L'evento è stato organizzato da Club Il Politecnico e Rivista Critica Liberale.
Sono intervenuti: Alessandro Galante Garrone.
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Ernesto Rossi, Liberalismo, Partito Radicale, Storia.
17:19
8:30 - Parlamento
9:00 - Senato della Repubblica
9:30 - Camera dei Deputati
15:00 - Roma
9:00 - Roma
10:00 - Roma
10:00 - Roma
10:07 - Roma
10:15 - Roma
Utopie riforma sicuramente di Ernesto Rossi
Alla prova degli anni Ottana do la parola per gli organizzatori a Corleone che dirà qualcosa circa l'organizzazione e gli scopi del convegno
Un ringraziamento al Comune di Milano che ha dato il patrocinio a questa iniziativa
I per essere Prete ma per spiegare
Perché il club del Politecnico
E la rivista Critica Liberale hanno voluto questo convegno solo due parole
Forse lo posso spiegare con un piccolo aneddoto
Quando dicevamo
Presentavamo in contatti telefonici questo convegno molti ci chiedevano
Quale anniversario fosse
In realtà abbiamo detto
Sempre che non c'era nessun anniversario da celebrare
Perché già troppo la figura di Ernesto Rossi e soltanto celebrata quando è celebrata
In realtà noi abbiamo pensato immaginato questo convegno come un convegno di lavoro
Egli andò Ernesto Rossi come uomo simbolo
Rappresentante di una cultura politica di un momento politico
Di una parte politica
Per porre delle domande
Ai relatori e a chi interverrà con comunicazione o nel dibattito
E siamo partiti proprio da questo perché Ernesto Rossi
Questa figura così di cultura poliedrica
Che nella sua vita
Dalla prima guerra mondiale a dopo il centrosinistra
E stato
Promotore di iniziativa politica
E anche ideatore di grandi disegni
Sia oggi fra le grandi figure anche della cultura e della parte politica democratica forse
Una delle più sconosciuti
E allora ci domandiamo perché questo rappresentante del grande filone che parte da Cattaneo e attraverso Gobetti Salvemini
Arriva ad oggi perché questa cultura politica è stata in grossa parte battuta vinta
E per quello che ha rappresentato per i suoi contenuti per il valore o disvalore dei suoi contenuti
O perché hanno vinto altre culture politiche
Che hanno che si sono comportate non da avversari ma da nemici di questa cultura politica e così sono le domande che noi presentiamo a questo convegno perché non vogliamo che sia un convegno solo
Olio grafico anche se ci rendiamo conto che una figura come questa così ricca di vita
Oltre che di pensiero
Corre il rischio di essere ricordata e ammirata
Io oggi guardavo sui giornali gli articoli
E credo che sono apparsi per questo convegno credo che siano importanti ma credo che con queste nostre giornate noi vogliamo fare
Un passo ancora in avanti
Vogliamo cioè capire se questo metodo
Di Rossi che non abbiamo sintetizzato in queste parole Utopia riforme è un metodo praticabile
Cioè accompagnare assieme i grandi disegni
Come la Federazione europea
E abolire la miseria come poi la lotta politica quotidiana
Arrivando anche a disegnare per una classe dirigente che spesso non mi era capace di raccoglierlo progetti anche di legge specifici precisi
Proprio in questi giorni in cui si parla di RAI TV dobbiamo ricordare che Ernesto Rossi aveva individuato una proposta di legge
Proprio per la Rai TV perché non fosse abbandonata
Alla lottizzazione come poi è successo e come sta succedendo eccome è sotto gli occhi di tutti crisi del cinema abbiamo fra i libri che ci sono i santi c'è anche qualche cosa per la crisi della cinematografia ecco potremmo fare tanti esempi potremmo ricordare tante cose
Ma per quanto mi riguarda c'è solo queste indicazione
Do il proprio per distinguere la celebrazione
Dal dall'impegno di lavoro che ci siamo proposti
Abbiamo distinto la parte rievocativa
Dedicandogli una mostra fotografica storica
Che riteniamo sia interessante
E che pensiamo possa essere utilizzata
Da altri comuni altri assessorati alla cultura che non ricercano solo l'effimero
Da
Circoli culturali
Perché in giro per l'Italia questa mostra possa essere messa a disposizione di altre persone e su quella base iniziare il dibattito che noi iniziamo
Noi ci auguriamo che
Questo questo lavoro possa concretizzarsi
In un in un volume di atti
E poi e poi non sappiamo perché le nostre risorse sono quelle che sono ma certo non vorremmo fermarci neppure alla pubblicazione degli atti ma pensare qualcosa che vada avanti anche perché degli scritti di Rossi si trova ormai ben poco
Ecco io credo di aver detto quello che ci ha spinto a fare questo convegno e credo di dover ringraziare già ai relatori che sono presenti oggi
Non solo
Professor Galante Garrone che già pronto per la sua prolusione ma ringraziare anche il professor foie che c'è in sala
Per quanto riguarda i relatori non ci sono problemi sono tutti saranno tutti presenti
Un ringraziamento mi sia consentito
A da da Rossi che ci ha aiutato per riuscire a fare questo convegno nella sua interezza
Con questo ringraziamento io ringrazio tutti grazie
Non è una
Occuparsi dell'opera di vuol dire immerge nella ragione umana in quell'orchestra
Tuttavia qualcosa è giusto concedere anche il sentimento dopo i superstiti un convegno di questo genere
Un'onda i ricordi rimpianti
I sentimenti dei giovani che organizzando questo convegno
Il fascino
E soprattutto
Giusto sentimentalmente onorare la presenza di Ada Rossi
Alla Rossi che Ernesto Rossi perché in realtà agli dicendo
Il venti li sanno che il convegno rituale seduto lato permetto è andato
Senta
Realizzano il concetto che l'uomo e il PD la vita umana è fatta di uomo
Dal romantico dal più romantico dei matrimoni che ci può
Poi dall'inizio con il prigioniero alla freschezza la dignità la serenità con cui porta questo carico
E di responsabilità
All'altezza del flop EDF e questa parenti sentimentale
Si conclude con la lettura di un messaggio
Vita
Abbiamo
Pongo
Io
Completo
No
Con
Ma
Confermo
Già
No no
Non ricorda
Abbiamo
L'ultima
Nomi di educatori libri ma
Tamburo
Ma
Sindaco di Milano ha voluto non solo dare il patrocinio del Comune all'iniziativa ma anche varchi Vasco presente dopo
Le numerose lettere
Ma le tante offerte
Tutt'altro
Una
Accidenti alcuno
L'intellettuale non sopportare azioni
Per questo non è possibile parlare oggi
Questo
Esiliato dal regime
Filosofo
In realtà
Con Ernesto Rossi tra una frattura storicamente
Maturato attraverso una
Ma programmi
La sua vita neonazisti
Volontario nella prima guerra
Dopo il delitto Matteotti entrò a far parte del
Tanto e rilascia profondo ancora con i Rosselli il movimento Giustizia e Libertà nel cui comitato esecutivo rimane rimase finché non fu denunciato
Il tribunale fascista come è noto lo condannò a vent'anni di carcere poi comitati nel trentanove in seguito all'amnistia nel confino di Ventotene
Da quel posto sarebbe stato lanciato quel manifesto che lavorato insieme Spinelli avrebbe impresso una nuova direzione all'europeismo italiano ed europeo
Dopo la guerra proseguì nell'impegno politico diretto ottenendo indica Spiro della ricostruzione del gabinetto parte più tardi nel cinquantacinque con Mario Pannunzio ed altri esponenti della sinistra liberale promosse nuovo partito radicale ma egli fu sempre più che un politico di professione intellettuale d'azione
Molti ricorderanno il suo memorabile contraddittorio con il presidente della punti Angelo Costa era la la naturale conseguenza della pubblicazione del suo libro forse più noto i padroni del vapore
In cui rilevava i pesanti condizionamenti esercitati in quegli anni dal potere economico su quello politico
Questo molto altro naturalmente è stato Ernesto Rossi
Un intellettuale radicale ma non massimalista
Idealista ma diffide dell'utopia il taglio per temperamento Mangia Perton importanti novità che la società di massa portava con sé
Non è forzatura ma al contrario desiderio di renderli
Il collocarlo all'interno del grande fiume del socialismo liberale oltre che del federalismo europei
Diciamo questo perché di questa sua doppia anima politica oggi abbiamo assoluto bisogno
La crisi dell'Europa mercantile l'avvicinarsi del voto per Strasburgo ci impongono di gettare sul piano della bilancia al fianco dei momenti e degli altri grandi europeisti
Tutto quello di cui disponiamo
Ernesto Rossi non è vissuto per affermare principi aspra ma per dare consistenza un programma d'azione
E abbiamo dunque attribuito due anni vediamone un quella socialista liberale Ernesto Rossi riprende da Rosselli il concetto dell'economia due settori
Crede cioè in quella che oggi definiamo economia mista un equilibrio di statalizzazione e di libero mercato in uno dei suoi scritti più noti già citato prima da Corleone abolire la miseria Rossi espone due soli casi capaci di giustificare
L'intervento dello Stato in economia primo quando si siano create più o meno spontaneamente posizioni monopolistiche che porterebbero lo sfruttamento dei consumatori o la creazione di potentati
In grado di ricattare lo Stato secondo nei settori economici essenziali dove i bisogni della gente non dovrebbero essere soddisfatti dal libero gioco del mercato
Nel primo caso pensava intellettuali e l'energia elettrica che da alcuni settori dell'industria pesante forse oggi penserebbe all'informatica
Nel secondo alla scuola alla sanità agli alloggi al vitto
E al vestiario essenziali
Maggiormente utopistica potrebbe sembrare oggi la sua idea di un esercito del lavoro una Corvette democratico per i servizi essenziali cui avrebbero dovuto assoggettarsi giovani per due una specie di servizio civile se ci pensiamo si trattava di un programma che oggi ha avuto sviluppo nelle ipotesi per l'occupazione giovanile e l'allargamento della base produttiva nel settore dei servizi
Infine
Quello che definisco il socialismo liberale di Rossi si concretizzava nel Progetto di grande riforma della scuola che avrebbe dovuto dare a tutti pari opportunità e nel livellamento tendenziale tra salari e stipendi lavoro intellettuale che lavoro manuale
La seconda strettamente intrecciata alla prima e quella federale
Mai come nell'esilio di Ventotene
Lontano dalle vicende quotidiane gli erano parsi insufficienti e ridicole le ideologie e i limiti di parte
Di parte
Tutto questo armamentario non meno che l'europeismo ottocentesco di Sensi mo'
E Thierry gli appariva ormai superato
Con i maschi con il Manifesto di Ventotene vuole invece affermare due concetti profondamente innovatori
La priorità di un obiettivo internazionale federale rispetto ad ogni altro tipo di impegno politico o sociale
La necessità di spostare
La linea di divisione fra progresso e reazione da campo nazionale a quello internazionale
Con grande preveggenza Rossi era convinto che l'idea stessa di una guerra portare non più sottoposta a regole grandi distruzione segnasse di per sé la fine del vecchio diritto internazionale europeo basato sull'equilibrio politico fra Stati sovrani
Rossi insieme con il migliore pensiero europeo della Resistenza contesto il concetto di sovranità assoluta lo Stato che non riconosce i limiti al proprio potere nei confronti degli altri sta mi attaccò il concetto di Stato nazione in cui principio nazionale degenera progressivamente in ideologia al servizio dello Stato unitario
Su questa critica radicale si misura l'europeismo moderno
Nessuno può dimenticare la spietata critica del Manifesto di Ventotene al concetto di nazione
E divenuta un'entità divina un organismo che deve pensare solo alla propria esistenza dal proprio sviluppo
Senza in alcun modo curarsi del danno che gli altri possono risentire risentirne e la non meno dura condanna del settarismo comunista che secondo Ernesto Rossi frantuma l'unità delle forze progressiste nome del mito sovietico indebolisce la costruzione europea
Ernesto Rossi comprese che la grande tradizione liberale si sarebbe salvata attraverso un profondo radicale rinnovamento dello Stato
E quest'ultimo doveva essere a quattro attraverso la partecipazione alla direzione politica di quei ceti popolari che l'incalzante industrializzazione rendeva sempre più cosciente ed esigente
Oggi i suoi obiettivi di Ventotene esercito federale politica estera comune moneta europea abolizione dei limiti all'immigrazione interna sono quelli di tutti gli europei
Sindaco nel suo intervento che in realtà è una prima brillante sintetica relazione
E prego ora il professor Alessandro Galante Garrone di riferire sull'uomo la figura
Detto
Porre perché nella sono opposta ammesso spessa stupiti ieri
è che cosa direbbe mai
Quello spiritato ce lo scanzonato di Ernesto Rossi
Nel sapersi quindi riuniti tutti insieme a parlare di lui
E come domani
Firmeremo a fare a cercare di sviscerare hanno in tutti gli a spetti della sua personalità io credo che non ci risparmierebbe qualcuna delle sue frecciatine deliziosi de che lasciavano il segno e Quintero è il mio imbarazzo un altro imbarazzo mi viene dal fatto che mi sarebbe stato affidato un compito enorme parlare dell'uomo della figura del suo tempo no
Non questo io non so non saprei farlo anche così poco tempo anti non è che il presidente mi contenesse nei giusti limiti
Venne subito ebbe ma visto allora per fortuna non c'è
Allora credo che appunto capirete quindi questo mi imbarazza allora io penso che per introdurre il il dibattito su di lui
La tribù dopo quello che è stato detto con una felice sintesi ora dal sindaco Tognoli io vorrei quei soltanto indicare alcuni aspetto
Alcuni momenti di questa figura soprattutto morale di Ernesto Rossi portare la testimonianza di un amico
Suo più che darne il compiuto ritratto discorrere di Luís anche vorrei quasi dire discorrere con lui facendolo parlare in in mezzo a noi con le sue stesse parole
Insomma farlo sentire vivo in mezzo Hanoi con i suoi impulsi con le sue stesse contraddizione
Ho detto nient'altro che la testimonianza di un'amica vorrei subito dire badate che l'amicizia per Ernesto Rossi era molto in un certo senso era tutto
Nella sua generosità
Credeva di dovere in meglio dissi alla influenza di alcune persone in cui aveva avuto diceva la fortuna di imbattere poco prima di morire
In una lettera dall'ospedale
è un amico a uno di noi scriveva
In verità quel che più importa a questo mondo ci viene come sopra più come compenso inatteso
Prima la partecipazione come volontario alla guerra contro il militarismo tedesco
E poi
La lotta antifascista mi hanno consentito di diventare amico di quella ventina di persone che metteva veramente il conto di conoscere Durante la mia generazione nel nostro Paese il sale della terra come diceva
Ed ecco alcuni dei nomi di persone oggi tutte scomparse che li così snocciola Ava ed erano anche più di venti
I due rosse
Solventi
Calamandrei
Gobetti Amendola
Pare
Bauer Tarchiani De viti De Marco Luzzatto
Einaudi
Augusto Monti
In tribù Umberto Ceva
I lati Bottacci Berneri Meneghetti Colorni
Tra quanti
E concludeva che cosa sarebbe stata la mia vita se non li avesse incontrati sulla mia strada
Per noi in realtà sappiamo questo che quelle amicizie se lei era conquistate Luini con la sua purezza di di diamante in Congo
Quel suo straordinario impeto di vita chi lo ha conosciuto anche poco mi capirà
La sua prima esperienza come è stato accennato e qui sorvolo avete ora sentito era stata la sua partecipazione da volontario alla guerra contro il militarismo tedesco come diceva la guerra del quindici ma badate nei quindici questo ragazzo diciottenne
E ancora incerto sulla strada da prendere
Alla vigilia dell'intervento dell'Italia in una Lettera a un amico condanna l'idea della guerra
Si propone addirittura di disertare se fosse stato chiamato piuttosto che di parteciparvi
Mi pare assurdo Covi diceva che degli uomini solo perché portano dei pantaloni di colore diverso debbano scannarsi fra di loro
L'irredentismo gli appare una cosa insensata
Che cosa può importare diceva al contadino all'operaio l'ingrandimento del territorio italiano la polenta resterà sempre polenta per lunghi
Ma l'anno dopo parte volontario
Cioè interventismo democratico non ha nulla a che fare lo sappiamo con quello dei nazionalisti e rifugge dai toni e Roy Paci solennità i grandi sentimenti
Le sue lettere dal fronte hanno una vena sbarazzina mordace che incanta
Le pagine sulle piccine rilievo
E di molti ufficiali sul bravi Carletti richiamava
Sulle porcherie del militarismo ci fanno pensare a certe pagine molto belle di Emilio Lussu
Come lusso combatte da valoroso soffrirà poi per tutta la vita di una grave ferita al vento e
In trincea come scrive a un cognato
Senta però nascere questo importante in sé la fede negli uomini e quello che può sorprendere in un giovane come Lulic già in quel momento scopre Mazzini
Leggendo
I doveri dell'uomo padani cioè un libro che aveva già prima letto quasi con un senso di fastidio senza ricavarne nulla
Quel libro che poco dopo un Piero Gobetti giudicherà addirittura un libro in mora
Ebbene ora Ernesto leggendolo in altre condizioni morali come dice si infiamma e dice
Se tornerò mi sento di potere pare seguire al mio pensiero l'azione e qualcosa di questa scoperta giovanile di Mazzini resterà sempre in luglio molti anni dopo dal carcere scriverà
Tutte le volte che mi riavvicinò Mazzini mi pare di essere riscaldato da un generoso sole primaverile
Mazzini dice non è un sorpassato
Per noi è sempre vivo e presente come il più grande costruttore spirituale di quell'Italia in cui malgrado tutto scriveva dal carcere in cui malgrado tutto continuiamo a spera tornato dalla guerra tra il diciannove e il venti come tanti della sua generazione un per il Vinci al Poeta quasi di sbandamento al limite anche di un accesso nazionalismi dirà poi sarei facilmente sgocciolato anch'io nei Fasci di combattimento ma dice anche a salvarlo è stato salve
Ma noi sappiamo che la prima salvezza era in luglio nella sua addirittura coraggiosa
Nel nel nel congenito aborriva bento della retorica perfino direi nel suo scanzonato scanzonato umorismo
Certo questo Paul Salvemini fu il grande incontro della sua vita poco prima di morire scriveva in una lettera quel poco che ho fatto nella mia ormai lunga vita è stato quasi tutto un pallido riflesso della personalità di Salvemini unico uomo a ventiquattro carati che ho conosciuto
Effettivamente chi dice Rossi dice Salvemini
Quando lo incontrò Rossi aveva dalle sue spiccate predilezioni culturali gli illuministi francesi gli interisti inglesi tra gli italiani Pareto che lo aveva colpito con la sua ferrea logica
Pareto economista soprattutto suo rigorismo metodo scientifico Salvemini gli rivela Mosca Tocqueville
Ma soprattutto i è stato ritardato dal Corleone commi capostipiti ideale soprattutto Carlo Cattaneo
Ma specialmente Salvemini a differenza di Pareto amava gli uomini non sia qua e Tamara alle cose del mondo come avrebbe fatto poi parecchio lo sappiamo
Voleva una maggiore giustizia sociale soprattutto Salvemini gli diede il gusto del ragionamento pulito preciso delle formulazioni semplici e chiare la diffidenza delle parole aspra nel senso dei problemi vivi e concreti proprio quel problemi il fumo proprio quello concretissimo su cui sessuale fare ancora oggi una troppo facile ironia
La probità del ricercatore che non si dà pace se non può dimostrare documenti alla mano le sue affermazione
Rossi diceva che è una splendida frase diceva che salme Salvemini segnata abbattere con le nocche
Sul lo stucco delle parole altisonanti per accertare se dietro c'era la pietra viva
O il nuovo
E qualche cos'altro ancora avete imparato dal suo maestro il disprezzo per i politicanti che vantando l'arte del possibile si appoggiano ai più mortificanti compromessi
Con quello che si reputò il male e non si può patteggiare o giocare di furberia credendo fingendo di credere di ricavarne qualche utile nell'immediato e così anche il disprezzo per i benpensanti
E li pedina rullini
Gli intellettuali conformisti ossequiosi per i personaggi molto importanti colpi maiuscole di meno
Sì come un giorno Rossi ebbe a scrivere Salvemini era stato veramente lo spartiacque della sua ditta un altro maestro e dai Bot ricordare fu per lui Luigi e Ina
Del quale apprezzata Paroli su quella capacità di ragionare pulita mente e con la sua testa
Nel giugno del mille novecentoquarantasette Rossi scriveva sull'Italia socialista
è in atti è un uomo piana la verità che crede sinceramente a quella che ritiene essere la verità quando dal banco del governo parla Einaudi dice cose che a me non sembrano giuste non deflette Einaudi asservito
Al confederazione dell'industria ok nemico del popolo altre stupidaggini di questo genere dirette permette data la mia concezione generale del mondo e la mia scala di valori Einaudi sbaglia
E alle sue idee cercherei di contrapporre le mie base Einaudi dice quello che vorrei dire io
Al plaudire perché lo direbbe Sempre meglio di me
E perché sarei sicuro che lo dice sul serio
Per voi dice un'altra volta le discussioni Vienna
Anche quando vertevano su dati imposte Brunetta e così via sul più tecnici ardui problemi erano sempre discussioni sul giusto e sul vero
Ma non tacque Einaudi nello stesso tempo le cantonate che Bice Valori aveva preso quale residente della Repubblica così come abbiamo leggi no critiche anche spietate al suo adorato salve questa lezione di sincerità totale e gli ci ha dato e che vale ricordare credo ancora oggi un'altra qualità ammirava in Luigi Einaudi la sua cristallina chiarezza nel pensare
Nel parlato nello scritto
Era una da un pecche Rossi aveva scoperto anche in Salvemini
Quel Salvemini che soleva dire la chiarezza è l'integrità morale della mente bellissima definizione e che ammirava anche in un'altra figura di maestro Luzzara che dovremmo ricordare Antonio delitti de ma nella stupenda come angolazione che ne fece amare nel quarantotto alla presenza proprio dei Nabi allora presidente della Repubblica diceva
E di lunghe devi demarca avevi non già tutte le teorie astratte nebuloso ermetiche che direttamente o indirettamente derivano dalla filosofia hegeliana
Accidenti ai filosofi è stato detto vero poco fa
Per potere ragionare anche lui vivi riteneva che i concetti dovessero essere nettamente definiti le categorie da utilizzare come strumenti di lavoro dovevano essere delle scapole comunque parenti ben squadrati che consentissero di capire quel che c'era dentro e quello che è di né rimaneva fuori
Ricordava che una volta di viti de Marco così gli hanno detto di Gobetti
Sarà un bravo giovane Maglio rimandato la sua rivoluzione liberale perché scrive in un modo che non riesco proprio a capire a capire quello che vuol dire
Io non sono un filo
Anche Rossi non era un filosofo avete sentito tanto meno un filosofo idealista e quante volte verrebbe poi accapigliata un carcere vero con Conforama
Con altri amici e con Bauer c'è il proprio in quegli anni proprio così per questo contrasto di fondo non poteva sopportare queste cose anche nulla chiarezza in Néstor Rossi aveva prima di tutto anche in una Radice mora
Scaturiva dalla limpidezza non solo della mente ma della coscienza
E in più nel suo caso ricordiamolo qualcuno già ha fatto qualche accenno era illuminata da una scintillante felicità di scrittura da una irresistibile argon
E così è una radice prima di tutto e soprattutto morale aveva c'ha il suo antifascista
Apre domani ne parleranno è stato già ricordato complessivamente di tutto questo non parlo alla sua partecipazione d'Italia Libano il non mollare giustizia legge attacca l'avrebbe portato in carcere con Bauer riceva
Questa fu proprio la molla essenziale
L'antifascismo come affare di coscienza come difesa della civiltà civiltà parole sue significa raffinamento della coscienza morale
Vittorio Foa
E domani credo Ferretti tra noi
Ha detto una volta molto bene che la scelta di Rossi fu una scelta di campo
La scelta dell'impegno totale a qualsiasi prego
Nel campo da Louis scelto era diverso da quello del suo grande maestro Salvemini
Salvemini dopo il tre gennaio del venticinque non credette più alla possibilità di soluzioni italiane autonome
Ma solo in soluzioni internazionali e si gettò tutto in quella direzione Rossi
Scegliendo invece l'Italia e la prigione perché fu sempre di sicuro sicuro di andare a finire in prigione di un giorno o l'altro restò interamente un uomo del suo paese e del suo per gli uomini sono costituzionalmente diverso e non lo sappiamo l'uno dall'altro e Salvemini trasferendo la sua lotta antifascista al all'estero fuori d'Italia seguiva la sua votazione con una tale forza di convincimenti da non riuscire qualche volta neppure a capire fino in fondo
Coloro che restavano in Italia resistere come provano tra l'altro le sue lettere che ho pubblicato proprio di recente ha Zanotti Bianco quello che è certo è che per Ernesto come Fo diceva
Era proprio questa integrale presenza che gli consentiva allori che amava presentarsi come empirico in mezzo alle piccole cose terrene di diceva poco allertarsi tonali robuste venticello dei grandi problemi
Fu come tutti sanno una carcerazione lunga e pieno
C'è un giorno scriverò l'elogio della cava era così scriveva Ernesto tra serio e faceto in una lettera del trentasei da Regina Coeli non scrisse mai nel libro che forse avete in mente
Ma la raccolta delle sue lettere qui ci sarà qualche giovane vari soprattutto a loro raccomandare questo libro
Questa raccolta delle sue lettere pubblicata un anno dalla sua morte con quello stesso titolo l'elogio della galera
E qualche cosa di più vita di un prigioniero politico sotto il fascismo romanzo autobiografico vivace galleria di ritratti altissima testimonianza
Sylvie
Un libro che resterà nella nostra storia fra le lettere dal carcere di Settembrini e quelle di grande vorrei che i nostri giovani ripeto noleggi una vena hanno buttarlo percorre tu
Dopo tutto diceva Rossi alla madre e alla moglie Arda
Anche la vita in carcere aveva i suoi vantaggi di tranquillità di assistenza continua
Di precisione metodica di raccoglimento interiore resto già Crosti aveva detto che quello era il solo luogo dove non ci si dovesse preoccupare di essere arrestati
Al di sotto di queste frasi scherzosi intese a rassicurare soprattutto e rasserenare c'era un fondo serve io
La tranquillità della coscienza la convinzione della non in inutilità del proprio sacrificio sono convinto sono convinto scriveva che servo più alla mia idea di quanto potessi fare in libertà di anno in anno
Sulla scorta delle sue letture scorgiamo le va oltre il si del suo pensiero politico economico che da un liberi
Finizio CRA
E mance speriamo approda a un liberalismo socialmente aperti a quel Socialismo liberale che è stato ricordato poco fa dal sindaco Ottavio in qualche punto momento addirittura rivoluzionari
Venato di simpatia e stima dubbiamente socialiste sempre più e Giacco e qui sul giacobinismo di Rossi quanto ci sarebbe è un bellissimo tema io qui tra l'altro non so più tempo direi perché è una cosa bella che inedita e Inés l'ho letta in questi giorni alla Fondazione Einaudi di Torino una stupenda letter di Ernesto
All'originale
Scritta da Benito ottenne il trenta settembre del quarantuno mila leggo solo qualche frase perché bellissime spiega anche cosa vuol cos'era in quel momento perché era uno dei momenti più più vibranti vero della sua lotta dal confino a Ventotene Ernesto Rossi spiegava che cos'era questo suo giacobinismo ci tengo molto a rimanere in relazioni almeno epistolari con lei Scalia questa lettera che non mi risulta che sia stato ancora pubblica devo dire che hanno stupendo carteggio e che vi posso anche annunciare che sarà presto pubblica fuggita stanno già lavora per cui ci tengo molto a rimanere in relazione almeno epistolari con lei che considero come un maestro tra virgolette nonostante nell'attuale situazione mi senta al suo confronto un giaccone Minisci Moggia pubblica beh
Un fiacco benissimo giacobino
Il mio giacobinismo non mi impedisce infatti di apprezzare più che ogni altra cosa il vedete alla sua grande probità morale e intellettuale negli studiosi che si occupano di questioni sociali il buonsenso la chiari
E la ricerca spassionata della maggiore coerenza possibile tra i diversi fini e tra i fini proposti e i mezzi per conseguirli
E per questo vado molto più d'accordo con lei che con molte persone che secondo me hanno un atteggiamento meno conservatore del fu ma si nutrono dell'aria fritta di principi metafisici
O non vogliono riconoscere la impossibilità di trovare delle scarpe che siano larghi di dentro e strette di fuori è molto bello
E poi dice e spiega il modo con cui riassumo così lui pensa alla risoluzione di alcuni problemi credo che mi attirerebbe da parte sua delle accuse
La verità è che portando a fondo l'analisi mi sono accorta da un pezzo certi cui leciti si nasconde di queste frasi sulla spontaneità del processo di evoluzione sociale e simili
E la bontà dei diversi metodi per il raggiungimento di un qualsiasi scopo dipende sempre dalle particolari circostanze in cui ci si trova quando vecchio edificio dice ancora saldato i suoi muri maestri
Anche se risponde male alle nuove esigenze può convenire di aggiustarlo fa rapire una finestra aprire una porta Lecce
Quando però un terremoto
L'ha fatto quasi tutto crollare sarebbe poco ragionevole riconosce ricostruirlo secondo il il vecchio piano sanno tenere conto dell'esperienza accerto passata a ricostruire con criteri nuovi per meglio soddisfare i bisogni che non potevano essere presenti a chi costruì il vecchio edificio
E tempi normali va bene nei tempi di ordinaria per così dire amministrazione
E beh allora si tratta soltanto di gestire questo patrimonio ereditato dalle generazioni passate allora si si deve rispettare il più possibile i diritti acquisiti e così via
E eccetera ma durante le crisi cicloni che eravamo nel settembre del quarantuno si profilava una crisi catastrofica vero anche per l'Italia ma durante le crisi ciclonica e quello che importa allontanarsi al più presto dal centro del Ciclone
Tutto il resto passa in seconda linea se la
Va dato larghissimo che un governo in imponga
Il cittadino a fare del sacrificio della vita però montare la potenza del paese poi non possono neppure a mettere lei diceva che i governanti in circostanze eccezionali eccezionali
Passa passino la spugna su diritti patrimoniali acquisite per instaurare un migliore equilibrio fra le diverse forze della società credo che questo ci spiega veramente per sei in quel momento concepiva come su giacobinismo
E poi giunge con quel suo sottile umorismo ma forse questa mia incapacità di comprendere dipende dal fatto che personalmente non avrei niente da perdere
Se fosse il proprietario fondiario e nato è o avesse dei capitali in banca o nell'industria può darsi che anch'io penserei altri trovo che molto bella ve lo anticipo proprio come una un primizia
Da questa lettera affiora anche il suo disprezzo per i molluschi
I voltagabbana di cui la cronaca di quegli anni e poi diciamolo anche del post fascismo
Li forniva un così ricco campionario diceva la poesia del Giusti
Sul Girella dovrebbe essere musicata come inno nazionale
All'istinto di libertà si univa un istinto di giustizia detestava ogni privilegio a cominciare da quello della cultura di confluiva io credo diceva che non potrei guardare in faccia
Un'opera a un operaio se non avessi cosciente che le idee che ho sostenuto e che sempre sosterrò hanno un valore per l'umanità di cui egli pure fa ma di qui da questo assillo che era sentite prima di tutto morale
Storico nacque sieropositivi in lui la convinzione che il compito dei veri liberali
Forse quello di abbattere i privilegi a cominciare da quello della istruzioni per rendere il più possibile parole sue eguali le condizioni iniziali degli individui nella lotta per la vita
Più tardi avrebbe condensato questa esigenza nella formula della eguaglianza come sapete delle condizioni di partenza così come dalle riflessioni del carcere avrebbe mamma hanno preso forma il suo piano della economia a due settori
Ma altri parleranno ben più competenti di me delle sue idee in materia economica degli autori italiani e stranieri ai cui attese
Se pensiamo ad alcune delle sue opere migliori frustate ricorda
Pubblicate a guerra finita critica del capitalismo e abolire la miseria le confrontiamo con le lettere dal carcere ne scorgiamo i segni di una lunghissima maturazione tanto lunga che i primi germi per riprendermi potrebbe addirittura risalire a quando lo studente liceale Ernesto camminava sui Lungarni fino a notte tarda prezzi fino a notte tarda meditando su quello che fosse possibile fare per diminuire la ingiustizia e la miseria del mondo
Questi sono i giovani che avrebbero preso corpo nelle lunghe meditazioni del carcere precisando sì in proposte concrete
In ragionamenti economici senza la minima concessione all'astratto e e sentimentale fantasticare degli utopisti
Dei riformatori in grande che gli aborriva diceva l'Arcadia lasciamola ai quali intendiamoci un fondo di Utopia è presente sempre inerme
è interessato proprio qui nell'impostazione stessa del convegno che mi pare giustissimo cercate di dirlo ieri in un articolo apparso oggi sulla stampa
Presente sempre nel resto come incondizionata sete di giustizia
Come li evito perenne del suo pensare e agire ma è altrettanto forte in lui la necessità di tradurre l'utopia in riforma è concreta
Non si badi bene in quel riformismo meschino illusorio fatto soltanto di parole di polvere negli occhi Ernesto direbbe di aria fritta
Nel quale capita di imbattersi anche io
Per dirla con Sylos Labini Rossi era un utopista concreti
A leggere bene tra le righe dei queste lettere dal carcere vediamo nascere anche altri temi e singolari presagi del futuro suo stesso ambito scientifico
Unito a una visione pessimistica o se preferiamo realistica degli uomini del loro avvenire gli dà in certi momenti una chiaroveggenza quasi profetica
Pensate fin dal mille novecentotrentacinque lo turba la prospettiva di orrende guerre atomiche cosa succederebbe scrive
Se si riuscisse a disporre della Energia risultante dal decomposizione dell'atto
Anche lei si guide sulla federazione europea nate patate
Dalla lettura dei famosi articoli di Einaudi sul Corriere della Sera al tempo della Prima guerra mondiale mille novecentodiciotto
Che via via si rafforzeranno con la lettura di Robbins
E poi a Ventotene hanno una loro prima e precisa germinazione negli anni di prigionia di Cipro solo quest'altra cosa inedita dati il primo luglio del mille novecentoquarantaquattro Rossi da Lugano manda i danni
Lo stampato un opuscolo col Manifesto al programma di ventottenne
E scrive questa tecnica Breve bellissimo
A Julius che era lo pseudonimo Ina
Aiuti che nell'ormai lontano mille novecentodiciotto ha seminato in Italia le prime idee federaliste per le quali oggi noi combattiamo Ernesto pro proprio che anche questa
Prezioso Inés
Vorrei continuare a parlarvi lungamente ma qui saldo di queste meravigliose lettere
Del carteggio quando sarà pubblicato in campeggerà ma poi c'è un altro carteggio colui attendevano i suoi ultimi le ultime settimane di vita il carteggio tra lui e Salvemini dal quarantaquattro cinquantasette
Se anche questo si potesse anche da questo nostro impegno potesse venire così un un impulso a pubblicare
Sì da parte ma grazie si arrestano e quarantanove dal quarantanove al cinquantasette pare che ci fossero molte molte belle lettere guarda lo sa né vorrei così parlare prima il tempo stringe e di alcune bellissime lettere
Anche di una commovente delicatezza sulla morte della sorella Serenella che si era suicidata nel fiore degli anni mettere bellissime pagine da grande scrittore
E domani credo Anceschi ci parlerà anche di Luni scrittore
Ho sull'apparire della primavera nel cortiletto di Regina Coeli con i fiori di pesco con l'affacciarsi il primo apparire della testolina di una certa la e vorrei ricordare la sua umanità quel sua bontà che qui appaiono in una luce nuova
Il gli accenni a un amico di trincea che allora era ricco di Fermo disperante che poi si era piegato come tanti di fronte al fascismo l'inflessibile Rossi non dimentica quello che di buono aveva l'amico
Di un tempo e considera con in fondo con indulgente che tale circostanze che che lo hanno portato a transigere consistesse una compressione per gli agenti di custodia i direttori di carcere ne rileva in tutti i loro ogni barlume
Di umanità
Anche certi delinquenti comuni incontrati per i transiti scorrono sotto la sua bella di una arguta Simpatia umana soprattutto ci colpisce quella meravigliosa carica
Di serenità in certi momenti di nera allegria poi pensati i suoi disegni meravigliosi sono esposti fuori che avete visto certe battute meravigliose di quelle che sapeva infondere dei suoi compagni di carcere
E che a lui veniva anche da una persona che oggi e qui tra noi
Ada Rosso sua moglie c'è una testimonianza molto precisa di Vittorio Foa
Non avevamo mai sconosciuto Anna ma quando Ada veniva al colloquio con Ernesto ed Ernesto rientrava nella cella dov'erano mila Cavallera Perelli con forti
Era per tutti noi un momento di animazione di arricchimento di Gioia era il mondo che si affacciava a noi carico di affetto
E ci dava coraggio ebbene che spesso qui questa animazioni
E questo coraggio c'ero in fondi ancora tu oggi a tutti noi Arda con la tua prese
Ho detto
Presidente
Pochi minuti ho detto Giacomini era abbiamo undicesima possono togliere la parola tagliamo la testa non chiudendo la bocca però la bocca ma devono avvenire per andare a cena e a Milano so che non ci sono i gli orari romani comunque mi offre ho detto che alla radice dell'antifascismo combattivo di Ernesto c'era un rifiuto una protesta banale ma attenzione nelle sue meditazioni maturate nei lunghi anni di carcere il problema per il politico era sempre da luglio collegato per la sua stessa formazione culturale le sue attitudini mentali
Il problema economico
E questo lo portava a cogliere meglio di tanti altri antifascisti il legame del fascismo con ciò che lo aveva preceduto e comunque soprattutto con ciò te lo avrebbe seguito con le strutture preesistenti e successivi
Il fascismo diceva Rossi non era un accidente da attribuire alla criminale iniziativa di Mussolini era il frutto di tutta la nostra storia e per questo non poteva finire a piazzale Loreto
Esso aveva alcuni robusti diceva sostegni fuori di sé la monarchia
Il Vaticano i potentati economico
La malattia arrestata travolta dalla guerra dissennata pagate due sostegni erano rimasti in piedi per tale ragione Ernesto Rossi ha continuato a combattere fino all'ultimo dobbiamo dirle le cose chiare in questo dopoguerra
Un esempio uno dei suoi libri più fortunati i padroni del vapore parco ricordati che ne cinquantacinque provocò quel memorabile dibattito con
Col dottor Angelo Costa aveva come obiettivo dichiarato non solo quello di mettere in luce le responsabilità dei grandi Baroli dell'industria della finanza per l'avvento del fascismo al potere e le genuflessioni dei grandi industriali Turri Ferrari del Duce
Ma
Badate anche di denunciare tutte le partite passive ereditate dal fascismo in queste eredità
Che si era dovuta accettare
Senza beneficio d'inventario si annidavano non pochi dei mali che abbiamo sperimentato in questo quarantennio ecco perché come diceva molto bene il copione dobbiamo in questo convegno anche pensare alloggi ai problemi perché aveva intuito
L'impreparazione tutte cose in giallo individuate
Fin dall'ora l'impreparazione alla gestione della cosa pubblica di tutti in libertà i partiti antifascisti l'aumento dell'influenza dei grandi baroni sulla vita politica nei
No no mica del Paese lo strapotere delle gerarchie ecclesiastiche lo sfascia mento completo della pubblica amministrazione
Di cui
Come ha detto benissimo Paolo Sylos Labini son contento che non ci sia poco posso dire anche par di questo giusto riconoscimento nella hit produzione del settantasette alla quinta edizione dei padroni del vapore la sua implacabile lotta al fascismo di ieri e di sempre
Non solo a quello che si incarno nella dittatura ma anche a quello che rimane fra noi in molteplici forme e che in ultima analisi è l'espressione della nostra arretratezza civile
L'altra sua grande battaglia quello che più lo Cuppone i suoi ultimi anni voi lo sapete full imperterrita radicale anticlericalismo domani sentiremo minimamente parlargli autore di questo saggio cioè permanenti queste cose riconosce affonda in una lettera del ventiquattro aprile sessanta aveva scritto riecheggiando una c'è un celebre motto di Gambetta il clericalismo e oggi secondo me il nostro maggiore quindi
Intendiamoci era lontanissimo forse anche questo va detto ma lo dirà anche Armani disprezzava il grossolano anticlericalismo di un po'da reca o quello del latteo mangiapreti di Predappio parole su
Ma rispettava profondamente la devozione di persone a lui care che nelle pratiche nelle deduzioni del culto e nella preghiera trovavano conforto alle in un
Ne regoli ingiustizie le tribolazioni di cui è piena la vita così umanamente diceva per conto suo si dichiarava non il religioso ma
A Riccione
In realtà clericalismo e anticlericalismo erano per lui i termini esclusivamente politici
La distinzione fra laici e clericali era la stessa che corre tra amanti e avversari della libertà
Alla base di questo suo atteggiamento c'era un giudizio storico aveva fatto su un giudizio di Gramsci del ventiquattro il Vaticano e la più grande forza reazionaria dita
Per molti anni il nemico da battere era stato uno solo il regime fascista ma già allora come ho detto aveva visto nella chiesa come nella monarchia dei padroni del vapore uno dei suoi complici e contro i potentati rimaste in arcione la lotta doveva continua ma mentre la lotta contro il grande capitale la Confindustria gli agrari poteva svolgersi secondo linee chiare di fronte alla chiesa come potere politico all'invadente del clero alla caparbietà dei clericali vecchi e nuovi una gran parte della classe politica scantonare o per l'illusorio miraggio di
Proprio tornaconto scendeva a compromessi o cedimenti come quello del famoso articolo sette la passione che lo spinse a scrivere libri come il manganello e l'aspersorio pagine dei radicali
Era politica e qui su un volo su cose che saranno dette molto meglio più ampiamente da arma
Ma quello che voglio solo dire ci sono libri che sono anche libri anche storicamente nutriti ricchi da porre accanto a certi i libri di storia contemporanea ed il suo maestro Gaetano far
Lei mi chiese se arriverà anche un grande storia e di quella salda linea interpretativa di Ernesto io credo che anche oggi ogni storico serio che voglio occuparsi della chiesa di fronte al fascismo
E al post fascismo non potrà non tenere conto
Certo
Rossi non amava quella che grava la critica per benino le pluri deride Liston Marchini
Era severo verso tutti perché prima di tutto lo era verso di sé ma non era troppo severa un po'mi disse un giorno sarà anche non gli piacevano le postume non richieste difese di di Pio dodicesimo fatte dal nostro ministro degli Esteri i sofismi con cui i comunisti cercavano di giustificare l'articolo sette la boutade di Nenni che è la più piccola forma agraria valeva per lo infinitamente più di qualsiasi modifica del Concordato il prossimo Ferrarsi dei che ha WTO onorari come li chiamava di fronte al cardinale Lercaro col sindaco comunista in testa coda e via via fino alle ultime compiacente dei sinistri e dei laici come l'esenzione dall'imposta cedolare consentita al Vaticano ciò che più lo riportava era la commistione
Nella politica e nell'amministrazione del sacro e del piuttosto sporco profano Di Pietro quella sconcia commedia di cui già parlava il bene in due versi che ricordava Castor paese già tutto R. Busi lei stai innerva vive allo scrocco e fa Orazio
E cosa direbbe degli scolopi che hanno nome Sindona Calvi io
Sapeva benissimo che le cose non sarebbero cambiate tanto presto ma non si perdeva da
Dobbiamo lottare faceva con la stessa decisione Vespro Jack entra in cui patrioti del Risorgimento avevano anche se per venti cattolici avevano lottato per costruire L'Unità dita
Quando nel cinquantanove nel divampare della polemica anti concordataria
Tenne un discorso a Firenze sulla ricorrenza del venti settembre ci fu qualcuno che lo denunciò per vilipendio della religione cattolica dello stato per un magistrato fiorentino o emise un
Orripilante ordine di sequestro può essere rimangiato del teste del discorso accompagnato da un ordine di perquisizione l'incredibile episodio ma anche pro e contro Armani ve ne parlerà di più ma per dire l'uomo com'era dico
Penso che Armani ci dirà qualcosa fece un grande scalpo Haneke come tanti gli avevo manco ogni tanto cito anche delle sue lettere rimanda che mi aveva anche gli avevo mandato una lettera di solidarietà scriveva carissimo
Più stupidi di così si muore diceva Petrolini il mio discorso ascoltato a Firenze sì e no cinquecento persone viene adesso conosciuta da parecchie migliaia un risultato migliore non avrei mai potuto sperare interviste
Trafitto erogazioni mozione alla Camera e al Senato trentacinque telegrammi cinquanta lettere il fascicolo del ponte che a due giorni distanza proprio dito del di Dio proprio l'aver fatto uscire poco al momento giusto
Questo qui che aveva pubblicato il testo integrale del discorso subito esaurito riproduzione su un'intera pagina di un quotidiano tutti i giornali perfino il Corriere dice impegnatissimi lungo in corrispondenza da Roma del Phalanx
Tutto merito di quel bar bravo magistrato che ha emesso l'ordine di sequestro e di perquisizione un amico mi ha scritto
Che ritiene sì un massone mangiapreti travestito da pace appiglio
E sul mondo commentava con ironia che potevo desiderare di più devo riconoscere che in queste faccende ho avuto sempre una maledetta Fortugno la più efficace propaganda delle mie idee
Me l'hanno sempre fatta di avversarie lì citava posto nero per i padroni del vapore citava
Del re la spia del regime eccoci qui certa con quella sua linguaccia senza appelli di avversari se n'era fatti molti ma nelle sue ben radicate avversioni
Non c'era né odio né fanatici mai
Ma una fresca umanità denotato qualche esempio come si dà sempre in chi anche Ninno menti più seri riesce a sorridere e a farsi un ricco
Di una serietà spietata inesorabile ed invece le colpire ogni forma di malgoverno o malcostume ricordate la sua rubrica sul mondo intitolata spot Andalusia che cosa direbbe oggi nell'Italia corrotta della P due
Le cose come diceva Gianni fa Leo Valiani sono cambiate in peggio
Quelle polemiche dei rossi erano profeti scriveva Valiani o diceva in un convegno ci vorrebbe di nuovo una penna disinteressata come la sua che fu spiegasse
Con la stessa scintillante cristallina onestà i corrotti i corruttori la dilapidazione del pubblico denaro la omertà
Ma purtroppo non c'è
In queste sue polemiche era terribilmente serio perché i suoi giudizi nascevano da un pessimismo radicato e lui da molti anni potremmo dire da sempre
In una lettera del luglio quarantacinque nella generale nove euforia di quel momento l'euforia del liberazione scrive
Non bisogna farsi illusioni il fascismo non era Mussolini è una piccola cricca di delinquenti era il popolo italiano
Questione di materia prima diceva collettanee nessuno per bravo che sia può costruire un bel palazzo quando dicevamo che il popolo italiano non si meritava Mussolini avevamo ragione
Perché meritava di peggio
Così diceva nel mille novecentosessanta ma qualcosa di simile era già scritta Salvemini nel giugno del quarantacinque io sono molto più pessimista di quando eri in Svizzera sull'avvenire del nostro Paese non si sa con quale materiale umano costruire
Un'Italia democratica e l'arresto era stato proprio il Salvemini badate a renderlo così disincantato e severo sul conto degli italiani
Salvemini di coi non aveva mai dimenticato l'avvertimento che gli aveva dato Alloi ai suoi compagni all'inizio della lotta clandestina guarda che sempre italiani uno è in buona fede
E bravo e va in galera
Uno è una spia
Il terzo è un imbecille
Era sempre rimasta intatta in luglio la capacità di indignarsi sì per le più piccole viltà e disonestà e nelle in saggi del prossimo e di soffrirne fino allo spasimo ma per tutto questo va anche detto che non si stracciano le vesti non alzava al cielo bibliche impreca
Joni non si torturano e soprattutto non torturare agli altri con lugubri lamenti ma semmai e fondeva l'estro polemico verbalini o di un sorriso e perfino in battute di Iris irresistibile umorismo
E soprattutto mi avvio alla fine e soprattutto il pessimismo non lo trattenne mai dall'Agip anzi dall'agire anzi si convertiva in Febbre d'azione
Dal fondo spesso del carcere dove rimasi lunghi anni scriveva conosco l'Italia e non mi faccio illusioni eppure l'indifferenza mi è stata sempre impossibile
Perché nella mia terra o le più profonde radici della mia vita spirituale perché l'Italia non potrà essere diversa se non siamo capaci di volerla diverso e volere eh AG
E in questi travagliati anni del dopoguerra il pessimismo che spesso Loria saliva non era mai senza qualche luce di speranza qualche fede in un futuro più o meno lontani
Scriveva a un amico del mille novecentosessanta bisogna far credito all'avvenire e cercare di rimanere il più possibile in pace con la propria coscienza qualche anno dopo confidava ancora lo stesso amico
Non dobbiamo scoraggiarci a vicenda dicendo che tutto va a rotoli e che non c'è niente da fare
C'è sempre qualcosa da fare
E si noti
Dopo questa frase un po'solenne come subito attenuava di lui non increspatura lievemente scherzosa questo tono un po'd'un po'troppo solenne
Che rischiavano di assumere le sue parole vero c'è sempre qualcosa da fare se non altro per avere il diritto di prendersela senza riguardi col Padreterno e ritirargli la barba quando saremo ammessi alla sua presenza parentesi immagino che ci farà aspettare parecchio probabilmente riceverà solo dalle undici alle dodici due giorni alla settimana come i padreterni dei ministeri romani
Vedete come sono i dolori riusciva a stemperare la serietà intesti Guizzi questo balenare vieta di sorrisi arguti
Nel quarantasette
Pur deluso e amareggiato per tanti motivi
Ma si noti che alla fine del sessantasei poco prima di morire confidava a rileggere quanto io scrivevo venti anni fa devo riconoscere che le cose sono andate meno male di qua
Anton prevedevo nel quarantasette ripeto nella prefazione a bande degli asset scrive scriveva queste parole su cui richiamo la vostra attenzione abbiam dorme alla fine
Di questo mio quasi colloqui con lui
Dopo tanti anni di propaganda politica clandestina
Dopo le innumerevoli umiliazioni della vita in un Paese soffocato dalla cappa di piombo nella più vergognosa servitù
Dopo la disperazione dei giorni più bui in cui sembra non si potesse far nulla per evitare al nostro Paese la più disastrosa avventura io che come intellettuale
Ho ancora fiducia nella ragione quale uno dei fattori determinanti della storia degli uomini
Sono disposto ad affrontare tutte le difficoltà affare tutti gli sforzi per aiutare a rimettere in piedi las compassata baracca dello Stato
Perché questa baracca sconquassate questo straccio di Repubblica
Nonostante tutto oggi è la nostra Repubblica
Oggi chi potrebbe negarlo la baracca dello Stato
E ancora più scuro compassata di quando Rossi scriveva queste parole il nostro primo dovere e di renderci conto di tutti gli aspetti di questo sconquasso di denunciarli spietatamente come sapeva fare nuovi se ci riuscissimo senza malintesa carità di patria o di partito
Ma io credo che le parole dette da Ernesto nel mille novecento quarantasette valgano ancora per l'oggi nel mille novecento ottanta qua
Il nostro dovere non è quello io penso di sfasciare la bara
Di sputarmi addosso la nostra rabbia i nostri soldi il nostro disprezzo bensì parole di Ernesto di affrontare tutte le difficoltà di fare tutti gli sforzi per riscaldarmi finché sarà possibile le travature
Non dite che non c'è più niente da fare c'è sempre qualcosa da fare giorno dopo Giove
Ernesto Rossi lo avete ora sentito
Aveva ancora fiducia nella ragione quale uno dei fattori determinanti della storia degli uomini
Queste illuminista del nostro tempo e illuminista lo è sempre stato trovato proprio ieri una sua lettera validi ragazzo giovanile ai Nardi
In cui già si vedeva come egli conosceva e capiva in fondo il valore progressivo di certi illuminismo del Settecento
Non smarrire mai la fede nella ragione umana
Per quanto buio sia De in Sassia lì intorno pensava che il primo dovere dell'uomo fosse quello di non rinunciare
Parole sue al debole e vacillante chiarore del cerino accesso dalla nostra raggio
Non c'era l'orgoglio nelle sue parole c'era anzi un'aperta professione di umiltà di fronte al mistero che faceva chinare il capo a tanti esseri umani
Ma non aveva dubbi
Su quella che fosse la sua parte di un uomo sulla terra
E riprendendo non so credo inconsapevolmente una bella metafora di di però soggiungere
Io però continuo attenere tra le dita il mio cerino accenti
Se non lasciarsi spendere mi parrebbe di spendere me spesso non lasciamo spendere questo Cerino
Pier Nestor Rossi
Galante Garrone temeva di non saper parlare in modo adeguato dell'uomo della figura e dei tempi ha fatto molto di più parlato di tutto questo e ha evidenziato davanti a noi un'anima è un genio come furono quelli di Ernesto Rossi
Peccato che forse preoccupato di mandarci accende abbreviato la sua brillantissima conversazione che teneva l'unità ora io tutto teso e ha vinto non ha tenuto conto che in ambienti devono di come noi il venerdì è giorno di digiuno
A domani amici dopo un così brillante esordio
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