"Futuro presente: la società, la scuola. Il grande cambio. La riforma del governo della scuola, l'autonomia, le città, la regione" incontro con Luigi Berlinguer e Barbara Pollastrini organizzato nell'ambito della Festa provinciale de "L'Unità" di Bologna presso la Sala Dibattiti

Al voto
E anche prendere coscienza con tanti problemi aspetti de che in questa realtà l'esponente della ricerca ma gli insegnanti il mondo della scuola vi propongono propenderei per iniziare così poche parole soltanto per dirti il nostro lavoro e poi subito ascoltare l'onorevole Luigi Berlinguer può dare la parola via via agli altri nostri ospiti che voglio ricordare sono con Barbara Pollastrini che è responsabile scuola università dell'esecutivo nazionale del PDS Giancarlo Cerini Franco Franzoni Elisabetta Perazzo e insomma organi Pier Antonio Rivola che assessore per la Regione Emilia Romagna Paolo Serafini assessore al Comune di Bologna e Giuseppe Giliberti poche parole sul nostro lavoro per dire solo questo l'autunno è ahimè alle porte
Credo che la sinistra ma più in generale le forze democratiche
L'Ulivo abbiano grandi responsabilità in quest'autunno anche a Bologna
Avremo scadenze che forse cerchiamo di non ricordare le lezioni scolastiche ad esempio e avremmo scadenze sociali molto importanti con la riapertura dell'anno scolastico il confronto con gli studenti il confronto fra le componenti interne della scuola e soprattutto il confronto fra il mondo della scuola e la città
Noi voglio dire cercheremo di fare la nostra parte
Voglio salutare all'importante
Decisione del consiglio comunale e dare il via alla Fondazione Aldini Valeriani
Voglio ricordare che questa iniziativa fa parte si inserisce bene in un quadro di nuovo raccordo fa il mondo del lavoro il mondo della formazione la scuola
Voglio dire che noi a partire anche da questa festa dell'Unità dove dedichiamo quattro incontri ad alto livello ai temi della scuola per la formazione insisteremo
Abbiamo voi lo sapete lanciato l'idea del giornale degli studenti corrente
Proseguiremo con una serie di iniziative vogliamo cercare di evitare tutto quello che può dividere un fronte un'occasione di riforma
Ogni corporativismo ogni senso del particolare cercheremo di combatterlo non con la come dire non con l'arroganza di chi ha oggi occasioni nuove di governo è le Pen responsabile ma con una volontà di proposta in questo cercheremo di rendere anche noi Bologna ancora più protagonista innanzitutto il saluto adesso è al ministro della pubblica istruzione onorevole Luigi Berlinguer che tante volte aveva avuto con noi e siamo particolarmente lieti di salutare alla festa dell'Unità per la prima volta come rappresentante del governo dell'Ulivo il ministro Berlinguer
Che cosa
Può significare
Nella nostra storia
Nella nostra esperienza
Un ministro
Venga a parlare alla festa dell'Unità
Un ministro della pubblica istruzione dell'università
Che sono fra i settori maggiore crisi in maggiore difficoltà nel nostro Paese
Io credo che
Non si tratta di un convegno non si tratta di un
Sede della quale si debba
Puntigliosamente parlare di tutto
Io vorrei interpretare il vostro invito
In questo mondo
Vorrei raccontarvi qualcosa che ho fatto in queste settimane
Proprio un particolare sentimento
A raccontarlo a casa mia
Nella casa
Dove noi siamo cresciuti
Siamo stati
Per molti anni all'opposizione
Abbiamo costruito una grande coscienza popolare
Sui problemi fondamentali di questo Paese
Ci siamo più volte candidati
A guidare questo Paese
E non ci siamo riusciti
Abbiamo vinto in Emilia
In Toscana
Negli enti locali e delle Regioni ma non siamo riusciti a guidare questo Paese
E questo Paese appaganti lo scotto anche del nostro insuccesso
Perché la mancanza dell'alternanza di governo il sistema politico bloccato
La permanenza eterna
Sostanzialmente di un solo schieramento al potere in particolarmente al potere della scuola
Senza ricambio e senza speranza di Riccardo
Ha portato i problemi a marcire
Le situazioni incancrenirsi
Le difficoltà diventare insormontabili
Allontanato il nostro Paese dall'Europa
Noi siamo un Paese in cui gli studenti universitari si scrivono in cento e si laureano in trenta
E due terzi si perde non c'è Paese europeo in cui questo succede
Noi siamo un Paese in cui Milan maggioranza dei ragazzi non arriva al diciottesimo anno d'età
A conseguire un diploma
E non è così in Germania in Francia Inghilterra neanche gli spazi
In questo dipende anche dal fatto che noi non siamo mai riusciti andare al governo
Che i portatori di un'idea di riforma e di una volontà di riforma
No sono riusciti ad avere questa responsabilità
Ebbene cari amici e cari compagni super cari compagni
Quando ci è stato dato questo incarico quando si è formato il governo quando abbiamo presentato il programma
Ci siamo presi sulle spalle una scuola e università
Che avrebbero fatto tremare i polsi a chiunque seriamente ha voluto avesse voluto metterci le
E non ci siamo assunti questa responsabilità
Perché sono convinto che se questo non fosse successo
La scuola avrebbe continuato a degradare e con essa le speranze future di questo Paese
Noi abbiamo preso in mano una situazione
Che per tanto tempo molti moltissimi credevano irrimediabile
Che non si potesse fare nulla
La tendenza principale nel mondo degli insegnanti era fino a qualche tempo fa
Al
Pensionata si più presto possibile
Perché
Disancorata dispetto al suo compito
è in questa situazione
Con una progressiva restrizione dei fondi pubblici dei soldi dello Stato da destinare anche alla scuola una diminuzione progressiva
Con una situazione della maggioranza abbastanza complicato in Parlamento
Con una scuola dello stato in cui ci troviamo
Con una costante diminuzione delle nascite
Dei bambini degli studenti nell'ultimo anno ne sono diminuiti in cento mila
Noi abbiamo preso in mano questa responsabilità
Perché noi crediamo care compagne e cari amici
Che abbiamo la responsabilità storica
Di avviare il processo delle riforme dell'Università della scuola va be'presunzione
è soltanto senso di responsabilità
Io non so se capiterà ancora
Nel caso in cui noi non riuscissimo un'occasione di questo tipo
Io non so se capiterà alla scuola un'occasione di questo tipo e non dipende dal ministro come persone
Ma da quello che l'Ulivo ha rappresentato in questo Paese
Perché dico questo
Perché
Avere una responsabilità di governo
Significa affrontare questi problemi
In un modo diverso da quello in cui sono stati affrontati fino adesso
La prima cosa che abbiamo descritto fino adesso che abbiamo fatto
è stata quella di polemizzare continuamente contro i mali della scuola
Ora questo è il punto di partenza
Ma il vero atteggiamento dei prossimi mesi dei prossimi anni
è quello di trovare sempre ad ogni male un rimedio
E di avere Sempre continuamente la preoccupazione che gli italiani si aspettano da noi cioè noi dimentichiamo alcuni mali che noi chiamiamo il processo di cambiamento
Cioè noi non poniamo degli stop oltre il venti
Ma questo processo
Se il grande corpo della sinistra
La forza della sinistra di tutto il centrosinistra e dell'Ulivo
Non si rende consapevole fino in fondo di questa urgenza e necessità
No non pagheranno la sinistra e centrosinistra pagherà l'Italia
Facciamo qualche esempio
Gli ho detto questo perché le avevo promesso di raccontarvi come noi abbiamo vissuto e stiamo vivendo queste settimane queste giornate
Ma questo voi
Il tema ricorrente martellante di ogni giornata
Perché vi assicuro che ogni volta che noi prendiamo in mano un problema rischia di venirci la disperazione
Perché sono problemi immani
Io ho tentato di cambiare la burocrazia
Perché la scuola italiana e burocrati
Perché l'organizzazione del ministero e burocratica perché tutto va avanti a forza di circolari che vengono da Roma
Perché l'organizzazione scolastica rigida
Non è flessibile
E per questo invecchia
E per questo qualunque riforma che provenga dall'alto quando arriva il basso non funzioni
Quando si sono messi in testa giustamente
Di eliminare dei sistemi di esame ingiusti iniqui
Perché non tenevano conto della personalità dei bambini e dei ragazzi
Perché non guardava volta entro ogni ragazzo ogni bambino quali erano i suoi problemi le sue difficoltà le sue qualità le sue attitudini
I periodi
Più particolari e periodi invece in cui erano più in forma
E tutto si risolveva con un semplice voto si è detto giustamente ma qui bisogna dare dei giudizi
Era un'idea giusta
Quando l'hanno presa in mano al ministero centralistica mente burocraticamente hanno trasformato un'idea giusta in un'operazione burocratica e gli ho fatto un esempio ma ce ne sarebbero tanti
Quando si è affrontato e noi abbiamo dovuto restituire freschezza essenzialità
Naturale sa all'idea di dare dei giudizi padri dando in modo che tutti potessero capire
Che cosa c'era scritto in questi giudizi
Quando si è dovuto procedere a un a qualcosa di doloroso in qualche caso necessario
E cioè a risparmiare per il fatto che diminuendo i bambini molte classi si erano svuotate
E bisognava ridimensionare anche il numero di questa classe quando erano composte in certi casi soltanto di tre quattro cinque città insegna Lulli
Per accorparle insiste e questa operazione è stata gestita dal centro con decreti ministeriali con provvedimenti ministeriali inevitabilmente la scure caduta sul giusto e sull'ingiusto
Ha creato tensioni difficoltà perché proveniva tutta dall'alto
E anche un'idea che aveva un elemento di razionalità e diventata qualcosa che ha creato tensioni contraddizioni malumore amarezza e poi non ha portato a risultati voluti
Due esempi per dirvi che tutte le volte che a noi viene un'idea
O prendiamo un provvedimento ci troviamo di fronte ad una macchina infernale che non funzioni
E non possiamo neanche ecco questa esperienza però voglio raccontare
E voi non dovete credere che noi andiamo lì e con un'ascia
A colpi d'ascia demoliamo la struttura burocratica
Cacciamo fino agli impiegati dirigenti
Lì dentro inizia perché se facessimo così
Si bloccherebbe tutto e si fermerebbe tutto io ho cercato di farlo
Di fronte alle numerose circolari che ogni mattina mi portava a firmare
Chi mi devo guardare che devo esaminare che sono delle cose dell'altro mondo spesso mi è venuto più volte desidera il vizio di non fermarvi nessuna
La conseguenza sarebbe stata che non sarebbe successo più niente e quella scuola sarebbe stata chiusa chiusa
Questo il riformismo capite
Resto chi amministra un Comune ho una provincia o la regione lo sa
Bisognava cambiare dall'interno questa struttura
Bisognava farle scrivere diversamente trovare chi le sa scrivere che sia abituato invece ad essere sempre in quell'altra maniera e poter suggerire ed essere competente su tutto
Una cosa di questo genere quasi un cammino nell'impervio
Sentiero delle difficoltà più più gravi
L'abbiamo e la vissute la rinviamo quotidianamente
E abbiamo dovuto imparare
Forse qualcuno di non lo sapeva già
Che le riforme sono grandi quando sono grandi le idee e piccoli passi
Perché per arrivare bisogna vedere lontano
E muoversi come dei tassisti
Che non si stancano nei primi cento metri poi si siedono
Perché le riforme significano
Incidere sul corpo sociale sulle strutture istituzionali cambiandole senza fermarli
Senza distruggerlo
Voglio dire che cosa c'entra questo con la scuola non ci viene a dire questo signore
Raccontare in modo assistenziale un'esperienza
Mi sembra che questo sia un fatto di cultura politica e persino teorica
Sì una parte fondante del nostro modo di essere una sinistra che governa un centro sinistra che ha responsabilità di governo particolarmente nella scuola pensa
Gli insegnanti erano e sono profondamente amareggiati
Perché in questi anni si è venuto a infondendo in Italia
Da parte di alcuni giornali di alcuni organi politici di qualche irresponsabile
L'idea che se le cose non vanno alla scuola la colpa è degli insegnanti
In effetti gli insegnanti sono
La categoria più importante perché vive tutta la sua vita nella scuola gli studenti sono più numerosi e sicuramente i titolari della scuola dei suoi diritti ma ci passano una parte della vita Brady che poi finisce e la scuola continua e chi la fa vivere sono all'insegna
E questa società
Non è sufficientemente grata agli insegnanti per questo loro compito
Non è abbastanza
Le società che si rispetta
Investono nell'insegna
Perché essi costituiscono il futuro della politica educativa e formativa
Che prepara i giovani agenti ad essere e a gestire la società giorno dopo giorno non solo domani
Ebbene questo non è successo e oggi l'insegnante sono sentono amaramente
Una diminuita credibilità sociale
Oltre i problemi economici
E sentono che nella scuola sono sovraccarica
Di problemi che spesso non sono loro
Che è successo è un'altra cosa ci dobbiamo rendere conto
Nel passato la scuola era molto autoritaria bastava un sei un sette in condotta bastava una bocciatura bastava
Un richiamo sul diario bastava essere mandati dal presi devastava essere sospesi perché si aveva paura di questo Aspromonte
Oggi è molto cambiata
C'è più libertà dobbiamo dircelo ci sono anche nei momenti duri anche delle ingiustizie anche delle aridità nella scuola
Ma non c'è più l'autorità del passato e questo ha indebolito il ruolo dell'insegna lo costringe a un'attività diversa
Lo costringe a un atteggiamento diverso
E oggi il ragazzo non ha più bisogno soltanto di studiare su un libro noi sappiamo che il libro importante guai se i libri sparissero dalla scuola guai se sparissero i compiti guai se sparisse lo studio faticoso se è vero ma oggi di fronte alla concorrenza dello schermo
Alla concorrenza dell'immagine della televisione del cinema anche aderente del computer anche strutture multimediali del giorno degli strumenti multimediali
La vecchia forma d'insegnamento di studio non basta più
Quante volte mi si dice che i ragazzi sono distratti a scuola perché mentre si fa una lezione
Nella loro mente si affolla l'immagine vista la sera prima per ore e ore davanti al televisore la efficacia di penetrazione e il fascino e persino la capacità di condizionare
Mi sono domandato
Ma come mai non si è scoperto prima che questo strumento è uno strumento straordinario per insegnare forse per arrivare anche a quei ragazzi
Che hanno meno voglia di studiare ma non perché è una questione di voglia ma perché sono diverso o anche talvolta sonde bighellonare ma talvolta sono diversi hanno bisogno di altri strumenti di penetrazione nella loro mente
Noi abbiamo per il tipo di scuola che abbiamo avuto così rigida è così povera
Senza soldi per queste strutture con tutto il bilancio impegnato a pagare soltanto gli stipendi e quanto per quanto alti sappiamo tutti sono
Con quanto bus
E non abbiamo adottato la scuola di queste nuove attrezzature di queste tecnologie
Per l'insegnamento è bene oggi lo dobbiamo chiedere agli insegnanti alcuni dei quali hanno certa età
Di fare quello che molti di noi siamo costretti a fare col computer non lo sappiamo fare e chiediamo al nostro figlio di insegnarci come si fa perché lui è molto più vivace nell'apprendere queste cose
Ebbene noi siamo oggi di fronte alla necessità di chiedere al corpo insegnante di introdurre nella scuola questa grande rivoluzione dell'uso delle tecnologie per l'insegnamento che sicuramente impegnerà la nostra scuola nel prossimo desse decennio massicciamente che già sta succedendo in qualche scuola io stamattina sono andato inaugurare l'anno scolastico a Casalecchio all'Istituto Salvemini
E so che lì esistono delle dotazioni di una certa qualità
Però non basta mai soprattutto lì nell'intera Italia esse mancano nella quantità necessaria ed eventi noi stiamo chiedendo agli insegnanti di fare anche questo
Qui dobbiamo essere renderci conto che siccome questo è un passaggio obbligato
Nei prossimi anni diventerà un appuntamento ineludibile
Questo significa che nei confronti di questo corpo sociale importante
Bisogna esercitare una funzione di aggiornamento di preparazione di adeguamento delle proprie capacità però tenendo conto del loro ruolo così importanti voglio aggiungere un'altra cosa
A questo proposito oggi c'è un'altra cosa che bisogna fare a scuola prima la scuola
Era fatta così i ragazzi andavano a studiare quelli che riuscivano a studiare venivano promossi quelle che non riuscivano a studiare venivano bocciati
E se qualcuno li aiutava in famiglia
Anche quelli un po'più picchieri o distratti ce la facevano
E se qualcuno in famiglia non poteva avere questo aiuto e quante sono le famiglie italiane che non sono in grado forse di darlo questo aiuto
Si perdevano
Abbandonavano la scuola
Oggi noi chiediamo che sia la scuola prima di
A fare in modo che pur differenziando i giudizi pur tenendo conto delle differenze di di impegno di qualità dei ragazzi si adoperi perché quelli che hanno più difficoltà riescano anche sia studiare a migliorarsi a imparare di più
Forse non impareranno tutto quello che riescono a imparare altri non è neanche da pretendere questo però che ci sia una che la scuola sia qualcosa che sospinge in avanti
Non che si limiti a registrare chi è bravo chi non è bravo chi è attento e non attento chi è diligente non è diligente chi una famiglia che lo aiuta con la famiglia
Essendo come è stato nel passato la nostra scuola più giudicante che docente noi vogliamo un cambiamento mantiene questo agli insegnanti e tantissimo perché qualche volta c'erano troppi ragazzi in classe e non ce la fanno seguirli tutti
Vedete che intrico di problemi noi ci siamo trovati credete che si possano risolvere tutti in una volta
Credete che possa
Misurare funzionare quel miracolismo
Che tante volte è stata la forza della nostra ideologia quando abbiamo lo dico a quelli più Canuti più anziani sognato che arrivasse l'ora X e che il cambiamento come dire il socialismo arrivaste e una volta arrivata era il Bengodi
Bene badate è vero che abbiamo imparato amaramente che non è così da molto tempo però oggi la cosa è ancora più rilevante che di fronte a una scuola di questo tipo
Abbiamo bisogno di Hannibal cambiarla cari compagni degli anni perché i pochi mesi non si fa niente di serio Cascella nel profondo della società
E che determini mutamenti profondo quando noi diciamo che le riforme si possono fare se c'è un bene prezioso per la democrazia che è la stabilità dei governi
Noi diciamo una cosa vera in Emilia
I comuni e le province della regione sono riusciti a dare quel senso di stato sociale voluto disservizi che raggiungono il cittadino in un modo che nelle altre regioni d'Italia lo invidiano
Questa è dovuta al fatto che c'è stata una stabilità e che queste cose sono state costruite pazientemente nel tempo con la grande cultura riformisti che Emiliano
Anche per il governo
C'è questa necessità
E io sento che noi ci troveremo nei prossimi mesi
Con molte difficoltà
Perché ci sono le fra istituzioni perché ci Cetti ci chiede di risolvere in qualche mese quello che in trent'anni non si è posto potuto risolvere
E perché anche introdurre le riforme
Determina dei momenti anche di confusione e di tensione i faccio un esempio
Non vogliamo introdurre l'autonomia
Dalle scuole cosa vuol dire
Che saranno i genitori docenti e gli studenti specialmente quelle superiori non certo i bambini delle mentali
A costituire gli organi che devono far funzionare le scuole insieme al preside o direttore far funzionare le scuole in un modo diverso da oggi oggi è tutto predeterminato è tutto scritto proviene tutto dall'alto si sa quello che si deve fare
Però così non funziona più
Non vogliamo creare un una novità istituzionale profonda che quella dell'autonomia
In cui i docenti
Gli studenti in altre sedi
I genitori in altre sedi ancora
Si prendono la responsabilità di gestire i singoli istituti negli orari
Nelle nuove materie da introdurre oltre a quelle nazionali che tutti devono conoscere in Italia
Nella interpretazione dei programmi per renderli più agili del dotarli di strumenti nuovi segue con finanziamenti statali in prevalenza non c'è dubbio
Ma sapendo di usare sapendo rispendere sapendo di aggiustare tempestivamente sapendolo riparare sapendo libri far far funzionare collegandosi con gli enti locali col mondo del lavoro per arricchire il fatto che la scuola sia un luogo in cui si imparano le cose ma si impara anche a conoscere la società
Ebbene questo fatto
Noi vogliamo che cominci da presto
Ma le nostre scuole non sono pronte
Noi stiamo dando le scuole un'automobile senza aver preparato l'autista
Non solo senza avergli dato la patente ma senza neanche aver rifatto la scuola guida
E c'è il rischio che all'inizio questa partenza
Non so se a Bologna ma sicuramente in tante altre città italiane ma forse anche qui
Sia Baldazzi Guizzardi e senta nel traffico rischia di impattare male
Perché si tratta della gestione di un attività per la quale non sono pronte le vecchie strutture ecco un altro esempio
Badate fare le riforme
è una necessità ma può diventare impopolare all'inizio può creare dei contraccolpi possono esserci dei delle nostalgiche che ritrova forse si viveva meglio prima quando altri governavano al posto nostro ecco
Noi non procederemo così
Abbiamo scritto nella legge che una volta approvata la legge o una volta approvati i nostri decreti poi faremo procedere gradatamente anzi gradualmente come un processo
Come una serie di esperienze una dopo l'altra la grande riforma e dove c'è già un'esperienza di riformismo e di autonomia nelle istituzioni questo favorirà i risultati però anche questo è un esempio di come
Vuole riformare significa entrare in un enorme intrico di problemi
Noi vogliamo cambiare i programmi della scuola
Probabilmente nel prossimo periodo
Ci sarà un momento in cui discuteremo degli attuali programmi per preparare il nuovo
Noi vogliamo elevare il numero di anni di scuola in cui si abbia una preparazione di base comune a tutti i ragazzi
Unitariamente comune anche se non la stessa in modo che se qualcuno va a lavorare prima
Dopo sedici anni dopo aver raggiunto il sedicesimo anno
Abbia per una capacità di poter imparare mestieri o professioni adeguandole costantemente al cambiamento
Delle tecnologie e dei sistemi produttivi e di lavoro
Vogliamo realizzare questo ma anche questo non si fa con un colpo di bacchetta magica vi faccio un esempio
Oggi si va fino a quattordici anni noi vogliamo fare arrivare fino a sedici oppure ci si comincia a cinque anni arrivare fino a quindici la stessa cosa
Ma questi due anni non è che noi facciamo un decreto diciamo Tutti a scuola per altri due anni
Perché questo non succede già ora molti ragazzi vanno a scuola per altri due anni ma vengono bocciati molti ma sono ripetenti
Vanno far magari scelto male il loro istituto e non possono tornare indietro e l'abbandonano
Ecco lo possiamo fare delle sciocchezze di questo tipo che
In preda a un raptus riformatore rivoluzionario decretiamo obbligo di tutti a sedici anni magari non ci sono le Aule in certe città oggetti Paesi e devono spostarsi da un'altra parte
Magari non ci sono insegnanti pronti a questo perché ne abbiamo fatti peraltro di attività e dobbiamo in qualche modo di organizzare ecco vedete anche in questo il nostro disegno disegno di riforme che passa attraverso
Queste novità
Ma che ha il senso della volontà di fare vestito così di portarle in porto di realizzare
E ci saranno anche delle discussioni
Se io posso fare un bel sogno posso invocare una
Quasi un miracolo posso chiedere alla società italiana una cosa
Sulla riforma della scuola vorrei dire
Siccome si tratta di un cammino impervio duro difficile
Con rischi di insuccessi costa
Con degli stop
Fonda i freni inevitabili siccome noi vogliamo andare comunque avanti
L'ideale sarebbe che tutto questo avvenisse
Secondo la parola d'ordine dell'Ulivo con serenità
Che delle scuole
Nelle università
Il procedere in queste riforme che abbiamo in mente che stiamo preparando
In qualche misura già attuando sia un procedere in cui tutti discutano o in tanti si discuta di cosa vogliamo realizzare ma che la discussione sia serena
Seria democratica consapevole e matura come si addice non solo ad una società evoluta come siamo noi
Ma soprattutto come si addice a chi vuole veramente le riforme
Perché nessuno ha la parola alla nessuno ha la verità in tasca in questo campo noi abbiamo un programma preciso
Abbiamo investito all'Italia di una serie di idee di cui oggi discutono tutti sempre di più ne hanno discusso anche a Ferragosto con le scuole chiuse non era mai successo le televisioni non fanno che parlare delle nostre proposte
E del corpo docente fra i genitori italiani ormai anche fra gli studenti che sono stati fino adesso in vacanza ma che riprenderanno la scuola
Si discute di queste nostre idee c'è un momento importante già questo io ritengo un successo dell'Ulivo del nostro governo
Che si parla tanto di scuola magari una per il classico in un modo uno per il classico nell'altro modo uno capisce il giusto uno come spesso succede ai bigotti capisce l'esatto opposto e tuttavia in questo campo ci si misura
Sì sì si discute
Sia a si esaminano soluzioni e si contrappongono opinioni c'è un pargolo democratico importanti lo testimonia questa presenza
Testimonia forse la curiosità di come è fatto un Ministro della sinistra della scuola che si che è un animale piuttosto raro nella storia di questo Paese ma forse non basta la
è qualcosa di più
Fatto scherzi discute di scuola di cultura di università io credo che già questo sia un primo risultato ora non basta dischi noi abbiamo questo problema
Discutiamo anche questa sera facciamo le domande facciamo le proposte facciamo le osservazioni io sono qua pieno di gioia nel mio partito del popolo della sinistra feste dell'Unità
A prendere una boccata d'aria perché poi tornando in cui i ministri sfatti in quel modo dove abbiamo il dovere di lavorare
Ci si sente qualche volta un po'lontani dal mondo stesso questa immersione nel mondo nostre sicuramente l'ossigeno migliore per il nostro lavoro
A me pare che il ministro Ciampi ha tracciato un quadro metodologico è anche indicato
Al mondo della scuola la necessità di ragionare di politica non spesso scalpita di farlo credo che uno dei risultati della ghettizzazione nella quale la scuola è caduta suo malgrado sia quello che spesso il rischio è quello di adagiarsi su ogni singolo aspetto su ogni singola problematica perdendo
Di vista la necessità di ragionare appunto in termini di riforma e quindi anche di metodologia del confronto fra le parti tra i soggetti
Non di meno abbiamo questa sera la necessità di ascoltare diceva il ministro di essere pronto poi a una risposta anche voci che ci parleranno della diretta conoscenza di come stanno andando le cose anche nella nostra realtà
Vorrei iniziare da Giancarlo Cerini che conosciamo per tanti motivi dal lavoro ispettore alla dirigenza nel riversare fino alla al lavoro nel CPT
Giancarlo Cimoli il microfono e quello che dovremmo probabilmente usare
Due tre lo stesso tre
Come
A noi forse nelle nostre domande compete un po'ritornare ad aspetti più diretti più immediati
Dopo i primi cento giorni dovranno arrivare i secondi cento giorni terzi cento giorni forse come dice il ministro mille giorni non saranno sufficienti per delineare concretamente un progetto
Di vera innovazione io mi ritaglio uno spazio molto limitato
Sul tema dell'autonomia scolastica perché mi sembra una delle prossime scadenze anche parlamentari non a caso il disegno di legge
Ove si parla di autonomia inserire nel collegato alla Finanziaria quindi se ne discuterà nelle scuole e anche nel parlamento certamente l'autonomia non può essere una spruzzatina di efficientismo sulla scuola italiana non riguarda solo i presìdi e il loro modo di amministrare in termini più mercantili la scuola certamente l'autonomia
Attiene alla ricostruzione di un rapporto positivo tra i cittadini e le istituzioni quindi l'autonomia scolastica è una riforma istituzionale non solo perché deve ridisegnare i rapporti nel governo della scuola ma perché deve riavvicinare le istituzioni e gli utenti delle istituzioni
La scuola
Per molti di noi è un'istituzione
C'è il marchio della Repubblica sulla carta intestata delle nostre scuole
Non può essere un bene che si incontrano si vende sul mercato
Nella scuola che si fonda la cittadina
Quindi l'autonomia deve legarsi questo tema non può essere non può rincorrere l'autonomia il mito della qualità nella scuola non ha disfatti rimborsati quota se il progetto educativo non funzionasse relazione educativa non c'è non ci può essere un rimborso una rimostranza del cliente insoddisfatto
Quindi legare l'autonomia alla democrazia ci sono delle potenzialità democratiche nell'autonomia
Ci deve essere questa assunzione di responsabilità con l'autonomia forse l'autonomia ci consente di di provare a costruire un'etica pubblica che non c'è molto spesso lo Stato le cose pubbliche sono di altri
Mi piacerebbe uno slogan in cui la gente un po'cominciasse a pensare alla scuola come alla sua seconda casa la scuola come la seconda casa di tutti
Quindi credo che ci siano delle potenzialità democratiche attorno allo sviluppo dell'autonomia ma ci sono anche molte diffidenze nella scuola tra gli studenti lo scorso anno ci sono dei rischi si avvicina il quindici settembre
L'autonomia può anche diventare diciamo un po'l'idea della chiusura del localismo
Ci sono poi anche gli squilibri geografici si parla più fare povere oralmente di autonomia al Nord meno al Sud si rischia con l'autonomia che le scuole rispetti territori forti e deboli in cui operano faccio solo un esempio del settore di cui mi occupo professionalmente la scuola elementare
Ad esempio in una recente ricerca del ministero sui costi della scuola elementare
Risulta che imposti e gli investimenti sono molto più robusti al nord per esempio un comune della Sicilia spende per un bambino della scuola elementare circa settecento mila lire all'anno un comune della Toscana spende un milione settecento mila in linea di massima oggi comuni hanno lo stesso ammontare di risorse in base alla popolazione quindi c'è una cultura una sensibilità una cultura civica
Molto diverso quindi occorre che l'autonomia possa essere contemperata da una capacità di regole di compensazione di interventi anche dal centro l'autonomia non può diventare un bricco las istituzionale un fai da te il massimo di autonomia delle periferie
Dovrebbe coniugarsi con un ruolo forte del centro non più debole ben cento il centro sveglia le periferie che dormono con l'autonomia oggi non succede quest'oggi abbiamo un centro gigantesco che non è in grado di svegliare al massimo risponde inquisiti questa è la logica o al massimo manda le circolari non governa molto
Ma ci sono delle perplessità sull'autonomia
Molti temono che ci sia un'autonomia di destra se possiamo ancora permetterci questo termine c'è un'autonomia che punta diritto a un liberismo senza freni
Che esalta fino al parossismo
Il diritto di ciascuno di costruirsi su misura un proprio modello educativo la propria identità a scapito della costruzione di quella casa comune e questo è molto rischioso diceva uno dei filosofi del Polo che la scuola e di chi la paga
Chi caccia fuori soldi al diritto di governarsi e la ma allora chi paga la scuola italiana e si diventa più autonoma chi mette le risorse io penso che le risorse ma lo diceva il ministro le metterà lo Stato e quindi la scuola e la scuola pubblica e la scuola dello Stato
Per cui dobbiamo però dirci allora questa autonomia come non basta parlare di autonomia come non basta parlare di federalismo
Scolastico per esempio
Bisogna abbiamo sentito in questi ultimi anni e diverse ipotesi di federalismo da un sistema e di federalismo scolastico di autonomia scolastica
Da un sistema federale dell'istruzione pubblica penso ai lavori della prima via bicamerale
Modello Val d'Aosta
Un modello Trentino Alto Adige
In fondo dove c'è l'assessore
Che dirige la scuola regionale con tutti i rischi di sconnessione frantumazione di un'identità nazionale forte l'identità nazionale passa anche attraverso una scuola nazionale una cultura nazionale un'identità nazionale
Abbiamo previsto anche soluzioni tecnocrati che di forte decentramento avere venti direttori generali del venti capoluoghi di regione che interfacciano inventi assessori regionali dà già un'idea di sistema più efficiente magari con capi d'istituto più efficienti
Abbiamo poi credo che sia un po'dietro le righe del disegno di legge una su un una soluzione temperata io penso della concertazione dove le periferie diventano più imprendibile
Ma dove c'è un centro che sa fare bene il suo mestiere allora io le chiederei le sue re nella sua replica potesse un po'parlarci un po'più dettagliatamente qualche ipotesi un poco più sviluppata sulla sua idea di autonomia
Bene
Io vorrei che vorrei dire subito qualcosa perché
Cercherò di di di di dire
Qualche ed era sull'autonomia
E e la voglio dire non citando un filosofo della destra perché la destra pieno diritto di avere i suoi filosofi di dire quello che pensa ma non fa testo
Non fa testo se noi affrontiamo un dibattito di questo tipo
Col timore che in agguato ci siano i filologi della destra che al momento in cui si fa l'autonomia se ne stravolge il contenuto secondo credito quello che dicono i filosofi della destra noi non faremo l'autonomia
Lo voglio dire con franchezza
E proprio l'approccio metodologico che io vorrei discutere
Diciamo come noi vogliamo l'autonomia siamo in maggioranza le faremo in quel modo
Perché dobbiamo temere che altri la falce al posto nostro
Noi siamo in maggioranza risicata contraddittoria ma ci sia
Noi vogliamo l'autonomia
In questo modo intanto non per una sola legge
Ma con tanti provvedimenti
Quello che forse giungerà importo più rapidamente la riforma del ministero delle direzioni generali dell'apparato centrale che sarà fatto con un decreto del ministro del Presidente del Consiglio dei ministri
E quindi con un'operazione amministrativa
Quindi la faremo noi questo Consiglio dei ministri
La cosa che ci serve di più quindi non è metterci sull'avviso dei rischi che pure è sempre importante dire purché abbiano un peso del ragionamento secondario
Ma la proposta di come noi vorremmo che si facesse vogliamo fare una riforma del ministero che tocca in buona misura la K la gestione tutta centrata l'abito della scuola
Su questo non credo che ci debbano essere sospetti possiamo sbagliare il provvedimento
Non intenda ce n'è abbastanza manda anche noi vogliamo in questo voto Romina
Che diventi una disarticolazione dello Stato seconda questione
Noi vogliamo conservare alla scuola tutto il suo impianto di cultura nazionale
Saremo rigorosissimo
Dalla stabiliti dei programmi nell'India del porrei paletti
Di tutti i limiti alla formulazione
Dei contenuti di questa scuola per dire che chi si diploma Palermo chi si diploma Milano devono avere la stessa preparazione siamo molto fermi su questo
Molto fare
Pensando al giorno quindici di settembre
Questa mattina la scuola di Casalecchio io ho detto
Scusate se mi cito che nella scuola c'è sempre
Stata l'idea che ciò che si studia appartiene alla cultura nazionale non si è mai distinto un autore del Nord da un autore del sud
Che invece il messaggio del quindici settembre un messaggio di odio di iodio
è un messaggio di chi dice noi siamo meglio e quegli altri sono peggio non ci vogliamo stare con quelli non li vogliamo con loro
Come voi sapete
In altre parti del mondo anche vicino a noi e al di là dell'Adriatico si è cominciato così il processo imito con i cecchini che dalle finestre sparavano su bambini che andavano
Ad un mercato
E quindi questo messaggio di odio lo rifiutiamo
Se veramente ma se continuiamo aver sospetto sull'autonomia
Non basterà a invocare una turnazione della scuola perché la la scuola e burocratica non è nazionale
E quindi soltanto un'autonomia vera può modificare la stessa unità nazionale
Altra questione le squadre promotori la scuola dei ricchi
I comuni toscani spendono un milione settecento mila lire pro capite quelli siciliane settecento mila lire con lo Stato accentratore differenze ci sono già cosa possiamo fare nei confronti di queste oggi lo Stato non è intervenuto per riequilibrare
Perché destina generalmente somme analoghe e tanto è vero che nel Nord quasi dovunque non esistono i doppi turni anzi ci sono scuole vuote del Mezzogiorno ci sono ancora zone con i doppi turni
Che io ho visto scuole nel centro nord e qualcuna anche nel Sud ma nel centro nord con delle dignitose dotazioni di tecnologie di computer di schermi di altre ti di gabinetti sentiti scientifique di laboratori linguistici si trovano al Sud sono molto più rare
Diceva don Milani
Che dare le stesse cose uguali a persone diseguali e la più profonda delle diseguaglianze
L'idea che sia lo Stato nazionale che copre come un velo pietoso le disuguaglianze dicendo che tutto è uguale è una bischerata grande come una casa lasciatemelo dire con don Milani
Se noi abbiamo questo sacro terrore che sarà l'autonomia a discriminare fra i ricchi
Però ha raccolto centralismo
E allora perché è questo timore
Certamente lo stato deve funzionano e del riequilibrio ma lo Stato ha centrato l'anche qui Libia lo Stato col autonomia sarà costretto a riequilibrare
Sono due a te io non so che c'è un artifizio retorico nel suo discorso non è una polemica personale è una porta è una polemica verso un approccio teorico a questi problemi
Se noi cominciamo a porre tutti questi puntini non faremo l'autonomia
Dobbiamo osare
E dobbiamo avere la consapevolezza e la forza che essendo noi tipica del processo riformatore
Noi a guidare il processo riformatore nella capacità propositiva
Che vede le difficoltà che mette in luce gli ostacoli che prevede le degenerazioni possibili certamente
Macché spinge datteri la acceleratore sulla fiducia e sulla necessità di procedere in questo senso quando noi
Io ho vedo un'altra corsa un altro rischio l'ho detto all'inizio
Vedo il rischio che la confusione del Ministro dell'impreparazione verso il rischio del fatto che le scuole non sono attrezzate a fare questo ma allora spendiamo questo tempo non soltanto ad averne paura
Delle riforme dei cambiamenti ma ad attrezzarci a preparare con seminari concorsi di aggiornamento con forme di sperimentazione limitata a piccoli passi già nell'ambito dell'attuale ordinamento
Noi siamo una forza che guida e creativa da una forza di sola analisi filosofica
Della situazione siamo protagonisti non siamo spettatori di qualcosa che altri ci daranno l'autonomia non la si farà con le leggi soltanto sarà per l'avvio sarà la consapevolezza di chi la gestisce di chi vive dentro le scuole a fare la l'autonomia l'autonomia sarà quella che noi faremo che saremo in grado di fare ma sicuramente l'occasione perché si si prigioni dentro la scuola una creatività che oggi non c'è perché sarà d'obbligo creare cambiare qualcosa introdurre novità adesso sia degli insegnanti vanno dal preside
Può capitare che c'è quello bono e ci sono ma ci sono quegli altri che l'insegnante va a proporre qualcosa da fare con lui dice le leggi non lo permettono e tira fuori la burocrazia le leggi Torre fuori il freno che in molti casi stenta era in molti casi blocca
In molti casi ferma soprattutto l'entusiasmo ecco noi vogliamo che invece dentro la scuola si determini un moto creativo che si inventino cose da fare
Per recuperare seriamente non con i corsi di recupero i ragazzi che hanno ritardi per arricchire l'offerta formativa
Per distribuire meglio le risorse persino Perraro aggiustare un vetro in tempo quando si è rotto e che magari chissà cosa ci vuole per aggiustare quel vetro ecco anche dalle piccole cose io vedo così l'approccio
Perché se non faremo così nei prossimi mesi nei prossimi anni io penso che noi non ce la faremo a far l'autonomia
Avete ascoltato i loro Franco Fratoni
E poi Elisabetta palazzo due persone che ve ne conosciamo
Assai diverso il ricercatore universitario e poi un insegnante impegnata nel movimento sindacale oggi nella camera per lavori
Ma apro con con un pensierino della sera è una riflessione
Che mi è maturata tra ieri sera e questa sera ieri sera a Modena
Alla all'incontro appunto tra il ministro Berlinguer e nel festa nazionale dell'Unità i presenti il popolo della scuola
E questo di Bologna
La riflessione intensiva della serie un po'questo
E cioè mi sembra che rispetto alle tesi sulla scuola dell'Ulivo
E alla programma per il futuro della scuola del ministro Berlinguer il grande cambio la centralità della scuola nel processo di riforma complessivo di ammodernamento e di sviluppo del nostro Paese
Ci sia uno scarto vistosissima di lettura tra i mass media
E e appunto il mondo della scuola in quanto tale i mass media che deposita il suo interesse sulle tessere sulle schegge del mosaico di questo progetto dalla profondità stellari che chiede come dicevi ministro un lungo cammino
E appunto il sensazionalismo lo scopo a cui va a caccia il mondo del media che preferisse appunto schizzare alcuni aspetti per provocare scintille sostanzialmente ma che credo non trovino poi però a me non interessa appassionato dei lettori freddo dal mio punto d'dei dei lettori o delle o dei Fori tutto pulitori televisivo
Al contrario iniziative come queste
Da lì titoli di grande fascino come il cambio della scuola sia ieri sera ripeto a Modena sia questa sera questa presenze oceaniche in fondo
E non solo i docenti ma credo di operatori di cittadini comuni attesta come sui grandi disegni cioè riga facendo riscontrare finalmente le bandiere sui tetti della scuola ammainate da tempo per quanto riguarda Bologna
Vero che peraltro la città che gli ha sempre tenute certamente i vessilli però è evidente che vero non possiamo non ricordare le grandi stagioni
Del tempo pieno di Bruno Ciari questo vero e doveroso anche per ricordare i momenti di grande esaltazione appunto di grande passione ecco qui rinasce una passione credo popolare
Nei confronti della scuola
E una passione su appunto una progettualità una grande progettualità si torna a parlare vero in grande di scuola
Discorso complesso la scuola è un apparato sistemico difficile anche a dipanare ma soltanto è l'unica strada quello ripeto di un disegno unitario integrato complessivo sistemico sulla scuola
Ripeto anche in una serata come questa la grande partecipazione non è stato per niente alleggerita però anche dai richiami del della Coppa dei Campioni in televisione
Lei considerazione che vorrei fare riguardano appunto il programma per il futuro della scuola del ministro Berlinguer
Che a mio parere si regge su tre grandi pilastri peraltro sono già emersi già discussi vorrei rapidissimamente ricitarli e all'interno di questi anche così chiedere con forza che alcuni aspetti vero che non si allenti la morsa su alcuni aspetti vero che non si si concepimento su alcuni alcune parti di questi pirati pecore l'autonomia
Non torno sugli aspetti teorici culturali
Che ha avviato con molta finezza Cerini poi ha ripreso il ministro credo però che per la prima volta siamo di fronte a una legge quadro in qualche modo sull'autonomia in cui verranno indicate vero le gli impegni ciò che spetta al cento ciò che spetta alla periferia con grande chiarezza al centro suppongo aspetteranno i piani nazionali di sviluppo su sponda leggi quadro suppongo i programmi suppongo alla e lo strumento il sistema di valutazione nazionale fondamentalmente poi ci saranno anche altre altri aspetti il resto spetta alla periferia la scuola militante i modelli organizzativi manageriali
Ecco su questo aspetto io vorrei toccare il l'elemento curricolare su cui il menu il ministro è intervenuto in molti però interventi estremamente interessante dal punto di vista perché io credo che l'autonomia per quanto riguarda l'aspetto curricolare e per da vere programmi in grado di permettere la periferia di potere e inserire attivare quei percorsi Isobel uffici di natura culturale il ministro Fazio presenti proprio per quanto riguarda la letteratura
Che sono necessari noi diciamo che per esempio vanno rifatti i programmi c'è programmi tutti dalla paterna fino alla secondaria non sono programmi che sono stati confezionati per lo scolo dell'autonomia
Sono programmi che devono permettere alla periferia
Di potere io credo vero è che essere vincolata alla periferia attuare con sessanta persiano del programma è un quaranta per cento invece lasciato certe leonesse percorsi ripeto che hanno la stessa equipollenza cognitiva
Rispetto a quelli anche indicati dal centro quindi la stessa forza con utili secondo aspetto riguarda il concetto di educazione per tutta la vita che all'interno del Progetto Berlinguer cioè il rapporto scuola extra scuole sistema formativo integrato grosso modo però la consapevolezza che la formazione non si può realizzare la scuola soltanto la formazione che peraltro ho percorso ripeto che si protrae per tutta la vita e chiaro che ha un suo baricentro nella scuola ma deve trovare il concorso delle famiglie degli enti locali dell'associazionismo delle chiese del model lavoro
Quindi evidente che occorrono in chiave Periferie chiamati in chiave nazionale però la costruzione di di progettualità congiunte di piani nazionali
Il programma in qualche modo regionali evidentemente locali che permettono appunto in questo quadro in questo quadro di sistema integrato ci sono vari versione di stemmi integrato questa verità che l'azione trasparenza scuola credo che vada ribadita ma anche su questo il ministro insistito proprio nei suoi primi messaggi diciamo sul fatto che la scuola è l'agenzia deputata fondamentalmente ai saperi
Alle conoscenze questo è chiaro che chiede anche momenti interattivi affettivi educazione anima è evidente che la scuola sulla scia se vogliamo anche vero del del documento Cresson Flynn eccetera si apre verso la strada a conoscenza è lo strumento per la società dalla conoscenza il terzo punto e chiudo riguarda l'ingegneria istituzionale quello che sarà il nuovo profilo del sistema scolastico
E i io non sono spezzato sedotto dall'impostazione dell'Ulivo e anche dalla ripresa che il ministro ha fatto a questo riguardo quindi battuto sia aperto e chiaro che probabilmente io non so se proponesse modificazioni io però credo moltissimo al percorso diciamo zero venti anni che peraltro però ha un inizio del dovrebbe avere un inizio dell'obbligo al quinto anno io
Vero auspico che ci possa essere questa anticipazione anche perché l'opera diciottesimo e quindi più paraggi gli altri Paesi europei a riguardo che posso avere il biennio vero con un suo anticipo nella scuola media più di un quadriennio e quindi umano Ennio poi che conclude sul treno della secondaria il mano Ennio ricordiamo solo è il dispositivo che risolve tanti problemi il blocco della riforma della secondaria Mezzapesa loro resa pesatura eccetera è stato in gran parte motivato dal vero dal DNA dalla secondaria del prêt à la formazione professionale e quindi conclusa nell'obbligo in quel due anni il monumento permetterebbe veramente di essere l'anno di orientamento e come vero la polemica punto it
Revisione con la Mussolini ieri sera mettere in evidenza come la posizione della destra tende ascoltare il il biennio per per anticipare no il la la scelta dell'allievo e quindi importantissima bene quel triennio e poi il evidentemente i cicli di diploma conclusive questo permetterebbe chiudo anche ai corsi che stanno per decollare l'università
Della formazione iniziale dei docenti della scuola materna elementare col nuovo corso di laurea per la produzione primaria
E la scuola di specializzazione precoce della secondaria di poter avere in realtà per un raccordo stretto e quindi un profilo unitario tra sistema
Tra comparto della scuola di base comparto dello del post obbligo è compatto università
Grazie Franco Frattini
Serve caffè razzo chiedo a tutti i tuoi sacrificio per la per evitare innanzitutto per l'altro anche voglio ringraziare fra i tanti in sala assessore Mazzon prego Assessore Lenzi il soprintendente Severino il provveditore Temperini tanti
Che hanno accettato il nostro invito il prego Elisabetta Pera
Si sentiva
Ma cerca di essere molto breve come tasso di città
Io no rappresento la confederazione CGIL che mi aspetto
Il ruolo di chi va un po'a scavare
Allora prima voglio farlo anzi per essere più non so se per tanti anni la scuola e
Nell'uomo di governo della scuola dei titoli coinvolti sì ci
Sentirsi a casa non mi sono mai sentita a casa oggi per la prima volta con il ministero
Del Pd emesse finalmente mi sento per la prima volta dopo venticinque anni
Finché la ringrazio molto
Avermi dato la possibilità un morta della viabilità di non sentirmi sempre e comunque l'estranea che risponde in questione
Io credo che ci siano rispetto
All'approccio che su questo nuovo governo ha dato ai problemi della formazione di ci siano sostanzialmente vere novità molto almeno noi abbiamo registrato senza dubbio anche con l'accordo con il pre-accordo
Che
Abbiamo sul quale abbiamo lavorato rispetto al
Fino dell'occupazione e della formazione ma se noi abbiamo sicuramente registrato tre sostanziali novità
La prima questa per la prima volta credo nella cultura politiche
La formazione e
Tappe
Come uno dei pilastri
E lo sviluppo di questo paese insieme al capitale al lavoro credo che questo sia veramente una rivoluzione culturale nella politica nelle politiche industriali italiani questo però debbo debbo dirlo l'altra questione
Che mi sembra anche questo di grandissimo valore è il fatto il momento in cui si apre un confronto su tutta
Sì fondi da formazione come campo di intervento strutturale sul problema dell'occupazione il risulta sempre venire qua
Anche questo credo che sia veramente una enorme novità
Alla
Ah il sistema politico e delle relazioni
L'ultima cosa donne dovuti ma soltanto perché vi si infila così è la questione che su queste problematiche
Il governo abbia riconosciuto la necessità di tavoli di concertazione con le parti sociali e credo che anche su questa questione il ragionamento debba essere fatto fino in fondo
Io penso che il alter né definito un una modalità di lavoro di confronto a tutto campo rispetto alle problematiche del lavoro immettendo incinte in primo piano la formazione sia un dato veramente quasi rivoluzionario nel nostro
Poi rimangono i timori gliela dico così
La alla formazione per tutta l'attività
Pare che ne siamo tutti convinti sicuramente chi studia questi fenomeni chimico della complessità della sostenuta sicuramente non da tutti però noi non abbiamo un sistema
Magari da ricredere
Di formazione permanente non abbiamo neanche un sistema di formazione produttivi
Abbiamo soltanto due lenti un sistema di istruzione che riunisce diciotto anni questa è la benzina e l'Italia
E poi abbiamo un sistema di formazione provvisionale di cui nessuno parla perché non riguarda il ministro della Scuola lattico presi e questo è un altro problema molto grande
Perché io ritengo per esempio che quando si parla di sistema integrato quando si parla di innalzamento dell'obbligo quando si parla come dire di dare di più a a chi ha di meno quello che non è mai stato fatto nella scuola italiana
Si parla anche di mettere come vivi insieme culture diverse la cultura della lo studio teorico con il saper fare con la cultura del saper fare perché tutti e due insieme
Perché tutti e due insieme non bastano più la dico così quindi educazione e formazione per il lavoro unite insieme con la possibilità
Di studiare di formarsi di entrare uscire dal sistema della formazione per tutta la vita questo è un progetto
A lunghissimo termine però è un progetto
Sul quale bisogna cominciare a a ragionare ma anche partire qualche con con il chiede giusto allora io esprimo solo due timori
E parto appunto da quanto già
Spedire trascorso sul piano della concertazione rispetto a questi ultimi mese
Allora io ho letto con molta attenzione il documento a concertato
Ed io ho letto la leggo precisamente a io mento dell'obbligo
Io mi aspettavo mi sentivo più rassicura
Se c'era scritto innalzamento dell'obbligo
Perché è la mia paura è che siccome la discussione è ancora tutta tenta sì da un da una parte si parli e si affermi formazione permanente educazione formazione continua che devono stare insieme e quant'altro poi dall'altra qualcuno pensi fin dal biennio appunto di separare nettamente
Come dire tanto ancora una volta ti meno a chi ha di meno ma invece che di più a chi ha di meno
Separando questa consentendole fuori età sistemati scolastico l'innalzamento dell'obbligo questo lo dico e lo sottolineo come timore è come TV
Come timore perché debbo constatare che anche laddove e la Germania è stata portata più volte a modello
Da Prodi spesso durante la campagna elettorale anche dico in Germania dove esiste un forte sistema duale
è oggi
è aperta la discussione proprio per riformare questo sistema duale quindi dopo facciamo gli errori
Visto che dobbiamo ancora costruire un sistema di formazione permanente vediamo di costruirlo nel modo che più mi serve agli italiani finisco perché mi hanno chiesto di essere molto breve però sull'autonomia due parole Sette dedica in più visto che questo è il tema è il tema della serata la preoccupazione delle due persone avrebbero che servirà una è che si faccia l'autonomia della miseria cioè che non si investa sull'autonomia e quindi TT dal ministro
Se rispetta la finanziaria
Che cosa si deve aspettare la scuola insomma rispetto alla alla finanziaria
L'altra cosa che mi preoccupa rispetta l'autonomia è questo dato Piquet è un dato io sono d'accordissimo col ministro quando dice che le cose non vanno fatte con molta pazienza con molta calma con molta in tempi distesi ieri con molto consenso
Però l'articolo quindici già a tratteggia un mutamento e norme nell'organizzazione della scuola
Non tratteggia nulla le donne mi dice niente è Rispetto alla dislocazione dei Poteri allora quando si rompe una piramide perché ne sappiamo Pasquale organizzata così tutto si decide a Roma
E tutto e poi a grappolo tutto cade attraverso le mille
Circolari a grappolo cade giù non c'è nessun bisogno di un sistema di valutazione perché formalmente tutti fanno le stesse cose poi sappiamo che non è vero però voglio dire così funzione sistema verticali una parte esita spighe in fondo
Dove dove cade si cambia
Io voglio capire che cosa si prevede di mettere in mezzo tra la dove si disloca nei poteri di governo del sistema scolastico non di governo delle istituzioni scuola che su quello ne potremo discutere un'altra botta
Ma il governo del sistema scolastico io penso che governare e gestire sono due cose diverse però non può essere che il ministero non governa più alcune cose però non può essere nemmeno che le governa solo l'istituzione scolastica questa era la domanda che volevo fare vi ringrazia
Più chiedere ancora un attimo di pazienza al ministro prima di rispondere sentire l'intervento dell'assessore alla Regione Emilia-Romagna Pier Antonio Rivola e così abbiamo siamo al giro di boa del nostro incontro e poi sentiremo con Barbara Pollastrini gli altri nostri ospiti
Sì anch'io molto prevale ma il ministro tibetana a discutere io non discuto perché sono d'accordo dall'a alla zeta
Sulle cose che il ministro ha detto
E mi accendo una sola parola perché mi dà un'occasione
Di di di fare un plauso al ministro che è la prima volta che avviene che si si legga la scuola l'istruzione dalla formazione al lavoro cessi finalizzato perché la gente è preoccupata perché il lavoro in Italia e nel mondo sta mancante Castel pure da un fatto strutturale non è un fatto congiunturale
E allora vere messo assieme
Cercato di far capire
Che l'istruzione che la formazione devono essere finalizzate sia la persona ma al lavoro alla speranza una prospettiva onere è un dato fondamentale
E noi in Emilia-Romagna ci stiamo muovendo in quest'ottica l'integrazione noi stiamo sperimentando non da oggi da un po'di tempo in Emilia Romagna era sperimentiamo con dei soldi nostri
Perché il ministero ce li ha sempre promessi e c'era sempre andati molto meglio di quelli che ci servono io sono andato l'altro giorno
Dal ministro Berlinguer apporti un problema no quattrocento ancora così mi vogliono istituire periodo lì o no io
E parate siamo abbiamo la fortuna domandato il merito no di vivere in una regione che su questo ramo impiega oltre un quinto dell'intero bilancio libero regionale unico esempio in Italia
E voglio dirlo perché sia chiaro li spendiamo tutti quindi le polemiche per cui l'Italia spende i soldi all'altezza riguardano altri venga speso già il novantasei un pezzo anche del novantasette
Purtroppo devo dire
Quindi non è vero che poi la Regione non funzioni c'era chi non funziona ma che funzioni e questo va detto quindi da noi l'integrazione è un dato oggettivo perché abbiamo fatto un ragionamento come Giunta molto semplice lo in trenta secondi
Viviamo in un Paese che non ha nessun tipo di risorsa pesante e lo capiamo Leone petrolio abbiamo niente abbiano il lavoro un po'di ingenuità eteree molta voglia di fare quello che abbiamo allora i soldi investiti nell'istruzione dalla formazione sono in linea con quello che dice la Comunità europea l'articolo due rimasti dei titoli si protegge ai invita i Paesi membri a investire
Un'istruzione formazione allo stesso modo con cui si resta per attività produttive per i queste è un'attività per noi estremamente produttiva essendo un Paese di trasformazione e se vogliamo rendere competitive le nostre imprese e quindi far crescere la torta tanto per per intendersi che apriamo questo dovere ed è un'impresa oggi ogni dieci anni e da rifare in Europa il cinquanta per cento dell'impresa nei primi cinque anni di vita Fallisi chiude
E perché ci sono mille ragioni
Il fatto che si riesca e nel documento recente del Governo
La nell'accordo che avete fatto è un punto qualificante fondamentale che ci mette in linea tra l'altro con l'Europa al telefono andiamo in Europa andiamo in Africa milioni siamo coscienti di questo fatto di addio
Non posso che esprimere un apprezzamento al ministro e coglie l'occasione per dire in cui ministro
Ci siamo sempre adeguata grazie
Io vorrei richiamare l'attenzione dei
Dei dei compagni e dei cittadini e sono qua presenti
Sul sul fatto che come voi avete sentito
Queste interlocuzioni queste che si confronti tra di noi
Sono la testimonianza
Del fatto che noi stiamo scavando
Nel programma di una grande grandissima serie di riforme nella scuola nell'università
Ormai a un livello di elaborazione molto qualificato
Che i problemi sono tanti sono compresi sono difficili e che le soluzioni non sono tutti a portata di mano
Le fragole retto molto bene secondo me
Che cioè acconto arrecati ribadito per esempio una cosa sulla quale non so se noi nel mondo dalla sinistra
Siamo
Convinti tutti fino in fondo
Lo era sicuramente gran uscito era Giorgio Amendola lo erano tanti dei nostri predecessori grandi però non so se poi un'altra cultura un po'nichilista che uscito dal sessantotto non abbia scalfito un po'diciamo
A scuola si va per imparare per insegnanti
Noi abbiamo il dovere ministro dell'Ulivo il governo dell'Ulivo di mettere un argine al processo di Rui analfabetizzazione che minaccia la scuola
Non chi sta fuori che sta dentro anche che tende ad abbassare il livello ci sono alcuni demagogici mi che dicono ma insomma perché devono studiare tanto questi ragazzi e così via stiamo attenti stiamo molto
Non è una cosa scontata
Questo mi fa venire un'altra considerazione
Se non siamo d'accordo su questo
Il fatto cioè che qualunque riforma strutturale
E qualunque allevamento della scolarizzazione cioè l'aumento di quanti stanno a scuola con un successo che il vero obiettivo di questo governo
Non può essere pagato da un'opera di dequalificazione complessiva della scuola pensiero bella fregatura militare ma questi ragazzi li teniamo a scuola ma imparano molto di meno
E poi sempre quelli che stanno bene e allora sceglieranno le scuole dove si impara di più pagheranno per i loro figli e noi li dovremmo piangere perché c'è la scuola dei ricchi e la scuola dei poveri che non siamo noi i responsabili di questo guarda
Quando si dice demagogicamente i scuola dei ricchi suo dei poveri è una bugia
Quando si guarda dentro questo rischio c'è ma si manifesta in un altro modo
Per esempio l'abbassamento del livello della qualità
Rende la scuola pubblica alla scuola dei poveri eppure ora hanno le scuole private dove i ricchi manderanno all'istituto Steiner eccetera eccetera i propri figli perché allora nei paesi di tipo anglosassone a forte
Tasso di Pillitteri va né di di privatizzazione della scuola già succede così
E la discriminazione di classe trova i suoi canali e se ne infischia dell'ideologia e ci lascia cantare
Quello che Romiti ardere nomi che voi non non vedrete mai che io abbandono e che ripeterò fino alla nausea che il aveva ragione Carlo Marx le ideologia sono l'Hamas mistificazione del reale cioè vuol dire che sono spesso gli ideologismi una bugia per dirla in termini più più semplici di quello che diceva il grande filosofo
Il rischio di discriminazione sono nei canali che
Il ricco trova quando ha lasciato il pubblico in mano al povero
Quindi stiamoci attenti
E in quel caso i diritti sono anche disposti a pagarsi alle loro le scuole parcheggiare i soldi per farlo pur di usare la crema
Allocata in un'altra posizione quindi difendiamo la scuola come il regno del sapere
Che vuol dire tante cose ma non voglio tardare perché tardava utilizzato imparare tante cose anche le locazioni permette
Tanto per dire delle cose che sembravano banale ma che noi siamo sempre difetti ai grandi ci hanno costruito il nostro movimento l'altra cosa che è giusto è questa storia del mono Ennio che una una parolaccia un po'difficile
Gli studiosi licenziati hanno una nomenclatura più fine però
Fra buoni a anche qui molta ragione
Se noi attraverso l'operazione della ampliamento innalzamento
Star usciamo alla secondaria superiore abbiamo fatto un errore
So bene di dire una cosa
Delicate non so bene io sono consapevole
So bene che su questo si è infranta tutta la capacità di cambiamento Della secondaria superiore della scuola superiore che inventando inizio lo sapete vent'anni si è discusso di cambiare la secondaria fallimenti fino alla fine perché
Perché il nodo vero è stato questo
Ci sono due modi di ampliare o innalzare l'obbligo dire che i ragazzi rimangono detto anche nell'introduzione
I ragazzi li mandiamo a scuola fino a sedici anni allora faccia una scuola uguale per tutti due anni in più della scuola media abbiamo risolto il problema sfasciano la scuola così lasciamo la scuola intanto non sarà facile perché ci sono i vincoli edilizi di professori eccetera ma non è questa la strada
Il problema è che noi dobbiamo assicurare soprattutto in quella fase in questo biennio e soprattutto nel nel secondo degli anni di questo biennio partire dalla considerazione che era presente anche nell'intervento della compagnia sindacalista
Che i ragazzi ma mano che crescono si rivela noti permessi per fortuna di Dio tra l'altro però immaginate un mondo in cui sono tutti uguali virgola della canzone canale dove Boksic che diceva
Gli americani avevano sistemato il Duomo di tutti in scatole tutti uguali e così via per carità
Sono diversi i ragazzi sono quelli che hanno attitudini Anna al pensiero più astratto quelli che hanno bisogno di maggiore empirismo Feliciano più gusto spero che si dice qua popolare a me piace la matematica mi piace l'italiano insomma ci sono delle differenze
Ci sono ragazzi che hanno un forte bisogno di cimentarsi con un lavoro in certi momenti della loro esistenza
Prima di altri
Perché lo consideriamo un elemento questo
Di discriminazione quando è un'attitudine ma vanno colte queste attitudini perché siamo andiamo al liceo un ragazzo che c'ha un altro tipo di sensibilità viene accorciato per quanto sforzo faccia pure diventa un calvario
Uno snaturamento lo sappiamo è lì e il massimo delle cadute
Parte il massimo tre cadute in questo periodo negli istituti tecnici mi sembra strano perché perché c'è stato un eccesso di licealizzazione di istituti teniamone conto di questo va dato è una considerazione importante è il tema Cismon dell'uguaglianza come ha ferro da stiro che rende tutti come come un una camicia stirata e non questo ricchezza delle differenze
è proprio un grave errore di arcaicità
Primordiale
Allora noi se mettiamo soprattutto nell'ultimo dei due anni
Che anticipa la superiore fortemente però detto archetti di inseguimenti materia dei gruppi diciamo così Packaging dei gruppi di Mattei
Che i ragazzi studiano con una
Forte
Caratterizzazioni in un senso ma che studia è così vertono studiando se gli piace di più la matematica o se gli piace di più l'italiano per dirla in termini popolari
E sperimentando su se stessi o per quello che dice il Babbo la Mamma i compagni di scuola radio fante eccetera oppure la propaganda per il liceo la propaganda presumo tecnica no ma sperimentando effettivamente poi vedremo che la sua scelta non è più anticipata a quattordici anni
Però può essere più consapevole allora parlare della Germania qui non è corretto perché l'anticipo della Germania e a undici anni
Loro stanno riferendosi su questo e quello è per quanto abbia funzionato il sistema tedesco però giustamente oggi è in crisi da questo punto di vista perché anticipare le scelte dei bambini e undici o anche a quattordici anni è una è un fatto in di può
Non soltanto sbagliato pedagogica e quindi noi per questo vogliamo questa soluzione ma ci vogliono arriva con con i piedi per così la questione autonomia io sono convinto del modo in cui tra quella la state scritta cioè adesso non so se possiamo quantificare sessanta per cento e quaranta per cento dei programmi mi pare che in questo caso lo facesse
Tentativo di semplificazione perché ci capissimo no e allora sono d'accordo
C'è una parte dei programmi che deve essere comune a tutto il territorio nazionale perché la scuola italiana non mi stancherò mai
Di ripeterlo anche perché non voglio
Prendere la fregatura che essendo ministro la pubblica istruzione italiana poi mi fanno ministra pubblicazione in Sardegna perché credo che perdere anche una parte del mio potere quindi teniamo unito alla nazione non foss'altro che per tenere unito il potere del governo democratico dell'Ulivo però
Al di là di queste cose
Una parte dei programmi si stabilisce dentro la creatività delle scelte del progetto pedagogico educativo dell'autonomia
Frammenti anche questo sarà sottoposto a valutazione
Sarà stato posto come veniva detto da un sistema nazionale di valutazione sui risultati
E quindi anche questo è un modo corretto secondo me dite
I quattrini mi vengono chiesti
Mi trovo sempre questa domanda dovunque andiamo ed è giusto che si trova è giusto
Anche perché l'Ulivo ha detto è una campagna elettorale che la scuola è un impegno prime prioritario
Io vorrei rispondervi
Spero seriamente spero seriamente questo almeno l'intenzione
Non ce ne sono soldi quest'anno
Se ne sono molto poco
Abbiamo una legge finanziaria terribile
Se non la facciamo non entriamo in Europa e riparte e non aumenta l'occupazione deve essere chiaro
L'occupazione il lavoro sono anche legati al fatto che noi facciamo bene una legge finanziaria non con la demagogia di oppure di offrire dei posti di lavoro come erano i cantieri Fanfani per parlarci chiaro
Una nuova edizione dei cantieri tanta dei posti fittizia assistenziali ma attraverso un processo che intanto ottenga forte la ripresa la rilanci soprattutto
Però questo sì inserendo il testo non l'automatismo dell'occupazione del suo momento che deriva dall'aumento della produzione di questo non c'è più
Ma attraverso anche la leva della formazione dello scoop allora
Io personalmente non prendo una posizione sul finanziamento della scuola per chiedo che lo prende il governo
E non sarebbe serio inattesi a fare la comare che strilla per andare sui giornali criticando il governo perché non mi dai i soldi questo non è un modo serio di fare i governanti io posso dirvi che ha un obiettivo che ho chiesto al Presidente del Consiglio e che discuteremo all'interno del governo
L'obiettivo che noi abbiamo è quello di aumentare
La percentuale la percentuale di distributivi distribuzione delle risorse finanziarie nella spesa per la scuola e l'università
Di aumentare quella parte della spesa che non sono puri stipendi che non solo il personale che non sarò come dire la parte povera del bilancio ma di aumentare le dotazioni
Le spese che mandano i soldi dello Stato alle scuole per la gestione perché questa è una condizione perché l'autonomia parta beni
Io farei autonomia comunque anche se il primo anno non c'è questa condizione
Però perché ci sono anche tante altre cose organizzative didattiche da sperimentare
Però l'obiettivo nostro di cominciare a cambiare il rapporto fra spese di investimento spese rigide e spese correnti spesi vige amministrazione ordinaria come la vogliamo chiamare spesi le spese correnti
Se non riusciamo a fare questo credo che si cominci ad aprire attraverso il trasferimento di soldi dello Stato quindi non l'iniquità come viene presentata del ricorso alle contribuzioni familiari
Io ho dei dubbi su questo questa tesi però
In modo di andare avanti per l'autonomia
Allora sono molto contento che si ripeta qui che abbiamo fatto un documento concertato con imprenditori e sindacati
Importante
I giornali non ne hanno quasi parlato ecco un documento molto importante
E giusto sono giuste le novità indicate è giusto che si è deciso
In un tavolo di concertazione fra imprenditori sindacati e sistema scolastico anche per guardare
Pensate la bestemmia i programmi
Non tutti i programmi della scuola ma quelle della formazione professionale
Beh pensiamoci un attimo cari compagni questa è una rivoluzione culturale nel cervello nostro
Noi abbiamo un cervello perché pensa e cambia quando si deve cambiare
A sud ad Antonio Gramsci volevano i fascisti spegnere il cervello perché pensava continuamente è cambiata quando doveva cambiare noi abbiamo cambiato cui la tradizione della sinistra diciamo cioè
Che era idealistico gentiliana non era della tradizione veneta sedi è che diceva che la scuola non doveva mai vedere un'impresa perché se no gli veniva diveniva al l'orticaria lo capite che era questa l'idea che è la povera bandito dalla scuola
E c'era un rapporto gentiliana aristocratico fra studio è lavoro nella volata terebrati non sa
E non lo stiamo cambiando perché stiamo rimontando una tradizione che non era del grande solco del movimento operaio diciamoci anche la verità
Allora questo vuol dire che per quanto riguarda la formazione professionale bisogna avere dei rapporti con le imprese
Naturalmente non possiamo farci condizionare fino in fondo abbiamo bisogno del nostro autonomia intellettuale e politica noi saremo lì sentinelle per difendere la parte formativa culturale e per quanto riguarda la parte più immediata di specie pendenza di lavoro
Cercheremo di arrivare anche a concettualizzare il più possibile quell'esperienza nella mente dei ragazzi sarà un pulmino di un braccio di ferro sarà un tira e molla come sembra nelle concertazioni una trattativa fra le parti
Però noi vogliamo giocare un ruolo che noi fiducia che da siamo portatori di questo di quest'idea io voglio dire una cosa di più
A questo proposito volate noi apriamo un capitolo inedito non averlo aperto cosa ha prodotto
Che l'Italia a differenza tra Francia Inghilterra Germania non ha vera formazione professionale con la dignità e il peso che deve avere e il tuo più grande della nostra scuola
E un dato di analfabetismo nella profondità professionalizzazione è una rinuncia del pubblico le storie strutture di formazione quelle grandi ce l'hanno tre o quattro grandi imprese italiane
La piccola e media impresa non ce la può dare la parte pubblica e poi perché non dobbiamo avere un peso come parte pubblica in questo e ci rinunziamo per tema della contaminazione
Vedete quanti passi avanti stiamo facendo per il bene dei lavoratori per il bene dei giovani dico di più a questo proposito perché scaviamo dentro le premesse di questo importante documento la concertazione si farà e temo che all'inizio languida lo dico su perché è difficile perché l'imprenditore chiederanno una cosa e sindacati ne chiederanno un'altra mezza secondo me
Su questa cosa perché il mondo pubblico è un po'spauriti e poi quando andrà a trattare non sa bene da che parte cominciare perché non sono abituati a trattare e quindi sarà un cammino difficile io me lo immagino
Che bisognerà SpeedStep volare spingere
Ho chiesto al presidente della Regione Emilia
A cena questa sera
Io sono disposto
A consegnare questo problema ad alcuni punti di eccellenza in Italia e qui c'è un punto di eccellenza
Perché voi ci aiutate a fare un'esperienza pilota sulla formazione professionale
Perché qui abbiamo possibilità di usare soprattutto il grande tessuto della piccola e media impresa
E vi dico un altro paio di cose in quel documento c'è scritto due cose importanti Strait cose importanti uno che i contratti di formazione lavoro
Hanno avuto un vantaggio per le imprese
Il vantaggio per i ragazzi che sono entrati ma si è sono stati i contratti di lavoro lavoro non di formazione e lavoro
Formazione non ce ne ci dobbiamo rinunciare noi per paura del rapporto con le imprese non signor chiediamo nel documento ha chiesto agli industriali hanno accertato che in quei contratti una parte sia di formazione
è vogliamo che sia il bando pubblico
D'accordo con coloro che danno il lavoro all'interno delle imprese per inserire a parte l'informazione verrete questo che è una novità importante io non so se ce la faremo
Continua a dire che sono i beni e sono documenti che abbiamo firmato per il processo sarà lungo però contrattiamo qui sindacato angolo fondamentale
Perché difendendo le categorie alloro affiliate i sindacati possono chiedere che il pacchetto di studio formazione diventa sempre più alto
Seconda questione l'apprendistato
Esatto l'apprendista
Bisogna rilanciare l'apprendista ma per me è stato invece si svolge tutto dentro la fa
Però anche lì
Si è detto nel documento che aumenta fortemente la parte culturale formativa non solo l'insegnamento in bottega da parte del maestro artigiano che trasferisce Sapienza pere grandissimo sapere
Manuale ma grandissimo sapere ma anche lì vogliamo inserire una parte formativa e così cominciamo racconti la formazione continua
Così apriamo a creare delle strutture aperti alla alla concime credo che circa in questo Paese abbiamo chiesto che l'alternanza studio lavoro che è una spia di Stalin un'esperienza per iniziata
Diventi veramente dilagante sei sindacati punteranno i piedi come credo che faranno nei confronti delle imprese del Governo io daremo
Una sponda a questo tipo di attività io vedo qui cammino lungo però molto importante che può aiutarci ad adeguare la scuola ai bisogni moderni del mercato del lavoro e non all'appiattimento professionali mistico
I certe imposizioni
L'ultima cosa riguarda gli organi collegiali dell'amministrazione la periferia
Ne abbiamo proceduto sull'autonomia a piccoli passi abbiamo definito le norme che riguardano i soggetti e cioè l'istituto stiamo riformando il ministero faremo dei decreti per quanto riguarda la flessibilità degli orari
Affronteremo il tema dei con un altro decreto tutti senza legge questi perché non c'è bisogno
Sui programmi
Non abbiamo definito gli organi collegiali
Abbiamo detto se non sono pronti gli organi collegiali fermiamo tutto
Abbiamo detto di no
L'autonomia non parte se non ci sono gli organi collegiali ma intanto si riusciamo a farla provare da far camminare gli altre sperimentazioni acquisiamo una certezza normativa
E intanto alla Camera e al Senato discuteranno anche la riforma degli organi collegiali che è una cosa e dell'amministrazione periferica che un'altra cosa io non sono in grado di scendere nel dettaglio su questo
Perché stiamo ancora discutendo non posso rivelare posizioni diverse perché è bene che le presentiamo una volta che c'è un consenso offriamo la discussione però non sono assenti dal nostro pensiero ma sono gradualmente
Prese in esame ma mano che in questo processo cammina e va avanti questo il senso della nostra gradualità
Caro Barack
Grazie grazie beh io ma l'attenzione e rivolta l'attenzione è rivolta naturalmente a alle domande che sono state fatte e alle risposte del ministro io ho aggiungerò qualche cosa di molto breve perché penso che ci siano altre domande che sia interesse
Non solo di chi pone domande ma di voi che ascoltate risentire il ministro qualcosa di più legato alla politica primo elemento ieri sera eravamo alla festa dell'Unità di Modena e a coordinare il nostro dibattito c'era un giornalista della televisione peso abbastanza noto Cecchi Paone si chiama un giovane anche intelligente simpatico che nel presentare il ministro compagno Berlinguer ha detto bene non vi è dubbio che da quando c'è questo ministro si è acceso un faro sulla scuola si accenda una grande attenzione sulla scuola ecco ha detto una battuta che lui voleva una battuta di di di di stili ma e non fraintendetemi compagni e compagne top forse tutto ciò è grazie al Ministro per lui all'attivismo del ministro Berlinguer e io mi sono permessa di aggiungere quando è stato il mio turno sicuramente grazie alla passione civile e alla grande professionalità del ministro Berlinguer
Ma è grazie al fatto
Che il ministro Berlinguer assume un attivismo
Uso questa parole impropria di ieri sera e mi sembra che l'abbia dimostrato rispondendo a tutte le vostre domande anche oggi a Bologna ma un attivismo che ha una caratteristica lustro ad andare nel suo libro un attivista su cui anch'io sono stato un modesto giudizio base pertanto il bagaglio ma Cecchi Paone lo diceva in questo senso come ovvio
Ma io ho detto a un attivismo che ha due caratteristiche quello dell'autorevolezza è quella della credibilità che deriva da un fatto semplice che io voglio ricordare per comunicarvi una preoccupazione politica che vogliamo che dobbiamo risolvere tutti insieme da un fatto semplice
E peraltro eccezionale straordinario nella storia del nostro Paese e cioè che l'Ulivo ha vinto
Ha vinto anche perché ha saputo mettere tra le priorità il tema della formazione attinto perché ha mandato un messaggio che badate è stato colto da tantissime persone giovani e meno giovani
Quello che il governo Prodi sapesse governato con i suoi ministri
Beh quello che il governo Prodi avrebbe voluto davvero costruire una svolta in Italia cioè investire per la prima volta pensateci bene
Per la prima volta nei confronti dei giovani e delle future generazioni quadrate una svolta davvero tanto grande di cui ad esempio l'accordo di cui parlava la compagnia sindacalista questa sera di cui parlava
E ieri sera Ranieri sempre al nostro dibattito di cui ha parlato tanto il ministro ieri sera di cui l'accordo
Fra governo e le parti sociali a un prodotto significativo ha ragione diceva tu usassi la formula sì e stiamo cercando di costruire una rivoluzione culturale
Quell'accordo molto importante giudice gli anche tu compagnia proprio per la filosofia che lo sottende perché per la prima volta la rappresentanza del mondo del lavoro
Nel nostro Paese una rappresentanza essenziale per costruire il futuro la Confindustria e il governo il governo Prodi il governo dove c'è dell'Inter Berlinguer il governo dell'Ulivo della sinistra del partito democratico della sinistra
Hanno deciso che non c'è futuro
Se non si investe lo ricordavate voi non la voglio fare lunga sulla persona sulle risorse umane e se non si investe sull'arrivo sulla persona sulle risorse umane non solo per dare una scuola davvero di massa qualificata che leghi la cultura e la conoscenza dei nostri giovani per dare loro gli strumenti di una formazione professionale per immettere in Italia quella che sarebbe una grande rivoluzione che e cioè l'educazione e la formazione permanente delle cittadine e dei cittadini
Ma anche io aggiungo se non si investe per costruire una classe dirigente all'altezza della situazione ieri sera io lo voglio ridire c'è un riconoscimento secondo ed è è una cosa per me molto importante datate del movimento sindacale che lo stesso movimento sindacale può rinnovare la propria rappresentanza
Se appunto rappresenta i giovani in questo senso sei appunto in grado di costruire le strategie del futuro qua ed è una novità grande
E soprattutto io aggiungo e chiudo su questo punto si era un riconoscimento ovviamente non dichiarato da parte del rappresentante della Confindustria del fallimento
Della storia del capitalismo italiano che si è attardato perché dicesse ieri sera noi giustamente l'abbiamo cercato di portare dal nostra parte il governo ha la la ai coinvolto anche i rappresentanti degli imprenditori
è però noi lo sappiamo che si è attardato sia ingannato ha voluto ingannati pago naturalmente le soprattutto del capitalismo delle grandi famiglie per usare uno slogan che viene usato oggi
E anche prima dai giornali in verità si è attardata del credere che il proprio e la le proprie strategie il proprio futuro se lo potesse giocare in un'idea di capitalismo in fondo protetto del nostro Paese
Sette h e ha ha voluto credere di potere salvare e rilanciare e rilanciare
Lo sviluppo appunto in un mercato tutto sommato protetto perché poi cos'è stato il disvelamento di Mani pulite è stata questa cosa dimostrarci
La storia di un pezzo della politica ma soprattutto la storia di un pezzo del capitalismo del nostro Paese per cui per me perché è importante quell'accordo perché senza dichiararlo far fare i conti
Con un nodo aperto in Italia che è quello che il governo impartiti e sicuramente il nostro partito né voler fare anche un partito più grande della sinistra si è assunto e insomma la finalità di concludere perlomeno di portare a compimento la transizione di la la transizione economica sociale e politica dell'Italia
Quell'accordo io ci credo a questa cosa forse appunto ci vedo troppo ma l'ho intuito così nella sua importanza stadio significare che questo processo Luca deve somma ricco involgere Pikwe imparò a leggere le classi dirigenti attorno un problema spesso rifiutato dalle stesse classi dirigenti politiche economiche è quello di come riprodursi di come riprodurre i saperi le conoscenze e il lavoro e di come tenerli collegati
Io faccio questo esempio potrei farne molti per dire quanto in questo settore ha investito la sinistra ha investito l'Ulivo della campagna elettorale e quale coerenza
E guardate e Miriam Mafai lo diceva sull'articolo tempo fa su Repubblica sono tutti stupiti di un fatto che per la prima volta un governo e si riferiva esplicitamente alla scuola alla formazione cerchi di trovare le coerenze fra il programmi dichiarati vagliati e sostenuti dal vuoto di milioni di cittadini
Le proposte i progetti di iniziativa il processo di riforma dei sembrò fatto straordinario che ho voluto sottolineare per dire che per dire che tutto ciò significa che noi stiamo riportando al centro
La politica
La politica quell'alta la politica quella utile e piantine anche che ha rispetto a questo disegno di rimettere al centro una politica alta che è necessaria all'Italia non solo per andare in Europa Matteoli costruire la propria identità nazionale per ricostruire un patto rinnovato partecipato e creduto dei propri cittadini del Paese per avendo questa finalità noi avremmo molti oppositori
Qualcuno dice in Italia non c'è opposizione e se si vuol dire che il Polo sta al suo interno dividendosi frantumando si è litigando e quindi che non sta conducendo un'opposizione per come si può ente si poteva intendere un oppositore di un'opposizione tradizionale forse è anche vero ma se invece guardiamo cosa può essere l'opposizione a far sì che questo governo possa essere forte e durare nel tempo e soprattutto che questo governo possa essere disposta a diventare un punto di riferimento politico e anche morale e per la ricostruzione dell'unità del Paese allora vediamo che le opposizioni ci sono e sono tante
Sono più solo cotone o sono aperte allora proprio perché se no non lo dice nessuno lo voglio dire qui ha una preoccupazione da questo punto di vista per l'autunno una preoccupazione proprio che l'autunno veda
Il no io non il nostro protagonismo del ministro il protagonismo dell'Ulivo il protagonismo della sinistra sui temi della formazione al centro di alcune di queste opposizioni
Cosa voglio dire dichiarata l'opposizione di Alleanza Nazionale etiche Arata è stata dichiarata sui giornali lo ripeto compagni perché per vincere noi
Abbiamo bisogno di una partecipazione intelligente di ognuno di noi di ognuno di voi ora ma nel corso dei prossimi anni e da da domani per fronteggiare quelli che possono essere le trappole dell'autunno AN ha detto lo ripeto sono noiosa per bocca di Fini per bocca del colonnelli Nori finì lì leader Rino delle con come si chiama no no del giovane i numeri
Va be'catanesi Catanoso scusate Catanoso ha detto faremo dell'autunno caldo l'autunno caldo
In cui Alleanza nazionale farà la sua battaglia contro il ministro poi loro pensando di Procacci
Berlinguer del Partito comunista italiano come se per me perlomeno non sono appena non è ma è un orgoglio venire da lì è del partito democratico della sinistra cioè individuando bene no
Frase è molto semplice individuando bene che quella non era solo un avversario cioè non era solo la persona il ministro alla Pubblica istruzione che già personalmente è una cosa che mi preoccupa ma era l'attacco alla sinistra era un attacco al Partito democratico della sinistra cioè a quel fronte non mi dilungo
Perché appunto ci sono altri amici a compagni che vogliono intervenire ma non è solo quello che per alcuni aspetti se si manifesterà da parte nostra è visibile no cioè e un avversario visibile che possiamo combattere
Per il quale siamo abituati a esercitare vigilanza
Battaglia ideale battaglia culturale battaglia di appunto battaglia
C'è un fronte guardate primissime opere più insinuante
Cosa credete che ci sia doppiato tutta quella voglia di centro di cui sentiamo parlare certo c'è la vanità sono chiara con voi così la penso di molti protagonisti della vita politica italiana
Che hanno avuto un ruolo secondo me sproporzionato rispetto alle loro capacità ritagliandosi un istinto spazio che dovrebbe esserci fra il Polo e l'Ulivo oppure alcuni di questi signori stando dell'Ulivo stando nel Paolo
C'è questo protagonismo cioè il protagonismo di altri che vorrebbero entrare nell'agone politico Romiti
Una cosa è qual è la di fondo l'elemento di elemento di fondo su cui può adagiarsi questo protagonismo è che tutto sommato il fatto che la politica torni ad avere quel ruolo alto come dicevo
Giusto non utile ecco alto responsabile utile dà fastidio insomma questi dica che non ci sia più un'opposizione come dicono i giornali a perché
Che so io Berlusconi non arringa sufficientemente le Aule del Parlamento o non fa sufficienti proclami come qualcuno si immaginava è un'idea sbagliatissime badate che avverrà sentivano l'esigenza che vincesse l'Ulivo molti perché sapevano che l'Italia la con la qualcosa lo ma altro è vuole che in Italia
Abbiamo stabilità governo dell'Ulivo un governo della sinistra serio e responsabile e che con questo governo si affermi definitivamente il ruolo della sinistra in Italia e in Europa
E quindi lì anche avremo delle manovre anche da lì e poi avremo le manovre in settori ho chiuso compagni ma vi prego attenzione su questo punto della nostra sinistra ieri eravamo a Modena a Bodega c'erano gli striscioni di giovani
Striscioni con avanzi Sivieri si sia si autorizzavano avanzi della sinistra di giovani che erano venuti a contestare su una interpretazione del tutto fantasiosa di quello che doveva essere secondo loro doveva essere stato un decreto sul numero chiuso ma di lì potrebbero partire altri fermenti
Insomma io non voglio ora a chiudere la mia parte quella piccola parte che potevo fare dandovi preoccupazioni dico che noi abbiamo un autunno in cui più forze in campo piccole o grandi insinuanti meno insinuanti
Possono avere interesse a mettere in discussione questo governo e badate la scuola l'università possono essere i terreni più fertili perché avremo forze interessate come noi ha un obiettivo
Sono scommette su due
Versanti opposti quello noi abbiamo l'obiettivo di far sì che ha con questi timori venti con la partecipazione che c'è oggi cresca anche un movimento di giovani
Con idee democratiche riformatrice progressiste
Altri hanno l'interesse esattamente opposto che cresca movimento di giovani con idee di fatto io le chiamo conservatrici comunque con idee che col progresso non hanno nulla a che vedere tanto meno con la sinistra
Mi scuso se invece di parlare
Dissi delle questioni di merito della scuola ho voluto insistere sul fatto che il bene che abbiamo in mano un bene prezioso e io credo che prima di quanto molti avrebbero potuto pensare ci troveremo a doverlo difendere con la proposta naturalmente
Anche nelle strade dell'università nelle scuole
Sui giornali
O comunque l'agente le persone si aggreghino e post si vedano e parlino fra di loro grazie
Ringrazio Barbara Pollastrini voglio anche dire prima di dare la parola per tre ultimi interventi domanda
Professor Morgagni all'assessore Frattini dal professor Ciliberti voglio anche dire che stiamo lavorando ad un progetto ammazzavano voglio annunziare
Per un'assemblea nazionale che nasce come proposta dai comitati
Si sono mossi nelle scuole per la campagna elettorale di Prodi e di Veltroni per la campagna elettorale dell'Ulivo stiamo ragionando per una intorno a una data il tre di ottobre
Riunire tutte quelle forze che dal voto in poi hanno lavorato Nello Rosselli ma senza più avere un'occasione con la partecipazione
Il ministro Berlinguer e del presidente del Consiglio Romano Prodi certamente se ne darà notizia se tutto andrà avanti nei prossimi giorni ma è bene fin d'ora che la voce circoli di questo appuntamento nazionale a Firenze
Per il tre di ottobre
Enzo Morganti
Tre tre cose tre cose ministro sull'autonomia
Io ho un adesso salda da tempo una salda convinzione
Fino a poco tempo fa autonomia era impopolare
Nella sinistra nella cultura anche scolastiche della sinistra oggi le cose cominciano a cambiare anche nella cultura degli studenti
Anche nella cultura degli insegnanti anche nel cultura degli operatori politici del sinistra va bene
Però una preoccupazione che ci sia una accezione
In qualche modo riduttiva dell'autonomia scolastica
Trovo avvisaglie a dire il vero anche nei suoi i suoi documenti quando si dice che l'autonomia e la riforma radicale del mito del centralismo per dare un potere crescente progressivamente molto qualificato alle scuole e alle singole scuole definite come autonomia
Organizzati la didattica il finanziario io mi mi chiedo
Una riforma così sostanziale di questo pezzo del potere pubblico dell'ordinamento che il sistema dell'istruzione quando e in che tempi storici lo coniughiamo con la riforma dello Stato e con altri tavoli del dibattito
Di camerale o quello che sarà cioè i conti i soggetti sociali e tecnici della scuola come e i governanti a tutti i livelli dagli assessori comunali al Ministro dell'istruzione
Quando e come elaboreranno una proposta organica che pensi sul tavolo della riforma istituzionale dello Stato e che coniughi autonomia con i poteri ai tecnici e ai soggetti agli utenti primario della scuola
Con decentramento dei poteri dello Stato al limite con modello federale in sostanza quali poteri delle politiche scolastiche vanno giustamente e prevalentemente se non esclusivamente affidate ai poteri delle amministrazioni regionali ai governi regionali
E non ai sovrintendenti regionali del ministero per la Pubblica istruzione quali poteri vanno prevalentemente o esclusivamente affidati ai governanti delle Province eletti dalla popolazione assessori o presidente delle province e non al prefetto scolastico che il provveditore quali poteri a vanno coniugati fra organismi di quartiere e scuola di quel di quel quartiere mi sembra che la vocazione non ci sia o si svolga su due tavoli sembra più del giornalista podi nelle sue intuizioni che però ci finiscono lì di un regionalismo forte nella scuola o io alcuni industriali lo stesso Lombardi prevede cominciava a privilegiare le Province
Noi che abbiamo forse scoperto in ritardo con alcune ambiguità nel percepire questa tematica dell'autonomia ora siamo convinti che autonomia vuol dire sicuramente poteri forti decisionali agli operatori scolastici di ogni scuola
E ovviamente alle forze sociali in particolare gli utenti diretti studenti e genitori ma come coniughiamo subito territorio
Nei distretti nelle province nelle regioni questa decisione Rita Forte dei tecnici degli utenti di questo servizio
Con i poteri delle assemblee elettive che sono rappresentative degli interessi generali della popolazione e che come orientano le politiche sanitarie le politiche culturali
Molte parti delle politiche nel mercato del lavoro eccetera devono legittimamente più dei tecnici e più degli utenti primarie a volte pena il corporativismo no devono saper poter orientale queste politiche in sostanza la programmazione sul territorio chi la fa
La somma caotica delle decisioni dei colleghi e degli organi collegiali futuri i presidi come manager
I i i profili di provveditori scolastici riciclati
O le assemblee elettive cento laddove la politica diventerà sempre più virtuosa supportata anche da competenze
Primo problema prima prima preoccupazioni che vuol dire grandissima attenzione nostra come tecnici come utenti come governanti del comparto scolastico alla riforma dello Stato sul versante della nuova dislocazione delle competenze
Delle politiche educative anche perché poi dobbiamo coniugare una confusione istituzionale incredibile
Il mercato del lavoro con le politiche culturali in mano agli assessorati comunali o regionali
Le politiche agricole in mano alle Regioni le politica la formazione può lasciare in mano al ministro europeo dell'educazione e agli assessori regionali le politiche scolastiche in mano a centralismo visivo
Del del ministero ai provveditori o collegi docenti paganti che abbiamo visto come si sono comportati in questa fase già di pratica dell'autonomia
è già stata praticata l'autonomia ministro come Anarchia
Le sperimentazioni ultime istituti magistrali che si vendono il liceo linguistico per recuperare d'utenza scolastica e portarla via da liceo linguistico
Dello stesso territorio de chiusura dell'internet della della sperimentazione che e scientifica Grisi sentiti scientifici l'apertura di un polo scientifico gli studi tecnici cos'è questa anarchia se non già un'autonomia
In mano a una confusione di competenze che a volte poi affida a un mercato delle decisioni dei presidi collegi docenti già attuali
Le decisione prima cosa seconda cosa l'alternanza scuola-lavoro o meglio il match studio lavoro io sono molto contento che questa tematica sia da questo ministro addirittura enfatizzata
Ma anche qui come la decliniamo
L'ipotesi culturale pedagogica e poi didattica dell'alternanza studio lavoro come metto metodo più efficace intellettualmente più complesso di far crescere i nostri ragazzi ma non solo i nostri ragazzi
La deteniamo poi nel contratto dell'apprendistato
Solo per chi fa l'apprendista
La decliniamo solo nei contratti di formazione lavoro
Non la decliniamo nei diplomi universitari nelle lauree Nola decliniamo nel liceo classico giustamente insomma
Ha dato qualche accenno qualche Solone non ha capito nulla decliniamo nei in tutti i percorsi con diversi equilibri in tutti i percorsi della scolarità posto obbligatorio di lei prima o poi pre obbligatoria in sostanza l'apprendimento tramite la lezione teorica la lezione applicativa l'apprendimento di aula più l'apprendimento tramite la pratica professionale
Professionalmente orientata o anche genericamente orientata mi sembra un principio ripeto per noi no non solo per noi dal punto di vista teorico dal punto di vista pedagogico didattico un principio di validità universale
Deve informare con gradazioni diverse in modo progressivo tutto il nostro la innovazione del nostro del nostro unico non si può più ammettere che dell'istituto professionale alternanza sto lavoro sia la miseria dello stage di quindici ore e per il liceo classico sia l'assenza
Nella storia nell'abitazione linguistica nell'educazione scientifica cento l'assenza totale della cultura della storia del lavoro
Pre-industriale industriale e Poste il post industriale allora un grande richiamo agli intellettuali
Non so e crede così siamo tutti dentro le terre quali perché ci aiutino a definire un cunicolo che sia che si scrive a questo principio ma che i ininfluenti la totalità di una generazione non solo di una generazione giovani
Terzo problema il diritto allo studio non declinato solo come risorse economiche però non sappiamo che stranamente facevo questa riflessione e chiudo spero immersioni lungo
Avendo a a Bologna
Noi nella scuola materna facciamo pagare le tasse in base diventa il le tasse scolastiche in base ai redditi e anzi l'assessore fegatini sa bene che deve declinare ulteriormente
No questo discorso perché dobbiamo affinare ancora di più la capacità di imposizione a alle varie classi diretto finita la scuola materna si entra nella scuola dell'obbligo è o è gratuita oppure costa enormemente sugli estese diciamo extra
Non formali come sono libri eccetera poi si entra nella scuola secondaria e si paga un'inezia ancora comincia pagassi qualcosa nell'università di consistente ma tutti pagano uguale non in base alle proprie entrate né individuali né familiari ricordo la lezione di alcune componenti culturali della sinistra che dicono ragioniamo in termini di merito familiare e non di merito individuale
Abbiamo l'alibi che noi avremo le politiche di diritto allo studio che
Fanno pagare a tutti
La spesa della scuola secondaria della scuola e della università porterò recupereremo perché ai più poveri non meritevoli di attenzione diamo le borse di studio lei sa Ministro l'esito di queste politiche
Le politiche del incentivo economico ai cosiddetti più poveri meritevoli ha finanziato la scuola dei ceti medio e altri perché sono loro che sono maggiormente evasori fiscali e quindi in base ai redditi
Lo riconosce
Allora ministro bisogna che il principio della fiscalità generale forse sia convalidato ma vada rivisto in termini di fiscalità generale in base alle risorse che sono a mio parere il reddito familiare
E quindi tasse quando ci sarà ci sono tassi o costi scolastici da fa sopportare alla popolazione differenziate solo così noi possiamo garantire un inizio del diritto allo studio ecco illudersi che la politica delle borse di studio dell'attuale di tessuto anche se allargate dal punto di vista della della
Disponibilità finanziario possono riequilibrare quella formidabili giustizia che l'università
Dove si laurea o meglio sì dove si vale un terzo degli iscritti e non sappiamo chi sono socialmente
Quel terzo degli spiriti sono coloro che non sono stati selezionati selezionati nei licei e che non sono stati selezionati un unico sito epoche che provengono dai ceti medio alti e dal filone decisionale della scuola bene tutta la popolazione
Finanzia quindi studi bene ministro piloti anche sul punto del diritto allo studio non si tratta appunti non chiedo di allargare la boss allargare e modificare i criteri della fiscalità generale per istruzione più ricco grazie
Io preferisco rispondere subito così poi lo faccio anche per gli ultimi due allora prima comincio dal secondo intervento e poi la banca
Allora sulla questione
Dell'autonomia e di quali sono gli organi di quali sono i poteri di come si articola
Soprattutto l'organizzazione periferica il rapporto tra periferia e centro
E il modo un po'selvaggio con la quale si è se simili falsità fino adesso voglio dire solo questo
Non si può dire che l'attuale sperimentazione messa in moto nel corso degli anni precedenti sia una cosa di autonomia
Perché la struttura è restata centralistica
Si sono dati certamente ci sono state delle maglie che sono allargate alla periferia
Però questo è soprattutto dovuto al fatto che nel negli anni passati come io amo ripetere in Italia della politica della scuola dell'università è mancata la politica è mancato l'indirizzo generale sono mancati
C'è stata una prevalenza dei tecnici
Sperimentazione le hanno innescate i direttori generali
E questo non può portarci via gettare discredito su di loro perché loro hanno fatto quello che altri non faceva quando si ingenera un meccanismo di supplenza la colpa non è di chi supplisce e di chi si fa supplire che ne ha la titolarità
Che succede sempre della politica dello Stato
E abbiamo avuto un enorme vuoto di politica
Un enorme vuoto della capacità di governare le strutture
Ed invece di lasciarsi governare dalle stesse se tra portiamo questo nella politica universitaria ancora peggio i corsi di laurea sono stati decisi dei professori e il governo non ha mai influito su quale dovesse essere l'indirizzo di fondo senza entrare ovviamente delle materie
Ve ne cito un'altra i diplomi universitari di laurea breve visto scuserete va questa però è la cosiddetta autonomia universitaria no acqua curativa queste autonomia universitaria spiega i pericoli ci sono
Ma il pericolo ci sono tutte le parti a me succede anche di pensare che ogni tanto in voga avere un sasso sulla testa mentre cammino avvalga pericoli io non voglio dire che non ci siano pericoli stolta
Inizia la Costituzione parla di autonomia delle università quelle sono autonomie delle corporazioni verticali del sapere
Che non sono le università
Però pensate che sono stati fatti le lauree brevi in Italia
Prima indicando i piani di studio che hanno le hanno e li hanno scritti professori senza che il governo indicasse le professioni per le quali esiti essi abilitano
Non esiste nulla questi ragazzi si ritrovano e non sanno cosa andranno a fare salvo in quelli che ho firmato che sono quelle del personale paramedico
Quindi come vedete c'è stata una grave l'assenza della politica logica Bellati per autonomia questo pasticcio
Ma vogliamo che l'autonomia abbia come pareva
Avesse detto il primo intervento un forte potere centrale
Assolutamente d'Indirizzo però tanti sostituzione nel gestire le minuta agli enti o anche le parti di di incompetenza periferica indicare elementi indicare gli obiettivi indicare le regole generali
Per quello che riguarda invece
Gli organi periferici o io voglio ripetere quello che ho detto prima io non sono in grado di dare nessuna risposta in termini se perché c'è un dibattito all'interno del gruppo ristretto di governo non vorrei rivelare una discussione perdonatemi
Perché questo può essere male interpretato io penso che noi arriveremo presto
Un'idea più chiara e forse
No non chiusa da sottoporre a una verifica del dibattito
Soprattutto per voi riguarda gli organi collegiali
C'è invece qualche incertezza lo confesso per quanto riguarda il rapporto fra amministrazione scolastica ai
Istituzioni democratico rappresentati
Qui la questione molto delicata e le province si sono offerti ufficialmente
Di assorbire i provveditorati
Noi siamo riluttanti ad una soluzione conclamata e non fatta perché questo intanto ha creato il panico nel mondo
Dell'amministrazione scolastica sta pur riportando disfunzione
In queste cose bisogna avere i piedi per terra avere molto senso di responsabilità
E dobbiamo dividere le funzioni prima
Le funzioni
Perché l'idea
Di una struttura dello Stato
Che sia fatta
Tutta secondo il modello nel senso no comment inglese per cui l'ente territoriale era sporca e competente di praticamente di quasi tutti
Per l'Italia potrebbe avere nella fase di transizione qualche problema
Noi siamo molto disposti ad esaminare qualunque proposta però pensando al caso Italia cioè pensando al fatto che
Non so io non sono convinto che la sorbire dentro le strutture tradizionale municipali provinciali e regionali tutta la competenza di ciò che viene trasferito
Sì è una soluzione e abbiamo avuto qualche esperienza che ci mette un po'sulla bici
Però ripeto io non ho non l'abbiam detto di no alle Province quando si sono offerti di assoluzione oggi una riunione Dell'Utri nazionale abbiamo detto che il discutiamo quindi non faremo una cosa precipitosa ne è una cosa burocrati andremo al confronto con gli enti territoriale su questa questione
L'altra questione
Del rapporto scuola-lavoro
Fa piacere che venga riconosciuto come uno degli obiettivi che noi ci stiamo ponendo questo è più in fieri
Perché c'è scritto nel documento abbiamo l'obiettivo di
Aprire un
Un rapporto sistematico al mondo del lavoro di far fare ai ragazzi le esperienze però questo non significa affatto
Limitarlo a soltanto alle all'apprendistato e contratti di formazione lavoro
Io posso citare un esempio il corso di laurea vicenza la comunicazione che quando io elettore
Ho fatto aprire a Siena ospita lavorato con il con gli editori perché
Quei ragazzi studenti universitari avessero un semestre
Nell'impresa non ci siamo riusciti se non in minima parte perché c'è una sordità se non è contrattata ad un tavolo dell'impresa a caricarsi di il personale da inserire nelle proprie strutture formali
Produttive
O di servizio senza una contropartita tutto si gioca quindi sul terreno della concertazione per l'appunto
Però l'intenzione è che il rapporto fra esperienza di lavoro esperienza di studio diciamo così teorico del Masci a vere dei momenti in cui questo si alterna a tutti i livelli scuola
Naturalmente è chiaro che nei Licei sarà più difficile e verrà più tardi e probabilmente non so quando verrà però non ci sono preclusioni
Questo sicuramente nella formazione possa contare questo su questo io non avrei assolutamente dubbi e in effetti in alcune di queste professioni e invece in gran parte dell'esperienza sul lavoro che si formano attività di questa netto
L'ultimo argomento
Riguardava il diritto allo studio ecco beh sentite sul diritto allo studio
Occorre un'altra rivoluzione culturale
Io ho detto a Modena al pomeriggio non la sera che abbiamo fatto
Due iniziative
Che c'è bisogno di un sano ritorno classista nell'università
E mi hanno chiesto cosa volesse dire e sicuramente Sergio Romano qualche d'un altro di questi bei Prince belle menti italiane dirà che c'è il ritorno a Carlo Marx eccetera
Però
Noi abbiamo combattuto in minoranza nella sinistra la battaglia sì legalità arista nell'università
Sapendo che questo lo avrebbero pagato gli studenti delle famiglie meno abbienti o coloro che non riescono a studiare all'università
Perché questo è costituito di fatto un esonero anche per le famiglie molto ricche
Che hanno costretto
I contribuenti del lavoro dipendente a pagare in tre quarti del costo degli studi ciascuno dei loro figlioli almeno i tre quarti non dico che noi dobbiamo arrivare adesso è un cambiamento radicale a rivoltare tutto perché non sarebbe corretto
Però un processo un
Attraverso il quale si possa caricare
I costi dell'istruzione su chi può e ci sia invece un intervento massiccio di riequilibrio sociale sicuramente l'obiettivo che noi ci stiamo proponendo nell'intento di rivedere il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri ex legge trecentonovanta proposito del diritto allo studio
Sulle borse di studio la cosa è più complicata
Perché anche lì ci sono università che hanno iniziato a fare quello che fanno le scuole materne cioè a farsi carico di un indagine sociale Trento è uno degli esempi che vi ho citato anche dell'indagine fiscale indiretta ha perso sui parametri come dire presuntivi
Che è che sono che sono previsti noi stiamo tentando di muoverci in questa direzione
Però intanto abbiamo tentato di fare un'altra operazione abbiamo chiesto che nella prossima Finanziaria ci siano altri cento miliardi di borse di studio per gli studenti universitari perché io penso che già si è importanti acquisire questo fatto in direzione di coloro che hanno in questo modo una possibilità d'aiuto per seguire i loro studi contemporaneamente rivedremo queste questioni
Invece sulle questioni che diceva Barbara Pollastrini
Soprattutto su un sogno allarme politico
è chiaro che non spetta al ministro dire una parola in quanto ministro me
Io però voglio dire
Qui a Bologna come ha detto ieri a Modena
Che
Sarebbe grave
Sette R
L'azione incrociata di resistenze di varia natura
Che si registrano nella società italiana per qualunque cambiamento
E quindi anche per le difficoltà oggettive
Che qualunque riforma
Deve scontare
Per il fatto che introducendo delle novità si sconvolgono vecchi equilibri
Si muovono vecchie anche micro privilegi
O vecchie pigrizie
E questo determina esplosioni di rabbia politica di rabbia sociale
Sicuramente strumentalizzati da parte di coloro che non vogliono che noi continuiamo a fare queste riforme che restiamo in sella come governo
Se tutto questo dovesse verificarsi come entrare
Del nostro lavoro sarà bene che la società politica italiana dell'Ulivo ne prenda coscienza cioè che sappia che cosa sta succedendo
Noi siamo
Certamente il governo più aperta la discussione la concertazione la tratta non ci sono pregiudiziali
Abbiamo detto che consegniamo le chiavi delle scuole agli studenti perché il pomeriggio padana disco
Non possiamo essere responsabilizzati del malessere che viene ereditato dalle dai mali atavici della scuola e dell'università che più difficile da riformare di quanto non sia la scuola
Perché si sono indotti nell'università abitudini e comportamenti difficilmente modificabili nel breve periodo
Cioè
Se noi venissimo caricati di responsabilità non nostre
E venissero create fuochi di sbarramento
Nei confronti delle novità che introduciamo e che determinano alcune conseguenze
E soprattutto se la conduzione delle resistenze avviene
Col metodo della violenza
Col metodo dello scontro duro
O col metodo di una disobbedienza intollerabile dal punto di vista della della legalità democratica
Io ho timore che non ci possiamo trovare in un momento di difficoltà
In quel momento è opportuno che con un massimo di compostezza di responsabilità di serietà
Le forze che sono interessate al proseguimento della esperienza di governo e soprattutto alle riforme siano in grado di essere consapevoli di quello che sta succedendo questo io credo sia molto importante sia molto importante
Perché
è già successo altre volte quando la sinistra si è avvicinata al governo che si è fatto di tutto perché non ci arrivassimo io non mi illudo che essendoci arrivata sì è una cosa pacifica per
E però allora è bene che la sinistra difende il suo patrimonio insuccesso perché se perdiamo questa occasione
La destra governerà lungo e altro che riforma della scuola
Poi fuggito piacevolmente mai fuggito non posso quindi chiederà un flash e me ne dispiace a Paolo Forattini a Giuseppe Zilli per quindi te lo chiedo
L'ora è tarda siccome ci atteniamo alla salute del nostro ministro possiamo farlo anche un po'riposare quindi davvero pochi pochi flash per riprendere alcuni punti rapidissimamente
Credo di di poter sottolineare tre aspetti della del dibattito secondo me il ricchissimo di questa sera e vorrei sottolinearle a partire da una sottolineatura che il ministro ha dato di alcune grandi svolte meglio il progetto riformatore che abbiamo di fronte volte che riguardano anche come dire la storia della sinistra
E quindi anche io ho apprezzato molto il riferimento alla cultura idealistica che cita la chiave giusta per capire la provocazione sui licei classici
Paradossalmente proprio mentre abbiamo contestato per decenni il modello Castaldo la scuola gentiliana non ci accorgevamo di ripeterle sostanzialmente i fondamenti teorici cioè di essere ancora prigionieri di un'idea per cui Monica cultura degna di esserlo
Praticata e di essere quindi anche
A
Trasmessa alle giovani generazioni fosse una cultura di stampo sostanzialmente idealistico
Credo che i miliziani costante la cultura del lavoro che il ministro sta facendo siano come dire alla base di quella grande rivoluzione culturale che noi abbiamo di fronte da questo punto di vista credo davvero che allora una delle parole che in fondo hanno caratterizzato il dibattito anche dalla sinistra di questi anni
Che è stata la licealizzazione debba essere davvero fondamentalmente rivista perché il tema vero posto dal ministro è quello dei creare pare dignità dei percorsi formativi e pari dignità dei percorsi formativi vuol dire
Recuperare una dignità che in Italia è stata da decenni conculcata proprio dal predominio di una cultura idealistica
La dignità alla cultura del lavoro
E sotto questo profilo allora se questa è la premessa culturale per avviare davvero la seconda figlia cioè avviare davvero il canale della formazione professionale un canale finalmente non più attive
Per cui a un certo punto si interrompe allora davvero diventa la scuola anzi
Come dire
Una specie di Titti Ersatz cioè di tutti ciò che si dà ai poveri come diceva la la la Perazzo prima no dare meno ai poveri mai stato così fino adesso
Invece noi vogliamo costruire qualche cosa di completamente diverso accanto alla scuola peraltro anche con delle possibilità forti di permeabilità dei percorsi che consentano davvero di prendere dal modello tedesco ed altri modelli che hanno attivato da decenni la seconda via il sistema duale ciò che di meglio c'è stato
E sotto questo profilo davvero o colgo l'invito che Nicola fra buoni al di là della così dormono Ennio però la cosa importante che chiarirà e ci togliamo da questo equivoco tempi Ennio noi non dobbiamo riformare il biennio noi dobbiamo riformare il segmento intermedio fra la scuola elementare e il triennio secondari eliche va ripensata complessivamente questo elemento
Tanto è vero che la vera risposta cioè come si fonda questo che volevo su questo volevo sentire capire se ho capito
Come si fonda la pari dignità dei percorsi formativi certamente non licenziando cioè non appiattendo come dicevi tu prima ma viceversa credo di aver capito anticipando proprio l'esperienza orientativa
Perché altrimenti non c'è davvero strana altrimenti non c'è dello Stato secondo punto su cui credo che dobbiamo ancora fare rivoluzione culturale dentro i nostri cervelli
Ed è riguarda gli organi collegiali su cui capisco benissimo le cautele però proporrei questo invito conosciamo anche qui dall'equivoco dei lilla degli organi collegiali Comiso così come sono stati concepiti negli anni settanta
Basta con questa idea che la democrazia sì identificando la scuola si identifica con la cogestione
Ruoli distinti chi e a come dire le caratteristiche tecniche per pensare proporre e alla responsabilità riproporre il progetto educativo non fa momenti a discussione negli organi collegiali
Chi istruisce
Di quella progetto educativo noti scultori lo controlla e non valida quotidianamente
Terzo tema
Che volevo richiamare riguarda ancora lo straordinario voglio enfatizzare l'ho anch'io consentite rapidissimamente lo straordinario accordo
Governo sindacati imprese in questo luglio che è un grande passo avanti anche rispetto agli accordi del luglio novantatré
E vorrei richiamare un fatto
Giustamente il viso diceva basta con questa storia che le imprese
Devono rimanere fuori dall'orizzonte della formazione pubblica non lasciamo all'impresa il compito della formazione senza esercitare un controllo pubblico e pubblico Della formazione questo cosa significa significa che non solo dobbiamo dobbiamo lasciarle fuori l'impresa ma dobbiamo sfidarli e su un terreno che in tutta Europa nel merito contribuire sul terreno sul piada formazione continua con delle quote
Di proporzionale sul monte salario che sono cinque sei dieci volte quelle che oggi secondo la legge otto quattro-cinque settantotto fornisco
Cioè dello zero trenta
In quel documento di luglio si dice una cosa molto importante
Che quello zero trenta che la legge otto per quattro cinque le settantotto destinava genericamente la formazione professionale per esservi finalizzata la formazione continua che è un dato fondamentale ma soprattutto che deve essere progressivamente innalzato
Se noi non sfidiamo non siamo fascisti dalle imprese su questo terreno ma lo possiamo fare soltanto chiariamoci garantendo che la formazione professionale sì una cosa seria e radicata e non soltanto quella parvenza larvale che non dico in Emilia Romagna giustamente l'amico vivo rivendica giustamente un primato Emilia Romagna anche di di modello e così ma in tutto il Paese sappiamo bene che le cose vanno diversamente bene se noi non costruiamo questo e non sfidiamo le imprese ma anche i sindacati non dimentichiamo che in Francia in Germani sono enti bilaterali che finanziano
La formazione professionale soprattutto a formazione conti non non riusciamo e non le troviamo le risorse non ci sono e le risorse comunitarie sono insorse calanti e se va avanti progetti Unione Europea giustamente andranno a e saranno utilizzate alla zona depressa e quindi no a un Paese che ci auguriamo tutti anche merce
Questa Finanziaria così dolorosa che giustamente senza demagogia e senza cautela il ministro ci annunciava entreremo per i primi grazie
Siliberti cinque alla mensa
Cioè ritorna a diventare una grande questione nazionale molto partecipata la questione della scuola
Nel dibattito
Vengono fuori due Grandetto a bordo che sono caratteristici della scuola italiana quando è secondo me addirittura quello meno grave meno radicata il tabù sessuale
Il secondo molto più grave
E il problema della formazione etico politica del cittadino voglio proprio estremizzare e e fare una battuta ma è una battuta amara Lupo Alberto e la Costituzione italiana sono i due grandi pesti scomparsi a cui si può accennare solo furtivamente marginalmente e arrossendo e quanto a denunciato anche il cardinale Martini un paio di giorni fa a Milano
Quando la rilevato che siamo in un momento di grande debolezza di grande fragilità dell'identità nazionale e della coscienza civica dei cittadini italiani non solo dei milanesi non solo di cattolici la scuola gentiliana non è e non è mai stata e non sarà mai una scuola di cittadinanza allora dobbiamo opporci questo problema il problema della formazione dei cittadino formazione sia dica alla carattere nazionale alla cultura nazionale sia formazione alla partecipazione politica democratica
La la nostra scuola si fa un vanto sbagliato di essere apolitica nel senso più radicale drastico il drammatico della del del concetto
Il io mi chiedo se non è arrivato il momento di porre la questione di proporre un insegnamento di educazione costituzionale educazione ai diritti dell'uomo integra
In qualche momento della formazione scolastica certamente all'interno della formazione degli insegnanti
Ma forse varrebbe la pena ormai in questa emergenza nazionale di formalizzare questo insegnamento di nonna aspettare semplicemente che spontaneamente venga fuori dagli insegnanti questa esigenza viene fuori quella viene fuori in qualche regione magari più che in altre per esempio nella nostra ma non si può più lasciare la formazione del cittadino alla buona volontà e al buon cuore
Del della gente
L'educazione ai diritti umani e l'educazione alla costituzione ai valori costituzionali punto di snodo poi tra in un'identità sempre più complessa e lui il non rapporto tra identità del cittadino italiano identità del cittadino europeo identità del cittadino del mondo la tematica dei diritti umani è il momento unificante di queste tre
Di questi tre segmenti di identità
Complessa
Io di aspetterei dal governo certamente dal ministro certamente un'indicazione su questo tema ma la vedrei anche dalle Regioni
Mi interessa che si studi lei la i valori costituzionali e il i diritti umani al liceo mi interessa molto di più che si studi nel circuito della formazione professionale
Voglio raggiungere quelli quei ceti sociali quella quel momento di formazione
Un un altro punto che vorrebbe visivamente affrontare e che si connette con questo è il la tematica dell'educazione interculturale
Abbiamo bisogno di nuove figure professionali che siano all'altezza della sfida che c'è lanciata dall'immigrazione abbiano bisogno di professori di ruolo e su soprattutto di professori a contratto in qualche modo non non incardinati necessariamente nei ruoli statali ma il assunti da Napoli Inter etnici per esempio c'è l'esperienza delle scuole Besta a a a Bologna che incontra grandi difficoltà ma ha dato moltissimo in questo campo
Che insegnino la lingua italiana gli immigrati ma che insegnino anche la cultura italiana agli immigrati e la cultura voglio dire la la lingua e la cultura delle radici agli immigrati della seconda generazione perché ormai si pone questo problema cioè insegnare l'insegnamento dell'arabo e della cultura araba al figlio dell'immigrato hanno già siamo ormai a questa a a questa fase per lo sviluppo del problema quindi abbiamo bisogno di insegnanti di lingue in mediatori culturali
Bisogna in qualche modo formalizzare questa figura del mediatore culturale oggi passa nelle scuole come mediatore culturale un po'di tutto dobbiamo dire la verità un po'di tutto
Dall'integralista islamico al poeta islamico
Ecco e e dobbiamo assumere un minimo di gestione di direzione politica con politico-culturale di questo rapporto con i gli italiani di domani
Io chiedo scusa all'assessore Segattini se non mi diffondo ero perché
Rischierei di ripetere le cose che lui ha detto quindi poiché le sue domande perché le domande erano sollecitazioni il filo
Delle cose che ha detto lungo la linea delle cose che noi intendiamo fare come Governo una sola precisazione
Come voi avete visto io insisto molto sulla questione del lavoro
Perché sono anche convinto che la formazione professionale la parte più carente della nostra attività formative
Però
Non vorrei che ci fosse una sono anche convinto che dobbiamo subire rivedere assai profondamente quelle tracce di idealismo nel senso minore del termine
Che hanno informato tutto l'impianto culturale della nostra scuola
Non vorrei però che da questo un attento undici attento ascoltatore facesse derivare
Che
C'è una sottovalutazione del dell'umanesimo
Sento il dovere di dirlo perché qui non siamo negli ambienti in cui i soloni e bacchettoni pur non capiscono mai nulla si rigirano le cose come vogliono loro però con la storia del liceo classico che ha gettato discredito su una parte di e alcuni personaggi in quei giorni però è vero che
La questione dell'umanesimo
Deve essere ripresa in termini moderni rilanciata e non lo vogliamo fare
Sulle questioni dell'educazione civica ecco o di educazione ai diritti civili e la Costituzione
Vorrei dire una parola
Io ho timore che se noi trasformiamo questa questo impegno in una disciplina d'insegnamento
No raggiungiamo il risultato che vogliamo raggiunge
O anche timore del fatto che se non c'è qualcosa poi non si fa niente vero
Però il problema principale che noi abbiamo non è soltanto di informare i ragazzi sulle prescrizioni costituzionali o sull'impianto del dei diritti dei cittadini previsti dalla Costituzione e altri testi
C'è anche questo e questo potrebbe essere fatto influendo sulla formazione degli insegnanti
Ma il vero fatto di educazione alla cittadinanza
I farmaci del senso civico Ellis
Sensibilità democratica dei nostri ragazzi Ettore e affidato al fatto
Di superare quegli elementi dell'idealismo
Ipocrita ipocriti ipocritamente a politici
Quel rifiuto della contemporaneità quel rifiuto della cultura politica quelle legare la cultura politica nella faziosità cui identificare la cultura politica nella strumentalizzazione faziosa
Che un altare grazie
Della nostra scuola la nostra cura
Certe faziosità nelle scuole contribuiscono a
E noi dobbiamo anche da questo punto di vista aprire una battaglia della scuola contro le faziosità
Perché questo
Elimina le possibilità di introdurre nella scuola la cultura politica perché c'è chi si vuole mettere al riparo
Sia delle faziosità che della cultura politica però
Noi attraverso l'uso che i giornali come stiamo tentando di fare nelle scuole attraverso la modifica
Delle tempore delle temporalità meglio della cadenza temporale
Insomma secondo dell'anno di scuola del della partizione cronologica degli studi della storia
E l'accorciamento
Del dell'ultimo nell'ultimo anno per dare spazio allo svolgimento di programmi finale tacco totalmente contemporanea
Attraverso altre misure vorremmo soprattutto con l'autonomia nell'esperienza di autogestione
Che la vera scuola alla cittadinanza politica nella responsabilizzazione quella di sperimentare di gestire insieme di essere responsabile della conduzione di un edificio
Che spesso vale molto di più
Il tante lezioni questo insieme di iniziative
E quello a cui noi affidiamo
Con mia grande novità che vorrebbe introdurre che già entrata
Di striscio e correttamente o meno
Nella scuola ma che non è diventata un habitus naturale norma ecco noi vorremmo fare questo voglio dire qui
Che anche per questa ragione
E prima di tutto interesse dei ragazzi
Che ci sia l'autonomia
Senza autonomia queste forme di socializzazione e quindi di responsabilizzazione di grande esperienza democratica da cittadini da persone adulti da persone responsabili non si potrà fare quindi qualunque ostacolo al processo di autonomia a oggi in Italia un forte sapore reazionarie non sono conservatori
Per quest'ultima regione
Un forte sapore reazionario chi è contro l'autonomia e secondo me ormai scultura ammende catalogato così altra cosa sono necessità di introdurre tutti gli anticorpi verso le possibili degenerazioni
Non vorrei essere frainteso vendicare sola nemico del popolo voglio soltanto dire che l'autonomia diventata uno spartiacque
Fra chi vuol cambiare chi non vuol cambiare e chi vuol cambiare anche nel senso della cultura politica e chi invece vuole attestarsi su un'altra posizione perché diciamo la verità se non si fa l'autonomia per preoccupazione
Sospetto per accidenti è malata resta il ministero trasteverino terze non
Non c'è nessun'altra possibilità quindi il cabina per autonomia
L'obbligo iniziale
Poi in itinere abbiamo la forza e la cattolico e la capacità rene di dare il colpo necessario perché non si commenta errori irreparabile
Nel quale siamo stati anche questa sera che il ciclo di casa dei pensieri
Per la società e
Da mercoledì diciotto settembre
Presidia la
Probabilmente