Presentazione dell'agenda "Liberi" ideata da detenuti ed ex detenuti del carcere di San vittore ed edita dall'associazione "Liberi" conferenza stampa organizzata presso il Centro Sociale Leoncavallo, in Via Watteau 7

Non ho
A
Pubblico
Sono un po'c'è
C'è qualcuno
Spesso offerte
Sono
Numeri bisogna no no
Siti oggi abbiamo l'autorizzazione più
Politici detenuto
Geometra
Significhi
Certo
I conti
Purtroppo venticinque
Mi è stato
Sono sono
Non ho capito grazie
Come come
Oggi
Sì
Ore
Ciao
Ed è già un voto utile sentirsi propone di
Chi non è d'accordo
Torniamo stima se cogliere l'aveva dovevano
Così
Complesso segue lo stile
Fatto appunto normalissimo l'ospedale psichiatrico
Si è avvicinato magari iniziamo
Questa conferenza stampa di presentazione dell'agenda liberi
Do subito la parola d'una delle relatrici della dell'agenda o una compagnia che ha curato assieme ad altri le schede storiche che sono presente all'agenda nell'agenda modella Micelli
Bene in
Questa agenda a alcune particolarità alcune caratteristiche che noi oggi vogliamo presentarmi
Innanzitutto è un'agenda per due anni il novantasette e novantotto è un'agenda corredata anche
Scusate dicevo l'agenda che noi presentiamo qui oggi presenta alcune particolarità
è un'agenda per due anni
Novantasette e novantotto è corredata anche da un calendario di fotografie sempre per gli stessi due anni il calendario ripercorre un po'le età della vita dalla vecchiaia la giovinezza e dalla giovinezza alla vecchiaia vuole essere questa una indicazione anche di senso di un senso
Della storia non lineare non storicista non unidirezionale
Qualcosa che ha un po'anche ispirato il lavoro della in cui noi ci siamo ritrovati insieme questa agenda come caratteristica a di avere al suo interno nelle pagine relative alle domeniche alcune schede di storia rete Schede riguardano la storia contemporanea degli ultimi cinquant'anni per il novantasette ci siamo occupati dell'Italia
Per il novantotto della storia internazionale non abbiamo mai avuto la pretesa di voler costruire un testo di storia né di dare come dire un punto di vista univoco una interpretazione definitiva su fatti che sono estremamente complesse di in discussione e anche perché la stessa ricerca storiografica oggi si trova a rivisitare molto spesso con dubbi con incertezze avvenimenti che nel passato sembravano essere come dire abbastanza
Ma tranquillamente interpretabili definibili eccetera
Perché il titolo di questa agenda ecco questo noi abbiamo intitolato L'agenda liberi
E questo titolo per noi ha un significato simbolico sta a indicare una battaglia di libertà che noi abbiamo inteso condurre attraverso questo piccolo contributo questo modestissimo lavoro
Una battaglia di libertà in un senso però come dire non astratto
Non come dire universalistico oggi parlare di libertà rischia di diventare sempre più evanescente perché
Perché gli spazi concreti di libertà quotidiana
Sì riducono sempre di più ecco per noi diventare leader io essere liberi significa invece riuscire giorno per giorno nella vita reale a conquistare questi spazi di libertà
Ci sono molte come dire
Molte considerazioni che si possono fare intorno a questo tema e un'epoca quella che attraversiamo che ha visto dapprima il crollo di grandi utopie e in seguito a questo ha visto processi di rimozione della memoria processi di estraneità crescente dei degli individui rispetto alla partecipazione alla politica per lo meno la politica codificata
Secondo come dire criteri più o meno
Ufficiali
E questa
Progressiva questo progressivo distanziamento e questa rimozione sicuramente hanno facilitato
Poi l'emergere invece di un sistema di potere che sempre più trova legittimazione attraverso connotati emergenziali di emergenza oggi si parla tanto di emergenza si parla di emergenza giustizia in realtà questo problema un problema nel molto più antico possiamo farlo risalire per lo meno alla metà degli anni Settanta iniziata con l'emergenza antiterrorismo ed è proseguita oggi con l'emergenza quella che si chiama l'emergenza giustizia ecco noi che cosa intendiamo fare con questo nostro piccolo contributo
Come ho già detto contribuire a una battaglia di libertà in concreto lo strumento che questa agenda propone vuole diventare uno strumento concreto di aiuto e di solidarietà attiva nei confronti di tutti quelli che oggi vivono con difficoltà con estrema a sofferenza il problema per esempio della decenza detenzione carceraria ci sono molti detenuti oggi nelle carceri che non hanno possibilità né di pagarsi avvocati né di poter far fronte a esigenze molto personali di vita e noi ci auguriamo con se questo questa operazione avrà anche un successo di Pubblico i fondi di cui noi riusciremo a raccogliere saranno devoluti a questa iniziativa a questo scopo
E ci auguriamo anche di dare un contributo alla rinascita della memoria credo che questo sia la cosa che un po'accomunato noi ci siamo ritrovati in maniera molto casuale molto individuale a lavorare insieme a questo progetto
E ci siamo ritrovati proprio su questa voglia di ritornare su questi eventi che ci hanno riguardato da da vicino il carattere forse più interessante se si può dire se è vero che queste nostre schede hanno un minimo di interesse
Io credo che consista proprio in questo valore è un po'odi testimonianza un po'di autobiografia non abbiamo avuto la pretesa di fornire valutazioni definitive quanto piuttosto abbiamo cercato di fornire delle testimonianze anche servendoci di brani letterari di poesia e di di quella parte come dire non non terrorizzante non teorica ma che forse ha un maggiore potere di suggestione
Ecco io non so se magari ci sono altri elementi che vogliamo approfondire passerei la parola anche ai miei collaboratori
Altra cosina per spiegherà al cui interno nella
Dell'agenda che è stata evitata la sezione liberi
è un'associazione culturale che ovviamente senza scopo di lucro
All'obiettivo immediato oltre che ad evitare questa agenda di
Costituire questo fondo di solidarietà non abbiamo dato anche i nostri fax il nostro conto corrente postale bancario di modo che se avesse la possibilità di costituire questo fondo
Non è un problema di poco conto siamo stati già stati travolti da richieste che provengono dal mondo della detenzione chiarisco che prova della reclusione per noi non è un problema se semplicemente dalla reclusione carceraria
Il carcere sempre lo specchio della società e le condizioni che ci sono oggi in carcere riflettono condizioni sociali Pessina determinato da un sistema di potere che continua a distruggere lo Stato sociale tutto le condizioni minime
Garantirebbero una vita sociale più solidale
Socialmente meglio costruita diciamo
Per cui però è con la reclusione ripeto riguarda le condizioni in carcere certamente che sono condizione terribili determinato al sistema dell'emergenza su cui spenderemo spesso tantissime parole
Ci sono alcune considerazioni da fare che sono ovvie per chi conosce il sistema del carcere ma forse perché non lo conosce abbastanza non esiste più nel sistema penale italiano il reato nell'appena da un punto di vista oggettivo
C'è stato una profonda soggetti l'azione del diritto
Sia le imputazione sia l'Inquisizione sia le pene e le condizioni di detenzione vengono determinate vie più semplicemente dalla corrispondenza che esiste tra imputati giudice o laddove questa corrispondenza questa solidarietà impossibile non esista solo a condizione che diventano via via peggiori mi riferiscono alcuni casi
Che sono casi assolutamente di dibattito straordinari la presenza nelle carceri di ammalati di AIDS
Di gente che è assolutamente incompatibile al carcere per esempio anche di chi è al di sotto di tre anni che vive in carcere particolarmente anche nel nostro carcere
Di San Vittore ma non soltanto questo tipo di reclusione ci interessa ci interessa anche la reclusione sociale che nella nostra società si vive si vive sempre più a compartimenti stagni a ghetti che sono parametrati che sono delle vere gabbie né che in cui il sistema sociale i soggetti particolarmente i soggetti deboli sono in gabbia
Poi diamo anche dentro un'altra reclusione per questo abbiamo fatto un'agenda di carattere storico perché questi elementi del sistema detenzione carceraria sociale non sono piovute dal nulla fanno parte di una storia
Che la storia del Novecento è particolarmente la storia degli ultimi cinquant'anni che abbiamo in qualche modo seppur sinteticamente indagato
Da un punto di vista etico noia abbiamo inserito nell'agenda questa esergo che è un fuori opera che in verità viene trasmesso a tutti i contenuti dell'agenda il quale dice ciò che è stato per le vittime solo la determinazione a non diventare aguzzini
è un elemento sintetico
Della determinazione di ridiscutere in termini di memoria d'identità storiche come diceva
Bene prima di me Emanuela questa situazione ma che ripercorre tutte le tappe della storia contemporanea facciamoli sul riferimento a un caso emblematico e paradigmatico per esempio che quello della storia
Delle Bareilles more della nascita dello Stato di Israele dove perché avesse letto i libri di Elie Wiesel per esempio o di altri scrittori
Dell'ebraismo anche quelli precedenti di Hannah Arendt
Sa bene che in quel contesto storico ma non è solo quello quelle paradigmatico si potrebbero fare anche tantissime altre esempi a volte c'è la determinazione spesso a non riconoscersi in quanto vittime e a riconoscersi poi in un secondo momento in quanto aguzzine la storia del popolo ebraico
E la storia dalla popolazione palestinese in questo caso è veramente paradigmatica
Quindi questo questo sforzo che è stato tentato di fare abbiamo indicato tre obiettivi nel lavoro di questa agenda che proseguiranno con il lavoro dell'associazione che sono i seguenti il primo concorrere al ripristino
Attraverso la battaglia un dibattito politico aspro come quello che si svolge nell'attuale situazione storica in Italia al ripristino di condizione non emergenziale nella sfera del diritto il secondo che offrire un punto di vista certamente parziale e non esaustivo sulla storia contemporanea anche per evitare di ripetere
Una serie di errori nel passato di contribuire a un futuro certamente migliore
E poi il terzo ripeto che è quello di costituire un fondo di solidarietà perché non ha la possibilità di un'assistenza legale e perché soggetto affronto della propria azione politica e sociale a continuo per l'azione di repressione da parte dei della del forse repressive
Di questo Paese
Volevo volevo riprendere quello che è stato detto prima gran Manuela Micelli ed è Pino Tripodi
Mettendo l'accento su un intento che si coglie tra le pagine sfogliando l'agenda che noi ci siamo prefissati
Un intento che vorrebbe andare a raccogliere la voce di quelli che in tutta la nostra storia e qui nella storia più recente la voce spesso non hanno potuto esprimerla
Partendo da una riflessione che vuole andare a dire prima di tutto a ciascuno di noi che è importante riconoscersi come Soggetti
E per riconoscersi come soggetti per diventare quindi consapevoli di sei
Quali sono i motivi
Quello di tentare di operare una consapevolezza che può e deve necessariamente passare attraverso il sapere
Nella nostra esperienza quotidiana molti di noi se non la maggioranza sanno insegnanti insegnanti di scuola superiore e molti in questo caso anche insegnanti di storia
Ecco lo tocchiamo con mano quotidianamente come venga ad essere necessario testimoniare laddove possibile una storia per quanto possibile viversi entità
Ecco qui nell'utilizzare poi strumenti diversi come si è tentato di fare a volte sono riproposizioni di riflessioni classiche
Abbiamo citato Fortini abbiamo citato Pasolini
Abbiamo citato Calvino
Siamo andati a fare dire la parola comunismo alla Rigoberta Manchu
Abbiamo tirato fuori dalle pieghe
Poeti del dissenso come Brodsky il tentativo anche attraverso canzoni anche riflessioni nostre era quello di far passare una storia di dar perché in questo caso ci ritroviamo ad essere stati anche protagonisti e a volerlo essere ancora e allora qui se leggo questo passaggio di Pasolini per entrare nel merito quando dice sarò poeta di cose
Le azioni della vita saranno solo comunicante saranno S la poesia poiché ti ripeto
Non c'è altra poesia che l'azione reale ecco visto anche che il nostro quotidiano è quello di trasmettere dei contenuti qui abbiamo tentato di riprodurli in una maniera colorata se è possibile dirlo ma chi ha questo intento fine e cioè prima la riflessione su di noi su un tentativo di cambiamento che deve essere il nostro la vera rivoluzione partì da noi
E poi la proposta di una speranza che in una fase di grande frammentazione come quella che stiamo attraversando dove il legame sociale spesso venuta interrompersi
Vorrebbe proprio riprodurla attraverso la memoria
Una memoria però un pochino vivificata anche da un'esperienza che ci ha fatto ritrovare insieme pur non conoscendo ci tutti conosciuti attraverso questa pratica
Poeta delle cose Pasolini nel nostro modesto tentativo le cose diventano le parole che abbiamo tradotto qui
Certi che con modestia non vogliamo insegnare ma soltanto fare appello a questa memoria che riteniamo significativa
E per dare senso alla parola libertà non è un caso che una delle prime pagine a partire dal quarantasei la storia nazionale abbia reso omaggio
Per dire a una figura bella della storia della Resistenza a quel Giorgio a quelle Eugenio Curiel l
Che è stato non solo riconosciuto della storia e quindi Medaglia d'Oro ma che è stato soprattutto quello che ha tradotto immediatamente il suo antagonismo a quel tempo
Coinvolgendo alla fine masse di Giordani diciannovenni che tentavano la loro strada dell'autocoscienza
In un giorno delle vite dice Alfonso Gatto Ho camminato con Giorgio
Ha il tocco nelle case nell'orizzonte del Siena
E quando l'accompagniamo al cimitero si dice a un certo punto e loco primo di fiori e di bandiere era perché ed è morto si insegnata la grande strada della primavera
E non è un caso che il titolo di quella pagina sia stato proprio scelto così la grande strada della primavera
La conclusione della stessa pagina è un ulteriore omaggio a questa memoria e non a caso si è citato un contadino poeta dell'Armata Rossa Scippa eccessi che dice
Quando le granate volavano addosso a noi dovevamo far fronte le schegge con la danno fino a voi edere il nostro modo di dire a coloro che vengono a coloro che verranno è nella speranza di una memoria che è viva che noi ci siamo ritrovati insieme per produrre questo lavoro che auspichiamo venga elaborato il sia per un attimo un momento di ricezione
L'attuale
C
Sul
Presento un attimo sono Donatella ma simile di Tikrit Società teatro in coproduzione di insieme a Rui Frati
Che rappresenta il Cato degli oppressi il Centro internazionale di Augusto Boal di Parigi abbiamo coprodotto il lavoro che si farà stasera a me lo Spazio Teatro alle ventuno e trenta
Che ha un Teatro Forum s'intitola dove il cielo è fatto a quadretti io dico soltanto due cose prima di dare la parola al Buy che è arrivato da Parigi stanotte
E che vi racconterà poi meglio che cosa un Teatro Forum ma è anche dire alcune cose sul teatro degli oppressi
Io vi parlo a nome anche della nave dei folli che il gruppo di teatro di detenuti che da tanti anni lavora con San Vittore
Che ha collaborato in qualche modo anche a questa idea drammaturgica che poi il Teatro Forum svilupperà fornendo idee testi Looy era anche venuto a San Vittore l'anno scorso li aveva incontrati
Anche da cose che loro avevano raccontato rispetto ai propri sentimenti a alle assenze ai rapporti con le famiglie
Si erano venute a creare proprio delle idee che poi sono stata anche sviluppate perita profondi stasera il Teatro Forum per noi è un'occasione di incontro non l'avevamo mai fatto prima
è stata la prima volta l'anno scorso ha rappresentato questo questo Teatro Forum dove cioè del fatto e quadretti al Festival Internazionale Santarcangelo dei Teatri
E poi in alcune altre occasioni dove Amnesty International ci ha invitato devo dire che come compagnia di teatro
Perché lavora nel sociale però che fa anche spettacoli normali voglio dire di drammaturgia al femminile piuttosto che altre cose questo incontro però con il Teatro degli oppressi e con lui in particolare
è stato per noi è importantissimo perché non conoscevamo questa forma di teatro che ci ha affascinato
E anche per questo stasera
Noi abbiamo cercato di estendere proprio l'invito al Teatro Forum
Al direttore del carcere ad alcuni magistrati di sorveglianza anche a persone che sappiamo sono gli operatori dei donatori ma anche a spettatori qualsiasi perché comunque quello che voglio sottolineare e che la prima mezz'ora di spettacolo viene fatta dalla nostra compagnia di attori normale di Tikrit
Che hanno soltanto se volete questa specialità che operano anche in carcere cioè lavorano in carcere e quindi sono degli attori in qualche modo sensibili anche a quello che può succedere dopo la prima mezz'ora cioè ad improvvisare con quello che il pubblico come spiega la casomai adesso Rooney meglio
Potrà andare aggiro affare interagendo in questo io sono molto contenta perché è la prima volta che si fa un teatro Forum a Milano
No è la prima volta che noi abbiamo fatto un Teatro Forum in coproduzione coloro che si faccia per dare sostegno a supporto all'associazione librerie a questa iniziativa proprio di un fondo di solidarietà
Per me pare che lavora da tanti anni colta da San Vittore una cosa molto importante
Anche perché sinceramente senza Francia se in altri Paesi esistono ad esempio associazioni di familiari dei detenuti esistono associazioni che fanno un certo il velo in Italia non è che si stesse molto almeno a mia conoscenza
La parola lui fa sui
Paradossalmente io sono molto contento e non so niente contento di tutto di essere qua
Nel senso che non lavoriamo sulle difficoltà su uno pressioni sulle accuse di chi possano cambiare chi devono cambiare e purtroppo lavoriamo di più in più la vogliamo ogni ogni volta di più
Quindi chiaramente ci sono ogni volta più difficoltà più pressione da toccare da parlare da discutere
Questa questo spettacolo che Noemi conti chi li abbiamo creato a Santarcangelo e le evoluzioni italiana perché non potrebbe essere una una traduzioni ma la rivoluzione italiana discreta gru che era già stato creato in Francia
Sulla la solita ritardi con la con le famiglie di detenuti
Premier quindi in considerazioni se detenuti di alloro famiglia
Noi abbiamo per abitudine non parlare a nome degli altri ma fare l'agente parlare e di quello che la Genti G scie riesce a mettere in scena creiamo gli spettacoli
Qui a Milano le pulsioni è stata nel senso che tutto quello che si parlava da lì dentro i che a Parigi è stato impossibile di di di creare perché non si poteva entrare prigioni per fare nostra inchiesta per i sviluppare questo lavoro
Qua abbiamo potuto fallo quindi per quello che amo né evoluzione dello spettacolo parigino qua è stata avevo Coldebella for cui i detenuti di San Vittore chi questo c'è TAC le sta trasformando il re creato completamente
Ora cosa succederà succederà dunque che gli attori chi hanno Paci fatti questa inchiesta di questa della creazione da Drammaturgia
E evidentemente i rami Sassen perché anch'essi io l'ho diretto lo diretto da le cose che pochi portavano gli attori o l'esperienza e l'ho vissuto
Fanno quindi questo spettacolo che dura una mezz'oretta
E chi è rifatto subito dopodiché sarà esattamente uguale subito dopo sì la gente che seduta se il pubblico si rispetta attori che sono lì
Non non reagiscono e non ha niente da dire
Non è mai successo che la gente del pubblico non avesse qualcosa da dire nella vita ogni volta che si parla di un problema qualsiasi
C'è qualcuno per dire Mayu al tuo posto avrei fatto in un altro modo eroe diciamo non dirci cosa avreste fatto ma facci vedere cosa resterebbe cosa avreste fatto simili sito fossili in al posto di queste persone che in difficoltà la persona sale in scena comincia quindi una improvvisazioni
Dove gli altri attori devono mantenere il carattere del loro personaggio ma reagire reagire a la nostra proposta
Quindi questo anche a Truffaut hanno il pubblico ferma lo spettacolo salì sulla scena orientato da qualcuno che intermediario tra attori e pubblico
Chi in questo caso stasera sarò you
E lo spettacolo cambia evidentemente poi sostituito da persone con cui tu sei stato in solidarietà non salì sushi era per De Sossi più di quelli chi crea una difficoltà né quelli che subiscono le difficoltà e Michele così possono cambiare e non dell'altra parte
Ma Palladium teatro foro Puppo bisogna chiederlo dovete venire stasera vedere col succederà e sarà molto più interessante
Grazie
Vedere se ci sono delle domande del richieste
Profondimento di chiarimento
Ma diciamo che
Il contributo è stato
L'ideazione lo dà l'idea è venuta da da detenuti o ex detenuti
La stesura materiale delle schede è stata fatta da noi e di fatto abbiamo anche utilizzato materiale proveniente da esperienze di detenzione però in qualche modo la parte diciamo più propriamente storica
è stato impostato spendano
Quindi lo è il rapporto più o meno di questo divario di ideazione proposta di rapporto sulle cose da fare oltre che la finalizzazione del di tutta questa del dell'agenda del eventuali ricavati a costituire questo fondo
Per di solidarietà
Dipende anche dalla sua entità nel senso che non fra evidentemente c'è un problema di prioritario è quello di garantire a tutti la possibilità di assistenza legale credo che questo evidentemente la priorità bisogno dopodiché non non non possiamo escludere iniziative di altro genere come per esempio questa di cui si è parlato si è parlato adesso no e che cercano di riproporre in termini nuovi anche
Secondo noi corretti il problema della detenzione come problema di tutta la società no
E quindi eventualmente la partecipazione e la promozione di iniziative teatrali odi di altro genere che possano
Ride mettere al centro una questione che
Si tende a vedere o in termini come dire
Di una concezione del carcere che non non è passata attraverso la lettura di Cesare Beccaria per esempio
Che riteniamo che sia un punto di riferimento fondamentale per ogni discorso su questi argomenti e credo che ci sarebbe forse molto bisogno di questi tempi come dire di una rilettura di questo Grande maestro
E
Anche come di una discussione che non si limiti al puro dato della solidarietà per quanto necessario quindi l'ambizione come dire e quella di fare qualcosa di più che una pura e semplice pur necessaria solidarietà ma Ri ripensare la questione nel suo complesso
Molto spesso si tende invece a fermarsi al di qua non alla all'atto come dire processuale con tutti i problemi che
Sappiamo battente basta leggere i giornali capire quali sono i problemi che riguardano quello che dice il primo
Ma c'è anche qualcosa dopo quindi la questione di creare una relazione un nesso problematico su questi e una sensibilità diverso su questi temi
Ma
Invece
Come scusa
Dunque ma perché è stata una
Una scelta che maturata cioè di avere un cioè come dire un'agenda che viene veniva anche prodotta cioè all'interno del carcere con quindi anche così come dire con un ESP dove voleva esprimere ed esprimeva come dire anche una situazione e sensibilità diverse poi c'era anche invece questa esigenza
Di
Promuovere e spingere all'esterno
Un'iniziativa che fosse di persone che voglio dire
Agivano in sintonia con una sollecitazione che veniva dalle carceri ma che ripropone fossero e proponessero anch'anche un po'una così un cambiamento qui disegno perché sembra che
Come dire che la storia abbiamo assistito in questi anni sia solo da rivedere secondo certe ottiche
Che la storia sia sempre una storia fatta dai partiti dalle componenti politiche ecco e c'era da fare un'altra storia fatta una storia di soggetti
è
Credo che questa agenda anche se certamente diceva prima e Manuela noi non abbiamo un presunzione
Storiografica però questa agenda anche al di là della produzione storiografica senza voler la vera e però così intanto racconta storie o una storia che
Si vorrebbe nascondere o considerare secondaria perché questa agenda comincia con la storia dei così percorre a un filo conduttore anche se è stata scandita dagli anni
è un filo conduttore che parte come dire da una condizione contadina che riflette una situazione dell'Italia del dopoguerra
I contadini di Portella delle Ginestre assassinati
Da Giuliano
I contadini di Melissa che occupano le terre e poi arriva e mi non è cioè voglio dire per certi versi le cose come dire questa scansione negli anni senza che all'inizio avesse come dire a un
Un programma preciso un progetto come dire già determinato però alla fine è risultata fortemente coerente nel senso che si chiude per certi versi così come la
Con l'episodio che ha riguardato proprio questa realtà il il Leoncavallo no e percorre una storia percorre un'esperienza che è anche un'esperienza fatta di persone con emozione con sentimenti con commozioni è una storia cioè che potremmo dire la sera così e la storia un po'del fatto come in questo Paese ancora resiste la democrazia
E che resiste anche perché è una storia di legami con la realtà sociale di una soggettività che si è espressa è stata la soggettività della classe operaia a partire dagli anni cinquanta agli anni sessanta e gli anni Settanta è stata la soggettività dell'incontro
Della classe operaia
Con gli studenti e il movimento studentesco è stata la diffusione qui a Milano nel territorio dei legami sociali delle lotte sui sul territorio
La casa
Eccetera ecco e poi alla fine no non alla fine ma c'è questo filo che c'è
Quando ci siamo trovati
A quella manifestazione dopo l'aggressione al Leoncavallo
E questa riflessione che si è fatta e c'è anche una lettera ecco quel giorno si è visto che persone che così magari ormai attempate
Che però ecco la capacità
Di resistere di capire nella situazione di essere a fianco a ciò che rappresenta nel momento in momento dalla resistenza della forza e della democrazia ecco
C'è un percorso in queste ore
Nel fare questo percorso storico l'elemento voglio dire della memoria ma la memoria non viene astratta la memoria come Complesso di sentimenti di fatti che abbiamo che abbiamo vissuto
C'è anche la storia di incrostazioni delle quali ci siamo liberati anche da un punto di vista ideologico cioè di maturazione non è e la storia rivista anche con la comprensione dell'esperienza dalla riflessione del presente e quindi abbiamo anche cercato di rivelarci in questa attraversare la storia è stato anche doloroso
Scoprire come magari anche nel passato talvolta non sempre cioè mentre il nucleo dei sentimenti esprimeva
Come dire istanza di esigenze giuste non sempre la comprensione magari della storia era era corretta in quel momento
Infatti credo che forse il concetto proprio di di Barry è stata anche un po'si può vedere anche da questo punto di vista è stata anche la liberazione di qualche vecchia idea che avevamo
Per riproporre anche un nuovo modo come dire di esserci ancora con la stessa voglia di cambiare no la società e di essere insomma di non dire mai basta
Massimo
Si può no
Grazie
Marziale
Vogliamo
Sì
E
I
Testi
Nel settembre
Se non ci sono altre
Bravini libero
Dalla vieni qua
Scusa può divenire guai coi anche qui presenti perché non è che è chiaro e beh come vuole
Con la prudenza
Sì presenti
Sono Franco Milone
Con un po'di fiato in quanto il permesso è appena arrivato e quindi come se potete immaginare la burocrazia
Ha bisogno dei suoi tempi
Lettera presa purtroppo vedo che non ci sono altri miei compagni
E questo mi auguro pre prossime volte insomma
Per quanto riguarda Donatella diceva appunto che invasioni e liberi in fondo sono due espressioni di comunicazione specialmente in questo in questo momento dove la gente non ha molto non comunica secondo noi che viviamo
Nelle mura
Insomma viviamo un po'chili in più nel chiuso abbiamo pensato che con evasioni
Si potesse intanto avvicinare la gente anche al agli uomini alle persone che vivono nel carcere
Pensiamo di aver fatto un oggetto
Che
Dia qualche cosa veramente delle persone
Già l'affronto
In modi diversi i percorsi della propria vita che hanno affrontato in modi diversi per questo
E liberi segue un po'anche il nostro discorso in quanto con un maniera un po'più impegnata
Noi abbiamo anche scritto nell'agenda che con la nostra abbiamo fatto un'agenda con la nostra ignoranza con la nostra non l'istruzione ma con questo perché bisogna investire nella cultura è necessario che più gente si impegna ad investire nella cultura e rompere l'ozio attraverso dare degli strumenti che ci diano anche la capacità di di capire e di comunicare libere a fianco e parallela
Pure un parallelo che a degli scopi sicuramente molto più importanti sotto un aspetto sotto un altro aspetto che però
Raggiungere lo stesso obiettivo parlare alla gente e comunicare
Cercare di risolvere qualche cosa
No sono foto
Se ci sono
Teatro domanda domande
Volevo dire qualcosa sulla distribuzione magari può essere utile senza di noi
Abbiamo cercato
Rischiando per l'Italia questa iniziativa dal mare massima diffusione possibile quindi abbiamo
Poi l'agenda sarà distribuito nelle librerie e anche nelle edicole
Nelle principali città
Perché pensiamo che discorso come dire le idee che ci che con che stanno dentro e sta agendo e vestiti attiva debbano avere la massima circolazione possibile quindi non abbiamo inteso assolutamente fare un'operazione DTT il ghetto
Qualsiasi esso sia questo ghetto ma un'operazione di massima apertura e quindi di massima diffusione e stimolo al riflessione alla discussione e quindi anche perché il tempo l'abbiamo fatto questa conferenza stampa per di aprire una una finestra hanno su
Su questi problemi e abbiamo cercato di dare cercheremo di dare il massima diffusione esiste anche su
Una su internet una nel sito
Oggi ospita l'associazione Isola e nella Rete
Gestita da militante del centro sociale Leoncavallo che il re ringraziamo per questo ospitalità ovviamente si tratta anche di un'ospitalità come dire
Che implica in qualche modo la condivisione divenne una parte se non di tuttora Progetto
E e quindi ci aspettiamo ecco che a questa iniziativa venga dato nel massimo di apertura di interessamento
Ovviamente detto questo come dire si vedrà cosa accadrà ci auguriamo appunto che si possa fare un'operazione che non che escano fuori dai recinti ecco che investa come dire
L'opinione pubblica
L'intero Paese
Si dovrebbe
Da domani da domani in edicola e già dovrebbe essere già nelle librerie quindi
Il costo del Brescia sono prese
Allora sarebbe bene prima
Ma facciamo un attimo un attimo che l'agenda giusto
Eh no casomai che aveva fama si sono nonostante l'immobile diventerà stasera e Casini aspetta sì
Sì
Sì questo diciamo adesso ci organizziamo
Farlo vedere
Ci si
Ho
Capito
Così
Al capo accanto
Sia
Dovesse se non ci sono ittiti fa chiudiamo grazie
Va be'allora direi se non ci sono altre rinvii ringraziamo per essere venuti picchiano auspichiamo era l'adrenalina
Grazie a tutti