"La morte come pena in Leonardo Sciascia"

Nostro questa cosa giornata dedicata a Sciascia e anche alla pena di morte sono argomenti che sapete questo questi in questi giorni in questi ultimi tempi sono molto frequenti
Noi abbiamo ritenuto di intervenire prendendo come spunto l'impegno di Leonardo Sciascia per parlare di questo importantissimo argomento
Poi però dopo l'intervento di
Professore Angelo Passaleva presidente del consiglio regionale della Toscana ed era presidente dell'associazione Amici di Sciascia Luisa giorni Adorno di darò alcune informazioni più tecniche logistiche e di come si svolgerà la nostra giornata
Innanzitutto grazie per la vostra partecipazione soprattutto per questi giovani che immagino siano e mi auguro che siano molto interessati alle problematiche tratteremo durante questa nostra giornata
Passo la parola professor Angelo Passaleva presidente del consiglio regionale della Toscana grazie
Ringrazio gli organizzatori di questo incontro di questa giornata per avermi invitato a portare il saluto solo mio personale ma anche del consiglio regionale della Toscana
Che ha il piacere e l'onore di ospitare in questa sala
E che
Al centro del suo interesse tutto ciò che si riferisce alla tutela della dignità della persona umana
Ringrazio quindi per avermi invitato qui a porgere il saluto
Questo mi dà l'opportunità di
Portare un un auspicio che Cristo questa questa giornata da questo incontro
Nasca sempre più un sentimenti e si diffonda un sentimento di attenzione totale e viva per il rispetto della persona umana
Vorrei ringraziare tutti partecipanti ma in particolare un saluto permettetemi che lo faccia ai giovani della quinta C del Liceo Leonardo da Vinci
Vuol dire segno di attenzione
Forse segretamente sperando in un tema su Sciascia per la maturità non lo so ma comunque ecco la loro presenza qui quindi gli insegnanti che li hanno invitati a questa giornata credo che sia significativa per l'attenzione che i giovani soprattutto perché io mi metto tra quelli che ormai sono nella parabola discendente loro invece sono all'inizio della vita e quindi che portino un testimone che portino una presa di coscienza assoluto significato sul valore della vita umana sulla indispensabilità dell'aspetto sempre della visita credo che sia importante significativo ma Jong riflettevo proprio scendendo le scale mentre parlavo con un un mio funzionario ma poi il nostro cervello è veramente Complesso perché può succedere che mentre si ascolta parlarmi tripala si pensano anche altre cose no veramente questa affascinante per quelli di loro dei giovani che faranno biologia medicina ecco si accorgeranno come la vita sia davvero tuttora un grande mistero che affascina
Ecco pensavo scendendo le scale
Ma in definitiva certo noi ci impegnamo giustamente in una battaglia contro la pena di morte Leonardo Sciascia è una delle figure luminose negli ultimi tempi chiara sposato questa battaglia contro la pena di morte io credo però scusatemi forse sono o troppo ottimista ma credo che ci sia un processo si sia innescato un processo nel genere umano particolarmente insomma nel delle nostre popolazioni che
Diciamo rispetto alle generazioni precedenti ai secoli precedenti e certamente più attento al alla difesa della vita se si pensa che ormai gran parte nazioni dei popoli o ci del mondo occidentale hanno abolito la pena di morte che purtroppo rimane ancora in alcuni degli Stati Uniti e in altri paesi soprattutto del del terzo mondo però ecco questo è significativo
Sicuramente dei passi avanti si sono fatti insomma da da Cesare Beccaria in poi io credo che ci sia stata una maturazione
è inutile che io qui porti argomentazione sono largamente conosciute largamente condivise quelle argomentazioni che tutti ci diciamo contro la pena di morte
Voglio soltanto ricordare che il fondamento essenziale
Che ci fa assolutamente essere contrari a questo tipo di pena è che nessuno nessuno
Può avere la certezza del giudizio
E che nessuno nessuno può rivolgere la mano armata contro il fratello
Questo già è scritto nel primo libro della Bibbia quindi centinaia di anni prima di Cristo quando nel racconto biblico
Caino che uccide Abele e poi creatori interviene dice no nessuno ti dovrà uccidere
Nessuno alzi la mano contro il fratello mai anche di fronte ai ai delitti più efferati come il piccolo giudice di porte aperte
Il giudice
Non condanna a morte anche di fronte alla confessioni aperta sì io ho ucciso in modo efferato
Però nessuno alzi la mano contro il fratello
Ecco io credo che la pena di morte debba scomparire
Dalla faccia del nostro pianeta come devono scomparire
E questo è un processo che sarà più lungo devono scomparire tutti gli attentati alla vita cominciare dalle guerre a cominciare da chi muore per fame di questo un discorso però molto più generale che ci porterebbe sicuramente fuori tema
Per Sciascia è stato uno scrittore giornalista politico che indubbiamente a speso una parte delle sue energie forse quella migliore proprio per aiutare a questa maturazione a questa riflessione
Che deve portare a far scomparire dagli ordinamenti di tutti i popoli la condannata a morte non solo nella quello più famoso dove il tema viene affrontato in modo diretto porti a terra che ma anche in tantissimi altri suoi scritti il tantissimi suoi interventi in convegni eccetera uno degli ultimi proprio a Siena poco prima della sua morte
Ecco Leonardo Sciascia si è impegnato su questo tema
La strega e il capitano mille novecentododici più uno sono testi tra quelli più classici dove il tema della pena di morte direttamente o indirettamente emerge forse tra gli ultimi suoi articoli quello comparso poco prima della sua morte in con in recensione della tra l'ultima traduzione francese del del famoso titoli Cesare Beccaria delle dei delitti e delle pene dove in questa recensione ecco richiama con forza il tema della pena di morte dichiarandolo una barbarie che ormai non è più degna della società noi potremmo dire adesso del Duemila
Ho visto che avete una serie notevole nutrita di interventi il mio compito non è assolutamente di entrare nel merito della dell'opera di Leonardo Sciascia nemmeno nel argomentazioni più generali sul le riflessioni della piena di morti
Oltretutto io devo adesso immediatamente andare al Palazzo dei congressi dove devo introdurre un altro tema che per certi versi potrebbe essere parallelo a quello della tutela della vita che è il problema delle droghe
Quindi devo anche lasciarvi con rammarico perché ho visto sono previsti degli interventi di altissimo livello che mi sarebbero interessati enormemente purtroppo la vita dei presidenti dei consigli anche fatta di pesto toccata e fuga perché le manifestazioni sono purtroppo tante
Cerco di stare dietro a quelle nelle quali sono coinvolti in prima persona e soltanto dell'area o prevalentemente dell'area di Firenze
Ma pensate che oggi avevo almeno dodici inviti contemporaneamente per altrettante manifestazioni che contemporaneamente ci sono in giro per Firenze e per la Toscana
Quindi mi scuso se dovrò assentarmi subito perché l'altro convegno cominciato alle nove e mezza
Solito quarto d'ora di comportano insomma dovrà dare allora io vi auguro una splendida giornata
Mi auguro che questi lavori non rimangano chiusi qua dentro come dicevo all'inizio ma abbiano quell'impatto che meritano anche nell'opinione pubblica purtroppo
E spesso sulla base dell'emotività ci sono ancora dei ritorni di fiamma tra la gente
Di fronte a certi delitti efferati che veramente sconcertanti
Molta gente ancora oggi in bocca
Il ritorno della pena di morte
Ecco questo non lo possiamo accettare occorre capire
A qualunque persona qualunque cosa abbia fatta comunque
Altre persone devono sempre concedere il l'opportunità del riscatto l'opportunità di del pentimento l'opportunità della ricostruzione di una vita
Con l'augurio quindi una buona con convegno sicuramente ottimo e ancora con tanti sentiti ringraziamenti per l'invito e per la vostra presenza
Vi saluto gli augura anche un buon proseguimento di del sabato dopo la fine di questo convegno per chi è venuto di fuori Firenze spero che abbia l'opportunità di dare un'occhiatina anche in giro perché il bello la bellezza come diceva Dostoevskij salverà il mondo
Quindi l'impegno serio di di chi studia chi si prepara accanto anche alla ricreazione dello spirito sono due cose che devono andare di pari passo che danno slancio anche alla nostra azione
La signora Luisa Adorno presidente dell'associazione Amici di Leonardo Sciascia
O prima di tutto voglio portare il saluto della persona che segue con più diciamo con più passione con più partecipazione questo convegno che la vedova di Leonardo Sciascia che ha telefonato pregandovi di dirvi questo
Poi come presidente dell'associazione Amici Renard Sciascia ho l'onore di salutare tutti i convenuti ingraziare della presenza tanto più si sa che sono anche venuti da lontano ognuno sono tutte qui a a proprie spese
Quindi questa è già una testimonianza di quanto sia vivo e ricordo dello scrittore amico quanto attuali il suo pensiero del suo insegnamento
O volevo dire ringraziare poi tutti coloro che si sono prodigati generosamente perché questo incontro si potesse realizzare e in particolare la Regione che anche ha dato un grosso aiuto e soprattutto l'ospitalità uno ospitalità che diventa che ha un valore altamente simbolico se si pensa che proprio qui nel mille settecentottantasei
Pietro Leopoldo promulgò il nuovo codice penale stilato sul filo dei del dei delitti e delle pene del Beccaria
E vi aggiunse moto proprio la abolizione della tortura e della pena di morte
Quindi
Quindi è proprio dall'antico Granducato di Toscana un piccolissimo stato ma primo in Europa ne deduco primo nel mondo ad abolire la morte come pena che oggi risuonerà
Alta sofferta
Ed è fermo monito la voce del grande scrittore civile siciliana Leonardo Sciascia vi ringrazio infinito
Ecco a nome della organizzazioni di questo di questo seminario
Desideriamo rivolge il più vivo ringraziamento alla professore Angelo Passaleva che è presidente del consiglio regionale della Toscana che ci ospita in questa in questa sede
E che è stato così così largo di partecipazione anche con altri con altri interventi che poi durante la mattinata
Avremo la possibilità di di di esporvi
A questo a questo nostro invito un mio ringraziamento anche al centro studi IPA Franco pacchi nella persona dell'avvocato Gaetano pacchi della dottoressa Stefania pacchi che hanno collaborato con noi alla realizzazione di questo di questo convegno un grazie anche a Radio radicale che in questo momento per tutta la giornata registrerà agli interventi per ritrasmettere poi quindi proporli ad una più vasta platea di ascoltatori
Un ringraziamento particolare poi alla professori Italo Mereu che il presidente del nostro del nostro seminario grazie al quale è stato possibile realizzare questa questo intervento
Il professor Mereu che fra l'altro lo conoscete come autore anche di prestigiose pubblicazioni sull'argomento dell'intolleranza ha aderito con entusiasmo fin dal primo momento
Al nostro invito e veramente dobbiamo essergli grato grati con con convivo cuore perché è stato poi grazie al suo entusiasmo si oggi siamo qui a parlare di Sciascia e della pena di morte
Diciamo che un un ringraziamento dobbiamo darlo anche doveroso alla signora Lidia Alfonsi all'attrice Rita Alfonsi che ci accompagnerà con letture dal da alcune pagine di Leonardo Sciascia rapporti aperti che come sapete la testimonianza letteraria dell'impegno civile di Sciascia per l'abolizione della pena di morte
Desidero infine ricordare che gli atti di questo seminario verranno pubblicati in tempi molto brevi
Da parte del nostro editore di fiducia alla vita felice di Milano
In quanto desideriamo dare formale diffusione scritta all'impegno civile che oggi l'associazione intende dimostrare con la l'organizzazione di questo di questo convegno
Mica potrebbe piacere parlargli anche più diffusamente della nostra associazione però inviterei coloro che fossero interessati
Al a raccogliere queste le informazioni sul quello che facciamo i programmi che abbiamo quello che abbiamo fatto e anche sui nostri le nostre pubblicazioni che sono esposte dell'ingresso e che sono a disposizione di coloro che ne fossero interessati
Prima di dare avvio ai lavori desidero darvi alcune informazioni logistiche di come si svolgerà questa nostra questa nostra giornata
Il programma probabilmente o all'ingresso comunque in distribuzione un programma degli interventi che si succederanno nel corso della giornata contiamo di chiudere la prima parte entro le tredici tredici e trenta
Poi seguirà questo grazie anche al professor Passaleva e alla Regione seguirà un buffet in un non locale accanto al numero due
Un buffet al quale siete tutti in Europa invitati ed ospiti per così per continuare anche in questo intervallo la nostra la nostra vicinanza riprenderemo un'ora dopo circa questo Buffett per concludere intorno alle diciotto diciotto e trenta
Ecco io la cosa adesso mi rivolgo ai relatori invitandoli caldamente a rispettare i termini previsti di venti trenta minuti massimo dei nostri interventi perché la giornata ecco piuttosto nutrita
Prima di dare la la voce diciamo così alla signora Lidia Alfonsi che introdurrà questa nostra giornata leggendo una delle il primo dei quattro brani che abbiamo previsto di lettura da porte aperte volevo però
Portare alla vostra attenzione alla vostra riflessione l'epigrafe che Sciascia a posto al suo libro porte aperte che riprende un po'anche il riferimento che faceva il professor Passaleva sulla responsabilità e l'impegno del giudice nel giudicare e un il colpevole
Il questa epigrafe tratta dal soliloquio i colloqui di un giurista di Salvatore Satta e credo che sia emblematica per l'intero discorso che oggi andremo a fare
La realtà è che chi uccide non è il legislatore ma i giudici non è il provvedimento legislativo ma il provvedimento giurisdizionale
Onde il processo si pone con una sua totale autonomia di fronte alla leggi al comando
Un'autonomia nella quale e per la quale il comando come atto arbitrario d'imperio si dissolve imponendo sì tanto al comandato quanto a colui che ha formulato il comando
Trova al di fuori di ogni contenuto rivoluzionario il suo momento eterno
E qui do la parola la signora Lidia Alfonsi per la lettura del primo Bam brano di porte aperte grazie
Leonardo Sciascia
Firenze un bellissimo matrimonio sono felice di essere qui con voi
Da porte aperte
Comunque il punto è questo disse il procuratore
Io ricordo di circa dieci anni fa un discorso per non sulla pena di morte
E non eravamo soli se si ricorda giudice
Era appena uscito sulla rivista L'impero un articolo di sua Eccellenza Rocco eccolo me lo sono riletto stamattina giudice
Da sotto il fascio della posta trasse la rivista l'applicazione alle che viene inserito eccolo sul ripristino della pena di morte in Italia a sua Eccellenza però
Non ricordo gli argomenti con cui lei lo confutavano le ricordo il tonno sommamente irritato
E posso anche essere d'accordo che o irritante
è l'attacco
Il ristabilimento della pena di morte in Italia ha reclamato dalla coscienza nazionale invocato dalla Camera dei deputati deciso dal governo del re Sobieski
Un antico motto della scienza italiana
è un po'troppo
La metto
Ma sulle considerazioni che nell'articolo si svolgono io ero e sono totalmente d'accordo giudice
Aspetto che il giudice dicesse qualcosa
Deluso continua
Ci creda o meno io per la stima che ho di lei e se permette per un sentimento di benevolenza di amicizia la ringrazio
Disse il giudice
Desidero soltanto invitarla
A una riflessione su questo processo che automaticamente viene alla corte di cui lei è parte innanzitutto se noi le
Convenga
Ferme restando le sue opinioni sulla pena di morte di rinunciarvi
O che so
Ritrovare
D'accordo con il presidente della corte d'appello
Il modo più
Opportuno
Meno
Pregiudizievole
Pesto affidarlo ad altra sezione
Almeno un pregiudizievoli intendo
Per la sua carriera
Giudice
Finora brillante finora dire io come dicevo e dico sono totalmente d'accordo con la tesi di sua Eccellenza Rocco
Non dimenticava mai di dare a ogni altro cui spettasse il titolo che a lui spetta e cioè d'accordo con la legge poiché la pena di morte ormai da dieci anni legge dello Stato giudice la legge è legge
Non possiamo che applicarla che che servirla
Né credo si possa dare caso più di questo pronto con la pena capitale poiché la pena capitale cioè poiché la pena capitale è legge delitti freddi efferati personaggio a biglietto
Tutta la città mia indignata sconvolta uno stato d'animo da linciaggio
Ma mi pare di ricordare giudice
Sensi Sunia
Con rammarico
Quasi con dolore
Che lei lo preferirebbe
Il linciaggio
Non lo preferirei procurato dicevo allora ricordo che è un branco di Carracci di avvinazzati
Che crede di fare giustizia imperfetti contravvenendo al diritto lo certifica
Nel senso che quelle azioni impone su coloro che lo compra compiono il risarcimento del diritto l'affermazione che non si vede che non si può
Consigliere poi procuratore se esistenti che ribollono in un linciaggio il punto
La follia non siano in definitiva di minori atrocità del macabro rito che promuove una corte di giustizia dando sentenza timore
Una sentenza che appunto in nome della giustizia del diritto della ragione del rapper grazia di Dio volontà della nazione consegna un uomo
Come è da noi
Al tiro di dodici fucilieri
Dodici fucili imbraccia atti da dodici uomini
Procuratore che languono e per garantire il bene dei cittadini quel supremo bene
L'abilità
Ad un certo punto si sono sentiti chiamati ecco tutto tanto lontane hanno risposto all'assassinio non solo impunito ma premiato una vocazione all'assassinio
Che si realizza con gratitudine gratificazione
Da parte dello stato
Non esageriamo disse il procuratore
Era piuttosto disorientato
L'allora con cui il giudice aveva cominciato quell'allontanare mi ricordo l'opinione che dieci anni prima aveva sostenuto gli avevano fatto intravvedere un'opinione ora mutata
Diversa
Ma la mia immensa di quel che aveva detto il giudice poi ma is mal si accordava culla nell'ora
Di solito taciturno
Di poche affilate Paroli piccolo giudice sembrava preda di una incontenibile eloquenza
Lei sa continuo come si forma un plotone deduco dei esecuzioni procuratore
Non dico nell'ambito militare in tempo di guerra in cui c'è l'obbligo
Di farne parte
Dico ora
Cui
In tempo di pace in quel che noi amministriamo li ha mai visti gli uomini di un plotone
Divise nere mantelli neri nella stagione in cui io li ho visti teste
Che conferiscono attendibilità all'ombroso
A c'è
Che dentro la caserma di guardie di carabinieri laddove attendo ormai compiti per cui sono stati arruolati diremmo di facce gli atavici gli stenti di accadica
Brutalità
Ma viste sapendo che sono di uomini che hanno scelto di uccidere che sono stati scelti
Per uccidere
Li chiamano metropolitani
Arrivano come uno stormo di corvi uno stormo di morte dalla capitale
Curiosa associazione della città capitale alla pena capitale costosa associazione
Lasciamo perdere disse il procuratore infastidito dall'emozione del giudice è un po'dalla propria
E penso
Ma nella voler mai
E così intensamente lo penso
E fece il gesto
Lasciamo perdere
Ma comunque lei la pensi giudice è comunque io la pensi bisogna considerare
Ancora il la che questa volta era un lilla tecnico da officina da diatriba alquanto inutile dentro una corporazione poiché più forte di ogni opinione
Era la legge
Bisogna considerare il giudice che non c'è fantasia di romanziere
Che possa conferire a questo caso il minimo dubbio la minima ambiguità
Nel dargli la minima eco di pietà di misericordia
Se non per le vittime
Beninteso nei proiettarlo a cavarne rimpianto per il vecchio Stato e riprovazione per il nuovo
Non se ne può fare nulla di simile alla questione del sergente inerisce a e creda
Era tra le letture più recenti del procuratore il romanzo di Arnault Spike
Non capivo esattamente in palio il citarlo
Ma il procuratore teneva a mostrarsi uomo dedito agli orsi letterari e poi volevo a quel punto di divagare infatti
Che è questione domando al giudice
Non so quale fondamento storico di documenti abbiamo romanzo Lo Giudice di tipo tedesco
Vai via molto interessante il vecchio Stato prussiano coi suoi principi le sue regole i suoi scuro poiché si scontra e perde
Con la Germania
Che vien fuori dalla guerra
Puntini di nessuna sensibilità al diritto totale mancanza di scrupoli disumana sto astrattezza la Germania di oggi
Mille novecentotrentasette
E speriamo che il nostro si fermi a tempo
E non ci comprometta troppo
In questa agli esami
Giudice
Ma si accorse che un po'troppo stava compromettendo sic
Torniamo al punto
Qui lei sa corre l'opinione
Che da quando c'è il fascismo si dorme
Con le porte aperte
Io chiudo sempre la mia
Disse il giudice
Anch'io
Dobbiamo riconoscere che le condizioni della sicurezza pubblica da quindici anni a questa parte sono notevolmente migliorate
Anche in Sicilia malgrado tutto
Ora quali che siano le nostre opinioni
Giudice quali che siano sulla pena di morte
Dobbiamo ammettere che il ripristino serve a ribadire nella testa della gente serve l'idea di uno Stato che si preoccupava il massimo della sicurezza dei cittadini
L'idea che davvero ormai si dorme con le porte aperte
Lo ammetto senz'altro
Disse il giudice
E dunque siamo d'accordo disse il procuratore
Con l'affetto di chi teme di scoprire che non si per nulla d'accordo si alzò si alza un po'il giudice si strinsero la mano
Posso pregarla disse giudice di prestarmi questa rivista vorrei rileggere l'articolo di sua Eccellenza Rocco il procuratore gliela diede l'accompagnò alla porta ladri
L'usciere
Stava lì davanti
Con la la faccia cui una posticcia espressione di ossequio rendeva ancora più sgradevole quella vera
Africa
Di furetto
Procuratori giudice a guardarlo si ricordano di aver doppiamente infranto il foglio d'ordini del partito fascista si erano dati dell'EIRE si erano salutati con la stretta di mano
Si scambiarono convenevoli dandosi del voi
E si è rissa all'Uttaro no romano mentre il procuratore rientro in ufficio torno da sedersi nell'alta scranno stanco
Sbadigli ante
Comunque la pensi
Allora vado a riflettere il giudice da tirare il primo il contro
La carriera
Tant'è che è specchio spesso ci si sbaglia
Nel giudicare i nostri simili come del tutto simili Annoni
Ce ne sono di peggio ma
Ce ne sono
Anche di meglio
Grazie alla signora Lidia Alfonsi io pregherei i relatori che sono in sala di accomodarsi nelle prime file perché ci sono dei posti riservati a loro anche per rendere più agevole poi la loro venuta qui al tavolo grazie
La parola adesso al professor Italo Mereu con la morte come in pena
Proprio
Io devo chiedere scusa perché ho cambiato un po'Olla la relazione nei confronti dell'articolo che ho fatto occupato l'articolo in un modo coi è venuto qui incerto fatto che potuto cambiare un po'tutto quindi non tutto rientra nella dello schema che io avevo fatto
Il la prima cosa da che voglio dire però che questa spiegare un po'perché abbiamo da a abbiamo dato questo titolo invece la pena di morte la morte come pedina
E e il titolo di un giorno saggio sulla pena di sulla morte come pena che io ho fatto nell'ottantadue per una scommessa con Umberto Eco
E che era stato pubblicato dall'Espresso questo libro
Questo libro è era stato tirato in pochissime copie poi io l'ho comprato dopo due mesi loro dopotutto ricomprare atteso ricordo mi ha offeso mezzo quintale a prezzi irrisori cioè tuo libro che non è andato affatto perché i il mercato questo dicono gli editori
Ma direi voglio spiegarmi perché la morte come tempo sulla morte come pena
Di solito si dice la pena di morte si presenta l'
L'uccisione di un uomo come un fatto naturale o ovvio per cui non c'era niente da preoccuparsi comincia ad arrossire lei assiro-babilonesi finisce oggi con gli americani c'è pena di morte è un fatto naturale
L'atto succede così
E quindi siccità Hobson homo homini lupus eccetera io ho detto questo mi sembra un punto di vista falso invece di guardare all'uomo
Da questo punto di vista io voglio guardare alla morte usata come pena e vedere quando come perché l'uomo e a sublimato per così dire l'istinto omicida ed è diventa e ha trasformato l'assassinio di un uomo in un istituto giuridico
Di cui che bisogna rispettare e Cristo è un punto di vista diverso perché allora si comincia a vedere subito che non tutti i popoli hanno usato questo strumento la Roma repubblicana non aveva la pena di morte nepalesi Dio
E così tante altre alcune altre non hanno mai usato la pena di morte
Questo comincia a dare una evidenze un rilievo un ho una prospettiva che assolutamente diversa
E che
Ci impone di di pensare ripensare alla alla morte come pena proprio come una una civiltà un un progresso che noi dobbiamo fare per abolirla completamente dagli strumenti che l'uomo USA il secondo motivo è legato al primo e questo che quando ho scritto la per l'articolo ancora la pena di morte
Che era ammesso dalla Chiesa
E solo negli ultimi giorni che la Chiesa ha detto no alla pena di morte e l'ha detto in un documento in un gruppo con un documento molto interessante molto interessante perché
Tanto è vero dicevo scritto un meriti di nuovo Savonarola e
Con le parole di Ratzinger
Che capo dell'ufficio del leghe sessanta uffici
E ha detto che fra poco il la congregazione la Chiesa abolirà la pena di morte
Se pensate che dal nuovo catechismo questa importante ed è un fatto a cui gli italiani non ha dato importanza che noi Italia certe cose non diamo importanza
Alla grandissima importanza
Perché abolire dal nuovo catechismo che era stato fatto dopo convegni il dopo discussioni dopo dopo tutto uno un grosso agitarsi di tutte le gerarchie di tutta i gli ecclesiastici abolire da questo conto il nuovo catechismo
E il la possibilità di uccidere sempre sia una cosa di grande rilievo e soprattutto di grande rilievo perché poco tempo prima il Papa
Nella e per il genio vite aveva detto
La misura e la qualità della pena
Devono essere attentamente e valutate e decise non devono giungere alla misura estrema della soppressione del reo
Se non in casi
Di estrema necessità
Quando cioè la difesa della società non fosse possibile altrimenti tutto ciò
Altri cioè quando il Papa cioè ammetteva alla pena di morte metteva dice non sempre logicamente
Crolla mettendo i casi di estrema necessità
Allora tutto questo e come non detto anzi perché con questo di dell'estrema necessità la chiesa ha dimostrato di essere nella
Nel nella fila di coloro che erano per la pena di morte perché si fa presto a dire solo in casi di estrema necessità chi stabilisce quali sono i casi di estrema necessità e solo chi ha il potere solo colui che può dire questi sono i casi di estrema rigidità e quindi uno può usare la pena di morte quando e come credo opportuno
Dico questo
Con questo impuniti fino a Cantelli questa pronuncia la chiesa è stata sempre coerente
Anzi
La chiesa è stata una di quelle che ha dato solidità alla pena di morte
Col suo esempio inquisizione metodi inquisitori e tutto il resto ma soprattutto ma soprattutto con
I suoi teologici Sant'Agostino assunto ma
E non che non avesse avvertito
Le difficoltà che c'erano c'è stato uno che aveva avvertito con grande lucidità ed è stato Moro tetti nell'utopia si era chiesto ma l'uomo può uccidere dicendo l'uomo non può uccidere
Non può uccidere perché della vita nell'urine delle dello Stato e il padre
Quindi la vita è qualche cosa che non ci appartiene e quindi non non possiamo disporre
Messa così la domanda
Il discorso la risposta non può essere altroché se non possiamo uccidere allora come si spiega che invece in casi che si dico ogni estrema necessità l'uomo uccida
Ecco io qui adesso io vorrei leggervi vorrei leggervi proprio questa domanda questa domanda ha cercato di rispondere di di San Tommaso d'Aquino siccome si dice sempre la Chiesa così adesso io voglio leggere quello che lui ha scritto e come ha costruito nulla
La il suo assenso alla pena di morte perché sarà poi quello che star sarà seguito da tutti gli altri
Anche da in parte anche da Beccaria diceva diceva
San Tommaso e la pena di morte adesso bisogna che che la pena di morte
Per parlare della pena di morte Santomaso parte dal concetto dal concetto di di
Di bene di bene comune il bene comune il bene supremo
Il bene di tutti
E questo l'unico l'unico
Punto che noi dobbiamo tener sempre presente
La villa Società il principe che ha responsabilità del bene comune deve tutelarlo in tutti i morti questo il punto di vista da cui parte
E
Questo punto di vista dello così per così dire loro affianca all'altro dell'acconciatura concezione organica
Sapete la concezione organica dello Stato si concepisce lo Stato come un grande organismo
E allora cosa dice
Se lo Stato sella è un grande organismo e se c'è in questo grande organismo qualche individuo che
Deflette che che marcisce eccetera non dobbiamo eliminarlo dobbiamo eliminarlo perché e corpo di tutto l'organismo quello che conta quindi che con questa concezione organica anche per acquisizioni dei positivisti dei materialisti eccetera e questo noi abbiamo che l'uomo è ridotto ad essere un membro può qualunque tant'è vero che lui che lui
Lo paragona lo dice Lollo ammette le lo ammette e dice l'uomo
Che va contro la Società cessa di essere un uomo lento come una bestia e non come tale dobbiamo trattare
Quindi l'uomo
Che prima è presentato come creature divine adesso da questo dato a questo giudizio ma viene ridotto al livello di di di schiavitù totale anzi cambiano di genere diventano
Un un animale dice
Differenza però dell'anima dell'uomo l'uomo può essere
Per ucciderlo l'animale lo possiamo uccidere
Impone di senza processo nome invece deve essere processato questa è l'unica condizione che pone son Tommaso su questa l'idea è qui tutta la la filosofia sia cattolica sia protestante sia la ricca
Si svolgerà fino a
Fino al Beccaria Beccaria Beccaria porterà una grossa rivoluzione qui devo dire non PD Beccaria Beccaria dis del Beccaria io sono uno di quelli che ha detto e Beccaria non era contro la pena di morte in effetti è vero perché Beccari ammette che il principe
Se lo ritiene opportuno può uccidere quindi
Può uccidere soltanto dice se la Società e ben organizzata se la società che
A una
Una sua vita normale e opportuno forse non uccidere ma
Mandare condannare all'ergastolo l'individuo questa è la differenza dettagli però Beccaria bisogna mettere una cosa
E ve lo dico così proprio en passant
Il libro dei delitti e delle pene secondo me credo di avere più che un buon motivo di non è un libro scritto da Beccaria non è punibile Beccaria quando scrive dei delitti e delle pene a venticinque anni non si scrivano venticinque anni dei libri turismo ci vuole proprio o una profondissima cultura prescrive Pistilli Carella e quindi il vero autore chimica ideato questo è stato vero che Pietro Verri quello il vero otto tant'è vero che c'è un Apologia del Senato di Milano che in chiave satirica proprio l'antecedente scritto nel sessantatré l'antecedente dei dei Promessi sposi ma parte dei dei delitti e delle pene ma a parte questo quello che c'è si per il Beccaria e tutto il gruppo di Milano è questo
Il concetto fondamentale questo il diritto penale deve cessare di essere tecnica del terrore come è stata sempre e diventare tecnica della convivenza sociale queste e la grossa rivoluzione per evoluzione qui
Se guardiamo da questo punto di vista ai promesse ai dei delitti e delle pene ed ecco che tutto rientra e tutori torna ad essere normale
Questo questa speranza poco di Beccaria viene colpita da da chi dal granduca in Toscana
E qui bisogna dire
Adesso è stato pubblicato
Tutta l'opera
Della riforma toscana
Del granduca leopoldo ed è un bel lavoro
Però una cosa che io ho detto che ripeto che quello l'opera e facendosi caglio Aldo è rimasta sempre
Siccome messe in secondo piano perché perché
Che era austriaco
Sfodera soprattutto nell'Ottocento è esaltare tanto l'Austria mentre invece c'è questo illuminismo austriaco che e quello forse più valido di quello francese perché opera sul piano dell'effettività cioè non si limita a denunciare i principi ma ma ma scrive dice delle cose il granduca leopoldo racconta abolito la pena di morte ha scritto
Abbiamo abolito con la presente legge per sempre la pena di morte contro qualunque Reo
E questo se pensate che il principio del nel di salvare sempre
Il il potere del principe era una cosa assoluta invece inutili contro qualunque Reo quindi se è vero che figli
Beccaria e e movimento di vivere ha influito su ed è vero per su i tre che villa toscana sul granduca di Toscana è vero anche che è stato superato
Perché qui dei diritti e delle pene voi sapete loro dicono noi di quello che riguardava il diritto del principe quello lui la la mettiamo lo discutiamo invece qui dice qualunque reo
E quindi con questa è una cosa di grossissima importanza perché perché
Mi è un fatto che non avveniva mai
Altra cosa è il di un dura certo importanza e quella
Quando la pena di morte viene abolita nel cinquantanove
E un patto cinquantanove l'Italia Italia si sta unendo ed ecco e c'eran certo punto che
Il triumvirato
Il triumvirato
Dichiara Peruzzi Malenchini ed anzi mi dice il Governo provvisorio toscano
Considerato che fu la Toscana la prima ad abolire la pena di morte
Considerando che se questa venne in seguito ristabilita lo fu
Solamente quando la pure le passioni politiche prevalsero alla maturità dei tempi elementari ben mitezza degli anelli considerando però che qualunque che quantunque per tal modo ripristinata
Non venne applicata giammai perché fra noi la civiltà pur sempre più forte della scure del carnefice
Ha decretato il decreto sede della Francia articolo unico
La pena di morte è abolito dato il Firenze il trenta aprile mille duecentocinque mille ottocentocinquantanove
Peruzzi Valentini ed anzi questi comunque star dei gruppi Ernesto nacque una una grossa discussione con una grossa discussione perché immaginare le i piemontesi stavano estendendo la loro pena di morte in tutta l'Italia e qui viene fuori che niente né porte né in Toscana non va
Alle tutte le dalle forche per la Toscana e questo è un fatto anche che non si mette mai in evidenza ma invece ai e importanza anch'perché perché tra il governo dei medici il governo dei Lorena c'è una bella differenza se volete vedere questa differenza che c'è che da questo fatto
Che con il logo il governo dei medici si uccide si uccide a mansarda basta basta come rubare in chiesa dice
Sì l'uccisione e la costante del cliente del diritto penale con i i Lorena tutto questo
Cambia assolutamente e arriviamo il pena di morte in questo periodo
Dune usata ma non è usata mai a Firenze non si poté e mettere neanche la ghigliottina perché non si trovarono degli operai mica degli artigiani disposti a costruire questo rispetto questa Hermès che queste e voglio finire voglio finire con
Ricordando
Sì Ellero
In che era professore Boroni
Fece la grossa battaglia
Grossa battaglia per l'abolizione della pena di morte fu iniziata da Carlo Cattaneo quale prese spunto proprio da quel decreto di di di Valentini e Peruzzi e dissi ma
Se la pena di morte non c'è il Toscana perché deve esserci altre parti d'Italia
E quindi iniziò la battaglia contro la pena di una battaglia dura e fu una battaglia proprio senza quelle cautele quei quei quegli atteggiamenti meschini che la mentalità italiani intellettualità hanno sempre sulla sulla pena di morte di si dovette combattere molto perché perché c'erano alcuni che erano favorevoli
Una parte è contrario Menabrea a contrario nettamente contrari Himalaya grande massa che poi è quella che conta dice non siamo contrari
Ok e può con un dessert scusi
Solo non è il momento
Solo in qualche caso rarissimo quei Davide dinanzi a un atteggiamento del genere difficile perché impossibile la discussione
Ecco perché Piliego questo passo del del imporrebbe al giornale per la polizia la pena di morte in cui Ellero traccia il programma
Vice per noi l'abolizione della pena di morte non è soltanto la soddisfazione di un pio desiderio
Non è ispirata dal sole interessa di salvare un revolver capestro
Essa è un avvenimento di assai più alta importanza ed ispirato da movimenti che ebbe a dire di più eccelsa
Non basta diminuire le sanzioni e le esecuzioni capitali
Dom dovesse giustizia sicché un solo colpevole sulla per ancora perdura un gran misfatto per l'umanità questo dice Ellero e mi sembra che vi sia una una visione netta chiara senza compromessi
Di cui oggi abbiamo tagliato perché che è stato uno dei pochi che l'ha visto questa chiarezza grazie
Grazie al professor Mereu adesso l'intervento che introduce il discorso su Sciascia del professore Josepha nel con
Il titolo dell'intervento è la giustizia e il giustiziere nelle opere di Leonardo Sciascia
Va be'io preferisco la posizione del predicatore che stabilisce una specie di rapporto fra di potere i falchi parla i chi deve ascoltare quindi se permettete io mi metto qua ho cambiato leggermente io titolo del mio intervento chi è diventato la giustizia i giustizieri di fronte alla pena di morte
Nel primo Ottocento io penso attori italo francese Joseph de Maistre ritenuto uno degli ispiratori i padri fondatori della destra europeo Capo mossi campus Savoldi della filosofia politica con un'affermazione che la base davo autorità statali risiedeva non libera accettarci comuni da parte dei cittadini di contatto sociale
Benzina è un fatto che non lo Stato dispone i voti al potere della ghigliottina
Scartata ogni visione utopica di origini illuminista
De Maistre credeva che io la ragione umana rappresentasse uno strumento troppo debole e inattendibili per costituire io fondamento di uno Stato
E chi l'unica fonte di legittimazione il politico temporale fosse la fede
Lo Stato il viale concepito da Ginestra
Dovevo su Bossi come doveri principale il compito di garantire l'ordine edili prima di eventuali tentativi di minare qui l'ordine
Il dovere del cittadino verrà quello di sottomettersi mentre il monarca i quali era espressione della volontà divina votivo del diritto doveri di giustiziare di uccidere
Il boia ero l'unica eminenza grigia dallo statista de Maistre era fra i fautori del antichi illuminismo tardo settecentesco e quindi oppositori e HP tutti tutto qui che dal Settecento ritornato Sciascia Hamasaki ammirarla
De Maistre era politicamente i filosoficamente reazionario io Maxicono a vista aristocratico nemico della Rivoluzione francese i rioni sviluppo democratico
E avversario di quella corrente di filosofia che si ispirano va avvolte
Perché l'eleganza do suo Stiria vi ha sempre attirato molti ammiratori
De Maistre non avevo nessun gusto per lo più fini desumo e nessun inclinazione a volare con Paroli Milosevic la convinzione che per mantenere l'armonia del corpo politico
Era indispensabile la possibilità devono ricorso alla forza nel senso prima arrivo del termine
Cioè quello di poter decapitare
La figura e quindi che sottoscrive il varo l'ordine non era che un politico illegale l'economista avvinto lette uguale organico o meno e tanto meno quindi reti bensì Bolivia
Nel settimo dialogo di quell'opera della sua ma maturità chi ero dei sua regge Sandro Petrus Burger
De Maistre fa un paragone ironico fra la nipote azioni pubblicò del soldato da un da una parte e quello del boia dall'altro
Chiedendo se i parchi più soltanto un vento convenzionalmente il visto come in figura positiva degno di onore e un boia come figura negativo costretto a mascherarsi un pubblico eh io muoia scrivi De Maistre chi si assume l'onere di agire contro ogni istinto benevolo dell'umanità e di lui che si fa io garante dei fondamenti della società civile
E cito in francese tutto Rondeau tutti i Sons tutto il bottino assiomi dopo lo spessore Lezzi tutte i le lo afferma il rientro dove Associacion Women
Oggi il Monster Ascione ancorché missiva e don l'Aston am Lord fare plana Soccavo élite conservino e la Société disparate
Definendo il boia in un antitesi pungenti all'orrore e il legame dell'Associazione romana
Del resto netti al bando il sogno illuminista di costruire con criteri razionali come luogo Civita siccome Ignis
Lo Stato può essere costruito per ad operare in una frase da un grande giurista americano ovvero quando Onlus lo Stato può essere costruito esclusivamente sulla morti degli uomini
Non è un caso che De Maistre fossi un di maestro malinteso fossi uno dei metta opponesse di Mussolini e del fascismo
Da trimestre ed altri i di ovociti perché lo storico tedesco Ernst Nolte definisci io conservi zarismo cristiano
Dedico a quel punto della morti che era parte integrante della cultura del fascismo e di cui l'articolo di offre don Rocco su un ripristino della pena di morte in Italia
Che intanto tormenta la coscienza del piccolo giudici di porti aperte
Non era chi una delle tante espressioni
Il contrasto fra Sciascia e offrendo Rocco
Ovvero fra il piccolo giudici io procuratore generale sulla pena di morte costituisce quindi non soltanto una tipologia Enzo politica i etica o fra fascismo e antifascismo
Ma una riedizione di una controversia più antichi
Quella fra l'ottimismo e la fiducia umanista dell'Illuminismo da quell'atto e io pessimismo e sfiducia anticomunista del anti illuminismo dall'altro
Accomuna paradossalmente Sciascia e di Mestre una riconoscimento del connubio Stato morte Matisse Fanara l'atteggiamento assunto da ciascuno verso quella visione
Per De Maistre la piena di morti è una necessità per la sopravvivenza della società umana e in quanto tale un bene
Per Sciascia non può essere che io con abbondino accezione non è difficilissimo propri scoprire io Sciascia e chi di quella tradizione intellettuale che fa capo quadrimestre
Ma sempre come lo spirito nelle ombre un corvo nelle tenebre
Ci aderiscono umane personaggi potenti altolocati visti esclusivamente e inevitabilmente come negativi
Quelli che a Rieti gli inquirenti Mestre
Costituiscono la forma mentis personale o la struttura portante dalla cultura di figure ruppe sinistre come Io donna etano di Todo modo o i giudici richieste il contesto
L'ideologia o politico mistica Del Prete e io richiamo di un filone di pensiero teologico scolastico come giustificazione della Rory giudiziario da parte di un giudici sono omologa vive alla filosofia apodittico politica del De Maistre
Come riscontro si potrebbe identifica si potrebbe indie
Si potrebbe indicare i l'identificazione che non può essere dopo tutto casuale
Fra l'atteggiamento antichi volte Rigano nei riguardi del caso cala appoggiato da di Mestre nell'ex Waffen
E quello a cui ho ricchezza da voci nel romanzo Sciascia
Nelle solare John cava di chi era conto nel dialogo di di un ministro Perrino son Petris se termale come nota sette addio comma Giulio Di Somma
Enriques le ore libere li ho passati a confutare Voltaire sul caso di John Caravà
Cioè a confutare l'idea della giustizia dell'amministrazione della giustizia che da quello caso per come Voltaire lo assume si diparte
Per potere poi Sciascia la possibilità dei valori nell'amministrazione della giustizia soprattutto quando per l'amministrazione Pernetti i giustifica la pena di morte
è un'offesa alla sacralità della vita del singolo
Per gli avversari dell'Illuminismo razionalista i quale coltivano una visione della vita
Che si è tentato di di finire anacronisticamente totalitaria il singolo poco colori in senso e nessun valore in confronto alla totalità di una società la vittima dell'errore giudiziario e paragonabili ad un mutilato di guerra è uno che è stato sacrificato tutto ad un più per un più grande bene i comuni però davanti a una visione così desolanti dalla società e dalla vita facile non illuministi quanto anti illuministico De Maistre come Sciascia se De Maistre Sciascia identifico dorme lo Stato pur con atti già menti Diversity un bisogno io ho la pretesa di agire come carnefici
Quella pretesa e incarnate in figuri giudicante dando i due usano persino Ovest lo stesso termini incomprensibili
La parola e degna di Montaigne
Per De Maistre tali figure è rappresentata dal boia per Sciascia la figura che suscitano di incomprensioni e un giudice il giudice non quando e buttare il tiranno ecco impietoso ingiusto corrotto ma anche e soprattutto quando si mostra salomonico e fu equilibrato giusto
E questa assenza del paradosso per espresso da un oratore di porte aperte quando di vanga su dei vari perplessità trovati dai giurati di frontiera terribili finalità della pena di morte
Non esiste non può loro dubbi solo CONSAP sulla colpevolezza della dello di Palermo
E un problema esposto dall'otto ore nonostante l'estrema del nell'estremità inappellabile della pena o non solo in quello i giurati si trovano costretti ad affrontare anche un'altra non comprensione culturali più ampia e più profonda
Suscitato non solo dalla presenza di colui che dalla morte come parti due mestieri ma dall'esercizio stesso dell'atto di giudicare
Cito e bisogna dire che io giudici l'uomo che scia dirmi stili Reggi giudicare i propri simili
E per lui popolazioni meridionali di ogni Meridione figura comprensibile sì corrotto
Di in King Gibilisco enti menti intendimenti come disgiunto dall'umano comune sentire e insomma incomprensibile segmenta egli Bini veda l'amicizia vedo la compassione si lascia corrompere
Fini citazione
C'è scesa di linea parametri specifici Acqui il incomprensione
Non è immune versare non fa parte dell'eredità culturali di ogni popolo ma partire io humus intellettuale e culturali del lei popolazioni meridionali
Per quindi noi che i meridionali non sono non siamo tale non comprensione che potrebbe essere in linea coerenti in un trimestre rimane paradossali enigmatica soprattutto vino uno scrittore dotato della visione di uno Sciascia sì copisti capisco i motivi che spingono i difensori dichiaratamente Iracci uno visto del Ossimo fregi come De Maistre a inneggiare il boia
Ma si fa fatica a capire in fascia di radici dei dubbi da dubbi espressi sul ruolo e sulla validità della figura del giudice
Una passione per la giustizia merci come elemento dominante di ogni attività di Sciascia
Come si sa su questo non voglio insistere
La problematica poste in primo piano da porti aperti non riguardassi intenti di un giudizio i giudici
Ma qui un giudizio sulla vita che sulla morte di un singolo reso possibile dal fascismo e dal Codice Rocco cito importi aperti la domanda ultima e sudare o non dare la morte scrive Giovanna Finocchiaro chi migliori e non si ha nulla da obiettare
Però più sottilmente sono messi in crisi in questo libro come in tutti i libri di Sciascia anche i i diritti dello Stato per quanto riguarda in giudicare i di per sé
In altri termini e da spiegare nel panorama culturale di Sciascia la incomprensibilità del giudice
O può passare inosservati lo proporremo molto siciliano dello Stato guida la famosa sfiducia che lo Stato suscita nella psiche se siciliana
Ma i giudici spesso teste una perplessità più profonda il più costante che tormento molti protagonisti Jean scenari e che ricorre nei commenti dall'autore stesso
Lei alla stregua il capitano russi leggi terrificante è sempre stata l'amministrazione della giustizia e dovunque
Specialmente quando finti credenze e superstizioni ragion di Stato ora giunti fazioni che la dominano o fissi insinuano
E quello specchio menti nulla toglie all'unico asse cool universalità del giudizio
Più tardi in Todo modo don Gaetano pensando alle immissioni Del Prete del giudice è spinto a rievocare dei Paroli bibliche nordiche giudicare per esprimere i propri dubbi
Cito già i terribili missioni dei nostri terribili e necessarie
Io direi che sono terribili nella misura in cui sono necessarie necessari e nella misura in cui sono terribili
Siamo i morti che se troviamo o altri morti le parole di Cristo sono tremende non giudicati affinché non si atti giudica sì
Non provo emissivo giudizio malloppone indiretto e inevitabili rinvio rapporto con esseri giudicati
Quel senso sconcertante espresso nelle stesse parole che solo il morto che ha seppellito altri morti
è provato ma anche dal procuratore generale di porte aperte anche se lui lo vive solo a livello di un dubbio astratto
Per approfondire in un'indagine non riporta le società occasionale che dal giudice Stansted Sciascia stesso ci indica l'opportunità di perquisire norme dei grandi tradizioni filosofiche occidentali
Ma nell'o culture Intini Cina delle popolazioni meridionali o nella fattispecie dalla Sicilia
In quella tradizione siciliana da di Roberto di Pirandello fino ma Sciascia e Consolo la figura del giudice è sempre apparsa Comi
Scusi la scusate la figura dei giudici è sempre apparso non come emissario imparziale della zia bendata
Ma come rappresentanti di una Fassi di un gruppo in unitario che sia imposto con la forza
Sciascia attribuisci esplicitamente sentimenti amando via Pirandello
Come Tandu su il calzolaio di Messina la commedia chi Alessandro viste fuori dedicò a Pirandello
Sciascia scrive Ichino dramma sarà senza dubbio più asciutto a Pirandello ma che costruì cito della giustizia dell'amministrazione della giustizia
Pensando a come di una di una conversione alquanto grottesca
Che ricordano fa il sacco otto dei fatti Fini citazione
La giustizia in meno tradizione che ha sempre scelto la prospettiva dei finti lungi dall'essere la difesa dei deboli in una guerra di tutti contro tutti
Era piuttosto quell'arma della parti vincente nella stessa guerra
Il mafioso don Mariano Arena Brina essi non scusato almeno capito dal capitando a Lodi perché intorno ad un lui la voci del diritto era stata sempre soffocata dava forza
In quel contesto il mafioso non poteva avvenire che io ho un'idea distorta della giustizia e doveva necessariamente vedere che la giustizia come braccio del potere dominante
I giudici era il quindi una figure inclinata sospetto
Questo vuoto veniva riempito dal giustiziere
I giustizieri non è un mero vendicatori ma Comi indica l'etimologia della parola un portatori d'ingiustizia
Nell'Inghilterra ASS seicentesca Frances Beckham
Saggista i a otto un calcio Cancellieri dalla corte reale definire una vendetta come cito una specie di giustizia selvaggia Fini citazione
Ma quella che porti giustizieri è una giustizia vera meditata Ettore niente selvaggia
Però Chio agisce per conto proprio fuori confine della legittimità conferito dallo Stato non sarà visto dappertutto come agenti di uno giustizia
I giustizieri è una figura che non trova contraffatti in ogni cultura
C'è una traduzione francese giustissime Hispaniola Curtis fiero ma non esiste una parola inglese che mantenga il legame vendicatori giustizia anche se dalle leggende di proprio incute
Anche se le dalle dirigenti di rompono tutti emerge una figura analogo
Con una differenza
Se l'Europa non food mostro molti capitalistica di un giustiziere classico bisogna tener prende bisogna tener presente che io Bottini righi legittimazione di proprio in futuro sono provvisori
è una figura Albani da mentre il più cattivo vorrei Giovanni e su trovano
Ma cesserà di esserlo non appena il buono Riccardo Cuor di Lione tornavate una sua prigioni prigionia da lì partì degli infedeli
Nella cultura dell'Inghilterra vidi a fare ci si aspetta un urto di un ritorno alla normalità
Sono i vecchi tanti giustizieri che popolo non la cultura popolari della Sicilia
Si potrebbe indicare Antonio Testa Longa protagonista da un romanzo ottocentesco di Linares
E rievocato con invito o dai congiurati di accadeva diffusi nei il Sorriso dell'ignoto marinaio di Vincenzo Consolo
Ma i giustizieri per eccellenza nella tradizione siciliana solo lui inizia sì della setta dei piatti Pauli così come emergono dalle pagine da un romanzo di di Luigi nato udì questi non si parla in tono una speranza di un un ritorno al normale
Non si può in questa sede tentare la nave si dettagliato devo romanzo ti sarebbe desiderabili
Basti notare che tre i modelli contrastanti del concetto della giustizia sono offerti dallo svolgersi dell'intreccio
Quello legare giuridico rappresentato con livelli diversi dai Raimondo dia Albamonte e dalla spia ispiro Matteo Lo Vecchio quello et comma spietato di da Coriolano della Floresta
E quello cavalleresco da un protagonista basso Blasco da Castiglione
E devo saltare un po'poche il tempo veniamo mancare
è strano che Sciascia se lasciamo da parte un prevosto in breve saggio in Corte in corda pazza non abbia mai dedicato molta attenzione a un romanzo né al otto ore
Ma in un giustiziere e la figura centrale del saggio racconto il calzolaio di Messina
Io calzolaio terrà conto eunuchi scenici che esce Orsi quella che Sciascia definisce il peggiore il partito e cioè il di Cinisi di falsi giustiziere
Ma è singolare che a patti documento Spring attivo Sciascia scegliti nascondendosi dietro altri scrittori e di esprimersi non in prima persona ma attraverso altri altre voci
Però ed è questo un attesi chi vorrà riproporre in un ruolo del giustiziere e fondamentale ha detto ad una vettura di Sciascia
Il partito si è rotto dal calzolaio il Messina coincide con quello si è rotta da personaggi Sciascia anni come fanno gli altri fra giuridico e credesse
L'uccisione del Grande inquisitore come l'assassinio di giudici da parti di Kress non sono atti arbitrari non merito e non nessuno condanna sono anzi motivati da una specie di giustizia non selvaggia
Quindi chi prova coloro ore quando dopo Radio giudici o dal boia e tacitamente accettato quando quel fatto dal giustiziere che si ispira a una nozione privata della giustizia
Il concetto del giustizieri serve a spiegare anche Mantova la natura anomalo del detector nero giallo di Sciascia
Gli investigatori Oni tecnico
Non NI incomprensibili nette Riboli comico giudici
Da vento di norma la rappresentazione della ragione dalla legge dall'ordine ma più l'altro ordine chi mai coincide con l'ordine dello Stato
Il detector Cha Cha hanno tende a farsi giustiziere e non a Napoli e e non rappresentante della giustizia statali illegale
Rocca scucire io di dote un partito rivoluzionario internazionale
E io territori narratori di Todo modo fa fuori don Gaetano io brigadieri di una storie semplici anche se per motivi più complessi
Vi vi uccideremo lui stesso il commissario colpevole può darsi che si tratti di un conflitto fra uno Sciascia illuminista europeo e uno Sciascia e reti e portatori di una cultura siciliana
Però la situazione caldi tento cc Asciano è sempre diverso rispetta rispetto a quella di altri di tette osti altri scrittori
Fatte eccezioni per il capitano Bellodi il detective Sciascia dovrà lottare con una Denna radicato profonda sviscerare il sfiducia avverso costato stretti stesso
E verso una giustizia che funzioni di quello di quello Stato
Emblematica e l'opposizione di Laurana detector dilettanti oggi ciascuno di un suo i motivi che lo fandom indagare sulla responsabilità per la morte di Mannoni di rosso non sono legati a nessuna credenza etnica o politica nello giustizia ne ha un bisogno interiori di rimediare un torto fatto
L'orario è sprovvisto di qualsiasi senso che i diritti della collettività
Io sono in postume di interessarsi del diritto contributo ad una curiosità puramente intellettuale e mossa da una specie di di puntiglio
Il suo indagini evitando la certezza che io colpevole e l'avvocato Rosello
Ma arrivato a tal punto Laurent non intende proseguire
Rossello sapendo che Laurent aveva le carte in mano per denunciarlo si aspettava che lo Laurana facessi un prossimo passo logico e si Matisse in contatto con le autorità giudiziarie
Ma niente era più lontano dall'intenzione dall'altro
Laurent Competition codici che potrebbe i diversi o morto uso che rendi impensabili qualsiasi collaborazione con le autorità
Lui ma anche qui la fiducia nello Stato e nella giustizia ufficiale che arrivano i tetti osti altre culture
Non ha le incapacità caratteriali di un uomo da azioni e non si riconosce in lui la stoffa devo giustizia vivi e quindi sui indagine non hanno sbocco e la giustizia rimane lettera morta
I colpevoli sfuggono con la giustizia i giudici non hanno il diritto di giudicare né io boia il diritto di giustiziare io partito del giustiziere sarà e un partito peggiori
Ma è superiore ad un arresto pubblica in cui la Coppa e la giustizia finiscono per i più valersi o in cui il regno il teorico De Maistre
La sette di giustizia e Sciascia sembra non possa essere diversamente soddisfatta che dalla figura enigmatico del giustiziere
Grazie
Grazie al professor Joseph Farrell
Il con l'intervento di Vincenzo vitale dottor Vincenzo vitale poi faremo dopo l'intervento faremo un Breve Black di dieci minuti in quanto siamo in orario rispetto alla conclusione di questa prima parte della giornata intorno alle ore tredici
Quindi adesso la parola Vincenzo vitale con il morire come ultima speranza uno scrittore europeo contro la pena di morte
I poeti
Solo specialisti nell'incontrare e indagare
Il male lo investi chiaro
Lo interrogano lo esibiscono
Lo deluderò
A volte lo esorcizzato
Per essi
Per i poeti il male
In tutte le sue forme
Non è però soltanto un enigma della ragione
Ma sempre soprattutto una sfida dell'ISI dell'esistenza
La cifra quotidiana e dire in vere conta dell'esserci nel mondo del suo eterno e irredimibile patire
Il male di vivere insomma
Il cavallo stramazzato o io arrivo strozzato che Gore Goglia
Di Eugenio Montale
E il male naturalmente
Su questo occorre riflettere
Non è altro che la libertà celebrata nella sua assoluta purezza
E lo scioglimento della ambivalenza costitutiva della libertà
La libertà infatti originariamente fonte ambivalente
E perciò inquietante
Del bene e del male
Del giusto e dell'ingiusto trova nell'apparizione del male la sua pacificazione la sua purezza agevolmente praticabile e perciò tranquillizzante benché grottescamente
Le coscienza di ciascuno
E la trova questa purezza la libertà a strada facendo nell'esperienza che attraverso l'uomo essa fa e sa fare di se stessa un'esperienza beninteso abominevole
In quanto appunto maligna aperta al male tuttavia univoca
Tendenzialmente sottratta
Ho non ancora esposta alle inevitabili sortite Del Bene e della giustizia e quindi un esperienza quella del male perfettamente leggibile
Scelgo da da dubbi o contraffazioni che io direi assurdamente trasparente
Nulla infatti più del male e visibile
E nulla più del male quotidianamente sperimentabilità
Rimane però comunque enigma della ragione
Una ragione che per quanto si impegni non riesce a dar conto di questo che ai nostri occhi appare come uno scandalo
Il fatto cioè che non basta socratica mente conoscere il bene e il male distinguere l'uno dall'altro per fare il primo fare il bene ed evitare il secondo evitare il male
Perché anzi paradossalmente
Tanto più si conosce il male tanto più lo si frequenta
E del resto la misura che lo si frequenta si impara a conoscerlo sempre meglio
E qualora
Il vero compito probabilmente uno dei veri compiti della letteratura
Smascherare le vicende del male esplorarne la possibile Fenomenologia
Nell'over sulla scorta per riprendere un'espressione di Giorgio battaglie di una autentica iper morale o super morale di un senso etico cioè che cogliendo l'essenziale della vita o si e pretenda di giudicare il mondo e sia detto per inciso e qui riprendo uno spunto offerto al professor Farrell in questa pretesa che la letteratura nutre di giudicare il mondo per certi aspetti consiste la sua indelebile colpa la sua responsabilità
La letteratura viene ad operare così una necessaria sintesi
La sintesi di esperienza e di ragione di libertà reale e di libertà morale la sintesi che sola assicura davvero
La leggibilità del mondo
Spiriti grandi della letteratura hanno faticosamente percorso questi aspri sentieri
Basti pensare per limitarci a questo secolo Baudelaire i cui fiori
Ovviamente solo del male o a Kafka qua tanti altri
Impareggiabile mente ha saputo farlo però in una singolare Issime la misura espressiva
L'utilità da un lato di raffinata sensibilità mediterranea e dall'altro di pensosa cultura europea un siciliano sommo Leonardo Sciascia
Fra gli scrittori europei di questo secolo
Probabilmente nessuno più e meglio di lui ha saputo tratteggiare scenari di irredimibile sovrana
Ingiustizia
Scenari del puro male insomma che si perpetua nella storia e si autoalimenta oscenamente dei resti delle sue stesse vittime
Da questo punto di vista la pagina di Sciascia mette in luce continuamente attraverso raffinati moduli narrativi l'oscura e dolorosa dialettica tra diritto e giustizia ma in pieno ricompone inibito ovviamente
In forza della quale in forza di questa dialettica
La giustizia che attendibile solo attraverso la mediazione del diritto ma per converso nessun diritto
Neppure il migliore dei diritti possibili potrà mai assicurare la perfetta realizzazione della giustizia e quel paradosso del giudizio
Da cui poi si dovrebbe prendere le mosse per un'analisi più accurata
La ripulsa per il giudice ma non per il giudice soltanto per il giudice corrotto ma anche per il giudice non corrotto direi soprattutto per il giudice non corrotto
Il diritto vigente infatti a riprova di quanto appena detto permette consiglia di tenere segregato e di sottilmente tormentare Fra Diego la mattina ma questi inaspettatamente
Rompendo le buffone che aveva le mani con gli stessi Ferri uccidere inquisitorio allude Cisneros
Tra l'universale costernazione per quella morte
Compassione nata con lacrime cordoglio di tutta a tutta la città così facendo dico la mattina scrive Sciascia in Morte dell'inquisitore
Afferma la dignità e l'onore dell'uomo la forza del pensiero la tenacia della volontà la vittoria della libertà
Il paradigma si ripete
Per l'avvocato Francesco Paolo Di Blasi
Il quale orribilmente torturato comune viti Dezza da come loro offuscata e non offusca abile dai tormenti dello Sciascia del Consiglio d'Egitto pensa
Questo due deve accadere ad un uomo
Mostrando in tal modo di avere giudicato
Definitivamente e direi anche terribilmente che i propri stessi giudici
Ma in che modo e possibile celebrare la vittoria di questa libertà
Per qual via e concepibile che un imputato Possa addirittura giudicare
I propri giudici
Lo scrittore sa bene
Anche qui credo con una sensibilità culturale tutta europea che la giustizia
Da un lato e strutturalmente per così dire fuori dalla storia nel suo statuto di principio trascendentale del diritto
Ma che dall'altro lato essa non può che manifestarsi all'interno della storia
Egli sa bene insomma che per certi aspetti verbale la nefandezza del male e proprio il diritto
Allorché come frequentemente accade e sott'Alinghi dalla giustizia
E quindi il paradosso è proprio qui ciò che gli uomini chiedono il reclamo la gran voce
Cicerone osservava che io vedessi cupi di lei cubo
I giovani erano desiderosi bramosi delle leggi del regole delle norme di condotta che potessero regolare in qualche modo i rapporti sociali ecco ciò che gli uomini chiedono a gran voce la regola il diritto
Paradossalmente e proprio ciò che più sottilmente efficacemente può dare corpo al male all'ingiustizia
Allora occorre raggiungere ciò che a prima vista si palesa come irraggiungibile
Occorre percorrere la via di un diritto che può anche tradire come di fatto tradisce la causa della giustizia occorre dire ciò che tutti tacciono
Dire quello che appare l'indicibile
Orbene questo compito di dire il asciutto
E proprio della narrazione
Di quel dire cioè che che si incarica di forzare i codici comunicativi abituali e di denunciare i convenzionali ismi per usare l'efficace immagine di Rho cerca gli UA
Si incarica di distruggere la città per verificarne un'altra una nuova una impensabile una bombetta
Su questo piano tendenzialmente trasgressivo di un ordine puramente convenzionale opera in modo preciso e tagliente come la lama di un bisturi la scrittura Sciascia l'aver posto la giustizia
Al centro dell'attenzione
E davvero potentemente eversivo dei codici linguistici etici sociali dell'abituale comunicazione all'interno dei quali la cultura contemporanea sembra essersi progressivamente affermate proclamando se stessa come la cultura della indifferenza per le ragioni della giustizia
Nulla testimonia meglio la percezione che lo scrittore vede litiga e insieme tragica quanto le amarissime parole pronunciate né il contesto da uno degli interlocutori Rodgers
Sì dice ero innocente
Ma che vuol dire innocente quando si cade nell'ingranaggio
Niente vuol dire glielo assicuro nemmeno per me è un certo punto come attraversare una strada e un'automobile ti mette sotto innocente ed è stato investito da un'automobile che senso ha
Dire una cosa simile
La vita
Esige dunque il diritto ma sia l'una che l'altro sono i luoghi della epifania del male sotto forma dell'ingiustizia
La prima la vita e il luogo della sopraffazione dell'uomo sull'uomo della pura volontà di potenza il secondo il diritto e il luogo della Inquisizione e il luogo della tortura e luogo della morte
Della pena di morte
La vita e il diritto
Ovviamente ciascuno propongo suo solo dunque presidiati incontestabilmente dal patimento dalla sofferenza
Dovuta a cosa dovuta un senso acutissimo della insufficienza della ragione
Ad esplicitare tutte le pieghe dell'esistenza un'esistenza filigranata dal senso supremo in declinabile della morte della morte propria ma anche dalla morte degli altri
De peraltro in molti scrittori siciliani ma io direi in modo più oscuro e con chiuso in ogni anima isolana in ogni anima di Siciliano
Il desiderio di corteggiare assiduamente alla morte di farne come confessa Sciascia Claude Ambroise una esperienza narrata vile
Si tratta cioè a mio modo di vedere detto per inciso di una tentazione presente da sempre nello spirito umano
Una forma suprema disvelamento e comprensione attraverso la trama letteraria si pensi all'Alcesti di Euripide
Al disincanto con cui il principe di Salina in Tomasi di Lampedusa si offre all'attesa dalla morte alla morte che si dà il governatore delle menzogne della notte di Bufalino
Ho sorriso ironico e disincantato con cui Giovanni drogo nel deserto dei Tartari di Dino Buzzati attende la morte in una solitudine metafisica prima ancora che fisica
Sciascia tuttavia riesce a sintetizzare nella sua pagina
Grazie ad un evento che solo la autentica vocazione letteraria riesce a celebrare la presenza incombente della morte il suo gravare
Di incontenibile peso l'esistenza di ciascuno e di tutti il suo esigere la vita come prezzo ultimo e il riscatta vile
Nelle pieghe della stagione di ogni uomo di ciascuno di noi e riesce a farlo in quanto fa della morte una forma
La più raffinata ma anche la più irredimibile di esperienza della vita
La vita insomma si comprende si può comprendere solo a partire dalla morte
Ed è per questo che bisogna guardare la morte farne diceva un'esperienza carrabile al fine di svelare per quanto possibile il senso della vita
Basti pensare per averne la riprova alla figura del il vince
Nel Cavaliere la morte
Il vice vive sapendo lo sa molto bene di dover ben presto morire affetto da un male senza rimedio senza scampo
Ma proprio per questo non cessa di investigare con tanta più sagaci e tenace quanto più s'abbandona la morte e al pensiero dalla morte
E appena il caso di notare qui come l'origine culturale filosofica
Di una filosofia peraltro che esperienza ripensamento dell'esperienza non semplice divertimento intellettuale l'origine di questa posizione vada rintracciata al lavoro alla stessa del pensiero occidentale
Iscritta cioè del pensiero prove socratico quel pensiero che sapeva di vivere la propria morte e di morire la propria vita ogni giorno
In un pensiero per ciò
Destinato a strutturarsi come evidentemente europeo come indelebilmente europea e lavatrice culturale della scrittura Sciascia ecco forse perché della narrazione cherchez Ana
Se la vita e sofferenza e lunghi può che essere sofferenze e ingiustizie
Quella stessa del diritto
Che il definitivo è uno strumento docile del potere nelle mani di chi detiene il potere che può farne l'uso che desidera che voglia la morte al contrario
E autentica speranza da un lato la morte speranza in senso nazionalistico
Perché come abbiamo accennato solo l'esperienza dalla morte pre vissuta dal vice come da tanti altri personaggi che affollano la sua pagina e davvero capaci di mediare il senso della vita
Ma dall'altro lo è anche perché la morte rappresenta proprio perché fornisce di senso la vita la forma suprema di giustizia
L'unica giustizia assoluta iscritta del destino dell'uomo
Assoluta
Perché senza appello
Ma assoluta anche perché senza distinzioni senza privilegi senza discriminazioni tutti abbiamo ricevuto non sapendo come dei da chi
Una vita
Tutti dobbiamo renderla non sapendo come beh atti attraverso la corte
Anziché las
Infine come ultima speranza
Questo il bel Morabito ha detto che in una storia semplice
Il professore consegna al trentenne ed incredulo brigadiere una sorta di lascito spirituale per lui ma per tutti noi da dedicare continuamente interpretare ma insieme direi molto di più
Un insediamento perfino di carattere civile etico giuridico
Quell'orgia in altro modo e più esplicitamente impartito qualche anno prima in porte aperte
Il racconto dove forse con più nettezza e lucida verità Sciascia esprime lo sgomento della ragione quasi impotente a difendersi dalla sciocca e insensata volontà di potenza di un nuovo a difendersi insomma anche dalla pena di morte
Ed infatti se la morte è davvero l'ultima speranza
Di comprendere e di poter essere compresi
Il rovere la pena di morte significa né più né meno che rinunciarvi costringere alla rinuncia significa abdicare al senso per offrirsi all'assoluta insensatezza significa trasformare
Ciò che e può essere soltanto speranza il pena sia pure comandata da una Corte d'Assise
Trasformazione doppiamente indebita perché per un verso del tutto irrazionale
In quanto appunto non consente che la morte adempia al suo compito di svelare il senso della vita per altro verso perché pretende di potere gestire in modo assoluto insindacabile la morte i attraverso la morte e la vite pretende cioè di poter gestire disporre
Dell'indisponibile
Riccio che nessuno di noi può disporre badate argomento antichissimo che ritroviamo addirittura nel Fedone platonico
Ma di questo poi magari potremo riparlarne ma
Ah signore Gianna entrambi sia la vita che la morte può essere soltanto un diritto neutrale neutralizzato
Libero da dubbi etici e giuridici fiducioso delle proprie certezze un diritto insomma come quello vagheggiato da richieste del contesto
Il diritto amministrato da un giudice è sicuro di sé privo di dubbi
Che si autoassolve che non pensa minimamente di avuto condannarsi prima di giudicare colui che gli sta davanti e un giudice perciò profondamente indelebilmente indegno e indegno proprio per questo
E ancora una volta risolto il tema del paradosso del giudizio
Riflesso
Ricordate e fare il celebre paragone del giudizio con la transustanziazione del dell'osteria sacramentale sembra qui tratteggiare i contorni di una celebre figura di giudice che la tradizione letteraria ci ha tramandato e che appare utilissima per leggere come in controluce l'inquietante problema della botte come pena scolpito della scrittura di Sciascia
Voglio alludere al romanzo postumo di Robert Louis Stevenson
Dalla Lotito e rassicuranti TT col titolo dea arresto con giusto
Il magistrale racconto come è noto e tutto tessuto sul rapporto difficile tormentato fra il lordo presidente della seconda Corte suprema il ruvido e severo giudice ad avverti Ernesto e il figlio di questi il giovane Arci
Accade che un giorno farci entri per caso nell'aula del tribunale dove suo padre sta per condannare all'impiccagione un tale da Piaggio
Rinviato a giudizio ci dice Stevenson per crimini comportanti la pena capitale
Il giovane vive questa esperienza come un incubo dal quale riesce a malapena ad evadere quando recato sì sul luogo dell'esecuzione grida
Io denuncio questo crimine che offende Dio
In seguito dopo una tempestosa riunione discussione col figlio il lordo presidente taglia corto
Tu dice al figlio il giovane figlio sei un giovane signore che non approva la pena di morte sta bene io sono un vecchio signore che la prova
Però felice continua il giudice di fare impiccare Giotto e a che sarebbe servito fingere di non esserlo
Sembra che tu tenga volto all'onestà
L'ho mai saputo tenere la bocca chiusa nemmeno nella pubblica via
E perché avrei dovuto tener chiusa la mia in tribunale l'io che solo l'ufficiale del re che porto la spada del giudizio che solo il terrore dei delinquenti come sempre fui e sarò fino alla fine adesso basta
O di osso
Non ho mai pensato se fosse odiose solo lo fosse il mio mestiere conclude
Il lordo presidente dovevi essere simpatico solo nuovo che ogni giorno fa quel che deve fare
E tanto basta
L'intollerabilità e l'assoluta ingiustificabili età della pena di morte insomma
E non che Dante a Giotto non sarà Veritas anzi Stevenson Lo ci avverte subito
Che le vicende di di gioco erano una sequela di depravazione inizia cattiverie egli testuale e del delitto nella sua nudità
Sicché si comprende che in certo modo loro per fare un misto possa anche ritenersi giustificato posso dire disse che è un uomo che fa quel che deve fare
Perché è chiaro che la pena di morte tutti rimboccano nei casi di estrema necessità
Invocavano i casinò vi estrema necessità sarebbe irrazionalmente sarebbe razionalmente ingiustificabile perché ovunque
Ma il punto da militare proprio questo
Se c'è un uomo che merita la pena di morte
Questi è proprio Duncan gioco
Facendo impiccare il lordo presidente non fa che rispettare il senso comune ma badate il senso comune non il buonsenso perché le due dimensioni non coincidono per dirla con Bazoli il buonsenso c'è ma troppo spesso se ne sta nascosto per paura del senso comune
In realtà
Del momento medesimo in cui irroga gioca la sua più che meritata condanne a morte il lordo presidente attinge al vertice supremo della iniquità
Ed è precisamente questo che il giovane Archie il figlio confusamente io sicuramente avverte e soffre ma è proprio questo che il vecchio giudice non comprende
Per comprenderlo per comprendere cioè che la pena di morte scrive esce lasciando il cavaliere la morte non ha niente a che fare con la legge e un consacrarsi al delitto un consacrare il delitto
Occorre un giudice diverso un giudice al quale queste sue parole sue di Sciascia logicamente anche se non cronologicamente ci introducono ed il piccolo giudice di porte aperte
Ma c'era descritto in porte aperte nella giuria assortite eletta per quel processo in qualcuno dei giurati la legge voleva si chiamassero assessori un qualche segno appena percepibile di umana tenerezza
Ma che consente questo umana tenerezza che Sciascia ci mostra covare nell'animo di uno dei giurati del giudice
A consumarli dentro sottilmente insensibile mente a far dissolvere ogni certezza ogni spavalderia
A farli fragili insicuri dubbiosi
Ma perciò proprio per questo veri infinitamente più forti e razionali se non il senso doloroso esistenza mente lacerante di un limite di quel limite oltrepassando il quale ogni apparente giustizia si rovescia le ingiustizie ogni diritto si rovescia il torto
Ogni giudizio si rovescia in una formica udita implacabile di violenza
Ecco sembra dirci il piccolo giudice la pena di morte e per definizione tutto questo e naturalmente quella somma iniuria che sempre segue il sub Woburn Yussuf
Ecco perché in quell'indimenticabile colloquio che il giurato il giudice intessono dopo la sentenza che non è una sentenza di morte
Il giudice il piccolo giudice può confidarsi
Dicendo le dirò che anch'io potevo sottrarmi a questo processo anzi mi è stato autorevolmente consigliato
Ma l'ho visto come il punto d'onore della mia vita dell'onore di vivere
Al contrario dell'ordo presidente di Stevenson
Il piccolo giudice di Sciascia non si fa illusioni dotato comedy un salutare disincanto che poi è ovvio il disincanto stesso dello scrittore egli sa bene infatti che come ogni volta che si osi il giudizio
Quindi qui dell'arte dunque apparenti ciò che è nascosto non apparirà mai completamente che mai il giudizio dell'uomo potrà mai di svelare tutta la verità
Perché ciò che rimane occulto è molto più e molto importante di ciò che si appalesa
Che mai dunque nessuno di noi può vantare titolo per disporre della vita e della morte di un nostro simile perché ma perché a nessuno è lecito e per alcuna ragione al mondo fosse anche una di estrema necessità
Trasformare la speranza costitutiva della morte della viola violenza costitutiva della pena
Finché esisteranno
Ma ne esisteranno
Tipi di personaggi tuttavia muniti di incrollabile coscienza come il piccolo giudice
Questa credo che sia la lezione dello scrittore siciliano
L'eterno misteri ubiquità chissà che sembra signore Giarre sul mondo assumendo anche e perfino le sembianze della morte come pena
Potrà essere riscattato
E questo un appello che tutti ci chiede oggi e per sempre
Resteremo Sordi alla voce di questa festa
Grazie
Allora facciamo una breve pausa fino a un quarto alle dodici vi invito anche a prendere informazioni sull'associazione al tavolo d'ingresso grazie a fra poco
Ecco riprendiamo allora come l'intervento di Valentina fascia ordine Omnia inquisitore Sciascia la tortura e la pena di morte
Allora cercheremo in questa breve disamina di mettere in luce un aspetto fondamentale dell'opera narrativa e saggistica di Leonardo Sciascia
Si è parlato più volte dell'autore come inquisitore del testo scritto e del documento
A riguardo di quella sua innata capacità di interpretare linguaggi e di colmare poi quegli spazi di ambiguità che la scrittura reca sempre con
Ora gran parte della sua opera è occupata da una incessante riflessione sui temi della giustizia
In questo caso nel caso cioè del linguaggio giuridico
Sasso assume un atteggiamento inquisitoriale che ha il valore più che altro di una messa in stato d'accusa del diritto nel suo principio costitutivo cioè nella sua origine e dei suoi obiettivi che quello appunto della giustizia
In varie disparati luoghi l'opera di Sciascia appunto offre dei punti di particolare interesse per lo sviluppo di queste riflessioni attorno alla giustizia intesa appunto teoricamente in generale
Attorno al problema della tolleranza giuridica che vedremo e centrale nell'opera di Sciascia e attorno ai problemi appunto della tortura e della piena di morte che sono deviazioni eccellenti dall'idea della tolleranza
Denunciando ogni forma di inquisizione e fascismo quizzone fascismo che sono appunto
Intesi nelle loro accezioni storiche ma anche in accezioni di tipo metà storico
Dal punto di vista della tortura il caso che viene trattato da Sciascia in un saggio del sessantaquattro che Morte dell'inquisitore di cui si è già parlato
In questo saggio punto sa se si occupa della vicenda giudiziaria di Diego la mattina
E questo discorso questa ricostruzione storica diviene poi emblematica per mettere in luce appunto le idee del nostro autore in proposito
Per il saggio in questione
Appunto Morte dell'inquisitore il modello fu come ci ricorda anche il recente studio di Vittorio Sciuti Russi
La manzoniana Storia della colonna infame
Cui Sasha qualche anno più tardi dedicherà un saggio di commento per l'edizione del testo stampata presso i tipi di Sellerio
In questa breve serie di osservazioni egli chiariva unitamente alla necessità di riproporre questa storia manzoniana in un rinnovato interesse egli chiariva quindi anche lo scopo ultimo delle sue riflessioni attorno alle istituzioni inquisitoriale e all'istituto della tortura e leggo un breve brano
Il passato il suo errore il suo male non è mai passato
E dobbiamo continuamente viverlo e giudicarlo nel presente se vogliamo essere davvero storici
Il passato che non c'è più l'istituto della tortura abolito il fascismo come passeggera febbre di vaccinazione se appartiene allo storicismo di profonda ma non si vede se non di profonda stupidità
La tortura c'è ancora e fascismo c'è sempre
Ora con Morte dell'inquisitore Sasha ritrova egli scrive la storia di questo noto Racalmuto ESE frate Diego la mattina che diviene emblematica diciamo della sua polemica nei confronti dell'amministrazione della giustizia
Perché pone in discussione lo strumento coercitivo della tortura che come vedremo e centrale e sostanziale della vicenda giudiziaria di Diego
Quindi Sciascia tenta di rimanere
Lo indico citandolo alta la dignità dell'uomo di raccontare la vicenda di un uomo che dopo aver sofferto ben quattordici anni di prigionia ingiustificata
Trova la forza di non tra virgolette confessare a Franco alcunché di non cedere cioè alle richieste di chi pretendeva di estorcergli l'ammissione di colpe sostanzialmente mai commesse
La tortura quindi trasformerà un uomo una vittima innocente in un assassino
Nel carnefice del suo stesso inquisitore Diego infatti era già prigioniero degli della dell'Inquisizione
Con l'accusa di eresia ma come vedremo è un'accusa strumentale ed assassino nel mille seicentocinquantasette l'inquisitore di Sicilia don Juan Lopez de Cisneros
Che era in visita ai prigionieri per questa e le precedenti colpe
Venne bruciato vivo un anno dopo
Ora nel momento della rievocazione del terribile rogo Sasha sottolinea appunto le pericolose deviazioni che in questo caso la tortura aveva prodotto a sfavore della causa della giustizia cito da Morte dell'inquisitore
In senso teologico pare che la sua eresia si possa restringere e riassumere e l'affermazione che Dio ingiusto
Ripetendo l'antica sua bestemmia dunque e sarà stata la finale proposizioni eretica né delle sue concezioni morali e sociali
E poi facile poter formulare ipotesi che dalla rivolta contro l'ingiustizia sociale contro l'iniquità contro l'usurpazione dei beni e dei diritti
Egli sia pervenuto nel momento in cui vedeva irrimediabile senza speranza la propria sconfitta
E identificando il proprio destino con il destino dell'uomo ad accusare Dio non a negarlo ma ad accusarlo
Ora permette appunto i contorni di questa vicenda che si estende tra il mille seicentoquarantaquattro e il cinquantotto che l'anno in cui viene celebrato l'atto di fede
Che
Appunto vede la morte di Diego la mattina Sasha si documentò a lungo in materia di inquisizione e dovette anche fare i conti con delle fonti con una tradizione storiografica
Parziale e pregiudiziali
Ma è ovvio che al di là del problema storiografico che qui non riguarda in in maniera appunto principale la vicenda di frate Diego presenti per Sacha un uno spunto per parlare proprio della tortura
Essa infatti era stata inflitta più volte all'accusato a seguito dei ripetuti arresti per ieri sia e eresia lo mettiamo qui tra virgolette
La questione quindi riguardava essenzialmente la giurisprudenza ecclesiastica del tempo e soprattutto la giurisdizione che ad essa faceva capo in particolare quindi le procedure seguite dal Santo Uffizio per perseguire i sospetti di eresia
In sostanza dopo quattro arresti una fuga la detenzione la tortura applicata più volte giunse il definitivo Martirio di Diego con atto di fede pubblico che decretava lo status di eretico del povero malcapitato
Ed è qui a questo punto il il il il momento di maggior fervore polemico per Sciascia perché la questione si complica nel cercare di comprendere il motivo
Effettivo del primo arresto di Diego la natura del suo reato e di conseguenza alla legittimità da parte del Sant'Uffizio anzitutto nel processarlo e quindi nel torturarlo i dubbi sono molti e affiorano dai vari omissis che Sciascia non manca di di di denunciare nelle fonti fonti che in qualche modo sono consapevoli della inconsistenza delle accuse
In ogni modo si sa che anche tramite uno sguardo alla leggenda popolare
Si parla appunto del fatto che Diego avesse commesso un omicidio per difendere l'onore della giovane sorella quali che siano state in ogni modo queste ragioni intervenne in primo luogo la giustizia ordinaria e in un secondo momento il Santo Uffizio
Le fonti dicono che dopo il suo primo arresto e la condanna civile Diego si vede scorrere le campagne insomma divenne una su una sorta di bandito a questo punto nasce che si pone con forza il dubbio del nostro odore e infatti Sciascia dice resta da spiegare
Quale abiura si può mai credere si può mai chiedere a un comune criminale a uno scopritore di campagna quindi in sostanza Diego non era un eretico
In ogni modo dopo la prima abiura fu un susseguirsi di arresti dimettiti di di detenzione di successive abiure
E con la sostanziale apporto dell'applicazione della tortura a quel punto le confessioni divennero sempre più fantasiose confessioni lo diciamo sempre tra virgolette e sempre più pesanti per la posizione dell'accusato
Con l'accrescere della tortura il moltiplicarsi delle confessioni le pubbliche abiure e il carcere le cosiddette eresie di Diego divennero talmente esorbitanti da fare di lui una sorta di anti Cristo
Tutto questo Sciascia lo imputa alla tortura era insomma la tortura ad aver trasformato un uomo sostanzialmente normale in un eretico impenitente
E quindi questo modi sette nasce con cento che resse anche al colloquio con i torti che chiedevano di pentirsi
Questo mo'di tenace concetto appunto giunse alla fine mentre era per e se il bruciato vivo a pronunciare l'ennesima bestemmia dunque Dio e ingiusto
Insomma Diego la Matina ci dice ancora Sciascia agito al problema della giustizia nel mondo in un tempo sommamente ingiusto
Non è negato ore di Dio mai negato ore della sua giustizia
Sciascia non è riuscito a ricostruire appieno la vicenda di Diego come sappiamo e questo per lui rimarrà sempre un rammarico proprio per la incompletezza delle fonti
Ma il problema della giustizia in questo caso viene da essere radicalizzato da Sciascia
E si sostanzia interamente attorno all'utilizzo illegittimo della tortura da un lato come strumento mortificante della dignità umana dall'altro come espediente giuridicamente scorretto per indurre l'inquisito alla confessione
A pochi anni di distanza da questo saggio del mille novecentosessantaquattro
Sciascia continuerà ad occuparsi della Storia dell'Inquisizione siciliana e di storie di ingiustizie ripetute vi vi sono alcuni documenti in proposito proprio nella raccolta di saggi la corda pazza del settanta
Altre storie d'ingiustizia sono quelli appunto raccontate a proposito di a registro Giuffredi di Antonio Veneziano poeta e di Caterina Medici
La storia di quest'ultima Sciascia la prenderà un breve accenno contenuto nel trentunesimo capitolo dei Promessi Sposi in cui Manzoni rimandava in nota la storia di Milano di Pietro Verri ma da questo breve accenno nasce un altro saggio
Che è fondamentale per il nostro discorso la strega il capitano pubblicata
Pubblicato nel mille novecentottantasei
La storia di Caterina Medici al è la storia di un'altra ennesima ingiustizia e Sciascia ne fa appunto l'essenza lo di quanto la giustizia nel mille seicentosedici ma non solo allora potesse essere solo un concetto sommario
E ci siamo un breve inciso tratto dalla nota al testo de la strega il capitano
Terrificante è sempre stata l'amministrazione della giustizia e dovunque specialmente quando fedi credenze superstizioni ragion di Stato o ragioni di fazione la dominano ovvi si insinuano
Vi è quindi la certezza da da questo breve inciso che con questo è sempre lo questo ennesimo saggio su una storia di ingiustizia Sciascia volesse anche riferirsi ai giorni nostri
Ora se però la tortura rappresenta come abbiamo visto il volto della intolleranza del diritto e necessario a questo a questo punto prendere contatto con il concetto opposto
Ricostruire cioè la concezione giuridica che Sasha cerca di conformare
Attorno all'idea della tolleranza giuridica abbandonando anche la teoria
Delle robe giudiziario e di vari gradi di pure di di giudizio
Vi è un luogo privilegiato dell'opera di Sciascia in cui l'autore si confronta direttamente con questi problemi e col testo che più di tutti rappresentava diciamo
Il fulcro centrale la nascita dell'idea della tolleranza parliamo ovviamente del trattato di Voltaire sulla tolleranza
Ora l'essenza libro di Voltaire delle di questo saggio era quella di conciliare l'idea del fanatismo religioso imperante altri tempi con la necessità storica antropologica e sociale della giustizia Voltaire trova nel caso di Giancarla l'uomo
Accusato ingiustamente della morte il figlio condannato a morte ingiustamente trova appunto un caso esemplare per poter dimostrare la necessità teorica e pratica dell'errore giudiziario
Riuscendo non solo a smuovere i giudici per modificare la sentenza finale Marissa ed addirittura riabilitare la memoria del povero cala
In sostanza quindi Voltaire proponeva sui tempi l'utopia del giusnaturalismo cioè secondo la quale il diritto romano non debba mai travalicare i presupposti del diritto di natura
Ora del trattato colte Riario Sassa ci parla sostanzialmente in un altro romanzo il contesto del mille novecentosettantuno che è un ennesimo apologo sulla giustizia o meglio sulla ingiustizia
Riflettendo appunto su questo trattato in un dialogo
La vicenda narrata nel con testo è una vicenda molto complessa vi sono cinque omicidi eccellenti perché vittime sono altrettanti giudici
L'investigatore Rojas di cui abbiamo già sentito parlare stamane
Comincia a investigare del passato di questi cinque giudici assassinati e scopre una storia di diciamo storie professionali non sempre pulite non sempre corrette
Insomma individua in questi cinque giudici dei possibili colpevoli di errori giudiziari i procedimenti
Giuridici non sempre limpidi non sempre trasparenti e quindi si insinua in lui l'ipotesi che il probabile colpevole di questioni omicidi eccellenti possa essere appunto stato colpito in passato da Errori giudiziari quindi divenuto vittima della macchina della giustizia
La dissertazione attorno al Trattato sulla tolleranza avviene tra Rojas il nostro investigatore che credente una giustizia tollerante
Enrique se il presidente della Corte suprema che invece avverso ore dell'errore giudiziario demolitore delle tesi volte Riale ed assertore del dogmatismo giuridico secondo ricche si in sostanza la giustizia un po'come la fede un po'come la la la religione è un dogma
Nella quel nel nel quale non non è possibile insinuare la possibilità del dubbio dell'incertezza altrimenti se ne decreterà ebbe la morte
Ed ecco il punto in cui gli richiesta appunto dibatte con l'investigatore eroga essa e cita il suo punto di vista da cinico uomo di potere del Trattato della tolleranza
Il punto debole del trattato di Voltaire dice Enriques si trova proprio nella prima pagina quando pone la differenza tra la morte in guerra e la morte diciamo per giustizia
Questa differenza non esiste la giustizia siede su un perenne stato di pericolo su un perenne stato di guerra
Così era anche i tempi di Voltaire
Ma non si vedeva
Ma ora si vede la massa arriso macroscopico quel che prima poteva essere colto da uno spirito sottile ha portato l'esistenza umana a un totale e assoluto stato di guerra
La sola forma possibile di giustizia dice ancora il presidente della corte suprema di amministrazione della giustizia potrebbe essere e sarà quella che nella guerra militare si chiama decimazione
Il singolo risponde dell'umanità e l'umanità risponde del singolo
è una visione da Apocalisse ovviamente e quindi sono a confronto in questo in questa visione romanzesca che Sciascia rappresenta due configurazioni ideologiche quella della tolleranza descritta da Voltaire in cui cito dal Trattato dia uno Stato stabile condurre investe di supremo garante
E parliamo quella odierna minata dal da Sciascia nelle parti nelle parole del presidente della Corte suprema
In cui i vertici del potere sono occupati da cito ministri cinici magistrati sadici alti funzionari mediocri e opportunisti
Manca insomma nel contesto di Sciascia la suprema distinzione tra menzogna e verità che è necessaria a qualsiasi ordine di giudizio
E quindi l'orizzonte che viene descritto dall'autore è una frenesia delirante in cui l'ordine razionale delle cose sia ormai sovvertito ed in cui l'utopia volte Rihanna quella del Trattato sulla tolleranza sembra addirittura un far medicare senza senso
Il Presidente è lì che si infatti più tardi dirà non ci sono più individui non ci sono più responsabilità individuali
Il suo mestiere cioè quello dell'investigatore mio caro amico è diventato ridicolo presuppone l'esistenza dell'individuo e l'individuo non c'è
Quindi se manca la responsabilità personale che alla base del diritto penale manca la la colpa manca il colpevole
Dunque in questa nuova antologia del dominio del potere l'illuminismo di Voltaire viene a decretare la propria sconfitta da
E anche a sua volta il giusnaturalismo svolte rimane ma andando più avanti se il contesto propone uno scenario della giustizia a dir poco come diciamo prima
Apocalittico importi aperti e che il romanzo che Sciascia scrive molto più tardi nell'ottantasette
L'autore dà il senso delle sue idee sulla tolleranza giuridica non solo ribadendo la necessità dell'errore giudiziario ma negando fermamente l'utilità pratica della pena di morte
A fronte della quale nessuno ha più il diritto di dichiararsi giudice di fronte alla legge quanto piuttosto uomo di fronte alla propria coscienza morale e civile ora porte aperte un romanzo Polo poche riflette attorno ai problemi dell'amministrazione della giustizia è ambientato nel mille novecentotrentasette nel pieno dell'era fascista
In un'atmosfera di avvenuta e acclarata normalizzazione delle coscienze e l'epoca delle porte aperte che per il regime sono cito suprema metafora dell'ordine e della sicurezza e della fiducia
Ma questa metafora nel romanzo di Sciascia
Viene piuttosto una mesta bandiera all'ombra della quale lo Stato sospinto dall'intolleranza infligge con fredda premeditazione una pena che non ha alcuna sostanza di razionalità cioè la pena di morte
La vicenda di porte aperte vede protagonista appunto il piccolo giudice alle prese con questo procedimento comunque un procedimento giudiziario periodici o che per omicidio plurimo e premeditato di apparente efferata violenza
L'opinione pubblica vuole che sia comminata una pena esemplare cioè la pena capitale
Ed è a questa soluzione estrema
E intollerante che il giudice che è un uomo delle istituzioni e cioè tenuto all'osservanza della legge e non alla sua messa in discussione
Si oppone fermamente il motivo di questo posizione e duplice come appunto vedremo anzitutto Sciascia non smette durante il racconto di anteporre anche a papà a fronte delle prove più schiaccianti l'esistenza dell'errore giudiziario
Cioè ci può essere un particolare sfuggito alle autorità inquirenti
E tra l'altro compaiono le possibilità di attenuanti quali
La temporanea infermità dell'accusato
Ma il giudice va ancora più avanti dell'idea di errore giudiziario e avverte che il nome di un'opinione qual è sostanzialmente un giudizio non è legittimo mandare a morte un uomo al di là di ogni fattore quindi processuale e probatorio al di là del raziocinio stesso le sue ragioni che si oppongono alla pena di morte poggiano su di un fattore che anzitutto squisitamente emotivo
Cito una riflessione del giudice da porti avverte
Quando vidi come la testa si staccava dal corpo e come l'una e l'altra separatamente andavano a sbattere nella cassa
Allora capii non con l'intelligenza ma con tutto il mio essere che non vi è alcuna giuria della razionalità dell'esistente e del progresso
Che possa giustificare un simile atto e che quando anche tutti gli uomini al mondo fin dalla sua creazione basandosi superi e quali che siano trovassero che ciò fosse necessario io so che ciò non è necessario che ciò e male e che quindi arbitro di quel che venne e di quel che e necessario
Non è quel che dicono che fanno gli uomini e neppure lo è il progresso
Ma lo sono io con il mio cuore
Quindi ad una forma di opposizione emotiva e che peraltro non tenne isolamento cui è destinato costretto colui che pensa individualmente e non dimentichiamo che il piccolo giudice di porte aperte rimarrà solo alla fine
Si affianca quindi nel giudice una forma di posizione più oltranzista diremmo più radicale improntata quindi alla negazione teoretica e pratica della morte come pena
La sua idea di giudizio
Poggia più quindi sulla certezza che l'intolleranza giuridica in ogni sua manifestazione dalla tortura alla pena di morte debba essere cancellata quindi da ogni sistema giudiziario e da ogni amministrazione della giustizia
Cito ancora un brano di una riflessione del giudice consideri poi si distinti che ribollono in un linciaggio il furore la follia non siano definitiva di minore atrocità del macabro rito che promuove una corte di giustizia dando sentenza di morte
Una sentenza che appunto in nome della giustizia del diritto della ragione del rap per grazia di Dio volontà della nazione consegna un uomo come da noi al tiro di dodici fucili
Dodici fucili imbracciato i da dodici uomini che arruolati per garantire il bene dei cittadini questo supremo bene che è la vita
Ad un certo punto si sono sentiti chiamati e con tutta volontà hanno risposto all'assassinio non solo impunito ma premiato una vocazione all'assassinio che si realizza con gratitudine e gratificazione da parte dello Stato c'è insomma in queste parole
La denuncia dell'assassinio di Stato qual è la pena di morte
Che non può conciliarsi con qualsiasi volontà che che sarebbe altrimenti pretestuosa di rendere conto alla causa della giustizia
Nel meccanismo della finzione narrativa e qui vogliamo chiudere
Sciascia non manca di segnalare e questo è importante dirlo il valore ideale che la letteratura assume di fronte alla denuncia di questi problemi
Manzoni che era un romanziere polemizzano ava nella Storia della colonna infame Convair via e con Beccaria accusandoli di essere dei teorizza tori
Sostanzialmente la pena di morte ma non non non di essere indicatori morali della pena di morte
La la stessa posizione la letteratura una posizione di primo piano occupa in porte aperte perché il giudice che il lettore di Artistu Giuffredi
E dei suoi avvertimenti cristiani non può non richiamare a un certo punto la memoria di un brano appunto degli avvertimenti scritti nel mille cinquecentonovantuno
E leggiamo questa breve riflessione
E paventava evidentemente Giuffredi gli effetti della tortura sugli innocenti forse perché anche Luigi subendo una da innocente e non sappiamo per quale accusa era stato sul punto di dichiararsi colpevole in quanto al vituperio di darla facilmente il giudice penso come oggi nei nuclei di polizia giudiziaria
E la radicale avversione del Giuffredi alla pena di morte era senz'altro conseguente a quella per la struttura
Ora vogliamo terminare questo intervento
Con alcune parole pronunciate da Sciascia in un convegno poco prima di morire e pubblicate nella rivista critica del diritto proprio nel dicembre dell'ottantanove
Ed è un intervento con una volta sulla intolleranza
Diceva Sciascia ma l'intolleranza a più della ragione le sue astuzie
Ricompare avendo sotto la specie dell'unanimismo del dover essere d'accordo percorsi della salute pubblica come menta assoluta da perseguire senza al tremore di dissenso e senza vincoli di generale diritto
Il chi non è con noi è contro di noi debitamente mistificatorio trovava vasta declinazione a fronte dell'eversione rossa e nera
Raggiungendo il clou nell'affaire Moro e a quel punto l'intolleranza si riversò nonché su coloro che volevano capire e volevano salvarlo sullo stesso Moro
Con grossolano chinando il lirismo si stabilì che Moro non era più se stesso Moro uno e due lo statista e il prigioniero in preda la cosiddetta sindrome di Stoccolma trovata che poi ebbe applicazione in altri casi grazie
Grazie alla dottoressa Valentina fascia concludiamo questione prima questa mattinata e poi ricordo che alle ore tredici saremo ospiti della Consiglio regionale della Toscana in un buffet Kibera serviti in questa stessa forse di sopra chiave di ha sempre allo stesso piano
Conclude il professor Gianfranco Rubino con tra morale e finzione la morte per decreto in alcuni scrittori francesi
Grazie
Parlare della pena di morte rappresenta sempre un'impresa problematiche
Perché significa assumere come oggetto di discorso un evento che di per sé vanifica e tronca la possibilità stessa della parola sottolineandone la precarietà
E l'inadeguatezza
Di qui per chi ne tratta verbalmente la necessità di limitare nella misura del possibile il divario ENI inevitabile per l'organizzazione argomentativa basata sulla razionalità logica e retorica
E l'incommensurabile vita sfuggente di un dato estremo alla cui gravità nessun volonteroso sforzo di ragionamento riesce mai del tutto a intonare arsi
Questa premessa Unirea semplicemente ad abbozzare due modalità fondamentali delle riflessioni in materia
Da un lato quelle che restano interni alla dimensione assertiva sviluppando dimostrazioni e valutazioni che dovrebbero trovare trarre valore di attendibilità dalla propria coerenza formale e contenutistica
Si tratta di posizioni contrari o favorevoli definiti persuasione o di mera constatazione oggettiva
Su un versante opposto anche se non necessariamente antitetico
Si collocano i tentativi di riavvicinare la strumentazione verbale all'oggetto di cui dar conto per giungere a una rappresentazione che lungi dal risolversi nella propria autonomia
Si impregna della tragicità indicibile del fenomeno rappresentato nelle grandi linee si articola in questo modo un atteggiamento etico intellettuale ed uno etico estetico
In ambito francese la massima fiducia nelle virtù maieutiche della parola risale evidentemente gli illuministi di cui Walter resta sotto questo profilo il rappresentante per antonomasia
La sua meditazione sulla pena capitale rientra in una più ampia disamina dei principi suscettibili di attutire la conflittualità
E il fanatismo che minacciavano la convivenza sociale nella Francia dilaniata dalle lotte religiose
Tali antidoti contro l'intolleranza si riassumevano in definitiva in uno solo la tolleranza di cui il trattato ad essa dedicato come sappiamo intesse una vibrante Apologia
Al di là di ogni casistica di dettaglio sugli eccessi punitivi o sugli errori giudiziari
La pratica della tolleranza funge per Voltaire da salvaguardia a priori contro tutti gli abusi perché combatte
Alla radice lo spirito di persecuzione che li rende possibili
E che ne moltiplica tanto il numero quanto le conseguenze
In quest'ottica l'affare che alla da cui prende le mosse come si è detto il Trattato sulla tolleranza appare esemplare
Si trattava della classica condannati l'innocente
Il protestantesimo anche nella venne accusato di aver ucciso il proprio figlio ma sconto e hanno che sia invece in realtà suicidato
Il meccanismo iniquo di cui cala fu vittima non nasceva soltanto da sbagli o da insufficienze procedurali quanto soprattutto dall'accanimento persecutorio dell'ambiente soprattutto di alcuni magistrati appartenenti a una confraternita
Che imputavano al malcapitato l'intenzione di impedire con il delitto al figlio di convertirsi al cattolicesimo
L'esito letale del supplizio scaturiva poi dall'inadeguatezza delle leggi allora vigenti grazie alle quali la sanzione massima cioè del supplizio relativa all'accusa di per di parricidio
Sulla cui fondatezza non dovrebbero mai secondo te a sussistere dubbi di alcun genere poteva essere comminata a maggioranza relativa e non all'unanimità
Ma questo aspetto giuridico della vicenda
Concerneva l'entità della pena mentre l'origine delle discrete le disgrazie di Carla e della sua intera famiglia risaliva prima di tutto allo spirito di intolleranza
Su quest'ultimo flagello si ampliava l'orizzonte del trattato dispiegando sì non ex corso storico mirante a dimostrare
La ben più ampia flessibilità e indulgenza ideologica di cui avevano fatto provati greci i latini gli ebrei
La specifica attenzione di Volterra la pena di morte si inserisce quindi in una valutazione degli equilibri e delle proporzioni che dovrebbero regolare i rapporti fra i crimini e le pene
E le riflessioni più dettagliate in materia vengono da lui formulate
Proprio nel comma un terzo è ovvio dirlo de delli ed è penna del mille settecentosessantasei dedicato all'opera di Beccaria che in qualche modo proveniente
Cioè proprio Beccaria che Voltaire cita
Per stigmatizzare il fatto che la punizione sia troppo spesso più grave del reato
Allo spirito al quale sarebbe bene improntare le sentenze è invece quello della massima moderazione
Occorre interpretare la legge
E sfruttarne le lacune nel senso dell'indulgenza laddove bisogna comminare una pena a proposito di un crimine su cui non sia prevista imperativa mentre la condanna a morte
Allora e saggio scegliere il castigo più lieve possibile per ragioni di umanità
Meglio lasciare un delitto impunito che condannare alla pena capitale senza che la legge lo imponga esplicitamente si tratta di smussare la spada della giustizia dieci volte non di renderla più tagliente
Considerazioni come queste rispondono oltre che è un'istanza etica anche a rilievi di carattere pratico
Se i supplizi escogitate dall'ordinamento giuridico devono essere utile alla società allora i lavori forzati sono molto più produttivi per lo Stato che non il patibolo
Spesso il regime di ostilità che essi comportano altezza i condannati a una vita più regolata che in definitiva lire Dini
Che porre di
Altre ragioni pratiche riguardano l'eccesso punitivo nei casi in cui furtarelli domestici sono sanzionati dalla pena capitale quando il padrone viene derubato da un servo egli esita a denunciarlo per non assumersi l'impopolarità di farlo condannare a morte lo lascia andare così facendo gli dà modo di reiterare i suoi crimini e magari di avviarsi al brigantaggio
Ove invece la pena sia proporzionata alla colpa
Per esempio i lavori forzati niente si opporrà alla denuncia con effetti di deterrente rispetto a possibili reati consimili
Alla luce di un criterio di equità e degradazione risalta poi l'assurdità del di ordinanze vigenti sotto Luigi quattordicesimo
Che inibiscono le condanne in contumacia nei processi civili se mancano prove decisive mentre a parità di condizione non escludono i verdetti capitali nelle cause penali
Spirito umanitario e interesse beninteso dello Stato convergono
Oltrepassare la giusta misura del rapporto fra delitto e pena
Significa ubbidire a uno spirito di vendetta
Come accade quando si punisce per esempio la profanazione cioè un'offesa a Dio con la morte ma osserva Voltaire citando ancora Beccaria
è inammissibile che un insetto pensi di vendicare l'essere supremo e qui spunta un argomento classico sulla limitatezza e il relativismo della giustizia terrena più umana rispetto a quella divina
La versione di Volterra la pena capitale insomma rappresenta il gradino superiore di una scala di dosaggi quantitativi ispira
Naturale che valorizza la fratellanza universale in nome di una comune umanità
Molto più mirata in termini ossessivi e univoci
Risulta la battaglia condotta da Victor Hugo
Durante un cinquantennio contro la ghigliottina
All'origine
Con tutta probabilità
Il trauma della visione diretta
Anche nell'infanzia di condannati condotti al patibolo
Ed è poi il caso per esempio di Lovell all'assassino del duca di Bellini
E di esecuzioni pubbliche sulla plastico di averlo come quella di Sammartano nel mille ottocentoventicinque
Le prese di posizione di go in materia non si contano
Sono state raccolte tra l'altro in un volume antologico a cura di Remo sono
Molteplici sono gli ordini motivazioni addotte alcune delle quali destinate riproporsi
Sovente presso altri polemisti
Caratteristica per esempio la puntigliosa confutazione Daloui operata nella prefazione
Di odierni risultano condanne a morte l'ultimo giorno condannato a morte
Di alcune tipiche ragioni degli apologeti della pena di morte
Contro l'asserzione della indispensabile funzione di eliminazione della società
Di scusate controlla l'asserzione della funzione indispensabile la pena di morte di eliminare dalla società un colpevole suscettibile di nuocere ancora
Leggo obietta che a questo fine basta la reclusione
Niente Boixel carceriere è sufficiente
A questa valutazione pratica ne segue una di carattere più generale rivolta a smentire la necessità che la società si vendichi e punisca la vendetta pertiene all'individuo la punizione addio
Alla società spenta spetta soltanto di correggere per migliorare infine viene controbattuto il ruolo di esempio attribuito al patibolo il cui spettacolo produce semplicemente un effetto demoralizzare ante e degradante sul popolino
Ma soprattutto e su questo enti insisterà molto camion il preteso carattere esemplare della pena capitale è clamorosamente contraddetto dal fatto che le esecuzioni si effettuano praticamente di nascosto questo quando leggo scrivo
Altre notazioni destinata a riecheggiare ancora in cambio riguardano in conseguenza del declino della fede religiosa nel mondo moderno la ramificazione di ogni concezione del supplizio come esperienza salvifica e catartica
Passaggio dall'imperfezione dal peccato del mondo Tirreno alla rivelazione di quello cioè adesso
Non manca poi classico dato statistico per cui laddove si è verificata l'abolizione della morte legale i relativi delitti lungi dall'aumentare sono anzi diminuiti
Si affaccia infine una prospettiva di fondo concernente una società futura permeata dalla legge di Cristo dove il delitto sarà assimilabile a una malattia e come tale oggetto di cura mentre la croce sostituirà la forca
In altri scritti emerge l'interrogativo sempre dirigo emerge l'interrogativo sui limiti della colpevolezza di un assassino sottoposto a provocazioni gravi da parte del sistema sociale
Che concepì sistema ceto sociale che concepisce delle pene inadatte a redimere redimere il condannato ettari anzi da spingerlo addirittura ad uccidere come nel caso di Claude
D'altra parte la condanna capitale
Ben lungi dal costituire un antidoto
Alla malattia a quella malattia della società che il crimine
La presente un'amputazione Barbara dell'arto da curare
A questo tipo di constatazione di constatazioni interni alle strategie difensive del corpo sociale
Succede poi negli interventi sull'affare that's
L'argomento schiettamente religioso e metafisico secondo cui se l'anima umana è immortale spetta esclusivamente a Dio di riprendere quel che Dio soltanto può dare la voce dell'infinito del ministero dovrebbe dissuadere l'uomo dalle Rigel sì al giù a giudice e da distribuire castighi irreversibili a chi potrebbe ancora redimersi con il rimorso
Il vigore dell'impegno umanitario di Rigoni
Concretizzatosi come già accade per potere in prese di posizione pubbliche in appelli a favore di vari condannati non era destinato a spegnersi nel Novecento
Con diverse tonalità la campagna contro la ghigliottina viene ripresa dal perché a me
In un testo eccezion se la ghigliottina pubblicato nel mille novecentocinquantasette in un volume intitolato com'è che siamo sulla pena capitale insieme con un altro pamphlet abolizionista di Arthur Stura
Reflections outstanding dedicato alla pena di morte in Inghilterra
Questo scritto succinto ma denso documentato siano molteplici argomentazioni
Talora di antica data e l'utilizzazione talvolta più originali spiccano comunque i dati di stampo pratico
La pena capitale
Impotente secondo che aveva frenare il delitto con il suo preteso influsso deterrente perché non è eseguito in pubblico
D'altra parte la paura della morte non scongiura nei delitti imprevisti e non premeditato il cui carattere repentino elude ogni riflessione
Nel quelli perpetrati da criminali incalliti
Che spesso appaiono indifferenti all'idea del patibolo
D'altra parte l'immagine del patibolo non riesce a radicarsi così stabilmente nella mente umana da scacciare né pulsioni trasgressive istinti criminali che possano emergere improvvisamente e irresistibilmente scacciando ogni altra tendenza del lino spesso per giunta serpeggiare criminale un istinto di morte è un desiderio di irreparabile un cupio dissolvi
Che viceversa neutralizzati dall'incubo del patibolo possano trovare immenso una perversa esaltazione
Non è provato che la ghigliottina scoraggi la criminalità mentre è certo che essa suscita degradanti impulsi alla tortura e all'omicidio come dimostra il fatto che centinaia di persone si offrono il volgere gratuitamente funzioni di boia altri argomenti comportano valutazioni etiche come quelle concernenti l'assimilazione della pena capitale una vendetta sociale assai più grave
Sul piano morale di un normale assassinio perché qui Valente è un delitto accuratamente premeditato
Il peso della responsabilità sociale nei comportamenti delle delittuosi risulta considerevole per l'indifferenza dello Stato francese mista tra loro talora cinica complicità
Manifesti per quanto riguarda l'atteggiamento nei confronti dell'alcolismo
D'altra parte se la ripartizione del responsabilità fra società e individuo per quanto concerne i comportamenti criminali risulta incerta allora nei colpevolezza né innocenza sono mai assolute e nessun castigo deve essere definitivo irreparabili una condanna a morte dipende dalla quantità di fattori contingenti irripetibile talora casuali ivi compresi i diversi atteggiamenti delle cortecce d'Assisi in svariati luoghi e tempi oppure il margine lasciata alle circostanze attenuanti e agli umori dei giurati
Se questi inconvenienti se queste variabili vengono addossate all'imperfezione della giustizia umana si tratta di una ragione di più perché questa giustizia imperfetta non emetta verdetti irreversibili e definitivo
Alla condizione umana sia dice invece una consapevolezza del relativo senza trascurare il tema sempre probante dell'irreparabile ITA dell'errore giudiziario
Laddove si applica la pena di morte
Camminando inquadra progressivamente la sua riflessione nell'orizzonte a lui caro tra metafisico e storico
Della condizione umana quale si presenta all'uomo moderno
Il giudizio capitale rompe l'unico valore di fatto e cioè la solidarietà umana contro la morte
Legittimata in una società permeata dalla fede religiosa e fiduciosa nell'immortalità dell'anima la soppressione legale della vita perde ogni giustificazione di tipo cattolico
Nel mondo tesa canalizzata del ventesimo secolo è un argomento già abbozzato a suo tempo D'Arrigo
Per di più secondo che a me la società rimpiazzato il culto di Dio con quello di se stesse erigenda sia oggetto di adorazione identificando ciò che è utile o nocivo per il suo avvenire
Con un criterio di selezione e valutazione etica
Nel quadro dei totalitarismi sanguinosi che Kamel poi denuncia nell'uomo in rivolta il delitto di Stato tende a sopravanzare i crimini degli individui così come il singolo deve difendersi contro lo Stato
Non è neppure più una società teorizzare il proprio diritto di difendersi bensì l'ideologia di fronte a un simile flagello osserva che almeno bisogna dare un colpo di freno spettacolare e proclamare nei principi e nelle istituzioni che la persona umana e al di sopra dello stato ogni misura che diminuirà la pressione delle forze sociali
Sull'individuo contribuire a decongestionare un'Europa che soffre di un afflusso di sangue le permetterà di pensare meglio di incardinarsi verso la guarigione
La versione dei cameo alla pena capitale non deriva comunque da una giornata una sua generica fede umanitari
Al contrario proprio il suo pessimismo ragionato sulle imperfezioni carenze iniquità umane a indurlo ad auspicare istituzioni e decisioni moderate misurare tale da imbrigliare l'uomo senza spezzarlo da condurlo senza schiacciare
Nessuna pretesa d'assoluto nessuna tentazione di soluzioni drastiche e senza ritorno
Lei sostiene fin qui ho menzionate lungi dal limitarsi a un tenore di constatazione neutra coincidono come si sa con altrettanti atti di militanza fasi di una battaglia appassionata per l'abolizione un'attenuazione della pena di morte
Quali che siano i dispositivi logici concettuali retorici adottati
Tutti questi testi rispondono a una funzione di denuncia di persuasione di perorazione
Sono testimonianze dell'impegno più volte Walker in misura
Modalità diverse profuse non era vita civile spingendosi in caso di necessità difendere anche attraverso appelli e manifesti lettere determinate cause individuali e collettive in cui credevano particolarmente di un analogo fervore testimoniò fra l'altro la difesa di tristezza da parte di Emile Zola
Ma tutti questi interventi avevano in comune una posizione discorsiva che per quanto sorretta dalla parte dalla passione polemica e umanitarie si manteneva Esterna anche se non è estranea al fenomeno denunciato
Soltanto una pratica insolita della finzione narrativa consente invece di azzerare la distanza fra il discorso l'oggetto così che ai discorsi su condannato si passa al discorso del condannato
E quello che accade nello straordinario del mia Jordan condanne a morte di Victor Hugo
In un romanzo oggi del tutto dimenticato come la modella famiglie ottimi e l'asino morto da donna ghigliottinata dice Gianna
E beninteso del notissimo e famosi di Albert Camus
L'opera di go pubblicata del mille ottocentoventinove si configura come un vero e proprio unico ma perché si basa
Come recita il titolo sul monologo di un condannato alla pena capitale inattesa dell'esecuzione
L'identificazione del soggetto dell'enunciazione con la futura vittima impegna tutto il testo dell'attenzione insostenibile dell'attese
La parola viene sovrastata il vanificata dall'incombenza di un destino la cui ineluttabilità e alleggerita solo temporaneamente dalla speranza della grazia l'impiego della prima persona narrativa accentua il paradosso impensabile della coscienza individuale incapace di concepire il proprio annullamento e di concepire siccome annullata
Nel contempo la persistenza dell'enunciazione promessa un'estinzione prossima ne accentua l'intensità il resoconto dell'ultima giornata esplicitamente scritto si prolunga puntigliosamente fino all'ascesa sul patibolo
Su quale infine si arresta con tre puntini di sospensione
L'adozione del punto di vista del prigioniero conferisce un crudo rilievo icastico a dettagli e situazioni ambientali non percepibili dall'esterno particolarmente suggestive in questo senso particolarmente suggestivo in questo senso appare il capitolo in cui il protagonista scruta uno dopo l'altro i graffiti incisi sul muro della sua cella epitaffi di altre esistenze troncati
Si trasmettono senza mediazione dal narratore al lettore tutte le devastanti sensazioni provocate dalla certezza del supplizio e dilatate dall'angoscia specialmente quelle acustiche
E quello spettacolo funesto che l'esecuzione capitale
La vittima certo guardata dal pubblico che morbosamente attende l'evento ma a sua volta guarda la folla percependo né il rumore fremente i mille volti ululanti che spuntano dalle finestre dalle porte dai cancelli delle botti
All'identificazione tendenziale del lettore con la prospettiva del condannato
Propiziata dalla tecnica narrativa concorre anche un altro procedimento originale ovvero il silenzio totale osservato sulla storia e l'identità del narratore
Oggetto di una preterizione formulata per esteso
La mia storia
Nota dell'editore
Non si sono ancora potuti ritrovare i foglietti che si ricollegavano a questa storia forse come quelli che seguono sembrano indicare il condannato non ha avuto il tempo di scriverli era tardi quando quel pensiero gli è venuto
E in effetti e certo più agevole assumere il punto di vista di un anonimo condividere il punto di vista di un anonimo di cui non si conoscono le eventuali colpe
Allo stesso modo
L'omissione di ogni aneddotica concernente il crimine le ragioni per cui è stato condannato la stessa personalità passata spoglia il protagonista di tutti gli aspetti contingenti
Per erige ad uno a figura emblematica di una situazione universale di una situazione umana universalità di
Questo contatto in pratico del lettore con le sofferenze di un carcerato in attesa di supplizio suscitò poi talune critiche in particolare quelle dice Anna e di ciascuno di
Inerenti all'eccessivo dispiegamento di un emotività e alla strumentalizzazione troppo indiscriminata della sensazione per suscitare repulsione contro il patibolo
Ma è proprio il coinvolgimento dei meccanismi narrative determinata da in meccanismi narrativi a suscitare un effetto di vissuto assolutamente precluso a qualunque dissertazione o perorazione sia pure appassionata
Come è stato osservato bene dalla ex ministro di giustizia francese Robert badante dal supplizio l'interesse si sposta su supplizi dato sulla persona concreta su Krizia
Ma soprattutto è supplizi atto non è più oggetto bensì soggetto sia pur precario divisione e di parola
Uno schema di questo genere si riscontra anche in alcuni capitoli del citato hanno di giudice Anna
Questo romanzo bizzarro grottesco stridente un impiegato un impalato e un annegato raccontano con ricchezza di particolari la propria esperienza
Soprattutto l'impiegato impiccato e l'ha negato varcano quella soglia estrema su cui si arrestava la testimonianza del condannato Virgo
Fino a narrare quel che è successo in seguito alla propria morte simmetrici a quel cadavere nella piscina del film viale del tramonto che rievoca quanto è accaduto prima della propria morte
E poi vero che dopo l'esecuzione le vittime sembrano di fatto resuscitare a te il che permette di ridimensionare ad liquido temporaneo e almeno apparente si loro decesso ma già non va oltre
Tanto che in un capitolo intitolato significativamente lo designa giunta condanni
Fa leggere un personaggio su un giornale americano il racconto dettagliato da parte di un impiccato dell'attesa del proprio supplizio a partire da un momento sicuramente successivo alla sua morte reale
Questa narrazione piena come vien detto di tristezza di gravità di rassegnazione
Pur suscitando la compartecipazione all'angoscia del condannato da parte del narratore il primo non accende in quest'ultimo alcun moto di rivolta e di orrore
E lì propizia invece una sorta di riconciliazione con la morte affrontata con tanta dignità dall'anima immortale
Forse un contrappunto al degli esordi rigo come lascia pensare narratore primo quando serve rivolto all'amico che con un errore simile a un condannato a morte che racconta egli stesso la propria la storia dalla propria esecuzione si potrebbe fare un bel libro
Lo stesso procedimento di adozione dal punto di vista della vittima suscita così almeno nella finzione interna racconto effetti catartici del tutto opposti a quelli perseguiti e conseguiti dal duo nel del mio giù
Esasperando il modulo si fa sperimentare a qualcuno la morte imposta per constatare insieme all'u in prima persona che non è poi così terribile
Ed è vero che si tratta di racconti nel racconto peraltro le cui implicazioni vengono assunte dal narratore primo che ne ha che se ne prende quindi tutta la responsabilità conclusioni del narratore o dell'autore
Questa è sempre l'ambiguità del testo letterario il narratore nega di aver voluto concepire il libro come una sanguinaria perorazione per il supplizio capita
Ma la si può comunque dimenticare l'impressionante rivendicazione del proprio buon diritto della propria funzione insostituibile sovrana quasi marmorea messa in bocca al boia con accenti non indegni Dida Nesta
Lo cito il francese
Ire Sousa insomma non più con esame mi non Ponto qua
Preconizziamo andarci compiva questo pensiamo e annuisce mondo qua e tu gioca destinasse Atlas soffiano alta Lionardo né anatemi su un monte l'erba la Quagliotti A. Corbella tetto più il dottor più Pinotti tuta passi sumo su mosso regione pare giù giù getto April Falcone allora tossina sistema sax Simone la l'Oua Asciano GM il foie Mulas nella regione a sciolse Linus
Ricette il mirabile con la testa e fa collaudo pura Giusi sorti dottor De Corato Avec la causa più la NASA l'auto la conosciamo sessanta chic che il sole giudice Qian pure dirò tocco moi Bubu
La potenza suggestiva della finzione e vado a concludere comporta comunque una forza entro una forte drammatizzazione della condanna a morte anche quando l'identificazione con il Reno non è totale ma parziale
Così il lettore del Rosso e il nero di Stendhal non può che partecipare all'angoscia di Cimiano sorelle in prigione
Quando per la prima volta concepisce concretamente gli effetti fisici tra la propria morte lo stato di putrefazione incorrerà in cui il suo corto incorrerà dopo l'esecuzione
Ma l'ultima impressione dice neanche si avvia al patibolo nell'aria fresca del mattino deliziose tanto da fargli constatare con compiacimento di non mancare di coraggio
D'altronde la prigionia inattesa dell'esecuzione svelata geniale la parte migliore di se esteso propizia hanno di una felicità insperata comma dando tenda
Per di più quella regione oscura insondabile che si estende anche al di là dell'ultimo respiro non gli appare del tutto impervia né inconcepibile
Donde l'ipotesi che ancora vi si possano produrre delle sensazioni e il desiderio di riposare nella grotta scavata nella montagna nella sequenza conclusiva del romanzo poi narratore standard hanno abbandona la prospettiva del condannato regnante cederla coloro di cui a coloro che gli sopravvive
Con le tragedie che hanno si ripropone uno schema analogo a quello dirigo che assegna la funzione del narratore e il monopolio del punto di vista del conte del punto di vista al condannato
Per altri versi il trattamento della storia appare assai meno drastico rispetto a quello di rigore le origini della con e le ragioni della condanna di marzo sono rievocare dal suo monologo
Per di più tutta la prima parte del racconto e sulla dalla prigione per dispiegarsi su tutta la vicenda che ha portato al delitto
Inoltre l'enigmatico distacco manifestato dal narratore rispetto a quello che gli capita disinnesca qualunque tentazione di connivenza emotiva
E soltanto a partire dalla sentenza capitale che cresce la tensione e che il lettore può cominciare a sentirsi coinvolto nella ridda di pensieri di marzo intento a cercare di concepire il destino che l'attende
Fra i ricordi si affaccia emerso un episodio riferito agli dalla madre raccontato da che anno anche nelle riflessioni sulla ghigliottina e innocue mi ero mi romanzo postumo il discutibile gusto provato da suo padre in occasione di un'esecuzione alla quale si è rafforzato da assistere e che gli aveva provocato un tale scombussolamento da farlo vomitare per tutta una parte della mattina
La comprensione dell'importanza decisiva dell'evento cui il padre aveva voluto assistere balena al al detenuto verso che comprende come l'esecuzione capitale sia l'unica cosa veramente interessante importante per un uomo tanto da fargli concepire il pensiero che se sarà liberato ne andrà a vedere tutte all'idea di poter essere lo spettatore che ho che accorre a vedere e che poi al limite né vomita era il cuore egli balza in petto dalla gioia
Così alla vittima aspira passare il ruolo di spettatori sia pure orripilante
Tutta l'insostenibile sorte del condannato a morte si riassume in una questione di posizione
Proprio per questo è difficile prescindere da una riflessione sulla pena per partecipe che si voglia
Che
Non comporti un'adesione al monologo incessante del condannato la prospettiva schiacciata in un vicolo cieco
Le due posizioni non sono intercambiabili nell'identificazione facile anche quando lo sforzo della spesa dello spettatore comporta un'attenzione spasmodica per registrare la portata dell'evento annullare la distanza e di Linari pensieri della vittima come mostra intenso racconto del principe mischie nell'idiota Dosso rischiano di contro un rovello problematico tiene ferma la distanza fra il giudice dell'imputato importante ma l'unico modo per equiparare i ruoli dell'attore dello spettatore non è quello di scambiarli bensì di eliminare lo spettacolo
Grazie al professor Gianfranco Rubino si chiude così la prima parte della nostra giornata adesso ci spostiamo nell'altra stanza e riprendiamo alle quattordici in punto perché anche l'intervento del pomeriggio sono numerosi grazie e buon appetito
Il giro quasi con una puntualità sempre teutonica come abbiamo cominciato stamane cominciamo anche questi nostri lavori pomeridiani
Il professor Mereu si è dovuto assentare per un'oretta poi dopo ci raggiungerà e quindi come è previsto dal programma chiuderà con una tavola rotonda alla quale sono invitati a partecipare tutti i relatori e naturalmente anche il pubblico alle domande del pubblico saranno non sono gradite ma auspicate
Questo come previsto questa il pomeriggio si apre con una lettura da porte aperte di dell'attrice Lidia Alfonsi
Che stamani ha aperto parimenti la la mattinata incontrando debbo dire un notevolissimo successo che siamo veramente grati per questa sua partecipazione desidero ricordare che la signora Lidia Alfonsi
è stata la protagonista con Bianca Traù di Mastro don Gesualdo
Di Giovanni Verga naturalmente in in quella scia
Di continuità che esiste fra i bimbi di scrittori del realismo siciliano fino al nostro Sciascia Mastro don Gesualdo dal punto di vista dello spettacolo si è fatto ammirare perché è stato il uno dei capolavori
Sceneggiata e che ha trasmesso la televisione ma anche il pioniere di un nuovo modo di girare cinematograficamente lavori tratti da opere letterarie
Ci dispiace soltanto che purtroppo le nuove generazioni non hanno avuto la possibilità di vedere e non l'avranno a meno che non ci sia la sensibilizzazione da parte della RAI di poter vedere in questi sceneggiati che sono andati in onda negli anni Settanta fino al forse agli anni agli anni Ottanta
Che poi invece purtroppo sono stati abbandonati quindi grazie alla signora Lidia Alfonsi con e la seconda lettura tratta da brani già apporti aperti di Leonardo Sciascia naturalmente
Il giudice
Uscì dal palazzo di giustizia che era già sera i lampioni già accesi grandi alberi della piazza
Che facevano scure Marsili rami
Mostruosamente
Articolati
Ogni volta che varcava la soglia di quel palazzo la parola inquisizione
Lampeggiava
Nella mente del giudice per un paio di secoli lì
Furono giudicati bestemmiatori le fattucchiere gli eretici spesso di nessuna eresia
Da quel portone sir non sono date per la città alle processioni degli autodafé
Fino a Rocco
Che sarebbe stato acceso non lontano ma che il disegno del percorso e la lentezza del corteo rendevano
Lontanissimo
Dall'Inquisizione
Lo Stato
Lo Stato borbonico lo Stato
Sabaudo
Aveva ereditato ovvia fatalità nella carenza di opere pubbliche
Questo palazzo ma aveva anche ereditato per volontà diventata legge
La prosecuzione fiscale dei processi agli eretici appropriandosi dei beni dei condannati e contendendo lungamente con gli eredi legittimi
Una contesa si era prolungata fin verso il mille novecentodieci sui beni di un ermetica di qui etilismo
Ma trasgressione sessuale
Più che dottrina che era stata bruciata nel mille settecentoventiquattro
Il denaro non ha odore
Nemmeno quello delle carni vive
Che bruciano sui roghi
E che spettatori di autodafé
Assicurano di particolarissimo
E tremendo
Sentore
Dopotutto significa dare un bel peso alle proprie opinioni
Se per essere si fa arrostire vivo un uomo
Grande parole tutto
Opinioni
Di relativo o
Irrisorio valore tranne quella che non si può fare
Arrostire vivo un uomo soltanto perché certe opinioni non condivide
E tranne quella qui oggi anno mille novecentotrentasette anno mille novecento ottantasette
Che l'umanità il diritto la legge
E insomma lo Stato che filosofia idealistica e dottrina del fascismo dicevano allora etico rispondere con l'assassinio all'assassinio non debbano
Di quegli anni forse appunto di quell'anno
Per un pover'uomo che sentiva avversione all'iniquità senza riuscire a trovare parole per spiegarla
Vitaliano Brancati dice
Perché è un canto di Milton
Oh Dio li ho Pardi sulla libertà
O in un libro di un filosofo fu proibito non volle ogni soccorso di questo pover'uomo trafitto da tutte le sofferenze che un anno onesta può ricevere dall'oppressione tuttavia incapace
Di dire perché soffrisse
Ma di questi soccorsi il piccolo giudice non era arrivo
Indelebilmente
Quando vidi come la testa si staccava dal corpo
E come l'una e l'altra separatamente andavano a sbattere nella cassa
Allora capii non con l'intelligenza
Ma con tutto il mio essere che non vi è alcuna teoria della razionalità dell'esistente e del progresso che possano giustificare un simile atto e che quand'anche tutti gli uomini al mondo fin dalla sua creazione basandosi su teorie quali che siano trovassero che ciò fosse necessario
Io so
Che ciò
Non è
Necessario che ciò
Male e che quindi
Avrebbe vinto di quello che è bene necessario
Non è quelli che dicono e fanno
Gli uomini
E neppure lo è
Il progresso
Ma lo sono io
Con il mio cuore
Parole che inseguire pensieri del giudice noi non siamo riusciti a trovare nella traduzione che lui del ragazzo aveva acquistato intorno al Natale del mille novecentotredici
Lo ricordava precisamente poiché soltanto in quei giorni di festa per il regalo di un parente d'America
Disponeva della lira e mezza o due che ci volevano cara questa e ci siamo serviti di altra più recente
Nella convinzione che nessuna traduzione nella più brutta della più bella
Più pericolosa forse la più bella
Non riuscirà mai a tradire un grande scrittore russo
E c'era anche nella mente del giudice
Quell'altra pagina
Di altro russo
Benché il principe fosse un deficiente
I lacchè lo aveva già stabilito
Il principe che racconta di un esecuzioni capitali cui assistito anche lui a Parigi perché gli Attinà e svolge contro la pena di morte il più alto discorso che mai sia stato fatto e pareva di ricordare al giudice
Che il che si fosse a un certo punto
Commosso ma
Sarà stata commozioni di poco momento poiché la che sono sempre per la pena di morte
Quelli che lo sono per funzione
E quelli che lo sono
Nell'anima
Ecco il giudice era arrivato a casa si era messo in pantofole aveva aperto il balcone accesa la luce sulle scrivanie e aveva cominciato a rileggere l'articolo
Sul ripristino della pena di morte in Italia
Ecco questo povero Rocco
E davvero ogni aveva un senso di commiserazione quasi
Sì di pietà
E che apre con un lungo elenco dei grandi nomi della scienza italiana e straniera che hanno ammesso o addirittura invocato
La pena di morte
Scienza la scienza
Questo povero Rocco
Ordinario di diritto e procedura penale nella reggia Università di Roma
Ministro della giustizia e grazia
Ovvero sua eccellenza Rocco
Titoli che andavano benissimo atta allungamento della che
Ma quello di avvocato chiamava fa precedere al suo nome questo titolo hanno i giorni cioè non riusciva a concederglielo quello di avvocato
Sua Eccellenza erotico fa il procuratore non lo dimenticava mai un brav'uomo il procuratore andrebbero più o meno
La base di ogni piramide di iniquità
Però sono anch'io un brav'uomo di questi in effetti
E pensasse il contrario il procuratore davvero il giudice non riusciva a credere nemmeno a sospettare
Che la munizione che cautamente gli aveva dato fosse stata dettata da altro che da una preoccupazione corporativa
Dall'urna assume l'idea di realizzare su quel caso
Una esigenza di giustizia da quasi tutti sentita
E forse da una stima personale nei suoi riguardi che è arrivata l'amicizia benché a vere e proprie amicizie mai
Ci fosse stata tra loro
Questo era secondo i suoi genitori i suoi fratelli sua moglie e suo principale difetto
Il credere fino a contrarie dirette evidenza
E anche all'evidenza guardando con indulgenti giudizio
Che in ogni uomo il bene sopra Stassi il male
E che in ogni uomo il male
Fosse suscettibile di insorgere prevalere come per
Una distrazione
Per
Un inciampo
Per
Una caduta di più o meno vaste micidiali conseguenze e perse
E per gli altri
Difetto per cui si era sentito vocato a fare il giudice e che gli permetteva di fango
E però finché non avesse le sue cattiverie le sue malignità il giudice le sue impuntature di amor proprio male esauriva almeno così credeva e se mi confortava
In una sfera che noi potremmo dire letteraria e che lui diceva l'innocenza
Nel senso che riteneva non nuoce esserlo altrui ma noi diciamo letter larga caricando le invece benché non gravemente di altro senso poiché la letteratura
Non è mai del tutto innocente
Nemmeno la più innocente
Il giudice era arrivato alla conclusione dell'articolo di Rocco
Quanto ai casi di applicazione della pena di morte se debba esser limitarsi ai soli e più gravi delitti politici o ai soli e più atroci delitti comuni
Ho estendersi agli uni agli altri insieme a quale fra essi e qua così pure quanto al modo di esecuzione della pena capitale all'organo giudiziale in cui deve esserne deferito all'applicazione alle forme del procedimento e del giudizio e via dicendo
Sono questioni di particolare di politica legislativa penale
Che debbono essere riservate io penso al senno politico del governo e del Parlamento
I quali sapranno anche questa volta rendersi interpreti sicuri e fedeli della coscienza giuridica della nazione italiana
E anche questa volta disse lui dice l'aspettativa di Rocco non era stata delusa e come si poteva venderla
Sei prima mente concorreva a realizzare
Lo aveva riletto l'articolo senza riuscire indignarsi che mi aveva l'intenzione chiedendoli in prestito al procuratore il quale invece aveva creduto volesse rileggerlo per trovarvi ragioni di un
Ripensamento di un avvenimento su un balordo
Era favorevole alla pena di morte come ad un fatto lontano da lui
Voluto da altri ed altri consumato astratto
Quasi una rappresentazione propagandistica in definitiva
Esteti
Non si era mai trovato a chiederla in un processo
è chiesta dai suoi sostituti forse gli pareva fosse affar loro
E non di gran peso se richiederla era tutt'altra cosa che il darla
Il giudice li faceva credito che se si fosse trovato il procuratore nella condizione di darla
Almeno l'opinione che fosse stata ripristinata per ingannare i cittadini sulla tranquillità e sicurezza che lo Stato fascista elargiva
Almeno questa opinionisti sarebbe sollevata fino a toccare la sua coscienza
Agli qui è tardiva
Il che
Ma sarebbe accaduto il professor Rocco
Peraltro ben conosceva la ragione del ripristino della pena di morte
Il giudice non era riuscito a nuovamente indignarsi
Come diceva il professore di chimica
La soluzione era già satura
Satura di indignazione
Grazie alla signora Lidia Alfonsi per questa suggestiva direi commovente lettura di brani di porte aperte
Prima di dare la parola la professoressa Ernestina Pellegrini raccomanderei prossimi relatori e di mantenersi nei limiti dei venti venticinque minuti massimo trenta che e ci consentono poi di poter portare avanti anche in maniera abbastanza esaustiva la tavola rotonda
Ernestina Pellegrini con alcuni temi della morte Sciascia
Era venuta qui con due relazioni una più brevi una molto più lunga provvista anche le raccomandazioni
Il dottor fiaschi per ho pensato di infliggergli la piena più lieve ecco mi piace dire anche se mi rendo conto che un po'una civetteria che sono qui per caso non sono una studiosa
E le opere di Sciascia anche se penso di potermi affidare i suoi lettori amici dello scrittore siciliano
Aveva appena detto Dino all'invito di Antonio Di Grado che mi aveva chiesto di partecipare in dicembre ad un convegno in Sicilia su Sciascia il Settecento quando Luisa Adorno e Carla fiaschi mi hanno telefonato per comunicarmi il Progetto di questo seminario internazionale
Sulla morte come Pina era come se Sciascia bussasse per due volte alla mia porta ho deciso così di accettare quest'ultimo invito per una forma di semiseria scaramanzia sul genere di quella che portava Sciascia steso dopo la pubblicazione di Todo modo a dire che gli era venuta una certa paura dell'immaginazione
E ha deciso così di accettare soprattutto contando sulle mie maniacali competenze di Canato Lucia letteraria
Credo di avere detto poi a fiaschi che avrei potuto soltanto fare qualche postilla riguardo a certe rappresentazioni della morte nell'opera dell'ultimo Sciascia quando poi è arrivato il programma non mi è dispiaciuto che il titolo dato alla mia relazione risultasse così ambiguo alcune idee della morte in Sciascia come se fosse la morte a pensare in Sciascia una personificazione più un soggetto del discorso che non un oggetto d'analisi
Da tempo avevo maturato l'idea che la morte nell'opera di Sciascia non venisse mai rappresentata banalmente come il termine come il muro di un processo biologico in materialistico dell'esistenza umana
Cioè che non fosse vista come la liquidazione di tutto ciò che è stato la liquidazione di ogni bellezza
Ma ero anche convinta che neppure venisse confinata al ruolo di fessura in cui farà arrivare spifferi di trascendenza cioè che venisse relegata alla funzione di passaggio verso una tardiva illuminazione
Anche ad una superficiale lettura mi era sembrato subito chiaro che la morte restava Saint incavi Chiappa nell'al di qua nelle cose di Sciascia non veniva adottata diavoli metafisiche
Era ciò che la vita porta dentro di sé in un contrasto incessante in una lotta ingrata ma accanita
Forse per cominciare si può dire che come tante altre cose questioni presenti nei testi di Sciascia è venuto fuori anche dall'edilizia relazioni che mi hanno preceduto anche la morte brilla di ambiguità
E parte cioè di un'ingarbugliata matassa
Ho provato così per l'occasione qui a tirare qualche filo
In uno degli ultimi capitoli del Cavaliere la morte che si può considerare il testamento spirituale dello scrittore oltre che il capolavoro della sua terza e definitiva stagione narrativa
Si trova una meditazione sulla morte di straordinaria intensità e concentrazione semantica
Quasi egli volesse nella consapevolezza della fine imminente offrire al lettore in extremis
Un bonsai della propria riflessioni in materia
Si legge
La morte come un quid un quantum rigirava nel sangue tra ossa muscoli ghiandole finché non trovava il piccolo anfratto in cui esplodere la nicchia la culla
Una piccole esplosione un punto di fuoco una brace dapprima intermittente poi di continuo invadenti dolore
E cresceva cresceva al punto che il corpo sembrava non più contenere lo e traboccante intorno su ogni cosa soltanto il pensare gli era nemico con piccole momentanei vittorie
Ma c'erano momenti lunghi interminabili in cui cadeva appunto su ogni cosa tutto deformava ed oscurava su ogni piacere ancora possibile sull'amore sulle pagine amate sugli altri corti perché anche del passato si impadronì va accadeva qualcosa di simile all'inflazione ma che atroci introversione
Quel piccolo gruzzolo di gioia che in una vita si riusciva a mettere assieme quel male trattamenti andava divorando se lo la copertura Oro il sentimento del pensiero era stata dilapidata
E cose vere avevano ormai un prezzo irraggiungibile addirittura ignoto
Vedete la morte qui ellenico
E l'inflazione del non senso del dolore del negativo dell'ombra che può inquinare vanificare tutto può impadronirsi perfino del passato individuale di un uomo come se esiste secondo la logica di un economia politica che riesce a radicarsi anche nell'interiorità di ognuno di noi
E così a dilapidare ogni piccolo gruzzolo di gioia di sentimento accumulato nel corso degli anni però e anche il punto limite che per contraccolpo rimanda alla vita facendo percepire la precarietà di tutto ciò che esiste e così invitando il narratore il personaggio e di lettori ad un'immensa pietas al reciproco riconoscimento
Soprattutto però mi sembra e la morte padrona con lei che si arroga il diritto di espropriazione di un'ultima della più terribile su creazione
Ciò che insomma è evidente nelle pagine di Sciascia è l'equivalenza direi fra la morte e il potere cioè il potere della morte ossia la morte come potere vale a dire il potere che si investe del diritto di dare la morte
Una morte che poi per Sciascia non conosce mai la lettera maiuscola dell'astrazione ma prende molte corposi personifica appunto SIMET ammortizza
Anche se poi nelle sue pagine in bilico più belle a me sembra che non si riesca mai a pronunciare il nome di un colpevole definitivo per i misfatti rappresentati
Si rilevano le incongruenze di casi giudiziari celebri seri discutono cause irrisolte si riscoprono atti processuali occultati si mostra tutta l'assurda ferocia del fanatismo e dell'intolleranza travestiti da giustizia
Si rinnova l'indagine ancora avvolte nel mistero si ricercano documenti si tenta di rendere che hanno degli anni a mente l'evidenza della complessità e della relativa oscurità del reale
Di una realtà che è stata anziché cauta e manipolata A di Fitch
E lo specchio nero e opaco di una realtà concretissima insieme anonima e sfuggente
In questo contesto che definirei volgarmente trascendente l'intervento del singolo sia uno scrittore sia un investigatore risponde ad un imperativo etico e serve magari come dice Sciascia a restituire la tragica coscienza
E l'oscurità che ci concerne ci avvolge
Fra pessimismo storico attenzione civile fra dolore e rabbia fra valore fra Tanghetti stinco della scrittura e sorridente relativismo
Tra utopia sociale il malinconico disincanto si tiene comunque a me sembra sempre alto il valore del gesto di protesta e ribellione individuale
è un modello alto insomma dell'umano quello che il mesto di Racalmuto difende messe testi letterari
Un'innocenza che non rinuncia alla battaglia che non ha paura dello scandalo del paradosso
I suoi piccoli eroi nei testi successivi a Todo modo pur avendo assimilato il senso dell'impotenza che rendevano illazioni di ogni giustizieri
Non rinunciano a fare testardamente il proprio dovere a ragionare con la propria testa contro la menzogna dei poteri occulti e costituiti
Anche per questo forse la morte in qualsiasi forma si incarni nelle pagine di Sciascia viene abbassata sempre a riflettere la responsabilità individuale sia di chi le infligge sia di chi la subisce
Non esiste per lo scrittore siciliano non deve esistere alcun alibi che trascenda per fede con legge la responsabilità individuale è questo che ha capito il piccolo giudice di porte aperte ed è questo che si sforza di capire lo stesso procuratore generale
Quando in una delle ultime pagine del romanzo si porta la mano al petto per l'angina pectoris e si chiede se nella sua vita professionale non sia stato soltanto un morto che giudica e seppellisce altri morti
La morte insomma nelle pagine di Sciascia è sempre un attentato anche se si sviluppa dalle cellule impazzite di un corpo o arriva da un barbiturico su un c'è sempre un mandante un responsabile
La morte in questi libri battaglie mi piace usare il termini Graziano assente un volto storico e sociale a questa morte padrona soltanto il pensiero dell'uomo resiste con piccole momentanei vittorie
Parlare di questa dialettica fra l'uomo e la morte significa dunque per Sciascia fare la storia di un rapporto di forza un rapporto inevitabilmente impari
E dalla conclusione scontata dal quale però esce sempre esaltata la strategia coraggiosa e indomita di una resistenza umana
Pensare appunto con la propria testa salvare la propria anima significa per quel piccolo giudice che dovrebbe abitare dentro ognuno di noi affermare la giustizia scrive Sciascia contro la legge farne un problema interiori libertà
Ma salvare un violento assassino dalla Fina di morte vuol dire anche ed è qui l'ambiguità del discorso di Sciascia per il piccolo giudice forse fare anche i conti con la parte più oscura di sé
La più nascosta scrive Sciascia la più ignobile
Non rimuoverla e capire quindi da quale segreta molla Interna nasca qui l'impulso irresistibile a desiderare di cancellare un altro uomo Tyrant invisibile
Sono perché gli impedisce scrive Sciascia quel colloquio con la ragione in cui era abituato
Giudicare un altro uomo vuol dire anche quindi venire a patti con la propria debolezza con la propria irrazionalità con la propria imperfezione
Del resto la letteratura per Sciascia deve nutrirsi di storie di cronaca e collaborare a tenere desta la memoria storica e di conseguenza agire anche in difesa dei deboli dei dei vinti della storia
La letteratura in certi casi anzi può addirittura supplire con l'immaginazione indizi anche laddove manca la rete documentaria per fare luce sulla verità su quel compresso Complesso groviglio di cose e qui mi sembra che si avvicini
Sciascia anca da che concorre a fissare appunto una verità relativa la morte in sé forse non è il male dice Sciascia ma può diventare sicuramente uno strumento straordinario di forza del male il perno della città entrare di un hegeliana dialettica fra servo il padrone
Proprio per questo il vice nel romanzo dell'ottantanove contempla nell'incisione di chiudere l'aspetto stanco della morte ormai ridotta nonostante i minacciosi Ortelli ti Serpi clessidra a una mendicante la morte una mendicante
Intanto il vice pensa che il diavolo si è addirittura sparito dalla faccia della terra lasciando tutto il male agli uomini che sanno fare tanto meglio di lui
Allora il vice capisce anche che il Cavaliere corazzato tutto corazza non è soltanto lo specchio di se stesse Alla ricerca dell'isola del tesoro
Di quello spazio utopico della felicità pura cioè di se stesso in viaggio verso un irraggiungibile Cittadella della verità
E anche queste scelto ma è anche diventato soprattutto la proiezione di un'immagine supero mistica quella del Cavaliere autista appunto
Diventa cioè la silhouette dell'uomo senza ombra di un uomo vuoto o meglio quindi un pallido simulacro dell'umano
Il Cavaliere tutto Corazza e diventati insomma scrive Sciascia mi sembra molto esplicitamente è diventato la vera morte il vero diavolo
Era la vita che si chiede venti sicura per quell'armatura e per quelle armi
Ecco a questo punto occorre dire che esistono due immaginino della morte nell'opera dell'ultimo Sciascia quella che viene da fuori la morte come Pina come castigo e quella che invece ognuno porta dentro di sé
Come la rischiara metà del frutto
Cioè la debolezza originaria che fatto dire ad alcuni esistenzialisti che in fondo siamo tutti dei condannati a morte costatazione certo che ci deve portare a riconoscere la morte come uno dei comuni denominatori dell'umano
Credo quindi che non si debba assolutamente trascurare nella lettura della sottili disse di Sciascia il cavaliere la morte questa sovrapposizione nella stesse immagini del soldato delle due valenze simboliche
Da un lato la forza sempre viva indomabile di chi va alla ricerca della verità
E lo spazio dell'utopia ma è anche dell'alto valore morale di alcuni personaggi di Sciascia e dall'altro però è anche il male storicamente vincente bardato e nascosto sotto tutte le sue armi
Ma tornando al problema della personificazione della morte di Jean nell'opera di Sciascia si diede ancora una volta sottolineare questa prospettiva doppia
Che riassumerei nel Pino ovvio della morte fuori cioè come compimento di un destino passivo di passività
E della morte dentro come compimento di un destino no comunque attivo
La morte data come Pina espropria l'uomo della sua morte di quella morte che dovrebbe essere per l'individuo che mi fa esperienza l'ultimo atto cosciente di vita
Si potrebbe concludere dunque con l'immagine del dice che ne il cavaliere la morte accasciandosi a terra infine in fin di vita colpito da alcuni colpi di pistola che gli rubano
La morte annunciata per cancro quella morte che lui ha dolorosamente curvato quasi addomesticato in mesi giorni tormentata malattia
Quasi affezionato sia proprio male come un sacrosanto diritto di morire della propria morte pensa che confusione non sono queste le sue parole
Che confusione ma intanto continua a pensare
E sarebbe ingiusto non riconoscere a questo punto che qui l'accento non è posto su una nota di rassegnazione o di rinuncia anzi e posto piuttosto sulla nota forti di quel cadde pensando e ancora su quell'imprecazione al diavolo la morfina
è una difesa del pensiero e della lucidità razionale una morte sul campo si direbbe nonostante tutto
La morte allora polveri in questo caso in un ribaltamento della memoria lampi Lousiana della morte del principe Salina nel Gattopardo dicevo prima che a Luisa Adorno che non concordo con interpretazioni
E l'amico Nunzio Zago ad Ostuni interpretazione dica dentistica e lampi Tusimana il cavaliere la morte
Di Sciascia ecco allora Papin questo la l'impersonificazione della morte non può essere la la bella donna Compagna di viaggio che accoglie Pink principe Salina ma il volto pieno di atroce malizia
Della signora giorni una bellezza insipida idoneo alla bellezza vuota anzi direi soltanto una superficie di donna
Non c'è più qui nessun fasce del corteggiamento decadente della morte
La morte non è la via di fuga il desiderio realizzato di sparire per un disgusto irrimediabili del mondo diciamo la sindrome di Majorana tutte le sospinto in un interessato superficiale e più finché profondamente ingiusto al di qua
La morte cioè attacca appartiene ancora una volta al mondo ciò che non gli appartiene del tutto al mondo e quindi alla morte e invece Spencer umano che l'unico vero spazio di libertà rimasto ecco allora che l'unico al di là immaginato e vagheggiato da Sciascia può essere soltanto acquisto cito il vice pensò che confusione mere già ma era già eterno ineffabile il pensiero della mente in cui la sua si era sciolta
Quindi un'infinita memoria cose mica che contiene tutto la morte sarebbe una mente che si scioglie in un ambiente più vasta
Ogni delitto ogni omicidio anche quello compiuto sotto la copertura astratta della legge e ben più grave qui slash ascia perché gode dell'impunità utile agli legittimazione e l'istinto a ritassati che selvaggia che garantisce la vittoria del più forte
E appunto per lo scrittore siciliano uno strappo causato all'ordine o meglio a quel desiderio di ordine di giustizia che dovrebbe reggere ogni società civile
è un elemento di scomposizioni dice Sciascia di centrifugazione della realtà
E di conseguenza anche di centrifugazione del tessuto narrativo che riproduce quella realtà
Sciascia pur con le cautele mio geologiche di cui si fa portavoce il suo personaggio Franzo di una storia semplice
Si ostina a me sembra a far sentire la sua voce di uomo candido continuando a rappresentare come ha scritto Vincenzo vitale gli amarissimo scenari ove si consuma il rovesciamento del valore giuridico in quello del puro potere
Ci sono Aldo Buffa il vino diceva che lo stile secco dell'amico Leonardo mostrava le tracce di una lotta la sofferenza della parola nel corpo porta con la verità
Una guerriglia si direbbe piena di autentica passione nel senso evangelico tanto da diventare inconsci verba dice Jacques il supplizio delle parole messi in croce inchiodate asilo cavarsi nelle dure ascisse ordinate della storia
Dunque gli investigatori gli intellettuali di Sciascia sono uomini soli mossi da curiosità da capricci come dicono loro stessi con autoironia
Che accolgono in loro non solo il gusto ma soprattutto il coraggio del dubbio e della contraddizione vivono e amano l'ambiguità del reale
E accettano di vivere in questa radicale incertezza ma sempre fanno una scelta di campo sentono la necessità di un CD di un giudizio morale che distingue il bene dal male l'umano dal disumano
Il resto è solo Fede principio d'autorità ideologia Mitologia anche se tutto viene ammantato di razze malissimo scientifico ragionamento
Delitto diritto scusate a vivere la propria morte si potrebbe dire in conclusione da soggetto attivo mai da soggetto passivo deresponsabilizzato Sciascia dice no apparsa si forma di Maddie morte sotto menzogna
Allora corre per la lista per la tortura della pena di morte si unisce il rifiuto che la medicalizzazione della vita e questo è un titolo in solo otto saggio
La lotta suo contro una delle più recenti invenzioni della tecnica per lega per negare all'uomo il diritto di morire dignitosamente
La dignità il valore dell'uomo non risiedono nella forza e nella legge darwiniana dell'affermazioni più logica la morte dunque non è per Sciascia il controvalore
La valuta serata di una concezione positivistica mente banali della vita e del tempo proiettati in un ideale di accumulazioni limitata
Per questo il vice del cavaliere e la morte cerca qualche reliquia di verità proprio nelle immondizie perché essa come dice Sciascia che l'immondizia non mente mai e che tra l'immondizia che l'uomo si avvia a morire
Tanto da poter pronunciare seriamente contro lo scandalo dell'interdizione contemporanea della morte promossa nuovo tabù della società opulenta e parole
Io sto morendo
Con la sorti dell'ottantanove Sciascia ha scritto una personale a moglie indica forse la sua più memorabile meditazione sulla morte
Sono passati più di venticinque anni dall'uscita del Consiglio d'Egitto
Eppure qualcosa a me sembra rimasto inalterato nella scrittura di Sciascia ci si ricorda del pensieri a ruota libera di Di Blasi che muore a pezzi sotto la tortura ma ancora riesce a mantenere
Mille Ale distanza dice Sciascia ai suoi piedi martoriati e la mente dice una parte del suo corpo viva soltanto nel dolore l'altra della mente
E si accorge chiamare la vita come non mai è un brano molto bello che vi cito ora sai che cos'è l'acqua la neve il limone ogni frutto ogni foglia come se tu ci fosse dentro come se tu fossi la loro essenza in un uomo torturato che lo dice
E allora morso UBS vittoria tua sono queste alcune delle parole graffiti sul muro di una cella del Palazzo Chiaramonte sede del Sant'Uffizio dal mille seicentocinque mille settecentottantadue
Decifrati da P tre nel mille novecento sei insieme ad altri di disperazione di paura di avvertimento di preghiera dice Sciascia tre immagini di santi di allegorie di cose ricordati sognate
E allora come ha gridato Fra Diego in Morte dell'inquisitore dunque io e ingiusto
La morte dunque che sono alla fine in molte delle opere di Sciascia è un atto di espropriazione questo è evidente anche nei processi verbali riportati negli Atti relativi alla morte di Remo russe
Si mostra qui la burocratizzazione della morte cioè l'assunzione della fini individuali in un asettico ordine amministrativo che invece paradossalmente si Coop si compone dice Sciascia di una consacrati la sostituiti di reticenze
Che avrebbero fatto dire ad Alberto Savinio un autore molto amato da Sciascia
Che all'una delle sue opere più belle Casa la vita ci avrebbero fatto immaginare Savigno la morte nell'immagine di un immenso aspirapolvere che tira su che succhia gli uomini quando ormai privati di ogni vitalità totalmente passivi galleggiano sull'acqua stagna della vita
Sciascia in fondo riscrive che scrive risarcisce la moglie la morte di Remo Roussel
Algeri dunque che il pensiero di un uomo difende la dignità del pensiero di un altro uomo il meccanismo è quello quasi impossibile dell'immedesimazione immedesimarsi nella morte dell'altro cioè nel vedere nella morte dell'altro riflessa la propria morte
Il pensiero la scrittura poco si restaurare funzionalità sciupata
La liquidazione della morte dell'altro ai vento privo di importanza e per Sciascia l'estremo oltraggio fatto all'idea stessa del diritto
Questo infatti può passare secondo lo scrittore siciliano proprio da un appresa vertiginosa di distanza tra chi vede decide materialmente esegue la morte di un altro uomo e colui che quella morte subisce in tutta l'agonia di una morte anonima
Proprio nell'impossibilità di dire io muoio
La negazione cioè Juninho che vuole morire io
La manipolazione dell'altro nella logica del sorvegliare e punire risponde dunque ad un processo di progressiva estranea azioni e si spinge fino alla legittimazione Bouyeri Istica di una morte ridotta spettacolo cioè destituita di ogni Trinità
Di Biasi nel Consiglio d'Egitto a che età non solo di se stesso che morì ma soprattutto del serbo che tiene in mano il bacile d'argento che debba raccogliere la sua testa caduta perché in quell'evento è umiliata per due volte la dignità umana
Ma Di Blasi pensa anche che nei propri confronti è stata consumata un'ulteriore ingiustizia perché gli viene concesso di morire per decapitazione mentre i suoi compagni più poveri vengono mandati alla forza
Per Luís difensori dell'uguaglianza sociale e la condanna ad una morte di classe che sancisce ancora una volta anche nel territorio dell'assenza la distinzione tra servi e padroni morte doppia dunque morte non condivisa morte ridotta spettacolo dove si gioca il diritto e il potere di dare la morte l'esatto contrario forse ma mi sembra speculare di chi si illude di racchiudere nell'espressione io mi uccido un po'come Kirillov dei demoliti dostoevskiano altro da Sciascia
Che dice io che cerca di racchiudere nell'espressione io mi uccido il raddoppiamento della propria libertà cioè la sfida razionalistica lanciata contro Dio
è per questo forse che Calogero no nella morte di Stalin segnando il cadavere del crudele dittatore sovietico a cui è stato messo un rosario fra le mani pensa che sia stato perpetuato un'ulteriore tradimento forse più grande
Dice Calogero ecco che mi metto a pensare alla religione basta di mi trovi di fronte a un morto questi pensieri mi vengono penso alla mia morte non vedo niente di io l'altra vita niente Vito
Vede il Kabuto la fossa qualcuno che mi ricorderà un buon compagno e sarò solo uno scheletro dentro un tabù tutto al tutto il mondo sarà socialista ma la morte degli altri mi fa pensare sempre alla Regione
Sciascia in fuoco dell'anima racconta con grande ammirazione l'estremo pudore di Savinio che accorgendosi che stava per morire dice Sciascia ebbe la forza di alzarsi e di andare a chiudere la porta per non fare sentire a sua moglie che stava morendo
Pietà dunque di sei morto ma anche pietà dell'altro acquisti quali risparmiare un dolore in più
Anche il vice del Cavaliere la morte avrebbe voluto morire così in solitudine che si ricordava di Montaigne Enti si ricordava del cane del padre che andavano a morire lontano e dice il pudore dissi morti
Ecco la bella biografia di Sciascia e qui chiudo scritta da Matteo Collura inizia proprio con le riflessioni di Candido Munafò uno degli alter ego dello scrittore forse il più trasgressivo per implacabile procedere secondo buonsenso la regia all'ideologia
La morte e terribile dice Sciascia per parole riportate di Collura la morte terribile non per il non esserci più ma al contrario per l'esserci ancora in balia e mutevoli sentimenti dei mutevoli pensieri
Di coloro che restano si sa che Sciascia era rimasto colpito da quanto il proprio vicino a mente alla morte assomigliasse al racconto di Tolstoj la morte di faunistici anche se non sperava terze credo in alcuna illuminazione
Scrive dice Sciascia vorrei raccontare il morire la morte come esperienza ha detto per poi aggiungere mi limito dunque da dei reni riguardo della morte della mia morte un'ultima suprema curiosità intellettuale
Giuseppe Parrella porte aperte dal romanzo al film di Gianni Amelio
Chiedo scusa in in via preliminare della voce bassa e anche dei colpi di tosse che temo scandiranno questa mia relazione comunque
Spero punto che non disturbino troppo l'esposizione
Di quanto visto perché nel mille novecentonovanta Gianni Amelio gira porte aperte l'anno dopo in una occasione della partecipazione del film come e per l'Italia al al premio Oscar il film punto partecipa per l'Italia alla premiazione alla al concorso per la celebre statuetta
Amelio dirà
La differenza tra il mio film e il romanzo di Sciascia è fondamentale
Nel romanzo il condannato a morte Illy
Ma il confronto fra lui e il giudice non esiste
Perché non è quello che interessa a Sciascia
Per me invece quelle la materia principale del racconto
Io quei due con quei due personaggi il giudice il condannato io fatti incontrare fuori del tribunale e mi sono arrampicato sugli specchi affinché la cosa potesse avvenire fosse plausibile
Ho costruito quei due personaggi come facce opposte della stessa medaglia
Io ho fatti padri di due bambini della stessa età
Io fatti muovere in due casse in due ambienti opposti ma speculari
E non credo di aver tradito nulla
Ho solo fatto un mio film su una cosa che interessava a dire
A meglio esplicito su questo abbastanza rigoroso
Nel sottolineare con onestà intellettuale che affatto un suo film
Ha fatto un film su una cosa che gli interessava dire e non ha semplicemente non si è limitato semplicemente a trasporre il romanzo di Sciascia
Il film punto uscito nel mille novecentonovanta riceva il mio notevoli consensi di di critica
Non so fino a che punto di pubblico ma sicuramente di critica tant'è vero che partecipa appunto per l'Italia come ha detto prima
E candidato per l'Italia al premio Oscar il film riceve una serie di premi il Premio Felix per il miglior film europeo
Per il miglior attore protagonista su di questi poi mi soffermerò successivamente per il migliore attore rivelazione che Ennio Fantastichini per la migliore fotografia che di Tonino Nardi
Riceve anche il David di Donatello per il miglior film miglior attore
Il miglior suono i migliori costumi il Globo d'Oro della stampa estera meno centonovanta per miglior film migliore sceneggiatura miglior attore
Il premio sembra un Sandrino centonovanta cioè la Grolla d'Oro per il miglior film e infine il Ciak d'Oro
Per la migliore sceneggiatura il miglior attore non protagonista sempre appunto Ennio Fantastichini e infine il Nastro d'argento per il miglior film per il mille novecentonovanta
Anche se appunto come i film portato fonda una cinematografia all'epoca considerata minore
Ma che minore poi non dimostrerà di essere visto che accumulerà curerà due Oscar nel giro di tre anni negli anni successivi porte aperte non riscuote larghi ecco negli Stati Uniti ne è probabile che potesse a Berna
Vista la il visto il taglio vista la dimensione che Amelio ha dato la trasposizione cinematografica del romanzo
Come si suol dire nei nei saggi accademici negli apparati accademici di notte
Gianni Amelio in una comunicazione a me ha detto che in effetti questo film è venuto fuori per caso
Venuto fuori per caso e non per vocazione si trattava di un film che gli è stato in sostanza chiesto di girare era un film che probabilmente lo ammette
Non avrebbe girato sulla base di sollecitazioni interiori sulla base di uno stimolo interno lo ha girato perché ha avuto la sollecitazione a farlo da Rizzoli che gli garantiva un buon Budget e gli garantiva appunto attori notevoli alla per per l'interpretazione e per la realizzazione e infine lo ha fatto perché gli era stata data mano libera nell'adattamento
E infatti la sceneggiatura che sua di Amelio ma è scritto in collaborazione con Vincenzo Cerami
Il collaboratore poi dei film precedenti era stato lo sceneggiatore anche di colpire al cuore dell'ottantadue e di dei ragazzi di via Panisperna
Dell'anno prima anch'che su un film che l'ha avuto notevole successo soprattutto nella sua versione televisiva
E con la collaborazione alla sceneggiatura di Alessandro Sermoneta che è una presenza che continuerà punto che Sermoneta sarà poi lo sceneggiatore anche il ladro di bambini e di l'America
La sceneggiatura
Tende a staccarsi in maniera diretto tale dal figlio
Detto questo la mia relazione potrebbe già essere finita cioè se vi dico che tra porte aperte film e porte aperte romanzo cioè soluzione di continuità c'è un'interruzione c'è un salto questo dovrebbe tagliare la testa al toro dovrebbe escludere la possibilità di di scoprirne
E invece questo non si dà questo è per furto fortuna mia e anche per fortuna
Di Amelio per fortuna del del romanzo di Sciascia diciamo per una serie fortunata di coincidenze questo non sita non si dà perché nonostante la totale diversità tra le due vicende
Quella del romanzo che romanzo saggio del romanzo battaglia di Donald Sciascia qui riprendo la definizione Guerrazzi Anna che tanto piaceva Ernestina
Ante romanzo battaglie di Leonardo Sciascia e il film che non è un film di battaglie esistono invece fili rapporti legami connessioni intersecazione connotazioni di identità richieste d'identità come se il film che pure nulla a che vedere con la storia raccontata nel romanzo invoca asse la sua paternità recepisce ovviamente
Scusate ovviamente quando parlo di una diversità totale tra le due vicende non parlo di una diversità reale voglio dire anche il film di Amelio in realtà racconta la storia di Tommaso Scalia
Pluriomicida palermitano che viene condannato prima l'ergastolo e poi a morte dal tribunale di Corte d'assise di Palermo e del per come del per come nel modo in cui e si arriva dalla iniziale presupposizione di condanna alla pena capitale alla condanna all'ergastolo e di come poi alla fine Tommaso Scalia verrà giustiziato dopo che il procuratore dico di corte d'appello Ungaro ha rappresentato la sua il suo appello alla Cassazione perché il primo procedimento fosse invalidato
Le storie ovviamente sono le stesse però per chiunque abbia solo dato un'occhiata
Sì sfuggita a porte aperte vedrà da questa breve presentazione che ne ho fatto come i due termini del rapporto come la connessione tra due testi sia radicalmente diverso
Nel romanzo di Sciascia i protagonisti non sono nominati non hanno un nome
Rappresentano individualità che non hanno connotazione di nome sono il piccolo giudice sono il procuratore generale sono l'assassino
Sono maschere di una grande rappresentazione sul teatro della storia e in particolare della storia italiana di quegli anni gli anni che Renzo De Felice ha definito del consenso
Della massima adesione italiana al fascismo gli anni successivi alla proclamazione del ritorno sui colli fatali di Roma dell'intero gli anni in cui il fascismo sembra essere
La realtà c'è qualcosa dalla quale non si può sfuggire in cui gli stessi antifascisti per loro stessa dichiarazione
Sanno che qualsiasi iniziativa qualsiasi tentativo di attacco all'interno della del consenso di cui il Paese di quel Paese appunto sembra ormai vivere e crogiolarsi nell'attesa di magnifiche sorti e progressive del regime non concedono che cosa punto che cosa si incrina in quel consenso e soprattutto che cosa potrà succedere a partire da quel punto massimo d'arrivo da quel momento in cui il fascismo sembra aver conquistato in maniera definitiva il controllo non solo sulla cultura italiana ma anche sulla società italiana che cosa si incrini era che cosa succederà poi che impedirà al al regime di essere forma stabile e definitiva di governo ovviamente la guerra e la guerra appunto e probabilmente l'imposizione della pena di morte in maniera più massiccia che si possa dare ma non è soltanto la guerra esiste anche e questo è il parere di Sciascia non esposto soltanto in porte aperte ma anche in opere successive recensioni negli scritti penso contenuti
In quelle in quegli Zibaldone di pensieri inquilino
è in quelle superiori raccolte di saggi e di notazioni che sono cruciverba o i fatti diversi
Ecco
Se si va a spulciare questi queste raccolte se si vede all'interno di diversi giudizi che Sciascia da del fascismo si nota come il tarlo della coscienza morale degli individui isolati che il nome di una superiore moralità
Rifiuteranno l'imposizione e la violenza del fascismo
In queste individualità singoli in queste Monaldi troverà appunto i germi della contraddizione i germi del rifiuto il rifiuto del fascismo nasce nell'ottica di Sciascia dal rifiuto che singole individualità singole monadi isolate pronunceranno nel loro foro interiore contro la violenza e la prevaricazione del fascismo questo avviene sulla base di criteri direi
Soggettivi avviene sulla base di prese di posizione che non hanno un spesso molto hanno hanno a che fare ovviamente come sempre ma non hanno sempre e soltanto a che fare con opzioni di carattere ideologico
Le monadi che si rifiutano alla all'appiattimento si rifiutano alla globalizzazione del pensiero si rifiutano essere costretti a pensare così come il regime vuole che facciano sono innumerevoli ai si appartiene il piccolo giudice che piccolo non per la sua statura o per la sua fisicità perché rappresenta un elemento infinitesimo forse non importante sicuramente non decisivo ma dal punto di vista della sua coscienza
Indefettibile e ineliminabile
Nel film il giudice come voi saprete e interpretato da Gian Maria Volonté
Questo è un altro elemento del fatto di avere attori
Professionisti attori già affermati attori che avessero già una loro maschera anzi per dirla tutta una loro persona una loro personalità
Era elemento sempre questa un un elemento che ho dedotto appunto da questa conversazione privata con Amelio era un elemento che in fondo non ci piaceva
Gli piace pensare così mi piace pensare mi ha detto al meglio che gli attori che lavorano con me abbiano cui inizino la loro storia professionale inizi la loro attività commi e che dopo sì conoscano altre attività professionali ma che quello che li segna quello che elimini Intini li immette sulla strada della professione
è stato l'incontro con come come autore in sostanza era questa la sua diciamo presupposizione se non presunzione porte aperte invece sia nella figura del protagonista Gian Maria Volonté sia in quella del di Uther agonista della dell'attore non protagonista appunto più volte premiato nel corso di quell'anno Ennio Fantastichini
E poi ENI per quanto riguarda quel folgorante e meduse o cammeo che e disegnato
Da da Lidia Alfonsi il personaggio della contessa Spadafora sulla quale poi mi tratterrò in brevemente il prosieguo del mio intervento in questi tre attori professionisti ma anche in Renzo Giovan Pietro come procuratore generale in
In Giacomo Piperno come pubblico ministero o in Tuccio Musumeci e soprattutto in un attore già noto ma non così evidente nelle sue capacità
Di attore come Renato Carpentieri in un cast diciamo che contraddistingue la produzione a Baget medio e che già connotato da un punto di vista della personalità attoriale
Costituisce un qualcosa di diverso rispetto alle esperienze che a me gli aveva fatto precedentemente ma costituisce anche ad una base di partenza sulla quale si può lavorare
Fino a un certo punto nel senso che gli attori che a medio dirige hanno già un passato e che passato un passato di grandi interpretazioni di grandi esibizioni sia cinematografiche sia soprattutto teatrali e soprattutto sono attori che hanno un volto preciso
Perché questi attori vengono valorizzati al massimo e questo si deve dire che Amelio affatto
Entro le coordinate della sua poetica e la sua volontà Autori viale perché questi Autori previsti attori
Vengano valorizzati al meglio bisogna dare chi un colpo bisogna dargli una storia bisognava dardi anche una dimensione esistenziale che fosse diversa che andasse al di là delle tre supposizioni del romanzo di Sciascia
Bisognava anche gli attori interpretasse rock personaggi a tutto tondo e allora a meglio e Cerami inventano delle vicende inventano un piccolo giudice che in realtà si chiama Di Francesco
Vito di Francesco
Chi ha tutta la storia
E vedo un uomo a a una figlia abbastanza piccola della stessa età del figliolo della dell'assassino punto parallelo parallela Cometa alla alla alla diciannove figlio dell'assassino
Un giudice che ha un passato viene da una famiglia non particolarmente abbiente una famiglia di Bagheria il cui
Il cui padre è stato fornaio collaborato come fornaio Ex solo con grandi sacrifici ha potuto far studiare il figliolo e che di questo figliolo
E fiero in una maniera che fa sorridere ingenua ma nello stesso tempo e accorata e lancinante in una splendida sequenza in un cimitero
Il cimitero di Bagheria il padre rimprovera il figlio perché il figlio si trascura porta sempre lo stesso vestito e gli fa notare come una persona nella sua posizione un giudice si è esposto al giudizio che ha lo sguardo al qui e che quindi deve cambiare questo vestito altrimenti
I paesani penseranno che ha soltanto quello e che quindi questo darebbe dà dimostrazione appunto Consoli trascuratezza ma di povertà di non essere arrivato socialmente ma in queste esibizioni di orgoglio in questo desiderio dimostrare insuccesso l'affermazione della propria famiglia
C'è un che di tener oceaniche di dolce c'è un che di accorato c'è un che di malinconicamente estinto
E lo stesso avviene i rapporti familiari che il giudice ha sia con la figlia che porta al mare che la quale si prende cura con una certa difficoltà partecipe sui giochi infantili ma nello stesso tempo e come distolto da quella che è l'aspirazione della sua vita ovvero quella di essere un giudice avvocato per usare il termine e di Sciascia che la signora Alfonsi prima rimarcato nella sua lettura del capitolo di porte aperte che ha fatto
Il giudice Santi avvocato giudicare nello stesso tempo tormentato nello stesso tempo schiacciato da questa sua vocazione e così la volontà di uccidere la il desiderio di morte questo cupio dissolvi di Tommaso Scalia e partecipato fin dall'inizio tramite il personaggio interpretato da indegno Fantastichini
Quello che nel romanzo non c'è cioè l'incontro e forse la cosa meno importante
Credo di poter dire questo con una certa sicurezza rispetta le affermazioni di Amelio
Quello che conta non è tanto l'incontro tra i due e il fatto che le loro vite siano parallele l'uno come assassino l'altro come giudice e infatti il film si apre dopo un incipit dopo i titoli di testa che sono scuri
Diciamo sono titoli di testa appunto con lettere bianche su fondo nero
E Tridente su fondo nero che sono appunto ricordano molto le epigrafi o i nomi sulle pietre tombali e questa bara appunto nella quale giudici giurati popolari opinione pubblica sono lì pronti ai a pigiare abbattere sui chiodi per poterla chiudere definitivamente come si fa
Con le bare con i morti di cui ci si vuole sbarazzare in fretta ecco
Questi titoli sono funerei aprono subito su una primo piano su un primo Pam piano abbastanza
Specifico la baionetta utilizzata da Tommaso Scalia per uccidere le prime sue due vittime viene arrotata su una pietra
Punto su una mine quindi arrotata dopo finita la la potatura la baionetta viene resa al al futuro assassino
E con
Il primo piano sulla baionette sull'arma e sulla morte che il film si apre e le sequenze successive scandite con un nitore esemplare
Prima l'uccisione il principale colpevole
Che nel film cambia nome non è più il commendatore grand'Ufficiale certo il titolato fascista Giovanni Bruno diventa ambisce il conte
Il conti avvocato Spadafora
La prima morte alla quale segue quella invece più
Più sobria meno
Meno grandi new Resca
Del di colui il quale ha preso il posto di Tommaso Scalia dell'impiegato che ha preso il posto di Tommaso Scalia il ragionier speciale che viene invece ingannato
Attirato nella trappola che lo porterà alla morte attraverso una richiesta fatta
Con un certo orgoglio con una certa riluttanza dal dall'assassino di aiuto e che invece ingenuamente la vittima chi chiede infine la terza morte quella più agghiacciante quella più esplosiva e non soltanto per il colpo di pistola che la che la contraddistingue non soltanto per il colpo di pistola che vanta
Quello della della moglie la se la signora Scalia che dopo una rapida frettolose direi simbolica violenza carnale
Viene uccisa davanti a un tabernacolo con un bruciante colpo di pistola un colpo di pistola che suona improvviso spiazzante non solo dei confronti di chi spettatore non se la spetta ma anche rispetto al romanzo nel quale il colpo di pistola non non c'è non viene non viene esploso entrambe le vittime tue cioè tutte e tre le vittime scusate
Nel nel romanzo sono invece uccise con la baionetta con il con il pugnale l'introduzione del colpo di pistola ha una funzione sia dal punto di vista la sceneggiatura sia dal punto di vista proprio di eclettico essenziale però perché mentre lì due uccisioni precedenti per all'arma bianca sono silenziose
Sono una sorta di morti al lavoro ma silenziosa quindi consumate con la tecnica dell'agguato la terza il colpo di pistola prefigurarsi mica semikhah mente
Diciamo a anticipazione semantica di quella scarica diede il plotone di esecuzione che sarà appunto
L'effetto di tutta la vicenda cioè la il plotone di esecuzione di giustizia da Scalia e che però sullo schermo non si vedrà
Perché il film invece si conclude con una scritta sempre lettere bianche su fondo nero in cui la storia viene cursori a mente anche un po'diciamo rapidamente chiusa con l'annuncio dell'avvenuta fucilazione
Di Scalia dopo il ricorso da parte del tribunale quindi l'unico colpo di pistola unico colpo d'arma da fuoco
Di questo immaginario plotone di esecuzione che si sente e quello con il quale Scalia uccide in treno ormai al furore della propria follia la moglie colpevole anch'essa dell'universale complotto contro di lui
Se io vedo che compreso già abbastanza tempo ma d'altronde e la il film è cosa diversa rispetto al romanzo e d'altronde il modo più rapido paradossalmente per descriverlo e per parlarne sarebbe stato quello di mostrarlo come appunto di solito si fa ancora le opere visite e visto che questa possibilità non c'è dovete non solo accontentarmi delle mie parole ma anche del mio riassunto delle mie impressioni e l'impressione è fondamentale che quello che c'è in più
Nel film rispetto al romanzo ma è qualcosa in più che proprio intrinsecamente Sciascia no
E la presenza ossessiva direi continua di un simbolo quinta le scale
Il potere per Sciascia a questo esperienza quotidiana di ciascuno
è rappresentato da queste scale che bisogna salire e scendere continuamente
Nel film c'è una abbondanza un proliferare un sorge fiscale anche il cimitero di Bagheria dove il giudice si reca a portare i fiori alla tomba della madre a delle scale notevoli lunghe scale
Che bisogna salire e che poi prima sono state scese e che si vede punto il protagonista il padre salire così come al palazzo di giustizia si accede attraverso ripetute rampe di scale e a sua volta il giudice quando scoppiano i tumulti
Una specie di di preludio al linciaggio che i fascisti hanno messo in scena hanno messo su appunto per spingere per costringere quasi con la forza dell'opinione pubblica il giudice a decidere per la pena di morte anche il quel caso il il giudice scendere le scale ed esce Mendo queste scale che incontrerà in salita
La sua maestra elementare
Questa figura che punto lo ricollega idealmente all'innocenza del suo passato alla alla sua infanzia al suo passato a quando egli era appunto sul passato
Hanno già abbastanza remoto in cui era nel un bambino come lo è la la figliola della quale si prende cura eccome quand'era un bambino come il figlio Leonardo
Di dell'assassino che andrà a trovare e nel grafo tronfio nel quale è stato messo perché ormai non ha più nel padre né madre e sarà condannato per tutta la vita a un'esistenza di istituto in istituto appunto
Senza la guido il conforto di un affetto
Materno ma anche paterno perché il padre
L'assassino che ucciso a mare dei suoi figli realtà teneramente ama questa creatura
Tant'è vero che appunto una volta consumati delitti ritorna a casa si stende sì sul letto inattesa
Della di carabinieri che verranno a prenderlo per portarlo in carcere ma prima chiede con affetto con con ansia con tremore nella voce un comportamento inspiegabile per l'aveva che dovrebbe essere chiede al figlio che cosa ha mangiato se ha mangiato lo abbraccia
Il giudice lo conforta e dice di sì quando il figliolo gli chiede di non dire alla alla madre
Quello che ha fatto chiede al padre di chi coprirlo per una marachella quindi il padre ama questo figliolo e però lo condanna lo condanna appunto a vivere in orfanotrofio
Il l'incontro con la maestra elementare con la sua maestra degli anni d'infanzia
E poi il tradimento che questo incontro si rivela solo determinanti su questo io mi soffermerò prima di conclude perché vedo che il tempo a mia disposizione sta per scadere
Questo è un punto fondamentale del film e forse il punto diciamo in cui nonostante l'infedeltà totale al test di Sciascia io riscontro caratteri di congiunzione
Non tanto con questo romanzo ma con i grandi romanzi di Sciascia con l'atmosfera di Sciascia con quella sua dimensione da un lato smarrita e dall'altro protettiva nei confronti dell'infanzia e penso e i racconti degli zii di Sicilia
Ecco la maestra elementare lo incontrai gli chiede cosa fa eccetera eccetera dopo un breve scambio di convenevoli lo invita a casa sua lo invita andare a trovare
Il giudice che ha bisogno di conforto che non sa bene in che direzione andare
Ma appunto a ritrovare questa guida spirituale della sua infanzia di quando appunto era un bambino e qui scatta la trappola
In casa della maestra
Il giudice trova la contessa Spadafora
Trova la contesa Spadafora che e lì appunto e che non volendo che stimo né are in tribunale riguardo il marito e delle attività diciamo extra legali
Profondamente immorali e in contrasto con il volto di di rigido testimone di rigido sostenitore della moralità e della
Tutta la condotta morale del fascismo la la moglie appunto della vittima del del contestata for appunto del del capufficio ucciso da Scalia
Vuole rivelargli quelle cose che invece non si sente e non vuole per un malinteso omaggio alle e i privilegi e alle connotazioni di casta e di stirpe non
Ravanelli
La capacità la virtù di meduse iniziare chi guarda
Questo molto rimanessi di pietra rimanessi bloccato nel suo ruolo ma tenta di sciogliersi
In una confessioni quindi è un molto che pur essendo così marmoreo nelle sue connotazioni precise di situazioni di di getto di di scelta di di parte in realtà e probabilmente al dilaniato all'interno la persona che lo indossa prima è una sorta di maschera una sorta di persona
La il personaggio dell'indossa in realtà è probabilmente scisso al suo interno
Vorrebbe dire la verità ma non si sente di dirla in pubblico perché questo farebbe cadere tutto quel due castello di carte di ipocrisia e di menzogne di falsità
Di torti di ingiustizie di dolori sulla quale sei non solo si erge spettante in nome del proprio privilegio ma sul quale ha costruito
La propria struttura la propria connotazione approda connotazioni fisiche ed ecco e in questo incontro in questo snodo in cui Gian Maria Volonté incontra gli Alfonsi punto il giudice incontra la contesa Spadafora che secondo me la verità del testo di Sciascia essere la giustizia fattori di parte questioni di parte legato all'ipocrisia e all'ingiustizia di una classe che ne vuole dominare un'altra si incontra invece dice con la dimensione del discorso di Sciascia si incontra invece con quello che a meglio voluto mostrare cioè l'umanità
Il dolore
La individualità l'essere appunto i personaggi individui individui particolari con problemi e con specificità questi due mondi il mondo di Sciascia
Il mondo di Amelio che probabilmente sono separati che sicuramente un punto di vista politico da un punto di vista estetico da un punto di vista della narratività da un punto di vista delle angolazioni sono diverse si incontrano in questo momento
Quando il volto della dell'odio del ragionamento
Del privilegio di classe
Si incontra con il volto turbato di mediato angosciato lacerato scosso da dubbi sulla propria funzione sulla propria umanità in fondo in cui questi due volti si incontrano sullo schermo
In questa sequenza del tutto inventata del tutto avulsa da romanzo forse porte aperte firme
E porte aperte romanzo si incontrano e si inventano grazie
E quindi formò che dopo l'intervento del dottor Casanare faremo un breve intervallo
Quindi adesso do la parola al mese Casanare con le scrittori polacchi in Sciascia sì scrittori polacchi in Sciascia e problematiche Sciascia neri in Polonia la pena di morte
Forse esagero ma
Nelle voci che chiedono la pena di morte
Sento spesso un il rettore inibire bisogno di sangue
Siamo nel mille novecentosessanta
In Polonia gli anni erano quelli si spera poco e poco si teme
Ci si dedica ad ammorbidire le le durezze della vita concludersi
Le tenui dolcezze della piccola stabilizzazione offerta da fu adesso Argo Mukaj il primo segretario
Del partito ovviamente comunista allora al potere
E ci si dedica a queste piccole dolcezze della vita offrendo in cambio al potere un atteggiamento dirigente rispetta al grande alleato l'Unione Sovietica che giusto seguire in campo internazionale
E poiché altre lo si potrebbe fare su chi vorreste contare egli Autari insegna parecchio
E rispetta al partito guida il benemerito Partito operaio unificato polacco cui è d'obbligo subordinare essi in campo interno
Gli operai campano meglio vivo stretti con moglie e figli minuscoli appartamenti di trenta quaranta metri quadrati controllano senza difficoltà la parola è che studia e più numerosa cioè dall'università abbatte agitandosi dell'origine proletaria che facilita il buon esito degli esami di ammissione
I contadini si trasferiscono a folte schiere in città chi resta in campagna non si preoccupa più di vedersi sottratta la terra
Ritornato nel mille novecentocinquantasei al potere comunque arsi ribadito che quella statale la più alta forma di proprietà
Ma altre sia saggiamente deciso di lasciare il più del novanta per cento delle terre coltivabili
In mano ai coltivatori diretti in un Paese comunista nel cinquantasei è veramente cosa più unica che rara
E poi cambia anche e questa forse è una pennellata che ci serve fare per capire la Polonia in cui della pena di morte si discute poco per che venga comminata cinquanta sessanta settanta
Condanne eseguite in quegli anni ma le preoccupazioni sono altre le preoccupazioni forse arriveremo a dirci anche questo fino al giorno d'oggi continuano seguitano ad essere altre
E chi vuole spiegare se questi patteggiamento questa indifferenza e si riferisce più che altro non ai giorni nostri ma agli anni Sessanta
A quei tempi un po'particolari che cominciano con l'ottobre polacco l'ottobre del cinquantasei
Fuori della Polonia meglio conosciuto comma ottobre ovviamente ungherese come l'ottobre della grande rivolta di Budapest schiacciata dai carri armati
Salvi etici che in Polonia non entro l'anno per la saggezza di comunicare che essa tranquillizzare offrendo speranze che poi e andranno per lo più tutte deluse ma offrendo speranze che fanno sì che all'Ungheria si offre sangue ma il sangue una volta tanto in Polonia non corra buon Dante ora cambia anche molto il costume un costume rigido fino al cinquantasei
Ecco nel sessanta possiamo dirci che è cambiato molto i rapporti con l'Occidente diventano piuttosto almeno culturalmente stretti e la grande stagione delle traduzioni dal francese disavanzo di cani di cui oggi si è anche parlato
Non purtroppo del saggio sulla ghigliottina che fino ad oggi rimane inaccessibile al pubblico sempre più numeroso che in Polonia hanno leggerti in francese neanche in italiano durante ma comunque ecco e la grande stagione delle traduzioni dal francese della filosofia assalto Diana che comincia a condizionare un po'tutti e specie
Gli ambienti universitari gli ambienti accademici ma e questo di nuovo misto un po'giustificando perché parliamo di cose
Estremamente seria e parliamo della pena di morte parliamo di quello che forse non è meno serio dell'indifferenza spetta alla pena di morte
Che nel mio paese vedo ancora piuttosto e me ne dolgo presente ma ecco perché nel sessanta ci si occupa di altro
Perché pare che la vita sì altro la vita e per esempio per le studentesse
Le ragazze di Varsavia vestirsi finalmente come piace a loro ogni tanto arriva anche qualcosa da Parigi ogni tanto si può dire che se ce la mettiamo tutta riusciamo a trovare in un negozio della capitale di un Paese comunista qualcosa
E che riesce a capirlo da o vuol dire che è pari capisce un paese legato culturalmente all'Occidente ma ha materialmente oggettivamente separato avulso dall'Occidente per più di un decennio
In qualche negozio di Varsavia si riesce a comprare
Qualcosa che è stato prodotto in Occidente e si racconta fino ad oggi nella mia città un fatto
Che oggi non si sarebbe potuto più ripetere il di una strana alleanza
C'era la proprietaria di un idiozia di avviamento che fino ad oggi si chiama
Inneggiato Brigitte Bardot un negozio che sta di fronte alla chiesa della Santacroce
Nei pressi dell'università di Varsavia ora il parlo accordi quella chiesa che cura le anime degli studenti e di solito c'è da fare
è è molto contento di questa presenza proprio negli anni Sessanta oggi in e piuttosto scontento ma negli anni Sessanta era molto contento di questa presenza perché poteva dirsi che ambedue le sponde di via tra costi e ce ne esce sono state espugnata
Al regime da una parte c'è la mia chiesa dall'altra questa un negozio che inneggia alla Bardot almeno per cento metri quadrati di Varsavia il regime l'abbiamo vinto
Ma la Polonia a più di trecento mila metri quadrati chilometri quadrati e quindi la situazione
Nel complessa era un po'era un po'diverso
Dopo sei anni di guerra
E dieci anni di stalinismo lo contiamo non dal quarantacinque
Benché fosse possibile ma dal quarantotto quarantasette è terminata con il dislivello che in Russia inizia un pochettino dura poco per i meno attenti perfino difficile scorge Rocco in Russia comincia con il famoso libro da oggi migliaia era in borghese il dislivello
Arrivato in tantissime traduzioni nella maggior parte non in tutti i Paesi dell'allora
Blocco comunista non ancora Patto di Varsavia il patto di Varsavia viene costituito nel cinquantacinque libro BR Hamburg ed cinquantaquattro ora vi dicevo che dopo dieci anni di stalinismo e sei anni di occupazione nazista fra le più dure se non la più dura
Che l'Europa abbia conosciuta
Si affaccia la viltà un po'più normale di quanto non fosse stata prima male comasco lo scrittore Germont
Quinto si diceva di lui che era un po'più bello di Paul Newman è un po'più americano di Ernest Hemingway
Ha pubblicato da poco L'ottavo giorno dell'est della settimana
Un acconto lungo in cui molti giovani si riconoscono perché e finalmente la protagonista a Gdynia circa studentessa di filosofia soffre il loro problema che non è più quello
Di un'insurrezione inutile deca tombale o di un sacrificio portata all'estremo nella certezza peraltro che i sopravvissuti lo deride danno
Ma
Alle banali dimensioni
Di un ragazzo che non arriva
Ma poi arriverà
Soltanto che si preoccuperà assai poco di lei in questo romanzo si riconoscono quelli gli studenti che reggevano Jean-Paul Sartre
Però
Leggendo qualcosa scritto da un polacco da un più o meno loro qualità no qua scuola loro aveva trent'anni
Non molto tempo dopo alcolizzato Murri in Germania peraltro per motivi assai affini a quelli che
Brevissimamente aveva raccontato in questo romanzo breve racconto lungo
E quindi c'è una necessità di discostarsi dal Lecce tragedie del ventesimo secolo dall'impossibilità di vivere una vita normale
Il disgelo culminato nell'ottobre del cinquantasei
Eletti a allentata anche le maglie del sistema economico a rigida
Pianificazione è stata
La corruzione
Ne ho un affetto senz'altro collaterale ma riesce a scandalizzare il primo segretario
Voi adesso comunica
E può adesso comunque a chiede quello cessi e pene esemplari
E presta orecchio a chi invoca
La pena di morte
Negli appunti pubblicati sul settimanale
Politica
Io Jean-Jacques Yevski
Ed è sua quella frase forse esagero ma nelle voci che chiedono la pena di morte
Sento spesso unirle punibile bisogno di sangue io ciance richiesti non prende di mira il primo segretario e semplicemente colpito dall'odio
Che promana il pubblico che assiste al processo del professor tardi sempre nel sessanta un processo famoso famosissimo da oggi ricordato da molti elegante docente del Politecnico di Varsavia accusato
Vi aveva avvelenato la moglie
Ma boh mucca in quell'appunto in quell'articolo in quel trafiletto
Scorge un attacco personale
Nemmeno lo sfiora il sospetto che il grande scrittore abbia soltanto dato voce alla sua avversione alla pena di morte
E alla morte
E poi Anceschi non gli piace
E e questo era in porta
Non gli piaceva Roman Polanski che dal sessanta due in poi
Sta all'estero
Comunque è già morto da quindici anni
Non so se la sua opera quella di Anceschi sia piaciuta Lonardo Sciascia
Non so neppure se Sciascia ne abbia letto qualcosa
Presumo di sì
Che sono quasi certo che abbia visto il film che le che nel mille novecentocinquantotto angeli valida attratto da Cenere e diamante
Ma Anceschi ci ricollega a uno scrittore
Che Sciascia alletta e fatto leggere ai personaggi di a ciascuno il suo H Genius plants
Il perché di questa connessione fra angeli Estia Brandes è presto detto ambedue sono stati dal quarantacinque quarantasei in poi
Membri del Partito Comunista Anceschi abbandona dopo
Il disgelo dopo l'ottobre polacco e dopo anzitutto la famosa relazione di flusso falle ventesimo Congresso del becco siamo nel febbraio del cinquantasei
Anceschi abbandona il partito nel cinquantasei
Pacini Brandes
Vi rimane fino alle lei e sessantasei in un appunto pubblicato nel suo libro pubblicato assai recentemente quel che ricordo non ancora tradotto
Non soltanto in italiano questo probabilmente mai accadrà ma neanche in francese
E in francese in compenso viene tradotto da subito tutto quello che Brandi nessuno dei più grandi a mio modesto ma anche all'avviso di Sciascia
Uno dei più grandi scrittori contemporanei ora Brandes in quest'ultimissimo limbo rock quello che ricordo spiega con queste
Osservazioni
Il motivo della sua piuttosto o lunga quasi vent'anni appartenenza al partito
Comunista ora dice Brandes
Entrai nel partito e ne uscì per lo stesso motivo
La convinzione che fosse possibile riparare al male
Nel primo caso il male si chiamava fascismo e crimini di guerra
Nel secondo
Il comunismo
Ma tutto è chiaro quarantatré sessantasei forse era chiaro prima del sessantasei
Compresi assai tardi
Che il fine non giustifica i mezzi che i mezzi se sono ingiusti il fine lo allontanano
Lo dissolvono
Che infine ne viene contaminato
Dovetti dare ragione a quanti l'avevano capito prima di me
Dovetti riconoscere che aveva ragione perfino il più stupido dei miei compagni di scuola i cui genitori avevano un negozio di alimentari a otto Fox
Un paese poco distante da versare
Quando mi sforzato di convertirlo alla causa del comunismo
O almeno a quella socialista
Balduzzi alla indignato ma come crede che mio padre sgombera ebbe come un matto per un altro
A scuola passava
Per l'idiota della veramente molto stupido
Ma oggi debbo riconoscere capivano ragione i più stupidi
Per i più intelligenti che per fortuna non sono del tutto mancanti
Brandes Brandes viene richiamato da Sciascia
Come già ci siamo detti in in ciascuno il suo
Si tratta
Di un breve passaggio di un breve brano delle lettere alla signora Z tradotto in italiano tradotte in italiano fra qualche altro libro di Brandes
Negli anni Sessanta
Ma mi sono più volte chiesto
Perché Brandes
Fosse tanto piaciuto
E questo è indubbio
A
Lonardo Sciascia e credo che alcuni brani tratti da dagli scritti di Brandes
Ve lo possano spiegare almeno spero che possa essere così Brandes
Specie dopo quella conversione che comincia a maturare nel cinquantasei e che da tutti i suoi frutti negli anni sessanta che infine dalla metà degli anni Settanta in poi
Lo porta a partecipare a dare manforte all'opposizione democratica polacca Brandes appoggia nel settantasei il comitato per la difesa degli operai Brandes in ottimi rapporti
Come la carta settantasette a Praga e Brandes quindi compie questo percorso tipico per intellettuale polacco che non vuole rimanere da parte che vuole partecipare che negli anni Trenta visto in Polonia un antisemitismo ovviamente Brandi assenti origine ebrea ha visto in Polonia e combattuto
Un antisemitismo senz'altro velato vago quasi innocuo se comparato con quello che si aveva le porte se comparato poi con quello di cui ben poco allora si sapeva
E che si aveva alle porte ma con le altre quella sinistra o a destra comunque all'ex ora Brandes si crede nel quarantasei nel quarantacinque costretta a partecipare all'opera di ricostruzione rifare un mondo nuovo e per questo ce l'ha già spiegato ad entrare nel partito
Ma nel contempo e credo che questo sia stato per Sciascia molto importante dai suoi romanzi che peraltro non scrive più dal settantasette quando ha dato alle stampe Rondo tradotto in italiano l'ultimo suo romanzo da quell'anno in poi
Si limita a scrivere saggi a scrivere quelle sue memorie contemporanee
Che purtroppo per il pubblico di lingua italiana non sono accessibili mentre sono state tradotte e questo lo voglio ripetere ogni tanto che mi sembra che tutte le lingue debbano portare a Brandes anche quando la lingua in parola non è quella italiana sarebbe il massimo
Paola Brandes dal settantasette non scrive più romanzi si limita a redigere con le sue
Memorie contemporanee come ci dice come recita il sottotitolo memorie contemporanee di cui il primo volume sono proprio le lettere alla signora Z ora adesso vi leggo
Alcuni brani di Brandes e forse poi cercheremo di trarre insieme in un attimo poi lo rimandiamo alla discussione che presto né avremo il del perché di questa affinità di questo rapporto di diffusa reciproco interesse fra fra Sciascia e brande se le ragioni della sua appartenenza al Partito Comunista in un periodo
Molto triste in un periodo in cui non mancavano processi processi che portavano alla pena di morte non per omicidio ma perché il reo il colpevole è la colpevole di professare un'altra fede politica talvolta è la colpevole di non professare precisamente la fede che era quella
Del gruppuscolo al potere perché ovviamente le pene di morte come ben sapete come peraltro ha dimostrato magistralmente anche London
In cui nessun uomo romanzo comunque la sua testimonianza che è stata portata gli schermi da Costa Gavras ora ci dice Brandes che tutto sommato forse quando uno
Si trova
A dirsi ma cosa ha fatto forse la cosa fondamentale potersi dire ho fatto tante cose brutte
Forse anche inspiegabili pedalo fatte cercando il bene lo fatte in coscienza cercando l'onestà cercando di dare un mio contributo
A quelli che sono stati i miei infausti contemporanei
E questo è il primo brano che Vittorio leggere sono pochi
Mesi e l'ultimo il penultimo ciclo del memorie contemporanee
Ma in sostanza tutto il ciclo delle memorie contemporanei sono a detta di molti
Un sacco in cui butto tutto quello che mi viene in mente
Non si butta mai tutto
Scelgo quello che per me e più importante che per me
Conta di più
Quello di cui più mi piace scrivere
Per esempio mi piace più scrivere del carattere di un uomo di una donna
Che non del tramonto del sole in montagna
Mi reputo uomo credente
E questo veramente secondo me anche Sciascia avrebbe potuto scrivere
Mi reputo uomo credente
Credente nell'immortalità dell'anima e nella vita eterna
Con ricompensa un castigo dopo la morte
Dopo la morte del corpo
Con ciò non mi sono mai legata a nessun culto religioso a nessun rito né mai appartenuto a nessuna chiesa
Probabilmente sono uno di quelli
Di cui diceva Unamuno
Che credono di credere in Dio
Ma che in verità credono soltanto nella nozione di diciamo
Rileggendo Brandes
Prima della nostra odierno incontro
Sono stato rileggendo Brandes ovviamente leggendo Sciascia sono stato interamente colpito da
Un clima forse anche le parole a mio avviso sono Cha Cha hanno in questa confidenza più Brandes
Ci fa
Ovviamente Brandes anche alla ricerca di un ordine che sia umane basta che sia proprio nel bene e nel male degli uomini
E non degli enti non degli stati tutte le esperienze che nella sua vita che ormai è oggi è la vita di un ottantun tenne Brandes del mille novecentosedici
Tutte le esperienze che l'hanno portata a trattare commi Stati con gli enti con le organizzazioni sono state disastroso
Quindi Brandes preferisce un uomo con tutti i suoi peccati
Di uno Stato di un'organizzazione
Che di solito volessero e perfetta ma
Di una perfezione di cui Luís e assieme a Luís
La stragrande maggioranza delle generazioni di questo secolo hanno fin troppo soffre
è ovviamente molto ironico in questa ricerca a dell'essere normali dell'essere pacati dell'essere peccatori ma umanamente non da servitori dello Stato e ci scrive
Adesso vive dall'ottantadue a Parigi avvio tra avremo qualche riflesso parigino in questo brano
Per mantenermi in equilibrio
Leggo le nouveau detective
Cadaveri a politici finalmente
Gente ammazzata per passione o da banditi
Le divergenze ideologiche non c'entrano per niente in causa di passioni un uragano dissensi
Nell'ambito del ritorno tranquillo
Quando vedo un coltello ficcato nel petto quindi un uomo da un amante tradito l'impressione di rivedere tutto al posto giusto
In un libro sui tempi di Luigi quindicesimo che ragazzotti ci informa che la Marchese vendesse il la marchesa de Polignac siederanno invaghito e tutte e due di un bel gioco in cielo
Si sfidano a duello
Pugnali in mano qua vicino a casa mia davanti agli invalidi
Ne uscivano ferite Luna al petto l'altra dal viso maestoso il commento di brani stringe
Io non so forse anche per questo
Brandes non viene poi tradotto più di tanto
Ma comunque spero che questa si possa dire qualcosa
Sono scrittore
Casomai non diventerà più popolare più conosciuta perché come vi ho già detta
A ottantun anni e quindi il tempo di mancherà almeno non non invita speriamo per gli anni a venire
Un ultimissimo Bonanno
Del nuovo detective abbiamo già letto del partito oppure
Il giorno della capitolazione di pochissime Polish cioè un quartiere da che si poggia sulla
Sponda sinistra della lista
Passai senza fermarmi
Accanto a due vecchi seduti su un muretto scalcinato tanto era rimasto di un palazzo
Il giorno della capitolazione dell'insurrezione di Varsavia siamo nel quarantaquattro
La donna cercava di sollevare il compagno che riceveva Lilli lasciami in pace lascia ancora non ce la faccio più a camminare
Aveva le orecchie Giarre a sventola
La pelle del viso
E la trasparente
Aveva l'aspetto di uno disse volto un attimo prima
Probabilmente si erano nascosti a lungo in una cantina senza luce
Abbiamo già capito che erano in tre
Li supera in fretta
Quel giorno non poteva aiutare nessun ebreo al mondo
Non mi fermai
Gira nell'aria Fox al senza sapere che l'immagine di quei due
E di me stesso
Che mi ero accostato per un attimo soltanto
A loro due
Senza profferire parola
Che quest'immagine
Non sarebbe mai svanita
Per svegliarmi di notte in casa e città di tutto il mondo
Fino ad oggi
E questo deve il rimorso
Deve rimosso scaturito dalle piccole inadempienze
Un altro problema che
Voi Manno noi noi qua tutti e anch'io siamo lettori diciamo scenari credo che troviamo ben di frequente leggendo
Uno scrittore
Che a differenza di Brandes
Tradotto in italiano raramente malvolentieri è stata invece un polacco tradotto
Sin dal sessantotto
E dal sessantotto fino ad oggi abbiamo le traduzioni del Giorno della civetta del contesto di Todo modo via a ciascuno il suo peraltro la tiratura peccato
Le duecento mila copie ma di questo assist troverete qualche appunto dedicata a queste cose secondarie nel testo che spero come speriamo tutti prossimamente verrà pubblicato negli atti di questa nostra di un segno non metto di parlarne servisse commetto di parlarne perché ovviamente non è l'argomento fondamentale blande Ste uno degli scrittori che a mio avviso
Lo sappiamo perché Sciascia ne parla in A ciascuno il suo c'è un altro scrittore polacco citato da Sciascia
Stanislas riesce la se anche in nostro libro importa Berta Sciascia parla della corda di cui è meglio non parlare nella casa dell'impiccato ma anche in quella del boia ed è una traduzione dei tanti
Pensieri spettinati e latte d'adozione fosse non eccellente ma è stato così tradotto il polacco me chignon c'è Hassan è stato tradotto così in italiano
Dei tanti pensieri spettinati che Stanislavskij e sull'ex nato nel novecentonove scomparso
Giovanni nella sessanta asset andava per tutta la vita scrivendo ai suoi amici andavano raccogliendo perché l'ex e la superiora queste sciocchezze scrive era un po'come mai a costi andava in un caffè
Non aveva nessun pezzo di carta però in compenso amo la tovaglia da bella pulita allora scriveva qualcosa e poi se i suoi amici
Come gli amici di Majakovskij sapevano bene che quelle tovaglie erano molto importanti per la letteratura polacca
è così questi pensieri venivano raccolti e Mammano pubblicati non tutti perché il regime non gli andava troppo Argegno pertanto gli amici raccoglievano
Ma il censore selezionava qualcosa veniva pubblicata veniva pubblicato subito qualcosa soltanto adesso è non soltanto adesso Malta occorrerà aspettare perché questi pensieri questi aforismi di flex senz'altro il maestro dell'aforisma o nel dopoguerra a livello internazionale questi aforismi
Sono tanti sterminati ora Nesta East of io Celenza consacrato
Alcuni dei suoi aforismi più conosciuti benché forse il più conosciuto di tutti sia dedicato a Freud l'ex nasce nella parte della Polonia che e occupata che fa parte dell'impero austroungarico
Vienna è per lui fino al ventesimo anno di vita ben più importante di Cracovia dell'altre città polacche come un altro scrittore mai citato da Sciascia però ha fatto pubblicare da Sciascia per i tipi se non vado errato della Sellerio Angelicus medici
Lezione di una lingua morta il re delle due Sicilie questi sono romanzi che non in Polonia lo sappiamo bene cuscini dice morto nel novantatré
Quasi novantenne peraltro in un articoletto scrisse qualcosa della fiuto di un caro collega italiano
Che gli aveva permesso di avvicinare il pubblico italiano Sciascia aveva letto cucina dice ovviamente traduzione in francese
Così ieri c'aveva as costieri c'è stato assieme ad Alejo Carpentier la grande scoperta
Dei francesi di quei francesi che leggono negli anni settanta e quindi della minoranza dei francesi ora cuscineria dice è stato fatto pubblicare da Sciascia e e l'ex invece viene citato lex che vi andavo dicendo una doppia cultura una doppia cittadinanza anche una doppia appartenenza linguistica ha tradotto molto in polacco per esempio break
Ha tradotto scrittori polacchi in tedesco
Quando lo chiamava per telefono la sorella da Vienna parlavano tedesco perché la sorella ormai il polacco se verrà dimenticata però tutto quello che sua opera originale è stato scritto imporlo
L'ex famoso per gli
Pensieri queste spettinati let's parlano i suoi pensieri della pena di morte
L'ex anzitutto vuole fare i conti con quella che è stata la sua storia la storia di un uomo che nasce nel mille novecento nove e non è certo che valga la pena di venire al mondo e ce lo spiega ce lo spiega nell'introduzione
Da mille a una frasca un
Un volume di poesie perché era anche
Un poeta di versi lirici del cinquantanove in questa introduzione ci scrive stagni Swartz Yeshe resta prima di nascere ebbe l'accortezza di chiedere chi ci comanda
Francesco Giuseppe primo
Allora mi feci coraggio e decisi di venire al mondo
Essendomi dimenticato di domandare
E quanti anni conta il beneamato monarca
Ne contava settantanove
Cosa è successo dopo
Non ve lo debbo spiegare
Francesco Giuseppe il primo ovviamente in cui esistono breve brano il simbolo del mondo pacato tranquillo dell'Impero austroungarico che sembrava dovesse durare dovesse permetterà ai suoi almeno ai suoi cittadini di Rivera in santa pace inquiete di vivere una vita normale è l'ex fino all'ultimo dei suoi giorni fino all'ultimo dei suoi anni aveva anno verranno un giorno particolare un giorno in cui vestiva bene di solito lo vedevamo
Camminare un po'mal vestita d'era il giorno del compleanno di Francesco Giuseppe prima fino al sessantasei nella Varsavia comunista un uomo si immetteva la cravatta perché ricorreva il compleanno di Francesco Giuseppe prima
A Cracovia succede fino ad oggi
Ora Stanislavskij esce e l'ex ci parla in alcuni dei suoi aforismi
Se non direttamente
Della pena di morte
Almeno
Di argomenti non molto distante
Uno dei suoi aforismi ci dice
O meglio si chiede
Far mangiare un cannibale
Con forchetta e coltello e progresso
Un altro l'imbecillità uccide gli altri
Resuscitare possono s'anzitutto i cadaveri per i vivi è più difficile
Moltiplicando i pensieri occorre davvero cura che il boia non se ne avvantaggi no più di tanto
Ce ne sono tanti e tanti altri venne leggo ancora uno di quelli che mi sembrano meno distanti dal nostro argomento principale
Ma fabbricare uomini e vantaggioso
Non si sa mai quanti potranno mettersi in vendita in un'altra fordismo ci dice l'ex che non c'è da dubitare sono sempre abbastanza quelli che vogliono prendersi
Una una specie senz'altro no non in via d'estinzione
Ora
L'ex come vi dicevo nuove nello sessantasei e
Muove
Assistendo a quella che lui crede essere nella decomposizione
Dello stato di quello Stato che la oppresso da cui si sentiva oppresso almeno dal quarantacinque in poi benché Lezza e vantasse un passato di uomo di sinistra negli anni della seconda guerra mondiale prima di essere spedito in un campo di concentramento ne uscì vivo per miracolo lex combatte nelle formazioni partigiane di sinistra che erano insignificanti
Apprendemmo dopo la guerra dopo il quarantacinque che quelle che contavano erano di sinistra ma durante la guerra pochino avevano sentito parlare
Ora Lezzi fu uno dei pochissimi che avevano combattuto Michele avevano appartenuta alle che aveva combattuto con la resistenza di sinistra
Ora Lazio nel sessantasei crede di vedere
Qual che segno che ormai si tratta di un regime che sta per finire e lo racchiude in uno dei suoi aforismi che allora ovviamente non erano stati pubblicati ma che già allora
E l'hanno molto conosciuti che a Varsavia nelle città polacche
Venivano raccontati venivano facevano un po'
Testo in questa fordismo recita l'ex in un certo paese
Ho incontrato lo scrittore S
Quali potere e da prendere in ogni angolo di strada mi disse
Non c'è fretta gli sforzi
Quel in ogni angolo di strada c'è anche l'immondizia
è un altro
Particolarmente a Luis sembrava allora puntuale
Chiedi perché abbandonino una nave che non sta naufragando
Hanno capito dove riporta
E questo è sta insomma io nasce e l'ex io credo che sei Sapia sull'ex che è la come già vi dicevo anche
Se senz'altro
Beh tutti sta in sala piacevolezza potrete se vi interessa trovare qualche appunto ulteriore nel nel testo che verrà pubblicato nell'Iraq ci sono altri che però dobbiamo un po'abbandonare ci son alti limitiamoci a menzionare questi due ultra Dangiò eesti
Stanza fio sull'ex Caci mio superando S perché li troviamo citati menzionati
Da Leonardo Sciascia io credo ne scrivono nel testo che Sciascia abbia avuto fra le sue letture forse non quelle preferite sappiamo che è stato il suo scrittore preferito ma comunque credo che abbia avuto a che fare con altri scrittori polacchi sono conclusioni a cui mi permetto di arrivare eleggendo Sciascia vi spiegherò nello scritto il perché forse concorderete con me citazioni di autori brani di autori polacchi alla alla mano
Volevo di Rondi ovviamente abbiamo nel titolo della mia relazione la pena di morte forse le osservazioni conclusive saranno dedicate alla pena di morte e credo che sia utile farlo alla pena di morte oggi in Polonia formalmente ancora in vigore
Dalla novantacinque in virtù di una legge votata dal Parlamento polacco
Non viene
Più un condannato a morte fatto impiccare dal novantacinque in poi abbiamo una specie di moratoria
Dal novantasette cioè dall'anno in corso in poi si spera di avere un Codice Penale
In cui la pena di morte non ci sarà più il Parlamento è ora ma propensa a concludere una discussione che dura da un lato dall'ottantasette in poi una discussione che il l'ottantanove a assai vivacizzato
E che dovrebbe portare al nuovo Codice Penale quello in vigore del sessantanove e la pena di morte
La contempla in dieci articoli
Bisogna pure riconoscere che dalle sessanta impoverì la stragrande maggioranza del del
Esecuzioni capitali dei supplizi
Erano dovuti amare l'omicidio il novantadue per cento dei condannati a morte è l'anno colpevoli di omicidio per lo più di omicidio plurimo aggravato
O comunque aggravato non sempre prudente quindi abbiamo il novanta per cento nel sessantacinque per esempio vi cita alcune cifre e poi mi dilungo un po'di più sto per concludere ovviamente
Nel sessantacinque sono state comminate sessantadue venti volte il novantaquattro per cento per omicidio
Quindi dal novantasette in poi speriamo di avere fra tre quattro mesi questo nuovo Codice Penale
C'è da sperare che la pena di morte non ci sia non verrà contemplata dal nuovo testo legislativo perché tutti i progetti tutti i disegni di legge in discussione
Omettono di includere nel nuovo testo legislativo la pena di morte non si crede che il legislatore in Parlamento vorrà distanziarsi da quelle che sono le proposte della dottrina e della commissione speciale che ormai lavora da dieci anni
L'unico problema è legato ai sondaggi ai sondaggi che per lo più ci parlano di una società che per il cinquantadue cinquantasette per cento la pena di morte per gli omicidi più grati
Vorrebbe conservare speriamo però che il legislatore una volta tanto giustamente non ne tenga conto più di tanto chi ringrazia
Distintivo del partito fascista
Ma
Sì a ciascuno di loro
Confidenzialmente
Fosse stato domandato se si sentiva fascista
Con quale presentazione
Avrebbe risposto dissi
E se la domanda mi fosse stata fatta ancor più confidenzialmente
Dentro ristretta cerchia e aggiungendo un veramente uno pare di poter dire avrebbe nettamente ha risposto di no mentre gli altri avrebbero evitato fissi e non per prudenza ma sinceramente
Non si erano mai posto il problema di giudicare il fascismo nel suo insieme
Così come non si vede l'opposto nei riguardi del cattolicesimo
Erano stati battezzati cresimarsi avevano battezzato e cresimato si erano sposati in chiesa quindi che si erano sposati
Avevano chiamato il prete per i familiari morì Turi
E del partito fascista avevano la tessera
E portavano il distintivo ma
Tante cose disapprovava hanno della chiesa cattolica e tanti
Del fascismo
Cattolici virgola fascisti
Punto ma mentre il cattolicesimo stava allora lì fermo il massiccio come una roccia
Per cui sempre allo stesso modo potevano dirsi cattolici il fascismo no
Si muoveva
Si agita
Mutava
E i e l'immutata di loro sentirsi sempre meno
Fascisti
Il che accadeva in tutt'Italia e per la maggior parte degli italiani il consenso al regime fascista
Che per almeno dieci anni
Era stato pieno compatto cominciava ad incrinarsi
Accedere la conquista dell'Etiopia va bene
Benché non si capisce come mai
A un intero conquistato corrispondesse per i conquistatori
Un sempre più greve privarsi delle cose che prima almeno per chi poteva comprarle abbondava
E poi
Ma perché mai Mussolini
Era andato a cacciarsi nella guerra spagnola e in una sempre più stretta amicizia comuni file
E anche se si continua a ripetere
Sempre più Stracca mente
L'iperbole del dormire con le porte aperte
Era quella porta aperta al Brennero che cominciava
A inquietare
Che magari non vi sarebbero affluite dilagante le forze della devastazione del saccheggio matto eleva di affluissero già e di una galassia erano gli stormi del malaugurio
Andava sempre peggio
Insomma
E il quieto vivere
La cui ricerca tanta inquietudine aveva dato nei secoli a coloro che vi aspiravano
Come c'aveva a di svegliarsi Sempre più lontano e irraggiungibile
Il quieto vivere
Il partito fascista diventava sempre più obbliga anche nell'essermi dentro e sempre più duro
Nell'essere di fuori
E questo è in sofferenza
Ingranditi i versi di consapevolezza molto diffuso in tutta Italia appunto in grado in diversi agiva nei sei della giuria
Pur avendo poco a che fare con il processo se non temo niente
Per il fatto che la pena di morte era stata sempre considerata fascista
E più tenaci niente
Per il fatto che la si voleva assente iniziata su quei su quel caso su quell'uomo
E non soltanto perché i suoi delitti
Erano da pena di morte ma anche perché una delle vittime
Aveva rappresentato il fascismo cittadino e una parte rilevante
A Palermo forse la più rilevante per prestigio se non per numero dei corporativismo fascista
Ma la corporazione il fascismo si assommavano in un nome Alessandro Pavolini
Che nel processo si era costituito parte civile per conto della corporazione ed era del fascismo dopo la guerra d'Etiopia in cui aveva comandato una squadra di aerei denominata la disperata
Una delle figure più note
E non sappiamo se di un qualche presentimento sarà capitato di abbrivi dire
Al Pavolini mentre da Roma seguiva come fare seguisse il processo di Palermo e poi in Cassazione eponimi assise di appello il presentimento
Che nel giro di pochi anni anche lui si sarebbe trovato come voleva per l'imputato
Davanti a un plotone ti esecuzione
Ma escludendoli sicuramente uno tutti i giurati erano al comincerebbe il processo astrattamente favorevoli alla pena di morte
Per ragioni come ben vedeva il procuratore
Di porte aperte
Solo che
In ciascuno l'astratto consenso subiva Minerva aggiornarlo delle modificazioni e motivazioni che se non finivano col negarlo
A negarlo si avvicinavano
Comune a tutti era l'affermazione che alcuni per certi delitti di particolare efferatezza odia Bietti scoppi la meritassero
Ma tra la considerazione che l'America tasse rovi la necessità di darla
Cominciava il divario delle opinioni
E soprattutto riguardavano per alcuni l'errore giudiziario
Quindi che continuavano ad essere favorevoli
Ritenendo o improbabile l'errore stante il modo in cui processi simili si doveva andare alla verità
O accettando nei alquanto cinicamente il rischio
Si fermavano però perplessi a quella specie di confini in cui il problema
Finii ma di essere astratto e generale
E diventava concretamente particolare e personale
La pena di morte la legge
Ci sono dei delinquenti che la meritano
Ma è davvero affar mio
Stabilire se la meritano
E dargliela
Perplessità che in chi la sentiva
Parrebbe ci volesse un sorpasso per mettere in discussione l'esistenza stessa delle giurie non tecniche
E riguardava invece soltanto la pena di morte
E sarebbe bastata ad affittarla che i giudici di mestiere i giudici di toga
Assicura sono dovute inevitabili e quella per il
E bisogna qui dire che il giudice
L'uomo che sceglie il mestiere di giudicare i propri simili
è
Per le popolazioni meridionali di ogni Meridione figura comprensibile se corrotta
Di in atti chili sentimenti intendimenti come dieci giunto dall'un grave con vuol sentire e Salma incomprensibile se l'ETA liberi né dall'amicizia né dalla compassione si lascia corrompere
Come dice don Chisciotte nel liberare i galeotti
Che la Giunta o lassù ciascuno se la veda con il proprio peccato ma non è bene che qua giù o quassù degli uomini d'onore si facciano giudici gli altri uomini dai quali non hanno avuto alcun danno
Ma se poi ci sono uomini possiamo giungere lasciando don Chisciotte
Che al di là o al di sopra dell'onore hanno scelto di giudicare altri uomini la giù o lassù se la prendono con questo loro peccato o merito
Chi senza aver scelto di giudicare e sprovveduto si affida alla loro conoscenza e al loro ministero non ha niente di cui rispondere la Giunta o lassù stato d'animo forse estensibile
Da un minimo a un massimo secondo direbbe Savinio lo spessore del passeranno a tutte le giurie
Ma certamente alla maggior parte dei giurati nel processo di cui stiamo dire
E non che è stato è stato d'animo li rendesse disattenti allo scorrere del processo più disattenti anzi nella preoccupazione della responsabilità di cui alla fine si sarebbero dovuti caricare
Li avrebbe resi il sentirsi giudici come erano di fatto alla pari di quelli togati
La Menzogna dell'imputato riguardo al ritratto di Matteotti gli aveva indignati
Era
Una seconda
Pugnala
Professor guida napoletano pena di morte e diritti umani
Grazie
Dunque noi abbiamo qui sentito molti analisi del pensiero e di Sciascia in particolare del pensiero di Sciascia relativo alla pena di morte
E certo lo stesso Sciascia ci richiama al concetto che la pena di morte
Una questione giuridica e che sì commina che si decide nell'ambito di un processo
E quindi sarà effettivamente opportuno che portiamo un poco la nostra riflessione su questo tema da un punto di vista giuridico
E ci dobbiamo chiedere quale sia il
Fondamento logico che viene attribuito al alla pena di morte e quale sia il fondamento logico della contestazione di questa pena della sua della dichiarazione per la sua illegittimità
Su questo punto purtroppo siccome e andare verso il basso sempre molto più semplice che andare verso l'alto
Purtroppo giustificare da un punto di vista logico la pena di morte da un punto di vista di logica giuridica naturalmente
Non è tanto complicata
è sufficiente pensare a ritenere
Che nell'ambito di una società civile
Tutti i diritti Romanino dallo Stato
Che sia lo Stato se vogliamo il sovrano che concede alle persone ai soggetti ai cittadini
I loro diritti
Per pensare a un certo punto che così come lo stato certi diritti concede così lo Stato certi diritti può togliere
E che se dunque in ultima analisi e dallo Stato che che dal sovrano che noi ricaviamo il nostro diritto di vivere
è nostro diritto alla vita così sempre il sovrano che così sempre lo Stato questo diritto alla vita ci possono togliere condannando
Qualcuno dei membri della società alla pena di morte
Ora evidentemente questo è un concetto molto elementare anche molto antico un tempo nella si diceva
Il padre ha diritto di vita e di morte sul figlio così come gli ha dato la vita
Così gliela può togliere
Qual è dunque la condizione
Per il contestare questo punto di vista che pure ha una sua logica una logica abbastanza terribile
Dal momento che ci inquieta che inquieta le nostre coscienze che non ci soddisfa di certo di fronte alla evidente inciviltà e brutalità di questa pista
è necessario per
Pervenire a conclusioni diverse evidentemente pensare ritenere che la persona umana
Sia titolare in quanto tale di diritti suoi propri
Che noi gli derivano dalla volontà dello Stato che noi gli derivano dalla volontà del sovrano ma che lo stesso sovrano lo stesso Stato debbono rispettare perché sono tenuti affatto
Ecco che dunque il tema di cui dodici occupiamoci il collega direttamente al tema dei diritti umani i diritti umani infatti sono quei diritti si definiscono diritti umani quei diritti di cui ciascuna persona si ritiene debba necessariamente godere
Diritti che nemmeno lo Stato tanto meno un Governo possono comprimere
Conculcati
Ecco dunque che con il progresso
La tutela dei diritti umani viene accolta in documenti legislativi di tipo costituzionale
Che si impongono allo stesso legislatore e impongono allo stesso legislatore per non parlare agli altri organi dello Stato di rispettare determinati diritti fondamentali della persona
E poi affinché la norma si ponga effettivamente quanto più possibile al di sopra dello Stato e costringa lo Stato a rispettarla perlomeno da un punto di vista legale
Ecco che si elaborano convenzioni internazionali e norme di diritto internazionale
E in particolare norme di diritto europeo che obbligano gli Stati a riconoscere determinati diritti in capo alla persona umana in quanto tale
Per la Giunta questo risultato di civiltà e quindi introdotte nelle costituzioni nazionali dei preamboli relativi ai diritti fondamentali della persona
Oppure approvate a livello mondiale o a livello regionali europeo convenzioni o dichiarazioni sui diritti umani
Ecco che si pone evidentemente il problema di stabilire quali sono questi diritti
Di quali diritti una persona debba comunque sempre e comunque godere che non possano essere posti nel nulla negati nemmeno dallo Stato tanto meno da un Governo o da altri organi dello Stato
Ed è logico che se noi parliamo di diritti dell'uomo il primo diritto dell'uomo è quello di essere uomo e poiché l'uomo è un essere vivente il primo diritto dell'uomo è quello di essere vivo dunque il primo diritto della persona è il diritto alla vita
E non c'è dubbio ne c'è da stupirsi che evidentemente se proprio il diritto alla vita viene posto alla testa all'inizio delle dichiarazioni
Internazionali e nazionali relative ai diritti umani il primo diritto che si riconosce
è il diritto alla vita
Così ad esempio nella convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali
Stipulata a livello mondiale
Nel
Stipulata a livello europeo nel mille novecentocinquanta sì afferma esattamente questo principio il diritto di ogni persona alla ditta è protetto dalla legge
Quindi la legge protegge
Il diritto della persona alla vita
La la persona ha diritto a vivere
Senonché
Nel momento in cui una legge addirittura superiore alla volontà dello Stato stabilisce che
L'uomo ha diritto alla vita
La stessa legge deve porsi il problema di quali siano le eccezioni a questa regola
E in particolare dunque
La convenzione
Sui diritti umani
Si chiede che cosa debba avvenire quando il diritto alla vita di una persona si ponga in conflitto con il diritto medesimo di un'altra persona
Cioè che cosa debba avvenire quando
Una persona non possa salvare la propria vita se non apprezzo del sacrificio darà vita al tuo ed evidentemente secondo un principio molto elementare del diritto
La convenzione e in linea generale il diritto ritengono che in questo caso sia eccezionalmente le cito
Sacrificare la vita altrui
Secondo il noto principio della legittima difesa
In quanto appunto il principio fondamentale della legittima difesa è quello che vi sia proporzione fra il danno che si vuole evitare e il sacrificio che si infligge ad altro
Quindi
Sul piano dalla società civile si
Trova questa formula
Molto semplice ciascuno ha diritto alla vita
Ma e quindi non può pregiudicare il diritto altrui alla vita però c'è un'eccezione quando il sacrificio della vita altrui richiesto per legittima difesa per proteggere e salvare la propria vita e quando vi sia dunque proporzione
Fra il male che infliggono da altri e il la protezione del bene essenziale della mia vita che tendo a proteggere
Partendo da questa analisi la Convenzione sui diritti umani si chiede chiede la pena di morte
La pena di morte legittima o illegittima
è legittimo che lo Stato ricorra a questa pena
E la convenzione
In sostanza fa questo ragionamento dice così come una persona
In stato di legittima difesa può sacrificare la vita altrui
Così la collettività
Fuoco
Per motivi di legittima difesa
Per proteggersi
Da chi eventualmente
Le apporti un grave
Male
Cioè fra chi commetta un gravissimo delitto
Possa considerarsi in una situazione di legittima difesa
La penna dunque concepita in la pena in generale e la pena di morte concepita come uno strumento di legittima difesa della collettività nei confronti del crimine
In qualche modo se vogliamo ammorbidisce la posizione
Anteriore o per lo meno la posizione logica che prima abbiamo richiamato perché mentre nella Secondo la prima logica lo Stato ha sempre e comunque
Il diritto di ricorrere a quelle pene che ritenga necessaria e può quindi anche ricorrere alla pena di morte in tutti i casi in cui lo ritengo opportuno
Secondo questa impostazione invece lo Stato deve giustificare
L'esistenza
Della legittima difesa e quindi deve giustificare un'adeguata proporzione fra il crimine commesso
Quindi delle provare che il crimine punito è estremamente grave e la pena inflitta che
Altrettanto se non più per
Bisogna dire subito che questa logica seguita dalla come sezione sui diritti umani presenta qualche limite logico intrinseco
E ne troviamo una traccia quasi subito nel momento in cui sempre nella stessa convenzione sempre parlando di pene
Laddove come abbiamo accennato un minuto fa
La convenzione esplicitamente contempla la legittimità della pena di morte perché dice la morte non può essere inflitta intenzionalmente a chicchessia assalto in esecuzione di una sentenza capitale pronunciata da un tribunale nel caso in cui il delitto è punito con questa pena dalla legge e quindi è evidente che la convenzione
Contempla la possibilità che un nostro che la legge di uno Stato Possa stabilire che per determinati crimini
Si presume molto gravi possesso è comminata la pena di
Ma successivamente sempre parlando di pene la stessa convenzione ci dice che nessuno può essere sottoposto alla tortura
Nei appelli né o trattamenti inumani e degradanti e noi sappiamo dalla giurisprudenza
E la Corte europea dei diritti umani che ha dato applicazione a queste norme
Che ad esempio è stata considerata illegittima proprio perché
Considerata pena inumana degradante la pena corporale
Certo noi mentre prima seguivamo abbastanza potevamo seguire abbastanza il ragionamento giuridico seguito dalla convenzione ci troviamo qui un momento più in difficoltà
Perché sembra effettivamente difficile
Concepire
Una pena che sia più corporale
E più degradante della pena di morte
E appare effettivamente non troppo logico concepire come illegittima una legge che stabilisce alcuni una pena corporale
Mentre invece concepire come legittima una legge che
Concepisce ecco consente prescrive la pena di morte
E allora visto questo campanello d'allarme che ci suscita quest'anno mai la la incrinatura che porta la logica che sta dietro a questo ragionamento
Ci viene fatto di ritornare indietro suo ragionamento che allora ci dobbiamo chiedere ci viene di fare di chiederci ma la pena può essere considerata legittima difesa
E quindi a mettere in caso di proporzionalità fra l'offesa e la sanzione
Una eccezionale legittimità
E
A ben riflettere ci accorgiamo che la pena non può mai essere legittima difesa
In quanto la legittima difesa intanto è legittima in quanto all'Effetto e lo e l'obiettivo di evitare
Il danno il male
Al quale
Che ho diritto di che io ho diritto di evitare intanto io posso difendermi legittimamente in quanto questo mio comportamento puro lesivo dei diritti altrui
è idoneo nelle circostanze speciali a proteggere a salvare il mio interesse dunque a salvare il mio diritto in altre parole la legittima difesa uno strumento preventivo
E dunque non può essere una pena evidentemente perché la pena invece è uno strumento repressivo uno strumento cioè che parte come presupposto dalla consumazione del reato
Parte dalla ipotesi dal presupposto che il danno ingiusto illecito sia già stato consumato e dunque non ha quella e non può vivere quella funzione preventiva che alla legittima difesa e quindi
Per quanto vi possa essere apparentemente una
Proporzionalità farà il danno inflitto all'ebreo è il danno che il Reno ha inflitto ad altri il principio giuridico della legittima difesa
Invocato implicitamente dalla Convenzione europea sui diritti umani non sembra logicamente funzionale
Io su questo tema si è soffermata anche con risultati diversi
La nostra costituzione la quale Costituzione anch'essa si occupa come tutti sanno del tema
E nel parlare delle pene
Richiama un principio che quello stesso principio che abbiamo visto che la Convenzione europea dei diritti umani e cioè il principio secondo cui le pene non possono essere non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità
E abbiamo visto come a questo principio accolto dalla Convenzione europea vengano il la Commissione stessa via un'applicazione in qualche modo contraddittoria perché da un lato la pena
Non può consistere in trattamenti inumani e quindi non può essere ammessa oltre la tortura nemmeno la pena corporale ma invece espressamente contempla la legittimità della pena di morte sì muove invece in un'altra direzione la nostra la nostra Costituzione perché accanto al principio secondo cui la penna
Non può consistere in
In in
Comportamenti contrari trattamenti contrari al senso di umanità
Afferma il principio secondo cui la pena deve tendere alla rieducazione del condannato e questo evidentemente da un punto di vista logico
Ci guida e guida la nostra Costituzione verso la soluzione opposta perché è evidente che se il condannato
A morte
Viene sottoposto a questa pena nessun rieducazione di certo può ricavare dalla pietà stessa
Quindi infatti la nostra Costituzione come tutti sanno vieta la pena di morte non contempla la pena di morte salvo l'eccezione della pena di morte applicata o prevista in caso dal diritto di guerra in caso di guerra eccezione che in qualche modo si spiega se in durante la guerra in fondo lo Stato e non lo lo Stato in una situazione di necessità
Chiama a morire persino i cittadini innocenti e perbene quindi
Al limite si può pensare che possa fare altrettanto nei confronti di colpevoli di gravi tre
Certo anche questa logica della
Della pena come
Strumento di rieducazione
Ai suoi limiti logistici
Abbiamo sentito stamattina in stato molto interessante il professor Rubino al quale ci ha richiamato alcuni passi
Di Voltaire
No nel quali l'illustre autore magnifica aveva nella bellezza dei lavori forzati il piacere che si ricava dal lavoro forzato che progressivamente eleva le capacità morali del condannato cosa che effettivamente risulta un pochino paradossale
Del resto nel nostro sistema la funzione rieducativa della pena sembra terminare sembra essere incompatibile non solo con la pena di morte ma in qualche modo anche in conflitto in contrasto con la detenzione perpetua tanto che nel nostro sistema effettivamente questa la Dust solo pur previsto dalle leggi risulta in larga misura
Mitigato da molte norme
Ulteriori
Ne consegue consegue da tutto questo che in definitiva ancora una sistemazione
Accettabile logicamente accettabile di questo problema sembra essere ancora di là da venire e vorrei soltanto citare un esempio che mi sembra importante
Nella comunità internazionale attuale
Sono stati creati strumenti legislativi ed anche giudiziari per la punizione di gravi crimini contro l'umanità che penso soprattutto al tribunale
Penale al Tribunale internazionale per la punizione la repressione dei crimini contro l'umanità
Nella ex Jugoslavia ed anche in Ruanda ora questo tribunale penale appunto che si ispira a tribunali analoghi stabiliti dopo la seconda guerra mondiale
Questi tribunali sono competenti a punire delitti veramente efferati
E gravissimi pensiamo alla pulizia etnica i crimini veramente
Eccezionali che sono stati commessi nella guerra civile chi nella ex Jugoslavia
Ebbene mi sembra che la comunità internazionale odierna
Stia progredendo verso l'idea che la pena di morte non possano essere considerata come giustificata in nessun caso dal momento in cui
Per la punizione di questi crimini gravissimi che hanno offeso l'intera umanità questo tribunale non contempla la pena di morte ma soltanto pene detentive me sembra questo un segnale
Della evoluzione del diritto internazionale in un senso
Forse molto più accettabile molto più illogico di quanto non sia stato finora Pierre grazie
Grazie al professor Guido napoletano Roberto Guidi ruolo dell'opinione pubblica nella lotta contro la pena di morte
Circa la metà dei Paesi del mondo esistono codici penali leggi speciali che prevedono la pena di morte quale sanzione per l'inosservanza dei loro precetti e organi giurisdizionali ordinari o speciali che questa pena comminano che fanno eseguire
In circa la metà dei Paesi del mondo lo Stato chiamato a prendersi cura dei bisogni e del benessere dei cittadini utilizza le proprie strutture per ucciderli in nome del popolo in nome della legge
La pena di morte è spesso utilizzata in modo apertamente strumentale dai governi per eliminare fisicamente il dissenso per reprimere le minoranze
Diventa uno strumento di lotta politica per la conservazione del potere ed è dichiaratamente finalizzata alla difesa delle istituzioni
Ma si rivela uno strumento costoso e scarsamente efficaci
Gli oppositori politici uccisi per mano delle istituzioni assumono il ruolo di martiri per i loro compagni di fede e il dissenso anzi che smarrirsi o placarsi tra il nuovo impeto nuove energie alla questi sacrifici
L'immagine internazionale del governo inoltre ne risente in modo pesante e negativo e le autorità subiscono dalla comunità internazionale pressioni imbarazzanti che possono arrivare a ostacolare il corso normale delle relazioni diplomatiche e soprattutto commerciale
In questi casi il compito delle organizzazioni abolizioniste eh
Se non facilitato quanto meno in qualche modo accompagnato da questa reazione dell'opinione pubblica internazionale
Che quindi la protesta da questo punto di vista grazie a questo concorso
Di forze si fa più vigorosa più sono nella maggior parte degli stati che infliggono ancora la pena di morte tuttavia questa è generalmente prevista dall'ordinamento giuridico per reati comuni spesso i più gravi e violenti
Ed è interpretata come un indispensabile strumento di lotta anticrimine
Non vi si ricorre almeno ufficialmente nell'interesse della classe dirigente ma degli stessi cittadini
Non serve a conservare il potere ma difendere la sicurezza degli individui contro la minaccia criminale
In questi casi il lavoro delle organizzazioni abolizioniste si complica e si fa più duro oltre alla volontà omicida delle autorità infatti è necessario vincere la resistenza di una quota più o meno rilevante dell'opinione pubblica che si dichiara favorevole alla pena capitale
Solo per i reati comuni infatti si registra un'adesione convinta e forse dovremmo aggiungere generalizzata
Alle scelte di politica criminale che portano all'applicazione della pena capitale
L'opinione pubblica sente direttamente minacciati i suoi interessi più elementari
Si identifica più facilmente con le vittime di gravi reati è certamente più facile provare solidarietà e pietà per un bambino oltraggiato che per un re spodestato
Avverto un senso di insicurezza che complice un deleterio sensazionalismo nelle tecniche di informazione può raggiungere il grado di vere e proprie psicosi collettive
E pretende quindi risposte adeguate vuole essere tranquillizzato
Sull'onda dell'emozione dello sdegno provocato da crimini efferati odiosi si chiedono dunque punizioni esemplari soluzioni clamorose radicali per riparare la lesione subita si badi non dalla vittima del reato
Ma dal comune senso di giustizia e sicurezza quasi mai il popolo forcaiolo se mi si passa questa espressione
Chiede che il reo sia posto a disposizione della vittima dei suoi familiari che le sue energie che i suoi averi che la sua vita che il suo destino servano a riparare il danno causato alla vittima o i suoi familiari
Generalmente si vuole che il re è un soffra
Di una sofferenza semmai anche inutile purché soffre possibilmente molto
Perché è un patrimonio comune che è stato leso proprio senso di sicurezza soprattutto
E la pena di morte diventa soprattutto questo
Il placebo contro la paura
Paura di rimanere a propria volta vittime di reati molto gravi
Paura di vedere definitivamente compromesso il principio di intangibilità della propria sfera personale patrimoniale familiare
Ma soprattutto paura di non poter più guardare nel buio di non poter più camminare tranquilli di non poter più aprire la porta di casa uno sconosciuto paura di essere condannati a vivere nella paura paura di avere paura
E questa la domanda cui la pena di morte risponde
Con la pena capitale lo Stato lancia un messaggio che non è direttore criminali ma alle persone perbene
E questo messaggio suona fidatevi di me
Che se preferite potremmo tradurre con votate per me
Il governo promette di proteggere i cittadini dalla minaccia che li spaventa e di proteggerli a ogni costo anche a costo di uccidere
Promette di non arretrare mai di non mostrare mai esitazioni di fronte al crimine ecco perché in questi casi ottenere la commutazione di una sentenza di condanna la pena capitale così difficile
Perché uno Stato che abbia stretto con i propri elettori un patto in questi termini non può avere pietà
Non può mostrarsi comprensivo
La clemenza verrebbe scambiata per debolezza
L'efficacia di questo meccanismo è dimostrata dall'esperienza statunitense degli ultimi anni
La pena di morte è diventata il banco di prova dei candidati alle cariche di presidente governatore procuratore
Dichiararsi favorevoli alla pena capitale non garantisce il successo alle elezioni ma dichiararsi contrari garantisce la sconfitta
Ed è ancora il consenso politico a condizionare le scelte di giudici e governatori dopo la loro elezione
La commutazione di una sentenza di morte può pregiudicare la riconferma nella carica
E pochi sono disposti a correre il rischio di compromettere una carriera politica per aver usato una impopolare clemenza
In queste condizioni la vita o la morte dell'imputato dipendono da fattori del tutto estranei alle circostanze del caso da considerazioni indipendenti dalla sua età o delle sue condizioni personali a volte persino dalla sua effettiva colpevolezza
Affinché questo rapporto tra governo e cittadini fatto di suggestione e di una fiducia fragile continui a funzionare sono necessari almeno due condizioni
La prima che si conservi nella popolazione una concezione retributiva della giustizia il più possibile vicino alla teoria dell'occhio per occhio
La seconda è più importante dal nostro punto di vista e che non si affermi la fiducia nella possibilità di strategie anticrimine alternativi alla pena di morte in altri termini è interesse dei governi convincere l'opinione pubblica che la pena capitale è necessaria
Che non ci sono rimedi altrettanto efficaci contro la criminalità
Da questa esigenza da questo interesse nasce la disinformazione che generalmente circonda il mondo il fenomeno della pena capitale
I risultati di studi lunghi rigorosi autorevoli condotti anche sotto l'egida delle Nazioni Unite che dimostrano l'inefficacia deterrente della pena capitale non sono conosciuti dal grande pubblico
Sono considerati con sufficienza se non con aperta ostilità
Dai governi che mantengono la pena capitale
E ricevono dei mezzi di comunicazione un'attenzione ben diversa da quella riservata alle notizie di cronaca
L'esperienza di numerosi Paesi porta invece a concludere che esistono strumenti di difesa sociale meno barbarie cruenti e soprattutto più efficaci
Maserati essenzialmente ma non esclusivamente sul potenziamento delle strutture investigative e giudiziarie dello Stato
Vi sono così diversi casi in cui si è registrata una flessione del tasso criminale dopo l'abolizione della pena capitale o un aumento della criminalità dopo la sua reintroduzione
Alcuni dei reati più frequentemente puniti con questa sanzione presentano in realtà il più basso tasso di recidiva
Contribuendo a destituire di fondamento l'affermazione secondo cui la morte dell'assassino del reo sarebbe indispensabile per evitare il ripetersi dei delitti più gravi
I rimedi più efficaci
Quelli che realmente attenuano il pericolo criminale sono difficili da attuare garantiscono risultati in tempi spesso non immediati e soprattutto sono costosi basti pensare all'impegno
Rappresentato da una riforma seria e approfondita di un sistema penitenziario
Mentre l'introduzione della pena di morte o l'estensione della sua applicazione a nuove fattispecie criminose rappresenta un provvedimento più immediato appariscente e soprattutto politicamente più redditizio
La maggior parte dei dati disponibili sul fenomeno criminale sulle sue relazioni con la pena capitale è ignorata dall'opinione pubblica
Ma ben nota ai governi mantenuto ori costoro sanno benissimo che ogni esecuzione lascia generalmente inalterato il tasso di criminalità
Sanno benissimo di uccidere invano ma continuano a farlo perché questo distrae l'attenzione dell'opinione pubblica dalla richiesta di misure di difesa anticrimine reali ed efficace
La pena capitale in questo modo rende la società ancora più pericolosa
Perché non aumenta la capacità investigative punitiva dello Stato non ne aumenta le difese e quindi non diminuisce il pericolo con l'aggravante di infondere un falso senso di sicurezza dei cittadini
L'esigenza di una società più giusta e sicura in cui i beni gli interessi e i diritti dei cittadini siano meglio garantiti e profondamente sentita anche da quanti si battono per l'abolizione della pena di morte
Costituendo anzi uno dei principali argomenti per l'eliminazione di questa sanzione penale inutile regressiva essere contrari al boia non vuol dire nutrire simpatia per i colpevoli e indifferenza per le vittime
Il movimento abolizionista anzi ha una conoscenza più approfondita dell'argomento e non si accontenta di soluzioni fittizie ma pretende dallo Stato una risposta globale è articolata al problema criminale
I concetti e le informazioni appena abbozzate in questo necessariamente rapido intervento devono diventare materiale di pubblico dominio
Affinché un'opinione pubblica meglio informata
Revochi il proprio sostegno a politiche criminali grossolane demagogiche spingendo invece verso la ricerca di strategie di difesa sociale che coinvolgono tutti i settori della vita civile e tutte le risorse della collettività
L'opinione pubblica dunque un ruolo di assoluto rilievo e soprattutto una grande capacità di condizionamento delle scelte del potere pubblico come dimostra l'esperienza ultratrentennale di Amnesty International che fa dell'opinione pubblica la principale forza delle sue azioni
Cambiare si può
Solo allora i governi accetteranno più facilmente di assumere anche in ambito internazionale obblighi giuridici verso l'abolizione della pena capitale
Obblighi che oggi sono resti a ratificare perché dovrebbero necessariamente tradurli in provvedimenti legislativi invisi alla maggior parte del loro elettorato
Il movimento abolizionista animato da moventi
Ideali filosofici religiosi culturali non può non tener conto della parte dell'opinione pubblica ancora convinta della necessità della pena di morte
Attribuendole in modo superficiale affrettato patenti di arretratezza culturale o peggio di inciviltà
Non è possibile trascurare l'indispensabile opera di informazione educazione ai diritti umani che abbiamo fino fino ad ora descritto
Fin quando la pena capitale sarà un valido argomento un utile argomento da spendere in campagna elettorale sarà sempre molto difficile cancellare la legge che uccide da Korda il Codice Penale di tutto il mondo un obiettivo che
Oggi più che mai alla nostra portata grazie
Grazie al dottor Roberto Guidi dottor Sergio D'Elia giustizialismo i simulacri vecchi e nuovi della lotta alla mafia
Sì io ringrazio per questo incontro per questo invito
E immagino che quest'incontro sulle nato Sciascia più che un omaggio alla il testimone all'uomo di cultura che ha saputo raccontare in maniera Mirabile e denunciare anche senza ipocrisie
Le vicende del suo tempo sia soprattutto l'occasione per discutere di oggi dell'Italia del nostro paese di oggi e per chiedersi quanto le logiche del potere politico e del potere criminale
Che alla fine degli anni settanta hanno ispirato i fatti
Dica vendicativa sotto varie forme simulacri
Intendo parlare per esempio di quella pena di infamia del Medioevo che esista il nostro Paese come pena di infamia per mezzo stampa che continua a colpire irrimediabilmente coloro che sono sottoposti a delle indagini
Io ricordo di Leonardo Sciascia
Una frase che credo di aver letto nel resoconto di un suo intervento
Da deputato del Partito radicale alla Camera perché mi è rimasta molto impressa Sciascia diceva la mafia non si canta non si combatte con la terribili ITA
La mafia si combatte con il diritto
Ricordo questa frase allora penso all'America
Al fatto che anche lui il nuovo anno si è aperto all'insegna del boia
Al fatto che per esempio nell'Arkansas per risparmiare ne sono stati giustiziati tre in un colpo solo
è uno di questi giustiziati un con dannato a morte che istruendo RAI tre
è stato quaranta minuti con il l'ago nel braccio per dell'iniezione letale prima che gli venisse somministrato il il veleno e penso a questo punto anche agli americani i quali per capire come è fatta secondo me dovrebbero vedere quelle immagini dovrebbero vedere in faccia questa loro pena di morte
Un'idea credo che se la siano fatte ai lettori degli ortaggi che ha pubblicato un diario angosciante terribile tenuto dei secondini degli ultimi giorni dei tre condannati a morte non lo pubblicheremo sul prossimo numero di nessuno
Tocchi Caino che io chiedo che basta leggere quelle diario per
Da davvero capire che sia difficile per tutti ma credo anche per gli stessi fautori della pena di morte conciliare
Le finalità di giustizia le finalità di non violenza di sicurezza che pure animano
Gli stessi fautori della pena di morte
Con uno la crudeltà l'attività avrebbe detto Sciascia dei mezzi
Dei tempi ma anche delle proprio le stesse procedure
Con cui viene seguita la pena di morte
Marshall McLuhan diceva il medium e il messaggio
In altri termini detto ho sentito ripetere il pomeriggio in un intervento
Un'altra verità un'Inter questa è un'intuizione sono me semplice lo stesso tempo geniale di McLuhan il medium è il messaggio che ne richiama un'altra
Che degli dei non violenti alla quale dice non è vero che i fini giustificano i mezzi anzi sono da questi pregiudicati sono da questi segnati
E in qualche modo prefigurati
Questo vale anche per i mezzi di esecuzione per appunto la morte come pena
Perché se la morte è il mezzo di esecuzione di una pena il fine
Ed il messaggio
Della giustizia non possono essere diversi certamente non può essere la giustizia la non violenza la sicurezza sociale
E infatti la pena di morte negli Stati Uniti o ricordava molto bene ora Roberto Guidi è un grande imbroglio
Che forse è il caso di Joseph o del riuscito in qualche modo un po'se non altro a svelare
Proprio riguardo al caso di Joseph O'Dell il fatto che la Corte Suprema degli Stati Uniti abbia messo il ricorso della sua difesa perché nel processo sono stati violati
I suoi diritti costituzionali cioè cos'è successo i giurati non sono stati informati dall'accusa
Sui precedenti penali dell'imputato che erano tali che avrebbero potuto comportare in alternativa alla pena di morte non una pena detentiva
Per la quale sarebbe potuto uscire dopo qualche anno ma una ergastolo senza via di uscita io son abolizionista anche sull'ergastolo poi tiro anche perché è evidente credo anche nelle cose sono state ricordate poc'anzi
Però questo prova fatto che le giurie siamo tenuti no al all'oscuro dei precedenti penali perché non ci sia alternativa
Alla pena prova che la pena di capitale negli Stati Uniti è un'arma in mano a procuratori a governatori che la usano per Fini elettorali per fini di propaganda
Politica il fatto che nei processi si nascondono le giurie precedenti penali significa che la pena di porte con cui si concludono i processi capitali spesso negli Stati Uniti non è la giusta pena per un delitto
Orrendo e neanche il deterrente di oggi
Contro la criminalità di domani
Ma è è l'oggetto orribile di uno scambio Sortino scambio simbolico fondamentalmente cioè il dono
Cinico consolatorio offerto ai parenti delle vittime da un lato poi il dono della vendetta dall'altro anche il simulacro di una risposta dura dura e pura
Alle giuste esigenze di una Cumani comunità che minacciata nella propria sicurezza quindi una risposta tanto più dura
Direi e tanto più pura quanto più vuole coprire le inadempienze Land inefficienze se non addirittura le complicità con nella lotta al crimine o a quel crimine in particolare
Però questa logica non credo che sia soltanto degli Stati Uniti queste dinamiche che sono proprie del potere non sono solo degli Stati Uniti sono del nostro paese e io non posso fare a meno di richiamarle queste dinamiche e vederne quanto vivano anche nel nostro Paese nel modo in cui viene amministrata la giustizia da un lato dall'altro la lotta alla criminalità di leggi di emergenza di durezza e di come l'intransigenza carcerarie si sono alimentati nel nostro Paese tutti i governi in una sorta in un conformismo giustizialista tanto De Marco logico ma anche pericoloso criminogeno propriamente la cattiveria si abbatterà evita di Sciascia con cui vengono trattati i criminali le varie guerre alla mafia le leggi eccezionali le carceri speciali spesso hanno rappresentato proprio la copertura come gli Stati Uniti di inefficienza e di inadeguatezza se non di vere e proprie complicità
Nella confronto con il fenomeno che con quegli strumenti si voleva debellate
Direi che è un classico si richiede la pena di morte quando non si o pene più dure all'inasprimento delle pene quando non si riesce ad H acchiappare i criminali quando non si riesce a punirli insomma quando non funziona polizia quando non funziona la giustizia il carcere tribunali una denuncia clamorosa fatta quest'anno all'inizio dell'anno dal procuratore generale presso la Corte la Suprema Corte di Cassazione all'apertura dell'anno giudiziario infatti non è stata che sono aumentati
Le rapine i sequestri di persona e gli omicidi più o meno sono quelli fece una variazione minima di percentuali da un anno all'altro è stata neanche il fatto che autori
Di gravi crimini usciti dal carcere ne hanno commessi ancora di più Crati la denuncia è stata che oltre l'ottanta per cento di rapina di sequestri e di omicidi nel nostro Paese
Rimangono impuniti nel senso che non vengono individuati gli autori questa è la vera emergenze contro questa realtà non si riesce ad affronta che non si riesce ad affrontare spesso allora noi che reggiamo si ergono
Quelli che io chiamo i monumenti della lotta alla mafia e alchimie organizzato come per esempio il quarantuno bis cioè il carcere duro per i mafiosi e l'altro io di anche i pentiti il sistema dei pentiti
Sono monumenti che hanno quindi un valore simbolico che operò nei confronti più dell'immaginario collettivo non certamente nei confronti dell'immaginario
Criminale ma anche questo Roberto Guidi lo ha spiegato bene poco fa
In questo modo si simula un'attività repressiva che tanto dura e crudele quanto più che quanto essere nello stesso tempo proprio fallimentare e e criminologia
Spesso accade che sull'ultimo anello della catena quello più debole cioè sul carcere sui incarcerati si concentri in si concentrano degli atti da altri fronti ben più importanti
Le vendette del potere e dell'efficienza e di organi dello Stato e anche gli umori dell'opinione pubblica c'è sempre il carcere i carcerati su qui è facile poi deviare
Depistare li attende queste attenzioni
Dicevo l'articolo quarantuno bis articolo quarantuno bis ad esempio che appunto dice carcere duro per i mafiosi che nato come risposta agli attentati alle stragi attentati a Falcone e Borsellino che è stato censurato dalla nostra corte costituzionale ma anche dagli organismi internazionali tutte delitti umani
Però non stesso tempo è stato prorogato da una legge del parlamento votata all'unanimità eccetto dodici credo deputati che si sono che hanno votato contro
Fino al due mila
è stato come è stato motivato è stato motivato in questo modo ha detto impediremo
Con questo crea con quel quanto uno bis i collegamenti tra mafiosi in galera e mafiosi in libertà quindi bloccheremo i loro traffici
Criminali questa è stata la motivazione una motivazione
Apparentemente seria
Verosimile
Io credo solo per la sua banalità proprio per la demagogia del suo dire non vi preoccupate
State tranquilli li abbiamo presi li abbiamo messi in condizione di non nuocere non comunicano sono all'Asinara sono a Pianosa
Un colloqui al mese una o al massimo due ore di aria nessuna possibilità di telefonare nessuna lettera tra un carcere e l'altro
Pane ed acqua in alcuni nei primi tempi e e anche un po'di botte e queste sono state anche dopo documentate denunciate da un rapporto proprio di Amnesty sull'Italia
Novantadue novantatré quando è stato istituito bene che in questo modo i mafiosi siano davvero isolati
Ne siano davvero bloccati i traffici credo che sia un dato solo apparentemente serio e rassicurante
Io dico se fosse davvero che fondata la questione dei collegamenti tra mafia in galera e mafia in libertà
Io fare da un punto di vista dell'attività investigativa repressivo io credo che i mafiosi allora andrebbero tenuti non alla signora ma a Palermo
In condizioni tali da facilitare le loro comunicazioni per potere su queste investigare
In modo tale da ricostruire smantellare i loro tratti dell'organizzazione loro traffici
Illegale
Ma questo non accade perché su una seria efficace attività di Intelligence
La sola che può dare risposta alla vera emergenza quella denunciata al procuratore generale presso la Corte di Cassazione
Cioè la mancata individuazione dei responsabili dello dello oltre ottanta per cento dei di attività criminale non si conta molto e allora per l'opinione pubblica conta verso l'opinione conta molto l'articolo quarantuno bis
Che credo sia proprio la cifra del depistaggio sul carcere sui detenuti della incapacità
Di colpire la mafia in maniera seria ed efficace
E poi si conto ovviamente sulla parola
Dei pentiti
Perché
Se il quarantuno bis e la misura del depistaggio sul carcere sui detenuti dell'incapacità di fare una seria attività investigativa i pentiti sono la rinuncia a colpire
La mafia quella pericolosa che quella vincente
Che non ha pentiti
Perché può essere colpita soltanto come attività investigativa autonoma soltanto un'attività di intelligenza
Perché mi sembra normale sono io immagino che pentiti di mafia siano
Del tutto espressione di mafie perdenti cioè di famiglie che sono state già duramente colpite nel confronto con le altre famiglie rivali cioè sono famiglie che hanno perso lotte guerre di mafia
E poi i pentiti stessi hanno finito di di distruggere
Questo che io credo che sia il fenomeno nella sua stragrande su un totale totalità dei pentiti
Mi sembra normale dicevo perché il fenomeno del pentimento in una famiglia di mafia perdente
Dove è venuto meno proprio la forza delle gambe associativo dei vincoli familiari e rispetto delle regole delle ricerche interne mi sembra un fenomeno chiederei normale insomma
Servente interessante invece scoprire cosa c'è dopo oltre contro Riina che arrestato condannato all'ergastolo
Sottoposto al quarantuno bis ma di questo noi non sappiamo nulla e non lo sapremo mai se il sistema di indagine di polizia
Di iniziativa inquirente insomma di
Di indagini di indagini e di ma anche di giudizio penale e quello dei pentiti non lo sapremo mai
Se la gran parte direi delle energie investigative vengono mobilitate vengono deve viene devoluta alla ricerca dei riscontri
Alla parola alle parole dei pentiti
Rimarrà invece la vera emergenza quella di cui dicevo prima denunciata dal procuratore generale della Cassazione presso la Cassazione per lo scandalo dell'oltre ottanta per cento di
Delitti di cui non vengono scoperti gli autori
Noi conosceremo probabilmente so neanche se questo ecco totalmente ed Eros mantelle Remo le mafie criminali e politiche già perdenti
Ma non conosceremo e intanto sì rafforzeranno quelle quelle vincenti
Galasso dal fieri per oggi due pentiti ma che non erano la mafia vincente del periodo di
Nella lotta alla camorra di Cutolo
Del trio del caso Tortora hanno infatti raccontato che loro se ne stavano fuori mentre venivano messi dentro tutti i c.t. gli anni
E quella era l'emergenza di quel di allora ed erano i pentiti di allora loro invece se ne stavano fuori Accardo continuare i propri affari
Perché erano a camorra vincente e che la camorra poi collegata al sistema dei partiti dell'unità nazionale che stavano facendo gli affari sulle sullo dopo terremoto
Allora quando si dice no all'uso distorto dei pentiti perché questo si dice sono i pentiti per tutti convengono no all'uso distorto ed io credo che bisognerebbe essere più seri
Si dovrebbe dire no al sistema dei pentiti
Proprio al sistema in quanto tale
Perché credo che questo sistema sempre più caratterizzato con un sistema di supplenza rispetto a quello della giustizia e tutti i pentiti quelli buoni e quelli cattivi davvero non è una questione di riscontri oggettivi alle loro alle loro dichiarazioni
Non sono altro che la deroga ad un'autonoma amministrazione deriva giustizia alle indagini l'accertamento dei fatti
La ricerca delle prove il giudizio stesso non riescono oggi a fare a meno della parola
Dei pentiti del ruolo dell'esistenza stessa decreti e tutti i codici tra destra e sinistra questo non si riesce a rinuncia
Quindi l'autonomia del poliziotto l'autonomia del magistrato l'autonomia del giudice
Si limitano praticamente soltanto alla scelta fra le parole del pentito
Di quali sono degne di nota quali sono degne di riscontri di indagine di quali sono degne di e di prova nelle inchieste soprattutto di mafia non si fanno
Ormai non si fanno con successo indagini e processi se non a partire appunto dalla parola dei pentiti quindi le proposte che pure ci sono all'ordine del giorno di riforma di questo sistema le migliori
Ce ne sono come quelle per esempio del Polo l'attuale procuratore nazionale antimafia sono tutte ecco come dire all'insegna della riduzione del danno che questo sistema arreca io direi alla giustizia solo ai cittadini
Ci vorrebbe invece secondo me è una riforma ben più radicale direi rimanere come logica sulla riduzione del danno rispetto per esempio alle previsioni sono sulle droghe che occorrerebbe legalizzato di questi pentiti e penso da questo punto di vista che la proposizione
Vada esattamente rovesciata cioè dalla parola dei pentiti che deve essere sostenuta dai riscontri oggettivi
Invece i riscontri oggettivi
Si chiama prove o indizi seriamente gravi
Sostenuti che devono esserci possono essere sostenuti anche dalla parola dei pentiti questo rovesciamento secondo me va operato la differenza sono è e notte e notevole
E forse forse anche inaccettabile da un punto di vista strettamente garantistico io dico che il luogo il tempo di parola dei pentiti
Devono essere il più possibile e pubblici
Direi quasi coincidenti con quelli del dibattimento quindi altro che colloqui investigativi che vengono fatti in carcere da
Dio rosso eccetera in assenza
Non dico della difesa ma neanche la difesa del della persona che viene sentita ma in assenza anche del Pubblico ministero e le fasi successive in assenza delle delle del giudice per le indagini preliminari quindi devono essere quanto meno
Io dico i partiti vengano portati in a Hula
Dall'accusa a sostegno delle proprie tesi accusatorio delle proprie prove e sottoposti ai contro Inter agli attori ai conti alle controprove della difesa
Al di fuori del processo pubblico io ritengo che le parole dei pentiti non dovrebbe avere nessuno rilievo neanche indiziario non dovrebbero usate
Neanche per avviare un procedimento penale ma soprattutto neanche per secondo me neanche per inviare un avviso di garanzia
Su questa cosa gli avvisi di garanzia voglio concludere
Questo aveva iniziato l'avviso di garanzia che viene notificato soprattutto quando si tratta di indagati diciamo eccellenti viene notificato prima che a loro attraverso la televisione
E ancor più poi la custodia cautelare che equivale soprattutto si tratta inquisiti eccellenti ammessi di esposizione al pubblico ludibrio di gogna vera e propria
Costituiscono già un marchio di infamia che li fa immediatamente principio circuitare al grado più basso della società la pena di infamia e quindi
E poi la collaborazione che si richiede che collaborazione che proporrà formativa quell'infamia alcuni inquisiti sono chiamati che non veniva richiesta neanche nel Medioevo ebbene questo signore testimonia di una storia
Dell'infamia che ritorna oggi se non con i codici con le procedure con Ciampi rappresentazione di un tempo sicuramente con le stesse dinamiche finalità distruttive
Io credo che a questo retaggio della storia si siano ribellati con il loro suicidio persone come Gabriele Cagliari
Raul Gardini Carmine menzogne killer alcuni che io ricordo
Eccessivo parlare di pena di infamia e di gogna abolite da secoli
Oggi nel nostro Paese per quanto riguarda gli inquisiti che siano di Tangentopoli Di Mascio eccetera
Io non credo se si considera che signor la corte la sorte toccata a molti
Sì direi ad alcuni sì e ad altri nove
Esponenti del regime che sono stati messi fuori legge
Dai magistrati invece che dalla politica
Una sorte non dissimile a quella che veniva inflitti ai dignitari di un tempo che consiste in perdita diritti civili interdizione dai pubblici uffici dà la possibilità di lavorare di tunnel stesse nelle proprie
Aziende private esclusione dal proprio partito o dal proprio ceto di appartenenza
Noi ci chiamiamo Nessuno tocchi carino vuol dire
Questa denominazione questo
Questa frase questa citazione della Bibbia vuol dire anche questo c'è un no alla giustizia cancella il reato in quanto persona dalla faccia della terra
Vuol dire che la giustizia vera persegue
Il reato ma mai pone dei marchi d'infamia surreale ciò non lo degrada mai a un uomo senza dignità
Vuol dire una giustizia giusta che non ha bisogno delle condanne a morte come delle condanne avvilito che non ha bisogno di pene preventive di pene definitive o di pena infinita
Il nuovo io credo nel nostro Paese si dimostrerà davvero i nostri occhi quando nelle l'affrontare le varie emergenze criminali si riuscirà a fare a meno
Di tutti i simulacri del giustizialismo non solo della pena di morte che non c'è nel nostro paese non c'è più nel nostro Paese ma anche della pena di fame che permane nel nostro Paese
Non solo di quel terribile fine pena mai degli ergastolani che molti comunque nel nostro Paese vogliono cancellare ma che ancora esiste ma anche delle varia scassinare che Buscetta di tutti gli altri monumenti
Del giustizialismo intoccabili
Sia per la destra che per la sinistra grazie
Grazie al dottor Sergio D'Elia invito la professoressa riolite proprio al ruolo presentarsi al tavolo
Sono infinitamente riconoscente
Agli amici di Leonardo Sciascia per avermi invitata
Fraternità tra questa opportunità
Di parlare estinti un caso tragico
Di un mio connazionale
Un caso che spero si possa risolvere al più presto
Nel senso che noi tutti auspichiamo
Chiedo scusa sin dall'inizio elettiva i miei
Errori di italiano
Il mio intervento
Dopo chiamato porte aperte alla vita
Per un po'Sciascia perennemente attuale
Semplice non è affatto agire con efficacia massima in mancanza del maestro
Che riusciva e riesce tuttora intatto il nostro presente incontro fiorentino
A segnare le coscienze mobilitando importantissime forze intellettuali e sociali nel senso della difesa incondizionata della giustizia
Visto insostituibile Leonardo Sciascia non c'è più fisicamente ecco un forte motivo di rammarico certamente non soltanto mio
Nonostante questo lo spirito del grande scrittore non cessa di essere vivissimo tramite i suoi libri e le prese di posizione che fecero epoca
E danno tuttora valori intatto più forte di tutte le virtù del suo complesso carattere penso che sia stata la profonda fede cristiana che le pagine di porte aperte continuano sprigionare
Sono indelebilmente legata in veste di traduttrice in romeno di questo affascinante romanzo documento sono indelebilmente legata naturalmente alle porte aperte e a Sciascia
Sì accingiamo a varcare la storia del terzo millennio dopo Cristo sentiamo con acutezza di stragismo degli anni che ci separano dal Duemila
Interrogativi drammatici ci tormentano e fra tutti il sommo quesito riguarda proprio il messaggio del Redentore
Sul prezioso dono della vita intesa quale essenziale dono divino da tramandare di generazione in generazione
Già una vita
In un mondo in cui vive troppa gente che semina morte ogni istante
Guerre al terrorismo malattie incurabili incidenti letali e delinquenza danno un contributo incessante alla vecchiaia alla fame e alla sete purtroppo si muore in diverse zone del pianeta anche così
Tutte le cause in numerate sopra sono difficilmente scartava Pili anzi sono spesso inevitabili ci chiediamo subito quale tipo di attentato alla vita umana potrebbe essere abolito cioè vinto dalla ragione dalla civiltà vera puntualmente lo stesso Sciascia ce lo insegna
E appena capitale
Immensa vergogna di convivere con la pena di morte a distanza di quasi due mila anni dal sacrificio volontario di Gesù Cristo
Fatto in nome della vita e della bontà
Non poteva lasciare indifferente difensore della giustizia e della dignità umana come Sciascia e non può lasciare insensibili noi oggi
Mi rivolgo ai Diletti partecipanti al convegno organizzato dal nostro sodalizio
Come ha fratelli dallo stesso pensiero dei medesimi senso civico amore della cultura sensibilità fede cristiana
Lo faccio per attirare l'attenzione su un sopruso insostenibile al quale chi su durante continuare ad assistere senza reagire
Però un gesto personale accenno al mio e del tutto insufficiente
Insieme no credo con fermezza riusciremo a smuovere la Partia dell'opinione pubblica e a determinare i colpevoli a vergognarsi del loro cinismo crudele selvaggio assurdo
Questo torniamo indietro di quasi cinque anni
Nei mesi di marzo aprile mille novecentonovantadue una guerra immane preparava indelebile unta del prolungato massacro di Cecenia da poco fermato dalla ragione
Sul fiume ministro investa rabbia
Sono stati uccisi
Con ferocia migliaia di romeni fra civili poliziotti del luogo
Sempre nella primavera del novantadue un onere nono imprecisato ma purtroppo alto di persone civili ha subito mutilazione Singh mutilazioni compiuta con efferatezza occhi scavati orecchie nasi e lingue mozzate
Stupri altre torture orrende sono state subite da bambini donne giovani e vecchi colpevoli soltanto di essere romeni
Eredi degli antichi darci romani tra i fiumi cruccio Ignis tu entrasse in Istria
Prima della Pasqua del mille novecentonovanta dunque un poliziotto di nome Valentine puri dice
Era stato crocefisso su un cancello e la sua foto nella bara pianto dalla moglie e dagli altri familiari la figlioletta sua essendo allora troppo piccola ed ignara l'avevo Vogue esista
Sul giornale bocca restino dell'opposizione quotidiano pubblicata in prima pagina c'è anche in fotocopia quell'articolo e le foto
In simultaneità con le gestita dei cosacchi alcolizzati dei disertori e di altra simile gentaglia sono stati arrestati gliela scoop ed altri cinque romeni
Sotto l'accusa gli ATER combattuto contro l'auto l'autoproclamata autorità
Di Tiraspol sono stati torturati è stato montato contro di loro una mascherata chiamata processo dalle stesse autoproclamata autorità di Transnistria
Il nove dicembre del mille novecentonovantatré rilasciò è stato condannato a morte
Gli altri quattro romeni sono stati condannati a pene pesanti
Mentre il sesto che non ha resistito alle torture si trova in un convento dove invoca il perdono divino per aver tradito la verità e aver collaborato con gli aguzzini suoi e della stirpe lattina di cui fa parte
Nel mese di agosto mille novecentonovantadue mentre mi trovavo in Italia con una borsa di studio Urbino mi sono rivolta per lettera al Santo Padre
Spiegando ciò che avevo letto sui giornali sugli avvenimenti tragici di Pescara Pia
Raccontando delle cose che ho appena presentato qualche non potevo più perdonare lo scarso impegno in merito dei dirigenti del momento della Romania
Diverse volte ho parlato alla radio tv Cioara nell'ambito della mia rubrica settimanale respinto e ho scritto sul quotidiano ci mission era di della mia città sul tema I Dash
Nel mese di giugno del mille novecentonovantatré ho chiesto l'intervento dell'allora ambasciatore d'Italia in bocca resta il marchese fiorentino Bernardo Uguccioni
E l'intervento della Nunziatura papale invoca resti supplicando l'intervento del Consiglio d'Europa e della Santa Sede per la liberazione dei patrioti romeni del gruppo rilancio tutti appartenenti al Fronte popolare cristiano di Dom democratico di Moldavia che si trova anche oggi dall'opposizione
Cioè nella versione dei servitori di Mosca Ray di ribellione contro la riedificazione dell'impero rosso
Ragione per cui sono state inventate delle accuse pesanti mai provate in un regolare processo
Le proteste inviate a Eltsin chieda mi eccessi neppure da diverse importanti istituzioni ufficiali europee compresa la patriarchi ortodossa romena
Sono rimaste tutte senza risultato l'opinione pubblica mondiale non ha saputo niente o quasi niente degli avvenimenti descritti sopra
Nel mille novecentonovantaquattro il tanto discusso generale Aleksandr Lebed
A ha rilasciato un'intervista in cui dichiarava che il gruppo rilasciato non hanno nessuna colpa che tutta la vicenda è una diversione destinata a debellare le forze che non accettano l'idea dell'impero sovietico risuscitato
Aggiungo che Lebed capeggiava allora nel novantadue l'esercito quattordicesimo russo distanza abusivamente tuttora impressionistica e che non è affatto un simpatizzante della latinità spillette
Le torture alle quali sono stati sottoposti Lush purché gli altri cinque quattro romeni
Sono continuate anche dopo la sentenza e diverse volte è stata ripetuta la simulazione dell'esecuzione bendaggio delle OP occhi ordine di sparare e scarica dei fucili in Asia
Da circa tre anni pilastro si trova nella cella dei condannati a morte di fino ai a cestistica
Senza luce diurna senza poter comunicare con la famiglia
Con pochissimo cibo marcio e poca acqua infestata la cella e di cemento e metallo giorno e notte rischiarata dalla luce di una lampadina fiaccole
Dolorante disperato ma fiero Ivascu si è rifiutato diverse volte di implorare la grazia Ali cosiddette autorità di Tiraspol amici assieme Iaia San all'inizio del mese di agosto dell'anno scorso poco prima della campagna elettorale in Romania il professore Emil Constantinescu ed altre due persone hanno tentato di ottenere il permesso di incontrare il rilascio senza riuscire sono stati fermati a Tiraspol esiti ed esortati a lasciare subito da Trest mischia
Non saprei dire se le medicine che volevano consegnare ai Lush Q abbiano fatto questa fine come promisero all'ora in Mancurti con questo nome sono chiamati in Bessarabia traditori della stirpe
Il tentativo di incontrare i la scuola è stato compiuto in conto con poche righe sulla stampa dopo
Dalle quali o ha preso anch'io del gesto assolutamente sincero aggiungo subito che il professore Emil Constantinescu è in attivo di Bessarabia
Nel novembre del mille novecentonovantasei finalmente l'opposizione democratica romeno ha vinto romena ha vinto le elezioni
Subito dopo a chi Cino capoluogo di Bessarabia Piotto reduci insiti fedelissimo ai dirigenti di Mosca è uscito vincente è stato fatto
Uscire vincente
Il quindici gennaio mille novecentonovantasei e cominciato il quadriennio della sua Presidenza della Repubblica di montagna come successore di stile
Durante l'incontro col presidente della Romania Emile Constantinescu presidente dal novembre scorso come si sta avvenuto ai primi di gennaio di quest'anno locis che commise di liberare Ilasco al più presto
Forse anche perché l'anno scorso Ilasco si è trovato insieme con altre decine di vittime degli abusi bravissimi tra i candidati al premio Nobel per la pace
Dieci giorni dopo il colloquio con il presidente Emil Constantinescu Lucini Ski incontrò l'autoproclamato presidente dell'autoproclamata repubblicani istriana a Tiraspol
Evidentemente non parlarono affatto rilasciato
I commenti sono superflui
Cosa stranissima su un quotidiano della mia città di qualche mese fa ho trovato inserite poche righe scritte da un lettore del giornale in cui si affermava che da poco i lascia Q avrebbe scritto una lettera nella quale si professava colpevole di aver ucciso alcune persone lettera che sarebbe stata pubblicata su un giornale americano dici sì
Veritiera o no la pubblicazione di una lettera del genere chiaramente ci troviamo in presenza di un ricatto ignobile
Lo stato di salute di lasciarlo degli altri quattro detenuti romeni precipita IRI irreversibilmente
L'intervento
E più che mai necessario
Leonardo Sciascia non avrebbe esitato a farlo
La figura severa eretta del piccolo giudice di porte aperte si stacca nettamente dalla penombra e ci rammenta che la fede cristiana non ammette in nessuna situazione la pena di morte
Ricordiamoci passo afferma come eccezione la pena capitale sempre un gesto politico nel caso presentato qui Lo Re senza ombra di dubbio
Un dettaglio di solito i lascia era stato eletto deputato
Oltre due anni fa
Invece di essere liberato per occupare il suo posto nel Parlamento di Chişinău è rimasto vittima di altri abusi imperdonabili la sua esortazione diventando più accentuata ci troviamo davanti ad un caso probabilmente unico ma chi non occorre costituire un precedente per nessun motivo
Sciascia anzi dimostra nuovamente attualissimo Focide vincente la morale cristiana sugli abusi contro la dignità umana perfino contro la vita umana
La risposta secondo il nostro umile parere deve essere sempre positiva
Siamo qui per vendere un meritatissimo omaggio all'eccezionale narratore Leonardo Sciascia nondimeno per mettere in risalto anche la sua imponente statura di coscienza a destra del nostro secolo
Grazie dell'ascolto della generosa solidarietà che spero di ottenere concretata in una protesta da rivolgere alla stampa ma anche in altre forme di intervento immediato con l'aiuto dell'Amnesty International
E di nessuno tocchi Caino
Che qui una cartina una cartina molto care a me molto cara a molti commi una cartina che temo difenderà
Un documento storico è sempre è una riproduzione di una cartina del trentotto momento in cui la Romania era grande
Cioè
Arriva anche territori in seguito Tora Titti nel giugno del quaranta dai sovietici
Con il patto Molotov Ribbentrop si tratta della Bucovina del Nord della bistecca appiattite Fazzone a chi scherza che si trovano oltretutto fanno parte della Montafia Moldavia nostra Moldavia romena
Però
Purtroppo neanche dopo la disdetta del patto Molotov Ribbentrop queste terre non sono tornate così come Seedorf Dufy fa fare alla Romania
E ci sono segnali chiari che non torneranno no
Per molto tempo no voglio dire che non torneranno mai più perché c'è Iddio
Ma comunque voglio spiegare un poco perché sto quest'argomento che poco conosciuto queste verità sono forse vicine a pochissimi dei presenti
L'attuale confine
Romeno verso l'Est si trova sul fiume rotte
E sarà e Italy è stata
A
Leggendo
L'inchiesta
Possibilissimo
Penso
Nel senso
Via
Però
Prima
Presidente
L'età e
Però fa e
Forse non mi mi sentono tutti il padre che faceva l'ingegnere agronomo era stato mandato mandato negli anni venti e trenta
In Bessarabia come tanti altri intellettuali per
Risolvere un sacco di problemi dopo oltre cento anni di dominio russo c'erano tante cose da risolvere
Si doveva far arrivare anche ad essere avviata Bucovina del Nord a un livello di civiltà pari ad altri paesi europei compresa la Romania di quel momento in quei momenti in Romania si rileva bellissimo
Bocca resterà piccole attrici chimici farà e tuttora la piccola Vienna io tengo i tecnici fa
In questa zona di oltretutto si trovano tutte le cittadelle fatte costruire dal principe Stefano il Grande
Cose quindi tanti secoli fa del quattrocento e primi del Cinquecento per tanti secoli soprattutto dopo Stefano il Grande
I principi romeni i miei abili
Avevano fatto da scudo contro coloro che venivano dall'Est c'è un'altra fotocopia che si trova in possesso di alcuni di voi cari amici
Dal titolo scottante per i romeni l'Apocalisse viene sempre dall'est
Quelle cittadelle non faccio i nomi
Di queste città
Si trovano oltretutto e tutte quelle persone che vivono da quelle parti e sono oltre cinque milioni e mezzo di romeni mi viene in mente il nome il numero della popolazione della Sicilia tanto cara Sciascia e a tutti noi
Si trovano in una situazione che preferisco non approfondire
Qual è la situazione in questo momento
Queste terre
Non torneranno alla Romania
Noi saremo
Sia tramite i nostri fratelli di oltre il Prut
Sia noi gli altri romeni lo stesso scudo di tanti secoli fa Perla per l'Europa ci file
Perché noi dobbiamo di sicuro essere ammessi nella NATO Energy nell'Unione Europea proprio perché da poco come si sa la Russia sia unita con il bel russi per controllare tutto il confine polacco
E la Russia affatto uscire vincente quale Presidente in best rapida Repubblica Moldavia
Un rosso che ho trentacinque Ski
In Romania non c'è più da pena di morte dopo quella vergogna
Di
Così detto processo fatto ai cioè uscente sconto e dopo dopo quell'esito esecuzione vergognosa chiaramente erano colpevoli però non dovevano sparire così
La pena di morte non c'è più in Romania non per caso esistente nelle terre di oltre il cruccio
Perché i russi non hanno mai voluto accettare l'idea di rinunciare a queste terre che purtroppo loro non sono una minaccia per noi soltanto magari per i polacchi per ragioni di confine no dieci giorni fa
Gennadij Zyuganov fra il capo dei comunisti russi che si confessano si professano comunisti perché poi ce ne sono tanti anticomunisti che essi sono ribattezzati fortunatamente c'è anche un'opposizione seria in Russia e io la stimo tantissimo e steso spero proprio che ci sia solidarietà con quella sera opposizione anti anti bolscevica
In Russia
Ma comunque di analisi un anno fa aveva detto pieno di orgoglio stati attenti che entrasse ministeriale
C'è un arsenale bellico che supera di gran lunga tutto l'arsenale bellico del resto dell'Europa e chiaro che il testamento di Pietro il Grande molto vivo incerti i cervelli a Mosca
E la minaccia non riguarda soltanto poveri noi che abbiamo confine con loro ma riguarda tutto il pianeta
Non voglio seminare panico assolutamente no perché il panico non serve
Ma dobbiamo conoscere la verità
E dobbiamo agire di conseguenza
Non dobbiamo illuderci
Sulle belle parole e magari su qualche bella promessa fatta da non su chi e poi attenzione il generale Aleksandr Lebed il giovanissimo generale Alexandr Lebed è uno dei
Possibilista
Queste cose continuano a essere anche dette ogni tanto a voce distesa ma soprattutto prepara e quasi in sordina comunque
E guardano tutti noi e
Ci Milano
In secessione
La situazione di bilancio fu e ben conosciuta da Nanni misti in piscina e anche da alcuni ed energici e intellettuali italiani qui estinti
Però io credo che sia arrivato il momento chi ha inciso queste vergogne maltesi cessare è che è una vergogna non soltanto di pochi test è una vergogna di noi tutti direi di tutta l'umanità
Tutti i crash test anni impiegati dignità umana guardiamo noi tutti scusate Silvio ammaliato siti ho dato fastidio
Grazie a Dio il cavallo che hanno per questa drammatica testimonianza e signora Lidia Alfonsi leggi le ultime pagine riporti aperti cui seguirà poi la tavola rotonda condotto dal professor Italo Mereu
Ecco giudice disse il procuratore
Ieri mi è arrivata copia del ricorso in Cassazione dell'avvocato un
L'avremmo chiesta per un confronto con ricorso del nostro ufficio Ungaro è un grande avvocato
Ebbene la sentenza della Corte d'Assise di cui giudice lei era parte
è data come frutto di un malinteso pietismo e attribuita al tormento e alla perplessità della giuria
Di fronte alla gravità della pena dice non si è tenuto conto della gravità del reato e dunque si è violata la legge e non si è fatta giustizia
Sono lessa giudice perfettamente d'accordo con lui ma io so come lo sanno tutti forse lo sa anche lui
Che è l'elemento laico come lui chiama la giuria
Sì arresa all'opinione
Mia
Lei vuol dire procuratore
Ma non si è arresa per nulla
Aveva già quella che lei chiama opinione io chiamo principio
Ed è principio di tale forza
Quello contro la pena di morte
Che si può essere certi di essere nel giusto anche se si resta soli
A sostenerlo
Procuratore
No no ha ragione di protestare dunque se si vuol credere che io abbia su piste Kato a tal punto le ragioni di non dare la pena di morte da convincere una giuria rivolta
Solo che
Ad onore della giuria
Posso dire a lei
Che riluttante
Non è
Fa piacere disse il procuratore
E perché
Il procuratore si smarrisce
Chiuse gli occhi come per concentrarsi a trovare una risposta poi come improvvisamente fosse crollato nella stanchezza nella vecchiaia più fitta e scavata alla rete di rughe sul suo molto disse
Tra qualche mese me ne vado lascio questo ufficio questo mestiere la pressione
Terribile
Perché non confessarlo giudice perché ha avuto un potere come il mio
Ma io ci sto attaccando
Sto cominciando a pensare cose cui finora non ho pensato per esempio che sono stato un morto che ha seppellito altri morti
E anzi che lo siamo tutti che giudici in questo nostro mestiere di accusare di giudicare
E ancora
Mi chiedo
Se da morti che seppi che se prendiamo morti
Davvero abbiamo diritto di seppellire i morti per pena capitale
Ma Bardi è una domanda
è la risposta che trovo è ancora quella del sì
Che l'Appiano questo diritto se la legge
Ce lo impone
Ma quando poco fa le ho detto che sono perfettamente d'accordo con Ungaro
Come altre volte le ho detto di essere perfettamente d'accordo con Rocco
Quindi perfettamente
No risponde a quello che veramente senta
Qualcosa
Inquilino affermare la legge fino a quel punto mi
Infastidisce
Dunque chi è
Sulla soglia della vecchiaia della pensione forse anche della morte
La mamma al petto pulendo le dita come stringere qualcosa
E angina pectoris pensò il giudice ricordando il gesto di suo padre che ne era morto
Follini cattivi
Perciò stamattina ho voluto parlare con lei giudice per capire quello che ora le accade quello che che sente quello che ok né
Non in ordine alla carriera
Che già stati essersela giocata giudice
E lo sapeva anche prima
Ma
In ordine alla coscienza
Agli atti
Il giudice non l'avrebbe mai immaginato
Un colloquio col procuratore che andasse nel senso della confessione in definitiva di una richiesta d'aiuto
Disse
Mentire
Se le dicessi che miss tranquilli
Queste pensa giudice
Voglio dire
Sono convinto di aver fatto il mio dovere di uomo e di
Sono contento di aver lavorato tecnicamente con gli argomenti giuridici come meglio non si poteva
L'argomento principe sarebbe stato quello dell'infermità mentale
Mancando mi lo surrogato assumendo i tre omicidi nella continuità di un unico disegno criminale
Ora penso con orrore a quello che accadrà
No no
Ecco quello che io sento
Posso dirle con precisione quello che accadrà giudici della Cassazione
Annullerà la sua sentenza assegnerà il processo all'assise d'appello di Agrigento dove c'è un presidente che mi duole dirlo
Hanno una certa affezione alla pena di morte
Ad Agrigento c'è anche un vecchio avvocato socialista credo sia stato una volta deputato con l'avvocato e inutile dirlo segnato a dito come antifascista
Questa avvocato assumerà certamente la difesa dell'imputato che è quel che si vuole
Per dimostrare che c'è nel processo una contrapposizione tra il fascismo che cade inesorabilmente sui delitti efferati l'antifascismo che squallida mente li difende
E che bisogna mettere l'incontro avrà effetto secondario e retroattivo su di lei sulla sua sentenza
In conclusione
Ci sarà la sentenza di morte l'imputato sarà fucilato
E allora
La sua sentenza
A che cosa sarà valsa se non a procurarmi teatro Lungarni
La gogna
A Bruno dice ammesse voglio dire procuratore conoscendomi come mi conosco
E da ciò presumendo di conoscere gli altri uomini e quell'uomo particolarmente sono quasi certo che costruì
Condannato a una pena detentiva senza speranza nel tempo che correva tra i ricorsi nuovo processo la condanna a morte la domanda di grazia riuscirà a crearsi un filo di speranza per quanto tempo
Fino al momento in cui andranno una notte a svegliarlo per comunicargli che la domanda di grazia è stata respinta
E che prima del sorgere del giorno sarà fucilato
Non farà che di amare questo filo Helenio ci riuscirà se la follia continuerà a soccorrerlo
Da quel momento è Pier durò tre ore spavento secco il cappellano accanto
Che cadrà nell'agonia in quella che comunemente diciamo agonia
Cioè il sentire che per lui la vita è finita
Ed è detterà by più sorgere il sole
Che sta per varcare il confine della notte terrestre per entrare in una notte senza confini
Senza dire di di tutte le terribili immaginazioni che la mente di presenterà del momento in cui la morte esploderà del suo corpo
Il procuratore si passò al fazzoletto sulla fronte quasi gli abissi di sudare in quella stanza gelida
Ma l'agonia continuo il giudice
è uno stato propriamente nel giusto senso della parola in cui la vita a più parte che la morte e posso anche ammettere dunque
Che la sentenza gliela abbia prolungato
Ma ecco o questa nostra vita è soltanto casa Casoria subita e vale soltanto in sé nelle illusioni in cui la sifilide al di qua di ogni altre illusioni dunque il vinello ancora per qualche anno per qualche mese o addirittura per qualche giorno appare come evento
Così come ai malati di cancro di tubercolosi assurdamente nell'assurdo
O è
Invece
Parte questa nostra vita
Io disegni imperscrutabile
E allora varrà questa agonia
A consegnare quest'uomo ha un qualche Aldilà con più pensieri compio pensiero magari con più follia
Se non vogliamo dire compiuti religioni ma questo
Giudice
Il più pensiero il più religione come dice lei
Penso che gli accadeva con una intensità senza dubbio più dolorosa ma al tempo stesso convinti più liberatoria
In quelle due o tre ore in cui sa che sta per andare a morire eh no
La morte non è più un pensiero
In quel momento
Nulla anzi in quel momento
Che possa dirsi pensiero
Lei trovi per quanto può e sarà sempre un grado lontanissimo ad immedesimarmi dissi
Ma non le pare giudice l'Istat trovando quali vi perse per la vanità diciamolo pure della sua protesta
Dentro un contesto che non la permette se non caricando di maggiore sofferenza all'essere umano su cui lei ha concentrato la difesa di un principio
E che insomma
Nella difesa del principio
Lei non ha fatto conto della sofferente di quell'uomo
è vero
è vero che nella difesa del principio ha contato la vignetta di quell'uomo
Ed ecco
Ma
è un problema normali PC
Io ho salvato la mia anima
I giurati hanno salvato l'alloro il che può anche apparire molto comodo
Ma bensì se avvenisse in concatenazione che ogni giudice Baldas a salvare la propria non accadere al giudice
Lei lo sa quanto me
Sì lo so
E questa è la controparte di spavento di paura che io sento non soltanto riguardo a questo processo
Ma mi conforta questa Francia sia
Che se tutto questo
Il mondo la vita noi stessi altro non è come è stato detto che il sogno di qualcuno
Questo dettaglio infinitesimo del suo sogno
Questo caso di cui stiamo discutere l'agonia del condannato la mia la sua può anche servire ad avvertirlo che sta studiando ma
Che si volti su altro fianco che cerchi di a vere sogni milione
è che almeno faccio sogni senza la pena di morte
Ma fantasy disse stancamente il procuratore e poi stancamente constato
Ma lei continua ad essere spaventato
Ad avere paura
Sì
Anch'io
Di
Grazie la signora Lidia Alfonsi sempre così commovente nella sua lettura e adesso invito i relatori che desiderano partecipare alla tavola rotonda che non hanno problemi purtroppo di partenze dovute alle alle sciopero dei treni si si vogliano accomodare mentre io vado a recuperare qualche poltrona
Quindi allora possiamo si verifica vieni vieni viene qui no venga venga proviamo secondo
Bullettino allora
Nei
Ricordate
Questa tavola rotonda ecco questo volevo dire io io io vorrei che soprattutto il pubblico ci facesse delle domande
Perché altrimenti finisce che testi fanno qui discorsi come fossero discorsi fra di noi qui invece il discorso intanto interessante in quanto il pubblico ci comunica quello che ha pensato quello che accade
Che ha capito perché molte volte di certe cose non non è chiaro capita e io vorrei cominciare questo ok questa questa tavola rotonda ricordando ancora una volta l'importanza che ha avuto il un tema come questo della pena di morte in questa occasione
Ricordo ancora che la Chiesa cattolica che sulla pena di morte ha basato gran parte della sua politica
Che ha fondato l'Inquisizione che ha avuto una importanza enorme in tutta la storia oggi ha rinunciato ha rinunciato alla ad usare la pena di morte ma c'ha rinunciato in un modo in un modo che è grave per come ha rinunciato
Perché il nuovo catechismo in cui la pena di morte era ammessa
è stato buttato via
Si è detto di no al nuovo catechismo questa è una cosa importante
E lo voglio mettere in rilievo questo perché
è una notizia che è passata quasi inosservata questo inosservata perché
Perché è una prova della
Costante le costante conformismo dell'intellettualità italiana
Gli italiani sono conformisti
Stanno zitti si è trattato di una presa di posizione come quella del cardinal Ratzinger e nessuno ha trovato da da ridire da mettere in rilievo da dire guardate che sì noi oggi facciamo
Chiediamo scusa di quello che abbiamo fatto
Io l'avevo detto nell'alto dei tantissime volte perché credo di essere stato uno di quelli sostato forse il solo che ha obbligato la Chiesa rivedere il processo a Galileo e ad ammettere che però che Galilei è stato torturato
Questo l'ho fatto non in base a grandi ricerche l'ho fatto in base alla lettura della sentenza in cui si dice che Galilei era stato sottoposto a rigoroso esame
Rigoroso esame voleva dire tortura prego che la Chiesa rifatto
I processi a Galileo che poi ammesso quello che ha messo oggi io scrivevo nel Sole ventiquattro Ore scrivevo alcuni brani un brano vede
Devi Santomaso
E definivo questa questa ammissione per la pena di morte un documento agghiacciante
E più e dicevo soprattutto
Che
Le che le ammissioni del nuovo Catechismo sono oggi e spiegabili con la politica della chiesa ora e questo di aver definito agghiaccianti le parole vita di San Tommaso a qualcuno può sembrare
Forse eccessivo io per questo prendo la la signora Lidia Alfonsi di leggervi
Due passi soltanto perché voi valete così la costatazione di che cosa ha voluto dire la visione di San Tommaso che io ho definito nel mio libro la morte come per ideologo laico della pena di morte
La pena di morte ha avuto il San Tommaso ideologo che gli atti per così dire dei la giustifica
Signor sindaco
In base a quello che abbiamo detto
è lecito uccidere gli animali brutti in quanto essi sono ordinati per natura all'utilità dell'uomo
Come le cose meno perfette sono ordinati a quelle più perfette
Ora
Qualsiasi parte ordinata al tutto
Ecco perché se lo esige la salute di tutto il corpo si ricorre lodevolmente salutarmi ente al taglio di un membro putrido e cancri non so
Ebbene ciascun individuo sta a tutta la comunità come una parte sta al tutto e quindi se un uomo con i suoi peccati è pericoloso e disgregata Ivo per la collettività
è cosa lodevole salutare sopprimerlo per la conservazione del bene comune
Infatti come dice San Paolo
Un po'di fermento può corrompere tutto il GRA
Sebbene uccidere un uomo che rispetta la propria dignità sia cosa essenzialmente peccaminosa
Uccidere un uomo che pecca può essere un bene
Come uccidere una bestia
Infatti un nuovo cattivo come insiste a dire il filosofo
è peggiore e più nocivo di una bestia
Ecco
Quando
Uno si trova di fronte a documenti del genere poi capisce leggere
Certe prese di posizione
Scrittore moderno sono mi sembra che l'elemento necessario poi volevo mettere in evidenza la tortura
La tortura della speranza che si può chiamare che come esiste in America
Qui c'è qui e l'ipocrisia sarebbe un discorso da fare sull'ipocrisia ipocrisia del potere è una delle cose più costanti podi mamma emergenza stato d'assedio interno ma per la pena di morte il il l'esempio migliore di ipocrisia e quello che ci va l'America
E con quando permette a un povero disgraziato condannato a morte di ricorrere di far tutti i ricorsi possibili ti fa fare ricorsi fino al allo spasimo ne fa per anni per anni per anni e poi alla fine arriva alla conclusione Nucci
Questo è il teste Elli esempio massimo dell'uso spregiudicato e dell'uso politico della pena della pena del del potere politico
Questa è la cosa peggiore la cosa che non può avere nessuna giustificazione purtroppo escono dall'America
Adesso però io
Vorrei cedere la parola
Ecco sì
Però ora voglio difendere la mia e per abitante a questi hanno distrutto incerta vuole sia pure male altri dieci vent'anni in Cina depresso parliamo sì degli ordini lei pagana che hanno anche quest'anno diventeranno pare mille sette il prossimo e siamo fan fanno salire su una salita quando arrivano in cima anticipare analoga se sono giovani ancora meno minori possibilità di essere graziati tutti riteniamo io non c'è la io mi domando parla nessuno fatica perché tunica perché la maggior parte degli industriali soprattutto per l'alta moda stavano utilissimo investire in questo Paese dove la manodopera costa nulla Europa guadagnano lo steso quelle scelte folli su quegli stracci Finmatica tecnicamente
Questo di io questo non lo so perché non se ne parli perché non se ne parli
Io ricordo per quanto
Stai me che io quando qui piccolo spazio ovvio quando posso
Per la Croazia esiste in Africa dovunque scrivo sempre contro pesto ma sette è evidente che è un po'difficile
Seguire tutti io sono segretamente d'accordo con lei qui però volevo mettere in evidenza proprio questa questa su questa specie di superiorità che che Europa schizzati ce ne siamo stati qui abbiamo abolito la pena di morte invece andiamo a vedere tutta la storia d'Europa l'Europa è stata condotta attraverso la pena di morte questo è una cosa sette e un fatto di cui dobbiamo avere piena coscienza poi
Questo che dice senta minaccia
Invece le sue strappati i capelli per queste passa precaria capeggiato nessuno strumento conveniente sembra nascerà grazie veramente anche ora recentemente acquisite andiamo avanti passiva nella mia lista assistere in
Casa intanto esistono niente perché anch'io l'ho acchiappata Bonaiuti missile non a su un fondale fonica riportava un articolo di Repubblica
Le fine dicembre Mrs però bisogna stare attenti che non si parla molte volte si parla della per la Cina per non parlare dell'Italia e per non parlare dei problemi europei eccetera troverà come in Europa ecco anche quelli quindi son problemi magari c'è piuttosto che adesso le persone si stanno abituando io ho pubblicato questo libro qui quasi la morte come pena ha pubblicato L'Espresso ed è una collana diretta da Umberto Eco
Quindi non se n'è venduto novemila gente non si interessava oggi comincia interessati Benedetta cui ricadono tanta dottrina certe non si interessa questa è la verità
E qui queste è un conformismo che i cieli e l'opinione pubblica era abituata
Che sta che sta calma e non ce la tocca pestate che sta in un'altra abilità di qui si prendere atto
Vitale
Standing occupando
Problemi sì io volevo brevemente interloquire per due osservazione di fondo
La prima riguarda la posizione di San Tommaso è verissimo d'altra parte le parole sono quelle però è anche vero che dobbiamo contestualizzare quello che San Tommaso dice
La cultura giuridica e teologica di cui San Tommaso è portatore forse il massimo in terza rete
E che esprime in tutte le sue opere evidentemente quella del suo tempo
San Tommaso e colui che in qualche modo inizia dico soltanto inizia poi non può evidentemente portare a termine un processo che dura secoli il processo della secolarizzazione San Tommaso è colui che per primo distingue
Una lex naturalis una lex Suman è un ex divina non dimentichiamo che fino a tutto il Trecento ma anche nei secoli successivi
La l'unica giustificazione forte dell'autorità politica era il riferimento alla divinità
La potestà pubblica era considerata legittima
E e quindi degno di essere o verità e degni di essere obbedito alle norme che essa emanate emanava solo in quanto questa autorità potesse dirsi riposare sulla autorità divina
Quindi dobbiamo cogliere qual era il contesto culturale storico in cui questo discorso veniva fatto
Certo San Tommaso e a favore della pena di morte
Però vorrei sottolineare un aspetto che non è puramente terminologico
Santomaso fa riferimento come non potrebbe non essere al bene comune
Che non è l'interesse pubblico
Se noi oggi il concetto di bene comune l'abbiamo completamente perduto
Si è sovrapposto lentamente fino a spodestarlo a quello di bene comune il concetto è anche il termine che lo designa di bene pubblico interesse pubblico bene comune bene pubblico non sono la stessa cosa non coincidono
Comprendo bene che in questa sede non possiamo affrontare un discorso così raffinato e così anche complicato sarebbe Pesce serio
Tuttora sarebbe necessario tutta una serie di puntualizzazioni terminologiche storiche di cui ho tra l'altro non ho neppure la competenza però è evidente che da un certo punto di vista della storia del pensiero dell'evoluzione del pensiero europeo Santomaso costituisce nonostante sia a favore della pena di morte l'inizio di un processo di graduale faticosa volte contraddittoria perché no perché i processi culturali sono anche contraddittori soprattutto quando richiedono secoli per portarsi a compimento
E un processo dico di secolarizzazione cioè della netta distinzione tra autorità politica e autorità
Sovrannaturale non non politica
A partire dalla definitiva affermazione della dialettica che queste due dimensioni
Necessitano proprio per costituirsi l'unica come dimensione terrena l'altra come dimensione ultraterrena comincia poi a farsi seriamente il discorso sull'abolizione della pena di morte
Ripeto è un è un tema vastissimo che richiederebbe due giornate di convegno ad hoc che naturalmente qui non possiamo fare la seconda osservazione brevissima e credo che è stato anche sottolineato e che non bisogna mai stancarsi di ribadire che la lo sfavore e la condanna della pena di morte come dicevamo prima con Sergio D'Elia
Dopo assolutamente giustificarsi sulla base come pure è stato fatto della innocenza o della non colpevolezza della persona accusata persone imputate
Perché questo è un falso argomento e un argomento se volete anche persuasivo dal punto di vista retorico ma assolutamente non convincente dal punto di vista razionale
Perché fin troppo chiaro che se la persona che viene accusata e che è stata condannata a morte
In realtà non è colpevole perché sussistono seri dubbi sulla legittimità del professor acquistato sottoposto o perché addirittura come è accaduto anche in tempi più recenti ci sarebbero prove in senso contrario che dimostra la sua innocenza qui non è in questione la pena di morte
Qui è in questione la responsabilità questa persona non è che non solo non va condannata a morte ma la immediatamente liberata ed ha risarcito
Legga la questione della pena di morte si pone invece per i colpevoli
E si pone per coloro che si sono macchiati di crimini particolarmente gravi proprio per questi si pone la questione della pena di morte ma proprio per coloro per cui la questione della pena di morte si pone proprio per questi la pena di morte da rifiutare
Per una serie di ragioni che sono state del resto conto bene espressa
Ma si deve registrare comunque
Dunque diceva richiamo Gaetano Russo
Nove diverso nessuna qualifica particolare tendo sono praticamente sono nessuno
Presente da stamani in quest'aula per ascoltare tutti gli argomenti sulla pena di morte sono state argomenti interessantissimo
In particolare mi ha colpito l'intervento dal possono Napolitano il quale
Afferma che sul piano della logica la pena di morte si si giustifica sul piano della razionalità giuridica trova una giustificazione
E forse su questo argomento si potrà approfondire il pensiero Baronio
Vorrei dire visto che si è parlato dell'America
Molto spesso
Che giorni fa
Ci sono state delle notizie di cronaca
Riguardanti la pena di morte in America che possono essere molto interessanti
La prima riguarda raccontando emessa
Dal tribunale per i cani feroci
Non so se loro sanno che esista questo Tribunale per i cani feroci
è stata emessa una condanna a carico di Prince che è un labrador Turkana
Accusato di aver ammazzato un galletto
Il cane esce dal giardino dalla più del dalla propria
Dalla dalla padrona entra nel giardino vicino e ammazza il galletto
La magistratura
Americane ha ravvisato la responsabilità del cane
Anch'esso una sentenza di condanna a morte ora la particolarità
Di questo fatto non è la sentenza in SAP secondo test che è successo perché è che cosa sta succedendo in America
Perché e assorto un grosso movimento di protesta che interessa tutto lo Stato
Tel
E invece mi pare che si dica
New Hampshire
Ci sono state telefonate del dei fax che hanno inondato i la redazione del giornale
La televisione parla e sembra che anche Washington
Sarà interessata anzi già è in fase di interessamento intorno intorno a questo problema
Questa questa notizia dal cane è importante in sé per sé
Ma ha un rilievo psicologico molto molto rilevante perché se c'è un popolo che favorevole
Per le ragioni che sono state dette
In questo seminario alla pena di morte questa e il popolo degli degli americani dall'America del Nord no non tutti non tutti per carità non tutti tonto
E allora io mi permetterei adesso di leggere un articolo un un pensiero di di Sciascia che in qualche modo volume già poi mangiare su questo fatto
Dice Sciascia
Quello di cui c'era da tremare e appunto questo
Che quei giudici erano onesti
E intelligenti quanto gli aguzzini di Roma
Erano buoni padri di famiglia sentimentali amanti della musica
Rispettosi degli animali
Quei giudici furono burocrati del male
Non so se
E agevole rilevare rilevare la relazione fra questo pensiero di Sciascia è quello che sta accadendo in America cioè una popolazione che almeno nel New Hampshire è favorevole alla pena di morte o quanto meno non avverta la sensibilità di ribellarsi
Di fronte ai provvedimenti che condannano che contano non gli uomini quindi provvedimenti che riguardano la persona portata al capestro va be'questa stessa popolazione
Vostra questa grossa sensibilità
Per la morte di Luca io io sono rispettosi Simo della del degli animali però c'è prego
No sì
Prego sinistra del sesso Capponi infatti si fa al si parla di Roma e questo è o il primo argomento che riguarda riguarda gli americani adesso da Corea c'è dall'altro per fortuna per fortuna
In America
Questa anche una notizia che appare sui giornali
Qualche giorno fa
Dopo un trentennio
Chiede la pena di morte io l'America non si è parlato
Contenti con l'interesse che per esempio c'è in Italia e in altri Paesi dicevo anzi dopo un ventennio per la prima volta la pena di morte tornerà al centro di un dibattito ufficiale
Cioè se questa Luisa fosse vera dovrebbe essere interessante per il seminario di oggi
E torna al centro del dibattito
Ad opera dell'ordine degli avvocati americana
L'ordine degli avvocati americani lei e il di a venti anni bah Association sembrerebbe per questo ordine degli avvocati
Abbia un particolare interesse a dibattere il problema della della pena di morte
Anche se anche se il Presidente del dell'NBA Likud per personalmente a favorevole alla pena capitale
E allora questo presidente che cosa vuole
Se porta l'argomento
A dibattito
Lo tratta nelle televisioni sui giornali proprio lo stesso tempo è favorevole alla pena di morte
Ecco vuole il presidente dell'NBA
Che la protezione dei diritti degli imputati sia maggiormente garantito perché oggi dice sempre il giornale colletto sull'azione sembrerebbe che gli avvocati che difendono gli imputati tutti di di delitti gravi in America non si difendono
Con l'interesse che sarebbe necessario perché molte volte si tratta di una vita avvocati d'ufficio che non più scuole farci del alle quali invece
Potrebbero vorrebbero presa
E questo e il contributo che io io intendevo portare a questo seminario
Però devo dovrei fare anche
Una un'altra osservazione isolazionista dei consumi un'altra osservazione cioè oggi voi oggi noi abbiamo parlato prevalentemente della figura dalla figura del condannato
Abbiamo descritto anche il fiume di angoscia
Da cui apprese il condannato a morte che ha portato al capestro
Paolo forse ci siamo dimenticati ci sia poi negli articoli
Oltre oltre a configurare l'angoscia
Che prende il condannato a morte bisognerebbe anche
Pensare all'angoscia
Di una bambina che per esempio subisce diceva va bene Cristo d'accordo ormai grazie al signor Russo Persiceto il professor napoletano sì
Io accenda il microfono professioni io vorrei ricordare che noi stiamo discutendo
Se la pena di morte e legittima o no queste il discorso
Il discorso da fare poi tutte le altre conseguenze derivano da soluzione che noi diamo a questo problema cioè il problema chi davanti a tutti la visto bene e è stato e Tommaso Moro quando ha detto se la vita
è un bene che ci è stata data da Di Livio lo possiamo toglierla
E qui sta il problema da discutere
Che quando io mi trovo che c'è un Santomaso che dice sì possiamo togliere e e qui Eric il punto il nodo è questo tutte le altre sono conseguenza io capisco quello della vittima esso anch'io verissimo che è un problema da discutere ma il problema che dubbia
Quello è quello se la pena di morte è ammissibile o meno questo
Se oggi e ancora ammissibile concepire la morte come pena questa
Prego
Dicevo a me è sembrato in interessante quello che ha detto il
In Kill intervenuto del pubblico
Per rimettere in evidenza alcuni punti che in effetti nella nella discussione la rapidità dell'esposizione forse non sono stati chiari
E mi richiamerei a questo proposito al messaggio che cita Sciascia nel suo libro non dimentichiamoci una cosa
Sciascia fa un collegamento molto preciso fra lo Stato fascista e la pena di morte che sottolinea come la pena di morte
In quel momento storico nel quale egli colloca la vicenda che commenta
è una pena di morte che è stata reintrodotta voluta da un regime
Non democratico
E che anche nella sua applicazione il regime non democratico illiberale che insiste
Per la sua applicazione anche contro la coscienza dei giudici e che addirittura poi alla fine al di là Antella
Coscienza dei giudici trova comunque il modo di troverà comunque il modo di applica
Questo punto è importante in quanto noi dobbiamo renderci conto che la logica della pena di morte e logica innanzitutto in uno stato
Non democratico
Cioè uno Stato nel quale il diritto l'uomo non ha dei suoi diritti non è titolare di diritti
Suoi propri riconosciuti al di sopra dell'autorità dello Stato ma sono diritti che gli sono riconosciuti dallo Stato ed è in quella logica di uno Stato non democratico di uno Stato assolutista
Che la pena di morte trova la sua spiegazione logica
è logico che laddove l'individuo dipende esclusivamente dallo Stato e dove i diritti dell'individuo dipendono esclusivamente dallo Stato
In quell'ordinamento è anche logico che lo Stato assolutista non democratico possa revocare i diritti che ha dato e che quindi Possa
Comminare la pena di morte
Questo è un messaggio chiaro che ci viene da Sciascia
Però effettivamente noi non non dobbiamo peccare di eccessivo ottimismo
In vi sono effettivamente Paesi ancora oggi come è stato ricordato proprio di recente la Cina di cui si dubita fortemente non non è certo l'unico si intende ma ci sono un certo numero di Stati dei quali la cui democrazia interna i molto chiacchierata
è sotto accusa e è altrettanto vero e noto che in questi in questi stati egualmente la pena di morte secondo la logica
Che io ho appena ricordato e che la logica che ci richiama Sciascia nella sua opera in questi Paesi
Appunto non democratici ancora assolutisti noi troviamo la pena di morte
Applicata in modo molto rapido molto efficiente e in dirittura in via di massa
Non dobbiamo della dimenticarci che nel mondo che noi attualmente consideriamo democratico nel senso che in un'Europa che si avuto considera avanzata
In un Paese come gli Stati Uniti che pure non sono considerati un Paese
Non democratico in molti Paesi
La pena di morte è tuttora accertata noi sappiamo che lo stato italiano di recente ha promosso una una una un dibattito molto ampio in sede internazionale
In seno all'Assemblea generale delle Nazioni Unite sulla pena di morte contro la pena di morte
Però ne sappiamo anche non dobbiamo peccare di eccessivo ottimismo in questa in questa sede nell'Assemblea generale delle Nazioni Unite le voci
Favorevoli
Al mantenimento della pena di morte sono state pur sempre più numerose di quelle contrarie
Possiamo pensare che tutti questi gol
Come europea dei diritti umani che si chiama convenzione europea dei diritti umani e dove si ammette esplicitamente alla pena di morte
L'argomento è lo stesso di San Tommaso che è stato precedentemente richiamato è un argomento che ha una sua apparente logica
E l'argomento della legittima difesa si dice così come io posso uccidere l'assassino che sta per uccidermi perché il mio diritto alla vita è pari al suo diritto alla vita
Nel momento in cui i nostri due diritti vengono conflitto essi reciprocamente si annullano e quindi io per proteggere il mio diritto o per legittima difesa il diritto di offendere la vita altrui
Questo stesso diritto dice l'argomento spetta alla collettività nei confronti del Cremlino
è un argomento ripeto antico ma anche moderno lo troviamo in San Tommaso lo troviamo ancora la Convenzione europea dei diritti dell'uomo di con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo
è un argomento però solo apparentemente logico perché è un argomento che entra in contraddizione
Con la Convenzione stessa con i principi stessi perché non può essere fonte di legittima difesa la pena perché la pena non è preventiva repressiva non vale a tutelare dal male ad impedire la commissione del credito
E per il per impedirle allora deve diventare l'esemplare
E allora la pena di morte deve diventare a Tokyo
E allora dalla barbarie della pena di morte passiamo a barbarie sempre peggiore allora non basta la pena di morte ma ci vuole la pena di morte comminata con
Esemplarità davanti al follia con particolarità
Particolarmente coerente
E quindi è chiaro che l'argomento è apparentemente logico però ricordiamoci che è un argomento ancora largamente condiviso nella comunità internazionale
Fossimo Dorfles vanno prese il professor Ungari
La LUISS di Roma professore ordinario proprio di diritti ci possibilità
Vorrei fosse precisare in modo telegrafico che Primo il numero delle esecuzioni capitali
Nella Repubblica popolare cinese sorpassa
L'anno passato intere di tutte le esecuzioni capitali che si sono perpetrate in tutto quanto il pianeta
Secondo gli Stati Uniti non sono un Paese per né per costruzione peraltro affezionato alla pena di morte
La pena di morte competenza delle legislazioni simbolista
E gli stati a cura del seme Canzi evidente il pubblico quelli che hanno la pena di morte
Quelli che l'hanno abolita quelli che l'hanno nelle loro leggi ma non la praticano perché è una una fune avrà una prassi grazie il punto nero degli Stati Uniti e che lo Stato di New York un EP portanti a patto di ritorno editore di recente la pena di morte
Terzo non neanche vero che in linea di principio la Convenzione europea dei diritti dell'uomo ammette la pena di morte anzi c'è un protocollo opzionale facoltativo aggiuntivo la pongo sarà alla convenzione
Che man mano guadagna terreno e che e e che tende a escluderla
La convenzione intende se non vuole affermare la rigidità del vedremo mischie negli spazi che per caso la conservano vuole che può scrivere la con una serie di e con una serie di regole di regole positive
Io ma siamo a Firenze io vorrei ma il succo permette di vincoli di quello che si discusso qui
Citare
Di campione dello scetticismo fiorentino in materia di scienza politica Guicciardini metterli in certi suoi pensieri criminali dice che non è lei marmitta della pena
Me la sua inevitabilità quelle che spaventa veramente il delinquente
Io di cime conserve di punire ogni ogni omicidio da tre soldi purché si poggia sempre regola certa invariabile di punire di tutti e ne sappiamo che non vengono puniti tutti
Quanto le modalità Trophy appunto lì Marita la pena di morte forse non è del tutto fuori luogo ricordare che la ghigliottina la terribile ghigliottina fu onor del vero un'invenzione
Non posso dire democratica ma certamente uguali Kharja della Rivoluzione francese
Quando come vuole almeno in macchina chiedevo il senatore dal novantanove vedremo che ci una differenza anche fra le due donne che furono il Fonseca Pimentel fu impiccata anziché decapitata perché la decapitazione
Fatta a macchina si chiama ghigliottina
Fatta a mano si e si chiama con l'oscura da decapitazione era un privilegio dei nobili io non mi venivano va variamente attanagliati quarta affogati impiccati e così via e qui vicino a Firenze si una via che si chiama via dei Malcontenti
E cioè sottoscritto già via della giustizia non perché la giustizia sia peggiorata ma perché il cammino verso l'esecuzione era accompagnato da certe delicate manovre con tenaglie roventi sul corpo le vendite dei malcapitati
La ghigliottina ha voluto affermare questo che impotente prevedeva la pena di morte rese rapida e eguale egualmente e egualmente l'India per tutti
Infine vorrei la pena di morte solo il culmine di tutte una serie limiti verbali giuridica che ne abbiamo milioni di lire a litro d'artiglieria nostro ricorda Livio è vero cioè tutto porta verso confessioni estorte delle azioni pagate
E quando diverso nel parlamento inglese sorse a denunciare il regime di tromboni come la negazione di Dio in terra sapete qual era il suo primo argomento
Che il regime borbonico si aboliva i mercati Polia retribuita di testimoni vista pronti a pistoni aree qualsiasi cosa piacesse al ministro la polizia Al Mahdi al magistrato in eterno
L'ultimo è che infatti infatti ma non ma non esisteva e non è il momento non se se ne avessimo il tempo un'ultima cosa prova lavori proprio dire
Non non c'è stato il tempo qui di fare in ordine che atto notorio una lezione di storia e geografia Romina moldava eterni stiano eccetera sono però una cosa io mi trovo avesse l'unico essere umano e abbia potuto in virtù del conferenza sulla sicurezza e cooperazione europea militare il scoop nella sua prigione
Alla condizione di parlare russo e presidente di ufficiale russo
E questi l'arco che un'eroina
Ci ha detto delle esecuzioni capitali simulate alle quali era stato sottoposto va aggiunto
E poi noi potremmo va giù duro che si nasconde ancora acqua ad anni di distanza la sua condanna a morte vivo lo deve al fatto che il Parlamento europeo che alcuni governi occidentali che con i movimenti sono intervenuti e che non osano fu filano benché lo abbiano condannato a morte
Questo punto un'agonia certo nell'agonia terribile sta perdendo la vista e sta perdendo anche le ossa per le condizioni in pieni Inquiry tenuto ma prova che qualcosa si può fare che le che che l'intervento le opinioni integrazione non è non è inutile io aggiungo che nel nostro mondo
Grazie a Dio dal mille novecentonovantuno dalla conferenza di Mosca si limita fallito colpo di Stato
Quindi di quell'anno né conferenza sulla sicurezza ha comprato in Europa è stato votato un documento assortito da procedure e meccanismi come quello che noi stessi abbiamo impiegato cinque dichiara
Che la violazione di diritti umani non solo Paesi di cui gli aderenti all'atto di esiti del settantacinque non rientra nella sfera di soletta interna dello Stato ma col suo motivetto il direttore legittimo interesse da parte di tutti gli altri su questo noi stiamo lavorando con tanto con contanti sistemi supplì in base a questo mandiamo gli osservatori alle elezioni clienti per dipese lesti e qualche volta qualcosa non sono osservatori non so se avete detto compiacenti
Certo e lungo è vero che lungo ma come dice il poeta francese diete la via Dante e le speranze Violante come l'ente alla vita di fronte alla violenza in altre speranze importante e non ripiegare legali delle proprie speranze
Brevissimamente posso o no prego Sergio sì proprio di tutto
Ma io ringrazio Paolo Ungari perché se ne va sistemato alcune cose anche rispetto a questa convenzione europea che sembrava essere il documento universalmente condiviso diciamo onestamente ma regionalmente quanto alla lambito geopolitico del dell'Europa ha ricordato esiste un secolo un sesto protocollo aggiuntivo che è parte integrante ormai ed è anche questo comunemente accettato e condiviso dagli stati membri non solo il Consiglio d'Europa che si fonda su quei documenti
Come condizione l'adesione di nuovi Stati membri del Consiglio dopo l'ha fatto con l'Ucraina con la Russia con Norman all'Albania con la Romania eccetera
All'ingresso nel in questa assise alla anche all'adozione del sud del sesto protocollo aggiuntivo e quindi l'impegno ad abolire la pena di morte ma io credo che questo vorrei dire fondamento nel sottile discorsi sui Stati Uniti la Cina eccetera
Per quanto riguarda invece le motivazione la domanda che faceva ritorno proprio meno nere risponde se è legittimo o non la temo io credo che tutti gli argomenti che noi possiamo portare a favore o contro la pena di morte variamente argomentati appunto il rischio che l'errore giudiziario l'emarginato il fatto che negli Stati Uniti è una si usano un certo ha un valore propagandistico eccetera un'arma un'arma impropria in mano procuratori e cioè sono tutti argomenti sono al di sotto della questione
L'unico al argomento sono vero su cui ci dobbiamo confrontare questo cioè e quello spiccatamente giuridico
Cioè io mi dico la pena di morte
Perché accettabile è umanamente e e socialmente e politicamente istituzionalmente accettabile
Cioè noi nel corso de la nostra storia ormai millenaria e siamo alle soglie del terzo millennio
Abbiamo deciso di conquistare soglie di inviolabilità del diritto della persona in diciamo inviolabilità dell'individuo della persona sempre più alte
è un processo una un'evoluzione per gradi che c'è stato abbiamo pulito la schiavitù abbiamo interdetto
La tortura ora diciamo secondo la stesso processo la stessa logica bisogna abolire la pena di morte perché l'inaccettabilità della pena di morte non è tanto se questa funziona non funziona il rischio sono rischiosa se vale per alcuni peraltro per altri no
E vedere come è fatta cioè e secondo me la cosa che ci deve convincere se noi possiamo dire di sì o di no è uno Stato può accettare di dire di sì o di no
E e guardare la procedura stessa dell'esecuzione accettabile che una persona che messi in condizioni normalmente in prigione e quindi di non nuocere più e quindi spazzati via tutti gli argomenti sulla legittima difesa eccetera può essere dopo magari qui
Undici anni di braccio della morte con quelli dell'Arkansas o addirittura diciannove anni
Legittimamente essere appresa dalla sua cella portato in in una camera della morte a tenute da un lettino dell'esecuzione zero tale li fa in cui si fa in tre ecco a questo noi dobbiamo dire se possiamo farlo o non possiamo farlo
Cioè noi dobbiamo porre la questione in termini di un un diritto inviolabile della persona è solo quello l'argomento
Purtroppo c'è la convenzione europea in quei termini qui ma c'è quella situazione alle nazioni più io non sono non sarei così pessimista nel senso fino a due anni fa un anno e mezzo fa le situazioni esattamente rovesciato i Paesi che avevano
Abolito la pena di morte oppure che non la praticavano danni di abolizionisti di fatto su oppure che la pelle non solo per fatti eccezionali erano minoranza nella comunità internazionale da un anno e mezzo sono diventati maggioranza ed è un passaggio positivo
C'è un'evoluzione che va in in in quel senso
Cioè va nel senso cioè dell'affermazione di un nuovo diritto della persona che non è codificato nel sistema universale dei diritti umani questo va detto la dichiarazioni versamenti d'acquisto ti si fa riflettere riferimento per dire diritto alla vita c'è scritto in quel comma
Ogni personifica diritto alla alla a a alla a propria vita la sicurezza alla libertà alla propria persona
Si aggiunge dopo per questo viene abolita la schiavitù per questo viene interdetta la tortura purtroppo non c'è scritto per questo è abolita la pena di morte e questo in
Andamento che spiega il senso della nostra azione che l'azione perché si è affermato un nuovo diritto umano che ora non esiste
Il che permette molti Stati che siedono nell'assemblea generale del signor delle nazioni perché si fonda sulla dichiarazione di versare l'azione di dire e legittima la pena di morte perché non è un diritto ancora raggiunto si sta instaurando una consuetudine internazionale che va in quel senso
Quando gli stati inutili studi passassero su quel fronte diciamo abolizionista io credo che questa consuetudine anche secondo i canoni del diritto internazionale avrebbe valore anche di legge nei confronti della Cina o di quei paesi che continua invece a praticare la pena di morte
Posso allora io volevo riprendere un po'degli argomenti che sono venuti fuori perché estremamente interessanti insisto secondo me il problema della pena di morte è strettamente legato alla perdita del senso del diritto
Cioè se si perde il senso del diritto è una logica conseguenza direi inevitabile che si perda anche il senso del diritto alla vita
E quindi che si vada e se resti esposti al pericolo è un rischio concreto socialmente e politicamente e giuridicamente parlando dalla pena di morte quando l'interlocutore di poco fa Gentile
E sagace faceva riferimento alla condanna a morte di un cane
In realtà il problema del nostro tempo è proprio questo a me fa specie nonché il cane sia condannata a morte ma che sia giudicato
Cioè che sia considerato un essere responsabile alla stessa stregua di un uomo questo è il problema che poi venga condannata a morte un problema ulteriore e ricordo quello che Sciascia scrive in un pensiero un bruciante
Credo apparso su un nero su nero su Curci verba adesso non ricordo una sorta di a forte ma dice quando troppo amore c'è per gli animali poco ne rimane per gli uomini
Perché dico questo perché dobbiamo renderci conto e che ha un po'di pratica del diritto
E delle istituzioni credo che oggi diffusamente avverte nella propria esperienza questo rischio questo pericolo che oggi in tutto il mondo occidentale si va gradatamente perdendo il senso del diritto faccio un solo esempio banalissimo
L'ordinamento penitenziario italiani of Italian
Ad opera un lessico e non vi stupite che di carattere medico sanitario
Cioè il detenuto colui che è stato condannato con sentenza definitiva viene in maniera in confessata perché mai queste cose si confessò apertamente ma il un substrato culturale che ogni tanto emerge
Viene considerato in realtà non tanto un colpevole
Che deve espiare una pena qualunque se sì che qualunque essa sia viene considerato un una sorta di malato
Che da guarito infatti la il capì il capo primo del nostro ordinamento penitenziario reca questo titolo il trattamento si tratta di malati
Non si trattano le persone che responsabilmente si sono assunte il peso di un delitto che hanno commesso di un reato più o meno gravi
E tutto l'ordinamento penitenziario e costruito su questo filo rosso che e apparentemente umanitario
Perché concede al detenuto tante prerogative che prima magari non c'erano perché gli ha delle facoltà delle facoltà perché consente di abbreviare la pena che prima non poteva essere abbreviata però attenzione
Perché sotto c'è un tranello di tipo intellettuale e culturale
Perché il detenuto viene considerato lo ripeto un malato
Allora io conosco dei detenuti che si rifiutano di essere considerati malati
E vorrebbero rivendicare la propria spezzetta salita accettando liberamente il peso della propria responsabilità questo è un altro discorso che però è strettamente legato al problema del diritto e al rischio della perdita del senso del diritto e allora
A cosa bisognerebbe rispondere alla domanda che diceva poco fa che pone un po'fa il professor Mereu ma sulla scorta di una considerazione ulteriore non basta che uno Stato sia democratico nel senso in cui ne parliamo oggi perché possa essere detto Stato di diritto
Gli Stati Uniti e alcuni degli Stati Uniti quelli che mettono a pena di morte saranno stati democratici per quanto attiene alla proceduralizzazione
Però da questo punto di vista non sono uno stato di diritto nel senso che le forze del termine perché si auto considerano Stati che possono disporre della vita e la morte
In virtù della loro decisione la vita viene tolta o viene lasciata là dove lo Stato di diritto e quello che pone sopra di sé il diritto nel diritto viene prima e lo Stato viene dopo quindi non è lo Stato che dispone del diritto ma è lo Stato che si sottomette al diritto e che regola la vita dei consociati e rapporti dei singoli con le istituzioni
Sulla base di diritti diritti dei consociati lo Stato possono riconoscerli non può costituire lì e siccome non può costituirne non può toglierli per una evidente conseguenza logica e allora noi oggi a che cosa assistiamo il problema è molto complesso perché si sovrappongono al di là dei dati emozionali che poi giocano sempre il loro ruolo in queste vicende comprensibile
Si sovrappongono tanti filoni tanti problemi il problema della perdita del senso del diritto
Che sempre incombente e a questo proposito c'è una un racconto bellissimo diritti stand gruppo che un romanziere scandinavo
La letteratura scandinava ha tante cose da insegnarci che si intitola L'uomo che voleva essere colpevole in una società perfetta dell'anno tre mila che si presume abbia debellato qualunque problema sociale non ci sono disoccupati non ci sono ma sacche di povertà si sta tutti parimenti bene
O tutti parimenti male a seconda dei punti di vista
Un un signore durante un litigio con la moglie la uccide
Si aspetta ingenuamente di essere arrestato e processato e invece no
Perché intervengono quelli che nel libro sono definiti gli assistenti è una sorta di mondo orwelliano
I quali lo convincono che in realtà lui non ha commesso nessun delitto perché se ammazzato la moglie ci deve essere stato un meccanismo sociale
Predisposto male che per errore era stato predisposto male da coloro che ne avevano la responsabilità che aveva condotto a questa dis funzione quindi si tratta di un banale errore e un errore di funzionamento del meccanismo sociale non è un delitto e allora lui
Che di professione non a caso fa lo scrittore dicevano guardate che io la odiavo e l'ho ammazzata proprio in piena consapevolezza io voglio essere arrestato e allora tutto il romanzo
Raccontato sul filo paradossale perché un paradosso ma che mette in luce il problema del anche prova della nostra epoca dell'assassino che pretende di essere riconosciuto tale arrestato e processato
E del potere costituito chili dice no perché tu non hai nessuna responsabilità tu non sei nessuno tu credi di essere qualcuno e vorresti che noi che vi conoscessimo colpevole ma promette pelate riconosco colpevole riconosco soggetto
Ma la tua soggettività Ponce quindi io non ti improprio meno ma è colpevole non ti arresterò
Ti dirò soltanto che si tratta di un errore di funzionamento che cercheremo di riparare faremo in modo che questo non si verifichi più stattene tranquillamente a casa fai quello che vuoi ora vedete
Il problema della della rivale processato il problema dell'uomo che vuole vorrebbe essere dichiarato colpevole non viene dichiarato colpevole il problema del trattamento dei detenuti trattamento tra virgolette sono tante spinge che in maniera direi abbastanza palese
Anche se poi suscettibili di tante letture
Mettono in luce qual è veramente il problema del nostro tempo
Il problema della perdita del senso del diritto perché si perde il senso della soggettività perché si perde il senso della questo stabilità personale e volete che non si perda il senso della subordinazione dello Stato al diritto ma certo che si perde
Perché non si dovrebbe perdere è una logica conseguenza
E allora
Oggi se ci sono stati che si dicono democratici e tutti siamo disposti a definirli tali ma che tuttavia continua ad applicare la pena di morte credo che lo facciano proprio per questo equivoco culturale di fondo
Io credo che bisogna cercare insieme di comprendere le cose
Di copi di capire le differenze di comprendere quali sono le dinamiche che ci sono dietro questi fenomeni per poterli meglio specificare quindi meglio meglio combattere l'ultima cosa non credo
Che il il senso in cui San Tommaso era favorevole alla pena di morte lo stesso in cui oggi alcuni stati applica una perché la dinamiche completamente opposta per San Tommaso
Il potere del sovrano trae la sua origine da quello divino e siccome Dio e padrone della vita della morte il re sovrano che era espressione della divinità era di conseguenza padrone della vita dalla morte oggi non è così e completamente diverso
Oggi il potere completamente secolarizzato e proprio perché lo Stato dice non c'è più nessun Dio a cui io debbo render conto che io e io soltanto sono diventato padrone della vita e la morte non è propriamente la stessa cosa almeno io credo
Pare grave e inutile spendere nessuno quello che ha detto San Tommaso non è che l'ha detto così l'ha detto perché Santomaso commentava la Vergine sì un segno di Innocenzo terzo con la quale Innocenzo terzo ammetteva la pena di morte adesso io non mi non ve la faccio leggere testa decreta le qui quindi era proprio un'opera esegetica fatta a una una bolla papale e quindi non è che sono cose così logico che poi quando uno ammette la pena di morte podio giustificazioni evidente perché di Santomaso sono il certe giustificazioni le nostre sono altre diverse ma importante il brutto quello l'anticristiano la cosa agghiacciante che l'abbia messa la pena di morte
Io volevo però rifarmi a questo il senso del del del diritto
Senso del diritto di cui parlava
Che io l'ho trovato in e l'ho segnalato anche nell'atteggiamento di un di Cusani
Quale è stato condannato si è presentato senza fare dichiarazioni detti io sono stato condannato e vado a ad assolvere a scontare questa non ha fatto dichiarazioni non ha fatto proclami niente e in carcere se messo a lavorare come tutti gli altri
Ecco questo mi sembra che sia un modo col nuovo di a di sentire la pena di sentire il diritto è un è un fatto rivoluzionario questo sì davvero rivoluzionario questo di accettare le le la pena e e Dini scontato la secondo la legge questore il fatto che secondo me
è un fatto da segnalare perché è importante
Senza tante proteste
E siamo a Firenze e io volevo ricordare un attimo padre Balducci che aprire fra cinque anni dalla sua morte ecco le quando parlava il no alla pena di morte diceva che va difesa
Il diritto dell'uomo
A tirar fuori quella sua parte riferita che che ha dentro cioè qualsiasi individuo a una verità nascosta critico
è fuori
A questo punto non volete discorso troppo dalla parte però come insegnante o cui cerca prevalsa puntano nella scuola
Io credo che i ragazzi di un'Italia possibilità di potere discutere e credo un compito importante la scuola sia quello di poteri fare parlare come diceva che voi non di imbrunire mass se è vero che tanti giovani ancora oggi sono per la pena di morte in base Livorno statistici maiuscola della voce
E però Chicco bisogna farli parlare per portare le ragioni per cui sono per questo motivo e allora per tutti coloro che lavorano nella scuola ancora oggi
Io mi auguro che ci sia uno sforzo grande di fare un tentativo di abbandonare diciamo in memorizzare i i dati eccetera ma che siccome sono il nostro futuro queste queste persone ecco di potere far sì che loro possano dialogare il più il più possibile conclude con con queste due cose uno che mi sembra Sciascia posso persona estremamente critica consenso critico Battiato fuori nei confronti dei bambini che se ciascun rivela se accogliamo questa responsabilità ricade su qualcun altro in modo maggiore l'ultima cosa di Calvino che quando ci fu rivolto questa domanda sul cambiamento lui rispose
Non ho fatto altro in vita che cercare di cambiare e ricordare questa possibilità ai ragazzi di poter cambiare nel tempo il capitano avviene da un giorno all'altro
La testimonianza chi lavora con la stella scuole con i ragazzi e che anche con i ragazzi difficili un po'a sperare che accadere un giorno ma della speranza Concia Valducci che pochi per la provincia di morire fino a che il suo è sterile incidente beh io mi volto e vedo la luce qua vedo un'altra Germania mi pongo in ascolto del pianeta ecco avere questa fiducia e l'ascolto e questo voglio dimenticarla CIO certe cose per la parte riguardante il concreto al nostro tutti quelli che con che lavora con i ragazzi di qualsiasi età devono avere secondo me questa profonda necessità dentro di loro grazie
Allora brevissimamente una domanda che potrebbe suonare anzi vorrebbe essere una un po'una provocazione per i giuristi qui presenti visto che io non lo sono continuerò ad occuparmi probabilmente dei testi di Sciascia e e continuerò ad essere a contatto con Problemi
Che vedo
Non fanno altro che riproporsi in quei corsi e ricorsi storici che ritornano come sempre il dottor vitale quel fianco parlava di acqua calda poco fa
E volevo chiedere appunto i giuristi
Se posso darmi una risposta su questo su qual è lo stato della giustizia in Italia almeno attualmente perché io sono convinta due Odoardo davvero vorrei qualcuno me lo dicesse al galoppo hai visto che e c'è qualcuno qui a fianco a me che giudica c'è qualcuno a fianco a me che studia il diritto e quindi vorrei che qualche uomo delle istituzioni mi dicesse e in che stato è l'ingiustizia in Italia più che giustizia
Perché se Sciascia andava a recuperare ci storie di tortura storie di pena di morte non era certamente soltanto per dirci che era come ovvio contro la tortura e contro la pena di morte gli argomenti fu l'unico argomento che balla contro la pena di morte è semplicemente che lo Stato che un ente collettivo non può essere mandatario dipende in un delitto e quindi di un assassinio mentre il singolo alle viceversa visto che un individuo e che ha una responsabilità personale può commettere l'idea del un qual sia l'assassinio o o delitto che dir si voglia quindi può essere condannato questo è l'unico argomento che valga secondo me contro la pena di morte non può esistere l'assassinio di Stato ma quello che vorrei dire io e qualche altra cosa cioè che Sciascia diceva
Nell'ottantaquattro sulla rivista Nuovi Argomenti a chi gli chiedeva su appunto una una un un parere sullo stato la giustizia in Italia Sciascia diceva che l'Italia non è uno Stato democratico quindi non certo il problema della pena di morte in Cina è molto grave negli Stati Uniti altrettanto perché ci sono le strumentalizzazioni ideologiche e politiche di cui si diceva sopra però per trovare uno Stato non democratico secondo me non bisogna poi andare tanto lontano bus guardarsi attorno viviamo ogni giorno in uno stato che non è democratico perché uno Stato che è democratico non va a prelevare a casa
Alle cinque del mattino una personale poi di lì dopo dieci anni non scusa abbiamo sbagliato perché non ci siamo resi conto che c'era uno che si chiamava come te
E che era quel Cobi libero colpevole vedi Enzo Tortora questo può essere un è un esempio emblematico uno Stato democratico non non permette che un Judy se esca e faccia conferenze stampa i ci dica che cosa ne pensa lui del diritto perché non spetta Luís farlo a lui spetta appunto applicarle magari discuterne nelle sedi che sono deputati a questo non uscire in televisione come appunto fanno spesso e volentieri dottor Caselli o il col dottor Borrelli a Milano
Questo non è uno Stato democratico ed è qui l'intolleranza del diritto e queste alla la pena di morte la e la nostra tortura quotidiana purtroppo da un po'di tempo a questa parte
E quindi vorrei che qualcuno di voi se non mi potesse rispondere come per colpa non penso che possa essere almeno ci provi grazie
Non volevo volevo soltanto raccomandare professore una risposta breve perché purtroppo dobbiamo alle sette e mezzo dobbiamo io lasciare più fatti consigliere mi ha fatto una dopo
Andrà e si è data anche la risposta perché qualcosa orafa Rovati ha detto le cose che ha detto ha dato la risposta attesa quindi non c'è da parlare e che la giustizia è quella in Italia lo sappiamo lei lo sa lo spesso e quindi ringrazio tutti
Dei soldi le facciamo