"Rebibbia rhapsody" presentazione del libro di P. Echaurren e Valerio Fioravanti

Quindi mi pare giusto non essere troppo ritardatarie
Questo libro che questa sera presentiamo nasce da un'esperienza un po'particolare
Della quale vorrei rapidissimamente parlare
Perché ne porto anche la responsabilità spero positiva spero non negativa ma questo lo diranno poi i posteri
Comunque tutto è nato dettagli da una visita devo dire molto toccante
Fatta insieme a Giovanna naturalmente Giovanna Pugliese e ad altri amici
Di Arci solidarietà
Al carcere femminile di Rebibbia
Dove e scattato un qualcosa di insolito intanto l'idea di fare nelle carceri romane
Molte attività non solo attività di consumo culturale per così dire quindi concerti proiezioni di film
Teatro ma anche attività di produzione culturale e questo già è un primo fatto piuttosto insolito e piuttosto positivo
Ma poi anche
Era scattato quel giorno un clima particolare cioè quasi che il il carcere l'esperienza del carcere nonostante il suo carattere naturalmente costrittivo
Potesse però
Certe condizioni in certe circostanze
Dare anche la possibilità
Di una liberazione se non fisica almeno intellettuale almeno mentale
Ecco su questa emozione
Iniziale su questa sensazione
Che del resto
E suffragata anche la tante opere letterarie cinematografiche
Si potrebbe dire che la versione un po'comica di questo è un famoso film di Rossellini che vede Totò protagonista dove la libertà
E la versione invece un po'più tragica e l'ultimo film fatto da Scola che in fondo ripropone lo stesso tema
Cioè alla fine l'idea che c'è più libertà nel carcere piuttosto che nella nella vita normale la vita quotidiana di tutti i giorni
E infatti sia tutto I dove la libertà sia il protagonista del film di Scola alla fine scelgono il carcere proprio per uscire dalla costrizione
Del mondo del della vita quotidiana di tutti i giorni ecco sulla scorta di tutto questo di cose che magari adesso diciamo così in quel momento lì abbiamo soltanto intuite
è venuta l'idea di
Fare qualcosa di più appunto di un programma di attività culturali di di svago ma di lavorare appunto sul piano della produzione culturale e cioè di impegnare direttamente le persone che vivono recluse nel carcere
Di Rebibbia
Non solo appunto
Come parentesi della loro vita carceraria ma come momenti costitutivi della loro esistenza
Attraverso una serie di laboratori abbiamo fatto anche dei laboratori teatrali ad esempio ma quello che forse ha avuto un significato anche
Come dire
Complessivamente nel più emozionante più coinvolgente e anche culturalmente più interessante è stato il laboratorio artistico fatto da Pablo Echaurren che è stato un po'una vittima predestinata perché le abbiamo gli ho chiesto io
Un giorno di fare questa questa esperienza devo dire Pablo è stato di un generosità estrema perché ha capito
Immediatamente il significato di questo gesto
E lo voglio sottolineare perché anche in questo senso non si tratta di come dire di un gesto caritatevole ecco di una persona e per quanto generosa che decide di fare del bene e di andare tra i carcerati e a fare un attività culturale no non era questo lo spirito ma era esattamente il contrario cioè proprio l'idea nata da quell'emozione di quella sera che fossero forse prima di tutto
Le persone recluse nel carcere a poter dare qualcosa in uno scambio tra eguali
E quindi l'idea di un laboratorio che non fosse solo costruito attorno all'artista che va che insegna e che detta o impone le sue regole ma appunto l'occasione di un incontro di uno scambio di un dialogo tra persone di pari dignità
Questo è il senso del lavoro che si è fatto che ha prodotto più cose devo dire perché ha prodotto questo libro ma ha prodotto anche una mostra
E penso sarà molto bella che inaugureremo proprio nei prossimi giorni giovedì undici quindi vi invitiamo naturalmente a vederla
Una mostra che trae il titolo da una parola che affiorare riecheggia variamente anche in questo volume Gatta bullismo futurismo dadaismo surrealismo visti da Rebibbia e che appunto sarà inaugurata qui l'undici di luglio è e sarà tenuta per un periodo piuttosto lungo a Palazzo delle Esposizioni
Del libro parleranno adesso tanti amici presenti qui in sala
Io voglio solo dire una cosa che l'ho trovato molto vitale molto vivace
E soprattutto mi ha fatto anche un po'pensare perché questa chiave come dire futurista
Dell'impostazione proprio stilistica della cifra stilistica
Di di questo dialogo a due fatto in un modo anche molto particolare anche molto inconsueto
Ci fa pensare come certe avanguardie artistiche
In fondo abbiano compiuto una rivoluzione nello stile nel linguaggio non così estrinseca ed effimera perché il Futurismo storico come dire ormai
Lontano
Decenni e decenni Danovi su di esso sono state dette tante cose di carattere letterario culturale anche di carattere politico
Però ne possiamo constatare in qualche modo la vitalità e quindi la non e strinse città e proprio da dallo stile di questo libro che si fa piuttosto apertamente a quel modo di di porgersi di scrivere di usare le frasi di costruirle a un linguaggio che tutto sommato se è stato usato con tanta forza e con tanta vivacità in questo libro vuol dire che non solo non è morto ma che aveva proprio alla radice delle motivazioni piuttosto profonde piuttosto significative
Ecco io non voglio aggiungere altro perché siamo in tanti e la presentazione di un libro non vorrei che fosse particolarmente luogo Rodica e anche un po'una festa perché è un libro naturalmente molto particolari di due autori molto particolari
E quindi lascerei subito la parola a Giovanna Pugliese e poi a tutti gli altri che sono qui e non solo a quelli che son qui ho visto arrivare Luigi Manconi che saluto sì mescolata non so se voi venire qui con noi
Oppure ho poi intervieni più tardi lo stesso pub disperso nella sala allora è arrivato ha ha finto di di fronte sì poi finalmente tornato
Quindi adesso diamo la parola Giovanna e poi a tutti gli altri che sono qui e che ringrazio a nome del Comune di Roma
Allora io vorrei essere molto breve perché potrei rischiare di parlare anche ore
Nel senso che lavorando all'interno degli istituti penitenziari questo lavoro è soprattutto questa esperienza
Che ha fatto Pablo sia nel laboratorio artistico che con diciamo l'un l'uscita dal di questo libro è senz'altro un'esperienza molto diverso sa anche per noi che che viviamo le attività all'interno di un carcere
Quindi io voglio proprio parlare del del libero perché penso che poi tutta l'esperienza del laboratorio la potremo vivere insieme quando vedremo le opere giovedì e vorrei concentrarmi su quello che questo libro appunto Rebibbia arazzo di allora io sono molto contenta che Pablo ma barra chiesto di di di presentarlo
Perché è un libro che racconta secondo mentre storiche molto importanti la prima che è una storia che attraversa tutto il libro il carcere che riguarda la maggior parte delle persone che che sono qui che vivono questo problema che in un modo che in un altro io vedo che ci sono molti volontari
Che che che vivono appunto la realtà del carcere anche da un altro punto di di vista
Ci sono anche agenti di polizia penitenziaria e quindi sono molto contenta che che possiamo cogliere l'occasione di questa presentazione per parlare del carcere in modo diverso perché secondo me questo Pablo e Valerio Fioravanti hanno cercato di fare mi piacerebbe anche a essere una letterata per poter ragionare un po'sul linguaggio ma senz'altro altri lo faranno meglio di me perché è stato anche molto interessante
Questo linguaggio che hanno usato Pablo e Valerio linguaggio molto irrituale molto molto nuovo
E soprattutto nella racconto di questa esperienza vissuta dentro al carcere hanno tagliato fuori quello che può essere un po'il pietismo sui detenuti su su coloro che appunto per un motivo o per un altro ma sempre a ragione stanno in carcere
E prenderei a spunto anche questa frase molto giusta che Manconi la postfazione Ossato no questo libro libera un po'la mente liberamente perché parlano di carcere due persone che vengono da due storie completamente diverse quindi in qualche modo anche se
Le le le differenze restano tra sinistra e destra però diciamo sia potuto oltrepassare un muro no è il libro è il frutto di questo oltrepassa mento parlare di carcere dice Pablo perché sempre giocando sulle parole no cercare in carcere quello che cercano un po'tutti tutte le persone che si avvicinano in carcere
In un modo in un modo diverso c'è tanta gente in carcere che cerca di fare del bene come può con le piccole cose proponendo come noi cultura ma molti altri che fanno molto molto più più Dinoi
Cercare in carcere io mi richiamerà il proprio libro perché mi hanno colpito tre cose che vorrei con voi un attimo rilevare c'è nel libro appunto è giocato su su questi testimonianze che si intrecciano quella di Pablo quello di Valerio Fioravanti che sapete tutto eh
Detenuto condannato all'ergastolo togliamo subito l'imbarazzo su questa cosa di di Valerio Fioravanti se c'è nel senso che penso che oggi si debba anche giustamente parlare no
Di quella che è stata la la condanna definitiva espressa dalla cassazione per Bologna su cui a molti cittadini Santa formato un comitato hanno espresso diciamo perplessità hanno hanno formato un comitato con la col nome se fossero innocenti perché rimane questo dubbio che nonostante ci sia stata la condanna
A a Valerio Fioravanti e Francesca Mambro con esecutori della strage non è che molto chiaro tutto quello che c'è dietro la strage di Bologna richiamiamo l'ultimo fatto questo lo voglio dire perché è una cosa che mi sembra giusto dire in questo momento
Che ultimamente è stato assolto Piccio a fuoco che era uno dei tre nostri sempre condannati
Per per questa strage quindi con i dubbi che rimangono noi parliamo di un libro che ha fatto da questi due protagonisti uno non non presento Pablo perché è già presentato a un maestro
è presentato perché penso che che chi picchia e qui Chechi è qui lo conosce
E lo stima
Quindi per quanto riguarda Valerio io prenderei appunto sempre ritornando al discorso del carcere alcune frasi che lui ha scritto
Nel libro a un certo punto si parla delle istanze che sono queste richieste no che si fanno che i detenuti fanno per avere degli aggiustamenti dei miglioramenti nella vita di tutti i giorni
E allora Valerio dice io voglio dedicare c'è raccolta una serie di stanze che raccolgono appunto le richieste di detenuti che sono appunto in carcere a volte non per cose gravi come può essere per per Valerio no che ha avuto che ha commesso reati e che ha avuto le e li sta giustamente pagando
Però dice dedichiamo queste Lalla diciamo la stesura di queste istanze a chi pensa che in carcere sono tutti Toti Redini ossia sappiamo che Toto Array nell'altro criminale nel nell'immaginario italiano il massimo perché ha il mostro e la belva la mafia l'emergenza
Di Sempre allora Valerio dice vediamo se sono tutti i torti regni da sterminare inizia con un cane un mezzo che è nato a Casablanca Marocco perché questa esperienza del libro è stata girata
è stata girata è stata svolta in due reparti di Rebibbia Nuovo complesso che sono il G otto il G undici g undici e dove
Maggiormente sono internati sono detenuti stranieri e allora dice arrestato e condannato il trenta sei novantacinque per due mesi di reclusione faccia abbiamo una serie di istanze io poi non vi leggo tutto libero perché penso che motivo già l'hanno letto a ci sono una serie di stanze dire tenuti chi per due mesi chi per tre mesi e alla fine c'è Pablo che il richiamo a appunto il pensiero di di Valerio dice pensate che qui c'è gente che si è fatta quindici venti anni di fila senza un permesso
Altra cosa di cui potremo discutere ore e ore senza una licenza senza un'assenza senza saldi di fine e mezza sempre in piena stagione infernale
Nel senso che appunto è un richiamo del libero che appunto si apre con questo linguaggio molto molto del rituale dice in carcere oltre se Fidel tenuti di un certo livello Shepp tanta poverissima gente di cui non si parla mai che stanno lì per due mesi tante persone libere attraversato dalle storie che tutte queste persone e e quindi CD ci richiamano con nel discorso del carcere a tutto questo che è diciamo l'essere vario della popolazione carceraria perché siamo sempre portati a parlare no di persone che hanno fatto reati politici e non di veramente poveri disgraziati che per aver rubato una macchina finiscono in carcere ci sono quelli si fanno due tre e sei mesi
Nelle situazioni più più disperate quindi a un racconta anche di questo l'altra cosa che non voglio essere appunto non voglia essere lunga è una parte bellissima dove appunto traccia un poi il il racconto no di come di come la frase che ha più colpito Pablo quando c'è stato quest'incontro con Valerio che ha iniziato proprio per questo laboratorio artistico che poi si è sviluppato in un'amicizia bella vera
Senza mezzi termini perché la cosa che va detta che Valerio Pablo io che li vedo dall'esterno sono persone che poi litigano insomma vivono un'amicizia vera dico questo perché non sempre i rapporti in carcere sono veri perché il carcere è una brutta struttura poi chi lo conosce meglio di me tipo direttori eccetera potranno parlare che a volte rende un po'a falsi e ipocriti tutti rapporti ecco quello tra Pablo Valerio è un rapporto un rapporto vero fatte fatto di di una quotidianità che Pablo mantiene con grande amore anche con grande sacrificio per la sua vita perché Pablo in carcere di poi due volte a settimana quindi c'è la storia di tutto questo rapporto
E mi piace molto questa cosa che dice Pablo di Valerio cioè appunto quando si sono conosciuti c'è stata questa battuta dicendo che Valeria spesso dicendo a Pablo anche questa che faccio io vita no anche se sesta in carcere appunto da da moltissimi anni
E Pablo dice si può vivere la vita con la morte nel cuore a superare la morte con un cuore
Vitale speciale penso che sia una cosa molto bella perché è la vitalità che a Valerio Fioravanti perché questa è una cosa
A cui io tengo molto no nel senso Valerio in tutta questa esperienza è stata anche colui che ha portato un po'avanti il laboratorio questo laboratorio e la seconda cosa che troviamo nel in tutto il racconto è una bora torio fatto da queste persone diverse che vivono nel carcere che sono raccontate nel libro
Da cui nel laboratorio ne troviamo appunto
I condannati a fine pena mai importanti divo Fioravanti e l'altro è quello proprio
Mostri ficcato e sotterrato che Pier Luigi Concutelli perché ormai non non so se sono diciotto diciannove anni no che è in carcere
Pace abbiamo rappresentanti della criminalità organizzata fa un po'di banda della Magliana sci sono per il femminile spacciatrice internazionali c'è anche lì la la Francesca Mambro ci sono
Persone che vivono al problema della sieropositività troppo persone contraddire quello della sieropositività vivono proprio problema del dell'AIDS conclamato e sono entrati tutti in questo grande lavoro che il il laboratorio
E quindi diciamo che è un un libro un libro molto vero molto
Molto soprattutto utile per conoscere il carcere in modo diverso
E c'è la terza parte del carcere perché poi va be'chiamiamo la terza parte però la parte più importante che sarebbero appunto le direzioni poi gli agenti di polizia penitenziaria
è inutile dire che in questo laboratorio sono entrati una volontaria un po'speciale che sorge Arba sia della Caritas nel laboratorio artistico
E poi è entrato un ispettore un agente di polizia penitenziaria punto ispettore che supervisiona un po'tutte le attività di culturali di Rebibbia Nuovo complesso dell'ispettore Giannelli che sta qui in sala con noi e che ha partecipato facendo una sua opera alla al laboratorio
Mi richiamo diciamo a questa parte importante del carcere perché poi senza una grande disponibilità come c'è stata al Nuovo Complesso un'esperienza del genere non sarebbe mai potuta
Nascere per cui qui poi i Barbera dirà la sua su come ha visto anche questa questa esperienza però un'esperienza che ha avuto anche la possibilità di avere quegli spazi non tanto ristretti per poter appunto svilupparsi allargarsi
Per quanto paga si parli diciamo degli agenti di polizia penitenziaria in questo libro in modo molto molto simpatico e secondo me molto giusto
C'è un pezzo molto
Molto grave carino carino ma che tiene dà anche delle riflessioni importanti
Che è sempre Valerio che parla di quello che è la violenza in carcere no all'UISP chiaramente fa subito
Una una differenziazione dice io parlo da un istituto questo va detto per chiarezza per tutti che Rebibbia Nuovo complesso sia me stiamo in una situazione questo lo dico come volontaria che appartiene a un'associazione di volontariato a livello nazionale nel resto dell'Italia non ci sono esperienze così avanzato e così forte come Rebibbia come Roma già se parliamo di Regina Coeli stiamo in un altro clima quindi parliamo di un istituto che è un istituto avanzato
E allora Luís Valerio fa un accenno a parlare di violenza in carcere anche per e tira fuori un argomento che secondo me noi ma anche i politici dovranno avere il coraggio di tirare fuori di come questa Gozzini
Ha un po'stravolto tutti gli atteggiamenti perché questo ce lo dobbiamo dire con chiarezza la legge Gozzini
è utilissima va benissimo però a volte appunto crea molto questo prima di ipocrisia no perché ha introdotto il premio se sei buono se ti comporti bene se partecipa alle attività eccetera del premier
E allora appunto dice Valerio io leggo perché penso sia la cosa più utile violenza poca dunque ormai per fortuna dice per Gore Sini puntini puntini perché giustamente come si si ha un rapporto una cosa fissi si allontanano tutti i benefici lo so dice questo toglie il fascino ai miti gladiatori sul carcere
Ci immaginano come piccoli sciacalli della sopravvivenza ogni costo rotti a tutte le bassezze depravazione col coltello sotto la pelle lo stupro sempre in agguato
Ma non è più così no non è più così mi dispiace per l'Audiencia dice Valerio solo per quella perché poi io preferisco così qui c'è posto anche per un solitario
Per uno che non vuole lasciarsi scrivere d'ufficio a nessun club ma nessuna banda
E né eletti né i vecchi carceri forse non è così mi avrebbero fatto durare poco ecco diciamo che poi Valerio purtroppo diciamo per il suo percorso di esperienza carceraria scena abbastanza e differenziata no
Ecco io ho voluto dare questi spine spunti sul libro perché è un libro molto bello molto molto vero
E io mi auguro soprattutto che questo libro serba far capire tutto il lavoro che si è fatto con laboratorio collare con la mostra che si è fatto molto grazie anche all'Assessorato al lavoro di di di tutti volontari
E poiché serva anche a una cosa molto importante secondo me già questa presentazione lo dimostra
A far vedere che Valerio Fioravanti è una persona e come tutte le persone succede Luís purtroppo ha scelto una strada molti anni fa che l'ha portato a commettere dei reati orrendi di cui giustamente paga una pena e però oltre a richiamare appunto l'attenzione su tutto quello che il carcere noi dobbiamo anche dire che forse per la prima volta noi vediamo in questo libro Valerio uscire fuori come una persona molto più di altre volte una persona che cercava un suo linguaggio che certa degli amicizie degli spazi
Veramente DiVersi e che forse appunto che cominciano a stare un po'stretti questi panni del mostrano del mostro di Polonia io spero che noi abbiamo davanti a noi un tempo veramente migliore dove possano venire fuori delle verità più vere
Il mi fermo qui e mi auguro di essere stato abbastanza chiaro non so adesso a chi dare la la parola perché doveva coordinare il dibattito Maria Ida Gaeta che per un problema personale non ha potuto ancora intervenire
Penserei di far salvare Accame
Amor proprio
Questo libro si inserisce in una tradizione molto antica e molto nobile quello dalla letteratura carceraria
Inutile fare un elenco da Severino Boezio la consolazione Filosofia François Villon
Silvio Pellico e poi tutta la la la vena della letteratura concentrazionario schiera banale lettere
Dai diari di Anna franche
Carlo l'arcipelago gulag
Ai Canti pisani viaggerà Pound
A una recente Grande fioritura dei memoriali di lettere dal carcere
E che è sorta dalla drammatica esperienza degli anni di piombo cinque mila ragazzi che hanno attraversato questa esperienza tutti che sono interrati
In un
Complesso di di di errori drammatici ma chiamati da una vocazione intellettuale
E che esigeva una spiegazione
Quindi ci sono libertina soffrì a quello dei che ha avuto molto successo di di Francesca Mambro
Laura Braghetti l'altra settimana abbiamo assistito alla presentazione nel libero di Paolo Signorelli imputato di professione imputato
Sono tutti questi libri che nascono dall'esperienza della
Degli anni di piombo dei libri che cercano
La giustificazione cercano di spiegarsi dalla memorialistica a la protesta Paolo Signorelli primatista
Di ergastoli poi i risolte sì tu spieghi in assoluzione i giustamente protesta la caratteristica di questo libro una prima caratteristica che che lo distingue da tutti
Di non averle pretese autocertificatorio
è un libro che va al di là del dramma politico vissuto degli errori politici vissuti e parla di un'esperienza e ne parla e collocandosi in una in un'altra tradizione letteraria alta anche questa la tradizione delle avanguardie
E che all'avanguardia futurista che pareva essersi estinta nel quarantaquattro con il suo fondatore ha avuto ancora dell'Est anche ripidi tv imitazione e all'improvviso questo libro e che nei riprende i tonni mai non modo vitale originale nome un'opera ripetitiva alla maniera di un futurismo
Per fortuna oggi tipo pastiche ma è un'opera autentica
Di autenticare avanguardisti
A cui si associa però un un aspetto di cronaca picaresca
Portato dalla esperienza carceraria soprattutto di Valerio Fioravanti qui sono due i personaggi quello che ha avuto la funzione prima di stimolo intellettuale Pablo c'ha avuto il che ha voluto applicare a Rebibbia
E le teorie Marinetti Anna e di un'avanguardia artistica di massa dove quindi artisti è un po'come il cinema neorealista fatto da attori non professionisti qui è un libro scritto da scrittori non professionisti ma con una capacità di di di esprimere delle verità che spesso i professionisti non sono più capaci di tirar fuori perché nella nella fatica di aggiungere un libro dietro l'altro poi da fare
Senta la vena si estingue qui c'è una vena schietta
E dove il linguaggio dall'avanguardia acquisto il gioco verbale stimolato da Pablo e e in cui Fioravanti lo lo rincorre benissimo lo segue benissimo quando questo il blocco
Verbale
Può con l'avvocato un po'stancare
Interviene di grande interesse il lato picaresco di questa vita di Gallera con un i personaggi estrarne
Che noi conosciamo meno
Il
Quello che partecipa a alle esperienze pittoriche e trionfante può dire alla madre sai sono venuto sui giornali ma non perché ho rubato perché sono diventato un pittore o gli extracomunitari l'esperienza di questi slavi e che vivono rubando di notte si bevono tutto quello che hanno rubato di giorno e poi in carcere
Ridendo perché
La malavita a spesso lo un forte gusto della battuta di spirito
E si divertono alle spalle dei giapponesi i più facili da svaligiare da derubare perché poi dopo quando protestano e gridano non li capisce nessuno si sa che cosa vogliono dire insomma cioè tutta una serie di episodi divertenti e anche interessanti sotto il profilo sociale non so perché tanti
Ladruncoli sudamericane e approdano a Roma approdano in Italia li in Rebibbia Rhapsody Lollo si capisce lo dicono perché al loro Paese dopo due o tre furti li ammazzano
Ci sono gli squadroni della morte dalla polizia che mi fanno fuori quindi scappano da questo queste esecuzioni sommarie che vengano praticate nei Paesi latinoamericani ma la lezione principale di questo libro è già stata
Accennata ma mi sembra importante
Il funzionamento della legge Gozzini spesso i buoni borghesi la criticano perché ogni tanto qualcuno scappa perché ogni tanto qualcuno approfitta dei permessi per ripetere dei reati
Ma
Nell'insieme
E la legge Gozzini sia pure fabbrica di pentimenti un po'ipocriti di di un fattore di autodisciplina che ha fortemente ridotto il clima di violenza nelle carceri
E poi importante con questo vorrei concludere proprio l'esperimento di Rebibbia
In queste lezioni di pittura in questa possibilità di fare libri insieme interattivi per la prima volta l'articolo della Costituzione
Che vede
La funzione esecutiva la funzione educativa della pena sembra avere finalmente applicazione in una classe di i dirigenti carcerari più moderne più in linea con lo spirito della Costituzione ecco questo
Una insegnamento
Sul piano sociale importante
E si ricava
Da questo libro insomma un un esperimento
Carcerario più democratico più costituzionale più vivibile perché giustamente anche questa deve poter essere vinta
Sì molte cose sono state già dette da Giovanna Borgna che ha spiegato l'origine di di questo libro e anche da Accame ecco io quando mi è stato detto e chiesto da Pamplona
M'interessava a dire delle cose e ho detto di sci perché questo libro e da questo punto di vista lo vorrei guardare
Dice di una relazione appunto di un dialogo di uno scambio trattarlo e Valerio nel quale io mi sono ritrovato perché io l'ho avuto con Francesca Mambro e Francesca l'ha avuto con Laura Braghetti che quindi e io l'ho avuto con Barbara Balzerani e insomma molte Dinoi hanno fatto un lavoro grazie al centro Virginia Woolf dentro allo ska
Naturalmente molte di noi che eravamo tra due parti su due sponde opposte la cioè eravamo come dire noi Rossi Leroux e dall'altra parte inviti legni e quindi quando io mi sono trovata davanti Francesca ho avuto uniti un momento di grossa difficoltà chi non aveva avuto quando in contatto le mie compagne del passato
E però mi sono detta che c'è una politica la che è quella che in questo libro io credo si dipana
In cui la coscienza di ognuno di ognuna di noi diventa in qualche modo coscienza pentita non nel senso dei pentiti che fanno i nomi ma nel senso di coscienza e riflessiva al Sud disse
Questi Toppo credo che a me sia servito quel lavoro
Perché ho proceduto per rinunce per ripensamenti di quegli anni degli anni settanta
Perché mi sono cominciate a chieder mi sono chiesta perché la mia vita era andata in un'altra direzione da quella di Laura Braghetti o da quella di francescana
Che cosa era successo piano lentamente quel dualismo tra fascisti e comunisti e rossi e neri si è disgregato è crollata in qualche modo un'antica posizione guardate che non lo dico con una aneliti revisionisti come in questo periodo
Mi ascolto tanti ecco è crollato un antica opposizione un po'come il muro di Berlino
E allora vedendo insomma mi piacerebbe poi discutere credo che lo faremo con Luigi Manconi con quello che dice sugli anni Settanta Luigi dice beh insomma c'è stato un fratricidio appunto tra rossi e neri e non c'è stato il parricidio che sempre deve esserci ecco io credo che così non vada bene
Questo no il parricidio ma penso anche il fratricidio sempre una sorta di sfida un misurarci tra maschi è una soluzione maschile so forse eversiva sovversiva ma insomma si deve eliminare spezzare ci si deve mettere al posto di appunto del padre o in questo caso se cercate di eliminare i fratelli
Per io penso come direbbe una mia amica che il parricidio si è iscritto nell'ordine patriarcale questo ordine non regge più
E la storia degli anni settanta la storia anche dei nostri errori è una storia tirati mostrato come quell'ordine non funziona più
Per me per molte anche per molti che si interrogano sullo stato di cose presenti non quello che conta non è la sfida quello che conta fare Genealogia tessere delle relazioni trovate delle mediazioni e qui appunto questo succede nel libero
Io volevo un attimo a a soffermarmi anche sulla questione del linguaggio
Perché credo che
Il linguaggio d'avanguardia
Al contrario di quello che diceva Roland Barthes e aveva anche ragione cioè quando diceva la borghesia sempre bisogno di procurarsi le sue avanguardie no mettere a posto la coscienza perché le avanguardie dicono Abel
Insomma contestiamo il linguaggio della borghesia ma poi non contesta non mai il contenuto quello che c'è dietro i valori come si sarebbe detto no
Ecco io credo che invece qui la scelta di un linguaggio d'avanguardia crei una sorta di armi alleggerimento mi pare che era stato detto prima delle reciproche storie delle posizioni delle biografie dei dualismi appunto
è un mezzo per guardare alle cose direi con una semplicità maggiore senza gesti di forza forzosi e forzati senza quella preziosità e senza appunto quella sorta di auto giustificazione di cui parlava Accame c'è un sovvertimento della scrittura in cui i due autori decidono ambedue Pablo e Valeria di altro deportati sì di uscire da una sorta di sistema mitico che poi è stato quello di un realismo mortifero credo in cui la forma e il contenuto hanno coinciso perfettamente hanno coinciso fino al punto di dare la morte
Ecco io penso che nel caso appunto di Pablo e di Valeria l'operazione venga rovesciata e diventi è venga affidata al linguaggio una contestazione disse
Dei protagonisti e dei rapporti che avevano instaurato con il mondo quindi capisco e mi sembra giusto che questo dialogo sfiori soltanto alla storia passata che è stato una storia eternit non vorrei che questo dialogo così
Leggero appunto fosse visto come un tentativo di dimenticare la scia di sangue le vite spezzate perché credo che questo non sia né niente
Di Valencia sopra
Tom ma nemmeno additandolo io credo che significa piuttosto sfuggire a quel peso insopportabile che di solito oscilla tra rimorsi ebbe negazione tre ricostruzioni auto assolutorie il vittimismo
Ecco questo libro prova a dire di un cambiamento che Cheney
E che è in ognuno in ognuna di noi invita a rileggere quella storia sapendo che sono che siamo venuti fuori come persone assolutamente diverso
Detto questo come si deve ricordare quel passato beh insomma forse mamme
Anzi credo che non sia sicuramente ma mentre di aprire questo contenzioso ma io sono convinta che c'è un ruolo dello Stato
E che lo Stato finora si sia dimostrato inadeguato
C'è una della giustizia e la giustizia nel caso appunto diciamo nella parte che riguarda il processo avvalere aveva Francesca come dire secondo me si è affidata troppo la politica
C'è poi un una forma che quella usata dei due autori in questo libro che non chiede nulla
Che non vuole recuperare ragioni che non c'erano per scelte fa ma che in modo deciso dice vedete linguaggio che io uso bene questo linguaggio è la dimostrazione del mio cambiamento
Io darei la parola al senatore Manconi
Tanto contesto l'eufemismo dare la parola perché mi sembra imporre la parola dal momento che io quello che ho da dire sul libro
L'avevo scritto nel libro stresso quindi ritenevo che così mio compito fosse esaurito e poi non è che si deve contestare replicare qualunque cosa venga detta
Qualunque dissenso emerga
Comunque
Obbedisco
Su questo nodo che io ho suggerito come cruciale
Per comprendere attraverso un punto di vista estremamente parziale perché molti e molti altri molti diversi altri possono essere gli approcci per analizzare e riflettere approfondire
La questione degli anni settanta
Del terrorismo di destra e di sinistra io ho suggerito tra i tanti
E unitamente ad altri
Questo approccio
Che
Nella postazione ho detto essere sostanzialmente leggibile attraverso la categoria D.
Una sorta di guerra civile giovanile tra destra e sinistra
Con questo categoria io provo a spiegare perché
Negli anni settanta
Diversamente dagli anni sessanta e dagli anni cinquanta nel nostro Paese
Si verifica quello che Lea Melandri chiamo scialo di morte
E ripeto una delle interpretazioni e che
Quello che è proprio di tutte le generazioni quel meccanismo secondo una lettura talmente classica da diventare banale quindi usurata logorata tutta quindi da ripensare di tipo freudiana e il parricidio il mangiare il padre
In quel decennio rispetto a quella generazione a quella fase storica non avvenne
E l'aggressività l'accumulo di energie
La voglia di trasformazione e cambiamento
E con ciò che ciò con ciò che comportava di violenza
Sì diritto sogni
Solo in parte
Nei confronti della generazione precedente cioè dei padri cioè dell'autorità costituita cioè della Società degli adulti cioè di chi deteneva il potere e invece quella stessa carica di aggressività e di violenza
Conobbe come una involuzione un termine terribile una implosione all'interno delle giovani generazioni
Producendo appunto non una lotta del figlio contro il padre dei figli contro i padri delle nuove generazioni contro quelle precedenti
Questo successe ma solo in parte bensì una guerra civile all'interno delle giovani generazioni tra destra e sinistra
Se ti lamenti una stagione dove scialo di morte eccesso anche se che ci sia una normalità di morte
Tipo di violenza produsse effettivamente tanti che tutto ciò che tutto ciò che tutto ciò sia inscritto
Nell'ordine patriarcale della società e del tutto scontato certo che lo è
Nel mio ragionamento
Non si voleva proporre come dire una forma diversa di indirizzo di quella violenza nonché quella violenza se indirizzata contro il padre
Sarebbe stata l'Egitto legittime legittimata meno cruenta e meno poi voi produttrice di lutti of considerato questo come un elemento di analisi
Precisato questo
E quindi colto
Quello che diceva
Letizia ma appunto
Da me mai messo in discussione tutto ciò avviene all'interno
Più in ordine patriarcale che quello che regola le nostre società che solo in parte e direi solo periferica mente è stato messo in crisi in discussione solo in parte solo periferica mente si può dire funziona meno oggi però ripeto questo perché tirato in questa discussione io volevo dire solo una cosa a cui tengo invece moltissimo
Che riguarda il libro
Ha persino ieri
Io ho scritto un articolo persino gli cioè nel senso che mi capita di farlo in continuazione non tanto scrive articolo cosa vera ma parlare di queste cose
Raccontando della vicenda
Di una persona di settanta anni
Condannato nel novantadue a sei mesi di carcere per ricettazione diventata esecutiva la pena nel febbraio scorso
Arrestate dunque detenuta nel carcere di Monza per scontare sei mesi di pena all'età di sessanta settant'anni perché condannato per ricettazione di un motorino trovato a casa sua persona hanno Alfabeta probabilmente psicolabile
Recluso in quanto non a conoscenza di un suo diritto che sarebbe quello dico bene di chiederle pene alternative al atto dell'esecuzione della condanna detto tutto ciò
Persino io gli ho scritto una fa perché le persone che lavorano con me quando me la sento ripetere scrive dicono ancora una volta io ossessivamente intendo rispetta la cioè
Il fatto che tutti i discorsi sul carcere a mio avviso devono concentrarsi
Su un'ipotesi
Io credo che la società italiana più ancora di altre società per esempio di società scandinave e una società che sul carcere esprime una carica autoritaria concentrarsi un'aria recluso Oria
Più di altre società perché nel nostro Paese e senso comune
Innanzi tutto di giuristi
E poi degli operatori del diritto e poi degli operatori dell'informazione e poi degli operatori del carcere
Nonostante le grandi trasformazioni in corso e poi dell'opinione pubblica il fatto che la reclusione in cella sia l'unica forma di sanzione non solo possibile ma addirittura pensabile la reclusione in cella nella cella chiusa sia l'unica forma
Di reclusione non solo possibile ma pensabile
Una settimana fa il ricevuto una telefonata
Segretari ma passato con un imbarazzo non sapendo se faceva bene non faceva male
Da Afragola
Di una persona che contro si esprimeva con difficoltà non per che il suo linguaggio fosse approssimativo anche questo a perché era ridondante felicità era detenuto AN permesso e da fragola mi telefonava urbano senatori senatore ce l'abbiamo fatta è godeva di questo suo primo possibilità di permesso con una gioia incontenibile ecco
E perché tutto ciò deve essere così raro perché tutto ciò deve essere così eccezionale perché appunto la Guzzini prima infuocata deve subire costanti velenoso di indecenti attacchi perché l'uno virgola sei per cento di coloro che ne usufruiscono violando
I limiti previsti questo è stato la più grande campagna ideologica contro la legge Gozzini si affidava al fatto che l'uno virgola sei per cento dei beneficiari della medesima legge Gozzini avevo violato le sanzioni questo e ancora si parla della legge Gozzini come il frutto dalla cultura sessantottina che prelude tutt'ora resisterebbe negli anni novanta che altre culture dovrebbero
Invece produrre colà
A me cosa mi interessa di questo libro di questa esperienza mi interessa il fatto
Nei corsi
All'interno del carcere nelle relazioni tra chi nel carcere non c'è e chi però e vi si reca per scelta politica per scelta religiosa per scelta culturale
E chi nel carcere è recluso
Lo scambio di cui parlava letizia Mosca scambio la comunicazione e dunque la capacità di modificare sì
Sia la più ricca e ampia possibile all'insegna appunto di questa ipotesi che
Io ho una concezione pessimistica dell'uomo nella società penso che
I reati non diminuiranno penso che le violenze l'aggressività sociale tenderà a crescere addirittura penso che le sanzioni dovranno ridurre i danni di tutto ciò
Ma davvero mi ribello all'idea che l'unica forma di sanzione pensabile possibile sia quella barbarica e recente veggente l'avete letto alcuni libri
Geniali sull'argomento però vi spiegano che è un frutto della modernità
La reclusione in cella e che la storia dell'umanità aveva prodotto in passato forme di sanzioni che non si concentrassero cupamente
Dentro la dimensione della cella e chi come noi in tutti quelli che sono da questa parte ma la stragrande maggioranza mi dite di quelli presenti ha conosciuto appunto non le
Punte avanzate ma andate al carcere di Napoli nelle celle degli extracomunitari e
Vedete che lì la proporzione spazio di vita e numero di reclusi eh barbariche che altre parole sarebbe inadeguata rispetto allo insisto questo mi sembra
La il contenuto per me interessante straordinariamente interessante di questa esperienza per questo scritto quelle parole nella postazione la possibilità di distruggere il carcere
Come necessità
Insuperabile
C'era la parola d'ordine che abbiamo abbandonato forse appunto per paura di retorica che era a liberarsi dalla necessità del carcere
Che non significa appunto pensare a a una dimensione angelicata dell'individuo o al fatto che con l'educazione con insomma col governo dell'Ulivo si diventi più buoni
Ma invece pensare che le sanzioni possono essere diverse che quel principio che a Cameri
Ricordava costituzionale educativo a questo come primo fondamento questo come primo fondamento il fatto di ritenere non la sanzione che sempre state sempre ci sarà ma questa forma contemporanea
E barbarica di sanzione che la limitazione violenta dell'autonomia dell'individuo colpevole condannato questo sia come dire una fase transitoria e possiamo immaginare forme di sanzione che appunto
Consenta no
Chi sconta una pena di non perdere la propria umanità
Interviene visto che non posso dire diamo la parola stima interviene Maurizio
Vardanega dire noto Africa
Io non l'avrei fatto contestazione
Sarà stato Bonomolo
Beh dunque
Sì normalmente succede che chi sta direzione di qualcosa o
è a capo di qualcosa ringrazia comincia a far sulla semplificazione editore
Io non lo voglio proprio fare non mi va di farlo perché qui non è questione di ringraziarci o di ringraziare ma è questione di riflettere molto fondo molto lungo perché questo in effetti il discorso non non può e non deve limitarsi riguardare soltanto un libro che secondo me è uscito in maniera estremamente felice estremamente significativa ma invece quello che conta come giustamente dice ha detto poco fa Manconi e l'esperienza che Sissi realizzata che è cresciuta all'interno di Rebibbia
Un'esperienza che c'ha mille significati tanti neanche io francamente dico la verità
Credevo di essere riuscito a mettermi libero ci mette in fila per analizzarli PCB sono assolutamente incartato perché
Mimi mi provengono
Degli stimoli incredibili numerosissimi va bene sui quali vorrei poter con ordine riflettere insieme a nuova voi stasera ma che invece non riesco più a riordinare perché sono eterogenee di varia natura di vario ordine di varia provenienza
Io avevo addirittura leggendo quella gli bravo raccolto delle delle frasi significative che poi portano a una a una riflessione ulteriore insomma potrei ecco cominciare usando questo sistema insomma di rileggere qualcosa che ho letto che m'ha colpito ma
Perché fare questo fare questo perché secondo me bisogna ad esempio non non lasciarsi prendere da da da questo apparente sono come dire molto sdrammatizzando è molto drammatizzato l'India del dialogo tra i due tra Pablo Valerio un tono che scorre che che va avanti in maniera
Veramente
Accattivante un libro di definirei un libro difficile libro drammatico libro serio che però ti fa venire voglia di zitti coinvolge in maniera si rasserena Mesereau leggi nel senso che ti fa capire che si riesce che è vero che è proprio non c'è niente da fare l'uomo ci riesce sempre
A trovare dentro di sé e ad esprimere fuori di sé
Una una serenità una comunicazione che che va sicuramente al di là della anche della drammaticità del contesto nel quale maturo le sue riflessioni le sue osservazioni
Questa è una cosa molto bella una cosa molto importante che secondo me deve servire da esempio insomma serve come stimolo per serve per far continuano a crescere queste occasioni serve per per suonare un campanello a tutti gli altri insomma dire attenzione
Perché in fondo traumatizzare è un tranello è un trabocchetto e cadere dentro la botola
Drammatizzare significa a volte anzi trovare proprio me un alibi con se stessi e con gli altri per non andare avanti e non gettarsi nelle situazioni continuano ad analizzarle consigliera superarle perché poi sì liberarsi o necessità del carcere uno slogan che che giustamente io sono d'accordo insomma
Non dovrebbe nei
Che più essere usato bisognerebbe usarlo gli altri cioè per esempio liberare liberare la gente da dalla ineluttabilità del carcere perché la gente ci nasce con questa con questa con con questo con il c'è un amento insomma ai bambini viene si controlla la la la più dolce delle mamme spesso e volentieri mette paura dicendo guarda designata buia guarda che nome di metro al buio continuano se avessi sistemi che poi altro non sono che analogie con una chiusura
Con un confine un'esclusione eccetera di solito quando si punisce si tende ad escludere anche Emilia siti insomma quindi sostanzialmente un discorso culturale di grande portata che va che va a andremo un attimo analizzate recuperato proprio all'inizio all'origine della crescita di ognuno di noi e che ancora non è stato assolutamente fatto dicevo alcuni spunti che vengono direttamente dalla dalla lettura
Frasi che lette quella sembrerebbero così un po'strane ma sulle quali io invece ho riflettuto leggo quasi testualmente alcune parole alcuni elettriche il carcere basato su un'umiliazione alla quale i carcerati reagiscono s'cantar demente con l'auto ma indicazioni sfoggio di muscoli e cattiverie cosmogonia ecco già questo è un modo di porre questo aspetto del carcere rispettivamente vero e reale in maniera assolutamente più accettabile e stimolante
Quasi in modo esagerato al punto tale che subito ti viene voglia di mettersi di colore e fare la terza persona per continuare il dibattito no ecco ti piacerebbe così riuscire a a infilarsi nel libro riaprire una realtà che invece è superata perché avvenuta a suo tempo no e dire la tua ecco questo è il discorso la bellezza di questo libro che poi è la bellezza dell'occasione della crescita dell'esperienza vado avanti Lorenzo è solo un uomo molto sensibile asse
Stesso e molto incasinato che ritiene di avere sbagliato tutto nella vita si riferiscono a una persona che tuttora Bieber è che effettivamente
E in condizioni drammatiche ma con il sorriso con il sorriso sulle labbra se tutti i giorni dalla mattina alla sera tra i tanti condannati a morte in tempi rapidi e quello che si batte con più determinazione testardaggine invece di rifugiarsi nel vino nelle terapie nel desiderio di ore eroina terminale
E quindi c'è c'è ben poco da stare allegri quando si si leggono cose di questo genere no si ragiona realtà ma questi sono questa è una realtà interni nella realtà che sta dentro la realtà è che la gente se non è cioè non la legge attraverso questo libro non la conosce non la sente non l'hanno la percepisce nella maniera aveva reale ma in concreto non soltanto così perché si potesse sa che nel calcio e sani o malati di AIDS
Dalla bocca di Valerio esce una una frase AIDS bolognese
Morte civile contro Morse virale
E poi continua e Pablo risponde carcere a vita carcere e Rita corregge Buso a volte di alcune parole che messi insieme insomma in una maniera leggermente diversa cambiano tutto il significato
Il presente e il futuro corsari chirurghi Ridoli innesca intorno al palo con alle calcagna classico mastino Barusso rabbioso di colpo di blocchi ti volti e li fa il buco
E quasi lo ha interdetto questo basterebbe a Francavilla ecco vedete qual è l'improvviso
Cioè continuamente loro tirano fuori ti sbattono una realtà di fronte una realtà terribile va bene e poi la la l'Islam artigiano la ripropongono in termini di di persone che sono sempre in ogni momento positive
Ecco questo è e e quello che io traggo da non solo da questo libro ma insomma traggo da queste c'è un'esperienza che è stata fatta proprio in questa maniera il Po con questo tono con questo atteggiamento ed è un'esperienza che ovviamente io vorrei che si ripetesse
Con l'altro tipo con un altro modo di manifestarsi ovviamente continuamente da per tutto la seconda riflessione è invece questa insomma
Chi va be'io io sono contento non posso essere non può non potrei non esserlo non potremmo essere soddisfatto quando sento dire a Rebibbia si riesce a fare questo si riesce a fare quell'altro eccetera
Evidentemente è chiaro insomma che io non settore nessun tipo di merito perché io mi trovo in una struttura l'altro polo consente non l'ho creato io Rebibbia io la gestiscono Lollo anzi ereditata già ben avviate
Esso senso quindi vantato sempre a Cesare quello che dicesse di certo non impedisco anzi faccio in modo che le esperienze che sono nate crescano le esperienze che non sono nate nascano finalmente si sviluppi eccetera che sento
Così va portato avanti un mondo confinato di questo genere ma mi chiedo se la magicamente come mai che in Italia ci siano adesso non so quanti sono tutti istituti del nostro territorio ma tanto al tanti istituti altrettante Repubblica età autonome altrettante
Il TAR autonomia e irrazionali incredibili che non s'assomigliano nessuno assomiglia all'altra ognuna portata avanti in una maniera slegato dall'altra ognuna
Caratterizzata da da spetti negativi o positivi che siano che però non si assomigliano ecco questo mi chiedo insomma noi non possiamo più continuare ad ad andare avanti in questa maniera così molto estemporanea molto dice organica ecco
Si sente si comincia veramente al comincia veramente ad emergere io qui parlo come amministratore come persona appartenente a una struttura dello Stato sì Sensi cominciasse finalmente a una grossa una grande esigenza di un intervento che e che credeva si comunicanti certo al positivo ovviamente non è negativo che cominci a far comprendere a ad altri colleghi quali io sono convintissimo non hanno un atteggiamento negativo di fronte a queste cose non è che non vogliono che questa esperienza non nasca nel questo non istituti ma che molto spesso sono nelle condizioni assolutamente within possibilità a farle cresce perché non hanno soldi non hanno sotto
Ora non Sanza non hanno luoghi non hanno tempi hanno soltanto una una un vivere alla giornata soffocato se stanco frustrato perché sostanzialmente lasciati a se stessi questo non è un voler spezzare una lancia a favore di un collega voler tentare di lanciare un anche un altro tipo di analisi che riguarda proprio la parte istituzionale di tutto questo
Che è di un di una carenza enorme incredibile Manconi sicuramente è stato in altri istituti ha girato perché la sua sensibilità alla sua spontanea sensibilità lo porta a fare questo quindi sa benissimo che quello che io dico è vero corrisponde a realtà insomma se una realtà drammatica una realtà che non tiene conto invece che non tiene conto assolutamente dei della della della risposta che che che che la società invece prevede giustamente dovrebbe pretendere da questa situazione istituzionale che si sono riflessioni molto veloci consentiti per io vorrei andare oltre ma mi rendo perfettamente conto che il tempo stringe vorrei andare oltre dicendo delle mie sensazioni delle mie pressioni molto più a ruota libera mi astengo dal farlo perché poi probabilmente diventerei anche polemico fuori posto insomma io chiamerà invece Pablo perché mi sembra arrivato il momento di sentire un attimo da Luigi alcune considerazioni che secondo il mio punto di vista sono estremamente interessati
Ma io faccio la mia affermazione di Luigi Manconi che dice che quello che era il ha già scritto vale anche per me
Quello che dice Maurizio Barbera non è vero che invece non ci sia una una forte agevolazione più che un'agevolazione ancora stilizzazione in personaggi realmente saggio soluto conosciuto per il suo predecessore De Pascalis con cui iniziata ma da parte sua particolarmente personaggi come Barbera che per mentre queste cose avvengono perché non sono così facili anche il momento in cui
Come dire la carica iniziale è stata data cioè il direttore il mio ministeri hanno cominciato autorizzare poi ogni giorno ci si imbatte in difficoltà a ostacoli porte che non si aprono chiaro che non si trovano personaggi non le vogliono aprire e così via anche se poi trovi anche agenti così disponibilissimi che per lui dice però il contratto già racconta un altro al direttore in questo è fondamentale
E comunque comincia berbere la cosa per quello che riguarda noi Valerio Dio al di là del del del rapporto con l'Arci che continuerà ecco e con l'arcigno prodotto anch'altre cose Colace col protocollo comune di Roma altre cose sempre con con Rebibbia l'ho fatto il manifesto ufficiale del Comune il Comune di Roma per l'otto marzo stimava Galeotto fu marzo morbide femminile
Faremo questo mostra l'undici e faremo altre cose Valerio abbiamo fondato una virtuale casa editrice che si chiama Silvio Pellico comuni che i
Schulz che si occuperà di raccogliere materiali non solo nostri ma di altri motivi ristretti come si dice che non sono proprio Caffé
Ma che sono il termine che viene usato dell'amministrazione per definire le persone sono gli street e quindi questa sarà l'occasione futura
E poi volevo ringraziare Marcello Baraghini che è il nostro editore perché
A tutti anche oltre il dovuto hanno fatto complimenti al libro ma diciamo che prima di riuscire a trovare un editore ne abbiamo passati tanti nel frattempo Cecchini atto tu il saluto perché Dinero lanciati in questa impresa non ritenendo fino
E e molti altri che l'hanno preso molto semplice Enza sia un triste proprio stilistico dicendo infatti nessuno gli avrebbe né Valerio né io e l'ho pensato che qualcuno avrebbe mai parlato dello stile di questo libro che invece qualcuno ne ha parlato anziano quelli che l'hanno visto prima di Marcello lo hanno
Malapena spogliato oppure l'hanno letto dicendo è una stupida Gino o come ha scritto Repubblica scemenze a ritmo di rock quindi volevo ringraziare Brevini che credo e qui lo costringo dovrà essere editore da Silvio Pellico comuni che esce in un prossimo mille lire
Allora noi chiediamo questa presentazione invitando tutti alla Mostra di giovedì undici alle ore diciotto e trenta e grazie a tutti per essere intervenuti