"Il Paese in Comune" XV Assemblea Generale dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) organizzata nei giorni dal 21 al 23 ottobre 1998 presso il Lingotto

Congediamo la fanfara il coro della Brigata alpina Taurinense
Dichiaro aperti
I lavori della quindicesima Assemblea generale dell'ANCI
Che si tiene a Torino dieci anni dopo il congresso che si è tenuto qui nel mille novecento
Ottantotto
Do a tutti gli amici colleghi sindaci amministratori il benvenuto del comitato operativo dei dirigenti della a nostra associazione si trovano qui
E dove immediatamente per darci il vero benvenuto
La parola padrone di casa sindaco di Torino e presidente dell'Anci regionale Valentino Castellani
Caro Presidente autorità
Colleghe e colleghi sindaci amiche ed amici dell'ANCI signori ospiti sono un po'emozionato lo dico con semplicità
Che tocchi a me questa sera di darvi il benvenuto
Torino orgogliosa di ospitare questo momento di riflessione di approfondimento
Di bilancio se vogliamo del sistema delle Autonomie locali
Io credo che noi abbiamo una grande responsabilità
Il nostro livello di governo noi siamo un pezzo una parte importante del governo del paese
Il nostro livello di governo e quello più vicino ai cittadini
Non è il più importante
Ma è certamente quello più vicino ai cittadini
Ed è quindi quello nel quale più delicato più importante
E l'impegno a costruire un rapporto di fiducia con le istituzioni
La prima esperienza di governo di rapporto con le istituzioni che i cittadini fanno e la nostra
E se è qui che si costruisce oppure e qui che si rompe questo rapporto di fiducia
E qui che si creano le basi o che si minano le basi di un rapporto di fiducia nella democrazia
Io credo che
I sindaci abbiano questa sindaci in particolare
Abbiano questa grande responsabilità e con loro naturalmente tutti coloro che a questo livello di governo collaborano
Per questo sono solito dire spesso che
I sindaci hanno una doppia funzione ma doppia responsabilità sono da una parte sicuramente e non possono che essere così
Interpreti di un progetto politico di obiettivi
Quel progetto politico e quegli obiettivi sulla base dei quali si sono presentati per avere il consenso degli elettori e che quindi hanno il dovere di realizzare e questo è il progetto politico di una parte anche se maggioritaria della comunità che governi ma hanno al tempo stesso un'altra grande responsabilità che è quella di interpretare il ruolo fondamentale dell'istituzione
E l'istituzione e la casa comune dei valori la casa comune delle regole della democrazia di quella comunità
Ed è nella capacità di ciascuno di noi nell'equilibrio
Nella misura con cui sappiamo interpretare questo duplice ruolo
E insieme a noi lo sanno fare
Coloro che con noi collaborano
E le forze politiche che ci sostengono
Dicevo è nella misura in cui questo delicato equilibrio si instaura e si mantiene che i cittadini crescono nella fiducia delle istituzioni che noi siamo chiamati a governare
Ecco io sono contento che questo avvenga a Torino
Perché Torino
è una città
Che ha
Nella sua storia il senso dello Stato
Nel bene e nel male
E Torino è una città che ha nella sua storia recente nel bene e nel male
L'esperienza di far convivere comunità persone che arrivano da tutte le parti del nostro Paese
In questa città
In questa città
Oggi si sentono torinesi
E si sentono piemontesi ma soprattutto torinesi
I calabresi siciliani i friulani
I veneti gli abruzzesi tutti quelli che in questa città sono venuti a costruire le loro le loro fortune personali e a costruire un pezzo del futuro e del presente del nostro Paese
Per questo questa città e orgogliosa oggi di ospitare
E di marcare questo cammino con queste due cifre fondamentali il senso dello Stato nelle sue articolazioni
E il senso della convivenza civile di esperienze e di culture di storie personali diverse che solo nel momento in cui si integrano nel momento in cui si includono diventano risorsa e diventò uno momento di sviluppo prima di tutto per la comunità e poi per il Paese nel quale la comunità è inserito
Siamo anche in un momento delicato
Nella storia del nostro Paese
Momento di una lunga transizione
Qualcuno di noi si chiede se non siamo forse perennemente un paese in transizione
Un momento delicato perché tutte le volte che cambia un governo ci sono giudizi ci sono aspettative
Ci sono posizioni diverse naturalmente io credo di dovere qui dire con forza
Dalla nostra esperienza torinese che è marcata alcuni segni che vi dicevo prima credo che sia importante che io vi dica che per noi
E devo essere così credo per tutti noi
Il governo
Un soggetto istituzionale con il quale noi dobbiamo avere la capacità
Di confrontarci
Su quelli che sono i nostri obiettivi
Qualunque sia
Qualunque sia il progetto politico di quel governo e così che si rapportano fra di loro le istituzioni di questo Paese
E credo che i comuni le città che noi governiamo sono istituzioni del nostro Paese e con qualunque governo si devono saper confrontare
Credo però che sia importante dire anche un'altra cosa
Per me
Questo è il quinto governo che incontro sulla mia strada
Da quando faccio il sindaco io faccio il sindaco da poco più di cinque anni
E al di là di qualunque giudizio che si deve dare sui fatti e che probabilmente nei prossimi giorni anche da Remo sui fatti
Io credo che mai come in questo momento da questa nostra assise debba essere posta con forza l'esigenza di riprendere le Cam il cammino delle riforme nel nostro Paese
Il cammino delle riforme non può essere un gioco di parte
Perché se così fosse sarebbe destinato a fallire prima ancora di cominciare
Ma noi abbiamo bisogno di stabilità abbiamo bisogno di soggetti istituzionali autorevoli e stabili con i quali confrontarci e abbiamo bisogno che i vari livelli di governo delle autonomie locali il nostro per quello che ci riguarda ma anche agli altri siano adeguatamente valorizzati adeguatamente
Forniti di risorse siano messi ciascuno nelle condizioni di raggiungere gli obiettivi per i quali gli elettori vi hanno candidati a governare questo o quello livello di governo io credo su questa strada ci sia ancora molto da fare molto da fare e credo che le aspettative che si sono innescate in questi anni sono di profilo alto nell'opinione pubblica e credo che non debbano andare deluse
Questa è la aspettativa più forte che io mi sento in questa circostanza di dover sottolineare
Permettetemi infine come sindaco di Torino di darvi un benvenuto
Particolare nella mia città
Vedete
Nell'immaginario collettivo Torino è una città industriale e alle città industriali spesso si associano le categorie della noia del grigio dei ritmi frenetici
Cioè sollecita industriali sono le città nelle quali non si va non si mettono nei nostri itinerari turistici
Si cerca di evitarle
Io invece sono lieto che sia tra Torino in questi giorni e spero che abbiate tempo di scoprire la vera grande magia di Torino che è proprio quella di ribaltare l'immagine che ognuno di noi di questa città ha introiettato dentro disse
E il ribaltamento di questa immagine vedete avviene solo conoscendo la solo visitando la solo frequentandola io spero che voi in questi giorni abbiate il tempo di fare anche questo
E se la frequenterete un po'se dedica dette un po'di tempo a conoscerla
Scoprirete che l'impronta cartesiana geometrica che alla mia città
è figlia di un grande progetto politico urbanistico che tra il mille seicento e mille settecento l'ha creata dilatando né un'impronta che era un'impronta romana
E ne ha fatto allora una orgogliosa capitale europea
E questa Geometria
Anche figlia di un ordine mentale che è all'origine di molte tradizioni
Sono nostre italiane ma che hanno avuto la loro origine in questa città quelle della tecnologia quelle dell'innovazione quelle della scienza
Vedete io credo che non sia un caso che Torino conservi l'Autoritratto di Leonardo
A fine novembre fra un mese
Sarà messo in mostra in una nuova
In un nuovo allestimento che
è stato predisposto con la partecipazione di molti privati che con un'opera lodevole di mecenatismo renderanno possibile questo evento che inizierà alla fine di novembre dicevo a me non sembra un caso che Torino conservi l'Autoritratto di Leonardo perché per me l'Autoritratto di Leonardo il simbolo dell'incontro delle due culture la cultura umanistica e la cultura scientifica
Sono due culture che spesso faticano a colloquiare e che in questa città nella mia città trovano invece un tessuto naturale per una contaminazione reciproca
Io non credo che sia per caso ed è proprio per questo credo che a Torino sono nate molti decenni fa quelle forme di comunicazione come il cinema la radio la televisione che sono proprio l'incrocio fra la tecnologia e l'innovazione e l'arte
E che oggi si sviluppano la sfida per esempio della multimedialità
Torino anche molti problemi come le hanno tutte le grandi città ma Torino è una città che ha imparato nella sua storia a reinventarsi molte volte
Fino al Cinquecento Torino è stata una piccola città romana
E ci vuole la fantasia di un duca dei Savoia Emanuele Filiberto
Che trasferendo la capitale del ducato da Chambéry subito al di là delle Alpi a Torino le ha dato nel mille cinquecento alla fine del Cinquecento la vocazione a diventare una capitale europea la capitale del regno
Che fu come ho detto poc'anzi progettata nel sei settecento e Torino diventò capitale di un regno
Ma quando diventò capitale di un regno dopo pochi anni perse
Questo obiettivo
Devo dire con una grande crisi che attraversò la città negli ultimi decenni del secolo scorso negli ultimi decenni del secolo scorso Torino sapere inventarsi un futuro perché essi re inventò come capitale industriale del nostro Paese attraverso i decenni di questo secco
E in questi anni alla fine di questo secolo Torino si trova nella necessità di doversi re inventare ancora una volta
Perché
L'economia che si globalizzata la ristrutturazione industriale e delocalizza i siti produttivi
Hanno fatto perdere alla nostra area decine e decine di migliaia di posti di lavoro e Torino che fino a qualche decennio fa era una città un po'narcisistica un po'ripiegata su se stessa un po'ritrovo sa
Si è ritrovata a doversi ridare un futuro e faticosamente se lo sta costruendo nella logica di essere quello che è stata già una volta una capitale europea
Ecco io vi auguro in questi giorni di scoprire questo della mia città
Vi auguro di apprezzare
La sobrietà l'andaste in mente
La ritrosia
Molte volte ma vi posso assicurare l'affettuosa accoglienza
Che la nostra città la mia città in grado
Di riservare e se avete se avrete scoperto alcune di queste cose di Torino io credo che ci saremmo arricchiti tutti un po'perché credo che una delle grandi possibilità una delle grandi esperienze dell'ANCI
Che ogni anno si sposta da una città all'altra è proprio quella di farci conoscere questo nostro straordinario Paese che è fatto in gran parte della cultura delle sue città grazie
Grazie a Valentino Castellani per questa sua bella dichiarazione d'amore la società
Raccogliamo
Ricambiano la voglio ricordare che tra le bellezza di Torino c'è anche questa sala
E che cosa stava è un auditorium non solo con lo svolgimento dei congressi ma anche per l'ascolto dalla musica approfitto di questo per pregare tutti di spegnere i telefonini veri quelli fanno un pessimo concerto è facile purtroppo si sentono qui dentro quindi non c'è né nove schermata la prossima volta chiederemo a Renzo Piano di schermare
Completamente i luoghi dove interviene
Dopo l'intervento di Valentino Castellani hanno la parola presidente della Provincia e presidente della Giunta regionale del Piemonte prima di tutti ad una donna Mercedes Bresso presidente della provincia di Roma di Torino
Siccome Valentino ha detto che è una città romana Torino
Sei tu però lo è stata per pochi secoli voi diventata Roma diventata piemontese davvero persone
No che c'è un ti amo
Non so se sia un augurio ma certamente fare dal presidente della Provincia capitale d'Italia
Non non mi dispiacerebbe
Intanto
Intanto prima di tutto Benvenuti al e benvenute ai sindaci e agli amministratori e le amministratrici dei comuni italiani
Benvenuti a Torino Castellani lo ha già detto al Torino la prima capitali d'Italia la città di carburante un non solo il politico che ha
Realizzato l'impresa di unificare l'Italia ma anche un politico che ha seguito tutto il percorso degli amministratori locali delle amministrazioni locali per questo le cito fu sindaco di un piccolo comune prima Grinzane poi consigliere comunale di Torino membro della deputazione subalpina cioè consigliere provinciale poi parlamentare ministro il primo ministro quindi un percorso che gli ha permesso di conoscere la realtà
Delle amministrazioni locali prima di diventare il primo primo ministro italiano
E quindi credo che sia doveroso per la vostra riunione che si svolge a Torino
Oggi in questo anno a centocinquant'anni dallo Statuto Albertino e dai moti rivoluzionari del quarantotto cioè l'anno in cui anche Cavour entrò nel Parlamento subalpino quindi un hanno importante per Torino un anno importante anche per il nostro Paese ed è particolarmente significativo e noi lo apprezziamo che lanciò scelga di fare la sua assemblea generale a Torino in questo anno che punto corrisponde anche al centocinquantesimo anniversario della prima Costituzione italiana
Questo richiamo dicevo la nostra storia evoluto Torino e il Piemonte sono Area di grandi risorse umane scientifiche produttive finanziaria culturali
Siamo stati protagonisti di avvenimenti che hanno segnato la storia del nostro Paese oggi io credo che tutti voi amministratori dei Comuni tutti voi comuni ma anche gli enti locali anche le Province anche gli altri enti locali sono in questo momento protagonisti di un momento di un periodo straordinario della nostra storia nazionale
Credo che dobbiamo essere coscienti di ciò che le amministrazioni locali in questi anni hanno fatto hanno realizzato hanno rappresentato innanzitutto per i cittadini
Gli amministratori locali in testa a tutti i sindaci che certamente rappresentano il lo lo dicono anche tutti i sondaggi le statistiche il momento in cui i cittadini si sentono più vicini allo Stato il punto il primo punto di riferimento per l'apprendimento della democrazia
Il nove in un paese dicevo hanno dimostrato che le riforme si possono attuare io credo che questo sia la cosa che gli enti locali in questi anni hanno dà atto come contributo come lusso vero del loro operare nel nostro paese hanno dimostrato che le riforme si possono attuare che non è vero che nulla cambia che i sistemi che non funzionano si possono correggere che con leggi adeguate si possono cambiare anche antiche e sedimentate abitudini
Prima di tutto nel novanta la legge centoquarantadue avviato nei Comuni e nelle Province un processo che certo ancora in corso di attuazione
Ma che ha dato il via partendo dal basso cioè partendo da Comuni Province Comunità montane una riforma ha dato il via a una riforma che ha rafforzato profondamente il sistema politico amministrativo del degli enti locali che ha gettato le basi per l'attuazione di un forte decentramento dei poteri dello Stato
Avviato un processo che si colloca anche a livello europeo che è stato rafforzato dal Trattato di Maastricht ma soprattutto da quello di Amsterdam che ha dato un nuova presenza ha rafforzato la presenza degli enti locali a livello europeo e che vede i nostri comuni nostri e le nostre province e le nostre regioni sempre più attrezzate ad essere protagoniste nel processo di costruzione dell'Unione Europea
Questo processo di decentramento dello Stato è stato fortemente rilanciato con il Complesso delle Complesso Complesso delle leggi Bassanini la prosecuzione che è la prosecuzione del quel progetto iniziato con la centoquarantadue una prosecuzione forte che è una riforma che quasi e apparsa nel nostro Paese così bisognoso di riforme quasi una rivoluzione e io credo che possa dare buoni frutti
Soprattutto se si creano le condizioni generali per poter proseguire e serto anch'io come Castellani penso che gli enti locali debbano cooperare con ogni governo che il l'intero sistema istituzionale debba operare prima di tutto per realizzare il bene dei propri cittadini mi auguro però come rappresentante gli enti che hanno così fortemente voluto un processo di riforma in senso di decentramento e di federalismo del nostro Stato mi auguro che questo governo riprenda il processo il cammino delle riforme e le porti le porti a termine
Anche perché se si fermasse un processo di riforma di questo tipo saremmo noi per primi gli amministratori locali a dover rispondere delle difficoltà che l'arresto di un processo che è molto difficile che Complesso che è ancora in corso potrebbe portare noi quindi
Sappiamo che abbiamo ancora davanti a noi un momento difficile un percorso lungo e difficile ma che si può riuscire in questo processo solo se il lo Stato prima di tutto ma anche le regioni non sottovalutano l'impresa e pongono mano al completamento di questo grande processo di riforma del nostro Stato
Io credo che lo Stato e le Regioni sappiano che possono contare sulla capacità di tenuta anche in un processo così complesso dei Comuni e delle Province
Però questo stato di cose c'è questa arresto questa lentezza del processo di riforma non può andare avanti per molto tempo
Le leggi PRI essere leggi che sia Vaticano nella coscienza dei cittadini devono attuarsi rapidamente la legge Bassanini deve essere approvata rapidamente le regioni hanno in prima persona un compito importante da svolgere e non tutte lo hanno ancora svolto non tutte lo stanno svolgendo con la rapidità e con la capacità operativa che credo dobbiamo chiedere loro
Io credo che le regioni parlerà topo time il presidente della Regione Piemonte devono dimostrare di essere capaci di autoriformarsi imprimere una forte sterzata
Alle tran-tran attuale che sembra volere continuamente mettere in discussione questo processo di riforma in qualche modo rallentarne lo o negarlo
Devo devono fare ciò che abbiamo fatto noi con lo sforzo di applicazione della legge centoquarantadue anche e malgrado i continui tagli e tasse ai trasferimenti che sono stati accompagnati
Italietta nuove funzioni da svolgere ciò malgrado abbiamo retto io credo che il sistema degli enti locali abbia retto dando al nostro paese la sensazione di una nuova capacità degli enti locali rispondere alle domande del Paese
Io credo che le regioni lo Stato e le Regioni debbano fare la loro parte mai e credo anche che questa parte la possano svolgere meglio se sceglieranno di svolgerà attraverso una grande alleanza con i comuni con le Province con tutto il sistema degli enti locali
L'esperienza dice che nel nostro Paese e solo quando ciò avviene cioè quando si creano le condizioni per una grande azione unitaria del nei processi di riforma che questi processi di riforma riescono a realizzarsi riescono a produrre quegli effetti di cambiamento che tutti si aspettano da noi io quindi vi auguro con molto calore molto affetto buon lavoro è un lavoro che è importante per il Paese importante per tutto il sistema delle Autonomie locali che sulla grande capacità di lavoro dei comuni conta per rispondere alle domande crescenti che a noi cittadini e rivolgono buon lavoro a tutti e buoni naturalmente soggiorno nella nostra città
Grazie
Grazie a Mercedes Bresso
Presidente
Della provincia di Torino
Conclude
Lista serie di salute come abbiamo sentito nome né formale né scusi ma mentre istituzionale di cortesia
Quello del presidente della giunta regionale piemontese Enzo Ghigo
Mentre gli guardi io voglio ricordare che c'è anche una Loggia c'è una galleria siccome vedo cosa assai
Positiva che la sala quasi piena ecco anche per l'informazione a nostro ci sono alcune altre centinaia di posti
Ai quali si accede dal poi sono ordinato nel caso nel nel corso dei nostri lavori si renda necessario aveva degli altri posti ti prego virgola la parola grazie
Anch'io porto il saluto del Piemonte del governo regionale
Il monte lieto di ospitare l'Assemblea annuale dell'ANCI
Questo momento particolare particolarmente significativo per il sistema delle Autonomie saggia forse ha ricordato la presidente Bresso
Il Piemonte conta band mille duecento sette comuni
Sugli otto mila di più che sono presenti in Italia devo dire la Regione Piemonte né a un numero piuttosto considera
Dicevo particolarmente significativo per il sistema delle Autonomie questo perché sappiamo come si è adesso possibile se il rapporto tra le istituzioni si manterrà forte ritrovare lo Stato uno Stato diverso che va rifondato facendo appello appunto
Proprio al sistema delle Autonomie regionali e locali nel suo complesso
Questo senza dimenticare che il punto nodale di ogni riforma che possano davvero rivelarsi utile per il nostro Paese debba essere necessariamente il cittadino
E allora se l'attuale sistema non è più in grado di fornirgli risposte adeguate se cresce come cresce il senso di disaffezione e sfiducia nei confronti delle istituzioni dobbiamo esserne consapevoli e in grado di individuare soluzioni e risposta adeguata
Risposta da dare principalmente alle domande di crescita e occupazione e che possono permettere all'Italia di assumere un assetto moderno in grado di competere con le altre grandi democrazie europee
è bene per tutto questo abbiamo due strumenti
Premier e come sistema territoriale affinché venga ridato impulso al processo di riforma delle istituzioni e insistere nello sforzo di costruire un nuovo efficace sistema delle autonomie locali in grado di rispondere appunto alle esigenze del Paese
Ma se il punto di partenza è il cittadino non possiamo che partire dal livello istituzionale in cui egli si riconosce e a cui sente di appartenere in municipio rilanciare quindi ruolo dei comuni e potenziarne le capacità
La strada è stata aperta in questo senso lo sappiamo tutti dalla legislazione sull'autonomia locale
Proprio con il riconoscimento della centralità del principio di sussidiarietà
Non bisogna conservare a livello superiore l'esercizio di una funzione che può essere adeguatamente esercitata a livello inferiore
Non ripetiamo nulla di nuovo già il progetto politico del Mazzini Castellani ha fatto un po'la storia della nostra città sulla quale poi tornerò avversava forme di centralizzazione per puntare ad un sistema di Autonomie locali imperniato su macroregioni e comuni con non più di cento mila abitanti
Progetto che però nella fase di unità Italia si scontrò con le disastrate condizioni che i piemontesi trovarono nel resto dell'Italia
Perché riprendo questo discorso perché l'Italia è particolarmente il Piemonte con i suoi mille duecentonove comuni mille duecentosette
E la terra dei municipi la cui realtà reclama per potersi sviluppare allinearsi all'Europa competenze e risorse autonomia e soprattutto dei Quarters
I Comuni rappresenta un patrimonio importante per il nostro Paese ma devono essere messi in grado di svolge del loro ruolo
Di tutte le presidio del territorio di conservazione rilancio della cultura e delle tradizioni locali delle capacità di cambiamento in risposta alle nuove realtà economiche e produttive tuttavia il territorio nelle sue complessità e varietà difficilmente si adatta modelli astratti di omogeneizzazione
Per essere efficiente il modello deve essere flessibile capace di differenziarsi a seconda del contesto in cui opera
Per questo è necessario costruire urgentemente una riforma che consente al sistema delle autonomie locali e alle regioni d'Italia di decidere autonomamente della propria gestione disponendo di strumenti e soprattutto di mezzi adeguati maggiori trasferimenti in termine di risorse umane strumenti e finanzia strumentali e finanziarie seppure indispensabili non sono sufficienti a far funzionare il sistema propedeutico ad ogni serio progetto di riforma amministrativa dello Stato lo ribadisco anche in questa sede
Sarà dunque fornire ad ogni singolo livello di governo la più ampia possibilità di disporre ed organizzare i mezzi di cui necessità secondo le proprie peculiarità quello che si chiede e lo sforzo di realizzare veramente un sistema di funzionamento dell'autonomia in grado di garantire un effettivo e concreto superamento dell'attuale centrali
Ma tutto questo presuppone per il suo cammino un patto federativo tra stato regioni autonomie territoriali che permetta di traghettare si compì senta realmente il nostro Paese verso un modello nel quale i cittadini possano assumere all'interno del nuovo contesto europeo la veste di cittadini dello Stato da una parte di cittadini della comunità territoriali dall'altro
E allora un impulso per noi quello di accentuare il metodo della concertazione poi che è di tutta evidenza come la trasformazione possa essere realizzata esclusivamente attraverso il contributo coordinato di tutti i soggetti chiamati in causa anche rispetto alle esigenze di una riorganizzazione del territorio finalizzata a rendere gli attuali livelli di governo adeguati alle nuove competenze alle innovative modalità gestionali
L'organizzazione che potrà sfociare anche in un processo spontaneo di creazione di nuovi poli di coesione per il rilancio del tessuto economico e sociale
Voglio dopo aver fatto queste considerazioni farne se me lo permettete qualcuna sulla situazione attuale già il sindaco Castellani ha espresso alcune opinioni mi permetto di farlo anch'io
Proprio riprendendo un tema Daloui Espresso in relazione a quello che è lo spirito dei piemontesi
Piemontesi che hanno sempre creduto nello Stato hanno sempre creduto nelle istituzioni e questo loro sentire viene chiaramente anche dal fatto che ogni tanto lo ripeto di averlo messo insieme questo stato no i piemontesi l'abbiamo l'abbiamo assemblato
Ebbene in questo periodo il nostro Paese deve una fase di transizione commenti sugli ultimi avvenimenti sarebbero non adeguati quello che invece voglio proprio per questo forte senso delle istituzioni che io mi sento di interpretare e proprio perché forse essendo di una parte politica diversa da quella dell'attuale governo io voglio fare in questa sede gli auguri al nuovo governo D'Alema
Vi voglio fare io perché non corro il rischio di essere tacciato di servilismo psicologico
Ma li voglio fare ricordando che a questo governo come presidente della Regione Piemonte come dice presidenti delle Regioni noi chiederemo con forza e con determinazione di riprendere il cammino delle riforme perché questo
Nel rispetto delle istituzioni dobbiamo ai cittadini che rappresentiamo dei cittadini che vogliamo continuare a rappresentare grazie
Grazie
Grazie
Ancora al presidente
Enzo Ghigo presidente e la Giunta regionale piemontese avete visto
Il nostro presidente Enzo Bianco si è allontanato
Un attimo perché in arrivo l'ospite Esterno principale diciamo la nostra serata quindi prima diverbi la parola
Attendiamo che sia lui a poter dare il benvenuto al presidente del Senato che sta credo entrando proprio in questi istanti la nostra Sala voglio ricordare che nostro programma prevede dopo la relazione del presidente
Non più visto il cambio del quadro le responsabilità di governo saluto il ministro dell'interno anche se sono previsti invece nella nuova compagine nuovi intervento il saluto e intervento per l'appunto del presidente del Senato che entra in questo momento Nicola Mancino
Diamo
Benvenuto
Corviale
Ed esprimiamo il ringraziamento dall'assemblea dell'ANCI per essere
Qui con noi
A salutare l'apertura dei nostri lavori
Benvenuto presidente dò allora subito
La parola per la sua introduzione all'assemblea al presidente
Dell'ANCI cui va il ringraziamento l'apprezzamento monoposto diciamo di diciamo anche perché questa mattina voglio ricordare anche ideato una seduta del nostro consiglio nazionale qui ha approvato un documento ordinanza locale all'unanimità la ricerca dell'Unità della nostra associazione attraverso l'incisività dei suoi impegno delle sue iniziative e attraverso la conferma del carattere unitario dell'espressione dei municipi italiani è l'obiettivo principale l'associazione quello che guida tutti noi coloro che sono qui ma in particolare il presidente Enzo Bianco cui do la parola
Signor presidente del Senato
Permette di unire arringa smetta di Francesco Rutelli anche il mio sappiamo che sono ore molto impegnative queste
Per la Camera che lei presiede
Si sta preparando il dibattito di fiducia al governo e il fatto che l'abbia voluto mantenere l'impegno di essere con noi ci fa particolarmente piacere e la ringraziamo di cuore
Così come ringrazio le autorità e cortesi ospiti ma soprattutto consentitemi di dire voi care amiche ed amici dell'ANCI che così numerosi e con tanta passione seguire te insieme con noi i lavori di questa quindicesima Assemblea un ringraziamento affettuoso alla Presidente della provincia di Torino
Mercedes Bresso
Al presidente della regione Piemonte
Enzo Ghigo che voglio ricordarlo è anche vicepresidente della conferenza dei presidenti delle regioni voglio ringraziarli anche mi si consenta di dire per
La generosità il garbo con cui hanno contribuito con le loro amministrazioni alla organizzazione di questa nostra Assemblea
Un ringraziamento particolare all'ANCI regionale
Del Piemonte e alla città di Torino le due istituzioni coincidono alla figura di Valentino Castellani uno degli amici più cari io
Non solo all'interno dell'associazione e quando ho sentito
Con il garbo che gli è consueto Valentino non è mai sopra tono parlare con profondo amore di questa città nella quale egli non è nata ma che ovviamente la sua città
A cui è legato
Profondamente
Mi sono venute in mente le immagini di un film difficile
Ma molto impegnativo
Che il film italiano che qualche settimana fa al Venezia dopo dieci anni e ha vinto
Il leone
Il leone d'Oro è un film di un calabrese Gianni Amelio
Il film è girato a Torino dall'inizio alla fine
E però ha come protagonisti
Alcuni si sia nella fattispecie sono alcuni catanesi
Due fratelli
Quella che fa da sfondo e la Torino degli anni Cinquanta
è una città in cui fortemente si respira questo senso dell'unità del Paese credo che Torino sia una delle più grandi città del sud del Paese a giudicare dall'altissimo numero di calabresi campani pugliesi sardi e non solo del Sud ma anche con un'immigrazione dallo stesso North che ha caratterizzato questa città noi sentiamo questo sentiamo questa grande passione per questa città
E sono sicuro che questa assemblea dell'Anci a dieci anni di distanza come ricordava Francesco Rutelli saprà essere un momento di lavoro positivo ma anche di conoscenza di questa per tutti quanti noi
E voglio ringraziare pasta di Torino i torinesi per l'ospitalità con cui ci accoglieranno grazie a Torino
Avremmo voluto aprire questa quindicesima Assemblea generale dell'associazione con parole diverse da quelle che la situazione politica nazionale quasi cinque impone di pronunciare in questi giorni quando decidemmo di tenere l'assemblea a Torino pensavamo di lo dico con grande franchezza si preparano scenario no
Pensavamo che
Di avere di fronte qui come interlocutore il Governo Prodi pensavo che in questi giorni sarebbe iniziato l'esame della Finanziaria
Eravamo moderatamente soddisfatti moderatamente soddisfatti dal fatto che per la prima volta in una finanziaria non si immaginavano i tagli draconiani che abbiamo dovuto subire negli anni passati
Avremmo discusso e dibattuto degli appartamenti del dei miglioramenti dei cambiamenti da apportare alla finanziaria insomma il nostro scenario era questo tanto che pensiamo di fare un'assemblea riversa e c'è anziché a discutere ogni anno no sapete che la nostra sembra viene convocata a fine ottobre novembre per una ragione il momento della finanziaria quindi facciamo alzare la nostra capacità no di contrattuale nei confronti del Governo e Parlamento facciamo sentire la nostra voce
E allora pensammo con comitato operativo con gli amici dello staff
Di ragionare in questi tre giorni prevalentemente dei problemi dei nostri amministrati dei cittadini di far salire qui alcuni esponenti della società civile che ci ponevano delle questione delle provocazioni e noi avremmo risposto ragionando tutti insieme su questi argomenti
Mai fare previsioni avete visto che cosa è successo nelle ultime settimane la nostra Assemblea si svolge indiretta mentre qualche ora fa il presidente D'Alema appena Giurato con i suoi ministri nel mani del capo dello Stato e credo che ad horas inizierà il dibattito di fiducia al Senato e alla Camera e quindi in un momento completamente diverso
Non saremmo sinceri cari amici se non manifestasse uno qui la nostra inquietudine
L'inquietudine di sindaci gli amministratori di cittadini
Ma questa inquietudine può trasformarsi per diventare lontano da ogni pessimismo auspicio forte e positivo per il futuro dell'intero Paese così come delle istituzioni dei comuni del mondo delle Autonomie
Avremmo voluto ricordare qui oggi con gioia piena l'obiettivo storico che il Paese ha raggiunto solo pochi mesi fa in maggio
Con l'ingresso nel gruppo di testa della moneta unica europea
Un traguardo voglio sottolinearlo ancora oggi a Torino con grande orgoglio al quale tutti i comuni italiani hanno dato un contributo fondamentale
Risanando le loro finanze
Cambiando la qualità della spesa
Emigrare i comuni
Ci gratifica di titoli o di appellativi come voraci
Sanguisughe i Comuni che
Sottraggono risorse al Paese che all'interno del comparto della pubblica amministrazione
Quella che in questi ultimi anni ha più radicalmente mutato l'equilibrio tra spese per investimenti e spese correnti è stato il comparto dei comuni
E che oggi
Abbiamo dato il nostro contributo soprattutto incidendo pesantemente nel contenimento delle spese correnti se lo stesso identico
Coraggio
Determinazione fosse stato raggiunto a tutti i livelli di governo del paese
I conti del stato sarebbero già cambiati molto prima e molto più radicalmente
Insomma noi abbiamo offerto un contributo mai ostentato
Ma sempre reale e forte a questo grande cambiamento
Sono dicevo lontani
Possiamo dirlo ormai
I tempi
In cui le assemblee venivano convocate
Per iniziare questo faticoso defaticante braccio di ferro con il Governo con il Parlamento all'inizio del quale il governo dichiarava di tagliare cinque sei mila miliardi e non riuscivamo alla fine di una lunga trattativa a ridurre più o meno
Il conto di tutto questo
Oggi oggi nelle nostre assemblee naturalmente parleremo della finanziaria è qualcosa diremo anche se per fortuna il Consiglio nazionale di oggi
Grazie a un lavoro egregio svolto dalla Commissione per la finanza locale dal suo presidente ci ha consentito di approvare un documento unanime in cui è messa
In luce chiaramente qual è la posizione dell'ANCI oggi noi possiamo probabilmente riprendere qui da Torino confrontandosi con il governo che si sta per insediare
Un confronto di un livello più alto
Perché queste in questi tutine di cui parlavo poco fa
In realtà anche grazie alla inusuale continuità di governo della quale il Paese ha goduto in questi ultimi anni e mezzo
Perché Valentino ricordava poco fa che il governo Prodi
E il quinto governo con il quale il rieletto sindaco nel mille novecentonovantatré e cioè poco più di cinque anni fa si trova di fronte ma teniamo conto che in questi cinque anni di venticinque governi in cinque anni due anni e mezzo da fatti solo governo Prodi il ritmo iniziale era per un cambiamento molto più accelerato
Grazie anche a questa stabilità di governo
In questa legislatura in in particolare i comuni e il mondo delle Autonomie hanno raggiunto hanno potuto raggiungere risultati realmente importanti
Abbiamo sempre creduto e con noi i milioni di italiani e lo diceva con la consueta schiettezza poco fa il Presidente della regione
Piemonte Enzo Ghigo che di là da ogni da ogni colore politico sottolineava implicitamente il valore della stabilita
E il valore della governabilità come un bene da prose bare
Prima di ogni altro
Tutto questo si è
Realizzato
Grazie a una legge elettorale che ha saputo guardare molto avanti lecita lo diceva ancora una volta Valentino hanno compiuto in questa direzione una buona parte del loro cammino
Noi vorremmo offrire proprio l'esperienza della nostra vita agli altri livelli di governo e faremo bene a riflettere profondamente parlo dell'intera classe dirigente del Paese ad ogni livello quando nei prossimi mesi torneremo a discutere e sarà inevitabile anche per virtù del referendum di legge elettorale
Per quelle alchimie della politica sempre incomprensibile alla gran parte italiani ci siamo trovati in queste settimane a fare i conti con una inattesa crisi di governo l'abbiamo seguito gli sviluppi con estrema attenzione
Perché nella modalità della sua soluzione
Dalla dai programmi del governo che si appresta ad entrare nelle prossime ore la peste del suo potere dipenderanno naturalmente molte cose del nostro futuro
E addirittura ovvio sottolineare come in questa sala ci siano sindaci e amministratori di ogni orientamento politico
Molti di Doi hanno solo un'appartenenza di area
Alcuni neppure quella
E la bellissima anomalia dell'ANCI
Credo però di interpretare il pensiero di tutti
Come si usa fare in quello stile a cui gli amministratori sono abituati rivolgendo di là dalle valutazioni e delle opinioni di ciascuno di noi al presidente Romano Prodi un ringraziamento sincero
Per quanto il Governo e i suoi singoli componenti hanno fatto o hanno potuto fare in favore dei Comuni e delle Autonomie locali
Pur nella figlio sia fisiologica divergenza di opinioni dobbiamo riconoscere di avere avuto per due anni e mezzo a Palazzo Chigi un interlocutore sempre attento alle nostre stanze di avere potuto intavolare con il Presidente del Consiglio
Dibattiti anche accesi ma sempre franchi e leali
Gli amici che formano la delegazione dell'Anci della conferenza stato città di ogni colore politico lo possono testimoniare e io arrivo Ray sento il dovere di estendere immediatamente questo ringraziamento
Ai due ministeri che hanno presieduto hanno copre seduto alla conferenza stato cita e autonomie locali
Tutte e due ministri non confermati nel proprio incarico mi riferisco al ministro dell'Interno Giorgio Napolitano che dovrà essere con noi questa sera e al ministro della Funzione pubblica Franco Bassanini
Franco Bassanini
Che sono stati
Protagonisti di una conduzione molto attenta molto sensibile nei nostri confronti e tra l'altro di un processo riformatore mi riferisco alle leggi Bassanini di grande importanza per il nostro Paese
Credo che abbiamo il dovere di levare da questa assemblea dell'Anci una richiesta precisa i protagonisti della politica nazionale a tutte le forze politiche
Non si perda neppure un sol giorno nel ricominciare a lavorare per il Paese questo è l'appello che lanci
Rivolge al governo D'Alema naturalmente con gli auguri di buon lavoro l'appello è si ricomincia a lavorare da subito per il bene del Paese
O impongono
Proprio quegli obiettivi
Alti e nuovi che l'Italia ha conseguito di recente
Lo impone la credibilità internazionale che abbiamo riguadagnato
Lo impone lo stato di salute di un'economia che ha fatto progressi
Ma che rischierebbe rovinose ricadute se non fosse guidata in un contesto economico finanziario internazionale non certo roseo
Lo impone il dramma della disoccupazione soprattutto quella giovanile soprattutto nel Mezzogiorno del paese che incide drammaticamente sulla vita dei comuni e delle comunità
Lo impone la necessità di dotare il Paese di quelle reti immateriali e di quelle infrastrutture reali senza le quali non sarebbe competitivo lo impone infine la necessità di ritrovare al più presto nell'interesse di tutti il filo interrotto delle riforme istituzionali nelle quali continuiamo malgrado tutto a chi è a credere delle quali i comuni il mondo delle autonomie e in definitiva i cittadini continuano ad avere bisogno
Tutto questo serve al Paese si allontani quindi la tentazione che abbiamo visto riemergere con preoccupazione nei giorni scorsi
Del ritorno a una politica vecchia e autoreferenziale
Si allontani la tentazione dei compromessi né alti né nobili ma soprattutto quella di rovesciare il tavolo non capirebbe nessuno
Al Presidente del Consiglio
Onorevole Massimo D'Alema con il quale abbiamo intessuto un rapporto leale e costruttivo come presidente della Bicamerale e che sarà interlocutore istituzionale e necessario dei comuni
Va quindi il nostro auspicio sincero
Di potere ridare al più presto a tutto il Paese la garanzia indispensabile di una piena governabilità
Di risposte rapide e convincenti agli italiani
Loro mille problemi la garanzia per quanto ci riguarda che un cammino già intrapreso non verrà interrotto
I comuni al centro della nuova Costituzione poco più di un anno fa a Bari avevamo scelto non a caso questo titolo per sottolineare l'importanza che il processo delle riforme istituzionali rivestiva per i comuni italiani e per il mondo delle autonomie
Nel marzo esprimemmo nell'audizione alla Bicamerale la posizione comune dei sindaci italiani di ogni orientamento politico la posizione dell'ANCI
Al centro di quella riforma la necessità di prevedere una nuova articolazione della Repubblica basata sull'unità elementare del governo territoriale
Quella più antica e radicata della coscienza stessa dei cittadini quella ad essi più vicina il Comune
Lasciamo allo Stato chiedemmo in coro solo poche materie rilevanti di interesse nazionale
Peraltro facciamo in modo che i livelli di governo più alti e lontani dal cittadino intervengono solo quando il Comune
Non posso tutelare il cittadino e garantire le sue aspettative
In ogni caso vada a livello di governo regionale un potere di pianificazione alta mai la gestione diretta
Avemmo la sensazione netta all'epoca dell'assemblea di vari che il processo delle riforme potesse avere imboccato la strada maestra
Tanto da indurci a parlare di una accelerazione forte e improvvisa
E comunque positiva rispetto alla palude del passato
Non sbagliava ma in quel momento
L'accelerazione c'era così come c'era l'intento comune delle forze politiche di scrivere una pagina alta nella storia della repubblica
Il finale purtroppo
è stato molto diverso da quello che auspicavamo
è storia politica fin troppo nota è recente e non è qui la sede per ripercorrerla
Così come non è compito del presidente dell'Anci né dell'associazione di dare pagelle o colpe a chicchessia
Ma non possiamo fare a meno di sottolineare nella maniera corale che di riflette ormai da anni l'unitarietà delle nostre posizioni che la macchina delle riforme istituzionali si è inceppato
Perché ad un mondato momento un po'tutte le forze politiche sono sembrate smarrire la meta finale hanno dato il loro contributo certo con efficienza ben diversa per bloccare ingranaggio
Conclusione ancora più amara perché paradossalmente proprio la parte di riforme che riguarda più da vicino i comuni e le Autonomie locali la bozza sulla nuova articolazione dello Stato sembrava quella maggiormente condivisa
La fine rovinosa dell'intero impianto ha travolto tutto
E tuttavia
Resta intatta la necessità di riannodare i fili del dialogo tra le forze politiche per poi riprendere il cammino delle riforme sgomberando il campo dagli interessi di bottega e personali
Nessuno può pensare che l'introduzione successiva di pezzi di riforma di aggiustamenti parziali dell'impianto del governo territoriale della macchina amministrativa delle Autonomie
Del rapporto tra queste le Regioni e lo Stato possono bastare per cambiare in profondità il sistema Italia
Non sarà così perché non può essere così
Torneremo sulle riforme a Costituzione invariata ma dobbiamo concludere questa parte con il nostro giudizio peraltro già noto
Se qualcosa o qualcuno si fa prora all'approvazione di riforme condivise necessarie vorrei dire urgenti c'è tutto il diritto anzi il dovere di procedere a riformare la Costituzione
E qui cari amici le strade sono solo due
Si prende e si imbocca la strada dell'articolo centotrentotto
E quindi
Il Parlamento viene investito
Della necessità
Di approvare con il meccanismo di revisione costituzionale per esempio con l'abbiamo richiesto insieme con le regioni
Partendo dalla forma di Stato
Quella sulla quale vi era un tema tendenziale basta d'intesa e sottoponendo alle due Camere
Un disegno di legge
Che contenga
Il senso di quanto approvato e il testo di quando approvato dalla commissione bicamerale
Con tutti gli aggiustamenti possibili e necessari
Oppure c'è un'altra strada
Ed è la strada dell'Assemblea costituente
Io
So che non spetta anche qui a noi di indicare nulla a nessuno
Però certo sarebbe importante se sul tema della riforma costituzionale immediatamente la maggioranza e il governo e anche le forze politiche prendessero l'iniziativa tra l'altro in grado di svelenire di allentare
Questa attenzione insopportabile che vi è in questo momento nei rapporti tra maggioranza e opposizione
Con questa tensione è ovvio ed evidente che non si governa facilmente un Paese
Oggi
In generale
Possiamo affermare per saltare dal rapporto con lo Stato e sull'atteggiamento delle riforme ai ragionamenti che stiamo facendo con le regioni e le province che c'è
Un rapporto per alcuni aspetti positivo è anche assai positivo di collaborazione nell'ultimo anno con gli altri enti che esprimono i valori dell'autonomia
Abbiamo avuto in questo periodo con Regioni Province la collaborazione
Con iniziative posizioni comuni Obiettivi realmente condivisi in materia di riforme istituzionali
Per esempio l'abbiamo condiviso dalla richiesta delle regioni di
Inserire nel ordinamento l'elezione diretta del presidente della Regione
Abbiamo chiesto e ottenuto che il nuovo statuto delle regioni delle nuove regioni fosse scritto a due mani
Dalle regioni dai Consigli regionali e da una rappresentanza del mondo dell'autonomia
Abbiamo stabilito un percorso che si è trasformato in quello che abbiamo poi definito il patto delle Autonomie
Questa condizione nuova ha avuto e continua ad avere molte volte effetti positivi in alcune delle sedi politiche istituzionali che ci vedono insieme mi riferisco alla conferenza unificata mi riferisco per esempio a un organismo che spesso
Tranne che per il non gli addetti ai lavori è questo l'oggetto misterioso il Comitato delle Regioni presso l'unione europea
In quella sede a Bruxelles la delegazione italiana
Che ho l'onore di guidare formata da Comuni Province Regioni e da rappresentanti delle comunità montane svolge un ruolo di raccordo tra le nostre realtà nazionali e le scelte di politica regionale dell'Unione Europea di orientamento e di condizionamento
Resta però in questo quadro con elementi positivi che ho sottolineato una nota dolente e per nulla trascurabile nel nostro rapporto con le regioni
E io intendo dirla anche alla presenza del vicepresidente dico con la schiettezza che caratterizza i nostri rapporti
Ho accennato prima alle riforme a Costituzione invariata alle leggi che portano il nome
Di Franco Bassanini in particolare alla numero cinquantanove
E qui noi dobbiamo dire una parola
Evidente molti amici
Di ogni regione d'Italia i presidenti delle Anci regionali tutte
Lamentano che all'interno delle regioni
Nella fase in cui si passa dalla dichiarazione di intenti alla scrittura delle leggi regionali purtroppo ogni giorno ci troviamo di fronte dove più dove meno in alcune regioni con una minore distanza in altre
Addirittura con la posizione sprezzante da parte di alcuni presidente le regioni al continuo abbandonò di quei principi sulle quale abbiamo sottoscritto il patto di autonomia
Allora la vogliamo dire agli amici presidenti di Regioni una parola chiara
Io chiederò
Di convocare una riunione a Roma tra i presidenti delle regioni e i presidenti delle Anci regionali
Noi non possiamo firmare patti di collaborazione a Roma e poi disattende l'indomani mattina a Bari a Firenze a Genova da qualunque altra parte ci vuole atteggiamento di grande coerenza il grande rispetto noi chiediamo che sulle leggi regionali siano consultate
Il mondo delle autonomie
Regionali e sia
Stabilità una parola chiara per andare avanti su questa possibile
Collaborazione
Con grande serenità
Se dovessero prevalere
Atteggiamenti come quelli che abbiamo visto di recente
In cui per esempio in materia di polizia municipale
Pensate c'è qualcuno che pensa in qualche misura di togliere ai non solo di dare nuove competenze ma di togliere ai comuni persino la polizia municipale
Di greggio analizzarla
Sulla fusione dei piccoli comuni
Con un colpo di mano nel comitato ristretto della Commissione affari costituzionali della Camera è stato inserito a un certo punto una norma che trasferisce questo potere diffusione dei piccoli comuni alle regioni
Alla loro diciamo con grande franchezza
Con grande schiettezza con grande semplicità se andiamo su questa strada questo rapporto utile e proficuo di collaborazione con le regioni va naturalmente a perdersi e noi difenderemo con ogni forza l'autonomia le competenze che non possono che restare affidate alle amministrazioni comunali
Se invece la Conferenza dei Presidenti le regioni come ne auspichiamo riuscirà
A fare in modo che le decisioni assunte poi trovino conferma nei fatti concreti andremo avanti ovviamente sulla strada di una buona collaborazione
A proposito di divisioni
Come presidente dell'Anci nel momento più alto della vita associativa qual è l'assemblea generale
Ho l'obbligo di dire ancora una volta una parola chiara su un tema che mi sta che ci sta a cuore in maniera particolare
Il tema dei piccoli comuni dei loro problemi delle loro aspirazioni
Il concetto spero il più netto possibile e il seguente
Niente e nessuno riuscirà mai ammettere i comuni italiani gli uni contro gli altri
Niente e nessuno scafi RAI il bene più prezioso che è una costante della vista quasi centenario dell'ANCI la sua unità
Ed è per questa ragione
Cari amici
Che abbiamo sempre contrastato
Così come continueremo a fare con tutti i mezzi e in tutte le sedi a disposizione
Quelle norme nelle quali si cerca di far passare il principio dell'associazionismo coattivo tra i comuni meno popolati
Come nel caso a cui accennavo poco fa della legge centoquarantadue o nel disegno di legge di riordino della polizia municipale che prevederebbe per i grandi comuni il proprio corpo e per i piccoli comuni l'Unione forzosa tra comuni questo non l'accettiamo
Il principio della responsabilità politica la tendenza verso il federalismo impongono di lasciare decidere ai comuni le forme associative più idonee assieme a ai tempi e agli ambiti in cui attuale
Allo stesso tempo sarà quel principio che imporrà ai sindaci e gli amministratori di non rinviare le scelte necessarie pena la sanzione da parte dei cittadini
Sanzione che non è affatto aleatori ed eludibile
Come va sostenendo qualche nostalgico dei tempi che furono
Quando i partiti da Roma facevo la disfaceva no sindaci giunte e maggioranza
Sappia chi si balocca con questi discorsi che gli italiani sono maturati
Che hanno apprezzato affondo il gusto del fare
Che sono pronti a votare senza patemi Perù omini e donne di schieramenti diversi
Ma che non sono affatto disposti a tollerare il ritorno all'immobilismo alla palude alle rendite di posizione
Quello che ho richiamato e non altro e da sempre l'orientamento dell'ANCI
Quando si parla di piccoli comuni
Del resto sono le cose che con grande insistenza con grande coerenza l'amico Torchio che presiede la consulta dei piccoli comuni va dicendo con un'azione assolutamente encomiabile sul terreno della diffusione e della difesa degli interessi dei piccoli comuni
Abbiamo giustamente dedicato molto tempo ed emorragie e combattuto battaglie in loro favore su molti fronti così faremo in futuro
Perché sappiamo che la vera base associativa
La ricchezza dell'ANCI ma anche del Paese
E costituita da quella stragrande maggioranza di municipi che hanno poche migliaia quando non centinaia soltanto di abitanti
Quando in occasione del terremoto dell'Umbria
Abbiamo visto prima con le televisioni e poi in un contatto diretto che ha avuto come presidente dell'Anci
Con alcuni dei monti dei Comuni terremotati a cui la nostra splendida rivista Anci rivista dedica il numero di questo mese quando abbiamo visto le immagini dell'interno del Paese di queste piccole realtà composto ormai quasi esclusivamente da anziani
Abbiamo pensato e di visto con gli occhi della concretezza
Quello che un rischio drammatico per il Paese
Quando si toglie a un piccolo comune
Prima l'ufficio postale
Poi la scuola media
Poi la scuola elementare
Poi gli si toglie la caserma della che dei carabinieri o la si apre soltanto per poche ore
Noi facciamo un misfatto nei confronti del Paese costringiamo la gente a lasciare le campagne le montagne e le isole a venire a vivere in quelle città che ulteriormente Sato del rischio di essere individui è una miopia grave
Per un Paese
Non capire
Non capire che un assetto equilibrato nel territorio si difende anche quando si fanno queste scelte
E dico subito una cosa che ho già scritto al ministro
Al ministro Berlinguer allora ministro della pubblica istruzione
Quando si è trattato di fare quella cosa che loro hanno chiamato razionalizzazione nel sistema scolastico e praticamente hanno chiuso le scuole dei piccoli comuni
Ne abbiamo detto tutti insieme se c'è un sacrificio da fare in termini di razionalizzazione lo si faccia nelle città e nelle grandi città dove tutto sommato andare da un quartiere all'altro non è la fine del mondo
E su questa strada continueremo ovviamente abbatterci
Il Consiglio nazionale di questa mattina
Approvato un documento molto importante che fissa i paletti chiari sui quali noi siamo pronti ad averlo per cemento costruttivo nei confronti della legge finanziaria
Voglio ricordare brevemente
Il primo di questi paletti
E l'uscita come previsto nella legge finanziaria per il mille novecentonovantotto
Nel corso dell'anno prossimo l'uscita per tutti i comuni italiani dalla Tesoreria unica
Avete visto quello che è accaduto nei mesi scorsi per citare un solo caso il caso del Comune di Milano
Che ha privatizzato
O sta privatizzando la M che ha ricavato con una scelta sofferta
Una certa ricchezza una certa dote dalla predazione sapete cosa ha dovuto fare delle risorse
Recuperata in questo modo ne ha dovute depositare la Cassa depositi e prestiti con tassi infruttuoso non può gestire il patrimonio
Che gli deriva da questo questo è ha sovente inammissibile
C'è un impegno nella legge finanziaria l'anno passato al nuovo governo chiederemo e al Parlamento per primo di mantenere fede a questo impegno a partire dai piccoli comuni e subito dopo per tutti gli altri si esca dalla legge la tesoreria unica
Un secondo paletto molto importante
I mutui della Cassa depositi e prestiti
Quello che lo Stato concede ai privati
Come facoltà è obbligo per il sistema bancario di negoziare i tassi di interesse i mutui con i tassi di interesse per adeguarli
Al tasso d'interesse attuale deve valere anche per i comuni e allora nella legge finanziaria deve essere prevista per tutti la possibilità di rinegoziare i mutui la Camera ha approvato vero Torchio un ordine del giorno unanime
Su questo punto la direttrice della Cassa depositi e prestiti sarà qui nei prossimi giorni domani credo
E noi avanzeremo la richiesta che sia data la facoltà di estinguere anticipatamente il mutuo e se vuole se si vuole dire negoziarlo senza alcuna penale per tutti i comuni
Queste sono delle cose concrete operative sulle quali
Ovviamente sulla base del documento oggi approvato andremo a difendere la nostra posizione
Nelle prossime settimane
L'ANCI si darà anche una struttura organizzativa
Una Consulta per le medie città in grado di affrontare con azioni mirate le questioni tipica di queste importanti aree urbane la cui ricchezza è un tratto essenziale del sistema Italia
Quando hanno cercato di scatenare un'assurda lotta di classe demografica al nostro interno di evocare inesistenti diversità di interessi e di intenti tra piccoli comuni e grandi comuni tra piccoli sindaci e grandi sindaci
Abbiamo risposto con grande chiarezza quella che è la nostra opinione
I piccoli comuni hanno bisogno
Di città che funzioni e di grandi sistemi urbani bene organizzati immaginate cosa vuol dire per un piccolo comune
Avere una città a poche decine di chilometri in cui non funzionano la rete ospedaliera le infrastrutture i collegamenti alla Rete
Una Regione come diceva Valentino Castellani in modo egregio qualche tempo fa in una nostra appuntamento un sistema che funziona ha bisogno di un capoluogo di un cervello che è in grado di funzionare effettivamente ma con altrettanta franchezza diciamo che anche le grandi città hanno bisogno di un retroterra e di una rete di comuni che funzionino altrettante adeguatamente perché se
L'occhio del sistema Italia si focalizza solo ed esclusivamente sulle grandi città noi accentueremmo che fenomeni di urbanizzazione
Che la tua mente rischiano di rompere un equilibrio sul quale il Paese ha bisogno di reggersi per governare un territorio ricco ma anche molto complesso
Non scomoderò concetti alti né apologhi scolastici per dire che è una contrapposizione simile come quella che avrebbero voluto
Suscitare e che qualche volta ha trovato al nostro interno sponde
Sarebbe un puro è semplice suicidio per tutti
Come è noto
Nessuno muore volentieri tanto meno lanci che si prepara invece a festeggiare i sui primi cento anni nel due mila uno
Nel corso del dibattito sulle riforme che è stato lungo ampio e articolato
Abbiamo avuto la ventura di ascoltare concerti interessanti qualche volta discutibili altre volte semplicemente da respingere in blocco
A quest'ultima categoria appartiene un vecchio ritornello del centralismo che suona più o meno così
Ci sono ancora tanti italiani interi settori economici sociali e culturali che non si sentono garantite dai Comuni che considerano ancora indispensabile il controllo centrale
Quasi a disegnare l'impudente mente il ritratto di entità minori o migliorate che non riuscirebbero a gestire se stesse qualora lo Stato decidesse di ritirarsi
Quand'anche fosse in buona fede sarebbe una concezione profondamente sbagliata offensiva per la quasi totalità degli otto mila centoquattro comuni italiani
Del contributo che abbiamo doverosamente fornito al risanamento dei conti pubblici all'ingresso dell'Italia in Europa ho già detto
Ma i comuni italiani i sindaci eletti dal popolo il sistema delle Autonomie hanno dato ulteriori grandi prove di capacità e responsabilità
Mi riferisco alle situazioni drammatiche
Delle aree di crisi occupazionale
Soprattutto nel Mezzogiorno
E a questo proposito consentitemi di rivolgere un particolare affettuoso saluto e l'augurio a un nostro collega al sindaco di una grande città del sud ad Antonio Bassolino
Che è stato
Chiamato
Ha un incarico di governo
Ma proprio dimostrare che ce la può fare domani sarà con noi tranquillamente a riprendere le vesti del Sindaco il suo è un compito molto delicato il tema del lavoro è una delle questioni più importanti nel Nord come nel Sud
Se gli avrà la forza il coraggio che non gli mancano nell'una o nell'altra
Perché uno che ha fatto essendovi Napoli come ha fatto Antonio Bassolino ha dimostrato avere forza e coraggio di affrontare con determinazione il tema della semplificazione dell'eliminazione degli uffici provinciali del lavoro di tutti quei quelle cose incredibili che
Che bloccare rallentano il tema spesso uno delle possibilità
Se avrà l'incarico di seguire con particolare attenzione il tema delle aree meno sviluppate del Paese io sono convinto che darà un contributo rilevante ad affrontare in modo serio e speriamo ha iniziato a risolvere uno dei drammi del Paese
Dicevo allora che in queste situazioni drammatiche come quello delle delle aree in crisi occupazionale si gioca
La personale credibilità degli amministratori
Che impediscono molto spesso delle generazioni anche più gravi
Mi riferisco alle mille situazioni di degrado in cui verso le periferie ai pericoli crescenti per la sicurezza pubblica all'emergenza continua che si trovano a fronteggiare ormai danni le comunità pugliesi calabresi e siciliane a causa degli sbarchi dei clandestini ma anche al problema delle
Dei quartieri e delle che richiede le grandi città del Nord dove naturalmente l'ondata di un'immigrazione non controllata rischia di creare spesso crea problemi drammatici
In tutti questi casi i Comuni sono sempre in prima linea
Spesso avendo accanto associazioni di volontariato e le strutture della chiesa
E certo i comuni non alimentano il risentimento o peggio la Ceccherini
Fronteggiano invece urgente urgenze ineludibili con mezzi risorse enorme stiracchiata all'inverosimile e talvolta per necessità quasi ai limiti della legge
Vorrei sommessamente ricordare
Che la battaglia per il ritorno alla legalità alla certezza delle regole del vivere civile assieme ai governi agli apparati centrali dello Stato è stata promossa iniziata e combattuta in tanti anni e in tanti municipi
Della Campania della Puglia della Calabria e della Sicilia una battaglia che alcuni sindaci cari colleghi e amministratori
Adesso persino un candidato sindaco hanno pagato duramente talvolta con la vita
Dicono i Comuni non tutelano i beni culturali e del paesaggio
Affermano a cuor leggero alcuni nostri critici ma non la parte più avvertita del mondo ambientalista che invece al nostro fianco
Vorrei solo ricordare a mo'di esempio che proprio nelle settimane scorse
Il collega sindaco di un piccolo centro e poi
Non ha esitato quando si è trattato di mandare le ruspe ad abbattere decine di costruzioni abusive
Sono sicuro che non ha vissuto giornate tranquille
Sul tema della tutela
Credo che sia obbligatorio un inciso
Nella disputa mai risolta tra Comuni e soprintendenze esiste un solo criterio applicabile quello dell'equilibrio
L'ANCI non ritiene che i sindaci
E i sindaci non ritengo di essere legibus soluti
Ma io non vorrei trovarmi nella condizione con un voto dire qualche volta di affidare tutti i poteri di governo dei nostri comuni ai sovrintendenti alle Belle Arti perché allora in questo caso si passa all'azione diretta del sovrintendente e affidiamo a Luís il governo della vostra città
Lo vorrei vedere questo match tra Rutelli e la Regina
La risposta più creare più chiara a quanti ritengono che i Comuni siano ancora oggi figli di un dio minore
Bisognosi di controllo e tutela viene da elementi significativi di novità introdotti nelle normative che ci riguardano così come dagli sviluppi della nostra vita associativa che si fa sempre più alta intensa impegnativa
I Comuni e l'ANCI hanno fatto in questi anni un salto di qualità ottenendo un Rating altissimo una grande credibilità verso l'estero
Se così non fosse stato diciamolo con franchezza non avremmo mai vinto la rivoluzione per esempio dei segretari comunali e provinciali
Non avremmo potuto rivendicare ottenendo lo il governo di uno snodo fondamentale per gli enti locali il personale al quale eravamo da sempre incredibilmente estranea
Non avremmo neppure potuto sognare di vederci attribuire come associazione il potere di rappresentare ai tavoli negoziali quel particolare datore di lavoro che il Comune
A questo proposito voglio ricordare che nella bozza
Di
Nuovo contratto degli enti locali del lavoro dei lavoratori degli enti locali sono stati introdotti grazie a una nostra richiesta della quale l'arma si è fatta carico e voglio ringraziare il presidente che è qui presente
E il consigliere che ci rappresenta dottor Rocco sono stati introdotti principi come
Flessibilità e meritocrazia
Probabilmente c'è qualcosa da aggiustare da correggere ancora ulteriormente in particolare per quanto riguarda l'incidenza del nuovo contratto sui comuni
Noi chiederemo al governo ovviamente che l'intangibilità dei trasferimenti agli enti locali comporta anche che gli oneri del nuovo contratto siano previsti nei nuovi trasferimenti dello Stato
Ma voglio dire anche
Di guardare con attenzione a quello che comporta per i piccoli comuni per i piccoli comuni il nuovo contratto
Il nuovo accordo professionale
Naturalmente difendere l'unicità del modello municipale non vuol dire farlo fare indossare a tutti piccoli medi e grandi comuni la stessa taglia di abito
Pertanto chiediamo che in sede legislativa come in sede contrattuale si tenga conto
Che ciò che è giusto a Torino può non essere ad Alessandria
E ciò che è giusto ad Alessandria può non esserlo a Bergolo a un comune di settanta abitanti
In definitiva
Anche in un campo così delicato come quello dell'impiego pubblico i comuni hanno fatto da apripista
Evito in questo contesto di ritornare su alcune conquiste fondamentali ma già acquisite pensa alla conferenza stato città ma mille altre cose perché non ho nessuna voglia di autocompiacimento collettivo ma vorrei essere chiaro
Nessuno di noi pensa di avere dato ottenuto il massimo possibile
Sappiamo che ogni risultato ogni obiettivo conseguito innesca un meccanismo che può e deve essere messo continuamente appunto
E che ha bisogno di mediazioni e correzioni
I problemi non mancano né mancheranno e tuttavia tra la luna e il dito che la indica per favore non restiamo incerti su che cosa guarda
La nuova programmazione dice un passo della premessa di Carlo Azeglio Ciampi al primo rapporto sulle politiche per lo sviluppo del Mezzogiorno
La nuova programmazione concertata con le Autonomie locali e con le forze sociali
L'obiettivo e di coinvolgere la società civile nel processo decisionale dell'investimento pubblico di suscitare senso di responsabilità
Su questo tema dalla concertazione si sta grazie alla credibilità che abbiamo assunto
Giocando una partita molto importante
Care amiche e cari amici dell'Anci
In questa assemblea di Torino ha fatto il suo esordio
Un libro scritto da un giovane e apprezzato studioso Oscar Gaspari si intitola Italia dei municipi
In quel libro è raccontata la trama dei mille contatti politici e personali
Il cammino zeppo di ostacoli ma soprattutto la storia dell'idea forte che porto nel mille novecentouno a Parma alla nascita dalla nostra associazione
Chi c'era dietro quel proposito che fu coltivato con grande tenacia
C'erano sindaci di comuni piccoli e grandi del nord del centro del sud
C'erano amministratori locali politici nazionali di ogni orientamento
Conservatori cattolici liberali radicali socialisti repubblicani
C'erano personaggi che si chiamavano Bonomi pittore ma nell'Orlando Luigi Sturzo Gaetano Salvemini per ricordarne solo alcuni
A tutti noi che lamentiamo oggi le fatiche della vita amministrativa e di quell'associativa le pagine dell'Italia dei municipi si incaricano di ricordare come i comuni in quell'epoca fossero essenzialmente un problema
Da demandare ai prefetti e al ministero degli Interni quasi soltanto una questione di polizia di controllo di tutela
Appone appena pochi mesi prima della nascita dell'associazione sulla poltrona di presidente del Consiglio sedeva generare Luigi Pelloux
Perfino un antico quotidiano la Gazzetta di Parma si incaricò di sottolineare con questo apprezzamento il nostro primo congresso
E nata l'associazione delle mille Perathoner e Rocca cannucce
Ma non si fecero scoraggiare i nostri predecessori sindaci
Quali le quale fu l'idea di fondo l'esigenza che riporto a istituire lanci
Quella di mettere in rete una serie di strumenti e conoscenze tecniche e poi inevitabilmente anche di rapporti e posizioni politiche di mutualità reciproca nel senso più alto del termine
Per rivendicare al Governo centrale ai singoli interlocutori la fine di una tutela insopportabile la dignità e il diritto di un rapporto diretto e attento una legislazione mirata residenze dire della comunità
La fine di una concezione di sudditanza centro periferia
Lo sto tracciando un parallelismo tendenzioso con la condizione di oggi dei Comuni e dell'Ance soprattutto non penso che l'onorevole D'Alema possa essere perequato al generale Pelloux
Passi enormi sono stati fatti da allora soprattutto grazie
All'evoluzione culturale che segna affondo che rapporti odierni fra il livello di governo centrale e quelli territoriali
Non tutto è stato fatto ma neppure siamo all'anno zero
No non c'è parallelo con l'oggi
Ciò che resta intatto e il valore del concetto di rete vorrei dire di unitarietà che nacque a Parma in quel lontano mille novecento uno
Da qualche tempo
Nel dibattito politico e sui media si attribuisce ai sindaci o almeno una parte di essi
La suggestione di potere costituire un movimento politico autonomo addirittura un partito c'è chi discetta con sicurezza sui nomi sui simboli altri più concreti badano al nocciolo delle strategie e delle alleanze che andremo a fare
Resta ovviamente
Ferma la piena libertà la totale libertà di ogni singolo di fare le proprie scelte di appartenenza ci sono molti sindaci che appartengono a forze politiche esistenti
Del centro della sinistra della destra della lega di ogni parte ed è pienamente legittimo che questo avvenga
Così come pienamente legittimo
E chi non si ritiene soddisfatto dell'attuale condizione politica di pensare di dar vita a movimenti
A nove delegazioni se quelle esistenti non gli piacciono
Ma vorrei dare a tutti quanti all'interno su tutto all'esterno una notizia
Il partito dei sindaci quello di tutti i sindaci quello che difende l'interesse dei Comuni e dei cittadini che non guarda con pregiudizio a nessuno
Ma che non fa sconti
Pronto a scendere a patti con chi è disposto ad aiutarci ma anche a dichiarare guerra a chi vuole rendere più difficile il nostro compito ebbene ecco la notizia questo partito già costituito
Esso e ben radicato e attivo sul territorio ha una struttura centrale a venti sedi regionali ci sono centinaia di quadri che vi lavorano oggigiorno sottraendo un po'di tempo alle prove cita mai investendo
E lavora a ritmo pieno e si avvale di ottime professionalità si prepara a iniziative e ha compiti molto ambiziosi anche un nome ed è l'Associazione nazionale dei comuni italiani siamo già in tanti ma c'è posto per chi si vuole iscrivere
A questo
A questa associazione e affidato un processo nuovo importante
Completare il processo di riforma interno guardate abbiamo guadagnato credibilità visibilità forza contrattuale
Ma detto con grande franchezza
Dobbiamo adesso come è necessario fare i robusti dire la struttura anzitutto a livello regionale a livello locale e a livello centrale migliorare dalla Tarallo sta capacità organizzativa per renderla effettivamente compatibile con tutto questo
Altrimenti rischieremmo di essere in qualche modo soffocati da un peso che c'è stato affidato e per il quale non riusciamo realizzarci in modo adeguato
Penso quindi
A una modifica radicale dello statuto dell'ANCI
Abbiamo ancora un anno di fronte a noi
Prima della congresso che si terrà alla fine dell'anno prossimo in cui saranno eletti i nuovi organi dell'Aci
E io vorrei sgomberare se fosse possibile quel congresso
Delle polemiche che normalmente ci sono in occasione dello Statuto e penso che sia realmente necessaria
In primavera
Convocare un congresso straordinario per dotare l'ANCI di un nuovo statuto adeguato a questa responsabilità e a questo ruolo
Se gli organi del consiglio nazionale lo condivideranno andremo insieme in primavera a dettare le regole a stringere
Un progetto che consenta poi alla nuova Anci quella che sarà varata col Congresso dell'anno prossimo di marciare compasso più spedito
Cari amici
E non tanti sindaci
Notando il salto di qualità organizzativa mi sono venute in mente
Le immagini del congresso di tre anni fa di Sorrento quando lo diciamo poco fa con Simone con Di Cagno con con Francesca Calvo con gli altri amici
Quanto diversa
E la nostra vita associativa in appena tre anni quanto è bello entrare in un'assemblea come quella di oggi Accolti tutti insieme
Dalla fanfara né una brigata alpina
Ritrovarci discutere anche scontrarci come necessario che fare ma solo a vedere Movimento associativo vivo
Abbiamo iniziato un processo e abbiamo fatto veramente molta strada insieme
Noi rappresentiamo un patrimonio che è di grande rilevanza nel Paese
Presidente Mancino lei che è stato così vicino anche negli incarichi precedenti come ministro dell'interno lo voglio ricordare e poi come presidente del Senato sempre attentissimo alla tematica delle Autonomie
Lei che ha vissuto come pochi altri personaggi politici del nostro Paese intensamente direttamente a freschezza e l'importanza del mondo delle Autonomie
Sacchi presidente Mancino che noi siamo orgogliosi di rappresentare in questo Paese una delle realtà più vive e importanti del sistema Italia
E mi viene in mente
Nel salutarla ringraziarla e salutarvi e ringraziarvi per la pazienza che avete avuto ascoltando questa lunga relazione mi vengono in mente
Due righe di un grande
Scrittore italiano che oltre settecento cinquanta anni fa
In un libro che si chiamava il tesoretto
Mi riferisco a Brunetto Latini così diceva nella sua Toscana
Ognun me che al mondo bene nasce primariamente al padre
E ai parenti
E poi al suo comune noi siamo gli eredi di questa grande tradizione del nostro Paese
Grazie al presidente chi ha sviluppato la relazione
Che si addice ad una grande associazione moderna democratica plurale quale
L'associazione che unisce gli otto il più mila comuni
Italiani adesso la parola per concludere la nostra seduta inaugurale e di nuovo lo ringrazio a nome di tutti voi per la cortesia
La grande correttezza istituzionale che lo ha spinto ad essere qui e quindi il segno di amicizia che ci ha dato in giornate così complesse per la vita nazionale
Do la parola Presidente del Senato della Repubblica Nicola Mancino
Rivolgo un saluto cordiale
Al Presidente della associazione dei comuni d'Italia al sindaco Rutelli
Al Presidente
Della Giunta regionale del Piemonte né alle autorità presenti
Al sindaco
Di Torino con voi tutti
Amministratori di comuni
Piccoli medi medio-grandi
Grandi
E
Nel porgervi il saluto affrontò qualche problematica
Tenendo conto che
Al centro
Della attenzione politica oggi abbiamo
Un problema che ritorna a livello di responsabilità di governo
Ed è anche un bene
Ma che ha caratterizzato
Un dibattito approfondito
Divergenze e convergenze
Sul tema delle riforme
Costituzionali istituzionale
Sono stato anche quando
Si è recitato il De profundis
Nei confronti della commissione bicamerale un sostenitore convinto della
Opportunità di una ripresa del del confronto
E oggi possiamo anche dire che
Avendo perduto quella Bicamerale
Il suo presidente
E avendo il paese
Un governo a presidenza del Consiglio nella persona
Dello stesso parlamentare che ha presieduto la commissione bicamerale c'è un elemento di speranza
Che il processo
Ossa continuare
E e Possa andare anche aldilà
Delle posizioni di maggioranza e di opposizione che si registrano inevitabilmente si registrano nel rapporto Governo Parlamento
Un ministro
Per le riforme istituzionali come il presidente Amato
è un ministro che incoraggia tutti coloro i quali sono convinti della inevitabilità della ripresa di un confronto incoraggia la speranza
Perciò io sono convinto che questo è un punto positivo
Che
Pur non facendo riprendere a quella Commissione
Una vitalità nuova
Tuttavia può consentire
Di mettere a frutto esperienze
Di lunga data
Da parte del governo delle forze politiche dei gruppi parlamentari e delle e del Parlamento
Credo che sarà difficile
Lavorare al livello di responsabilità di governo senza tener conto dei del grado di maturazione che c'è nella società civile sul tema delle riforme
Costituzionale
E poi che il processo come diceva il presidente Bianco che io saluto
Affettuosamente
A Costituzione invariata il processo
Di avvicinamento del potere alle comunità locali e avvenuto e deve essere completato possiamo anche
Sperare che la sensibilità delle forze politiche sotto la spinta degli amministratori locali
Posso a realizzare quelle risultato che nell'auspicio
Dell'agente che comprende
Che la velocità dell'economia senza essere accompagnata dalla velocità dei processi politici
Un bastone fra le ruote
Per il cammino che il nostro Paese deve intraprendere a livello
Europeo
Certo io
Sono convinto che
Difficilmente
Le realtà locali potranno
Realizzare il massimo di autonomia sei al massimo di autonomia istituzionale non si accompagna a quella autonomia delle risorse finanziarie
Senza delle quali anche grandi poteri possono diventare un grosso rischio ai fini dello sviluppo delle comunità locali
è questo il tema più difficile
Perché se da una parte c'è una esigenza a mio avviso giustamente contrastata
Della tesoreria unica dall'altra c'è una posizione
Di difesa anch'essa contrastata
Del di un sistema fiscale qui finisce con l'essere in gran parte ancora centralista e detti centralista
E noi abbiamo durante
Questi anni un po'perché convinti
Un po'perché
Dovevamo
Avvicinare al consenso degli schieramenti e una forza che se ne distaccava abbiamo parlato più volte di federalismo
Anche il federalismo fiscale
è un problema che è rimasto a metà strada
Fra una intuizione corretta
E una esigenza dal schieramento da parte delle delle forze politiche
Se non c'è una riforma del sistema fiscale
Capace di dare ampi poteri
Di autonomia alle realtà periferiche in Regioni Province e comuni
Noi difficilmente possiamo vive di completare un disegno riformatore
Che lascia allo Stato le sole competenze che attengono alla sovranità dello Stato e tutto il resto venga trasferito alle regioni ai comuni alle alle Province
E questo è un problema che voi vi trovate anche di da dinanzi col primo gennaio del mille novecentonovantanove
Ci sono polemiche fra la gente
Sulla insopportabilità del carico fiscale complessivo
E se si aggiunge qualcosa in più
In omaggio al principio dell'autonomia senza togliere qualcosa di sostanziale al principio del
Della centralità del Fisco nel sistema tributario italiano noi non abbiamo affrontato una riforma seria dobbiamo lavorare perché questa riforma venga venga realizzata
Ecco come
A mio avviso diventerà inevitabile
La ripresa del confronto
Io sento anche dire
Che forse questa legislatura in condizione soltanto di modificare la legge elettorale
Ma per
Quanto riguarda
Il rapporto governo Parlamento stabilità del governo
Sento però anche profondamente dentro di me
Una reiezione di un minimalismo istituzionale
Che sarebbe mal sopportato da parte delle realtà soprattutto comunali
Ecco come accanto a una giusta legge elettorale
Si ripresenta di nuovo tutto intero il problema
Della stabilità del sistema politico
E del
Della spoliazione consentitemi la parola delle competenze centrali in direzione delle realtà periferiche
Io
Comprendo che quando un disegno complessivo viene portato all'esame del Parlamento
Anche questioni che possono sembrare minimali
Sono affidate al dibattito dell'alula
Però sono rimasto molto negativamente
Impressionato
Quando nella divisione dei poteri fra centro e periferia sia lasciato al Parlamento una legislazione non di Indirizzo
Ma di interesse nazionale nelle materie pura assegnate alla competenza delle regioni dei comuni e del e delle Province
Dodici troveremo nelle stesse condizioni vorrei dirlo al presidente Bianco ci troveremo nelle stesse condizioni secondo cui ognuno di noi proprietario di una funzione disconosce al problema al vicino di essere titolare di ben altra
Ben altre funzioni la storia del nostro Paese la storia delle Autonomie la realizzazione
Delle regioni e piena
Di riconoscimento dello spazio da assegnare alle realtà periferiche però è anche piena la pagina di parlamenti che si sono riappropriati delle funzioni che sono
State trasferite anche in materia organica a favore delle regioni e con la legge centoquarantadue anche a favore di comuni comune di province questa a mio avviso è la battaglia
Effettiva che bisogna
Combattere e in un rapporto molto corretto collaborativo tra le realtà degli enti locali e la realtà del parlamento nazionale sapendo che noi
Dovendo fare i conti con la moneta unica il vincolo per la Banca centrale europea
Qualcosa in termini di autonomia perdiamo sia come sistema complessivo dal punto di vista istituzionale sia come sistema sistema delle Autonomie
E dal primo gennaio del mille e novecento novantanove noi cominceremo a a percepire
Diciamo il significato del vincolo europeo l'Europa è stato un grande traguardo voluto dalla stragrande maggioranza degli italiani però l'entrata nella moneta unica
E anche l'inizio di un forte vincolo dal punto di vista dell'abbattimento della della inflazione del risanamento dei dei conti pubblici e quindi dall'abbattimento del debito pubblico complessivo che al centro oggi nell'esame
Delle forze politiche del e del Governo del governo del paese
Il mio augurio è che si riprenda allora questi sta riflessione sul piano generale
Sapendo che non si può dare con una mano e togliere con l'altra contemporaneamente sapendo che le Riserve vere
Di legislazione nazionale possono incidere sulla qualità effettiva dell'autonomia in testa ai comuni alle province e alle regioni
Questo
Io desidero dire
A un'assemblea così
Folta vende partecipata
E vorrei dare per quanto possibile di un presidente di Assemblea
Può di tanto in tanto esprimere un indirizzo non vincola nelle maggioranze che di volta in volta si realizzano sul piano parlamentare e meno che mai il Governo nel corretto rapporto tra governo governo e Parlamento
Però
Poi che il tema delle riforme deve necessariamente con poi rivolgere il ruolo delle assemblee legislative
Ecco non non credo che sia un di più
La riflessione del presidente di una Assemblea parlamentare quando poca temi che sono strettamente collegati alla qualità della nostra della nostra democrazia
Io so che
Un Paese come il nostro
E ha fatto bene il presidente Bianco a sottolinearlo mi dispiace di non avere potuto sentire
L'intervento del presidente della Giunta regionale Guardiola anche chiesto scusa personalmente sono arrivato per quanto era mi era possibile soltanto dopo che sono state definite almeno alcune questioni che riguardano l'assetto del
Del Governo al livello a livello di ministri sono arrivato con un po'con un po'di di ritardo ma il presidente bianco sottolineava la positività del pluralismo esistente all'interno del nostro paese io qualche volta mi trovo a discutere andando
In altri Paesi mettendo a disposizione nei comuni esperienze mi trovo a discutere della proliferazione degli enti locali
E della osservazione
Che la Francia è stata capace di ridurre profondamente che la Germania è stata capace anch'essa di ridurre
Però io solo della convincimento che nel nostro Paese stessi gli ottomila comuni rappresentano la sostanza stessa della nostra democrazia e non possiamo ridurli
Attraverso decreti centralistici o attraverso iniziative che poi che tu poi si scontrano sulle realtà come sul le realtà locali sono convinto
Che c'è bisogno proprio di questa partecipazione del resto anche la centoquarantadue ha dato un indirizzo di carattere generale ma fino ad oggi non credo che possiamo andare al di là di qualche decina
Esempi di comuni che si sono tra di loro raggruppati per farne una sola entità
Ci possiamo arrestare
Bisogna discutere di questo problema sapendo che il problema c'è soprattutto della
Così della molteplicità dei piccolissimi comuni ma non è un problema di decretazione
è un problema di largo con un consenso che bisogna cogliere sul piano di un rapporto corretto e leale fra Comune comune fra popolazione popolazione popolo e popolazione
Vorrei affrontare un secondo un secondo argomento che riguarda soprattutto il profilo del nostro sistema politico
Io non credo
E ha fatto bene anche a dare una risposta
In termini
Razionali del presidente Brebbia anch'io non credo
Che possono esistere partiti di sindaci
Credo però che il sistema politico italiano ha subito un forte ridimensionamento
Proprio in forza della elezione diretta dei sindaci che è un bene irrinunciabile al livello delle confronto politico istituzionale
Il sindaco ha una sua autorevolezza rispondo risponde rispetto alla popolazione risponde anche al consiglio comunale
Si tratta rispetto ad alcune
Diciamo distorsioni di realizzare un per una più corretta partecipazione delle assemblee consiliari che sembrano un po'frustrate Rispetto
Ad antiche competenze che non possono essere riprodotte naturalmente
Questo è un problema che quando si affronterà il tema di un adeguamento delle sistema dei poteri locali è un tema presente
Perché se è vero che anche recentemente abbiamo discusso se è un governo dimissionario Pogba al Parlamento cioè sfiduciato dal Parlamento possa portare gli automaticamente alle elezioni anticipate io anche risposto
Che questo sistema può esistere per i Comuni
Un sindaco che che che abbandonerà un sindaco che si dimette porta alle elezioni
Generali tutto intero il consiglio comunale
Maroni non abbiamo questa norma che dovrebbe essere norma costituzionale per quanto riguarda il governo del Paese
La centralità del Parlamento è ancora essenziale dico essenziale ai fini della conservazione della nostra democrazia
E il Parlamento pur registrare come abbiamo il presidente Violante di io ho sottolineato in una dichiarazione il Parlamento è finisce con l'essere arbitro della vittoria la morte non solo dei governi ma del Parlamento spesso soltanto quando ci si trova di fronte alla impossibilità
Di dare vita a un nuovo governo ci può essere un intervento del capo dello Stato di diciamo di
Scioglimento anticipato delle Camere di ricorso al corpo elettorale però sul piano locale
Una stabilità è stata realizzata grazie ad una legge elettorale che si può perfezionare ma che comunque non può
Otto care il rapporto diretto fra il sindaco eletto e la popolazione amministrata questo è un problema che a mio avviso
Non può essere toccato semmai può essere preso ad esempio in considerazione di una riforma del sistema politico più generale nel rapporto fra il governo e il parlamento il paese che ha espresso
La maggioranza di del di governo
Una terza considerazione
Ma svolta in ordine
Alle problema della stabilità dei quadri dei quadri politici
Io sono convinto che è un bene che si sia dato vita
Al governo che deve ancora avere la fiducia del Parlamento ma io ho lavorato per la stabilità dell'esecutivo perché questo Paese ma lo so porterebbe
Dopo aver percepito i vantaggi della stabilità di quasi due anni e mezzo di Governo Prodi una fibrillazione o l'inizio di fibrillazione che mette in forse
Quel rapporto che esiste e che continua a esistere fra il corpo elettorale
Che si è espresso il ventuno aprile il Parlamento e le potenzialità del parlamento nella espressione nell'espressione degli degli esecutivi
La stabilità è un bene
Che si percepisce soltanto andando all'estero
Quando cioè
Il Presidente del Consiglio
è la stessa persona il Ministro degli degli estere la stessa persona il ministro del Tesoro e la stessa persona capita nei rapporti ormai frequenti al livello di Unione europea ma anche a livello di Parlamento europeo quando ci si incontra col ministro dell'Interno con lo stesso ministro dell'interno con le con il ministro ministro del Tesoro il ministro della Giustizia ci sono problematiche comuni che interessano i Paesi che fanno parte dell'Unione Europea noi
Eravamo immaginati come il Paese incapace di dare stabilità
Certo qualcosa si è modificato recentemente in occasione di questa crisi ma io non voglio discutere di queste questioni si è modificato anche sostanzialmente
Ma se il Parlamento è in condizione
Di dare fiducia a un governo si può essere della stessa area politica o di un'aria politica diversa un bene che non può essere oggetto di diciamo negoziazione è quello della della stabilità
Ecco perché credo che noi nel confronto parlamentare
Se ci spingiamo di problemi un po'più avanti di quanto non sia capitato nell'ultima esperienza governativa in tema di riforme
Probabilmente possiamo avvicinare anche le differenze io non credo
Che forze politiche siano così convinte
Di non potere mai raggiungere il traguardo della vittoria politica alle elezioni politiche generali e quindi abbiano la sensazione di non poter governare le forze politiche hanno il diritto di sperare
E hanno il dovere di esercitarsi nel confronto parlamentare per far valere le loro posizioni rispetto a un giudizio più generale che viene dato dalla pubblica opinione e dal e dal corpo elettorale ma se questo è le regole non sono a vantaggio delle maggioranze pro tempore le regole solo a vantaggio del Paese
Sì perché sono regole di carattere generale che valgono sia quando si è all'opposizione sia quando si è al governo
Io voglio esprimere a questa Assemblea l'augurio che posso approfondire temi che sono anche
Di immediata attualità
Il tema della finanziaria di eventuali correzioni della legge finanziaria sapendo che molto tempo è passato e quindi il Parlamento non è stato in condizione di potere riflettere sull'impianto della legge finanziaria ma se il governo
La fa propria e la difende noi abbiamo interesse di altri provare al più presto la legge la legge finanziaria che dove deve realizzare due obiettivi
Uno
Di carattere
Europeo dare la prova che il nostro Paese continua sulla strada del risanamento e della stabilità
L'altro che affronta problemi notevoli che sono sul tappeto del confronto politico generale con un'attenzione particolare nei confronti del problema
Del lavoro e della occupazione tema del lavoro e della occupazione è stato al centro
Del confronto politico anche aspro e una parte della maggioranza si è dissociata non ritenendo che il tema
Fosse stato sufficientemente approfondito e proposto sul piano sul piano parlamentare ma il tema cioè
E c'è e naturalmente con tutte le implicazioni
Tant'è che un sindaco di trincea come di trincea
Il sindaco di Catania
Che deve tutti i giorni fare i conti con i problemi del lavoro e dell'occupazione il sindaco di Torino che si trova di fronte a molteplici problemi che riguardano l'ordine pubblico l'assetto interno il rapporto corretto con i cittadini il sindaco di Roma che si trova a dovere fare i conti con una serie di problematiche anche collegate approssimi avvenimenti di natura universale io credo che un confronto serio sul piano della finanziaria
Si rende necessario speditamente approvarla da parte del Parlamento ma tentando anche di correggere secondo le giuste richieste quando giuste
Che vengono avanzate da parte del degli amministratori locali attraverso le gli organismi di ricca rappresentanza
Mio saluto e questo non non intendo scendere nel merito di alcune di alcune questioni io credo che nella relazione introduttiva del presidente bianco
è stata sottolineata una esigenza che quella di riprendere il volo il confronto col governo ma che è anche quello di riprendere il confronto con con il Parlamento
Se noi tra il mille novecentonovantanove scadenze notevoli e il Duemila possiamo
E guardare anche il profilo della spoliazione del potere al centro dell'attribuzione
Delle potere competenze e funzioni articolate fra Regioni Province e Comuni io credo che avremo fatto anche una parte notevole
Degli povere istituzionale il mille novecentonovantasei e chiudo è stata una elezione in cui tutti hanno sottolineato l'esigenza dell'adeguamento dell'ordinamento costituzionale
Non possiamo andare
Alle elezioni comunali generale alle elezioni regionali e poi alle elezioni politiche generali senza avete guardato a queste questioni il risolvendo le impositivo si può non essere d'accordo su alcune proposte
Ma bisogna predisporre il comportamento dei singoli parlamentari delle forze politiche dei gruppi parlamentari in direzione di o un riforma che io ritengo indilazionabile un dovere che noi compriamo nei confronti del Paese e possiamo anche presentarci
Con un biglietto da visita credibile
Altrimenti io non so dopo avere promesso le riforme non averle fatte
Chi è il capro espiatorio di tutto questo
E il Parlamento si deve cimentare io mi auguro che questo governo aprendo il confronto consenta alle forze di maggioranza e alle forze di opposizione
Di potere valutare proposte
Di potere convergere di potere anche divergere l'importante è che il Parlamento sia in condizione di affrontare non solo i temi istituzionali veri e propri ma anche temi costituzionali
Come la modifica sia pure in parte della carta costituzionale vi ringrazio
Fermi tutti un attimo di di cortesia ancora di attenzione rinnovo al presidente del Senato ringraziamento per il suo intervento vorrei anche dire a Nicola Mancino che il presidente e qui la Presidenza no anche molto apprezzato il fatto che egli abbia svolto il suo intervento
Completamente a braccio pur essendo l'intervento tutt'altro che
Irrilevante per molti profili istituzionale e politici
Vorrei dare alcune informazioni assemblea ma prima di tutte lettura
Credo che stiamo per concludere la prima semi giornata dei lavori anche un po'in anticipo
Vi prego di
Ascoltare
La lettura del messaggio che viene alla nostra assemblea dal capo dello Stato
La quindicesima assemblea dell'Anci
Il paese in comune è momento di qualificata riflessione sui problemi più urgenti quotidianamente affrontati dei pubblici amministratori quali l'occupazione lo sviluppo la viabilità la salute pubblica
La preziosa vicinanza con la collettività rende insostituibile il ruolo dei Comuni in funzione di raccordo tra i cittadini restituzione con un saluto molto cordiale a lei onorevole Presidente relatori a tutti i partecipanti
E con il più fervido augurio di buon lavoro Oscar Luigi Scalfaro
Vorrei dare alcune informazioni la seduta di domani inizierà alle ore nove vedo davanti a me e
Di colui che la presidenza Indaco Osvaldo Napoli che sarà puntualissimo
Ricordo che nelle vostre cartelle avete trovato dei
Cartoncini che consentono una volta compilati e presentati la iscrizione nei dibattiti che si articoleranno nelle tre nelle una due tre quattro sedute oltre a questa che sono in programma il tema ed domani con inizio alle nove con la prima comunicazione del direttore generale lance Fabio Melilli e poi via via le relazioni di Giuseppe Torchio Paolo Agostinacchio Walter vitali ed altri interventi
Prevede all'ordine del giorno il tema diritti e servizi dalla parte dei cittadini interverranno
Oltre che coloro che partecipa al dibattito sindaco di Roma il direttore della Caritas il presidente dell'Eurirs presso il presidente del Formez
Don Nunzio di alcune assemblee riunione impreviste questa sera alle ventuno all'hotel le meridiane gli amministratori del partito popolare do alle quattordici e la sala Madrid gli amministratori e di essere prescelto Walter lascia l'unica città di un governo di destra prevederebbe Mazza va bene per me paese sono tredici
Su quindici se non sbaglio qual qual è l'impatto qual è l'altro quanto è necessario
Comunque alle quattordici amministratori DS nella sala Madrid alle diciassette sempre a sala Madrid
Che qui è più coerente gli amministratori del Polo delle libertà
Alle diciotto
Non mi e spiega dove però Torchio l'assemblea dei piccoli comuni
In una sala ancora definire che sarà comunicata
A voi non ci non ci sono altri annunci ringrazio tutte ci vediamo domattina alle nove grazie