"La cultura e l'impegno" incontro promosso dalla rivista Micromega presso l'Auditorium del Lingotto Fiere, nell'ambito del Salone del Libro

Perché
Uno delle persone che doveva partecipare che ha problemi di salute che lo hanno tenuto bloccato ha voluto comunque
Mandarci un testo
è un testo di humour nero
Di Stefano Benni
Avrei preferito ci fosse qualche attore capace di leggerlo
Io ve lo leggo con la mia scarsissima
Attitudine ma tutti voi lo conoscente
Punto un brevissima proposta
Diciamo così disastri lista nei confronti della cultura
Se come si dice sorgerà un nuovo ministero a difendere la cultura e l'impegno allegato ho in testa alcuni suggerimenti
Mi pare di poter affermare che l'impegno culturale italiano si risvegli si vivi fichi sia Pizzi soprattutto in presenza di agonie catastrofi anestesie e macerie
Che si animi di sacro sdegno lodevoli intenzioni solo all'approssimarsi di morti certe o presunte danni irreversibili e sirena d'ambulanza
Tutto ciò in una tradizione decadenti istituisce Erme Istica europea che ha sempre trovato nelle istituzioni italiane un fertile terreno sepolcrale
Siamo alla cultura quando in barella si preferisce vegliarla piuttosto che frequentarla in salute si preferisce la commemorazione all'uso la lapide al libro la macelleria alla manutenzione
A questo riguardo mi sembra di poter elencare alcuni punti progettuali irrinunciabili primo
Si individuino una ventina di uomini di cultura particolarmente dotati di impegno Lisi marchi come volatili migratori con adeguata fascetta con la scritta impegnato da cingere attorno ai fianchi
Come i libri vincitori di premi si renda quindi loro la vita difficile licenziando lì dal lavoro spunta Nando la loro vita privata disturbando lì la notte con schiamazzi e gruppi bandistici all'uopo prezzolati
E coinvolgendoli in polemiche interminabili regolamenti di conti corsivi contrapposti e esercitazioni di tipo titolazione giornalistica
Si aggiungano piccoli dispetti o financo atti criminali
Quali il taglio delle gomme dell'auto Capra matura del cane rapimento della consorte lettere minatorie con multa per insufficiente affrancatura
Si provveda quindi a ricoverare in clinica o nei casi di maggior resistenza
A eliminarli con uno speciale corpo di killer alfabetizzati
In modo da poter avviare commemorazioni dibattiti premia la memoria che sottolineino il senso di vuoto di perdita di insostituibilità
Di unicità che invita essi non poterono a vere
Perché erano i grandi compì con gli ioni per riguardo verso i loro colleghi perché da morti non potranno seccamente smentire ciò che battaglioni di critici ed esperti li costringeranno ad aver detto da vivi
Secondo provvedimento si provveda ogni anno a far bruciare o fare esplodere un adeguato numero di monumenti teatri e biblioteche
Si crei un corpo di assaltatori artistici che le turpi non lapidi sfregi non quadri Martellino protuberanze Castri non stalagmiti Decchino su mosaici profani non sepolcri
Di modo che ne possa nascere uno sdegno foriero di impegno iniziative benefiche e riparatoria adeguatamente teletrasmissione
Terzo punto si segnalino e si premino nelle scuole gli insegnanti che con particolare sadismo
E somministrazione di lezioni noiosissimi e anni chi venti
Non che armi quali il fuori tema la punizione fisica il proliferare dei compiti a casa
L'imbalsamazione del programma spenga no negli alunni ogni vocazione culturale
O tendenza scrivere leggere in modo autonomo di modo che ne possa nascere uno sdegno foriero di impegno a discutere in modo serio e urgente sul catastrofico ska Stato della scuola
A fianco di questo si coltivi una ironica seppur rimborsata e distante seppur quotidiana presenza i dibattiti televisivi
In cui si contesti lo strapotere culturale del messaggio televisivo rispetto all'astrazione scolastica
Quarto punto sì a ballino si sponsorizza i non si promuovano in luoghi quali cripte ossari catacombe tutta una serie di dibattiti Festival riunioni cenacoli picnic meeting in cui si parli della cultura
E soprattutto dei libri nel modo più depresso e deprimente
Tale da suscitare un Fertile disinteresse un vitale disgusto si suggeriscono alcuni titoli
A il romanzo è morto di inutilità del racconto breve ci acché Katz o servono i saggi di perché non si scrivono più capolavori
E buoni e cattivi nella giovane letteratura per una rivalutazione etico critica dello spionaggio scolastico entrambe il romanzo è morto due il ritorno dello zombie oggi
Perché non c'è più impegno nella cultura h impegno cancro della cultura i perché in Italia si scrivono troppi libri confronto tra tutti i critici che hanno scritto un libro sul fatto che in Italia si scrivono troppi libri
Dibattito
Dibattito quest'ultimo subordinato alla difficoltà di trovare un palazzo dello sport di adeguata capienza
L perché non possiamo più dirci intellettuali M perché non possiamo non dirci intellettuali
N il funerale del senso l'infarto della metafora il malessere del verbo l'agonia del gerundio
Questi dibattiti e relative polemiche avranno il potere di deprimere il già esangue l'interesse per la letteratura per la lettura ma nel contempo stimolerà hanno gli intellettuali che hanno evocato questa agonia
A intervenire con generosa sollecitudine ad altri dibattiti tecnica Festival saloni del libro di cui sdegnosamente
Si rifiuti la troppo disinvolta e prematura diagnosi di morte del libro della cultura e dell'Occidente
E con rinnovo al rinnova il lato sdegno foriero di impegno si dica basta
A chi dice che il romanzo è morto il romanzo è vivo almeno fino al congresso sulla morte del romanzo in programma domani a Vercelli nella locale Cripta dei Cappuccini
Per concludere ci si impegna a mantenere favorire una situazione culturale depressa astiosa fune Rea
Che l'unica nella quale assenso un impegno di emergenza ricostruzione e dialisi senza le quali la cultura non è che necessaria libertà del pensiero semplice sopravvivenza di idee utile immaginazione critica scienza del convivere e del comunicare
Tutte cose che portano il sinistro marchio di ciò che si può fare subito e non di ciò che si deve fare quando non si può più fare
Questo impegno noi intellettuali l'otto lo sottoscriviamo da adesso e subito sono lieto di poter dare la buona notizia che soffro di varie malattie debilitanti ingravescenti e che la mia biblioteca è stata distrutta da una perdita nelle tubature condominiale inoltre assieme ad alcuni amici intellettuali ho fondato l'associazione per l'Abruzzo tutela dei beni cittadini
Le nostre prime iniziative saranno un convegno sulla morte della Poesia lo sfregio con baffi di tutte le madonne trecentesche della regione è una partita di rugby nella Biblioteca dell'Archiginnasio confidiamo che ciò provocherà
Il solito sdegno foriero di impegno un forte desiderio di riscatto culturale nel Paese senza le quali cose non potremo uscire dalla grave situazione creatasi
Sì sì
Le quali cose non potremo uscire dalla grave situazione creatasi per col prete motivi difficilmente attribuibili finché non saranno resi noti i risultati dell'autopsia grazie Benni
Abbiamo intitolato questo numero speciale per il decennale di Micromega la cultura e l'impegno
Perché questo è per noi il filo rosso di dieci anni di esistenza naturalmente per noi la parola impegno
Non ha nulla a che vedere con l'uso che ne è stato fatto nell'immediato dopoguerra quando per impegno dell'intellettuale si intendeva uno schierarsi spesso a critico dell'intellettuale
Per in nome di una ragione di partito o magari
Per collocarsi dalla parte della storia come si diceva all'epoca ecco il modo in cui noi abbiamo inteso
Il rapporto fra culture impegno e la necessità dell'impegno dell'intellettuale
Analogo al modo in cui
Quando partimmo dieci anni fa abbiamo inteso le ragioni della sinistra
Che sono state per noi
In qualche senso in qualche modo sempre eretiche Manzi vorrei dire più che eretiche perché io ricordo due anni fa proprio con Massimo Cacciari facemmo un dibattito sull'eresia
A Roma piazza Campo dei Fiori proprio sotto la statua di Giordano Bruno e fra le molte cose su cui non ci trovavamo d'accordo su un una su una cosa
Concordavamo pienamente che l'eresia è molto spesso semplicemente una ortodossia che è stata sconfitta e che auspica attende cerca di diventare a sua volta ortodossi e che quindi si tratta di e andare oltre o o di superare questo conflitto di esercitare semplicemente il più attento costante spirito critico e quindi per noi le ragioni della sinistra
Sono state ragioni non dirò eretiche ma e centri che rispetto a quelle spesso della sinistra ufficiale e tuttavia con particolare soddisfazione e gioia possiamo o vedere oggi come quelle ragioni che allora sembrarono anche centri che siano diventate spesso invece ormai consentire comune del democrazia italiana erano le ragioni dei dissidenti dell'Est
Erano le ragioni della legalità erano le ragioni di una critica senza concessioni
Alla partitocrazia di al craxismo erano tante ragioni che sembrarono ragioni emarginate che che per fortuna invece hanno finito per diventare ragioni che costituiscono il tessuto
Del nostro impegno comune
Io perciò chiederò per primo dite intervenire su questo tema del rapporto fra la cultura e l'impegno
Don Luigi Ciotti proprio perché
Dell'impegno
Luigi affatto una cultura in senso proprio è una ragione di vita ma prima di dargli la parola voglio dedicare questo decennale della rivista a un collaboratore della rivista chi soprattutto a un amico
A Giulio Bollati che è morto come sapete improvvisamente
Proprio mentre era iniziato questo salone del libro
A Giulio Bollati
Qui ci legava qualcosa di più che non appunto la passione per la cultura e l'impegno e e che da due anni ad ogni numero mi prometteva che avrebbe scritto
Un testo a cui teneva moltissimo
Era un testo in cui voleva esprimere tutta l'indignazione contro una leggenda che ha circolato da alcuni anni a questa parte la leggenda della dittatura della sinistra sulla cultura italiana nel dopoguerra questa leggenda reazionaria inconsistente perché ricordava sempre
Giulio in realtà le destre avevano tutti i mezzi il mondo conservatore aveva tutti i mezzi il potere culturale gli mancava se mai la cultura e quindi nulla gli è stato che si possa attribuire a una pressione se sono stati poi uomini di cultura di sinistra ad avere maggior peso in questo in questo dopoguerra ecco Bollati intendeva insistere su questo tema proprio per
Ribadire le ragioni di un impegno che troppo spesso invece in questi ultimi anni veniva considerato come con sospetto e addirittura veniva attaccato come una forma di e G. Monia o dittatura sulle coscienza quindi io dedico credo insieme a tutti voi questo nostro decennale della rivista a Giulio Bollati e do la parola a don Luigi Ciotti
Vi devo dire che a un certo imbarazzo
Per uno come me che è laureato in Scienze confuse portare qui un contributo in questo senso
Perché mi sento hanno mio morire molto piccolo
Però cercano di portare in punta di piedi e con forza quello che sono un po'le nostre scelte i nostri vissuti
Cultura e impegno
Mi sembra che meglio sarebbe dire che cultura e impegno
Perché il fare senza il pensare
Senza valori di riferimento senza capacità progettuale
Il fare senza un'analisi rigorosa della realtà
Senza la memoria storica
Il fare senza una elaborazione teorica
Ecco amici
Dalla strada ve lo dico l'espressione Della mia piccola esperienza di trent'anni ormai nel gruppo Abele che è nato sulla strada e la strada continua per il gruppo esteri il suo grande riferimento
Il fare senza tutti questi aspetti senza il pensare rischierebbe di essere sterile
Una volta e di produrre risultati opposti alle intenzioni
E vi devo dire con molta schiettezza
Con molta franchezza
Che a volte sono inquieto
Perché il mondo della solidarietà
Del volontariato
E non voglio generalizzare vi prego
Ma molte di queste realtà e Mila Schon inquietudine
Molte volte si è sottovalutata l'importanza di intrecciare cultura e impegno
Si è spesso privilegiato il fare
A volte siamo diventati delegati per necessità per negligenza di altri
Ma questo è pericoloso
Perché non basta accogliere non basta il faccia a faccia con le persone
E molto pericoloso
Perché a fianco del faccia a faccia con le persone del fare
Noi dobbiamo sentire un grande impegno per il pensare ma sicuramente oltre allo stato di necessità nel volontariato ricco Lupini associazioni la cultura del fare
E quella di PEG del pensare
Non hanno sempre marciato su binari paralleli e intrecciati
In determinate realtà funzionato più la logica dei numeri che non mi è rigore del metodo e la fedeltà ai principi
Io presente ma anche in tempi recenti di persone che rispetto alla droga ci chiedevano
Quanti ne avete quanti ne salva arte
Quanti i numeri i numeri
Sono bravi quelli che hanno comunità grandi enormi
Ecco
Questa logica pericolosa
Perché non ci si pone volto interrogativi sulle metodologie sull'affidabilità delle terapie sulla correttezza del rapporto con le persone
Sul rispetto per le identità e le esperienze di ognuno
Diciamo allora con franchezza
Nel mondo del volontariato inteso in questo senso ma non solo nel volontariato
A fianco di tante realtà attente la dimensione e all'importanza della cultura e della formazione
Ve ne sono state ve ne sono altre che guardano la cultura all'impegno politico nelle sue varie forme con un po'di sospetto di fastidio
Come fossero energie tempo sottratto il fare all'accogliere alla quantità delle persone aiutate
E questo il più grave errore
E questa è una grave complicità se affetti amici
Perché non basta fare fondamentale necessario la dimensione della cultura della politica
E necessario chiedersi il perché delle cose
E necessario investire perché il cambiamento non è solo dando una mano la gente che mi sembra un aspetto fondamentale e primario ma se non si salda con l'altra dimensione noi non riusciamo a fare un salto in avanti
Solidarietà non è semplice buon cuore
Ma costruzione di vita e di giustizia sodali età non deve dimenticare che non è quella di spot televisivi o che entra dentro in qualche trasmissione televisiva la vera solidarietà
E quella che non dimentica che le persone hanno dei doveri ma anche dei diritti
Non ha la capacità di intervenire anche sulle cause e sui processi che producono bisogno povertà esclusione e solitudine se non c'è questo
Se c'è solo una rincorsa al fare sì sì diventi delegati rispetto alla fatica degli altri non ci siamo
Un esempio
Lotta al disagio scolastico
E direttamente per la scuola un impegno contro l'emarginazione e disagio per essere anche questo tipo di impegno
Una cultura che salami ficcarsi sul territorio una cultura che sa dialogare con le marginalità sociali
è direttamente promozione di legalità e di giustizia
Dunque anche la cultura va specificata perché c'è una cultura che si chiude in se stessa
C'è una cultura che rischia di chiudersi nei luoghi istituzionali tradizionali
C'è una cultura che rischia di di non volersi compromettere con le contraddizioni sociali
E invece sì e veri dall'una e dall'altra parte
Se si accoglie valorizza quei saperi
A volte magari meno accademici ma che sono radicati nella realtà incontrarsi non aspettarsi
Allora c'è anche una cultura della strada in questo senso che ha una sua dignità e deve sentirsi riconosciute
Ed è per questo che nella storia del gruppo che io qui rappresento in punta di piedi
Nell'arco di questi trent'anni
Non abbiamo voluto solo andare incontro alla storica la gente che fa più fatica alcol droga carcere ai DS prostituzione
No amici
Ma è cresciuto dentro di noi
Proprio la consapevolezza che bisognava investire in cultura
Lo la nostra casa editrice l'agenzia di stampa all'aste immessi le narco mafie riviste per gli operatori sociali animazione sociale la banca dati e trentotto di Pollicino l'università della strada per l'affermazione degli operatori volontariato del pubblico ecco
Debita pronti a dimostrare come l'impegno al faccia a faccia con la storia delle persone ha bisogno di coltura ed impegno politico perché questo è necessario rovescio della medaglia
La cultura e impegno e l'impegno e cultura l'impegno culturale e la cultura dell'impegno sono le due facce di questa stessa medaglia un impegno separato dalla cultura non promuove veramente giustizia
Il volontariato al mondo la solidarietà ai gruppi associazioni sono veri sono autentici la misura in cui hanno bisogno di competenze e non solo di sentimenti
Il volontariato deve progettare deve costruire non solo denunciare deve essere consapevole che ha un ruolo sociale un ruolo politico perché loro sociale vuol dire proprio giustizia sociale e ruolo politico non è solo l'amministrare ben venga chi lo fa in modo serio attento degli esempi abbiamo anche qui grandi la politica vuol dire anche progettare
I nostri gruppi le nostre realtà se lo fanno con umiltà se non si schiacciano solo nel dare una mano la gente che diventa importante fondamentale
Ma se salgono questa dimensione con l'attenzione agli altri ma anche con impegno culturale e politico
Allora si riesce a fare un salto in avanti
Ma in questo modo mai come in questo momento questa dimensione e fondamentale importante guai amici
Sì sì si riducesse né solo un segno una testimonianza non basta andare incontro agli altri impegno culturale e l'impegno politico in queste espressioni è ampia e fondamentale allora in questo senso cultura e impegno
Ci saranno in questo dibattito due interventi non previsti
Brevi siamo riusciti ad arrangiare all'ultimo momento in modo tecnologicamente molto elementare ma speriamo che funzioni un collegamento telefonico
Con il primo sarà con Giovanni Maria Flick
Ministro del giustizia il secondo
Un po'più tardi con Walter Veltroni da ieri vicepresidente del Consiglio
Allora Giovanni Maria Flick appena nominato ministro della giustizia abbiamo appena detto in questo dibattito che per noi una delle ragioni fondamentali con impegno e la legalità e su questo ci piacerebbe che per qualche minuto ciclistica Asti
I tuoi progetti il tipo di rapporto che tenga conto fra di impegno nel governo e questo tema per tutti Charles
Vi ringrazio avrei voluto essere presente fisicamente non mi è possibile per una serie di impegni sopravvenuti
Vorrei aprire proprio con un ricordo particolare nel nome della legalità a chi della legalità e scasso vittima e market ieri ero a Palermo a ricordare Giovanni Falcone
Vorrei ricordare con lo stesso orgoglio e con lo stesso affetto Paolo Borsellino e il mio se
Secchi il mio impegno etica ritornare a Palermo che il diciannove luglio per ricordare Paolo Borsellino e per ricordare con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino in loro tutti i magistrati
Tutti gli uomini delle scorte tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine giornalisti gli avvocati i cittadini che hanno pagato con la vita l'impegno della legalità
Io vorrei ricordare in particolare alle loro famiglie che credo che il Paese abbia un grosso debito verso la legalità che i magistrati stanno affrontando
Per quanto riguarda la domanda e mi hai fatto specificamente io non penso di poter anticipare rispetto alla collegialità del governo e alle dichiarazioni che appare al Presidente del Consiglio gli obiettivi Salvo segnalare subito una cosa io credo che la magistratura e la custode e la garante della legalità il potere politico
Deve per garantire questa legalità garantire l'efficienza attraverso la quale la magistratura possono far fronte al Po compito di garante della legalità
Voi sapete che nel programma dell'Ulivo vi sono alcune priorità e alcuni obiettivi fondamentali anche in materia di giustizia non vorrei anticiparle perché le scelte politiche su quegli obiettivi spetteranno
All'esecutivo nella sua collegialità e poi dal potere politico in Parlamento credo comunque che ci si debba muovere in una logica di superamento dell'emergenza in una logica di superamento della settorialità e in una logica di superamento dello scontro all'emergenza dalla sostituita una visione della giustizia di tutta la giustizia da quella delle grandi emergenze alla cosiddetta piccola giustizia che non è per nulla piccola perché il tende di normalità ma nel senso più bello della parola della giustizia
Alla logica della settorialità andrà io credo sostituito un profilo di globalità degli interventi in materia di giustizia
Allora l'età dello scontro tra potere politico e potere giudiziario potrà operatori nel campo della giustizia io credo e lavorerò perché venga sostituita la logica del dialogo
Questo tipo di discorso credo possa comportare a un traguardo che forse è meno difficile di quanto sembra secondo le indicazioni recentemente ha proposto la Corte costituzionale
Sotto uno specifico aspetto quello delle incompatibilità
Al di là delle indicazioni su quello specifico aspetto delle incompatibilità del giudice
Mi pare che la Corte abbia lanciato un messaggio estremamente rigoroso e cioè quello di trovare una dimensione di raccordo tra la legalità e l'efficienza non vi può essere processo giusto che non sia altri inefficiente non vi può essere processo efficiente che non sia altresì processo giusto
E come la magistratura e impegnata su tutti pronti a garantire la legalità così io credo che il potere esecutivo ieri impegnato su tutti i fronti a garantire gli strumenti di efficienza perché la magistratura potrà portare avanti
La sua battaglia per la legalità
Questo credo è la prima indicazione
Che nella che gli abbiamo compiuto estremamente difficile che non è un compito soltanto mio ma che è di tutti noi penso di dover fare ricordo solo me stesso e a tutti noi che ieri nei discorsi di Palermo emersa per un verso la necessità di un discorso di con cento globale nella lotta alla criminalità organizzata
Io credo che questo discorso debba diventare un discorso di consenso globale alla legalità debba diventare una cultura della legalità
Questa cultura della legalità potrà funzionare nel momento in cui siamo anche entrati in una cultura della trasparenza ad esempio della trasparenza nei rapporti tra pubblica amministrazione politica economica per il momento in cui saremo entrati in una cultura dell'efficienza
Per quanto mi concerne la battaglia che mi propongo portare avanti con l'aiuto con il dialogo di tutti e la battaglia dell'efficienza della giustizia illustra la giustizia desidero ringraziare attraverso di voi e vi ringrazio per avermi dato l'occasione tutti i servitori dello Stato che hanno pagato stanno pagando per portare avanti questa battaglia della legalità e territorio ringraziato in particolare
Né i nomi di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino per ricordarli attraverso di essi grazie
Allora un ringraziamento e un augurio di buon lavoro a Giovanni Maria Flick grazie cortesemente diretti che è un augurio di buon lavoro non solo Giovanni Maria Flick ma tutti noi perché Giovanni Maria Flick avrà come unico obiettivo se ne sarà capace teme di non esserlo
Quello di portare avanti un discorso di dialogo e di rappresentare nei porti di molti modestissimi che ha un impegno veramente
Grazie apre un'altra finestra
Vorrei dare ora la parola
A Corrado Passera amministratore delegato della Olivetti
Perché
Credo sia evidente a tutti come viene un
Il tema dell'impegno della cultura passa anche attraverso impresa
E perché proprio questo tema fu in Italia
Aperto
Da il fondatore della del Olivetti stessa quindi la parola a Corrado Passera
Ma io credo che anche nella nell'economia o meglio nella politica dell'economia la sfida che il nostro Paese ha di fronte a sé e prima di tutto di tipo culturale
Nel senso che noi come Paese e come continente purtroppo abbiamo un enorme problema che si chiama disoccupazione ma nel tempo abbiamo il problema di essere spiazzati
Finché non avremo definito che ruolo
Vorremmo svolgere nell'economia
Diciamo globale ecco non chiarire questo aspetto
Un un chiarirlo in maniera efficace creativa e produttiva di soluzione al problema che ho detto ecco può nel tempo creare un problema difficilmente poi gestibile sia in in Italia che in gran parte del del continente europeo
Ecco quindi la sfida il contributo che la cultura o l'impegno culturale può dare alla risoluzione di questi problemi
E proprio di far chiarezza su un certo numero di punti che oggi sono invece molto confusi si confondono fini mezzi si confondono priorità con cose secondarie io quindi credo che ci sia la necessità da parte di coloro che credono che sia importante risolvere il problema sull'accennato ecco uno sforzo culturale molto molto serio mai siamo una economia capitalistica siamo un'economia di mercato
Lo siamo siamo inseriti in una economia che copre l'intero mondo dove le regole più o meno ci vengono dall'esterno ecco innanzitutto dobbiamo sapere
Perché non è ovvio che il capitalismo non è un fine in sé ma è uno strumento a disposizione uno strumento che deve adattarsi alle caratteristiche ai momenti storici di un particolare Paese
E quindi è nostro compito da un punto di vista culturale
Far crescere e perfezionare questo sistema che soprattutto nel nostro Paese è ancora lontano dal dare i frutti che invece un sistema ah ecco non mi ha veramente di mercato può dare di per sé è uno strumento formidabile a parte il fatto che l'unico strumento che abbiamo disposizione ma se venne utilizzato può dare molto di più di quello che ha dato ad hoc fino ad oggi
A patto che siano chiari gli obiettivi a patto che siano chiare le regole e a patto che vengono tolti i freni e venga valorizzata l'imprenditorialità che il nostro Paese sa di a vere parliamo velocemente di obiettivi
Noi dobbiamo sapere che gli obiettivi sono non compito dei capitalisti o degli imprenditori o di coloro che operano nell'impresa i macro obiettivi del Paese sono responsabilità della dei politici
Nostro Paese soffre come dicevo di un problema enorme di disoccupazione che destinato ad aumentare se non verrà definito l'obiettivo fondamentale a cui poi far tutti contribuire questo obiettivo deve essere la crescita
La crescita dell'economia che però può venire soltanto se il Paese consciamente prende atto delle sue forze delle sue debolezze e decide il ruolo che può svolgere all'interno dell'economia mondiale
Siamo un Paese a imprenditorialità diffusa è una forza è una grande diciamo è un grande serbatoio di Energia però a un nostro è una struttura fragile e quindi di nuovo quello che bisogna fare
è rafforzare valorizzare questa grande forza cosa che solo in parte anzi in taluni casi non facciamo
E fare di tutto perché questa Energia disponibile al Paese Possa attraverso opportuni meccanismi che stimano gli investimenti opportuni meccanismi che stimolano la patrimonializzazione delle imprese
E la crescita e rafforzamento delle piccole e medie imprese diventare forza per il Paese
Regole anche questo molto per punti
L'economia di mercato da i suoi frutti migliori che sono servizi migliori prodotti più migliori innovazione più veloce costi e prezzi più bassi efficienza se
Salvaguardata la concorrenza la concorrenza che diciamo non è un valore in sé però è il motore che fa funzionare l'economia di mercato
E il nostro Paese non è un Paese dove questo motore è stato messo in moto in maniera sufficiente cosa bisogna fare
Introdurre concorrenza dove concorrenza non c'è cioè liberalizzare i settori ancora monopolistici che di per sé non possono portare i risultati di efficienza di efficacia che citavo prima
Creare concorrenti perché in molti settori la presenza di pochi grandi operatori
Dominanti sul mercato non permette di per sé la nascita e la crescita di operatori forti di operatori vitali e quindi di vera concorrenza
E poi si tratta di difendere la concorrenza perché la concorrenza è un valore è un bene di tutti e quindi è necessario rafforzare la legislazione e gli organismi tesi e preposti alla difesa della concorrenza la concorrenza è un bene da difendere
L'ultimo punto parte gli obiettivi e le regole dove il nostro Paese e debole sia nell'un caso che nell'altro caso e quello del togliere i freni
Il nostro è un è un'economia di mercato un capitalismo insomma un'economia che viaggia con il freno tirato
E questo va eliminato se vogliamo che l'economia porti ai risultati anche in termini di crescita dell'occupazione di cui abbiamo bisogno e anche quei tre punti molto molto sintetici sburocratizzare l'economia cene non ci rendiamo conto di quanto i vincoli le procedure amministrative i balzelli i tutte le cose che di per sé non creano valore aggiunto ma rallentano o bloccano limitano le le capacità dell'azienda dell'azienda vitale dell'azienda che vuole essere concorrenti concorrenziale sul mercato non sono compatibili con la crescita delle aziende
Secondo la privatizzazione però attenzione
Non voglio in nessun modo dire che tutto quanto il privato è bello e tutto quanto il pubblico non bello assolutamente perché abbiamo casi di buona gestione sia nel mondo privato sia nel mondo pubblico però in un corretto funzionamento del sistema
Si è dimostrato essere estrema più valido più efficace se si separano i compiti lo Stato che detta le regole che le controlla le fa
Le fa le fa rispettare e svolge naturalmente un certo numero di compiti che non sono privatizzabile che hanno a che fare con attività che poco si prestano l'attività privata però poi il più possibile degli altri settori più possibili dei settori dell'economia ecco in mano ai privati l'esperienza di paesi che hanno saputo crescere in termini di sistema Paese dice che questo è una ricetta corretta anche in questo siamo indietro io credo che l'imprenditorialità privata meglio si adatti alla sfida che su tutti i settori dell'economia noi stiamo provando toccando sentendo sulle nostre sulle nostre aziende in taluni casi potranno essere insieme il privato e il pubblico che insieme collaborano però non c'è dubbio che c'è un valore nell'allargare lo spazio oggi ancora tenuto chiuso alla alle all'iniziativa imprenditoriale
Ultimo punto sul togliere i freni
Questo Paese deve investire di più sul suo futuro e il suo futuro viene anche dagli investimenti di lungo termine nelle infrastrutture che saranno le infrastrutture di domani
Di di di tipo di telecomunicazioni di informatica di comunicazione cioè di quelle strutture che possono costituire un vantaggio competitivo
Che i Paesi emergenti che i Paesi che oggi ci danno fastidio e ci crei ci rubano quote di mercato giustamente non possono avere o possono avere quanto noi
Qui ci tengo a dire e inutile pensare che il nostro sistema posso essere competitivo dal punto di vista dei costi perché non lo siamo perché abbiamo conquistato e costruito in parte in maniera eccessiva ma comunque vogliamo salvaguardare
Talune parti dello stato sociale vogliamo assicurare un livello di vita che altri Paesi hanno deciso o si permettono di non andare ai loro cittadini quindi non è dal punto di vista dei costi unitari che possiamo trovare un un posto nell'economia mondiale lo possiamo trovare in termini di scelte di struttura di sistema di efficienza del sistema di infrastrutture e poi in termini di istruzione
Nei prossimi anni si vinceranno sulla sfida delle conoscenze sulla sfida della cultura diffusa anche naturalmente in termini tecnico la ricerca ma è lì che se noi riusciremo ad investire dare in un ruolo all'economia del nostro Paese sia in Europa che fuori d'Europa e quindi questa voglia di investire non soltanto su cose effimere politicamente magari vantaggiose nell'immediato ma costruire il futuro e l'economia e il Paese che vogliamo fra dieci o vent'anni
Quindi creare molto importante
Dove l'azienda di per sé poco può fare se non fare al meglio il suo lavoro ma sia gli obiettivi e quindi il contesto di paese sia le regole e quindi il meccanismo attraverso il quale nuove aziende possono entrare
Nel mercato sia i freni che dico dobbiamo togliere non possono che venire dall'esterno del del paese per aiutare quelle aziende che hanno acciughe accettano le regole del libero mercato le regole dell'economia di mercato che abbiamo visto crea essere capace di creare non solo ricchezza ma occupazione allora
Si potrà anche avere un contributo culturale dell'azienda dell'economia d'azienda dell'economia d'impresa per la gestione della cosa pubblica ma non naturalmente sui fini
Che ambito totalmente ed esclusivamente di responsabilità
Della politica ma nelle modalità perché l'azienda efficiente
A rispetto per il suo cliente che nel caso della gestione della cosa pubblica è il cittadino utente ha rispetto per i suoi tratti per i suoi azionisti e nello stesso tempo è l'uso delle risorse che il cittadino da al Allo stato da governare al rispetto delle regole che nel caso delle aziende pubbliche sono le leggi ecco non è ovvio che tutto questo succeda perché sono intanto sono in tanti a non desiderare tutto questo però per c'è tanta gente in Italia anche nel mondo delle imprese che crede che un impegno per personale e culturale di questo tipo si possa fare il bene di questo Paese vi ringrazio sono un po'fuori
Anziano in collegamento da con Walter Veltroni
Ecco Walter il tema di questo è un nostro dibattito è la cultura e l'impegno
E quindi lo da ieri
Ai il compito come governo di occuparsi delle questioni legate alla cultura c'è stato un un grande dibattito anche molto polemico prima per il governo venisse fermato e non appena è stato formato sono già cominciate
Si sono rinnovate le polemiche sul fatto che
Un amministra addirittura un vicepresidente che si occupa delle cose della cultura suona tanto di regime e quindi libero un
Delle intervento ringraziando intanto per questa accusa partecipazione straordinaria decennale di Micromega un tuo intervento proprio su questo tema ma intanto buonasera a voi grazie per per l'invito a sopportare fonico io poi domani però l'idea Torino a visitare Salone del libro e quindi avremo modo opaco arrivederci direttamente poi ci sono state delle polemiche prima adesso ce ne sono un po'meno dopo
Alcune polemiche erano motivate nel senso che per esempio c'era da parte di coloro che si occupano dei beni culturali la paura che si costituisce un nuovo ministero dentro il quale tema dei beni culturali come dire perdendo tre portieri dietro
Ci sono state delle polemiche meno fondate quelle che hanno evocato il Minculpop che Prato il prodotto diciamo del fascismo
Come tale sicuramente non è un un pericolo per la Società italiana di oggi
Ci sono state delle polemiche un po'passati diciamo così di non si rende conto che in quasi tutti i Paesi d'Europa con l'eccezione dell'Italia dell'Austria che per la Germania ma la Germania solo perché ai lender esistono come ovvio ministeri per la cultura perché la cultura una grande risorsa è un una grande ricchezza soprattutto per un Paese come il nostro che ne ha tanta
Noi l'abbiamo fatto nient'altro che intanto fare in modo che i beni culturali fossero portati in una dimensione qual è la vicepresidenza del Consiglio che mi auguro li sottragga al tempo in cui ai beni culturali venivano merito filosofa chiamano o la Bono Parrino perché venivano considerati dei ministeri librerie varietà
Spero che il fatto che sia la vicepresidente del Consiglio possa quell'accrescere il suo potere contrattuale
Il potere diciamo la portata di questo ministero al tempo stesso abbiamo accorpato tre bello che delle belle che quali quelle dello spettacolo che erano un poco divertente certo a riferimento Ascierto
Niente non facciamo altro che quello che fanno gli altri paesi europei cercheremo di fare una grande politica per la cultura
Quello che è certo è che eviteremo di occuparci del merito della produzione artistica come del tutto ovvio perché una cultura autenticamente liberale non poche
Ma l'impossibilità di portare gli italiani a vedere mostre Argentina spettacoli a vedere film i dati Istat dicono che la metà degli italiani non hanno mai vissuto un film o uno spettacolo
Penso che sia una cosa sulla quale dobbiamo ragionare insomma bisogna che davvero facciamo una grande politica per promuovere la cultura noi ne abbiamo una quantità immensa che sta nella nei nostri nei nostri musei i nostri monumenti Marta anche nel talento nella capacità di creazione di un Paese che ne ha dato basta approva
Insomma una politica per la cottura considerando che questo sia una grande opportunità per il Paese una politica che naturalmente combatterà ogni tentazione di confusione dei ruoli anche la politica deve fare un passo indietro e deve cercare anche di decentrare di decentrare funzioni responsabilità comando su scala regionale federale
Tutto qui nulla di più importante però penso che sia una scelta di rilievo da parte del governo Prodi la scelta di avere una
Di fare la politica della cultura una delle priorità fondamentali del nostro governo ecco io questa la cosa alla quale tengo quando l'abbiamo deciso insieme avevamo e ci sarebbe stata qualche polemica che un po'affonda le radici ancora
Negli anni Cinquanta ma sapevamo anche che l'Italia deve diventare un Paese europeo e in un Paese come il nostro più cultura sceglie distruzione esce più sapere c'è più senso critico c'è più fantasia scene
E meglio viviamo tutti quanti e questo sarà il nostro impegno
Dottor
Sì è troppo un'ultima breve minuta ma una parte ormai insopprimibile importante del cultura moderna il settore dell'informazione tu hai diretto anche un quotidiano e l'ha fatto diventare un grande quotidiano
Chiedo aperto ci sarà fra l'impegno per la cultura di cui si occuperà di tensione al governo e il problema dell'informazione
Ma intanto ci sarà una politica del governo io ma credo che al di là delle ripartizione di responsabilità che ciascun ministro a e avrà poi ci sarà una politica collettiva del governo e questa politica per esempio nel campo della televisione sarà sicuramente una politica che tenderà ad aumentare il numero e il pluralismo dei canali di trasmissione
Ora ci dovremo occupare inevitabilmente dell'aspetto legislativo del sistema televisivo di oggi ma quello che è importante
E che ci si occupi seriamente dell'evoluzione tecnologica ci si occupi seriamente di quello che accadrà con il capo e con il satellite
Per evitare tra qualche anno di diritti che abbiamo perso un appuntamento importante
Bisogna cominciare a progettare questa parola diciamo che che aveva perso un po'di significato nel affannosa concitazione nella dimensione eccessivamente quotidiana della vita politica italiana credo debba ritrovare un suo senso e per la sua ragione io guarda in queste ore avendo un pochino smaltito per l'effetto di questa grande novità che è capitato a me come a tutti gli altri sulle spalle sentiamo tutta intera la responsabilità del di quello che dovremmo fare c'è una grande attenta c'è una grande speranza per adesso
Mi pare che quello che abbiamo fatto abbiamo fatto bene io sono particolarmente orgoglioso del modo in cui abbiamo fatto nascere questo governo in diciotto ore senza consultazioni con una qualità a me pare che tutti hanno apprezzato
So che questa che che il nostro è un viaggio un viaggio in salita è un viaggio entusiasmante e difficilissimo so che per parlo avremo bisogno di non essere da soli ma avremo bisogno di avere una grande partecipazione lo scrittore più Gianni Vattimo sulla stampa so anche però che per fortuna non abbiamo varate in campagna elettorale non l'abbiamo fatto promesse non abbiamo disseminato illusioni lo abbiamo raccontato delle favole agli italiani
Abbiamo solo detto loro che ce l'avremmo messa tutta per cercare di di fare questo Paese tanto grande quanto può essere e allora cominceremmo con cominceremo con umiltà e con due strappato ieri Romano ha parlato
Per la necessità di assumere ancora come priorità fondamentale alla lotta alla mafia lì c'è don Ciotti e chissà quanto da questo governo si può attendere e non solo deve attendere ma deve pretendere attenzione nei confronti di tutto il tema del disagio cioè Massimo Cacciari che credo giustamente Abyei anche nel corso di queste settimane insistito sul fatto che la risposta alle minacce assurde di secessionismo non possono essere solamente diciamo nelle parole ma devono essere negli atti di una politica autenticamente federalista che deve cominciare da subito
Insomma l'UDC stiamo imboccando le mani che non sarà facile sarà dura incontreremo tanti ostacoli avremo tanti nemici subiremo tante contraddizioni ma certo ce la metteremo tutta perché ci siamo impegnati a fare un paese diverso e spero da cinque anni che potremo cominciare a consegnare agli italiani un paese diverso
Grazie grazie
Allora la parola ora a Giancarlo Caselli
Tutte le persone cui do la parola
Hanno per noi della rivista un significato
Particolare ma
Caselli rappresenta
La continuità in un impegno quello contro la mafia
Che è stato per noi particolarmente
Particolarmente importante io non ricorderò i nomi che sono già stati ricordati ma appunto sarebbe almeno necessario non dimenticare che in tempi
Ancora recenti
Chi si è impegnato contro la mafia si è trovato spesso isolato
Che si è trovato accusato di fare retorica si è trovato accusato perfino di fare il professionista dell'antimafia queste cose che erano accadute anni fa
E che sono state pagate con prezzo di sangue inaccettabile pensavamo fossero scomparse per sempre ce le siamo ritrovati tali e quali in tempi recentissimi
La speranza dire la certezza è che quanto è avvenuto nelle ultimissime settimane almeno una garanzia ce la darà anche dal punto di vista
Degli apparati pubblici e dei poteri pubblici nulla di questo si riprodurrà ma gli apparati poteri pubblici non bastano
Una società democratica si basa innanzitutto su un solo dato strutturale la coscienza di ciascun cittadino e quindi che non possa avvenire più quanto avvenne è avvenuto troppe volte in questo Paese e cioè che chi si impegna contro la mafia venga accusato di professionismo dell'antimafia come
Se non debba essere invece un dovere di ogni cittadino essere un professionista dell'antimafia è l'augurio con cui chiedo a Giancarlo Caselli di intervenire
Cultura e impegno sono tempi
Che per un magistrato parlare di impegno può essere persino pericoloso
Un po'scivoloso
Perché alcuni uomini di cultura
Forse con qualche superficialità con qualche spregiudicatezza o magari prigionieri di quelle che Bollati l'abbiamo sentito l'autore del Kach avrebbe definito leggende
Si riferiscono abbastanza frequentemente i problemi della giustizia in termini di Stato etico qualcuno addirittura stato nazista giustizialismo giacobinismo
Questo modo di di di impostare i problemi della giustizia da giustizia penale un po'preoccupa fino al punto che preoccupa anche stanti queste premesse parlare d'impegno perché può essere un tre e un po'minato in che senso
Terreno minato
Nel senso che mi sembra abbastanza diffuso
Pare un po'per paradossi ma poi mica tanto
Un certo pregiudizio oggi nei confronti del ruolo del magistrato penale
Rilevo naturalmente e me ne scuso secondo una certa ottica di parte che può portare me stesso deformare un po'la realtà ma in quest'ottica di parte in quest'ottica un po'corporativa rilevo spesso una sistematica tendenza a presentare i fatti in maniera un po'deformata
Con il rischio di fraintendimenti o di strumentalizzazioni un po'interessate
Così se uno prova a parlare di impegno facilmente può essere letto semplicemente può essere tradotto
Come fautore o praticante di una sorta di accanimento giudiziario
Mentre impegno non può essere altro che sinonimo di concessione del proprio ruolo di un certo tipo
Impegno scaturente da una certa concezione del proprio ruolo per esempio quello che si basa sull'applicazione per quanto possibile ancora oggi dell'articolo tre capoverso della Costituzione
Che non sto a citare perché la presenza di Gustavo Zagrebelski metterebbe molto imbarazzo soprattutto se sbagliasse qualche aggettivo o qualche
Con l'occasione di parole le une rispetto alle altre
Impegno scaturente da una certa concezione del ruolo è anche quello fondato sulla consapevolezza di una profonda trasformazione che la giurisdizione ha subito in questi ultimi tempi
Che non è straripamento del potere giudiziario con occupazione arbitraria di spazi altrui
Ma adempimento del proprio dovere a fronte di una criminalità nuova nuovissima per dimensioni caratteri Effeti
A fronte in particolare di un'occlusione di una mafia
Che appaiono come USA sempre più frequentemente dire sistemiche e qui
Di complessivamente considerate contribuiscono ad infettare e sistema complessivo che ha tassi di legalità che comportano inesorabilmente spazi più ampi nell'adempimento del proprio dovere per la giustizia penale
Impegno significa concezione del proprio ruolo basata in sostanza sul rifiuto della burocratizzazione burocratizzazione che da alla giurisdizione un ruolo subalterno
Perché fermo il dovere d'imparzialità
Fermo il dovere di rispettare assolutamente le regole
E altrettanto fermo a mio modo di dove di vedere la necessità di non limitarsi nell'esercizio che la propria funzione all'odio al dovuto
A quello che non si può non fare
Per cercare invece una risposta incisiva
Significa non essere indifferente ai risultati
Impegno e quando si tratta di mafia o di corruzione
Non essere indifferente risultati a me sembra una scelta fondamentale e non essere indifferente risultati significa perseguirli
Senza scorciatoie procedurali ma con determinazione
Facendo attenzione alla parola scorciatoia
Perché pratica di più le scorciatoie il burocrate che si ferma al secondo teste
Mentre non burocrate colui che non è indifferente risultati di testi magari non esente due ma recente cinquanta
Nella consapevolezza che più testi si sentono più materiale si raccoglie e quanto più materiale si raccoglie quanto più si dilata la possibilità di valutare di approfondire l'inchiesta
Perché molte volte l'esperienza ce lo insegna negli interstizi di un'inchiesta che magari si nascondono brandelli di verità che si possono poi sviluppare e completa
In sostanza l'impegno scaturente da una certa concezione del proprio ruolo e quello che si basa
Sull'assunzione di tutte le responsabilità che si ricollegano al mestiere il mestiere di giudice
Nonostante i rischi che questa assunzione di responsabilità comporta rischi ora fisici ora soprattutto di sovraesposizione per
Gli interessi che si incrociano adempiendo il proprio dovere
Assunzione di responsabilità senza farsi da parte senza passi indietro perché farsi da parte compiere dei passi indietro senza che ci siano ristabiliti determinati equilibri significherebbe di fatto di attivamente agevolare quel che in passato è puntualmente accaduto lo straripare incontrollato della mafia e della corruzione
Proprio questo impegno
Che poi significa riempimento del proprio dovere
Con imparzialità ma senza regalare niente a nessuno anzi cercando il più possibile di approfondire chiarire senza timori reverenziali o peggio nei confronti di nessuno
Proprio questo impegno spesso contrabbandato presentato come ispirazione allo Stato etico giustizialismo giacobinismo
In contrapposizione ad un bene ad un valore il garantismo che di per se stesso e il bene un valore assoluto ma che così presentato finisce per prestarsi
A tentativi di riduzione dell'autonomia dalla magistratura e quindi è un garantismo che funziona
Da apripista rispetto ad un privilegio nei confronti di coloro che
Dalla piena autonomia tra magistratura abbiano qualcosa da temere
Se poi è un magistrato che con tutti i suoi limiti tutti i suoi difetti tutte le sue manchevolezze tutte le sue incapacità
Che cerca di concepire così e di praticare così il proprio ruolo
Parla di impegno non soltanto con riferimento al suo specifico ruolo ma con riferimento alla cultura in generale
Allora il rischio di incamminarsi su un terreno molto scivoloso molto rischioso
Commenta perché facile pensare che qualcuno ipotizzi un magistrato che invoca una cultura militante
E
Il Coquetel di cultura militante e dice costituiti giacobinismo giudiziario e tale che sai quanta gente
Anche soltanto ipotizzando lo può arricciare il naso improvvisare Filippi che Zeri ieri bacchettando di qua e di là
E tuttavia nonostante questi rischi nonostante questo terreno scivoloso io credo fortemente la necessità che ci sia un impegno della cultura anche con riferimento ai problemi della giustizia non soltanto della cultura settoriale tecnico-giuridica ma anche della cultura turca nel senso più ampio del termine
E questo qui viene in gioco tutta la deformazione professionale dell'esercizio quotidiano del mestiere a Palermo
Quel che io appena detto vale soprattutto con riferimento alla mafia
Se è vero come
Ritengo sia assolutamente vero che la mafia sia non soltanto un problema criminale ma anche un problema sociale
E in quanto problema sociale sintomo di una malattia che interessa l'intera collettività
è una specie di tumore insediato nel profondo e allora non basta estirpare né chirurgicamente alcune parti restando dei boss
Occorre proporsi anche un altro obiettivo prevenire e curare il corpo nel suo complesso impedire al mare di riprodursi di estendersi di ramifica sì
Che significa cercare le tracce di questo male ripercorre la genesi contrastarne lo sviluppo sconfiggere disvalore su cultura all'interno della nostra società nelle pieghe del territorio nelle inefficienze dell'amministrazione
Spesso la latitanza di certe istituzioni
Nel vuoto di diritti e di opportunità in cui si incunea attecchisce prospera la supplenza mafiosa in breve
è necessario saper guardare la mala pianta dalla mafia anche dalla parte delle radici e non soltanto dalla parte dei suoi frutti perversi delle sue manifestazioni criminali
In questo quadro il ruolo della cultura
Mi impegno della cultura anche su questo versante
Ed importanza decisiva
Soprattutto
Se si considerano i risultati di alcune ricerche psicologiche secondo cui la mafia ha proceduto
Ad un vero e proprio sterminio della capacità di significazione ad una chiusura dell'orizzonte di riflessione
Nel momento stesso in cui sembra venuta meno nel contesto siciliano in particolare una voce narrante così si esprimono
Questi studiosi di Maria la banco in particolare una voce narrante che fu in passato di Pirandello e di Sciascia
La voce narrante capace di assumersi non solo il compito di razionalizzare ma anche quello più doloroso di problematiche Zara mediante analisi inchieste denunzie proposte programmate pianificate non occasionali non episodi che non superficiali
Ecco una cultura che si impegni
In questo senso che investa
In questo settore in questo modo è una cultura capace capace di fare una scelta non soltanto civile non soltanto intelligente
Ma anche una scelta strategica di sopravvivenza
Perché è una scelta che serve a sottrarre linfa possibilità rigenerativa manovalanza assicura alla mafia e alla criminalità
Serve a ridurre per usare un'immagine abusati Irsina l'acqua entro cui nuota lo squalo mafioso serve a disegnare il nostro futuro in un certo modo
Significa assicurare a tutti noi le premesse per una migliore qualità della vita
Ecco allora offrire opportunità di crescita
Alla cultura antimafia con un impegno anche su questi temi
Dimostrare per esempio che lo sviluppo distolto dall'economia del sud dipende anche dallo strapotere mafioso
Pretendere un funzionamento dell'amministrazione pubblica che sia davvero nell'interesse della collettività
Educare alla legalità alla cittadinanza
Sottolineare fino alla noia responsività della mafia la sua capacità di infettare la politica l'economia la finanza pulite tutto questo e altrettanto se non più importante che battere militarmente le cosche
E tutto questo è compito della cultura tutto questo è un impegno che è giusto
Anche come operatori di settore quali noi magistrati siamo chiedere alla cultura
Perché di una cosa si può essere
Assolutamente certi senza un impegno che sia anche della cultura nel senso più lato del termine su questo versante con un impegno che sia viceversa delegato soltanto
Alle forze cosiddette dalla repressione polizia magistratura o le forze civili più sensibili insediate sul territorio senza un coinvolgimento di tutti degli uomini di cultura in particolare
Non è che la battaglia sia persa ma certamente la battaglia è più difficile la battaglia il percorso è sicuramente più in salita e come se anziché camminare con tutte le Gaber estivo disposizione quella cultura gamba fortuna Gambero gusto macabro fare dei passi
Molto lunghi in avanti si camminasse zoppicando e quando Sizzo Pica di strada se ne fa molto poca grazie
Ringrazio ringrazio Giancarlo Caselli
La nostra rivista che fu definita dieci anni fa e io accettai
Anche con orgoglio un fondo quella rifinizione una rivista mattone
Ha cercato nell'ultimo periodo di aprirsi a temi che prima non aveva affrontato sempre con quella dimensione saggistica e di riflessione per cui noi cerchiamo di fare una rivista da leggere che non da sfogliare e quindi abbiamo cercato di occuparci anche di sport intendendo lo sport come una delle dimensioni possibili della cultura con un lungo articolo un vero e proprio saggio di Julio Velasco
Ecco perché abbiamo ho chiesto oggi a Massimo Mauro
Giocatore della juventus di qualche tempo fa e e oggi deputato dell'Ulivo quindi uno sportivo che ha deciso l'impegno ho diretto nella politica una sua breve riflessione proprio su questo tema lo sportello impegno poiché anche la cultura può essere sport
Ma non va
Allora noi
I candidati dell'Ulivo in campagna elettorale
Abbiamo ripetuto fino alla nausea anche la scuola era uno dei punti fondamentali nel dal programma
Io credo che una seria riforma della scuola debba accompagnarsi
Ad un ripensamento del ruolo dello sport
Che vive dietro la facciata e dei miliardi e dei diritti televisivi una situazione drammatica soprattutto al Sud
Dia un disagio non più sopportabile
Che va a sommarsi ad altri problemi da decenni insoluti
Specialmente nella mia terra qua e la mancanza di lavoro e di prospettive ed è un disagio che rischia di svuotare o forza già svuotato
La vita di migliaia di ragazzi
In altre parole credo che età tra i tanti problemi del nostro Paese
Non si possa più trascurare l'urgenza di una grande riforma dell'attività e della gestione dello sport
Lo sport nelle scuole ma anche in mezzo al verde delle città a portata di tutti è un'esigenza fondamentale di civiltà
Il recupero di realtà sportive locali
Che faticano a sopravvivere e la nascita di nuove realtà io credo che siano obiettivi da perseguire assolutamente
Si assiste invece con sempre maggior frequenza al fenomeno di industriali di imprenditori tentano ed investono miliardi nello sport soltanto ad altissimo livello
Con l'evidente fine di promuovere i loro affari di ottenere consenso e di sfruttare la passione della gente per questo sport
Tutto ciò ha portato all'esasperazione del professionismo
Era generato una folle corsa all'accaparramento di ogni spazio televisivo e pubblicitario
Con un risultato che nella realtà giovanile lo sport trova posto ormai soltanto attraverso la mediazione dello schermo televisivo
Lo sport spettacolo quello della televisione
è però privo per definizione di quel contenuti educativi socializzanti che solo la pratica sportiva nei quartieri e nelle scuole appunto può avere
Il problema è che per troppi anni sono state trascurate le esigenze primarie per portare soltanto alla vetrina delle grandi manifestazioni lo sport le grandi campioni del grande calcio può e deve alimentarsi di una pratica diffusa dello sport
Una premessa indispensabile per consentire alle piccole realtà locali di poter accedere al vertice dello sport professionistico reggendo sì sulla voglia di emergere dei propri giovani
E non su spesso ambigue operazioni di ingegneria finanziaria
Moltissimi anni fa quando il presidente del Coni era Giulio Onesti
Fu pubblicato un libro nel quale venivano denunciate tutte le carenze delle strutture del nostro Paese
Non ecco drammatico che se fosse ancora oggi ripubblicato sarebbe di di grande attualità
è inutile nasconderci che il problema non è solo quella dalla carenza di finanziamenti ma anche e soprattutto quello di una corretta e ragionevole gestione delle risorse
Non ci sono facili soluzioni ma una delle possibili strade da seguire
E forse qui sarà contento il il sindaco di Venezia
è quella di pensare ad una sorta di riforma in senso federale delle delle istituzioni preposte alla gestione dello sport italiano
Una seria politica di programmazione e gestione delle strutture di base
Non può a mio avviso che passare attraverso un coinvolgimento dei governi delle città
E torniamo un attimo al problema del rapporto tra sport e scuola
è stato un apporto semplicemente fallimentare fino adesso
Specialmente al Sud credete al Sud oltre hanno a non a non fare sport nelle scuole purtroppo si fa malissimo anch'anche la scuola perché le strutture sono sono fatiscenti
Il Coni cerca di stipulare delle convenzioni
Le federazioni si accordano con i provveditorati
Per alcune discipline ma non c'è assolutamente niente gli organico non è assolutamente collegato niente
I ragazzi che vogliono fare dello sport devono rivolgersi alle società
Al di fuori della scuola e sono quindi posti immediatamente di fronte ad una spesso drammatica alternativa
Tra il divertimento sportivo è la crescita intellettuale
Nessuno vuole tarpare le ali alla iniziativa di facoltosi presidenti che decidono e qui forse il termine appropriato di scendere in campo finanziando una società sportiva
Ma tutto quello che resta fuori che non è neanche sfiorato dall'interesse economico di questi signori e cioè lo sport di base lo sport per tutti non può che essere gestito dalle istituzioni dello Stato
Un accordo una collaborazione tra assessorati locali allo sport alla pubblica istruzione
Ed organi periferici del Coni mi sembra la strada da percorrere
In questa prospettiva però mi sembra evidente la necessità di rivedere il ruolo del Coni
Di disegnarne i compiti di trasformarlo in restituzione un po'più agile decentrata e quindi più vicino ai bisogni reali allo sport come strumento di crescita sociale
Io credo che non sarà facile tutto questo anzi credo di essermi presso con queste proposte mi prenderò qualche rimbrotto perché i vertici del Coni stanno già
Gridando Anne non perderà la la loro autonomia ma se l'autonomia significa gestire lo sport come è stato fatto fino adesso io che metterebbe nell'Appennino quindi io ci proverò grazie
Ringrazio Massimo Mauro la parola è ora a Francesca San vitale scrittrice di cui sono famosissimi almeno due grandi testi madre e figlia il figlio dell'impero
Romanzi molto diversi
Fra di loro
Non è l'unica don invitata perché come dice un'altra delle leggende Micromega invita poco le donne a scrivere e a dibattere ma perché
Era molto difficile ovviamente inno un
Salone del libro tutto dedicato alle donne fare qualcosa di diverso da altri dibattiti su questo tema che ovunque sì si svolgono e allora abbiamo preferito scegliere una persona che non solo ha scritto su Micromega ma che è più presente di quanto non appaia per i tanti consigli aiuti che ci ha dato anche dal punto di vista della ideazione della rivista
Devo dire la verità anche mentre aspettavo di parlare Hero in qualche modo presa da un problema che potrei chiamare di dolorosa inferiorità perché le persone che hanno parlato fino a Thuram
E che poi parleranno dopo
Tutte sono orrendi carte in problematiche in cose tassare o fatti confetti che che hanno su un rapporto sociali politico
O anche diciamo proprio strutturale con la nostra società che a un certo punto i il fatto che io ho per tutta la vita mi sia occupata assolutamente Piparo con lei
Mi poneva immediatamente in una specie di sovrastruttura che si poteva proprio cancellare quasi dalla dalla vera problematica italiana senza che se ne sentisse la una particolare necessità
Ora io mi proverò a dire che cosa significa oggi o per lo meno che cosa io penso che significhi oggi fare lo scrittore
Nel numero di Micromega che uscito ai di cui stiamo parlando e siamo qui anzi per festeggiarlo
Ci sono due interventi uno di Tabucchi scrittore e uno di Piano architetto cioè diciamo due artisti
E estremamente i due hanno qualche cosa che li accomuna
Cioè partono da un Cynthia esempi lo da un artista basi
Piano molto o Colli potrei dire con understatement il onesto e credo senz'altro sincero dice che la prima cosa tassare fare seriamente il proprio mestiere
E questo lo dice un architetto che ha esposto tutta la sua possibile stante zia
Creativa strutturale e nelle opere che lui ha compiuto Tabucchi
Partendo dalla negazione di quello che una volta testo ormai sono quarant'anni e passa si chiamava anche Ash ma i così passava anche mille frasi ti pittori quindi è così passava delle nelle discussioni del Politecnico eccetera
Ma che è ben cambiato oggi rifiuta
Per uno scrittore la possibilità di a dire precedenti diciamo impegno che sia culturali o sociali quanto si scrive
E lui dice che la cosa di cui ha bisogno lo scrittore e la libertà di scrivere e di qualsivoglia prima anche se si tratta delle patate del proprio orto però subito dopo con la leggerezza che gli è propria e con la semplicità anche Kathy propria fa una breve storia di alcuni suoi temi che sono diventati poi libri
E ci fa capire eccome attraversa ad assunzioni di una fantasia
Di un di un tema di una cosa che a lui stava a cuore solo da un punto di vista della sua libertà ti scrittore intorno si sono coagulati dei problemi si sono coagulati belli dei rapporti con la società
Fino a che alla fine il risultato è anche qualche cosa che riguarda sì la letteratura ma riguarda anche qualche altra cosa
La l'esempio naturalmente che si può fare subito e che con un si conosce più di tutti gli altri e sostiene Pereira
Ora io direi che bisogna partire di qua allora d'altra parte in questo numero di Micromega torna spesso la parola soggettività individuo
Cioè una rifondazione quasi di una cultura partendo dalla soggettività Italy individuo io credo che naturalmente anche per uno scrittore sia la stessa cosa
Ma siccome lo scrittore non è mai stato indicato dal suo tempo non è mai slegato dal suo Paesi e anche da quello che avviene del suo Paese in questo momento
La soggettività non può essere una forme di it romanticismo per cui lo scrittore è dentro a se stesso e crede che bastino le sue fantasie per creare un'opera ma al contrario e in qualche modo costretto tutti i giorni anche per la vita affari conti con il flusso della realtà
Che il cioè l'esterno che deve per forza lottare o unirsi a quelli che sono le sue pulsioni interni
Sono da questa Dialettica che può essere contraddizione oppure può essere riflessione etc nasce taci tutto tra può nascere un'immagine come un personaggio come un'avventura come col
Per passare dallo scrittore no dallo scrittore in particolare diciamo lo scrittore inteso in senso più ampio al lo scrivere io vorrei partire da una frase che io ho trovato nella introduzione di Paolo Flores
E lui nella sua introduzione parla di rivoluzione per la serietà
E mi pare che questa sia una frase che sia intatta si adatta proprio assolutamente anche alle parole è arrivato il momento proprio è arrivato ed è urgente la rivoluzione della serietà mi pare che fosse Canetti ma ora non porne attualmente cito io non so se cito Penny
E che diceva che lo scrittore non è un intento utenti metafore di frasi eccetera ma il contrario è il gendarme delle parole
Ecco io direi che il problema oggi è questo ritornare a essere i gendarmi delle parole perché le parole devono ritornare ad avere un senso
Noi siamo passati sei ben molto interessante delineare certamente non lo farò adesso il percorso di questi cinquant'anni attraverso l'uso delle parole
Noi abbiamo visto come si è formato il politichese per esempio quello che si è chiamato pool politiche vizi e come il politichese tuttavia aveva una funzione la funzione allontanando temi tra la politica e i cittadini
In modo tale che non intacca non si poteva assolutamente capire che cosa succedeva nel palazzo
E e qui sto per tanti anni ha agito benissimo sulla nostra passività
Io penso che ognuno con un minimo di otto coscienza può partire da se stesse non è una questione di vanità
Io penso che la mia distrazione politica anche se non era una distrazione totali in confronto alla mia attiva partecipazione e attenzione di oggi
Sia qualcosa che io condivido con tantissimi cittadini italiani
Cioè io ho bisogno oggi dopo l'ubriacatura della demagogia berlusconiana
Cioè nel sentire diretti Di Pietro e assassino oppure che questo in televisione oppure che non si lasceranno sicché non si fanno prigionieri
Questi aggressive metafore
Significano quelle parole hanno perso il loro vero significato e che non scandalizza più l'irrealtà delle parole Hill approfondita aggressività delle parole
Ora lo scrittore è coinvolto in questa mancanza di verità
Tutta la cultura è coinvolta in questo cominciando dalla cultura di tutti i giorni la cultura giornalistica noi siamo abituati ormai a seguire il polemiche articolate sul niente
E non ci chiediamo neanche più qual è la base di queste polemiche c'è stata una ampia polemica sulla cultura di destra e di sinistra anche la cultura di sinistra i delitti la cultura di peste populista però vorrei sapere che cosa in quale cultura intendevano
E che cosa intendevano per sinistra e per testa cioè abbiamo perso assolutamente la definizione delle parole e su questo si va avanti in una confusione generale
Allora forse io in questo senso vorrei approfittare che non si pente da parte di uno scrittore non fu si perdesse mai il flusso della realtà che entra dentro di noi con tutte le sue contraddizioni e che ha bisogno di distinzione
E non di unioni di distinzione di contraddizioni di accettare anche le proprie le contraddizioni fuori e dentro c'è bisogno di essere capita cosa difficilissima perché la realtà
E assolutamente molto difficile da capire molto più di uno e Turchia
E in un qualche modo io spedirò e con questo nuovo corso italiano ci sia anche e cosa importante una rifondazione di significati
Grazie grazie Francesca
Ora la parola a Gustavo Zagrebelski Gustavo Zagrebelsky
Purtroppo può
Collaborare assai meno ora alla rivista di quanto noi vorremmo perché occupa una carica istituzionale che impone di limitare anche l'espressione la propria espressione la membro della corte costituzionale però io credo che sia particolarmente importante proprio in questo momento di svolta politica in cui tanto si parla di necessità di una nuova Repubblica che la discussione perda la presenza di un costituzionalista membro della Corte costituzionale cioè di quell'organo supremo di garanzia della legge fondamentale della nostra convivenza che è appunto la Carta costituzionale allora la parola Gustavo Zagrebelsky grazie
Ma io vorrei dire subito non per contrastare quello che il presentatore appena finito di dire
Mi tocca per un certo numero di anni svolge nel mio lavoro alla Corte costituzionale però non ritengo che questo mi imponga il Silenzio
No no sulla rivista in in occasioni come queste cioè ritengo che sia un dovere assoluto per i giudici della Corte costituzionale e per i loro presidenti
Non prendere posizione pubblica quando questa posizione possa servire a interessi Esterni particolari tipo politico ritengo viceversa che sia un preciso dovere
E tutti coloro che operano in organi istituzionali
Non tacere quelli che sono i problemi del loro lavoro prendere la parola per chiarire la loro opera e così sottoporsi a un controllo è un dibattito tra tutti un dibattito democratico neanche la Corte costituzionale un un elemento degli arcana imperi che devono essere fuori da questo circuito comunicativo naturalmente
Evidente che esistono anche dei doveri di riserbo e quindi
Non dirò forse tutto quello che si potrebbe dire perché la corte ha bisogno di vere anche una sua zona di protezione al
Diciamo al fuoco dei riflettori dell'opinione pubblica
Detto questo per dire che in questo in questi pochi minuti che mi sono concessi vorrei anche trattare alcune questioni che riguardano specificamente il lavoro della corte grandi problemi che la e grandi difficoltà
Che la Corte si è trovata ad affrontare per sottoporre di così comunicarli e per attivare spero questo circuito comunicativo che tanto importante soprattutto per i gli organi giudiziari lo diceva anche Giancarlo Ferretti
Il tema cultura impegno per un giurista e un è un binomio che crea problemi
Lo ricordava Giancarlo dal suo punto di vista
Cultura giuridica diritto e impegno crea problemi perché se impegno e prendere posizione
Evidentemente ci dobbiamo interrogare sulla compatibilità tra la funzione del diritto
L'essere operatori del diritto e prendere posizione
Sapete bene che uno dei grandi temi discussi in generale della cultura giuridica al di là delle polemiche di questi anni è il rapporto tra diritto e politica
E se c'è una cosa chiara è che il diritto legato alla politica e corruzione del diritto
E tradimento del diritto
Ecco allora come si può viceversa cercare di coniugare questo binomio
Io direi molto semplicemente questo
Il delitto è un mezzo
In uno strumento se volete una tecnica ma il diritto e anche un fine
C'è un testo è famoso tra i giuristi che intitolato la lotta per il diritto dove naturalmente questo per indica nel diritto un obiettivo un agire per ecco se il diritto è un fine il giurista può anzi deve prendere posizione perde il suo fine cioè per il diritto già ma qual è il fine del diritto
Quindi credo che non si possono dare delle risposte assolute dipende dalle epoche storiche
Appunto mi pochi minuti che abbiamo naturalmente gli accenni sono necessariamente sommari ma per tutta la fase che va fino all'edificazione dello Stato assoluto
Quindi è la concentrazione del potere il fine del diritto e quindi finché il fine dei giuristi era accompagnare la formazione del potere
Uno dei compiti fondamentali naturalmente capite che questo compito dei giuristi non era ben visto se non dai potenti e difatti è notte questa battuta
E noto il fatto che per esempio nella prima metà del Settecento in Germania i giuristi proprio in quanto malvisti dalla popolazione comune erano obbligati
Giuristi tutti coloro che operavano nel grande mondo del diritto a portare un vestito particolare nero
E a portare un grande cappello anch'esso nero come Uccellacci del malaugurio
E c'era la la la la la formuletta degli ori stende due geni Chris tende giuristi cattivi cristiani ecco erano visti corde dei nemici del del diciamo dei sudditi perché erano invece gli amici dei potenti
Ora per farla molto Breve le cose sono cambiate e sono radicalmente cambiate sono rovesciate questo rovesciamento anche qui per riferirsi a riferire mia
Rara fra sette ma che sono emblematiche al presente piccole storie ma gravide di contenuto tutti noi ricordiamo la battute del mugnaio del mugnaio al quale il grande Federico secondo di Prussia aveva fatto torto e il mugnaio disse beh c'è un giudice a Berlino
Capite che questa formula indicano Roche prove cemento radicale perché il giudice è il diritto di cui il giudice si serve
Non vale più per difendere il potente per creare questo nucleo di forza che nel corso della formazione dello Stato moderno doveva essere conquistato ma serve per difendere contro il potere contro gli arbitri
Lo stato di diritto guardate e contenute in questa formula c'è un giudizio a Berlino un giudice contro chi ha più potere ora io non credo che si facciano affermazioni politiche in nessun modo se si dice che lo Stato di diritto comporta queste essendo
Compito la difesa contro il pre potere la difesa contro la prepotenza la difesa di chi dei deboli
Il diritto a oggi serve fondamentalmente a favore dei diritti conculcati conculcati dalla forza dalla prepotenza
Giancarlo Caselli richiamava l'articolo tre della nostra Costituzione
Che è un elemento se volete rafforzativa basterebbe riferirsi ai sacrosanti principi dello Stato liberale di cui lo Stato di diritto è un elemento l'articolo tre della Costituzione che come voi sapete contiene una formula per la quale c'è un impegno generale di tutte le istituzioni del nostro stato per diciamo sollevare la condizione dei deboli per e che qui parare l'apporto le posizioni sociali in modo che non ci siano più gli Scarpino quelli che impediscono la democrazia
Non ci sia nessuno che sia così debole da dover vendersi come schiavo subire l'ingiustizia del prepotente non ci sia nessuno così potente che possa comprare qualcun altro come schiavo secondo la famosa formula di russo allora tutto questo mi sembra abbastanza chiaro il diritto oggi è fondamentalmente uno strumento contro la prepotenza a favore dei deboli ma
Se si rimanesse a questo punto si rischierebbe di fare discorsi retorici
Sembra una bella formula la realtà è che le il problema che questa formula pone chi sono i deboli
Perché a prima vista e questo sembra evidente ma non sempre lo è e vorrei giudicare un minuto a tre esempi che quindi tre minuti in tutto che vengono dalle mia esperienza in questi mesi alla Corte costituzionale tre esempi due dei quali molto dibattuti anche sulla stampa il caso Priebke
La Corte costituzionale si è dovuto occupare sia pure marginalmente di questa vicenda che note a tutti
In quanto nel processo penale militare questo processo si svolge davanti a un giudice militare non era previsto dal codice di procedura penale militare che le parti civili cioè gli offesi del reato reato era quello consumato alle Fosse Ardeatine
Le parti civili potessero intervenire
Perché si diceva che
Non bisognava diciamo alterare la purezza del processo militare del processo militari si occupa di diverse che noi giacimento del danno
Ai danneggiati del reato ecco la Corte costituzionale si è occupato di questo caso devo dire ha potuto uscirne con una certa facilità perché qui i criteri giuridici di riferimento erano abbastanza chiari
Però
Si è discusso sia pure non in questi termini così drastici sia il debole
Qualcuno potrebbe dire che i deboli sono
I familiari dei defunti degli uccisi alle Fosse Ardeatine
E così riconoscere il diritto di partecipazione al processo contro Pio prima che immettendo in quel processo una forza è una tensione etico-morale
Che rischiava di che rischia che può rischiare di mettere il l'imputato in una condizione di inferiorità allora capite che a quel punto il debole rischia di diventare Priebke
E con belle dilemma dal quale la Corte costituzionale vi dicevo è riuscita a uscire con una sentenza diciamo non contestata perché i principi giuridici di riferimento dei quali faccio Graziano distacco ovvio tre che ci porterebbero molto lontano erano però chiari in qualche modo guidavano il compito della corte verso l'esito di questo giudizio che come voi sapete è stato quello di ammettere la costituzione da parte delle parti civili in questo giudizio
Secondo esempio abbiamo in questi giorni in discussione una questione che riguarda l'adozione
In un un caso particolarissimo forse si sa che secondo la legge italiana non è possibile
Che si avvia adduzione se la differenza di età tra la dotando e i genitori adottivi che in coloro che aspirano a diventare genitori adottivi supera i quaranta anni
Queste regole
Si dice messa lì per perché l'adozione deve imitare la natura in parte al fatto che oggi limiti natura sono ampiamente superati se ne vediamo gli sviluppi della tecnica genetica che consente
La la maternità in età
Molto avanzata
Ma a parte queste considerazione questa regola e in realtà dettata a tutela dei bambini
I quali devono avere la possibilità di avere dei genitori adottivi in grado di seguirli nel nel loro sviluppo fine a un'età nella quale questi bimbi siano cresciuti al punto di poter svolgere di poter vivere una vita autonoma
Ecco la questione di costituzionalità riguardava la pretesa di una coppia
Di
Ancor più di di di potenziali genitori adottivi dei quali uno superava di qualche mese di qualche mese soltanto questo limite dei dei quarant'anni
E il questo si è rivolta alla corte costituzionale dicendo ma questa è una violenza che l'ordinamento fa nei miei confronti
Io voglio adottare questa bambina
Tra l'altro individuata negli Stati Uniti presumibilmente attraverso una organizzazione
Che mette circolazione questo
Adesso non voglio fare usare parole grosse mi sono sapete che dietro i bambini esistono interessi formidabili che usano del dell'adozione e dei bambini come come emerge come merce su un mercato ma a parte questo questo genitore sosteneva che di essere sottoposta una violenza dell'ordinamento perché per pochi mesi non gli si consentiva l'adozione quindi di essere Luís il debole
Come se noi guardiamo la questione da un altro punto di vista ci accorgiamo che probabilmente il debole da proteggere e il bambina di due giorni
Così che questa coppia voleva adottare probabilmente tutti i bambini
Che in futuro si troveranno in queste medesime
La Corte non ha preso una decisione su questo punto ma vedete come si tratta di dilemmi anche molto rilevanti tenete conto che queste bimbe già entrata per vicende connesse all'adozione internazionale di fatto in questo nucleo familiare
è una vicenda che somiglia molto al caso Serena di cui molto si è parlato in anni trascorsi terzo punto l'AIDS
Parlo di questo in presenza di dal Luigi Ciotti che sulla sentenza della Corte ha preso posizione
Ricorderete
Per
Motivi oggi che si basavano sul identificazione nel dell'ammalato di AIDS come soggetto debole
Ricordate è stata approvata dal nostro Parlamento una legge che stabiliva che per gli ammalati di AIDS eufemismo la di esecuzione della pena la pena detentiva la faccio breve viene sospese
L'aspetti poco di questa norma è che esecuzione avrebbe dovuto incominciare a essere poste in essere quando fosse venuta meno meno lo stato di malattia ecco il soggetto debole era certamente questo ma come ricorderete anche dalla delle vicende che si sono svolte in questo in queste città chiudo chiudo rapidissimamente
Ci sono altri soggetti deboli perché questa norma che in qualche modo esentava costoro dalla responsabilità penale faceva sì che altri soggetti si trovasse in una posizione di debolezza nei confronti di reati commessi dal costo
Ecco che fare
Dico questo sapete che la soluzione che la corte ha preso è stata di compromesso perché qui non esiste una via chiara per uscire ha dovuto pesare
Le situazioni con una con una sentenza che è stata criticata perché certamente come tutte le soluzioni non lineari ma di compromesso tra valori DiVersi le soluzioni che si possono adottare sono di compromesso
Vorrei dire la gran parte delle questioni difficili del diritto non sono risolvibili solo dal diritto
Hanno parlo del di questa sentenza del del sull'AIDS per concludere e per dire che i problemi del
Giurista e del diritto e dell'impegno del giurista non si possono chiudere solo nel mondo del diritto Giancarlo Caselli ha fatto un appello una consapevolezza culturale più ampia ma anch'io mi permetto di farlo su un caso diverso che nella sentenza della Corte ha avuto questo sviluppo
Il problema dell'AIDS gravissimo è inutile che dica queste banalità si potrà affrontare con qualche speranza di successo se non ci si affidarsi solo alle forze del giuridica le fasi del diritto ma si chiama in causa la responsabilità prima di tutto del Governo e del Parlamento
Se avessi potuto fare una domanda al ministro Flick gli avrei detto che cosa farà
Il governo nella prossima legge finanziaria quanti danari destinerà a creare dei reparti specializzati che siano in grado di accogliere questi ammalati che incorrano in un sentenza penale senza che la loro dignità
Ne sia sacrificata e che la loro stato di malattia si impossessa del veicolo per periti
Pericoli diffusività anche per gli altri soggetti
Ecco questo è il dramma dei giuristi non pensate che
I giudici tanto meno i giudici costituzionali decidano a cuor leggero le loro questioni queste sentenze della sull'AIDS insieme a tante altre sono fonte di tormento vi ringrazio
Ringrazio Gustavo Zagrebelsky
Non abbiamo fatto domande quindi che perché aveva già detto in anticipo sulle questioni strettamente di programma di governo fino a che il programma non verrà letto in in aula a Montecitorio
Da Prodi non voglio anticipare nulla quindi purtroppo non abbiamo potuto fare una serie di domande
Io voglio ringraziare in modo particolarissimo Massimo Cacciari per essere qui e per continuare a dare costanti contributi alla rivista sia nella forma della scrittura che nella forma della partecipazione convegni questo numero a una grande parte dedicata all'Italia dell'Ulivo che si apre appunto con un suo intervento ecco lo ringrazio perché continua a aiutare in questo modo la rivista benché
La ritenga corresponsabile della sua disgrazia di essere diventato sindaco
Infatti in un lontanissimo fine ottantotto
Scrisse una sintesi di un lavoro collettivo che aveva fatto il l'Istituto Gramsci Veneto proprio su governare Venezia che uscì nel primo numero dell'ottantanove
E che in qualche modo è diventato uno dei nei colleghe hanno finito per costringerlo a
Diventare candidato e poi sindaco di Venezia cosa della quale mi rimprovera tutte le colte che può è nella condizione come filosofo diciamo non come il platonico filosofo re ma insomma come filosofo sindaco in una condizione assolutamente privilegiata per affrontare il tema né la cultura e l'impegno
Mi pare siamo tutti in un clima di viviamo tutti in un momento di grande fiducia nei confronti del governo che si è appena formato e credo che questa fiducia e si avventa imposta penso che ci siano tutte le condizioni per avviare una fuoriuscita dall'emergenza
E quindi dai provvedimenti emergenze listi ci che hanno caratterizzato la vita
Politica italiana di questi da una parte dall'altra insomma senza strategia senza senza visione di insieme senza possibilità di poter contare su un lasso di tempo adeguato
Queste queste condizioni mi pare che ci siano però bene sapere che proprio perché il tempo della transizione
Del nostro Paese sono molto lungo è bene sapere che pioveranno addosso al Governo Prodi
Una marea di cambiali che ho mai devono essere
Devono essere rispettate
Cioè le esigenze che si troverà a dover affrontare il governo Prodi
Sono tante e non hanno più pazienza questo bene che lo sappiamo
Perché il tempo perduto è lunghissimo
E questa la cosa che mi preoccupa di più
Queste esigenze possono presentarsi in modo molto confuso anche e quindi è bene saper né leggere il filo rosso che le che le lega tutte
Il rispondere a queste esigenze senza farsi prendere dal panico
Con molta calma ma con risposto appunto di sistema
E questo l'appello che lancerei al governo una risposta di sistema cioè occorre capire che il problema dell'autonomia e del federalismo e tutt'uno con il problema del sistema impositivo fiscale
Non vi può essere una riforma di sistema impositivo in assenza di un riordini in senso autonomistico del nostro Paese
Perché altrimenti ci troveremo in presenza o di una rivolta fiscale o della necessità di diminuire la pressione fiscale cosa che non ci possiamo permettere
Dobbiamo sapere che il tema della pubblica amministrazione di rendere la pubblica amministrazione finalmente efficiente modificando totalmente i comportamenti dei governi precedenti in questa materia
E fa tutt'uno con il tema dell'autonomia del federalismo perché fare l'autonomia il federalismo come puro riordino ingegneristico senza riforma della pubblica amministrazione sarebbe una presa in giro
Cioè io non voglio una una legge che mi decreta l'autonomia eppure anche l'autonomia impositiva e poi mi lasciar con tutti i lacci e lacciuoli attuali in materia di organizzazione di quel fattore che il lavoro all'interno della mia virgolette azienda
Questo è sarebbe una presa in giro con la stessa presi in giro che è avvenuto in questo Paese quando c'è decide di eleggere direttamente i sindaci senza cambiare una virgola del sistema di potere
Bisogna sapere che tutto si tiene
Le esigenze possono presentarsi in modo confuso e contraddittorio ma sta nella intelligenza dell'attuale governo comprendere come si legano questi esigenze
Comprendere dove stanno le domande corporative hip le pure domande corporative e dei cantarle e dove stanno invece le esigenze reali e profonde che magari si presentano anche in una forma che non ci piace
O anche tendenzialmente pericolosa e i disinnescato le politicamente non con minacce di rappresaglia politica
Questo è essenziale per rinnovo ma essenziale per tutta Italia per questo discorso che adesso fa sto facendo lo stanno facendo gli amministratori di tutt'Italia quelli che loro malgrado appunto come ricordava palo Floris stanno governando da due anni da tre anni
Dunque molte esigenze verranno addosso al Governo Prodi
Insoddisfatte da troppo tempo chiederanno di essere soddisfatte tutte subito e quindi sarà difficile
Appunto scioglierle analizzarle
E però le risposte devono essere risposte di sistema di sistema comprendere appunto come ho cercato di semplificare in modo molto banale dove tutto è come tutto può e deve legarsi
E poi naturalmente vi sono grandi problemi che sui quali il governo dovrà impostare una strategia sulle altre cose che ho ricordato badate io credo che vi sia una cultura all'interno di questo governo in grado di di dare davvero anche risposte concrete e immediate
Su altre questioni occorre avviare una riflessione di di largo respiro
Evitando le risposte ideologiche evitando i buonismi evitando le barzellette che su qualche questione basta rispolverare un po'di vecchia cultura liberaldemocratica
Perché questo veramente sarebbe il cantare di notte per farsi coraggio
E quali sono queste grandi questioni primo l'acquisto dell'occupazione del lavoro
Siamo di fronte a una disoccupazione strutturale
Per la prima volta forse in due secoli
La disoccupazione non si accompagna più né in Italia né altrove ad un andamento ciclico dell'economia dobbiamo fare i conti in prospettiva alcuna disoccupazione strutturale anche dove l'economia vada avanti si rilanci ad un ciclo positivo
Questo è un colossale problema è rapporto lavoro consumo quanto ancora deve stare tutti insieme quanto deve essere distinto grandi questioni sulle quali non possiamo risponde in modo in modo tardo keynesiano dicendo riprendono gli investimenti riprende anche l'occupazione non è vero
è evidente che se gli investimenti colano colera anche l'occupazione non è affatto vero io vi solleviamo occupazionale aumento questo è un'esperienza ma
Il problema della disuguaglianza crescente
Il mercato da ottime prestazioni ma negli ultimi periodi non ha dato ha mancato una promessa fondamentale badate sono cose essenziali la nostra democrazia sta mancando promesse fondamentali che erano le loro la la la che era facciamo parte della sua ragione sociale
La ragione sociale della democrazia era una tendenziale sempre più alte eguaglianza in presenza di una crescita costante del reddito questa è la pre promessa della democrazia
Questa promessa la democrazia se la sta mangiando
Se la sta mangiando
Perché la crescita del reddito cent'ma si distribuisce in modo assolutamente diseguale
I dati sono impressionanti per gli Stati Uniti sono in questione anche anche un Premio Europa
I più ricchi diventano sempre più ricchi e i più poveri sempre più poveri e quelli in mezzo sono presi da paura
Perché hanno grandissime possibilità di fare l'affare ma anche grandissima possibilità di precipitare la miseria
Cioè la nostra sta diventando una società ad altissimo rischio
Ad altissimo rischio Dole poi catturare l'occasione se sei abile ma poi anche precipitare se non sei abbastanza abbiamo se abbastanza fortunato
E il rischio crea panico e il rischio che ha paura e il panico la paura sono i peggiori nemici di ogni prospettiva di stabilità democratica la storia di questo secolo tutto insegnati qualcosa
Non c'è solo l'inflazione che che ha paura e piani panico come che non le banche centrali blocchi l'inflazione tutto è a posto col cavolo
Questo è la classica miopia portale del banchiere
Quindi grandi questioni grandi questioni Visaggio quindi il disagio sociale del ceto medio la paura del ceto aiuti cresce noi che amministriamo le città lo vediamo costantemente
E quindi necessita di grandi investimenti in servizi sociali in servizi sociali nuovi perché ci sono nuove le forme del disagio che non sono più soltanto del povero
Del disoccupato eccetto ma sono anche di questi ceti che non sanno se domani saranno uniti o saranno poveri
Una società ad altissimo rischio che comporterebbe un altissimo investimenti in servizi sociali altissimi investimenti che non ci possiamo più permettere come città
O ci possiamo permettere soltanto cambiando completamente il nostro ordinamento autonomia impositiva decentramento principi di sussidiarietà e cifre forse non basta neppure tutto si tiene e ci sono altissimi rischi in prospettiva su cui nessuno Arici
Per piacere su queste questioni di grande prospettiva nord-sud questione ambientale come la risolvi nuove forme di disagio nessuno ce le ricette nessuno mi presenta il modellino mercantile di ecco l'ho i soldi così sono balle
Diciamocelo con chiarezza un governo che affronti con concretezza immediatezza le grandi questioni
E ha vinto pubblicamente in modo trasparente un grande dibattito su tutti i soggetti culturali e politici per vedere di dare una prima definizione le questioni di strategia su cui si confronterà il mondo occidentale
Per i prossimi decenni ecco questo sarebbe davvero un governo di grande svolta politica e culturale
Ringrazio ringrazia Massimo Cacciari
Ho chiesto
Ad Alessandro Baricco di partecipare a questo dibattito e anzi di concluderlo per tre motivi
E poi che la rivista MicroMega ha certamente parecchi difetti ma non l'ipocrisia dirò subito che due di questi tre motivi sono motivi abietti
Un primo motiva che spero in questo modo di poter far collaborare al più presto Baricco alla rivista stessa
Il sette
Il secondo
In seconda che Alessandro Baricco da settimane è in testa alle classifiche del libro dei libri più venduti
E però il terzo motivo non è abietto affatto e che mi e interessava in una ricerca su la cultura e l'impegno avere la testimonianza di uno scrittore
Che esula da quella che è la tradizionale idea dello scrittore impegnato ma proprio per questo mi interessava sentire il suo modo di sentire il rapporto fra scrittura
E impegno fra scrittura pura e impegno fra fantasia invenzione e impegno
Proprio perché o la sensazione che questo aspetto possibile dell'impegno sia forse quello
Che più può parlare a nuove generazioni che le forme tradizionali di impegna invece
Non sono sono portati a rifiutare ma che non per questo sono privi di una possibile passione per impegno ma civile
Quindi Alessandro Baricco la parola per concludere questo nostro convegno
Non so voi ma io sono stanchissimo un'autonomia d'ascolto Loretta china fortuna che c'era una volta che ho sentito Cacciari sarà stato quindi persone a parlare passato quindici anni fa un cognac Whitaker non si capiva niente paura ma anche adesso che ha dato la Vettabbia do parà di politica chiarissimo se proprio anche per trasforma
Però anche a sentire lui anche
No no e che devo dire cioè capisco perfino pediatrico giuro
Ma era perfino molto interessante ma anche impegnativo ascoltare lui in questa nuova versione Chiarante soggetto per riaffermare complemento oggetto
Per questo molto stanco la spettatrice anche io scrivo storie è questo il principale mio mestiere
Non sono storie impegnate
E non ho mai pensato di dover fare queste armi scrivere storie impegnato che avessero un'utilità civile se non addirittura politica
Mi accade che di leggere storie che hanno questo forza qui se ne ricorda una che sostiene Pereira
Ma devo dire penso anche che è un libro che ho amato molto ma penso anche che non sia questo momento in cui se c'è una passione civile da con cui conteggiare la gente libero sia libro di narrazione sia lo strumento più forte e più giusto per cui non è un problema per me scrivo storie oltretutto quasi tutte ambientate nel passato perché Sophie fa raccontare nel presente non c'è niente di impegnato in senso diretto è quello che ho scritto
Con tutto ciò io penso che quello che io faccio d'altronde l'ha già detto
San vitale quello che faccio come racconto storie fortissimamente etico
Scrivere storie a prescindere come direbbe Totò nell'importo qualche racconti ma raccontare è un gesto etico e no
E quello che cercano insieme e le rinunce sconvolto sono più giovani di me ed è difficile proprio perché non hanno molte sponde culturali perfino categoria per lavorare insieme ma cerco di spiegargli come penso che cerco sempre tornare indietro fare falli provare a pensare una città molto più povera della nostro rurale ad esempio dal Paese sono lì fanno il loro lavoro devono lavorare la sera faccia televisione fanno qualcosa
Arriva lo straniero che ricava sempre quella sera li dava da mangiare pagano in qualche maniera è un certo punto la fece mangiare questo qui alza la testa dalla sua birre incomincia a raccontare una cosa che ha visto questo non è semplicemente un gesto di seduzione intrattenimento piacere questo gesto etico se non immaginiamo del piccolo nel microcosmo della di una una comunità povera e anche un po'minuscola è un episodio immenso
Chiunque alzi la testa fra traccia birra inizia una storia dica io ho visto una volta uno
Che non solo cammina sul filo ma lo faceva
Predicando in aramaico insomma
Tutte le volte che succede questo non succede semplicemente come c'è televisore un gesto di ogni tipo intrattenimento succede qualcosa che credo che sia molto di più
E credo che sia quello che nella mia testa e catalogato sotto fare le la cultura è un impegno comunque anche se non l'uomo
L'unica immagine che ho trovato tutto questo tempo per spiegare ad altri quello che io penso di essere eh l'immagine degli alberi che piantano
Sui crinali su sul sulle colline
Di di piantano dovesse dove la terra rischia di franare
E allora che tra questi dati questi avrebbero chiuso sette prezzo chiuso bruttini li mettono anche piuttosto malamente e stanno lì unica funzione teneva sulla terra far sì che la Terra collimano fa non sono belli non devono produrre frutti lo fanno bene ma non devono produrre frutti non produciamo denaro che raccontiamo storie
Anche se è prima in classifica non è produce comunque tanto l'importo microsecondi per quello
Non produciamo Newton siamo lì nemmeno per fare ombra qualcuno nessuno mai andrà lì sotto a
A sedersi perché la casa stanno lì per tenere su la montagna così non viene io questa sensazione qua
Cielo effettivamente tutte le volte che scrivo storie
Cielo fortissima quando vado in posti in cui la terra
Rischia davvero di frana se vado a Milano per dire vado da fuori della scapola
A parlare dei miei libri non mi sembra essere un albero e non mi sembra essere necessaria
Ma se vado a Siracusa Nicola con Siracusa a parlare del mio libro c'erano trecento persone se l'accusa poste qui
Ci sono tipo credo due cinema profeta dello stesso no la stessa persona
Ecco teatri credo zero una libreria una cartolibreria
Atterra fra
Il problema come giustamente Caselli non è tanto mettere in galera il cattivo
E toglierli
I soldi dalle tasche Polimeno parecchio fa sì che nostrani tutto
Per quanto sei bravo Caselli non ce la fa da solo per quanto sopra o don Ciotti non ce la fa insomma soffitto in un posto per fare scrive
Non importa poi se io scrivo storie d'amore o storie di un rivoluzionario che sfascia potere rotta veramente questo è un è subordinato alla all'importanza del gesto
Quando si va là dove la terra fama ti accorgi che tu come quello che ha tentato di fare cineforum ce l'ha fatto per Duane tappano le sul posto non l'ha fatto una drogheria
E quello che fa un primo piccolo associazione di lettori che si scambino i libri hanno scoperto un sistema ogni tanto fanno pipì tedeschi
E poi quello che invece mette su un corso di cucina sì però delle ricette che ha desunto degli bespoke
Tu e quelli lì siete compagna non sesto il partito ma state facendo la stessa cosa utili sulla terra lo sentirà trova i temi posti qui la terra frana molto in cui quelli che tengono su sono molto pochi troppo una linea di resistenza
Allora di fronte a questo impegno che che l'impegno della cultura in crema
Raccontare storie non importa quali questo ha un'importanza enorme
E un gesto di impegno poi io sono uno che pensa anche che al di là di questo conta molto come tu stai al mondo non solo perché se diventi minimamente famoso se un riferimento per cui settimo mettili tra il naso rinnova guarda Police metri dal naso vende cento mila copie al anch'io via non è solo questo no no e quindi rischi voglio dire che mi importa quelli che scrivono libri anche cosa fanno quando non si quando smetto mi importa cosa dicono la televisione mi importa se ci vanno no quando ci vanno e con chi
Importa con chi li vedo in giro m'importa quando li sento al bar di cosa parlano importa sapere che parole usano quando parlano normalmente non pensano di essere ascoltati m'importa tutto
Perché tutt'uno in questo forse eccessivamente moralista ma è tutto uno il fatto del gesto di scrivere
E di quello che tu sei sulla fase di Benjamin che amo molto che quella con Julia chiude un saggio sulla figura del narratore e sugli espropri in particolare che ci assicurano l'attore
La figura in cui il giusto il giusto ogni buona o cattiva il giusto incontra se stesso questo veramente mi
Questo ci faceva spesso ben di cuore della faccenda il giusto io pretendo che siano giusto io non leggo i libri di quelli che quanto scrivono libri non sono uomini giuste
Non ho voglia di legge scusate non volle spero faccia
Badate che molto di
è molto difficile perché l'unico modo di essere veramente giusti per noi del della della dalla cultura sarebbe rimanerci una casa
Benni ad esempio usa questo sistema spesso intanto manda degli scritti
Ma dato che la Terra frana e tu pensi che Bo fosse il caso di uscirne tanta case appena esci dietro l'angolo c'è rischio alla porta nata è molto difficile essere uomini un po'pubblici almeno in parte pubblici e uomini giusto molto difficile questo edificio Terme
Di essere una persona che lavora cultura esistono persone che pensa e crede che la cultura sia un impegno
Io disprezzo quelli che o non pensano questo o peggio ancora lo pensano ma sistematicamente
Non riescono a realizzare sono gli unici che dispone ben nota mai chiesto ha fatto scuola che scrittori spagnoli ti piace lo dicono su alcuni dicono mai letto un libro faccio venire quelli che non disprezza quelli che mi sembra che per un modo di stare al mondo iniziò su questo mi sembra molto importante
Pensavo punto che la causa della mia posizione quindi pensavo le cose che fanno loro due come sono limpide no
Chiare hanno hanno un nemico ad esempio molto visibile chiaro è uno degli strumenti anche molto limpido mi
E pensavo che noi facciamo lo stesso lavoro io racconto storie valori cattura i cattivi e lui recupera quelli rimasti indietro
Tutto questo sulla carta molto bello penso dirittura che hanno loro più bisogno di me
Di me nel senso di tutti quelli che scrivono che non noi di loro qui scrivono storie anche con una pistola puntata alla testa ceduta fra cultura metri sott'acqua nei polmoni
Ma al contrario è dura
In tutta la regione
Questa questo dato che dava Veltroni dal dalle tre ormai appare nell'area così come la Madonna che quarantasette per cento dell'Italia ma visto lo spettacolo esagerava un attimo
E perché lavora molto attivamente il PD mitra mi pare che il dato sia che quarantasette prescinde dai non hanno visto uno spettacolo nell'ultimo anno
Che già diverso
Comunque e agghiacciante che se io cacciarsi banditi in un posto in cui ancora il quarantasette per cento degli abitanti è nata di più perché Meridione pensiamo nell'ultima non è andato a uno spettacolo che tutte le sere tornando a casa quando Michetti e dire ma vale la pena che buona
Oppure non ce la farò mai comunque cioè uno spettacolo che uno chiede circo toni che ne so uno spettacolo specchietto biglietto sia niente cosa fanno a casa
Guarda la tv dice ma figurati Cappon sopra Susan lo so contare i soldi Mosca ma
Ma è pesante ENI siamo noi è colpa nostra France tre per cento
Volevo concludere dicendo che pulsioni qui in mezzo a loro grande vergogna devo dire del mio mondo di noi che facciamo questo mestiere
Perché noi veramente molto spesso molto spesso noi spendiamo il ruolo enorme utilissimo che avremmo civilmente in questo Paese Comina
Ma lo spendiamo in un modo disgustoso vi faccio un esempio Tina
Pensate alla situazione chiudo raccontato prima tra microcomunità arriva al vecchio con la barba bianca così serata alza alzare lo squarcio gli altri tutti senza alcun lavoro ricomincia deciso stacco al lago
Bajkal nel lago Bajkal succede che d'inverno quando temperature diventa veramente fretta tutti
Esatto è questo e segnatamente sottosopra promette di immagine il premio Strega
Il disco quelli
Che stanno intorno al premio Strega chiamino oppure il foyer della Scala
Sapete che lo Stato spende per la Scala solo per la Scala tutti i soldi che di questo dannato paese
Privati e pubblici troppo tutti i soldi questo nato perché spende per fare cinema in un anno tot soldi per tenere in piedi la Scala tanti soldi per veramente di tutto il cinema italiano
Però in sopra poi sempre immagino pensata questi qua
Sette le pagine della cultura dei giornali
Ma io non tengono sulla ma nemmeno anomala di chi fontane che fa da collante non so niente qui spingono giù
Ogni pagina della corte uno Tonino non facciamo di ogni erba un fascio ma diciamo otto pagine della di cultura su dieci che escono in questo Paese
Con la paletta scavano quello che lui tenta di tirare su è dura
Vedere che adesso se volete poi adesso che è finita io ci vediamo di RAI vi dico tutte le nefandezze che ho fatto io ne ho fatte veramente molto perché si sbaglia si sbaglia però sbagliamo in grande percentuale
Abbiamo una responsabilità proprio nei confronti tipo loro che lavorano al nostro fianco
Devo responsabilità e nove credo che veramente buttiamo via una grossissima parte del gesto che noi abbiamo il talento di fare e che quindi facciamo e che avrebbe un'importanza etica e civile enorme
Il pensavo loro allora i nemici che hanno sono nemici naturalmente molto potenti terribili
Ma sono nemici
E e Pesaro come triste pensare che se dovessi proprio dire alla fine che il mio nemico non è quello che non va al spettacolo
Non è quello che non ha studiato non è il prepotente in questo per senso stretto terza edizione pagamenti temo che il mio nemico sia
L'uomo colto uomo di cultura che butta male e importanza del gesto che abbiamo in comune e brutto perfino deprime un po'pensare che attualmente è questo
Però se quello contro quello io mi sveglio ogni mattina finché cosa però un minimo di lucidità mentale contro quello io combatterò e sarà un modo anche per comma tre con loro
Grazie
Ringrazio
Ringrazio Alessandro Baricco e naturalmente conto che questo suo intervento molto presto si trasformerà in un articolo per la rivista ringrazio tutti voi che avete partecipato
Quelli che già sono lettori e quello che spero lo diventeranno perché noi abbiamo bisogno non solo di lettori ma di lettori esigenti grazie a tutti e arrivederci