"Sistema produzione - distribuzione - consumo in Europa e in Italia" Convegno promosso dall'Associazione INDICOD (Istituto per le imprese di beni di consumo)

Per della concorrenza
E la seconda volta quest'anno che con le indico oltre ci troviamo qui a Roma
Con un insieme di operatori dell'industria del commercio a discutere di aspetti
Che abbiamo già affrontato nello scorso mese di aprile quando evidenziamo i rischi derivanti da una rapida trasformazione dell'assetto distributivo
Una trasformazione che tuttora in corso
Anche sulla base di analisi che allora istituti di ricerca come me Kiss mcKinsey e Nissan hanno fatto sottolineiamo allora che un'eccessiva concentrazione del mercato distributivo nazionale
Accompagnato da una presenza massiccia nel nostro Paese di multinazionali distributive francesi tedesche o inglesi
Avrebbe costituito una grave minaccia per tutte le imprese nazionali
In un'ipotesi di questo genere infatti le aziende distributive si troverebbero in una situazione di svantaggio competitivo rispetto a quelli stranieri
Dettaglio tradizionale sì avvierebbe verso una crisi irreversibile
E il tessuto delle vecchie e piccole imprese industriali sarebbe incapace di fronteggiare interlocutori tutti così grandi
E le imprese di marca potrebbero trovarsi in una situazione di dipendenza tra questi gruppi
Queste considerazioni ci spingono difendere questa è una tesi che appunto in aprile sottolineammo con forza a difendere gli interessi nazionali rilevanti
Essa questa visione è possibile perché oggi esiste di fatto una convergenza di opinioni tra le diverse organizzazioni del commercio e della distribuzione
è un dibattito che abbiamo avviato in questi anni con forza con convinzione
Abbiamo degli esempi molto evidenti di questo processo e Cr efficienti consumare sporse una una tangibile a prova di come si possa lavorare insieme sugli interessi convergenti che poi definitiva sono interessi dei consumatori soprattutto
Una convergenza che noi crediamo debba avere come obiettivo l'evoluzione del sistema distributivo secondo un modello italiano io credo che il nostro Paese
Ha delle peculiarità il territorio di cultura anche di tradizioni che non vanno sicuramente mortificate mutuando modelli che in altri Paesi hanno sì segnato l'evoluzione del sistema ma hanno anche prodotto distorsioni di rilevantissima importanza
Modello appunto che pur assicurando Undine ambisco completo e competitivo non credi distorsione e soprattutto modello che non ponga ai margini del mercato le medie e piccole imprese che sono una risorsa
Straordinaria di questo paese che sono veramente un patrimonio peculiare che noi oggi abbiamo sia nel settore dell'industria che nel settore del commercio
Per questo motivo chissà sino ad aprile se lo ricorderà accettammo la proposta di Vittorio Merloni caldeggiata subito anche dal presidente della Confcommercio pile
Di fare di ricorda la sede dove industria e commercio congiuntamente possono sviluppare con il coordinamento Confindustria Confcommercio un'incisiva azione
Per favorire la costituzione di un modello nazionale di commercio
Che consenta lo sviluppo di tutte le forme distributive piccole e medie e grandi rispetti la riconosca il ruolo dell'esperienza associativa del commercio e assicuri un ruolo primario alle imprese distributive nazionali
Salvaguardando al tempo stesso il tessuto industriale del nostro Paese che come il commercio è fatto anche di molte medie e piccole imprese
Solo con difficoltà che contribuiscono ad alimentare la complessità che ha candidato l'ambiente in cui le nostre imprese sono trovate compete negli ultimi anni
La perversi di tale cambiamento nelle strutture dei settori nelle aziende lei protagonisti
Il seme la sua velocità apposto le aziende ostili alle commerciali di fronte a sfide e da minacce che in molti casi hanno avuto ed hanno per posta la sopravvivenza dell'impresa
Insomma un sistema produzione distribuzione e consumo sotto sforzo
Ma che senza dubbio un sistema vitale che ha la forza e la capacità di costruire valori e valore per il consumatore
Basti citare l'esempio di come la filiera industria di marca e grande distribuzione organizzata abbia superato con vigore la tempesta degli hard discount una tempesta che tutti ricordano avvenuta in questi ultimi anni
è stata peraltro la conferma dell'opinione allungo sostenuta dalle imprese di marca e dalla distribuzione moderna
Che non esiste la possibilità che il consumatore abbandoni in maniera duratura criteri di scelta basati su corretto rapporto fra prezzo e qualità
Questa vitalità del nostro sistema produzione distribuzione e consumo è un patrimonio che non possiamo e non dobbiamo disperde anzi
è una caratteristica che deve essere diffuse rafforzata
Per farlo dobbiamo guardare le esperienze straniere e valutarle con attenzione e con molta ponderazione prendiamo per esempio il caso francese che anche in presenza di un ambiente regolamentato forse o troppo o poco forse nono sufficienza
L'equilibrio del sistema complessivo e spesso è stato messo a dura prova
La parte industriale infatti è stato fortemente condizionato nei risultati economici
E la stessa distribuzione si è impoverita in sanguinose guerre dei prezzi che durano tuttora che sono tuttora in corso anche in un momento di grandi crisi economica anche in quel Paese
L'equilibrio sistema complessivo resta sommerso a dura prova
E questo deve farci pensare riflettere per come si potrà svolgere un mo'ammodernamento del sistema italiano
Senza regole senza strumenti che impediscono questo conflitto che disperde solamente risorse
Sicuramente i consumatori si sono avvantaggiati di questi prezzi bassi
Però sicuramente hanno pagato tutti questo vantaggio con enormi costi sociali
Quanti impresa hanno perso la loro vitalità e suscita nel mercato la disoccupazione che neghi derivata nel settore delle piccole imprese
E anche la Disney diversi di Disetti indicazione dei centri urbani dove la proposta commerciale insieme fortemente impoverito
Questi impegni esperienza ci sia in allora che è necessario un quadro chiaro e rigoroso di regole in materia di trasparenza e di non discriminazione e tra queste una normativa che impedisca le vendite sottocosto questo è un aspetto che abbiamo sterminato anche da aprile
Ed è tutti sanno perfettamente
Che le vendite sottocosto l'esperienza di vari Paesi ce lo insegnano sono lo strumento di chi vuole egemonizzare il mercato e fare uscire dal mercato i propri concorrenti
In in alcuni Paesi europei lo vedremo oggi ne parleranno i nostri donatori
Siamo arrivati a situazioni abnormi in cui pochissimo per attori primi cinque operatori hanno quote di mercato di quasi due terzi dell'intero sistema supera il sessanta per cento ed è chiaro che quando gli operatori hanno posizioni così dominanti chiaramente poi evidentemente fanno i loro interessi senza guardare la finalità diciamo che è quella di dare un servizio al consumatore lo dobbiamo certamente riflettere su queste cose con molta
Pacatezza con molta attenzione ma sicuramente anche dando vita all'opinione che consenta nostro paese queste cose non succedono
Quindi sulla scorta di queste considerazioni riprendiamo oggi questo dibattito che abbiamo iniziato da aprile con questo convegno che abbiamo organizzato con la facoltà di Economia e commercio
Dell'uscita la sapienza e che ha come tema le regole siamo certi che i relatori che abbiamo invitato a partecipare arricchiranno con elementi molto più puntuali e molto più competitivi le mie parole e ci illustreranno un panorama su quale potremmo fare delle riflessioni e anche incominciare a fare delle proposte avanzate delle proposte
Di intervento che credo siano estremamente importanti per tutte le nostre imprese
Io mi fermo qua voglio avuto solamente così porre il problema dare un contorno a questa giornata
Abbiamo persone che sono autorevolissime che hanno studiato in profondità questi argomenti
Che possono anche portarci le esperienze di questi paesi chi con noi fanno parte dell'Unione Europea che prima di noi hanno vissuto processi di concentrazione prima di noi hanno affrontato questo problema in modo diciamo
Diretto in modo anche molto importante quindi mi fermo qui e cedo volentieri la parola al professor Ceccherini che coordina la sezione diciamo scientifica di questo convegno e che avrà interventi
Dite della sì di De Nozza di Cavazzoni vi ringrazio cedere la parola
Gentili signore e signori partecipanti relatori porto il saluto della facoltà di economia dell'Università la Sapienza che ha accettato con molto piacere
Per probabilmente non come frequentemente succede a Milano una piazza indubbiamente molto più vicino a questi problemi ma probabilmente questo potrebbe essere l'inizio di una serie di discussioni su quest'argomento molto importante
Che possa consentire una crescita equilibrata ed armonica delle parti
In un settore aperto ovviamente alla concorrenza internazionale
Lo scopo è quello di trovare il consenso oggi si parla di dipendenza economica di concorrenza ecco ma le parti probabilmente se trovassero un consenso su un modello che consenta al sistema produttivo e commerciale di crescere e trovarsi pronto come è stato accennato alla concorrenza in un mercato ormai aperto non solo a livello europeo ma a livello globale
Ovviamente i soggetti chiamati a loro volta devono essere suffragati dalla norma e quindi e con soddisfazione che abbiamo preso che il Presidente del Consiglio bisogna cuore questo problema seppure ci sono iniziative discordi noi auspichiamo che queste regole vengano fissate discusse quanto prima in modo da poter procedere in maniera equilibrata e con ordini
Prima di cedere la parola ai relatori se mi consentite ecco volevo sulla base dei dati emersi dagli analisti del settore disegnare alcuni tratti di quello che viene definito lo scenario nei prossimi cinque dieci anni
Questa rete oggi è molto difficile fare previsioni
Noi diciamo che ormai la dimensione tempo si accorcia sempre di più
Perché bisogna prendere decisioni perché c'è una dinamica in tempi molto brevi da da una dinamica molto veloce il mio stesso tempo aumenta la dimensione spazio nel senso che aumenta la concorrenza
Allora per il valore che avranno io ecco volevo ricordarvi alcuni dati emersi su uno scenario ovviamente internazionale
In un momento in un contesto particolare in un contesto in cui c'è una diminuzione dei consumi reale qualcuno richiama
Fatti avvenuti
In tempi anche lontani quando la recessione ovviamente di consumi poi ha portato ovviamente
La recessione economica e disoccupazione cioè qui il problema è economia e sociale che sono
Fortemente interdipendenti quando c'è una crescita economica ovviamente cresce anche la parte sociale e viceversa
Allora dicevo in un contesto di riflessione sui consumi in un contesto di concorrenza internazionale
Ecco che occorre fare un ripensamento
Allora è stato già ricordato gli anni sessanta e gli anni settanta sono stati i periodi in cui le parti sia la produzione che la distribuzione hanno avuto una crescita particolare ma all'inizio degli anni ottanta
Il la complessità quindi questo fenomeno no sì e cominciano a manifestare e allora bisognava porre ricorrere alcuni ripari è stato già accennato ovviamente lo strumento della risposta efficiente al consumatore tra che cosa si prevede che porterà e come influenzerà le imprese questa strategia della risposta efficiente al consumatore allora brevemente innanzitutto continuerà la concentrazione
Verranno eliminati i serbatoi funzionali e di impresa il me ne ha già in mente di categoria sarà il concetto fondamentale cioè qui si vanno delineando nuove figure di managers cioè di persone capaci di gestire il cambiamento
La maggior parte delle transazioni avverrà attraverso interscambio di dati elettronici
Ne sappiamo che l'informatica cioè la penetrazione dell'informatica non ha avuto la dinamica
Che era stata suggerita è prevista ma ciononostante sicuramente dovremo prepararci a una maggiore impegno nel settore dell'informatica lo stoccaggio gli slittamenti verranno ridotti le promozioni commerciali si evolveranno iniziative pagate quello che ottieni
Il processo di innovazione sarà accelerato ecco in questo contesto
I rivenditori al dettaglio devono ristrutturarsi per far fronte alla concorrenza degli altri supermercati e delle cosiddette strutture alternative degli anni novanta nonché gli altri elementi inclusi i servizi di consegna a domicilio
Allora ci avviamo verso un ridisegno dell'organizzazione dell'economia
E nella direzione di un tale ridisegno dal punto di vista dei magro processi dell'articolazione in impressi sistemi d'impresa delocalizzazioni spingono infatti in concorrenza o in opposizione tra loro
Grandi fattori quali
La crescita della sensibilità ambientale il progressivo consolidamento di mercati geograficamente più ampia la cosiddetta globalizzazione su scala sub o continentale continentale o mondiale
L'integrazione nei grandi circuiti dell'economia di sempre nuovi paesi contraddistinti dai costi di produzione e da regole anche in tema ambientale ha fatto diversi
La continua crescita soprattutto nei comparti maturi o in fase di maturazione della leadership e della distribuzione danni della produzione
La disponibilità di sempre nuove tecnologie e metodologie di gestione
L'evoluzione dei valori non solo in tema ambientale devoluzione dei modi di vita di organizzazione della società
L'evoluzione del reddito della sua distribuzione quel Paese gruppi con il loro impatto quali-quantitativo sulla domanda e devo spinte in parte contraddittorie verso l'omologazione Lodi o la differenziazione locale della stessa
I fattori ovviamente che nel prossimo futuro modificheranno il comportamento
Che dovrà avvenire sia la produzione verso una produzione personalizzata non più una produzione di massa e verso la distribuzione saranno lo stile di vita
La tecnologia infatti i nuovi sistemi favoriranno trasformazione come accennato
Dalla marche di di massa alla personalizzazione quindi produzione seguendo i gusti
Del cliente quindi ritorniamo preconcetti gli Adam Smith duecento anni fa aveva già sottolineato nel libro sulla ricchezza delle nazioni che il consumatore il cliente protagonista condizionerà i comportamenti
Del della degli dell'impresa
La concentrazione e la globalizzazione più rapidamente ecco quale potranno essere le modifiche porterà il concetto della globalizzazione
Una conseguenza della globalizzazione della tendenza a creare impresa altamente flessibili sarà una massiccia concentrazione riduzione del settore dell'industria nei prossimi cinque sette anni e si costituiranno un mega imprese manifatturiere globalmente integrati e quindi il concetto del filiera già ricordato in precedenza e quindi di integrazione costantemente alla ricerca di nuovi metodi per aumentare da un lato l'espansione dall'altro la redditività
Queste imprese transnazionali opereranno comuni insiemi di libere con sé con federazioni di membri e di catene di distribuzione
I cui soggetti sono i fornitori clienti altre intrisi che possono essere proprietario associativo alleati strategici in forme diverse
Questo processo di concentrazione realizzato attraverso fusioni acquisizioni o dal soccombere di molte società di fronte alla crescente concorrenza subirà una rapida accelerazione nei prossimi anni quattro cinque anni
Le aziende saranno quindi costrette a riesaminare la propria posizione nella catena di distribuzione a definire il ruolo a cui sono più adatte
Questa concentrazione si sta già realizzando a livello di produttori e grossisti anche dettaglianti si concentreranno alcuni diventando proprietario di catene locali conterminazione diversi ed altri sotto l'ombrello di poche cabine
Di poche catene nazionali
Quindi la catena di distribuzione diventerà l'intesa multi organizzata del domani il primo passo fondamentale verso il successo sarà lo sviluppo di relazioni durature con i Packers con i partners chiavi della catena di distribuzione queste relazioni rimpiazzerà hanno gli acquisti le vendite tradizionali riducendo i costi la confusione di ruoli degli oneri amministrativi queste relazioni dureranno né buoni né cattivi periodi con aziende che lavoro congiuntamente
Per risolvere ardui problemi queste relazioni dovranno esistere entro i confini devo lamentazioni governative antitrust e di correttezza commerciale
E concludo ricordando che occorre quindi una nuova figura di manager che si deve muovere entro quattro imperativi strategici così come vengono appunto sottolineare focalizzare le strategie più significative di impatto sul consumatore
Per i consumatori l'unico imperativo avere prodotti e servizi vari di costantemente disponibili questo si traduce nell'invenzione di una catena di distribuzione che corrisponde ai desideri del consumatore
Secondo punto costruire strategie commerciali delle catene di distribuzione nell'aspetto che abbiamo già parlato di transnazionalità integrazioni
Sviluppare una strategia informatica completa
All'interno di un'impresa l'informazione serve a trasformare le funzioni in processi di valore aggiunto ecco questo è un aspetto molto importante il ritardo del nostro paese in questo settore
Deve assurdamente essere colmato con il resto dell'Europa e con il resto ovviamente del mondo
Creare una strategia di valutazione di ricompensa cioè di ritorno economico
Lo sviluppo di una catena di distribuzione integrata significa che dobbiamo rivolgere le valutazioni delle ricompense verso quei processi che uniscono le diverse parti della catena e quindi in conclusione pur potendo sì
Ipotizzare diverse visioni io mi permetto di ricordarne due
Cioè la missione può ruotare anch'a intorno a due assenze asse asserzioni fondamentali la prima è la convinzione che i bisogni del consumatore stiano cambiando e continueranno a cambiare quindi la centralità
Del consumatore la necessità di personalizzare la produzione
La seconda asserzione che l'impatto e la flessibilità necessaria per essere un componente primario del processo di rifornimento domestico
Richiedono una gamma di competenze maggiore di quanto una singola impresa Possa fa posso offrire ed ecco quindi di nuovo il concetto dell'integrazione
Ecco io
Mi fermerei qui perché il dibattito si annuncia molto interessante e l'oggetto appunto a questo rapporto tra
Produzione distribuzione che debbono trovare quel giusto equilibrio che consente come ho accennato una crescita armonica eccome
Il dottor Francione ha ricordato la sopravvivenza di questo settore molto importante della nostra a del nostro paese che anche in questo caso non è simile alle realtà altrui perché non abbiamo in tutti i settori produttivi molte piccole e medie imprese e poche grande impresa e e allora trovare il giusto equilibrio tra la grande dimensione e la realtà nostra che una piccola media di dimensione è l'interesse non solo del paese ma è l'interesse di tutti gli operatori e quindi senza voler parlare di nazionalismo poche parliamo di competizione per essere dei competitori occorre organizzarsi e questo è il concetto regole per una gestione corretta ed equilibrata per tutti
Io vi ringrazio abbasserei subito la parola al primo relatore che Giampà tris De Lorenzi
Partner del gabinetto gode di Parigi che Pallara sugli aspetti economici e normativi dei rapporti commerciali in Europa e in Italia prego sì
Grazie innanzitutto vi prego di scusare il mio italiano un po'limitato e gli errori di Franceschini che potete sentire
Proverò almeno a a farmi capire
La mia relazione avrà due parti la prima sarà un una comparizione enterale la coesione delle norme nazionali che reggono i rapporti commerciali
Più particolarmente colpiti interessa cioè i rapporti tra conduttori e distributori nella seconda parte sarà forse uno su uno sulla nostra esperienza francese
Raccontarvi un po'i vantaggi e svantaggi del nostro sistema
Tutte queste interessante se volete infatti adottare regole in Italia
Se faccio dire perché devo utilizzare Lucidi
Per cui pazienza ecco forse più chiaro con delle tabelle come questa
Do do do preso tutte le regole che esistono solamente in Europa ho fatto una scelta delle regole più utilizzate cominciando da regole di fatturazione
La la fattura di solito non tiene regolamentata dagli stati europei salvo direttamente in Francia con delle regole dettagliate la la la fattura del Pepe comportare l'indicazione separata del prezzo di listino degli sconti acquisti è munito della vendita
Diverse indicazioni di pratiche e la sanzione penale anche abbastanza forte
Negli altri Paesi la Spagna anche Portogallo adesso siccome hanno adottato regole precisi regole precise su sul da vendita sottocosto ha dovuto bisogno solamente di mettere nella legge con riferimento alle prezzo di acquisto indicato sulla fattura
Riprendiamo al
Alla normativa più due
Più sviluppata adesso in questo campo ripete sotto costo
Dunque in Francia abbiamo il divieto di rivendita di rivendita di convenire rivendita c'è soltanto il commerciante sono
Sono considerati da questa di questo provvedimento dunque divieto di rivendita ad un prezzo inferiore al prezzo di acquisto effettivo e la sanzione penale la legge che a Londra il primo luglio del
Novantasei dunque recentissima molto rafforzato le sanzioni penali
Poiché questa legge anche adottato una seconda regola
Che il divieto di vendita ad un prezzo abusivamente basso al consumatore e li lei questa regola è oramai fra le mani dell'Autorità della concorrenza il consiglio della concorrenza francese
Che differenza c'è fra questi queste due regole
La prima regola
Parlo soltanto del della rivendita fatta da come ci ante invece la seconda prevede la vendita la vendita sottocosto diciamo fatto da da qualsiasi imprenditore sia un un produttore sia un distributore ma si tratta soltanto di vendita al consumatore al consumatore finale questo dato le vendite dirette produttori sono prese da questa da questo provvedimento
Provvedimento
E e la la condizione perché si applicata quest'ultima regola l'effetto sul mercato l'effetto di
Buttare fuori del mercato o no un operatore egli questo effetto sul mercato deve essere analizzato dando autorità competente dell'analisi del mercato e nell'analisi degli effetto degli effetti sulla concorrenza di questa pratica
Il Belgio hanno adottato la stessa regola ti Tiglieto di rivendita
Verso i commercianti ecco se sarà ecco della Francia la legge del novantuno in Germania non c'è divieto ma c'è ci sono regole come spesso in Germania un codice di buona condotta in aggiungi giurisprudenza che sancisse sarà
Che sancisce le pratiche che hanno per effetto di estromettere un concorrente
Inghilterra niente Spagna leggere recente anzi due leggi una del novantuno l'altra del novanta cinque novantuno divieto civile e sembra che non bastasse nel novantacinque lo dotato dunque molto recentemente utilizzo penale questa volta della vendita ori vendita sottocosto da commercianti nel primo caso e molte più largo il diritto civile spagnolo
Di quello penale francese cioè copre non soltanto la la rivendita per un commerciante ma anche ogni vendita da ogni produttore tutti gli operatori sul mercato sono concentrati del primo divieto
Portogallo legge che ugualmente recenti del novantatré diritto di rivendita sempre per i Comerci anti sanzione penale
Altro tipo di regole regole
Sulla comunicazione delle condizioni generali di vendita e del listino prezzi lì pochi paesi hanno adottato una legge c'è la Francia comunicazione si Civis significa condizioni generali di vendita e listino ad ogni acquirente che ne fa la domanda
Poi la legge prevede anche che ci deve essere un contratto scritto per il sì per i servizi di cooperazione commerciale che vanno al di là della del dei dei prezzi del listino
Se se non non c'è questa comunicazione se il contratto scrisse insistita servizi di cooperazione cruciale senza questo documento sanzione penale
Portogallo quando dotato recentemente dunque nel novantatré la stessa lo stesso provvedimento della Francia
Termini pagamento
Anche lì pochi paesi veramente adottato delle regole precisi la Francia molte regole anzi
Queste regole le ho cominciato nel nel settantatré sono ci sono quasi ogni quattro cinque anni viene arricchite di nuove di nuovi interventi
Dunque c'è un termine massimo stabilito per prodotti alimentari deperibili il dettaglio le carni fresche derivati del dettaglio
Bevande alcoliche
Ce poi un'altra regola che obbliga la Kemp
Che fa o Aubry obbligo dire l'ubicazione di menzionare sulle condizioni generale di vendita e sulla fattura i termini di pagamento
E anche se di condizioni generali di vendita viaggi se i termini dell'uso del rispettato il e tutto questo e naturalmente peccato con sanzione penale
Inni Spagna dunque recentemente l'anno scorso hanno dotato la stessa
Legge più o meno della Francia ma soltanto sulla seconda parte cioè le menzioni obbligatori da mettere sulla fattura o su un contratto ha fatto posto
Discriminazione
I fatti
I il bisogna sapere che per quest'questo protettivi pagamenti gli interventi sono richiesti dove ci sono termini molto lunghi in Germania German Limiter quindi c'era il dottore non c'è questo problema ci saranno necessarie ti deve o non normativa dunque disciplina del delle discriminazioni qui un po'dappertutto adesso stanno sesta stanno sviluppando le il primo Paese aveva adottato sono gli Stati Uniti con la Robinson Pat Panazza
E del trentasei già un po'vecchio in Italia in tutti i Paesi c'è un divieto delle discriminazioni questa è la sola volta che avete la colonna Italia con qualche cosa c'entro TTT paesi discriminazione se non vengono sanzionate come se se derivano da da inteso da abusi di posizione dominante dunque de per tutto anche di Spagna poi non so perché ho dimenticato questo colonna scusate ma chi di spada ce lo stesso se la stessa la stessa lo stesso divieto
In Francia abbia molto più di Keto uno dunque abusi di posizione dominante come gli altri e intese e l'altro
Che un divieto di per sé delle discriminazioni giustificate ti abbiamo copiato più o meno improvviso per Panatta americano
Del Belgio non c'è questo divieto di per sé in Germania neanche hanno la aggiunto le discriminazioni che che sono derivanti già un abuso di uno stato di benessere canonica
In Inghilterra casi speciali di tipo edizione se sono i più coerente se tenta di imporre un prezzo fisso qui Spagna come dicevo come l'Italia divieto se ci sono intese e gli abusi di posizione dominante
Portogallo tocchino divieto
Comi Francia ma anche più severo perché vedete qui che c'è una sanzione penale del divieto di per sé delle discriminazioni in Francia e soltanto civile
Adesso ultimo
Tipo
I normativa interessante per voi l'abuso di dipendenza economica
è un concetto piuttosto recenti in Europa e il primo averlo adottato è stata lager Magna è una pratica antitrust con sanzioni amministrative ma ha con le ultime ultime modifiche legislative adottate solo le piccole aziende possono fare avvalersene
In Francia
Abbiamo sviluppato due tipi di misure di provvedimenti prima il primo e come la Germania debbono dotato dell'ottantasei
Una pratica di traverso secondo un oggetto un effetto anticoncorrenziale e le sanzioni sono quelle della consiglio tra concorrenza cioè sanzioni amministrative
Con la legge Gallone del novantasei una nuova misura sanzione civile in caso di rottura abusiva delle relazioni commerciali ne parlerò dopo
In in in Spagna c'è certo prestazione sancito anche se la fatica non hanno alcun effetto del sul mercato ce lo dotato il sistema tedesco e francese ma senza cercare a vedere se c'è l'effetto sul mercato dunque più facile da sanzionare
La sanzione e civile non era nemici attiva nel penale
Ecco per questo
Giro molto molto rapido semplificato del
Per la situazione in Europa
Presso dicevo piccolo su un sulla recitazione francese per farli
Capire oppure esperienza francese naturalmente in Francia come per gli altri Paesi bisogna tenere conto della propria storia delle caratteristiche di ogni Paese
Le de de de de la diversità nelle negli interventi sì spiegato non è che è molto a causa di queste differenze di storie di successione
Se adesso
Guarda quali su quali sono le le le caratteristiche della Francia e beni Francia abbiamo prima di tutto
Questo
Prima di tutto abbiamo una tradizione di intervento dello Stato contro generale dei prezzi fino all'ottantasei
Una misurazione potente bisogna sapere che la direzione generale della concorrenza francese a più o meno quattro mila funzionari che sono nel centro di parte mo'
Già bisogna anche sapere che la direzione generale della concorrenza che dentro al ministero delle finanze
Separata completamente del consiglio della concorrenza e questa Amministrazione direttore generale la concorrenza si occupa più particolarmente di queste regole speciali diciamo di concorrenza
Sleale regolamentata
Le discipline di queste regole invece il consigliere concorrenza si occupa soltanto delle pratiche antitrust
Rete una piccola piccoli sanzioni dipendenti e così via quasi in tribunale il consiglio della concorrenza Francia somiglia molto solamente la vostra autorità garante ma italiano avete questa amministrazione che si occupa ogni giorno del rispetto di queste normative delle dei rapporti sui rapporti tra produttori che distributori
In Francia viene anche sapevo questo sapete già che c'è stato lo sviluppo molto molto forte più rapido di ovunque della grande distribuzione in Francia cinque gruppi i grandi distributori fanno più o meno sempre il settanta per cento del del bossoli precedente
E questo è anche la sessione anche più più concentrata di quello che si vede in Germania o in Inghilterra
E poi un altro un'altra particolarità è la battaglia sul livello dei prezzi e questo è anche lì una specifica specificità francese c'è questa battaglia che porta sui prezzi
E i prezzi prezzi attualmente dei prodotti di marca
Tra seicento e ottocento posti dicono più o meno sono sistematicamente i tutto l'anno recente venduti o sotto costo o al alla soglia del sottocosto
E questo il vero cuoio perché fatti la la la qualità e meno meno importante in quel caso e molti altri aspetti tempaccio dai segno del per la promozione possono essere
Spinti in Francia a causa di questa battaglia sui prezzi
E finalmente questa espressione che funziona che la distribuzione battaglie sui prezzi ha fatto intervenire con Lilli e il legislatore è stata spesso dunque prima tappa è stata tutta la la la recessione lire
Contro i fornitori di produttori che dominavano loro fino al sessanta se settanta diciamo Point serrata tra i poiché c'è stato un un intervento della le liste il legislatore in Francia per controllare le Commissioni della distribuzione e lottare contro gli abusi ed ultima tappa di questa lotta contro gli abusi dei grandi gruppi concentrati è stata queste leggi che all'hotel primo luglio del novantasei
Se adesso prendo di le sei pratiche che sono regolamentati specialmente che proprio
Ho fatto vedere quel quegli uccidi
Vantaggi e svantaggi la fattura in Francia direi che soprattutto il richiamo noi su con queste regole sulla fattura gli svantaggi c'è un professore che ha parlato della fatto Urologia
La scienza che si è sviluppato in Francia per sapere esattamente che tipo di sconto si deve mettere sulla fattura ci sono cinquecento tipi di sconti
Anche l'ammontare mila la corte di cassazione francese non ce la farà a fare Luzzati chi c'era
La scelta tra quelle che si deve mettere sulla fattura e perché non si deve mettere sulla fattura
Anche se la legge che hanno a un po'migliorato la situazione con una descrizione piede degli sconti che un po'meno i
Incerta la la battaglia deve continuare questo è un vero problema
C'erano del segreto novantaquattro ultimo anno dovevamo cifra venti mila controlli sulla fattura peso potuto da fornitori dunque tutti sono scontenti i distributori i i produttori che non pensano che sia una buona cosa di avere una una normativa sulla fattura
La prevede sottocosto Dini si vede avete visto la la la tabella e lucido che sempre più Paesi adottato questo sistema
E spero che i Paesi nordici come per le altre pratiche intervengono meno ma è vero anche che non meno questo problema e la Spagna il Portogallo forse un giorno l'Italia
Stando a avente gli stessi problemi della Francia di questa battaglia si Trezzi che fa che spesso adesso distributori vengono sistematicamente certi prodotti apprezzo sottocosto
Lì la la scelta eh sanzione civile o sanzione penale in Francia il sistema è stato sanzione penale dall'origine e si continua e anche è stato rafforzato il sistema rafforzato che dare trasmette più efficacia ma ma si vede che anche con un sistema penale se ho dovuto rafforzarlo non è così facile da da da far funzionare anche con quattro mila funzionari
La selezione spagnola è stata prima quelle civile e diceva è più facile che non c'è questo effetto perverso della soglia se si adotta una soglia e l'effetto perverso che tutti fanno la battaglia attorno al Sole sopra o sotto la soglia se si dice e il giudice dovrà decidere qual è il prezzo che anormalmente basso e più semplice non cede determinazione predeterminazione di una soglia in Francia questa battaglia durato quattro cinque mesi e finite con la legge che hanno abbiamo rafforzato invece il sistema della soglia ma adottando per esempio la proibizione del della linea mento
Che era un un modo che permetteva dia aggirare la la legge appena c'era un utero preservando passo passo anche se era sotto costo tutti l'autorizzazione di allinearsi questa oramai non è più possibile
Poi con sanzioni che sono decine centinaia di milioni di di dire fa fa infatti un po'un po'Carucci adesso per un distributore a a praticare Vito sottocosto stiamo aspettando il suo ritratto di questo del rafforzamento se prendo
La
Fedeli discriminazioni lì di solito frane Portogallo c'è una sanzione civile la sanzione civile
Può essere abbastanza perché i fatti il sistema discriminazione si si si si adotta una una normativa sulle discriminazioni di per sé proibite di per sé e forse più comodo che anche lì determinare quale la giustificazione o meno due dischi menzione a cosa passa difficile
Meglio non avere regole molto precise su qual è la controparte del del prezzo o della condizione di verità Offerta
Sapere se discriminatorie o no
Fossero sul sulle migliori Francia viviamo con questo sistema e non non c'è male direi non è molto molto adottato ma permette precipitato intanto all'amministrazione di intervenire per impedire una discriminazione ottenuta a sci
Italiano data un distributore
Poiché ha un po'esagerato nella del dell'intenzione di una di un vantaggio
Ingiustificato
Le le le altre regole inserite lui paga mito il ci sono problemi anche in Francia naturalmente vi dicevo ogni quattro cinque anni ho dovuto rafforzare la registrazione
Lì ci sono due due possibilità o veramente non c'è niente da fare ditte visto troppo lunghi e bisogna fare come in Francia cioè almeno per i prodotti freschi che possono essere rivenduti cinque sei volte prima di pagare oggi ci potrebbe ripagare
Sarebbe normale di avere un intervento ma ci vuole allora
Un controllo e lì che che tipo di controllo in Italia potete avere per farlo rispettare questo nostro problema principale
Se finisco adesso con gli abusi di positivi tipi di uno stato di dipendenza economica
Forse una quindi pensiamo che verso una spada di Damocle
Che può essere utile Manzini Francia come in Germania in Spagna pochissimo utilizzata
Sapere che ci può essere ci possono essere sanzione mi sono attive multe molto molto pesanti che guidate dal consiglio della concorrenza francese può essere infatti una ad avere una certa efficacia ma devo dire che ogni volta che l'ho provato c'è stato piuttosto uno uno scacco veramente uno Stato una grande non è successo davanti e così la concorrenza ma si può anche utilizzare davanti ai tribunali civili e lì
Più facilmente in un tribunale civile accetterà
Di costatare di di ammettere che c'è un'espressione di dipendenza economica che tutto è determinare quando c'è dipendenza economica c'è una soluzione alternativa o no o meno questa la problematica
Ecco questo rapido giro delle situazioni faccia molto molto rapido forte
Di nuovo bisogna stare attenti fatti alla propria storia prima di adottare una registrazione e in Francia le reazioni
Verso la legge Gallo sono un po'miste cioè anche i fornitori che richiedevano la fine dello sbilancio contro di loro ha notato che il registratore contenti sovietico aspetti sei articoli adottato molte molte più regole molte più normative di quanto ne sperava egli attento a non andare troppo nella nell'ultra registrazione di rapporti quotidiani che devono avere un po'di di libertà perché se no non si può veramente fare commercio
Molte grazie al dottor della della Lorenzi e possiamo due tre minuti
Di discussione ci c'è qualche domanda chiarimento di quanto ha ha ci ha già esposto su questa situazione in Francia ovviamente mi è piaciuto molto
Acqua tutta l'esposizione in particolare ogni paese ha una propria tradizione la propria storia attenti a trasporre tout court ovviamente la legislazione e le norme di un paese in un altro senza considerare la realtà
Questa viene un po'in tutti i settori c'è qualche domanda
Prego villa
Il dottor Bordoni prego potevo toglierla dal
Tasse occorre che alla professor però non si chiedere sulla questione dell'abuso di posizione dominante che è una fattispecie non so se è corretto definirla così abbastanza nuova una situazione abbastanza nuovo mi spara nei nostri ordinamenti europei e insiste in relazione ad essa la messa a punto di strumenti automatici presuntivi intervento cioè mi spiego meglio esista una dipendenza economica quando uno dei due contraenti non è in grado di far valere un proprio di
Io fornisco un mio grande cliente mio grande cliente mi pago in ritardo io non sono in grado di citarlo in giudizio però discutibili dico commerciale quindi io non posso uccidere e mi tengo questa ingiustizia chiamiamola così
Non non posso fare mi risulta che in alcuni Paesi credo cento nel nord Europa sono stati tempo fa non so si ipotizza separati degli strumenti di carattere presuntivo e oppure degli automatismi per cui l'intervento può essere fatto non solo dalla parte in causa che subisce questo tipo di penalizzazione
Mancante da prestazione
Concordata ma anche da altri per esempio un piccolo operatore commerciale potrebbe intervenire in questo senso
Cioè c'è la possibilità di intervenire da parte di altri oppure su una serie di elementi si presume che questo sia avvenuto
Di di quello che so e la giurisprudenza che ha dato una risposta sui criteri delle dipendenza economica sia in Germania come in Francia
Diretti disquisire franchising
Per esempio possano essere concessionari di perito di automobili presente possono essere considerati come automaticamente i dipendenti hanno provato ma il così detto di no questo non può essere il caso
E dunque il ritiro dotato si faccia come in Germania e quello della possibilità di soluzioni alternative
Se c'è un Cusato distribuzione esclusivo per un anno bravino scudo anche due anni d'aspettare la fine del contratto per potere cambiare e basta già la semplice possibilità di cambiar dopo un anno o due basta per non essere considerata come dipendente
Se pare pare infatti un punto pongo un po'difficile la riduzione questo criterio sino in Germania la la regge anche stata modificate per riservare alle piccole e medie
Il prese le l'intervento sulla base dell'abuso di dipendenza economica cioè e Privitera mai sia un grande fornitore come un grande distributore di di di evocare questa questo provvedimento
Non ci sono altre ma si al quello di quello che so non ci sono veramente automatismi nella legge
Grazie
Ora diamo la parola al professor Francesco De Nozza ordinario di diritto commerciale alla facoltà di giurisprudenza Università degli Studi di Milano
Grazie presidente così come già ricordava avvocato dell'allora non si in nel nostro ordinamento
La legge fondamentale di riferimento la legge antitrust più o meno
Tutta regole che noi possiamo applicare
Ai rapporti tra produzione e distribuzione dobbiamo attualmente ricavare dall'applicazione della legge generale la tutela la libertà di concorrenza
Che non è poco io credo se questa legge viene utilizzata adeguatamente tanto per cominciare è una legge che prevede non sanzioni penali ma sicuramente sanzioni amministrative come già è stato ricordato ma anche sanzioni civili e molto importante non dimenticare che la violazione della legge antitrust comporta obblighi di risarcimento del danno che possono essere molto rilevanti
Da noi per la verità non sia ancora diffusa l'abitudine di attivare la legge antitrust poche vertenze Antitrust pendono davanti ai nostri tribunali io temo che esista ancora una concezione di omertà
Per cui si preferisce denunciare le cose all'Autorità garante e far comparire l'Autorità garante
E in qualche modo ci si vergogna di fare direttamente un'azione antitrust contro un concorrente o ci si vergogna con le volte si teme di avere qualche scheletro nell'armadio
Bene io credo che una modifica di questo orientamento sarebbe altamente positiva per il nostro ordinamento
Cioè il giorno che le imprese impareranno che esiste una legge antitrust che che i tribunali possono far rispettare e che loro direttamente possono attivare nei confronti di chi si è comportato male
E non considereranno più questo un atto di rottura di una certa omertà questo sarà un grande passo avanti perché una concorrenza ordinata si affermi nel nostro ordinamento
Fatta questa premessa la domande bene
La legge antitrust che possibilità di applicazione a rispetto ai rapporti tra produzione e distribuzione
Io credo che abbia ampie possibilità di applicazione purtroppo qui bisogna fare i conti con alcune concezioni tradizionali
Tuttologi rigorosamente sostenute soprattutto negli Stati Uniti che tendono a considerare la distribuzione quasi come un settore perfettamente concorrenziale
Tutte le tesi elaborate tanto per non fare nomi della scuola di Chicago partono sostanzialmente da questo assunto che probabilmente e falso negli Stati Uniti e sicuramente falso anche da noi la distribuzione è tutto fuorché trasparente anzi la distribuzione attualmente una zona di concentrazione di situazioni monopolistiche di piccolo monopolio di alterazione della concorrenza molto rilevanti
Che riguardano non solo le posizioni delle singole imprese ma che riguardano i problemi oramai gravissimi
Della concorrenza Inter tipo cosiddette e cioè della concorrenza che vede schierati
Su fronti diversi diverse modalità di distribuzione la grande distribuzione solo per fare qualche esempio la piccola distribuzione il negozio dettagliante tradizionale la vendita per corrispondenza
Esiste quindi non solo un problema di concorrenzialità tra singole imprese ma esiste spesso a complicare ulteriormente i problemi un dimensioni di concorrenzialità tra diversi tipi di distribuzione viceversa sul versante della produzione anche qui troviamo una situazione molto complessa che e legate essenzialmente alla marca
Noi sappiamo che i produttori non possono essere considerati tutti sullo stesso piano nei loro rapporti con la distribuzione esistono produttori che hanno Marche forti che sono molto forti e produttori che non ce l'hanno che sono molto più deboli quando si dice quando il consumatore passa da una marca all'altra all'interno di un magazzino
E il distributore che domina all'interno di un grande di negozio e il distributore che domina quando il consumatore passa da un negozio all'altro all'interno della stessa marca domina il fabbricante
Queste situazioni diversificate i creano problemi diversi spiegano
Diversamente tante intese verticali che noi sappiamo esistere e che la disciplina antitrust ha il compito e la funzione di reprimere certamente quando il il produttore a una marca dominante
Instaura con i distributori certi rapporti per esempio distribuzione selettiva proprio per difendere la sua marca quando il produttore a una marca non così importante e molto spesso si formano dei cartelli
Tra produttori distributori che insieme si spartiscono un profitto monopolistico che deriva in questo caso più che da un intese verticale dirittura sostanzialmente da un'intesa orizzontale cioè il produttore copre e lo strumento della intesa orizzontale che interviene tra i distributori
Non c'è dubbio però io credo che i casi più complessi si verificano quando è il distributore che si trova in una posizione di predominio questo non perché il la situazione sia più frequente distributore si è più cattivo ma perché sono i casi che fino adesso hanno ricevuto un minore attenzione come è stato anche ricordato poco tempo fa fino a qualche decennio orsono nessuno dubitava che il potere stesse dalla parte del fabbricante e non dalla parte del distributore oggi come dicevamo
Le cose sono molto cambiate e questo è sicuramente un fenomeno nuovo che sta creando molti problemi complicati anche perché il diritto antitrust persino negli Stati Uniti che è la sua patria di origine la sua grande terra di cultura a soffre di un grave ritardo nell'elaborazione teorica dei problemi legati al mono pisolino
In generale e tanto più legati alle situazioni molto complesse che si verificano quando il potere e detenuto da un acquirente che a sua volta detiene un certo qual potere nei confronti del consumatore finale che la situazione molto complessa
Che si può verificare all'interno della grande distribuzione il fatto che il ci sia questi problemi e ci si scontri con queste novità vuol dire forse che abbiamo bisogno di leggi speciali che regolino questi fenomeni come abbiamo visto esistere soprattutto in Francia molto meno in altri Paesi
Io non credo sinceramente credo comunque che prima di procedere verso la redazione di leggi speciali sia opportuno spreme re fino in fondo la legislazione antitrust generale che noi abbiamo credo che sia opportuno interpretare adeguatamente la legge che già abbiamo e soprattutto credo sia opportuno muoversi all'interno dei principi di questa legge
E non creare accanto ad essa delle zone speciali
Di regolazione a parte
Credo invece che sia importante recuperare e valorizzare i principi fondamentali che stanno alla base della legge antitrust e non creare delle zone in qualche modo franche o di diversa regolamentazione la cui coerenza poi con la disciplina generale della concorrenza può risultare molto dubbia io delle grandi perplessità su una serie delle norme che abbiamo sentito esistere in Francia rispetto alla loro coerenza con i principi generali fondamentali
Relativi alla concorrenza che sono poi il divieto delle intese e il divieto di abusi di posizione dominante
Detto questo proviamo a vedere che cosa si può spendere poi effettivamente io farei tre casi esemplari mi occupo eredi tre
Questioni fondamentali per vedere che cosa ci può dire
A questo riguardo diritto antitrust evolutivamente e adeguatamente interpretato certo se seguiamo le tesi di Chicago su questo punto ci dice ben poco perché l'abbiamo detto prima
Chicago sogna questo mondo in cui la distribuzione trasparente perfettamente concorrenziale eccetera ma non credo che cita così da seguire su questo terreno penso che qui invece si possa fare un buon lavoro
Seguendo un visione più realistica di come stanno le cose quindi mi occuperò di tre casi escluso quelle delle super centrali di acquisto che un caso in fondo per molti aspetti banale ed è comunque poi oggetto di esame già da parte della nostra Autorità garante e quindi lasciamolo da parte e lasciamo che l'autorità faccia tranquillamente il suo buon lavoro
I casi di cui mi voglio occupare sono questi il primo caso e quello in cui il distributore ha un potere ho già detto che sono tutti e tre i casi che riguardano situazioni in cui il il potere si sposta verso il distributore
Più che verso il produttore il primo caso è un caso in cui il distributore il potere di incidere sulla scelta del consumatore
O direttamente
Non so il caso
Il rimedio per la tosse una farmacia dice a milioni meno al patto e quella gli rifila una cosa piuttosto che l'altra e il consumatore non è che faccia tanto caso anche così Renato o indirettamente e cioè semplicemente non tenendo una certa marca e per esempio molto spesso il caso delle pellicole fotografiche sì io entro in un negozio che vide la Fuji prendo Fuji e non è che storia a insistere a fare capriole per avere coda
Questo tra l'altro non è un esempio scelto a caso
Questo discorso sulle pellicole delle macchine fotografiche è stato un terreno di grande lotta tra gli Stati Uniti e Giappone alle
Tanto per dire la coerenza di certe posizioni all'epoca in cui il reaganiano i dominavano
Negli Stati Uniti ivi compresi certi orientamenti in materia antitrust della Corte Suprema e quindi stavano sbarcando tutta l'applicazione dell'Antitrust alle intese verticali da loro considerate
Assolutamente presuntivamente da alcuni addirittura lecite nel frattempo contrattavano con il Giappone quegli stessi signori di quella stessa amministrazione
L'eliminazione delle intese verticali giapponesi
Perché si rendevano conto che non riuscivano su tutta una serie di mercati a penetrare sui mercati giapponesi perché i mercati giapponesi hanno tutti controllati da intese verticali tra produttori e distributori che impedivano la penetrazione marca a verificare questo per dire quanto loro effettivamente credessero al fatto che le intese verticali sono innocue cioè lei riteneva innocue in casa loro due bloccavano la la penetrazione nel tuo ma non innocue in Giappone dove invece veniva bloccata
La penetrazione allora il caso tipico che veniva discusso era questo delle pellicole fotografiche
Perché
Cosa succede quando il distributore a questo tipo di potere nei confronti del produttore succede molto spesso
Che si delinea uno scenario così detto dal dilemma del prigioniero
Cioè succede che se un produttore comincia a dare al distributore dei vantaggi rispetto alla vendita di un certo prodotto appartenente alla sua marca tutti gli altri produttori sono costretti se non vogliono uscire dal mercato a dare gli stessi vantaggi
E quindi si determinerà un equilibrio perverso dal quale nessun produttore può più uscire individualmente perché se lui ritira
I vantaggi che ha dato al distributore quello semplicemente invece di distribuire coda distribuisce Fuji o invece di suggerire il rimedio per la tosse X suggerisce l'Y che li rende la cui vendita gli rende di più
Questo è uno scenario che esiste in tutta una serie di situazioni ed è un equilibrio assolutamente perverso che riguarda che danneggia i produttori che sono costretti a dare i distributori condizioni più vantaggiose e in definitiva il consumatore perché chi paga poi la rendita di cui deve godere il distributore ovviamente il consumatore che pagherà di più
Per a vere quei certi prodotti in quanto i costi di distribuzione sono aumentati non per un fatto oggettivo ma perché i i produttori sono stati incastrati in questa situazione così dette dal dilemma del prigioniero e in cui nessuno riesce più a togliersi individualmente
Il consumatore oltre ad essere poi beffati dal fatto che quello gli rifila un rimedio per la tosse non il più efficace contro la tosse ma ieri fino ai sì il rimedio per la tosse che la cui vendita gli rende di più dell'altro rimedio per la tosse
Quindi il diritto antitrust credo a motivo di intervenire molto
Energicamente contro tutte le intese verticali in cui vengono
Sanciti e protetti i trattamenti di favore che il produttore accorda ai propri distributori
Il problema semmai è la difficoltà di scoprire adeguatamente questa situazione perché anche su questo punto si creano spesso delle situazioni di omertà ma credo che la nostra Autorità garante abbia tutti gli strumenti per intervenire
Certo non credo che abbia quattro mila dipendenti come quella francese
Però non credo che il problema si risolverebbe in ogni caso con una legge speciale qui la legge esiste queste pratiche devono essere considerate vietate dal diritto antitrust l'unico problema per farlo applicare dei coetanei
Secondo caso
Questo un po'più complessa il distributore la possibilità di escludere una certa marca dal suo assortimento stiamo parlando ovviamente di marche debole ci sono Marche che il distributore deve per forza tenere nel nel suo assortimento perché se no il consumatore non ci vanno ci sono Marche invece che lui può tranquillamente limita
Per non eliminarla pretende condizioni particolari
E qui emergono due figure molto classiche del diritto antitrust
Il rifiuto di contrattare e la discriminazione
Figure classiche e classicamente molto molto controversa
Discriminazione nel duplice senso che il distributore tratta diversamente diversi produttori nel senso che dal produttore di marca pretende molto meno di quanto può pretendere dal produttore che ha una marcata meno efficace nel senso che dicevo prima cioè una di quelle marche che non comportano il fatto che uno cambia negozio ma che cambia marca all'interno dello stesso Records
Nel senso che chiede un trattamento diverso da quello che lo stesso produttore riserva ad altri distributori e dettagliate quindi abbiamo una discriminazione sotto un duplice profilo
Sia nel senso che il distributore discrimina tra i diversi produttori sia nel senso che
Viene indotta richiesta una discriminazione a favore di quel certo distributore e a danno di altri distributori che non hanno questo stesso potere
E possibile colpire col diritto antitrust questo tipo di pratiche
Come dicevo si tratta di pratiche classiche ma classicamente controverse
La discriminazione la repressione della discriminazione è avversata come al solito da Chicago e e dei suoi seguaci
Io ogni caso il presupposto perché si possa pensare ad una applicazione
Di questa di questi divieti
E il fatto di riconoscere l'esistenza di una posizione dominante
Ecco io credo che qui vada aperto una questione molto rilevante
Cioè la posizione dominante non richiede necessariamente a mio avviso l'esistenza di uno strapotere sul mercato che sia in grado di provocare chissà quali sconquassi
La posizione di Turchia in posizione dominante io credo anche chi si trova a disporre di un passaggio necessario come per esempio quello chi di cui dispone in certi settori in certe zone la grande distribuzione è un passaggio necessario tra il produttore e i consumatori e è la è la tesi sostanzialmente delle Seychelles facility
Elaborata negli Stati Uniti uno dei primi casi
In argomento negli Stati Uniti fu il famosissimo caso dei ponti disse Luis
Un un magnate della finanza si era alle ecco così serie di
Compagnie ferroviarie aveva comprato tutti i i raccordi ferroviari e i ponti sul Mississippi che esistevano intorno a sé Louis che allora era lo snodo ferroviario fondamentale a questo punto rifiutava il il passaggio o lo offriva condizioni deleteria tutti quelli che
Gli stravaganti pacioso quelli i suoi concorrenti o quelli che lui riteneva che non lo so che se ci sarà
Questo è uno dei primi casi in cui la il i giudici americani sono intervenuti per imporre la contrattazione allora io mi chiedo che differenza c'è tra il fatto di avere un ponte fisico e il fatto di avere un ponte non fisico quale quello che comunque e necessario per arrivare dalla produzione al consumo quando la grande distribuzione si trova ad essere in situazioni tali da controllare in certe zone
L'accesso al consumatore la mia opinione è che si possano applicare la tesi del senso del facility e che si possa ritenere che per questo aspetto chi controlla il ponte è imposizione dominante
E deve contrattare e non può operare discriminazioni
Io credo che poi è anche un discorso di buon senso ci dica quanto sarebbe
Assurdo considerare illecite le discriminazione
E i rifiuti di contrattare del produttore nei confronti di distributori e non l'inverso cioè voglio dire se la Coca-Cola dico per dire uno qualsiasi si rifiuta
Di qui e di di dare le le le sue bibite a qualcuno senza motivo o se le dà a a condizioni discriminatorie tutti si ricorda che è roba che scandalo perché
In posizione dominante la stessa cosa vale nel reciproco quindi credo che sotto questo profilo non ci siano delle grandi difficoltà di principio a applicare il diritto antitrust a queste fattispecie incerto bisogna poi andare con una certa cautela non è che basta dire posizione dominante allora le apriti cielo bisogna accettare le situazioni caso per caso occorre che la posizione ci sia però credo ripeto che non esistano difficoltà di principio
Terzo caso e mi avvio rapidamente alla conclusione
è uno questo forse è il caso sicuramente più delicato
Noi sappiamo bene che esiste una prassi registrata in tutti gli studi in argomento
Dei grandi distributori
Di
Che per affermarsi come grandi discount vendono sottocosto i prodotti di una certa marca periodicamente alle volte questo sia allo scopo di attirare i consumatori e crearsi un'apparenza appunto come dicevo di grandi discount sia anche per eliminare la concorrenza in certe situazioni dei dettaglianti tradizionali
Questa pratica della vendita sottocosto e è sicuramente una delle più controverse dal punto di vista del diritto antitrust qui bisogna fare attenzione cioè la pratica dei prezzi predatori è stata vigorosamente contestata con argomenti che meritano di essere presi in considerazione e cioè io non andrei giù così
Con semplicismo nei confronti di questo problema non c'è dubbio però che in certe situazioni questa pratica raggiunge dei livelli tali per cui il divieto
Della pratica in quanto tale considerata è stato ritenuto da molti legislatori opportuno non solo come abbiamo visto da alcuni legislatori europei ma anche in molti Stati nordamericani
Dove pure il problema dei dei prezzi cosiddetti predatori ha avuto in questi ultimi anni una storia tendenzialmente negativa
Per come si chiama come sapete la giurisprudenza americana
Non considera più illecito il prezzo predatorio se non esiste la positiva dimostrazione del fatto che dopo la pratica del prezzo predatorio si creerà una situazione di monopolio il che quindi è molto difficile da provare e quindi comporta la difficoltà di azionare questo divieto
Molti stati americani però contengono invece una norma specifica che si aggiunge al al normale di anti trust federale relativa alla alla vendita sotto costo un caso recente interessante si è verificato nello Stato del Presidente Clinton dal calcio recentemente è stato colpito grande ma è una sentenza importante pesato colpito un grande magazzino che faceva questo lavoro due vendeva
Di vedere
Nell'ambito farmaceutico era questo prodotto
Le vendeva una marca sotto costo le altre invece a costo più elevato per cui il il la politica del grande magazzino era di tenere tutte le linee inattivo
Ma in ogni linea veniva la compensazione tra un prodotto venduto sotto costo gli altri venuti sopra questo si sa il consumatore entrava vede quello e chimici anche bellezza questo come costa poco poi magari crede che anche quello che sta sul banco vicino
E venduto scontato diciamo e lo prendono e lo prendono si fa un punto accoglieva ben questo percorre prende dentro
Un affare che ha comprato sottocosto e dieci a fare che invece ha comprato ben sopra costo senza rendersene conto allora il la politica del grande magazzino era quella di tenere tutte le linee inattivo
E su ogni linea un prodotto in passivo che faceva il prodotto trainante il ghostwriter
Vengono Sciuto alla prassi e lei si è difesa davanti al giudice non è vero che sono sotto cose ci vedete che tutte le mie linee sono tutte quante bene a posto tutte sopra costo
Il giudice non gli ha dato ragione ha ritenuto che il la presenza di una vendita sottocosto all'interno comunque della linea rappresentarsi in ogni caso un aspetto vietato dalla legge lo sa tra l'altro molto interessante anche il fatto che il giudice americano si è preoccupato di andare a fare un confronto tra tutti i prezzi di vendita che questa catena di grandi magazzino
Ma i grandi magazzini praticava nei diversi tre stati diverse città dell'Arkansas
E quindi per vedere intimo città credo che si chiami Clinton vendeva perché tale l'ho trovata
Citata e vendeva ad un certo prezzo in un'altra città che si chiama Filippini per vendeva ad un altro preside il tutto era proporzionato al livello di concorrenza nei confronti dei dettaglianti che aveva ancora allora sbaraccato il il la concorrenza dei dettaglianti tradizionali il prezzo saliva quando c'era ancora da sbaraccare la concorrenza è tagliente il prezzo andava giù
Ora ripeto andiamoci pure cauti perché anche se in questo caso uno dei problemi più grossi che si pone nel caso dei prezzi predatori viene meno perché uno dei problemi più grossi che si pone il calo dei prezzi predatori
E quello di vedere quando effettivamente il prezzo è sotto costo quando andiamo sul prezzo della produzione
Qui si pone un problema di costi medi di lungo periodo costi marginali media dei codici te il l'accertamento di quale debba essere il parametro di riferimento per stabilire che la vendite sotto costo è molto complicato
Quando invece parliamo di distribuzione la cosa è semplice perché infatti la definizione della norma è il costo di fattura più il il il costo del Doing Business
Che poi è facile immaginare quale possa allora non è che si fa una semplice operazione semovente sotto il costo di frattura non c'è dubbio cioè il quello che l'ha pagato lui non c'è dubbio che sta vendendo sottocosto perché e difficile che lui abbia dei corsi addirittura negativi
E quindi è sicuro che sta tenendo sotto con
Però ripeto l'idea che sta dietro questa questa tolleranza nei confronti della vendita sottocosto che pure ha una sua diffusione idee un certo successo anzi bisogna dire un notevole successo negli Stati Uniti e l'idea che in fondo
Finché ce ne sono due
La concorrenza c'è opera e il prezzo non sale questa in fin dei conti l'idea di Chicago Chicago parte da qui dice ci sono dieci concorrenti
E va bene otto vengono cacciate a botte di vendita sotto costo benissimo nel frattempo il consumatore ci ha guadagnato un sacco
Perché tutti hanno venduto sotto costo otto sono stati sbattuti Ria ma quegli altri due che resta non si fanno una concorrenza botte da orbi
Perché intervenire cioè interveniamo solo quando sarò cacciando l'ultimo che allora la cosa si fa pericolosa perché dice se ne resta soltanto uno oppure quando sono due che si trova in una situazione di mercato tale per cui ci siano barriere all'ingresso eccetera ma nella situazione normale Bari e non c'è barriere all'ingresso eccetera
Non c'è motivo di preoccuparsi bene io credo che in questa concezione ci sia un gravissimo errore di fondo
Io non credo che la concorrenza difende solo i prezzi i prezzi bassi io credo che una legge sulla libertà di concorrenza difende la libertà di scelta del consumatore e difende il mantenimento di un'adeguata varietà
Io non credo che un mercato in cui ci sono due imprese uguale un mercato in cui ci sono dieci imprese anche se queste due imprese non Colluto no
Parte la possibilità che con una ma anche se non Colluto uno io non credo che le due situazioni siano equivalenti credo che un mercato in cui esistono dieci in prese assicura una varietà ed una sensibilità nei confronti delle scelte delle modificazioni delle scelte del consumatore che un mercato in cui ci sono due riprese non assicura sì andiamo come diceva
Verso il professor Chiacchierini verso un un un mercato personalizzato io credo che la personalizzazione passa attraverso la ricezione da parte dell'impresa e tempestiva e adeguata di quelle che sono le esigenze del consumatore
Io non credo che un mercato con due in prese in grado di recepire le esigenze del consumatore come in grado di farlo un mercato di dieci imprese che sperimentano fanno ciascuna una cosa diversa non tutto è uguale
Ma provano riprovano e tentano di scoprire i gusti del consumatore anche quelli che in quel momento sono meno palese io credo che una città con due soli grandi magazzini
Che pure si fanno grande concorrenza e abbattono i prezzi non sarebbe meno invivibile di una città con due soli i giornali due soli negozi di vestiti due soli produttori di mobili eccetera può darsi
Che il fatto di averne due
Impedisca che i prezzi salgano ma io credo molto probabile
La qualità di vita del consumatore e le sue possibilità di scelta si abbassino gravemente grazie
Molti ringraziamenti acquista lucide esposizioni del professor De Nozza ecco volevo chiedere alla all'Assemblea se c'è qualche domanda visto l'interpretazione sì analisi critica e che ha fatto il professor De Nozza chi in certo modo dice abbiamo già una legge occorre applicarla e nello stesso tempo anche comprenderla quindi analizzarla
C'è qualche domanda
Non vedo domande allora passiamo la parola al professor Roberto Rava Azzoni dell'Università degli studi di Parma
Buongiorno a tutti
Io non sono un economista davo ovviamente al mio intervento un taglio da economista
Cercando di esaminare quelli che sono gli aspetti critici nei rapporti di filiera tra produttori distributori consumatori preparando l'agenda la struttura dell'intervento mi sono reso conto che un tema senza confini ha molte facce
Quindi andò un po'così toccando qua e là alcuni aspetti che secondo me degno sono degni di di di attenzione una cosa è sicura prevale un po'il senso del vuoto normativo ecco questo sì probabilmente non c'è bisogno di regolamentare troppo
Però è anche rispetto ad altri Paesi la prima sensazione creare una lista che affronta questo tema dal punto di vista economico aspetti diciamo che riguarda il diritto a un po'il vuoto
Vedrete però che nel prosieguo dell'intervento questa cosa non la vedo così solo in termini negativi anzi certamente l'obiettivo delle regole condivido in pieno quello che ha detto professor De Nozza deve essere quello di stimolare qualsiasi regola che noi andremo a definire lo utilizzato anche quelle che esistono già anche in termini di utilizzo
Deve stimolare la regola le regole devono stimolare la razionalità economica del consumatore ciò devono aiutare il consumatore a scegliere in maniera consapevole valutando sempre in chiave soggettiva
Le diverse alternative presenti sul mercato questo deve essere l'obiettivo primario delle regole per me quindi nell'ottica del consumatore aiutandolo a sviluppare la sua razionalità economica razionalità economica che è soggettiva e quindi riguarda ciascuno di noi
Ma e che non vuol dire necessariamente comprare il prodotto che costa meno quello che costa di più vuol dire scegliere in maniera consapevole valutando diverse alternative
Esaminando i mercati stranieri quindi l'esperienza di altri Paesi ho visto molti fallimenti nei mercati lasciati liberi di operare probabilmente ci sono degli aspetti di tipo
Quasi fisiologico che poi diventano patologici nel nel funzionamento della concorrenza nei rapporti orizzontali e verticali caso francese purtroppo è un esempio ma anche il caso inglese per la direzione che ha preso anche qui
Cito ancora professor Venosta e condivido con lui ma siamo veramente sicuri che ridurre la varietà vado in conto le esigenze del consumatore io non ne sono convinto affatto
In Italia le famiglie italiane dall'ottantadue al novantacinque sono passate da cento marche mediamente utilizzate a cento ottantacinque questo per me è un aspetto molto positivo
Se noi andiamo nella direzione di invece noi riduciamo profferta perché loro vengono praticamente mare commerciale pochi prodotti di marca ma c'è una restrizione della gamma di prodotti offerti al consumatore non credo che questo vada nel senso della soddisfazione del consumatore così come in Francia
Prima hanno liberalizzato le aperture e poi le hanno bloccate
Ora regolamenta le sottocosto e chiedano anche mi pare finanziamenti diciamo comunitari per ricostituire quel tessuto di piccole imprese che offriva un servizio di prossimità che non esiste più il fenomeno della desertificazione commerciale
Insomma qualche regola ci vuole
Nei rapporti verticali non esistono per il generale non esiste quindi lì l'esame della relazione tra produttori distributori e consumatori va vista paese per paese settore per settore se ne parliamo di un bene come il profumo
Abbiamo propriamente una una problematica è una realtà molto diverso da quella che riguarda i beni banali
Di largo e generale consumo quelli che si comprano sostanzialmente in un supermercato
Non solo ma le relazioni sono anche storicamente condizionate un conto è se noi esaminiamo i rapporti tra produttori distributori
Prima della rivoluzione commerciale quando dominano i piccoli negozi durante e dopo le fasi più critiche che sono quelle durante in cui la concorrenza tra distributori avviene all'interno del moderno che sono i negozi organizzate libero servizio per intenderci
Ed è in quelle fasi che iniziano diciamo i maggiori problemi le maggiori tensioni competitive orizzontali e verticali dopo la rivoluzione commerciale c'è la selezione degli idonei
E i rapporti con Rizzon tali tra distributori e verticali con i produttori cambiano in maniera significativa queste l'esperienza osservata anche negli altri Paesi
Certamente tra produttori e distributori c'è un rapporto simbiotico
Il prodotto di marca serve a libero servizio perché proprio il consumatore deve riconoscerlo e lo compra più rapidamente spendendo meno così però come le scelte sotto i mentali del libero servizio Savona al prodotto di marca quindi queste due realtà sono legate proprio da un legame molto stretto
Le dimensioni del rapporto tra produttori distributori ma ne esistono almeno tre e sicuramente nel grosso di convivono sempre c'è un aspetto negoziale
C'è un aspetto competitivo e c'è un aspetto Strategy prospetto negoziare uno compra l'altro vende e qui si deve per forza arrivare ad un conflitto di una cerca di ottenere il meglio ed è fisiologico e va bene così
C'è un aspetto competitivo in cui uno dei due cerca di evadere le aree di competenza altrui
Penso alla marca commerciale del distributore ma penso anche al tentativo dei produttori di di sistemare diciamo i loro prodotti all'interno delle strutture commerciali insomma l'invasione di campo
Questa è la seconda dimensione quella competitive anche questa porta il conflitto e poi ce n'è un'altra molto importante che quella strategica che porta la collaborazione quando i due attori del canale hanno obiettivi comuni
Cercano quindi di sviluppare i consumi mercati e di contenere i costi ecco nel settore dei beni di largo e generale consumo queste tre dimensioni vivono sempre e prevalgono le prime due e quindi è fisiologico il conflitto fa parte del gioco
E e devo dire che anche l'aspetto diciamo sanno della relazione nel settore dei vezzi invece dei beni problematici i profumi la moda e quant'altro spesso dicono degli accordi distribuzione rigida quindi accordi di concessione selettivo dei scusi le che sia
E quindi la distribuzione non è affatto libera ma è dominata
Dal produttore quindi mentre nel grossa di nel largo consumo l'industria vende al commercio e poi il commercio vende al consumatore e sì e auspicabile che scelga per conto del consumatore nel caso del dei beni problematici purtroppo dico io perché questo sicuramente una restrizione e il l'industria vende tramite il commercio che risulta quindi dominato dal Channel leader ovvero dal produttore
E decide poco però molto importante almeno in Italia in Italia alla scelta del negozio del numero di negozi
Contribuisce al posizionamento dei prodotti nel settore dei beni problematici profumi prodotti di moda tessile abbigliamento e quant'altro chiavi quindi la scelta del tipo di negozi e del numero contribuisce al posizionamento del prodotto quindi abbiamo una distribuzione nel settore delle problematici
Meno meno libera
Ma contemporaneamente molto importante sembra quasi un paradosso ma la sua sopravvivenza è legata anche a questo
Secondo me bisogna osservare la legislazione commerciale un anello importante nei rapporti verticali in Italia abbiamo un mercato della distribuzione che sostanzialmente in fase di ammodernamento ma lento costoso Complesso
Perché c'è una legge che
Ha innalzato delle varierà ministri all'entrata contrariamente a quello che avviene in molti altri Paesi in Italia un imprenditore commerciale non può aprire ciò che vuole dove vuole oppure trasferirlo pure amplialo
C'è bisogno di un'autorizzazione o meglio due e sono anche in parallelo altro errore che andrà sanato in buona sostanza in Italia può a venire paradossalmente che uno e ottenga la licenza diciamo di costruzione quindi l'autorizzazione urbanistica e quindi innanzi la propria struttura distributiva ma non abbia ancora la licenza commerciale ecco queste cose sicuramente non hanno senso nei prossimi anni dovremo dovranno rientrare
E credo che bisognerà cambiare completamente il quadro diciamo legislativo a livello commerciale avendo però presente un fatto importante noi abbiamo e qui fondamentale capirlo la legislazione commerciale vigente a contribuito in maniera significativa la configurazione dei rapporti tra produttori distributori
Noi abbiamo tanti distretti industriali questi distretti industriali sono legati da un rapporto simbiotico con la distribuzione al come all'ingrosso
E a al dettaglio che li distribuisce
Se noi andiamo a liberalizzare in maniera brusca noi avremmo un effetto dirompente in termini d'uscita dal mercato dei piccoli negozi ma credetemi anche dei produttori che hanno in questi negozi diciamo un imprescindibile interlocutore per arrivare al mercato di sbocco finale quindi
Adottiamo un approccio di filiera se vogliamo cambiare il la regolamentazione a livello commerciale teniamo ben presente quelli che sono gli interessi nazionali rilevanti noi non siamo un paese fatto di grandi grandissimi gruppi
Multinazionali non siamo un paese fatto di distretti in cui domina la piccola e media impresa io
Non ho la verità questa è la mia opinione quindi se cambiamo le regole probabilmente
Andremo ad impattare anche sul settore produttivo di questo io sono molto convinto e poi in fondo la modernizzazione correre verso il moderno noi non abbiamo lo stop di metri quadrati di superficie moderna dei francesi duecentoventicinque per
Per mille abitanti no non li abbiamo ne abbiamo neanche centonovantacinque è vero siamo in ritardo ma questo non vuol dire nulla il processo di modernizzazione non ha un inizio e una fine tutto dipende da chi Celia
Gli effetti di welfare per il consumatore dipendono da chi a questi metri quadrati ed a quanti distributori hanno questi metri quadrati quindi se veramente vogliamo fare gli interessi dei consumatori stimoliamo pluralismo distributivo in tutte le sue componente piccoli medi e grandi negozi grande distribuzione distribuzione organizzata distribuzione specializzata
No questa è una specificità del modello italiano che tra l'altro vede sia nell'alimentare che nel non alimentare una canalizzazione molto più articolata che negli altri Paesi
Questo vuol dire che stiamo cercano di soddisfare in maniera più puntuale i bisogni del consumatore se vogliamo mettere in discussione tutto togliamo le regole
Andiamo a gare d'asta vinceranno chi ha più soldi perché la competizione commerciale diciamo strategica e quelle che si contende migliori siti e quindi se noi togliamo le regole
Diciamo commerciali vince chi ha più soldi a dare sì vagare da stelle c'è un sito si fanno le offerte in busta chiusa sia perché ha offerto di più si prende il sito io credo che in questo modo noi non produrremo esperti di welfare secondo me ci deve essere un controllo molto attento
Da parte dell'autorità competente che continuamente vada sorvegliare che esista un pluralismo si distributivo dei mercati elementari rilevanti a livello commerciale e credetemi questo produrrà
Degli effetti di benessere perché stimolerà la concorrenza tra commercianti i quali saranno costretti a comprare al meglio e quindi si rifaranno il produttore in un certo modo ovvero in maniera più aggressiva
E produrremo degli effetti di benessere per i consumatori
Questa è la mia valutazione
Purtroppo in Italia i distributori come tutti gli altri Paesi come tutti gli intermediari competono su due mercati quello degli acquisti quello delle vendite quello delle rendite ha un po'bloccato
E questo condiziona un po'tutto in buona sostanza anche quello che sta avvenendo adesso con le super centrali e tutto quello che sta avvenendo adesso non è super centrale dopo tornerò su questo aspetto è un po'anche lo specchio di questo cioè il mercato degli acquisti
In Italia che riguarda le impresa e da un ambito nazionale o internazionale è in questo momento un mercato in cui ottenere delle risorse extra
Devo dire però che in Italia i migliori distributori non possono essere premiati perché migliori distributori negli altri Paesi ripeto pluralismo non vuol dire mantenere tutto così come vuol dire
Liberalizzare in maniera graduale tutelano di certo un certo numero di distributori presenti sul mercato però in Italia milioni non possono crescere
Perché sono allora l'abilità di sei otto anni devono fare domanda e poi non è detto che diciamo l'autorizzazione commerciale gli venga concessa quindi effettivamente questo bisogna riconoscerlo credo in Italia migliore distribuzione
Migliori distributori non sono premiati dal mercato se non possono investire ciò che hanno accumulato nel corso dei poteri del tempo in termini di maggiori profitti
E questo è un aspetto che andrà ripensato in maniera diciamo significativa nei prossimi anni
Tra l'altro tutto ciò è molto triste perché se c'è un settore che è strutturalmente competitivo e commercio
Perché i prodotti commerciali sono relativamente diciamo meno differenziate rispetto a quelli industriali perché comunque
La ridotta mobilità del consumatore configura idealmente tanti mercatini rilevanti in cui all'interno ci sono pochi
Distributori che competono vendendo spesso gli stessi prodotti con le stesse Marche e questo di per sé produrrebbe degli effetti di benessere per il consumatore è stata scelto un'altra via credo che sarebbe molto sbagliato fare come ha fatto in altri Paesi
Prima restrizione poi bruscamente liberalizzazione no e sarebbe sbagliato farlo in questa fase del ciclo economico una fase diciamo di persistente crisi economica
E dei consumi in tutti gli altri Paesi quando non liberalizzato bruscamente hanno secondo il mio modesto parere sbagliato ma comunque l'hanno fatto in fase espansiva e non in fase recessiva
Certo tutto questo ha portato la distribuzione a sviluppare dei feudi commerciali che delle posizioni dominanza relativa molto forte
E questo ha degli impatti nei rapporti con il con il produttore
Di sostanza in Italia purtroppo abbiamo un commercio spesso
Poco moderno e quello che più grave che a volte inefficiente perché la concorrenza vera quella di lungo periodo è un po'bloccata ripeto ci son due mercati su cui competono i distributori quello della vendita
Se una più bravo dell'altro non riesce diciamo ad accumulare e a sviluppare la dimensione interni di nuova apertura
E quindi abbiamo paradossalmente in Italia ma non più di tanto paradossalmente una situazione in cui pochi grandi distributori rappresentano un interlocutore obbligato per l'industria
Sì nei Paesi che non sono ancora completamente ammodernati dal punto di vista distributivo
E esistono pochi grandi gruppi commerciali che assicurano quel minimo di copertura ponderata
Che giustifica l'investimento in consumer marketing insomma c'è una maggior dipendenza economica nei mercati nei mercati certamente meno concentrati ma in cui pochi danno quel minimo di
Copertura ponderata e giù che giustifica gli investimenti
Diciamo di marketing rivolti al consumatore sviluppati dall'industria di marca questa dipendenza economica quindi più forti in Italia che non in altri Paesi in altri Paesi certamente sono pochi gruppi che fanno il mercato
Ma ti assicurano comunque un grado di ponderata molto più alto in Italia per arrivare al cinquanta per cento ci sono quel quattro per cento di negozi se sei fuori da quelli non hai un minimo di ponderata significativa
In Inghilterra c'è la concentrazione più alta in Francia anche certamente però se non fino al contratto con uno comunque gli altri mi assicurano un grado di copertura ponderata
Diciamo significativo che giustifica i miei investimenti di consumer marketing e questo è un aspetto a volte trascurati che comunque comincia a delineare diciamo un discorso di dipendenza economica che spesso esiste
Certamente dobbiamo rispolverare alcune teorie quella del potere controbilanciare ante teorizzata da John Kenneth dal Bryce né alla fine degli anni sessanta e anche che dice in sostanza che che la distribuzione attraverso processi di crescita diciamo per linee interne purtroppo in parte impedite dalla legislazione che c'è
Per linee esterne attraverso fuso fusioni incorporazioni vari equilibrare diciamo il potere dell'industria di marca sicuramente questo stampo venendo in Italia così come anche da sfatare
Diciamo quella considerazione che diceva tra concentrazione e concorrenza c'è un'antinomia di fondo no probabilmente oggi la concentrazione è l'espressione di un nuovo modo di competere anche più intenso su dimensioni diverse nazionali e internazionali e quindi anche quello che era stato teorizzato la letteratura italiana in materia va rispolverato ed è di attualità
Però c'è modo e modo di crescere concentra etniche di concentrarsi e devo dire che un conte con cioè crescere per linee interni è un altro conto è crescere attraverso acquisizioni attraverso fusioni è un altro conto è quello che sta avvenendo arriva con con il fenomeno delle super centrali
Premesso che non tutte le realtà che si stanno Ricolfi durano in Italia sono super centrali e per capire molto bene noi dobbiamo esaminare le strutture organizzative che si danno queste realtà i modelli decisionali che adottano le finalità perseguite gli effetti di welfare prodotti a livello di filiera
Ecco ciò detto ne abbiamo in Italia tra configurazioni attuali
Ed è l'argomento un po'del giorno di questi ultimi tempi le super centrali pesanti che hanno fondamentalmente una finalità negoziale comprare insieme e poco di più
Quindi struttura asciutta modelli decisionali praticamente nulli o quasi si tratta di comprare insieme questa nostra finalità strategica
E devo dire vedremo poi sugli effetti di guai se poi abbiamo le super centrale leggere quelle che comprano in parte insieme e a non partire ancora
Autonomamente poi abbiamo dei nuovi gruppi nuovi gruppi vuol dire delle realtà che si mettono insieme e cercano di diventare un'unica entità un'unica realtà aziendale che quindi cambierà la propria struttura organizzativa i propri modelli decisionali hanno delle finalità strategiche di gruppo vogliono sviluppare le marche proprie vogliono sviluppare diciamo dei prodotti di primo prezzo insomma sono un'azienda e probabilmente gli effetti di welfare prodotte da quest'ultima realtà
Cambiando dirige effettivamente essendoci un aspetto materiale
Materiale cioè il prodotto
Cambia diciamo anche circolazione rispetto a prima ci sono nuovi momenti di stoccaggio di di di incontro tra produttori distributori ecco nelle nelle aggregazioni con solisti negoziali le cosiddette super centrali tutto questo al momento attuale in Italia non avviene
Perché sono nati in Francia perché stanno nascendo in Italia per due ragioni molto diverso in Francia e di nuovo qui vorrei sottolineare la vostra attenzione in Francia sono nate per necessità
Perché il mercato delle vendite dei distributori funzionare in maniera corretta e i francesi si sono messi insieme per cercare di ottenere delle nuove risorse da trasferire poi sui prezzi al consumo in termini di ribassi dei medesimi offerti al consumatore
In Italia il mercato delle vendite un po'bloccato e quindi queste realtà queste super centrali nascono per altre ragioni nascono sicuramente perché
C'è un'inefficienza operativa che contraddistingue un po'la distribuzione italiane che l'ha vista impreparata con la crisi del dello dello turno dello novantadue con l'arrivo dell'hard discount e nascono probabilmente anche perché effettivamente il mercato delle vendite non premia più di tanto e quindi comprando insieme fossi possono ottenere in questo modo
Del delle risorse extra diciamo più sicure e quello che più conta senza destabilizzare il mercato perché si compra insieme e poi l'utilizzo di queste risorse se il mercato e le vendite non funziona correttamente
Non è detto che io ne trasferisca consumatore sono tutte cose chiaramente ad andare a verificare però mi pare che la genesi delle super centrali in Italia si è molto diversa rispetto a quella della Francia lo snodo quindi quale il corretto funzionamento del mercato delle vendite per i distributori se funziona questo
C'è una ripercussione immediata di tipo verticale in termini di efficienza su tutta la filiera e in Italia purtroppo questo mercato non funziona in maniera diciamo completa ed adeguata per produrre effetti di welfare
Certo anche l'industria Adele delle posizioni di controllo sui mercati per l'amor di Dio ma qui è un problema
E ci sono delle posizioni anche diciamo di controllo robuste solide consolidate non bisogna nascondercelo questo ma qui è un problema di grado di sostituibilità lo ripeto
Mentre anche anche perché si va configurando sempre di più una fedeltà ad un gruppo di marche non ha una sola ma Cremona sostanza per un certo tipo di beni se consumatore non trova la marca preferita non è che rinvia l'acquisto esce va da un'altra parte compare quella marca il più delle volte compra una marca diciamo alternativa
C'è un livello di sostituibilità tra i prodotti in USA qui generalizzando si sbaglia sembra però normalmente il grado di sostituibilità delle alternative industriali è superiore in questa fase di sviluppo del commercio rispetta le alternative commerciali quindi purtroppo per i produttori lo dico il loro grado di dipendenza economica dai distributori moderni da quei pochi che ci sono e più alto rispetto a quello che possono avere i distributori nei confronti dei prodotti di marca
Per me qualsiasi forma di potere economico qualsiasi forma di dipendenza economica che sia del venditore del compratore va regolamentata va perseguita va controllata
Anche i liberisti più accesi
Sottolineano che bisogna probabilmente monitorarlo
Discriminazione condizioni di vendita va bene a distendere molto qui spesso non è stato fatto bisogna capire se si tratta di una discriminazione di tipo monopolistico
Fatta da un monopolista che sia un produttore o distributore non conta e quindi ricollegabile a un potere di mercato e lì va controllata oppure si tratta di una discriminazione competitiva
Ricollegabile al potere di mercato al potere contrattuale
E in questo caso e la destinazione in parte subita ma in parte anche voluttà non dimentichiamoci che trattano meglio certi cavalli quelli che corrono più forte forse ci danno maggiori risultati quindi dobbiamo intenderci su questo
Quello che è sicuro e che se esiste una posizione di dipendenza economica
Che per me diciamo il rovescio l'esatto rovescio dell'abuso di posizione di dominanza
Io credo che ci sia bisogno di una regolamentazione credo che la normativa antitrust vigente consenta diciamo di di intervenire in maniera significativa
Abuso di posizione dominante negli acquisti ricordiamoci che produttori hanno risposto in certi Paesi hanno risposto sempre in genere Svizzera i tre produttori di cioccolato che poi facevano anche prodotti di prima colazione parlo di Lint opere sociale già consociate hanno fatto un cartello perché copre Migros e del cumulava una quota diciamo e significativa del mercato distributivo elvetico e questo cartello è stato considerato dall'autorità competente come un cartello corretto
E quindi da un lato avevamo una posizione di dominanza relativa molto alti quindi due facce non mi sembra settanta ottanta per cento del mercato dall'altra
L'autorità competente ha detto ok a certe condizioni ma potete trattare in maniera congiunta questo sui libri anche di testo nel libro di testo che usiamo nella mia facoltà
E quindi è documentato esistono le prove
Caso finlandese un caso sotto gli occhi di tutti oggi che casco e Tuco
Sono due distributori finlandesi stessi sono praticamente Cesarone acquisizione è ormai controllano più del sessanta per cento del mercato alle sue finlandese
Ma ma io sono tornato a studiarne un po'la casistica della filande come tutti i Paesi nordici in quei Paesi la concentrazione ha sempre avuto delle quote
Diciamo rilevanti discutere moderno un tasso di concentrazione molto molto alto pensate che già nei primi anni Ottanta infilando erano state definite delle norme a favore dell'industria perché non poteva tutta l'altra parte
E diciamocelo
In prospettiva più il commercio si è modernizzata e più la riproduzione dovrà gestire uno stato di dipendenza questo lo sanno bene quelli che tutti i giorni trattano con i distributori ecco nei Paesi nordici questa dipendenza è particolarmente accentuata al punto tale che sono state definite delle politiche pro industria
Guadagni di efficienza per la filiera qua sarebbe a dire siamo bisogna bisogna fare una riflessione molto attente caso inglese lì che ce l'ho se ce lo sta ad indicare insomma il sentiero percorso dall'inglese che non credo che sia il percorso che il nostro consumatore sogna
è un percorso che ha visto gli inglesi per i distributori prima confrontarsi sui prezzi selezionare i migliori e poi da quel momento iniziare una via che ha sostanzialmente ridotto la varietà presente sul mercato quindi se noi guardiamo all'efficiente in termini dinamici e quindi all'innovazione di prodotto e di servizio l'innovazione di processo a livello di filiera il miglioramento qualitativo del prodotto e del servizio offerti a livello di filiera credo che dobbiamo riconsiderare un po'il modello italiano io condivido con il quel processo Steiner che negli anni Ottanta diceva attenzione al mercato governato solo da marche commerciali non è il massimo in termini di soddisfazione per i consumatori you in questo credo molto credo che la varietà sia una diciamo qualità che va tutelata sempre e comunque
Sulla negoziazione vado a chiudere anche io sono la fine sulla
Sugli aspetti che riguarda la negoziazione le condizioni di reti io credo che qui molto bisogna lasciare l'autoregolamentazione insomma
E sono già circa dieci anni che si dice dalla discriminazione alla differenza condizioni divenute deve essere un elemento centrale nell'agenda di lavoro di produttori distributori alla ricerca della massima trasparenza negoziale per il loro interesse
Questo è un quindi è una è un consiglio di carattere normativo per gli uomini d'impresa
Quando come perché bisogna regolamentare alle relazioni di MG di ottimo secondo me bisogna regolamenta le molto poco direi che se cambiamo la legislazione commerciale probabilmente sottocosto
Le vendite sottocosto devono rientrare lo ritengo perché prima di tutto una politica di prezzi ingannevole per il consumatore sono convinto che spesso c'è una compensazione dei margini sugli altri prodotti in secondo luogo può anche essere una politica di presso di annientamento se noi cambiamo le regole liberalizziamo gli accessi in maniera graduale e chiaro che ci può essere un distributore che alle spalle finanziare proposte di un altro che inizia una guerra di attrito
In Francia rendono ottocento prodotti in perdita
Molti nostri distributori non di non mi auguro di non arrivare ottocento
Però motivate distributore non potrebbero reggere a lungo dovendo svilupparsi con nuove aperture
A continuare a competere con dei prezzi venduti in perdita e poi infine credo anche che sia un grave danno dite posizionamento per i prodotti di marca che investono in un senso e Positano prodotto trattato in un altro modo
Quindi per tutti e tre alla gli anni della filiera per il consumatore perché è una politica di prezzi ingannevole
Per i distributori perché può essere una politica di presso di annientamento
Per gli industriali perché poi può essere diciamo una politica di prezzo che va a svilire la deposizione Adel posizionare loro prodotto la loro marca quindi io credo che se noi cambiamo le regole del commercio nel senso di una liberalizzazione graduale delle entrate in questo settore
Probabilmente sotto costo ci può stare
Di me non dimentichiamoci però che per tutelare i deboli noi non dobbiamo mai frenare funzionamento del mercato se vogliamo produrre degli effetti di benessere per il consumatore
Chiudo dicendo che molti aspetti dei rapporti vanno secondo me gestiti su base basi presa privatistiche che le norme ci sono già
Al limite fare degli accordi interprofessionali incontrate vi ma no non legiferiamo troppo non è non è aggiungiamo nuove regole che secondo me il quadro normativo e legislativo che e c'è già basta basta utilizzarlo al meglio
Anche perché poi dovremo parlare dell'efficacia e quindi su chi denuncia chi spesso chi ha le informazioni per denunciare non ha l'interesse a farlo e sono molte volte i produttori gli altri che potrebbero avere l'interesse a farlo pensiamo ai piccoli distributori nei confronti dei grandi non hanno le informazioni per farlo quindi domandiamoci sempre se quello che noi stiamo suggerendo in termini di provvedimento normativo legislativo poi risulterà efficace in termini di attuazione
Ed infine con un po'di sarcasmo anch'io mi unisco agli americani che dicevano attenzione parliamo pure di regole ma ricordiamoci sempre che le regole che noi abbiamo inserito da andremo ad inserire devono essere regole che proteggono la concorrenza attuale e quella potenziale
E non devono affatto proteggere i concorrenti vi ringrazio
Molti ringraziamenti al professor amazzoniche esposto così compassione questo
Punto di vista dell'economista volevo chiedere all'Assemblea se c'è qualche domanda sulla relazione del professor la Mazzoni
Ecco sì il
Direttore Francioni molto piaciuto clamore il terrore e una vasca cosa che io sempre ricordo perché è un vissuto anche da osservatore negli anni settanta quando trascorse escluso basta farci concorrenza
E successo poiché in pochi anni diciamo il protagonismo gelati pochissimi molte molte piccole e medie imprese uscito dal mercato e oggi cinque sei gruppi quattro gruppi probabilmente
Hanno una quota superiore al sessanta per cento
Guarda caso in questo Paese abbiamo che i distributori di questo paese hanno i più alti profitti netti dopo le imposte d'Europa
E guarda caso ancora vengono normalmente le grosse dei intorno al cinquanta per cento di marca privata in alcuni casi arriviamo addirittura al cento per cento perché ma che Spencer c'è ecco io vorrei che questo tipo di mutazione venisse Presa in esame se vogliamo immaginare un'ustione del comando italiano che Wanda in una direzione di eccesso di modernizzazione il rischio è che attraverso delle pratiche distorte alcuni possono prendere il sopravvento
E arrivare a posizioni dominanti che ormai non più ritorno e possiamo rigenerare il tessuto delle medie piccole imprese portano il consumatore alternative e di scelte che non ci sono più così come è il grande rischio che possiamo con e questo mi pare che sia una un pericolo che possiamo anche evitare aveva la fortuna di essere un po'ritarda quando c'è un po'ritardo si possono fare ancora duecento sia ormai costretti ad accettare un modello che si è voluto creare senza senza interventi o senza diciamo riflessioni anticipate se
Con l'isola cosa volesse su questo punto che sono ha osservato anche abbastanza è un caso diciamo che i
In Europa
Per diverse ragioni Francia Spagna Inghilterra sono dei casi delibere straordinarie lezioni per noi il ritardo italiano ecco questo posso forse la Giunta
Noi arriviamo buoni ultimi ma può ribaltiamo la questione è anche un vantaggio ne abbiamo la possibilità di vedere quello che ha fatto in altri paesi che hanno assistito hanno sviluppato un processo di di rivoluzione commerciale di ammodernamento del sistema distributivo e quindi di riflesso anche di rapporti con i produttori prima del nostro in molti hanno hanno sbagliato e quindi secondo me c'è molto da imparare andando a vedere quello che è stato fatto in altri Paesi anche nella stessa Spagna che ha regionalizzato
Diciamo la legislazione commerciale e adesso tornati indietro con lei de Commerce del del quindici gennaio di quest'anno oppure mi dispiace anche i francesi che hanno scelto la via diciamo dello sviluppo unidimensionale a e quindi c'è stata una corsa all'apertura degli ipermercati
Che ha condizionato oggi ipermercati faccia fa quaranta per cento
Diciamo delle delle vendite dei prodotti da peggiorare consumo
E e ha fatto morire tanti piccoli negozi identificando a livello commerciale i centri minori rurali e l'Inghilterra invitare in cinque anni è cambiata la distribuzione ma è cambiata anche l'industria perché era in buste commessi in quel Paese un errore tragico in me
Di finanziare la guardi prezzo del treno lo ripeto la distribuzione se lasciata libera di operare in Inghilterra non era e quindi ognuno poteva aprire ciò che voleva dove voleva
E ha iniziato a competere sui prezzi dei prodotti di marca e ha chiesto ai produttori
Il finanziamento di questa guerra dei prezzi i produttori ahimè cedettero e finanziarono questa guerra riprese creato è una spirale diciamo
Viziosa viola immortale da cui non si riesce più o meglio come ne siamo usciti ne siamo uscite che a livello distributivo in cinque anni c'è stata una selezione degli idonei e cinque sei gruppi cosiddetti multipli
Forse adesso anche quattro fanno il mercato inglese fa nel mercato invece i produttori hanno distolto risorse per la ricerca e sviluppo e dagli investimenti pubblicitari oggi in Inghilterra i principali investitori pubblicitari sono le insegne della distribuzione
Le quali quando si presenta al produttore la prima cosa che chiedono è disponibilità produrre per conto a produrre le marche del distributore dopodiché né si può parlare asseconda diciamo del grado di notorietà della polizza di mercato era ma che ministeriale si tratta romeno anche questa
Quindi è una situazione in cui la distribuzione domina il rapporto in maniera incontrastata
E come sempre la concorrenza e ciclica non è che c'è sempre concorrenza al massimo ci sono delle fasi molto intensa in cui c'è un confronto in cui avviene la selezione delle donne i vincenti Polito non ascoltare mercato diciamo secondo il loro interesse questo fa parte del gioco devo dire peraltro che
Che in Inghilterra
La l'autorità diciamo che Sorbelli mercati esiste da tempo e ed è molto attento ed è una delle ragioni per cui ormai gli inglesi in quel mercato lì non posso più crescere stanno guardando a quello statunitense per lo sviluppo e di nuove strutture
Prego
Bianchi ha una una domanda e sempre sempre molto utili di avere un punto di vista di liquido viste in questo tipo di di dibattito ho avuto un'esperienza sotto di sette anni dalla parte della regolatore fra l'eccezione francese poi calcio lavora con lei
Le imprese e ho notato che i fatti spesso quando si parla di questo siti mitica beh quale esattamente il livello giusto d'intervento e degli che l'economista questi utilissimo qui faccio una domanda molto precisa se si parla della
Della normativa sulla vendita sottocosto citato un grosso dibattito a sapere se la Penta sottocosto dovrà essere soltanto
Il prezzo di acquisto pulito puro colmo se si doveva aggiunge un margine minimo in Belgio invece ecco in Francia non hanno accettato tranne questo questa piccola questo piccolo provvedimento
Sul prezzo abusivamente da Somma che limitato soltanto alla situazione due produzione e distribuzione sono integrati che casi piuttosto rari
Ma secondo lei
Vale la pena siccome voi avete detto di pensarci di mettere un margine minimo o ci sarebbe un effetto economico perverso vararlo più le più Levski io non sono un esperto di diritto però devo dire che anche guardando i fenomeni distributivi o sono in parata misurare diciamo gli aspetti oggettivi quindi secondo me il margine come l'andiamo a calcolare facendo delle ricerche
Definendo delle mete secondo me il prezzo in fattura dovrebbe essere perché formato in epoche molto discutibile nel senso che la funzione di produzione dei diversi distributori differente il mix dei fattori produttivi utilizzati in termini capitale
E di lavoro e differente diventerebbe molto difficile alla luce anche dell'articolazione che al nostro sistema distributivo usiamo criteri oggettivi
Questa è la mia personale opinione incerto poi non è che con la legge o con la norma risolviamo il problema le che ecco si diverte a scardinare sistemi di distribuzione rigida para farmaco i libri la benzina
Denunciato mi pure io lo faccio per il consumatore questo il suo slogan e devo dire anche encomiabile e ha portato un progresso nella distribuzione di certi prodotti in Francia
Quindi non è che poi se mettiamo lì la norma con la leggina ad hoc risolviamo il problema se c'è un le Clerc che decide di essa il paladino del consumatore
E io non ritengo che le Clerc sia da criticare anzi ripeto
Ci sono delle situazioni ebbe eccetto venivano ognuno fa il suo gioco la regola c'è denunciate l'oppure immigrati anzi mette fuori non so se lo fa ancora ma qualche anno fa quando sono andato io metteva fuori nel
Delle de de dei manifesti in cui diceva noi abbiamo ricevuto una denuncia ma va bene così perché lo facciamo per voi quindi disavanzi secondo priorità bene
Allora Isola del del profitto del noi sarebbe l'oceano dei profitti e l'Isola dei delle delle perizie cioè di questi otto Toto cento prodotti vendite vende venduti a perdita sono su quote trenta mila venduti invece decorso del clero vede in Francia scusi
In Francia un produttore che non vuole avere a che fare con letture può con può saltare lo anzi io se dovesse considero politico non vendiamo all'epoca che le canne qualche in caso il problema dal punto di vista industriale
Perché comunque hai una ponderata offerto dagli altri che ti consente di coprire metà
E il venti per cento del mercato cioè un po'meno
Quindi per lei beni alimentari
Bene io la prima parte termina qui debbo ringraziare i relatori al credo nelle regole di degrado Lorenzini e ovviamente valide a mio modo di vedere nella in Francia e noi abbiamo sentito contrapporre una prudenza al cambiamento da parte del collega De Nozza il quale giustamente dice occorre interpellare la la legislazione che in Italia puntuale la legislazione antitrust copre praticamente tutti i settori che
Oggi potrebbero essere violati la stessa prudenza
La manifestata l'economista il quale privilegia gli aspetti negoziali competitivi strategici rispetto a quelli normativi e ovviamente parla di un un cambiamento ma comunque graduale io penso che indubbiamente il conto il paradosso globali ISMU localismo anche in questa situazione debba essere preso in considerazione bisogna pensare in maniera globale ma poi bisogna attenersi alla realtà locale e quindi
Penso che questa discussione non può esaurirsi
Sì in questa ovviamente seduta ma lascia praticamente molti aspetti ancora da discutere ma l'aspetto probabilmente fondamentale che è stato sottolineare nell'accordo probabilmente anche perché conoscente la lentezza della nostra burocrazia nel legiferare a mio modo di vedere inattesa che le regole arrivano sia bene disse arrivino se ebbene però avere un accordo ecco questo penso che sia molto importante e personalmente
Credo che la centralità del consumatore e che è stata sottolineata da tutti debba essere eccome d'altra parte è tenuta nella dovuta considerazione da tutti gli operatori comunque grazie a tutti voi adesso ci sono dieci minuti per un coffee break
Per favore dispiace prendere posto vorremmo iniziare grazie il personale di sala può invitare le persone all'e sterno entrare
Certo
Con l'arrivo si accomodi
Sì acquisto Capital tutta mattina
Bene voglio dire di iniziare c'è qualcuno che vuol fare un supplemento di caffeina liberamente glielo lasciamo glielo lasciamo fare
Mi pare che questa mattina
Se grazie
Mi pare che questa mattina alle relazioni dei degli analisti definiamoli così hanno avuto il pregio di essere estremamente chiare fra l'altro po'il professor Ceccherini che ha coordinato affatto una sintesi molto efficace a mia volta io mi ero preparato una una sintesi che mi limito ad abbreviare ma non butto via completamente anche se appunto è già stata riferita in questa sede perché mi pare che valga la pena di annotare alcuni aspetti che mi so perché mi sembrano fondamentali credo che tutti abbiamo capito
Che l'Italia avendo un certo ritardo nel processo di modernizzazione della struttura distributiva
Si trova nella situazione di avere davanti a sé
Una gamma di situazioni nazionali di modelli ormai li chiamiamo quell'inglese e quello francese con lo spagnolo che ha un'esportazione di quello francese come anche adesso in Portogallo è successo e via dicendo
Sono degli esempi che abbiamo d'ormai deciso non solo non sono da copiare ma sono da scrupolosamente evitare dobbiamo fare di tutto per evitare di cadere in questi schemi perché abbiamo capito che nessuno ne trae vantaggio che è una situazione abbastanza rara
Comunque mi sembra che oggi in Italia nessuno stia proponendo di andare verso strade già battute in questo senso
E questo ce lo ricordava Francione ce l'ha ricordato l'ovazione che volessero Chiacchierini ciò detto la la la la caratteristica importante che deve avere un modello a cui tendere l'Italia è quello dell'equilibrio che cosa che non ha funzionato in quei sistemi
Un qualche tipo di squilibrio allora noi dobbiamo puntare a un modello innovativo
In quanto equilibrato l'equilibrio ci è stato detto non possiamo pensare che ci venga dal cielo ce lo dobbiamo conquistare introducendo non troppe ma alcune regole fondamentali questo sì il professo dell'allora sì ci abbastanza impressionato proponendo ci degli schemi
Sinottici dove era diligentemente
Riportata la situazione delle regole diversi paesi europei et il tuo ciascuno di questi dieci saranno stati schemi proponeva sistematicamente la colonna
Dell'Italia bianca cioè priva di regole a questo a questo proposito il professor De Nozza CIA in qualche maniera confortato dicendo
Che non c'è bisogno che immaginiamo che bisogna legiferare o mettere mano alla creazione di leggi speciali ma che dobbiamo spremere uso un termine che uso a colui la legge antitrust interpretarla Lillo alla luce degli stessi principi
Di base della legge antitrust spessa per arrivare a stabilire almeno tre ha citato ordini di regole che tutti ci siamo puntati sulle quali io non ritorno
Per brevità
Trapattoni ancora ha messo in evidenza come l'analisi economica porti a dire che dal punto di vista della qualità di vita del consumatore Ruel fa del consumatore come mai brindare che venga chiamato
Comunemente sono necessarie alcune alcune regole fondamentali che portino che garantiscano quel pluralismo che altrimenti rischia di scomparire Cheney sfuggirci Bixby sfuggirci di mano
Quindi mi pare che ci sia una certa assonanza nella direzione di andare ad a vere di di lavorare per avere anche nel nostro Paese una qualche regolamentazione io farei un'ultima annotazione soltanto e poi lascio
La parola a questo Tore vuole Pannella
Che in quel il la luna notazioni questo senso siamo credo in Italia in una seduta del tutto particolare
Dal punto di vista della modello auspicato dalle diverse componenti credo che molti di noi sono si occupano di queste questioni da da tempo magari da molti anni e magari da qualche decennio mai come adesso
C'è stata una convergenza nello spiccare per l'Italia un modello di sviluppo
Univoco
Nel senso che tutte le parti della distribuzione dell'industria e dei consumatori ci sembra così come gli analisti del resto sembra che propongono con notevole convinzione un modello equilibrato per sviluppo contemporaneo uso le parole del presidente Billé
Dalla che dei grandi dei medi e dei piccoli operatori commerciali è un modello equilibrato anche nei rapporti tra produzione e distribuzione credo che sia da apprezzare il fatto questa dice di equilibrio anche dei rapporti ormai proposta
Dagli stessi distributori che in questo momento sono quelli che hanno che potrebbero avere come è stato detto stamattina una preminenza in termini di potere contrattuale
Le abbiamo il piacere di avere qui oggi con noi i rappresentanti ai massimi livelli delle parti in causa non so se si può parlare di parti sociali in questi casi puramente sono le parti lo sono per altri versi qui sono sicuramente le parti in causa per la Confcommercio che rappresenta la quasi totalità del nostro sistema commerciale del Presidente Sergio Billé reduce da dalle operazioni dell'iniziative
Che che sappiamo
Speriamo chiede dormito almeno un paio d'ore questa notte
Il dottor Fabio Gobbo dell'autorità garante della concorrenza e del mercato
Il professor Gustavo di Dini presidente del Movimento consumatori e Luigi Siciliani consigliere incaricato per la politica industriale della Confindustria partiamo col presidente Billé che poi ci deve forse lasciare
E lasciamo lui di aprire questo giro di tavolo
Beh consentirebbe un piccolo flash back cioè un piccolo passo indietro migliore coincidenza forse non poteva esserci tra questo convegno e la giornata di ieri perché perché sostanzialmente la giornata di ieri non è stata aggiornata
Di protesta dei commercianti ma è stata la giornata del mercato del mercato che deve ripartire delle imprese che all'interno del mercato operano dell'occupazione degli stessi consumatori
Noi assistiamo con sempre Maggiore interesse quanto
Autorevoli
Personaggi
Ci offrono sul
Su questo andamento prossimo futuro della nostra economia e soprattutto su quello che ne conseguirà se la Finanziaria non verrà corretta in qualche pompe
Ultima scendere in campo pure dove sia oggi sulla prima pagina del Corriere ma abbiamo visto ieri da Biagi il senatore Agnelli che ha detto persone mercato non c'è consumi non ce ne sono
Le prospettive sono quelle che sono
Appena qualche giorno prima credo che Fazio abbia nella sua veste massime autorità
Ora Italia italiana dato un forte stop
A
Un Indirizzo
Per di politica economica che penalizza sostanzialmente mercato interno abbia detto
Chiaramente che le previsioni
Di un incremento del nostro prodotto interno lordo del due per cento sono previsioni assolutamente
Più che ottimistiche
Ha detto chiaramente che con uno sviluppo effettivo che quello sarà me
Dell'un per cento noi avremo ulteriore disoccupazione ulteriore chiusure di imprese ma quello che più preoccupa un impoverimento complessivo del nostro sistema economico
Che invece io credo debba
Avete una prospettive di sviluppo per un ingresso non sofferto non
Soggiacente nella economia
Di Maastricht
Perché se così fosse finirebbe
Con
L'essere il nostro sistema fagocitato da le economie più forti delle economie i paesi più forti
Allora il senso e la manifestazione di ieri
Credo che sia stato soprattutto questo
E io continua considerare in una possibile
Correzione di rotta viene meno poi tanti grandi per assicurare
Allora nostra economia nostro mercato interno quelle condizioni non dico di sviluppo almeno di sopravvivenza che questa Finanziaria invece nega
Lo nega e lo fa
A vantaggio di un altro sistema invece che dovrebbe essere non solo Magritte diminuito alleggerito ripensare ma anche soprattutto razionalizzato il sistema della spesa pubblica
Che con pochi tocchi potrebbe essere senza nessun costo dal punto di vista della solidarietà o della efficienza
Appunto ridotto
E con
Il frutto di queste riduzioni si potrebbe aiutare il sistema imprenditoriale a superare questo sacrificio questo sforzo che viene chiesto al Paese di entrare
In euro
Speriamo che non quanto abbiano detto in maniera molto composta molto garbata molto educata ieri i commercianti
Ma non solo i commercianti credo che le maggiori attenzione sono venuto dal ceto medio che in questo momento vede invece ridurre fortemente la propria il proprio margine di manovra il proprio potere d'acquisto in un certo senso anche frustrato le
La flessione del mercato deriva
Lo diceva anche
Dal suo proscenio del presidente del CNEL dell'iter deriva anche da un effetto indotto
Di di paura di non certezza su quello che sarà il proprio futuro
L'effetto psicologico inutile dirlo è in questo momento molto molto importante
E d'altronde come poter non non essere prudenti quando l'incertezza sta diventando l'unica certezza
Quando noi assistiamo
A un aumento dalla pressione fiscale a servizi sociali che sono quelli che sono certamente sono non a livello di standard europeo quando assistiamo a disoccupazione crescente soprattutto in alcune aree del Paese male complessivamente in tutto il Paese
Quando assistiamo appunto a una complessiva disattenzione
Per le problematiche appunto certamente
Mi rendo conto di aver forse divagato un po'cerco di rientrare nei confini questa tavola rotonda però mi sembra giusto per aver fatto questa premesso
E dire come ecco il collegamento
Sia
Settore imprenditoriale diversi ma soprattutto la volontà da parte dei settori imprenditoriali giocare a tutto campo quindi di carriere una autonoma capacità di interlocuzione stia diventando una costante sempre più condivise sentita
Poc'anzi ho avuto occasione di partecipare
Assemblea nazionale della conferenza della Confederazione italiana degli agricoltori
Il tema della
Di questa giornata era produzione trasformazione distribuzione un'intesa per qualificare il mercato
Allora la filiera comincia veramente a tirare la necessità ma di ripensare alcuna logica anche di conduzione
Il commercio sicuramente una di quelle logiche la distribuzione è una di quelle nordiche che dovrà essere ripensata mi pare cominci ad essere sempre più condivise
E soprattutto la necessità di non considerare l'economia a compartimenti stagni ma
Con un concetto trasversale di quelle che sono appunto di filiera di quelle che sono l'implicazione tra i vari settori credo che sia ormai una conquista i irrinunciabile di tutto il nostro Paese
Soprattutto nei momenti in cui noi assistiamo stanno venendo al pettine una serie di nodi e che se noi non troviamo
Le giuste quando ingiusti cambiamenti
Qualcuno prima citava nostro egregio dottor Borbone il caso spagnolo le conseguenze potrebbero essere
Non dico identiche a quanto è accaduto in quel Paese ma insomma abbastanza simili
E in questo faccia anche un assunzione di responsabilità in negativo perché un anno fa porsi il problema in termini urgenti
Delle implicazioni per l'industria della trasformazione o delle trasformazioni della distribuzione
Adesso a distanza di un anno debbo dire che la risposta è stata flebile forse quasi impercettibile
Che la concussione che forse abbiamo perso dico perso piccolo io prima somma indomabile responsabilità un anno senza affrontare con una visione strategica unitaria
Problemi che si sono nel frattempo aggravanti che forse sono anche dilettanti
Perché se è vero che l'Europa non può attendere è anche vero che impresa e mercato e consumatori non possono più restare in lista di attesa
Ebbene io credo che questa interminabile lista di attesa nella quale il commercio occupa uno degli ultimi paure posti debba essere rovesciata
Debba cioè inventarsi una nuova il pareggio una nuova graduatoria facendo risalire la questione commerciale non agli ultimi posti ma i primi posti
E questo non per le solite ragioni di bottega consentitemi l'espressione per
Lezioni di tutela del settore di difesa neo corporativo ma anche per una superiore logica di sviluppo di tutto il nostro sistema produttivo
Siamo al di là direi ormai del punto di non ritorno cioè di una fase storica del nostro sviluppo nella quale vengono riversate sul settore della distribuzione
Le accuse più infamante di inefficienza di incuria del mercato di indifferenza
Alla competitività i protezionismo indotto
E soprattutto il protezionismo motivato da un oscuro trasversali alleanze con la politica eredità complessivamente parassitario questa fase a mio giudizio ormai è superata
Di questo dobbiamo prendere contezza
Di questo dobbiamo
Da questo dobbiamo sottrarre il massimo
Degli insegnamenti
A vantaggio di chi a vantaggio di chi in questi anni sembrava aver perso
Tutte le sue battaglie ma che diventato il vero
Pulsante il vero motore qualunque sistema economico quel consumatore
Che
Nel momento in cui ha ridotto
Dal novantadue in poi la sua sperati
Di influenza finti disponibilità economica
Nello stesso momento ha affermato
Il titolo di essere al proscenio di
Nuove nella filiera appunto dal punto
Finale cioè da quello
Che lo vede protagonista
E non a caso noi lo scorso anno quando insieme ad altre confederazione Confindustria in testa presentammo in occasione della
Presidenza italiana della Comunità economica europea
Un
Una serie di documentazioni congiunte inserimmo
Un capitolo specifico
Sulla politica dei consumatori o per i consumatori
E soprattutto cercavamo di uscire oggetto il giudizio appare oltremodo riduttivo e sbagliato quello della tutela del consumatore andare invece ad un concetto più globale più attuale
Di promozione del consumatore qua protagonista del mercato
Allora se questa deve essere la convergenza finale il punto di confluenza di azioni coerenti e coordinate tra produzione e distribuzione allora dobbiamo fissare anche essere coerenti che fissare i paletti di questo comune o di questo comune sentire di questo nostro Comune aggiunge
Cosa significa questo occorre in primo luogo definire quali interventi economici e normativi siano prioritari per ottimizzare i livelli di crescita di tutto il sistema economico integrato compatibilmente con il soddisfacimento delle esigenze del mercato
Noi stiamo vivendo questi anni che rappresento ma se vogliamo un corridoio stretto tra due esigenze
Da un lato si negli anni Novanta si è velocizzato il processo di trasformazione mirato ad offrire ai consumatori i veri vincitori prodotti e servizi soprattutto sempre più moderni
Dall'altro la spinta al cambiamento
Si deve confrontare come dicevo prima con un mercato che è caratterizzato da flussi di reddito e di consumi che sono negativi con intrecci con una prospettiva politica
Come dicevo prima nella quale l'unica certezza è appunto quella della incertezza
In questo scenario che sicuramente dovremo portarci addosso quale dovremo confrontarci per almeno i prossimi due anni cioè fino a quando
Non ci saranno diradate nel bene o nel male le nebbie di Maastricht
Dobbiamo governare
Un duplice fenomeno se vogliamo un duplice parallelo fenomeno che quello della concentrazione dei livelli decisionali sia a livello di produzione che a livello di distribuzione
è una duplice manifestazione della vivacità e della innovazione progettuale dell'impresa che cercano dimensione Rita adeguate alle nuove connotazioni del mercato
Ma questo non deve avvenire con una azione di marginalizzazione tutta quell'aria imprenditoriale che non ha negli strumenti e nella capacità di risorse umane e finanziarie per reggere la concorrenza incisiva di polli imprenditoriale invece sono organizzati e sovrastanti e che possono come potenza di fuoco o per meglio dire di capitali
Buttare sul mercatino sulla ricerca di nuovi mercati da conquistare tutta questa loro forza
Allora io credo che sia sul versante industriale e penso che i siciliani su questo conferma come su quello commerciale deve essere ben presente lo spettro degli effetti che una dinamica di aggregazione del genere potrà avere su entrambi i nostri settori
L'esempio dell'agroalimentare meridionale credo che sia sotto gli occhi di tutti quantomai calzante
Questo significa che il libero mercato che qualche cosa che non può essere totalmente avulso da regole e disciplina in quattro
Questo significa che i privati
Debito preoccuparsi perché invece un mercato abbandonato a se stesso non cautelato da norme valide per tutti che rispettate da tutti può essere una conseguenza assai più grave del blocco del mercato o
Addirittura della sua assoluta liberalizzazione
Se così non fosse l'anarchia di mercato sarebbe un'alternativa esiziale alla quale dovrebbero porsi non solo le istituzioni e gli organismi poste a garanzia della concorrenza ma in primo luogo le imprese
Allora
Allora quello che abbiamo detto ieri la corsa verso l'Europa e una grande occasione per cambiare ambiente mercante e anche per definire strategie capaci di assicurare un vantaggio competitivo non sul breve periodo ma un vantaggio competitivo che dovrà essere durevole
E ancora una volta ripeto durevole
Guai se pensassimo
Di centrare tutto sull'Obiettivo
Maastricht non deve diventare un punto di arrivo ma un punto di partenza una costante della nostra politica economica
E quindi necessario superare la fase di conflitto
E dare spinta ad un solido confronto per una collaborazione tra produzione e distribuzione
Per una integrazione delle politiche di marketing per conseguire sinergie sul lato dei costi per garantire margini adeguati e capace di supportare una forte politica degli investimenti
L'obiettivo non dovesse più quello di raggiungere una posizione simmetrica dei soggetti del rapporto di scambio ma Pettenò piuttosto quello di ben più alto respiro che è ben più alta scelta
Di politiche comuni mirati alla valorizzazione del circuito produzione distribuzione consumo
E su questo di trasferisco
Un progetto che Confcommercio ha promosso sul commercio elettronico
Dottor portoni
Che vede la partecipazione di imprese industriali dobbiamo essere la l'antico centralità attraverso entro Mark delle piccole imprese del dettaglio alimentare
E un progetto che prevede l'utilizzo delle reti telematiche per ridurre i costi della catena logistica ed offrire al dettaglio maggiori opportunità nell'assortimento dei prodotti
Un'altra aria di collaborazione sulla quale possiamo e dobbiamo confrontarci avere linee di indirizzo coerenti e condiviso è quella l'introduzione della moneta unica
Che avrà un impatto sui consumatori ma che rappresenterà per il commercio europeo ce lo dice uno studio appena uscito da parte di euro comparso l'organizzazione europea la quale ne facciamo riferimento un costo di adattamento
Che è stimato in cinquantadue mila miliardi di lire
Naturalmente di questa somma il nostro sistema economico che avrà accollarsi una rilevante quota per le condizioni di ritardo con cui opera ecco motivi in più per cercare di accelerare questo impatto
E di impegno comune deve essere esercitato per eliminare quelle discriminazioni che vengono disinvoltamente operate ai danni di alcune filiere distributive
Con evidenti distorsioni del mercato i rischi di ulteriori smottamenti delle imprese minori
Altra notizia è stato presentato in questi giorni
All'esame di uno dei due rami del Parlamento
Il testo di legge che regolamenterà la disciplina delle vendite sottocosto
Beh io credo che in questa sede forse questa sia la sede più opportuna per auspicare
Un sollecita conclusione dei lavori e l'iter parlamentare di questo disegno di legge
Perché certo
Il non poter disporre di uno strumento che tutti gli Stati della Comunità economica europea hanno già adottato di fatto pro una serie distorsioni sul mercato
Di cannibalismo sul mercato
A vantaggio dei soliti furbi
Che e quanto di meno
Come dire perequativo ci possa essere
Io credo che
Questi due anni quelli che ci separano da Maastricht se non anni fondamentali per il nostro Paese
Come dicevo prima deve essere il bisogno che accudisce l'ingegno in questo l'Italia tutta una tradizione
Alle sue spalle da poter trasferire anche agli altri
Guai se pensassimo di entrare a Maastricht con questo sistema di non regole o di falsare ora o di
Fa altro libero mercato che presso ogni tanto un far west guai se non cogliesse l'opportunità
Che i parametri di Maastricht ci danno di modernizzare questo Paese
La spinta verso la modernizzazione di questo Paese che se fosse
Arrestata o che mostra segni di arresto abbastanza consistenti anche per un precisi condizionamenti politici in questo momento si vede
Pensiamo alle prime iniziazione che possono e debbono essere fatte sono un fattore ulteriore di no soggiorni trazione e se non le avessimo già comunque computer li avessimo già ha riscosso quanto queste prescrizioni possono dare probabilmente avremmo avuto a che fare con una manovra
Più attenta alle problematiche del mercato interno allora credo che questi due anni debuttano segnare glielo diciamo già un anno fa con l'amico Presidente Merloni forse una stagione di nuovi rapporti
Produzione e distribuzione
Ma soprattutto dovranno segnare
Una una stagione nella quale riorganizzazione imprenditoriali a quale titolo S siano presenti dovranno
Dare un forte contributo verso quel processo di modernizzazione del Paese che sarà possibile col nostro sacrificio con la nostra disponibilità con la nostra inventiva
Con la nostra anche
Autocritica perché di Torino dovrà fare un po'di autocritica rispetto una serie di atteggiamenti che abbiamo otto
Nel passato l'unica cosa che mi preoccupa e che questa coscienza malgrado un anno di ritardo io vedo sta marciando che sta andando avanti
Laddove invece vedo ritardi o per meglio dire
Una totale forse chiusura non dico chiusura ma certamente una necessità di una maggiore velocità di cambiamento e nell'altro Paolo di
Come dire innovazione che il sistema italiano della vecchia la competitività do riposerà complessiva sussiste
Ed è il momento pubblico che lì che devono essere fatte le maggiori razionalizzazione e lì che ci sono in questo momento le maggiori resistenze a questo sforzo che il Paese malgrado tutto e disponibili a fare
Auguri di buon lavoro
Grazie presidente Billè io credo che l'assemblea di indico da debba apprezzare particolarmente questo suo intervento perché mi pare che lei abbia posto il problema di governare l'inevitabile processo di concentrazione che va di pari passo con l'evoluzione quindi parliamo sia della distribuzione che della produzione gestendo nelle conseguenze a questo proposito le ha fatto richiamo alla necessità delle regole senza le quali il libero mercato diventerebbe una sorta di Anarchia per usare il suo termine ha citato
Degli esempi a questo riguardo non possiamo che compiacerci della iniziativa relativa alle vendite sottocosto insidia per la quale ci battiamo in diverse sedi da molto tempo
Ma direi quello che ci Sechin chimiche mi pare significativo del suo intervento e che lei ha costi al problema delle regole
La necessità anche dell'iniziativa e degli interventi operativi e citando il il progetto che abbiamo varato insieme a favore del dettaglio
Tradizionale ecco questo mi pare regole da un lato iniziative interventi che sono significativi di una volontà di gestire il cambiamento a questo punto io credo che veramente abbiamo i due binari
Indicati lungo i quali vogliamo corre a volte il fatto di invocare le regole può far pensare a una sorta di passività visto che tutto sommato sappiamo che sono regole che molto difficilmente riusciamo a darci attraverso l'autodisciplina per ovvi motivi no quindi c'è sempre una sorta di attese nell'auspicio
Delle regole che qualcuno il legislatore il potere pubblici intervenga per e questo ovviamente ci deve essere però il fatto che questo sia accompagnato da proposte proposte di interventi interventi che certi casi sono già stati varati questo mi pare molto significativo di una strada
Dopo con il commercio fossero io alla Confindustria dottor Luigi siciliani ci fa porta la visione della confederazione dei produttori degli industriali a questo riguardo
Buongiorno a tutti
Io partire da una considerazione che del resto ha fatto anche vedere all'inizio cioè ed è chiaro che non ci troviamo in un momento in cui abbiamo un problema di stagnazione economica di questo Paese
I consumi in questa situazione abbiamo a sono fosse Nassi abbastanza contratti quindi avvia una diminuzione dei consumi a questo che è un fatto molto preoccupante che dipende sicuramente la situazione economica del Paese e dipende soprattutto da questa finanziaria che per quanto ne numeri una finanziaria importante per gran parte invece per circa trentatré mila miliardi che non sono poche sicuramente ancora non si sa dove vengono presi
Questi soldi e soprattutto non si inciso su quei fenomeni strutturali della spesa come diceva anche Billè e questo determina sempre incertezza
Le incertezze incidono sui consumi e quindi anche per questo dunque io di stagnazione i consumi continua scenda ma detto questo io penso che
Bisogna tornare invece all'argomento del convegno di oggi un argomento importante
Perché quando si parla di modernizzazione di un Paese nella modernizzazione sicuramente entra anche la modernizzazione del commercio di questo Paese
Come si è detto più volte stamattina questo non può non essere visto in un inquadrarlo in un clima nuovo diverso in un clima di regole ma quando si parla di regole ci si chiede sempre se poi bisogna stare attenti mitra un eccesso di regole come abbiamo visto è successo in qualche Paese europeo
O l'assenza completa di regole come c'è in questo Paese qual è la strada da seguire qualcuno dice forse è stato meglio non avere regole perché oggi possiamo guardare all'esperienza degli altri Paesi e quindi darci delle regole migliori prendendo il meglio degli altri
Tutto questo giusto ma secondo me va inquadrato in una regola generale che la regola della concorrenza perché ricordiamoci che un Paese moderno una politica industriale moderna tutto va inquadrato e una corretta concorrenza
Invece spesso in questo Paese la concorrenza e rivista come è stato detto molto bene la lavorazione
A favore dei concorrenti quindi diventa una falsa regolari concorrenza allora invece non è anche in questa discorso stamattina di una distribuzione moderna di un rapporto di collaborazione tra distribuzione produzione va visto tutto in un'ottica di migliorare la concorrenza e va visto in un'ottica europea perché oggi noi viviamo in un contesto europeo e quindi anche le regole del commercio anche le regole a distribuzione devono essere inquadrate in un discorso più globale un discorso europeo certo tenendo presente la specificità del Paese Italia perché il nostro è un Paese che anche geograficamente strutturati in un certo modo
è un consumatore il consumatore italiano ha delle specificità diverse da consumatore per esempio tedesco e l'abbiamo visto quello che è successo con gli hard discount gambo anni fa
Avevano preso in maniera molto forte in questo Paese è poi un po'perché la grande distribuzione si ordini si è riorganizzata un po'perché con dettaglio si è riorganizzato ma un po'soprattutto direi perché i consumi come il consolato italiano non il consumatore piatto ma un consumatore selettivo abbiamo visto che questo fenomeno ha subito sì arrestato c'ha una sua quota di mercato ma sicuramente non era quel fenomeno così preoccupante come sembrava due anni fa come sembra rendesse corpo due anni fa allora il settore
Quindi il primo problema da affrontare il problema della concorrenza il secondo problema da affrontare e il rapporto di collaborazione fra produzione e distribuzione questo secondo me è un rapporto che deve essere affrontato su su su criteri completamente nuovi su criteri di collaborazione
Perché e qui e quando parlo di un criterio nuovo di collaborazione mica tener presente che cos'è la struttura produttiva di questo paese questo è un Paese in cui il novantacinque per cento delle imprese sono piccole e medie imprese
Quindi quando si affronta il rapporto tra produzione e distribuzione la distribuzione deve tenere presente di una struttura del nel mondo produttivo che la struttura fatta da piccoli impresa e che spesso sono debole finanziariamente quindi che affrontano il rapporto con la distribuzione da un partendo da un più da un concetto di Debby da un po'purtroppo da un da un punto di partenza di debolezza finanziaria e questo si riflette negativamente nei rapporti con la distribuzione però questo va anche spaccato
Va anche una questa regola Barrotta come si può rompere si può rompere
Cercando di migliorare l'offerta la parte distribuzione cercando come sta facendo anche la piccola e media impresa di rinnovarsi sul nome di lavorare sull'innovazione di prodotto sull'azione di processo quindi offerto offrendo quindi diciamo una una modernizzazione diciamo del processo produttivo e questo secondo me è anche importante
Tra l'altro questa mattina si faceva l'esempio delle pratiche l'Ebro che in alcuni paesi europei presente l'Inghilterra hanno raggiunto mai quoziente mente forte
Hanno penalizzato diciamo l'offerta di prodotti rispetto diciamo al consumatore queste vero però diventa in Italia dove invece la parete debba stanno crescendo ancora sono ancora molto più basse
Anche un'occasione per a piccole e medie imprese che si dimostra da flessibile ed efficiente anche nei confronti distribuzione può diventare un'occasione d'ingresso la grande distribuzione e questo bisogna quindi anche su questo bisogna azione lavorare
Certo bisogna Boy lavorare anche su fattori distorsivi sulle offerte sotto costo sul problema dei pagamenti che spesso viene taciuto questo problema qua diciamoci la verità rane distribuzione spesso quando ma anche il dettaglio
Sui pagamenti c'è bisogno bisogna che anzi bisogna creare dei dei codici di comportamento perché quando i criteri bagamento sulla carta sono sono in un certo modo
Temi tutto sommato compatibili e poi invece si allungano
E sempre se il il produttore la piccola impresa protesta questo significa spesso l'esclusione dai canali distributivi
Allora mi penso che su questo bisogna c'è molto da per lavorare e secondo me c'è molto lavorare lavorando su su un tavolo delle regole su che dobbiamo fare noi non è un problema soltanto di regole legislative è sbagliato pensare sempre in termini di regole d'andare invece io penso che Confcommercio Confindustria indicò e tutte le organizzazioni possono creare un tavolo un tavolo delle regole che s'non è diventato fondi che posseggono perché deve porsi con mezzi a lavorare in maniera operativa per poter dare subito un contributo di mobilitazione tutti questi scritti di sono i fenomeni diciamo del processo distributivo
Poi vorrei dire questa mattina e si parlava ecco però però quando si parla diciamo di rapporti tra distribuzione e produzione quando si parla di di una specificità di un Paese Italia che quindi dovrà deve convivere il dettaglio quella di colore di grande distribuzione equa distribuzione organizzata silice indubbiamente una cosa esatta certe dettaglio deve sapersi riorganizzare
Deve diventare più specialistico deve deve affrontare diciamo il mercato in termini anche anche anche il dettaglio in termini innovativi secondo me però certo mi preoccupa quando leggo sul giornale come ieri che il sindaco di Roma dice io non darò più concessione supermercati o blocchi Roland la l'apertura di supermercati era è un errore non non è così che si ci affronta il mercato
Perché una città come Roma e sappiamo che la distribuzione e a livelli molto più bassi rispetto non so Assassin'spento ad altre città anche milionaria a Catania e così via quindi non è questo il problema
Problema secondo me e di far convivere in maniera corretta il dettaglio con la grande distribuzione tra distribuzione organizzata per offrire al consumatore dei vantaggi veri qua dice bene bile quando dice non è sotto gli occhi è sbagliato parlare di fece consumato il consumatore e al centro del processo produttivo e poi si parla di con mettere il consumatore al centro del processo del processo bisogna anche ricordarsi che non è soltanto agendo sulla leva dei prezzi come spesso si è pensato negli ultimi tempi in questo Paese
Perché i prezzi sono un aspetto importante e la concorrenza ha dimostrato in tanti settori come si portano dei miglioramenti sul sui prezzi del consumatore ma c'è anche l'aspetto qualitativo non ci dimentichiamo che quando si parla di merci alimentari quando si parla e settori mentre l'aspetto qualitativo in questo Paese spesso negli ultimi tempi è stato trascurato
Invece io penso che l'aspetto quindi stiamo attenti perché spesso presse qualità non sono conciliabili c'è un è al di sotto di certi prezzi purtroppo la qualità non si riesce più a ad offrire al consumatore però anche qui sulla qualità su certi standard qualitativi bisogna lavorare bisogna stabilire anche qui delle regole perché io penso che e importante in un Paese che ha come diceva Billè per esempio nel Mezzogiorno una RKO forte ricchezza nella ridusse anche se sappiamo che ha una ricchezza che che spesso non viene utilizzata perché sappiamo che addirittura abbiamo le leggi di incentivazione in questo Paese che penalizzano il settore industriale
Abbiamo fatto una legge la quattro otto otto che addirittura gran parte erano indusse completamente esclusa sappiamo che altri altri altri strumenti di interventi nel Mezzogiorno precludono iniziative nella filiera agroindustriale allora come al solito è uno è un paese che vive anche le sue contraddizioni data
Che c'ha delle ricchezze ricchezze che voi tutti ci invocano che tutti dicono che dobbiamo utilizzare questo lo dico da imprenditore meridionale e che
Pensa che
Quella parte del Paese deve utilizzare questa grande ricchezza insieme al turismo rappresenta sicuramente un'alternativa di sviluppo per certe aree del paese
Ma che non riesce a sfruttarla perché perché questo processo non è aiutato da leggi di incentivazioni serie che aiutano questa questa questa grande ricchezza
Die da coniare in queste del Mezzogiorno ma
Stamattina si è parlato anche
In quanto diciamo e si è sentita proprio diciamo questa si respirava quest'aria di di quale contributo secondo me può dare oggi una tappa paese una mode una modernizzazione di tutto il sistema distributivo
Tra l'altro bisogna utilizzare questo momento negativo dei consumi bisogna drizzare questo momento di contrazione dei consumi perpensa pezzi di organizzare perché i momenti in cui i di vacche grasse forse più facile convivere senza regole forse più facile
Che per tutti
Incisione gli spazi in un momento così difficile
Non è detto che si o no coi i migliori a vincere spesso senza regole qualche volta non dico spesso forse ma i migliori restano esclusi dalla corsa allora io penso che
La l'occasione di stamattina può diventare un'occasione importante se non resta uno dei tanti convegni in cui spesso siamo invitati a parlare ma poi dopo diciamo non si costruisce un percorso invece io so
In questo convegno interviene già dopo un percorso importante che intonsa facendo insieme alle organizzazioni sul su questa modernamente diciamo nel sistema distributivo ma io penso che insieme a Luca insieme indica abbia Confcommercio e Confindustria nei prossimi giorni dovrebbero accelerare questo questo tavolo delle regole che io penso che possa diventare veramente la spinta vera e la modernizzazione del sistema distributivo in Italia grazie
Grazie dottor dottor Siciliani anche del suo intervento né crediamo di dover sottolineare questa proposta
Di affiancare regole e iniziative iniziative di in collaborazione tra produzione distribuzione iniziative a favore del tessuto delle piccole e medie imprese
Della cui importanza siamo ormai tutti consapevoli per quanto riguarda alla il pericolo che questi convegni poi e non abbiano un seguito io tengo a precisare anche perché siamo in sede di assemblea dell'indico che oggi ne facciamo un passo avanti verso quella Progetto che era nato in un'occasione come questa con la presidente Billè con Vittorio Merloni di volto a fare di di Code una Federazione delle imprese di beni di consumo
Funzionale proprio all'attivazione di questi tipi di Progetti alla proposta proprio di regole e al varo anche di iniziative come quelle di cui di cui abbiamo parlato
Questo uno sbocco che provvediamo potrà a vere luoghi in maniera compiuta nei primi mesi del prossimo del prossimo anno dopo di che l'indico d'come federazione dei presidi consumo vantando l'adesione di tutte le imprese che producono beni di questo tipo di tutte le imprese che li distribuiscono potrà essere come diceva Vittorio Merloni usa una sua espressione un ponte ideale tra Confcommercio e Confindustria portando avanti gli interessi degli operatori di questo di questo settore quindi io credo che lo sbocco operativo sia imminente che molte grazie crebbe suo intervento so che credere scappare quindi ma lasciamo libero però abbiamo adesso la voce
Di quello che sappiamo essere al centro della dello scenario il consumatore il professor Ghidini che fra l'altro è anche un illustre esperto dei problemi della concorrenza
E anche a capo di una delle organizzazioni dei consumatori lei Presidente
In questa veste noi l'abbiamo abbiamo invitato in questa veste di Presidente movimento di consumatori sviluppo adesso il suo intervento
Sei indico d'come altri hanno posto un problema di regole
Mi sembra lapalissiano osservare che si sente che si avverte l'insufficienza delle regole attuali qui bisogna intendersi
Non è che in Italia manchino le regole è stato detto che in alcuni settori abbiamo le regole più severe
Per esempio nel campo che disciplina la qualità
E la sicurezza dei prodotti dell'alimentare e così via in tanti altri campi è stato anche detto che in Italia ci sono leggi severe temperate dall'inosservanza e questo è un altro profilo che riguarda quelle carenze della pubblica amministrazione a tutti i livelli cui accennava il presidente Billé
Nel nostro campo
Credo sia vero
Certamente che in una interpretazione particolarmente voluttà particolarmente pensosa e raffinata intelligente le regole di concorrenza che ci sono e in particolare quelle espresse sia dalle norme civilistiche sulla concorrenza sleale sia da quelle della legge a tutela della concorrenza
Possono bastare però è altrettanto vero che si avverte comunque una sensazione di incertezza
Non ultima situazione situazioni di incertezza deriva dal fatto ampiamente verificato nella patria né la madre di tutti gli antitrust degli Stati Uniti d'America
Di ciclici
Forti condizionamenti
Politico culturali
Per cui come ricordava il professor De Nozza l'Antitrust sotto l'amministrazione Reagan è stato una cosa diversa
Da quella sotto l'amministrazione Carter o Johnson
E così anche da noi magari al ciclico cambiare
Della commissione dell'autorità
Al ciclico ricambiare assi potrebbe corrispondere nel prevalere un domani di indirizzi
Alla Chicane Ago per esempio cioè iper iper liberisti dove
Quasi tutto tranne
Violentare un vescovo per dire lecito
Potrebbero variare e questo introduce un elemento che è connaturato all'Antitrust di un'estrema
Docilità
E in un'estrema
Diciamo soggezione ad orientamenti politico-culturali forse politici tout court seppure indirettamente
Che contrasta con quella che l'esigenza fondamentale di una regola del commercio anzitutto una certa certa certezza
La mia proposta è quindi e che pur accogliendo del resto lo stesso professor De Nozza diceva in una interpretazione volute evolutivamente Jamal se poi questa
Se non ci sono abbastanza evoluzionisti non è il caso dell'attuale commissione della quale autorità ma mi pongo un domani tra pochi anni
Commercio l'industria l'attività economiche in genere i consumatori non possono
Pensare di oscillare a seconda di tendenze
E allora
Perché no pensare lo dico in termini problematici cadere discipline integrative specifiche
Che in particolare rimuova hanno una volta che ci sia un ampio consenso come mi pare si stia profilando
Sulla inaccettabilità di alcuni comportamenti
Prenderne le consentiranno alle conseguenze e dire che se questi comportamenti sono inaccettabili sono inaccettabili perché sono nocivi anche se per caso in quella situazione non si ravvisa la posizione dominante abusata
Non si ravvisa su quel certo grado di restrizione sensibile della concorrenza che fa scattare
La normativa generale antitrust
Prendiamo per esempio
La quella pratica che già stata evocata
Quindi
Della vendita sottocosto
La vendita sottocosto quando è veramente sotto costo che visto che ci sono dei parametri oggettivi
Da un lato induce molto spesso rischi di frodi ai consumatori perché sono specifica Cha penetra sono degli specchietti per le allodole per attirare poi
Fornire altri prodotti magari come un ricarico compensativo
Introduce degli elementi di squilibrio nella stessa concorrenza perché porta emarginare a dei fatti gare diciamo dei concorrenti bravi capaci ma che hanno il solo torto
Di non essere sufficientemente finanziariamente forti
Per resistere
E anche qui si possono verificare in situazioni chiamiamole così piccole e circoscritte nelle quali è incerto che arriverebbe la lunga mano dell'Antitrust a dire che qui c'è un prezzo predatorio
Perché poi ci sono per ogni economista che riconosce un prezzo predatori ce ne sono altri cinque che non riconoscono un altro ricordate la famosa battuta di Churchill che diceva quando chiedo un parere a cinque economisti
Ricevo di regola sei risposte parentesi di Lord Keynes Meda abitualmente due
E se si legge la storia dell'analisi economica dell'Antitrust si trova
Tutto e il contrario di tutto
E questo e il contrario appunto di quella certezza di cui c'è bisogno di quell'anche rapidità perché certezza significa anche capacità di essere rapidi poi nelle decisioni di poter contare su un loro effetto di lungo periodo lo dicevo quale interesse meritevoli di tutela
Sussiste Rispetto a una vera vendita sottocosto rischio di frode
Emarginazione di concorrenti bravi che però non hanno le spalle sufficientemente forti dal punto di vista finanziario il che non è una colpa che è un maggiore rischino una nazione in un sistema in cui il novantacinque per cento sono piccole imprese
Rischio di mascherare comunque o di produrre un deterioramento della qualità
A parte indica il contenuto velenoso mi ricordo del metanolo che era in vendita in pregiati supermercati privati delle cooperative
E insomma si deve dire che un bottiglione di litro un bottiglione di di di litro e mezzo a due mila cinquecento lire non puoi essere vino bevibile
Il sottocosto stimola al degrado della qualità ed è un ricatto al consumatore che va tre alle prese con una situazione economica difficile di abbassamento del reddito eccetera
E ma questo non non è un vantaggio
Quale l'unica legittimazione lo troverei in situazioni eccezionali quando si debba procedere a vere liquidazioni di vere giacenze per ragioni fisiologiche solo allora forse
Ma normalmente al di là di questa sola forse ipotesi parlo sempre in termini problematici perché quando si pensa a creare no bisogna stare molto attenti dei
Ma non immagino altra causa giustificativa qui
Ma anche se non induce nel singolo caso
Quegli squilibri sull'assetto concorrenziale del mercato che possano essere realisticamente in breve tempo apprezzati
Se in giusto e ingiusto sia una piccola fabbrica inquilina
Deve essere colpita anche se non c'è un grande inquinamento
Perché inquina
A catena questa
Introduce una giustificazione per altri inquinamenti quindi vapore invita comunque se non troviamo degli interessi che la giustificano ecco perché accanto alle pratiche anticoncorrenziali nel senso proprio antitrust bisogna rivalutare quel concetto di
Di pratiche scorrette Dian fair trade practices
Che vanno vietate comunque
Non vedo per esempio su un altro versante causa legittimante ragionevolmente anche al di là
Di pur possibili lo riconosco senz'altro possibili che già sperimentate sul piano anche applicativo dalla nostra Autorità garante di riferimenti
Regionali o subregionali di posizioni dominanti ma sempre però con un certo margine di incertezza
Che verrebbe eliminato se la pratica in sé è una volta riconosciuta indesiderabile tout court fosse vietata che ora non c'è più sta stare a discutere se l'effetto cioè
Quelle pratiche diciamo di carattere vessatorio
Con le quali per esempio certe grandi catene o super centrali sa che sono adesso anche nel mirino dell'Antitrust
Impongono oneri impropri i produttori oneri impropri che non possono scaricarsi lo su prezzi o in su deteriore risparmi di qualità
A tutto danno sia di una concorrenza corretta che dei consumatori
A chi giova questo giova soltanto a chi se ne approfitta
Ma
Non basta questo per dire che devono cessare così come le pratiche vessatorie debbono cessare nei rapporti c'è una direttiva tra la la la la impresa i consumatori
Uno dei punti più contestati
Dalle associazioni dei consumatori della
Direttiva europea sulle clausole vessatorie fu il suo eccettua are dal suo la dalla sua raggio di di incidenza i rapporti fra impresa si applica come sapete anche la legge di attuazione sono i rapporti fra imprese e consumatori privati non professionale
Ma viva Dio perché se ingiusto strangolare un consumatore eloquente non è ingiusto da parte di un grosso Moloch
Roma molto dei strangolare un piccolo perché della stessa cosa
Indipendentemente da ogni altra cosa ingiusto e allora se ingiusto lo vietiamo basta sappiamo che vieta non ci ricorrono più asta
Quindi attenzione a questa possibile
Il mio viso da guardare con interesse rivalutazione di divieti di prassi che ritenendosi ingiustificate da ogni punto di vista o dalla grande prevalenza di punti di vista degli interessi sociali rilevanti
Non debbano aspettare verifiche di tipo se ci sono anche queste naturalmente sarà un ulteriore e anche maggiore perché i fulmini poi
Della della dell'Antitrust possono essere pesantissimi ed è giusto che lo siano
Quando si attinga anche a quel livello di diciamo di di di corrompere la struttura il funzionalità concorrenziale del mercato maschi anche questo nel caso concreto fossi opinabile o incerto e ripeto
Analisi economica contro analisi economica
Non si finisce di uscire dalle dispute e delle possibili diciamo quindi incertezze gravissime incertezze come mostra proprio tutta la storia
Bionda
Del dell'Antitrust vista anche dal punto di vista dell'analisi economica soprattutto sull'osso su quello maggiore schermo americano che ha dato la
Parametro culturale a tutti a ogni altro Antitrust diciamo niente esperienza
E perché non vietare
Parallelamente poi
Vanno però va operato un altro intervento normativo fine va cooperato un intervento disboscate ante
Disboscamento e di regole che ci sono
Che frenano le capacità evolutive del mercato in rapporto alle possibilità di innovare di aumentare gamme
Di offrire un Marine maggiore servizio qui mi richiamo quella segnalazione quel rapporto che l'Autorità garante della concorrenza del mercato se non sbaglio nella primavera del novantatré fece a governo e Parlamento sulla situazione della distribuzione in Italia
E una distribuzione che è stata segnata da una storia corporativa che è inutile star qui a
Diciamo a raccontare dal punto di vista dei consumatori
Faccio un solo esempio gli orari dei negozi ma viva Dio perché non sa perché non si può concedere a chi voglia e possano farlo di tenere più a Puerto se lo vuole non costringere tutti ma chi può nostro lo faccia
Oppure quanto meno se si teme troppa concorrenza quanto meno introdurre un principio diciamo di sana rotazione un principio di farmacia
Per cui per esempio in ogni quartiere della città alla domenica vi siano a turno testate incerte ferie
Milano è una città deserta vi siano a turno alcuni negozi che tengano aperto più lungo ha la sera la domenica al sabato tornando siccome fanno le farmacie nessuna farmacia è stata mai rovinata
Concorrenziale mente per tenere aperto a turno e perché dovrebbe essere diverso per i panettieri o per la vendita della ecco che qui disboscare come ha suggerito l'Autorità garante sarebbe molto importante quindi un complotto di di legge che che disboscate non di legge che introduce come nell'altro caso dei paletti diciamo così di di nuovi di di nuovi divieti integrativi o meglio di divieti specificati con chiarezza
Ma poi io credo che non basti tutto questo ci vuole una politica di rapporti distributivo una politica che guardi oltre le categorie che guardi allo sviluppo della qualità dell'innovazione una politica che può essere fatta in tempi diciamo certo di non sovvenzioni ma di incentivi tributari per esempio a favore dell'innovazione produttiva e commerciale
Ci sono settori produttivi nei quali si privilegia la spesa promozionale rispetto alla ricerca ad esempio settore cosmetico
Ci sono dei settori come quello del piccolo commercio in cui si deve promuovere in qualche modo la costituzione di gruppi d'acquisto di specializzazione delle strutture
Tutto questo produce qualità e innovazione
Qualità innovazione che
Non possono puntare alla al dominio di una forma distributiva sull'altra
Ci deve essere un mix equilibrato come ricordava il professor rotazioni
In cui ogni forma distributiva dia il suo contributo in concorrenza con le altre
Uccidere il piccolo commercio non serve a nessuno
Nessun piano economico né forse su un piano sociale e culturale
Si deve creare insomma tra produzione distribuzione e consumo un ideale circolo di qualità nel quale ciascun attore sia responsabilizzato per il ruolo il potere che gli appartiene
Consumatore compreso che deve abituarsi a non mitizzare a tutti i costi a non assolutizzare il fattore prezzo
Perché il fattore prezzo non deve andare disgiunto magari compri meno ma compri meglio perché un prezzo stracciato un po'cupo corrispondere alla qualità stracciata
Che è un prezzo stracciato può corrispondere a una concorrenza messa in pericolo
In uno dei primi libri sul i rapporti tra Antitrust e consumatori mi pare del mille novecento nove gli Stati Uniti
Ci si lamenta del fatto che il consumatore rifiuta di pagare nel prezzo un contributo al mantenimento della concorrenza perché il prezzo stracciato come la moneta
Cattiva della legge di Gresham può eliminare coloro che ripetono solo torto di non essere finanziariamente capaci
Di seguire la folle corsa di ribassi così pure per quelle altre regole
Che aveva evocato prima di vessatoria età nei rapporti tra impresa e che a mio avviso vanno vanno assolutamente introdotte indipendentemente dal fatto che si possa riconoscere nel concreto caso
Una naturalmente
Ancora più grave violazione delle regole antitrust anche per evitare che la risposta a queste ingiustizie
Ogni legge di Newton
Porta una reazione che nell'estate del resto ricordata che la reazione a quelle vessazioni sia la formazione di cartelli di difesa e sarebbe poi una una corsa
Diciamo sempre verso l'abisso di
Ingorgo del mercato quindi non vedo perché non ripristinare il primato diciamo del divieto di pratiche commerciali che
Non rispondano se non eccezionalmente vedi caso di una vera liquidazione nel caso delle vendite sottocosto esigenze sociali meritevole di tutela grazie
Grazie al professor divini per questo intervento c'era sostanzialmente invitato alla mettere intorno al tavolo delle regole i consumatori noi evidentemente
Ne siamo felicissimi riteniamo che questo sia necessario senili permetti credo che un problema che dovremo affrontare
Abbiamo seguito con molta attenzione proprio qui a Roma la scorsa settimana
Il i lavori della rappresentanza dei consumatori non c'è chiaro come ci si avvia a risolvere il problema della rappresentatività ma noi e non solo auspichiamo che lo si risolva ma voglio dire
Va bene
Si può dire dei movimenti consumer istrici quello che è stato detto anni fa di quegli ecologisti al loro nascere ricordo commentatore francese
Particolarmente acuto poi grane che scriveva sulle montagne che diceva che il compito non è di
Intercettare tessere ma di essere questi movimenti prestazioni associazioni nevralgico terrebbe l'atto
E la stessa storia del consumerismo americano ad onta di tante
Rory di di giudizio che si fanno di qui è la storia di un consumerismo disseminato
Disseminato
Sul piano locale statale e federale tante questa vivacità
Questa differenza non è una debolezza è una ricchezza quindi si dialoga con quelli serve
Con tutti poi si metteranno d'accordo non si metteranno d'accordo ma le idee hanno una circolazione che non ubbidisce al Parco delle tessere alla rivendicazione corporativa
Non si tratta di agguantare potere per affermare che il mio sindacato il più rappresentativo del tu
Quello là lasciamo una stagione che credo anche culturalmente discutibile grazie comunque Ricci
Ringrazio di First
è una riflessione stimolante sulla quale credo che varrà la pena nell'immediato futuro confrontarci perché da molto tempo il problemi aperto quindi nessuno più di noi imprese di beni di consumo desiderano superare questo problema e visto che si aprono a questi tavoli intendiamo aprire questi tavoli è importante che ci sia i consumatori professor Ghidini poi c'è anche indicato io non sono un giurista ma mi sembra che in qualche maniera abbia indicato una strada più semplice per arrivare alle regole quindi anche questa credo che valga la pena di prendere in esame
Dopo le parti sociali i poteri pubblici le istituzioni la più volte evocata autorità garante che Beatrice di avere qui con noi il professor Fabio proprio Gobbo né un autorevole
Esponente quindi lascio senz'altro lui la parola e e con lui concludiamo poi nostra
Le le nostre riflessioni
Ringrazio il presidente dell'occasione che ha voluto dare all'Antitrust
Di partecipare a questa vostra riunione anche perché queste Nook un'ottima occasione per far sentire un pochino la nostra voce
Forse dare qualche risposta qualche precisazione
La reciproca miglior conoscenza certamente favorisce
Anche
Un più corretto gioco delle parti
A proposito del gioco delle parti vorrei cominciare bloccando questo tema della della concorrente in effetti tutti vogliono la concorrenza
Però anche molti si trovano bene senza concorrenza
Poco fa io stavo prendendo un pasticci ne sono stato invitato prende un pasticcino una sala riservata permette miracolo con gli altri relatori sui tempi modi di questo nostro intervento e sono passato una situazione abbastanza
No specie ora comunque complessa di lavoro di gomiti a una situazione del tutto distesa
In cui un cameriere mi serviva pasticcini versava il caffè
Il risultato è stato che mi sono sentito molto più felice non ho certamente migliorato le mie performance però in termini di capacità di sgomitare che ho mangiato anche più pasticcini di quelli che avrei mangiato se fossi rimasto fuori
Detto da un altro punto di vista riferendosi qualsiasi tipo di impresa voglio dire
Ho fatto più profitti
E che mi costringerà forse saltare il pranzo o la cena
Giusto per dire che la concorrente questa cosa che tutti vogliono ma poiché ciascuno subisce con molta fatica
Senza dimenticare che la rimozione l'estrema rimozione della conseguenza porta dell'inefficiente che voi non tutti stigmatizziamo
E che hanno provocato anche in larga misura il crollo di un sistema politico che sulla rimozione della concorrenza basava uno dei suoi capisaldi
D'altra parte noi abbiamo molto presente la situazione della pubblica amministrazione non c'è nessuna concorrenza tra gli impiegati allo sportello che ci dell'anagrafe che ci debbono rilasciare un certificato
E noi subiamo queste conseguenze
Questa noia
Queste seccature di mancanza di stimoli che derivano proprio da una situazione di concorrenza o di pseudo concorrenza ma non tutti i sistemi sono uguale a quello italiano cioè PrevidSystem inglese in cui che in cui presente sono riusciti a trovare dei meccanismi di virgolette concorrenza tra gli impiegati della pubblica amministrazione sulla base del Regolamento semplice nessun impiegato resta al suo posto per più di un certo numero di anni
E nessuno va in pensione dal suo posto
Il che vuol dire che a distanza di tre o quattro anni ogni impiegato lasciando il suo posto deve fare le consegna un altro
Il consenso unificano quante pratiche ti lascio
Da fare e quante ne ho fatte nel frattempo chi riceve le pratiche dice ma tu me ne lasci tante
Ed è un sistema di controllo a catena che porta come conseguenza il fatto che chi deve subentrare tenta di difendersi per non avere troppo lavoro da fame
E dieci e deve dare una giustificazione di impiegati statali comunali tanti nostri impiegati vanno in pensione per fatto tutta una vita
E si scopre solamente il giorno dopo che sono andati in pensione che i loro cassetti sono piene di pratiche non
Nessun modo processate questo proprio per dare un esempio di questo mito della concorrenza che nello stesso tempo affascina molti ma
è una pratica difficile da da condurre
Non è che i componenti l'istituzione Antitrust simile Stari della concorrenza delle volte si trovano però ad assumere delle posizioni a fare delle parti in forse un passaggio duello potremmo anche adesso che pagano un poco esagerate
Ma se non si cerca di tracciare una linea di direzione allora dove andiamo nel senso che il lassismo il metterci d'accordo la regolamentazione
Piace a tutti
Non introduco subito un con una risposta che io vorrei dare ma voi sapete voi ricordate cos'era ad esempio il sistema del controllo dei prezzi in Italia stiamo legato alle prezzi in Italia sulla finire degli anni settanta
Ed esercitato su un complesso di beni e servizi che rappresentavano oltre il cinquanta per cento dei beni e servizi che entravano nel famoso indice del costo della vita
Perché c'erano tutti i servizi elettrici di Aversa qua
Prodotti alimentari pasta alimentare prima prima controllata poi sorvegliata e zucchero latte quanto volete quant'altro livello i comitati re il comitato insieme in termini sia di prezzi comitati provinciali Prezzi e così via quindi era un sistema
Di fortissimo controlli fortissima regolamentazione
Le conseguenze di un sistema così regolamentato con degli organismi dedicati a queste non le abbiamo viste sotto gli occhi di tutto e hanno riempito le pagine
Dei giornali nonché i conti correnti di molti di questi regolatori che hanno puntualmente su cui spetta ai quali si è puntualmente potuto verificare quello che gli economisti hanno chiamato la regola della cattura
Andò per catturare fu catturato per tante ragioni
Non è questo il tema ma quando io sento parlare di molta regolamentazione comincio a preoccuparmi e non solo perché sono un componente dell'Antitrust
Cos'è comunque qual è il ruolo dell'Antitrust sia il professor denota che professore di Dini hanno già ampi e gli altri che sono intervenuti prima di loro ma loro specialmente per le competenze specifiche che portano già ampiamente identificato io poi sono un economista
Spesso gli economisti danno molti pareri è vero spesso i giuristi ci presente no lasciami divini questa battuta pareri pro veritate distanza di pochi mesi completamente contrapposte in
Tutti noi ci divertiamo a Pitti carcere vicenda
Comunque sostanzialmente mediante l'Autorità di garanzia l'autorità garante della concorrenza del mercato a tre compiti diretti è un compito indiretto
I tre compiti diretti sono vigilare sulle intese
Tra impresa e restrittive della concorrenza sugli abusi di posizione dominante e sull'operazione di concentrazione due di questi compiti sono esercitate ex ante due ex post intese abusi un ex ante le operazioni di concentrazione
Inoltre l'autorità di tutela della concorrenza a una serie di compiti
Di segnalazione al governo al Parlamento attraverso anche un'attività consulti
L'autorità di tutela garante della concorrenza si occupa dei rapporti che intercorrono tra impresa e questo Melanie segnati giuristi io non avevo capito bene tant'è vero che il termine consumatore nella legge antitrust italiana entra solo un paio di volte abbastanza di striscio entra quando ci sono le autorizzazioni
L'eventuale autorizzazione alle intese altrimenti contrari alla concorrenza se sbaglio mi correggete
Articolo tre lettera lettera b riguardo all'abuso di posizione dominante riguardano particolare con l'odio di di abuso di posizione dominante
I rapporti impresa consumatore è un rapporto che riguarda quindi poco l'antitrust anche se fin dal suo inizio il nostro presidente primo presidente Saia aveva una grossa noia rispetto a questa situazione e forzava un pochino nei suoi interventi quello che era alla letterale lettura della legge poteva permetterselo per molte ragioni
Noi riteniamo come componente dell'Antitrust che questo disegno di tutela del consumatore
Sia sia stato però integrato dalle norme che riguarda la pubblicità ingannevole
E in parte conferendo alla stessa autorità di tutela della concorrenza anche i compiti di sovrintendere alla legge settantaquattro del novantadue che riguarda la pubblicità ingannevole
Si è superato una logica di esclusiva sarà quale va alla guardia della concorrenza
Riconoscendo in questo modo anche una serie di compiti e un ruolo nel sistema di protezione del consumatore all'interno della logica de comunque sempre dalla logica concorrenziale tra in prese
La logica fondamentale della tutela della concorrenza e che una corretta informazione
Nei rapporti tra imprese e consumatori un mezzo per rendere trasparenti anche i rapporti tra imprenditori
Quando la norma sulla tutela del quando sono state nonché emanate nemmeno centonovanta le norme sulla tutela della concorrenza il legislatore
Qui c'è una battuta
Storici diamo un attimo è il novanta cioè i fenomeni virgolette Tangentopoli non sono ancora esplosi tutta loro eclatante si può dire due cose o il legislatore aveva delle informazioni di prima mano o avevano esatto bene
Affida l'autorità di tutti alla concorrenza il compito di fare tre rapporti specifici nei tre settori che vengono definiti più critici dell'intero sistema economico nazionale
Sono gli appalti
Le concessioni e le imprese concessionarie e la distribuzione commerciale
Intuizione del legislatore capacità di avere informazioni di prima mano
Fatto è che comunque su questi tre rapporti vengono fatti in particolare qui richiamo solo quello sulla distribuzione commerciale
Che perché è la sede la sede è una sede adatta che mettili mette in evidenza la già in parte ricordate professor Ghidini mette in evidenza tutti i limiti della legge quarantasei del settantuno
Legge inno fatta col decreto del presidente del Repubblica nel trecentottantaquattro del novantaquattro ma che nonostante questi innovazione nonostante alcune alcune alcuni elementi
Di miglioramento nei livelli di concorrenza lascia almeno quattro
Elementi di forte perplessità che ha che l'Autorità rito della concorrenza a forte perplessità per cui restano validi almeno questi quattro punti che sono l'abrogazione a nostro parere delle disposizioni relative alla programmazione commerciale e con esse l'obiettivo di predeterminare la struttura dell'offerta nel mercato
Il mantenimento dei vincoli alla destinazione d'uso che limitano le fungibilità delle aree destinabili ad attività commerciali con are destinabili ad altre attività
Solo là dove essi siano giustificati da precise specifiche esigenze di interesse generale
In modo da limitare la possibilità di un utilizzo distorto degli strumenti urbanistici al fine di ostacolare l'accesso ai mercati della distribuzione commerciale
Quarto terzo punto ancora valido mensilità di eliminazione della connessione tra autorizzazione commerciale specializzazione merceologica
Quarto punto e quello su cui infatti poi insiste la Divina trionfa eliminazione dell'obbligo di uniformità della mezza giornata di chiusura infrasettimanale rendendo progressivamente meno restrittivi vincoli imposti a livello legislativo
Sugli orari in cui è consentita la vendita
Ad esempio spostando la chiusura settimane chiusura alle ventuno petulanti Meridiana domenicale insomma comunque in qualche modo da questo punto di vista
Da questo punto di vista però
Debbo ricordare che se le norme nazionali ce ne metto della loro anche le le le autorità locali ci mettono il loro contributo di non poco conto trasformando con colpi di bacchetta magica quelli che sono considerati dal legislatore
Orari minimi di apertura in orari massimi noi ci siamo scontrati più volte su questo tema nel caso dei distributori di carburante
L'orario dei distributori di carburante è un orario minimo di apertura
Tutti sono minimi all'inizio tutti nella lettura che viene fatta a livello locale a livello corporativo locale diventa orario massimo
Il fatto di avere un sistema Risoluzione del carburante addirittura ridicolo che chiude quando la gente va in macchina e tiene aperto quando la gente sta ferma nell'ufficio è l'esempio più eclatante
Di una situazione di questo tipo un orario massimo che diventa un orario minimo e che per giunta chiude dopo le sette di sera quando uno torna a casa chiude stava dalla domenica quando uno va a spasso
E chiude tra me delle dodici e mezza e le due e mezza tre mete non so neanche quando uno magari settembre una far vedere come si suol dire
Abbiamo già avuto tempo
Di
Valutare quali sono le tendenze nato nel settore nella filiera ottimo l'introduzione oggi del concetto di filiera non solo del concetto di settore nella filiera produttiva e commerciale
è chiaro che il Rock
A un a certamente colto di sorpresa la grande distribuzione nazionale
La quale ha saputo reagire il consumatore dal canto suo dopo una
Periodo e di membri azzurra da basso costo ha cominciato a considerare anche altri costi il tempo l'investimento di capitale ne servano vi dovete comperare sessantaquattro scatole di pomodori pelati dovunque dove dovete mettere nelle case
No anche questo fatto fatto non
L'ho fatto non non secondario introdurre cinque anni recente visita in Giappone mi ponevo un certo momento il problema poi qualcuno me l'ha spiegato il primo del perché i giapponesi compera soltanto i prodotti di marca
Cioè scarpe Ferragamo valigie Guittone ma no non perché sono tutti ricchi perché hanno talmente tanto poco posto
Per cui mi hanno solamente due di scarpe che devono mettere tutti i giorni perché in casa non possono lasciare perché non sanno dove lasciare le
No e quindi c'è non solo la scarpa di lusso in molti casi ma qui comprano meno solo cose molto belle avendo anche dei redditi abbastanza elevati e quelle mettono continuamente perché è un modo anche per
Non avendo posto dove mettere per portarseli in giro insomma
Va be altre cose stanno quindi modificandosi mi sembra che
In senso positivo si stanno muovendo senza richiamare Chicago si carico è quella bestia nera
Cattiva ed è certamente una bestia nera e cattiva comunque sempre nel suo estremismo contribuisce a riflettere ci fa riflettere Chicago dice caro consumatore pagati il meno possibile
Di cosa ti lamenti dopo hai paura che sarai
Che sarà mai abusato niente paura comunque dopo c'è l'Antitrust per il dopo c'è l'antitrust e comunque dice Chicago se il supermercato il grande magazzino avrà un prezzo alzerà il prezzo altri potranno entrare
è chiaro che Chicago funzione in un sistema in cui per aprire un negozio non bisogna dotarsi di due che diceva la storia delle due licenze non bisogna dotarsi due licenze più tante altre cose tra cui i libretti sanitari così sistema è un sistema molto più brutale molto più
E intrecci fondi Fini Far West rendono abbastanza l'idea non non gli alimenti care che il faro queste finito alla fine dell'Ottocento cioè questi fanno partire la legge antitrust quando sostanzialmente finisce l'epoca del cowboy
Quando completano la linea ferroviaria e quindi si riesce a portare tutte le merci del del Mid West della della dell'America sulla Borsa di Chicago da un lato e quando i grandi grandi magazzini grandi grandi gran magazzini cominciano esplodere ma siamo in Minotto centonovanta chili non sono secoli fa sono cento anni ed è cambiato molto eccolo là Chicago una brutta bestia ci costringe a riflettere ci costringe anche a riflettere che un Chicago letto da noi è certamente una brutta bestia un Chicago letto in un contesto diverso continua a essere una brutta bestia ma anche al uno è giustificazione in sé contiene alcune giustificazioni ecco non è una cosa completamente campate in aria una cosa campata in una realtà in un contesto diverso
Allora va be'comunque senta finire su Chicago ci sono alcuni casi su cui noi ci siamo un pochino
Misurati né volerne vorrei ricordare un paio uno in particolare che ha visto diceva scherzosamente te uno Fiore tale tra l'antitrust vostro presidente siamo visti molte occasioni riguardava le vendite sottocosto
Può adesso ci stiamo occupando per esempio delle centrali d'acquisto questo problema
Sulle vendite sottocosto fra vende sottocosto Scotto corto
Senta richiamare Chicago comunque c'è un problema di esistenza di posizione dominante
Individuale o collettiva cioè una posizione dominante un'impresa fa venite sottocosto essendo in posizione dominante o essendo in una qualche modo concertato anche in modo non esplicito con altre in prese presa dominate collettiva in mancanza di una posizione dominante di questo tipo le norme di tutela della concorrenza non possono essere utilizzate per proibire le vendite sottocosto senza bisogno di richiamare senza senza bisogno di richiamare Chicago cioè senza prima di arrivare a dire di esprimersi sul fatto se siano un bene o un male per i consumatori ci manca la posizione dominante cioè qualsiasi tribunale qualsiasi no il tribunale amministrativo del Lazio
La prima cosa che fa varie c'è la posizione dominante se non gli si dà risposte concrete riguarda questo punto tutto il procedimento va a finire
è bensì vero come sosteneva mi sembra prima
E tu sì ripeteva sostenere che anche quote di mercato abbastanza basse possono dedicare una polizia avendo dominante e di questo l'Antitrust può essere anche convinto ci si deve comunque a misurare con degli organi di revisione successiva delle visioni antitrust che non hanno mai interpretato in questo modo la posizione dominante
Però santa pazienza articolo du il numero poi io certamente non lo so a memoria articolo due mila cinquecentonovantotto numero tre non sono scritto qui
Perché le imprese vanno così poco nei tribunali pena nei tribunali civili
Le ragioni possono essere moltissime
Perché i tribunali civili ci mettono degli anni perché tanto l'impresa è morta prima di essere riuscita a ad avere ragione ma comunque perché è così poche veniva ricordato prima imprese che hanno avuto ragione in Antitrust non vanno poi a chiedere i danni in sede civile
Se noi diamo una sanzione amministrativa diciamo avete fatto abuso di posizione dominante avete fatto intere contrae la concorrenza vediamo la sanzione amministrativa
I danni veri dal tribunale con una sentenza dell'Antitrust passate in giudicato al TAR almeno almeno al TAR del Lazio voi
Qui uno va a chiedere i danni a chi la cosa non funziona no non ci si va si imboccano altre cose altri interventi per proibire vietare le vendite sottocosto quando esiste già lo strumento giuridico d'altra parte qualcuno ha osservato maliziosamente che l'Antitrust italiano nasce solo perché il il l'autorità giudiziaria non ha fatto completamente suo dovere perché se l'autorità giudiziaria salvo alcuni casi in cui si è cimentata sui problemi di concorrenza sleale
Avesse portato fino in fondo la giurisprudenza in questo campo probabilmente non c'era questo spazio per l'antitrust in fondo la nascita anche tratte anche il fallimento dei giudici da alcuni punti di vista
E in termini temporali
E in termini anche puntuale insomma
Quindi sulle vendite sottocosto
Lo strumento c'è già
Non vedo perché non c'è se c'è la posizione dominante celati tra se non c'è la posizione dominante complice il tribunale non vedo che bisogno ci sia di andare inventarsi altre cose
Altre cose gestite da chi
Dall'Antitrust
Dai giudici c'è stato questo dibattito alcuni vostri un particolare un vostro illustra il comma alcuni vostri colleghi intendo giuristi hanno sostenuto molto che sia vero l'Antitrust va bene ma dovevano farlo i giudici cioè doveva essere un antitrust affidato
A alla magistratura anche Guido Rossi l'ha sostenuto recentemente Zanelli nano corda
Dice né per una causa noi ci noi disponiamo dicendo ve la facciamo gratis non c'è bisogno di avvocati per patrocinare e ve la facciamo rapidamente centoventi giorni centottanta giorni poi ci si qualcuno chiede ne derivi ci saranno anche trecentosessanta i giorni ma solo perché sono stati chiesti vivi
Dalle parti
Nel corso del procedimento
Il problema è benissimo Chicchi sopra intenderà Dino l'anti all'Antitrust alla competente anche per le per l'eventuale norme sulla tutela del de dei prezzi predatori sulle vendite sottocosto
Benissimo
Si preveda anche il personale e quant'altro nel senso che si certamente ce l'abbia avuto le competenze per pubblicità ingannevole e sopruso divine credo abbia idea delle dimensioni del problema però ci sono state date le competenze e basta
Ci sono trenta venticinque persone che ci lavorano in questo momento diventeranno trenta rapidamente però di più non possiamo fare abbiamo centocinquanta massimo duecento in tutto
L'altro tema su cui si sta impegnando l'Antitrust in questo momento riguarda le centrali d'acquisto
Ossia quelle intese attuate dall'impresa dalla distribuzione con lo scopo di gestire in comune la politica degli acquisti migliorare la propria efficienza ed accrescere il proprio potere contrattuale nei confronti delle indù dell'industria
Le intese di per sé non sono vietate
Lo sono quando comportano anche solo potenzialmente una consistente restrizione della concorrenza
Il coordinamento della strategia di approvvigionamento può produrre effetti sia sulle politiche d'acquisto che sulle strategie di vendita
Possiamo avere quindi coordinamento delle politiche di acquisto
Che possono produrre effetti restrittivi sulla concorrenza creando circostanze per le quali su specifiche linee di prodotto le centrali di acquisto arrivino a detenere una posizione di particolare preminente economica nei confronti del fornitore produttore possiamo avere un aspetto relativo le strategie di vendita
Accordi che potrei avere per effetto l'omogeneizzazione della gamma di offerta abbiamo già parlato dei prezzi dei beni
Nonché la pianificazione delle politiche promozionali infine al terzo punto possiamo avere degli effetti potenzialmente restrittivi della concorrenza presso il coordinamento e la pianificazione delle politiche promozionali questi sono i tre profili
Non posso dire di più non perché non voglia ma perché non so di più nel senso che stiamo lavorando in questo momento ci sono c'è una causa aperta oltre tutto questo cui tre profili che devono essere valutati
Queste intese possono comunque essere autorizzate sono in sé è lesivo della concorrenza possono essere autorizzato ai sensi dell'articolo quattro della della nostra legge quello famoso che ricordava anche il consumatore oltretutto perché però occorre considerare se i benefici che derivano dalla capacità di realizzare economie di scala monetarie o altre economie voglio dire aumenti non il grado di concorrenza con gli altri operatori e vengono in definitiva trasferiti al consumatore finale
Questi sono i temi su cui noi stiamo operando per provare a dare un paio di precisazioni
Alla nostra a a cose che sono uscite nel corso del dibattito in modo un po'sparso
Una battuta quella dell'omertà ma tutto dell'omertà mi è piaciuto moltissimo perché io posso confermare l'esistenza di diffusi livelli di omertà
Le imprese sono molto più disponibili ad aprire gli schedari registi aprire il cuore si direbbe di sì Bindi figliuolo
E ad aprire il cuore quando si tratta di concorrenza orizzontale quando si tratta di fenomeni ordini un tale rispetto a quando si tratta di fenomeni verticali
Cioè il concorrente
Sullo sfondo col dello stesso prodotto il concorrente di acqua minerale concorrente di bicchieri concorrente di microfono i televisori viene considerato un concorrente
Li Ling concorrente in diversi Stati della produzione cioè il concorrente dell'Adi acqua rispetto al concorrente di quello che gli fornisce le bottiglie di vetro
Quindi è sta di riproduzione verticale di integrazione o comunque di rapporti verticali
Viene considerato un concorrente potenzialmente
Collaboratore potenzialmente collaborativo potenzialmente collusivo
Cioè il problema con un concorrente verticale non è tanto quello di farsi la concorrenza fino alla morte quanto quello di vedere un attimo come facciamo a metterci la corte scaricare a monte a valle
I vantaggi o i costi che derivano da eventuali nostre inefficienze io posso confermare con estrema franchezza che
Ci siamo trovati aggiudicare pochi casi che riguarda integrazioni vertici rapporti verticali tra impresa e per
Una diffusa timidezza dell'impresa centotré imprese sono venute diversi stati di produzione hanno dichiarato delle cose virgolette da turchi
Però i turchi non si sono visti
Un altro aspetto che vuole dichiarare riguarda il tema della pubblicità ingannevole la pubblicità ingannevole è un tema di difesa del consumatore
è del tutto o pochissimo utilizzato da parte delle imprese da parte dei concorrenti
La i giuristi poi mi diranno che sono un consumatore legittimato non lo so voglio dire adesso la cosa estremamente complessa però io credo che siccome l'informazione alla spesso è un aspetto critico credo che le imprese potrebbero a vere una bella Competition by litigation direbbero gli americani cioè concorrenza attraverso il fatto che ci si fa anche cause utilizzando di più lo strumento della pubblicità ingannevole andando a sottolineare quelle situazioni di distorsione nell'informazione che portano come conseguenza una distorsione nella concorrenza è uno strumento del tutto utilizza inutilizzato dall'impresa e siamo assolutamente coperti da lettere dalla grandi grafia incerta
Anche di minorenni
Bambine che si lamentano perché una certa bambola così pubblicizzata non aveva le caratteri ben Lissi acque son due bambine che hanno scritto dicendo che la bambola non era vero che la tuta snodabile
E invece per l'attrice sono sì ma che abbia anche ragione adesso vediamo come va a finire
Forse non i genitori dietro queste due bambine di tredici anni prova con è stato molto divertente
Qualcuno forse sosterrà che non hanno all'interno sono legittimate approdo perché se minorenni adesso vediamo quella finta vediamo veramente come va a finire
E le imprese dove sono ancora una volta c'è il sospetto che lei in prese
Non sto parlando della distribuzione commerciale industriale
Io sto parlando in Previn generali spericolati trovare degli accomodamenti extra giudiziari se noi possiamo essere considerati almeno un pochino lontanamente un'autorità anche para giudiziaria e questo è un altro tema non di oggi
Degli accomodamenti extragiudiziari la
Speranza di Collina illusione a volte supera la volontà della competizione anche attraverso la la la la la la la la attraverso la la la litigation
Sul fatto di chi controlla però poi questa legge eventuale in sé sulle sulle vendite sottocosto ho già detto che sono molto preoccupato
Adesso noi dal primo gennaio avremmo anche le competenze che riguardano il volume della televisione
Cioè
A è venuto in mente un signore in Parlamento di fare un emendamento in base alla quale l'Antitrust deve mettersi ad ascoltare tutte quante le pubblicità e sei rispetto al volume tenuto nel corso la trasmissione quando parte la pubblicità il volume si alza come ben noto
Noi dovremo intervenire
Ciò a personale zero
Sì degli apparecchi e ti però non so se avete idea di quante sono di quante sono le televisioni le radio private
E non presenti in Italia
Quindi poi c'è tutto il tema sulla pubblicità comparativa che sta continua praticamente a ad essere ad essere sempre pendente
Ecco questi sono alcuni temi su cui mi sentivo un attimo di dare delle risposte o di dare delle precisazioni resta il fatto che la mia partecipazione in questa riunione di oggi e non rituale non solo perché ritengo di avere imparato moltissimo dai relatori ma anche perché vengo a testimoniare una volontà dell'autorità di tutela della concorrenza ad essere presente nei problemi che voi avete avanzato
Grazie
Io credo che tutti ne siamo
Contenti non so come dire di questa apertura no il verso Mann apertura intendo dire nel senso che professor Gobbo avvenuto ha parlato proprio col cuore in mano tanto di Bologna quindi questo nostro facilitava a raccontarci anche i problemi quotidiani in cui la autorità si dibatte credo che ci abbia con sentito di capire
Qual è la situazione in cui questa questa autorità si muove
Credo che anche questo questa questa sua disponibilità a capire a seguire i nostri problemi fra l'altro abbiamo anche apprezzato quando come dice abbiamo discusso a lungo sul problema della della delle vendite sottocosto Cia
Veramente messo in condizione di cogliere questa come questa disponibilità a dialogare anche se poi le posizioni sono rimaste abbastanza diverse adesso io un problema di tipo organizzativo e vecchie professioni di chi vuole scappare però qualcuno ma segnalato
Che dalla sala c'è una domanda per il processo di Dini e forse ce n'è anche per professor Gobbo non ho avuto tempo di chiedermi se c'erano domande per Confindustria Confcommercio perché sono scappati i relativi rappresentanti però Ghedini ci dà ancora qualche minuto e forse anche Gobbo ce ne dà qualcuno quindi
Esiste ancora questa domanda pure hanno la vedevo scudiero abbagliato sì prego
Ho pronto Orsi dettaglio tessile
è andato pile posso parlare io
Allora è stato citato genericamente il vuoto normativo italiano
Ma nessuno ha fatto cenno alla carenza fondamentale per Penn prevedere operare
In Italia a differenza che nei paesi Turner Unione Europea
Non esistono usava interrompo il filosofo tratteniamo Ghidini o perché lui
Ma ma fra tre metà va bene ok allora diffidiamo si offrì in Italia non esistono piani territoriali e non esistono conseguenti piani commerciali
Ciò espone tutti gli imprenditori all'arbitrio politico e burocratico locale e arbitrio le ovviamente un eufemismo
Relazioni primavera permanente citato il caso di Auchan che un Marco esempio di concorrenza distorta
E mi aveva fatto venire in mente professor Ghidini parlando delle città non organizzate non con gli orari Milano deserta tutor
Posso avere un'opinione su queste carenza di piani fosse tale sì forse non non perde fidarmi ospitarmi ma forse professor Gobbo perché il quel rapporto cui si accennava prima dell'Autorità garante della primavera del novantatré sulla distribuzione
Facevo delle considerazioni a mio avviso molto significative su questa programmazione che diventa una restrizione di accessi
Della distribuzione bisogna stare attenti tra quello che una pianificazione o meglio una una regolamentazione
Di condizioni di funzionamento ordinato come per esempio regole sugli orari regole di funzionamento
Da quello che è una limitazione degli accessi che diciamo così incide sulla libertà di commercio
Un conto è porre delle regole di funzionamento se tu funzioni crede di avere rispettare certe cose non fare certe altre tenerti a disposizione per un certo numero di ore quanto meno e così ma altro è dire se è un piano sia un'autorità amministrativa debba dire tu entri tu non entri tu entri prima guarite su questa cosa della di dell'organizzazione la pianificazione commerciale noi emiliani perché Gobbo di di Bologna gradazioni di o siamo di Parma
Ne abbiamo viste di cotte e di crude in favore di qualcuno che batteva più vicino al cuore delle amministrazioni regionali o locali eccetera e queste pianificazione insomma
è una pianificazione che può destare dei sospetti diciamo di di di come dire di coartazione anche diciamo di una di una libertà di accesso
Intesa un po'all'americana di cui si è sentito molto il bisogno in Italia specie sul piano del commercio le licenze erano governate da chi erano governati da assessori comunali i quali erano Proni nella vecchia prospettiva di associazioni che facevano loro la politica licenza
E è severo
E quindi resta latente a queste pianificazioni che possono essere mi sarei un po'più liberista lì
Non imprese dopo
Partecipato a quel rapporto quindi credo
Purtroppo poiché a disposizione purtroppo larghissimamente disatteso il punto del rapporto è che punto centrale del rapporto che noi presentiamo una situazione di uno stadio terminale ci rendiamo conto che non si può ipotizzare di imbarcare tutto di colpo di un colpo di punto in bianco però comunque come punto d'arrivo certamente liberalizzazione
Del dell'accesso al mercato liberalizzazione degli orari sotto naturalmente alcuni vincoli che possono essere vincoli urbanistici non è che uno possa fare
A piazza del Popolo
Mega storno evidentemente
Sotto alcuni vincoli che sono però semplicemente urbanistici di traffico e così via il resto il resto dovrebbe a nostro parere essere almeno in punto terminale largamente validamente libero
Il che naturalmente porta alcuni problemi no non marginali al presente al piccolo dettaglio
Al dettaglio
Che deve riuscire a trovare una qualificazione una delle proprie nicchie per gli acquisti di prossimità per gli acquisti di vicinanza
E quindi è un problema un attimo di trovare dei meccanismi nello stesso tempo per aiutare il piccolo ad organizzarsi e a migliorare la sua qualità dell'offerta al punto in cui ci sia un consumatore che per ragioni diverse e disponibile a pagare
Una certa differenziale di prezzo in virtù della fornitura di un servizio che può essere un servizio di promessi imitava un servizio di apertura io poi queste corre vi faccio economici industriali verità non del commercio nessun sevizio di prossimità un servizio un servizio più qualificato la consegna a domicilio del prodotto
Eccetera quindi voglio dire è chiaro che il sistema adesso sistema estremamente articolato in grado di tener conto di quelle che sono tutte le tipologie tutte le tipologie della domanda chiama anche con dei meccanici bloccati come questi qui noi non andiamo da nessuna parte
C'è un intervento di Francioni
Ma cosa questa domanda dà conto con lei
Retrocessione solo Gobbo gli effetti letali oggi sta succedendo che poi stanno portando tutto in alcune regioni c'è una reazione sia addirittura si bloccano
Ogni tipo di insediamento distributivo nuovo
C'è una legge che fermo al Parlamento che emerge Manzocchi che avevo Caripuglia accorpamenti fino a cento metri Giammarco quindi siamo di fronte a una legge che aspetti ormai ha fatto il suo tempo
Molti pari molte città nuovi piani commerciali sono scaduti regia che siamo di fronte a una relazione diciamo di blocco il fatto che molte regioni in effetti stava bloccando tutto
Oltretutto costano anche vanificando quest'oggi legge Mazzocchin che in Parlamento anche le aspirazioni degli operatori piccoli che vogliono crescere perché quando blocchiamo le proponete licenze e vogliamo bocca alle superfici di otto metri quadrati blocchiamo l'aspirazione al commercio sociale piccoli operatori
Proprio degli ottocento degli impianti più moderni porno cresciuta questo il controsenso quindi direi che nelle regole la prima regola sarebbe quella di fare una nuova legge per il coperchio che che che è sul tappeto ma che continuamente viene rimandata perché in effetti diciamo le posizioni sono molto distante delle varie componenti e poi c'è effettivamente una è un momento anche difficili per innestare questi discorsi
Grazie
Io volevo un rapidissimo accenno poi chiudiamo tranquillizza il presente viviamo nel giro di pochissimi minuti
Professor Gobbo dice ma perché su un problema come sottocosto
Le imprese non si rivolgono il più credo per capito la magistratura ordinaria per quello quelle un canale quello è un Cagliari era anche perché non c'è non ad eccezione si è tuttora tuttora allora io posso citarle il caso di un'azione che in corso nei confronti di un grande distributore presso la magistratura ordinaria promossa
Da gruppi di aziende di diversi settori anche abbastanza distanti tra di loro
E queste aziende che non ebbe l'occasione di sentire di tanto in tanto stanno
Per decidere misuro le parole perché non so cosa posso dire cosa non posso dire stanno per decidere di rinunciare a questa causa che malincuore ormai in corso da un paio di anni perché distributori in parola pur rassicurato in tutti i modi
Che non si chiederanno danni se non simbolici da devolvere poi in beneficenza
Quindi l'obiettivo è solo quello di stabilire un principio
Il distributore sta facendo delle pressioni fortissime che sono in parole povere allora o abbandonate questa roba qui altrimenti ne non iniziamo a fare i contratti le trattative per l'anno prossimo questa è la ragione per la quale questa causa è un fatto assolutamente eccezionale
Fatta di confronti istitutore che ha oltretutto praticato dei prezzi
Addirittura inimmaginabili inimmaginabili e questa è la ragione per la quale non sappiamo se l'unica casa causa che si conosca andrà a andrà in porto e se questa non andrà in porto verosimilmente non ce ne sarà più nessuna questo è un problema di dipendenza economica questo significa una situazione in cui un'impresa non è in grado di fra valere i propri diritti quindi quindi a questo punto io non sono poi lo specialista non so sarà questione di regole sarà quest'rione di sommosse sarà questione di scendere in piazza qualche cosa comunque le imprese dovranno fare perché si io non posso rischiare il dieci per cento nella fattispecie parliamo di un dieci per cento forse dodici per cento
Del mio business per portare avanti una questione di principio come la causa che ho nei confronti di quel distributore che ha venduto il mio prodotto ad un terzo del prezzo praticato mediamente su un di per diciamo tra la metà è un terzo del prezzo praticato mediamente sul mercato questa la ragione per cui non si va davanti
Però le zone umide non era nostro Leo non è non è non è un
Ping-pong a mio parere la risposi il punto è che non si tratta quindi di regole nuove ma si tratta di riuscire a far funzionare le regole che ci sono
Dopodiché capisco che la cornice a la magistratura
Non c'è niente da fare voce il discorso è di tredici anni che faceva di rivolgersi quello perché se la Juve era questione di orgasmo Guérande sarebbe stata assolta il ricatto visuale Mozzi non ci non avrebbe avuto un bisogna far rispettare le regole che ci sono se le imprese o gruppi di imprese interessate la soluzione di questa cosa qui si associasse no per sostenere economicamente quelle che stanno pendono in giudizio il costo di avere questa risposta sarebbe un costo forse sopportabile se c'è qualcuno che ha mandato allo sbaraglio da solo si spera di fare il capo guerrigliero faccio le sto facendo un caso di
Un'azione promossa dalla diciamo un settore dove operano quattro aziende di marca ce ne sono in ballo tre
Su questa la pipa basta che un concorrente sia fuori lei capisce che senza l'abbastanza difficile da da sopra e e puramente teorica teoriche all'ipotesi che tutti i concorrenti di quel settore lì si associno per sostenere tra Veronica e conferenza e e questo non lo so perché comunque fate tredici propongono intesa devo dire che ci solleva un attimo per dire che non siamo di fronte all'autorità così tremenda ecco però voglio dire dobbiamo cercare di proporre delle soluzioni realistiche
Allora pensare che le imprese denunciano questo in tutto il mondo
Allora il con un suo collega è stato nei giorni scorsi a Bruxelles ad assistere alla mi pare che si chiami obiezione presso la Commissione dell'Unione Europea sulle sulla questo della fusione già citata qui finlandese di Kees poi tu costruzioni pronuncio bene i nomi allora la cosa che mi ha incuriosito a parte la lettura degli atti fame cui esito molto la composizione di questa outing di dipinti di quindi di di questa Assemblea un sacco di gente
Ora a parte i funzionari della Comunità europea e dell'autorità Antitrust di tutti i paesi europei i signori della distribuzione erano uno stuolo accompagnato da un altrettanto stuolo di avvocati e gli economisti
C'erano le associazioni dei commercianti che naturalmente sostenevano le loro tesi
C'era la food and drink Federation che rappresentava la Federalimentare diciamo finlandese che ha sostenuto l'opportunità della fusione
E gli unici a sostenere che questo non si doveva fare erano due signori due pellegrini
Dell'Associazione europea dell'industria di marca due funzionari senza nessun rappresentante dell'industria e hanno iniziato la loro esposizione dicendo
Come mai siamo così pochi a essere contro e hanno spiegato come nessun associato nessun industriale nessun produttore si sia sentito di andare a quel tavolo no a sostenere la tesi delle in opportunità della fusione di questi due distributori che portavano la loro quota di mercato sessanta per del mercato questo per dire la difficoltà che c'è da parte di chi è economicamente dipendente non solo far valere proprio il giudizio ma addirittura andare a un'audizione cioè queste larve dopo dopodiché possiamo dire
Che
Sì c'è molta pavidità c'è molto metà questo possiamo possiamo benissimo dire
Però il problema è che e molto difficile chiedere un'impresa di mettere in gioco
La propria cifra da fare una fetta importante del proprio fatturato con un grande distributore ma ci sono i casi anche minori che però danno l'idea della situazione abbiam parlato del caso francese noi nelle nostre associazioni industriali ma anche commerciali spesso abbiam parlato e ha voluto trattare il caso francese
Noi non siamo mai riusciti ad a vere un rappresentante dell'industria francese
Che parlasse del problema francese c'erano dei funzionari c'erano dei commercianti c'erano dei professori di università ma mai nessun industriale qui questo per dire che quando c'è la concorrenza verticale molto difficile agire in giudizio
Però ci prendiamo ovviamente le
Le nostre i nostri giudizi di Gissi suoi giudizi di pavidità a o omertà mi sembra un po'tanto ma insomma va be'ce li prendiamo sì se serve
Se non ci sono altri interventi io credo che c'è un intervento da loro dallo caro Palmieri
Comunico Fantoni della Fantoni commerciale stavo cioè ora in chiusura professor Bordoni c'ha un po'demoralizzato questa assemblea dicendo che un'unica causa cioè il motivo principale era le vendite sleali di questo nostro incontro in chiusura lei ci dice che l'unica causa fu fatta tra industriali e si sta chiudendo non si sa come l'unica causa
Ora io vorrei chiedere invece in realtà ce ne sono state due altre andato adottati porto però di pelli avvenente che non ha non grandi operazioni Magonza rivederla
Farebbe insomma così ci lascerebbe perplessi perché siamo al di qua per vedere come decidere come vuole risolvere la concorrenza sleale e insomma la chiusura ci dice che poche parole sarebbe niente a che fare mentre invece ecco questa cosa che lei diceva era trattare quattro grossi complessi industriali io vorrei rivolgermi al professor Gobbo cioè l'istituzione locali da esporre denuncia su vendite predatorie sottocosto o iniziative commerciali sleali ben visibile fatti però da liberi cittadini
Credo che non incontrerebbe quegli accordi questo otto banchi da voglio dire tiriamo avanti vediamo come studi economicamente cioè in sostanza qual è istituzioni che potrebbe prendersi a cuore questa denuncia grazie
E no l'Antitrust la legge duecentottantasette doterà la concorrenza non prevede la denuncia
Al contrario che in nel caso dei vede della magistratura
Può essere anche quindi iniziativa diretta dell'Autorità di tutela dalla concorrenza o un cittadino son tutti legittimati
Anche perché non occorre non occorre una denuncia specifica queste quello che rende più agevole anche più facilmente accessibile l'Antitrust e quindi non ci vuole patrocinatore non c'è
Al contrario che il tema della pubblicità ingannevole per cui occorre una denuncia
Quando io dicevo però che è difficile non è tanto perché ci ma non è perché ci manca la denuncia la denuncia ce la possiamo anche auto fare nel senso che ci vediamo la mattina diciamo quella cosa lì non ci piace negata
E che poi questa denuncia va supportata cioè noi siamo di fronte a un processo sostanzialmente un processo che viene voi giudicato
A sua volta dal tribunale amministrativi
Sia nella forma che ahimè anche nella sostanza non abbiamo avuto un paio di casi di contenzioso col tribunale amministrativo presente della definizione del mercato geografico il tribunale sito del Lazio definiti mercato geografico della Sardegna
Non un mercato limitato chiuso in sé nel settore del calcestruzzo
O del cemento ipotizzando che la possibilità di spostare il cemento dentro e fuori l'asta la Sardegna e quindi voglio dire noi abbiamo anche un poco di problemi proprio di tipo giudiziario ci vogliono le prove non le prove ce le possiamo anche andare a prendere
Alcuni procedimenti già completamente chiusi presente contro le le assicurazioni per RC auto hanno permesso di tre dei verbali in cui le assicurazioni si trovavano e concordavano le date gli aumenti dei prezzi
Sui rischi diversi dell'assicurazione per dire un caso tanti altri casi quindi però sostanzialmente ci vogliono le prove allora un privato cittadino se ha le prove
Altrimenti chi le ha chi le può avere le prove le imprese chi assume chi abulici avuto una lettera chi ha ricevuto l'imposizione ecco la differenza è che le prove di antitrust sono l'indizi se erano quasi come cioè una somma di indizi nella tetra si fanno molti processi indiziari
E anche ciò che è avvenuto dopo può essere in sé è un indizio sufficiente a essere utilizzato come prova
Quindi le prove sono diverse sono forse virgolette più leggere delle prove che bisogna esibire in un giudizio di fronte alla magistratura ma comunque delle prove ci serve il problema è questo le prove le hanno i protagonisti non il gli spettatori esteri insieme si pubblica amministrazione ho consumato
Con
Sono Gianluigi Colin ieri sono avvocato
Ho sentito dire stamattina sia dal professor De Nozza che dal professor Gobbo
Che la la struttura del nostro ordinamento sarebbe già sufficiente a regolamentare tutta una serie di fatti diciamo pure moderni che caratterizzano i rapporti fra produttori fornitori distributori
Io posso condividere in gran parte questa affermazione qui ricollegandomi a quanto è stato detto circa la decisione da parte di determinate soggetti ricorrere alla magistratura ordinaria ottenere ragione dei propri diritti
Ma su un punto io sono molto perplesso
Ed è quello riguardante la determinazione del del cosiddetto prezzo sottocosto
E questo è un fatto i estrema difficoltà noi sappiamo già che davanti alla nostra magistratura da qualche anno si stanno dibattendo cause avente per oggetto appunto concorrenza sleale
Vendite sottocosto alcune di queste sono state incardinate su dei ricorsi tu urgenza
Presentate da parte del certe aziende
Ma ecco quando si comincerà alta a scendere sul la soglia del sottocosto
Che cos'è che si intende per sotto costo si dice volgarmente che prezzo al di sotto del quale chi rivende avrà acquistato ma questa un'affermazione estremamente superficiale sappiamo per eccellenza
Quindi l'avvocato dello razzista mattina ce l'ha detto
In Francia ci sono state sono trent'anni che si diparte di questo punto e ci sono state un'infinità i sentenze queste lo so proprio dal punto di vista professionale
Che hanno dichiarato sottocosto in un caso e non sotto costo in un altro
In includendo nel sottocosto certi sconti Tara altri no
Quindi senza dare quella certezza del diritto che un elemento di base per un imprenditore
Ecco quindi che e io ritengo che questo fenomeno perlomeno delle vendite sottocosto debba essere regolamentato attraverso una un'apposita norma
Che definisca che cosa si intende
Perso otto costo quali sconti debbano fare fa riferimento adesso se debbano essere tutti compresi in fattura e quelli non in fattura quali di questi si debbano considerare e via discorrendo sopra avere una regola altrimenti si rischia di fare cento cause
E che le si risolveranno dopo dieci anni cinque con una soluzione altre con la condanna ma con dei criteri con i parametri che non saranno mai la certezza ai ai ai agli imprenditori grazie
Va bene allora io devo intanto ringrazia tutti voi della pazienza conclude che seguito che questo fuori orario il professor Gobbo a non voglio dire che ha raffreddato la nostra voglia di regole ma ci ha fatto capire che e comunque un percorso che ha una sua complessità nel non ce lo siamo nascosto del tutto lì ci ha detto che però di ricordarcelo sempre di badare anche alle alternative peraltro già stamattina De Nozza certo guardate che molte cose
Ci sono spremiagrumi principi che ci sono già nelle nostre leggi prima di stare inventare quindi noi non vogliamo affatto
Puntare ad aumentare le le norme che già sappiamo essere sovrabbondanti Azizi piace molto il consiglio che qualcuno ha dato di sfoltire quello che c'è
Da sfoltire però credo che la la giornata di oggi sia emerso in maniera molto evidente da un lato la nella l'opportunità della necessità e dall'altro il consenso nei confronti di una proposta che nel gas da tempo stiamo cercando di portare avanti perché lo sviluppo sia garantito nei suoi equilibri dello sviluppo del sistema stesso sia garantito nei suoi equilibri da una adeguata regolamentazione con questo con questa convinzione con i contributi e anche con le osservazioni che oggi state fatte di cui facciamo tesoro ci accingiamo a fare
Un passo ulteriore nella rafforzamento del nostro istituto dell'indicò d'nella direzione che ho già ricordato prima e a questo proposito ricordo i soci che l'assemblea la teniamo assemblea privata la teniamo in questa stessa sala il più presto possibile dopo il lancio che ci aspetta se ho ben capito subito al di là dell'Assam dalla della strada non essendoci posto in questo edificio grazie quartultimo dei gratta un grazie particolare a Fabio Gobbo che ha avuto la pazienza fino alla