Le nuove tecnologie: informatica, telematica, multimedialità Commento al libro "La fine della comunicazione di massa. Dal villaggio globale alla nuova Babele elettronica" scritto da Ulivi e da Somalvico

A dedicare parte oggi con una serie di puntate di approfondimento sui temi legati alle nuove tecnologie dunque informatiche telematica multimedialità e tutto quello che alle nuove tecnologie legato tutto quello che va disegnando un nuovo scenario
Per la comunicazione prossima ventura noi
Lo facciamo quest'oggi prendendo spunto da un libro il libro è la fine della comunicazione di massa dal villaggio globale alla nuova va bene Elettronica un libro edito dal Mulino ha scritto da vino ulivi ex portavoce della Commissione europea e studioso del settore e Bruno somalo vicoli formazione storico già alla pianificazione strategica della RAI in particolare con Massimo Fichera durante gli anni di era issati i primi anni novanta e poi anche con la RAI Dematté per quel che riguardava l'esperienza di RAI America ma comunque grosso mal dico esperto e studioso del settore e ovviamente di tutte le sue sfaccettature ecco io inizierei somma lo dico un po'con il libre con quanto il libro suggerisce un titolo
Un titolo semplice che però la chiude molteplici aspetti la fine della comunicazione di massa dal villaggio globale alla nuova Babele elettroniche
Che insomma di il titolo potrebbe essere un po'autolesionistico per qualcuno che ha scritto il libro in maniera del tutto indipendente quindi anche come tale oggi qui si presenta ma che rimane comunque un funzionario di un'azienda
Che compete sul mercato italiano la RAI Radiotelevisione italiana che al proprio core business sulla televisione generalista quindi non vorrei apparire troppo autolesionista magari ci potrebbero essere certi fraintendimenti comunque no il titolo è un titolo con tutto dall'editore io gli avevo proposto un titolo più pedante più complicato che la fine della centralità della comunicazione di massa o meglio la fine della centralità di un certo tipo di televisione la tv generalista
In realtà ecco forse la l'espressione più appropriata sarebbe quella di crisi crisi nel senso anche marziano di trasformazione ovvero noi stiamo vivendo un periodo in cui da un certo modo di fare televisione da un certo tipo di centralità dello strumento televisivo e in particolare del suo modello generalista ossia un modello basato su una televisione di flusso
Che trasmette ventiquattro ore su ventiquattro che non tollera vuoti che cerca sempre di ottimizzare l'ascolto
A una nuova televisione non abbiente molto diverso in un ambiente appunto multicanale dove la televisione avrà come i giornali come l'editoria un consumo sempre più mirato
Un consumo che certi alcuni sociologi hanno chiamato appunto quello dell'individuo media quello di un utente che in qualche modo libero dalla dittatura dell'audito dal condizionamento di quello che nell'epoca di Mac Luan ora è Umberto Eco chiamava l'epoca degli apocalittici e integrati si costruisce in qualche modo la propria offerta il proprio palinsesto
Allora
In questo quadro quindi parliamo di evoluzione di crescita delle tecnologie le tecnologie sono di fatto dovrebbero essere al servizio dei consumatori e allora con che passo si può accompagnare e scontando quale Dazzi io la crescita e l'evoluzione tecnologica invece con il consumo del prodotto stesso quindi con il diritto del consumatore sì io vorrei subito bloccarsi se mi permetti dialetticamente
Vedo che tutti parlano di tecnologia un grandissimo fascino per le tecnologie si innamorano delle tecnologie questo succede dappertutto e sono succede soprattutto da parte diciamo del degli operatori che così in maniera così un po'apodittica si lamentano a questo sistema Paese Italia abbiamo tante televisioni si abbiamo per fortuna tante radio abbiamo un certo pluralismo sebbene così insomma all'italiana però non c'abbiamo il cavolo c'abbiamo satellite questo è vero
Noi effettivamente paghiamo dei gravissimi errori del passato uno per tutti la scelta sullo standard alla televisione a colori
Il fatto che governi passati all'epoca della cultura dell'austerità e questo copriva sì ma difende quasi tutte le forze politiche da la Malfa a Berlinguer
E ma partendo da Fanfani il quale insomma spinto da del gol dalla Francia
Inizialmente fece tantissime influenza per fare adottare uno standard lo stanno al francese se cambia quando tutta come dire alla ragione voleva che si adottasse quello che poi finalmente solo alla fine degli anni Settanta venne adottato lo standard appalti risultato
Dopo il la la l'attacco dice of rapallese cambio di allora in cui una settimana la RAI sperimentava il padre una settimana se cambia l'assenza di una politica
Tecnologica ma una una politica di Scelta subì stanno ma politica per l'industria meccanica di consumo cosa accusa produsse produsse scomparsa dell'industria elettronica di consumo italiana ecco su questo ci furono naturalmente le scelte politiche
Il fatto che la televisione commerciale nacque da un'astuzia insomma di grande imprenditore sulla base di una sentenza un po'gesuitica della Corte costituzionale che diede la possibilità non di fare televisione libera
Ha dei soggetti imprenditori privati sul piano nazionale bensì unicamente sul piano locale e poi l'astuzia italiana fece sì che
Sì si cominciarono a fare i i i famosi network e quindi quel modello di televisione
E che da mo'Mogol diciamo dal dalla dalla situazione diciamo di monopolio
Arrivava un duopolio un oligopolio competitivo perché anche all'estero oggi ci sono situazioni oligopolistico intendiamoci bene però all'estero è stato fatto con lo sviluppo delle infrastrutture di Accardo
E successivamente anche allora a cavallo degli anni novanta con lo sviluppo di un'offerta televisiva via satellite ossia per ricevere le nuove televisioni le televisioni commerciali e successivamente le televisioni tematiche ne parleremo dopo quindi per aprirsi
Si doveva legarsi a una nuova tecnologia di ricezione e quindi rendere il sistema più ampio più variegato non dal monocratico non legato a questa tesi tecnologie di diffusione debole detto questo scusami il problema e l'innovazione del prodotto non la tecnologia la tecnologia ormai sta diventando come dire in qualche modo il terrier come dicono gli inglesi o gli americani cioè lo strumento di trasporto devoto erose il detto certe il problema in Italia se parliamo di tecnologia è altrettanto grave per la carta stampata dove ad eccezione dell'edicola c'è scarsissima diffusione il fatto che tu al mattino non ricevi con agli altri Paesi il tuo giornale sullo zerbino alle sette del mattino se non in casi eccezionali e ce
Tramite ritornato serata quindi questo argomento l'abbiamo varato sta non spesso ma comunque lo abbiamo fallito qualche volta per radio radicale abbiamo fatto riferimento ovviamente inevitabilmente agli altri Paesi europei dove
Il giornale è un bene di consumo che si trova in latteria al supermercato e a dal benzinaio insomma qui
E ancora appannaggio delle edicole e questo ovviamente non favorisce i numeri che sono tra l'altro terrificanti delle vendite dei giornali ma tufacei para di classe politica ecco faccio la repressione
Non c'è forse anche un problema dal punto di vista di una classe politica in questi anni si è un po'autoreferenziale e dunque a scarsa capacità di essere lungimirante su scelte che fisiologicamente devono per forza esserlo non c'è una una sorta di di di sguardo a termine no
Ma sicuramente ecco il problema è questo che in qualche modo io credo che i servizi pubblici prima che avevamo una grande missione alfabetizza attrice a me io ricordo questo maestro Manzi non è mai troppo tardi insomma francamente no non è che serviva a me però mi ricordo questo programma perché vede vivevo in una realtà di frontiera in Svizzera italiana dove pur essendo la di ufficiale l'italiano
C'è molta gente che come dire è molto ha grossi problemi linguistici beh insomma quindi non solo i come dire i contadini e mezzo e sperduti di del del Regno delle due Sicilie ma anche altre aree del Paese o addirittura di frontiera come quelle della sinistra italiana
Hanno avuto con degli strumenti come non è mai troppo tardi modo di imparare a risalire si beve in italiano ma che sono cose che adesso ci fanno sorridere perché il tasso di analfabetismo in questo Paese è molto basso però che allora aveva non senza che io credo e anticipo un po'su quanto come dire sul servizio pubblico
Che di fronte alla multimedialità ci siamo ci troviamo un po'alla situazione in cui si trova l'Italia
A cavallo fra anni cinquanta e sessanta del maestro Manzi
Però anticipiamo invece questo il discorso delle reti tematiche perché non è stiamo passando stiamo vivendo momento che erano di passaggio chiamavano di rottura chiamiamo di transizione chiamiamolo in qualche modo ma sicuramente uno snodo fondamentale
Che è un po'la fine di un ciclo la fine di un certo modo d'intendere la comunicazione in questo caso ovviamente
Ne parliamo in termini multimediali protesa tecnologico non sempre ma comunque in alcuni casi ed è significa un po'la fine
Della tv generalista e inizia in qualche modo de di una cultura e quindi di reti tematiche al nuovo modo di offre un prodotto nuovo di porsi di fronte al prodotto spesso i qui fare anche una riflessione sulle reti tematiche al ruolo del servizio pubblico in questo caso se ne è parlato se ne ha accennato a un po'in questi mesi ma forse non si è mai approfondito
A dovere se il servizio pubblico deve stare dentro le reti tematiche o meno no sicuramente la nostra Tegano
è la tesi che abbiamo espresso alla fine del libro ci deve stare
Intanto le reti tematiche non sono una novità assoluta ci sono reti tematiche che sono parte
Negli anni ottanta addirittura precedentemente nel caso degli Stati Uniti
Ci sono delle radio che non sono nazionali generaliste insomma la stessa radio radicale non posso definirlo una rete generalista è una rete che c'ha un suo pubblico è una rete di informazione in particolare l'informazione istituzionale di formazione politica
In qualche modo la rete tematica ma in quale ruolo in qualche modo si potrebbe definire va benissimo una rete tematica come in fondo nonostante il sistema radiofonico italiano
Per colpa anche della ma mica cercato di fotografare un sistema arretrato
E adeguare il sistema radiofonico quello televisivo in maniera perfetta no ma ottimo paretiano quindi tre reti televisive allora anche per reti radiofoniche no io vivevo a Parigi negli anni ottanta la radio Radio Frosio aveva fa scrivevo fosse music e poi ha dato vita fosse von canale all news verso la fine degli anni ottanta aveva già allora diverse reti tematiche non aveva solo tv generaliste ecco Italia c'è stato un eccesso di televisione generalista
Sin dall'inizio oserei dire nonostante la sperimentazione iniziale della prima ai tre c'è stata uno un eccesso di televisione generalista legata anche come dire al a un a un eccesso di offerta
Apparentemente molto opulenta ma relativamente debole di cui cerchiamo di spiegare le le cause strutturali se mi permetti io vorrei che fosse passione di spettatori almeno quelli che sono appassionati di geometria passare dalla spiegare un po'come sistema e questo ha ripreso una teoria che è stata sviluppata in Francia ma anche che in Italia riportato la cassa operativo un ottimo studioso dei mass media
Che la pensa molto differentemente da me che non è certo a favore del servizio pubblico anche avuto un attacco abbastanza duro nei confronti della RAI sul Sole ventiquattro Ore qualche giorno fa ma è una persona sicuramente acutissima e mi riferisco ad Antonio Pilati che spero avrà occasione magari di dialogare di controbattere per rendere dialettico questo divario lo faremo ideali che si passa da un sistema che potrebbe essere rappresentato come una clessidra
A un sistema che invece è rappresentato con la figura dell'uomo la sepsi latte sì da che cos'era
Era un triangolo in cui in alto nell'alto della tessitura c'erano tantissimi come dire content provider si chiama verso multimediale fornitori di contenuti ossia Soggetti come un giovane giornalista una federazione di uno sport un direttore di un teatro stabile uno scrittore fornitori di contenuto che arrivava appunto all'imbuto della clessidra che era il monopolio prima quindi la RAI faceva chissà quante volte anticamera prima di sfondare
E poi un oligopolio media sette pochi altri soggetti
Mandava quindi gronda quando era fortunato faceva mandare in onda i programmi che lui stesso aveva prodotto o era riuscito comunque a far produrre
Coco finanziarie da questi soggetti e poi questo programma con la radiodiffusione circolare arrivava a pioggia a un pubblico indifferenziato appunto quello della televisione cosiddetta suoi cioè trasmessa
In chiaro cioè ad accesso libero che in Italia ripeto è avvenuto tutto via etere ma in altri Paesi appunto la televisione commerciale
Ho la televisione stessa di servizio pubblico oggi e per lo più trasmessa via cavo in taluni casi addirittura unicamente ricezione diretta lasciate bene
Che cosa succede che in questo sistema nel sistema della clessidra diciamo dov'è la centralità la centralità è sicuramente nella cultura del palinsesto cioè in quel quell'imbuto in quei pochi canali che in qualche modo non dico
Bettino le condizioni dei prezzi perché per fortuna in un mercato di competitivo certamente il e ne hanno certamente approfittato l'emergere americane il come dire
Il prezzo il prezzo per esempio di un acquisto di un film di un prodotto viene non non non è viene dettato in qualche modo da profferta insomma da un da una libera offerta anche se in Italia anzitutto e l'abbiamo chiamata di perdita mitizzazione dei palinsesti dei fenomeni particolarmente accentuati ossia invece di investire anche qui sulla costituzione di Langley sorride di prodotti additività ripetuta film documentari
Altri prodotti culturali che erano propri della cultura del monopolio dove non c'era problema dell'Auditel dov'è in corso l'ascolto una sera si presentava la prosa una sera la musica seria una sera si educa con l'Italia in un certo modo Eurotel mi sono un po'paternalista ma una funzione che arriva quella funzione pedagogica che avevo detto prima bene noi passiamo
Da questa cultura dice integrità del palinsesto che nell'ambiente competitivo appunto è finalizzato proprio a raccolta l'ottimizzazione dell'ascolto
A scapito oserei dire della quantità della qualità del prodotto è la quantità che premia tutto passiamo al esattamente in prospettiva il suo
Contrario alla al rombo cioè oggi siamo in una situazione in cui questo questa clessidra non si è ancora trasformata in un rombo ma in certi momenti si comincia a dilatare
Rivalta Canal Plus arrivata
String ci sarà competizione sulla televisione digitale per un anno però sostanzialmente passiamo appunto dall'ambiente
Monocamerale o unico canale all'ambiente multicanale la frequenza che si tratti della frequenza di terrestre cioè su via etere e le nuove frequenze appunto da satellite da casa
Per consentono praticamente dei passare da quella che può essere chiamata l'economia della penuria all'economia dell'abbondanza delle risorse trasmissive
Quindi finiscono
Qual sia si concetto finisce qualsiasi concetto di monopolio naturale definitivamente che cosa vuol dire allora
Le risorse prima della clessidra vengono tutte dall'esterno solo il cannone l'abbiamo visto all'epoca del Monopoli sono soprattutto che ammette la pubblicità
Invece Longo che cosa vuol dire
Vuol dire che in alto la prima punta in alto è quella di chi si va a comprarne da tutti i fornitori di contenuti i diritti per poter trasmettere i programmi
Ossia io so caro Emilio Targia che lei è un appassionato di sport che ha dei progetti di canali tematici legati al calcio
Ebbene che cosa faccio io capisco che lei euro ha molto talento vengo da Ray le propongo di cadere un rapporto di esclusiva come che cosa le garantisco un minimo garantito le garantisco altre cose e comunque io detengo i diritti
Dico di quel suo prodotto specifico un signor t. usciti in Germania
è diventata una potenza e da quarant'anni che si occupa di acquisire i diritti lo faceva già ai tempi del monopolio sia già acquistato i diritti dei Mondiali di calcio per il due mila due il due mila sei
In alto quindi concentrazione dei diritti dei diritti per la trasmissione dei contenuti
Invece in basso là dove c'era l'imbuto noi abbiamo invece cinquecento mille canali abbiamo non abbiamo più una centralità dobbiamo esattamente al contrario abbiamo esattamente al contrario abbiamo quindi anche tanti
Piccoli quelli che io chiamo smog players quelli che già si intravedono nella multimedialità quelli che si vedono si intravedono i fornitori di servizi su internet
Che distribuiscono appunto proprio perché le risorse non sono più scarse possono abbondanti tanti prodotti a valle invece che cosa succede
Succede che c'è la centralità di quello che può essere chiamato il service provider quello che che Hass che assorbe che che viene chiamato il Get It quello che assicura che cosa l'accesso condizionato di questi segnali di questi pacchetti ci arriviamo poi perché ti multicanale appagamento all'utente perché i segnali non sono più solo segnali in chiaro free to air certo quelli si vedono ancora
All'interno dei cinquecento canali RAI uno sarà sempre posizionata al numero uno sul televisore sopra d'sarà importante ci sarà quello di Mediaset
Ma qui ci sarà questo signore vecchi perché attraverso i sistemi ad accesso condizionato praticamente gestisce la fatturazione la velina ove dei contenuti dei canali trasmessi ma la fatturazione dei clienti finali un po'come ha fatto la SIP come ha fatto il monopolisti nelle TLC
Allora la posizione dominante si crea laddove gli stessi che detengono a monte i diritti dis di detengono vale il controllo dell'accesso è questo il grande rischio di costruzione di un nuovo mercato in cui ci sono posizioni dominanti ma certo in mezzo ci sono questi cinquecento canali c'è molta possibilità
Di
Libertà di espressione di valorizzazione di quelle Centocittà dei cento Paesi che hanno fatto il fondo su cui si permeava tutta l'ideologia delle radio libere ecco insomma per certi versi c'è una potenzialità straordinarie di pluralismo per altri versi c'è un fenomeno inquietante di concentrazione di potere e di costituzione di italici sorelle dell'informazione in partenza e già
In sostanza risposta una del ramo degli ultimi quesiti che volevo che volevo porti cioè informazione e pluralismo se erano a tecnologie portano con sé indotte come il rischio quello di un nuovo grande monopolio oppure se invece le possibilità immense le potenzialità siano quelle del pluralismo ecco in parte invece i miei di fatto poi esposti sì insomma ecco tieni presente che c'è il signor Kamil fan niente che è un
Socialista europeo di solida tradizione fiamminga ma nell'uso sul tempo che ha sposato voglio dire cause della libera concorrenza del libero mercato ma determinate regole in Italia veniva fino al trentun dicembre Giuliano Amato vi prego mi pare un ottimo interlocutore ecco qualcosa che dire
Qui è un problema che lo sta tanto alle Commissioni parlamentari di vigilanza o diciamo alla vecchia politica sul senso che è interessata
Alle alle singole posizioni di potere ma ci vuole una visione d'insieme ci vuole una visione che rispetti appunto il pluralismo tenendo conto di questo di questo fenomeno di questa formazione di questo di questo va un po'somma ecco dove le risorse vengono tutte o meglio non è che vengono tutte ma le le le nuove risorse centrali vengono tutte dagli utenti e tutto perché c'è la fatturazione
L'utente in qualche modo si diventa costruttore del proprio palinsesto per certi versi troppo subire anche quella dittatura di questi service provider ed era quello che Giuliano Amato
A sottolineato in diverse occasioni cioè di prova credo diamo una dittatura di service provider speriamo che
Su queste nuove richiamo autostrade informazione io le posso chiamare anche trentasette altri modi poco importa la tecnologia al servizio nella distribuzione comunque in queste vendite è chiaro che il rischio di posizioni dominanti di nuovi Europa anziché sta all'opinione pubblica ma sta anche i fornitori di contenuto di sapere appunto andare veramente sul mercato cioè gli assi
Le formule le modalità distributive per tutti io credo che così come c'è spazio per il supermercato in Italia per la grandissima libreria c'è spazio anche per negozi al dettaglio negozi al dettaglio negozio fatto di qualità
Di peculiarità di fidelizzazione di un certo tipo di pubblico quello che siamo Castro perché
Ecco è una cultura anglosassone
Dove siamo poco abituati a pagare per vedere
Siamo poco abituati a pagare per certi servizi certi servizi è un prezzo politico e alloggiava che però non passi però solo la cultura dell'hard discount che sarebbe una sottocultura che ucciderebbe tutto esotismi
The ma io nel libro su questo o appunto costruito due filosofie diverse per lo sviluppo dell'offerta multicanale di città appunto una furioso si è che in qualche modo è mutuata dalla televisione di flusso
Generalista commerciale in particolare dal modello di certe reti come TF uno o come certe di Mediaset
Detto questo appunto il primato
Come dicevo prima parlando di per vita mi indusse dei palinsesti del sistema italiano è stato tecnologia debolissima soprattutto strutturazione dell'offerta generalista basata su il primato del prodotto usa e getta della cosiddetta tv pattumiera
Delle dive investire sul PPI Baudis
Calze lunghe sue
Raffaele Carrara
E tutti gli altri e non su una politica industriale di prodotto questa è stata la grande debolezza del sistema italiano purtroppo la stessa RAI è stata colpevoli di questo bene oggi l'offerta in una gatta direttamente dall'utente
Può essere lo è stato in Francia Canal Plus con il cinema il remunerato e perché rilanci tutta la produzione a utilità ripetuta il cinema
Certamente anche le partite di calcio le squadre di calcio che dalla Petrovič possono avere nuovi introiti per carità non lo con le carte ma io credo anche tutta una serie di
Settori cosiddetti deboli
Che lo stavano sul mercato che dovevano quindi essere necessariamente tutelati dalla cosa pubblica penso al teatro penso almeno un dramma alla Scala l'opera lirica ma si potrebbe arrivare fino a parlare del balletto
Del circo di tutta una serie di cose che oggettivamente ai tempi del monopolio avevano uno spazio tutte le settimane in prima serata pensare al teatro alla prossima
Non lo hanno più avuto sono state in qualche modo fra virgolette penalizzate sicuramente dalla televisione commerciale dalla logica diffuso ma oggi con certamente il rilancio del costume sana
Che passa attraverso la modernizzazione delle sale e qui insomma va dato atto questo Governo
Si possono fare tante critica perché l'onorevole Veltroni ha fatto molto per rilanciare le sale di periferia questo mi fa molto piacere insomma io la Roma contrariamente a Parigi
Devo fare cinque chilometri per andare a vedere un film mentre a Parigi prendo la metropolitana e ce l'ho a trecento o cinquecento metri quest'è un elemento per cui lo si andava più al cinema in Italia almeno nel metrò
Noi però oggi ci fermiamo qui cosa questa prima puntata di approfondimento dedicata alle nuove tecnologie questa lunga intervista con Bruno somatico proseguirà domani colui continueremo ad approfondire la questione in particolare toccheremo
Due aspetti servizio pubblico e informazione istituzionale