"Pace e guerra: l'impegno della sinistra" org. nell'ambito della III Festa Nazionale di Liberazione

Nostro dibattito confronto tra la sinistra il movimento pacifista un dibattito a cui teniamo particolarmente proprio pecche
In questo periodo con lo stato d'acqua da pericoli l'intervento militare va
Per anni che colpiscono interi paesi la questione della pace e tornare a essere per le forze della sinistra un elemento centrale del proprio agire politico
è un'iniziativa che prosegue anche idealmente l'iniziativa il dibattito che abbiamo fatto lunedì scorso la presenza di don Albino Bizzotto e dei pacifisti dimezzata
Ritornati dalla ex Jugoslavia una marcia che approvato ad entrare a Sarajevo non riuscendoci a causa del terribile conflitto che vede ormai tutte le milizie l'una contro l'altra una guerra che sta seminando ogni giorno morte e distruzione all'insegna della pulizia etnica e di un rinato e pericoloso nazionalismo
La domanda che a cui vogliamo provare a dare risposta e rispetto a una provocazione anzi diciamo forse un vero e proprio postulato fatto su Repubblica
Purtroppo
Mi dispiace ma fino a quando il compagno ritenuta
Si sente lo stesso
Proviamo anche con questa commistione di porci
Stavo dicendo noi vorremmo un attimo partire per questo dibattito dalla da questo la dichiarazione di morte del pacifismo fatta sulle pagine di Repubblica da noto politologo Gianni Baget Bozzo
Gianni Baget Bozzo scrive nel suo editoriale sul giornale di De Benedetti che l'iniziativa minacciata l'iniziativa dei pacifisti in andare disarmati a provare a intavolare un dialogo tra i popoli
è fallita e questo dimostra che non può esistere il pacifismo dopo da fine dell'equilibrio piccolo bipolare dopo la fine del pericolo dell'olocausto nucleare prima secondo Baget Bozzo il pacifismo aveva una sua giustificazione etica era comprensibile alla gente
Perché c'era appunto il pericolo e l'estinzione del pianeta della guerra nucleare oggi ideali di fratellanza e solidarietà cito testualmente quasi testualmente a memoria è non hanno più ragione di esistere
Che sta ai potenti della terra imporre la nozione di sicurezza per evitare con la forza con la forza
I i di chi detiene il potere a livello internazionale per impedire nuove jugoslave comunque legale del pacifismo è assolutamente un ideale anacronistico fuori dalla storia datato appunto al periodo al periodo dell'epoca nucleare
Io qui voglio ricordare a Baget Bozzo semplicemente che noi siamo stati i pacifisti contro i missili a Comiso e siamo pacifisti oggi nel d'epoca posto enucleare mentre Luís già allora
Sedeva negli scranni di dell'Europarlamento eletto nelle liste di quel partito il partito di Craxi che invece volle e con che forza volle è imporre i missili chiaro missili nucleari nel nostro Paese
E dunque già allora il Gianni Baget Bozzo India inveiva contro i pacifisti per i blocchi non violenti alla base di Comiso per le iniziative per il disarmo unilaterale contro l'appartenenza dell'Italia alla NATO
E dunque la domanda che è un po'cercheremo di rispondere in questo nostro confronto e se il pacifismo ha ragione di esistere alle soglie del terzo millennio e che tipo di pacifismo
Deve essere
E come la sinistra che sta ripensando se stesse starvi fondando si spezza
Per rapportarsi con gli stimoli che le forze del movimento per la pace stanno hanno portato avanti cioè quel patrimonio di non violenza di disubbidienza civile di
Dialogo di di disarmo che e sta all'interno del pensiero pacifisti come questo possa fare i conti con l'aspirazione dei popoli all'autodeterminazione a liberarsi
Da un'ingiustizia planetaria dove i due terzi del pianeta sono condannati alla fame alla carestia sono invisibili per invece la Società dei ricchi delle cittadelle la ricchezza per quel pezzo dell'umanità che detiene l'ottanta per cento delle ricchezze
E come ai conflitti nuovi che non sono semplicemente dettati
Dalla logica dell'imperialismo dell'antimperialismo come storicamente siamo stati abituati a ragionare ma sono conflitti di tipo più sporco spurio diciamo come quello è dell'ex-Jugoslavia come quello della frammentazione dell'ex Unione Sovietica dove tra l'altro ricordo
Un pericolo particolare perché lì vi sono gli arsenali nucleari della di una delle più due potenze
Nucleare più importanti del pianeta almeno per quarant'anni così è stato
E dunque rispetto ai conflitti etnici a risorgere nazionalismo a questa Europa che si brinda contro i diversi gli immigrati poveri che l'Europa di Maastricht che è un Europa che sta redigendo sulle nel Mediterraneo il questo nuovo muro che caduto a Berlino
è un muro dei ricchi contro i poveri
E dunque di questa Italia e questa Europa che si sta armando dei nuovi modelli di difesa che vanno avanti eccetera
Io proporrei di utilizzare questa nostra serata dando prima la parola diciamo e due esponenti di movimento per poi dare la parola e due compagni
Che rappresentano forze politiche della sinistra
E iniziando da padre Angelo Cavagna che perché non conosce
Lo ricordo come un combattente per la pace
E recentemente insieme agli obiettori di coscienza occupato
Un'ala del Ministero della difesa purtroppo la stampa non ne ha parlato la data del occupata dall'epatite che la struttura del ministero dall'intesa che si occupa degli obiettori di coscienza con questo uso scriteriato che viene fatto delle precettazione d'autorità nei confronti degli obiettori
Insieme non ricordo ancora nella lotta per la riforma della legge sette sette due la legge perché ci sia il diritto doppiezza di coscienza effettivo come diritto soggettivo insieme ci siamo incatenati insieme altri pacifisti all'altare la patria Roma
Proprio per sollecitare l'approvazione della riforma la legge sull'obiezione di coscienza non ricordo insieme alla marcia dei cinquecento pacifisti a Sarajevo nello scorso dicembre insieme a don Tonino Bello
In quella sfida contro quella guerra insensata affinché le vittime della guerra di qualsiasi etnia
Di qualsiasi religione avessero finalmente una via di dialogo di confronto tra un accidente che non parla il linguaggio delle armi ma invece quello della pace e del dialogo padre Angelo Cavagna
Dunque io ho provato a
Infilare un po'le idee
Su questo tema delle prospettive del movimento per la pace cercherò di essere telegrafico Edo vedono in partenza licenze sì invito il moderatore a togliermi la parola quando vado perché è difficile su questi temi riuscire in partenza sapere se si riesce a far comunque cercherò di essere conciso e rapido però cercando di dire le cose che mi sembrano utile dire
Anzitutto bisogna avere gli occhi aperti
Sul sull'evoluzione del militarismo
Secondo me siamo in una in una stasi nero Marco ottica
Sono mezzi addormentati
E la gente crede che sia un cuore del pericolo della guerra simboli del pericolo del rischio nucleare che siamo
E invece siamo all'opposto
Il militarismo Rostam marciando
Tra invadendo il commercio delle armi fabbrica tutte le guerre che vuole di quantità
La teoria del nuovo modello di dipendenza sta mangiando
Miliardi a non finire
Per rimodernare i gli eserciti in funzione vivi di queste robe qui
E via dicendo la proliferazione nucleare è tutt'altro che termina anni continua a diffondersi
Allora noi siamo in una pazzia collettiva siamo come quelli che ballavano sul sul sul transatlantico Titanic intanto che dentro incominciava entra l'acqua che poi sono andati tutti a fondo
E noi siamo in queste situazioni
E allora occorre svegliarsi
Almeno chi ha coscienza diciamo in pochi siamo in tanti se uno vede che che che la nave sta affondando B bisogna che chi si accorge che ci rende chi lo sa chi è consapevole che getti l'allarme e che faccia tutto il possibile
Io metterei questo per primo perché se non c'è questa coscienza del pericolo che l'umanità sta correndo noi
Lasciamo correre tutte le le logiche verità
Secondo occorre un grande movimento per la pace un movimento di base
No non aspettiamoci che qualcuno politici
Diplomatici eccetera ci regali la pace
Bisogna fare il paragone con grande movimento dei lavoratori credo che qui in questa sede proprio in questa sede della sinistra
Bisogna richiamare questa lezione del movimento dei lavoratori senza un grosso movimento dei lavoratori non ci sarebbe ancora neanche uno straccio di contratto
Sindacale
Non ci sarebbe ancora un minimo di di mutuare Begin pensione
Nulla è stato regalato io fattori prete operaio in agricoltura per cinque anni con vent'anni fa ho fatto a tempo a fare di cui agli scioperi io non credevo mai più a quel tempo libri dove gli pare
Perché se uno restava a casa in malattia de de dei braccianti prendeva seicento lire al giorno alla fine del mese e venivano a lavorare con la febbre
Vent'anni fa
Quindi mi se io credevo che quelle cose lì poi sono stati superati definitivamente per dire che ha ha dovuto lottare il movimento dei lavoratori fino fino ad oggi
E senza un grosso movimento e dei lavoratori neanche la biblica la legge è stata regalata dei politici l'han fatta poi ma dopo e latte latte da della base se non ci fosse stato questo vostro movimento dei lavoratori non si sarebbe concluso niente anzi se non stiamo attenti alle Succi rimandino indietro tutto
Piano piano
E e così per la pace
Nessuno ce l'ha regalata ci vuole un grosso movimento per la pace e allora
Per avere un grosso movimento per la pace collettivo innanzitutto che quei pochi pacifisti che stiano uniti
Un minimo di unione Civo
Perché delle volte Sipa ma naturalmente lei invece un ancora lontane c'è molta diversità chi è più politico chi è più etico chi è più sentimentale che c'ho io non lo so
Allora la delle volte che quelle poche energie che abbiamo le spendiamo a a criticarci fra di noi invece di invece di unirsi e allora è meglio che ci ogni ogni filone culturale approfondisca la cultura di pace e tutti abbiamo da fare un po'di di di cernita nel nostro patrimonio bagaglio culturale nel nostro patrimonio perché tutti alle nostre spalle
Abbiamo delle pagine belle di pace di pacifismo di costruzione pacifica della società ma abbiamo anche delle pagine brutte di guerre o di rivoluzioni armate di di predicazioni di odio eccetera
E allora se stiamo a rinfacciarci solo lei alle cose brutte non non andiamo più avanti
Bisogna invece che ogni ogni filone culturale
Vada a ripescare dal proprio patrimonio proprio gli elementi validi per costruire un mondo di pace
Primo direi nella sinistra che l'ho fatto proprio via a Reggio Emilia una volta con i sindacati
E lo ripeto qui anche un po'provocatoriamente
Il movimento dei sindacati
Il movimento operaio è stato un grosso movimento pacifista
Nel senso che ha lottato senza alleati
E ha costruito giustizia uguaglianza eccetera
Ma non ha la consapevolezza di questo e sulle lotte anche pacifista eccetera non si muove
è morto in gran parte
E allora lo dico chiaro
Perché mi sarei aspettato di più anche in certe situazioni che dove i sindacati potevano avere anche la loro voce nei riguardi degli ovvio Bettoni si tratta di decine di migliaia di giovani ormai
Dove ci son problemi anche di giustizia e il sindacato un minimo di coscienza patti di di pace tra più costruttiva avrebbe dovuto averlo anzi anche le grandi rivoluzioni pacifiste dove sono avvenute sono avvenute attraverso i sindaci attraverso le masse operaie organizzate Solidarność sia riuscita a formarsi e poi a ribaltare la situazione in Polonia è stato perché gli operai si sono uniti
Poco dopo quanto pervenire compagno
Dopo ma intervenire
Dopo dopo quei terreni dopo non c'è problema io ho provocato vedete che salta fuori subito la la provocazione io va bene
Allora od ma dico qua e là come potrei dire e in nelle Filippine in adesso nel Madagascar una lezione bellissima
Di lotta non violenta di di masse operaie marce proprio popolare anche di fronte alla polizia che sparava non ha reagito con le armi Mario agito fortissimamente col metodo della non violenza hanno imposto delle elezioni veramente democratiche
E quindi ci sono delle elezioni bellici lezioni storiche
Che i politici se son veri politici i patti dovrebbero guardarli in faccia perché c'è un politico non tiene conto dei fatti si troverà con tanto di panno nel naso
Capito dai di di fronte a situazioni che non pensava
Perché la non violenza già cambiato parecchie situazioni in vari paesi del mondo
Allora questi son partiti e politici se son veri politici devono tener conto invece non c'è ancora un segno almeno nei partiti maggiori partiti più numerosi non c'è ancora un minimo segnale che prendano sul serio la politica di non violenza
Per i cattolici
Perché parlo di tutte le diramazioni culturali per i cattolici c'è da riscoprire il patrimonio della primitiva chiesa
E io ho scritto già vari libri che che anche in questo si era c'erano qui Cembre qualcuno con me se qualcuno di voi
Perché le le le cose cambiano se cambia le idee se cambia la testa tante cose non le crea non le conoscono non le conosciamo neanch'io li conoscevo qualche anno fa le ho scoperte poco
E allora ho cambiato idea
Perché non sapevo di questo patrimonio di non violenza i primi tre secoli della chiesa che ritenevano incompatibile la professione cristiana e la professione militare
E allora
E quindi c'è un cambiamento da fare anche dentro le chiese perché sono le prime che dovrebbero togliere le armi dalle mani dei loro adepti
Parler predica gli altri e poi lasciarli le armi in mano ai propri in Jugoslavia per me
Un grande dispiacere una grande angoscia vedere che dei cristiani da una parte e dall'altra perché i serbi in maggioranza sono ortodossi i croati in maggioranza sono cristiani e si vedono lì col fucile in mano e con medaglioni dalla Madonna del Gesù Cristo eccetera
Me mettono insieme tutto
Quando Gesù Cristo ha letto mette via la spada che ti risponda per iscritto alla pari quando ha detto di amare i nemici
Bisogna che
Certamente c'è una responsabilità propria io amo la mia chiesa certamente l'amo moltissimo ma proprio perché proprio proprio perché l'amo la vorrei vedere più coerente e più pulite
Detto questo
Accenno soltanto alle componenti principali o forti del movimento di pace gli obiettori
Che sono una componente porte ormai viaggiano sui venti mila all'anno l'anno scorso ventisei mila domande
Capisco che non tutti sono contenti si eccetera ma son giovani ragazzi a diciotto vent'anni cosa volete che abbiamo già una coscienza da grandi adulto importante prenderli sul serio si pose Nocerino in a fare la propria formazione come si deve
Aiutarli a maturare quelle intuizioni che hanno per cui
Dovrebbe esserci più attenzione e più sostegni la legge per l'obiezione di coscienza che era passata alle Camere della passata legislatura e non è ancora passate in questa qui ancora li ferma bisogna che i politici si dia una mossa
Poi obiezione le spese militari in Italia cioè il gruppo più volte credo a livello europeo
Gli obiettori le spese militari è un altro segnale è una è un'obiezione un gesto morale un gesto simbolico però se aumenta il numero certamente si carica di un forte valore anche politico sociale
Poi interventi operativi non violenti di base e istituzionalizzati
L'andata a Sarajevo una riuscita bene l'altra riuscita o meno veri mica tutte le guerre si vincono mica tutte le cose va bene
A le difficoltà sul normali abbiamo appena sulle prime che facciamo e siamo riusciti a fare piuttosto vorrei che ci si rendesse ben conto che che tipo di azione perché molti hanno in mente ancora le marce della pace no lì non è stato un gesto simbolico
Alcuni hanno in mente azioni diplomatiche ma se fosse se fosse stato un azione essenzialmente diplomatica si sarebbe andati a Zagabria e e a Belgrado non a Sarajevo
Invece si è andata si è andati a Sarajevo nel cuore del conflitto perché è un intervento operativo in zona di conflitto tra gli armati senza le armi un segno di intervento non violento alternativo agli interventi militari
E questi qui se fossero un minimo sostenuti potrebbero dare dei grandi risultati
Quindi anche tutto quello che si è fatto di un estremo valore
E vanno incrementati però nello stesso tempo dobbiamo cercare che marci vada avanti anche una istituzionalizzazione delle forme non violente di soluzione delle controversie internazionali non entro nei particolari perché siano non ce la faccio
Ultima ultimo componente i sindacati
Che dovrebbero darsi una coscienza
Una coscienza di essere una componente essenziale delle lotto proporrà al popolari non violente
Io porto un caso soltanto di un criminale
Porto ad esempio un criminale
Sul piano oggettivo dopo sul piano soggettivo lo giudicherà il Signore non tocca a me giudicare Khomeini
Khomeini che certamente è stato un criminale perché i suoi nemici politici li fucilata mia pugilato in trenta mila
Quindi non riteneva neanche in prigione
Ma lui per prendere il potere contro lo Scià di Persia che aveva l'esercito più moderno e e la polizia vi morte lui da paresi al comandante gli scioperi mi in Iran
Ha preso il potere con gli scioperi
Con le massime operaio organizzate ha preso il potere per dire la forza di cambiamento e e l'uscita l'esercito più moderno che lui ci teneva tranquillo con la sua volentieri non gli è servito a niente
Per dire perfino un violento ha preso il potere con la forma non violenta per dire la il potere che possono avere quindi ci vuole un legame tra il movimento pacifista e il movimento sindacale bisogna saldare
Questa pare una saldatura fra queste cose
Ci sarebbero altre cose ma credo di permane
Grazie a un padre Cavagna
Devo presentare un attimo compagno Mario Pinucci del Comitato colpo per la verità sulla guerra di cui è possibile avere anche del materiale prodotto al Comitato colpo di D'Alfonso Di Stefano
Oltre allo Stand dei pacifisti dove tra l'altro vi sono anche i libri citati descritti da padre Angelo Cavagna
Io di Maglio di luce appunto ricordo essere l'autore di due
Dei libri che affrontano
La realtà della dell'attuale ordine mondiale
La strategia dell'impero scritto a più mani con Umberto Allegretti Domenico Gallo il Maglio di Lucio appunto e l'ultimo loro la spada che descrive un po'gli equilibri internazionali no gli interessi forti che stanno dietro alle politiche di guerra
Ma i mali oppure un attimo ricordare un momento molto delicato in cui il pacifismo usciva fuori dalla sconfitta che era appunto
Quella della guerra del Golfo in cui pochi addetti in verità ci trovammo chiamati messi insieme da padre Ernesto Balducci alla Badia Fiesolana proprio per iniziare la costituzione in quel comitato
Caputo il Comitato Golfo Ernesto Balducci volle fare volutamente un comitato radicale nella della propria linea politica
Forse perché era stato un po'bruciato di bruciava moltissimo
Questa idea della di quella stagione di libertà che doveva aprirsi di a di pace che doveva aprirsi dopo l'ottantanove con la caduta del muro di Berlino che invece si era rivelata essere invece una stagione di nuove guerre di nuove ingiustizie
E ricordo uno degli ultimi suoi scritti di Balducci quando diceva oggi essere pacifisti alle soglie del Duemila
Diventerà maledettamente più complicato perché oggi non si potrà essere pacifisti se non si sarà degli eversori nelle città della ricchezza
Forse anche in questa scia che è nato il Comitato portuale per un male
La mancanza la venuta meno di quest'uomo di questo amico compagno fratello ci manca tantissimo perché aveva delineato con estrema chiarezza con la forza le sue parole la sua intelligenza era un punto fermo del movimento per la pace Maglio di luce
Vedermi vorrei riallacciare all'intervento di Cavagna dunque che cosa abbiamo ascoltato abbiamo ascoltato qualcosa che possiamo definire una sorta di autocritica di un esponente della Chiesa che denuncia delle mancanze
Qui siamo in una sede comunista di sinistra non credo poi tutti necessariamente le impietosa la devono essere comunisti
Un decisamente di sinistra nella tradizione diciamo
Tuttavia mi pare chiaro che in una sede come questa dobbiamo a nostra volta ecco vedere che cosa non funziona in un movimento che pur dovendo affrontare rapporti di forza estremamente sfavorevoli
Tuttavia deve ricercare anche all'interno di se stesso qualcosa che non ora un tema che io ho sollevato
Mi ricordo quando fu invitato al convegno di Rifondazione ottimo convegno sul nuovo modello di difesa che tenemmo a Roma
Fu proprio questo cioè mi ricordo che pochi giorni prima di quel convegno c'era stata una grossa manifestazione in cui Rifondazione comunista dello Stato diciamo elemento portante
Lotta del lavoro trecento mila in piazza a Roma
Quello che io rilevai allora non mettendomi in cattedra beninteso ma proprio apprezzando lo sforzo di Rifondazione Comunista era il fatto che in quella manifestazione del lavoro
Non mi pareva fosse entrato neppure uno a delle parole d'ordine portanti della no alle all'aumento delle spese militari e e no al nuovo modello di difesa eccetera
Mentre invece poi a distanza di poco tempo si teneva un momento specifico sulla modelli di difesa in cui non c'erano voci operaia
Cioè ecco la dicotomia che tu dicevi giustamente
Cioè il movimento per la pace se mai continuiamo a intende farlo e scusate il noi accomuna tutti no nel testo per primo continuiamo a intendeva con un movimento quasi specialistico
Di pace insistiti professione ci pochi che girano per i buoni in quanti siamo che girano vanno a rubare tavole rotonde quadrate
Ho le ricorrenze tradizionali la marcia Perugia-Assisi ovviamente la mobilitazione in piazza quando c'è la guerra quando cascano le bombe allora la reazione anche motiva di opinione pubblica siamo tutti in piazza
Bene questo è un movimento pacifista che condannato a restare limitato chiuso
Bisogna riuscire a sfondare questo perché mille motivi lo impongono cioè il cambio spesso della situazione
Cioè rendiamoci conto come tra e li faccio l'esempio che dicevo prima tra i problemi che i lavoratori devono affrontare ogni giorno innanzitutto la difesa di posti di lavoro e guardate l'orizzonte vicino catastrofico che si sta delineando ora in autunno si parla di decine centinaia di migliaia di posti di lavoro che vanno perduti
è o non è collegato a un sistema italiano internazionale fondato su determinati rapporti di forza su determinate leggi quale legge prima di tutto io direi che c'è una legge al di sopra di tutto e per questione diciamo al di sopra di quella divina direi che la legge del profitto
Su quell'altare
Vengono sacrificato tutto si parlava prima tavolo del commercio di armi ma le armi arrivano dove ci sono i massacri per alimentare altri massacri si perché c'è ci sono interessi questo del Governo
Ma e anche e soprattutto perché c'è l'interesse del profitto la vendita di armi rende più della vendita di frigoriferi esibendo noir
Che cosa manca e qui parlo nella sinistra rendiamoci conto che alle spalle con me l'evoluzione ormai l'involuzione scusate
Verificatasi nella sinistra italiana prima col passaggio di una parte della sinistra
Nome e cognome del PSI nell'area di governo e quindi lo schierarsi decisamente con tutta una politica e allora era nettamente ovviamente la guerra fredda di schieramento
Compatto contro Unione Sovietica e Patto di Varsavia
Dall'altro lato dall'altro lato un Processo che penso voi conosciate molto meglio di me cioè all'interno dello stesso Partito Comunista Italiano
Che comincia a perdere quei diciamo parametri di riferimento intendo parametri e non semplicemente ideologici scientifici di esame della realtà cioè in poche parole
Le basi del marxismo cioè misurare i fenomeni secondo un'analisi economica di Klaas ebbene
Se non si ricostruisce una visione qui parlo
E mi perdonerà GA Cavagna soprattutto nella logica
E nel modo che ha uno nella sinistra italiana dividere il problema è che non preclude anzi alimenta la collaborazione in confronto con qualunque altro tipo di approccio che vada verso la pace per e inteso bene
Ma io parlo delle di quello che si è perso secondo me per esempio oggi se io dico la parola imperialismo vi sembra di dire qualcosa che forse ci penso due volte per dire ma sarà un pop sorretta lo sono preso per schematico no secondo me
Se lo vogliamo chiamare imperialismo chiamiamo l'imperialismo se non volete chiamare imperialismo chiamatelo in altro modo è quello cioè è un sistema mondiale
Che è caratterizzato da una concentrazione sempre più forte e ci sono i dati in quei libri che abbiamo di cui abbiamo detto e non sto qui a tediarvi andarteli poi penso di conosciate nell'essenziale il
Potere sempre più concentrato nelle proprie mani Clinton ha tenuto una prolusione
Alla università americana nel febbraio di quest'anno e ha enunciato la verità perché ha detto il vero il capitale e divenuto globale
Cioè non c'è Paese oggi nel mondo dove le leggi del capitale dove il capitale fisicamente attraverso le multinazionali non arrivi o comunque ormai arriva il capitale
Addirittura Clinton ha quantificato pensate dice ma lui lo dice in positivo che ogni giorno tre mila miliardi di dollari corrono da una valuta all'altra da un mercato all'altro
Hanno i comuni mortali tre mila miliardi donne dice nulla pensate che il doppio del bilancio federale statunitense di un anno
Più del doppio dell'intero debito estero del terzo mondo Tremila miliardi dollari ogni giorno corrono nel mondo
Questo è il potere reale e potere reale di gruppi sempre più concentrati in guerra tra loro per le aree di influenza perché il crollo dell'Unione Sovietica che cosa ha determinato accanto a vari altri fattori ha determinato un passaggio in un in un periodo totalmente nuovo sotto questo aspetto
In cui si è creato un vuoto letterale proprio anche di aree di influenza basti pensare non solo all'interno del blocco dell'ex blocco dell'Est europeo e della stessa Unione Sovietica oggi disgregata ma alleare stesse di influenza diciamo politica che aveva il le alleanze che aveva l'Unione Sovietica
Disgregato tutto questo non ha causato solo problemi all'interno di quelle aree ma globalmente si è creato un bilanciamento di forze completamente diverso gli Stati Uniti sono usciti diciamo vincitori da questo confronto ebbene come concepiscono gli Stati Uniti la realtà mondiale bisogna guardare la realtà in faccia vi leggo la definizione che da la massima autorità militare statunitense Colin Powell che ora sta dando il posto a un altro ma esprime il pensiero dell'amministrazione proprio nel momento dell'avvento della della amministrazione Clinton e quindi lui esprimeva il il parere stesse o dell'amministrazione
Vi leggo queste parole perché ci dobbiamo riflettere quando scrive sulla rivista Foreign Affairs quindi nero su bianco nessun'altra nazione sulla terra alla potenza che possediamo Nori nove Stati Uniti in tre e cosa ancora più importante nessun'altra nazione sulla terra la potenza affidabile che possediamo noi siamo obbligati a dirigere dobbiamo dirigere ma non possiamo dirigere senza nei nostri rapporti forze armate la potenza economica essenziale l'abilità politica diplomatica necessaria la forza dei nostri convincimenti e valori e fondamentali
Ma la presenza delle nostre armi per sostenere questi altri elementi della nostra potenza è cruciale
Queste sono le parole ufficiali del responsabile della politica militare statunitense
Nessun dubbio nessun dubbio
Sulla intenzione gli Stati Uniti rimangono alla potenza che ha il prodotto nazionale lordo maggiore del mondo
Cinque mila miliardi dollari Annemasse guardate altri
Altri parametri vedete che perde colpi economicamente
Sono il Paese più indebitato del mondo mille miliardi di dollari la indebitato Reagan nella indebitato bus che ora lo stand evitando Clinton con una spesa militare che supera i trecento miliardi di dollari annui
E se aggiungete altri boschi supera i quattrocento miliardi di dollari annui a alle spese del popolo americano soprattutto dei neri degli ispanici ma anche dei bianchi poveri quindi l'ingiustizia il nord e il sud il sud del vento del Nord diciamolo chiaramente nell'impresa e dove il capitalismo è più avanzata
Ma ci sono altre potenze emergenti la Germania
Il Giappone
Che oggi nella nuova situazione non c'è più l'impero del male come li definiva Reagan per catalizzare ora gli alleati quindi tutti schierati
Perché questo ci minacciano ora non c'è più il cosiddetto impero del male ora e sono in gioco altri fattori
Ed ecco che queste potenze soprattutto le maggiori Germania il Giappone in Asia aspirano a creare una propria sfera ed ecco che accanto ai momenti di collaborazione vedi Guerra nel Golfo
Ci sono i moventi di conflitto conflitto politico conflitto commerciale conflitto latente pericolosissimo anche tutta la faccenda ingarbugliata della Jugoslavia su cui eventualmente si può ritornare dopo Valletta sotto questo profilo quindi noi abbiamo di fronte qualcosa che dobbiamo affrontare cercando di fare entrare nella coscienza di ognuno e soprattutto nei luoghi di lavoro e soprattutto nelle fabbriche
Che la lotta per la pace lotta contro lo sfruttamento che se è vero che si perdono posti di lavoro in Italia se è vero che chiudono alle acciaierie di Piombino o le miniere nel Sulcis è perché i meccanismi di sfruttamento che ora si sono estesi anche all'Est europeo si stanno estendendo anche alla Rustica
E vedranno cos'è il capitalismo dopo che hanno visto accerto gravi lacune del sistema che doveva sostituire capitalismo questo è indubbio ma ora stanno vedendo cos'è il capitalismo
Lì c'è forza lavoro qualificata ingegneri altamente specializzati che vengono a lavorare per cento dollari il mese cioè una sciocchezza
Ci sono materie prime e quindi allo sfruttamento classico diciamo del cosiddetto Terzo Mondo si aggiunge ora un nuovo sfruttamento
Dichiarare che per il capitale sono ripeto un altro Terzo Mondo che si apre
In quest'area
Asia Africa America latina
Dati dell'ONU settecento milioni ufficiali di disoccupati ogni anno trenta otto milioni si aggiungono a questi settecento milioni
E guardate che sono i disoccupati diciamo quasi cent'siti immaginate poi cosa vuol dire quelli non censiti
Nei Paesi dell'OCSE cioè i Paesi industriali avanzati trentotto milioni di disoccupati ufficiali non son contate le casalinghe che stanno a casa e non son disoccupate secondo le statistiche bene
Queste sono le cifre
Queste sono le cifre cioè una crisi profonda di un sistema che non può reggere il mondo il capitalismo penso non oppure nessuno Riggio Conte perché la legge il massimo profitto apporta solo allora supremi comporta solo a concentrarsi in alcune azione in alcuni investimenti senza vedere cosa c'è dietro si sfrutta la foresta amazzonica
Si distruggono aree forestali immensi porta sì dicono gli scienziati club soltanto trent'anni quarant'anni ma un tiglio chi ha detto che ora
Sarà sempre abbastanza giovane allora bene sarà tanta addirittura il polmone alla terra quindi su
In poche parole
Un sistema come questo non oltre orizzonti quali alternative noi sappiamo intanto che ci sono quindi alternative che seguiamo nella nello scontro di tutti i giorni però io penso che e qui è un compito penso di Rifondazione Comunista
Riuscire a guardare villa riuscirà a far capire questo nelle fabbriche riuscire a fare entrare nella coscienza di ogni lavoratore il concetto che tra operazioni aggressioni militari tra in operazioni del grande capitale internazionale vi è una indipendenza sta in una dipendenza strettissima
E che quindi più crescerà lo sfruttamento di questi popoli più crescerà anche il dominio militare che l'Occidente capitalistico esercita su questi popoli bardato e dalla Somalia quanti altri paesi
Peggiore sarà il riflesso sulle condizioni della gente comune dei lavoratori
Non è vero che l'Occidente guadagna è vero che i gruppi dominanti dell'Occidente guadagnato da questo sistema ma per tutti noi per i lavoratori intessono perdita cioè sono orizzonti sempre più o meno e quindi ecco come se noi riusciamo sto terminando il a fondere questi elementi non è facile ma dobbiamo aver fiducia nella coscienza della gente allora se è vero che il messaggio etico ebbe soprattutto chi ha un'idea religiosa lorda ma direi
I comunisti stessi non hanno un'idea religiosa
Ma hanno una loro religione nel senso una loro morale una loro visione della del mondo e della vita e quindi sono in maniera connaturata pacifisti non sono guerrafondai e quindi guardano guardava ma non basta non basta questo il messaggio etico nella società in cui viviamo io penso non basta occorre messaggio razionale
Cioè dimostrare e portare nelle battaglie di ogni giorno la consapevolezza che di questo passo si va a altre guerre si va altre catastrofisti va in una situazione che realmente sempre più buia
E dobbiamo instillare in ognuno questo concetto di fondo
Le cose di cui decidono a lor signori al governo i nuovi modelli di difesa le nomine operazioni se è un domani pare in Somalia i nuovi interventi militari sono fatti e che spettano a loro o no no noi dobbiamo levare forte la nostra voce io penso nelle piazze ovunque per dire porca miseria no questa è la nostra vita
Qui è la nostra vita la vita dei nostri figli non avente diritto noi abbiamo il diritto di fermare le vostre azioni catastrofiche e le votazioni che mettono in gioco la vita e il futuro di tutti noi io penso che con questo approcciano dove andare certa risolvere problemi che è facile enunciare ma poi difficile a realizzare questo mi rendo conto grazie
Abbiamo
Vorrei prima di passare la seconda parte del nostro del confronto alle forze politiche appunto avendo sentito due voci del movimento per la pace
Ricordare il compagno Guido Puliti
Alle quali un nostro compagno che personalmente conosciuta proprio sul comma numero uno in cui c'era anche padre Cavagna quando siamo entrati a Sarajevo a dicembre un giornalista un pacifista un dirigente di Rifondazione Comunista
Assassinato insieme altri due volontari pacifisti nella Bosnia centrale nel maggio scorso mentre cercava di raggiungere un villaggio
Che da tempo non aveva più alcun aiuto umanitario
Alla Guido Poletti proprio ieri a Brescia abbiamo presentato con i familiari e i suoi compagni la campagna formalmente dedichiamo la campagna una penna per la pace
A sostegno per sostenere quelle voci di libertà che nell'ex-Jugoslavia si oppongono all'eterno Scipio alla follia nazionalista che si battono contro la guerra sono voci esili
Sotto la scure dei regimi nazionalisti e razzisti siano essi il regime croato di Tudjman e quello di Milosevic
Sono voci che però è sono l'unica possibilità l'unica speranza che si possa costruire un futuro democratico un futuro di convivenza multietnica un futuro in cui il rispetto dei diritti umani
In cui le logiche le follie della pulizia etnica sia Maddy
Da lì dobbiamo ripartire per questo il nostro giornale insieme ad altre forze ha ha lanciato questa campagna e vi pregherei adesso un compagno passerà non è una questa non è diciamo un un oppure in più che chiediamo a è un impegno a sostenere una battaglia per la pace nell'ex Jugoslavia questa volta prettamente politica
Il movimento la pace forze dell'ex costate passare dall'aiuto umanitario l'aiuto alle forze che nell'ex Jugoslavia combattono contro la guerra e sono tante ma sono disperse sono tuttora deboli sono sotto il fuoco incrociato dei partiti nazionalisti
Per questo il compagno raccoglierà un contributo va bene qui Fini chiudo con la battuta dicemmo se avete il cuore a sinistra nutrito il portafoglio a destra dunque di prego di sottoscrivere perché poi pubblicheremo anche i risultati di questa sottoscrizione sul nostro giornale prima di dare la parola Emilio Molinari io volevo rapidamente a presentare Emilio un compagno conosco da tanto tempo
Lo ricordo lo ricordo di fronte ai cancelli di Comiso a fare una trasgressione non violenta la fotografava la base di cui non si sapeva niente in Parlamento che era la base su cui
Sarebbero stati dispiegati missili Cruise lo ricordo recentemente nel viaggio nella terra di nessuno in Libano dove i deportati palestinesi stanno ancora lì
Con uno stato pirata lo Stato di Israele che in disprezzo di tutte le risoluzione le Nazioni Unite continua a mantenere
Il la violazione sistematica dei diritti dell'uomo e in particolar modo del diritti del popolo palestinese ricordo anche una recente polemica tra l'ambasciatore di Israele
E lui proprio su questa questione la questione del popolo palestinese che ci sta ovviamente a cuore Emilio
Mi ricollego a quanto Alfio ha detto all'inizio cioè la domanda al mio posto
Se esiste ancora
Uno spazio una per il movimento pacifista cioè se esiste ancora un impegno pacifista o se dobbiamo dare per scontato
Che con la fine del bipolarismo in questo mondo e con il nuovo ordine mondiale non ci sia più spazio per la pace ma sono le regole diciamo del dominio imperiale
Che garantisce la sicurezza
Ai popoli
E la nuova dimensione sulla quale dobbiamo
Già rispondeva Cavagna ed altri io sono proprio fermamente convinto dovrà
Convinzione di massa dell'azienda
Che la guerra e la prospettiva reale verso l'attuale marce inesorabilmente questo pianeta
Inesorabilmente
Paradossalmente la Piredda dello scontro fra i due blocchi che sembra aver portato vicino alla soglia diciamo del dell'olocausto nucleare
Si pensava che di di poter finito questo vivere periodo
Siamo di disarmo e di pace non c'erano più le ragioni avendo il nemico di essere armati di avere i ministri di avere più queste cose in realtà non abbiamo visto uno scoppiare è un determinarsi di un proliferare di guerra
Un proliferare gli armamenti nucleari che ormai non trovano più frontiere e viaggiano dall'est verso l'ovest al Nord verso il Sud e il traffico d'armi e di materiale nucleare diventato uno dei business più grandi
A cui si sono buttati tutti su cui si sta diciamo con lanciando di nuovo il capitalismo è una nuove forme criminali del capitalismo che degenerano gli stessi ordini statuali in molti Paesi l'Italia è uno di questi
La grande criminalità oggi vive sul traffico delle armi è diventato parte integrante del sistema capitalistico mondiale e corrompe corrode gli stessi sistemi democratici così come vengono li abbiamo conosciuti e diventano elemento quasi di governo per certi versi non solo in Italia ma in gran parte del mondo
E quindi sempre più siamo in mano a regimi esistenti in cui la componente criminale è una componente fortemente presente e fortemente intrecciata al profitto e quindi sempre più esposta anche a colpi di coda a diciamo a pazzie dal punto di vista della irrazionalità del modo di operare sulla scenario politico chi sempre questo elemento della criminalità che è diventata la regola del Governo mondiale
Teniamo presente queste cose quindi è una dimensione che se non si tende di arrestare
E la si può restare solo con un grande movimento di coscienza e non riesco a trovare e pensare ad altre cose e con un grande movimento di coscienza che trova nel rapporto col movimento operaio la sua materialità delle cose
Che non è pura idealità ma allora diventa incisione diretta sul vivere sociale sul vivere economico sul vivere degli Stati
Da questo non è difficile non è facile
Perché credo che su questo dovremmo ragionare un po'tutti perché noi siamo qui a fotografare
Io credo di parlare un poco in casa mia anche perché la mia storia compagni che mi conoscono per la storia di sinistra
Io credo che dobbiamo fare un ragionamento anche sulla nostra crisi
Su in dove è stato qualcosa non ha funzionato
Qualche errore sono stati commessi
Il comunismo non è stato
Un qualcosa di lineare chi ha funzionato ma di aver avuto qualche lacuna qua e là tanto per essere oggi nelle condizioni di dire che il capitalismo è diventato sistema globale e ha sostanzialmente vinto su tutto il pianeta
Io sto puntualizzando i termini mai queste
Il capitalismo vinto e paradossalmente proprio perché vince oggi e ha vinto e non ha più l'avversario da presentare non ha più alibi da nascondere oggi non e credo il mondo e i popoli anche si spendono a stentano a capirlo
Stanno vivendo la grande dimensione della crisi del capitalismo
Oggi questa è la dimensione principale c'è una grande crisi non è più la crisi del comunismo si è già consumata si tratterà di inventare si tratterà di rifondare appunto si tratterà di ricostruire un pensiero rivoluzionario
Ma oggi il mondo gli uomini le donne i popoli di tutto il pianeta sono di fronte al grande dramma che è la crisi del capitalismo e da dove nasce
Che cos'è questa qui
La crisi che che toccano tutti e io voglio soffermarmi su questo perché poi a che fare con le questioni della pace con questa dimensione che che io do alla pace come di dimensione globale
E di prospettiva purtroppo drammatica per l'intero pianeta
Questa crisi del capitalismo è che questo sistema
Mentre tutti i popoli compresi quelli dell'Est compresi quelli del Sud
Hanno tentato e hanno hanno demolito anche i loro sistemi se vogliamo hanno hanno abbandonato il comunismo l'abbandonato prospettive che avevano rivoluzionari e qua e là nel mondo per abbracciare che cosa se non questo modello di consumi questo modello diciamo di ricchezza che il capitalismo sventolava
Come immagine in tutto il mondo
Questo modo di vivere i nostro qui in Italia in America nell'Europa questo nostro modo di consumare questa nostra irrazionalità consumistico questo è stato l'elemento dirompente
Del capitalismo ha sollevato per sconfiggere il suo avversario di classe che era il comunismo nel mondo l'ha sollevato adesso è diventato un boomerang
E diventato un boomerang perché non riesce a esportare questo modello non è esportabile nel mondo non è estendibile a tutto il pianeta gli uomini di vivi incorrono dipendono di stanno fanno di tutto per per per raggiungere questo modello ma questo modello non estendibile non è spendibile
Perché non le risorse non non lo permettono
Perché il pianeta non lo permette perché le questioni ambientali drammatiche non lo permettono perché è sotto gli occhi di tutti sembrano banalità ma noi il nostro modo di vivere non può essere esteso a tutti i popoli cinese
Non può essere estesa a tutto il popolo indiano non può essere esteso a tutto il popolo africano il pianeta non lo regge non lo rese dal punto di vista dell'inquinamento delle risorse
No non regge dal punto di vista nei rapporti poi economici sociali del profitto che intero comunque e che quindi deve avere dei morti di fame da una parte degli ultrà riti dall'altra
Non la può permettersi nemmeno al proprio interno di estendere questo benessere a tutti per cui qui dati ci sono ventotto milioni di poveri per la le per gli Stati Uniti
Cinquanta milioni per l'Europa otto milioni per l'Italia vuol dire che anche alle stesse in cittadelle non è estendibile questo modello di sviluppo
E questo vuol dire
Che c'era qualcosa che non funziona
Io vorrei ricordare badate bene che questo secolo è iniziato
Con la grande esposizione della scienza e della tecnica Parigi
Dentro la quale c'era il sogno del di due antagonisti lasciatemelo dire c'era un sogno capitalista è un sogno del proletariato eravamo agli inizi del secolo
I quali pensavano attraverso uno sviluppo il limitato delle risorse della produzione delle fabbriche l'uno per fare profitti l'altro in termini egualitario ma senza cambiare la concezione del moderno
Senza cambiare senza essere alternativi dal punto di vista del modello l'uno pensava producono ricchezza perché ricchezza Marina in tasca ladro diceva quella ricchezza va ridistribuita
Ma non definiva i termini di quale ricchezza di quali consumi
Di come produrre di che cosa produrre di cosa non distruggere di quale rispetto per la natura che c'era un limite allo sviluppo
Ecco perché questo secolo si chiude invece con il fallimento di quelle ipotesi e con un'altra grande esposizione che quella di Rio de Janeiro
E che la prospettiva che abbiamo di fronte accanto all'Olocausto militare della possibilità di guerra e per questo pianeta c'è anche l'olocausto ambientale sono i due corni dentro il quale si muove questo sviluppo
La corsa che fanno i popoli e che fanno i governi e che fanno i reggini per tentare di essere completati
Dentro nelle aree forti nelle aree della ricchezza e abbandonare i propri fratelli poveri questa è diventata la nuova guerra e che spero sette che cos'è la guerra di Jugoslavia le motivazioni dei croati
E di sganciare i fratelli poveri serbi che gli succhiano su tutte le risorse che cos'è la corsa degli sloveni Corno adesso dalla Slovenia è quello di sganciarsi in fretta e in furia dagli Oro ex fratelli e che a breve e di agganciarsi all'Europa che cos'è il serpeggiare invece nelle ex repubbliche sovietiche il tentativo di riscrivere i confini lasciando la miseria da una parte e la di era disperato tentativo di arrivare all'opulenza dall'altra questo e quello che si sta ridisegnando il mondo all'insegna di questa cosa ma questa cosa non funziona questa cosa non funzioni bisogna fare i conti con questi due dati che questa corsa
Trova e alimento delle guerre
E lì spezzetta frantumati le varie solidarietà nei vari continenti nei vari nazioni eccetera eccetera lei rende sempre più i le micro conflittualità e ognuno scopre la propria la propria origine etnica perché guardate che non è mica diverso poi quello che sta succedendo qui da noi non pensiamo di essere così esenti dai fenomeni balcanici il problema lega Lombarda lega nord che pose
Se non il tentativo di agganciarsi alla alla forte Europa e quindi all'aggancio alla Germania eccetera e da e sganciare un Sud dieci viene dipinto come miserabile un peso c'è da cioè sono i serbi i nostri detto brutalmente
Non è questa forse queste dinamiche
Non creano nuovi conflitti non trovano poi chi dentro la fine dello scontro bipolare sicché il riaprirsi e l'acutizzarsi dei conflitti inter imperialisti ti perché questo detto aggiunge dei lo scontro tra la Germania e il tipo di chi di Europa che viene avanti sotto che cosa sotto la Bundesbank no costo il d'ombrello della Bulgaria vuol dire
Un tentativo da parte la Germania di costruirsi una propria forza e quello che succede oggi nelle repubbliche vai vele delle punte che l'ex Jugoslavia sono la presenza l'inserimento degli interessi tedeschi in questo senso ciò che succede in Asia con il Giappone e sono tutte un'alimentazione una corsa verso le guerre ma anche la disperata
Diciamo situazioni la disperata condizione in cui il sud del mondo viene a trovarsi diventa alimento di guerre dentro i quali i piccoli sultani di qua e là cerca una propria autonomia non avendo altro orizzonte se non quello della forza perché la porta è diventato l'unica regola
Dettata dall'impero io sono alla testa del nuovo governo del mondo e io domino tutti e gli altri cercano di ritagliarsi degli spazi
Maggiori e di ricchezza e maggiori allora nascono i vari statale eccetera eccetera ma nascono anche le nuove ideologie
Che sono gli integralismi c'è un guardarsi continuamente indietro il tentare nuove identità per poter dare risposte a dei bisogni Ted altrimenti non vengono e quindi la guerra da questa parte e l'olocausto ambientale dall'altro
Valore possibile e qui arrivo alla sinistra
Io sono convinto che
In questo momento
Non esista
Per nessuno
La diciamo la condizione di essere l'unica forza di sì
Io credo che oggi in questo Paese dobbiamo ragionare in termini di le sinistre
Dentro quella che è stata la crisi di un modello di partito di urne di di di di unica forza di sinistra oggi c'è uno sventagliata sì di posizioni politiche di esperienze politiche di storie politiche diverso ci sono le sinistre che partono diversi
Riflessioni da diverse collocazioni da diverse esperienze tagliasse storia
Ma io credo che per questo possa essere anche un momento di ricchezza perché abbiamo bisogno tutti di riflettere
Su le cose che non hanno funzionato
E allora
Nel movimento operaio
In termini strategici non facciamo la caricatura non facciamo la caricatura l'ambientalismo è quello che difende fiorellino
Animaletto Robertino
In termini strategici
In termini epocali in termini di problemi reali
E una faccia
Sulla quale tutta la sinistra e le sinistre devono ragionare è un problema mondiale o no è un problema che ha che fare con il movimento operaio no
è una dimensione rivoluzionario non lo è
Io penso di sì
E qui dobbiamo ragionare
E se ragioniamo allora dobbiamo capire che certe cose
Non funzionano
Se l'elemento determinante su cui il movimento operaio tenta di ricostruire una propria identità
Dentro una crisi che chiede in tutto il mondo cioè cioè per il movimento comunista per le socialdemocrazie pere certi ormai il movimento operaio è in crisi e nel costruire una propria identità queste identità
Deve fare i conti con il problema che c'è un limite allo sviluppo
Che non si può produrre tutto quello che si vuole pur ditta avere un posto di lavoro
E che bisogna coniugare difesa del posto di lavoro
Tipo il modello di sviluppo e che cosa produrre e in che modo produrlo
Che si possono produrre armi ancora in questo Paese o bisogna porre fine e come non si possono produrre anni non si deve produrre un certo tipo di chimica
Non si può produrre
Non si può produrre quello che distrugge la foresta amazzonica dentro le quali le industrie italiane ti Poleni non c'entrano qualcosa e si fa finta di niente e si può continuare a produrre il ritmo di automobili che stiamo producendo che di che oltretutto distruggono il nostro modo di vivere ma che però diventano l'alimento di questo modello di sviluppo che produce da una parte la guerra dall'altra i conflitti e dall'altra ancora la crisi dell'intero sistema
Paritario dal punto di vista ambientale io credo che queste sono riflessioni che vanno fatte il terreno semplice della difesa
Economica o del posto di lavoro non possono essere gli elementi centrali su questo si ricostruisce una nuova identità che riesce a coniugare e a far diventare conoscenza generale la questione della pace
E quindi allora il disarmo non qualcosa di astratto ma in qualcosa che vede il movimento operaio impegnato delle riconversioni
Le riconversioni sugli armamenti deve rimanere in Commissione del tipo industriale badate bene su tutte le le ci sono dei problemi che sono anche all'attualità sembra che c'entrano poco o niente noi usciamo da un sistema che si è criminalizzato
Tangentopoli cose di questo tipo poi su questo chiudo
Pensiamo rate sua se è stato poi al centro di tutta l'operazione
Sono alcune cose
C'è la chimica delle inumana che non è una robetta
Era il sistema Italia
Il modo con il quale ha prodotto la chimica in questo Paese ha distrutto un intero
Un intero Paese
Non ha saputo affrontare il problema delle risorse energetiche in termini alternativi eccetera a che fare poi con le questioni del petrolio col Medio Oriente e con le questioni della distruzione qui i nel nostro Veneto la disoccupazione alla fine
Ma perché non abbiamo progettato noi con le sinistre
Un modello alternativo a quello che era l'imperante chimica che poi si è criminalizzata e diventata quella cosa lì l'altra questione le questioni del cemento
Ma in tutte le città governata le destra dalle sinistre dà il centro si è fatto scempio scempio
Per il territorio all'assalto al cemento alla speculazione perché dietro c'erano le tangenti perché c'era dietro tutte le cose che ci conosciamo
E movimento però su questo non ha saputo talvolta dire delle cose ma anzi anzi io vengo da una città come Milano in cui si portavano in delegazione degli operai e in Comune per dire
Togliamo le facciamo una variante al piano regolatore perché almeno costruiamo un grattacielo in più e ci danno un posto di lavoro in più l'ultimo accordo Maserati era quella roba lì
L'ICI per evitare licenziamenti ci sono stati ne assumeremo dopo negli ipermercati intanto variante al piano regolatore dove prima c'era la Maserati adesso nascono trent'ipermercati Maria la FIAT ma è possibile non saper coniugare allora tutte le cose che abbiamo di fronte che i problemi oggi non sono più vicini visibili
E abbiamo di fronte un sistema capitalistico in crisi che come un pugile suonato si sta muovendo e dove muove distrugge e dove distrugge porta guerra e questo è il dato è una nuova visione antica vitalistica classi ricostruisce facendo tesoro di molte esperienze di molte storie diverse di cose che magari non ci sono congeniali perché siamo abituati a ragionare in un modo invece che in un altro
Ma a ricongiungere è il terreno sul quale probabilmente rilanciamo in maniera attiva sul terreno della pace un movimento operaio e torno a ripetere guardate
Che le grandi rivoluzioni nel mondo si sono fatte non sui terreni economici lasciatemelo dire si sono fatte perché c'erano le minacce della guerra
La guerra è una prospettiva dentro le quali si giocano anche i rapporti di forza degli equilibri anche i di chi
è capace di costruire coscienze pacifiste dentro nella gente grazie
Grazie Emilio Molinari
Allora Luciano tocca tocca a te io tante cose sono state dette io voglio semplicemente dirti una cosa recentemente quotidiano
Della sinistra né ce n'è pochi
Ha salutato la decisione del governo italiano di spostare
Il nostro contingente militare da Mogadiscio nelle retrovie in altre parti la Somalia come la nascita della politica estera italiana è veramente nata la politica estera italiana
Questa forse una domanda abbastanza
Ma è una domanda alla quale io credo il semplice molto semplice rispondere
Io sono rimasto come come alti o molto colpito dal fatto che poi usiamo termini precisi che L'Unità perché si chiama così questo giornale giornale del PDS ha messo in prima pagina
Un articolo elogiativo della scelta del governo italiano
Non divennero via dalla Somalia ma di spostare da Mogadiscio al nord di quel Paese il contingente italiano lo ha salutato come una vera politica estera del nostro Paese citando la come atto di indipendenza e di autonomia
E queste sempre per restare in termini franchi fraterni ma Franchi è una pura sciocchezza
è una pura sciocchezza perché vedete e qui andiamo al sodo dei problemi oggi
Non c'è un ruolo dell'Italia autonoma indipendente nel mondo c'è un ruolo preciso dell'Italia che abbastanza
Di accompagnamento di quelle che sono nel mondo le scelte dell'unica grande superpotenza quella degli Stati Uniti
Quella degli Stati Uniti che sta determinando fatti precisi nel mondo
Interventi colonialisti come quelli della Somalia e minacce di interventi militari poco importa se sottovoce nato sotto voce Ono poi dirò delle cose su queste strutture internazionali
E allora da questo punto di vista il problema non è tanto dire una sciocchezza come quello che esiste una politica estera italiana autonoma
Dagli Stati Uniti ma invece se mai dare una risposta io cercherò di darla a quell'interrogativo iniziale che poneva alti io
Quando si chiedeva facendo proprio ciò che non lo pensa ovviamente l'affermazione di Baget Bozzo sulla impossibilità di una battaglia per la pace
Ecco la sinistra il privato quindi ai giornali della sinistra e anche al giornale del PDS
E deve dare risposte su questo ora se noi siamo d'accordo
Che
Non è possibile
Una battaglia pacifista una battaglia in difesa della pace noi dobbiamo prendere atto dobbiamo prendere atto che c'è una sola logica praticabile dobbiamo in qualche modo cercare di gestirla ed è la logica appunto che attraverso la forza attraverso il dominio attraverso la sopraffazione si possono regolare i conflitti internazionali ecco questa è la questione ora io dico
Il che non è affatto vero
E che bisogna anzi porsi la domanda perché è difficile
Sviluppare una battaglia per la pace ma non è affatto vero che lo dobbiamo rinunciare rinunciare a questo io voglio dire di più e servirà anche nei prossimi mesi a chiarire dentro la sinistra
Cosa è necessario fare io dico che la sinistra proprio perché è vero quello che diceva Emilio che oramai la sinistra è andata un po'configurandosi articolandosi in forme nuove la sinistra sarà tale si caratterizzerà da sinistra se saprà sviluppare una coerente battaglia contro la guerra indifesa della pace per la vera autonomia dei popoli
Chiunque
Collocandosi o non collocandosi chiamandosi di sinistra democratico non democratico in qualche modo si pone nei termini di giustificare il tentativo di risolvere le contraddizioni internazionale attraverso l'intervento armato secondo me lascia la sinistra si colloca su strade che poi impongono al primo posto la questione
Lo dicevo prima di come rendere compatibile la propria forza politica e un governo e non con gli aspetti formali e perché io
Sfido chiunque a dire io sono per la guerra si dice io sono per la pace però adesso è necessario voi capite che altrimenti eccetera non quindi
In modo formale ma in modo concreto pratico la sinistra
Deve sapere individuare strade pratiche
E anche sapere per così dire rifondare una cultura io su questo sono molto d'accordo su quanto è stato detto in precedenza che non può esistere una visione di trasformazione esclusivamente economica prescindendo
Da quella che è una logica di solidarismo e quindi pacifista e da quella che è una logica per un equilibrio ambientale del tutto diverso i limiti della sinistra tradizionale nel passato sono stati proprio non aver capito fino in fondo questo io raccolgo anche la critica tutt'altro che velata che Di Nucci ha fatto anche a Rifondazione comunista
Rispetto a una incapacità diciamo di una pratica
Più globale sul terreno di una battaglia per la pace rifiuto non lo dico per amor di bandiera qualsiasi critica sulla collocazione
Del partito della Rifondazione comunista e qui non devo fare citazione per vantare il partito però
Ci siamo trovati spesso da soli in Parlamento e al Senato da soli e quando dico da soli non è che dico in pochi da soli con qualche eccezione al Senato devo dare atto Molinari non ai Verdi a Molinari di avere speso votato con noi però da soli come forza politica a dire no all'invio delle truppe a dire no al modello di difesa a dire no a Maastricht eccetera eccetera
Allora quando dico la sinistra deve tracciare rifondare anche una pratica lo dico lo dico su fatti molto concreti molto concreti perché oggi ci sono le questioni concrete da da affrontare
Vedete molti dicono
Che in politica ci sono due strade no
Adesso poi dirò la fine che qui ci sono degli assenti ma colpa loro perché li abbiamo chiamati ma c'è una strada che forse è qui presente
Che qualcuno attribuisce la strada dell'utopia
E vogliono l'uguaglianza la solidarietà la pace tutte cose buone ma insomma in politica ecco l'altra strada ci vuole realismo bisogna fare i conti con quella che è la realtà attenzione io non voglio essere superficiale
Mi piace molto è come comunista l'idea dell'utopia e di dover cioè lottare per qualcosa che non c'è perché vedete
Oggi essere comunisti vuol dire esattamente questo vuol dire che io penso altri qui come comunisti
Non ci credo al fatto che siamo all'ultima esperimento della società che cioè quello che vediamo adesso e che vive la Yugo Lexi Ugo Slavia che rivela ex Europa dell'est che vivono gli Stati Uniti
è l'ultimo stadio dell'umanità dentro il quale dobbiamo trovare delle compatibilità però io sono anche realista figuriamoci bisogna fare i conti con la realtà ma qual è la realtà la realtà è quella di decidere come andare al governo oppure la realtà sono i grandi fatti che stanno sulla testa della sinistra grandi fatti sui quali pronunciarsi per Dio e continuiamo a parlare e qualcuno fa pochi
No la ex-Jugoslavia ma e c'è una battaglia da fare da un lato è quella che hanno testimoniato i compagni cioè dimostrare che ci può essere una pratica diversa da quella che è nato nella ex Jugoslavia
Le manifestazioni nei termini che ha detto e fa delle Cavagna
Ma c'è anche ci sono anche degli atti politici
Noi abbiamo le nostre basi NATO del nostro Paese Offerte da questo governo cioè sulla politica estera
Del nostro Paese perché se no di che cosa parla quell'articolo dell'Unità le nostre basi NATO ad Aviano in Emilia Romagna
Dal quale se si decide
Di bombardare la Bosnia partiranno gli aerei militari per bombardare qui c'è una battaglia da fare la sinistra in Parlamento cosa dice
Dice che
Va be insomma però bisogna oppure c'è un atto concreto che si dice no
In Parlamento non è possibile chi ha deciso perché non si è discusso in Parlamento che dalle nostre basi devono partire queste guardate che qui è il piano vero della sinistra se si vuol fare una battaglia con trenta ancora
è la politica estera
Beh ma quando c'è stata la spedizione in Somalia ci siamo confrontati su delle cose concrete e allora c'è chi ha detto
In Somalia non si va a fare un'azione umanitaria perché in Somalia non c'è solo gente che muore di fame è vero che c'è anche ma ci sono anche delle bande delle tribù degli interessi diversi che si scontrano ci sono dei legami con alcune forze espressione di forze economiche occidentali
Il rischio è di andare a favorire un'operazione di colonizzazione e noi abbiamo detto non ci si deve andare no agli eserciti se mai ci si deve andare tentando di pianificare con forze di interposizione
Un intervento umanitario o umanitario
Cioè c'è hai vinto
E ci sono altri capi militari
Allora bisogna costringere questi campi
Ad una trattativa e aiutare le popolazioni guardate cosa è successo cos'è successo personalmente mi sono trovato a scambiare accuse pesantissime sui giornali con altre forze della sinistra appunto perché io sostenevo
Che andare là voleva dire colonizzazione altri dicevano che si portava guardate un po'si portava la democrazia che i più anziani sanno che già l'abbiamo portato una volta in Somalia la democrazia no poi quest'idea di forza riportare la democrazia ci sono azioni concrete di bombardamento che vengono fatte
Due mesi fa quello ne ha parlato più nessuno una notte è stato bombardato l'Iraq bombardato cioè non è che si è parlato che nera che c'era poi non se ne è parlato più alla sinistra cosa deve dire fare un ragionamento sul fatto che va be'però tutto sommato la NATO Cappato adesso no ecco la sinistra e la pace è questa battaglia che noi dobbiamo fare cioè qua che noi dobbiamo chiamare a un confronto concreto quando cioè parliamo
Di pace non parliamo di cose di un mondo ideale in cui tutti si scambiano un fiorellino eccetera no no
Altro che Utopia qui stiamo a fare politica concreta cioè se da sinistra non viene una spinta forte in questa direzione io sono Daccò a parto davanti altri diciamo origini di padre Cavagna mai bellissimo invece che ci si trova d'accordo
E su questo terreno cioè sono d'accordo chi ci sta ci sta facciamo una battaglia in difesa della pace eccetera ma sia ben chiaro che deve essere anche uno scontro politico uno scontro politico tra las nella sinistra tra le forze democratiche scontro politico perché non è tollerabile io dico che in nome di equilibri prospettive di governo
Aspirazioni di governo eccetera si metta in secondo piano vedete il valore della vita il valore della vita perché quando parliamo che non si deve e bombardare beh noi partiamo da questo dato non facciamo un calcolo politico facciamo cioè un ragionamento politico che dice
La trattativa guardati il piano il piano sulla Jugoslavia matti sfido chiunque di noi a dire che va bene
Cioè che il piano di di risoluzione di pace quello che in discussione adesso
Però io dico ma o si parte da lì
Si parte cioè con una trattativa ad oltranza anche con modifiche della base attuale della trattativa
Anche arrivando fatemi usare parole crude
Dove c'è la morte le stragi anche arrivando a ridisegnare i confini delle delle nuove repubbliche della ex Jugoslavia oppure se noi riteniamo che si possa per così dire per ridurre a più miti consigli i serbi musulmani
O o altre parti in conflitto attraverso un intervento che poi viene detto no intervento militare scientifico cui saranno ridotti son parole terribili saranno ridotti al minimo gli effetti collaterali sapete cosa sono gli effetti collaterali no cioè i morti che non sono parte dell'esercito
Cioè la gente comune sono effetti collaterali cosa
Se non cioè non abbiamo la capacità da sinistra di una battaglia su quel ma per
Cavagna ecco forse qui si parte da una visione diversa dice la fiducia nella coscienza della gente io ho poca fiducia nella coscienza della gente ritengo che occorra fare e una grande battaglia per portare a quella che la verità delle cose a quella che la il il vero scontro in atto il vero scontro in atto perché quando Baget Bozzo dice
Che è morto il pacifismo beh lo dice per favorire una linea culturale una linea politica e che sta parlare di fan Palù parla per dire oggi deve essere avvallata la linea di chi pensa che attraverso la forza attraverso l'intervento militare si può e allora
Finisco
E allora eccolo qui il terreno in cui si incontrano e non è un caso che siamo qui
Forse parte delle forze politiche della sinistra
E parte del movimento pacifista si incontrano cioè si incontrano perché c'è un terreno di cose da fare non solo di cose da dirci di cose da fare e sono terreni di sensibilizzazione Pauline questo senso arrivare alle coscienze ha del tutto ragione allora Cavagna
E battaglia politica battaglia politica
E dico anche
Vedete son state fatte negli ultimi mesi le peggiori nefandezze in nome dell'ONU
No ora parliamoci chiaro l'ONU
Che l'organizzazione al di sopra delle parti London non esiste esiste uno realizzazione completamente condizionata dagli Stati Uniti d'America queste e l'ONU
Da ogni punto di vista politico ed economico e allora la sinistra deve scendere in campo dicendo cancelliamo questa ONU
Per una vera riforma dell'ONU ma vedete la riforma non è allargare
Il Consiglio di sicurezza a un'altra grande superpotenza magari
Vuol dire pensare da riproporre magari gli intenti iniziali della carta costitutiva per una riforma dell'ONU dove non ci sia un diritto di veto dove ci sia cioè la capacità davvero ventilato fa ma guardate un po'la fa Clinton
Oppure deve farla la sinistra una battaglia di questo genere una battaglia ad esempio poi mediata che dice
Non facciamo le farse dalla Somalia oggi magari ieri non lo si è capito ma oggi non è che si si sposta di cento chilometri oggi se vogliamo tentare di riproporre per domani
Un intervento umanitario bisogna che si venga via si venga avviata dalla Somalia quasi Paul cercare di Eva e infine e concludo solo per citare gli elementi gli elementi di un terreno concreto di battaglia politica
Ma guardate dicevo prima non è ancora escluso spero che le cose vadano in tutt'altro modo che dalle basi NATO italiane partano le spedizioni
Militari contro la Bosnia B
Non ci vogliamo ragionare su questa NATO oggi
Non mi ha mai convinto neanche quando grandi partiti della sinistra pensavano alla NATO come ombrello
Ma oggi
Poniamo che sia stato vero il fatto che la NATO era necessario per equilibrare il potere militare
Dell'Europa delle beh ma proprio tutti coloro che si vantano del fatto che ha un grande successo che non ci sia più il Patto di Varsavia oggi sanno spiegare allora perché ci deve essere la NATO
Ci deve essere la NATO ci deve essere in una logica di intervento complessivo planetario
In un modello di difesa di difesa tra virgolette che ad esempio il governo italiano ha sposato appieno ha sposato appieno per cui la NATO interverrà ovunque riterrà necessario il governo italiano
Sarà dentro la NATO punta sarà necessario
Beh oggi
Vediamo a domanda faccio domanda ai miei interlocutori autunnale e metterò comunista e può e utopico è sbagliato dire
Con grande forza e io lo dico e lo proporremo nelle tesi del nostro prossimo congresso bene
Facciamo una scelta unilaterale
Adesso proprio per queste ragioni la NATO fuori dall'Italia l'Italia fuori dalla NATO non ha più senso cioè creiamo ancora dei simboli grandi ci quali sviluppare una politica una politica una politica estera
Vera e propria ecco allora voglio dire guardate un po'e lo voglio dire concludendo
Il mio intervento proprio e come come comuniste ringraziando interlocutori e di altre forze di altre parti e di altri partiti che hanno gentilmente voluto darci un contributo c'è un terreno grandissimo grandissimo sul quale sviluppare una battaglia politica altro che è morto bisogna cercare
Di farlo vivere farlo vivere bene ampliarlo sapere congiunge le forze politiche della sinistra ai movimenti sono completamente d'accordo
Su quanto è stato suggerito i grandi movimenti di massa in movimento operaio il movimento giovanile in una battaglia che deve tornare ad essere una bandiera politica cioè concreta della sinistra quella della pace ecco Rifondazione comunista e concludo veramente avuto limite in questo senso può anche darsi Rifondazione Comunista però
è quella forza che sul terreno oggi di una battaglia politica c'è tutta
C'è tutta con la sua forza abbiamo semmai bisogno e lo faremo e dobbiamo farlo
Di individuare concretamente molto meglio quell'intreccio che qui è stato suggerito che ringrazio anche per questo i nostri interlocutori il questo questo nesso tra lo sviluppo
Lo sviluppo
E quindi il tipo di sviluppo
Anche le compatibilità ambientali però tutto questo per dire una cosa
E la pace è legata a una trasformazione del sistema e questa è la risposta anche del perché c'è in campo una forza come Rifondazione comunista questo per quanti e sono ahimè parecchi ma voi non vanno mi pare
A gonfie vele dicono ma perché mai voi volete riproporre oggi una forza comunista ecco proprio per queste ragioni e mi pare che siano ragioni molto valide
Spesso per rapidi interventi per domande
Chiunque vuole intervenire a poco fa no sì volentieri
è programma girare questo vediamo un po'
Bene io voglio intervenire velocemente Porro qualche domando una sola io sono del PDS ITA
Due tre annate qui si fa la festa di rifiuti di fondazione provinciale castano nazionale finalmente dopo due o tre edizioni si vede che Rifondazione è arrivata con un altro tono che non attacca più profondamente il PDS
E mi fa piacere di di raccolta tutta sua con tutta la polemica che c'è stata
E per mia fortuna ho avuto l'onore di partire dal primo interlocutore alla platea che dico bene padre finalmente ritornano a essere una voce di Paci
Però è vero anche che chi si espone come lei dentro al mondo cattolico cioè nella chiesa e anche Marx in atto è vero questo però bisognerebbe dire un'altra cosa come più o meno si diceva qui
Che discorso che noi dobbiamo fare dobbiamo dire va bene ci sono la conflitti c'è non c'è più la questione del del muro di Berlino tutto quel che si è detto però abbiamo rancori in Italia una mentalità che purché si produca e si lavora
Non si guarda perché si produce
E allora qui è il grande interlocutore perché in fondo i vediamo non per farmene orgoglioso della rottura anche della democrazia cristiana l'asse portante di tutto il sistema di questi quarantacinque anni
Però dobbiamo dire che ormai proprio si stringe questo cerchio della sopravvivenza anche diciamo dell'ossigeno e via dicendo
E noi lavoriamo allora in Italia non si è mai voluto fare un un parti una politica varietà prima l'altro discorso che tu sei Pettinari se non erro
Deputato di Rifondazione giudizi va bene partano dalle nostre basi abbiano Cervia dove sono
Il disposte de de ci sono parcheggiati pronti per la bosniaca e parti del mondo
Ieri però il patto risale al famoso quarantotto
La battaglia è quello proprio di uscire da questa e trovare l'elemento della sinistra perché oggi si è verificato che era tutta una balla è un altro discorso di fondo è che anche in Italia siamo gente per il profitto perché son d'accordo con chi citava prima che gli ho para in questi ultimi quindici anni
E sono uno di quelli che ho sempre contestato quando l'operaio mi veniva a dire
Va male e ci rimettiamo non andiamo un Mike istinto la prima parte tempo contratti
Che è quella di corsi capire come va l'azienda con produce cosa produce e quali sono le impegnative future di sviluppo di un'azienda una nessun sotto ore perché oggi io sono uno che Damiani parte anche in casa mia politicamente
Quando parlo accenno all'agricoltura mi prendo un per il fondi per non dire peggio ecco allora io dico anche questo c'è un calo mondiale di produzione
Allora noi bisogna che ci mettiamo nell'ordine di idee di togliere eccetto questo discorso estive di far ragionare la gente non solo per l'Inter provvisorio e immediato profitto no
Nel senso in cui quando abbiamo realizzato un accaparramento economico non ci siamo più interessati a questo problema e a Sigonella quando volevano togliere i famosi Phantom americano poi tutti gli altri cento quattro e via dicendo
La gente dirà di ricordate bene tutti voi che siete il richiamo dei lavoratori di quotidiani della politica d'altro grado perché diceva noi come facciamo mantenere i nostri figli perché qui vengo gli americani spendono i dollari comprando il vino comprano a questo punto la quarta allora onori abbiamo nella notte della sinistra e lo spazio c'è
Io da anni non non son più all'attivo in politica al tempo pieno
Ce n'è tanto dello spazio alla riconquista dell'ambiente i cross e anche la FIAT lavora per il nucleare la regge inerenti alle che abbiamo che l'otto Melato che furono le grandi complessi delle grandi battaglie storiche del quarantotto per l'attacco all'occupazione del dopo conflitto
Le reti ammissione dell'ETI
Le Oto Melara ed elmetti a questo punto diciamo vanno in vendita macchietta comprerà saranno certamente i gruppi privati o un singolo ma quello che si produce regimi che ci sono e che dalle parti nucleari ci sono alla Oto Melara e che ha fatto riconversione da macchine agricole a carrarmati nel nei primi anni Cinquanta nella rete nella rinascita economica del paese
Allora questa gente quando saranno liberi o sarà un gruppo rispecchiato da un errore di calcolo il tempo ecco queste cose deve proprio farlo innanzi a vederla così perché anche la classe operaia quando prese a quei due solving se ne vanno ragione
Tensioni negato poi tanta gente dicono che va male che ha già fatto la prima casa si è fatto la seconda e se vuoi finché operaio sentiti richiami fatte al punto al posto di lavoro
è un compagno quando gli dando un grado o perché alle capacità opera anche altri motivi incomincia ha puntato il dito queste la disgregazione che ci ha messo ognuno nel suo quali inquisiti
Ecco allora quando le reti anche quella di un esempio perché sorreggevano andarli non un privato produrranno materiale bellico o useranno la tecnologia
Diciamo ha poi mica ho la nuova tecnologia gli ha detto per scopi per esempio produttivi i energetici di abbiamo capito di il cambio ecco queste norme
Sì cerchiamo di essere concisi perché così facciamo più interventi
Al top della sintesi è fondamentale
Io vorrei continuare un po'apre il dibattito sul discorso del pacifismo
Cioè
Nel senso che mi sembra qua lancia un po'una provocazione forse che questo discorso del pacifismo c'è concesso molto a noi in quanto Paese
Bene o male tutto sommato privilegiato rispetto a Paesi più poveri
Che invece la guerra la subiscono
Tutti pezzi dell'Africa dell'America Latina
E non mi sembrano che non mi sembra che per loro sia possibile in affetti in pratica un discorso solamente pacifista anzi devono purtroppo rispondere alla guerra imperialista con la guerra con le armi
Voglio ricordare
Nando lontano ma in questo secolo la guerra di popolo di Mosè Tung
Di lunga durata la guerra di guerriglia di Ho ci Min
Cuba
Oltretutto Cuba prima di noi essendo anche un pessimo gruppo a loro ha contestato la sua dignità nazionale contro l'America
Nei confronti dell'America anche se adesso sappiamo benissimo quali problemi sta sta sta avendo Nanni
La rivoluzione mi sembrino
Tom svolge in Nicaragua anche loro hanno conquistato la più internazionale nei confronti dell'imperialismo americano Che Guevara la guerra di guerriglia di Che Guevara ora sembra che tutto ciò degna dimenticato
Io son contro la guerra come tutti quanti i popoli tutti quanti noi sa sono contro la guerra però vorrei più chiarezza su questo su questo discorso
Domanda molto chiara
Aspetta
Compagno
Beh io sì faccio sono molto brevi dunque a proposito del pacifismo io chiedo i compagni più presenti di spiegarmelo almeno cioè di darmi prima di analizzare magari da guerra di Ugo slavi ci vorrebbe sapere anche aveva anche un quadro storico a grande vince il perché avere qualche elemento di giudizio in più mano no più preciso perché altrimenti come si fa ad avere un'idea se non sia un quadro storico una situazione se non si dice
In fondo per un comunista chi è più colpevole chi è meno colpevole non è magari chi ha la ragione chi non c'era
Però io come come comunità come personale che che che poi deve deve avere un'idea in testa devo avere un'idea del perché
In un in un in un momento come per noi abbiamo la pace no
Però però è una pace questa c'è tanta miseria si va verso un autunno di disoccupazione non sa dove si andrà a finire
è una pace molto pesante noi già in Italia stiamo vivendo un periodo di pace che non pesa come una guerra
Però secondo me ci siamo molto vicini insomma siamo oppressi da questa situazione
Ecco in io frequento i bar come tutti persone che vanno lavorarci va al bar magari fa fare colazione la mattina si parla prima dalla lavorare a mezzogiorno quando capita nei bar c'è ancora della gente che nega la realtà dell'Olocausto per esempio c'è molta gente in Italia di tutte le età che dice io non ne so niente
Per ragazzi i livelli sono anche questi qui
Poi c'è un altro problema ancora gelosa ampia e don che c'entra la gente così dimentica o pure non mi ricordo io non c'ero quindi non posso giudicare cioè i livelli poi in realtà sono questi
Allora a me piacerebbe avere da voi qualche indicazione cioè in genere qualche indicazione più precisa
Per avere un'idea più precisa in testa io per sapere cosa dire che per sapere cosa fare nelle varie situazioni che si presentano cioè per non dire pace pace poi in concreto non dire niente
E poi si vorrebbe anche secondo me più precisione quando si parla di politica internazionale per esempio mi piacerebbe sapere chi detiene il potere di in in un regno Russia Unione Sovietica oggi per esempio sono di quelli che non lo sa
Vorrei che qualcuno mi spiegasse che all'Armata Rossa che detiene ancora il potere Eltsin non so Luís a qualche potere Yersin uno ne ha una volta malato una volta sta bene ma su un problema di questi qui
E uno vorrebbe sapere queste cose Yancy non piace agli americani perché antisemita forse non so faccio questa bisogna stringere ecco così ecco io vorrei chiedere indicazioni più più preciso su su su tante su tanti temi
Compagno
Niente niente
Due poi
Io volevo riprendere il discorso nell'ultima parte di Pettinari perché l'ho accennato
Quando ha parlato del della compito dalla sinistra soprattutto in relazione tutti alla politica che sta portando avanti nazioni unite in questo periodo di tempo
Credo che questo cospetto debba essere approfondito debba essere colto e approfondito perché c'è da chiedersi perché si ricollega direttamente a quello che oggi il diritto internazionale perché se ci chiediamo
Come secondo me è giusto cosa può essere la lotta per la pace nel mondo se
Questa pace nel mondo può essere salvaguardata e come può essere salvaguardata inevitabilmente dobbiamo porre anche la domanda
Se il diritto internazionale oggi o quel che rimane del diritto internazionale e il funzionale o può essere funzionale alla lotta per la pace nel mondo
Questo aspetto credo che debba essere affrontato approfondito perché credo che abbia un'importanza tale a livello internazionale quanto le è stato per il diritto interno oggi abbiamo visto quanto con la giustizia abbia giocato sul piano della messa in discussione dalla classe dirigente del nostro Paese se siamo d'accordo su questo sul ruolo che ha avuto la giustizia oggi nel nostro Paese per mettere in discussione questa classe dirigente di una cronica bene
Credo che allora altrettanto dobbiamo essere d'accordo sulla funzione che deve avere il diritto internazionale a proposito di una lotta per la pace
Credo che sia estremamente importante
Necessario quindi riformare questo
Diritto internazionale e vedere quali possono essere i modi i metodi e i compiti della sinistra perché questo avvenga ma non solo dalla sinistra credo di tutto il movimento per la pace nel suo insieme bene
Se è importante ed è vero che ha avuto una funzione determinante le nazioni unite all'inizio di questo del secondo dopoguerra proprio perché ha scritto il diritto positivo quello scritto cioè che ha un effetto diciamo pari a quello del diritto costituzionale interno ebbene proprio perché sancisse che la che la guerra deve essere la guerra deve essere preclusa e anzi nel preambolo parla della guerra come il flagello degli uomini bene allora aveva c'è sì o già fino
Comunque la domanda è molto chiaro
Tema del diritto internazionale
E c'è un altro compagno dovendo dare la replica essendo già alle undici e mezzo è chiaro
Per non parlare poi alle sette
Oggi ho sono prego perché dopo l'esposizione dei quattro compagni sul pacifismo umanitario sul pacifismo legato alle analisi economiche la crisi sul pacifismo
Relativo anche i limiti
Dello sviluppo del modello capitalista non ismi con il pianeta sul discorso politico oggi gli spazi sono molto ridotti io mi mi soffermo sua quindi brevemente su due punti appunto voglio collegare lungo discorso insorti col concetto di imperialismo e sul discorso Polito che faceva il compagno
Relativo anche all'altro all'altro discorso delle crisi economiche che sono strettamente a mio avviso allegate al concetto di guerre che si stanno facendo sui piani
Anch'io non amo citare i i i i sacri testi però mi son costretto a a rilevare due elementi uno di Marx che analizzando partire la crisi economica nel capitale
Parte dalla cella tutti più piccola perché la merce e la gialli individua una contravvenzione che già rileva che porterà alle guerre
Quella contraddizione quindi Mai come in questo periodo questo pensiero con tutti i limiti ovviamente che sono macroscopici nell'epoca attuale ma mai come in questo periodo viene confermato che il modo di produzione capitalistico arriva a dei periodi di crisi che in questo caso a mio avviso del dominio generale il capitale è una crisi profondissima e pericolosissima porta inevitabilmente a processi di distruzione inevitabilmente quindi il carattere oggettivo di questo tipo
E qui va legato al concetto di imperialismo divenni quando dice che l'imperialismo non è una politica ma bensì uno stadio d'un livello raggiunto il capitalismo quindi Thompson per d'accordissimo su questi due legali in quanto appunto
Sì il Biafra anche se politicamente vorrebbe fanno imperialista non potrebbe farlo proprio per ragioni ben precise
Allora io dico che viviamo una crisi profondissima disastrosa che si chiama recessioni la recessione cari compagni non è una crisi di povertà crea pauperismo ma è una crisi di sovrapproduzione di ricchezza
Noi ci troviamo attualmente in una situazione dove solo l'Olanda è in grado di erogava i fabbisogni del latte a tutta Europa vale a dire che l'atto italiano e francese era sbattere via quindi non c'è una crisi di povertà
Chi sarebbe non gli alimenti di alimentare tutti il pianeta in questo periodo proprio per e questo si chiama recessioni
In tutti i settori c'è una crisi di sovrapproduzione al relativo al rapporto di produzione stringo voglio dire che quindi inevitabilmente i capitalisti non solo si fanno guerre fra di loro e tutti insieme contro il proletariato perché sono in concorrenza entrambi
Ma fanno scatenano guerre per smaltire sovrapposizione di armi allargare i mercati in strinse Viaro nuova accesso di neo col giornalismo perché solo in questo modo c'è la possibilità di una ripresa economica io dico che la pace è un elemento anticapitalistica tutti dobbiamo batterti e assieme una grande battaglia di routine di riduzione di orario oltre le battaglie polemiche dei che diceva il compagno di Rifondazione
Contro ogni forma di insediamento questa è la lira la sinistra il resto sono tutte chiacchiere
L'ultimo intervento facciamo l'ultimo intervento
Allora io sono pacifista coltivati l'abbiamo sicuramente a casa ho partecipato alla marcia per la pace a Sarajevo la prima e la seconda volevo parlare della crisi della sinistra rispetto alla pazze
Io ho visto che c'erano dei rappresentati di riformulazione comunista posso fare anche il nome c'era il rappresentante del Comune di Bologna a Sarajevo uno c'è un sindaco di Ivrea in questa manifestazione
E ho vista la stilista abbastanza divisa come ho visto anche la Chiesa abbastanza di chi se ne vanno con il tedesco che avevamo con il padre Cavagna
E mentre papà però parlava di guerra con Clinton per cui questa crisi l'hanno a loro l'abbiamo anche noi ed avviare salta all'assieme
Adesso il pacifismo non è solo un ideale astratto coinvolge anche gli antimilitaristi coinvolge gli obiettori di coscienza che nel gruppo nostro di Bologna avevamo coinvolse tantissime altre forze che possono essere unite
E io lancio un appello a tutta la sinistra diurni se sul tema della del pacifismo perché pacifismo esser contro gli americani contro l'imperialismo e contro i fabbricanti di morte
Basta finito
Grazie gestione
Allora
Procediamo rapidamente alla replica padre Angelo guarda sono l'ebbrezza
Purtroppo noi eravamo qui alle nove non c'erano c'era sono se poi facciamo quali sono gli inconvenienti
Sono provenienza ragione perché
Quelli che vengono qua dentro anche loro vorrebbero parlare e non si può chiudere così di fretta
Noi abbiamo noi abbiamo sentito cosa ha detto quello queste persone io lo stock di fare il nome perché
Non mi ricordo neanche più il migliore
Io voglio dire resta un
Adesso bisogna che voglia altri che si è su questa strada per questa pace
Perché io con il circo sicuramente che il capitalismo la guerra la scatena o Parma coso o per l'altra se noi non siamo capaci di fare Marla l'orlo scatenano perché vivono che loro alla sua crisi però voglio dire anche all'Assemblea
Calamandrei nel mille novecentoquarantacinque
Diceva che in un quando c'è uno Stato democratico che tutti possono parlare come facciamo qui testo segnalato
E quello che succede in raccolte di tutti non si vendono tirano indietro dire ma io non c'ero io non te la colpa
Perché io mi garantiscono
E se noi non stiamo capace di fermare Laterza il cantante il capitalismo la guerra la pala io potrei fare a meno perché la detta che c'ho io posso dire
Che Palmerston già morto Baglietto dei figli chiuda i nipoti dei pronipoti
E voglio ricordarvi solo Berto se mi avete sentito l'altra sera l'ho detto qua dentro faccio qualche cinque generazioni e a dicembre cielo sei un pronipote
Dal mio nonno quello che avevate molto povero costellazioni o pronipote grazie
Allora per brevi repliche dicendo che sostanzialmente la pace in nella vostra festa nazionale ha cercato di vivere questo è il secondo dibattito facciamo sulla pace vi ricordo lunedì l'abbiamo fatto un esplicito proprio rispetto al compagno che chiedeva
Delucidazioni sui conti per l'ex Jugoslavia proprio sulla Jugoslavia
E e che poi chiaramente questo sarà uno dei temi del nostro congresso io spero uno dei temi centrali e della festa nazionale
Che sull'informazione che terremo a Venezia dove faremo proprio un convegno una giornata intera dove invito ovviamente tutti a partecipare padre Angelo Cavagna
Dunque la ritengo la prima domanda rivoltami da
Pettinare il
Perché mi diceva bene l'etica ma sì con la politica ma io ho io ho fatto ho scelto di diventare prete
E nonostante quello faccia anche troppo il politico
Nel e fa devo fare il politico io perché non lo fanno altri alcune volte c'è certe lotte dovrebbero farle altre invece no venti Bicocca farle a me il teste comunque comunque sono per naturalmente insisto in questo momento proprio per una politica estera diverso e lo chiedo ad Andreatta
L'ho detto in in un incontro fatto tra volontariato
E il ministro e forse lo diremo a giorni in una delegazione di Beati costruttori di pace che abbiamo chiesto di incontrarlo proprio perché ha detto di prendere sul serio la politica di pace
Poi
Ho proposto nel documento dei ogni anno sull'obiezione di coscienza no al nuovo modello di difesa Piaggio aprire gli occhi
Bisogna fare veramente far barriera da parte di tutti non solo barriera etica una barriera politica eccetera
Puoi e l'istituzionalizzazione della difesa popolare non violenta
Che o in tutti i modi ho cercato di farla mettere dentro anche nella nuova legge per gli obiettori di coscienza e difenderla in tutte le maniere e anche adesso in altre va bene per dire che insomma
Anche son d'accordo che bisogna poi scendere anche sul terreno politico anche se io chez certamente
Sinceramente non l'ho scelto come e vocazione di fare il politico
Alcuno accennato i preti che fanno così fanno delle scelte poi restano emarginati dalla loro chiesa
Certo le scelte le paghiamo tutti
Credo le paghiamo noi preti male Pagan tutti se facciamo delle scelte utenti che nella vita c'è poco da fare
E se ci mettiamo poi dall'apertura dalla parte degli ultimi a non saremo mai tra i primi Enzo poco da fare
Allora però via tutto sommato io devo dire che la mia piccola esperienza
Son partito da da minoranza estrema
Adesso so minoranza ancora anche nella mia non non non mi illudo però non son più una minoranza così così insignificante
No ho tanti amici tanti preti per a Sarajevo c'eran trentatré Peretti
è una decina di ciò
Tempo addietro neanche sognare un arabo così e anche i teologi stanno mancando
Sto continuamente c'è canto di provocare di di organizzare degli incontri dei convegni di teologi per riflettere su questi temi uno prossimo sarà il diciassette ottobre ad Assisi
Proprio nel trentennio dalla Pacem in terris ma con tre giorni precedenti di seminario di studio proprio su questo tema teologi vescovi eccetera e come misti
In modo da da veramente far camminare le idee va bene quindi non mi sento così emarginato
Finora non ho avuto difficoltà estreme nella mia chiesa nessuno che ha tentato di mettermi fuori anzi devo dire che nel mio istituto specialmente ma anche Vescovio così
Ormai mi mi sento in una botte di ferro
No
O la verità bisogna dirlo occorrono altre
Per i Paesi dell'Africa però o non mia mica scomunicato e verranno
Per i Paesi dell'Africa non è possibile la lotta pacifista ecco questa qui
Attenzione a certe affermazioni per conto mio non la condivido
Anzi
Sono del parere non pretendo e non accuso quelli del Terzo Mondo che fa le lotte armate
Ci vuol altro certo Jean tutti militariste qui in Italia che siamo in pace ma Ginasi se possiamo pretendere che sia tutti pacifisti Dodo dove i poveracci le prendono tutte le botte
Però dove si fanno le lotte non violente anche nel Terzo Mondo ci ottengono dei risultati
In generale risultati migliori
Altrimenti si fanno di quelle lotte armate infinite con delle divisioni anche cose così che veramente dove ci campa va di mezzo la gente
Non sono non ci credo bruciò un veramente pacifista radicale io penso che c'è bisogno di veramente di lotta e pacifismo non vuol dire passività e mi raccomando mi riferisco a Gandino
Che proprio contro l'imperialismo allora era l'Inghilterra la regina dei mari di tutto l'ha mandata a spasso senza sparare
E gli inglesi non ditemi che erano dei signori gentili perché sparavano anche sulla porta no no no no
è stato una grande lezione
E poi perché ci credeva a luglio no perché fossero pacifisti tutti gli indiani soffrono sono militari stia ancora adesso
Quindi
E perché ci credevo lì dove c'è un uno che ci crede davvero nei metodi della pace riesce anche organizzare
E rivolte di pace ormai le lezioni sono tante Gandhi ma anche le Filippine Argentina Cile eccetera altre cose il nuovo diritto internazionale voglio dire una parola esattissimo
Bisogna passare assolutamente dal diritto internazionale ancora imperniato sugli Stati sovrani armati che dicevo vorranno non hanno più niente perché ricevo brano c'è il denaro e basta
Sta a sto mondo
Di internazionale c'è l'Internazionale dei ladri e non c'è l'Internazionale della razionalità cioè dalla politica ci vuole una nuova ONU bisogna veramente bisogna porre un semaforo internazionale
C'è poco da fare se no quelle lì scorrazzano cinque le sette sorelle dal da del petrolio ma poi le cinque sorelle del grano
Quelle che hanno in mano tutto il commercio dei viveri cinque
Cinque tra cui un allarme e la Nestlé non a caso si è mangiato anche la carrozzina verso va bene
Ma quelle lei cinque hanno in mano il grosso dei dal commercio dei viveri del mondo e e mettono alla fame i Paesi dall'oggi al domani solo che il loro profitto lo dica all'orlo del e quindi ci vuole un semaforo internazionale una nuova e il nuovo diritto internazionale è centrato sui diritti dell'uomo dei popoli quelli veramente sovrani nordista
Responsabilità di tutti la pace certo io torno a dire
Incerto quando si è in pochi ci incomincia sia in pochi ci anche scoraggiati come facciamo eccetera per quello che dico almeno ci siamo in pochi stiamo uniti
Cerchiamo cerchiamo di chiarire siamo leali non pretendiamo il monolitici mo'certo dibattiamo i anche le differenze che ci sono una certa varietà ci sarà sempre un modo di pensare un po'così cosa
Però dobbiamo cercare di approfondire il tutto e se siamo ancora in pochi niente scoraggiamento dicevo Bonvesin da la Riva
Un letterato del Medioevo che una cosa non se finisce se no se Scomenzera ecco quindi
Grazie padre Cavagna Maglio di
è stato fatto un accendano stimolante Pepe aveva fatto Pettinari su diciamo utopismo e realismo no
Quindi questo io penso è un pochino
Il quadro generale in cui discutiamo poi cerchiamo di trovare vie concrete su cui muoverci
Io penso che una cosa dobbiamo affermare con chiarezza perché viene fuori e non dai nostri cervelli ma dalla realtà mondiale dai dati che abbiamo sotto gli occhi dalla vita che viviamo i problemi che vediamo ogni giorno la vera utopia
Nel senso negativo della parola l'illusione di poter continuare in Italia e nel mondo sulla via che stiamo seguendo
Chiunque ci dica e cerchi di convincerci iter lungo questa via
Pur modificandone addolcendo certi aspetti con riforme diciamo più o meno accentuate si possa arrivare a qualcosa di positivo mente spudoratamente sapendo di mentire assolutamente perché ogni tanto parla chiaramente e ci parla chiaramente di un mondo sempre più interdipendente in cui noi oggi troviamo veramente io penso gli elementi più forti per quel richiamo che dicevo primo prima che ancora richiamo etico a quello razionale
Ma dico quello basilare i concetti di sopravvivenza States i concetti di sviluppo che un'umanità
Debba a vere come un gruppo di esseri pensanti diciamo un animale particolari come siamo noi no
Ebbene veniamo tutti i problemi interconnessi ma guardiamo per esempio quelli che Molinari giustamente sottolineava cioè in non si può distinguere assolutamente e con l'altro errore che si può fare
Cioè l'ecologismo interessarsi ai problemi dell'ambiente qua eh compito di chi non so dei verdi una e degli ecologisti di professione come se la pace
è un campo di spettanza di pacifisti diciamo di professione questo è l'errore fondamentale dobbiamo quindi rivedere rivedere e non è un discorso filosofico un discorso molto pratico questi concetti perché guardiamo i dati stessi che citando per esempio le Nazioni Unite
Se per esempio si distrugge la foresta amazzonica attiva distrugge le grandi multinazionali prima di tutto ma è anche vero che la povertà estrema dei popoli africani distrugge a quel poco di foresta che ancora rimane ma perché perché mi mentre noi abbiamo altre forme di Energia che sfruttiamo noi Paesi industrialmente avanzati loro hanno uno una forma primaria di energia la legna da ardere e dove la fanno sempre più difficile
Togliere altri alberi vuol dire accelerare degrado del suolo uno dei problemi più grossi e la perdita di terra arabile ogni giorno
Problemi enormi che avanzano mentre avanza la popolazione mondiale entro la fine di questo secolo saremo sei miliardi e entro il due mila venticinque supereremo gli otto miliardi non è mica un tempo tanto lontano di cui abbiamo un po'indietro la nostra vita nel due mila venticinque
Bene il questi sono problemi importanti di fondo e qui non c'è distinzione di tipo partitico ideologico quindi Hillary fu il comunista il prete o chiunque altro si unisca
Se ha una coscienza se non vuol vivere come se la nostra fosse l'ultima generazione cento sì abbiamo questa mentalità che me ne importa che me ne importa ma io non credo che nessuno che abbiamo un minimo di sensibilità un cervello pensante pensi di vivere come l'ultima generazione e quindi guardi un po'più della della al suo piccolo e anche della sua famiglia del suo stretto interesse e guardando Pilla immediatamente investito diciamo da questi problemi io penso che questa è la forza di valori a cui dobbiamo
Su cui dobbiamo far leva diciamo ed è una grande sforzo io penso che anche se siamo piccola forza numericamente
La storia ce lo dice ce l'ha detto molte volte anche la nostra storia che minoranze che hanno fatto battaglie con idee giuste
E le le idee che prefiguravano le vie da percorrere di sviluppi che dovevano avvenire hanno poi avuto la preponderanza storicamente ora noi stiamo concretamente su questa via io penso quindi si sono e concludo dei terreni molto concreti come Comitato Golfo
Il noi proponiamo per esempio uno fra i vari strumenti ovviamente un incontro da fare in autunno probabilmente a novembre in cui ovviamente invito immediatamente Ezia Molinari Pettinari
E Cavagna
E e cioè che è un momento diciamo di riflessione su questi temi di in modo che ci si possa concentrare e e cercare di vedere alcune vie concrete da seguire
Che qui mi sembra stiano emergendo chiaramente c'è un no chiaramente al nuovo modello di difesa che vuol dire per una nuova politica estera dell'Italia
Cioè noi rifiutiamo che le forze armate italiane contro la Costituzione in particolare l'articolo undici ma non è la Costituzione a un pezzo di carta sono quei principi che sono finiti su quella carta ma sono stati portabilità che ha combattuto la guerra di resistenza dacché a morte si parla in una regione che ha pagato quale prezzo
Per cosa per rivedere poiché oggi le forze armate italiane mandate in operazioni di neocolonialismo
Che poi è in fondo sempre il vecchio colonialismo a cercarsi un posto al sole o meglio all'ombra del colosso statunitense le rifiutiamo tutta questa logica quindi ci sono punti precisi su cui unirci
E questa è la nostra forza c'è una unità però e ho concluso
Una unità basta non può prescindere da un discorso molto concreto che mi pare ha sollevato Pettinari
Che in parole molto crude questo di fronte a posizioni che dicono sì all'interventi nel Golfo tante una guerra giusta vedi Bobbio e altri
Sì all'uso di basi italiane da cui far partire attacchi e quindi l'Italia viene in prima linea e domani può partire facciamo un attacco alla Libia dalle basi in Sicilia e l'Italia si trova in guerra dieci minuti ma dobbiamo e ho concluso una frase sola
Rispondere a questa domanda da che parte stiamo cioè in poche parole noi non stiamo con le nostre forze nazionali con la nostra borghesia
Guerrafondai a parlo di quella parte della borghesia stiamo con gli oppressi coi popoli di tutto il mondo questo è un concetto penso di internazionalismo che dobbiamo saper riproporre in termini concreti e acqua grazie
Veramente
Telegrafico allora io ho cercato questa sera di farmi un intervento davvero bene e credo che l'abbia sentito e magari poteva sembrare anche un pochettino stonato
Ma io non vorrei
Fare interventi davvero
Io vorrei che questa parte
Che viene spesso considerata una una parte da da mettere lì per ricordare ogni tanto diventi invece parte integrante di un disegno di una prospettiva di un ragionamento della sinistra
Cioè che la sinistra non dimentichi mai
La dimensione dei problemi nella loro globalità
E che la questione dell'Olocausto e uso questo termine che sia che e simile al al termine che usiamo quando parliamo di guerra
L'olocausto ambientale per questo pianeta entri dentro in modo dirompente nelle nostre riflessioni e sia l'altra faccia della distruzione della guerra
Quindi questo era il messaggio che volevo la ma che vorrei che non fosse più un di un discorso di Verdi ma che così il discorso della sinistra e lavoriamo per dopodiché anch'io la provocazione che ha fatto Pettinari raccordo mi sembra giusta e doverosa dopodiché se politico degli pronunciarsi sui fatti politici e i fatti politici sono quelli che sostanzialmente ha elencato
Io non so se a questo livello posso parlare a nome di tutti i verbi parlo per me e credo per una fetta consistente del mondo ambientalista
Non so se maggioritaria ma sicuramente con consistente io credo che il la serie dei no che ha espresso Pettinari che sono i no al tipo di intervento militare in giro per il mondo in particolare nel Terzo Mondo
Ma che poi sono l'elemento di fondo di questo è il nuovo ordine mondiale alla quale in Italia si aggrega supinamente senza neanche ritagliarsi una propria identità lì dentro a questa dimensione dell'ordine mondiale
E che si mi che ripropone sostanzialmente una nuova forma di neocolonialismo dico
Ma mi sia permesso peggiore del passato
Peggiore io sono stato di recente in Eritrea a fare un viaggio e vi assicuro che il tipo oggi di mentalità con il quale l'Occidente capitalistico l'Italia eccetera app si affaccia a questi Paesi
E ben peggiore perché non c'è neanche l'idea di costruire un qualcosa c'è solo l'idea della rapina e del dominio che peggiore di quello che fecero
La stessa comunicazione fascista in Eritrea vi assicuro
Quello che ha fatto Bettino Craxi in Somalia è lì da vedere e quello che faranno
Successioni sarà anche peggio perizia arrivano con le armi
Quindi
è un no secco è uno secco anche a quelle fornite adesso di mi sposto di cento chilometri ci presenta d'accordo
No
All'uso delle basi NATO in Italia e quindi anche di a questo punto anche rivediamo riprendiamo
Ritroviamo magari un timbro formulazione sulla questione del no alla NATO fuori dall'Italia dalla NATO fuori la NATO dall'Italia ma che si ripropone probabilmente io penso in termini diversi ma che si ripropone come dato di fondo oggi questo discorso a partire appunto dall'uso delle basi NATO per per la per i bombardamenti eventuali sulla serve riforma dell'ONU
Riforma democratica che non sia semplicemente di facciata e per e che abbia come la base è stato il diritto di veto che non può più esserci da questo punto di vista e come l'ingresso dei nuovi Paesi di Nuova democrazia del Paese del sud del mondo entrano dentro con dei diritti che oggi non hanno dentro nella nella spezziamo nell'organismo dello
Nuovo modello di difesa
E quindi no secco a questo Progetto che viene avanti e che badate bene
Porta a un corollario di cose non è solo il nuovo modello di difesa perché mettere in discussione questo vuol dire anche mettere in discussione il tipo di Europa che sta venendo avanti
Significa mettere in disgusto emissione almeno due trattati che voi abbiamo votato contro in pochini ieri alla sia al Senato che alla Camera
E che sono maestri te e scende
Che ha poi hanno alla base queste occorre l'Europa si erige a Fortezza per tener fuori il resto del mondo e come si arma per intervenire nel resto del mondo che evidentemente si incalza perché è tenuto fuori dalla ricchezza
Ed è sempre più propria ATO e non ha neanche la possibilità di mandare i propri emigrati da questa parte
Questo è il modo con il quale si affrontano i problemi del mondo ed è ed è congeniale al tipo di Europa che viene avanti
E ripresa anche di una politica estera italiana io credo che come si sta abbiamo il dovere definire alcuni tratti di politica estera
Cioè cominciando a praticarle a farla cominciando muoversi cominciando a relazionarsi non sono quei paesi che sono affini alla sinistra
Ma io penso che ci sia per esempio da definire un ruolo del Mediterraneo ed in paesi che s'affaccia al Mediterraneo e che di rapporti col mondo arabo e chi è che i rapporti con lo stesso fondamentalismo islamico che non può essere messo criminalizzate demonizzato per cui avremo tante d'Algeria intrighi nel Mediterraneo Dada testi terranno buoni i fondamentalisti islamici per noi perché questa è il disegno che viene avanti
Non è un dovere di comincerà a definire una propria politica estera autonoma e cominciare a fare alcuni atti
Andare nel Corno d'Africa e stabilire relazioni con la nuova democrazia eritrea con i pareri con con le forme di espressione che stanno nascendo con l'Etiopia e dire cosa facciamo cominciamo come sinistra definire alcune cose impegniamoci qui
Rilanciamo e riprendiamo la questione palestinese cioè sono tratti che viene abbandonata ormai quest'anno se ne parla più
Nelle difficoltà che l'oltre Chaikh però sono tratti di una politica estere che dobbiamo ridefinire nove
Come sinistra come ambientalisti con questa ottica che dicevo come pacifiste su questo mi sia permesso siccome se breve stringo non mi rivolgo ma credo che abbiamo ora da ragionare proprio anche noi con la nostra storia
Il pacifismo ma soprattutto la non violenza pone anche la sinistra alcune riflessioni
Io credo che le questioni che diceva padre Cavagna vanno riprese e riflettuto anche nei paesi del terzo mondo probabilmente c'è da una riflessione da fare su come si sviluppino le lotte rivoluzionarie
Sicuramente da noi
Una rivoluzione c'è un cambio
Di sistema economico di sistema sociale eccetera non probabile lo dobbiamo guardare in un'ottica non violenta e di capacità di grandi mobilitazioni di massa sul terreno della non violenza probabilmente queste cose oggi
Sono in discussione anche dei Paesi del Terzo Mondo non a caso Nicaragua Salvador stanno riflettendo su queste cose e anche loro se non rischiano di avvitarsi in una spirale di violenza disgregata dice che non esistono neanche loro
Quindi sono terreni sui quali si può costruire una identità di tutti noi
Grazie a Luciano Pettinari per le conclusioni
è molto difficile perché e non soltanto ma è un dato oggettivo e non se ne parla Anna non si riesce tutti a parlare ma probabilmente su alcuni punti non si riesce nemmeno ad approfondire perché alcuni compagni hanno posto dei temi a mio avviso decisivi nella prima analisi politiche anche nella pratica politica di chiunque si ponga Sydney
Non è che possiamo poi in due minuti fare finta demagogicamente di dare delle risposte approfondite io voglio però dire semplicemente questo nei quattro minuti che mi restano che mi fa piacere il tono del dibattito della discussione nel senso che come non si usa di solito non è che si è sempre ripetuto le solite cose abbiamo sostanzialmente cercato di ragionare sul tema della battaglia della pace e della politica estera con delle capacità da parte di tutti i nove direi di proporsi su cose da fare nel futuro questo è un dato positivo che credo dobbiamo valutare positivamente per quella parte della sinistra e dei movimenti della pace che sono qui questa azione
Non è una nota polemica ma io voglio dirlo qui era prevista un'altra sedia era la sedia che io personalmente avevo chiesto fosse per Piero Fassino responsabile esteri di un partito della sinistra che ha ritenuto più opportuno non venire quindi questo vuol dire che c'è da lavorare ulteriormente da confrontarsi ulteriormente però non eri fiutando il confronto ecco che si riesce a fare dei passi in avanti soprattutto perché i temi posti qui sono temi che avranno la necessità di un ulteriore approfondimento un compagno diceva io lo banalizza lui mi perdonerà
E il pacifismo va bene ma è giusto assolutizzandolo ovunque è un tema sul quale riflettere perché vedete io vedo questo la proposta di battaglia per la pace
In modo non violento il pacifismo così come qui è stato proposto è un terreno alto di battaglia democratica c'è una scelta di terreno democratico della battaglia politica io credo che sia legittimo porsi la domanda
Di e come si può operare per la trasformazione per la pace dove questo terreno non è consentito credo che questo sostanzialmente il compagno
Voleva porre Cavagna ha dato una risposta io credo che un terreno da approfondire da approfondire nel senso che l'esempio fatto da Molinari è calzante in Salvador la guerriglia ha scelto la strada del confronto elettorale parliamoci chiaro ha scelto l'altra del confronto elettorale quando questo è stato conquistato è stato legittimato diciamo nel senso e da questo punto di vista poi ha fatto un'azione proprio anche diciamo educativa in questo senso con un'azione importantissima però è un terreno sul quale bisogna ragionare obiettivamente io credo che oggi da parte della sinistra imporre il terreno democratico della democrazia e quindi di una battaglia per la pace è un terreno importante sono però per fare i conti anche qui con le condizioni reali di ogni Paese quando dico pace sulla Jugoslavia e dico no ogni intervento militare Esterno
Mi riferisco a una questione precisa so di non poter rispondere in pochissimi secondi alla tua questione ma voglio dire questo perché io se nella Jugoslavia dobbiamo andare a vedere delle responsabilità su quanto accaduto dobbiamo essere chiare non possiamo fare oggi perché sarebbe effettivamente una scelta miope e un po'di sfuggire la realtà non possiamo dare a vedere se hanno più responsabilità per l'inizio delle ostilità e i serbi i musulmani o o i croati perché qui ci sono delle responsabilità precise
E sto parlando degli organismi internazionali in particolare quelli europei che hanno favorito la divisione della ex-Jugoslavia procedendo immediatamente a riconoscimenti di una sola parte non di altre
E non dialettale qui oggi
Battaglia per la pace vuol dire imporre imporre anche gli organismi internazionali che si si facciano i conti con una cosa che dal punto di vista qui mi rifaccio invece Cavagna etico a metà morto fastidio perché quella di andare a dividere
Perché alla fine sarà su basi etniche parliamoci chiaro
Una divisione ma che e de è la strada per fermare per fermare la guerra per fermare la guerra quindi le responsabilità
Sono di organismi internazionali che hanno prima proceduto quei riconoscimenti
E poi quando si poteva portare la strada dell'obbligo obbligo è parlo alla trattativa hanno lasciato che così come avvenuto per la Slovenia magari altre parti conquistassero più territorio possibile per poi uso un termine forte annettersi lì perché la Slovenia e più o meno annessa alla Germania allora lì subentra il fatto che se noi consentiamo ancora di più l'intervento delle potenze straniere cioè degli Stati Uniti e non rischiamo intanto di non fermare assolutamente la guerra ma poi di dare un contributo oggettivo questo sta facendo l'Italia col fornire le basi allo scontro
A a uno scontro politico
Di fatto in una direzione quella dell'annessione alle potenze economiche di quella che era la jugoslavi allora da questo punto di vista non non ho dubbi su questo e qui altro che pacifismo radicale sul dire no agli interventi armati poi la sinistra deve porsi qui ovviamente tutte le questioni su come ancora di più fare io ho cercato di porre dei temi devo dire che sono soddisfatto perché qui sono state raccolte dobbiamo adesso
Non fare come si fa spesso trovarsi magari d'accordo su molti aspetti e poi non procedere in questa direzione le tappe ci sono non sono solo e sono importanti le tappe parlamentari
Su cui misurarsi confrontarsi ritrovarsi a sinistra sono anche le tappe di mobilitazione politica e in difesa della pace
Abbiamo detto tutti qui che non è vero che il pacifismo è morto che esiste la necessità di una battaglia per la pace
Cerchiamo di operare adesso perché davvero possa crescere un soggetto politico in difesa in difesa della pace non voglio riportare riproporre i temi i temi che che ho detto nel primo nel primo intervento però su quelli una elaborazione in parte c'è perché guardate qui sono state circa la cosa che fa più rabbia sono state citate cose che in realtà ci sono come proposte politiche
Perché è stato detto la difesa dell'articolo undici della costituzione è in corso una battaglia addirittura di raccolta di firme in difesa di questo aspetto proprio per non favorire un certo concerto in diritto ed è una battaglia che a parte gli addetti ai lavori e chi l'appoggia
E non è nota non è patrimonio di massa viene e molto occultata
Sul modello di difesa aveva fatto molto piacere che di non c'è citato nostro convegno credo che abbiamo detto tutti quanti gli oratori addirittura in nuce un progetto quasi alternativo
Bene deve diventare credo per il nostro Paese un terreno e di battaglia così si fa la politica estera alternativa non ricercando questo quella posizione meno
Meno meno assurda nemmeno almeno subalterna del nostro del nostro governo cioè il terreno c'è una parte della sinistra si dice pronta e vogliosa di farlo io credo che abbiamo e tutto il terreno tutta la possibilità per una grande battaglia politica sono state poste non entro nel merito perché stiamo chiudendo del tardissimo son state poste questioni anche sull'Europa sull'Unione Sovietica eccetera
Domani abbiamo un dibattito su questo abbiamo un dibattito proprio qui con la presenza ospiti di partiti
Della sinistra europea alcuni dei quali gentilmente hanno avuto anche la paziente sono del Pd ascoltare tutta la nostra discussione di questa sera io invito tutti quanti domani con loro sentendo quindi anche esperienze dirette
Di Paesi europei di Paesi europei e da sinistra
Esperienze diverse non solo di partiti comunisti eccetera vedere un attimo come al di là della battaglia politica che qui abbiamo detto bisogna far nel nostro Paese si può fare anche si può fare anche in Europa
Volevo ricordare dibattiti domani anche per dire un po'che cos'è questa Rifondazione Comunista io mi trovavo in vacanza come temo di avere disturbato anche molti altri oratori eccetera e ho letto su Repubblica un articolo che presentava questa nostra festa dicendo che qui non si veniva a nessuno ora io sono particolarmente lieto
Delle presenze di questa sera che testimoniano invece come attorno a una proposta politica si è proposta politica ci sono sensibilità diverse
Ci sono italiane ci sono anche europee
Quindi bisogna anche essere onesti poi nel giudicare una forza politica la capacità cioè di essere interlocutore no in piccola parte lo siamo abbiamo fatto delle proposte abbiamo sentito quelle degli altri abbiamo sentito cosa pensano
Un poco i compagni credo che sia un modo giusto di lavorare difficile ma giusto
Stasera abbiamo detto delle cose domani ne diremo delle altre abbiamo un itinerario di confronto congressuale mi pare che tutto sommato stiamo dando un esempio alto di democrazia