"Costruiamo insieme l'Europa del XXI secolo" il progetto delle Regioni a 40 anni dal Trattato di Roma org. dalla Conferenza dei Presidenti delle regioni, delle provincie autonome e dalla Regione Lazio

Credo che sia ormai indispensabile drasticamente i controlli sugli atti amministrativi delle regioni dei comuni delle Province rivedere la disciplina dei segretari comunali e provinciali riconoscendo il diritto dei sindaci e dei presidenti delle Province
A scegliere i responsabili dell'amministrazione che si governano modifica dell'olio su abuso di ufficio sulle responsabilità degli amministratori che oggi premiano l'immobilismo e non la capacità di assumere responsabilmente inizio divenuti
Cancellare una serie di barriere concerti potenziando lo strumento da conferenze di servizio
Insomma eliminare una quantità di struzzo duro seguendo un principio di fondo porre degli amministratori in condizione di fare in tre mesi quello che oggi riescono a fare in tre anni
Infine un ultimo accenno a quale tipo di federalismo vogliamo costruire tenendo conto delle realtà di ogni singolo Paese il nostro Paese fatto di mille città dove l'istituzione locale più forte più radicata nella storia e nella coscienza dei cittadini al Comune questa anche il motivo per cui molto spesso quando si parla di federalismo si confondono i piani regioni con quelle dei Comuni
Occorre invece sciogliere il nodo di quali funzioni sono tribù delle regioni quali comuni e quali alle grandi aree metropolitane per evitare con un centralismo statale sostituisca un cerchiamo un centralismo statale sì sostituisco un centralismo regionale ma anche che il potere sì eccessivamente frammentata in banchina necessari Punzio di programmazione di coordinamento
La vera sfida cui dobbiamo dei rispondo nel ventunesimo secolo è quello di costruire un'Europa in cui siano riconosciute le differenze
Valorizza dell'autonomia e dove l'esercizio del potere da parte degli organismi più vicini ai cittadini sito tuga realmente in una maggiore efficienza e miglior servizio
Un'Europa delle regioni dell'autonomia non in omaggio ad astratti principi ma per costruire una vita migliore per tutti i cittadini che l'abitano grazie io cedo la presidenza
Al Presidente Badaloni con la produzione e lavoro
Io mi limito a dare lettura
Del telegramma che il Presidente della Repubblica
Ha inviato a tutti i partecipanti a questa importante iniziativa quello che potremmo definire con un termine giornalistico un vertice europeo delle regioni a confronto con il Governo al Parlamento europeo e i perché credo che sia questo il modo più giusto e anche più bello per dare inizio ai lavori prima di cedere poi la parola al presidente della Camera Luciano Violante che ringrazio ancora per essere qui con noi stamane
Anche il testo del telegramma come vedrete è già uno spunto di partenza di riflessione per i nostri lavori
Il convegno costruiamo insieme l'Europa del ventunesimo secolo il progetto delle regioni a quarant'anni dal Trattato di Roma
Affronta sottolinea Scalfaro temi di primaria attualità in un utile confronto fra i vari modelli istituzionali economici e culturali presenti nel Vecchio Continente
Il ruolo che nella realtà unitario della nazione sono chiamate a svolgere le regioni nella costruzione della comune casa europea assume oggi una particolare rilevanza in quanto proprio nell'auspicata prospettiva comunitaria
Possono trovare particolare opportunità di valorizzazione le autonomie locali
Che sono le forme più moderne democratiche e funzionali di organizzazione statale
Quelle più in grado di promuovere l'armonica collaborazione di tutti i cittadini appartenenti a ciascuna nazione per la costruzione dell'Europa unita l'Europa del ventunesimo secolo
Le regioni debbono essere consapevoli di questo ruolo importantissimo ed evitare con il massimo di vigilanza sottolinea il capo dello Stato di riprodurre al loro interno i mali e le disfunzioni di un soffocante centralismo il parametro dell'Europa inoltre allarga e rafforza il concetto di solidarietà che inscindibile da quello di autonomia
E richiama tutti gli amministratori delle regioni alla responsabilità di assicurare che non abbiano a verificarsi inefficienze e ritardi che siano d'ostacolo alla tempestiva utilizzazione delle risorse
Che la comunità europea mette a loro disposizione
Parleremo anche di questo
Con questi sentimenti e con questi auspici mi è gradito esprimere il mio più vivo plauso agli organizzatori dell'odierno incontro formulando servì dissi di voti per la sua migliore riuscita Oscar Luigi Scalfaro
Bene allora con questo prologo io credo che possiamo dare ufficialmente inizio lavori invitando il presidente della Camera a darci un po'la sua riflessione iniziale grazie ancora
L'attuale forma dello Stato accentratrice sino all'inverosimile era giustificata in un Paese che usciva dal disastro della guerra e che aveva bisogno di un forte dirigismo per risollevarsi
Oggi invece così
Una supportarmi
In qualità in comunità carenti locale
Le centocinquanta mila leggi a fronte delle meno di dieci mila della Francia e della Germania sono l'effetto ultimo di questo centralismo che offusca la certezza delle regole e dei diritti
In un Paese avanzato compresso diversificato come nostro il federalismo e l'unica soluzione e la fascia e la facciamo Derna della unità nazionale e una forma di Stato elastica leggera chi aiuta senza schiacciare
Tuttavia il federalismo come ora cenava anche Presidente della Repubblica non può essere inteso come una sorta di puro decentramento regionale del centralismo statale esperienza fallimentare della Regione Sicilia sta ad insegnarlo
Si sostituisce al centralismo romano ventidue centralismi lombardi veneti o laziali non credo che ce l'ha vere ma meglio
Peraltro un federalismo italiano non può essere una copiatura seppure brillante dell'esperienza tedesca o di quell'americano Beta eccetera
Ogni Paese alla sua storia e quella storia se non è assecondata si ribella e i vincoli che pretende di imporre la politica
Italia a a partire dei primi secoli di questo millennio nei comuni e nelle città una sua originalità un suo codice d'identità
Quando altri costi scrivano nazioni e stati noi costruiamo città in grado di finanziare regni di sconfiggere sovrani di conquistare imperi
Girando per gli otto mila città italiane ci scoprono tesori individualità fortemente sentite storie di sacrifici e di coraggio e come una grande Rete sostengono la nostra idea di Stato che di nazione
Da nuova forma dello Stato deve essere interamente era inventata non per destrutturazione dello Stato centrale
Ma per ricostruzione di un nuovo Stato federale a partire dei poteri dalle responsabilità e dalle risorse che devono essere attribuite ai comuni in quanto a livello istituzionale più vicino e cittadini
Cominciamo quindi dalle città dando dei loro governi ogni possibile funzione amministrativa
Pensiamo alla Regione come luogo della legislazione dell'indirizzo politico e della programmazione su un territorio definito dai confini tradizionali sosteniamo il sistema Comuni Regioni Stato con il principio di sussidiarietà
Fissando il principio della coerenza tra poteri responsabilità e risorse
Rispondiamo insomma con la modernità alla istanza eversiva della secessione
Partire dalle città non vuol dire mortificare le regioni e d'altra parte sarebbe fuori luogo un contrasto istituzionale tra regioni e città
La Regione infatti in Europa comincia ad avere una sua forte identità ed ha bisogno della città per svolgere al meglio le proprie funzioni come la città le città hanno bisogno della regione per superare la trappola dei municipalismi
è un essere i dati di carattere europeo risulta che volendo affidare ad un livello sub statale di governo del territorio il compito di interpretare le esigenze della società e dell'economia e locali coniugando le però ad ambizioni di sviluppo su scala europea
La dimensione regionale appare la più adatta a configurarsi come attore principale della nuova repubblica federale infatti maschilista prevede il principio di sussidiarietà con evidente riferimento a livelli sub statali e sovracomunali
Il Comitato delle Regioni prevista dallo stesso trattato appare una pur un'evoluzione importante anche siccome sappiamo ancora insufficiente
L'Unione europea ha già creato nel suo ordinamento una sorta di soggettività regionale
Dialoga con i governi regionali sempre più direttamente riconosce in modo crescente le regioni come istituzioni di riferimento per l'elaborazione e l'attuazione delle politiche dell'Unione
Tutto questo vuol dire che l'integrazione
Riconoscimento sempre qui inteso nella regione come interlocutore europeo peraltro la trasformazione in senso federale della Repubblica comporta la necessità di fissare in costituzione alcuni principi economici la cosiddetta Costituzione economica
Il federalismo infatti può tradursi in caotica disarticolazione senza alcuni saldi principi costituzionali in materia economico-finanziaria impegnativi per tutti i livelli istituzionali
Ed ispirati ai seguenti criteri economia di mercato e di vera concorrenza stabilità dei prezzi finanza pubblica sana
Disciplina monetaria coerente con questi principi
Sono principi e come sappiamo non esistano la nostra Costituzione i criteri guida di questo federalismo potrebbero essere sussidiarietà semplificazione amministrativa
Controlli successivi piuttosto che preventivi in base al principio di responsabilità
Revisione di quelle figure di reato delle figure di reato nella parte in cui obbligano alla magistratura ad un sindacato sulla discrezionalità amministrativa sono stati qui citati l'abuso d'atto d'ufficio impari anche l'omissione
Struttura del governo della RAI che rispecchi e valorizzi la struttura federale dello Stato
Il Parlamento comincerà ad affrontare nelle prossime settimane il problema del metodo e dei contenuti della riforma federale dello Stato
Sarà naturalmente le forze politiche a decidere i presidenti delle Camere possono essere garanti per parte loro devono essere dei tempi e della coerenza complessiva del disegno riforma
è importante inoltre che il Parlamento si dia propri criteri di semplificazione era l'azione legislativa questo processo deve accompagnare la costruzione federalista dello Stato
La Camera dei Deputati sta già lavorando in questa direzione e quanto prima verranno con proposte alla Conferenza dei capigruppo alla conferenza dei presidenti di commissione a Laura alcune proposte operative per a ridurre il numero delle leggi incrementare la delegificazione
Evitare la rileggi filtrazione garantire la coerenza e la chiarezza dei testi
Evidente e lo dico in questa sede che questo lavoro esigerà anche un raccordo con le regioni perché i criteri della produzione legislativa siano tendenzialmente omogenei tra Regione per l'
A tutti noi è chiaro che quello federalista è un processo
è un processo che va avviato subito ma che ha bisogno di tempo per completarsi in modo definitivo e funzionale ma il tempo ormai di uscire dal regno delle opinioni per entrare in quello dei fatti e della operatività i cittadini italiani dei nostri partner europei hanno diritto di conoscere obiettivi concreti tempi e metodo però stazione la nuova forma dello Stato infine ha bisogno di un nuovo patto politico fondato sull'autonomia e sulla solidarietà di questo patto devono farsi garanti i partiti politici e le istituzioni fondamentali del Paese
Io vi ringrazio infatti porgo i migliori auguri per il vostro lavoro e spero che ci siano rapporti stabili e frequenti tra Regioni e Parlamento grazie
Ringraziamo ancora presidente fra Camera Violante
Il suo contributo diventerà come accennavo prima oggetto di riflessione
E
In qualche modo apre i lavori che vedono appunto come dicevo all'inizio a confronto in qualche modo Anzio allo stesso tavolo per ragionare insieme sul l'Europa del ventunesimo secolo il Parlamento europeo le regioni europee
Rappresentanti dell'esecutivo europeo a questo punto io lascerei la parola ben volentieri alla mio collega Giancarlo Mori che oltre che essere presidente della regione Liguria è anche vicepresidente della conferenza dei presidenti delle Regioni e delle Province autonome il semestre di presidenza della regione Lazio sta per concludersi è una sorta di un passaggio ideale di testimone a Giancarlo Mori grazie e a lui il compito di presiedere i lavori
Cioè un saluto a tutti stamattina appunto iniziamo prescriva voterò questa prima chiamiamo la sessione premio appunto sono previsti a parlare come prima intervento
L'onorevole Roberto Speciale che il presidente della commissione politica regionale del Parlamento europeo quando do a lui la parola
Euro
Grazie io vorrei cominciare ricordando un fatto una un avvenimento dare una notizia sulla quale svilupperei un ragionamento
L'informazione voglio dare questa che il Parlamento europeo organizza per il primo per l'uno il due il tre ottobre a Bruxelles nell'emiciclo del Parlamento
Un grande incontro grande per lo meno nelle intenzioni tra il parlamentari tra il Parlamento europeo e le regioni e gli enti locali d'Europa
Questo vostro convegno ha in qualche modo quindi una tappa verso quell'appuntamento dei primi di ottobre e può essere un'occasione importante di approfondimento e di definizione degli obiettivi pone appunto ringraziare le regioni italiane la presidenza italiana per aver voluto questo incontro che mi sembra molto utile molto significativo
Lo scopo che ci siamo prefissi per quell'appuntamento dei primi di ottobre
è di dare voce a questa realtà e tentare di contribuire di incidere sulle scelte politiche che si debbono compiere in questi mesi nella revisione del Trattato di Maastricht
E quindi nella costruzione futura dell'Unione Europea
Nella scelta di mettere assieme la sovranazionalità europea in quell'appuntamento cioè il parlamento
E l'assurdo statualità alla sub nazionalità cioè le Regioni e gli enti locali
C'è la consapevolezza che questi due livelli non possono che progredire assieme nella costruzione europea
Nella Conferenza intergovernativa che si è aperta a Torino come sapete il ventinove marzo ma che è stata preceduta da almeno un anno di lavoro nel cosiddetto gruppo di riflessione
Questo tema e questo legame che richiamavo e ancora molto debole molto debole
L'obiettivo immediato e allora di portare su quel tavolo
Una riflessione delle proposte ma soprattutto una sensibilità politica su questa questione
Per ottenere questo risultato bisogna far sì che Muti io credo in parte il clima politico
E che i cittadini le loro rappresentanze partecipino piena di più
In ogni stato e sulla scena europea rispetto alla revisione del Nord
Non si può ripetere l'errore
Di me abbiamo compiuto al momento della redazione dalla firma del trattato
Dove quasi si è risolto ottanta specialisti e nel chiuso delle stanze governative lo dico con grande chiarezza
Alcune incomprensioni e difficoltà in Europa nascono da quell'errore di metodo
Non sarebbe accettabile oggi compiere quello stesso errore per la seconda volta e a distanza di pochi anni
Ne soffrirebbe la credibilità stessa dell'Unione europea e sia crescerebbe in modo drammatico il distacco con i cittadini
Per progredire su quella strada nel trattato vi sono nel Trattato di Maastricht e vi sono però delle premesse importanti e significativi non partiamo da zero ma si tratta proprio di sviluppare quelle premesse
Editare ad essa delle coerenze sia che si tratti della codecisione del Parlamento europeo
Sia che si tratti della cittadinanza europea e della centralità del rapporto tra istituzioni e cittadini
Nel trattato ci sono principi solenni che dobbiamo rendere più espliciti e più capaci di produrre conseguenza in modo tale da costruirle costruire un modello europeo
Pienamente partecipativo e solidale
Alcuni esempi molto rapidamente
In alcuni punti del trattato indica alcuni punti significativi del trattato è affermato un principio politico di carattere generale di grande importanza a quello che viene chiamato di prossimità
Che dice
Le decisioni siano prese il più vicino possibile ai cittadini
E poi è contenuto un criterio che potremmo definire giuridico
Quello della sussidiarietà
Che stabilisce la condivisione delle competenze tra comunità è stato nazionale
Ma che potrebbe considerare più esplicitamente
Il livello sub statale in quanto espressione di poteri propri
Ed ancora l'articolo centoquarantasei del trattato che permette in sostanza alle regioni
Di rappresentare in certe occasioni il livello ministeriale governativo
Introducendo così un elemento di novità nella tradizionale identificazione tra stato e governo centrale e badate che alcuni Paesi già utilizza ma quest'articolo
Di fatto concretamente il Belgio la Germania in modo particolare nell'affidare alle Regioni una rappresentanza Comune Regione una rappresentanza complessiva dello stato del governo centrale
In riunioni interministeriale a livello dell'Unione europea o nella stessa conferenza intergovernativa
Vi sono queste premesse quindi nel trattato
Ma diciamo chiaramente che questi principi sono ancora avvolti da una certa ambiguità
O non sono pienamente tradotti in realtà politica
Qui sta al problema politico che vogliamo porre vogliamo porre noi come parlamento europeo che vogliamo porre in questa conferenza dei primi di ottobre
Il problema della piena partecipazione delle regioni e degli enti locali alla costruzione dell'Unione Europea
Non è ancora diventato un fatto politico riconosciuto e pienamente operante
Ed è qui che possiamo intervenire a cominciare dalla Conferenza intergovernativa e quindi dai contenuti che saranno introdotti nella revisione del Trattato di Maastricht
Per la verità il problema della sovranazionalità dell'assunto statualità
Il problema che ho posto all'inizio
Si pone in modo più generale ed oltre le stesse vicende dell'Unione Europea
Che pure per me acquistano grandissima importanza
Perché perché la globalizzazione l'interdipendenza ormai sempre più chiari sempre più evidenti
Sollecitano a trovare in grandi aree regionali
Transnazionali
Le risposte ad alcuni problemi di governo
E spingono contemporaneamente sollecitano alla ricerca alla rivalutazione dell'identità locale quella più immediata quella più ravvicinata questo anche un effetto della globalizzazione e dell'interdipendenza lo dobbiamo sapere
Ovunque per dirla in altro modo
Si pone il problema a mio parere
Della reti Finizio né dello Stato e comunque della insostenibilità
Di un centralismo considerato soffocante e inefficiente
Lo Stato nazionale secondo la la mia opinione la mia esperienza ancora un ruolo essenziale da giocare sia ben chiaro
Ma è sottoposto a una duplice pressione per cedere una parte della sua sovranità verso l'alto e contemporaneamente verso il basso
I percorsi le forme che può assumere questo fenomeno sono i più diversi
Ma la tendenza generale e questa e chiede un grande impegno richiede un grande impegno di riorganizzazione dello Stato nazionale di ogni Stato nazionale ognuno con la propria esperienza con la propria storia con le proprie caratteristiche
Una sintesi significativa di questa situazione
Ce la offre un'intervista rilasciata ieri all'Hammond dal segretario generale aggiunto responsabile della conferenza dell'ONU Habitat due che sia aperta qualche giorno fa a Istanbul Jorge Villari
Che indicando gli scopi della conferenza fa in questa intervista un'affermazione che mi pare appunto una sintesi felice di quello che volevo dire
Noi non vogliamo dice diminuire il ruolo dello Stato ma modificarlo
Bisogna attaccarlo a una nuova fase di sviluppo mondiale
Si pone insomma con urgenza a me pare
Il problema di una redistribuzione del potere
E di una diversa partecipazione alle decisioni
Si pone con più o meno intensità
Con più o meno forza ma ovunque
Alcune questioni infatti subiscono un processo di cambiamento profondo in questi anni
Voglio fare solo pochi esempi basta pensare innanzitutto ai problemi delle città ai compiti sempre più grandi che hanno di fronte i di fronte
Alcuni studi recenti dicono che nel due mila cinque ma non sono proiezione avveniristiche sono realtà in corso
Nel due mila cinque e quindi dopodomani praticamente
Più della metà della popolazione mondiale sarà concentrata nelle città neuropatia all'ottanta per cento circa ma più della metà della popolazione mondiale sarà concentrata nelle città
E la prima volta sarà la prima volta nel due mila cinque
Che la popolazione rurale diventa una minoranza
Non va dimenticato che all'inizio di questo secolo la popolazione rurale rappresentava quasi il novanta per cento della popolazione mondiale
Quindi in poco tempo c'è un rovesciamento della situazione
Si sviluppano come si sanno le megalopoli superiore otto o addirittura venti milioni di abitanti
Basta un un esempio Parigi che nel mille novecentocinquanta era la quarta città di come popolazione nel mondo diventerà nel due mila cinque la faentino pesi ma città tutto ciò non può restare senza conseguenze dal punto di vista del governo di questi fenomeni complessi
Se poi pensiamo ai problemi sempre più difficili complessi dell'integrazione in grandi subalare regionali
Alle sfide della competizione e quindi alla necessità sempre più stringente
Di organizzare i fattori dello sviluppo l'organizzazione del territorio di diminuire gli squilibri territoriali regionali
Si impone sempre più il ruolo di enti sub statali di livello regionale dotati di poteri propri come livello indispensabile per affrontare questi problemi come l'unico livello possibile per affrontare questi problemi
Oggi nove Unione europea vi sono novantadue regioni
Non vi sono in tutte le realtà nazionali le regioni come è noto ma in molti Paesi anche dove non esistono le regioni si è aperta da tempo una riflessione per istituirla
Così è stato in Francia
Così oggi si discute in Portogallo e nel Regno Unito
C'è una discussione aperta
Anche nei Paesi anche soprattutto vorrei dire nei Paesi dell'Europa centrale e orientale questo problema è un problema di fondo
Naturalmente ancora di più perché si tratta in molti casi in quei Paesi di ricostruire uno Stato democratico
Dopo una lunga fase di centralismo è indispensabile per loro se vogliono aderire e partecipare all'Unione Europea quindi avere un modello di riferimento
Proprio in questi giorni in Polonia si discute la Costituzione di cui uno la nuova Costituzione di cui uno punto fondamentale proprio il decentramento
Vorrei essere chiaro per nove l'Unione europea non può che essere l'incontro di questi tre livelli sovranazionale nazionale e locale
D'altra parte la stessa comunità e nata dalla volontà degli Stati e nessuno lo può ignorare
Il problema politico che ora si pone di trovare un diverso equilibrio
Tra questi tre diversi livelli un diverso equilibrio
Questo il problema politico che si pone questa è la strada d'altra parte per consolidare secondo me l'Unione Europea per stabilizzare dura per rendere impossibile o molto difficile una sua frammentazione un ritorno indietro
O anche saper raccogliere i nuovi Paesi dell'allargamento
Ovviamente al centro di questa costruzione di questo nuovo equilibrio tra i diversi livelli va posto il principio della coesione economica e sociale cioè l'impegno ad attenuare le differenze territoriali
Il collante insomma della solidarietà per dirla in termini molto brevi
Questo mercoledì
Quindi tre giorni fa
Un editoriale di El Pais
Polemizzando con chi in Italia
Sostiene o minaccia la secessione afferma
è imprescindibile la solidarietà intere territoriale
E non solo tra Milano e Napoli
Ma anche tra le regioni europee
Lottare per la coesione conclude e la grande sfida di questo continente
Parole da me
Fortemente condivise e condivisibili
Non possono convivere mi sembra in una stessa formazione politica la tendenza federale l'aspirazione federale e quella secessionista
Queste due forme sono antitetiche
Non solo perché la prima vuole unire ciò che l'altra vuol dividere ma anche perché proprio di distinto sono distinte dall'elemento della solidarietà
Non si possono mischiare cose diverso e
è vero che in Europa vi sono tendenze
Anche forti autonomistiche anche indipendentisti che
Con realtà molto diverse ma la loro base c'è sempre e comunque un fatto reale
Storico linguistico
Nessuna realtà regionale in Europa
Può essere disponibile secondo me è da quello che conosco ad accreditare un fatto strumentale
Senza spessore politico culturale
Perché danneggerebbe la propria stessa immagine nuocerebbe ai propri obiettivi
Nessuno si faccia illusioni da questo punto di vista io credo che di poter dire che la Padania non è una Regione non è una realtà storico economica
Per questo si può ben dire che non esiste
Esiste naturalmente una formazione politica e un suo tentativo di esiste
E credo che qua allora la distinzione sia molto chiara e vada affrontata con la battaglia politica con la battaglia delle idee cominciando a vedere come si amministra come si governa questa realtà questa realtà
Come si amministrate come si governa in questo momento questa realtà
Il problema politico di questa fase
Non sta secondo me nello smantellamento dello Stato nazionale che non potrebbe che produrre frammenti scintille impazzite
Ma nella sua ridefinizione solo cedendo una parte dei suoi poteri
Se volete della sua sovranità lo Stato ma nazionale mantiene può mantenere un ruolo essenziale che avuto che ha tuttora
Non esiste un modello unico e sperimentato di questo percorso l'ho già detto non esiste in Europa un modello unico di decentramento e forse non potrebbe esistere
Ma questo problema va riconosciuto e adesso va data una risposta politica questo il problema politico che va posto e che si pone a mio parere in tutta Europa
Infine voglio soltanto aggiungere che
Mi pare
Che in Italia abbiamo un problema in più
E si collega a queste riflessioni quello della pubblica amministrazione vuole aggiungere centrale e decentrata
Questa è una strozzatura spesso un differenziale con altri Paesi
Dico centrale decentrate perché il modello e lo stesso tra centro e periferia
E salvo differenze lodevoli eccezioni risultato spesso simile
Riorganizzare la pubblica amministrazione mi pare un compito prioritario
Tanto più se si vuole riorganizzare lo Stato
E se si vuole assumere fino in fondo una tendenza regionalista e federalista
Fatemi dire che l'esempio dei fondi strutturali è chiarissimo
Come sapete l'utilizzazione effettiva fino ad oggi in Italia bassissima
Preoccupante da molti punti di vista
I dati ufficiali del ministero del Bilancio la cabina di regia dicono il diciassette per cento degli impegni e il sei per cento di spesa
Questo apre una serie di questioni grandissime sulle quali non voglio adesso fermarmi
Compresi i possibili crediti futuri dei fondi strutturali per l'Italia
Io credo che siano condivisibili se lette per intero come io ho cercato di fare le affermazioni del ministro Ciampi
Che si rivolge sia l'amministrazione centrale ecco perché dico lette per intero
Sia quella decentrata per un richiamo all'utilizzazione a quantità delle risorse indispensabili per lo sviluppo e l'occupazione
Ed è condivisibile a mio parere anche la conclusione di pensare anche a riprogrammare
Le risorse che non si utilizzano con tutto ciò che questo può comportare
Il punto è che risultati deludenti
Fino ad oggi
Sì hanno sia nei programmi molti regionali
Che hanno quindi una responsabilità centrale
Se ne possono citare parecchi
Ricerca acqua
Strade
Sia i programmi regionali
Che fanno capo a singole regioni soprattutto quelle di Obiettivo uno
Che hanno a disposizione una cifra una massa di finanziamenti molto elevata
è necessario quindi mettere mano a una riorganizzazione profonda della pubblica amministrazione e naturalmente dare un segnale di volontà politica non soltanto di riorganizzazione dalla pubblica amministrazione
In Italia per esempio si è abbandonato
E secondo me anche criminalizzato
Il concetto stesso di programmazione unico caso al mondo credo
E questo si è ritrovato ne vediamo le conseguenze questo elemento sia riprodotto anche all'interno dalla pubblica amministrazione
Ma intanto si possono e si debbono fare subito provvedimenti atti comportamenti che vadano in quella direzione
Semplificare le procedure come diceva il presidente Violante
Procederà un elevato coordinamento tra le istituzioni interessate e all'interno di ogni istituzione
Aumentare il personale addetto alle politiche comunitarie piccole cose ma indispensabile
Investire subito alla formazione professionale della pubblica amministrazione
Stabilire il principio di responsabilità come ricordava il presidente Violante dei singoli e delle amministrazioni interessate
Ricorrendo anche se necessario organizzazioni Esterne alla pubblica amministrazione
Questo fatto soprattutto per il Sud
Costituisce già oggi questo fatto se la non utilizzazione della bassissima utilizzazione delle risorse comunitarie
Costituisce soprattutto per il Sud un danno incalcolabile
Perché le risorse comunitarie costituiscono la gran parte degli investimenti possibili
In una fase di riduzione della spesa pubblica e di aumento del divario con il centro nord
Ho letto riflessione documentazioni molto interessanti della Svimez sui mezzo giorni d'Europa e non solo sul Mezzogiorno d'Italia
L'analisi non mancano manca più ora il tempo dell'azione per rimuovere le cause che ci hanno bloccato fino ad oggi
è un compito questo del governo dell'amministrazione centrale ma anche di ogni regione degli enti locali maggiori se vogliamo essere credibili come punto di riferimento della riorganizzazione dello Stato democratico
Nostro problema non è più quello che ho letto recentemente nel in un libro pregevole interessante che riporta le lettere degli Altiero Spinelli lo ricordo anche perché il periodo in cui si ricorda la sua scomparsa
In particolare quelle nel quarantaquattro tra Spinelli Einaudi sull'appunto la riformulazione dello Stato democratico ricominciare tranne la riorganizzazione dei comuni e delle regioni delle comuni delle province e delle regioni che queste lettere il richiamo è suggestivo ma naturalmente la situazione è diversa
Soprattutto mi sembra necessario ribadire il concetto che prima ancora delle leggi vengono i comportamenti e che si possono anticipare sollecitare le leggi necessario credo per questo
Una sera impegno un grande impegno una vera svolta politica una vera volontà politica e credo che vi siano tutte le condizioni in Italia per riuscire a ottenerla grazie
Grazie onorevole speciale e vi diamo ora la parola all'onorevole Piero Fassino sottosegretario Ministero degli Affari Esteri grazie
Grazie
Presidente
Ringrazio naturalmente presidente Badaloni degli altri presidenti delle Regioni
Che hanno voluto invitarmi a questo convegno che mi pare
Cade in un momento particolarmente opportuno ossia in relazione
Ad una fase molto importante di riflessione e di riforma istituzionale della Unione Europea compiuta conferenza intergovernativa sia
Nel vivo di un dibattito politico istituzionale in Italia che ha nel federalismo uno dei temi centrali
Io
Ho sentito l'intervento adesso l'onorevole speciale che condivido voglio richiamare
Soltanto poche considerazioni
La prima è una considerazione che pregherei di non considerare come ovvia e scontata
Ed è
La che si tratta di rimotivare
La assoluta necessità della dimensione europea
Dico non scontata perché ridurre certe produzioni cambiale eccetera eccetera io penso che fossero ineludibile quei dizione non sto dicendo che l'Europa sbagliasse a fare quelle cose ma dico che la percezione che i cittadini hanno avuto è stato una percezione spesso dell'Europa più come un prezzo più come un costo più come un vincolo negativo che come un'opportunità
E io ritrovo questo diciamo percezione che arrivata l'opinione pubblica nel modo in cui i giornali per esempio in questi mesi ancora in queste settimane affrontano la questione
Dell'ottemperamento dei criteri di convergenza di Maastricht il modulo con cui tradizionalmente o si affronta in Italia questo tema è ma quanto costa stare in Europa quando secondo me la domanda vera è quanto costerebbe stare fuori dall'Europa
No quindi il problema il problema vero eh quindi quello di una rimotivazione delle ragioni fondamentali e degli obiettivi strategici di un processo di integrazione che assolutamente ineludibile quindi prima questione Cuesta
L'Europa è il luogo il contesto lo spazio la dimensione di tutte le dinamiche di ogni tipo che investono la società e i nostri paesi
E il problema di ciascun Paese che sta dentro questo spazio questa dimensione questo luogo e quello di stare dentro il processo di integrazione lo dico a maggior ragione per l'Italia perché l'Italia certamente in Europa un Paese che ha accumulato debolezze strutturali maggiori non abbiamo un tasso di inflazione più alto di altri paesi una pubblica amministrazione più inefficiente una moneta fino ad oggi meno stabile
Un sistema politico fino ad oggi meno stabile
Ma non è che da tutti questi debolezze strutturali noi usciamo meglio se ce ne facciamo alibi se il nome di queste debolezze strutturali invochiamo un allentamento
Io dico anche per la questione dell'unione monetaria
In Italia il dibattito che si sta facendo sull'Unione monetaria è percorso da una tendenza di pensiero che dice che non è molto importante quando noi entreremo nella moneta unica non è vero
Non è vero è una colossale illusione
La moneta unica parte primo gennaio novantanove e esserci o non esserci non è la stessa cosa
Non è vero che partiranno con la moneta unica quattro cinque Paesi perché il Belgio la Spagna il Portogallo Paesi che sul piano dalla condizione finanziaria non è non hanno meno problemi di noi
Si stanno dando procedure legislative e scelte di merito
Di politica finanziaria
Che riporteranno il primo gennaio novantanove probabilmente a essere in grado di partecipare al decollo della moneta unica
E quindi il problema di come l'Italia si dà le politiche per stare dentro il gruppo di testa è una questione decisiva che si gioca in queste settimane che in questi mesi io credo che di questo bisognerebbe avere consapevolezza maggiore di quanto non ce ne non ce ne sia
Questa è la prima considerazione che volevo fare
La seconda considerazione evidente che
Un processo di integrato che su cui si è lungamente soffermato alla relazione dell'onorevole speciale è evidente che un processo di integrazione
A quindici
Che nei prossimi anni diventerà presumibilmente a venti poi a ventiquattro a nella dimensione della federalismo e della sussidiarietà
Per due moduli fondamentale
Il governo del processi di integrazione e dei conti dei concreti processi integrazione no passerà e non sarà praticabile attraverso un iper centralismo iter burocratismo europeo anzi abbiamo visto in questi anni come forme di euro burocratismo sono stati un ostacolo sia all'efficacia dei processi d'integrazione sia alla consenso dei cittadini a quei processi quindi è chiaro che la dimensione della articolazione federale
Di un'Europa che sia federale
E di un'Europa in cui il federalismo significhi in concreto
Il principio applicazione su vasta scala del principio di sussidiarietà
Sono due questioni assolutamente essenziale di qui mi pare la centralità delle regioni che sono il luogo e lo spazio istituzionale concreto del federalismo
No e diciamo del decentramento
Regionale
Io condivido totalmente le quello che ha detto speciale lo richiamo soltanto perché sta dentro il dibattito politico e mi pare giusto richiamarlo proprio una dimensione sui processi di integrazione europea dimostra quanto piccola
E assolutamente antistorica sia tutta questa
Diciamo spinta che viene dal movimento leghista per la secessione il problema dell'Italia non è quella di dividersi in due o in tre il problema dell'Italia è quella di stare in Europa e di starci pienamente
E di starci naturalmente dentro un'Europa che fondata sul principio del federalismo della sussidiarietà sia in grado di riconoscere un forte decentramento in termini amministrativi finanziari
Di programmazione di governo operativi
Quindi io penso che
Io la Conferenza intergovernativa che sta ridefinendo l'architettura istituzionale dell'Unione europea e do a come uno dei dossier fondamentali questo
L'architettura istituzionale dell'Unione Europea a naturalmente altri tasselli essenziali passare dal voto del all'unanimità su ogni decisione a un sistema di voto a maggioranza che consenta una maggiore capacità di decisioni in tempo reale
Riformare le istituzioni significa determinare un diverso rapporto tra Commissione e Parlamento europeo e un meccanismi di codecisione che siano più democratici più trasparenti fare le riforme istituzionali significa determinare una gestione del bilancio comunitario molto più trasparente visibile di quanto non sia oggi ma tutto questo diciamo si connette e si collega ha come l'intelaiatura istituzionale dell'Europa a nel federalismo
E nel diciamo principio di sussidiarietà due elementi essenziali e quindi io condivido la proposta che viene da questo convegno che la Conferenza intergovernativa riconosca uno Stato Sisto Tizzoni istituzionale al Comitato delle Regioni
Perché riconoscere uno status istituzionale significa in qualche modo diciamo rafforzare in modo
Netto non solo come scelta politica ma anche in termini poi procedurali operativi il ruolo delle regioni nella concreta gestione dei processi di integrazione terza considerazione finisco
Naturalmente tutto questo però richiede una cosa
Richiede che le regioni momento in cui il rivendicano di essere un soggetto istituzionale dell'Unione europea si dotino di tutta la strumentazione direi di più si dotino della cultura politica
Ed è la strumentazione operativa necessaria
Non ho bisogno qui di ricordare che il novanta per cento dei fondi strutturali stanziati non sono spesi
Il novanta per
Spesi per la assenza o la farraginosità dei meccanismi di gestione dei fondi stanziati
E per e aggiungo a questo che ci sono in una serie di capitoli di bilancio dell'Unione
Cospicui fondi a cui non si attinge
Per assenza o incapacità di strumentazione di procedura
Allora questo problema un problema che riguarda il livello nazionale proprio stamattina ho cercato di capire chi si occupa dei fondi strutturali per fare una mappa ho scoperto che se ne occupano dodici o tredici persone in tredici o quattordici ministri quindi un totale
Un totale Bailando cioè dove non c'è un principio di responsabilità per cui ci sia uno che poi sia quello che risponde e la e questo è già un problema che andrà affrontato
Tra i vari ministeri che sono interessati e
Diciamo determinando un punto di gestione unitario
Magari punto di gestione unitario che va anche messo nelle mani di chi ha le competenze per gestirlo perché se al sito iniuria verbis però nella cabina di regia poi si mette un magistrato non è che no a gestire fondi strutturali sarà persona competentissimo non è però la professionalità che serve di più per gestire i fondi strutturali
Quindi questo punto di vista io penso che ci sia un problema di unificazione della direzione della gestione dei fondi strutturali sul piano nazionale di utilizzo delle competenze che servono e non altre
Ma c'è un problema che riguarda l'articolazione dei poteri regionali che io dovere di porre perché se le Regioni non si mettono nelle condizioni ottimali di accedere ai fondi di utilizzarli di spenderli e quindi di cogliere tutte le opportunità che la la gestione dei fondi strutturali offre evidentemente non sprechiamo delle occasioni e con gli ha e sprechiamo soprattutto appunto l'occasione fondamentale di rendere così percepibile l'opinione pubblica che l'Europa conviene perché mette a disposizione Risorse
Che servono per l'occupazione e lo sviluppo la crescita eccetera eccetera
Infine ultima questione io penso che nel momento in cui si
Giustamente le Regioni rivendicano di essere un soggetto fondamentale della nuova articolazione del l'Unione europea si tratta di sapere che a livello regionale occorre evitare di riprodurre lo stesso centralismo
Cosa che anche questa non è così
Non è un rischio ipotetico sappiamo bene anzi come uno dei problemi che noi abbiamo oggi è questo
è che quel centralismo che viene spesso imputato allo stato giustamente poi si riproduce
A tutti i livelli e quindi si riproduce anche nel rapporto per esempio tra Comuni e Regioni
No quanto tempo passa tra quando un Comune ha trasmesso un piano regolatore alla Regione quando la Regione glielo restituisce due anni tre anni quattro anni quindi no al nord io vengo dal Nord e parlo delle zone del nord tanto
Quindi no
E da questo punto di vista io penso che nel momento in cui si rivendica una diversa articolazione dell'Europa si rivendica un ruolo delle regioni si rivendica un principio di sussidiarietà
Bisogna sapere che la gestione del principio di sorsero di sussidiarietà significa anche un pieno coinvolgimento di tutta l'articolazione istituzionale dei poteri locali
Perché questo consente il massimo di sinergie di efficienza nell'utilizzare tutte le opportunità che si possono venire
Dall'Europa e nel renderle naturalmente massimamente efficace queste le considerazioni volevo fare che spero incontrino diciamo altri temi che si svilupperanno in questo dibattito e qui ringrazio dell'attenzione
Piero Fassino ora si porta in salute anche un contributo penso dibattito presidente sindaco di Roma Francesco Rutelli che voglio ricordare presidente della commissione Politiche urbana del
Il Comitato delle Regioni che credo l'unico italiano in questo
Grazie
Presidente io voglio ringraziare molto amico Badaloni per questa iniziativa realizzativa
Di grande interesse i convegni se ne fa rivoli se ne fanno tanti probabilmente troppi ma questo è qualcosa di diverso
Perché davvero tentativo molto centrato sui fatti e sulla realtà anche sulla realtà attuale politica istituzionale dalla discussione che non riguarda solo gli addetti ai lavori
Perché non c'è dubbio che siamo a un crocevia
Della questione
Regioni città Europa
Stati nazionali credo che dare questo contributo come ha fatto la Regione Lazio e Badaloni come presidente della conferenza regioni italiane in questo momento quindi a nome anche dei suoi colleghi
è un tentativo azzeccato Giuggioli esprimerle il mio ringraziamento e portare alcune brevi considerazioni sul tema di oggi in parte adesso riprendendo come stava fin dall'inizio osservando Fassino l'Europa conosce una crisi delle motivazioni reale l'Italia nei sondaggi dell'eurobarometro sempre al primo posto come Paese europeista
A chiacchiere naturalmente però questo corrisponde ad una convenzione dirà cioè in effetti italiani si sentono legati ad una dimensione europea il si sentono cittadini europei sondato reale non Visone
Trascurare la superficialità di certe risposte che sono risposte
Così che non considerano poi la l'incidenza reale vite cosa vuol dire fare parte de l'Europa Fassino lo accennava poco fa
Però bisogna che buttarlo via e questo un patrimonio patrimonio di cultura patrimonio anche di di una dimensione europea antichissima che effettivamente in Italia cioè è vero quando io io stavo Istanbul nei giorni scorsi
E quando oggi passando per la per la città traversando quella città sono state spiegate da dal dal console alcune strutture costruite in consorzio non perito particolare o partiti per le Crociate se non non erano arrivati in verità ai luoghi santi o sono fermate Istanbul per controllare lì stretti genovesi Pisani e Veneziani insieme consorziati
Si sono messi insieme anziché litigare e hanno tratto dei buoni benefici di natura di natura commerciale
No successo per una quarantina d'anni complessivamente probabilmente non c'era ancora il federalismo e non c'era Bossi magari da al di là di al di là dei delle battute
La l'esperienza dell'Italia non è mai stato un esperienza anche quando sono stati momenti più più malinconici e provinciali
Anche il municipalismo è stato municipalismo
Aperto e consapevole di appartenere alla dimensione comune quando il non non a caso non a caso un l'ambasciatore e italiano in Turchia mi ha ricordato Carlo Magno si fa ancora incoronare nell'anno ottocento e questo aveva un significato per l'assetto e la Prima e la Seconda Roma aveva un significato per l'Europa aveva un significato
Per la dimensione delle città intese come parte di una comunità molto più vasta
Culturale e civile spirituale da molti per molti periodi della storia
Oggi noi non faremo l'Europa senza moneta
Non faremo l'Europa senza l'economia non faremo l'Europa senza gli accordi commerciali aggiungono faremo l'Europa senza politica di difesa e politica estera comune
Ma sicurissimo amente non faremo mai l'Europa se non avremo un'attenzione reale alla dimensione regionale locale ma reale vuol dire no che si creano delle commissioni reale significa il cittadino sa che l'Europa significa essere europei perché si è catalani europei perché si è siciliani euro io sono europeo perché sono romano perché ho le mie radici perché la mia storia che appartiene ad una costruzione che è una costruzione anche di libertà una costruzione politica
Non avremmo mai un Europa sentita come tale dei cittadini se questa dimensione l'autonomia
Se questa applicazione reale di un principio una parola giudicata spesso un po'astratta un po'fredda della sussidiarietà fare le cose il più possibile
A livello più vicino ai problemi le cose a livello più basso compatibile con che con il raggiungimento del risultato
L'Europa non ce l'avremo questo un punto fondamentale che vorrei sottolineare cioè il raggiungimento risultato questo ci riguarda tutti tutti tutti io penso che le pubbliche amministrazioni le regioni in particolare debbono riscoprire la voglia e la capacità di lavorare per obiettivi
Più che per trasferimenti di competenze e di risorse
E quindi in misura in maniera legata ai risultati che si conseguono e che si possono efficacemente presto presentare all'opinione
All'opinione pubblica in questo senso premiare le innovazioni sia delle iniziative delle procedure sì anche delle tecnologie è il modo per avvicinare l'Europa
Ai cittadini e costruire un'Europa che sia un'Europa delle libertà Europa politica è stato citato da speciale Altiero Spinelli ricorre il decennale la sua morte se noi non ritroviamo il significato ideale
Della spinta dei federalisti di coloro che stavano in galera al confino durante la dittatura fascista e non si curavano solo del recupero dell'unità nazionale della dignità della patria
Perché erano oppositori del regime ma costruivano come Ernesto Rossi come fratelli Rosselli come Spinelli come Terracini come tanti altri guardavano tanti come alcuni altri grandi Paperino strappati
Guardavano alla ricostituzione de L'Unità democratica nazionale ma guardavano all'Europa se noi non ritroviamo questo su questo slancio
Io penso francamente che l'Europa la faremo in maniera complessivamente fallimentare
E insoddisfacente per fare questo la dimensione regionale locale è fondamentale di cittadino ci si misura quotidianamente è il suo rapporto altro giorno nella conferenza habitat
Alla segretaria generazioni unite Boutros Ghali che poneva il problema una conferenza dove per la prima volta le autorità locali sono state chiamate un fatto abbastanza significativo persino storico nel sistema delle Nazioni Unite che naturalmente non è stato neanche preso in esame per della discussione pubblica diciamo così
Boutros Ghali ha detto in questa riunione ristretta che ha convocato virtù di questo suo gruppo di consiglieri ha detto voi dovete essere un po'gli ambasciatori i sindaci autorità locali della delle Nazioni Unite è vero perché non c'è dubbio che cosa può rappresentare questa dimensione di una crescita di un radicamento democratico delle istituzioni regionali e locali proprio quello che le istituzioni sovranazionali non riescono a fare
Le istituzioni sovranazionali sia quelle mondiali operazioni sia quelle della dell'unione Della comunitario oggi dell'unione europea non riescono a cogliere diciamo a saldare il dislivello tra breve termine e lungo termine
Ovvero sia debbono operare necessariamente sul lungo termine dunque rischiano di comunicare poco
Rispetto alle urgenza la vita quotidiana noi sindaci esponenti delle comunità locali
Legislatori regionali esponenti delle diverse comunità delle Province e Regioni autonome siamo quelli che operano essenzialmente sul breve termine
Costituiamo inevitabilmente un ponte se come avviene con il convegno di oggi con le iniziative che si stanno assumendo
Per iniziativa spesso italiani spinta spesso italiana essere se ci riusciamo ad essere il ponte tra il breve termine i risultati pragmatici concreti legati alla vita quotidiana i cittadini a lungo termine di una mentalità di una cultura che considera i temi della trasformazione relazioni internazionali e della nascita di entità sovranazionali che risolvano anche qui per il principio di sussidiarietà i problemi a quel livello dove è necessario affrontarli a quel livello ne possiamo essere effettivamente un ponte tra il cittadino le sue esigenze
Quotidiane e queste necessità che vengono giudicate talvolta troppo lontane siderali rispetto alla vita di ogni giorno
Questo se mi consentite mi permette anche di fare una valutazione sul dibattito politico
Italiano e proprio all'esame che è stato fatto anche qui nei documenti preparatori Colletto sulla realtà della dimensione regionale in Europa e su certo lo citava anche speciale poco fa sull'evoluzione molti stati membri e non soltanto gli stadi Melmoth comunità delle molte nazioni della Europa più vasta non ancora dell'unione
Si sta facendo a proposito de la nascita di nuove regioni
O della ridefinizione dei poteri a livello locale ma questa la discussione che non ha niente a che fare che dimostra l'assoluta astrattezza e paradossalmente il politicismo
Della discussione che c'è oggi in Italia sulla secessione
Cioè altro che è un tema concreto quello è il tema più politicante
Che ci sia oggi l'Europa perché in nessuna parte d'Europa le anche laddove l'autonomia delle regioni viene affermata
Con le armi
Da alcune frazioni che conduco la lotta armata
In Europa non c'è nessuna parte il tema della secessione non c'è nei Paesi Bassi sostanzialmente veramente diciamo una coscienza nazionale non c'è neanche nei Paesi Baschi e ormai non c'è non c'è nella parte il clan delle dell'Irlanda dove c'è il confronto militare
Cioè
Il tema del regionalismo
è un tema della integrazione europea ed è un tema dei riti di riconoscimento e valorizzazione degli Stati nazionali
Ma non esiste proprio i fatti le i commenti che si vedono sulla stampa internazionale a proposito della discussione che c'è in Italia
E la lega Norton righe quando si legge su su su su giornali però per sono dibattiti ecco un'altra stranezze delle l'ultima stranezza italiana amo
Un sistema un po'stabile che le elezioni le ha vinte qualcuno e non qualcuno che non si sa che l'ambiente qualcuno all'elezione quindi può governare voli italiani tormentati sta cosa per cui queste terre ricche tranquille operose
Si debbono porre il problema di di fare un altro stato Ripa non vuole assolutamente nessuno non ci pensa nessuno di farlo è una Visio e però non Sante questo tutti i giorni prima di Regione tutti i giorni di apertura i telegiornali quello dicevo l'altro gli risponde
E come si fa a prendere sul serio un tema che non esiste nella coscienza dell'Europa
Che non esiste nella nella discussione istituzionale che non esiste la coscienza dell'Italia che non esista della coscienza di queste regioni dove la gente giustamente incassata perché paga molte tasse senza avere sufficienti servizio Stato centrale e quindi di volta in volta sceglie il tram su cui salire per reclamare più efficacemente questi sonetti magari da qualche voto in più a Bossi che crede di potere ottenere qualche voto in più
A sua volta in più dice Laila sparò ancora più grossa però ecco sarebbe il momento di mettere il secondo me non il silenziatore mai il ridicola un metro
A questa discussione
Che non è una discussione europea che non è una discussione italiana che non è neanche una discussione padana è una discussione politicante che non ha sbocchi e non avrà alcuna prospettiva concreta se non come qualche volta anche a me è capitato di dire seminare delle tossine dalla Società italiana quindi un danno molto grave perché se questa discussione politicante realtà non ha nessun impatto sostanziale però
Nelle parti della popolazione meno avvertite
La contrapposizione semplici contro come Bossi ripete spesso lama Esterina meridionale
Che va rimandata a casa provoca a qualche milione di persone qualche problema serio nella vita di ogni giorno e queste cose non bisogna trascurarne anzi su queste cose credo che bisogna fare
Una giusta azione di
Risposta ma è un'azione non istituzionale non politica è un'azione di verità sociale se posso dire così su cosa significa la faticosa costruzione l'unità nazionale anche se
Un fatto da realizzare quotidianamente non è un fatto acquisito per sempre perché basato sulla qualità della convivenza e della vita delle istituzioni io concludo il mio saluto il mio intervento con
Una notazione ciò sui rapporti istituzionali tra Regioni e Comuni
Che è stato il tema affrontato credo anche molto efficacemente al presidente La Repubblica nella suo discorso del due giugno riaffermando l'importanza del ruolo delle delle regioni e riaffermando altresì la necessità e questo ruolo non si trasformi in un nuovo centralismo ma questo certamente non è la volontà e l'intenzione nel modo più assoluto
E so che il punto di fondo della nostra discussione e che tutti gli organi istituzionali io penso dovrebbero fare bene il loro mestiere
Parlamento forse potrà fare bene legislatore cosa che non ha fatto bene nel corso del tempo perché ha fatto troppe leggi confuse sovrapposte efficaci
Le regioni debbono fare bene il loro luogo ruolo di programmazione strategica
E legiferazione sulla vita sociale ed economica sui grandi assetti delle comunità regionali i Comuni del e cosa che non sempre hanno fatto bene perché spesso anche se hanno fatto l'attività legislativa
Abbastanza indifferente alla qualità della produzione e talune invasioni di campo nella realtà amministrativa
I comuni cosa che anch'essi non hanno fatto bene molto spesso debbono amministrare le loro comunità e non debbono mettersi a fare occorre a discutere come avveniva prima le risoluzioni sulla guerra in Vietnam o
A fare o magari perché era tante altre cose l'ordine del giorno su l'ordine del giorno su temi strampalati i comuni a fare l'amministrazione le città certo occuparsi solo Tritone farlo bene anche se semplificando anziché complicando
Togliendo sovrapposizione anziché aggiungendo le
Ma dando snellezza l'amministrazione pubblica tutti noi dobbiamo guardare in modo molto critico alla esperienza delle istituzioni per le per le inefficienze per i risultati soprattutto scarsi che sono che sono prodotti che hanno provocato questi l'allontanamento della fiducia nel passato ora c'è un ritorno di fiducia editore fiducia non è è affidato a livello parlamentare al fatto che finora c'è una mappa ora c'è una maggioranza chiara
A livello regionale che ci sono le persone perbene e ci so che c'è la volontà di restituire come io vedo constato quotidianamente nel mio rapporto con l'amico Badaloni la alla alla Regione la sua funzione la sua funzione la funzione fondamentale
Che è stata non di rado trascurata in passato e di dare ai Comuni le loro responsabilità e dunque le loro Croci le loro il e e anche anche gli strumenti però per far fronte alle loro responsabilità questo senso io credo che
Lo spirito di di collaborazione che c'è oggi che si respira chiaramente ognuno fa valere la propria autonomia e far valere le proprie funzioni un comune s'arrabbia se la Regione non lo consulta quando decide certe cose che riguardano i fondi strutturali la regione si duole se il Comune non la Consulta nella in attività diciamo così di programmazione strategica la Provincia che hanno funzione oggi molto importante soprattutto le città metropolitane nella transizione
Alla a Città metropolitana
Fa giustamente valere ma la fisiologia
Sana democratica delle funzioni delle degli organi democratici ed è oggi quello che io vedo è una prospettiva nuova e positiva che voglio salutare riconoscere qui ovverosia noi ci possiamo avviare ad avere in Italia con il nuovo governo non più una Conferenza Stato Regioni
Che chiusa in se stessa o magari fatemelo dire una nuova conferenza stato città che sia un'altra gamba
Critica o conflittuale nei confronti Conferenza Stato Regioni e vedremo lo dico francamente poi non
è un dibattito che è apertissimo veniva risoluzioni possono e fondamentale che ci sia finalmente la conferenza stato città nel senso di avere da parte del dei Comuni soprattutto le grandi città un interlocutore dallo Stato centrale altrimenti ogni sindaco deve trattare
Con cinque ministri diversi Fassino sette ministri diversi ognuno dei quali veri non ne sa molto di quel che fanno gli altri però io vedrei e consenso Badaloni si è mosso opportunamente io vedrei anche una sede comune di dialogo
Tra
Le regioni che hanno scelto lo competenze di legge che debbono svolgere autonomamente rapporto lo Stato centrale
E le autonomie locali comuni e province che insieme dialoghi ricordiamo avevano con lo Stato penso che questo sia un modo efficace per rispondere alla scadenza della semestre
Di presidenza italiana ed europea al richiamo del governo a spendere effettivamente i soldi del Della che l'Unione europea i fondi strutturali mette a disposizione perché è ingiustificato naturalmente che non li si spenda dal primo all'ultimo parte di tutte le realtà in questo caso regionali interregionali
Attivando filoni di intervento innovativo che permettono davvero di colmare quel dislivello tra l'Europa delle grandi idee e l'Europa della concretezza quotidiane di cui tutti oggi andiamo parlando vi ringrazio
Ora ringraziamo il sindaco Rutelli ora diamo la parola al capo divisione sviluppo locale aveva come la sedicesima Commissione Europea Carmelo Messina
Grazie presidente
Forse apprendo che la salassi
Ria sesti
Roma ci mancherebbe altro sempre
Grazie signor Presidente innanzitutto mi corre l'obbligo ma anche l'onore di portare il saluto della signora Wolff Matisse
Che me ne ha dato incarico esplicito
Signora Bush ma fissa commissario responsabile della politica regionale della coesione economica e sociale della Commissione europea
Discutendo del ruolo delle regioni
E dei poteri locali nell'edificazione del di un'Europa dei cittadini di un oro di un'Europa cioè conforme ai bisogni ed alle aspirazioni
Dei cittadini
Si comincia sempre ed ovviamente con il constatare
La distanza che li separa attualmente dalle istanze dove le politiche di programmi sono dibattuti
E definiti
Situazione questa richiede determina incerto euroscetticismo come è stato poc'anzi denominato
Se non addirittura qualche volta una certa ostilità all'Europa
Ed è altrettanto pacifico pensare almeno per quanto riguarda la commissione europea
Che i poteri locali regionali possono riempire questa distanza tra il cittadino e l'Europa se si conferisce ai poteri locali e regionali un ruolo importante chiaro preciso e politicamente visibile
Ruolo al quale tutto sommato avrebbero diritto se solo
E sempre di più le collettività regionali e locali sono chiamate ad applicare le politiche di programmi comunitari anche impegnando risorse proprie
Non si può lasciare la costruzione europea soltanto in mano degli Stati e dei professionisti delle istituzioni europee i cosiddetti euro gratis
Beh che io ne sia uno naturalmente
Ecco tuttavia non si può neanche pensare
Ad una certa Europa delle Regioni
Come dato alunni intesa
Io ricordo personalmente che il Parlamento europeo
Un certo tempo fa
Ha invitato
I presidenti di tutte le regioni europee
Erano un centinaio
In quella occasione
Essi produsse una battaglia e Pica
Tra di loro
Se trovare un accordo tra quindici Paesi e divenuta impresa già ardua
Figuratevi quale comun denominatore possibile trovare tra i cento tra le cento regioni la cui sensibilità e cultura
E tra l'altro e talvolta agli antipodi
Ciò detto
Rimane vero che se si vuole efficacemente contribuire ad attenuare un cerotto
Nazionalismo lo diciamo nazionalismo regionale
Occorre liberare le Autonomie locali ed attribuire alle Regioni una certa capacità di protagonismo in Europa
Per esprimersi in maniera efficace questa capacità deve potersi esercitare distinguendo bene i suoi campi di azione
E nell'ambito di una organizzazione ben definita
E non in maniera dispersa ed avventizio
Da una parte
Si tratta di cogliere per tempo l'informazione utile
Cogliere le opportunità trasformarle in progetti seri
E accompagnarne l'approvazione la realizzazione
E dall'altra
Si tratta di influire sulla sulla costruzione delle politiche comunitari
Allora la prima esigenza ci soddisfa organizzandosi collettivamente per esempio a Brussel
Ma anche a livello delle regioni delle regioni stesse in termini soprattutto di capacità progettuale
La seconda delle esigenze di grande rilevanza politica
Ci soddisfa più facilmente e soprattutto attraverso il Parlamento europeo è il Comitato delle regioni e in funzione delle rispettive competenze
Naturalmente anche il dialogo con la Commissione europea è sempre e resterà sempre aperto
Che in questa osa ottica mi piacerebbe considerare ora uno degli aspetti importanti dell'Europa del ventunesimo secolo
Una delle preoccupazioni maggiori della Commissione europea in questo momento
Nasce dalla domanda seguente
Quale direzione imprimere alle politiche strutturali
Dell'Unione Europea
All'inizio del prossimo millennio
Come disegnare l'avvenire di queste politiche in presenza di un numero incredibile di variabili
E nella prospettiva dei futuri allargamenti della comunità a a Paesi del Nord del centro e dell'Est europeo
Rispetto a questa preoccupazione
Come può configurarsi il contributo delle regioni e delle collettività locali alla lavorazione della risposta
Ecco il problema
Innanzitutto è chiaro che il contenuto da dare ad una politica non può prescindere dalle risorse finanziarie che saranno poste a sua disposizione anche devo dire se taluno attore otto
Pensa che quel contenuto a determinare la la quantità di risorse no esattamente l'inverso normalmente
E questo come sempre
Finirà con l'essere il punto focale dei prossimi conflitti negoziali al Consiglio dei ministri al Consiglio europeo
Un altro grande motivo di controversia
Futura
Sarà probabilmente avrà preso rappresentato dalla natura dei problemi da considerare per l'azione dei fondi strutturali
E dai limiti di estensione geografica DS
E qui la determinazione dei criteri la scelta degli indicatori la fissazione delle soglie rispettive diventeranno esercizi particolarmente difficile
La difficoltà e tanto più grande
Che essa coinvolge l'applicazione del principio della sussidiarietà a più riprese menzionato questa mattina e la sua corretta interpretazione
A questo proposito donne inutile ricordare che questo principio
Continua ad essere soggetto ad interpretazioni diverse e spesso di comodo
Per taluni significa soltanto a ciascun livello le sue competenze delle sue responsabilità
Per altri in maniera più volontaristica
Significa che le cose vanno fatte dove e da chi le sa farlo meglio e più rapidamente
Secondo quest'ultima interpretazione la sussidiarietà opera sia dall'alto verso il basso che eventualmente dal basso verso l'alto
Vi è stato detto a più riprese oggi che per esempio ahimè il nostro Paese non è capace di assorbire le risorse che sono poste
A sua disposizione
In effetti la comunità
Per raggiungere l'obiettivo della coesione economica e sociale
Verso cui ha un obbligo di riuscita
Dovrebbe privilegiare a mio avviso più la parità di risultati
Che la parità di regole operative
Tra gli Stati e tra le regioni in altri termini si potrebbe immaginare di arrivare da una parte ad un corpo semplificato di regole comuni
E dall'altra a delle convenzioni operative specifiche
A ciascuna situazione regionale
Che consentono di meglio aderire agli obiettivi quantitativi programmati e di conseguire buoni nei tempi previsti
A questa idea
Potrebbe condurre a postulare
Una più netta separazione tra le responsabilità della Commissione europea e le responsabilità delle autorità nazionali e regionali sul piano delle realizzazioni concrete
Se questo approccio che chiamerei di politica strutturale territorialmente modulata
Dovesse avere fortuna
Dovrebbe a rigore essere preceduto da un minimo di armonizzazione dei principi ispiratori delle politiche di sviluppo territoriale elaborate ed applicate nei vari Paesi
Ad esempio
Quale posto assegnare allo sviluppo locale in presenza di organizzazioni istituzionali così coerenti da un paese all'altro
Sviluppo locale inteso come spazio aperto all'iniziativa degli attori locali pubblici e privati come organizzazione del partenariato tra essi tale da determinare la loro integrazione multipla e le sinergie conseguenti
E infine come visione strategica globale in cui ciascuno agente
Operi come tassello di un insieme nel quale distingue chiaramente la propria funzione rispetto a quella degli altri
Ed ancora
Dove dentro quali limiti ed a quali condizioni si potrebbe preferire gli aiuti per esempio diretti alle piccole e medie imprese piuttosto che l'aiuto indiretto che privilegia l'offerta integrata di servizi di terziario avanzato o che favorisca l'emergenza di una funzione di intermediazione seria
Seria e di ingegneria sociale a livello regionale capace di raccordare la domanda
All'offerta di servizi finanziari e non finanziari all'impresa
Proseguendo negli esempi
Come sviluppare una dinamica di innovazione
Dei territori che attivi una cultura della cooperazione tra istituzioni e attori socio economici piuttosto che disperdere
Energie e risorse nella tradizionale conflittuale conflittualità tra enti diversi operanti nello stesso ambito territoriale
Altri temi importanti di riflessione nel tentativo di disegnare il futuro delle politiche strutturali sono per esempio è certamente uno in quale direzione fare evolvere il partenariato
Per renderlo più efficace
Occorrerà meglio definire i compiti rispettive delle diverse amministrazione distanza interessate così come i metodi e gli strumenti della concertazione
Dunque come organizzare riorganizzare l'azione dei fondi strutturali comunitari quali finalità attribuire loro e quali campi di azione
Tre quale articolazione tra la nozione di coesione economica
E sociale e la nozione di sviluppo territoriale non sono esattamente la stessa cosa
Quattro quali metodi d'intervento applicare tenuto conto dell'esperienza quali innovazioni introdurre quale semplificazioni eventuali e così via
Le collettività regionali e locali
Che certamente hanno piena coscienza della necessità di doversi trovare ciascuna un posto al sole nel mondo della competitività e che sono tutte benché con maggiore o minore capacità di reazione confrontate ai problemi della globalizzazione della mondializzazione degli scambi alla dematerializzazione dell'economia
Ha la rapida avanzata della società dell'informazione ai problemi della disoccupazione alla crisi delle città al rischio della standardizzazione hanno comunque oggi alla verifica del nuovo millennio una grande opportunità
Non subire l'iniziativa
E poi più tardi
è seguire politiche che non hanno concorso a ideare
Ma piuttosto armarsi per tempo di forza propositiva
Singolarmente o ancora meglio collettivamente
Attraverso il Parlamento europeo Loggia petto e attraverso il Comitato delle Regioni
Per quanto riguarda invece la loro presenza
Fisica
A Bruxelles
Il rispetto di tre condizioni mi sembrano indispensabili
In primo luogo evitare di precipitarsi come si fa attualmente ahimè a Brussel in ordine sparso
Aprendo ciascuna regione un ufficio di collegamento redditività negativa sicuramente negativa meglio mettere in comune risorse senza per questo rinunciare badate bene perché viene il mezzo di non rinunciare all'individualità di ciascuno
La molti regionalità conferisce maggior peso agli interventi permette la realizzazione di economia di scala razionalizza i costi operativi
E in secondo luogo è opportuno non disperdersi in enunciati vendicativi di principio ma riflettere su temi concreti del tipo di quelli da me appena accennati
E organizzare il Circuiti appropriati per influire sulle decisioni future e pensare forte e pesare fortemente su questa decisione
Certo occorrerebbe evitare il rischio delle contraddizioni
Tutti volendo qualche volta tutto
è infatti su queste contraddizioni che finisce col esercitarsi l'arbitrato degli Stati
E in secondo luogo anche quello della Commissione europea
E infine
Non è inopportuno ricordare che l'utilità della presenza a Brussel dipende essenzialmente da due fattori che mi permetterò di sottolineare con forza
Dalla professionalità delle persone che sono indicate in quella sede
Così come della professionalità delle persone che costituiscono i loro interlocutori a livello delle regioni e delle collettività
Vorrei se il presidente me lo consente e rapidamente finire avendo ascoltato
Il sottosegretario Fassino
Ed è il sindaco Rutelli
Col ricordare quello che mi è venuto in mente a proposito dell'adesione italiana all'idea europea
Taluni affermano da tempo che la comunità europea è nata nel cinquantasette sulla base della mediazione di tre fattori
L'industria tedesca
L'agricoltura francese e l'idealismo italiano
All'epoca e per molto tempo il Benelux ha giocato su questi tre fattori e il Benelux i Paesi del Benelux erano i grandi vincitori della comunità fino a qualche tempo fa
Io credo per finire che il momento è venuto di rimescolare questo mix grazie presidente
Ringraziamo il dottor Carmelo Messina e diamo la parola al dottor Vincenzo Falcone direttore dei lavori consultivi del CdA
Grazie presidente
Volevo ringraziare prima di tutto il presidente Badaloni per aver consentito di al Comitato delle regioni di portare la sua presenza non tanto in quanto Falcone direttore dei lavori consuntivi del Comitato ma in quanto vi è la presenza di alcuni vice presidenti del Comitato delle Regioni che io vorrei salutare anche a nome degli italiani
E il signor Calisse signora Andersen signor McKenna che saranno i presidenti tra l'altro dei workshop di oggi pomeriggio è la lady Ferento anche la presidente dalla Commissione sei del Comitato delle Regioni
Un saluto da parte del presidente Maraga che non è potuto intervenire ma in quanto presidente del comitato e in quanto personalmente anche sindaco di Barcellona si sente vicino a questa conferenza e nello stesso tempo si sentì attore diretto come rappresentante del Comitato in questa definizione oltre che dalla Conferenza anche delle azioni che non andremo a fare come Comitato delle Regioni
Ecco il trattato sul europea costituisce un passo avanti significativo nella prospettiva della instaurazione
Di una reale unione politica tra gli stati membri e i loro popoli nella quale e questo è importante sottolinearlo per la prima volta il ruolo specifico dei poteri regionali e locali è stato riconosciuto dal sistema comunitario
In questo contesto inoltre facendo della sussidiarietà
Un principio di base
Il Trattato stesso circoscrive il ruolo dell'IMI dell'Unione
Ai settori per i quali l'efficienza esige di ricorrere a livello sopranazionale
E disegna un'unione nella quale le decisioni sono forse devono essere prese più vicino possibile ai cittadini è stato varie volte citato questo concetto della sussidiarietà
Questo significa che nel quadro della riforma istituzionale
Le prospettive del ruolo delle regioni e delle autonomie locali
Nell'ordinamento dell'Unione Europea
Si intrecciano saldamente con le problematiche della stessa evoluzione dell'Unione
Atteso che sia dal punto di vista del ruolo politico
Sia per la crescente funzione dell'attuazione delle politiche europee
Le regioni e gli enti locali
Costituiscono in quasi tutti i Paesi un riferimento obbligato
Ne consegue che la voce di questi livelli decentrati può e deve avere un ruolo crescente per un assetto più equilibrato nel processo di integrazione dell'Unione Europea
L'introduzione di nuove disposizioni nel trattato della cittadinanza europea del principio della sussidiarietà
Della coesione economica e sociale del rafforzamento dei poteri del Parlamento europeo
Della messa in applicazione di una cooperazione rinforzata nel campo della politica estera e della sicurezza comune oltre che in quella degli affari interni e della giustizia
Ed il ruolo politico istituzionale di conosciuto alle collettività territori territoriali concorrono concretamente a rafforzare la legittimità democratica e politica dell'Unione
Ma questo non è il traguardo
E l'avvio
E questo ci dovrebbe dare l'idea che l'avvio di un processo più articolato ed organico
Che vede l'Europa quale sistema generale di equilibrio di pace di stabilità in un quadro istituzionale normativo comune
Che non vada a rompere l'unità del sistema istituzionale cioè naturalmente il problema più importante
E quello di capire chi vuole veramente un'Europa unitaria nell'integrazione federale
E chi invece vuole un'Europa come una grande zona di scambio quello che diceva prima il dottore Messina cioè bisogna vedere in effetti chi vuole veramente l'Europa chi la vuole conseguire secondo determinati obiettivi e chi pensa
Giustamente per l'utilizzo dei fondi strutturali abbiamo verificato per questo nel mio una cosa normale una cosa veramente interessanti e che Ilan ed era
Della Germania dell'Ovest hanno deciso negli ultimi cinque anni di autotassarsi per circa un milione di miliardi a favore dei Länder dell'Est
Un uno Stato con grande federalismo con il più forte federalismo e hanno pensato che il modo migliore per risolvere i problemi del Sud della Germania è quella di una autotassazione delle regioni più sviluppa alte a favore del regioni meno sviluppate è in questo senso c'è una doppia sinergia nell'utilizzo dei fondi comunitario perché da un lato c'è questa autotassazione propulsiva e dall'altro c'è l'utilizzo dei fondi comunitari questo significa che se da vi sono è unita chiudere l'ISMU e coesione e nello stesso tempo e volontà di rendere una nazione unica ecco perché in questa fase bisogna essere
Le attuali diversità
I titoli dei workshop di oggi riguardano proprio le differenti diversità istituzionali economiche culturali che caratterizzano oggi il sistema europeo non deve essere considerato come un vincolo strutturale rispetto agli obiettivi che si vogliono raggiungere
Ma invece diventino uno stimolo all'INPS
Terno del principio che vuole l'unione europea più autonoma più unita più democratica e più commisurata al principio della sussidiarietà nella costruzione delle competenze tra il livello regionale e locale e quello degli Stati nazionali europea
In questo quadro anche di garanzie di salvaguardia delle identità e delle peculiarità e specificità degli i livelli Susta attuali il Comitato delle regioni costituisce un pilastro essenziale di legittimità democratica dell'Unione il cui compito principale deve essere da un lato
Quello di appoggiare su sostenere tutte le modificazioni mirate a migliorare il funzionamento del sistema europeo attuale e futuro e dall'altro di sviluppare ancora meglio
Il suo ruolo naturale di collegamento programmatico ed operativo
Tra le istituzioni comunitarie gli stati membri e le esigenze reali dei cittadini quindi guardiano della sussidiarietà
E della prossimità e questo può avvenire
Se si avrà la possibilità di meglio controllare il ritmo dei mutamenti
Cedendo verso l'integrazione forza dell'Europa senza rompe
L'unità del sistema istituzionale e quindi il nocciolo centrale politico che suggerisce le fondamenta della casa comune europea ecco ma a livello più generale cercano di essere abbastanza sintetico quale può essere
Il contributo dei poteri regionali e locali al funzionamento democratico dell'Unione prima di tutto attraverso il riconoscimento dei principi dell'autonomia avevo locale regionale
A secondo di lo
Attraverso la partecipazione dei poteri regionali e locali al processo decisionale comunitario
E questo potrebbe avvenire attraverso il rinforzo mezzo del Comitato delle
Cioni la partecipazione dei rappresentanti dei governi regionali ai lavori del Consiglio dell'Unione Europea e la rappresentazione del giornale locale in seno alla Parlamento europeo
I rally riguardano le autorità locali e regionali a servizio di un'Unione più trasparente e ruolo delle collettività territoriali nel processo della revisione del trattato
Ma quello che conta quello che è importante è quello che fa riferimento all'applicazione del principio di sussidiarietà evito di parlare del partenariato e di quello che dottore Messina già detto ma mi riferisco al principio della sussidiarietà il principio di succedere a età implica che i poteri pubblici
Non intervengono se non quando
C'è un'incapacità da parte del cittadino di poter raggiungere delle azioni che siano efficace che abbiano
Il patto di autonomia propulsiva e stabilisce inoltre una gradazione tra i poteri pubblici nel senso che il
I superiori
Pervengono solo quando i livelli inferiori parlo di livelli pubblici istituzionali non possono agire in maniera Sat soddisfacente
La sussidiarietà allora in generale e più particolarmente nel processo di costruzione europea rinforza alcuni elementi che riguardano legittimità democratica la trasparenza e l'efficienza ecco e su questo che il Comitato delle Regioni continua ad inserirsi
Sì con il primo pare dire che hai messo l'anno scorso e corno il Po
Vede che andrà a preparare l'anno successivo l'anno seguente nel mille novecentonovantasette dopo che si farà questa grande conferenza tra il Parlamento europeo e il Comitato delle Regioni all'interno del quale si potranno elaborare dei documenti di orientamento con una dichiarazione politica fina alé che servirà al Comitato e al Parlamento europeo di abilitare il ruolo delle istituzioni di dare al Comitato un ruolo forte che gli gli si confà ecco perché il Comitato considera che il principio di sussidiarietà deve continuare a guidare l'azione comunitaria
E ha favorevolmente ha colto l'analisi recente della Commissione europea nel suo parere che riguardava il rafforzamento dell'unione politica per la per e dell'allargamento che è stato votato in febbraio del novantasei in questo documento la Commissione europea in effetti precisato che l'Europa deve agire meno per agire me meglio e in questo è la si identifica e gli stati membri e le istituzioni devono perseguire in questa via la sola che permette all'Europa di Inter lire ad un livello più efficace qualunque sia diciamo il livello comunitario nazionale regionale il Comitato delle Regioni ritiene i ma che questo approccio ripreso nel funzionamento dell'Unione Europea condurrà effettivamente a rendere l'azione comunitaria più efficace più trasparente e più democratica grazie
Centro Falcone diamo la parola
Per le conclusioni per comunicazione
Ente io ringrazio tutte le persone che sono intervenute finora perché hanno dato un contributo veramente costruttivo è operativo e questo conferì
Non solo l'opportunità di questo incontro ma anche la volontà un considerarlo solo momento rituale io ho seguito con grande attenzione
E anzi mi farebbe piacere sei le persone che hanno parlato stamane avessero adesso un attimo di tempo conclusi i lavori della mattina di contrarre la stampa per proprio avere un quadro organico di insieme e questo lo potremo fare diciamo anche verso mezzogiorno visto che manca un quarto d'ora a mezzogiorno dico questo perché penso sia utile fare un attimo il punto della situazione ha ringraziato
Ricordare che adesso le tematiche che sono emerse
Relazioni il rapporto e l'importanza il ruolo del Parlamento europeo e il rapporto corre toh delle Autonomie locali con l'esecutivo europeo con i preziosi suggerimenti che arrivano dall'esperienza sul campo del dottor Messina
Il ruolo del Comitato delle regioni non possano non avere un approfondimento in vista della elaborazione del testo definitivo del documento finale che verrà poi avallato ufficialmente domani e che mi auguro venga poi portato
Intini di giugno in occasione dell'incontro di Firenze per la Conferenza intergovernativa sul tavolo dalla Conferenza stessa
Un la speranza di un esito più fortunato tanto meno come attenzione rispetto all'incontro nativa di Torino
Ha anche consegnato al presidente Prodi quindi questo solo per sottolineare l'importanza del lavoro di approfondimento che verrà fatto nel pomeriggio
Bello dei tre workshop in ciascuno di questi workshop verranno approfondite le tematiche emerse stamani per esempio io credo che sia molto interessa
Dire l'esperienza di altri paesi europei su quelle che sono le dinamiche interne nel sistema delle Autonomie locali abbiamo sentito che non tutte le le nazioni europee sono organizzate per regione alcune anzi restano rischi ne stanno riscoprendo il valore sia detto stamane
Ita le giustamente l'esigenza di sottolineare la FIAT i capi utilizzare i soldi europei anche qui sarà opportuno nel secondo workshop verificare se come e quanto la situazione italiana eh analoga o diversa rispetto ad altre nazioni europee così come vorrei sotto le are l'importanza del fatto che nel secondo workshop non ci sarà soltanto una riflessione
Per la costruzione diciamo dell'Europa della occupazione ma ai un una parte del tavolo dedicata alla cooperazione internazionale e quindi anche al ruolo delle regioni che ancora non sono in Europa ma che aspirava a vent'e credo che questo sia importante perché in questo campo vorrei sottolineare l'Italia delle regioni e in particolare il presidente della regione Marche ma non solo al penso anche alla recente iniziativa del presidente della regione Abruzzo sul campo delle mediterranea no
Si stanno dando da fare proprio per aprire questa questa porta per non lasciare più che sia soltanto un pertugio ci sono iniziative che sono state prese sia dalla Regione Marche che dalla Regione Lazio e insieme la da altre regioni e anche dal sistema di autonomia nei confronti della emergenza Bosnia e non a caso questo vostro oggi saranno presenti anche e tre rappresentanti istituzionali del cantone di Tuzla
La Polonia non a caso lo stesso presidente Scalfaro ieri ha sollecitato l'ingresso della Polonia nel sistema Europa ecco
Tutto questo per dire che stiamo cercando di essere sull'onda dell'attualità e vogliamo dare un'importanza quanto meno analoga alle agli eventi del pomeriggio rispetto a la sessione di stamane
Nel terzo workshop si è parlato col dottor Messina in particolare ha fatto riferimento a questo alla diversità delle culture ne ha parlato con preoccupazione ma nello stesso tempo indicando anche dei suggerimenti preziosi
Per utilizzare al meglio queste diversità in modo che non fossero che non siano delle diciamo degli elementi di rompe ma che possano invece diventa diventare una sinergia estremamente utile è esattamente il tema del terzo workshop e qui ci sarà un contributo prezioso dai parlamentari europei
Che aspettiamo alcuni dei quali sono già arrivati personaggi noti personaggi forse meno noti da un punto di vista diciamo dello spettacolo della cultura ma certamente nella politica si quindi anche questo terzo workshop avrà un ma importanza strategica tenendo anche conto che pure in questo caso abbiamo cercato di allargare il discorso a quello che è il ruolo dei media soprattutto dei media nel servizio pubblico qui c'è una proposta
Che arriva ancora una volta dalle regioni italiane che riguarda la realtà italiana sulla quale sarà opportuno confrontarsi con altre nazioni europee esiste cioè una proposta di rete federalista elaborata dalla Regione Toscana e condivisa dalla Conferenza delle Regioni
Sulla quale sarà utile confrontarsi anche qui con altre regioni europee penso al sistema tedesco ma non solo penso alla BBC alla mitica BBC penso a TF uno penso cioè a tutta la rete cioè di aver Arché presta attenzione a livello di servizio pubblico in Europa alle tematiche del federalismo chi sta più avanti chi sta più indietro perché si sta più indietro qual è la causa allora ecco butto lì alcune delle tematiche che verranno approfondite nel mentre voce del pomeriggio che visto che siamo in aspetto orario mi auguro possano partire altrettanto in perfetto orario cioè la rete
Ovviamente l'organizzazione indicherà qual è la sede logistica di ciascuno dei tre voci sotto
Parentesi permettetemi di fare complimenti a parte il piccolo incidente della luce che si è spenta all'organizzazione e e a tutt'ti ai dipendenti che si sono dati da fare perché questo evento di oggi riuscisse a maggio come sta riuscendo credo che se lo meritino
Allora riepilogando adesso facciamo questa questa questo breve incontro con la stampa poi ci sarà il break per consentire a tutti anche di ammirare il parco che forse non tutti lo sanno ma intitolato significativamente è una decisione che è stata apprese formalizzata nel Consiglio regionale qualche mese fa intitolato a Rabin
Allo statista israeliano scomparso e ucciso
Quindi ecco un'occasione per conoscere anche la parte esterna di questo Consiglio regionale alle quindici riprenderemo i lavori che termineranno intorno alle sei circa e poi ci ritroveremo tutti insieme anche questo un altro momento emblematico abbiamo voluto scegliere per vivere un momento diciamo istituzionale in cui ci si parla ma aveva un po'più informale cioè incontrarci a Tivoli dove è in atto dotto Messina un il progetto di restauro con i soldi europei questo vuol dire proprio per dire che non cerchiamo alibi laddove ci si riesce vuol dire che ci si può riuscire era dove non si riesce a loro dire che c'è qualcosa che non va
Lei lo ha detto oggi ne riparliamo e quindi quello sarà un momento per vedere sul campo come vengono usati i soldi europei ma anche per ascoltare della buona musica e per mangiare un po'insieme domani mattina il momento finale con la proposta del documento sintesi e che nascerà da lavoro del workshop di oggi pomeriggio a questo proposito chiedo ai tre portavoce
Magari trovarci un attimo nella sala qui fuori subito dopo la conferenza stampa per fare il punto prima di iniziare i lavori
Io ringrazio anche presidente morì per il garbo con cui ha condotto i lavori stamane e ringrazio anche tutti coloro che hanno seguito con attenzione le relazioni ci vediamo alle tre di nuovo qui magari fuori perché c'era un po'grazie ancora