La dichiarazione di Emma Bonino secondo la quale in Italia c'è un regime; La funzione di servizio pubblico di Radio Radicale e la questione della scadenza della convenzione per la trasmissione dei lavori parlamentari; L'impegno de "Il Secolo d'Italia" per Radio Radicale

Radio radicale siamo in collegamento con l'onorevole Gennaro Malgieri direttore del Secolo d'Italia alla intanto buongiorno Volvo
Dunque alla vigilia di Natale Emma Bonino commissario europeo ha denunciato l'esistenza di un regime in Italia di un regime illiberale partendo proprio dalle constatazioni sull'informazione che c'è o meglio che forse non c'è in Italia armi la riprova è stata poi come non è stato non c'è aperto un dibattito su queste dichiarazioni tanto gravi tanto forte venute
Da un personaggio come Emma Bonino dato un commento proprio sulle dichiarazioni di Ama Bonino e poi questo dibattito che non si aperti
Aree quello che Emma Bonino ha detto nei giorni di Natale e cioè l'esistenza in Italia di un regime illiberale basta vedere la vicenda di radio radicale come è stata non soltanto nella sua essenza ma come poi è stata trattata dalla più parte degli organi di informazione per rendersi conto appunto che in che questo polo questo governo lo schieramento che lo sostiene sostanzialmente il regime che si va profilando ostentando un unico obiettivo quello di conformi tirare la informazione per renderlo naturalmente docile agli ai fini alle agli scopi della del dell'Ulivo naturalmente tutto quanto questo coincide appunto con la formazione di un assemblaggio di idee all'imbocco è diciamo così non atte a a disturbare il manovratore per cui dietro un'apparente diciamo pluralità di informazioni di opinioni anche ma c'era un certo dispiegamento di dibattito sostanzialmente poi le cose che contano vengono tenute in secondo piano passano passano passano in sordina mi pare che la Bonino abbia avuto abbia avuto sicuramente ragione il fatto poi che dalle sue dichiarazioni che non sono quelle di una qualche sì ma di un commissario europeo ecco alle sue dichiarazioni dicevo non abbia tenuto dietro una dei Pato dibattito sugli organi di informazione innanzitutto e tra le forze politiche per questo la dice lunga appunto sullo stato di di obbligo pignoramento diciamo così della classe dirigente di questo Paese rispetto ad uno dei grandi diritti dell'individuo che quello appunto di aspirare a bere una libertà della conosce nella conoscenza e quindi appunto dal punto di vista della informazione il problema mi pare assolutamente
Come integrale e che sempre sull'informazione sulla libertà dell'informazione la situazione e l'esistenza stessa di radio radicale è in questo momento a rischio
Radio radicale che ha inventato il servizio delle dirette dal Parlamento pare che a questo punto la Rai dica va be'tante grazie ora lo faccio io
Una RAI che ha ignorato perfino la legge che gli imponeva di farlo per oltre sette anni improvvisamente semi svegliata intende svolgere questo servizio intanto secondo lei e come giudica
Questa situazione ma allogenico appunto come uno degli episodi più inquietanti della formazione del regime in Italia e Laraia il cosiddetto braccio armato naturalmente si fa per dire anche perché la RAI TV da tempo ci ha abituato adesso serba sciocca del regime con i suoi dirigenti con la sua personale più o meno qualificato più o meno squalificato etichettato che per anni non si sia posto il problema l'emittente pubblica di fornire una adeguata informazione alla pubblica opinione circa i dibattiti parlamentari congressi dei partiti grandi processi e che soltanto oggi scopra questo sua tardiva vocazione ad essere autenticamente servizio pubblico soltanto per fregare mi lasci dire questo Emilio usare questo termine davvero poco raffinato ma proprio per fregare l'unica voce di libertà che in questi anni abbiamo avuto in Italia che è stata radio radicale lo dico io che molto testo nordici hanno trovato d'accordo con nelle battaglie civili dei radicali di Marco nelle in particolare di questo paesone beh insomma è difficilmente contestabile il fatto che radio radicale c'è stata che a voce libera dal punto di vista dell'Enit entra credo che si sia qualificata come tale in questo nostro Paese ecco perché un ulteriore dell'ulteriore ad esempio di come si intende imbavagliare la informazione libera e questo dovrebbe inquietare un po'tutti ma a me sembra che un po'tutti tornano comprende comprese alcune opposizioni che dovrebbero far sentire la loro voce in maniera meno flebile di quando la fanno sentire in questo settima noto sarà lo champagne e tra il panettone ma certo io non ho sentito ecco delle se non la del titolo delle grandi reazioni da parte pure di quelle forze politiche che sicuramente hanno fiancheggiato radio radicale nelle scorse settimanale nel sostenere il suo buon diritto ad esistere mi auguro che nei prossimi giorni ci possa essere una ripresa in relazione appunto a questo scempio che si sta consumando
O sul corpo del libertà d'informazione nel nostro Paese
Ecco oltre cinquecentosessanta parlamentari infatti di di tutti i partiti hanno avevano firmato un un documento che poi si è trasformato in un ordine del giorno per chiedere di indire una nuova gara
L'appalto in questo senso firmato penso da quasi tutti i deputati di Alleanza Nazionale e comunque sicuramente ce la firma autorevole di Gianfranco Fini sicuramente e ed è il tracollo di
Anche in questo senso può anche svolgere una campagna un qualcosa anche errore abbiamo combinato abbiamo sostenuto alla campagna di radio radicale il voto a Di vicino al direttore
I dei giornali dei colleghi di radio radicale abbiamo dato informazione proprio ieri c'era in prima pagina sul Secolo d'Italia un ampio richiamo di un servizio che avevamo all'interno sui travagli appunto della dell'emittente mi auguro nei prossimi giorni di poter per continuare a sensibilizzare contribuire diciamo a sensibilizzare l'opinione pubblica con interviste con servizi e anche con me qualche ricordo importante ecco che hanno segnato la vita di radio radicale
Non più giustamente la vita di questo Paese a proposito di libertà di diritti libertà di libertà civili diritti civili negli ultimi negli ultimi anni credo che tutti noi dovremmo fare la nostra parte ecco
Perché non politiche dire soltanto ecco che viene conculcato diritto libertà chi spegne un'altra voce da e questo non mi pare non mi pare che basti no non dobbiamo soltanto denunciare ma dobbiamo far sì che questa voce non si spenga io non so quali strumenti a dal punto di vista parlamentare potremmo adottare nelle prossime settimane ha appena le camere torneranno tornava a lavorare ma certo è radio radicale non può morire così anche perché vicari se ne parlerà per un'altra settimana al suicidio
Un altro mese e poi tutto quando finirà alla solita maniera italiano cioè nel nel dimenticatoio ecco questo a mio modo di vedere non deve a cadere perché spegnendosi la voce di Radio Radicale beh io credo che una buona fetta di libertà nel nostro paese
L'ho provveduto la ringraziamo le auguriamo buon lavoro quindi gli otto gol grazie oppure grazie eravamo in collegamento con l'onorevole Gennaro Malgieri direttore del Secolo d'Italia Donatella Poretti per radio radicale
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