializzazione il cosiddetto tre più due
Il rischio è che questa sfida e posso avere una risposta solo di tipo amministrativo
Ho statutario
Io non ho una soluzione su questo tema ma certamente avverto che in questo contesto si potrebbe stimolare ed incentivare il maggiore uniformità dei contenuti dei primi tre anni nelle diverse facoltà nelle diverse aree disciplinari
Per il resto alcune università dovrebbero figlio del biennio pensato altre dovrebbero accontentarsi di offrire solo i primi tre anni
In una singola università il biennio dovrebbe essere offerto solo dalle facoltà o dalle aree disciplinari ove c'è un vantaggio comparato rispetto ad altre sedi
La domanda che si pone è come spingere il sistema universitario verso la specializzazione e la diversificazione quindi verso potenziali elementi concorrenziali una situazione che certamente più congeniale alla nozione di autonomia finanziaria
Una risposta diciamo a quest'interrogativo necessità e opportunità di spingere verso la differenziazione
Sono poi molto parzialmente può avvenire attraverso strumenti finanziari o se volete attraverso l'utilizzo dei criteri di attribuzione delle risorse che siano finalizzati a questo obiettivo che è un obiettivo proprio dell'autonomia finanziaria
Tuttavia devo dire che questo quesito
Se cioè con strumenti finanziari
Che si Molino il comportamento di mercati che offre l'impresa siano sottoposte a choc provenienti dalle sta se con questo quesito sia possibile produrre un po'di differenziazione dell'offerta costituisce per me è la sfida fondamentale nel riforma
Del sistema universitario non ho certamente una risposta a questo quesito forse una potrà essere trovata
Se si ammette
Che creano ogni università la regola economica sarebbe che conviene investire laddove sia più forte
Il rafforzamento dell'autonomia finanziaria delle università non si realizza quindi solo con l'attribuzione di una maggiore libertà nell'uso delle risorse
La richiesta che spesso si sente
L'autonomia finanziaria richiede che le risorse siano distribuite tra i diversi atenei avendo come riferimento all'attività svolta
La domanda di istruzione che proviene dalla società
L'efficienza nell'uso delle risorse
Richiede che venga costituito un appropriato sistema di incentivi
Che vengano rimossi i vincoli nascenti
Non impostazione che ancora eccessivamente orientato a lungo le linee fissate dal diritto amministrativo
Richiede che vengono potenziati i momenti competitivi
Ma devo presidente una seconda parte questo mio intervento nel quale avrei cercato di ripercorrere se e che cosa era successo in questi ultimi anni lungo questo schema la interpretazione della nozione di autonomia finanziaria soprattutto a partire dalla parte che conosco meglio dei dell'evoluzione del sistema di finanziamento dell'università cioè a partire dall'articolo cinque della legge cinquecentotrentasette
Nel mille novecento novantatré e che cosa è successo in questi in questi ultimi anni come osando io sono molto affezionato alla legge cinquecentotrentasette
Perché
è il risultato diciamo di un lavoro
Diciamo di tipo intellettuale era partito all'interno del ministero del tesoro Commissione spesa pubblica si era sviluppato con intensi dibattiti e discussioni scossa è presente con il professor Gilberto Muraro
Che aveva avuto sbocco in una mia relazione alla quale erano stati invita ciò che era stato invitato a svolgere
Dalla Conferenza dei rettori e dall'allora ministro dell'università Sandro Fontana
E che poi rientrato sostanzialmente
Quasi tale e quale come che la mia relazione pediatra formulata grazie diciamo alla disponibilità del ministro Colombo e credo soprattutto di Sabino Cassese che era aveva indicato
Era in charge cioè per la formazione della legge finanziaria del governo dal governo Ciampi
Ecco dunque le disposizioni la gestione finanziaria è stata apposta al centro dell'attenzione
I rapporti tra ministero e sistema universitario
Si è incominciato a parlare di denari invece che gli uomini si è cominciato a parlare di soldi anzi cioè di metri quadri Edith tuttavia farà Fernanda degli strumenti di controllo
Diretto che costituivano la sintesi e l'essenza dei rapporti tra centro e periferia
I cambiamenti che sono intervenuti
Per effetto di queste norme di legge mi dicono io non sono un professore di un'università statale
E quindi non so esattamente come la nozione del vincolo di bilancio si sia tradotta dentro nel
Comportamenti nelle decisioni che vengono prese il giorno dopo giorno all'interno delle università
Ma che conoscenza di tanti amici e colleghi universitari
Mi dicono che sia stata una decisione importante che ha portato sensibilità per l'uso
La gestione diciamo delle risorse
In contesti dove all'enfasi era soprattutto rientrata
Verso la acquisizione di risorse aggiuntive
Il una strumentazione finanziaria che i governi degli ultimi cinque anni sei anni ai Parlamenti hanno proposto sia sempre più articolata ed è arrivata negli anni più recenti
Ma anche a forme diciamo di controllo finanziario a quello sui flussi di cassa
Di cui si potrebbe parlare in un'altra circostanza ma certamente le innovazioni che sono state introdotte
Dal momento in cui l'autonomia finanziaria ha dovuto assumere l'auto l'autonomia del sistema fino universitario ha dovuto assumere come riferimento un preciso vincolo di bilancio le innovazioni sono state molte
Credo quasi tutte significative ed hanno contribuito anche a modificare le regole di vita interno all'università ponendo
All'attenzione chi deve decidere d'operare anche dei professori in primo piano la questione dell'uso efficiente ed ordinato di risorse scarse che del paese prelevato al contribuente mi auguro che questo processo di riforma posso continuare che gli strumenti di regolazione finanziaria del sistema universitario possono essere ulteriormente finale grazie
Ringrazio molto il professor Giarda per questa presentazione dell'autonomia finanziaria
E questo primo corso didattico sull'uso e consumo
Colgo l'occasione per dare il benvenuto dall'onorevole Castellani presidente della Commissione cultura della Camera c'era giunto grazie
Do adesso la parola al professor Tessitore che parlerà dell'autonomia didattica
Poco fa
Signor presidente
Signor sottosegretario al Ministero dell'Università
Egregi colleghi signore e signori
Il tema che mi è stato affidato
Pertanto affettuoso a quanto autoritaria determinazione dell'amico Presidente
E amplissimo difficile e complesso
Di conseguenza questo mio discorso dovrebbe essere lunghissimo difficile Complesso
Non lo sarà e ciò se è un bene per tutti gli ascoltatori
E di certo un male in sé giacché il problema è di quelli determinanti
Quando si intende effettivamente favorire la necessaria e indispensabile indifferibile riforma radicale della nostra Istituzione universitaria e diresse scolastica in generale
Per di più con tutto il chiasso le discussioni in vere non sempre esaltanti
E le immancabili strumentalizzazioni che si sono raccolte negli ultimi mesi sul tema dell'autonomia didattica
Il discorso è diventato altresì scottante anche perché quasi sempre e quasi da parte di tutti gli interlocutori responsabili o improvvisati di esso è stato spostato dalla sua sede propria ed è divenuto terreno di scontro ideologico
Favorito
Bisogna dirlo pur con la ragionevole comprensione della difficoltà di fronteggiare un siffatto atteggiamento
Da un negativo andirivieni di fughe in avanti e di solleciti e ritirate circa l'effettuazione normativa del regime dell'autonomia didattica
E da un non meno negativo accavallarsi di atti in materia non sempre coerenti tra di loro
Posto dinanzi ad una consimile situazione a valle dall'accennata in onda trincee ricchezza di documenti relazioni e dibattiti polemiche
Credo che nessuno si attenda da me che sia venuto qui a bruciare un ennesimo granello di incenso odoroso o meno ammesso che esista un Vincenzo non odoroso
All'indirizzo dell'ormai famoso è quasi fatidico documento bozza Martino
Un paragrafo ahimè di un vecchio modo di discorrere dalla vecchia università su se stesso
Dopo tutto quanto si è detto e dopo la benemerita iniziativa ministeriale
Di promuovere la suddetta la discussione del suddetto documento da parte dei Senati accademici delle nostre università
Con la successiva messa in onda di questi documenti
Attraverso quella sempre più periglioso navigazione che navigare su internet
Dopo il tentativo lodevole della Conferenza dei rettori di sintetizzare intanto relativi tratti rilevanti di tutto questo discorrere con il congresso romano del più uno e il due aprile novantotto
Dopo tutto ciò diceva che senso avrebbe a venire qui ad aggiungere parole
Ad esempio su flessibilità e durata dei processi didattici
Sui crediti sulla contrattualizzazione del rapporto tra universitari e studenti sull'orientamento sulle valenze plurime del percorso dell'autonomia
Su quell'oggetto innocua mente misterioso per il cubo ovvero persino sulla scelta dell'autonomia dal basso
E con simili argomenti che sono ormai i discorsi alla moda nelle nostre università ridotte quasi tutti a
Salotti del tipo di quello Tutti da Fulvia il sabato sera propagandato da un noto autorevole nostro giornale quotidiano
Io credo che in questa sede e considerata limiti necessario l'occasione il mio dovere sia piuttosto quello di richiamare l'attenzione su qualche profilo generale
E mi auguro non perciò generico del tema
E attraverso questa prospettiva se necessario e se possibile compiere qualche osservazione particolare su qualcuno dei temi discussi ai quali or ora ho fatto riferimento
Cercherò perciò di chiarire a me stesso prima che a chiunque altro
No no sia chiara la pretesa di insegnare niente a nessuno che cosa significa in termini concettuali e giuridici autonomia
Dal resto questo mancato chiarimento preliminare mi è parso il punto debole dell'intera questione
Ed anche lo spiraglio attraverso cui capire ciò che effettivamente bolle in pentola circa il destino del nostro sistema universitario
Ora nella taciuta consapevolezza di alcune ora nella innocente inconsapevolezza di altri
Tenterò dunque di dare una risposta alla domanda che significa autonomia cui si connette l'altra determinante quale autonomia
Non prima però di avere compiuto meglio ripetuto un'osservazione al generale
Che è una mia preoccupazione costante
Da oltre venticinque anni cioè da quando faccio il preside di facoltà o il rettore di università un'osservazione che vale anche a chiarire il critico il giudizio che poco più innanzi Olivato severamente ne sono cosciente
Del documento Martinotti indipendentemente dalla sincera ammirazione per la competenza e l'onestà intellettuale dei suoi estensori e del suo e se carato o elogiato eponimo
Sono convinto che è un metodo perverso abbia ispirato volontariamente o involontariamente buona parte della legislazione italiana in tema di università almeno nell'ultimo trentennio
Vale a dire che si è operato per parte senza aver definito preliminarmente il tutto
E peggio ancora che si agito per sistemare le persone senza intervenire sulle strutture giacché gli apparente interventi strutturali adottati sono stati la conseguenza delle individuate forme invero presuntamente o presuntuosamente capaci di sistemazione delle persone
Ciò ha davvero determinato un circolo vizioso
Giacché le persone da sistemare erano la conseguenza della crisi delle strutture e la presunta sistemazione delle persone senza interventi sulle strutture aggravato la crisi
Penso lo capiscono tutti a voler fare solo qualche esempio all'abolizione del ruolo e persino dalla parola considerato una brutta parola di assistente sostituita con quella di ricercatore
Ma senza definire di questo lo stato giuridico il che è avvenuto surrettiziamente
Attraverso la prassi delle università o attraverso qualche norma sciagurata
Come ad esempio l'articolo dodici della legge trecentoquarantuno novanta
Che ha riaperto di fatto il capitolo degli incarichi o come si sono chiamate supplenze non retribuiti
La conseguenza volerne citare solo uno è stato che i ricercatori hanno visto persino mettere in discussione la loro funzione docente che al contrario era stata riconosciuta agli assistenti
Penso al ruolo degli associati
Non chiaramente distinto nei compiti e nelle funzioni e nello Stato sto da quello degli ordinari
E potrei continuare con le incertezze normative sui compiti dei corsi di laurea rispetto alle facoltà
E dei dipartimenti rispetto agli uni Calearo penso infine soprattutto per avvicinarmi al nostro tema le modalità di attuazione del principio costituzionale pur con tutti i suoi limiti dell'autonomia universitaria
Si ricordi la legge
Centosessantotto dall'ottantanove una delle foglie
Del quadrifoglio del ministro Ruberti
La quale prevedeva l'elaborazione e la normazione dei criteri generale dei regimi dell'autonomia
Insomma la legge quadro che non c'è stata e presumeva che avrebbe favorito la sollecita approvazione preliminare di essa grazie alla previsione legislativa dall'articolo sedici secondo comma
Secondo il quale se entro un anno dall'entrata in vigore della legge non fosse stata approvata la norma quadro ogni ateneo avrebbe potuto redigere il proprio statuto
Una minaccia che si è risolta nel rischio annunciato e verificato
Giacché gli atenei si sono dati i loro statuti attraverso procedure complesse assai farraginoso ed esposto alle indebite sollecitazioni di contrastanti interessi accademici corporativi
Determinando caotiche situazioni sistematica e contraddittorio interventi ministeriali tanto da richiamare postuma mente una benemerita nota di Indirizzo emanata dal ministro Berlinguer
è appena il caso di rilevare che questa situazione ah indirette non positivi affetti su tutto il processo di attuazione del regime di autonomia in genere
Che ricordiamolo è stato pure esso riconosciuto surrettiziamente per esigenze di economia e quindi partendo da una parte del sistema l'autonomia finanziaria
Anche se i risultati sono stati importante nonostante tutto e sul processo di attuazione dell'autonomia didattica che del regime dell'autonomia è un pezzo importante forse c'entra
Va bene perché ho detto ciò che ho detto del cosiddetto documento Martino
Perché esso mi sembra seguire involontariamente questa stessa metodologia in quanto sorretto da criteri che nascondono e non dichiarano i principi generali cui si ispira
Che cosa infatti di diverso da ciò si può ritenere quando nel suddetto documento si legge un'affermazione come questo il gruppo di lavoro è cosciente
Che molti altri elementi costituiscono materie che vanno regolati in un quadro di contemporaneità e di coerenza per quanto riguarda lo stesso ambito universitario
Vanno considerate lo stato giuridico del corpo docente l'organizzazione didattica amministrativa degli atenei con particolare riguardo alla struttura decisionale le condizioni per la ricerca scientifica e i rapporti col mondo dell'impresa
Le condizioni esistenziale dar corpo studentesco e le previsioni per l'attuazione del dettato costituzionale in materia di diritto allo studio
Bisogna tener conto allo stesso tempo dei vari fattori esterni
Dai quali possono derivare importanti ripercussioni sull'autonomia universitaria
Quali cambiamenti proposti per l'ordinamento dell'istruzione secondaria superiore l'internazionalizzazione dei mercati del lavoro con i connessi problemi del riconoscimento di competenze titoli e qualificazione
E da ultimo ma solo per ragioni di elencazione lo sviluppo di una seconda rete di formazione post secondaria che implica varie forme d'interazione di raccordo con il sistema universitario
A valle di una tale serie di affermazioni assai lucida io mi domando se si può mai affrontare il sistema dell'autonomia didattica che lo ripeto è quello centrale sia ancora di formazione culturale di preparazione professionale dobbiamo parlare quando si parla di università senza l'analisi preliminare obbligatorio nelle condizioni di contorno suddette
E non so se sia ragionevole scansare o prime sumera di scansare questo rilievo dicendo che l'esame di quelle condizioni è estranea al mandato della Commissione
Questo osservazione e questa lamentazione sanno tanto più preoccupante
Quando si consideri che una parte delle proposte specifiche relative al tema dell'autonomia didattica sono già previsti dalle disposizioni di legge vigenti
La legge trecentoquarantuno novanta prese prevede di crediti didattici la legge centosessantotto ottantanove prevede la regolamentazione dall'orientamento
Grazie della commissione mista mousse Pubblica istruzione la legge cinquecentotrentasette novantatré introduce il criterio di valutazione
Ciò significa che il vero problema è più che mai
Quello dell'effettuazione di tali principi e criteri in un sistema in quanto tale capace di riformare la nostra università
Se questo è davvero lo scopo che si intende raggiungere e non da quello di parlare
Parlare senza fare salvo a movimentare una situazione già sufficientemente scosso e il movimento scomposto
Ove ovvero l'altro non meno nobile di compiacersi masochisti Kamen per essere state sconfitte dalle eterne invincibili forze del male sorrette da tenebrose Congiu
Ma che ciò basti anche perché queste stesse dure tuttavia addolorate osservazioni preliminare
Introducono bene al mio problema che significa Autonomie didattiche di quale autonomia si tratta e di conseguenza a che cosa deve servire questa autonomia
Autonomia si sa
è un concetto in partenza non giuridico ma filosofico
è un termine un concetto mutuato dal linguaggio filosofico nel linguaggio giuridico
E perciò in questo alcune volte usato equivoca mente
In ambito filosofico il concetto di autonomia legato a quello di volontà la più classica formulazione di esso quella kantiana ha chiarito che la volontà e autonoma quando si determina in ragione di se stesso cioè della sua essenza
Il che significa come è stato osservato da uno dei nostri più lucidi giuristi Salvatore Puglia atti che l'autonomia e una qualificazione analitica un'esplicazione discorsiva dell'essenza stessa dalla volontà
Ciò comporta altresì che l'autonomia il criterio di individuazione distinzione di ogni entità che priva della indicata qualità è da considerare eterologa
Sì fatte definizione bensì attaglierebbero al tentativo di definire l'autonomia didattica
Che è certamente qualcosa che richiama processi di volontà e di determinazione personale
Che però hanno ricadute interpersonale
Ciò da un lato dall'altro non è possibile non considerare l'altro soggetto che implicato nel
Il soggetto titolare della responsabilità collettiva verso attrezzi di questi processi nel senso della verificazione certificazione dei risultati spendibili di tali processi
Tutto ciò arricchisce il problema rispetto alla pur già rilevante dimensione personale ne implica la traduzione in termini giuridici i quali sono stati certamente ben delineati nello loro ordine proprio alla luce di tutta l'elaborazione storica da gommati cade il concetto di autonomia giuridica
Senza che tutto questo ha spesso assai fine elucubrazione scientifica abbia fatto venir meno il profili di complessità allora di equivocità del concetto giuridico di autonomia
Ma l'allora ricordare solo per un momento ha per questo concetto ha trovato diverse forme di analitica articolazione
Che sono quelle dell'autonomia pubblicate l'autonomia privata e dell'autonomia collettiva a quale di questi può essere riportato all'autonomia didattica
Sempre che di queste due parole di ciò che esse riassumono si voglia dare una configurazione propria ossia non volgare e sistematica Cossiga non approssimativo
Per tentare di rispondere varrà ricordare che secondo la più accreditata da Torino all'autonomia pubblica comprende l'autonomia normativa ossia il potere attribuito a soggetti non sovrani tali sono le università
Di emanare norme giuridiche equiparata alle norme dell'ente sovrano
L'autonomia istituzionale
Ossia la relazione esistente tra due ordinamenti giuridici o indipendenti tra loro o di cui uno è subordinato all'altro
Relazione che si costituisce nel riconoscere la possibilità di realizzare ordinamenti privati leciti per iniziativa di soggetti privati e di un ordinamento generale allo Stato
E infine l'autonomia organizzatoria ossia l'ammissibilità di figure organizzative i cui rapporti tra figure soggettive ad un medesimo genere vengono disciplinati in deroga alle regole in modo da attribuire ad una delle figure soggettive poteri più ampi
E certo l'autonomia didattica una figura organizzatoria che riserva soggetti particolari non sovrane le università e gli studenti
La facoltà di creare un ordine in deroga criterio regola generale
Autonomia privata volere essere tanto rapidi da violentare l'eterogeneità dei problemi connessi è sostanzialmente l'autonomia negoziale che significò un atto dichiarazione manifestazione di volontà ovvero l'autoregolamentazione etto di proprio interesse
Ed oggi nel discorso all'autonomia didattica sentiamo parlare di contrattualizzazione del rapporto tra studenti ed università come di uno degli elementi fondanti una serie di figure possibili di prestazioni offerte di servizi richiesti
Diverse tipologie di offerta didattica in ragione del tempo che gli studenti possono dedicare allo studio forme diversificate di frequenza possibili integrazione nella frequenza fisica con la frequenza virtuale eccetera
Più interessante per il nostro discorso e poi l'autonomia collettiva perché infatti la figura che regola il sistema all'interesse che non sia quello generale di tutta la collettività giuridicamente organizzata pur essendo un interesse diverso dall'interesse individuale
Superiore a questo ma non indifferente per i soggetti individuali che nessuna protagonisti né per la generalità e riguardo agli affetti
Siffatta figure di autonomia
Ed in particolare l'incidenza io credo sul nostro discorso
Giacché tocca principi di rilevanza costituzionale che assalì la bene assai bene si attagliano al mondo della scuola e dell'università e a ciò che oggi si comprenderne l'autonomia didattica ricordiamo l'articolo due la carta costituzionale dove dice che sono gare si dice che sono garantiti i diritti inviolabili dell'uomo sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità
E ancor più gli articoli trentanove seguente concernente le categorie professionali
Dove queste sono da intendersi come i gruppi che nell'attuale struttura economica e sociale sono determinati dall'esistenza di un interesse collettivo all'esercizio corretto della professione
Che a sua volta è garantito dall'organizzazione autonoma del suddetto interesse collettivo sia super individuale di Inter individuale
Ed è appena il caso di ricordare quale rilevanza hanno nel discorso sull'autonomia didattica il sistema della formazione professionale il sistema della formazione aziendale
Il richiamo assai sintetico di queste figure di autonomia
E dei loro essenziali significati mostra io credo che gli oggetti e le questioni dell'autonomia didattica sono assimilabile ora l'uno ora l'altra delle ricordato è sicuro
Più ancora e indica l'ambito irrinunciabile di un discorso corretto sull'autonomia in generale sull'autonomia didattica in particolare
Infatti l'autonomia didattica certamente un problema culturale ma che ha riflessi giuridici
E se qualcosa che produce effetti per il soggetto che perciò devi avere garantita l'esplicazione libera dalla propria volontà
Ma questi affetti hanno rilevanza per la comunità
Basti ricordare così assai noto e come la formazione la legalità l'agibilità dei rapporti intersoggettività la professione come capacità di esplicazione di un servizio per gli altri
Ciò implica l'istanza della normazione
In grado di assicurare certificazione verificazione
Ossia di fornire le garanzie che sono di cemento della comunità il cemento del sistema e specie di quella delicatissime fondamentalissimo a forma di sistema che è il sistema scolastico e universitario
Il quale credo sia quasi inutile sottolinearlo ha sempre una valenza pubblica anche se dovesse essere gestito come io ritengo che non vada gestito da noi in regime privatistico
In ogni caso mi spingo a sostenere che quando l'ora ha detto in sede di garanzia dei processi di formazione culturale e professionale
Vale sia in regime di rilevanza pubblicistica valore legale del titolo di studio eccetera sia in un regime di rilevanza privatistico è infatti evidente che la formazione non può essere un atto puramente personale
Vale a dire senza riferimenti al riscontro con l'esercizio delle professioni sia che esso si eserciti in ambito privato in ambito pubblico
Ecco dunque la complessità del problema dell'autonomia
E la deficienza dal modo come s'è stato affrontato finora dai più
La rilevanza giuridica dell'autonomia didattica non è obliterati questo implica un altro e non meno importante considerazione
Tutta la storia del concetto e dei principi di autonomia nel loro trascorreva dal campo filosofica quello giuridico è caratterizzato dal contrastato rapporto tra norma comune le norme particolari ed è mi sembra il vero problema anche come emerso dalla relazione dell'amico Casavola
C'è certamente un contrasto tra la situazione di fatto nella quale noi ci troviamo e l'Inter potrà azione evolutiva della norma
Desidero precisarlo sono non c'è dubbio sulla mia personale adesione a quei principi
E Casavola definito della realizzate dalla voi Inter per trazione evolutiva
Già che ho l'onore di essere il rettore che ha firmato lo statuto che l'amico Casavola ritenuto di utilizzare per esemplificazione
Questo osservazione significa a mio giudizio due cose che a me appaiono essenziale per il corretto procedere del nostro tempo
In primo luogo la costatazione che questo contrasto non può comporsi e che sul terreno dell'esperienza
Il che significa l'impossibilità di trascurare la nostra tradizione culturale
Invalidi quali patetici Demi monde aspiranti al mondo di modelli stranieri a loro volta in realtà confortati dalle loro tradizioni culturali ovvero dalle loro esperienza storica economica e sociale
In secondo luogo non si può concedere spazio come pure avviene purtroppo nell'uso attuale assai frequente negli scorsi sull'autonomia didattica
Ad un significato che si potrebbe definire volgare di autonomia
Ossia esprimere qualcosa che è definibile più che per caratteri propri per la negazione di tratti che contengono l'idea di un limite o di un vincolo
Quindi non tanto l'indipendenza quanto la non dipendenza
Non l'autodeterminazione ma là non eterodeterminazione
Non la libertà ma la non soggezione non originarie Tama la non derivazione non la solita ma la non implicazione queste parole non sono mie sono di un grande esperto di questi problemi Massimo Severo Giannini
E mi paiono parole che Bolloré in anticipo con severità insuperabile l'affermazione secondo cui grazie all'autonomia didattica avremo la libertà di proporre tutto ciò che non è espressamente vietato
Il che a mio giudizio è sbagliato
E mi porta le ultime considerazioni che in questa sede intendo svolgere il maggiore prossimità ai temi propri dell'autonomia didattica almeno di quelli oggi di attualità dai quali invero ritengo di non essermi mai effettivamente allontanato in questa pur rapida scorso
Va riconosciuto se va riconosciuto che nell'intenzione del ministro Berlinguer è stata certamente viva la consapevolezza e la volontà di intervenire finalmente sulle strutture per costruire un nuovo sistema del quale si tenta di montare i vari pezzi
Ciò che a mio giudizio è stato un errore è stato il tacere le linee portanti di questo nuovo sistema forse per la preoccupazione comprensibile di non dare forza all'opposizione di quanti non vogliono le riforme
Ovvero per eccessivo tatticismo se così involontariamente far bollito un procedere a Spizzico con incidenza dalle imprevedibili conseguenze sul sistema invero oggi dopo la pubblicazione della prima e soprattutto della seconda nota di indirizzo sull'autonomia sedici giugno al sedici ottobre novantotto
Questa dichiarata preoccupazione e in parte ridotto giacché si intravede l'architettura complessiva del sistema cui si tende
E tuttavia il ritardo con cui questa architettura è stata presentata non ha ridotto il pericolo basti citare le reazione opposta la seconda nota di Indirizzo da alcuni settori disciplinari specialmente avviare ingegneristica
Che avevano ritenuto forse non a torto di poter avviare una propria ristrutturazione organica oggi ostacolato oggettivamente dallo schema tre più due più x
A cosa ancor più grave se è consentito via la prosecuzione dello sciagurato sistema degli interventi settoriali
Destinati unicamente alla sistemazione delle persone indipendentemente dalle conseguenze negative sulla struttura finanziaria del sistema
Il che è il caso della recente legge sui tecnici laureati che pure in parte a almeno a mio giudizio una sua motivazione
E più ancora sulla configurazione statutaria del sistema
è il caso di un pericoloso disegno di legge sulla terza fascia dei professori ricercatori mi sia consentito dirlo a qualcosa di ridicolo fin dalla denominazione
Che se approvato in Takara inesorabilmente anche le ipotesi ancor debole di nuova architettura del sistema
Perciò a credermi io
Ancora oggi è opportuno riflettere sulle conseguenze indotte dalla ritardata enunciazione del quadro complessivo di riferimento
Cioè infatti si è risolto a danno del generoso progetto complessivo
Anche per il lavoro delle commissioni consultive dello stesso ministro
Le quali non avendo avuto definito sia pure in via di ipotesi il progetto il programma
Hanno ritenuto di doverne prescindere e quindi il che ha aggravato e non rimosso la sensazione che non esistesse il disegno complessivo che questo si volesse tacere
Perché sa quali reconditi fini
Detto ciò ha dato esempio proprio il documento Martinotti che a è stata oggetto di reazioni studentesca per esempio per le più negative anche al di qua di quel preconcette mente negative
Che sono la testimonianza di un limite operativo non indifferente
Ne ha risentito altresì il dibattito Pauline penso interessato è interessante
Che si è sostanzialmente ma non sempre esplicitamente diviso in due diretti
Da una parte quella di chi ha interpretato all'autonomia didattica come un momento di Ovo un'autonomia che non riguarda il sistema ma le parti del sistema
Le singole università i singoli settori disciplinari le singole strutture didattica dentro la stessa università
Ne sono prova le riforme reazione da parte ad esempio nelle facoltà di giurisprudenza o delle facoltà di ingegneria rispetto alle proposte avanzate
E devo dire in proposito che a mio giudizio sarebbe un errore far partire la sperimentazione di partito settori
Credendo così di operare il traino vere sistemi
Più ancora si è imboccata la via della deregulation anche in virtù di un'estensiva lettura delle varie leggi Bassanini
Che hanno spesso determinata vera e propria forzatura ma questo è un altro discorso e in ragione di una comprensibile reazione al precedente eccessivo burocratismo ministeriale talvolta
Bisogna dirlo con chiarezza
Provocato il richiesto dalle stesse sedi universitarie
Troppo dedite alla prassi negativa dei quesiti
Alcune volte adoperati per motivi di lotte interne a questo o a quell'ateneo al fine di ottenere appoggi extra assente
Una scelta della deregulation e darebbe piena Fondazione a varie proposte che abbiamo ascoltato se si dicesse con chiarezza che ciò a cui si intende la privatizzazione del sistema universitario scolastico
Ma ciò a quanto pare o si vuole ottenere senza dirlo o non si vuole ottenere
Ma se non lo si dice si corre il rischio di vedere definiti giuridiche tanti discorsi puro autorevolmente compiuti e ciò perché poco interessate al necessario collegamento tra le varie proposte organizzative dell'autonomia didattica
E la struttura socioeconomica e culturale del Paese quale essa è nella sua realtà e nelle varie e differenti parte di questo Paese
Varietà e differenze che non sono da leggere soltanto come la testimonianza di una patologica distinzione quasi antropologica tra regioni e regioni del Paese
Ma al contrario come un elemento di ricchezza e di forza di un Paese che pluralistica e pluri centri come il nostro che ha vissuto i momenti migliori della sua storia quando ha saputo utilizzare questa pluralità in un equilibrato rapporto tra centro e periferia
Di fronte a questa scelta sta l'altra
La quale intende l'autonomia come autonomia del sistema e dentro questo considerato atteggiarsi delle varie parti del sistema
Ne sono eccellente documento io credo le relazione dei rettori Rodolfo Zich dal Politecnico di Torino ed Enrico Ricciarelli dell'università di Catania svolte al già ricordato convegno della Conferenza dei rettori dall'aprile scorso
Non serve ripeterle riduttivamente vale sottolineare l'articolato impianto sistematico della relazione di Zick
Quanto ritiene giustamente che cito obiettivo dei prossimi anni è la costituzione in Italia di un sistema formativo integrato nel quale interagiscono dei sottosistemi che garantiscono agli utenti tutti gli strumenti per partecipare al mutamento socio economico
Sistema scolastico sistema universitario sistema della formazione aziendale sistema dalla formazione professionale
Perché ciò avvenga osserva zitte necessario mettere a punto opportune politiche di indirizzo generale
Nell'ambito di questo sistema le università risulta un attore preminente anche se non l'unico
Per suo conto Ricciarelli ha individuato alcuni tratti essenziale degli scenari organizzative li ha chiamati così quali il problema degli accessi
E si è giustamente schierato con quanti io sono tra questi ritengono che cito nel prossimo futuro l'obiettivo da perseguire non sia certo la riduzione degli accessi ma semmai l'aumento del tasso di scolarizzazione universitario
E vanno ricordati i dati statistici fornite dalla relazione cammelli e pubblicata nel nostro libro biancorosso va o ancora il problema degli squilibri territoriali della politica del personale e delle risorse
Il che equivale a dire che per realizzare effettivamente l'autonomia didattica prima ancora per poterne correttamente a parlare
è necessario partire da quelle tali condizioni di contorno e dentro queste inserire le proposto su crediti flessibilità durata orientamento eccetera
Solo alla luce di siffatta impostazione lo mosto non assai bene sia pure implicitamente per relazione di Ziche dei Pizzarelli si sdrammatizza libero nella loro effettività questioni pur essenziale come quelle del valore legale del titolo di studio del numero chiuso dello stato giuridico della docenza
Dentro questo quadro di considerazione generale desidero ora compiere qualche più puntuale e me lo auguro osservazione sia pur per accenni e a me ancora una volta dopo tre precisazioni preliminari e indispensabili che sono a parer mio prima l'opposizione netta ad una politica di proliferazione indiscriminata incontrollata di atenei facoltà corsi di lauree
Che in realtà quali che siano gli accorgimenti sempre assai modesto individuati per un presunto controllo tipo il costo zero rispolverato con qualche camuffamento intaccano radicalmente qualsivoglia scelta di mantenimento e miglioramento dei parametri di qualità del sistema e compromettono irreparabilmente le esigenze di bilancio
Queste infatti possono trovare risposta solo in una rigorosa politica di coordinamento e programmazione nazionale regionale e interregionale
In grado di evitare dispersioni o cattive speso destinata ad intaccare il diritto allo studio del miglioramento dei servizi degli atenei precondizione dell'autonomia Rita
Secondo
Il convincimento che l'assoluta necessità di un coordinamento tra domanda formativa ed esigenze del mercato del lavoro
Che significa non solo e non tanto il determinante oggi drammatico problema della disoccupazione giovanile
Ma principalmente alla strutturazione socio economica del nostro Paese nonché gli indirizzi politici che si intendono assumere per incidere se bisogna farlo su di esso
Ed è appena il caso di osservare che senza questa riflessione questa determinazione politica non si governa l'accesso alle università
Quale che siano le escogita azioni legislative scovate con eccessiva disponibilità a fare da azzeccagarbugli offendendo il chiarissimo dettato proprio di uno stato democratico e liberale
Dell'articolo trentaquattro comma primo della Costituzione la scuola è aperta a tutti
Rispetto al quale sembra sia necessario ribadirlo
Dinanzi a qualche vero o cinico errore logico che pure abbiamo letto di recente rispetto al quale il comma terzo dello stesso articolo lo Stato garantisce ai non abbienti meritevole capaci d'accesso ai grave gli altri dell'istruzione
Non significa una limitazione degli accessi all'università rispetto alla scuola di base
Bensì la garanzia per i non abbienti purché meritevoli e capaci di raggiungere l'istruzione universitaria dell'obbligo per lo Stato di concretizzare tale garanzia
Terzo la radicata convinzione che l'arricchimento del sistema di formazione assicurato soltanto dall'articolazione e differenziazione dell'offerta didattica
A condizione che si mantenga l'unitarietà del sistema il suo carattere pubblico quest'ultima non nel senso di escludere la libertà di costituzione di esercizio di scuole e università private
Ma in quella della inderogabile servizio reso allo Stato ai cittadini a tutti i cittadini rispetto a quelli di essi i quali vogliono assicurarsi una loro specifica diversità di formazione
Ciò premesso
L'autonomia didattica deve a mio giudizio preoccuparsi prima del rapporto tra diplomi e lauree deprimente definendo gli ambiti di inserimento del diploma universitario nel mercato del lavoro
Correggendo le non fruttuose esperienze fatte fino ad oggi quando questi diplomi sono stata prima incoraggiati e poi snobbati dal mondo produttivo sempre tentato di auto procurarsi la formazione che immediatamente gli serve
Il che non è ne è un arricchimento né un incremento della flessibilità dei processi formativi ma al contrario un irrigidimento una scelta Miglio perché serve a poco e per poco
In secondo luogo bisogna porre mano alla ristrutturazione dei corsi di laurea attraverso l'articolazione in più livelli con una rivalutazione dei moduli didattici specifici di ciascun livello nonché della didattica dei dottorati che non deve essere come oggi residuale o spontanei visti
E la individuazione di un nuovo tipo di studenti in grado di soddisfare nella sostanza e non nella forma
Le esigenze della formazione Life Long recuperabili a parer Miglio in virtù di una di una didattica non nuocciono ciclicamente schiacciata sulle immediate esigenze della professionalità
Che vanno soddisfatte diversamente bensì attraverso l'insegnamento di tipo metodologico problematico perciò in grado di favorire la sensibilità e la capacità della riconversione
Che oggi un diplomate una reale per un laureato devono affrontare due o tre volte nel corso di una vita lavorativa media calcolabile intorno ai trent'anni
In terzo luogo bisogna provare a costruire una tipologia di facoltà
Che tengano conto del contesto scientifico culturale in cui operano
Delle cui tradizione caratteri sono depositarie
E ciò nell'ottica non legalistico corporativistico mentre regionalistica bensì in quell'Ariosto mente in grado di percepire il rapporto dialettico tra parti e tutto specificamente propri di un Paese pluralistica e più di cento ricco come il nostro
Sì fatta ristrutturazione può essere soddisfatta senza essere ridotto ad uno schema formalistico che assommi nomi ed etichette anziché concetti e materia se la didattica pur valorizzato nella sua incidente autonomia
Non si sgancia i come non deve dalla ricerca ciò significa due cose al meglio
Primo in via generale di principio l'organizzazione flessibile dalla struttura universitaria attraverso diplomi lauree dottorati di ricerca specializzazione secondo la diversa rilevanza che addenta Thrale flessibilità e grazie a tale flessibilità i vari livelli o tipologie formative devono assumere cosicché le aree culturalmente professionalizzanti Dio non grande peso ai diplomi rispetta le aree non professionalizzante le quali valorizzando il ruolo formativo della laurea
Ed è chiaro che non sto parlando della distinzione tra aree umanistiche ad aree tecnologiche giacché il discorso cui o all'uso e trasversale per l'una e l'altra aria disciplinare
Infine l'autonomia didattica deve dare forza alla mobilità delle risorse umane
Ciò significa una riconsiderazione della titolarità dell'insegnamento
Sperabilmente ad affrontare fuori dalle logiche ideologiche delle guerre di religione titolare i tassi titolarità hanno infatti a mio credere
La mobilità non si attiene non si ottiene attraverso il decreto legislativo dettato legislativo che per esempio decreti l'abolizione della titolarità
O l'ampliamento di essa ad intere aree disciplinari talvolta ampie fina disconoscere specificità filologica delle varie discipline volonterosa mente accorpate
E ne so qualcosa io dal momento che sono stata alcune tra i responsabili dei nuovi ridotti sistemi disciplinari oggi a quanto pare nuovamente in fase di revisione il risultato necessario si ottiene valorizzando io credo le competenze stessi effettive flessibilmente legata all'evoluzione della ricerca di ogni autentico ricercatore
E coniugando tali competenze con le individuate esigenze dei percorsi didattici definitiva le facoltà corsi di laurea diciamo più generalmente dalle strutture organizzative della vita
Questo è che ho enunciato sono pochissime considerazioni che spero non appaiono del tutto banale e generico
E sono per ora è solo che in un'occasione come questa di potevo avanzare per prospettare l'ampiezza del discorso
Che ormai non va più affidata ad indagine relazioni documenti osservatori eccetera
Questi già esistono sono assai disparati sono troppi e non è dato pensare che tornando su di essi avessi sia possibile ridurli o rinnovare
Oggi è tempo di agire come qui per me è tempo di finire
So bene di avere toccato solo tangenzialmente il problema dell'autonomia didattica che è poi quello della vera e propria riforma dell'università
Ho voluto soltanto indicare la problematicità e complessità della questione ed invocare attenzione specie da parte di chi deve decidere il ministro il Governo il Parlamento sulla necessità di definire il quadro normativo del sistema tra poco il ministro deve emanare i determinanti decreti dare indispensabili per dar corpo aleggia citate notte di Indirizzo
Chi deve deciderlo
Deve farlo senza dimenticare per la questione dell'autonomia didattica è una questione culturale ma è anche necessariamente una questione di diritto non si otterrà un corretto e produttivo regime di autonomia se storie ragione se culture diritto non comporranno una sintesi efficace dialettica quanto si voglia ma proprio perciò produttiva
Grazie giudice inquisitore per questo intervento mi è stato comunicato utili il ministro ci raggiungerà sulla
Tempo ministeriale dodici e quaranta
Non so come si traduce nel Meridiano di Greenwich
Do intanto la parola al professor Biggeri sì c'era la sua
L'azione
Nato
Ma io
Vediamo
Do la parola al professor Biagi sì grazie
Innanzitutto desidero ringraziare presidente amico Vesentini che mi ha invitato a parlare in una così importante riunione
Ovviamente l'invito è stato rivolto al presidente dell'Osservatorio per la valutazione del sistema universitario e quindi l'invito è un invito vedo istituzionale in tale veste io parlo
Mi scuso con i presenti con tutti i partecipanti sia per quanto riguarda la sintesi dell'intervento sia per i lucidi che ora vi presenterò perché effettivamente sia per problemi familiari per problemi di lavoro non ha avuto il sufficiente tempo a disposizione per renderli sufficientemente scientifici
Credo però che almeno spero che questa presentazione mi consenta la presentazione con illusi che intendo dire mi consenta quantomeno di essere un pochino più efficace di quanto non lo sarei se non è tenesse conto visto che normalmente io sono abituato a parlare a braccio
Qual è il taglio e il contenuto di questa relazione è il taglio potrebbe essere scelto tra vari possibili metodi potevo fare una relazione più propriamente scientifica sulle metodologie di valutazione potevo fare una relazione che presentava tutti i dati e la situazione del sistema universitario italiano
E io ho scelto invece di di non seguire questa strada
E perché i dati sono spesso difficilmente interpretabili pure essendo io al Presidente della Società Italiana di statistica e quindi richiedono molto tempo per essere discussi perché i dati buttati là e possono distorcere
Quella che è la vera realtà quindi occorre tempo che noi oggi non abbiamo e non posso io abusare della vostra pazienza
E allora ecco che ho pensato di
Neppure di presentare tutta l'attività dell'osservatorio che potete leggere tranquillamente nette Annette che non vi servirebbe vero come diceva tessitore che tutti navigano in internet però non so quanto vi servirebbe l'importante invece
Credo rilevare alcuni punti per cui dopo che abbiamo sentito
L'importanza e come si sta muovendo l'autonomia universitaria dal punto di vista statutario dal punto di vista finanziario e dal punto di vista didattico perché occorre fare una valutazione perché occorre un sistema di valutazione
E allora ecco che io sul però questa mia presentazione in quattro punti effettivamente sono tre cambiamenti del sistema e necessità della valutazione come effettuare nell'organizzare la valutazione le attività alcune delle attività rivolte dall'Osservatorio nel campo dell'insegnamento universitario della valutazione dell'insegnamento universitario e poi quello che eventualmente potremmo fare le considerazioni conclusive
Il mio obiettivo è quello di stimolare le vostre riflessioni ovviamente ed è quella anche di discutere insieme quindi spero che oggi ritorneremo su queste cose
I cambiamenti sono già stati menzionati ma credo valga la pena di richiamarle
Sono molto sommario e schematico quindi mi scuso per questo ne possiamo discutere farne invece un discorso filosofico se vorrete però non c'è dubbio che prima avevamo una università di Little nella quale io ho studiato ma credo molti di noi abbiamo sbagliato
Che comportava una forte omogeneità
Degli studenti nel loro ingresso del tipo di preparazione che avevano il tipo di preparazione che avevano ricevuto dalle scuole medie inferiori e superiori
E quindi questa moglie Mita cosa comportava comportava poiché anche la classe docente
Era abbastanza omogenea perché la selezione era una selezione porterà una selezione basata sulla presenza continua del docente come tutore come maestro comportava che i risultati fossero omogenee
E allora ecco che certo c'era l'autoreferenzialità eccetto che c'era una garanzia la garanzia qual era tanto per farne l'esempio uno io ho scritto qui garanzie certamente quando io ero studente quando voi eravate studenti vani tutti noi eravamo studenti
I professori cosiddetti ora di prima fascia
Svolgevano gli insegnamenti fondamentali tutti gli insegnamenti fondamentali erano coperti per cattedra cattedra i professori erano i migliori che si potevano trovare pro mercato non che questo voglia dire che ci sono ora professori che non vanno per carità di Dio dico semplicemente qual era la situazione
Qual era la situazione e quindi tutto tutta la società civile poteva accettare tranquillamente
L'autoreferenzialità dell'università perché c'erano queste forti garanzie di cui non citate ora siamo passati ad un'università di massa da mille novecento sessantotto in poi
E purtroppo non l'abbiamo se subita non ci siamo adeguati all'università devasta l'abbiamo subita ce la siamo trovata di fronte con allargamenti col numero di studenti che aumentarla continuamente nei nostri corsi e io mi ricordo son passato da un corso che dove aveva praticamente trenta quaranta studenti po'invece dovevo fare cinquecento trecento e la Milano l'abbiamo subita a volte non ci siamo adeguati certamente ci sono state molte disomogeneità e differenziazione
Negli studenti in entrata studenti con diversa qualificazione con diverse capacità con diverse conoscenze
Nelle dei docenti stessi perché allargandosi alla data del corpo docente i metodi di selezione in parte sono cambiati non c'era più quel tirocinio lungo che c'era prima nei costi e nei risultati
E forse l'autoreferenzialità non si può più chiedere forse non siamo in grado di chiedere ancora lau l'autoreferenzialità tutto per farvi un esempio delle differenziazioni
Ma è chiaro che se guardiamo questo grafico che fa riferimento quindi pochi dati ma alcuni semplici da leggere
Che fa riferimento al costo medio per studente ma soprattutto al costo della docenza per studente non meraviglia il fatto che ci siano differenze
Tra le varie facoltà non meraviglia e costo per la la facoltà di Agraria sia più alto di quello della facoltà di Economia non meraviglia questo però certamente meravigliare di prestazioni
Questi che voi vedete sono i minimi e massimi e credo che molti di voi conoscano questi grafici
E quello che vedete all'interno della parte centrale alla questo significa che ci sono forti differenziazioni all'interno degli stessi are disciplinare non solo rare disciplinari che sono giustificate ma all'interno
E allora ecco che questa differenziazione certamente scombina un po'le cose scombina e vanno in qualche modo guidata e non può essere basata solo sull'autoreferenzialità
L'autonomia l'abbiamo sentito tanto non credo che abbia bisogno di dilungarmi su questo certamente l'autonomia basata anche sul decentramento questo comporta una responsabilità nei riguardi dei risultati perché se vogliamo essere autonomi dobbiamo anche essere responsabili dei risultati che otteniamo però ho detto prima abbiamo una maggiore di omogeneità
Non solo ma dal dandosi il sistema c'è maggiore competizione già qualcuno l'ha richiamato anche a livello europeo non siamo in grado di tenere i quali d'Europa tutti l'hanno richiamato alcuni dati sono distorcente anche lì attenzione ai nostri studenti non sono gli studenti europei
Alcune informazioni che otteniamo non sono complete comunque dico certamente siamo in gadget e questo comporta che la competizione sarà sempre maggiore non solo ma siamo non adatta
In rapida evoluzione come è già stato detto e la realtà in rapida evoluzione comporta ancora maggiori difficoltà
Credo che già Garda ha già detto prima
Che il mercato non basta come sistema regolatore ex mercato certamente non è sufficiente come sistema regolatore di controllo dei risultati conseguiti
Avere
L'obiettivo di valutare risultati avere l'obiettivo di essere sicuri di offrire ciò che alla collettività serve ciò che alla collettività necessità
è ovvio che occorre dare una garanzia e anche un miglioramento di efficienza di officiate di efficacia e di qualità di qualità sia della formazione sia della ricerca del vogliamo e allora ecco che viene necessario pensare che in qualche modo visto che il mercato non funziona qualcuno deve verificare dobbiamo organizzarci per verificare come mai qualche cosa non funziona oppure se abbiamo ottenuto risultati che desideravamo e occorre introdurre un sistema di valutazione dell'attività
E dei risultati conseguiti
Questo vorrei subito chiarire sgombrare il campo da equivoci non vuol dire che vogliamo o si debba incidere sulle libertà quando le libertà sono libertà critiche che servano lo sviluppo del sistema ma certamente libertà e autonomia non vuol dire anarchia è come già qualcuno ha illustrato molto meglio di me e allora se non vuol dire Anarchia dobbiamo eventualmente le libertà l'autonomia sultano in termini politici
E allora ecco che occorre un efficiente sistema di valutazione per far cosa quanto meno per determinare le scelte strategiche
Per misurare verificare gli obiettivi
Come requisito per adeguati processi decisionali altrimenti non siamo non sappiamo come decidere spesso e quindi la valutazione ci insegna anche a decidere
Certamente però serve a cosa serva alcune garanzie a garanzia dell'investimento pubblico ci ha ricordato Giarda che l'investimento pubblico non esita e o per la gran parte delle finanziamento che noi abbiamo e quindi in qualche modo dovremo pure garantire questo investimento pubblico
Dobbiamo garantire i diritti dell'utenza
Il giovane le famiglie
Tutti coloro che sono portatori di interessi per lo sviluppo della ricerca e della formazione universitaria hanno dei diritti e questi diritti vanno garantiti non possiamo pensare che questi diritti possano essere garantiti semplicemente continuando proprio per i motivi che ho detto prima come abbiamo fatto in passato
Dobbiamo migliorarci dobbiamo migliorare il servizio e risultati
Dobbiamo contribuire allo sviluppo delle conoscenze e all'importanza sociale dell'università questi sono i motivi prevalenti per cui occorre un sistema di valutazione e veniamo molto molto brevemente e come il sistema di valutazione può funzionare
Come effettuare la valutazione comma organizzarlo i punti fondamentali sono questi occorrerà dire cosa si intende per valutazione strutturare un processo di valutazione
Individuare le metodologie specificare le caratteristiche della valutazione non ho il tempo non voglio tediarvi troppo per illustrare tutto questo del resto l'ho già fatto altre volte si trova in alcuni documenti dell'Osservatorio
Se poi oggi nella discussione necessaria eventualmente ci ritorneremo quindi certamente non parlerò delle metodologie e non mi metterò a dilungarmi sulle caratteristiche della valutazione ma intanto occorrerà dire cosa si intende per valutazione
La valutazione sì dalle concludere con un giudizio attenzione non è solo attività di monitoraggio dal nostro sistema universitario come in tutti i sistemi certamente occorre impiantare un'attività di monitoraggio per vedere come se stanno svolgendo le attività ma la valutazione un qualche cosa di più
Una volta che abbiamo le informazioni disponibili occorre esprimere un giudizio
Per vedere se gli obiettivi ritorna primo punto Merivale gli obiettivi che abbiamo stabilito sono stati o meno raggiunti queste al giudizio non è niente e contro qualcuno o contro le singole persone e sul sistema e sulle singole unità del sistema
Intendo dire ovviamente che attiene
Allora il giudizio in qualche modo deve esprimersi ma per far questo per essere sicuri che il giudice spesso bene occorre impiantare un processo di valutazione
Salto alla fine del processo di valutazione occorre che ci siano gli effetti di queste valutazioni ci deve essere una retroazione se delle unità
Degli atenei sono particolarmente efficienti particolarmente efficace sono svolgono l'attività nel modo migliore possibile come già è stato detto devono essere in qualche modo premiate ed devono sì quindi ottenere maggiori risorse se alcuni atenei alcune unità sono invece stanno svolgendo le attività senza raggiungere gli obiettivi che sono propri della ricerca e della formazione universitaria certamente in qualche modo
Non dico che vadano penalizzata al massimo ma certamente di questo si dovrà conto nella ripartizione dei fondi
Dal punto di vista generale
Mi sembra che possiamo dire che il sistema forse qualcuno di voi l'ha già visto ma procede il sistema che poi dovremmo instaurare che stiamo cercando di sanare questo ma non solo a livello nazionale questo va fatta a livello delle singole unità questo va fatto per le facoltà questo va fatto per me
Uni gli Atenei questo va fatta a livello nazionale
Occorre instaurare un processo di pianificazione e controllo
Collegato con un processo di valutazione e allora ecco che una volta definiti gli obiettivi strategici come vedete occorre fare dei programmi tutte cose logiche tutte cose che i docenti universitari Sanna non invento niente di nuovo
Occorre fare dei programmi
Programmazione strategica e poi programmazione puntuale specifica con definizione delle azioni e procedure
Con definizione del Budget prendete un nuovo corso di laurea occorre fare programmi come diceva prima l'amico Tessitore non possono proliferare tutti i corsi di laurea che vengono in mente
è occorre stabilire quali sono gli obiettivi formativi occorre definire un programma specifico occorre definire le azioni procedure per implementare questo corso di varia fare un Baggio aziende deve quanto costa e poi seguire piano piano l'attività che viene svolta per rendersi conto della valutazione
De intermedi performances e di di Agnelli eventuale di funzionamento e verifica con l'attività di monitoraggio la valutazione cosa richiede in più
La votazione richiede in più un sistema informativo sia in termini quantitativi che qualitativi che consenta di valutare se gli obiettivi sono validi e quindi una valutazione ex ante che consente di valutare in itinere
Se i processi vengono attuati bene quindi se il processo formativo si sta sviluppando bene il il primo anno il secondo anno terzo anno se gli studenti sono seguiti se gli studenti danno buoni risultati e così via ed infine ex post per vedere se sia in termini di efficienza
Che in termini di efficacia si ottengono risultati può desiderati rispetto agli obiettivi strategici
E gli ho detto prima che per far questo alla fine la valutazione deve ovviamente produrre degli F
Allora andando un pochino come soldi sì in Toscana a volo d'uccello dico ma senza stare ad entrare nei particolari processo di valutazione
Quanto meno però possiamo dire quali sono le caratteristiche che questo sistema le caratteristiche generali che questo sistema dalle varie
All'attività di valutazione per poter funzionare e dovrebbe raccogliere consenso
Sia dei vari attori delle università
Sia della società nel suo complesso e non possiamo pensare che facciamo un'attività di valutazione
Esclusivamente per noi stessi anche se ne avremo bisogno visto che il mercato non ci può giudicare o per lo meno non ci Lu ludica fino in fondo visto che non ci giudica fino in fondo ne avremmo bisogno per noi ma quanto meno occorre un consenso intanto tra di noi quindi tra i vari attori
Ministero singoli atenei all'interno di atenei singole facoltà singoli corsi di laurea dipartimenti e così via biblioteche cioè
Però è chiaro che la seconda il secondo requisito è che la valutazione deve essere trasparente
Come devono essere gli organismi di valutazione è già esiste un sistema di valutazione appunto c'è già l'osservatorio anche se non è completo
Non ha comprato l'intendo dire il sistema di valutazione cioè dall'Osservatorio nazionale ma ci sono anche già i nuclei di valutazione interna delle università certamente la caratteristica che devono avere questo carine che devono essere indipendenti
Devono avere un'autonomia tecnica funzionale e indipendenza di giudizio
Perché solo in questo modo è possibile cangiare come del resto scritto qui ed effettuare la distinzione tra la decisione tra virgolette politica per esempio del rettore del ministro rispetto alla valutazione altrimenti questa sarebbe non una valutazione ma sarebbe effettivamente un organismo di consulenza
Gli organismi di valutazione ci devono essere ai vari livelli sia locale che nazionale
è ovvio che questo deve essere visto che parliamo di autonomia e valutazione nel rispetto e nella valorizzazione dell'autonomia
Però occorre anche verificare i risultati delle unità a livello diciamo decentrato occorre essere sicuri di questi risultati proprio per quello che che ho detto poco fa non possiamo semplicemente da fidarci non dico al caso ma a non valutare di volta e soprattutto perché perché occorre che il sistema si sviluppi in modo coerente e compatibile rispetto agli obiettivi che sono stati posti
Rispetto alla alle raccordi e gli indirizzi che ci sono a livello nazionale non può svilupparsi in maniera autonoma in maniera autarchica come dicevo
E allora ecco che da questo punto di vista il sistema di valutazione ancora va completata a mio avviso non è sulla mia vita ovviamente ma credo che ancora
Occorre a completare il sistema di valutazione in quanto corre ancora individuare tutte le griglie metodologiche e i criteri e le procedure prestabilite alle quali ci deve che se lo vogliamo utilizzare non devono essere pesanti ma devono essere chiare non non corre molte regole non occorre legiferare occorre però essere chiaro cosa vuol dire quale valutazione come si può fare quali sono i criteri per fare questa valutazione
Occorre definire chiaramente i necessari raccordi e interazioni tra l'unità del sistema proprio perché abbiamo interesse ad avere uno sviluppo armonico nel sistema quindi sì a livello locale che a livello nazionale
E d'altra parte come diceva prima
Sembra Tessitore e ci sono sia università statali che un'università non statali e questo prende il nostro sistema abbastanza complessa rispetto ad altri sistemi dove Petronas
E permettetemi ora di passare ad indicare cosa ha fatto l'osservatorio poco come a quello che ha fatto nel campo dell'insegnamento ripeto tutto il resto lo troverete da altre parti
In particolare nel campo dell'insegnamento
A nostro avviso molte a mio avviso almeno molte esperienze sono state positive sono state fatte anche da altri anche da altri organismi in particolare dalla Crui ancor prima che l'osservatorio fosse
Definito onde decreto rettorale di circa di con libretto ministeriale di circa tre anni fa
Varia che lei hanno fatto molte attività esperienze positive di valutazione e l'Almalaurea ha fatto un'attività che riguarda non solo a Bologna ma più università però per il momento queste esperienze sono tutte parziale
Anche l'Osservatorio ha fatto esperienze parziali però ha fatto molte analisi e valutazioni e nel campo dell'insegnamento in particolare mi sembra opportuno richiamarne due
La prima la valutazione della didattica da parte degli studenti
E cosa abbiamo fatto
Visto che siamo solo cinque membri dell'Osservatorio e visto che la nostra segreteria tecnica
Eh sì dico alto livello ma non sufficientemente numerosa abbiamo dato l'incarico ad un gruppo di ricerca perché abbiamo per fortuna un fondo un piccolo fondo che ci consente di dare in carica gruppi di ricerca
Abbiamo fatto una rilevazione è una valutazione
Di quello che attualmente viene fatto nelle università
Ci hanno risposto quaranta università se non vado più di quaranta università abbiamo ottenuto da questo nelle fila tutti i questionari che vengono utilizzati per la valutazione della didattica da parte degli studenti una grossa esperienza molto differenziati questi questionari però attenzione hanno
Vuol dire che tutti i docenti che si sono occupati di questo problema
Hanno individuato dei gruppi comuni domande per capire per capire se la valutazione della didattica da parte degli studenti possa essere implementata possa essere attivata nelle università
E allora ecco che da questo punto di vista è stato messo in evidenza che c'è una possibilità di generalizzazione questo è un risultato estremamente interessate ci sono dei campi comuni e c'è una possibilità di generalizzare questo a differenti
Esperienze nelle differenti aree disciplinari in qualunque settore perché le esperienze che si sono viste che si sono esaminate riguardano qualunque settore
La seconda esperienza che abbiamo fatto che stiamo ancora concludendo e la valutazione dell'efficacia della istruzione universitaria rispetto al mercato del lavoro
Tutti stamane abbiamo da sentito che si fa spesso riferimento al mercato del lavoro perché è ovvio che l'efficacia non è solo l'efficacia in Terna ma va misurata anche nei riguardi appunto del mercato del lavoro
E abbiamo utilizzato i dati individuali gentilmente ci ha fornito l'Istat sugli sbocchi professionali per far cosa e per individuare la probabilità di trovare lavoro a seconda del tipo di corso di laurea testato a seguito il tempo necessario e per l'ingresso nel mercato per l'ingresso nel lavoro la coerenza tra l'amore lavoro
La qualità della laurea vista in funzione dell'attività lavorativa l'importanza della formazione nei riguardi del lavoro che il laureato a sta svolgendo
Nell'ambito di questi indicatori che abbiamo individuato abbiamo cercato quali sono i fattori e abbiamo analizzato e vedere quali sono i fattori che influenzano
Questi indicatori la probabilità di Lauria da cosa dipende oppure il tempo necessario per l'ingresso da cosa dipende due fattori sono determinati
Tutti si alle maglie ci avete scoperto l'acqua calda sì però la possiamo avere delle misure anche se approssimative
C'è un effetto sede universitaria
E quindi questo credono cambiare tutti cosa vuol dire vuol dire che a seconda della fede si hanno certi risultati in termini di probabilità di trovare lavoro in termini di tempo che occorre prima di trovarlo in termini di soddisfazione nei riguardi del lavoro che abbiamo c'è anche un effetto corso di laurea e le differenze sono forti tra corso di laurea corso di là
Alcuni corsi di laurea e del resto abbiamo dopo tutti voi avrete sentito alla televisione o nei giornali i risultati medi il vantaggio di questa analisi con i dati individuali non è risultato meglio e vedere di capire quali sono stati i fattori che hanno influenzato questo risultato meglio
E vedere come mai c'è tanta variabilità
Nei vari corsi di laurea come mai tanta variabilità tra le varie sedi come mai c'è tanta variabilità a seconda delle caratteristiche dello studente anche questa importante
A seconda delle caratteristiche dello studente Cazzato e della sua famiglia di origine sembra strano ma abbiamo anche già delle informazioni su
Quali sono i programmi futuri
I programmi futuri intanto di sviluppare questa analisi
Che è quello della valutazione degli atti che è nostra intenzione la lanciarlo tra breve per tutte le università italiane
Per dare una spinta a far sì che in tutti i corsi di laurea non solo in alcuni in tutti i corsi di laurea
E si faccia la valutazione della didattica è possibile è stato l'ha mai dimostrato appunto con i risultati che abbiamo conseguito e che hanno conseguito le università quindi il contributo viene dal basso non viene dall'alto non abbiamo solo raccolto quello che l'università hanno fatto è è facilmente dimostrabile sulla base dei risultati che ne abbiamo tenuto che le università hanno fatto questi esperienze in tutti i campi disciplinari e quindi vuol dire che è possibile farle tutti i capricci primarie noi vorremmo ampliarlo
L'analisi dell'efficacia interna ed esterna dell'insegnamento anche questa quella che vi ho accennato prima la possiamo migliorare
Pensiamo di coordinarci con la lista testi e con la mala ora con la banca dati a Malaga con professor Cammelli per poter ampliare il discorso in modo da avere maggiori informazioni disponibili e quindi di capire meglio i fattori che influenzano
Questa efficacia dell'Università del sistema formativo universitario dell'insegnamento universitario rispetto al mercato del lavoro
Altre due Gruppi di ricerca che stiamo costituendo riguardano le modalità utilizzate ed utilizzabili per l'orientamento e per i tutorato altri due aspetti determinanti
Rispetta la differenziazione che abbiamo visto che abbiamo detto prima nei riguardi degli studenti d'ingresso
Gli studenti che entrano sono molto differenziati non sono più come una volta tutti omogenei tutti che venivano dal liceo di un certo tipo con certe caratteristiche allora è chiaro che il l'attività come voi tutti sapete di orientamento di tutorato è determinante
Però per ora scusate il termine ha fatto fuoco
E tutte le università che hanno provato a fare queste attività non ci sono
Non hanno ottenuto grandi risultati allora ecco che cercheremo di capire perché con l'aiuto delle università
Dello risacca hanno fatto queste esperienze di cercare di trovare una strada che ci possa condurre invece a a guidare le esperienze nona a renderle omogenee non a Standa di darle ma quella l'altro è una definizione dei criteri e delle procedure di accreditamento sempre più si discute del valore legale dei titoli di studio o della qualità del processo formativo e allora ecco che vogliamo capire cosa viene fatta all'estone e cosa si può fare in Italia per individuare dei criteri di procedure di accreditamento
Io credo che questo non basti non basta certamente non sono solo io quello che vede
In realtà quello che occorre è un cambiamento di mentalità da parte di chi vive nelle università e di chi guida le università da parte di tutti noi che gestiamo in qualche modo all'università che viviamo nell'università che lavoriamo per l'università
Occorre cambiare la mentalità ma occorre anche cambiare approccio all'aggressione molte università come è stato detto prima hanno fatto questo cambiamento ma questo cambiamento non è così diffuso
Quindi è chiaro che questo cambiamento di mentalità da parte delle università comporta una conseguente azione per la verifica della qualità e del miglioramento dell'insegnamento
E andiamo
A vedere quali possano essere queste azioni nello solo alcune non le indico tutte anche perché non vorrei che sembrasse che queste azioni possono essere separate
Qualcuno di voi forse ricorderà avrà visto cioè questo grafico che è stato presentato anche nel Sole ventiquattro Ore dove far vedere come una generazione fittizia di mille giovani
Quanti arrivano a laurearsi la diplomazia no da mille vicende arriva centotrentasette io essendo stati spero non mi preoccupo molto che sono centotrentasette o se sono centocinquantasei sono cento
Va be non è quello il problema è un ordine di grandezza
Però cosa fa vedere
Che non ho mai visto scritto nei giornali fa vedere che non possiamo limitarci a questa parte di sotto che riguarda le università perché qui arrivano gli studenti ne arriva quattrocentosessanta dei mille iniziale di mille giovani e però non è questo solo che ci interessa perché il processo è unico
Perché nelle università arrivano quei giovani che hanno certe caratteristiche e quindi le cose che io vi dico che possono sembrare parziali vanno viste in un ambito globale non possiamo pensare che vediamo il singolo orticello vediamo il singolo dato
Tutto questo è tutto legato fra loro e legato con la istruzione professionale legato con i costi porterà l'allegato con tutta una serie di cose che qui non sto a richiamare anche per non tediarvi troppo
Allora quali sono alcune di queste possibili azioni nel cambiamento e di mentalità nel cambiamento di gestione e intanto occorre chiarire a livello di insegnamento universitario gli obiettivi dell'offerta di formazione
Le strategie e gli strumenti che vogliamo utilizzare
Io me a me è piaciuto molto quando prima tessitore ha detto non piaccia o la proliferazione purtroppo si assiste ad essere ora questa proliferazione
E noi siamo andati in giro in molte università italiana
E si vede che un anno avevano venti corsi di diploma l'anno dopo cenano cinquantadue o così via Caio ora lascerò però è così e ce l'hanno perché perché un corso di diploma un più consente diciamocelo francamente consente maggiore occupazione anche della classe docente dobbiamo essere franchi in questa perché altrimenti se no ci nascondiamo dietro qualche cosa che la grande importanza della formazione universitaria per il mercato e per la società civile è importante estremamente importante però noi dobbiamo offrire delle cose che siano utili dobbiamo verificare le scelte non possono essere sempre aggiunte abbiamo un certo livello di formazione o cercano di corsi e aggiungiamo i corsi rinunziamo a qualche cosa rinunciamo a quello che non è più utile e a quello che oramai si è dimostrato da tempo inutile Perrone per il per il mercato del lavoro e per la società questo non vuol dire che le persone che lavorano un possono continuare a a fare attività di ricerca vuol dire semplicemente come diceva prima Tessitore che nell'ambito di un'area disciplinare si sposteranno da un insegnamento particolare ad un altro insegnamento quindi non c'è nessuna
Vincono nei riguardi o strategia nei riguardi di coloro che hanno libertà di insegnamento
Occorre una certificazione formale della qualità dei corsi di studi io credo che qualcosa ci voglia richiede questo impatta con il valore legale di studio a livello Loquendo voi sapete che normalmente non c'è questo valore legale quindi qualcosa pure dovremo fare quindi o facciamo un accreditamento una certificazione
Se no questo valore legale di ore di studio con le forti differenziazioni che abbiamo visto prima non è che vale
La necessità attrazione di interagire con l'utenza con gli studenti con le famiglie con la società
Bisogna tener conto dei bisogni
Degli studenti non mettiamoci in una torre d'avorio come stesse è stato fatto la sta cambiando molto però delle cambiare ancora di più occorre tener conto dei bisogni e della soddisfazione soprattutto degli utenti in generale come ho detto prima di tutti coloro che sono interessati all'università
E bisogna tener conto del fatto
Che lo studente non è una materia prima del processo di formazione
Non è una materia prima
Non è un prodotto o semilavorato che arriva all'università e è materia prima interagisce e cioè il risultato del processo di formazione dipende dalla partecipazione dello studente
Dipende dalle sue caratteristiche dipende da come lui entrato nell'università quindi occorre interagire con questa occorre puntare sulla qualità dei processi formativi e dei prodotti e non solo quindi sull'efficienza non va dimenticata l'efficienza e soprattutto ecco perché il discorso deve essere più globale occorre l'interazione con l'attività di ricerca
E con l'aggressione sarebbe inutile pensare solo a migliorare l'attività didattica e l'attività di ricerca resta dov'è siamo il fanalino non solo d'Europa ma del mondo quasi scudate serio
Così mi alito quando parlo di queste cose ma certamente non possiamo lasciarla Sakata tanto più che la ricerca impatta
Interagisce influenza l'attività didattica altrimenti sarebbe un'attività didattica standardizzata che si può fare solo con le videocassette che non c'è bisogno di farla per far migliorare il livello di conoscenza degli studenti e della società
Occorre misurare la qualità quindi a valutarla in tutti i suoi
Problemi sia dal punto di vista degli obiettivi che dei criteri
Beh allora posso credo venire alle conclusioni mantenendo il tempo che avevo garantito
All'amico vedenti avrei tanti altri lucidi ma credo di poter andare direttamente alle considerazioni conclusive
Quali sono le mie considerazioni conclusive salvo il fatto di ritornare su questi argomenti quando eventualmente abbiamo la possibilità di Visco
L'attività di valutazione a che livello è io credo che ancora stiamo facendo i primi passi
Qualcuno mi potrebbe dire ma tu sei il presidente dell'Osservatorio a quasi tre anni ancora fa i primi passi per io credo di aver messo in evidenza quali sono le difficoltà credo che tutti voi ai vostri rispettivi ambiti conosciate quali sono queste difficoltà non sono semplici ai primi passi se sta facendo qualche cosa ha già prodotto in
Tanti effetti sul comportamento e sulle riflessioni
Quando abbiamo dato come osservatorio il parere e lo abbiamo fatto le verifiche se lunedì sulle università non statali presso l'attivazione di nuove università non statale quando abbiamo dato il parere o ha fatto le verifiche sulla istituzione di nuove università sarà Ali i pareri credo siano stati chiari e tutti possono leggere allora può darsi che non abbia avuto effetti immediati su quelle unità può darsi che non abbia avuto effetti immediati sulla istituzione di quella unità
Perché questa è una decisione che compete all'Osservatorio varesino che compete alla valutazione però certamente avuto aspri efficacia nei riguardi dei comportamenti perché gli altri gestori gli altri vettori gli altri direttore salire hanno cominciato a pensare che forse nel fare le proposte che forse ne fare programmi occorre in qualche modo a tener conto sia degli obiettivi sia dei programmi sia delle risorse disponibili
Non possiamo pensare che non si considerano le risorse disponibili
Non pensiamo che pensare che non si tiene conto delle strutture disponibili Eno pensavo pensare di fare una lezione in un'aula che ne conta può contenere al massimo cento studenti e invece gli studenti che arrivano sono quattrocento
E quindi occorre una brillamento sia delle strutture sia una valutazione delle risorse disponibili è possibile
Altro cosa positiva molti stanno imparando ad usare gli strumenti a fare valutazioni
E in molti nuclei di valutazione disastro non davvero bravi Eno impariamo da questi nuclei di valutazione resta ma certo sono una minoranza e non è la totalità
Lo stesso ministro Zecchino mi sembra che in un'intervista che ha rilasciato pochi giorni fa ha messo in evidenza come purtroppo molti dei nuclei di valutazione ancora sono più sulla carta e non sono certamente la maggioranza gli attori
Gli attori che non esita giocano davvero il loro ruolo o fanno scusate il termine a rimpiattino come si dice in toscano a Firenze ho l'impressione che alcuni facciano un po'a rimpiattino cambiano molte resistenze che a parole dicono tanto bene dell'autonomia tanto bene della valutazione ma che poi forse non puntano su questo quindi non dico che dobbiamo sanarli non è stranoto compilo ma certamente e ci sono molti docenti e dirigenti che sono scettici e non favoriscono la valutazione allora una mia concludono è davvero finale quale è che occorre evitare certamente di scoraggiamento i perché
Quando c'è qualche cosa che non funziona non è che ci si può scoraggiare mettere ma occorre evitare anche i facili entusiasmi
Occorre che tutti ci impegniamo per l'attività di valutazione che cerchiamo di diffonderla e questo perché questo può è un discorso come vedete generale per evitare che la nostra università
Si trovi impreparato alle richieste della società sia italiana che europea noi siamo tanto dicendo che siamo indietro che siamo in ritardo attenzione
Non li stiamo se non sfruttiamo bene l'autonomia che verrà data e che è stata data che è sempre più vera ampliata
A livello di ateneo e se non sfruttiamo la valutazione per coordinare sia a livello di ateneo sia a livello nazionale tutte le attività cervice davvero che arriviamo e siamo già in Europa arriviamo nei riguardi della nostra società
Impreparati non sappiamo rispondere alle loro domande
Io non sono ottimista ma certamente fiducioso perché sono fiducioso l'ho già detto altre volte per e preferisco ripeto l'anche qui da voi anche all'Accademia dei Lincei sono fiducioso perché sono un po'presuntuoso se lo vedo un torso come tutti i professori universitari
Io ritengo che all'interno dell'università ci siano le capacità per far questo io ritengo che noi costituzionalmente scusate appunto la mia presunzione ma costituzionalmente nella nostra mentalità siamo sempre stati abituati a valutare a valutare noi stessi a valutare gli altri e allora com'è che non riusciamo a capire che questa può essere una una e nulla l'unica ma una delle strade di di volta per cercare di migliorare il nostro sistema e per rispondere a richieste da società e dare alla nostra università il ruolo che gli compete grazie
Ringrazio il relatore ecco
Non solo
Grazie professor Biggeri il ministro Zecchino
Arrivato CEO onora della sua presenza e di un suo intervento conclusivo grazie
Quantunque il mio desiderio forse più ancora la mia necessità fosse quella di
Essere partecipe
Non in termini di un intervento non attraverso un intervento ma soprattutto attraverso l'ascolto
Io sono naturalmente costretto ad esprimervi il rammarico per non aver potuto corrispondere a queste che io ritenevo appunto di università
Perché come immaginate finiscono per esserci anche
Necessità diverse che incombono io tra l'altro i ipotizzavo di poter essere partecipi al vostro dibattito nel pomeriggio ma ho avuto qualche sollecitazione
A venire in mattinata sono qui soltanto per l'espressione di un doveroso saluto di un grande apprezzamento per l'iniziativa per come l'iniziativa è stata strutturata nella certezza che io potrò attrarre dalle cose che sono state dette nelle relazioni e dal dibattito potrò trarre alimento ditemi perché siamo in una fase in cui tutti ricerchiamo idee sulle quali fondare un impegno un impegno che deve muoversi io ho sentito presidente le sue dichiarazioni questa mattina
E la sottolineatura come dire del rammarico
Per la lentezza o
Per il blocco che in qualche modo il processo riformista dell'università ha subito
Dopo la spinta degli anni Settanta lei ha detto così e quindi siamo tutti fermamente convinti che questa spinta debba essere supportata dai Energia nuova in regia sono le idee io sono quindi
In attesa di verificare di capire di approfondire le idee che in qualche modo maturano da questo vostro incontro ma naturalmente io intendo
In questo rapidissimo saluto
Esprimere gli anche quelle che sono a nostro giudizio le priorità sulle quali non ci stiamo
Impegnando
Aggiungendo peraltro in anticipo
Come segno di considerazione alta verso questa istituzione
Voi sapete che noi siamo
Gravati da un insieme di urgenze
E di urgenze riformiste c'è qui il presidente del CNR
E uno degli impegni che più ci
Ci grava in questi giorni la riforma del CNR
E per la riforma del CNR
Dovendosi in questo fondamentale organismo un ente di ricerca
Ipotizzare la presenza di un consiglio scientifico di un Comitato di consulenza scientifica
Voi conoscete bene le linee in qualche modo della riforma del CNR
Io ho voluto ipotizzare come proposta voi sapete che il meccanismo è tale che il Ministro dell'Università e della Ricerca il potere di proposta il Consiglio dei ministri poi delibererà
Il testo essendo si è stato essendosi ormai esaurita la tutta la procedura io ho voluto ipotizzare che in questo
Comitato di consulenza scientifica che deve essere l'organo rappresentativo come si dice della comunità scientifica delle istanze scientifica delle più alte istanze scientifica del Paese io ho voluto ipotizzare
Che nella composizione di questo organo ci sia un concorso da parte dell'Accademia dei Lincei
Come segno di grande considerazione di grande utilità se posso così dire che ne potrà derivare a quella sede di alta consulenza scientifica detto questo ritornando quindi con grande rapidità sapendo che l'orario insomma impone sintesi assolute ritornando sul tema degli impegni nella individuazione di una scaletta delle priorità
Io voglio dirvi che noi abbiamo naturalmente il tema dell'autonomia come tema centrale dell'autonomia didattica come tema centrale del nostro impegno
Voi avete dedicato riflessioni che
Correlazioni con dibattiti che noi naturalmente o utilizzeremo
Noi siamo abbiamo ripreso pienamente il cammino per raggiungere in tempi i più brevi possibili alla definizione dei decreti diarrea
Abbiamo già avviato
Un primo incontro per la definizione dei criteri generali dei principi generali
Ci avviamo a riprendere il discorso nei
Gruppi di lavoro destini
Diciamo riservati finalizzati ai decreti delle cinque
Delle cinque aree non mi soffermo sul merito complesso travagliato ma pur tuttavia io ch'io credo chiaro nelle nei punti di approdo
Ho abbastanza o sufficientemente chiaro i punti d'approdo naturalmente ci sono molti passaggi da costruire molti passaggi da chiarire non ci sfugge la delicatezza
Della questione io credo che in fondo l'autonomia statutaria e l'autonomia Budget Tarja in qualche modo possiamo ritenere tutte strumentali rispetto a questa che è la vera autonomia che noi introduciamo nel nostro sistema universitario
E quindi questa è una priorità
Che ci pone e ci impone un'altra
Diciamo necessità di approfondimento che è quella o di e di intervento che è quella del sistema di valutazione ha parlato prima di me il professore Biggeri col quale io naturalmente ho
Rapporti di di diretta collaborazione
E noi abbiamo necessità di
Far corrispondere a questo più elevato tasso di autonomia
Un vero effettivo sistema di valutazione il sistema di valutazione che non può esaurirsi soltanto nell'Osservatorio
Che lavora bene io voglio dirlo qui professioni Biggeri in pubblico avendoglielo detto in privato
L'apprezzamento è grande per il lavoro fatto ma c'è anche la comune consapevolezza della necessità di una riorganizzazione di un potenziamento
Perché le esigenze sono tante
E e occorre questa riorganizzazione ma la riorganizzazione non soltanto dell'Osservatorio la creazione di un sistema di valutazione
Di un sistema di valutazione che abbia nell'osservatorio il punto vorrei dire di vertice ma che deve conoscere
Presenze e articolazioni
Che siano adeguate alla straordinaria importanza del compito qui ci sono molti rettori tutti avete esperienza diretta anche di di vita e di organizzazione universitaria noi non possiamo ritenere che i nuclei di valutazione
Possano così come sono costituiti organizzati come funzionano possono essere sufficienti
A assicurare il soddisfacimento di questa fondamentale esigenza perché è fondamentale l'esigenza di una puntuale valutazione del sistema del funzionamento del sistema universitario e perché questo è come dire il punto che deve fare da pendant a questa
Grande necessaria autonomia di cui gli atenei dovranno disporre è una questa è una scommessa rock alla quale noi in qualche modo intendiamo
Sulla quale intendiamo spendere le le le nostre energie
Studieremo gli aspetti tecnici lo strumento l'Osservatorio scade di qui a poco
L'intervento con un decreto per alla garanzia della continuità del funzionamento io credo che potrà anche
Avviare almeno embrione al mentre le linee di una riforma che più organicamente ma in tempi assolutamente rapidi noi dovremmo fare con uno strumento legislativo
Quindi a breve nel rinnovo dell'Osservatorio noi proviamo a riorganizzare lo spesso a dar più chiare funzioni ma il problema più in generale si pone per la creazione di questo sistema che deve esser sistema perché non è immaginabile che la valutazione Possa parte nere ammetto di criteri eterogenei sull'intero territorio nazionale c'è bisogno di questo coordinamento sistematico perché la valutazione è indispensabile ma è strumento estremamente delicato che deve come dire essere ancorata a criteri trasparenti a criteri certi e a criteri uniformi sulla intera realtà del nostro sistema universitario
E quindi vedete questo è il secondo grande impegno al quale noi diciamo così rivolgiamo le nostre la nostra attenzione è nostro impegno
E c'è poi come dato urgente
Noi dobbiamo in tempi assolutamente rapidi
Proporre al Parlamento quella che si dice una legge dispensa la tabella ci impone
Di indicare il modo di dispensa del delle somme previste nella finanziaria anche perché la vita parlamentare voi sapete fatta di mille urgenze e di mille emergenze allora fondi così inutilizzati sono subito oggetto di di caccia io sentivo dire che oggi c'è la preoccupazione è grande l'Italia deve assicurare l'intervento in in
Missioni di pace all'estero
E e si cercano soldi
Ed è una come dire vi diamo sotto
Sono sotto sotto questo rischio di di di di vederci insomma in qualche modo
Ulteriormente graffiare le nostre Jalil sommare riso perché noi naturalmente ripetiamo tutti assolutamente inadeguate alla dalle esigenze allora bisogna far presto perché se no insomma ci sono queste
Urgenti preoccupazioni in questa di in questo provvedimento noi abbiamo da affrontare il un nodo molto importante per l'università perché nella tabella noi abbiamo voluto attraverso la concordia con il Parlamento con il Senato in particolare proprio mentre la Camera ha dato il suo avallo definitivo noi abbiamo voluto prevedere una più corposa disponibilità di fondi sotto il la voce incentivazione
Al personale docente
Perché noi riteniamo che questo sia un punto di grande importanza e di grande urgenza creare meccanismi
Che possano in qualche modo davvero incentivare la quantità e la qualità dell'impegno dei docenti io ho già detto in altre occasioni
Sperando di incrociare il consenso generale che l'attuale distinzione tra tempo pieno e tempo definito e distinzione che non demarca in alcun modo una diversità di impegno per quantità e per qualità
Il novantadue per cento dei docenti sono oggi a tempo pieno è una
Distinzione nominalistica che non corrisponde all'esigenza che noi abbiamo di creare una condizioni di più forte
Come dire selettività di più forte spinta al miglioramento
Dell'attività dei docenti e questo quindi un impegno immediato ed urgente al quale noi riteniamo di far fronte proprio in questo attraverso questo strumento legislativo
Che è urgente anche per le ragioni che gli ho detto
E quindi vedete che di impegni urgenti ed importanti ce ne sono molti ultimo e concludo
Quello della pianificazione
Triennale
Il professore Biggeri spero che mantenendo fede all'impegno che aveva assunto l'altro giorno ci offrirà lavoravo già offerto ieri probabilmente benissimo
Il pari sul sulla programmazione triennale perché il nostro desiderio che queste programmazioni
Restino fedele fedeli alle come dire al significato stesso della parola perché sono i programmi hanno sempre per il passato facendo i piani triennali piuttosto a consuntivo a conclusione che non prospettiva siamo già con un leggero ritardo ma insomma speriamo di fare in tempi ragionevoli questa di venir fuori con questa programmazione
Triennale
Che dovrebbe essere di grande strumento per affrontare i due veri grandi nuovi pub della patologia del nostro sistema che lo squilibrio territoriale e disciplinare di cui soffre università italiana
Tema troppo complesso strumento troppo inadeguato dal punto di vista delle risorse e però con le risorse minime voi sapete che
La quota di riequilibrio parliamo non più del piano triennale direttori sanno bene che la quota di riequilibrio e finisce per incidere sulla sulla disponibilità del fondo di finanziamento ordinario e il solito discorso della coperta in qualche modo sempre
Troppo stretta rispetto alle grandi esigenze
E allora anche qui un riequilibrio presuppone e impone
Risorse nuove
Io credo che noi dobbiamo tutti attrezzarci
In vista della prossima Finanziaria noi naturalmente
Parliamo voi consentitemi questa sola sottolineatura parliamo come se le turbolenze della politica non
Non riuscì debbano sfiorare e non ci debbono sfiorare nell'impegno che noi dobbiamo immaginare proteso nel tempo anche se abbiamo la piena consapevolezza dell'assoluta precarietà delle delle nostre posizioni ma credo che questa sia buona norma ipotizzare muoverci con questo IP noi dobbiamo saper organizzare
Come sistema diciamo del mondo culturale una grande vorrei dire offensiva perché non è ipotizzabile che noi vogliamo scommettere sull'autonomia noi vogliamo scommettere su un sistema di valutazione ne vogliamo scommettere cosiddetto anche nel patto sociale
Su una capacità di questo nostro Paese di puntare sulla formazione sulla ricerca senza corrisponderli dal punto di vista
Delle risorse finanziarie
Anche la sottoscrizione del patto sociale credo che debba essere presa come una occasione di impegno voi sapete che per esempio sul problema della della ricerca scientifica dove noi accusiamo questa
Condizione diciamo così di di di scarsità di di mezzi rispetto agli altri Paesi siamo al cinquanta per cento e forse anche meno del cinquanta per cento dal punto di vista della Spesal rispetto agli altri Paesi
E noi avevamo già nel Documento di programmazione economica e finanziaria individuato
L'obiettivo del due per cento rispetto al prodotto interno lordo contro l'uno virgola uno uno virgola due
Che la cifra attuale però questi rischiano di essere come dire dei è andato via il il professor Giarda che si intende di numeri quando insomma questi documenti professore Giarda come tutti quelli che sono insomma nella alla regia delle vere decisioni finanziario economico finanziari guardano ai documenti come
Libri dei sogni noi dobbiamo fare in modo che questi non siano libri dei sogni documento di formazione economica e finanziaria il patto sociale sottoscritto
Da tutti quelli che contano nella vita del nostro pensi dobbiamo fare in modo che che non restino indicazioni
Per salvarsi l'anima e per insomma poi continuare
Così come si è continuato se la strategicità della formazione della ricerca scientifica cioè dobbiamo tutti fare in modo
Da esercitare quella pressione la politica
In un sistema democratico
Subisce le pressioni dell'opinione pubblica e finisce per essere più sensibile alle pressioni più forti noi dobbiamo saper esercitare voi dovete sapere esercitare
Questa pressione e alla quale noi dobbiamo quindi rivolgerci per le prossime scadenze perché questo è un passaggio importante la quota di riequilibrio lo dico ai rettori lo dico a voi tutti
Che i
Ha una sua consistenza oggettivamente irrisoria rispetto alla complessità del sistema
Noi intanto proveremo quest'anno
Ad evitare che venga riassorbita
A conclusione della dell'esercizio finanziario noi vorremmo accantonare la quota di riequilibrio modo che si dispone del della quota di finanziamento ordinario la quota di riequilibrio
Abbia questa funzione diciamo così di autonomo tentativo naturalmente
Ci augureremo di poter elevarlo nella soglia rettori consentendo show dal punto di vista delle loro esigenze ma è uno sforzo da compiere e e quindi cercheremo di innovare anche dal punto di vista di questo funzionamento mi fermo qui
Sottolineando che questo della del riequilibrio di un sistema universitario te ne abbiamo costituito molte università negli ultimi tempi
E io in questo piano Olga ha dichiarato che non immagino che ci sia ancora questa esigenza il sistema universitario al punto in cui siamo va consolidato non basti su l'estensione
Che noi abbiamo fatto negli anni passati
Con alcuni éscamotage giù con alcune diciamo pure ipocrisie il costo zero
Le gemmazione il se ne
Presidente Vesentini del insomma così ricorderà i tempi di una colleganza insomma ci sono stati passaggi che hanno determinato soltanto apparentemente
Un riequilibrio anche territoriale apparentemente perché perché non basta mettere una bandierina
Sulla nostra carta geografica per segnalare l'esistenza di una università che può nascere anche nominalmente come tale ma tale non è
Se non dispone di tutto ciò che fa una università e che significa strutture infrastrutture servizi ma anche dotazioni organiche perché voi sapete che abbiamo università che vivono
Con la finzione di presenze che sono diciamo così garantite attraverso il sistema dei contratti tra
Non abbiamo la da poter incoscienza direi che sono nate università laddove noi abbiamo consentito
Come dire la la la fissazione dell'etichetta Università di
Non nasce con i nomi e con le etichette università ma con l'impegno con le strutture e noi questo non lo abbiamo
Non lo abbiamo fatto e l'impegno del riequilibrio quindi non è verso la istituzione di nuove università di nuove suture anche la proliferazione che le università io mi sono permesso di richiamare nell'incontro che abbiamo avuto la conferenza direttori mi sono permesso di richiamare i direttori sulla necessità di un più puntuale rispetto anche della normativa che non consente questa
Proliferazione di strutture al di fuori della sede che io non reputo Cossa positiva in sé
Tranne insomma voglio dire particolari condizioni
Perché questa proliferazione rispondenti ad esigenze di frammentazione campanilistica che non mi sembrano in linea con l'esigenza di assicurare all'università anche la sua
Unitarietà dal punto di vista anche della gestione della gestione finanche sotto il profilo economy direi aziendale ma solo il tuo punto di vista della capacità di concentrazione
Delle strutture propriamente didattiche e scientifiche mi fermo qui
Esprimendo chi ancora ringraziamento per questo contributo importante che voi offrite alla riflessione
Rinnovando vidi il mio rammarico e le mie scuse per questa presenza marginalmente terminale rispetto alla vostra prima sessione salutandovi tutti con vivissima cordialità
Ringrazio molto il ministro per essere intervenuto questa questa riunione ringrazio tutti i relatori Grazio convenuti
Do l'appuntamento alle tre e mezzo a chi vorrà intervenire nel dibattito e al ministro dico del ministro e sottosegretario
Onorevole Castellani dal ministro dico che noi ci permettiamo noi lo prenotiamo lo prenotiamo per un prossimo convegno che io mi auguro non sia in tempi
Remoti stavo per dire Lincei medico remoti
Sulla ricerca scientifica
Sulla ricerca scientifica ministro ha parlato di turbolenze l'atmosfera dell'Accademia direi che è molto tranquilla ma nel settore della ricerca credo che le turbolenze entrino anche in questi
In questo vecchio edificio e noi prenotiamo il ministro per un incontro sulla ricerca scientifica che pensiamo di organizzare un po'con la stessa formula con cui abbiamo organizzato questo grazie a tutti
Ora riprendiamo la seduta apriamo il dibattito sono già iscritti sei
Interventi
Roversi Monaco Aldo Bonifati Sylos Labini Vito Svelto figata la ma anche Giunio Luzzatto non so se ce ne saranno degli altri dopo Giorgio Salvini quindi io direi chiediamo un tempo di quindici minuti
Come come
Fino al quindici a quindici si stacca
Va bene
Ma
Allora apriamo con il professor Roversi Monaco prego
Ma grazie presidente non ho fatto neanche in tempo a raccogliere leadership per la verità
Comunque mi sembra che da questa iniziativa che ritengo particolarmente importante anche per la sede in cui si svolge
E perché
Quasi affogati dei problemi contingenti
Non affrontiamo mai problemi di fondo
Dicevo che da questa iniziativa sono nate varie suggestioni
Per cui anche l'impegno preso
Affrontare anche le tematiche della ricerca mi sembra particolarmente opportuno
Io faccio un intervento naturalmente non coordinato con qualche flash
E vorrei partire dal discorso l'autonomia
Che il professor Casavola ha così ben tratteggiato
Nella sua evoluzione
Sono intervenuto che aveva già iniziato a parlare
Ma intendiamoci
Di riscoprire una comunità nelle università
Non è altro che un ritorno alle origini
L'università è nata Libera è nata dell'iniziativa privata non è nata per decreto
Non è nata per decisione di una qualsiasi autorità esterna
Questo va sottolineato perché è vero e ne siamo perfettamente consapevoli tutti
Che poi la realtà è mutata rapidamente
Però secondo me questo va detto credo perché il riconoscere adesso
Che le università sono enti autonomi
O che sono delle comunità
Di studenti e docenti dal punto di vista giuridico
Può sembrare la riscoperta l'acqua calda se non ci fosse stato quel lunghissimo travaglio
Che culminato nella teorizzazione
Della Università come organo dello Stato
E guardate che giuridicamente è una bella forzatura voluto dagli organi di controllo
Voluto ai ministeri voluto dal potere centrale
Che poi ha trovato il suo suggello nella nomina dei rettori da parte del potere centrale nella nomina dei professori e così via
E nelle connesse conseguenze
Quella del giuramento è stato ricordato questa mattina
Ma io vorrei ricordare la infame della cacciata dei professori e trenta università italiana
Senza
Che si fosse levato una voce istituzionale quindi della comunità accademica
Ma soltanto può citare
I singoli
Per cui quando si perde di vista l'origine
Poi anche l'istituzione che è nata nelle sue cavità nelle sue caratteristiche di attività
Viene a subire delle profonde modificazioni più delle profonde mortificazione
Quindi viva l'autonomia
è un riconoscimento nonostante tutto al professor Giarda che qui non c'è
E che l'uomo che rifiuta depredare l'università della massa di fondi più cospicua nella sua storia
Però diciamo che in quella fase c'è stato di Bologna importante che un principio di effettiva autonomia c'è stato
Tenete presente che giacevano questi ruoli inutilizzati
Talvolta decine in qual caso centinaia di unità nella facoltà di Medicina per
Dei quali non c'era necessità
E nel caso di specie dimostra la situazione di adesso perché anche adesso dal punto di vista del numero di docenti quelle facoltà sono sopra rappresentate
Bene il ministero
Ce li ha tolti
Il Tesoro
E in realtà erano ruoli virtuali in quanto non coperti ma bastava un niente il bando perché diventassero reali
E difatti in quella circostanza
Il ministro fu molto abile la cosa fu tenuto nascosta non so se è così che il Toro ricorrono presidente
Quando si mandava un bando per trasferimento tardava essere pubblicato finché è scattata la fatidica data del trentun dicembre dove si è scoperto che non poteva essere più attivato però abbiamo tenuto una forte autonomia finanziaria per noi forte perché intendiamoci non eravamo neanche pronti a gestirlo e non siamo forse neppure ora pronti di condivido tutto quello che ha detto Biggeri
Ci vuole del tempo a gestire l'autonomia
Autonomia vuol dire responsabilità
E comporta un senso di autolimitazione che sicuramente una virtù inesistente nel nostro mondo
Non esiste Dipartimento o Facoltà istituto che sia disposto ad autolimitarsi neppure nell'interesse dell'istituzione
Nella quale in un modo o nell'altro pretende di essere comunque al centro
Questo è il risvolto dell'autonomia
Quindi ci vuole indiscutibilmente una guida dell'università che sia collegiale ma che non c'è dal corporativismo che non è solo quello delle categorie
Ma anche quello delle singole articolazioni
In quante università i gruppi forti diventano sempre più forti
E in quanti università iniziative nuove quasi dovute nei confronti della società
Perché l'altro discorso che ho fatto professor Casavola e quello dell'apertura c'è stata al mondo esterno
Quante volte troviamo difficoltà corrispondere alle esigenze del mondo esterno perché non ci sono i mezzi mentre settori di ricerca
O attività formative non dubito superate ma con una riduzione forte di domanda
Avendo una rappresentanza molto forte negli organi di ateneo delle facoltà riescono ad ottenere nuovi mezzi ora non è con questo sul metodo di amministrazione
Che non riusciamo a gestire bene la nostra autonomia
Certo i tempi di reazione dell'università devono essere meditate
Non possiamo cedere alle maniere o alle mode del momento ci vuole è una grande attenzione
E ci vuole del tempo questo io lo capisco perfettamente ma anche vero
Che la macchina complessiva di cui sono formate l'università soprattutto quel più grandi
Richiede almeno l'adozione di procedure certe che consentano di tempi dovuti del riguarda sì al cambiamento che c'è
Sotto questo profilo
Volevo ricordare a voi
Che il in particolare per quanto riguarda gli ordinamenti didattici
Quello che lo Stato professor Tessitore questa mattina
Che ha ha ricordato in termini molto espliciti
E qualche volta divertenti il travaglio che c'è stato
Noi e questo hanno mille novecentonovantotto ricordiamo con un anno pieno di indicazioni precise imperio osé con tempi immediati di reazione
Tempi che non potevano essere superati e poi cambiamenti immediati altrettanti immediati di direzione
Che ci hanno guardato gravissimo danno gravissimo sconcerto e che hanno sicuramente ingenerato diffidenza e confusione nei confronti di coloro ai quali invece dobbiamo dare indicazioni precise cioè principalmente gli studenti allo stesso vale poi per i docenti le facoltà i dipartimenti
Adesso c'è il prosieguo
Di quello che è stato fatto in termini di principio
Non nego affatto l'importanza anzi
Però mi è sembrato una decisione assunta senza un'altra attività preparatoria sufficiente quella della Sorbona
Tanto che son dimenticati di parlarne con il ministro la cultura spagnolo per esempio Francia Spagna e Francia e Inghilterra Italia e Germania
Dichiarazioni principio di grande rilievo che dovrebbe avere un seguito
Proprio a Bologna nel prossimo mese di giugno il diciotto e il diciannove giugno questa volta con i ministri acculturati almeno quindici Paesi perché in quindici hanno già aderito ve ne sarà un momento abbastanza decisivo quello per dare un seguito a una serie di cose per me molto importante che sono state dette questa mattina
Anche con riferimento al fatto che non tutte le università devono avere tutto
E nel fatto che si possono articolare gli insegnamenti
In termini differenziati con quella duttilità che credo il mercato ci chieda e che ci chiedono sicuramente i nostri studenti
Un altro punto che riguarda l'autonomia
E sul quale io credo che si potrebbe entrare in polemica tra di noi come rettori
O come pressori di diverso università e quello che riguarda l'aspetto finanziario
Non è possibile
Che venga posto un limite percentuale inventato a quello che l'università possono chiedere ai loro studenti
Io avevo ottenuto agli studenti del consiglio di amministrazione che votassero unanimi
Una tassazione contribuzione studentesca che portava al ventisei per cento del Budget totale
Il contributo studentesco voi siamo adesso al ventiquattro non abbiam potuto
Presentarla perché si andava due punti oltre quello che era stabilito in base a non si sa quale principio
Allora
Se con l'autonomia finanziaria con la consapevolezza con l'autolimitazione con la competitività con la verifica dell'eccellenza con l'orientamento
Noi
Dobbiamo fare i conti qualsiasi limitazione di questo tipo sud
Oppure la messa in positivo
Che ogni tanti posti tengano date tante borse e studio per consentire ai pochissimi
Capaci meritevoli che non hanno i mezzi g capaci meritevoli ci sono quelli che non hanno i mezzi anche le categorie possono coincidere ma non frequentano l'università perché io sono convinto che speriamo di fare anche questo con l'Osservatorio statistico diretta da cammelli
Sapeva che su un'analisi su quanto aumentarla numero e le persone indigenti che frequentano l'università che spetta al perito in cui la frequentavamo onori diciamo dopo gli anni cinquanta scopriremmo che la differenza e minima è questa allora è una sconfitta
Perché il Marchesi che introdusse vincono nei limiti delle leggi dello Stato
Che per la vita è molto flebile perché magari noi fossimo governati solo delle leggi dello Stato siamo allenati da leggi dello Stato decreti delegati regolamenti governativi regolamenti ministeriali e abbiamo finalmente espulso come è stato rilevato questa mattina le circolari
Lo stesso Concetto Marchesi e colui che volle l'espressione capaci e meritevoli chiamò un preciso profondo significato ripreso l'arresto e la Magna Carta delle università che un documento
Che forse nelle questioni di principio dovrebbe essere tenuto più presente quindi c'è un problema di equilibrio finanziario in cui le università devono essere in grado di gestirsi
Da sole
Essendo in grado di ottenere il consenso dagli studenti sulla base dei servizi che forniscono
Fra l'altro lo Stato in questo modo in particolare il ministero si spoglia le una serie di di grande devo dire che sono quelle che vengono sistematicamente ciclicamente segrete rivolto il ministero proprio sotto il profilo del pagamento dei contributi delle tax
Un'altra cosa e la proliferazione di nuove università
Io credo che si debba seguire il principio del criterio di lasciare che ciascuno si riesce possa creare delle nuove realtà
Però non a carico del medesimo fondo
Non senza che ci siano controlli
E non si insiste senza che ci sia da parte di queste nuove realtà costituite
La capacità di ottenere
Dall'ambiente in cui si radicano una percentuale di fondi almeno pari a quella che lo Stato investe
Se fosse così
Saremo certi che gran parte delle nuove iniziative
Non seguite avrebbero gran parte delle nuove università talvolta presunti tale verrebbero chiuse
E questo consentirebbe consentirebbe di spendere meglio
Il danaro di cui non abbiamo la ridotta disponibilità
Un'ultima cosa
Che altri voluto dire
Al ministro
Ed è questa
è in discussione puntiglio di legge che trasforma i ricercatori ricercatori professori
Qualcuno di voi pensa che ciò sia senza influenza
Nei rapporti fra le varie fasce o che sia senza influenza dal punto di vista economico io credo che nessuno possa pensare
Che significato a questa trasformazione
Proviamo a rapidissimamente a cercare di capirlo
Ci troviamo di fronte a una diminuzione del numero di studenti che fortissima
In dieci dodici tredici anni adesso non ricordo di preciso abbiamo un trentanove quaranta per cento di studenti iscrivibili in meno non sono dati presunti sondati reale perché si basano sui Gianatti
Sugli iscrivibili quindi sui diciannovenni
Abbiamo delle facoltà
Di importanza strategiche in assoluto
E di grande fama nel nostro Paese come la facoltà di Scienze che ha un calo di iscrizioni inspiegabile
E che comunque non può essere tollerato così senza reazioni da parte del mondo accademico nel mondo scientifico italiano
Abbiamo poi una
Un turnover pronuncia altissimo negli anni che vanno da adesso al due mila sei due mila sette si liberano moltissimi posti
Allora non è questa l'occasione per attorno a lui che i libri o interno al sistema
Facendo sì che ogni ateneo si gestisca le proprie risorse senza introdurre nuove figure
Che farebbero saltare completamente qualsiasi programmazione perché ha cercato di farla fatta negli anni passati
Secondo me questo un punto veramente importante e siccome il Progetto è in discussione adesso Gannon su come molti fautori che poi si rimpallano raccolta vicenda se segno che nessuno
A viso aperto al coraggio di dire sì lo condivido dice no guardi accorta di Berlinguer non guarda è colpa di quell'altro questo sentito dire io gli scorsi giorni anche questa mattina
Allora su questo punto a me sembra che si debba intervenire con chiarezza
E dire una volta per tutte che sta questi tipi di intervento
Attuati in modo estemporaneo
In attesa di un intervento organico
Quello sì probabilmente necessario possono solo destabilizzare impedire agli affetti benefici dell'autonomia di produrre gli effetti ci sarebbe tanto da dire presidente Marco già esaurito la mia casa grazie
Ringrazio
Ringrazio molto per questo questo intervento
Sì sì prego
Tra la popolazione scolare la fra novanta quattro e il due mila dieci
Carla
Del quale trentotto per cento su scala nazionale che è una cifra iperbolica
Ma nel Nord
Del quarantotto per cento in Emilia Allo stato attuale già calata il quarantatré per cento o nel due mila e tre due mila e quattro calato il quarantatré per cento
No scusate no no ho capito scusate ma
Scusate un attimo il problema va fatto coro va affrontato con riferimento al numero degli iscrivibili
Ma vi posso dire almeno poi se mai potrà chi ha più dati intervenire che non è affatto vero che la scolarizzazione aumenti almeno non aumenta nel nord Italia
Poi decidere su non è vero che aumenti la percentuale questa la vecchia teoria che però verificato dimostrato di non essere tale
Grazie mille volevo dire noi non possiamo
Purtroppo il ministro non ce non ci sono i sottosegretari
Però li possiamo scrivere
E quindi sarei molto lieto se quei chi vuole consegnasse un testo del proprio intervento se tu pensi di poterlo riordinare ma andarcelo lo pubblichiamo insieme agli atti del convegno grazie mille
Aldo Bonifati
Prego
Oggi non di più
Io parlo a nome dell'Istituto internazionale Magna Grecia
Ho ascoltato questa mattina tutti
I conferenzieri
E esso è stato così ampia la disamina che credo non c'è bisogno di ripeterci
Però desidero evidenziare alcuni punti trattative in corso Magenta che come sapete è stata anche l'otto orari
Che è un famoso decreto legge che bloccò molti finanziamenti alle università e a tutti gli istituti
Poiché le università si vogliono paragonare delle aziende aziende che producono io dico che le aziende hanno necessità di un capitale proprio per poter seguire la loro attività nel caso specifico mi pare che questo non avviene
Le università non sono forniti di capitale turca
Cioè stato parte determinati Patri ma poi alla fine incassa
Tutto quello che produce essendo un'azienda la produzione delle aziende università sono i laureati
Lo atti
Che
Per tutta la loro vita restituiranno lo Stato attraverso il pagamento delle imposte che mediamente considerato per ogni laureato venticinque milioni
Considera considerando questo tratto restituiscono stato un miliardo cosa voglio dire voglio dire che lo Stato effettuate il più fantastico investimento che può fare uno non con il art dieci per cento al quindici per cento ma è al trentadue per cento
Questo è un dato importantissimo lo Stato Monica alla nuca alle università
E allora quale potrebbe essere bisogna andare alla ricerca di qualche cosa di nuovo aveva addirittura rivoluzionario
Come esiste
Un contributo particolare sul pagamento delle tasse da parte dei cittadini che te li danno una percentuale l'otto per cento l'accesso quattro per cento alle famiglie nuove armi premier Berlusconi Paolo sono cifre colossali
Perché una parte di quei finanziamenti di quelli di delle imposte che riceve dai suoi da lui devo dai laureati che sono andati sono stati prodotti da da Zintan università non vengono destinati alle università stesse
Forse col tempo possono diventare veramente autonome finanziariamente
Questo secondo me è uno
Così può essere pure non condivisibile ma ritengo che sia un fatto di estrema importanza poter riflettere su questo perché le università continua a presentarsi come così con la mano che chiedono sempre dei quattrini che chiedono che sono sempre pochi fondi che i fondi non bastano mai se invece si dovesse dal momento che è un'autonomia e un'azienda otto perché non si deve trovare un'argomentazione
Che possa porta effettivamente alla sua indipendenza
Ma io lo scopo principale un po'e voi solo se mi permette presidente è solo un po'da quello che è il tema vero
Della e voglio parlare delle università meridionale perché ogni istituto si occupa principalmente delle università meridionale
E allora
Nessuna nessuna azienda
Al mondo sei nove dotata di strumenti idonei potrà produrre in modo idoneo in modo efficiente in modo competitivo con il prodotto che mette mette sul mercato
Gli studenti
In questo ambito rappresentano
Naturalmente il prodotto che viene dato
Ogni azienda se è meglio
Sì attrezzarsi al meglio a delle strutture se meglio si trova nelle condizioni di poter svolgere un attività attualità Toto ha sicuramente dare un prodotto migliore
E allora voglio riprendere un certo una vecchia legge
Innanzitutto la politica degli ultimi quarant'anni per la cultura scientifica universitaria aveva del Mezzogiorno è stata fortemente carente per la stessa ammissione degli allora responsabile del dicastero parliamo ancora di vecchia data
Il tentativo fatto negli ultimi anni con i piani quadriennale ottantasei novanta e novantuno novantatré e novantaquattro novantasei non ha risolto il grave problema dello sviluppo armonico e terapie più e dell'equilibrio territoriale delle università nelle aree meridionali
I tentativi sono parzialmente falliti per mancanza di impegno politico nel perseguire gli obiettivi crescenti dall'intesa di programma sottoscritta del dicembre dell'ottantanove dei ministri e del bilancio dell'università e del Mezzogiorno
Dopo un primo finanziamento di tre dei tre ministeri che ha costituito un fondo in pillole duecento miliardi totalmente assegnate tramite i fratelli meridionali
Nessuna parte politica purtroppo ha ritenuto importante dagli ulteriori mezzi finanziari necessari perché si fosse completata un'opera di grande civiltà
Perché una volta realizzata avrebbe finalmente affrancati regioni meridionali
Dalla schiavitù di dover emigrare dalla loro terra abbia per dotarsi di un adeguato è oggi indispensabile cultura di livello superiore al fine di poter affrontare ed entrare con successo nel mondo del lavoro
Oggi il nostro istituto
Nella cornice del programma due mila due mila sei Cento idee per lo sviluppo propone alla centounesimo idea
Riproporre gli gli interessi di programma dell'ottantanove perché vengano completate potenziate le strutture di vizi e delle connesse attrezzature delle rette universitarie meridionali al fine di per seguire il riequilibrio territoriale delle risorse destinate alla didattica e la ricerca
Può muovere nella ricerca scientifica rafforzare il rapporto fra università centri pubblici di ricerca ed industria
Per seguire lo sviluppo equilibrato di capacità di formazione umanistica e scientifica e tecnologica adeguate alle necessità di crescita del Mezzogiorno
Poiché perché tutto ciò non possa apparire come un novello libro dei sogni
Citiamo la delibera CIPE del tre agosto del mille novecentonovantaquattro che testualmente dice
Al fine di Harry e avviare processi di investimento per l'edilizia universitaria Ilaria e critiche sotto il profilo occupazionale
Anche in considerazione dei di cattivi effetti prodotti dalle revoche di finanziamenti precedentemente disposti appare opportuno portare a compimento l'attuazione di rendersi programma del dicembre ottantanove fra il ministero dell'Università bilancio eccetera
E proprio agganciandoci a tale delibera
Che chiediamo al ministro dell'università di Fassi non c'è il Presidente di farsi promotore col ministro del tesoro del bilancio col ministro dei lavori pubblici
E con il
Scusate
E se necessario e con i presidenti delle regioni meridionali Abruzzo Molise Campania Basilicata Puglia Calabria Sicilia Sardegna affinché le risorse finanziarie disponibili affluite all'affondo articolo diciannove del decreto legislativo novantasei del tre marzo novantatré
Be le risorse finanziarie disponibile previste dal Fondo europeo di sviluppo
Regionale regolamento del Consiglio Comunità economica quarantadue cinquantaquattro che solamente recentemente ha dato per una università meridionale duecento miliardi alla restituito allo Stato italiano
Le risorse finanziarie disponibili ai sensi del punto due della delibera CIPE del nove luglio mille novecentonovantotto numero settanta lei si infila le risorse finanziarie disponibili ai sensi dell'intesa istituzionale del programma due mila due mila sei
Vengono prima metà prioritariamente destinati al rifinanziamento delle intese di programma del diciannove dicembre ottantanove
Proprio l'altro giorno il governatore della Banca d'Italia parlando alla LUISS all'innovazione dell'anno accademico ha affermato al livello mi Unione europea l'Italia risulta bocciata per grado di istruzione il gatto
Fra adesso necessariamente ha ridotto se si vuole continuare a competere con armi pari con Francia e Germania e gli altri Paesi del centro
Sull'istruzione ha rimarcato con possa abbiamo un deficit è terribile e quindi investire il necessario
La competitività ora si deve guadagnare con la capacità di attrarre investimenti e si misura con il capitale umano finito
In Italia il capitale umano è sensibilmente più basso rispetto al livello dalla Germania e Francia anche presidente del Consiglio Massimo D'Alema si è diviso
Noi aggiungiamo che le regioni meridionali nella nuova era dell'Unione Europea hanno bisogni di decisi e profondi interventi
Proprio nel campo della cultura e quindi nella necessità di moderne strutture così come evidenziato dal governatore Fazio anche per evitare che il sessantun percento dei giovani studenti
Già alcune regioni meridionali siano costretti ad emigrare verso altre regioni per dotarsi di un titolo di studio universitario con una gara dispensa di cinquecento miliardi spera solo ragione cala grazie grazie
Paolo Sylos Labini
Quindici
Sente Massimo Sessa
Un intervento Breve per esprimere
Concordia di vedute con chi come tessiture fatto un quadro
Realistico e quindi
Preoccupante molto preoccupante per non dire pessimistico ci sono isole
Luminose dell'università in tutte le regioni e in tutte le facoltà ma domina
L'oscurità ed è secondo me cresciuta rispetto a quando sono entrato alla prima fase di Biggeri innervare la farsa elitaria
Al mondo ci sono due sistemi
Quello privatistico americano o meglio di una parte circa la metà delle università americane che sono pubbliche
Dove le rette sono enormi alle metti la perso i trenta milioni
Con il contrappeso di borse
I pareri importanza essenzialmente private che io sappia
E c'era il sistema pubblico italiano con concorsi duri e certe volte non del tutto puliti corretti però i commissari si prendevano responsabilità e dei miei tempi la regola era uno due buoni è uno di comodo ne era difficile cambiare
Questo e quelli che facevano entrare i non buoni venivano Bollati riconosciuti come tra Lazio attori era un sistema che aveva una sua logica io sono entrato o grassi difficoltà e per un errore dei miei avversari però sono entrati
Poi è venuto il sistema ibrido in cui il come illustrava
Stamattina in una delle azioni quaranta quarantacinque per cento sono concorsi riservati per un economista e questa è una barzelletta come la concorrenza limitata con la concorrenza o vuole osceni passare regole quale per tutti con un cioè concorsi interni concorsi riservati
Allora chiamiamo gli esami con delle graduatorie per essere più corretti e puliti perché siamo concorsi per c'è il e il tentativo subito di non andare troppo contro la Costituzione che parla di concorsi come regola per entrare
Che vuol dire quaranta quarantacinque per cento riservati che li ho visti concorsi riservati opporsi a quelli che e per aspirano avendo i titoli prescritti dalla legge e sapendo che ci sono i posti io c'ho provato nella mia Commissione interna di una facoltà che ha una buona reputazione credo che se lo meriti tutto è relativo
Ero riuscito a fare una cenetta in facoltà sono stato travolto allora sono entrati praticamente tutti comprese
Un matematico che come titolo aveva un libretto di esercitazioni per definizione esercitazione non diciamo nulla
Di originale anzi guai se c'è la rissa perché se esercitazioni insomma
Allora concorso riservato a concorso interno
Sono piccole buffonate di un popolo cotta detergenti alimentare stupido
Perché l'intelligenza estrema come il caso estremo può procurare insieme col freddo estremo
Ustioni allora siamo mal combinata è bene saperlo fatto di entrare in Europa può essere un elemento di pena ecco i nei confronti salvo le isole felici che già ci sono e continueranno a esserci unificazione sì ma le regole in Inghilterra rimangono le stesse il risultato
Non è che si adeguano al peggio si semmai siamo noi perché abbiamo adeguarci e meglio di nuovo che riesca io a vedere adesso parte la relazione di console del suo collaboratore
E la regole formali non cambiano granché salvo le borse di studio che crescono di numero questo è molto importante
A livello europeo bisognerebbe anche creare accrescere la capacità di parlare altre lingue
E quel progetto di Berlinguer e credo che è rimasto fermo di introdurre una lingua rotti stranieri europea obbligatorio sin dal mille mentali
Allora in concreto
Il il sistema italiano non è più quello di un tempo elitario colloqui legge sei concorsi dite unità
E diventato sistema ibrido se il per metà coi concorsi
E per metà con i meccanismi Opel legis ora pro nobis la battuta fu mia per coniata per rabbia
Per polemica con chi aveva creato le condizioni fondo favorito
Questo meccanismo altrove
Si dice e si dice in una delegazione mi pare edificata la macchina
Perché si fa questo ricorso allo Peleggi sto perché i concorsi sono lenti lunghi e certamente sì che è una situazione
I ingestibile e quindi si fa fare a sanatoria
Ma perché si concorsi sono lenti i ministri sono tutti i due milioni e inerti no hanno pressioni fortissima e io l'ho sperimentato con alcuni ministri
Con alcuni ministri amici per non fare concorsi è perché ci stanno le categorie che non voglio ricomporsi
A spalleggiati dai sindacati che spesso
Nell'università sono pessimi quelli metalmeccanici vanno molto bene quello che c'era vanno molto male
Per non fare i concorsi in modo da creare quella situazione
Che è la premessa per la sanatoria
è terribile ma ma in gran parte e così e bisogna smetterla
Qua non so quale può essere il rimedio esortazione ai ministri di tenere più duro ma
Certe volte repressione
E poi anche se il ministro dice Rino come nel caso mio quando dicevo di no ad alcuni degli idonei che tali non erano possono essere sopraffatti magari nel Consiglio dei ministri
Forse un'ipotesi da considerare quella che con l'autonomia alle stesse università
Bandiscono i concorsi
E il ministero se c'ha problemi di legittimità
Entro trenta giorni non sessantatré tali deve dire quali sono sorvoliamo un'altra norma un altro termine in modo che non ci siano più rinvii che creano poi la situazione insostenibile per cui l'unica via d'uscita era sanatoria un tempo c'erano i senatori pay
Periti sì sì adesso la crisi nei paesi sviluppati almeno non c'è più
Ma ci sono le sanatorie permissivi ITC di nuovo tipo un'altra un'altra modesta proposta come quelle di favoloso s'
Maurice sta
Terribile Swift
Inglese l'altra modesta proposta è quella di ritornare all'antico con i corsi che debbono essere annuali quelli in salsiccia compressi in tre mesi tre mesi e mezzi lo sono per lento da digerire il cervello ancora di più
I tre mesi e mezzo significa l'eliminazione delle esercitazioni significa una corsa
Terribile e deleteria salvo casi di materie monografie la regola questa non deve essere devono essere di nuovo corsi agguati perché le elezioni dopo tutte le critiche
Si onori certe volte inutili ripetitive però sono un'occasione per cui il docente si incontra con gli studenti e allora non avere la corsa affannosa che rende difficile anche questi rapporti e aprire invece nel spazio di nove mesi
Il tempo per vedere gli studenti e poi di avere dopo la lezione purtroppo adesso a me questo non succede più
Quelli che ti vengono dietro a farti domande se non pur senza più la fanno è un elemento mai visto con chiarezza
Ma è importante bisogna ripristinare quei corsi i nove mesi siamo due piccolissimi imperi alla Swift modesta proposta perché conosce questa terribile operetta
Dismette ce ne sono molte altre ma almeno queste due di rendere automatico la velocità dei concorsi promossi dalle singole sedi e poi di fare dei corsi annuali che Dio no
Il tempo al tempo sono due diciamo modeste proposte non possono essere utili rilevanti grazie
Il cosiddetto
Prego
No no guardate deve fare un commento
Siamo
Non è semplicemente questo siccome Sylos Labini
Ha citato il fatto di resistenze ai ministri che vogliono far concorsi anche da parte dei sindacati vorrei ricordare che io sono riuscita a fare di concorso per professore associate che adesso è finito sono stato minacciato attaccato violentemente dai sindacati universitari che sono molto peggio di ogni sindacato e le minacce si estendevano anche alla famiglia
Ho proseguito ma è bene che si sappia questo avete ancora più ragione essi lo dico adesso perché adesso i pericoli sono svaniti grazie può considerare
A
Quindici cinque minuti io spero di fare in fretta
Anche perché desidero ringraziarti caro Vesentini io mi ha invitato ora intervenire peraltro io ho due di a famiglie
Che preferiscono mostrare anche per economia di tempo essendo di passaggio
Da Roma oggi domani devo parlare a Siena in un convegno sull'autonomia
E allora avendo fatto per undici anni parte del conto e avendo lavorato anche con Fulvio Tessitore come lui ricorda che io chiamo amico Fulvio Tessitore per otto anni
Ho detto che stamattina ho apprezzato tutti compresa la sua relazione ma non qualche punto non tutti i punti dalla tua relazione approva proprio questo importante del dissenso
Però perché tu hai io ho partecipato a quella riunione magari qualcuno dei presenti lo saprà non sempre in accordo con tutti e così via ma se io sintetizzasse i risultati di quello che si è fatto per quel che l'autonomia didattica di quello che si sta per fare anche se ora posso parlare liberamente
Non facendo più parte in questo momento di nessuna commissione semplicemente con queste due di affari e vi vedi che sono genuine in quanto lo presentate Leo preparate non per parlare qui oggi ma parlare domani in un convegno sull'autonomia devo fa la relazione
Allora in fondo quali sono in modo estremamente sintetiche vediamo siamo d'accordo che questi sono i problemi sia pure limitati nel settore affronterò tutti gli altri beh cominciamo a dire
Che nessuno può mettere in dubbio che la durata dei corsi di studio in Italia e non ci limitiamo sostanzialmente ai corsi larga sia eccessiva non solo quella teorica ma poi quella pratica
Poi che ci sia un elevato numero di abbandoni
è una scarsa efficienza formativa in pare che siano discorsi
Su cui tutti siamo d'accordo questi sono due cardini di quello che occorre cambiare c'era anche nella versione del buon Guido Martinotti facendo parte del gruppo lo lo devo d'ufficio difendere poi difendo la persona
La mancanza la formazione ricorrente permanente ancora uno dei grossi problemi dell'università italiana perché non dobbiamo intervenire in quella direzione lo scarso utilizzo fra l'altro delle nuove tecnologie dell'informazione
Sta succedendo in tutto il mondo in Italia ancora ben poco se ancora si sta discutendo come si faranno le prossime votazioni per mancanza perire votazioni anche per i concorsi
Dei docenti per mancanza di questa cultura
Vedi che io presento tutti i risultati di tanti anni di lavoro sto tagliando non sono solo queste due via famiglie ma solo così molto semplicemente e quindi vedrai che quando andiamo
A a vedere quelli che sono anche le soluzioni sui problemi credo non ci fossero difficoltà ma anche guardando alcune delle soluzioni beh io dico vedete che per risolvere il problema essa io sono stato uno di coloro ricordo che con Antonio Ruberti ministro il trenta dicembre abbiamo fatto un elenco dei do dei diplomi universitari da attivare proprio per portare avanti quel risultati di quella legge che io ritengo che fu un'ottima legge La tre quattro uno del novanta in quanto istituiti i diplomi però io son convinto dopo dieci anni di aver fatto questo lavoro che occorre cambiare abbastanza drasticamente
Ad esempio è assurdo che in Italia non ci sia la formazione a serializzata alla francese o all'americana beige la massa allora l'accordo della Sorbona
Sia pure limitato a quattro unità quattro nazioni ma mi pare che anche altri hanno detto di aderire come ha detto Fabio Roversi Monaco credo che a me andranno a Bologna verranno a Bologna
In giugno
In quella direzione significa semplicemente che noi non possiamo fare
Avere l'università in cui si entra e si esce laureati in ingegneria o inerti e Turati infine ha richiamato o in medicina ma dopo sette otto anni dieci anni occorre graduare
E allora da questo punto di vista occorre che ci sia questa architettura che finalmente si va affermando sono sempre più convinto
Che debba essere grossolanamente pur con le flessibilità Coli adattabilità del tre più due come cosa Stendhal che il sistema americano e sistema anglosassone che in fondo del beige Lord Dal Mas più o meno
Portata avanti in modo che uno entra e va vedendo quello che può fare
Allora il primo livello che ora anche se con queste leggine più o meno mascherate si può chiamare Lauria io auspico
Che il diploma classico tre anni classico nel senso il titolo a tre anni debba chiamasse la nuova laurea europea quello del riferimento come si stia Inghilterra
Hanno già fatto i tedeschi
E i francesi una legge al riguardo il i tedeschi addirittura lire quando è stato la Sorbona il venticinque maggio in agosto avevano già emanato a livello federale
La possibilità di fare il beige l'orto o come ovviamente in tedesco lo chiameranno
In tre anni e poi in cinque anni almeno il Bach più cinque e i francesi ne stanno discutendo in questi giorni in questa direzione l'inglese non devono discutere un bel niente perché ce l'hanno da sempre più o meno un sistema di questo tipo
Allora io dico che se non va tanto per seguire la logica dell'attività che è stata svolta anche nel gruppo Martinotti e così via a me pare che se si arriva in quella direzione
Ci sia armonizza molto di più si utilizzano i tre dei dati son d'accordo con Fulvio
I crediti erano previste da tre quattro uno dobbiamo chiederci perché non sono state utilizzate è importante però che vengano utilizzati per evitare che la gente uno degli elementi può essere quello si Lauri troppo in ritardo
Poi i corsi di studio come gli ha detto devono essere in serie proprio per questa motivazione
Ecco le università devono essere autonomo nel vedere quello che deve essere ammesso al primo al collo che deve esser messo al secondo ciclo chiamiamoli così ed era poter anche specialmente per l'ammissione al secondo ciclo avere una maggiore autonomia e quel numero chiuso
Che qualcuno forse una volta reclamizzava ora con questa diminuzione degli studenti son convinto che anche se per legge mettessimo numero chiuso probabilmente in tante sedi nessuno vorrebbe più il numero chiuso perché bene o male qui due milioni pochi saranno mamma arrivano all'università ancora dagli studenti e se li uniscono non so come possono andare avanti
Le università ma se andiamo in questo modo e passiamo anche a quel punto a cui ci tengo moltissimo l'accreditamento europeo dei corsi di studio
Io ritengo che fare delle tabelle come li ho fatti io per dieci anni lo fermate quasi tutte io come Q che sono imponevano dei titoli non significa ormai granché
Quello che è importante che uno possa lasciare la grossa libertà
Ma come esiste in Francia le Commission detti i tre come in tutti i Paesi angolo sassi ma esistono gli Accreditation Board
Dopo ci non essere degli enti seri che vanno a vedere non il rispetto formale se uno ha fatto il corso tale in corso tra l'altro ma sa anche al i banchi sia al gesso sia gli strumenti informatici ai docenti ad evitare come alcune università non statali italiani si facciano tanti corso di studio con un docente di ruolo perché questo lo dimentichiamo che poi succede
In dalle università che a volte vengono reclamizzato e università private si lavora bene e si lavora con tre docenti fanno tre corsi di laurea e Poli prendono ma
O magari non sono buoni sei insegnano la Sapienza diventano ottimo se vanno da Lucescu son sempre meraviglio momenti in tutti i casi a parte questo volevo solo no non controbattere a Fulvio Tessitore ma dire che se uno lo vede in quest'ottica e sono andata avanti
Dopo la seconda nota di indirizzo io penso che in questa strategia si può essere molto più d'accordo che su quando si va a guardare altri dettagli Grazia
Sandro affinata una mai
Ciò non toglie tu
Quindi
Samantha quindi
Ma
Io penso che il tema centrale che è stato affrontato stamattina e che poi è il tema che sempre diciamo che alla ribalta da diversi anni e il tema dell'autonomia
E
Si tratta di una parola che ha tanti significati che in concreto e può essere in interpretata in un modo o nell'altro sostituita da un analogo derogatorio che si chiama autoreferenzialità e così via
E
La mia impressione è che quello che è mancato all'università negli ultimi vent'anni è proprio il contrario dell'autonomia è mancato l'indirizzo politico all'indirizzo politico non significa controllo minuto
Di che cosa fa come viene spesso non significa che il ministero che stabilisce ditte dà i soldi per fare solo questo e nient'altro significa avere una visione un'idea dica quale sia il ruolo dell'università
Nella nel nella società che cosa debba fare che cosa ci si aspetta
Ho detto vent'anni ma mi sono sbagliato perché direi l'ultima volta che il mondo politico ha tentato di dare un indirizzo politico da seguire per tutto il sistema di istruzione
E e in particolare per l'università è stato quando è stata consegnata mi sembra nel giugno del mille novecentosessantatré la relazione della commissione termini che dopo un anno di studio sulla situazione insistente dell'istruzione in Italia indicava che cosa ci si doveva aspettare e dall'università e dal governo quali erano le cose da fare
E naturalmente non furono mai fatte o peggio furono fatte in maniera puramente nominalistica dobbiamo ricordare che la commissione la relazione commissioni Ermini era proposto il diploma universitario triennale era proposto il dottorato di ricerca
Era Pro erano proporrà proposto un'istruzione
Istituzioni di istruzione post secondaria diverse dall'università i cosiddetti istituti aggregati si parla da esso soltanto di istruzione post secondaria
Le poche cose che sono state fatte sono state fatte tardi e spesso in modo assolutamente nominalistico
Allora e naturalmente l'università è stata è andata avanti più o meno
Alla rinfusa seguendo in parte le necessità che si presentavano per esempio l'aumento degli studenti
In parte e in grandissima parte la dinamica interna del mondo accademico e specialmente del mondo disciplinare che e cercava di di andare avanti siamo così passati
Si dice dall'università di élite
All'università di massa però abbiamo avuto la fortuna o la sfortuna
Di passare attraverso un periodo di diciamo passaggio forse chiave è stata la fine degli anni sessanta settanta
Di il passaggio da un aumento con un aumento molto forte del corpo studentesco all'università di massa in condizioni in condizioni tali che questo fenomeno poteva essere sostanzialmente ignorato
La prima condizione era l'aumento degli studenti allora questo pone un problema al quale la risposta poteva essere per esempio facciamo il numero chiuso mettiamo le risorse aumentiamo per i docenti eccetera eccetera
E quindi c'è stata in conseguenza un aumento non solo delle risorse ma sostanzialmente dei posti e in particolare del personale docente che ha superato di molto l'aumento degli studenti
Cioè il problema di adattare l'università alla nuova società problema che era stato posto dalla relazione Ermini nel sessantadue e che aveva avuto delle risposte molto precise per esempio di istituti aggregati
E il diploma
è stato semplicemente risolto gridando Omar dobbiamo fare il numero chiuso c'è la legge per sessantanove che aperti indiscriminatamente l'università agli esami di ammissioni eccetera e maltempo stesso mentre si gridava stendendo le mani
Per avere quattro soldi in più
Avere il più posti ora le mamme hanno steso e tutte hanno stessi sindacati che hanno dato l'assalto alle ai che hanno dato l'assalto attraverso l'idoneità ai vari posti eccetera però anche i professori si sono distinti per andare a chiedere posti
Fino all'ultimo fino a tutti gli anni Ottanta c'era la fila dei professore chiedere posti di tecnici e laureati che adesso di cui adesso l'università sconterà quindi nella sostanza c'era una una possibilità illimitata di chiedere e nessuna nessuna programmazione nonostante le chiacchiere sui sui piani
Possibili quinquennali e triennali eccetera
Allora io sono molti quelli che sono convinti che non era possibile chiedere
Che questa programmazione venisse fatta di dai singoli professori dalle singole cattedre dalle singole università che quello che è mancato
Proprio in maniera totale è una direzione e un orientamento una chiarezza di intenti politici
Questo continuano andare avanti
Anche dopo la tre quattro uno che ha istituito il diploma noi adesso stiamo parlando della laurea triennale però dobbiamo ricordare che il ministro Berlinguer che l'autore della seconda nota di Indirizzo come primo atto del suo ministero
A revocato il decreto Salvini che ammetteva il di i possessori di diploma universitario alla settimo livello del pubblico impiego
Arrivato Berlinguer sono venuti i sindacati hanno detto no e lui ha cancellato questo decreto già firmato non è che era in corso di attuazione quindi diciamo dei nonostante che la tre quattro uno avesse previsto il diploma universitario che l'università fossero state incoraggiate a farle l'azione del governo
Fino a questo decreto Salvini poi revocato perché è stato proprio un fatto episodico il fatto che si sia riusciti a tirare è stato quello di dire il diploma universitario non conta niente deve essere ignorato
Allora che cosa è successo di nuovo solo successo pochissime cose nuove nell'università se non in maniera spontanea
Di nuovo son successe però un elemento importante una legge di contenimento della spesa
Che è stata approvata
Alla fine di dicembre del mille novecentonovantatré famoso articolo cinque dalla cinque tre sette del novantatré che non è come è stato propagandato una legge sull'autonomia è una legge di contenimento della spesa
E che naturalmente com'è noto avuto molti molti affetti per il contenimento della spesa
Questo è l'unica cosa che ha fatto il Governo mettendo improvvisamente le università e di fronte a delle responsabilità che e e erano soltanto in parte quanto mi manca
Sì erano soltanto in parte pronte ad assumere subito dopo il successo un altro fenomeno spontanea che è quello che il calo demografico arrivato l'università cioè noi siamo arrivati alla vera università
Alla vera università di massa cioè a un'università di massa forse maggiore di quella precedente perché dobbiamo ricordare che il calo demografico dei diciannovenni è stato ha cominciato negli anni ottanta
E fino al novantatré le iscrizioni hanno continuato a salire perché era compensato da altri fenomeni
E poi a un certo punto ci siamo trovati con dal novantatré le iscrizioni emettere azioni sono scese ci siamo trovati con università di massa dal punto di vista da quelle dalla qualità degli studenti senza poter più dire gli studenti sono troppi l'unica cosa da fare fermarsi
Gli studenti non sono troppi dobbiamo attirare
Allora queste sono le due componenti tempio naturalmente c'è qualche altra cosa c'è l'Europa anche quella
L'Europa non è cominciata nel luglio o nel giugno alla Sorbona del mille novecentonovantotto problema dell'Europa si è presentato con la direttiva del mille novecentottantotto
Approvata dal governo trasformato in un decreto legislativo del novantadue e assolutamente ignorata
Che stabiliva che la libera circolazione per le professioni del pubblico impiego stabiliva il limite di terreni anni cioè la per la generalità delle professioni eccetto alcune professioni
Praticamente quelle mediche quelle di architetto
Chiunque avendo una preparazione universitaria triennale sulla base di quella preparazione può fare una cosa nel suo Paese lo può fare in qualsiasi altro Paese
Della comunità
Questa direttiva ignorata dal governo
Avuto come naturale conseguenza la il e diciamo raccordo della sua boh Cordero sapone semplicemente la conseguenza di una direttiva preesistente in vigore da dieci anni anche se in Italia si è cercato di ignorarle addirittura di fare resistenza alla sua applicazione allora adesso la domanda alla quale penso sia difficile rispondere e qualche suscita diversi pericoli e del l'unica domanda che vorrei fare riuscirà l'università o le università autonomamente disgregata
In mancanza sostanziale di una direttiva politica
Vera di di un di obiettivi chiari ad affrontare il problema della della riforma degli ordinamenti didattici conseguente da fare tutte insieme perché non l'abbiamo fatta col diploma universitario per la e come applicazione delle direttive e degli accordi europee
Il problema del ridimensionamento e la ridistribuzione delle risorse conseguente ad un calo degli studenti il problema dell'adattamento della didattica alla nuova utenza perché è chiaro che se la popolazione che arriva all'università
Corrisponde al cinquanta per cento dei diciannovenni ci siamo vicini siamo oltre il siamo oltre il trenta per cento è diverso di quando la popolazione che arrivano investita e il dieci per cento dei diciannovenni anche se sono mente
Allora nasceranno tutti questi poli separati a funzionare
Io penso di sì non era questione giuridica che ci desse qualcheduno che deve dire loro specificamente cosa debbono fare Mario nascerà in assenza di una visione politica generale su come deve funzionare università
E c'è qualcheduno che abbia questa politica generale esiste qualche cosa di simile alla a a al al disegno che è stato fatto che siamo Tess
Chiaramente l'Italia è riuscita a fare nel sessantadue sessantatré con la Commissione Ermini dicendo quello che noi vogliamo dall'università per i prossimi dieci anni e questo e cerchiamo di farlo insieme in maniera autonoma
Ecco io trovo che appunto saremo contenti la nostra autonomia ma senza queste linee di indirizzo sarà molto difficile fare qualche cosa volevo esprimere solo questo pessimismo
Grazie
Giunio Luzzatto
La notifica del mio
Ma per Damiano cultura personale mi sentirei molto vicino alle posizioni chiamiamole globali sticker
Espresse stamattina dal rettore poi tessitore in questo momento da affiliato alla manca devo dire che stiamo invecchiando nel senso che nel sessantatré c'ero anch'io tra l'altro collaboravamo consigliato alla manca
Ecco il rimpiangere il fatto che allora ci fosse una bellissima relazione di cui a distanza di trentacinque anni diciamo che non sia approvato quasi nulla ecco mi lascia un pochino perplesso e sconcertato nel senso che culturalmente anche diciamo conquiste alto senso politicamente vorrei poter dire che tutto si deve inserire in una cornice organica
E completa e dirò che almeno due punti li vedo anch'io come punti di grossa difficoltà nell'attuare una riforma di tattica cioè nello tratto il titolo del convegno era proprio l'insegnamento universitario l'autonomia come cornice del dall'aspetto dell'autonomia didattica in particolare
Bene ci sono certamente le le cose che so ha detto stamattina rettore tessitore sono sacrosante tutto la cornice ha letto una lunga citazione della commissione Martinotti in cui la commissione ha detto
è chiaro che per andare fino in fondo occorre tutto questo contesto la commissione non ha detto soltanto non è un nostro mandato per carità siamo ligi ci è stato detto di fare una cosa c'era sostanzialmente la consapevolezza che non siamo come paese
Da trentacinque anni della condizione di trasformare la volontà di un contesto in un contesto in un contesto effettivo non è bello anzi bruttissimo ma è è la realtà cito un esempio perché ce l'abbiamo sotto gli occhi
Io sono rimasto al un po'sconcertato quando pochi giorni fa è stata vantata come una grande vittoria il fatto che è passato questa cosetta della portare a quindici anni
L'obbligo l'obbligo scolastico
La legge che è stata fatta sull'obbligo scolastico è una legge vuota
In quanto tutti sanno che quelli che non restano a scuola
Oltre i quindici oltre i quattordici anni finora erano solo quelli che non avevano le licenza media perché erano già in ritardo prima
Cioè non esiste un solo bambino prego non ho guardato cioè si guardano le statistiche le statistiche forse uno su su centinaia di migliaia non si verrebbe però diciamo credo che siamo tutti convinti che se ne esiste proprio qualche caso singolo in giro per l'Italia di un po'ragazzo diciamo che sia in regola con gli studi perché finisca quattordici anni e che poi non frequenti almeno un anno le
Gli studi successivi quelli che escono sono quelli che magari a quindici anni non a quattordici a quindici quando già in base alla legge del settantadue
Si è comunque esentati dalla dall'obbligo non hanno preso il titolo più di cento metri e questa è una legge che non riguarda sostanzialmente neanche un caso ebbene queste presentata come vittoria e implicitamente anche se a parole si dice il contrario
Vuol dire che non ci sono prospettive concrete perché passi quel sistema
Organico lì era stato fatto dallo stesso ministro Berlinguer un tentativo di presentare un progetto bello o brutto ma comunque organico di riassetto del complesso dei cicli scolastici
Pre universitari
A questo punto
Non me la sento di dire perché il limite maggiore del discorso della autonomia didattica e che non c'è tutto il resto perché tutto il resto purtroppo in questa in questo contesto e credo che diciamo così
Il fatto che qualcuno poteva aver pensato che negli ultimi tempi c'era più stabilità politica penso che negli ultimi tempi si vede che neanche questo è vero dico e allora e allora credo che siamo costretti ad andare avanti per pezzi non è bello ma non credo che ci si possa fare granché a questo punto quali sono viceversa alcune alcuni nodi che credo davvero vanno tenuti presente sono stati giustamente già evidenziati la questione chiamiamola dei doveri dei docenti ecco credo che sia impossibile
Andare avanti con una serie autonomia didattica senza affrontare quel punto in questo concordo perché mi sembra che il dottore tessitore ha detto chiaramente che il problema della titolarità va rimesso in discussione lo chiamo forse così per un po'di dosaggi e di equilibri ha detto Honda facendo la guerra titolarità si attiva in Ama dicendo che diciamo in sostanza uno deve fare quelle cose che si inseriscono in una buona programmazione didattica collegiale
Beh credo che nessuno sostiene no alla titolarità perché vogliamo che uno faccio una qualunque cosa al di fuori di qualunque programmazione didattica collegiale quindi mi sembra che dire questo vuol dire e ci deve essere appunto un passaggio dal sistema della titolarità al sistema di una buona programmazione didattica collegiale
E credo che questo quando parliamo appunto di didattica e uno dei punti fondamentali Gioè quello che è mancato storicamente nell'università italiana
E la consapevolezza che la didattica è un fatto del del collegio cioè un fatto di una struttura didattica anche affronti complessivamente i problemi della formazione dei
E dei discenti e non ho un problema di una somma di ottimi corsi individuali prestigiosi di di docenti che fanno delle splendide delle splendide lezioni magistrali
Ecco credo che questo è è il nodo ed è il nodo anche attraverso il quale si può riuscire ad affrontare il problema vero di come rispondere alla caduta del numero culti ultimi interventi ne hanno parlato ma io mi sono stupito che non è ancora venuto fuori il fatto se non in uno dei riferimenti di Vito Svelto
Che ormai tutte le università del mondo perché il fatto che nel mondo industrializzato c'è una bassa natalità in Italia particolarmente bassa ma comunque è un fatto abbastanza generalizzato non si considera più che l'università abbia come suo unica missione formativa quella della della formazione dei giovani
Ci sono tutte le attività che tra l'altro sono le attività su cui si fa anche business come si suol dire profitto su cui campa no
Molte uni molte università sono le attività di formazione permanente di aggiornamento di contrattazione con le aziende per portare la professionalità dei loro addetti de a certi livelli quindi sia attività pagata dai discenti ma molto spesso anche attività pagata dalle aziende
Per e che sono interessate a un certo tipo di riconversione o di perfezionamento del proprio personale ecco tutto questo nell'attuale meccanismo della docenza universitaria non si sa dove collocarlo perché diciamo la titolarità
E anche titolarità sul corso di laurea
Credo che diciamo tuttora ci sono difficoltà a dire che il compito istituzionale di un docente parola che credo preferibile rispetto a quella di titolarità de possa essere sul diploma o su una scuola di specializzazione stiamo ancora lottando per riuscire ad affermare questo principio che a parole e legittimo perché non esiste nessuna norma che dice il contrario però la maggior parte degli uffici amministrativi oltre che dei colleghi
Abitualmente non considera che questa cosa che questa cosa possa essere fatta allora credo che il concetto di autonomia didattica e prima di tutto questo concetto e se si va a una situazione non entro discordo tre più due eccetera
Per ragioni di tempo saltate dette anche in particolare dal svelto molte cose che condivido pienamente ma diciamo il punto fondamentale e che comunque sia l'università deve organizzare i corsi a misura della formazione che essa è in grado di dare che viene richiesta dal contesto in cui le università deve
Deve muoversi allora questo vuol dire prorompe nel tutto il tutto un di un certo tipo di rigidità
Anche
Rigidità a livello di organizzazione interna dell'Università quindi due punti su cui mi sembra che effettivamente la riforma didattica non può andare avanti senza a alcune decisioni di contesto sono quello dello stato giuridico diciamo dei doveri dei docenti
I produttori marchiato l'incentivazione diciamo credo che ci ha dato qualche speranza quali credono che credono di lavorare molto il ministro stamattina quando ha detto che cos'è la tabella
Dirà che si darà qualcosa di più a chi lavora di più speriamo oggi ma
Credo che al di là di questo il vero problema il tre Luca anche a ragione Giarda ecco su questo per esempio nella Commissione Martinotti non eravamo tutti d'accordo su ma secondo me il principio de dell'equivalente di due corsi è un principio è un principio sacrosanto perché
I tuoi non esiste nessun Paese del mondo una situazione in cui uno professore di ruolo al massimo livello si ritiene che la sua bilico didattico sia di un singolo corso o tutto al più diciamo di qualche esercitazione connessa connessa al corso stesso quindi più doveri per tutti è un incentivo per chi va un po'al di là di quello che sia diciamo il il minimo che dovrebbe essere comunque più alto
Previsto per tutti anche perché diciamo il corso ovviamente un corso ben diverso se il torto diciamo quasi seminariale
Agli studenti e laureandi con cui in realtà diciamo il docente lavora preparando già diciamo il futuro ricercatore a piccoli numeri e senza lavoro aggiuntivo rispetto ai corsi che sappiamo sono stati fatti
Dobbiamo fare molto spesso
Nei miei primi bienni per le grandi masse avrà un grosso impegno di prove pratiche di prove scritte da correggere cose certe quell'idea un corso avanzato che corrisponde al alla ricerca è un corso di servizio credo che sia sostanzialmente l'obbligo quanto ancora
L'obbligo che tutti dobbiamo dobbiamo rispettare l'altro aspetto allora chiudo con questo appunto che credo sia
Da da da vedere è sostanzialmente dicevo il meccanismo decisionale interno dell'università ecco qui non ho capito forse anche lui diciamo per il poco tempo ha forzato un po'i termini figlia poco fa non mi sembra che autonomia e autoreferenzialità
Possono essere considerati quasi coincidenti
Autonomia vuol dire che l'istituzione come tale non è soggetta a una potere gerarchico del del ministero
Autoreferenzialità vuol dire che decide da sola e la la corporazione interna
Credo che non esiste nessun Paese del mondo in cui una università pubblica
Una università appoggia e pagata in larga misura con i soldi dei contribuenti
No Bindi nella dei suoi meccanismi decisionali non abbia un momento di confronto con una rappresentanza esterna all'Università stessa e difficile non ho delle ricette
L'idea diete c'era stata in passato di avere rappresentanza degli enti locali con le eccetera non ha funzionato sostanzialmente
Ma
Si devono inventare delle delle forme una potrebbe essere quella per esempio intanto comunque ci deve essere la massima trasparenza cioè nel momento in cui si dice che chiunque decide deve mettere in internet
I dettagli delle motivazioni di tutte quello Kapoor Tatò certe decisioni già di per sé questo è una limitazione rispetto a certe concezioni corporative
Probabilmente perdette il bilancio dell'università cioè qualche occasione significativa delle scelte dell'università
Debba vedere una volta all'anno un confronto serio cosa rappresentanze territoriali con la Regione con gli enti locali
Per cui si dica perché l'università Ceglie certi corsi e non altri perché non li converte certe sue funzioni e certe sue occasioni sia docente
Sia anche edilizia ecco tutto questo credo che sia qualche cosa che e dell'autonomia ma che uscirebbe dalla autoreferenziali
Se posso fare l'esegeta di Sandro figlia Talamanca devo dire che lui parla dell'autoreferenzialità di Sandro figlia Talamanca
La professoressa tedeschi
Allora se mi consentite a mi presento perché meno dei miei colleghi che mi hanno preceduto il mio nome conosciuto ai più
Io insegnato trentacinque anni alla Sapienza e poi ho avuto per sei anni sono sei anni che andavano dal famoso novembre novantadue fra un mese prima dell'autonomia finanziaria
Al due mesi fa tre quattro mesi fa l'onere ed onore di essere il rettore di un'università nata a Roma nella sapienza avevo partecipato come molti dei presenti sanno sempre con una certa
Certo interesse ai problemi di generali dell'università e l'università come sono dedicato prestata a Roma Tre avuto
Direi che è nata da da questa elaborazione non mia ma anche degli altri trecento colleghi della Sapienza che ha lasciato la sapienza
Per questa ragione faccio anche parte come d'altro canto qualcuno mi ha proceduto del famigerato e insulta attivissimo
Gruppo Martinotti
Allora come sempre come è chiaro perché io mi son presentata per dirvi che chiaramente le gioie e dolori dell'autonomia io io scontati sulla mia pelle in questi anni
Ciò nonostante
Devo naturalmente riferirmi alla relazione di Tullio Tessitore e cercherò di non cadere nel nella provocazione che lui stesso a a con quotato che quest'isola effettivamente elaborato
Cioè quelle di di sentirmi ferita ogni fortemente
Può arroganti un po'polemici un posto fra tutti insultanti in cui si parla di gente che parla senza fare di tosse di questo genere
So benissimo che l'ha fatta apposta
Ma questo non è molto importante perché siccome io dove la sua pars a parte destruens del suo discorso ed una brillantezza indiscutibile e siccome io non sono un filosofo non posso seguirla
L'unica cosa che mi posso limitare a fare professionalmente parlando al tetto sono pratica di testi e mi è sembrato di rilevare ascoltandolo con molta attenzione delle incongruenze nel suo testo che vanno sfruttate per capire quello in cui andiamo d'accordo
Allora quali sono le incongruenze di questo testo in positivo i sembrerebbe appunto dire ma che diavolo se fatto non c'è niente invece ci sono una serie di cose che poi dichiara di approvare
Dichiara di approvare i fini per cui un gruppo di lavoro è stata istituita da lavora per due anni ed è un gruppo di lavoro di persone come avete del resto sentito già ben poco
Che per anni si sono occupati università non è che si sono messi seduti lì tanto per fare
Il
I fini quindi di flessibilità e di limitazione del della perdita umana che impiegata nell'attuale organizzazione universitaria sono Daloui condivisi
Sono da lui condivisi anche il il senso di una necessità di adeguarsi credo che su questo non c'è discussione non soltanto alle esigenze dei nuovi profili
Creati dal Nuovo Mercato del lavoro questo va be è ovvio e mi sembra che sia facilmente immaginabile tutti noi per quanto resistenti non possiamo ignorarli ma soprattutto a quello che tutti noi proviamo come intellettuale cioè ai nuovi tragitti intellettuali che comunque ci sono si sono manifestati grazie a Dio anche nei nostri studi qualunque sia il settore e che non trovano rispondenza diretta nella schema nello schematismo Frigido le nostre università quindi necessità di programmazione Biggeri io son con cui sono fortemente d'accordo naturalmente parla parlando di valutazione e necessariamente alla valutazione che è una delle forme vuole dire affida che garantisce la non autoreferenzialità una una una una un sistema di valutazione che si confronti continuamente con se stesso e molto importante anche perché prevede la necessità di una programmazione dove li avvenire questa programmazione Fidia dice come in mancanza di un indirizzo politico che cosa facciamo B l'indirizzo politico
Probabilmente prendiamo atto che il nostro Paese in questo momento
Per tante ragioni noi non è in condizione forse non può forse non vuole darla sita però in questa assenza possiamo come uomini di cultura e come come operatori del della formazione ignorare che dobbiamo comunque rimboccarci le maniche programmare Nori
Programmiamo per lo meno nell'ambito di una stima di una architetture di sistema che c'è stata indicata
Un'altra cosa su cui Fulvio Tessitore d'accordo e che sono anni che le leggi avrebbero permesso certe cose e che questi anni in questi anni non si è fatto niente
Allora se questo è vero che cosa è mancato
è mancato il fatto che cambiare la teste professori universitari non è una cosa semplice
è una cosa molto complicata è molto più facile fare una direttiva scrivere una circolare manca perfino fare un gruppo di lavoro che non cambiare la testa a il professore Tassitani in queste circostanze è giusto che i professori universitari sono invitati a partecipare e a dare il proprio consenso alla programmazione
Ora questo mi permetto di dire Truglio è quello che affatto il gruppo il il famoso documento Martinotti aperti
Sposa
Scusate Fulvio
Dicevo il il quello che ha fatto il gruppo Martinotti è esattamente questa il dare il l'aprire un dibattito e un dibattito che nella mia esperienza di quarant'anni di università italiana non ho mai visto così anche così completa
Deve essere continuato no la cosa continua il problema grosse farlo continuare non farlo finire non accettarlo o con l'ho rimandato i due le due relazioni a cui Tessitore si è riferito e dei due lettori sono direttamente dal risultato di questo dibattito anche io li condivido concretamente sono due possibili risultati altri ne verranno da altri
Quindi secondo me il problema gravissimo eh
Se per peccare di pessimismo dovessimo chiudere al dibattito
Io mi rendo conto che suonare non come dice Biggeri fiducioso e non ottimista è una cosa non proprio poco particolarmente popolare tosse vi ricordate quel carosello che c'era un livello e Maria Rosa Olivella Maria Rosa diceva
A a tutto ma è viva è un livello diceva so o tutto bene vivo
E il il tutto bene mi fa il o di veder antipaticissimo che diceva che tutto andava bene Maria Rosa molto simpatica tutta nera diceva che tutto andava male
Non si tratta di fare gli Olivelli della situazione appartarmi sa di avere un minimo di fiducia nell'avvenire bisogna pur averlo tanto più che ahimè e questo l'ho accostato con dolore
La netta meglio della gente che sta spremendo fiducia e sfiducia è molto alta
Cioè io non vedo una partecipazione un bene la mia università né altrove sufficientemente
Forni grande di persone di generazioni molto più giovani
Quindi cerchiamo di suscitare una qualche cosa è successo qualche cosa è morto lungo la strada
Io credo che si è detto che occorre attenzione e pazienza per fare qualche cosa benissimo occorre attenzione pazienza e partecipazione anche se la parola agli anni Sessanta un po'per due
Credo che tutto sommato ha dato qualche risultato nell'ultimo anno non è stato tutto è soltanto negativo nell'ultimo anno alterne poter dare in futuro grazie
Il vento di chiusura Di Giorgio Santini
Nessun altro si è iscritto o ce n'è uno
Allora non è
Grazie presidente
Credo che andremo a casa abbastanza pensosi dopo questa riunione
Per molte cose dette pro capite
Io son minuto per una domanda specifica alla a Luigi Biggeri ma prima faccio una premessa uso un minuto di premessa effettivamente una cosa alla quale dobbiamo essere invitati e il coraggio io mi sono permesso prima di citare dei fatti del sindacato
E se dovesse il sindacato protestare io sono perdente perché tutte le cose che mi son capitati Rollo assolutamente private protette raggiunti settantanove anni coi figli sistemati posso permettermelo ma quanti possono permetterlo se hanno vent'anni di meno c'è un problema quindi di coraggio
Nell'ambiente universitario in tutta Italia si intende che lo dobbiamo trascurare
Le ultime tre un'altra cosa le università
Da ministro mi son capitate richieste di fare i nuovi università
Anche nell'orto pensando università del nord
Da parte della lega ci voleva fare una particolare università
Che dovrà essere anche la bandiera una bandiera non so di che colore insomma non tricolore
Bene e quando ho ricevuto queste cose ho resistito non glielo avallate
Ministeri successivi le ha fatte passare e alla fine sono passate perché questo ma questo mi fa venire in mente una cosa un importante capo politico quand'ero ministro mi prese a braccia e disse
Tu ci ricatti
Io con sì perché tu al sabato sera non deve andare al tuo collegio elettorale a spiegare le cose e quindi sei libero e quindi essendo un uomo libero poi parlare come stai facendo
E per questo verso di noi che abbiamo un collegio elettorale in cui dobbiamo rispondere
è un ricatto
Dissi dico l'altoparlante ma non lo vuol dire all'altoparlante
Però anche questo si collega proprio queste cose universitarie fatto queste premesse per dire che c'è anche un problema di coraggio
Per ciascuno di noi
Adesso vengo alla domanda presidente
Luigi Biggeri ha fatto una bella relazione stamani
Ero a orecchie aperte perché volevo vedere cosa diceva il ministro in quanto che questa questo osservatorio innato quand'ero ministro
E ho avuto l'impressione che fosse una cosa valida che doveva continuare però seguendo non pochi non mi sono anche reso conto e nato tre anni fa tutti i primi due anni non possono essere che di rodaggio
è una cosa abbastanza tremenda questa domandare a ricevere obiezioni scappa e fuggi eccetera
E allora ne è venuto il sospetto che potessi ministro dire adesso io cambio tutto sapete mister arrivano e una delle loro ambizioni e cambiar tutto
Andarsene dopo tre mesi venuto questo sospetto sicché glielo molto attento
Il ministro Zecchino a mio giudizio ha fatto un discorso valido
E si è soffermato molto sul problema della dell'osservatorio e ne ha parlato anche piuttosto bene adesso sono abbastanza tranquillo che non ha intenzione di pigliare butta lì a questi metterle altri cosa che mi farebbe
Rugby Ricciarelli perché per organizzare in queste cose ci voglion dei mesi
Non è come il ministro della difesa che non so se adesso andato via o no con tanti problemi in Jugoslavia perché non si sa di quella misteriosa accusa UGL quelle robe lì
Comunque torniamo al punto
La relazione di Biggeri
Luigi Biggeri che ma confortato mi è molto piaciuta ma debbo fare un'osservazione è una relazione di orientamenti di fatti di pensieri ma generici e allora mi son chiesto ma questo osservatorio ha il coraggio di dire cose specifiche
Di toccare punti particolari probabilmente sì perché qualcosa anche scritto ma non ho chiesto a Biggeri in privato chiedo adesso Presidente se permette che parte in questo modo
Dacci qualche esempio concreto
Qualche fatto
Io che ho detto
Che il sindacato in data tale aveva questo atteggiamento per me sulla vegetali
E sono anche altre cose anche quello che ha detto figlia Talamanca lo ricordo benissimo nessun particolare allora domando
All'udibili giri che può impiegare i i minuti restanti della mia relazione
Perché non ci dice qualcosa di concreto
Sulle difficoltà sulle reazioni sui difetti sugli errori
Se vuoi grazie
Non so se tu vuoi intervenire
Forse gli risponde subito dopo decenni sarà l'intervento del professor otto sì
Io intervengo volentieri anche perché
La mia in dove liberale se volete anche come ho detto stamane ha avuto il coraggio di dire anche presuntuoso quindi dico presuntuoso come tutti i docenti universitari a Deda quindi mi sono un po'accomunata a tutti gli altri ma certamente non ho problemi e non credo di avere mai avuto peli sulla lingua quando sono andato in giro per levare università italiana i rettori delle università che mi hanno ospitato credo questo lo sappiamo bene
Come sono disposta a dire tutte le cose che vanno bene e ce ne sono tante non vorrei essere frainteso che sono molte situazioni belle molte situazioni dove la ricerca e la didattica viene svolta con strutture adeguate viene svolta con risorse adeguate viene svolta con programmi precisi che danno luogo a risultati vuole quindi questo non possiamo pensare che questo non avvenga
In uno delle nostre pubblicazioni non sui documenti modesti dell'Osservatorio che è stato pubblicato anche nella rivista guerre qualcuno di voi l'avrà visto comunque lo potete consultare nel nel sito del ministero e dell'Osservatorio
E che vive vi arriveranno anche a casa questi documenti oramai sono più di una trentina di questi documenti dicevo prima al ministro all'ex ministra Salvino all'amico Salvini che in realtà è stato bloccato anche l'invio dei documenti perché purtroppo e sapete che per fare e spedire documenti vanno riprodotti poi bisogna avere un indirizzario poi bisogna pagare i francobolli tipo bisogna avere che attacca Franco li può vedere avere chi scrive l'indirizzo e così via purtroppo ci soffre anche di questi mali ma vi arriveranno a cuore a tutti voi
Dicevo ecco come non ho peli sulla lingua io mi sembra che
Sono grato amministrò Salvini che mi aveva a suo tempo nominato presidente perché ho potuto
è liberamente dire tutto quello che si doveva dire
Con cautela con dei dubbi se dubbi ce n'erano ma nelle nostre relazioni riempito leggerle c'è scritto chiaramente quello che era il giudizio il giudizio non il giudizio universale modeste radioso ma quello che modeste persone esaminano le informazioni che vi sono le università che conoscono al mondo universitario
Che conoscono insegnamento e così via possono dire
E allora tanto per citare l'esempio ma ce ne potrebbero essere tanti una che credo una relazione che mette in evidenza come il nostro mondo universitario rispetto a quello che diceva fila Talamanca come purtroppo la programmazione da
Sì dai minima anche dopo dicere anche c'erano state anche successivamente altri bei documenti no anche e di sottosegretario di ministri e purtroppo non ha funzionato è il documento che riguarda i piani di sviluppo ottantasei novanta novantuno novantatré
Ed è lì si vede chiaramente come le risorse erano tantissime sono state tante le risorse non possiamo dire che non sono arrivate le risorse non esita ma sono state rinviate sono state spostate
Roma
La Sapienza qui ci saranno pure gli amici di Roma la Sapienza vettore che lo ha detto anche D'Ascenzo non è colpa sua precarietà però a Roma la Sapienza quando si trattava di dare le risorse che nella programmazione erano destinate per le nuove università
Roma dove Roma tre in realtà qui c'è un ex rettore di Roma Tre sa benissimo che non gli sono arrivati i posti di ricercatore che invece erano previsti non gli sono arrivati i posti
Di riordinare erano previsti
Questo cosa significa servizi
Questo significa che anche le leggi non sono sufficienti significa che in realtà poi dopo quando detto stamani certo un po'criptico e però quando ho detto che ogni ogni attore deve giocare i suoi ruoli se gli attori non giocano i loro ruoli e questo poi dopo non conduce ad un risultato buono
Altro esempio concreto ripartizione di risorse oppure decongestionamento degli atenei eccetera
Se l'Osservatorio fa dei documenti e mette nero su bianco quello che deve essere dato se si vuole fare i nuovi facoltà di Scienze motorie cerca e poi dopo invece ognuno di noi mi ci metto anch'io quando sono professore universitario quando sono stato sei anni direttore del dipartimento statistico dove sta rifinanzia poi viene al ministero
Premesso il ministro preme sul sottosegretario preme sul capo gabinetto e così via
è chiaro che gli attori non stanno giocando bene il loro ruolo alla due esempi invece un colino più specifici
C'è stato chiesto in particolare fodere uno gli è stato chiesto di dare nuovo da sola ma era previsto nella legge la visto nel nel piano nel novantaquattro novantasei di dare il giudizio sulla possibilità di istituire quattro nuove università
Credo che tutti voi lo sappiate queste quattro nuovo nel settanta c'è qualcuno qui di questo nella mi fa piacere fare un dibattito
Erano Catanzaro Benevento Piemonte orientale e Varese siamo stati a visitarle abbiamo esaminato tutti Programme abbiamo visto tutto è obiettivamente
Basandosi sulle dotazioni basandosi sugli obiettivi
Basandosi sui programmi basandosi sulle dotazioni strutture edilizie basandosi su un bacino di utenza perché se non ci sono le materie prime evidentemente credo Caro Savini Tuco concordi come ha detto io non gli ho dato parere favorevole
Abbiamo constatato che praticamente nessuna di queste quattro università
Potevano avevano al momento attuale la possibilità di essere validi università come qualcuno stamani ha detto università in senso completo e dove c'è scienza dove c'è ricerca dove c'è didattica formativa degli alto livello
L'unica che sulla quale abbiamo espresso una qualche possibilità era Catanzaro ma semplicemente scusate il termine per un problema di strade e di comunicazione isolata non poteva far nulla era una diciamo così quasi non una sfida ma proviamo anch'ma solo così
Perché questo per esempio a Benevento il bacino d'utenza limitatissimo con Napoli vicino con altre Salerno vicino con molte cose possibili
Non lontane addirittura si facevano dei programmi di istituzione di corsi così parlo di cose di casa mia non lo ha mai a nessuno un corso di laurea in scienze statistiche ed attuariali
Dove all'epoca erano iscritti dodici studenti e dove i docenti che io ben conosco amici fraterni bravissime eccetera un ordinario un associato a un ricercatore è chiaro che non si poteva dare un parere favorevole non banca bacino d'utenza manca questa amata guarda
Per Monti orientale
Piemonte Orientale io ovviamente proprio per essere non polemico ma per far vedere quali sono le difficoltà estremizzo e Monte letale quando abbiamo fatto la visita abbiamo visitato Alessandria Novara e Vercelli
Abbiamo trovato abbastanza difficoltà a passare da Alessandra Novara per cedere Udu ha dura per le automobili perché altrimenti i collegamenti non sono buoni no però si può fare un'università e comprende queste tre un'esatta
Abbiamo già analizzato i dati avevamo visto tutto e vedevamo che
I i residenti il giovane residente ad Alessandria tanto le parole di Paolo posso ripetere lo stesso per l'altra
Cioè non andavano a studiare alla facoltà di giurisprudenza ad Alessandria
Erano solo quelli della dalla campagna Valducci diciamo va bene meno male almeno sia una nuova domanda di formazione per i giovani della campagna
Se l'università è valida anche questa che Alessandra potrà avere il titolo di università e quindi separarsi da Torino
Però qualche dubbio l'avevo era sanguinante dubbi l'avevo veterinario io e anche me e i colleghi che sono dei Fiegna qui altre cose dovevo evapora Checco insomma ci sarà pure una spiegazione forse è meglio Torino ma lo dicevo dentro di me non facevo la la nipote del esplicita
Il sindaco una bravissima avvocatessa signora ci invita insieme al presidente della Regione tutti accennavamo insomma come si fa in queste visite lampo mesi ingrassa un po'Masi apprende tanto
Allora si comincia a chiacchierare il pongo la domanda
Dice Lodi altissimo livello o i dovete dare parere favorevole per l'università del Piemonte letale perché qua di che l'Università di Alessandra particolare la facoltà di giurisprudenza
Ha dei professori deriva del del livello elevato sono decorsi bellissime eccetera si adegua di ma ci vengono solo quelli della campagna quegli Alessandria vanno a Torino
Prenda Torino ci impiegano trenta minuti di treno quindi forse c'è qualche motivo e poi Citto dopo un po'di richiedo come era formata la sua famiglia
Che mi dice che ha due figlie alle di polemiche fanno naturalmente giurisprudenza come le cento lire naturalmente sono
Credo di aver finito del di dire queste battute però certamente in parte sono battute ma questa è una cosa vera come vedi non mi vergogno di dirla perché e non mi può non non mi può essere contestata e quindi è chiaro che non ho non abbiamo dato il parere però all'università del Piemonte orientale è stata istituita con decreto ministeriale per allora cosa succede è l'Osservatorio serve eccome se serve l'autonomia però eccetto che se gli attori non gioco nel loro ruolo il sistema non è che che con facilità sì adegua ai ritmi che dovrebbe avere e si adegua la programmazione che da io sono fiducioso quello che dicevo l'ho detto anche stamane lo ripeto ora nonostante queste precisazione sono fiducioso perché con più facciamo queste va stazioni e con più le persone vengono e compresi rendono conto che gli attori devono giocare i loro ruoli in modo preciso non possono avere pressioni che l'input che gli impongono di fare cose che non condividono perché non tutti ce l'hanno questo coraggio non possono noi stessi non possiamo fare pressioni perché se ci mettiamo a fare pressioni è chiaro che continuiamo a mantenere un sistema che andava bene e probabilmente molti di noi ha soddisfatto ma portato l'università nella condizione in cui ora no che sia di fascio ma certamente che in questo momento ci le disse di fare quel salto di qualità che ci conduce più avanti quando io ero professore a Fidenza sono tuttora professore a Firenze direttore del dipartimento per sei anni
Scusate come tutti voi veniva al ministero per farmi dare posti per farmi dare posti di tecnico per farmi dare posti di professore e così via e senza falsa modestia credo che avendo ottenuti molti tant'è che Blasi mi dice continuamente che gli statistici a Firenze sono troppi però qualcuno stamani credo che giustamente ha detto attenzione non è un problema di numero nel singolo settore sviluppa le capacità creati se queste capacità suo tali che ti fanno un momento di eccellenza nella tua università rispetto a a tutta l'Europa non sviluppare e questo sono il completamento i dati personali per ora come diceva tessitore non sviluppare una serie di iniziative che non hanno senso che non ti portano da nessuna parte
Scusate se sono stato lungo e vi ringrazio grazie
Grazie
Euro a
Voluto tema ultimi posti di tecnico laurea
Professore cotto
Eh scusate ma io parlo parla con una duplice veste sono stato nominato l'undici di marzo delegato del rettore di Tor Vergata
Però l'incarico specifico di sovrintendere programmare le attività inerenti ai rapporti internazionali dell'ateneo
Sia dal punto di vista scientifico e culturale con particolare attenzione allo sviluppo delle politiche comunitarie
Orale a marzo
Ho preso sul serio questa questo compito e ho girato mezza Europa dalla conferenza dell'educazione per Stoccolma alla UNESCO ad Agrigento con l'UNESCO a Palermo al Napoli come Accademia europea vorrei rinunciare all'incarico
Non per pessimismo al mio ottimismo non è una impresa dopo donchisciottesco colossale
Il Don Chisciotte il mono Nenni il realismo di Don Chisciotte mi realismo dei Sancho Panza
E il messaggio del romanzo e il testamento e allora ciò che fanno che è un testamento di ironia di umanità eccetera
Però la mia seconda veste e che io ho vissuto il sessantotto con il professor Fulvio Tessitore e me lo ritrovo adesso era precisa Emilio e non solo a Salerno Roma anche altre ho parlato una volta la facoltà di Napoli a tre mila ragazzi
Che utile ho parlato di crocevia degli ispanici modi Croce volevano che io parlarsi della non lo so che la Pasionaria io ero antifranchista è scappato della Spagna a Parigi dove ho vissuto due anni
Tessitore color ritrovo con molto ritardo cioè con molto ritardo molti anni dopo
Sempre stato voi permettetemi è questa mettono dei confidenza se volete un uomo che ha parlato sempre non con tensione
E The casino contente zone piccante sempre è stato
A a criticato e assume sofferto e l'avvenimento della Università del massimo
Non ricordo tante Ensamble con con illustri professori delle università italiana
The Filippo Sanguinetti eccetera bene perché io vorrei rinunciare
Vorrei rinunciare perché sento parlare dei molti molti componente ma sento un vuoto che nessuno metilene perplesso mi lascia perplesso non sento parlare della convenzione dell'ICI può
Ebbene
Ho ricevuto un invito
Per partecipare come delegato dal rettore dell'elettore
Per il venticinque gennaio del questo mese io non conosco come dicono così a rettori del Molise
E ha convocato tutti
Motion mai eccetera sarebbe anche interessante individuare su su base annua le tematiche dei particolari interessi su cui incentrare attività specifiche della Crui ad esempio il novanta
Nove sarà l'anno delle celebrazioni del cinquantenario del Consiglio d'Europa nel cui ambito ci possono programmare alcuni iniziati i venti come quella della diffusione del diploma su
Complementari supplemento attraverso un convegno nazionale aperto anche la partecipazione di esperti stranieri per la presentazione e la diffusione presso tutte le università del modello di allegato esplicativo il titolo universitario
Rettori Cannata e molto dice informato il diploma
Stato che ha presentato a Bruxelles Hamas
E ero io presente accuse la città pulite del diploma se trova anche in internet perché mi chiama a discutere una cosa che gli è stata decisa perché fa un altro convegno da un altro convegno del convegno primo secondo mi chiama
Per discutere celebrare il Consiglio d'Europa
Consiglio d'Europa rilasciare unione dei ministri la riunione del Rosi c'è tutta una pianificazione di attività culturali tant'do a livello della ricerca con il quinto proietto quattro del quale non ho sentito dire una parola in questa Assemblea i è importantissimo per portare
E integrale tre non uniformare in integrare per trovare una coesione quando parliamo dell'Europa crediamo che parliamo del Carlo cui intorno parliamo di una unione politiche con accordi con direttive che dobbiamo rispettare e che non ce le faccia rispettare la Consulta come sta avvenendo in Italia lavoro per l'Italia la fa la Consulta
Questi ultimi
Da materia prima della Unione Europea e la questione l'agricoltura a cultura conta poco la seconda per la università con il numero chiuso delle professione delle lauree professionalizzante abbiamo visto beni
La mia perplessità
Anche il mio scetticismo e che
Etico ma perché la convenzione di rilievo a non è stata firmata
Mi sono rivolto al ministero sono andato alla Farnesina le cose stanno così molto so molto bene convenzione dell'ICI vuoi per la cui potenza dei titoli è fondamentale
Bisogna prima fare il crediti
Siamo con molto ritardo la convenzione dell'ICI Fools è stata organizzata dalle tre istituzioni Happy importati
Sì che guardano la politica culturale d'Europa verso terzi cioè la UNESCO
Pensando anche ad un ampliamento che sta per avvenire e in un anno dedicato alla conoscenza di Europa
La UNESCO la unione europea che è il nostro organo esecutivo come europei nel Consiglio d'Europa
Questi tre istituzioni hanno firmato sono con tredici Paesi e l'accordo la convenzioni convenzioni sento parlare de la vecchia arazzi io ho in mente Parigi non è una convenzione e il ministro francese per commemorare la Sorbona per farsi anche tenere calda la poltrona se c'è questa dichiarazione dei principi ignorò la Spagna secondo me fece molto bene perché s'inventa la ricerca e la Spagna
Lo dico per il rettore di Bologna che fu
Spezza una Lanza per la Spagna e questa questo che era una un indirizzo per trovare una commissione dipende prima della convenzione delle idee forti convenzione degli uomini rivolgo al ministero e il ministero del Mustica
La commissione
Per la cooperazione universitaria internazionale e il quindici del settembre
All'acconto questa riunione piene anche il rettore Cannata
Dice è stata presentata
Levo il verbale della riunione la bozza dell'articolato di legge per la ratifica della Convenzione proposto dal Mulino al quale il mai del Ministero degli Affari Esteri a ancora non ha dato un pareri si rimane in attesa di un riscontro da parte del ministero degli affari esteri mi rivolgo al Ministero della Fari esteri e mi dà una nota e l'ufficio legislativo e diciannove di gennaio ma da una nota al ministero che dice questo si fa riferimento alla nota di codesto Ufficio otto attardata con cui sono trasmessi richiesti elementi integrativi alla relazione illustrativa per interventi inviata mentre si resta tuttora in attesa di una nota tecnica più dettagliata specificamente le singole voci di spesa stiamo sempre con i soldi in mezzo
E poi i soldi per la ricerca europea li darai quinto programma quadro non è sono nostri soldi non è che ci chiede l'Europa cioè diciamo noi
E stanno aspettando questa nota la convenzione dell'isola non è stata fermata la cui potenza dei titoli non c'è dice e l'avvocato del content cioè del ministero ne dice
Bisogno siglare in una forma ma non è stato manco siglato tutto questo cioè il fatto di fatto
Noi senza i crediti scienziati di prova che dobbiamo ancora discutere in un apprezzatissimo e buona
Commissioni del rettore eccetera poni molte difficoltà nel ma molte difficoltà che o per gli attori come dice professore dello shuttle occhio attori che sono latitanti no o per questa confusione di burocratico dove un'istituzione se passa la castagna l'altra operano scelte noi di fatto siamo fuori de una a corto di una convenzione europea
Grazie mille
Credo che il professor Tessitore che è stato ampiamente citato voglio aggiungere due parole per chiudere
Sì
Aggiungo due parole anche perché credo che sono l'unico oltre che relatore più citato anche l'unico relatore presente non vorrei
Che con questo caccia anche Biggeri non vorrei che con questo Biggeri ed io fossimo considerati degli scioperanti
La
Sono stato citato perché sul punto in cui ho parlato della bozza Martinotti beh io debbo dire con molta chiarezza che non sono interessato alla ripresa dalla bozza Martinotti
Per la semplice ragione che non ritengo di aver l'attaccante e ritengono queste reazioni alle quelle mie osservazioni la conferma ahimè di quello che ho chiamato un modo vecchio dall'una vecchia università
Di discutere su se stesso
Io sono d'accordo l'ho detto e non è una contraddizione con l'individuazione delle finalità con molti dei punti specifici non sono d'accordo sul fatto che
Ma
Tutti un sistema
E che non sia stato dichiarato con assoluta determinazione che non si va da nessuna parte semmai Luca un sistema
Vorrei essere ancora più chiaro il problema è perciò citato non certo per criticare la bozza Martino le leggi in cui mo'oltre delle coso della bozza Martino ter sono già presenti perché il problema è quella dell'effettività
Io concordo con molte delle cose che ha detto il professor Luzzatto e anche a proposito della mia relazione
Con grande garbo di cui lo lo ringrazio l'effettività e quando parlo di sistema significa prendere atto do della nostra situazione
Il problema non è quello lo sappiamo tutti
Della esempio americana ad esempio inglese problema per esempio è quello a mio giudizio di domandarsi come possiamo utilizzare quei sistemi quei modelli quelli partiti
Dunque
Se forse un dado vecchio di qualche no ma probabilmente non smentito tutti gli studenti di università inglese di architettura
Sono un numero inferiore degli studenti iscritti alla mia Facoltà di Architettura alla facoltà di Architettura della mia università
Allora abbiamo una serie di problemi sui quali abbiamo il dovere
Se vogliamo l'autonomia se vogliamo i crediti se vogliamo la flessibilità di richiamare
La responsabilità
Perché è una delle cose che probabilmente per fare scarsa chiarezza
Non è stata conto evidentemente del mio intervento
E che noi parliamo di autonomia litighiamo su questo o quel punto dell'autonomia
Però io lo dico come lettore continuiamo ad industriale sul per approva applicare i principi che sono il contrasto dell'autonomia le cose più contrastante con l'autonomia
Il novanta per cento il blocco del novanta per cento e potrei fare una serie infinite i problemi di esempio citato
I tecnici laureate ho citato il professore ricercatore soltanto per dire le ultime
Due cose ecco che posso intendevo dire quando ho detto e ripeto questo è un modo vecchio di discutere i nostri problemi
Perché abbiamo il dovere di richiamare queste condizioni di effettività io non sono né pessimista né ottimista
Una cosa debbo dire
Perché mi dispiace se fosse arrogante direi alla collega professoressa Tedeschini Lalli che non consenta che mi si chiami arrogante perché è un'offesa gratuita poiché non sono arrogante dico che sono stato poco chiaro non facevo riferimento
I testi forse anche da parte degli insigni filologi vanno lette per testo raccolto in loro congruenza di loro incongruenze
Io sono convinto perciò fatta la premessa sulla politica perversa
Dell'università italiana
E ahimè anche il documento Martinotti sia risolto in questo perché a mio giudizio non ha
Detto con estrema determinazione
Che tutta una certa serie di osserva
Azioni potevano anche non essere fatte
Se da parte di chi ha la responsabilità politica sono d'accordo con te catalana non ha il coraggio di tirare fuori l'indirizzo politico perché in caso contrario se capisce che ci resta eccessive che ci fa anche la legge sull'autonomia parla di un potere di coordinamento del del ministero che significa la determinazione di un indirizzo politico
Ecco dicevo
Facevo riferimento a questo quando si parla si parla e si invita a parlare senza fare perché si sfugge dalla effettività
E chi sta nell'università italiana molti dei presenti e ci stanno con piena dignità
Sacche questo è
La fatica quotidiana
Allora incongruenze per incongruenza se concordiamo sul fatto che le leggi non sono applicate non dobbiamo continuare ad auspicare dibattiti
Dobbiamo auspicare che qui ha la responsabilità
A Totti provvedimenti che deve adottare altrimenti ha ragione vige
Diciamo pure a Caserta l'osservatorio se poi
Si raccoglie il parere dell'osservatorio perché si raccoglie il parere poi
Lo mettiamo nei libri diciamo così sui quale qualcheduno farà
La storia ecco allora io vorrei aggiungere un particolare ahimè Icaro Biggeri il problema non è neanche quello per le nuove università
Di non dare
Personale docente eccetera e qui c'è è presente il direttore amministrativo dalla mia università quando è stata costituita la seconda università se non sbaglio due mila e cento dipendenti amministrative della prima università sono passate dalla seconda insieme a quattrocento professori quattrocento professori
E poiché non era sufficiente il passaggio in blocco sulla base di un decreto ministeriale siamo salvi pure invitati a stabili il criterio in base al quale vedere se qualchedun altro se ne voleva andare se lo sono andata altre novantadue e il direttore amministrative Emilio
Ne siamo estremamente lieti perché ciò nonostante siamo rimasti con cinque mila e quarantuno dipendenti e a non so quanti professore e ricercatori
Il problema è una è il problema
Ancora una volta della effettività
Se il problema
Di un'università
L'università delle zone in pensione però questo numero di persone che ho citata resta a cinquecento metri dalla sede in cui ho il mio Rettorato
Allora cari amici è inutile continuare a parlare questa è la la mia vera
Il mio vero pessimismo
Qualcheduno mentre si parlava della concessione mentre ministro mi sembra parlavano decongestione ha parlato giustamente contro la gemmazione poiché sono il solo presidente allora ero preso che voto contro la gemmazione Principe dalla gemmazione con il quale nacque il secondo ateneo io sono assolutamente d'accordo
Però mi domando che senso ha continuare a parlare
Se
Abbiamo fatto nascere all'università con tutta una serie di facoltà speculari a quelle che ha già esistente la sola Facoltà di lettere forse per qualche iniziativa di chi sta parlando del secondo ateneo a corsi di laurea che non sono presente nell'altra università
L'idea non era cattivo perché appena venne attivata si scrissero mille settecento persone non poter per essere accolto perché non c'erano le aule non c'era niente non so Secchia c'erano se ricordo bene il dodici professore alla facoltà di lettere della prima università che erano passate nella seconda alcuni dei quali naturalmente sono ritornati nella prima per nasce vediamo così
Allora se questo è il discorso è inutile che continuiamo a parlarci di questa cosa problema è quella della effettività quali possibilità abbiano quale impossibilità le università hanno
Di far sentire questo ethos questo era il senso del del mio intervento non era quello di criticare confesso qui veramente la mia ignoranza non me ne importa niente dalla bozza Martino non so se è chiara ho deciso di consacrare come ho detto anche nella inaugurazione nel discorso inaugurale alla Natale gli ultimi tre anni e del mio Rettorato al tentativo di realizzare l'autonomia didattica nel senso forte della mia se
Solo per una presunzione
Credo che sia inutile a questo punto che io ringrazio dammi probatorio e scuola con gentilezza spagnola ha ricordato a tutti che un brutto carattere
Bene
Io ringrazio tutti gli oratori tutti gli intervenuti mi auguro che tutti abbiano avuto l'impressione che ho avuto io di qui al convegno cioè di un fatto positivo
Ringrazio chi ha lavorato per conseguire questo risultato grazie