L'Associazione Obiettori Nonviolenti denuncia l'immobilismo parlamentare sulla riforma dell'obiezione di coscienza e la scarsa informazione sulla consultazione referendaria del prossimo 15 giugno conferenza stampa organizzata presso la sede del Coordinamento obiettori di coscienza

Presidente dell'Associazione obiettori non violenti sì
Ma iniziamo questa conferenza stampa
A Associazione obiettori non enti io sono Massimo Paolicelli portavoce nazionale enzima merce Eugenio Melandri il presidente dell'associazione
Guardo questa conferenza stampa visto e considerato che un paio di settimane scarsa cioè il quindici giugno tra i sette referendum che si andranno a votare si voterà anche per un referendum sull'obiezione di coscienza quindi un argomento nuovi strettamente caro
E
Per quel che riguarda la riformata la legge subito di coscienza e si discute da molte anni sostanzialmente tra le pregiudiziali poste da alleanza nazionale gli oltre tre mila emendamenti annunciati di ostruzionismo
è una maggioranza un po'distratta forse dalla missione Alba forse dall'ingresso delle donne nelle forze armate non si capisce che comunque tra a distanza di quattro mesi dall'approvazione da parte del Senato del testo di riforma da registro obiezione di coscienza
Non si è riusciti ad approvare la riforma che atteso ormai novantadue cioè da quando Cossiga rinvio a una legge già approvata dal Parlamento a larga maggioranza alle Camere per una rilettura appunto da allora non si è riusciti ad approvare questa riforma sono stati appunto tre Parlamenti cinque dove per cui si sono alternate maggioranze di destra tecnica di centrosinistra ma non si è stati in grado di di approvare questa riforma
Adesso i cittadini hanno uno strumento importante in mano per fare quello che non è riuscito a fare il Parlamento quindi per cercare di modifica are la legge sull'obiezione di coscienza che ormai risale dal settantadue quindi una legge abbastanza datata nata per poche centinaia di persone che allora pagavano con il carcere la scelta dall'obiezione di coscienza nata in maniera punitiva ovviamente da parte del Parlamento modificata in questi anni da moltissime sentenze della Corte costituzionale ma che ancora non è in grado di ambiente di coprire quel fare e no che in questi anni letteralmente esploso per cui da poche centinaia di obiettori del primi anni di applicazione la legge
Il novantasei siamo arrivati a quarantasette mila ottocentoventiquattro domande quindi un fenomeno molto più ampio che ha necessità
Di una gestione sicuramente diversa il referendum ovviamente non può incidere sull'aspetto dalla gestione ma incide su un aspetto fondamentale che quell'lo del diritto soggettivo all'obiezione di coscienza infatti la legge sette sette due prevede l'obiezione di coscienza come una concessione da parte dello Stato e non come un diritto soggettivo il referendum che è stato presentato appunto dai riformatori prevede che venga toh vengono tolte le motivazioni che devono essere addotte per radicarsi obiettore di coscienza
Quindi a questo punto basta se il referendum passa evincersi passa una settimana fa una semplice autocertificazione
Per dichiara subito di coscienza e dalla
La limiti temporali che vengono posti della presentazione la domanda oggi un giovane deve presentare domanda entro il trentuno dicembre dell'anno precedente alla chiamata alle armi sesso otto rinvii per motivi di studio se non ai rinvii entro sessanta giorni dalla vola mento quindi ci sono dei limiti ben precisi posti dalla Regione presenta la domanda oltre i quali la domanda non si può presentare vengono tolti questi limiti per cui Santa se vince il sì a questo referendum i giovani possono presentare la domanda in qualsiasi momento anche il momento in cui sono partiti per il servizio militare basta che non abbiano imbracciato un fucile questo ovviamente recepisce le richieste avanzate da sempre dal movimento degli obiettori di coscienza ma recepisce anche quelle che sono le richieste fatte dai maggiori organismi internazionali come le Nazioni Unite lo stesso Parlamento europeo che diverse oltre si sono espressi in materia di obiezione di coscienza sono stati sempre molto espliciti sul diritto all'obiezione di coscienza che deve essere un diritto garantito per tutti i cittadini persona pur invitiamo il quindici giugno ad andare a votare votare sì al referendum sull'obiezione di coscienza la scheda arancione passaparola o genio Melandri presidente dell'Associazione obiettori non violenti
Quando il
Il Movimento dei Club Pannella Riformatori eccetera
Decise di rilanciare
Fra gli altri referendum fra i tanti referendum ancora correndo sull'obiezione di coscienza
Io pure essendo
Una persona che da sempre si è impegnato lotta per l'obiezione di coscienza ho deciso di non andare a firmare
Perché mi pareva fuori tempo di fronte alla camera che aveva già già pronto al Parlamento che aveva già approvato nel mille nove tono vanto di una legge di riforma dello che se ne di coscienza che pure era stato rinviato percorsi
Le camere
E di fronte al fatto che c'era in atto un movimento
Per trasformare questa legge a livello politico dove al di là delle differenze che c'erano tra i partiti pareva che le cose si potessero fare mi pareva sbagliato rimandare ai cittadini
Un discorso che stava maturando abbastanza velocemente più che velocemente ma stava maturando l'interno del Parlamento
E purtroppo devo dire che ho avuto torto perché
Il inviterei l'itinerario di questa legge come ha detto giustamente Massimo sia praticamente bloccato dopo l'approvazione dal primo dal dal ramo del Senato
Dove ci sono delle
Giudiziali e dove di fatto la disattenzione del governo e di coloro che dalla maggioranza di coloro che dovrebbero spingere non permette a questa legge di poter su tutti
E allora a questo punto vanno fatte alcune considerazioni di merito
Che mi sembrano abbastanza importante
La prima considerazione questi
E minacce permettete da un fatto che è avvenuto ieri gli
Ieri cinquecentoquindici giovani sono andati in Parlamento hanno fatto una serie di richieste e di domande al governo
In un dibattito da alcuni ritenuti o favoloso da altri ritenuto un po'troppo ingessato
Però in un certo senso questo fatto pare abbiamo sembrava sembra abbia manifestato un'attenzione del Parlamento nei confronti dei giovani
Ma a me pare che è molto più facile
Per celebrare
L'attenzione nei confronti dei giovani chiamandoli ogni tanto fare una sceneggiata però di fatto quando si tratta di scendere al concreto di prendere delle decisioni e la legge dall'obiezione di coscienza atto che i giovani tocca la loro vita tocca le loro scelte tocca la loro possibilità di esprimerci tocca i loro diritti perché è tutt'oggi un ragazzo che vuole fare obiezione di coscienza
Teoricamente almeno deve andare di fronte ad una commissione New Delhi teoricamente almeno deve deve deve accettare che lo Stato benevolmente glielo concede il loro c'è da dire che purtroppo né i fatti pare tutto più piuttosto che
Cioè né i fatti pare che questa mattina questo Parlamento di questi giovani poi alla fine se ne freghi
E allora
E questo diventa un fatto estremamente grave perché una legge per l'obiezione di coscienza ripeto
Non tocca qualcosa di marginale non è un qualcosa nella vita di un ragazzo il servizio militare è un passaggio obbligato è un passaggio diritta è un momento fra l'altro che avviene in un momento estremamente critico della sua vita perché il fondamentalmente il passaggio all'età adulta
è il passaggio prendere delle decisioni eccetera ecco
Nel in se in questo passaggio noi non abbiamo la possibilità di esercitare un diritto ci viene a mancare una delle cose fondamentali perché questo passaggio posso venire
è naturale che io personalmente pendendo dalla parte dell'obiezione di coscienza sarei contento che tutti ragazzi facesse l'obiezione di coscienza sarei contento che non ci fossero gli eserciti però guardate che è importante anche per quelli che scelgono di fare il militare che ci sia la possibilità di scelta soggettiva di fare gli obiettori di coscienza perché significa chiarire le cose nella vita civile significa avere la possibilità dentro dentro la Società
Di esprimersi
Significa Manta come dire salvaguardare dei diritti
E questa è il motivo che ci ha spinto e ci spinge a dire il quindici giugno andati a votare e votate sì al referendum per l'obiezione di coscienza
Mi permetto di fare una tra riflessione
Che mi pare importante io so che sul
Discorso dei referendum sul fatto che si fosse partiti da venti venticinque non so neanche quanti fossero poi c'è stata la polemica con la Corte Costituzionale tutte le cose che lo dice che che voi sapete eccetera so che sulla questione dei
Riferendo volete le ci sono delle contrapposizioni eccetera però noi oggi siamo di fronte al fatto che sette referendum sono stati ammessi dalla Corte costituzionale e sono stati presentati i cittadini
Che stia avvenendo quello che sta avvenendo in questo momento che si cerchi in tutti i modi di nascondere che c'è questo questo questo appuntamento
E di fare i modo attraverso una disinformazione o meglio attraverso una mancanza totale di informarsi e attraverso il fatto che che che atto dove si mettono e si mettono si cerchi di mettere a tacere questo evento che per fare in modo che si faccia in modo che non ci sia il quorum
Raggiungere il referendum questo non è degno di una società civile di una società democratica
Perché è ciò che caratterizza una società civile la società democratica
è il fatto che i cittadini abbiano la possibilità di scegliere
Ti deciderai piaccia o non piaccia ai potenti piaccia o non piaccia a coloro che hanno in mano le leve dell'informazione
A me dispiace fondamentalmente un po'questo
E mi dispiace anche di dire questi in una conferenza stampa perché in questo momento ho l'impressione
Che ci sia un combinato una su una miscela anti disattenzione di questi problemi che passa dai parà
Sì e arriva alle relazioni
Passa dai palazzi perché fondamentalmente un Ref
Prendo un il fatto che ci sia un referendum mette come dire un che in crisi la capacità di decisione del Parlamento
Sarebbe è uno scotto e norme per il nostro Parlamento guardate se il quindici dicevo di giugno si va a votare per il referendum sull'obiezione di coscienza passa questo referendum è quello che in tanti gli anni questi due questo nostro Parlamento non è riuscito a fare riesce i cittadini almeno a garantire il diritto di soggettivo di obiezione di coscienza
E quindi passa per ripararsi ho l'impressione lo dico anche di fronte dei giornalisti
Che questo passaggio per i pare
Assi sia
A come dire abbastanza favorito dalle redazioni perché fra il i sette referendum ce n'è uno che riguarda anche l'ordine dei giornalisti donne ce sto tentando di salvaguardarci come corporazione in questo modo che i giornalisti potranno potranno fare un servizio non solamente al Paese ma anche alla loro professione
L'ultima cosa che voglio dire è questa
Io ho l'impressione che si tratti di un passaggio di di un di un evento di un avvenimento
Che riguardano un
Il passaggio di civiltà nel nostro Paese nel senso che
Se
E noi abbiamo la capacità e riusciamo
Il quindici giugno
Oggi a partire dal referendum sull'obiezione di coscienza a far valere un diritto nonostante le contrarietà e le contraddizioni e nonostante quello che sta avvenendo di tentativo di nascondimento di quel perfetto ebbe noi faremo vedere che probabilmente alla società civile noi i cittadini
Siamo un po'più maturi di coloro che purtroppo che perché spesso ci che ci devono rappresentare e che spesso purtroppo non ci rappresentano bene
E allora l'invito forte che vogliamo fare e lo ripeto è un invito estremamente forte di andare a votare
Pare il quindici giugno e di votare sì referendum sull'obiezione di coscienza che la scheda arancione per quello che mi riguarda grazie
Siamo stati bravi etiche
Grazie grazie no