"Incontro con Bruno Trentin" organizzato nell'ambito della Festa dell'Unità

Buona sera
Buonasera io sono Bruno Ugolini dell'Unità qui c'è lo conoscete tutti Bruno Trentin
Responsabile della dall'ufficio del programma la CGIL Presidente anzi d'ufficio dalla CGIL e che reduce
Da una delle due grandi manifestazioni che si sono svolte oggi a Milano a Venezia
E che hanno segnato una tappa nuova nella vita dal movimento sindacale italiano una manifestazione come tutti sapete
Conto propositi secessionisti ci che proprio da questa
Da questo partecipazione di trentenne alla manifestazione di Venezia noi vogliamo partire chiedendogli quali sono una sua testimonianza su questa giornata abbastanza inusuale nella storia del sindacato par di capire che ha suscitato anche perplessità in alcuni commenti di stampa
Che hanno contestato al sindacato
La possibilità di svolgere questo ruolo che è stato detto un ruolo prettamente politico la parola trentenne
Ma io
Prima di tutto
Credo che sia stato una
Una grande prova per
Il movimento sindacale italiano e per tutte le forze della sinistra in questo Paese
Una grande prova
Che va ben al di là della difesa di valori nazionali a cui pure tutti noi teniamo
Ma che esprime ancora una volta la capacità del della classe lavoratrice
Che esiste in questo Paese che esiste al Nord e al Sud che esiste non solo nelle grandi fabbriche ma in tutti i luoghi in cui
La gente lavora e soprattutto lavora sotto altri
Un grande ruolo di difesa della democrazia
De L'Unità sociale della parte più grande della popolazione di questo Paese
Ecco io ho visto a Venezia
Non ho potuto vedere se non attraverso la televisione quello che è successo a Milano
Ho visto
Accanto a lavoratori anziani
A lavoratori pensionati che ancora una volta hanno voluto
Manifestare la loro presenza militante
Ho visto tanti giovani
Ho visto tanti giovani del Mezzogiorno
Ma ho visto anche tanti giovani del Nord
Del Veneto
Del nord est
E probabilmente tanti giovani che hanno in un primo tempo creduto agli slogan della Lega
Altri che hanno forse votato per la lega o prima ancora votato per il Polo
E che hanno capito di fronte alle ultime provocazioni secessioniste
Che ieri in gioco qualcosa di più che
Uno slogan elettorale
Che era in gioco la loro capacità di difendersi
Di difendersi uni
Contro ogni forma di sopruso
Contro l'attacco ai loro diritti fondamentali
Per questo io penso che sia stata veramente una giornata storica
Naturalmente tutto dipenderà dalla nostra capacità dalla capacità del sindacato ma anche delle forze di sinistra
Di prendere la giornata di oggi
Non come la conclusione di una partita
Fra noi e la lega
Che non c'è mai stata che non ci interessa svolge ma come l'inizio
Di una riconquista
Di tanti lavoratori di tanti giovani militanti uomini e tante donne
Che ancora attendono dal sindacato dalle forze di sinistra di essere rappresentati né i loro problemi nel loro bisogno
A partire da questa coscienza antica riscoperta che soltanto uniti si può vincere
Soltanto unito un sindacato può difendere la gente che vuole rappresentare
La via della divisione è la via della debolezza e la via della sconfitta
Sente trentina anch'io ho visto la televisione questa sera e devo dire che sono rimasto un po'stupito da stupito e mi sono trovato e per la prima volta nella
Nella storia credo visto dei militanti sindacali dei dirigenti sindacali alla testa dei cortei sul voto a Milano che cantavano l'inno nazionale di Fratelli d'Italia
E qualcuno ha interpretato questo come la manifestazione alla l'espressione di una manifestazione solo per l'unità nazionale
è stato così
Ma io credo che questo era
Un simbolo che giustamente i lavoratori i sindacati
Hanno fatto proprio
Ma ripeto dietro a questo simbolo unità nazionale la bandiera tricolore
L'inno nazionale
C'era
Qualcosa di più profondo e io dico non ho paura di dirlo qualcosa di più
C'era un una classe lavoratrice che si riappropri chiave di questi valori unitari
E che difendeva in primo luogo se stessa la sua unità
La sua unità che è stata per tanti anni garante della democrazia dell'unità di questo Paese
In questo ho rivissuto veramente lo spirito
Che c'era in altre manifestazioni in questi anni
Di fronte alle provocazioni
Fasciste e forse non solo fasciste
Con gli attentati
Della fine degli anni sessanta
Di fronte ai tentativi eversivi contro l'unità del Paese ma contro l'unità dei lavoratori
Nel Sud a Reggio Calabria
Anche allora noi siamo stati molto criticati quando siamo scesi dal Nord
Nell'estrema
Punta di questo Paese per difendere l'unità fra nord e sud
E per difendere l'esistenza di un di una nazione come l'Italia attraverso l'unità dei suoi lavoratori
Io credo che bisogna cogliere questo dato di fondo ossia abbiamo difeso la bandiera italiana abbiamo difeso
Abbiamo difeso anche questo stato con i suoi limiti con le sue carenze perché lo vogliamo riformare non
Cancellare
Ma tutto questo perché siamo stati portatori di una di un grande valore fondante e cioè la necessità che la classe lavoratrice resti un
Un dato unito resti fondata sulla solidarietà fra tutti DiVersi
Uomini donne giovani
Soggetti che la rappresentano
Senza questa unità non c'è avvenire per la classe lavoratrice ma senza questa unità non c'è avvenire per questo Paese
Senti tu hai detto prima che hai visto molti giovani in questi cortei
Saputo Venezia
E molti giovani che esprimevano anche a un ripensamento rispetto al loro voto la loro posizione politica almeno riflessa nelle urne
E però rimane il fatto che in quelle zone saputo al Nord Est anche gran parte della classe operaia ha votato lega e rimane il fatto che molte delle ragioni che stanno sotto un leghismo io penso alla critica
Ossessiva che riguarda una parte del fisco ma da una parte anche
La centralizzazione dello Stato molte di quelle ragioni rimangono intatte del sindacato su questo ha espresso delle posizioni oggi ha voluto iniziarono inizia mai cominciavano iniziativa anche su questo terreno
Sì certamente
Il sindacato
E non solo il sindacato io credo deve recuperare un grande ritardo
Un grande ritardo nel prospettare delle soluzioni vere alla riforma di questo Stato
Un grande ritardo nel assumere iniziative concrete che Dio no corpo non solo parole ha un obiettivo di Fera lirismo di effettivo decentramento della macchina statale
Possibilità di autogoverno non soltanto alle regioni che sono già troppo vaste ma
Anche al
Al comune
Alla comunità locale
Credo che qui abbiamo da recuperare come dicevo ritardi ed errori
E dobbiamo essere in testa
Nella battaglia per la conquista di veri e propri spazi di autogoverno e le comunità locali per esempio io sono convinto che una riforma dello Stato sociale degna di questo nome
Una riforma che si avvicini proprio
Alle domande reale e i jersey
Dei cittadini del territorio non è possibile se non si danno nuovi Poteri a questi territori nuovi poteri ai Comuni voi il potere alle comunità locali
La possibilità per la gente davvero di autogovernarsi nella difesa
Delle tante diverse condizioni in cui si trovano i cittadini
Ma il fatto nuovo è un altro mi pare
Io credo che
La lega
Nella sua campagna
Anche troppo facile
Contro i limiti di questo Stato
Nel tentativo di fare leva sull'egoismo
Locale
Contro la comunità nazionale
Nel tentativo di seminare l'illusione che poi con l'evasione fiscale magari
Ogni territorio potrà trovare
La soluzione ai propri problemi
Credo che la lega in questi ultimi mesi in queste ultime settimane
Abbia commesso un errore ma un errore Benedetto a mio parere
Per la sinistra per il sindacato per i lavoratori italiani
Ha capito cioè che doveva fare i conti
Non soltanto e non tanto con un governo centrale
Con uno Stato che certamente va riformato
Ma con quello che rappresenta ancora con tutti i suoi limiti un grande tessuto di unità nel Paese reale
Cioè un sindacalismo che ha una lunga tradizione
Di battaglie solidali
Di lotta agli egoismi corporativi
Io credo che Bossi abbia a un certo momento ha capito che il vero nemico da battere era questo sindacato
Perché questo sindacato si frapponeva
Fra gli obiettivi secessionisti
Della lega e la possibilità di conquistare anche nel Nord anche nel Nord Est
Un reale consenso fra la gente
Io ho detto un errore Benedetto
Perché molti lavoratori almeno quelli che siamo riusciti a toccare in questi mesi in queste settimane
Si sono trovati per la prima volta di fronte a una scelta di fondo non si poteva pensare di militare nel sindacato di tutti i lavoratori e poi magari votare lega aperti
Sfogare i propri risentimenti contro tutte le carenze che esistono in questo stato in questa offerta
Si doveva scegliere
E in questo caso scegliere contro il sindacato di tutti i lavoratori
E in questo caso scegliere per la rottura nel movimento del lavoro
Scegliere per la guerra dei poveri fra il poverino
Scegliere come nemico
Non tanto il proprio padrone
Ma il lavoratore di un'altra città di un altro territorio di un altro Paese
E secondo me è venuta in questi giorni la prima risposta cioè i lavoratori
O quelli che siamo riusciti almeno a ad interpellare in questi mesi preparando la manifestazione di Venezia di Milano
Be'hanno scelto il sindacato
Della solidarietà hanno scelto l'unità dei lavoratori
E per questo hanno respinto la retorica secessionisti
Ma ecco vorrei che si capisse bene che con questa scelta con questa manifestazione
Non abbiamo soltanto messo in questione le
La propaganda di Bossi la retorica di Bossi
La sottocultura di Bossi
Credo che i lavoratori si sono mossi anche per rispondere a tante forze sociali
Politiche
Che da mesi
Mirano ad insidiare l'unità la solidarietà fra la gente che lavora
Perché non dire che tutta una parte della Confindustria
Da Mesis persegue l'obiettivo di distruggere il contratto nazionale di lavoro
Perché non dire che tanti economisti anche di un'area vicino al governo ci spiegano che bisogna riscoprire le gabbie salariali
Che bisogna discriminare fra giovani e anziani indipendentemente dal lavoro che fanno per pagare di meno i giovani che fanno lo stesso lavoro di un lavoratore adulti
Perché non non ricordare che la lega è è cresciuta
Su una campagna che ha coinvolte molte forze sociali e politiche volte ad dividere il mondo del lavoro per indebolirlo e per sconfiggerlo in questo modo
Io credo che la giornata di oggi ha aperto una battaglia quindi molto più vasta
Di quella che riguarda gli slogan o le provocazioni di Bossi
Una campagna per riscoprire i valori della solidarietà dell'unità
Nella consapevolezza che se questi valori vengono meno
Se la certezza di alcuni diritti universali di tutti i lavoratori uomini donne giovani e anziani vengono meno e il tessuto democratico di questo Paese che rischia di franare
In questo senso non ne abbiamo ancora molto da fare
Non solo per
Manifestare
Ma per contrastare il giorno per giorno questa campagna e insidiosa
Che la lega ha tradotto in questo modo
Caricaturale e felice secondo me perché ha messo il dito sulla piaga il nemico da battere per Bossi è il sindacato
Il nemico da battere per Bossi è l'unità fra i lavoratori del nord del sud perché è questa unità che ha salvato il Paese in più d'una circostanza mettere a frutto questo occasione
Per andare avanti
Guardando a quelli che dietro a Bossi
Prima di Bossi hanno cercato di sconfiggere il movimento dei lavoratori di dividerlo di scalfire la sua unità e la sua solidarietà
Quindi Paolo par di capire
Farvi capire che oggi ha preso un colpo anche una delle
Sfide che aveva lanciato Bossi quella di costruire un sindacato regionale un sindacato padano il si impara avevano chiamato
Fosse la manifestazione di oggi ha seppellito anche una parte almeno di queste ambizioni può chiedo però intendo rimanere
Comunque per il sindacato confederale del sindacato italiano un problema di rappresentanza
Più estesa oggi all'ascoltando la radio alcuni commentatori emettevamo sottolineava il fatto che il sindacalismo confederale producono sua gambe Fossa con la sua capacità di attrazione come si è visto oggi anche nelle piazze italiane rappresenta pur sempre un terzo dei lavoratori italiani
è vero questa cosa è questa manifestazione di oggi e può essere anche uno sprone per per riconquistare la DC
Beh il sindacato italiano ciao organizza un terzo e probabilmente almeno in alcuni momenti penso
Alle grandi lotte contrattuale nazionale è riuscita a rappresentare assai di più
Ma non mi nascondo affatto che
Di fronte alle trasformazioni
Impetuose del mondo del lavoro del mercato del lavoro
Alla moltiplicazione di forme di occupazione nuova
Alla proliferazione di piccole e piccolissime impresa e con quattro cinque dieci lavoratori
Il movimento sindacale rischia e non solo in Italia
Di rappresentare soltanto un'area del mondo del lavoro
Quello delle piccole e delle medie impresa di una certa consistenza
Mentre i milioni e milioni di lavoratori precari
Di lavoratori occupati in piccolissime aziende
Di lavoratori che devono cambiare attività
Ogni sei mesi come avviene le piccole impresa in molte piccole imprese e nelle aziende artigiane questi lavoratori non non conoscono nemmeno
E non hanno memoria e non hanno
Coscienza di quello che il sindacato ha potuto rappresentare nel passato
E non mi faccio illusione che se non attraverso i giornali o la televisione
Milioni di giovani che lavorano in condizioni precarie e disagiate
Non hanno potuto partecipare per esempio alle manifestazione di oggi
Perché non ho avuto neanche la possibilità di conoscere
La posta in gioco
Perché magari molti di loro si illudono
Che è meglio essere unito con loro padroncino che con i lavoratori di un'azienda che sta accanto o con i lavoratori di altre regioni del Paese
Esiste quindi questo grande problema
Di dare non soltanto rappresentanza voce
A milioni e milioni di lavoratori di uomini e di donne
Che sono fuori da quello che si è chiamato il mercato del lavoro garantito e difesa
Ma c'è il problema di dare a questi giovani a questi donna questi uomini delle risposte
Io penso a milioni oramai di giovani che svolgono attività
Discontinue con contratti detti di collaborazione coordinata continuativa che hanno valgono il dieci per cento di contributi per una pensione che se resta tale domani sarà una pensione di fame
Che non hanno una tutela sugli infortuni che non hanno una tutela per la maternità
E che aspetto no ogni sei mesi ogni anno di vedere rinnovato o meno il loro rapporto di lavoro
Penso ai milioni di giovani che svolgo un'attività più o meno clandestina
Senza contributi senza copertura sociale
Penso ai tanti che in ogni anno si domandano se il rapporto di lavoro verrà rinnovato o meno
I lavoratori stagionali
Sono milioni e milioni
Ai quali il sindacato fino adesso non è riuscito a dare rappresentanza tutela conseguente rispondendo ad ognuno dei problemi DiVersi
Che questi lavoratori pongono ecco questa è la nuova frontiera
Che il sindacato deve assumere
Questa è la nuova tappa del suo impegno del suo lavoro
Partire dalle dalla riuscita delle manifestazione di oggi
Per puntava riconquista di tutto questo mondo del lavoro che rischia di essere escluso discriminato
E quindi cento se noi non stiamo attenti di vedere poi d'altra parte del mondo del lavoro a quella che riusciamo ancora a tutelare attraverso il contratto di lavoro attraverso la contrattazione collettiva come il nemico l'avversario quelli che sono garantiti
Mentre loro non lo sono
Io credo che sia una grande occasione
Ma anche una grande prova per il movimento sindacale e per la sinistra
è la manifestazione di oggi c'era anche
Lo stato sociale
Quella cosa di cui si è parlato molto in questi mesi
Legato alla trattativa come molti di voi sanno sulle questioni previdenziali sulle pensioni ma anche sugli ammortizzatori sociali
E su tutti quei temi che vanno sotto il nome
Sul turn over conto di stato sociale
Faccio io chiedo trentini
Se questa tematica è stata presente in che modo nella manifestazione di oggi e come la manifestazione di oggi potrà pesare come potrà pesare nello sviluppo del negoziato dei prossimi giorni sapendo che siamo mai
A una stretta decisivo almeno così si capisce leggendo dei frenetici incontri che avvengono proprio in queste ore attorno a questi temi
Ma io credo che la manifestazione di oggi avrà un peso e un peso molto rilevante sulla trattativa
E si sviluppa fra governo e sindacati intanto
E
Sulle discussioni che
Avranno luogo della maggioranza
Che sostiene l'attuale governo
Questo perché senza alcun dubbio i sindacati
Hanno avvertito nella manifestazione di Milano in quella di Venezia
Nell'isola Hogan scanditi dai lavoratori
Che non si può immaginare
Una trattativa
Che penalizzi soprattutto le forze più deboli e meno difese del mondo del lavoro
E non si può immaginare un'attrattiva che si concluda
Senza una consultazione reale di tutti i lavoratori
Prima di arrivare a qualsiasi tipo di intesa
Questo mi sembra acquisito
Come mi sembra acquisito appunto anche la disponibilità
Di tanti lavoratori appunto di difendere con la loro unità la loro solidarietà
Anche una tappa verso la riforma dello Stato sociale
Che superi tante disuguaglianze tante discriminazioni
Io credo che c'è una grande disponibilità per arrivare gradualmente a trattamenti uguali per esempio fra il settore privato l'industria i servizi e il settore pubblico
Io credo che c'è una volontà di confrontarsi
Con categorie Diversi dal lavoro dipendente per fare sì che gradualmente ognuno abbia un uguale trattamento ma anche contribuisca in modo uguale al suo finanziamento
Vi sono tante ingiustizie tanti privilegi
Che in tutti questi anni
Sono stati difesi
Dalle classi dirigenti
E per difenderli e per difendere anche il loro costo molto rilevante si è sempre cercato di picchiare sui pensionati sui lavoratori dipendenti
Soprattutto sul mondo dei salariati
Io credo che ecco accanto alla volontà di un controllo democratico di base sull'attrattiva ci sia una forte disponibilità ricercare anche il cui comunità
Superando privilegi superando nicchie corporative che tuttora esistono
E se giusto sacrosanto che un lavoratore
Vada con una pensione di anzianità
Dopo avere speso
Su tanti anni in una attività anche faticosa come il lavoro industriale
Come il lavoro in tante attività di servizio
Forse si può distinguere ecco francamente la condizione di questi lavoratori da quella di chi ha un impiego stabile
Non faticoso magari gratificante
E perché può continuare a svolgere anche per un periodo di tempo più lungo
Si tratta veramente di andare gradualmente ad una riforma che ristabilisca giustizia
Che non peggiori anzi migliori se è possibile la condizione di quanti hanno scontato gli sforzi più rilevanti per risollevare questo Paese
E che gradualmente ecco
Costruite altre categorie di cittadini
A partecipare alle stesse regole
Ad a vere la stesse opportunità
Per andare più avanti perché dobbiamo pensare
Si riducano le pensioni di anzianità per i lavoratori dell'industria del commercio dei servizi
E poi il giorno dopo
Per altri lavoratori si accettano dei prepensionamenti che magari consentono a tanti lavoratori di andare in pensione a trentacinque anni di età non di anzianità
Quando
Lavoratori di piccoli e piccolissimi in prese non avendo questa possibilità magari sono esposti puramente e semplicemente al licenziamento
Dobbiamo riconquistare regole uguali per tutti
Senza colpire nessuno nessuno
Dei trattamenti attuali ma certamente costruendo nel futuro regole uguali per tutti e se possibile regole milioni perché i fino adesso è stato indietro
Adeguando gli altri che sono stati molto avanti alle condizioni di tutti
La la CGIL però su questi temi
E su altri mi viene in mente una parola molto di moda flessibilità è stata accusata di esserne conservatrice
Cioè di non essere capace di di elaborare idee nuove di rimanere attestata sulla difesa di vecchie posizioni è così
Ma io non credo che sia così
Intanto la parola flessibilità oramai si cucina tutte le salse vuol dire tutto e il contrario di tutto
Se per flessibilità si intende il fatto che
Certamente il mito del posto fisso per tutta la vita non esiste più
Qui non si tratta di essere pro o contro si tratta di prendere atto che
Le nuove tecnologie le nuove forme di organizzazione della produzione
Hanno effettivamente cancellato questo mito
Ed è un dato di fatto malgrado tutta la propaganda
E le invocazioni flessibilità che vengono dalla Confindustria o dal padronato
Che oggi in Italia c'è un alto tasso di flessibilità
I dati anche recenti di un'inchiesta dimostra che ogni anno
Il ventiquattro per cento della popolazione lavoratrici occupata esclusa il pubblico impiego
Cambia occupazione
E se andiamo addirittura le aziende piccole e piccolissime sotto i dieci dipendenti parliamo del quaranta per cento
Siamo quindi a percentuali americane
Dal punto di vista del cambiamento della rapidità di cambiamento delle occupazione dei posti di lavoro
Il problema che noi poniamo è
Quello di dare
Di fronte a questa accresciuta mobilità del lavoro
Di dare delle nuove certezze
Soprattutto ai giovani
La certezza di poter acquisire attraverso una formazione una qualificazione migliore
Di uscire da un'occupazione con la prospettiva di trovare un lavoro
Più professionalizzato più remunerato
Si tratta cioè di fare una vera e propria rivoluzione nel campo dell'informazione della formazione dei lavoratori
Di dare delle certezze anche sulla possibilità di decidere il modo in cui lavorare nella propria azienda
Il modo in cui il controllare i tempi di lavoro gli orari di lavoro
Quello che noi non accettiamo
E la possibilità di introdurre dei discriminazione che non hanno nessun nessuna ragione se non quella della rapina nei livelli salariali dei lavoratori
Non c'è nessuna ragione per cui un giovane che svolge lo stesso lavoro
Di una di un uomo maturo di un lavoratore più anziano sia pagato col trenta per cento di meno
E non c'è nessuna ragione perché una donna per lo stesso lavoro sia pagata col vento il trenta per cento in meno
E come sappiamo come le cose vanno da lì non c'è nessuna ragione perché un immigrato per lo stesso lavoro si ha pagato il trenta il quaranta per cento di meno
Se noi cedessimo su questo punto
Su un diritto fondamentale qui non si tratta solo di quattrini il diritto di essere trattati nello stesso modo per la stessa funzione
Noi avremo aperto le porti alla legge della giungla in cui datore di lavoro decide quello che vuole
E chi è quello che vuole
Sul salario sul diritti sulle libertà del lavoratore
Questo non ha niente a che vedere con la flessibilità da un posto di lavoro ha dato questa a che vedere con diritti fondamentali della persona
è per questa ragione che noi ci opponiamo avere differenziazione salariale fra regione e regione
E per questo che difendiamo il contratto nazionale di lavoro che rappresenti le condizioni minime di trattamento i diritti le norme per tutti i lavoratori di questo Paese
Perché sappiamo bene che il giorno in cui verrà infranto quel contratto di lavoro
Se venisse infranto
Il giorno in cui avremmo primi contratti regionali e poi perché no un contratto aziendale non c'è nessuna ragione per fermare su questa strada
Quel giorno lì
Sarà finita ogni possibilità per i lavoratori di difendere
La loro condizione tanto meno ogni possibilità di migliorarla effettivamente il sindacato è nato proprio nel momento in cui è riuscito a costruire un patto un accordo fra DiVersi
Fra gente diverso da con salari diverso
Per lottare insieme conquistare diritti uguali
Il giorno in cui abbandonassimo questa frontiera noi avremo davvero regalato a le forze più conservatrici di questo Paese
Una classe lavoratrice senza difese e a quel punto lì come la storia ci insegna tutto diventa effettivamente possibile anche la crisi di questa democrazia
Il a proposito di lavoro
La Confindustria dell'Emilia Romagna proprio in questi giorni
Ha reso noto ombra proprio studio
Pubblicato dal Sole ventiquattro
Da cui si constaterà perché nella regione
Ci sarebbe la possibilità di dare lavoro a quindici mila operai
E però lamenta la Confindustria locale questi quindici mila operai non si trovano io volevo chiedere a Trentin se saremo di fronte come sembra suggerire la Confindustria una nuova ondata di emigrazione dal Sud
Oppure se anche le proposte che sono in discussione di questi giorni e che potrebbero confluire anche nella trattativa sullo Stato sociale possono dare uno sbocco a cifre come queste a fenomeni come questi a una disoccupazione crescente al Mezzogiorno
Ah ombra a volte a una difficoltà a trovare manodopera qualificata al nord
Ma io credo che il problema sollevato
Dalla dalla Confindustria delle delle mie romana si è un po'la ma reale
Che si può e non solo in Emilia Romagna ma in altre parti di questo Paese
La questione di fondo su quale la Confindustria anche in Emilia Romagna rimane molto deficiente e comunque reticente e con quali regole
Si possono affrontare questi problemi
Quale garanzie si possono dare a lavoratori immigrati per esempio o ai lavoratori provenienti dal Sud di trovare accanto ad un salario a un trattamento uguale
Sulla base delle norme del contratto nazionale delle possibilità di alloggio delle possibilità cioè di sopravvivenza se io devo venire in Emilia Romagna dall'estremo Sud
E pagare delle somme per me insostenibili che mi mangiano metta o due terzi del salario per l'abitazione
Evidentemente mi trovo in una condizione di assoluta difficoltà o l'impossibilità allora c'è un problema di politiche formative c'è un problema di politiche degli alloggi
C'è un problema di al rispetto delle regole uguali per tutti
Alle quali mi riferivo prima
Su quale io mi auguro che i sindacati interpelli inno la Confederazione degli imprenditori dell'Emilia Romagna per trovare un'intesa su questa base niente impedisce anche di immaginare e so che questa proposta è stata fatta è stato oggetto anche di una discussione
Che una parte di questa nuova occupazione sì corrisponda anche ad un aumento degli investimenti in altre regioni del Paese da parte dell'imprenditori dell'Emilia Romagna
Ci può essere qui uno scambio nel tempo che consenta anche di dare lavoro laddove milioni di persone aspettano di avere un'occupazione degna di questo nome
Sette sempre in tema di lavoro una domanda un po'maliziosa il Bertinotti il segretario di Rifondazione comunista dice spesso nei suoi discorsi
Che il governo francese dovrebbe Francia sul lavoro si fa cose serie
A differenza del governo italiano
Soprattutto per esempio in materia di orario di lavoro corrisponde a verità queste qual è la valutazione di Perth di Trentin su questo parallelo tra Italia Francia e mai nel governo francese fa delle cose interessanti anche se credo che
Il mio amico Bertinotti non sia molto informato su quello che effettivamente sta realizzando il governo francese
Milano francese propone di
Incentivare
Anche sulla base del resto di una legge esistente che è stata approvata da un Parlamento non di sinistra in Francia
Di incentivare tutte le riduzioni di orario
Che si io non ricollegate a modifiche trasformazione dell'organizzazione del lavoro
E che siano contrattati nei luoghi di lavoro fa i sindacati e l'impresa
Questo è l'orientamento del governo francese
In primo luogo finanziare per tre o quattro anni in una legge perché questa c'è una legge già esistente sulla quale il Governo pensa di aumentare come dire la dotazione finanziaria c'è una legge che prevede la possibilità di esentare una parte rilevante di contributi sociali alle impresa Etienne Gozzino
Con i sindacati delle riduzione di orario
In parte a secondo dei casi con aumento anche retribuzione imparate
In alcuni casi mantenendo le retribuzioni orarie in alcuni casi anche una riduzione momentanea del salario del salario orario
Ci sono più di quattro mila accordi che sono stati realizzati in questo senso in Francia nell'ultimo anno e mezzo
Ed è su questa strada che il Governo si propone di fissare l'obiettivo generale delle trentacinque ore
Ma non immaginando una legge che imponga le trentacinque ore in tutte le realtà il che sarebbe assurdo perché vi sono delle realtà in cui in realtà in cui si può andare anche a trentadue a trenta ore anche in Italia
In molte zone dell'industria tessile
Ci sono degli accordi che vanno aldilà delle trentacinque ore
Ma sono collegati a delle modifiche reale del modo di lavorare all'organizzazione dei turni
Sono il frutto di una negoziazione attenta fra lavoratori e sindacati ecco a me pare che la la divergenza di fondo che c'è fra Bertinotti è il movimento sindacale ma fra Bertinotti e il Governo socialista francese
è proprio questa
Immaginare il potere risolvere con un piccolo gioco aritmetico un problema drammatico nel preoccupazione
Riducendo per legge l'orario di lavoro
Oppure tentare invece di promuovere una nuova organizzazione del lavoro nell'impresa riducendo gli orari aumentando l'occupazione formando i nuovi occupati
Non abbiamo più una classe lavoratrice come quella di trent'anni fa in cui si poteva immaginare tranquillamente che riducendo come abbiamo fatto sessantanove nel settanta di quattro cinque ore l'orario di lavoro
Automaticamente si sarebbe trovato la gente per sostituire
Quei lavoratori generalmente di media e bassa qualifica
Che avrebbero lavorato di meno oggi ci troviamo di fronte a una moltiplicazione di figure professionale di competenze e di saper fare
è la gente non può essere considerata come un numero sono tutte persone
Ridurre l'orario in molte imprese vuol dire formare degli altri lavoratori per svolgere quelle funzioni
Vuol dire a riorganizzare l'impresa
Ed è un impegno esaltante io credo per il movimento sindacale
Ecco non ala non c'è la bacchetta magica
C'è però una battaglia di fondo che non è solo la riduzione dell'orario
è la conquista di un potere della gente ride civile del proprio lavoro
Questo mi sembra la grande strada da imboccare
E che ancora Bertinotti non vere
Sette per rimaneva all'estero Tura c'è scritto oggi in un editoriale sul per l'unità accennato al fatto e per ritornare a quanto diceva un po'all'inizio
Di non che non esistono nel mondo esperienze del sindacalismo regionale diciamo così facendo Malenko anche ripeto potresti spiegare meglio quali sono queste
No io non ho detto perché non sarebbe vero che non esistono esperienze
Di sindacalismo meglio dire etnico
E qui non parlo della Padania che è un'invenzione ma certamente vi sono dei casi in cui
Minoranze etniche che si esprimono attraverso una lingua riversa oltre che attraverso la tradizionale culturale profondamente spesso religiosa profondamente diverso hanno ritenuto gli organizzarsi anche i i sindacati
Del sindacato di lingua tedesca
Chi vuole monopolizzare la rappresentanza dei lavoratori di lingua tedesca
In Alto Adige nella provincia di Bolzano
E che è legato com'è noto alla alla foce Bataille
Alla Südtiroler Volkspartei che il partito effettivamente chi era presente
La maggioranza degli elettori di lingua tedesca
Ecco prendendo questo caso io penso che si tratta di una iniziativa fallimentare
Che ha diviso i lavoratori
Ha diviso anche i lavoratori di lingua tedesca
Di fronte all'esigenza che lavoratori di lingua tedesca lavoratori di lingua italiana lavoratori di lingua ladina come esisti in Alto Adige combatti no uniti per gli stessi obiettivi
Se mai la cosa importante è che di fronte a questa scelta che risale a molti anni fa
Un sindacato come la CGIL e poi gli altri come la CISL hanno seguito sia diventato un sindacato multietnico effettivamente consegnando una parte della sua diligenza al lavoratore di lingua tedesca di lingua ladina
Rappresentando rigorosamente
Gli interessi di tutti i lavoratori in quanto lavoratori
Immigrati
Nazionali
Di varie etnie di varie lingue
E mi pare che questa richiesta questa sala stia vincendo
In altri Paesi in altre realtà ecco gli esempi di questo genere si contano anche sul meno delle ditte di una mano
Esistono alcuni sindacati confessionali in alcune realtà minoritari che però appunto non rapidamente all'unificazione con i sindacati tradizionali
Deve fare riflettere per esempio che un sindacalismo
Cattolico che si è impiantato in alcune minoranze dell'Africa nera
Ed è l'America Latina stia scomparendo
Per costruire comunque la Confederazione Internazionale dei Sindacati libera una sola grande organizzazione
è significativo che nel Canada di lingua francese il piccolo sindacato
Di lingua francese cattolico che si era costituito sta confluendo
Con il movimento sindacale canadese ma nella stragrande maggioranza dei casi anche lo sviluppo di forti movimenti autonomistici
Ha sempre coinciso non conta
La diminuzione del ruolo dei sindacati nazionali ma con l'esaltazione del ruolo unificante solidale del movimento sindacale
Questo è accaduto negli Stati Uniti è accaduto in Germania malgrado le tragedie dell'ultima guerra e i l'organizzazione della Germania in Stati autonomi
Queste accaduti in tutti i Paesi in cui il sindacato per definizione è quello che unifica i DiVersi
Non quello che registra la divisione tra i cittadini di uno stesso di uno stesso Paese
Il sindacato che si adattasse a questa logica della frantumazione della divisione è un sindacato destinato a scomparire
Che perde la sua funzione la sua identità la sua ragione desse
Non può che dare vita a quel punto ad alcuni piccoli sindacati di corporazioni forti contro la stragrande maggioranza dei lavoratori e lavoratrici che saranno destinati a pagare il conto
Senti per avviarsi alla conclusione
Io ti porre una domanda
Di quelle che piacciono a me salotti televisivi non che cosa c'è dietro l'angolo ma sono da del Governo la crisi molti ne parlano in questi giorni
Ecco ma per prenderla da un'altra parte Bruno Trentin prevede o per lo meno ipotizza la possibilità che il sindacato in questi giorni possono entrare in rotta di collisione con il governo
Cessava a questa crisi che molti cominciano a paventare se ci fosse che effetti potrebbe avvenire sullo stato dei rapporti sociali e sull'economia in generale del Paese in un momento che per molti è decisivo per quanto riguarda soprattutto i nostri rapporti con la costruzione d'unione europea
Ma qui siamo
A una domanda da un miliardo
Perché non si può dire che l'intesa ci sarà per forza
L'intesa può essere reggini Bireh a determinate condizioni
Un'intesa che fosse penalizzante per una parte rilevante del mondo del lavoro
Sarebbe insostenibile per il sindacato non troverebbe il consenso
Nella maggioranza del mondo del lavoro
E io credo non sarebbe in condizione di firmare quell'intesa
E quindi si tratta di lavorare vi sono le condizioni per farlo
Affinché si trovi un'intesa ragionevole
Voglio dire anche apertamente magari provvisoria
Che salvaguardi però quei diritti essenziali quelle uguaglianza di opportunità di cui ho parlato prima
Per parlare fuori dai denti una soluzione che penalizzate
I lavoratori salariati in primo luogo quelli dell'industria del settore privato
Che penalizzate la la gente che il ha speso una vita in un'attività faticosa logorante sarebbe insostenibile per il sindacato
E non volere la crisi di questa maggioranza di questo governo vuol dire
Chi prima di tutto il governo deve sentire questa responsabilità
Non si può andare in quella direzione
Detto questo io credo che tutti devono lavorare la ricerca di una soluzione
E che una cosa è difendere
Rigorosamente l'interessi e i diritti della maggioranza dei lavoratori una cosa per essere molto brutali e giocare al più uno
Per dare in qualche modo una bandierina la propria bottega
Per poter dire questo l'ho avuto io non l'hanno avuto luogo
Questo mi pare un gioco al massacro
E bisogna stare molto attenti andare in quella direzione
Perché così come Bossi è spinto a a rilanciare continuamente ad ogni sua sconfitta
Uno che propone essi anche fosse la CGIL no di avere quel risultato in più perché quel risultato che fa capire che la CGIL ok a quel partito
Che l'ha ottenuto può portare poi a un certo momento ad un'escalation senza fine non si sa dove si va a finire davvero
Perché io credo
Che con tutti questi condizionali
Una crisi sarebbe al di là delle nostre opinione delle nostre intenzioni un disastro per questo Paese
In questo momento
Non sarebbe soltanto la sconfitta
Di una battaglia di idee cenni del popolo della sinistra per partecipare al governo e al cambiamento di questo Paese
Sarebbe certamente l'apertura d'una crisi economica di enorme portata
Significherebbe la destabilizzazione in mercati finanziari significherebbe il ritorno all'infrazione questo possiamo esserne sicuro
Significherebbe riaprire davvero anni e anni di incognita è che naturalmente sarebbero prima di tutto dannose
Per i lavoratori per i loro salari per il loro potere d'acquisto per il loro potere contrattuale
Quindi non possiamo puntare alla crisi
Ne giocare con la crisi nessuno ha il diritto io credo di fare una scelta di questo genere
Si tratta di assumersi ognuno le proprie responsabilità sapendo beninteso che ci sono dei limiti invalicabili
E sono quelli
Che penalizzino la maggioranza dei lavoratori dei cittadini italiani
Se ognuno è convinto che questi limiti vanno salvaguardati
Che una riforma dello stato sociale non può che premiare non penalizzare la maggioranza dei lavoratori italiani
Anche a costo di ridurre alcuni privilegi per delle minoranze allora la crisi non ci sarà
Allora la crisi non ci sarà
E si potrà pensare ad una nuova tappa di battaglia per cambiare questo Paese
Un'ultima domanda poi sì lasciamo che abbiamo parlato a lungo
L'ultima domanda tra l'attualità la Nostalgia ogiva dando queste questa grande manifestazione anche questi colori diverso e queste bandiere diverse della CGIL della CISL e della UIL veniva come qui proposta anche l'immagine di altri tempi anche una proposta
Di altri tempi di cui e Bruno Trentin era stato uno dei principali protagonisti alludo al tentativo di realizzare in Italia un Progetto di unità sindacale organica
Oggi in questi mesi se ne riparla nuovamente di questa possibilità molti hanno accennato punta oggetto anche di legge fatto elaborato dal ministro Bassanini relativo alla ai criteri di rappresentanza Progetto che potrebbe potrebbe aiutare a sciogliere alcune difficoltà e che esistono tra CGIL CISL UIL sulla rappresentanza o sui diversi criteri di rappresentanza ecco io vorrei chiedere a tempi in sé
La manifestazione di oggi o a presentare anche un impulso a scavalcare gli ultimi ostacoli a questa
Ecco a questa lunga corsa dall'unità sindacale pur ma io credo di sì perché
Questa
Quest'anno Caccia che si è
Palesata
Alla luce del sole
All'unità dei lavoratori nomi dei sindacati soltanto questo attacco al sindacato che passava attraverso l'attacco all'unità dei lavoratori la loro capacità di rispondere insieme
Per di fare
Neri i loro interessi i loro diritti io credo fanno riflettere tutti del movimento sindacale sull'esigenza di superare Deaver Henze che fino adesso hanno impedito di arrivare
Ad un sindacato unitario
E io mi auguro che venga alla luce del sole un gran battito sulle regole chiedevo un ispira un sindacato non uovo e unitario un sindacato aperto a tutte le idee un sindacato
Che garantisca la piena libertà di adesione dei lavoratori ecco fino adesso invece queste esatto la discussione fra Stati Maggiori una discussione fra poco
Noi dobbiamo
Discutere se e in quale misura dobbiamo riconoscere ai lavoratori che noi organizziamo e a quelli che vogliamo rappa
Dare
Il diritto di esprimere in alcuni momenti il loro orientamento la loro volontà il loro mandato nei confronti di uno la mia azione sindacale che pretenda di negoziare di concludere un accordo in loro nome
Questa è una regola fondamentale di ogni democrazia moderna
A nome di chi
Si può parlare un sindacato unitario domani
Nel concludere un contratto di lavoro che sia effettivamente
Da rispettare le imprese e per i lavoratori per tutti i lavoratori di questo Paese se non c'è una regola che stabilisce che in determinate circostanze tutti i lavoratori coinvolti in quel contratto hanno il diritto a votare a dare un mandato a togliere questo mandato se questo mandato non è stato rispettato credo anche che dobbiamo discutere apertamente trovando
Il conforto di una maggiore
Di lavoratori su quella che deve essere la mappatura di un sindacato domani io per esempio sono preoccupato di alcuni orientamenti che esistono in alcune organizzazioni sindacali che vedono la possibilità
Che il sindacato sia nello
Sotto Empoli un rappresentante dei lavoratori salariati e un imprenditore
Magari gestendo un fondo pensione magari gestendo in paese sia pure in nome e per conto dei lavoratori credo che questo rischia di aprire delle contraddizioni in gran atti che
Fra un sindacato dei lavoratori è un sindacato padrone che si troverà dei lavoratori come controparte come è successo in altri Paesi ma non potete
E ha ragione dico che su queste cose ci deve essere una verifica democratica per sapere quale ti
Un po'di sindacato vogliamo quale tipo di democrazia quale tipo di rappresentanza quali incompatibili date buone esistere
Fra gli
Sindacale dei lavoratori e altre funzioni che sono fondamentalmente diverso L'Unità si costruisce sessi questi temi diventano dei temi di discussione che circolano fra la gente
Vedo che questo sia la prossima tappa ecco da una battaglia contro le logiche di divisione
La lega sta interpretando in questi giorni