"Tra Cosa 2 e Ulivo" organizzato dall'area ulivista del Pds del Lazio e di Roma presso l'ex Hotel Bologna, Via Santa Chiara 4

Allam Petruccioli Elizaveta aveva quello che avverrà tra Claudio avvocato
Interverremo Costinel Santa inizierà
Antonello Falomi poi interverranno che fa scopa RAI Claudia Mancina abbiamo chiesto a Falomi
Di fare un quadro un po'complessivo anche sui temi della città perché appunto a questa mia iniziativa locale anche se sappiamo che c'è una tesa all'interesse nazionale vogliamo anche contribuire a un dibattito nazionale
Che sappiamo quanto mai importante in queste ore sono in corso
Processi di una grande importanza al dibattito sulla riforma istituzionale a una importante innovazione quadro politico che nella costruzione la Cosa due
Su tutti i processi che stanno svolgendo sì con troppo poco dibattito e con troppa freddezza con poco animo
Noi spesso siamo stati dipinti a torto come come dire nemici o freddi di questi processi non è così quello che noi tentiamo di fare e di tentare di stimolare un dibattito dentro i partiti che perché questi processi abbiano senza il titolo di questo incontro significativo
E tra Cosa due e Ulivo due process che non devono essere viste contrapposti con all'altro cioè un modo di fare la Cosa due che indebolisce l'Ulivo cioè un modo di fare la Cosa due che invece
Un passaggio anche utile che ci permette poi di fare la cosa che credo stia più a cuore non solo a noi ma anche al sistema politico di questo Paese che poi in una alleanza più solida e più strutturata dell'Ulivo del soggetto di governa
Io do subito la parola Antonello Falomi abbiamo il tempo per un dibattito io regolata Gros tutti quanti poi di tutti possono iscriversi a intervenire naturalmente attualmente io tenterò di limitare il tempo del dibattimentale che più persone possiede possono intervenire Antonello se io voglio innanzitutto ringraziare quanti iscritti e non iscritti
Al Partito democratico della sinistra hanno accettato di partecipare a questo incontro che volessero appunto nell'incontro di discussione di dibattito di confronto di interlocuzione
E innanzitutto credo che sia giusto diciamo così dire brevemente chi siamo chi sono i promotori di questa iniziativa
Ora noi siamo iscritti iscritte alla Partito Democratico della Sinistra e abbiamo cominciato a svolgere il nostro lavoro politico nella primavera di due anni fa
Nell'ottobre del novantasei in occasione del consiglio nazionale del partito democratico della sinistra abbiamo presentato un documento politico che venne allora sottoscritto da trentadue consigliere nazionale
Noi abbiamo poi presentato al vaglio dell'ultimo congresso del Partito democratico della sinistra diversi emendamenti alcuni operai tra i quali quello importante dell'Ulivo
Sono stati accolti è inserito integralmente nella mozione congressuale
Altri sette invece non vennero accolti e sono stati posti in votazione ottenendo tra il due e il ventuno per cento dei voti congressuali
Nel giugno del novantasette abbiamo costituito nazionalmente il Centro d'iniziativa per la riforma della politica
Tre sono i nostri punti di riferimento
La svolta che ha dato vita al partito democratico della sinistra e che abbiamo sostenuto con convinzione SI e senza mal di pancia
I referendum sulla materia elettorale che hanno aperto in Italia la stagione della democrazia dell'alternanza
L'Ulivo che per noi rappresenta la prima esperienza di soggetto politico di governo nella democrazia bipolare
Noi continuiamo a essere convinti
Che il processo di rinnovamento della politica non si è affatto concluso che il bipolarismo fin qui realizzato è ancora molto fragile e molto precario
E che la spinta a tornare indietro al vecchio partiti Isma'consociativo spartitorio è ancora molto forte
Per noi la strada dell'innovazione delle istituzioni dei soggetti politici delle culture dei programmi di governo deve essere percorsa con più convinzione e radicalità
La nostra ambizione è il nostro sforzo
E quello di poter offrire un contributo di idee di attivare SD e occasioni di confronto come questa all'interno del partito in cui un richiamo e con tutte le forze e i soggetti
Le personalità che si riconoscono nell'esperienza dell'Ulivo
Anche per contrastare la tendenza che noi avvertiamo sempre più forte
A restringersi nei partiti degli spazi di dibattito e di vita democratica
Noi siamo convinti che la strada dell'innovazione
Ha bisogno di un confronto libero senza arroccamenti di potere senza distinzione di partenza tra tutte le forze dell'Ulivo
Noi veniamo dalla recente consultazione amministrativa
L'entusiasmante vittoria dei sindaci
Ha fatto emergere la realtà di una vita politica italiana che si è arricchita di nuovi protagonisti
Un dato che non può essere cancellato
Che non può essere cancellato dalla polemica rozza che sia successivamente innescata sul cosiddetto Partito dei Sindaci al contrario proprio quella polemica
Per il timore delle innovazione politica che nasconde per la resistenza burocratica che l'anima
Conferma invece il ruolo politico più generale che i sindaci stanno assumendo nel processo di costruzione di sviluppo dell'esperienza dell'Ulivo e ne ha esperienza di costruzione della sua leadership
Ma alle bordate polemiche contro il cosiddetto partito dei sindaci mettere in luce un nodo politico irrisolto
Quello dei rapporti tra partiti e funzione di governo
Questo rapporto è oggi un rapporto difficile e indefinito
Una precarietà da cui bisogna uscire se si vuole dare stabilità ai governi e se si vuole dare valenza riformatrice effettiva ai processi di riforma del nostro sistema politico delle nostre istituzioni
Credo che alcuni dati elettorali delle recenti e meno elezioni amministrative romane possono offrire a questo riguardo utili spunti di riflessione e di approfondimento
Anche a Roma come accaduto in tutte le altre grandi città si confermi e si accentua il divario fra i voti dei sindaci e quelli dei partiti
Hanno votato per Rutelli circa un milione di persone l'insieme dei partiti e delle liste a suo sostegno
Ha raccolto circa settecentocinquanta mila elettori
Per il solo Cimbergo cioè hanno votato più di duecentocinquanta mila elettori
Una forza di poco inferiore
A quella ottenuta dal principale partito di maggioranza che pure aveva fatto scendere in campo il suo leader più importante che ha raccolto poco più di duecentottanta mila voti
Anche i risultati dei singoli partiti mutano in rapporto al grado di identificazione con il sindaco con il governo
Abbiamo avuto l'inattesa e sorprendente risultato della lista civica legata al nome di Rutelli
E lo stesso successo a Roma
Della lista verde può essere parzialmente eletto in questa chiave
Per il PDS le fette virtuoso del collegamento con il sindaco lo abbiamo visto in modo nettissimo con Bassolino a Napoli o con Cacciari a Venezia
Ora leggere questi dati elettorali che rapidamente o richiamato come manifestazioni della degenerazione personalistica della politica
O come una sorta di premio automatico che viene attribuito a causa della maggiore popolarità ai sindaci uscenti
E a mio avviso una semplificazione consolatoria
Che però non va al cuore dei problemi
Hanno sicuramente pesato sui risultati elettorali
La capacità e il buon lavoro svolto dal sindaco Rutelli nel corso di questi anni
Pesa certamente l'apporto di consensi che i partiti della coalizione hanno portato al successo da la sua candidatura
Ma nell'apprezzamento per il sindaco che governa c'è anche l'apprezzamento degli elettori
Io credo per la rilevante innovazione della cultura politica introdotta da un sistema elettorale che affida non più ai partiti ma ai cittadini il compito di decidere il governo della loro città
Nella Repubblica dei partiti così come l'abbiamo conosciuta al centro della contesa elettorale non c'era la competizione per il governo
La conta dei voti serviva soprattutto a definire i rapporti di forza tra i partiti
Oggi in primo piano sta alla funzione del governare e i sindaci sono i gestori di questa funzione solo se così si può dire l'incarnazione della funzione di governo cioè di quella funzione che oggi i cittadini percepiscono come la vera novità introdotte in questi anni nel sistema politico italiano
Non a caso nella lotta per il sindaco avvertiamo più passione più competizione più mobilitazione di quanto non avvenga per i partiti
Questo non vuol dire che i partiti in quanto tali non hanno più ragion d'essere
Vuol dire soltanto che i partiti non possono più essere quello che sono stati in passato
Se si pretendesse come purtroppo si presenta si pretende ancora e da più parti di ripristinare i ruoli e funzioni identità del passato tanto varrebbe dire con chiarezza
Che le difficoltà nel rapporto che ci sono tra partiti e Governo
Andrebbero superato tornando alla proporzionale
Rimettendo nelle mani dei partiti il compito di decidere
Ma non credo che gli italiani apprezzerebbero un altare soluzione
Certo potrebbe esserci in astratto un'altra via d'uscita
Sciogliere i nodi del rapporto partiti governo creando le condizioni per far coincidere la funzione del partito con la funzione del governo
Creando cioè anche in Italia le condizioni del bipartitismo
Nella realtà italiane io credo che questa sia una prospettiva difficilmente praticabile o quello fosse avrebbe sicuramente bisogno di tempi piuttosto lunghi
Io credo che più realisticamente si deve prendere atto che oggi i partiti che conosciamo non hanno le risorse di consenso sufficienti perché la loro funzione coincida con la funzione di governo
Ma se questo è
E se vogliamo mantenere nelle mani dei cittadini il potere di scegliere il governo
è evidente che la soluzione del nodo partiti governo va cercata nella definizione di un più chiaro e limpide equilibrio tra partiti e governo
Ora dentro questo equilibrio si tratta di capire dov'è che sta la priorità
Per noi sta nell'Ulivo
Nel soggetto che esprime cioè la funzione di governo altri pensano invece che debba stare nel partito
Nella Prima Repubblica i partiti erano espressione di scelte complessive di sistema garantivano rappresentanza politica agivano nelle istituzioni ma permanente contrattazione consociativa
Continuare oggi a ragionare sui partiti con la testa rivolta all'indietro in realtà ne accelera la loro crisi
Ostacolo alla loro ricollocazione del nuovo sistema politico blocca la loro possibilità di innovazione di cambiamento
Noi pensiamo al contrario
Al contrario soprattutto di quanto spesso ci viene attribuito alle nel partito che sia possibile rilanciare su basi nuove i partiti come strumento di pluralismo di partecipazione di elaborazione di produzione di idee di progetti e di produzione di materie prime per la politica
E pensiamo al tempo stesso che si è aggiunto il momento di dare un profilo programmatico e una maggiore strutturazione organizzativa all'Ulivo
Io credo che si tratta di passare dalla fase degli omaggi formali all'Ulivo da cui non scaturisce niente
All'avvio concreto concordato e programmato di un lavoro di ristrutturazione dell'Ulivo
Nella nostra riunione di Firenze noi abbiamo lanciato l'idea di un'assemblea programmatica dell'Ulivo come prima occasione di elaborazione permetterà a confronto i diversi riformismi di cui articolo Ulivo
Un'assemblea per tale società alla società alle forze della cultura lo delle università delle imprese del mondo del lavoro e del mondo di chi lavoro non ha
Credo che anche qui a Roma abbiamo bisogno di questo lavoro e di un analogo appuntamento i processi di superamento dei vecchi monopoli pubblici nei settori del trasporto delle telecomunicazioni delle Poste
La rottura di regolamentazioni corporative
Come quella avviata dal governo nel settore del commercio l'avanzare di più estesi processi di liberalizzazione degli assetti economico-sociali reclamano una scese in campo di tutte le forze riformiste della città
Anche per Roma proponiamo che si dia vita ad un comitato per questo lavoro
Si è parlato spesso di coordinamenti dei segretari dei partiti dell'Ulivo
Devo dire che era rassomiglia un po'troppo a quei famosi tavoli che abbiamo visto all'opera nella scelta delle candidature per il parlamento più recentemente per la presidenza dei consigli di circoscrizione
Io penso invece ad un comitato che sia capace di raccogliere esponente di partito parlamentari uomini di governo del Comune della Regione i vertici delle istituzioni romane in rampa le sentenze di organizzazione in realtà sociali
Un comitato cioè capace di attivare un forte processo di partecipazione democratica di cui l'Ulivo ha estremo bisogno se non vuole ridursi ad essere una sorta di consiglio di amministrazione dei partiti
Per questo avanziamo una seconda proposta quella di costruire sul serio l'Ulivo nei collegi attraverso convenzioni e affidando alla creatività alla peculiarità delle sul sito azione il compito di definire forme leggere di organizzazione di struttura
Dentro questo quadro io credo che si debba ragionare della Cosa due
Ora nel dibattito attorno a questo processo Progetto ci sentiamo spesso ripetere che l'Ulivo e Cosa due non sono in contrasto tra loro
Che i due progetti possono benissimo stare insieme procedere di pari passo anche qui io credo che la questione sia di privo Rita
E devo dire che se devo giudicare dall'impegno dei gruppi dirigenti del mio partito per cosa per la Cosa due e per l'Ulivo
è difficile non concludere che nei fatti per il PDS la priorità non è l'Ulivo
Per questo ha parlato appunto prima di omaggi formali all'Ulivo
Per noi come mi sono sforzato di argomentare la priorità e l'Ulivo e la sua strutturazione e credo che la vitalità del Progetto dalla Cosa due Est stia nella comprensione piena ed effettiva di questa priorità
Stia nella consapevolezza che la nuova forma la nuova forza della sinistra può essere solo parte di un tutto che è l'unione riformista per il governo
Un'unione che si sfascia avrebbe se le sue parti si comportassero come se fossero il tutto
Pretendere la leadership del Governo non in virtù come legittimo di una competizione democratica di una comune valutazione di un comune convincimento delle forze della coalizione
Ma invocando una sorta di regola secondo la quale spetta al partito più forte della coalizione la leadership del Governo io credo che vuol dire identificare il tutto con una parte per certi aspetti di segno opposto ma di medesimo significato è stato l'invito del segretario del PPI Marini approdi a diventare il leader della Cosa bianca
Badate che se questa è la logica che anima le due gambe dell'Ulivo
Diventa difficile evitare che poi le due grandezze sgambetti no tra loro
E le polemiche su Previti la giustizia la RAI insegnano molte cose
Il pericolo è che dopo gli sgambetti comincio io le due gambe comincino andare in direzione opposta
E devo dire che su questo sembra puntare il disegno di chi come Cossiga
Percepisce non solo la crisi profonda del Polo ma anche la debolezza dell'attuale situazione dell'Ulivo a causa degli orientamenti che prevalgono nel PPE nel PDS
L'idea di riconfigurare il sistema politico italiano attorno ai due poli alternativi di un centro moderato da un lato e della Cosa due dall'altro
Fatalmente finisce per attrarre nel campo gravitazionale del centro parti significative e importanti dell'Ulivo
Spingendo al tempo stesso la Cosa due a ricostituire il bacino di forze sociali di cultura politica che fu del vecchio Pci
E gli elementi di restaurazione di un simile te su di un simile esito mi sembrano evidenti
Per quello che ci riguarda ne sarebbe colpita credo la capacità di innovazione della sinistra a favore di una sensibilità programmatiche di una cultura politica più rivolta al passato alle vecchie ricette del riformismo
Si accrescerebbe io credo la divaricazione con un Paese che continua invece a mandare forti messaggi di innovazione della politica
E che l'ingresso in Europa costringerà a fare i conti con una sette economico e sociale fortemente segnato da degenerazioni corporative che possono essere fronteggiate solo da scelte di grande innovazione programmatica
Per questo la vitalità dell'operazione Cosa due è legata alla nettezza del risalto della scelta strategica dell'Ulivo e della sua rapida strutturazione
è essenziale che questo sia l'orizzonte entro il quale non a parole ma nei fatti sia collocata questa operazione
Il modo verticistico elitario Conconi sino ad ora si è proceduto
Sulla Cosa due ha impedito che questi nodi venissero affrontati con chiarezza
Io vedo che c'è invece bisogno di una grande discussione che coinvolga i militanti
I quali hanno il diritto di confrontarsi di valutare tutti gli elementi politici di un progetto e di decidere
Io voglio ricordare che tra gli emendamenti presentati all'ultimo congresso del Partito democratico della sinistra dalla nostra componente ce n'era uno che proponeva di togliere il simbolo del vecchio Pci da sotto la Quercia
Ma la proposta venne liquidata burocraticamente io credo che senza una reale della discussione
Io credo che oggi non si possa decidere di sciogliere il PDS in un'altra formazione politica con un simbolo e un nome diversi
Senza che si determini attorno a questa scelta un'approfondita discussione senza che i militanti delle formazioni coinvolte a cominciare dai militanti del Partito democratico della sinistra possano partecipare e decidere
Nella recente riunione della direzione nazionale del partito democratico dalla sinistra si è deciso di partire subito con la Federazione delle forze interessate e di avviare una fase costituente
Da concludersi noi auspichiamo entro le elezioni europee con un momento congressuale che dia vita alla nuova formazione politica dalla sinistra
Io credo che questa decisione sia un passo in avanti apprezzabile
Anche se rimangono elementi di ambiguità
Durante la scorsa riunione della direzione qualcuno ha chiesto se quella fosse l'ultima riunione dell'organismo dirigente del PDS
Nessuno ha risposto a questa domanda
Se a Firenze si dà avvio ad una struttura federativa la risposta è scontata come scontata è la risposta a chi chiede se gli organismi dirigenti del PDS rimarranno tali o se invece verranno integrati
Il modello federativo implica una sede una prassi unitaria ma lascia inalterate le strutture dei soggetti che vi partecipò almeno per il tempo necessario al dispiegamento della fase con grande costituente e alla conclusione congressuale
Su questo noi vorremmo che fosse detta una parola chiara
Ecco perché per noi ciò che conta comunque
E che la fase costituente dalla nuova formazione chiarisca fino in fondo l'orizzonte strategico entro cui si colloca
Che per noi come ho ripetuto fino a qui e l'Ulivo un orizzonte che esige la riconferma chiara per un sistema politico istituzionale nettamente bipolare e nettamente maggioritario è uninominale
Ma questo è un altro capitolo che sicuramente altri interventi che seguiranno affronteranno
Consentitemi su questo argomento soltanto un brevissimo accenno
Il patto della crostata o come rivela oggi su repubblica Cesare Salvi della crème caramel
Di casa letta sul sistema elettorale combinato con le ipotesi uscita dalla Bicamerale sulla forma di governo somiglia non certo per gli aspetti tecnici
Ma per alcuni tratti sostanziali al sistema politico istituzionale vigente nelle regioni io credo che basterebbe dare uno sguardo più attento a quanto sta avvenendo da tempo ma anche in queste ore alla Regione Lazio
Per capire diciamo così per trarre qualche utile lezione
Per il lavoro costituente che dobbiamo fare ma soprattutto qualche utile lezione per il lavoro costituente che ha cominciato a impegnare il Parlamento italiano grazie
Del lavoro costituente poi sicuramente parlerà anche Claudia Mancina ma io darei subito la parola Pietro Scoppola
Ma io devo dire che mi è capitato la mente di ascoltare un discorso politico così chiaro così esplicito così poco allusivo
Come quello che ha fatto adesso Antonello fa Antonello Falomi mancava solo il nome
Del soggetto della sua polemica ma chiaro
Che ha detto tutto e a questo punto non posso che sottoscrivere le cose che ha detto Falomi potrei fermarmi qui perché non ho molte cose da aggiungere posso aggiungere un punto di vista diverso dal suo
E un'attenzione a un tema particolare specifico come cercherò subito di dire
Ritenuto un punto diverso dal suo perché io non ho aderito alla Cosa due
Le sono grato per questo invito che proprio significativo per queste perché io non sono uno della Cosa due io ho lasciato gli amici cristiano sociali perché aderivano alla Cosa due perché non ritenevo opportuna con l'adesione non sono quindi tra la Cosa due L'Ulivo sono semplicemente nell'Ulivo
Questa è una posizione che mi distingue rispetto a molti che sono qui presenti nella sala eppure proprio da questa posizione di maggiore libertà io mi permetto di dare un suggerimento non di prudenza ma un suggerimento di distacco
Non dobbiamo considerare la Cosa due come qualche come un un qualcosa scusate il bisticcio
Il cui DNA è in qualche modo geneticamente predefinito così da comportare un destino
Già scritto
Ci sono margini di libertà
La Cosa due sarà anche quello che voi che siete ulivisti nella procedura della della cosa nella qui e quindi nella sia i tempi i diessini e quindi nella Cosa due ma anche ulivisti
Quello che voi potete fare nel partito quello che dal di fuori persone come me e come tanti altri che sono ulivisti puri e non di partito
Potranno fare come condizionamento esterno ecco dobbiamo uscire da questa mentalità che tutto sia giocato perché altrimenti le difficoltà sì ingrandiscono si ingigantiscono si cristallizzano in anticipo
E non bisogna cristallizzare un processo che viceversa e ancora aperti bisogna insistere sulle condizioni positive e negative
Perché l'Ulivo sia perché la Cosa due sia un passo verso l'Ulivo e non un inciampo non un ostacolo perché può essere una cosa o l'altra anche a seconda di quello che noi faremo di quello che noi voi
Ecco le condizioni vanno le ha dette già Antonello Falomi è una di quelle che emergono subito a prima vista
E che la Cosa due non si può presentare mentre abbia fatto formalmente ma è una tentazione strisciante non si può può esentare come portatrice del tutto della coalizione
Il fatto che nella corsa di o due siano confluiti alcuni esponenti di quelle tradizioni tradizione liberaldemocratica cattolico democratica ambientalista che insieme alla tradizioni dei partiti che vengono storicamente al movimento operaio
Il fatto che siano confluiti alcuni esponenti di queste altre realtà
Non è sufficiente questo va detto con chiarezza non è sufficiente a fare della Cosa due il tutto
è assolutamente insufficiente
Può essere utile degno di rispetto di considerazioni ma non è sufficiente a dare alla Cosa due perché queste tradizioni queste componenti culturali politiche sono de molto di più fuori della Cosa due che dentro e non si può pretendere una rappresentanza che che sa che comporterebbe una forzatura
Rispetto alla realtà
Della storia della della situazione politica di questo Paese quindi la l'idea che la leadership della Cosa due
Poi figuri
Una candidatura alla premiership Della Cornel nella coalizione e qualche cosa che rappresenta una condizione negativa pacchetto già Falomi non sto a insistere torna poi c'è il tema della forma partito ecco se la passa due dovesse restare inchiodata sulla nella mentalità nella logica di una cultura di una forma partito vecchio che non tiene conto di tutto quanto è cambiato nella società italiana non solo a livello di classi sociali
A Firenze contagio cuccioli abbiamo sentito l'intervento di Tremonti che da un'altra sponda indica invitava a considerare denunciava con molta lucidità i cambiamenti radicali che ha subito il corpo sociale italiano nelle sue classi in una sua composizione nella sua mobilità se non le pentole pensiamo noi queste cose
Non solo in questo ma nella realtà nuova delle identità la cultura come fatto antropologico lealtà dei movimenti che fa si fanno e si disfano e si ricompongono non esiste più quella rigidità che era compatibile quei gita di appartenenza e di identità che era compatibile con la forma partito
Dei primi decenni della storia repubblicana se non si capisce questo e se non si capisce che fa e questo discorso non significa dire che sì perché la democrazia può fare a meno dei partiti
Ma significa affermare con forza che la democrazia ha bisogno dei partiti ma non dei partiti come ce li ha consegnati il passato
Questo è il
Anche il tema di confronto e un pochino di sconto a a Gargonza perché ci siamo confrontati su questo tema
Veniamo impolverati sì ma voi pensate che se la deve alla democrazia si possa fare senza che nessuno lo pensa la democrazia ha bisogno che le parti ma le parti si possono contigua in tante montanti modi solo in Parlamento nella società organizzate mobili
è questo che va inventato come se la Cosa due è uno strumento per scoprire il nuovo in questa direzione
Sarà un elemento positivo nel processo verso ma dicendo queste cose sentendo quello che diceva prima di me Falomi molto meglio e me ne terminato mi tornava alla mente per me la son portata per questo
Il discorso che ha fatto a Tricase il diciassette gennaio scorso umano Prodi
Che rappresenta a mio avviso un punto di riferimento interessante per la nostra riflessione cioè quasi tutto
Quello che serve a definire questo processo nelle sue linee essenziali ha detto Romano Prodi non possiamo accontentarci di olivo come strumento elettorale
Non ho pensato all'Ulivo per vincere le elezioni ma per coagulare le forze in grado di risanare e ammodernare il Paese preservando valori di giustizia e di solidarietà sociale
Non possiamo affermare lo sviluppo dell'Ulivo verso la formazione di un soggetto tutto nuovo
Non penso ad un partito ma ad una puntuale definizione delle aree di sovranità fra partiti e coalizione tema che ha toccato Falomi occorre definire forse regole della partecipazione nella formazione della politica e della leadership
E così va avanti talvolta anche all'estero mi si chiede cosa sia questa nuova realtà straordinarie
Che l'Ulivo che non abbiamo costruito mi si chiede se sia un partito se sia un movimento in quale delle classificazioni scientifiche
Della politologi o contemporanea debba essere collocato io rispondo che l'Ulivo è prima di tutto una realtà di vita un impegno morale il risultato di un grande sforzo di partecipazione
Di autoassoluzione di responsabilità da parte delle donne e degli uomini che in questa avventura si sono impegnati l'Ulivo non sarebbe nato se il Paese non si fosse largamente mobilitato sui referendum elettorali se il movimento per i sindaci non avesse suscitato consensi se oggi cittadini non potassio
Per i sindaci a preferenza che per i partiti se non ci fosse stata tutta una situazione di movimento e l'Ulivo ecco tutto questo movimento e non si può chiudere in una formula
Nel nel lungo il segmento che separa il movimento di vecchio tipo dal partito di vecchio tipo
Occorre avere tanta fantasia da capire che le realtà nuove vanno avanti in forme per un certo tratto non definibili veri accettare questa situazione talvolta anche di ambiguità e con l'Ulivo e del la Cosa due sarà un ostacolo viceversa è un ostacolo insuperabile alla costruzione dell'Ulivo
Se non adempiendo a queste condizioni presenterà un elemento
Se non sarà un elemento di discontinuità e di novità almeno pari a quello che è stato la svolta dell'ottantanove consentitemi di dire che c'è troppa
Oblio nel vostro partito io lo dico dall'esterno per il significato per l'importanza per la grandezza
Per la svolta di lotta
Svolta dell'ottantanove
è un atto di grande intelligenza per la sua attenti tempestività per il rischio che ha comportato diceva Max Weber che la moralità della politica e nell'accettazione del rischio
Il rischio che ha comportato non si può chiudere fra parentesi quel momento e immaginare una qualche continuità che scavalca quel momento bisogna andare oltre quel momento semmai ma non metterlo fra parenti
Ecco sarà un ostacolo se non si muoverà al di là e non come un ritorno in qualche modo
E se poi tutto sarà l'ostacolo se non spinge alle altre componenti dello schieramento di centrosinistra
A chiudersi a loro volta nelle loro vecchi identità di partite e questa è l'altro elemento che io posso aggiungere poi aggiungeva le riflessioni che ha fatto Falomi il pericolo è grave per le componenti moderate della coalizione di centrosinistra che se non sono legate organicamente in un soggetto politico nuovo con la sua visibilità con la sua logica con la sua organizzazione
Saranno spinte inevitabilmente dalla logica del sistema politico incompiuto di un bipolarismo incompiuto a configurarsi come cento mobile e quindi a riproporci quel quel vecchio gioco del potere di coalizione
E Chiomenti nefasto
Per la chiarezza della democrazia del confronto democratico per la rilevanza del voto degli elettori che abbiamo conosciuto particolarmente negli anni ottanta è stato il decennio in cui il potere di coalizione ha giocato al massimo delle sue virtualità negative
Il rischio è che si torni a quello questo è il rischio se la Cosa due si presenta in forme sbagliate viene vista Rizzato informe sbagliati avrà meccanicamente una sua ripercussione allo specchio nell'altra tante della coalizione
Un disagio in particolare è presente nel Partito popolare
Voi lo sapete che io non sono più nessuno in nessun partito ma per formazione per cultura sono radicati in quella tradizione
Suole definire cattolico democratica
E che oggi legittimamente viene giustamente viene considerata una componente essenziale per la formazione del soggetto di centrosinistra e non è pensabile oggi un centrosinistra in Italia che prescinda da queste componenti
E quindi parlo con disagi tra il voto sul caso Previti è stato
Accanto a disagio profondo disagio perché è difficile immaginare un partito che fa appello come sua linea
Ha fatto di coscienza
Se il voto ha un significato politico e non c'è il voto in Parlamento che non abbia significato politico
E i partiti devono dare proporre un'indicazione nella dispetto della coscienza dei singoli che può essere dissentire di dissenso e può dissentire dall'indicazione del partito del gruppo
La linea e del partito la libertà di coscienza e del singolo ecco che la coscienza di venti un un una linea di partito rischia di essere un alibi un alibi di che cosa ma lo abbiamo visto lo abbiamo sentito lo sentiamo ogni giorno di un sentimento di rivalsa che c'è nei confronti della magistratura e non dimentichiamo che senza l'intervento della magistratura
Che avrà avuto anche le sue punte Ascoli le sue punte estreme
Senza l'intervento della magistratura noi non avremmo avuto il cambiamento di sistema politico che c'è stata all'inizio degli anni Novanta
I fattori del cambiamento sono tre i referendum elettorali
L'iniziativa della magistratura su Tangentopoli e il terremoto elettorale del novantadue dovuto alla lega bisogna riconoscere che la lite è stato l'unico fattore che non ha subito il cambiamento ma lo ha provocato mentre tutti gli altri partiti lo hanno subito
Si sono aggiornati si sono spaccati si sono divisi sono scomparsi sono stati soggetti passivi del cambiamento la magistratura è stato un soggetto attivo ecco qui in questo punto sceglie almeno di fronte a questo voto c'è il disagio
Di cogliere di sentire questo sentimento di rivalsa detto verso un qualche cosa che nel suo insieme e viceversa ha avuto un grande significato positivo nella storia recente del nostro Paese
Il l'onorevole Marini Franco Marini a Firenze c'era anche Petruccioli abbiamo sentito insieme ha categoricamente escluso per il suo partito l'ipotesi del vecchio centro
Polemizzato con Cossiga ha sottolineato il valore strategico della scelta di centrosinistra
Si è dichiarato disposto a rivedere l'accordo di casa letta e ad accettare un sistema a doppio turno credo di non aver capito male di collegio se al primo turno le candidature di centro sinistra
Saranno tutte sotto il segno dell'Ulivo
Poi mi dicono che di recente alla Camera ha rivendicato il diritto di parlare di politica anche intorno ad una torta il che è ineccepibile dal punto di vista diciamo di principio bisogna vedere che cosa si dice intorno alla torta del ora questi che Marini ha fatto né l'abbiamo sentito in questo convegno alla Fiorentina promossa da Libera sono passi importanti nella direzione giusta
Che vanno incoraggiati e sostenuti una cosa due che ambisce o desse sono l'impressione di ambire all'autosufficienza avrebbe come contraccolpo inevitabile
La rottura di questo poi fece viceversa l'emergere delle spinte di segno opposto che sono presenti nel Partito popolare non sono fuori non solo in qualche non sono soltanto nell'iniziativa che va sotto il nome di Cossiga sono presenti in tutto quello che avviene da questa complessa e contraddittoria e alta che è stata nella nostra storia la Democrazia Cristiana
Ora proprio a Firenze ad un Marini molto attento io fra l'altro ho cercato di dispiegare di dire e l'ho visto molto sensibile a questo qual è l'orizzonte culturale di lungo periodo in cui si colloca questo processo
Può sembrare paradossale non è per nulla scontato che in una democrazia compiuta in una democrazia matura sia necessario un partito
Nome cattolico o cristiano non è necessario anzi da un punto di vista religioso sarebbe auspicabile che non ci fosse
E io come cattolico-liberale mi permetto di dire no nel senso in cui oggi l'espressione viene usata mi auguro che si arrivi a questo perché perché è cambiato il quadro storico in cui il partito cosiddetto cattolico di ispirazione cristiana a confessionale si può dire in tanti modi è nato e si è sviluppata la Chiesa nella società del nostro tempo negli ultimi anni
Non è più parte come appalti come è stata parte dopo la Rivoluzione francese ricordate la famosa osservazione di Gramsci la Chiesa che diventa parquet è un'osservazione giusta è acutissima diventa parte quando nascono in contrapposizione le religioni secolari le religioni secolari senza offesa di nessuno sono tutte fallite
Perché il secolo delle ideologie si va concludendo
E comporta il tramonto delle ideologie e delle filosofia dalla storia che hanno preteso di dominare il processo storico di poche figurativo e di condizionarlo nei suoi esiti
Entriamo in una stagione nuova in cui la chiesa le chiese le esperienze religiose sono elemento essenziale
Di animazioni etica della vita sociale noi ci allontaniamo dal modello continentale storico quello che Tocqueville
Diceva definiva come strano complesso di circostanze che portano la Chiesa ad essere fra le forze che la democrazia travolge ci allontaniamo da quel modello continentale che ha origine appunto negli anni da riduzioni francese e ci spostiamo dossier modello anglosassone
Che è un modello molto più laico e molto più religioso al tempo stesso nella rapporto fra religioni Geores società civile e società religioso non voglio per carità restano iarde approfondendo questo tema da un tema di grande respiro
è legittimo pensare che in un domani il partito non sia lo strumento necessario
Per rappresentare la continuità la presenza di un'incidenza di valori di cultura politica che in Italia ha avuto anche grandi se ne cattive e significative espressioni
Ebbene questo processo e attento e la cosa
Lo spazio in cui può svilupparsi e l'Ulivo
Non è la Cosa due perché la presenza di alcuni amici cristiani cattolici nel nella Cosa due non garantisce
Lo spazio sufficiente perché questo processo possa compiersi in tutte le sue vacanze e tutte le sua ma qui c'è naturalmente il problema che già Gaetano Mosca ha indicato all'inizio del secolo le classi politiche tendono all'autoconservazione
E noi ragioniamo ha poi scindere
E viceversa la politica viene fatta dagli attori della politica non a prescindere ma sotto la condizione di questa spinta
All'autoconservazione delle classi politiche
Quindi Molde molto nei discorsi che si fanno incide questo fattore dell'autoconservazione e i partiti della forma partito è lo strumento e la vecchia forma partite dello strumento
Di autoconservazione per cui non c'è da farsi illusioni che si possa con me delle prediche con dei discorsi con una con una semplice indicazioni di idee oggi orizzonti culturali ottenere molto
Bisogna inventare dei individuare dei punti di Pavese
Ecco io riprendendo la riflessione che è stata già fatta in apertura nei dico due che mi sembrano essenziali lei primarie
Una grande movimento per le primarie
Perché le primarie significa che compare la coalizione nel singolo collegio elettorale che significa quindi visibilmente di fronte all'elettorato il superamento del vecchio concetto di coalizione qual era legato alla proporzionale e il secondo cari amici è il ricorso ancora una volta a la referendum per eliminare quelle venticinque per cento di proporzionale che in sé non è non è illegittimo ma che è stato attuato in maniera tale da essere elemento dirompente del processo di rinnovamento del sistema politico oggi ci si può fare è stata inventato e trovata una formula
Che giuristi autorevoli
Riconoscono valida si può proporre senza incorrere nel blocco nel ripeto della corte che come sapete ha già in passato dichiarato incostituzionale non puoi non non accettabili referendum che non garantiscono la possibilità di formazione degli organismi costituzionali che hanno rilievo costituzionale queste questo questo meccanismo referendario
Ora pensiamoci seriamente perché se non abbiamo altri strumenti altrimenti questo può essere l'arma estrema per impedire che nell'accordo
BTP della bicamerale e intorno alla Bicamerale che comprende il sistema politico e quindi comprende riforma costituzionale ma anche legge elettorale si pongono le premesse di un passo indietro invece detti un passo avanti e di un super
C'è un alto livello di impegno che qui mi limito a segnalare chiudo
Bisogna creare nel Paese
In maniera statica e non occasionale centri luoghi di confronto di mentalità di cultura e non si costruisce l'Ulivo se non ci si conosce
Se non si stabiliscono rapporti di amicizia i i partiti sono stati anche nella storia del Paese strumento di socializzazione un fortissimo elemento socie noi dobbiamo creare una socializzazione a misura dell'Ulivo
In cui chi hai spetti a una formazione cattolica possa dialogare e confrontarsi e trovarsi a cena piacevolmente con chi ha una formazione laica una formazione
Che viene da un passato comunista dal passato socialista se nel nostro Paese non si crea questo tessuto di conoscenze di amicizie e questi direi rimangono sempre fattori ecco questi sono dice direi i livelli di impegno ai quali credo che dovremmo sui quali credo che dovremmo riflettere in una convinzione che ci sono sempre spazi di libertà se c'è una cosa che distingue la sinistra dalla destra
Che la sempre distinte che la la distinguere sempre è che una persona è di sinistra si crede che sia pure con un processo lento difficile qualche cosa può cambiare
Che non siamo condannati all'eterna ripetizione del già fare del già visto del già fatto del già detto
Tutto a far cambiare con l'impegno degli uomini sulla base della speranza di Guidonia questo è l'anima della sinistra che credo che intorno a quest'anima noi dobbiamo unirci lavorare per trovare impegni iniziative concrete perché questo processo che faticosamente si è aperto nel nostro Paese non si fermi non si arresti ma vada avanti e sia motivo di speranza per il futuro
Io devo scusarmi con le persone restano dentro strette soprattutto con le diverse decine mi dicono che stanno fuori nascono entrare ma chiaramente abbiamo sottovalutato l'interesse lavori la Tecce per discutere che è un buon segno ma ciò non toglie che purtroppo le condizioni logistiche non se non ideale
La parola Claudia Mancina
Sì io tornerò subito sulle proposte che faceva da ultimo professor Scoppola e che mi sembrano molto importanti ma prima vorrei riprendere il il nucleo principale direi del ragionamento introduttivo di Falomi quello sul rapporto tra partiti e coalizione
Non solo perché questo è dato fondamentale della nostra identità come gruppo come componente del PDS ma anche perché mi pare sia il problema che abbiamo di fronte in modo molto urgente anche molto pesante
Vorrei appunto richiamare alcuni dati di realtà circa lo stato di questa nostra coalizione dell'Ulivo
Lo Stato e lo accennava anche Scoppola è uno Stato che ci fa che che già ci fa pensare
O se vogliamo essere offensivo se vogliamo usare un femminismo ci fa temere il ritorno al modello di coalizione della Prima Repubblica
Cioè una coalizione in cui sembrano prevalere gli interessi contrastanti e conflittuali dei diversi contraenti della coalizione e in cui si andava Sivas perché si va perdendo il profilo unitario della coalizione stessa
Sino a quello che doveva dobbiamo chiamare una guerra aperta in questa fase tra il PDS e il Partito popolare cioè tra i due principali partiti della coalizione principali non solo per quantità degli iscritti cioè dei voti ma principali anche perché rappresentano le due fondamentali culture per due fondamentali tradizioni culturali voglio dire questo discorso da fare naturalmente
Più per il PPI che per il PDS il PDS ha una tradizione culturale anche una misura abbastanza grande ma il PPI ha un peso che è superiore alla sua effettiva al suo effettivo peso elettorale al suo peso elettorale
E che è dovuto appunto all'importanza della tradizione culturale che sia pure in modo non esclusivo
Comunque rappresenta
Allora siamo appunto a una sarà una sorta di guerra aperta tra il PDS e il PPI io credo che di fronte a questa situazione non basta semplicemente richiamare la priorità dell'Ulivo come un come dire come un dovere essere
Mi veniva fatto di ricordare il metodo poco fa mentre ascoltavo i miei precedenti interventi che il primissimo appuntamento che non abbiamo avuto come gruppo lo abbiamo avuto proprio in questa sede qui al Bologna
Sull'Ulivo appunto qualcuno CD ci disse che avevamo un'idea ottimistica dell'Ulivo
Noi allora rispondemmo che non avevamo un'idea ottimistica dell'Ulivo perché volevamo superare comunque lo stato attuale dell'Ulivo perché consideravamo lo stato attuale dell'Ulivo come uno stato transitorio di transizione che doveva essere superato
Ecco a me pare che continuiamo qualche volta ad avere un'idea un po'ottimistica dell'Ulivo io non credo che oggi sia sufficiente anche se ci sono molte ragioni naturalmente in questo nel dire questo ma non credo che sia sufficiente dire che i partiti
Hanno o in particolare poi il PDS hanno delle come dire un atteggiamento distruttivo nei confronti dell'Ulivo il problema è che l'Ulivo come coalizione non ha decollato e non decolla
E questo probabilmente va al di là delle stesse intenzioni dei dei singoli partiti contraenti ci sono dei problemi che sono problemi oggettivi problemi politici problemi istituzionali
Problemi politici di non sono solo dalla parte del PDS io non voglio fare qui la il difensore del PDS però credo che si debbano dire alcune verità
Problemi politici non solo solo dalla parte del PDS ci sono dei problemi politici molto seri posti dalla parte del del PPI
Per esempio il PPI fa parte mentre in Italia fa parte dello schieramento di centro sinistra cioè di fatto dello schieramento di sinistra dovremmo dire guardando allo schema bipolare
Nel cui sul sul piano internazionale il PPI partecipa alla internazionale popolare per alle MM nel Parlamento europeo il PPI fa parte del gruppo popolare che è un gruppo che in in Europa rappresenta il centrodestra non il centrosinistra
Questo è un problema
Non è un fatto meccanico la colloca del rapporto tra la collocazione europea e la collocazione in Italia è un problema politico che pesa sulla stessa collocazione italiana del PPI
E questo sia chiaro non vale solo per il PPI vale anche per Prodi che il nostro non solo capo ma nume tutelare dell'Ulivo vale anche per Prodi
Perché voi sapete che Prodi partecipa alle partecipare sia alle riunioni dei partiti
Sorde dei capi di governo della sinistra che sono di sinistra sia alle riunioni dei dei partiti o dei capi di governo popolari che sono di centrodestra questo è o non è un problema è un problema oggettivo
Ora è chiaro e che l'Ulivo non decolla perché non c'è stato un impegno sufficiente da parte di tutti i partiti nella costruzione di una reale coalizione cioè potremmo dire di una coalizione
Da Seconda Repubblica non di una coalizione da prima Repubblica cioè una coalizione che cosicché si F. un effettivo soggetto politico quello che noi intendiamo per Ulivo il soggetto politico della competizione bipolare non cioè il soggetto del bipolarismo
Questo non è stato finora costruito
E non c'è dubbio su questo allora il problema che io credo dobbiamo porci e se ancora possibile costruire l'Ulivo o no
E se e ancora possibile costruirlo nel modo in cui noi abbiamo pensato un po'di tempo fa oppure se dobbiamo ripensare anche oggi la possibilità di costruire l'Ulivo
Io credo che il rapporto partito coalizione partiti coalizione debba essere un po'ripensato visto in modo forse un po'più disincantato
Almeno io rispetto a me stessa sento il bisogno di vedere in modo più disincantato questo rapporto
Cioè io vedo che mentre son d'accordo con tutte le cose che diceva Falomi cioè sul fatto che la coalizione i risultati elettorali della coalizione vanno al di là della somma dei risultati dei partiti e che questo vuol dire qualcosa vuol dire che c'è nel Paese una effettiva richiesta di bipolarismo e c'è nel Paese una fettina inflitte un effettivo riconoscimento dell'UE della coalizione quindi dell'Ulivo come soggetto di questo bipolarismo
Mentre invece da parte dei partiti non c'è una sufficiente non viene esercitato una sufficiente attrazione
Questo è tutto verissimo
Tuttavia io credo che pensare adesso a un effettivo superamento dei partiti nella coalizione o ad una come dire sostituzione della coalizione di partiti sia impossibile e del resto lo stesso Prodi in quel discorso di Tricase che prima veniva veniva citato parla infatti di ripensarci distribuire le quote di sovranità di distribuire di ridistribuire sovranità tra partiti e coalizioni
Ecco io credo che anche noi dobbiamo forse ridimensionare le nostre attese e pensare esattamente a questo a trovare uno spazio concreto praticabile realistico di esistenza della coalizione
I punti sono quelli che sono stati già detti cioè il coordinamento un coordinamento non solo nazionale
Esiste già una proposta di coordinamento nazionale dell'Ulivo
Che non la proposta che non non ha facile evitando la facile corso
Perché viene rifiutata per esempio dai Verdi viene rifiutata viene vista con molta tipi tiepidezza dai popolari in questa fase è stata avanzata dal PDS anche se in passato il PDS non ha voluto sentirne parlare
Comunque esiste questa proposta ed è precisamente si articola precisamente nei termini che diceva Falomi cioè non un coordinamento inteso come vertice dei segretari ma inteso come un organismo politico al cui interno sono rappresentanti dei gruppi parlamentari sono sindaci rappresentanti di varie organizzazioni e non semplicemente i segretari dei partiti
Credo però che se si riesce ad andare avanti su questa strada si debba pensare anche a coordinamenti locali coordinamenti territoriali non si può perché tenera è il coordinamento dell'Ulivo soltanto sul piano nazionale un altro modo per vanificare questa possibilità di ristrutturazione dell'Ulivo
Ma accanto a questo si deve pensare a una convenzione programmatica a mettere in piedi una convenzione programmatica anche qui l'ha già detto Falomi per rendere possibile concreto quelle confronto tra riformismi per confronto tra culture che nella fase precedente alle elezioni peraltro era ampiamente avviato nell'Ulivo ed è stato non a caso il momento migliore perché si mettevano a confronto
Non solo le culture diverse ma anche le come dire l'auto che incrocia essi di autocritica di auto superamento che in tutte queste culture costitutive dell'Ulivo erano in corso queste sono le cose che io credo si possano fare
Ma penso che non dobbiamo che sia come dire sbagliare o sbagliato opporsi o considerare inevitabilmente distruttive rispetto a due all'Ulivo e le i processi di ristrutturazione dei partiti interni all'Ulivo la Cosa due nel caso la sinistra o
Se eventualmente ci fossero io mi augurerei che ci fossero processi di aggregazione anche dell'area di centro credo che fare questo significhi riferirsi all'Ulivo vada un po'a astratto
Perché per l'appunto allo stato attuale non fa pensare alla possibilità di una effettiva unificazione
L'esistenza in questo senso vengono da tutti i contraenti in tutti i partecipanti alla coalizione dell'Ulivo
Allora io credo che forme di aggregazione interna all'Ulivo siano positive e negative
Cioè se il problema dell'Unione l'eccesso di conflittualità interna non vedo perché aggregazioni interne debbano essere viste come un pericolo la Cosa due più specificamente sulla Cosa due
E chiaro nessuno può negare da un punto di vista di ricostruzione storica o o cronachistica che la Cosa due e nata in un nel momento in cui è nata con una intenzione abbastanza come dire criticò polemica verso la prospettiva Ulivo
Sappiamo che era un momento in cui si poteva pensare addirittura la possibilità di sostituzione di Prodi nella nella guida del del Governo
Tuttavia il modo in cui hai voluto il profilo Progetto della Cosa due io credo di poter che noi dobbiamo dire che campa che ha abbandonato questa principi questa originaria intenzione distruttiva nei confronti dell'Ulivo
Il congresso è stato un punto di svolta importante ed è stato un punto nel quale la discussione politica sulla Cosa due assegnato Asharq o degli equivoci ha segnato dei punti importanti come per l'appunto questo che la Cosa due si configurava come un aggregazioni interne all'Ulivo e l'un contro l'Ulivo
Ma lo abbia ricordato prima che c'era un nostro emendamento sull'Ulivo che è stato inserito nella nella mozione congressuale nel documento congressuale
Tutta la nostra presenza in quel congresso che ha pesato molto più che non i numeri del voto sui nostri emendamenti ha pensato e ha prodotto come risultato un chiarimento di fondo sul rapporto tra Cosa due e Ulivo che io rivendico rivendico come un un successo che noi noi ulivisti del PDS abbiamo conseguito e non vedo perché dobbiamo misconoscere questo
Questo successo
Entre sono le cose io credo che possiamo rimproverare al modo in cui è stata costruita così portato avanti il progetto Cosa due credo che gli possiamo però gli dobbiamo rimproverare di essere stato un Progetto di esso è stato portato avanti come un Progetto verticistica in modo verticistico in modo burocratico
Senza la capacità di aprire di aprire questo Progetto ha ha un interesse al di fuori delle dei gruppi dirigenti senza la capacità di creare di creare una indicare un'attrattiva per questa prospettiva politica questo è un problema che riguarda in genere una gestione del partito del predellino del PDS che appunto molto burocratica e molto poco capace di parlare ai cittadini
Questo dobbiamo rimproverargli ma io non credo che oggi si possa rimproverare alla Cosa due di essere un progetto contro l'Ulivo e che non e credo che a dire questo sia per voi
Come dire anche anche un po'autolesionista perché insomma io credo che una componente che ritiene di avere delle cose da dire delle cose importanti delle cose di prospettiva che aprono una prospettiva debba mettersi cercare di mettersi dentro i processi e possibilmente all'avanguardia dei processi non non se non contro sulla base di una posizione che potrebbe perfino essere astratta
Infine vorrei ricordare infine rispetto a questo argomento vorrei ricordare che noi tra gli emendamenti che avevamo proposti c'era anche un emendamento sulla sulla sinistra
Che affermava che la sinistra doveva evolvere nel senso di una di essere sufficiente a se stessa di non aver bisogno di delegare sempre la sua come dire di dice stare legittimità in forze di centro e quindi di delegare
La guida di una coalizione di governo a forze di centro
Io credo che questa fosse una prospettiva aggiustare una prospettiva in cui io credo ancora probabilmente non intendiamo per sinistra non sulla sinistra della sinistra tradizionale con la sinistra molto più ampia
Capace di superare i limiti della tradizione del movimento operaio della tradizione sia pure non solo più comunista ma anche socialista che socialdemocratica ma di andare oltre queste tradizioni che comunque sono tradizioni della legate alla storia del movimento operaio quindi è una storia che oggi è politicamente sterile
O comunque politicamente molto delimitata
Bello aprirsi a nuovi appartiene particolare appunto a quel cattolicesimo democratico che dopo la fine della guerra fredda non ha più ragioni per non stare a sinistra dove la sua effettiva vocazione credo che questo sia il percorso da tenere in mente questo percorso e non lo potrà fare la la Cosa due da sola
Ma non lo potrà fare nemmeno l'Ulivo da solo cioè io credo che fra Cosa due e Ulivo noi non dobbiamo sottolineare una conflittualità ma dobbiamo cercare una complementarità dobbiamo cercare una dinamica positiva credo che questo dovrebbe essere il nostro il nostro compito
E chiedo a a Scoppola perché si deve pensare che prefigurare una candidatura del segretario della Cosa due hotel col Presidente come si chiamerà della Cosa due alla guida della coalizione sarebbe una cosa negativa perché questo sarebbe una cosa negativa io credo che la guida della coalizione la propria candidatura alla leadership appartenere a buon diritto un rappresentante della forze di centro della coalizione ma sicuramente non a minor diritto al rappresentante della sinistra dell'arco del della parte sinistra della coalizione
Semmai quello mia
Quello che io posso osservare che è piuttosto come dire
Questa ritiene richiesta non può essere avanzata come una pretesa ma dovrà essere fatta passare attraverso appunto una dinamica politica e qui avendo alle proposte finali di Scoppola che mi faranno assolutamente d'accordo
Cioè è proprio la proposta intanto delle primarie gradito di costituire un grande movimento per le primarie io credo che questa sia la via la via istituzionale che ci consente che ci consentirebbe di arrivare veramente a una comica una composizione fra l'identità dei partiti e una realtà della coalizione come soggetto politico
Le primarie sarebbero un modo per dare in realtà effettiva realtà anche simbolica come diceva giustamente Scoppola alle alla coalizione e anche un modo per misurare le candidature interne alla coalizione
Allora ha ricordato l'Ali una leadership del del una candidatura a premier leader della Cosa due o della della sinistra è una candidatura a premier de di un leader di centro sinistra quello il luogo dove veramente si dovrebbero misurare nelle primarie quindi in modo trasparente in modo democratico
Non attraverso una conflittualità quotidiana tutta interno alle ai vertici dei partiti come invece a mio parere sbagliando sta facendo D'Alema rispetto alle esigenze che però io considero del tutto legittima
L'altra questione posta che poneva scopre che pure mi trova d'accordo è quella del referendum ma vorrei dire più in generale della legge elettorale concludo rapidamente su questo punto
La legge elettorale e il vero problema purtroppo errore dall'inizio di questa nostra transizione insomma non a caso come è stato ricordato dal dei due gli interventi che mi hanno preceduta preceduto è stato referente sono stati i referendum elettorali elettorali uno dei principali fattori di spinta della transizione italiana e ancora il problema elettorale il problema fondamentale della transizione italiana che ci può consentire di uscirne in un modo o in un altro noi abbiamo una legge elettorale molto molto difettosa tutt'altro che entusiasmante quella attualmente in vigore
E tuttavia diamo la propria in circolazione purtroppo con un accordo anche consistente tra i partiti un la proposta di legge elettorale un'ipotesi di legge elettorale quella appunto del del famoso patto della crostata o del CREL Caramel chi sia
Che che sarebbe molto peggiore dell'attuale io credo che dobbiamo combattere contro quell'ipotesi di legge elettorale
Elettorale peggiore dell'attuale perché e Terlizzi dovrebbe lo stato di conflittualità dell'attuale coalizione cioè costituirebbe coalizioni
Assolutamente conflittuali come quella attuale o forse ancora di più bloccherebbe la possibilità della semplificazione del sistema politico e quindi di arrivare invece a coalizioni solide e coese al loro interno
Il referendum a cui faceva riferimento scorpora cioè la possibilità di un referendum contro la quota proporzionale e uno strumento effettivamente è uno strumento depressione sul
Sul Parlamento per evitare che si faccia che si adotti quel tipo di legge elettorale io quindi sono d'accordo col sul referendum e penso che dovremmo cominciare questa campagna per il referendum per indicare una volontà che io credo che il Paese sia ancora forte
La volontà di non tornare indietro non tornare indietro nella configurazione del sistema politico perché poi questo è il il dato di fondo queste cioè a cui tutti i nostri discorsi girano intorno
Certo non possiamo pensare oggi all'esito di bipartitismo e del resto non credo che sia neanche un esito particolarmente auspicabile del resto anche nei paesi dove c'è un bipartitismo son pochissimi si stanno già affacciando tendenze a una moltiplicazione invece dei soggetti dei soggetti in campo
Quello che a noi interessa è però un sistema politico nel quale
La capacità di decisione del rispetto al governo sia nelle mani dei cittadini e che quindi legga un loro hanno dei partiti
Non è un ingrato ma sicuramente come è stato ampiamente detto io condivido diverso da quello che i partiti hanno avuto hanno avuto nel dopoguerra
Questo dipende moltissimo dalla legge elettorale cioè il ruolo dei partiti la funzione dei partiti oggi oggi in Italia è a un bivio prova ripensarsi in un modo vitale in un modo come dire
Di recupero di una funzione democratica fondamentale oppure poi a rinchiudersi in una deriva oligarchica che già in corso e che bloccherebbe il anche le possibili capacità di sviluppo di innovazione riformista del Paese
E questo dipende molto dalla legge elettorale perciò io credo che il nostro obiettivo fondamentale deve essere quello di
Battere quell'ipotesi di legge elettorale che sullo sfondo vale a dire questo mi rendo anche conto del rilascio con questa considerazione
Lascio la discussione questa considerazione che quella legge elettorale un altro delle cose che dividono profondamente l'Ulivo perché quella legge elettorale fortemente voluta dai dal Partito popolare mentre non è voluta Benzi rappresenta un un esito negativo l'esito tenuto da parte del PDS quindi ancora una volta le cose sono molto complicate più complicate forse di quanto possono apparire a prima vista
Va bene sono presenti segretario regionale del PDS Giraldi il segretario di federazione Roberto Morassut vedo lei senatore Corasaniti Tana De Zulueta Giglia Tedesco
Mai emersa nel dibattito con l'alcuni loro naturalmente interverranno cioè il dibattito proprio con le persone che hanno chiesto di intervenire alzi chi vuole imprimere lo fa vedere un biglietto farsi
Grazie vedere segnare eccetera chiederei a tutti di stare in tempi molto serrati
Dico cinque minuti ma ovviamente ne tollerò sette otto spettro ma dilatati potrà dare la parola Petruccioli non più tardi pressate mezzo il primo che credo di parlare Walter Bianco
Walter Bianco come
E
Ma no no no no
Credo che senza
Stando in piedi
E buona sera a tutti
Mi permetterete un po'di emozione ha visto della ruolo di rompighiaccio manifesta discussione sono particolarmente lieto della opportunità di questo dibattito perché
Rappresenta finalmente un'occasione importante di riflessione sulle prospettive l'evoluzione del PDS
E della sinistra entrerà in una fase politica così delicata quale quello attuale
Io sono il coordinatore di un movimento nato a Pomezia una cittadina
Provincia di Roma denominato Sinistra democratica
Le cui recenti origini si individuano in una dolorosa e sofferta separazione dal PDS locale
Alla vigilia delle ultime elezioni amministrative
Tuttavia benché la nostra vicenda potrebbe apparire ad un occhio estraneo distratto come una circostanza tutta localistica descrivere tra le tante vicende politiche di provincia
E se in realtà si inquadra proprio nel dibattito sull'identità
E sulle prospettive di un moderno partito della sinistra nonché sull'interazione con le forze cattoliche laiche che formano l'Ulivo
Discutere quindi della Cosa due della sua collocazione nell'Ulivo nella prospettiva affetta da una situazione locale
Può servire anche a comprendere meglio chi siamo e dove vogliamo andare
Partiamo dunque dal partito da questo PDS che mai come in questi giorni sembra la ricerca spasmodica di una sua nuova identità insomma lacerato per un verso dalla naturale tendenza al consolidamento delle posizioni raggiunte
E per altro verso dalla continua esigenza di capire e interpretare la realtà che cambia
Il processo che sta portando che dovrebbe portare alla nascita più o meno rapida di un soggetto nuovo della sinistra in cui la diversità degli origine dei contributi si traduca in un nuovo impulso ideale
Capace di dare risposte a una società ormai in completa trasformazione rappresenta sicuramente una tappa importante nell'evoluzione della sinistra intera
Poiché ogni processo di evoluzione porta necessariamente consentirmi di un potenziale progresso in senso positivo insieme ai rischi di una involuzione
Non può che essere quindi con grande interesse che guardiamo a questo dibattito e aspiriamo a poterlo in qualche modo condizionare nella federazione PDS dei Castelli Romani si è svolta poche settimane orsono un asse un'assemblea congressuale
Alla quale abbiamo assistito in qualità di ospiti constatando i limiti di un percorso che appare per un verso troppo sbrigativo e per altro verso alquanto nebuloso
Ciò che registriamo in questo processo infatti sia pure da un angolo prospettico necessariamente parziale perché locale è proprio il grande scostamento tra la portata ideale di questo progetto e la limitatezza della sua espressione pratica a differenza di quanto accadde nel partito e nella sinistra intera allorché si discusse della svolta della nascita del PDS adesso nelle sezioni nelle federazioni non si sentono grandi dibattiti non si percepisce l'interesse perché no anche di pathos di un passo così grande
Mentre diffusa l'esigenza di un'evoluzione questa si traduce poi in operazione di respiro alquanto stretto e corto
Per chi vive lontano dei nuclei di viveri della politica con la P maiuscola si ha l'impressione che molti vogliono cambiare per fare in modo che tutto rimanga così come
Creare un soggetto politico nuovo che estenda i propri confini fino a comprendere le varie e diverse anime della sinistra
Non può tradursi come purtroppo sembra cadere in questi giorni per lo meno nella realtà dalla quale provengo in un'operazione di annessione o di connessione tra dirigenti
Destinati ad essere ancora in futuro dirigenti prima ancora di vedere se esistano le persone da degli da dirigere
Ciò che intendiamo esprimere miss perdoni la vena polemica e che se davvero il PDS la sinistra tutta vogliono porsi come obiettivo strategico
La composizione di un quadro più omogenea innovativo ciò richiede l'attivazione di un processo che deve necessariamente partire dal confronto nella base
Tra le persone nel cuore vivo di quella sinistra che tanto bisogno a di esprimersi e di dialogare
I tempi stringono la politica vive ora ad un ritmo che non consente più le ampie talvolta farraginose procedure di confronto e di decisione di un tempo tuttavia un processo qual è quello intrapreso dal PDS e dai suoi partners per essere reale e non un mero artificio formale richiede un radicamento nel sentire comune è una vera sfida nel cambiamento
La Cosa due può solo nascere come traduzione in forme politiche di un comune sentire del corpo vivo della sinistra attraverso la via del confronto aperto e paritario tra le sue varie espressioni
In una prospettiva di grande respiro in caso contrario finirà con l'essere un inutile acronimo dietro qui lascia al proliferare ex diversa dal due per cento e funzionari medio livello
Eppure questo importante processo può e deve avere un buon fine anche in relazione al quadro più ampio dell'Ulivo
Non serve che mi sto per mio sull'importanza strategica della nascita di questa coalizione che ha consentito alla parte più aperta più riformista e progressista del Paese di confrontarsi finalmente col governo della cosa pubblica a livello nazionale
Mi permetto solo di aggiungere che l'importanza dell'Ulivo e da individuare anche in un altro e più ampio contesto tale condizione è infatti consentito il primo passo verso la saldatura storica tra due anime della società italiana
Un tempo divisa da pregiudiziali ideologiche insormontabili per un verso quello di una borghesia cattolica illuminata da sempre in difficoltà nelle pastoie di un centro universalmente immobile
Per altro verso quella del mondo laico di sinistra più fortemente spinto verso un riformismo mercato e tuttavia soffocata dall'eterna pregiudiziale anticomunista
Tale saldatura può avere conseguenze molto più vasta di quanto si possa immaginare
In una società che solo attraverso un cauto riformismo sembra poter progredire verso forme più evolute tuttavia proprio per far sì che questo ambizioso obiettivo possa essere raggiunto riteniamo indispensabile ridefinire le coordinate dei suoi vari protagonisti
Non serve né trova spazio al nostro modesto parere in questa fase storica un soggetto unico dei connotati quanto mai indefiniti e dalle direttrici talvolta chiaramente divergenti
Un partito democratico che operi una reductio ad unum di culture che ora dopo decenni cominciano finalmente a dialogare tra di loro
è necessario al contrario che ognuno attraverso un percorso autonomo ma organico sappia coagulare le idee guida di una nuova cultura laica e cattolica
In grado di interpretare la realtà attuale quell'avvenire per poi poter elaborare insieme un progetto comune per la società in cui operiamo
Dall'agire politico quotidiano ad ogni livello anche quello prettamente localistico riscontriamo con evidenza che a fronte di una linearità e chiarezza di posizione dei partiti di stampo cattolico di fronte ai grandi temi della nostra realtà la sinistra sembra balbettare
Indecisa tra il ricorso a categorie di interpretazione ormai obsolete e a un a un appiattimento incomprensibile supposizioni che le sono estranee
Ecco dunque il punto abbiamo riscontrato nel modo più evidente che la sintesi tra le due anime di cui parlavo prima ai feti benefici per il nostro Paese la sintesi tuttavia il passo successivo rispetto all'antitesi al confronto alla dialettica tra modelli diversi
La sinistra ancora bisogno di trovare il suo modello di costruire la sua tesi
Se saremo capaci di dare una vita è una sostanza vera quel nuovo soggetto politico forse il confronto e la contaminazione tra realtà diverse potrà contribuire in modo determinante a tracciare le coordinate di una sinistra nuova
Capace di tradurre in termini moderni l'eterna lotta per l'affermazione dei diritti dei più deboli dei diversi degli emarginati
Nel contempo anche il mondo cattolico dovrà fare i conti con una realtà in cui alcune certezze sembrano ormai solo ancore di salvataggio per evitare confronti all'accettazione di un modello di società diverso e più evoluto facendo insieme questo sofferto percorso potrà forse nascerà veramente un concetto nuovo per la società italiana che si lasci finalmente alle spalle i muri e Fossati di questo secolo
Un processo di questo genere però non nasce né per decreto ne può vivere grazie a un congresso richiede anni di confronto di scontro anche di sfide reciproca
Penso che se riusciremo insieme a dar vita a una nuova sinistra potremo aspirare anche a trasformare questo Ulivo nella metafora di una nuova forza politica dalle salde radici e dalle fronde fruttuose grazie
Ringraziamo altre bianco che venivano a Pomezia adesso darei la parola Gianfranco Polillo e poi Roberto Morassut
Tris
Ma io sarò spero abbastanza bene anche perché sono d'accordo con la maggior parte delle cose che sono state dette e quindi sull'esigenza di non frapporre fin dall'inizio quella che può essere l'esperienza nella Cosa due rispetto al processo più complessivo che riguarda l'Ulivo
Anche se questa non voglia di contrapporre non può non significare almeno a mio avviso non tener conto di alcune differenze oggettive che si sono manifestate
E che ci sono tra la nascita dell'Ulivo e lo sviluppo del processo di unità delle sinistre
Ma la genesi del movimento innanzitutto diverso l'Ulivo lo ricordava anche Scoppola nasce per un atto di necessità politica in un certo senso di fronte ad una prospettiva politica che era quello che sembrava voler consegnare direttamente il Paese alla destra e quindi come dire un atto di pragmatismo forse fissano proporre pragmatismo politico
Ora per chi
Come si è un po'occupato della storia dei movimenti politici sa che generalmente la maggior parte dei movimenti politici
In questo terribile al secolo che sta ormai alle nostre spalle il più della volte è stato un frutto di un atto di necessità più che di una costruzione teorica a tavolino
Il passaggio dalla seconda alla terza internazionale tanto per fare un esempio è il momento di rottura rispetto ad una routine a un'elaborazione teorica
Con la nascita di un movimento completamente diverso e che era stato minoritaria nell'esperienza storica del movimento operaio
La nascita dei grandi processi di liberazione dal castrismo a Cuba alla Fronte di liberazione nazionale dell'Algeria che il Partito Comunista Francese di allora voleva costringere all'interno della dogmatica
Della del del risultati siete l'ossificazione ormai della terza Internazionale il processo di emancipazione in India e così via gli esempi potrebbero potrebbero potrebbero continuare ecco qui c'è una diversità teorica da cogliere
Del processo di unità della sinistra è un processo dicevo prima che risente molto di un di un metabolismo teorico molto complesse un processo di cui si parla dagli anni sessanta chi non ricorderà come il primo a porre il problema della ricomposizione del movimento operaio nel partito dei lavoratori fu proprio Giorgio Amendola e chi non ricorderà comete allora i processi che si sono fatti sono stati sempre lei Complessi defaticante ci sarà una ragione per tutto questo
Recentemente Giuliano Amato riponeva il problema della diversa
Approccio per arrivare alla Cosa due e sul fatto che si sia che si doveva decidere se come dire crimini storici che stavano alle spalle delle due formazioni politiche fossero maggiori gli uni o gli altri quello che voglio dire che quando una costruzione politica
Ha troppo uno spessore di elaborazione di sedimentazione inevitabilmente il morto afferra il vivo e non si verifica al contrario ci sono troppi elementi di sedimentazione nella storia che hanno diviso questi due tronconi del movimento operaio io credo che l'operazione che si fa oggi tentare di unificarli rimane comunque una operazione difficile complessa
Con una fatica eccessiva rispetto a quelli che sono le prospettive anche perché non abbiamo nessuna calamità non è vero che il riferimento europeo spinge alla unificazione alla ricomposizione di un grande partito socialdemocratico
Che differenza tra Tony Blair e io spendo e sono talmente profonde prefigurare nella pratica due partiti che sono completamente diversi tra loro nella loro storia nel loro modo di approccio dei Problemi nel tentativo di risolvere gli stessi ecco perché tutto questo mi sembra un processo estremamente faticoso l'Europa
Non ci spinge verso purtroppo dico io che rimango inserito in una prospettiva laica purtroppo non ci sta cioè in quella direzione c'è un secondo elemento che invece ci dimostra che qualche cosa di profondo sta cambiando nella realtà internazionale io sono un laico che pure sono rimasto estremamente impressionato dall'incontro del Papa con cui e mi chiedo come mai è possibile che oggi l'ultima fiere del socialismo
Reale sente questo bisogno di parlare con il capo della bestialità per costruire su quel terreno una prospettiva diversa
Questi sono i dubbi e gli interrogativi che io non so scegliere io purtroppo non ho la fiducia che a Scoppola su quello che sono i progressi e le prospettive però colgo
La paura
Chi è il movimento operaio italiano oggi il sì come dire a approdi a delle secche dalle quali non riesce ad uscire perché è troppo diviso
Tra una prospettiva puramente teorica e incapace di cogliere gli elementi di novità discontinuità che provengono da un'evoluzione storica di carattere più generale io concludo qui con questo interrogativo ed anche con una riferimento a quello che sta avvenendo oggi in Francia
Del quale io sento una grande lontananza
In Francia un grande libro che si chiama L'orrore economico sta riponendo in discussione i problemi della globale economica della necessità assoluta di costringersi a comportamenti assolutamente dominati da spietate leggi di mercato ecco io mi chiedo anche su questo terreno interrogativo che pone la Forrester
Se per vivere dobbiamo dimostrare di aver diritto a vivere oggi non sia qualche cosa che debba incidere nel dibattito politico
Anche in Italia e quali sono le risposte che a quest'interrogativo oggi vengono da parte delle forze politiche italiane in particolare da i segmenti che vorrebbero costruire la Cosa due
Io con questi grandi interrogativi quindi credo che noi dobbiamo cercare di andare avanti contribuirà ad un dibattito all'interno del partito sapendo però ed essendo consapevoli che con ogni probabilità le strade da perseguire sono ancora strade inesplorate
E che tutto quello che è davanti a noi è molto più forte e molto più come dire impiega molto più energie nel capire il nuovo che piuttosto nel dividerci su dei fatti che appartengono alla nostra storia
Roberto Morassut
Il segretario della federazione romana del Pd ex
Sì forse meglio perché certe troppo alte ma c'è anche il
Questo è l'ossessione dello stesso dello stesso no io vi ringrazio l'opportunità di intervenire in questo incontro perché
Mentre ci avviciniamo a questa discussione sulla Cosa due mi pare che finalmente stia riprendendo anche il PDS anche se molto lentamente una dinamismo delle componenti ieri c'è stata un'iniziativa della sinistra romana del PDS
Che in qualche maniera ci consente di avviare questa discussione su un terreno un po'più vivace se non altro
Ricco di contenuti di con diciamo di di politica cosa che finora diciamo è stata molto difficile avvertire
E quindi condivido ma penso che sia una critiche è un'autocritica
Da condividere questa diciamo di un percorso dalla Cosa due ancora molto legata alla discussione chiamiamola verticistica di incontri di diplomazie di partiti e partitini
E che noi dobbiamo uscirne al più presto io per stare al tema
è il titolo di questo incontro
Voglio dire questo
C'è un'alternativa diciamo tra Cosa due e Ulivo
C'è una priorità di scelta c'è una priorità di principio che noi dobbiamo assumere nella marcia diciamo di evoluzione del nostro partito in una nuova formazione politica e più complessivamente della coalizione del soggetto del bipolarismo come viene definito il documento dell'Ulivo
Io penso che dobbiamo partire diciamo da una constatazione che peraltro emerge anche dai documenti e dalle dagli interventi svolti finora cioè che noi in fondo siamo ancora dentro il turbinoso moto evolutivo che si è aperto all'ottantanove
Con la svolta dell'ottantanove lo scioglimento se così vogliamo chiamarlo del PC che ha provocato c'è un terremoto politico riaperto voi
Terremoti in altre forze politiche arrivismo Kato complessivamente il sistema politico del Paese ma quel siamo modo evolutivo non si è completato ne siamo ancora dentro una fase estremamente dinamica in cui le forme di organizzazione i messaggi valori le immagini anche delle forze politiche dei soggetti la politica italiana probabilmente lo scenario muterà ancora
Ecco qual è però diciamo se non volessimo fotografare un po'come
Nel paradosso di Zenone diciamo in questo modo evolutivo la situazione attuale ammesso che fosse possibile
La nostra posizione dentro questo corso evolutivo e cioè ne vediamo attualmente che ci sono forze politiche culture
Ideologia anche ideologie
Che un tempo lontane contrapposte oggi però collaborano strettamente anche diciamo in presenza di fibrillazioni politiche i commenti di maggiore o minore
E collaborazione intesa politica però collaborano strettamente dentro un'alleanza dentro coalizioni
Molto diffuse nel Paese al centro facciamo il Governo nazionale ma diffuse e radicate che già cominciano a creare un senso nell'opinione pubblica di come si riorganizza la politica italiana
In alleanze e coalizioni che hanno vincoli che non sono solo politici questa è la prima costatazione cioè l'Ulivo la coalizione di centrosinistra non è una cosa che sta insieme soltanto per un regime pattizio tra partiti
Ma sta insieme perché ci sono ideali valori e contenuti che vanno oltre la politica pattizia intese in senso stretto questo è il primo elemento dalla situazione attuale valori condivisi persista dentro idee strategiche comuni
De di solidarietà di sviluppo sociale economico di uguaglianza che informe con accentuazioni con culture diverse però fanno parte di un patrimonio già comune
E però al tempo stesso questo è un altro dato della realtà attuale in in ineliminabile attualmente che fa parte dell'agenda politica di oggi dobbiamo farci i conti
Queste forze oggi rivendicano un residuo chiamiamolo così o comunque un supplemento di autonomia di diversità o se vogliamo mettere in positivo di identità specifica che le rende ancora oggi indisponibili ad una ulteriore passo di integrazione organizzativa
Che prelude a diciamo ad un vero e proprio soggetto unico del bipolarismo soggetto unico anche inteso in senso organizzato complessivo allora io qui diciamo un tecnico dire questo che il rapporto tra Cosa due d'ulivo
Secondo me non va inteso ma questo è stato detto anche precedentemente però secondo me dobbiamo per far bene la Cosa due
Metterci diciamo in questa predisposizione non va inteso in senso confliggente ci deve essere in sostanza una priorità di scelta come in parte emerge anche nel documento di Bologna nella componente ulivista
Ci deve essere adesso la domanda per noi di scegliere sì di capire se c'è una priorità di scelta tra l'ipotesi partiti sta ed ipotesi ulivista una scelta di principio di evoluzione politica
Dell'Ulivo rispetto alla Cosa due io ritengo che questa scelta di principio attualmente non abbia
Diciamo motivazione lo stato attuale se questa è la fotografia dell'esistente
Penso che la Cosa due l'Ulivo possono essere duecento e dinamici due motori con funzioni con ruoli con obiettivi temporali
Temporali ma anche con diciamo con dinamiche diverse due marce come in un motore che ha diciamo due marce diverse si muove con due passi diversi innestando prima l'una poi l'altra marcia
Però che siano due cose che alla fine puntano debbano puntare fu debbano puntare diciamo a tenere aperto un percorso evolutivo della politica e del sistema politico italiano
Verso quella diciamo compiuta ed anche organicamente definita prospettiva del bipolarismo che oggi nessuno
Nessuno può organicamente organizzare definire ma che sta un po'alla storia decretare sta un po'anche qui appunto non bisogna mettere le braghe mondo le dobbiamo fare oggi quello che si può fare oggi
Lasciare aperto un processo che poi insieme i fatti della storia potrà portarci delle forme che magari oggi non non immaginiamo si chiamerà anche diversamente da unico si chiamerà diversamente
Una forma diciamo di riorganizzazione bipolare nuova inedita e magari anche compiuta
Oggi questo tema all'ordine del giorno dell'agenda politica non c'è della Costituzione narra di un soggetto unico del bipolarismo non c'è nell'oggi immediato c'è a questo punto devoluzione del sistema politico secondo me un'esigenza
Di riorganizzare in forma federativa la sinistra democratica dentro l'Ulivo che può stimolare e favorire anche perché no un processo di riorganizzazione del Centro Democratico dentro l'Ulivo
Utilizzando in questo vasto diffuso parcellizzato e anche atomizzato campo del di quella che viene definita l'alleanza riformista più pale di raccolta
Più diciamo strumenti di raccolta della militanza delle idee e delle culture di soggetti anche individuali dell'associazionismo che possono Aler e alla fine diciamo una funzione complementare
Quindi un processo che semplifica il quadro dei componenti dell'Ulivo del soggetto futuro o possibile del pubblico del bipolarismo esemplificando li li rende anche sempre più convergenti ora a questo punto come si dice
Con una battuta sorge spontanea la domanda
Ma quale deve essere allora il ruolo dei partiti una volta che diciamoli riorganizziamo li semplifichiamo dentro questa scatola diciamo questo non so come definirlo diciamo questo campo quale delle azioni la funzione dei partiti della Cosa bianca che la Cosa rossa della cosa venirvi come la vogliamo definire cioè la domanda diciamo
Perché anche un po'nel documento viene a Manzano viene avanzata in cui però non c'è una risposta perché gli si dice i partiti non possono più essere quello che sono stati in passato su questo siamo d'accordo ma Lula cosa debbono essere
Io vedo due possibilità una volta riorganizzato e semplificato il campo dentro la organizzazione del soggetto del bipolarismo o coltivare le ragioni della propria diversità cioè si costituiscono soggetti che sono diversi e coltivano le ragioni e la propria diversità ma si fanno questo lo fanno su un terreno che è quello del potere
Lo fanno sul terreno della contrattazione pattizia
Ed hanno obiettivi divergenti cioè possono nel medio termine anche sposare ipotesi strategiche di
E qui mi sovviene la metafora dell'uomo con un piano la barca un piede
Sulla battigia
Il documento macellaio di Petruccioli Colletto semplicemente parlo anche nella semplicemente letto no io sono o possono caratterizzarsi invece comprato
O possono caratterizzarsi invece come dei centri di innovazione della cultura politica dei centri dinamici
Aree di promozione di cultura politica che parta che partono dalle proprie tradizioni la tradizione della sinistra democratica che ha dentro la matrice socialista dentro la matrice liberale ha dentro la matrice azionista
E
Diciamo la cultura cattolico democratica che ha dentro tante altre cose che però si mettono dentro un processo di evoluzione di innovazione delle proprie culture politiche allora se si sceglie questa seconda ipotesi che secondo me è quella giusta
Penso che questa debba essere la funzione dei partiti allora la Cosa due
Diventa uno strumento di raccolta diciamo dell'universo di questa alleanza riformista che fa diciamo da contrappeso diciamo da da da specchio all'altra azione che può venire e naturalmente su questo terzino sul terreno dei valori degli ideali
Della promozione dell'innovazione della cultura politica questi due soggetti oggi DiVersi che pure avranno momenti sul terreno del potere dialettici inevitabilmente
Questi due soggetti diversi fatalmente si incontreranno in un progetto ed in un orizzonte comune diciamo comuni lasciamo un indistinto
Ma non è l'orizzonte comune che sarà sempre più di integrazioni valoriale e magari anche di integrazione politica organizzativa
Che non sappiamo quali forme quali idee quali diciamo messaggi potrà mandare alle generazioni future ma
Questa morte aperta
Allora cosa due non è alternativa all'Ulivo è un'altra marcia un passo in più un passo diverso che muove la storia su un altro terreno e spinge le cose diciamo su la prospettiva di quel sistema delle alleanze del bipolarismo del bipartitismo che comunque la strada che noi abbiamo avviato dall'ottantanove in poi che alla base diciamo è fondamentalmente il nucleo teorico politico e culturale che è alla base della svolta dell'ottantanove
Ecco io penso e concludo su questo si dice la Cosa due è un'operazione verticistica questa è la costatazione
è una constatazione non più di una costatazione perché non credo che neanche anzi son convinto che neanche nel gruppo dirigente del PDS ci sia mai stata l'intenzione di fare un'operazione verticistica nessuno l'avrebbe mai pensata
Ma cioè diciamo
L'intenzione di creare una nuova formazione politica della sinistra che oggi però sconta alcune difficoltà da un lato soggettive da un lato oggettive che vengono dalla politica italiana di questa fase
E cioè
Finché non scegliamo che questo soggetto dei partiti nella coalizione deve essere un soggetto preminentemente culturale allora la Cosa due non avrà respiro ideale
Sarà sempre più il problema di capire i posti
E questo è un primo problema l'altro problema ci viene consegnato dalla
Realtà da questa fase dell'Ulivo la fastosa fase due dell'Ulivo cioè oggi ancora non c'è secondo me all'ordine del giorno dell'Italia e nostro caso specifico
Della regione di Roma
Quali cioè di governo nelle grandi città non c'è all'ordine del giorno il tema della sinistra il tema che consente l'espansione elettorale della sinistra la costruzione anche di una di una forza nell'opinione pubblica cioè la visibilità del tema delle riforme
E probabilmente i risultati di queste riforme vorrei dire la visibilità sul piano dei diritti collettivi di quello che sente la gente di quello che percepisce dalla politica di governo questo tema non c'è per questo la sinistra non cresce per questo non cresce la Cosa due i suoi riferimenti ideali naturalmente la Cosa due può servire allora sedici avrebbe significato sia all'uno che all'altro cioè far crescere un progetto politico e dimezzare l'Ulivo verso una prospettiva di maggiore forza riformista ecco io spero che appunto non ci debbano essere priorità Buscetta ma che si ci si debba muovere in questo modo
L'ultima considerazione che faccio e concludo
E che questo è importante anche a Roma che non scegliamo questo indirizzo di marcia perché nella città anche a Roma
Se c'è un limite della formula del partito dei sindaci che nessuno demonizza
Che nessuno demonizza perché appunto in un campo dinamico di aperture di composizioni ci sta benissimo anche il partito dei sindaci risorse democratiche fortissimo per carità ma se c'è un limite di quella formula intanto che è una formula intanto che è una formula che mette insieme cose diversissime e poi questa è la cosa un po'
Sgradevole
E cioè che intorno a singole figure pur forti porre legate fortemente al campo democratico si accorgono però messaggi valori e culture di mondi più vasti più complessi che solo l'idea dell'Ulivo o di un'altra cosa può raccogliere la complessità nel campo democratico delle forze riformiste ridurrà al partito dei sindaci a me pare semplificatorio e anche un po'limitante che per un certo aspetto anche un po'pericoloso perché reintroduce cioè come dire un principio liederistico
Non mi non attinente diciamo la nostra tradizione la nostra attitudine c'è una proposta che fa Falomi
Nella relazione che è quella di costituire a Roma un coordinamento
Dell'Ulivo che non abbia le caratteristiche di un regime pattizio tra partiti di semplice coordinamento dei segretari io questa proposta lo avanzata anche pubblicamente proponendo un coordinamento che abbia le caratteristiche dal punto di vista della città cioè di quello che raccogliamo nell'attuale Coordinamento dell'Ulivo non sul i partiti ma anche cose più vaste personalità
Penso per esempio i presidenti delle circoscrizioni che governo nella città mettere dentro un mondo più vasto esperienze associative ma anche fargli fare un passo istituzionale quello di creare un coordinamento anche di carattere istituzionale nell'aula del Campidoglio
Che per il sistema elettorale una mula fortemente segnata del ruolo dei partiti penso che sia utile anche questo
Ringrazio Roberto Morassut ha fatto un intervento in impegnato e preparato interverrà molto nel merito peraltro la proposta che lui accennava alla fine la proposta che abbiamo discusso anche nelle sedute a Freccero umana che condivisa quindi anche da
E da noi
Abbiamo chatroom interventi io tre adesso la parola a sorti
Uno dei poteri usare protagonisti della Cosa due a Roma itineranti arrivare altri iscritti
Io ringrazio e sarò credo Prete perché
Insomma
E condivido la sobrietà e la misura con cui è stato esposto
Il rapporto fra queste due ipotesi
Tale Carla Mancin da Claudia Mancina
Quindi non entro nell'argomento se non per piccoli spunti piccoli ma non irrilevante
Il primo è
Di aggiungere diciamo un appunto a chi la cosa del due ha attivato
E cioè al segretario del PDS io non sono iscritto al PDS faccia parte delle componenti minori
Cioè quello domando non è stato comunque un eccesso di generosità da parte sua spendersi contemporaneamente
A promuovere un comma un'ipotesi di di di questa proporzioni e nello stesso tempo presiedere la Bicamerale per me lo è stato
Secondo elemento
Quello che dovrebbe essere l'auspicio di un rinnovamento dei partiti
All'interno della direzione vostra del Partito Democratico dalla sinistra
è sufficientemente applicata nei vostri comportamenti specifici individuali e in particolare a farlo mi chiedo
Non sarebbe stato molto più utile più protettivo se nel vostro ultimo congresso questi temi Tulli Alessi evidenziati come non consistenti con l'ipotesi della Cosa due e non invece accettare
Una risoluzione finale che ricomprendeva entrambi comico esistenti perché delle due l'uno o sono consistenti
E allora Morassut a in qua colto il problema è un'accelerazione un movimento sincrono che vede alle volte uno stop alle volte un po'e va benissimo
E e quindi sarebbe stato utile già farlo allora perché non esistevano problemi di natura politica immediate elezioni alle porte poteva essere già spesa allora la carta della chiarezza se chiarezza fa adesso
Le le il il terzo elemento riguarda quello che è stata una considerazione molto positiva su quella che la realtà elettorale in particolare con riferimento al successo dei sindaci che hai un indubbio un fatto
è una costatazione appunto
Ma e qui e quei pongo un problema che riguarda un po'tutti
Che riguarda un po'tutti noi riguarda un po'tutti noi come lettore come cittadini cioè siamo sicuri che la stabilità del sindaco di per sé produca eccellente buona discreta amministrazione un'accettabile ogni stazione e mi rivolgo Morassut che ove non può rispondermi stasera ma ieri sera nella riunione citata sono emersi problemi estremamente preoccupanti rispetto alla capacità di tutta la coalizione di amministrativi capacità di amministrare questa città
Quindi di per sé il problema della stabilità del sindaco è un una garanzia del buon governo
E e l'ultimo l'ultimo punto è quello dei comportamenti ecco a Morassut chiedo questo volta Rovescio se le cose giuste che hai detto
Fossero state in qualche modo applicate anche durante le ultime elezioni nei confronti delle forze minori non ci sarebbe stato diciamo quello che doveva essere l'elemento fondante della del di di di di questa di questa ipotesi cioè il un maggiore rispetto di quelle che erano le le le novità emersi emerge che dovevano emergere da questa coalizione
Poteva essere considerate in modo migliore e poteva essere pubblicizzato gliela novità di una lista che era un'accusa nuova rispetto alla lista del PDS che questo è quello che io prima e questo io vorrei che mi fosse risposto soprattutto nei fatti
Vogliono sembrare velocemente un'iniziativa che si fa a Milano della nostra componente un incontro nazionale che si stia del due febbraio per creare lavoro e scambiare anche la sinistra non penso molto ma non Milano
Ma siccome questo dibattito molto sui temi politici voglio leggere i titoli delle relazioni sarà abbastanza esemplificativi l'introduzione di Salvati poi interviene Pietro Ichino per la difesa dei lavoratori nel mercato e non contro il mercato
E poi Enrico Morando nuove tensioni quando lo stato sociale ed etnico dello sviluppo proprio per far vedere che
Nel nostro gruppo nostra componente
Lavora anche sui temi economico sociale e non solo su quelli politici o molti iscritti ad avere fra parola Eduardo Missoni e poi a
Domenico Giraldi se vuole intervenire
Ringrazio
Quando
Scoppola segnalava
La sua
In questa fase storica la sua non adesione ad uno specifico partito ma la sua adesione all'Ulivo
Penso che sottolineava proprio la possibilità di uno spazio che può riempire
L'esperienza dell'Ulivo
Al di fuori della ricerca di partiti o di riaggregazione ripartiti o di nuove esperienze che in qualche maniera cercano di uscire
Da
La somma dei partiti ecco questo spazio esiste l'abbiamo sperimentato e lo spazio del Movimento per l'Ulivo
C'è però uno spazio che si apre a quanti sia con adesione a partiti sia invece nella ricerca di questo spirito nuovo se vogliamo diaria culturale se vogliamo dello Spirou prostituta speranza della capacità di creare qualcosa di nuovo
E questo spazio che si può ritrovare in una realtà di movimento
Forse una corretta comprensione io direi una sincera appassionata ricerca di questo spirito di rinnovamento di speranza di ricerca di di trasformazione della società
Una corretta comprensione di questo in un movimento e la capacità di farlo vivere
Forse renderebbe addirittura inutile la ricerca di una cosa dura
Dove invece
Sembra spesso volersi ritrovare una serie di componenti che non volendo rinunciare ad una propria etichetta cercano di trovare di confluire in qualcosa forse di più protettivo
Secondo me c'è una carenza di coraggio nella ricerca dalla Cosa due che invece potrebbe essere tutta quanta introdotta in un coraggio necessario per questa innovazione
Che si presenta
Più fattibile a mio modo di vedere come movimento generale
D'altra parte un movimento che è nato tutto sommato spontaneamente
Sulla
Sull'onda della passata stagione elettorale che ha portato Prodi al governo e la la sinistra al governo
Però quell'esperienza
Di movimento spontaneo passata la vita
L'aspetto di io ritengo fondamentale
La mancata creazioni in Parlamento di un gruppo parlamentare dell'Ulivo
Cioè anche in Parlamento come risultato di quelle lezioni che pure aveva visto l'Ulivo
Produrre
La novità l'Ulivo come tale
Pure in Parlamento è prevalso lo spirito dei tavoli
Quei tavoli prima progressisti poi tavoli dell'Ulivo quei tavoli chiamarono dato spazio alla cittadinanza gallirallus dallo spirito libero che in qualche maniera legge all'interno di chi vuole fare oggi politica
Se prevale anche nella Costituzione di gruppi parlamentari appunto diversi da uno da un gruppo parlamentare unico dell'Ulivo in Parlamento siamo ancora lontani e quello spirito dei tavoli che dobbiamo superare
Però purtroppo
C'è un collegamento perché non e perché è prevalso quello spirito perché anche i candidati dell'Ulivo pure eletti sotto l'unico simbolo dell'Ulivo erano stati in realtà in buona parte segnalati nell'ambito di tavoli
E questa maledizione le tavole che ci portiamo appresso
E questo spirito ai tavoli potrà essere solo superato come altri hanno detto molto bene prima di me attraverso il percorso di elezioni primarie è questo l'elemento essenziale
Che potrà permettere alla cittadinanza di esprimersi liberamente e di individuare i propri candidati al che che ovviamente verranno da esperienze di partito da esperienze del del dell'associazionismo ad esperienze le più diverse giapponese però è molto importante che i candidati siano veramente i candidati dei cittadini della sinistra
Che quel punto però poi avranno l'obbligo una volta eletti di costituire quel gruppo che appartiene a tutti gli elettori che lo hanno che li hanno eletti altrimenti se non riusciremo a superare questo spille tavoli anche in quel momento fondamentale la costituzione dei gruppi parlamentari
Temo e se daremo spazio invece lo spirito della prostata più volte richiamato temo che in realtà ci troveremo di fronte a un tremendo processo di restaurazione assolutamente contraria quella volontà di speranza e il cambiamento che invece è stato ricordato con la scopa grazie
Esemplare nei tempi Domenico Giraldi
Insomma presenti in sala il Presidente del Consiglio regionale l'onorevole Borgomeo e il vicepresidente della Giunta regionale Lionello Cosentino
Riduco all'essenziale è giusto non si può liquidare sbrigativamente la domanda recentemente c'è alternativa tra Cosa due e Ulivo dicendo che non c'è alternativa potrebbe anche esserci
Potrebbero essere
Due ed è in contrasto tra di loro o più specificatamente il progetto di Cosa due potrebbe essere in contrasto con lui
E in effetti io preferirei
Cominciare dall'altra domanda da un'altra domanda e cioè
Cosa conviene sia l'Ulivo
Nel suo interesse dell'Ulivo
Nell'interesse del sistema politico italiano e della sua evoluzione cosa conviene sia l'Ulivo perché assume sempre di più la robustezza
Di un soggetto di governo e non di semplice coalizione elettorale
E misurare rispetto a questa domanda
L'efficacia del progetto dalla Cosa due dico subito rispetto ad una certa idea di Ulivo
La Cosa due
è inefficace è negativa rema contro non c'è dubbio su questo rispetta una certa idea di ULI
Io penso che dovremmo
Ragionare approfondire
E le caratteristiche dell'Ulivo oggi
Domandarci se queste caratteristiche vanno accentuate o no io ritengo per esempio che Scoppola abbia mirabilmente descritto in poche parole cos'è l'Ulivo oggi
Non sono in grado di ripetere a memoria letteralmente insomma una realtà alcune insieme di cose persone
Di tante corse
Una cosa imprecisa ma cosa
Un indistinto
Dai contorni piuttosto spumanti
Che si reinventa si rinnova e si aggiusta si rende adatto adeguato a competere nelle competizioni elettorali
Io penso che questa
L'idea di Ulivo
Si ha un'idea insufficiente per l'Ulivo che spera di diventare qualcosa di più solido forte
Che a livello nazionale che a livello locale per esempio sopravvive a un
Se del sistema politico italiano e della sua evoluzione cosa conviene sia l'Ulivo perché assuma sempre di più la robustezza
Di un soggetto di governo e non di semplice coalizione elettorale
E misurare rispetto a questa domanda
L'efficacia del Progetto dalla Cosa due dico subito rispetto ad una certa idea di Ulivo
La Cosa due
è inefficace è negativa rema contro non c'è dubbio su questo rispetto a una certa idea di ULI
Io penso
Che
Dovremmo
Ragionare approfondire
E le caratteristiche dell'Ulivo oggi
Domandarci se queste caratteristiche vanno accentuate o no io ritengo per esempio che Scoppola abbia mirabilmente descritto in poche parole costa dell'Ulivo oggi
Non sono in grado di ripetere a memoria letteralmente insomma una realtà alcune insieme di cose di persone di tante cose
Una cosa imprecisa
La cosa un indistinto
Dai contorni piuttosto spumanti
Che si reinventa si rinnova e si aggiusta si rende adatto adeguato a comprendere nelle competizioni elettorali
Io penso che questa
L'idea di Ulivo
Si ha un'idea insufficiente per l'Ulivo che spera di diventare qualcosa di più solido forte
Che a livello nazionale che a livello locale per esempio sopravvive a un sindaco e non si ricandida più
Che a livello nazionale sopravviva ad un leader che non è più leader ma una sua capacità
Una sua soggettività politica
Naturalmente non un corpo blindato dal recinto dalle segreterie dei partiti aperti a tante cose aperto ma con una sua fisionomia
Di cui a livello nazionale faccio parte otto che parti di sindaci presenterà regioni movimenti associazioni ma abbia una sua fisionomia una sua certezza
Se così non è siamo sicuri che
Il sistema politico tenderà a superare quelle caratteristiche certe evidenti di precarietà e fragilità di cui diceva Antonello la sua relazione
Siamo sicuri che le spinte
Diciamo di presa di distanza dall'assetto bipolare non si rafforzeranno centrismo e quant'altro
Cioè io penso che noi dovremmo non solo rafforzare l'Ulivo l'idea dell'Ulivo
Dovremo lavorare perché l'Ulivo appunto assuma una sua fisionomia certa stabile duratura
Tutto Morassut parla alla prospettiva lontana quale guardiamoli un partito può non si sa oggi
Ecco se riteniamo che sia giusto andare oltre questo indistinto questa questo impreciso essere del dell'Ulivo oggi il Progetto dalla Cosa due mi pare che sia senz'altro più che congeniale
Anzi io vorrei dire
Che nell'idea della Cosa due
Per la costruzione del partito il nuovo partito dalla sinistra c'è da un da una parte ovviamente c'è una legittima
Aspirazione della sinistra rafforzarsi a espandere a perfezionare
Il suo profilo politico programmatico accresciuta capacità di attrazione
Apro una parentesi io credo che sia criticabile da tanti punti di vista come è stato detto il lavoro concreto lungo cui sia si sta lavorando e si è lavorato per la Cosa due
Però sono successe tante cose della realtà a Roma nello scusarsi ma mi risulta un po'in giro per il Paese
La cosa dura fino a questo momento ha comunque diciamo offerto una possibilità una speranza d'una tendenza che spontaneamente si è attivata nel Paese sì la raccolta degli ex
Che ovviamente poca cosa insufficiente solo una premessa ma la raccolta degli ex se già un evento in controtendenza
Con le spinte alla frantumazione alla divisione della sinistra italiana
L'idea della Cosa due a effettivamente aperto una possibilità di invertire una tendenza storicamente dalla nel nostro paese poca cosa ma un fatto importante io sulla parenti medici all'esigenza della sinistra di di fare la sua parte di rafforzarsi farebbe male a non farlo la sinistra c'è insopprimibile c'è in Italia ci Europa
E c'è nel mondo ma con la ma il progetto di Cosa due mi pare strettamente connesso a una certa idea di evoluzione del sistema politico italiana nella direzione in cui poco fa diceva
è evidente che un'altra idea ricevetti evoluzione del sistema politico italiano appunto
Il progetto di Cosa due sarebbe diciamo poco coerente
Quel quel progetto è preferibile avere un partito non partito
Un'organizzazione non organizzazione sì un'area delle aree dei movimenti che si riconoscono ma
Diciamo
Diventa di intralcio di ostacolo un'organizzazione politica riconosciuto ecco in sostanza vedo qui la coerenza voto concentrarmi su questo punto anche se decidiamo di fare le primarie per selezionare classe dirigente anche se togliamo a quell'insieme di rappresentanti di tutto ciò che sta dentro Ulivo il compito di dirigere l'Ulivo stesso
E decidiamo di fare le primarie ammesso che in Italia sia effettivamente possibile per legge se non si facesse per legge non credo che noi potremmo ricorrere prima le primarie
Credo che non avremo bisogno perché in questo sistema politico ebbe delle certezze
Di stabilizzarsi non corre rischi di tornare indietro non alla partecipazione a tornare indietro non so bene dire in che direzione il progetto dalla Cosa due buttare appunto assai coerente
Tana De Zulueta scavalca col Cuno nell'ordine iscrizione quindi le chiederò di essere velocissima anche le dentro quindi cinque minuti se gli iscritti a parlare nessuno
Cinque o sei stanno dentro cinque minuti riescono a Pareto tutti Petruccioli riesce a intervenire un'ora decente cioè alle sette e mezza altrimenti sarò costretto a tagliare questo mi dispiacerebbe molto Tana
Grazie non non avrò difficoltà a tessere Breve io ho ascoltato correndo vero interesse
Questa sera
Perché sono un attore il come dire toccato
Da molti punti di vista sono elettrice per l'Ulivo
Sono parlamentare dell'Ulivo
Sono componenti del gruppo della Sinistra democratica
Non sono membro che un partito
Ma non è un'anomalia tanto marcata perché nel gruppo della Sinistra democratica al Senato succeduto comprendenti ventisette e non solo membri del partito
Per cui effettivamente la rappresentanza politica della sinistra accusata fra i membri del partito c'è di tutto si
Fidava queste ho capito fra c'è anche Caforio queste pesco impegnati ad organizzare
Quello che voglio dire
E che in effetti
Da un certo punto di vista ci siamo già
C'è
Sì si interrogasse USA cosa che e già in atto e cioè che la sinistra
Della col della coalizione non coincide esattamente con
Le frontiere tra il partito e questo è parte del processo in cui siamo tutti coinvolti
Non essendo in pratica un partito dal mio punto di vista non è un fantino anzi
E a non fermarsi
Ma è una posizione interstiziale che io spero di sfruttare per rafforzare le ragioni fissare insieme eccellere le ragioni della coalizione
Ed è per questo che
Ho ascoltato con molto interesse in particolare
Le cose che riguardano l'asse città e quello che posso potremo fare in concreto
Per rafforzare
L'evoluzione della coalizione
Io non credo che in politica si possa stare il fair play
Le circostanze che hanno consentito
Non solo mettere insieme la coalizione ma trovare un forte il motto Chi sostegno popolare
Non sono ripetibili
E al prossimo appuntamento elettorale in effetti bisognerà arrivare in moto molto diverso
In primo luogo come è stato detto da tutti nella selezione delle candidature questo partite atto al maggioritario patto maggioritario foglie ai cittadini nel momento delle delle lezioni mettendoli di fronte a un'alternativa secca la selezione della propria rappresentanza
E questa selezione se il patto e portarci avanzi con sincera democratica coerenza deve essere fatta a valle credo che questo è l'appuntamento al quale non si potrà sfuggire
Se vogliamo e credo che tutte le persone sui piani per l'urgenza e persone che son venuti in questa sede sono persone
Fortemente convinti
Che il di quelle che il contributo positivo alla che non se la vita politica che per indulto proprio di tal maggioritario ne iniezione che entrasse nel sistema attraverso un sistema elettorale al furto e degli effetti dirompenti anche del modo di vivere il governo
Rimanenti
Fatichiamo a capire a che punto il destino dei governi sono legati alle loro maggioranza
Fatichiamo nel senso che non era partiti una cultura politica
Ho apprezzato molto il punto in cui è stato sottolineato
Prima tra l'ultimo lettori il le carni questi sindaci appunto e non sono fanno Rizzati apprezzati
Perché sono personalità ma perché rappresentano il Governo
Vengono premiati o bocciati in base a queste e l'euro capacità antico
Quest'anno infatti sfo attenta politica della sua componente ideale
E
Il tribunale in testa anche
Si è visto che governi tempo all'inizio concernono Suban sì
Politiche in tempo
Perché di intorno a
Alla mia sa al mio ruolo cioè o anche un altro ruolo perché spero di come dire spendere in questa occasione
Essa non è stata laica
Come rappresentanti eccitati no de Movimento per l'Ulivo cioè gli ex Comitati provati
Tuttora tipi anche se molto meno perché nell'autovettura stessi dei movimenti politici di essere oltre le cattive nell'euro vitalità e l'attività agli appuntamenti elettorali o agli appuntamenti politici
Che si citiamo noi stessi penso al movimento per il referendum elettorale quesiti non penso che nella nostra storia politica nazionale
Ecco del movimento per l'Ulivo si è fatto promotori a Roma
Di iniziative che forse possono essere
Un microcosmo un modello PD
Perseguire a livello cittadino perché Antonello parla ciò che la necessità di fare dei coordinamenti che nascono sul territorio in certi collegi che Roma questi coordinatore venti sono stati promossi dal movimento
E qui mi rifaccio appunto a questo
Al contributo positivo che questa e se ne interstiziale può entrare in una fase in cui l'identità come dire questo passaggio si parlava di soffra nel cast il siete adesso fradicia sta nelle cose
L'abbiamo visto proprio con un anno e mezzo di storia del governo dell'Ulivo
I fatti soluzioni efficienti
I partiti nazionali agnostici ed ultima sua fragilità un processo molto simile a quello che l'Unione Europea etico quindi a pannelli il calo d'immagine troppo sfruttata però ha una sua l'utilità
Il in questa in questi frangenti
Io Livi lisci come credo ce ne siano parecchi in questa sala
Se ne va be
Giocattoli e disinteressati non Airò ETF a proprio beneficio alla Sapienza di chicchessia
Ma ti aiutarli appunto a fare il collant sì EPS nel promotori Attanzio basi il territorio amletico ordinamenti che si occupano di problemi che insorgono appunto
Dal territorio problemi delle circoscrizioni il coordinamento dell'Ulivo del primo Collecchio
Ha promosso un incontro
La nuova circoscrizione e base ha domande che trascina fanno tanti a ritrovarci
Questo incontro credo foriero di altri sviluppi
Altri cose simili sono sviluppati in quelle cicche erano in circoscrizione che erano per noi difficilissima diciassettesima e T-shirt muoversi ma che quasi miracolosamente abbiamo conquistato dell'ultima tracce delle elezioni municipali evitino che questo è un miracolo ha molto a che fare comunque il
Come dire disponibilità siete cessò sanità e cioè la disponibilità a preparare un programma congiunto che tutti i partiti dell'Ulivo in quelle circoscrizioni al sottoscritto
La disponibilità acque insieme ti siamo resa disponibile allorché Rifondazione Comunista
Per le rapinammo ma è un fatto curioso della storia di questa città che il presidente della diciassettesima che nella circoscrizione del Vaticano reti Rifondazione Comunista
Altrui era francamente Irem innanzi
Anticipazione di qualcosa che stava nell'aria ebbene questi davanti alla Corte che se essi col se si rafforzasse si costruisce su queste basi e lo stiamo facendo con riunioni di Collecchio
Credo che ancora
Ambulanze in no
Sono la nostra identità politica come coalizione
Sono cose che si costruiscono nel tempo e a quaranta che indietro si percepisce che qualche annegati saprà iniziasse persa ma si è guadagnato anche capacità di influenza
E qui
Credo che lo scambio ebbene e ha beneficio di tutti i giocatori Parma e ho finito il mio tempo quello che volevo dire che se quel che si è fatto a livello di quartiere sappiamo farlo a livello eticità
E vorrei tirreniche dobbiamo metterci Tizio Petrarca iniziali
Una convenzione programmatica è un appuntamento molto ambizioso possiamo arrivarci Agrati con riunioni anche a tema e ha io sono sicura che tanto io come tutti gli altri comitati
Perfino li fa saranno molto Felicity mettersi a disponibilità a disposizione
Giulia Rodano quant'altri
In giuria mi raccomando
Devo dire la verità che io sono stata diciamo
Sollecitata dagli interventi dei due Segretari
Sul sul no va be e devo essere bene dico dipartita Punzio dei partiti e di stimolo dico che se non si discute penso che sia stato utile
Discuterne se c'è o no una contraddizione tra Cosa due e Ulivo vuol dire che c'è materia di discussione il che vuol dire che ci deve essere anche per tutti noi in materia di riflessione visto che tutti noi neghiamo che ci sia contraddizione
Io credo che per affrontare questa cosa già a partire dai dati ora noi abbiamo alcuni dati alcuni venivano ricordati nell'introduzione
La scelta diciamo la di cittadini considerano un fatto positivo la scelta del governo
La considerano anche nella modo in cui si esprimono elettoralmente come un riconoscimento alla propria capacità di scelta in una qualche misura
Quindi la scelta della rappresentanza e di chi esprime il governo non è più come nel passato nelle mani dei partiti i quali una volta facevano i Governi Ceglie Evani sindaci sceglievano
I presidenti del Consiglio e così via ma è nelle mani dei cittadini
In forme e questo è il primo elemento che in realtà hanno diciamo dal punto di vista della militanza politica non dal punto di vista del cittadino elettore prodotto una restrizione di ad diciamo così di agibilità democratica all'interno dei partiti
Cosa di cui tutti noi che tutti i famosi tavoli cosa che tutti noi di molte imprese abbozza poli perché la scissione di sovranità di cui parlava adesso Tana De Zulueta in realtà avviene è avvenuta Informest regolate
Che e diciamo così verso l'alto nel senso che e dato che non si è come dire organizzata la democrazia del bipolarismo tutti hanno ceduto sovranità dei confronti dei propri vertici questo è successo tutti procedura noi mio fiuto la sovranità nei confronti dei nostri rispettivi segretari
Compreso quello romano questo produce una perdita di no va bene perché abbia comprende questo ha prodotto e produce di fatto o una perdita di funzione dei partiti
Io vorrei che questo fosse diciamo questo noi ce lo dicessimo oggi i partiti stanno perdendo funzione perché non si misurano e ne fanno fatica a misurarsi con la nuova democrazia del bipolarismo
Questo è un primo elemento di riflessione secondo elemento di riflessione mantenere come dire restare legati alla vecchia idea di partito rischia di portare una serie di difficoltà
La politica l'idea di concepire
L'Ulivo come insieme di partiti intesi nella vecchia maniera
E con la vecchia funzione di selezionare la rappresentanza decidere i governi e così via
E sostanzialmente come due gambe una di sinistra e una moderata diciamo così per capirsi ha prodotto una serie di cioè a io uso questo termine per essere premi a eccitato
Le spinte all'identità e alla ha reso più importante per i singoli contraenti dell'Ulivo dimostrare la propria identità e il proprio peso piene non quello che si chiama lo spirito di coalizione e quindi vediamo la RAI
La lite sulla Telecom la lite sul io vedo l'esperienza regionale
Che ha una ha una caratteristica di questo genere e che rischia e questo è l'altro elemento su cui occorre che noi riflettessimo
Perché leggendo i giornali sembra che la discussione nell'Ulivo non abbia reali elementi di contenuto
Ma rischia di essere soltanto scontro di potere chi piglio il direttore generale della RAI chi piglia il Presidente che allora questa cosa è un'altra cosa che secondo lei questo badate alla Regione noi stiamo discutendo assurdamente
Sulla fila se la discussione che ha il presidente gli ha direttore generale del CIPE allora
Con questo rischia anche qui di far perdere funzione ai partiti
Terzo elemento di valutazione
Io Morassut diceva che diciamo c'è una fase c'è stata c'è perché la sinistra diciamo questo non è il momento della sinistra io estremizzazione aggiornamento
Lui consente per brevità perché è la fase questa è la fase del dei famosi
Chi è la fase iniziale del risanamento e la fase iniziale Risanamento fa pagare dei prezzi senza mettere in evidenza l'elemento della riforma
In questo ragionamento che al ragionamento serio importante c'è un punto e cioè che lui non siamo in grado di rinnovare la sinistra in modo tale da far capire che la linea la politica sul commercio
O anche la trasformazione e l'uscita dal monopolio pubblico dei trasporti sono un punto di innovazione riforma profonda del paese e che sorride di sinistra
Non è che sono idee di sinistra che non vengono dalla nostra tradizione ma sono idee di sinistra che magari sono dentro un'altra tradizione e questo è un altro elemento che fa perdere di diciamo di immagine uso questo termine ai partiti allora come si esce da questa contraddizione questo è il punto
Per questo il io sono d'accordo con Chicco con chi sostiene che c'è una priorità dell'Ulivo perché la priorità dell'Ulivo è l'idea che esistono diversi riformismi che sono in grado insieme di governare il Paese mescolandosi tra loro
E costruendo una modalità democratica di invita comune regole di vita comune in cui la regola non è chi è più visibile ma la regola è una regola concordata di vita comune per questo le primarie sono importanti
Proprio perché badate tutti si possono candidare la leadership però per essere una leadership deve essere accettato da tutti queste il punto della questione
Persino Blair persino Jospin persino il futuro leader socialdemocratico tedesco si sottopone si sottopongono di fatto una sorta di primaria perché persino se ci fosse un solo partito
Ci sarebbe comunque il problema
Di scegliere una leadership condivisa generalmente
Nel caso sospenda è stato evidente Tony Blair ha affrontato una serie di passaggi prima di affermarsi come il leader laburista in grado di battere i conservatori di passaggi di massa voglio dire allora questo è il punto su cui noi dobbiamo riflette allora la Cosa due serve certo che serve purché dico aggiungo io modestamente non è questo il tema sia vera perché questa l'altro punto della questione su cui bisogna purché sia vera serve
Se
Ma se noi la interpretiamo partiti spiccatamente allora no la Cosa due e negativa glielo dico quasi io penso che rischi di essere persino controproducente per quello che tutti noi vogliamo cioè la costruzione la costruzione del bipolarismo io voglio dire un'ultima cosa rapidissima
Qual è l'obiezione che si fa la primarie l'obiezione che si fa le primarie
è ma se facciamo le primarie vince sicuramente la sinistra
Io ho fatto un'unica esperienza di questo genere che è stata l'esperienza Rutelli Nicolini
Primaria fatta nel PDS dentro le feste dell'Unità e Rutelli non era il grande sindaco ma era il leader dei Verdi in consiglio comunale Nicolini che era detti del PDS ha perso e dei piccini anzi da
Eccetto eccetto e c'è una forte i sogni a fare rapporto il gusto del PDS perché ho loro c'era già il PDS con voi e infatti l'Ulivo deve essere in grado l'Ulivo deve essere in grado di fare forti proposte
Deve essere in grado di fare forti proposte così forti da misurarsi con i cittadini
E se non è in grado e se fa proposte non forti ai cittadini le respingono ad essere così forte da cambiare la propria proposta io credo che noi dobbiamo vincere a perché altrimenti l'idea che i partiti si rafforzino per via di come dire Coop stazioni Interna come un po'rischia di essere la Cosa due finisce per essere un'illusione che non risolve nei partiti nella coalizione
Sette poi Gagliardi
Serena fido presentare no sono Paolo Petri non sono del PDS sono della sinistra più ampia che cerca di fare l'Ulivo la Cosa due insieme perché non trova contraddizioni in queste due cose anzi trova che i valori siano come la nuova adesso dire le sinergie possono essere tante
Io ritengo che appunto per questo c'è il rischio che la comunicazione non fa degli scherzi incredibili perché la Quercia e l'Ulivo e la cosa sembra al pasto una favola sembrano dove c'è la Quercia l'Ulivo la Cosa due queste rappresentazioni che potrebbero essere l'umile e o malamente
Dove umanamente nella Cosa due lui è l'Ulivo e lei la Quercia allarme sembra che questa rappresentazione sia assolutamente fuori luogo
Perché non stiamo parlando di un lui una lei che esistono o per lo meno L'Ulivo già lo conosciamo la Quercia anche la Cosa due ancora dobbiamo costruire però guarda caso questo è lui che conosciamo L'Ulivo che ci ha dato una leadership non democratica che ci ha dato tanto otto tesi non discussione e una convention a Milano all'americana con i palloncini
Che non ci ha permesso di discutere i candidati
Che non ci permette di discutere con gli eletti quelle che sono le questioni
In agenda politica in Parlamento guarda caso questo lui che già conosciamo e messo in crisi da quello malamente che è la Cosa due da questa a me sembra una presentazione da evitare da evitare
Noi saremo dei grandi errori questo ragionamento virtuale che io rifiuto il ragionamento è che c'è un ulivo che assomma in sé i difetti dei partiti che conosciamo
E c'è l'esigenza anche nel rispetto di una Costituzione che ancora abbiamo di far sì che i partiti ritornano essere semmai lo sono stati quelli che la Costituzione prevedeva e c'è un esigenza sinistra
Di fare non l'unità della sinistra il partito unico della sinistra ma c'è l'esigenza del sinistra di fare un nuovo soggetto della sinistra questa è la vera esigenza che quindi non può essere in contraddizione con l'Ulivo
Ma se mai può essere di aiuto all'Ulivo per dimostrare anche all'Ulivo che cosa significa essere di sinistra
Perché vedete l'altra cosa che mi sconvolge
E che quando le diciamo governo di centro sinistra sembra quasi che sinistra la utilizziamo come aggettivo qualificativo di centro rifiuto questo concetto sinistre è un sostantivo
E se è un sostantivo deve saper declinare i propri valori propri ideali web deve saper declinare anche il suo rapporto la sua dialettica con la modernità che cambia per quello che dicevi tu Giulia
Perché io dico sempre che nel sessantadue sembra sessantadue mi sembra centrosinistra il Progetto del centrosinistra era la statalizzazione dell'energia elettrica
Nel due mila la sinistra si doveva discutere della privatizzazione
E alla sinistra strabica che non capisce più niente gli abbandonati ideali quella sera da sinistra che partendo alle sole di valori si trova ad affrontare a dover governare la la modernità
E proprio per questo dico che questa sinistra se capace di unirsi con riscoprendo il mo'il proprio essere se è capace di fare queste cose non è in contraddizione con l'Ulivo anzi riuscirà a togliere quelli che sono questi difetti inaccettabili di quest'Ulivo
Perché un'elezione passi due lezioni passi ma che si ritorni di nuovo ai famosi tavoli come è stato detto qui dove non solo la scelta del candidato che già è cosa gravissima ma la scelta della linea politica è fatta in maniera non democratica
Io ritengo che sia inaccettabile per una democrazia io faccio sempre una riflessione a questo proposito sulla democrazia io che ha una certa età
Ho vissuto tutta la mia vita proprio per un pelo in democrazia ma molti qua dentro che hanno basta un anno più di me
Sono nati quando la democrazia in questo Paese non c'era non l'ha mai conosciuto nessuno cioè la democrazia sta ai primi vagiti ed è un percorso lunghissimo dalla dico noi dobbiamo avere in testa questo deve essere appunto più che i lettori della cronaca avere in mente quello che la storia e se per salire sull'albero e vedere quello che c'è sotto dobbiamo sforzarci di andare verso una vera democrazia che quella della partecipazione
E riterrei che la sinistra farebbe un grossissimo errore se puntasse esclusivamente alle primarie senza individuare i luoghi della discussione
Io voglio anche privatizzare il Cotral però voglio avere il luogo dove si discute e questo luogo deve essere un partito democratico e non può essere un'intervista Fossa anche al segretario nazionale non solo romano
Voglio il luogo della discussione come ricordava anche Cosentino nella nostra Assemblea regionale quando abbiamo fatto e la sabbia regionale per la Cosa due
Quindi un nuovo partito che sia nuovo perché capace di declinare di rapportarsi con lode modernità che se che pace anche di organizzarsi in maniera diversa in una maniera Rete che sappia accettare le diversità che sappia accettare anche le adesioni collettive e non soltanto quelle singole
Che sappia di scoprire i luoghi della discussione
Era questo fa bene all'Ulivo perché l'Ulivo è tutt'altro fino adesso
L'Ulivo è fatto di vertice
La base tutt'al più va bene per attaccare i manifesti e questa è la vecchia dialettica all'interno del PDS dove c'è qualcuno che è stato sempre buono tutta la vita a cuocere salsicce nelle feste dell'Unità e qualchedun altro ed essenze adesso il candidato te la dico che queste cose vanno profondamente modificate
In un partito che moderno e per questo che non trovo che la Cosa due O malamente e non trovo che l'Ulivo si è illusi o la Mammoletta e la Cosa due sia il lupo cattivo
Mi consenta infine professo Scoppola di precisare forse meglio sinistra validi lei l'ha definita come
Chissà non si accontenta dell'esistente
Per questo la visione sul Siano era il motore del mondo però vede anche la Thatcher e non si è accontentato dell'esistente tant'è che ha trasformato quel paese nella maniera nel suo ventennio la maniera incredibile
Quindi io ritengo che vada integrata la sua definizione e che non sia soltanto il desiderio di cambiare ma il desiderio di cambiare con determinati valori verso determinate soluzioni ed obiettivi e non soltanto cambiare ho detto che è un elemento ecco appunto io apro da infatti non sono in contrapposizione con lei o soltanto desiderato precisare meglio quello che almeno io intendo come sinistra grazie
Agliardi poi Angelo fretta io non pensavo di consegna
Io sarò brevissimo e chi invece della Cosa due parlo della fase due ma molto succintamente anche perché anche perché sono molto d'accordo con le cose che ha detto Claudia Mancina
E Pato la Cosa due rapidamente dicendo così la Cosa due il sessanta per cento di del dimezzamento del debito pubblico italiano entro il due mila e nove significati elitaria praticamente va avanti
Con un aumento turpiloquio cinque per cento all'anno che significano praticamente cinquanta mila miliardi di avanzo primario significa che l'Italia diventa una locomotiva
E quindi praticamente diventa una locomotiva ma come diventa una locomotiva
Praticamente realizzando tutto una serie tutta una serie di riforme e c'è tutti disposto gli statuti discorso et in qualche modo ecco io trovo come e in via individuazione di momenti unificanti c'è disposta dallo Stato leggero c'è disposta dalla forma vapore c'è risposta della democrazia economica cioè disposto a vela
Dell'infrastrutturazione del Paese c'è un Paese che deve andare in Europa c'è l'Europa che stava nel programma dell'Ulivo e sono tutte vere case che soltanto se diventa Alitalia divento una locomotiva
Riesce in qualche modo a a raggiungere quel grande obiettivo che il De Mita e il tenente dimezzamento del debito pubblico ma questa è un programma questo è il programma dell'Ulivo
Era un programma dell'Ulivo che in qualche modo si è dimenticato in qualche modo ricordate lo Stato leggero in Italia europea Italia federale tutta questa era il prossimo diciamo la fase due questa fase dura e in qualche modo deve essere deve essere realizzata deve essere portata avanti e allora dico se dobbiamo cercare qualche cosa di UNIFIL piante bene questo questo qualche cosa di unificante tra i sospetti Cosa due e Ulivo
Alla dichiarazione di Prodi non mi è piaciuta oggi che la Cosa due indebolisca L'Ulivo cerchiamo qualche cosa di unificare per unificante potrebbe essere che la Cosa due del programma non ce la non è stato elaborato un programma della Cosa due
Prima cosa dove si dà come Program il programma dell'Ulivo sulle cose che sono state dibattute sulle cose che sono state proposte io sono d'accordo su un'altra cosa che ha detto cali la Mancina
E sicuramente soccorso quelle cause su quel programma che bisogna portare avanti
Diciamo una volontà un entusiasmo una falsa ricambiare trasformare il Paese entusiasmo che non c'è attualmente nella Cosa due non c'è passione ma secondo me c'è anche un'altra cosa
Tutta la la Laudadio di diventare Cosa due diventa e diventa praticamente anche un discorso di ma voglio dire irride al nostro partito non è che ha fatto le primarie ma è stata eretta un congresso ma sicuramente unica nel nostro partito diventa anche Tony Blair e Taleb era andata al governo e tengo a me
Non c'è questa e tenete presente che c'è un discorso che a mio parere all'Ulivo è stato bravo a risanare Prodi è stato bravo a risanare ma non so se l'Ulivo che rimane quella tua attuare riesce anche a sviluppare andare avanti la fase due io credo che qualche cosa bisogna fare per affrontare questa fase due e potrebbe anche essere la nuova sinistra i democratici si risolve in qualche modo affrontano questo obiettivo perché altrimenti ho paura che andando abusive case quell'obiettivo quella sera io e non riusciamo a raggiungerlo
Angelo fredda
Dopodiché c'è un iscritto a parlare che si è presentato come una militante del Partito popolare quindi non vuole tagliare in nessun modo Quaini conclusioni ma Carlo come mai gli ho poche battute ritengo di dover sottolineare recepire la premio consenso rispetto alla introduzione svolta da Falomi soprattutto dalla sua premessa e Chauvet
Noi componente ulivista partiamo ci siamo diciamo presentati al partito che abbiamo oggi dove entro adesso avendo
Fermi tre punti principali
Diceva Falomi la svolta
Il referendum elettorale cioè il maggioritario e il bipolarismo ma ed l'unico
Credo che queste tre cose
Sono tutte e tre immesse fortemente in discussione
Dalle divenire della politica e dei processi politici del nostro Paese
Scoppola parte va bene richiamarci
Alla gravità del fatto che si è messo tra parentesi la svolta io che ho creduto alla svolta
E che ho visto nella svolta
Il fatto importante di poter continuare ad essere forza di sinistra in termini per un nuovo film
E quindi distare offerto da una parte
Ma in termini adeguati alloggi sapendo
Che dovevamo rompere
Con un certo passato con un certo modo di essere
Beh oggi io credo per esempio nella ridente
Del mio partito credo che questa certezza che mi dava la svolta oggi questa certezza è offuscata voto utile con grande franchezza
Ed è offuscata prevalentemente perché nessun soggetto politico può nascere soltanto da un'azione verticistica
Vedete certamente la Cosa due gol costituire un fatto importante un fatto negativo rispetto all'Ulivo non soltanto rispetto a luglio rispetto alla sinistra
Non c'è soltanto il discorso da fare se dobbiamo organizzare degli ex se o se dobbiamo fare altro
Io ritengo riflettiamo su questo per essere breve la butto in questo modo ma perché la sede di un confronto politico su queste questioni deve essere questa assente o tante altre sedi che non sono però di partito
Non sono di partito
Perché questa discussione così appassionata non si fa negli organismi dirigenti
Del nostro partito o onde di quei soggetti
Che devono costruire la Cosa due
Allora quindi c'è un problema che non coinvolge soltanto la sinistra o il PDS
Perché Scoppola diceva badate considero grave la scelta di libertà di coscienza sul caso Previti un partito decide la coscienza individuale
Ma anche quello è un modo per non affrontare la discussione cioè io credo che nei partiti
Oggi ci sia un limite di democrazia
Di discussione e quindi di partecipazione e di costruzione contemporaneamente della sinistra e dell'Ulivo c'è una questione democratica da affrontare una questione democratici
Allora se dico questo non mi sfugge il fatto che occorre dare strumenti per ritrovare la democrazia necessaria allora io ritengo e finisco qui
Che uno degli strumenti deve essere noi l'abbiamo inteso come componente aria ulivista io però mi rendo conto che se andiamo alla Cosa due dobbiamo forse fare uno sforzo organizzativo diverso
Non non possiamo limitarci al dibattito all'è confronto culturale dovremo cominciare ad avere una presenza più marcata dentro le organizzazioni di partito
Cioè averci anche contare
Contare
Perché questo è un moto per poter contribuire all'arricchimento della linea ma anche appare sbarramento su questioni che possono anche portarci fuori strada dall'altra parte io ritengo che noi dobbiamo agire su tutti i partiti l'agire su tutti i partiti significa far crescere l'Ulivo opportuno essere presente alla base io non parlo dei coordinamenti nati dall'alto
Perché i coordinamenti sono falliti perché sono i più dall'alto facciamo che crescere anche dal basso
Nei singoli collegi assieme ai soggetti politici ma anche a tutti quei soggetti che nell'Ulivo hanno creduto nell'Ulivo operano che sono gli amministratori locali gli eletti
Che sono i tanti movimenti
Che sono quelli anche senza partito
Che per Ossi riconoscono nel soggetto politico bipolare facciamo crescere questa cultura del soggetto politico bipolare anche attraverso sì il pessimismo della situazione
Ma l'ottimismo di della volontà che vuole determinare il fatto che l'Ulivo
Avrà tanti problemi però rimane l'unico soggetto che oggi riesce a garantire non soltanto stabilità al Paese ma anche futuro a questo Paese
Cascino eque Petruccioli
Io mi sono qualificato
Perché popolare ringrazio perché mi è arrivato l'invito probabilmente nella mia veste di ulivista convinto e attivo operatore nel territorio nella seconda vedo qui molti amici della seconda
Ecco io volevo portare il mio contributo stimolato da per le tante cose che ho ascoltato
Anch'io sono appartengo a quel mondo a cui si è richiamato professor Scoppola l'inizio dei nel cattolicesimo democratico sono collocate in modo diverso in questo momento a me all'interno del partito popolare e devo dire che alla domanda all'interrogativo che poneva il professore cioè se la Cosa due un ostacolo ho un passo avanti verso l'Ulivo e comunque il processo verso del verso il bipolarismo
Io propendo a ritenere che in questo momento sia un ostacolo è questa la testimonianza che voglio non c'è tempo per farsi sopra ragionamenti
Porto una testimonianza cioè verifico che all'interno del mio partito tutti gli ulivisti convinti sono preoccupati della Cosa due
Tutti quelli che da sempre saranno sempre visto la loro identità nella contrasta dell'antagonismo con la sinistra sono nella migliore delle ipotesi indifferenti comunque non sono non li vedo preoccupati
Sono quasi soddisfatti inattesa che questa cosa e due li liberi da questa da questa costrizione allontani questo contatto che per loro è innaturale per cui questo ve la dico come testimonianza
Immagino che alla Cosa due si farà l'hostess non è non non è che non si farà per un riguarda quella componente dei cattolicesimo democratico che in questo momento però tenete noterete ero presente
E io sono molto d'accordo dunque con l'analisi che faceva Scoppola all'inizio sono meno convinto non è che non sono d'accordo sulle sulle terapie e sulle ricette cioè la le primarie e le l'accentuazione del maggioritario le primarie
Temo che possano essere in questa situazione una fuga in avanti non sono non ho assolutamente las la certezza e la convinzione che le primarie oggi
Selezione avrebbero meglio
Non lo so insomma è un discorso molto complicato Teresa temo bisogna provarci Paroli però non lo so la salma io mi figuro ogni figura no Pippo Baudo il professore Scoppola alle primarie
Non lo so chi verrebbe le selezionato comunque la seconda cosa maggiori Stati non sono mai stato molto convinta maggioritaria anche perché non sono convinto di una cosa cioè che i sistemi elettorali e meccanismi elettorali possono essere la causa del possano essere indubbiamente un fattore che agevola il bipolarismo o lo ostacola ma non posso lo strutto Ituri pro i processi allora via sono convinto che vi è una prova faccio una proposta diversa su che cosa fare oggi per l'Ulivo a Roma per esempio io credo che bisogna favorire il processo politico di e be di di creazioni di questa identità
Di centrosinistra di sinistra che comunque sia alternativa alle forze reazionarie conservatrice allora credo che bisogna veramente accentuare l'impegno sul piano culturale per una ridefinizione dico brevissimamente secondo me anche stasera nel dibattito di oggi tutte interessantissime vengono utilizzate categorie concetti che secondo me ormai sono inservibili c'entra a sinistra a destra oggi sono spesso equivoci
No nella situazione dell'evoluzione che che c'è stata insomma bisogna ridefinire per arrivare ad una identità di questa opzione di centrosinistra chiara
Trasparente e collocabile sul mercato dalla politica in modo convincente oggi credo che su la cultura ci sia un ritardo culturale per cui io farei la proposta di guardi sommesso creare qualche cosa e organizzare un concomitante che si che si impegni a a definire la questione della forma partito
Perché anche scopre del discorso partiti si partitino
Va be la dovesse chiudere e poi il di la l'identità del del centro dalla sinistra e della destra oggi alle soglie del terzo millennio grazie grazie trascinò
Claudio Petruccioli
Io ringrazio tutti coloro che sono intervenuti anche quelli che sono andati via ringrazio in modo particolare quelli che sono stati fin qui chiedo scusa se ne prenderò loro qualche minuto
Anche se l'ora è tarda
Non darò giudizi dirò non danno il giudizio dal rosso di non soltanto le mie personali opinioni e sottolineo questo
Anche perché e penso che coloro che sono stati
Gratificati della definizione ulivisti
Noi siamo stati definiti ulivisti forse però è una cosa beneaugurante pensavo perché notti Lorca professore tensioni definirci così e comunque non riuscivamo a definirci come pittore persone molto
Diciamo così pensoso se e e anche diciamo insicure no
Ci hanno chiamato ulivisti e forte poi ha preso corpo questa cosa forse perché eh un po'mi è venuto in mente la definizione quel queste definizioni che vengono date a con un certo senso non dispregio ma insomma un po'come
Il decadentismo è nato perché un critico disse ma questi questi pittori sono decadenti che nato il Decadentismo perché Cristo noi qualcuno ce l'ha detto che era ulivisti siamo ulivisti queste persone dovranno riunirsi diciamo quelli così definiti anche in vicende l'appuntamento di Firenze che cosa se vorremo dirlo il come vorremmo dirlo qualcosa di comune io quindi adesso dico le mie cose ringraziando però Scoppola per la citazione di Weber non me la ricordavo Scoppola
Che la moralità della politica sta nella disponibilità rischio
Beh mi gratifica molto perché tante volte
Ecco forse forse naturalmente una gratifica armeni assolutamente infondato
Però almeno tutte le volte che mi dicono che sono il responsabile potrò ricordarmi di Webber per dire che la moralità della politica presente non è guarderemo estate però insomma quello che è certo Claudia è però questo che io che vie
Non considero conclusa con la svolta anzi considera appena iniziata con la svolta
La riflessione mia personale sul mio essere stato nel PC dove sono stato per trent'anni cioè sempre
Beh mi domando anche questo se per caso nel PC io non parlo di Altria
Non ho anche forse un po'rinunciato talvolta quella moralità della politica così come la definisce Webber
Cioè che mi sono un po'accoccolato e non ho assunto responsabilità
Anche quando mi sembrava forse qualche volta l'ho fatto ma insomma dovevo farlo di più
Insomma
Come se ci sia stato un po'in quella esperienza pur grande con tanti aspetti positivi un eccesso di realismo
E un eccesso di disciplina
Che talvolta lei fatti diventava eccesso di conforme certo lo so Claudia ghetti linguistici i confini sono difficili da da fissare
è bene sapere per esempio per esempio tu hai detto no no ma tu hai detto una cosa ridimensionare le attese
è anche giusto dire ridimensionare le attese però dipende anche tu hai detto su Ulivo ma in generale io parlo adesso di uno stato d'animo di un modo di porsi ridimensionare le attese forse è giusto che chi si pone dal punto di vista di chi ha più responsabilità
Talvolta di fronte ad un fermentare di attese dica Antunes momento ridimensionate gruppo e questo fa parte del dirigente
Però io in questa fase
Sento che sia necessario invece lavorare perché le attese non siano ridimensionati
Tanto Santo
Tanto tanto
Sì in meccanismi ridimensioni
E non credo che il deficit di cui noi soffriamo e di un eccesso di attenzione ma semmai di un eccesso di appesa del ridimensionamento delle attese
Ora
Non so se gli esami certo le domande non finiscono mai ma qui però c'è io c'ero rispondono all'alcol cercherò di dare le mie risposte ad alcune domande
Che continueranno
E qui però voglio anche dire che anche questa è una novità la politica per tanto tempo è apparsa a me
Ed è apparsa anche ai tanti che l'hanno vissuta come me e con me
Come e una attività che tanto più sarebbe stata
Vitale potente quanto più fosse stata capace di dare risposte possibilmente univoche e incrollabile
Questa era la forza e la politica ed è la base
Razionale
E etica
Della grande organizzazioni politica di massa il grande partito Dimas di irruzione delle masse nella politica e questo secco
Ora io credo mi sto convincendo sempre di più che la forza della politica
Di cui abbiamo la vitalità
Della politica di cui oggi abbiamo bisogno sta nella perenne l'unanimità delle domande aperte
E nella perenne possibilità del maggior numero di persone di scegliere fra più opzioni possibili
Questo definisce una base razionale ed etica diversa dell'agire politico
E del modo quindi poi di organizzare forti ma qui c'è un po'di filosofia questo una dichiarazione allora costo la Cosa due
Io vorrei dissipare per quanto mi riguarda ma credo anche per quanto riguarda altri ne abbiamo parlato prima di me conosco bene posizioni che ci sia da parte mia una qualunque come si può riserva nei confronti della Cosa due noi io andrò a Firenze sarò nella Cosa due
Con assoluta chiarezza e con una linearità di motivazione
Che è la mia allora
Che cos'è penso che la Cosa due non si dovrebbe fare perché c'abbiamo già il PDS ma per carità
La svolta per me è il processo costituente è connaturato con l'idea del PDS io sono sempre stato convinto che la realizzazione del progetto da cui il PDS nasceva
Comportava che si trascende se il PDS come era allora come adesso il PDS non è il punto di arrivo lo può essere il punto di arrivo il PDS è stato l'aggregarsi di quelle forze che hanno deciso consapevolmente di porre fine a una grande storia politica quella del PC e si son messi in moto per un nuovo inizio di una sinistra del futuro
Non perché figuriamoci quindi se mai in alcuni momenti a me in questi anni è stato detto da altri che polemizzano con me quando in e quando rappresentavo questa istanza mi sono detto poi basta a chi appartarsi farle ormai PDS c'è è questo si tratta di rafforzarlo che migliorano però è questo qui non andiamo alla ricerca di altre storie
Io non ero d'accordo allora e quindi sono d'accordo che ci processo costituente
Sento il dovere di dire come io stanno non aderirò perché ecco stanno nella Cosa due
E vorrei che tutti lo dicessero con chiarezza come loro non Cosa la Cosa due eh
Come è loro stanno nella cosa due questi allora io dico come starò nella Cosa due
Io considero la Cosa due e a maggior ragione la la la la l'appuntamento di Firenze che costituisce come sta
La del cantiere una ma ma
Significativa importante quanto si vuole ma una attacca
Si può dire che è una banalità visto che tutto viene dopo qualcosa prima di qualche altra cosa quindi è sempre una tappa no
Ma io lo dico in modo più specifico per dire che non considero l'appuntamento di Firenze la Cosa due né un inizio né una frode
Ne un inizio né con l'altro
Considero infatti che l'inizio del processo costituente per dar vita ad una sinistra nuova come ho detto e ha una forza politica capace di raccoglierne di farle esprimere coincide con la svolta che ha segnato la nascita del PDS per me
Per me
Può esserci qualcuno che dice per me coincide con questo appuntamento va bene le storie sono diverse
E che l'approdo dello stesso processo debba essere una formazione non solo quantitativamente più ampio ma anche quantitativamente più ricca di quella che si sta configurabile adesso
Non pretendo tutti gli altri che sta dalla Cosa due la pensino così io dico che io ci vado così
Ebbene che tutti quelli che ci staranno sappiano che si mettono insieme anche almeno con uno che la pensa così
Ebbene io questo lo dico a coloro che vengono da fuori del PDS
Che non consideri in una discussione su questi argomenti come una questione Interna del PDS perché questa non è questione interna del PDS che sta in questione
Dico non c'è alcun dubbio no ma io ma io no ma io non sto polemizzando con nessuno siccome ieri sera la Napoli appare un'assemblea di questo genere e c'è stato
Un caro compagno detta appunto non viene dal PDS veneto ma queste sono questioni interne del di rischio ha detto no non sono questioni interne del Paese
Del PDS ora l'annuncio con chiarezza questa posizione perché fra coloro che si accingono a far parte di questo nuovo aggregato politico Cosa due
E non solo da fuori del PDS ma anche da dentro il PDS ci sono anche altre diverse motivazioni e precisamente ci sono alcuni che non considerano certo la nascita del PDS coprocessori di rinnovamento costituente della sinistra
Per esempio se non altro quelli che io sono ben contento con i quali sono ben contento di rincontrarla ma quelli che uscirono non entrarono nel PDS al momento dalla fondazione del PDS evidentemente non condividono quel mio giudizio sul PDS no
E quindi se ne separa
Per i quali dunque inizio sta da parte qualche altra parte e ci sono atti che pensano che la nuova forza politica della sinistra italiana coincida nella sostanza con la Cosa due così come è oggi che sarà da potenziare
Da estendere ma tuttavia per quel che riguarda gli aspetti sostanziali già
Comprende quello che deve compiere e questa è una motivazione che viene da no siccome convergono
Rappresentanze non importa
Di quale consistenza importante in questo caso è una qualità io riconosco che qualità rappresentanze di diverse tradizioni della sinistra italiana l'atto la la scintilla è scoccata qua
Ora io non disco dico che questo sono posizione che sono diverse da quel dalle diversa da quella che io qui ho detto e vorrei sottolineare un punto però che a questo punto riguarda tutti e su cui dobbiamo essere d'accordo
Perché questa varietà di convincimenti presenti ed evidenti già al momento del varo
Del piede la Cosa due ne mette in evidenza un tratto che sarebbe grave se non coglie Simo e non lo sottolinea Seaman tutta la sua importanza è il dato che riguarda il pluralismo
Perché il pluralismo di questa aggregato che noi andiamo a costituire
No va bene riducibile al pluralismo delle formazioni politiche dei partiti non dico del passato ma neanche del presente
Perché è un pluralismo più impegnativo perché coinvolge le fondamenta stesse alle motivazioni essenziali per le quali la forma alla si aderisce a quella grigliato a quella formazione
Quindi è un pluralismo che oserei definire costituzionale
Poiché esse viene negato o anche solo limitato con la dichiarazione di estraneità di una qualunque delle motivazioni beh si viene a togliere la base stessa per cui coloro che invece a quella motivazione si affida aderisco quindi è bene essere tutti pieni pienamente consapevoli di questa specificità e novità
Della nuova formazione del pluralismo che in essa deve trovare riconoscimento e applicazione al di là del puro opportuno richiamo che però può essere molto generico al principio federativo
è evidente infatti che sono necessarie norme e garanzie statutarie rafforzate per tutelare un pluralismo sfugge
Oltre che necessaria una particolarissima cortezza e sapienza nel funzionamento degli organismi direzione e nell'esercizio di funzioni dirigenti perché se si pensasse di fronte all'evidente complessità di questo nuovo aggregato
Di imboccare la scorciatoia sbrigativa
Della decisione monocratica si comprometterebbe inevitabilmente la coesione della recato
Secondo aspetto secondo punto che voglio trattare
Per i
L'Ulivo
Io ringrazio Morassut veramente per un suo sulla bontà attenzione che ha prestato a dormire riflessioni di di Firenze ma
Ma per la serietà del del discorso però su un punto io vorrei e vorrei dire su questa cosa Ulivo Cosa due che il tema poi tema politico perché prima è un tema quasi costituzionale questo che ho affrontato l'ottico e qui mi sembra qualcuno dicesse ma voi per caso che non volete fare la cosa
Ci mancherebbe altro ci manca tutto quel che accade a sinistra secondo me è ancora sotto l'insegna lo ha detto Scoppola
Di quell'atto innovativo che figuriamoci se se se se io mi estraneo da qui
Sarebbe come togliermi l'ossigeno
Ma il punto e politico Ulivo accorso politico politico istituzionale di strategia politica
Tu dicevi uno perché non l'Ulivo non è il problema non è del momento
Ma tutto sta a intendersi
Ma l'Ulivo ma davvero noi crediamo che l'Ulivo siano i tavoli vertici quella è la negazione
O come
Lunedì L'Ulivo per me adesso l'ultima cosa che voglio dire è quel sussulto che ha scosso il Paese quando c'è stata la minaccia della crisi di governo quello è l'Ulivo Cagliari quella ideologia Ulivo lo so eccome eccome il soffione Bonacini però cioè se io mollo imbrago mi si disperde è questa l'angoscia che che che io ho
Che queste la regia se non si trasforma in una macchina si disperde questo è il problema che ho no dico
Allora la questione Ulivo ossatura quale problema ora vedi
Io voglio essere su questo chiarisce sino anche per far giudicare molto bene a chi pensa che io sbagli dove sbaglio
E perché sbaglia
Io credo che la sinistra
E in generale le farse del riformismo
Le forze
Che diciamo stanno da questa parte
Devono io credo al bipolarismo io penso che il bipolarismo sia necessario in questo Paese per il bipolarismo bisogna costruire due posti
E bisogna se vogliamo lo ha detto benissimo Antonello Falomi dare agli elettori il potere di decidere il governo offrirgli è un soggetto che se vince e governa
Scendo un soggetto che non ha questa caratteristica questo il punto
Allora se siamo d'accordo su questo noi dobbiamo con tutti i le accortezze del caso e con tutto il tempo che è necessario puntare a realizzare questa cosa qui questo soggetto
Questo è il punto
Se mi si dicesse
Segno la Cosa due eh l'embrione
Di questo soggetto perché ci vorranno dieci anni ma non diventeremo come i laburisti come i socialdemocratici in Germania come i socialisti francesi come i socialisti spagnoli
Ho detto non annuite questa sarà la tua posizione e io la rispetto come i socialisti svedesi vedete sto facendo esempi di universi non c'entrano i sistemi politici nei sistemi elettorali perché io ho citato bipartitismo pluri partitico questi grandi partiti della sinistra europea i quali quando si presentano se gli elettori di larga maggioranza loro governo hanno la
Capacità
La capacità nel senso della della da poi di può ricaricare a basso il governo perché lo tengono
A quel punto nascerebbe il problema se e come ci si riesce vitale e così via comunque è un una cosa coerente comunque ricomprende l'obiettivo io
Quello che non si può fare e nel PDS
Ancora lo stiamo facendo non sono ancora riuscito a sciogliere questa contraddizione era riproporrò Firenze
Non si può contemporaneamente dire
Io voglio appare la sinistra europea con la funzione delle grandi forze della sinistra europea che è questa che ho detto io
E contemporaneamente a dire però questa sinistra non avrà mai la capacità di governare da solo avrà sempre bisogno di un'alleanza con una forza moderata di centro
E questa è la base per cui affermò che l'Ulivo è una scelta strategica questa posizione io non la condivido è una posizione devastante per la Cosa due e per l'Ulivo ecco questa contraddizione va sciolto
Macerata nel primo senso
Benissimo
Se lo baciò tardivo senso bisogna scioglierlo dall'altra questa questa cosa qui non si può una volta strizzare l'occhio destro e una volta strizzare l'occhio di sinistro perché non nasce nulla questa è un'altra cosa che ho imparato nel PC
Non è vero che tutto si può sempre conciliare con un artifizio retorico
Non è vero che c'è sempre la possibilità di fare la novità nella continuità
Non è vero che si è sempre di lotta e di governo tenevate sita sembrerebbe ovvio ecco questo è quello che io dico esperto nell'uscire banda al comunismo ma dalla cultura politica dalla pratica politica del PC che io conosco
Dico meglio di tutti voi qua dentro ma e allora se allora o non è un giallo ove usciamo usciva vuol dire anche questa piccolissima rivoluzione
Culturale che però e anche una rivoluzione etica
Il soggetto deve essere portatore di una proposta di governo siamo d'accordo su questo
E allora dobbiamo andare in quella direzione
E dobbiamo collocare la Cosa due in riferimento a quell'oggetto o quel quell'obiettivo coincide con la Cosa due oppure se non coincide allora quell'obiettivo comporta che la Cosa due sia affidata
Sia collocata dentro un processo più generale che per quell'obiettivo e allora questa è il punto
D'Alema ha detto
Non basta l'Ulivo ci vuole la corsa tu
Io rispondo non basta la Cosa due ci vuole l'unico sono due no no aspetto due cose
Non mi si risponda è evidente che ci vuole la Cosa due perché sessili lisce non basta l'Ulivo ci vuole la Cosa due si considera che la Cosa due è qualcosa di più dell'Ulivo
Si considera che l'Ulivo il luogo della confluenza ancora troppo generica ci vuole un luogo dove si addensa di più la politica queste righe
E questo allora vuol dire che si dà la preminenza del momento partitico sul momento di governo a meno che non si dica che questo addensamento è in una prospettiva in cui partito e Governo coincidono cioè bipartitismo
Questo e allora lo si dice mica si dice io ci arrivo domani ci arriverò però lavoro per quello e allora sappiamo perché cosa lavoriamo in che cosa ci collochiamo
E quindi convinciamo non convinciamo agli altri affrontiamo dire come io dico non basta la Cosa due ci vuole l'Ulivo vuol dire dare la preminenza considerare il momento alto
Della scelta e della responsabilità politica oggi il momento del Governo
Questo significa allora questa è una problema che va discusso e che va
E che va scelto in maniera in maniera molto precisa e molto
Sto per finire la leadership
Ma la leadership bene dobbiamo discutere della leadership figuriamoci io sono uno Rosato questo scopo
Che esce da un po'di anni lo sapete anche voi perché il evidentemente mi ripeto
Che sono diventato un ammiratore di Maranini
Perché Maranini che pone il problema della scelta democratica come punto cruciale figuriamoci se io non penso anzi dobbiamo disporre di più della leadership e io ho letto Turris corso Claudia alla Camera che mi hai dato bellissimo sulla parte della leadership con la citazione di Léon Blum con le citazioni di Maritain con la riflessione sulla frase passaggio dalla dalla terza la quarta Repubblica francese bellissimo perché è un discorso sulla leadership che smonta oltretutto nella polemica fatto benissimo con consulta molta soprattutto l'idea
Che la riflessione sulla leadership sia estranea al pensiero della sinistra perché questa è una una una banca questa gamba
Perché qui c'è un problema
Perché se c'è un pensiero una pratica politica portatrici di una fortissima funzione della leadership è quella comunista gli ausiliari
Non è che e
Però
Attenzione
Mai con una discussione teorica ma trasparente sulle modalità del sul sulla controllabilità della formazione della leadership la leadership è investita dal compito storico ai processi eccetera
è un fatto sostanziale Guam che ha formalizzare il problema della scelta democratica della leadership
Qua
Perché quello è una forma come si può dire di rinuncia
A realizzare la missione storica tutto si tiene tutto su
Allora la leadership
è l'altro aspetto
Io sono per la scelta democratica della leadership
E io cercherò di imbattermi in tutti i modi affinché la scelta democratica della leadership porti le posizioni più incisive di riforma e di innovazione
Rappresentare poi eventualmente esercitare la leadership da parte di quel soggetto politico che si propone per il governo che stava nel quale io mi ritrovo noi tutti grazie questa ci ritroviamo
Meccanismo che richiede formalizzazione non so Claudio ha vinto le primarie non so se solo rivali o anche altro perché poi io so
Certo certo
Che non si può risolvere coerentemente con quel discorso che ho detto prima che ho cercato di dire il problema della leadership
Dicendo che dentro la coalizione la leadership a partire dal partito questo è una cosa che sfascia tutto e rappresenta una interpretazione della leadership assolutamente non convincenti
Chiaro
Questo è il problema
Queste allora anziché fare solo le discussioni di carattere generale
E anziché parlare di leadership future così concludo
Parliamo della leadership di oggi
Io considero Prodi il milioni di del
Sempre
Luglio vide diminuire o no il mio leader no mi riconosco nella leadership di Prodi
No no no no no no no no no beh meno male il lo considerò oggi il mio leader
Era considerato leader
Dell'Ulivo
No no scusa sarà spetta poi questa Pato del patto democraticamente certo evidente questo è un limite questo è un limite serissimo la non fatto democraticamente mappa voi ma poi la democraticità di questa leadership la misuriamo vero la misuriamo nei fatti politici
Nel rapporto che c'è tra ma io son d'accordo con te che esiste l'ho detto prima la selezione revoca ha detto detto questo vediamo adesso
A oggi io che sono uno uno della sinistra non la sinistra uno della sinistra come uno della sinistra
Io mi sento insufficientemente rappresentato nella leadership di Prodi
La mia risposta è no
Naturalmente io non rinuncio alquanto però Pinuccio quando Prodi non ci sarà più
Che cosa dirò che è il nuovo leader deve essere uno del Partito popolare non io norvegese Annoni io
Saranno quelli che considerano che non io che dico l'Ulivo io la voglio coeso
A sostegno appare in mano ai moderati della coalizione al centro così detto della coalizione il potere di ricatto di chiedere mi dai leader o se no io non ci sto solo quelli che marciano al la teoria delle due gambe non chi è che ha la la la teoria della omogeneizzazione coesione della coalizione mi sembra abbastanza chiaro scusa mi sembra mi sembra abbastanza chiaro e allora e allora
Per esempio certo che c'è una questione di di leadership di di di di selezione democratica ma attenzione sino facciamola non solo per fare un convegno perché noi ne parlammo subito quella sera quando Prodi annunciò
Non è mica stato il PPI abbia prodotto Prodi è stato provato di candidandosi a produrre il Pitti
Caro a dare al PPI consistenza perché altrimenti il PPI Lista papà chiaro questi sono gli atti per cui c'è la moralità vede ariana della politica la moralità weberiana della politica questi sono gli atti appunto alla
Ora con questo quando Marini quando Marini sollecita Prodi a dire tutte le vite è dire che tu sei il leader del PPI eccome
Tale governi probabili dice di no e in questo senso guardi è per me una speranza è un punto di riferimento
Politico non mi si dica che era motivo dico perché
E anche ha fatto bene Claudia ricordare la incongruenza delle vedete fra un anno si vota per le europee
E Manet Usai che quell'argomento che io porto sei che Hussain che usai a Gargonza quando Marini e non solo lui dicevano ma l'Ulivo cose
L'Ulivo ci sono i partiti che si incontra dico va be'adesso stiamo assi adesso così all'unico no
E Prodi già allora gli anticipò l'argomento del discorso di Tricase no L'Ulivo è una nuova alleanza riformista per il governo
Di tutti i riformismi compreso quello di ispirazione cattolica stiamo religiosa
Il quale riformismo il quale riformismo ispirazione cristiana cattolica religiosa caduto il muro penalmente acquattarsi la dove
è il suo posto
Dove prima non poteva stare perché c'era quella nomenclatura dei partiti
Che talvolta sembra essere rappresentare la lo stand Gia distanti di troppi per il mio cruccio
Io non sono nemico dei partiti
No tutt'altro io consiglio di partiti una necessità ma l'attenzione con questa retorica dei partiti
Avete visto
Anche dopo la proroga
E quattro per mille non viene raggiunto io mi dico io sono senatore io non voterò una misura che distribuisce i centodieci miliardi a prescindere a quella cosa che è stata fatta bravo
Non per punire i partiti ma per ben illudere più nemmeno agli altri che sia possibile una scorciatoia burocratica e apparati e apparati sia dei partiti
Perché è stata fatta una legge che dice potete andare ad ammettere dico sul sette quarantasei partiti oggi i grandi partiti non hanno neanche la capacità di indurre Ivana dementi e i loro elettori a mettere una croce
Sulla sette quaranta allora devono fare l'autocritica lo trovare il modo per pendere ugualmente centodieci miliardi
E così facendo io
Non sono uno contro i partiti io sono pentita
Per la democrazia con la gente ecco con la democrazia collage
Allora le elezioni europee beh allora le elezioni europee
Sarà sarà un assurdo se in effetti
L'Ulivo cioè quella maggioranza che porta l'Italia in Europa e che raggiunge uno straordinario risultato storico e si qualifica in questo senso al momento delle elezioni europee si divaricano
E si presenta in una forza che aderisce allo schieramento a uno schieramento a alto lo schieramento che in Europa sono fra loro antagonisti su
E allora come si fa
Io un'idea ce l'ho per comincerò andino comincerà a dire che alle europee decidiamo tutti di presentare i candidati dell'Ulivo per l'Europa
Testi risponde
Giusto Casini
Bene
Applichiamo oggi sono andato a trovare Mussi è entrato il suo addetto stampa
E gli ha detto martedì che fai da fare accordi si batte dice a una riunione del comitato e undici del comitato della Bicamerale
Che all'una e mezza possiamo andare alla al pranzo con un giornalista
Più grande giornale giapponese
E musetto patrimonio giapponese e quella già detto pare che vogliono fare l'Ulivo
Innovazione vi è una scenetta scusate non è un è un po'demagogica la mia
A questa è è stata è stata la cosa
Allora termino termino
Per dire che il problema poi anche quello ma questo lo dico solo
A memoria per concludere dentro una mezz'ora e visto Scoppola che non sono stato molto più lungo entro una mezz'ora che naturalmente
Non mi sfugge l'occasione la responsabilità che nasce da questa cosa dunque
E l'impegno che deve deriva non mi sfugge neanche che ci sono alcuni che pensa di utilizzare questa occasione Cosa due per spingerla in direzione del tutto diverso da quello che io auspico
E quindi ci sarà lotta politica
C'è qualcuno che pensa che finalmente con la Cosa due stili sanno le ferite del passato tutte Cipro non dico qui ci sono ci sono ci sono ci sono Gesù ma che con questo non è che dico non si debba alla Cosa due tecnico che ci perdiamo tutta assieme faccia una bella discussione
Allora però per fare la bella discute tant'è vero che poi c'è anche un problema di denominazione sembra io non lo so un letto in un'intervista di Veltroni
Sembra che ci chiameremo democratici di sinistra o della sinistra
Beh attenzione perché io sono anche d'accordo
Benissimo
Allora a quel punto e allora ci saranno quello che entrano
Entrano che arriva che si congiungono perché no perché sembrasse no che vengono dove siamo più sicuri con i quali ci con Giugiaro insomma
I laburisti cristiano sociali
I democratici ai vicini i Comunisti unitari
Che hanno una loro
E il PDS così una frittata indistinta
Che cosa
Quando mi si chiederà
Tu che cosa sa io sono uno dei Democratici sinistra se ma
E demo so potergli rispondere cosa su
è questione che lo chiedo agli altri io dico che abbiamo dovere noi dovere noi di identificarsi tutti come pretendiamo identifica
Ma dobbiamo identificare ci
Perché questa è una caratteristica importante della nuova formazione politica altrimenti diventa una cosa burocratica
E allora noi
Penso io penso che noi dobbiamo identificare ci come quelli che vengono l'inizio nella svolta e l'approdo Prodi come l'unico ma in un soggetto politico capace di sostenere la proposta dico
Questo
E in una leadership democraticamente scelte
Mi sembra che un programma limpido una posizione onesta
E forse può anche essere utile anche a chi non la pensa completamente come noi
Grazie a tutti abbiamo chiuso le otto e venti
Con la roba
Ma
Accetta invece singole strade guarda estromessa Guantanamo
Sullo stato auto nel dire che era un eterogeneo venga rimesso nonché
Quindi nessuno poi no no ed energetica Big Black forse però le cose che insomma pubblica non autorizzati quello sull'Ulivo e le navi sospette
Anche oltre scusi inaccettabile infrastrutture
Causa
Il primo geopolitico si getta consiglia di
S'interroga
Sì
Ma non lo smog ci vediamo mercoledì
Qui qui qua qui
Qui