"Il contributo dell'Italia e dell'Unione Europea all'istituzione della Corte Penale Internazionale" tavola rotonda organizzata dall'Associazione Diritti Umani - Sviluppo Umano in collaborazione con l'Università di Padova e Amnesty International (nell'ambito del corso di formazione "Diritti umani, Diritto Umanitario, Giurisdizione internazionale")

A fare una specie l'introduzione a ad uso dei dei relatori di stamattina dire anzi che oggi pomeriggio scusate sono sicuramente un'introduzione che fa un po'il punto sui lavori che abbiamo fatto in questi quasi due mesi di di di incontri una serie di di seminari che è stata organizzata con il contributo della Comunità europea sul tema della diritti umani diritto umanitario e giurisdizione internazionale se pensato che fare informazione qualificata è anche formazione per persone che comunque hanno un ruolo all'interno di associazioni che si preparano ad averla magari all'insieme all'interno delle elezioni non governative o di organizzazioni appunto internazionali
Fare informazione qualificata e formazione sul tema della giurisdizione internazionale giurisdizione penale questo caso
Fosse di estrema attualità visto appunto la prospettiva che per il novantotto ci attende quella della conferenza intergovernativa che dovrebbe
Approvare lo statuto della Corte penale internazionale convocata alle Nazioni Unite per il prossimo giugno a Roma
E però anche affrontare in maniera più la Tana più generale
Un altro tema di grande importanza oggi in Italia ma un po'in tutto il mondo quello dell'impunità ci sono molte strade per combattere no per condurre la lotta all'impunità che è una forma di lotta
Per la giustizia internazionale
Una possibile sbocco di questo impegno contro l'impunità è anche quello di perseguire attraverso una Corte penale internazionale gli autori di crimini particolarmente gravi particolarmente efferati come ci dice
Contro i diritti umani ci siamo scontrati quindi con le problematiche che vanno provati molto ampia molto vaste che vanno dalla questione della definizione di quali sono i crimini che una certa tale giurisdizione dovrebbe affrontare i quali sono le procedure che oltre a contro le procedure non soltanto internazionali gestite dal diritto internazionale offerte dal ordinamento internazionale ma anche quelle possibili che possono essere attivate presso le corti le corti italiane le corti interni di uno Stato
Che consentono di fare giustizia in determinate situazioni in particolare naturalmente è stata studiata affrontata con testimonianze contributi scientifici di una certa qualità
La l'attività il ruolo delle dei due tribunali internazionali ad hoc che sono stati istituiti in questi ultimissimi anni per i crimini commessi in ex Jugoslavia in Rua
Questo ripeto è un modo per allargare le possibilità di ottenere giustizia così dire
Per perseguire gli autori di crimini contro l'umanità di crimini il genocidio di crimini gravi comunque contro i diritti umani
Che si affiancano a quelle che già sono presenti presso sono offerte dagli ordinamenti nazionali e si affiancano anche a quelle che il diritto internazionale diciamo così classico consente di attivare con una la l'intervento appunto degli Stati
Le forme anche di controllo che le convenzioni in materia di diritti umani mettono a disposizione anche negli stessi individui
Perché possono agire nei confronti in qualche maniera ne contro comunque produrre delle comunicazioni nei confronti degli Stati che dio non in maniera grave nei loro riguardi le convenzioni internazionali sui diritti dell'uomo
Tutta questa materia no in qualche maniera si che abbiamo studiato l'abbiamo affrontato e così via troverebbe uno sbocco importante una importante valorizzazione dall'istituzione di un tribunale penale internazionale nono tribunale ad hoc in tribunale diciamo permanente un giudice precostituito che se pure su una serie definita delimitata di di di di di di di di crimini potesse avere possibilità di agire no di perseguire gli autori di tali Italie delitti
La istituzione di una simile Corte costituirebbe modesto avviso un salto di qualità estremamente importante dell'ordinamento internazionale del diritto internazionale in genere
Di fronte a questa prospettiva ci sono valutazioni di ordine giuridico tecnico giuridico che vanno affrontate
Che riguardano la natura stessa tutto sommato il diritto internazionale
Ma anche perché dite internazionale una forma di di ordinamento abbastanza legato direttamente connesso con diciamo così gli assetti politici internazionali del pianeta
è ovvio che un simile passo no nel in campo campo giuridico comporta delle importanti prese di posizione di importanti
Come dire
Risultati da raggiungere anche sul piano politico delle relazioni internazionali relazioni tra Stati relazioni tra organismi di Società Civile relazioni tra popoli eccetera eccetera
Quindi è legittimo a mio parere
Affrontare questa tematica del del dello statuto del Tribunale internazionale dell'istituzione figura internazionale anche in chiave politico-diplomatica per esempio
E questa è una delle chiavi che potrebbe essere come dire su quel importante avere qualche informazione perché formazione
Corretta precisa e così via non soltanto legata e così via e chi ti sta un po'più o meno filtrati più o meno sì poco affidabili
Il tema di questa di questo incontro di oggi pomeriggio un po'questo cioè capire
Dietro a quello che si muove in termini per tecnici in termini giuridici detto la discussione
Tecnica che si che si alimenta
Sul giurisdizione internazionale sull'istituzione di questo Tribunale internazionale capire quali sono gli sbocchi politici di sbocchi dis di assetto internazionale che si possono intravedere dietro questa battaglia
Per quali motivi gli stati appoggiano questo tipo di di di di dissoluzione abbiamo sentito proprio qualche giorno fa una presa di posizione Presidente americano eccetera quali sono gli ostacoli di tipo quali sono invece gli ostacoli che possiamo immaginare alla attuazione di una simile
Un simile strumento giuridico quali sono gli ostacoli
Che vediamo frapporsi alla approvazione di uno statuto
Di corte internazionale penale permanente all'altezza delle richieste che vengono da tema sterilizzazioni della società civile dai popoli delle vittime di crimini contro l'umanità eccetera eccetera
E questo è un po'
L'argomento di oggi pomeriggio
In particolare ci interesserebbe capire qual è
Qual è stato il percorso diplomatico della
Dei comitati preparatori che hanno stanno elaborando questo Statuto
Delle conferenze della de dei movimenti no che si svolgono impreparazione no del Conferenza intergovernativa e vedere che ruolo il nostro paese in particolare l'Italia che le principali istituzioni internazionali di cui l'Italia regionale di cui l'Italia fa parte
L'Unione europea qual è il ruolo che queste istituzioni di cui siamo membri non di cui siamo cittadini
Svolgono no siamo ruolo di freno se non ruolo dis di di di di promozione invece come sembra
E dove questo tipo di di politiche ci può portare ecco questa introduzione così sono molto molto generica dei volutamente generale alle questioni
Serve un poco
L'anziano alla la palla per così dire al all'intervento che ha lasciato avrà luogo del professor Condorelli ecco eccetera senz'altro la parola grazie
Durante il presidente io insomma seduto devo dirvi che quando sono sono arrivato in ritardo con l'aereo da Ginevra mi mi sono detto che sarei dovuto entrare pian pianino in una sala in cui fare beva un dibattito tra i tra i vari membri della tavola rotonda e quindi adesso mi trovo un poco spiazzato perché invece dirle dover reagire ad un delle a degli interventi di altri mi mi mi vengo catapultato qui a parlare di di DTT tutto di tutto il tema insomma quanto meno per cominciare per occupare il tempo in arrivo di inattesa dirle arrivo di persone che hanno voce più autorizzata della mia dire qual è stato il quale il ruolo dell'Italia
In questa materia e quali sono colori ci diceva di di gli elementi lo scenario politico e i problemi di fondo che giocano un ruolo in questo negoziato
Comunque siccome un professore universitario deve improvvisare
In tante occasioni della sua vita delle delle dei discorsi semmai dovrà quindi improvvisiamo recitiamo assoggetta per dir così
Allora evitando la prima cosa che vorrei dire queste io sono uno dei pro dei pochi professori universitari al mondo ad insegnare regolarmente tutti gli anni per gli studenti dell'Università agire in una materia che si chiama diritto internazionale umanitario
Uno dei pochi non perché abbia delle competenze eccezionali ma perché insegno diritto internazionale a Ginevra e certo il diritto di Ginevra si deve pure insegnare almeno in una università quella per l'appunto di Ginevra
E quindi insegno regolarmente questa materia diritto umanitario
E mi occupo quindi attivamente intimo rapporto con il Comitato internazionale della Croce Rossa sua bucando una delle grandi istituzioni al diritto internazionale umanitario che hanno svolto in questa materia che ci interessa un ruolo un po'di retroguardia e sotterraneo ma è un ruolo importante ugualmente
Mi trovo a dover discutere dibattere di tutti i problemi fondamentali del diritto internazionale umanitario è indubbiamente il problema più fondamentale di tutti oggi per comune osservazione e che di diritto ce ne ce n'è tanto c'è tanto diritto internazionale in questa materia ci sono tante regole tanti strumenti di vario tipo di varia origine che si sono accumulati nel corso del tempo e che identificano
I comportamenti permessi vietati che identificano le fattispecie le situazioni gli atteggiamenti comportamenti da nonna accettare nel quadro di un movimento che se iniziato da lontano da tempo si è particolarmente sviluppato in questo dopoguerra a partire dalla dichiarazione di versare di diritti dell'uomo a partire dalle quattro convenzioni di Ginevra del mille novecentoquarantanove
Ecco in in questi cinquant'anni si è prodotto un accumulo impressionante di strumenti internazionali che
Volta sì cercando di tutelare gli indirizzi di i diritti i problemi le esigenze fondamentali delle delle degli esseri umani
In una doppio profitto
Il primo notissime quello di diritti dell'uomo dei diritti che l'uomo deve poter accampare deve poter vedere garantiti da tutti ivi compresi dal proprio stato questo della grande grande rivoluzione della Carta delle Nazioni Unite della Dichiarazione universale di affermare che il rapporto tra un individuo il proprio stato
è un rapporto coperto dal diritto internazionale non estraneo al diritto internazionale come era nell'acquisizione scientifica tradizionale secondo cui uno Stato sovrano
Si occupa Luís dei propri individui il rapporto tra uno Stato i propri individui non è un rapporto disciplinato dal diritto internazionale un rapporto
Che cade sotto la sfera del diritto interno
Mille novecentoquarantacinque la dichiarazione di versare del del quarantotto e così via sono una vera e propria rivoluzione fa rispetto a questo modo tradizionale di concepire i rapporti tra l'individuo e il proprio mandato
Per ricordo soltanto in due parole titolo proprio di di telegramma che prima del mille novecentoquarantacinque primo dalla carta
Non solo si concepiva il rapporto tra un individuo e il proprio stato come un rapporto che al su cui il diritto internazionale non deve mettere il naso perché un rapporto che riguarda la sovranità dello Stato
Ma si concepiva che si di diritti dell'individuo si può parlare se ne può parlare soltanto in quanto si tratta di stranieri è soltanto lo straniero che ha che poi deve vedersi tutelato in certi interessi fondamentali e perché perché nello straniero si manifesta la sovranità di un altro Stato e quindi in una logica di rapporti Interstate uguali
Lo straniero a un minimo di tutela mentre invece l'individuo rispetto al proprio stato no
Rispetto a questo a questa concezione tradizionale c'è questa grande rivoluzione dei diritti dell'uomo che a partire dal quarantacinque quarantotto ha prodotto una specie di di inarrestabile ondata di provvedimenti e di misure di strumenti volti alla tutela di ripresa
L'altro versante quello che qui ci interessa maggiormente come vedete chiacchierando così è venuto il momento abbiamo potuto ottenere il risultato sperato che le persone più autorevole arrivassero per dirci
Quello che importante sapere sull'altro versante
Abbiamo avuto invece un una vicenda abbastanza analoga che è quella de di un intervento del diritto internazionale volto a disciplinare
I comportamenti tempi individui questa volta non i diritti degli individui nei confronti dello Stato ma gli obblighi degli individui vediamo
Un diritto internazionale che dal mille novecentoquarantacinque in poi si è considerevolmente armato di norme
A volte a proteggere gli interessi individuali sul doppio versante dell'identificare i diritti dell'uomo edili notificare gli obblighi per così dire degli individui
Coperti dal diritto internazionale
Ecco
Sud ambedue i piani
Di gli esperti della materia delle materie del tre ispettiva mente del diritti dell'uomo e del diritto umanitario parlano oggi correntemente di una sovrabbondanza di norme di una di una occulti una alluvione
Di disposizioni di diritto internazionale che stabiliscono abili individuando tali e tanti altri diritti o che gli individui devono comportarsi in certo modo sennò impegno non la loro responsabilità penale individuate
Viene dunque questo quello che per esempio il presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa dice regolarmente vie una enorme una forse nuove norme straordinarie
Quantità di norme ma vi sono scarsissimi strumenti per rendere effettive queste norme
Cioè sul versante della messa in opera dell'esecuzione della messa in opera di meccanismi capaci di rendere queste norme effettive di farle funzionare effettivamente abbiamo una squallida situazione di carenze totali
Non che i i legislatori internazionale non si sia industriale do di creare meccanismi appropriati
Nonché non sia stato fatto uno sforzo diplomatico importante in questa direzione io per esempio come
Membro dimissioni del governo italiano ho partecipato tutta una serie di conferenze internazionali di diritto internazionale umanitario a cominciare da quella dagli anni Settanta
Il privilegio della vecchiaia della Sud che ha dato luogo ai protocolli addizionali di Ginevra del mille novecentosettantasette a continuare con tutte le conferenze
Mondiali della Croce Rossa con tutta una serie di gruppi di esperti eccetera e la parola d'ordine in tutti questi negoziati è sempre quella le norme ci stanno adesso è tempo di
Preoccuparsi di mettere in moto dei meccanismi per assicurarsene il spetta
E in tutte queste conferenze in tutte queste occasioni le menti fare vide dei diplomatici dei consiglieri giuridici degli esperti si sono sforzati e di produrre delle invenzioni dei meccanismi con estrema difficoltà vorrei farebbe soltanto un esempio
L'esempio della conferenza diplomatica del settantaquattro settantasette che ha prodotto i due protocolli
Addizionali in questa conferenza uno dei punti fondamentali
Che ha fatto lavorare le delegazioni del governo italiano e tante altre delegazioni ma in particolare la nostra è stata quella di domandarsi se non si poteva inventare qualche cosa per fare in modo che queste regole così belle alleggeriti delle quattro convenzioni di Ginevra non possono essere realmente eseguiti
E questo sforzo dopo mille tentativi abortiti produsse sostanzialmente un risultato questo risultato si chiama commissione internazionale d'inchiesta prevista dall'articolo novantatré primo protocollo del settantasette una commissione d'inchiesta che una volta creata dovrebbe poter indagare
Ci avviciniamo quindi alla materia
Che ci interessa indagare su allegazioni di violazioni gravi del diritto umanitario
Per stabilire quanto meno un rapporto per consegnare al pubblico alla conoscenza difesa in menti di questo genere l'accertamento di avvenimenti di questo genere
Sottraendoli al alle polemiche tra le partite in un conflitto alle campagne denigratorie che come voi sapete di conflitti quali che siano uno delle principali Armee quella di dire che il nemico è cattivo che il nemico fatto cucita ecco allora cercare di togliere tutto questo dalla dalla pura e semplice accusa per arrivare ad accertamenti
Ad accertamenti che consentono di dire se è vero in che limiti e per permettere senza pretendere di fare sentenze ma mettere ognuno di fronte alle proprie responsabilità
Ebbene questa Commissione internazionale di accertamento è stata creata è stata creata ormai da otto anni
Io sono uno dei membri e questo qualità di membro della commissione d'inchiesta mi lascia perfettamente tranquillo dal punto di vista del lavoro che viene che mi viene chiesto perché questa commissione d'inchiesta non è ma e dico mai stata richiesta di fare un qualunque accertamento
Di allegazioni innumerevoli che sono state fatte in questi ultimi anni ti violazione
Del diritto umanitario ecco perché parlare di questa commissione d'inchiesta e fare un po'di pubblicità alla alla questa commissione d'inchiesta
Perché in realtà questa commissione d'inchiesta mostra qua lei il grave pericolo che si annida dietro tutti questi negoziati volti a creare dei meccanismi efficienti
Questi negoziati hanno estreme difficoltà di arrivare a risultati positivi
Ma quando ci arrivano quando si crea uno di questi giorni c'è poi il nuovo pericolo ancora più grave quello di aver dato una specie di colpo di spada nell'acqua di avere creato un organismo di avere così messo un poco apposto le coscienze ed era recato un organismo che non funzionerà che si crea in modo tale che questo organismo finirà
Per non funziona
Ecco questo che sto dicendo
è un discorso provocatorio come capite e provocatoria perché uno a mio avviso dei maggiori pericoli che si corrono in questo momento nel corso di questo negoziato e proprio quello che si vada a creare nella logica del compromesso mondiale
Una corte che si organizza in modo tale che la si destina a una tutta alle attardarsi a una a un sonno completo a una incapacità di funzionale
Ecco questa è una cosa che va detta e va detta in particolare da noi a casa nostra perché come sapete adesso
Abbiamo qui voci molto più autorevole della linea per dircelo l'Italia e impegnatissimo in questo negoziato
L'idea di fare la conferenza a Roma è stata lanciata non so io
Dal ministro dalla
Dalla signora Bonino il Governo italiano ha preso un una serie continua a prendere una serie di atteggiamenti estremamente coerenti estremamente rigorosi in questa materia
Il negoziatore italiano presso le Nazioni Unite cioè la nostra missione diplomatica la giù e in particolare il consigliere giuridico della missione italiana il professor Mauro Politi sta spendendo energie
E straordinarie con notevoli Successo per mandare avanti questo negoziato assistito da una missione diplomatica che dal dalla sua testa dall'ambasciatore Fulci fino all'ultimo dei funzionari e impegnata in un modo straordinari in questa materia
Abbiamo poi degli altri successi abbia o vedo che qui nella lista di quelli che li hanno parlato c'è stato il professor Cassese pensose poi venuto Cassese
Ecco e Cassese e il professor Cassese un altro dei grandi meriti dell'Italia Tevere saputo identificare una persona capace di dare a questo tribunale ad hoc per l'ex Jugoslavia una capacità una dinamica una forza propulsiva tale da contribuire a rendere inevitabile il discorso di un tribunale che non sia un tribunale per per certi criminali di un certo posto preciso per tutte le situazioni dello stesso genere quindi vorrei dire va dato atto all'Italia lo faccio tanto più volentieri in quanto
Pur essendo italiano vivo
In un altro sistema lavoro nel quadro di una cooperazione internazionale in questa materia
In rapporti ovviamente con il governo italiano ma anche in posizione di indipendenza mi pare che va riconosciuto al nostro Paese il merito di avere svolto distare svolgendo e di star continuando a svolgere un'attività e il gregge al fine di portare di condurre in porto questo così delicato e così importante negoziato
Ma se
Si guarda
Tutto quello che dico ieri sera finita nel signora lei saprà forse dunque dei degli elementi sui risultati del negoziato di ieri sera dove si è arrivati ieri
L'ultimo
Io ho una serie di informazioni che ho raccolto e posso dire in due parole ma conto di sviluppare se mi sarà data l'occasione oggi stesso o domani mattina eccetera questo discorso o vorrei dire che noi oggi abbiamo davanti a noi un negoziato
Che è stato condotto avanti con estremo vigore da un certo numero di Stati tra i quali primeggia l'Italia che ha senza dubbio tra i cosiddetti light Mind ed un ruolo di guida su questo
Ma senz'altro riconosciuto ma se si guarda quali sono gli elementi chiusi del negoziato cioè i punti consolidati e quali sono invece i punti sui quali le discussioni sono completamente aperte e resteranno aperte
Fino al negoziato di Roma e forse una sessione questo poi si vedrà non basterà chissà quanti Aci forse ce ne vorranno delle alte esperienze precedenti in questo senso ce ne sono solo che il Governo italiano lo spera proprio di no spera di potere concludere tutto in una sola
In una sola seduta per in una sola sessione scusate dal quindici giugno al diciassette luglio vedremo che cosa succederà ma certo è che nel nelle alternative che sono presentate con la solita tecnica delle parentesi quadre che indicano quali sono agli atti i le varie proposte di varianti di proposte ecco
Se ognuno agisca dizioni in ognuna di queste alternative
Si finirà per scegliere non dico l'estrema
L'estrema ma anche la maggior parte delle intermedie delle soluzioni proposte ebbene il rischio grosso esiste che si produca che ne venga fuori una corte che non potrà mai funzionare se non come una specie di organo permanente ad hoc a disposizione del Consiglio di sicurezza con il Consiglio di Sicurezza deciderà che c'è stata un'aggressione o che una situazione di violazione dei diritti umani produce un pericolo per la pace cioè il meccanismo del di scatenamento del cosiddetto trigger mechanism questa specie di meccanismo di che deve scatenare che deve far scattare
La la la il grilletto del funzionamento dalla corte e immaginato per il momento salvo il caso del genocidio
In modo tale che praticamente occorrerebbe perché il tribunale dell'avere un fosso funzionare che l'accusato spesso sia d'accordo perché il tribunale funzione se una persona dotata di autorità e se e deve quindi il suo stato d'essere d'accordo acché il più tale funzione
Quindi noi abbiamo davanti a noi una situazione eccezionale
Noi ci troviamo dinnanzi a un momento cruciale di svolta nel sistema internazionale in cui si arriverà per la prima volta immaginare qualche cosa Kenia assolutamente impensabile ancora pochi mesi addietro
Ma si tratta di un'occasione che rischia di produrre più danni che vantaggi
Che rischia di produrre un a bordo di corte incapace di funzionare effettivamente quindi io penso che è importante che sia molto importanti come ognuno di noi nei dei ruoli nelle responsabilità che ci ha abbia conosce coscienza di questa situazione di questo pericolo e si impegna al massimo per cercare di questo pericolo di evitarlo ecco mi fermo qui con questo
Tipo discorso provocatorio naturalmente soprattutto oltre contro se del caso se mi sarà consentito rintervenire Pes
Per approfondire questo o in quel punto ma mi pare abbia
Tappato il buco
Correttamente inattesa che non si tengano
Su un buco ha costruito una specie di cattedrale così se la quale amico dal panico ghiaccia credo ci siano molte
Cosa sulla quale l'onorevole la senatrice poi dopo
Dare il suo parere in particolare appunto questa questo tema insomma del modo in cui il governo italiano estremamente impegnato sul fronte della nel negoziazione insomma di questa statuto di corte penale internazionale Prem permanente il modo in cui in questa attività diplomatica si è consapevole le misura in cui si è consapevoli dell'importanza storica di questo passaggio che della i rischi anche che ovviamente questo passaggio comporta dal punto di vista veramente utili diciassette internazionale
Ma io evidentemente non è una donna Enzo mi scuso del ritardo se voi mi permettete io non mi addentrerò in temi diciamo estremamente tecnici oppure anche se riconosco che qui dalla soluzione tecnica che si adotterà sì sì dipenderà poi dal l'efficacia ai dunque la validità o meno
E che spesso gli strumenti sono la misura significativa indispensabile per valutare anche la bontà degli obiettivi e delle finalità ma perché su questo punto poi già detto molto professore si potrà poi anche approfondire domani avete la tavola rotonda
Mi vorrei in questa prima almeno giro diciamo di intervento SuperMario di più un po'sulla valutazioni non solo per l'istituzione della corte permanente Corte penale permanente ma anche proprio sul significato diciamo che stanno acquisendo dovranno sempre più acquisire in futuro questi livelli di i organismi di sovranazionali
Cioè vorrei un po'fare questa riflessione diciamo di cornice a me sembra che vi sia oggi in qualche molto una trasformazione che rende che rende assai complesso diciamo l'insieme dello scenario internazionale e che in quella che così con una frase un po'di sintesi se mi permettete mattutino e capiamo che cosa significa potremmo chiamare un po'la vera sfida che quella di una convivenza civile globale e
In questa in questa sfida così di carattere globali e in questa
Susseguirsi anche molto vorticoso di una serie di trasformazioni
Oggi si renda punto necessario alla nostra politica e in particolare alla politica estera in questo caso assumere anche una dimensione o un coraggiosa una dimensione lungimirante in sostanza per un dissidio
Molto più ampio forse più complesso di quanto aveva richiesto in passato
Dico questo perché e oggi evidenti anche se non sempre se ne traggono poi le conseguenze in termini di scelte
E quindi ogni passo avanti poi comporta rischio di qualche passo indietro di una cristalizzazione delle decisioni che diventa più negativa che altro ma volendo può dare una
Denunciamo una visione
Dico ti mistica ma di di di prospettiva io credo che appunto oggi ci si rende ancora troppo poco conto ma sarà necessario farlo velocemente di come
Tutta la nostra impostazione e quella che è la politica di ogni Paese non possa più non possa più come dire arrestarsi alle proprie frontiere
E abbia bisogno appunto di questa proiezione di questa espansione di questo sguardo molto più ampio
Dico questo perché molti degli elementi che oggi sono in discussione che sono determinanti per la nostra vita l'interno del Paese hanno un carattere decisamente transnazionale e sull'in una dimensione più ampia di quella nazionale possono essere governati inopportuno se cielo se una gentile ecco perché non ho preclusioni rifiuti la voce ho capito
E dicevo perché mi sono appunto molti elementi che non riescono a essere né compresi né governativi regolati in una visione solo nazionale
Possiamo pensare ha molti elementi diciamo dalla dalla dal problema dell'ambiente avete visto come si è chiusa Kyoto non troppo soddisfacente a ad altri problemi che oggi sono necessariamente da affrontare in una visione internazionale
E dico anche questo perché appunto quel cambiamento che di cibo e quella sfida di una rapporto a tutto campo
Ci pone anche come Paese per quanto riguarda l'Italia propone ogni paese in una necessità di definire una collocazione a livello internazionale
Molto più articolata molto più complessa che per il passato
Per i passati sostanza il nostro paese diciamo nelle nel sistema bipolare avevo una collocazione abbastanza naturale abbastanza tranquilla abbastanza scontata in qualche modo
Capaci di esaurire in sé insomma tutto l'arco della nostra politica internazionale un gran parte dell'arco della nostra politica internazionale la nostra collocazione atlantica in sostanza e un po'OLAF una uno
Una collocazione che non richiedeva poi un esercizio di una politica estera così attiva così articolata come richiesto oggi o come richiesto ad ogni paese è richiesta anche se noi abbiamo una riconferma in sostanza del nostro quadro di alleanza tradizionale ma proprio questa convivenza che gli ho detto prima convinta civile globali ma è anche la confidenza
Di ogni Paese con ogni altro impone che ci sia appunto una capacità di confrontarsi anche dentro un quadro di alleanze dato udì collocazione più naturale di confrontarsi con tutti gli altri Paesi ciascuno con tutti gli altri o ciascuno all'interno della sua delegazione regionale con tutto il resto del mondo deve oggi vive una una dimensione politica con questa articolazione più ampia
E soprattutto in questa diciamo situazione fluida per cui a un vecchio equilibrio un vecchio ordine non si è sostituito ancora o forse sono in via di costituzione nuovi scenari ma più soluzioni sono possibili non c'è un'unica prospettiva di sviluppo
Che dica quale possa essere un assetto di equilibrio ecco in questa situazione in cui si moltiplicano le reazioni e c'è questa esigenza di di di apertura globale in cui la la collocazione e tradizionali non non implicano più in un riassumono in sé diciamo tutto un arco di di ulteriori relazioni io credo che sia quanto più necessario che si rafforzino
E si creino laddove mancano si rafforzino quelli esistenti
Istituti enti o organismi a livello sopranazionale alle quali istituti ogni paese conferisce anche una quota della sua sovranità io non so se mi esprimerò correttamente in termini giuridici ma non sono un giurista mi passerete
Di proprietà di qualche termine mai senso politico diciamo di questo che mi interessa
Affrontare
E dicevo
Col trasferimento quasi di quote di sovranità nazionale
Per la possibilità insomma di recuperare un livello di di o di gestione di governo di una certa materia a costruzione del processo e l'Unione europea e questo in sostanza e ricostruire lì un'istituzione in questo caso un'entità
Un'istituzione vera e propria che posso appunto assolvere a questa funzione di governo più ampie in una la realtà che crea appunto comunisti una una una realtà istituzionali nuova nella quale i diversi livelli istituzionali non perdono la propria sovranità ma riconquista l'Ulivo un ulteriore livello di di sovranazionalità più ampia
E dicevo e in caso di un'istituzione questo o in caso di un organismo per conferire a questo organismo un livello di responsabilità un livello di autorevolezza e di autorità prima
Te la gestione appunto delle idee dei delle delle regioni delle materie per i quali questo organismo nasce
La istituzione della corte penale all'interno della realtà delle Nazioni Unite è uno di questi passaggi la prima ancora vediamo un po'l'interno della realtà delle Nazioni Unite
Se voi pensate questo organizzazioni che evidentemente vive una fase di profonda crisi
A proprio nella sua natura nella sua ragione di esistenza e secondo me nella sua riconfermata necessità
Ha proprio questa funzione questo compito di essere una sede nella quale ogni paese possa riconoscere un livello di autorità e al cui funzionamento possa concorrere
Alcuni risultati Possati qua si ai cui dettami debba attenersi la dubbi sono dettami vincolanti di risoluzione del Consiglio di sicurezza
Proprio perché si riconosce che in qualche modo senza usare le frasi di sentinella dell'ultimo Mondiale della Pace dello sviluppo però in qualche modo è un'istituzione che nessuno e questo compito in una realtà dove i anche le relazioni tra gli Stati si possono sul piano bilaterale sui diversi idea di dove si devono articolare ma possono a vere e proprie necessità
Di un rafforzamento di questi organismi sopranazionali pista appunto
La situazione diciamo di fluidità di di difficoltà di ricreare un equilibrio multipolare come io spero possa essere l'evoluzione di questa situazione più libera ma che intanto proprio all'Inter in queste prime ci siano queste sedi
Dove appunto ci si riconosca e si posa da ritrarre una serie di di appunto di punti di riferimento significativi in un mondo che sempre più interdipendente ma sempre meno punti di riferimento adeguati il tema per esempio della riforma sempre per stare nella nell'universo Roma pervenire a quello che il livello diciamo più politico ha sede in via internet dà il meccanismo più politico della delle delle Nazioni Unite il Consiglio di sicurezza la gran battaglia che voi sapete
Sta facendo l'Italia ha già fatto in parte continua a fare che ho visto appassionato moto che la stampa quindi diventato poteva che di dominio pubblico anche per i non addetti ai lavori di queste vicende a un po'questo significato non è una battaglia
Io li facciamo per affermare un senso di di potenza del nostro Paese anche se credo che sia legittimo con i Paesi cerca di affermare il suo peso suo ruolo sulla scena internazionale quindi dipende un po'questo discorso della potenza se lo si vede semplicemente e più tranquillamente come un'esigenza anche di affermare
Il peso che ogni Paese pensa di di di di di di esercitare anche
Nella nella nella nella sullo scenario internazionale ma più che questo è proprio una battaglia che si è fatta su una serie di principi che sono diventati principi condivisi da molti Paesi cioè che per esempio l'organismo e deve rappresentare il momento di valutazione di decisione sugli avvenimenti politici momento di censura al momento di decisione per l'invio di missioni per esempio anch'è un organismo che non può essere fatto vita natural durante da poche potenze
Potenze per atterrare a forza economica potenze per forza militare potenze per forza demografica potenze per quello che volete voi per quella somma di fattori che volete potente perché ha vinto una guerra potenze vincitrici in qualche modo ma deve essere un organismo dove certo le potenze ci sono e devono essere impegnati e forse non solo come presenza nel Consiglio di sicurezza ma magari anche come contributo al funzionamento dell'organizzazione
E coerentemente con tutti gli impegni possibili ma oltre a questo dicevo ci deve essere per ogni Paese
Una senso di appartenenza la dico in termini quasi come se parlassimo di un'istituzione all'interno del nostro paese insomma è un'istituzione locale ci prese un senso di appartenenza a quel senso di appartenenza che nasce la sentire che per tutti ci può essere un coinvolgimento per ogni Paese può esserci l'occasione di poter sedere di la stanza dei bottoni di poter essere in grado di prendere quelle decisioni che riguardano tutti in sostanza di credere
All'autorevolezza non per la forza soltanto dei protagonisti e che ci stanno da sempre in modo permanente o qui ci vogliono entrare in termini
Il seggio permanente ma terra
La proprio come dire la la il coinvolgimento la possibilità di riconoscere che in quell'organismo dove frequentemente ont frequenze date ciascuno può essere lì a governare a nome di tutti non solo nome del proprio Paese
A quell'organismo si riconosce proprio questo senso possiamo chiamarlo di democraticità di partecipazione e di allargamento di presenza di possibilità per ogni paese di riconoscersi uno comunque non solo perché una un paese un voto all'interno dell'assemblea ma perché un Paese un'opportunità di essere di protagonista come gli altri a fianco del Paese più potente eccetera
Ecco questa è stata una battaglia che ha proprio questo significato io l'APQ la leggo così
E penso che la nostra politica diciamo i punti forti della nostra politica della politica di questo governo ma direi questo Parlamento perché c'è stata una grande unanimità sia né in questo insomma nel riconoscere che in questo rafforzamento o tentativo di rafforzamento perché tutte queste cose sono incerte son tutte sfide dove c'è un'opportunità ma c'è anche un pericolo così come per il discorso della corte in questo opportunità che si deve creare in questa sfida occorre dare elementi di robustezza a questi organismi gli elementi di robustezza nulla scolo perché il più lo Stato più come dire più florido paga di più
Giustamente qualcuno ha detto mi pare il ministro degli esteri messicano a miglior cala sempre alle Nazioni Unite dice be allora se si giudica così che entrano i Paesi che possono con cori di più utenti Turner che mi pare avesse dato non so quale cifra
A pochi giorni prima alla ONU avesse fatto questa grande donazione allora dice ha diritto di sedere nel seggio dei membri permanenti perché nel Consiglio di sicurezza perché se si misura in termini di forza di donatori
Questo è è un grande donatore quindi ha diritto a un seggio permanente ed è un'evidente provocazione vera pediatri non si possono celare questo lo dico perché allora
Fatta questa considerazione e ribadito che appunto io credo che ci sia questo esigenza di una una individuazioni
Di modi terra rafforzare questi organismi per dare loro innanzitutto capacità di funzionamento efficacia ma per farne delle istituzioni giusti delle istituzioni autorevoli
Delle istituzioni che hanno in sé questa come dire autorevolezza
Che nasce da molte cose nascere dalla saldezza dei principi su cui si fondano
Nasce diciamo ecco dire non so se si può dire un'istituzione giusta ma significa un'istituzione che ha una funzione che viene riconosciuta come e condivisa
Come il positiva
Come e condivisa direi perché perché come condivisa in modo in modo allargato in modo ampio e dunque le sue finalità sono condivise sono accettate
La sua autorevolezza e alta perché se ne riconosce la ragione e i compiti e si spera agli protagonisti gli interpreti coloro che rappresenteranno
Abbiano una adeguata consistenza come come persone in modo che l'istituzione forte ricevuto lei vuole con una forte missione con un forte compito forte in termini di responsabilità
E e di importanza e la sua natura sia indipendente perché credo che anche il concetto d'imparzialità cosa che non sempre noi il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite garantisce ma la sua imparzialità la sua la sua condizioni di competenza eccetera possono esser potuti elementi al rafforzamento di queste istituzioni che hanno compiti di ettari delicatezza di tale portata che la mancanza di uno di questi elementi ne porta immediatamente un indebolimento e uno scarso e uno scarso appunto possibilità di riuscire nel loro compito un'altra osservazione che voi fare accanto a questo aspetto diciamo del rafforzamento degli degli organismi internazionali nasce secondo me anche da un altro aspetto ci sono qui spetti di diritto e di diritto internazionale e che che stanno studiando queste cose eccetera ecco io penso che
E lo trovo collegato anche al tema
Dell'istituzione della Corte penale internazionale diceva professore fino a pochi anni fa sembrava un risultato impossibili anche quel tanto che stiamo raggiungendo adesso con l'istituzione della conferenza culla l'indizione della conferenza e con la definizione dello Statuto
Impossibile per le condizioni politiche generali ci sembra un po'un utopia politica ma io dico fosse impossibile anche per l'elaborazione dello stesso diritto internazionale per gli strumenti che il diritto può dare per aiutare questi passaggi dico questo perché a mio avviso c'è anche bisogno di un forte slancio diciamo anche del diritto internazionale
Lei ha detto ci sono molti nove mi spiace ho colto su una parte dei suoi interessati suo intervento ci sono molte norme ci sono
Ecco
Però probabilmente c'è bisogno di un corpo giuridico anche che aiuti di più alcune sfide che oggi la politica che la politica faccia fatica ad affrontare e se non agli strumenti come dire è ha bisogno davvero di di di di di nuovi strumenti e uno di questi di questi strumenti
No una uno del bagaglio che dei tanti bagagli che occorrono deve venire dal diritto internazionale che nell'affrontare questi nuovi scritti di questa convivenza
Di carattere di carattere globale
Io
Penso guardate che già la politica a oggi come di fronte a sé questa questa sfida grossa è perché la storia va molto velocemente
Nel senso positivo nel sito dei processi che che si che sia no
Senso positivo volte in senso anche di grandi difficoltà pensate tutto il tipo di conflitti nuovi interni agli Stati
Ma la storia va avanti velocemente la politica deve trovare lo stesso passo cedeva della stessa capacità di prendere decisioni di affrontarle che veri strumenti di lettura di questi fenomeni nuovi ma adeguati non quelli che ovviamente abbiamo tutti più discorso va un po'profondità perché in apparenza voglio dire queste cose si governa presidente Roma
Sono così grandi queste spinte se pensate eccetto è successo che in passato ma non nel recente passato oggi molti conflitti nascono dall'impossibilità della convivenza di culture diverse di regioni diverse ecco risolvere affrontare in termini preventivi o in termini di ricostruzione dopo un conflitto una realtà dove e stata l'impossibilità della convivenza culturale a determinare una serie di come dire di conflitti significa che noi dobbiamo agire su questo elemento della cultura della convivenza delle del dialogo tra culture o religioni e quindi fare una politica che sia
Impostata su questi aspetti dico di cultura in termini molto come dire
Molto ampie cono della cultura indottrinamento
Non può essere certo un compito dei militari volge di dire è un compito che già richiede di mettere in campo una capacità politico una capacità di intervento una capacità di professionalità
Di tipo
Tutt'affatto diverso tema della preparazione nel campo dei diritti umani il tempo per il tema della preparazione della Mela del peace making tutta una serie di di di di campi nuovi che non sono più a mio avviso soltanto un po'di corollari aggiuntivi o complementari ad altri interventi certi in molti casi sono congiuntivi e complementarietà interventi che hanno un focus diverso più ampio
Ma possono diventare essi stessi sostanzialmente un tipo di intervento di strategia e si mette in atto proprio in questa direzione calore dici una politica che si cimenta con fatti storici per non dire di fatti economici che vanno molto più celermente e quelli economici vanno anche con la loro forza di trascinamento una loro automatica e e sa che quello che sta succedendo è successo
Nell'estate asiatico nel Sud-Est asiatico è qualche cosa che si è mosso sul campo economico ma porta derive sociali a a problemi politici causa una serie di altri di altri problemi
Quindi una politica di ritiene che tutto questo che deve avere una capacità depurativa più ampia ma secondo me ne va bene in questo contesto più ampio anche supporto
Di una diritto internazionale che si muove che ci dia gli strumenti per terra affrontare tutto questo per esempio qualcuno parla di una diritto alla pace e diritto alla pace
E mescola lanciato come appello una risoluzione ai vari popoli e vari Paesi vari governi perché affrontino questo tema del diritto la pace
Io mi sono Kyo consultata con qualche professore per dire ma era cosa posso aderire cose ma quanto d'appello culturali dovesse diventare un diritto
Spetta quali definire quale come dire l'aria della tutela cosa sta al diritto il cosa sta il il l'eventuale come dire
Lesione di quel diritto quali deve essere l'area della tutela e poi delle dell'intervento di garanzia eccetera capite quali grossi problemi si si si si si aprono e come c'è bisogno insomma
Vede blocchi e difficoltà ma chi di voi per motivi di studio per motivi di esperienza ha seguito un po'la storia di qualche convenzione internazionale sa quanto è faticoso questo cammino quanto il fatto di gli incontri che sembrano segnare solo piccoli passi avanti in realtà sono sempre parsi
Molto importanti e e quanto quanto insomma questo questo c'è stato qualche caso per la verità recentemente che che ha visto invece un processo molto più veloce peso al trattato per le mine anti uomo a Ottawa che partita un po'come
Una una buona intenzione politica invece ha riso a Como ha portato la firma di un trattato prospetto al quale molti grandi paesi non ci sono stati ma rispetto per esempio l'ha conferito il disarmo di cinema anche al Papa è andata molto molto più velocemente però dicevo sono processi assai lunghi
Per i quali appunto bisogna passo per passo seguire il corso delle cose dare impulso Massimo è stato detto di quanto si impegna insomma anche il nostro governo ma direi l'intero nostro Parlamento perché su questi temi
C'è una forte unanimità nel nostro del nostro nel nostro Parlamento Chievo quanto si impegna il nostro Paese e quanto quella disponibilità che è stata data da parte dell'Italia a ospitare la conferenza non è un elemento diciamo di di generosità organizzativa Audi generosa ospitalità diventa a nostro avviso proprio una dichiarazione di impegno che il nostro Paese con altri con quegli altri che ci starà non si mette alla testa
Di questo processo che vuole portare appunto all'istituzione della del tribunale e vuole soprattutto consolidare quel percorso che con la conferenza
Si mette molto su un piano più concreto e su un piano se volete più concreto ma anche più difficile poi da Davide ed ai principi all'enorme
Agli statuti agli atti regolamentari a tutto quella che è la parte organizzativa che non deve assolutamente tradire nel suo a farsi nel suo diventare quella che è stata l'impostazione che cosa vedo io di molti importanti e quali sono i riferimenti che appunto stanno alla base di questo grosso impegno e che io spero non si concluda fatto a a giugno ma continuerà poi che si debba fare a Roma che si debba fare da un'altra parte non è un problema di di localizzazioni un problema di di scommessa davvero
Che deve vedere il nostro Paese comunque impegnato in prima in prima linea
Innanzitutto vedo un significato in questo diciamo anche qui non so se mi esprimo correttamente giuridicamente ma a me pare molto importante che di fronte a determinati crimini che hanno leso determinati beni e valori e si è importante affermare che questi valori non possono essere lasciati alla tutela soltanto dell'ordinamento nazionale ma che lei deve diciamo ciò che e la sostanza della dignità dei Dee Dee Dee dell'uomo
E qualche cosa che come dire rappresenta un bene non di un Paese ma un bene così universale che altrettanto universale ampia deve essere la difesa al principio della difesa e dunque il principio della giustizia che si deve fare per chi ha leso questo tipo di pietra poi la definizione di questi crimini
Che cosa è crimine
Crimine contro l'umanità eccetera sarà un problema assai assai compresso ma io credo che sia importante che ci sia stata questa questa questa diciamo definizione di di di l'esigenza di una giustizia che non si affida al singolo stato un si affida ai vincitori né ai vincitori di una guerra per definire quale quale lei il reato da perseguire ma lo fa appunto in una sede più indipendenti più neutra quasi no proprio perché di di valore sovranazionale è stato il bene di Enzo
E questo è un atto secondo me di grande importanza e probabilmente foriero anche di altre di altre scelte in futuro in un futuro magari lontano ma di altre affermazioni di questo valore che si difende di più si tutela di più se ne condivisa in termini sopranazionali la la difesa
L'altra elemento e quello diciamo di una giustizia e io credo che fare giustizia certo non non ripristina una situazione che è stata compiuta ma a fare giustizia una è un elemento che che ha un'importanza notevole un'importanza che io credo educativa e anche un'importanza preventiva oltre che un elemento di giustizia tout-court
E allora penso che questo voto di boone alle oltre che essere una sede ter perseguire crimini che non devono conoscere come di una prescrizione né una forma di pudore di una forma di dimenticanza o di memoria che si che si che si nasconde che si rimuove
Ecco questa corte può diventare anche l'ho sentito dire da un autorevole
Da un autorevole studioso in un seminario che abbiamo fatto con i giovani giuristi all'interno della Farnesina proprio con giovani studenti di diritto all'interno della Farnesina
Può diventare anche quasi una scuola insomma una sede di come dire pedagogica e non sono non nel senso che farà scuola dentro ma nel senso che diventa un luogo che deve essere autorevole deve essere capace deve essere di alto livello e può diventare davvero un elemento di formazione giuridica e soprattutto di di di di di di scuola e e di di di rafforzamento di competenza in questa direzione ma di scuola nel senso più ampio del termine non solo nel senso di dati come nel senso pedagogico pedagogico a sto
Infine io penso che anche oltre dicevo questo problema di DTT giustizia vi possa essere appunto un valore di deterrenza che anche questi questi e quindi di prevenzione in qualche molto
Che la presenza di una corte permanente nonna come i casi che conosciamo o diciamo di corti istituiti a seguito di fatti specifici o di e venti medici specifici ma questo tribunale permanente quasi a dire una sentinella insomma rispetto all'insorgere di queste di queste crimini contro l'umanità
E poi direi una un
Una valorizzazione di di un fondamento etico ecco e non sembri lo dico anche a professore non sembri che invocare queste cose sia un modo per non rendersi conto di tutta la la la grovigli atta materia sul piano tecnico e sulle la sua complessità ma io penso che se noi non avremo sempre chiaro e chi negozierà non solo adesso ma poi chi avrà nelle sue mani anche di diplomazia e di aspetti giuridici questa materia se non si renderà sempre conto che c'è come dire una dimensione proprio di fondamento e Chicco
Parola che forse nella politica estera dobbiamo portare di più
Se non ci sarà questa consapevolezza anche propri questo fondamento etico perché perseguire questo oltre che per l'orribile vita del crimine perché c'è qualcosa di di di di talmente è grave che chiede questa mobilitazione di giustizia più ampia
Ecco io penso che se non li andremo sempre alle fonti insomma di qual è stata la ragione e proprio questa ragione anche di tipo e TQ inteso in tempi in termini ovviamente che ampi
Saremo più facilmente portati dentro compromesso
Un po'di compromesso bisognerà fare nel senso di trovare un punto d'intesa tra molti stati alla differenza sarà tra chi crede alla funzione ha compito al fondamento ideali di questo organismo e chi invece cercherà solo di trovare una visione di comodo un'adesione di basso profilo
Tra coloro che credono e che però vedranno di misurarsi concezioni diverse in termini di diritto in termini e di valore dell'uovo in termini di valore della persona ecco da prove ci credono
Una parte di compromesso lo dico tra virgolette nel senso di intesa di ricerca faticosa di un punto d'incontro ci sarà inevitabilmente ma tutto questo non deve diventare un'intesa purché sia
Una soluzione di facciata una soluzione che abbia in sé gli elementi di freno se bisognerà acquisire il consenso degli Stati interessati ogni volta chiaramente non partirà un'azione e quello sarà un punto delicatissimo insomma se noi non avremmo chiara noi dico i Paesi i popoli quindi gli organismi le origini coloro che a diversi livelli e con diverso grado di impegno
Credono tutto questo Henze coloro che lo vogliono non hanno ben chiara qual è la sfilata e comunque non hanno sempre questo riferimento allora il gioco del compromesso dell'intesa dello svilimento ribasso sarà prevalente si misurerà qui la convinzione di ogni Paese e guardate che non è lo sapete bene da condizioni di un governo o di uno Stato su questa materia
Come su altre è fondamentale in ruolo illogico davanti a coloro che già lavorano in questo senso è fondamentale di raccordo tra paesi nelle loro rappresentanti istituzionali mondo della scienza e degli addetti lavori degli aspetti che sono fondamentali per il risultato
Mondo della mobilitazione civile le origini molto delle associazioni e così via io credo che sia fondamentale perché noi avremo la forza di difendere delle posizioni se sapremo che dietro c'è questa spinta questa convinzione
Se dietro non c'è
Questo mondo esigente anche verso le istituzioni certamente questa spinta di fronte alle difficoltà troverà soluzioni al ribasso ci sarà la forza per resistere in termini alti si appunto
Questo sarà un obiettivo molto sentite molto condiviso io mi auguro che anche qui faccio una piccola punta che può sembrare polemica ma non è soprattutto i vostri confronti due ecco che non ci sia il monopolio di questo o quell'associazione su questa partita
Io credo che ci siano movimenti che sono troppo silenziosi lo dico con la parte di una persona che quello che fa l'UDC ma i giornali ognuno nessuno consuetudine a raccontare fuori è necessario che ci si muova di più si faccia sentire di più una voce raccordate sia un coordinamento è fondamentale io l'ho visto per la battaglia che abbiamo fatto a Ginevra sulla pena di morte
Temi politici diciamolo portata avanti io tutta la nostra diplomazia si è impegnata moltissimo le associazioni sono state molto forte da Nessuno tocchi Caino ad altre del mondo cattolico più più silenti ma altrettanto come dire attive ecco questo lavoro comune ha dato un buon risultato sono convinta che anche su questa partita ci sarà un ottimo risultato
La mia speranza è che ci siano molto in C tutte quelle che credono moltissimo questi temi e che da parte di tutti ci sia questa mobilitazione voglio dire senza nessuna appropriazione di un tema che veramente di tutti ed è di tutti i paesi popoli anche di tutte le o in città
Grazie senatrice che oltretutto introdotto in maniera assolutamente adeguata precisare il tema
Potrebbe essere quello dell'intervento di Antonio Marchesi si trova in qualche maniera l'epicentro di questo di questa corrente che vede da un lato il il ruolo dei giuristi della scienza se vogliamo così dire così della scienza giuridica e il ruolo della la posizione del mondo non governativa è stato presidente la sezione italiana di Amnesty ed impegnato da molto tempo anche su campagna di questo genere
Ringrazio il dottor di
Dopodiché
Sì io devo dire che ma sono un po'confuso è una condizione che vivrà abbastanza spesso ma in questo caso sono confuso perché sono indeciso se raccogliere un po'allora la provocazione del professor Condorelli o se si approfitta profittare in qualche modo della presenza del sottosegretario Toia per per fare alcune riflessioni sulla politica estera dell'Italia in in materia di diritti umani s'intende
Dico subito che io condivido
Molto i i timori espressi dal dal professor Condorelli i sistemi di garanzia internazionali dei diritti umani non solo devono esistere ma devono anche anche funzionare questo vale per i meccanismi di controllo sul rispetto dei diritti umani che operano da tanti anni nel nel quadro del delle Nazioni Unite ricordo che alcuni di questi sono ormai dei rami secchi
Un sistema esistono dei sistemi di ricorsi statali a vari comitati il comitato dei diritti dell'uomo il Comitato contro la tortura che in decenni non sono stati mai mai attivati perché evidentemente gli Stati non hanno un interesse
Ad attivarli mentre funzionano tendenzialmente funzionano
Esclusivamente quei sistemi che sono avviati dalle vittime o dalle organizzazioni non governative e quindi questo è un è un precedente che mostra in qualche modo quanto sia
Rischioso creare dei sistemi di garanzia che poi vengono attivati soltanto da chi non ha interesse non ha interesse a farlo
Questo vale ancor più per la corte la Corte penale internazionale e che deve essere come come sostengono credo tutti in particolare le organizzazioni non governative ma a parole sosto lo lo sostengono
Anche gli stati Fernand Fekter cioè quali avete ed efficace
In qualche modo diciamo al il il fatto che esista funzionando il fatto che esista sono quasi la stessa cosa perché se una Corte penale internazionale
Viene creata e da
Le caratteristiche alcune delle caratteristiche presenti nello statuto
Inizialmente proposto dalla Commissione del diritto internazionale delle Nazioni Unite avremo perso un'un'occasione storica che difficilmente potrà potrà ripetersi
Quindi io su questo sono sono molto d'accordo ritengo che vi siano delle questioni decisive proprio
Che che che serviranno a determinare se questa corte potrà avere successo o meno su alcune di queste questioni le tratterò brevemente domani nel nella mia elezione quindi su questo tema credo che che si possa forse rinviare al alla mattinata di domani
Vorrei dire qualcosa invece su le cose che ha detto il il sottosegretario Toia a me pare che il il ruolo dell'Italia sul Progetto sul di Statuto della Corte penale internazionale sia un ruolo
Che è stato finora molto positivo non ho critiche sostanziali da fare forse ci sarebbe qualche critica piccola molto marginale ma su questo non non è il caso di dilungarsi
Credo che sia importante che l'Italia continua a svolgere un ruolo positivo fino in fondo e ho ascoltato con piacere quello che ha detto
Il sottosegretario Toia sul fatto che qualche compromesso sarà necessario perché in fondo il negoziato anche compromesso ma che ci sono dei compromessi se ho capito se ho inteso bene che non si possono che non si possono fare non bisogna abbassare la guardia su alcuni punti decisivi non bisogna correre la tentazione questo riguarda diciamo l'Italia un po'nel ruolo di paese ospite il voler portare a casa a tutti i costi il risultato del della conferenza di Roma istitutiva della Corte penale internazionale perché la corte dovrà essere e qua ed efficace anche a costo di rimandare ad una seconda sessione
Lalla definitiva stesura del dello Statuto se questo consente poi di di avere uno statuto uno statuto migliore quindi diciamo sul tema specifico il ruolo dell'Italia nello sviluppo di del del Progetto di corte penale internazionale io non ho grosse critiche da fare
Se ne è consentito vorrei però allargare appena un po'diciamo lo sguardo ad altri settori che sono in qualche modo collegati che sono limitrofi
Diciamo che l'Italia ha ha svolto negli ultimi negli ultimi anni un ruolo importante su questo progetto di corte penale internazionale e nella battaglia abolizionista del della pena di morte a livello internazionale
Nel novantasette è stata approvata dalla Commissione dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite
Un'importante risoluzione portata avanti
Dall'Italia con il contributo di diverse organizzazioni non governative e quindi su questi due temi il ruolo dell'Italia è stato è stato molto senz'altro molto positivo
Direi però che queste di due
Settori di intervento potrebbero in futuro meglio integrarsi
In una politica un po'più organica in materia di diritti dell'uomo perché su queste invece a me pare che l'Italia sia un po'indietro rispetto ad alcuni altri Paesi altri paesi europei
Io in quanto diciamo rappresentante di Amnesty International in passato ho avuto spesso occasione di dialogare con il ministero degli affari esteri
In ordine a singole tematiche ma più spesso ancora in ordine alla situazione dei diritti umani
In in taluni in taluni Paesi e ho trovato delle risposte spesso molto molto diverse fra loro asseconda un po'dell'interlocutore che mi trovavo di volta in volta
Ad incontrare ho avuto l'impressione che non ci fossero una linea politica in materia di diritti umani da parte dell'Italia che tutto fosse un po'affidato
O o ai singoli ai singoli dirigenti o ai rapporti Diversi con il Paese di volta in volta preso in considerazione e che quindi i diritti umani fossero in qualche modo una variabile subordinata che non fossero un elemento qualificante della politica estera dell'Italia
E quindi mi pare che se sul piano di alcune tematiche importanti in Italia si è speso si è spesa molto bene quando si tratta di inserire il tema dei diritti umani nell'agenda
Dei dei rapporti bilaterali o anche in in un contesto più ampio multilaterale con determinati Paesi i diritti umani diventano qualcosa di molto meno importante di forse più opzionale disse sacrificate le in qualche modo ad altri interessi ora io sono si sono un idealista ma non sono neanche un illuso quindi mi rendo conto che un governo tutela numerosi interessi diversi e che deve appunto fare dei compromessi però mi pare che si possa fare si possa fare qualcosa di più insomma non vorrei che Italia sulla pena di morte si spendesse molto nel quadro dell'ONU e poi nel momento in cui ha rapporti con Paesi che la pena di morte l'applica no
In maniera massiccia e magari senza che anni neppure garanzie processuali il tema non sia neanche
Affrontato nei nei rapporti bilaterali perché altrimenti forse dico una cosa un po'forte però insomma la franchezza credo che in questa sede sia sia utile non mettere in imbarazzo nessuno non vorrei che l'Italia facesse rivivere in qualche modo il principio di non ingerenza negli affari interni in materia
Di diritti umani e si occupasse solo di tematiche in termini in termini generali quando il fondo
No non costano tanto non non non comportano eventualmente difficoltà
Su altri su altri piani
Questo questa mia analisi che forse ho un po'
Un po'caricato diciamo per dare per dare meglio il senso di quello che che volevo esprimere trova forse qualche
L'espressione anche a livello di strutture noi dovremmo forse adeguare le nostre strutture nazionali
In materia di diritti umani alcuni Paesi molti hanno creato quelle che nel nel linguaggio delle Nazioni Unite sono definite le le istituzioni nazionali
Per i diritti umani in Francia e in Olanda e in in alcune altre altri paesi esistono per esempio delle commissioni nazionali che hanno dei compiti
Diciamo di di Consulta di indagine su fenomeni di impulso del della pubblica amministrazione in senso stretto composte da persone da persone autorevoli
Con un un'interfaccia diciamo nei nei vari apparati dello stato e che quindi possono servire da controllore da stimolo per una politica sia di RAI sia interna che estera in materia di di diritti dell'uomo
Sarebbe poi importante che anche proprio la politica estera avesse delle strutture adeguate non so un ufficio all'interno del del ministero degli esteri esiste il il comitato interministeriale per i diritti umani
Che nasce con un compito che in realtà forse un po'a cavallo tra la politica estera la politica interna perché ha il compito di presentare i rapporti dell'Italia agli organi internazionali di controllo
E credo volendo interpretare un pochino più estensivamente il suo compito anche quello di fare pervenire alle varie amministrazioni dello Stato le raccomandazioni le le le posizioni espresse da questi comitati da questi organi di di controllo e
Quindi c'è questo comitato interministeriale però forse forse non basta forse servirebbe qualche cosa
Che all'interno del ministero degli affari esteri all'interno proprio del del dell'apparato del ministero quindi non un qualcosa di staccato e di forse relativamente poco influente potesse potesse stimolare potesse aiutare
A ad elaborare magari gradualmente nel tempo e con tutte le cautele del del caso una politica estera dell'Italia in materia di diritti dell'uomo
Faccio ancora un altra considerazione mi sono allargato un po'da diciamo dall'iniziativa dell'Italia sulla Corte penale internazionale al ruolo dell'Italia
In materia di diritti umani in senso più in senso più lato
Questo corso in realtà ha un titolo che fa riferimento alla alla giurisdizione internazionale io credo che la giurisdizione internazionale vada inteso non solo nel senso di organi internazionali giurisdizionale quindi tribunali ad hoc corte penale e istituendo la Corte penale internazionale ma che gli organizzatori abbiano voluto anche fare riferimento ad altre forme di giurisdizione internazionale per esempio al alla cosiddetta giurisdizione universale
Esiste un numero considerevole di accordi internazionali che prevedono facoltà o obblighi di Out There Were al più di care o estradare o processare persone responsabili di di gravi crimini di crimini lesivi di interessi diciamo universali a prescindere dai normali criteri di collegamento che valgono il diritto penale quello territoriale in modo in modo particolare
Mi riferisco alle convenzioni di Ginevra su cui non oso dire nulla davanti al professor Condorelli mi riferisco alla alla Convenzione contro la tortura che pure prevede una norma in materia di giurisdizione cosiddetta universale ecco anche su questo piano
Vorrei formulare un paio di critiche l'Italia non ha adeguato il il proprio ordinamento
A questo tipo di obbligo internazionale per lo meno non l'ha fatto in maniera sufficiente per limitarmi alla la convenzione contro la tortura segnalo forse è stato già detto nel nelle nel weekend precedenti di questo corso ma comunque l'Italia non ha introdotto per esempio nel proprio codice penale uno una figura specifica di reato di tortura nonostante le raccomandazioni ripetute in tal senso del Comitato contro la tortura delle Nazioni Unite nonostante che il Comitato europeo per la prevenzione della tortura abbia detto di essere in difficoltà nel lavorare con l'Italia in assenza di fattispecie penali specifica perché quando vanno a chiedere in quanti casi avete
Avete punito persone responsabili di tortura non c'è risposta dall'Italia perché normalmente i reati a cui si fa riferimento sono reati generici lesioni sequestro di persona e così via e quindi non ci sono neppure le statistica sul fenomeno dei maltrattamenti e della e della tortura
Sarebbe importante introdurre questa figura
E mi ricollego al discorso della giurisdizione universale perché in assenza di un reato di tortura
Non è possibile
Esercitare quella facoltà di giurisdizione unirvi esercitare la giurisdizione al di là dei criteri normalmente previsti
Che prevede la convenzione contro la tortura non si può esercitare la giurisdizione universale per lesioni se manca il reato
E dico di più non si possono prevedere pene severe se non è stato specificato il reato c'è una norma che prevede l'introduzione di pene severe che siano poi specificate nell'ambito di ciascun ordinamento interno quelle diciamo un po'tutto al sistema della Convenzione contro la tortura in Italia
Non funziona adeguatamente perché a monte non c'è questa specificazione del reato di tortura nel codice penale queste o un punto su cui l'Italia a avrebbe dovuto adeguarsi già da da qualche anno agli obblighi internazionali in materia di diritti umani e invece a generosamente ratificato in fretta questa convenzione senza valutare che pare questa convenzione prevedeva una serie di obblighi impegnativi
Sul piano della tortura qualcuno deve aver detto in Italia
Non si tortura comunque siamo contrari alla tortura quindi ratifichiamo questa convenzione contro la tortura
La convenzione contro la tortura prevede una serie di obblighi in materia penale che avrebbero richiesto modifiche anche della legislazione italiana
Quindi
Concludendo mi pare che sulla corte penale internazionale l'Italia se siamo avendo molto bene sul piano della politica estera in senso stretto cioè di quello che accade in altri paesi e sul piano del l'adeguamento dell'ordinamento italiano a quanto richiesto da alcuni strumenti alcuni trattati internazionali in materia di diritti dell'uomo c'è spazio per per fare di più io sono fiducioso che ci sia il clima giusto per fare di più un disegno di legge per introdurre il reato di tortura è stato presentato in Parlamento
Di riformare la politica estera per tener conto anche dei diritti umani si parla ormai da qualche tempo e credo che qualcosa
Verrà fuori comunque mi sembra mi sembra utile insistere su questi punti finché non saranno finché non saranno risolti grazie
Allora
Adesso c'è un'operazione da fare cioè dobbiamo sport portarci un pochettino gli un particolare sforzo la Mercedes per consentire l'onorevole terminò professor Papisca di raggiungere qui il tavolo prender parte in maniera più visibile a questo dibattito nel frattempo cedo la parola al professor Condorelli
Per un intervento che chiamerà in causa penso alla sottosegretario
Patrizia Toia che tra l'altro ci ha anticipato che ha problemi di di rientro quindi tra qualche minuto dovrebbe lascia
Grazie presidente proprio approfittando della della sua le gentilezze e volendo per l'appunto approfittare anche dalla presenza del sottosegretario Toia che volevo prendere la parola
Perché volevo anzi dire due cose la prima e consiste nel constatare che si sente compiacere un uomo politico un un uomo di governo aperto persone di governo scusi
Una donna di governo dire dire cose e non dire parole
Lei ha detto delle cose molto importanti un collegando l'impegno dell'Italia poi in questo negoziato a un impegno più generale dell'Italia che animato da non solo una volontà di far progredire andare avanti questo o quel negoziato ma chi è animato da uno spirito generale ed un'attenzione sottostante nella quale lei ha messo in rilievo l'elemento morale che fondamentale quindi io lavora intanto ringrazia di tutto questo perché
Questo da all'impegno che l'Italia sta svolgendo in questo negoziato un significato o più generale che estremamente importanti per tutti coloro che a livelli poi più modesti sono chiamati a a partecipare a questa a quel punto a questa o quell'elaborazione
Vorrebbero approfittare della presenza del Sottosegretario per dire che succede spesso malgrado questo impegno generale che alle intenzioni che vengono proclamate sul sul piano delle divise di carattere generale poiché non fanno seguito delle azioni concrete senza le quali le dichiarazioni di carattere generale finiscono per avere un significato piuttosto modesto per non dire un significato ridottissimo o addirittura nullo
Ecco questo mi pare importante da mettere e da da ad accennare anche proprio approfittando dell'impegno del sottosegretario in quanto l'Italia a tutta una serie di cose da fare e Antonio Marchese ha indicato precisamente che ci sono una serie di inadempienze italiane e per esempio in materia di legislazione in terra
In in funzione delle quali si
Sì all'impressione che l'impegno di carattere generale hanno l'intendenza non segue in altre parole ora questo lo voglio dire perché
Il discorso della tortura o delle convenzioni sui diritti umani è un discorso che vai in realtà allargato per esempio tenendo conto del fatto che nella materia della quale si deve occupare la corte cioè le violazioni del diritto umanitario noi non ci dobbiamo scordare che il l'ordinamento interno italiano non è stato adeguato al diritto umanitario
Dal tempo del codice penale militare di guerra cioè dai ben poca del fascismo
In altre parole da allora in poi da cinquant'anni a questa parte noi abbiamo ho concluso accettato eccetera le quattro convenzioni di Ginevra abbiamo coraggio concluso negoziato accettato i protocolli addizionali il nostro ordinamento nonostante l'impegno preciso che c'è scritto in tutti questi strumenti
Noi il nostro ordinamento non è stato ad mai adeguato
L'Italia si è limitata a fare che cosa il famoso il classico ordine di esecuzione in quale si dice
Piena e intera esecuzione data e questo trattato sperando che in questo modo questo significa nell'ordinamento italiano si trova con colpo di bacchetta magica automaticamente adeguato ora
Questi strumenti se uno si arriva a leggere tutti dicono che impegnano in uno dei Paesi a legiferare all'interno in modo da tradurre in norme operative in materia penale le norme non possono essere operative grazie all'ordine correzione
Ecco quindi l'Italia si trova in una condizione di inadempienze non solo sui diritti umani ma sul diritto umanitario ora sul diritto umanitario in funzione della prossima conferenza acquisti inadempienze l'Italia e non solo
Antipatica ma addirittura tragicamente dannose all'immagine dell'Italia
Ma vi rendete conto che cosa succederà se col Polo ci dirà guardate che le corti interna la Corte internazionale sarà chiamata ad essere competenti in materia di violazioni di crimini e così via quando gli ordini quindi li giudici interni non non possono o non vogliono e cinque
Perché c'è il rischio che qualcuno ci dica il giudice interno non può agire perché non c'è la legislazione adeguate sul piano interno quindi non ci facciamo la figura del Pepe
Se se si vanti bandi questo poi non si prende conto che bisogna assolutamente adeguare l'ordinamento italiano per renderlo conforme alla atteggiamento generale che l'Italia finge sul campo delle relazioni internazionali
è un esempio ma c'è un altro esempio
Il meccanismo che farà funzionare questa corte
Cade il discorso a fagiolo con quanto osservava Marchesi poco fa e un meccanismo previsto
Come soglia di accettazione di compromesso come meccanismo che dovrà essere scatenato necessariamente da azioni di Stati
Dovrà essere uno Stato il quale dice cioè Tizio o Caio che ha commesso un genocidio e cioè tre Corte agisce
Non si vuole che il procuratore agisca in modo indipendente e perché perché il procuratore
La signora Arbore procuratore per l'ex Jugoslavia ovvero Wang se decide che Careggi Ciulla Tizio o chi quant'altri e un criminale e agisce
Top non c'è problema un dà fastidio a nessuno ma se invece o il procuratore di domani decidesse che un capo di Stato attualmente in esercizio che lancia che se io una spedizione portatrice di morte in una qualunque Cecenia e un criminale questo significa che appunto questo capo di Stato rischia di passare per la sola volontà del procuratore davanti al tribunale ed allora ed allora l'accordo che si sta formando gradatamente e che il procuratore deve essere sostanzialmente evirato di ogni possibilità di azione individuale devono essere gli stadi perché gli stati perché gli stati si sta tranquilli gli Stati la tradizione viene da lontano lei ci ha indicato poc'anzi e nel sistema la come si euro per i diritti dell'uomo c'è la stessa cosa il ricorso individuale funziona magnificamente i negozi e statali ce ne sono stati del tutto al corso dall'attuale quattro cinque sei
Una cosa di questo genere
Ma siccome qua anche in questo modo c'è il pericolo che qualche stato un poco così isolato accusi un capo di Stato importante che se io di fare esperimenti nucleari questo magari è un crimine contro l'umanità per evitare problemi di questo giallo che si dice
Per il genocidio la la giuria la competenze la corte può essere scatenata dall'azione di un solo Stato
Ma per tutti gli altri ci vuole il consenso di questo il consenso di quello costringe del custodi al State del nasce non State del vecchio insistete così divise in modo tale che questa corte sostanzialmente potrà non funzionare mai
Ma aggiungo un altro evento a questo proposito Marche si parlava della giurisdizione nel diritto internazionale non ci scordiamo che di giurisdizione mica si deve aspettare la corte perché ci sia un delle giurisdizioni c'è per esempio
Quella augusta corte che siano corte internazionale di giustizia che sta all'Aja ebbene l'Italia non ha mai fatto la dichiarazione unilaterale di accettazione della giurisdizione della corte
Questa fu una decisione che i tempi remoti segni disse chiaramente che l'Italia non avrebbe fatto perché c'era il problema Ostia
Adesso il problema se voi non ci sta più
E di qualche cosa ci aspettiamo a fare questa dichiarazione che hanno fatto se se una sessantina di Stati perché noi dobbiamo essere in retroguardia così marcata insieme con l'Arabia Saudita
E con il pachistana non accettare la giurisdizione la Court per quale ragione
Non solo ma aggiungo in certi casi non la giurisdizione alla corte l'abbiamo accettata ed ENI cade a fagiolo di citare una convenzione che l'Italia accettato nella convenzione sul genocidio
La convenzione del quarantotto sulla prevenzione e la repressione del crimine di genocidio l'Italia la accettata la ratificata e hanno ratificato lo strumento e l'articolato del non ha fatto la riserva che altri Stati hanno fatto l'articolo nove che riguarda la competenza della Corte
Orbene questa competenza la corte esiste un qualunque Stato che ha accettato la la la la convenzione potrebbe scatenare la competenza della Corte non c'è mica bisogna aspettare la Corte Nuova la Corte Vecchia
Può già ad occuparsi del genocidio sua azione di uno stato ebbene io lo dico
Come giudice come insomma con con una situazione tutta particolare mi scuso perché sono nell'équipe che difende la Bosnia Erzegovina
Davanti alla Corte che attacca la Repubblica federativa di Jugoslavia per genocidio ebbene io debbo indicare che la Bosnia Erzegovina
Attaccando la Jugoslavia per il genocidio ha cercato di ottenere da altri Stati
Firmatari della stessa convenzione che fascisti alla causa comune perché il discorso della convenzione sul genocidio un discorso secondo il quale non bisogna mica Heskey Prodi cittadini siano stati vittime del genocidio
Per potere agire davanti alla Corte qualunque Stato potrebbe farlo la corte l'ha detto chiaro e tondo sono obblighi erga omnes e Youssou cogenza e così via di seguito quindi qualunque stato riabilitato
Ebbene la Bosnia Erzegovina se messe in campagna per cercare un disgraziato che gli facesse causa comune nella causa contro il tacito null'altro
Ecco allora
E credibile che quando domani invece di esser la Corte dell'Aja sarà la Corte divenuto di Roma ho udito un altro che sarà competente per genocidio sua azione di un singolo stato e credibile che gli Stati lo faranno si può veramente pensare che questa corte
Lo sarà una corte funzionante quando solo gli Stati possono agire e il procuratore non ha competenza me a scatenare la competenza della Corte ad azionare
La corte ecco questo è il grande interrogativo questo è il grande problema ma nell'affrontare questo problema e chiudo qui il mio intervento
Non bisognerebbe che il governo italiano non si scorda secche
Nel diritto internazionale ci sono tanti altri strumenti che sarebbe magnifico
Che l'Italia ci partecipasse a pieno e purtroppo l'Italia non lo ha fatto ma c'è anche tutto un problema di adeguamento del diritto interno al diritto internazionale
Che per il quale l'Italia e da cinquant'anni almeno in violazione dei propri impegni perché dovrei avrebbe dovuto adeguarlo ordinamento non l'ha mai fatto
Grazie
Ma
Commenta il giorno il commento è molto semplice nel senso che
C'è effettivamente una serie di di norme e voglio dire da tutto qua che c'è una cosa che voglio ribadire con molta convinzione e le nostre battaglie di carattere generale pena di morte corte penale internazionale non sono come dire una un capitolo staccato il vice dall'impegno su questo tema anche nelle relazioni bilaterali
Lo dico così con la stessa franchezza con cui si solleva il dubbio che possa essere è un rischio c'è perché io non faccio il difensore d'ufficio della politica mi vedo bene i limiti e e anzi mi piacciono le critiche più che i i complimenti perché sono sempre di stimolo per aver fa qualcosa però dico c'è conosciuto dall'interno qual è lo spirito poche anime al nostro lavoro di continuare il nostro c'è una sincera adesione a queste cose e c'è anche una attivazione sui singoli capitoli di questo tema anche nei rapporti bilaterali anch'essi posso accettare l'osservazione perché la faccio anch'io l'interno
Non è ancora diventato una politica così consapevole così organica così continua insomma quella di tribali quindi potrebbe spine una politica più e io mi sto un po'accingendo a questa cosa si intravede poca tecnica particolare ma mi sono presa a questo tipo di invece non sono stiamo affinando che non gli strumenti parlo della parte interna visti
Abbiamo rimesso in moto riconvocata ieri la commissione interministeriale
Che ha un ruolo un po'limitato importante
Perché guardate che è vero che la ricaduta senza toccare adesso i temi Rossi vicequestore ma anche la ricaduta
Eseguiti nella legislazioni nazionali sommati c'è qualcosa che avanzavano sempre i piani di azione se non gli stessi proprio delle proprie convinzioni quindi c'è tutto un problema di adeguamento anche interni e quindi è bene che questi rappresentanti dei visti
Però sapete che un comitato interministeriale che i cipressi porpora coso burocratica
Una quella resti indipendente autorevole per dire amministrazioni di rifare agisce dall'interno
L'ho Rain sangue Remo diciamo floridità rinvieremo un po'con tre esperti nuovi che saranno in via adesso di definizione e quindi oltre gli stretti che ci sono e speriamo che possesso l'organismo abbiamo convocato è venuto come l'ambasciatore Vattani quindi che il capo dell'amministrazione
Per dire ai signori vorremmo che si lavorasse davvero bene
Qualcuno mi ha fatto presente l'intervenendo couscous Ungari non so chi questi nostri adempiente più o meno già sentita dire come se notate adesso scriverò al capo di ufficio contenzioso che mette in moto un gruppo di lavoro qualche cosa per fare un po'tutto questo pacchetto perché è vero che c'è già un disegno di legge per la tortura però forse c'è da fare una riflessione sul Tevere le parti che mancano ed a rendere anche tutto il Parlamento che per il tuo governo se le prepara come disegni di legge banche parlamento che forse il mio modo di prepararsi è quello di essere in grado di non essere così deboli il aveva agosto a giugno che qualcuno possa dire ma voi insomma che fate tanto io gli anfitrioni
Scusate mi riguardi un po'informale ma mi sembra che venerdì pomeriggio tardi si possa parlare anche in termini un po'quello che anni senza nulla togliere alla serietà di questi discorsi
E quindi vediamo di farli dicevo abbiamo riconvocato il comitato detto che quegli strumenti somma si stanno un po'mettendo in moto il che vuol dire per esempio allargare un po'
L'attività del comitato a una specie di tavolo consultivo più ampio con le associazioni con i quali ci si incontra però ancora non si è fatto questo lavoro comune di poter sentire a tappe più ravvicinate eccetera
E poi i si sta creando pensando di creare nell'ambito della riforma cioè si sta pensando si farà nell'ambito della riforma del ministero che però un parto un po'un po'complicato intrigo
Anche una struttura interna di riflessione su questo tema d'ufficio o come si potrà chiamare degli accordi perché sono convinta anch'io che occorre un momento e lavorativo
Proprio perché non sia solo o diciamo una un ricorrente richiamo una presenza di organismi internazionali ma sia un'elaborazione anche in piena io ho raccolto un po'grazie anche all'aiuto
Di alcune persone i cosa avviene gli atti i ministeri degli esteri europei insomma c'è una situazione e dispari però anche altrove c'è un gruppetto interno fisso che labbra
Non è che non abbiamo niente l'abbiamo chi è l'ufficio ONU si occupa di questo però è un pezzo dei diritti umani non è tutto
Chi lo fa in un'altra direzione Nichilo fare emigrazione per i minori eccetera ecco forse un punto di riflessione comune sarebbe e la decisione c'è una riconfermata nostro segretario generale l'altro giorno
Quindi lo faremo spero che nei prossimi mesi con la col progetto di riforma si possono anche d'anticipo creare questa struttura in modo che ci sia un punto di riflessione continua
Anche perché non mi dilungo su questa cosa ma ma vorrei dire in termini solo un po'sintetici io penso che Doi dovremo affrontare strade un bel tema su cui confrontarsi con le associazioni
Anche una diversificazione del nostro modo di intervenire sul piano bilaterale in questo campo
è vero che qualche volta nella valutazione e ho sponsorizziamo votiamo sì o no la risoluzione sui in tema di diritti umani verso quello quell'altro Paese in questa valutazione entrano tanti elementi io vorrei che sempre in classe tutti meriti più mani per passare da un fatto che sia sento collaterale anche anche al fatto che diventi centrale può non diventi esclusivo perché è vero che ci sono altre valutazioni nell'insieme la politica estera fatta di debba di interessi legittimi di relazioni politiche circa però fuori dirti che è importante a mio avviso anche lavorare una capacità di di di approfondire questo tema in termini collaborativi per esempio laddove noi non come dire non facciamo un atto di denuncia verso un Paese o di condanna
Possiamo magari ritenere chi più proficuamente si posa mette in campo nei confronti di quel Paese in una politica di cooperazione perché si può mordere uno Stato di diritto perché si aiuta creano fatto di diritto
Dando come dire credito ai governi di quei paesi che e la la la la come dire la la la non tutela dei diritti umani nasca anche da questa condizione difficile di mancanza di uno Stato di diritto che è vero dove non c'è una legislazione anche difficile capire dove Standa
La la legalità o la e allora per esempio affinare queste lo stiamo facendo con alcuni Paesi questi queste intese ma naturalmente voi capite che un conto è il Progetto ecco poi chi deve seguire una realizzazione e perché vuol dire che qualcuno mette a punto un progetto si tratta perché lo venga accettato dagli altri paesi che sono desiderosi della cooperazione ma poi ovviamente non è così facile che manchiamo dall'università
Una una una proposta di un istituto di diritto per a per andare aiutati a fare che so
La legislazione in materia penale o parte di questa legislazione e subito c'era facilità di contatto va costruita anche questo consenso io penso che questa possa essere una strada importante anche per aiutare la tutela dei diritti umani e questo lo può fare anche un ufficio che lavora su questi fa una strategia Paesi e per per questo tema quindi a questo punto di vista diciamo le osservazioni sono osservazioni che
Possono aiutarci somma nel programma di completamento di queste di queste carente
Poi ci confronteremo magari la nostra strategia di come affrontare il emeriti umani in Turchia piuttosto che verso la Cina presa è diversa ma però si vede che c'è una impostazione si può condividere fino in fondo il taglio nome c'è un'impostazione ecco devo dire che si tratta di obiettivi per i quali appunto si stanno mettendo a punto anche gli strumenti e le procedure e e io spero che proprio ma questo anno che comincerà che è un po'l'anno dei diritti umani veda anche accanto a quelle punto vedi internazionali anche questo salto di qualità insomma di una impostazione più organica e anche forse della della completamento fondi di alcune carenze che mi sembrano voi conosco abbastanza consistente
E dire che
Sarà grazie senatrice
Oltre a ruolo della
Per internazionale sia più in generale per le politiche Matei diritti umani il ruolo di quell'altra grande organizzazione di qui nostro paese membro di cui siamo cittadini ci sono che l'Unione europea all'onorevole Tamino chiediamo l'intervento su questo al momento generale
Sì molto
Molto brevemente perché
In pratica le cose che sono già state dette
Con sono tutte condivisibili voglio solo a mettere in evidenza che dal novantaquattro almeno
Il Parlamento europeo opposto
Con forza all'attenzione
Questo questo problema
E abbiamo avuto tutta una serie di risoluzioni del Parlamento europeo in merito
Scusate ma un po'di problemi di di viaggio di di sono arrivato adesso da da borsa e dicevo dal no grazie
Dal novantaquattro ad oggi quindi c'è stato tutto una serie di risoluzioni
Il Parlamento europeo si è sempre impegnato
Perché si arrivasse oltre alla
Tribunale diciamo speciale
Che abbiamo avuto sulla Jugoslavia a in tribunale penale internazionale permanente
Qual è stato il problema
I problemi sono già stati messi in evidenza abbiamo sì sì no nega
Abbiamo avuto una serie di difficoltà che sono sotto gli occhi di tutti
E che sono quelle di una carenza proprio anche a livello di sviluppo del del diritto internazionale
A partire per esempio dalla dare capire come
Un
Il giudice posso avere un ruolo veramente indipendente
La preoccupazione della nel reale
Autonomia di un reale potere e di una reale indipendenza della Corte del giudice questi sono i nodi che abbiamo di fronte però come Parlamento e come Commissione riteniamo che la cosa più urgente sia quello di a vere
Una corte internazionale
E quindi ci auguriamo tutti che da Roma a giugno ci sia questa
Posizione finalmente positivo
Certo se come è già stato spiegato
Avremo una corte che non ha
Quei poteri qui ruolo
E tutti auspichiamo rischiamo di avere un uno strumento in partenza ridotto
In partenza alterato
Ecco perché
In questi ultimi mesi c'è stato un crescendo di iniziative anche a livello europeo a partire dall'iniziative
Del Parlamento che ha dalla fine dell'anno scorso ribadito con nuove capi soluzioni la necessità di un tribunale penale internazionale e della sua indipendenza
Che assolutamente entro il novantotto bisogna averlo
Fino alle recenti iniziative che avete visto
Della commissaria Emma Bonino che
Si sta attivando quasi quotidianamente
E come intergruppo intergruppo è una insieme di deputati di varie tendenze che possono riconosciuto in qualche modo dal Parlamento europeo che si possono occupare di vari argomenti uno di questi interruppi si occupa in maniera specifica di questo problema e proprio il ventisette del mese scorso
Ha ribadito la sua posizione e in particolare chiedendo che ci sia questa Corte che abbia le funzioni di esseri indipendente imparziale efficace giusta cioè tutte le cose che già come avete sentito
Sono state dette
E sia garantita l'indipendenza del procuratore generale
Che si garantisca a questa corte tutti quegli strumenti tutte quelle garanzie che senza le quali evidentemente non ci sarebbe
Non sarebbero le condizioni per
Ottenere giustizia per fare giustizia
Quindi facendo anche esperienza del di quanto è già successo con la corte
Per i crimini della ex Jugoslavia ma aggiungendo un altro elemento
Cioè collegando al problema di un ulteriore sviluppo del diritto internazionale
E qui il problema è anche quello di capire qual è oggi l'evoluzione del concetto di crimine contro l'umanità perché abbiamo delle nuove fattispecie nuove fattispecie che vanno in qualche modo
Valutate
Abbiamo delle fattispecie di cui ci siamo occupati come Parlamento recentemente che non rientrano nelle classiche
Idea del del crimine contro l'umanità
Tipo caso classico il genocidio comunque di crimini se volete di guerra noi abbiamo crimini contro l'umanità fuori del periodo di guerra e fuori dagli schemi tradizionali tipo il genocidio dove se volete per capirci abbiamo delle situazioni nuove in cui non è l'obiettivo sterminare il diverso
Inteso come
La minoranza o l'avversario che non ha la mia identità ma come minoranza
Che si identifica come tale
E riconosce in pratica come nemico tutti non un particolare gruppo ma tutti coloro che non sono come questa minoranza arrivando quindi a una situazione completamente nuova rientra anche questo mi crimini contro l'umanità come va regolamentato
Abbiamo più episodi che hanno portato a una riflessione su questo aspetto e e in questi casi
Cosa vuol dire il diritto eventuale di ingerenza non c'è uno Stato in questo caso da condannare il più delle volte delle volte si tratta di realtà che attraversano Stati non fan parte necessariamente del Governo
Ma i governi spesso non sono in grado di assumere un un ruolo
Tale da impedire il crimine
E di fronte a questo qual è quale può essere
Il ruolo di una corte ecco io lo pongo come problema perché non è assolutamente facile
E quindi nel momento in cui noi auspichiamo una corte forte indipendente con tutti gli strumenti e non è per niente facile
Da realizzare l'abbiamo appena sentito con tutti gli strumenti idonei per ottenere questi risultati
Di fronte a nuove fatti fattispecie di crimini che sono di fatto contro l'umanità occorre dotare di nuove strumentazioni anche di elaborazione del diritto internazionale e quindi occorre anche prevedere che vi siano una struttura a fianco alla corte vi deve essere una struttura che è in grado di verificare l'evoluzione del diritto internazionale per garantire una pari possibilità in evoluzione di intervenire da parte della corte perché altrimenti rischiamo di avere delle strutture che diventano i i incapaci di affrontare i problemi perché non erano previsti quei problemi quindi dobbiamo individuare dei sistemi che permettano di agire di nell'evoluzione della vita
Sociale internazionale in termini di affrontare quali sono
Lei Hill in nuovi problemi come vanno sanciti in qualche modo come vanno repressi quali sono gli strumenti quali sono i poteri e compra affrontando problemi che possono essere completamente nuovi perché una cosa e intervenire rispetta un criminale di guerra sappiamo è un'altra cosa intervenire rispetto a dei criminali che hanno caratteristiche internazionali
Che
Esercitano una vera e propria violenza sistematica che si configura per la violenza e per il tipo di reati come
Crimini contro l'umanità ma che e dobbiamo individuare come possono essere repressi sono dei problemi che incominciamo a porci
E io mi auguro che in qualche modo possono trovare una soluzione ma ancora mi sembra siano in una fase dei suoi semplice e ancora parziale riflessione
Della chiesa e per la sosta Pliska di proprio c'è un suo intervento e in particolare è stato invitato qui in quanto come dire direttore di un programma un programma concreto sul campo della formazione della ricerca la formazione centralmente
Che Unione europea insieme a altre Ada ad università pare università europee ha messo in campo per promuovere attività pratiche per così dire in campo appunto che la formazione sui diritti umani sulla per formare persone capaci di operare di agire
Per la promozione dei diritti umani quindi nella veste in particolare direttore del master europeo su diritti mai democratizzazione tre abbiamo invitato qui chiediamo le chiediamo di fare un intervento a commento di quello che abbiamo sentito finora
Grazie
Sentivo compiacere la sottosegretaria storia dire che e necessario
Ci siano forze
Di opinione pubblica di volontariato
Di associazionismo solida rivista che spingano i governi a a ad adottare decisioni coerenti con l'affermazione di principio
Circa il rispetto dei diritti umani
E l'affermazione bella sottosegretario Toia è perfettamente in linea con la tesi conquistiamo di conclusiva del rapporto dell'ultimo rapporto bella commissione
Sulla governabilità globale
Ultimo quel rapporto che si intitola il nostro vicinato globale al Global membro road e questo rapporto appunto si dice che i governi faranno ciò che nella società civile civile
Vorrà che facciano
Quindi è importante questa pressione popolare anche per la Costituzione della corte penale permanente
Io credo però che che tra l'associazionismo si mobiliterà ancora più intensamente
Esame in modo ancora più puntuale su questo terreno se iniziative come quelle per la costituzione del tribunale penale internazionale
Sono collocate all'interno di una strategia più ampia
Di costruzione di un nuovo ordine mondiale
E sa perché credo che la gente voglia sapere al di là del dato tecnico
E che cosa effettivamente significa una Corte penale internazionale permanente di quali strumenti potrà valersi una Corte penale permanente poi per rendere efficaci le proprie sentenze
Ecco quindi che si pone il problema di mettere insieme dei tasselli importanti
All'interno di Jon più organica strategia come dicevo prima di nuovo ordine mondiale che vogliamo più più più giusto e più equo solidale pacifico
Cioè io non posso pensare alla Corte penale internazionale permanente senza pensare contemporaneamente alla costituzione di una forza permanente di polizia militare internazionale
E chiaramente che di una forza permanente non armata e non violenta
Chiaro
Non posso pensare la Corte penale internazionale permanente senza pensare ad un'organizzazione delle Nazioni Unite più efficace
Che possano valere sì delle risorse necessarie per funzionare secondo i principi e secondo gli obiettivi sanciti nella Carta delle Nazioni Unite la cui prima parte mantiene grande attualità
Ecco quindi dico che questo questo problema di una cultura politica di una nuova cultura politica a dimensione veramente planetaria oggi non si può pensare alla politica se non in termini di politica mondiale perché tutti siamo immersi io continua a dire a me mi otticamente nella condizione molto scomoda dell'interdipendenza planetaria
E noi sappiamo che questa situazione di interdipendenza planetaria sta generando stress sempre più intensi a tutti i livelli
è una condizione che ha un impatto diretto sulla governabilità delle città sulla governabilità delle degli enti locali
è una condizione che genera angoscia insicurezza ai livelli individuali dentro le famiglie
E quindi oggi bisogna che la politica nel suo complesso acquisisca questa ottica
Mondiale abbia degli orizzonti mondiali e declini propri obiettivi concreti e operativi
In termini di globale è di governabilità globale ore governabilità globale non significa il superstato mondiale
Significa governare a Padova a Venezia a Canicattì con la mente
Del mondo con la mente della solidarietà internazionale con i principi relativi ai diritti umani governabilità globale significa la testa nuova
Con ovviamente adeguate anche e conoscenze tecniche per mettere in atto delle capacità operative
C'è bisogno di personale politico nuovo
E se Dio vuole pompa dell'emittente qua e là deliberasse magari li abbiamo sentiti anche durante questo dibattito dei leaders politici nuovi interessante ne abbiamo e si tratta però per questi politici anche di avere al fianco dei consiglieri dei tecnici dei giuristi chi abbia non loro la mente nuova
E che non facciano irrealistici iperrealisti più realisti del re conservatori formalisti eccetera ecco ancora in questa sede abbiamo sentito il professor Condorelli aveva sentito professor Marchesi va la loro apertura è abbastanza ancora eccezionale
Per la media
Dei consiliari giuridici
A di cui si attornia hanno i politici governanti e in particolare nel nostro Paese attenzione son quelli che frenano che frena terribilmente che esercitano terrorismo
Tecnico psicologico alla fine politico nei confronti di leaders politici illuminati
Adducendo un sacco di cavilli dico per cui l'Italia poi si trova anche nella situazione arretrata quanto a diciamo conformarsi ai convenzione internazionale di cui parlava prima il professor Condorelli sì che ho sentito con grande interesse il il propositi
Molto interessanti della sottosegretario Toia di creare al ministero degli Esteri e diciamo pure nella sistema
Politico italiano delle strutture specializzate in materia di diritti umani che esercitano funzioni trasversali a tutte le varie are
Di decisione politica del nostro sistema è però io mi chiedo di quali di quale personale si avvarrà la sottosegretaria Toia
è chiaro non per fare qui e ora accertare pro domo mea ma in Italia ci sono ora dei corsi delle scuole di specializzazione che stanno preparando un personale tecnico nuovo
Quindi io chiedo alla sottosegretaria Toia al ministero degli Esteri di avvalersi ora di questo personale nuovo
Che l'Italia io direi esemplarmente sta preparando e non a caso in Italia è arrivato il Master europeo in diritti umani e democratizzazione
Voluto dalla Commissione europea
Mi devo sottolineare un altro dato allora che potrebbe essere la nota così un po'più distensiva il fattore donna in questa vicenda dei diritti umani
Che abbiamo avuto la sottosegretaria Toia che si è è auto assunte delle molto coraggiosamente appoggiano in pieno altro sotto una sorta di portafoglio bene per portare avanti un politica più organica
E più mirata
Dello Stato italiano in fatto di diritti umani Bonadonna
L'alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti Obadiah Mary Robinson
La donna la nuova presidente bella corte né del tribunale penale ad hoc per la ex Jugoslavia è una donna chi ha portato avanti una strenua campagna strenua lotta per la la la la Corte penale internazionale permanente prima ancora per il tribunale penale ad hoc per la ex Jugoslavia
E spia ispirato e ispira la campagna per intanto la moratoria
Nell'esecuzione capitale la Emma Bonino per vedere in casa nostra qui del Veneto a dirigere il dipartimento diritti umani della dire della Regione Veneto
è o la donna la dottoressa Niero
Al Master europeo in diritti umani così svolgimento a Venezia le donne sono la maggioranza tra i cinquantaquattro laureati provenienti da quattordici Paesi europei e vedo che qui dentro insomma la buona
Presenza femminile allora questo deve deve dirci qualche cosa insomma è chiaro
Miss affermerò non solo io femminista insomma specializzato nella materia però prendo atto con notevolissimo interesse di questo dato antropologico sociologico culturale concludo questo mio intervento rifacendo beh alla vicenda relativa alla costituzione del tribunale penale per l'ex Jugoslavia dove l'Italia ha svolto un ruolo di rilievo
L'Italia insieme alla Francia
E il paese che ha presentato un progetto organico al Consiglio di sicurezza
C'è stato anche il progetto presentato dalla perché oggi si chiama OSCE rappresentata allora dalla Svezia
E allora io ho avuto occasione di partecipare al lavoro preparatorio di questo tribunale penale per l'ex Jugoslavia
Ripensando alle carte che sono state elaborate
Per questa iniziativa che costituisce sicuramente il precedente più forte di quella che sarà la Corte penale internazionale permanente io dico che l'Italia farebbe bene nel ora siamo condurre l'organizzazione della Conferenza per la Corte penale internazionale sarebbe bene ad avvalersi di quanto fu pensato nel mille novecento e novantatré nel gennaio febbraio del mille novecentonovantatré allora nelle carte preparatorie una proposta italiana il Consiglio di sicurezza si trovano delle affermazioni molto importanti
Dove si dice tra l'altro che il diritto internazionale dei diritti umani che la nuova parte più innovativa del diritto internazionale deve costituire la bussola
Per qualsiasi comportamento
Sia degli Stati delle istituzioni e a qualsiasi livello e in qualsiasi ambito si diceva anche che la politica estera italiana deve caratterizzarsi
Se vuole veramente essere nuova per il suo impegno per l'effettività del diritto internazionale dei diritti umani una scelta strategica
E in quelle carte si dice anche che il diritto internazionale dei diritti umani dovrebbe gradualmente assorbire per farlo scomparire e il diritto internazionale umanitario
Perché il diritto internazionale umanitario e quella cosa necessaria
Ma rinvia a qualche dato diciamo un po'inquietante e preoccupante cioè Loyos ad bello ma degli stati cioè essere attratti da mandare avanti col diritto
Umanitario internazionale significa che noi continuiamo ad accettare e diciamo un sistema di sovranità nazionale statuali armate
E quindi ad ammettere e che ci possano essere delle guerre legittime giuste eccetera eccetera
Il diritto internazionale dei diritti urbane non fa riferimento come principio fondamentale alla sovranità degli Stati e men che meno
Alla sovranità belligerante gli Stati fa riferimento alla eventuale dignità di tutte le persone o banale
è diciamo che il principio fondante di questo nuovo diritto internazionale il principio di vita
Perché vogliamo l'abolizione della pena di morte abolizione della pena di morte la vogliamo non facendo riferimento al diritto internazionale umanitario ma al diritto internazionale dei diritti umani dove la vita prima ancora di essere il diritto alla vita il principio fondante
Vita individuale vita collettiva cioè la pace la pace positiva
Ecco allora che è importante anche richiamare appunto quelle posizioni che erano stati presa dall'Italia agli inizi del novantatré appunto per l'effettività del diritto internazionale dei diritti OPA ecco una cosa di cui l'Italia si può fare bene diciamo efficacemente bella in occasione della prossima conferenza per la corte penale internazionale permanente
Ma io credo che in queste due orette abbiamo
Senza mai ascoltata sacca di molte cose sul tema
Partendo dal tema della dell'istituzione di una Corte penale internazionale ed allargandosi Mariani inevitabile anche giusto ad allargando allargandoci a considerare la politica italiana europea la politica e delle nostre delle associazioni non governative dei dei dei gruppi società civile etc in materia diritti umani è una politica che abbiamo sentito ripetere qui più volte insomma deve essere orientata criteri di di giustizia uguaglianza e cosa degente cose che stanno anche dietro la motivazione dell'istituzione di una Corte di questo genere e che in particolare fa riferimento fa a appello anche questo mi sembra di cogliere un po'datata ai vari interventi fa appello ad una come dire rivitalizzazione del ruolo del giurista o più in generale del Consigliere del del principe per così dire
Rivitalizzarlo in senso qualificarlo in senso etico per esempio per riprendere in un notazione che faceva la sottosegretaria senza temere appunto di scadere con questo in una in vecchie concezioni giusto Ingrid naturalistiche o cose del genere insomma che vengono
Chissà perché
Così trattate come
Improponibili adesso
Io non lo so se ci sono da questa parte del tavolo alto interventi osservazione cose del genere sarebbe interessante sentire se ci sono commenti
Necessariamente molto brevi sintetici casi del genere
Da parte vostra tenendo conto e comunque alcuni dei relatori di oggi in particolare questo Condorelli ero sola Marchesi saranno presenti anche domani mattina quindi per molte richieste di chiarimenti per la genere per morte in qualche domani mattina di confrontarci con loro quindi
Se ci sono interventi domanda cose del genere da parte vostra ecco credo che c'è già una persona che si
Propone
In occasione dell'ultimo
Guardo conferma sembra
Collegamento
Collegamento nella
Umiliato
In quanto Dario io proteggere le vittime attualissimi e a sinistra riservato
Prescindendo in primo luogo da ha scatenato una guerra
E infatti grazie ora
Fino ad oggi io ho pensato questo correndo loro ci fosse anzi forse se posso l'uomo
Il diritto umanitario lo legittima
Il diritto umanitario parecchie altre coerenza
Conflitti armati esiste
Dalle soglie più alte violenta
Basso guardi
Ad arrivare
Grazie rimane solo
Prego ieri Baudolino
Il problema è sì la guerra
Finché la guerra
Eliminare il diritto umanitario ora io eliminare la guerra vorrà dire eliminare dalla guerra quelle fondi agricoli che oggi
Posso replica
Sì sicuramente ho detto prima è un diritto necessario rebus sic stantibus
Però in quanto tale non è che le mette fuorilegge in quanto tale fuorilegge la guerra
Quello cui io così
Accennavo è la necessità di dichiarare la guerra in ogni caso illegittima cioè pro scrivere la guerra in quanto tale partendo dal preambolo della Carta delle Nazioni Unite no flagello a guerra ritenuta flagello
E asserire poi il diritto alla pace come diritto umano fondamentale la sottosegretaria Toia appena appena accennato a questo fatto cioè all'UNESCO recentemente si è posto e il problema di una risoluzione dove appunto veniva servita la pace come diritto umano fondamentale
E lì c'è stata dalle vantarvi di scudi da parte degli stati appunto i cui consiglieri subito giuridici è hanno detto be settato se si afferma il diritto alla pace come diritto fondamentale bisogna vedere tutta la giustizia abilità di questo diritto eccetera eccetera ancora una volta diciamo fermando l'avanzata Dio con principio
Che ormai somma nella testa di tutto l'associazionismo che opera per via transnazionale con questione che forse a fare la propaganda contro il diritto internazionale umanitaria assolutamente però attenzione dico che in questo momento c'è una dialettica più o meno diciamo e emersa tra questi due diritti il diritto internazionale dei diritti umani diritto internazionale umanitario
Con dietro poi delle Harrier Pan se che secondo adesso di carattere ideologico
Nel senso che c'è ancora una parte di culture e anche ovviamente di politica
Dove il principio di sovranità dello Stato che si esprime soprattutto attraverso gli attributi dell'igiene dei è intoccabile
E questo disco SMA mai più me la prenderò con il diritto internazionale umanitario sul campo effettivamente applicato fino a quando ci saranno purtroppo guerra
Ok presente
Quanto professore di diritto internazionale umanitario devo difendere e la vorrei difendere utilizzando non le parole mie ma quelle di Max Cooper
Che fu il primo presidente della Croce Rossa internazionale al momento dalla guerra
Oggi oggi sulla croce rossa e la guerra si dicono al sono venute fuori tante cose ma resta il rispetto grande che bisogna ricordare a quella voglia di quest'uomo che si era impegnato e che quando fu approvata la Carta delle Nazioni Unite e fu approvato quindi il il sistema di ieri di TTT messa fuori leggerlo cosiddetto ius contra bellum
A coloro che dicevano a questo punto credete voi perché siete bottega voi della Croce Rossa perché il perito unica non serve più a niente
Lui rispose una frase celebre disse noi saremo i primi a partecipare con gioia al funerale del diritto internazionale umanitario lo faremo nel momento il giorno in cui non ci saranno più conflitti
Ma fin quando conflitti ci sono il diritto internazionale umanitario e l'unico presidio che esiste per garantire un minimo di umanità in queste situazioni di conflitto il Co ricordo questo per dire che il diritto internazionale di oggi al di lasciando da parte il diritto internazionale umanitario non è un diritto internazionale pacifista
E un diritto internazionale che consacra ancora in certe soglie limitate ma consacra purtuttavia il un diritto alla guerra
Però vorrei chiede al professor Papisca si può deve dire che
Il fatto di ammettere alla legittima difesa in caso di aggressione una cosa che non va bene io credo che fin quando non esistono meccanismi che rimpiazza non io ho che eliminò l'utilità del diritto di legittima difesa questo diritto di legittima difesa deve esistere quindi
Il diritto internazionale umanitario altra cosa
Si può dire che quando la Carta prevede con le sue attuazioni modestissimi che ha avuto che gli Stati debbono se il Consiglio di Sicurezza glielo domanda utilizzare i mezzi necessari per ridurre l'aggressore ha ragione
Questa prescrizione che autorizza uno jus ad bellum e da buttare via io credo che bisogna ancora riconoscere che purtroppo di questa possibilità di questi margini di uso della forza da parte dello Stato aveva attaccato aggredito uno da parte del del Consiglio di sicurezza e della comunità internazionale di queste possibilità c'è ancora bisogno e quindi del diritto internazionale umanitario c'è ancora bisogno senza contare l'osservazione giustissima il diritto internazionale umanitario prescinde totalmente dall'approccio chi ha ragione e chi ha torto e la e fondamentale questo
Discorso secondo cui al momento in cui si viene viene in gioco il diritto umanitario si deve poter dire chiunque abbia commesso il crimine di guerra che sia il il vietcong che si difende contro il il la la pioggia di di di di di napalm ma o che sia l'aggressore ecco tutti devono rispettare delle esigenze umanitarie penso che questa sia un un fatto di civiltà un fatto di cultura che per il momento
Forse un giorno ma per il momento non possa essere considerato superato al quale bisogna riconoscere un ruolo essenziale ancora nell'ambito internazionale odierna e nella comunità internazionale odierna
Ora contro contro
Nostra chiaramente interamente sua son d'accordo e però all'inizio io avevo fatto una premessa
Cioè parliamo pure di corte penale internazionale permanente se ma facciamolo all'interno di un progetto più ampio di nuovo ordine mondiale
Cercando di valorizzare tutti quegli interstizi tutte quelle occasione che il convento ci passa
Nonostante tutto
Ora per esempio
E anche per quanto riguarda la legittima difesa
E chiaro fino a quando non ci sarà una forza permanente di polizia militare internazionale in grado di e dovremmo sempre metterci in quest'ottica della possibile aggressione sì sì bensì però ecco i giuristi secondo me dovrebbero farlo Sforza detto in più terre e lucidare il concetto di polizia internazionale
E pere lucidare anche la dimensione umana delle operazioni di polizia militare internazionale non a caso si sta insistendo negli ambienti insomma dove si coltiva la cultura dei diritti umani perché all'interno di ogni missione
Di pace delle Nazioni The missione militare insomma ci sia la componente diritti umani una sorta di Ombudsman
Una sorta di difesa civica all'interno di queste missione cioè io continuo a insistere sul necessità di dare spazio a delle anticipazioni che già ci sono
E cioè non siamo sul terreno dell'utopia quando si dice da più parti ecco proviamo a costruire a vedere fino in fondo quali sono i contenuti i fini egli metodi eccetera della polizia militare internazionale
Andando avanti quel discorso noi Ariemma delle conclusioni anche politiche molto importanti
Cioè il fatto dell'obiettivo del disarmo che è uno degli obiettivi del Consiglio sicurezza stando accanto alle Nazioni diventerai che qualche cosa di più agibile
E di più sensato che non le tradizionali conferenze per il disarmo più o meno multilaterali e bilaterali eccetera eccetera
Cioè si ci si mette in un ottica di polizia militare internazionale che avessi penserà anche quali sono le armi necessarie per una polizia per azione di polizia
E non solo operazioni belliche senso stretto
Sì sì sì sì e lo uccideranno degli obiettivi tutto si rapporteur anche agli obiettivi l'obiettivo non sarà la distruzione per in vista magari della debellate Zio di uno Stato dove ci vanno di mezzo il territorio popolazione eccetera eccetera
E e tutto acquista una una fisionomia nuova insomma è Gandhi ha parlato di cultura politica nuova rete devo dire anche anche questo
Dopodiché insomma io avrei rimbalzo la la la palla proprio l'associazionismo ai movimenti
Eccetera che devono in qualche maniera costringere i politici a dichiararsi fino in fondo e qui divento legittimista proprio fino in fondo se la Carta delle Nazioni tra un senso pur con tutti gli aggiustamenti che bisognerà dare alla seconda parte se hanno un senso le convenzioni giuridiche internazionali allora governi dichiarate lì
Siete per la legalità o no ci tento Boutros Boutros Ghali che contava molto più di me e ci rimise il posto insomma tra io credo che l'associazionismo di base il movimento transnazionale e problemi di posto e riconfermato alla carica insomma
E credo che queste siano delle occasione corsi come questi per affrontare questo diciamo questa sfida
Interventi
Domanda era per ricevere
Sì prego
Formati
Io
No no
Volevo sapere
E dunque
Petroselli garantire
Ci sono rituale l'avvocato
Senza i quali
Dello cosa poi consentire
Tale
Mi limito avesse il primo risponde perché penso che altri fanno delle cose dire vorrei dire anzitutto due questo che la prima osservazione è che la il sottosegretario Toia parlava
Di
Facevo una specie di ritratto dei grandi impegni dell'Italia e quindi metteva insieme
Quello che la nostra missione italiana DTT Dinoi Orquesta facendo in questo momento come principali azioni internazionali impegnando tra l'altro le stesse persone ambasciatore
Consigliere giuridico e così via di seguito ci sono di due grossi lavori che due grossi impegni internazionali che non hanno di per sé un collegamento stretto salvo quanto dirò subito dopo se non fosse che la prima vuol e volta Allo scopo fondamentale di migliorare l'immagine e l'efficienza del sistema delle Nazioni Unite in particolare rendendo più democratico o meno antidemocratico il Consiglio di sicurezza
L'altra e un'azione che capita nello stesso momento ma che non è necessariamente collegata salvo per il punto al quale quale non farò allusione tra un momento però vorrei aggiungere questo che e in tutto questo discorso sulla riforma del Consiglio di sicurezza noi non ci dobbiamo scordare che l'Italia c'era delle cose dei motivi di azione che dice dei motivi che l'undici
Il motivo che dice quello che l'Italia vuole desidera che il Consiglio di sicurezza abbia un'immagine più accettabile perché oggi l'immagine non è accettabile questo lo sappiamo tutti
Per e questa immagine piace Tabitha deve dipende dal fatto che il Consiglio di sicurezza dovrà domani essere più representative della comunità internazionale in tutte le sue forme quindi deve essere il numero degli stati aumentar Toro
Devono esserci
A partecipare più regolarmente registrati maggiormente impegnati non solo finanziariamente e così via devono gli stati e piccoli e minori potere con maggiore frequenza sedere ecco ora tutto questo l'Italia lo ha pensato in un certo modo ma vorrei che fosse chiaro qui in partenza che in questo modo
Pensato dall'Italia non rientra l'abolizione della situazione di privilegio di cui godono le cinque grandi potenze della seconda guerra mondiale questo un atto di realismo perché una riforma di questo genere in e impossibile da realizzare a causa dei del del gioco delle regole sulle modifiche della Carta quindi allora l'Italia dice restino questi cinque però si provveda aumentar il numero a creare delle rotazioni più regolari e così via in modo da dare questa maggiore rappresentatività
Ecco
Nel discorso che oggi si fa sulla riforma del Consiglio di sicurezza nessuno realisticamente dice che bisognerebbe abolire il privilegio dei cinque grandi perché non è praticamente possibile quindi il Consiglio di sicurezza di domani resterà un Consiglio di sicurezza nel quale il privilegio dei cinque dei cinque grandi sarà mantenuto purtroppo
Ecco allora qual è la cosa che l'Italia non dice che non si dice pubblicamente e che l'Italia ha una paura ho fondamentale che è quella che
Passi invece che la idea dell'Italia l'idea di modifica il Consiglio di Sicurezza aggiungendo degli stati membri permanenti allora si sa che la formula che
Cinque più cinque di questi da altri cinque dovrebbe essere il Giappone nel il la Germania e poi uno stato dell'America latina che sarà
L'Argentina il Brasile poi si litigheranno tra di loro poi uno dell'Asia che potrà essere l'India il Pakistan anche lì si litigheranno anzi si spariranno
Tra di loro e poi uno degli e del del del sud dell'Africa e così via quindi in sostanza l'Italia combatte una battaglia per la democratizzazione che anche una battaglia
Per non essere derubricata al rango di potenza media o medio bassa rispetto ad altri Stati quali
Adesso presi tra l'altro traino gli sconfitti dell'ultima guerra mondiale con la sola eccezione l'Italia verrebbero promossi al rango di membri permanenti
Ecco quindi bisogna tenere conto che c'è un discorso politico di politica stretta che riguarda la posizione dell'Italia sul piano delle relazioni internazionali
L'attore c'è un legame tra le due cose e che nel progetto di statuto di questa corte così come lo si vuole immaginare c'è una azione della corte un meccanismo in base alla quale la corte dovrebbe poter essere azionata dal Consiglio di sicurezza
Il Consiglio di sicurezza per esempio per quanto riguarda il poi la problematica dell'aggressione delle primavere definito la situazione come una situazione di aggressione perché si possano poi prendere Tizio Caio dire tu sei l'autore degli atti di aggressione che vanno condannati quindi il Consiglio di sicurezza dovrebbe avere questa funzione preliminare di designare la situazione come aggressione
E poi il Consiglio di sicurezza e previsto come capace di mettere in moto il meccanismo della corte in altre situazioni al di fuori della creazione là dove considerasse lo schema del Ruanda e del ex-Jugoslavia che se una situazione non solo di violazioni gravi del diritto umanitario ma di violazioni gravi tali da mettere in pericolo la pace e la sicurezza internazionale ora questo rientrerebbe nel ruolo del Consiglio sicurezza di non avere bisogno di creare nuovi giudici ad hoc ma di poter utilizzare il giudice permanente che ci sta l'aver digli tu agisci
Come avrebbe agito un giudice ad hoc creato appositamente
E Cochi allora avviene il collegamento che avviene la un discorso globale che consiste nel dire dato che il Consiglio di sicurezza deve avere un ruolo importante nell'azione da svolgere da parte della Corte importante che questo Consiglio di Sicurezza e sia meglio rappresentativo della comunità internazionale della sua variegata composizione e non un Consiglio d'élite come attualmente
Su questo punto
Solo una una brevissima aggiunta a a conferma di quanto diceva il professor Condorelli
In realtà i gli attuali Stati membri permanenti del Consiglio di Sicurezza gli Stati Uniti in particolare
Hanno un atteggiamento diciamo nel nel negoziato sullo statuto del della Corte permanente che presuppone che il Consiglio di Sicurezza rimanga
Sostanzialmente abbastanza simile a quello a quell'attuale per cui diciamo anche un'eventuale riforma del Consiglio di sicurezza non avrebbe affetti sullo sui membri permanenti gli Stati Uniti per esempio sarebbero credo persino disposti ad accettare che il procuratore possano avviare ex Officio dei delle indagini
Davanti davanti alla Corte penale internazionale ma il punto su cui sicuramente non transigo no è quello relativo all'articolo al Progetto di articolo ventitré che
Riguarda appunto il ruolo del Consiglio di sicurezza sia nell'avvio dei procedimenti sì anche in un certo senso nel nel nel mille la sua possibilità di bloccare i procedimenti davanti alla Corte nella nella misura in cui siano all'ordine del giorno del del Consiglio di sicurezza ai sensi del del capo settimo del della carta
Un
Un penso che domani torneremo ancora su queste questioni quali sono quelle poi centrali Manta riguarda la Lara vettura era possibile implementazione di questa Statuto
Altri interventi altrimenti
Possiamo ANAS cioè non c'è canali tra
A due
Certo di voler ore nove
E allora onesti
Ma
Nuovi
Datato
Va bene
No
Un popolo
I diritti umani
Tempio domani possibili nazionale verbale
Genocidio si tratterebbe richiedente con
Lo Stato ne esce la seconda cosa che volevo dire una domanda
Eventuali delle donne però dando l'azionista
Piango
Dell'aggressore
Però lo attraverso il suo responsabile settore però
Dove indagati
A eschimesi
Una raccordo con radicalità
Vedo in Afghanistan
Eliminare l'IRAP tentare viene
La produzione di oppio pronto ci sarà
L'ottanta per traffico europeo
Volevo chiedere un parere se
Il gioco vale la candela
Tentare una strada tra l'altro
Si può sorvolare secondo
Su solo su quest'ultimo parte voglio dire una cosa parlo come Parlamento europeo ma il Parlamento europeo in tutte le sue risoluzioni
Ha sempre richiesto a qualunque organizzazioni internazionali quali questo Tura
Di tipo internazionale
Fosse dell'unione o a livello mondiale o singoli paesi che non poteva in nessun modo un dell'ultima risoluzione della fino allo scorso l'abbiamo ribadito in vista dell'allargamento dell'Unione europea in vista del nuovo trattato dall'Unione Europea che
Non si può a vere accordi internazionali senza aver fatto una verifica della clausura dei diritti dell'Inter l'uomo cioè se non vengono rispettati i diritti dell'uomo
Le e gli accordi sono privi di senso questo
Tema possibile
Intervento richiesta al tribunale in materia di Tibet ad esempio bene questo sarà come dire
Rientra esattamente il tipo di problematiche che di cui si è accennato prima insomma se il monopolio nella utilizzazione di questo strumento giudiziario resta nelle mani dei singoli Stati o delle singole potenze rafforzata dal fatto oltretutto di essere membri permanente così sicurezza è chiaro che le garanzie di operatività strumento sono sono limitate insomma sì posso
Sì
Cosa che ha che vorrei quanto riguarda questa del Tibet come come
Vicenda esemplare non bisogna scordarsi che la corte di cui noi discutiamo che nel nostro programma e una corte davanti alla quale sono chiamati ad aprire saranno chiamati o sarebbero chiamati se si fa ad apparire degli individui come colpevoli di crimini quali che siano in altre parole
Non è la Cina mai e il signor Tizio Caio e Sempronio Autori genocidio cinesi volevo e quant'altro
Quando si parla invece dello Stato come autore di genocidio allora la vicenda Bosnia Jugoslavia è esemplare c'è un altro foro
E questo foro alla Corte internazionale di giustizia e dinanzi alla Corte internazionale di giustizia sulla base della convenzione è uno Stato può essere convenuto per violazione del del della con norme della Convenzione quindi in teoria qualunque Stato l'Italia per esempio
Potrebbe convenire davanti alla Corte un altro stato qualsiasi perché autore di genocidio siamo che casca l'asino là dove si constata che tra i centoventicinque Stati che hanno ratificato la convenzione sul genocidio non ci sta guarda caso la Cina
E quindi quella Corte nemmeno è utilizzabile per o e per il momento utilizzabile a questo scopo
Riguarderebbe Geraci
Ora
La riforma
Una ripresa
Pordenone
Domani sempre
L'esigenza di coordinamento
Entrambi
Pongo elisir
Per quanto riguarda la borghesia
Prende la forma
Mo'finale quindi
E allora le parola
Riprendo
Con riferimento
Dunque
Contenuti
Provvede
Il coordinamento permanente
Prima
Provinciale amichevole
Nazionali poi ecco
Risultato
Ma insomma
Centrale ai promuove lo smog agli scout anni
Apparso allora propongo importanti
L'avvocato esigenza e il spendiamo vorremmo domani portare Andrei Mariana nella
Punto di vista pratico
Sì anche di considerare
Intanto
Comunque
Io non uno non opposizione dare perché non ho sull'esperienza in questa materia quindi guardo bene dal dare consigli ci sono altri PESC pertinente di queste cose però una cosa vorrei dire visto nono non ho taciuto
I pericoli che vedo che intravedo nello nel per quanto riguarda il negoziato di Roma il suo sbocco e penso seriamente che una forte pressione deve essere
Palpabile attorno ai negoziatori perché il negoziato vada in un certo modo e non in un altro penso in altre parole che sia vitale che questo negoziando Monti svolga Comes di Solti negoziati diplomatici
L'atmosfera ovattata isolata in un palazzo nel quale si decide senza che
Ci sia da torno un in una sensibilità e una citazione una preoccupazione permanente penso che molto possa dipendere da questa pressione peso quindi che questa pressione non possa venire che da una palpabile presenti insomma bisognerebbe che ci fossero le barricate attorno al palazzo della FAO dove si svolgerà questa cosa che che la gente che passa la sappia chi è scomputata in negli atteggiamenti che prende dalle forze
Dalla società civile non solo italiana ma altro penso che sia una cosa fondamentale sì domani la lezione che avevo intenzione di fare riguarda il ruolo delle ONG nello sviluppo del progetto di corte penale internazionale magari possiamo anche approfondire e discutere
Al termine nella mattinata di domani volevo solo dire al professor Condorelli che probabilmente le barricate saranno dentro il palazzo della FAO nel senso che è stata approvata una risoluzione in Assemblea generale che piuttosto soddisfacente dal punto di vista dell'accesso Prince come in un certo senso per la prima volta ad una conferenza diplomatica in senso stretto di organizzazioni non governative e che è una una delegazione di questi organizzazioni ha visitato la FAO alcune settimane prima del funzionario dell'ufficio legale delle Nazioni Unite
Sono state scattate fotografie sono state fotocopiate planimetria delle sale
E
Ed esistono all'interno della fa una quindicina di sale di riunione è stata avanzata la richiesta di averne una disposizione del delle ONG
Conoscendo le bene nel momento in cui l'ufficio legale ci dirà che non c'è posto noi diremo no non è possibile perché le sale sono quattordici e non è pensabile che me ne servano che che che vi servono tutte
Quindi diciamo che l'intenzione di fare di fare quello che il professor Condorelli suggerisce c'è poiché adesso vedremo in fase di alto non è quanto saremo bene organizzate e quante difficoltà incontreremo però magari poi possiamo approfondire anche anche domani
Il signor De Chirico
Scrisse poi intelligenza
Va
Bene altre
Altri interventi altrimenti possiamo chiudere qui sei ente ringraziamo settore ringraziamo i di tutti i relatori di oggi si sono un po'succeduti ma credo che hanno portato i contributi tutti molto valido interessante
Adesso ci salutiamo c'era quel Pro quel quel quell'idea
Qua
A