Con Giovanni Galloni (DC), Vincenzo Scotti (DC), Guido Bodrato (DC).
La conferenza stampa è stata organizzata da Democrazia Cristiana.
Sono stati trattati i seguenti argomenti: Dc, Xvi.
Questa conferenza stampa ha una durata di 1 ora e 27 minuti.
Rubrica
11:00 - SENATO
DC
DC
DC
DC
Non è
Come sex dopo il congresso
Laddove Handsome secondo abbiamo avevamo deciso subito dopo il congresso in tempo non sospetto in tempo non sospetto ma vuol dire che le scelte che abbiamo fatto erano abbastanza
Intelligenti ecco
Quando guida
No no no non è questo
Comunque
Bisaglia e impegnato al Senato
Spera di arrivare a un certo momento però ci ha pregato di cominciare perché non potevamo rinviare per la seconda volta
Questo nostro contro è un incontro
In cui
Itinerari aveva invitato tre protagonisti congresso
Tre tra i maggiori protagonisti ed ecco
L'amico Bisaglia che sta per arrivare Bodrato
Capolista
E la lista di maggioranza e l'amico Scotti ha fatto quel grande exploit congressuale che isolate qualificati immediatamente alla ribalta delle posizioni più imminenti del nostro
Io credo che il nostro completi oggi sia quello di rivedere criticamente
Le tre fondamentale interpretazioni che sono state date al Congresso democratico cristiano
Una prima affermazione che viene da un'area socialiste governativa che è stata fatta propria anche dal presidente del Consiglio
Di che riconosce perché il congresso ha rafforzato il governo
E con una alcune alcuni elementi di malignità da altri è stato suo aggiunto che in definitiva è stata una vittoria di Craxi naturalmente questa è il risvolto maligno dell'affermazione che il congresso affronta che il congresso
A ha rafforzato
E stata dall'altra parte che ha detto che invece è stato un congresso inutile
Congresso che ha lasciato le cose come stavano
Un congresso nel quale in definitiva sarebbe mancata una precisa indicazione di di impuniti
E ancor più
In modo polemico soprattutto dalle sinistri dall'opposizione di sinistra è stato detto che questo è un congresso che avrebbe confermato il declino della democrazia cristiana quel declino che già si era rivelato con le elezioni del ventisei giugno e che avrebbe avuto una controfirma dell'andamento e nelle conclusioni tackle tre posizioni tre valutazioni esterne alla Democrazia Cristiana abbastanza contro
Si tratta io credo di giudizi tutto sommato abbastanza superficiali
In parte anche giustificati dalla non facile lettura
Della del dibattito
Del congresso che è stato un dibattito Complesso che ha rivelato una grandissima effervescenza della base congressuale
Che ha dato diciamolo francamente anche un risultato finale a sorpresa non previsto non prevedibile almeno in quei termini in quella misura in cui si verifica
E di realtà si sono innesti fatti all'interno di il congresso
Due distinti dibattiti uno sulla linea politica e programmatica e uno il dibattito sul partito mi mi è sembrato che questi due dibattiti siano andati in qualche modo paralleli qualche volta senza in senza
Grandi interferenze il primo dibattito quello
Politico sulla politica delle alleanze sul programma ha portato a delle differenziazioni nel congresso solo di accentuazioni particolari o di sfumature ma mi pare che sia riconducibile
Ad una linea sostanzialmente unità la linea che conferma il Governo la linea che riconosce da tutte le parti e il superamento della vecchia politico della politica di solidarietà nazionale anche se diversa è stata l'accentuazione sull'importanza nazionale della questione comunista e circa la necessità di mantenere un dialogo anzi un confronto capace di coinvolgere l'opposizione comunista non solo sulle questioni istituzionali come è stato Roberto ma anche sulle questioni nazionali della pace e della ripresa economica
Il secondo dibattito è stato quello sulla gestione del parco
E questo dibattito pur nascendo da una valutazione comune sulla esigenza del rinnovamento del partito
A manifestato delle diversità di valutazioni sugli strumenti sui metodi di un tale non va bene
Ponendo problemi di metodo Enti comportamenti
Per cui
Anche nel corso del congresso ci sono punti in modo momenti di viva contestazione innanzitutto sul momento decisivo della formazione delle liste
Sulla richiesta di sull'equivoco nato dalla richiesta di pieni poteri da parte del segretario per la lotta contro il correntismo
E non vi è dubbio che questo congresso qualunque valutazione voi si voglia dare di episodi di aspetti particolari che è emerso si sono manifestate è certamente un congresso che ha dimostrato la vivezza di un partito vivere ok in grado anche di contestare il segretario in certi momenti in certe situazioni questo credo che sia un grande fatto di libertà perché al di là degli episodi particolari un partito come il nostro
Ai doveri anche il diritto di tutti i bancari cioè
Nella
è il retaggio di
Antiche tradizioni libertarie cattoliche e di cattolicesimo democratico che si ritrova in questo partito e consente che in questo partito
Ci siano manifestazioni che contrastano contro l'intendenza contro ogni velleità di pensare a a forme carismatici anche personaggi molto grande e nella storia della Democrazia Cristiana come come De Gasperi come come Fanfani spesso come Moro hanno avuto momenti di grande difficoltà
Perché è un partito che non consente ha vissuto sì chiami De Gasperi si di armi Fanfani si chiami Moro sì e assolvere dura patteggiamento che sia considerato l'atteggiamento Crispolti del partito reagisce e lo abbiamo visto nel corso del complesso
Ma
Al di là di questa rinviamo alcune domande che io vorrei fare l'interlocutore
Al di là di questo ha discusso e vorrei astratta sui poteri di carisma
Quale potere a in realtà anche in funzione del rinnovamento interno dei partiti
Assunto il segretario dopo il congresso
E stata accettabile ora c'è già abile la tesi
Che l'elezione diretta del segretario comporta una certa distinzione in quale misura di portieri fra il segretario e il Consiglio nazionale dei poteri esecutivi e poteri di biglietti
Quali consigli si possono dare io oggi fuori dalla battaglia congressuale al segretario sul modo di interpretare
Questo sta tutto nuovo
Necessita di una interpretazione le applicazioni nel modo io
Ma poi sulle questioni politiche
è vero che il congresso si uscito senza indicazione di una linea politica
Io credo che vi siano due punti fondamentali
Che ci debbano fare discutere
Sui risultati di linea politico tenuti racconta
Non vi è dubbio che nel momento in cui riconfermava l'appoggio
Al governo pentapartito
Il segretario nella sua relazione che poi è l'unico documento politico approvato sia pure a maggioranza dal Congresso
Nella sua relazione ha definito il pentapartito
Come una scelta strategica
Questo ha creato un rapporto ha fatto nascere delle crete
Le critiche che gli vengono soprattutto dall'opposizione di sinistra critica che possono venire anche dall'interno della Democrazia Cristiana
Da parte di coloro che interpretano questa questa affermazione pentapartito scelta strategica
Come un rischio di appiattimento della Democrazia Cristiana in una posizione subalterna
Alla gestioni alla guida socialista del
E vi è stato chi come per esempio Piero Pratesi su Paese Sera e ha detto che questa linea della scelta strategica il pentapartito definito come scelta strategica sarebbe addirittura il rovesciamento completo della linea politica divo
Allora discutiamo su
Qual è il significato di questa scelta sta
Credo che parlando dei scelta strategica rispetto al pentapartito se intenda almeno io presumo che s'intenda annegare innanzitutto che il pentapartito sia uno stato di necessità
In secondo luogo che il pentapartito si è definito come strumento di mera governabilità quindi un tentativo di superare la formula craxiana del pentapartito come strumento di governabilità
Ma non si può nemmeno pensare
Semplicisticamente che dire che il pentapartito è una scelta strategica sia dire semplicemente che si tratta di un un governo con previsioni di lunga durata perché chiaro che i governi hanno maturato e che possono avere in relazione al consenso delle forze politiche che hanno non si può mai e ingenuo dire questo è un governo di legislatura questo è un governo Antar
I governi hanno la durata che possono avere in relazione alla ai consensi alla durata del consenso delle forze politiche che lo sostengono
Ogni governo parte potenzialmente come governo di legislatura poi si verifica nel corso della sua esperienza se può arrivare alla fine della legislatura o non più
Nemmeno penso che quando si dica che il pentapartito è una scelta strategica ma su questo vorrei interrogare in modo particolare l'amico Scotti
Sì
Benissimo a una specie di sintesi ideologico culturale tra i partiti che compongono
La formazione di governo perché questo mi sembrerebbe contraddittorio con l'affermazione Giada tutti fatti da tutti riconosciuto che ogni partito Mantica AN pur nell'ambito della coalizione
Di governo i propri valori ideali e i propri valori storici
E allora
Questo questa scelta strategica che cosa significa
Che si tratta di una politica comune che va oltre il programma concordato e opera per la costruzione delle conduzioni per un confronto con l'opposizione da Contursi insieme sui temi istituzionali economici della pace
E politica è possibile questa strategia comune
è possibile collegare il concetto la linea della strategia comune a tutto il discorso oppure ha aperto pur ampio
Che nella stessa relazione del segretario via terra sulla questione comuniste che poi è stata ampliata anche nel corso del dibattito cioè il significato che una democrazia cristiana la quale rinuncia
A degli scavalcamenti del gli altri partiti laici socialisti pone la questione del rapporto con l'opposizione come una questione comune
Agli altri partiti come una questione di ad avviare insieme con gli altri partiti del secondo una prospettiva e secondo una linea strategici
Ma l'obiezione a cui è che
Su questa linea non c'è storia
Non ci possono essere
Non c'è il Partito socialista non ci sono probabilmente gli altri partiti laici della misura almeno in cui sulla linea di formica prospettano una strategia diversa
Che punti verso a tempi più o meno lunghi verso l'alternativa di sinistra o punti da ad una strategia diversa che Pontinia tempi più o meno lunghi verso l'egemonia laica
Perché
In questi termini scelta strategica significherebbe costruire quell'alternativa di cui De Mita parla spesso in termini di alleanza
Non ideologica ma di alleanza politica dipolo insieme fatto con i partiti laici e Socialisti per determinare in un confronto con il Partito comunista le condizioni di una alternativa le condizioni di un alternativa non come scontro ma come dialogo democratico dialogo democratico con
Coscienza e capacità di governo da parte di tutte le due forse
Contrastanti però in campo però questo contrasto obiettivamente con un'altra strategia che la strategia dell'alternativa di sinistra che è la strategia
Della ricerca e della posizione della egemonia laica rispetto alle due il terzo polo laico rispetto alla posizione democristiana e all'opposizione
Comunisti
Allora qual è il significato
Di quella frase che pure è importante io la ritengo importante del discorso di Fini quando dopo avere sviluppato tutti questi ragionamenti arriva rapine concludere che la
Il pentapartito a sarebbe fragile
Se non potesse avere
Questa strategia comune ma questa strategia comune è possibile
Questa è domanda rivolge
L'ultimo
Dal congresso
Mi è sembrato che est estremamente approfondito
Il punto riguardante la coscienza o la presa di coscienza della Democrazia Cristiana
Del momento di trasformazione della società italiana
Questo senso della trasformazione della società italiana del passaggio dalla Società industriale alla società postindustriale è stato un dato comune mi pare a quasi tutti gli interventi certamente gli interventi più significativi ma anche interventi della che cosa significa allora
Prendere coscienza vitale trasformazione
Per un partito di ispirazione cristiana
Vi è la necessità di gestire questo processo
Di gestirlo mi era sembrato di cogliere sia in posizioni della maggioranza che imposizioni della minoranza dell'opposizione
Un Comune accenno alla esigenza di gestire questa fase di passaggio al di là e al di sopra degli automatismi di mercato
Cioè con uno solo di fronte alla alla trasformazione della società
All'ammodernamento tecnologico che
è necessario perché noi non diventiamo paesi del terzo mondo ma che pur tuttavia può comportare dei rischi enormi in termini soprattutto di occupazione di incapacità e di difficoltà a trovare il punto di arrivo nella in un nuovo equilibrio sociale ed economico
è possibile che un partito all'ispirazione cristiana non Santa all'urgenza di una nuova politica il tipografo azioni in altri termini un nuovo Vannoni per gestire questa fase così difficile e importante il passaggio
Considerando il ritenendo non possibile non proponibile il care che lo sviluppo tecnologico
E la evoluzione avvenga sulla base semplicemente delle regole di un mercato ma occorre arrivare ad una correzione di queste regole di mercato questo l'ho detto Donat Cattin questo lo ha detto Scola
Questo lo hanno detto anche altri amici della maggioranza
Ecco uno dei termini uno dei problemi
Della a che emergono dal Congresso per cui
Ci sono dei valori tipicamente della tradizione stia
Che sono valori di ritorno alla società
Di recupero di valori alla società che non solo di neo liberalismo di conservazione
Ma sono valori profondamente sociali
E sui quali il partito come la Democrazia cristiana è in grado con originalità di pensiero di poter aprire un confronto con le altre forze politiche sia quelle d'ispirazione laica sia quelle di opposizione
Ecco a questo punto io formulerei ancora in forma provocatoria alcune domande a
è proponibile possibile
Dopo l'esperienza del com'
Una ripresa di iniziativa della Democrazia Cristiana
è possibile legare il processo di rinnovamento interno
A questa iniziativa politica perché mi pare che nessun rinnovamento di partito sia proponibile fuori dalle vie politiche rinnovamento di per sé non è niente se non è collegato a una linea e a un'iniziativa
è prevedibile
Un cambiamento della Democrazia Cristiana
Che incida sul modo di essere del pentapartito e costringa allo stesso partito comunista
A rivedere la sua linea di opposizione dura e a riaprire un dialogo attraverso anche un suo cambiamento
Perché non vi è dubbio che l'irruzione anche il nodo del cambiamento della Democrazia cristiana come promotrice di un cambiamento del Partito comunista il per l'influenza che hanno cambiamenti del Partito comunista sul cambiamenti generale è possibile su questa linea su questa strada individuali
Delle strategie nuove conseguenti al dibattito congressuale
Che ridiano alla democrazia cristiana questa capacità di iniziativa questa capacità di suo rinnovamento questa capacità di incidere sulla situazioni generalmente ai ecco io credo che a queste domande non semplicemente non non facile certamente ma che credo che si aprano per quanto riguarda il futuro queste domande io vorrei fare agli amici che e sono qui presenti e che si accingono almeno così pare ad assumere una responsabilità rilevante della dell'ASP
Chi vuole
Allora darei subito la parola all'amico Scotti
Vorrei partire
Da un dato
La Democrazia Cristiana
è arrivata al sedicesimo congresso
In uno stato di profondo disagio e di grande disorientamento
In realtà la sconfitta elettorale del ventisei giugno si è abbattuta
Su un corpo vivo del partito
Ben oltre il puro risultando numerico
Rilevando rivelando
Un vuoto
Ed una debolezza
Nel dialogo con la società con il Paese
Con lo stesso sistema politico
Di proporzioni tali da gettare
Un'ombra inquietante
Sul futuro della democrazia visti
Per essere capito il congresso
E per poter rispondere alle domande che ha posto
Galloni prima credo
Bisogna vedere il congresso in questa ottica cioè nell'ottica di una formazione politica che vuole far fronte a questo vuoto
Nel tentativo di sanare una così grave debolezza
E quindi muove alla ricerca anche se profondamente sofferto della sua identità
Della sua linea politica adeguata allora realtà momento nella stabilità della prospettiva idea
Di fronte al Congresso c'era il grande interrogativo
Che tormentava e tormenta
Tutti i militanti della Democrazia Cristiana
Quello della sua identità e del suo ruolo politico oggi
Negli anni che stanno di fronte cioè quello
Interrogativo a cui Galloni si faceva prima circa il declino
Storie
Sì che all'adeguatezza
Della sua ispirazione del suo ruolo nella società di oggi
Secolarizzata complessa difficile
Da questo punto di vista paradossalmente proprio la conclusione del congresso
Nella fredda eloquenza dei numeri
Mostra come questa ricca cerca non si sia compiuti
Ma anche sì che essa non può essere ancora una volta messo da parte o disperse
Nelle aggregazioni
Ho riaggregazioni
Correnti
Io credo che se un errore c'è stato del congresso
è stato proprio in questo che il congresso non chiedeva un serrare Red delle file
Un serrare delle file un stringere introiti
Condizioni mi animistiche
Ho visto uomini
Ma invece richiedeva una risposta
All'ansia profonda quel bisogno a cui ho fatto riferimento prima
Alla domanda pressante
Che i militanti e i delegati portavano nel congresso
Intorno al ruolo alla politica nostro speditiva della democrazia cristiana in questo momento di difficile passaggio
Della società italiana
In fondo
Dal momento
Che quest'anno sia e questa domanda sembrava non trovare ascolto complessivo il congresso ha provveduto come poteva nel voto
Il a marcare che cosa qualcosa che
Da cui la logica politica non potrà allungo prescinde
Cioè se non si vuole che questa contraddizione del Congresso resti lì
Permanentemente risolte
Occorre idealmente riprendere i lavori congressuali
Approfondire e portare
A sviluppo il dibattito all'interno alla costruzione
Collegiale di una linea ripercorrere pazientemente gli itinerari
Analitici e propositivi giungere non i nel laboratorio astratto ma nel limbo del lavoro politico di tutto il partito
In tutte le sue articolazioni e a tutti i livelli
A momenti nuovi e significativi di incontro
Nei quali sia possibile ricostruire nell'azione mi impegno politico
La linea è la prospettiva della DC per i prossimi anni
Questo è
Terribile
Le eredità e la consegna del Congress
Rispetto a questo
I passaggi sono di grande delicatezza di grande difficoltà
Perché o segnano un passaggio in avanti
Lungo questa linea
Di costruire nel vivo del partito
Questo realtà nuova
Oppure
Le giustapposizioni di vertice non serviranno
Anni
Qual era il problema che noi abbiamo posto il congresso
Ed è il segno della portata politica dalla proposta neo riformista
Quella di opporsi
Con forza
Di fronte alle grandi difficoltà che attraversa il Paese alla tentazione
Che sempre nelle democrazie industriali ritorna quella di una possibilità di semplificare di governare in termini autoritari processi di cambiamento di trasformazione
Cioè a ogni interpretazione che voglia ridurre i compensi Munt movimenti e mutamenti delle società industriali avanzate
Ad un semplice e meccanico salto all'indietro a una pura e semplice restaurazione di quella società di mercato
Razionalista e utilitarista
Definitivamente entrati in crisi con la grande crisi dell'economia mondiale tra le due guerre
Qui c'è la proposta positiva che la DC a un bagaglio
Di cultura perché ha una concezione
Ha una filosofia della storia che gli può consentire di affrontare questo passaggio
Con grande forza propositiva ma nell'ambito di una visione di una proposta
Neo riformisti
Non entro nel merito
Delle cose dette in Congresso perché il problema è combattere l'illusione restauratrice
Avvertire che non possono essere abbandonate le strade sia pure impervio del gradualismo
De la difficile ricerca
Della sintesi tra opposte esigenze
Tra Progetto e interessi espressi dalla società
Degli equilibri sempre nuovi nella distribuzione dei diritti e della ricchezza
Questo è il dato che riemerge di speranza
Di credere che la DC posso giocare questo ruolo il suo lo suo spazio sia esistente che niente sia dato
Per concluso
Che il suo declino dipende dalla capacità che essa avrà non nell'astratto elaborazione ma nella gestione della vicenda politica del Paese di proporsi
In questi termini allora la risposta è
Lo spazio
Politico
L'iniziativa
Della democrazia Cristiana in questo passaggio difficile i rapporti con le altre forze
Politiche perché non siamo soli
Abbiamo problemi di difficoltà terribile
E qui si pone il problema di rinnovamento
Vero del partito
Che il recuperare
Una cultura e di una tradizione il liberarla
Dalle degenerazioni
E dalle illusioni
Congiuntura liste da una parte
Nerio
Liberali dall'altra
E dalla illusione
Di interventismo pubblico e di decisionismo
E intorno a questo costruire una classe dirigente nuova del partito
Che sia capace di essere portatore e gestore di un progetto neo riformista nella società
Degli anni ottanta rispetto ai problemi che sola
Niente è chiuso
In tutte le società industriali si riapre
Dopo anni di crisi terribile del riformismo detti
Illusione che fosse definitivamente tramontata l'idea ma erano soltanto tramontate alcune ipotesi storiche ed alcuni errori terribili nel quale il riformismo era caduto accettando la logica
Della degenerazione propria
Delle concezioni tecnocrati che
E autoritari tutta la vicenda potremmo entrare dentro
O dello Stato interventismo ricco inteso proprio come degenerazione
Dello stato liberali utilitarista e qui c'è la grande sfida
Per la democratica il rinnovamento della classe dirigente che non può avvenire né per editto né per il carisma astratto ma deve avvenire per capacità di elaborazione collettiva
Che è un grande partito richiede
Non
Solitaria
Conduzione ma una capacità di
Fare emergere queste potenzialità e su queste potenzialità a costruire una nuova classe dirigente all'interno del partito
E il lavorare intorno a questo significa abbandonare
Tutte le illusioni
Che hanno accompagnato
La
La mia l'andata al Congresso la semplificazione che anche al nostro interno abbiamo fatto
Di certe questioni politiche più complessa io non torno sulle e questioni
Sulle sui temi
Questo animale Stelluti nell'elaborazione e collettiva non ritenendo che ci sono verità su questo piano che tutti insieme
Dobbiamo ricercare nel riordino
Delle istituzioni e nel al risanamento della situazione economica e sociale del Paese
Dobbiamo concorrere non Smarra indoor il dato fondamentale della nostra ispirazione della nostra tradizione cioè dalla nostra identità
Culturale e politica
Che non è niente
Di ritorno
Al vecchio mai della capacità vera di rinnovamento
Di chi si dà carico
Del mutamento della direzione del mutamento ma ha la capacità di
Di nomi disperdere una cosa che poi oggi vi dicevo prima diventa in tutti i Paesi industrializzati dopo l'illusione
Che e ha dominato gli anni passati in cui lo smarrimento c'è stato nelle forze di cambiamento una possibilità di ripresa una possibilità disperato
Di qui parte
Terza questione cioè il problema e l'interrogativo posto da galloni circa
Le alleanze
E circa l'espressione
Strategica
Una scelta strategica rispetto alle attuali alleanze di governo
Che significa
Strategia
Quale
Cioè
I problemi complessi della società italiani il cambiamento
Di cui noi abbiamo bisogno
Il sapere che noi stiamo sul piano mondiale lo vogliamo uno giocando una partita fondamentale di emarginazione o di reinserimento nell'ambito dei grandi Paesi
Industriali che questo processo di non emarginazione passa attraverso la capacità
De las economia e della società italiana di affrontare i grandi temi del cambiamento della base produttiva sapendo che giochiamo su due terreni da una parte le grandi concentrazioni industriali e la tendenza
Alla
Emarginazione dei punti periferici del sistema diciamo un punto periferico del sistema sul piano mondiale
La vicenda delle telecomunicazioni e dell'elettronica e davanti a noi in modo tra me
E quindi c'è un problema su questo terreno di ripresa di iniziativa a livello di una dimensione internazionale europea
Totalmente smarrita in questi anni e non presente nella componente di politica economica nel nostro Paese tutta chiusa all'interno di questioni vivi aggiustamento
Della dinamica dei grandi aggregati
Con errore tragico perché poi siamo oggi senza strumenti di politica economica
Perché il dato vero e non è la capacità di elaborazione di indicazione di una strategia
Di politica economica capace di affrontare questi processi di cambiamento ma noi siamo senza strumenti dove in altri Paesi la domanda pubblica gioca un ruolo determinante nel nel cambiamento nel mutamento di Stati Uniti Giappone lo insegni
Da lì non abbiano che e cose ridicole da questo punto di vista come abbiano con le edicole dal punto di vista degli strumenti pubblici che abbiamo lasciato logorare totalmente prendiamo il sistema dei partecipazioni statali e inutilizzabile in questa fase nella quale avremmo bisogno di poterli utilizzare non per caricare questo sistema delle perdite privati come abbiamo fatto in questi ultimi anni dall'acciaio
Dall'acciaio alla chimica ma per utilizzarlo nel processo di cambiamento della struttura
Produttiva o ancora sul piano del finanziamento dell'innovazione rispetto alle potenzialità che il sistema presente che la struttura vita vera del Paese cioè quella della diffusa potenzialità di piccoli
Operatori ma questo è intanto solo che riguarda la ristrutturazione base materiale ma ci sono tutte le altre questioni su cui ne abbiamo parlato in Congresso allora un'alleanza strategie cosa significa significa la capacità della Democrazia Cristiana
Di porre nei al centro dei rapporti con gli altri partiti che hanno assunto responsabilità di governo del paese no una prospettiva
Di corto respiro o di aggiustamento
Puro e semplice
Ma una prospettiva
Che abbia il respiro
Di un mutamento
Reale
Delle condizioni di governabilità
E allora qui si pone
Il Polo due questioni una che ha dominato il congresso la strategia del consenso
Questo questo processo di cambiamento
A la questione della creazione da costruzione del consenso
A livello
Della società e qui c'era il punto che ho sottolineato il congresso quando sottolineato la non risposta politica agli accordi del ventidue gennaio noi paghiamo questo tragico
Errore di non aver sviluppato in positivo le potenzialità politiche espresse
E a me mi sembra che tra l'altro e il giudizio più pesanti al ventidue gennaio sia venuto proprio da colori che era stato il guastatore primo
Con l'accordo del settantacinque
Sul punto unificato di scala mobile a cui dovevamo porre rimedi
E allora
Quattro terreno non c'è ad accettare lezioni
Che da chi ha fatto cose coerenti e positivo
E che quindi ha può avere l'autorità per esprimersi
Su questo terreno
Quindi c'è la questione della costruzione del consenso
Senza il quale
Neppure le più grandi società industriali moderne
Possono pensare di attraversare nessuna di aperto a versare un passaggio così difficile così drammatico pena cadere nell'assistenzialismo
Pena cadere in una degenerazione
Nella gestione del conflitto sociale immaginando che si possono sostituire al consenso l'elargizione
Sostituire al consenso il tamponamento attraverso la redistribuzione di ricchezza che non abbiamo in una fase così difficile così complessa quale ne abbiamo attraverso e la stessa questione
E che il porre una indicazione strategica l'alleanza
E distrugge una ipotesi di folla ripropone il problema della capacità di una maggioranza che pone un processo di cambiamento così significativo per la società italiana
Di rottura
Di una posizione di arroccamento di chiusura continua e drammatica del Partito comunista in questi ultimi tempi
Dal fine della solidarietà nazionale in questa chiusura arroccata in cui tutto prevale e sono le ragioni della parte
E l'abbandono della lavorazione di proposta di euro comuni modi tutto quello del misurarsi con i problemi reali delle società industriali avanza
Questa posizione di chiusura e di arroccamento Rispetto alle sfide terribili che impongono mutamenti non consentono più ormai dite di posizioni a nessuno
Né culturali né politiche ne consentono più a nessuno di a vere o una eredità intoccabile ma devono misurarsi tutte con questa posizione di cambiamento e di mutamento che
Su questo terreno e essenziale allora resta aperto su questo terreno tutta la questione
Della della capacità e della vitalità
Di questa alleanza riformatrice
Ma questa alleanza e il ruolo che la democrazia cristiana deve giocare all'interno di questo non è il ruolo del polo conservatore non è il ruolo della emergenza non è il ruolo della tutela di determinati interessi ma è il ruolo di una forza politica che riscopre la sua identità riformista e la ripropone
Nelle condizioni di oggi e quindi è un ruolo non di sostegno ad una governabilità
Purché sia ma a un processo Rea
E quindi su questo terreno
E il porre a questa alleanza riformatrice le due questioni fondamentali quella del consenso e quella della sfida rispetto al rapporto col Partito Comunista vorrei concludere dicendo su questo terreno le questioni interni e di gestione
Ora bisogna sapere
Se andiamo
Sulla strada
Dello sviluppo positivo della conclusione del sedicesimo congresso nelle sue contraddizioni nei suoi dubbi nelle sue incertezze se vogliamo
Ad aprire il congresso non in termini di dibattito ma di costruzione
Effettiva
Della unità nel vivo Della vicenda abbandonando l'illusione
Che un arredi un ente serrare le file tra le vecchie aggregazioni sia la strada per venirne fuori masse si riesce a fare uno sforzo nella direzione del supera mento
Di chiusure
Per andare ad una soluzione che Aprea
Verso questa impegnativa stagione della Democrazia Cristiana che è tutta da giocare che ricca di speranze
Ma anche di difficoltà terribili perché non è dato non c'è una posizione più acquisite
Non c'è più una rendita spendibile
C'è qualcosa che può essere conquistato
Ma ha fatto di questo grande passaggio al cambiamento del vero rinnovamento che la democrazia cristiana deve compiere nei prossimi anni
La introduzione di Giovanni Galloni
Molto problematica
Sia nel riassumerci le interpretazioni che sono state date
Alla sedicesimo congresso della democrazia cristiana sia nel nel proporci alcuni temi sui quali riflettere rispetto ai quali esprimere la nostra opinione
Mi pare dica a sufficienza
Che questo congresso
Ha dato certe risposte ma su altri temi ha riproposto o meglio precisato delle domande
E quindi un il punto di arrivo in ordine alla vicenda postelettorale ma anche ed ancora un punto di partenza per la vita interna della Democrazia Cristiana
Ed a me sembra che se vogliamo cercare di capire
Il significato più profondo
Della vicenda congressuale dei problemi che stiamo affrontando in questi giorni
Possiamo dire che in sostanza è prevalsa resta prevalendo la esigenza della unità del partito
Almeno per tre ragioni
La prima è per dare una risposta più forte della Democrazia Cristiana dopo l'insuccesso elettorale del ventisei di giugno e nella tesa di altri e impegnativi appuntamenti elettorale
La seconda ragione e per superare delle posizioni che ci sono venute con il tempo cristallizzati do
E che rendono più difficile un dibattito interno invece di facilitarle o come sarebbe nella logica di una articolazione politica
E la terza ragione e per costruire su questa nuova unità
Una più corretta ed ampia interpretazione di quelle norme statutarie che comportando la elezione diretta del segretario gli conferiscono un preciso potere di iniziativa e di proposta
Sia per quanto riguarda la linea del partito che la gestione della vita interno della democrazia cristiana
Credo che in ordine
Questi argomenti a queste spinte all'unità
Si possa registrare un consenso che va anche al di là della convergenza che si è realizzata nella maggioranza
Anche se e dobbiamo dire che queste esigenze si lasciano alle spalle delle contraddizioni non è che ci siano risolti tutti i problemi
E il rischio che la unità
Sia più la conseguenza delle difficoltà che non la soluzione delle difficoltà mi pare che esista ancora che cioè non tutte
Le ragioni delle divergenze siano state risolte positivamente
E che alla fine sia prevalsa
Una opinione quella frapposta conclusivamente nella sua replica da De Mita
Per
Concludere
Positivamente il congresso ma senza che le obiezioni che erano emerse nel dibattito fossero state compiutamente coerentemente Harrison
Però mi sembra che questa sia in sostanza l'idea di fondo alla quale riferirsi per comprendere la convocazione lo svolgimento e le conseguenze post congressuale esigenza di una unità come è il momento di forza come condizione per una rinnovamento interno eccome base per l'esercizio di una autorità del segretario che
Non può essere contrapposta alle esigenze di collegialità che sono proprie
Della vita di un grande partito
Per venire alle altre considerazioni di Galloni
A me pare che in fondo
Alla prima interpretazione che vale per
I partiti della maggioranza cioè il congresso a
Confermato e quindi rafforzato l'alleanza di governo si contrappone in sostanza solo un'altra interpretazione a me risulta difficile distinguere
L'opinione di chi considera inutile il congresso da chi lo ritiene come un altro passo
Sulla strada del declino della Democrazia Cristiana
E vorrei aggiungere che in questa seconda interpretazione come
Sottospecie di questa seconda interpretazione vi anche quella più aspra più critica almeno nei confronti di una parte della Democrazia Cristiana che è stata
Espressa in modo molto esplicito
La quale ritiene che questo congresso inutile sostanzialmente negativo sarebbe stato poi
In modo più preciso segnato dal conclusivo declino del sinistra della democrazia cristiana
Io credo nella sostanza più giusta la prima che la seconda interpretazione anche se dirò subito
Qualcosa in ordine al problema del pentapartito come strategia cioè ritengo che se vogliamo giudicare il congresso
In termini immediatamente politici
è più vero che ha rappresentato un rafforzamento della maggioranza di governo
Che non che ha rappresentato un segno di impotenza e quindi di ulteriore declino della Democrazia Cristiana perché la risposta a questa seconda interpretazione l'ho già data il congresso a mio parere ha rappresentato un momento di ricerca della unità per quegli obiettivi che già prima vi ho indicato e che quindi non credo possano portare alla semplicistica un po'scontata considerazione che si è trattato di un ulteriore passo indietro del Democrazia Cristiana
Ma perché penso che si debba concordare con la prima opinione ma approfondire l'analisi su questa prima opinione perché a mio parere quando si dice che il pentapartito e una strategia e non uno stato di necessità
Si dovrebbe dire più esattamente che deve essere e può essere una strategia io non concorderete con il constatare che già oggi una strategia
E tutte le considerazioni
Le critiche che ha svolto Galloni dimostrano quante
Domande attendono una risposta perché si sia in presenza in senso proprio di una strategia credo che si possa dire pacificamente che non vi sono alternative a questa maggioranza parlamentare che è una risposta alle esigenze di governabilità
Ma credo ci si possa dire altrettanto pacificamente che sulle prospettive di questa maggioranza esistono indicazioni diverse e non conciliabili
Che si rintracciano facilmente all'interno dei partiti che compongono questa maggioranza
E allora Milena ricordate
Le interpretazioni di chi ritiene che questa maggioranza per consolidarsi abbia bisogno di una democrazia cristiana che accetta il ruolo di partito conservatore
Di chi ritiene che questa maggioranza naturalmente debba realizzare uno nel mutamento negli equilibri politici o constatare che questo mutamento si sta realizzando e che il nuovo punto di equilibrio la nuova centralità è costituita dall'area laica e socialista ricchi come a detto mi pare da questo punto di vista con voci diverse ma con una concordanza di preoccupazioni nella Democrazia Cristiana ritiene che nessuna di queste diverse interpretazioni possa essere
Accetta
Per ora questa maggioranza è caratterizzata mio parere prevalentemente dallo stato di necessità poco dalle emergere di una strategia politica
Poco perché vi sono poche idee convergenti
Sulla questione che Scotti affrontato come gestire quali sbocchi dare al cambiamento profondo che stiamo vivendo
E poche perché vi sono idee divergenti sulla rapporto da stabilire norme in Parlamento no nella logica del rapporto maggioranza opposizione ma nella logica di questo processo di trasformazione della società italiana e della stessa questione istituzionale
Verso la opposizione comunista
Ed io credo che ce ne rendiamo più conto di questo di quanto sia aperto questo problema quindi di quanto sia importante dargli una risposta positiva ma di come questa risposta non sia ancora di fronte a noi proprio se consideriamo le questioni che stiamo vivendo
Rispetto alle quali credo che sarebbe necessaria una analisi approfondita e poi una posizione più precisa da parte della Democrazia Cristiana
Scotti ha ricordato l'accordo del ventidue gennaio
Io vorrei dire che a differenza del mancato accordo del febbraio di quest'anno
Allora il governo evito di proposito di politicizzare quell'accordo
E vorrei ricordare che pur avendo gestito con l'accordo tra i ministri democristiani guidati da Scotti per la firma di quell'accordo Fanfani si preoccupò che fossero presenti i ministri di tutta la coalizione di governo
Per evitare non solo una generica politicizzazione ma una specifica attribuzione ad una componente della maggioranza del merito di quella credo che basti confrontare
Il comportamento con quello che si è tenuto da ottobre in poi per vedere che vi è una sostanziale differenza di ordine politico
è sbagliato sottovalutare perché altrimenti è inutile dire che la democrazia cristiana vuole conservare un ruolo decisivo nella maggioranza di fatto sia rinuncia a questo ruolo e Rossi affida pacificamente
Al
Partito socialista in questo caso nella figura del suo Presidente del Consiglio che del ministro della
Ma il discorso deve continuare sulla vicenda attuale che non soltanto è stata politicizzata
Ma che di fatto si esprime oggi in un profondo scontro sociale quali sono le conseguenze di questo scontro sociale
Quali le conseguenze sulla vita politica sulla vita sindacale sulla vita economica del nostro Paese io credo che questo è un problema che richiede ripeto un'analisi e poi qualche considerazione conclusiva
Io credo che dobbiamo invitare tutti i partiti a fare questa analisi non accettare per inerzia che le cose si svolgano come se non fossero destinati ad incidere sulla vita politica e sulla vita
Economica del nostro paese a me pare che dal punto di vista della tradizionale posizioni della Democrazia Cristiana
Mentre ovvio respingere la strumentalizzazione che mi ha fatto e ne continua a fare il partito comunista non si può nemmeno però accettare che e questo scontro sia destinato a fare emergere l'uomo forte che sa gestire conflitti sociali che faccia emergere un comportamento di governo diverso rispetto a quelli del passato per cui si afferma che per la prima volta il governo decide e che si metta il sottordine la conseguenza della diffusa conflittualità e della esasperata concorrenza sindacale che sono le conseguenze di questo scontro sociale cioè credo che vi sia un concreto discorso politico da far sì che sia sbagliato non farlo per
Che ci vuole che la patata calda resti nelle mani di qualcun altro e penso che se si affrontano questo o da altri problemi allora si dà un senso concreto comprensibile non puramente formale al potere al al problema della strategia che cos'è la strategia del pentapartito si capisce meglio che cos'è questa strategia in quale direzione
Noi siamo destinati a muoverci quando ci poniamo in questa notizia
E galloni c'è posto anche un altro problema
Ed io credo che da questo punto di vista sia giusto notare come non per la prima volta di un congresso della Democrazia cristiana si discute
Nei cambiamenti profondi che si realizzano nella società contemporanea ma certo per la prima volta si fanno diventare questi cambiamenti come l'obbligato punto di riferimento del discorso sul partito
Cioè un partito è rinnovato si riesce a fare i conti
Con i mutamenti culturali tecnologici sociali economici che si realizzano nella società contemporanea questo è il discorso proprio del partito rinnovato
Io penso che allora
Bisogna in primo luogo lottare come queste esigenza di mutamento di novità
Riguarda tutta la Democrazia Cristiana riguarda tutto il sistema dei partiti è giusto porre il problema del nuovo e del vecchio ma non si può ritenere che poi alla fine il nuovo e il vecchio siano le discriminanti assolute delle posizioni politiche all'interno dei partiti all'interno della Democrazia Cristiana
Una specie di un minimo comun denominatore ma poi le frazioni si distinguono egualmente per ciò che c'è
Sopra insomma c'è quindi una e esigenza che sopravvive di e capire come si interpreta al nuovo come e gli interessi sociali si disloca non rispetto ai processi di trasformazione chi si avvantaggia e chi paga le conseguenze di questi mutamenti
La seconda considerazione che vorrei fare e che a me pare che in genere
Sì dia per scontata una fase di passaggio lunga e difficile ma non si e afferma Rino tutte le conseguenze di queste difficoltà
Mentre noi le stiamo vivendo e non soltanto noi ne viviamo
Credo cioè che una politica per il nuovo non possa ignorare o scavalcare i lunghi anni di trasformazione e di conflitti che noi abbiamo di fronte se noi non riusciremo a gestire adeguatamente la fase di passaggio
Non saremmo nemmeno in grado di gestire dandogli una
Coerente impronta politica questo processo di mutamento che dobbiamo riconoscere come il segno distintivo della fase politica che stiamo vivendo
E rispetto a questa fase di passaggio certo è importante non essere paralizzati dalla ricerca comunque di un consenso il più vasto possibile e di non essere
Paralizzati dal veto dell'opposizione politica ma resta
Egualmente importante riuscire a realizzare o temere
Un consenso che permetta di gestire senza troppo profonde contraddizioni questa lunga fase di passaggio
Che sarà poi caratterizzata da tutta una serie di tante politiche
Che verificheranno puntualmente il rapporto tra i diversi partiti
E credo che in terzo luogo rispetto a questo problema del cambiamento
Sia certamente necessario riproporre come ha cercato di di fare anche questa mattina Scotti il problema della qualità della politica che gestisce questo cambiamento anch'io non sono affatto convinto di questi revival neo liberali che poi spiegano poco attenti arcano soprattutto di cancellare alcuni problemi di considerare irrilevanti mentre irrilevanti non sono di semplificare le equazioni per trovare in questo modo una soluzione più facile credo che
Sia necessario riproporre una politica riformista ma partendo però dal riconoscimento
Che il riformismo nel quale fin qui abbiamo parlato è entrato profondamente in crisi cioè non non si tratta di riproporre il vecchio riformismo a riproporre un nuovo riformismo
E operazione
Tutt'altro che facile in un momento nel quale ridico cose che ho detto al Congresso le due idee importanti
Del riformismo storico di quello che conosciamo la politica della piena occupazione quella dello Stato sociale sono state messe definitivamente in crisi
Non solo per i processi di mutamento che si stanno realizzando ma anche dal modo con cui la politica della piena occupazione quella dello Stato sociale si sono realizzati cioè non possiamo
Negarsi la degenerazione del riformismo in politica corporativa è il limite vero del riformismo e del rischio che noi oggi ancora corriamo quando ci riproponiamo una politica
Riformista cioè di proporci è la sotto la specie di una democrazia neo corporativa che credo non corrisponderebbe alle esigenze
Di mutamento della società contemporanea mentre probabilmente sarebbe in grado di garantire un certo consenso ma sostanzialmente di tipo conservatore alle forze che facessero appello agli interessi corporativi
A questo punto credo che all'ultima risposta che ci ha apposto Calloni una
Domanda che già posto Galloni una risposta compiuta sia molto difficile darla perché
Problemi di un nuovo equilibrio interno alla Democrazia cristiana e di un approfondimento
Del dibattito sulla linea politica sono problemi che sono aperti oggi nella Democrazia cristiana
Io mi auguro che
Il discorso sull'Unità che è stato avviato simili completi perché se rimanemmo coperte obiettivamente di significato e non per la percentuale di voti che gli manca ma dal punto di vista della
Qualità del discorso politico quindi
Mi auguro che si riesca a livello di direzione a livello di ufficio politico a livello di segreterie a completare il discorso sulla unità della Democrazia Cristiana
Mi auguro che questo discorso senza velleitarismi senza immaginare di cancellare il passato ma immaginando di rinnovare l'Inter passato riesca a superare
Delle posizioni politiche che negli ultimi dieci anni si sono andate sempre più capitalizzando sono obiettivamente invecchiate e non alimentano oggi una dialettica
Produttiva nella Democrazia Cristiana mi auguro cioè che ognuno di noi
Ricordi in quanto ci diceva
Anni or sono l'amico Pistelli che chi non cambia non fa cambiare cioè bisogna avere una disponibilità
Personale di gruppo di partito al cambiamento per potere capire il cambiamento interpretarlo e influire anche sulle altre forze politiche
Grazie Bonato allora in attesa di vitaliano fare ci fa sapere appena ci sarà una pausa delle votazioni deleghe alpinista
Arriverà allora io direi questo potremmo occupare il tempo in questo modo abbiamo sentito le prime due esposizione
Di corpi enti Bisaglia che hanno e di di potrà che hanno risposto che aveva che hanno risposto
Un po'ai quesiti che in maniera provocatoria io sono andato apponendo nella introduzione
Penso che se tra i presenti giornalisti euro al giorno dei sensi potessero fare delle domande per alcuni chiarimenti ai due che sono intervenuti guadagneremo un po'di tempo inattesa ditte diverse
Se arriva il terzo interlocutore di questa tavola rotonda qui aprirei
Per per le domande per delle domande ecco
C'è nessuno che vuole porre delle novanta
Non sono riservate solo ai giornalisti le domande anch'essa in primis sarà Richard Marx
Il primo
Allora
Avvenuto
Ecco
Questo
Le ombre piaccia o vendette mi vieni qua perché dobbiamo registrarlo
Una domanda molto semplice dunque
La mia impressione è che i maligna del segretario sia uscita appannata fin dall'inizio del congresso
Cioè fin dalla sua relazione o l'impressione che avendo di mira l'obiettivo di raggiungere L'Unità con la gestione unitaria del partito sia arrivato a un compromesso con se stesso
Vi domando se non era più il caso che lui puntasse a una maggioranza più limitata già in partenza voce visto questa grande maggioranza non l'aveva
Piuttosto che piegare alle convenienze tattiche della gestione unitaria del partito
La sua relazione la sua linea politica che era se io avevo ben capito fondata
Sulla riproposizione della centralità democristiana davanti
Alla linea aggressiva della centralità laica e socialista
Conviene questo coinvolte come inteso io voglia risponde ricordi
Risponde sporcate due risposte vediamo se ci sono due risposte c'è una risposta sola questa domanda
A questa domanda credo che dovrebbe risponde rapida perché le nostre sono interpretazioni
Quindi in in qualche modo va beh direi interessate io credo che De Mita risponderebbe così a Venditti che in ogni caso siccome lui voleva forzare in direzione dell'Unità ha pagato un prezzo a quest'operazione ma ha ottenuto un qualche risultato cioè che se si fosse comportato io la risposta che ha dato a me perché fu la sulla stessa domanda che io gli posi nella notte i materialisti dicendo ma non è meglio fare la raggruppamento politicamente più facile più possibile che crea meno problemi e poi il discorso continuarlo in Consiglio nazionale mi disse che il fondo se quella era la direzione di marcia era inutile perdere tempo tanto valeva
Incominciare a registrare il massimo di unità
Possibile quindi questa è un po'la la risposta credo che che darebbe De Mita perché la domanda ripeto non non mi sembra sia tanto rivolta a noi ma quanto a a un interlocutore che qui non dal presente quindi si tratta di di capire vediamo a questa domanda come risponde infatti estate
Già
Parte improduttiva
Come
Nella nella parte introduttiva
Cioè e riconfermo quella che la mia valutazione
Che proprio la conclusione del congresso indica
Un errore di conduzione Dello stesso
E quindi come le questioni siano arrestate aperte
E non abbiano trovato in quella sede compiuta risposta adesso si ripresentano pari pari
Nella fase che si apre tra
Ci sono altre domande
Mi pare che sia poco italiano né
Villa dovrebbe aver arresti del Castello Mazzillo se lo fa basterebbe Asprilla
Io volevo
A Bodrato
Se il suo auspicio di una soluzione
Unitaria
Nella gestione politica del partito è anche nella gestione diciamo
In Terna
Sia il frutto
Di una sua speranza i reni Ca'
O pensa possibile politicamente una tale soluzione
Tenuto conto delle posizioni contrastanti a possessi alternativa emersi dagli interventi di alcune componenti nel congresso grazie
Grazie
Io credo di aver
Diciamo così argomentato questa interpretazione
Del congresso dei del problema principale che rimane aperto dopo il congresso nella mia
Precedente introduzione cioè ieri credo che se non si opera per realizzare l'unità della Democrazia Cristiana
Perde anche almeno in parte di significato la operazione tra virgolette unitaria che ha concluso il congresso della Democrazia cristiana perché non vi è dubbio che all'interno del grande Pistone
Basta ricordare gli interventi al Congresso per avere conferma di questa via Valutazione esistono delle le posizioni non del tutto convergenti e quindi la convergenza che si è realizzata assenso se la si considera una condizione
Per dare più forza la democrazia cristiana rispetto agli appuntamenti politici Esterni
Per favorire il superamento di una dialettica che rischia di diventare ripetitiva all'interno della democrazia cristiana che non significa per abolire una dialettica perché mi pare molto difficile
Ho cercato di dirlo di immaginare che in nome delle novità scompaiano radicalmente delle diversità di interpretazioni che appartengono ad una tradizione che permangono come argomenti forti nella vita di un grande partito e per dare una base una legittimità e una possibilità di espressione concreta ad un potere del segretario che corrisponde insieme ad una piena valorizzazione della collegialità nella Democrazia cristiana cioè credo che in questa direzione bisogno operare per dare una risposta a questi tre obiettivi che credo siano emersi eccome esigenze dal dibattito congressuale anche se sono obiettivi non ancora del tutto realizzati anzi rispetto ai quali certamente permangono una serie di contraddizioni della Democrazia Cristiana
Bene moderato mi pare che abbia sollevato evocato un termine che è stato molto discusso
La fase precedente congresso durante tutto lo svolgimento del congresso cioè il termine e il problema della collegialità
Come questa collegialità si è può realizzare nella gestione del partito dopo il risultato del Congresso questo mi sembra un altro argomento che forse meriterebbe di essere
A profondi forse qui su questo argomento Scotte può dire qualche cosa
Ci sono due
Questioni
La prima quella che riguarda la linea politica
Io ho già detto
Della necessità di una fase di costruzione collegiale
Il congresso non si è chiuso
Da questo punto di vista
Perché lo stesso segretario dichiara
Che questo cammino va condotto e va condotto con uno sforzo
Di grande novità nella
Elaborazione
E nella gestione della secondo solo i problemi di gestione interni
Credo che due punti siano fermi in questo
Non c'è
Un mandante o
A selezionare la classe dirigente
Ma c'è un mandato a creare le condizioni perché si la classe dirigente emerga non per cooptazione di vecchie e correnti o per motivi di benemerenze tecnocratica
Ma per capacità rappresentativa reale
E per
Capacità di proposte di presenza e allora qui son tutti i meccanismi aperti
Di riorganizzazione di rinnovamento del partito
L'idea di un partito movimento di un partito dappertutto l'idea de la formazione della volontà nell'interno del partito ai diversi livelli
Il problema
Fallito delle forme di cooptazioni Esterne così come si sono espresse nel passato e la ricerca invece di un nuovo rapporto con la società che non può esprimersi nel richiamo di questo o di quel personaggio all'interno
Delle strutture di il partito
Su queste son tutte questioni
Sulle quali
Bisogna discutere e bisogna soprattutto lavorare nell'interno del
Partito
La conclusione
E che sia sul piano della linea sia sul piano della congestione si apre una fase
Rispetto alla quale si può andare costruendo un'unità o si può andare costruendo una maggioranza sta al segretario scegliere la strada che vuole perseguiti
Nel
Zanda pongo dunque ho seguito con interesse lui discorsi sul riformismo la necessità di
Circa le forme di consenso
Torno a politiche nuove e risolutrice di ore sapere
E possibile tradurre in termini concreti di iniziativa politica questi discorsi che mi che mi sembra appartengano più per come sono stati posti oggi alla sfera della al futuro
Tradurre in termini operativi d'iniziativa politica attuale rispetto alla alla vicenda del decreto sul costo del lavoro questa aspirazione democristiana esercitare un ruolo diverso primo
Il secondo e possibile una risposta unitaria della democrazia cristiana attorno a questo problema
In che modo
Io credo che da quanto almeno per quanto mi riguarda ma penso che su questo punto possa benissimo essere anche
Il consenso di Scotti che ho detto
Emerge una idea che confligge profondamente con quella che
Parsa diventare di di tipo corrente da qualche tempo nella vita politica del nostro Paese cioè io credo che non esista una nuova democrazia senza nuovi partiti ma che i partiti restino
L'asse portante della democrazia Contemporary
Che ogni è ricerca di altri strumenti finisce per limitare il senso della democrazia per provocare delle degenerazioni o di tipo autoritario o di o di altro genere
Quindi il problema della nuova democrazia va avanti di pari passo col problema del rinnovamento dei partiti debbono recuperare una capacità di interpretazione di iniziativa di proposta di mediazione sullo poi tutte definizioni che non confliggono ma devono ritenersi concorrenti
Per
Gestire una fase di profondo mutamento della società
Perché inevitabilmente crea degli squilibri quindi problemi anche di gestire gli squilibri che si produrranno in questa fase di profondo
Volutamente
Io vorrei dire che ad esempio debbo dirlo molto francamente mi stupisce il modo con cui opera una censura della nostra memoria e diventa una formula straordinaria quella di democrazia governante usata da chi fino a ieri ha parlato di democrazia conflittuale uso più bene
Cioè sono sinonimi ed in cosa si differenziano queste distinzioni
E la democrazia delle sue regole ha una sua organizzazione quando parliamo di istituzioni parliamo del modo di organizzarsi di una democrazia evidentemente le istituzioni debbono funzionare in tutti i sensi per non entrare in crisi
E c'è come logica di funzionamento dell'istituzione anche quella che il Governo non sopporti il potere di veto dell'opposizione quindi da questo punto di vista non vi è dubbio che se un governo si impegna a procedere su una certa strada quando si scontra con le opposizioni non per questo deve rinunciare procedere su questa strada
Ma mi sembra che il discorso non possa essere interrotto a questo punto bisogna anche fare delle valutazioni di merito su ciò che accade ciò che oggi divide il paese in questo senso che io ho detto
Che ritengo che non soltanto la Democrazia Cristiana
Ma tutti i partiti dovrebbero analizzare con più attenzione e più in profondità le conseguenze dello scontro sociale che sia provocato nel Paese io sono convinto che attraverso lo scontro sociale il Partito comunista non recupera una capacità di proposta strategica che lo ha portato a dover scegliere lo scontro sociale come unica strada perché altrimenti avrebbe dovuto concordare sul decreto rinunciando anche ad essere opposizioni quindi era in una scelta di fatto obbligato
Però ritengo che qualche problema questa situazione lo crei anche ad altri partiti e mi sembra che vi sia una difficoltà ad affrontare questo problema quasi per il timore di introdurre in questo modo qualche disagio nell'azione di governo credo che questo non sarebbe ad esempio accaduto se il presidente del Consiglio fosse stato un democristiano
Credo che i socialisti il problema delle conseguenze dello scontro sociale l'avrebbero posto con molta forza anche a livello di gol
Sport e allora recluso durante
Solare nuovi
Contratto vinceva centrando minuto nel merito delle questioni che sono sul tappeto
Cioè
Qui proprio parlando di riformismo dicevo bisogna darsi carico delle questioni reali e non nascondersi rispetto alle questioni reali
Beh noi siamo presenti che nella strategia complesso divi di superamento della crisi un passaggio importante è il ricondurre la dinamica
Di certi redditi entro
Obiettivi
Concorda
Foto l'anno scorso noi concordammo di puntare ad un raffreddamento deciso dell'inflazione
Nel mille novecentottantatré questo non è avvenuto
Perché la politica delle tariffe ha spinto in avanti su un punto un punto e mezzo così come han dimostrato tutti gli elementi anche le rilevazioni ma anche l'Italia la dinamica
Dell'inflazione
Allora se c'è un dato vero e il dato vero di darsi carico
Di questo elemento concorda
L'elemento concordato qual era di tenere la dinamica entro
Un obiettivo
La dinamica del costo del lavoro entro un determinato obiettivo a su questo bisogna affrontare i modi e le forme per
Conseguire questo obiettivo
Allora la ricerca o c'è una proposta unitari i sindacati sono in grado di darsi essi carico di una proposta complessiva
Che non sia elusiva del problema
Prima il problema resta né nell'usciva né quindi di un rinvio della questione ma
Proponga meccanismi idonei a questo punto
O se questo non PS come risultato unitario B il problema politico esiste e rispetto al quale non ci si può arroccare né in una posizione di due torna in una posizione di immobilismo
Che assiste a questo processo qui in obiezione di coscienza l'analisi non può risparmiare e nessuno né porre qualcuno in una condizione di tranquilla rendita
Da gesti questo è il problema vero oggi d'altra parte tutto quello che deve essere fatto
Nella strada della ricerca ed è la sollecitazione di una soluzione unitaria e coerente da parte del movimento sindacale va fatta fino al limite dei tempi possibili e necessari
Ma non c'è di fronte a questo però la condizione di petto accettabili proprio nel momento in cui questo viene
Proposto
Arrivi a verso
Una fase conclusiva visto che
Nostro amico il terzo interlocutore
Per non sua cattiva volontà per le conseguenze di questa
Realtà politica della quale abbiamo discusso nell'ultima fase della discussione
Nel terzo interlocutore Bisaglia è rimasto bloccato al Senato
Ed è rimasto bloccato non a caso proprio il
Il vincolo della battaglia politica contingente in questa battaglia che vede una maggioranza rigidamente schierata una opposizione ancora più rigidamente schierata
E rispetto a questa battaglia alcune cose dette da
Da Bodrato meriterebbero certamente un'ulteriore riflessione
Sotto gli aspetti della democrazia formale nulla da eccepire
Una maggioranza che va avanti fino in fondo sulle sue tesi
Perché è convinta che su quelle tesi
Ci sono alcune in condizioni per frenare l'inflazione
Per consentire la ripresa economica una opposizione che altrettanto rigidamente contrasta la volontà della maggioranza la maggioranza che non può
Rinuncia ma e non può
Accettare un vento che diviene da opposizione
Sul piano delle regole formale della democrazia
Nulla da eccepire
Ma sul piano sostanziale
Quella che Scotti chiamava
La esigenza della costruzione del consenso
Come punto fondamentale
Di una logica politica sia interna la Democrazia Cristiana sia
La logica politica esterna nel Paese si
è possibile il dispiegare
Essi completo corre
Delle regole
Della democrazia maggioranza e opposizione
Se ma anche all'interno della struttura sia essa la struttura di partito se guardiamo le questioni in terre prego sia alla struttura più ampia e più vasta del Paese se guardiamo alle questioni di interesse nazionale
Senza che presupposto del dispiegarsi della democrazia formale maggioranza opposizione non vi sia un punto un momento unità
Di incontro fra le diverse parti nella indicazione del metodo e non solo per il mento ma anche nei contenuti e negli obiettivi fondamentali per individuare sorti destino la e il futuro del nostro Paese ecco perché qui ritornano tutti gli interrogativi che furono d'la Martucci al momento
Della esperienza di nuove l'ultima esperienza minimo quando Moro diceva sì
è sono le strutture per la democrazia
Sufficientemente forti
Reggere
Di fronte a questo scontro di acquisto uno
Questo è il grande interrogativo che si pone un interrogativo che ci siamo posti dentro il partito
Libertà di dialettica certamente questo congresso non chiude anche nella sua gestione unitaria presumibile prevedibile che dovremo costruire nel giro dei prossimi giorni non chiude la dialettica interna una serie di prove va bene che si sono posti del congresso dovranno essere ripresi e sviluppati approfondendo però all'unità
Del partito serve
Per creare una base comune all'interno della quale pure la dialettica si possa sviluppare e si possa costruttivamente positivamente realizza
Are attraverso delle iniziative che alla fine non siano iniziative di una parte contro l'altra ma siano iniziative di tutto il partito rispetto alla realtà nazionale
E nel quadro nazionale
è possibile
Che a un certo momento
Non ci si renda conto
Che lo sviluppo di questa dialettica quando arriva alle forme dello scontro fa perdere ambedue le parti sia la maggioranza che l'opposizione rischia per il partito comunista di essere un ritorno indietro in una logica di chiusura di tipo operai istigò senza sbocchi e che non contribuisce a realizzare gli obiettivi
Ed era l'Inter partenze e non contribuisce nemmeno a rafforzare lo stesso Partito Comunista e la maggiore
Sa che si trovi in una situazione anche di vittoria formale di maggioranza parlamentare
E anche di maggioranza dell'opinione del Paese ma anche a terra dei solchi profondi non facilmente rimarginate e del Paese rispetta quella che è l'esigenza del consenso più ampio possibile dal potere
Affrontare e superare alcuni nodi strutturali della realtà italiana consesso di grandi interrogativi che rimangono aperti e rispetta i quali la
Logica della democrazia formale non è in grado di dare una risposta conclusiva siano in grado o no di risolverà pur
La realtà attuale che è una realtà non per nostra scelta ma per ripetermi d'azione e Setti che si sono verificati nel Paese non è più la logica che ci possa consentire di riprendere il discorso della solidarietà nazionale quel discorso è superato l'ovvia molto diritto al congresso lo hanno ribadito i partiti intermedi i partiti laici interventi è che hanno respinto un ritorno a quelle ipotesi come il peggiore dei da ali che potrebbero succedere nel Paese lo ha respinto con forza lo stesso Partito comunista è inutile ritornare attorno a queste e logica queste di mi discente queste Nostalgia però i problemi
Che stavano alla base di quella politica di solidarietà nazionale sono stati superati ci troviamo di fronte ad alcune emergenze
Quale quella economica
Quale quella drammatica chianche Scotti ha ripetuto nel suo intervento
Quella cioè di una scelta decisiva nella duplice scelta per
Quentin qui ai prossimi mesi di qui ai prossimi anni dobbiamo scegliere la prima grande scelte coesa la prima grande opzione
Vogliamo essere e rimanere paese
Che vadano a anzi nell'ambito dello sviluppo dei paesi più sviluppati del mondo
O ci rassegna amo ad una logica di emarginazione tutto a la realtà mondiale ci porta inevitabilmente a forme di emarginazione il salto qualitativo lo dobbiamo fare e
C'è un salto qualitativo che rassicura anche le imposizioni della sinistra rispetto a una volontà
Di costruzione del nuovo perché tutti ci rendiamo conto non vi qualcuno che non si renda conto che il nostro è un reinserimento nella comunità internazionale a livello economa
Dico non marginale non può comportare che noi ritorniamo
Come eravamo prima
Il senso
So sul quale noi abbiamo insistito ma lo stesso Scotti anche dei dibattiti pre congressuali ha sempre insistito ricorda quando che crisi è che stiamo attraversando la crisi in azioni vale la crisi internazionale non è di natura meramente congiunturale non porterà d'un riassestamento aggiunge giustamente
Dove le cose come stavano prima ma porterà ad un cambiamento grazie
E venne fatta questa prima cioè che comporta certamente una risposta alle questioni dell'inflazione alle questioni della ripresa produttiva
Che è una seconda scelto
Che è emersa anche nel corso di questo tipo la scelta giù eh se il nuovo meccanismo economo
Un medico verso il quale noi andiamo amore la trasformazione della società
Ci conduce ad accettare fino in fondo le logiche dell'automatismo di mercato e quindi le forme neo liberale
Tali
Che condannano inevitabilmente nella fase di passaggio a fenomeni basti di disoccupazione a per fasi estremamente dramma atti che per la vita del paese rispetto alle quali è discutibile se si poteva mantenere l'attuale as sento democratico del Paese o altre spinte più forti non metteranno in discussione alcuni aspetti fondamentali delle stesse istituzioni oppure lasciare sta in direzione diversa
Di una ripresa di una volontà di gestione del processo nuovo di trasformazione della società una gestione nella quale atto accanto all'automatismo di mercato
Sì inseriscano degli elementi volontari spicci di programmazione di gestione del processo e quindi di consenso bastone paese a ricercare i in funzione di obiettivi e quaestor non può venire seppur mantenendo la dialettica maggioranza-opposizione il Prost la prospettiva di un'alternativa ma il fondo fra lei diverso infezioni tra le diverse indicazioni non c'è una base comune sulla quale potersi orientare per la trasformazione in positivo della Società Italia allora qual è il contributo
Che come iniziativa politica un partito come la Democrazia cristiana è uscito da questo congresso è in grado di offrire alle altre forze politiche
Per superare questa situazione
Per uscire da una situazione sta per individuare le linee sulle quali si possano ricostituire le nuove convergenza o nuove convergenze sia pure in una posizione in una situazione che avvenga il
Le prospettive la le prospettive lontane più lontana vicine dell'alternativa del fatto che non si possa stare tutti in
Si è e non si possono ricostituire forme analoghe a quelle della solidarietà nazionale ma pure in una dialettica tra obiettivi di dare Sicil sia al fondo una finalizzazione comunque che non spacca fino in fondo nelle realtà sociali nelle realtà sindacali nelle realtà democratica del nostro Paese ma consente uno sviluppo di una dialettica democratica che abbiano al fondo alcuni bar
Sì di coesione comune attraverso le quali si possa recuperare in modo più vaste più ampio una consenso nazionale ecco io avverto e dalla fase contingente attuale politico che
Una fase un momento certamente di battaglia politica
Ma lo sbocco di questa battaglia politica non può essere uno sbocco positivo per nessuno Nam per partiti della maggior Sale per i partiti dell'opposizione non può essere uno sbocco positivo per la democrazia italiana sì a un certo momento non si uscita con una iniziativa che possa poi creare le condizioni di una maggiore coesione nazionale pur senza andarli a riprendere formule che sono state già sperimentate superate ma formule che sono alla base di qualunque tipo di democrazia che si sviluppi in ogni parte del mondo non gente su una parte del mondo una volta che si supera l'alternativa in termini ideologici in termini di contrapposizione violenta da ma l'alternativa si configuri sempre in termini e politici di opzioni particolari o parziali di deve essere sembra al fondo in tutto il complesso delle forze politiche determinante una base che sia una base comune di orientamento almeno sulle grandi opzioni sulle grandi scelte fondamentali partenza la scelta della democrazia la scelta del rafforzamento delle istituzioni democratiche la senta per perseguire fino in fondo il metodo democratico ma anche nei contenuti a grandi scelte di fondo vogliamo che il nostro Paese sia un paese ancora di avanguardia non emarginato e s'se vuole essere un paese di avanguardia un Paese democratico su quali scelte di fondo di politica sociale di politica economica si deve rivolgere a quali obiettivi si deve verso qua obiettivi dobbiamo andare le scelte di fondo non possono essere scelte di carattere nazionali e quindi in qualche misura comune poi rallenta di questo cioè ci potranno essere le dialettiche maggioranza opposizione ma senza questi no io vedo che pericolosamente il Paese debba verso forme di rotture di spaccatura alla quale non usciranno due vincitori ma riusciranno tutti vinti così come all'interno della Democrazia Cristiana se la dialettica che si è sviluppata anche sulla base dei risultati elettorali non porta ad un momento di coesione punto d'arrivo date le diverse opinioni non è che vince una corrente rispetto all'altra ma di ma perde l'intero democrazia stia
Grazie per l'attenzione
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