"I sindaci dei cittadini" dibattito promosso da "Micromega" in occasione dell'uscita del nuovo numero della rivista presso l'Hotel Jolly Plaza, in Via Martin Poggio 1

A nome di Micromega ringrazio tutti i partecipanti a questo dibattito
In questo numero
Noi abbiamo voluto presentare tre situazioni
Italiane
Particolari
Ma tutte e tre con un significato nazionale
Decisamente intenso il nord est di cui si parla tantissimo quindi è inutile vi ritorni sopra
La situazione di Napoli e il caso Genova
Quindi noi oggi
Discutiamo
Il tema del rapporto fra sindaci e città
Nel quadro della sempre auspicata ma ancora tutta da realizzare
Riforma
Di un federalismo che parta dalle città
E ne discutiamo o attraverso anche non solo ma anche un caso particolare quello di Genova
Dico non solo perché
Interlocutore Di Sanza in questo dibattito e il sindaco
Di Torino Valentino Castellani
In realtà
Poiché questo è un periodo di impegni elettorali molte altre persone che desideravano partecipare a questo dibattito
Non sono potute venire direi tutte quelle che ho interpellato capita molto di rado che invitando unix numero di persone tutte rispondono positivamente in questo caso è avvenuto questo
è significativo per l'urgenza del tema ma anche per
Il richiamo che evidentemente il richiamo ideale che Sanza rappresenta
Quindi ci sono cinque messaggi che gli orari leggo o delle persone che non hanno potuto accettare che hanno accettato di partecipare ma non son potute venire fisicamente
Il primo è Nino Caponnetto
Che
Ma espresso proprio intermini
Particolari il rammarico perché lui ricorda
Di essere venuto qui quattro anni fa proprio per la campagna elettorale di Sanza per il significato che per lui aveva Caponnetto
Credo tutti sappiano quel magistrato oggi in pensione che
Un'epoca fa ormai si può dire
Inventò quella cosa straordinaria che fu il pool antimafia di Palermo
Scegliendo due giovani magistrati che si chiamavano Falcone che Borsellino e cominciando aprendo una fase della lotta alla mafia che in Italia non c'era mai stata
Nino Caponnetto dice
Carissimo Adriano a mezzo del comune amico Paolo Flores d'Arcais nell'impossibilità di partecipare per motivi di salute al convegno che si svolgerà genoani prossimi giorni sento il bisogno di farti pervenire questo messaggio di stima e di amicizia e di auguri
Ricordo ancora con commozione quella serata trascorsa insieme a Genova circa quattro anni fa alla vigilia ed a sostegno della tua elezione a sindaco
Il Paese ancor prima della tua città ti deve essere grato per i valori che sino a oggi ai così bene Espresso e incarnato appunto la città dei cittadini
Spero tanto che ti sia consentito continuare la tua esperienza al servizio della collettività
Con quel rigore morale e quell'impegno civile di cui hai sempre dato prova e per i quali ti sono grato come semplice cittadina come vecchio amico ma se Toso braccio augurale dal tuo Nino Caponnetto
Secondo messaggio
Di Maurizio Fistarol un nome che a voi forse dirà poco Maurizio Fistarol è un dirigente locale del PDS
Sindaco
Di Belluno città dove la Lega è il primo partito quanta voti
E dove ed è al tempo stesso il sindaco dell'Ulivo più votato in Italia come percentuale
Quindi è la dimostrazione di quello che si può fare
Con l'Ulivo se lo si intende in un senso che poi cercherò chiarire
Anche nelle situazioni più difficili
Perché
Fistarol di in una regione tradizionalmente bianca e oggi con la lega al primo partito Fistarol era considerato il comunista
Riesce non solo ad essere letto che è già un miracolo ma ad essere eletto dopo aver fatto per alcuni anni il sindaco Conte le percentuali
Assolutamente inconcepibili
Non solo al primo turno a condurre ora io non ricordo se apprese sessanta settanta ma insomma è il sindaco dell'Ulivo più votato
In Italia
Quindi credo che vice caro Paolo un impegno a Schio per l'elezione del presidente della provincia di Vicenza mi impedisce di essere a Genova per la presentazione dell'ultimo numero di Micromega che contiene tra l'altro importante approfondimento sul malessere del Nord Est
Un saluto a Adriano Sansa e Valentino Castellani
Che in questi anni con altri colleghi hanno condiviso la non facile funzione di apripista per una concreta riforma della politica come dicevamo nel novantatré a partire dalle città buon lavoro Maurizio Fistarol
Su quelle spille esperienza io poi tornerò perché
Un'altra persona che voleva venire ma che proprio oggi aveva l'apertura di un
Centro
Particolarmente importante perché si tratta di un Centro di Servizi sociale che viene realizzato con i soldi sequestrati
Alla mafia del Brenta quindi una cosa di
Significato simbolico particolarissima Gianfranco Bettin che il prosindaco di Venezia per Mestre
E che dice la candidatura
Che ma mandato
Un testo che si intitola proprio fare Adriano Sansa la candidatura di Adriano Sansa quattro anni fa segnalo a Genova come in altre città
Una ripresa di parole di intervento diretto da parte della società civile e in particolare dei suoi esponenti più sensibile coerenti
La politica l'amministrazione locale il clima generale del Paese hanno tratto fiducia da questa discesa in campo la più autenticamente seconda di questi anni
Nel corso del suo mandato Adriano Sansa ha caratterizzato la propria azione con quegli elementi di rigore indipendenza onestà che gli avevano valso la candidatura il consenso dei cittadini
è stato un grave errore da parte di alcune forze politiche che avevano nel novantatré appoggiato Sanza l'aver scambiato questa qualità per difetti questa autonomia per indifferenza
Per ingenuità tra virgolette di visione politica amministrativa
Un errore che è divenuto arroganza e che rischia non solo a Genova di chiudere nel modo peggiore la stagione di impegno e coinvolgimento di settori nuovi essenziali della comunità aperta sino agli anni Novanta
Occorre invece che questa stagione continui fiori ska pienamente la lunga complessa tredici transizione italiana ne ha bisogno
Costruire una democrazia normale non significa normalizzare o marginalizzare chi come Adriano Sansa arreso straordinaria esperienza dell'impegno del governo delle città luoghi cruciali del cambiamento e della riforma su basi nuove della nostra rete
Infine
Cioè
Il quarto
Messaggio
Di Corrado Stajano che il giornalista e scrittore credo a tutti noto soprattutto per quello straordinario
Libro che un eroe borghese da qui anche è stato tratto un film che racconta la storia dell'avvocato Ambrosoli ammazzato per aver fatto il suo dovere contro Sindona e gli amici di Sindone gli amici degli amici di Sindona
E che quindi è particolarmente
Sensibile ha un'idea di politica
Non che disprezzi partiti ma che
Ai partiti affianchi le forze nuove della società civile resto Corrado Stajano è stato
Parlamentare dell'Ulivo proprio per questi motivi è non si è ricandidato per la sensazione che la stagione dell'Ulivo
In senso innovativo stesse per tramontare
Quel che è accaduto a Genova il licenziamento firmato dal PDS di un sindaco fuori dagli schemi di partito che ha lavorato bene durante il suo mandato ha saputo interpretare l'Ulivo dei cittadini
E allargare la base di progresso è un teste preoccupante grave
Significa che i piccoli oligarchi insediati nelle segreterie che conoscono poco o nulla della Società italiana e possiedono un distorto concetto di democrazia
Tentano senza scrupoli di riprendere il sopravvento il nome di parlate idee di partito
Interpretate nella loro peggiore accezione e anche in nome di una restaurazione di interessi per la quale un uomo come Adriano Sansa è di inciampo
Esprimo tutto il mio disagio che il timore che si continui a cancellare in modo sconsiderato una stagione di speranza mandando al macero le energie positive che rappresentano la spina dorsale del Paese
Un augurio a sansa che ha saputo rappresentare queste energie
La sua è la lotta ammirevole del volontariato controvoglia che si indigna e si ribella davanti all'ingiustizia all'autoritarismo arringa arrogante
Al tentativo di omologazione che si batte per la qualità del vivere per la giustizia e per la libertà di tutti
Oltre che per una politica davvero nuova e diversa
L'ultimo infine è il messaggio
Di Leoluca Orlando sindaco di Palermo che dice carissimo Adriano la tua scelta di candidarsi alla guida dalla città di Genova nel prossimo quadriennio ha provocato reazioni che ha dato fastidio a tanti
Quella tua scelta a me pare naturale e dovuta
Naturale per continuare un'esperienza di recupero di dignità e umanità nell'amministrazione comunale e dovuta per non consegnare a scelte di normalizzazione il cammino regina le di una città della tua città
Ogni città ha diritto a vivere un proprio percorso originale senza isolamenti ma originale un sindaco ha il dovere di assecondare questo percorso
Tu sei diventato con la tua scelta un riferimento per quanti credono che la politica nazionale debba essere positivamente contaminata da mille percorsi originali delle mille autonomia e delle mille città e per quanti sono impegnati per evitare che logiche di obbedienza agli apparati nazionali dei partiti abbiano contaminare negativamente le nostre città
Con tanta ammirazione e con tanto affetto sono vicino a te in questo momento difficile importante per la tua città per la tua vita per la città di Genova Leoluca Orlando
Io devo dire che a questo punto un solo rammarico che avendo anch'io molti impegni oltre a quello
Cui cercherò di chi continuare fino all'ultimo giorno della campagna elettorale di Sanza di fare i il poco che si può fare da altre città per sostenerlo rammarico di non aver invitato molte altre persone perché come dicevo prima io sono vent'anni che organizzo convegni in continuazione che tutti dicano sì
E con questo Pato Spogli è una cosa molto rara quindi ho l'impressione che se altre interventi si chiedessero di chi è sulla linea originale dell'Ulivo ne troveremmo veramente a bizzeffe e altamente autorevoli allora
Per entrare nel tema di discussione anzi per continuarlo perché tutti questi interventi già ne fanno parte
I
Uno dei degli elementi che talvolta rendono malinconica e pessimisti sul futuro della politica in Italia è dato dal fatto che a distanza di anni
Si è costretti se si vuole essere realistici a ripetere le stesse cose
Cioè la situazione impone di ridire le stesse cose perché quelle stesse cose sono ancora straordinariamente attuali
Quattro anni fa
Sulle macerie di un sistema politico che tutti a quell'epoca definivano regimi regime partitocratico o spartito Crati col
C'era una grande voglia di rinnovamento e era pressoché unanime idea che questo rinnovamento dovesse avere due gambe sostanzialmente
Cioè i i motori di questo rinnovamento tutti riconoscevano che dovevano essere Mani pulite da una parte e cioè il ritorno della legalità
E
Le città con i loro sindaci eletti direttamente dall'alto
Altre forze nuove non se ne vedeva quindi legalità e sindaci dei cittadini
Per
Noi di Micromega che questo fosse il sentire comune all'epoca
Era un elemento naturalmente grandissima soddisfazione perché sulla questione locali legalità avevamo impostato le nostre battaglie fin dal primo numero quindici
Undici anni prima
E anche sulla questione sindaci delle città
Direttive talmente minisindaci dei cittadini
Avevamo aperto lanciato un'iniziativa alla fine dell'ottantotto quindi nove anni fa
Quando
Di federalismo nessuno parlava proprio con un articolo dedicato alla città di Venezia di Cacciari
In base al quale incominciamo proprio a parlare della necessità di liste civiche ma in un senso assolutamente non qualunquista non le liste civiche tradizionali ma liste civiche
Per rinnovare profondamente la politica e quindi fare un servizio ai partiti che a quell'epoca a rinnovarsi non ci pensavano
Quindi motivo di grande soddisfazione vedere che quattro anni fa questi due temi legalità e nuova partecipazione civica a partire dalle città quindi federalismo dei città diventano temi dominanti
Una certa malinconia è un certo pessimismo a vedere che in fondo oggi di nuovo dobbiamo dire che se l'Italia vuole davvero cambiare pagina queste sono i due motori
Mani pulite e i sindaci delle città queste sono le forze attraverso cui può rinnovarsi la società
Italiani
Noi abbiamo sempre detto che il partito dei giudici era un'invenzione del partito degli impuniti mentre invece il partito della legalità sarebbe stato molto importante che ci fosse trasversale
A me sembrava allora e sembra più che mai oggi che il partito della legalità e il partito dei sindaci
Siano le uniche forze su cui contare per rinnovare profondamente la politica e anche di ceto politico
Si dice sempre ma anche in Italia una classe dirigente io non credo che la futura classe dirigente nascerà esclusivamente
Nelle
Se nei settori giovanili degli apparati di partito spero che nascerà anche lì una classe dirigente nuova ma io credo che sostanzialmente nascerà
Dall'impegno del volontariato
Che è una delle poche cose che funziona davvero in questo Paese e
Dalle amministrazioni locali dove
Un gruppo ampio
Di persone nuove ha fatto concretamente l'esperienza del Governo di situazioni articolate quelle situazioni articolate di quei fatta l'Italia perché l'Italia a differenza di altre
Grandi paesi europei è il paese delle mille città punto in Francia
Pensare che il partito dei sindaci possa rinnovare la politica sarebbe un non senso in un Paese dove metà del paese è la sua capitale in Spagna sarebbe un non senso laddove le regioni sono davvero dei Paesi autonomi per tradizione erano degli Stati che furono il fondo unificati a forza sotto una corona ma che hanno tradizioni addirittura lingue diverse Italia la sua storia è la storia delle mille città
Quindi anche una storia con rischio del campanilismo
Con rischio dei polli di Renzo che si litigano tra di loro mentre vengono portati in padella
Però anche con la sua ricchezza
Ecco allora che io credo che oggi
Noi
Dobbiamo riproporre con forza
Da qui l'idea
Dell'Ulivo ma non solo dell'Ulivo poi spiegherò perché non sono io dell'Ulivo
Che
Assuma più che mai queste due gambe legalità e sindaci
E istituzionalizzati queste due esigenze
Non mi occuperò oggi dalla questione legalità capita purtroppo infinite volte doversene occupare perché non si sta facendo in questo campo da parte delle forze politiche neppure di maggioranza quello che si dovrebbe ma trascuro questo aspetto
Perché anche nel secondo aspetto purtroppo le risulta dirà di camera le lasciano molto a desiderare
Non le città e i loro sindaci eletti di direttamente hanno
Una parte veramente troppo modesta nella proposta di riforma
Che in fondo rischia di essere solo un'accentuazione del regionalismo senza trasformare l'attuale istituzione regioni
Il minimo ovviamente sarebbe che anche nel se si vuole che le regioni diventino uno degli strumenti delle nuove Autonomie che anche nelle regioni ci fosse come minimo l'elezione diretta del presidente regione così come per i sindaci
Ma è necessario che non tutto quel poco di trasferimento di poteri dal centro che ipotizzato che veramente poco
Non venga trasferita semplicemente alle Regioni perché lo ripeto la storia italiana è storia di città e non prima ancora che
Che dirige ogni
Parlare di Toscana può avere un senso ma andate a vedere
Poi il il livornese il pisano e magari tutti fiorentini tra un quartiere e l'altra i senesi Fran cartine e l'altro che mi questa è la storia di questo Paese
E le città sono le trascurate del progetto di riforma
Non solo ma all'interno di questa trascuratezza nulla si è fatto quasi nulla in questi quattro anni per dare ai sindaci eletti ai cittadini quei poteri che dovevano essere dati
Perché i sindaci hanno un grande potere di immagine di investitura
Eletti direttamente i cittadini si riconoscono il loro sindaco
Però hanno ancora scarsissimi poteri qualcosa si è fatto da ultimo ma
Fino a pochissimo tempo fa
L'uomo cruciale
Dire della vita di un amministrazione il segretario comunale veniva nominato dal dal Viminale al ministero degli Interni quindi una concezione
Non so se alla buona parte o o addirittura borbonica dei rapporti delle autonomie
Quindi
Oggi è necessario rilanciare questa idea
Dei sindaci delle città
Come motore del rinnovamento delle politica
Però se questo devono essere le città e i loro sindaci
è evidente
Che le forze politiche
Se vogliono davvero
Ridare dignità alla politica devono imparare ad aprirsi non ad a chiudersi era ad arroccarsi
E allora il motivo per cui secondo me
La questione Genova non è solo una questione amministrativa locale e anche innanzitutto questo ovviamente io credo che i genovesi voteranno per dire se considerano che Sansa per quattro anni abbiamo governato bene abbia governato male questa sarà la prima risposta che devono dare col loro voto io non ho dubbio che la daranno positivamente
Però la questione di Genova assume un carattere nazionale perché io credo che qui si scontrino anche
Due questioni due interpretazioni dell'unico del resto nei messaggi che vi ho letto avete sentito comuni toni diversi di ciascuno degli intervenuti chi più polemico chi meno ciascuno c'ha la sua personalità
Ma tutte persone fortemente impegnate nell'Ulivo e nella costruzione dell'Ulivo dei cittadini
Che che la preoccupazione che esistano due interpretazioni diverse dell'Ulivo
Una interpretazione che appunto sa che l'Ulivo non può essere la somma di alcuni partiti e partiti
Ma che l'Ulivo deve essere una sorta di crogiuolo all'interno del quale partiti partitini e i cittadini comuni senza partito insieme non solo lavorano ma si fondono in qualche cosa di superiore in cui tutti possono avere una parte
Anche quelle forze non organizzato le forze
Della società civile questa era l'idea originaria dell'Ulivo che non a caso perché questo lo si dimentica
Leader dell'Ulivo nacque dopo le elezioni dei sindaci proprio sulla base di quell'esperienza perché si capì che senza quel valore aggiunto come tante volte lo lo chiama Castellani quel valore aggiunto rispetto
Alla
Alla
Somma dei partiti che veniva data da
Luppi forze persone che non si sarebbero mai impegnati in un partito però in politica si impegnavano in quelle campagne elettorali senza quel valore aggiunto
Il centrosinistra non avrebbe vinto quindi l'Ulivo nacque in fondo come proiezione nazionale di quelle esperienze e doveva continuare ad andare in quella direzione coinvolgere sempre più forse nuove della società civile non semplicemente andare a recuperare
Frammenti vecchi di gruppi politici scomparsi e allora io non voglio entrare nelle in polemiche perché credo soprattutto che la candidatura Di Sanza sia una candidatura per qualcosa per Genova
E per questa interpretazione originaria dell'Ulivo ma dicevo anche per qualcosa che va oltre
Perché lo stesso Ulivo nella interpretazione originaria in fondo non basta più oggi rischiamo che si faccia dei passi indietro ma anche l'interpretazione originario non basta più
L'Ulivo ha capito che
Ha bisogno di allargarsi anche ad altre forze moderati ma no i partitini moderati esistente
Qua dirittura i cosiddetti moderati che poi i moderati non sono che stanno nel Po
Ma a quelle forze moderate di tipo europeo
Che in Italia
A destra non ci stanno
E che se mai in qualche modo possono essere attratte un domani
Dalla presenza di Di Pietro in parlamento
E che quest'allargamento
Ai moderati coerenti che vogliono legalità ed efficienza che l'Ulivo
Deve aprirsi e da questo punto di vista io credo che la candidatura Di Sanza
Lo sto dicendo in tutte le
Le domande che vivranno i giornalisti in questa direzione alla lista civica Di Sanza in contraddizione con l'Ulivo io credo che rappresenti il futuro dell'Ulivo
Perché rappresenta idea originaria di un Ulivo aperto alla società civile e l'idea nuova di un Ulivo aperta alla società civile capace di conquistare quegli strati moderati in buona fede
E che finora ne erano rimasti lontani senza perdere
Alcun consenso a sinistra perché quando c'è rigore morale efficienza si fa una politica che attraverso queste due cose
Aiuta enormemente proprio
I ceti i ceti più deboli
Ecco io credo che questa siano i termini della questione per questo
Anche alcuni di noi che di Genova non sono vengono a intromettersi tra virgolette in una situazione tutta dominata dei problemi cittadini ma
Sono sicuro che capirete benissimo che non è una intromissione che anzi un venire a lezione da voi al vostro impegno la vostra esperienza perché pensiamo che questo sia necessario per l'intero Paese grazie
Mi alzo in piedi mi si vede buona sera a tutti
Ma io o o accettato l'invito che
Paolo Flores d'Arcais mi ha fatto
Per portare il mio il mio contributo personale questa riflessione sui sindaci dei cittadini
Dirò adesso alcune cose che sono in parte la reazione alle cose che ho sentito dire in parte riflessioni che avevo preparato dicevo accettato questo invito perché mi pare che
Sia importante
Approfondire questa riflessione sia molto importante
Io mi rendo conto che la situazione di Genova è una situazione imbarazzante
Qui io non ho nessun imbarazzo lo dico subito nel senso che non non mi sento qui questa sera a fare campagna elettorale
Anche perché sarebbe come dire
Difficile come è stato appena detto
Entrare nel merito e dare dei giudizi su una città che non si conosce io Genova la conosco poco quindi non sono in grado di esprimere dei giudizi però credo che la situazione di Genova si presta invece a fare questa riflessione no
Ed è per questo che io non ho nessun imbarazzo e e non ho poi nessun imbarazzo perché l'amicizia e la stima che mi lega Adriano Sansa non mi pone proprio nessun problema di nessun tipo
Sindaci dei cittadini
Questo è il tema sul quale questa sera parliamo no io fra l'altro sono molto sereno e rilassato perché la mia campagna la mia seconda campagna elettorale alle spalle e quindi non non ho nessuna invidia per quello che fa capitando anzi però insomma passa anche la campagna elettorale passa e poi si ricomincia a lavorare
Io vorrei riflettere su questa nostra esperienza di sindaci perché
Ho l'impressione anch'io no che da quattro anni a questa parte sono cambiate molte cose nel bene e nei rischi
Io vorrei cominciare non la farò molto lunga ma vorrei cominciare da quattro anni fa
Quattro anni e mezzo fa
Dal mese di per quello che mi riguarda dal mese di marzo del mille novecentonovantatré
Ecco noi quattro anni fa nel nostro Paese
Abbiamo attraversato
Io dico sempre un un momento magico no
Non si sente prendo in mano così così si sente dicevo quattro anni fa no secondo me abbiamo attraversato nelle nostre città un momento magico dei io credo che ma lo lo dico proprio con molta serenità se qualcuno non il mese di marzo ma il mese di ottobre o di novembre dell'anno prima fosse venuto da me a dirmi ha intenzione di fare il sindaco di Torino io l'avrei mi sarei messo a ridere con come si vede ad una battuta no che cosa è capitato però quattro anni fa nelle nostre città nel nostro Paese
Si è determinato per Expedia feti anche di processi molto più complessi più profondi che hanno riguardato la politica nazionale si è determinato praticamente un vuoto nelle nostre città non sono scomparsi interi apparati di classi dirigenti di questo o di quel partito in particolare
Dei partiti che stavano al governo delle città in quel momento a Torino era una città che era stata commissariata
Nel nell'inizio del novantatré come probabilmente si ricorda l'offerta politica sul mercato della mia città era tra una riproposizione di un'alleanza di sinistra anche dura anche rigida che riproponeva gli schemi degli anni settanta ma li riproponeva vent'anni dopo
E un'offerta che devo dire come come ho sempre detto in tutta onestà intellettuale anche in quell'occasione che era l'unica vera offerta nuova sul mercato della politica cioè quella della lega
è quella della lega era un'offerta nuova partiva da un'analisi di bisogni reali di problemi reali
Secondo me ma questo è un giudizio Pino abilissimo sì proponeva poi con poca capacità progettuale no e le esperienze di governo di alcune città della lega secondo me lo hanno poi dimostrato c'è questa mancanza questa incapacità progettuale ma le motivazioni le pulsioni che c'erano dietro questa proposta politica erano sicuramente genuine almeno da parte di chi sceglieva quel tipo io non non dopo i giudizi personali di questa o quella persona sopra tutto quando non le conosco
Ecco questa era la mia città quattro anni fa che cosa è scattato perché è scattato un momento magico perché che è quello che ha coinvolto molte persone che non avrebbero mai pensato di fare questo mestiere no
E è scattata la passione civile
Cioè è scattato un meccanismo per il quale no in questo vuoto
In questa scomparsa dalla scena di molti perse si è ci si è trovati di fronte un un panorama o no non scenario in cui improvvisamente quasi per una una magia no
La le quella che a me non piace chiamare la gente di di uomini le donne i ragazzi le ragazze hanno pensato che essendosi svuotata la scena si poteva diventare protagonisti ciascuno a modo suo
Ecco è successo questo nelle nostre città e noi lo abbiamo percepito l'abbiamo percepito l'abbiamo vissuto tutti questo momento
Allora ed è scattata nella mente di molti di noi no
La convinzione che lo spazio della politica
Intesa nel senso alto del termine quella la politica di alto profilo
Quella capace di progettualità quella capace di costruire speranza di costruire il futuro lo spazio della politica era finalmente sotto gli occhi di tutti uno spazio che non era esaurito dai partiti
Che c'era spazio anche per altre per fare politica per condividere un progetto io ricordo la mia campagna elettorale del novantatré molto più rilassata molto più semplice molto più come posso dire goliardica no vissuta con quello spirito che non l'ultima
La campagna elettorale del novantatré dove io mi sono trovato intorno centinaia di persone che non si erano mai impegnate in un partito che venivano da esperienze di associazioni di volontariato oppure semplicemente dalla passione per la propria città centinaia di persone
Che poi io ho coltivato nel quadriennio successivo da sindaco perché tutti i mesi
Una volta al mese alla Galleria d'Arte Moderna di Torino io facevo un incontro del sindaco con i cittadini su temi monografici per andare a raccontare che cosa facevamo nella nostra amministrazione mi ritrovavo intorno queste due trecento persone
Tra questa è stata la grande novità bene e allora e Paolo lo ha lo ha ricordato io ho ho capito no due cose che qui vorrei dire con molta forza perché mi pare che nonostante la situazione difficile della vostra città credo che debbano essere riconsiderate primo
Che non ha nessun senso anzi è fuorviante contrapporre la società civile ai partiti
L'acqua questa cultura di contrapposizione è una cultura rischiosa perché sono due pezzi no due facce della dello stesso problema
Contratto questo tipo di contrapposizione guardate io non ho mai pensato che la cosiddetta società civile sia migliore dei partiti mai io vengo dall'università se guardo al mondo accademico
Potrei raccontare nefandezze che ho visto come dire ben peggiori di quelle che ho letto sui giornali di molti di molti politici no
Se andiamo una riunione di condominio
Non credo non credo che sia un'esperienza dal punto di vista della democrazia più edificante di quella di nostri consigli comunali anzi dirò di più nei consigli comunali almeno c'è un rispetto delle regole che quanto meno rigoroso
E nelle riunioni di condominio spesso si finisce a pesci in faccia quindi non è che questa società civile sia proprio tanto migliore di questa di questa struttura di parte sono due facce diverso della nostra realtà
Io credo che abbiano anche funzioni diverse ruoli diversi perché spetta ai partiti la mediazione del consenso la progettualità politica la costruzione di un progetto
No io credo di poterlo dire ma credo che sia un'esperienza di tutti noi sindaci in questi quattro anni no la scomparsa dei partiti di profilo alto non è un bene per chi fa il Sindaco cioè la la solitudine del sindaco la solitudine di chi governa quando tra sé e la città c'è il vuoto è il rischio di essere in balia degli interessi
Singoli organizzati e allora in quel caso gli interessi forti sono quelli che rischiano di prevalere e ve lo dice
Un sindaco che fa il sindaco in una città in cui c'è una piccola officina no che costruisce automobili ecco
Allora quindi il vuoto la mancanza di mediazione del consenso il ruolo dei partiti una democrazia senza partiti è certamente una cosa che un sindaco con la testa sulle spalle non si augura non può curarsi
L'altro aspetto però della la il rovescio se volete di questa medaglia almeno nella mia esperienza è che quando non c'è
Un un un legame come posso dire diretto no così come quello dell'elezione diretto con la città
Con le parti vive della città quelle che sanno esprimersi che sanno e guardate che sono molto spesso anche realtà piccole non è necessario che siano realtà molto corta quando non c'è questo corto circuito fra il sindaco e la città
No il rischio è che i partiti pretendano come peraltro e anche come posso dire ragionevole pensare il loro ruolo in un certo senso quando non sanno stare fino in fondo al loro posto quando i partiti pretendono di esaurire tutto lo spazio della politica
Allora il sindaco diventa prigioniero di questo spazio
No quindi i ci sono due rischi
Entrambi difficili no entrambi pericolosi l'uno e di a vere trasse la città come dire nulla che costruisca progettualità politica l'altro invece è quello di essere prigioniero no di apparati di logica che sono pure logiche di schieramento quando va bene
Quando va bene
Perché poi ci sono le degenerazioni ecco allora io credo che la la i sindaci di questa generazione un po'di transizione no che e che ci sono stati in questi quattro anni e qui mi io io quando dico questo faccio riferimento a tutti i miei colleghi sindaci delle grandi città con le quali in questi quattro anni abbiamo lavorato non solo Adriano Sansa i sindaci di questi di questa stagione secondo me
Io credo che con tutte le difficoltà alle ingenuità gli errori insomma però sono riusciti penso a dare un segnale forte
Che è quello della importanza delle istituzioni l'istituzione città il Governo della città l'istituzione città eh più importante più importante dei partiti
Più importante degli schieramenti
Questa è la secondo me
Guardate è un messaggio questo io lo voglio dire perché lo penso è un messaggio che non hanno dato solo i sindaci dell'Ulivo
Perché io ricordo lo lo ricordo ma proprio perché lo credo no che il sindaco di Bari che è un sindaco del pollo
è riuscito e arrivato fino al punto di presentare formalmente le dimissioni
Che sono poi rientrate nei termini dei venti giorni no
Che sono previsti dalla legge per contrasti con il suo schieramento che gli voleva imporre soluzioni che Luino riteneva adeguati quindi è una cultura Cuesta che è cresciuta in questo cosiddetto Partito dei Sindaci
Quindi non è un monopolio che noi abbiamo però però e questo sì invece che lo voglio dire io credo che il livello di mobilitazione di parti di città che noi siamo riusciti a fare come sindaci dell'Ulivo
Io lo sento ancora molto un patrimonio nostro intorno al Progetto
Ne io
Ascoltavo Paolo momento fa quando ricordava che l'Ulivo è nato dopo l'esperienza dei sindaci no e mi dà mi è venuta la mi è venuto in mente un episodio che a cui da tempo non pensavo
Quando nel nel giugno era il mese di giugno del novantaquattro quindi qualche mese dopo la vittoria del Polo nelle elezioni politiche in una casa romana ci siamo incontrati un po'di persone eravamo alcuni sindaci
Di lì a un anno ci sarebbero state le elezioni regionali no e quindi noi sindaci alcuni di noi sindaci c'era Rutelli c'ero io c'era bianco tra dei sindaci Fatone episodio che ha raccontato anche
Più in dettaglio di quello che forse vi dirò io adesso Francesco Rutelli in quel suo libro che ha scritto piazza Libertà ci siamo trovati perché eravamo preoccupati come i sindaci di ritrovarci
Un anno dopo a governare delle città con delle regioni che avevano dei governi che avrebbero avuto no dei governi diversi non non affini a a quelli a quelli nostri quindi avevamo questa preoccupazione che poi per alcuni si è verificata per esempio in Piemonte è successo così no
E in quella riunione che facemmo quella sera lì c'era anche un signore che io non avevo mai visto prima che stava seduto in un angolo che si chiama Romano Prodi
E che ascoltava con molta attenzione questa esperienza dei sindaci sino e si ragionava su che cosa era la nostra esperienza in quella sera lì è venuto fuori proprio questo pensiero forte che adesso Paolo riportava
Che cioè c'era qualcosa di più della somma dei partiti nell'esperienza che noi avevamo fatto no
E che questo qualcosa di più che poi io che vengo da una cultura tecnica o poi chiamato valore aggiunto quella era la capacità di interpretare un Progetto
No il progetto è di più
Che non la somma dei partiti che lo sostengono a Pepe avere una capacità di mobilitazione maggiore deve suscitare speranze passioni identificazione no al di là e oltre
E oltre lo schieramento perché se no se non è così no le alchimie degli schieramenti finiscono per riprendere completamente la mano
Tre quanti assessori hanno l'etichetta del PDS nella mia giunta quanti assessori hanno l'etichetta di Rifondazione Comunista quanti assessori è è un gioco questo e Castellani a in quota chi è si diceva
Durante la campagna elettorale l'ultima no Castellani cose del PDS no non è del Pd e cos'è un cattolico sia un cattolico però boh cosa in quota chi è e io ho sempre risposto quando sentivo fare questi discorsi
Che io sono in quota al Progetto alla coalizione
No come in fondo sono tutti quelli che sono impegnati in maniera diretta nel governo di una città allora io vorrei chiudere questa prima riflessione poi ne faccio una più breve poi smetto
Concludendo così no io credo che oggi ci sia un rischio
Ed è il rischio di perdere questo questa valenza nuova
No
Perché c'è questo rischio perché c'è per fortuna un ritorno dei partiti fatemelo dire così io dico per fortuna un ritorno dei partiti
Perché se non ci sono i partiti
Nel senso alto nel senso alto del profilo della politica cadremo nel rischio che dicevo prima quindi c'è un ritorno dei Parti
No
Qual è il rischio il rischio è che ritornino nomi partiti capaci di progettualità politica no ma ritornino le oligarchie che si organizzano intorno ai partiti e allora questo è la la il rischio è quello di cancellare quel di più quel valore aggiunto quella sottolineatura del Progetto e vedere ricomparire allora i discorsi del tanti assessori a me tanti assessori attenti del chi nominiamo in questo Ente piuttosto che in quell'altro e cose di questo genere che sono discorsi per carità serissimi
Perché siamo noi i primi sindaci noi sindaci i primi a farci carico del fatto che quando si guida una coalizione bisogna che ha interpretare il Progetto siano presenti
Tutte le anime le culture le forze che lo rappresenta non è che io posso nominare una Giunta di miei amici
No ma io pretendo di avere una giunta fatta di assessori che hanno me come punto di riferimento di fiducia non soggetto esterno ecco questo rischio oggi io lo dico con molta serenità perché lo penso c'è
C'è e non so quanti di voi abbiano letto oggi L'Unità sull'inserto dell'Unita nella seconda pagina dell'INSEAD dell'unità due insomma la parte c'è una un un articolo molto interessante che riporta una intervista di Umberto Eco ha segretario del PDS D'Alema che uscirà sul ponte credo questa settimana
In cui si parla proprio di questo fatto Società Civile partiti quello che dice D'Alema io lo sottoscrivo parola per parola è ineccepibile
No peccato che quel partito l'io quei partiti lì di cui lui parla cioè di per non ci sono ancora
Quindi abbiamo tutti una grande responsabilità
No compresi i segretari dei partiti di costruire quel tipo di partito lì
No
Quindi questo è il il tema secondo me seconda osservazione che vorrei fare poi e poi mi fermo no
Io credo che ci sia un'altra sfida un'altra sfida che
Che noi abbiamo
Io che ho vissuto una campagna elettorale
Molto difficile contratti
Sgradevoli
E che vedo anche come sono impostate vedo nel senso che leggo sui giornali no le campagne elettorali per l'elezione nelle città io vedo un altro rischio
Che è quello di parlare poco dei problemi delle città
Io credo che se Adriano Sansa non de non dovrà più fare il sindaco di Genova nonché dal suo punto di vista della sua salute personale probabilmente sarebbe anche un grande vantaggio no
Io credo che questo dovrebbe avvenire perché i cittadini giudicano quello che è stato fatto in questi quattro anni e lo considerano negativo
Allora se così fosse sarebbe giusto che un sindaco non faccia più il sindaco della sua città ma per fare questo c'è per far crescere questa consapevolezza che democrazia vera sostanze
Due testi
Sentiva i cittadini a giudicare l'operato con molto realismo con molto buon senso senza pretendere che si possa fare in due anni quello che in venticinque anni non si è fatto avendo quindi anche preciso il senso del tempo allora quando io credo no e proprio per non essere frainteso perché poi
Mi rendo conto di poter essere frainteso quindi curde quello che sto dicendo adesso si riferisce a una cronaca che ho letto sul giornale di qualche giorno fa dell'onorevole Berlusconi che è andato a fare campagna elettorale a Roma
Per il candidato sindaco cosa legittimare e si è parlato dei temi della giustizia no e del doppio regime del CSM su questo col governo di Roma non c'entra assolutamente niente
Allora io credo che e quando si fa campagna elettorale in una città no
Sui problemi della città per eleggere un sindaco direttamente dei chip dai cittadini si deve avere questo grande rispetto delle città di affrontare i problemi che i cittadini pretendono essere i loro problemi
E su quelli giudicare i programmi su quelli giudicare l'operato se si tratta di questo
No
E non su altro perché altrimenti si elude altrimenti si torna nella logica
Dalla quale noi sindaci siamo i in qualche misura spero liberati che voleva negli anni passati nei decenni passati che la le giunte e i sindaci anche in quel caso venissero scelti a Roma
Io mi ricordo quando facevo no col con lo scambio delle figurine no oppure oppure le coalizioni
No quante volte non si sono usate le città come laboratorio improprio di sperimentazione più o meno arzigogolate di questa o di quella formula politica
Ignorando completamente quelli che erano i problemi delle città e quindi inducendo quel meccanismo perverso di sfiducia nelle istituzioni perché dall'istituzione città noi ci aspettiamo
Le risposte al governo della città non questo tipo di dico allora io questo rischio no credo che lo lo lo si possa esorcizzare
Se i cittadini sono capaci di come dire no di fischiare qualunque persona che parli non importa di quale partito nove che parla di altro rispetto alla città
Io con questo questo io mi aspetterei che cittadini facesse erano quando si va a un comizio a una riunione una discusse e per eleggere il sindaco di una città si parla di altro è essi bisognerebbe farlo capire
Io credo che questo e io temo no che queste ossia un altro dei dei problemi dei rischi che noi corriamo cioè di essere come dire omologati su problemi di schieramento
No che non sono irrilevanti io non sono così ingenuo dal non sapere che gli schieramenti sono importanti ma non è quello il tema se quello prevale chiese se torna a prevalere l'argomento il tema dello schieramento rispetto ai contenuti allora
Di nuovo si stabilisce quel rischio di rompere il rapporto di fiducia tra i cittadini e le istituzioni allora queste due sfide no la sfida di partiti
Che
Sappiano stare diciamo al loro giusto posto da una parte e dall'altra la sfida di città che sappiano rivendicare il loro ruolo credo che siano le due sfide grandi che noi continuiamo ad avere se vogliamo che questa stagione di transizione che e costata così tanto a qualcuno di noi anche tantissimo abbia un
Uno uno stabile ancora mento uno stabile ancoraggio al futuro del nostro Paese
Ora la parola Pierfranco Pellizzeri tutti che per me è soprattutto un collaboratore di Micromega come alcuni saggi per me particolarmente importanti ma che poi a Genova conoscete molto meglio di me anche perché di questioni della città si occupa molto spesso sul giornale più diffuso in città
Come
Ma abbiamo ascoltato interventi
Di alte confortante civiltà io dico subito che temo che non riuscirò essere a questo livello
Un po'perché non so se questo rientra nelle mie corde naturali un po'perché lo spirito con cui tengo stasera dopo un viaggio in una Padania immersa Dubuffet era spaventose
Più che altro un animo che mi riporta molto alla libris della nostra città questa città che tra l'altro ignora il vezzeggiativo già a partire dal suo idioma e quindi parlerò in questo spirito sperando di non essere una nota eccessivamente stonata
La questione che ci vede stasera a conversare riflettere insieme nel suo specifico è stata chiarita in maniera evidente qui c'è un'esperienza di un sindaco che viene giudicato unanimemente positiva alcuni la giudicano buona altri la giudicano ottima quello che nel linguaggio azienda al volgare che il berlusconismo inserito nel nostro linguaggio politico potremmo chiamare il socio di riferimento di maggioranza di Genova S.p.A.
Ritiene di presentare alla fine al primo mandato una richiesta a questo sindaco giudicato
Buono ottimo cioè quello di a vere una gestione Diretta
Degli affari comunali sottratta al controllo di quella che è il Governo del Sindaco stesso
Conoscendo poi tutti lo conoscete l'ospite di salsa la risposta non può essere che di un tipo ma secondo me c'è una sotto questione
Dato che Genova S.p.A. ha individuato un nuovo presidente onorario per la società
Sarebbe interessante sapere se la stessa questione è stata girata al loro candidato e sarebbe interessante sapere il tipo di risposta che questo candidato adatto a questa richiesta
Ora però che questo per chiamare le cose con nome cognome è un simpaticissimo personaggio tra l'altro gradevole commensale un charme dubbio come Peppe Pericu che però ha un sacco di qualità ma certamente non è una personalità puntuta la risposta penso che possa essere immaginata un po'da tutti
Questo per quanto riguarda la questione specifica dato che Sanza ci offre la possibilità di rifiutare queste logiche e di optare per soluzioni diverse
La conclusione potrebbe essere ringraziamo moltissimo dall'opportunità che ci dà e impegniamoci perché questa operazione sana e civile vada a buon fine ma dato che in questa sede presentiamo anche un numero di una rivista e che si chiama Micromega che ha dedicato un iceberg
Alla città io penso che potremmo allargare un po'questo discorso dalla questione specifica e andare alla questione più generale
Cioè la questione della classe dirigente di questa città che a mio avviso la candidatura di sansa mette in una grave fibrillazione
Nel mio modestissimo sa getto a potentato di proporre una chiave per leggere le logiche che producono le classi dirigenti questa città e l'ho proposto la logica della rendita
Che un dato storicamente costante del modo con cui i gruppi dirigenti si organizzano in questa città e nelle delle modalità con cui il potere trova una sua strutturazione cioè la mia tesi la mia congettura
Che però dirà i fatti non stanno tanto non hanno falsificato per il passato nel mi pare stiano falsificando oggi è che l'ideologia genovese si costruisce sulla categoria della rendita la forma politica coerente con questo specifico genovese è il partito trasversale degli affari
Io ho cinquant'anni mi interesso di politica locale
Da un certo numero di anni e credo che il significato la mia presenza in questo panel sia più che altro come cultore di storia patria e testimone di cronaca patria e bene non riesco a ricordarmi modalità diverse grosso modo negli ultimi trenta trentacinque anni cioè dal momento in cui ho cominciato a interessarmi di queste cose quindi dicevo il partito degli affari
è una caratteristica costante di questo di questa città la quale produce una modalità di fare politica in cui c'è un aspetto esteriore di teatralizzazione in cui magari alcuni retto ori alcuni tromboni si spendono al meglio ma dietro la quale in effetti ci sono modalità occulte
Modalità coperte non lo so ci solo dei luoghi e parlo degli anni ottanta quando non ero ancora uno della diaspora dei genovesi che vanno a lavorare a Milano
Ma negli anni Ottanta presidio c'erano dei luoghi non formali dove la politica veniva per esempio una certa associazione in via Roma
Per esempio un ristorante in corso Italia il sabato mattina vedeva riunirsi delle persone magari trasversali rispetto ai partiti che faceva
No queste cose e poi alcuni luoghi e queste divertente anzi è buffa venivano affittati venivano a far affittati magari all'insaputa di quelli che li affittavano
Chi mi conosce sa che io sono di estrazione imprenditoriale per esempio l'associazione industriale di Genova per lunghi decenni venne affittata
è in atti Katana dici
Alla DC di Paolo Emilio Taviani e ci sono degli episodi caustici divertentissimo i voi sapete che il primo attacco alla borghesia produttiva private del nostro Paese avvenne all'inizio degli anni Cinquanta con la costituzione dell'Inter Sindh
Lo sapete questo no
Lo sapevate che uno dei punti significativi di organizzazioni autonome è stata Genova
Ma la cosa ancora più singolare è che quando Fanfani e Mattei decidono di portare questo attacco Confindustria sistema della torretta
Che metterà a repentaglio proprio diciamo la forza della borghesia produttiva private non suo paese il personaggio che si mette in distacco
Sindacale
Per organizzare per cinquantaquattro cinquantasei la la l'Inter sindaco
Il presidente degli industriali dice il segretario scusate ripeto il direttore degli industriali di Genova Peppino Vanzetti il quale per due anni fa a Roma fare intercity e cioè il massimo attacco alla borghesia produttiva privata italiana dopodiché quando tornavo riprendono come direttore poi alla fine di Carriero faranno presidente il figlio lo ritroviamo sulle pagine locali di Repubblica cioè nell'inserto lavoro
Ed è quello che si inventa subito dopo la elezione a sindaco di stanza un contro sindaco
Più popolare
Più progressista nella figura di Signorini volto nuovo assessore della regione ligure al mio centosettanta il quale poi lo ritroviamo ora candida tanti auguri alla salute naturalmente candidato per il Polo
Lui era stato eletto prima asse consigliere comunale nell'Ulivo
Ma anziché aver avuto che sarebbe stata credo che derivino tutte da questo tipo di di di frequentazioni lo dicevo ci sono questi luoghi
Poi negli anni ottanta si formano anche diciamo delle aggregazioni ci sono dei trenta trentacinque enni
Quarantenni i quali capiscono quella che li di oggi logica genovese
Fanno tutti una scelta all'insegna della Weltanschauung di maggioranza hanno come lascia però un personaggio versante quello vedremo rivalutato che Antonio Canepa
Antonio Canepa è il pesce pilota di Beppe Pericu
Ma di altri
Militare sono adesso alla fine scopriremo che è un grande del socialismo italiano io lo ricordo come un personaggio tra il decadente il micce ecco
Questi questi signori sono un gruppo che continua in questa logica diciamo di i giovani brillanti emergente che fanno carriera e si spalleggia hanno per cui oggi noi vediamo gli altri di quest'operazione di aggregazione di quarantenni Di Bella Speranza e se volete i nomi io non ve li dico ma voi andate a vedere chi sono quelli che firmano come la presentati alla società civile il supporto a Beppe Pericu e li avete tutti
Va bene li avete tutti ancora ancora
Sotto questo strato di frequentazioni informali sotto questi quarantenni brillante che hanno capito tutto non la Weltanschauung maggioranze si dà poi dopo c'è una media manovalanza
Che si forma
Che è formata da persone che potremmo definire così scusate la brutalità fatto siamo tra genovesi no tralci furbastro el balordi Ino
Quando poi la somma delle due operazioni avviene abbiamo quelle cose spasso se tipo la lettera che Andrea tosa pubblica pubblicato ad però Adriano Sansa su impresso un inserto del lavoro di Repubblica veramente spassosa considerando che Andrea Tosa prima di contrarre il feticismo del cappello del pelo e conoscere Marco Pannella era nei gruppi monarchici di Rivarolo va bene
La caratteristica di Genova è che a Genova non ci sono gli anticonformisti
Ci sono gli Eccentrici che è un'altra cosa gli eccentrici sono dei conformisti riversi noi abbiamo il Fernand Braudel di Sampierdarena
Avete capito che non ve lo dico abbiamo per esempio il BBPR Sondel Lagaccio ma veri anticonformisti noi non ne abbiamo
A mia memoria ne ricordo due
Uno è una mente volta al male non per soltanto per l'uso che fa del telefonino ed era Gianni Baget Bozzo
La
L'altro invece era una mente volta al bene e qui mi rivolgo Marche Evangelisti te lo ricordi Giovanni Tarello
Ecco quella era una mente volta al bene ed era un anticonformista a livello nazionale era un grande della cultura un grande filosofo del diritto lo voglio ricordare a tutti se perché speravano solo siano indicati a Genova prendeva a calci nelle gengive
Io ricordo che una sera ero a cena con lui poco prima che mancasse e lui mi disse che un problema non ho una allievo che porti avanti il mio messaggio ce l'avrei uno bravo ma è un mai paulista terribile uno di sinistra spaventoso si chiama Rebuffa
Adesso la cosa buffa Eccher Rebuffa
E Gianni Baget Bozzo insegnano liberalismo ai giovani Forza Italia mistero che forse solo Ferdinando Adornato potrà spiegare concludendo concludendo se no poi Paolo mi sgrida
La situazione è questa c'è questa forte vocazione al conforme all'omologato
Però attenzione e qui ritorna ricordo della storia patria Genova e città di grandi rotture il cambiamento avviene per rotture mosse del cavallo discontinuità
Nel sedicesimo secolo una diecina di banchieri anzi no mercanti poi di banchieri fanno una una ma una e vanno in caccia degli assi entro degli Asburgo e ti portano Genova per tre quarti di secolo essere al centro del sistema mondiale dell'economia moderna
Alla fine dell'Ottocento una diecina di finanzieri armatori decidono i finanziare l'unità d'Italia
E decide di finanziare lire prima industrializzazione ogni tanto a Genova vengono queste cose ma attenzione sono tutte operazioni di minoranza intense
E qui attorno a sansa c'è una minoranza pensa ed è per questo che io Genovese della diaspora quando penso alla storia patria e penso che attorno alla deviando Sanza c'è una minoranza intensa mi domando se forse si possa non essere retorici dicendo che la candidatura di Adriano Sansa è un della Stura
E l'ultimo hurrà cioè la battaglia del sindaco democratico contro gli affaristi maneggioni ma attenzione
Quando
Quando questo avviene quando a Genova vengono queste svolte queste svolte hanno degli impatti nazionali
Tutte le volte che Genova svolta sono qualche cosa che non è soltanto locale è un qualcosa che cambia e allora qui concludo dicendo signor Rosarno situa Aia
Si schiera non si può fare
Ma intanto io vi ringrazio tutti
Seduti qua
Con questa passione che ci anima non alle armi però abbiamo una grande passione in questo momento che ci spinge direi che è la stessa che avremmo avuto del novantatré
Quando Valentino Castellani ricorda passò a sorpresa in certo modo quando richiese la prima volta di fare il sindaco
Dice cosa che anch'io avrei voluto dire non ho mai pensato nella mia vita fino all'agosto novantatré di poter essere sindaco di una città o di un Paese
Però in quel momento
Sì è stato chiesto dico ci è stato chiesto che aveva avuto delle vite singolarmente parallele
E credo che siamo amici anche per questo siamo diventati naturalmente amici
Per aver condiviso
Un'esperienza di vita entusiasmante perfino bruciante in certi momenti molto bella è molto difficile
E per averne condiviso anche
Ideali credo non penso di spostare il pensiero di Castellani e per averne condiviso metodi
è vero che questi messaggi che sono arrivati in parte vengono da persone che non ho mai incontrato personalmente
Corrispondono a questo stesso stato d'animo
C'è l'aver vissuto insieme una stagione della vita personale civile politica e morale del Paese
Tanto che ci ritroviamo ha detto bene Flores d'Arcais in questo ci ritroviamo naturalmente semplicemente perché ognuno lancia l'altro questo segno
Sto facendo questo e l'altro risponde non c'è nessuna ragione di convenienza non non c'è nessuna antica appartenenza se non quella attuale importantissima a un disegno di rinnovamento del Paese
Io avevo accettato allora perché era stata una proposta che veniva da una grande parte della città
Però è vero e dà ragione Castellani quando rivendica i il copywriter
Che a tutto questo si è aggiunto qualche cosa
Si è aggiunto una presenza e una consistenza di questa presenza che non era stata possibile negli anni precedenti
Io sono nato nel quaranta quindi io memoria sufficiente per ricordarmi
La fine della guerra
L'inizio della ricostruzione naturalmente dico cose rapidissime
L'inizio di una certa involuzione
Che segui alla ricostruzione
E via via poi l'accentuarsi di queste evoluzione che divenne progressivamente decadenza di ideali e diminuzione della legalità
Io torno su questa parola che mi piace credo non soltanto perché ho fatto il giudice cosa dalla quale peraltro sono fiero
Ma perché credo che sia un tema essenziale della politica del Paese
Trovo sconcertante che qualcuno dica mi dica mi abbia detto ripetutamente ma perché parli della legge
Sei un giudizio e per questo che ne parli non era per questo
Perché la legge che apre che né i giudici una legge io ho fatto giudice penali forma di sanzione la legge dal quale noi parliamo cioè sull'elezione diretta dei sindaci è invece una norma fondamentale di cambiamento della vita politica e sociale della nazione
La legge quella che esprime la nostra volontà crediamo di essere una democrazia abbiamo un Parlamento
Ci è stato detto a un punto del nostro storie difficile con una legge quello che potevamo finalmente fa ci ricordiamo quegli anni ch'io chiamo adesso sinteticamente della decadenza che cosa significava ma ve lo ricordate tutti
L'avvilimento dovevo vedere di giorno giorno una politica lontana una politica via via degradata una combustione spaventosamente diffuso non sono cose che io sto immaginando questa è la mia memoria
Posso sbagliare le parole con le quali l'ex primo Malanje memorie è stata quella di un uomo che ha vissuto vent'anni trent'anni della sua vita volendo partecipare volendo essere pienamente cittadino
E invece ha dovuto assistere come la gran parte di noi alla progressiva decadenza della politica
Chi era connessa alla illegalità
Però quando noi difendiamo la legalità difendiamo la politica è questo il punto che va sottolineato quello che ci ha impedito di essere noi non abbiamo vissuto per nostra fortuna dico chi ha la mia età la guerra se non come ricordo della prima infanzia
Abbiamo vissuto la grande speranza della ricostruzione e poi vent'anni inchiodati a questo spettacolo di involuzione
A questo spettacolo di ma cose le dicevamo nessuno le dice più quasi nessuno
La parola corruzione voleva dire al popolo questua compassione soltanto la sottrazione di cose il furto corruzione può dire proprio consunzione
Qualcosa che si rompe si degrada Elena dissi della Repubblica che vengono consumate danneggiate corrotte vuol dir questo
Questa è stata la il dramma della nostra vita di cittadine se l'ha temuto uno
è stato anche il dramma della vostra vita dei cittadini e credo di aver visto il terrorismo quindi abbiamo avuto anni difficili io non so dire adesso che rapporto ci possa essere stato tra la difficoltà della repubblica di reagire e i tempi con i quali Egitto in quanto era anche una repubblica danneggiata dalle su strutture dalla corruzione
Però sono sicuro questo di questo sono sicuro che la illegalità ha danneggiato terribilmente la politica e ha danneggiato terribilmente i partiti politici
Torno su questo tema sono del tutto d'accordo con Castellani raccontando anche una cosa se volete strettamente personale quando si votò per il referendum relativo al finanziamento pubblico dei partiti io votai a favore del finanziamento pubblico e fui minoranze veniva da un esperienza chimera scottato fortemente io lo Stato per quei magistrati che avevano scoperto per fortuna per combinazione tra i primi
Il finanziamento illecito nella forma del reato cioè il più illecito possibile denari dati ai partiti del centro sinistra in cambio di leggi più di questo credo che non possa esistere come corruzione
Cioè la funzione del Parlamento violata e vendute a questo avevano scoperti quando andammo da Pertini che disse
Aprendo il fascicolo ci sono anche i miei compagni tra l'altro è un inciso questo ma che cosa voleva dire Pertini in quel momento che lui non era di quelli che accettavano questo che altri lo accettavano
Noi abbiamo scoperte visto fisicamente il dramma della illegalità che toglie legittimità la politica
Nonostante questo ma per questo direi addirittura io votai per il finanziamento pubblico
Perché pensavo come penso che i partiti sono indispensabili perché chi ha un minimo di conoscenza della storia delle democrazie e non solo della nostra sa che i grandi partiti sono indispensabili
Sa che non ha senso oggi parlare di Toni Blair con questa ammirazione quasi della moda se non si pensa che invece Blair rappresenta la grande forza capacità propositiva e innovativa di un partito
E quindi io mi trovai quasi paradossalmente a dire sono così importanti che è giusto che la gente li mantenga ma purché siano bilanci veri purché siano controllati purché siano autentici
Questo non è avvenuto
Ma queste per dire quanto anch'io sia d'accordo su questa promessa che i partiti come portatori di idee e di ideali di problemi come autori di mediazioni noi abbiamo davanti al Comune qualche volta li avrei anche a Torino
L'avete un palazzo bellissimo e se arriva anche l'assenza cavalli di Frisia
Persone che vengono a rappresentare con la pressione fisica un problema questo succederebbe tutti i giorni se non ci fosse una capacità di raccogliere i problemi simili di discutere di configurabili in proposte questo devono fare i partiti
Quando si è dimesso il vice sindaco di Genova la signora Cassola ha scritto una lettera bellissima nella quale diceva noi demmo Kestrel partiti di fare di più di quello che fa cinema non ho chiesto ai partiti di fare questo cioè di essere l'avevo di proposte di progetti di mediazione politica di essere i portatori del rinnovamento del progetto politico
Ma i partiti hanno risposto in gran parte di no
Quello che non ho contestato invece e che non debbono fare la gestione amministrativa e a dirlo sembra semplici se è semplicissimo
Ma questa è stata la devastazione che avemmo subito per decenni in questo Paese vi ricordate tutti le crisi extraparlamentari tutto fuori del Parlamento quasi niente nel Parlamento e chi sceglieva i ministri non il Presidente del Consiglio
Ma le segreterie dei partiti
Allora perché ricordo questo prima di tutto perché avvenuto e bisogna avere la chiarezza per ricordare le cose avvenute se si perde la memoria e ci si perde ma è avvenuto fino a pochissimo tempo fa
Quindi se noi vediamo che dopo il cambiamento e le quali qualche parola voglio dire
Rappresentato specialmente dei sindaci eletti direttamente
Se noi vediamo che c'è un segno un qualunque segno di ritorno
A quell'epoca quei comportamenti a quei rischi che hanno guastato l'Italia non hanno dato fastidio a noi al nostro temperamento un qualche nostro narcisismo che adesso si ipotizza allora bisogna che reagiamo io mi ricordo calate faccio un affronto affrontando anche la il piccolo rischio
Di citare troppo ma non non lo faccio di solito ma stasera mi viene spontaneamente quindi parla con Comini famiglia
Un affronto un quello che ho vissuto in un altro ambito della vita cioè l'attività giudiziaria o rammento benissimo chi quando dicevamo
Stanno rubando
Bisogna indagare in questa direzione
Stando mal versando
Sono questi sono questi alte cominciavamo i processi si venivano tolti
Qualcuno si ricorda la stagione delle archiviazioni degli insabbiamenti di grandi procuratori generali che valevano più di un ministro nel manuale del potere ecco che cosa ci rispondeva
Hai un brutto carattere
Sì rispondevano così Sasà Almerighi Ammendola esplicito i nomi come del resto si dice anche di Caselli facciamo mentre Caselli un po'rigido Caselli sta diventando un po'vecchia forza capi di cattivo umore
Che cosa ci si diceva che era un atto di egotismo che era una personalizzazione non era corretto
Tanto è vero che in migliaia alla fine siamo stati magistrati che hanno tentato di ripristinare la legalità che cosa si diceva anche negli ultimi anni i giudici milanesi
Che Borrelli ha un cattivo carattere dico di nuovo la stessa cosa che va a cavallo e quindi si Nervo dice quando va a cavallo e poi non si controlla più
Ma parlate chiedono di composti alzando ma riflettendo io passato vent'anni della mia vita in questa condizione
E non è per la mia vita e per questo Parma per quello che significa avere per il Paese mentre noi non facevamo giustizia non si poteva far politica
Non è contrapposto questo difende la giustizia vuol dire difendere l'applicazione delle leggi della Costituzione prima di tutto
E difendere quindi la pertinenza dei ruoli i partiti concordano con metodo democratico alla politica del Paese
Se il metodo è corrotto non è democratico se il metodo è quello dell'arroganza non è democratico
Allora il voto del quale parlava Valentino Castellani che io ricordo benissimo perché lo sentivamo quasi Castrica mente e scusate se lo dico questo che forse sono impudente ma questo vuoto che noi sentivamo
E a un vuoto era un voto vero era un vuoto difficile da sopportare
Nasceva da questo soprattutto e difatti ha cominciato a cambiare nel momento in cui siamo riusciti a riportare più legalità
La stagione dei sindaci che io credo è stata una bella stagione ha coinciso con la stagione di una ripresa della legalità
Quindi la contrapposizione che si usa fare spesso
Tema legalità e politica è sbagliata ed è una mistificazione e quando si dice tu parli troppo della legge quindi non puoi essere un politico è un'altra mistificazione
Perché la legge per eccellenza che garantisce una svolgimento Pino della politica alla costruzione che la prima legge della Repubblica
E tutte le altre nome che garantiscono che si amministra secondo certe procedure consentono di fare politica
E vietano che si facciano affari poche vincano i partiti trasversali
Allora noi siamo arrivati io credo che siamo stati molto fortunati in questo poste di bilancio della nostra vita abbiamo tutti questa sensazione siamo stati fortunati
Perché dopo aver visto per decenni questa decadenza della politica chi era abbinata la decadenza della legalità e quindi alla decadenza della moralità
Anche qui bisognerebbe fare una piccola parentesi ricordate la questione morale
Esistita la questione morale ne abbiamo parlato per anni Bobbio scritto cose bellissime su questo aveva avuto grandi dolori
Perché state invitate tradita la questione morale abbiamo impiegato decenni a recuperare lo spazio sottratto al popolo questa l'espressione che va detta ai cittadini che erano stati privati dei loro diritti
E danneggiati anche nel patrimonio quando noi oggi vediamo arrivare persone chi si chiedono i municipi i denari per comprare la cimenti dinaro vedete come si salta dalla dal concetto all'esempio e vediamo che non ci sono le risorse del sistema sanitario ma ci ricordiamo le figure che hanno devastato quel sistema ed altri allora sì che scatta un altro corto circuito cioè il collegamento
Profondo ma rapidissimo
The all'amministrare
E il fare politica secondo le regole e chi e la violazione delle regole che tolgono alla coscienza della popolazione il sentimento della politica noi siamo arrivati dopo questo vuoto
Ed è questa data questa la grande esperienza dei sindaci di trovarsi dopo decenni di difficoltà di disagi
Io credo che si debba dire anche di grammi
E drammi sono stati anche quelli che sono accorsi nel momento in cui si ripristinata la legge perché le vicende
Dei processi hanno significato dopo tanti anni dopo tanta devastazione vicende personali che sono state tragedie di uomini e di aziende siamo arrivati dopo questo avendo una prima grande riforma io credo che sia stata quella dei sindaci forse la prima grande riforma istituzionale attuata felicemente nel dopoguerra non la ricordo altre di questa portata di queste incisività
E alla riforma che partiva dalle città
E perché partiva da recita per l'ho detto Flores d'Arcais recita sono L'Unità di questo paese L'Unità che lo compone un giorno venne qui il Presidente da Repubblica percolato che si andava
Verso la sede di un altro ente istituzionale che io rispetto molto nel suo funzione io avevo la fascia tricolore
E il Presidente da Repubblica disse
Vede la gente conosce il sindaco
Ma non solo perché la fascia tricolore a perché era presente alla città
Che è un'entità storicamente formate si direi un'entità naturale altre sono entità utili importanti ma sono entità costruite dalla Sapienza dall'intelligenza del diritto della scienza dell'amministrazione
Ma la città è questa entità che si vede coinvolti da una sorte comune l'espressione che avevo usato nella campagna elettorale tre anni fa quant'era questa
La città e il nostro destino comune io l'ho avuta questa definizione da una donna che passava a Palazzo Ducale non l'ho mai dimenticata
Che cosa abbiamo fatto allora no e adesso concludo brevemente perché poi avremmo sentito cose molto belle voi avete la in questi giorni l'avventura di sentirmi parlare spesso che non avete bisogno che io dica molto
Noi abbiamo potuto interpretare questa idea di un destino comune
Interpretando liberamente ha voluto dire tener conto di tutto quello che la città sapeva proporrei chiedere
Anche attraverso i partiti torno su questo perché non c'è nessun equivoco nella nostra mente mi pare che quando diciamo che siamo in sintonia temo che a rito tutto
Ma c'è qualcuno che per esperienza e retorico fa dire cose che non abbiamo mai detto io non sono mai stato contro i partiti che sarebbe una follia
Non sono mai stato contro i socialisti che non avrebbe senso
Sì sì fanno dire cose che non l'abbiamo detto laicità si è espressa attraverso tutte le sue forze e con tutto il suo forte la nostra città come tante altre città ha creduto che finalmente fosse finito quel tempo del quale gli ho parlato
Cioè il tempo della esclusione dei diritti il tempo della figli mento dei cittadini il tempo dell'avvilimento della politiche ma insomma perché alla fine oggi ci sono queste grandi popolarità di alcuni che hanno indagato che stanno indagando sono cose fenomeni singolari del nostro Paese ma perché la gente ha capito non è soltanto la voglia di veder qualcuno in carcere non è questo
La gente ha capito chiedere il tono della legalità
Adatto leali al Paese cioè gli ha dato la possibilità di fare nuovamente politica e ha dato alle città la possibilità di essere quelle che fanno politica cioè che rappresenta l'interesse della gente che li descrivono chili discutono che gli affrontano e che spesso le risolvono noi siamo arrivati a questo punto quando ci siamo visti alcuni mesi fa e ci siamo visti proprio con Castellani che era appena stato eletto ed era stanco un po'come sono io adesso
Ci siamo detti alcune cose di queste e io gli ho detto in particolare posso citarmi da solo mentre l'accompagnavo Alari prende la macchina per Torino
Posso dire una cosa a questo punto viene perché è molto bella Castellani oggi è venuto in treno pagando si biglietto perché è venuto qui è venuto qui
Come invitata l'avevo devo dire meglio perché è giusto
Idea che rivendicava ecco
Benvenuto invitato da Micromega pena parlare liberamente con noi di queste cose
Ecco allora no e abbiamo ritrovato questa non è solo il gusto è una bella prova di nel gusto di fare la politica io credo che abbiamo ritrovato insieme molto di più
Cioè dopo che stiano e di mortificazione civile perché tali sono stati abbiamo ritrovato la possibilità di esprimere il diritto per eccellenza il diritto civile per eccellenza
Di agire politicamente da uomini liberi di non avere bisogno non solo di non volere ma di non aver bisogno di di riceverò dire da nessuno
Che non sia la popolazione che vota in quel modo ordina una certa linea non abbiamo bisogno di nessun condizionamento indebitate Morrison invece molto di ascoltare i cittadini
Di ascoltare quando nominiamo gli assessori tutte le voci di raffigurare un ambiente di rispecchiare la fisionomia politiche di utilizzare le competenze ma è quello che abbiamo fatto
Io adesso
Concludo brevissimamente dicendo questo
Siccome credo che siamo tutti uomini pacifici
Nonostante l'invito a prendere le armi che raffigurato io mi pongo molti quesiti in questo momento
Ieri è venuto da me e mi sono vista de L'Unità che mi pareva molto preparato Meleto ma lei non pensa di aver sbagliato qualche cosa che possibile chiama sbagliato qualcosa questa domanda interessante però forse non è così pertinenti io mi domando continuamente sarebbe me interpretato bene questa opportunità della storia del Paese se stiamo interpretando bene gli obblighi che ci siamo assunti insistiamo difendendo adeguatamente le prerogative dei cittadini
Sì stiamo utilizzando questa straordinaria opportunità
Mi domando se in questa distesa dell'istituzione del sindaco e quindi dei cittadini ho scelto la misura giusta
Mi domando se ho interpretato bene
I tentativi di ledere questa luogo del sindaco
Mi domando qualche volta solo reagito troppo fortemente qualche volta se invece uno ritardato la reazione ho molti dubbi e sono molto in difficoltà Castellani dice si sente che a Genova se disagio io sento molto questo disastro
Proprio perché sento che qualche cosa
Si sta incrinando io ho creduto di dover interpretare in questo modo so che questo ha determinato disagio e conflitto
Però mi domando sulla base delle esperienze di decenni non solo mia
Per quanti decenni abbiamo tardato reagire
Per quanti decenti ci siamo detti avremmo sentito dire in nome dell'unità stiamo fermi io mi ricordo quando scopriamo fatti di degrado della vita pubblica ci si diceva da tutte le parti
Sera la parte del centro si diceva in nome di l'unità dei cristiani dei cattolici non bisogna incrinare questa ma guardate che fisico potesse o non è ironia e l'esperienza è un grande prova fornita di cattolici politici forse lo è ma non era un argomento ad opporre a chi diceva stiamo deviando dal cammino e l'altra obiezione quale l'unità della sinistra
E l'unità del partito della sinistra quello che mi viene detto in questi giorni si allontana Benedetti in nome dell'unità bisogna tacere
L'altro giorno l'ha detto qui D'Alema che l'uomo brillante io non polemizzo con voi perché io quel giorno non c'ero non ho potuto rispondere in campo infierito su di me e io non voglio ammesso che fossi capace polemizzare con chi non è qui in grado dispone però replica un'affermazione D'Alema ha detto
Si vede Casazza di fronte a questo problema candidandosi a a un'altra cultura è vero io devo dire che questo è vero e mi dispiace molto che sia vero
Perché davanti a questo cambiamento dell'istituzione intaccare a questo ritorno di eccessiva presenza ripartite a questa pretesa delle segreterie di improntare a se stesse no all'elettorato
Non è i pidiessini no agli elettori per leasing a se stesse la Giunta comunale io ho dovuto dire di no
La mia cultura mi disse Chio doveri e che io diritti e che dovrà essere fiero dei diritti perché i diritti sono patrimonio di tutti diritto era quello di candidarsi per dire alla città giudicate ci sulla base dei fatti ed è o dovere
Ed era dovere non perché di rabbia non credo di avere un senso
Esasperato dei diritti però era dovere a
Perché si avesse lasciato passare questo atteggiamento avrei danneggiato a Genova
Una delle più grandi nostre città
Questa speranza questa prospettiva questo cammino che lo stesso cammino che stavano facendo altre città e che stavano facendo altri sindaci e allora dopo la lezione dei decenni dei quali abbiamo
Ceduto
Alcuni hanno chinato il capo molto in nome dell'unità ma in nome dell'unità si son fatte cose splendide cose orrende lo sappiamo tutti si sono fatti nazioni e campi di sterminio allora io dico se atteniamoci a una dimensione diversa per fortuna non siamo
A livelli di dramma assoluta mentre siamo però un livello di rischio di beni di grande valore
E di qui tra questi beni io metto
Il governo di città secondo un incipiente federalismo una diversa autonomia unendo dipendenza da responsabilità indebite una grande dipendenza dai cittadini e da loro voto
Un perfetto e crescente controllo dei consigli comunali che esprimono il voto della gente
Ecco io mi son trovata adesso finisco
Mi son trovato forse per la seconda volta nel cammino dell'esistenza in questa strana situazione
Di dover decidere
Se difendevano un'istituzione nella quale credeva
Che mi pareva una grande istituzione e che si era stata affidata io devo dire mi era stata affidata in una qualche misura
Perché questo è il rilievo della figura del sindaco che entusiasmante ma perfino soverchiante in qualche momento come grandezza della responsabilità
Ma la responsabilità è quella di amministrare bene di difendere ruolo in modo che l'Amministrazione successivo sia anche l'unico grado di amministrare il nome dei cittadini in modo che si intendo l'ufficio il compito l'istituto del sindaco
Ecco allora io mi son trovato semplicemente a dover decidere questo senza drammatizzare non era in gioco la vita
Non era in gioco la libertà io non sto dicendo che oggi noi siamo testimoni della sul perché Elia che si priva di quei beni però siamo stati protagonisti della vicenda Piero messi a rischio altri beni
Di per sé grandi ma a mio avviso molto grandi considerando il passato cioè considerando che erano appena quattro anni che amo conquistato nove istituzione delle città e che erano appena quattro anni che amo sconfitto ho cominciato a sconfiggere il degrado della politica
E la illegalità così frequente allora
è possibile che tocchi a noi soltanto noi o qualcuno di noi dire ma sono soltanto quattro anni vi ricordate come eravamo politicamente prima di queste riforme prima di questi cambiamenti
Vi ricordate che cosa è emerso dalle inchieste giudiziarie proposi dei rapporti tra politica e affari e quindi a proposito della integrità delle istituzioni ecco perché ho fatto questa scelta
Con molti dubbi ogni mattina se volete per molti mesi
E a un certo punto ho detto a Valentino Castellani quel giorno
Non so se se lo ricorda gli ho detto io probabilmente non si trovi candidato perché ho questa situazione
E devo scegliere si piegò la testa sono pressoché certa che andiamo verso la rete andatura mi è stato sostanzialmente detto
Se no non sono ricandidato penso che comunque possa essere utile agli altri sindaci anche la non ricandidatura può essere utile che ci ha indotti
A riflettere come stiamo facendo questa sera molto pacatamente credo che nessuno abbia usato parole sproporzionate Cocoon è stato molto brillante ma ha detto cose dire nella sostanza molto equilibrata e documentate ecco
Questo è stato individualmente vissuto con uso queste stesse parole con disagio dalla città vissuto con disagio ma da questo disagio dobbiamo venir fuori
Affossati nel proposito di essere cittadini che votano secondo ovvero la convinzione non cittadini che votano perché gli viene detto
Fai così non tradire mi obbedisce i vengono apposti davanti a una sorta di dilemma non autentico
Perché non è un dilemma della coscienza è un dilemma dell'appartenenza allora noi dobbiamo essere in grado a Genova ma perché questo deve avvenire in tutte le città di votare liberamente ed io avevo sindaco chiunque sia guardate Castellaneta una cosa molto bella e finisco con queste malattie molte cose belle
è una foto un completo che da proprio il senso della grandezza dell'onore che la cittadinanza ci ha dato però è anche molto pesante
Quindi non credo che la gran parte di noi sia incapace di lasciare non è questo il punto che ha determinato la scelta naturalmente si dice nel fuoco della polemica e si ammette che venga detto ma non è questo il problema è un altro
E avendo vissuto mai più di mezzo secolo avendo visto la storia del Paese avendo individuati in questo Paese che hanno splendida costituzione
Il motivo maggiore di crisi dalla guerra mondiale in poi nella decadenza della moralità
Pubblica e nella decadenza della legalità avendo capito che questo è stato e questo è il bilancio di libri di storia ormai e avendolo ha trovato finalmente un'occasione diversa
E avendo avuto la sorte individualmente d'essere chiamati quasi a caso se vogliamo
Ad avere questo ruolo bisogna che ne garantiamo l'integrità per tutte le ragioni che sapete per i problemi che affronta ciascuna città per quelli che affronta l'Italia per quelli che affrontiamo in Europa perché non basta lo stato d'affrontare i problemi dell'Europa perché lecita devono essere pronte mo'questo scacchiere europeo e mondiale
E queste nostre città le nostre due città lo sanno perché Castellani all'officina meccanica e ne abbiamo uno scaricatore portuale ma abbiamo bisogno di questi due elementi vivono nel mondo
E che siano coordinati tutti in città in cui il sindaco non abbia nessuna responsabilità
Neanche nessun condizionamento nessuna rispondenza dico meno che visibile meno che trasparente meno che designata e indicata meno che appropriata secondo la legge e quelle sono grato veramente grato dal profondo del cuore chi è venuto qui questa sera e sono anche grato come potete pensare che sia scritto quello dell'istituto