"Più Movimento. Più Ulivo" Scuola Quadri del Movimento per l'Ulivo 13-14 giugno, presso l'Istituto dell'Assunzione

Potrà essere qui fra un quarto d'ora intanto
Iniziamo comunque i lavori
Vorrei anche qualcuno del dell'ufficio in sala in modo tale da
Diamo inizio alla seconda scuola quadri del Movimento per l'Ulivo
Momento politico che stiamo vivendo renne ancora più interessante l'incontro studiato per proporsi
Come momento qualificato di studio sia per i temi affrontati sia per l'ottimo livello dei leader che partecipano a questa scuola quadri
Un caloroso buon lavoro anche da parte del presidente Prodi oggi assente perché invitato agli Stati generali di Milano
In questi giorni parleremo di federalismo e di pubblica amministrazione di legge elettorale di riformismo costituzionali
D Europa di scuola di giustizia di occupazione
Parleremo di programmi di contenuti come abbiamo sempre fatto dei nostri incontri perché pensiamo che uno dei primi compiti del movimento debba essere quello di riprendere questi temi cioè di essere stimolo impulso
Parleremo anche di forme e strumenti dell'agire politico di comunicazione politica di scelta dei candidati
E poi certo parleremo anche del movimento per l'Ulivo della sua storia del suo sviluppo del suo ruolo in questa fase politica
Siamo qui in tanti perché vogliamo far crescere quel patto con gli elettori che abbiamo stretto nel novantasei
Vorremmo insomma dare ai nostri appuntamenti un forte carattere politico operativo in un momento in cui il Paese si apre in cui nel Paese si apre una nuova stagione per il governo Prodi per la coalizione e anche per il movimento per l'Ulivo
Le ultime settimane ci hanno presentato una fase di evoluzione tra tentazioni di ritorno al passato
E l'inizio di un nuovo periodo che presenta forti potenzialità ma anche forti rischi di un ritorno alla instabilità
La decisione di Berlusconi di far saltare la Bicamerale è un atto grave
Che blocca un processo di rafforzamento della democrazia del maggioritario e del bipolarismo
Bene ha fatto a Romano Prodi a esprimere tutta la sua preoccupazione per questa decisione tutta dettata da logiche strumentali e di parte
Logiche che svelano tra l'altro anche la strumentalità con cui era stata effettuata la scelta del polo di aderire
Al processo riformatore
Bene ha fatto Prodi ad aggiungere alla sua preoccupazione la constatazione che il governo non può essere messo in alcun modo in discussione dallo stop sulle riforme
In questi due anni abbiamo sperimentato come la stabilità e la continuità del governo sia il bene più prezioso che abbiamo e la riforma più importante direi
Pensiamo che in alcun modo si può bloccare il cammino di modernizzazione che tutti gli italiani chiedono la questione adesso sapete ritorna in mano al Parlamento in primo luogo ai gruppi che fanno parte dell'Ulivo e al governo che ha già dimostrato il suo impegno in questa direzione sul fronte del lavoro del Mezzogiorno della scuola della formazione
Un impegno che sarebbe ostacolato interrotto da una fase di instabilità
Un secondo evento di questi giorni che merita del nostro approfondimento e la nostra riflessione sono i risultati elettorali della scorsa tornata amministrativa
Il giorno dopo il primo turno in una dichiarazione pubblica ho affermato che l'Ulivo aveva vinto dove si era presentato con un'immagine unità
Che aveva perso dove si era mostrato diviso rissoso legato a logiche antiche di spartizione
Dopo le ho fuori a delle elezioni di novembre con la vittoria nelle grandi città in molte troppe situazioni si è assistito ad un ritorno al passato
Si è creata l'illusione che il più fosse fatto che l'Ulivo fosse un'etichetta buona da tirare fuori solo al momento delle elezioni e non qualcosa da costruire giorno per giorno con pazienza con un lavoro serio sul territorio
I risultati del ballottaggio hanno confermato questa analisi mettendo in luce là dove i risultati sono stati negativi candidature sbagliate logore e non rappresentative delle realtà locali
Non vogliamo dare in nessun modo a queste consultazioni un valore nazionale
Non ce l'hanno
Ma dobbiamo dire che molte realtà quegli elettori che hanno cercato sulla scheda il marchio del governo Prodi non l'hanno trovato
Al suo posto hanno trovato personalismi divisioni assenza di strategia
La commissione enti locali dell'Ulivo aveva tentato di porre un freno a questa situazione
Ma nelle città i partiti hanno ripreso ad alzare la voce e a quel punto alcune sconfitte erano quasi annunciata
Come a novembre sapevamo che avremmo vinto le elezioni
Perché le candidature erano di buon livello
Così c'erano delle forti preoccupazioni per le ultime amministrative l'avevamo qualche modo già preventivato
Penso a Lucca Parma
E penso al contrario
Ahi serva mia dove l'Ulivo si presentava unito a Molfetta alle città del sud dove in molti avevano preventivato una sconfitta invece buone candidature alcune anche del movimento
è un comportamento unitario hanno permesso di portare a casa un risultato positivo
Un altro dato significativo e la partecipazione alle lezioni di molte liste che provengono dalla società civile
I partiti le hanno chiamate quasi con disprezzo liste fai da te
Ma in alcune situazioni sono più semplicemente liste nate attorno alla figura dei sindaci uscenti
Che hanno magari lavorato bene ma non sono stati ricandidati
In altre situazioni sono nate dall'esigenza di distinzione dagli accordi conservativi
La novità vera e che queste iniziative hanno tenuto un buon risultato prendendo spesso più volte più voti dei partitini anche quelli storici
Il che dimostra che c'è una domanda di politica che il vecchio modo di scegliere cari candidati di gestire le campagne elettorali non sono più in grado di intercettare
Per la stessa ragione un'altra rilevante fetta di elettorato di centro sinistra preferito rifugiarsi nell'astensionismo
Queste Little sono raggruppamenti di carattere locale
Ma va anche detto che spesso nascono nell'ambito del centro sinistra dell'Ulivo e che all'Ulivo chiedono anche un raccordo nazionale
Un luogo dove potersi confrontare dove poter discutere tra loro e contare nelle decisioni
Io credo e vi sottopongo anche la valutazione di questo che sto per dire
Credo che il movimento per l'Ulivo possa e debba diventare questa sede di confronto tra le liste civiche credo che dobbiamo attrezzarci in un'opera di monitoraggio di censimento di queste realtà
Dobbiamo discutere con i sindaci con i consiglieri comunali espressioni di queste liste senza sovrapposizioni rispettandone le sensibilità
Ma sapendo offrire come Movimento per l'Ulivo il valore aggiunto di un movimento che non è partito
Che non intende strumentalizzare queste iniziative ma farsene carico diventare comunque un interlocutore restituire il ruolo che avesse spetta
Massima autonomia ma anche Massimo collegamento dalla riuscita di questa operazione dipende molto del futuro del nostro movimento
Nella prossima riunione del Consiglio dei portavoce regionali presenterò una proposta di coordinamento nazionale delle liste civiche
Da qualche giorno Stefania Benatti regionale delle Marche
E l'onorevole Sergio rogna stanno verificando con il Viminale come di effettuare un censimento delle liste esistenti una prima opera di monitoraggio poi vedremo
Se il progetto può andare avanti dopo averne parlato con il consigliere portavoce regionali vedremo di contattare le liste prima sul territorio e poi favorire un incontro anche a livello nazionale con il presidente e con il movimento
Ora due parole sul futuro del movimento dicevo in apertura che si va aprendo una fase nuova anche per noi
è motivo di grande soddisfazione per noi assistere in queste settimane a una diffusa crescente voglia di Ulivo nel dibattito politico ma anche tra i non addetti ai lavori
Voglia di Ulivo per noi significa lavorare per la coalizione
Operare
Per mettere insieme per unire non per dividere
E questo l'abbiamo sempre fatto
Mentre il governo Prodi era impegnato nel compito di portare l'Italia Europa le forze politiche tentavano di riscrivere la seconda parte della Costituzione
Noi ci siamo assegnati un compito il compito di costruire l'Ulivo come soggetto politico dell'alternanza e del bipolarismo
Come casa comune di tutte le culture e di tutti i partiti presenti nella coalizione
Un compito che ci siamo assunti spesso in solitudine spesso nell'indifferenza di alcuni esponenti di partito
Magari gli stessi concedetemi un po'di polemica che il giorno dopo il fallimento della Bicamerale si sono affrettati a dichiarare che adesso era il momento di costruire comitati per l'Ulivo
Siamo contenti di questo ritrovato entusiasmo per il progetto dell'Ulivo ma questi ulivisti dell'ultima ora vorremmo anche dire
Sindaco
Dicevo siamo contenti di questo ritrovato entusiasmo per il progetto dell'Ulivo ma questi ulivisti dell'ultima ora vorremmo anche dire che non siamo all'anno zero
Che l'Ulivo è già da tempo una realtà
Che ha già da tempo messo in campo una strategia un Progetto che va rafforzato rilanciato ma certamente non azzerato
L'Ulivo non è una coperta che si tira da una parte all'altra a piacimento
Non è una parola vuota da Olid da utilizzare in modo trasformisti ecco
In questa vicenda vorrei dare atto al Partito Popolare
In particolare ai suoi dirigenti
Di aver tenuto un comportamento di grande lealtà di aver dato prova di fedeltà nei confronti del progetto dell'Ulivo
In questi giorni si sono addensati sui popolari le pressioni più grosse all'interno del sistema politico da parte di alcuni settori del mondo cattolico
Sul piano europeo con la triste vicenda dell'ingresso di Forza Italia nel Partito Popolare Europeo
Gli amici popolari stanno resistendo a queste pressioni
Mi pare ormai accettata l'idea che i cattolici democratici possano essere rappresentati solo all'interno di una collezione come l'Ulivo che non mortifica ma esalta le diverse identità
Grazie ai popolari
Costruire l'Ulivo dunque
è stato finalmente insediato il Comitato nazionale di coordinamento dell'Ulivo
Ne fanno parte al massimo livello gli eletti della coalizione e quindi i gruppi parlamentari di Camera Senato e Parlamento europeo i sindaci dell'Ulivo i presidenti di regione di provincia
Alle riunioni partecipa naturalmente anche il coordinatore nazionale del Movimento per l'Ulivo
All'interno di questo parlamentino che si è riunito per la prima volta il ventuno aprile anniversario della vittoria elettorale
è stato nominato un direttivo più ristretto
Per venire incontro a esigenze di maggiorenti agilità in movimento era presentato tranquille si tranquillizzi no quelle poche persone che erano andate subito in fibrillazione
Il movimento era presentato anche in questo organismo solo che quel giorno a darle la notizia sono stata io mi sembrava brutto dire quando il giornalista ha chiesto chi ne fa parte ho detto chi ne faceva parte non l'ha detto io fa era una questione credo di di eleganza forse poco capita oggi come oggi ma
Abbiamo per la prima volta nella storia italiana una coalizione di forze che non mortifica le singole identità presenti nella coalizione ma anzi li esalta dando
A ciascun partito ciascuna formazione politica la possibilità di crescere e di esprimersi
Al tempo stesso abbiamo una coalizione che lavora per parlare con un linguaggio comune che intende arrivare a a una radicale riforma verso un sistema politico autenticamente bipolare europeo
Il comitato di coordinamento rappresenta un primo passo in questa direzione
Un secondo passo sarà la costruzione di un gruppo di lavoro sui temi europei che su proposta del presidente Prodi avrà il compito di preparare le forme di partecipazione dell'Ulivo alle elezioni europee previste per il prossimo anno
Infine stiamo varando finalmente la Carta costituente dell'Ulivo regionale e nazionale
Che sarà definitivamente discussa nella prossima riunione del comitato di coordinamento la scorsa riunione lo presentata la prossima riunione la discuteremo
Per mettere anche a livello territoriale una struttura fa agile Freire agile scusate flessibile rappresentativa di tutte le identità presenti nell'Ulivo quindi una carta regionale
E una carta locale
Da questo processo deve proseguire sul territorio questo processo deve proseguire su tutto il territorio e non possiamo più affidarsi alle diplomazie tra le segreterie nazionali dei partiti
Settanta parlamentari con un documento uscito due giorni fa ci chiedono di rilanciare l'Ulivo a partire proprio dalla carta organizzativa
Ma il secondo punto è il nostro impegno sul territorio ricordiamolo
Dobbiamo recuperare il nostro carattere di movimento essere da stimolo anticipare le innovazioni e riprendere l'iniziativa politica
Walter Veltroni ne ha parlato in una recente intervista al Corriere della Sera noi ne abbiamo già discusso al consiglio nazionale di Bologna
La prima cosa da fare ed anzi un'organizzazione per collegio elettorale
Riprendere e pretendere un collegamento con i deputati eletti sotto il simbolo dell'Ulivo preparare le condizioni di un radicamento dell'Ulivo che dia una reale occasione di partecipazione alle prossime elezioni
Le primarie si costruiscono da qui i candidati piovuti dall'alto si cominciano a evitare da qui l'unico nasce qui da questa nuova organizzazione capillare su tutto il territorio nazionale
Credo che sia in questo momento il fronte più urgente di impegno per il movimento per l'Ulivo anche da un punto di vista organizzativo ma ne avremo tempo ne parleremo nei prossimi giorni
Il movimento per l'Ulivo è coinvolto da protagonista in tutte queste iniziative con una funzione di spinta e l'innovazione con il nostro scopo stile che non è quello della politica gridata o di chi intende occupare il primo posto sul palcoscenico ma con un forte senso di responsabilità con la certezza di contribuire a una nuova esaltante pagina di storia
Credo che tutti voi che siete qui condividete questo impegno grazie
Vi ringrazio diamo inizio a queste due giornate di lavoro lasciando la parola
Al sindaco di Roma Rutelli oggi invitato perché non solo perché il sindaco di Roma ma perché riconosciuto leader dell'Ulivo e anche un testimonial dell'Ulivo grazie Sindaco
Grazie da ringrazio
Debbo anche dire che puramente iniziato la la mattinata con altri impegni e non avendo avuto scontare tutta la tua relazione
Adesso mi mi darà Eminem gelo per intero
Tutto quello che ho sentito lo condivido in pieno
E sono anche contento darvi il saluto come sindaco sapete al sindaco capita di dare benvenuto a Roma nella città
Ai sommelier
E a riempire artisti Latini quelli che Gerardo Bianco ha una carta come latinista oppure alla sindacato di destra o magari al congresso del CCD
Oggi francamente sono molto contento di dare un saluto a questa riunione di coloro che rappresentano la mia parte nella politica italiana e coloro cui io assieme a voi penso di confidare speranze è un impegno
Comune quindi è un benvenuto
è un augurio di buon lavoro però e anche insomma una stretta di mano molto affettuosa coloro con cui insieme cerchiamo di condurre una battaglia utile e necessarie per l'Italia
E voglio dirvi che
Questa città che è una città difficile non solo perché tanti tantissimi problemi antichi assieme a tante risorse tante ricchezze
E a tanti difetti
Anche una città che ha dato molto e se vogliamo sorprendentemente alla nostra
Coalizione
Non solo a fine novantatré ma non ci dimentichiamo dopo lezione novantaquattro a Roma
Che è una città probabilmente più di destra
Che non di sinistra nel proprio impianto il più di centrodestra che di centrosinistra
Noi abbiamo vinto regolarmente le lezioni abbiamo vinto le elezioni regionali
Abbiamo vinto le elezioni comunali con questo grande risultato nel novembre scorso
Permettetemi di ricordare con una vera
Sofferenza con un vero dispiacere che abbiamo vinto con una coalizione di centrosinistra e Rifondazione anche le elezioni provinciali e purtroppo il presidente Giorgio Fregosi al quale rivolgo qui un pensiero né una memoria
è scomparso pochi giorni fa anche io penso non lo dico assolutamente danza retorica non bisogna mai dimenticare che ci sono nella nostra esperienza con i nostri amministratori tanti casi dedizione
Di fatica d'impegno
Che vedono delle persone mettere davvero in questione tante personalità in questione la salute
La famiglia la vita quotidiana
Fregosi Fregosi era presidente della Provincia di Roma è morto a sessanta anni io penso che in questo fatto ci sia un pochino una riflessione che si debba fare molti sono rimasti colpiti da da questo fatto così sorprendente l'inaspettato provvisione abbiamo vinto le elezioni
A tutti i livelli dal novantasei li avete sempre per un pelo
Salvo alcune ultime comunali
L'ha vinto per poche migliaia di voti alle regionali
Le provinciali pensare al primo turno provinciale la la destra ridato al quarantanove virgola due per cento
Quel perse al ballottaggio
E abbiamo vinto le politiche e non bisogna dimenticare che se l'Ulivo ha una maggioranza oggi alla Camera risicata ce l'ha perché qui siamo passati da due seggi a venti così come in altre città io penso Torino Napoli hanno porte fatto uno uno split diciamo piuttosto spettacolare ma non ce lo dimentichiamo mai uno splitter che si è giocato sul filo di duecento trecento cinquecento voti al collegio e così come noi rimanemmo sorpresi di essere stati travolti io fui eletto sindaco a fine novantatré
E vincemmo con fatica ricordate bene durezze quella battaglia e appena quattro mesi dopo diciamo cinquantatré quarantasette inizi confini appena quattro mesi dopo ci fu una valanga di Berlusconi che vinse in questa città come molte altre parti d'Italia vinse largamente in tutti i collegi indipendentemente dalla natura dei candidati
Diciamo scherzando in qualche caso avrebbero vinto anche se avessero cambiato un paracarro perché perché
Quando c'è un'onda politica e quella fu costruita molto bene non dobbiamo ricordarcelo perché fu una campagna compiuta con grande abilità
Poi per fortuna
Per sfortuna anche l'Italia indubbiamente la prova di quel Governo fu pessima fu disastrosa non solo la contraddizione tra la lega e i suoi alleati
Ma la qualità di governo si dimostrò tanto inadeguata e giudizio al Paese è cambiato e questo ci ha consentito con una candidatura seria
Sobria
Legata al buongoverno come è stata quella che abbiamo presentato novantasei con la chiara indicazione della premiership di Prodi
Di vincere azione di spostare ecco se posso dire in ciascuno dei collegi quei mille voti o due mila che erano andati dall'altra parte cinque mila di fare di farli ritornare perché non dimentichiamo mai in un sistema maggioritario la battaglia si vince spostando incerti e quella grande parte di per Direttorato non politicizzato
Che oggi
Io posso dire la maggioranza probabilmente sì dobbiamo riflettere su questo un'evoluzione importante del sistema politico-elettorale e sociale che avere indicazioni negative
Non solo positivi
è stato negli Stati Uniti pochi giorni fa fa meditare il fatto che Clinton sia stato eletto la prima volta con il voto del ventuno per cento gli americani
E che posso dirvi il sindaco di New York che sindaco ha stravinto le elezioni stato letto con numero irrisorio di votanti effettivi nascita di otto milioni di abitanti e questo ci sono due elementi la legge il primo e che da una parte gli elettori di delle fasce sociali più deboli
Sì auto scrutano perché si vedono esclusi e dicono tanto chi vince è uguale
Dall'altra un'altra parte importante d'elettorato è questa una dinamica democratica se vogliamo di consenso generico e di distanza dalla politica affermano anche qui chi vince uguale
Che vincano i repubblicani coi democratici in fondo mi sento tutelato né i principali valori diciamo di di costituenti della nostra del nostro vivere posso sentire comune
E questo è un tipo di problema che novità nel mio viso dobbiamo conoscere per contrastarlo non per difende il fatto che in Italia Marina abbiamo ancora una elettorato all'ottanta per cento
Come avveniva fino a pochi anni fa al novanta per cento
Perché fisiologico che un sistema e si assesta in un bipolarismo sanno non traumatico è un sistema di mobilità meno la la la totalità degli elettori
Però dobbiamo stare attentissimi a quello che è avvenuto nelle ultime elezioni del delle ultime elezioni il segno a mio avviso più autenticamente negativo
E il fatto che si è votato poco più del cinquanta per cento
Abbiamo fatto tante analisi su queste ultime elezioni ma quest'ultima tornata ma io penso veramente che il dato più critico e più negativo su cui dobbiamo riflettere
E tanta gente si è rimasta a casa e in questo ci sia un calo di motivazione di convenzioni di riconoscersi meno cioè in quello che sta avvenendo alla fine più una diatriba dei partiti è più una diatriba persino le elezioni amministrative che sono quelle più motivano cittadino che mi fa male deve scegliere in qualche succo deve puntare su qualcosa che gli rimane molto
Vicino che gli rimane molto concreto non sono riuscite a motivare
La una gran parte una buona parte di elettori è una riflessione importante sulla quale importante anche dire
Anche l'Ulivo sono messe avrebbe fare promotore accorpiamo di più i turni elettorali per limitare adesso in queste settimane si voti tutte le domeniche da qualche parte un piccolo elettroshock domeniche prima seconda otto così voto sulla pace un tumore suppletive poi ci sono primo turno e siciliane procione comune
E una cosa e l'energia e del Friuli è una cosa
Pazzesca che indiscutibilmente contribuisce a anche a quell'effetto però non trascuriamo di quell'effetto le motivazioni politiche
Quindi io nel dargli il benvenuto e
Nel ringraziarvi per l'invito che mi avete rivolto moltissimo ma anche nel dirvi
Buon lavoro vorrei dire ancora una una parola su quello che penso tanto credo che la circostanza ce lo consente a proposito dell'orizzonte politico dell'Ulivo
Io penso e qualche volta e in politica leve semplici appaiano meno attraenti meno attrattive e alla fine quindi attirino anche meno meno attenzione
Alcuni che sono qui sanno come la penso che la penso così da un certo numero di anni
E la mia opinione e che noi dobbiamo allo stesso tempo rafforzare le formazioni politiche dell'Ulivo Ria aggregandola
In prospettiva non credo sia pensabile ma continuiamo andare avanti con dodici tredici quattordici formazioni e stanno sotto questo simbolo dobbiamo andare no presentare agli italiani una necessarie creazione in cui ci sia fondamentalmente la sinistra democratica e un centro democratico rinnovato
Che siano i punti di riferimento fondamentali di questa aggregazione ma che allo stesso tempo
Occorre rendere più forte come soggettivamente più forte la coalizione per cui questo lavoro che volete fatto spesso sotto sottotraccia molto
Discretamente come tu hai detto però anche non è certo mistero insomma in modo abbastanza osteggiato e non troppo considerato è particolarmente importante perché le cose non sono contraddittorie cioè avere dei partiti
I quali si rinnovi no e superino le vecchie contraddizione ed io penso che me le ultime elezioni comunali domenica passata siano andate male nelle città maggiori soprattutto e poi nei piccoli centri si è dove il rapporto è più diretto più immediato con il sindaco di Cannes e con i candidati
Questo elemento diciamo che i vecchi risultando stati sostanzialmente conferma
Ma nelle città più grandi c'è stato indubbiamente una sconfitta del centrosinistra
E perché c'è stata una sconfitta a mio avviso perché sono coincisa le due cose
Non si è puntato sul nuovo che ci ha fatto vincere in questi anni abbastanza
Quindi si è puntato in molti casi su candidati a sindaco
Che erano più l'espressione di un'alchimia dei partiti
Che di una capacità di risposta all'aspettativa dei cittadini
Dimenticando che questo è stato un valore aggiunto reale per vincere
è un fatto tanto scontato non è una rivendicazione
Sciocca orgogliosa di e e la realtà questi anni dove siamo riusciti in città dove se va bene prendiamo quaranta per cento a superare il sessanta andare al settanta il caso di Catania che sbalorditivo nascita nel quale si è vinto con il centrosinistra a sessantaquattro sono sbaglio sessantatré per cento al primo turno con Enzo Bianco
E si è votato per le provinciali
Poche settimane dopo
E si è vinto si è se se ci si è fermati al trentotto trentanove Exxon cambia degli elettori no cambiata l'offerta politica è cambiata la credibilità se posso dire non perché il Presidente che è una brevissima Blesio candidato fosse
In quel caso inadeguato la Provincia o perché si è vista ancora volta anziché una squadra unita
Attorno ad un candidato che rappresenti tutti si è vista ancora una volta la frammentazione di formazioni che era o più preoccupate di segnalare le proprie differenze interne che non deve dire non siamo qui per servire i cittadini insieme scegliamo un rappresentante democraticamente chi deve governare questa comunità
Ma siamo una squadra facciamo un gioco di squadra
Quindi non si è puntato sul nuovo che ha dato la vittoria questa esperienza locali e nazionali
Come dicevo prima il differenziale tra vittoria Berlusconi novantaquattro rettore Prodi novantasei è stato lo svelare Azzi dell'inganno televisivo diciamo così
Nel novantaquattro
D'altra parte il manifestarsi di un modo serio concreto operoso affidabile
E governare il Paese rispondendo a bisogni a utenti c'è anche un'aspettativa di rinnovamento ad una speranza vera di cambiamento quindi
Io penso che è mancato il puntare sul nuovo che ci ha caratterizzato il ci deve caratterizzare e si è perso perché c'era un molti guasti Del Vecchio che son tornati a carica
Troppi troppe e divisioni troppe conflittualità troppi personalismi troppa incapacità di alcune forze politiche di rimettersi
Davvero al servizio dalla coalizione piuttosto che a sottolineare le differenze dicevo gli uni degli altri allora
Se è vero che settimane alcuni commenti ho letto ritrovo molto singolari e cioè che si è si Happens spuntato da ad accusare il Governo per per questo risultato
Badate
Questo governo bisogna ce lo teniamo stretto
Che lo spingiamo a fare meglio com'è evidente che sia che spingiamo i partiti naturalmente a fare il loro compito che questo è un governo di coalizione quindi sostenuto e forze politiche hanno tutte la loro dignità maschi dando più positivo le forze politiche a dare un contributo veramente di innovazione legato ai problemi del nostro Paese i problemi da affrontare e risolvere il governo
La disoccupazione Mezzogiorno l'Info la trasformazione infrastrutturale
Dell'Italia l'ambiente
I temi delle città ecco su queste ed altre sfide fondamentali dell'innovazione
Si costruisce il consenso i partiti debbono dare il loro contributo
Per dialogare con la società piuttosto che per mettere i paletti dei loro rispettivi rapporti veri conquistarsi uno spazio nella società sapendo che ne ha solo da oggi noi vinciamo innanzitutto con il buongoverno
E con un governo che affronta e risolve i problemi della nazione quindi
è sbagliato a mio avviso accusare il Governo sbagliato ironizzare sull'Ulivo e la sua sua consistenza o inconsistenza noi dobbiamo averi all'orizzonte e concludo
Lo sappiamo insomma Medea e queste forse l'idea che accomuna molti di noi è chiaro che nel prospettiva ma dobbiamo rinnovare e rafforzare i partiti che si sono possibilmente le aggregando
Ria creando decisamente alcune alcune delle componenti troppo spazio
Dobbiamo avere una coalizione comincia a funzionare e quindi l'Ulivo che funzioni che sia che abbia un coordinamento che affronta i problemi anche politici legislativi di merito che pare alla riforma elettorale
Come Ulivo se è possibile che affronta i grandi temi la partecipazione della formazione delle liste i candidati come si scelgono quanto sono rappresentativi affrontare questi argomenti a viso aperto con serenità senza un rivendicazionismo sciocco
Però con spirito costruttivo e positivo contribuire ai temi programmatici questo l'Ulivo può e deve farlo assai utilmente eccome
Appunto oggi raggruppamento di tutti ma anche come forza
Che soggettivamente spinge in avanti il nostro lavoro collettivo
In prospettiva a mio avviso ne abbiamo una una nuova formazione
Partito democratico vedremo però di sicuro siccome si come si chiamerà vedremo però di sicuro ci vuole del tempo per arrivarci non ci arriveremo mai se non avere un forte Ulivo
Cioè non arriveremo mai ad avere anche in Italia una risposta in cui ci saranno poi tante componenti tante corrente ideale di pensiero ha fondamentalmente adottare il filone innovativo che oggi vediamo vincere sulla sponda atlantica
In Inghilterra negli Stati Uniti questa vede naturalmente
Non è difficile che ci arriveremo mai ci vorranno quanti anni e non lo so però non solo arriveremo a questo ma vedremo andare in frantumi le nostre coalizioni se l'Ulivo non sarà una sede autentica di confronto di nutrimento e di crescita
Collettiva comunitaria ecco perché se nel tempo ci vuole
Non lo dobbiamo Pepe
Ecco perché io penso che tanti dei sindaci eletti con questa coalizione conservano alimentano le proprie convinzioni
Sapendo che senza una crescita di un significato comune non soltanto non andiamo avanti ma torneremo rapidamente indietro ad una nuova frammentazione
Ecco perché io sono riconoscente dopo che vi riunite oggi qua che lavorate e come avete visto non vi ho dato solo un saluto sindaco anche perché non era l'assemblea dei sommelier né degli EP graffiti
Ma era laringeo pone dei quadri e dei militanti che ci credono
Che questo cammino lo si debba continuare ci sono sicuramente sensibilità diverse tra di noi ma c'è un'idea comune l'Italia si vince per governa in Italia si vince per governare
Si può anche fare opposizione Seat e si può stare benissimo l'opposizione oggi ne abbiamo vinto abbiamo il dovere di governare bene
E voi che siete qui siete i testimoni e protagonisti assieme a tante altre persone della volontà di tenere unita questa coalizione
E quindi di spingerla verso nuove conquiste nuovi successi e non verso delusioni quindi io vi chiedo molta serenità
Nessun acrimonia nessuna sottolineatura Ras spara verso le forze politiche vivano travagli e loro problemi ma una grande spinta perché se le forze politiche penso di tornare indietro
Non c'è non c'è strada non c'è sentiero debbono andare avanti e solo un Ulivo più forte può spingerle ad andare avanti
è arrivato l'onorevole Franco Monaco che invito a salire in rappresentanza dei nostri parlamentari ha bisogno di un incoraggiamento non muore mai
Bene adesso è passo il microfono al nostro Giovanni Procacci
Scusate ho sbagliato primo errore della giornata è passiamo il microfono invito a salire il l'amministratore del Movimento per l'Ulivo giapponese che qui a Roma e viene a portarci un saluto a nome dei comitati dell'Ulivo del Giappone
Dopo ci sarà la traduzione
La rivelato allora
Comincerà Monno macchina stranissimo prima
Sì non caccia EMI si notano i mass
Dei portò il saluto del comitati
Dell'Ulivo giapponese che si chiamano per adesso comitati del Giappone che vogliamo siamo un po'indietro
Si vedeva Cantanna spicchio sustain dai mass
Quali Bellocchio Mina salire
Olive Luchino oggi rionale dacci tutto Toron ottica inietta di mi con olive Luchino con Sai cara italiano o libero Chino Mina Sanni lenta in ogni senso poco Dimas
Dal piccolo dal dal dal da quello che è stato definito il bonsai dell'Ulivo giapponese riportiamo un umile saluto cordiale e di solidarietà al grande movimento dell'Ulivo italiani
Queste otto sinuosa nazioni Mina sanno dai Giuranna voto sette potestà signori blocchi nocciolino iniziò Bossi e declassato cotoni farà tenete Poleo voce anima siamo particolarmente grati al Movimento per l'Ulivo italiano perché in marzo quando ci hanno inviato una delegazione contenuto mister Procacci onorevole Monaco sottoscritto che li ha aiutati un po'lì
Per per
Fondare il Movimento per l'Ulivo giapponese e adesso siamo arrivati alla Formaggia organizzativa avanzata abbiamo fondato i comitati del Giappone che voglia
Non garante a tre comitati
Due per reggere due per loro hanno che M che sono un po'le nostre regioni autonome insomma
Enimont Eva Olivero chi la situazione dello condannata salari Masera
Cambiamo Toto Jorgensen uffici moto ci sono mi valligiano Tai Ji Rizzo e che io dice ciò come ho detto io illumina ciò che voi caste sino solo se in chiamate i genitori cattolici caro molta mondano Polimeno chiosa del sull'aspetto un motto RIMAS come avete fatto voi anche noi abbiamo individuato nella strategia dell'Ulivo
Lo strumento vincente per creare l'alternativa in Giappone che è l'unico Paese che ancora non l'ha avuta dal dopoguerra e abbiamo individuato il leader che Cannes noto il cui gradimento secondo i sondaggi giapponesi superiore del doppio all'attuale presidente del quale l'attuale premier giapponese Hashimoto siamo tra il trentotto per cento contro il diciannove circa di Hashimoto
Ma questo chiarimento del candidato premier canna otto che noi come contatto e voi
Già Bione Giappone che vogliamo abbiamo in invitato a candidarsi come premier il problema che lui rappresenta un partito che invece ha solo il cinque per cento di gradimento
Lo so
Con l'uomo miss Etna corrivo con la signora Nigi disse che non si può fare una mistici di serie coscritti vittima ciò ne sanno cacci il topo Roma otto una secca o avere tutto Citaristi mass noi
Ok
Noi lavoreremo per colmare questo divario per portare all'alternativa di governo in Giappone
E per dare il nostro contributo non solo alla globalizzazione economica di cui si parla tanto ma anche la globalizzazione del pensiero politico
E riteniamo che il il futuro sia esattamente quello di cui ho parlato prima e cioè creare internazionale democratica al quale il Giappone vuole prendere parte fin dall'inizio
Saluti a tutti e buon lavoro
Bene adesso la parola responsabile nazionale dei comitati professor Giovanni Procacci al di là di ogni formalità volevo ringraziare Giovanni per tutto il lavoro che sta svolgendo varia su e giù per l'Italia si sta interessando
Dei comitati veramente senza ritorno lo ringrazio per il lavoro che fa livello locale anche per il servizio che svolge a livello nazionale grazie Giovanni a te la parola per la relazione l'Ulivo e il movimento per l'Ulivo rapporti con i partiti strutturazione nel territorio
Come avete
Sentito e letto anche nel programma
Il tema fidato di è molto vasto
E quindi questo non mi consente di affrontarlo di svilupparlo
In ogni suo aspetto
E mi induce nella parte storica più che a ripercorrere le tappe del nostro percorso
Ad offrire delle chiavi interpretative degli eventi vissuti tuttora utili nella individuazione delle prospettive future
Intendo partire da una constatazione
La prima fase dei comitati dalla primavera del novantacinque fino a quella del novantasei l'idea una crescita spontanea e tumultuosa
Determinata anzitutto dalla grande novità prodotta dalla caduta degli steccati tra culture e formazioni politiche da sempre in conflitto
Poi dalla comune angoscia nei confronti di una destra che aveva inaspettatamente vinto le elezioni del novantaquattro e dall'apertura dei partiti verso questa esperienza nuova
Che riusciva ad entusiasmare a motivare tanta parte della società italiana
Anche fuori dall'alveo dei tradizionali canali di consenso
Tutto questo faceva dell'Ulivo una grande iniziativa popolare
Dentro la quale rimanevano comunque saldamente presenti le forze politiche con la loro identità ma in una totale disponibilità a collaborare interagire
Il passaggio elettorale del novantasei segno un primo irrigidimento per qualche lacerazione dovuta la questione delle candidature spesso piovute dall'alto e alla mancata costituzione questa sulla ferita più
Più dura
Alla mancata costituzione del gruppo unico dell'Ulivo nei due rami del Parlamento
Anche se queste ferite venivano in qualche modo venite dall'entusiasmo per la vittoria elettorale e per la repentina e subitanea costituzione di una compagine di governo di altissimo profilo
L'Ulivo ormai viveva nelle istituzioni
E alcuni paghi di questo dimenticarono ben presto che occorreva farlo vivere anche tra la gente
In ossequio a quanto ci si era prefissi di fare sin dalla prima ora
E cioè cambiare non solo il Paese
Ma anche la politica del Paese
Nella consapevolezza tuttora valida
Che i due propositi non potessero essere disgiunti in un progetto teso a consolidare e allargare la democrazia partecipata
Fu ancora una volta l'iniziativa di Romano Prodi a smuovere le acque con l'insediamento di un gruppo di lavoro chiamato a ripensare l'organizzazione dei comitati la stampa li chiamo il saggio non so perché ma sia per non disperdere importanti risorse umane ideali sia per continuare ad offrire a tanti uno strumento di impegno politico nuovo per metodi e obiettivi
Oggi si può a buona ragione affermare
Che le intuizioni fondamentali emersi in quel consesso successivamente incarnate dalla carta organizzativa in quelle dei principi
Sono risultate una guida efficace per il movimento
Tanto da facilitarne il progressivo radicamento in tutto il territorio nazionale
La prima intuizione
Porto a ritenere che il nuovo soggetto da costruire il nostro movimento
Dovesse avere una finalità specifica e realmente a termine
Che risulta
E che riuscisse a mettere insieme tutti coloro che intendessero spendersi per realizzare un bipolarismo compiuto mediante la costruzione di un Ulivo che non si riducesse ad una semplice alleanza elettorale
Era necessario dunque pensare a uno strumento fondato non tanto sui contenuti
Quanto sui metodi e i principi della politica campo questo di grande attrazione per tanta parte della società civile in un tempo post-ideologico che quale quello che attraversiamo
La seconda idea fu quella secondo la quale il movimento rigettando la vecchia impalcatura piramidale propria delle formazioni politiche
Dovessi organizzarsi in una struttura rette
Pendente più che a un molo gare
A raccordare le mille diverse esperienze territoriali
Sottraendole ad un esclusivo localismo talvolta asfissiante e facendole convergere verso grandi obiettivi di politica nazionale
La terza fondamentale convinzione
Fu quella che indusse a dotare il movimento della massima capacità di penetrazione e compatibilità con partiti e movimenti dalla coalizione di qui è nata l'idea della possibile adesione sia partiti sia al movimento
Al fine di creare una virtuosa circolarità di posizioni di idee di impegni
Capace di annullare gradualmente gli steccati si badi bene non le identità gli steccati ancora esistenti all'interno dell'Ulivo
Queste intenzioni dunque si sono rivelate feconde
E determinanti per la crescita del movimento e ne costituiscono ancora il codice genetico
Ma nessuna incidenza S avrebbero avuto se non vi fosse stata la tenace e generosa opera di chi e qui cito per tutti Marina Magistrelli
Ha saputo tenere accesa la fiaccola della speranza anche nei momenti più bui e difficili che pure abbiamo attraversato
A Marina fuori di ogni retorica di circostanza va riconosciuto fra gli altri il merito di aver strappato il movimento
Dalla malinconica e talvolta fatali Istica rassegnazione alla sua eutanasia
E ha una qualche più o meno sperata confluenza e di avergli ridato entusiasmo fiducia prospettive e sieri andiamo con la memoria
Alle condizioni in cui si versava un anno fa
Viene spontaneo affermare
Diciamolo senza trionfalismo alcuno per carità ma con contenuto orgoglio
Che oggi il movimento per l'Ulivo è una realtà
Magari non è ancora quello che tutti noi vorremmo che fosse ma non c'è dubbio che esso stia lentamente ma progressivamente entrando nella coscienza politica del Paese
Nel mille novecentonovantasette con grande tenacia e superando non poche difficoltà
Si è riusciti a radicare il movimento in tutto il territorio nazionale
Con l'elezione democratica dei responsabili provinciali e regionali
Dopo aver sviluppato una campagna adesioni che pur senza alcuno sforzo pubblicitario ha dimostrato la validità della nostra idea e la sua capacità di rispondere alle attese di tanta parte della società italiana
A partire invece dalla fine del novantasette ha ripreso a manifestarsi il fenomeno della costituzione spontanea di comitati questo è molto importante
Mentre in alcuni comuni intere liste e movimenti cittadini pur conservando la loro identità locale sono entrati a far parte del movimento
La crescita del movimento dei suoi comitati non è dunque un fiume in piena come una lunga stagione preelettorale
Ma è certamente meno spontanei sta più consapevole più costante più matura fondata su una più diffusa presa di coscienza del progetto politico che sta diventando patrimonio ragione di impegno di ogni aderente e qui veniamo ad una questione che tante volte ancora si dibatte
Nel movimento che dovremmo aver in qualche modo messo alle spalle già da tempo ma importante che la si affronti spero definitivamente
Ciò che conforta e la constatazione che il movimento si diffonde nonostante la sua difficile e originale peculiarità
Di essere contemporaneamente soggetto politico e strumento di coesione della coalizione
Di essere espressione di una parte dell'Ulivo e nello stesso tempo di riconoscersi e tendere al tutto dell'Ulivo
Va spero definitivamente chiarito che questa ambivalente peculiarità del movimento
E dovuta alla particolarità del tempo politico che attraversiamo
Che piacciono
Sta portando gradualmente il Paese verso nuovi orizzonti
Per assecondare i quali questo va sottolineato
Occorre servirsi di strumenti che necessariamente contengano in sé sia elementi atti ad affrontare la contingenza sia elementi che già prefigura io la meta prefissa
Di qui
Nasce questa necessaria ambivalenze del movimento
Che non è dunque una scelta di comodo
Bensì è l'unica strada percorribile per costruire l'Ulivo che vogliamo non solo dalla dall'alto di pur utili accordi di vertice significherebbe dargli fondamenta poco sport solide
Ma con il concorso operativo dei cittadini che nutrono tale aspirazione cercando di realizzarla in tutti i contesti territoriali del Paese
Da questa inevitabile impostazione deriva quindi il duplice compito del movimento che da un lato elemento di coesione della coalizione dall'altro vi partecipa anche come soggetto tra gli altri anche in considerazione del fatto che esso ha il dovere di dare adeguata rappresentanza anche a quei cittadini il cui numero cresce costantemente che si riconoscono direttamente nell'Ulivo e nel suo programma
Senza avvertire la necessità giusto o sbagliato che sia di ulteriori opzioni di parte
Coloro che dentro e fuori movimento continuano a giudicare questa ambivalenza con le ambiguità
Lo dico senza alcun velo di polemica
Dimostrino di non essersi ancora definitivamente affrancati dalla pur comprensibile tendenza a pensare la politica con gli schemi propri del sistema proporzionale
E sorprende non poco constatare come come invece ruolo e natura del movimento siano talvolta più facilmente compresi da quei cittadini che pur nella loro semplicità
Scordano in esso uno strumento per realizzare pienamente il tanto sospirato bipolarismo che non dimentichiamolo rimane un'aspirazione largamente maggioritaria del popolo italiano
Anche se sentite soprattutto come semplificazione del quadro politico
E veniamo un altra questione nodale
Perché è importante che oggi noi chiariamo alcune questioni che sulle quali si continua giustamente dibattere
Ma sono queste questioni sulle quali importanti avere un orientamento comune
Un'altra questione nodale su cui dare un contributo di chiarezza ho sintetizzato sì in questa domanda
Quale Ulivo intende costruire il movimento
Che cosa noi vogliano alla fine il nostro percorso ottenere
Non poche idee e confuse infatti circolano riguardo con una inevitabile conseguenza di accendere dibattiti inutili e provocare dannose quanto pretestuose polemiche
La ricchezza e la varietà delle culture politiche che vivono nell'Ulivo non permettono a nessuno che non voglia fantasticare
Disperare o ragionevolmente prefigurare nei prossimi anni scenari che vedano l'Ulivo organizzato il partito unico
Questa particolare condizione
Che spesso diciamolo avvertiamo come limite o impedimento di un progetto
Magari nutrito sotterraneamente
Va ritenuto invece un'allettante quanto preziosa opportunità
E una risorsa
Per poter dar vita gradualmente ad un soggetto politico ampio che non solo non distrugga le identità
Ma sia capace su di esse e con esse
Di elaborare un'articolata e completa piattaforma progettuale in grado di affrontare con lungimiranza la necessaria modernizzazione non solo della Società ma della politica stessa
Chiamata alle soglie del nuovo millennio ad accogliere sfide che possano essere sostenute soltanto mediante categorie interpretative progettuali completamente diverse da quelle del passato anche di quello recente
A pensarci bene del resto
Se l'epilogo se la conclusione di tutto questo fermento
Forse semplicemente la costituzione in tempi brevi del partito unico dell'Ulivo non vi scandalizzate
Non avremmo fatto altro che sostituire
Più partiti con uno solo
Certamente con un nome diverso certamente più grande ma con le stesse caratteristiche
Noi a questo cari amici che dobbiamo puntare
Significherebbe ridurre le nostre speranze alla costruzione di un involucro nuovo che lascerebbe poi cambiata la pelle e magari nomi e volti gran parte delle così come sono
Senza sciogliere quei punti nodali che rimangono la sostanza delle nostre aspirazioni della nostra azione e che ci richiamano alla necessità di un grande strumento politico articolato
Capace di promuovere una nuova cittadinanza democratica e un uomo sano protagonismo dalla società
Riaccendere i circuiti della partecipazione e ad affrontare virtuosamente la questione della democrazia non solo sul piano del funzionamento delle istituzioni e quindi delle riforme istituzionali
Che certamente in campo importante ma non esaurisce l'attenzione per la democrazia ma anche su quello più sostanziale del ruolo dei cittadini dei processi politici
Delibera utenti conformarsi del consenso ad ogni livello dalla difesa della persona umana e della sua unicità dalla omologazione dei media e dalla globalizzazione dei linguaggi e dei modelli
Occorre allora puntare
E questa è la nostra visione strategica
Alla costituzione di un grande soggetto politico una sorta di casa comune dentro la quale partiti movimenti associazioni nazionali e locali insieme a singoli cittadini
Possano interagire con uno statuto e con delle regole chiare che prevedano organi comuni preposti alla definizione delle posizioni decisioni della coalizione confederazione che sia questo e resta la nostra proposta chiare
Il meccanismo di composizione di tali organi dovrà tutelare da un lato le diverse identità ma dall'altro anche la volontà di tutti i singoli aderenti iscritti o meno i partiti della coalizione
Si tratta in sostanza di disciplinare con norme unanimemente condivise i processi decisionali dell'Ulivo
Tutto questo è ben diverso da una semplice alleanza
Di più soggetti costituiti
Nella quale si entra e si esce a seconda delle convenienze e del gradimento delle scelte assunte come purtroppo avviene tante volte nelle realtà locali
Far parte dell'Ulivo per le formazioni che liberamente vi aderiscono
Dovrà invece significare entrare a far parte di un soggetto politico coro fondamenti ideali comuni
E con delle regole da rispettare comunque
Anche quando dovessero emergere decisioni particolari poco condivise
L'immagine simbolo dell'Ulivo che vogliamo dunque e quella dell'arcipelago
Nel quale il mare non sia visto come un voto un elemento di separazione
Bensì come parte stessa dell'arcipelago
Come strumento di coesione come rete di raccordo come tessuto unificante di tantissime soggettività diverse piccole grandi che continuano a vivere nella loro specifica singolarità
Pure incastonate in una grande tela comune
Nella vostra azione dunque occorre ispirarsi a questo nuovo modello non solo perché sembra oggi l'unico realizzabile per l'Ulivo la moto più perché appare il più idoneo a garantire la dimensione umana della politica consentendo anche alle nelle realtà locali
Pur rimanendo se stesse con il loro territorio la loro storia
Di entrare nei processi globali organizzate accanto alle formazioni nazionali che va sottolineato sono anche se composte di tante realtà territoriali che spesso non si riesce più a guidare dall'alto dal centro
E l'abbiamo visto anche nell'ultimo passaggio elettorale
Personalmente credo che una politica così organizzata sarebbe anche il miglior antidoto contro le tentazioni secessioniste che attraversano parte consistente del Paese del resto non dimentichiamo che Romano Prodi ha iniziato l'avventura dell'Ulivo con lo slogan delle cento città
Anche perché la democrazia italiana è nata nei comuni e ancora oggi è proprio in essi che si verificano gli episodi più significativi di coinvolgimento popolare
Questa dunque la meta ultima che il movimento si prefigge
E per la quale sviluppa la sua azione pur nella consapevolezza che solo gradualmente si potrà giungere senza forzare i tempi oltre misura e soprattutto senza intraprendere pericolose scorciatoie che potrebbero risultare controproducenti
Naturalmente il nostro percorso è fatto anche di obiettivi intermedi
E la proposta che attualmente il movimento rivolge ai partiti della coalizione e quella di una prima strutturazione dalla stessa anche nei livelli territoriali secondo una carta organizzativa ne parlava Marina poco fa
Che Marina Magistrelli ha già presentato al Comitato di coalizioni nazionali
Questa importante tappa del resto il frutto di un lungo lavoro talvolta ingrata e oscuro che il movimento ha svolto in questi due anni
Senza del quale lo dico senza alcuna presunzione l'Ulivo sarebbe stato soltanto il nome del governo e non la realtà politica presente nel Paese questo va detto perché tante volte certi passaggi non non è stato possibile farli cogliere al grande pubblico nostro paese
Non poche sono state infatti nei partiti le spinte tendenti a sminuire la valenza politica della coalizione
Nell'intento di ridurla ad una mera alleanza elettorale sostenuta da occasionali reciproche opportunità e assolutamente ininfluente sui processi di cambiamento in atto
Uno stratagemma dunque per aggirare le nuove leggi elettorali maggioritarie e poi essere nelle istituzioni con modalità e metodi perfettamente simili a quelli del sistema proporzionale
Noi non crediamo
Che i partiti debbano rinunziare alla propria identità
Chiediamo soltanto ad essi di non assolutizzare la e di viverla come una delle radici di un albero comune con tutte le conseguenze che questo comporta
Non si può pensare del resto che i partiti in un sistema bipolare possano essere pensati e organizzati allo stesso modo nel quale vivevano nel sistema proporzionale
Questo è il vero nodo che spesso provoca difficoltà nei rapporti fra partiti e movimenti non si deve però d'altra parte tralasciare che non pochi esponenti di partito insieme a tanta parte dalla base sinceramente credono nell'Ulivo
Con essi occorre sempre più interagire per intensificare con slancio lo sviluppo del Comune Progetto anche se non sono mancate negli ultimi tempi
Difficoltà prodotte da pur legittime strategie di soggetti importanti dalla coalizione
E qui affronto l'ultima parte
Mi riferisco evidentemente al processo costituente dei Democratici di sinistra
Sul cui pure va detta una parola chiara
Il disegno di ricomporre in unità sia pur nell'ambito dell'Ulivo diverse sigle della sinistra italiana è sicuramente un dato positivo lo ricordava il Sindaco Rutelli già questa semplificazione e necessarie
Se non altro perché dicevo contribuisce a semplificare lo spettro della coalizione
Quando però si richiama come modello ispiratore il socialismo europeo che la sua internazionale
Si rischia di ingenerare in molti sia pure involontariamente
Convinzione attesi e prospettive poco organiche all'Ulivo
Mi ha detto realtà territoriali infatti non sono pochi i casi nei quali questo progetto viene vissuto magari non in modo alternativo all'Ulivo ma comunque come il vero impegno strategico dei Democratici di sinistra
Dando così l'impressione sicuramente in molti casi sbagliate
Di rimanere nell'Ulivo solo perché la tanto sospirata autosufficienza ancora non si intravede all'orizzonte
Ma vi non viverlo come il proprio percorso il proprio futuro
Più una necessità insomma che una passione
Non a caso del resto specularmente alla costituente di sinistra
Si è sviluppata l'iniziativa di Cossiga
Tendenti alla ricomposizione di un polo di centro alternativo alla sinistra quanto la destra nel quale si intende riaggregare tutto l'elettorato di centro dal Partito popolare Forza Italia
Ebbene se questo progetto andasse in porto l'Ulivo diventerebbe soltanto il ricordo di una bella avventura di fine millennio
Del resto l'esito dell'ultimo passaggio elettorale non è stato molto felice proprio perché in non pochi casi queste sirene hanno ostacolato la formazione dell'Ulivo
Tra le cui forze da qualche tempo va detto si registra un forte aumento di competitività
E in questo quadro generale la vicenda del Friuli dove domani si vota per il Consiglio regionale risulta purtroppo particolarmente emblematica
Tutto questo porta a concludere che il vero nodo politico da affrontare in questo momento
E il modello di bipolarismo da dare al Paese su questa vicenda l'azione del movimento e di tutte le forze dell'Ulivo deve svilupparsi in modo quanto mai deciso e determinato
Non è sufficiente infatti soltanto dichiararsi contrari all'idea di Cossiga
Ma occorre operare per scongiurare tale iattura con tutti gli accorgimenti necessari che vanno messi a punto nelle sedi adeguate se infatti indipendentemente dalla volontà delle forze interessate
I flussi elettorali
Dovessero distribuirsi secondo qual proposito
Formazioni come il Partito Popolare Rinnovamento italiano si dibatte avrebbero a fatica tra la sinistra da un lato e il cosiddetto grande centro dall'altro
In cui la peculiarità della loro identità sarebbe sicuramente travolta e stravolta
Occorre dunque che le forze politiche della coalizione
Prendano fino in fondo e sempre più coscienza del paradosso
Che sinistra e centro dell'Ulivo possano perseguire le proprie istanze soltanto se uniti
è un paradosso ma è così
Fuori di questa simbiosi e si riverbera una sorta di esilio
In una terra dove forzati condizionamento e alleanze obbligate finirebbero per spegnere le loro prerogative più significative
Ma ancor più l'impegno a difendere l'Ulivo dei tentativi che attualmente lo minacciano non è dovuto alla ostinata e quasi fanatica tutela di un simbolo
E di un progetto a cui a cui pure siamo molto legati ma risponde all'esigenza di costruire nel Paese un assetto politico più adeguato ai interpretare rappresentare la complessità della società contemporanea e concludo
Una società che non può essere letta con le categorie politiche che hanno dominato questo secolo bisogna prendere atto di questa
Realtà
Le moderne democrazie bipolari infatti propongono essenzialmente due schermi
Uno del tipo tedesco spagnolo nel quale la sinistra socialista si contrappone al centro moderato
L'altro del tipo anglo americano nel quale si fronteggiano il centrosinistra e il centro destra i democratici e i conservatori come è avvenuto anche in Italia e nelle ultime elezioni politiche
Il primo modello anche quello che purtroppo disciplina tutt'oggi gli schieramenti del Parlamento europeo dove i socialisti sono alternativi ai popolari e ad altre formazioni dicendo
Il movimento per l'Ulivo ritiene questo schema ormai definitivamente superato
Non solo perché nella società europea la cultura della sinistra democratica profondamente volute si trova naturali convergenze con quella del centro più illuminati avanzato
Ma soprattutto perché la sinistra europea dovunque a responsabilità di governo si allontana sempre più tranne forse in parte l'eccezione francese ma in parte
Dal modello socialista
Per attingere anche ad altri patrimoni ideali non ultimo quello liberale
Come è possibile infatti ricondurre lo Stato leggero le privatizzazioni pensate le privatizzazioni la riforma del Welfare con la liberalizzazione del commercio nell'avvio di una visione socialista dalla politica
Del resto perché Toni Blair imbocca la costituzione di una Internazionale democratica di centro sinistra
Non è forse il segno inequivoco di un giudizio di inadeguatezza nei confronti dell'Internazionale socialista
E dunque dell'assetto politico che ancora stancamente domina in Europa mostrato sì ormai poco capace di rappresentare gli orientamenti emergenti nella società europea contemporanea
Voglio solo ricordare ad onor di storia e pur nel rispetto delle opinioni altrui
E quella di cui parliamo e la seconda Internazionale socialista che fu costituita nel mille ottocento dico ottocento novecento ottocentottantanove a cento anni dalla rivoluzione francese
E una istituzione di altissimo prestigio e certamente carica di gloria mai più un evento dalla storia che non una prospettiva per il futuro
E del resto dobbiamo dirci anche questo la vicenda ultima dell'ingresso dei deputati di Forza Italia
Nel Partito popolare europeo ci ha lasciati tutti sconcertati
Però dobbiamo anche ricordare purtroppo che in quella formazione ci sono per esempio i conservatori inglesi
Allora capite il problema è quello
Di ridisegnare completamente
Un assetto dalla politica europea che non rappresenta più assolutamente la realtà e la Società dello spot
E questo significa andare in Europa non da Provincia lo dico fra poco e tutto
Il movimento per l'Ulivo dunque si inserisce nel solco di questo tentativo di autentica modernizzazione della politica
Che va sviluppandosi a livello internazionale
Come dimostrano anche le recenti scelte della politica giapponese apertamente ispirate all'Ulivo italiano
Essere Europa significherà dunque anche impegnarsi su questo fronte senza subire da provinciali modelli precostituiti e datati ma cercando di costruirne altri più rispondenti alla moderna realtà europea
In quest'ottica occorre fare in modo con il concorso di tutti
Che le prossime elezioni europee non solo non segna una battuta d'arresto nel percorso dell'Ulivo
Bensì inauguri no un'azione comune per portare questa nostra grande idea oltre i confini nazionali
Dove ci attendono tanti uomini e tante donne che come noi vogliono costruire non solo una realtà economicamente forte
Ma è un Europa politicamente rinnovata che ancora una volta su basi nuove sia fare o di un nuovo cammino di pace solidarietà per tutto il pianeta
In questi scenari dovrà dunque svilupparsi nei prossimi mesi l'azione del Movimento per l'Ulivo
Che da un lato intensificherà l'opera di coesione strutturazione della coalizione
E dall'altro potenzierà la sua capacità di penetrazione nel Paese
Continuando su queste importanti coordinate nazionali e internazionali e su un rinnovato impegno programmatico a tessere la Rete tra associazioni liste movimenti locali
Volontariato parti vitali della società ai singoli cittadini
Per fare dell'Ulivo
Prima ancora di una struttura organizzata una grande vicenda di popolo che pianti definitivamente le sue radici nella storia culturale che politica della nostra Italia grazie
Propongo sette minuti di intervallo prese rinuncia del
Allora avesse abolito diciassette minuti di intervallo acqua ICI incontriamo qui per me la tavola rotonda grazie secondo solo Roberto
No
L'onorevole Gerardo Bianco l'onorevole Furio Colombo e dottor Piero Badaloni
Però comincia a chiamare no
Giovanni
Sistemare
Chiedo scusa serale
Mentre senza
Una bianca
Chiedo scusa
Grazie
Rinviamo
Paolo Romani
Marina come posto sì
Sette minuti sono passati
Scusate se possiamo riprendere i lavori se qualcuno ci aiuta a far rientrare in sala
Viene
No no non ce non abbiamo dato
Caos ieri
E infine
Facciamo parlare e ancora
Poi pieno e poi
Mostra e lasciamo spazio abitabile
No sì
Ma se avesse
Che penso
Fateci entrare la gente ragazzi
Passiamo all'estero
Ma fotocopiarlo te lo danno però va punito allora
Aiuta anche a mancare la gente
Sì
Sì
Mamma
Pensava che
Scusate se ci accomodiamo
Un attimo di silenzio
Chiedo poi attiro Carducci di poter intervenire prima del pranzo prima della pausa del pranzo però vorrei per presentarci lo schema di lavoro pomeridiano
Intanto possiamo dare inizio a questa tavola rotonda ringrazio i relatori che vedete sul palco il tema che affronteremo ora è L'Ulivo e l'Europa
E su suggerimento degli stessi relatori pensavamo di impostare così questo momento cioè di lasciare uno spazio di dieci minuti come introduzione alla discussione e poi favorire il dibattito quindi inizierà questa tavola rotonda l'onorevole Gerardo Bianco
E Sant'Antonio
Vorrei fare gli auguri a tutti quelli che si chiamano Antonio e proporre anche a la Magistrelli
Forse di adottarlo come santa perché Santo dell'ubiquità finché si può stare praticamente erano da una parte e dall'altra però con uguale capacità taumaturgiche credo che l'Ulivo in fondo voglia realizzare
Un poco questo obiettivo ma al di là della battuta
Io devo dire subito che
Grazie
Devo dire subito che viene
L'Ulivo
A livello europeo non c'è
Però proprio perché non c'è ce n'è bisogno questo è quello che noi oggi avvertiamo come un'esigenza reale
Voi avete seguito alle vicende ultime che ci riguardano
Questa incredibile decisione
Che peraltro è stata promossa
Dopo una serie di incontri non è un fatto occasionale con un disegno ben preciso
Da parte quelli che sono i leader più autorevoli del movimento popolare europeo
Di consentire ai deputati di Berlusconi eletti in Europa di entrare nel gruppo e non nel partito per ora nel gruppo Popolare Europeo
Beh nel giorno di grande scontro nel quale
Martens ha fatto la proposta
La motivata in questo modo ecco perché vorrei come dire darvi anche redasse ragionamenti
Martens ha ha motivato la sua proposta in questo modo
Dicendo che i nell'incontro che c'era stato
Qualche mese prima
A Borno
E ancora prima a Berlino
Era sorta una preoccupazione e forte fra i leader per il europei della nascita di un partito sulla destra
Del Movimento Popolare Europeo cosa che andava scongiurato
E quindi siccome a muovere questo tentativo
Era stato anche una intesa raggiunta perché nel frattempo Berlusconi trattava su tre tavoli diversi secondo un costume che gli è consueto ero questo accordo era stato fissato stabilito
Fra i gollisti
Un partito
Conservatore irlandese
Forza Italia
Il rischio di un
Della creazione di un movimento del genere chi rischiasse anche partito conservatore inglese era reale questo determinava e creava grandi difficoltà al Movimento Popolare e quindi di qui l'invito
Perché
I popolari di scusate
I rappresentanti del eletti di Forza Italia hanno sempre insistito sul dato che erano stati invitati e non avevano chiesto anche qui una umiliazione ancora più grosso e ne abbiamo fatto rilevare
Pronti di Martens
Ma l'invito nasceva dal fatto che bisognava evitare questo rischio
Perché queste lo schema secondo il quale ci si muove
Cioè e la idea che esiste sostanzialmente in Europa uno schieramento socialista a quale tutte le forze che non sono socialiste
Con un po'di pudore ancora nei confronti delle posizioni estreme di sinistra di destra e razziste con un po'di pudore ancora tutte le altre forze devono raccogliersi in termini di alternativa
Questa è l'idea elementare
Che però prevale in alcuni Paesi ovviamente è un'idea perdente dal punto di vista della capacità di risolvere poi i problemi della Società europea naturalmente qui non tocca a me in questo momento dire che cosa sta accadendo in Europa ne ha fatto accenno prima molto bene Procaccini del suo intervento quando appunto ha detto che le le questioni aperte nella città europea sono questioni che dovrebbero essere approntate non secondo questa semplificazione secondo questo schema di mamma attraverso nuove risposte di carattere culturale
Questa è la situazione una situazione sia ben chiaro non può essere imputata e qui dobbiamo fare anche una valutazione soltanto a alle a linea di ASL Arpa cito voi sapete viene da un'esperienza più franchismo poi rinnovato ripulito
E non può neppure essere imputato soltanto a la solida posizione indubbiamente democratico cristiana ma insomma come dire puntata in equilibrio tale da essere tutto intriso anche di spirito anti socialista che è quella di come perché per converso rispetto a questa linea
C'è anche l'altra linea dei socialisti che ritengono che il loro competono loro funzione sia quella soltanto di opporsi
Direi dal punto di vista politico in modo secco all'alternativa conservatrice in cui includono anche il Partito Popolare
Ecco perché a mio avviso tutto ciò che favorisce questo schematismo che noi abbiamo cercato invece di superare è un elemento che in qualche maniera rafforza questa forma di contrapposizione ed è un bipolarismo
Marsano
Che rischia dalla semplificazione europea di portarsi come semplificazione anche all'interno degli altri dei singoli paesi quando c'è stato il dibattito questa tesi non solo voi
Ma per esempio il presidente dei parlamentari europei belgi
La presidente dei parlamentari olandesi non parliamo poi di quelli dell'Irlanda e anche i catalani e i i baschi hanno contestato
La impostazione data da Martens di una politica che fosse così semplificata destra contro sinistra
Perché uno schema di questo genere non solo ci riporta termini culturali che oggi non esistono più e che Blair ha individuato e che noi credo abbiamo individuato su questo il punto ma portarla sia una sorta di contrapposizione in cui ero la paradossalmente la posizione della destra diventa oggettivamente perdente cioè facevano questo ragionamento poi imboccato la strada che porta la sconfitta non è una strada che porta al successo alla vittoria
Ora è evidente che qualcosa di nuovo deve essere
Messo nel dibattito politico europeo noi per ora abbiamo risposto alla immissione dei rappresentanti
Delle di Forza Italia con la costituzione del cosiddetto gruppo di attinenti che fa riferimento alla programma che nel mille novecentonovantadue un programma di grande livello e di grande spessore
Fu o appunto stilato da parte dei partiti popolari d'ispirazione democratico cristiana quindi c'è un riferimento specifico
Ed è un tentativo di fare emergere all'interno del Partito popolare questo dato e questo elemento che un certo senso contesta la semplificazione destra contro sinistra e sostiene invece la necessità
Di operazioni che vanno integrate culturalmente
Io qui non ho il tempo né e naturalmente il mio compito dire perché la risposta di destra e di sinistra è inadeguata ai problemi
Della società contemporanea dalla società occidentale e quindi anche alla società italiana
Sono schemi che sono saltate dal punto di vista dare lettura dei fenomeni sociali dal punto di vista la lettura dei fenomeni economici e quindi e c'è bisogno di nuovi percorsi e le forze veramente Rino attrici in Europa queste cose le hanno in gran parte intuite anche se sentono il richiamo talvolta della foresta per cui ritornano sempre nelle grandi casse di origine per una sorta potremmo dire di meccanicismo di logica un poco
Scontata che bisogna stare laddove si è sempre stati c'è una sorta di passività Eddine Air sia nelle scelte che vengono operati
Però tutto questo come dire deve essere messo in movimento ed ecco perché e adesso non voglio come dire
Polemizzare con chi non è presente in questo momento perché la posizione di Furio Colombo ben al di sopra e al di là delle scelte partitiche però insomma io avrei gradito ci fosse qui qualcuno rappresentante
Proprio del PDS o della come siamo adesso della sinistra democratica per dire come le scelte che sono operate fatte appunto in un certo modo e secondo lo schema che rifiuta la idea di mettere in movimento qualcosa di diverso fatto secondo lo schema dell'allineamento puro e semplice o sul socialismo
Europeo finiscono per essere delle operazioni che favoriscono per converso tutto il resto nei si può immaginare
Perché le tradizioni sono diverse che ci possa essere una sorta di assorbimento
Gli altre forze che non si riconoscono nella linea conservatrice talvolta reazionaria che pure viene espressa alcun partito può dal gruppo popolare europeo di essere assorbiti d'altra parte l'invito che consigli approvò contrariamente a patto andate fra i socialisti non può essere per ragioni che qui non posso chiarire fino in fondo non può essere a mio avviso
Mediamente ha preso in considerazione perché diversi sono gli orizzonti diverso e e l'aspetto di partenza tuttora diversa è la visione
E se permettete antropologica e anche dispongo filosofica teorica che ispira il movimento
Dei cattolici democratici rispetta la tradizione socialista che pure rispettiamo ed ecco perché c'è la necessità di fare qualcosa diverso un tentativo che peraltro noi abbiamo in qualche maniera posto come Tim
E che farà parte dei nostri collochi ma è evidente che se ci Siryn Serra
Esclusivamente nella logica propria
Del movimento ritenendo provinciale come D'Alema ha definito provinciale qualsiasi tentativo di andare oltre quella che è la situazione attuale ventotto rimarrà immobilizzato e qui voglio dire un'ultima cosa
Lo dico anche alla nostra
Dobbiamo essere indubbiamente grati a lei per il lavoro che sta facendo Magiste ringrazio anche per
L'omaggio che ha
Corregge rendere al Partito popolare io d'altra parte come dire
Essendo stato uno di quelli che in qualche maniera anche battezzato l'Ulivo perché lo ha fatto parte ovviamente questa creatura avevamo è ovvio vorrei vederla crescere
Però con tutta la prudenza necessaria di capire se cresce l'Ulivo se cresce e quant'altro accanto all'Ulivo e allora a questo punto come dire in qualche maniera
De oppure guardare riguardare la tradizione che nella presentiamo con la convincimento profondo che senza la capacità anche alla tradizione cattolico democratica di crescere L'Ulivo non
Si sviluppa e non regge e quindi ecco perché dobbiamo mantenere questa posizione però qui c'è un punto è un invito che io voglio fare
Vedete sempre più emergono e a livello europeo queste questioni sono importanti e seri le questioni che attengono alla visione della società e della vita nei suoi aspetti più profondi
La questione della bioetica la questione della organizzazione della società secondo principi che attengono alla visione antropologica dell'uomo
Questi problemi solo problemi che è a livello o politico emergono per la loro esigenza di regolamentazione
Le ispirazioni profonde chi in certo senso sono presenti nell'uno o nell'altro movimento non possono diventare oggetto di crociata ma non posso neppure essere per dir così
Neutralizzata e come argomenti che non esistono
L'altro giorno
Io ho visto con piacere un altro giorno qualche giorno fa ho visto con piacere che un intellettuale di grande valore quale Margiotta Broglio ha sollevato questo problema dicendo che la sinistra non può sottrarsi a questo confronto
Oggi vedo che uscirà di nuovo
Il celebre scritto di Benedetto Croce perché non possiamo dirci cristiani con l'introduzione di Barbara Spinelli io pongo questo problema perché questo è uno dei temi più importanti e più rilevanti sui quali noi se a mio avviso dobbiamo riflettere perché se non si sciolgono questi nudi si rischia di entrare in continuo complete di non creare quella piattaforma
Diciamo culturale comune dove non si rinunzia ovviamente alla propria identità ma se è capace di fare sintesi più elevate di andare oltre per una visione unitaria che bisogna bere dell'uomo dell'umanità e della società che sono elementi fondamentali intorno ai quali dobbiamo trovare delle risposte non parlo gli altro e questa elaborazione
Deve essere aiutata da parte dell'Ulivo evidente per esempio lo dico sulla moto
Di riferimento che quando invece ci siamo trovati nella sessione scorso di fronte alla
Relazione di un deputato socialista
Olandese di origini italiane di terza generazione che stiamo ad Ancona con un rapporto sulla liberalizzazione della droga né
Che cosa ha determinato in un certo senso il mutamento e quindi poi il ritiro di questo di questa relazione
è stata l'atteggiamento di Tony Blair il quale ha imposto ai deputati laburisti che avevano già accettato la idea della liberalizzazione della droga che era una linea che non corrispondeva alla revisione culturale e politica che di questo problema hanno fatto all'interno del partito laburista alla fine
Ero
I laburisti inglesi hanno chiesto il ritiro del documento che è rientrato in commissione e quindi si è perduto aspettando adesso decisione dell'ONU ecco su questi Tini
Noi dobbiamo anche riflette non soltanto sulle questioni organizzative quell'Ulivo può dare un grande contributo perché se si sciolgono alcuni di questi nudi a mio avviso si pongono anche le premesse per convergenze molto più ampie
E si possono anche risolvere problemi organizzativi e di potere di logiche di equilibri ma sono temi di fondo che vanno affrontati
E qui l'Europa può aiutare l'Italia come l'Italia può aiutare l'Europa a uscire da queste meccaniche contrapposizioni destra sinistra che irrigidiscono le situazione non fanno fare un passo avanti alle forze politiche
Piero Badaloni
Ok grazie innanzitutto grazie dell'invito
In secondo luogo grazie per gli stimoli che sto ricevendo
E cerco di dare il mio piccolo contributo in maniera sintetica
è importante farlo ma anche Chiara oltre che sintetica
Per rispondere alla domanda che è un po'il filo conduttore di questa tavola rotonda io non posso non partire da un apprezzamento critico non me ne voglia della relazione introduttiva perché in qualche modo non possiamo tentare di dare delle risposte alla domanda se non ci colleghiamo anche a quello che il collante no
Che ci deve tenere insieme perché l'Ulivo cresca
E il collante secondo me sono innanzitutto i valori e quindi siamo per ho detto apprezzamento poi ho aggiunto che di Roma e dico soltanto per due tre piccole cose insomma
Che mi permetto di di di di di di di di di di sottoporre all'attenzione collettiva perché perché la di me stesso
Perché dobbiamo innanzitutto dare delle risposte alle domande che nella relazione c'erano c'erano delle domande nella relazione se non diamo delle risposte a quelle domande come possiamo poi dire che cosa succede in Europa
So se riesco a spiegarmi meglio
Per cui è chiaro che per dare una risposta un contributo alla risposta alla domanda dobbiamo prima purtroppo volenti o nolenti chiarirci le idee sulle domande che erano nella relazione
Perché se non ce le chiariamo poi le idee ci restano confuse anche nella risposta
E
Io vorrei premettere che sto parlando da cattolico
Ulivista
Ex boy scout
Indipendente contro i radicalismi
Contro i fascismi
Contro i totalitarismi
Contro le monarchie occulte o utenti che ne
Convinto bipolarista filo maggioritario rispettoso del sistema dei partiti
Così almeno chiarisco qual è la mia posizione
Altrimenti rischio di essere frainteso
Altrimenti rischia di essere frainteso
E poi convinto di essere ahimè una minoranza ma convinto anche che minoranze bello
E quindi da questo punto di vista la minoranza ha il compito di tentare di diventare maggioranza
Cioè di far sì che i valori in cui crede diventino anche i valori degli altri
Senza cadere nell'errore degli altri cioè dell'integralismo islamico
Allora non è facile questa scommessa
Però questa secondo me è la scommessa del movimento dell'Ulivo
Cioè portare avanti dei valori degli ideali un progetto
La cultura della politica con la P maiuscola
Quindi a un certo punto di vista dovremmo anche tentare di essere garanti del programma
Uno stimolo nei confronti di chi si è impegnato come Ulivo in tutte le sue componenti su un programma
E da questo punto di vista dovremmo rivendicare anche più visibilità
Chiedo scusa se uso la parola dovremmo perché mi sento dentro movimento dell'Ulivo
E quindi da questo punto di vista forse bisogna anche che la stampa dia più attenzione alle cose che succedono qua dentro
Perché la stampa è molto distratta insegue pettegolezzi non insegue le notizie insegue il sensazionalismo non le cose vere
Non riferisce ai cittadini quello che sta succedendo per esempio qua dentro o se lo riferirà io temo che domani lo riferirà il vi leggerò un riferimento un resoconto che sarà più su che colora aveva la mia cravatta piuttosto che le cose che ho detto con le cose che avete detto voi ovviamente
E lo dico con amarezza perché vengo da quella categoria
Ma anche quella categoria deve fare un salto di qualità
Allora
Vado veramente velocemente
Io credo che
Se noi non riusciamo a capire che la democrazia è un valore fondamentale e non riusciamo a farlo capire agli altri cioè ai finti democratici del Polo che in realtà più che democratici dovrebbe chiamarsi affaristi
è evidente che la
La questione non si risolve ma dobbiamo farlo capire anche ai cittadini che noi stiamo difendendo la democrazia
Da sinistra e da centro
Io difendo personalmente dal centro
Però mi fa piacere che la democrazia sia difesa anche da sinistra la sinistra e dal centro ci sono già i Democratici di sinistra aspetto che arrivino anche i Democratici di centro
E che il PPI si faccia portavoce e faro e stimolo di questa aggregazione perché è essenziale e fondamentale
Perché se non c'è questo non si potrà chiedere mai al Psi cioè al partito socialista europea europeo
Di cambiare di mutarsi gli Autobot arsi no e di cambiare sigla ma dietro la sigla anche cultura cioè democratici europei di sinistra e di centro
Questa premesse necessaria per uscire dalle secche in cui al Senato e colpi ci stanno portando in Europa
Io capisco le sofferenze e la preoccupazione dell'amico se posso chiamarlo così perché c'ho io lo stimo e quindi spero che ci sia un rapporto reciproca da questo punto di vista e Gerardo Bianco
Però tento di rovesciare provocatoriamente il discorso faccio solo una garbata provocazione intellettuale
Perché è vero che purtroppo in qualche modo a sé una e col hanno vinto no in Europa almeno sul fronte del Pepe
Ho letto anche che una dichiarazione di Marini il quale dice ok saremo minoranza dentro Pepe e cercheremo di diventare la minoranza maggioranza mettete
No
Però la mia domanda è
Ripeto è solo una garbata provocazione
Ma non conviene allora piuttosto che essere minoranza insieme a Forza Italia nel Pepe essere minoranza dall'altra parte insieme al PDS
Ripeto è una garbata provocazione è una garbati Sima provocazione niente di più
Niente di più
Ho fatto la premessa del del del del dei titoli in cui mi riconosco e con i quali tento di dare un mio contributo in chiave costruttiva
Costruttiva e non polemica perché capisco anche le ragioni di chi prende una decisione diversa le capisco le capisco e le rispetto
Perché perché purtroppo ancora non è venuto neanche li chiarimento perché il il perché il Partito socialista europeo continua a chiamarsi Partito socialista europeo
E questo purtroppo è una realtà è vero è vero che esiste l'Internazionale socialista però diamoci da fare perché si inventi un'altra internazionale questo secondo me il nostro impegno questo nostro compito
è vero che i cattolici hanno visionato con logica diversa è vero
E lo sappiamo bene per quello dico che siamo minoranza
Però ci conviene chiuderci in un ghetto
Allora io vorrei soltanto mettere in guardia innanzitutto me stesso perché poi anche io sto vivendo momento di difficoltà di sofferenza etico politica
Non mi vergogno di dirlo anzi credo che la trasparenza sia un valore
E allora se noi dobbiamo far crescere questi valori quali sono quelli che dobbiamo combattere dobbiamo combattere la tendenza ad egemonizzare Silone no dobbiamo combattere la tendenza all'ipocrisia dobbiamo combattere l'ambiguità dobbiamo combattere gli opportunisti
Dovunque siano
Perché altrimenti rischiamo di scivolare indietro
Cioè paradossalmente noi in Italia siamo andati avanti
E in Europa si cercano di mandarci indietro
è una schizofrenia pazzesca
Per quello dico che capisco le sofferenze
Ma rischiamo di entrando in Europa ha detto rischiamo e sto pesando le parole rischiamo volenti o nolenti essendo minoranza nel perché di essere strumento di altri
A partire da Siena
E anche di come perché perché col vuole forse da dentro aperte evidente no e l'abc della politica d'andare avanti non credo che sia necessario sono spreco trenta secondi del mio tempo
Allora bisogna chiarirci con questi signori che noi non vogliamo essere usati Meda a sanare nella corte allora per evitare di essere usati da sanare da corsa è giusta la strada di essere minoranza all'interno del Pepe può darci poc'anzi rispetto
Però mi domando perché lì facciamo una scelta e qui ne facciamo un'altra
Certo c'è l'Internazionale socialista certo il PSI continua a chiamarsi PS però quando Cossiga ha fatto le sue provocazioni siccome una persona intelligente che sa usare bene il computer
E bisogna stare attenti ai messaggi occulti che manda Cossiga
E ai rischi
Dei messaggi di Cossiga
Europa
Europa secondo me significa anche per esempio una maggiore attenzione
Da parte del servizio pubblico radiotelevisivo chiedo scusa se faccio questa piccola digressione che in realtà è solo apparentemente una digressione perché la comunicazione uno strumento importante se usato virtuosamente della politica
è uno strumento essenziale della politica ma deve essere usato in maniera virtuosa non perversa
Qualcuno l'ha usata in maniera perversa nel novantaquattro
No cercando di vendere il frustino il falso frustino del milione di posti di lavoro
Poi per fortuna italiani l'hanno capito no però questo non significa che la comunicazione sia di per sé un elemento diabolico
Non è un elemento diabolico la comunicazione chi viene dalla comunicazione non è una persona diabolica automaticamente
Questo deve essere chiaro e forse non è ancora chiaro del tutto nemmeno all'interno dell'Ulivo
Allora nel momento in cui la comunicazione deve essere utilizzata virtuosamente bisogna anche che questo avvenga che deve avvenire anche in Europa
Io non capisco perché si sta smantellando no
Da questo punto di vista
Il l'agenzia
Che deve essere deputato a fornire informazioni sull'Europa informazione sull'attività del CDR ma anche sulla politica europea no ecco allora se la Terza Rete deve crescere in senso territoriale qui parlo da temporaneamente presidente di un'istituzione locale
è chiaro che l'attenzione da parte della terza rete del servizio pubblico riformata in senso territoriale deve essere anche forte a Bruxelles oltre che qui io ho paura che non sarà né qui nella
è un timore esprime un timore
Chiudo dicendo che secondo me la scommessa dell'Europa la si può vincere con l'Ulivo se però riusciamo a chiarirci le idee rispetto a domande poste dal relatore
E a non cadere nelle trappole di chi ci vuol far cadere nelle trappole in Europa scusate la franchezza
Furio Colombo
Grazie
Capisco la desolazione di Gerardo Bianco quando dice e che avrebbe voluto qualcuno del PDS ovvero del del dei Democratici di sinistra per poter discutere Penny politicamente e non soltanto di grandi principi o di situazioni capisco ma è andata così perché così dell'Ulivo perché così dell'Ulivo ci sono anche coloro che sono nell'Ulivo senza venire da un da un percorso politico partitico
Quindi
No meglio biglietti ho tolto seriamente gli gli ho tolto un punto di di aggancio che forse e forse in questo modo involontariamente gli ho tolto anche un un titolo di giornale che sarebbe stato
Bianco bacchetta no il tipo è oppure battibecco Panebianco è scoppia la rissa e furore all'interno dell'Ulivo
Pazienza qui c'è un titolo sentito in meno vediamo se posso invece riparare a questo titolo in meno non con un altro titolo questo sicuramente no ma con qualche riflessione da aggiungere
A quell'estremamente interessanti che avete ascoltato
A partire dalla relazione di Procacci e poi da Gerardo Bianco e da ed hanno
Badaloni
Devo devo confessare perché è bello e utile che ci sia franchezza in una situazione come questa che se io fossi un partito quindi adesso mi sentirei molto più vicino a quello che ha detto da Dalloni capisco molto di più la sue le sue su vibrare il suo propende sì verso qualcosa che non è ancora accaduto
Verso qualcosa capisco bianco che può essere difficile fare adesso e subito ma certo si è creata e si crea in Europa una situazione di disagio e di imbarazzo
Che che in qualche modo c'è da augurarsi c'è da sperare che possa sciogliersi rapidamente però
Ci aiuta
A riflettere su alcune contraddizioni che sono di fronte a noi nel panorama europeo
Alcune contraddizioni che certo lavorando coloro che lavorano al Parlamento europeo vedono di più e vedono da vicino momento per momento ma che sono già le nostre sono le nostre in questo Paese sono le contraddizioni che tormentano la Germania la Francia l'Inghilterra il Belgio il resto
Dei dei dei quindici Paesi dell'unione
E sono contraddizioni così vistoso e così drammatiche
Che c'è da meravigliarsi che non siano il punto di riferimento di tutti i giorni o quando lo sono i pezzi della contraddizione spesso attraversano il cielo anche delle comunicazioni separati a secondo della provocazione del giorno ma non riescono a presentarsi a noi nella
Nei nei due lati di ciascuna contraddizione
Io e vorrei elencare le più importanti quelle che a me paiono le più importanti in questo momento
Una contraddizione nella definizione conservatori progressisti
Una contraddizione eh
Spostandosi dalla dal mondo politico quello dei fatti e quello dei cittadini fra benessere e disoccupazione
è una delle contrazioni più nuove in cui ci ci troviamo a confrontarci verso questa timidi secco l'aumento del benessere Emily che diminuisce il lavoro
E siamo in cerca dell'economista che ci dia la teoria su questo su questo fenomeno
Aumenta la la conta e il la contraddizione fra modernità e povertà
Un mondo infinitamente più moderno che fa passi da gigante ad ogni istante in ogni direzione
Di strutture tecnologie capacità di di di di risolvere anticipare proporre visioni scenari problemi e nello stesso tempo ci troviamo con una povertà alimentare Dickens sì Anna
Che si aggira intorno a noi non di massa
Però solido focolaio di di di di una malattia senza diagnosi
E la contraddizione gravissima anche grava su tutta l'Europa che si annida in ciascun quartiere di ciascuna delle nostre città
Quella fra cittadini e nuovi venuti
Queste sono le contrade i nuovi venuti gli immigrati l'immigrazione l'arrivo degli altri delle altre culture delle altre facce delle altre abitudini degli altri riti della vita diversa che viene all'improvviso impiantata
Porta a Porta nel nel cuore dei nostri quartieri che sta già provocando disagi e tensioni che sarebbe
Illusorio ignorare
Il problema con cui ci confrontiamo e che di volta in volta emerge queste e io gli ho nominato non vi ho stupito con nessuna di queste contraddizioni ma di volta in volta salta su
La pallina del lavoro e allora si vede soltanto il lavoro isolato da tutto il resto parliamo di disoccupazione parliamo di questo problema ma non vediamo perché non riusciamo ad ambientare lo in un mondo in un mondo di benessere
Di volta in volta viene fuori il problema della povertà delle sacche di povertà della durezza del dei focolai di povertà che sono come i focolai della nuova tubercolosi
Ci dicono i medici che ce n'è poca per fortuna rispetto al passato ma che non è curabile con la stessa con la stessa
Col stesso itinerario medico con cui terapeutico con cui si curava nel passato
Comincio dall'inizio delle contraddizioni di cui vi parlavo che mi aiuterà poi ad avere a cercare l'argomento più che altro interrogativo della conclusione ed è il il primo di queste di queste tensioni che io vedo sul sul fondo del nostro paesaggio europeo nel momento in cui siamo qui a riflettere ed è quella fra conservatori e progressisti
Devo dire che uso con disagio la seconda parola progressisti mentre la parola conservatori oggi si presta ad essere definita con chiarezza si vede bene nell'orizzonte europeo che cosa vuol dire conservatore e si vive e si vede anche bene nell'orizzonte americano che ci fa da sfondo e che qualche volta io userò perché ci manda avanti delle immagini giganti anticipatrici che sono utili
In questo dibattito
Uso con disagio la parola progressisti perché non so bene né i soggetti che la usano i che se mi che se n'è Fereggiano sanno bene esattamente che cosa vuol dire
Sono due e poi queste due queste due polarità queste due parole non si contano non si contrappongono simmetricamente
Per esempio a quale delle due attribuire davvero
Davvero dizionario alla mano la parola moderato
A quale delle due attribuire la parola moderato
Ma non c'è dubbio che un grande moderato e Tony Blair se la parola il significato che ci danno i dizionari è un grande moderato e di Clinton se la parola è quella che ci danno i dizionari
E e al Senato americano il capo della maggiore della maggioranza in questo momento sistema americano come quello francese consente che il presidente debba governare con una maggioranza ostile
E il presidente il capo della maggioranza conservatore al Senato americano in questi giorni di fronte al moltiplicarsi di episodi in cui bambini uccidono bambini nelle scuole a si è alzato in Senato a dire con grande serenità e con il pieno appoggio dei suoi elettori della parte di elettorato che lo ha mandato al Senato e della parte di senatori che lo hanno eletto loro leader che il problema delle armi nelle scuole si cura con più armi nelle scuole
Beh a a se dal momento che c'ha il diritto di portare le armi cittadini sia armi no e saranno in condizioni di contraddire il pericolo delle armi questo è un moderato dal punto di vista del linguaggio
Che stiamo che ci siamo imposti di usare e dobbiamo vedere se ci riesce lo sforzo di congiungere il dizionario
Con la vita politica
Perché riesce impossibile a chiunque giungesse oggi da un altro Paese
E Sparkasse in Italia e benevolmente avesse voglia di leggere le nostre note politiche le citazioni discorsi e di guardarsi i nostri sette identici telegiornali quotidiani
A chi avesse voglia di farlo
Riusciremo tempo e venendo da fuori da un'estraneità alla nostra vita quotidiana che ci ha abituato a certi aggettivi definire moderato il capo dell'opposizione italiana
Ma come moderato da un punto di vista di aggettivazione alla luce del dizionario la maggior parte delle sue frasi sono estremiste
Quindi esiste un estremismo conservatore che è un fatto nuovo
Mentre esiste un moderatismo progressista se vogliamo usare questa parola o sullo schieramento del del del centrosinistra che è un altro fatto nuovo clamorosamente nuovo
E dobbiamo assolutamente sapere che ci stiamo misurando con questo fenomeno e che dobbiamo fare uno sforzo per rimettere le parole al loro posto
Tipico per esempio dell'anomalia italiana è che la posizione estremistica dal momento che siamo abituati a segnare sulla sulle sul diagramma destra sinistra rispetto al centro siamo abituati a segnare a indicare Alleanza nazionale come a destra
Di Forza Italia e Clini come a destra di Berlusconi io vi richiamo la vostra memoria i discorsi che sono stati fatti in occasione del dell'omicidio della Bicamerale
Avvenuta a Montecitorio vi vi invito a ricordare i due discorsi quello di Berlusconi quello di Fini e poi vi domando quale più moderato al quale più estremista quale più a destra quale più a sinistra
Dunque abbiamo una mappa che non corrisponde alla realtà almeno nelle auto definizioni che il limite che il leader si danno
Ora non c'è dubbio che in questo dovendoci porre dovendo fronteggiare questo problema del definire che cosa è
Che cosa è conservatore e che cosa è in progresso
Dobbiamo riattribuire la definizione di moderato e dobbiamo domandarci se è ragionevole continuare a dire che sono moderati coloro che sono a destra sono i moderati stiamo usando una parola dell'Ottocento dell'Ottocento politico
Che non ha niente a che fare con questo con questo ultimo decennio
Del secco
Esiste invece una vasta posizione moderata di sinistra e di centro sinistra
Ed è bene che lo sappiamo perché questo elemento di moderatismo che non è perché non ha le connotazioni negative
Che la sinistra era abituata a dare a questa parola nel passato che i liberal sta illiberali erano abituati a dare a questa parola nel passato tanto che c'era la contrapposizione liberali moderati
Ci ci deve indurre a sapere quali coloriture quali contenuti quali qua anche quali parole dovrebbero servirci a descrivere il contenitore dell'Ulivo che andiamo sognando anche per una dimensione
Europea
Mi muovo per ritornare poi in conclusione a questa questa contrapposta contrapposizione che è un po'potrebbe essere la chiave né un discorso politico di ricostruzione degli schieramenti degli schieramenti europei
L'alternativa drammatica fra benessere disoccupazione tra benessere e lavoro
Il lavoro non è più funzione profondo per il proporzionale del benessere
Il benessere aumenta senza che aumenti il lavoro
è un menta persino il benessere diffuso in un certo senso
E aumento allo stesso tempo la disoccupazione o almeno non diminuisce o se diminuisce diminuisce in modo incredibilmente sproporzionato all'aumento del benessere
Oppure
Si entra verso quei vasti precaria di che sono il lavoro americano
Quando ci si dice ma Clinton ha creato ma l'America ha creato un'infinità di lavoro bene ma la creato secondo un modello che dovremo essere capaci di guardare negli occhi per dire se lo vogliamo non lo vogliamo se ci piace non ci piace che è un infinito fiume di precariato
Dove tutto ai livelli più alti ai livelli più bassi dal fattorino almeno in certi sì intercambi a continuamente
Passa da un lavoro all'altro da una volante o continuamente senza maturare nulla se non la possibilità di avere continuamente un lavoro con una quantità di dislivelli e di di di avventure in continua mutazione
Certa in questo in questo fiume di precariato immenso coloro che lungo la corsa o perché sono più giovani o perché sono più dotati
Riescono a a diventare dei professional day professionali degli dei minimi imprenditori di se stesso come dire a mettere in affitto il proprio lavoro senza lasciare che qualcun altro lo faccia
Ai prezzi i più giusti possibili di mercato certo sono quelli che in qualche modo escono vincenti perché non sanno che allargare il campo della libera professione
Ma questo riesce a amiche di mercato e e a condizioni culturali molto alte e di specializzazione molto alta
Che di solito ben che l'America sia meno ingiusta nei nel nella distribuzione del sapere di solito però sono tipiche delle ottime scuole e delle ottime e delle ottime preparazioni
E qualche volta del talento empiriche molte volte del dell'inizio buono perché c'era una famiglia che quell'inizio buono ha consentito non tanto come ricchezza ma come cura
Come cura come presenza e così via adesso diamo che un modello ecco la modello c'è e si affaccia alle soglie del mondo di questo fin e secolo che il precariato americano in un immenso precariato da una parte un capitale che non ha tanta voglia di trasformarsi in investimento ma se proprio lo deve fare non vuole vincoli e dall'altra un un enorme massa che era una volta la massa dei lavoratori la forza lavoro la classe media la base delle istituzioni
E questo spiega anche l'erosione del e lei era praticità del voto per esempio tutto il voto a Clinton perché Clinton è simpatico e si spiega bene ma anche tutto il voto a una destra
Parlamentare che invece totalmente incompatibili con Clinton dunque imparare una paralisi politica che impedisce statura al presidente degli Stati Uniti al punto che non può dire all'India e al Pakistan di non esplodere la bomba atomica quindi immaginate di quale quale tipo di paralisi ha raggiunto la vita politica americana Manara giunta
Io credo la causa fondamentale non è scrivere un altro libro sul disincanto dei cittadini per la politica la vera ragione il nuovo modello del lavoro
Nuovo modello del lavoro che porta a a un tale assorbimento
Del restare a galla nel fiume del precariato è una tale mancanza di radici rispetto al proprio posto di lavoro e alla propria vita che cresce nel lavoro e alla propria identificazione cittadino lavoratore elettore stabilizzatore
Della vita politica
Che ha ha portato allo stato gassoso una quantità di elementi che invece prima erano solidi e e e solitamente visibili
E se la avuto ha prevalso questo modello che è tutto da discutere ma che in qualche modo fa girare con forza quel mondo
E ancora non c'è l'economista che me lo abbia descritto io vivo e credo che molti vivano tra coloro che sono angosciati dalla disoccupazione dell'assenza di modelli economici che ci dicano come si formano queste categorie e queste situazioni
Mi trovo d'altra parte nel mio Paese come legislatore nel mio Paese di fronte a una cultura che è rimasta
Se quell'americane è andata avanti non necessariamente dove uno come me liberal diciamo avrebbe voluto o alcuni come noi avrebbero voluto che fosse andata tutelando di più il valore anche politico del lavoro
Da noi invece ci troviamo in una situazione antica nella quale o il posto è il posto o non è nulla
E ci troviamo in una situazione doppiamente antica perché da un lato gli imprenditori senza prendere atto dell'immenso cambiamento
Di un po'di di di ambientazione che ha capitale e al piano capitale e lavoro il loro in cambia Tissi mo'dialogo in questi ultimi due decenni continuano a dirci che se gli diamo delle facilitazioni loro creeranno lavoro
E ma non è vero non è più vero non è più vero neanche per le buone intese
Si danno delle facilitazioni sacrosante dovute che impediscono il crollo di intere città e arrivano assunzioni dammi da mille persone
E non è cattiveria non è che dice è cattivo è esoso e non vuole assumere e che intanto è subentrata la tecnologia sono successe altre cose però non diteci cose che non sono vere
Mettiamoci sullo stesso piano di percezione del fenomeno per poterlo almeno guardare per quello che è prima
Un istante prima di poterlo risolvere perché se continuiamo a guardare ad altri tra tante cose mi sono vere sono nel passato non se non non riusciremo a creare lavoro allora gli imprenditori ci stanno facendo un discorso di sgravi di facilitazioni di aiuti
Che che riguarda altre epoche quando li avranno tutti non avranno creato se non dei numeri marginali di posti di lavoro perché intanto nel frattempo se sono bravi si sono dati le tecnologie che gli consentono di produrre di più assumendo di meno
E dall'altra non posso non pensare
Alla alla a domandarmi
Con tutta la solidarietà che meritano i sindacati non posso non domandarmi con angoscia se abbia senso oggi fare la giornata contro il Governo e immettere sulle strade un'immensa Energia come ci dice D'Antoni
Che non lo sa bene non è d'accordo che non si può che bisogna dal daremo a dura risposta al governo ma
Quale governo fornite
Chi dove potrebbe interloquire con voi con più passione attenzione di questo benché i risultati non arrivino e se i risultati non arrivano che cos'è distrazione o c'è un problema che dobbiamo guardare insieme per trovare le strade con cui risolverlo tutta l'Europa si confronta con questo con questo problema
è un è un dramma perché alle spalle di questo problema c'è il Silenzio
Laddove c'erano le grandi voci Lord Keynes Friedman i grandi i grandi protagonisti di questo secolo che anticipavano con una visione politico una visione economica l'azione politica
Ciascun governo europeo che si confronta con un tasso di disoccupazione che non vuole diminuire se non di frammenti anche quando le cose vanno benissimo non ha alle spalle
I fari accesi
Dell'economia politica che indica dove e come ci si può
Indirizzario essi quali lavori possono essere creati quali per esempio a carico della collettività quando e dove il pericolo è di andare molto al di sotto delle condizioni di convivenza che invece un governo è tenuto a mantenere
La tendenza è chiara se ritorniamo per un attimo alla contrapposizione conservatorismo
E liberali e neo progressisti
Ed è la contrapposizione di chiudere in cittadelle del benessere
In modo da preservare tutto il benessere possibile insieme con tutta la sicurezza possibile il resto resta fuori sarà colore
Sarà colore come nelle città medievali come nelle città della casbah nelle belle cita arabe dove c'è la casta col popolo dove ci sono i palazzi castelli
C'è una soluzione dal punto di vista dei conservatori
Ci deve essere con almeno altrettanto vigore
Da parte di noi che vogliamo costruire insieme col benessere il lavoro
E che abbiamo bisogno del lavoro perché sappiamo che è la base è il tassello fondamentale della costruzione politica democratica capillare partecipativa su cui noi contiamo
E questo si allaccia all'altro all'altra contraddizione che vi ho preannunciato un momento fa quella fra modernità e povertà
La caduta di gruppi umani all'interno dei nostri paesi del benessere verso focolai di povertà
Che solo tanto pericolosi come i focolai di malattie in trattabili
Preannuncia la fuoriuscita dal sistema del consenso di gruppi umani che potrebbero allargarsi
E questa fuoriuscita dal consenso questa fuoriuscita dalla partecipazione politica come vendetta per essere stati espulsi dalle condizioni minime di sopravvivenza non può che portare un danno grandissimo
è quasi la spiegazione totale del quaranta per cento di assenza dal voto negli Stati Uniti
C'è una piccola minoranza che non vota secondo la vecchia premesse a chi si è sempre detta che i politologi americani hanno sempre offerto nel passato non votano coloro che sono soddisfatti le cose vanno bene e non hanno voglia di preoccuparsi ma non c'è dubbio che
Il trenta un buon trenta per cento corrisponde quasi certamente a quel trentasei che non vota corrisponde quasi certamente a quel trentasei per cento di americani che sono esclusi da ogni assistenza medica per esempio
E che in caso di malattia come dicono come dicono i tecnici di malattia catastrofica precipitano nel vuoto
I malati e catastrofiche di un solo membro di una famiglia anche tutta al lavoro essendo privi di assistenza medica garantita precipitano nel vuoto se un membro della famiglia e colpito da malattia catastrofica
Allora queste condizioni di di di a simmetria drammatica fra i focolai di povertà il progredire della modernità vedete gli annunci continui di scoperte mediche organizzative e tecnologiche produttive
Di ridefinizione delle condizioni della vita che galoppano galoppano verso la verso questa fine di secolo e intanto queste questi focolai che si mantengono ostinati
E con capacità di espandersi
E che cominciano ad avere una con una una una un profilo altrettanto parlo dei paesi che sono già che hanno già accettato la realtà di essere multietnici cominciano ad avere una connotazione multietnica bianchi neri bianchi poveri devi diede poveri mi volevo dire bianchi poveri neri poveri
Il Wi trascina di cui parlano gli inglesi e gli americani la povertà ai i disperati bianchi cominciano a comparire accanto spalla a spalla
Creando una specie di di di nuova nazione multirazziale al di sotto delle condizioni di sopravvivenza
Mi rendo conto che sto dicendo queste cose proprio mentre il giorno dopo in cui il nostro egli nel governo ha proposto un salario minimo un intervento minimo per i più poveri è certa è stato un modo intelligente
Di notare che esistono condizioni di estrema povertà per cui persino quelle cifre piccolissimi che sono state indicate hanno un segno e qualunque segno di non abbandono contraddice quello che sto dicendo
Nell'insieme il problema rimane ed è uno dei grandi
Per i grandi nodi di contraddizione culturale prima ancora che politica sul sullo scenario europeo
E poi c'è l'altro che conosciamo nella vita delle nostre città
Cittadini e nuovi dei prezzi
Cittadini e nuove culture cittadini e nuovi insediamenti
E qui non c'è dubbio che è il terreno sul quale si deve rappresentare di più in Europa la forza creativa dei movimenti politici non conservatori
E vorrei definirlo l'intelligente creativo moderatismo di coloro che non vogliono il conflitto perché sanno che il conflitto oltre che essere crudele e immensamente costoso
E che quindi sviluppano politicamente quello che io chiamerei un egoismo altruistico
Cioè la capacità di capire che se vado allo scontro
Quanto me lo vedo chiedere nelle strade di Torino
Dagli stessi colleghi che in Parlamento dicono cose sensate moderate e una volta che sono liberi per le strade delle città una mia Elena visitarla cita particolarmente tormentata dal rapporto fra cittadini e nuovi insediamenti quanto sento i colleghi che fanno anche nobili discorsi in Parlamento pronti via
Stimolare i miei concittadini
Allo scontro
E al conflitto come modo di risolvere l'insediamento dei nuovi venuti e il disturbo che danno persino quando quel disturbo non è illegale
Questo però è non c'è dubbio il terreno sul quale la creatività
Di un modello di governo come quello dell'Ulivo deve dare il suo meglio
Perché quali che deve diventare il dialogo con i cittadini un dialogo a due vie continuamente ha due figlie
E quindi che il il Parlamento deve respirare a pieni polmoni cioè ogni parlamentare assumersi la completa responsabilità del distretto del collegio che lo assiste l'uva che lo ha eletto
In modo da essere sul posto da partecipare al dramma da vere un ruolo e da ascoltare parlare ascoltare parlare perché la comunicazione sia a due vie
Se all'istante tutto ciò avvenisse in tutta Europa noi avremo un brulicare di tensioni ma anche un brulicare di dialoghi
Mentre invece come nella Sinfonia del Guglielmo Tell si sentono i colpi di grancassa e colpi di tamburo di tempeste che arrivano e tempeste pre munite
Per torte preannunciate piuttosto che di soluzioni in via di sviluppo
C'è solitudine e la solitudine è una cattiva consigliera
E se l'Ulivo ha un progetto dovrebbe essere prima di tutto di impedire la solitudine che produce che che che determina la nascita di un antagonismo rancoroso da parte dei cittadini
Ecco io vedo da un lato sul fondale Europa di cui oggi stiamo riflettendo un'evoluzione della destra
E non mi riferisco alla parola specificamente usata nella situazione italiana
Ma in generale
Diciamo nel mondo oltre che oltre che oltre che in Europa un'evoluzione della destra che pasta accanto si dà la parola moderato
E che per affermarsi è davvero disposto a tutto penso la destra americana
C'è poco da fare
Ma nella prima di pensarci perché ci libera dal da un binomio che ha protetto a lungo certe frange della destra italiana siccome noi siamo abituati per ragioni storiche a dire destra fascismo
Tutto ciò che non è legato direttamente al fascismo non ci sembra più destra
E non ce ne preoccupiamo di meno abbiamo una una una vigilanza minore
Ecco c'è un'evoluzione di corpi e anticorpi all'interno del del dello schema politico degli schieramenti
E in questa evoluzione per esempio oggi negli Stati Uniti l'estremismo è legato a frammenti anche fortemente presenti in Parlamento della destra americana che nulla hanno a che fare con precedenti fascisti non c'entra niente
Hanno una loro buona base era dice democratica
E qui dovrebbe essere la capacità di anticipatrice dell'Ulivo
Sapere in che una volta che ci siamo liberati dal tormento delle dittature e delle oppressi e dei regimi oppressivi di destra e di sinistra dobbiamo vigilare sul formarsi
Di democrazie malevole
Ovvero di vaste sacche malevole che si esprimono democraticamente attraverso la diffusione il con tanto di pessimi sentimenti morali di pessime interpretazioni della vita
Di pessime accettazioni degli di gradi estremi di egoismo
E amici miei la pena di morte in America è democratici Sima
è un Paese che esprime col voto tutta la sua passione per la pena di morte come soluzione finale non c'è nulla di antidemocratico
Per la pena di morte americana non è affatto imposta da un governo brutale ai suoi cittadini che devono chinare la testa
è richiesta a gran voce
Il governatore Cuomo è stato sconfitto perché dopo dodici anni di resistenza
Ha continuato lui dice da cristiano ed è vero l'undici la cattolico ed è vero ma senza il sostegno
Dell'opinione pubblica cattolica del suo Paese ha continuato ad opporsi alla pena di morte
Ed è stato alla fine sconfitto da qualcuno che è venuto avanti con quell'unico punto di programma
Reintrodurre la pena di morte nello Stato di New York
è un problema di democrazia
è un problema del come vivere la democrazia
E qui che l'Ulivo al suo grande percorso
E qui che ha la possibilità di impossessarsi di alcuni grandi temi trasversali
E di diffonderli attraverso schieramenti più vasti dei contenitori
Politici
Vedete
Ci sono delle
E questo mi serve per per concludere ci sono delle
Dei delle materie che sono tipicamente trasversali
E che tipicamente non trovano casa nell'uno o nell'altro schieramento
Ma qui la cultura dell'Ulivo dovrebbe avere il coraggio le energie il vigore per far capire che si lavora con passione e succose la cui soluzione non si conosce si lavora insieme compassione succose la cui soluzione non si conosce prendo la droga
Vi do una testimonianza personale io continuo a ragionare sulla droga come ragionavo da padre quando quando la tenera età e l'adolescenza quando la giovane età e l'adolescenza in casa ti fanno vivere nel terrore che questo possa cadere
E io ho da pagare non mi sarei mai sentito di dire
Di dare come valore e di permettere come valore l'accesso alla alla alla droga non non poteva venire in mente come posso adesso svestito mi per ragioni di opportunità politica dai sentimenti che ho avuto da padre e dire agli altri padri che va bene e che possiamo permetterlo perché tanto va bene si può fare
E che non è una cosa così grave e vediamo un po'di
D'altra parte
D'altra parte
E amici miei io ho imparato dalla vita americana che riempire le prigioni
Tra i prigionieri tre tre prigionieri su cinque negli Stati Uniti sono prigionieri di droga sono detenuti di droga e detenuti droga non vuol dire che sono tre spacciatori su cinque criminali no vuol dire che sono in generale quelli piccoli pescati come si può e dove si può perché tutte le polizie sono opportunistiche e tutte vogliono avere delle statistiche che che che che fanno un bell'effetto
Quindi se mi arrestano un'infinità se ne buttano in prigione un'infinità e oggi gli Stati Uniti hanno oltre un milione di detenuti
Il che vuol dire avere superato in percentuale oltre che in numero assoluto il numero più alto di detenuti dall'Unione Sovietica
Vero non sono i gulag non è ma ma il numero di per sé in una democrazia non può non prendere alla gola
Dunque c'è un problema gravissimo di rapporto fra occluso e pena che non può non essere materiale drammatico di riflessione
Noi dobbiamo riuscire a diventare coloro che non abbandonano il problema benché il problema appaia drammaticamente insolubile noi possiamo essere coloro che sanno di non essere profeti dell'una e dell'altra strada
Rifiutandosi di dare valore a ciò che distrugge la il la vita dei giovani
E cercando di separare però dal carcere
In modo da identificare delle vie di recupero di soluzione che non ci facciano abdicare al nostro dovere di padri al nostro dovere di adulti al nostro dovere di politici per quelli di noi che hanno questa responsabilità
è un percorso incredibile perché rimette in contrasto con tutti
Però è vincente se abbiamo la forza di tenerlo perché è l'unico sincero l'unico vero che non va in giro a dire abbiamo trovato la strada
E io vedo lo stesso la stessa qualità drammaticamente trasversale nel problema del lavoro
E dobbiamo assolutamente guardare in faccia ai capi
Beh e capire dove c'è responsabilità di mercato fin dove arriva il mercato capire dove il mercato non arriva ed è inutile dirci bugie in infiniti convegni
E sapere dove invece il problema del lavoro diventa un carico politico
Perché si deve impedire il distacco l'atomizzazione della vita politica il distacco delle sue cellule attraverso l'isolamento la solitudine il rancore
E in conclusione
Io vedo un ulivo che ha un compito infinitamente più carico più pesante perché nona la facilità di slogan con cui possono chiudere i loro discorsi di questo genere i vari singoli partiti membri per non parlare di quelli che membri non lo sono
Ma per i partiti è più facile chiudere in una formula
In una formula a maggioranza
La grande qualità dell'Ulivo
Da un lato
E di non essere opportunistico
E di non proporre nulla di opportunistico
Questo sarà un valore modeste in Europa ma è un valore grandissimo in Italia dove l'opportunismo in politica ha avuto un ruolo immenso
Dall'altra
E di proporre non solo e non tanto quella unità di tanti aggregazioni politiche che gli è stata spiegata ed è stata illustrata così bene da Procacci all'inizio quando dico non sono non tanto intendo dire non solo e di lì si comincia
Ma anche una partecipazione di allungata
Motivata militante partecipativa dei cittadini
Affinché non ci sia quel processo di solitudini di isolamento di cui parlavo prima io vorrei che ricordassimo come abbiamo lavorato nei giorni del ventuno aprile
Avevamo la sensazione siamo riusciti a dare la ai cittadini di essere portatori di una missione e siamo stati capaci di comunicare e siamo stati capaci di ascoltare
E nel dialogo a due vie che c'è il futuro in questo Paese e in Europa per quello schieramento e quel sogno che noi chiamiamo Ulivo grazie
Direi che ci sono stati dati molti stimoli per il dibattito quindi credo ci sia a disposizione qui sotto non lo vedo un microfono
Attenti bene l'una meno cinque lavoreremo ancora fino alle tredici e trenta
Direi di evitare gli interventi sulla storia della Chiesa magari e concentrarci di più sulle domande sarà un po'severa sui tempi chiedo scusa prima niente di personale
Michele Salvati
Michele può fare anche un intervento anzi
Facciamo
Io non so se sia stata una scelta
Da parte di Marina quale dalla composizione di questa tavola rotonda ma
Diciamo accanto la presenza di Gerardo Bianco le cui posizioni di responsabilità
Nel Partito popolare tutti conoscono
Io credo sarebbe stato vede
Continuiamo a rappresentare dopo l'altra più grande componente dell'Ulivo
Non ci fosse stato qualcuno con posizioni di responsabilità maggiore nell'ampio il PDS non perché c'è una Furio Colombo avevamo invitato l'onorevole Mussi
Venuti a citare no era c'ha detto dopo dieci giorni che c'aveva un impegno peccato voglio dirlo può essere sostituito perché e abbastanza importante il dibattito tra le forze politiche non è un rimprovero marinai guardano uno te lo dico subito qual è
Può immaginare stessa e la mia
Io rappresento diciamo sapete qual è la mia posizione sul questa componente pro Ulivo che all'interno del del PDS credo che gran parte dei miei compagni in questi coloro che condividono le posizioni in questo momento siano sui banchetti a raccogliere firme
Per i referendum altra cosa che un elemento di distinzione tra le forze politiche quindi aveva introdotto una voce ribatte dissenziente ma
I problemi che ha posto con grande chiarezza Gerardo Bianco medesimo la risposta un momento dico subito e anche per lo fa un intervento cose bellissime ma di merito cadetto Furio Colombo oggi abbiamo delle zero tre sessioni di lavoro a cui parteciperemo alcune delle questioni purtroppo sminuzzato e forse non focalizzate così bene
E con la passione poi detto ma ricadono in quelli su un po'piccato diciamo per il proprio qui fatto gli economisti sentendomi parte dalla professione mai perfettamente vero che non esiste oggi un'analisi dell'occupazione della disoccupazione
Che abbia il grado di diciamo però la propria la potenza di convinzione che pezzi a Varanasi la deputazione dickensiano lo strazio di cui lo stesso Kenzo
Gli stessi con i suoi strumenti si troverebbe i notevoli difficoltà e poveri qual è la posizione dei keynesiani oggi prende sempre Fitoussi ed altri che non danno risposte convincenti e problemi per il dato è un momento di straordinaria transizione a livello mondiale è questa
Cioè siamo uscite da un'epoca che era abbastanza quello che normalmente si chiama Samorì provvista cioè l'epoca darà grande industrializzazione dei Paesi europei per i Paesi ricchi siamo entrati in un'altra per altri no
Per i Paesi più poveri questi stanno seguendo la strada che noi abbiamo percorso negli anni che vanno dagli anni Cinquanta sino agli anni settanta settantacinque
Ma riuniti transizione straordinaria per noi icona società si trova con gli strumenti che sedate con istruzioni che si è dato col sindacato riscaldato disadattato
A una richiesta di flessibilità enorme allora risposta la richiesta di flessibilità sono necessariamente flessibilità sfrenato flessibilità in qualche modo controllata naturalmente chi vuole controllare questa flessibilità nell'ambito delle istituzioni che c'erano prima veti i sindacati da controlla con gli strumenti di prima donde incapacità dei sindacati di rispondere all'esigenza di flessibilità che questo momento
Di straordinario mutamento richiede va bene ma su questo non entra e ne discuteremo negli anni invece volevo in realtà entrare sulle cose che ho detto Aldo perché sono poste con grandissima chiarezza
Una risposta a cui mi sento molto vicino quella che ha dato Badaloni a questa mi atterrò con qualche argomento Breve
No ma di natura addizionale
Ora se voi pensate è perfettamente vero oggi in Europa esiste diciamo una organizzazione internazionale
Che si chiama diciamo Internazionale socialista che si riflette nel gruppo socialista europeo e questo termine socialista
è un termine carico di storia che può anzi dei tre io credo solo può deve essere in qualche modo respinto
Da coloro che sentendosi progressisti nell'uso che ha fatto diciamo di questo termine
Furio Colombo no a quella storia non a parte
Ma si sentono progressisti si sentano diciamo progressisti se vogliamo usare questa espressione
è una storia quella della sinistra di usare il termine sinistra voglio dire forse equivalente al temi progressiva della sinistra lei due secoli in cui siamo questo movimento politico dopo questa spartizione di Chanur semplice grezza del mondo politico esistente è una storia guarda che ha già conosciuto
Un grande momento di lacerazione differenza se tu pensi al primo secolo della storia dalla sinistra
Il secolo che va dalla rivoluzione francese sino alla fine dell'Ottocento quando il socialismo non c'era ma c'era la sinistra
La sinistra è una sinistra liberaldemocratica al quale avanzava la cui domanda se vuoi alla sinistra della borghesia emergente
Avanzava un insieme di domande politiche sociali di associazione di di partecipazione al mondo politico contro un mondo conservatore che è il mondo dell'aristocrazia dalla proprietà terriera eccetera se tu guardi cos'era la testa era il cos'era la sinistra
In quella fase di vita democratica dalla fine dall'evoluzione francese sino alla fine del secolo pedigree socialismo non si parla
C'è un mondo conservatore che il mondo diciamo degli agrari degli aristocratici decollo della dei monarchi di coloro che volevano tener chiusa la rappresentanza c'è un mondo che domandava rappresentanza sociale e politica
No questo è stato il mondo di destra e di sinistra no dei liberali e dei dei dei Weeks dei Tories no per usare diciamo la dispersione canonica in Inghilterra insomma no in cui in un secolo il secolo della sinistra no è stato il secolo del socialismo è stato qualcosa che iniziato alla fine da ottocento ed io credo sia chiuso anche se anche se
Siamo i partiti socialisti
Per la loro presenza organizzativa
Ed è un fatto di trascinamento storico sono oggi Interpreti senza cambiare il nome
Di un insieme di nuove domande quelle domande su cui insisteva Furio Colombo in una situazione che non ha più niente a che fare con il conflitto fondamentale su cui si definivano che il conflitto tra classe operaia e padronato
Bene vedete quando sconsigliavano lento politico ne dobbiamo sempre vedere cos'è la base sociale come definisce la coppia fondamentale la politica che la copia amico nemico socialista è una cosa molto semplice
Io rifletto fondamentale alla nascente classe operaia nel periodo dell'industrializzazione un enorme campo di espansione di proselitismo
No il diciamo il nemico
No mentre Levico del secolo precedente erano stati gli aristocratici il nemico questa volta con i padroni dei capitalisti
D'accordo e questa era la distinzione benissimo col fallimento del modello sovietico fallimento del d'analisi socialista
E in più che non dell'analisi comunista
Questo tipo di distinzione con questo tipo di rappresentazione del mondo questo definire anice nemici non c'è più
Sono dei partiti socialisti i quali diciamo si spostano a a definire la socia al PIL la sinistra nel nuovo secolo ma con un titolo che è del tutto inadatto
Alla nuova distinzione dei alla distinzione tra progressisti e conservatori che lo dobbiamo adottare ed è per questo io mi rendo perfettamente conto che una persona che viene da un'altra storia
Trovi assolutamente scomodo per usare un termine offre mistico che non voglia
Entrare in un gruppo politico che si chiama socialista che sembra trascinare dal passato una distinzione e qui la storia da Totò o meglio che è stata fondamentale in quel secolo questa eccolo la domanda di Man emancipazione premiante era quella ma oggi le domande di emancipazione di preminente non sono più quelle sono quelli su cui ha insistito Furio Colombo molto più sottili molto più difficile
E allora però se le cose stanno così la domanda a coloro che provengono dal mondo
Cattolico in particolare democristiana che hanno assistito a questa lacerazione tragica
Di questo tipo della siamo del tessuto politico di questo mondo che è avvenuto ma si sentano anche hanno siamo una domanda di progresso
La domanda che farei a loro combattano insieme con altre forze perché la rigida etichetta socialista venga tolta al mondo dei progressisti lo so che è difficile lo so che le fisse ma voi troverete all'interno anche del PDS molti a cominciare da me vado pochissimo però il nome Partito democratico della sinistra l'abbiamo inventato io replica nell'ottantanove Inés sprecone specie un articolo sull'ultimo numero di rinascita in esplicita polemica col termine socialista
Credo che il non è più così
Allora combattiamo insieme questa battaglia ma non abbandoniamo il mondo dei progressisti
Perché sostanzialmente la forza preminente in questo mondo è per effetto di trascinamento una forza che ancora si chiama socialista combattiamo questa bordata che siete la combattiamo e ce ne convenga e poi all'interno combattiamo insieme questa volta riguardante una bellissima battaglia è una battaglia che per vincere per essere vinta ha bisogno di quei passaggi di comprensione Spedicato Furio Colombo
Lo so se è da poco realistico però alcune forze ci aiutano presenta la posizione di Blair è una posizione oggettivamente di forza in questo modo e lo stesso episodio che non so chiedetelo racconta ritorna contava quello da Badaloni credo
Non omologata Vito a proposito del a proposito la posizione sui valori Christiès vero cristiana sensibilissimo a questi valori allora su questi valori vedete nel mondo se si vuole andare e si va inevitabilmente l'ho l'impressione che pc non voler combattere questa battaglia
Non significa creare siamo volersi porre contro questa semplificazione
No ostile Poli pesaresi rifinite diventati minoranza mi spiego delle s'è fatto una distinzione tra i contenitori della lotta politica che ormai si vanno semplificando in due grandi contenitori
E il portare avanti i propri valori e le proprie credenze certo se dividi per due
In qualsiasi dei due schieramenti troverai una quantità di persone che non potrei trovare assolutamente una posizione omogenea su tutto
E queste per definizione però se non ti vidi per due non c'è alternanza il mondo fa si sta si va dividendo per due o noi credibilmente riusciamo di dire a livello europeo a livello mondiale a livello di evoluzione del sistema pur titolo possiamo dividere per più di due ama questo punto per quanto è un numero infinito propongono molto ampio
No e ugualmente mantenere un'efficienza del sistema politico tale per cui si sia no vince una parte governa poi viene sconfitta vince l'altra parte voglio dire
O noi riusciamo a diciamo a cambiare questo tipo di regole oppure non riusciremo oppure vedi Orion impressione che saremo perdenti setto un insistere sulla battaglia di identità
Diciamo cattolica o di in genere religiosa ma democratica religioso democratica
Bensì il medesimo non so siamo quale raggruppamento o quale forza possa portare e non so come si inserisca in questo mondo
In cui diciamo forse molto molto diciamo di sistema portano la divisione per due comunque riflettiamo su queste cose credo dato degli spunti per consentire una riflessione grazie
Non so se è condiviso mi è stato detto che si preferisce sentire l'opinione dei relatori che non magari interventi perché su questa avremo occasione di discutere anche subito dopo il pranzo fino a domani all'una non lo so se lette voi il programma era un altro se volete però
Come
Volete la risposta bene
Come
Bene vittima non a caso l'incoraggiamento no
Furio Colombo
Ha allargato e normalmente dire anche opportunamente il discorso
Direi che i temi che li ha sollevato che peraltro si porterebbero anche a delle analisi sotto certi aspetti integrative di capire che cosa sta accadendo nella cultura del cito medio generalizzato ormai come forza
Sociale preminente nei paesi industrializzati sviluppati ecco dico questi temi solo indubbiamente le contraddizioni
Che esistono
Nella realtà contemporanee che andrebbero analizzati devo dovrebbe essere lo sforzo rispetto al quale ciascuno
Ciascuna forza politica deve impegnarsi
Evidente per esempio che l'analisi mi potrebbe portare ad un altro versante di ragionamento che è poi un versante che è presente anche nella cultura contemporanea cioè il la i la idea che si deve sempre più intervenire con leggi e con regolamenti rispetto alla perdita del tessuto naturale di collegamento che esiste all'interno sta per la perdita di quei valori fondanti sui quali poi si crea praticamente la tenuta della società stessa quella che viene definita la non mia della società e questo mi riporta ad un discorso che io mi permetto di dire a salvati e e il discorso che ci differenzia rispetto alle due cultura perché qui sorgono delle questioni aperte sono molto importanti noi pensiamo di imporre la solidarietà con logiche fino a un certo momento state di tipo culturale ideologico ero sostituendo quelli che erano gli elementi aggreganti alla società che erano abbassati su aspetti chiamiamoli
Umanistico cristiani che erano stati elementi fondanti vero della comunità e che hanno dato vita culture che hanno consentito questo mio discorso ci porta lontano a questo punto io mi domando può una cultura puramente politica re rizzare questo oppure c'è necessità di una cultura senza che questo sia un richiamo per dir così confessionale ma lo dico nel senso alto e e direi originario dalla Parolo o ci vuole un po'qualche elemento di religione che lei questa comunità e quindi i valori spirituali fondanti e qui c'è
Una differenza profonda rispetto al filone diciamo socialista rispetto a quello che noi rappresentiamo
E e c'è una filosofia io infatti alla fine del mio intervento sia pure ristretto esclusivamente a ciò che sta avvenendo in Europa perché è l'elemento politico rilevante invitavo l'Ulivo a essere anche il luogo le quale questi aspetti sì confrontano una sollecitazione della cultura chiamiamoli tradizione illuministica per intenderci alla cultura Christian
A fare i conti in parte li abbiamo fatti il popolarismo spulciano è stato in realtà un bilancio fatto con la cultura liberale da parte la tradizione
Cattolica ero da una parte quindi la tradizione illuministica che impone a noi il ragionamento ma anche noi che poniamo alla scultura illuministica una sfida per vedere Rossi certe presupposti teorici
Non porto inevitabilmente assoluzioni Mickey liste o assoluzioni disgrega Trichet è questo il punto ecco perché ci rimaniamo dentro per ragioni più profonde c'è una differenza profonda di concezione noi
Nella nostra visione abbiamo la idea che non tutto si scioglie con una visione mondana però e quindi puramente logica e razionale riteniamo che ci siano dei presupposti sui quali poi si fonda la logica le culture diciamo di origine nazionalista arrivano a forme umanistiche lo stesso ma per altre vie ecco perché non è assimilabile il tutto Apple sibila invece mantenere un dialogo costruttivo per affrontare i temi che molto opportunamente direi anche con grande fascino a
Elencato e richiamato
Appunto Furio Colombo
Io per la verità insomma vorrei invitare anche Colombo a porsi una domanda perché accade che un moderato in americana possa proporre come ha proposto come accade neri che e diciamo di fronte ai bambini che sparano con le armi non dicano basta altre ci vogliono più anni a parte la cultura del Taro questa parte gli elementi cioè ma credo che ci sia un dato di fondo cioè la cultura politica di questo
Paese pur sicuramente democratica e diventata progressivamente un problema invece da opporre una cultura di adesione via via meccanica quelli che sono respinte le esigenze della gente sta diventando anche questa Lazio vuol diciamo politica
Dell'appiattimento sulle spinte dell'opinione comune della opinione corrente quello che noi diciamo essere come dire il populismo come elemento con bandiere uno dei pericoli importanti ecco io a questo punto come in io per esempio col dire che quando vedo le culture diciamo che pur provengono da questa tradizione importante della sinistra sempre più aderire a culture di tipo populista io questo mi perché imboccano la strada della rappresentanza diretta il concetto della non mediazione la perdita progressiva di quella che ritengo essere una grande conquista del pensiero democratico diciamo e qui di da conservare della cultura moderna che quella rappresentanza io comincia a vedere alcuni aspetti che finiscono paradossalmente per avvicinare
Concerto pensiero ad un pensiero che altre ascendenze allora su questo punto come vedete le culture sono diverse per arrivare ad una conclusione dico al sabato
Che cosa significherebbe e anche lo dico anche a Badaloni che cosa significherebbe aderire ad un movimento che ha origine diversa per uscire da un movimento chi alle nostre origini perché questo è il punto Loyos
Ci
Di
Ma voglio dire ma infatti ma permettendo una ma è è la cosa ma quando ma quando io l'ho detto all'interno
Diciamo alla alla fine del mio intervento anzi all'inizio del mio intervento ho detto di Ulivo non se ne parla Europa ma c'è bisogno di Ulivo ecco mi pare di aver usato questa formula il ricavato
Ricavo dire questi e se opposto con forza però ecco allora questo punto salvati ricorderà che pur senza venire da quella tradizione che però sue peculiarità perché cedere il Pavia n-esimo perché c'è dentro la cultura di Tibor non devo adesso dire queste cose sapete meglio di me ecco quando Toni Blair
Poi anche con quel valore simbolico che hanno certe affermazioni ha dato l'idea ancora l'intervista data l'altro ieri di voler uscire dal socialismo perché secolo chiude questa vicenda e io credo che il secolo chiude anche alcune nostre gente sia ben chiaro e ha dato la sensazione di qualcosa di nuovo e becca spiega abbiamo valorizzato gli orari rilascia un'intervista dicendo grande attenzione per quello che ebbe dice fumo zittiti da quelli militano affianco a Blair
Ritenendo che a un certo punto quel discorso non andava assolutamente presi in considerazione ma io qui non voglio far polemiche se lo ma mi sento dire perché sei contro di me tutt'altro noi non vogliamo essere contro vogliamo star
E dentro per affrontare quei problemi in modo nuovo che richiedono una cultura nuova perché le questioni che ha sollevato Furio Colombo richiedono risposte nuove dalla risistemazione terminologica ha ragione quando dice lui alle questioni enormi
Che si aprono nero alle questioni di carattere come dire teorico
Economico che indubbiamente non hanno trovato né un po'mai Friedman su un versante neppure insomma la risposta dal neo solidarismo che consenta la ripresa comunque del meccanismo di di sviluppo e c'è tutte queste cose
Devono avere un luogo allora che cos'è l'Ulivo io nella mia relazione al congresso relazione di addio qualcuno pensava che volesse si riconferma era soltanto un messaggio ho detto a questo punto io pensavo al
L'Ulivo come un luogo stabile e forte di confronto al per non disperdere le identità ma per farli avanzare ad un livello più elevato un po'quello che pesce Roy costituenti sicuro benché la storia i costi delle per chi riuscirà o no essendo contrapposti a fare qualcosa di unitario perché riuscirono a trovare forme di intesa ad un livello più elevato è quello che noi dovremmo cercare di far l'Ulivo può essere quest'uomo ma non per diffondersi per spero
Sì per perdere per appannarsi ma per creare qualcosa i resti qui c'è bisogno e pieno di righe diciamo valore Abu giunto dell'Ulivo e ce ne sono tutte cose vere ma se a un certo punto qualcuno si rinchiude nel
Dunque e la idea è che bisogna andare avanti secondo un versante di corsa una cosa due Cosa tre cosa quattro poi sull'altro versante viene fuori casa uno casa turca saprei cassa quattro però a questo punto io
Si faranno
Si faranno dei loculi mortuari non delle realizzazioni di carattere politico elevato e poi voglio dire anche una battuta guardate il nostro elettorato me lo conosciamo è un elettorato
Insieme delicatissimo sensibilissimo e anche mobilissimo
Parlo del vasto elettorato non di quelli che hanno come dire un DNA una grande anche perché da tempo in me non abbiamo fatto quello che voi opportunamente state facendo i nostri come dire corsi di formazione annulla store
Perché si perde nei decenni ero credo che l'ultimo sia stato fatto che era ancora vivo Aldo Moro quindi pensate insomma quanta per di tale
Quanta perdita del come dire di elaborazione di contatto di
Insomma mi permette di che dico una cosa el e e vale come battuta ma per una risposta secca all'amico Badaloni che sempre così i regni governo nelle sue impostazioni qualche volta non tiene conto e bisogna fare se noi dovessimo imboccare la strada che lui ci suggerisce dice di non essere minore
Sa laddove noi siamo comunque di casa e gli atti sono entrati come abusivi e anche per un'esigenza che ne abbiamo Badaloni di trovare all'interno perché non è un problema essere minoranze è risvegliare all'interno delle correnti politiche
I democratici cristiane una ripresa di riconsiderazione e di riflessione sui temi che poneva Furio Colombo in maniera che non siano solo di se capisce una pensiero lui
O altro vero che lo dico per brevità ma che sia un modo per ragionare per sviluppare e per poter trovare anche le forme di convergenza insieme con una elaborazione analoghe parallela che può venire dalla sinistra
Ma ammesso e non concesso che ne volessimo fare una scelta in una direzione diversa beh io credo che avremmo regalato all'UDR un vantaggio così
Forte che praticamente alla fine ci troveremo quindi a contare le foglie dell'Ulivo ma quelle che sono portate popolare sarebbero molto poco grazie
A marzo rapidissimamente io volevo ricordare
Che ho detto anche che rispetto le scelte mi fa piacere che se ne è parlato perché l'ho capita anche meglio ma ho capito anche che c'è per esempio una volontà di andare verso il nuovo e questo secondo me è fondamentale che sia emerso oggi
Punto primo punto secondo dico semplicemente una cosa ma dico innanzitutto a me stesso attenti alle tentazioni della ampi della cultura anti bipolare
Ti amo la così
Perché altrimenti può darsi che anziché diventare no minoranza di un nuovo rischiamo di essere schiacciati da una maggioranza che ci porta verso il vecchio
Questi sono i pericoli che io avverto ma non ho mica detto che per affrontare questi pericoli bisogna fare in un certo modo l'importante è che abbiamo tutti chiaro che abbiamo questi pericoli davanti
E poi
Dico attenzione anche e chiudo a tentare di risolvere il problema delle tentazioni del grande centro accordandosi con il Grande Centro
Attenti attenti anche le liste civiche non diventino dei gruppi di potere ma che resti non punto di riferimento della società civile
Io sono per il pluralismo non per il pensiero unico ma credo e chiudo che dobbiamo tutti insieme far crescere la cultura del bene comune sopra quella degli interessi di arte e la vera differenza sarà d'ora in poi fra innovatori e conservatori e per conservatori intendo tutti coloro che vogliono conservare i vecchi privilegi o conquistare quelli che non avevano
Purtroppo dobbiamo concluderei ringrazio i nostri relatori e sicuramente Vieri disturberemo scusate rimanete seduti un attimo passo la parola al dottor Pietro Piero Carducci per lo realizzazione del pomeriggio soltanto due parole logistica mi pare comunque come battuta anche nella la qualità e la mattina dimostri la bontà e l'intuizione avuta due anni fa quando si avvia no il Progetto la scuola quadri alla scuola quadri una macchina organizzativa quindi ha una sua complessità dei video chiamo la massima collaborazione soprattutto sui sui tempi
Tutti troverete una scheda alla ricezione per la partecipazione alle sessioni parallele cerchiamo di distribuire ci sulle varie sessioni e cerchiamo di riempirla anche per allocare il numero giusto di persone nella dimensione di sala poi invitò Mario Epifani veleni tra ai miei e pensa a rispettare i tempi a chiuderà diciassette quindici in modo a dare un quarto d'ora di intervallo ritrovarci tutti i cui alle diciassette e trenta per riferire sui contenuti delle sessioni parallela tutti quanti anche a coloro i quali hanno avuto modo di partecipa arbitro alle diciotto e trenta abbiamo due interventi programmati che col cordino io l'orario disgraziato ma dato che alla Domus Pacis tutti dicevano che avevamo bisogno di comunicazione per via azione politica forse l'interesse e l'argomento può far sopportare l'orario un pochino non non idoneo alle venti c'è la scena e alle ventuno ventuno e quindici Massimo un concerto che organizziamo all'aperto il tempo pare Clemente assolutamente deve partire alle ventuno e qui dice perché il gruppo strumentale può è un concerto domani a Trento e quindi a un treno in serata per domani la stessa formula rispetto dei tempi mi scuso per eventuali inconvenienti logistici tutte le relazioni sono i no l'hai già disponibili e invito i coordinatori provinciali e regionali a farsi parte diligente per raccogliere le quote di adesione perché molte ancora non sono pervenute ringrazio di cuore tutta la staffa Irminio Fragassa era dotando disse
Losacco pensa bene tranquille Grigolato e tutti gli altri grazie a tutti
Ci sono tre punti per riscattare il mio per il pranzo quelle distribuite agli
Bene io credo che si possano iniziare seguito qualche minuto di ritardo i lavori di quei sta sessione che voi sapete essere dedicata
Al tema delle riforme istituzionali e della legge elettorale
Come del resto anche per le altre sessioni abbiamo qui
La presenza di due autorevoli relatori il professore Augusto Barbera costituzionalista nonché tra i promotori del referendum per l'abolizione della quota proporzionale nell'attuale legge elettorale
E l'onorevole Franco Monaco parlamentare del gruppo i Democratici PPI
Credo che ex siano sufficienti queste le presentazioni per appunto presenta i due relatori io molto brevemente
Vorrei
Cercare di
Intavolare la discussione che poi vedrà protagonisti anche voi sia pure in tempi rigorosamente regolamentati
Dicendo che ovviamente non poteva mancare questo tema tra quello previsto tra quelli previsti nelle varie sessioni parallele
è chiaro che il cambiamento complessivo del nostro un sistema Paese non può prescindere anche dalla affermazione dalla costruzione concreta di una modernizzazione anche del sistema politico istituzionale di cui le riforme e istituzionali elettorali sono la parte essenziale fondamentale
Non si va in Europa soltanto risanando il Paese favorendo e sostenendo la ripresa economica
Cambiando con le riforme strutturali che questo governo sta mettendo in campo i vari campi della vita sociale si va in Europa si costruisce un paese moderno ed europeo anche modernizzando il sistema politico istituzionale
Naturalmente questo tema tornato se possibile di ancora di ancora maggiore attualità dopo l'esito negativo
A mio modo peraltro prevedibile della commissione bicamerale esito negativo che tuttavia non elimina il problema la necessità delle riforme naturalmente
Altrettanto chiaro come anche all'interno dello schieramento dell'Ulivo e più in generale del centrosinistra Ulivo più di fondazione
Anche su questi temi non noto come non vi sia una totale sintonia
E noto anche come all'interno stesso delle forze che si richiamano più specificamente all'Ulivo ci siano opinioni e proposte diverse sul come attuare le riforme istituzionali ed elettorale abbiamo visto del resto relatore spiegheranno anche meglio ma è chiaro che parlo di cose che sono a conoscenza di tutti
Per cui la domanda di fondo che io vorrei ore e che cosa fare davvero oggi non solo dal punto di vista procedurale
L'articolo centotrentotto della Costituzione ma anche proprio dal punto di vista direi politico e dei rapporti politici
Innanzitutto all'interno del centrosinistra ma poi necessariamente in un dialogo con l'insieme delle forze democratiche visto che il tema delle regole e delle riforme tema che non può che vedere protagonisti confronto tutti coloro che giocano la partita le regole si fanno tutti insieme poi ci si divide in un sistema compiutamente bipolare sulle scelte programmatiche politiche quindi come concretamente recuperare sia all'interno del centro sinistra dell'Ulivo e delle forze dell'Ulivo innanzitutto ma più in generale nel dibattito tra le forze democratiche questo la la necessità di trovare punti di confronto e su quali terreni sul quale proposte concrete
Naturalmente questa domanda nei porta un'altra quindi non solo quale percorso procedurale ma anche quale percorso politico di dialogo attuare in questo quadro la seconda secondo grande quesito che si pone quale ruolo può avere il referendum promosso tra gli altri appunto da uomini come il professor Barbera entrate non interessa il parere personale di Parma per quale spinta positiva ecco vorrei formulare così può avere il referendum anche alla luce di alcune non solo timidezze di forze della maggioranza importanti della maggioranza che sostiene il governo manca la luce di ieri è proprio ostracismo nei confronti di questa importante in questo importante appuntamento chiedo senza nessuno spirito polemico
Le prese di posizione di queste ore di importantissimi autorevolissimi esponenti di forze della maggioranza a favore del referendum proposto dal senatore Passigli
Quale incidenza positiva o negativa possono avere sulla campagna referendaria del referendum per l'abolizione della quota proporzionale
Una sub domanda
Non so se è un'esigenza sentita io comunque la pongo perché fa parte del dibattito
Politico e anche giornalisti dico come evitare che questo referendum appaia solo come il referendum firmato Antonio Di Pietro perché c'è anche questo rischio a mio modo di vederne
E infine
è noto che tale gli elementi di divisione di dialettica interni al centrosinistra e più in generale tra le forze politiche democratiche
C'è anche questo ritorno più o meno evidente più o meno chiaro a una sorta di Nostalgia proporzionalista da accogliamo questo ritorno questo rischio da mille da mille segnali ecco allora
Cos'è la madre di tutte le domande come arrivare con quali strumenti sia istituzionali sia di legge elettorale ma più in generale con quali strumenti anche politici
Perché poi non le riforme istituzionali aiutano la costruzione di un sistema politico bipolare ma non sono sufficienti le sulle riforme istituzionali questa domanda se vogliamo di carattere più politico quale la strada
A giudizio dei nostri relatori e di voi che siete qui per irrobustire davvero fino a giungere a un punto di non ritorno il bipolarismo incompiuto che in è presente in questo Paese bipolarismo incompiuto perché le esperienze dei primi anni novanta i referendum
Benedetti e sacrosanti dei primi anni Novanta hanno contribuito a costruire un bipolarismo certamente imperfetto e certamente incompiuto e davvero l'ultima questione che pongo io voglio porle personalmente soltanto adesso per poi lasciare libero campo ad altre questioni che loro stessi vorranno
Discutere e naturalmente a voi mi chiedo all'interno delle riforme elettorali
Oltre a dare più potere di scelta ai cittadini del premier della coalizione nel collegi e così via e quant'altro Cosmi sul modello della legge per i Sindaci per capirci ecco mi chiedo
è uno giunto il momento di pensare anche sul piano legislativo senza lasciare soltanto a lo dico tra virgolette ad anime belle democratiche uliviste
è giunto il momento di affrontare anche dal punto di vista legislativo ci sono le condizioni per affrontare un altro tema che a mio modo di vedere può aiutare a ridare davvero lo scettro al cittadino e cioè un tema che nelle nostre discussioni è molto presente sulla selezione dei candidati a tutti i livelli è giunto no al momento di cominciare a riflettere anche dal punto di vista parlamentare
Sulla possibilità di
Allestire anche nel nostro Paese un sistema di selezione trasparente e democratico che dia il potere ai cibi le candidature che dia il potere ai cittadini anche attraverso meccanismi di elezione primaria
Ecco attorno a queste questioni referendum dopo bicamerale quale tipo di riforme come discutere nel centro sinistra e oltre il centro sinistra rapporto tra referendum abolizione quota proporzionale referendum Passigli
Come robusti e nel bipolarismo primarie che attorno a queste queste a questa griglia di questioni io credo che si possa lasciare adesso la parola all'onorevole Franco Monaco per darla successivamente al professor Barbera dando spazio poi a vostri previ interventi brevi domande per una loro successiva replica il tutto deve terminare entro le ore
Diciassette
Diventasse la parola Franco Monaco
Grazie mi spiace deludere l'amico Walter ma dunque gli amici organizzatori così mi avevano allertato cioè anch'io a mia volta avrei come posso dire fatto
Più che altro una introduzione cioè proposto una griglia di interrogativi che poi non si discostano granché da quelli già formulati appunto da Walter Verini
Quindi il mio compito è modesto limitato il relatore il professor Barbera gli siamo grati anche perché è stato ormai da un po'di anni a questa parte per noi un punto di riferimento sia diciamo
Come studioso ma anche di RAI come politico alla testa del movimento referendario suo primo tempo e oggi di questa seconda tornata dal movimento referendario
Quindi anche il mio compito dicevo è meramente i produttori o limitato modesto proporrò anch'io qualche interrogativo mi spiace che siano poi tutti accollati alluce ma in che per agiremo poi in sede di dibattito
Ecco solo forse potrei informa telegrafica proporre qualche osservazione qualche rilievo di carattere a questo punto diciamo retrospettivo sulla fallimento dall'esperienza dalla Bicamerale
Intanto una confessione io sono tra quelle che hanno come posso dire a fronte del fallimento dalla Bicamerale
Come si può dire hanno nutrito un doppio sentimento
Da un lato un sentimento di preoccupazione di rammarico perché le riforme sono oggettivamente necessaria e sono state da tempo e un po'da tutti promesse
Dall'altro lo confesso con un se volete con un una punta di senso di colpa un anche diciamo con un qualche malcelato compiacimento perché anche a me il prodotto non persuade Eva
So che non è molto responsabile ma insomma al cuore non si comanda diciamo così
Dunque la causa prima e decisi prossima diciamo e decisiva di questo fallimento e nota diciamo un calcolo un po'cinico di carattere politico forse di carattere personale
Da parte di Berlusconi che ha rotto direi in un frangente con motivazioni palesemente capziose ecco che palesemente non
Veritiere
E tuttavia dobbiamo osservare che qualche errore qualche forzatura qualche contraddizione l'abbiamo scontata anche noi
Io ne menziono qualcuna
La prima è quella teoria che io dico un po'peregrina delle maggioranze variabili e incrociate ecco io su questo sono un po'd'accordo con Rifondazione Comunista non so se è grave ma nel sostenere che non di maggioranze variabili incrociate pressoché casuale si sarebbe dovuto discorrere
Perché questo inesorabilmente avrebbe condotto a un assemblaggio di pezzi di costituzione rispondenti a culture politiche istituzionali diverse e talvolta tra loro
In conflitto
Ma forse di maggioranze larghe dunque che forse sarebbe stato più utile esperire almeno provarci
La strada di una proposta organica elaborata e avanzata dalla maggioranza politica è c'è dubbio largamente diciamo poi proposta al consenso più largo di pezzi diciamo dell'opposizione su questo io credo che abbia ragione un college autorevole
Di Augusto Barbera cioè Stefano Rodotà anche se di un'altra scuola mi par di capire ma che ci ha richiamato più volte come questa non è materia meno politica
Per certi versi è la più alta delle materie politiche è politica costituzionale e come tale immaginare che potesse del tutto prescindere dalla solidarietà
Della maggioranza politica è stato forse un errore
Anche se è un errore di cui è facile anche a riferire le spiegazioni secondo la progressiva dilatazione dell'oggetto e la conseguente apertura di troppi fronti negoziali troppi fronti negoziali
Se la memoria non mi inganna il cuore originario diciamo del problema
Per le riforme costituzionali era la forma di governo con un doppio obiettivo quello della stabilità
E quello ce lo diceva già un poverini della restituzione dalla sovranità cittadino diciamo un problema di democrazia sostanziale è un problema di stabilità degli esecutivi
Leggevo in quella intervista di qualche giorno fa il Corriere dalla Sera di Walter Veltroni già citata stamane lo dice lui stesso interrogato dice qual era il vero nocciolo politico dalle riforme
Risposta mi pare chiaro che debba quindi al presente perché è ancora davanti a noi
Che debba consistere nell'assicurare la stabilità necessaria per un congruo numero di anni a governi scelti dagli elettori e non dalle segreterie dei partiti sulla base di un confronto chiaro di uomini e di programmi
Ci siamo dunque
La stabilità degli esecutivi e gli esecutivi che abbiano ricevuto un mandato diciamo così sostanzialmente diretto da parte dei cittadini dunque restituendo la sovranità il cittadino poi dicevo questo era il cuore originario del processo riformatore
Poi si è esteso a dismisura e da revisioni puntuali ancorché profonde qualificanti si è passati vorrei dire quasi inavvertitamente alla più ambizioso forse troppo vi attivo della riscrittura dell'intera seconda parte compreso il capitolo più spinoso
Per no le note ragioni
Connesse appunto alla come si può dire alla alla a quadro politico italiano e i suoi protagonisti della la nota questione della giustizia anche qui se la memoria non mi inganna quando in origine e anche in sede di legge deriva dalla per bicamerale si discorre va di sistema delle garanzie non si aveva in mente di perse
Come si può dire la il rifacimento dell'ordinamento giudiziario
Molto più modestamente si aveva in mente che a seguito dell'introduzione del maggioritario che da tanto potere tanto potere a chi vince la competizione si trattava di dare più strumenti di controllo e di garanzia
Alle opposizioni veicolati il problema si diceva allora dello statuto dell'opposizione dell'innalzamento del quorum
Di un di più di garanzia a fronte di quel di più di potere conferito appunto alle maggioranze dall'introduzione della regola a dominanza maggioritario progressivamente anche qui come notate come sia prodotto diciamo lo slittamento dal sistema delle garanzie limitatamente inteso così
Lo statuto della della dell'opposizione e un di più di garanzie conferito adesso alla addirittura rifacimento dell'ordinamento giudiziario
A ben guardare infatti nel programma dell'Ulivo io ho un po'memoria di questo perché ricordo che la prima stesura poi si avvalse di contributi molteplici ma la prima stesura fu del comune amico Valerio Onida che oggi sta alla Corte costituzionale e chi conosce diciamo un po'le sue riflessioni
Diciamo anche quelle precedenti accuse all'avventura dell'Ulivo sa che Onida si attestava diciamo su di un riformismo come si può dire saggio e misurato ecco diciamo chi conosce il Lella parte istituzioni del programma dell'Ulivo sa che le riforme istituzionali le riforme costituzionali scusate lì dentro erano poche e qualificanti
In buona sostanza erano due cioè io un regionalismo forte
Ho oggi siamo a dire federalismo federalismo un po'ispirato diciamo al modello tedesco e precisamente l'abbiamo già menzionato una razionalizzazione della democrazia competitiva e do e governante
Cioè quella che avevamo che abbiamo già un po'anticipato nei processi politici che abbiamo già sperimentato nel novantaquattro prima e nel novantasette sei poi ma che bisognava appunto in qualche modo razionalizzare qui bisognava dare una veste diciamo formale più compiuta
Tanto che se la memoria ripeto non mi inganna noi si fece la campagna elettorale anche su questi sto e in opposizione con il Polo
Un riformismo sostenibile era una delle formule che furono coniate in quella stagione contro l'assemblea costituente la nuova Costituente diciamo così contro una cesura costituzionale vi ricordate che questo era quindi non è precisamente il vero che questa legislatura avesse un mandato costituente era vero che le riforme erano nell'agenda un po'di tutte le forze politiche di tutti gli schieramenti
Ma diciamo e secondo misure e prospettive diverso
Forse si può aggiungere tra diciamo i limiti che hanno poi contribuito anche diciamo alla fallimento dall'esperienza della Bicamerale questo sovraccarico politico dalla partita originato anche dalla presidenza D'Alema
Io credo alla quale va anche riconosciuto la buona fede perché fuoco credo anche un atto di coraggio a questa sua esposizione
Quasi a fornire garanzia nei confronti dei più recalcitranti o né i più scettici nei confronti delle riforme non c'è dubbio che questo ha contribuito a sovraccaricare diciamo politicamente la partita sino al punto ma qui esagera un po'appunto da alimentare la convinzione che si si dovesse portare a casa un risultato quale che fosse
Sino a produrre l'effetto di un esame di un primo esame poi è intervenuto la l'impasse di un primo esame parlamentare francamente sì un po'blindato
Per onestà intellettuale e poi e chiudo con questa diciamo osservazione un po'retrospettive dobbiamo anche dire queste do che è facile eccepire col senno di poi e col senno di fuori scampo così
Ve lo dico io che ho avuto qualche frequentazione Dossetti Anna ma che poi mi sono trovato dentro Patrizia il Parlamento ha votare un articolato che non mi piaceva
è sbucato da un'intesa elettorale perché tutti hanno inteso perfettamente che diciamo lo sblocco e fu originato da quella intesa appunto di casa letta sulla legge elettorale che mi piace ancor meno ecco ma dicevo è facile questo va osservato dicevo però onestà intellettuale eccepire col senno di poi e col seno di fuori
Ma ahi noi certo le riforme non si fanno in laboratorio si fanno dentro la lotta politica questo l'ho imparato anch'io pone io candore non annichilita e si fanno con gli interlocutori che ci sono dati non ce li scegliamo noi
Badate bene interlocutori che per sei mesi hanno voluto dimostrarci i primi sei mesi del questa legislatura che erano in condizione di quasi paralizzare l'attività parlamentare
Non che questo sia diciamo ragione sufficiente ma dicevo questo era il contesto in termini di lotta politica in cui si è innestato il processo riformatore
Certo io dico appunto diciamo forte di queste le frequentazioni dossettiani ex post che è difficile non concludere che il vecchio Rosetti avesse ragione nel sostenere che questo non è un tempo non propizio per un'impresa costituente
Per quanto fossero necessarie talune puntuali anch'e profonde riforme
Certo la circostanza che diciamo la Bicamerale è fallita non è indolore e tuttavia dobbiamo precisamente tornare a alla procedura del quel articolo
Centotrentotto che in verità diciamo l'Ulivo se io non ricordo male
Proponeva diciamo cui verso la quale si indirizzava l'Ulivo appunto anche in sede di diciamo di elaborazioni tre elettorali
Poche mirate riforme costituzionali
Ecco attraverso la procedura ordinaria del centotrentotto ripeto non è scandaloso
Questo un po'sottintendeva il programma dell'Ulivo
Ecco allora gli interrogativi e poi e finisco davvero che sono sostanzialmente gli stessi interrogativi che già anticipato Perini a questo punto allora io mi sentirei di domandare al professor Barbera
Che mi pare se non sbaglio sia tra coloro che esclude il ricorso improbabile peraltro un'assemblea costituente quindi diciamo con noi accede alla via parlamentare ex articolo centotrentotto delle riforme allora su quali punti possiamo e dobbiamo concentrare questa azione riformatrice attraverso la procedura ordinaria quali sono i punti da isolare
E che cosa si può salvare il re cooperando anche dell'elaborato dalla Bicamerale io convengo che non tutto è da buttare si è diciamo per per un anno e mezzo
E non solo dentro la Bicamerale direi anche più fuori dalla Bicamerale col contributo degli studiosi che i cittadini delle forze appunto sociali e culturali va be che cosa salvare di quale lavorato
E come procedere questa volta con una proposta di maggioranza relativamente organica o ancora una volta un po'in ordine sparso diciamo così
Sempre sulla base della Teoria dei due tavoli rigorosamente distinti appunto con lo dalla maggioranza politica e con la maggioranza riformatrice
E
E da ultimo appunto sulla questione eminentemente elettorale
Qual è lo scopo di questo referendum elettorale quello del cui comitato promotore Barbera fa parte
E come si può replicare alle obiezioni sia quelle di carattere tecnico che quelle di carattere politico quale obiezioni diciamo pure condivise da pezzi della maggioranza politica
E che hanno in qualche modo costretto diciamo le cose così anche il Movimento per l'Ulivo qui siamo in casa del Movimento per l'Ulivo a diramare una nota alla vigilia del nostro Consiglio nazionale di Bologna in cui il movimento non prende posizione
I responsabili del movimento sono perfettamente consapevoli che il popolo dell'Ulivo è un po'naturaliter incline a sposare la causa referendaria
E tuttavia non solo delle condizioni diciamo di sposarlo in quanto di sposarla in quanto movimento
Per la nota ragione che dentro il movimento movimento deve interagire anzi nel movimento confluiscono cittadini che hanno anche nel rispettive appartenenze di partito ai di partiti che alcuni dei quali sono come posso dire rigorosamente e energicamente contrari al movimento referendario e forse voi lamentate che appunto in quella nota
In cui si dava libertà ai singoli aderenti di regolarsi come meglio essi credessero ma appunto senza impegnare il movimento come tale
Lo hanno fatto in verità i giovani la sezione giovani del Movimento per l'Ulivo non l'ha fatto il movimento come tale
Appunto per questa ragione per questo vincolo noi siamo anche coloro che fanno un po'da cemento come si dice da raccordo dalla coalizione non avremmo potuto sposare una causa che diciamo in qualche modo la divide la di vite in qualche modo anche la l'Acea
Allora dicevo come replicare alle obiezioni sia quale di carattere tecnico io non sto a menzionarlo nel professor Barbera le conosce a memoria
Che so quella di chi sostiene che non è poi così sicuro che contribuisca un di più di polarizzazione che l'Effetto è imprevedibile ora e in qualche modo arbitrario della canzone diciamo della cancellazione dalla quota proporzionale
O quelle di carattere politico che forse sono invece più diciamo più robuste quelle di carattere politico
Che potremmo formulare così
Potremmo formulare così
Per chi ha scommesso non solo sul bipolarismo non abbiamo scommesso sul bipolarismo è uno dei nostri a Schio azione
Ma anche su in concreto sull'Ulivo su questa coalizione come uno dei perni secco uno dei due appunto perni del bipolarismo
Chi ha scommesso sull'Ulivo e quindi che sposa sul bipolarismo ma anche in concreto sull'Ulivo
è preoccupato come si può dire di non frantumare destrutturare questa coalizione
Che è una coalizione non è ancora un partito il partito sta sulla sull'orizzonte il sogno di molti di noi dunque non vorremmo lavorare per un bipolarismo che in concreto destruttura L'Ulivo
Non vorremmo distruggere l'Ulivo che c'è in nome dell'Ulivo dei nostri sogni che però rischia di sfumare oltre l'orizzonte questa è di parte
L'obiezione politica forte diciamo alla quale io mi permetto di chiedere una risposta professor Barbera
Ringraziamo Allah quel con la parola va bene
Grazie intanto per l'invito
Io
Andrei agli inizi della del processo di transizione politica dove stiamo vivendo un processo di transizione politica
La data il nove giugno del mille novecentonovantuno il primo referendum quello sulla preferenza
Almeno con tutta la vitalità poi delle date
Perché se andiamo poi alla
Alla alle cause remote bisogna andare all'ottantanove la caduta
Del muro di Berlino comunque in quel periodo inizia quello che viene chiamato processo di transizione
E inizia con una precisa strategia referendaria
Il movimento referendario si costituisce
Nella mille novecentonovanta nel momento in cui il governo Andreotti su richiesta di Craxi porre la questione di fiducia sulla proposta di elezione diretta del sindaco
Sorge con una strategia
Di riforme dal basso tenuto conto che dall'altro multiuso e tutte le possibilità
In alternativa a questo voglio sottolinearlo questo il punto sottolineare ad una strategia che puntava sulle riforme della Costituzione chiede la strategia portata avanti da Craxi ed ha così
Ricordate l'ultimo governo Andreotti e si costituisce proprio allo scopo di predisporre un programma di riforme costituzionali famoso tavolo Martinazzoli che poi lo stesso Martinazzoli contribuì
A far fallire
Referendum propositivo referendum alternativo costituente il messaggio di Cossiga e così via
L'analisi che porto alla strategia referendaria invece partiva un presupposto diverso
Il problema non è la Costituzione il problema
L'assetto del sistema politico bisogna attraverso riforme elettorale spingere per un assetto bipolare e questo era il significato
Dei
Referendum che fu uno presentati prima nemmeno centonovantuno alla Corte costituzionale la Corte Costituzionale taglio il referendum più che avrebbero il più inciso sul sistema politico lascio solo con la sua preferenza unica tutte cose che ricordate l'invito ad andare al mare
Il
Forte domanda nel Paese la riforma della politica come si diceva allora con una certa enfasi
Sembra io mille novecentonovantadue la data significativa quindi sette mesi dopo il nove giugno novantuno l'arresto di Mario Chiesa inizia Tangentopoli
Io collego le tue cose perché Tangentopoli nasce nel momento in cui i giudici magistrati capiscono di avere alle spalle un'opinione pubblica che deteneva intollerabile il vecchio sistema politico intollerabile perché ormai era caduto
Il muro di Berlino non c'erano ragioni per mantenere quel tipo di sistema politico intollerabile perché l'Italia deve entrare nel in Europa e faceva fatica con quel sistema politico entrando
Mille novecentonovantatré il referendum
Che ha introdotto il sistema uninominale maggioritaria
Una strategia che adatto dei frutti
Questo non dobbiamo dimenticarlo
Che ha dato dei frutti importanti
Ha dato intanto una dei polizza azione sia pure incompiuta del sistema politico italiane finalmente sì sono tendenzialmente divisi sull'asse destra-sinistra
E non sulla base di una contrapposizione tra laici e cattolici o tra fascisti e antifascisti o comunisti anticomunisti c'è stata una de radicalizzazione secondo punto del sistema
Politico
Una del radicalizzazione spero politico
Movimento Sociale costretto a trasformarsi progressivamente in Alleanza nazionale diventare una destra di governo Rifondazione Comunista
Che era nata al momento la formazione del PDS sulla base di un presupposto un assunto non è possibile governare in Occidente bisogna soltanto portare avanti e lotte sociali e
Contemplare gli orizzonti del comunismo e che è stata costretta a misurarsi con i problemi del governo sia pure in modo sgangherato che sappiamo però ha contribuito a guardare gli orizzonti del Europa di Maastricht
Così come c'è stata la rottura di un centro immobile
La rottura dell'unità politica dei cattolici la rottura democrazia cristiana che ha significato rottura di un centro attorno a cui far ruotare alleanze ma che non ha significato questo intendo sottolinearlo perdita di peso degli elettori di centro
Perché i direttori centro hanno contato per esempio uno determinato la vittoria dell'Ulivo lo spostamento dalla correzione centrodestra Coalizione centrosinistra mille novecentonovantasei questo ogni tanto viene dimenticato
Sistema giudiziario penalizza i partiti di centro che vogliono collocarsi all'interno
Del l'accento schieramento politico ma non penalizza anzi esalta al massimo gli elettori centro tra maggiore mobilità che essi vanno per la maggiore possibilità di spostarsi dall'uno all'altro all'altro schieramento
Abbiamo avuto la possibilità di eleggere direttamente gli esecutivi o di diritto come avvenuto con la legge sull'elezione dirette dei sindaci
Eppure di fatto non dobbiamo dimenticare che nelle ultime elezione gli italiani hanno scelto direttamente un governo
Di fatto hanno scelto tra un governo Prodi e un governo Berlusconi
Lo avevano in solo in parte fatto nel mille novecentonovantaquattro perché a sinistra si rappresentato senza un candidato a Presidente del Consiglio nel centrodestra c'erano due alleanze una nord è una sola
Ancora erano i primissimi Pacitti del sistema maggioritaria
Dicevo di fatto gli italiani hanno letto un direttamente il governo S alle ultime
L'ultimo sussulto nella crisi che era stata provocata rapida crisi era stata provocata rapidamente chiusa si dà Rifondazione Comunista
D'Alema e Prodi hanno potuto dire
Nonostante Scalfaro
Ho scritto o questo Governo rimane in piedi o si torna a nuove elezioni hanno applicato uno schema maggioritaria proprio democrazie maggioritarie
Ripeto nonostante Scalfaro
Che ha rappresentato un rappresentato in questa fase della transizione adesso in Cina è andato a scoprire l'uovo di Colombo ludici ma in realtà era un Craxi perché l'elezione diretta del presidente a Repubblica era quanto Craxi si era proposto alla fine degli anni ottanta e quanto noi avevamo rifiuta movimento referendario risultato che la strategia ma perché l'abbia rifiutato
Perché è una strategia che puntava soltanto alla rafforzamento del vertice l'esecutivo lasciando immutato il sistema politico anzi accrescendo la capacità
Di la rendita di posizione di un partito all'interno del vecchio sistema politico cioè il partito socialista
Questo è stato il
Sono stati gli effetti del sistema
Maggioritario imperfetto
Che è stato costruito effetti positivi
Si possono dare giudizi che si vogliono sul modo come si è entrati in Europa
Probabilmente gli italiani ieri dovuto pagare volpino domani dovranno dopo domandano paga le tasse e magari saranno un po'
Arrabbiati sul modo come si tratti d'Europa avrebbero preferito forse meno imposte e maggior riduzione della spesa ma su una cosa tutti devono essere d'accordo per onestà intellettuale se non ci fosse stato il sistema maggioritario se non ci fosse stato un governo legittimato direttamente i cittadini in Europa non non saremmo entrate con i governi che duravano in media nove mesi la Cerati dalle contraddizioni dei partiti della coalizione non saremmo entrati in Europa non siamo entrati in Europa perché c'è stato un governo che ha avuto alle spalle un
Un pronunciamento popolare diretto sia pure usando il
Le virgolette
Il
è un bipolarismo appunto incompiuto imperfetto le riforme costituzionali
Avrebbero dovuto
Favorire questo processo Polito
Se aveva un senso parlare di riforme costituzionali aveva un senso
Per favorire questo processo Polito quello che distingue la buona ingegneria costituzionale della cattiva ingegneria costituzionale cose la buone ingegnerie costituzionale si mette all'interno dei processi politici e cerca di favorirli
Razionalizzando la la cattive ingegneria costituzionale disegna
Mi ha strattonato delle
Delle istituzioni
Magari tentando di posso il conto determinati processi politici
Quindi allora quando si è cominciato a parlare nel programma dell'Ulivo ma io cito anche viene poco ricordato il programma con cui il governo si è presentato
In Parlamento
C'è una frase
Che mi è rimasta impressa di Prodi che dice non esiste l'ora x e riforme costituzionali
So se qualcuno ricorda
Bisogna che siano favorite quelle riforme costituzionali che possono accompagnare il bipolarismo di fatto che si è venuto a determinare e quale avrebbe voluto essere queste riforma
Queste riforme avrebbero dovuto sono indicate anche di nel programma di governo poteri nomina e revoca dei ministri del Presidente del Consiglio
Per rafforzare il Presidente del Consiglio
Per quello di Sting una coalizione al governo da un governo di coalizione anche la possibilità del presidente del Consiglio di poter richiamare la disciplina collegiale il governo
Altra cosa ancora superare
Una serie di norme costituzionali che non danno Poteri al governo in Parlamento ma che si basa la sua visione assemblearistica della nostra forma di governo
Quindi in pratica
Possibilità per il governo di porre del dei tempi per la discussione parlamentare poter dire questo progetto all'atto al dato o lo si accetta o lo si respinge come avviene in tutti i parlamenti tutte le democrazie parlamentari in questo mondo
Ma non nei sistemi attenti Venza assemblearistica come in parte è stato quello italiana cosa che avrebbe consentito anche di limitare fortemente al fenomeno decretazione d'urgenza eccetera eccetera eccetera
Che può essere
Altro tema
Che ci sia ebbe dovuto affrontare per accompagnare quel processo di riforma politica sarebbe stato quelle bicameralismo perché proprio elezioni del novantaquattro novantasei hanno dimostrato la a assurdità del bicameralismo italiano unico al mondo
Con due camere che hanno la stessa legittimazione politica entrambi danno la fiducia per cui fino a quando c'è la proporzionale beh venivano composto lo stesso modus ottavo soltanto di andare a ripetere da una parte quello che è stato detto l'altra parte però col sistema maggioritario e con le variazioni che può anche determinare abbiamo corso il pericolo di avere maggioranze diverse accanto al Senato sia nel novantaquattro dove il il Polo alla maggioranza un solo voto
Di un solo voto al Senato molto di più alla camera ma anche al in queste elezioni dove l'Ulivo e autosufficiente al Senato ma non lo è invece alla camera e quindi una riforma
E sembrerebbe la più facile ma in realtà quella più difficile da troppe deve coinvolgere soggetti interessati che rendesse imperfetto il nostro bicameralismo
Dando poteri d'indirizzo politico soltanto ad una camera e all'altro invece poteri di controllo di rappresentanza del autonomia
E così via
Sarebbe dovuto aggiungere quello che Franco Borgo ricorda la prima cioè il discorso del quorum che è stato infatti tirato al massimo se sono scortati tutti no è un discorso che vive infatti Zatta no ma in realtà dietro quella polemica c'erano anche tentazioni
Di Autogerma se troppo lungo questo
Il
Tema poi del regionalismo forte è un tema da affrontare proprio perché
Per le ragioni che sappiamo
Ingresso in Europa la Padania Bossi e così
Quindi un programma limitato di riforme costituzionali
A un certo punto c'è stato moneta ha detto una dilatazione dell'oggetto della Bicamerale e io non lo so se soltanto sfuggita di mano
Se c'è una persona pratica attuazione o invece c'è stato il venire a galla poco a poco di un altro tipo di strategia questo interrogativo cui pongono un dono risposto
Mi chiedo cioè se
A un certo punto del nostro paese non faccio ludico e se in questo o quell'esponente politico in questo o quel partito perché a volte il processi politici sono il frutto di così Dini movimenti di cui subito non si ha la percezione
Ma mi chiedo se
Non si è a un certo punto portata avanti una strategia che in maniera molto Lucci
Dal suo punto di vista era stata
Illustrata da
Buttiglione a Massimo D'Alema nel famoso pranzo legalmente
Quando Buttiglione aveva detto
Il bipolarismo
C'è e gli italiani
Si sono affezionati però il bipolarismo tende a
Alterare l'identità dei partiti politici dobbiamo spostare dico in maniera molto più semplice lì bipolarismo dal sistema dei partiti dal sistema politico al vertice l'esecutivo a lezione diretta del capo sta
Che poi era nient'altro
Che luogo di Craxi
Era nient'altro che Craxi
Quale diceva manteniamo la proporzionale ma siccome c'è una domanda di maggiore efficienza una domanda di maggiore partecipazione demanda di democrazia immediata spostiamolo sull'elezione diretta del capo dello Stato magari senza poteri di governo
Perché questo perché la depolarizzazione attuata sul sistema politico attraverso una riorganizzazione del sistema dei partiti non c'è dubbio che dolorosa
Perché tocca l'identità tocca la soggettività dei partiti politici
D'altro canto e se andiamo a vedere
La costruzione dei
Dei due poli
Non è stata una costruzione facile
Non è stato la costruzione facile perché ha determinato e determina problema l'Ulivo da alcuni è stato inteso come un mero cartello elettorale ci ritroviamo tra i piedi
Un sistema uninominale che obbliga ad avere un unico candidato dei partiti alleati quindi dobbiamo avere un unico simbolo L'Ulivo e nient'altro che un cartello tra partiti che rimangono i soggetti Bella alleanza e c'è un'altra concezione invece che ritiene che il sistema bipolare richiede non un simbolo comune e basta un cartello elettorale ma richiede la costruzione dei soggetti
Del bipolarismo e quindi la progressiva costruzione di un soggetto politico che senza
Umiliare i partiti a poco a poco consenta cessione di quote di sovranità dai partiti a questo nuovo soggetto politico
Così come la costruzione veniva detto dell'unità europea non
Poco Cassi assioni autonomia di sovranità ma non per l'età di identità da parte del singole
Nazionalità
O delle appartenenze altrettanto è avvenuto nel Po
In maniera se volete meno
Appassionato più disordinata ma problema vero del Polo questo è soltanto una alleanza un cartello oppure qualcosa di più Martino per esempio non a caso tra i promotori referendum elettorale
Pensa a un soggetto politico un partito liberale di massa eccetera eccetera ma credo che
Su questo profilo abbia avuto una qualche una qualche delusione
Io credo che proprio l'assenza della volontà di muoversi lungo la difficoltà senza muoversi lungo quel processo politico e tra da transizione deposizione con gli effetti che
Avevo indicato prima ha portato la
Commissione degli sbandamenti
Chi sbandamenti la dilatazione dell'oggetto della commissione nascono dal fatto che la commissione o almeno arte egemone della commissione non ha colto come asse attorno a cui il fare
Ruotare le riforme istituzionali la bipolarità azioni del sistema politico la necessità per gli italiani chi elegge direttamente il vertice dell'esecutivo uso queste espressioni
In senso generico e apportato per esempio le due bozze sale che non ero nessuno dei due in questa direzione perché il governo del premier era un governo è un sapere esattamente in cosa sarebbe stato diverso dal governo parlamentare attuale non si capiva esattamente e l'elezione diretta del Presidente da Repubblica è l'elezione di un presidente Repubblica senza poteri di governo quindi senza risponde la domanda italiani posso legge chi ci governa sia esso il Presidente del Consiglio
O la curvo o o la coalizione
Attorno un Presidente del Consiglio o un o direttamente il Presidente da Repubblica e mancato quest'asse e poi si sono viste anche le conseguenze
Se sono viste anche le conseguenze così anche il sistema elettorale che è stato escogitato è un sistema elettorale
Al di là della tecniche le tecniche ma come cultura politica a dietro una cultura politica rispettabilissima però che è un'altra cosa rispetto alla transazione
Operato e con il referendum maggioritario la cultura politica c'è dietro e la proporzionale più il premio di maggioranza
Anche se per ragioni di pudore
Ragioni politiche
Vengono ancora mantenuti alcuni collegi uninominali
Viene poi Briscoe venne previsto un omaggio al maggioritario ma il per il maggio Ranza di per se stesso non è un maggioritario c'è una cultura che dice
Che accetta una contrapposizione bipolare però mantenendo l'identità dei partiti
Io credo che questa sia una strategia sbagliato e perché se si mantiene l'identità dei partiti su ciascuno dei dei diretti se ritiene parte in primo luogo
Della di un partito invece che di una coalizione invece una collezione quel collante del premio di maggioranza diventa debolissimo un collante assai becco e inoltre porta alla frantumazione
Con lui ho visto per elezione dei consigli comunale in cui c'è un'ottima elezione diretta del sindaco ma invece
Quel sistema proporzionale compie magie lancia che ha accentuato la frantumazione
Così come alcune proposte che si muovevano che sono mosse che all'inizio hanno portata sono state portate avanti per esempio quello del cancellierato
Voglio dire perché adesso di tanto in tanto ritorno e cancellato non si muovevano affatto lungo l'asse della
Dello sviluppo del maggioritario
Si muovevano in controtendenza rispetto al diciotto aprile novantatré
Per un motivo molto semplice
Perché il sistema è cancellato come forma di governo non esiste
Chiarisco cosa voglio dire con questo
Non esiste potentato dirlo tante volte
Non esiste perché cos'è il cancellierato e l'elezione del Presidente del Consiglio da parte del Bundestag da parte del Parlamento
Di per sé questa non è una riforma i sindaci minimale che
Forse in apparenza molto bello
L'elezione la sfiducia costruttiva non si può dare la sfiducia un Governo
Se prima secondo per la mente non significa il nuovo governo spenti c'è un piccolo particolare
Che nel nostro Paese per cinquant'anni non c'è mai stata una sfiducia perché tutto e sfiducia Nesta parlamentare governi smettevano quando uno dei partiti si ritirava dalla correzione
Tra l'altro prima elezione diretta del sindaco per tre anni abbiamo avuto Assoluce costruttiva nei consigli comunali fu introdotta con la legge Gava del mille novecentonovanta nessuno se n'è accorto non ha avuto nessun effetto
Quindi dietro espressione gobbe cancellierato
Un'espressione che ci fa immaginare il governo forte
La Gare richiamando
Bismarck con il con l'elmetto in realtà cosa c'era c'era il sistema elettorale proporzionale tedesco
E per questo trovava contemperamento è d'accordo leopoldo Elia gli ho anche detto che oppongono e Cossutta o i verdi perché è un modo metaforico per dire torniamo la proporzionale mi si obietta
Il si obiettava ma
Il sistema elettorale proporzionale in Germania
Ha dato dei buoni frutti o grazie perché un sistema che per la sua storia un sistema bipolare quindi fotografa il bipolarismo in quel Paese a questo ha scritto anche Sartor
In tante occasioni la sua la Germania e già bipolare per la sua storia perché aveva d'altra parte metta della nazione sotto il sistema comunista alle spalle aveva il nazismo per cui è un sistema a bipolarismo moderato ma tutti son d'accordo tedeschi stessi nel dire che è un sistema a rischio perché basta che o mente diverte o un'estrema destra abbia maggiore forse sistema tedesco cosa
Quindi
Attorno la Bicamerale si è giocata questa partita
Tornare indietro rispetto al sistema maggioritario costava troppo
Ai soggetti protagonisti la Bicamerale cioè parti
E a quel punto andare a rimestare la Costituzione
A rimestare la Costituzione
Secondo strategia di Buttiglione
Rime stiamo la Costituzione
Proprio quello che andava toccato con sobrietà
E il meno possibile
Secondo quelle indicazioni che c'erano nel
Investiture
Prodi
Non c'è un un'ora X poche cose
Che si potevano fare ora importanza se bicamerale centoventotto sputano Franco la Bicamerale ottocentoventotto
Io provo molto fastidio per
Le strade centoventotto bicamerale oppure
La Costituente sono strumenti del problema e la sosta sta costruendo uno strumento pericoloso
Sono pericoloso perché toccherebbe anche la prima parte la costruzione costituente serie non ha senso che la Costituente tocca soltanto la seconda parte e la prima parte la costruzione per carità non tocchiamo
Perché non siamo in grado di costruire qualcosa di
Di meglio non siamo preparati non è al momento non non c'è motivo
Non c'è motivo anche perché la costruzione poi ha ha una sua elasticità posso portare sia maggioranza di centrodestra e centrosinistra e su questo profilo
Non credo che abbiano reso un buon servizio alla costruzione quanti hanno detto che il Governo centrodestra era da considerarsi delegittimato dalla Costituzione perché
L'addio questo moto per delegittimare la costruzione del Governo
Di centro destra scusa Andreas avere una sulla schiscetta
Il
Sarei ingenuo però se pensasse che la Bicamerale non voglio dire questo è caduto per la debolezza del progetto di riforma istituzionale
Sarei molto ingenuo
Quello è stato non c'è dubbio che ha determinato la caduta non c'era un progetto
O c'erano tanti progetti astratte di ingegneria costituzionale dirimere ingegneria costituzionale
Via strategiche costituzionali
Disegnando
Poi basta guardare insomma e
Scusate la
Da Shanghai ci dice Scalfaro eleggete direttamente il Presidente della Repubblica con gli attuali poteri ma sono questi i problemi che abbiamo
Ma sono veramente che l'Italia di oggi ha il problema che non ha un presidente a Repubblica eletto direttamente
è quello il problema a parte il fatto dal punto di vista tecnico poi creerebbe dei problemi enormi perché è prevista la
è prevista la la controfirma per tutto quindi sarebbe o conflitti enorme tra un capo stato detto direttamente una maggioranza espresso dal parlamento
Va be'comunque non non voglio scendere particolarissimo brucio
Il mio tempo caso mai se poi qualcuno vuole che torni su questo punto posso torna
Da qui allora l'esigenza Ca'tutta la Bicamerale
Di tornare di nuovo ad una strategia non referendaria
Necessariamente ma che puniti alla riforma del sistema politico mediante leggi elettorali che quanto ci dice Ralf Dahrendorf oggi sul Corriere della Sera
Il vero problema è la legge elettorale
Il movimento referendario
Del novantatré aveva altre caratteristiche altri fini si è ricostituito un
Trasversalmente un nuovo un movimento che ha lo scopo di
Quando c'è la Bicamerale
Di evitare ritorni all'indietro famoso patto Della Costa
Adesso che la Bicamerale non c'è più di tenere aperto il processo riformatore ma non genericamente mantenerlo aperto nel binario giusto che quello da riforma resta impunito cioè di un bipolarismo più compiuto
Il
Quesito referendario
E
Quesito referendario l'unico reso possibile dallo strumento e dall'interpretazione lo strumento mi ha dato corte costituzionale strumento referendario strumento puramente protettivo come voi sapete
La Corte Costituzionale chiede inoltre
Che il la legge che vien fuori da un eventuale abrogazione sia auto applicativo
Voi sapete che un
Un quesito referendario previsto da su cui Pannella aveva tentato sarà raccolto le firme è stato bocciato la Corte Costituzionale prevedeva puramente e semplicemente la abolizione la quota proporzionale
E il venticinque per cento dei seggi obiezione alla Corte costituzionale la legge non è utopica attiva nel senso che il giorno dopo non si potrebbe tornare a votare il nostro quesito referendario
Prevede
Che
Venga eliminato
La distribuzione proporzionale fra liste di partito di quella quota aggiuntive i seggi del cinque per cento
E
L'assegnazione del venticinque per cento circoscrizione per circoscrizione in collegi Bino minato
Devo dare una spiegazione
Positivo e poi rispondendo alcune obiezioni sono state fatte qui vengono riprese
Perché abolire
Uso espressione conto porzione alle perché piace subito perché abolire la distribuzione proporzionale tra liste di partito della quota aggiuntiva per evitare che ci sia qualcuno che dice ma voi non volete abolì la quota proporzionale
Che un modo un po'ipocrita per far finta di non aver capito
Allora
E quindi io di ritiro dicendo la frase lunga Canonica abolizione distribuzione proporzionale tra liste di partito beh la quota aggiuntiva sulla base del secondo e così sono le orecchie San delizia
Il
Quando andiamo a votare per la Camera imputati per il Senato l'abbiamo previsto nessun
Referendum perché ci pare che il Senato debba avere una collocazione in altro non nel per quanto riguarda la funzione di Rizzo Polito per quanto riguarda il sistema del autonomia
Voi sapete quando si va a votare quel corto sapete benissimo ma bene richiamare la memoria abbiamo avuto in mano due schede
Una scheda rosa è una scheda grigia con la scheda rosa l'abbiamo scelto i candidati nei collegi uninominale
Con la scheda grigie si sceglie la lista il partito la lista blocca il riferimento e colori che puramente casuale
La scheda Rosa significa che i partiti sono costretti indotti cioè diciamo che non voglia
A presentare un unico candidato e quindi un unico programma di governo e quindi un unico candidato alla presidenza del Consiglio gli effetti positivi del bipolarismo nascono da qui dal fatto che siccome si vince con un solo voto differenze si è i partiti più affini sono stati costretti a mettersi insieme
A mettersi insieme
Qui nasce il bipolarismo interne
Però gli stessi partiti alle attività con un unico candidato unico regione Minale con un ricco programma di governo con un unico candidato la Presidenza del Consiglio sono concorrenti
Nell'acquisizione dell'altro volto in mano cittadino
La concorrenza che più aspre
Perché particolarmente aspra perché avviene tra partiti affini che hanno lo stesso baci
Stesso bacino elettorale
Quindi questo non porta soltanto ad una campagna elettorale dissociata
Contemporaneamente alleati ma concorrente che sarebbe anche poco trenta giorni si possono anche sopportare ma significa per intere legislature ci sono fenomeni di destabilizzazione
Perché bisogna ad ogni costo affermare la propria visibilità
Toccare pezzi di elettorato comune
Per dire io sono più bravo del mio vicino
Esercizio nel quale Rifondazione Comunista in particolare si esercita a scapito del vicino che il Partito Democratico a sinistra dei DS
Si esercita
Adesso per esempio secondo valutazione unanime di tutti gli analisti politici
L'avviamento la NATO ad Est è un fattore di stabilità insicurezza perché
Sappiamo che da cento anni a questa parte nei Balcani ci sono elementi di instabilità politica quindi la NATO ben venga l'apertura testo è però c'è Bertinotti che senza dirci il perché ci dice di no perché
Perché Dio diciamo no perché ha bisogno di ripescare quei vecchi vecchia parte elettorato comunista che gridava nelle piazze fuori la NATO dall'Italia fornita granata che ha Nostalgia
Sono delle attrattive statici così come d'altra parte c'è ritratto nostalgico di flauti che godeva tanto nell'alzare
La mano per nel saluto fascista
Posso permettermi questo
Questo linguaggio così un po'forse un po'troppo poco diplomatico
Però non non son riuscito a trovare in una cosa scritta sulla NATO di Bertinotti venendo qui in treno suscitò trovare una sola motivazione razionale per cui la NATO non dovrebbe andare a destra e questo
E quel botto proporzionale
Così come né per l'Albania
Si svolgono solleticare tutti con i quali quando vede una divisa
Hanno dei problemi
Bisogna mandare non so in che modo un'altra
E così anche per i Verdi eccetera eccetera ma meno per le maggioranze di governo di più per l'opposizione perché il collante del governo può anche essere utile l'opposizione si sbriciola
E preoccupa anche
Appoggi e partiti e schieramenti di governo che l'opposizione si sbriciola perché il sistema bipolare in un sistema che appunto bipolare se non c'è la tensione tra i due poli sistemarne piccola la tensione dialettica vengono poi nostalgie
Di grande centro e altre cose che non sappiamo
Quindi abolendo
La distribuzione proporzionale bla bla bla bla eccetera
Sì rendono più forti le coalizioni
Si rendono più robusti vendette robusto bipolarismo
è un'esigenza e non soltanto di perfezionamento di questa legge ma di evitare di tornare indietro il patto lo Stato ormai appartiene alle croniche giornalisti che però non dobbiamo dimenticare che in Friuli si vota con la proporzionale perché non hanno voluto una legge maggioritaria
Che in Sicilia hanno fatto finta fino all'ultimo di cambiare la legge elettorale ingannando anche me
Che ho fatto dei viaggi inutili facendo finta di voler cambiare cioè tra le meno già tutti d'accordo i partiti che lascia la legge elettorale così com'è proprio tutti già
D'accordo sappiamo la legge elettorale regionale sappiamo leggere l'elettorato e la Provincia di Trento che fine ha fatto se c'è qualcuno di Trento qui
Lo sa benissimo e così
Cioè ancora c'è una forte tendenza al proporzionale il referendum a questo significa
Perché c'era indietro queste posizioni primo
Secondo
Correggere una legge che ha dato i risultati positivi unica legge Mattarella ha dato risultati positivi ma possiamo fare di più che possiamo fare meglio terzo
Ricondurre le riforme costituzionali nel loro binario son d'accordo con Monti
Nell'ordinario
Che sono quelle che accompagnano il seminato processo d'importazione pur
Un'evoluzione che proprio dei regimi
Parlamentari verso regimi di gabinetto verso il regime di di primo ministro queste significato obiezioni
Che vengono fatte
Né sospetti
Grave vedere perché
Prima obiezione
Ma
La distribuzione e a caso
Veniva anche ripresa
E quindi potrebbe accadere che chi vince
In bocca al maggior numero di seggi la vittoria poi possa essere vede ha ribaltato il risultato dai secondi
Bene io rispondo con quanto ha detto
Nella festa di amicizia del sette schema scorso il professor Ricci diffidenze che tra l'altro il consulente dei popolari il quadretto questo argomento privo di senso che contrasta con la legge dei grandi numeri perché non si riesce a capire come può cadere
Che sia
Come sia possibile che un partito che vince nella maggior parte dei collegi in Italia poi perde tutti gli altri
Non siano sì piazze tra i meglio perdenti in ciascuna circoscrizione
Potrebbe accadere ma cadrebbe le spese per fare i controlli Gardens modi volte
Oppure bisognerebbe avere tante di quelle disgrazie addosso che capita una cosa di questo genere quindi questo di per se stesso non è
Non è
Un argomento
Altro
Argomento ma in questo modo eliminando le liste di partito si può dare lo spazio a tutte le forme di notabilato
E di fai da te e liste locali cedette bene cito e così via perfetto
Cito è stretto da camera
Dove c'era il collegamento con la lista proporzionale
E questo fenomeno non è accaduto al Senato dove vedi caso è l'unico sistema dove consentito oggi presentarsi senza nessun collegamento con le liste proporzionali al Senato sono possibili recettore Senator rende possibile liste fai da te ma guarda strano
Va be'a caso non ce ne nessuno chiosa
Non c'è nessuna Senato quindi questi non sono argomenti piuttosto ci sono altri argomenti seri con i quali ci dobbiamo confrontare
Ci dobbiamo confrontare è chiaro che questo sistema
Spinge in maniera forte verso la deposizione e da delle coalizioni un significato forte
Su questo si può anche dire non sono d'accordo
Non sono d'accordo perché i partiti bla bla bla bla non son d'accordo perché le coalizioni ancora non eccetera eccetera sono tutti argomenti su cui possiamo confrontarci ma andare a portare questi altri argomenti io non credo che sia il caso
Adesso
è venuto fuori il referendum Passigli sullo score
Referendum Passigli sullo scopo per il quale ieri una sua rubrica Massimo D'Alema ha mostrato
L'interesse io spero che sia soltanto interesse perché siccome la Direzione di venerdì
è stata convocata per discutere queste cose troverebbe strano che ci fosse una decisione già presa
La democrazia di mandato significa sulla quale io sto tornando indietro nelle poche cose incluso un pentito perché le mutazioni mandato in una ho sbagliato
Le pulizie mandato assenso nelle istituzioni nel senso che io do un mandato e poi alla fine io Valotto
Ecco
Premio o pulisco
Tolgo il voto meno in un partito o cavo un partito significa sangue sudori militanti associazione volontaria e non posso dare mandato qualcuno il quale decide senza ascoltarmi e poi alla fine io per poterlo che Cervia devo sperare che il mio partito perda
Questa è una fregnacce non se n'è andato chiedo
Ho creduto c'ho creduto anch'io comunque anche se ci fosse la democrazia di mandato sia chiara una cosa che il mandato che il congresso del PDS ha dato e per il doppio turno di coalizione ma non per lo scotto
Non c'erano queste
Dico delle collegio odio dalla psicosi Diana
Con la sua idea no spero che non sia fruibile
Spero che non si offre
No nato da questo la cosa perché inizialmente il documento congressuale preparato dal giovane Folena prevedeva un doppio turno di coalizione poi è stato una battaglia che è stata fatta per cui abbiamo vinto e diventato doppio turno di collegio no
E poi tornato fuori di nuovo proprio stato apre ma quello dopo accostate sotto cucinata non case
E in casa letta
Il
Cosa prevede referendum Passigli ripetendo Passigli e prevede l'eliminazione dello scorporo così tetto lo sapete voi cos'è lo scorporo non siete abituati a trattare queste cose un ricordo brevissimamente cioè il fatto che si tolgano mette al alla lista collegata con i candidati che novità di collegi nominali i voti che sono stati che sarebbero stati necessari per vincere in quel collegio di cose passate necessari perché suo scopo venne fatto uno sconto
Non tutti i voti ma i voti del secondo più uno
Quindi è un sistema quello proporzionale è un sistema quello del Mattarellum che prevede un piccolo premio di minoranza
è un piccolo premio minoranza vantaggi dei partiti minori
Il eliminando lo scorporo i due
Canali diventerebbe indipendenti lungo dall'altro e per la coalizione che vince ci sarebbe un lieve effetto bipolari sa
Lieve effetto maggior numero di seggi
Premiante per la coalizione che vince
Qui sul Repubblica di oggi a pagina sei trovate un ottimo schema
Corretto nel senso che ho avuto modo già di vedere
Lo studio preparatorio che prevede per esempio risultati Camera attualmente l'Ulivo oggi a duecentottantasette seggi alla Camera
Con
L'abolizione dello scorporo avrebbe trecentodue
Però
Col referendum per l'abolizione o la quota proporzionale mi avrebbe trecentoquattro quindi l'effetto di polarizzante e maggiore con il referendum nostro
Rifondazione comunista oggi a trentadue seggi con l'abolizione dello scorporo ne avrebbe
Ventisei
Con il nostro avrebbe sedici
La lega
Oggi ha cinquantanove seggi con l'abolizione dello scorporo ne avrebbe cinquantasei
Con il nostro quarantatré
Sotto profilo tecnico quindi
Contrariamente a quello che dice ha detto ieri D'Alema soffio tecnico e meglio il nostro sotto il profilo tecnico ma il problema non è tecnico il problema è appunto di strategie istituzionali e politiche istituzionali
Il problema è di vedere se dobbiamo prendere
Legittimata direttamente al corpo elettorale mediando referendum forte la quota proporzionale prevista legge Mattarella che verrebbe rafforzata oppure se dobbiamo puntare al superamento della
Quota proporzionale
Il problema è quello di e la qualità della depolarizzazione non l'effetto di polarizzante che in ogni caso il maggiore conosce un referendum
Ma il problema è la qualità della decolonizzazione
Se la preparazione che deve venire mediante la ricerca della visibilità da parte dei partiti
Questo il punto
Aggiungo per quanti ritengono che il sistema migliore sia il doppio turno ma non tutti ritengono schermidore sul doppio turno nel nostro comitato referendario c'è per esempio chi ritiene che il turno unico sì un sistema da preferire però aggiungo
Per quanto ritengono che stiam migliore sì al doppio turno che mentre il quesito Passigli lascerebbe il turno unico del definitivamente la sanzione ed ebbe con la volontà popolare del
Mattarellum
Invece il nostro proprio perché demolisce
Il sistema esistente la quota proporzionale lascia aperto il entrando a destra o fermarsi lì se si vuole che la casa di un piano o si sono le forze
Le risorse per andare avanti costruì il suo fondo piano con il doppio turno su questo punto pre anche dire alcune cose perché
Stiamo attenti in sede di Ulivo
Per chi come
Quante sono presenti in questa sala e interessato rafforzare l'Ulivo
Che non tutti i doppi turni rafforza l'Ulivo
Non tutti i doppi turni
Questo un punto da sottolineare
Perché il turno doppio turno se a un certo tipo di accesso secondo turno può anche distruggere Ulivo
Io credo su questo punto non intendo fermarmi perché è soltanto un doppio turno con ballottaggio tra i primi due può rafforzare l'Ulivo come per i sindaci
Con ballottaggio tra i primi due
Perché così ci si presenta uniti fin dal primo turno perché se no se invece si presenta divisi diventa rafforzamento del partito più forte la coalizione
Perché
Dato che il
Il PDS in questo caso sarebbe maggioritario nell'ambito l'Ulivo in quasi tutti i collegi d'Italia
Soltanto se ritiene candidato del PDS è possibile dare spazio candidato presidente popolare
E questo popolare non lo accetto il secondo me dal loro punto di vista e anche l'oculista l'Ulivo non a torto quindi il doppio turno se c'è si deve sedere sul doppio turno di ballottaggio tra
Tra i primi due diverso in Francia dove come voi sapete nella sinistra i comunisti hanno un forte insediamento in alcune parti del paese vige la disciplina repubblicane che arriva primo dei due partiti
Ha il diritto di precedenza e l'altro si ritira da noi non questo non avverrà
Il
Questo dico anche riferimento per progetto e Di Pietro che aspetti positivi aspetti negativi progetto di
D'iniziativa popolare comunque non c'è dubbio che tiene aperto anche il doppio turno il nostro quesito
Il vado verso la conclusione io credo che
Credo sia un passaggio difficile
Sia un passaggio difficile perché
Se dovesse passare l'idea del referendum Passigli perché le raccogliamo tutte
Non le fibre Cogliano oggi
C'è la settimana di mobilitazione straordinaria probabilmente domani saremmo quanto meno trecento mila domani vedi se invece va avanti il programma funse da prefisso mille tale punto di tale persona mille ottanta mille novantanove messa trecentocinquanta mila firme le firme le possiamo raccoglie anche se siamo sul filo di lana perché
Sì sì il ventiquattro luglio è l'ultimo termine
Però bisogna tira i remi in barca fin dal venti luglio per mandare poi in Cassazione le firme quindi siamo stufi della e firme possiamo raccogliere io credo che potrebbe anche raccogliere tre non Passigli perché potrebbe contenere se c'è un sostegno del delle feste L'Unità
Settembre fino al trenta settembre si può raccogliere legge dice novanta giorni
Che possono essere share scelti dei promotori quindi potrebbero anche raccoglie firme luglio agosto settembre
Però e un timore ce l'abbiamo
Che andando entrambi alla Corte costituzionale Lacorte scusarsi poco le prove non lo dico in maniera volgare come qualcuno ha detto perché la Corte costituzionale a quel punto sarebbe come nel novantuno
Cioè si è trovato di fronte a due referendum uno che sconvolgere sistema politico l'altra preferenza unica e sembrava una stupidaggine sembrava
E poi sul piano tecnico in effetti non era
Una grande riforma e quindi ha fatto passare quello meno sconvolgente nordico
Non uso questo argomento
Sentenza della Terna non uso questo argomento
Io le uso un altro cioè contro Susana si trova di fronte a due referendum entrambe con le firme raccolte che hanno posso aver risultati diversi che entrambi possono avere il sì degli italiani e per quale prevale
Dei due
Quindi quanti propongono quell'altro referendum prendilo come è stato chiamato stimate
Che corre il rischio di portarci ad un ingorgo che eliminerebbe il referendum che si muove nella direzione della riforma vera destino politico per darci qualcosa che ci può dare semmai il Parlamento
Perché io posso anche ritenere che sia troppo sconvolgente il nostro referendum e che si debba andare ad una correzione d'azione dazione matterello lo si faccia perché una leggina
Di un articolo in Parlamento
Se i Verdi e son d'accordo PDS d'accordo
Mattarella fatto capire che il PIL Partito popolare potrebbe essere d'accordo non ha ancora detto
Sono Rifondazione Comunista è contrario va be si veda di ottenere da Rifondazione Comunista e sacrificio di qualche seggio che poi funzione comunista con lo scorporo
Perderebbe soltanto pochissimi pochissimi seggi
Trentadue ventisei
Oppure cosa facciamo facciamo perdendo contro Rifondazione comunista questo perché non serve qualcosa scontro Rifondazione Comunista no è un referendum contro
La prospettiva del superamento la quota proporzionale diciamocelo chiaramente
Questo ha significato in quanto
Quindi siamo in una fase delicata ultimo appunto una domanda che
Insidiosa
Perché la domanda politica forte cioè
Voi
Nome dell'Ulivo che non c'è mettete in discussione L'Ulivo eccetto quel po'di ulivo cresce
è questo in effetti una domanda imbracciando
C'è domanda imbarazzante
Però io sono convinto che e ci sono dei momenti nella storia di un Paese dove bisogna spingersi in avanti anche osando politicamente
Anche usando politicamente
Ci sono dei momenti
Perché si si sta fermi
Si corre il rischio di tornare indietro
L'Ulivo
Va deteriorandosi ogni giorno che passa
Io ho trovato son rimasto particolarmente colpito quello che è successo a Lucca
Perché emblematico
Quello che è accaduto a Lucca
Cioè considerare l'Ulivo esclusivamente una cartello elettorale significa tornare indietro a poco a poco deteriorarsi Ulivo non ci crede più diceva che se non ci crede il novanta per cento di chiuse a Martinazzoli che era mi ricordo
Quei sì perché dovrei chiedere io l'Ulivo se non ci crede l'ottanta per cento non so chi dice PDS novanta eccetera ecc novantanove eccetera
Cioè c'è un momento in cui dobbiamo rilanciare con più forza
Con più forza fatto canta sappiamo la Cosa due
è stata creata in funzione
Di una strategia diversa altrettanto nobile può essere ma diversa
Non è che da una parte sui buoni cattivi sono state già diverso
Quindi a me pare che
Dobbiamo nuove anche mettendo in discussione quel poco che c'è mettendo anche in discussione rischio
Quel poco che ci per poter ottenere l'Ulivo che vogliamo
Per l'Italia che vogliamo questi poi ma ad oggi
Grazie davvero sincero il relatore professor Barbera in particolare verso noi abbiamo bravo lavorare per circa un po'meno di un'ora
Quindi io suggerirei di prenotarsi per dei brevissimi interventi e per delle domande ai per varie però modo poi alziamola copia Barbera di
Per effettuare le repliche quindi suggerirei di chiudere interventi le domande attorno alle
Sedici e trenta sedici e trentacinque una mezz'ora a mano che coloro che vogliono parlare si avvicinava al microfono il bene che dichiarando il proprio nome
E c'era la scusa lei poi
Va be'non conosco i vostri nomi e quindi a non è difficile già persi magari fate pervenire alla Presidenza il bigliettino col vostro nome
In casa
Sì io sono Patrizia Cibin di Padova sono molte le gli stimoli proposti da questi interventi
Mentre ascoltavo las la relazione del professor Barbera mi chiedevo ma quali sono i bisogni del Paese e poi il professor Barbera anche lui posto la questione ma abbiamo veramente Problemi in sede di riforma costituzionale relativi all'elezione diretta del presidente all'epoca possiamo essere d'accordo a intanto premetto che ho firmato per i referendum
E poi punto possiamo essere d'accordo sul fatto siamo d'accordo sul fatto che il bipolarismo purismo è un dato fondante dell'Ulivo
Però nella Bicamerale e qui mi riallaccio al discorso che era poi è stato fatto anche dal relatore precedente c'erano diverse cose buone che è un gran peccato buttare via altre cose buone
è mi riferisco in particolare al federalismo che nel passaggio alla Camera aveva dato una fisionomia di accentuazione delle Autonomie
Che noi dal Veneto seguivamo veramente col fiato sospeso perché adesso mi direte che ho sbagliato sessione che c'era e quella sul federalismo ma invece credo che abbia molta attinenza questo quando il l'emendamento sulle Veneto a statuto speciale fu bocciato noi capimmo che la che era una mossa sbagliata insomma e chi invece il farlo passare avrebbe svuotato la Leica
In una maniera sostanziale ora chi non è veneto non sa che cosa vuol dire avere a che fare con la lei che in casa
E magari anche con il movimento del Nord Est comunque con tutte queste pensioni mi rendo conto che non lo si sa insomma sento dagli interventi che si fanno che considerato problema di secondo ordine invece vi è sì proprio un problema gravissimo quindi e aver buttato via il federalismo mi sembra un Tangram peccato era il bisogno di una parte grossa del Paese
Personalmente mi dispiace che sia stato buttato via anche l'introduzione so che il professor Barbera da costituzionalista non sarà d'accordo ma del principio della pari rappresentanza per le donne nella Costituzione
Poi sarebbe stato tutto un affare della legge metterlo non si sa come però intanto era un principio importante
Ancora nome in ci ha detto nulla sulle primarie mi piacerebbe sentire una parola quando in sede locale ne parliamo con i partiti più o meno ci ridono in faccia insomma o comunque ci trattano
Come di mente campi ultimo sulla legge elettorale e della provincia
Qui i partiti sostengono che conviene ma conviene molto andare separati in ordine sparso per fare incetta di e consensi e non presentarsi come Ulivo cioè il referendum e riguarda soltanto la legge per l'elezione del Parlamento ma poi abbiamo molte altre realtà locali con sistemi elettorali del tutto diversi
E lì veramente non sappiamo come andarci apporre per per arrivare anche lui a un bipolarismo né razionalizzazione grazie
Dunque sono Sergio Luceri del Movimento per l'Ulivo di Lecce abbiamo costituito anche lei comitato promotore del referendum
E a questo proposito mi interessava avere un chiarimento su una profilo che è stato accennato semplicemente all'intervento penano approfondito perché è un qualcosa che ho avuto modo di verificare nella pratica operativa nella raccolta delle firme cioè il problema del Rolo preponderante che sta assumendo l'immagine di Di Pietro all'interno del comitato promotore
In quanto ritengo che questa vicenda stia rappresenti insomma un'arma anche a doppio taglio per noi che operiamo anche nel comitato promotore non riconoscerne certamente nei comitati di pietra in quanto si vede che le persone che si avvicinano da una parte sono attirate
è l'immagine di Biella che quindi diciamo sotto il profilo del marketing per usare una parola che non mi piace rappresenta sicuramente uno strumento di attrazione appunto in certo il tipo di di di soggetti che si interessa referendum però allo stesso tempo dall'altro canto d'altro canto allontana numerose persone ci sono state delle persone che avvicinandosi interessare si così alla conosca la conoscenza e la getta referendum alla vista del manifesto manichini erano esponevamo hanno specificato che proprio perché appunto c'era questo l'ordine predominante di Di Pietro non firmano quindi interesserebbe cercare di capire come è possibile regolare anche la presenza di soggetti diversi economica di Di Pietro all'interno del comitato promotore del referendum grazie
Bianchini coordinatore dal Movimento per la Toscana
Innanzitutto volevo ricollegarmi ogni scusa abbiamo fatto stamattina
Riprendendo uno uno dei punti che crede essenziali che sottolineava il professor Barbera cioè in questo momento in questo Paese c'è un fortissimo attacco al bipolarismo che passa attraverso varie strategia una e la legge elettorale è il patto di casa letta se vogliamo cioè c'è una strategia che quindi punta in questa direzione
Ma un'altra è è quella anche possiamo che abbiamo visto in questi giorni il problema Presidente di chi pone il problema della ricostituzione dell'unità politica dei cattolici
Cioè il problema di ricreare una struttura quindi terza forzista
Che vada ad inserirsi come terza parte tra i due poli che si sono costituiti in in cui in questi in questi anni
E quindi ecco la strategia di di Cossiga ecco i problemi posti dalla Cei ecco la vicenda del Partito Popolare Europeo
Che non è Cannone casuale c'è il bipolarismo italiano sta subendo degli degli attacchi pesantissimi
Noi l'abbiamo sempre considerata una conquista
Prodi dimetteva tra diciamo così certificati di nascita dell'Ulivo diciamo così il superamento del fattore K e l'aver reso possibile il superamento del dogma del problema dell'unità politica dei cattolici
In questo momento il primo non è più possibile grazie al cielo Muro di Berlino è caduto a volta per tutte sul secondo però un problema e si salda con quello con l'attacco sulla legge sulla legge elettorale quindi credo che in questo senso
Ecco perché ha un senso secondo me me dare dei segnali forti sono d'accordo con Barbera è il momento di ridare delle spallate
Noi vogliamo costruire l'Ulivo possibile ce lo siamo sempre detto ma in alcuni momenti è necessario anche magari dare qualche qualche spallata in questo momento credo che sia necessario rimettere dei punti fermi
La legge elettorale che esce dal referendum premente non era legge ottimale
Ma non è questo il problema è problema credo che riponendo o rimettendo qualche punto fermo qualche paletto si può contenere meglio una certa una certa pressione ecco ed ecco che ora quelli contro cui sembra ha fatto magari al referendum per l'abolizione della quota proporzionale mi riferisco anche per esempio popolari invece potrebbero venire da questa strategia
Difesa tutelati perché viene fatto saltare quel tentativo di accerchiamento nei confronti dei popolari italiani che è in atto in Italia e a livello internazionale
Ecco quindi di qua secondo me la necessità di impegnarsi per per per il referendum per il maggioritario non è la prima volta che lo sostengono e le nostre sinti il problema
D'accordo Nicola Di Pietro
C'è una compagine sono compagnie sgradevoli da alcune parti lo oppure c'è un tentativo in alcuni casi di strumentalizzare un referendum per costruire il movimento o dell'Italia della dei valori ok come si risponde
Se rispondiamo stando a cena a casa non risolviamo questo problema le firme erano Di Pietro e raccoglie con la sua personalità il lavoro dei suoi su bissa il lavoro del SISDE professor Barbera e di tutti gli altri e e non e non togliamo e non non risolviamo niente
Io credo che la strategia sia restiamo fermi sul problema fedeli anche al documento che abbiamo approvato che il movimento non è impegnato ufficialmente ma proviamoci sul territorio scusate il brutto termine a dei dipietristi Zare referendum
Cioè a vedere di tirar fuori sul territorio delle energie che rendano più laica diciamo così l'immagine dei comitati dei comitati referendum meno personalizzata
Noi in Toscana ci stiamo provando da alcune parti riesce meglio io vengo da una provincia Massa Carrara dove ci siamo molto esposti io se esposto esser un senatore un deputato locale del dell'Ulivo del PDS agli Evangelisti stiamo stiamo stiamo lavorando in quel senso lì cioè boh è molto poco focalizzato lì su Di Pietro li da noi il la raccolta delle firme
Quindi credo che questo sia un problema superati
Il problema una un'altra cosa un risultato credo che già te ottenuto sorpassa il patto di casa letta l'ultima versione di Mattarella modifica il Paese il patto di casa letta in senso mi in senso migliorativo
Riduce la quota aumenta la quota uninominale abolisce i listoni nazionali
Prende vincolante l'indicazione dell'alleanza sin dal dal primo turno dare uninominale ecco quindi e quindi e queste c'è già stato un risultato ci dovrebbe confortare andare in quella direzione
Il problema del referendum passi io qua scusi e finisco era fra il referendum Passigli cioè credo che sia a valga la pena di essere chiamato col suo nome cioè esistono le liste di disturbo alle elezioni queste un referendum di bisturi
Attraverso il quale si vuol fare saltare il referendum per l'abolizione del proporzionale
Brevissimo ultimissime due cose il problema del doppio turno di collegio sono sottoscrivo pienamente quello che ha detto senatore Barbera insomma anche qua cioè la il doppio turno di collegio proposto da Di Pietro deleterio
Perché Falcone la soglia di sbarramento così bassa favorisce Mastella e Cossiga di turno che vanno al primo turno da soli per vendersi al miglior offerente tra il primo e secondo turno quella una proposta di legge che distrugge l'Ulivo
E favorisce di nuovo il corso il formarsi una terza forza ben diverso è il il il ballottaggio tra i primi due cose ultimissima può davvero finito mi scuso tutte rubate anche troppo tempo fa è stato sollevato il problema delle primarie
Si va verso se si va al rafforzamento del strizzare l'abolizione del della quota proporzionale si rafforza la coalizione cosa succede ci vogliono regole di coalizione io vengo dalla regione dove c'è stato il caso Lucca il caso Luca nasce in gran parte esattamente dall'assenza completa di regole di coalizione Luca c'è stata altri casi in Toscana ne abbiamo evitati per un pelo
Di qua nasce non ce l'abbiano c'abbiamo due proposte sopra in mano una è quella di una strutturazione dell'Ulivo a livello regionale
è stata alla l'abbiamo avanzata l'ultima riunione della coalizione un'altra proposta della segreteria regionale del PDS
L'altra proposta segreteria regionale toscana del PDS nemmeno nostra di regolamentazione della primaria per la scelta delle candidature
Io credo che su questo valga la pena di impegnarsi mi sarebbe piaciuto che accanto alla alla raccolta delle firme per il referendum non si dovesse fermare per quella proposta di legge elettorale sul doppio turno di col il collegio così mal congegnata ma si potesse a aver firmato su una proposta di regolamentazione per legge delle primarie
Rivolgo qua l'appello anche alla al professor Barbera alla onorevole Monaco a tutti a tutti loro perché esca dal gruppo De degli ulivisti
E che sono in Parlamento una proposta di legge di regolamentazione per legge del delle primarie su cui avviare anche una raccolta raccolta di firme popolare che penso che ci potrebbe qualificare e sono sicuro che le raccoglieremo in breve sarebbe attua un forte elemento di coagulo interno per nome
Grazie a Giovanni Crescimanno
Dunque io sono portavoce del diciottesimo collegio di Roma e a seguito di una lettera di invito della
A seguito di una lettera d'invito dell'onorevole del del senatrice Tana De Zulueta che ci invitava a farsi promotore del dei referendum del raccolto delle firme abbia fatto una riunione e vi leggo quel risultato in questa riunione gli iscritti al movimento dell'Ulivo del diciottesimo collegio riuniti il sei sei e novantotto con riferimento all'invito a farsi promotore della raccolta delle firme per il referendum abrogativo della quota proporzionale hanno deliberato quanto segue chiedono che il movimento per l'Ulivo di Roma e provincia promuove fra i partiti della coalizione iniziative volte a individuare una proposta comune
Per la revisione della legge elettorale tra le nostra proposta è scaturita dalla convinzione che in questo modo si possono evitare i grossi rischi che il referendum pone alla tenuta della coalizione
Di trovarsi con una legge elettorale insoddisfacente per la mancanza del doppio turno e che l'eventuale non raggiungimento della quota necessaria dei cinquecento mila firme indebolisca la posizione favorevole al sistema maggioritario
Io credo che sia fondamentale che Movimento per l'Ulivo lavori per rafforzare la coalizione per unire i partiti perché fanno parte dell'Ulivo
E e ter lavorare per la stabilità del governo
E quindi come movimento dell'Ulivo dovremmo farci promotori di iniziative
Per discutere per trovare delle soluzioni su quei problemi che invece dividono la coalizione e che sono dei problemi che la coalizione deve affrontare affrontare e la il problema è la legge elettorale indubbiamente uno di questi non è l'unico purtroppo
Grazie Giampaolo Schiesaro
Grazie io condivido sostanzialmente l'impostazione che hanno dato in due relatori volevo solo fare un rilevare una cosa mi pareva
Ad esempio che fosse difficile
Dire che
Se è una coincidenza tra l'inizio di Tangentopoli e la l'esito del referendum sulla preferenza unica
Perché se presto storicamente vero
Io credo che però non si può sottrarre la conseguenti
Pre-valutazione dal fatto che la magistratura abbia di fatto sposato un progetto politico che è quello del rafforzamento del bipolarismo non è questo che intendevo dire Barbera ovviamente ma io ci tengo a sottolinearlo perché tante volte impedire che non so che non è così revocare lo stop ecco no ma la transizione politica italiana c'ha due punti di vista diversi Tangentopoli ancor diesel bevendo alcolici ecco da un suo collega il tavolo in questo senso da ecco visto a posteriori lo possiamo dire certamente il va sottolineato che non è stata una scelta politica della magistratura italiana sono mille modi di leggere Nietzsche Tangentopoli c'è tutto il problema
Del fatto del l'apporto dei pentiti quando sono venuti i pentiti nel settore tangenti ha cominciato a esserci al porto giudiziari esattamente come e è iniziata l'asfalto giudiziaria
Quando pezzi ha cominciato a parlare
E delle Brigate Rosse e via dicendo in tanti altri settori quindi
Questo mi sembrava importante sottolinearlo sotto il profilo dell'analisi della fallimento della Bicamerale io credo che storia no opportune questo punto non posso e non è una polemica no no no ma
Pare opportuno verissimo tutto questo però se non ci fosse stato il referendum novantuno se Craxi non fosse stato fortemente indebolito se già non c'era il il vecchio sistema che si sgretolata non si andava al di là del nessuno avrebbe parlai Mario Chiesa non sarebbe andata a vivere nei recessi perciò prego certe reazioni Sergio come siano stati alcuni alberi saltate prima certo ma su questo siamo perfettamente d'accordo
Sulla fallimento da bicamerale io mi domando
Proposta di riformismo costituente in senso stretto
Perché badate bene quelli del Polo sono andati in Bicamerale con questo obiettivo molto chiara
Perché è solo formalmente che si andava ridisegnava la seconda parte alla costituzione ma non c'era occasione che si perdesse per rimettere in discussione alcuni punti importanti della prima perché tutta la questione sulla riassetto della giurisdizione inevitabilmente andava a toccare questioni fondamentali nell'in dell'intenzione del Polo è arrivato a toccare i criteri fondamentali obbligatorietà dell'azione indipendenza del pubblico ministero e via dicendo
Allora se questo è il conflitto
C'è cioè viviamo in due momenti un momento di forze politiche che sostengono un riformismo sostenibile
E che devono confrontarsi con altre forze che hanno in progetto la Costituente hanno un progetto attraverso la Bicamerale di ridisegnare gli assetti costituzionali fondamentali paese io credo che sia da prende atto di questo problema
E di pensare a delle strategie nuove per fare le riforme possibili tenendo conto che bisogna batterle su un altro terreno apre che se si accetta di confrontarsi sullo stesso terreno probabilmente si arriva a quell'imbuto in cui si è arrivati anche questa volta qui
Perché la divaricazione è talmente radicale che non consente alla fine mediazioni
A meno che non ci sia qualcuno che pensa di essere il più furbo di tutti e invece di essere il migliore pensa di essere il più furbo ed utensili facciamo sedere attorno a un tavolo tanto alla fine di un risultato comunque lo porto a casa
I fatti dimostrano che una ma le cose non possono andare così io penso che sia il momento di ripensare al problema delle riforme costituzionali tenendo conto anche delle difficoltà che in questo Paese ci sono nel momento in cui ci si va contro a confrontare con delle spinte
Di riformismo costituzionale radicale come potremmo definirlo
Le prospettive la mancanza di coraggio dell'Ulivo sta dando tutti i suoi frutti
Non c'è anche questo non era ma non c'è da meravigliarsi di questo io potrei dire o carati Boötis
Non ci si può andare a presentare il corpo estraneo novantasei sventolando una bandiera di credibilità per una proposta politica veramente innovativa della politica italiana cioè quello che ha fatto vincere è stato sì lo spostamento direttore del centro
Ma è stata anche la presentazione di un qualcosa che appariva come realmente nuovo
E che non era solo la coalizione che c'è anche il novantaquattro anche progressisti avevano una coalizione Elkann non hanno non abbiamo perso solo perché è ci è mancato il candidato perdente
Sono anche a tante altre cose c'è mancato un apporto di voti di centro che questa volta c'è stato se mancato una partecipazione le primarie di programma che hanno costruito il programma dell'Ulivo
E quindi hanno coinvolto settore società civile dall'inizio in questa partita di affermazione murate quindi Sommacal tante altre cose
Allora
Se questa era il contenuto della proposta politica o siamo coerenti lo sviluppiamo con coraggio oppure tutte le volte in cui diamo segnali di cedimento portiamo senza risultati come da Luca in avanti potremo portare Carlo quindi il momento del coraggio presto
Non abbiamo più possibilità di ritardare opposti identica dobbiamo spingere sia nel senso di riaffermare le occasioni per valorizzati popolarismo sia nel senso di riaffermare ogni altra occasione istituzionale e le primarie possono essere una di queste e la strutturazione organizzativa dell'Ulivo è un'altra di queste in Veneto l'abbiamo già sperimentata per fare in modo che noi ci presentiamo commi i garanti del bipolarismo e su questo chiediamo la Fenice direttore
Adesso ma la testa raccomando agli ultimi scritti
Essenzialità
Faccio prestissimo e recupero tutto il tempo è stato risulta agli atti perché molte delle cose che volevo dire sono già state dette per cui ricordo soltanto una cosa al consiglio nazionale del ventidue aprile a Bologna il movimento per l'Ulivo della regione Emilia Romagna ha presentato un suo progetto
Per la sperimentazione delle primarie al prossimo anno amministrative è agli atti voglio dire solo questo
Carte Malatesta Mario Molinari
Quel giorno molto molto brevemente
Sulle considerazioni che faceva il professor Barbera sul fatto che probabilmente l'Ulivo fa più male la mancata riforma dei soggetti politici piuttosto che la mancata riforma che le
Istituzione
Il su questo come dire ci si fa carico chi promuove referendum
Di dire ma c'è questa cosa divide l'Ulivo rispondeva corso davvero in qualche maniera bisogna usare
Sì perché il tarlo la proporzionale per cui rifilando eliminando quel tarlo
Noi come dire andiamo oggi è una divisione ma domani è un'illusione
Volevo chiedervi chi invece propone il Mattarellum
Due vola costato della casa letta con l'introduzione di una proporzionale con premio di maggioranza si fa carico di questo problema
Grazie Mario avverso Nicola Pasini
Sì la prima è una richiesta di chiarimento alla professor Barbera circa con le tabelle presentate oggi su repubblica per mia incapacità non non riesco a capire se effettivamente il
La la proposta Passigli sia peggiorativa per l'Ulivo perché per avere comunque la maggioranza assoluta alla Camera hanno necessitiamo del voto di Rifondazione
E poi sappiamo anche che Rifondazione nel maggioritario fa anche patti di desistenza con l'Ulivo per cui non riesco a capire è proprio una richiesta di chiarimento se dobbiamo sommare anche i voti poiché Rifondazione perché se dovessimo forzo ma anche i voti di Rifondazione allora a questo punto forse la proposta Passigli
è migliore della proposta dei referendari di Pietro compagni
La seconda questione invece che secondo me è stata un po'meno prese in considerazione a circa il doppio turno di collegio
Effettivamente lei diceva che il PDS la farebbe la padrona
Con il doppio turno di collegio poiché essendo il partito di maggioranza relativa dentro la coalizione sì al secondo turno turno andassero solamente i due candidati arrivati prima
Vincerebbe quasi tutti a discapito diciamo così
Delle altre forze dentro la coalizione
Questo dal mio punto di vista rafforza comunque maggioritario rafforza in un certo modo anche il sistema bipolare una certa democrazia competitiva
Voglio dire il modello di Westminster quello a cui noi facciamo riferimento vede comunque la presenza del del partito che vince le elezioni
Che comunque minoritaria all'interno del Paese ma siamo appunto all'interno di una democrazia competitiva dove le esigenze di governabilità sono superiori alle esigenze di rappresentatività
Poiché in questo Paese dove appunto c'è modello di Westminster dove c'è da democrazia competitiva ci sono probabilmente dei valori condivisi e quindi non sia come dire una certa paura
Che le minoranze vengano meno o che perlomeno ci siano pericoli di autoritarismo
Allora e qui ritorno secondo me a una questione fondamentale fondamentale in questa fase di transizione
Siamo veramente preparati per andare verso un sistema bipolare premetto io sono per un sistema bipolare
Io credo che in questa fase di transizione ci siano fortissime resistenze verso una cultura proporzionalista
Anche all'interno della coalizione da parte di coloro che non sono maggioritari dentro la coalizione
C'è forte c'è una una forte cultura proporzionalista e quindi
Il problema è capire se effettivamente ci sono all'interno Società italiana i valori condivisi per andare verso un sistema bipolare oppure se siamo ancora in una fase molto incerta in cui bisogna riflettere dove vogliamo andare
Ecco queste erano le le domande
Perché poi voglio dire
Io credo che le regole siano molto importanti ma sono anche molto importanti gli attori che poi fanno le politiche pubbliche e mi sembra che da parte dei referendari ci sia una sorta di critica nei confronti dalla partitocrazia secondo me è positiva da un certo punto di vista
Ma nello stesso tempo voglio dire i partiti sono anche il sale della democrazia in Occidente i partiti sono molto importanti tanto più quanto più sono organizzati e in ogni caso il referendum proposto da voi è un e comunque una iattura perché nel caso che andasse come dire
Fosse positivo la vostra proposta ci sarebbe una forte critica nei confronti dei partiti attuali quindi avrà un problema di legittimazione nel caso contrario invece
La critica sarebbe comunque nei confronti dei partiti attuali
Da parte di coloro che volevano condividere il referendum e quindi ci sarebbe notarili sempre un una crisi forte di legittimazione parliamo comunque di attori e poi chiuso per non sottrarre il tempo gli attori sono molto importante anche all'interno dalla nostra coalizione
Si parla tanto di soggetto politico nell'Ulivo
Ma prendiamo l'agenda politica mettiamo dieci questioni nell'agenda politica siamo poi così coesi io penso assolutamente di no è ancora un governo di forte coalizione
Non è un governo di partito questo fa un forte governo di coalizione io oggi il veto da parte della tenuta della coalizione grossissimi problemi posti ad esempio al Partito Popolare a maggior ragione certi certi casi ancora più forti di quelli che pone a Rifondazione
Sulle questioni della bioetica sulle questioni da rapporto sulle questioni della scuola sulla questione politiche sociali relativi alla famiglia la concezione laica dentro la coalizione ha una prospettiva completamente diversa
Da quella cattolica relativamente alla setto all'istituzione della famiglia
Per cui ecco vorrei alcuna risposta in merito alle prime domande qua mi piacerebbe che si riflettesse invece sulle ultime questioni grazie
Grazie
L'ultimo intervento a Carlotta attaccano
Sono Carlo preparano coordinatore provinciale di Brindisi del movimento
Io esprimerò in così e in via preliminare un mio personalissimo punto di vista ritengo che i momenti di alta tensione in un
Perché sono quelli fondanti di un di una moderna democrazia e quindi di un Paese di un paese civile non possano essere disciplinati in maniera razionale attraverso l'istituto del del referendum
Però mi rendo conto che ci troviamo in un in uno stato di necessità chiudiamo in uno stato di necessità perché se è vero che la nostra Costituzione nata in un momento storico in cui la confluenza di tante culture non poteva che partorire quel tipo di costituzione in cui tutte quelle culture regolavano una propria convivenza
Oggi attraverso la semplificazione del panorama politico e chiaro che si passa alla necessità di nuovi istituti
Però questi nuovi istituti nel momento in cui si va a scegliere una lettura legge elettorale dovrebbero passare attraverso una sorta di cara Chiri di alcune forze politiche che dovrebbero accettare anche
Il rischio di scomparire dal panorama politico italiano
Per responsabilità del fallimento della Bicamerale io credo che poi vanno vadano un po'ricercate o in errori di ingenuità oppure in convinzioni di poter recuperare alla ragione anche l'avversario perché non c'è dubbio
Penso che ricorderemo tutti quello che è accaduto quando in maniera quasi incomprensibile nacque quel quella polemica tra il ministro Flick il il buon D'Alema onorevole D'Alema su quello che dovesse essere che dovesse essere la competenza della di della Bicamerale quando in quel momento con forza e inaspettatamente D'Alema rivendicava anche la possibilità di interferire sull'assetto della giustizia in Italia
Poi forse abbiamo capito perché
Detto questo e questo forse finisce per creare quello stato di necessità
Perché anche quel il meccanismo del del del centotrentotto non credo che poi possa portare ad altri risultati quindi è necessario che si accetti il male minore che fosse proprio il il passaggio referendario me ne sono me ne sono convinto fosse proprio attraverso la chiacchierata la discussione che che abbiamo fatto oggi
E certamente il il il maggioritario forse anche il maggioritario compiuto forse anche degli inconvenienti
E sono inconvenienti che forse non più di carattere teorico che altro perché io ritengo che poi finiscano per legare in maniera troppo stretta la rappresentanza al territorio forse a volte anche con con dei rischi
Però certo anche questo è un rischio da accettare perché oggi noi abbiamo anche lo stesso tipo di elezione con dei candidati che poi finiscono per appartenere ad i loro gruppi di di origine dimenticando quella quella provenire sa ulivista che invece era stata utilizzata al momento delle elezioni il il il buon Di Pietro che che forse tutto sommato riesce attraverso anche un linguaggio molto elementare a farsi comprendere da tutti
A immaginifica mente riferito del suo stupore nel momento in cui è entrato al Senato di non trovare il gruppo il gruppo dell'Ulivo pure essendo stato eletto in quella in quella maniera
Quindi io penso che forse il movimento anche in maniera non il non espressa perché è chiaro che vanno rispettate anche le diversificazioni che sono all'osso interno debba impegnarsi in questa in quest'altra avventura
E forse cercando di tagliare dei ponti alle alle alle spalle degli italiani degli convincano finalmente che il bipolarismo il futuro della di una moderna democrazia compiuta grazie
USA
Una domanda prima c'era la signora Olcese
Prego
Se si portava le abbiamo dette anche alle cinque dobbiamo chiudere dando possibilità e quindi replicare a monache Barbera sennò intenti a Flash
Dunque due domande sempre nell'ambito della legge elettorale e sono due questioni di estrema delicatezza
La prima ieri il presidente Scalfaro ha riportato il discorso sull'elezione diretta del Presidente della Repubblica
Allora io tarlo per il movimento per le riforme costituzionali
Ci domandiamo
Se sull'elezione diretta del Presidente della Repubblica
Non si sia diciamo omesso di analizzare
Se il presidente deve aderire molti poteri medi potere io pochi poteri
Se non sia si sia ho messo di vedere prima quale tipo di federalismo se tra virgolette il federalismo temperato o il federalismo autentico e forte si va a scegliere
Per decidere il tipo di poteri del presidente perché in onda federalismo forte vero
E il Presidente della Repubblica deve avvenire poteri forti
Cominciamo dalla politica estera e dalla difesa per esempio
E quindi un potere di intervento direi
Seconda questione che sembra che il Paese
Non se ne sia accorta eppure gli sta molto al cuore
Questo attacco concentrico
Al mondo di eleggere i sindaci
Appena c'è stata le lezioni dei grandi sindaci nelle grandi città è stata presentata velocemente
Una proposta di modifica della legge ottantuno dolente Tree al Senato
Dai Democratici di sinistra
Ultimamente è stata presentata una legge alla camera da alcuni rappresentanti del PPI sulla in opportunità
Della possibilità per i sindaci che abbiano finito il secondo mandato di presentarsi alle elezioni europee
Ora io vorrei chiedere al professor Barbera
Cosa ritiene sia sull'elezione del presidente e dei suoi poteri in rapporto
Alla scelta di un certo presente federalismo o un altro e questo pericolo
Che l'unica legge che ci ha portato molto avanti che è quella dell'elezione diretta dei sindaci e che poi va Ingrosso collegamento
Con il doppio turno di collegio non debba essere
Strenuamente difesa e portarla all'attenzione del Paese con maggior forza di quanto finora io ho sentito solo il presidente dell'ANCI bianco
Che ha urlato quel contro questa cosa ma nessun'altro grazie
Domande uno e due
Sono Luigi allocate a Napoli coordinatore allora degli interventi prima e poi il professor Barbera è stata fatta un altro con dai completa anamnesi quello è stato il momento dal novantuno a seguire
Io però credo che alla fine è stato sviscerato il problema tecnicamente si è fatta una proposta quello del referendum dico tecnicamente America una grossa pregnanza politica
Quello che invece a cui io non trovo risposta e il successivo
Vi ricordo che uno dei possibili slogan per la campagna adesione novantotto dell'Ulivo era partecipare alla vita politica del Paese
Senza anche non essendo iscritto ai partiti era una possibili voti uno slogan che poi non è stata l'utilità allora la domanda è con quali strumenti un cittadino non iscritto a un partito anche in casi in cui i partiti fanno questa autocritica il referendum li obbliga cedere una parte di questo potere di cui si continua a Rio riappropriare tra Regione con quali strumenti i cittadini non iscritti ai partiti possono intervenire se non nelle paventata i ittita quando primarie
Nelle scelte nelle decisioni queste è un punto che Simone andrebbe sviscerato perché al di là delle primarie non vedo altri momenti addirittura la carta organizzativa io ne faccio una proposta
Per tende tenga in conto questa necessità
Perché credo che soprattutto in quella regionale vadano previsti gli strumenti con i quali i non iscritti ai partiti possano con i partiti partecipare e decidere della vita politica del proprio Paese
Magari tardivamente ordinovisti amava viaggiare letteraria che nel movimento per l'Ulivo
Ecco io intervengo per esprimere alcune perplessità e alcuni interrogativi che mi sono posta nel corso del dello svolgersi di questo dibattito anche perché vedo un orientamento più o meno comuni
Nello schierare vinto questa battaglia referendaria
E dentro AN è una forte dicotomia tra il quale la ragioni laddove il quale come tutti noi qui chi parte ad impegnarci su questa campagna la ragione invece ci dice riflettiamoci un attimo
Nel senso che non vorrei che
In altra palla di inquilini della casa comune l'altra invece che il Torino e la casa comune penali Lund con loro allora sull'altro senza nome Galiena è diventato il primo inquilini scomodi
Io devo dire in un certo senso quando si è aperta la campagna referendaria mi sarà sentita come responsabile del Movimento per l'Ulivo nel secondo collegio legata adornata costituzione di coerenza e di ogni età dir rapporto qualità le forze politiche
Allora io mi dico quinta moderna elettorale
è estro mento
Per costruire l'Ulivo o è diciamo un'altra ora di arrivo dopo la quale non c'è più il futuro ecco io credo che il referendum è pieno molto importanti grana campagna referendaria adattarsi contenuta ed appoggiata
Nacque innanzi a il movimento per l'Ulivo Los tormento da utilizzare in questo senso ecco io credo che il movimento come tale
Debba rimanere una cosa diversa e che poi in una limitata anche se non liberi di fare tutto quello che Fogliano
E Quetta lo dico anche lamentando un altro aspetto nel quale secondo me siamo state molto carenti
Il costruire la cultura nell'Ulivo ecco questo della vecchia in altro modo fondamentale fondamentale battere fortemente sulla costruzione dei valori dell'Ulivo che non sono soltanto Altin tetti delle varie componenti a delle varie quel pura
Neppure il problema che si debba ogni potrebbe obiettivi privati ecco io aspetto derivanti dall'Inpdap editori dai competono faccio appartenenti ai tempi che anche la figura di Romano Prodi qualche impegnata in questo senso
Perché da un certo momento in proveniente da quando ha cominciato a parlare di cosa dunque da quando ognuna Altieri che usa le proprie case non sempre di più nell'attività di collegio perché questo è un movimento fortemente radicato all'abate parte alla banca
Ci siamo dovuti muovere ecco componente e non più come casa comune
Nel senso che non è quanto più possibile organizzare manifestazioni comuni dibattiti comuni ma abbiamo dovuto per non essere anche enti organizzarli noi come movimento nell'Ulivo deboli ecco perché è una cosa che mi piace sempre di meno e magari fare altro ultima cosa e e chiudo ecco ma lei alziamo pratico numeri che noi e che facendo un po'questo braccio di forza no
è no spingiamo tutte le partite contabili che per sopravvivere a ricontattarci al centro io credo che sia molto più importante tenerli al nostro interno grazie
Bene grazie grazie a tutti coloro che sono intervenuti poco portando il loro contributo e formulando interrogativi due repliche
Compatibili con è il tempo che abbiamo a disposizione Franco Monaco
Dunque
Prendo proprio le mosse da questo ultimo intervento chi rivela un sentimento che credo un po'ci accomuna un sentimento come si può dire
Che riflette la condizione ambivalente dell'Ulivo che conosciamo da un pezzo cioè che da un lato e precisamente un movimento che custodisce elabora e persegue un progetto politico sanamente massimalista diciamo così
Nella linea della bipolarismo dalla riforma del sistema politico
Dell'Ulivo soggetto politico diciamo la la parola che ci hanno tanto inibito con un po'di terrorismo politico psicologico il partito democratico sullo sfondo inesorabilmente sta dovrebbe regolare i nostri comportamenti
Questo è il primo profilo siamo un movimento che custodisce lavora persegue questo disegno sanamente massimalista questa utopia buona
E dall'altro però siamo anche un pochino come si può dire la Marta l'amata sia ma evangelica mente un po'quelli che si prendono cura della come posso dire dei raccordi dentro la coalizione
Io esprimo questa duplicità non voglio dire ampi ambiguità diciamo ambivalenza diciamo così con uno slogan dicendo è difficile fare la rivoluzione e casa sì quando sia il leader a Palazzo Chigi era più facile quando avevamo da contrastare Berlusconi
Ecco allora questo diciamo condizione diciamo questa ambivalenza che produce anche quest'sta condizione un po'divisa questo stato d'animo un po'diviso
Mi pare che affiorava nell'ultimo intervento e forse in qualche altra è un po'anche il mio sentimento anche con specifico riguardo alla questione del referendum
E allora qui aggiungo non è che aggiungo articolo un po'l'interrogativo tutto politico quello su cui Barbera ci ha dato una risposta molto stimolante dal punto di vista dalla carica morale
Forse diciamo doc su cui dovrebbero riflettere di più dal punto di vista dalla fattibilità politica
E perché dunque badate bene premessa Marco forse superflua io sono tra quelli che hanno benedetto il giorno in cui qualcuno ha concepito l'Ulivo
Io vengo dalla tradizione cattolico democratica finalmente vedevo la prospettiva della riduzione della sala di tutto dalla politica allo stato laicale come dice Barbera sull'asse destra sinistra là dove le differenze di carattere ideologico o addirittura filosofico
O addirittura metafisico convivono dentro i rispettivi conti amico territori non solo queste che fanno la differenza dove finalmente abbiamo avuto la libertà di convergere tra Fini politicamente e di affrancarci tra opposti Q con cui eravamo costretti a convivere
Buttiglione per poter ecco la allora e Benedetto quel giorno però riscontro che questo processo nelle cosciente della cultura e tanto più negli attori politici ahimè è ancora molto indietro e questo l'unica riserva che ribadisco rispetto al allo schema che ci ha proposto Barbera che pure così suggestivo affascinante anche persuasivo
E così anche ci entusiasma perché ci richiama un po'come posso dire lo spirito originario e come dicevo anche il sogno che abbiamo coltiva però Barberi ha introdotto la sua riflessione perdono mi dico così sostenendo che tutte le riforme
Comprese quelle elettorali istituzionali comprese quelle elettorali devono diciamo proporsi di accompagnare di razionalizzare i processi politici che in qualche modo si producono anche in autonomia
Ora questi processi politici purtroppo sono ancora un po'indietro il caso di cui che non a caso dice che non a caso parlate di chi cioè prepotentemente affiorato anche qui stamattina del Partito Popolare e certamente caso più problematico più inquietante questo accerchiamento questa pressione energica da parte di diciamo abbiamo le lobby come vogliamo chiamarle
Di varia natura dall'alto dal basso dai in Italia fuori d'Italia questo accerchiamento
E tale per cui io mi domando se la spallata perché qualcuno non a caso scomodato la metà pro dalla spallata non possa sortire l'effetto di sfasciare piuttosto che di produrre quel salto di qualità
Perché vedete facciamo il caso del Partito popolare ma potremo fare code i ferri ma Collepardo polare certamente l'epicentro dei prati perché il punto critico no punto critico dal punto di vista sistemico
Il gruppo dirigente nazionale sembra che tiene ma guardate che le resistenze più ideologiche psicologico anche dentro il gruppo dirigente io non so chi di voi ha sentito stamattina Nicola galantuomo di Gerardo Bianco
Qual è il lontanissimo se avete inteso bene è un democristiano da bene che cita in questo disegno io adesso esagera un po'per farmi capire perché riaccesa Berlusconi
Scusate se fosse ma avete notato come ha reintrodotto le differenze addirittura di carattere metà si fisico dicendo noi dentro medesimo contenitore non ci portiamo possiamo stare
Io intanto non so se interpretato male è così
E pure Gerardo Bianco è uno di quelli su cui facciamo più affidamento dentro il gruppo dirigente nazionale per non parlare dei quadri alla periferia di cui sia già sentore di qualche cedimento
Ora io registro queste circostanze perché e questa sindrome identitaria così forte diciamo nel Partito popolare
Nei suoi quadri e anche del suo gruppo dirigente che pure è stato sommamente leale dal punto vista dalla politica dell'alleanza Galeazzi si dice che i processi politici e anche quelli come posso dire di carattere culturale hanno una loro ahimè tempistiche è una loro vischiosità
Ecco insomma noi dobbiamo purtroppo ecco qui la l'altra faccia del problema a fare i conti con gli attori che oggi sono ancora in larga misura i partiti
Anche e soprattutto quelli dell'Ulivo perché i partiti dell'Ulivo sono quelli più partiti diciamo nel bene e nel male più strutturati più tradizionali
Anche più affezionati per ragioni nobili e per ragioni meno nobili diciamo alla propria peculiarità autonomia identità
Ecco lo dimentichiamo che sono esattamente quali partiti protagonisti del deragliamento dalla Bicamerale non è che lui diciamo sono altri e con quelli che dobbiamo fare i conti ecco allora io diciamo e non non faccio che dare voce a questo diciamo sentimento diviso perché ripeto il quadro la prospettiva
Coerente affascinante che ci ha proposto Barbera
Diciamo è difficile non essere né catturati ma gli attori con cui ha vi dobbiamo fare i conti sono questi qui e forse ed è una diciamo l'articolazione ulteriore dalla stessa domanda
Ti chiedo il contesto anche politico e la temperie anche come posso dire culturale complessiva non è più quella del primo movimento referendario diciamo così in cui la domanda di discontinuità era decisamente più prepotente vigorosa incontenibile e Concone sei partite diciamo controvoglia dovettero fare i conti oggi assistiamo a una ripresa magari non di legittimazione diciamo dei partiti presso l'opinione pubblica ma certo diciamo un loro di più di protagonismo dentro i processi decisionali se non sbaglio ecco tutte queste ragioni mi fanno come posso dire
Producono questo animo diviso e mi conducono a rigirarsi la domanda ma è ancora la domanda di prima nuova articolata diversamente circa la fattibilità di questo progetto che pure il nostro Progetto su questo non c'è alcun dubbio
E sulla congruenza sulla come si può dire sulla e congruenza rispetto all'obiettivo dello strumento da referente
Non lo so
Anche Franco Monaco e per l'ultimo intervento Augusto Barbera
Sì però dire se è vero che ho capito che forse c'era l'Assemblea
Penali a chi si deve riunire
Sì sì ho capito
Anche meno
Io parto da quest'ultimo punto che indicava prima Franco Moro dopo dalle risposte anche legate non c'è dubbio che reso tutto più difficile
La prima volta bisognava essere contro c'era un vecchio sistema politico il Caf
Che si che ormai da più rispondente al ai bisogni a realtà del Paese che entrava in Europa che aveva superato gli schemi da guerra fredda e quindi era più facile porsi conto così come lo stesso Ulivo è stato favorito dal fatto che c'era Berlusconi
Se non è nato nel novantaquattro è nato il novantasei perché c'era
La necessità dimettersi contro un uno schieramento che aveva quelle caratteristiche noi sappiamo però ci sono dei momenti in cui e bisogna raccogliere le forze e sono i momenti in cui bisogna costruire e sono i momenti in cui bisogna muoversi per è tutto più difficile più complicato ma è proprio in quel momento che bisogna stringere i denti
Avere la forza di andare avanti
Dice Franco ma
Proprio tu hai fatto riferimento i processi politici
I processi politici adesso sembra andare un'altra direzione momento
Sembrano essersi affievolito non andare in un'altra direzione
Perché se andiamo a vedere ad esempio in tutte le occasioni in cui il Paese ha avuto modo di esprimersi sì espresso per una forte domande Pippo Rizzo azione bipolarismo
Lo ha fatto per esempio votando L'Ulivo
Circa settecento mila voti o un milione adesso difficile fare il calcolo e non votando i partiti nella coalizione
Lo ha fatto in tutti i casi in cui ha votato per i sindaci e non ha votato per i partiti che sostengono sindaco mi rendo conto ci sono anche elementi di personalizzazione c'è anche questo ma c'è stato spesso il bisogno di votare per chi esprimeva l'intera coalizione e minore interesse invece per i partiti della coalizione
Anche se la risposta con poi ricordava Gino Cese di alcuni partiti ma credo presto rientrata è stata quella di togliamo i voti al sindaco
E in che modo l'esito di poter sindaco facendo in modo che chi vota il sindaco contemperamento vede suo voto diviso frutti partite la coalizione per avrebbe rappresentato un un modo per scoraggiare il voto al sindaco
Spero sia rientrata comunque
Tentativo c'è stato e c'è ecco perché il progetto di in discussione la Commissione affari costituzionali del Senato esatto
Quindi tutte le volte in cui il Paese ha avuto modo di esprimersi si è spesso nel senso di di preferire
Un sistema competitivo bipolare e preferire le coalizioni rispetto il partito e quindi si è un tantino afflosciata quella spinta ma quella spinta ancora c'è nel Paese citate Ravi Varma e di raccoglierla
Tenuto conto poi che chi fa politica deve anche non discostarsi ecco bravo non discostarsi dei processi politici ma anche riusciti ad anticiparli o comunque e interpretarle
Non aspetta il momento opportuno lo può anche creare il momento opportuno perché se non c'è questo elemento creativo in politica allora be si scade pop nel nel trantran quotidiano e netto erotismo permanente di tutti i partiti di tutte le coalizioni possibili
Il quindi a me pare che il come già diceva
Non riesco interpreta la mia calligrafia Taborre
Di Lecce
Tatarano e io non
L'impresa è scrivere più qua
La cantante
Con i vicini
Bisogna prima sapere suscitare questa spinta maggioritaria attraverso il l'occasione del referendum e poi viene tutto il resto
Cioè tutto il discorso riforme istituzionali si può inanellare sulla base di questa scelta fondamentale
Oggi e nella lettera che ha mandato a
A D'Alema segni pubblicato assunta di oggi ricorda l'Assemblea costituente luci credo assemblea costituente grano ma comunque il richiamo al sindaco spendere quarantotto quanta sei quarantotto
è opportuno nel senso che De Gasperi superando le resistenze di Togliatti e di Nenni volle che la scelta monarchia repubblica fosse affidata al popolo e cittadini e non un'assemblea costituente
Mentre invece togli attenermi preferiva posso sempre costituente De Gasperi per evitare che si impantanarsi l'Assemblea costituente su questo punto anche perché le mura ci fischia non sarebbe stata unita sulla scelta da fare
Si sarebbe spaccata riuscì ad ottenere che i cittadini si occupa solo poi tutto fu più facile l'Assemblea costituente avuto poi la strada facile anche se ci sono stati momenti come sapete complicati e difficili io spero proprio che per otto alle riforme istituzionali di cui si debba tornare ad occupare il parlamento con gli strumenti che il Parlamento intendere a darsi non ci sia risponda quello che diceva Giampaolo Schisano
Non ci sia il tema della giustizia perché io credo che la per quanto riguarda la giustizia la parte della Costituzione relativa giustizia e positivo non c'è da cambiare nulla
I problemi di fronte
A cui
Ci troviamo solo altre e sono i processi penali che durano tantissimo tant'è vero c'è quel paradosso per cui chi è imputato o chi è indagato va in galera ma chi condannato non ci va oppure il milione di cause civili tutte le cose che sappiamo e che vanno affrontati con il diciannove progetti di legge presentati Africa dei quali è stato approvato soltanto uno e che ancora creato e che ha creato qualche problema in più rispetto a quelle cresce risolvere quello del giudice monocratico
I problemi si affrontano in questo modo
Non è distogliendo energie su discussioni astratte relative alla alla parte la costruzione relativa alla giustizia poi si può anche dire una cosa intendiamoci per quanto riguarda la separazione delle carriere si può anche ritenere che appartenga ad una concezione liberale che chi mi giudica non appartenga alla stessa corporazione di chi mi deve di chi mi accusa
A parte il fatto che non implica infatti tre questo aspetto perché allora gli deve dire chi è giudice d'appello nella parte verso corporazione di chiedi giudice di primo grado ma diamo un elemento di verità a questa affermazione però non credo che questo conta in centotré ancora aperto sia il momento per affrontare questo tema perché se no divento un messaggio negativo e confronto dei pubblici ministeri così come voleva essere da parte di alcune forze politiche
Il
Il problema che poneva Sergio Luceri e c'è una presenza ingombrante di Di Pietro la risposta l'ha già data di inchini il richiamo alla risposta di Bianchini cioè se riteniamo che la presenza di Di Pietro sotto Pengo ombra ante siccome i voti il le firme Di Pietro sono utilissime facciamo in modo che ci siano altri non il movimento per l'Ulivo ma altri militanti del Movimento per l'Ulivo che con più forza nelle varie province si diano da fare come Bianchini
Come Bianchini per se tutti facessero identica questore andremo al mare perché avremo già raccolto cinquecento mila firme
Dentina e quell'altro quel ragazzo che lavora Conte dove ecco visto prima
Per impegnatissimo
è andata all'Europa perché
Pearson divisi hanno fatto un gruppo di pressione son divisi
Condividere le posizioni per quanto riguarda dagli altri punti è inutile mi pare sono state poi tutte posizioni di adesione Malatesta Molinari eccetera devo però una risposta invece
Sì devono risposta invece per le primarie è una risposta Pasini perché quello che ha posto dei problemi Pasini in modo in modo particolare intanto una domanda tecnica che ha fatto Baldini la risposta mi pare che ci sia in quello schema di pubblicato dal Repubblica oggi nel senso che l'Ulivo non è autosufficiente la Camera oggi perché a duecentottantasette seggi
Con
Il l'abolizione dello scorporo avrebbe tracce punto due seggi quindi non sarebbe autosufficiente perché sono trecentosedici di i numeri per essere autosufficiente con l'abolizione della quota proporzionale avrebbe trecento quattro quattro seggi due in più quindi anche in questo caso la maggioranza però nessuno ha mai pensato che vadano affrontati i i problemi esclusivamente con la legge elettorale
Il doppio turno potrebbe nominale di collegio potrebbe consentirci di affrontare il problema nel senso che costringerebbe Rifondazione Comunista o a fare un'alleanza organica o a rinunziare al passaggio al secondo turno e quindi in questo caso i voti verrebbero parte dei voti verrebbe al centrosinistra ma sappiamo che Rifondazione Comunista e contrarie proprio per per questo per questo motivo però si poneva un problema Pasini e diceva
Siccome io avevo sostenuto che il un certo tipo il doppio turno
Finirebbe per rafforzare il partito maggiore esposizione ripetevo quando dicono impopolari
Il doppio turno di collegio rafforzerebbe il Pd esso farebbe verrebbe in mano al PDS la possibilità di decidere chi deve essere letto in ciascun collegio essendo il partito più forte in tutto il territorio
Dicevo che bisogna farsi carico
Dei problemi perché l'unico reale fatto in questo modo quindi farsi carico anche di questo problema quindi l'alternative o il mantenimento del turno unico oppure io dicevo il doppio turno di ballottaggio tra i primi due che costringerebbe quindi i partiti dell'Ulivo a presentarsi insieme coalizzati fin dal primo turno
Però si chiedeva Pasini ma in questo modo non andiamo contro esigenze della democrazia di partito
Beh io contro i partiti stiamo anche attenti da dove è scritto che
Toccare l'identità di questi partiti significa mettersi contro il partito come strumento da democrazia
Non non vedo da che parte sta scritto per qual motivo io
Se dico che non ha senso che ci siano partiti che hanno molte affinità sì metto contro il CCD il CDU eccetera sono contro il partito quasi fosse plebiscitario contrario al lavoro per il partito leggero
Esistono anche prospettive parole tabù tipo il Partito Democratico tipo il Partito d'ulivo o tipo una coalizione che processualmente non annulli l'identità dei partiti così come dicevo la lo la comunità europea Unione europea non annulla l'identità dei singoli Paesi anche sono state cessione di quote di sovranità ci sono problemi nella coalizione come dice Pasini bioetica scuola famiglia eccetera però io mi chiedo se c'è stata la volontà di risolvere questi problemi non andando ai vertici tra i partiti ma anche costruendo una cultura comune dibattendo fine dalla periferia fin dalla base
Per esempio mi chiedo se non si è perso tempo il giorno dopo l'elezione se non si doveva fin da allora dare spazio a dibattiti ai confronti in periferia
Tra i vari militanti dell'Ulivo tra i vari componenti portatori di culture diverse per affrontare questi tempi e invece non si sono lasciati di
Con tutte le partenze separate poi tentando di risolverli con vertici o con incontri o con tavoli Bari non è stato fatto questo sforzo per esempio per quanto riguarda soci qualcuno di Bologna
Qui ma da tempo per due anni abbiamo chiesto che ci fossero dei gruppi di lavoro di laici e cattolici sui temi della fecondazione assistita e noi abbiamo il problema per esempio che Flammini fa parte dell'Ulivo vede sapete chi è Carlo fra nemico non si è riusciti mai a affrontare questo tema
Non si è cucito affrontando proprio perché si aveva paura di affrontarlo oppure perché si riteneva che è un problema che dovesse essere chiedo FS delegato ai al Parlamento e Commissione parlamentare ai vertici di partito io credo che se prevale una concezione dell'Ulivo come soggetto politico e non soltanto come alleanze anche questi tempi difficilissime da far tram tremare i polsi e possono essere affrontati sapendo poi che ci sono delle cose che apparterranno alla coscienza di ciascuno che avranno affrontati anche trasversalmente non dobbiamo dimenticare la grande lezione del divorzio
Interruzione gravidanze eccetera che fu un affrontati a un certo punto anche trasversalmente contando contando i voti anche molto molto laicamente
Il
Credo che la considera esaurito il mio tempo rosso sudato e spot primarie
Il tema delle primarie
Citavo prima il caso di Lucca
Spartizione di candidati tra Provincia comune
Io credo che
Già con proposte concrete non possiamo continuare a Prati primarie ma dobbiamo muoverci con proposte concrete
Non possiamo andare avanti con la spartizione delle candidature tra i partiti perché a quel punto ci sarà chi rimpiange dalla proporzionale il voto di preferenza
Ci sarà chi rimpiangerà questo
Quindi dobbiamo fare in modo che le candidature Cantatore sia espressione dell'intera coalizione attraverso elezioni primario
Obiezione
Che vi ha fatto prima di domenica scorsa dico prima domenica scorsa perché ho visto che adesso anche all'interno del PDS c'è più attenzione per il tema delle primarie
Opinione pubblica per esempio del del mio Romagne segretario Matteucci segretario del PDS ha detto primarie c'è un titolo
Molto forte
L'approvazione è infatti la prova della direzione regionale DS approvato
De prima ma è questo è venuto dopo Piacenza e Parma
è venuto dopo Piacenza e Parma Bentivoglio può essere soddisfatto perché ha una sua vittoria
Proprio lì in Emilia Romagna
Il obiezione che viene ma le primarie verrebbero stravinta dal PDS
Perché è un partito forte che riesce a organizzare quindi sarebbe un modo per dalla prevalenza dunque scrive alla coalizione io di questo non sono convinto perché tranne qualche realtà
Io penso che ormai CEE uso l'espressione che è un po'il tempo non si usa la contaminazione ce la contaminazione tra militanze
Tra culture per cui ritengo che anche il PDS sarebbe diviso entra varie candidature credo che ci sarebbe la possibilità di far emergere la candidatura che più ottiene il consenso dei cittadini nel nel collegio
Comunque lo si può fare subito per i sindaci intanto non ci sono meno problemi di equilibri politici tra nella composizione dei gruppi parlamentari lo si può cominciare a sperimentare nelle candidature lo si può fare ma solo di affrontare un tema mi limito soltanto grosso merito soltanto a indicarlo per il leader della coalizione
Io trovo lacerante che si faccia questa discussione a chi spetta Illy della coalizione al partito qualche cenno c'era in paesini sembrato qualche del racconto al leader del partito maggiore questore consenso se ci fosse un partito al quaranta per cento
Anche il PDS al venti per cento però anche il PDS ha diritto di esprimere un candidato alla direzione del Governo
Il problema è un altro deve essere la coalizione ad esprimere e questa coalizione può esprimere un qualunque leader di uno di qualunque partiti che appartengono che appartengono alla coalizione stessa non ci sono candidature
Naturali predestinate chi e verso il centro occhi e segretario del partito della coalizione a quel punto molti di noi molte di noi credo che mettere da parte le appartenenze sì oggi mi si chiedesse
Di scegliere come futuro leader della coalizione le prossime elezioni politiche fra Prodi e D'Alema io avrei degli argomenti in questo momento di porterebbero a dire Prodi o D'Alema d'Alema perché mi piacerebbe che il leader del mio partito per la prima volta abbia la possibilità di guidare il Governo Prodi perché avvengono ornato e perché forse gli italiani dovrebbero glielo avrebbero la fiducia perché leader ci ha fatto entrare in Europa decideremo all'ultimo momento certamente non decidere sulla base di una tessera di appartenenza e perché penso che questo sia quanti quanto ritengono molti dei militanti dell'Ulivo
Quindi le primarie possono essere lo strumento attraverso cui contemporaneamente creiamo un circuito democratico più forte rafforziamo la coalizione
Rafforziamo la correzione
E
E diamo
Rispondo a domanda di chi diceva il suo ricordo più
E come si garantisce maggiore partecipazione
Beh è una ricetta che stanno sperimentando in altre parti d'Europa
In Spagna
A parte il fatto che Tony Blair è stato eletto sulla base consunzione primarie che ha visto impegnate cinquecento mila militanti del labour
Ma in Spagna proprio quindici venti giorni fa c'era un partito socialista che era steso sapete voi le condizioni per la società che ha perso le elezioni
Si è andati alla consultazione primaria per la scelta del leader della prossima competizione elettorale Felipe Gonzales aveva un candidato questo candidato è stato battuto da un candidato che si chiama Borrel
Cugino
E è stato avvinto Borrelli mi diceva un mio collega docente diritto costituzionale aderente lo spessore spagnolo che c'è stato una rivitalizzazione del partito
In seguito appunto a quelle zone primari preso cesto è stato nelle prime pagine dei giornali per giorni e giorni il partito servita Rizzato adesso si preparano alle primarie per tutte le cariche pubbliche in Spagna
Per tutte cariche pubbliche
Da quella del sindaco a quel di parlamentare quest'anno è stato l'occasione per rivitalizza la partecipazione e rivitalizzarlo attraverso le forme della politica attraverso il partito in questo caso e qui attraverso i partiti e la coalizione dell'Ulivo
Grazie
Bene grazie a tutti ora credo che tra dieci minuti dopo un attimo di pausa riprenderà la plenaria
Prospetta
Scusate fuori dal tempo che abbiamo per relazionale qui io vorrei che l'Assemblea
Scusate
Vorrei dire all'Assemblea che dobbiamo un forte ringraziamento
A un gruppo che ha lavorato intensamente per queste nostre due giornate e io voglio fare i nomi di queste persone uno chi ha guidato tutto Piero
Cioè l'acqua
Carducci
Poi Margherita Grigolato Alberto Losacco Antonio De Santis Fausto Recchia Natalia tranquilli spero di non giudicare nessuno ma mi pare che veramente se lavora stiamo lavorando come stiamo lavorando lo dobbiamo al alloro e gli diamo un grande grazie
Diciamo
Io direi di iniziare anche se c'è qualche vuoto ancora allora in questa sessione il coordinatore di ciascuna delle quattro sessioni parallele
Molto concisamente in modo essenziale ma spero significativo relazione in dieci minuti sui messaggi forti che son venuto fuori le sessioni che erano evidentemente completano anche i materiali dati
E anche eventuali coi passaggi la sessione sessione ci sono stati
Comunicazione di servizio purtroppo aveva una perturbazione da Ciampino si ricomincia un podio però anche qui e il concerto lo faremo dentro
Ci dispiace ma non c'è non c'è altra alternativa quindi continuiamo alle diciotto e trenta con interventi programmati di Iginio Ariemma Erminio Fragassa e dopo tutti a cena di nuovo dentro purtroppo perché è prevista la pioggia le direi
Che possiamo iniziare con Mario Epifani sol non lo Stato federalismo e decentramento dei poteri Weimar
Nel nostra ossessione ci hanno aiutato a riflettere su questi temi
Il se il l'onorevole Vincenzo Cerulli Irelli e il sottosegretario Gian Nicola Sinisi che ringraziamo perché con grande sintesi ma con grande efficacia
Sono riusciti a darci a farci il punto su questi temi così delicati
Partiamo da una considerazione
Ci troviamo in presenza di uno stato caratterizzato da una forte spinta di poteri territoriali
C'è aspirazione per talune parti del Paese a realizzare una marcata distinzione politico istituzionale
E su questo fronte
I relatori hanno sottolineato che dobbiamo dare più risposte siamo ancora stiamo ancora dando poche risposte in alcune zone si rischia di brutto è stato detto
Significativo il voto recente dei primi di maggio del Veneto
Che chiede di propone un referendum per rivotare sostanzialmente referendum nel mille ottocento sessantasei
Siamo di fronte sotto il profilo della modifica costituzionale lo sappiamo bene a uno stop e al tempo stesso abbiamo esigenza che vi siano Progetti di autonomia regionale negoziati con il Governo centrale
è ben vero e questo è stato sottolineato che le leggi Bassanini costituiscono la più gran la più rilevante riforma amministrativa
è il massimo decentramento possibile a Costituzione vigente
Al tempo stesso abbiamo una realizzazione vissuta con la al riassetto dell'organizzazione statuale degli apparati dell'organizzazione statuale
Non siamo tanto indietro sotto questo profilo abbiamo fatto
Dei passi avanti peraltro si richiede alle regioni una organizzazione adeguata per l'esercizio delle funzioni nuove loro assegnate e la risposta è ancora stato sottolineato sta nella stabilità di governo
Dal canto suo sottosegretario Sinisi
Ha messo in rilievo che non vi è contraddizione tra decentramento dei poteri e i problemi dava sicurezza sono temi vicini ai problemi della gente sul quale si gioca la scommessa della nostra democrazia
Vi è un Progetto sicurezza nel Paese decentrare i poteri a livello del territorio lasciando al centro il coordinamento non vi è dubbio che ci sono da colmare dei deficit soprattutto per quanto riguarda il Mezzogiorno la sicurezza delle frontiere il sistema dei trasporti la sicurezza per lo sviluppo nel Mezzogiorno d'Italia la nuova filosofia della strategia della sicurezza sta nella binomio risorse umane accanto a risorse tecniche costruire un rapporto di fiducia
Tra cittadini e istituzioni
All'imprenditore è stato dichiarato con efficacia che ha paura noi non daremo più il porto d'armi ma la possibilità di chiamare subito la polizia di avere una risposta efficace dallo Stato
Nel Sud vogliamo far capire che stare dalla parte dello Stato conviene dare sicurezza vuol dire anche dare risposte alle grandi realtà urbane
Protocolli tra prefetti e sindaci interventi e patti per la sicurezza e la legalità
Ecco che sotto questo profilo si salta il progetto italiano con quello europeo ciò che noi facciamo nel nostro Paese ha ricadute nel sistema europeo Schengen ha realizzato un serio sistema di integrazione protagonisti devono essere i cittadini le forze di
Polizia e il sistema giudiziario nella nutrita discussione che vi è stata una ventina di interventi di tutti gli amici di tutte le regioni italiane sono state sottolineate alcune provocazioni se volete
Si è detto da parte soprattutto del Nord Est la situazione tiene non si sa per quanto
E si è detto anche qualcuno lo ha richiesto si sente poco si deve sentire di più la presenza del governo dell'Ulivo nel territorio addirittura sembra quasi anche qui è una contraddizione ma non lo è
Con piccole iniezioni di centralismo che sappiano far notare vicino alla gente il Governo
Si è detto da parte di qualcuno con efficacia
Voglio che il denaro che viene prodotto nella mia realtà sia controllato così sono disposto a metterlo a disposizione delle zone più deboli del Paese
In conclusione l'onorevole Cerulli CIA dato un segnale forte che mi pare molto efficace ha detto che questo è un tema su cui quello del decentramento dei poteri
Del federalismo su cui Rifondazione a molte reticenze molte perplessità e allora c'è il rischio che su temi come questo noi non siamo più maggioranza
Allora la risposta che si intende dare a livello parlamentare e questo non può non possiamo che apprezzarlo è che si sta predisponendo su queste tematiche su cui ripeto c'è stato uno stop lo stop perché sappiamo si sta predisponendo un progetto dell'ulivo un Progetto su questi temi sottoscritto dai parlamentari dell'Ulivo e presentato come Ulivo questa è l'ultima l'ultima indicazione forte che la nostra sessione accenna consegnato
Grazia Maria Epifani che ha dimostrato quante cose si possono dire in sette otto minuti ringrazio anche Gian Nicola Sinisi e Vincenzo Cerulli Irelli parlamentare abruzzese che ha dovuto alto l'onore e la nostra Regione quindi come un po'di campanilismo serve poi la parola Walter Verini per riforme istituzionali e legge elettorale grazie
Sì questo tema al pari degli altri di stringente attualità è stato affrontato con il contributo di due personalità come l'onorevole Franco Monaco il professore Augusto Barbera
Io cercherò di sintetizzare un po'quanto emerso e da i loro interventi e dalla dottrina di contributi venuti durante il dibattito
è stato detto innanzitutto che una modernizzazione compiuta del nostro Paese un Paese che appunto entra in Europa
Avendo rispettato i parametri economici e finanziari di Maastricht non può tale modernizzazione
Essere completa senza una riforma profonda del sistema politico istituzionale ed elettorale
Anche naturalmente dopo il fallimento della Bicamerale quindi anche se questa legislatura giustamente non può ne deve essere definita costituente in altre parole fallita la Bicamerale finisce la legislatura cosa Teoria assolutamente da respingere
E tutto tuttavia il carattere riformista della legislatura va accentuato quindi occorre dopo la chiusura dell'esperienza di camera lista con tutti i limiti che credo un po'tutti noi condividiamo anche nella sua impostazione però il tema delle riforme tuttora di stringente attualità rappresenta una necessità obiettiva per la modernizzazione del sistema politico
E istituzionale del Paese naturalmente in questo quadro occorre lavorare per le cose sostenibili per le riforme possibili magari con il percorso previsto dalla l'ex articolo centotrentotto della Costituzione oppure procedendo anche a quelle riforme è stato citato adesso il caso delle Bassanini che a Costituzione invariata pur tuttavia hanno un forte segno innovatore un forte segno che va nella direzione dei tre caposaldi che tutti noi abbiamo indicato vale a dire la stabilità dell'esecutivo e degli esecutivi la capacità e la possibilità di dare ai cittadini il potere di scelta dei governi e la il decentramento al il federalismo diciamo pure dei poteri che si è di fatto e già avviato o su questo percorso è stato detto che il patrimonio di questo di queste regole non può essere strettamente legato a una maggioranza perché le regole appartengono un po'al complesso delle forze in campo e vanno stabilite insieme per poi dividersi in un'ottica bipolare sulla base di programmi sulla base di opzioni politiche
E però è stato anche detto che tuttavia una raccordo una capacità di dialogo più ravvicinato tra le forze dell'Ulivo innanzitutto e tra le forze del centro sinistra e un elemento da tenere in forte considerazione per diciamo poi utilizzare questo raccordo questo dialogo il più fecondo possibile in un rapporto più ampio con l'insieme delle forze dello schieramento politico
Del nostro del nostro Paese
Naturalmente in questo quadro visto anche le difficoltà del Parlamento a per i motivi politici e anche di merito che conosciamo
è stato detto che la il contributo che può venire dal basso è un contributo decisivo decisivo così come in altre e poche recenti del della storia della vicenda politica del nostro Paese il riferimento naturalmente è al alla raccolta di firme per il referendum per l'abolizione della quota proporzionale
Questo è stato definito è stata definita un'occasione è fondamentale che naturalmente come giustamente è stato stabilito non può né deve vedere impegnato ufficialmente il movimento dell'Ulivo in quanto tale nella raccolta di firme ma che deve vedere moltiplicare questo sì
Le gli sforzi dei singoli aderenti militanti
Per la raccolta delle fitte e dare un contributo insomma anche alla difesa attiva di quel bipolarismo che è minacciato da molti fattori in un momento come questo in cui sempre di più rigurgiti e tentazioni neo proporzionalista è sì affacciano quotidianamente sulla scena politica
Tra l'altro è stato anche fatto osservare che forse c'è un anche un'eccessiva personalizzazione di questo referendum e attorno ad alcune figure che hanno il loro buono il loro peso per esempio quella di Antonio Di Pietro e forse una antidoto per evitare questa eccessiva personalizzazione proprio quella di moltiplicare la pluralità
Dei soggetti protagonisti nella raccolta dei referendum
Avviandomi a conclusione naturalmente
Devo anche
Fa rilevare come si sia discusso
Anche di altri referendum sul tappeto che pure elemento da non sottovalutare proprio in queste ore hanno stanno godendo di espressioni di appoggio da parte di leaders autorevolissimi e importantissimi della maggioranza e mi riferisco naturalmente a referendum proposto dal senatore Passigli per l'abolizione dello scorporo della quota
Di scorporo nell'attuale sistema elettorale beh qui
è stato mi pare detto un po'stato condiviso che questo referendum quel contenuta in parte già compreso in quello a cui facevo riferimento prima per l'abolizione della quota proporzionale di fatto però non va nella direzione giusta perché di fatto in qualche misura non rende certo il superamento del sistema proporzionale e naturalmente è stato anche detto
Qualcuno ha obiettato ma un referendum come questo che comunque non unisce tutte le forze della dell'Ulivo non rischia di mettere a rischio scusate il bisticcio di parole l'Ulivo che c'è in nome dell'Ulivo che vogliamo e che oggi non c'è è un'obiezione fondata un'obiezione seria a cui per esempio il professor Barbera ha risposto il rischio ci può essere pur tuttavia una classe dirigente seria un un gruppo che comunque a fortemente presenti alcuni valori che ha a cuore il bipolarismo in certi momenti deve poter e sta per osare
E anche indicare qualche di fare di compiere qualche metro qualche a volte insindacabile a dire qualche chilometro più avanti anche della maggioranza di coloro che fanno parte di uno schieramento come per esempio quello dell'Ulivo
Davvero concludendo è stato anche detto però che questa impalcatura che comunque molto pregnante dal punto di vista politico e deve anche vedere contemporaneamente un lavoro molto forte per l'irrobustimento del soggetto politico del bipolarismo
Perché se si rafforza una concessione proporzionalista che fa perno sul ruolo degli attuali partiti beh evidentemente il sì il modello bipolare stenta ad andare avanti allora
La il diciamo un'esigenza molto sentita è stata quella di dire beh però l'Ulivo come soggetto politico senza fughe in avanti con tutte le connotazioni che conosciamo che erano richiamate anche dalle relazioni di questa mattina
Beh deve irrobustirsi radicarsi nel territorio compiere passionale passi in avanti e rafforzare lo spirito di coalizione e quella positiva capacità di contaminazione
Qualcuno ha citato per esempio alcuni temi caldi che dividono anche le forze pensiamo
A tutti i temi della bioetica i temi che attengono il ruolo della famiglia le scuole privati insomma su questi temi e forse utile e necessario rafforzare l'Ulivo come soggetto politico
L'ultima questione emersa dibattuta su cui ci sono state opinioni devo dire sostanzialmente unitaria ma comunque anche con qualche sfumatura di differenza riguarda i partiti ruolo di partiti è stato obiettato ma insomma
E questa sta direzione di marcia non indebolisce i partiti che sono comunque i sogni in Occidente almeno i soggetti fondamentali dell'organizzazione della democrazia anche questa è un'obiezione fondata però è stato anche detto che da un lato nessuno pensa di diciamo sminuire il ruolo dei partiti però è anche altrettanto vero che forse oggi questi partiti debbono in qualche modo essere stimolati a un radicale rinnovamento della propria forma partito della propria organizzazione
Debbono essere stimolati a sempre di più far contare i cittadini piuttosto che come si dice gli apparati che magari non esistono più ma le segreterie dei partiti e soprattutto occorre che questi partiti tornino ad essere nelle forme che il Duemila suggerisce
Dei centri di motori propulsori di democrazia di produzione di idee e di produzione di progetti e non diciamo momenti per pratiche meno nobili della politica altrimenti è stato citato come esempio emblematico può succedere come a Lucca ma io credo che ciascuno di noi potrebbe citare altri casi nei quali i partiti ignorando anche il comune sentire dei cittadini il comune sentire degli elettori decidono è inviterò alcune cose che poi vengono smentite dalla dura realtà dei fatti e in questo quadro l'ultima proposta forte forte che è venuta dai lavori della Commissione
è stata quella di lavorare seriamente per smettere di declamare una una proposta che spesso viene evocata che quella delle elezioni primarie a questo proposito è stato citato il fatto che io non invitare a non sottovalutare nella serata di ieri la direzione regionale dei Democratici di sinistra dell'Emilia-Romagna sia pure dopo purtroppo Parma e Piacenza approvato la proposta ha quasi all'unanimità
Di lavorare in Emilia in vista delle prossime scadenze elettorali per fare le elezioni primarie di coalizione con un accordo tra tutta la coalizione con un Regolamento da definire
Ora siccome tutte le Regioni sono rispettabile ovviamente ma l'Emilia Romagna non è l'ultima dal peso dal punto di vista del peso politico è un segnale io credo incoraggiante ma chi se non il movimento dell'Ulivo deve spingere ovunque
Le lungo questa strada magari anche
Affidando ai parlamentari che ci credono più sensibili il compito di presentare una proposta di legge perché anche nel nostro Paese si possa far scegliere ai cittadini elettori e non solo alle segreterie dei partiti i candidati per le cariche
Il sindaco di presidente di provincia e di regione i candidati parlamentari nei rispettivi collegi grazie
A Walter Verini è che ovviamente anche Augusto Barbera e Franco Monaco che si sono spesi sull'assist sessione sulla legge elettorale
Adesso ci occupiamo di errori Europa la rivoluzione copernicana che ha avuto come relatori Enrico Micheli e Michele Salvati fra l'altro la rivoluzione copernicana è proprio il titolo di un bellissimo saggio e Michele Salvati ha pubblicato qualche mese fa su il Mulino che vi consiglio di legge perché non lo conosca
Perché è ben continua il percorso avviato in questo pomeriggio prego Giancarlo Trani
E dunque
E innanzitutto mi spiace molto che non tutti abbiano potuto partecipare a questa sessione perché in effetti è stata una cosa un po'fuori dal comune il fatto di avere a disposizione il sottosegretario Enrico Micheli che tutti conoscono come almeno dall'esterno come l'uomo più importante più di potere nell'ambito del Governo
Va be'lo disposizione per due ore su un discorso estremamente simpatico da un punto di vista umano molto intimo molto interessante
Che ci ha fatto rivivere visto dal suo punto di vista questi due anni passati l'entrata nell'euro i rapporti tra Romano Prodi e Kohl Aznar le le veglie notturne a pensare cosa fare eccetera è stata un'esperienza direi
Molto interessante per tutti noi anche proprio dal punto di vista umano con alcuni e commenti sul potere il servizio e cose simili che peso se state di grande valore
Per fare una sintesi difficile ovviamente
Tenterò soltanto di sottolineare alcuni dei punti trattati prevalentemente da Michele Salvati
Esperto grande esperto di politica economica è un altro delle persone che contano nell'ambito delle decisioni di politica economica del governo
L'Europa è una sfida fondamentalmente è una sfida che è iniziata solo ora nel senso che l'entrata nella moneta unica per il nostro Paese ha alcuni grandi vantaggi
Alcuni grandi vantaggi che possono essere sintetizzati in tre punti essenzialmente
Un primo grande vantaggio molto evidente il vantaggio dell'allargamento del mercato
Fatto di avere comunque un mercato che diventa molte volte più grande di quanto non fosse prima e questo è estremamente positivo per le aziende per le organizzazioni che sanno conquistare i mercati e vedremo poi il problema
Il secondo grande vantaggio per l'Italia e di diventare un grande attore insieme al resto dell'Unione Europea
Sul direi nei processi di globalizzazione
L'economia della moneta unica è un'economia che è grande più dell'economia o quasi si può discutere dell'economia americana certo molto più grande economia giapponese
Significa che
Nel nel teatro della globalizzazione compare una torre
Che potente quanto altri due o tre e può dire la sua
Il terzo grande vantaggio è quello dei vantaggi differenziali paese nel senso che il nostro Paese automaticamente con l'entrata
Nella moneta unica alle grandi vantaggi in termini di diminuzione dell'inflazione e di diminuzione dei tassi di interesse
Tutti abbiamo cominciato in modo positivo questa grande finalmente almeno una capacità di comunicazione del governo sul discorso dei mutui casa il fatto della diminuzione di questi per l'entrata in Europa
Quest'ultimo vantaggio e anche però il punto più critico per il nostro Paese
Nel senso che viene a mancare quello che è stato il maggior fattore di acquisizione di competitività da nella parte delle nostre aziende storicamente nel dopoguerra
L'acquisizione di competitività delle nostre aziende venuto molto spesso attraverso la svalutazione
Questo non sarà più possibile nel futuro o meglio il prezzo di una cosa del genere sarebbe la nostra espulsione dalla moneta unica e quindi come tale per principio e non è proponibile
Significa che tutti gli operatori italiani dovranno essere in grado di competere con gli altri in termini di pura efficienza e di pura produttività
Il differenziale monetario non esiste più
E da cui è partito un discorso per certi aspetti angosciante
è partito il discorso della grande differenziazione nel Paese tutto il resto del dibattito tutto il dibattito e il resto del delle relazioni
è stato tutto incentrato sui problemi del Mezzogiorno
L'Europa una grande sfida per il Nord per il Sud
Il Nord tutto sommato attrezzato per questa sfida il Sud non lo è affatto questo può essere una prima conclusione a Marra
Di questo di questo lavoro
Qual è stata la previsione unanime sia di Salvati sia di Micheli noi entriamo in una Europa che ha un orientamento di politica economica sicuramente di tipo liederistico
Nel nostro Paese abbiamo un orientamento di politica economica riversa ma il Parlamento europeo e in generale la Commissione sono oggi orientati in una direzione che sicuramente di carattere liederistico
Questo significa che nei prossimi mesi piuttosto che nei prossimi anni dovremo aspettarci un incremento della concorrenza libera all'interno dell'Unione Europea
Incremento della concorrenza libera ci porta dei problemi seri in termini di settore in termini di territorio
In termini di settore perché probabilmente ci sono gli interi settori italiani che hanno vissuto all'ombra di protezionismo Micheli ad esempio manifestava la sua grandissima preoccupazione per il settore bancario
Dice che il governo ha fatto molto in questi mesi per cercare di rendere più sicuro il settore bancario e le decisione di questi giorni acquistano un valore diverso dietro queste interpretazioni
Ha fatto molto per rendere più sicure sentì il settore bancario il quale altrimenti non sarebbe in grado assolutamente di resistere alla libera concorrenza all'interno dell'Unione
Con problemi estremamente grave che tutti possono immaginare questo solo per fare un esempio si fa troppo e l'esempio di altri settori a tecnologia avanzata
Perché l'Italia ha perduto tipico settore farmaceutico tipico settore chimico
Dall'altra parte la concorrenza verrà soprattutto livelli territoriali
A livelli di distretti bimbi distretti produttivi che possono offrire all'interno dell'Unione caratteristiche particolarmente positive per installazioni industriali
è nato quasi automaticamente una specie di slogan per quanto riguarda il sud
Il discorso delle presse
Il Sud diceva Micheli ha bisogno di tre cose di sicurezza di servizi e di semplificazione
Tutti si sono detti d'accordo sul fatto che ormai il livello degli incentivi economici che il governo attraverso i patti a radiare attraverso i vari istituti che ha messo in piedi
Sono disponibili per il sud Italia i livelli questi incentivi sono è assolutamente identico a quello che si può trovare nel Galles piuttosto che in Irlanda
Cioè un investitore estero può trovare più o meno lo stesso ha la stessa convenienza da un punto di vista puramente economico di costo del lavoro nel Sud Italia piuttosto che in altre zone europee ad alta ad alto sviluppo industriale
Esistono però dei fattori che sono altrettanto importanti se non più importanti che impediscono gli investimenti nel Sud Italia
E questi sono sicuramente collegati a quelle se che si dicevano
In realtà la concorrenza all'interno dell'Unione una concorrenza di sistemi non è puramente una concorrenza di corti
Alla concorrenza di sistemi dove costa dove conta ovviamente l'infrastruttura dove conta la semplificazione dei processi burocratici dove conta la disponibilità di persone dove conta all'imprenditorialità che si può trovare eccetera eccetera
E su questo tema tutti si sono trovati d'accordo specialmente nel dibattito successivo
Nel sottolineare le gravi arretratezze che esistono in diverse parti del Paese soprattutto assunto e nell'ambito del Sud cui c'abbiamo tenuto molto a fare delle distinzioni
Perché in realtà vi sono delle aree meridionale che oggi sono assolutamente a livello di altre aree europee senza nessun problema anche intermedi industrializzazione mentre ve ne sono altre che hanno carenze molto grande
Direi che la cosa che mi ha più colpito se volete un parere personale su questo dibattito di due ore è stato il fatto che tutti quelli che sono intervenuti provenivano da regioni del sud non c'è stato nessun intervento di nessun partecipante del nord Italia
Ci siamo chiesti perché
Ci siamo chiesti se dietro questo non c'è quasi un piccolo emergere di una mentalità più allargata che dice noi siamo nell'Unione monetaria vediamo se gli altri riusciranno a starci
E che sarebbe terribile da un punto di vista complessi
Abbiamo quindi sottolineato questo tema della necessità o della bontà della strada che ha intrapreso il governo con i discorsi di Turner Shift tra aziende del Nord ed assoluto
In quest'ottica con alcuni si pensava di fare un'iniziativa propria nostra come movimento
Ad esempio un gruppo di collegamento tra coordinatore regionale di provincia del Nord Est e province del Sud proprio per sviluppare possibilità concrete di collegamenti con organizzazioni locali
Grazie a Giancarlo Trani evidente che la la tecnica e le sessioni parallele ai suoi limiti che non permette dividerci in quattro anzi noto forse ma ecco si può ovviare un pochino magari distribuendo sì e lambisce alcuna regione fra le varie sessioni poi tornare a casa e mettere il tutto a fattor comune insomma questo è molto molto importante
Do la parola Giancarlo pensa per la sessione strumenti di politica economica poteva anche fermarsi qui il titolo ma l'abbiamo voluto obiettivo occupazione
Volutamente non solo provocatorio ma sostanziale perché evidente
Lo sappiamo tutti che questo Governo sarà giudicato
Anche dalla capacità che avrà nei prossimi mesi di risolvere quanto possibile affrontare quando si per risolvere il problema della disoccupazione che non è un problema semplice c'hanno già ricordato questa mattina
E il il kit di strumenti keynesiani non bastano più le leggi di Okun è che legavano lo sviluppo del il prodotto interno lordo accerti tassi sviluppo e l'occupazione non valgono più bisogna inventarsi ricette nuove occorre un diverso uso del tempo
E insomma occorre più flessibilità ma quanto garanzia selvagge deregolamentazione è un tema molto caldo la parola Giancarlo pensa Franco
Sì allora
Non posso e mi scuso in anticipo riassumere con completezza la la la varietà la vastità e la ricchezza del dibattito che si è svolto in questa sessione parallela e che già lo dico anticipando la fine
Ha un po'tutti costretto a chiedere una successiva
Sessione parallela anche la prossima
Scuola quadri perché i temi veramente trattati sono stati talmente tanti e con direi angolazioni territoriali debbo dire che da noi hanno parlato in molti purtroppo nemmeno tutti
Questo mi mi mi dispiace e hanno parlato da tantissime parti d'Italia quindi c'è stata una una come dire un un coro che da ogni parte diciamo
Insufflata problemi situazioni
Particolari e quindi questo è come dire ci siamo dati anche un appuntamento sostanzialmente per la prossima
Scuola quadri il nostro dibattito si è sviluppato grazie alla collaborazione e alla contributo il sottosegretario al lavoro Antonio Pizzinato
E io lo cerco di assumono veramente in grandi linee perché di cose dette sono state veramente tante allora intanto le cose fatte o quanto meno le volte cioè c'è un piano che sono state le cose fatte e l'evolversi degli eventi
Fase uno fase due grande dibattito adesso che abbiamo risanato le finanze pubbliche parte lo sviluppo in realtà Pizzinato confermava quanto in qualche modo questa sia un modo questo sia un modo di vedere che il Governo non ha e che peraltro fin dall'inizio ha cercato di non ha vere ricordava un episodio che sono è significativo cioè il fatto che già dal settembre novantasei in sede europea il governo propose
Che l'un per cento del PIL fosse obbligatoriamente d'accordo con gli altri Paesi europei devoluto per le politiche dell'occupazione quasi una sorta di parametro
Sociale in aggiunta ai parametri di Maastricht quello quella proposta fu in realtà vanificata da una maggioranza contraria sono cambiate molte cose nel frattempo in Europa con l'ingresso di governi diciamo più progressisti in qualche modo e oggi effettivamente una volta fra l'altro raggiunto il traguardo nell'Euro questa dimensione
Europea della politica nell'occupazione riesce a trovare molti più consensi è e qui aspettiamo naturalmente che questo vertice di Cardiff in qualche modo rappresenti davvero un primo passo in questo senso le cose fatte beh e principalmente e non può essere altrimenti leggi Treu
C'è questa il il cosiddetto pacchetto Treu Luca introdotto alcune novità significative nelle politiche attive e passive
Del lavoro nel nostro Paese per titoli lecito perché sono state quelle pause sostanzialmente toccate l'apprendistato e qui tutto il discorso della della varietà buona ma al tempo stesso pericolosa di livelli che ci sono oggi per un giovane che entra nel mercato del lavoro e che si trova a fare i conti con un precariato che dura negli anni che dura nel tempo tanti così forme di contratti d'ingresso in qualche modo che essi prolungano Kent
Va rendono però anche precaria la stabilizzazione del rapporto di lavoro allora
è chiaro che
Pizzinato faceva riferimento da questo punto di vista invece alla Progetto del governo di in qualche modo semplificare questi passaggi di con completa di compensare comprendere dentro la categoria della dell'apprendistato più o meno un po'tutti quei passaggi introduttivi per e fare entrare un giovane il mercato del lavoro ma poi a un certo punto arrivata una una un dato una data scadenza temporale di passare obbligatoriamente in qualche modo una stabilizzazione del lavoro è chiaro che l'apprendistato risulta essere uno strumento utile se riformato ma al tempo stesso anche con qualche come dire lato il politico perché il perché l'apprendistato con comporta per le imprese formazione e notavamo un po'tutti come la formazione fosse un po'e poi ci torno la grande assente delle vere e proprie politiche attive per il lavoro nel nostro Paese
Part-time e lavoro interinale il lavoro interinale che forse non non troppo esteso diciamo nella con l'introduzione leggi trae un ma che certamente quanto meno è anche un un modo per fare emergere diciamo l'intermediazione illegale che che c'è che è presente che è molto sviluppata in Italia
Il punto più importante certamente la riforma del collocamento la riforma del collocamento che sostanzialmente è una piccola rivoluzione copernicana cioè si attua finalmente questa
Questo decentramento vero di Poteri dal centro e quindi si tolgono tutti gli elementi di rigidità che le strutture del collocamento avevano nel nostro Paese e si favorisce un decentramento forte che anche delle scadenze però attenzione bene cioè
I centri provinciali che devono essere istituiti a partire dal nove luglio
E che fra l'altro la legge prevede che dal nove settembre anche le aziende private possano gratuitamente fare Collocamento per la per inserire nel lavoro i giovani e giovani e meno giovani in realtà il problema qui e si tocca un nodo che poi torna è tornato anche negli altri termica il fatto che il Governo può in qualche modo decentrare può spostare il potere dal centro alla periferia ma poi c'è bisogno che le regioni assumano delle a delle azioni forti d'impulso
Decisive e questo ahimè purtroppo ancora non si vede tanto cioè a oggi nessuna regione ancora nonostante ci siano diverse proposte approvato una legge che che istituisce il collocamento decentrato quindi questo è un piccolo non nemmeno tanto piccola ma insomma è un problema grosso infatti tornava fra l'altro nella discussione l'elemento pro di preoccupazione di molti degli interlocutori
Che si chiedevano quanto e fino a qui a che punto il Governo può intervenire davanti a situazioni di regioni o di enti locali inadempienti
E qui qualche potere il governo ce l'ha ma certamente non tutto ed è un dato effettivamente che fa riflettere e che incoraggia fra l'altro anche noi diciamo a per vigilare sulle situazioni regionali o territoriali dove effettivamente esistono poteri esistono risorse fra l'altro il collocamento prevederà anche la il decentramento di metà degli organici
Del personale del ministero del lavoro quindi ecco è un è un punto importante
L'altro elemento contratti d'area e patti territoriali cioè questa
Non mi dilungo naturalmente sugli strumenti ma insomma voi tutti sapete che sono nuovi b egli strumenti di qui implementazione dello sviluppo e dell'occupazione e che forse sono oggi a di chi in qualche modo la TIA
Principale per lo sviluppo perché coinvolgono tutti i soggetti periferici l'amministrazione centrale
E le parti sociali le banche il credito
Tanti altri come dire strumenti che possono in qualche modo rendendo il costo del lavoro inferiore possono effettivamente creare occasioni di sviluppo
Naturalmente ci sono quelle situazioni e alcuni lo lo dicevano in cui per esempio i patti territoriali sono stati approvati ma nello stesso tempo manca una dinamicità
A livello locale di di di di farli partire realmente a Siracusa per esempio manca ancora
L'organismo di controllo ed è chiaro che i soldi non arrivano fintanto che non si definisce chiaramente la situazione allora c'è questa come dire questa difficoltà in qualche modo a trasferire oltre le difficoltà burocratiche diciamo provvedimenti che in qualche modo potrebbero costituire una occasione una via di sviluppo piuttosto importante restano in ogni caso alcuni punti critici del sistema Italia nell'occupazione il primo richiamava prima è questo discorso sulla formazione
Pizzinato diceva come nel nel nell'intendimenti del governo c'è l'idea di istituire una sorta di libretto formazione aggiornamento permanente per ciascun lavoratore cioè fare in modo che non sia soltanto il professor universitario faceva questo esempio ogni sette anni a chiedere l'anno sabbatico per solo per per un periodo di formazione ma garantire un po'a tutte le figure professionali nel mondo del lavoro in Italia questa possibilità di Inc accumulare in qualche modo crediti formativi da spendere poi per un aggiornamento continuo
Altro punto critico forse il più importante è quello della enorme disparità territoriale cioè è chiaro che la situazione al nord non è dell'occupazione non è la situazione al Sud mi piaceva adesso al di là di delle tante cose che si sono dette su questo
Richiamare però il fatto che sostanzialmente quello che si è smontato nella nella nella discussione è un meccanismo semplicistico per cui al sud va tutto bene non dico al sodo tutto male al Nord va tutto bene non è così
Abbiamo rilevato alcuni esempi invece piuttosto significativi di come e il Mezzogiorno in realtà sono in mezzo giorni cioè ci sono diverse situazioni nel Sud
Pizzinato ricordava come Sicilia Puglia sono le regioni che hanno avuto l'anno scorso l'incremento più grande di ex porta l'incremento non significa naturalmente che in termini assoluti hanno il più grande volume di export
Perché questo chiaramente false non è così però sono segnali in ogni caso da un certo punto di vista positivi così come nel nord non c'è soltanto le situazioni
Le situazioni favorevoli celle ecco che al due per cento della della disoccupazione ma c'è un tasso di disoccupazione di oltre il dodici per esempio la Spezia quindi sono diverse situazioni e diverse
Problematiche
Per finire
Le il sindacato è stato non solo anche Confindustria ma Thomas indagato è stato notevolmente criticato nel nel nel dibattito discussione soprattutto per un fatto cioè va bene qui si ricollega a quello che diceva Colombo stamattina va bene
Tutto sommato anche lo sciopero il problema è che ci piacerebbe avere diceva Pizzinato delle parti sociali qualche modo interloquiscono con dei programmi stabiliti e programmi che fanno naturalmente leva su alcune priorità una Confindustria spesso nello stesso tempo troppo attenta ai bisogni e alle piccole imprese e poco al quadro generale evidentemente non favorisce questo tipo di discorso concludo dicendo che è ovvio che
La cornice generale entro cui si è svolto questa discussione
Non sono i grandi enormi cambiamenti epocali del mondo del lavoro che non sto qui a riassumere ma che noi abbiamo citato durante il dibattito che in qualche modo si ricollegano
A quello che Furio Colombo richiamava stamattina e che in questo modo hanno fatto sì che il dibattito si collocasse in qualche modo anche nel cuore di quello che ci siamo detti stamattina e dei temi generali che stiamo discutendo quindi alla scuola quadriennale
Grazia Giancarlo pensa vi chiediamo un'altra oretta di pazienza invito Iginio Ariemma Erminio Fragassa accordarsi sul palco mi pare questa carrellata sia stata molto molto utile gli anglosassoni dicono che i il ragionamento e cibo per la mente insomma di cibo ne abbia avuto tanto e in questa giornata in questa ora in particolare
Mi dicono di dare una comunicazione di servizio cioè subito prima di cena al Carmela cessione se tutti i delegati della Lombardia per cortesia si fermano in sala per una verifica delle quote leggo così come mi arriva allora
Benissimo
Ma quando vediamo rilancia Giorgio quando ha un attimo
Per cortesia non non ci allontaniamo dalla strada altrimenti
Altrimenti poi non non ci siamo con i tempi
Anche dall'Emilia Romagna mi chiedono
Cioè all'effimera e Magliani possono mettersi in contatto con i loro portavoce per comunicazione
Il dottor Fragassa per cortesia
Se può accomodarsi sul palco
Vi ricordo che domani mattina alle nove
Speriamo relativamente precise riparte con le altre quattro sessioni parallele
Sulle politiche per l'ambiente le politiche sociali lo sviluppo il capitale umano e l'amministrazione e la giustizia anche se di grande interesse
Alle ore dodici c'è l'intervento conclusivo alle dodici precise dell'onorevole Walter Veltroni che poi sarà anche simpaticamente intervistato da quattro coordinatori provinciali
Va va bene iniziamo perché il dottor Fragassa in giro adesso lo stanno recuperando eccolo qui prego
I termini
Mi rendo conto siamo tutti stanchi
Sono le sei e quaranta ecco un'oretta
E poi possiamo anche riposarsi ecco quest'ultima parte diciamo è si può fare un po'di di silenzio in sala per cortesia
Questo il tema parte tanto breve quanto ambiziosa io la introduco molto molto brevemente lasciando poi la parola Iginio Ariemma Erminio Fragassa che sono sufficientemente adulti da presentarsi da soli
Ecco alla Domus Pacis poco più di un anno fa quando facemmo la prima scuola quadri venne fuori nell'elaborazione dei questionari ma anche poi da contatti successivi con i militanti
Sia in Abruzzo e sia fuori della mia radio regione ovviamente nei vari incontri che facciamo
Una forte esigenza di sviluppare schivi capacità specifiche sia sulla comunicazione e sia sulle tecniche di pianificazione di formulazione di un programma politico
Ma veramente con ossessività si diceva sui questionari questa questo aspetto qui che poiché è vastissimo molto ampio perché comunicazione può essere una Schiele specifica comunicare in pubblico ore di ore redigere un comunicato stampa o le norme problema quante volte diciamo non riusciamo a bucare il video insomma quote guardare degli aspetti specifici degli aspetti tecnica all'intenso stretto ma comunicazione
Probabilmente questa esigenza forte di comunicazione nascondeva anche un bisogno molto molto più profondo che era quello di esprimere con questa voglia di comunicazioni e la necessità di una maggiore sintonia organizzativa non solo di un maggior coinvolgimento nelle scelte sia verticali che orizzontali
Ma anche gli si dà da sentire organizzativa e il senso di muoversi tutti nella stessa direzione una volta che la strategia sia stata decisa quindi muoversi dal centro alla periferia tenuto conto ovviamente delle specificità locali
In modo coerente rispetto agli obiettivi posti
Sintonia organizzativa significa anche avere chiara la strategia guida noi spesso diciamo nelle aziende che quando si ha chiara la strategia l'obiettivo a cui tendere la stella polare fissata a livello di obiettivi e l'organizzazione
Tenuto conto poiché c'è la tattica che aiuta ad aggirare gli scogli ma sempre la stella polare deve esser chiara la strategia diventa uno scudo anche contro quella che è una citazione di anzi anche può crearsi in situazioni nuove ad esempio subito dopo una sconfitta elettorale come può essere capitato in alcune province o comuni in questi giorni ecco è fondamentale che vi sia questo comune sentire questa sintonia organizzativa che sviluppa anche un'attenzione creativa a operare
Secondo più obiettivi oltremisura cioè obiettivi che vadano un pochino oltre quelli che possono essere obiettivi con le nostre risorse con le nostre possibilità di un certo momento cambiare passo sperimentare nuove situazioni nuove alleanze nuove possibilità ce l'hanno detto anche questa mattina relatori molto illustri che anche categorie che non siamo spesso come centro destra sinistra perdono significato bisogna ecco essere anche più più inventivi e creativi nelle categorie che usiamo ogni giorno
Ecco la strategia oltre misura la mia è un'esperienza che che riporto da dieci anni di vita aziendale ove bene applicata ove si crei una vera e propria sintonia organizzativa porta ad un'entusiasmante crescita all'organizzazione
Ma per far questo occorre partire da solide conoscenze da solide basi
E sulla comunicazione sull'informazione sulle tecnica mitigazione le nostre basi ci sono ma vanno sicuramente consolidate per noi questo è un po'un testo un esperimento
Ecco potremmo valutare dal vostro giudizio perché siete voi la nostra vera ricchezza tutti noi siamo la ricchezza del movimento e dal vostro giudizio il questionario valutare se poi il caso di attivare specifici percorsi formativi anche a livello territoriale
Sugli aspetti che adesso Iginio Ariemma Erminio Fragassa andranno a trattare ha voluto uccello ma lasciandoci anche delle tracce dei pensieri scritti delle cose su cui riflettere
E che potremmo dovremmo probabilmente può approfondire infezioni specifici specifiche più lunghe
Territorializzata e a livello locale perché l'anima della comunicazione l'ambito anni nella formazione politica vanno comunque ritrovate nello specifico della situazione locale
Ecco fra gli argomenti ad esempio che adesso tratteremo molto rapidamente prima darò la parola Erminio Fragassa
Ci ci sarà argomento spinosissimo dei media fra i politici e di invidia normalmente
Non corre buon sangue cerchiamo di capire il perché ragioniamo intorno a questo i media sono aziende sono strumenti di controllo sociale sappiamo che oggi non si può governare
Contro i media
E non si può neanche governare senza invidia queste sono cose su cui dobbiamo riflettere il ruolo dei media alla competizione elettorale
Abbiamo le giuste competenze come movimento per competere in una società mediatica di una società comunque dell'informazione e della comunicazione
Questo certo non significa ovviamente rincorrere perché su quel terreno siamo perdenti il karaoke berlusconiano
Ciò che distingue l'Ulivo il movimento sono i contenuti lo spessore dei programmi che noi proponiamo
E questo è il tema specifico su cui interviene Iginio Ariemma
Per comunicare bene occorrono le tecniche comunicazione ma soprattutto occorre una solida base di contenuti da comunicare e che cos'è un programma
Un programma è ciò che si vuole fare di una data situazione temporale in un certo momento storico o un programma e ciò che si deve fare
Come dice Igino Ariemma qual è la differenza è sostanziale extra molto interessante scoprirla
Quale deve essere il master di un programma quante volte noi parliamo con la gente ci dicono ma i programmi più o meno sono tutti uguali
Evidentemente quei programmi non hanno un'anima specifica non hanno un'anima caratteristica ed è fondamentale che i programmi abbiano un'anima
Un programma non deve essere soltanto un programma elettorale
Un programma deve essere un programma di governo e per essere un programma di governo deve essere continuo formulato continuamente con dei sensori sul territorio in modo che sia un processo dinamico di riformulazione di obiettivi e di necessità
Ecco questi sono gli argomenti sui quali vorremmo intrattenervi nella prossima oretta
Cercando se è possibile anche di lasciare lo spazio a qualche domanda al termine della sessione e mi taccio lasciando la parola ad Erminio Fragassa prego
Buonasera
Chiamo Erminio Fragassa sono un imprenditore che opera nell'aria per l'appunto dalla comunicazione
Non
Non sono quindi un politico di professione
Ma sono come dire una un osservatore l'osservatore attento ed interessato ai fenomeni anche della politica non mi sono occupato attivamente di politica almeno fino ad oggi
Quindi sono da sotto questo profilo dilettante se volete
Specifico che operano nell'area della comunicazione nel settore dei servizi all'impresa e questo lo dico perché operare nell'area della comunicazione è un termine molto generico
Dirittura spesso magmatico che a me non piace molto quindi specifico la nostra è una attività di menzionata nell'aria dei servizi alle imprese quando gli amici i dirigenti del movimento dell'Ulivo mi hanno chiesto di fare un intervento sulla comunicazione politica
Debbo dire cornuto un un momento di di dubbio un dilemma che riguardava sostanzialmente l'approccio che avrei dovuto avere dare a questo tipo di di contributo
Il dilemma era relativo a due possibilità sostanziali che avevo davanti quello di predisporre un intervento teorico sulla comunicazione
E chiaramente sotto questo aspetto sono consapevole che esistono professionisti molto più qualificati di me
Mass-media orologi di tutti i tipi
E non ho mai creduto tantissimo nelle tecniche tradizionali dottrinali della comunicazione l'altra parte del dubbio era invece quella di fare una valutazione di tipo politico sulla sulla comunicazione
E quindi ecco vissuto un po'questa questa questo dilemma alla fine parlando anche con
Auriemma Carducci
è prevalsa l'idea di
Come dire trovare una soluzione mediata intermedia quindi mi sono adoperato per fare un lavoro di ricerca su quello che esiste stato prodotto da persone che studiano approfondiscono le tematiche da comunicazione politica
E riservandomi in questa in questa occasione è una valutazione diciamo di tipo personale su quello che io immagino possa essere un contributo allora rinvio quindi la parte se volete dottrinale comunque teorica al documento che ho elaborato che è un documento di ricerca sostanzialmente che attinge molto per esempio da un lavoro di Amoretti che era uno uno studioso delle delle scienze della politica e che attinge parecchio da tutta quella che è la cultura sociale sociologica di studi che sono stati condotti in Europa soprattutto negli Stati Uniti
Nel recente passato quindi dicevo rinvio completamente la parte se volete più tecnica questo documento dove sono illustrate se avrete la bontà di di leggerlo tutte le problematiche relative sostanzialmente ai rapporti con i media
Giustamente come osservava Carducci sono il ruolo centrale il problema principe del rapporto la comunicazione politica rapporto più sofferto magari poi vedremo anche perché scorderemo il perché
Mi limito invece
Ad alcune osservazioni di carattere queste sì politiche secondo me
Il dubbio
Più grosso riguarda la visione del problema nell'ambito della comunicazione politica c'è una scuola di pensiero che alla scuola classica se volete che risale vi è scritto
A all'abate di Noiret a Baldassare Grassi anche era un monaco vissuto nel diciassettesimo secolo
Che postula sostanzialmente la politica o l'etica del silenzio quindi nella costruzione dello Stato moderno questi pensatori del diciassettesimo secolo
Post urlavano beati loro la politica e l'etica del Silenzio
In contrapposizione a questa visione politica
C'è la visione invece più moderna più contemporanea che trova in alcuni studiosi
Arte negli Stati Uniti Landowska semiologo francese
Una visione completamente diverso posta
Che è quella che si condensa nella famoso regime di visibilità
Il regime di visibilità
In cui il discorso pubblico secondo questi Dotti studiosi della materia il discorso pubblico produce gli avvenimenti secondo loro addirittura
E sullo strumento di potere per eccellenza
Edelman un un sociologo tedesco arriva a dire che il linguaggio politico è la realtà politica
Nessun altro significato degli avvenimenti esiste secondo loro
Questa è la visione contemporanea che evidentemente poi sfociati nella come dire nella visione mass-media logica che davanti ai nostri occhi quindi se il regime di visibilità postula che il linguaggio politico eh
La politica è chiaro ed evidente che poi tutto quello che ne consegue in termini di rapporto quindi a ve lo lascio immaginare
Allora al mio sommesso giudizio occorrerebbe trovare un punto di equilibrio tra la visione classica la visione se volete
Dell'etica e della politica del silenzio e invece questa visione più moderna più contemporanea che guarda caso trae origine da studi effettuati negli Stati Uniti
E questa è un po'l'esercizio che io cercherò c'ho cercato di fare nella ricostruzione diciamo di di di alcuni di alcuni argomenti
Il mio giudizio personale però
Resta quello che sentivo stamattina il sindaco Rutelli dire che oramai nel sistema occidentale si va alle elezioni con una percentuale di votanti risolviamo bassissima
Che ci dobbiamo abituare oramai a convivere con questo fenomeno ecco io mi chiedevo mentre lui parlava e me lo sono chiesto questi giorni perché perché c'è questo allontanamento questa disaffezione dalla politica
Motivi saranno sicuramente tanti ma uno probabilmente risiede anche nella tipologia della comunicazione cioè nel percepito
è chiaro che se vince il regime di visibilità la logica del regime di visibilità quindi basta farsi vedere e il linguaggio racchiude l'elemento politico e è chiaro ed evidente che
E probabilmente la percezione che la gente ha della politica si allontana dei propri bisogni quindi c'è un percepito che si allontana sempre di più
Ho la sensazione che viceversa oggi negli Stati Uniti adesso c'è una evoluzione di questa teoria c'è tutto un disegno in controtendenza dove si tende a dire sì inedia però
Credo che oggi il problema serio della disaffezione nasca anche da questo percepito da parte della gente che quindi il recupero dell'attenzione debba passare attraverso la comunicazione politica che sia la politica una comunicazione però di contenuti e non di visibilità
E su questo
Faccio un esempio che a me caro faccio un esempio a me caro e
Penso per esempio ad un ministro di questo nostro governo
Che non è solito Bucarelli dei non assume posizioni di tre quarti davanti alla telecamera
Non partecipa talk show almeno io non lo vedo
E e che presi anche il ministro Ciampi ad esempio
Che però nel percepito della della della gente
Assomma una serie di valori che sono chiaramente identificati
Quindi ripenso alla politica del Silenzio ripenso a all'etica del silenzio e all'etica dei fatti cioè i contenuti autentici che non sfuggono più alle persone
Il problema evidente semmai si pone sui tempi si pone sui tempi della politica
Perché come faceva presente Auriemma in un incontro che abbiamo avuto nei giorni scorsi ci dobbiamo abituare all'idea che certi risultati si ottengono soltanto nel medio lungo periodo
La crisi il il regime di visibilità è in qualche modo finalizzato risultati immediati quindi se la competizione elettorale per esempio produce una necessità di visibilità immediata in quel caso evidentemente allora
Il regime di visibilità si adatta di più al tipo di comunicazione è una necessità
Se viceversa noi ragioniamo sui tempi medi e medio lunghi allora ci accorgiamo con ogni probabilità
Che la gente capisce percepisce e quindi la comunicazione dei fatti la comunicazione che si basa sui contenuti sui programmi è una comunicazione che arriva è una comunicazione che oggi probabilmente se non fosse così del resto forse non avremo nemmeno governo dell'Ulivo avremo un altro governo
Quindi credo che
Bisogna intenderci su questo punto cioè non esiste una semplice non esistono ricette magiche non esiste scorciatoie possibili
La comunicazione basata autenticamente sui contenuti che riavvicina ai bisogni della gente ha bisogno a sua volta di tempi medio-lunghi ma è un qualcosa che arriva tutto quello che invece vanilla semplificazione nel regime di di di di semplice visibilità nel regime dell'esserci purché sia a qualunque titolo in qualunque modo evidentemente va a discapito dei contenuti e poi esamineremo magari più avanti che cosa succede c'è si trasforma la comunicazione e l'informazione quello probabilmente uno dei Gap che poi la politica paga
Quindi detto questo questa era un una come dire un in un'introduzione
Proviamo a definire un attimo la comunicazione politica la comunicazione politica in una definizione che
Secondo me abbastanza centrata
Consiste nell'insieme dei processi di interazione tra gli elementi di un sistema politico e per questo sistema e il suo ambiente
Mi sembra una definizione abbastanza
Efficace di quella che si può definire
E la comunicazione politica e
Vorrei approfondire una distinzione cioè la distinzione tra informazione e comunicazione c'è una
Uno studio di Luhmann
Che arriva a sostenere questo la comunicazione si deve intendere impostata sull'insieme di tre attività un'attività di informazione quindi
Possiamo osservare subito che l'informazione un elemento della comunicazione
Il secondo
Come dire elemento è l'atto del comunicare
Il terzo è la comprensione
Questi tre elementi insieme formano per definizione la comunicazione
Di formazione come dicevo né una parte e l'elemento caratterizzante rispetto a questa definizione che esiste nella come dire nel percepito della comunicazione da parte dell'interlocutore
O meglio esiste da parte dell'attore della comunicazione
Un auspicio di modifica di comportamenti rispetto al messaggio che è stato veicolato quindi c'è un'aspettativa ecco il la terza componente
La comprensione del messaggio fa nascere un aspetto edifica un'aspettativa di modifica comportamentale sotto questo profilo diventa assolutamente importante per la per la per la politica e quindi
Un altro elemento che
Cercheremo di velocemente di di commentare è quello del
Del linguaggio della politica e che si rifà a anche questo alla visione
Ad due sostanziali Tronconi filoni
Concettuali
Uno che riguarda sostanzialmente quello che dicevamo prima l'arte del tacere l'etica del Silenzio e questa parte invece più moderna più innovativa
Che postulare il fatto che la visibilità politica giustifica sostanzialmente la i contenuti della politica stessa quindi l'atto politico per eccellenza è la il discorso politico il mezzo per esercitare il potere che diventa fine a se stesso nella visibilità in mezzo a queste due
Impostazioni evidentemente ci possono essere degli equilibri ed è quello
Che secondo me occorre fare ad evitare di sposare probabilmente una tesi che rispondeva a una visione dell'abate di Noiret in tempi andati ma di non soggiacere in maniera Pro una a quella che è la logica mass-media logica attuale che quelle imperante certe spese
Questo ci porta immediatamente alla
Alla alla discorso del rapporto coi media
E intanto bisogna intendersi un pochino sul scusate
Bisogna intendersi un pochino sulla sulla definizione e sul concetto stesso di media che viene spesso eccessivamente generalizzato oggigiorno tutto ciò che è in mezzo viene definito media in realtà il ruolo dei media e un pochino più complesso e articolato
Ricordava Carducci che sono per definizione degli apparati tecnico industriali e organizzazioni istituzionali con proprio logiche di funzionamento ma sono anche Larino dove a livello nazionale internazionale si struttura il gioco politico e le relazioni pubbliche
Quindi se questa è la definizione del sistema dei media
E è chiaro che noi siamo davanti a sicuramente un quarto potere quello che poi è stato definito da più parti il quarto potere un potere che non ha legittimità di cover non gli è mai stata riconosciuta ma che nel tempo si è trasformato autenticamente in un
In una realtà con cui la politica deve continuamente fare i conti
Le funzioni che tradizionalmente Lidia
Devono ricoprire almeno secondo quella che
La dottrina sono sono cinque
Li possiamo velocemente esaminare c'è una funzione di neutralità che è essenziale in una funzione di imparzialità che deve essere esercitata da inizia
Una funzione di
Busoni inglesi smog brutto ma rende l'idea di a Boccassini cioè di interprete delle notizie
Una funzione una terza funzione di rappresentanza dell'interesse pubblico
Una quarta funzione è la formazione e l'informazione sul clima prevalente quindi su sul sul rapporto con l'opinione pubblica
La quinta ed ultima funzione quella di influenzare autenticamente processi quindi processi di formazione
Del consenso politico
Oggi tutti gli studiosi di comunicazione politica sono d'accordo nel sostenere che non si può governare avendo contro il sistema dell'informazione
Che non si può governare senza il sistema dell'informazione e che infine si tende a governare attraverso il sistema dell'informazione
Chiaramente nel momento in cui
Costruiamo chimiche sono un quarto potere e che non si può governare senza ma che addirittura si tende a governare attraverso evidentemente il ruolo di questa di questa
Realtà
Assume subito una dimensione che non ci può sfuggire
Se il rapporto tra la politica e i media non è equilibrato se non si trova un punto di equilibrio e nel famoso quindi la famosa valutazione tra il regime di visibilità e l'etica del Silenzio la politica rischia di vedere scivolare
I media sul terreno della comunicazione
Il mezzo non è più tale ma diventa un soggetto politico a sua volta questo è il rischio che si corre
E che voi conoscete bene
E pertanto
è importante che si recuperi il senso di questo equilibrio a mio giudizio
Sicuramente i media sono soggetto politico ma deve essere chiaro i politici che un regime di visibilità sposato comunque alla fine di rende in qualche modo li mette in una posizione di
Difficoltà se non di sudditanza e spesso questo avviene
Tenete conto che chi fa politica io non la faccio ma poiché la fate sapere benissimo quanto il politico sia influenzabile dalla visibilità
Ci si ci adito a quest'ansia di essere visibili
Che io in parte capisco e in parte no
La capisco ripeto nel momento in cui è finalizzata presenta una competizione elettorale UE finalizzata a un'esigenza di visibilità immediata la capisco meno quando diventa succube
Della comunicazione dei contenuti politici
Quindi si deve ritrovare in questa in questa in questo rapporto molto difficile complesso e non c'è nessuna formula per farlo un equilibrio possibile che restituisca però alla politica la sua dimensione di primato
Un altro aspetto importante parlando di medie quello della televisione evidentemente i media per eccellenza la l'elemento centrale nell'interesse
Sia del politico sia della del dell'opinione pubblica
La televisione è diventato il mezzo principe della comunicazione politica
Soggiacente però le logiche che dicevamo prima cioè diventando essa stessa spesso soggetto
Quindi alterando l'equilibrio
E le le tecniche di advertising cioè le tecniche di comunicazione del soggetto politico in campo televisivo sono sempre riferendoci alla giuria della comunicazione politica sostanzialmente tre
C'è una prima parte che riguarda identificazione il politico
Ed è importante specialmente all'inizio quando la persona ha necessità di farsi conoscere di affermarsi qua non è conosciuta
C'è una una fase di aperta Esine invece che riguarda la promozione il consolidamento dell'immagine e si gioca sulle grandi tematiche si gioca sulle grandi questioni sulle campagne sui grandi pro sulle grandi problematiche
C'è poi un terzo sistema che avverta Esine rapporti con la televisione che così detto sistema di attacco cioè la la
I rapporti negativo
Nel quale si tende a denigrare l'avversario a mettere in risalto incapacità manchevolezze
E questo è molto usato soprattutto negli Stati Uniti comincia a prendere piede pari che anche da noi per la verità comunque è d'importazione sicuramente statunitense ed è e chiaramente molto figlio del sistema bipolare maggioritario
Noto subito una patologia in questo elemento la patologia e che
La Bindi è quella che viene definita la media logiche in contrapposizione al party oggi quindi la la logica riniti e contrapposizioni alla logica dei partiti
In questo caso specifico per esempio sposta la comunicazione dall'aria dei contenuti a quella del mezzo cioè se devo fare un attacco televisivo al candidato
Del del del della parte opposta
Do al mezzo una dimensione abnorme quindi sposto il messaggio comunicazionale dai contenuti al mezzo spesso quindi mezzo diventa ancora più soggetto in questo caso
Della della della lotta politica
E e come dicevo sono analisi di importazione statunitense perché noi abbiamo da poco imparato da da dalla dal dall'elezione del novantaquattro cosa sia una campagna
Impostata sul maggioritario cioè Festo feste abbia cominciato a vedere talk show ora serate televisive confronti faccia a faccia ricorderete qualcuno abbastanza storico e però tenere conto che queste cose negli Stati Uniti che anticipano mediamente processi sociali politici sono sono cose datate sono consentiti
Mentre lui c'è una revisione in corso rispetto a questa tipologia da noi si tende in questa fase soprattutto invece a sposare un po'criticamente tutto quello
Che riguarda per esempio l'utilizzo del mezzo televisivo
Negli Stati Uniti come dicevo prima c'è in atto una campagna di revisione si comincia a dire sì mezzo in mezzo si media però
Se non ci sono i contenuti una politica anche i media rischiano di diventare delle amplificazioni del nulla e e quindi il problema comincia a essere valutato sotto questo punto di vista
E a questo proposito
Le analisi che stanno compiendo in questo momento gli studiosi lieti di mezzi di comunicazione di massa
Con coincide curiosamente con quello che diceva stamattina il nostro sindaco di Roma per esempio cioè con il fatto che la di
La esasperazione
Dell'utilizzo del mezzo televisivo in particolare ma la massima dal diciamo l'esasperazione dell'utilizzo dei media nelle campagne elettorali non lotta politica favoriscono il distacco dalla vita politica da parte dei cittadini
E questo è abbia sicuramente per la percezione che di tali strati che Dick che di queste strategie il pubblico
Leggo un passaggio del Derby del della mia nota piuttosto che generare un atteggiamento ostile nei confronti di determinati candidati queste caratteristiche cioè quelle del utilizzo spinto de de de dei media
Sedimentano pregiudizi sulla natura del processo elettorale sul significato delle campagne sulle capacità dei cittadini di esercitare un'influenza politica cioè siti il cittadino percepisce tutto il distacco
Ne ha la come dire la la la visione Diletta ed immediata
Parlando sempre del ruolo dei media
Esiste una teoria che denominata la teoria dell'agenda setting
Che è una teoria sul quale hanno lavorato diversi esperti di di comunicazione di massa ma che è stata approfondita da show
La quale postula che l'assunto fondamentale
Vedi questa teoria è che la comprensione che la gente ha di gran parte della realtà sociale è mutuata dei media
Questa teoria si rifà a una valutazione
Di quella che è considerata la definizione della pubblica opinione voi sapete che su questo argomento sul concetto di pubblica opinione
Esiste
Una
Che origliare assolutamente come dire per certi aspetti discordante per per per lunghi decenni se ne messa in dubbio persino l'esistenza dell'opinione pubblica
Comunque
In questo momento una definizione che viene accettata a livello dispetti di comunicazione di opinioni pubblica
E quello di uno spazio istituzionale organizzato nell'ambito dello stato di diritto liberale quindi una funzione prettamente politica in quanto si pone come istanza intermedia tra l'elettorato del potere legislativo
Se questo è vero e lati Oria che dicevamo prima dell'agenda setting postula
E che la gente
Alla comprensione degli eventi mutuate esclusivamente dei media
Un aspetto che potrebbe essere interessante valutare è per esempio
Le dinamiche di interazione tra la produzione mass mediale la formazione dell'opinione pubblica
E qui esiste un'altra
In teoria molto dibattuta anche quella della spirale del Silenzio ed è interessante ai fini di quello che dicevamo prima
Cioè a dire
La argomentazione centrale di una studiosa di questa teoria di aspirare il silenzio che la nonna non gli umani è che gli individui hanno un'opinione
Temendo l'isolamento gli individui non esprimono le loro opinioni se percepiscono di essere in minoranza io mi rifaccio sempre al discorso della per della percezione della comunicazione politica
E quindi anche al concetto che speriamo prima sulla disaffezione
Temendo l'isolamento diciamo gli individui non esprimono le loro opinioni se percepiscono di essere minoranza
Si cerca allora cioè gli individui cerca non seguendo una sorta di sensibilità quasi statistica di verificare se nell'ambiente circostante circostante prevale il proprio punto di vista
Nel percepirsi minoranza gruppi di individui che possono anche costruire la maggioranza numerica della popolazione preferiranno non esprimere pubblicamente le loro opinioni innescando così il meccanismo autoalimenta antesi dalla spirale del silenzio
Facendo leva su quel profondo meccanismo socio psicologico che la natura dell'isolamento le creazioni di climi di opinioni agisce così come potente fattore di controllo sociale e di legittimazione di valori
Quindi noi arriviamo a capire attraverso quali processi
Si crea una disaffezione un allontanamento da parte della pubblica opinione
Io non vorrei rubare troppo spazio all'intervento di Auriemma e con e vorrei arrivare alla conclusione di questo discorso
Il futuro della comunicazione politica che è un passaggio di questo intervento nessuno può ovviamente prevedere in maniera certa determinata comunque certamente nel recupero della sensibilità della pubblica opinione del cittadino da la persona che va a votare
Non si può basare su un regime di pura visibilità si deve assolutamente basare sul regime di contenuti
Anche perché
Tenete presente che se da più parti si va ipotizzando un regime per esempio di informazione globalizzata di di di spazi realtà virtuali di realtà multimediali
Esiste anche un problema di gestione delle informazioni quello che gli americani chiamano l'Overlook cioè un sovraccarico di informazioni che non è sempre gestibile da parte del fruitore dell'utente finale dell'informazione quindi la necessità vera e
Un ritorno ad una selezione e soprattutto un ritorno ai contenuti della comunicazione politica ci ancorandola non soltanto a appunto al regime di assoluta visibilità ma ai contenuti
Io mi auguro che noi non andremo verso un regime di democrazia elettronica il l'intervento chiude con questa con questa notazione
Critica mi auguro invece che nel futuro ci sia appunto un ritorno alla centralità dei cittadini e dei loro bisogni
Grazie ad Erminio Fragassa certo è che abbiamo ascoltato un linguaggio dei contenuti sicuramente parzialmente nuove almeno credo no nel senso rispetto a quello che è un linguaggio
Subito metà politico utilizziamo i nostri incontri però
E è fondamentale che ci sia un approccio professionale al problema e la comunicazione perché la comunicazione alle sue regole
Industriali psicologiche le sue regole di rapporto con i mass media per dirla con Fragassa soltanto governarla in modo professionale
Garantisce che l'informazione diventa la comprensione che noi vogliamo la parola Iginio Ariemma
Premetto che farò una sintesi nella sintesi che che vi è stata distribuita anche perché credo che ognuno di voi abbia fatto programmi
Abbia fatto programmi quindi ci vorrà porre delle questioni delle domande e così via
E anche perché voglio dire fuori testo una cosa più politica alla fine del mio intervento che credo che in qualche modo vi farà discutere anche per domani arresto per ci sarà Veltroni e così via quindi avete la possibilità di discutere voglio dire la mia opinione su un punto che dirò alla fine
Il tema che gli è stato posto è un tema di grande complessità
Io l'ho fatto tra l'altro senza consultare alcun testo sulla base semplicemente nella mia esperienza l'ho fatto di proposito così anche se e riferimenti a testi eccetera in testa ce l'ha il tema è come fare un programma e sono partito intanto da da che cos'è programmi la definizione era quella che dava Carducci prima evidentemente il programma per una forza politica un movimento in partito un'organizzazione e ciò che quel partito quell'organizzazione vuole fare
Però un programma incidere nella realtà se il vuole fare corrisponde a quello che bisogna fare nella società che qui la
Perché evidentemente deve incontrare per costruire una volontà collettiva quindi mettere insieme non si sente mettere insieme persone incontrare tante altre persone
E quindi Carminati aspirazioni esigenze deve formare
Lasciatemi queste espressione di
Io ho fatto la tesi col dire su Gramsci deve formare quella che Gramsci chiamava una volontà collettiva
Il programma oggi
è notevolmente più importante rispetto al passato perché mentre il passato i partiti le organizzazioni politiche
Avevano l'ideologia che in un certo modo
E terminava l'appartenenza e quindi i programmi ieri hanno l'attuazione e l'ideologia oggi invece il programma diventa uno strumento non solo di unità per unire quelle persone di coesione ma addirittura identità dell'organizzazione del movimento e così via
Non è il suo di rosso troppo però indubbiamente forse lo strumento fondamentale
Quindi
Il voler fare e il dover fare devono trovare una una composizione molto più organica tre
Io qui nella nota che vi verrà distribuita farò anche un discorso sui vari programmi perché ci sono i programmi fondamentali che si occupa dei valori di fondo
Ci sono quindi riguardano i fini c'è il programma di governo secondo me è un programma deve essere sempre di come nella storia dei programmi troviamo ritrovo programmi massimi e minimi troviamo il programma di legislatura troviamo i programmi di fine legislatura di metà legislatura e così via quindi si può la classificazione molto ampia riguarda il tecnico esempio programma a medio termine diceva prima ragazza secondo me è un programma di grande importanza almeno per certe forze politiche poi è stato di grandissima importante Queen's Park dall'ARPA
Perché c'è il programma nazionale programmi comunali c'è il programma europeo diretto qui voglio fare solo queste annotazione nelle prossime elezioni europee risultano nel novanta al giugno del novantanove forse per la prima volta faremo delle lezioni veramente europei
Con programmi europee fissi paletti e dei programmi passati vedrà che erano delle denunce azioni abbastanza generali
In queste elezioni che faremo invece renderemo dei confronti molto serrati su ecco perché l'Europa assume ha assunto una dimensione molto più ravvicinata rispetto al passato e lo dico per anche per attrezzarsi alle prossime scadenze poi con l'Ulivo avremo dei problemi enormi come sapete che già in parte sono stati anticipati
C'è poi il discorso di dei degli interlocutori a chi si rivolge il programma per cui precisò di programmi misterico ci sono diversi partiti pensionati per cui si rivolgono in particolare pensionati o meglio lei partiti ambientalisti siete quindi le classificazioni possono essere varie
A me qui preme dire una cosa
Che è un programma
E efficace valido
Se il programma a quello che io dico un'anima
Cosa voglio dire con un'anima qualcuno chiama profilo del programma altri ispirazione fondamentali
L'anima è qualcosa che fa scattare la motivazione del lettore
Che dire che quel programma non è uguale all'altro
Perché non basta il contenuto ITIS che ad esempio sulla casa dica un'accorta perché poi rettore si qualche volta quota perché sulla carta ci sono determinate proposte però in generale vuole qualcosa di più
Tenente vuole qualcosa di più
Allora secondo me questo è proprio il discorso del di quella che io chiamo ispirazione ora guardi questo è il problema più complesso
Propria più difficile che noi leggiamo tante cose perché poi tanti programmi si si mettano cestino perché se Contarini manca l'anima
Di banca questa cosa il fatto di riuscire a parlare con la gente
Faccio un esempio farne capire
Ad esempio l'Ulivo nel novantasei ce l'aveva quest'anima oppure no
Il programma nostro dell'Ulivo parlo della coalizione in generale
Secondo me sì
Secondo me sì tant'è vero che ha avuto un certo tipo di questa e qual era questo tipo TA
Ma intanto era una risposta che si faceva al centrodestra in particolare un centrodestra una leadership di destra inaffidabile
Inquinata moralmente e così via ma non solo questo c'era anche un'anima positiva non c'era solo l'anima del no contro difensiva se volete anche un'anima fritti cioè l'operazione che facevamo in quel programma che stiamo facendo tra l'altro in questi due anche cinque anni della legislatura è quella di riuscire a saldare
Ma a dare più libertà ad ognuno
E nello stesso tempo cercare di far andare avanti altri valori eguaglianza la la solidarietà
Dare quindi più possibilità
Delle risorse del potere in modo che garantisse stanco in ambito la politica di centro si
Ho voluto fare questo esempio perché perché faccio nel vento del novantaquattro nel novantaquattro questa anima c'è non solo perché il centro era e i progressisti si presentarono in modo separato
Ma anche ad esempio se andiamo a vedere i progressisti
Voi sapete che i popolari erano si realizza i progressisti non riuscirono a presentare un programma comune
Presentarono alcuni elementi programmatici tra l'altro i generici generali
E con un'immagine prevalentemente di sinistra
E non quella di centro sinistra come è stato l'Ulivo che l'ha portata alla vittoria che ha poi
Portando Farrakhan fatto sì che Berlusconi cioè
Ho voluto fare questo esempio se ne potrebbero fare altri perché il discorso dell'anima effettivamente un discorso molto molto forte
Molto direi che il proprio nel centro del programma ora guardate
Io qui dico un'altra cosa
L'anima vera e quella che addirittura riesce non solo a dare una grande fiducia razionali
Ma riesce a suscitare entusiasmo passione e quindi certe volte pare che lo dicesse
Salvati oggi nell'altro gruppo di lavoro
Oggi ad esempio non riusciamo più costruire uniti
Cioè avere dei simboli guardi guardate che si riescono più gli altri la lega nord intorno alla questione del trio territorio ha costruito il testo
Noi delle difficoltà facciamo perché non contrapponiamo
Dei singoli sufficientemente forte rispetto a quello per certi aspetti persino al partito azienda di Berlusconi
Dal punto di vista della comunicazione e dal punti di vista noi adesso è un pochino incrinato però certi momenti ha avuto una sua dedicato pure
Ma questo è un grande ecco questo se volete ma questo vale quaranta e non solo a livello nazionale vale anche nelle nelle città vale anche nei programmi comunali o noi riusciamo a interpretare la vocazione delle città nei programmi allora intera campagna elettorale molto efficace è anche si trovano meglio i candidati per la affaristici
Quando non si riesce a fare questo fatichiamo e così via
Io ad esempio credo che Bassolino per per Napoli sia rappresenti un'anima si transita lo abbia rappresentato nel passato la tanto è vero che poi raccolti fatto legato il vasto archivio ma potrei fare una serie di dialettica il bar dei no guardate non conta l'appartenenza politica e così via no è qualcosa di diverso di più miti più completa e questo credo che sia un punto nei programmi conta poi molto ed è un punto che ho voluto toccare la procedura
Purtroppo questa procedura anche nell'Ulivo del tutto trascurata ma la procedura è importantissimo
Perché la democraticità del programma
Se un programma democratico almeno da cui dipende anche la garanzia del consenso e secondo me anche la garanzia della sua attuazione è la la procedura
Cioè il modo come noi coinvolgiamo nella costruzione del programma
Non solo gli iscritti
Ma anche la società
è evidente che poi in ultima istanza c'è qualcuno che deve prendersi la responsabilità
E secondo me sarebbe sempre meglio che i programmi del ministro dici decide il congressi o convenzioni eccetera eccetera in modo che ci sia poi anche un voto democratico intorno al problema
Però soltanto dura essere la più democratica possibile invece molto spesso
Qui non faccio critica nessuna perché dovrei fare prima di tutto a me spesso ci si mettono quattro-cinque intorno a un tavolo estendono le le ma presto per quanto bravi ognuno di noi siamo
Non è il modo di fare va bene i programmi che hanno inciso ad esempio il programma del del del nuovo lavoro parti
L'hanno costruito inganni
Nei confronti di studi conversioni
Eccetera eccetera e così via
Io adesso non dico di avviare le procedure di questo tipo perché evidentemente gli
Però anni è una procedura che cara che che
Che ci deve essere sempre il gruppo dirigente che fa la proposta ma poi via via a seguire
Ritardi coinvolgimento perché attraverso la discussione tengono arricchimenti cambiamenti agire anche il consenso perché attraverso il dibattito avviene poi avvenga viene se non si fa questo o quel programma evidentemente
Serve poco non è quello strumento
Di unità e di identità di cui parlavo all'inizio
Non dico niente sulla forma eccetera perché è un problema anche questo importante però mi pare secondario invece voglio dire altre due cose uno
Sull'iniziativa politica
Cioè il programma ho già detto prima dell'anima però il programma per quanto buono spesso in campagna elettorale non è sufficiente non solo in campagna elettorale soprattutto nella fase successiva
Perché non è sufficiente perché è importante come si casa in programma nella realtà continuamente
E
Calare il programma alta vuol dire tener conto dell'iniziativa dell'avversario
Vuol dire tener conto quale elemento del programma noi accentriamo rispetto a un altro vi voglio fare un esempio per una campagna elettorale l'ho visto ho vissuto direttamente qui ho visto Puleo quinto arrogano adesso da come me
Ad esempio l'elezione di Castellani che voi sapete è stato il primo sindaco di centro sinistra Torino
Castellani aveva come contrattaccato
Dico carissima come Diego Novelli
Castellani prese molti meno voti ti dico dove
Su una linea di centro sinistra mentre no meglio ed è una linea chiaramente di sinistra sinistra anche abbondante
C'era l'altro turno quindici giorni
Guardando i volti
Quelli che un po'conoscono una città come Torino si accorsero che mentre lo vendi veniva investito molto anche cartella molto meno
Nei quartieri popolari non esisteva chiaramente il voto contro comunista di sinistra eccetera eccetera
Castellani invece prendeva di più nei quartieri cittadini allora se si vuole abbattere Novelli bisognava sposta
Certi voti di sinistra
Partendo da un presupposto che essendo già state battuti sia la lega che il centro destra chi voleva andare a votare non avrebbe certamente votato nove avrebbe in ogni caso votato Castellani
Per pur di non far passare dal qual è stato l'alcol
Di far sì che gli altri quindici giorni Castellani non facesse un discorso di centrosinistra e nove nessun discorso di più di sinistra
Senza evidentemente scoraggiare il volto di centro ma nello stesso tempo attirando il voto popolare basti questo si è potuto fare
Queste qui bisogna anche qui il il sette altro è un modo molti
Però questo da chi dipende questo tipo di di capacità dalla leadership
Non ci sono altre altre cose
Però deve vi potrei anche fare esempi sulla campagna elettorale recentissima proprio da da questo punto di vista due Renato ci sono dei sindaci nostri che non hanno fatto campagna elettorale secondo turno
O hanno fatto in modo bagnata perché volevano come l'asino di Buridano volevo prendere i voti di qua e di là no
Se si può motivare allertato le scelte le devi fare naturalmente con un gravosa però certe se vuol prendere i voti elettorato quando quando tutto il mezzo poi noti votare nell'urna verrà
E qui c'è tutto un discorso proprio di di capacità politica di iniziativa
Serve molto quello che dicevo prima l'anima del programma
Anche la cantante politica tira però che cos'è la leadership di iniziativa politica forse non questo
Poi c'è siccome ma ci sono delle persone che hanno più capacità va sovraccapacità i ghisa per cedere di di saper affrontare anche perché qui intorno poi esiste un problema di grandissima complessità che il discorso tra contenuti ed alleanze qual è Rikyū strabico poi una campagna elettorale serve di più fare andare avanti e contenuti oppure le ha le alleanze credo che ognuno di noi ci siamo trovati di fronte a questo tipo di problema
Io credo che non esista una regola generale certe care conviene adeguare i contenuti alla coalizione e quindi anche abbastanza io i in altri casi invece che atterrerà i contenuti specialmente in certe fasi di transizione
Perché è l'unico modo per motivare l'elettorato per portare inattuato tale perché l'elettorato per votare accusati scientemente
Quindi a questo punto di vista il è sempre un mats questa due ecco esiste sempreché ci bene sempreché il ciclo di volta in volta non è che ci sia una regola generale
Questa la almeno questo lo dico sulla base della mia esperienza
E a e ma deciso città avvertita elezione per elezione eccetera non è che si può evidentemente input e vengo all'ultima questione
Sul sul programma oggi e quella questione che volevo dire fuori
Oggi programmi lo dicevo già prima per una ragione generale essendo in declino il voto di appartenenza vuoto ideologico ormai ridotto pochissimo guardate persino nel nel PDS ormai vuoto di attarda trentatré c'è un fenomeno che mi ha colpito in queste elezioni elezioni amministrative
Che non soltanto se ha avuto una grande astensionismo nell'elettorato di sinistra
Ma piccanti ad esempio avevi candidati iscritti al PDS in moltissime liste e candidati candidati i da questo punto di vista lo diceva anche Barbera qui poco prima cioè c'è un fenomeno tedesco che andrebbe visto perché è questo quel fenomeno che un cittadino si sente dello schieramento di sinistra o meglio di centro sinistra poi Ceglie un pochino più autonomamente al di là della tessera che questo mi pare il fenomeno che sta venendo
Che è un fenomeno secondo me anche abbastanza naturale che abbiamo anche aiutato
Detto questo sul programma il programma oggi dicevo è molto importante per questo declino del voto di appartenenza del e quindi anche ma dire e anch'
Ancora più importante proprio per la fase che stiamo attraversando oggi
Perché la posta in gioco è elevatissima noi stiamo praticamente adesso al di là della
Del
Della caduta della Bicamerale però questa questione del nuovo Stato della nuova forma di governo se andiamo uno Stato federale oppure no se andiamo a eleggere direttamente il Presidente della Repubblica oppure no
Queste sono perché
Che modifica tra l'altro per cinquanta la Costituzione è stata un tabù l'unica battaglia c'è una giusta era quella di applicarla è semplice il tema del cambiamento alla costituzione adotterà Ricci
Pensate solo questo pensiamo all'Europa che cambia tutto guardate
Non è solo l'europa è proprio tutta la prospettiva la liberalizzazione che comporta la necessità che avremo di avere una pubblica amministrazione
C'è anche la nostra saremo travolti e le code delle banche che qui si diceva e così via quindi anche da questo punto di vista abbiamo un cambiamento torna quindi è una posta in gioco direi
Molto più più alta quindi anche dal punto di vista programmatico più a
Ora da questo punto di vista
Si pone un grande problema
Ulivo e le componenti che ne fanno parte chi è che
Qual è il programma
Perché poi ogni forza politica ne fa parte ha un proprio programma troppi eccetera eccetera L'Ulivo come risolviamo questo tipo
Ma guardate che finora questo tipo il problema è che abbiamo
No questo tipo di guida chiude ogni tanto mi stacco dal microfono quindi succede questo tipo di problema dicevo non è che abbiamo risolto prego
Tant'è vero che ci sono continuano ad esserci momenti di instabilità di precarietà
C'è stato una parziale rinuncia
Della sovranità dei partiti di a favore della coalizione parziale
Ci sono i coordinamenti coordinamento nazionale unico alleanza di governo
Però ecco secondo me da questo punto di vista noi dobbiamo fare qualcosa di diverso è questo il punto che voglio
Parlate io sono molto preoccupato no molto sentito purtroppo Michielli oggi però io sono molto preoccupato per lo Stato del governo acqua
Morto preoccupa e non dico queste parole a casa
Sono molto preoccupato per un motivo molto semplice perché è vero che nell'ultima settimana è stata messa ma poppa nei rapporti con l'asse franco Rifondazione creato un clima e non mi preoccupa la questi la cadenza nato quella già superata tocca superata anche se pone altri problemi
C'è questa cosa della NATO però dall'altra parte c'è questa offensiva che viene da parte del centro destra su ma su su tutto l'Ulivo poi e particolare una parte del cambiamento della leadership all'interno della centrodestra
Destra verso il centro evidente ci crea grandi problemi e crea soprattutto i popolari ma non solo
Ora noi possiamo avere
Un governo di minoranza
Nelle nelle prossime settimane su una serie di questioni questa è la cosa che dobbiamo incominciare
è un governo di minoranza
O
Contratta con l'opposizione determinate cose oppure è soggetto a operazioni trasformismo
Ora noi abbiamo fatto tutte le cose che abbiamo fatto in questi anni per a vere il un'operazione politica trasformisti che hanno il nostro Paese
Per avere un governo faccio un esempio storico alla Depretis tanto per essere nel nostro Paese io credo che questo sia un punto detto tanti e come si esce allora questo tipo di situazione
Io credo che non è solo un problema di di Prodi che secondo me sta facendo anche dei questi colloqui e così via è un problema del Como
Rilanciamo la maggioranza politica che il governo dell'Ulivo questo il punto o c'è uno scatto in avanti in quella direzione
Che quindi abbia un disegno per siamo a metà legislatura questo è un fatto per l'altra metà della legislatura che qui ci coinvolga tutti
Oppure secondo me
Alla giornata non possiamo vivere possiamo anche vivere Maputo Nemo si viene
A un livello molto il visetto diciotto di quelle che sono i nostri desideri nota ispirazione il disegno
Finali allora cosa vuol dire rilanciare questo tipo di disegno tenendo presente che noi non abbiamo più le uno che era un grande disegno adesso vediamo rilanciare con anche
Con occulti Equino credo il primo punto è sì appunto quello Candy alcuni grandi obiettivi di carattere politico siccome uno dei grandi obiettivi ad esempio il lavoro l'occupazione a me preoccupa Tetralogia apparso in
Settimana abbiamo una manifestazione dei sindacati proprio sulla questione del lavoro dell'occupazione perché tra quelli che facciano parte del dire io ci metto anche l'organizzazione dei sindacati dei lavoratori
Quindi c'è tutto un aggiustamento da fare in campo al voler dirà oppone deve voler dire altre cose mettere poi delle gambe anche alla struttura prima il disegno politico ma anche alla struttura organizzativa
E qui che vengo veramente alle ultime io ad esempio io ritengo
Che noi dobbiamo andare sul piano programmatico quindi ritorno al discorso proprio anche ma una vera e propria verifica di metà legislatura da tempo lo sanno
Molti di voi che come Apa io sostengo ad esempio che
Alla signora ma entro la fine dell'anno al massimo all'inizio dell'anno scorso che andiamo a fare ma convenzione programmatica dell'Ulivo
Per dire ecco per porre questo tipo di questioni proprio come rilanciamo il disegno secondo me non era al avevamo un disegno dobbiamo però essere portatori c'è poi il discorso però di darci anche strutture organizzative che siano sempre di più
In grado
Di avvicina sì
Ha un almeno un raggruppamento federato con delle regole tra di noi parlo delle varie componenti che ne fanno parte perché io sono vedo
Già tentennamenti le fughe e cioè oppure la frammentazione oppure la frammentazione come sta parte succedendo perché poi tutti si mettono sotto il cappello dell'Ulivo forma del proprio gruppo
Se non abbiamo delle regole
E questa dirà qualcosa no fatta però sono non è possibile credo che sia realistico anzi potrebbe avere per gli occhi andare subito alla formazione di un di un nuovo però entro forme interne che si possono fare mosso parlo di un'OPA
I testi a a delle forme intermedie che possono e del resto alcune esperienze regionali località quella quel tipo cioè
Esista e poi un ulteriore problema che quello che sento che è venuto fuori qui candidatura
Noi effettivamente questo problema delle primarie nonostante
La delle primarie le candidature era no non possono essere decide da due o da tre o quattro partiti eccetera eccetera che
è una cosa che ci ha fatto abbiamo
Abbiamo pagato troppo rispetto a questo tipo di procedura e poi è giusto è giusto che gli scritti abbiamo
La possibilità di contare almeno in queste almeno in queste corro per perché chiediamo e quindi da questo punto di vista vediamo le nuove regole ci sono le difficoltà ci sono problemi lo sappiamo benissimo ma se ci mettiamo intorno al tavolo credo che queste qua e credo che il movimento per l'Ulivo che va da questo punto di vista a vere la funzione di promozione da questo punto di infine
Resta un'idea un pochino più parte io son convinto guardate che l'Ulivo come coalizione Movimento per l'Ulivo diventa forte se non è se si terrà l'otto e radicalizza morto
Cioè se non è la foto se a livello locale e soprattutto a livello regionale non era solo fotocopia del movimento nazionale sono convinto che ci deve essere il sistema ha retto che quindi noi dobbiamo essere collegati
Però il processo deve essere inverso rispetto a quello del passato dobbiamo liberare e federare nuovi procedere dall'alto verso il basso quindi far nascere dal basso tutte queste ore
Vita azioni che si tenne a Roma e poi trovare i momenti di coordinamento ma guardate che questo vuol dire cambiare la testa prima di tutto cambiare la la nostra cultura almeno
Lì la tradizione di accoglienza
E questo vuol dire secondo me quaestor tipo di processo questo vuol dire comunità le categorie e siete riceve a fare tutto questo tipo di di processori credo che questa sia un'altra cosa io credo che veramente se non si fa nell'ultima coro già parlato troppo se non si fa questo scatto avanti io sono molto preoccupante
E lo dico anche così con con molta preoccupazione perché effettivamente noi possiamo ottenere invece dei grandi e dei dei grandi risultati in questo Paese però evidentemente quando c'è
Bisogno di fare quei passi avanti bisogna farlo se si sta fermi qualcuno dice l'Ulivo una bicicletta se la se non si pedala tripletta accade io questo sono bambini quindi noi dobbiamo andare avanti pedalare se no se stiamo fermi
Qualcun altro prende il posto che che noi abbiamo finora
Grazie
A Iginio Ariemma
Abbiamo un altro quarto d'ora c'è spazio per qualche domanda un breve intervento mi pare ci
Ignazio Puleo già già prenotato quindi un quarto d'ora e pazienza mi pare siamo stati sollevati dagli interventi insomma problematiche di non poco conto
Allora io mi dispiace si estenda l'apertura stamattina questo intervento perché dalla Fox
Dal punto di vista così anche dell'enfasi
Prego allora io volevo mi scuserà Ariemma volevo un po'scindere l'anima i tre anime ma questo con le anime si può fare no quindi non dicendo questo partendo da questo assunto che però mi sembrava fosse già nelle conclusioni evitino che il programma tutto sommato è ancora davanti a noi in qualche misura cioè non è una cosa che noi sostanzialmente abbiamo già risolto
In nessun senso allora i tre le tre anime che volevo sottolineare magari se tu hai voglia di riprendere erano queste allora l'anima come struttura valoriale questa cosa è stata completamente accantonato
La coalizione dell'Ulivo è nata colle in fasi che secondo me va ripresa
Di un profondo confronto sui valori di cui sono portatori di diverse componenti
Ricordate all'inizio l'ambientalista laico democratica cattolica e via dicendo io credo che un recupero Mirabile del confronto valoriale all'interno della coalizione e il presupposto per fare poi il discorso sul programma
Non siamo più nelle liturgie ma secondo me gli elementi valoriali rischiano se non li affrontiamo se non le facciamo elemento di ricchezza e reciproca rischia addirittura di essere ostacoli stiamo vedendo in questi giorni tutta una serie di elementi queste quindi averi il coraggio davvero di andare in fino in fondo su quel programma la tra l'anima anima direi che sarebbe quella dell'identità collettiva nostra cioè di coloro che in qualche misura una volta si dicevano militano ma comunque in coloro che qualche misura si fanno parte attiva
Nel nell'Ulivo più in generale allora in questo senso io vorrei ricordare però questo il programma è davanti a noi che il programma dell'Ulivo quello famoso del libretto verde se vi ricordate utile anche per spirito di verità
è stato elaborato con profondo coinvolgimento di personalità che davvero venivano da come dire esperienze da valori diverso c'erano c'avevamo ovunque le in quegli esperti se vi ricordate no che avevano scritto un librone norme poi ridotto al programma dell'Ulivo e c'era da parte di alcuni di noi questa profonda esigenza di andare a un confronto collettivo di quel programma però questo confronto collettivo è stato estremamente limitato c'è poi sono arrivate le lezioni quasi all'improvviso in qualche match dura quella convention di Milano che doveva diventare un confronto sul programma è diventata un happening simpatiche anche importante dal punto di vista esterno
Posso di fare arte provocazione per vedere D'Alema con le prove del mare abbia aspettato due anni in televisione questo è il concetto che volevo esprimere allora anche in questo senso il programma davanti a noi ma non è mai purtroppo tardi
La questione europea dobbiamo giocarla fondamentalmente a quel livello lì però perché adesso cominciamo a stabilire se facciamo il Partito Popolare quelli farne socialdemocratica ma insomma o noi riusciamo ad adesso non ha alla primavera prossima ad affrontare l'abbiam portato come dire l'Italia in Europa le euro e adesso non dovremo affrontare immediatamente la questione programmatica su come si arriva in Oropa con l'Ulivo ma stava veramente sarebbe scada allora in questo il programma è davanti a noi la dobbiamo acchiapparlo con grande forza con grande determinazione rispetto a questo appuntamento che abbiamo anche perché se no prevale l'identità di ruolo quella da ceto politico no cioè che quell'appunto ci candidiamo come candidiamo di disporre l'ultima anima che vorrei ricordare e l'anima e il rapporto con la gente l'anima l'esterno qui sembra se trattato cui quel profondamente ecco quindi sembra che però andrebbe recuperato
Che era vecchia questione questa qui la funzione in qualche misura come dire pedagogica della politica perché se no diventa sempre questo consenso estorto cioè nel senso cosa ci inventiamo adesso per farci votare allora o si recupera qui questo elemento valoriale formidabile che è patrimonio della sinistra sicuramente ma non solo della sinistra insomma
Che l'elemento con cui ci si approccia la gente con cui con la gente si apre davvero dialogo con cui sostanzialmente alla gente non gliene semplicemente dire votarne perché io poi ti abitui eccetera eccetera
Qui si sta sta unisce un reale rapporto di comunicazione almeno la forma che indicare tu poc'anzi allora questo quest'altra terza anima che questo mi sembra che vada allora saranno una e trina l'anima in questo senso ma credo che sia ancora davanti a noi almeno questo mi sembra che fosse l'interrogativo che volevo suscita grazie Ignazio Puleo brevissimo intervento di Mario Epifani e chiudiamo grazie previa
No Ariemma una cosa che è una proposta una provocazione perché mi pare che il suo intervento ci abbia dato il senso di quello che deve essere lo scatto della seconda fase dell'Ulivo del resto la scuola quadri si giustifica proprio per il fatto l'abbiamo visto
Nelle sessioni parallele di oggi lo vedremo nel sedere parallele di domani nella rivisitazione del programma e nell'aggiornamento costante delle tesi del libretto verde del programma dell'Ulivo quindi quello che tu dicevi facciamo il punto dopo due anni del programma io lo condivido in pieno e credo che vada asso totalmente portato avanti stamattina Gerardo Bianco ci ha ricordato con grande franchezza ma mi pare che sia un segnale molto preciso che anche per l'Europa c'è bisogno di Ulivo allora come è possibile che questo ci sia se non attraverso i contenuti di programma
Se la risposta è consegnata esclusivamente o prevalentemente al dato il biologico noi costruiremo un Parlamento europeo vecchio stile
Nell'Europa nuova avremo i vecchi partiti che si misurano nel vecchio modo allora il nostro compito di oggi è il tempo è poco perché l'appuntamento è nel novantanove
E tu hai detto hai ricordato quanto tempo ci vuole per costruire un contenuto il tempo è strettamente necessario per costruire insieme quei tre quattro cinque punti al massimo programmatici dell'Europa che vogliamo con Tony Blair con tutte le forze che sono disponibili
Una breve replica di Iginio Ariemma però io sono sono molto d'accordo sia con l'intervento di Puleo ottiene quello di Epifani vorrei soltanto dire che anch'io dire che questa questione del programma delle elezioni europee effettivamente una questione molto quella vera che abbiamo davanti come Ulivo
Ora io credo che si debba andare in direzione nel costruire
Adesso si parla di elementi di convergenza programmatica
Però credo che non sia sufficiente bisogna vedere se riusciamo anche qui far qualcosa di più avviene un vero e proprio
Diciamo quelli almeno elementi programmatici comuni tra le varie forze tenete presente che però accanto a questo c'è la questione della modifica della legge elettorale che spero che si faccia
Perché
Se non si fa basta poi duecento mila voti per presentarsi alle elezioni e quindi da questo punto inizia una frammentazioni io credo che questo tipo di questione delle elezioni europee lobby ecco qui soprattutto forse vale la pena che come coordinamento dell'Ulivo si ponga
Fu
Forse già prima dell'estate una riunione per a vedere come l'affrontiamo
Perché secondo me se questa questione del programma
C'è il problema se ad esempio
Noi non siamo in grado di fare un passo di più rispetto al problema che nel suo le soluzioni possono essere diverso
Ci può essere un gruppo dell'Ulivo ci possono essere candidati unitari dell'Ulivo
è atto no parlo delle lettere europee
Nell'Europa cioè tu puoi anche andare oltre gli elementi programmatici comuni alla costruzione
Se c'è l'accordo
Gli elementi che evidentemente tendono a unificare anche a livello
Ecco forse io lo anticiperei se fosse possibile e e per e poi c'è il problema della modifica della legge elettorale perché sarebbe bene che anche l'Ulivo avente una posizione comune sulla modifica della legge elettorale e la legge elettorale deve essere modificata entro la fine dell'anno perché poi Milano va voi sapete che attualmente abbiamo una legge elettorale molto proporzionalisti che eccetera eccetera che quindi che poi non favorisce le le aggregazioni così viene quindi questa è una questione che indubbiamente credo che sia una delle questioni sul tappeto Turchia è qui che dobbiamo affrontare poi evidentemente si tratta anche di vedere a livello della campagna
Elettorale che cosa fare e credo che a anche da questo punto di vista ci deve essere un programma apporre volevo soltanto dire questo perché l'ho già detto troppo razziatori
Verità Lombardia