"Cittadinanza e deistituzionalizzazione: oltre il manicomio" org. dalla CGIL presso l'Ospedale S. Maria della Pieta'

Fra due minuti iniziamo i nostri lavori
L'assessore Piva e qui direttore generale Amadei se si vuole accomodare
Ci dispiace di questo ritardo ma come avrete notato tutti quelli che sono arrivati qui le difficoltà per raggiungere Santa Maria della Pietà non sono semplici
Aggravate dal i lavori credo che siano per il Giubileo non so spero mai
Quindi abbiamo l'esigenza anche di recuperare
Questo ritardo
Accelerando al massimo i nostri lavori
Intanto la gente entra
Intanto una comunicazione credo che avrete visto lì all'ingresso che è previsto un pranzo
Che non è offerto dal Santa Maria della Pietà ma è con un contributo di venti mila lire
Però mi dicono che il pranzo è di gran lunga superiore alle venti mila lire
E quindi siete invitati dischi non l'avesse ancora fatto a prenotare
Il buono perché si mangia qui poi padiglione sei mi dicono
Comunque poi ci sarà ci sono le indicazioni che lo diremo nel corso della mattinata
Sono le grosse
Sono qui tutte e due adesso vediamo
Come si fa deve da lì si entra da lì no
La scaletta attività
Allora proviamo ad iniziare
Io vi dico solo
Una nota informativa
Quando abbiamo immaginato pensato questa iniziativa eravamo in una fortissima difficoltà
L'osservatorio per la salute mentale istituito durante il Governo Dini
Non si non se ne conoscevano più tracce non veniva riunito
Il la legge che prevede la chiusura dei manicomi alla fine dell'anno
Era lì morta senza alcun intervento di sostegno oggi ci troviamo con due fatti molto importanti
Intanto l'osservatore ha ripreso a funzionare
E questo è un dato positivo frutto anche dell'iniziativa nostra
La finanziaria è stata già approvata
Ha in aula alla Camera
E a sostanzialmente accolto anzi migliorandolo in aula un emendamento da noi suggerito
Che introduce forme di incentivazione e di disincentivazione per le regioni che devono attuare i programmi di disarticolazione dei manicomi voi sapete che ancora abbiamo una condizione
Drammatica una condizione che appunto non ci può fare abbassare la guardia sino a che questa vicenda si concluda nel modo migliore possibile
Per questo noi
Abbiamo inquadrato quest'iniziativa Comune incentiva anche di mobilitazione di sensibilizzazione
Io ringrazio tutti quelli che hanno aderito partecipato anche quelli che probabilmente non potranno essere qui con noi e che comunque ci hanno fatto pervenire
Indicazioni sostegno e adesione all'iniziativa stessa
Iniziamo quindi dando la parola al direttore generale della USL o romane che la usano dove ha sede il Santa Maria della Pietà il dottor Massimo Amadei
Qui bisogna entrare come se fosse un teatro perché per la Scala il sindaco e sono la prenda
Altrimenti sì rischiamo grosso
Più che finte pericolosa
Bene io voglio devo portare un ringraziamento
Alla CGIL che ha organizzato questo convegno da parte non solo della mia azienda che
Comprendendo il Santa Maria della Pietà ha avuto e sta avendo
Il grande problema del suo superamento sapere da forse perdita del presidio ex manicomiale
Nonostante sette riterrei una giusto
La bravura la professionalità del professor Rosario che affrontato veramente in maniera eccezionale
Questo problema eluato insorta posta risolvendo
Ecco nonostante sì i suoi sforzi trentenni
Questa situazione
Speriamo che al trentuno dicembre
Come vuole la legge si sarà risolta
Io vorrei porre l'accento su una cosa ecco del Santa Maria Rita troppo spesso i mezzi Nas media ma anche le associazioni anche
Le forze politiche
Tengono fanno più a attenzione fanno mettono più in risalto quello che succederà dopo della struttura che non quello che sta succedendo sui malati o sulla tre psichiatri in generale
Sono tutti attenti a quello che succederà che si farà del Santa Maria Vita Chirumbolo alle università e che ora il parco chi promuove
Per servizi della cittadinanza
Chi lo vuole per il Giubileo ecco c'è tutta la corsa alla struttura e a quello che rappresenta forse anche al contesto economico
E si è persa molto dell'attenzione invece di quello che sarà dei e dei suoi assistiti i suoi assistiti che sicuramente non hanno più necessita di una struttura troppo chiusa e protetta
Quella che era il matrimonio il manicomi d'una volta ma sicuramente non possono essere davvero abbandonati a se stessi
Questo non sforzo
Che
Lo dico forte a me stesso no lo dico sempre ai miei colleghi direttori generali lo dico gli assessori regionali e comunali competenti è uno sforzo che va affrontato da tutta la regione
Non può essere affrontato da una colture usura
Anche perché queste risorse e bene ha fatto la legge finanziaria del novantacinque ribadito adesso queste risorse delle strutture ex manicomi Ali
Devono essere ridistribuite tutto di Dorio perché
Da subito o costituiranno dei beni importante per risorse importanti per quello che stava schizza Psichiatria a regime e non più quella residuale dei manicomiale questa importante nel vediamo che sia importantissimo
E perciò lo sforzo va in questi sensi va ecco bene il convegno della CGIL che proprio vuol mettere vorrei che permette di Sato Ward
Alzare di nuovo il livello di attenzione sulla psichiatria delle persone e non sulla psichiatria del del patrimonio dei beni e delle speculazioni che ne possono derivare
Per quanto riguarda la nostra USL
Professor Lo Savio lo approfondirà questo argomento io accenno soltanto al Grassi a grandi linee
Noi contiamo il trentun dicembre di deliberare
La chiusura del manicomio che non è una crisi che una chiusura di cancelli non è una chiusura di reparti è una chiusura di organizzative l'otto dicembre non avremo più o la sutura ex manicomiale organizzata con i vecchi concetti in ospedale psichiatrico ma avremo una serie di nuove realtà nuove realtà perfettamente compatibili con il territorio
E queste realtà dovranno essere
Restituite al territorio in tempi prendi non appena sarà possibile replica reperirle struttura ma le risorse di personale tese dileggiare abbia e questo un appello a tutti voi tutti noi ad associazioni di volontariato alle forze politiche
Per sensibilizzare
La cittadinanza appunto il tema del convegno
A che quest'questa esportazione chiamiamola così conta mia forse brutto
Quest'uscita di questi assistiti dalle strutture ex manicomiale sul territorio avvenga senza traumi avvenga siano accolti come cittadino armati come normali utenti e senza qualche frizione senza qualche resistenza che pure abbiamo dovuto registrare nelle prime fasi
Io non mi voglio dilungare oltre in questa presentazione a livello dopo di me ci saranno sicuramente chi lo farà migliori
Io
Torno di nuovo a ringraziare CGIL per questo convegno perché a un mese da scadenze di legge che in Italia siamo abituati sempre a non temere come scadenze vincolanti anzi di solito quando una legge contiene una scadenza siamo tutti pronti a pensare ma tanto verrà prorogata quattro erogata poi prorogata e potrà essere protratta nel tempo no io ritengo che questa scadenza una scadenza per i cittadini per gli assistiti deve essere mantenuta che tutti noi dobbiamo adoperarci affinché questa venga milioni in un altro grazie a tutti per i lavori buongiorno
Grazie al direttore Amedeo
Adesso diamo la parola per un saluto all'assessore ai Servizi sociali del Comune di Roma io mi permetto Amedeo Piva mi permetto di ringraziarlo particolarmente perché è stato sempre vicino alle nostre iniziative
Anzi non è mai mancato credo ad alcuna di esse
Ma io è vero e penso che non sa ho cercato mai di mancare alle alle iniziative
Del mondo della psichiatria in particolare
Parte degli affetti particolari ecco che sono nati con gli operatori del mondo della psichiatria e con i rappresentanti ma anche perché proprio quasi tre anni fa
Uno dei primi impegni che la giunta Rutelli si ripresa proprio come te dice questa è una delle sfide sulle quali ci verifichiamo proprio come giunto in questo mandato è stato proprio questo del superamento
Del manicomio per il grande manicomio di Santa Maria della Pietà
E proprio in questa linea e con la scelta significativa delle sindaco Rutelli di chiedere di nominare il professor Lo Savio proprio come suo consigliere per il superamento del Santa Maria della Pietà
In questo noi ci siamo molto adoperati e sentiamo ecco che è una sfida dura beh è una sfida che si può vincere che si può vincere insieme si può vincere
E allora ecco in questi anni il grande impegno comune nel campo della psichiatria un impegno che è stato importante ed è stato pieno pieno di tanti frutti
Il fatto di essere riusciti insieme ad aprire diciassette centri diurni nella nella città
Seicento malati hanno dei su un punto di riferimento centri diurni ma non solo
E come incerto diciamo soddisfazione orgoglio che insieme alla usarle insieme al professor Lo Savio
Possiamo ora verificare che già quattro case famiglia sono pronte per ospitare
I pazienti del Santa Maria della Pietà quindi quarantadue pazienti che trovano un'ospitalità diversa non è poco
Non risolve il problema però ci dice che si può siamo riusciti a trovare la modalità di raggiungere questo obiettivo
E allora ecco che che cosa è stato il fatto più importante in questi tre anni di lavoro insieme
Che abbiamo imparato un metodo di lavoro il metodo di lavoro in quello che era un settore difficilissimo che è proprio quello doppio settore in conflitto il socio sanitario
Quindi tocca a te dell'amministrazione comune comunale nei confronti dell'amministrazione sanitaria della USL e viceversa
Le zone don Bona tra il sociale e il sanitario che possono paralizzare qualunque riforma bene noi qui a Roma siamo riusciti a superare questo scoglio
Perché perché abbiamo messo al centro il problema o meglio ancora abbiamo messo al centro la persona il paziente
E allora le USL si sono seduti intorno a un tavolo insieme al comune e per Moretto ecco vediamo ognuno mette le proprie risorse
è chiaro che non siamo non abbiamo raggiunto facilmente con questa intesa abbiamo avuto qualche diciamo qualche catalizzatore
Qualche spinta che ci ha costretto a raggiungere questi risultati e chi sono questi prima di tutto i familiari
Le associazioni dei familiari questo è stato importantissimo perché sempre presenti nei nostri momenti di incontro
Come grande e interesse di costruire con durezza a volte ma sempre in un dialogo costruttivo
E poi abbiamo da che la grande fortuna
Abbiamo avuto gli operatori della psichiatria che sono state le persone meravigliose
Io penso che in tanti settori noi cerchiamo di ripetere questo metodo ma il settore nel settore dell'handicap degli immigrati degli anziani
E temo che nel mondo della psichiatria gli operatori del mondo della psichiatriche sono all'avanguardia anche in questo con grande generosità grande capacità di partecipare
A delle lotte costruttive questo c'è stato un grande dibattito grande contrapposizione anche ideologica negli anni precedenti proprio intorno la psichiatria mi pare che una fase superata ha lasciato tutta la carica
Che derivava Ico da questa adesione totale ad un progetto che si è trasferito a questa carica da ideologica a concrete
Diamo delle risposte questo è allora io penso che l'amministrazione comunale
Con orgoglio e così come orgoglio conta anche con grande affannose
Aspetta questa scadenza del trentuno per poter continuare ad andare avanti
E anche con la soddisfazione di aver fatto qualche cosa e vorrebbe rilanciare proprio oggi rilanciare alla Regione
Il discorso molto concreto ecco è arrivato il momento di rimettere le carte in tavola anche per per pensare ecco a come riconvertire la spesa sanitaria in maniera che ormai si comincino a esaminare i bilanci puntuali e vedere come dare risposte concrete continuative anche a questo problema
Ormai siamo convinti che si può abbiamo domo dimostrato che si può si tratta adesso quello che è stato fatto sperimentalmente di estenderlo rapidamente
E allora io termino e dando completamente l'adesione a una lettera che ho ricevuto ieri dall'ex sindaco del comune di di Imola che dall'azienda USL Imola
Vi voglio leggere soltanto una frase che penso che sia molto importante per dare il contenuto a quanto noi stiamo facendo che dobbiamo intensificare dice il sindaco di Imola
Si aprono dice molteplici problemi connessi all'utilizzo delle aree dismesse alla riconversione delle risorse umane strutturali vi è il rischio di una gravi io per gli oneri assistenziali sui Comuni
Vi sono incertezze istituzionali sull'accreditamento delle nuove strutture esistono pericoli di speculazione da parte di certi settori privati
Vi è soprattutto una problematica sociale culturale connessa alla presenza sul territorio di soggetti per troppo tempo allontanati rimossi
Si apre in sostanza una situazione di conflitto sociale
Che può evolvere
Verso istanze repressive
O determinare un positivo salto di qualità verso la costruzione di una società più libera e più democratica io penso che la nostra esperienza di Roma
Ci fa dire che questa seconda ipotesi era giù incivile io sono convinto che il convegno di oggi potrà dare un apporto perché questo obiettivo si raggiunga insieme presto
Grazie classe
Amedeo Piva
Stiamo quindi la parola adesso a Luigi Agostini per l'introduzione lavori responsabile dell'aria dei diritti la cittadinanza della CGIL
Ma io devo dire che
Ho fatto molta fatica molto più fatica che in tante altre vertenze del passato
Ad affrontare questa questione la questione disagio mentale
Ma certamente il grado di di interesse di coinvolgimento e stato tale che
Mi ha portato anche personalmente a ad approfondire queste questioni
Con con doveva ammettere con una passione che pensavo tramontata
In questi giorni
Avete visto tutti ci son state interventi molto importante dalla stampa panorama dedicato lo specifico sia questa questione L'Espresso proprio oggi
Sul manifesto Anna Pizzo ha fatto una serie di reportage
Tutti luoghi
Diciamo
Che danno
E chiaramente il quadro della situazione io quindi non
Persone che queste queste cose le vivono completamente da vicino non non ho sicuramente la presunzione di
Diede ricordare il quadro generale
Tranne che fissare almeno per quanto riguarda noi i punti salienti di di di questa iniziativa anche perché era come delle conseguenze poi sul piano operativo sul sul che fare poi successivo
E nell'ordine dei lavori e voi avete visto che non c'è la questione degli
Che degli U P G e noi pensavamo pensiamo che su questa questione venire per tornare perché se si parla di cittadinanza e di esclusione sicuramente questo è proprio l'ultimo come dire il luogo e l'ultima Thule proprio della della della situazione
Quindi
Pensiamo che questa questo tema debba essere
Riproposto come un un tema importante nel superamento dei dei manicomi
Nigro ricordava all'inizio di questa importante decisione della Camera
Anche su nostra spinta io penso che sia un fatto un fatto che può aiutarci che può aiutarci in tutta la nostra azione
Anche per il vincolo che introduce il vincolo che introduce in termini di premi e di punizioni
Il modo come può aiutare il riavvio del processo di deistituzionalizzazione
La mia valutazione che la nostra valutazione che noi ci troviamo oggi
Al di là di tutte le denunce che possiamo fare
In una fase in cui è possibile riprendere con grande lena
Quello che si è progressivamente affievolito dopo i mille novecentosettantotto e quindi una stagione nuova
In cui il trentun dicembre rappresenta un vincolo importante certamente non ne il punto di arrivo forse su queste questioni il punto di arrivo non c'è mai ma soprattutto un punto di ripartenza
Per riprendere questo questo cammino non gli amici scritto perché la data fosse mantenuta la scadenza fosse mantenuta che non ci fosse nessuna legittimazione per così dire a posteriori rispetto al ai non fatto in in questi in questi anni
E però siamo perfettamente consapevoli che da qui a dicembre non è che si Campisi ribalterà si ribalterà il mondo
Il problema è come riusciamo a
Darci un programma un tempo delle scadenze
Permettano al processo di deindustrializzazione di riprendere la sua la sua marcia
Nelle audizioni
Che sono state fatte presso le commissioni affari sociali e sanità di Camera e Senato
Sostanzialmente tutti gli intervenuti a partire dai familiari a partire dalla i ai membri dell'Osservatorio partirà tutti gli esperti hanno riconfermato sostanzialmente la filosofia di fondo che dobbiamo perseguire presente già anche nel Progetto obiettivo che è quello della territorializzazione della Psichiatria dell'intervento
Del
Il un principio organizzativo
Cardine che quello del Distretto di Salute mentale come punto di regia e di regolazione dell'insieme
Una regola metodologiche che quella della continuità terapeutica ed una strumentazione che parte dalle case appartamento alle case alloggio per arrivare alla impresa sociale vera e propria
Individuando due questioni che sono rilevantissimi anche dal punto di vista diciamo della Teoria
La casa come il nuovo discrimine tra chi sta dentro e chi sta fuori e il lavoro
E il lavoro come strumento fondamentale di riabilitazione
Già Foucault in queste letture che ho fatto in questi ultimi tempi sosteneva che la la la follia e l'assenza di opere noi pensiamo che appunto la
Il lavoro debba essere il modo attraverso cui si re imposta e un grande processo di riabilitazione
D'altra parte senza questi servizi alternativi è evidente che tutto torna ricadere sulla famiglia sul su specialmente sul malato
Quindi
I servizi alternativi la territorializzazione e il punto su cui noi dobbiamo insistere
Proprio a partire dalle esperienze più avanzate e a partire dalle disomogeneità verticale che c'è fra situazione situazioni in particolare tra i manicomi pubblici privatezza al nord e sud
E tra situazione dicevo e situazione
Questo io penso che dopo debba essere il nostro canovaccio le nostre linee guida per quanto riguarda il vada riconfermato come punti come punti come punti fondamentali
Altri due punti fondamentale che noi riteniamo importanti sono acquisto della cooperazione sociale
La questione dei luoghi e dei siti
Sulla all'ombra di questa grande vicenda
Si è sviluppata
Una ci sono sviluppato una serie di esperienze
Che sono state molto sottovalutate molto tenute all'ombra in questi in questi anni
Io parlo soprattutto della di di quella che una serie di studiosi chiamo l'impresa sociale
Comunitaria
Che è stata sostanzialmente
Misconosciuta
E che oggi può essere ripresa con grande forza non soltanto per quello che può fare ma anche per quello che può dire sul terreno della grande discussione che si è aperta in Italia sul terzo settore
E sulle forme di cooperazione
Una grande è un un un un fatto di enorme rilievo proprio perché
E anche in politica è necessario aprire delle degli antenati degli dei dei precedenti politici significative
E il problema della cooperazione sociale io penso che debba essere un problema che ne dobbiamo saper temere
Strettamente collegato al nostro modo
E al nostro processo al processo D-Day stilizzazione come noi lo intendiamo
Questo certamente tocca anche il problema del riuso toccanti il rapporto con il familiari ma è appunto in questo io penso che stia la la enorme rilevanza politica in termini anche di prototipo interne anche di modello a cui riferirsi per quanto riguarda il processo di diffusione della cooperazione sociale e attraverso questo dei processi di riabilitazione
Una un'altra questione questo dei luoghi
Siamo qui al Santa Maria della Pietà che qualche studioso ritenere che in una specie di monumento alla alla pazzia
In senso
Come la potevano intendere diciamo
Siamo i grandi in in dichiara i grandi processi di intervento degli inizi del del Novecento
E appunto diciamo questi grandi meccanismi deve sono figli un po'del del sogno illuministico di di creare delle macchine delle macchine per per guarire
La cosa che mi ha più colpito
In un viaggio che recentemente ha fatta Trieste sta proprio la in qualche misura la razionalità la e la e la bellezza l'ordine di di queste di queste strutture a dimostrare quanto una collettività potevi investire sulle disagio mentale sul sulla malattia mentale illudendosi che per quell'aria si potrebbe si poteva trovare una soluzione una soluzione al problema
è evidente che il superamento dei manicomi significa porre in primo piano la questione delle riuso la questione delle dell'uso e del riuso di questi grandi sì
E del valore di questi grandi di Christie grandissimo
Quindi
Siamo questo tema non è un tema secondario
Rispetto anche ai tempi e ai modi attraverso cui cammina il processo di superamento
C'è il problema del riuso di questi luoghi
E c'è soprattutto il modo attraverso cui questi parte di questi luoghi possono essere usati all'interno del nuovo concetto di pianificazione urbana
Pensate che con le are
Delle stazioni ferroviarie le aree del demanio militare le aree i manicomi si può ridisegnare di fatto il punto di moltissime città
Quindi questo capitolo in capitolo che va strettamente collegato all'altro capitolo di come l'ente locale interviene anche su questo aspetto rispetto al modo come questi luoghi questi spazi possono essere ripensati e
E riutilizzati
Questa è una grande questione perché evidente che il valore di queste aree può stimolare molti appetiti
Può stimolare persino atteggiamenti di lotta all'intransigenza il trentuno dicembre liberiamo tutti magari tutti per le strade perché magari se ci ha fatto anche qualche pateracchio sull'uso futuro di queste di queste di queste aree
Noi pensiamo che la cosa vada vista attentissima mente da parte del governo da parte del ministero mai sopra da parte dei Comuni proprio per impedire che
Su questi luoghi possa venire quello che
E avvenuto in anni lontani sui lebbrosario c'è diventasse perché sono diventati queste aree terreno di speculazione
E di arricchimento delle vecchie signorie medievali
Un'ultima questione riguarda diciamo il sistema di governo detto il processo
L'osservatorio
Centrale deve essere un osservatorio e non una commissione di studio come è stata detta come è stata anche sottolineata nella visioni
Non adesioni presso la Commissione affari sociali
E quindi una struttura che in grado un'istanza centrale che è in grado di monitorare insieme alle strutture regionali è in grado anche di dirigere di omogeneizzare le partecipazione
Senza di che
Beh alla parte in barba a tutte le forme di autonomia quello che noi alla fine corsa terremo è una situazione a macchina a pelle di leopardo in cui possono coesistere tutte le situazioni
Da vecchi gattopardi che si trasformano
Cambiando l'etichetta a processi che vanno sostanzialmente non nella direzione che noi che noi vogliamo
è necessario quindi che il Governo intervenga con molta nettezza sul sul riordino di queste strutture
Sulla generalizzazione del distretto sta del distretto di salute mentale come appunto dicevo all'inizio luogo di regia luogo interviene sulla prevenzione
Sulla cura sulla riabilitazione e sulle reinserimento e quindi uno uno strumento che interviene
A Tazio sessanta gradi su tutta la questione del del disagio del disagio mentale in stretto rapporto con tutte le forze e con tutti coloro che sono interessati al processo di superamento dei manicomi ma un intervento
Positivo su tutto il problema del disagio mentale alcuni studiosi parlano almeno mi sembra aver letto che sono quasi cinquecento mila le persone in Italia che s'stanno dentro questo problema
E che circa centocinquanta mila in Italia ogni anno
Ricorrono alla alla visita al all'ospedale in seguito a delle gravi a delle gravi crisi quindi il problema del superamento delle ossa legato anche al modo come
Noi intendiamo affrontare in futuro tutto il processo di intervento sulle sulle disagio mentale sulla salute mentale
Infine come procedere
Noi abbiamo ci siamo orientati insieme alla funzione pubblica a
A fare di questa di questa occasione una occasione importante per la nostra confederazione
E quindi a vedere in questa partita questo problema all'interno di una logica nazionale e anche all'interno di una perché no vertenza nazionale con i vari interlocutori
Noi pensiamo che si potrebbe procedere in questa maniera
Procedere cioè alla maniera in cui stiamo procedendo con i patti territoriali
C'è la sono le regioni ci sono i comuni Cece l'AUSL Lecce ristretto di salute mentale
C'è il sindacato ce la cooperazione ci sono le associazioni dei familiari
E lì luogo per luogo si vede come procedere si devono stabilire dei tempi e dei metodi
Il governo deve mettere l'ok sul sul progetto
E se il governo non mette il l'ok sul progetto ci deve commissariare quelle strutture
Le dobbiamo trovare il modo attraverso cui
E in tempi dati certi
Con il concorso di tutte le forze forze sociali in primo luogo io ne siamo il sindacato ma agli enti locali
Le forze interno è la cessazione dei familiare che sono una cosa importantissima
Sì stabilisce
A partire da oggi
Con questo vincolo che sarà introdotto e del trentuno dicembre
Sapendo che certamente la storia ci porterà oltre anche il trentuno dicembre pensando per esempio situazioni dove la la la centottantuno e neanche mai iniziata sia ma prima della centottanta e non soltanto in alcuni manicomi privati
Ma qui potrei farla polemica gratuito nel senso che non interessa neanche e come dire dipingere
Fare le fare diciamo
Po'polemiche che poi il possono soltanto risolversi in in qualche emozione
E chiedere al Governo come chiediamo al ministero del lavoro che dal ministero della Sanità che questi patti territoriali che vengono fatti da queste forze con questi con l'adozione di questi metodi
Con l'adozione di questi tempi con l'adozione con il concorso di questi tutte queste forze abbiano la vale la validazione da parte del governo se questa validazione non c'è è chiaro che bisogna rimuovere la direzione di queste strutture per potere con la nuova direzione riaffrontare il problema
Darci quindi un programma di azione che sia è un programma che porti in tempi rapidi a concludere questo processo ha quindi a spostare poi sul territorio tutto l'intervento
Psichiatrico e a fare di questo un un momento di confronto ve verte nuziale vero e proprio con tutte le varie forse perché è evidente che qui ci sono molte questioni da affrontare
C'è il problema in sé vero e proprio c'è il problema dei familiari come intervengono i familiari in questo processo
C'è il problema di degli operatori
Di come attraverso formazione attraverso internet
Sì affronta il problema degli operatori perché sicuramente in alcuni parti in particolare ma del Paese queste sono le uniche forme di occupazione penso a Bisceglie penso per esempio in Basilicata e quindi c'è la questione di come si va a un processo di trasformazione di ristrutturazione d'intervento programmato che non lasci a casa nessuno
E questo deve trovare il punto di centrale nella atteggiamento del governo e quindi non l'atteggiamento del governo che dice ci fecero le regioni ormai un problema delle regioni non c'è mai al centro possiamo soltanto fare qualche studio e poi magari a riferire alle commissioni parlamentari
Noi pensiamo ad un intervento forte regolativo e anche vicino attivo da parte del centro nazionale quindi non un'applicazione delle responsabilità
L'applicazione la responsabilità porta la situazione che abbiamo sottomano e siccome vogliamo proprio uscire da questa situazione e necessario che tutti i soggetti facciano la loro parte
Infine noi la CGIL
E questo convegno che l'abbiamo intitolato cittadinanza e beh istituzionalizzazione
E ed è in qualche misura questo titolo un un omaggio a un grande una grande un grande personaggio come era Franco oh Franco Basaglia
Noi abbiamo sottovalutato lo dico con con autocritica se se ancora oggi si può usare questo termine
Abbiamo sotto sotto valutato il contributo importantissimo che di te Franco Basaglia dato sull'idea di cittadinanza collegata al processo di deindustrializzazione
Cittadinanza che non è soltanto una città dinanzi a dei lavoratori ma è lecito innanzitutto
Il malato come cittadino e quindi non ne il malato come un qualcosa da spostare con un sacco postale senza senza diritti
Ha insistito particolarmente Basaglia anche sull'idea di libertà come valore terapeutico e quindi un fatto sicuramente nuovo e di importanti
E sull'onda di questa esperienza sono nate le prime cooperative sociali le prime imprese sociali che nella migliore soluzione tengono insieme l'ammalato l'operatore e anche i familiari
Pensiamo che questore verso il paradigma cui riferirsi in tutte le situazioni e questo è anche il modo attraverso cui
Sì cammina una idea di comunità come autorganizzazione come associa come sviluppo dell'associazionismo
Quest'idea cioè di cittadinanza attiva
Che può riprendere il cammino oggi all'interno di altre grandi coordinati certamente
Tutta la cooperazione sociale e il modo come Citerio affronta anche la riforma dello Stato sociale e che può diventare
Di grande insegnamento di grande insegnamento per tutto anche in un il nostro altro cambino che dobbiamo fare su questo su questo terreno
Disegno rapporto pubblico privato
Disegna un rapporto interno alle varie forme di comunità disegna una certa idea di Ceci finanza a cui noi siamo arrivate forse con qualche ritardo ma che pensiamo che debba essere
Una specie di stella polare delle grandi organizzazioni di massa almeno della CGIL per affrontare queste questioni a partire dal gli ultimi
Perché sicuramente
Si può ragionare facilmente come diceva un vecchio saggio in situazioni facili un conto è invece partire dagli ultimi dagli esclusi e certamente i malati mentali specialmente i periodici sono gli esclusi frati gli esclusi e ne dobbiamo proprio partire da qui per far camminare una nuova forma di cultura una nuova forma di azione politica al cui servizio debbono stare tutte queste forze e per quanto riguarda noi io posso garantire che la CGIL manterrà i suoi impegni
Io vi ringrazio per questa grande partecipazione
Per questa collaborazione che chiediamo a tutti
Su un terreno di grande asprezza ma che misurerà fino in fondo anche la nostra capacità di intervento
Grazie Luigi Agostini
Adesso diamo la parola a Tommaso Rosario che come vedete dalla locandina e direttore per il superamento dell'ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà di Roma
Il motivo per cui a questa qualifica
Lo ha già spiegato l'assessore Amedeo Piva ed è uno dei tanti esempi a una Kakà dipendenze no non c'è la grana no io lo ricordo perché ma non l'ho pagata Tommaso mentre parlava Luigi pensavo
A a dove noi siam passati qualche risultato poi in fondo si è si è realizzato pensava qui
E pensavo al bianco di bianchi di Napoleone tant'è che è evidente che questa dimostrazione come dire quanto le iniziative come queste che poi possono sembrare per la nella mente di qualcuno come cose rituali invece poi spingono spingono spingono Tina a fare ottenere buoni risultati grazie ce lo auguriamo
Ma il compito che alla CGIL che voglio ringraziare ovviamente per questa iniziativa importante
E per aver scelto questo posto ovviamente anche per fare questo convegno il compito che mi ha chiesto è un compito che non è strettamente legato all'esperienza che sto facendo del Santa Maria della Pietà a che dovrà cercare facendo frutto di questa esperienza cercare di fare un po'il punto sulla situazione più generale
Del problema della chiusura degli ospedali psichiatrici in Italia
Su questo tema e su queste cose sto lavorando moltissimo in questi anni non solo rubando mito al Santa Maria della Pietà
Ma per esempio cercando di dare anche un mio contributo al i lavori dell'Osservatorio del ministero della sanità
La prospettiva della fine del manicomio che nonostante le difficoltà
Alcune perplessità ed alcuni camuffati tentativi di Rifondazione
Appare comunemente condivisa ed ormai prossima rende quanto mai attuale ridiscutere di di dei istituzionalizzazione cittadinanza
In particolare oggi in una fase in cui contemporaneamente alla fine del manicomio si tende a ridiscutere anche da sinistra dello stato sociale
Quella politica di Stato sociale che aveva prodotto anche la legge centottanta e la legge di riforma sanitaria il cui articolo sessantaquattro che un articolo dell'auto della della centottanta testualmente recitava nel mille novecentosettantotto
La Regione nell'ambito del piano sanitario regionale disciplina il graduale superamento degli ospedali psichiatrici e Neuro psichiatrici
E la loro diversa utilizzazione correlativamente alloro rendersi disponibili
Sedici anni fa
Cos'è successo in questi anni e cosa è successo negli ultimi due anni quelli che hanno seguito la legge finanziaria del novantacinque che ha prepotentemente riproposto il problema
E cosa sta succedendo e cosa potrebbe accadere in vista della scadenza ormai prossima del trentuno dodici novantasei
La riduzione della popolazione manicomiale nel primo e più lungo periodo da circa cento mila presenti nel settantotto i venti mila del novantaquattro è stata prevalentemente dovuto a due concorrenti fenomeni al blocco dei ricoveri non sempre dovunque rispettati e questo va detto
E il decesso dei ricoverati che come hanno dimostrato diversi studi e indagini rispetto un tasso particolarmente alte superiore al sei per cento
Poche sono state le regioni che hanno messo in atto piani sanitari che prevedevano un processo attivo di superamento e altrettanto sporadiche sono state le situazioni
In cui si è realizzato il progetto di chiusura degli ex ospedali psichiatrici
L'intervento critico pratico al modello manicomiale iniziata in Italia almeno dieci anni prima della legge di riforma e diventato meno incalzante negli ultimi tempi no
Che anzi grazie alla pur difficile realizzazione del nuovo modello di assistenza raccoglieva sempre maggiori consensi
Quanto piuttosto per difficoltà e mancanze inerenti ai meccanismi organizzativi e decisionali che avrebbero dovuto governare sino al compimento il cambiamento
Alcune di queste difficoltà in parte sono interni agli ex ospedali psichiatrici e in parte sono Esterne e io ho cercato in qualche modo di identificarle alcune sicuramente ce ne sono delle altre
Le difficoltà interno è possiamo chiamarle anche a resistenze degli ex ospedali psichiatrici sono alcune l'istituzione manicomiale per sua natura determina una cristallizzazione di situazioni che pertanto non riescono da sole a determinare il superamento
Chi lavora negli ospedali psichiatrici ancora oggi sa benissimo a cosa alludo
L'ex ospedale psichiatrico definito con il termine infelice residuo
Testimonianza scomoda del fallimento di un modello arcaico di assistenza psichiatrica è stato rimosso dalla con sepolta dalla consapevolezza degli operatori e degli amministratori
Il sistema professionale interno tende a standardizzato sì ad irrigidirsi attorno a compiti nel migliore dei casi assistenziali
Tralascia così pratiche attive di dell'istituzionalizzazione e di riabilitazione
Le dimissioni divengono eventi sporadici non programmati e spesso disincentivanti
La separazione tra l'ex ospedale psichiatrico i Dipartimenti di salute mentale ha contribuito a questo oblio
Ci sono le difficoltà o le resistenze che ho chiamato Esterne
Alcune di queste sono il paziente lungamente istituzionalizzato viene comunemente ritenuto privo di risorse e di competenze inabile quindi a una vita fuori
I familiari quando ci sono non hanno disponibilità e capacità a riaccogliere il loro congiunto
Gli amministratori hanno ritenuto molto più complesso da gestire anche se probabilmente meno costoso
Un sistema di servizi multifunzionale da articolato della comunità di un servizio ospedaliero
Gli operatori dei dipartimenti di salute mentale impegnati a costruire nuovi servizi
Pressati dalla domanda della nuova utenza poveri di risorse hanno semplicemente dimenticato ciò che restava negli ex ospedali psichiatrici
Negli ultimi due anni le disposizioni della legge finanziaria hanno come disse folto da una deplorevole dimenticanze il problema riproponendo lo in tutta la sua rilevanza che economica circa mille cinquecento miliardi forse sono due mila dispense mobili che vuol dire le rette
Bloccati ed un patrimonio in un patrimonio immobile di grandissimo e difficilmente valutabile entità
Una di avanza etica le condizioni di gravissimo degrado assistenziale della quasi totalità degli ex ospedali psichiatrici alcuni filmati che periodicamente vanno in televisione illustrano in tutta la loro drammatica evidenza
Una rilevanza deontologica l'assenza di interventi di recupero e tra virgolette su questo ci sarebbe ovviamente molto da dire
Di recupero di capacità che attendono da troppi anni la durata di degenza media supera in genere i trent'anni interrotti di essere messa alla prova una rilevanza politica la ineludibile necessità di restituire a circa venti mila persone i diritti di cittadinanza terzi a causa della sofferenza e del lungo internamento
Finalmente la società civile nel suo complesso è tornata la consapevolezza che il manicomio non solo si doveva e l'abbiamo già sentito stamattina dire ma si poteva realmente e concretamente e definitivamente chiudere
Perciò perché ciò si realizzi sono necessarie alcune condizioni fondamentali io ho fatto una specie di decalogo la successione dei punti non è in ordine di importanza credo che potremmo fare una specie di gioco per capire assecondo
Noi che siamo qui quali ognuno di noi viene più importanti forse oltre al questi dieci punti ce ne sono degli altri sicuramente ce ne sono degli altri spero di non aver dimenticato quelli importanti
La prima condizione una visione nuova e la prima è questa io credo che la condividiamo o mi auguro che la condividiamo tutti una visione nuova dei pazienti ancora ricoverati
Che permetta di riscoprire le potenzialità sopite dagli anni di lunga degenza valorizzi le capacità esistenti e favorisca nuove abilità
Ciò è sorprendente è sorprendentemente possibile verificabile nelle situazioni in cui si vanno realizzando progetti di de istituzionalizzazione e di riabilitazione personalizzati
Che tengono conto delle storie personali dei bisogni individuali delle patologie prevalenti credo che se non si parte da qui tutto il resto perde di significato
Due la realizzazione di strutture di accoglienza nel territorio differenziate per tipologia e livelli di assistenza in rapporto alle caratteristiche delle persone da ospitare
Tre
Una concordanza di azione tra amministratori Regione Comune direzione aziendale operatori della salute mentale interni ed esterni degli ex ospedali psichiatrici
Quattro procedure tecniche definite e semplificate
Che siano in grado di collegare le decisioni politiche amministrative con i processi operativi concreti e viceversa se non si realizza questi i tempi si allungano in modo incredibile cinque
Interventi di aggiornamento formazione o riqualificazione del personale interno finalizzati all'acquisizione di competenze nuove per una riutilizzazione mirata al processo di superamento e chiusure
Sei una progressive mirata riduzione delle risorse destinate agli ex OP parallela all'aumento delle risorse per le strutture comunitarie riconversione della spessa
Deve di Zar si con il blocco di tutti gli investimenti in conto capitale e per manutenzione straordinaria degli ex OP questa è fondamentale girando per l'Italia ci sono fiumi di miliardi fiumi di miliardi che stanno per essere impegnati o sono già impegnati per ristrutturare manicomi
Fiumi di miliardi
E conseguente utilizzazione di queste risorse per l'acquisizione di strutture nel territorio è necessario che la riduzione sia mirata perché il depauperamento di per sé abbassa il livello di qualità è un Mentana Kristel la cristallizzazione e il degrado
Sette
Permanenza è ovvio questo forse del primo punto ma insomma vedete un po'voi permanenze ovvio del blocco di nuovi ricoveri a qualsiasi titolo otto
Riferimento di risorse aggiuntive specifiche finalizzate Pera accelerare la fase di transizione e qui ci vuole forse un po'di fantasia
Io ne ho messi alcuni l'accensione di mutui comico ipoteche sui beni strutturali c'era un'altra cosa che fanno i privati e sono la vendita per nuda proprietà le persone anziane vengono e continua ad abitarci
Ecco io credo che si potrebbe fare una vendita attento io vendo i soldi è tra sei mesi vi do la struttura perché nel frattempo con quei soldi ho recuperato una struttura esterna nove destinazione di una quota dell'edilizia popolare del patrimonio immobiliare degli enti pubblici da destinare dimessi dagli ex ospedali psichiatrici
Dieci ultimo utilizzazione di assegni liberi istituzionalizzazione personali pari almeno a un terzo della retta mensile impiegata per in tal mantenimento nell'ex ospedale psichiatrico almeno un milione e mezzo al mese
Dalle linee guida del preparate dal l'osservatorio per il superamento degli ospedali psichiatrici io volevo riprendere alcuni punti che mi sembrano significativi
La chiusura degli ex ospedali psichiatrici non deve quindi realizzarsi né attraverso interventi che possono determinare dimissioni selvagge
Ne attraverso trasformazioni che non cambiano nella sostanza la realtà istituzionale
Ne attraverso massicce trasmigrazione trans istituzionalizzazione
In strutture per la comicità pubbliche e o private che non garantiscono i diritti ad una corretta assistenza e necessari interventi riabilitativi
Chiusura quindi che non deve determinare nuovi abbandoni ed ulteriori emarginazioni degli attuali ricoverati sia all'interno di strutture ex manicomi anni opportunisticamente riconvertite sono i miliardi che stanno arrivando
Sia all'esterno in istituzioni per la cronicità
Alcune considerazioni conclusive
Il limite il confine che ancora oggi circonda i vecchi manicomi non deve continuare a rappresentare un dove qualcosa finisce ma al contrario un dove a partire dal quale molte cose possono ricominciare ad essere la restituzione dei diritti di cittadinanza per i ricoverati il definitivo smontaggio della residuale macchina manicomiale possono dare nuovo impulso
Al processo di riforma fondato sull'innovazione del servizio a centralità territoriale non soltanto nei termini di acquisizioni di strutture o meglio non soprattutto
Che sono anche importanti
Ma come riaffermazione del rifiuto dei processi che avevano determinato la costruzione del manicomio ma anche e soprattutto oggi come rifiuto dei processi che possono ancora produrre manicomi alita
La pratica della dei istituzionalizzazione
Che si confonde troppo spesso ancora con la deospedalizzazione sono due cose molto diverse può ancora in modo determinante contribuire a costruire un luogo un ponte tra lo spazio della follia rappresentato concretamente e simbolicamente dal manicomio e lo spazio della normalità
La chiusura dei manicomi può quindi rappresentare un ulteriore importante occasione per rispondere all'esigenza del cosa possiamo fare con e per lui
A meno che consapevolmente o inconsapevolmente non si continui a produrre manicomi alita
Dentro e fuori dal manicomio e invece di costruire ponti si continua a innalzare reti muri a scavare fossati e a costruire a ricostruire depositi per rifiuti
La funzione che tutti siamo chiamati a svolgerle e ancora una volta un lavoro di destituzionalizzazione del personaggio che agisce il ruolo del malato ma anche di quelli che interpretano il ruolo dei sani
Perché l'uno e gli altri a partire dalla loro individualità comprendano che ciò che li divide il confine non rappresenta un qualcosa che sci affine non rappresento un limite ma un dove a partire dal quale qualcosa di ancora non conosciuto può cominciare a desistere
La definitiva chiusura dei manicomi richiede certamente un grande puntuali impegno politico amministrativo tecnico per non perdere un appuntamento che senza entra si può definirsi storico ma che rappresenta altresì una irripetibile occasione di attivazione di risorse che sinteticamente possibile individuare in l'elenco soltanto perché le ho messe nel nel dattiloscritto che avete nella cartellina sono risorse organizzative operative risorse tecniche e culturali e strutturali
Un'ultima cosa prima di concludere
Si discute molto sempre più delle possibilità di riuso delle strutture degli ex OP
E l'attenzione di tutti sembra polarizzare sì oggi lo diceva il direttore generale di questa usura
Sembra più polarizzata sì sul riuso che sulla chiusure il Giubileo l'universitario lì in piedi la destinazione a uso pubblico accendono dibattiti stimolano la costituzione di comitati producono Progetti a Roma ma anche in altre situazioni
Se giusta e comprensibile che il grande interesse intorno al problema di come riconnettere alla città un luogo il manicomio che della città non ha mai fatto parte altrettanto importante fare in modo che la città entri fuori
Nel modico entri fuori ma entri nel manicomio voglio dire entri fuori nel modi corretti ma senza perdere tempo perché più città entra in manicomio e meno Manicomio resta nel Manicomio grazie
Le dispiace che molti colleghi molti operatori
Familiari ospiti sono in piedi ma la sala
è un bene che l'iniziativa vada bene ma allo stesso tempo non riusciamo se qualche posto qui dove ci sono c'è scritto riservati che poi insomma sono alcune
Osterie
Non ci sono solo vengo al suo posto a stare in piedi tutti non c'è un problema
Di
Ripeto un attimo una informazione che ho dato all'inizio
Giù c'è
La possibilità di prenotare
Il buono per il pranzo che si svolgerà qui
Guardate non è un'iniziativa come dire imprenditoriale nostra problema è che vicino a Santa Maria Della Pietà non ci sono
Posti dove andare a mangiare e quindi se le persone vanno via noi rischiamo di non iniziare alle quindici dove invece abbiamo la necessità di di essere tutti qui re l'intensità degli interventi che dobbiamo svolgere per cui vi preghiamo per chi non l'avesse ancora fatto è ovviamente mollo pranzare
Di prenotare il buono perché la cucina così attrezza
Quello che deve fare
Io prima di proseguire negli interventi vorrei intanto legge vi saluto
Del vicepresidente del Consiglio dei ministri Walter Veltroni
Cari amici non posso purtroppo partecipare a vostro convegno dedicato al tema cittadinanza e dei istituzionalizzazione oltre il manicomio
In questi giorni come saprete la Camera dei Deputati vota sulla legge finanziaria e la presenza mie now la e doverosa
Di rinvio comunque un augurio non formale di buon lavoro la vostra iniziativa è opportuna e tempestiva
La scadenza del trentuno dicembre rappresenta uno stimolo forte per tutti coloro che a partire da questo governo considerano la legge centottanta una conquista di grande valore e civiltà
La cui piena applicazione ancora un obiettivo da raggiungere
Questo significa innanzitutto decisa volontà politica e forte impegno congiunto di istituzioni operatori familiari dei malati e soggetti deboli associazionismi privato sociale
Sono sicuro che dal vostro convegno emergeranno contributi utili in questa direzione un cordiale saluto da Walter Veltroni ringraziamo
E lo scusiamo perché in effetti
La fotocopia sì
Non è vietato
Allora diamo adesso la parola Patrizia di Berto
Che affronterà il tema dallo dall'ospedale psichiatrico al territorio Role problematica degli operatori
L'aver previsto una relazione riguardante le problematiche degli operatori degli ospedali si chiama tredici è molto importante in quanto è importante comincerei Arrigo a considerare o meglio di considerare come fattori in campo che interagiscono tra di loro
I te i fattori strutturali di personale e it gli ospiti degli ospedali psichiatrici riconoscendo a questi tre elementi
La possibilità di essere potenziali elementi del cambiamento di essere coloro che rendono possibile il cambiamento il superamento del dell'ospedale psichiatrico il superamento della logica
Di lavoro e di attività dell'ospedale psichiatrico
Quello che
Quello da cui vogliamo iniziare ragionare sul ciò che può rendere possibile
Il fare ciò che ci rende possibile portare avanti in raggiungere l'obiettivo finale di cui stiamo parlando
Il ruolo che come sindacato abbiamo davanti è abbastanza semplice da definire è un ruolo di trovare soluzioni appropriate che siano di supporto al processo
Il concetto di appropriate però diventa quanto mai complesso se noi guardiamo intorno ad avere il tasso qui entriamo la realtà che abbiamo davanti e su quindi dobbiamo intervenire è simile da un unico aspetto uguale che è quello dell'istituzione della logica di istituzione all'interno di queste strutture
Per tutto il resto è profondamente diverso
Penso ad esempio a la diversa al diverso approccio che necessita il superamento e la dance totalizzazione le soluzioni relative al personale
Di tutta la parte degli ospedali e delle strutture pubbliche rispetto a quello che attiene alle strutture private
Mi interessa in particolare analizzare i due elementi perché sarebbe davvero strano
Pensare che questo processo possa vere una soluzione per quanto riguarda le strutture pubbliche e mantenere intatto tutto quello che nel privato opera con le stesse modalità
Insomma consegnare al privato istituzione manicomiale che noi stiamo combattendo come illogica
Vorrei a questo punto ribaltare un attimo la logica di approccio al problema del personale
Il problema del personale non è un problema è in realtà una grande risorsa di esperienza di professionalità
Diverso è complessa e da valorizzare da ristrutturare nell'esperienza da integrare con nuovi modelli di formazione lavorativi
è in sostanza una ricchezza e non più un problema un diverso approccio alla cosa negherebbe la professionalità e il percorso di questi operatori
Ma soprattutto amplierebbe quelle che le relazioni precedente identificava come quelle resistenze interni a le strutture che vanno lentamente che devono essere superate che devono trovare una soluzione diversificata
Quindi il personale come la grande ricchezza che agevola
Gli elementi di cambiamento
La prima cosa che ci conviene guardare un attimo sono i dati di questo personale il numero di personale nelle strutture pubbliche ad oggi per i dati del ministero della Sanità è di dieci mila trecentotrentasette operatori
Che assieme a quelli del territorio raggiungono i trentaquattro mila già questo dato ci denuncia alcune cose ci denuncia ad esempio che trentaquattro mila sono meno operatori di quanto il il Progetto Obiettivo sulla psichiatria indica come quantificazione del personale che dovrebbe essere intorno ai trentotto mila
Quindi il personale non può essere nemmeno da questo punto di vista un problema
E ci informa di un altra cosa che molto probabilmente abbiamo un grande strumento da mettere in atto che è quello della formazione il primo passo della formazione è quello di un coinvolgimento diverso degli operatori
Un coinvolgimento degli operatori sia nel processo
Di decostruzione per così definirlo sia nel processo di costruzione delle nuove realtà e delle nuove modalità di intervento un coinvolgimento dei lavoratori che non si trovino in una condizione di mobilità verso i servizi ma che costruiscano loro steso l'apporto dei nuovi servizi e ancora un processo di formazione che non può essere esclusivamente quello dei corsi obbligatori
Baldini
Di inserimento ma deve essere un un percorso formativo
Che veda dei progetti di formazione con delle verifiche che accompagni lentamente le difficoltà e i progetti che vanno avanti differenziando gli interventi un processo di formazione per questo personale che sviluppi anche una capacità dello stesso personale al monitoraggio dell'andamento del processo
Proprio per avere la possibilità da parte del personale di controllarne il processo
In qualche modo di fare di esserne parte attiva di non subirlo
Ma forse non basta parlare di formazione bisogna pensare anche ad altri elementi prima di tutto da ripensare ovvero ridare al DSM
Un un ruolo differente un ruolo anche di interscambio di analisi delle difficoltà un ruolo che sia parte integrante di sostegno ai progetti di mutamento e a i progetti anche di professionalizzazione degli operatori
E essendo sindacato bisogna cominciare a pensare anche a incentivare incentivare anche economicamente
Gli obiettivi che vengono raggiunti utilizzare quegli spazi che la contrattazione nazionale ha previsto per gli obiettivi al raggiungimento di obiettivi e di programmi e utilizzare anche quel salario
Di produttività
Per supportare questi processi perché i processi di cambiamento della sanità non sono sole esclusivamente qual è l'abbattimento dei tempi di degenza dell'ellisse dacché esame anche il grande progetto della sulla psichiatria Progetto Obiettivo del Psichiatria che deve entrare a pieno titolo e con pari dignità di tutti gli altri interventi sulla sanità dentro la contrattazione decentrata
Molto probabilmente bisognerà anche rivedere un attimo la questione degli organici monitorare le nuove esigenze di personale in merito al numero e alle figure professionali
Quindi una grande attenzione un seguire lentamente Processo anche dal punto di vista degli atti degli operatori
Ma la realtà della della psichiatria non è solo pubblica ci sono ben undici ospedali psichiatrici privati
Non è possibile affrontare alla stessa maniera i problemi relativi al pubbliche al privato le realtà private hanno
Ben altri difficoltà relative anche a una diversa normativa relativa sul personale
La prima cosa che va detta e che per i dati che abbiamo che si riferiscono solo a sei delle grandi realtà
Ci sono tre mila duecentocinquanta operatori impegnati
Con una prevalenza di infermieri generici professionali e di personale ausiliario ma in realtà con una presenza di molte figure anche non non previste nelle strutture di figure che si sono andate via via creando all'interno di queste strutture
In questo caso forse il primo a regione amento da fare chi troviamo come ospiti di queste strutture
Parlare di riconversione di una struttura prescindendo da cosa c'è dentro è ben difficile
Dentro troviamo non non tutto ma di tutto l'handicap gli anziani
Gli eventi nati in troviamo un'età media molto alta troviamo tutto ciò che la civiltà e la società attentato ad isolare bene
Quindi il problema per quanto riguarda i privati non è tanto di trovare un modello ma è di partire da quello che oggi la loro utenza per modificare via via la struttura per trovare soluzioni diverse per quell'utenza è e quindi per a ricollocare il personale in queste strutture diverso
Un processo anche qui che non può prescindere da un'attenzione profonda alla formazione una formazione che in questo caso deve essere gestita seguite verificata direttamente dalle Regioni
Perché molti sono gli interessi acché le strutture rimangano esattamente quello che sono gran parte di queste strutture hanno presentato dei piani di riconversione che hanno solo un unico pregio quello di cambiare il nome da ex OP a riabilitazione
Mantenendo immutato sia gli ospiti sia le condizioni di lavoro questo non è un progetto che ci interessa quindi una formazione una riqualificazione del personale che sia controllata attentamente e dalle Regioni
Ma la formazione in questo caso non basta abbiamo chiesto come CGIL CISL e UIL la ministro del lavoro
Di creare di poter ottenere ammortizzatori sociali che consentano di seguire questo percorso di riconversione
Senza penalizzare i lavoratori
L'impatto non solo sulla cittadinanza della sto di queste strutture ma anche sul piano occupazionale renderebbe quasi impossibile qualsiasi intervento
Il numero di operatori e il fatto che queste strutture costituiscano uno degli elementi di produzione di reddito in alcuni zone e non stiamo parlando solo della Puglia
Stiamo parlando anche dei tre istituti privati della Lombardia quindi con una diffusione
Molto ampia sul territorio non può diventare un ostacolo insormontabile non Popper
Rischiare di far fallire tutto il processo sugli ospedali sì sul superamento dell'ospedale psichiatrico quindi la necessità di avere dei tempi accettabili per gestire le riconversioni e dei tempi
Che veda nei lavoratori coperti sia sul piano di prospettiva occupazionale cioè non perdita di posti di lavoro sia sul piano salariale perché questo è divenne un vincolo per raggiungere l'obiettivo
L'ultimo aspetto che vorrei toccare riguarda quello che dentro questo convegno non è previsto cioè l'analisi di quelle strutture che non vengono citate come ex OP e che quindi sembra essere minimamente toccate dal Progetto
Le strutture sono strutture private
Piuttosto piccole medio piccole
Che ricordano molto le strutture dei manicomi americani nei pigmenti che ci arrivano dall'America sono belle hanno beh i giardini
E hanno una popolazione Interna dieta medio bassa
A differenza del resto
Ma che operano molto spesso con la stessa identica logica di un grande ospedale psichiatrico
Noi crediamo che anche questa parte
Debba essere tenuta sotto controllo anche in questo caso ci sia bisogno di guardare dentro
Di controllare meglio cosa ci abbia abbiamo tempo di avere un collegamento oggi del tutto assente Conidi pertinenti di salute mentale
Di inserirmi nei processi di riconversione affinché dalle grandi macrostrutture non si passi a delle piccole microstrutture assolutamente senza controllo mi interessa dirlo perché per fare un esempio nel Lazio convenzionate con il Servizio sanitario esistano già tredici di queste strutture e nulla ci dice che non si è invece un grosso spazio e di investimento del privato capace di dare quelle risposte in una fase di transizione
Molto appetibili molto ricercate capaci di riassorbire del malcontento delle difficoltà
Dei servizi
Che escono completamente dal controllo e dal nostro corrette
Chiudo lanciando una iniziativa prettamente sindacali
Noi crediamo che per rendere fattibili questi nostri Prete
Perché non rimandare esclusivamente a uno slogan la riconversione del personale la riqualificazione i processi di formazione
Noi vogliamo aprire un confronto non solo col ministero della Sanità ma col ministero della Sanità e le regioni
Affinché si dia davvero gambe ai processi di sostegno al cambiamento perché così lo chiamerei di una formazione che insieme valorizzi l'esperienza e integri per quanto riguarda le nuove modalità di lavoro che poi andranno ovviamente gestite in rapporto alle singole sezioni regionali
Grazie inizia ancora un'informazione mi dicono che il ministro della sanità Rosi Bindi cd
Raggiungerà nell'arco della mattinata
Non appena si libera dal consiglio dei ministri che ha in corso ed è fra l'altro molto importante soprattutto perché all'ordine del giorno
Termine corporativi consentitemi di dirlo c'è anche il tentativo di dare una soluzione ai contratti della dirigenza della dirigenza medica che sono ancora come sapete nonno registrati dalla Corte dei Conti e proprio oggi anche tra le altre cose il Consiglio dei ministri discute anche questa questione di cui ovviamente la presenza del ministro le determinante comunque ci hanno confermato che nell'arco della mattinata entro la mattinata il ministro sarà con noi
Adesso diamo la parola a Domenico Luciani
Della direttore della Fondazione Benetton Studi e Ricerche che tratterà il tema un patrimonio da salvare recupero valorizzazione riuso dei manicomi dismesse
Molto grato
Agli amici della CGIL
Per questo invito e per la fatica
Per la fatica intellettuale progettuale riflessione alla quale ci costringe a voi
Paesaggi stimoli urbanistica intorno a un tema terribilmente complicato e terribilmente importanti
Ricordo il mille novecentosettantotto Franco Basaglia
E proprio il giorno dopo
Cui allargata finalmente la legge
Lo cito adesso
Adesso che abbiamo la legge cominciano i cavoli amari
Io dico altrettanto attenzione perché adesso che abbiamo il trentuno dicembre cominciano i cavoli amari
è una è una sfida qualcuno l'ha detto una vera sfida non prima di queste Cibber sfide false
Appese Perahia di fin e secolo cosiddette di fin e secolo vera grande sfida un vero parametro ovvero metro di giudizio su chi sta più avanti su pista più indietro
Si parla tanto di fine della politica di fine della storia di fine delle destre che le sinistre da questo è un tema su cui davvero si può dire chi sta più avanti e chi sta più indietro
Questi luoghi in sostanza
Stanno vivendo una terza fase una terza transizione
Qualcuno li ha chiamati
Terzo autonomia
La prima fase la prima transizione la prima Utopia è stata l'istituzione a siglare
Tutti voi ricordate
L'elaborazione di inizio Ottocento Philippe Pinel
Samoa più e poi via via fino ai nostri grandi teorici e fino al nostro Tamburini
Dalla nostra indagine
Parecchi di questi luoghi di questi asili sono costruito nella prima metà all'Ottocento alcuni almeno
E la grande maggioranza prima della legge istitutiva del mille novecentoquattro
L'asilo
è un luogo dice poco
Che vuole silenzio vuole specchio vuole giudizio
Non mi soffermo su questo ma chi si occupa di psichiatria sa che cosa volge ma aggiunge pretende un medico personaggio pretende cioè una guida carismatica
E poi pretende natura salvifica quindi ordine degli spazi aperti natura avvenne congegnata equilibrio
Nell'ipotesi nell'utopia appunto che fosse stato dice e poi pretende il gene il gene moderna grande attenzione alla tecnica alla tecnica dei manufatti al riscaldamento le modalità di possibile pulizia eccetera e non vuole muri parla solo di siepi poi naturalmente come tutte le grandi idee
Vengono progressivamente travolte
Negata
Ma
Questo mi interessa e lasciato e mettere in fase c'è questa affermazione l'operazione di asilo è una delle più grandi operazioni culturali della modernità
Se noi non avvertiamo questo fatto noi andiamo a immaginare un compito distruttivo verso queste strutture che non fa parte di un'operazione di avanzamento ma che fa parte di una pura operazione
Componente distruttiva tornerò poi su questo dunque l'Ottocento la modernità una grande operazione di mais prima i cosiddetti un attimo gli alienati erano tenuti in carcere
Erano legati erano incatenati
Nessuno può immaginare quale fosse la condizione precedente di chi presentava certe turbe o di chi produceva certi quali sociali
La seconda idea naturalmente l'idea
Di destituzione
L'idea della decostruzione di questo asilo di questo smontaggio dell'idea stessa
E della forma fisica su cui ha costruito questo asilo
Sono gli anni sessanta io ho già detto recentemente in un incontro sui per me molto significativo seduto a Cagliari
Dato il momento di piena coscienza di Basaglia
Sulla questione della possibilità concreta che si presentava di pertugio dei rapporti di forza per arrivare ad ala decostruzione in una conferenza del sessantaquattro all'ombra
Dunque molto prima dei suoi stessi esperimenti puntiformi molto prima degli esperimenti goriziana e molto prima naturalmente l'esperimento triestina
E quando nel settantasei vengono aperti i cancelli a Trieste
Giorno indimenticabile del tutto koinè culturale e naturalmente ancora per fortuna
Lavorative si agita intorno a questo tema beh siamo ancora due anni prima della legge dunque la sperimentazione concreta precede la sanzione normativa
Una forte
Anticipazione della post-modernità della fine della modernità di questo ordine
Immaginato e precostituito intorno alla utopia della tecnica intorno alla utopia delle magnifiche sorti e progressive dello sviluppo e della possibilità di risolvere ogni tensione
Naturalmente sappiamo che questa operazione incompiuta
E qui comincia il bello qui comincia il compito nostro di oggi di domani
Siamo alla terza transizione e occorre a mio parere con tutta semplicità parlare di una nuova riforma
Di un ulteriore passo di riforma bisogna imparare a fare i riformisti i riformatori
Perché se noi pensiamo di risolvere tutti i problemi che abbiamo di fronte
Come pura Kodak come puro esito delle norme che riguardavano la decostruzione noi non ce la faremo mai
Perché le norme che riguardano la ricostruzione si ferma non laddove cominciano i compiti di una nuova costruzione di una nuova utopia
A me non piace la parola riuso
Penso che sia meglio parlare di un cambiamento di destinazione senza perdere l'identità
Ecco che allora sentire come io sento in certe assemblee in certi scritti e come leggo
Che bisogna che venga il momento in cui si distruggono tutti i muri
Mi fa lasciatemelo dire con tutta la schiettezza da persona che si occupa di beni culturali
Mi fa una certa impressione mi dà una certa preoccupazione perché il tema non è la rimozione del muro la devastazione del muro il tema è la vera apertura del muro la trasparente del muro l'entrare fuori sono d'accordissimo con con Lo Savio
Noi abbiamo un lo abbiamo la parola giusta etilisti fortunatamente ce l'hanno detto in Austria uscire dentro o entrare fuori veramente un'invenzione linguistica che è un'invenzione anche pratica dunque terza frase per transizione nuova riforma
Che trasformi queste scadenze queste aspettative queste feste a L'Aquila ma condivido molto simpatico per una grande festa va tutto bene Grandi Progetti Progetti
Questo ombra quello di gli Este quello di caldeggerei sono molti almeno una decina che mi sono arrivate sul tavolo tutti belli e grandi progetti ma ma c'è un ma attenzione ragioniamo su questi progetti a bocce ferme però chiedo compunta semplicità organizziamo un incontro su questi punti più avanzati sui progetti a bocce ferme
E dirò perché
Compiuta compiuto
Chiarezza
Dunque noi siamo di fronte al problema alla domanda la domanda è
è possibile un cambiamento di destinazione d'uso che compia il processo di decostruzione e avvisi una nuova forma un nuovo modo di essere l'ospedale psichiatrico senza fargli perdere la memoria storica
Un'acrobazia
A questa approvazione siano destinati ad affrontare senza affrontare la quale risolve la quale perderemo questi pezzi la nostra storia la nostra memoria
Bisogna dunque risolvere l'equazione molte incognite affrontare contemporaneamente tre fronti
Fronte dei quindici o venti mila ricoverati
Asiatica in un luogo che non è più asilo
Piccole comunità ancora in condizioni del paziente di di d'essere dei pazienti
Bisognosi di terapia
Situazioni umane di gruppo di persone non risolte
Un fronte no nuovi questo è un altro dei muri che è inutile rimuovere la statistica oscilla ma tra quindici e venti mila sono ancora persone
Oggi tra il novantadue e novantaquattro sono limiti di un paio di migliaia ma voi sapete che il fenomeno sociali sono attenuta asintoto cioè più si rischia non si comprimono poiché esistono quindi alla fine non è che ne verranno meno mille all'anno
Quindi per ben quindici anni risolveremo tutto non è così se lasciamo andare la tendenza com'è oggi questo mille all'anno sarà solo solo cinquecento fra cinque anni poi quattrocento potrà centottanta poi trecento settantotto e alla fine avremo un cosiddetto orribile parola residuo indistruttibili
Quindi il problema dei pazienti il problema degli operatori ho sentito adesso i numeri dati dalla di Berto dieci mila più ventiquattro mila trentaquattro mila ma io vorrei vedere dinamicamente sono convinto con D'Agostino che
Su questo terreno dell'impresa sociale noi possiamo giocare una delle grandi partite dell'occupazione del prossimo
Perché noi non dobbiamo solo vedere l'occupazione sociale
La in impresa sociale la cooperazione connessa
Con questa questione della residuo del cosiddetto del simbolo dobbiamo vederla riconnessione con la terza utopia
Con la Grande Progetto che noi facciamo su questi nuovi sul loro nuovo nuovo sul loro nuovo uno sulla loro nuova destinazione alle vediamo come pezzi di vita come pezzi di città
Nel quale c'è un bisogno enorme di occupazione questa occupazione
Sacrosanto che venga da dai punti che hanno già maturato una professionalità
Quindi gli operatori e terzo
Beh io sono convinto ve lo dico come tesi non sono in grado di dimostrare della ma ne sono profondamente convinto la terza questione e riguardo ai luoghi dopo quella dei ricoverati degli operatori riguarda i luoghi la loro nuova utilità sociale la loro nuova bellezza
Il posto che occupano o possono occupare delle nostre grandi e medie città il ruolo che possono giocare della qualità della vita di tutta la città
Non ci si può dividere fra quelli che dicono ma qui le attenzioni stanno diventando troppo e per il luogo e altri come me che potrebbero dire attenzione denunciano ancora all'Ovest arrovellando improbabili persone la vera la vera chance perché noi abbiamo editore contemporaneamente tutte queste tre grandi questioni
E di risolverle cerca di risolvere contemporaneamente
So
Sono sicuro
Che la chiave di questa terza fase di transizione di trasformazione stati in questa operazione congiunta
Cioè la capacità di lavorare in tutte e tre queste direzioni contemporaneamente
Nelle capacità anche intellettuali forse prima di tutto intellettuali ambientali ma anche le attitudini di governo qui si misura una nuova attitudine di governo di un Paese che ha un governo ispirato a forze di progresso o forse democratiche
L'innovazione normativa ci vuole ci vuole una nuova normazione su tutti e tra questi fronti
E permettono di affrontare questi tre fronti in una visione insieme
C'è dunque
Un'economia dello stato sociale un'economia della solidarietà
Un'economia dal terzo settore
E un'economia della cultura o dei beni culturali che debbono e possono andare d'accordo
E che si invita a Lizzano e rivitalizzano amici
E che non sono in contraddizione
Queste tre economie possono tentare questa operazione importante della nuova trasformazione
E debbono tenere a mente come sfondo ma come elemento ispiratore la questione di una nuova occupazione
La nostra elaborazione qui tenente cercherò
Di restituirlo alla è proprio attinente a quest'ultima delle tre economy l'economia dei beni culturali e al tentativo di dimostrare che se non è in contrasto con le altre due ma anzi
D'accordo con altre due
Oggi c'è una minoranza una piccola minoranza
Umane la complessa storia dell'istituzione
E tra qualche settimana dovrebbe essere dichiarata conclusa
Io penso che anche per questa terza fase che si va ad aprire questa piccola minoranza rispetto al Paese a un compito di protagonisti
Cioè deve essere dall'interno che parte un'operazione che tenta di affidare al governo pubblico il destino di questa operazione non si può
Naturalmente oggi lo dico con tutta semplicità
Non si può certo oggi affermare che nelle strutture pubbliche gestionali responsabili lista dei beni culturali soprintendenze Comuni Province Enti locali in generale
Ci sia sia entrato nel senso comune una conoscenza adeguata del valore di memoria di sedimento di testimonianza contenuto in questi luoghi
Questi luoghi sono ancora altri dalla città in cui sono costituiti
Hanno rapporti con le comunità esterne come sospesi
Non c'è stata in altri termini non c'è da chi ha operato è vissuto la sperimentazione degli ultimi vent'anni
Uno sforzo adeguato
Per
Esportare questa sensibilità
Per affrontare la questione della salvaguardia e della valorizzazione delle cose dei manufatti dei giardini degli spazi aperti delle biblioteche dei musei insomma di tutti i sedimenti della memoria in modo adeguato
Non c'è stata e non c'è cura adeguata dei beni ambientali artistici Vidotto economici museali contenuti di questi blocchi
Nella nostra inchiesta almeno il cinquanta per cento diessini assicurano risposte assicurano
Che vi è una presenza di beni ambientali e librari e museali significativi più del settanta per cento su sessanta risposte ci segnalano gli spazi aperti sono di pregio tipo parco giardino e che vi sono esiti che sono dotati di aziende agraria
In tutti questi progetti di cui vi ho parlato di queste aziende agrarie si è perso traccia
Non sono nemmeno più segnate nelle mappe perché sono diventati proprietà delle province
E quindi si è accettato e si è dato per scontato una separazione tra i beni che adesso le aziende sanitarie i beni che restano che vanno mano alle Province
Prima operazione proprio ricomporre questa unità del bene
Da lì dalle dall'esterno d'altra parte ce n'è per tutti come vedete dall'esterno
Non c'è stato vero rispetto un'attenzione adeguata
Non sono in sostanza questi luoghi
Questo è un centinaio di luoghi sparsi in Italia questo l'ordine di grandezza non abbiamo nemmeno i numeri esatti
Non sono entrati nella senso comune come luoghi notevoli che meriti un impegno particolare per la salvaguardia e per la valutazione
Allora la nostra proposta
è una proposta che li analizza e li veda
Occorrono mobilitazione di energie
Come luoghi densi di tre patrimoni diverso
Innanzitutto un patrimonio di natura perché essi sono ambiti e spazi aperti di grande significato parchi giardini sono pezzi di natura in città preziosissimo
Secondo patrimoni di memoria
Questi sono effettivamente molto più luogo di appetiti perché l'architettura perché i manufatti perché gli spazi coperti eccetera ma bisogna vederli nell'insieme
L'architettura i monumenti e ciò che contengono le biblioteche e musei diventa e terzo patrimoni di presenza umana sul quale non mi dilungo perché è largamente al centro di questo incontro insomma e si sono dentro culturale ambientali di alta qualità potenziale
Ed è insensato per uno Stato moderno sono meno della metà di questi luoghi siano tutelati dalla legge mille ottantanove
Dunque qui già subito un provvedimento necessaria
Anch'io come lo sa meglio ho immaginato dello recito rapidamente un una sorta di decalogo per affrontare questa questione
Allora il primo punto
Riguarda bisogna in sostanza porre al centro della nostra difensore la memoria primo punto è la memoria
Un riuso nuovo una nuova destinazione d'uso bene salvaguardare la loro identità storica è situato ed è un errore intendere il compimento come compimento distruttivo
La questione del muro e ha già affrontato
La questione del muro come elemento emblematico naturalmente come non come evento concreto San Giovanni a Trieste abbiamo proposto di chiudere due cancelli dal rientro d'automobili
Egli aprire dieci porte dieci porta in ogni via
Che arriva dalla città al muro
Per cui ogni pezzo da città che sta intorno a San Giovanni poi entra dentro
E è emblematico perché la chiusura delle due porte che erano state aperte nel settantasei e l'apertura di dieci porte per la città entrare fuori andare dentro
Secondo tema e i tempi quando le facciamo visti esami sullo stato delle cose l'analisi delle condizioni di questi patrimoni
Il problema non è quello di distruggere ma quello di salvare memoria e naturalmente sta dalla memoria con inno innovazione consenso dell'innovazione della possibilità
Nuovo Progetto ma su questo ripeto è necessario sarebbe necessario un seminario specifico
Il secondo tema è la complessità cioè noi non possiamo immaginare questi luoghi si trasformano improvvisamente ex abrupto in un campus universitario
Cambierebbero natura
Devono salvaguardare
Le comunità che sono all'interno devono arricchirsi via via di nuove comunità però diventare luoghi di molteplicità e di complessità sociale recita moderne hanno bisogno come del pane di nuova Agorà
Questi luoghi possono diventare in sessanta settanta città italiane nuove Agorà
Quindi spazi aperti
Parchi pubblici parchi pubblici ben tenuti rispettati e manufatti padiglioni dati a esperienze collegate con la loro storia anche universitarie naturalmente ma il più possibile collegate con la loro storia
Terzo
Bisogna fare presto
Ad adoperare la legge centoquarantadue per fare accordi di programma non c'è di peggio che lo sbrana mento tra Enti pubblici in cui la Provincia va per conto suo il Comune va per conto suo la Regione va per conto suo l'azienda sanitaria per conto suo e così via così l'università naturalmente che è una grande divoratrice di spazio va per conto suo e spinge per conto suo
E c'è una sorta di sbarramento di un bene invece si vorrebbe tutelare accordi di programma da fare presto
Prima ancora di mettersi d'accordo sul programma la idea metodologica dell'accordo di programma sul quale poi si disputerà con calma intorno a un tavolo
Pongo e paritetico con tutti il destino ma intanto mettersi d'accordo che nessuno può fare la mossa sulla sua quota di potere senza aver sentito
Le gli altri gli altri e tutti i protagonisti
Quarto
Fare subito laddove vi sono delle opzioni private delle convenzioni pubblico-privato
Che evitino quanto più possibile
Di alienare i beni di spenderli o di venderli o di farci sopra fari
E che tenti no il più possibile la linea che è già stata tentata con successo dal Fai per molti beni culturali della della contratto di comodato
Molto lungo nel tempo
Una formula
Garantisce in qualche modo da derive di abuso e di appetito speculativo Quinto
Estendere l'ho già detto ma lo ripeto estendere il vincolo non solo alle aree Esterne pertinenti ma tutte le aree che originariamente facevano riferimento ai beni culturali ambientali si può adoperare la mille ottantanove si può adoperare la mille quattrocentonovantasette si colloca la quattrocentotrentuno ma altro tema su cui sarebbe interessante discutere io penso che occorra su questa questione eleggibili culturali fare una vera repressione innovativa non sono convinto che la l'applicazione anche intelligente delle attuali norme possa essere sufficiente adeguato
Sesto riportare le aziende agrarie all'interno dell'idea stessa dei beni culturali ex PPI
Cioè rifare le indagini storiche fermare i processi che hanno smembrato la proprietà tra azienda sanitaria e provincia regredire altre possibile da questi processi saluta unire la pietà è un caso un caso emblematico
Io non trovo l'azienda agraria di Santa Maria della Pietà nemmeno delle carte del Grande Progetto dossier che è stato distribuito che questo mi incuriosisce e mi suscita un pochino
Si espanse
Riportare quindi ad unità originaria l'ampiezza e la conterminazione contestuale di questi siti
E per questa via ricomporre trovare attraverso forme di accordo di programma trovare una riunificazione proprietario
Settimo
Costringere puntare lavorare perché gli enti locali che hanno fatto piani e programmi che fanno passare spesso strade attraverso ex ospedali psichiatrici o o gli odi fanno Tangeri Burio fanno dei più o meno
Come dire il sacrificano essendo luoghi centrali spesso nelle città alle esigenze della mobilità del traffico impostare una una una pressione sugli enti locali sui Comuni per rivedere per quella parte i pianerottoli comunali e le norme quindi le norme dei piani regolatori comunali dove imparò norme
Di salvaguardia e insieme varianti ai piani per tutte le parti che hanno concesso alla viabilità di interferire o di riutilizzare parti gli ospedali psichiatrici
Nel dentro gli ospedali psichiatrici meno automobili entrano meglio è
Le strade di scorrimento del padre scorrimento veloce più lontane passano meglio e così via così e infine ottavo
Il problema del osservatorio io vedremo come un osservatorio molto agile comprendente
Alcune persone del fronte della sanità alcune altre il fronte del terzo settore alcune altre al fronte dei beni culturali modo d'affrontare congiuntamente tutta questa questione e finisco
Mi sono sforzato di darvi questa ipotesi di metodo per la definizione dei criteri generali da osservare nella formazione dei progetti di nuovi usi degli immobili degli spazi aperti le stesse aziende agrarie contigue
Pensiamo in estrema sintesi che nell'attuale fase l'inevitabile modificazione delle figure e delle funzioni
Gli ambiti
Di attenzione sanitaria e di utilità sociale possono trovare un potente alleato
Proprio nella qualità potenziale degli uomini nel ruolo potenziale che questi si trovano in condizioni di coprire nella vita e nella forma della città
Senza stravolgerne la fisionomia senza abbattere muri se non idealmente insomma
In una provvisoria conclusione
Se la seconda fase di Basaglia i tra virgolette matti sono usciti in città ai cancelli nella terza fase la città entra fuori la città entra dentro
La comunità e la civitas prorompente
Nell'ex ospedale psichiatrico con tutta la sua complessità con tutte le sue tensioni con tutte le sue diversità l'ex ospedale psichiatrico diventa un pezzo della città a pieno titolo
Spazia dalla comunità sito civico centrale
Nuova Agorà
Nuova piazza bella e utile nuovo crocicchio necessario luogo per la tolleranza al luogo delle relazioni e se mi concedete la parola tipo urbanistica stazione di intermodalità vale culturale artistica e umana
E per questa via tutte le tre esigenze che non abbiamo visto tutte le tre economie possono trovare finalmente una decorosa conclusione vi ringrazio
Grazie al dottor Luciano noi abbiamo ho accelerato
Parecchio perché abbiamo iniziato con un'ora e mezzo di ritardo quasi siamo a mezz'ora di ritardo coi tempi nostri
Dobbiamo tener conto di parecchi esigenti rendering mio lavoro purtroppo non è semplice
In ogni caso cercheremo di far parlare tutti quelli che lo chiederanno o in più dei gli interventi programmati cerchiamo di organizzare i lavori
In modo tale da rendere possibile questo anche col vostro aiuto e anche soprattutto con la brevità degli interventi che si succederanno abbiamo adesso la parola per il primo intervento a Mariangela Bastico Presidente della commissione si sicurezza sociale della regione Emilia Romagna
Un ringraziamento alla CGIL per l'iniziativa che c'ha proposto e per l'invito che mi ha rivolto come rappresentante della Regione Emilia-Romagna
Anch'io mi associo alla valutazione molto positiva che è stata data sulla approvazione dell'articolo o lo della finanziaria che con ferma la data del trentun dicembre novantasei e che propone un
Degli elementi di penalizzazione per le regioni che non rispettano questo processo
Con una consapevolezza però la data del trentuno dodici novantasei eh importantissima perché segna una chiara volontà politica ma è ancora l'avvio di un processo o meglio l'avanzamento di un processo
E portandovi l'esperienza dell'Emilia Romagna vorrei esemplificare meglio che cosa intendo dire quello che già altri hanno detto cioè che si tratta di un processo che se vuole essere Sergio è lungo e complicato
Perché perché è un po'l'accesso che vede
Costruire dei percorsi personalizzati per le ancora decine di migliaia di persone che vivono all'interno degli ospedali psichiatrici
Nessun cambio di etichetta può significare davvero chiusura degli ospedali psichiatrici
Nessun puro trasferimento delle persone da un luogo all'altro può significare davvero un processo di deistituzionalizzazione ma solo la costruzione di un percorso personalizzato può realizzare questo obiettivo
Prendi porto alcuni dati dell'Emilia Romagna nel settantotto cinque mila duecento persone erano chiuse dieci strutture psichiatriche dell'Emilia-Romagna
In tre anni sono state dimezzate e sono state triplicate le strutture territoriali alternative quindi un grosso impegno un investimento che si è realizzato ma anche sulle persone virgolette
Più facili da poter fare uscire e poter reinserire nei territori non a caso ad esempio in questi anni molte sono stati il reinserimento i familiari i riferimenti dei gruppi appartamenti
Mentre negli anni successivi si è persa completamente la possibilità dei riferimenti familiari nemmeno i gruppi appartamento sempre di più lei strutture residenziali per anziani sempre di più le strutture protette
Cioè si trattava di persone più cariche di visoni di tutele e di assistenza e quindi bisognose di un intervento più costoso ed articolato
Ora abbiamo trecentoventitré persone verranno tutte chiuse sostanzialmente se non per un mese o due
Le cinque strutture protette che sono rimaste delle trecentoventitré persone che oggi sono nelle cinque strutture rimaste
Abbiamo centododici che sono realmente portatrice ancora di problematiche psichiatriche altre duecentoundici più che altro porta tori di Andy Capp quindi di situazioni complesse sono però trecentoventitré persone con un carico forte di tutte la stiamo monitorando dal novantuno questo processo con l'Istituto Negri
In modo che ogni persona che uscita da queste realtà nel novantuno ce n'erano ancora mille cinquecento ha avuto un suo percorso individualizzato
Avevamo progettato che dimetterci sei anni in questo percorso quindi arrivare al novantasette riusciamo a rispettare la data del trentuno dodici novantasei cioè dire si può
Si può però come
Ecco come si deve fare innanzitutto si può consapevoli che stiamo facendo un grande atto di democrazia e di libertà
Lei ha citato il sindaco di Imola e io credo che questo sia l'elemento centrale perché noi sappiamo che la chiusura delle istituzioni e la chiusura di una realtà anch'io lo voglio ricordare è nata
Come città perfetta nata come luogo della cura come luogo della supremazia della razionalità sull'irrazionalità del bene sul male della salute contro la malattia cioè le le istituzioni sono nate così gli asili sono nati così nell'età positivistica nell'età in cui si credeva che da lì poteva così poteva superarsi male egli e razionalità sono nati nell'Illuminismo
Ebbene proprio perché sono un'istituzione che prevale sull'uomo
Hanno prodotto la città infernale cioè dalla città perfetta siamo passati alla città infernale
Questo è l'atto e il segno di libertà e di democrazia che noi stiamo dando con questo percorso non lo dimentichiamo
E la chiusura di quei luoghi rappresenta quel percorso lì cioè il superamento dell'istituzione che prevale sull'individuo ma questo atto deve però a vedere dei programmi chiari
Delle risorse chiare
Dei servizi ben definiti cioè non si declama si costruisce questo atto di democrazia e di civiltà e deve avvenire quindi programmazione operatori formazione e soldi risorse
Questo devono fare le istituzioni di trasformare questa volontà in queste cose se no è una volontà che non si non si declama neanche
La si deve costruire e allora questo non è un discorso facile ed è però badate io parlo da una regione dove i servizi sostanzialmente ci sono
è il processo di trasformazione che davvero noi dobbiamo fare dello stato sociale
Cioè anche noi come Regione Capatti servizi dobbiamo rischia di a trasformare mettendo al centro la persona che porta delle risorse
Questo è il percorso culturale iniziale sul quale stiamo lavorando come regione Emilia Romagna su tutto il fronte della riconversione dello stato sociale
Allora anche ricoverato all'ospedale psichiatrico prima di tutto un portatore di risorse su due personali familiari se c'è la ma può avere una rete di amicizie di volontariato di persone che gli sono intorno ed è da lì che si parte
Guardate che anche il nostro Stato sociale in Emilia-Romagna pur positivo partiva nel considerare soprattutto il bisogno della persona il suo bisogno di formazione il suo bisogno di tutela
E li facciamo entrare in servizi anche molto buoni le persone entrare e poi adeguarsi al servizio ci siamo accorti che invece a parte che non reggiamo un sistema di servizi così buono qualificato ma così strutturato quindi costoso
Noi ci siamo accorti che invece dobbiamo fare il contrario che considerare prima le risorse delle persone e Puy attivare quella tutela necessaria per compensare le sue mancanze per compensare le sue non autosufficiente
E da qui quindi abbiamo bisogno di meno risorse pubbliche ma abbiamo sicuramente bisogno di maggior progettazione maggior formazione degli operatori maggiore sensibilità inflessibilità dei servizi
Questo è il grande processo che stiamo facendo in Emilia Romagna
E dal quale stiamo imparando molto anche per il quale stiamo imparando molto anche dei processi di chiusura degli ospedali psichiatrici cioè è un parallelo che va avanti quindi servizi più personalizzati più flessibili
Molto diversificati io vi potrei citare tanti nomi ma forse ognuno di noi collega le case protette qualcosa di diverso quindi non mi interessa questo mi interessa di una Rete
Dove si passa con facilità da un servizio ad un altro questo è essenziale essenziale per la persone e per le famiglie in questo sistema un ruolo importantissimo lo svolge il rapporto tra istituzioni e terzo settore
Cioè volontariato associazionismo cooperazione sociale
E un processo non facilissimo perché delle volte noi identifichiamo privato e parliamo in generale di un privato privato
E e mettiamo insieme anche forme molto diverse di gestione privata io credo che il rapporto istituzioni diciamo terzo settore in questa trasformazione radicale dello stato sociale sia assolutamente un elemento fondamentale e forte però debbono essere chiare regole di sta devono esser chiari standard
Regole di accreditamento e controlli perché se no sotto la voce terzo settore o sotto qualsiasi voce possono andare abusi molto grandi quindi un ruolo del pubblico chiaro in queste tre direzione l'ultima cosa mi ha interessato molto due cose scusate l'intervento sul riuso delle strutture questo tema della memoria degli artisti bagnante eh centrale da non perdere
Va governato questo processo che è stato così ben descritto anche con un tema di risorse cioè noi stiamo anche io credo nella valorizzazione degli spazi dovremmo trovare dei Knicks che consentiva oppure che consentano qui i recuperi quelle valorizzazione della memoria ma anche il finanziamento di queste cose quindi credo che un mix positivo di pubblico e privato all'interno di un governo da parte del pubblico occorra questa è una cosa una cosa ultima cosa volevo valutare chi governa questi processi allora ci vuole
Il ministero molto centralismo oppure un dei percorsi più territorialità è stata fatta una valutazione inizialmente di una necessità di centralismo per superare tutte le carenze che sappiamo esistono a livelli territoriali io non credo che questa sia la strada
Non credo perché noi onestamente il centrali nella sanità noi abbiamo una struttura ancora fortemente centralizzata no cioè il ministero detiene risorse standard elementi eppure voi vedete che la differenziazione
Dei servizi dire sanitarie sociali nella nostra Italia è immensa allora il centralismo non è vero che ha garantito equità non è vero che ha garantito una pare tutela dei diritti allora io credo questo dobbiamo assegnare buoni forti alle realtà locali intendendo regioni e Autonomie locali in particolare io penso ai comuni che oggi sono portatori davvero di un grosso legame con i propri territori cioè è vero non tutti sono capaci sono in grado vanno chiaramente stimolati premiati e castigati
Vanno indirizzati ma è impossibile pensare ad uno Stato centrale che riesca davvero a realizzare questi processi quindi io credo in un autonomismo quindi credo che noi dobbiamo andare in questa direzione ovviamente occorrerà che tutte le organizzazioni ecco in questo il ruolo dei sindacati della droga nel volontariato sta molto forte agiscono non solo sul ministro ma debbono agire sui presidenti delle Regioni ma anche sui direttori delle aziende sui comuni cioè sulle realtà del territorio
Insieme si può io credo davvero ringrazio molto Clara Sereni che sarà qui con voi penso domani con noi domani
Per aver scelto questo titolo del suo libro si può si può uscì chiudere i manicomi si può togliere le istituzioni che espropriano l'individuo della sua essenza del suo essere
Credo che questo si può valga per i manicomi ma anche per tutti i bisogni delle persone cioè ci toglie quel concetto della cronicità
Cioè l'immobilità cioè che attacca una persona un'etichetta e non gliela toglie più si può vuol dire che anche la comicità si può superare grazie
Grazie a Mariangela Bastico
Se è pronto adesso vorremmo dare la parola Giancarlo Carena del consorzio impresa sociale di Trieste
Che porta un esperienza concreta
Di una realtà che è nota a tutti gli operatori della psichiatria
Buongiorno
Io faro questo intervento come infermiere che lavora a Trieste
Come presidente di una cooperativa sociale
E tenterò di provare a ragionare
Dentro a questa esperienza concreta
Quella triestina e anche a partire dal mio ruolo sul tema del lavoro sul tema della cooperazione sociale sul tema del luogo
E lo proverò a fare su tre periodi gli anni settanta agli anni Ottanta e gli anni Novanta
Questo è necessario perché credo che ci sia un'attualità
Dentro le varie proposizioni che sono nate in questi periodi
Attualità che è necessario avere presente nel momento in cui oggi ci poniamo questa domanda
Il primo scenario quindi gli anni settanta all'inizio del processo di deistituzionalizzazione
Nasce dentro l'ospedale psichiatrico la prima cooperativa sociale d'Italia
Il nome cooperativa lavoratori uniti
Qualcuno potrebbe suggerire che già il nome è un programma culturale
Basaglia l'équipe psichiatrica afferma no il bisogno del riconoscimento del malato lavoratore
Come accesso all'identità e come accesso ai diritti sociali
Rovesciando la vecchia logica dello sfruttamento ergo terapeutico
Proviamo a vedere allora quali sono i criteri
Di questa prima fase
Da un lato ed è stato citato come questione cruciale inizia un rapporto tra il dentro e il fuori
I gesti simbolici che molti di voi conoscano l'apertura dei cancelli la fuoriuscita di Marco Cavallo ma la città che entra dentro ma all'ospedale che si mostra si mostra fuori
Da un altro lato
Il lavoro come il con il malato
Come ricostruzione di tante singolarità
Rispetto a quell'ordine terribile che qua è stato descritto della razionalità anche tremenda
Un ospedale psichiatrico può avere e quindi storicizzazione dell'esperienza del malato il riconoscimento della diversità di ciascuno
Da un altro lato inizia una riflessione
Sul concetto del lavoro
Riflessione che vede
Dei vari sapere in in gioco gli operatori
Operatori allo stato nascente
Dei vari Poteri
Definizione sul lavoro che la prende corpo e via via si definisce e ne potremmo tentare una prima definizione il lavoro quindi come componente costitutiva della qualità della vita
In una visione del benessere
Che dovrebbe integrare senza più dissociare tra loro la dimensione economica
E la relazionalità la dimensione simbolica e la sfera della vita materiale identità produttiva e riproduttiva
E quindi fuori da ogni economicismo
C'è una un secondo scenario quindi gli anni Ottanta estremamente importante
Dopo la legge centottanta con il rafforzarsi dei centri di salute mentale sul territorio
Si scoprono nuovi soggetti che popolano il territorio la città
Si scoprono nuovi scenari del disagio si scoprono infinite singolarità
Nasce qui dal punto di vista degli operatori dentro questo processum doversi fare carico di pazienti giovani
Di utenti dei centri di salute mentale che rischiano di cronicizzarsi nei vari soggiorni dei centri di salute mentale obbliga quindi gli operatori a promuovere attività
A organizzare il tempo libero
Qui la cooperazione sociale che negli anni settanta era nascente trova un forte impulso
Nascono tante attività nascono tante cooperative
Proviamo a vedere allora i criteri di questa fase
C'è una pluralità dei soggetti coinvolti nel lavoro nella cooperazione e spesso nei ruoli inventati
La costruzione di diversi ruoli sia per il malato che diventa quindi lavoratore cittadino soggetto di diritti
Ma anche per l'operatore
L'infermiere che spesso diventa presidente di una cooperativa che si fa cooperatore che si fa soggetto che promuove ambiti di cooperazione
E quant'altro
Citando Rotelli in un suo scritto su cosa devono fare gli operatori per effettivamente creare le condizioni perché si possa abilitare riabilitata riabilitare fratelli dice che bisogna costruire o ricostruire accesso reale ai diritti di cittadinanza
Bisogna creare le condizioni perché ci sia l'esercizio progressivo degli stessi la possibilità di vederli riconosciuti e via Girelli la capacità di praticarli
Tutto questo attiene fortemente al lavoro che gli operatori quindi devono fare
E di questa fase ancora la conquista degli spazi del lavoro e della formazione
E soprattutto di un reinvestimento su questo luogo l'ospedale psichiatrico
Ospedale psichiatrico svuotato che però si ritorna ripopolare da questi nuovi soggetti i cooperatori che li ritornano
Ma anche un'immaginazione sui nuovi luoghi che via via scopriamo nella città sugli spazi della città che spesso sono altrettanto desolanti è altrettanto vuoti altrettanti privi di qualità
In questi anni l'ospedale psichiatrico fossi fa incubatore della nascente cooperazione sociale
Incubatore che la sostiene la media e poi la reimmettere forte sostenendola
Nella città nei nelle varie attività
Questo è molto importante nel momento in cui e qui molti oggi hanno sollecitato evidentemente questo possibile ruolo della cooperazione sociale su questo grande tema questa grande vicenda qua diventa centrale ed è questione cruciale
Succede un'altra questione estremamente importante in questa fase che la contaminazione tra i normali e quelli che non sono normali dentro questo scenario plurimo fatto di giovani marginali tossicodipendenti ex carcerati utenti dei servizi di salute mentale
Ma anche giovani senza lavoro o espulsi dal ciclo produttivo
Immissione forte di professionisti
A Trieste dice diciamo i migliori
E quindi architetti e quindi ragioniere e quindi poeti e quindi agronomi
E quant'altro che partecipano a questa grande
Scommessa e accettano di contaminarsi e di mettere in gioco le loro professionalità
C'è un terzo scenario che potremmo definire degli anni novanta
Che la fase attuale fase
Drammatica e potenzialmente
Stimolante
Connotata dal bisogno crescente della qualità
Dei prodotti delle prestazioni per stare sul mercato
Ma anche da una richiesta forte che probabilmente viene dai soggetti coinvolti di una qualità della vita molto più elevata di un bisogno di di lavori dotati di senso di una domanda della qualità che si generalizza
Dunque una ricerca della qualità
Anche come ricerca più accurate spinta sul tema dell'abitazione sale
Abita sociale che a Trieste
Ha significato e significa non solo curare
I luoghi non solo produrre oggetti
Di qualità per questi luoghi ma anche ricognizione di una mappatura dei luoghi e dei territori
Rispettando la legge di questi luoghi
Imparando a conoscere le mappe cognitive dei vari attori siano esse figure marginali siano essi giovani siano essi disoccupati
E quindi un lavoro in Rete per ridefinire e ridiscutere il progetto della comunità di quella città
Prima ho parlato di una grande contaminazione
Nel senso che usando una parola nella de regulation degli anni ottanta
Ci sono stati percorsi probabilmente al limite della legalità e forse io ne incarna uno di questi nell'essere infermiere nell'essere presidente di una cooperativa nell'essere
Anche altro
Nell'occupare con fragili comodati gli spazi di questo ospedale psichiatrico
Ecco la fase degli anni novanta è una fase
In cui
C'è quasi un bisogno paranoico di riscrivere le regole ma forse anche una necessità
Di ridefinire i ruoli che pone molte domande
Di fronte al fatto che forse gli infermieri devono ritornare a fare gli infermieri che i cooperatori devono fare i cooperatori che ragioniere devono fare il ragioniere che gli psichiatri devono fare gli psichiatri
è una domanda che a Trieste vedo un dibattito molto forte è una domanda che però non posso che portarli all'attenzione credendo io molto
Alle contaminazioni
Rendendo molto che probabilmente il sindacato potrà effettivamente avviare dei processi di formazione significativa se rompe le questioni dei mansionari
Credendo molto peraltro essendo un infermiere che sugli infermieri si giochi una grande questione e quindi
E questione centrale
Bene allora indifferentemente da come vada sì indipendentemente da come vada questo dibattito credo che però ci sono alcuni criteri rinunciabili di una cooperazione che va verso la cooperazione sociale proviamo velocemente a a leggerli
Il fatto di collocarsi nel rischio della libertà non scambiando cioè il lavoro con la libertà così come ancora accade in molte comunità terapeutiche o cooperative che io definisco coatte
Identificando il prodotto come oggetto per il mercato cioè dotati di una certa qualità per divenire oggetti di vero scambio la qualità dell'atmosfera del lavoro innovativa capace di allargare promuovere il campo dell'interesse del singolo
La cooperazione allargata nel quale il cosiddetto soggetto debole svantaggiato lavora fianco a fianco di persone che svantaggiate non sono e così via
Bene
Velocemente
Il dottor Dell'Acqua non c'è e quindi io rubo due minuti del suo intervento
Il ruolo della cooperazione sociale nel superamento dei manicomi effettivamente una possibilità
Però bisogna immediatamente dire che va smascherato qualunque tentativo di farsa cooperazione
O o di quant'altro questi luoghi sono oggi dei luoghi dell'illegalità dove le persone che sono ricoverate là dentro sono ancora prive di diritti dove gli hanno rubato i soldi vivono in situazioni tremende c'è il rischio che nuovi soggetti possano entrare là dentro
E continuare questa specie di sfruttamento questa situazione di depauperazione di di quello che ancora esiste
Questo è un rischio che dobbiamo tenere presente può coinvolgere chiunque che cos'è che potrebbe probabilmente limitare questo rischio invece avviare un circolo
Diverso probabilmente il pluralismo degli attori che collaborando si sorvegliano vicende e sviluppano insieme una colto una cultura progettuale vera
Quali sono questi attori allora
Sicuramente la parte sanitaria medica infermieristica che però dobbiamo dire che in questi luoghi si è dimostrata spesso impotente e incapace credo perché si è ha abbandonato i luoghi si è ritratta e quindi evidentemente va fatto una forte affermazione Dio investimento forte di queste competenze su questi luoghi
Altri soggetti volontari familiare i pazienti ma probabilmente la cooperazione la cooperazione può svolgere un ruolo di catalizzatori dell'intenzione e degli stili di lavoro
Compositi solo a patto di portare dentro il manicomio abbandonato una cultura progettuale
I cooperatori non possono entrare nei manicomi con un mansionario che ricalca i vecchi mansionari degli infermieri che non possono parassita Rooney dente un'identità di terapeutica o di riabilitato ma devono essere
In grado di entrare con una capacità di collaborazione di confronto con tutte le altre figure che vi sono presenti mi avvio la conclusione i cooperatori quindi devono essere portatore di una diversa cultura del lavoro
Quella che forse citavo prima caratterizzata dalla duttilità dalla razionalità della capacità di mediazione capacità di comunicazione di rappresentazione di processo
Capacità di lavorare in gruppo i vecchi ma ecco che ritornano i temi di nuovo il dentro e il fuori di nuovo lavorare sui confini dei saperi sulle confini delle discipline di nuovo la capacità di costruire ponti delle contaminazioni un mélange
Bene allora sui manicomi su questi siti si è detto molto la relazione di Luciani è stata molto appassionata
E e ricca il luogo dell'asilo del manicomio non è uno spazio omologabile agli altri il manicomio un luogo dove riportare la legalità e questo va detto
E dove immettere la normalità della relazione
Conservando il segno della sua differenza di luogo sensibile ad accettare far vivere le differenze e questa è la grande scommessa luogo dove far convivere le differenze le vede le diversità
Luciani la chiamata l'agorà a me piace chiamarlo il cuore caldo delle città moltiplicato per questi cento luoghi e quindi una grande occasione
Ho finito Trieste là
E si mostra per quello che
Parafrasando nuovamente Rotelli
Rutelli dice che per applicare la centottanta servono solo quattro banali cose
Costruire dei centri di salute mentale che funzionano ventiquattro ore al giorno sette giorni su sette
Che bisogna costruire tanti gruppi appartamento più piccoli possibili e più numerosi possibili
Che bisogna costruire una cooperazione sociale più differenziata e numerosa possibile niente manicomi
Grazie Carella
Me dispiace pervenire sulla questione dei tempi per ogni purtroppo mio compito comunque vogliamo poi spazio ad altri ad altri interventi comunque ringrazio Carella per la interessante
Comunicazione che ha svolto adesso vorrei dare la parola al dottor Ernesto Venturini direttore del Dipartimento di salute mentale del della useremo dello SPRAR primo
Buongiorno grazie per la possibilità di parlare siamo in crisi poco dice mica sarò breve
Invito alcuni punti che pongo all'attenzione del tavolo
Quindi a sindacato alla Consulta
Riassumendo dalle cose già dette prima primo punto credo che vada riproposto il rinnovo del Progetto Obiettivo Tutela della salute mentale novantaquattro novantasei
Se la finanziaria ci dice che oggi il abbiamo finalmente le risorse vuol dire che dobbiamo realizzare un nuovo Progetto Obiettivo quindi proporre al Governo un nuovo Progetto Obiettivo che parta dal novantasette e applicarlo fare in modo che ci siano i Dipartimenti di salute mentale cosa che tutt'oggi ancora non esiste
Secondo questa la mia visione mantenere i dimessi dall'ospedale psichiatrico le persone che oggi li mettiamo all'interno del fatto del finanziamento sanitario
Mantenere una quota ha capite per le persone perché la dimensione non coincide con la riabilitazione delle persone e quindi io sarei contrario al passaggio del suo nella spesa sociale di queste di queste persone dimesse
Terzo è stato detto preoccuparsi muoversi per la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari
Quarto
Intervenire per determinare delle modifiche del Codice civile quello che riguarda la tutela
Ci sono delle proposte d'esempio sul gene alla salvaguardia dei giusti se cioè strumenti più agili che garantiscano in ogni caso la tutela della persona senza arrivare a queste forme sono cose importanti che poi ostacolando i processi
Unito intervenire
Vanno una cosa banale da dire
Sul problema della distinzione tra sociale e sanitario grata da Craxi bisogna riformulare alla rispetto alla realtà tutta questa problematica Sesto dare appoggio di sviluppo con strumenti normativi a quello che abbiamo sentito anche adesso alle cooperative di inserimento lavorativo al cooperative dei servizi
Di una serie di problemi di ostacoli funzionali che rendono difficile la possibilità di essere autonomi di svilupparsi pretendere che i né al queste realtà siano parte integrante della Rete del dipartimento salute mentale
Settimo sul problema delle aree naturalmente concordando su tutto quello che è stato detto
Propongo già quello che centro Franco Basaglia aveva proposto
Fare dei progetti eccetera quindi del fondo sociale europeo per trovare in parte delle risorse perché no chiedere l'utilizzo dell'otto per mille per trovare i finanziamenti per queste per queste realtà
Poche cose sull'isola Imola chiude ma non chiude semplicemente soltanto perché è una regione ricca o perché c'è una legge finanziaria hanno ridate ospedalizzazioni mi interessa noi abbiamo operato da deistituzionalizzazione
Ed è una strada stretta difficile la nostra chiusura significa che non abbiamo fatto nessuna distinzione fra pazienti siano essi anziani handicappati e psichiatrici tutti quanti tutti uguali e tutti fuori da un luogo il premio di significativa di tante tutti case in casa non più grandi di quindici persone tutto con un alto rapporto uno a uno degli operatori
Realmente inseriti sul territorio con figure professionali altre e non può più quelle dell'ospedale psichiatrico realizzano attraverso le cooperative sociali duecento posti di lavoro alternativi a alternativi nel senso che poi le persone sono andate in pensione abbiamo determinato nessun licenziamento alle vecchie figure professionali
Con indicatori che sono appunto la presenza del privato sociale dell'associazionismo della comunità che è parte integrante di questo processo che vive il parco attraverso veri attacchi ed entra inserito i cittadini sono inseriti in maniera organica nella gestione e nell'organizzazione di queste case
Con queste logiche che il processo pone una reciprocità lacci tale la comunità ha da guadagnare da queste cose noi lo dimostriamo concretamente e praticamente cioè nel non si va a chiedere qualcosa si va a offrire qualcosa
Lavorare sulla parte sana dell'asse della del paziente ma anche sulla parte sana della della città ed alla società non preoccupandosi eccessivamente della cosiddetta parte malata istituzioni di poteri e tutto questo trovando maledettamente resistenze
Difficoltà anche da parte delle sinistre anche da parte di sindaci della sinistra che non vogliono le residenze le case dei loro territori e quindi un processo complesso che va alla radice dei problemi della tolleranza e dell'intolleranza
C'è in questo avere impatti Rizzato la la legge finanziaria un rischio cioè è questo del della del del della chiusura entro novantasei è una legge finanziaria voluto ad accostare
Dal governo Berlusconi
è rivolta alla deospedalizzazione
Noi l'abbiamo accettato questo rischio con una volontà divina lancio di uscire dalla situazione un po'paludosa per sancire la fine dell'ospedale cicatrici c'è comunque un'ambiguità in questo c'è l'ambiguità che ci dimentichiamo che il problema fondamentale e non ne la il deospedalizzazione mela deistituzionalizzazione
Ci vengono poste
Il rischio è stato ad esempio di in qualche modo di rimettere in discussione la centottanta che si riparla di situazioni di arretratezza no che in qualche modo hanno poco a vedere con la psichiatria io credo che sia giusta l'indignazione che sia giusta la volontà di finire con certe situazioni da Amnesty che riguardano Amnesty International
Ma dobbiamo capire che questa è una testa della intera del mostro
Della Mitologia che non crediamo avendo distrutto il testa a testa che poi abbiamo risolto il problema perché porta questa testa si riproducono tre teste
E allora voglio fare presenti alcune cose
Ancora oggi purtroppo noi mani abbiamo delle gravi carenze nel campo della formazione penso la formazione dei medici penso all'università
In cui prevale una logica di Cure di trattamento c'è questa distinzione nella terminologia anglosassone rispetto all'assistenza che ci sono due parole diverso e più e che no sì è tutto rivolto al più cioè al trattamento e quasi niente al Kerr l'ospedale psichiatrico si rivolgeva al più al Kerr naturalmente in modo improprio no cioè si prendeva carico anche dei problemi della quotidianità
Oggi c'è una sbalordita azione dalla quotidianità come se la vita l'esistenza concreta non riguardasse il problema della sanità
E i medici escono con tutta questa formazione epidemiologica diagnosticato tutta centrata sui non esiste una formazione che permetta di dare risalto al che era il che era e il sociale è la serie B
è un qualcosa che non riguarda la sanità ecco noi dobbiamo correggere questa cosa e dobbiamo ad esempio puntare sull'importanza dei tirocini all'interno delle strutture che del determinano delle situazioni di che quindi rivendicare questa situazione
Questo è un è un bel convegno mancano ad esempio i medici di base no ci sono sempre gli specialisti sono sempre lì psichiatriche parlando alla salute mentale
Quando ci saranno perché loro che in qualche modo dovrebbero avere più così più più importanza rispetto al problema della salute mentale che non è un problema specifico ma è un problema di base
Mancano gli utenti qua a questo tavolo non parli attenti forse demagogico dire questa cosa però perché noi non avremo una salute mentale fin quando ad esempio non saranno presenti queste firme
E
Con il sindacato ci troviamo spesso nelle situazioni alte quando insieme marciamo facciamo le manifestazione di situazione questo genere poi nella pratica esistono
Ad esempio l'affermare l'anzianità di servizio no che evidentemente è un elemento assolutamente contrario a qualunque processo di trasformazione esempio di un'istituzione
Il sottolineare l'importanza del Tour visti per il dei privilegi dei turnisti rispetto a i diportisti sono sono quelle piccole cose che poi determinano una capacità di trasformazione oppure no
E e così ad esempio gli amministratori no i sindaci cioè c'è tutta una necessità di affermare la dove è avvenuto e di creare una cultura ad esempio anche nella nel nella burocrazia all'interno dei processi e tra all'interno delle leggi i mass media lei di giornalisti ricorrono situazioni di tipo scandalistico ecco allora quello che voglio dire è che dovremmo teniamo conto che la deistituzionalizzazione non è un qualche cosa che riguarda gli ospedali psichiatrici la deistituzionalizzazione un processo
In cui la fine dell'ospedale psichiatrico di svela che esistono altri manicomi e che ci sono dei saperi che devono trovare come dire un progetto comune
Banalizzo perché il tempo non me lo consente io penso che bisognerebbe che i sindacalisti entrassero a insegnare alcune cose che riguardano la la loro vita a quando si fanno dei corsi di formazione degli infermieri e dei medici e viceversa cioè dovremmo riuscire a trasmettere tutta una serie di insediamenti a questo nuova cultura
Della destituzionalizzazione a dare concretezza
Cioè a uscire fuori
Dall'idea
Soltanto del manicomio centrata sul problema di quali sono quelle culture quelle logiche economiche certamente ma anche culturali che determinò la sopravvivenza del manicomio che determinano il fatto che si riproducono le teste di questa Idra e che noi perdiamo tempo a tagliarne una mentre ci volgiamo si cresce l'altra testa
Quindi direi di cercare di non inquisitori episodi dolci episodicità al alle alle situazioni da dette andare effettivamente a una situazione di organicità di un sapere che possa permettere proprio di determinare una democrazia compiuta
Qual è il punto di riferimento e con e concludo e naturalmente l'uomo la persona
E quindi io voglio portare qui le parole di una persona per dire il dramma
Di tutto quello che è successo in questi anni cioè il fatto che abbiamo espropriato
Abbiamo abbiamo certo assumiamo come come assunzione di responsabilità alcune persone della loro vita delle ricchezze che erano insite nella loro vita e del necessita quindi di liberarle
Dice Emo che un ospite di Ca'del vento di minoranza quando ero giovane a chiudere il manicomio mi hanno rubato la mia giovinezza l'America sarebbe stata meglio se non esisteva il manicomio poteva andare a lavorare potevo andare sulla spiaggia vedere il mare
Adesso sono accade vento mi trovo meglio che al manicomio qui posso fare quello che mi pare lavoro alla cooperativa Itaca facciamo i viaggi per i convegni conosco più gente quando fa dei convegni per la strada
Adesso mi sento più importante ma l'uomo ancora non muore e la mia giovinezza
è un può illa non so di chi sia la colpa che sono finito in manicomio forse è stato solo perché manicomio c'era e qualcuno bisognava metterlo dentro
Quando non ci saranno più i manicomi le persone avranno meno paura grazie
Io ancora ribadisco l'esigenza di stringere gli interventi un po'di più
Dare adesso la parola fedele ma ora hanno che porta l'esperienza importante del Leonardo Bianchi senza
Lorenza dal
E peraltro credo che
Userà anche la presidente del triangolo saranno appunto che renderebbero Leonardo Bianchi che va bene col futuro secondo me
Sì certe innanzitutto ringraziamo anche a nome di Fausto Rossano che si scusa perché è sopraggiunto l'intesa istituzionale cioè la Regione aveva convocato ieri sera perché io lunedì una commissione tecnica stabilirà definitivamente e forse è la volta buona che per quanto riguarda tutto il territorio napoletano una volta che sono state già individuate le strutture
Forse non diciamo che il trentuno dodici novantasei ma sicuramente un poco poco più in là forse si potrà tentare questa operazione di chiusura reale del neonato Bia
Per cui il motivo era proprio di quelli grossi
Io tenterò rapidissimamente di anche perché queste sono delle riflessioni molto a caldo noi siamo dentro questa esperienza quindi
Tutto quello che è legato alle allego alla possibilità di analisi di speculazione connessa con questo processo probabilmente ne faremo in un altro per cui queste è un'esperienza che chiaramente iniziata già da un paio d'anni iniziata nel novantaquattro è iniziata a seguito questa come tante altre in Italia al seno all'intervento della magistratura
E quindi probabilmente dei processi di rimozione così in casa poi agli psichiatri sono stati probabilmente bis e il tris avvolti dalla o attirati disattivati dalla magistratura per cui Fausto Rossano come direttore un gruppo Dinoi che lavorava nei servizi e continua a lavorarci andò a lavorare in ospedale sia assumendosi falsa la direzione sanitaria in primis e poi diventando di fatto nell'agosto novantacinque del responsabile dell'ufficio uno dei responsabili ufficio di dismissione che ha una struttura nata assolutamente in modo sui generis all'interno dell'azienda sanitaria Napoli uno
E che è un coordinamento di quattro persone che curano di fatto il processo di dismissione del principio
Ne siamo partiti da una premessa fondamentale penso si è condivisa da tutti cioè non esiste processo di destituzionalizzazione se non di pari passo a un processo di dismissione
Quindi abbiamo pensato questa del discorso del dentro e del fuori che poi emerge continuamente veramente in maniera coi ridondante
A che cosa potesse realmente Mina legarsi nella pratica di un gruppo di di persone di operatori che era andata lì a tentare di chiudere l'ospedale psichiatrico
Noi abbiamo tempo è stato fatto un diario di bordo di questa esperienza purtroppo non solo una copia ma magari in altre sedi Rossana pubblici kolossal pubblicizzare o meglio questa cosa infatti per esempio già sabato prossimo cioè un una conferenza stampa dibattito a Napoli per tentare si chiamata Kanda un per tentare prove di definire illustrare a tutti il come dovrebbe avvenire realmente questa dismissione dell'ospedale
E allora dove abbiamo penso e voglio portare la vostra attenzione tre punti che mi sembravano emergevano anche nelle convegno uno gli utenti
Abbiamo scritto una volta che quando si parla di deistituzionalizzazione non non sempre detto con chiarezza se ci si riferisce a un processo complesso che debba riguardare il contenitore o il contenuto
Cioè se la struttura manicomiale in quanto tale magari gli utenti oppure magari nel contempo gli operatori quindi noi in fondo abbiamo pensato che sicuramente bisognava tirare allentato l'ospedale dove non sto qui a ripetere che c'è una situazione di degrado avanzate tali da determinare intervento alla magistratura chiusura di due padiglioni spostamento immediato di novanta pazienti eccetera
Per cui abbiamo immaginato come potesse realizzasse questo percorso di accompagnamento deve degli utenti dal manicomio fuori
Abbiamo innanzitutto attirato subito una serie di una serie di connessioni con i responsabili dei servizi di salute mentale con i responsabili delle unità operative anziani e con responsabilità operative handicap perché poi comunque abbiamo individuato la tipologia dei bisogni prevalente a seconda delle fasce
Per Progetto Obiettivo egli insieme abbiamo incominciato a fare Progetti e a governare processi reali di spostamento delle persone
In due anni noi abbiamo spostato fino adesso circa centottanta persone
Che attualmente stanno distribuite all'interno di strutture pubblica
Che chiaramente quindi questo è uno degli aspetti su cui una nostra lotta in particolar modo l'ufficio di dismissione è fondamentale cioè quella di impedire che ad un privato selvaggio mercantile venga poi di fatto con la con la scusa della chiusura venga voi in qualche modo ad essere nomina gestore di tutto questo processo
E allora che cosa poi è stato quindi riferimento all'utente percorsi di accompagnamento nella per questa come dite sono iniziati all'interno del dell'ospedale attraverso l'attivazione di un progetto che si chiama Progetto Ulisse che è un progetto socioriabilitativo
Con l'intervento di una cooperazione sociale quindi del gesto del Consorzio delle cooperative sociali che operano a Napoli per cui si è attivato all'interno della all'interno del dell'ospedale un qualcosa che tenterà tentasse portasse fuori pazienti dai reparti innanzitutto quindi lotta alla vita nel reparto
Poi questi pazienti Mammana anni soli crociata uscirà d'accordo con qua d'accordo con dei servizi di salute mentale cioè si sono programmati per reati periodicamente settimanalmente uscite prese dico prese divisione delle varie case che mamma Rosanna rinvio
Per cui questo processo e ancora in atto ci siamo coi la cosa importante quindi su questo lavoro del dentro o fuori assolutissimamente d'accordo con chi mi ha preceduto per cui tutta una serie di cose d'accordo anche con il Comune che a Napoli ci ha dato una grossa mano a differenza della regione e non è per una situazione attuale politica che potete magari immaginare no
Quindi la giunta Bassolino si è dimostrata assolutamente disponibile a tutta una serie di operazioni non ultima quella per esempio di favorire dei soggiorni estivi di ben ottanta persone
Quest'estate al mare di di di pazienti dell'ospedale quindi con una spesa irrisoria da parte del da parte dell'ospedale stesso per cui abbiamo questa soprattutto con il Comune ci ha messo a disposizione una serie di strutture l'ufficio speciale è andato a verificare l'idoneità l'abitabilità di queste strutture i criteri che sono stati così utilizzati da parte dell'Ufficio speciale di repressione e che potremmo magari potrei per un attimo velocemente ripetere sono stati sicuramente tipologie per case o strutture di tipo residenziale mai più router di venti persone
Con almeno quattrocento metri quadrati di di strutture coperte adibite a stanze quindi non ha situazione né di servizio Melinda nell'intrattenimento nitido che ne so cucina lavanderia cioè quindi queste sono state individuate nell'ambito del territorio del Comune di no ben otto strutture quindi che accoglieranno i centoventi pazienti
Che sono della città di Napoli nel frattempo dove siccome il Marie Colvin bianchi che attualmente ancora da ancora dentro cinquecentocinquanta persone
A tutta una serie pazienti che vengono per esempio da varie a da varie Province e la Regione Campania ma anche dalla Calabria anche con questo testo anche con questi enti di questi territori sono state attivate una serie di che al momento però non sono sicuramente avanzate come a Napoli
Poi il e quindi riferimento all'utente né fondamentalmente siamo occupati degli utenti perché pensiamo che gli utenti sono il centro fondamentale di tutto il processo su cui verte poi questo cessi di deistituzionalizzazione
Allora né alla ci siamo occupati meno per esempio degli operatori
Ed è e di ieri una ieri proprio una circolare della Regione Campania che blocca la mobilità di tutti gli operatori attualmente residenti del attualmente che lavorano negli occhi
Cioè perché se magari ricordate allarme in campagna l'approvazione della legge uno uno otto tre quindi l'attivazione di concorsi per esempio infermiere medici furono immediatamente poi spostati utilizzando i concorsi in psichiatria poi furono spostati verso altre aree della medicina
Per cui abbiamo bloccato questa cosa c'è un tavolo di contrattazione che si spera di atti al più presto con i sindacati da parte dell'azienda in maniera tale da favorire una volta avvenuta anche come verità come per gli utenti sono stati individuati e fasce fasce di anzianità per quanto riguarda il gli infermieri
Vito arie di residenza e quindi probabilmente il verranno indicati i criteri che favoriscano lo spostamento perché alla fine io penso che comunque il materiale umano di risorse umane di questi infermieri tranne quelli che non sono prossima lezione vada comunque ad essere utilizzato da da parte della della salute mentale per cui ci sarà sicuramente che il Liffe Vieri seguiranno i pazienti
Per quanto riguarda poi un'altra un'altra speculari
L'arrivo fa
Sì rari l'ultima cosa era interessante però noi sicuramente ce ne siamo occupati in modo molto non prioritario cioè l'urbanizzazione dell'aria
Ci sono state varie vari progetti a Napoli dall'UNESCO al ora o anche ad altro ipotizzati fondamentalmente noi abbiamo in mente di fare cioè la proposta fatta più o meno sono queste innanzitutto al tavolo di contrattazione di proprietà dell'ASL adesso il Leonardo Bianchi nel tavolo di contrattazione Comune ASL
Regione Contino quindi con un piano magari indire una gara un piano architettonico con una gara internazionale se possibile quindi con creazione anche di Joanne Venture e fondamentalmente quello che ha la linea su cui si è d'accordo eh no all'alienazione globale sì alla messa a reddito cioè il tentativo è quello di far produrre reddito da parte di questi immensa aria ben ventidue ettari che il Leonardo Bianchi
Per cui io vorrei chiudere qui avendoli solo trasmesso vive questi dati ed esperienza probabilmente necessario
Che ci si continui anche a confrontare con quello che De Lillo forse il lavoro molto più difficile questo rimanda anche all'idea di essere psichiatri
Cioè il fatto che poi non si riproducano non si riproducono su il strutture magari anche molto più belle molto più rassicuranti molto più facilmente gestibile ma in cui poi probabilmente si ripetano modelli nei manicomi anni cioè io penso che che questo sia un problema estremamente attuale
Cioè il confrontarsi con il confrontarsi con la cronicità tra virgolette cronicità quindi significa fondamentalmente riandare a arie dei reati formulare idee anche nel campo della salute mentale che poi possano interessare tutta tutta la medicina e tutto praticamente il sistema sanitario cioè farsi carico di persone che hanno dei bisogni che durano allungo
Grazie
Grazie lavorano
E io continuerei ancora Corno un'altra esperienza
Sì ministro Enda derivato da ben questo
Lo avremmo annunciata pensa
Anche perché è difficile che arrivi qui facilmente tempi lo fermano deve essere devo parlare quindi allora diamo la parola dottor sgomenti dello psichiatra della dell'Aquila che un'esperienza credo anche qui importante perché uno forse l'unico ho sperato per i bianchi
Ospedale del sud o del Mezzogiorno che riesce forse chiudere del trentuno dicembre come vedete si può per verso delle testimonianze ovviamente
Rendono fattibile il progetto
In ogni caso sembra essere breve non approfittare del ministro perché con il suo segretario naturale
Arcisicuro debbo reprimere
Ringrazio CGIL per questo questa opportunità
E soprattutto per due motivi democratico perché ormai da un paio di anni con grande costanza con grande
Forza sta riproponendo questo discorso adesso diventato un discorso vincente
E quindi perché
Ha vissuto gli anni tristi negli anni Ottanta quegli anni tristi in cui dall'ospedale psichiatrico si fuggiva
Vedere
Vederci insieme
A raccontare delle esperienze che fuori il fondo hanno dimostrato che le cose in cui abbiamo creduto per una vita
Si stanno realizzando penso che non solo non sia un merito della CGIL ma penso che sia un merci deve dire della società civile che attraverso la CGIL anche da questa grande immagini di civiltà nello stesso tempo ringrazio perché mi dà la possibilità di annunciare la chiusura dell'ospedale psichiatrico dell'Aquila entro il trentuno dicembre
E in secondo luogo mi dà la possibilità di dire che il tredici e quattordici dicembre alla guida ci sarà una grande festa
Una grande festa che io sottolineo perché per me all'interno del nome festa
Si nasconde il segreto del superamento dell'ospedale psichiatrico cioè la partecipazione della città in questo grande processo di rinnovamento
Lo ripeto fino alla nausea non è Vittorio scontri
O il suo gruppo di lavoro aver superato l'ospedale psichiatrico ma è la città dell'Aquila che l'ha superato
E io penso che non l'abbia superato adesso l'abbia superato quattro anni fa
Quando ancora una serie di famiglie dell'Aquila hanno preso all'interno della loro famiglia per un giorno a pranzo un malato mentale e soprattutto in quel momento che è successo che finalmente queste persone sono state conosciute
Da quell'iniziativa associata tante plurime iniziative che hanno permesso di vedere di toccare
Di dividere qualcosa con la persona che Sperandini era invisibile perché coperto probabilmente ci ha dato la possibilità concreta di vincere quello che per me il problema sostanziali di ogni processo di rinnovamento e anch'e ogni processo anti dice anti istituzionale
Il superamento del pregiudizio nei confronti del malato mentale
E quindi attraverso il suo lento del pregiudizio questa città aperto i cancelli
Al manicomio e soprattutto ha conosciuto persone persone
Che
Un'équipe
Un'équipe che credeva nel suo lavoro un'équipe che credeva
In alcuni ideali soprattutto credeva nei progetti
A
Lottato a
A
Organizzato il lavoro e ha raggiunto un obiettivo un obiettivo che però è difficile raggiungere un obiettivo alle che si innesta nello sviluppo di un processo che non è fatto soltanto di momenti esaltanti di momenti belli
Ma è fatto soprattutto è fatto anche di momenti di crisi di momenti all'interno dei quali ogni operatore deve vincere
Un elemento fondamentale
Il rischio di sentirsi soli e quindi sempre nell'ambito del superamento dello Spedale oltre la città diventa fondamentale il lavoro di chi noi negli anni settanta e gli anni Ottanta abbiamo lavorato abbiamo lavorato tanto sul sull'umore se sul tentativo di creare i gruppi di lavoro forti in questo momento bisogna rilanciare questo bisogno di cui talora ci siamo dimenticati e poi per concludere un'ultima un'ultima cosa
Si riparla di riapprovazione tutti noi dobbiamo incominciare a ridare a queste persone anche la capacità di lottare di affermare le loro proposta di affermare i loro bisogni e soprattutto dobbiamo incominciare a mettere al centro la nostra professionalità la l'abbandono del dell'importanza dell'ambulatorio privato per inserire nel nostro obiettivo di lavoro quello della restituzione dei diritti a persone che anche noi grandi l'abbiamo tolti grazie
Acrocoro sconti anche per la brevità dell'intervento che si può fare anche questa cosa qui io adesso proprio un po'per fare entrare nella discussione ministro Bindi che ringrazio
A nome di tutti voi per essere presente qui e darci il suo contributo quindi sostanza dove vorremmo ascoltare lei su questo argomento però ecco riusciamo a fare due brevi interventi e ne avremmo scelto non a caso ma volutamente uno a nome dei familiari io darei subito la parola a Carlo Volpi che vicepresidente della una sana
Proprio per l'importanza che questa associazione a e per rapporto appunto che teniamo ad avere tra familiare istituzione e poi Massimo Cozza e coordinatore dalla Consulta sulla psichiatria dopodiché daremo la parola al ministro
Signor ministro
Da circa dieci anni
Mi interesso di questo problema
E la seconda volta
Che abbiamo il piacere deve con ministro
In queste note centinaia di Dio
Il primo è stato Guzzanti lo scorso anno
E sulla base d'una iniziativa del convegno di fascismo a Roma
Nulla auspici comune presto e l'impegno
Di costituire l'Osservatorio
Oggi
C'è lei benvenuta
Veduta del ministro soprattutto perché abbiamo rapida consapevolezza
Dell'importanza della sua presenza qui
Vorrei dire comincerebbe comico forse che funzioni la volta buona fossero
Resta l'occasione per dare un segno di svolta questa citazione
Non è un nostro modo di lamentarci a bordo
Lei ha letto con molta attenzione
Il documento che la dodicesimo Commissione l'ha fatto pervenire il primo agosto quelli palle richiamava il governo all'importanza del interventi in questo campo
E certamente avrà letto con i quali l'interesse e penso l'audizione che la commissione dodicesimo affatto all'associazione
Devo sottolineare che questa Commissione alla unanimità che significa una volta tanto i partiti rissosi si son trovati d'accordo su questo problema
Qual è la richiesta di facciamo in termini concreti signor ministro per regioni dormono o per incapacità
O per pigrizia o per incapacità per interessi che non conosciamo
Le chiediamo di fare un gesto di grande coraggio che sia soprattutto un segno di svolta
Si ammira senso di regionali e chieda perché gli ospedali psichiatrici non si chiudono chieda perché non si fanno le strutture intermedie Siena dove debbono andare lì dove i malati al blocco di città in assenza di strutture glielo chieda
Lei già colto abbiamo letto con soddisfazione il più intervento sta male sull'Espresso lei già colto da richiesta di non spostare interni del trentuno dicembre
Perché negli anni in termini perdiamo di credibilità a tutti dallo Stato il governo di cittadini non possiamo più dire alla gente da centottanta una bandiera
E le reti regionali forse erano bandiere e Progetto obiettivo nazionale cos'è una bandiera nascosta nei termini incominciamo a lavorare
Perché parlo di Roma se professor Rosario e non soltanto perché va detto una volta per tutte che queste cose o si fanno insieme non riesco
Lo sa amministratori saggi operatori coraggiosi ma i familiari
Che abbiamo creato una cultura nuova di partecipazione e di collaborazione è riuscito a trasformare per ospedali uno potrebbe dire
è riuscito a sistemare istruttori intermedie quali interventi importante degli enti locali perché Comune di Roma è stato coraggioso è intervenuto fa sacrifici ma per la parte sociale
Il paziente l'innesto devi maniacali quella sanità ha un compito primario dello Stato
I con invito ministro comproprietà assessori e si faccia fare un progetto e andiamo a scovare le risorse perché non è vero che non ci sono sono utilizzate ma gli occhi adulti quest'occasione di oggi dovrebbe rappresentare un momento utilizzino d'una azioni che ci consenta fra un anno di dire
Dei ventidue pazzi ventidue mila pazienti ricoverati Duemila tre mila quattro mila ad iniziare un percorso diverso e nei confronti della prevenzione ministro perché da me non si chiami infantile arrivano accendi pericolosissimi disagi tra i giovani
E allora iniziamo iniziate ministro una politica nuova per la sanità non c'è più conflitto fra centottanta e duecentottanta dopo c'è un problema di salute mentale di politica la fondamentali dal ministro decise contiamo sulla sua partecipazione coraggiosa decisa determinante grazie
Grazie Calamo
Massimo Cozza
Ancora per un intervento del coordinatore della Consulta sulla salute mentale di cui fanno parte i familiari si crede democratica la CGIL io sono un flash per non rubare tempo amministra
La Consulta ha già da alcuni anni opera nell'ambito la salute mentale
Il senso è proprio quella di unire insieme che ha detto prima Carlo colpisce familiari operatori cittadini tutti quelli che possono dare un contributo per il superamento dei manicomi per l'attuazione del progetto obiettivo
Ebbene in questi anni come Consulta abbiamo avuto diverse risposte positive e negative a seconda delle regioni e delle zone solo l'anno scorso abbiamo avuto un primo impegno di natura più che altro tecnica da parte del ministro Guzzanti
Oggi forse invece possiamo avere la possibilità di un vero impegno politico che ce lo dà il nuovo Parlamento e il nuovo ministro della sanità
Ne pensiamo che questo si possa manifestare non solo attraverso la presenza del ministro qui oggi ma anche attraverso alcuni atti concreti
E vorrei dire che già oggi il ministro ha attuato insieme al parlamento degli atti concreti
L'opposizione ad ogni forma di proroga della chiusura degli ospedali psichiatrici che è stata ribadita dal Parlamento e un primo atto concreto che già il ministro ha portato avanti insieme al Parlamento
L'impegno per attuali progetto-obiettivo novantasette novantanove manifestato alla prima riunione dell'Osservatorio sulla salute mentale e già un primo impegno concreto del ministro
La la restituzione Sessa dell'Osservatorio che diventato permanente
Con possibilità di poter operare non solo per la chiusura dei manicomi per ma per l'attuazione delle strutture carenti e anche per stimoli impulso verso le regioni e le ultime inadempienti
Direi anche uno slogan già alcuni fatti e non e non parole mi auguro che l'impegno proseguo vorrei concludere sottolineando che noi in salute mentale
Abbiamo un'esigenza
E che quella di un uomo continuare come purtroppo si sta effettuando in molti servizi in una separazione tra il sociale sanitario questo diventa deleterio per l'assistenza psichiatrica
Perdiamo fondi pazienti non sanno più dove rivolgersi c'è un ribaltamento signori cerino passa dall'assessore alla sanità all'assessore agli Enti locali dal Comune alla Regione solo nei casi in cui c'è l'impegno diretto dell'ente locale come qui
Da da parte dell'assessorato diretto dal da priva dell'ente locale Comune di Roma possiamo avere dei risultati concreti come centri diurni ma questo purtroppo non è in tutte le città italiane in tutti Ligorio quindi chiedo anche oggi al ministro di dirci qualcosa
In merito lo ringrazio per essere qui è mi auguro che il Contini con lo stesso impegno già manifestato fino a oggi grazie
Grazie grazie
Adesso diamo la parola Rosi Bindi scusando la sin da adesso se non potrà come invece è suo solito fare
Va bene va bene ad
Iniziative partecipare fino in fondo ascoltando sia il dibattito che le conclusioni ma perché impegni precedenti l'avevano sicuramente la vedono fuori fuori da qui quindi
La ringrazio anticipata
Nonostante
Giornate di finanziarie non troppo sereni
è una riunione di Consiglio dei ministri cioè ottenuto ad essere presente anche solo per qualche minuto
Nella maniera meno
Forse meno opportuna per tutti che
Arrivare conclusione senza aver ascoltato il dibattito non non è buona cosa per chi ascolta neanche buona cosa perché parla
Mar ha voluto essere presente perché
Sì vorrei con questa anche con questa mia presenza di questa mattina
Definitivamente concludere anche un un periodo magari di incomprensioni che attraverso messaggi straniero arrivato
Che credo abbiate compreso
Sia stato legato esclusivamente alla
Necessitati
Non limitarsi a
Ratificare lavori precedentemente svolti ma rendersi pienamente responsabili come
Un ministro politico deve fare
Di tutti i problemi
In maniera particolare dei problemi più delicati più importanti più urgenti come quello della psichiatria
Quindi ringrazio
Per le sottolineature che sono state fatte negli interventi che ho ascoltato
In relazione agli impegni assunti anche alla fiducia degli impegni futuri che ai quali insieme potremmo potremo far from
Io dirò qua poche cose
Spero che
Su queste ci sia poi la possibilità di un approfondimento successivo
Primo fra tutti
Credo che
Noi siamo impegnati
A chiudere bene una fase ma soprattutto a dare slancio nuove progettualità nuova a
Al presente e al futuro
Cosa voglio dire
Intendo dire che la data del trentuno dicembre per noi non è soltanto la data
Che resta ferma
Resta firma anche con le norme approvate dalla finanziaria perché il trentuno di gennaio e
La data dalla quale scatteranno le sanzioni nei confronti delle Regioni inadempienti
Ma le regioni sono già inadempienti dal trentuno di dicembre di quest'anno
Non sono a dir la verità da otto anni ma in maniera particolarissima non sono al trentuno dicembre di quest'
Per quella data non è soltanto la data
Che deve trovarci impegnati
A chiudere definitivamente una fase mare deve simboleggiare la fra la fase la data nella quale inizia con maggiore impegno una fase che deve trovarci impegnati a fare in modo che
Non siamo solo il ritardo con il passato ma soprattutto non dobbiamo esserlo con il presente con il futuro
Che noi sappiamo bene che oggi
In questo Paese
La psichiatria non il problema dei malati di mente non è soltanto rappresentato da quelle che attualmente sono ricoverati in strutture ex manicomi Ali ma è rappresentato dai tanti
Sofferente malati di mente che non hanno nel Paese in ogni luogo del Paese i servizi adeguati per far fronte alle loro necessità
Questo deve essere
Credo
L'elemento chiaro di questa fase
Non si tratta soltanto di chiudere un periodo ma si tratta di essere pronti per l'esigenza di questo momento nei confronti delle quali siamo in grande ritardo se posso dirlo il ritardo ancora maggiore rispetto a quello della chiusura
Ecco perché
Alla prima riunione dell'Osservatorio che è diventato uno strumento permanente nel quale credo che dovremmo dare un impulso maggiore e forse anche
Compiti ulteriori
Abbiamo incaricato un gruppo di
Varare definitivamente le linee guida per la dismissione degli ospedali psichiatrici ma contemporaneamente di riscrivere il progetto di salute mentale che scade il trentuno dicembre del mille novecentonovantasei
Proprio per evitare che
Corriamo il rischio di due psichiatri è o peggio di una Psichiatria e di nessuna psichiatrica
è un segnale concreto preciso
Mi risulta che il gruppo stia sia in grado forse alla prossima riunione dell'Osservatorio di portare già un progetto che verrà poi sottoposto all'attenzione delle regioni così come deve essere
E potrà diventare uno strumento di ulteriore per dare questa risposta
Dentro questa precisazione
Generale vorrei fare alcune sottolineature
Una che riguarda la chiusura del passato
Il trentuno dicembre resta una data ferma
La finanziaria ci ha dato uno strumento per seguire il lavoro delle regioni
E per far scattare l'unica sanzione che poi davvero
Efficace che è quella della sottrazione del fondo
E così purtroppo perché le linee guida si fanno tante cose ma poi alla fine la concretezza della sottrazione
Dei finanziamenti lo strumento più efficace
E credo che questo sia un articolo importante della Finanziaria non a caso ha votato all'unanimità praticamente all'unanimità anche dalla Camera non solo dalla commissione
Quindi le Regioni verranno
Seguite molto da vicino la realizzazione di questo
Progetto di l'applicazione delle linee guida della definitiva dismissione
Ma verranno seguite con atteggiamenti non fiscali bensì sostanziale
Cioè io credo che siamo tutti d'accordo nel ritenere che la data del trentuno dicembre non sarà rispettata se cambieremo le sigle fuori dalle strutture
Se semplicemente
Ci solleveremo di questo di questa preoccupazione
Abbandonando le persone
Al proprio destino
La chiusura degli ospedali psichiatrici significa apertura di strutture alternative
Che facciano i conti con la realtà
Di queste persone
Con quella saggezza che mi pare già contenuta nelle Linee guida che erano state anche precedentemente lavoro
Seconda sottolineatura per quanto invece riguarda il futuro
Io ritengo che questo sia un settore nel quale più degli altri
La riforma sanitaria
La sanità allo stato sociale nel nostro Paese sono messa ko
Ci sono alcuni settori come la psichiatria la tossicodipendenza
La i diessini gli anziani
Che guardano in faccia la nostra capacità di applicare la riforma sanitaria in relazione a due grandi
Scelte e priorità che sono quelle della integrazione
Tra l'ospedale e il territorio e che sono l'integrazione tra la sanità e le politiche sociali
Io sono un Ministro della Sanità che non vuole sanità rizzare i problemi
E credo che l'intesa tra meno a Livia Turco sostanzialmente nasca da questo
Al fatto che
Io credo che a tutti questi problemi
Non si dà risposta
Con la semplice sanitarizzazione e all'interno della sanità con la semplice medicalizzazione
Però credo anche che ciascuno di questi problemi
E in particolare il problema della psichiatria ha bisogno di risposte adeguate
Ma sanitarie in alcuni momenti sanitario
Allora in questi due convinzioni profonde noi dobbiamo fare i conti con una sanità nel nostro Paese che fa fatica a realizzare questo ed integrazione
La centralità dell'ospedale
Fa fatica a superare la esaustività dell'ospedale
Fa fatica a realizzare l'integrazione socio sanitaria
Strade sono due
Noi potremmo soccombere
Nei confronti di questa tendenza che
Non è in ribasso perché il progetto di riforma della Lombardia
è un progetto di riforma che va esattamente contro queste priorità quello che si sta discutendo in questi giorni in Consiglio regionale
Va esattamente conto
è vero che è stata recuperata l'integrazione socio sanitaria mai scomparsa la sanità dal territorio c'è soltanto le politiche sociali quindi non è un'integrazione socio sanitaria
Allora la
La stessa due sfide vere della sanità italiana che sono l'integrazione tra l'ospedale e il territorio nella creazione dei dipartimenti che comprende no
Per obiettivi questi due livelli diversi di intervento per l'integrazione socio sanitaria sono due priorità due scelte due opzioni
Che sono state abbandonate negli ultimi anni e che oggi forse ci si prepara ad abbandonare con strumenti organizzativi che vanno esattamente in senso contrario
Allora delle due l'una o noi scendiamo a questa cultura
E in particolare decidiamo di essere disarmati
Di fronte a problemi come quelli dei della psichiatria uno decidiamo di usare la psichiatria in tutti gli altri settori come strumenti per rintrodurre quella integrazione socio sanitaria e quella integrazione ospedale-territorio che noi riteniamo essere priorità della riforma sanitaria ma io credo che noi dobbiamo percorrere questa seconda strada
C'è un modo solo per riuscire a far questo
Indicare queste problematiche come prioritari nei programmi sia nazionali che regionali
Prioritarie come obiettivi da perseguire sapendo che dentro il raggiungimento di questi obiettivi vi è anche la possibilità di rispettare quelle modalità di applicazione che noi riteniamo essere fondamentali per una buona sanità nel nostro Paese
Ecco perché è molto giusto quello che dicevate nel rapporto tra dimensione nazionale dimensione regionale
Io sono una regionalista e d'una federalista convinta di la verità sono più autonomista che fece una lista perché son convinta che si potrebbe socio sostituire un centralismo statale ad un centralismo regionale se non c'è una dovuta attenzione nei confronti dei processi istituzionale
Però sono convinta che il centralismo in sanità non ha dato buoni risultati
E che il processo di aziendalizzazione di regionalizzazione sono su due processi che non possono non debbono tornare indietro
Però credo anche che solo una politica nazionale molto forte
è la garanzia che il federalismo e regionalismo sono scelte istituzionali adeguate nei confronti di un diritto fondamentale come quello alla salute
Allora non so quali strumenti ci potremmo permettere però so che li dobbiamo trovare e non è e non è concepibile che in alcune parti del paese la risposta a questo problema sia stata data e si sia dimostrata efficace in stragrande maggioranza del Paese questo non sia avvenuto
Questo deve essere un punto forte con il quale io chiamo in causa richiamo a responsabilità insieme al ministro organizzazione come quelle sindacali che hanno una dimensione nazionale
E che possono di per ciò stesso aiutare una realizzazione in tutto il territorio di quelle che sono le priorità che sceglie
Io chiedo agli assessori di scegliere insieme gli obiettivi ma di vincolarci insieme al rispetto di questi obiettivi in tutta la parte del paese ne va del rispetto di diritti fondamentali
Ma c'è anche un altro aspetto sul quale dobbiamo riflettere che è l'altro l'altra grande scelta della sanità italiana che il processo di aziendalizzazione con tutto ciò che questo comporta
Allora quale nostre strade sono due
O noi riusciamo ad adeguare tutti gli strumenti di cui dispone il processo di aziendalizzazione alla particolarità dei problemi che vogliamo affrontare compreso presente il sistema rifinanziamento
Ora siamo capaci di scoprire il modo con il quale i DRG sono applicabili
Ha problemi come quello della Psichiatria dalla tossicodipendenza degli anziani della riabilitazione
E riusciamo davvero a a a trovare lo strumento congruo ai diversi settori di intervento o se no noi dobbiamo pretendere che nonostante il processo di aziendalizzazione
E il sistema di remunerazione delle prestazioni che questo comporta ci siano delle zone nelle quali i sistemi di finanziamento e di pagamento sono
Perché se è vero che il rispetto del diritto alla salute passa necessariamente con la capacità di fare i conti con le risorse limitate
è pur vero
Che in salute e in sanità l'ultima parola non è data dalle leggi di bilancio è comunque senta data dalla capacità di rispettare i diritti fondamentali
E so in questo di non fare demagogia so di lanciare una sfida forte che è quella di non abbandonare
Le strada intrapresa in questi anni ma di saperla dei guarì ai percorsi diversi in relazione agli obiettivi che dobbiamo perseguire
L'ultima cosa che voglio dire queste
Io credo anche che la risposta a questo problema comporti
Un
Rapporto molto
Diverso rispetto ad altri settori
Con
Le varie realtà istituzionali ma soprattutto con la ricchezza della della società italiana non sappiamo che in questi anni alla carenza delle strutture sanitarie
Alla carenza dell'impegno delle istituzioni si è fatto fronte con il volontariato con le associazioni
Con l'impegno delle famiglie
Ecco tutta questa è una strada senza ritorno cioè non è pensabile che l'impegno istituzionale possano concepire siccome sostitutivo di questi percorsi che in questi anni sono stati sì
L'impegno istituzionale che vede esserci dall'Est tradursi i modelli organizzativi che sappiano rendere protagonisti dell'erogazione di un servizio pubblico tutte queste realtà che in questi anni sono hanno svolto attività di supplenza
Altre parole associazionismo volontariato le famiglie sono gli erogatori del servizio sanitario nazionale in questi settori come in altri non sono semplicemente aggiuntive integrative o altro sono in all'interno della programmazione della presa in carico anche delle strutture pubbliche direttamente di questo problema sono veri e propri attori di erogazione di servizi pubblici
Con tutto ciò che questo comporta non solo in termini di finanziamento e di responsabilità istituzionale ma anche con tutto ciò che questo comporta in termini di qualità del servizio
Perché credo che tutti noi siamo d'accordo nel ritenere che non si è c'è stata soltanto un una presa in carico quantitativa ma c'è stata soprattutto la capacità di aprire
Strade di qualità nelle politiche sociali e nelle politiche sanitarie che non possono non essere assunte all'interno delle linee guida le linee di programma
Questo è un modo vero
Di affrontare anche il rapporto pubblico-privato
Altro che competitivo e concorrenziale
Il vero modo ordini concepire l'integrazione tra pubblico e privato
Sta nella concezione profonda che tutti gli operatori e gli attori e i soggetti hanno del servizio pubblico e della funzione pubblica
All'interno di questo vi è spazio per tutti ma non in senso concorrenziale e competitivo pensi
Attraverso la integrazione profonda
Che
Esprime la forza della vitalità di una società che ha saputo farsi carico magari in maniera incompleta magari nonni in maniera sufficientemente adeguata ma comunque saputo farsi carico di alcuni grandi drammi di questa società
Ecco io ritengo che ci siano le possibilità
Per dare risposta a questo problema
Se davvero ci sarà una corresponsabilità forte e lo dico perché siamo dentro una struttura che ha dato anche grazie
A chi l'ha diretto a chi ne è responsabile dato segno di grande equilibrio e di grande capacità in questi anni nella concepire il cammino
Del servizio pubblico nei confronti di questo problema dico che noi sappiamo bene che oltre che riconvertire strutture oltre che riconversione di finanziamenti di risorse deve esserci da parte nostra un impegno forte a riconvertire le risorse umane in questo settore riconvertire tutti gli operatori
Perché quella integrazione socio sanitaria l'integrazione tra territorio e ospedale e l'integrazione tra i momenti acuti e la normalità
Perché ogni patologia alle alle alla sua normalità in fondo riusciamo a di tutto questo riusciamo a farsi carico se c'è anche una collaborazione vera di tutte le risorse umane di tutti gli operatori verso questa diversità di interventi di progetti e di programmi che dobbiamo realizzare
Ecco perché credo che l'Osservatorio debba essere rafforzato
Faremo fa un nuovo decreto di concerto con il Tesoro com'è doveroso
Perché deve avere anche ulteriori funzioni
Deve rafforzarsi deve avere al suo interno tutte le regioni non sono una rappresentanza delle Regioni
Tele potere essere non un non strumento pletorico dal punto di vista numerico pur sempre agile ma davvero rappresentativo perché all'interno si possano elaborare programmi e si possa anche monitorare la realtà per affrontarli e anche per decidere per trovare un tavolo di compensazione di concertazione dei vari problemi
Che forse può rappresentare anche un utile strumento perché poi le decisioni da nella conferenza stato regioni siano decisioni che diventano effettivamente perché vi ringrazio per l'occasione che avete creato per dibattere insieme questo problema e soprattutto vi ringrazio la collaborazione che so che non manca
Noi ringraziamo
Sinceramente ministro
Rosi Bindi facendo una sola
Considerazione
Io mi assumo tutta la responsabilità avendo
Cioè come dire
Cercando di conoscere interlocutori mano a mano che tempo passa convincendomi soprattutto su una questione a volte ministro ci fa soffrire sulla questione dei tempi le risposte sono tardive però credo che possiamo dire che nel momento in cui arriva ad affrontare i problemi quasi sempre anzi sembrerebbe quasi doveroso per sempre riscontriamo nelle parole che il ministro ci dice un consenso non formale con quella che è la nostra impostazione ma io aggiungo una cosa e concludo
Che credo posso dire ministro al nome
Suo rispetto a questa questione che quando ministro della sanità
Decide delle strade delle linee
Poi a differenza di altri soggetti
Che pure abbiamo incontrato nel passato quelle cosa vi fa questo è un bene per quello che abbiamo ascoltato è un male quando c'è dissenso tra noi e il ministro perché li fa lo stesso insomma anche quando noi non le condividiamo però il ministro alla sanità e Rosi Bindi e non è il sindacato quindi credo che questo possa essere un augurio saluto
Si va a pranzo perché ha preso il volo che non l'ha preso credo che ancora si arrivi a prender Lozzo due venti mila lire fa del resto fare per asse indagato se no la CGIL è costretta a pagare lo stesso i pranzi nonno consumati
Ci vediamo qui puntualmente alle quindici
Pranzo è stato sufficientemente il il rapporto Corno le venti mila lire però credo che la gente ancora si attarda
Così mi hanno detto sentito del popolo il popolo non mente mai
è vero
è uscito il sole tutto
Ma quella era previsto per oggi sì non è una sorpresa
Detto degli interventi preordinati perché
Peraltro alcuni
Degli interventi preordinati sono sostituiti da altri da altri colleghi che intervengono però ecco mi sembra più opportuno non solo mischiare chi ha chiesto di parlare con quelli ordinati
Cercando ovviamente fa parlare tutti questa è una condizione che dipende semplicemente da chi interviene se parla poco questo è la la condizione indispensabile
Nello stesso tempo
Credo che sia
Credo che sia corretto
Fare in modo di ascoltare insomma in qualche modo con un minimo di e il privilegio nell'ordine chi è più distante più lontano alcuni mi hanno chiesto c'è un problema anche di rientri per alcune parti del paese e quindi ecco questo è il criterio che userò nonno non c'è un altro criterio
Non me ne vogliano quindi quelli che difendono chiamare dopo rispetto a quegli altri io però inizierei proprio il pomeriggio
Con un altro intervenne rappresentanza dei familiari
E chiamerei intanto per un intervento
La signora Anna Maria Maya rappresentante dell'Ara perché un'associazione una delle tante associazioni dei familiari
Esatto che fa parte della Federazione delle ali sono deve andare io non so tutto perché non sono si basa purtroppo dalle
Alla buona sera buon pomeriggio
Dunque
Io spero di fare essendo mia addolcita con la torta un intervento un pochino più soft di quello che avete fatto stamattina
Domenica mi sembra l'ultima domenica mi sentivo molto molto arrabbiata con me stessa un poco di tutti per i nostri problemi
Mi sono mi è caduto l'occhio sulla pagina del Vangelo
Sul sulla cattedra di mosse si sono seduti gli scribi e farisei e allora mi sono andato a riguardare mosse
Cioè quello che dovrebbe essere l'elisir roseo
Il testo per tutti quelli che operano hanno contatti con i problemi della psichiatria cioè gli scritti di Basaglia
E leggo A pagina per esempio
Duecentocinquantadue la libertà di di possedere se spesso al malato e donata dal farmaco
E ancora
Il solo rapporto in grado di rompere i legami di autorità
E quell'attenzione reciproca che si riesce a creare fra medico e paziente
Noi dell'area perde la fissa me ci battiamo da anni perché questi principi base cioè la necessità di far sì che il paziente psichiatrico possa avere accesso al farmaco e ad un rapporto costruttivo è significativo con il medico
Crediamo che debba essere il contenuto in una norma vincolante quanto lo era centottanta che regola il TSO
Cioè è una norma vincolante che possa avere lastre lo stesso valore che ha oggi la centottanta per tutta quello che riguarda la prevenzione la cura e la riabilitazione del malato
Noi pensiamo che questa garanzia ce la possa dare una legge approvata dal Parlamento in sede legislativa quando noi chiediamo questo non chiediamo di modificare la centottanta ne chiediamo la riapertura dei manicomi
Quindi chiunque fra intenda mi dispiace mi dispiace perché poi chi ne fa le spese il malato sono diciotto anni che noi ci appelliamo elemosina andò e supplicando dai diversi Governi che si sono via via succeduti
Di trovare il modo forte anche oggi è stato detto da più persone e trovare un modo che vincoli trovare il modo di fare quaestor commissariare eccetera sono diciotto anni che proviamo ancora Basaglia dice che
Qualche soluzione isolata il cui risultato sarà sempre nullo
Praticamente non può avere il valore di una legge che significa tener conto di tutti i fattori che riguardano la terapia la quotidianità della psichiatria non solo il TSO
Io a dire parlavo Conone Paratore
Mentre si mangiava non mi sono seduta perché mi piace né anzitutto distrarmi al momento del pasto e pare avere l'opportunità di parlare con più persone anche sconosciute
Ricevo la psichiatria così come va avanti oggi mi sembra un Paola tonnara no sistema della tonnara per cui e il malato psichiatrico che comincia a star male viene lasciato libero fra virgolette
Da queste da questi operatori e amministratori locali ecc che no che lasciano che lui non abbia non sia costretto ad avere quel rapporto
Di tensione reciproca con il malato ma lo lasciano libero di di cresce del della sua malattia fin quando la malattia degenera e quindi vi le reti protettive sono sempre più sprint dell'ATER alla fine il malato come il tonno casca nella Rete ultima la tonnara lì si chiude pestato Nara questa rete ultima si chiama o PG
Si sarebbe dovuti partire dalla chiusura degli Opg poi dalla chiusura graduale o apertura che dir si voglia
Dei manicomi attuali
E poi ieri sera e al reinserimento e reinserimento Basaglia lo dice con molta chiarezza si può parlare del reinserimento perché il farmaco
Sottrae il malato a quei sintomi eclatanti che ne fanno pratica un mostro ce lo dice anche Vittorino Andreoli ce l'ha detto del professor Zezza dalle pagine di Repubblica
Parlando della vicenda di Nick Martello qui a Roma
Che è stato poi condannato a curarsi dai giudici perché i servizi psichiatrici lo lasciano libero di andare spremendo il suo la sua sofferenza Martella andò danneggiando se stesso e gli altri
Questa non è libertà questo non è fare l'interesse del malato
Io cerone alla Borsa ce l'ha forze lo posso prende tutti voi conoscete Telefono viola io vi vorrei far leggere Senna se se non l'avete letto che cosa c'è scritto in questo documento che fanno firmare i malati TSO
Che prima anche il medico e delle responsabile del Dipartimento di diagnosi e cura del cioè del quei ricoveri in insomma nei Cantini vecchio degli ospedali che hanno un reparto di diagnosi e cura per malati mentali fanno firmare la premessa è considerato che le diagnosi più psichiatrica è di carattere soggettivo ed arbitrario dipendente esclusivamente dal giudizio dello psichiatra ora io mi chiedo se gli psichiatri sono ancora dei medici o se sono dei fattucchiere i che accettano
Che esistano simili documenti e in virtù di sì con il ruolo di di questi documenti
Il responsabile del del come si chiama al servizio di diagnosi e cure ai curarsi le braccia e dica no paura che voi mi denunciate per sequestro di persona portate di via il malato in confusione mentale così come si trova
Questo avviene avviene tutti i giorni io conosco ragazzi che in un anno hanno avuto quindici TSO finiti in questa maniera con Telefono viola l'ordine fanno ancora parte dell'ordine dei medici gli psichiatri o no me lo chiedo
Hanno ancora una dignità loro da difendere o no
Per quanto riguarda
Questi ragazzi poi non è che per afono viola cede poi li cura li assiste no li mettere sulla strada perché sono liberi di gestirsi
C'è una ragazza che siccome dovrà essere autonoma dei genitori la cosa migliore che ha pensato di fare di andare da un dentista se fatta a strappare le capsule d'Oro è così si è mantenuta qualche giorno
Dopodiché è stata trovata su un treno verso una meta sconosciuta
Sono alcuni alcuni spunti che volevo darmi per quanto riguarda poi i il lavoro del anche lì io mi rifaccio sempre pompa quel bellissimo libro fine dell'intrattenimento mi pare sia il titolo questo di Benedetto Saraceno
Guardiamoci dal mito dell'autonomia la malattia mentale almeno nella gran parte dei casi per quello che sono le nostre conoscenze nostri ormai familiari sono diventati un po'Esperti purtroppo
Conoscenze scientifiche forse non guarisce ma è molto difficile gestire o nella quotidianità che dura tutta una vita un malato mentale però è possibile con tanta buona volontà
Con delle norme che regolino questa disciplina dando dei parametri uniformi per tutte le regioni eh no ricattando la Regione se c'è il governo che all'ultimo momento riesce a inserire l'emendamento della Finanziaria di turno
Per quanto e quindi l'amore vero che eri abilitante
Però quale lavoro quello che noi costringe anche noi scegliamo per il malato forse quello che lui vorrebbe fare non lo sappiamo quasi mai perché noi inseriamo i malati
Nel tipo di attività che che abbiamo scelto spesso molto limitate spesso che non hanno niente a che fare con le sue tendenze coi suoi interessi coi con le sue provenienza sociale culturale eccetera
La voce dell'utente io ecco vi faccio quest'ultima provocazione me ne vado e lo qua questo calendario è stato fatto da utenti
Persone che sono che sono tuttora un sono state utenti di servizi psichiatrici e di familiari è in vendita qua sotto è in vendita in alcune librerie di Roma ce l'hanno alcune parrocchie come barocca della Balduina
Ho sarà San Giovanni Crisostomo a Talenti ce l'ha anche la libreria del Manifesto in via Tomacelli
C'è basata su basato sulla creatività che è un tema anche non vuole provocare nessuno
Non è politico non è partitico non da ganci ambiente per arrabbiarsi o per prendersela con niente
è un messaggio così di apertura per ogni mese c'è un disegno è un attributo che si può dare alla creatività che non annerita mette via né vincoli di alcun genere quindi vorrei che ci fosse un dialogo senza equivoci anche fra le associazioni anche se non me la prendo tanto perché da buona cristiana come cerco di essere sacche siamo in perfetta boh stile evangelico Apostolico immagino che San Pietro e Paolo avranno litigato anche molto più di noi ci ai loro utenti
Allora vi saluto buon pomeriggio
Grazie varie maglie
Lei stessa posto questa questione che c'è questa confronto non sempre sereno tra le stesse associazioni il problema che io posso solo dire nel rispetto coi delle opinioni di ciascuno
E che a volte le posizione espressi in buona fede da chiunque e poi vengono usate strumentalizzare da altri
E gli altri invece sanno dove voglia andare a parare questo il problema
Che si pone io intanto ringrazio Ernesto Muggia che è arrivato richiamerei alla presidenza anche per noi Cermis solo come spesso fa deve rimprovero che sta Rocco Canosa che credo sia già arrivato il presidente di Psichiatria democratica che salutiamo particolarmente che perché forse molti di voi non lo conoscono alcune non lo conoscono ma è nuovo presidente di serie Democratica avendo sostituito
L'ormai nostro come dire
Frequentatore spesso di nostre iniziative Pirella
Giovanna Pugliese se c'è in sala
C'è se strutture Como dare qui
In rappresentanza dell'Arci
E Costanza Fanelli
Cerco stanza Fanelli sì bene ecco così dando vediamo di fare anche queste comunicazione
Come da programma dando la parola se pronto a proprio Rocco Canosa presidente di Psichiatria democratica io ricordo a tutti che sia dei democratica assieme all'Arci assieme alla funzione pubblica
Ecco sono la parte fondante diciamo della Consulta sulla salute mentale che sembra il nostro fiore all'occhiello che ogni tanto portiamo a spasso per il Paese
Ovviamente con i familiari del Luna sa
Qualche rovescio sette siamo già felice Vairo
Io ringrazio naturalmente presidente soprattutto voglio registrare un rinnovato clima in Russia assumo al lavoro rispetto non soltanto al problema che sui manicomi ma la volontà che io avverto proprio pelle
Di farla finita e con il con questo crimine di pace e lo stesso tempo di pensare insieme alle alternative reali per gli utenti per i familiari
A Bologna nel mille novecentosettantatré un comitato promotore costituito da Franca Basaglia Franco Basaglia
Domenico Casagrande Franco Di Cecco Tullio fra Giacomo Vieri Marzi Gianfranco Minguzzi Piera Piatti Agostino Pirella Michele Risso Cucio scritta Antonio sulla DC
Costituiva il primo nucleo di un gruppo denominato Psichiatria democratica
Nel documento programmatico si legge tra l'altro primo continuare la lotta all'esclusione analizzandone e denunciandone le matrici negli aspetti strutturali rapporti sociali di produzione e sovrastruttura di norme valore dalla nostra società
Questa lotta può essere condotta solo collegandosi con tutte le forze e i movimenti che condividendo tale analisi agiscono concretamente per la trasformazione di questo assetto sociale
Due continua nella lotta al manicomio come luogo dove l'escussione trova la sua espressione più paradigmatica e violenza
Tre sottolineare i pericoli per riprodursi dei meccanismi istituzionali escludenti
Anche con le strutture psichiatriche extra manicomi avidi qualunque etica
Ecco questo era il documento programmatico che è interessante
Perché riteniamo che oggi sì che abbia democratica debba impegnarsi a continuare il lavoro su queste linee di estrema attualità
Ed è capace di farlo stride democratica
Perché questa o movimento non è stato mai un movimento di opinione
Ma di operatori che ancorandosi saldamente alla pratica
E costruendo un arco nella realtà nuovi servizi ha dimostrato che si può fare assistenza psichiatrica senza malinconie
Il punto di partenza dunque è stata la De istituzionalizzazione ripreso anche l'affitto di questo nostro incontro ad essi finalizzazione è stata per nuovi dall'inizio delle esperienze di Gorizia una strategia che aveva come indirizzo di fondo la messa in campo dei soggetti sociali coinvolti ed esclusi a vario titolo
Da quelle complesse macchine apparati legali e amministrativi scientifici e normativi
Culturali e sociali che chiamiamo istituzioni
Una messa in campo che puntava l'allargamento dei loro poteri reali non solo di principio di diritto utilizzando il più delle volte una razionalità che alle programmazione illuministiche preferiva limare della processualità
Concrete puntiformi
Se negli anni Sessanta la defiscalizzazione ha usato le assemblee degli utenti e la comunità terapeutica
Non l'ha fatto solo per utilizzare una tecnica psicoterapeuti
Ma come grimaldello per scardinare a scatola chiusa restituzione totale
Sei gli anni Settanta progettato e poi costruiti nuovi strumenti come i centri di salute mentale strutture residenziali non l'ha fatto per espandere va egemonia sì
Sull'insieme alla società ma per decostruire in manicomio ed escluderlo da possibili riciclaggi senza lasciare utilizzate tutte risorse storicamente si è diventata sull'Inter
Se negli anni Ottanta la De istituzionalizzazione ha lavorato per la costruzione dei dipartimenti di salute mentale
Non è stato nell'illusione che la malattia mentale potesse essere meramente amministrata da una buona era azionato integrazione programmatica
Ma nella convinzione che occorresse estendere le acquisizioni sociali scientifica ed esperienze esemplari a tutta la realtà nazionale per sottrasse la forbice ricattatorio controllo abbandoni
Similmente occorre che oggi ci chiediamo
Quali siano o quali debbano essere gli obiettivi e gli strumenti della dei istituzionalizzazione
Per un cadere in un'autocelebrazione rimanere Novi un movimento che si vuole anche istituzionale identificato per sempre con quegli strumenti
E quell'istituzione che abbiamo creato in altre parole ci chiariremo cari movimento che ha fatto rotta istituzionale che sta battendo opacità di suo di manico un non è così la storia recente a dimostrare che siamo in grado di andare avanti e di costruire per non soltanto di lottare contro quindi il discorso delle battaglie Nobel titolo sottotitolo è una battaglia persa
Oltre resta ricco
Occorre quindi chiedersi cosa siano oggi i servizi territoriali i servizi di diagnosi e cura
Le strutture intermedie se siano nella loro attuale identità strumenti all'altezza degli obiettivi di farsi o se non occorra ricalibrare il loro ruolo e la loro funzione nella quale prospettive di guerra perso Saiti nel passaggio dal riconoscimento dei diritti di cittadinanza
All'implementazione costruzione e intenzione delle parti le possibilità di fruire di produrre quindi non soltanto cittadinanza come diritto come enunciazione di diritto ma costruzione di possibilità e invenzione di fattive opportunità
E siamo qui alle possibilità rappresentati dai nuovi strumenti come le cooperative sociali i gruppi si afferma iper degli utenti e associazioni familiari
Reti informali strumenti in continua di continuità con la tradizione passata delle assemblee di reparto
Ma totalmente nuovi si assunti nell'ottica di una trasformazione della natura delle attuali istituzioni post centottanta e tutti da scoprire se ipotizzati come volano per una ridefinizione dei limiti tra agenzie pubbliche comunità
Possiamo quindi proporre identità dire io più mature e articolate
Per gli utenti identità di socio lavoratore di soci imprenditore cuore di soggetto consapevole di essere portatore
Di un problema ma deciso da proiettarsi delle possibilità di incetta di incidere sulle sa sulle scusate sulle scelte di un percorso quindi un soggetto attivo non soltanto come una un oggetto che riceva prestazioni
L'utente
Nuova inedita per gli operatori quella di Esperti di un sapere che sappia migrare dalla capacità di disporre dell'oggetto
A quella di sapere è sapersi voi orientare che mobile tutte le possibilità tra un sapere essere usa per stare è un saper fare
Per il volontariato
Quella di cercatori di nuove forme di senso nel difficile equilibrio tra attività umana creativa e ricerca di valori di scambio
Per i familiari
Quella identità che a partire dalla propria storia non si ferma a parlare per conto di qualche parente ammalato ma si affaccia alla piazza delle nuove cittadinanze con il piacere della scoperta di una possibilità di apertura e di scambio
E l'altro aspetto che stiamo elaborando nella pratica è una concezione la psichiatria
Che ha visto il passaggio da assistenza psichiatrica la salute mentale ma noi andiamo avanti diciamo che il passaggio ora ed alla salute mentale alla solo alla salute mentale di comunità
è un'azione di salute mentale di comunità vorrei specificano momento meglio sette adunate qualche minuto di attenzione rispetto a questo concetto che anche per noi e nuove stiamo lavorando che non e per noi un'azione di de polarizzazione beh polarizzare il conflitto significa porre in atto pratiche strategie che siano rivolta all'intera comunità e non solo a gruppi specifici o a singoli soggetti per esempio realizzare una cooperative sociale in un quartiere urbano particolarmente difficile violento di cui possono far parte il malato di mente ma anche l'ex detenuto in guerra con una banda opposta
Fatto per esempio che avviene nel quartiere in cui lavoro che un quartiere periferico a Città di Bari
Ecco realizzare una cooperativa sociale in un contesto di questo tipo significa produrre un circuito positivo che produce posti di lavoro incerto vuole essere tende a diminuire le contrapposizioni comportamenti violenti
In un'azione di salute mentale di comunità abbiamo imparato che utile
Valorizzare i non professionisti i familiari
Stimolare la nascita di gruppi di auto-aiuto
Educare la popolazione ha l'accesso ai diritti alla salute al lavoro al tempo libero ad una maternità e paternità responsabile ad una libera e matura sessualità fondamentale in questo senso per esempio la collaborazione con le scuole
Aiutare i medici di base ad acquisire competenza circa i problemi psichiatrici e socio sanitario
Incominciare dalla bora are concretamente programmi di prevenzione non solo di cura di riabilitazione favorire la dimensione affettiva del lavoro comunitario
Non ci stancheremo mai di sottolineare come lei passi sull'affettività nella nostra pratica sia fondamentale per la riuscita di qualsiasi impresa e sia un indicatore importante di un buon servizio
Insomma ancora una volta servizi come moltiplicatore di risorse catalizzatori di processi collettivi
E quindi il concetto di salute mentale di comunità va sicuramente in questa direzione
E allora anche psichiatria democratica non può essere soltanto un movimento un'associazione che appartenga soltanto agli operatori del mondo sì ma che vede tra gli aderenti volontari intellettuali familiari utenti amministrazione e tutti coloro che siano occupano di relazioni di aiuto nel campo dell'esclusione sociale
Allora il problema e che batte sita chiusura dei manicomi significa in questo momento
Continuare questo percorso incominciato più di tre trent'anni fa e che come avete visto avuto diverse tappe
Sull'aspetto un aspetto critico però dalla lotta alti manicomiale
E rappresentato dalla presenza dei manicomi privati che oggi in Italia condono quattro mila e settecento degenti
Quindi non voglio ripeterà naturalmente tutta analisi sulla situazione complessiva dalla mattinata altrimenti c'è una ripetizione però prendevo spunto soprattutto dall'intervento della compagno di Berto a proposito del superamento citati con incominciava a ad attaccare questo problema dell'i manicomi privati perché fra rappresentano oltre un quarto dalla popolazione manicomi aridità
Una spessa che soltanto per la Casa Divina Provvidenza di Bisceglie e Foggia Guidonia potenze si aggira ai intorno ai duecentottanta miliardi all'anno soltanto per questi istituti a cui vanno aggiunti poi istituti come sapete in Lombardia dei di riffa del Fatebenefratelli
Io ho l'impressione fuori da fuori da ogni metafora è fuori da ogni incertezza che non se ne parli tanto di questo che siamo in grave ritardo su questo aspetto specifico
E questo naturalmente complica enormemente il discorso è come se tutto sommato ci fosse una rimozione collettiva su questo problema di dire va be'adesso pensiamo alla riconversione
Focalizziamo tutto sull'aspetto pubblico però sui privati vedremo anche lo abbiamo fatto in Puglia recentemente un una riunione di sindacale ci siamo trovati in difficoltà rivolta soprattutto ovviamente per quanto riguarda il problema del destino gli operatori allora il mio invito di quindi ed incominciare concretamente concretamente a pensare a delle soluzioni rispetto a questo problema per poter pensare soluzione abbiamo studiato insieme
Quindi la mia proposta è costituire un gruppo di lavoro a livello nazionale cui la CGIL si faccia carico di questo delle quattro ore regioni interessate
Ai alle realtà dei grossi istituti privati e che sono Puglia ripeto cuccagna
Lazio e Lombardia
E quindi incominciare a trovare
Come dire delle idee affinché questo possa divenire realmente praticanti
Altrimenti io penso che una situazione che non affronti questo aspetto non so un non dà un contributo a superamento complessivi ospedali psichiatrici ma tenendo fuori i quali privati significa legittimare lì in una in una continuazione dall'attività e alla fine con Luther colpevolmente con i processi di riconversione grazie
Grazie a a Rocco Canosa rinnoviamo l'augurio di buon lavoro resto nove incarico è raccogliamo questa proposta che faceva proprio perché la tematica
Della superamento del gli ospedali psichiatrici private assai complessa per le cose che in qualche modo abbiamo cercato di dire stamattina
Costanza Fanelli tratterà adesso il tema le esperienze riproposta dell'impresa sociale responsabile la cooperazione sociale della lega cooperative
Dunque grazie prima di tutto alla CGIL
Di questa occasione del resto come dire costruita Giarda altri momenti che hanno creato questa opportunità di interfaccia forte di ripresa di confronto
Con una grande tensione politica culturale
Su questo tema
Costruendo col punto un'occasione nella quale possiamo dire ringraziamo io credo non solo nome delle cooperative sociali doverosamente qui presente di aver creato come dire un contenitori in cui ci siamo trovati a casa in tanti
Credo che questo è un è un merito sapendo anche quanto è difficile costruire realmente poi delle casse soprattutto su questo tema o dei percorsi in cui ci si è ci si è sentiti dentro
Accomunati da fattori io vi accomunati da fattori decisivi
E quindi credo che il primo il primo dato che io vorrei qui sottolineare in questo mio intervento riprendendo anche qualcosa che stamattina Agostini diceva nella sua introduzione
Credo che ciò che ha prodotto anche con questa particolare enfasi questo sentimento di ritrovarsi su una grande battaglia culturale
è stata proprio la capacità di riscoprire
In una chiave forte e nello stesso tempo valorizzando tutto l'accumulazione fatte in questi anni di lavoro riscoprire alcune profonde radici
E che su questo terreno della deistituzionalizzazione e della lotta per l'affermazione della salute mentale alcuni Soggetti hanno costruito nel nostro Paese
E quindi l'incontro che qui è come dire Sierri riaffermato e che mi è sembrato anche molto interessante che vi si mise fuori come dire
E anche da interventi non solo diciamo da più interventi anche l'incontro
E il ritrovarsi tra soggetti diversi e rappresenta oggi come di un una grande elemento di novità anche di questa cosiddetta terza fase quindi io voglio prima di tutto e seminare come dire la rispostato tale la visione totale a questa spirito di questa iniziativa che di riprendere in mano con forza
Facendo sì anche forte però di una rete di operatività di soggetti e di esperienze che abbiamo in campo che possiamo portare non portiamo soldi alle grandi idee su cui abbiamo già lavorato molto portiamo in campo delle grandi risorse intorno a questa battaglia
E quindi appunto l'adesione a questa iniziativa che poi troverà anche accenti particolari con il contributo di altre di alcune esperienze e protagonisti dell'impresa sociale della Lega
Vuole intanto appunto riaffermare come dire alcune cose
Prima di tutto appunto Rui riaffermare il PAI la la in maniera consapevole anche parlando di una consapevolezza interno alla lega stessa e quindi anche all'e sterno mandando dei messaggi forti all'esterno
Del valore come dire o del ritrovato valore politico e culturale del rapporto profondo che allegato
La battaglia prima il processo poi faticoso silenzioso spesso nascosto della di istituzionalizzazione della malattia mentale con la nascita e lo sviluppo dell'esperienza dell'impresa sociale
Questa impresa sociale di cui oggi si parla molto e che appunto ha radici mi più diverso
Hanno in qualche modo riattivare questi germi profondi che sono che allora sì venivano fuori dall'esperienza dell'impresa sociale nella crogiolo difficile della deistituzionalizzazione in relazione ad altri male di cui la società viene oggi la realtà della dell'impresa sociale della cooperazione sociale e qualcosa di complesso articolato definito riconosciuto anche diverso attraverso una legge ma non ci piace appunto io credo in qua anche in questa sede diciamo riprendere il dato strategico di un filone particolare di imprese sociale che oggi voglio dire assume anche un senso più generale
Come qualcuno già ricordato stamattina le prime cooperative con persone portatrici di disagio psichico
Sono nate all'interno dei processi stessi di superamento degli ospedali psichiatrici per iniziativa dei servizi innovativi o su impulso diretto proprio dei processi di autorganizzazione distrugge due Fattori estremamente rilevanti per la natura dell'impresa sociale
E quindi appunto c'è un nesso profondo tradirla diciamo tra la rottura della cultura e della pratica della istituzionalizzazione della malattia mentale e la delineazione di un metodo che poi è diventato anche strumento che a partire dal riconoscimento e dal recupero del valore della soggettività e dell'autonomia personale anche dei soggetti a cui non era stato riconosciuto questo diritto
Ha inteso e poiché ha costruito e costruisce le condizioni di un reale inserimento sociale questo è stato come dire il punto ed è il punto che noi rifugiano in questo senso come qualcuno ricordava capovolgendo completamente il senso di una pratica organica e sfruttatrice
Alla lista diciamo pratico organica le autisti istituzionalizzazione appunto la Ergon terapia
Affermando invece al contrario appunto il principio e la pratica che il valore in qualche modo riabilitativo non stava soltanto nell'attività lavorativa in sé ma nel processo vero di conquista dell'autonomia
Di una che un'attività vera
Produce in termini di economici in termini di capacità vere di autostima dove appunto autostima riconoscimento da parte degli altri avanza di maniera strette interrelata
Insieme alla crescita del soggetto stesso
Questa esperienza io credo ha dato luogo nel tutto il territorio italiano in molte regioni oggi sono appunto il credo come dire visibili nei processi imprese vere ma intrisi appunto che hanno continuato a volere essere imprese sociali cioè fondate su di principi di pratica Chiara distintiva di parità interni e condivisione di Skopje tra soggetti svantaggiati e non in questo noi ci collochiamo in una filosofia dell'impresa sociale
In questa chiave
Di luogo di parità effettiva di soggetti svantaggiati e nonne organizzata su basi che sviluppano partecipazione alle decisioni di tutto conoscenza dei meccanismi coscienza e consapevolezza alti senso di responsabilità e quindi da questo punto di vista anzi alti sensi di solidarietà ancora impresa sociale perché sta lavorando essi organizzata per mobilitare attivare risorse anche residuali di persone di gruppi svantaggiati altrimenti ritenuti improduttivi
Dove non si esercita un ruolo separato dove non si è esercitato un ruolo separato degli operatori sociali a supporto dei lavoratori in difficoltà ma dove ci sono anche espresse professionalità nuove che sono le professionalità
Di queste imprenditoria dell'inserimento che hanno arricchito il panorama delle imprese delle professionalità che in questo ambito
Diciamo anche le pratiche tradizionali delle pratiche innovative avevano tratto
Impresa sociale anche perché lavorando diciamo effettivamente nella nel mercato produce oltre a beni e servizi scambi sociali
Mutamenti meccanismi che sono poi quelli che producono sanciscono separatezza ed esclusione tra determinati soggetti il contesto sociale
Ed è per questo che noi riteniamo che la sfida è di costituire sviluppare condizioni di venire prese sociali perché rappresenta per noi l'unico modo per intervenire realmente in questi processi di contesti più ampi
Tale modello si è costruito e consolidato nello sviluppo di una sperimentazione di estinzione assumendo sempre di più valore di riferimento anche per altri modelli di integrazione e insomma l'impresa sociale oggi così come è stata sperimentata come paradigma di un modo di concepire operare per l'integrazione dove dimensione personale e sociale ed economica si incontrano si integrano
Impresa sociale come luogo e sfida della costruzione dell'autonomia personale di soggetti ma anche del raggiungimento di relazioni significative con la società circostante cosiddetta forte
La seconda diciamo elemento che io vorrei qui sottolineare diciamo in questo con questo cappello che noi vogliamo esprimere qui la scelta consapevole anche del livello di responsabilità che cura le scelta comporta di una spessa chiara
Che dovrà essere ancora più chiaro e visibile del patrimonio di professionalità esperienze passioni imprenditoriali ed etiche
Che la cooperazione sociale quella vin ma anche ampi settori di cui ma esprimono in questa fase e che dovranno esprimere il proprio in questa fase di impegno operativo di superamento non solo dei residui
Ma di ogni vecchia o nuova cultura residuale manicomiale
Cioè e qui lo vogliamo dichiarare una cooperazione sociale della Lega diciamo attivando i i suoi DNA effettivi culturali che stanno dietro
E attivando la sua Rete che già presente in processi
Di di istituzionalizzazione di costruzione di di via alternative terrificante richiede la di di reti al territorio e si vuole sentire e si sente già elemento non aggiuntivo di un processo di superamento della pratica istituzionale ma un attore
E nello stesso tempo un operatore con caratteristiche impeditive accanto il forte interrelazione col pubblico accanto in collaborazione ad altri soggetti del privato sociale e della Civica esprimono cittadinanza attiva con una sottolineatura fondamentale di questo aspetto della centralità della autorganizzazione dei soggetti accanto a quei settori del sindacato che si sono assunti si assumono questa eredità e questa forte ed evitabili affermazioni di costruzione dei diritti di cittadinanza
In questo senso come dire ci sentiamo partecipe di questo disegno che qui si viene delineato che dovrà trovare poi un suo percorso dei suoi contenitori delle sue regole e dei suoi riferimenti istituzionali
Di essere elemento di quella vigilanza attiva partecipe dei di per dei processi di chiusura e di dismissioni e di creazione di forme
Abilitanti di integrazione vera sul territorio
Il soggetto che si caratterizza il si batterà il si deve battere con operatori impeditivo per affermare e realizzare servizi e prestazioni nuove di qualità che mettono al centro le persone il valore dell'autonomia personale per far crescere vere reti territoriali
E valorizzando le forme di autogestione degli stessi soggetti
Noi ci sentiamo dentro e anche come dire con lo sforzo progettuale che questo comporta questa faticoso passaggio di affermazione
Dalle la dalla filosofia delle strutture all'affermazione delle filosofia dei percorsi individuali in cui chi è il soggetto il centro
Tutta una serie di interventi che devono trovare integrazione per rispondere a quel soggetto nella sua specificità e particolari
E terzo elemento appunto strumento essenziale di di integrazione lavorativa per rendere lavoro terreno reale di diritto
Dei soggetti portatori di disagio in una visione però io credo anche oggi è stata fermata
Più complessiva di iniziative a cui il pubblico il privato sociale oggi si sente si devono sentire investiti che intervengono i processi economici sociali territoriali più generali che sono quelli di di lotta alle nuove e alle vecchie esclusione sociale
Voglio dire che non ci sentiamo già in pieno come imprese sociali vorremmo però proiettare anche di più questa ambizione in questa strategia
Che contemporaneamente sviluppo opportunità di superamento dell'esclusione ma sviluppa anche nuovi occasioni di e qualità e di affermazione di spazi e di attività di lavoro e anche come dire delle ricadute in termini di benessere sociale di qualità di integrazione sociale cioè vogliamo spendere il patrimonio accumulato l'impresa sociale in questa come dire nuova sfida
Di nuove aree che rispondono a i bisogni
Non solo dei Soggetti svantaggiare immaginati
Ma di tutta la comunità perché è lì che si riproducono gli svantaggi creando nuove opportunità
Che prendono di mira che prendono e affrontino anche nuove aree di visoni e come dire costruiscono questa strategia attiva del benessere sociale che per noi è un pezzo importante della promozione della salute
Mentale
Credo che su queste cose abbiamo da fare molto insieme
Vorrei qui affermare alcuni dati di fondo e di adesione credo che c'è questa esigenza di costruzione di un percorso di di forti patti a livello territoriale
Il percorso delineato stamattina di costruire a livello territoriale dimensione privilegiata di un welfare vero municipalizzate municipale
Dove come dire attori Soggetti bisogni si guardano in faccia realmente possano interagire positivamente compreso le risorse che in quel in quel territorio si danno io credo che dobbiamo costruire tutti insieme questo percorso che veda nella nella pratica di patti territoriali forti tra soggetti la premessa di forti progettualità di vertenze di individuazione di progetti di condizioni operative
Credo che su questo dovremo anche però rafforzare accanto a un'esigenza che personalmente condivido
Come dire di una tenuta nazionale una forte volontà anche di Rete nazionale cioè io credo che sia giusto che noi chiediamo sostanzialmente il proprio per vincola l'obiettivo una un monitoraggio forte nazionale per come vincolo no a a tutti delle realizzazione della chiusura degli ospedali ma io credo che ci dobbiamo anche dotare per rendere effettivo di una capacità di rafforzamento di reti di lavoro tra questi soggetti che decidiamo di di lavorare di stare insieme
Qui vedi sono venute fuori anche con molte idee degli oggetti utili degli oggetti su cui creare liti e lavori la progettualità intorni siti la progettualità intorno a progetti che hanno a che fare con la promozione e lo sviluppo di nuove impresa sociale
La creazione e anche l'enfatizzazione di nuove vie sperimentali di alternativa la destituzionalizzazione ecco io credo che su questo a partire anche da questo contenitore che abbiamo creato dobbiamo darci degli strumenti che ci fanno fare un lavoro in continuazione direte di incontro di verifica di amplificazioni anche quindi come sede di confronto
Chiudo appunto sottolineando questo questa come dire dimensione fondamentale e credo che anche questa sia debba essere la chiave con la quale affrontare la questione dei siti
Chiudo su questo punto credo perché riteniamo che ha un valore materiale e concreto ma anche molto simbolico io credo che non ci troviamo di fronte a due aspetti della gestione
E dei cosiddetti siti c'è io credo un vincolo che non possiamo non sentire porgere con forza non solo economico ma etico che il patrimonio ex Maroni manicomiale in termini di valori patrimoniali ma soprattutto di valore di uso
Di liberazione di risorse si trasformi tutti in in tutto e positivi di strategia nuova di promozione alla salute lenta
Credo che questo debba essere uno di quei punti del patto di questi soggetti
Con una gamma di su
Uomini di modalità che certamente devono poi rispecchiare esigenze territoriali dibattito territoriale ma io credo che questo deve essere un patto
Cioè sappiamo che questo però passa attraverso una discussione complessa di che cosa appunto fare e tradurre di questo luogo di questi luoghi farle diventare risorse per per la comunità come elemento forte di promozione e e anche come elemento non solo di memoria passiva di una dire noi attiva della cittadinanza di cittadinanza di quello che e come dire la scelta il fronte che lo scegliamo
E abbiamo scelto nella venire poi accettato fino in fondo la la logica della chiusura dei manicomi
Credo che su questo io credo che la Filosofia della dell'uso plurimo della miscellanea della valorizzazione di tanti usi risorse anche di questi siti sia una chiave fondamentale della quale noi vorremmo anche collocare qui qualcuno lo diceva vorremo collocare con forza anche come dire il la l'impulso e la promozione di questo soggetto fondamentale dell'integrazione che l'impresa sociale
Quindi inserire in questa casco ragionamento in questa udibili utilizzazione dei siti anche questo punto che è fondamentale diciamo dei luoghi dell'incubazione dello spaccio di contenuti di promozione dell'impresa sociale in questi stessi spazio percorsi di utilizzo grazie
Ringrazio anche Costanzo Fanelli vista la consentito solo una battuta ricorda adesso non riesco poi non dirle queste cose
Vorrei ricordare che tra i doveri anche nell'impresa sociale c'è anche quello di applicare i contratti di lavoro
Visto che noi siamo ancora non riusciamo a firmare il contratto con la lega delle cooperative
Forse faremo lo sciopero
Non lo so io non so chi è l'avversario so solo che oltre a Federmeccanica e sì anche il contratto la cooperazione che non si riesce a far
Può darsi che ci siano Ernesto Muggia
Presidente dell'Unione nazionale dell'Associazione per la salute mentale una summer che interverrà dei familiari di fronte al superamento degli ospedali psichiatrici
Io non ho l'obbligo di richiamarvi attorno ai dieci minuti ma cercare di farlo da soli perché è una cosa che mi spiace molto perché ovviamente tutti gli interventi sono ci sono stati poi attenzione sono stati due interventi fra le tre e le quattro e venti e non solo sono quaranta minuti l'uno no non è un è un bivio figura arriva poi alla a certa ora l'agenda via quindi io rimango con Isola convivere dell'ENI ma io non vado via sorvegliare riesce va be'va be'dirò anch'io la frase fatidica sarò breve
Tanto più che mi dispiace dirci un pochino le solite cose fra di noi cioè io sono sicuro che tutto quello che dirò
Vedrà tutti d'accordo oramai che vado in giro per vent'anni
Anche per il mondo dico delle cose sagge oneste meditate di scuse con gli amici e quindi abbiamo sempre d'accordo il problema secondo me è come uscire da questa stanza
E quindi
Vorrei che ci pensassimo un po'insieme se il tema è la chiusura dei manicomi io non intervengo su quello che altri hanno già detto su come si fa
Una buona operazione di chiusura dei manicomi noi lo sappiamo
Ma il tassista che mi ha portato qui mi ha fatto la domanda ma adesso dove li mettiamo tutti questi Marti
Ora non è solo il tassista che mi ha portato qui è tutta l'Italia che si domanda queste cose no
Allora proviamo a ripercorrere il discorso partendo se volete da quello dei familiari da dividere in due categorie
Una
Meno numerosa che è quella che hanno il parente malato sistemato in qualche posto manicomio pubblico manicomio privato clinica cliniche Itta convenzionata non convenzionata ma comunque il malato in qualche posto
Qual è il desiderio principale di questi familiari
Ovviamente che il malato stia bene ma immediatamente dopo è che continui a restare dov'è
E questo dobbiamo saperlo bene quando andiamo fra la gente
E questo già
Non è un discorso da poco da avere ben chiaro a tutti quanti i familiari operatori poi ci sono molto più numerosi
Direi se i numeri non sono un'opinione visto che i malati ricoverati in ospedali cliniche cliniche le comunità eccetera
Non arrivano al dieci per cento di tutti i malati colpiti da malattia psichica grave direi che c'è un novanta per cento tanti malati e di famiglie
Che si fanno un'altra domanda oggi e che io vorrei non si facessero più questa domanda che dove lo mettiamo no
Questo deve farci molto riflettere perché la domanda vera
Non deve più essere quella lì
Non è dove lo mettiamo ma cosa facciamo per farlo guarire per farlo stare meglio per farlo tornare una persona integrata nella società sia pure a volte con qualche limite ma a volte senza nessun limite possibilmente con la consapevolezza che questo male
Non ho ancora capito ancora male oscuro potrebbe tornare
E quindi potrebbe capitare se la persona è stata presa in carico come si deve
Che occorra di nuovo fare ricorso
Ai medici amici e all'aiuto dei familiari a un breve periodo di ricovero a un certo uso moderato di farmaci eccetera con la consapevolezza di avere addosso una malattia come le altre
E quindi se uno c'ha il diabete sicuro tutta la vita e questo dobbiamo saperlo e devono saperlo i malati
Fatta questa brevissima premessa
Io vorrei tornare al problema di fondo come facciamo a trasmettere agli italiani queste piccole e semplici cose
Come facciamo a
Vincere il pregiudizio lo stigma che grava sulla malattia mentale che è un problema di tutto il mondo
Perché la malattia mentale fa paura perché si ritiene che sia inguaribile perché se capita in famiglia fa vergogna ci si sente colpevoli nessuno sa perché
Però nella nostra Italietta
Come dire dove vige ancora un certo tipo di morale giudaico cristiana se c'è una disgrazia dietro c'è una colpa
Nel senso che il pensiero del vicino di casa
Incerto quella signora quel marito con i fratelli qualcosa devono pur aver fatto se quel ragazzo quella ragazza è diventata ma tali no
E questo è un delle disgrazie che dobbiamo combattere perché contro questi pregiudizi fortissimi
Noi siamo tutti molto deboli
E se non ci mettiamo tutti insieme operatori e familiari a combattere questa battaglia è molto difficile che cambi la situazione perché chiudere i manicomi per me è un'operazione lunga difficile e dolorosa domani dobbiamo rifare il progetto obiettivo dobbiamo inserire i manicomi privati che per qualche strana distrazione erano rimasti fuori no lo ricordava Canosa prima
Che differenza c'è fra certi manicomi di don un fare quello di Agrigento di Palermo nessuno no
L'etichetta si però l'etichetta consente a questi manicomi di continuare a ricoverare consente di prendere i finanziamenti regionali e quindi di prosperare e consente l'alibi
Ai all'équipe terapeutiche di pensare ancora alla vecchia maniera son chiusi i manicomi pubblici mettiamolo in coda prima o poi un posto
La si aprirà no i familiari andranno dietro a questo tipo di disco
Allora abbiamo bisogno di cambiare qualcosa nell'opinione pubblica
Per cambiare qualcosa nell'opinione pubblica
Io credo che bisogna partire dai bambini
Perché quando uno è grande certi pregiudizi non se li toglie più dalla testa
Mi ricordo una bellissima intervista con quel grande scrittore siculo Gesualdo Bufalino quando si parlava di mafia
E diceva per noi non c'è più niente da fare bisogna ripartire dai maestri elementari
Perché ma perché solo se i bambini imparano
Una verità pulita e onesta e non quella disonesta che leggono negli spazi che li circondano dalle loro famiglie anche le migliori delle famiglie ma se hanno i pregiudizi di passano con latte ai bambini non non se ne esce da questa storia
Quindi cominciamo dei bambini io vorrei dirvi che con estrema fatica sto portando avanti un discorso pinoli familiari con la regione Lombardia mettendo insieme Ministero della Pubblica Istruzione
Ministero della Sanità cioè assessorati pardon assessorati sovrintendenza
Della regione
Ministero degli Affari sociali un po'tutti quelli che trovo su un Progetto di prevenzione per tutte le scuole secondarie superiori della Lombardia
Penso di riuscirci oramai lo posso dire non ne ho parlato sovente ma adesso sono arrivati i primi fondi per stampare un libriccino altri fondi staranno per arrivare per far dei corsi ai docenti addetti alla salute in ogni scuola c'è
Il responsabile della Salute quindi ce la faremo
Il risultato di questo vorrei che poi fosse diffuso in tutto il paese e quindi vediamo di mobilitarsi insieme perché queste cose circolino
L'altra operazione che stiamo facendo voi lo sapete e quella delle campagne pubblicitarie per la salute mentale
Avrete visto recentemente quella bella fotografia
Dei triestini malati terapeutiche familiari insieme tutti legati con la camicia di forza che è uscita sui giornali sui settimanali
Ecco dietro c'è un grosso lavoro dell'uno a San coi pubblicitari per mandare un messaggio di speranza incentrato su un cardine il lavoro questo cardine e cioè il lavoro è terapeutico meno pillole più lavoro se vogliamo andare con degli slogan no
Il lavoro è la strada verso il rientro nella normalità una persona che riesce a lavorare qualunque lavoro faccia e di nuovo una persona non si sente a carico della società c'ha qualche soldino da spendere
Può fare lavori difficili oppure se non può farmi difficili ritrova da fare facili questo non vuol dire perché io ho visto persone malate gravi che lavorano con il computer
E che fanno andare macchine utensili che a me fanno un sacro terrore quindi si può fare di tutto basta volere
Quindi questa è la strada del riabilitazione psicosociale
Che fino a quando non si scoprirà lo schizzo Cocco piuttosto che qualcosa d'altro da parte dei medici e ricercatori che continuano a fare ricerche
E speriamo che continuino e che trovino davvero qualcosa
E la strada della riabilitazione è l'unica strada che permette a un giovane che San Malato umani
Di avere delle speranze di uscita e di guarigione e di non cronicizzarsi
Io divento cattivo quando sento questo termine la nuova cronicità ma cosa e la nuova cronicità vuol dire che ci sono dei giovani che si ammalano domani che sono destinati già fin d'ora a diventare cronici perché non siamo capaci di fare quello che però sappiamo che va bene
Ecco questo non non deve avvenire più ecco perché è una battaglia ideologica chiudere tutti i manicomi
Fare scomparire dai vocabolari la parola manicomio
Metterla nel museo in questo bellissimo museo che si farà qua
In altri ex Manicone però la parola manicomio deve scomparire
Quando
Quando ci riusciremo ma io credo che la battaglia sui manicomi sì una battaglia vinta
Se non pensiamo a domani
Io credo che oggi se qualcuno viene fuori a proporre la riapertura dei manicomi
E già perdente
Quindi questi progetti di rivedere la centottanta di riscrivere le leggi di tirare in ballo l'eutanasia
Fanno un gran danno secondo me cioè ci sono delle associazioni ferme su vecchi schemi che non hanno capito Linke momento del mondo stiamo vivendo adesso non è così
Provate a pensare a chi legge il titolo meglio morti che ancora avanti così cosa devono pensare i nostri amici tassisti piuttosto che botte Gai se dei famigliari dicono queste cose
Cosa deve pensare un figlio se sua madre o suo padre scrivono cose di questo genere
A me sembra che siamo fuori di testa io capisco la buona fede capisco la sofferenza ma se da un lato riteniamo come mi sembra riteniamo tutti che bisogna educare l'opinione pubblica
E dall'altro queste operazioni sono terribilmente dannose ecco perché io
Francamente non me la sento più di fare operazioni di avvicinamento con altre associazioni che vanno per quella strada e che poi magari mi vengono a dire
Perché hai messo quell'immagine di malati sorridenti e sereni non sono nemmeno capaci di fare uno sforzo mentale per capire che dare un messaggio di serenità vuol dire parlare
Alla gente della strada dicendo che si può uscire dai guai della malattia no loro vogliono il malato terribile Nuto morto nella Mer da avanti così per sempre no non possiamo più andare avanti così
Scusate se ogni tanto mi incassa un po'ma c'è delle cose che io non non tollero più
Allora per concludere noi vogliamo andare verso la guarigione con processi di riabilitazione lavorativa
Ognuno può lavorare in quello che sa in quello che desidera
Non dobbiamo costringere un ragazzo che se ne intende di computer ad andare a lavorare nei campi però magari un contadino ha ben contento di lavorare nel campo
Dobbiamo restituire ai familiari un ruolo importante nel triangolo organizzativo io scusate se uso questi termini di organizzazione ma sarebbe il mio mestiere
E quindi se al vertice del triangolo c'è il malato ai due vertici di base da un lato c'è l'équipe e dall'altro ci sono i familiari
Questi devono poter lavorare insieme su un progetto che riguarda il malato devono coinvolgere il malato nel progetto convincerlo farglielo assumere sinché va con le sue gambe no
Per fare questo c'è bisogno ancora di un passaggio però mediamente noi familiari non siamo preparati a questo ruolo
Abbiamo bisogno di due fasi preparatorie una distruzione
Perché non se ne sa abbastanza di tutto questo mondo della malattia perché non se ne parla abbastanza perché tutti anche i giornali divulgativi di malattie mentali non parlano mai oppure dicono delle solenni stupidaggini
Il secondo passo dopo aver dato il minimo necessario di informazione
Informazione sui sintomi sui mali sul comportamento sugli farmaci sul sugli luoghi dove andare per farsi aiutare
Occorre fare un passo più difficile che la formazione insegnare ai parenti a convivere con la malattia
In un modo non distruttivo quindi non non distruggere non lavorare contro il malato ma anche non distruggere se stessi perché è una persona che distrugge se stessa non è più in grado di aiutare il malato
Bisogna insegnare ai parenti a salvare assi solo così potranno aiutare
I loro cari malati
Questi sono due passaggi fondamentali il primo il più facile il secondo il più difficile
Fatto questo il ruolo della famiglia dove può dove c'è e dove è giusto che ci sia la famiglia se lo assumerà ma molte volte
Non deve perché ma perché un ragazzo ventenne venticinquenne non deve rientrare in famiglia deve andare fuori deve volare con le sue ali
Quindi bisogna fare capire
A certe mamme accerti i figli che continuano a voler stare insieme che non è più il caso
Che questi ragazzi vanno autonomia Ytzhak i per
Per correre la loro figlia e per frequentarsi quando ne hanno voglia e non tutti i giorni anche se non ne hanno voglia no sembrano banalità ma bisogna continuare
Concludo con un esempio su questo discorso della riabilitazione delle associazioni dei familiari della collaborazione con l'équipe terapeutiche
Io sono stato molto colpito quindici giorni fa
In uno dei miei Weekend lavorativi sono andato in Sicilia in una piccola cittadina dalle nostre associazione discordia un paesino vicino
A Catania abbiamo lavorato tutta una giornata
Associazioni
équipe terapeutiche malati in mezzo a noi però c'era una cosa diversa che non mi era mai capitata a lavorare con noi c'era il sindaco
Con qualcuno dei suoi consiglieri ebbene l'esempio che vi faccio è questo questo sindaco ha messo a disposizione
Delle forze collegate
CPS familiari associazioni di vario genere
Tre posti di lavoro tre
Un giovane malato ventiduenne grande grosso
Fa l'operaio di manutenzione del comma
Va in giro con un operaio anziano che è il suo piuttosto aggiustano quello che c'è da aggiustare strade rubinetti robe varie
Il vecchietto è andato dal sito che a dire voi caro sindaco ma adesso che scade la borsa lavoro lo devi assumere questo qui perché se no io come faccio
Eguale per lui è bravissimo ha imparato tutto
Primo
Una ragazza giovane si occupa dei centralini telefonici del comune
è una signora di mezza età tiene gli archivi tutti gli archivi del comune sono tre posti è un piccolo comune i Comuni d'Italia son più di nove mila facciamo un conto
E portiamo queste cose in giro nei nostri Comuni
Dal nostro Sindaco di Milano Formentini che tutti conoscete per la sua illuminata preveggenza eccetera eccetera proviamo a vedere qui avete un sindaco che accessibile che a volte lavora con voi
Se tutti i sindaci mettessero a disposizione da uno a x posti di lavoro protetto prima da Borsa
E poi consolidato con assunzione io credo che faremo un enorme passo avanti nella soluzione di tutti i problemi collegati non solo della chiusura del manicomio
Ma della nuova psichiatria territoriale dei medici che vanno a casa dei malati e li aiutano a uscire dalle crisi
Del lavoro che viene vissuto come una salvezza dallo star male chiuso in casa eccetera eccetera
Ecco io credo che bisogna fare questo
Bisogna direi
Forse non mi viene il proverbio giusto ma in questo momento io ho scritto senza cultura non c'è domanda
Perché
Perché chi non ne sa abbastanza non ha nemmeno la forza di chiedere non sa cosa chiedere quindi dobbiamo prima di tutto far cultura
E far chiedere a tutti nove parenti dei malati
Alla psichiatria di fare un grande salto di cambiare perché questa vecchia psichiatria che ci insegna ancora nelle università noi non ci sia più utile definire deve finire
La storia dei libri di testo dove non si parla della centottanta
Come si può pensare che i giovani psichiatriche io ho finito
Vadano in giro soltanto con qualche abborracciata tabellina di farmaci e di dosaggi no non capiscano niente di della cosa così complessa che la salute mentre
Quindi facciamo cultura facciamo civiltà
E il ritorno sarà per tutti per chiudere i vecchi manicomi per aprire una nuova psichiatria per stare meglio i malati e per stare meglio noi familiari grazie
Grazie Ernesto Muggia io devo dire piacere che abbiamo in sala anche l'assessore regionale ai servizi sociali della regione Lazio Matteo Amati che ringraziamo
Della presenza e quindi do la parola Giovanna pugliese coordinatrice nazionale del disagio mentale dell'Arci
Nuova associazione
Che come ho già detto altre volte l'ultimo affiliato della Consulta
Be'io voglio molto ringraziare i promotori di questo convegno perché penso che oggi si si è accaduta una cosa molto importante con l'arrivo del ministro Bindi qui
Voglio iniziare da qui perché non siamo stati diciamo come ARCI Nuova associazione coloro che in parte se si erano un po'lamentati no di questo ritardo del ministro ma rispetto a questo problema così grande della salute mentale quindi il fatto che oggi il ministro avvenuto qui ha detto anche semplicemente molte molte cose che verificheremo poi in futuro io la ritengo una cosa per noi che lavoriamo diciamo nella nel sociale come come associazione molto importante
La cosa che voglio ribadire da da da qui che siccome questo inconveniente questo convegno è importante perché ha messo insieme tante realtà
Penso che sia importante che da qui si esca con risultati concreti e che quindi sì posso Cile con delle proposte ora cerco di fare un ragionamento su quello che è il nostro lavoro
Come come associazione
Mi voglio riagganciare al discorso che appena fatto Murgia che la nostra tutto una scommessa in termini culturali
Culturali perché chiudere i manicomi o le istituzioni così rigide che non sono solo i manicomi è un discorso che
è fortissimo dentro la nostra società lo dico perché la cosa più semplice rispetta una diversità nel sociale ed esente risolta con l'esclusione
Così è per chi sbaglia che trova l'istituzione carcere in questo caso il malato di mente trovava l'istituzione
Manicomio insomma il diverso viene comunque sempre escluso e qui mi richiamo anche alla al l'interessante discorso che faceva la costanza Fanelli perché siamo arrivati in un momento secondo me così importante dove c'è un cambiamento in atto che allora questo discorso dell'esclusione sociale va veramente riempito di contenuti che secondo me non siamo proprio in un momento delicatissimo dove sente se ognuno al suo posto riesce a fare alcune cose possiamo veramente arrivare a dei buoni risultati
Parlo per quello che riguarda la nostra associazione io penso che molti di voi conoscono l'Arcigay la conosce come Arci via si interessa
Di ristoranti e quindi legata al marchio dell'Arcigola chi conosce l'Arci per le tante iniziative ricreative culturali che si fanno
Da qualche anno l'Arci ha trovato sotto un marchio del marchio di Arci solidarietà
Un un insieme di di di energie che intervengono sul settore del disagio sociale sia questo diciamo il carcere il problema legato appunto sempre alle diversità quindi ai nomadi
E soprattutto appunto per quanto mi riguarda un coordinamento che è nato a livello nazionale su tutte le tematiche del disagio mentale non è stato facile raccogliere le nostre energie siamo ancora a metà
Diciamo percorso nel senso che
La c'è un'associazione che ha più di un milione e seicento iscritti che fanno tantissime cose che ogni tanto riescono ad incontrarsi tutti insieme a fare il punto della situazione ma non sempre si riesce a liberare il nostro grande potenziale di
Energia
Da quando noi ci siamo messi insieme come coordinamento al disagio mentale abbiamo fatto alcune cose molto importanti c'eravamo date tre tre punti principali che erano uno questa campagna nazionale sulla chiusura dei manicomi che abbiamo iniziato
Appunto l'anno scorso chiamata l'ultima follia noi abbiamo messo insieme quindici città
Che si sono ritrovati a discutere sono intervenute nelle situazioni territoriale sui problemi appunto legati alla chiusura degli ospedali psichiatrici a questa data finalmente
Afferma del trentuno dicembre del mille novecentonovantasei l'altro puntare un punto che oggi è tornato in maniera molto forte Sempre solo citato che quello degli ospedali psichiatrici giudiziari e io vorrei fermare un attimo la la mia attenzione
Come rappresentante dell'Arci su questo punto lo dico perché è inutile che ripeta cose che sono state dette diciamo da da persone molto più esperte di me
Su come la psichiatria abbia fatto passi in avanti o sugli impegni che si sono presi o i futuri che spero saranno rispettati parlo di ospedali psichiatrici giudiziari perché noi da un anno e mezzo abbiamo fatto un'esperienza sta che ancora in corso molto interessante perché abbiamo fatto la visita
Insieme a delegazioni di parlamentari esperti del settore in nei cinque ospedali psichiatrici giudiziari dico cinque più uno perché poi c'è questa situazione di Castiglion delle Stiviere
Che diciamo pone situazione anomala non è ritenuto proprio no PG ossia è una chiamiamo la sperimentazione
Anche se ci sarebbe da parlare molto sul tipo di sperimentazione di Castiglion delle Stiviere noi abbiamo raccolto
Una serie di informazioni abbiamo siamo riusciti a creare anche un un un buon lavoro e il rapporto tra gli operatori che lavorano negli occhi g i direttori alcuni tra i più sensibili direttori di di io PG
L'associazionismo e appunto alcuni rappresentanti delle istituzioni perché non è vero che c'è qui ritorna al discorso culturale c'è una forte mancanza culturale
A capire che i matti non sono un problema che allora si chiudono i manicomi si libera animati attenzione perché avremo il problema che la persona che ci viene abitare di sopra può avere dei comportamenti tra virgolette non normali
E ancora di più questo discorso culturale interviene quando noi parliamo di persone che hanno grossi problemi persone che uccidono stuprano fanno violenza che sono veramente pericolosi però non per questo non possiamo tacere dire va be'ok è per il momento proviamoci del del degli Oppi che ci sono i malati sono persone che che comunque vanno reinserire e si faranno dei passi in avanti noi dobbiamo avere
E io per le cose che ho sentito penso che c'è questo questo questo desiderio anche
Il la la forza di alzare il livello e di dire che vogliamo cominciare a pensare a questi ipotesi di superamento c'è al Ministero di Grazia e Giustizia secondo me in questo momento una grande disponibilità affrontare seriamente questo discorso perché chiaramente non si può fare un discorso ideologico chiudiamo le strutture fuori tutti questo non ci interessa neanche a noi come forza associativa
è un discorso che va fatto
A moduli piano piano
Ci stanno lavorando magistrati a impianti legislativi Diversi perché voi sapete che lì c'è un discorso di misura di sicurezza perché c'è una persona che incapace di intendere e di di volere arreca danni ad altre persone quindi io lo metto qui come riflessione noi abbiamo fatto tutto un lavoro che speriamo di rendere comune al più presto entro febbraio perché abbiamo costruito un libro Dossier che sarà pubblicato da data negli USA di prossima pubblicazione spero a febbraio che potremmo avere un momento così dove parliamo solamente di ospedali psichiatrici giudiziari vedendo quali possono essere i vari scalini che ci possano aiutare a chiudere anche questa istituzione perché l'ospedale psichiatrico di buste giudiziario sono due istituzioni insieme in manicomio e il carcere che è una cosa più folcloristica penso almeno per quello che ho potuto vedere che Possa accadere non voglio fare discorsi semplicistici perché appunto parliamo di persone che hanno seri problemi che quindi non è che possano
E in qualche modo essere
Lasciati a briglia sciolta però come sociale dobbiamo porci questo problema
Questo era il punto che ci tenevo a porre con forza nel mio intervento l'altro è quello che è stato anche ripreso qui dal presidente Psichiatria Democratica Canosa che appunto di cercare di sviscerare questo buco nero dei manicomi privati perché lì secondo me è la logica sarebbe anche esempi nel cercare sempre di più di spingere su strutture piccole gruppi famiglia appartamenti famiglia e la Bindi oggi ce lo diceva con delle battute
Chiaramente arrivare a un controllo sui finanziamenti perché poi parliamoci chiaro il gioco sta tutto lì perché nell'economia regge il mondo allora il manicomio privato vediamo come funziona se funziona perché arrivano determinati finanziamenti deve avere tanto più maggiori controlli dello l'ospedale psichiatrico pubblico ora da quello che mi riguarda questa cosa è stata posta anche nella Commissione affari sociali se nell'ospedale psichiatrico pubblico al parlamentare vai entra all'improvviso e chiede non accade lo stesso nel
Nel manicomio privato o no
La seduta intorno a a tavolino e cercano di capire in Italia queste strutture private come funzionano senza fare nessun tipo di tribunale diciamo di prevenzione però in qualche modo un controllo ci deve pure essere stamattina appunto
Si parlava qui anche di controllo sul terzo settore io sono molto d'accordo perché per esempio una cosa che ci riguarda direttamente stiamo attenti in questo momento di
Passaggio tra quello che sarà alla chiusura dell'istituzione manicomio tutto quello che si riuscirà a costruire sul territorio che già con troppo ritardo non sia riuscito a costruire di che cosa c'è sul territorio che cosa questo terzo settore come funziona che affidabilità a per esempio noi come Archie possiamo avere le carte in regole sul certe cose ma come la ci sono tantissime altre associazioni
Che operano nel bene e tantissime altre che non so in che modo possano operare quindi io lo chiedo proprio perché sono associazione un controllo serio perché chiaramente faccio
Il punto su un'esperienza che dovremo mettere in atto qui a Roma note a Roma con il nostro gruppo dell'Arci siamo stati invitati da oltre un anno
E abbiamo scelto di fare il volontariato che all'interno del Santa Maria della Pietà
è inutile che vi dico quanto sia stata utile per noi questa esperienza quanto in modo serio siamo stati formati dallo stesso Lo Savio cioè che ci ha fatto il corso di di formazione volontari personalmente questo per dirvi la serietà di quel anche di questa struttura perché ogni tanto vanno anche ricordare queste cose non sempre accade così in oppure sui volontari su come ogni tanto vengono impiegati adesso
Sempre spinti
Per dare il meglio del meglio di noi non stiamo cercando di costituire qui a Roma un piccolo gruppo appartamento che dovrebbe diciamo realizzarsi nella zona di Portonaccio che è la zona dove l'Arci Nuova associazione lacci di Roma
Dati gennaio in poi avranno una sede che ha una struttura tipo polivalente di varie attività ne vorremmo fare questa esperienza insieme ad alcuni ex degenti del Santa Maria della Pietà di creare lì un gruppo famiglia di quattro persone ci stiamo appunto ragionando insieme alla direzione del Santa Maria per vedere come tutto questo passaggio di integrazione tra persone che escono appunto da una struttura come il Santa Maria e allo stesso tempo lacci un tessuto sociale così vivace e popolare come può essere quello di Portonaccio più l'esperienza che può fare l'Arci più il fatto che l'ARCEA
La possibilità da dicembre di veder vivere questo centro polivalente
Io penso e spero di potergli raccontare nei prossimi mesi che questa esperienza andata a buon frutto ecco io penso sempre ricollegandomi alla discorso dei manicomi privati
C'è bisogno bisognerebbe molto dare fiducia a questa parte del sociale a questa società che in qualche modo si prende le responsabilità sulle spalle e capisce
Che la persona che ha problemi di disagio mentale non è un problema da mettere da una parte ma un problema che dobbiamo assolutamente mettere sulle nostre spalle e risolvere inutile dire perché se ha già detto più volte di continuare comunque essere molto vigili sulla legalità
In alcuni ospedali psichiatrici precisano Sempre situazioni ad Agrigento che rimangono aperti in alcuni ospedali psichiatrici non sappiamo bene che cosa succede e lì in qualche modo bisognerà avere l'attenzione da qui a febbraio
Di stare proprio col fiato sul collo in tutte le situazioni territoriali e capire ogni ospedale psichiatrico
Che passaggio fa io molti di voi avranno visto questo grande schema della relazione farcita leader cioè regione per regione tutto il passaggio e tutte le fasi
Praticamente che vanno verso la chiusura degli ospedali psichiatrici se voi vedete quel rapporto
Abbastanza deludente nel senso che vediamo che veramente ancora sono poche le situazioni in cui il progetto di superamento di Oppi è in fase avanzata almeno alcune situazioni proprio non se ne parla neanche di essere stato preso in considerazione
Quindi secondo me il lavoro da fare
Ancora tantissimo è vero che oggi forse partiamo con un ottimismo diverso però io penso che ecco tutto lavoro grande che è stato fatto dalla Consulta
Va ancora di più rafforzato per fare il punto subito dopo la data del trentuno dicembre vennero e per esempio che succeda febbraio-marzo che succede a Siracusa
Dove ci sono stati trasformismi vari o nell'ospedale di Messina io non lo so ma per quanto mi riguarda dal dal dalla realtà che conosco tramite l'Arci a Messina c'era molto un problema di interrogarsi Sir dentro l'ospedale dovevano ancora farsi delle attività di riabilitazione ecco visto che io penso che la linea giusta sia che comunque gli ospedali psichiatrici
Vadano chiusi e queste strutture debbano vivere in modo diverso e debbano funzionare in modo diverso e mi richiamo all'interessantissimo intervento che faceva stamattina i rappresentanti della Fondazione Benetton devono diventare luoghi
Di città
Luís parlava di di Agorà ecco io penso che come noi possiamo immaginarci allo qui al Santa Maria della Pietà come facilmente immaginabili a Trieste che in qualche modo aperto la la la porta a tutti
Deve essere possibile anche nelle parti più arretrate diciamo della nostra nazione con controlli forti cercare di ripristinare un ordine di fare in modo che questi luoghi possano veramente
Portare ad altro chiudo dicendo che noi il trenta novembre faremo un'iniziativa molto molto grande a Firenze che prevede circa l'affluenza di quattro mila persone
Do appunto Arci solidarietà avrà uno stand e per la prima volta questa iniziativa una iniziativa che si chiama l'Italia dei circoli appunto abbiamo voluto all'nell'ultimo giorno Dino di novembre porre l'attenzione su tutto il lavoro che a volte i circoli Arci fanno e che abbiano un po'disperso perché si pensano che il circolo accesso lo posso dove vai ti prendi dichiara di Coca Cola oppure c'era il se il pensionato che fa la partita a carte stili della no
è è tanto me molte altre cose la cosa che voglio dire è che noi sfrutteremo quella data anche per far veicolare tutto questo discorso sulla tra sul sulla salute mentale
Voglio dire che tra i protagonisti diciamo dei nostri materiali c'è appunto il manifesto che prima citava un Muggia che appunto del dei vari operatori in camicia di forza chiunque sia a Firenze invitato e sparò che Sempre di più riusciremo ad avere iniziative comuni perché penso che noi siamo solo una parte no chiaramente e che però io già comincia a vedere appunto i frutti di un'Unione che c'è stata per esempio tra noi l'associazione dei familiari la CGIL vedo che si stanno facendo grossi passi in avanti mi auguro che ne potremmo fare ancora molti grazie
Grazie abbiamo terminato contrada pugliesi gli interventi le comunicazione adesso qui dobbiamo fare una scelta drastica nel senso che noi siamo in grado di completare gli interventi nei tempi che ci siamo dati facendo parlare tutti però è necessario che gli interventi sia da questo punto di cinque minuti
Perché altrimenti non non ce la facciano e quindi può M tocca di non far parlare qualcuno come scegliendolo peraltro senza neanche possibilmente conoscerlo e magari evitando di far sentire degli interventi su tutti ovviamente il di interesse è importante
Quindi io e cinque minuti di Button sul microfono poi cercato di tirare le conclusioni e so che è un dato drammatico ma per alcune però bisogna farlo se non usciamo
Una comunicazione alla termine dei lavori che prevediamo appunto nei tempi previsti diciotto diciotto e trenta si riunisce qui nella saletta accanto il direttivo del dell'associazione una San mi pregava di fare questa comunicazione presidente Ernesto Muggia allora iniziamo con Gigi Attanasio
Che direttore del dipartimento salute mentale di Mantova si prepari bene belli poi via via tutti gli altri che c'è adesso cercherò di chiamare
Ma io credo che bene ha fatto o Rocco Canosa il presidente psichiatria democratica a ricordare quello che io chiamo il DNA di Psichiatria democratica
Credo che non sia solamente un dato così come dire storico anche perché volendo riprendere un attimo il la seconda parte del titolo di questo convegno cioè oltre il manicomio io credo che proprio al manicomio non dobbiamo voglio vedere il manicomio
Come un fatto storico come come dire un'anomalia che appartenga al passato ma in qualche modo come alla la matrice nascosta
A quello che qualcuno chiama la regola il nome Ossus di quello spazio tecnico-operativo che noi come psichiatri stiamo agendo anche ora dopo che le lotta al manicomio
Sono iniziate ormai circa trent'anni dopo che il manicomio si è costituito in questi ultimi due secoli
In questo purtroppo brevissima analisi che vanamente vado Conf per flash voglio fare come delle similitudine un po'che potrebbero servire azzardate può sembrare azzardata ma non lo sono
Tra in mani lo spazio Armani come lo spazio del campo di concentramento nei Lager in questo mi sovviene mi supporta un'analisi l'analisi di
L'epistemologo di una persona anche così di un certo un certo valore che Agamben
Che
Attualmente sta veramente studiando
Quelle che sono state lei premesse cioè non è il fatto come dire che come Maya seppure costato possibile che l'umanità sia arrivata a tale schifezza
Di di produzione dei vini e dei dei campi di concentramento ma se ci sono al all'interno della produzione dei campi di concentramento delle logiche che rischiano di riprodursi
Per cui vedere il campo di concentramento a questo punto io dico anche il manicomio quello che lo stiamo facendo in psichiatria se il punto il rischio è quello di riprodurre queste dinamiche non è che vado si è un po'azzardato però non credo nemmeno di essere molto molto distante dalla dalla rispetto alla similitudine in quanto
Se non ci pensiamo nato il campo di concentramento era retto da una
Da un istituto giuridico che Lalla Suzzara
Che era la custodia protettiva
Custodia protettiva che i giuristi nazisti utilizzavano come una misura di polizia preventiva in quanto permetteva di prendere in custodia degli individui indipendentemente da qualsiasi contegno penalmente rilevante
Unicamente al fine di evitare un pericolo per la sicurezza dello Stato
A me questa cosa come anche l'altra cosa del campo di concentramento che far diventare normale lo stato di eccezione mi ricorda molto
Saverio La nella nella nella legge novecentoquattro per esempio il problema dell'ordinanza cioè il rigore mani com'era visto come un qualche cosa di eccezionale oltre che dovuto alla pericolosità se agli atti disco sono della custodia preventiva dell'interesse del nel nell'interesse della collettività e un campo secondo me che si apre di di riflessioni
Come dire
In cui io CCD ci trovo molti punti di cui molti punti di contatto con quello che è successo nel nel mani come super ecco quello che può succedere ora nella nella prassi che stiamo che stiamo faccende che stiamo stiamo attuando
Mi viene subito da dire per esempio le pratiche che ci sono agli nei diagnosi e cura
Le diagnosi e cura e non è un ritornello che io purtroppo vado vado ripetendo in ogni occasione in cui mi è permesso di farlo diagnosi e cura sono dei posti dove al di accanto per esempio a studi approfonditi e molto raffinati sulle sulla possibilità di far di di di di e di attuare non so organizzazioni del lavoro di un certo tipo c'è la gente che viene legata a questo punto non solo nella nella situazione dei temi del dei diagnosi e cura ma e di giorni fa
C'è attratto una una fotografia impressionante sulla sui giornali
A Pozzuoli in una casa di riposo se voi avete visto c'era la signora la signora un'anziana fatto nemmeno matta a parte non è meno giustifica aprire sicuramente pena che è era messa all'interno del una specie di culla con delle sbarre con una con una serie di sbarre sopra la testa per cui non poteva né alzarsi poteva comunque respirare che già può essere qualcosa un'alta delle delle cose per esempio l'uso degli elettroshock che è una pratica assolutamente Barbara
Che però viene ancora praticata in moltissimi servizi privati molto simpatico e però è che io credo anche so in qualche in qualche servizio pubblico
Ma
Volendo andare un attimo più alla all'attualità anche se io
Ritengo per esempio che
è importante è importante per esempio una nozione che e abbastanza
Predispone si attagli anche abbastanza quello che esso può essere successo rispetto a come vediamo il matto che era nozione del passato era l'uomo sacer che l'homo sacer era una persona che giudicata per utili per un delitto non veniva condannata a morte attraverso la legge civile eppure sacrificata Lindsay ma poteva essere legittimamente ucciso da chiunque il corrispettivo dell'homo sacer dal sovrano se noi questa cosa con lo ma non tanto non volo pindarico ma con una secondo me estrapolazione un po'metaforiche anche un po'simbolica lo paragoniamo al potere enorme chiave e al non potere altrettanto enorme che aveva il da un lato il direttore l'ospedale psichiatrico e dall'altro lato la persona ricoverata in ospedale psichiatrico credo che per certi versi questa similitudine
Possa essere in qualche modo comunque un argomento l'argomento di riflessione io mi accingo a finire perché i cinque minuti
E allora il qual è il mio discorso il discorso è questo io credo che ci Katia democratica con il suo DNA oltre il manicomio per ritornare secondo me al manicomio non ci stancheremo mai se Coppa e poco una democrazia democrazia non è un dato che viene dato per sempre
Io credo che la manicomi alita si possa sempre a riprodurre vedi appunto la la la la la la la roba di posso vedi anche la chiesa dei sans papier
Ma peggio manicomio di quello dove delle persone solamente perché erano in una situazione di assoluto non poté o omini Sac chair Omo saggia romeni sacri direbbe
Direbbe qualcuno venivano completamente i loro bisogni le loro esigenze da loro a loro parola veniva completamente annullata anzi meno proprio presi e trasportati fuori per cui il manicomio si può riprodurre anche per esempio ci sono le zone da attento agli atti attesa nel manico nelle mani come nel diario porti francesi in cui stanno gli emigrati
E inattesa che gli immigrati in attesa che qualcuno gli dia li dia il permesso e con questa zona ed attente la cosa secondo me ballare come dire l'ala Lecce è tutto lasciato alla civiltà alla buona creanza che spesso non c'è presenta dei poliziotti che possono fare di quelle persone che sono lì una specie di limbo homo sacer va appunto come erano un po'i matti possono fare quello quello che voglio tutti non l'avrei lavoriamo abbia lavorato in manicomi lavora ma anche le diagnosi e cura dei nostri servizi siamo io credo che se facciamo un attimo un po'di mente locale alle cose che che che sto che sto che sto raccontando in fondo questa similitudine consentono particolarmente così campate in aria l'altra cosa l'ultima cosa su quello che diceva oggi la la la Bindi perché un certo tasso di manicomi alita c'è anche per esempio nella Regione Lombardia
Perché il la la Bindi ha fatto benissimo col suo piglio battagliero
Così come dire anche ostinato io devo dire persuasivo perché si vuol far persuadere perché non ce la fa persuade la Bindi sarà un po'una così una rischia di essere un po'un capopopolo ma invece la ritengono ministro alla sanità che sta dando prova di essere quanto meno coerente
Con se stesse stanze ci sta anche commedia invalidando stamparli dando le posizioni iniziativa democratica della Consulta la CGIL e intanto tempo
Non abbiamo era un po'che non sa non trovavamo un ministro della sanità che accoglierà questa cosa sulla finisco questo discorso della
Della Lombardia in Lombardia sono società cosa abbastanza gravi la cose gravi sono per esempio la assoluta parità tra privato e pubblico
L'uso del selvaggio selvatico del del tariffario che poteva non essere usato dal due novembre in Lombardia chi vuole può andare su può andare siano la struttura pubblicarsi in una struttura privata
Pagando il ticket las furbata e che questo ticket che est che per un un aumento del tariffario è stato chiaramente aumentato e e di molto può essere appunto pagato
Per dire l'amniocentesi che costa lampade venticinque mila ottocento lire ora costa centocinquanta mila lire cosa vuol dire questo che è una persona che vanno in una in una struttura pubblica dove magari le dicono
Venga tra tre mesi o tra due mesi preferisce andare la struttura privata ma il coso potrebbe anche non essere scandaloso lo scandalo è che magari lo stesso medico che gli ha detto di no
E ha detto tra tre mesi una struttura pubblica lo stesso medico che vale la struttura che la accoglie o comunque gli fa subito l'amniocentesi nella struttura privata
In più c'è una separazione nettissima atto che integrazione tra sociale e sanitario c'è una separazione del progetto di legge della Regione Lombardia su cui sta soffrendo grossi Casini c'è una separazione netta anzi ci sono delle aziende sociali
Le famose e famigerate
Assassini per cui si creerebbero altri carrozzoni da come condire con livelli di potere con rigidità con schematismi e con
Limiti dogane da passare tra ecco l'altra cosa molto grave per la psichiatria che la psichiatria verrebbe tutta fatta propria dall'azienda ospedaliera
L'azienda ospedaliera diventerebbe l'azienda di riferimento della psichiatria magica devo tutto quello che noi abbiamo detto sul discorso che bisogna lottare contro paradigma medico biometrico che è un paradigma lineare termini sta dove non è possibile che altre figure professionali possono dire la loro ecco se la la la struttura amministrativa di riferimento
è l'azienda ospedaliera figuratevi cosa può succedere di di questo insomma c'è un po'la vergognarsi se invece non facciamo quello che abbiamo fatto in questi trent'anni che questa di andare cerca di andare oltre il manicomio la vergogna e finisco è quella che per esempio come psichiatra abbiamo letto ecco per esempio due psichiatri freeman è pop io poi questa cosa lo dico lo dico sempre semper ma è interessante che venga detto anche perché molti non lo sanno i premi di qualità per la psichiatria sono stati due nobili dati una che ha inventato la madre o terapia
In questo periodo si parla tanto di verifica di qualità e uno a chi ha inventato la lo lobotomia uno di questi è monnezza che aveva il suo aiutante che si chiama freeman né che si permetteva di scrivere e lo dico con una certa però lo dico perché è importante
Citare proprio questa frase perché si sappia a che punto è arrivato appunto la psichiatria quali sono i livelli
Contro cui noi dobbiamo livelli di di di di di di R. CUP di recupero che dobbiamo dobbiamo come dire
Disavanzi Gatto che c'entra quello che è stato fatto la psichiatria e la civiltà diceva questo tal Solimano aiutante limo all'inizio
L'uso dell'aspirazione del tessuto cerebrale è come passare un aspirapolvere una vasca piena di spaghetti e testuale grazie
Grazie giudice Fabio
Abbiamo adesso la parola delle rally
Che è stato parlamentare che con noi ha seguito le le vicende della psichiatria
Negli anni in cui appunto era impegnato in Parlamento adesso impegnata come operatore
Ho seguito con grande attenzione come tutti voi l'intervento di Rosi Bindi la
Commento che venuto è per fortuna che c'è lei
Possiamo stare tranquilli c'è una persona che ragiona bene
E poi ho anche riflettuto sul fatto che
Cinque regioni hanno chiesto la abolizione del ministero della Sanità
E anche dalle sue parole del ministro è venuto fuori una questione di un contenzioso con le regioni
Allora
Viviamo in una fase di grande transizione dal punto di vista dei rapporti istituzionali
In mezzo a questo passaggio ci stanno dentro le titolarità delle regioni circa le politiche anche di salute mentale e che cosa può fare il ministro
Però se il livello di tensione diventa alto
Diventano questioni da cortile costituzionale
E noi resteremo non ricordino le persone interessate a questa cosa resteranno in una loro nella loro difficoltà allora
Io ho apprezzato l'entusiasmo del ministro
Nella convinzione che il cui ho espresso parole d'ordine antiche del movimento riformatore
In Italia per quanto riguarda l'ostetrica ma io credo che abbiamo l'assoluta esigenze almeno io la sento
Di capire
O di fare in modo che accada
Per possibili più per il manico garantire i servizi
In tutti i posti il taglio cioè è possibile chiudere anche i manicomi dopo il c'è un direttore che non è come lo stadio che non è come Venturini
Perché dove c'è lo stadio Cuccia Venturini succedono delle cose più apprezziamo ma dove non ci sono loro e non è obbligatorio che ci siano persone così se no non si può fare
Bisogna che lo spessore del Cile valgono lo stesso accanto devono accadere gli stessi risulta allora ci sono una serie di questioni
Ed è questione sulla quale il ruolo del sindacato è decisivo perché c'è un problema di consenso degli operatori ritorno questo tipo di operazione ho molto apprezzato
L'intervento di Patrizia questa mattina che metteva in fila i dati della faccia oscura del problema cioè di tutte le cose delle quali non si parla
Cosa c'è da fare cosa c'è da mettere in piedi come si fa come si costruisce il consenso perché se abbiamo Bisceglie
Il consenso in mezzo ai cittadini non c'è intorno la chiusura del manico
Possiamo stare tranquilli che la cosa così come si fa a riportare questo situazione questo il compito che noi abbiamo un compito quindi piede deve avere a disposizione
Strumenti più complessi delle parole d'ordine i
Concludo secondo me la cosa più importante per mettere in piedi perché finalmente si sappia tutto quello che succede nel campo proprio sul principio cattolico comunque il taglio cioè un sistema di l'informazione raccolta dei dati sulle attività di assistenza psichiatrica generale in modo che ci stanno più al davvero che cosa si fa quante persone ci sono
Come vengono trattate chi sono gli operatori quale qualifiche professionali se fanno l'aggiornamento se non lo sa
Perché dobbiamo fare uscire dal Buglione tra il grigio una quantità di dati che non conosciamo altrimenti risulterà che dopo il titolo del foro si realizzano solo se qualche operatore proprio promette Rubino a Colombo credo che questo è troppo poco per le esigenze nostre soprattutto di chi c'ha lavorato va da tempo io precederà il tanto da l'impressione
Alle avendo chiuso essendosi chiusi i posti dove ho cominciato lavora l'augurio che mi faccio più volentieri rivedere
Grazie bene nelle anche perché ha dimostrato che si può intervenire in meno di cinque minuti
Dobbiamo adesso la parola Antonella Caldarulo se c'è ancora
Ecco
Che era presentando aspetta che l'avvocato e cercare della cooperativa spazi nuovi di Bari credo che sia la vicepresidente
La cooperazione ricopre in Puglia un ruolo di primo piano nella realizzazione degli interventi riabilitativi
Le cooperative di servizi quindi di tipo A aderenti alla lega gestiscono in Puglia diciassette servizi
Di cui nove case alloggio con amore con la ventiquattro ore di assistenza tre case famiglia con dodici ore di assistenza quattro centri diurni aperti un gruppo appartamento
Complessivamente gli utenti assistiti sono duecentodieci mentre centoventicinque sono gli operatori
Ad iniziare dalla gestione di servizi residenziali per dimessi dall'ospedale psichiatrico essa nel tempo ha voluto e saputo diversificare la sofferta qualificandosi sempre più anche come soggetto promotore di una politica per la salute mentale
Parallele sintomo unica a quella del servizio pubblico
Nell'attuale fase e la cooperazione del rincara lega si pone in continuità con questo recente passato
La chiusura dei manicomi ci vede presenti nella Commissione regionale costituita dall'assessore regionale alla Sanità
Inoltre la lega e anche componenti di una sottocommissione che ha elaborato i requisiti minimi strutturali e organizzativi delle strutture riabilitative psichiatriche residenziali e diurne pubblica e private
Ma in questo senso il nostro impegno iniziato ben prima di quest'anno
Infatti il primo tavolo di discussione per l'elaborazione di una regolamentazione del settore fu avviato nel novantatré e vedeva insieme a noi CGIL CISL UIL e le ACLI che in Puglia gestiscono diciannove strutture c'era necessità allora come ora di dare una struttura forte fatta di regole certe ad un settore cresciuto in maniera esponenziale e per il quale le disposizioni vigenti sono del tutto insufficienti
Un settore quindi da ricondurre ad un quadro uniforme premessa indispensabile per concretizzare il diritto di cittadinanza del disagiato psichico quanto venne elaborato allora è rimasto però lettera morta poiché come è logico che accada regolarmente regolamentare significa anche escludere tutto ciò che non è conforme successivamente a questo tentativo nella sostanziale situazione di deregulation alle strutture riabilitative tradizionali sono andati affiancando Cynthia forme di ospitalità a carattere puramente speculativo
Sì a strutture con modalità di gestione molto diverse dalle precedenti
Soprattutto nella città di Bari negli ultimi quattro anni abbiamo assistito allo sviluppo di residenzialità fornite da alberghi e pensioni
Riciclati e trasformati e che quasi inutile dirlo nulla hanno a che fare con la riabilitazione
Ciò nonostante il bilancio novantacinque dell'ASL BA quattro la più grande della regione per la voce riabilitazione psichiatrica a fronte di un Budget di ventiquattro miliardi
Ne ha destinati sedici ad alberghi e pensioni e otto a strutture residenziali gestite dal privato sociale
Oltre il danno la beffa se si pensa che le delibere di finanziamento giustificano il ricorso ad alberghi e pensioni a motivo della mancanza di posti letto nelle strutture riabilitative
Delle quali l'ultima è stata avviata nell'ottantasei causa mancanza di fondi
E quindi con problemi di questo genere che ci si è dovuti confrontare
Al momento di avviare i lavori della sottocommissione per i requisiti minimi strutturali
Oltre che con i principi e le disposizioni della cinquecento due le necessità di Spini sa mentre menzione del regime di retta e del concetto di attrezzi di accreditamento e quant'altro
Indubbiamente l'introduzione del principio della libera scelte del nuovo criteri di finanziamento costruito sul pagamento a tariffa delle prestazioni effettivamente erogate aprono ad orizzonti operativi molto interessanti a profondi cambiamenti
Ci chiediamo però in quale senso vadano questi cambiamenti per il nostro settore
Dire che il privato sociale o imprenditoriale una volta accreditato può legittimamente scegliere di uscire dal ruolo di complementarietà e integrazione in cui il sistema delle convenzioni dove legava per mettersi in piena competizione con la struttura pubblica rischia di ridursi ad un'affermazione di principio che può lasciare spazio assoluzioni inaccettabili
L'istituzione delle strutture riabilitative residenziali che ospitano fino a venti utenti è una soluzione qualitativamente pessima e al nostro Paese sparire difficilmente gestibile da parte del servizio pubblico
Se a questo si aggiunge come purtroppo sta avvenendo l'istituzione della figura del medico psichiatra
Privato o pubblico che sia come responsabile sanitario necessario per ottenere l'accreditamento si ottiene un quadro molto precisa e assolutamente preoccupante
Dietro questo modello infatti si nasconde molto male la precisa volontà di autonomia Zahra e cioè in buona sostanza di privatizzare
Completamente anche l'intervento riabilitativo sottraendolo di fatto necessario rapporto col pubblico e riformando in maniera strisciante e silenziosa la centottanta i cui principi vanno al contrario di affermati con forza
è sconcertante drammatico sentire affermare che seguendo i dettami della cinquecentodue i ricoveri in SPDC di ospiti delle strutture potranno essere effettuati su richiesta del del medico psichiatra responsabile attraverso il medico di famiglia
Non possiamo negare la conflittualità che ha contraddistinto spesso i rapporti con i servizi pubblici ma questo significa abbandonare completamente ogni principio
La lega regionale pugliese si espresse in maniera decisa contro l'introduzione di questo modello trovandosi in perfetta corrispondenza con la CGIL
Manca ma oltre questo abbiamo ritenuto irrinunciabile altri due punti il rispetto dei contratti di lavoro e la formazione professionale
Nel primo caso abbiamo chiesto alla Regione di farsi garante dell'applicazione dei contratti di lavoro fino al punto di sancire l'esclusione dall'albo regionale di quegli enti che risultino inadempienti
E anche per evitare tentazioni già serpeggianti tra qualche responsabile dei servizi pubblici di indurre le cooperative a ridurre in questa maniera i costi delle strutture
Nel secondo caso abbiamo chiesto alla Regione di istituire corsi di qualificazione e aggiornamento per gli operatori
E se impossibilitata di mettere gli enti gestori nella condizione di gestire attività di formazione vincolando adesso una parte della retta corrisposta con l'obbligo da parte dell'ente di realizzarle
E quindi il nostro impegno per la qualità delle strutture che dovranno accogliere i dimessi dall'OP nella certezza che esse non possono essere avviate e gestite solo all'insegna economica all'insegna delle esigenze economiche
Che rischiano di farci dimenticare il centro di tutto il nostro lavoro che rimane la sofferenza psichica
Grazie
Antonella Caldarulo diamo adesso la parola Sabrina Ghezzi
Che è una educatrice quindi anche una voce riversa credo che sia la prima a parlare
Con questa qualifica che peraltro a fatica siamo riusciti a imporre al ministro termine di un nuovo profilo professionale riconoscimento di questa professione anche se non siamo riusciti a convincere questo mondo a come dire mantenervi il nove il nove che vi siete conquistare negli anni sedi hanno cambiato nome Mahoney dotato che la Regione Lombardia fare tante sfortune che ha
Ha invece la fortuna di avere la possibilità di assumere negli ex ospedali psichiatrici delle figure che sono anche educative non perché siamo migliori di altri ma perché l'integrazione
Fra il personale sanitario personale educativo sociale è stato in questi anni il punto di forza per lo meno nella storia
Della della nostra del nostro PIL fra l'altro partendo dal presupposto che la chiusura di un ex ospedale psichiatrico sarà banale ribadirlo non corrisponde né a dimissioni selvagge né ad un semplice cambio di etichetta
Gli operatori dell'ex OP Paolo Pini di Milano è almeno tre anni che lavorano su un progetto di superamento e di riconversione basato sostanzialmente su tre assi
L'asse dell'abitare ovvero ridare in senso a questa parola cominciando a lavorare sul desiderio diritto di una casa vera in città
E l'attuazione quindi di strategie che sono necessarie al raggiungimento di questo obiettivo
L'asse del lavoro ovvero che cosa fare perché queste persone che hanno una pensione da fame e quindi non è sufficiente per vivere in città
Abbiano un lavoro eccone crediamo che lo strumento principe sia la costituzione di imprese sociali come è già stato detto perché utilizzano e riattivano risorse tradizionalmente trattate come costi in particolare risorse umane immobilizzate
Risolo cultura d'impresa occultate dalle istituzione dal lungo degenza risorse pubbliche rappresentate da professionalità e da strutture materiali
Se consideriamo il manicomio luogo zero dello scambio il terzo asse su cui lavorare non può essere quello che delle relazioni interno esterno
A partire dalla riqualificazione dei rapporti con i familiari del territorio i rapporti con del partnership con le associazioni attraverso la produzione di eventi culturali l'apertura al pubblico di servizi bar librerie
Cose di questo genere nella convinzione che da soli non si possono abbattere i muri
Torniamo ad abitare in faccia un piccolissimo quadro di di quello che il Paolo Pini gli ospiti del Paolo Pini sono a tutt'oggi centoventidue quindi un manicomio pubblico piccolo sono divisi vivono in quattro padiglioni divisi in nove comunità
Composte da un minimo di otto persone ad un massimo di diciannove noi riteniamo necessario abbassare il numero delle persone residenti a un massimo di quindici in ogni comunità
Queste comunità sono ricavate dagli spazi degli ex reparti e sono diverse fra loro per il grado di autonomia degli ospiti residenti e quindi dall'intervento più o meno assistenziale delle chissà
Abbiamo quindi comunità caratterizzate da un forte intervento sanitario ed assistenziale comunità dove per esempio non c'è la copertura notturna
Tutto questo però non può e non deve considerato essere considerato casa visto che banalmente le chiavi sono ancora in mano agli operatori sappiamo che finché la gente non è ma una chiave non è proprietario di una casa o comunque non è l'inquilino ma possiamo sicuramente considerarlo un miglioramento della qualità vite della qualità di vita nell'ottica della riconquista di una maggiore autonomia da parte degli ospiti la cura di una propria travasi di accesso a spazi finora negati per esempio l'uso delle cucine no
E farsi qualche ciclo
Inoltre questa organizzazione nostro parere contribuisce a diminuire la paura del cambiamento preparare gli ospiti gli operatori e i familiari ad una residenzialità Esterna
Da poco l'équipe del Pini ha aperto due comunità sul territorio una protetta sulle ventiquattro ore un invece scoperta di notte una terza è prossima all'apertura è un quarto appartamento verrà presumibilmente aperto all'inizio di gennaio
Tra l'altro è significativo per noi che uno di questi appartamenti ospiti sia signore provenienti dall'ex OP tre
E una signora invece proveniente da un servizio del territorio quindi è la prima volta che un'équipe del Pini di un manicomio gestisce una risorsa insieme a un'équipe del territorio
Il coinvolgimento dei servizi Esterni nell'utilizzo del Paolo Pini come risorsa è cominciato tre anni fa
Con l'avvio di un progetto di formazione professionale in collaborazione con l'ENEL Lombardia sono stati avviati quattro corsi di formazione professionali a cui partecipano allievi provenienti dal territorio ma anche ospiti del Pini quindi per la prima volta dall'ex ospedale psichiatrico veniva una proposta che in qualche modo era una risorsa preziosa
Per dire servizi che da soli non avrebbero potuto attivare un impianto simile ma soprattutto una risposta ad un bisogno forte di utenti sicché attrici giovani il lavoro
La formazione né pensiamo sia l'anello di congiunzione fra il mondo dell'assistenza e l'impresa sociale d'altra parte noi pensiamo che l'impresa sociale sia un volano di trasformazione dei servizi nel nostro caso di un ex OP
Vi racconto un esempio di quanto i processi si hanno importanti tanto quanto risultato finale
Quando sono cominciati quanto cominciato questo Progetto all'inizio abbiamo fatto un breve corso di formazione tra operatori USA operatore dell'ENAC proprio per conoscerci è stabilire come si lavorava insieme il primo problema da risolvere era reperire una struttura dove tenere i corsi allora paradossalmente abbastanza ironicamente ad un progetto che portava a vita nuova nell'ex OP è stato offerto come spazio l'ex camera mortuaria dell'ospedale psichiatrico perché ormai era in disuso
Boh
Noi ci si era un po'cattive maniche convinti che si comincia a lavorare da quello che sia abbiamo iniziato il nostro primo anno concentrandoci sull'acquistare credibilità e visibilità con dei progetti tascabili
La creazione di una foresteria un beauty center le prime partnership con la con le associazioni in particolare collabori interna con cui abbiamo fatto una settimana di eventi chiamata abbastanza pomposamente
Esercizi di estetica no perché l'estetica è un concetto importante da riportare dentro un ex ospedale psichiatrico intanto accarezzavano l'idea di trasformare la vecchia camera mortuaria in qualcosa di produttivo
è immersa nel verde vicino a un cancello che iniziavamo ad aprire per piccoli ma significativi eventi perché non farne un bar
Così tanto un corso per baristi
Uno di falegnami che insieme ad architetti designer che piano piano si aggregano cominciano immaginare a lavorare per la trasformazione del luogo
Usciamo sul territorio con un quotidiano al mercato in giro proprio nel quartiere un po'per farci conoscere un po'per sapere cosa ne pensa la gente del quartiere di un bar fatto da noi dentro il Paolo Pini
A questi amo credito e l'uso e decide che se la camera ardente diventa un Barbara si può deliberare uno stanziamento affinché l'obitorio lì a fianco diventi un ristorante
E spunta un interrogativo niente chi gestirà questo barra
Nasce quindi l'idea di fondare un'associazione composta dagli enti operatori ospiti del Pini amici degli amici e il percorso fatto insieme aumenta il senso di appartenenza e moltiplica le forze e mentre il bar cresce il bancone diventa bellissimo
Durante le cogliamo al volo l'occasione di organizzare di ospitare anzi alpini Durante l'estate una festa cittadina organizzata da una ventina di associazioni milanesi che andavano dalla Caritas all'Arci dagli scout ai centri sociali di tutto di più
Tutti a lavorare insieme ma con due regole fondamentali mai da soli e mai con i soliti quindi assolutamente insieme a lavorare mi e facciamo una festa in cui si creano servizi per la gente gratuiti concerti feste noleggio dei cavalli lo spazio bambini il noleggio biciclette
Gruppi teatrali provenienti dall'ex ospedale psichiatrico di Bergamo insieme alla Lella Costa che tiene la prima sera inaugura mentre sta per cominciano a piovere e il Bara si è finito di capeggiare un quarto d'ora prima la festa è stata bellissima sono intervenute circa venti mila persone nel giro di una settimana ma altrettanto importante è stata
è stato il percorso che ha portato a questa festa
La creazione di partnership il contaminarsi la creazione di relazioni e collaborazioni che non si sono fermate alla festa anche perché dopo la festa vogliamo che il bar rimanga aperto e così la libreria
Che è stata aperta al piano di sopra il mercatino dei vestiti usati che è stato aperto nell'ex lavanderia non sono esperienze che devono finire mai abbiam cominciata aprire il Paolo Pini la gente ci conosce dobbiamo continuare a tenerlo aperto
E a lavorare con gli ospiti del Paolo Pini che hanno partecipato alla festa
E mentre facciamo le richieste per le licenze cioè tutte queste cose qua bisogna imparare no a intraprendere a gestirla diventare imprenditori iniziamo anche a ragionare insieme agli ospiti agli operatori dell'ex OP su che cosa significa per il Pignatelli un bar aperto al pubblico
Al suo interno ma soprattutto che cosa vuol dire aprire un cancello definitivamente e quindi a fare dei progetti perché le comunità non vengano di nuovo chiuse perché c'è un cancello che odio di o se ha aperto poi gli ospiti scappano
Però allora bisogna ragionarne prima ragionare con chi questo cancello un polo teme che sono veramente gli operatori gli ospiti e familiare che hanno giustamente paura di quello che potrebbe accadere
Ma se facciamo un progetto comune la paura diminuisce
Intanto è cominciato il terzo anno della formazione e mentre si organizzano i tirocini e si preparano gli inserimenti lavorativi
Si comincia a lavorare su nuovi progetti con nuovi partners questa volta sulla trasformazione di altre strutture inutilizzate che ci sono al Paolo Pini come
In qualsiasi altro Oppi del italiano
Perché gli spazi istituzionali non vengano utilizzati per creare ancora cronicità non dire nuova cronicità
Ma luoghi di risocializzazione di lavoro di cultura per con la città grazie
Grazie Sabrina Ghezzi
Come vedete ogni intervento pone sembra questione di grande interesse adesso Lorena parola Sandra lo gialle per il coordinamento nazionale del psicologi della CGIL
Ma
Andrà per titoli viste o il poco attento
E parto darla maggiore età trecentottanta compie esce diciotto anni nel novantasei
Ed è maggiorenne il problema è come mai nonostante diciotto anni
Non è stato possibile
Utilizzarli appieno tutte le possibilità e come mai è stato necessario
A vedere una finanziaria che come diceva il ministro toglie i finanziamenti e quindi fa discutere
In maniera forte della possibilità di chiusura che era già presente diciotto anni fa ora in questo sicuramente sono già state dette molte cose da Tommaso Rosario
Da Rocco Canosa e da varie persone però mi soffermerei su due punti
Che mi sembrano fondamentali rispetto al futuro
E che sono le le esperienze cosiddette esemplari
Gli elementi che hanno fatto andare le cose in maniera molto superficiale riassuntiva dico vado per titoli sono stati due il massimo della concentrazione del potere il massimo della partecipazione democratica
Questi due elementi è possibile oggi riprende di e
Come dire rinviarli con forza e qui riprende una parte del sindacato e del sindacalista
Perché di strumenti del contratto e la parte positiva dell'aziendalizzazione potrebbero consentire questo allora sarebbe indispensabile che
Voce rispetto al Ministero della Sanità rispetta le regioni rispetto alle alle unità sanitarie locali
Le responsabilità rispetto alla chiusura delle istituzioni siano delle responsabilità che appunto con c'è siano
Date in base alla realizzazione dell'obiettivo della chiusura per gli ospedali psichiatrici in questo con questo tipo di possibilità di conciliazione l'altro elemento che non è stato possibile
Ottenere e che fondamentale che faccia parte oggi dei protocolli d'intesa è stato ricordato da molti è il problema della formazione prevale la formazione perché chi ha in qualche modo collaborato
Portato avanti definito l'esperienza esemplari non ha avuto accesso alla formazione all'università
è quindi indispensabile che i protocolli d'intesa tra le aziende sanitarie e le università quindi le aziende ospedaliere le aziende punto universitarie siano dei protocolli d'intesa precisi anche rispetto a questo punto credo che questi sono elementi che comunque ci possono servire
Accanto a questo io vorrei anche prima di appunto concludere aprire il problema
Della de istituzionalizzazione perché qui sottolineerei due aspetti uno già sottolineato magistralmente da Murgia che comunque il problema della deistituzionalizzazione pone il problema della istituzione da una parte e della Sila Rita come diceva anche Luciani questa mattina cioè nel senso che non è possibile
Pensare che non ci siano strutture residenziali ASI lari ma non solo per chi ha problemi di salute mentale problema si pone come veniva fuori da molti interventi per altre e situazioni croniche problematiche si pone per le persone affette da i DS si pone per gli anziani si pone per gli handicappati e qui vengo a un altro punto che è indispensabile integrare quando si parla di salute mentale
Che il problema dell'infanzia
Prevale l'infanzia che è sempre rimasto fuori
Da una come dire disegno
Programmatico generale e che invece richiede la a ritiene richiede la necessità di affrontarlo come un tutt'uno e un tutt'uno rispetto proprio alla promozione
Della salute mentale alla salvaguardia la salute mentale dei dei ragazzini dei bambini dei bimbi che possano sopperire di problematiche di salute mentale
Da questo punto di vista credo che la l'accentuazione di questi elementi la costruzione di un percorso istituzionale diverso l'attenzione alle problematiche della salute mentale infantile ci consentano
Di poter svolgere un'azione preventiva di nuovo rispetto alla salute mentale di un altro attore che comunque oggi presente
Che la famiglia ma non solo la famiglia di persone che sviluppano poi problematiche di salute mentale ma la famiglia in generale che in quanto ammortizzatore sociale
E in questo momento
La l'anello debole su cui vengono scaricate da parte di un sistema sanitario che tiene alla competitività e ha una produttività
Direi non che non va nella nostra direzione
In questo mi mi pare molto positivo il discorso del ministro Bindi ma chi fino a oggi non va nella nostra direzione c'è un sistema che tende a scaricare sulla famiglia le le situazioni non produttive
E le situazioni di scarto cioè in questo appunto ritornando e questo allora è di nuovo un problema di salute mentale che attiene anche agli operatori che come me hanno militato in psichiatria democratica
Cioè il problema di riprodurre anche in posti diversi dallo dal manicomio anche in posti diversi dal posti di ricovero di persone affette da problematiche di salute mentale
Il primo allora dico il rischio di riprodurre delle logiche istituzionali di tipo manicomiale di tipo istituzioni totali in cui l'individuo non è più una persona ma diventa il numero diventa la la la la scusa per l'autorizzazione dell'istituzione e fine a se stessa
Ecco rispetto a questo credo che noi abbiamo una scommessa in piedi in cui è possibile collaborare mi è sembrato importantissimo il l'intervento del ministro che in questo senso ci apre una serie di di strade credo che sia fondamentale la individuazione dei di questo tipo di protocolli che attraverso l'individuazione di questi percorsi sia formativi sia di definizione della della nuova del delle nuove forme di definiamola tra virgolette ASI Larita cioè del delle situazioni dove le persone possano risiedere non solo per la salute mentale ma per tutte le le le situazioni di gravità credo che questi siano elementi fondamentali da dover tenere presenti e da rilanciare anche attraverso questa Assemblea
Grazie fabbro gialli
Adesso darei la parola Federica Palestino se Sala architetto il Napoli
Che ha collaborato con vongole CGIL in particolare qualcuno e poi si va a rivedere il suo scontro
Dunque io mi collego brevissimamente all'intervento alla relazione dell'architetto Luciani di questa mattina
Per fare qualche altra considerazione dell'Asse sono nella stessa linea per cui è solamente un approfondimento su qualche punto che è stato toccato sostanzialmente il patrimonio degli ospedali psichiatrici è un patrimonio che ha tre aspetti
Due di questi sono più visibili probabilmente per degli architetti per degli addetti ai lavori di quel settore
E sono il patrimonio fisico c'è il patrimonio architettonico urbanistico ambientale le risorse verdi
La tigre tipologie architettoniche tutto quello che si è già detto e non voglio dilungarmi insomma
L'altro aspetto il patrimonio di memoria che ha una valenza duplice memoria non significa solo memoria del passato remoto diciamo dell'istituzione psichiatrica secondo me cioè non è solamente quella parte di costruito che riguarda le biblioteche e gli archivi eccetera ma di la memoria riguarda anche lo sviluppo del della storia della psichiatria il passaggio che è stato fatto dopo negli anni settanta i due oltre e quindi tutta quella produzione che ha hanno fatto gli ammalati riabilitati
Quindi tutti quegli altri lidi di pittura di scultura eccetera eccetera che sono stati prodotti che con costituiscono memoria di un passato più recente comunque memoria
Queste due forme queste due questi due aspetti del patrimonio da soli non credo che reggano tanto un discorso sulla conservazione di queste aree se non si mette in campo il terzo punto che quello di cui poi molti quasi tutti hanno parlato
Che è quello di un patrimonio diverso che il patrimonio di io lo chiamo di medie c'è di di ambiente di contesto
Contesto locale fatto di forze coese
Convergenti che decidono di come dire di rispolverare anche queste questi primi due aspetti del patrimonio e di coltivarli in qualche modo però con una funzione di continuità che abbia a che vedere con la vita
Attuale di questi luoghi e con il futuro di questi luoghi in questo senso quello che diceva prima Costanza Fanelli c'è memoria viva non altrimenti rischiamo di fare solo delle operazioni come dire di di facciata
In questo senso per esempio c'è occuparsi solo della memoria occuparsi solo dell'architettura perché è bella non credo che abbia più di tanto valore e questa secondo me è la scommessa c'è su questo bisognerebbe lavorare integrare questi discorsi insieme altrimenti non credo che sia tanto interessante più più che altro che se ne può fare di questi luoghi
Dei monumenti storici ma morti in qualche modo invece qui c'è una continuità che noi dobbiamo sostenere salvaguardare facendo entrare c'è va dando forza molta forza a questo patrimonio di risorse locali allora la questione è questa da un lato questo patrimonio va difeso
Generalizzando lo in qualche modo raccontandolo nella sua valenza non specifica
E in questo senso per esempio dai dati della Fondazione Benetton della ricerca la Fondazione emerge che il sessanta di sessanta circa ospedali psichiatrici censiti
Il dato non è certo va controllato ovviamente però a quanto pare abbiamo più di nove milioni di metri quadrati
Di superfici dati da poi da polso da poter riutilizzare nella maniera in maniera adeguata se pensate che nove milioni di metri quadrati sono su sessanta ospedali psichiatrici ma noi ne abbiamo calcolati
Poiché non ci riferiamo solo al residuo psichiatrico ma anche a strutture già chiuse o già riutilizzate
Il dato va aggiornato e va amplificato ci sono altre ventisei strutture da aggiungere nove milioni di metri quadri sono il centro studi un centro storico di una piccola città italiana allora da un lato dobbiamo sostenere con forza questo cioè che abbiamo un centro storico di patrimonio come dire come dimensioni
Da difendere dall'altro poi dobbiamo entrare nello specifico del locale nel contesto locale io non sono d'accordo sull'idea di indire questi grossi concorsi internazionali
Non perché sia contro i cigni concorsi internazionali ben vengano anche quelli ma prima c'è bisogno di lavorare moltissimo
Con i quartieri con gli abitanti con i familiari degli utenti psichiatrici
Inventare usi cioè a me non interessa che arriva un architetto scandinavo e ripulisce le facciate degli edifici mi sembra riduttivo rispetto a quello che si può fare operando in continuità in questo senso credo che bisognerebbe riflettere insomma su cui se lavorare su questo
Analizzando molto bene
Le possibilità di eliminare conflitti e di cooperare quindi di capire come il contesto locale questi deboli soggetti questi soggetti deboli per per natura che sono gli utenti psichici
Con le loro famiglie insieme alla cooperazione sociale insieme ai quartieri che sono anche quelli soggetti deboli
C'è c'è da di e insieme a dei luoghi che sono anche loro dei luoghi deboli che rischiano di essere come dire cancellati no in qualche modo bisogna mettere insieme tutte queste componenti di debolezza e farle diventare componenti di Forza
Grazie grazie Federica Palestino Corrado che queste perché avevo mi permetto di suggerire sempre un che mi pare che fosse comunque nel nel mio intervento
Di Federica dite deco la domanda che ci dobbiamo sempre porre poi quale beneficio i i malati differenti darlo da tutte queste questioni e qui parliamo di riconversione del patrimonio patrimonio colpire danaro
Per fare queste cose ci vogliono soldi ecco siccome noi abbiamo fatto la battaglia per valuterà dentro il l'intervento sulla salute mentale tutto ciò che la salute mentale o è stato solo per ritrarre speriamo di poter usare presto questo perdere in ogni caso questo ormai disperso per evitare proprio che questa questione poi posso ricordare o qualcos'altro che evidentemente nulla porti come beneficio insofferente
Dare adesso la parola grazie partono i seicento
è uscita no e qua ma nessuno chiese
Sperato
Della cooperativa coi media Rezza non lo dico perché navigano posso dire
La nostra è una cooperativa di tipo A che lavora nella per incidere appunto
Applichiamo il contratto integralmente
Infatti presto
Infatti sono in difficoltà Africo entrate serie difficoltà tecnico è così vero che lo attendono giustamente c'è concorrenza ed avverte il problema da da sessuale Varese
Io ecco sono
Sono qui per presentare un un'esperienza lo spaccato anzi di un'esperienza importante
Quella del del centro diurno di Montevarchi dove noi lavoriamo e a questo scopo abbiamo elaborato nell'ambito di un vero e proprio programma del del centro
Un documento che stamattina abbiamo fornito all'originale andare gli organizzatori ma che purtroppo per disguidi tecnici non è stato possibile diffondere spero comunque a coprire la CGIL provveda alla pubblicazione degli atti perché ci interessa scrisse farla conoscere ma anche avere degli scambi ecco delle impressioni rispetto al percorso e a questo piccolo spaccato il percorso che abbiamo pensato acque di falda di far conoscere
Che è quello Bella
Passante dalla riabilitazione a un programma di vera e propria
Promozione di della salute mentale di laboratorio di salute mentale nella comunità qui ritorna anche l'invito di Canosa di oggi pomeriggio
Attraverso il gioco del calcio a Montevarchi è nata una squadra che si chiama dinamo Gambassi per ora molto mi meno famosa della più conosciuta dinamo ma che tuttavia non è escluso che abbia vinto prossimamente un un futuro e quindi questo nome ricordatelo perché probabile che dei giornali sportivi seri qualcuno lo ricordi qualcuno lo riporti
La diamo gli andasse a una squadra di calcio i cui atleti perché così li vogliamo chiamare
Sono persone che provengono dal DSM locale che il DSM
Dell'AUSL otto Valdarno che è una zona un'area gestione sperimentale
Alcuni di questi provengono dall'esperienza del manicomio tutti quanti sono in carico al al DSM
Dalla riabilitazione alla promozione della salute mentale nel quartiere la la squadra costruito legami rapporti scambi con la parrocchia con i ragazzi
Con le varie risorse del territorio è nato un lavoro dirette
Quindi non li vogliamo chiamare aderenti utenti li vogliamo chiamare altri enti di questo abbiamo parlato in questo piccolo documento di cui io ho solo due o tre copie che se qualcuno vuole sporchi cenare quelle che come dire ci sono le possiamo tranquillamente consegnare anche perché ci interessa
Conoscere altre realtà simili e perché no fare degli scambi vere e proprie delle partita in trasferta isole comprese e comunque la veniamo alle cose un po'più serie ecco che sono comunque contenute nel in questo documento serie tra virgolette perché
Questo è un programma che per noi è molto importante
Una cosa prima di di di di leggere a quelle due cose scritte che abbiamo detto che credo faccia piacere agli organizzatori la partecipazione al convegno è rientrata nel programma di riabilitazione di lavoro con con gli atleti della dinamo Gambassi
Ieri sera infatti si è riunito il gruppo di redazione antichi che ha esaminato parola per parola le cose che erano state scritte molte delle quali gran parte delle quali dagli stessi atleti
Tutte le altre dagli operatori che hanno seguito questa esperienza e quindi come dire da qui l'invito a rimetterle negli atti perché la conclusioni anche di un programma di riabilitazione
Veniamo alle due ragionamenti che vogliamo proporre
La cento tale ma la centottanta maggiorenne come ha ripetuto prima la dottoressa regionali Italia invece maggiorenne non è affatto se a diciotto anni dal varo della riforma psichiatrica la chiusura dei manicomi deve essere a ancora concretata di più affatto rassicurante entro nel notare che in tempi di secessionismo e di enfatizzazione della civiltà del Grande Nord su questo piano sul ritardo di civiltà nord e sud sembrano viaggiare alla stessa velocità
Abbiamo letto nel Corriere della Sera di venerdì primo novembre un titolo che ci ha colpito in particolare il titolo è il seguente manicomi chiusi un rebus e l'occhiello ancora più espressivo tre mila malati in libertà verranno curati nelle case alloggio
La titolatura dell'articolo il testo in realtà decente
Ci ha portato indietro di venti anni e più quando all'inizio dell'esperienza di destrutturazione del manicomio ad Arezzo
Anche le cronache locali della nazione suggerivano più o meno esplicitamente che la riforma psichiatrica avrebbe costituito un azzardo dagli esiti incerti per i malati e le loro famiglie
Pericoloso per i buoni cittadini che si sarebbero trovati a fare i conti con i matti libertà
Malgrado questo tipo di ISPA di stampa e malgrado tutti coloro che fingono di non vedere in realtà vedere di non vedere in realtà in venti anni trascorsi non sono passati invano molte esperienze come la nostra
Che a me una piccolissima peraltro dimostrando con i fatti che la riforma psichiatrica si può fare davvero
Che la chiusura dei manicomi non è affatto un azzardo o un rebus ma una scelta razionale praticabile dagli esiti largamente prevedibili gestibili in termini positivi sotto ogni profilo
Più che un rebus una storia lineare e in stampatello chiare e rassicurante
In occasione del convegno nazionale sull'applicazione della legge centottanta promosso dalla CGIL abbiamo pensato di portare un contributo e di raccontare un'esperienza concreta di Sorcery abilitazione
Questo racconto che mischia evidenti fantasie come le interviste a Sacchi contenute nel documento si prefigge che mischia evidenti fantasie con cose assolutamente molto serie come la descrizione del percorso del servizio di Sorcery abilitazione
Si prefigge solo di dimostrare a quanti ancora credono ineluttabile e realistica la scelta della segregazione della istituzionalizzazione che è vero l'esatto contrario
La riforma si può fare davvero e nel suo piccolo una nostra concreta esperienza lo dimostra è forse interessante rilevare che i resoconti delle partite le cronache le interviste fantastiche
Sono opera dei ragazzi e ragazze utenti del servizio che adesso tra l'altro giocano a palla e si cimentano sulla scrittura manifestando anche capacità di ironia e di autoironia
Qualche anno fa ed in altri contesti ancora oggi questi ragazzi sarebbero segregati
Inizialmente avevamo pensato di proporre un ragionamento più tecnico e organico sulla riabilitazione psichiatrica ed il senso della tutela della salute mentale nel territorio
Ma poi ci siamo detti avrebbe avuto il limite dell'esoterismo forse sarebbe stato apprezzato dagli addetti ai lavori ma mai in nessun caso sarebbe arrivato al pubblico della gente comune agli abitanti del villaggio
Alle persone della strada che la concreta esperienza ci ha fatto individuare azzeri i primi veri motori della modernizzazione e della umanizzazione della psichiatria
Anni fa Giuseppe Bucaro ha titolato un bel saggio che qui nello spendere
Esatto
Dietro ogni scemo in da ha titolato questo saggio dietro ogni scemo c'è un villaggio
Noi siamo d'accordo con lui e abbiamo ritenuto che per arrivare al villaggio si dovesse parlare il linguaggio del villaggio e da qui e negli e nel linguaggio c'è il calcio
Grazie
Grazie Maltoni io adesso farei una verifica perché ancora o qualche intervento in effetti siamo in orario solo che mi rendo conto che non c'è non ce la facciamo più siamo invecchiati un po'tutti
A tener tenere un ritmo così così grosso per cui siamo rimasti solo quelli che
Come dire in qualche modo al più coraggio
E mi dispiace questo perché ripeto nessuno degli interventi e in più anzi molti interventi non ci sono stati perché qualcuno a questo punto devo dire per fortuna non è venuto come che ne so tanto per dirne uno per tutti dottor Dell'Acqua che è un'esperienza importante quella di Trieste non è venuto a questo punto vi siete dei ringraziarlo perché non avremmo potuto tenerlo dentro certo Dell'Acqua avrebbe parlato queste poi fuori discussione allora io ancora no da parlare se non sbaglio quattro persone
E siamo appunto erede vive che avevamo fino alle diciotto e trenta
E sono Claudio Favarin Mario Novello Luigi Talamoni che però non vedo più quindi forse diventiamo tre non ce ecco che però era un delegato della funzione pubblica di Padova che a Padova c'è una delle situazioni più difficile da affrontare poi Anna Gigli della coordinamento Città ideale
Intanto io
Non cancello nessuno vi invito se qualcuno ecco l'anno nostri cedere registrata quindi se qualcuno di questi all'intervento scritto noi lo pur riportiamo tranquillamente alla pubblicazione che comunque faremo poi litigheremo poco la CGIL chi dovrà mettersi solleva questo tra noi e la CGIL non è un problema
Claudio poverine vediamo un attimo
Mario Novello accenti
Ecco subito dopo
Scusa me io ricordo adesso tanto lo sanno spero tutti quanti se non ricordo male la giornata è molto importante
Non è una giornata ecco non solo per le persone che abbia invitato alla tavola rotonda che quasi tutti hanno confermato la loro presenza ma perché appunto
Speriamo domani di cercare anche di tirare delle conclusioni non solo quelle di e la giornata di oggi ma dell'insieme dell'operatività delle questioni che abbiamo davanti
E quindi l'invito a essere presenti anche domani ecco un'ultimissima comunicazione mi dicono che giù ci sono i i certificati non so come chiamarli e quindi attestati di partecipazione che per chi domani non dovesse venire Lobo ritirare oggi solo per oggi chi invece viene domani può ritirare l'attestato sia per oggi che per domani che saranno appunto disponibile domani mattina scusa mi pare
Ma ecco allora molto brevemente chiusi
Valorizzando ci dà pochi aficionados ma si sa
Ma ecco da tentavo alcune riflessioni
A partire dal punto di vista di un insieme di cooperative sociali
Che sono arrivate a lavorare con il manicomio a partire da un'esperienza che c'è altro ovvero è lavoro territoriale sviluppo di iniziativa
Volta la citazione di chi di posti di lavoro e che c'è di più sociale nei territori e apre più a partire da questi spie a partire da quell'esperienza arrivando in manicomio si è trovato anche un mondo strano in qualche modo col quale si fa i conti
è un mondo rispetto al quale
La nostra percezione
E quella
Oggi e mi riferisco alla alla situazione che tocchiamo con mano quindi Lombardia però credo che il discorso posso valere o per tutta l'Italia
Dove non si è esenti evidentemente e questo va due mortai dircelo continuamente non se esenti da
Dalla rischio evidentemente di una di una lettura in termini nere istituzionali
Di quello che poi viene chiamato ora a questo punto contrabbandato come superamento sopito nel senso che rileviamo come l'opera di ad esempio estremamente forte giustamente presente questo mentre ai tavoli di programmazioni ragionare
Una programmazione che o fa riferimento
All'utilizzo degli ex OP
Nel senso comunque dell'utilizzo legato alla alla residenzialità e nuove forme di residenzialità per cui fuori nati dentro gli alzi dentro gli anziani fuori matti dentro l'handicap grave
Oppure addirittura si fa riferimento a questo punto non si è ancora molto forte ad un modello
Ne ho mai come adesso che rispetto alle comunità protette dei centri psico sociali si dice perché queste che non possono trovare posto nelle palazzine dismesse delle troppi quindi qualche modo perché la psichiatria territoriale non utilizza
I patrimoni fisici delle sottili come delle risorse
E questa è e tutt'altro che una tendenza battuta
Questo in alcune situazioni che non in maniera contraddittoria si intrecciano nato a forte rischio che è quello della connessione collusione con interessi forti tipi di tipo immobiliare che premono
Il quindi accanto appunto una una tendenza nel situazionale convive e tenta di affermarsi cito l'esempio giù i più grossi ospedali lombardi che è quello di di Limbiate e Mombello che un'enorme area sul quale premono anche interessi molto forti tipo immobiliare
Poi paradossalmente capita che l'informazione quando parlano di di manicomi dicono le mani sul manicomio o giù le mani dal manicomio si riferiscono non tanto alle alle mani del mobiliari ma
In nome di un'istanza conservativa agitando lo spettro dall'abbandono della dispersione ma che magari era a chi tenta di di di non fare e di superare finalmente il Giornale di Feltri stamattina metteva in rapporto i progetti e il bianchi e l'interesse della giunta Bassolino rispetto a ragionamento su Bianchi
Lo ridico lo riconosceva di nuovo un messaggio attenti a giù le mani da
Ebbe a anche a Milano per quanto la dal Paolo Pini c'è chi anche recentemente
Ha parlato del dedito oggetti di superamento delle supplì che sono stati prima manca contatti tra da Sabrina
Come qualcosa che porterebbe la dispersione un patrimonio potrebbe la dispersione della possibilità di un'assistenza quotidiane contralto
E quindi grossi agitando lo spettro ed ha disperso un patrimonio che dall'abbandono
Questo che molto recentemente
Dal nostro punto di vista per l'esperienza ci facciamo portatore in precedentemente limitata ma appunto diviene d'altra quindi finita e dei territori e da lavoro con gli Enti locali con le comunità locali
C'è molto chiaro come processi di
Superamento del del manicomio non possono comunque essere processi specialmente di natura tecnico amministrativa che spostano la gente
Perché ce l'abbia c'è una domanda di residenzialità ma già domani socialità di riabilitazione di lavoro
Allora questi processi non possono essere tecnico-amministrativi non possono che essere processi
Sociali
Che fanno riferimento alle aree dell'ex OP nei termini di aree sui quali progettare sviluppo urbano sviluppo locale
Nella nostra ricerca di fondi
Per sostenere superamento delle sottili evidentemente
Si cerca di si si dice che tra i finanziamenti laddove ci sono però non è casuale nostra ricerca nel nostro tentativo dica di candidarci a gestire un progetto Urban per esempio
Qui perché in un'area come Milano e hinterland rileviamo una sostanziale affinità tra i progetti che riguardano per esempio le aree industriali dismesse e i progetti righe che riguardano gli ex ospedali psichiatrici nel senso che ci sembra importante ribadire che e le une e gli altri e quindi e le aree industriali dismesse che gli scherzi chiarirci sono aree sulle quali lavorare in termini concettuali che sono quelli dello sviluppo locale
Intesa come processo economico sociale dove gli interlocutori non sono gli psichiatri la psichiatria l'istituzione sanitaria ma sono il rapporto e l'interconnessione tra una serie molto numerosi soggetti
Amministrazioni locali
Per una progettazione che sia del territorio e in rapporto ai bisogni del quartiere i bisognini di giovani eccetera eccetera
Sì
In paese
Cooperative sociali
E la società civile per come si esprime associazionismo eccetera
Un un'ultima cosa che voglio dire è che tra questi soggetti della società civile che sono chi devono essere protagonisti
Dirle di di di un processo che appunto si un processo che mette che connette diversi soggetti
Un posto particolare hanno la situazione degli utenti
Amiamo c'è l'esperienza recente molto bella che siano Scacco matto
Non è l'unica evidentemente in Italia
Esistenti il il il problema cruciale del sostegno di questo tipo di esperienze
Proprio per il per per il valore che hanno di esperienze di gruppi di cittadini che prendano in mano il loro destino scelgono tra l'altro di essere attori sociali attivi e in rapporto ad altre essere costruttori di di di di processi
Grazie cauto Caldarini adesso Mario Novello direttore del Dipartimento di salute mentale di Udine
Bene
Ecco io solleverò le sue preoccupazioni ritiro l'intervento che avevo preparato perché penso che non abbia nessun senso fare esprimerò soltanto alcuni brevissimi pensieri molto schematici primo ringrazio tutti quelli che sono rimasti
I superstiti di questo naufragio evitare che ne valeva la pena perché abbiamo assistito a una revisione del delle Nozze di Cana nel senso che alcuni interventi pratici le abbiamo sentite alla fine senza nulla togliere all'interesse del degli interventi di questa mattina
Secondo estremo credo proprio il massimo del pessimismo perché io credo che il manicomio così non sarà mai chiuso
Perché è facile parlare di manicomi è facile
Siamo usciti per fino a convincere tutti Polizzi tutto gli schieramenti che ebbene superarlo speriamo che sia anche per qualche motivo nobile non soltanto terra terra però mi pare che il punto debole sono gli operatori non solo ma comunque siamo noi
Perché lavorare in un manicomio cioè farsi cioè da un certo punto di vista forse si può dire che i manicomi ormai sono una partita superata ma da un punto di vista pratico vi assicuro che non sono assolutamente una partita superate
Io ho lavorato dal sei marzo settantadue a Trieste prima con Basaglia poi con Rotelli diciotto mesi due settimane fa sono stato paracadutato nel manicomio di Udine dopo che attraverso vicende che vi risparmio era stato commissariato dalla Regione
Dopo che sono stato nominato perché è stata fatta una legge regionale apposita che permetta ai direttori generali di scegliersi responsabile dipartimento di salute mentale dove gli pare
Il dipartimento di salute mentale comprende tutto quanto quindi manicomio servizi e quindi permette di affrontare il circuito nel suo insieme quindi medici ideale dove si riproducono le le dove si riprodusse in manicomio in manicomio moderno tant'è che a Udine ci sono reazioni trent'anni inseriti in manicomio perché perché il meccanismo porta a al al bisogno di manicomio
Quindi e e poi affrontare un manicomio con padiglioni con cinquanta sessanta persone con pochissimo personale con persone di tutti i tipi ammassate
Dopo che sono state fatte speculazioni di tipo economico di Tito para ideologico di avere abbandono da parte di psichiatria essere paracadutati in un posto del genere in un posto che ha una storia perché non è che si sono dimenticati che esisteva la sento tante
Ci sono state lotte di operatori che sono stati repressi sbattuti via e quindi ci sono state delle scelte molto precise
Per far sì che manicomi continuasse
Ecco io oggi non ho sentito niente di tutto questo io ho avviato o delle esperienze rappresento Trieste anche in queste ore
Però ecco credo di non ritrovarmi assolutamente niente di tutto quello un ritiro scusate non mi pare che non ci siano mi ritrovo emesse con molte persone però il problema vero è e con chi si lavora oggi cioè chi vuole affrontare prove nel manicomio con chi lo affronta
I medici che cosa sono come sono formati cosa pensano quali interessi hanno quali rimozione hanno e poi sul territorio se ne sono alcuni bravissimi però alcuni che proprio non hanno Alba di che cosa siano i bisogni delle persone e i diritti delle persone
La sospensione del diritto che si trova oggi in qualunque manicomio chi l'affronta come la si affronta con quali strumenti raccontandosi
Tante belle cose è un lavoro durissimo
Io ho fatto degli appalti I cooperativistiche sono entrati ma i di mettere dei ragazzi che poi hanno una potenzialità straordinarie di cambiamento in reparti in quei meccanismi manicomi Ali sono fortissimi così sono cinquanta sessanta persone e due infermieri intorno
I manicomi più forte di noi si mangia tutti bruciamo le risorse umane che noi mettiamo in gioco
Perché non siamo perché non c'è nessuno che sia in grado di gestirle perché non c'è la cultura per gestirle perché un qualunque psichiatra oggi a parte poche eccezioni non sa nemmeno non riesce nemmeno a capire che cos'è un'istituzione a dove si comincia
E poi ci sono gli infermieri che hanno dei patrimoni straordinari e stiamo facendo un lavoro anche su questo
E nello stesso tempo ci sono poi i nuovi infermieri professionali che hanno le dinamiche completamente diverso e come riusciamo a incrociare tutto questo e poi ci sono i familiari e poi ci sono i fatti finti messaggi terroristici che vengono messi
In giro sulla gente abbandonato avuta palestrato trentun dicembre ecco devo dire che da un punto di vista pratico di non siamo riusciti a parlare di questo quindi io esco con un profondo pessimismo non TAC no in generale ma sicuramente da da qui non ne usciremo
La domanda che io faccio a me dispiace che il mio amico Rocco Canosa andato via
Quanti direttori di Psichiatria democratica oggi ci sono in Italia quali sono i progetti per superare i manicomi che cosa si fa perché parliamo giustamente anche dei manicomi privati parliamo anche di quelli in cui ci siamo noi
Quali sono le progettualità di superamento io temo che finiranno o non finiranno proprio o finiranno alla Reagan perché qualcuno amministrativamente manderà fuori la tenta qualche altra parte ma non ci sarà nessun lavoro di cambiamento USA
Grazie a novello io avrei ammesso all'ex leader l'ultimo intervento non so dove
Per il coordinamento città ideale
è un intervento molto breve
Il nostro intervento questo dibattito è un po'anomalo nel senso che non siamo addetti ai lavori in senso stretto ma cittadini che abitano in prossimità del Santa Maria della Pietà lo conoscono ormai da anni sia nelle sue strutture che nei suoi abitanti
E vogliono dare un contributo attivo al suo superamento dallo scorso febbraio un gruppo di forze sociali e politiche della zona nord di Roma ha cominciato a incontrarsi regolarmente per discutere del processo di superamento di utilizzo dell'ex ospedale psichiatrico
Dagli incontri settimanali è nato il coordinamento Città ideale
La ragione d'essere del coordinamento è quella di dar voce alle esigenze alle preoccupazioni degli abitanti dei quartieri limitrofi e ai bisogni dell'intera città
Nella delicata fase decisionale che riguarda il futuro di questo spazio
Il rapporto tra l'ex ospedale psichiatrico ed il territorio circostante è cresciuto nel tempo da molti anni da quando il lavoro di demolizione della struttura coercitiva avviato dagli operatori ha trovato un'ottima rispondenza nel territorio circostante e nelle associazioni che in questo territorio operano alcune delle associazioni presenti nel coordinamento operano ormai da anni all'interno dell'ospedale psichiatrico svolgendo un lavoro di tipo sociale
Altri hanno sedi all'esterno sono associazioni di quartiere ma sono state presenti alle iniziative degli anni scorsi finalizzate all'apertura di questo luogo al quartiere e alla città tutta dalla pratica dell'entrare fuori uscire dentro è nato un rapporto positivo uno scambio di esperienze utile a noi tutti
Valutando questa esperienza possiamo affermare che l'applicazione della legge Basaglia la dimissione dei pazienti il superamento dei manicomi quali luogo di custodia e segregazione
Hanno richiesto e richiedono un impegno culturale che deve coinvolgere l'intera zona e tutta la città in tutti i suoi aspetti istituzionali e non e di interessare i soggetti più vari
Se la chiusura sancisce un momento culturale e civile fondante anche il riuso è un'occasione un punto di partenza
Per un ulteriore sviluppo dello stesso processo culturale e sociale che vuole e deve tendere al superamento ma ancora di più alla prevenzione del disagio la restituzione sociale degli ex degenti degli ospedali psichiatrici pubblici e privati deve essere accompagnata alla restituzione al sociale delle strutture che sono state luoghi di sofferenza e di violenza
Da questi luoghi si deve e si può sviluppare in memoria della sofferenza che vi abitò un percorso reale di crescita per l'intera società
Generalmente i manicomi sono situati in luoghi paesaggisticamente e architettonicamente di enorme valore
Hanno parchi bellissimi archivi storici biblioteche teatri e come nel caso del Santa Maria della Pietà sono circondati da quartiere a cui tutto questo è negato
Il coordinamento Città ideale si sta facendo promotore di un progetto di riuso del Santa Maria della Pietà che tenta di dare risposte al disagio che anche generato dalle disgregazioni del tessuto connettivo dei nostri quartieri
Proponiamo il Santa Maria della Pietà come luogo di contaminazione culturale da contrapporre al ruolo di segregazione che ha avuto dalla sua nascita ma da contrapporre anche a chi ne propone la vendita ai privati per finanziare la psichiatria dicono
Purtroppo la prevenzione del disagio psichico non è quantificabile
Ma noi pensiamo che una proposta che ha l'ambizione di soddisfare i bisogni sociali e culturali del territorio da un lato e offrire occasioni di lavoro attraverso l'impresa sociale sia ad ex degenti che a giovani disoccupati dall'altro possa dare una risposta culturalmente alta alla chiusura dei manicomi come è stato spesso bene dall'esempio citato da Rocco Canosa
Perché facciamo questo
Perché riteniamo che un anello un punto di congiunzione tra i cittadini che vivono nel quartiere e le istituzioni che devono dare risposte coerenti e orientate alla prevenzione della malattia mentale
Passi anche attraverso le associazioni che conoscono le realtà e i bisogni dei cittadini
Ci sentiamo di poter dare un contributo politico e sociale perché riteniamo così come sinteticamente il tema del go del convegno propone che la cittadinanza non sia un soggetto passivo ma invece di grande stimolo il ritorno politico per le istituzioni che hanno il prioritario compito delle scelte politiche sociali ed amministrative
Per questo ci stiamo impegnando seriamente sul nostro progetto dando anche suggerimenti dal punto di vista economico e dei finanziamenti necessari
Un progetto che terrà conto prioritariamente dei bisogni cittadini
Orientati ad elevare la qualità della vita e a produrre realtà sociali in grado di vivere insieme agli ex degenti in un contesto non realizzato sulla logica della speculazione
Ma del diritto ad una vita degna di essere vissuta
Via
Io ringrazio
Anche Anna Gigli mi dispiace che abbiamo terminato così
Con loro questa pretesa divo di presenza però ricordo a tutti che oggi abbiamo avuto più di duecentocinquanta persone al massimo dello splendore e che domani la tavola rotonda come dicevo si preannuncia sicuramente molto partecipata e quindi ancora una volta rinnovo l'invito a tutti voi
A vedersi domattina alle nove e trenta
Grazie