Consiglio Nazionale del PPI

Pare con una qualche maggiore tranquillità dopo ancora la dovuta fatica di ieri
Poi una comunicazione un adempimento all'inizio dei lavori della mattinata la comunicazione pare il problema che ha posto vita pari partigiani cristiani non lo affronteremo dopo la pubblica vota sì
Lo ha affronteremo dopo la pubblicazione dello Statuto questo è il pensiero della segreteria
L'adempimento
Consiste nella cooptazione in Consiglio nazionale di Roberto Di Giovan Paolo essendo stato eletto segretario generale presso l'Aic l'Associazione dei Comuni e delle regioni d'Europa
Come è consuetudine ed ora e nome del numero quattro del punto otto dello Statuto entra a far parte del consiglio nazionale
Adempiuti così anche questi passi che mi parevano necessarie do la parola alla a segretario nazionale per la relazione che ha un significato inutile sottolinearlo credo ne siamo tutti avvertiti
Di
Ingresso e di apertura del congresso la parola a Gerardo Bianco
Approfitto per intanto che Gerardo arriva la per dire che non sono presenti Giovanni Castellani presidente della commissione cultura per impegno istituzionale e Maria Luisa Cassamagnaghi impegnata nel congresso degli anziani popolari dove si sposta a Vienna
Ma io
Di solito Mido una misura di tempo ogni volta che devo parlare
E cerco di fare
Il peccato
Di fare solo piccoli peccati è non superare mai
I trenta minuti questa volta impiegherò qualche minuto in più anche per aspettare che gli ha Cerrione in maniera tale che almeno sembrano la coda del discorso sì
Così a suo anche una posizione di centro
A Bocca
Si sente bene grazie stavo dicendo se non mi avete sentito ecco che chiedo scusa sì utilizzerò qualche minuto in più dei mi classici
Far pervenire classici ma comunque consueti trenta minuti delle relazione pace in Consiglio nazionale stavolta prenderò qualche minuto in più e chiedo scusa anche se permettete della non perfetta rifinitura del discorso gettato giù un po'di getto ma ho voluto scriverlo per
Fissare qualche punto
E forse anche un poco per l'astrattezza del discorso stesso ma mi sembrava utile e importante
Pensare alcuni concetti nel momento in cui ci avviamo alla la celebrazione del congresso
Care amiche e cari amici
La straordinarietà di questo nostro Consiglio nazionale
Che si capisce giorni in un luogo appartato dalle distrazioni romana
Nasce dall'esigenza che io sento forte di una riflessione approfondita sui nodi sociali
Politici e culturali del nostro tempo
Il modo da preparare adeguatamente il prossimo appuntamento congressuale
A Montesilvano ritengo in modo molto producente
Haber fetta organizzazione fatta dall'amico Marini come questa abbiamo avviato questa fase di scavo che dovrà proseguire con una ininterrotta continuità di elaborazione di progettazione dimessi appunto
Ieri con l'approvazione dello statuto ringrazio Giampaolo Rossi e l'amico
Punto Presidente Giovanni
Per il lavoro fatto abbiamo dato un necessario assetto giuridico necessario assetto giuridico alla vita del partito dal quale ora possiamo ripartire per misurarci sui problemi del Paese
La crisi oggi in atto negli assetti sociali
Politici ed economici e quindi anche nelle concezioni teoriche che nei ci arrivano e giustificavano sostenevano le strutture hanno aperto a mio parere falle e contraddizioni che richiedono basti ripensamenti
Non si tratta
Vorrei eliminare questo equivoco di questioni accademiche
Le crisi incidono direttamente sull'organizzazione sociale e dunque se la politica Kissin non era strettamente restituita alla sua originaria funzione quella della politica
Di armonizzazioni c'è nella società può essere tentata di imboccare e gli ebrei della logica di potere delle soluzioni carismatiche e plebiscitario
Le avvisaglie ci sono già tutte e sono consistenti
Il terreno è reso Fertile peraltro dalla progressiva perdita di senso dei valori aggreghiamo e ancora più da un fenomeno da tempo analizzato dagli studiosi la politica manifestato finora senza rimedio che è determinato dalla frammentazione sociale e dalla lacerazione quel comune tessuto etico che serviva all'auto identificazione i principi di nazione di cittadinanza delle diverse appartenenze come anche quelle di classe come si dice una che hanno costituito l'elemento fondante per la politiche per la comunità dei popoli negli ultimi due secoli solo per ragioni che il pensiero politico ha via via chiarendo rimessi in discussione con effetti devastanti sul versante della coesione sociale questa peraltro per mantenersi tale dovrebbe conservare la coscienza collettiva valori comuni
Condivisi mentre sempre più
Concerto pensiero critico le condotte pratiche corro come Scansano questi consolidati principi come per esempio quello della famiglia scatenando incontrollabili fenomeni disordine e di anomia sociale in questo snodo è inevitabile che si aprono insanabili contraddizioni sono contraddizione che in qualche modo si riflettono pesantemente sulla Missione Natura stessa sulla qualità del sistema democratico se da una parte infatti gli individui e gruppi sociali reclama una sempre maggiore autonomia rispetto al potere politico e i suoi assetti dall'altra parte la società sempre Millino sa a tutelare la coscienza collettiva i valori comuni così se articolandosi con l'inevitabile conseguenza che la corsa finisce per diventare l'unico strumento di aggregazione ho la cultura del decisionismo
La distinzione culturale pratiche e qui vanno molto indietro scorso invece dalla torre molto bene alla vera tra etica e politica la stessa cosiddetta autonomia della politiche ideologizzata e la sottovalutazione dei principi e dei valori come elementi costitutivi della società civile e quindi come premessa stessa della sua autonomia
Che è stata operata dal pensiero e dalla pratica politica moderna finiscono oggi in un'impasse teoriche pratiche che sono un radicale ripensamento dalla politica
Recuperata la sua originaria funzione di regolatrici di giustizia ed equità ed io aggiungo di fondazione di costumi può far superare io so che il discorso qui sarebbe lungo e forse anche controverso e che pericolosa posso male l'espressione Fondazione dei costumi per la locazione che può suscitare di tentazioni integraliste
Ma un'interpretazione del genere sarebbe fuorviante
Sfuggirebbe alla questione centrale di come ricostruita appunto i legamenti sociale come scrive Randolph
Per naturali e libere convergenze per un sentire interiore e non per costrizione per un'affissione di culture di costumi e non per legge il paradosso appunto è che la libertà che distrugge i valori fondanti della società Bina Sixties non si tratta allora di imposizioni estrinseca di modelli ma di salvaguardare
Ma di salvaguardia della base stessa di ogni comunità umana
Che cresce certa Ornella ecco la libertà se essa si esercita però nella capacità di esprimere forme sociali e culturali che per essere tali devono inevitabilmente incentrarsi sui valori
Questa consapevolezza sta ormai riemerge
La stessa lotta politica
Assistiamo infatti una battaglia politica come ormai scrivono analisti e i politologi ad un crescente tentativo di appropriarsi di principi e di farne bandiera le due convention americane dei repubblicani e democratici con i loro programmi fondati essenzialmente sulla famiglia
La Bortone la solidarietà eccetera nessuno culminante prova
L'ideale ponte di Clinton o verso il Duemila alcuni di questi pilastri anche se combinati insieme più che coerentemente di Fini il limite infatti di queste concezioni e nella rinuncia a risalire alle cause che hanno messo in pericolo quei valori umani che stanno di saldando la Società e io dico nella perfetta appunto del fondamento spirituale aggiungerei
Mia costituzione religiosa
A Dicomano della Ford
E comunque oltremodo positivo che si torni a parlare di valori nella politica e che la prassi politica comincia a rendersi conto che essa rischia l'impotenza se la società non incorpora e coltiva valori ma noi che veniamo da una ispirazione culturale non secolarizzata dobbiamo essere consapevoli che certi richiami non bastano occorre andare oltre
Occorre lo dico sinteticamente saper ricomporre ripeto
La frattura tra la politiche etica lasciando ovviamente intatti perché valori fondanti riconquista della libertà della coscienza come ha fatto il Vaticano secondo e quindi della organizzazione sociale e politica che sono il grande approdo
Che Sturzo seppe incorporato nel partito della cultura e dalla tradizione liberaldemocratica
E dunque guardando al futuro
Voglio sottolineare che noi troviamo le ragioni della nostra presenza autonoma dei cattolici democratici della vita sociale politica italiana ed europea noi possiamo offrire quel di più che manca e qui vorrei dire rispetto ad alcune osservazioni di chi time che ribadire le nostre origini fuori da dire come abbiamo fatto ieri nel preambolo
I nostri punti di riferimenti ideali con questa ispirazione cristiana
Peraltro richiama tutto non può significare il restringersi lo dico a Matulli che mio patto sta osservazione soltanto ed esclusivamente in una tradizione che ormai come dire storicamente superato
Significa andare avanti aprirsi agli altri sulla base di punti di riferimento qual è secondo me
Un punto di riferimento importante Lupoli di riferimento i valori che e ha quindi una sua identità e non
Si disperde in artificiose
Tentativi di costruzione di qualcosa che indefinito la sua dottrina Sokol Corio credo che il futuro debba essere costruito non su forme ideologiche ma sulla capacità di interpretare alcuni valori che devono diventare elemento comune
Sui quali può riprovarci
Sì la quadratura del cerchio appunto di cui ha scritto con vernice formula Ralf Dahrendorf può realizzarsi in una rinnovata capacità di ricollegare IP disprezzati
Della società i Bin dunque come li chiama lui se questo terreno se è su questo terreno che si gioca il futuro della prospettiva democratica ritengo che il nostro movimento quello dal quale proveniamo posso offrire contributi preziosi alla soluzione di questi problemi
Della ricostruzione appunto che la grande questione della democrazia del nostro tempo la questione sociale
La struggente invocazione di Aldo Moro ad una nuova stagione di dovere che cos'altro era se non la indicazione di un percorso che doveva saldare nuovamente la democrazia la responsabilità e dunque l'impegno etico che cosa ci dicono per frammenti pagine di Sturzo o i severi richiami alla coscienza politica De Gasperi di quale abbiamo ricordato
In agosto gli anniversari se nonché nell'etica affonda le radici di una politica che voglia costruire un'organizzazione veramente liberato umane della società
Nella nostra tradizione dunque abbiamo le fonti di un pensiero di una prassi politica che porta appunto a coniugare l'etica con la politica c'è inoltre a mio parere un'ulteriore considerazione che compirà Malaj essenzialità
Di una ricostruzione etica nella società per lo stesso futuro democratico
E qui al su un versante di lettura se mi permettete socio economico
Che il discorso può essere portato avanti il rallentamento impatti diritti mi sviluppo e del consenso che è stato tenuto in questi anni
Per via della distribuzione crescente le risorse economiche il tramonto di quella che è stata definita letta della socialdemocrazia possono indurre come stanno inducendo a disaffezione pericolose
Verso la democrazia sollecitando illusorie soluzioni demagogiche
Ove non si crei una solida coscienza interiorizzata individuale e collettiva di ai valori democratici e di libertà di quasi ritrovo fondamento spirituale
Della stessa creazione della democrazia
Mi scuserete questa un po'forse troppo lunga premessa per voi un potrebbe essere anche un noioso un po'come dire poco utile a pistolotto ma io confesso che non riesco
A ragionare su questi temi in modo diverso
Perché ritengo che questi primi siano tout-court i problemi della politica nella sua ultima istanza
Lei Sicily Vardaro ancor più da vicino se vogliamo dare espressione politica ben interpretandola quel pasto e generoso mondo cattolico che oggi si esprime nel sociale
E che come ha osservato in modo molto
In un articolo pubblicato qualche giorno fa Ivo Diamanti sul ventiquattro ore questo mondo sociale si fa abdico presenterà società che non riesce per mancanza di canale politico
Al ottenere quella visibilità che pur meriterebbe e che è un problema aperto all'interno del mondo cattolico
Non si tratta minimamente di cercare nuovi collateralismi e di essere neppure semplice ambasciatore distanze sentimenti solidaristici
Noi dobbiamo essere autentici costruttori di una concezione prassi politica che recupera nella contemporaneità il vasto patrimonio della dottrina sociale
La chiesa per dare risposta forte ai problemi della società dell'organizzazione democratica nostro a tal fine ci siamo riuniti alla Verna
Non hanno potuto partecipare tutti per una riflessione che noi riprenderemo insieme in modo allargato ottobre l'amico D'Andrea sta preparando questo incontro
Ma vorrei anche dire a tutti quanti voi che l'Averna è solo un modello non un concilio
Un modello che invecchi io inviterei tutti quanti a ripetere nelle Province dei collegi nelle regioni nelle forme più libere Bari
Con quella sensibilità particolare con quelle problematiche possono nascere appunto il territorio proprio per arricchire con diversi apporti e di proposte il comune patrimonio culturale e politico del partito
Io personalmente peraltro abbiamo approvato ieri lo statuto voglio dire un mio pensiero io penso che sarà questo peraltro il vero profondo sedute ma se cemento
Tra tutti quanti noi più di quanto possano essere le forme organizzative che sono destinati inevitabilmente Adda autonomia diciassette forse anche a differenziarsi
E dunque sulla dottrina sui fondamenti culturali sul giudizio delle vicende storiche
Sulla fedeltà ad una tradizione sulla difesa di una memoria e di un'esperienza politiche era era originale qual è stata quella della Democrazia Cristiana espressione cattolici democratici
Sul deposito di quelle sapienti prassi e politiche anche venuto alla corteccia dei padri del movimento
Sul futuro una prospettiva comune di una costruzione comunitaria e nazionale ed europea che ne possiamo fondare la nostra più autentica unità di partito
Ecco perché non possiamo restare indifferenti o se lo si vuole anche soltanto distaccati ed ironici
Spettatori del dibattito talvolta pseudo revisionista che sia aperto di recente su alcune vicende del Paese immagino alla questione di Salò in maggio la questione anche del dibattito sulla solidarietà nazionale
Ciò non fosse altro che per ricollocare l'illustre di me nelle giuste dimensioni storiografiche politiche e questioni che si sono aperti
Il compenso che non mi entusiasmava o no i verdetti di ieri e non hanno i rovesciamenti di giudizio di oggi
C'è in ambedue le posizioni quella mancanza di problematicità
Che deve sempre accompagnare la lettura storica degli eventi la comprensione dissi
Mentre con i verdetti tutte alla condanna o al giustificazionismo con la palese intenzione di trasferirli poi sul terreno politico per fondare soltanto dei miti
Il passo è breve per la Juve getti d'azione e quindi per la utilizzazione di parte di questi verdetti questi scempi questi giudizi
Ideologizzazione che diventa prima o poi sembra settario
Altro e a mio parere il principio dalla fondazione della politica nella coscienza civile comune
Essa deve sempre far riferimento espliciti valori se solida sia di epoche che di vicende storiche e nominato un passo conciliatori Isma'che compone
E non ad un falso conciliatori Isma'che compone ed annulla le distinzioni il nazismo il fascismo il comunismo non sono la stessa cosa della democrazia
è il giudizio morale e politico che deve guidare e non il relativismo storicista che trasforma la comprensione dei fatti in giustificazione noi non potremo mai distinguere o fare graduatorie tra le vittime di Hitler o distali tra quelle del fascismo dei Titini o dei partigiani dell'Emilia Romagna e la esecuzione che sono avvenute indagare come non possiamo mai fare distinzione fra gli eccidi della Bosnia del Ruanda può appunto degli armeni o dei curdi
Il nostro metro di giudizio non è un'ideologia ma il valore della persona umana e della sua dignità
Che ci riporta a riflettere anche su quelle dottrine che hanno generato qui misfatti e anche il relativismo morale poche hanno sostituito la super vera ragione all'umile rispetto per ogni uno Bettona
Apre la voce così forti
Allora
Si mettevano qui allora così privare vediamo
Il nostro metro di giudizio dicevo non può che essere quello dei valori i crimini per dirla con la parola sono criteri
Il recupero dell'unità morale degli italiani non si può realizzare con questi farsi conciliatori non si realizza assolvendo dopo aver condannato ieri
Per dirla con Papa Giovanni
La formula conciliazione assolvere l'errante a continuare a condannare l'errore e ciò già è avvenuto nella storia di questo Paese
Questa riconciliazione è stata già fatta dai democratici cristiani fatta da De Gaspari alcuni giudizi su alcune vicende sono state già dati
Io ho visto che il popolo ha pubblicato per esempio un discorso di Rognoni non so che qui presente e poi una splendida lettera dell'amico Francesco Russo su questi problemi che riguardano presento le foibe
Il giudizio va dato
In termini di valore e il rispetto dell'onore che Barris io non discuto che barriques a chi è caduto per ideali diversi dei nostri l'onore individuali
Non può trasformarsi in equivalenza di valori tra diverse posizioni tra diversi principi
La nostra Costituzione nasce dalla sconfitta di Salò e non dalla sua assimilazione come disse De Gasperi
Come ha ricordato adesso il Presidente della Repubblica
Richiamando i valori del Risorgimento nel discorso che Degasperi molto breve pronunciò il ventidue dicembre mille novecentoquarantasei
Quando fu approvata il testo della Costituzione e gli disse che c'era un filo che univa la carta costituzionale filo che lo univa al Risorgimento unitario e mazziniano
Che aveva ispirato ideali di libertà di unità di democrazia
Io credo che questa debbano restare i riferimenti storici e culturali per mantenere e rafforzare L'Unità morale e politiche dell'Italia
La nostra intransigente difesa della Costituzione
Della sua fondazione storica dei suoi valori che sui principi nasce anche dalla convinzione Kjaer disperderle e relativizzare nei valori significa prima o poi dare un colpo anche mortale al principio dell'unità del Paese solo per insensatezza ci si può accusare di conservatorismo
La Sea disinvoltura degli altri talvolta ci sconcerta ci sembra mancanza di principi voglio sperare che su questo punto non ci siano differenziazioni chiesto anche ieri
Nella riunione che abbiamo avuto accidia di cui ho raccontato il minimo e anche qualche argomento agli altri partner della lunghi io spero che non ci siano differenziazioni tra i partiti della coalizione ancor più nell'Ulivo
Noi proprio in vista delle nostre convinzioni profonde non per concessioni siamo autenticamente riformatore del nostro istruzione
Sarebbe troppo insensato immaginare rispetto ai fenomeni che stanno avvenendo chiuderci ad una fase riformatrice ma noi ben sappiamo che la ricostruzione del segmento di nazione non può nascere da una retorica né da una ideologia che ormai come quella nazionalista non alimenta più di passione
Le classi dirigenti essendo ormai attenuate negli anche in virtù di un'analisi che non posso più fare
Virtù soprattutto in economia globalizzata
Non le passioni nazionali sono ormai attenuate Merritt diventate cosmopolite o anche tra i cittadini sradicati che si rifugiano nei locali e da una rifinitura di vitalità dei Comuni delle Province e delle Regioni che può nascere una nuova stagione che dia senso alla stessa comunità nazionale
Mi è pervenuto tra le mani una lettera del maggio quarantasette
Che credo forse si alimenta di Luigi Sturzo nella quale invitava i parlamentari democristiani ad essere nettamente favorevoli alle Autonomie
E così Scrivia bisogna ritornare la nostra tradizione regionalista perché queste quella che rende salda l'unità nella parte ecco questa è la nostra ispirazione per ricostruire quella identità nazionale che peraltro appare in tutta la sua evidenza e concreta necessità allorché si opera dei contesti europei e mondiale
E forse singolare un paradosso singolare un paradosso politico e storico del due mila che il sentimento dell'unità della patria verrà salvaguardato guarda che cosa può accadere dall'europeismo e dall'internazionalismo
Non si conta nelle sedi internazionali se non si è una grande comunità e dunque non è solo per una fedeltà storiche che siamo europeisti
Non è solo perché l'Europa unita ha rappresentato la straordinaria lungimirante soluzioni degli risolti i problemi di popoli europei da secoli in guerra ma anche perché oggi le opere ismi l'europeismo costituisce un formidabile elemento di coesione civile politico dell'unità nazionale allontanarsi della Oropa non costerebbe soltanto in termini economici il presso sarebbe altissimo dal punto di vista sociale civile e politica
Non c'è studioso di civiltà storiche che non sappia che non rileva quando contribuisca alla integrazione dei popoli e alla creazione anche delle federazioni la creazione e circolazione di un'unica Moni
In un aureo libretto sull'Europa il grande medievista le Goff ha scritto in proposito una pagine illuminanti Maastricht non è dunque come qualche volta si dice una imposizione dei banchieri manchi che forse avrebbe voluto così diverso
è un ideale invece l'europeismo che cerca di concretizzarsi attraverso lo strumento principe qual è la moneta unica noi non possiamo mancare all'appuntamento
Sì veranda all'ultimo momento insieme che cosa deve fare non è immaginabile che un Paese economicamente robusto non sia in grado di realizzare le condizioni
Per quanto pesanti siano per essere pronti all'appuntamento
Mancare l'approdo non può che comportare frustrazioni paure disgregazione anche nazionale non è esatto porre in contrasto ma scritte le politiche di sviluppo e di occupazione
Queste ultime peraltro possono trovare solo nel contesto europeo autentiche spinte ma per indurre tutta l'Europa per esempio ad affrontare lo spettro che si aggira per il continente dalla Sea occupazione bisogna contare e per contare bisogna essere gruppo di testa
Non mi convincono le obiezioni di quegli economisti che immagino politiche autarchiche sul piano dell'occupazione non mi paiono costruttive quelle situazioni che anche nel governo si sono manifestati
Il governo vorrei ricordarlo è nato per mantenere per rafforzare la nostra presenza in Europa
Non ci può essere nessun diktat che ne blocchi iniziativa e Prodi ha fatto bene a ribadire il suo impegno mostrare incertezze peraltro significa far capire l'attenzione politica morale e civile che sembra necessario quando si mila a grandi obiettivi
Ed è tempo di puntare ad elevati scopo l'Ulivo è nato per questo
E nostro dovere contribuirvi con la robustezza
Dell'impostazione teorica la concretezza delle proposte con impegno attivo e militante nel partito nel governo del Parlamento delle autonomie locali e tra la gente
Osservato Maurizio Cotta in un recente volume sulla crisi della Prima Repubblica che l'attuale caduta degli dei cioè dei partiti richiamo per le coincidenze una celebre osservazioni Tocqueville
Che Tocqueville avanzo sul crollo dell'anziano l'aristocrazia scriveva Tocqueville diventata parassitaria ero ormai d'ingombro la sua storica fusione di tutela di piste popolazione era superato la sua presenza era diventata soffocante dunque insopportabili così crollo
Non diverso sembra oggi il destino dello Stato provvidenza ridotti sono i margini distribuzione di risorse entrata in crisi la fiscalità impauriti queste centrali sui ceti produttivi medi
E quindi nasce la sfiducia
Verso lo stato e nasce anche l'insofferenza verso le bardature le burocrazie le inefficienze di apparati entrano così in crisi gli attori che avevano montato la macchina dello Stato sociale cioè il partito agli occhi dei siti che vedono sottrarsi ricchezze appaiono inaccettabili i vincoli gabelle PC sociale questo non possiamo non tenevano in conto è nostra analisi politica
Aumenta la rabbia
Per i privilegi esistenti per i profili tantissimi quali sempre il parassitismo produce sono aspetti ormai noti della crisi dello Stato sociale la questione cruciale allora per la politica e come liberarsi di Pisino accettabili
Dai burocratismi dagli insopportabili vincoli salvaguardando però nella società la tutela dei diritti fondamentali sociali che sono stato il punto e le conquiste di grandi lotte democratiche
In certo senso dicono qualcosa di giusto coloro che parlano di una nuova rivoluzione liberale ma c'è dobbiamo saperlo noi popolari in tale visione molta parte pare parzialità
Ed un affidamento fideistico al darwinismo come lo definisce protratta economico sociale che fa dipendere il ruolo della poi della organizzazione soltanto l'economia rinunciando al ruolo equilibratore della politica
Per ricomporre il quadro senza provocare crolli è necessario operare come si interviene la ricostruzione degli edifici sostituendo parti nuove e le vecchie e ridare nuova forma ed elasticità alle strutture
Ciò significa un grande minuto lavoro di là lavorìo di analisi di individuazione di ciò che blocca rendere efficiente il sistema dentro i gangli vitali e quindi accanto al Progetto delle grandi riforme c'è bisogno anche di una revisione attenta minuta per smontare lo Stato centralissimo riforme che per esempio
è un punto fondamentale quale dividere i nostri giuristi e riflettere nella sacralizzazione dell'atto amministrativo crea la costruzione di tutto il suo apparato
Non dobbiamo intervenire noi dobbiamo intervenire con proposte specifiche non solo in via generale un compito questo soprattutto di voi parlamentare dei nostri amministratori
Rimuovere talvolta un fastidioso colonnello basti vedere l'attenzione che anche alle minute proposte presta la stampa può far funzionare meglio la macchina in lavoro minuzioso accanto dunque alle più grandi generali revisione istituzionale
Le nostre posizioni peraltro sulle grandi questioni sono no ed io non voglio ripetere le posizioni che sono state ribadite che appartengono ormai le nostre scelte politiche ma voglio fare solo una semplice annotazione sul presidenzialismo
Leggendo un recente volumetto a cura di Pasquino favorevole peraltro al semipresidenzialismo incline appunto a questa soluzione
Si evince con un'evidenza chiara che i sistemi simili previdenziali hanno finito per funzionale non perché ci sia un decisore ma perché si sono equilibrati i rapporti tra la rappresentanza di governo per via appunto di scelte più attente dal punto di vista dei partiti dal punto di vista anche dei meccanismi dei sistemi elettorali sono state Man meglio di Fini
E quando appunto me stiamo proponendo e speriamo di realizzare mantenendo quella coerenza tra maggioranza di governo maggioranze riformatrice che il metodo appropriato e corretto per procedere lungo le vie della riforma
Vorrei qui sottolineare un problema che angosciante che si affronterà Annapolis il ventisei di
Sette il problema del lavoro è una questione decisiva per la questione sociale in Europa e in Italia
Poi i problemi sono aggrovigliate
Io ritengo che noi dobbiamo essere favorevoli in questa fase ad una grande tasso di libertà nei rapporti di lavoro
Sì lo Stato però non percorre più e non può percorrere le vecchie né paste strade l'assistenzialismo operò programmare meglio i suoi interventi dando alcune certezze riferimenti alla imprenditoria
Può darsi degli obiettivi o come quelli che mirano al miglioramento il salto pronti riduttivo delle professionalità salto alcune pagine perché penso che sta parte annoia anche se ritengo molto importante vorrei solo dire che noi
Dobbiamo intervenire con proposte precise e concrete anche una riflessione sul pensiero economico generale
Sulle scelte che devono essere fatte
Il partito dovrà stimolare il Governo con indicazioni e proposte anche se il Governo si sta muovendo bene dobbiamo dargliene atto e linee generali la formazione e le professionalità devono aiutare
E abbiamo una proposta che avanzeremo al governo a far fare il grande salto qualitativo per uscire fuori da una base produttiva estremamente ristretti The presenteremo al governo dopo un esame nel gruppo di lavoro che preceduto all'amico Francesco Merloni
Le immaginiamo comunque di richiamare una particolare senso del Governo soprattutto sulle questioni burocratiche sulle questioni fiscali che ci sono pervenute dai lavoratori autonomi
Io troppo spesso sento praticare come fastidio sita che da Porta diventa insopportabile e di ascolto e la tendenza ascoltare
Deve essere ascoltato la convinto USA che protesta rampogna chiede offre molto più
Io non parlo
Diciamo
Va be insomma lascia andare quello che penso ma comunque vorrei dire che secondo me è molto meglio a sentire gli Spallanzani Billè in Nicolini gli appelli Bocchini
I rappresentanti di questo mondo che forse hanno qualcosa da offrire che peraltro come abbiamo visto nel gruppo di di Cristoforo di dava agli altri hanno avanzato le proposte che possono con piccoli aggiustamenti portare ad un momento
Dei posti di lavoro senza che si chiedono molti
Io non parlo adesso qui del fisco perché è una grande questione che dobbiamo affrontare voglio solo dire che noi avremo le occasioni per parlare di questi problemi la prima è quella della peste dall'amicizia e qui voglio ringraziare Francesco Russo i mille volontari messi su da Castagnetti dagli altri dell'Emilia Romagna che stanno preparando quintale di tortellini e quindi siete tutti invitati demente a partecipare
A questa perché lì sarà una grande occasione di riflessione visto dal programma e poi stiamo preparando con gli amici la seconda la nuova San Pellegrino
Dove approfondiremo
I temi prima del congresso
L'Ulivo
Io sono dietro che se attento come dirà quello che voglio dire stavo dicendo
Che e ci saranno due importanti occasioni la prima quella dalla peste amicizia dove alcuni temi saranno approfonditi avremmo poi la San Pellegrino specie dico di conferenza programmatica prima del congresso dove i temi di cui non vi ha letto le pagine per non annoiarvi spero o saranno approfonditi
L'Ulivo però questa parte devo assolutamente sottolinea e Prodi in particolare ha scommesso sulla scuola mica Saviano e ha ragione
Di lì passa il futuro
L'abbandono dei vecchi miti
Di una cultura di sinistra e la consapevolezza che la scuola alla sua dignità e la serietà degli studi è indubbiamente un aspetto positivo che sta caratterizzando il governo anche l'opera del ministro Berlinguer
Ma vi sono devo dirlo con chiarezza
Oscillazioni che talvolta stupiscono sequenze di progetto che non convincono D'Andrea Manzini Francesco Russo ci sono fatti portatori di alcune nostre posizioni presso il ministro altre posizioni
Le valuteremo alla Consulta consentitemi di salutare io
Ma su di un punto solo le altre questioni saranno valutate poi anche dall'organo dalla direzione del partito intendo soffermarmi
La parità scolastica non può essere la coda della riforma della scuola
E se parte integrante del nuovo modo di concepire la scuola e noi ne chiediamo senza tentennamenti la realizzazione con tempi determinati eccetera
Altrimenti il mio invito è a iscrivere all'ordine del giorno le proposte che sono state presentate dai nostri parlamentari
Io che vorrei dire che noi abbiamo mostrato fiducia dato credito allorché al momento della formazione del governo non abbiamo opposto resistenze alla libera scelta di Prodi di affidare sostanzialmente ad esponenti della sinistra pressoché tutto l'ambito della scuola ricerca scientifica dalla cultura
Diciamo solo rammaricati per la singolare esclusione dall'amico Lombardo
Non abbiamo avvocato lo spettro della egemonia culturale
Del gramsciana e casematte della inclinazione all'omologazione che si spende ogni tanto si aggira una polemica benché siamo convinti è la premessa anche del nostro accordo che certi antichi vizi della cultura di sinistra siano state superate
Ma certe recenti decisioni suscitano qualche perplessità egli ha manifestato egli o con una lettera che è stata ripresa dal popolo a Veltroni
La cultura il settore delicatissimo noi dobbiamo fissare regole non chiedere posti che mi consentano libera
Egli pluralistica espressione non che Bettino indirizzi o che si centralizza in un edificio
Non possiamo questa volta minimizzare la preoccupazione che è stata manifestata in ambienti cattolici sia pure con qualche forse pollo di troppo scalabili le di cui l'avvenire si è fatto portavoce non sono senza fondamento alcuni i popolari devono essere garanti di autentiche politiche liberale e pluralista
I fatti le decisioni le scelte gli orientamenti vanno Simi dal partito e soprattutto i nostri parlamentari amministratori con grande scrupolo d'attenzione
L'Ulivo per questo è stato formato deve aprire una grande stagione di libertà espressive di creatività di fioritura artistica e culturale che quando è autentica produce valori
Non restringere sparsi per chiunque o anche solo dare la sensazione che si coglie il regimentare la cultura su questo terreno Enzo e non sulle tasse dei diritti d'autore riproposizione di antichi benefici dal sovrano si gioca il ruolo politico liberale della coalizione
Proprio perché fuori dai centri diceva di governo ancor più dobbiamo essere vigili per garantire un percorso autenticamente pluralista ad espressioni culturali dell'Italia
E anche questo un modo per contribuire a costruire una politica nell'Ulivo per l'Ulivo che non sia contrattualistica nello pizza attrice a propositiva di metodi di regole di principi ma infatti riteniamo che l'Ulivo non possa essere un'artificiosa costruzione che nasce dalla dissoluzione delle diverse tradizioni che lo compongono sarebbe un impoverimento complessivo di questa pianta
Politica essa invece l'Ulivo e luogo politico nel quale i partiti le diverse formazioni
Che provengono non dimentichiamolo mai da concezioni dottrine lotte politiche anche contrapposte
Il luogo politico dove si confrontano dove si intessono discorsi e sviluppando se stessi le proprie strategie simili Silvio reciprocamente
Un luogo nel quale si devono definire in modo coerente programmi orientamenti di governo che sono da tutti condivisi ecco perché il programma del governo e la sua attrazione essenziale anche per la tenuta della coalizione
Non possono esserci né rallentamenti né omissioni e rinvii su parti essenziali ed essi iniziano a mio avviso sono il risanamento economico presta all'Europa e le privatizzazioni
La pretesa di Rifondazione Comunista di dettare scelte è inaccettabile
è bene che si chiarisca fino in fondo vorrei sentire anche il vostro pensiero il rapporto con il partito di Bertinotti
Che resta così è nato un'alleanza elettorale per battere la destra e poi per passo successivo un partner che ha dato la fiducia al governo senza coinvolgersi in un'alleanza di governo approvando dunque anche con quella fiducia il programma
Dunque Rifondazione o non è un partito dell'Ulivo
Nei dal mio punto di vista penso che possa essere candidato diventarlo fin quando persegue l'impossibile impraticabile utopia del comunismo come qualcuno ha ipotizzato opera nessuno può certo ragionevolmente sostenere che non si debba discutere anche approfonditamente con Rifondazione bene che il Governo discuta con Rifondazione ma è assolutamente inaccettabile che per ottenerne il consenso si interrompa la linea programmatica che il governo definito se Rifondazione ritirarsi suo consenso su provvedimenti caratterizzanti il programma sono questi Rifondazione a venir meno all'impegno assunto con i voti di fiducia non certe governo nella maggioranza dell'Ulivo che vincolato all'attuazione del programma di governo
Sotto questo aspetto mi sembra davvero assurdo peraltro la pretesa di Bertinotti di interdire al governo di accogliere altri consensi che liberamente dovessero convergere su scelte programmatiche del governo stesso
Rifondazione non è un alleato nel governo appoggi il governo e ha diritto ad un rapporto speciale
Ma non può dettare regole dell'alleanza
E Prodi come ha scritto punto detto ha tutto il diritto a mio parere di chiedere voti accettarle se ci sono convergenze su progetti utili senza che questo sia trasformismo ed io intendo dare atto a Prodi che gli sta ben operando con le sue indicazioni con la sua serenità grossa tante colla suo governo accettare certi ultimatum significa peraltro squilibrare ulteriormente l'equilibrio già difficile al centro dal Governo
Perdere questi braccio Indro significa votarsi assicura futura scompiglio
Sempre più le vicende italiane
Ma anche le storie politiche di altri paesi dimostrano la validità della nostra intuizione che la politica in questa società attuale che è una società di Citti medico vasti ceti medi si costruisce al CIPE
Ad un centro che sappia fare i conti con le dissipazione assistenzialistiche delle risorse con le inefficienze burocratismi sovraccarichi fiscale
Blair dello lo stesso Clinton solo una prova di questa nuova attenzione a quel a questi problemi
Il centro lo abbiamo ripetuto cento volte non è la morte fa costruzione di una opportunistica formazione ballerino
E la ricerche invece che forze politiche come la nostra culturalmente ispirata la moderazione sostengono per trovare i giusti punti di equilibrio tra le tensioni sociali e politiche del Paese per battere ogni Stremiz mo'ed ogni accesso il centro dunque una cultura politica chi si esprime nelle scelte equilibrate che opera
Ma per riuscire nell'impresa e necessario che consistente pressione forze politiche che hanno questo comune disegno che non stesso tempo non si resti immobilizzate
Fino al punto da perdere ogni autonomia che solo spazi più aperti di manovra possono offrire ora proprio per raggiungere l'obiettivo di rendere più consistente il centro abbiamo proposto un'alleanza federativa Dini ai Comitati Prodi a Maccanico che avesse nel presidente del Consiglio naturale
Sapete che siamo nell'impasse
Ma questa linea per noi resta ferma e la proseguiremo senza farci bloccare dalle risibili critiche che in verità anche Dini a Telese ha ripetuto il nostro presunto conservatorismo istituzionale
Solo perché con ottime ragioni ci opponiamo a riforme presidenzialismo io non ritorno sull'argomento perché l'ho già fatto lungo ribadisco solo l'auspicio che non ci siano divaricazioni
Le ragioni peraltro profonde culturali e politiche i nei settori che la nostra opposizione assoluzioni che ci porterebbero fuori dalla democrazia dei partiti rappresentative dunque parlamentare
Per scadere della democrazia degli interessi dei poteri forti delle corti degli uomini della Provvidenza è prevista ritmo
Sono stati chiarite in un pregevole articolo che vi inviterei a leggere l'invito Bodrato apparso sul popolo di mercoledì scorso io faccio totalmente mia quell'analisi che mi risparmia sulle pagine e che aiuta a capire anche quale debba essere
A nostra collocazione sistema politico italiano in virtù di una fedeltà culturale e politica al nostra tradizione età
Difficoltà
Non certo difficoltà di carattere politico ma piuttosto personale questo non è scritto
Penso che sia giusto non chiudersi comunque a nessuno che voglia lavorare per una politica di costruzione al centro anche se ogni giorno sorgono profeti del centro
Comunque non possiamo restare inattesa aspettando Godot il mio invito a voi e a mobilitarci per il partito per il movimento dei popolari e scendere tra la gente a spiegare le nostre ragioni
Credo che ci siano le condizioni
Tutte interni tra poco peraltro avremo importanti elezioni comunali l'anno prossimo ci sarà un grande test elettorali in grandi città
Che forse saranno anche accorpate la nostra linea questo proposito non può che essere quella di costruire alleanze dell'Ulivo
La sollecitazione fatta cita il CCD a costruire intrisi di cinque a mio avviso ha tutta l'aria di prove d'orchestra
Per un indirizzo che essi stessi peraltro ritengono non praticabile confermando come hanno confermato realtà allora alleanza
Ma certi propositi nascono anche certe proposte nascono anche da malessere e noi non possiamo non seguire con attenzione l'evoluzione di parte
Resta comunque la nostra linea di coerenza per scelte che vanno rafforzati picchi ieri nell'incontro fatto
A Palazzo Chigi è stato confermato che ovunque sia possibile deve essere realizzato l'obiettivo dell'Ulivo ma ieri vorrei ricordare va anche approvato lo statuto che da autonomia decisionale e che l'alcuni casi seguendo l'indirizzo e l'Ulivo non si può non lasciare all'apprezzamento anche delle Autonomie locali le scelte particolare che possono essere fatte che non altera la vita nazionale scelta nazionale
L'occasione di un bilancio del partito e certo anche legato soprattutto al nostro congresso
Noi dobbiamo puntare ora accrescere su noi stessi
Il congresso la cui data io propongo per il nove dieci undici di gennaio
Dopo l'approvazione della Finanziaria
Da celebrare a Napoli se sarà possibile organizzarlo e quindi ci manteniamo la riserva anche per loro il cui libro con tutte le altre iniziative nazionali
Che si sono svolte si svolgeranno soprattutto nel Centro-Nord e per un atto significativo di attenzione anche di visione unitaria del Paese
Il congresso di Civo la sua preparazione può essere una grande occasione di coinvolgimento del partito ma anche della gente
E io invito a non parlare soltanto del partito
Discutiamo dei problemi del mondo dell'Europa dell'Italia delle nostre città derisione del governo dei problemi della pace e della guerra dell'est ancora insanguinato del Mediterraneo e del gruppo con le loro ricorrenti gravi crisi
Ci sono popoli oppressi come quello curdo armeno ci sono dittature e regimi autoritari chiedevo primo io vorrei essere chiaro non giustifichiamo nulla ma noi non possiamo comunque con prese di posizioni sbagliate apparire dalla parte degli oppressori e Saddam è un oppressore
Ci stupiscono Bertinotti e certi come nella sinistra con le loro improbabili distinguo e con la loro Realpolitik
Ma la vicenda irachena anche dimostrato un punto importante la debolezza dell'Europa per fronteggiare le crisi dello scacchiere Montale incapacità di creare una politica comune
L'Italia peraltro potrebbe giocare un ruolo rilevante se rimane unita in questo ambito mostrando così che sono un grande Paese unito con una chiara visione delle cose può contare e penso che anche così Tomaselli efficace azione riformatrice istituzionale si può rispondere alle foglie di Bossi che si muove tra la farsa il dramma
Io non immagino che si debba opporre folclore a Folco Lulli la risposta quindi settembre deve essere una seria politica nazionale indipendente
Ed europea che renda forte e incontrovertibile le ragioni dell'unità dell'Italia
Comunque noi non rinunceremo a mobilitarci nei prossimi mesi evitiamo che soprattutto gli amministratori così come l'idea che è venuta ieri dell'incontro di Palazzo Chigi mobilitarsi sono essi i rappresentanti veri dell'unità del Paese gli amministratori sindaci presidenti delle Regioni
Noi dobbiamo essere i popolari per la nostra tradizione di grande partito nazionale ed europeo intransigenti testimoni di questa unità che nasce dall'identità territoriale
Con lo stesso spirito con le stesse motivazioni ideali con la stessa coscienza con la quale stiamo difendendo gli essenziali valori costituzionali che ieri molto bene abbiamo voluto inserire nel preambolo del nostro Stato
Il cammino verso il congresso deve essere contrassegnato da un vasto e forte dibattito
Noi non dobbiamo mai temere il confronto anche forte dell'idea aperto e dialettico
Ed è proprio per favorire il dibattito la scelta libera dei percorsi degli uomini che io ho dichiarato riconfermo che non aderenti proposto una mia candidatura
Ti posso dire che non n stanchezza e tanto meno abbandoni
A un atto doveroso affinché non ci sia nulla di scontato non ci sia nulla di prestabilito ma che possa essere semmai favorito qualcosa di nuovo che nasca dal dibattito stesso
Palacongressi bilancio di quest'anno di attività ma il Congresso deve essere soprattutto un grande ponte proteso verso il futuro
Che guarda al passato per ispirarsi solo delle sue origini i suoi ideali
Io personalmente avverto forte l'esigenza innesti di energivori energici sono vanno valorizzate ma quand'anche voglio dirlo senza emarginazioni di nessuno senza esclusioni essenza la baldanza della madre
Nel partito è emersa ed è presente ed è lieta prospettazione una giovani diffusa accorta ed avvertita generazione sono presenti numerosi nostri giovani nelle amministrazioni e negli organi di partito
Più ampio del passato e anche la presenza delle donne ma è ancora inadeguata la rappresentanza che balla favorita anche per l'apporto di cultura e di sensibilità che le donne possono dare queste realtà rappresento il nostro futuro che può svilupparsi e cresce
L'unità lasciata è persa così ha titolato l'articolo sui cattolici Sole ventiquattro Ore l'altro ieri
Io voglio dire che noi non vi richiamo alla ricostruzione di una impossibile unità
Ma questo sì viviamo eccola continuare l'esperienza dei cattolici democratici anche in nuove forme politiche anche nuove forme federativa
Vogliamo dare compiuta espressione rappresentanza politica ad una cultura non subalterno
Che veda nel fondamento morale l'edificazione della società nella libertà il modo per costruirla nella solidarietà l'adozione politica dalla carità nell'autonomia della società la pienezza della persona umana
Ma abbiamo cari amici care amiche molto da ragionare insieme
E facciamolo ovunque tra gli amici al bar a caffè a cinque
Facciamolo dovunque ma soprattutto facciamo e discutiamo all'interno delle sedi del partito e con il pubblico
Per un obiettivo che sia per una società libera e solidale per un'Italia delle Autonomie unite ed europea che anche il mio suggerimento tematico per il prossimo congresso
Le tecnologie hanno una loro rigidità
Che qualche volta va piegata qualche volta chiede adattamento
Poco male appena incomincia
Grazie a Gerardo e incominciamo subito il dibattito io direi di iscriversi a parlare con una certa celerità in maniera che possediamo meglio organizzati mi sembra persino banale dire così ma riveste una qualche utili
Ruggeri è il primo iscritto gli do la parola o altra legge alto due iscritti se altri si aggiungono lavoriamo bene
Momenti
Ottant'anni
Per
Prima a che Ruggeri prenda la parola quindi prima che il dibattito incominci o fare una proposta di organizzazione di contingentamento dei tempi chiederei che gli interventi non vadano oltre i dieci minuti
Maniera che tutti
Possano dire in maniera non telegrafica e d'altra parte non ci siano sbavature che ritornino a svantaggio complessi
Grazie
Allora
Allora io proverò a dire da dove vengono sarebbe molto meglio che chi viene faccia un rigo anzi mezzo di autopresentazione
Allora mettiamo Ruggeri e vengo da Mantova
Quando tornerò a Mantova scusa quando tornerò a Mantova faremo ho un Comitato provinciale e poi mi chiederanno ma che cosa sta accadendo perché siamo un po'preoccupati abbiamo un partito
Ma non abbiamo i segretari e non abbiamo più candidati alla segreteria l'amico bianco sempre a un po'Restivo a candidarsi vorrebbe un po'mollare il partito Marini a Montesilvano insomma non era proprio certe o di di porre la sua candidatura Castagnetti a Montesilvano ci ha detto che lui non si candiderà
Lombardi sui giornali ha detto che lo manco ci ha mai pensato a candidarsi
Questa mattina leggiamo che anche tanto non è non vuole affatto candidarsi
Allora siamo un po'preoccupati io a io avrei un nome
Però Mattarella no
No Tomai dato un mandato
A parte gli scherzi che
Io vorrei dire vorrei fare solo una riflessione
Perché riguarda nostro partito che riguarda anche questo momento importante che riguarda la nostra strada da percorrere
La base sia spetta che il Partito popolare vada avanti su questa strada
Si aspetta una persona è una dirigenza che continuino questa storia
Delle persone che abbiano fatto questa esperienza come noi con noi
L'esperienza drammatica straordinari sotto profilo umano e politico di costruzione di un partito di una nostra strada ancora grazie anche a Martinazzoli grazie a quel periodo
In cui abbiamo dato una dimostrazione che esisteva ancora una politica pervinca Tom
Sì democratici questo si aspettano e quindi delle persone che abbiano in carrato e credano
Che quella sia la strada giusta da continuare questo il punto fondamentale
E allora la nostra scelta
Delle arrivare anche
A trovare dei punti di riferimento moderni nuovi che riguarda il nostro essere un partito
Di centro
Vogliamo essere altro ne un partito che equidistante lo sappiamo bene
E il discorso aperto dei centro nord andiamo anche a concretizzare non soltanto nella ricerca delle persone
Per
La prossima segreteria
Ma anche prendendo delle posizioni
Sui grandi tempi sui grandi temi
Ieri qualcuno diceva ma che cosa questa economia sociale di mercato
Che era citata nel preambolo tutte attenzione guardate che noi dobbiamo recuperare il nostro spazio proprio in quella cultura che ha la cultura nel sociale il nostro essere partito e costruttori di pace e di sociale
L'ha detto bene Monti icone concerto di progresso che non è disgiunto
Dal concetto del lavoro della creazione del lavoro perché progresso sta a significare che noi dobbiamo creare posti di lavoro
In cui il indubbie Tivo l'obiettivo è quello di creare posti di lavoro allora il progresso non si misura così se creiamo posti di lavoro
Ma anche altre tematiche sulle quali noi possiamo essere addirittura no avvicinati o addirittura siamo l'ala sinistra dell'Ulivo
Sui temi del lavoro sui temi anche parco delle privatizzazioni secondo me dobbiamo fare corra qualche riflessione
Perché noi siamo stati portatori
Di questa idea che le leggi del mercato non fossero leggi dalla natura
E che porre al centro dell'economia l'uomo significava porre i fini all'interno dell'economia quindi no solo il mercato come sta portando avanti oggi il PDS non soltanto la ricerca degli strumenti come se fossero gli obiettivi ma recuperare una nostra dimensione che è il nostro essere nel sociale
Ecco perché qualcuno ci accusa
O ci va
A marcare che sia un partito di sinistra
Non siamo un partito di centro e basta
Il nostro esserne sociale questo è lo diceva che questo corso con questo è il nostro la nostra e senza la nostra natura
Allora noi dobbiamo ripensare a dibattere anche questi temi per dire alla base come la pensiamo sulla scuola oggi sulle privatizzazioni che sono sempre più gli strumenti ritrovare anche nel governo della politica economica dell'Ulivo un'idea cioè l'idea dello sviluppo l'idea di come vogliamo governare la trasformazione della società ma un'idea che sia uscito dal programma dal Governo non c'è un'idea economica
Io mi ricordo gli anni sessanta con con la democrazia cristiana col centrosinistra cioè un'idea ad esempio che era quella dalla nazionalizzazione delle grandi imprese un'idea forte perché avevamo capito che solo solo dando la possibilità alle piccole imprese di svilupparsi e quindi di accedere al fattore produttivo dominante strategico era l'energia abbiamo nazionalizzato
La c'era una un'idea allora io vorrei ritrovare oggi un'idea di sviluppo che è uno strumento non vogliamo ripercorrere russi no alle privatizzazioni certa si devono fare ma dobbiamo recuperare un'idea di sviluppo dico effettivamente il Partito Popolare diventi diventi l'anima di questa alleanza
Allora il congiungere coniugare l'efficienza e la solidarietà questo è il nostro scopo alla nostra natura
Quello che noi vogliamo proclamare e portare avanti
E quindi io vorrei che anche nel nostro partito oltre le discussioni importanti che si devono fare
Si debba iniziare anche a parlare di queste tematiche che sono le nostre tematiche grazie
Grazie a tutti ieri letta
Gli altri
Grazie io seguendo la falsariga della relazione del segretario che apprezzo e approvo
Volevo fare due riflessioni sostanzialmente letta toscano Pisano vogliono allegorico le relazioni grafiche israeliano ecco
Voglio svolge due riflessioni sostanzialmente una prima riflessione che si collega al problema del nostro essere partito di ispirazione cristiana partito di centro
Collegato a scelte di programma
Che ci definiscono come tale non soltanto al nostro stesso auto definirci partito di ispirazione cristiana il partito di centro
è una seconda riflessione sul partito la coalizione
Sul nostro futuro come partito
Io credo che le riflessioni che stiamo facendo in questo periodo sulla memoria della nostra Repubblica
Le riflessioni sulla resistenza alle riflessioni anche di questi ultimi giorni sui drammi delle foibe eccetera
Sono estremamente importanti perché come diceva Gerardo sono la base della costituzione alla base della Repubblica nella quale non stiamo vivendo
Ma io credo
Che sono importanti se noi riusciamo a partire da quelle riflessioni
A dare uno sguardo
Con la stesso senso di responsabilità con cui noi abbiamo riflettuto su quei fatti sulle drammatiche responsabilità altrettanto drammatiche responsabilità che oggi stiamo vivendo
Perché credo che a me come a tutti noi abbia colpito molto
Quanto è successo in questi ultimi giorni il sentirci ripiombare
In un clima di guerra
Il vedere anche mutare l'attenzione dei mass media impegnati a discutere di futilità e poi tutto d'un colpo impegnati a scrivere le prime quattro pagine di cose serie
Perché di cose serie si stava ricominciando a parlare dopo il mese di agosto
Io credo che il nostro essere partito di centro di ispirazione cristiana
Non può assolutamente
Slittare non può assolutamente non assumersi la piena responsabilità
Di analizzare scegliere rispetto ai temi che sono i temi drammatici dell'oggi a me ha colpito lo dico molto sinceramente credo che sia un dibattito utile verificare come oggi nel PPI come negli anni scorsi nella DC al nostro interno coesistano posizioni così diametralmente opposte rispetto ai temi
A temi chiave così quali sono i temi del conflitto della guerra dell'uso della forza dei nuovi rapporti internazionali a me ha colpito è un dibattito utile questo
Ma colpito perché mi ha fatto pensare che se questa
Coesistenza di posizioni così diverse
Che hanno tutte ovviamente uguale diritto di cittadinanza è utile in un partito
Che ha il quaranta per cento dei consensi io credo che sia un qualcosa su quale dobbiamo riflettere nella nostra nuova condizione
Il corso di concetto di conflitto cambia radicalmente e io credo che questa riflessione ci riporta anche la redige del nostro dirci di ispirazione cristiana anche tutte le polemiche di questi giorni credo che è su questi temi che noi recuperiamo
Il nostro dirci di ispirazione cristiana e coniuga coniughiamo il nostro dirci di ispirazione cristiana con le responsabilità che oggi abbiamo
Il concetto di conflitto che cambia così radicalmente per cui eravamo abituati al conflitto
Che veniva dichiarato
Ai conflitti che si stabilivano ufficialmente oggi invece vi è una situazione di l'abilità dei confini tra una situazione di conflitto una situazione di non conflitto situazione di labilità che interroga greco tutti noi sonde così ognuno di noi sa io credo tutti coloro che i parlamentari che la settimana prossima magari voteranno in aula a favore della posizione espressa dal governo e quindi dell'intervento americano si porranno il problema di coscienza immagino ma io credo che se noi siti colleghiamo dal discutere di questi argomenti e soprattutto consideriamo questi fatti come dire leghiamo nella sfera dei problemi di coscienza ognuno sceglie per sé se ricordiamo dal tema centrale
Che il tema del nostro essere partito di centro di ispirazione cristiana che sulla base di queste scelte programmatiche si definisce come tale unisco a questo tema
Non è una contraddizione anzi è sostanzialmente simile legame
Il dibattito e il discorso che oggi dobbiamo fare sul tema della moneta unica europea sul tema dell'Europa
Perché guardate non è anche questo disgiunto
Se noi stiamo in una coalizione in una coalizione di forze diverse
Il problema della subalternità il problema della visibilità
Non lo si risolve Attraverso
Il nostro direi che noi non siamo subalterni
Non si risolve attraverso la chiara scelta di temi prioritari e la battaglia su quei temi prioritari
Io credo che il tema della moneta unica europea è uno dei temi primo prioritari del nostro del nostro programma e del nostro diciamo DNA mi rendo conto che è una scelta di programma non è una scelta di valore ma è uno dei temi centrali fondamentali
Non possiamo accettare che dentro la coalizione su questi temi ci siano sconti su questi temi vi siano delle posizioni così dissonanti che addirittura vengono da esponenti così autorevoli dell'abolizione dal vicepresidente del Consiglio
Io credo che su questi temi noi non possiamo assolutamente fare sconti a nessuno
Sapendo però che queste scelte hanno delle conseguenze non possiamo volere tutto ma possiamo volere la moneta unica
E poi però volere
Cose che sono incompatibili oggi con la moneta unica sapendo che
Quando si parla e oggi diciamo tutti questo ciclo virtuoso del quale noi siamo stati protagonisti ha portato l'inflazione livelli minimi degli ultimi vent'anni
Diciamo una cosa che oggi stiamo raggiungendo ma che abbiamo raggiunto grazie a quattro anni di scelte dolorose di sacrifici che credo tutti noi ci ricordiamo la finanziaria del Governo Amato
Le polemiche ci sono state non siamo gli unici noi che siamo qui che da quel momento in poi
Hanno sono stati la l'elemento di continuità di queste scelte di rigore il PDS prima non c'era oggi c'è altri prima c'erano oggi non ci sono né siamo stati l'elemento di continuità io credo che dobbiamo puntare su questi aspetti
In modo determinante perché queste sono le scelte sulle quali noi guadagniamo la nostra non subalternità e la nostra visibilità
E la riflessione sulla partito e di conseguenza rispetto a questi temi
Io ho un terrore ho il terrore che anche il nostro dibattito congressuale
Così come il dibattito dell'ultimo anno viva rischi di vivere in uno strabismo
Lo strabismo tra il guardare troppo
Al modello della DC così come è stato nel passato o il guardare troppo a troppo lontano
Quando si parla quando la stampa parla di partito democratico di partito unico eccetera
E allora in questo strabismo
Noi perdiamo l'unica vera responsabilità che abbiamo che è quella la anche qui la vera responsabilità che abbiamo che è un partito che alla nostra cultura deve avvenire la responsabilità di fare scelte che per il presente siano le scelte che la nostra posizione è la nostra situazione richiede e oggi noi sappiamo tutti che dobbiamo far coesistere due forme di legittimazione
Che sono complementari tra di loro
Che sono diverse rispetto al modo con cui il rapporto tra il partito le coalizioni viveva nel passato perché questa coalizione la coalizione dell'Ulivo non è il pentapartito
E sbaglia Nembo faremmo un errore gravissimo se noi considerassimo questa coalizione come un pentapartito
è un qualcosa di diverso perché la legge elettorale era diversa perché la legittimazione che attraverso il voto è arrivata a noi a questa coalizione è diversa
E allora la necessità da parte nostra di far coesistere queste due fonti di legittimazione non è un fatto non è un optional non è una cosa che noi possiamo decidere di fare o di non fare a seconda di cosa preferiamo fare ma è una necessità di farli coesistere in modo tale che nessuno dei due elementi
Vinca sull'altro
Il nostro essere partito oggi per le dimensioni che noi siamo e per il tipo di scelta che abbiamo fatto assume la sua piena e totale completezza nel nostro stare dentro questa coalizione ma nel nostro starci a pieno titolo completamente nel sapere che una coalizione che abbiamo voluto noi non che ci è stata imposta da altri
è una correzione che siamo stati noi a volere a costruire a scegliere
Allora se noi facciamo questa scelta è un po'per date
Mettere insieme questi due filoni di legittimazione è un po'come passatemi l'esempio ma è una battuta che con alcuni amici stiamo facendo una riflessione quanto nemici stiamo facendo in questo periodo
è esattamente come il rapporto tra lo Stato nazionale e la sovranazionalità europea
è come l'Europa è la stessa cosa oggi noi sappiamo che come Stato nazionale noi esistiamo e dobbiamo esistere come Stato nazionale non possiamo annullarsi come Stato nazionale ma se stiamo dentro la sovranazionalità europea
Un minuto non possiamo immaginare di esistere come Stato sovranazionale come Stato nazionale al di fuori della sovranazionalità euro per la stessa cosa come partito e come coalizione sono entrambi i livelli fondamentali e complementari
Ma dobbiamo trovare le forme i modi anche con un po'di fantasia per far coesistere questi due livelli che sono complementari che non sono contraddittori
E l'ultima battuta rispetto al congresso rispetto a queste vicende l'ha detto anche Gerardo guardate io credo che noi abbiamo abbiamo detto tante volte che ci sono le ultime spiagge io credo che questa lo sia veramente l'ultima spiaggia ne stiamo arrivando a un congresso nel quale speravamo di arrivarci con un risultato elettorale diverso maggiore un risultato elettorale che potesse toglierci il fiato dal collo dei problemi della nostra sopravvivenza come sto soggetto politico arriviamo a questo congresso senza aver risolto questo problema
Il problema credo della sopravvivenza con il risultato elettorale che abbiamo tenuto esiste sempre io dico che esiste una generazione esistono delle generazioni di giovani che hanno fatto anche l'esperienza della democrazia cristiana e di giovani che sono arrivati dopo l'esperienza tra democrazia cristiana
Che hanno vissuto gli elementi più diffusi in momenti più difficili della vita politica di questo nostro Paese
E che non sono come molti di voi che hanno vissuto la fase buia della decima hanno vissuto i momenti gloriosi della democrazia cristiana e che esse hanno resistito
Se hanno resistito a quegli anni così duri quegli AN quali
Diversi democratico cristiano a fare politica nella DC è un qualcosa che creava problemi nonché dava vantaggi e se oggi sono ancora qui a cercare di essere presenti e a cercare di dare un contributo a questo nostro partito io credo che questa sia una ricchezza che non va sprecata che va valorizzata
E non è la ricchezza come avete visto credo anche nei comportamenti di tanti di noi di chi dice togliti tu che ci vengo io e la ricchezza di chi dice tutti insieme dobbiamo creare un clima e degli strumenti per dare un futuro e un futuro da protagonisti non da cespugli a questa nostra
La storia politica io vi chiedo veramente col cuore e nel prossimo congresso troviamo le forme
Per dare piena titolarità acquistammo offerta di impegno all'offerta di impegno di una generazione
Che non soltanto disponibile che ha delle ricchezze profonde e che credo potrà essere insieme al lavoro di tutti noi il futuro e la salvezza del nostro partito
Al fine
Si prepara pare
Va benissimo
Ringrazio Gerardo Bianco per la traccia
Robusta che ci ha consegnato per la riflessione
Che colloca il Partito Popolare
Nel cuore della ricerca culturale politica contemporanea
A me pare che di questo innanzitutto vi sia bisogno
Io lo direi così con delle parole molto semplici ma leggerei così in sintesi questa traccia che il segretario ci ha offerto un partito il Partito Popolare
Che è il partito delle nuove frontiere
Morali culturali civili e politiche
Quello che diceva Gerardo Bianco
Il di più che ancora manca
Per dare fondamento il futuro aggiungo
Per dare le condizioni perché i giovani possano costruire la storia del futuro quella che appartiene a loro alle generazioni che vengono dopo di noi
Allora penso che il Partito popolare debba subito già iniziato ma debba farlo in modo ancora più robusto
Costruire un progetto politico che sia tutto proiettato sul futuro se posso dirlo il posto Sturzo De Gasperi Moro
Perché le nostre radici sono lì la tradizione ideale è lì
I cardini di un pensiero politico attuale sono lì ma tocca a noi costruire e dire le parole nuove
Le scelte nuove della politica il progetto nuovo tocca a noi cari amici quasi sicuramente tocca al nostro collettivo
Non probabilmente ha delle singole individualità
Dico un progetto tutto proiettato sul futuro perché deve essere il progetto che costruisce la nuova società italiana il mondo nuovo
Il mondo delle generazioni che vivranno nei prossimi anni a dei prossimi decenni
E rapidamente mi pare che le nuove frontiere per dir così su cui il progetto del Partito popolare il suo contributo culturale politico all'evoluzione della politica nazionale
Ecco queste nuove frontiere mi pare che si possono leggere vado rapidissima solo per cenni intorno a cinque nuclei ciascuno puoi leggere così a seconda del proprio modo di pensare della propria esperienza
La frontiera della persona umana e della sua dignità assolutamente irrinunciabile ma letta oggi dentro le grandi questioni sociali di oggi e dentro i grandi cambiamenti culturali di oggi significa guardare alla vita della persona umana oggi agli uomini e alle donne che sono un'espressione forte molto più ricca nella modernità del modo di essere della persona
Dico l'infanzia
Abbiamo lavorato in questi giorni con Patrizia Toia con Livia Turco intorno al Piano nazionale di Azione per i minori
Individuato cioè l'esistere della persona delle sue condizioni storiche attuali e sociali che diventano soggetti quando non sono vittime di condizioni storiche sociali che negano l'utilità della persona la politica si gioca lì
Si giocasse si individua la generazione dei giovani
Da zero a quindici anni sono il quindici per cento circa della popolazione su di essi sta il peso della costruzione della nuova società e il peso di tutte le le generazioni ti ripeto intanto adulte anziane
Occorre individuare le scelte prioritarie i soggetti che oggi definiscono la dignità della persona umana dico gli anziani di con la sfida demografica dico gli immigrati
Dico le nuove povertà ed esclusione le tratte delle donne e dei bambini
Le proposte politiche lì se vogliono aggredire la condizione oggi della persona umana e della sua dignità
La seconda sfida la nuova frontiera la vita
Sono i temi della bioetica sono le politiche per il sostegno alla maternità
è la nuova organizzazione della vita della famiglia conciliata con l'attività professionale
è lo stato sociale ma sottolineo questo grande tema della conciliazione tra responsabilità e tempi familiari e del lavoro e della vita sociale
è un grande tema del dibattito europeo anche così si fa l'Europa e non soltanto con la moneta perché questo è tema delle società avanzate
La terza sfida insieme quella della formazione e insieme con il lavoro
Perché è lì nella scuola nella formazione e nel lavoro che si determina credo innanzitutto la cittadinanza
Non è un caso che le repubbliche fondate sul lavoro le repubbliche democratiche rischiano di vedere loro fondamenta scosse nel momento in cui si spostano leale del lavoro da un paese all'altro da un continente all'altro a seconda delle convenienze ogni cittadino senza formazione l'Italia oggi ha una formazione troppo bassa troppo ridotta a rischio gli analfabetismo
Di di di premessa e di ritorno
E con un lavoro precario
Rischia di vedere minata alle fondamenta della cittadinanza democratica
Alla prossima Conferenza nazionale lavoro è bene che i Popolari arrivino con delle proposte articolate serie per il lavoro in Italia
E i con proposte che aggrediscano anche diano risposte ai nuovi tempi delle forme nuove del lavoro
Il grande tema della flessibilità giocato anche qui
Sulla sulle molte possibilità di lavoro e sulle molte difficoltà nel trovare lavoro anche qui essenzialmente qui si sta nel cuore della contemporaneità
E voglio solo aggiungere che proprio l'esperienza di vita delle donne e proprie trasformatori della famiglia intrecciate con il tema del lavoro ci danno oggi le domande gli interrogativi attorno ai quali dare le risposte della politica in termini molto concreti
Aggiungo il quarto punto la quarta frontiera di con l'Europa
Per dire che l'unico modo per stare nel mondo non lo dico in senso strumentale ma lo dico che è la coscienza europea
E l'Unione europea ricca delle parole che l'Europa ha detto essa dire dovrà dire la storia del mondo le polo della democrazia dei diritti umani forse è l'unica area che le può dire oggi le dice con forza ancora
Una frontiera quelle europee quella mondiale che vede credo l'economia che ci sa stare nella mondiali tant'si sa meno stare la società civile lo dico in termini di multiculturalità e di interculturalità
Si sa stare poco la politica se di nuovo i missili diventano le parole per la regolazione dei rapporti tra gli Stati
Allora il nostro particolare interesse
Sul tema dei diritti umani sul tema del dialogo interculturale e interreligioso che ci appartiene guardare che non c'è cultura di sinistra non c'è cultura laica che sia capace oggi di dire le parole che noi possiamo dire su questo e il nostro rigore la nostra presenza sul tema delle grandi esclusioni delle persone e delle tecniche e dei popoli le grandi esclusioni di oggi mi pare che fosse Domenico Rosati che si diceva la Verna intransigenti
I cattolici oggi contro le esclusioni
L'ultima frontiera quella delle dimensioni nuove nella vita democratica l'autonomia che poi è quella che passa dentro tutte le politiche perfino quelle terre del del fisco
Ma che cos'è il tema dell'autonomia oggi se non dell'assunzione da parte dei cittadini e delle comunità
Di una più forte capacità di rischio e di responsabilità
Io leggo così anche il tema della parità scolastica
Non soltanto come il punto di arrivo di una questione culturale politica che agitato l'Ottocento e il Novecento tra cattolici e laici
Punto che arriva credo oggi ad una cultura di positiva di soluzione della questione e non a caso fa parte del programma del governo il ministro Berlinguer ha dichiarato che sente pone dovere morale di condurre a termine questa quest'impresa con la legge di parità scolastica
Ma proiettiamo la verso il futuro la parità scolastica anch'essa come indice di un modo di essere dello Stato
Che non gestisce ma governa che riconosce Soggetti e soggettività istituzionali e sociali è la vicenda il pluralismo istituzionale sociale che sta dentro anche questa nostra proposta
Allora intorno a queste sfide
Intorno a queste sfide
Vi è un compito che insieme dei partiti ma insieme della Società della politica ma anche della cultura
Credo che debbano essere questi i temi che ci stanno a cuore nella fase che ci porta al congresso
Nel quale poi dovremo dire che cosa vogliamo fare cosa proponiamo questa è la fase ancora nella quale possiamo costruire una proposta più matura
Vede dentro queste sfide ci stanno i valori che ci sta la modernità io con Lucarelli la nuova fase del Partito popolare la nuova fase di un cattolicesimo democratico che intende ancora fare i conti con la storia con tutta la storia
Con la grande ricchezza della laicità che sta dentro la storia che proprio il cattolicesimo democratico in Europa in Italia in questo secolo
Che lo ha visto protagonista l'ho visto capace di dare risposte ridare soluzioni oggi le soluzioni nuove su questo terreno toccano a noi dobbiamo costruirle allora direi
Concludendo
Abbiamo il grande tema cari amici di comporre la nuova società italiana
Nel suo sentire culturale nella sua moralità
Nella sua
Nelle nelle sue forme democratiche nella sua politica
Io sto vivendo intensamente in questi mesi
La trasformazione della scuola del sistema scolastico
Io vi posso dire che lo lo leggo ogni giorno come il paradigma della trasformazione del Paese
Perché quello che sta capitando alla scuola italiana è l'occasione storica della di una grande riforma tesa
Una riforma che insieme istituzionale parlo dell'autonomia scolastica
Ordinamentale
I cicli
I programmi
Voi capite che lì dentro non solo c'è l'ingegneria non solo c'è l'adeguamento delle cose alle alla modernità
Lì dentro ci sono le domande radicali che cosa debbono sapere i giovani di oggi per stare al mondo
Di più
Come debbono essere
Quale ricerca e risposta di significati e di senso
Quali saperi quali conoscenze quale linguaggi quali attitudini quali capacità di assumere responsabilità
La legge quadro sugli ordinamenti nuovi programmi e dovranno dare risposta a questo
Riforma in terzo luogo culturale e io credo che sia qui come anche il dibattito di queste settimane ha rivelato forse la frontiera più interessante risulta la questione
Eppure l'interrogarsi su quale cultura per i giovani e quale cultura della scuola
è la stessa domanda che anche Bianco si poneva nella sua relazione quale cultura per il Paese
E a seconda delle soluzioni che daremo su questo terreno evidentemente
Disegni eremo anche lo spessore e la coscienza culturale della Società Italiana per i prossimi anni
Sapendo che diamo risposte a un vuoto di riflessione culturale che se prosegue rischia di condannare il nostro Paese a non poter entrare
Nella stagione nuova dell'Europa e del mondo che ha bisogno di grande dinamismo di grande ricchezza di grande senso delle questioni culturali che sono in gioco quando dico cultura dico anche etica
Dico capacità di stare al mondo e allora non v'è dubbio che nella riforma dei programmi del sistema scolastico occorre fare sintesi oggi
Tra la irrinunciabile cultura umanistica tra l'irrinunciabile sapere scientifico tra l'irrinunciabile competenza tecnologica con la capacità di sapere parlare linguaggi di oggi le lingue straniere eccetera
Questa sintesi cari amici oggi non è facile ma siamo anche nella stagione straordinariamente fortunata nella grande opportunità di ripensare la cultura della scuola e la cultura del Paese nel momento nel quale sono aperte le grandi prospettive della condizione
Mondiale quindi tutte le grandi prospettive aperte dalla contemporaneità
Io credo che
Il tema del pluralismo dentro questo grande dibattito culturale dentro questa grande ricerca debba essere posto all'ordine del giorno dopo
Occorre avere lo schema mentale del pluralismo e del valore del pluralismo culturale questo è il senso credo della cultura dell'Ulivo che deve diventare che vuole essere la nuova cultura dell'Italia
E aggiungo un altro tema guardate questo è un anno di scuola che sia aperto nuovo per molti versi
Io mi auguro e sollecito la scuola italiana
Non solo ad entrare in dialogo ma ad aprire il suo dialogo con il Paese cone il ministro con il Governo con il Parlamento
Se comincia un anno di scuola gli interlocutori cominciano ad essere parecchi ci sono gli insegnanti i capi di istituto le famiglie gli studenti
Il dibattito si deve arricchire enormemente un dibattito civile ecco perché dico la scuola paradigma di una grande riflessione del Paese su di sé sulla propria condizione
Allora vorrei dire due cose a questo riguardo
C'è un grande tema che già al centro della riflessione della scuola ma lo deve essere anche del Paese
Un grande tema che è insieme la tragedia e la grandezza della riflessione del nostro tempo è il tema dell'altro
Di fronte al quale bisogna che vinca la civiltà del dialogo e non la civiltà della fuga della paura dell'intolleranza
Cari amici questo ha a che fare con quello che sta succedendo in queste settimane al nord del Paese allora io mi immagino
Che nel dibattito sul federalismo sulle Autonomie sul modo di essere della Società italiana dello Stato
La scuola italiana possa entrare come un interlocutore che se a dire parole nuove dopo quelle che in questi mesi in questi ultimi anni
Hanno detto in fondo gli altri due interlocutori soli del del discorso sul federalismo
Da un lato le forze economiche per comprensibili ragioni dall'altro i sindaci cioè non dico neanche le forze politiche di cui sindaci dei comuni
C'è un terzo interlocutore la cultura e la scuola
Per le analisi che ha nella comunità per il coinvolgimento dei soggetti della comunità
Allora una più matura Società una politica più matura può far conto su una scuola più matura a condizione che tutti i soggetti sappiano assumere responsabilità dico l'ultimissima cosa chiedo scusa la lunghezza se sono fuori tempo ditemelo che che tali immediatamente anch'io sono preoccupata dei segni di debolezza nel Paese che non sono soltanto come dire politici ma solo appunto attengono a queste questioni
Il tema di una ricostruzione etica della società a cui nessuno mette mano anche dopo la vicenda di Tangentopoli o comunque delle tante questioni aperte da questo punto di vista e il tema della memoria storica non a caso evocato stamattina in modo così continuo negli interventi
Nagoya storica sulla quale vediamo tanti esempi in questi ultimi tempi
Di lettura distorta e questo è preoccupante perché l'indice che la coscienza dei singoli o della collettività su questo non è non ha più messo a fuoco bene non sta più sulle radici
In fondo la stessa sentenza su Priebke del tribunale militare di Roma è stato il segnale perlomeno di un oblio generale della memoria non solo della del tribunale ma probabilmente anche dell'intera Società Italiana per molti aspetti
Ma questa lettura della memoria con gli schemi del presente
Questo andare a rileggere la grande tragedia di mezzo secolo il grande spartiacque tra la barbarie alla civiltà assegnato parla resistenza dalla battaglia per la libertà
L'andavo a rileggere con gli schemi del presente tra destra e sinistra con questo tentativo di legittimazione reciproca
Bene credo che se noi vogliamo insegnare ai ragazzi i nostri come il ministro ha detto la contemporaneità bisogna che sappiamo assumere fino in fondo le responsabilità di una lettura della memoria storica
Di percorsi della memoria che noi vogliamo fare con la scuola per andare a trovare i luoghi dove ci sono state le tragedie dell'umanità di questo secolo in Italia per andare a scoprire il senso profondo della storia che c'è stata ma anche della lezione che da quella storia viene se una insufficiente percezione nel paese del suo passato e questo è preoccupante perché significa che c'è una non facile percezione non adeguata percezione del suo presente del suo futuro
Cari amici manca in definitiva ancora io credo nonostante lo sforzo grande dell'Ulivo ma manca qualche cosa ancora di più anche dentro l'Ulivo manca una sintesi
Uova Gerardo culturale politica su cui siamo incamminati ma ancora non vi sono guadagni come dire persuasivi non dico tanto tra le forze politico tra coloro che hanno responsabilità
Per la conduzione del Paese ma lo dico nella coscienza del Paese nel dibattito del Paese cari amici il dibattito del Paese quest'estate è stato come dire in mano alla cultura una non cultura della Lega
Non vi è stato al Nord soprattutto un dispiegamento di iniziativa
Dei delle persone dei parlamentari delle persone di governo comunque di un'azione politica che abbia la passione del dialogare con la gente intorno ad altri modi di pensare e di legge la realtà dell'Italia occorre davvero arrivare ad una sintesi nuova e persuasiva per tutto il Paese intorno alla coscienza nazionale
Specialmente in questo dialogo tra nord e sud nuovo rispetto al passato ma anche una nuova visione persuasiva
Cade della Ford è il modo di essere dello Stato allora se la questione politica vado semplificando è davvero più
è essenzialmente una questione culturale nel senso del ripensamento di tutto e quando se ripensa a tutto si va alla radice dei valori e delle questioni che fondano la coscienza dell'uomo e dello ma Rita allora se dovessi suggerire a noi che cosa dobbiamo fare investire leggere Partito popolare soprattutto su questo perché significa ancora riproporre nei termini politici della contemporaneità
Il tema della persona della libertà della solidarietà dell'autonomia della pace sapendo cari amici che la partita è molto difficile perché nessuno ha in mano neppure le categorie culturali esaustive per compiere questa impresa sapendo che proprio in mente la condizione di governo l'Ulivo al governo poi mentre il terreno più solido per partire di lì e sperimentare una riflessione di questo c'è nere leggerei così allora il ritrovamento non so come dire del centro attorno a cui tanto si ragiona la sintesi
Delle ragioni della politica dei valori della politica
Della maturità
Di una società che nelle sue domande delle risposte che chiede e pretende all'organizzazione politica e allo Stato ha bisogno davvero Pirri definirsi Maddison in termini privi di annunciarsi sulla soglia dei prossimi mesi e dei prossimi anni
Il nostro contributo non solo di un partito popolare che ha responsabilità in parlamento nel governo ma di un partito popolare che ha presenze molto significative negli enti locali e soprattutto ancora una vitalità nel mondo della dell'associazionismo del volontariato della vita sociale un partito popolare che ancora questa ambizione davvero a da mettere in campo le energie assolutamente e solo per questa priorità tutto il resto deve essere strumentale funzionali a questo guai a noi se invertì Simona tendenza grazie
Variabili
Si prepara sera
Ma sono parchi di Napoli verrebbe da dire dove siamo
Ma per stare nei tempi
Predisposti io tratterò un solo argomento segretario l'Europa e la politica estera
Io sono stato molto contento di sentire il tuo discorso a questo proposito e il collegamento che hai fatto tra la questione nazionale era questione né europea
Anzitutto la nostra concezione dell'Europa federale e quella che ci mette in condizioni di poter contrastare nella maniera più efficace e più seria il federalismo strumentale opportunistico
Fasullo dai leghisti
La concezione federale la concezione di chi vuole unire ciò che diviso pericolosamente unirla nelle cose in cui e uniti il federalismo leghista e strumentale alla divisione di ciò che è unico
Ora
Noi abbiamo ha preso il federalismo no i democratici cristiani
Da De Gasperi do un uomo che aveva partecipato all'irredentismo ce l'ha la forma più acuta della difesa dei valori nazionali a a tre a Trento
Io vengo dall'esperienza triestina dalmata
Ebbene noi abbiamo sperimentato e Degasperi ci ha insegnato che con il nazionalismo
Con la contrapposizione nazionalistica non si risolvono i problemi nazionali
Sì complicano o addirittura si rovinano
L'Istria Zara e piume sono stati perduti per colpa del nazionalismo fascista
Io ho sempre cercato di spiegare ai miei
Amici dell'associazione dei Giuliani e Dalmati di cui sono stato il presidente per oltre trent'anni che la soluzione del nostro problema degli esuli Giuliani e Dalmati e della minoranza italiana in Istria Fiume Dalmazia
Sì e trovava soltanto nella costruzione europea allora era quasi una follia dire questo perché la costruzione europea poteva arrivare sì a fare molte cose ma non a immaginare che anche la Slovenia e la Croazia all'ex Jugoslavia volessero entrare nella Comunità europea oggi insistentemente chiedono di entrare nella Comunità europea
E i nostri problemi sono risolvibili in quanto la comunità europea gli impone di risolverli
La possibilità di acquisizione dei beni dei beni abbandonati in Istria
E in Dalmazia viene garantita dalla Comunità europea che mette tutti i cittadini europei nelle stesse condizioni ed costringe la Slovenia mutare la sua costituzione per eliminare la il concetto che secondo cui chi non è cittadino sloveno non può essere proprietario di un immobile o di una terra
Quindi la soluzione federale europea e la soluzione dei problemi nazionali e la tutela dei difetti dei problemi nazionali
Del resto
La prova più grossa ce la dà la Germania piccoli
La Germania piccoli
Coi è colui il quale ha
Come dire più decisamente più fortemente voluto l'unità tedesca e la realizzata
L'unità tedesca anche questo era una delle cose soltanto qualche anno fa addirittura inimmaginabile ebbene la realizzata
Essa benissimo che questa unità tedesca che la difesa degli interessi nazionali tedeschi si fanno assolta tanto nella unità federale europea ed è il più forte è il più autorevole sostenitore oggi della
Unità federale europea noi dobbiamo
Valorizzare questi nostri principi quindi est nostri valori che sono quelli che noi abbiamo sostenuto in questi anni quelli ai quali abbiamo a attirato anche colore erano contrari non dimentichiamoci che il partito del della Sinistra Democratica Sinistra è stato ferocemente contrario all'unificazione europea oggi è uno dei sostenitori fortunatamente
Anche il gran parte della destra che era nazionalista ha dovuto mettere acqua nel suo vino nazionalista perché e perché l'idea europea andata avanti questa è la soluzione dei problemi nazionali
Noi oggi abbiamo la sensazione che il problema del dell'unità europea sia tutto Maastricht e nei suoi famigerati parametri
Cioè dei sacri scritti che si devono fare per entrare nella Comunità europea io qui non ripeterò tu quello che tutti voi sapete cioè che quei parametrici
Costringono ci inducono a fare cose che sono nel nostro interesse che mai avremmo dovuto fare comunque per il nostro interesse ma un questo è una cosa che ormai detta risaputa ma dico un'altra cosa
E se non si fa L'Unità politica europea
Quei parametri Maastricht l'unione economica e monetaria non si realizza
Non si realizza
Non solo i federalisti dicono queste non solo
Così e i politici tedeschi dicono questo lo dicono i banchieri lo dicono lo dice il e governatore si chiama presidente lì della Bundesbank
Tietmeyer e prima di lui l'aveva detto
Poi Price come si chiama perché
Perché sanno benissimo che una unità monetaria ed economica ha bisogno alle sue spalle di una unità politica cioè ha bisogno di un forte governo europeo di un Parlamento europeo che controlla il governo che elabori le politiche economiche di cui la politica monetaria sia l'attuazione sia la realizzazione non è concepibile un'autonomia monetaria europea che non abbia dietro alle sue spalle una unione politica e un governo dell'economia europea
Questo lo sappiamo tutti
Questo è ciò che in gioco in questo momento altro che i parametri
Certo quella una cosa importante dal punto di vista economico io non sono l'ultimo sottovalutarla
Ma c'è un'altra cosa di cui l'opinione pubblica è assolutamente poco attenta e meno che mai giornalisti niente purtroppo neanche i politici e cioè quello che si sta svolgendo della Conferenza intergovernativa in questo momento
è aperta una Conferenza intergovernativa dove è in discussione questo problema gioca il problema dell'unità politica come base dell'unità economica
E guardate che non è mica un problema risolto perché l'Inghilterra non ne vuol sapere perché ci sono grosse difficoltà anche in Francia perché ci sono altri Paesi soprattutto i nuovi sopraggiunti che sono tutti legati alla tradizione alla tradizione neutralista Austria Svezia Finlandia che si aggiunge alla Irlanda i quali non vogliono saperne di unità politiche che implichino anche un'unica politica estera un'unica politica di difesa e quindi ci sono nella Conferenza intergovernativa delle resistenze fortissime
Ebbene la nostra posizione la posizione del governo italiano
E quello ufficiale
E indiscutibile ma nella divulgazione nella comunicazione all'opinione pubblica che cosa si fa niente e io qui richiamo il nostro partito ad impegnarsi su questo tema noi abbiamo fatto un convegno alla fine
Di di luglio molto opportunamente un compendio sui problemi della politica estera europea
Ed è cari amici di questo numerosissimo consiglio nazionale numerosissimo consiglio nazionale
Quanti erano presenti cari consiglieri nazionali quanti di voi si sono occupati di questo problema è essenziale della politica pochissimi pochissimi perché perché il problema della politica estera europea non importa
Non importa non interessa non è una questione che fa che farà discutere non è una questione che si discute sui sui sulle pagine dei giornali ed è la questione essenziale di questo momento quella questione determinante di questo momento
Io richiamo l'attenzione del partito su questo tema è una cosa essenziale
No nemmeno incatenare no ma maggiore attenzione sia maggiore attenzione non la tua sovvenzioni fortissima ma io richiamo l'attenzione dei Consiglieri Nazionali organo l'intenzione di tutto il partito perché vedete cari amici
Certo i problemi economici e della disoccupazione
E dell'equilibrio del bilancio
E quindi Maastricht sono problemi molto importanti
Ma questi stessi problemi economici possono essere travolti se non c'è una politica estera europea
Ma vi siete resi conto di quello che è successo in questi giorni
Con la vicenda del Golfo
Del
Di Saddam e delirante
Ebbe
Lì avvengono delle cose che hanno fatto solo perché si è cominciato a parlare di questo fatto saltare in in un giorno in due giorni il prezzo del petrolio di di due o tre dollari al al barile
Se le cose si complicano
Questo può portare ad un altro choc petrolifero ricordate negli anni settanta uno choc petrolifero cancella Maastricht
Cancella tutte le nostre preoccupazioni economiche cancella tutte le le
Sbaglia lo sballo del del del Bilancio e dell'economia
Questo è il e questo dipende dalla politica estera l'Europa in questa faccenda come ha parlato
L'Inghilterra subito sì la Francia no l'Italia la Germania si ma cioè in due tre quattro posizioni diverse e non c'è una politica estera comune europea
Non c'è una politica estera comune nonostante che sia stata scritta nel Trattato di Maastricht
E Trattato di Maastricht ha costruito un impero vogliamo fare una politica estera comune europea
Anzi vogliamo una politica della difesa che giunga ad una difesa comune addirittura descritto dell'articolo Y quattro del del Trattato di Maastricht no è però sono passati quattro anni e si sta ancora discutendo della Conferenza intergovernativa se si può o non si può fare una cellula
Comune europea per studiare per organizzare per preparare le politiche Comunità europea
Ma cosa volete voi risolvere i problemi dell'economia sale dietro ai problemi dell'economia non c'è una politica estera che sostenga i problemi dell'economia
Cioè avendo a plausibili problemi dell'economia
Ecco il problema essenziale su cui ho voluto richiamare la vostra autentico e prima di concludere Presidente viste più la parola una sola parola io ho apprezzato molto l'intervento il primo di urgenti di di questa mattina il quale ha detto qui non abbiamo non abbiamo il candidato Bianco dice che e disponibile
Anziché ritirare candidato che non presentano candidatura ma è disponibile per partire
Validissima quell'altro sisma quell'altro
Siamo senza un io ho detto io non ripeto quello che ho detto già altre volte in Consiglio nazionale voi sapete il mio parere non capisco perché Bianco non debba ripresentare la candidatura visto che una prudente io dico presentiamo la no e adesso subito
Non è possibile che un partito in quattro anni in in un anno due anni cambia quattro quattro leadership noi abbiamo avuto Martinazzoli la Jervolino Buttiglione bianco e adesso andiamo al quinto un partito appena nato che cambia cinque volte la leadership tra i suicidi da e suicida bianco deve essere rapidamente indotto a presentare la candidatura e a essere sostenuto dal Congresso
Sì una si prepara Merloni
Sono
Io sono Angelo Cera sono da
Si arriva a poco più di un mese il segretario provinciale del Partito popolare
Italiano intero di Capitanata
Beh io stamattina
Ricordandomi perché ancora fresca la memoria del congresso
Ciò che ci siamo detti del nostro congresso no non c'è ci siamo detti nel nostro congresso di Capitanata
Mi sono detto
Comincia Antò dalla discussione di questa mattina no ce l'avete evidentemente
Qui si discute delle linee
Sui generale del partito probabilmente i problemi pare concreti
Quelli di discutere il partito a livello di periferia a livello più basso
E allora ho riflettuto
Della denunzia
Della disoccupazione in terra di Capitanata
Che
Ha superato di gran lunga l'occupazione le forze d'occupazione
Le forze occupa
Mi sono riferito per esempio al problema dell'extra
Dagli albanesi dei tunisini dei marocchini che in questi giorni
In fine stanno le nostre terre
Di Capitanata per la raccolta del pomodoro
Che tanti problemi crea
E allora mi sono detto evidentemente un partito diverso quello che sto ascoltando questo matti
E sono un po'ritornando a ritroso
Mi sono detto ma qui del problema che sul nel congresso mondiale
Fatto a Foggia è stato il tema principale della discussione il rapporto del col PDS
Il rapporto il nostro segretario nazionale non lo ha sfiorato lontanamente evidentemente ci stiamo abituando ad una politica di governo che Monica vuole
Che il Partito Popolare Italiano vivono abbia una voce labile se non addirittura ecco Silvia Between ad una ad una voce che rispetto a questo problema
Trova incomincia a trovare fatica ad essere a vedere fuori si parla di Rifondazione ma con Rifondazione caro Segretario
Anche se il patto di desistenza del passato
Non lo sappiamo esistono degli abissi
Il problema reale è un rapporto col PDS che in periferia e strozzando è mortificante
Sul quale il Consiglio nazionale una volta per tutte ne beve pure discute perché sono altrimenti faremo tanti congressi diverso
Uno di collegio uno sezionale uno di collegio uno provinciale una regionale noi parleremo di questi problemi e poi al Consiglio nazionale parliamo del sesso del gancio di Trento e Trieste vedremo che probabilmente che ha l'obbligo di parlare di più nel governo viene a parlare di più qui in Consiglio per la nazionale e faremo solo chiacchiere chiacchiere chiacchiere Qiang
Allora il prima questa mattina tutti sì sano spinti a parlare di centro abbiamo di centro ma di quale centro se la nostra base non lo sente vivo questo genere
Se la nostra base sente oramai vivono solamente un rapporto
Fiduciario
Che esista fra PDS
è partito popolare come se noi fossimo sono ancora alla Mercedes questo partito perché non ci fanno sconti
Questo è quello che sta bene
In Puglia a San Giovanni Rotondo il paese di Padre Pio e Partito popolare sta all'opposizione
Hanno preferito una maggioranza bulgara
Una maggioranza PDS Rifondazione comunista perché dicevano dicevano lì a San Giovanni Rotondo che gli uomini del Partito popolare italiano rispetto ad alcuni problemi la diva commento non non li stava bene perché il convento dei Padri Cappuccini di San Giovanni Rotondo avevano dell'interesse che erano Diversi da quello del Rifondazione del PD su questi problemi dobbiamo parlare
Questo rapporto che in periferia non esiste altro che volevano e lo sappiamo che siamo fedeli alla strategia dell'Ulivo
Ma abbiamo la sensazione che il rito il PDS ha avuto solo la strada a strategia tecnica tattica per arrivare al governo e in periferia chiaro segretario per un anno e mezzo sono stato
Ai attardata al PDS
Il sessantaquattro comuni duramente il PDS quasi in quaranta comuni maggioranze dove noi venendo dalla scissione stavamo all'opposizione non c'hanno inseriti strategicamente in nessuno delle loro maggioranza
Come si fa a portare avanti questo discorso se non andiamo prima tranquillizzare la base questi discorsi del centro e queste cose le dobbiamo dire e dobbiamo dire se sia proponiamo bene a questo partito
Perché si dà il caso che io essendo consigliere regionale l'anno scorso ho vissuto una battaglia in trincea per far vivere alle elezioni regionali del marzo scorso questo parti queste cose le dobbiamo di se abbiamo a cuore parti così come ci dobbiamo raccordare di più
Con quella che sono nelle nostre forze nell'ambito del governo e non sentirmi dire da qualche ministro questa questo è roba da Prima Seconda e Terza Repubblica come servo io giovanissimo arriva ad oggi fosse stato né la prima né alla seconda no Terza Repubblica queste cose agli uomini di governo debbono dare risposta chi chiede di dialogare queste cose le dobbiamo dire se no altrimenti facciamo suolo frittura e di questi tempi nel periodo estivo specialmente nella nelle nostre belle località del Gargano se ne sono fatte parecchie
E allora cari amici ritorniamo a Balla parlare di questo perché vorrei sapere caro Segretario come per esempio il PDS nelle prossima tornata elettorale di aprile prossimo in ventisei comuni dalla provincia di Foggia si comporterà per esempio
Ma si comporterà secondo la propria strategia
Ci sarà con Rifondazione perché viverla bene
Ci sarà il Partito popolare italiano in qualche piccola oasi perché altrimenti non vince questo è quello che sta avvenendo così come lo abbiamo dobbiamo dare una netta sensazione segretario
Perché qualcuno me l'ha chiesto è mai possibile
Che
Augusto Minzolini
Dice a determinate cose
Immagina determinate cose eh immaginavo pure lei può essere anche se una persona degnissima ex ministro questo partito può aprire i propri spazi a chi si immagina dalla mattina alla sera determinate cose
Lasciamo stare marine a me non interessa ma la sensazione e che questo partito deve avere deve avere la propria forza dare non possiamo immaginare che possiamo essere caro Segretario non possiamo essere o fare immaginare a qualcuno che siamo porti di mare in cui in questo partito può avvenire di Toronto
La regola debbono essere certa per tutti dalla periferia per l'estrazione per i comitati provinciali e regionali certamente non possiamo stare alla strategia di chi ha immaginato
Dj
Ha goduto anche di una scissione per il quale ci siamo sparati e per e dal quale abbiamo avuto solamente la risposta di un gruppo apparentata al Partito popolare italiano e far capire che si possa immaginare da Kusturica che noi dobbiamo ancora pagare
Ignobile mente
La possibilità che qualcuno si metta da parte perché la sua strategia è quella di accaparrarsi di un partito senz'anima quello che è il Partito Popolare Italiano questa è la sensazione che dobbiamo dare all'esterno sono parlando così potremo parlare di centro dando una risposta perché venirci a parlare di Rifondazione quello lo sappiamo tutti
Fatto quasi di reietto ideologicamente stare lontana dobbiamo parlare del rapporto col PDS perché lì sopra citiamo nuova gente lì sopra ci confrontiamo testiamo un partito di centro su questa base dobbiamo ritornare e queste sono sono i congressi del partito popolare italiano di base e per il quale noi affronteremo evidentemente anche un congresso se non faremo tutto ciò allora ci saremo abituati
All'idea della cinque per cento del sei per cento
Perché a me caro Segretario mi preoccupa recuperare quello che è avvenuto per le candidature dei nostri del nostro candidato senatore e e deputato quando mi sono accorto
E questi nostri amici solo per il fatto di portare la casacca di uomini dice di cultura centrista hanno saputo soldi oro sommare uns più sette per cento più otto per cento
Più della somma dei singoli partiti dalla coalizione e allora io lì sopra su quella gente che ha votato questi amici dobbiamo tentare il recupero altro che chiacchiere e parlare del sesso degli angeli
Su questa base riportiamo il discorso perché noi dobbiamo portare in periferia fatti concreti
E il partito oramai de discutere il partito non ha mai aperto a tutti
è rilanciata e non certamente perché i fatti alta strategia è minacciata per e ci son stati lo so che do fastidio precedente abbia
Era stato agganciato non partecipa chiacchiere o alla capacità di venire fuori più d'una volta sul giornale ma per coloro i quali Talos tornavano dalla scissione dal momento della scissione
In maniera storica hanno saputo a raccordare
Quasi tutte le realtà ad un partito che ha bisogno solo di questa tranquillità adattabilità al centro si fa con una cultura di gente no gol una cultura serba sciocca
Di un partito di un PDS che oramai sembra ed è questa che è la sensazione e a fare arrestare Pasternak è dominatore di tutti
Da che tra l'altro Rifondazione non può parlare perché sta e noi ecco il venti per cento si governa l'Italia queste a quello che sta avvenendo a voi la risposta
Merloni
Desidero innanzitutto ringraziare bianco per la sua relazione per l'indirizzo che ha dato al nostro partito per la Valle evitata la profondità del suo intervento
Ma come anche ha detto Bianco proprio nella sua relazione
L'economia dei paesi dell'Europa occidentale in questi ultimi anni stamani First Sandoz con sempre maggiore evidenza profondi cambiamenti strutturali
Si sono ridotti il trenta di medio lungo periodo di crescita e tassi dell'ordine del due due e mezzo per cento vengono considerati innaturali e fisiologici
Si è interrotta la proporzionalità tra sviluppo economico e sviluppo dell'occupazione si parla oggi spesso di crescita senza crescita dell'occupazione
è andato in crisi il Welfare State
Le risorse raccolte non sono più in grado di finanziare un sistema di sicuro di sicurezza sociale
Appesantito tra l'altro dall'aumento della durata della vita media e dal conseguente accrescimento dei bisogni
Tutta l'Europa è alla ricerca di modalità e strumenti nuovi per risolvere i gravi problemi che nascono da questa situazione
Di fronte alle proposte di soluzioni più diverse ispirate spesso a contrastanti fondamenti teologici è opportuno puntualizzare la nostra posizione
In economia come in politica il Partito Popolare è lontano da pregiudizi età estremizza
Siamo convinti che il mercato della libera concorrenza purché governati da regole chiare valide per tutti
Sì hanno il solo strumento adeguato a sostenere lo sviluppo economico contenendo la dinamica dei prezzi e migliorando la qualità dei prodotti e dei servizi
Ma siamo altrettanto convinti che uno con o mia fondata solo sul libero gioco del mercato non sia di per sé sufficiente a definire il profilo di un paese civile ed avanzato
Un Paese che si qualifica in primo luogo per la sua capacità di contrastare le disparità sociali
E di garantire a tutti i suoi cittadini in eguale misura l'accesso al benessere generato dallo sviluppo
Sviluppo nella solidarietà è la nostra posizione Materia
Di politica economica e questa corrisponde non soltanto alla nostra matrice cristiana ma anche alla linea politica fondata sui valori sui valori etici che noi costantemente abbiamo seguito e propugna
Sviluppo e solidarietà sono due aspetti inseparabili e indivisibili del nostro progetto di società
Quale fu pensato da Sturzo impostato nelle linee fondamentali da De Gasperi nella grande stagione della ricostruzione morale e politica del nostro Paese
Per dare senso concreto a queste parole sviluppo e solidarietà necessario mettere in moto in egual misura i meccanismi della creazione del reddito e quelli della sua redistribuzione
Questo processo può essere avviata realizzato in modo sostanziale e durevole e qui occorre ribadirlo solo ed esclusivamente nella dimensione europea
è questo il senso del libro bianco di età lorde al novantatré che poneva l'accento sulle problematiche dell'occupazione e del recupero della competitività dell'unione europea è questo il senso profondo del Trattato di Maastricht che definisce i termini del risanamento economico
Presupposto indispensabile per creazione della moneta unica e per il rilancio dell'Unione Europea nella sua più vasta identità sia economica che politica
Sul trattato di Maastricht sui vincoli e sui gravami non lieti che esso pone al nostro Paese
Sono stati manifestati dubbi e ripensamenti polemiche
Noi non condividiamo gli alla gli allarmismi spesso strumentali
Ti che toglie ogni cento di rallentamento congiunturale per gridare alla catastrofe né quelli di chi guarda raffreddamento della domanda interna come al preludio della recessione
Tutti avevamo ben chiaro al momentaneo del la firma del trattato
Cary Santa salvamento economico avrebbe avuto dei costi in termini di crescita ma tutti dovremmo riflettere sul fatto che i costi che sosteniamo oggi con indubbio disagio sono indispensabili per evitare ben altri costi che dovrebbero essere sostenuti domani da noi ed alle future generazioni
L'adesione a Maastricht significa per noi il superamento delle condizioni di precarietà di fondo del nostro sistema economico italiano
E il recupero della fiducia interna ed internazionale significa creare i presupposti per il rilancio l'attività produttiva e dell'occupazione su basi certe su basi affidabile
La partecipazione alla moneta unica con il conseguimento allineamento dei nostri tassi di interesse quelli dell'euro
Costituiva il punto di svolta per la definitiva a riduzione del deficit pubblico annuale del nostro bilancio rappresentato oramai dal solo peso degli interessi
Rimettere in discussione Mastrecchia anche semplicemente chiedendo una revisione dei termini e delle scadenze
Può significare soltanto mantenere l'incertezza sul cambio arretrare sul fronte della lotta all'inflazione rilanciare verso l'alto i tassi di interesse
Sinteticamente può significare doverci trovare saranno molti anni a sostenere provvedimenti restrittivi ben più Storey e certo non facilmente praticabili di quelli realizzati sinora
Secondo una linea di continuità che lega l'operato del presente nel governo Prodi a quella dei governi Amato Ciampi e clinica l'hanno preceduto
Che questa sia la linea giusta è confermato infatti anche dai dati più recenti degli indicatori dalla nostra economia
L'inflazione che sta scendendo al di sotto delle previsioni l'entità attiva del saldo primario che in proporzione al PIL superiore a quello di ogni altro Paese europeo
La contrazione del debito estero che prelude ad una situazione dell'Italia creditrice netta verso il resto del mondo
Tutti i fatti che ci inducono a sollecitare l'attesa riduzione dei tassi d'interesse ritenendo che ne esistano ormai le condizioni di Fo
Per questo insieme di ragioni noi sosteniamo con il nostro consenso la nostra fiducia la posizione di rigore di fermezza ripetutamente ribadita da Prodi
In particolare ribadita dal ministro Ciampi e condividiamo la convinzione di chi ritiene indispensabile
Compare ogni sforzo per entrare nel primo gruppo dei paesi aderenti alla moneta unica evitando liste d'attesa che potrebbero prolungarsi e definitivamente condanni forse irrecuperabile
Sullo sfondo di questo impegno europeo per noi fondamentale per il futuro dell'Italia si collocano numerosi problemi pare esso
Quello della rimodellazione di uno stato sociale indirizzata a ad eliminare gli sprechi ad affrontare in modo efficiente le condizioni di insicurezza e di bisogno delle fasce più deboli quello di una moderna politica fiscale
Fondata sulla chiarezza dell'impostazione solo lotta all'evasione ma soprattutto su un sostanziale decentramento che era esporrà anzi stabilizzi poteri locali nella raccolta e nell'impiego delle risorse finanziare dei cittadini
Quello di una seria riforma dell'amministrazione pubblica che elimini procedure defatiganti e spesso inutili non intendo tuttavia approfondire questi argomenti vorrei solo parlare di due argomenti che sono particolarmente presenti al dibattito attuale l'occupazione e le privatizzazioni
è stato individuato nel rilancio delle opere pubbliche uno strumento particolarmente efficace per affrontare il problema della disoccupazione
Credo che sia del tutto superfluo sottolineare quanto questo problema rilancio delle opere pubbliche sia pressante e particolare
Insieme a quello dell'occupazione per le drammatiche condizioni in cui si manifesta nel Mezzogiorno
E credo che proprio verso il Mezzogiorno debba essere concentrato il massimo dei nostri sforzi mettendo in atto ogni possibile forma di intervento
La decisione però di avviare un vasto programma di opere pubbliche corrisponde non solo a questa logica
Ma corrisponde anche alla necessità di superare le gravi carenze infrastrutturali che costituiscono un nostro motivo di inferiorità rispetto all'Europa
Dobbiamo aver ben chiari i limiti tuttavia che è un'azione nel campo dei lavori pubblici può vere nel corrispondere ad un'offerta di lavoro che oggi altamente differenziata sia nelle aspirazioni sia nella qualificazione professionale
E sia nella dislocazione territoriale
Le opere pubbliche a un un indubbio e costante è consistente effetto positivo
Nell'assorbire manodopera a bassa qualificazione
Che in alcune aree del Paese come nel Mezzogiorno costituisce la grande massa ma molto più limitato tuttavia l'affetto che ci possiamo aspettare da questa politica su un tipo di disoccupazione caratterizzato più da alta qualificazione
O scarsamente disponibile alla mobilità e all'accettazione di opportunità ritenute non conformi alle proprie aspirazione
è necessario mettere in atto altri strumenti d'intervento insieme a quelli del rilancio delle opere pubbliche
Quello di incoraggiare sostenere la qualificazione delle imprese sul piano delle tecnologie avanzate
Presso corrispondere alla pressione della disoccupazione intellettuale magari con strumenti di sostegno di formazione finalizzata quello di agevolare la nascita e lo sviluppo delle piccole medie imprese familiari Secondo quel processo di fertilizzazione dal basso che si è rilevato particolarmente efficace per i loro
Sicurezza sociale
Ma certo
Ma certamente è un fattore di primaria importanza nella lotta alla disoccupazione
è la flessibilità del mercato del lavoro che appare ancora piuttosto limitata malgrado le innovazioni legislative posta in atto
Per esempio ricorderò come la diffusione del part-time
Da noi così limitata abbia significato per la Gran Bretagna la creazione di sette cento cinquanta mila occasioni di lavoro
Dal mille novecentonovantuno ad oggi contro trecentocinquanta mila create da rapporti di lavoro a tempo indeterminato
E la Gran Bretagna è l'unico Paese europeo ad avere ridotto il tasso di disoccupazione a livelli che oggi si collocano intorno al sette virgola cinque per cento
Uso il condor commento cui vorrei esprimere la mia opinione quello delle privatizzazioni
Oggi la nostra attenzione concentrata sulla vicenda della stretta intorno alla quale si intrecciano di interessi e rilevanti per il Paese
Credo e la nostra posizione sull'argomento debba decisamente essere orientata a sostenere la vendita separata dei diversi asset del gruppo a sostenere il cosiddetto spezzatino
Come la soluzione più rispondente alla redditività dell'operazione e alle logiche strategiche di sviluppo del settore
O settore che in ogni caso conserva la sua natura di servizio d'interesse collettivo e che quindi va gestito con particolari criteri anche quando ho inserito nelle logiche del mercato e della concorrenza
Mi Frank mese riferisco alla necessità destituire strumenti che coordinò le esigenze di corretta e sana gestione con quelle di una adeguata politica tariffaria è questa una necessità se la politica tariffaria che si pone per la stretta e ma anche per le altre aziende pubbliche di servizi destinate alle privatizzazioni come l'ENEL come le autostrade come anche le ferrovie
Questi strumenti però possono funzionare soltanto se sono svincolate dal potere poco politico dal potere pubblico
Per questa ragione ritengo inopportuno improprio affidare l'autorità d'un organismo di dipendenza ministeriale
Mentre considero indispensabile che essa venga affidata ad una autorità indipendente della quale ritengo urgente definire struttura e funzione
Brevissima considerazione finale
Noi ci troviamo a rilevare come sui temi dall'adesione all'Europa e del conseguente al risanamento economico manchi nella maggioranza talvolta quella convergenza è quella compattezza che sarebbe necessaria
Da una responsabile considerazione della gravità e dell'importanza decisiva che questo passo della Costituzione dalla moneta unica a per il nostro Paese
Credo però che il nostro partito debba ribadire con forza insieme con illegale Lea il leale appoggio all'azione del governo
L'aspetto la all'azione dell'Ulivo la sua identità e la sua autonomia di azione
Di collocazione politica
Noi popolari dobbiamo rivendicare senza complessi di subalternità il ruolo determinante che abbiamo avuto nella vittoria della coalizione dell'Ulivo nelle ultime elezioni
Una vittoria può e contribuito nella percezione degli elettori la chiarezza della nostra linea la concretezza e realismo dalle nostre proposte la fermezza per le nostre posizioni europeisti
Sulla coerenza anzi queste posizioni abbiamo realizzato un solito patrimonio di credibilità patrimonio che siamo tutti impegnati a mantenere a difendere ad accrescere
Con l'obiettivo di assumere il ruolo di guida di un centro politico più forte più incisivo nella sua azione più conforme agli interessi del Paese e alle aspirazioni degli italiani grazie
La parola al presidente Mancino
Ma io ho due
Obiettive difficoltà una di carattere fisico perché sono fresco da un intervento odontoiatrico ma l'altro deriva anche se è una difficoltà meno rilevante ma comunque egualmente importante deriva
Diciamo dal ruolo
Una volta ho detto la difficoltà se avessi sentito avresti compreso qual è la difficoltà a spese
Ma io sono terzo dopo aver ascoltato Barbie
E Merloni
Perché su queste riflessioni una di carattere internazionale una di carattere interno internazionale
Io in gran parte concordo anch'essi ulteriori valutazioni andrebbero andrebbero sviluppate
L'ho ascoltato verso la parte finale
Ma anche quella sostanziosa della relazione di bianco
E e lo ringrazio per alla serenità la pacatezza
Meno per alcune determinazioni
Ma credo che nella relazione sia accolto ossia colta la difficoltà del momento che viviamo
Io mi trovo sempre ad ascoltare ruote intervenire
Con un sub connection
Per essere ancora rappresentante di un partito grosso
Ma di trovarmi di fronte
Alle quotidiane difficoltà del partito piccolo
Se anche il progresso che Ina che ti ha inevitabilmente questo partito dovrà far registrare
Di un avanzamento
Di classe dirigente in periferia
Può darsi che a metà strada ci potremmo anche rimanere
Cioè Sat tra il sentire sempre aspetti IVA
Destinati ad un ruolo rilevante
E il sapere che il ruolo rilevante si conquista attraverso la battaglia quotidiana
Io salutando Tina Anselmi ho detto non te ne andare perché vorrei accennare atteso
In questo vostro sul partito
C'è più la voglia
Di temere socchiuse
Sono un po'diplomatico le porte e le finestre
Che non quella
Di aprire nel di spalancare
Perciò dico Tina Anselmi
Se molti Dino Wind si orienta non nel senso di far crescere
Il partito certamente non è quello di un anno fa e già diverso e più convinto e più determinato
E anche più presente
Ma se facciamo crescere il partito potrà diventare una grossa realtà
Ed io lo dico
Perché sono convinto che la stagione giornalistica estiva
Sia ormai alle nostre spalle non possiamo caratterizzare il confronto politico una volta in saltando tutto è un'altra volta deprimendo uomini
Perché non è intorno agli uomini che si costruisce una strategia politica e una linea politica
Ed errori
Ne sono stati anche fatti
Quando si è ritenuto di potere fare a meno di un movimento che non è quello di oggi
Ma è che quello che si legge anche dalla fresca lettura di stampa di tipografia
Di quando eravamo maggioranza
Di un governo tecnico
Con la lega
Che è stata parte essenziale di quella maggioranza
Un movimento che si è sentito
Colpito da destra
E emarginato dal centrosinistra
Al punto da diventare disperatamente scissionista
Quando la sua proposta principale era quella di dare vita a un federalismo che tutto ancora da comprendere e che probabilmente comprenderemo un po'di più
Quando ad una riflessione attenta sul relazione di Elia possiamo capire quali qual è la differenza tra regionalismo accentuato rafforzato
Federalismo
Anche nella spiegazione pacata
Ma non per niente inappropriata dal punto di vista costituzionale
Di recente fatto dalla onorevole Pivetti
E perché questo è un problema federalismo diventa un problema perché se
è difficile mettere insieme un comunello di quattro cinquecento anni con un comune più grande confinante
Di cui magari si è era parte integrante immaginate se possibile confondere parlo in termine giuridico il Molise con l'Abruzzo il Molise con la Campania o la Campania Puglia Basilicata o la Basilicata con le Puglie o la Basilicata con la Calabria
E il federalismo
è una questione che noi dobbiamo approfondire
Non più nelle tavole rotonde delle varie feste ma credito a livello di un seminario di studi per capire se ci intendiamo tutti all'interno dell'Ulivo
Quando parliamo di federalismo o di regionalismo accentuato quello del ministro Bassanini si muove in una direzione diciamo a Costituzione invariata ma si muove nella direzione del dei provvedimenti del mille novecentosettantadue mila novecentosettantasette rafforza le regioni e quando una persona debole diventa forte è difficile chiedergli di tornare ad essere debole e il rischio può essere questo che dovendolo concludere i lavori all'interno della Bicamerale nel giugno del mille novecentonovantasette io non so se il Parlamento dopo avere rafforzato poi dal punto di vista delle funzioni al
Vive le regioni
Si troverà nella condizione di sottrarre
Vi è sempre più facile aggiungere che sottrae
Ma dico un problema che esiste dal punto di vista della individuazione di un tavolo
Parallelo al parlamento parallelo al governo che poi non ha neppure il ministro
E perché cominciamo a riflettere bene anche per proposte che partendo dal Partito popolare italiano possono diventare proposte
Determinanti io non dico decisiva ma determinanti ai fini del confronto sul piano sul piano più generale
E la stagione delle riforme
Io vorrei dirlo a me stesso
è una stagione che non può essere procrastinata
I motivi
Sarebbero fisse io mi limitassi a sottolineare
Che si fallisce la Bicamerale
Saremo costretti a trovare uno strumento diverso
Io lo strumento diverso
Può anche non essere quella costituente che anche in mezzo a noi ha avuto una qualche
Diciamo punta difensiva ho ostinata
Difesa perché avvenuta anche da personaggi autorevoli che hanno fatto parte della storia
Del Partito della della democrazia cristiana e può avvenire anche qualcosa di diverso
Rispetto a una società lo vorrei dire a Gerardo
Che si trova in questa contraddizione
L'economia ormai è mondializzata anche se ha problemi specifici di singoli paesi
Ma le istituzioni non sono altrettanto nelle istituzioni europee nelle istituzioni internazionali
Io vorrei rassicurare i giornalisti per evitare perché coi le parole bisogna sempre misurarle magari domani mattina mi fanno provare con un titolone
Ma con la caduta di uno dei due blocchi
L'ONU è in una condizione di grande difficoltà
E se c'erano due imperialismo mi oggi può darsi che non possiamo usare la parola imperialismo ma ci troviamo di fronte a una grandissima potenza faro di civiltà democratica
Punto irrinunciabile di riferimento anche per noi italiani
Ma questa grande potenza si sostituisce all'ONU
Interpretare alle risoluzioni dell'ONU
E va avanti per una politica che quando è fatta da alcuni mercanti di quel diciamo di quella parte del mondo
è una politica giusta anche di quella commerciale senza embargo
A poi quando viene fatta da parte di qualcuno di voi c'è sempre il ricordo ma guardate che noi abbiamo condiviso un embargo nei confronti di Saddam Hussein problema sarebbe molto più vasto non lo posso liquidare con una con una battuta perché avremmo bisogno di comprendere anche sul piano internazionale che cosa si può sviluppare perché finalmente anche noi inoltre la Germania il Giappone possiamo entrare a far parte in via permanente del Consiglio del Consiglio di sicurezza
Ma ecco è una valutazione che io ho ascoltato a letta se è vero cioè noi oggi siamo molto più debole di quanto potessimo essere qualche anno addietro
Anche durante il centrosinistra in materia di politica estera era facile trovare in Parlamento il novantadue novantatré e il novantaquattro per cento di consensi su una linea sviluppata da ministri di area democristiana rispetto ad oggi dove corriamo il rischio anch'egli in previsione di una riflessione che si farà all'inizio dalla prossima settimana e di un accorciamento della maggioranza proprio sulla politica estera che è stato un cavallo di battaglia un grande cavallo di battaglia portata avanti da uomini prestigiosi che appartengono alla nostra qualcuno apparteneva come Moro ma comunque appartengono alla nostra
Area area politica
Ecco su questo piano io credo che noi dovremmo
Avere maggiore determinazione l'Europa e debole
Proprio in materia di politica estera
Forte la Germania ma la Germania è di per sé forte ed è una finzione che si sia ci sia un binomio perché quel binomio non è un binomio
Un solo grande numero una sola grande cifra che è determinata da una capacità
Di Risoluzione anche dei problemi interni da parte della Germania nel contesto nel contesto europeo o dell'unione dell'Unione europea il nostro Paese ha bisogno di un
Iniezione di determinazione se vogliamo o più presenza un po'più
Diciamo determinazione e qui io dico senza niente togliere ai vincoli di Maastricht
E stiamo attenti
Perché il valori si è abituati a discutere sembra in astratto
E può darsi che la Germania la Francia anche nel recente incontro
Abbiano detto cose che i giornali non hanno diffuso
Ma hanno detto delle cose che io guarderei molto bene dal dire ho qui o moriamo noi dobbiamo onorare Maastricht ma dobbiamo onorare
Tenendo presente che esiste una condizione nel nostro Paese che bisogna conoscere diciamo dalle Alpi a diceva
Altrimenti noi devin diventiamo una società egoistica già segmentata già o federata
Ho nella assegno di quella folle scissione che viene proposto da parte da parte della lega perché dico questo
Da una parte abbiamo una forte riduzione della
Della inflazione
Gli occhi concordo con la riflessione fatta da me lo
Però abbiamo i tassi quasi immutati salvo un leggero ritocco
Ed è l'unico Paese che nonostante sbandamento inflazionistico
Si trova davvero è una quasi rigidità nei tassi
Beh ma chi paga
Questo giusto
Tentativo di entrare a vele spiegate nell'Unione europea
Chi paga
Se andiamo nel venne bocciata troviamo una situazione diversa io sono andato al cinquantenario del Messaggero Veneto
E lì c'era
La migliori industria
Cioè quella de de piccola o media che avuto negli ultimi anni uno sviluppo straordinario anche e soprattutto in materia di esportazioni
Però Carla il rapporto dollaro ridà
Marco Riva ma noi dovremo stare intorno al mille cento stavamo quasi quasi al di sotto di mille
L'oscillazione della situazione economica
E ONU un'oscillazione quasi
Diciamo organica al nostro sistema dello stop and go
Però quando c'è lo stop ce lo scopre per tutti e quando c'è il Gotha c'è il gol soltanto per una parte
Del nostro paese
Ecco io vorrei dire a Bianco che le condizioni del Mezzogiorno diventano insopportabili
Perché il tasso di disoccupazione è elevatissimo
E il tasso di disoccupazione certo porta dei problemi
E Berloni
La ripresa delle opere pubbliche dopo il blocco di quasi cinque anni
Risolverebbe come tu giustamente hai rilevare ai rilevato parzialmente qualche problema
Ma risolverebbe mette in movimento certamente l'edilizia mette in movimento tutto l'indotto che si collega alle tipiche all'edilizia
Ma per entrare in Europa e noi diciamo giustamente vogliamo entrare tutti insieme senza distinzioni
Per entrare in Europa non abbiamo questo grande handicap che è costituito dalla condita alle condizioni disperate del Mezzogiorno d'Italia
E questo è un grosso problema
Che naturalmente incide sulla prossima finanziaria
Che quando si dice blocco della spesa
E nessuna tassa
Salvo qualcosa poi arriva sempre e noi diciamo blocco della spessa che penalizza quasi esclusivamente salvo l'alta velocità una parte del nostro Paese che è la parte più debole
Passo ad un'altra considerazione io chiedo scusa vado oltre dieci minuti
Passo ad un'altra considerazione che questa
L'Ulivo e la soggettività politica dell'Ulivo
E l'Ulivo è stato e resta un'alleanza
Ed è sì vogliamo dire anche il simbolo
Di una coalizione che si è presentata al giudizio del corpo elettorale ad ed ha ottenuto un certo qual è favorevole risultato io dico certo qual
Perché sia vinti
Sì è venuto
Ma si è vinto anche grazie Avola desistenza
E quelle un altro problema liste lo vai a vedere la lega viene interpretata da Berlusconi come la causa della sconfitta del Polo noi diciamo come anche la causa di alcune condizioni favorevoli hanno voi anche se nel Veneto molti amici veneti dicono che la lega ha tolto più a noi che chi al Polo
Ho io personalmente sono convinto che la lega è stato uno dei fattori di favore del risultato del risultato elettorale come Rauti
Però sul piano parlamentare c'è un governo che per passare ha avuto la fiducia
Io do consento con bianco quando si assume che rifondazione non può condizionare ma Rifondazione e anche elemento costitutivo della maggioranza di governo sulla base di un programma che Rifondazione non ha mai sottoscritto ma anche Rifondazione un po'fa parte del Rifondazione pensa la sinistra al governo e quindi pensa come scavalcare completamente queste anomalie che si possono chiamare Rinnovamento Italiano Partito popolare
Italiano non so e l'unione di centro
Di Maccanico e Dini
Via andando via andando avanti
E io vorrei fare due osservazioni
Su questo punto
Noi siamo un partito
Di moderazione
Che poi dire partito moderato e dire nello stesso tempo che dobbiamo conservare
Le grandi conquiste dello stato sociale
Non sembra andiamo combaciano ma non sembra andiamo d'accordo insomma qualche cosa di siamo un partito di moderazione
Che per cinquant'anni paese ha guardato con favore per varie ragioni anche per il muro di Berlino anche per la impossibilità di dare vita ad una ad una alternativa
E qui tutti parlano di centro ogni giorno spunta un fungo e poi fungo sembra diventare l'albero intorno al quale il fungo invece è nato
Io dico questo
Va a Benevento bianco e a Benevento assume una posizione corretta
Possiamo discutere dialogare
Ma noi abbiamo fatto una scelta di campo e questa scelta di campo resta inalterata
Perché è una scelta di alleanza che deve essere onorata non solo da sinistra
Ma anche anche dal centro
Il dialogo però
E necessario
Scogli uno può rimanere con una strategia diversa
Ma se vogliamo noi portare avanti un impegno di rafforzamento
Del Partito popolare italiano dobbiamo anche guardare che cosa CE prossimo e che cosa non ci potrà mai essere
E quindi io un dialogo non lo escluderei
Perché non è
Contro una scelta strategica di alleanza
Ma è per portare avanti alcuni valori comuni perché alcuni valori comuni indipendentemente dalle distinzioni ci sono e poi chissà mai
E chi ha spago Porsche fidare sia intelligenza può farla valere
Chi ha capacità di mediazione Porrea rizzare dei risultati
Io so che c'è un popolo inattesa
Che ci sia un forte partito popolare Italia
Ma questi dati tesa ecco il richiamo alla alla Selmi
Questa tesa può provocare adesioni o può provocare in differenze a secondo di quello di cui noi siamo capaci di fare
E se ci mettiamo a difendere le mostrine
E noi non apriamo la società
Guardare io sono entrato in Parlamento nel settantasei però c'è un'esperienza alle spalle di carattere amministrativo parlo di me perché non poche non voglio parlare di nessun altro
Ma io dal settantasei al novantasei
Ho svolto attività parlamentare io sono appagato gli aveva e ha svolto questa attività parlamentare sono convinto che il mio ruolo quando qualcuno mi chiama è molto difficile perché poi bisogna osservare anche le regole che delle dei anche istituzionale
Ma il mio ruolo e quello di dire ghetti ha capacità e volontà e desiderio di impegnarsi deve trovare la sede dove potersi impegnare non pensare a difendere status che non hanno nessuna importanza oggi
Nello schieramento politico genera perché vi dico quando noi portiamo
Nella proporzionale il tre per cento il cinque per cento e poi prendiamo il sessantasette per cento nel collegio uninominale
Noi rappresentiamo la nostra realtà sempre o siamo condizionati dal fatto che l'elemento aggiuntivo è stato quello determinante senza del quale noi non staremo in Parlamento o nei Consigli regionali
E queste
E la domanda che noi ci dobbiamo fare spesso se se vogliamo essere coerenti con
Quello che abbiamo fatto anche coraggiosamente abbiamo fatto
Perché avere mantenuto una identità un radicamento sia pure nella diffidenza con la diffidenza che tuttora permane
Ecco noi non possiamo essere vassalli
Ma non possiamo neppure ingigantire l'ICI
Perché non siamo nelle condizioni di ingigantire ci dobbiamo lavorare per far diventare grande il partito
Perché guardate non facciamo l'errore che ha fatto D'Alema immaginare che ecco Coop dettando
Amato potesse ammettere quella fetta di socialisti che vota partito fonti Forza Italia su due milioni
I socialisti che votano Forza Italia poi ci sono anche i milioni di è che se demo democratici cristiani
Perché c'è una realtà nel nostro Paese che ha ingigantito il pluralismo giustamente senza del quale noi non avremmo salvato la democrazia in anni difficilissimi
E questo pluralismo porta differenze magari nel due mila e due nel due mila e cinque potrà rimanere anche il superamento di alcuni distinguo ma questi distinguo come esistono all'interno
Diciamo dell'elettorato socialista rispetto al Partito democratico della sinistra questo distinguo ci può essere anche nei nostri nei nostri confronti perché la Federazione giusta
Si è mal repubblicani insieme al liberale che ci vogliono stare
Ma loro devono uscire allo scoperto
Cioè il nostro come la capacità di confrontarci col nodo con loro che pose imitarli farli uscire dalla patina
Dalla indifferenza ma tutti questi devono morire diventare realtà autonome con le quali noi ci possiamo confrontare con le quali ci possiamo anche federale
Questo è la conservazione della identità
Dell'anima del cattolico democratico
Perché altrimenti andiamo verso la confusione se andiamo verso la confusione io non vedo poi per quale ragione dovremmo dire sì a una cosa piccola
E dovremmo dire no o un tentativo grande che mi vede ostile naturalmente ma dichiaratamente ostile
Di un partito unico cosiddetto democratico che dovrebbe raccogliere una parte della sinistra una parte del cattolicesimo del cattolicesimo democratico quindi io finisco
Questa
Un poco
Diciamo
Una riflessione un po'fatta di corsa ma per dire che ha ragione bianco quando sottolinea l'esigenza della conservazione della nostra identità
Noi dobbiamo conservare la nostra identità
Ma dobbiamo tener conto
Che anni che D'Alema ha diritto di conservare di accrescere
La propria posizione perché noi non possiamo negare agli altri
Una legittimità di allargare la propria area di influenza anche gli altri devono mettere che non nostro diritto
Di allargare la nostra posizione
La nostra forza la nostra la nostra col convocazione il centrosinistra non è forte se diventa più forte è solo una delle parti del centrosinistra il centro sinistra diventa forte
Anche quando il Partito popolare italiano sarà diventato molto più forte di quanto non sia non sia oggi
Quindi io
In privato già detta bianco qual è la mia valutazione sul
Sul Col sulla indizione del congresso sulle
Guardate il la mia e chiudo la mia valutazione e che molti giovani e io sto parlando di quelli che hanno avuto poi a suo tempo quando avevano quell'età
Trentacinque quarantacinque anni hanno avuto responsabilità di governo
Cioè sono stati ministri ministri di importanti dicasteri
Beh questi giovani di trentacinque quarantacinque anni che la generazione bruciata da dalla crisi della politica da Tangentopoli
Questi giovani devono entrare a far parte del quadro dirigente della
Democrazia che si della Partito Popolare Italiano
E per entrarvi per entrarvi noi abbiamo bisogno di fare questa riflessione
Un congresso allora se si deve celebrare
Che sia
Di volano rispetto a questa legittima aspettativa non è il dato anagrafico in sé
Si può essere bravissimi a ottant'anni e non bravi a a a trentacinque ma dobbiamo fare un'opera di selezione alla periferia chiede questo
Chiede che si aprano le porte che non siamo sempre gli stessi e non siamo gli uni gli unici detentori di una rappresentanza della Partito Popolare Italiana e allora prepariamoci
Io lo dico così perché ammette ha dato poco partecipare partecipare alle assemblee ma quando ci sono discorsi di carattere generale
Ecco io non non ho l'autorevolezza
Nono l'autorità nuova volontà
Ma Palazzo Giustiniani ha rappresentato molto
Nella storia
Della democrazia cristiana di ieri
Io non voglio fare niente anche per nona vere diciamo le condizioni a voglio soltanto dire che se parlo parlo
Perché il ruolo non mi impedisce di dire queste cose io resto con la tessera del Partito Popolare Italiano sono interessato al consolidamento del Partito Popolare Italiano voglio che questo vorrei che questo partito
E aprendosi alla Società diventi tanto forte
Da poter essere anche più incisivo nelle scelte di fondo che si andranno a fare non solo nei prossimi mesi ma anche nei prossimi anni grazie
La parola a Tina Anselmi
Devo ringraziare Nicola Mancino che mi ha provoca tanti
In qualche modo costretta a parlare
Per una riflessione che credo sia utile che facciamo qui oggi fra di noi
Perché secondo me è una riflessione
Che deve essere al centro delle valutazioni e delle scelte che faremo al prossimo congresso nazionale
Io sono fra quelli che motivano
Un impegno politico nel Partito popolare
Dicendo che ancora voglio scommettere
Perché la nostra presenza nella vita politica del Paese
Sì è una presenza necessaria non possiamo venir meno
A questo a questa responsabilità
Ma
Il percorso che ho fatto in questi mesi
Credo che possa offrirli
Un elemento di riflessione
Nell'ultimo anno e mezzo
Sono stata invitata a parlare nelle scuole
Prevalentemente agli studenti degli ultimi anni
E in questo anno e mezzo
Ho contattato incontrato circa settanta mila studenti
Un numero molto alto
Una un incontro
Che mi ha posto e mi pone
Un grosso interrogativo politico
Questi giovani hanno chiesto di incontrarmi altrimenti uno non può parlare nelle scuole
Hanno chiesto di incontrare bene
Sapeva non sanno quando mi incontrano che nessuno del partito popolare
Non è questa la ragione per cui mi invitano
La Regione e della mia storia passata più che del storia presente aver fatto la resistenza del vissuto questi cinquant'anni di vita democratica
Di cui conoscono troppo poco
Rispetto a quello che non conoscono
Noi abbiamo la responsabilità di dire ai giovani non conoscete anche per colpa nostra
Nella scuola noi non abbiamo portato i giovani ad avere gli elementi per un giudizio su questi cinquant'anni
E il loro la loro estraneità alla politica nasce spesso è dovuta spesso
Alla non conoscenza
Diciamo che è stata la battaglia politica
Per conquistare la libertà e la democrazia per svilupparle per tutelarla negli anni difficili che sono alle nostre spalle
Qual è quali sono le valutazioni
Che mi sento di poter fare e gli interrogativi che anch'io ho aperti su questa esperienza
Dico perché il cinquantesimo della liberazione e della Costituzione
Sono stati un'occasione
In molte scuole la prima unica occasione di riflessione sulla storia del nostro Paese
E questo ha portato a dei danni enorme
Perché non sapendo la storia
La scelta
Di qualche tempo fa perché oggi la riflessione di un pin cambiamento c'è già la scelta di Fini e di Alleanza nazionale era la scelta
Meno compromettente meno impegnativa più nuovista
Oggi questa fase è già in fase di superamento
Perché la riflessione che in molte scuole è stata portata avanti
A posto i giovani nella condizione di riflettere su ciò che è stato il nostro Paese Handy riscoprire la politica credo che oggi si possa dire
Che i giovani del nostro Paese stanno riscoprendo il valore della politica la necessità del politico
Per me questo è già un fatto molto importante
Che dobbiamo sviluppare
All'interno delle istituzioni
Ma anche nel Paese assecondando tutte quelle invischiati iniziative di carattere culturale politico formative che possano aiutare i giovani a maturare
Anche a un impegno per la politica non solo a capire a riscoprire la politica a un impegno nella politica e per la politica
Però la difficoltà
A questo punto del loro cammino
Che l'incontro con la politica non porta all'incontro con i partiti
Questo è ancora un
Punto di resiste
I partiti sono per i giovani ancora un punto di resistenza di difficoltà alloro impegno nella politica
E qui mi pare
Che i giovani però pongono
Alcuni problemi che sono anche nostre
Che dobbiamo far nostri
Se non vogliamo correre il rischio
Di una crisi nell'orientamento politico dei giovani
Che possiamo pagare non solo in termini di consenso al Partito popolare ma in termini di difficoltà ulteriori per lo sviluppo democratico del nostro Paese
Ecco oggi i giovani che cosa come giudicano
I partiti la politica
Anzitutto
Danno come irreversibile
La crisi delle ideologie
E devo dire che dal punto di vista positivo per me
E qui i giovani oggi non ci sono gestibili in termini ideologici
Mentre sono molto attenti ai valori che sono all'interno della politica no alle ideologia Masi e dolore sia i valori
Sia quando parliamo dei problemi del nostro Paese come quando parliamo dei problemi mondiali c'è una grande apertura
Ma allora la domanda che si pongono ai partiti
Non è solo quella di incontrarli con la loro identità
Questa è un'esigenza più nostra che loro
La esigenza che si pongono è quella di verificare se i partiti politici
Liberi dai LEA ristrettezze delle ideologia
Sono capaci di incontrarsi su valori che fine abbiano per costruire il loro domani per costruire il futuro del nostro Paese
Quali valori
Ci sono questi valori e qui allora io credo
Perché noi abbiamo come Partito popolare
L'esigenza di tutelare
Di rendere visibile la nostra identità
Ma questo non può avvenire chiudendoci a un incontro su valori che possono essere anche di altre e su questo incontro di un patrimonio di valori comuni individuare le risposte idonee da dare al Paese
Non quindi partendo dalle ideologie partendo dai valori
E la scommessa
Che abbiano
E questa siamo capaci
Di liberarci
Da un retaggio DiDio logiche che ci hanno aiutato
A dirigere e sopravvivere alle difficoltà della democrazia nel nostro Paese
Va oggi che queste difficoltà abbiamo superato non si supera la crisi dei rapporti
Dei giovani con la politica se la politica dove si individuate non si realizza intorno a valori
Meglio se sono comuni
Che no vengano giocati con elementi di rottura
E qui in fondo
Dobbiamo anche noi
Fare delle scelte coraggiose
Io non so io strass domani sera devo presentare a Verona l'ultimo libro della Miriam Mafai Botteghe Oscure Attilio
Certo lei lo dice chiaramente il Partito Chiesa
Che abbiamo vissuto con questi condizionamenti con questa sofferenza con questi strettoie potendo scure Attilio
Sono molto attenta capire
Quando vado nelle zone comuniste pidiessina
E incontrollate loro gente
Di capire quanti di loro hanno detto Botteghe Oscure Attilio
Perché
La verifica che sta facendo specie in Emilia in Toscana
è che i quadri intermedi soprattutto del PDS
Lo dico no pelo decorano
Abbiamo paura di non uscire da questo passato
Aiutateci
A individuare
Quale un'area di impegno
Che renda possibile per noi
Non tornare dentro lo zoccolo duro
Del partito dei burocrati dei funzionari di quelle che hanno paura delle novità
E qui noi abbiamo imparato nella nostra esperienza politica
Che ogni partito è interdipendente rispetto agli altri partiti giacché questo cammino non lo fa un solo partito se l'ho fatta solo e perdente
Allora
Per noi c'è una sfida che è culturale prima ancora che politico e culturale e politico
Siamo capaci di averne tanta libertà
Sfidare gli altri
Sue risposte che devono
Assumere l'esigenze vere del Paese quindi non
Problemi che nascono che spariscono dal calendario a seconda dell'opportunismo
Perché allora questa sarebbe il peggiore del trasformismo
Noi dobbiamo avere la libertà e la capacità
Di individuare i suoi problemi nuovi che stanno davanti a noi quali sono le risposte più valide
Ma anche quelle più aggreganti intorno a valori del nuovo che c'è nella società della domanda nuova
Che viene dalla società
E quindi la sfida è per tutti
Ma se questa sfida noi dovessimo perderla stiamo attenti ci sarà intesa erto della politica e legge serto della politica non sappiamo i giornali
Quali scelte faranno in che direzione andranno quali contributo daranno
Allora lo sviluppo della democrazia nel nostro Paese
Ecco perché
Diciamo il dato di novità che interessa oggi ai giovani è proprio il ruolo dell'Ulivo dobbiamo dircelo
Per loro è forse una scoperta più importante che non per noi
Che l'abbiamo giocata anche in termini di utilità politica e questo non è mica la colpa
Ma il nuovo che è venuto
I voti che hanno permesso di sconfiggere la destra sono venuti come risposta a una speranza di novità che oggi è stata letta la perché altre se non ci sono
E allora ecco credo che
Prossimo congresso
Sia un momento di riflessione
Che noi abbiamo
Perché
Questa domanda dei giovani è ancora aperta io sono prenotata fino al due di febbraio
E qui ed è questo il mi viene
Anche il problema personale
Non basta andarli con una rappresentanza di cui certo non mi vergogno
Ma non basta
Non basta
Mi chiedono di più questo di più non può essere una risposta personale deve essere la risposta che costruiamo insieme
Due comunicazioni la prima il carattere conviviale
Meglio che logistico
Chiudiamo al dibattito a stamattina Allo interrompiamo a per le quattordici perché stanno preparando il pranzo seconda riguarda la scansione complessiva dei nostri lavori
Siamo più di trenta ancora iscritti mi sono consultata col segretario
Ci pare necessario chiudere i lavori domani entro il pranzo quindi accorciando semmai una mezza giornata non prima
Perché ci parrebbe davvero un modo per coartare un dibattito che sta andando secondo scansioni che gli sono proprie per il tema per la prospettiva nella quale siamo entrati e quindi direi di ritornare anche arricchiamo iniziale c'erano delle deroghe evidenti per i tempi che si dovevano fare credo che chi sta qui non è un metronomo
E anche potato d'un cuore che può usare bene o male anche nella gestione dei tempi e questo mi sembra la scansione da fare grazie
La parola Zoppi
Insomma
Ci veniva ricordato anche poc'anzi
Che l'Italia ha imboccato
Una strada obbligata
La strada
Del regionalismo
Del regionalismo spinto
E vorrei sottolineare della parallela né esce sita di puntare a decisi Autonomie comunale era anche mi pare la sottolineatura la preoccupazione del presidente Mancino
Se a un regionalismo spinto se ha forti poteri ai nostri comuni ed è una strada questa credo senza ritorno
Una strada da percorrere fino in fondo
Non ci si può più fermare a metà del percorso come ne mille novecentosettanta con le regioni allorché si mise in crisi l'amministrazione centrale senza creare valide alternative regionali e locali
Contemporaneamente c'è di fronte l'irrinunciabile e altrettanto prossimo credo
Ancoraggio definitivo all'Europa il forte richiamo del segretario Gerardo bianco ripreso in tanti interventi
Due traguardi che esigono la totale riprogettazione istituzionale organizzativa dello Stato
Questa non ci dovrebbe sfuggire per usare uno slogan che esso che si può prestare ad equivoci queste scelte non sono delegabili al sono Parlamento
Oggi il dibattito è un dibattito tutto di tipo legislativo
Un dibattito profondamente sbagliato perché si tratta di affermare nuovi valori
Ho valori al presente largamente minoritario
Valori
Da affermare a livello individuale e all'interno sia delle piccole che delle grandi comunità locali e funzionali e questi valori sono
Responsabilità
Fiducia progettualità
Capacità di calcolare di eseguire di controllare
Di manutenere
Superando da una parte i municipalismi ma ancorati al tempo stesso alla realtà locali guardando al mondo
Non sarà facile io credo tre nera insieme un popolo e rafforzare lo Stato nazionale nei suoi valori di fondo costituenti
Insisto è una strada senza ritorno è una strada che sia affidata soltanto alle commissioni parlamentari alle Aule del Parlamento ci porta al disastro
Nazionale
Credo per ciò che occorra agire su due piani avanzati programmi e progetti a partire naturalmente da quelli legislativi
Difendere radicare e ancor prima far nascere un forte sentire etico uno stare convinti intorno a dei valori in primo luogo di patria
E qui ha ragione il presidente Scalfaro nel suo richiamo di appena ieri che aiutino a sopportare i sacrifici che saranno grandi non solo economici
Ma anche di cambiamento per molti di status sociale
Pensate alla straordinaria riforma che si apre per i tre mila tre miliardi tre milioni e cinquecento mila dipendenti pubblici si pagherà sempre di più di tasca propria si vorranno vedere misurare i risultati gli stati federali io penso a un regionalismo spinto no non Stato federale quali gli USA e la Svizzera sono stati che hanno attenzione forte al portafoglio al borsellino ma al tempo stesso si reggono no perché hanno al loro interno un forte riconoscimento dei valori fondanti dell'unità federale
Allora qui si apre subito un primo discorso l'importanza vitale di una nuova classe dirigente tecniche amministrativa centrale che passi dai controlli formali alla capacità di regolare promuovere The lei era insieme ma anche una vasta classe dirigente locale di fronte a Regioni e Comuni del tutto inadeguata che impreparati organizzativamente e privi in larga misura di figure professionali all'altezza dei nuovi compiti
Si tratta in altre parole di recuperare la grande lezione di Sturzo al riguardo della formazione della classe dirigente tecnica ma anche di Giulio Pastore e Di Pasquale Saraceno
Io credo che occorra allora un grande impegno culturale e politico ecco quindi il ruolo dei partiti il ruolo del Partito popolare una m'mobilitazione delle coscienze educazione delle menti azione sia a livello centrale che di collegio elettorale
Un progetto attenzione che porta ad allargare ad approfondire l'altro laicizzazione dello Stato
La la citazione della vita pubblica ci sarà una sensibilità crescente a livello locale alla spessa all'impiego del pubblico denaro
Ci sarà una continua a scelta tra grandi e piccole opzioni di fronte ai mutamenti incessanti in posti dalla globalizzazione dei mercati e resi difficile dalle limitate risorse finanziaria
Un processo che esige società locali vivi
Vitali attive rischio reale oggi di letargo soprattutto laddove forze politiche riceve Maurice il territorio si impadroniscono di tutto e riducono la dialettica soltanto alla scoperta nuova per loro
Dei contrasti tra neonate fazioni interni
Rinnovare quindi l'Italia materialmente e culturalmente questo credo sia al traguardo alto che deve porsi il Partito Popolare Partito popolare che deve essere certamente solida ha le all'impegno nell'Ulivo e per l'Ulivo con forte lealtà al governo ma che deve al tempo stesso individuare pochi temi sui quali aprire il dialogo con i cittadini dando senso alla sua vocazione europea alla sua ispirazione cristiana
Dando quindi anche risposte a chi forse e poco comprensivo impaziente nel mondo cattolico alla sua origine di partito nazionale popolare nobilitata da De Gasperi
I sacrifici saranno affrontati e possibile se non saranno sacrifici soltanto per i pure indispensabili obiettivi economici
Ma al tempo stesso per dare robustezza alla questione nazionale senza l'affermazione della quale non si salva neppure lo stato sociale
Io individuo sette priorità che richiamo schematicamente perché il mio tempo si sta assottigliando e chiedo scusa per la estrema semplificazione che può banalizzare anche il discorso
Metto pensando soprattutto ai giovani alle nuove leve al primo posto delle priorità all'Europa ma non l'Europa soltanto come ripete pure indispensabile dell'economia ma l'Europa dei valori comuni millenari ripetutamente richiamati da Giovanni Paolo secondo
E in questo secondo dopoguerra esaltati da De Gasperi Schuman Adenauer
Credo e spero di non fare sorridere che come mi secondo punto debba essere il senso nobile del tricolore non affidato soltanto alle vittorie olimpiche e alle partite di calcio al primo posto quindi questo vuol dire pensando alle nuove generazioni vuol dire a scuola e si recupera qui anche nobile intervento di a Bettina Soliani vuol dire cultura vuol dire armati vuol dire sport di massa vuol dire ambiente vuol dire chiederò al mondo dell'arte nella sua assoluta libertà di partecipare a un progetto Italia per l'Europa per il mondo vuol dire puntare al primato del bello nelle arti e nell'artigianato collegandoci anche con tutto quel mondo creativo che il mondo dell'avvenire e qui nella nel senso nobile del tricolore io credo che si possa dire si debba dire anche una parola per un piccolo ma efficiente e moderno esercito italiano nelle sue articolazioni delle tre armi perché è indispensabile per partecipare a fare politica estera in senso pieno al terzo punto collocherei la creatività del lavoro e dell'intraprendere
Con accanto tutto il vasto e crescente mondo del non profit siamo strangolati dall'ossequio al lavoro dipendente tradizionalmente inteso
C'è sfiducia nel futuro ci sono tanti soldi
Di che non si investono dove non soltanto abbiamo un grande debito pubblico ma non dimentichiamo che la ricchezza privata in Italia è molto più alta rispetto a tanti nostri partner colleghe comunitari
Un sensibile accumulo ma uno stallone consumi non è un problema di recessione è un problema di scarsa fiducia nel domani di volontà di stare da parte di stare separati
Occorre un
Lo slancio un invito a proiettarsi fiduciosa mente in avanti garantendo l'operatività del nuovo stati anche qui ritorna con forza la scuola la ricerca guardando avanti con fu duro Dante verso il futuro dando serenità dando se possibile per quanto è possibile la vita del cittadino gioia interesse a partecipare rischiamo a tutti alle energie di tutti perché intervengono al quarto punto naturalmente la famiglia dei giovani agli anziani e deboli pensiamo ai problemi della casa come i problemi la detassazione dei figli
Al quinto la grande riforma istituzionale certo le Regioni le autonomie un problema che a mio avviso non può essere schiacciato soltanto dal dibattito tra presidenzialismo semipresidenzialismo padani e Chet era ma che tocca al al profondo le pubbliche amministrazioni per una pubblica amministrazione capace di autogovernarsi ricordando lo dicevo a Camaldoli che un'amministrazione pubblica che fu
Fiona rende giustizia giorno per giorno quella giustizia che ai cittadini e spesso negata per l'arroganza l'insensibilità delle tante burocrazie ma anche per
L'inviluppo delle norme delle regole che devono essere tagliate e semplificate e qui ritorna forte il problema anche del Mezzogiorno evocato drammaticamente dal presidente Mancino
Un un Mezzogiorno che non deve essere più affrontato con le leggi speciali ma che ha bisogno soltanto di due azioni forti a mio avviso un grande investimento nella scuola per dare professionalità ed affermare democrazia sia un forte investimento nelle autonomie locali per affermare democrazia vocalmente e per dare quei servizi che sono negati ai cittadini e agli imprenditori e al sesto punto l'informazione questi Mazzone truccata parziale inaffidabile io credo che questo sia una battaglia culturale da fare e al sette ma la giustizia civile che funzioni è una giustizia penale consentitemi di dirlo che non sia più la dittatura di cento magistrati
Noi dobbiamo pensare che questo Stato è uno Stato debole il trentasei per cento dei cittadini non partecipa alle elezioni
So che cosa ci basiamo Nori qual è la nostra forza
Quando oltre un terzo dei cittadini e non è la scelta degli Stati Uniti d'America perché le istituzioni sono forti e non c'è bisogno di votare qui è un forte disinteresse è una forte antipatia per le forze politiche e per il modo con quest'atto gestito il potere ne siamo al limite e si può precipitare anche facilmente il nostro impegno deve essere quello per un recupero finisco
In questo questi temi che io ho indicato ne dovremmo scegliere ci degli alleati nel popolo stare vicini in primo luogo ai sindaci delle città dei paesi con loro alias storia gli amministratori comunali tutti ma sappiamo anche comprendere sostenere le autonomie funzionali disseminate sul territorio dalle Camere di commercio alle fondazioni bancarie
Dall'autonomia scolastica e lavoratori professionali dal consorzio e creativi un'alleanza ripeto per il lavoro creativo di cui l'Italia è
La più forte rappresentante esponente nel mondo ma che non è fortemente sentito appoggiato all'interno del nostro paese mobilitando conoscenze ed esperienze che vadano d'all'arte alla moda perché questo poi e anche il discorso del domani chiudendo la forbice che si allarga
Tra efficienza che cresce e partecipazione che paurosamente diminuisce puntando allo sviluppo che esige creatività rischio passione per il nuovo ma senza dimenticare la solidarietà altrimenti sia solo quella crescita economica che sta distruggendo la Società degli Stati Uniti d'America
Privilegiando la tolleranza che è il rifiuto dello scetticismo e del permissivismo che è l'anticamera la tolleranza di una vera etica del dovere e del fare io credo che il part ito popolare abbia un suo preciso DNA che non può e non deve essere cancellata che deve risultare tale sia nel governo con forza sia nell'opinione pubblica dobbiamo essere interlocutori How toray voli pugliese occorre e quando occorre nel governo nell'opinione pubblica fedeli nel governo ma autonomi e distinti come partito per aggregare consensi queste anch'che il Grande Centro educande maturando ai più alti traguardi civile culturali spirituali e materiali Ursf Ida difficile ma di grande fascino e per niente è impossibile alla quale dovrebbero essere particolarmente sensibili giovani del Partito popolare
Futura prossima
Sempre più ampia classe dirigente del partito una sfida per niente è impossibile per i traguardi del congresso che ormai e alle nostre porte grazie
La parola Manzini
C'è una comunicazione i i consiglieri regionali Cera e Borrello vorrebbero incontrare altri consiglieri regionali prima della riprendono i lavori di alle quindici e trenta che vuole trovarsi noi riprenderemo i lavori alle sedici
Al rapidamente perché così diamo tutti a pranzo io ho chiesto la parola perché mi ha sollecitato un passaggio della relazione di bianco di stamattina che tre ritengo sia centrale per il i nostri per il nostro lavoro dei prossimi nelle prossime settimane nei prossimi mesi si dice da tutte le parti il centro è debole per per cui perché funzioni il centrosinistra il centro deve rafforzarsi e diceva giustamente bianco il centro è una cultura politica sostanzialmente è
Un ruolo un modo di essere soprattutto è un luogo dove culturalmente si va alla ricerca si va alla moderazione sì o al confronto si va alla coerenza
Ora
La
Cultura anche la cultura del centro come tutte le culture è tale solo se rifugge dalle mode dalla
Dai mass media dall'all'immagine immediata ma solo se compie dei gesti significativi solo se ha dei comportamenti coerenti allora la nostra cultura allora di centro per aggrega are deve soprattutto emergere dove dove noi siamo impegnati e cioè nel governo degli enti locali dei comuni e nel governo centrale e qui secondo me il bar ecco di sfida che noi possiamo a vere e qui si può misurare la nostra capacità di
Crescere come diceva Mancino poco fa nella sua nel suo intervento ora io sono condivido
Quello che è stato detto a proposito della dispersione del mondo cattolico del pensiero cattolico e quindi nella della necessità che proprio perché politicamente si è frantumato ci oggi più bisogno di essere coerenti di essere precisi di essere noi stessi
E allora abbiamo detto tutti che ci sono dei temi sui quali in modo particolare i cattolici democratici hanno il dovere prima ancora che il diritto di farsi interpreti
Prego nel nel crescere dalla societarie italiana ad esempio il tema della pace
è un tema sul quale abbiamo riflettuto di più in in altre occasioni è un po'di tempo che su questa qui leone siamo un po'assenti vorrei richiamare qui un bell'articolo che ha scritto Granelli recentemente su questo problema
C'è il tema della solidarietà però il tema della solidarietà più chiedendo amarlo secondo me dobbiamo realizzarlo nel governo reale
E allora ad esempio noi diciamo il centrale per noi il concetto di solidarietà c'è il tema della famiglia
Però la media va sostenuta la famiglia fa va fatta diventare protagonista soggetto politico proprio nelle scelte
Sulla lavoro noi andiamo c'è il problema della disoccupazione diceva bianco stamattina questo è la sfida forse sulla quale questo governo o riesce o si misura la sua capacità di sostanza
Sulla finanza io credo per esempio che dovremmo dire molto anche ai sacerdoti nel mondo cattolico
Che
Il disco è una cosa importante e che uno dei peccati più gravi che si possono commettere quello dell'evasione fiscale purtroppo è una prova sulla quale noi cattolici abbiamo sempre cercato di i svicolare trovando delle giustificazioni anche all'evasione fiscale il tema della casa tutte cose molto in
Tanti molto sentite specialmente da quel mondo giovanile a cui faceva riferimento alla Tina Anselmi nel suo intervento io però
Mi occupo del tema scuola e allora qui vorrei dire che noi ci giochiamo veramente una quota con si sente del nostro Progetto del nostro messaggio del nostro essere in politica in questo tempo
è stato già detto stamattina dall'Albertina Soliani ma è stato rimarcato molto da Bianco nella sua relazione
Che proprio su questo settore della cultura e della formazione della scuola
Si gioca il pluralismo reale di questo tema e allora ecco che sono emerse le due questioni di fondo nel in questo settore il pluralismo dentro la scuola quindi nella istituzione scuola dica il pluralismo delle istituzioni scolastiche allora qui noi stiamo attenti a non correre un rischio
Da un po'di tempo
Noi semplifichiamo molto questa questione identificando la con la legge di parità
E allora rischiamo di apparire quelli
Che vogliono sostenere le scuole private guardate che questo non è il nostro obiettivo questo non è il problema posto da Bianco stamattina e dall'al perfino tra gli anni il problema è proprio quello della autonomia delle scuole Celio riconsegnare il sistema della formazione
A la struttura alle ai corpi della società cioè agli ai genitori agli insegnanti ai agli studenti
E qui la rivoluzione culturale vera che noi andiamo a fare allora ecco perché noi dobbiamo batterci non solo per la legge di parità a livello nazionale come conseguenza naturale della legge di autonomia ma ci dobbiamo battere neri negli io negli enti locali le leggi sul diritto allo studio sono De le leggi che danno il senso del pluralismo stiamo bene attenti
Perché i nostri alleati
I nostri alleati di sinistra
Su questo tema
Hanno dei grossi problemi
La sinistra
Sta facendo una revisione profondissima
Sulla sua cultura in ordine alla formazione
E si è resa conto che deve consegnare agli archivi tutta la pedagogia degli anni
Cinquanta sessanta settanta noi lo viviamo in Emilia Romagna specialmente a Bologna dove per anni ces dato il cuore di una pedagogia
Non pluralistica come la vogliamo noi bene i nostri alleati stanno facendo forti grossi passi in questa direzione noi però li dobbiamo incalzare li dobbiamo a aiutare ad avanzare su questa strada
Ma con la convinzione che non è che noi vogliamo andare incontro alle scuole private specialmente non vogliamo andare a sostegno delle scuole di mercato dopo bisogna anche qui che facciamo una attenzione
Il sistema formativo non può essere affidato ad un mercato selvaggio
Ecco perché abbiamo detto di no al buono scuola ecco perché diciamo di no alla fiscalizzazione degli degli oneri che sì i genitori paga le famiglie pagano per i bambini di filigrana le scuole non statali perché questo significa nel l'ultimo caso della fiscalizzazione uno in giù inizia profonda nei confronti dei più poveri e sul buono scuola stati a ma stiamo attenti che andiamo a dare in mano al la legge ai genitori e uno strumento che poi non sono in grado di governare sarebbe governato questo strumento da chi vuol fare gli interessi le speculazioni e sarebbe gravissimo su questo versante allora
Io credo che noi dobbiamo fare molta attenzione a questo settore delicato della scuola non per difendere ripeto le scuole di ispirazione cristiana ma perché qui giochiamo una partita grossissima sul piano della libertà del pluralismo della nuova idea distaccato come diceva l'Albertina stamattina da soci età che cresce è qui che crei severamente l'ultima osservazione invece la voglio fare sulla questione della congresso io credo che
Noi partiamo con un vantaggio ed è quello relativo alla strategia di linea politica a breve e a medio termine su quest'ma credo che non abbiamo non esistono fra noi differenze il centro sinistra è una scelta di fondo in questo momento e Peri questa legislatura sicuramente indiscutibile
Quindi concentriamoci di più sull'altro versante sul quale siamo un po'in ritardo e cioè sull'approfondimento della cultura di governo e sulla cultura del programma
Giustamente diceva bianco prima prima di andare al Congresso faremo un momento programmatico forte
Perché come ho detto prima qui ci giochiamo la nostra la nostra credibilità questo però
Perché questo accada dobbiamo far sì che l'Ulivo diventi il luogo reale di questo
Dibattito e allora anche le difficoltà di maggioranza che ci sono e che io certamente non voglio sminuire ma e misconoscere
Vengono superate se noi utilizziamo se noi puntiamo ad utilizzare questa invenzione che è stato lui Ivo questo è il nostro compito non per annullare i partiti ma per far crescere qui la vera cultura di governo
E vediamo alle quali dalla
Pratica euro
Il recupero di una società attiva che non ammette esclusione questi i tre problemi sollevati da Bianco in modo credo analiticamente ineccepibile
Riconciliare etica e politica è il problema del mondo contemporaneo
L'eliminazione del divino e dell'etica dalla storia presenta oggi il suo conto i valori di una persona la vita Della spiritualità fanno convergere cattolici e non cattolici
Coloro che sono coloro che in son convinti che senza quei riferimenti le società possono anche non sopravvive
Che fare su questo punto credo si apra la strada alla definizione di un progetto culturale al lungo termine che deve andare in direzione diversa
Dagli spettacolini correnti
Senza che si nutrano troppi timori di essere demodé
Se ci si ci ci si riferisce all'immenso patrimonio storico culturale accumulato
Sull'Europa non si possono correre rischi
Il Paese non supererebbe senza traumi irreversibili la prova d'un declassamento politico dal G7 all'Unione Europea il parere se non sarebbe lo stesso se domani dovesse essere assoggettato a pesanti condizioni di accesso alla UE unione europea condizioni che possono anche essere affrontate senza subalternità alla pari con gli altri oggi suo risanamento non possiamo perciò restare nelle ricette consolatorie di sempre
Meglio fare oggi quanto è dolorosamente necessario
Che affrontare domani i tosti del declassamento
Se è così al di là dei desideri dobbiamo convincerci che non ci sono aree di spesa off-limits nell'area del pubblico impiego pensioni sanità e scuola occorrono non solo controlli sulla dinamica della spesa
No occorre non solo flessibilità comparabile a quella del settore privato
Perché è solo così e per questa via che potremmo essere credibili buoni Dinoi e rassicurati al nostro interno
Sul tema dello sviluppo e dell'occupazione balbettiamo in buona compagnia di tutto l'Occidente
La crema dell'economia mondiale non è ancora in grado di spiegare quanto della disoccupazione
Dipenda dalla tecnologia dalla finanza globale dalla liberalizzazione degli scambi dal doping e sociale o altre forme di deviazione la concorrenza
Si constata che c'è crescita quando c'è senza occupazione ma questa è una costatazione che sanno fare normali cittadini unico rimedio per buono per tutti e per tutte le stagioni è uno solo
Flessibilità flessibilità e ancora flessibilità del lavoro che vale solo naturalmente per i privati concorrenziali con i risultati che arrestano quelli noti d'accordo con Bianco su quest'ultimo punto
Dobbiamo ricominciare a riflettere e a studiare sì dunque a una nuova San Pellegrino
Ma con molta umiltà e poche illusioni
Possiamo solo pretendere di porre i rimedi in una cornice Etty che etti eticamente fondata
Ecco solo un elenco approssimativo delle questioni
Che cosa è il pieno impiego oggi con il declino del lavoro dipendente e la crescita normale di quell'indipendente
Come include gli esclusi giovani donne lavoratori anziani
Come frenare la deriva verso le disuguaglianze come evitare che la crisi dello stato sociale incida sulla rete di protezione
Possiamo con continuare a credere che tutti i diritti di cittadinanza comportino prestazione universali eguali per tutti per la scuola la sanità od altro
Possiamo seguitare a ritenere che non vi sia alternativa ad uno Stato sociale gestito come è inevitabile in modo burocratico come considerare le esperienze
Di trapasso dalla a Bettiza alle gestioni comunitarie come già accade in qualche provincia italiana o europea
Interrogativi che gli aprono un dibattito a condizione che sappiamo liberare occhi dalle convinzioni tradizionale se così sarà potremo in condizioni diverse ricreare condizioni di uguaglianza
Assicurare condizioni di protezione estese alla totalità dei cittadini che senza sacrificio dell'equità possano preservare soprattutto le condizioni dei più deboli grazie
Grazie per la disponibilità alla concisione la chiarezza
Tanti sono stanco che mai furono così concreta
Aldo De Matteo
Non voglio anzitutto esprimere
Un consenso sulla relazione del segretario
In modo particolare
Nella prima parte che trovo molto in sintonia con il lavoro fatto ieri e con il preambolo che abbiamo principia poche abbiamo dello statuto che abbiamo approvato cioè questo forte richiamo sul rapporto etica politica
Sulla prassi politica legata ai valori
C'è un partito di ispirazione cristiana che non de potenzia il popolarismo
Questo a me sembra
Che dia l'identità qua questa nostra esperienza partito d'ispirazione cristiana
Che porta avanti l'esperienza dei cattolici democratici
E che fa del popolarismo
Una delle ragioni e poi della sua esistenza per questo sono rimasto molto perplesso ieri lo dico perché so che Matulli parlerà
Nel corso della serata
Quando proprio discutendo sullo Statuto
Introduceva ci richiamava un po'alla alla prudenza
Quasi e a voler dire definiti definiamo cd
Rispetto alle prospettive alle prospettive possibili a cono io non voglio fare
La caricatura di un ragionamento che ha un suo un suo fondamento e con lo richiamo soltanto perché a me sembra che la ragione sociale e la vita cioè noi non possiamo prescindere da un'identità se prescindiamo rischiamo ecco di di cadere moltissimi di moltissimi errori e comunque ecco di non presentare un'esperienza che può a vere e concluda può essere appetibile che può essere che può invogliare ad un impegno ad un impegno serio
Io credo tra l'altro che non ci sia bisogno
E qui il si discute molto di un partito che occupi il centro
Ma serve invece una X capacità di esprimere una nuove forme anche politiche
Cioè dare nuove forme politiche alle dinamiche della della società
E anche per questo ritengo interessanti anche se per alcuni sono ancora cose molto ambigue
E con quelle innovazioni statutarie che abbiamo introdotto
Quelle i riferimenti alla alle associazioni al alle esperienze e alle esperienze nuove sono delle indicazioni ecco delle piste che vanno secondo me nella direzione giusta quello di esprimere con una creatività
Per dare nuove forme politiche anche alle nuove dinamiche della società
Ritengo negativo tra l'altro questa Nostalgia del centro
Che mi affiora sia a destra che a sinistra
Nel e perché il risultato è una sorta di visione molto organizzativi Istica con soluzioni soltanto poi organizzative cioè vedo un'ansia di sommare
Di fronte invece a processi che hanno delle loro dinamiche hanno bisogno anche di loro di tempi di me di maturazione
E fece quest'ansia di sommare a me sembra sbagliata perché poi i conti probabilmente poi non tornano
E e qui mi pare che ero molto appropriato il riferimento di Mancino
Alla ai funghi e a all'albero tra l'altro qualcosa assistiamo anche a qualcosa che cresce ma pulito parlate anche ieri di questo otto nove diciamo IST Soggetti poi non so se sono Soggetti qualcuno e complemento probabilmente ecco che occupano questo spazio del centro qualcuno nasce proprio per poter partecipare poi acquista a questa spartizioni che poi vedo bene ecco di cosa di così tanti quindi io credo che noi non dobbiamo essere nel nostalgici dal centro non l'abbiamo aprire questa anzi ecco della della sommatoria
Che pure ha una sua consistenza io mi rendo conto che in politica poi le percentuali conto di numeri hanno il loro il loro peso
Così come credo che dobbiamo abbandonare una sorta di idea statica del centro come luogo dove si riproduce sì riproducono gli assenti e di di potere
Anche qui non per metà negare un problema vero l'esigenza di un riequilibrio anche al a sinistra ma credo che l'esperienza ecco che dobbiamo maturare non serve a coprire il fianco destro o sinistro dell'Ulivo o del del popolo ma dobbiamo essere capaci io lo dico in sintesi ecco per avendo pochi minuti a disposizione esprimere una presenza politica
Che sfidi le altri come le altre culture ecco sul terreno ecco del governo delle trasformazioni
Queste e il nodo è quel quindi questa è la capacità che noi dobbiamo aprire cioè uscire
Da una gabbia
Che non è più una gabbia ideologica ma un po'ci rassomiglia ancora quindi siamo sempre un po'dentro ecco questo questi condizionamenti che non riusciamo a superare e completamente allora il Partito Popolare e l'Ulivo il Partito popolare che si rafforza Partito popolare in cantiere con come qualcuno ha detto
Che è si unisce anche che polisti anche ad altre componenti e qui l'idea della della Federazione io sottolineo la crescita della e quest'identità Chiara ecco del del Partito popolare non negando anche l'esigenza di collegamenti ecco di forme ecco di collegamento possibili però di fronte ad un'identità chiara
Quindi non le percentuali anche qui a tutti i costi ma un partito e Coppi si vede ecco che i cui connotati sono si possono individuati
Io mi rendo conto che ci sono state alcune accelerazioni dei processi politici di del nostro Paese
Che provo queste accelerazioni provò con anche possono provocare o hanno iniziato a provocare un duplice danno c'è un danno nella coalizione è un danno anche nell'azione di governo
Ha cominciato D'Alema un poco su questo terreno ma credo che ha cominciato sbagliando ecco questa accelerazione che ha portato poi anche tutte le armi se le altre Forlì gli altri soggetti politici ad una ulteriore accelerazione e a a non considerare che anche il successo dei singoli soggetti politici che operò nel nell'ambito della politica coalizione è legata è fortemente legata edittalmente legata anche al successo del Governo
Se il governo ecco se l'Ulivo ecco fallisce può anche questo sforzo ecco che che si ma che si sta portando avanti anche come partiti io credo che ricevere una incrinatura molto molto molto consistente quindi una sfida noi abbiamo di fronte è quello di essere più consistenti certamente quindi crescere come partito come Partito popolare con questa capacità di col collegamento nuova capacità di collegamento ecco con la società con la società civile
Ecco persistente Ricci sempre meglio e quindi ipotesi strategica che credo che rimanga quello del centro del centrosinistra io non so se fosse questo il definito per tutti oppure e poi ci sono poi ci sono gli serve
Una ultima considerazione Presidente che può riguarda un capitolo della relazione di bianco che che ripete ripete certamente anche sempre con argomentazioni nuove e che mi trovo particolarmente consenziente con questa ideale europeo perché anche questo fa identità
E io lo collego anche alle agli altri elementi ecco di identità a cui facevo riferimento prima ecco dell'ideale europeo
E quindi questo sforzo del partito ecco di andare di spingere questo processo anche qui una grande innovazione statutaria ieri una parola che è stata introdotta nello statuto che io voglio rilevare credo per la prima volta è entrato nello Statuto del no del nostro partito e poi non solo il riferimento all'Europa ma il riferimento all'Europa federale
Questa è una una novità una cosa importante cioè e la coscienza di voler spingere il processo politico europeo quindi non solo gli altri processi ecco mal di portare avanti l'idea originale e originaria che è quella dell'Europa politica quindi non l'abbiamo introdotta a livello statutario allora conseguentemente poi il discorso su Maastricht Elli e dintorni qual è la preoccupazione che io vedo in questa fase molto molto forte
Perché alimentata dei mezzi di comunicazioni di massa dai giornali dalla televisione e che questa nostra adesione con il primo gruppo alla ma alla moneta unica provo a capo provocare minori possibilità di lavoro
Questa idea si sta diffondendo queste idea si sta diffondendo anche molto tra i giovani allora io credo che noi dobbiamo sviluppare un ragionamento su questo su questo terreno
E stamattina io ho sentito un contributo importante quello dell'onorevole Berloni
Che era tutto centrato sul lavoro e chiedo alla direzione del partito alla segreteria se non sia il caso e cotti e mettere in cantiere proprio durante la finanziaria che nel periodo più acuto dove queste polemiche verranno ancora fuori
Un'iniziativa ecco che e analizzi e con la nostra partecipazione a Maastricht è fin dal processo della moneta unica collegandola anche col discorso del lavoro
Per dimostrare che non è vero ecco che l'adesione alla moneta unica significa ecco perdite di possibilità reali di occupazione che invece all'inverso
Eh già inverso subito non solo in prospettiva certamente in prospettiva ecco questa a a una maggiore una maggiori incidenza quindi un'attenzione all'Europa e può anche da questo punto di vista c'è mamma leggo per questi processi vanno avanti accompagnarli da iniziative per cui la gente
Prende sempre più coscienza ecco di queste di queste scelte importanti ecco per la nostra società e anche quindi anche per il nostro partito
Ultimissima cosa e concludo
Verso il congresso io credo che dobbiamo andare verso il congresso con fierezza ma anche con molta un umiltà aprendo un confronto a tutti i livelli io ho apprezzato molto ieri l'intervento di e De Mita ne farà certamente un altro stasera ma quella parte dello Statuto
Ecco riferimento allo Statuto quanto Asso ha sostenuto lo diciamo l'allargamento delle possibilità di confronto anche all'interno rispetta la composizione del consiglio dal Consiglio nazionale ma abbiamo bisogno di quel di partecipazione di confronto di dialogo allora la fase congressuale credo che debba essere affrontato con questa con questa apertura a trecentosessanta gradi
Con l'obiettivo di mettere radici più profonde con nella nella società e mettere in vetrina i nostri orientamenti il nostro progetto il progetto ecco che stiamo rete stiamo costruendo ecco con uno stile anche nuovo
Con aperture e nuove e dove naturalmente i problemi anche interni del partito si affrontano ma lo diventano i problemi dominanti ecco di tutto il dibattito il dibattito compresi congressuale io credo che anche e questa sarà
Un banco di prova ecco per il nuovo gruppo dirigente quindi sarà un banco di prova per tutti noi grazie
La parola a Luciani
Solo tu
Sono Luciani sono di Los Angeles rappresento il partito volare Stati Uniti
Se qualche amico teme che storia ripetere l'elenco dei problemi italiani all'estero ecco non lo farò oggi perché un pogrom già fatto ripetutamente in sede di Consiglio nazionale
Un po'perché i gli amici Elia Mattarella conoscono i problemi che sono sul tappeto Romano che vengono avanti risollevando
Voglio invece credo che sia utile che il porto qui una riflessione suo che deriva dal mio vivere negli Stati Uniti del mio vivere all'estero ed è questa quando intanto faccio una descrizione di base che quando non si fa si fanno poi confusioni anche perché qualche volta anche pericolose quando parliamo di italiani all'estero dobbiamo saper distinguere fra quelli che sono gli italiani di passaporto italiano quindi italiani a tutti gli affetti
E quindi seguono la politica italiana lei con i giornali seguono la televisione eccetera sono quindi aggiornati
E poi invece quell'altro mondo molto più ampio che è quello del italiani di origine che non hanno lo stesso metro di attenzione di preparazione ecco in questo soprattutto in questo secondo mondo
Non so il nome Prodi per dirvi è un ove che comincia ora a a farsi noto ma non è ancora noto Lele le quando io vado in giro a parlare
Ritrovo ancora difficoltà a far capire
La la l'Ulivo a far capire tutte queste novità eccetera eccetera mentre invece sapete cosa è noto degli italo americani e quelle anche molto popolare solo i sindaci dell'Ulivo
Ecco i Bassolino il bianco di Catania
A ecco hanno hanno hanno già seminato alle degli italiani all'estero
Una forte popolarità e un forte consenso nei confronti nei confronti dell'Ulivo ecco questo è un elemento importante che di cui dobbiamo tener conto ecco elemento in più anche per la nostra politica nei confronti dei delle Autonomie locali per tenetevi tenete conto che che l'Italia è vista all'estero perché è ovvio il collegamento è ovvio che il Michele Esposito che sta che sta a a Buffalo New Yorker
Sacchi sente più parlare del sindaco di Napoli che non del presidente del Consiglio italiano ecco questo una una cosa importante
Una breve osservazione per quanto riguarda i problemi nella relazione bianco la quello che sospetta per la battaglia congressuale
Amici da uno che a quarantadue anni di tessera di partito e quindi certamente collocato nella fascia degli anziani
Credo che
Mi viene naturale vi esprime una forte speranza che il partito abbia il coraggio di veramente fare un cambio di generazione del partito abbia la forza veramente di testimoniare Como uomini nuovi la novità del partito e la novità dell'elettorato io quando parlo coi miei figli
E ma e cerco di parlare con loro abitato sento questo fatto magari non lo fanno per le spese papà parli sempre di Sturzo e di De Gasperi allora era non gliene importa niente
Non da nonché con questo diciamo noi dobbiamo dimenticare la nostra tradizione la nostra storia ma teniamo conto che abbiamo di fronte un lettorato che è cambiato
Ecco quindi anche un cambio di generazione un cambio di linguaggio sarebbe un significato concreto copriamo anche dagli altri partiti pensiamo cosa ha fatto Blair per il partito laburista
Inglese che era da agli sgoccioli e che invece è stato rivitalizzato da un segretario giovane dinamico nuovo ecco questo è una testimonianza che per i lavori del prossimo congresso perché questo partito che nasce con una ha bisogno anche di questa spinta nei confronti dell'elettorato giovane e questo vale anche quelli italiani nel mondo grazie
Grazie grazie anche fra i tempi Pagliari
Era stato chiesto di di presentarsi io sono l'ex ma ex segretario provinciale di Parma
Parma
E voglio proprio svolgere una riflessione legata alla esperienza di segretario provinciale
E quindi di contatto diretto con una realtà che ha vissuto questa fase del Partito popolare la Scelta del centrosinistra la scelta dell'Ulivo e che ha avuto il contatto con il nostro elettorato
Io credo che in questo momento ci sia un'esigenza fondamentale rispetto all'elettorato
Che è quella di sapere qual è il messaggio il tipo di messaggio attraverso il quale si può cercare di riallacciare il dialogo con l'elettorato credo che questo dialogo non si riallaccia i con il discorso sui principi ma si riallaccia i attraverso delle proposte concrete che toccano i temi fondamentali che riguardano le persone nei quali vengano tradotti questi principi fondamentali
Se noi pensiamo di recuperare al Partito popolare attraverso i discorsi pure necessari nel dibattito politico e in una sede del suo come questa
Sul popolarismo e su tutti gli altri problemi di livello tecnico politico credo che sbaglierei mostrare credo che sbagli eremo strada perché l'opinione pubblica non è attenta a questo tipo di problemi l'opinione pubblica e attenta ai problemi fondamentale che riguardano la vita di tutti i giorni e quindi è attenta ad aspetti molto più se vogliamo concreti molto più pragmatici dai quali però è assolutamente sbagliato che una forza politica prescinda sulla quale era la forza politica credo che debba basare
La sua azione sull'esterno la sua azione di convincimento conta di più una iniziativa su un tema concreto che non una presa di posizione su un tema teorico questo è una una modesto una modesta riflessione se volete di periferia però legata a una constatazione in pirica cioè ad una esperienza concreta e sotto questo profilo credo che sia anche importante
Tenete conto che
Il dibattito per me sterile sul centro
Sul grande centro è un dibattito che non può essere utile al Partito popolare
La posizione del Partito popolare credo che vada costruita nell'otto senza incertezze nell'ottica e nella prospettiva della scelta dell'alleanza fatta per dimostrare che in questa alleanza il Partito Popolare a apportato realmente un suo contributo
Che è già visibile nel programma che dell'Ulivo perché certamente il programma dell'Ulivo non è un programma che sa di vetero comunismo
Eh però una esperienza che va condotta avanti con coerenza non attardando sì in un dibattito che non ci è utile non ci è utile neanche
Rispetto agli ex democristiani o agli ex popolari che sono ancora incerti sulla già bontà o meno delle scelte che abbiamo operato c'è piuttosto da far capire a questi ex elettori che sono magari ancora un po'più addetti ai lavori che le ragioni della nostra scelta sono ragioni fondanti sono ragioni importanti non sono ragioni tattiche
E questo va fatto attraverso un'azione che si qualifichi sul piano della presenza sia al Governo sia negli enti locali e attraverso un'azione che si qualifichi fortemente sul piano programmatico
Un'ultima riflessione legata al alle interventi di stamattina sul congresso e sul problema generazionali
Io credo
Che i questo problema non vada assolutamente sottovalutato che esista una esigenza di apertura perché esiste una esigenza di formazione e di qualificazione di una classe dirigente che deve a vere anche il che deve potere avere i posti di responsabilità in funzione di di acquisire quegli spazi che nel attuale contesto non sono stati da certamente questo non deve essere un discorso generazionale deve essere un discorso fondato sulla qualità e la competenza delle persone
Però vorrei ricordare consentitemelo
Che sul piano generazionale
Non deve essere la l'anagrafe a discriminare ma è anche vero che ci può essere utilissimi al partito
Non in un solo ruolo ma in tanti ruoli ruoli diversi tra di loro che ogni stagione può avere un suo ruolo e credo che anche le singole persone debbano essere capaci di distaccarsi da un ruolo anche molto apprezzato anche molto gratificante per svolgere all'interno del partito una funzione utile di consulenza di apporto di supporto
Di militanza senza ostinarsi a mantenere un ruolo senza ostinarsi ad impedire quello che può essere un ricambio necessario di una classe dirigente un processo di formazione della classe dirigente che è una responsabilità di tutto una del partito e chiede al quale si devono fare tutti carico anche negli aspetti negativi grazie
Grazie
Bonfanti
Segretario provinciale di Bergamo
Mi sembra che la relazione del segretario Bianco
Ci offra parecchi motivi di riflessione che certamente non possono essere ripresi così in un intervento contingentato sul tempo
Io mi limito a due tre questioni che riguardano strettamente il partito non sua posizione politica il suo ruolo sua funzione
Perché credo che sia questo il punto di partenza di una riflessione che ci deve accompagnare nei prossimi mesi fino al congresso
Ecco io credo che la reazione di bianco apra un confronto dentro il partito dopo un po'un periodo che per motivi oggettivi
Indiscutibili
Abbiamo un po'sempre operato all'insegna della unanimità
Del resto era anche inevitabile che fosse così era in ballo la sua presidenza del partito era in ballo nostro sta sul futuro ebbene abbiamo fatto come gruppo dirigente a livello nazionale ma anche nelle singole realtà locali
Ad operare con questa compattezza però io credo che il partito deve aprire un di un confronto è un dibattito al suo interno eludere aprire non tanto sull'identità perché sull'identità abbiamo già riflettuto a sufficienza in sede di assemblea costituente
Ma sul come e con quali gesti con quale azioni con quali scelte noi siamo in grado di incardinare l'identità che ci siamo dati che vogliamo dare perché vedete l'opinione pubblica accoglie una specie di discrasia tra quello che diciamo nei nostri documenti tra quello che proclamiamo
Di voler essere è quello che poi resisterà quotidianamente ce ne i nostri comportamenti
E allora occorre porre fine al mutismo interno nel partito occorre confrontarsi e occorre edilizi con chiarezza
Che cosa intendiamo quando parliamo dell'Ulivo come scelta come Alleanza strategica questo aggettivo di strategica
Bene otto deve avere dei contenuti
Perché se strategica vuol dire che è una scelta senza ritorno ha un senso
Sì strategica invece vuol dire come abbiamo detto sia nel congresso sia in campagna elettorale che questa è un'alleanza che risponde agli interessi strategici del Paese in questo momento storico e quindi facciamo questa scelta pera attuare una riforma dall'istituzione una grande riforma nel Paese
Perché tra queste è la sola alleanza che ci permette di realizzare questa riforma all'insegna di valori che nei quali crediamo allora a un altro senso voi capite che in questa ultima cessione l'Ulivo ha senso se è capace di aprire la stagione delle riforme perché se non è capace di aprire questa stagione
è perfettamente inutile perché rischia di essere una operazione di puro potere soprattutto a favore di coloro che discendono dal partito comunista talora dopo dobbiamo dire chiaramente
Agli amici dell'Ulivo del PDS e sui temi delle grandi riforme non possono muoversi con la disinvoltura con cui stanno muovendosi o con cui han tentato di muoversi con questa idea
Ricorrente di D'Alema che l'importante è di collegarsi con Berlusconi o magari confini e che in questo modo si risolvono i problemi perché a questo modo di operare è la negazione stessa
Della significato di questa alleanza
Seconda questione e credo che se ieri c'era già approvato lo Statuto come abbiamo detto con il significato che abbiamo dato le parole credo che questo problema abbiamo risolto io ho usato una espressione per essere molto che ha
Una forza che vuole essere che si dichiara di cento che realizza un'alleanza di coalizione una coalizione di centro sinistra quella sinistra democratica se questa forza fosse sempre comunque e dovunque alleata con la sinistra difficilmente l'opinione pubblica o percepirla come forza a vicenda
Ho usato questi tre avverbi sempre comunque e dovunque per aprire il problema
Che ci deve essere dentro il nostro partito su che cosa fare negli appuntamenti elettorali che ci saranno nelle realtà locali nei prossimi mesi non sentite segretario di Foggia
Aprire la questione
Per la sua realtà ma credo che ci siano questioni un po'in tutte le realtà della penisola certo occorre coniugare questo
Con la coerenza verso un'alleanza con la coerenza verso un governo alle quali alla alle sorti dal quale sono legate anche le sorti del nostro partito quindi con molto senso di responsabilità però laddove non è possibile la situazione contingenti locali ma oggettive realizzare intese con l'Ulivo occorre avere la possibilità di muoversi
Con una capacità di iniziativa politica altrimenti significa andare incontro ad un'assoluta a soluzioni che rischiano di emarginati mi sembra che lo Statuto lo dica almeno nella fase nell'ultimo
A titolo credo dallo Statuto è scritto
E poi perché questa è la il primo passo per realizzare quello che ci vuole dire federalismo ma che per noi è invece lo stato delle Autonomie cioè occorre anche a livello di partito
Garantire quelle quegli spazi per iniziativa politica delle singole realtà locali ultima questione ed è quella della gruppo dirigente
Ed era prossimo congresso
Ecco io credo che noi congresso ha senso sei ripeto
Apre i subito immediatamente un dibattito nella periferia nei Comitati provinciali nelle sezioni dei comitati regionali perché il partito ha bisogno di questo non possiamo andare avanti allungo in un partito che non discute al suo interno
Che non vede definirsi posizioni politiche dove tutto sembra giocato in funzione dagli organigrammi
Ecco però occorre anche attorno al gruppo dirigente che andremo a scegliere che andremo a costruire occorre anche alcune cose
Di garanzia
Il presidente Mancino stamattina invitava ad aprire non chiudere eccetera
Certamente dobbiamo aprire non dobbiamo chiudere
Però credo che un criterio dobbiamo esigendo e dobbiamo porlo come pregiudiziale nella scelta del gruppo dirigente e c'è pretendere che chi si candida ad essere gruppo dirigente siano persone che hanno scommesso sul Partito popolare che intendono scommettere ancora sul Partito popolare
Perché io temo fortemente non dico un'occupazione manu militari ma operazioni che di qualcuno che potrebbe essere mandato qui per chiudere il Partito Popolare
Dobbiamo stare attenti che c'è ancora qualcuno che sogna e il partito clintoniano che sogna ancora e noi siamo il punto di snodo di qualsiasi di qualsiasi evoluzione del sistema politico siamo in una posizione avremo pochi voti
Siamo in una posizione che però che è il punto di snodo di qualsiasi evoluzione del sistema politico e allora dobbiamo stare attenti se queste cose qui
Quindi capacità di produrre gruppo dirigente ha rinnovato motivato con entusiasmo ma ripeto gruppo dirigente che crede nella scommessa dal Partito popolare
Il pizzo
Duilio
Io volevo
Partire questo dolente al vento dalla introduzione del segretario perché ritengo che opportunamente l'UE ha collocato la prospettiva del nostro partito su uno sfondo culturale politico che ci vede paradossalmente perdenti rispetto oggi a chi storicamente e culturalmente invece ha perso io credo che noi giustamente diceva il segretario abbiamo il nostro paniere la dottrina sociale della Chiesa d'ispirazione cristiana la cultura dei cattolici democratici sia dagli ingredienti che ci potrebbero potenzialmente mettere nella condizione di governare il cambiamento in una situazione di grandissima difficoltà di profondo mutamento appunto rispetto al passato usa il condizionale però non casualmente nel senso che io penso che noi siamo su un crinale che ci vede nello stesso tempo rischiare non dico la estinzione ma comunque la nostra cristallizzazione attorno ad una percentuale di insignificanza intermedi significa di di prospettiva
Politica se non prendiamo coscienza di queste nostre possibilità quali sono i temi attorno ai quali io credo noi dobbiamo cercare di definire la nostra identità che ci caratterizza in modo anche da evitare se permettete questo continuare ad assistere sui giornali in modo ossessivo a quella che è la nostra caratterizzazione sulla base geometrica
E sulla base del principio dimmi con chi vai e ti dirò chi sei noi continuiamo a discutere del Partito popolare a seconda di queste geometrie che io penso se non vengono esplicitati interni di contenuti di cultura politica
E di prospettive ormai non interessano più
A nessuno pelo dunque dobbiamo impegnarci in termini in tempi rapidissimi a elaborare dei contenuti di prospettiva politica dicevo prima
Che ci facciano governare il breve periodo però dentro un itinerario di lungo periodo io credo che non esista la possibilità di disegnare una tattica una strategia politica nel breve periodo se non abbiamo chiaro in testa che cosa vogliamo fare nel lungo periodo e allora a questo proposito mi permetto di dire cari amici che noi dobbiamo domandarci
Come sia possibile oggi affrontare i temi del rapporto tra libertà responsabilità né nella modernità
Dobbiamo domandarci io credo come sia possibile governare problemi drammatici che pure sono stati qui evocati come quello del lavoro e della disoccupazione
In un contesto in cui le vecchie manovre di politica di bilancio che mettevano a carico dello Stato secondo la classica ricetta keynesiana del deficit spending
La possibilità di includere Chili politiche inclusive che evidentemente erano fatte e non semplicemente perché si voleva il bilancio dello Stato è in deficit queste politiche oggi non sono più possibili
Non sono più possibili peraltro anche perché ci troviamo in una situazione di internazionalizzazione dei processi economici e in particolare di una divisione internazionale del lavoro
Che in un contesto di interdipendenza fortissima di concorrenzialità non permette ancora una volta di poter operare in modo autarchico abbiamo sentito dire io credo che se noi non ci domandiamo come sia possibile operare quella che in altre parole possiamo chiamare una profonda redistribuzione verso il basso
Della ricchezza del nostro Paese ovviamente mettendoci dentro la dimensione politica precedente De Mita qualche volta ci ha detto che bisogna domandarsi come affrontare il tema dell'Uefa dal dei diritti di cittadinanza io sono d'accordo credo che sia dentro questa questione dentro questa dimensione affrontare però intermedi politici appunto quello che il nostro disegno per un periodo che non sia contingente e io penso che chi riuscirà chi riuscirà in qualche modo insomma
A dare una speranza attraverso una politica di redistribuzione verso il basso più verso il lauto magari diminuendo in quantità laddove la quantità è arrivata a certi livelli migliorandone la qualità dei processi di vita
E dall'altra parte invece non pensando solo alla qualità perché non esiste la qualità laddove non c'è la quantità io credo che chi riuscirà ad affrontare questi nodi potrà essere un partito moderno che governerà la complessità dei prossimi anni a suo tempo c'è stata una Camaldoli io credo che se non ci poniamo il problema di reinventare una strategia che per i dicevo prima che per i prossimi anni
Possa consentire di riaccendere la speranza Harry appassionarsi alla vicenda dei popolari io credo che noi ci saremo sempre attorno a una percentuale del cinque per cento punto in più o punto in meno che per taluno magari anche una polizza di assicurazione fruendo di quella rendita marginale
Che il sistema maggioritario può dare ma non abbiamo davanti a noi con grande un grande destino io credo che ci dobbiamo di carico in tutte le nostre forze questa cosa peraltro passando che lo dico all'amico di Foggia
Dalla intelligenza di questi problemi alla proposizione di contenuti e di strategia politica che sia percepibile da tutti senza fa diventare evidentemente il Partito Popolare
Un circolo culturale per iniziati o per addetti ai lavori laddove le cose le capiscono solamente una ristretta cerchia di persone che sarebbe una contraddizione in termini evidentemente anche rispetto a quel nome che non è solamente il nome mai qualcosa
Di più lo stesso Prodi se ricordiamo ci ha detto a suo tempo che non viveva in verità bisogna riconoscere in tempi non sospetti diramò al di sopra delle nostre possibilità
Vi ricordate
Il ramo al di sopra delle nostre possibilità
Io penso che oggi noi siamo arrivati al punto in cui un partito del sei sette per cento e non più del trenta per cento
Deve domandarsi come fare ad affrontare questo nodo del non poter vivere al di sopra delle nostre possibilità quindi un primo tema dicevo libertà responsabilità nella modernità un tema di redistribuzione della ricchezza
Introduco e accenno e vado a chiudere
Un rapidissimo tema secondo me è straordinariamente importante soprattutto nelle grandi città
Cioè il tema della rapporto tra la politica e la protezione del cittadino Ricci la politica a suo tempo è nata se vi ricordate anche con questo obiettivo di dare protezione al cittadino
Noi possiamo realizzare sulla base dei principi in cui crediamo delle politiche inclusive che diano diritto di cittadinanza anche a chi viene da lontano
Però non possiamo non porsi il problema della tutela dei cittadini che in questo Paese non ci comprenderebbero noi oggi abbiamo bisogno di elaborare una politica delle città in cui il tema della sicurezza dei cittadini è un tema che diventa sempre più straordinariamente
Importanti evidentemente anche qui
Si tratta di conciliare il discorso del principio che non sia né Gatti nega Tore insomma della l'inclusività dei cittadini con quello che discorso però di una libertà che possa essere esercitata fra i cittadini che in questo Paese
Sono nati non voglio citare altri esempi che pure però emblematicamente secondo me dovrebbero concorrere a riaccendere la speranza grandi temi delle riforme istituzionali lo stesso tema il sistema elettorale noi dobbiamo domandarci se abbiamo accettato fino in fondo il sistema maggioritario
Oppure no una risposta ma dobbiamo dare perché se continuiamo a vivere in un sincretismo che pensa di immaginare di conciliare cose che non sono sempre conciliabili credo che produrremo
Solamente pateracchio il tema della giustizia noi dobbiamo cominciare a dire alcune cose chiare sul tema Dal se non è possibile che ci sia gente che ammazza due tre persone
E il giorno dopo dice bellamente che si è pentita e siccome si è pentita imboccato i benefici fa parte dello Stato insomma
Dicevo potremo ancora il tema dell'autonomia del federalismo siamo arrivati al ridicolo per cui parafrasando Croce non possiamo non dirci federalisti ma credo che noi questo discorso della autonomia o dobbiamo riempire di contenuti anche con delle proposte che siano significative in modo emblematico
Che ne so la scuola
Scuole a uno dei grandi temi che erano stati posti nella gerarchia delle cose d'affrontare la prova facciamo un esempio provocatorio la scuola prima una scuola elementare
Perché non la diamo ai Comuni la scuola primaria adiacenti
Io peraltro sono convinto che attraverso questa via forse lo stemma lo stesso tema del pluralismo scolastico potrebbe essere più convenientemente affrontato laddove il cittadino che vive in quella comunità e in grado di misurare quella che è la possibilità di far vivere ai propri figli e dentro quelle istituzioni la fruizione di alcuni contenuti piuttosto che non di altri nella formazione della sua personalità
Più banalmente le caserme mi diceva qualche sindaco a Tortora ma diamo è comunista e caserma insomma adesso diciamo avesse in testa ciò che nel come vogliamo raccattare tre quattro mila miliardi allora le vendiamo diamo nei comuni le caserme cioè abbiamo oggi i sindaci che reclamava necessità di trovare una nuova casa comunale e non riescono ad averla perché c'è una politica della parte di questo governo che siccome la finanziaria si pone l'obiettivo di raccattare quattro soldi non ha nemmeno la possibilità al Comune di occupare alcuni spazi magari che sono nel centro della città veramente voglio chiudere con una battuta
Sull'Ulivo e ultima battuta su quello che diceva il segretario ha proposto di Rifondazione credo che ormai siamo tutti d'accordo sul fatto che questo Ulivo e una coalizione di partiti che vede mettere insieme peculiarità le diversità e le peculiarità però vivo non solo attraverso quello che è il riferimento ad uno statuto o di una
Dentro la quale noi come Partito popolare riusciamo in qualche modo a farci notare in quella che rischia di diventare una indistinzione non è un'accusa io
Ho notato l'intervento dell'amico di Foggia che fosse in modo appassionato ha detto alcune cose che però hanno qualche fondamento anche in Lombardia esiste questa situazione con il rischio che il PDS fondamentalmente cerchi di fare ma bassa di tutto e a questo proposito io dicono cose che fosse strampalata rispetto rapporto con Rifondazione Comunista
Certo che noi dobbiamo in qualche modo come fa il nostro segretario far presente a Bertinotti che non siamo disponibili ai ricatti che comunque ci separano abisso rispetto a quella chiede prospetti eccetera però cerchiamo di fare atte signorina che questo nostro protagonismo derivati Bertinotti non significa la fine esonerare il PDS da quella che ha il compito di marcare una differenza rispetto a Rifondazione comunista perché questo significherebbe surrettiziamente dare al PDS magari assecondando la sua vocazione la possibilità magari in modo come dire insomma e quasi maligni o di cercare di collocarsi verso il centro dello schieramento e condannarci nei fatti addio agli la nostra intenzione a dialetti Giare con Rifondazione Comunista ovviamente questo credo che lo so che lei non ci pensa nemmeno lontanamente ma certo io credo che noi dobbiamo sfidare il PDS nei rapporti con Rifondazione Comunista per far fare ancora di più dei passi in avanti al PDS rispetto a quella che era una prospettiva da cui lo ha separato peraltro una scissione affidata ad un momento congressuale ci sarebbe molto da dire boy per quanto riguarda Prodi Comitati Prodi eccetera insomma io dico sono segretario che il fatto che lui ogni tanto chiede a Prodi di venire a fare il leader
Nel centro della federazione di centro cose del genere
Non mi convince più di tanto insomma anche perché io credo che i leader non è che vanno o vengono irridere ove ci sono uno inciso insomma non credo che sia una tautologia insomma il leader è qualcosa che ha dentro di sé in termini di cultura politica interni intelligenza politica intermedi empatia rispetto a quella che la società quel tal cosa che lo qualifica come leader non perché lo si statuisce per decreto aveva ragione mi pare dovrà carte quanto diceva che uno il car no c'era ricomincerà si può dare del decreto il calcio questo lo dico in termini negativi del tenente io credo che e chiudo Romano Prodi debba e possa fare bene bene il capo del governo e della coalizione credo che sia straordinariamente importante che questo governo faccia bene
E molto presto troppo presto ma oggi questo governo ha vissuto dalla gente come tutti dove il presidente più o meno che fa più o meno le stesse cose che non marca differenze rispetto al passato credo che tutti noi ci dobbiamo impegnare perché invece queste differenze
Vengano ad essere marcati perché anche attraverso questa via di un Governo che si faccia ricordare noi credo che anche come popolari potremo vincere la partita
Vorrei aggiungere qualcosa di più sulla questione le classi dirigenti delle porte socchiuse delle porte aperte spalancate e così via ma mi fermo qui perché ormai abbiamo detto tante cose e credo anche che le cose che abbiamo detto siano servite a chiarirci e quindi non è il caso cadenza simili
Tanto non lo dico diplomaticamente dico però una cosa sola cerchiamo di non immaginare con Edoardo che passata la nottata possa tornar sia come per rima operando un meccanismo di rimozione che fondamentalmente non si interroga in termini politici evidentemente sulle ragioni di una degenerazione segni
Investiga sui mole quali probabilmente riusciremmo a separare quelli che a suo tempo abbiamo chiamato con qualche speranza io
I torti e le nostre ragioni per riprendere le nostre grandi ragione Erri proiettarli su uno sfondo che ci può vedere ancora protagonisti grazie
Giampaolo D'Andrea
Vaccari omicidio
Desidero
Come contributo al dibattito precongressuale che è stato aperto
Questa mattina da una ampia articolata e problematica relazione del segretario o politico
E nucleare con rapidità
Tre complessi di questione
In risposta alla suggestione
Gerardo Bianco CIA offerto questa mattina
Uno è il tema relativo
Al mutamento del contesto culturale politico sociologico
Economico anche di riflessione storiografica
Un altro è quello relativo alle ragioni della nostra presenza in questo mutato contesto è un altro l'ultimo è quello relativo alle possibilità e alle condizioni di una nostra iniziativa
Procedo con rapidità schematicamente
Credo che Bianco l'abbia fatto molto bene questa mattina
Si ritorna a riflettere sul problema dei rapporti tra valori e politica
Le democrazie occidentali
Reagiscono alla loro crisi
Riproponendo questa questione alle due convention americane al di là della spettacolarizzazione che
Soprattutto visto è stata enfatizzata dalla nostra stampa nazionale hanno riproposto come tematiche questo grande problema dei rapporti tra valori e democrazia
La cosa non deve meravigliare perché le nuove sfide etiche che sono di fronte a noi quelle connesse alla globalizzazione al progresso alle modifiche epocali che si sono realizzate non possono trovare una risposta sufficiente in una politica che si ripiega pragmaticamente su se stessa
E che ragiona solo di assetti di potere o di regole del potere
Non lo possono fare perché le democrazie così perdono di consenso e di significati e quando non ritrovano un rapporto positivo tra i valori e la politica
Manifestano due scorciatoie che sono la crisi della democrazia la versione
Di questa vigilia rispetto agli anni Trenta
La crisi
Di una democrazia che di ideologizzare i Problemi
E noi stiamo avendo un esempio forse anche pericoloso
Nella questione posta dalla lega scissione unità nazionale oppure c'è un'altra via d'uscita alla crisi purtroppo in negativo delle democrazie quando non riescono a riproporre in termini positivi
Il problema dei rapporti tra valori e politica che è quella del plebiscitario Isma'cioè l'idea di poter recuperare sicurezza e certezza del futuro
Affidandosi ad un uomo e non affidandosi alle grandi sintesi ideali delle grandi culture politiche
Il problema però e chi è la sintesi nuova tra politica e valori
Noi questo ce lo dobbiamo dire per evitare di incorrere in una sottovalutazione
Non può riguardare solo quello che noi pensiamo sulla famiglia la scuola e la vita cioè i temi che tradizionalmente hanno un'alta valenza etica
Ma riguarda in realtà tutte le grandi su questioni connesse alla esistenza nella nostra epoca e alla esistenza nella Italia così come si è andata sviluppando con le sue contraddizioni e con le sue con i suoi lati positivo
Sono quelle connessione che più che riguardare i problemi famiglia scuola e vita
Riguardano il rapporto libertà solidarietà
Riguardano il rapporto controllo partecipazione riguardano il rapporto soggettività ordine riguardano il rapporto sicurezza appesa di vita
Questo tipo di problema che la società complessa ci presenta richiedono a mio avviso un grande sforzo di elaborazione della politica
Sicuramente superiore in termini culturali a quello che vediamo affacciarsi all'orizzonte intorno a noi
Per cui dobbiamo dire che c'è una causa culturale delle difficoltà della politica
E per quel che ci riguarda c'è una causa culturale delle nostre difficoltà perché in realtà si è inaridito da la capacità di elaborazione della cosiddetta cultura cattolico democratici
La seconda questione noi che ci siamo sempre definiti un partito di valori e non un partito dottrina
Dovremmo resistere meglio
Alla crisi delle ideologia
Dovremmo cioè avere la possibilità di portare nell'analisi e dell'iniziativa politica
Quell'elemento in più
Della nostra caratteristica del nostro codice genetico che questa mattina bianco ha definito ispirazione religiosa sia pur con qualche titubanza
Cioè lo spirito religioso con il quale si possono affrontare le nuove grandi questioni epocale
Noi ne parleremo sicuramente né i nostri due appuntamenti preannunciati
Ma è evidente
Che le ragioni di vita di un partito che si radica in una
Tradizione come il nostro
Devono risiedere nella capacità
Di radicarsi al futuro con la sua identificabile capacità di immaginazione di assetti di futuro di immaginazione di vie d'uscita
Dini immaginazione di spazi nei quale la coerenza trovava ispirazione
E le scelte le possibilità di vita che si offrono ai cittadini non venga misurata in astratto ma diventi essa stessa la cartina di tornasole del successo e dalla e della validità della proposta e della presenza del partito
è evidente che
Queste questioni sono sullo sfondo ma non possono costituire una fuga rispetto alle responsabilità che noi abbiamo nelle condizioni date
Io credo che noi dobbiamo continuarci a definire partito di ispirazione cristiana lasciamo stare poi se lo mettiamo meno
Nel preambolo dello Stato
Io credo che noi dobbiamo continuare ad aspirare ad essere eredi Gerardo hai ragione della Ka della tradizione cattolico democratica
Credo anche che dobbiamo aspirare a da rappresentare il più possibile
Di quella tradizione e non voglio riaprire il problema dell'unità dei cattolici ma chiaramente mi pongo questo problema
Ecco la ragione per la quale io dico sempre
Che noi non possiamo esaurire nel centro il nostro essere Partito popolare noi siamo un partito di centro ma siamo uno speciale partito di centro un partito di centro
E qualche cosa di più
Con questo qualche cosa di più io non voglio identificare un accidente ma una cosa che è sostanziale al nostro modo di essere cento
E qui si apre una delle questioni che è stata sollevata nel nostro dibattito di questa estate che è stata oggetto dell'ultimo dibattito a cui ha partecipato anche Bianco al Festival della vela
Io qui voglio essere molto molto chiaro io sono convinto che noi facciamo bene
A rafforzare l'Ulivo la coalizione di centro sinistra
Sono convintissimo che facciamo ancor meglio a rafforzare la gamba di centro di questa coalizione e questo deve essere il nostro obiettivo
Però noi non possiamo fare a meno di prendere atto di due cose che stanno accadendo
La prima è che
Sta prevalendo nella sinistra una idea di nuovo partito della sinistra o di nuovo partito democratico della sinistra
Che se non è il partito democratico così come Veltroni immaginava cioè come partito che comprende tutto l'Ulivo
Qualora non si realizzi uno bilanciamento al centro di questa iniziativa della sinistra finisce con il divano valere lo stesso effetto di un partito democratico così come l'immaginava Veltroni
Per cui noi se ci rallegriamo che le ragioni della sinistra portate avanti da D'Alema siano più funzionali all'idea della permanenza di una posizione autonoma del Partito Popolare del centro nell'alleanza
Al tempo stesso odiamo corto o riusciamo a dare corpo a questa posizione o non abbiamo assolutamente motivo di rallegrarci della prevalenza di quell'altra linea
E questo è sulla sinistra
E stacca adendo un'altra cosa al centro
Un altro centro dell'Ulivo e una al centro fuori dell'Ulivo
Io ero convinto fino a due mesi fa che le ragioni della resistenza diciamo così all'accogliere l'invito a un rafforzamento del polo centrale dell'Ulivo
Da parte a seconda dei giorni di Prodi o di Dini
Fossero legate a una sottovalutazione del tema
Giarda oggi ha fatto una battuta tra le righe che ci sono più ragioni Paul personali che ragioni politiche forse attorno alla volevi a battezzare perché l'hai detto sottovoce
Io sono un tantino più cattivo
Probabilmente dice entro il rifiuto di un'adesione esplicita a questa prospettiva
Si scommette un po'sulla sopravvivenza degli altri e sulla decadenza del Partito popolare non dico null'altro
La stessa scommessa che si fa nel centro dell'altro poco
Dove abbiamo assistito dopo le elezioni mi avvio rapidamente alla conclusione di lo sono un'altra cosa
Dopo noi dove noi abbiamo assistito dopo le elezioni ha uno strano dibattito Buttiglione ha spiegato sui giornali il giorno dopo delle elezioni
Che il Polo ha perso le elezioni perché apparso troppo schiacciato su Fini l'avrete lette tutte le dichiarazioni di Buttiglione
Qualche giorno dopo ci ha spiegato al suo congresso ha spiegato al suo congresso
Che
Si deve mettere in moto una nuova posizione di centro
Nella quale si deve dare rappresentanza all'elettorato moderato perché confini non si può dare rappresentanza all'elettorato moderato
Ma poi ha aggiunto sotto sotto
Che però si deve alleare con la destra democratica
Se Fini non dalla rappresentanza all'elettorato demo moderato
E se il centro di cui fa parte Buttiglione o di cui dice di far parte non è la destra democratica quale della destra democratica con cui Buttiglione immagina di allearsi
Evidentemente la riproposizione
Di una contraddittoria tesi che è la stessa in forma appena nuova sembra un gioco delle tre carte
Che propose annoia al nostro Consiglio nazionale anche allora ci disse
Che l'alleanza confini era un'alleanza con la destra democratica per carità quell'amica era la destra neofascista che forse neo fascista
Lui se ne è accorto dopo delle lezioni politiche dicendo a tutti i giornali che purtroppo era rimasta questa cultura di destra radicale chi aveva spaventato l'elettorato moderato
E questo ci fa dire
Che la sirena che viene da quell'altro io voglio essere molto chiaro su questa cosa su questi temi non è credibile e strumentale
E funzionale al riassetto di equilibri all'interno del polo di centro destra e non è funzionale all'apertura del discorso del centro e soprattutto alla risoluzione della grande questione della rappresentanza dell'elettorato moderato e del ceto medio
Poco poco differente la posizione del centro cristiano democratico
Meno fondamentalista nell'analisi nella ispirazione ma in qualche modo per le cose che abbiamo sentito dire non sia Arras sulle prospettive politiche
E al tema anche Mastella pone
Di un riferimento elettorale più credibile per l'elettorato moderato si risponderebbe con maggior coerenza non legando questa questione ha una scadenza elettorale imminente perché quando questa questione viene legata una scadenza elettorale imminente
Sa troppo se me lo consentite di trasformismo contingente legato ad esigenze di altro tipo e non ad un discorso di larga prospettiva che dovrebbe riguardare la evoluzione del sistema politico
Ecco allora
Sembra sul polo di centrodestra c'è da sapere che fine fa Forza Italia Oggi Berlusconi annunciato che rimane a far politica
Con un partito nuovo anche questo non è che è indifferente rispetto alla questione del cento
In queste condizioni
Rafforzare la coalizione di governo a mio avviso e doveroso anche per la stabilità del Paese oltre che per la sopravvivenza del Partito popolare
Ma proprio perché io parto da questa convenzione me lo consentano agli amici che come me condividono questa scelta di fondo che abbiamo fatto e che oggi in prima linea la devono sostenere
Noi alcune cose all'interno della coalizione le dobbiamo cominciare apporto
Bodrato mi pare che ha fatto una dichiarazione brevissima che io condivido non dobbiamo discutere se stare nell'Ulivo dobbiamo discutere come stare nell'Ulivo
E io credo che non aiuta da parte nostra non aiuta per noi la missione che abbiamo in nome della coalizione
Che è quella di recuperare consenso nell'area moderata
Alcune delle cose che accadono normalmente che sono accadute in questi mesi della vita di governo il problema non sono le scelte del governo Prodi
Bianco ha fatto bene a dire che le condividiamo
Talvolta
Sembrano figlie di nessuno
Ma questo è un difetto
Secondario purché siano scelte condivisi
Credo che non aiuta il ruolo di partito moderato nella coalizione
Il fatto che le nomine per esempio che il Governo ha fatto
In enti rilevante
E non solo quelli
Dell'area cosiddetta culturale della ricerca scientifica
Quando esprimono il pluralismo cioè la non identificazione del nominato con un iscritto al Partito democratico della sinistra
Tutt'al più ci presentano uno di Legambiente o uno della Gigi
Però era che questa è una questione così come forse bisogna dire ai nostri alleati
Che non ci sono solo ex parlamentari pidiessini
In grado di assumere funzioni digestione primaria in ruoli rilevanti della vita pubblica italiana ci sono anche degli ex parlamentari molto bravi popolari e democristiano
L'ha detto con estrema chiarezza questo perché mi sento di non dirlo come un rimprovero a Gerardo Bianco ecco perché lo sto dicendo con tanta nettezza
Perché è un problema del governo e della coalizione
Fare in modo che in queste cose si dia la testimonianza reale del pluralismo
Credo che non aiuta la vita del governo inventarsi un decreto come quello fatto dal vicepresidente del Consiglio dei ministri decreto-legge
Con decreto stranissimo lo dico alla Jervolino nella sua funzione di presidente della Commissione affari costituzionali
E a Elia e Mattarella nella loro funzione di capigruppo un decreto stranissimo con il quattro
Si modifica la composizione di organi di gestione del cosiddetto ministero dello Spettacolo del Dipartimento dello spettacolo e fin qui nessuno si scandalizza
E si fissa come scadenza per la nomina della nuova commissione
Una scadenza che precede guardata di scadenza della conversione in legge del decreto e il che significa fare un colpo di mano come fa
A non accorgersene chi chi ha scritto questo decreto dove non è un problema di sapere come va a finire
Sergio Hebei sei noi ne prendiamo due gli altri quattro se si modificano le rappresentanze il problema è dare la sensazione che si procede a modifiche di governo di vite di di dis di settori delicati della vita culturale del nostro Paese in realtà in nome dell'efficienza ricorrendo a colpi di Mario
Allora amici cari io credo che qui noi dobbiamo recuperare in due direzioni
Gerardo me lo consentirà io glielo dette in privato
E lo dico in pubblico perché così gli creo meno difficoltà forse dobbiamo chiedere
Ai nostri ministri
Di non svolgere solo il ruolo di responsabili del loro dicastero per il quale li comperiamo la delega a farlo anche per conto nostro come è giusto che accada
Ma di svolgerà un po'di più
Il ruolo di ministri popolari in un Consiglio dei ministri politico di un governo politico e non di un governo
E dobbiamo
E dobbiamo trovare il modo queste la seconda cosa che lo dico ai capigruppo perché lo inventi no
Di creare un raccordo
Tra il programma di governo e l'attuazione del programma di governo visto che poi questo programma di governo nell'attuazione andrà sostenuto con responsabilmente dai gruppi parlamentari della maggioranza ecco io voglio aggiungere una brevissime ultima cosa sul parti
Io credo che con l'organizzazione che abbiamo noi abbiamo fatto dei miracoli o una personale convinzione su questo
Cioè non è Mango vero c'abbiamo preso meno di quello che eravamo in grado di prender
Noi abbiamo fatto dei miracoli
Ma un'organizzazione così come
Lo dico raccogliendo una provocazione di De Mita di ieri sera
Non è in grado di allargare il consenso
Noi ieri sera abbiamo approvato uno statuto del partito stato fatto un buon lavoro voglio anche evitare che si pensi che quella mia posizione critica su un aspetto voglio volesse significare una sottovalutazione dell'ottimo lavoro fatto ma a una condizione quello sarà un ottimo lavoro che si valorizzi la parte innovativa di quello Stato
Che ha già e si mette in moto realmente del problema delle alleanze sociali della rappresentanza sociale delle sezioni di dibattito cioè dalla nostra ripresa Enza sul territorio
In termini non solo organizzativo ma chi di noi non sa che già prima della crisi il partito era in crisi e che in realtà i consensi noi li raccoglievamo attraverso i candidati cioè attraverso una particolare molteplice mobilitazione di energie che oggi una struttura del partito burocratizzata per quel poco che è rimasta non è in grado di attivare qualora non si rimette in discussione nei rapporti soprattutto con l'esterno
Qualora non apre davvero come è stato detto questa mattina da qualcuno porte e finestre al mondo nuovo
Se il partito è capace di comunicare una meta suggestiva con un metodo coinvolgente anche dal punto di vista emozionale
Il partito è destinato ad avere successo e ad allargare i suoi consensi se noi stessi a noi stessi
Anche in preparazione del congresso dovessimo comunicare vecchi riti e ci dovessimo ripiegare io vi devo dire su una malinconica cronaca che è quella di questi mesi
Di candidature che avanzano e che vengono impallinata e qualche volta posi far ricorso anche alla selvaggina esterna per vedere se va meglio e vedo che non va bene
Di candidature che vengono proposte e poi vengono smentite magari possiamo anche dire che la smentita non non è veritiera cioè non è fino in fondo
Amici caso se noi non diamo la sensazione comunicandolo a noi stessi prima che fuori di qui perché poi siamo noi che lo comunichiamo fuori
Che abbiamo una linea strategica
E che siamo pronti a scegliere un gruppo dirigente una soluzione
Di leadership funzionale a quella linea strategica noi finiamo con il ripercorrere vecchi schemi
E nessuno si illuda
Che ci possa essere una panacea plebiscitaria
Del tipo di quella che avremmo l'altra volta in preparazione del congresso mi si disse a un certo punto anche da parte di non convinti sostenitori di Buttiglione che non si poteva cercare una terza soluzione
Perché ormai la base ma aveva investito e quindi non aveva senso cambiare il candidato
Se questo è il rischio io vi invito non appaio controcorrente a non investire nessuno come base invece di ricorrere al plebiscitarie Isma'ricorriamo alla maieutica
A uno sforzo che dobbiamo fare tutti insieme
Di trovare un assetto che riassuma il meglio del PPI come siamo riusciti a fare con Bianco un anno fa poco più durante la crisi che avvenne dopo la vicenda di Buttiglione
Ecco perché concludo
Io sono contrario al maggioritario interno Peppino Gargani
Immaginare no te lo dico perché perché per certi no perché così si elimina questo doppio no non ho voluto dare nemmeno un significato
Ovviamente però questa o quella candidatura anche perché mi auguro che dietro le regole non ci siano già candidature individuabili
Io sono contrari al maggioritario interno
Perché io ho una profonda convinzione
Ho i congressi e concludo finito Matulli vedo che guardano già ho finito
Ho i congressi o individuano
Uno è il segretario
Che è capace di essere e di essere riconosciuto come leader
E questo segretario non ha bisogno del premio di maggioranza per esercitare la sua funzione perché a ben più del cinquantuno per cento
Oppure
I congressi non sono capaci
Di individuare un segretario che ed è riconosciuto come leader e allora è meglio che non abbia il premio di maggioranza perché sotto la tutela degli organi collegiali ci fa sbagliare di meno
Sì è rimasta rimasto si informa bensì sul tipo di elezione del segretario rimasta l'elezione diretta confermiamo
La parola Rosa Russo Jervolino
Ma carissimi amici io no no no ascoltato la relazione del segretario politico che mi dicono essere stata particolarmente motivata e Rita culturalmente
No no mi ha anche ascoltato la discussione di stamattina quindi possono essere levarmi ndr mente di rassegne Rispetto al dibattito
E questo è accaduto non certa o per mancanza di interesse o di ristretto
Ma è accaduto perché la turbolenza degli avvenimenti politici di questi ultimi giorni ha avuto riflesso anche all'interno della Commissione affari costituzionali che presiedo
E c'è stata una improvvisate intatta di attivismo del Polo
Che voleva chiamare il ministro Napolitano a rispondere più o meno di tutto della strategia del Governo nei confronti della lega al delle dichiarazioni dei pentiti e di quant'altro
E allora abbiamo dovuto lavorare tutta la mattina
Per riportare la sessione di lavoro della settimana ventura
Ad un impegno che su temi tanto delicati non faccia spettacolo e confusione mi pare che ce ne siano già abbastanza ma che cerchi di dare un contributo costruttivo io credo che questo è stato leggendo i giornali partecipando ai vari dibattiti e pensando a questo Consiglio nazionale in ognuno di noi sono maturati una serie di spunti che ci sarebbe piaciuto approfondire insieme
Io anche per ragioni di tempo fatto una scelta e vorrei fare alcune brevissime riflessioni su tre punti che mi premono particolarmente il partito l'Ulivo ed il futuro dell'alleanza dell'Ulivo
Le riforme istituzionali per quanto riguarda il partito io sono sempre stata e continua ad essere più che mai convinta che la possibilità reale di crescita di sviluppo dei consensi
Passi attraverso una forte riappropriazione ed un coraggioso rilancio della nostra identità di partito popolare di ispirazione cristiana con chiare un chiaro progetto politico all'insegna dei diritti della persona ed all'insegna della solidarietà
Partito quindi dell'autonomia e delle Autonomie che la partecipazione in un periodo nel quale il rischio del Desirée decisionismo e del presidenzialismo e sempre dietro le spalle
Partito che ha in sé come motore profondo che motiva e sostanza all'impegno politico una forte ansia di giustizia
Io credo che un partito non debba temere concorrenza anche in politica illecito e direi naturale farsi concorrenza nelle proposte politiche
Devo dire però che mi fa molta impressione vedere come altre formazioni politiche
Di sinistra ed anche di destra che non hanno questi valori i valori della solidarietà della partecipazione e della centralità delle Autonomie
Nel loro codice genetico e nella loro storia facciano il possibile per appropriarsene
E poi contro mi fa impressione constatare come qualche volta
Debole incerto sia da parte nostra il procedere politico sulle linee tracciate da queste idee forza
L'idea che dal mio punto di vista non dobbiamo essere noi stessi a ritenere tanto lontane dal vissuto politico da essere imperativo reale morale e non lui da dell'agire concreto
E lo dico con forza proprio in queste settimane che Croce precedono le scelte della finanziaria
Perché ritengo un'altra cosa che non possa esistere un animale economicistica ed un'anima sociale del PPI
Infatti o la serietà e la severità delle scelte economiche indubbiamente necessarie sono funzionali alla salvaguardia allo sviluppo dell'occupazione dello stato sociale
E allora sono anche se politica sociale
O si tratta di altro e non ci interessa
Da questo punto io ritenta questo punto di vista ritengo che il Consiglio nazionale debba dare un pieno e forte appoggio alla Bindi
Noi non possiamo lasciare i sindacati ad essere i soli a gestire in primo piano
La opposizione a scelte che secondo me sono inconcepibili se fatte dall'Ulivo
Perché è inconcepibile debba arrivare l'Ulivo al governo per far fare alla tutela del diritto alla salute è un passo indietro tanto sostanziale come sarebbero quello dei ticket ospedaliero io credo aveva
Per cui
Parlò con affetto e il rispetto del ministro del Tesoro col quale ho lavorato a lungo
Però io credo che altri debbono essere gli sforzi anche culturali infatti dal Governo per recepire risorse parlo per esempio di una tesa che io non ho visto realizzata perché dal nove maggio da quando il governo ha giurato in poi
Mi pare che per esempio sul piano di una seria sistematica lotta all'evasione fiscale mi pare di aver visto molto poco quindi si procede si proceda con coraggio su questo piano
E credo che da questo punto di vista Giampaolo D'Andrea aveva ragione
Anche sul piano della gestione del quotidiano e della attuazione delle decisioni di governo serenamente ma con fermezza alla ripresa noi dobbiamo farci sentire
Perché qui i due capigruppo possono darmene testimonianza ma di parlo proprio con la responsabilità di presidente della Commissione affari costituzionali c'è tutta la disponibilità direi oltre che il dovere a sostenere lealmente il governo
Però c'è anche la richiesta necessaria e dal mio punto di vista doverosa di a vere nella produzione legislativa sia essa di disegni di legge ma a maggior ragione di decreti legge
Dei documenti che abbiano quanto meno il requisito della razionalità
Noi non abbiamo visto salti di qualità dai precedenti governi e questo dal mio punto di vista è estremamente importante non può andare avanti così
Amici io credo che appunto questo essere anche nei confronti del governo la spina nel fianco del governo perché credo che nessuno possa misconoscere al Partito popolare di essere stato da sempre sostenitore della candidatura di Prodi e di essere adesso sostenitore leale del suo governo
Però io credo che questo richiamo forte a un modo nuovo di governare
Dini ha anche al partito spazio e visibilità
Perché io vi assicuro sono fermamente convinta che il Partito Popolare debba avere spazi e visibilità
Però vi assicuro non mi lascerò affatto entusiasmare dalle querelle e che chiedono spazio in politica amici nel solo regalando nulla se noi vogliamo spazio dobbiamo conquistare cioè noi dobbiamo conquistarci erano con le nostre proposte politiche
E da questo punto di vista mentre sento di dover dire un grazie vivissimo ai due Capigruppo
E anche al partito per lo sforzo che è stato fatto uno sforzo di elaborazione culturale non c'è stato possibile bianco essere alla Verna ma abbiamo apprezzato attraverso il documento redatto da Monti gonne età l'amico Cappelletti lo spessore di proposta politica che è nata da la Verna
Noi certamente ma tu lo hai già annunciato dobbiamo andare avanti dobbiamo portare però questo sforzo di mediazione culturale
Fino a livello della effettiva formulazione di proposte politiche
In Parlamento e di periferia intendendo per periferia quella parte centrale del Governo dello Stato che sono le regioni e che sono gli enti locali
E qui sei uno sforzo del fatto sono convinta che ancora ci sia molto da lavorare
E c'è molto da lavorare perché io credo che nostro elettorato
Richieda risposte concrete a problemi concreti il nostro elettorato non ha più una grande disponibilità
E secondo me questo è un fatto positivo a guardare da scontare ad appassionarsi a logiche di schieramenti fine a se stessi
Ieri schieramenti politici politici lei coalizioni devono produrre dei risultati e devono dare risposte a problemi e questo io ritengo sia uno sforzo non vi pragmatismo
Ma sia un lo sforzo di inverare ideali edite nella realtà attraverso istituzioni rinnovate
Penso che vista e vissuta così
La politica possa essere ancora possa essere ancora qualcosa che affascina e convince appunto anche i giovani a diciamo intraprendere questa strada
Quindi uno sforzo di coerenza del Partito popolare nei contenuti uno sforzo di coerenza del Partito popolare nel metodo
E quando parlo di metodo naturalmente mi riferisco anche alle scadenze importantissime che noi abbiamo davanti prima fra tutte il Congresso e il secondo congresso del Partito popolare
Ma è nella sostanza il primo che noi facciamo diciamo in stato di non necessità assoluta
Quindi il primo nel quale possiamo dimostrare cosa siamo che cosa vogliamo dove vogliamo andare
Devo dire che mi era rimasta abbastanza impressa l'immagine
Di Giampaolo D'Andrea Montesilvano quando parlava di candidature a cominciare da quella dell'ottimo segretario i n che adesso appunto alla responsabilità del partito ad altre candidature
Vere o presunte che siano fatte alzare in volo e poi impallinata e
Le ultime parole di Giampaolo mi hanno ricordato questa tecnica
Che credo sarebbe una tecnica effettivamente suicida
Io credo e nell'ottica di un partito nuovo
Debba esserci si debba trovare il modo per parlare anche del problema della segreteria politica
Con grande chiarezza con grande limpidezza all'interno delle istituzioni del partito prima fra tutte il Consiglio nazionale
Certo noi due cose non possiamo permetterci non possiamo permetterci una preparazione e una celebrazione del consiglio Kerry del congresso che ripercorra le vecchie strade
Delle scene dei pranzi nelle riunioni delle camarille quelle proprio lontana dal nostro modo di vedere
E la seconda cosa che noi non possiamo permetterci un congresso che vieta il Partito Popolare di Bisso sub varie candidature
Nel senso che la litigiosità questa sarebbe litigiosità perché non c'è al fondo una diversità di linea politica non pagherebbe il partito e allora con serenità
Con semplicità che impone a questa disponibilità la vostra è un patrimonio che tutti quanti cercheremo di mettere a frutto non sta certo a mente tracciare l'identikit del nuovo segretario o del vecchio segretario rinnovato vorrei fare però soltanto una precisazione che personalmente ritengo importante
Vedete il partito deve aprirsi ai giovani deve farlo rapidamente i giovani devono diventare classe dirigente però in questo momento mi sembrerebbe improponibile la candidatura di un elemento i luoghi in cui esso sia
Che non avesse fatto con i popolari il passaggio difficile dell'Assemblea costituente
E la resistenza alla deriva di destra di Buttiglione
Questo amici miei non perché io come Presidente dell'Assemblea costituente possa vedere nostalgiche ho voglia di guardare indietro compio sessanta sessant'anni a settembre ma ha ancora voglia di guardare avanti e di guardare all'tra i vari
Però
Cesso Hui docu menti elettorali poi siccome il partito mi ha chiesto e ne sono stata felice di candidarmi anche in Sardegna lo sanno perfino alle il cui indice sugli annuari parlamentari perché devo nasconderlo
Ma ritengo che quei momenti siano stati non storia da ricordare ho dato rendere dall'esterno
Ma siano stati fondanti propri fondanti di una identità e di uno stile e che quindi abbiano segnato profondamente chi vi ha partecipato
Le altre due notazioni saranno brevissime anche perché di nuovo se n'è parlato negli interventi che mi hanno preceduto
Il futuro dell'Ulivo
Beh noi abbiamo dato innanzitutto un contributo di grande entusiasmo e di grande convinzione all'unico
Abbiamo sostenuto che non si trattava di una alleanza elettorale ma di un progetto politico
Adesso anche di fronte alle elezioni i polli alle elezioni amministrative del mille novecentonovantasette e dobbiamo essere coerenti e dico al bianco io ero a Bruxelles che ho letto con molto piacere
La posizione è chiara anche il bianco ha preso alla festa della Vela
Così
Da parte dell'Italia purtroppo non è la mia regione sono stati in qualche modo la grande prova
Che ha portato poi alla possibilità di fare in modo positivo la campagna elettorale del novantasei e secondo me di vincerla
Le elezioni regionali del novantasette devono essere la continuazione di questa logica fatta salvo naturalmente l'autonomia poi belle e realtà politiche locali su casi che fossero del tutto particolari da due punti di vista amici uno perché se il progetto politico e il progetto politico dell'Ulivo
Questo progetto politico non erano realizzabile senza una presenza politica nelle autonomie locali proprio in un momento in cui noi andiamo a rafforzare le autonomie locali
Seconda cosa perché io credo che il governo non reggerebbe o comunque indubbiamente ne uscirebbe indebolito uscirebbe indebolito
Da una campagna elettorale che vedesse i partiti dell'Ulivo contrapposti fra di loro
Terzo punto perché l'elettorato che ha premiato questa volontà di trovare valori comuni e progetti comuni sarebbe spalle sparato nel veder carabiniere questo stile nuovo del resto le elezioni della Sicilia qualche cosa insegna uno ultima notazione
E questa è davvero brevissima riguarda le riforme istituzionali le riforme istituzionali viste in un'ottica particolare che è quella della realizzazione delle istituzioni della solidarietà
Vedete io non ho ascoltato gli altri interventi
Credo che appunto qui sia reflui ITA tutta la ricchezza che io condivido e per la quale li ringrazio degli interventi di ieri al Senato e di Mattarella alla Camera
Dove dopo aver fatto tutto il possibile
Per salvare non per conservatorismo anche qui ha ragione bianco i valori della Costituzione mettendoli al riparo e per salvare la natura parlamentare del processo di revisione all'opposto anche i conti a Rezza sul tappeto i problemi che ci angustiano prima de tuttora riaffermazione della nostra posizione contraria
Al presidenzialismo non per un ottica di conservazione ma per un ottica di potenziamento dalla parte
Fazio
Detto questo in Parlamento si andrà avanti quindi con grande coraggio e prudenza
Però tema Miyoshi se non lo portiamo avanti noi questo delle istituzioni della solidarietà non le porta avanti nessuno devo dire che nel suo primo intervento De Mita fatto o detto lo ha detto con una lucidità
Estrema alla Camera
Guardate esiste all'interno della nostra realtà
Un meccanismo che Barrini esitato proprio sul piano istituzionale perché disuguaglianze emarginazioni
Ogni relazione della commissione povertà ci dimostra come sono aggravate non nascono da un fatto nascono da un meccanismo che non riesce a dare risposte soddisfacenti e questo meccanismo va rimosso
Perché senza pienezza di diritti sociali senza pienezza di diritti di cittadinanza non vi è democrazia io credo amici che dal paese salga oltre che un forte richiamo ad una qualità del governo della cosa pubblica diversa
Che è dal paese salga e noi dobbiamo potenziarla una volontà di partecipazione perché in fondo senza questa volontà di partecipazione non si sarebbero vinte le elezioni del ventuno aprile
Sale è anche una richiesta di maggiore giustizia noi dobbiamo farcene carico credo che sia un modo per essere per dare il contributo della nostra specificità
E per avere una visibilità che appunto una visibilità conquistata sul piano di cose reali ed essenziali per questo credo che dovremo continuare a lavorare insieme e vi ringrazio
Ciriaco De Mita
Io mi ero
Preparato a questo
Consiglio nazionale facendo una cosa che
Non faccio spesso
Scrivere
Però o
Ho ho deciso di
Non interrompere una mia consuetudine quella
Di riflettere per due ragioni una per una regione di tempo
Spero di parlar pochissimo
Meno del tempo consentito
E e la seconda
Perché nelle riflessioni che avevo ho annotato ma che poi ripeterò alla dibattito precongressuale
Luigi io ho bisogno di un interlocutore o tu o bianco quindi
Invece io scelgo castagne
Anche perché nelle annotazioni che avevo fatto c'era una qualche cattiveria
Debbo dire che questo dibattito da una parte mi incoraggia e dall'altro mi deprime
Mi incoraggia
Questo spirito corale di ricercare una soluzione intorno alla quale la pluralità delle voci non è necessariamente rottura
Non vorrei sbagliare
Ma io ho la sensazione di aver raccolto questa disponibilità la cosa che mi deprime
Che non è emerso o non emerge ancora
Un'ipotesi di disegno
C'è una quantità di annotazioni alcune condivisibili altre no però l'ipotesi di un disegno non ancora c'è probabilmente lo dobbiamo costruire
Io scelgo sceglierei due argomenti poi il tempo mi dirà se ritratto tutte e due uno solo quello che mi interessa di più e il primo e comincio
Ieri venendo qua la signora armeni
E qua
No no non è una cattiveria è soltanto un fatto ascoltando un dibattito che peraltro era interessante perché i per lo Statuto non è un fatto estraneo ai processi politici
Lo statuto è l'altra faccia della organizzazione dei processi politici
Disse ma non che perdiamo tempo diteci chi fate segretario
E invece io penso che per noi il problema esattamente la
Certo poi dovremo scegliere anche il segretario ma io credo che dobbiamo decidere prima che vogliamo
Bianco glielo accennato glielo dico qua
Per me il congresso si può fare o non si può fare
E un'opinione che esprimo da qualche tempo non nel senso che non si debba fare
L'importante è far qualcosa
Perché questa condizione di inerzia che ha accompagnato o asservito un atto straordinario di intelligenza politica
La rottura che intervenuta non è stata una cosa da poco probabilmente noi non siamo riusciti a spiegare venne quello che non la l'elettorato o democratico o popolare ha capito benissimo
Il risultato elettorale delle amministrative ultime non è spiegabile
Se nonno contro questa capacità di raccogliere di essere differimento
A questa disponibilità diffusa di una fetta notevole dell'elettorato di tradizione popolare io l'accenno solo io sarei per l'utilizzo di popolare un po'meno per cattolici democratici cattolici democratici
Non fare riferimento all'esperienza politica dei cattolici cattolici democratici fa riferimento ad una posizione culturale
Che il Concilio è la straordinaria novità del modo di essere della Chiesa cattolica del mondo ha cancellato la chiesa è molto più amanti di quando la cultura dei cattolici democratici ha proposto nell'epoca passato
Però dopo e dopo è come se un ci fossimo un po'appagati
E direi che è prevalso sembra che prevalga all'interno nostro una sorta di pigrizia
Per cui io noto lasciatemele lo dire con non molta serenità non non non vorrei che fosse recepito come giudizio rispetto a qualcosa o rispetto a qualcuno come se noi avessimo ereditato il peggio della partitocrazia
Come se quelli che hanno fatto la Resistenza perché si è trattato
Di fare la resistenza si fossero assuefatti a questa condizione una qualche inerzia la difficoltà a muoverci la difficoltà ad aprirci
Il rischio a costruire venisse coperto da da questa tentazione del non muovere
E io vedo questa condizione con molta preoccupazione noi vogliamo fare il congresso che vogliamo fare il congresso del Partito popolare siccome siamo tutti d'accordo di Mancino su questo
Allora io mi chiedo
Che cos'è il Partito popolare che vogliamo fare come lo si fa
Quando sento dire
Lo posso riprenderà ad alta voce perché ho avuto possibilità di scambiare un'opinione
Con Gennaro o ieri sera quando sento dire bisogna cancellare la parola democrazia cristiana mi auguro che in questa occasione alla mia spiegazione non nuovi incroci
E poi i severi rimproveri di Castagnetti come avvenuto a Montesilvano che significato hanno
Che senso ha
Ne vogliamo rifare il Partito Popolare allora io spiego qual è la mia opinione e quindi chiedo che poi la discussione avvenga sulla mia opinione nonno sull'attribuzione alle mie opinioni di una cosa che non immagina io credo che la democrazia senza partiti non abbia fra futuro non è un'opinione è un'opinione convalidata dall'esperienza storica poi faccio riferimento alle cose sulle quali siamo d'accordo poi abbiamo fatto la scelta di una coalizione
L'Ulivo il centrosinistra e una coalizione tra partiti diversi
Di centro e di sinistra
Il PTS riflettiamo su questo
A risolto il problema di dare riferimento democratico moderno
Con una prospettiva volta futuro all'elettorato tradizionalmente di sinistra nel nostro Paese non solo quello comunista
Ma l'elettorato tradizionalmente di sinistra compiendo un'operazione a mio avviso molto intelligente e lo dica quelli che hanno sottolineato le difficoltà che si incontrano
Io io potrei e numerarle all'infinito però so
Che le difficoltà si superano lo se le denunciamo ma sì abbiamo la consapevolezza che ci sono le difficoltà e costruiamo un contesto dentro il quale le le difficoltà si risolve
Il PTS ha compiuto un'operazione di recupero della tradizione
Culturalpolitica dell'elettorato di sinistra
Non è che è un'offerta all'elettorato generale del Paese la novità è che chi guida questo partito per la verità i riferimenti più suggestivi che meritano uno riflessione sono quelli del segretario un po'meno la coralità della dirigenza del PDS
E indica come prospettiva la ricostruzione di un possibile equilibrio politico nel Paese
Che è una cosa che viene prima delle istituzioni
è una cosa che esiste nella realtà
Lei istituzioni vere li equilibri veri non sono quelli legati al dato giuridico formale
Sono quelli che si calano nella storia delle comunità perché gli interessi che si rappresentano le aspirazioni che ci sono non sono mai interpretabili a livello del microscopio culturale
Sono allegata all'impasto della condizione di vita delle persone essi esprimono secondo io valore di consapevolezze dei tradizione che l'impasto
Tra interessi e rappresentanza realizzano all'interno di una comunità diversamente
Non ci sarebbe bisogno di far politica faremmo far politica a a chi o in condizione di organizzare laboratorio
La cosa che manca all'interno di questa coalizione è un riferimento per l'aria moderata
E l'aria moderata nel nostro Paese
Lo dica Di Matteo
Il centro è una parola equivoca e pertanto inutile se c'è la spieghiamo storicamente probabilmente riusciamo ad intenderci di più
Che cos'è stata la tradizione dei popolari di Sturzo Castelli
Sturzo un grande maestro Sturzo perché mi è parso che tu non avessi questa opinione solo nono per quello che avevo letto Sturzo è stato un grande maestro che a differenza dei pensatori liberali chi Alletto la polemica di di quest'ultimo periodo trattare chi e i dogmatici del liberalismo o cc da un insegnamento vero
Perché il pensiero liberale
Le istituzioni liberaldemocratiche astratte non calate nei processi storici non hanno senso
Se avessero avuto valore e significato non sarebbero state al all'origine
Della crisi del sistema liberaldemocratico prima dell'avvento del fascismo e del comunismo quindi ipotizzare che la risposta possa essere quella in una sorta di marcia a ritroso rispetto al processo storico questo sì
Che è davvero avventurismo e fantasia
Il popolarismo nell'esperienza politiche italiane queste una singolarità
Pur opponendosi all'origine come il riferimento della collettività
Io non lo so se è vero gli interpreti distrutto ci hanno spiegato che Sturzo posato popolare ma luglio avrebbe preferito il termine gente perché popolare
Era un termine ambiguo significava più povero nemmeno la totalità delle persone però storicamente si è andato con vigore tanto per come sia realizzato nel Paese
Come il rappresentante prevalente di quella parte di pubblica opinione non egemonizzata non capitanata non aiutata a crescere dalla cultura di sinistra
Per cui gran parte del ceto medio dei contadini degli artigiani
Hanno avuto inno questa forza uno riferimento politico che quale minato o l'ha compiuto nella storia politica del Paese che questi ceti
Che in altri Paesi in altre realtà normalmente nello scontro tra conservazione e trasformazione facevano scelte di conservazione quindi reazionarie
Sì sono legati ad un partito politico quando dicono che la democrazia cristiana catturava questo consenso a destra
E poi lo utilizzava sinistra
Nell'intenzione di chi l'ha utilizzato c'è un giudizio spregevole nella realtà e un riconoscimento altissimo della funzione democratica alta che questo partito ha sviluppato
E quest'area
Amici i popolari del Consiglio Nazionale nonno che in questo momento del nostro paese non ha riferimenti e la discussione che facciamo sei i vari personaggi non li cito per non trovarmi qualche altra censura
I vari personaggi che pensano di occuparmi da soli questo spazio non sono una soluzione io non condivido lasciatemelo dire qua con molta serenità
Questa insomma ossessione
Da parte di bianco ma mi è parso di capire anche da parte di Marini e l'ho letto un po'da parte di tutti
E che noi dovremmo pensare al centro federato ma dobbiamo pensare a di costruire per la parte che ci riguarda
Il riferimento per l'elettorato tradizionale non solo per quello che ha votato Democrazia cristiana e vota e potrebbe votare Partito popolare io su questo
Non sono pessimista bianco per me il voto del ventuno aprile al Partito popolare e un voto in parte tanto e un voto in parte acquisibile
Per quale ragione io non mi scandalizzo
C'è nel comportamento di queste categorie uno riferimento alla governabilità possibili
Noi nelle elezioni del ventuno aprile pure essendo riusciti a trasmettere una sensazione tranquillizzante rispetto all'elettorato però questa sensazione tra tranquillizzante non altre passato
Alcune resistenza da riflesso condizionato di una fetta discreta dell'elettorato
Che secondo me oggi è recuperabile per quale ragione io non do un giudizio moralistico perché il governo il governo democratico la stabilità del governo
La tensione all'amministrazione degli interessi può o spostare questa parte di elettorato avverso un riferimento a l'interno della coalizione dicendo sinistre e questo e l'operazione che dobbiamo fare vogliamo fare il congresso
Certo che dobbiamo fare il congresso
Ma la novità l'apertura lo dica ai giovani e lo dico anche al mio amico Mancino poi parleremo
Di classe dirigente come farla io non Mitri in cedro dietro un'affermazione anche molto comoda di solito le classi dirigenti ci sono non si comprano e e se non emergono e inutile candidarsi ad essere classe dirigente
L'ho detto io aerei Giovanni verso i quali io ho per la mia età ormai per il mio distacco
Insomma per il ruolo che mi assegna e che nessuno caro Castagnetti norme potrà mai contestati che quello di parlare
Insomma
La mia attività politica io lo programmata
Dentro questo spazio che molto ridotto ma molto infinito quello di discutere di aiutare di persuadere gli altri per persuadere prima me stesso certo io
Del resto opaca da quando ho potuto credo di litigi e averlo anche fatto io so che c'è bisogno di creare le condizioni perché una classe nuova emerga quindi sarei poche dita
Se dicessi siccome non emerge
C'è una responsabilità di chi ha avuto esperienze a facilitare Saman e quelli che vengono dopo debbono sembri avvantaggiarsi
Nonno per una due donazione ma nell'interesse di chi li ha preceduti
Per continuare un'esperienza rafforzare una convinzione realizzare obiettivi molto più alti però il problema secondo me non è solo questo
E una gran paura noi ci stiamo riducendo a ad una setta se ipotizziamo che il Partito popolare possa ridursi nelle dimensioni organizzative che ci sono a me mi sta bene
Perché per le esperienze che abbiamo fatto drammatiche questo risultato è già molto però non mi fermerei quando io leggo solo che in una provincia gli aderenti al partito sono qualche centinaio
E allora mi pongo il problema se vogliamo essere partito popolare o vogliamo essere il club degli amici del tennis
Perché se ipotizziamo un'organizzazione di élite ridotta innanzitutto non capisco perché poi saremmo popolare
Cioè e capace di intercettare la pluralità degli interessi mai verrebbe meno il ruolo del partito commesse ente di evaporazione dell'artista della risposta ai problemi delle persone
Allora varrebbe di più
Fare una scelta organizzativa diversa perché al nostro interno consapevolmente o no convivono due esigenze noi ci dobbiamo chiarire su questo e io lo dico con molta serenità Freeman congresso evidentemente
Che io preferirei che fossimo chiari sugli occhietti l'obiettivo che vogliamo conseguire e quindi sugli atti che dobbiamo compiere per conseguire l'obiettivo quali le due scelte o di fare il partito popolare
Di dare voce riferimento capacità organizzativa
Ma la capacità organizzativa e legata alle proposte politiche non è solo un fatto di di tesseramento
A questo elettorato e ricostruire la capacità di rappresentanza per il Partito popolare e allora dobbiamo muoverci in una certa direzione recuperare
Questa attenzione questa disponibilità diffusa che c'è lo dico soprattutto i giovani ho parlato con loro lo dica letta non possiamo dire Tizio o no si aderisce sia chiaro
Io ricordo la lezione che ho avuto da Moro
Moro ci spiegava che bisogna persuadere mora ricercava quelli più lontani per persuaderlo quindi quando ascolto tra di noi che siccome uno ha un'opinione non uguale alla nostra quello verrebbe cacciato
Allora non riesco più a capire la funzione e il ruolo del partito il partito è la la la il luogo la sede la istituzione dentro la quale il leader poi su questi le guide politiche sono queste
Aiutano a chi non capisce a capire
Aiutano a chi su un problema difficoltà a individuare la via d'uscita il Partito Popolare istituzione moderna della democrazia questo e il luogo dentro Rollo il quale le difficoltà si risolvono se noi immaginiamo deve dare vita ad un partito che ha risolto le difficoltà o facciamo un club o o facciamo niente
E allora decidiamoci
Non per adesso obiettivo deve esser questo
Io l'ha tolto proposi prima facciamo questa grande mobilitazione poi il congresso siccome io tutte le volte che facciano esperienze non va bene non la ripeto quindi non lo ripeto adesso non lo facciamo facciamo il congresso per realizzare
Questo obiettivo un'altra ipotesi quale
E io voglio discuterne voglio discuterne perché vi confesso puzza ma da un certo punto di vista una qualche suggestione pure io la patiscono
Beh siccome abbiamo introdotto il sistema bipolare alternativo diamo vita a ad organizzazioni funzionali alla competizione alternativa
Quando sento dire l'Ulivo i comitati dell'Ulivo facciamo l'Ulivo il nuovo partito Partito Democratico io vi confesso che come per la pronuncia
Insomma io non riesco a pronunciarmi bene la la in sette la e lunga perché non le sento e e quindi e vi dovete accontentarvi pronuncio come le sua pronuncia questo partito democratico non mi persuade per quale ragione
Perché credo che come dire i fatti nuovi non sono quelli che si desiderano ma sono quelli che si realizzano
Io non escludo perché non escludo niente
Che la solidarietà all'interno della coalizione di centrosinistra
Per i successi che ottiene per le prospettive che crea per la capacità di innovazione che introduce possa scoprire anche la opportunità di una forma organizzativa diversa
Aveste legata a fatti che non ci sono credo però che si è
Qualcuno immaginasse questi e vuole essere realizzare questo dovrebbe partire esattamente dal processo opposto cioè partire da come la realtà è e organizzare la realtà come in un funzione che questo obiettivo da conseguire
Scoppola aveva teorizzato un po'negli anni passati anche luglio mutò opinione uno storico veloce
Sul piano dell'analisi politica aveva teorizzato questo dicendo no ai vecchi partiti non hanno più senso perché le culture unificanti mi che era una spiegazione alla Berlusconi insomma ha una spiegazione pensata
Lei e lei grandi culture che hanno dato vita a a ai partiti
Son venute meno ed è vero non siamo in presenza
Poi su questo
In un'altra occasione riprenderò la riflessione che stamattina avanzato bianco io gli avevo fatto delle obiezioni però o e non ultimo Code dibattito organizzato dei giovani sorprendentemente
Scoppola cambiato pari avvertono i partiti debbono rimanere lui spiega che per ora perché questo processo di aggregazione che non faccia crescere la soggettività forte dei partiti dà la sensazione della assorbimento
Da parte dalla forza più consistente all'interno o della coalizione
Io credo che questo sia inevitabile
Volevo dire che la coalizione si rafforza
Se si riesce ad esaltare le diverse identità diversamente la coalizione rischia di restringersi e per la capacità di assorbimento che la forza maggiore a e quindi anche Luigi
Ha cambiato opinione però vedo che anche all'interno nostro
Questa posizione rimane che stranamente finisce per radere avallo in questa fase
Io lo dico per apparenza dal dal come dire da dalle informazioni che ho ho ritengo che la strategia di D'Alema sia diverso va però può apparire indipendentemente dalle intenzioni che D'Alema il disegno del PDS di non di rappresentare l'elettorato tradizionale della sinistra perché sarebbe strano
Ma di di organizzare la rappresentanza variegata della sinistra e IP intorno ad un ipotetico partito unico alternativo della sinistra cito
No abbreviando per le distorsioni che questa indicazione dai il saggio che l'ottimo
Presidente dell'Istituto Gramsci Vacca ha pubblicato
Lo accenno lui potesse che l'alternativa tra il ceppo tradizionale della sinistra il ceppo tradizionale dei fascisti
Questo i lascia intendere quanti equivoci quante difficoltà e quanti suggestioni pericolose ci sono nel meccanismo dell'alternativa semplificata
Però rispetto a questa prospettiva l'abbiam visto questa posizione merce anche all'interno del PDS
La preoccupazione che questo partito della sinistra vi sorga recuperando l'inutile tradizione socialdemocratica
Sembra una spinta o meglio sembra cercare un appoggio un avallo a che fuori della PDS ma dentro la coalizione ci sia una spinta convergente per questa sorta di partito democratico unico del centrosinistra
All'interno nostro mi pare che su questa posizione ci sia una variegata posizioni di
Coloro che prevalentemente non hanno avuto esperienza politica dentro la Democrazia Cristiana di formazione cattolica
Dove un misto di tensione religiosa di a di nuovismo perché non dirlo anche di protagonismo gratuito perché insomma occupare spazi senza meritarsi il consenso poi non è una cosa che qualcuno rifiuta e che al nostro interno
Insomma alimenta una qualche suggestione
Beh e è una questione con la quale dobbiamo misurarci io credo che dobbiamo decidere io in questo congresso mi muoverò per quello che mi sarà dato per quello che mi sarà possibile per persuadere
I popolari che il recupero della nostra tradizione la realizzazione del disegno di un equilibrio politico democratico che sta nell'alleanza
Colloqui TSO
Non nel senso dell'irreversibilità pecche senza ritorno questo bisognerebbe spiegarlo un po'meglio all'avvenire
Perché lo voglio dire a Bianco insomma io che sullo presidente della Cei o un giudizio passato in giudicato non non sono temi ero però siccome su un fatto così
Dopo che polemizzo con un'opinione e poi mi chiedo perché l'opinione cento e io ho riscontrato indipendentemente dalla nota dell'avvenire
Che in questo mondo potenziale che noi potremmo rappresentare c'è la preoccupazione se volete immotivata ma in politica non si dice mai che gli elettori non capisco noi dobbiamo creare le condizioni
Do per spiegare pende come l'obiettivo possa essere persuaso
Che questa tentazione perché la tentazione c'è dentro la coalizione non riuscire a capire perché avete così applaudito il passaggio dell'intervento di D'Andrea sulle tentazioni di prevaricazione e di potere
Sulle quali dovremmo discutere lo dica da Andrea in maniera diversa
Perché se problema è come selezionare la classe dirigente all'interno di una coalizione perché se il problema è di spartizione amici miei
Quando eravamo più forti noi crediamo di più mo'che sono più forti loro pigliano gli altri allora io non capirei Mango perché dobbiamo lamentarci il problema è individuare
Ho un criterio oggettivo che faccia fare un passo avanti recuperando le ragioni che hanno alimentato la crescita della sinistra quando noi praticava amo queste cattivi abitudine quindi innovando
Da questo punto di vista
Se se invece sì dopo preferisce si ritiene che al ruolo del Partito popolare a essere insomma
I valori religiosi io lo dico con un'espressione frettolosa per il tempo questi cattolici che vogliono convertire quelli dall'altra parte beh allora dobbiamo farne cosa dire se non dobbiamo fare
Dobbiamo lavorare per dar vita debbono io non
Spettatore di questo processo per dar vita a questo processo un'ultima considerazione su questa parte
Non a caso amici del Partito popolare oggi a livello del dibattito istituzionale voglio dire alle Oporto la opinione diffusa anche a livello della pseudo dottrina perché anche a livello costituzionale cioè la pseudo duttili
Anche di professore imminenti
Che non è pseudo dottrina
Né i professori eminenti prevale la vanagloria e la convenienza guai quando la cultura si mercifica
Insomma ne abbiamo avuto esperienze nei dibattiti parlamentare un giorno bisognerebbe ripigli Harley e sentire discussioni di grandi giuristi che spiegavano come la proposta della proporzionale col premier la legge liberticida oggi si dice
Che il maggioritario come esame ed adeguato noi dovremmo o fare un maggioritario molto più duro
Non a caso Amici del Partito popolare oggi sul piano istituzionale non è un problema di conservatorismo meno
La semplificazione e l'attenzione della pubblica opinione e per le forme oggettivamente plebiscitarie
A noi non basta dire no
Se poi sul piano della spiegazione dei comportamenti generali siamo indifferenti
Se si arriva a quella conclusione che è la risoluzione dei problemi eleggere uno investire uno
Organizzare poi una macchina che gli procuri il consenso come quantità indipendentemente dalla motivazioni diventa inevitabile e allora Gerardo le considerazioni della parte improduttiva sulla conservazione della democrazia in una società moderna secondo me è la riflessione che noi dobbiamo sviluppare per questo io scelgo dui argomenti
Qua si è parlato molto sono molto come dire
Consenziente su due questioni soprattutto nel dibattito di stamattina
Quello internazionale e e quello dello stato sociale però stiamo atti
L'ho seguito molto l'intervento di Bardi che condivido attuò conforto Paolo dovrei dirti che la Scelta
Della moneta unica fu motivata nonno come obiettivo
Ma fu motivata come Strumendo metterà era contrario alla moneta unica con quale motivazione
Che siccome non era ipotizzabile una istituzione forte del governo della moneta
Senza il controllo di un'autorità politica Lugli non poteva accedere perché si cede un pezzo di sovranità rilevante
Da parte dello Stato allora l'accordo che mise in minoranza la Thatcher avvenne perché quella scelta avrebbe agevolato la integrazione Poli l'obiettivo allora non era la moneta unica la moneta è unica era lo strumento per raggiungere un obiettivo più alto
Io lo dica adesso pensavo di farlo in una maniera diversa
Il ministro Ciampi che allora era il governatore della Banca d'Italia
L'atto a nome del governo italiano sale tanto la la come di la decisione politica a a la a strumentazione tecnica perché ha ragione Bardi governatori erano contrari
E l'ipotesi dell'organizzazione di questo meccanismo senza il corrispettivo controllo politico era uno mostruosità
E allora lo dico all'interno nostro io non riesca a capire questa sorta di
Professione di fede problema non è non sono i parametri
Il problema vero è l'obiettivo che è saltato
Perché quando la decisione fu assunta l'ottantotto l'Europa dei dodici insomma erano spazi abbastanza
Delimitato e chiedeva una forza di coesione anche in competizione col resto d'Europa
Purtroppo quello che è avvenuto dopo e ha creato questo vuoto che la politica non riesce a riempire
Paolo hai ragione e però diciamocelo pure con grande chiarezza anche al nostro interno noi non possiamo dico noi per dire al governo ripetere la la la fedeltà se non ricostruiamo
Quale l'equilibrio possibile al quale fa riferimento così sulla questione dell'intervento americano
Io sono stato l'altra volta nera né al governo né al partito però ero molto convinto della questione che i lo dica bianco
Con riferimento alla posizione assunta dalla Santa Sede io scrissi un articolo su Repubblica dove spiegavo le ragioni del perché non avendo né censure né dissensi era motivato
Sul piano della prospettiva della costruzione di un nuovo ordine internazionale
Adesso è difficile sostenere la stessa cosa
Non non mi pare che sia così e che allora non vorrei che loro Battle Creek non credo che ci sia bisogno di spiegarlo Lucia letta
Io non non ho mai capito la scelta di politica estera in maniera di fedeltà
Noi dobbiamo rivendicare con grande orgoglio tradizione di politica estera
Dei democristiani e dei popolari e noi siamo stati
Alleati fedeli magnati intelligenti
Soprattutto sulle questioni del Medioriente del Cile un giorno
Non dobbiamo pure spiegarle queste cose noi abbiamo aiutato gli americani a capire sulle questioni politiche io ho un'esperienza personali Diretta su queste cose
Io mi sono scombinato con l'amministrazione americana quando sostenevo le ragioni dei Democratici cileni
Nella passaggio di alcuni anni e la sorpresa fuoco
Che quando loro si convinsero cesserà noi di intervenire presso i democristiani sui temi perché si stavano dividendo e si comprometteva l'obiettivo della riconquista democratica
Perciò stiamo attenti a hanno rinchiudere la dimensione della politica internazionale nell'essere fedeli o no
La dimensione della politica internazionale va recuperata nella solidarietà con uno i Paesi con i quali siamo solidali ma con una partecipazione attiva e intelligente lì ci sono tanti modi per poterla fare
Io mi rendo conto che il tempo è finito io chiudo
Della seconda questione lo accenno dicendo a Rosetta Iervolino lei sa estimi ascoltato lo sa
Per me il problema del riordino dello Stato sociale non è un'ossessione ma è la consapevolezza che le istituzioni vere quelle vere della conservazione della democrazia partano di qua
Castagnetti farebbe bene a ripubblicare
Quello voluto del convegno fatto a Bologna quando
Lui si occupava di politica seriamente e e che e e è rimasto è rimasto
No scherzo è rimasto clandestino io ho ho lodata uno non me l'ha restituito più ma un un buono è una raccolta di riflessioni di esperta a livello internazionale
E allora Rosetta
Io l'ho fatto lo ripeto grande solidarietà alla vinti
E quando lo faccio io vuol dire che proprio una cosa da fare però io ho una preoccupazione
Fino a quando noi leggeremo al dire di no
E che i meccanismi sono tali
Insomma che siccome salta tutto la resistenza ad un certo punto diventa immotivata
Allora il problema è un altro
Bianco ha detto per la scuola gli chiedo di pubblicare
Della tua relazione la parte sulla scuola Titti diffonderla cosa con noi ci decidiamo a proporre il riordino dei meccanismi di prestazione della sanità dell'istruzione
E dentro quei meccanismi Rosetta noi recupereremo il controllo della spesa
Perché il picchetto presto o tardi ci portano a convincerci che quella spesa non è controllabile quando leggo
Che bisogna introdurre parametri di redditività Amici miei questa età pianificazione sovietica
I meccanismi moderni di controllo ma erano ovvie per noi vedi pure prima sono altre e su questo lasciatemi dire
Questi
No non mi interrompere se non mi porti via tempo Tania è no di collaudo noi noi noi diventeremo visibili dentro il governo nostre diciamo no
E ma se il costo no costringe aiutiamo perché a questo poi era nel programma dell'Ulivo io sono sorpreso direi che la parte più rilevante
Più suggestiva del programma dell'Ulivo era questa è però poi mi pare che sul piano delle atto dell'attuazione viene meno
Bene se noi
Su questo piano sugli altri problemi sulla maggioranza
Definiamo una lindi avanziamo una proposta operiamo un processo organizzativo abbastanza generoso ed aperto il Congresso può essere una straordinaria occasione
Io non ipotizzo un congresso insomma da da celebrare collo mugugno e col silenzio io ipotizzo uno congresso corale
Di discussione generose e dialogante perché credo che ognuno di noi deve aver la consapevolezza
Perché Leo fare le proposte che fa sono opinioni da discutere non verità intorno alle quali impiccarci
Per se insieme amici del Partito popolare riassumiamo
Questo obiettivo io credo che realizziamo due risultati straordinari uno richiamo voce alla politica
Perché la mettiamo al mondo noi rischiamo
Di essere dentro un meccanismo di logica di potere che e si stacca sempre più dalle motivazioni dalla politica non basta invocare una
Se poi non si riesce a parlare con gli atti politici che si compiono e la seconda da eviteremo
Che la parte perversa della organizzazioni in gruppi che un fenomeno naturali dall'organizzazione politica venga rinviata il più lontano possibile io
Che si possano fare così
E allora
Va be'lo dico
Salviamo la sostanza
Un po'meno come mi era capitato di dire alla Camera ma la fui deluso e non vorrei essere doloso nel partito
Che è una proposta che facevo che mi spiego impraticabile non nel merito ma perché c'era l'accordo di non discutere io e l'ultima volta
Che mi comporterò in maniera disciplinata senza discutere
Soprattutto quando le opinioni che esprimo non sia nuovo fatte cadere da opinioni di merito motivati la disciplina così non è autorevolezza me autoritarismo che per uno come me alla mia età
L'autoritarismo non è una cosa sopportato
Costa
Riprendere
Il dibattito dopo l'intervento di di De Mita è sempre difficile poi per uno come me che vuol dire solo due due semplici e concrete cosa fosse il chiedessero di più
Sì proviamo
Vorrei scusa
Costa non se lo merita
Va bene
Grazie vorrei vorrei provare a dare sono due due sollecitazioni due e due idee a quello che a quello che si è detto fino adesso
La prima cosa
Però Gerardo
Sì sì così aspettiamo aspettiamo che che che la gente si muove giustamente attendono possibili no no no all'esito precarietà e io purtroppo non ho poteri rispetto a questo ma
Nello stesso
Si vuole la prossima volta faremo parlare debito i notturni con il tuo voto
Scusate però mi pare che ci siano
Motivi perfino oppure politici di un modo di comportarsi quindi coloro che vogliono ponendo il signore o speriamo uno indebita mancano tra lo facciano alberi imponente fuori di qua grazie
Però non va be'temo però
Terrore
Facciamo come De Rita Paglia Macerata posizione interlocutoria che che va dove la svolta no alle due le due considerazioni che volevo fare sono queste brevissimamente lei ha mai aspetto volentieri no per carità
Non la carità che non si può parlare riassume
Aspetta usare
Ma non
C'è ed è giusto che sia così è normale che sia così non giusto no gas de sotto troppa Manna
Lei ringrazia del silenzio le due considerazioni sono queste
In maniera concisa
Stamattina la l'Albertina Soliani ha portato una cosa suggestione quale ha detto quando ha elencato enumerato diverse frontiere del partito ecco io dico dobbiamo essere un partito di frontiera oggi io credo che dall'intervento di di Gerardo e dagli interventi che che ci sono stati dobbiamo cercare di avere più coraggio più coraggio nelle nel pensare nel prospettare il nostro partito orientata al domani
Io onestamente mi ripeto spesso e quando cerchiamo di portare anche le motivazioni delle nostre scelte alle persone alla gente in giro
Ecco non sono le ragioni anche giuste del passato che si danno credibilità sul futuro io credo che troppo spesso noi ci a volgiamo in analisi in considerazioni in riflessioni su quello che avevamo e su quello che è stato ecco oggi dobbiamo cercare di essere un partito sul futuro patito di speranza
O noi riusciamo a dare la speranza agli altri la speranza alla gente come qualcuno diceva prima la speranza di poter dare risposte o noi siamo un partito di speranza o se non c'è via si riavvolgiamo sono gli stessi
E allora onestamente io chiedo alla direzione nazionale a chi ci sta guidando
Chiedo che sarebbe ho potuto oggi costruire veramente un po'oggetto oggi il rischio è quello che
Noi Popolari non siamo identificati per nulla
Cioè il rischio è quello che noi non riusciamo ad essere interpretati dalla gente per qualche battaglia per dire a quelle quella dei popolari quella quello dei popolari vogliono a quello ecco ciò che caratterizza l'essere popolari ecco il rischio è che
La a la linea di essere un partito equilibrato un partito moderato un partito
Che aggiorna e che aspetta prima di prendere posizioni ci faccia apparire ad un po'con un partito di niente con un partito che va a rimorchio come un partito che non ha l'iniziativa ecco allora per questo credo che sia importante il Congresso futuro se il Congresso e la costruzione di un progetto
Di un progetto che si è fondato sulla dose vendita sui nostri valori su quello che che siamo e su quello che crediamo ma un progetto che sia
Chiaramente che dimostri chiaramente qual è il cammino che popolari propongono oggi del rischio è di vedere sì invece inseguire la realtà questa la mia paura
Che esprima la direzione io
La mia paura che che intravede quella di non precedere le istanze ed esigente dalla Società di non guidare la società ma di inseguirla cercando di là delle risposte di eseguire le problematiche allora io mi domando
Ai giovani quando qualcuno stamattina che parlava giustamente di come coinvolgere di come portarci ai giovani ai giovani oggi noi siamo interessanti come partito riusciamo a coinvolgere i giovani perché perché credono in quello che diciamo in quello che facciamo paura di no
Ho paura di no perché rischiamo di inseguire le situazioni invece che precede alle e allora due piccole due piccoli suggerimenti e chiudo i due sedie venti sono questi noi non possiamo fare finta di nulla
Non possiamo far finta di non
Della percezione che esiste tra la gente su di noi
Cioè noi ci diciamo molto spesso che la nostra identità la rimarchiamo che erano stati entità è salda che Avvenire fosse sbaglia quando ci ci dice che siamo vassalli del PDS non ci diciamo troppo spesso che stiamo facendo bene quello che stiamo facendo ma se la percezione esterna
Se la percezione in tante realtà dell'amico della Puglia oggi sia stamattina già sollecitato sul rapporto col PDS in maniera anche drammatica se la percezione esterna
è di un partito popolare un po'stanco un po'appiattito un po'immobile se questa è la percezione anche non fosse vero non possiamo non tenerne conto non possiamo far finta che ciò non sia ecco perché dico che dobbiamo prendere un'iniziativa politica forte un'iniziativa che ci veda protagonisti
Protagonisti del dibattito e allora io dico a tutti i nostri onorevoli a chi è in contatto giornalmente in Parlamento con le situazioni importanti del Paese cioè di entrare in dialettica con il PDS lealtà fino in fondo dell'Ulivo lealtà fino in fondo nelle scelte del centrosinistra ma anche in dialettica
Perché la dialettica oggi è la condizione è il metodo è il motivo per rafforzare le nostre posizioni io credo e con questo chiudo che sia necessario fare un salto di qualità nella nel portarci all'esterno a fare un salto di qualità nel collegati con la gente
Fare un salto di qualità
E non è solamente un fatto di età nel ciclo scegliere la classe dirigente perché dobbiamo fare sintesi tra i giovani e meno giovani per carità ci deve essere una condizione
Generale globale del partito però De Mita prima diceva la leadership non si inventa e non si compera però si possono anche le chiudere tarpare le ali a chi sta cercando di camminare quindi io credo che sia importante che ci sia questo connubio di gente più giovani di gente meno giovane insieme alla guida del partito però Lorient mento deve essere quello di un paese presentare un partito all'esterno un partito orientato al futuro un partito che convinto delle ragioni anche giusto del passato ma le dimentica le dimentica perché è più propenso ad anticipare la realtà è più propenso
Anche in dialettica con gli alleati ma è più propenso a cerca di risolvere i problemi anticipando le situazioni ecco per questo che e questo chiudo spero che la preparazione al Congo e esso sia una preparazione chiara trasparente sia un'aberrazione dove si mettano in piazza tutte le idee dovessi mettere in piazza anche le persone capaci di guidare il nostro partito
Perché a questo modo possiamo veramente nella trasparenza e nella convinzione del futuro cerca di dare una prospettiva una frontiera che sia veramente che si collochi sotto tutti gli aspetti come una frontiera nuova con un ponte verso i nuovi confini veramente per il domani grazie
Grazie costa ma fu
Il mio è un intervento in controtendenza già stato annunciato dal dall'intervento di Di Matteo e anche per gli altri interventi
Ma proprio perché è stato sottolineato che la diversità e un contributo al pluralismo quindi io non rinuncio a esprimere queste la richiesta di queste mie riflessione noi abbiamo ascoltato questa mattina sia nella relazione dell'amico bianco sia in molti interventi dei richiami molto condivisibili e anche molto suggestivi
Ai temi del rapporto fra la politica il dibattito culturale i riferimenti etici il mutamento che ha investito questi aspetti e che inevitabilmente si di si ripercuote
Nella vicenda e nelle scelte che la politica per fare e credo che sia in qualche misura inevitabile che all'asilo pensiamo così pochi che proprio bisogno urlare per farti altro quindi se ci limitiamo buoni progressi rendiamo l'ambiente vivibile grazie credo che sia inevitabile costruire una strategia a lunga scadenza
Che non posso non coniugarsi e coniugare le scelte politiche con i temi che sono stati qui richiamati e che sono oggetto è sostanza della grande trasformazione che sta vivendo l'intera società
Però qui noi dobbiamo renderci conto che alla politica spetta fare le scelte contingenti quelli che si confrontano nella quotidianità
Non giorno per giorno che problema del governo dell'amministrazione ma anche la strategia politica deve tener conto delle condizioni Russia e mi sia consentito per spiegarmi di fare riferimento ad un vicenda storica nota mi è capitato di citarla altre volte spero di non essere ascoltato da quelli che qualche altra volta eventualmente la ricordassero della testimonianza che porta Adriano ossicini
Nei confronti di De Gasperi quando De Gasperi spiega perché perché era il mille novecentotrentotto dopo il fascismo non era opportuno rifare il Partito Popolare
Perché lei ragioni le condizioni per la difesa della democrazia nel Paese al momento in cui sarebbe crollato il fascismo chiedevano qualcosa di radicalmente diverso dal Partito popolare
è De Gasperi era l'ultimo segretario del Partito popolare era segretario del poi dopo valevole per la quale fu sciolto
E tuttavia era il confronto con la realtà
Che gli poneva l'esigenza di dare delle risposte diverso
Io credo che nessuno voglia considerare De Gasperi uno che ha tradito l'ispirazione popolare ma nessuno che sia intellettualmente onesto
Può non rilevare le differenze significative e profonde fra la democrazia cristiana di De Gasperi e il Partito Popolare di Sturzo
E anzi se è un estro potrebbe anche fare l'esercito di pensare a quali potrebbero essere le catastrofiche conseguenze se questo non fosse avvenuto ma veniamo a oggi oggi noi abbiamo sentito qui diverse lamentazione Cetti
Pensa da qualche intervento lo dico con molta con molta comprensione
Da qualche intervento si pensa di ragionare del Partito popolare come se fossimo il partito non dico del trentacinque quaranta per cento ma almeno del venticinque del ventotto per cento
E c'è chi ritiene che indica in queste condizioni nelle condizioni attuali noi abbiamo da tenere nei confronti del Parco del PDS un atteggiamento di rivendicazione del nostro ruolo ora la situazione attuale del paese
è a mio avviso e questo è se mi è consentito il elemento primario dal punto di vista politico le interrogativo se l'equilibrio politico del Paese riesce o non riesce antenne aeree la democrazia il sistema democratico vitale del nostro Paese perché cari amici se noi andiamo a guardare
Il panorama se le cose che diceva da da questo punto di vista bianco stamattina dovessero andar bene noi verremmo a far parte di una federazione di centro
La quale Federazione di centro fa parte di una coalizione di centro sinistra la quale fa parte di un'alleanza di governo che è più ampia della coalizione
Se fate il conto ai soggetti politici che sono presenti in questo panorama vi accorgete quanti sono
Se fa andati fuori da questa da questo contesto Bodhi accorgete che c'è
Il movimento per la secessione della Padania
Il caos nel Polo e quindi gli elementi di stabilità del sistema stanno riducendosi sempre di questa è l'elemento di preoccupazione
In questa situazione è chiaro che la sola difesa la difesa della democrazia reclama due cose il potenziamento dell'alleanza dell'Ulivo come unica risposta oggi presente alla tutela della democrazia
Se fosse tanto semplice discorso se il discorso fosse riconducibile soltanto all'egemonia del PDS
Ma essere la poco male sarebbe soltanto un discorso della sopravvivenza del Partito popolare e quindi in qualche modo un discorso di casa nostra della testimonianza del nostro passato o dei nostri valori
Ma se noi guardiamo alle vicende che si sono succedute nel Paese ci rendiamo conto che probabilmente il partito democratico quello veltroniano o la egemonia del PDS sul Olivo
Rischiano di di mettere il Paese nel caos nella incapacità di reggere la stabilità che è necessaria per la difesa dalla politica e allora e allora diventa abbastanza evidente che a questo punto tutti quelli che oggi credo nel partito nel Partito popolare se c'è un elemento di convergenza è che occorre rafforzare la gamba diceva
E la mia richiesta è questa rafforzare la gamba di centro vuol dire sottolineare oggi che noi siamo la continuazione
Per la di una esperienza storica come quella dei cattolici democratici
Che si è svolta in determinate condizioni storiche
In cui la corrispondenza fra l'ispirazione culturale e la formazione politica era oltretutto favorita vorrei dire quasi costretta dal clima di contrapposizione ideologica che allora esisteva oppure se oggi non si possa ipotizzare delle formazioni politiche nelle quali convergono più esperienze culturali
Visto e considerato che oggi non siamo più di fronte ad una contrapposizione ideologica che la fa fa premio sulla battaglia politica ma che abbiamo di fronte una esigenza come quella di una difesa della democrazia
Che ha bisogno di recuperare quel partito della gente come te richiamava primogenita che è a la necessità di avere una dimensione consiste ora io
Dal molte considerazioni che ho sentito oggi sulla difesa della identità mi è parsa addirittura che si è andato molto al di là di quella che era la posizione Sturzo e Anna sancita dai dalle relazioni dalla relazione al primo congresso del partito popolare
Quando qui si si pone come discriminante quasi come discriminante spero che così non sia
Che l'elemento fondamentale il di più che noi abbiamo da né in una visione non secolarizzata della storia della società e della vita
Quasi che chi non ha questa visione rappresenti un elemento di distinzione da noi io non posso non ricordare che nel primo congresso del Partito popolare Luigi Sturzo Luigi Sturzo
Fa espresso riferimento a coloro che non avendo una fede religiosa si riconoscono nel programma politico perché su quel mondo sulla i valori civili che si fonda il momento di aggregazione sociale politica
Che il Partito Popolare andava a fare allora io ho solo questa considerazione conclusiva
Diceva
De Mita prima forse un atteggiamento che sentiamo un po'tutti
Avvertiamo non solo nel consiglio nazionale ma anche la nostra periferia
Anche nelle espressioni nelle realtà più disgraziate quelle dove sono soltanto pochi amici la voglia di rimanere e la voglia di continuare ma quasi in attesa che ci sia però come dire una spinta un elemento di strategia non soltanto esserci non soltanto testimoniare che siamo un pezzo d'un partito che c'era è che non c'è più ma il pezzo ci rimane qualcosa di più
E questo qualcosa in più probabilmente deve tener conto non probabilmente deve tener conto che il mutamento che intervenute un mutamento che richiede una diversità di comportamenti di strategie che il mutamento per intervenuto mette in discussione il valore fondamentale dal punto di vista politico che la democrazia nel nostro Paese
La democrazia nel nostro Paese e che quindi le risposte anche di carattere organizzativo e di strategia politica annotate nel concordate nel di conto di questo
Finché noi saremmo
E nella coalizione dell'Ulivo
Un numero consentimi imprecisato di soggetti i quali saranno tutti tributari per le candidature e per le varie e collocazioni al PDS
Noi non avremo risolto questo problema poi potremmo avere invece che il sei non è non è il trenta non il venti non il quindici ma se fossimo portatori noni di una capacità di interpretazione di risposta
Che si misura con la novità e con la provocazione della novità forse allora il nostro contributo non tanto o non soltanto alla collezione dell'Ulivo ma la stabilità democratica sarebbe fondamentale
Lei Lapo Pistelli
No
No no guarda
Non è un problema anche perché credo ci sia la stanchezza che nasce da un dibattito intenso arrendevole Duilio
Anzi io voglio dire partire da questa considerazione che la la voglia di discutere che abbiamo cominciato a rialimentare con Monte Silvano la relazione di di Biancone sopra molto ampia
E onestamente anche la prospettiva del congresso che pone comincia a porre un traguardo se confermiamo il nove dieci e undici di gennaio come scadenza nella quale andare a concretizzare il nostro dibattito ha dato vita oggi a una discussione molto articolata
Che rappresenta un bene o un male al tempo stesso un bene perché ogni volta c'è una discussione molto articolata evidentemente c'è ricchezza di riferimenti un male perché abbiamo evidentemente
Mescolato considerazioni di merito sulle politiche del governo ragionamenti sul sistema politico sul partito
La questione dei riferimenti culturali
Alla Q sul quale si è intrattenuto bianco tutta l'Arma qualche la relazione e quindi voglio dire ciascuno quando sale a questa tribù non poi recita a soggetto nel senso dice quello che gli passa per la testa di sul welfare archi sul centro chi su sull'Europa fa il suo pezzettino e va via
Io personalmente sono convinto lo diceva Monte Silvano che è una delle grandi novità del maggioritario e lo dico per poi non occuparmene
Una delle novità del maggioritario una delle conseguenze peraltro invece dell'eclettismo culturale
Che contraddistingue presente è una delle motivi di forza dell'Ulivo e della vittoria e che sia stato il maggior legame
Della proposta politica con i temi di merito e che questo debba essere una delle novità di cui noi teniamo maggiormente conto cioè dicevo Monte Silvano non prendiamo più tanto il consenso perché le nostre analisi e migliorie
Ma perché rispetto a un dibattito molto secolarizzato molto dei biologi Zagato
Se volete anche banalmente pragmatico legate a interessi economici la parte che riesce a garantire ecco i fatti coi comportamenti con le scelte una maggiore adesione agli interessi poi quella del consenso questa è anche una novità che può avere dei limiti se voglio dire abbassa il ruolo della politica oltre un certo livello ma anche una novità positiva novità che ci riporta tutti con i piedi un po'più per terra
Però oggi non vorrei minimamente foglio solamente di questo tipo ma prendere proprio la prima fax la relazione di bianco
Che non so se la più in quanti hanno ascoltato visto che stamattina abbiamo iniziato molto puntuali ma che secondo me è la parte più interessante della sua relazione cioè quella in cui ha analizzato
La frammentazione sociale l'anomia la ricerca di un fondamento etico al nostro agire politico temi che per usare una battuta fare una battuta anziché replica
A tante telefonate ricevute in questi ultimi giorni ecco il tema affrontavamo a cena ieri sera un alcuni consiglieri nazionali
A cena si parla anche di queste cose deve essere a cena abbiamo parlato tutto il tempo di quello che poi Diaco affrettato stamani mattina l'arma parte da relazioni cioè fondamento etico dell'agire politico frammentazione eccetera perché
Beh innanzitutto perché
Questo è lo spunto della cena di ieri di ieri sera
Io e alcuni amici siamo stati sollecitati a scrivere un pezzo su una rivista e che oggi sta anche cercando abbonamenti come a Montesilvano cd cattolici democratici
è uno dei dei ragionamenti perché io facevo e sto svolgendo da da questa estate fra me e me cala
Prignano sa oggi della categoria del cattolicesimo democratico cioè se questa non rischi di diventare nei nostri dibattiti un ferimento rapido e auto consolatorio
Ha una tradizione culturale che di per sé citata i evocata risolve problemi o se realtà abbiamo bisogno di un approfondimento anche fra di noi per inverare urla e aggiornarla
Su questo voglio dialogare mi dispiace non ci sia con De Mita
Che oggi ha introdotto un un un suggerimento la nostra discussione molto interessante quando diceva in fondo preferisco popolari perché molto del buono quasi tutto ciò che il cattolicesimo aveva da esprimere diceva De Mita pochi minuti fa è già stato fatto proprio
Dal dibattito del Concilio e quindi voglio dire oggi non ha senso riferimento un po'retrospettivo non più innovativo ma perché avverte il rischio e questo lo lo l'ho detto tante volte anche nel merito colloqui avuti con con Gerardo Bianco nell'ufficio politico eccetera che tante volte lo aspettano in fila le battaglie
Che caratterizzano o hanno caratterizzato la nostra storia politica stia assumendo col passare dei mesi un andamento sempre più erratico me siamo europeisti regalo da De Gasperi
Sempre le Autonomie perché c'ha detto Sturzo diciamo per i processi lunghi percepisce ce lo diceva Moro ma che mano a mano diventiamo sempre più come dire creatori di una politica patchwork in cui se c'è un riferimento nella nostra storia che giustifica una battaglia la riproponiamo ove ci manchi un riferimento fece dalla nostra storia siamo in difficoltà rispetto a temi della a temi nuovi attendi che la nostra storia non è stata capace di interpretare o di definire semplicemente perché ancora non si ponevano e allora questa estate
Oltre appunto ai reportage sulle scene che porta sugli amori della Parietti c'è stato un dibattito che ha trasmigrate o di Quotidiano in quotidiano che è già stato richiamato un paio di volte
E che quello su cui vorrei spendere qualche minuto il dibattito
Che Marco Tarchi ha avuto con una serie di altri
Opinionisti sul Corriere sulla stampa su Repubblica eccetera sulla pretese presunta da parte di Tarchi egemonia culturale del liberalismo che sta diventando dice Tarchi oggi una vera e propria forzo io il suo pensiero per sinteticità dittatura del liberalismo per cui ci vediamo fra liberisti di di di destra o di sinistra ma alla fine la categoria che è diventata dominante nel pensiero comune
è che c'è l'individuo e c'è l'utile
E io ti all'individuo e cioè questa prevalenza questa dominanza dell'individuo e dell'utile ha lasciato completamente in ombra a voce di
Sostanziale sopravvivenza le categorie del bene comune delle regole del giusto che dico io sto negata categorie che realtà trovano molta cittadinanza lo se privato molta cittadinanza nel nostro dibattito culturale
Allora questo secondo me un
Tema che io mi sentivo dipende dipende in questo intervento perché affrontato da Bianco perché una delle cose che caratterizzano la modernità oggi è questo totale senso del relativismo relativismo culturale etico
Che poi produce perché el frutto più conseguente del relativismo il darwinismo sociale perché se alla fine tutto è l'individuo e tutto è utile alla fine una delle conseguenze
Dico per sintesi trenta il darwinismo sociale su cui tante volte parla moderato e perché allora la riflessione di bianco mi ha particolarmente stimolato stamani mattina la prima parte
Perché una delle cose di cui si discute in questo Paese da un anno e mezzo a questa parte e che ha spiegato anche alcune imputazione dell'Ulivo è sapere nel rapporto ci sia fra la politica dico io albero tra la politica e la libertà
Oggi è importante il ruolo della politica e delle istituzioni per garantire l'esercizio della libertà o fatta resa invece come buona una tesi che domina nel centro destra e che la politica è quella che regole e disciplina il ritiro delle istituzioni perché più le istituzioni si ritirano e per la libertà siamo garantisce
è giusto si diceva ieri sera
Cominciare a contraddire un principio che a me sembrava superato ma torna in auge
Con il recupero del liberalismo per cui il principio di libertà è sempre più quello kantiano per cui la mia libertà finisce dove inizia gli altri
E vai in ombra un altro aspetto della libertà che io sto il quale io parlavo a Montesilvano che la mia libertà inizia dove Nietzsche avrà degli altri quindi si associa alla responsabilità
Spiega come mai la politica ha bisogno di interrogarsi sempre di più sulle sfide del rapporto col futuro allora la previdenza non è più un tema da economisti
Il rapporto è la sfida del rapporto fra la generazione di oggi le i diritti delle generazioni del futuro
Il tema dell'ambiente non è più affiliato alla sensibilità dei re di rapporto fra il patrimonio ricevuto
Dalla memoria della vita delle generazione ciò che si lascia a chi viene dopo tutto a una diversa logica una diversa luce se letto secondo me con questo impianto
Allora io dico oggi
La modernità ci porta ci ha poi ci porta secondo me a fare i conti con l'alcune contraddizioni
Molto grandi una la presa a riferimento sia Montesilvano sia stamattina Gerardo Bianco e la trovo credo la riflessione forse più stimolante uscito negli ultimi mesi è quella di Dahrendorf
La contraddizione secante scade oggi si apre nella nella nella modernità dell'attualità
Fra la globalizzazione economica la stabilità politica la cui se ne sociale Dahrendorf spiega come nelle varie aree del pianeta si scelgono al massimo due di questi riferimenti ma uno salta sempre
Se si sceglie la questione sociale la globalizzazione salta la stabilità se si sceglie la stabilità la globalizzazione salta la coesione sociale difficile quadrare il cerchio dice Dahrendorf
Io penso a una cosa che abbiamo sepolto troppo presto insieme alla salma mortale dell'uomo l'ultima difesa di Popper sul rapporto con la
Il quinto potere con la comunicazione di massa
Affronteremo calato questo tema in un dibattito alla festa l'amicizia che io ma ho chiesto a Francesco Russo di intervenire con speciale riferimento al rapporto fra di voi bambini
Cioè
Il rapporto che c'è oggi fra la concezione del Colette liberale per la quale si può fare quello che si vuole e quindi anche la comunicazione può con la potenza della comunicazione di massa raccontare quello che vuole
E il problema che c'è con categorie deboli
Che non sono secondo me attrezzate non non non hanno sufficiente attrezzatura per mediare la potenza di un messaggio che è capace di ridurre l'esercizio sostanziale la libertà
Quando uno ha gli strumenti non la l'attrezzatura culturale per affrontarla
Ma dico per non rimanere fuori dall'Italia a una cosa che tante volte i cui tante volte non si parla sono sono già oltre metà dell'intervento
Che secondo me è un autore ahimè tante volte recuperato del nel negli inverni gli antichi Meeting di CL ma che in realtà in questo dibattito secondo me non è ad abbiamo bisogno di rimeditare anche Pasolini
E l'analisi fatte fino agli anni Settanta sulle categorie dell'omologazione
Dico per cui dico queste cose perché non è che abbiamo tante volte difeso
Il Cat abbiamo impostato la nostra motivazione dell'agire politico sul cattolicesimo democratico e cioè sulla risposta che molti anni fa
Fu data agli anti modernisti noi accettiamo la sfida della modernità
Pensiamo che la democrazia sia uno degli strumenti per accettare la seduta la modernità oggi abbia bisogno di aggiornare questa questa riflessione perché la modernità accettata e la secolarizzazione entrata
Ci portano davanti a queste sfide che rapporto fra la globalizzazione la libertà che il rapporto fra i mezzi di comunicazione di massa e la libertà sostanziale non formale dell'individuo e tutto questo noi ci aggiorniamo altrimenti ripeto le risposte che diamo sono errati sì
Allora la risposta che io dopo facendo un salto che per motivi di brevità
è un po'brusco e che mi porta a sposare una delle risposte che De Mita dava nel suo intervento è che avendo già votate avendo vinto
Avendo già fatto il governo
Avendo il governo il compito di voglio dire a realizzare le cose dette in campagna elettorale
E devo dire dando un giudizio molto positivo questo sta accadendo senza sostanziali scostamenti dalle cose che abbiamo detto in campagna elettorale
Il partito voglio dire o va in ferie per tre anni o sostanzialmente fa un grande investimento su questa operazione
Non avendo più emergenza davanti
Fa un grande investimento su questa operazione in questo senso io anche io do un giudizio molto positivo
Per quanto è stata precoce l'iniziativa di D'Alema su quello che D'Alema ha fatto dal dal giorno dopo il risultato elettorale
Cioè quello di avere da un lato portato questo grande risultato politico la sinistra al governo ma dall'altra verdetto non ci fermiamo qui ricomincia la riflessione culture alla sinistra per andare oltre questo risultato poi l'abbiamo detto nel mese di giugno aveva fatto questa cosa troppo presto l'ha fatto talmente presto nel suo rapporto con Amato
Io accetto sempre la buona fede delle intenzioni ha prodotto esiti destabilizzanti involontariamente perché accelerato un dibattito giornalistico sul dopo Prodi quando Prada per ha cominciato a governare però l'intenzione del segretario del PDS di rimettersi movimento subito dopo la vittoria è un fatto di grande lungimiranza è molto apprezzabile il principio del non appagamento
Allora dico noi oggi abbiamo secondo me lo stesso tipo di problema davanti cioè abbiamo vinto le elezioni ma si riscontra in periferia una tendenza all'appagamento che diventa poi inerzia e poi diventa ripiegamento
Esiziale sono gli stessi
Il partito secondo me è oggi lo strumento in questo senso do la risposta
Quindi credo che la maggior parte dei nostri sforzi ma devo dire anche in modo più ordinato di questo Consiglio nazionale dobbiamo spenderla
Su questa San Pellegrino chiamiamola così che il segretario annunciato anche in questo caso non facendoci lo cullando ci sulla suggestione un nome viste San Pellegrino e magari l'aria è buona sarà sicuramente una buona riflessione no preparando a un po'un po'bene
Ma cercando in qualche modo di riaggiornare i nostri parametri culturali nostro il nostro pensiero fondativo e facendo derivare da quello una serie di scelte sulle quali fuori dalle sedi ristrette del dibattito interno siamo però anche riconoscibili all'esterno
Mi spiego se noi oggi in nome di un certa di una certa riflessione sul rischio della pelle della tentazione carismatiche plebiscitaria
Abbiamo difeso il cancellierato io spero avevo fatto in nome di questa riflessione non sulla perché Ruffilli ce l'aveva insegnato perché riteniamo a tutt'oggi che questa sia una soluzione intelligentemente sfugge dal rischio delle soluzioni carismatica del presidenzialismo
Ma allora dicevo oggi a De Mita visto diceva ho parlato con i giovani che se vogliamo andare su questa strada
Riporto Popper allora dobbiamo avere anche il coraggio di Colin popolarità da popolari
Di sostenere come poter sosteneva che sui contenuti della comunicazione di cura cosa forte e la dico apposta la censura non è più fu una categoria che di per sé o dell'oscurantismo perché se accettiamo che nella modernità
Incontrollata vi sia il rischio di messaggi devastanti che in nome della libertà della persona riducono invece gli ambiti di libertà della persona abbiamo il dovere con la stessa rigidità e con coerenza con la quale sosteniamo le ragioni del cancellierato sul presidenzialismo
Mettere in guardia da alcuni rischi della modernità
Virgolette così come la intendiamo oggi così o come io l'ho descritta
Essa sfidando anche una battaglia né oggi Clemente non non trova spazio sull'agenda politica perché questi temendo le trovate sull'agenda politica
Altrimenti se noi accettiamo tutto un versante della modernità sempre secondo me ancora più pericolosa
Delle tentazioni plebiscitarie del presidenzialismo allora lo spieghiamo la nostra posizione sul cancellierato le due cose stanno insieme o le facciamo entrambi o non le facciamo entrambe ma non possiamo prendere un pezzo dalla battaglia dimentica ce n'è un altro pezzo
Questo comporta secondo me e ho chiuso davvero
Che in questa riflessione
Anch'io prendo una sulla distanza dalle dalla dalla relazione di da Costanza ma non a distanza
Sottolineo un fallimento sono convinto anch'io che la la tesi che ha riempito
Così le pagine dei giornali per quanto le ha riempite fra maggio e giugno cioè la federazione del centro eccetera è una tesi che oggi non ci porta da nessuna parte potevo molta con molta franchezza siamo in presenza di un'aria affollatissima decennali senza truppe
E senza eccedere in dietologia il fatto che in questo luglio nel mese di luglio e di agosto
Davanti alle nostre sollecitazioni a un lavoro comune la cronaca politica precettato due cose
Un attacco a freddo
Del ministro Dini alla alla Rosi Bindi e poi un attacco a freddo di Di Pietro che è uno degli interlocutori di quest'aria almeno assente Luís
A De Mita rappresentano che qui ci sarà sempre una collaborazione virgolette competitiva e che non sa che alcune opera diplomatica paziente quanto vogliamo a quadrare il cerchio questa è una strada che diventa defaticante per noi e non produce niente
è indispensabile per la tenuta della maggioranza parlamentare ma è un tema che ci estenuato
E che devo dire anche secondo me nel Paese non riscalda nessuno lo riscalda nessuno anzi
Credo lo possiamo dire perché le lezioni sono lontane che in quelle regioni in cui la capolista Tura dalla nostra lista è stata affidata una di queste personalità non soltanto l'abbiamo conquistato consensi nuovi abbiamo fatto fatica a spiegare ai nostri lettori andavano portati qui capolista
Quindi credo sia una strada devo dire ripeto perdente credo che noi invece a dobbiamo avere la forza di spiegare perché il tempo ce lo abbiamo
Spiegare la nostra anche feroce verità rispetto a questo pensiero liberale dominante
Sperando lì con il tempo di conquistare consensi nuovi intendo dire il centro non cresce perché noi a ritmo eticamente facciamo un'operazione di patchwork
Lo voglio dire con riferimento alcune candidature ogni tanto di cui si sente parlare D'Antoni io niente foto D'Antoni ma ho tutto continua Antoni quando gli amici qualcuno in periferia e mi spiega la positività della soluzione D'Antoni mi dice perché così arriva il consenso del sindacato
è una follia immaginare che questa che cresce perché sommiamo dei pezzettini
Fini non è cresciuto nel sistema politico italiano perché ha scoperto un dieci per cento di missini nascosti
A si è imposto con suo niente ma questo niente è stato capace di rivoluzionare l'offerta politica
Allora oggi il centro non lo si ricuce con una paziente diplomazia
Ma con una forza d'iniziativa di un partito che è capace di rivoluzionaria l'offerta politica del sistema e capace di far chiedesse ad alcuni elettori che venga dal PDS ad AN non mi interessa De Mita invece ha già individuato un'aria potenziale perché no
Perché oggi non dare seguito a questi ma rinunciando a una politica fatta di di diplomazia di vertice e ritornando a parlare a questa folla solitaria si diceva ieri sera
Che nella modernità si perde si smarrisce riproponendo il nostro fondamento etico è vero che ne facciamo i conti con gli interessi che ci sono in questa società però se la politica diventa semplicemente il semaforo dell'interesse che ci sono poi possiamo avevo io cambio mestiere non mi interessa
Ce l'abbiamo bisogno invece di spiegare un nostro fondamento etico e su quello persuadere dico chi dico quella grande folla solitaria che oggi è sbandata la modernità
Perché è una modernità che ubriaca allora se non è questa la sfida molto bella ed è capace anche di rivoluzionario l'offerta politica del del del sistema Italia e allora il Congresso secondo me
Voglio dire noi lo misuriamo su quale tipo di ambizione a se ha l'ambizione di prendere questo come pagamento
Di di di interlocuzioni dialogo Della nostra periferia allora può non esser il Congresso congiunturale che stabilisce che siamo nell'Ulivo per fare la gamba di centro riso saporiti tutti tra sole totalmente tutto che se facciamo il congresso per far di questa cosa non facciamo nemmeno aria fritta variabilità nel senso talmente condivisa non dà alcun cammino
Io credo che se prendiamo la riflessione che ha fatto Gerardo Bianco stamani mattina la sviluppiamo anche alla luce dei contributi usciti oggi in questo San Pellegrino allora il congresso di scenario può diventare davvero un congresso di fondativo note che riportiamo ogni volta daccapo
Ma perché riusciamo a approfondire e aggiornare culturalmente politicamente un'agenda che altrimenti se non facciamo questa operazione mi può semplicemente essere delegata al Governo e poi faticano e chiuso per ferie in attesa del prossimo elezioni e queste nel secolo dei partiti
Io credo che non vi siano anche questo per far giustizia delle indiscrezioni
Giornalistica diciamo così non esistono oggi credo sia una contrazione diffusa leadership naturali
E tale da fargli dire quando nomina nomina l'incriminato ha sì va bene sa risolto così
Allora se così è dato che siamo tutti consapevoli che siamo un partito al sette per cento non so se oggi di più o di meno al sette per cento e che quindi una scelta sbagliata o una divisione sbagliata fatta in modo incivile
Non è una roba che ti permette di dire che c'è il girone di ritorno e e e rivedremo ne riparleremo ma può addirittura faccio eliminare dal campionato
E ne abbiamo bisogno di a di affrontare questo tema della leadership con molta più umiltà cioè sapendo che nessuno dei candidati detti o di quelli non detti ma che ci sono a i dieci profili ideali del segretario tigna Trecchina quattro degna cinque alla rata è questa la situazione
Vediamo di costruire con pazienza con pazienza una soluzione in questo senso per la prima volta lo dello l'ho detto Luís lo voglio ridere in pubblico dopo un anno e mezzo apprezzato molto l'intervento di Ciriaco De Mita
Perché glielo glielo detto privatamente gli ori dico adesso primo voto con la nel mezzo la sensazione di un dialogo che riprende la posizione meno arroccata che non considera posizioni diverse posizioni d'accatto ma che finalmente più dialogante anche con l'esigenza di nuove generazioni dico costruiamo questa soluzione sapendo che dobbiamo sì rispettare il nostro fragile equilibrio interno che ancora fragile ma sapendo che questo congresso deve essere capace soprattutto di parlare all'esterno cioè deve essere capace di riportare curiosità
Curiosità interesse sulle idee e sugli uomini e Partito popolare è questa quella sfida ne abbiamo a gennaio pensa a questo Consiglio nazionale sia stata davvero una buona premessa una buona partenza per questo dibattito
Cristofori
Io concordo
Con la relazione del segretario e cerco di spiegare alcune
Almeno per quello che è la mia interpretazione alcune valutazioni che qui sono state fatte
L'ultima quella di Lapo rispetto al discorso del segretario sul centro da costituire nell'alleanza di centro sinistra
Io credo che sia una intuizione valida quella del segretario
Noi ci troviamo di fronte a un tentativo esplicito e legittimo da parte sua di D'Alema di organizzare attorno alla Quercia palco tutta una serie di forze liberaldemocratiche e anticristiane vediamo l'esperienza l'esperienza di Carniti
Per diventare il punto di riferimento dalla Sinistra democratica
Di fronte a questa iniziativa non è che noi possiamo fare delle reprimenda dobbiamo prenderne atto
E a reagire politicamente
Allora mi sembra che nella relazione di bianco
La sottolineatura della nostra identità ed era nostra ispirazione
E quindi la sua caratterizzazione d'arresto che abbiamo tramutato anche in termini di molto incisivi nel cosiddetto preambolo dello Statuto
Secondo
Di diritto ad altre forze non di ispirazione cristiana
Parliamo di federazione parliamo di coagulo di un centro ma in una chiave vive Tura chiarissima sul piano politico
Non per fare un centro in alternativa alla sinistra che non esiste
Ma per costituire un centro che ci consenta di non essere una una piccola ombra del PDS per non andare Arima a rimorchio del PDS
Io personalmente penso che anche lo stesso Amato chiamato a un gioco dalla dalla lei ma quale sembra essere disponibile semmai dico questa vicenda anticipato di un'azione che noi come partito popolare avremmo dovuto fare ma che cosa immaginiamo
Non lasciamoci prendere
Di coagulo di popolazione di nuovo di cattolici democratici che si avevano abbandonato parole immaginiamo di favorire una grande alleanza di una grande sinistra come sta avvenendo senza nuova decide allora è un tema che va approfondito ma io credo e lo sottolineo approvando la relazione del segretario
Intendo questa sua proposta come la capacità anche per come cedervi DS rispetto a forze diverse dalla sua del Partito popolare diventare punto di riferimento è la seconda gamba di questa alleanza di centro sinistra
La vittoria dell'Ulivo
Ci consente un recupero che non avremmo potuto avere se purtroppo fossimo state sconfitte
Un recupero una possibilità di tempi
è uno spazio di ripresa di elettorato tradizionale che noi avremmo immaginando lo scenario che ci sarebbe stato in una sconfitta dell'Ulivo terrore il Partito popolare sarebbe stato estremamente difficile da posizione di opposizione riuscire a coagulare nuovamente
Il voto dei ceti medi il voto del reale del lavoro autonomo
Il voto di quei cattolici democratici che nella grande sbandamento sono andate in altra direzione
Allora se è vero questo il nostro compito è di rafforzarlo L'Ulivo
Di allargarne la sua capacità di maggioranza e questo dobbiamo essere chi è risibili come posizione
Sia perché era dei nostri motivi sia perché ci consente e cita lo spazio necessario se autorizziamo bene per il recupero ma il recupero può avvenire
Se noi sì presentiamo con una proposta concreta con proposte concrete sui grandi temi sui quali la gente attende una risposta
Io credo che San Pellegrino non sono palesa Pellegrino per una parte culturale ideologica va benissimo
Ma penso alla mia terra e penso alla gente che ho attorno e poiché penso come devo fare a recuperare cattolici democratici che dopo il nostro disastro si sono messi alla finestra
Cattolici democratici sono scivolati a sinistra o a destra
Aree di ceti medi tradizionali che votavano per noi parliamo di coltivatori gli eletti degli artigiani dei liberi professionisti dei dirigenti di impresa
Che o sono andati alla finestra o erano andate da un'altra parte
Perché questo è il vero problema del nostro recupero non serve dire noi vogliamo rafforzare il centro dobbiamo dare delle soluzioni e delle risposte a queste aree
Ecco io credo che alcune delle esperienze avevo visto prima Dario Franceschini che ho fatto della mia provincia e che ha segnato in questi giorni ad esempio il rientro dei cristiano sociali nel partito
Organizzazione e ne cito una perché e di questi giorni della Coltivatori diretti che di pulire pesato dirigenti tanti anni fa e che ormai era andata in altri lidi
Che è rientrata ma vediamo in che modo questi queste rientri sono possibili sono possibili ci sono delle questioni di Carate provinciale ma sui temi veri sui temi concreti allora ci sono alcune questioni
Occupazione fisco ruolo del terzo settore per intenderci la grande massa del mondo cattolico che si muove a milioni di persone nel volontariato
E alcuni grossi temi di politica tradizionale del nostro partito ad esempio la politica europeista e quindi Maastricht che la nostra posizione che su queste forze incidono notevolmente
E noi dobbiamo riuscire su questi temi ma un solo in riferimento alla finanziaria
Ma anche ai grandi fatti sociali che averle nel Paese di uscire con delle proposte concrete il ventotto di novembre c'è la conferenza dell'occupazione a Napoli dettato settembre già il segretario del partito ha preso tutti i contatti con le forze sociali dobbiamo naturalmente stringere questo colloquio e priva di questa conferenza come partito la direzione l'organo che volete un'Assemblea
Riuscire sui grandi temi della flessibilità del lavoro verbale delle sempre
Perché le sette Bratislava categorie sono Guagliardi danesi dicono no all'idrolisi al divieto di licenziamento per le imprese entro dieci dipendenti è una via discuterne perché questo ci impedisce di assumere manodopera sì significa sì o no al contratto interinale cioè non sono delle scelte quasi esondare serve su cui sulle sulle quale dobbiamo trovare un punto di riferimento allora questo tipo di partito fatto uno si predicazione
Bianchi starò sensato né i tempi perché i tempi non ci sono ecco allora delle linee concrete che sono poi la preparazione di quello che può essere il nostro congresso
Congresso sarà un fatto positivo o negativo a seconda dei modi con cui faremo questo congresso
Io personalmente trascritto dal popolo
Non mi sembra che sia un grande problema quella della Scala candidatura alla segreteria abbiamo un segretario prenderemmo atto di quelle che sono le scelte ma non andiamo del rischio di fare un congresso solo c'è un problema di scontro di persone noi dovremo privilegiare nel congresso i contenuti del nostro progetto
E non escluderei non so quali saranno le scelte perché non conosco Regolamento di del congresso io lo farei addirittura per tesi il congresso
Un'esperienza che si è già fatto nel passato
Perché non riesco a capire perché su alcuni che sono poi i quattro cinque temi fondamentali io potrei dissentire da granelli su un tema elessero Granelli non altro perché porta il contributo dalla mia esperienza se noi riportiamo al congresso a questo tipo di dibattito e quindi questo forte impegno ci sono delle diversità nel nostro partito ma queste diversità
O le vogliamo di nuovo rigettare in un altro in un correntismo deteriore fatto delle amicizie e legami che ci sono e allora non c'è altra strada che quella di dirlo se compreso così da cambiare segretari o invece vogliamo fare un partito moderno e allora è su questi contenuti su queste scelte che noi ci dobbiamo battere
Grazie
La parola che non è io sono dispiaciuto per questo ma io non sono responsabili di quello che avviene qui cerco di mantenere i ritmi
Di tenere conto delle persone iscritte a parlare e succede però ecco un inconveniente del quale siamo responsabili non si dovrebbe
E s'è sempre capitata
Solo che qualcuno parla sempre a prescindere dall'ordine di presentazione questa è un mistero che si tramanda dalla vecchia DC al nuovo PPE Marzia Fannie &
Io voglio solo dare un contributo sono qui per questo
Ho ascoltato con molta attenzione tutti
E anche per questo farò un breve intervento perché sono interessato ad ascoltare
Mi dispiace che per alcuni interventi
Laurasia spopolata
Peraltro sopravvivano tifoseria un po'discutibili ma insomma questa è una malattia dalla quale dobbiamo gradatamente guarire quindi non dobbiamo però occuparsi di queste
Devo dire siccome o la fortuna che c'è il segretario politico
Che in questo momento noi siamo al di là abbondante
Dei due terzi del Consiglio nazionale
E io che ho sempre un po'un istinto critico devo dire che questo Consiglio nazionale si ricorderà come un buon consiglio nazionale
Anche e soprattutto se alla fine terremo conto di quello che è accaduto in questi due giorni
Abbiamo fatto bene a voltare pagina sullo Statuto
Sapete quante perplessità suscitato in me ma l'incertezza sarebbe stata addirittura deleteria
Uno Statuto quando c'è bisogna applicarlo e vale finché è in vigore
Questo non esclude che il congresso non posso introdurre anche alcune modifiche significative io stesso mi riservo di farlo su qualche punto
Ma è un fatto di consolidamento del costume del partito e anche della nostra volontà di discussione democratica aver voltato pagina
Sullo Statuto deve aver cominciato da stamattina discutere seriamente dal punto di vista politico dei nostri problemi del nostro futuro e del Congresso
O Dio anche il congresso devo dire io non sono mai stato tifoso dalla data perché a me preoccupa per un partito che sta per crescere più come si fa al Congresso che non quando si fa cioè e ho l'impressione insomma adesso siamo meno precipitò sì
Gennaio viene dopo Natale dopo l'Epifania e come farlo in dicembre speriamo che questo non turbi ma comunque anche serio dire a un certo punto il congresso si fa discuteremo a leggere come gruppo dirigente e si andrà oltre
E devo dire che sono un po'confortato perché e la discussione di stamattina di oggi è stata faticosa come di un partito che aveva perso l'abitudine a discutere
Ma anche estremamente interessante viva
Anzi ho l'impressione che ci andiamo oltre di cui e ritorniamo al costume di un po'di ascolto della periferia
Anche nella periferia c'è un grande potenziale e potrebbe accadere il miracolo di avere vedere apparire delle persone che non conosciamo e che possono essere un investimento di classe dirigente nel futuro e quindi il congresso è sempre una una procedura una metodologia una un no mobilitazione di per sé vitale per un un partito democratico
Devo dire che anche a questo tranquillo sereno inizio di discussione
Ha giovato bianco
E la sua relazione di questa mattina l'ho presentata un po'così coi suoi foglietti non so se ci sono testi scritti dattiloscritti come si usava quando si era potenti
Ma insomma la messa lì così però io ho trovato una l'azione ampia e che guarda lontano
Intellettualmente onesta
Che ha posto dei problemi certamente non approfondendo glielo sviluppando lei
Che sono i problemi del futuro del partito e delle prossime prove della democrazia italiana
E lo ha fatto alla fine con una disponibilità personale
Dopo tante prove di generosità che ha dato che è molto simpatico e perché ha detto io non nuova candidatura ma non sono stanco non abbandono insomma non lascerò il partito in mezzo al guado quando qualcuno più nobile di Luís prima commesso anche questo errore di lasciarci tutti
In mezzo al guado e e questo è un elemento importante anzi io lo
Lo consiglierei di essere
Tenace in questo non abbandonò e aperto alla ricerca di soluzioni positive commenta in affetti Luís ha rinunciato
Però ecco Guastella e mo'tutto
Se messi su questa strada il problema di dovesse diventare la lotteria per il segretario
Cene o non ce ce n'è le abbiamo fatte tutti e non non mi preoccupa quello insomma mi preoccupa semmai la presunzione di stabilire tra pochi quello che è il problema di tutti e questo è molto più grave può venire anche nonna detiene obiettivamente ma insomma comunque io direi che è il problema del segretario
Che io vorrei definire del gruppo dirigente perché questo è un è un passaggio in cui abbiamo bisogno non solo di un segretario ma di un gruppo dirigente
Ebbene che sia deciso nelle ultima giornata del congresso
Che non sia precostituito a tavolino
Che nessuno abbia condizioni di favore
Che nessuno si ritiri sdegnato ma che tutti insieme si concorda
A far superare una situazione di delicatezza e di difficoltà
Se questa però è la
E la valutazione positiva che io do di questo buon inizio non so poi se terremo il passo allora io mi preoccupo di una cosa
Che l'invito di Bianco sia colto
Certe cose da lui enunciate sono definite bisogna approfondire ore e compito del congresso queste un congresso parte da una impostazione matura su certe questioni arrivano a decisione assume delle responsabilità e poi sceglie il gruppo dirigente
Allora io siccome non voglio parlare a lungo vorrei fare un esempio
E mi concentro su un punto
Che non è un punto meramente programmatico ha una grande rilevanza politica
Voi avete sottolineato più volte negli interventi
Che il PPI deve aveva la sua identità
Che l'Ulivo importante non è una cosa strumentale ma nell'Ulivo bisogna sapere come ci si sta
Si deve stare senza confondersi non dobbiamo spenderci il governo ci deve rappresentare mi pare che questo mai acquisito un po'dal partito
Però l'identità del partito nella coalizione che per me non vale solo per l'Ulivo
Perché quando si è persa l'identità del partito nelle aculei coalizioni anche nelle precedenti esperienze politiche abbiamo cominciato il declino
L'identità nella coalizione per un partito è una cosa qualificante
Però non era impedendo un giorno sì e un giorno dopo che noi abbiamo una nostra identità
Siccome ci riferiamo al cattolicesimo democratico e gli altre così non sono noi abbiamo esaurito il nostro problema
Il modo di affermare la propria identità oltre un certo orgoglio di partito che non va mai cancellato
E anche nei gesti negli atti nel modo qualificato per esempio di essere al governo
Io su questo punto voglio invitarvi a riflettere son del tutto d'accordo con quello che ha detto D'Andrea su su questo argomento
Non siamo più in una in una legislatura quei governi tecnici di transizione
Questo è un governo politico
E i pochi ministri che ci rappresenta non è il governo
Non sono dei tecnici che sono stati fortunati rispetti ad altri che potevano aspirare
Ma devono farsi carico nella sede politica del Consiglio dei ministri di un orientamento di un indirizzo chiede al partito che riesca di esprimere e devono essere non la delegazione del partito che è una cosa da cancellare ma devono avere questa sensibilità politica
E io ti devo dire caro bianco che
A parte la fugace apparizione di ieri sera a cena dalla oggi Bindi sono molto rattristato nel vedere dei nostri ministri al governo in questo Consiglio nazionale che è pure importante per le discussioni
Che abbiamo fatto non ci sono e non so come saranno informate
Dal nostro Morello lentamente alta è una caduta grave questo no perché loro non debba do io sono stato ministro no perché un ministro debba rinunciare alla sua autonomia istituzionale
Io ho fatto delle cose da ministro sua Enimont che erano in contrasto con il mio partito il mio partito ha fatto bene a cambiarmi alla prima crisi quindi io non non discuto
Sull'autonomia istituzionale del partito ma siccome non sono tecnici si esprimano e siccome noi siamo un partito che appartiene a una coalizione non per il numero dei ministeri chiama per la qualità delle proposte che va bisogna che questo accordo tra governo partito sia una cosa un po'più seria
Di quello che in effetti è stata
Lo dico perché ho avuto anche delle inquietudini io in questi giorni insomma non le nascondo può darsi che Letta porti con sé anche dei malumori che sono fisiologici
Ogni tanto faccio la verifica con mia moglie poi mia moglie mi tranquillizza ma in effetti era anche un po'ragione insomma ci sarà l'una e l'altra
Ma insomma io onestamente
Quando vedo
Un certo sbrego alla costituzione della legge istitutiva della Bicamerale
Quando vedo dopo tante visite Diletta
Che ancora ricordo al tempo dalla legge Mammì nella tribuna del Senato che dava direttive ai sono ai senatori socialisti
Quando vedo che si conferma come se niente fosse
Un decreto di proroga delle concessioni private
Come c'è una sentenza dalla Corte non esistesse riaprendo un vuoto giuridico e facendo credere che io cittadino devo rispettare le sentenze della Corte
Ma c'è qualcuno a cominciare dal governo che può scaricare sul Parlamento questa responsabilità io mi inquieto
E mi inquieto poi poi finirò la mia vita la mia legislatura sostenendo l'Ulivo Prodi il Governo perché soli guai col dove andiamo incontro ma per l'esperienza che ho dico soprattutto ai giovani
Noi abbiamo pagato per decenni questo ricatto
Che dovevamo accantonare nelle nostre idee i nostri programmi le nostre finalità perché essendo un grande partito che doveva governare alla prima cosa era governato per una storia secondario
Dopo criticato questo atteggiamento si può discutere ma che adesso che siamo piccoli e che finalmente possiamo essere coerenti dobbiamo dentale più governativi dal governo perché questa è la logica questa mi sembra una cosa in quel bar mi sembra una cosa che non ha bisogno di massimalismo poi si può pure accettare la conclusione collegiale di un Consiglio dei ministri ma ci sono dei passaggi che sono passati dedica
A memoria
Io adesso voglio dire una cosa e poi concludo non ho tempo di e non ho la fortuna di altre che sono ascoltati a lungo
Ma
Si parla tanto di programma
Io vorrei una cosa
Che l'identità del partito popolare
Venisse accolta rafforzata con energia
In tutte le occasioni a cominciare da quello che voi avete definito il convegno di San Pellegrino e poi al congresso e poi nella legislatura e nel rapporto col Governo
Sul grande tema dell'occupazione
Noi abbiamo nel nostro passato Vannoni abbiamo nel nostro passato Dossetti la Pira insomma tante cose
Sono andato in agosto
A rileggermi le pagine tutte interessanti del periodo a cavallo degli anni Cinquanta
Degli articoli di la Pira sulle attese dalla povera gente sulle polemiche di cronaca e sociale rispetto
Alla alla linea per l'Einaudi sul comportamento di altissima qualità di un presidente della Confindustria come Costa
Sui problemi
Che sono penetrati nella società italiana come problemi portati da un partito ma di grande rilevanza nazionale
Che hanno fortificato persino dopo il ritiro di Dossetti perché gran parte
Del dalla ripresa economica e dello miracolo italiano è avvenuto perché si era posto al centro dall'attenzione dalla politica economica non solo la linea monetaria ma il problema dell'occupazione
Sono andato a vedere i dati la disoccupazione di allora
Io non molto meno del fatto deflagrante e drammatico della disoccupazione di oggi
Mancino ha ragione quando dice che nel Mezzogiorno siamo al sessanta per cento se mettiamo insieme disoccupati sottoccupati prepensionati senza lavoro andiamo ha una rilevanza drammatica
Che non è solo economica
Perché io vorrei ricordare a tutti gli italiani che quando intere generazioni
Che hanno anche il titolo di studio diploma o laurea
Non trovano lavoro
Non è solo una perdita economica perché l'esercizio della funzione lavoro è un fu è un esercizio ed altamente educativo come formazione delle persone come assunzione di responsabilità
E oggi ci sono famiglie che hanno a carico dei loro figli per lungo tempo perché non c'è lavoro
Quindi c'è una situazione drammatica quale il lavoro l'occupazione il Mezzogiorno la ripresa economica complessiva no no ai fini della quantità del PIL mai finita la qualità dello sviluppo può diventare per un partito che alle sue spalle Vanoli uno degli elementi caratterizzanti non regaliamo anche questo a Bertinotti visto che altri partiti non se ne occupano non se ne occupa diretta però su questo
Una riflessione sarebbe lunga io mi auguro che San Pellegrino ci ha centrato su questo perché poi ci può fare un discorso sullo Stato sulla pubblica amministrazione sull'Europa tutta centrata sull'occupazione attenti
Che adesso sorge un'altra droga
La droga di questo attivissimo e semplicistico ministro dei lavori pubblici
Che basta riaprire
Una catena montata
Di lavori pubblici ovunque capitano con investimenti a pioggia
Prima dando ancora una volta la strada o le autostrade rispetto alle ferrovie seguendo la congiuntura imprese che incide nella realtà italiana saremo finalmente ricchi di occupazione attenti
Non basta nella flessibilità non bastano i lavori pubblici non bastano le infrastrutture questo un paese sul quale chi ha avuto qualche responsabilità anche di governo deve gettare l'allarme
Perché la nostra presunzione di essere e di restare uno dei più forti e Paesi industrializzati dal mondo deve cominciare a fare i conti con una realtà che è drammatica
La farmaceutica l'abbiamo persa e dominata dalle multinazionali l'alimentare e quasi interamente perso della siderurgia non c'è più l'ombra e di ma e di acciaio di nuovi materiali e c'è pure bisogno per svilupparsi
Dopo tanta orgia di privatizzazione la chimica italiana è stata una chimica nazionalizzata con le perdite a carico dallo Stato dopo il fallimento di Enimont
è una chimica nazionalizzata non è nelle condizioni di affrontare la sfida europeo internazionale in un settore decisivo
Adesso sta accadendo qualcosa nel campo dell'informatica pensate Olivetti pensata la Telecom eccetera
Si può arrestare un paese industrializzato
Non avendo una nozione della struttura produttiva dalla necessità di creare l'impresa ho affidandoci soltanto ai lavori pubblici come hanno sempre fatto i governi più razionale perché hanno usato i soldi disperdendo le nell'assistenzialismo più che una promozione economica possiamo noi dimenticare che bisogna farla finita con lo Stato che gestisce le imprese economiche ma questo non cancella le responsabilità dello Stato nella conduzione bella politica economica per raggiungere questi obiettivi di occupazione di solidarietà di modernizzazione
Dal sistema produttivo italiano
Ecco perché all'occupazione è anche un modo per comincia a parlare sul serio di questioni strutturali della nostra economia
Dietro a questa coltre delle privatizzazioni c'è molto imbroglio io non sono come pregiudizialmente contrario con Maccanico da ministro ha fatto la privatizzazione di Mediobanca che non era una cosa semplice anche qui siamo all'ora dei paletti che sono stati naturalmente travolto adesso
Tutta la privatizzazione delle banche si riduce dalla sottrazione al controllo del governo per porre tutte sotto il controllo di Mediobanca
Non solo ma nemmeno gli azionisti che forniscono risparmiando possibilità di controllare su quello che sta accadendo le privatizzazioni sono una una copertura demagogica
Perché è il primo aspetto della privatizzazione che è necessario perseguire è il trasferimento dei poteri il cambiamento dal manager invece non avviene mai niente si sostituiscono i fondi pubblici col ricorso al risparmio in un Paese dove la lotta tra il botto e reazione
è una lotta impari e assai disgraziate attenti perché anche la piccola e media industria che è stata la nostra fierezza comincia adesso pensare che un bel pacchetto di titoli pubblici vale più che lottare tutto l'anno per avere un incremento di bilancio e potremmo perde anche questo
Voi capite questo è un discorso
Dice mi appassiono parlato troppo lungo
Ma
Perché il Partito Popolare non diventa nella proposta
Nell'azione
Per tutta la legislatura
Il partito che propone che vuole che stimola che li cita anche il paesana solidarietà e nel sacrificio ad affrontare un tema di questo genere cambierebbero l'avvenire dell'Italia questo per esempio
è un tema qualificante
Poi ci può fare politica statico parlai tante cose ma adesso ma ho preso questo dell'economia come modello di un modo di affrontare il programma e concludo
Arrivando al partito
Guardate il congresso
Facciamo tutto insieme impegniamoci
Io sono anche dell'avviso che un partito per crescere ha bisogno anche di segnali di generazione
Io sono contro la spartizione
Per generazioni del consenso politico
Polveri e lo sa in tante battaglie interne alla democrazia cristiana
Noi giovani democratici cristiani abbiamo avuto più affinità con vecchi popolari alla Piccioni che aveva un fatto l'antifascismo che non coi colonnelli di iniziativa democratica che erano di una generazione di mezzo quindi non non è vero che bisogna mettere insieme gli venerazione però se riusciamo a dare la sensazione
Che in questo partito oltre a costruire il nuovo egli appare anche una classe dirigente nuova non perché si dice nuovista ma nuova perché esprime il travaglio dalla formazione di una cosa allora siamo quasi
Sulla vetta e devo dire che il compito della mia generazione
Per gratitudine al partito
Non è quella di riproporsi ma di dare una mano a questo tipo di nuovo perché esso cresca
E il Congresso dovrebbe essere la sanzione di questa svolta anche di costume
Non decidete nulla prima
Non decidete nulla prima
Tenete a loro
Nel vostro cuore spiegateci le ragioni discutiamo in libertà
Poi cerchiamo di eleggere il meglio e nel meglio ci può essere anche una diversità di generazione anche se
Il il il massimo di qualificazione deve essere per le generazioni nuove
Ma non fate un armistizio
Perché nessuno ce la fa
Per inventare un organigramma in cui ci si scambia insieme alla segreteria del viso segreteria del presidenza gli incarichi del partito eccetera
Perché quella cosa lì e noi l'abbiamo conosciuta
Per quella cosa lì e passato il declino della Democrazia Cristiana
Abbiamo bisogno
Abbiamo bisogno di un momento di generosità e di solidarietà
Io volevo dirvi queste cose a cuore aperto
Ho l'età ormai avendo parlato quasi tutta la vita di non avere il gusto per il pubblico che mi ascolta ma vorrei che questo messaggio arrivasse al cuore del partito perché senza sentimenti non si costruisce niente di duraturo
Morgando
Ma io credo
Che tutti siamo
Dobbiamo essere riconoscenti alla relazione che ci ha fatto questa mattina Gerardo Bianco
La relazione ha aperto nel modo migliore credo il nostro dibattito congressuale
Un dibattito congressuale che io credo anche per effetto della discussione che c'è stato e che c'è in questo nostro Consiglio nazionale
Un dibattito congressuale che penso riuscirà a farci evitare il rischio di una contrapposizione soltanto di nomi o il rischio di una battaglia soltanto tattica
Abbiamo bisogno di recuperare uno spirito una volontà di discutere una volontà di confrontarsi sulle questioni mi pare che al di là di questo ora che evidentemente piuttosto difficile mi pare che lo stiamo dimostrando
In questi in questi tre giorni di Consiglio nazionale
Quindi
Gira io mi limito a fare
A sottolineare tre questioni dell'intervento della relazione di bianco
La prima questione Cuesta bianco dice L'Ulivo per noi non è soltanto una coalizione
Io credo che possiamo essere d'accordo cioè credo che possiamo essere d'accordo se noi vogliamo sottolineare come la nostra che la nostra adesione all'Ulivo non è soltanto un fatto meramente elettorale
Ma che la nostra adesione all'Ulivo assume un significato più ampio un significato ci veniva ricordato oggi da molti interventi da questa tribuna di carattere strategico dando come dire una particolare accezione a questa a questa parola
Io sono d'accordo credo però che questo abbia questa affermazione abbia bisogno di qualche approfondimento abbia bisogno di qualche riflessione in più
è inutile che ce lo mettiamo
Nella nostra periferie anche qualche volta in noi la difficoltà non di considerare l'Ulivo una scelta importante e strategica
Ma di vivere la nostra autonomia e la nostra specificità all'interno dell'Ulivo noi la sentiamo
E qualcuno l'ha anche detto questo oggi nella discussione
La difficoltà soprattutto in periferia del rapporto col PDS
La difficoltà di un confronto con un partito che ha definito una strategia
Che
Non so se finalizzata a dare uno strumento per la raccolta temo di democratica del voto della sinistra
O se invece vuole caratterizzarsi come il contenitore
Di tutto l'elettorato non conservatore del nostro Paese quindi sullo vuole cacche essere in qualche modo il nucleo del futuro Partito Democratico è una discussione che è inutile fare perché poi riguarda ma io questa preoccupazione ce l'ho
Noi abbiamo definito una risposta
Abbiamo definito la risposta della costruzione della seconda gamba dell'Ulivo
In questa prospettiva a me pare un pochettino ambigua e qualche ragionamento sopra vorrei farci mi pare ambiguo immaginare questa seconda gamba come la gamba moderata
Oggi noi assistiamo ad un PDS che alla rincorsa dell'elettorato moderato che cerca di occupare anche lo spazio per l'elettorato moderato abbiamo definito questa gamba come la gamba di centro
Maccanico ci ha detto in un'intervista in una lettera che ha scritto a Repubblica
Che questa parola centro non è che gli stia poi tanto bene che lui preferisce definirsi come erede della tradizione democratica dalla tradizione riformatrice di questo nostro Paese
L'ora anche questo concetto di centro ecco
Ma io credo che noi dobbiamo andare alla ricerca di una caratterizzazione più precisa
Ci sono a mio avviso in Italia due grandi tradizioni riformiste
C'è una tradizione riformista che si è incarnata nella storia del comunismo italiano
Che è stata che è stato un riformismo nella prassi non uniforme notevoli ma nella prassi è stato una esperienza riformista e credo che questo noi dobbiamo riconoscerlo
E c'è un'altra grande tradizione riformista che era fra che mette che ha messo insieme la storia di una parte del voi la storia del movimento politico dei cattolici e di una parte della tradizione di democrazia laiche di democrazia socialista
Io credo che oggi ci sia il problema di rendere evidente il fatto che all'Inter che l'unico è l'incontro tra due grandi tradizioni riformiste
Allora il problema di come ci arriviamo se facendo la federazione se realizzando qualche in qualche altro modo a mio avviso è in qualche modo un problema secondario
Io credo che abbiano ragione quelli che dicono che il nostro problema deve essere quello di costruire il Partito Popolare
E che la costruzione del poi di un partito popolare forte e la strada attraverso la quale si riesce a costruire un punto di riferimento credibile per la riaggregazione di questa tradizione di questa tradizione riformista
Se questa è la strada allora io dico tre colli io credo che noi dobbiamo essere grati
A coloro come Scoppola che dicono certe cose ai cristiano sociali io credo che noi dobbiamo preoccuparci se questo chiuse queste la strategia preoccuparci delle scelte che fanno i laici io credo che noi dobbiamo preoccuparci delle scelte che fanno gli eredi della tradizione socialista
Cioè credo che dobbiamo preoccuparci di rimettere insieme queste forze che in Italia hanno costruito questa tradizione di riformismo nome legato alla storia del movimento del movimento comunista del movimento comunista italiano
Non mi ricordo più chi è che l'ha detto ma io sono a banda come indonesiani di fronte all'esigenza di costruire in due tempi la nostra strategia il primo tempo è quella della costruzione del Partito popolare come partito erede della tradizione del cattolicesimo democratico e il secondo tempo è quello di costruire un rapporto con queste altre realtà
Dare unità politica di strategie programmatica poi vedremo anche quale altro tipo di raccordo e quale altro tipo di unità a queste di unità a queste forze
Questa era la prima riflessione che volevo fare perché la seconda invece questa noi abbiamo legato nel Consiglio nazionale che celebriamo l'approvazione dello statuto con il l'avvio del nostro dibattito politico
è un legame non so quanto casuale certamente un legame azzeccato
E allora ha ragione bianco ancora nella sua relazione ad invitarci ad un lavoro continuativo
Ad un lavoro alla base
A pensare che la costruzione del partito è un impegno quotidiano e organizzazione e ricerca faticosa delle energie
E ricerca non mi scandalizza per nulla di rimettere insieme di ritornare ad essere appetibile ad un elettorato che ci ha lasciato è tutto questo
Abbiamo provato lo Statuto non sarà perfetto ma credo che ci dia qualche strumento sono d'accordo anch'io con quello che diceva
D'Andrea che noi dobbiamo cogliere di questo Statuto le parti innovative le parti che consentono come dire liberazione di esperienze liberazione di energie che consentono di sperimentare di sperimentare delle cose nuove allora c'è un livello di costruzione del partito
Ma c'è un altro livello io su questo vorrei invitare alla riflessione il Consiglio nazionale
Ho l'impressione che oggi la sfida avvenga sul livello della politica e del partito ma ci sia un'altra sfida non meno importante che la sfida che avviene sul piano e sul livello della cultura oggi abbiamo bisogno di costruire un progetto culturale per il futuro della nostra società che manca e rispetto al quale come dire chi saprà costruirlo più credibile chi saprà farlo
Più aderente ai bisogni all'esito ai cambiamenti di questa società saprà anche conquistarsi il consenso
Alla crisi del capitalismo europeo oggi si contrappone soltanto la prospettiva della rivoluzione conservatrice tutta la ed ultraliberista
La crisi di questo capitalismo che oggi si registra in Germania si registra in Francia si registra in tutta l'Europa è anche la crisi delle risposte del modello socialdemocratico
Non a caso il laburismo inglese che il probabile vincitore delle prossime elezioni in quel Paese cerca un progetto nuovo cerca un rapporto con un progetto politico di centro cerca in qualche modo di fuoriuscire dal tradizionale schema socialdemocratico
Noi dobbiamo cercare di è difficile certi individuale questa risposta noi dobbiamo abbiamo la possibilità ma abbia la grande opportunità e anche la responsabilità di cercare di costruire questa risposta ma in questa capacità di costruzione di risposta sta anche come dire la sfida del nostro aver del nostro avere un futuro
Noi dovremo discutere bianco ci ha annunciato degli input appuntamento i prima del congresso
E io credo che saranno l'occasione per riflettere su questi temi
Noi abbiamo bisogno di un grande progetto che sia il progetto del futuro della società italiane che si ha caratterizzato il connotato dalla proposta del Partito popolare dalla proposta della nostra cultura della nostra cultura politica
L'abbiam bisogno di riprendere alcune intuizioni Graziano soltanto uno la transizione italiana prodotto un esperimento interessante l'esperimento della concertazione a cui in tutta Europa guardano con molta attenzione
A me pare che questa sia la strada da perseguire l'abbiam bisogno di proporre un nuovo patto tra le generazioni perché non possiamo non immaginare che prescelta che si fanno oggi avranno un futuro avranno delle conseguenze nelle generazioni future
L'abbiam bisogno di costruire un nuovo patto tra risorse e potere oggi c'è una inevitabile flessibilità del salario ce le necessità di introdurre una flessibilità del salario
Ma c'è la necessità di una strategia che impedisca che questo si traduca in precarizzazione di dice è che di categoria sempre più ampie
E allora c'era necessità di scambiare del potere reale una partecipazione reale alle decisioni e alle scelte comincia critici che devono essere che devono essere fatte che devono essere i Kickers richiesti
C'è la necessità di un patto tra i livelli di governo abbiamo parlato tante idee della realizzazione di un vero federalismo cooperativo e solidale e questo è un patto tra livelli Diversi che realizzi questo criterio di sussidiarietà
Di cui noi parliamo abbiamo bisogno di un patto tra le forze sociali e tra la e con la politica che individui nuovi criteri di equità non ci sono più dei tabù su queste questioni
Pensioni e sanità sono cose di cui dobbiamo discutere perché dobbiamo provare a spiegare che ci sono pensioni da seicento mila lire e digiuno pensioni da tre quattro milioni e che devono essere trattati in modo diverso dobbiamo provare a spiegare che ci sono redditi che consentono di utilizzare in un certo modo il servizio sanitario e redditi che non consentono di utilizzare che non consentono di utilizzarlo in un altro modo
Ma io non non in questo momento non ho né il tempo né ovviamente di strumenti per approfondire queste questioni
Ma o noi riusciamo a costruire questo questo progetto c'è il progetto di una riforma di questo paese di questa società che si caratterizzi e su questo come dire ci chiediamo il diritto di svolgere un ruolo nel Paese nella politica di questo Paese oppure credo che voglia in qualche modo dobbiamo rassegnarci ad un ruolo ad un ruolo di comprimario
Terza cosa molto più breve
Il segretario questa mattina ha richiamato un appuntamento molto importante del prossimo anno
Noi abbiamo le elezioni abbiamo un grande appuntamento politico che sono le elezioni in tutti i grandi centri tutti grandi capoluoghi di questo Paese Torino Milano Roma Napoli elezioni che hanno una grandissima importanza politica
Palermo chiedo scusa
E cercano una grandissima avranno una grandissima rilevanza politica io credo che fin da ora noi dobbiamo impostare una strategia sui contenuti
Duilio ha richiamato nel suo intervento i temi delle grandi città il tema delle grandi città come del luogo in cui emblematicamente si registrano alcune contraddizioni di questa nostra epoca
La contraddizione tra libertà e sicurezza la contraddire tante altre che adesso nonché che adesso non voglio non voglio richiamare io credo che se noi riusciamo a costruire un progetto una strategia sui contenuti della nostra proposta delle grandi città che il luogo in cui i temi dell'immigrazione i temi della crisi sociale della crisi economica e la crisi del lavoro si registrano in modo più drammatico
Noi come che costruiremo un pezzo anche dal nostro punto io non penso a contrattare i sindaci io penso che è necessaria una nostra iniziativa che affronti il temi di contenuto un'iniziativa che sia condotta su scala nazionale insieme con gli altri partner dell'Ulivo anche perché amici non facciamo finta di non penso di non di non saperlo le elezioni nelle grandi città di un'altra hanno pongono il problema del rapporto con Rifondazione Comunista
In modo assolutamente ineludibile e o noi accettò decidiamo di perdere fin dall'inizio oppure noi dobbiamo assumere una iniziativa programmatiche insieme con gli altri partner dell'Ulivo
Che costringa su questo a costruire un confronto un confronto con rifondatori Fondazione comunista ultima cosa
Una un tema che è venuto fuori poco nel nostro dibattito impiego un minuto
Il quindici di settembre noi faremo a Torino una manifestazione pubblica del Partito popolare in piazza Carignano
Torniamo i popolari piemontesi tornano in piazza dopo tantissimo tempo anche rispetto alla loro alla nostra precedente esperienza della Democrazia Cristiana
Noi abbiamo dato un connotato molto preciso a questo nostro incontro non è un manifestazione come dire di alternativo contro la anche se in qualche modo ne assumo evidentemente l'aspetto è il rilancio alla lega di una sfida noi dobbiamo sfidare la lega a tornare a lavorare sulle questioni dal federalismo dobbiamo sfidare la lega a tornare ad essere uno dei soggetti che in questo Paese fanno politica
Perché sennò io ho l'impressione
Pittura ecco io occupato soltanto otto
Quattro ripresa soltanto quattro punti quattro questioni che consegno in qualche modo alla comune crescita la comune alla comune riflessione penso però Crosetto che questo nostro Consiglio nazionale così articolato con questa voglia di discutere che è emerso sia una buon auspicio un buon avvio per i lavori dal nostro congresso sicuramente proseguiremo nelle occasioni future
Mai secca
Ma i viene in mente che
Collegando
La riflessione avviata Montesilvano con
Questa sede questo luogo
L'aspetto positivo non soltanto
Della piattaforma sulla quale il segretario nazionale Bianchi o ha richiamato la nostra attenzione
Ma un collegamento ideale con la nascita della democrazia cristiana
Cari amici laziali sapranno questo particolare ma le idee ricostruttive la ripresa dell'esperienza democratica cristiana è nata sui Castelli Romani per quanto riguarda la nostra Regione faccia questo richiamo per dire che è di buon auspicio
Si sta facendo un buon lavoro
E credo per questa ragione dobbiamo dare atto al segretario nazionale
E al gruppo dirigente nel suo complesso di aver fatto maturare le condizioni
Per la convocazione del congresso
E credo che questo sia l'aspetto significativo del confronto che si è avviato e soprattutto del lavoro che abbiamo svolto ieri
Con l'approvazione dello statuto
Sarebbe poca cosa
Se riducesse con l'approvazione dello statuto
Che abbiamo compiuto ieri a un atto meramente burocratico e organizzativo
è stato l'apparato di un confronto che è durato alcuni mesi che già ci ha visto ieri sera in una discussione serrata che ci dice una cosa
Che se avessimo approvato lo statuto alcuni mesi fa con molta probabilità l'avremmo prodotto lo sforzo disinteressi
Che al di là di alcuni limiti quel quello Statuto contiene questo vuol dire che la discussione la ricchezza del confronto ci aiuta a perfezionare la qualità della proposta e allora se è vero come è vero che ci stiamo avviando siamo già dentro il dibattito precongressuale
Che il Congresso altro non è che è un processo un arricchimento complessivo e la celebrazione
è la consacrazione il momento nel quale la sintesi di un dibattito di un confronto dovrà essere aperto e serrato è pur vero che oggi ne siamo chiamati ad alcuna responsabilità di governo
E allora poche considerazioni su questo punto
Io ho l'impressione che lo sforzo generoso che tutti quanti compiamo nella ricostruzione
Del soggetto politico ci faccia dimenticare o mettere in ombra il fatto di essere comunque forza significativa all'interno della coalizione guidata da Prodi
E ora ci sono scadenze impegno che riguardano il governo nei prossimi giorni nelle prossime settimane che in qualche misura c'è il tempo
Ci divide da oggi al congresso che va colmato
Anche sulle politiche in modo particolare mi soffermo su questi due aspetti sul problema della finanziaria l'avvio della discussione sulla Bicamerale
Mancino Merloni
Granelli hanno richiamato le questioni connesse con la politica finanziaria del governo
Con in qualche misura una discussione che si avverta facendo apparire il PDS come forza dinamica al centro dello schieramento politico Rifondazione
Come la posizione del soggetto politico interessato alla tutela delle fasce più deboli
Ecco io credo che da questo punto di vista soprattutto lo sforzo che noi abbiamo prodotto che è stato significativo
All'interno del Parlamento i due passaggi importanti che sono stati l'approvazione del Documento di programmazione economica e finanziaria e la manovra aggiuntiva quella dei sedici mila miliardi abbiano
Trovato né i Popolari né la posizione dei popolari
Un atteggiamento di grande responsabilità
E il contributo che abbiamo dato per la piattaforma del documento che apre il confronto
Sulla questione delle riforme sull'avvio del lavoro della Bicamerale
Però la questione sulla quale credo vada richiamata l'attenzione non soltanto dei gruppi parlamentari
Ma anche nel partito nel suo complesso
è la finanziaria intorno alla quale in questi giorni i ministri e il governo nel suo complesso sta predisponendo la manovra
Ora io credo che il circolo virtuoso soprattutto gli obiettivi che si sono fissati dall'accordo di maschio non possono non debbono essere assunti in qualche misura
Come e obiettivi sui quali giorni una sorta di consacrazione Olmi io credo che si arrivi giunto il momento che pure riaffermando il valore di riferimento di tendenza virtuale che quegli obiettivi e quei parametri rappresentano noi ci dobbiamo porre alcune domande intorno a quella che è la situazione attuale del Paese
Perché se è vero che l'avvicinamento a qui parametri soprattutto per quanto riguarda il tasso di inflazione l'avanzo primario ci dicono che il circuito virtuoso
O la tendenza ad essere virtuosi è innata e pur vero
Che l'abbassamento del tasso di sconto non ha prodotto quella rianimazione del tessuto delle piccole e medie imprese e che soprattutto la caduta del PIL l'incremento del tasso di disoccupazione si interrogano sulla necessità in qualche misura di riflettere non tanto sulla tendenza di fondo ma usura politica di tagli che per quanto riguarda soprattutto il livello della spesa privata allibiti di compatibilità le questioni dell'occupazione del Mezzogiorno il tasso di disoccupazione del Mezzogiorno ma io credo anche la caduta dello sviluppo della piccola e media impresa al nord accentueranno le spinte localistiche
E secessionisti che credo che dietro allegrissimo ci sia anche questa questione la questione che può diventare più drammatiche di una disoccupazione diffusa nel Mezzogiorno e di una caduta lenta di sviluppo nelle aree più forti del Paese e allora se è vero che l'obiettivo deve essere quello della raggiungimento deve parametri è pur vero che occorrerà interrogarci a non lasciare soltanto a una parte del PDS
La riflessione intorno a quelle scadenze che non possono determinare una condizione che così come Prodi ha affermato porti il Paese è morto all'interno
Della del nel nel mille novecentonovantasette soprattutto che determinano ragioni che non diano spazio ad una linea che è quella sviluppata dal governatore della Banca d'Italia che ha diversa
Da chi afferma porta avanti una politica monetarista io concordo con quanti due questa mattina anche questa sera hanno richiamato i problemi dell'occupazione che non sono soltanto legati a mezzogiorno che sono questione civile e sociale e culturale insieme ne avremo credo il quindici di questo mese la conferenza sull'occupazione a Napoli e credo che in quell'appuntamento
Il partito dovrà presentarsi con una sua posizione con una sua indicazione credo che quell'appuntamento non passa vederci assenti ma debba invece costituire un punto di riferimento la nostra capacità di iniziativa su questo terreno
Il rischio di recessione è forte ed un rischio che finirà per colpire complessivamente il Paese una intorno a questa preoccupazione credo che i problemi della sanità credo che lo affermasse De Mita la tenuta comunque senza riproporre un progetto che salvaguardi le scelte di fondo della riforma sanitaria
E
Gli ambiti privilegio che si nascondono anche dentro il sistema pensionistico dovremmo avere il coraggio comunque di affrontarli prima che sia troppo tardi
E allora credo che sui problemi della finanziaria sulle questioni della politica finanziaria che verranno aperti me aperti nei prossimi giorni le prossime settimane dovremmo sviluppare una nostra specifica iniziativa
La seconda questione è legato a un po'all'altra linea all'altro confronto che avremo a livello parlamentare
Che è quello del terreno delle riforme io credo che avviare un forte processo autonomistico e di regionalismo spinto non debba farci trascurare non soltanto per riferimento ideale per la battaglia che abbiamo sviluppato nella nostra storia nostra tradizione intorno al tema dell'autonomia
Ma credo che ciò nuovo d'agonismo dei comuni
E credo che questo anche nella premessa dello Statuto anche nelle affermazioni
Che andiamo facendo scoprire regionalismo ignorare la centralità e ruolo delle comunità locali sia un terreno che non c'è proprio credo che vada rilanciata con forza invece la funzione e ruolo delle amministrazioni locali
Soprattutto delle aree metropolitane se è vero come è vero che la scadenza elettorale più significativa che avremo sarà quello del rinnovo delle grandi dalle grandi citato i consigli comunali tra grandi città
E allora come governare questa fase dentro una condizione di stabilità che ci consenta
Avviare come abbiamo avviato un confronto serrato sui temi del congresso congresso che abbiamo sbocco unitario ma che ci sia in questa fase aperta la discussione una ricerca delle migliori piattaforme soprattutto sul terreno programmatiche la ricerca dalla classe dirigente
E credo che da questo punto di vista mi pare che lo dicesse Morgando
Immaginare un congresso su una tesi su una piattaforma intorno alla quale sviluppare arricchire il confronto della nostra periferica
Perché la questione non è tanto quello di aggregare Sira l'abbia Segre l'abbiamo detto in molti oppure di raccogliere i sbandati furbi gli opportunismi che ci sono anche all'interno del governo ma credo che occorrerà sviluppare una capacità di essere riferimento dei dei quegli interessi che si collocano al centro dell'associazione
Stamattina qualcuno diceva
Che non dobbiamo avere la sindrome del grande partito una piccola formazione politica che ha una grande storia una grande tradizione grande capacità di classe dirigente scadere individuare le tre grandi questioni sulle quali rendere visibile la propria iniziativa e la propria capacità di aggregazione di consenso soprattutto sui ceti medi produttive allora un congresso che abbia come base una piattaforma intorno a questa piattaforma arricchire partendo dal confronto delle nostre realtà locali in un libero confronto credo che ci porterà ad uscire da una situazione Demel gente sa che abbiamo vissuto in questo anno e che ci fa guardare con una speranza maggiore l'avvenire dal Partito popolare grazie
Graziani
Breve anche perché
L'ora non è la più propizia ci ma vorrei cogliere nell'ampia relazione di Gerardo Bianco
La cui saggezza si è manifestata ancora una volta con la con quello che ha detto stamane
E che è un itinerario per di più che dovrebbe portarci a un congresso non meramente celebrativo e non soltanto del rinnovo delle cariche ma ad un congresso diciamo di autentica fondazioni o Rifondazione se vogliamo del Partito Popolare Italiano dopo la fase lunga transitoria necessaria Gerardo Bianco ci ha indicato una strada che attraverso l'impegno e sui temi sui grandi temi di civiltà e sui grandi temi della politica nazionale
Può portare il partito ad avere quella identità che tutti auspichiamo
Io vorrei a questo punto dire
E sottolineare quello che è apparso in tanti interventi
E cioè quella che è stata definita una sorta di dittatura di verista
Scomparsa l'ideologia marxista leninista un'altra ideologia meno pressante se vogliamo ma certamente più diffusa
Sta ricoprendo e lo spazio politico italiano e quello che è più grave lo spazio politico internazionale
Non c'è risposta ai problemi del Paese e non ci ha risposto ai problemi internazionali che non sia valutata all'interno dei questa concezione liberista
La mercato Croazia sta soppiantando quella che noi ritenevamo fosse la democrazia così avviene a livello internazionale
Quanto ai Paesi usciti dalla catastrofe comunista abbiamo prospettato è prospettato nientepopodimeno che la mercato Grazia abbiamo lasciato che il Fondo monetario internazionale
Che agisce certamente con criteri ragionieristici e non può che essere così affrontasse Problemi di quella natura di quella gravità che erano problemi non soltanto economici ma problemi anche politico e il Fondo monetario internazionale era inadeguato a questo scopo guardate che ha combinato in questi giorni in Giordania
Laddove la miseria generalizzata ha costretto il governo di Amman a aumentare a dismisura il prezzo del pane creando in una situazione già così precaria come quella del Medio Oriente è un altro elemento di precarietà
Quando si così lascia da quando la politica lascia alla ragioneria il di essere il proprio surrogato questi poi sono risultati risultati che si pagano poi anche in termini economici perché non è che si possono lasciare le cose come sono
Ecco il liberismo all'interno come dire dei rapporti internazionali porta a queste conclusioni che all'interno del i questi Paesi di queste strutture tornando non a caso al governo le vecchie classi dirigenti riciclate nuovo e perché
Io qualche anno fa parlando i lituani a Vilnius con
Quello che era stato il leader della rivolta anti-sovietica
E dicevo mando se non si ponevano il problema del passaggio più graduale da un'economia pianificata un'economia di mercato e questo mi fece un lungo discorso sul diritti dell'uomo
Dissi io capisco perché domani voi perdete le elezioni regolarmente dovendo Mario furono perse le elezioni perché non si può non si può
In una situazione come quella che di una economia pianificata come di Unione Sovietica la vecchia Unione Sovietica per settant'anni con precedenti che non sono precedenti ne manco di mercato
Perché io il capitalismo russo che ha proceduto alla rivoluzione sovietica era un capitalismo rechi dico
Perché c'era una tradizione comunale la obici dalla comunità di villaggio perché non c'era un'abitudine come dire una mentalità una cultura adatta alla dall'in alla alla all'impresa
Ecco in quelle condizioni
L'Occidente ha preteso ricordo che De vita quando andò a Mosca parlo di un Piano Marshall che era un'altra cosa
Che era dare una testa politica era un piano è un investimento al momento per il futuro invece qui si non si investe per il futuro non si investe dei termini economici non si investe dei temi politici
E che cosa capita anche da noi
Capita che di fronte a un partito ex partito comunista
Che ha perso per strada le certezze ideologiche lo sbandamento verso il liberismo diventa fatale
Si parla soltanto e unicamente di privatizzazione in questo Paese e ci si parla in termini ideologici noi che non abbiamo mai avuto un'ideologia che anzi ci siamo sempre vantati di avere una cultura politica non un'ideologia politica e stiamo come dire in una situazione che pasta riprendere dalla nostra storia la cultura tradizionale nostra per essere individuabili per essere un momento importante nella stessa strategia dell'Ulivo
E come volete il PDS va D'Alema crede di poter fare un grande partito socialdemocratico ma che significa Partito socialdemocratico
La socialdemocrazia come dire aveva un senso quando la socialdemocrazia era all'interno di una logica marxista si contrapponeva alla prospettiva leninista era un'altra cosa era il passaggio graduale attraverso lo sviluppo verso quella che sarebbe stato il futuro la Società socialiste ma oggi questo non esiste
Sì che esse chiamarsi socialdemocratici o chiamarsi in un'altra maniera diventa un'etichetta soltanto che viene appiccicata don si sa a quale natura che cosa
Prevediamo fatalmente come dire rovinare quello che aveva anche come dire quello che sta costando sempre nostre credenze le nostre delle le le le nostre come dire i nostri punti di vista
Dai apparteniamo a una cultura che non è mai stata per principio né statalista né antistatalista
Ma abbiamo valutato a seconda delle necessità e delle opportunità se era necessario una statalizzazione se non era necessaria se era necessario che intervenisse il governo che intervenisse lo Stato nell'economia se non era necessario
Ecco si perde questo momento che e direi drammatico oltretutto e rovinando il tutto all'interno di una ondata liberista e per e di privatizzazioni che prescinde da una valutazione sull'opportunità delle singole operazioni faccio un esempio l'esempio dell'ENEL ma nessuno ricorda perché è stata fatta la la perché è stata fatta la nazionalizzazione del G elettrica
Ma quelli erano metterlo rotta dei veri e propri sparpagliati non a caso quando è stata fatta bene le cose da quel punto di vista regia dico sono Biljana del nostro Paese e oggi che facciamo rispettiamo le rende lo diamo ai privati per fare che cosa
Per ritornare forzata situazione come quella di prima o qualcosa del genere cioè non valutiamo l'opportunità se è opportuno se è necessario fare una privatizzazione ma la facciamo per motivi ideologici perché non vedo altri motivi
Dopo quello che è successo all'Olivetti ci domandiamo dell'informatica se come va a finire la questione della stette doveva finire la questione della steppa privatizzare la spezzettata ma attenzione l'Olivetti è già partita
Se noi perdiamo anche la stette è l'aspetto e va in mano a chi ha potrà andare in mano non so come saranno le cose
Lei gli
Ma se non avessimo avuto Enrico Mattei dell'ENI e la Fondazione Hillary mi dite voi cura dell'approvvigionamento ed eccentrico di diventare come sarebbero stati ma vedete io non podio prescindendo anche dei singoli casi quello che io dobbiamo rifiutare e rifiutiamo Enna ideologizzazione di questi problemi non vogliamo cadere nella ideologia liberista
Perché se cadiamo dell'ideologia liberista le conseguenze sono quelle che solo spariamo completamente non abbiamo più senso
E questo senso andrei pari anche attento a certe come dire formazioni di centro
Perché è il centro regionale di Andrea noi siamo il centro ma qualcosa di più
E qualcosa di diverso anche di lei
Cioè ognuno è nel centro abbiamo la funzione propulsiva
E la possiamo avere all'interno come dire della cultura della nostra tradizione
O se no il centro non ha un senso osserva un amalgama al massimo di generali e di un po'di truppa che c'hanno divieto per fare che cosa per fare della contro azione politica per fare per aprire bottega una bottega un po'più ampia di quella che abbiamo
Perché oggi purtroppo
Cadendo come dire i partiti De Mita stamani diceva una democrazia senza partiti non esiste da un lavoro un'affermazione direi è una costatazione più che ovvio
Qual se non esistono i partiti se non esistono come dire queste strutture che hanno capacità di Progetto e non ce l'hanno momentaneamente finisce come sta finendo nel nostro Paese
Si apre bottega
Che ha fatto Berlusconi aperto bottega e siccome era il momento favorevole gli è andata bene ma aperto solo bottega oggi Berlusconi si trova a contatto con i problemi di fare un partito di non fare un partito ma di che sesso è questo partito nessuno riesce a immaginarlo nel lussuria cioè saper le porzioni probabilmente neanche loro
Lo stesso Dini che fa all'ultima ora riesce ad aprire bottega ma quelle sono botteghe aperte non sono forze politiche non hanno capacità di Progetto
Sia come dire si adeguano all'ondata di moda del liberismo attuale un po'come successe sia pure in termini assai diversi molto più limitati direi come negli anni settanta quando c'era la moda del sinistri Isma'
Quando nessuno avendo letto Marco Usai sentivamo e nelle scuole da altre parti ripete le tesi di Marcuse pari pari come se l'avessero letta e non avevo letto erano nell'aria
Lo stesso oggi con il liberismo probabilmente nessuno sa neppure che cosa sia però è nell'aria però insiste però la privatizzazione va avanti va avanti in maniera cieca
Vedete anche dei rapporti internazionali
C'è urtato la conferenza euromediterranea
Ma qual è il punto focale delle conclusioni
Che si arrivi e progressivamente la liberalizzazione al liberismo bassi può pensare a liberismo in una cultura come quella musulmana
Si può pensare a libri sulla cultura Luparello struttura sotto sviluppata come servì per Isma'fosse la chiave di volta che risolvo che bravi non le risolve nella maniera più assoluta
è imporre
Invece dall'esterno
Un momento è una costrizione ideologica che non porta ad alcun risultato cioè porta risultati negativi Edgard bandolo allora io direi della capacità politica di Progetto e di programmi
Riacquistare la capacità politica di Progetto di programma diventa quindi essenziale non senza contraddizioni
Guardate è stato parlato qui d Europa consentito di parlarne non so con Duncan bene io trovo di fronte alla situazione europea di questo momento dalle contraddizioni gravissime
E le trovo del l'uomo e né lo statista che è più federalista di tutti le trovo incolto
Nella suo progetto di ampliamento
Della Unione europea senza l'approfondimento siamo arrivati a quindici Stati senza aver approfondito le istituzioni la realtà delle istituzioni europee mantenendo ancora con il principio dell'unanimità che blocca tutto
De Mita raccontato come la moneta unica avrebbe dovuto essere la chiave di volta per arrivare alla toccare il problema della sovranità getto perché che volete
Attributo della sovrana batteremo dette a un attributo della sovranità ma che cosa può succedere in questa situazione che mantenendo il principio dell'unanimità perché è difficile eliminarlo se c'è qualcuno che dice di no e accanto agli inglesi che sono euroscettici è stato consentito di entrare nell'Unione europea ad altri paesi che facevano parte dell'Hertha dell'area di libero scambio altrettanto euroscettici
E allora come dire se è un tempo si poteva pensare che il pragmatismo inglese prima o poi sarebbe imbarcato magari sull'ultimo vagone del treno europeo oggi l'euroscetticismo degli inglesi si somma all'euroscetticismo di altri paesi con il tentativo come dire di mantenere poco più di quell'area di libero scambio che oggi abbiamo con la prospettiva anche introducendo la moneta unica
Di creare un dominio di una signora Banca sulle come via e sulla moneta europea
Nelle intenzioni la moneta unica giustamente lo ha rilevato indebita era per porre il problema della sovranità ma non è detto che il problema della sovranità sia un price sia risolto in chiave democratica in chiave politico democratica questo non è detto
E allora io trovo queste contraddizioni di fondo in questa situazione trovo incolte trovo nella minoranza in cui la forza di tradizione democratico cristiano oggi si trovano in Europa
Vi si trovano all'interno del gruppo parlamentare steso del Partito Popolare Europeo
Dove la presenza di partiti di tradizioni come dire cultura diverso e di tradizioni conservatrici e Diego conservatrice rispetto al ballo Progetto d'Europa non dico d'altro in questo momento appesantiscano la situazione e non a caso vedete che favorevoli all'ampliamento per esempio ulteriore della comunità
Dell'unità e l'Unione oggi
Senza come dire riguarda preti sono d'accordo persino gli inglesi perché è chiaro che se non c'è l'approfondimento
E quindi se non c'è una riforma delle istituzioni europee l'ampliamento blocca la situazione alcol allo stato in cui ha e c'è allo stato del libero mercato più qualche cosina di più
Di quanto è stato realizzato fino a questo momento
Questo per dire per concludere sull'uno a cose sull'altra che noi possiamo avere una grossa funzione e nel nostro Paese e per quanto ci riguarda in Europa anche se siamo un partito modesto è un partito piccolo numericamente ma badate
Noi stiamo passando e la gente se ne sta accorgendo anche come un partito serio
Dice qualcosa che le indagini dell'Explorer abbiano messo Gerardo Bianco come uno dei politici più seri di questa estate
Lo dice perché dice che chi si stanco reggendo nell'opinione pubblica che è un partito che non chiacchiera troppo ma che è un partito che ha posizioni serie e quelle posizioni serie mantiene è un partito che prima o poi anche una sua visibilità bene noi abbiamo la possibilità dicevo non soltanto di mantenere con la serietà questa visibilità e di questo ringraziamo soprattutto il segretario del partito al suo gruppo dirigente ma abbiamo la anche la possibilità di avere all'interno della coalizione di essere un momento creativo della coalizione stessa allora non è lamentandosi abbiamo spazio sono l'abbiamo spazi come dire proponendo è facendo un discorso diverso sulle privatizzazioni emettendo l'alta valle ideologizzazione liberista che agguanta destra sinistra e centro che ne possiamo avere forza capacità e identità su questa strada possiamo andare avanti tranquillamente
Zardo
Caro Presidente e cari amici
L'ora è quella che abbiamo discusso per quattro ore io
Non mi permetto di fare un intervento fare alcune considerazioni molto rapide
Secondo un criterio che richiama molto lo schema
La prima
Credo
Di portare vasi a Samo però vorrei anch'io dire una parola di apprezzamento alla se alla relazione che questa mattina il segretario politico ci ha letto
Anch'io ritengo che sia una buona base di avvio della discussione congressuale
E credo che le cose che abbiamo ascoltato le proposizioni maggiori di questa relazione possono essere il tessuto connettivo
Di un dibattito che parte da questo Consiglio nazionale deve coinvolgere tutto il popolo
Che vota che si riconosce nelle posizioni del partito popolare
Anche qui forse porto vasi a Samo ma anche il dibattito e lo statuto che è stato approvato credo che sia un il segno di un buon lavoro e probabilmente il segno anche di una di uno scatto di orgoglio del Partito popolare tuttavia però rispetto a queste cose
Forze almeno dal mio punto di vista dei commenti delle considerazioni possono essere fatte
La prima considerazione io vorrei vestì dedicarla alle questioni connesse alla politica economica ma così per vorrei dire queste cose in maniera molto leggera senza nessun approfondimento di carattere particolare e collegandomi evidentemente al dibattito che c'è stato nella stagione cosiddette estiva
Cioè il problema dell'impostazione della Finanziaria e il problema delle privatizzazioni
Ecco vedete io non condivido la posizione dell'amico onorevole Graziano quello sulle privatizzazioni non è una posizione ideologica
Chiedo scusa
Non è una posizione ideologica quel delle privatizzazioni sono d'accordo con De sul principio noi non siamo né statalisti né antistatalisti ma questo il momento di essere antistatalisti non di essere statalisti queste e lo e dobbiamo essere dobbiamo essere la posizione tale non per una scelta nostra
Ma per una scelta connessa alle condizioni del cosiddetto villaggio globale il quale a dire discende le strutture economiche di questo Paese come tutti quanti di altri paesi
E la necessità si chiedi all'incivile
Le strutture che abbiamo costruito intorno a questi argomenti quelli di carattere evidentemente economico cedendo al mercato tutto quello che è possibile accedere da da qui credo
Da qui credo nasce la politica delle privatizzazioni non perché non vogliamo Lene pubblica ma perché Mosca il mercato che prima non poteva sostenere questo tipo di struttura oggi lo può fare lo può fare meglio dello Stato apprezzi via via decrescenti a costi di Medicare e scendi che ci consentono in un qualche modo di compete rispetto al mercato globale ma qui c'è anche la scelta dell'Europa
Nel villaggio globale non possiamo stare da soli
è necessario starci attraverso attraverso strutture anche di carattere politico che ci consentono di resistere ai contraccolpi
Ma al di là del discorso privatizzazione presidenti volevo ritmici aversi richiama volevo anche richiamare l'attenzione sul problema relativo è stato richiamato anche recenti recentemente qui minuto degli ultimi interventi
Relativi diciamo così al momento congiunturale del Paese
Abbiamo ascoltato alti Lai intorno alla frenata dei consumi alti Lai intorno alla frenata o alla diciamo alla minor corsa della produzione beh amici mi se io non faccio non mi occupo il più di queste cose da molto tempo però abbiamo deciso non da ora da quando abbiamo seguito l'impostazione del governo sia del governo Amato prima e Ciampi dopo e che ciò è era necessario portare
In ordine i conti pubblici questa scelta significava in termini concreti togliere dal mercato circa duecento mila miliardi di lire
Tutti o prevalentemente tutti sul concorso sul versante della spesa corrente perché è chiaro che i consumi frenano di che cosa mi ha mi video vi meravigliate di che cosa è da stampa si meraviglia questa la conseguenza di una scelta vorrei dire il paese si impoverisce non ci sono più sotto il profilo non vorrei essere
Non riesco a seguire il pensiero
Voglio dire sotto questo profilo il paese si impoverisce perché sulla sulla complessiva produzione vengono meno viene viene meno questa massa di spesa pubblica che non c'è più ma che nemmeno prima c'era perché veniva fatta
Attraverso i cosiddetti cosiddetto indebitamento ci attraverso la vendita di titoli pubblici attraverso la speso sotto il versante il versante della politica corrente del risparmio dell'Italia c'abbiamo tolto sotto questo profilo la droga all'economia
Questa è la verità e la e la stiamo risanando ora si si si chiede facciamo ripartire i consumi come rimarcando i consumi ribatte l'inflazione è questione vorrei dire di una boccata di ossigeno per mesi di quattro mesi poi le cose ricordano come prima sotto questo profilo credo non c'è niente da fare
Bisogna seguire questa politica ma questo lo dobbiamo fare credo con grande attenzione sostenendo Ciampi che la porta avanti come anche l'altra questione la questo le esportazioni per gli under saperlo esportazioni drogate
Ero figlia della svalutazione
Il Nordest irretito sulla base dalla svalutazione e vorrei dire fatte in modo intelligente perché intanto essi hanno potuto potere della condizione favorevole degli accordi fatti
Nel luglio mille novecentonovantatré dallo stesso Ciampi gli accordi sul costo del lavoro
Ed è evidente che quando la vide si apprezza le esportazioni sono diminuite cioè non abbiamo asportato
Beni figli della ricerca scientifica e dell'innovazione noi abbiamo esportato bensì chiede la vecchia politica economica italiana tutto qui
Anche sotto questo profilo c'è stato in un qualche modo un raddrizzamento della situazione
Ma io vorrei arrivare a pompa per dire questo ma questo questa condizione non è che può essere superata a novembre dicembre gennaio febbraio Romiti si è lamentato per la circostanza che non si vendono più macchine in Italia nel mille novecentonovantaquattro non so quante se lo sono vendute mi pare da un milione quattrocento mila probabilmente questa cifra non ci arriveremo fra sei anni fa saltare un'altra volta
Cioè noi stiamo andando verso un sistema di politica vorrei dire di assetto economico serio ma questo va sostenuto e vaste sul punto con grande determinazione evidentemente e facendo in modo facendo in modo che la politica prosegua e in qualche modo rendere meno aspro ma non si può fare diversa oltre rispetto a questo addolcimento della politica economica
Altro argomento sul quale volevo
Intendo richiamare la relazione del segretario è quello relativo al gioco politico io parto da un concetto
Per me mi sta bene il maggioritario
Io non non ho niente da ridire
Mi sta bene anche la proporzionale non che non abbia scelto tra proporzionale e maggioritario vorrei dire in maniera
Sintetica
Che mi sta bene quel sistema che produce una maggioranza e contestualmente un'opposizione
E non una serie una Babele politica ora se questo è il ragionamento
E allora voi comprendete che il problema non è il grande centro se questo è il ragionamento il grande centro inattuale
Se questo è il ragionamento
è il grande centro inattuale problema è rafforzare la la posizione di centro dentro L'Ulivo attraverso che cosa abbia ancora detto stamattina a tre sulla politica non è tanto l'associazione tra partiti mettersi d'accordo col CCD col CDU con Forza Italia è una politica capace di richiamare i voti moderati
Questo è quello che bisogna fare
Quei secondo me c'è una qualche difficoltà perché quando noi diciamo una federa usiamo la federazione a Prodi oltre offriamo da fare una un patto federativo federativo Dini non serve
Bisogna inventare una politica dalla quale poi nasce un patto federativo altrimenti non va avanti questa politica non si smuove non ci stiamo
Il
Il il rafforzamento del centro il rafforzamento del secondo piede dell'Ulivo
Evidentemente può essere fatto semplicemente in conseguenza di questo atto cioè fare una politica moderata capace di richiamare l'attenzione dei voti moderati norme il club l'associazione dei partiti che stanno dall'altra parte
Però vorrei dirvi molti stamattina qui si sono lamentati del della grande forza del PD
Io non ho questo concetto
Va bene ma non pare che sia così vedete chi sta in grande difficoltà per le cose che abbiamo detto prima è proprio il PDS
Voi pensate alla devastante alla devasta al devastante effetto che la politica di del ministro dell'industria avrà sulla base sociale del partito com'del PDS
Bersani è stato un ribadire inflazione al due cinque con grande vuole dire con grande sicumera lo ribadire dispetto a Romiti di quella banda politologo anche gli altri l'unico a dire anche contro Veltroni sia maschili qual è la conseguenza di questa politica rispetto ad una struttura dibattito che ancora purtroppo quella comunista è di lacerante
Perché è qui è il punto evitiamo di nuovo Grazia perché qui è vero è anche
E anche un altro collega che ove lo ricordo è tenuto ed Inzaghi e vedo che c'è un incontro di due riformismi il nostro e quello di PDS per le nostre quello di grazia
Quello del PDS vice astio riformista alla rovescia cioè il dispositivo di chi ha fatto alcune strutture in un certo modo dello stato sociale strutture Kaji devono essere tutte uguali e ribaltate
Per affrontare i problemi della mondializzazione della politica e dell'economia
E la pace sociale del PDS non è pronta per queste scelte
Che sta in difficoltà il PDS non noi
Anzi no voi dovremmo stabilire una va beh vorrei dire una un dialogo molto forte molto serrato col PDS pagode portarlo su queste posizioni perché una cosa è dire le cose altra cosa è farle passare nel corpo del del
Del dell'ex Partito comunista
Un'ultima considerazione valore dedicare al Consiglio nazionale a me non pare che le cose che ha detto Bianco siano difformi da quelli ha detto Mancini
C'è il problema del gruppo dirigente è meglio che il Congresso Sophia da soli pub ristorante balia stamattina lasciato delle immobili stimola il loro voto Uri si scelgono rilegati delegati scelgono il segretario con grande libertà
Io ho visto tanti sorretti l'esercitazione di tanta arte maieutica ma non c'è bisogno
Io ritengo di essere maturo Moro si rivolge il delegato il delegato scelto si sceglierà il segretario e così di seguito e con grande libertà ecco a me pare che questa maieutica forse serve per o forse viene anticipata per coprire qualche difficoltà qualche handicap qualche cosa lasciamo perdere giochiamo liberamente questa partita congressuale
E su questo credo non ci deve essere nessun dubbio perché il gioco libero di questa partita congressuale porterà all'elezione di un gruppo dirigente all'altezza della situazione dei tempi nuovi ai quali è chiamato il Partito Popolare
E vorrei dire un'altra cosa però che queste
La nostra cultura e non è vero io ho letto prima della campagna elettorale alcuni studi che il partito aveva fatto fare
E quali indicavano l'elettorato potenziale del partito il quindici per cento
Non so se siete sequestrati sono verdi comunque ricordo di aver letto una cifra del genere una percentuale del genere
Poi abbiamo avuto no forse proprio a causa proposta politica è stata insufficiente si che ci siamo fermati a sei e sette al sei otto per cento forse dei l'ingresso di Dini ha determinato a un provocatore sconquasso e forse questo poteva essere eliminati non so se potrà essere di Mina
Tuttavia
L'elettorato potenziale del Partito popolare se una questione di emozione
Bene
Può darsi ma questo cambia cambia ogni stagione politica evidentemente semplice ma se vogliamo radicare il partito
Vogliamo radicarlo con una cultura politica con delle vorrei dire con delle proposizioni programmatiche che poi dovranno essere seguite da atti politici su questo non c'è dubbio io sono d'accordo con lo Sturzo quando dice che il programma non è una lettera morta ci mancherebbe altro il programma dev'essere fatti proposizioni vive che vivono nella coscienza della gente evidentemente soprattutto alla coscienza degli elettori che incontro alle esigenze della gente che sono capace di risolvere i problemi della gente
Ora perché non come dire accompagnare questo dibattito congressuale con una piattaforma programmatica e che il partito con segna a tutte quante le assemblee che si fanno
Pertanto la propria programmatica e questo è un se ne dovranno in un qualche modo valutare che dovranno discutere che possano deposto ad emendare che possono integrare che possono correggere
Cioè a me pare che ecco se che cresce il partito allargando questa capacità nostra di influenza del corpo elettorale
Se non c'è l'incremento siamo già la crescita di questa capacità d'impeto no cresce il partito non è che creando un commissario o sta dominando un segretario abbiamo fatto granché
Se il partito non non lo facciamo crescere nella dimensione della coscienza politica e della coscienza sociale il partito d'origine pur essendo lui un dato di carattere organizzativo
Allora perché non accompagnare la crescita di questa coscienza popolare anche attraverso la discussione di questo documento queste una pro è una domanda io do la provocazione che lascio alla presidenza del del Consiglio nazionale e vorrei chiudere dicendo io non so io non mi abbatto io non sono in gran maglie
Io sono convinto che io che la mia idea che questa idea tornerà probabilmente non tornerà domani mattina ma tornerà è necessario accompagnare a questo atto di fede molte opere perché la Chiesa cattolica dice che senza fede essenziale opere la fede è morto
Grazie
Con questo richiamo Paolino credo possiamo chiudere i lavori di questo oggi l'appuntamento è domattina alle ore nove abbiamo ancora una folta la schiera iscritti a parlare vedremo di contingentare i tempi maniera durissima e e va bene