"Idealismo senza illusioni, un contributo concreto per un Italia piu' civile: incontro in ricordo di Antonio Baslini" organizzato dalla Fondazione Europea per la Liberta' con l'adesione del Rotary Club - Milano Est

Amici di Antonio Baslini
Abbiamo preso l'iniziativa insieme soprattutto alla Fondazione europea la libertà
Antonio Baslini
Vicepresidente
Ricordare la memoria di Antonio Baslini
Attraverso un in conto di lavoro
Nel quale i vari contributi
Interventi testimonianze
Siamo grati anche a Radio Radicale
Le trasmette indiretta
Verranno raccolte in un volume
Ci auguriamo che questo volume sia pronto in occasione del primo anniversario della scomparsa di Antonio Baslini
E ci piacerebbe poter presentare questo volume
A Roma in una sede parlamentare dove pur essendo stato Antonio Baslini
Nella Camera bassa e non al Senato probabilmente
è stato candidato al Senato nel novantadue ma direi
Un po'anche nello spirito della nostra ricostruzione di oggi c'è una continuità e Chicco politiche di liberalismo
Al Senato
E molto forte
Presenta oggi Scognamiglio
Ma l'ha presentata in un senso
Non meno degno Spadolini la rappresentata soprattutto per uomini come Antonio Baslini Giovanni Malagodi
Nella sua presidenza del mille novecento ottantasette
Antonio Bellini attraversato la vita politica italiana
Come un non professionista della politica aveva un senso dilettantistico della politica ma dilettantistico nel senso che la politica davvero di piaceva
E gli piaceva fino all'ultimo e forse la sua ultima battaglia politica fu quella nelle elezioni senatoriali
Del mille novecento novantadue che ricordava Carlo Scognamiglio
Avevo conosciuto Baslini
Quando io ero ragazzo fosse bambino insieme a sua mamma all'hotel Miramonti di Cortina dove mio padre che era stato collega parlamentare e amico di Antonio Baslini
Bordeggiando partito Liberale Partito Radicale mio padre anche il partito repubblicano e avevamo sempre
Ravvisato in Antonio Baslini uno di quei punti di riferimento di un'Italia europea e di un'Europa civile
Forse la cifra che l'amico da terzi ha voluto dedicare al nostro incontro di oggi idealismo senza illusioni
Rimonta a un lessico kennediano degli anni sessanta ein Baslini atlantismo europeismo occidentalis mo'concretezza e pragmatismo perché dell'idealismo senza illusioni
Per Baslini l'altra faccia era il realismo senza certezze che gli ha sempre dato nella sua esperienza
Liberale attraversato la vita civile la vita politica molte generazioni
Una particolari cifra
Di via Rismondo mai disgiunto dal realismo in questo senso prima
Di dare la parola al presidente del Senato Scognamiglio ringraziando le varie istituzioni cominciare da quella Rotaliana poi ci sarà esplicita testimonianza ringraziamo anche il comune la Provincia la Regione attraverso la dottoressa Adamo che qui presente e diamo senz'altro la parola all'amico Fausto tappe ci presidente della fondazione di cui Antonio Baslini e ancora per molti di noi l'indimenticabile vicepresidente grazie
Io particolarmente caro
Malgrado
La vocazione non gira per le più liete certamente però poter commemorare Pasolini per molti motivi anzi è pronto per certe affinità che si sono che si sono casualmente determinate fra nell'ultimo tutti e due imprenditori e procedure siamo stati spinti da un senso civico molto forte ad occuparsi non soltanto del proprio ma anche i collegi interesse pubblico lui più portato alla politica militante io più
Agli aspetti e
Che ora è che ci e culturali della politica
E ma mi è caro anche per un altro motivo
Poiché
Io sono stato per ci poco meno di cinquant'anni cittadino di questa mia e anche queste sale
Che credo che accolgono
Il museo di arte moderna che uno di New York non forse il miglior unitaria mi ha visto più volte passeggiare camminare comunque a studiare e dipinti qui esposto
E anche perché a Milano ed avviata è stata sviluppata c'era il mio addestramento de de delle dell'agire economico c'è anche larga formazione culturale
Batterie era come sapete nella figlio di un imprenditore
Ma anche niente a volte di un l'uomo che è stato per più spiegarle perché lo ripeteva nel suono nel nome che è stato più volte parlamentare e alla fine senatore al grande fan perciò tutte e due queste tendenti
A vent'anni infatti già
Era iscritto al Partito liberale italiano
E cioè Giovanni a ventisette anni entrato nel Parlamento italiano dove per ben cinque legislature suoi è stato altrettanto rappresentante del Partito liberale
Ma quello che è da sottolineare in luglio e chiede che rivela in pieno in occasione dalla famosa questione del divorzio
Il problema
è questo modo di vedere le cose
Da un punto di vista costantemente non dico proprio centrare nel senso deterministico della parola
Ma nel senso di cogliere da ogni parte in varie le menti e cercare di comporre in qualche cosa di fattivo e di operante della vita sociale e nella vita politica
Da voi sapete com'è nata la faccenda di o altro che il problema era vivo
Nel Paese
Però vivo perché non si poteva ammettere che Cipro circuisce
Arrestare Chiurchiù dentro lo stretto ambito della separazione come era fino all'ora cioè non dava sbocchi ad una ad un qualche cosa di più corretto il più regolare e se levasse di medico il tormento genere concubinato sotterraneo
Questo è stato il problema morale e sociale è un tempo è stato per primo dobbiamo riconoscerlo
Di Marco Pannella il quale sempre spinto a qualche cosa che potesse innovare ha sempre dimostrato anche un certo fiuto in questi problemi
E il seguito a questo a questa tesi perché il Nord fortuna a presentata nel sessantanove no anzi prima nel trecentoundici
Colpa i casi trattati fra fermo
Ha presentato mesi fa cinque la Foppa un oggetto di risoluzione in senso favorevole al divorzio cioè cioè per la prima volta tendeva a inserire nella legislazione italiana il principio perché vuoto che prima era strettamente in mano allacci
Sì sono venuti altre circostanze Pandev e naturalmente aderito immediatamente a questo a questo
Questo progetto e nel gennaio novantacinque nasceva la lega per l'istituzione del divorzio
Nel novembre sessanta c'è questa lega dava adito ha un grande comizio in piazza del Popolo a Roma
Quello che poi fortuna è stato gli elettori
Questa elezioni Tel era un friulano
C'è avvenuto non soltanto nel Friuli ma anche a Milano
Gli ha dato la stura per per avviare un piumaggio contezza il suo progetto ed ha ripresentato con beghe settanta firme di allora c'erano comunisti socialisti
Repubblicani e socialdemocratici però il progetto
L'ottava ancora troppi troppi stracci
Della non solo delle laicismo italiano
Cioè era un po'fiacco ferito e preoccupato e di certi aspetti relativo ma anche di quel cattolici liberali che tendenzialmente ne erano intimamente favorito esattamente è sorto il le modifiche
E il progetto di di Baslini concertato col Partito Liberale Italiano che lui ha presentato pochi mesi dopo il progetto di
La correzione erano limitate Masci vincenti perché creare una lo schieramento laico quasi totale
Ciò ha consentito alla legge di la di parte
C'è però un altro aspetto che forse poco noto e cioè a me è caro
Cioè che noi ha preso l'iniziativa qualche tempo tocco
Tu durante la l'ultima legislatura più cui lui ha fatto parte
Di presentare un progetto di legge in favore già il sistema maggioritario nell'Ottocento e
Mi è caro perché io nello stesso periodo cioè nello nell'ottantaquattro
Vivevo in questo stesso senso siano pensavo degli articoli in questo stesso ci in questa stessa direzione cioè la necessità di non rompere quello che era
La la la strettoia
Vero zecche
Chitarra ai le segreterie di partiti un potere ossessivo prendeva anche un po'troppo Tonkov mistico tutto il sistema
Politico italiano io romperlo per poter vedere c'era fattibile per creare qualche cosa di nuovo il più efficace nella politica italiana
Questo
Naturalmente non ha potuto
Realizzarsi allora è venuto qualche tempo più tardi
E qui voglio concludere per far rilevare alcuni aspetti
Per esempio
E cioè anche tutto che mi considero particolarmente onorato e favorito di aver avuto l'opportunità di aprire in nome della Fondazione europea però la libertà e interrotta quella come questa commemorazione tra loro e oratorio Ballini Masci soprattutto per richiamare la sua figura è opera quale Djordjevic omaggio alla mia ma anche e i Tanzi soprattutto il rispetto dei fini collettivi e in cui convergono quelli individuali tra rilevarla quale in su niente esempio
Di quel metodo che costituisce il più proprio carattere già la vera libertà e della democrazia
Metodo
E cioè che il primo cioè tanto più oggi in cui ci sono accentuato i metodi o piuttosto il difetto di metodi degni di questo nome
E invece la emotività già leader Rudi contrapposizioni Ettore le ostilità io riflessive
Cioè non puntigliosamente precostituito in funzione strumentale
Vuole riportare all'evidenza degli imperi letti e delle volontà
Dell'attenzione scrupolo Olivari sollecita
Per le occorrenze di innovazione e avanzamento
E per le diverse proposte di soluzioni pur parziali dieci c'è fermento inno ed emergano nella società nel bailamme il margine di effettiva rispondenza occorrenze reali e non velleitarie o addirittura controproducenti
Ed è coordinare tali margini positivi in India di più e proposte di più larga e feconda rispondenza umano
Ogni cittadino è portatore quando esce proprio corrente ed esperienze e conoscenze personali di un frammento Gelli occorrente collettive e delle loro soluzioni pieno il politico c'avete errore
E farle proprie e sceverare e portandole a contemperato soddisfacimento Pio si fa davvero liberale e democratico
Come deve essere perché i due termini coincidano enuncia i contratti e poi contrattacchi Cimino Orino e fascino a vicenda
E Antonio Baldini
Per la nostra memoria
Insegnamento esempio e merito
Non c'è un orecchio ma pratico di questo metodo e indirizzo al di sopra delle parti
E nel contempo evidentemente fecondo e materiali scettico per tutte le parti
Grazie amico aperti adesso diamo la parola al presidente Scalia del quota di club di Milano resta che ringraziamo non soltanto per la sua testimonianza di amicizia ad Antonio Baslini ma anche per appassionatamente collaborato all'organizzazione di questo incontro grazie presidente
Grazie presidente
Devo dire che dopo le parole gigliata Pergine difficile prendere il filo per continuare un discorso perché ha detto tutto lui
Gli ha detto tutto più compiutamente di quello che avremmo potuto dire noi ricordando un nostro amico ma il Rotary Club Milano Est ha voluto aderire a questa iniziativa
Per ricordare Antonio
Così come l'abbiamo avuto tra di noi
Ma per ricordare Antonio
Che consideriamo un volontario della politica
Un imprenditore ha continuato a essere un imprenditore
Ma che è stato un volontario della politica un serio volontario in questo volontariato ha incarnato locali potrà risposto a quello che è lo spirito di servizio che animati Lotteri che fa girare la nostra protesta ecco sotto questo profilo che in rotta ricche sempre riluttante a intervenire in Assisi politiche
A aderito all'invito
Diciamo che Antonio lo ricordiamo appunto come un servitore dello Stato
Sia pure non un funzionario ma un servitore dello Stato
Che ha sempre avuto un grandissimo senso dello Stato ma anche un grandissimo che soprattutto in una di sicuro senso della socialità e credo che questo emerga proprio dalle parole che il prestito e tappeti c'ha detto
Quindi questo sotto questo profilo come Lotteri
Non solo è stato uno dei nostri ma lo consideriamo veramente un personaggio che ha dato molto al nostro club
Che ha dato molto nostro club
Oltre che per parlarci quando ci trovavamo attorno al tavolo nelle conviviali di politica
Per parlarci con estrema chiarezza con un discorso estremamente chiaro con un discorso che tutti riuscivamo a capire ma che era un discorso dei nostri era un imprenditore che parlava ai suoi amici imprenditori di qualcosa di cui si sta occupando ecco mi pare questo lato sia un dato abbastanza interessante un lato che forse molti non conoscono ma che ci ha avvicinato il voto
Personalmente io ho conosciuto Antonio tantissimi anni fa erano ragazzi credo che ci siamo avvicinati nei giorni della Liberazione
Ma di Antonio vorrei ricordare che ne sapevo già prima
Ne sapevo in quanto ecco qui un discorso di continuità di imprenditoria
Mi sapevo per dei racconti che suo padre faceva mio padre giocando alle gocce con suo idee Carbotti nel nel campo delle gocce del John mai dove si ritrovavano gli imprenditori e parlavano con molta semplicità
Delle delle loro cose di lavoro le loro cose di casa
Ecco mi pare che tutto questo spirito va considerato sotto questo profilo sono lieto che sia che ci sia stato un invito per il nostro pool aderire a partecipare a questa manifestazione che credo ricorderà veramente il nostro amico Antonio grazie
Grazie presidente per questo ricordo anche per la considerazione
Sull'abituale Italo sia del mondo italiano a ricordare un proprio membro che ha partecipato tanto a lungo alla lotta politica
E da questo punto di vista appunto Antonio Baslini rappresenta una eccezione coperte quelle particolari caratteristiche
Di volontariato vero e serio dell'impegno civile e politico che lo ha caratterizzato e che caratterizza anche in una generazione successiva anche Carlo Scognamiglio che poi sarebbe diventato addirittura presidente del Senato credo che non abbia mai intenzione né di abdicare né di vedere a parlate quelle caratteristiche di volontariato nell'impegno civile politico e siano tutti molto grati al presidente del Senato
Di aver voluto onorare le testimonianze di oggi e che saranno poi raccolte in questo volumetto in quello spirito di liberalismo che lo ha portato tante volte a Milano e non solo a Milano al fianco di Antonio Baslini
Prego presidente
Io sono grato ai familiari di Antonio Baslini e ai suoi amici
Per l'invito che mi è stato rivolto che occupa di partecipare alla sua commemorazione perché di Antonio Baslini io sono stato amico non per la comune
Comune orientamento di fede politica che pure
Condivideva ma per essere io la stessa futura stessa espressione civile sociale di Milano
E quindi ha un'amicizia che credo si trama anche addirittura nelle generazioni
Dunque fu molto dispiaciuto quando prematuramente scompare
Per Antonio Baslini occuparsi di politica e del bene pubblico corrispondeva senz'altro a tramandare una
Tradizione di famiglia perché suo nonno che anche lui si chiamava Antonio Baslini
A cui ha fatto parte del Senato Reggio finiti poca per fasciste
E rappresentava in quell'Italia l'Italia liberale e qui elitaria
Che sarebbe giunta altra moto insieme al suo ispiratore e Massimo interni cioè il
Presidente del Consiglio Giovanni Giolitti
Il padre di Antonio Baslini Ernesto fondò nel mille novecentoventicinque le industrie chimiche tutto Baslini
E Antonio Antonio junior dovrei dire ereditò del primo Antonio la passione civile dal secondo il gusto per la ricerca scientifica e per l'attività imprenditoriali
In quel clima di libertà di tolleranza e di profonda etica del lavoro che così tipico della più solida purché sia per la nostra città
Si fa uno il giovane Antonio Baslini laureandosi in chimica industriale nel mille novecentoquarantanove all'Università Statale di Milano
Già tre anni peraltro era iscritto e militante del Partito liberale italiano poco dopo sposò la signora Gloria Carnelutti figlia del celebre avvocato
E dalle ebbe tre figlie
Intrapresa con Successo la sua attività di imprenditore e rimase un'impresa di successo amministratori diverse società enti ed associazioni Bersani Baslini sentì che era venuto il momento di dicasi al partito a cui ha descritto
Entrato nel pieno della fase di modernizzazione
Malagodi Anna eravamo nella seconda metà degli anni Cinquanta si avvertiva una volontà di alleanza da parte della democrazia cristiana e dei suoi due alleati laici Partito repubblicano il partito socialdemocratico
Con il versante socialista del Partito Socialista Italiano di Pietro Nenni
E contemporaneamente si apriva la polemica sul centrosinistra che vide i propri Malagodi uno dei massimi protagonisti
Avendo egli intuito con acume i concreti pericoli
Che l'economia italiana avrebbe potuto correre se si fosse messa sulla strada dell'indiscriminato statalismo predicato sia delle forze socialiste che da quell'integraliste cattoliche ostili ai allora
Ai principi del liberalismo ed economia di mercato
Malagodi Pasquini con lui in questo da veri liberali difendevano anche un interesse specifico di una categoria di cittadini i milanesi
Nel mille novecentosessanta
Da qui che c'è il suo primo passo in carriera corso degli onori politici eletto consigliere comunale della nostra città tre anni più tardi entrò alla Camera dei deputati per la circoscrizione di Milano e Pavia
Il Caligiore avrebbe poi riconfermato a Montecitorio lo si è ricordato in quattro legislature nel sessantotto del settantadue nel settantanove nell'ottantatré
E l'unico insuccesso fu quella quello del mille novecentosettantasette fu un anno estremamente critico fedeltà di epatite liberale sì ci si ricorda ma grande compassione di voti verso la vicina momento di grande incertezza
In questo Periodo si sarebbe fatto conoscere come un uomo delle battaglie di principio laico ma lontano dal quell'anticlericalismo d'avanspettacolo
Che caratterizza l'altra in più rispettoso formazione culturale ed educazione delle opinioni altrui non fu mai portavoce di interessi particolari né tanto meno di potentati
Egli preferiva concentrarsi su obiettivi lungimiranti anche correndo il rischio di anticipare i tempi e di apparire in contrasto con i sentimenti correnti
Ma non ebbe mai paura di sfidare l'omologazione intellettuale e inoltre era dotato di una buona dose di realismo cavouriano per cui sapeva che bisognerà fare le riforme prima che la piazza Derek Hamas
Pasolini in questo commento capì il capiva perfettamente ma questo è un tratto tipico dei liberali che mi più volte capita di osservare capire perché la società si modella su alcune leggi fondamentali Tocqueville osservava e la legge ci successione quella che determina poi un modello di società
Da questo problema era stato risolto i tipi di Giolitti e
Il il vero liberalismo di Bernini emerge proprio nel dedicare un grande interesse a una questione che avrebbe avuto necessariamente un grande riflesso sulla società appunto
La questione del divorzio sì perché anche a a costo di sembrare un po'riduttivi rispetto all'attività politica che durata per un arco
Sull'arco di un ventennio e che produsse da parte di Pasini che interessante qualche caso originali per esempio l'introduzione dell'ora legale ormai è un principio vale morti sono nati e notte ci ricordano quando non c'era
E che continui a rinnovare il liberalismo italiano
Disegnando la fine degli anni settanta nuovi orizzonti politici e il nome di Pasolini è accanto a quello del suo amico nove sfortuna è certamente legato lo si è ricordato alla legge all'introduzione della legge sul divorzio
La prima iniziativa parlamentare per introdurre anche in Italia una legge sul divorzio era stata avviata quasi un secolo prima nel mille ottocento settantotto
Successivamente vennero presentati numerosi disegni di legge ma bisognò attendere molto tempo prima che una una parlamentare né costasse uno e questo accade proprio con il progetto di legge Bassanini che era il ventotto novembre mille novecentosessantanove
La Camera la prova contro centoventicinque voti favorevoli e duecento ottantadue contrari al termine di una seduta che sarebbe entrata a far parte della storia del Parlamento italiano
Nel maggio del mille novecentosettantaquattro molti di noi lo ricordano benissimo al termine di una battaglia che rischio di lacerare il mondo cattolico e la stessa democrazia italiana si tenne il primo referendum abrogativo della nostra storia e i cittadini nonostante alcune previsioni negative confermarono con il cinquantanove virgola quattro per cento dei consensi la scelta che aveva fatto che avevano fatto di due rami del Parlamento
Ne sarebbero derivate
Come certamente Bettini aveva previsto
Trasformazioni del costume nella società negli istituti giuridici e siamo ad esempio il nuovo diritto di famiglia che logicamente la conseguenza denaro introduzione legge sul divorzio che in quel momento che erano intenzionati in materia di rapporti civili si sarebbero ridotte le distanze rispetto ai nostri partners europee e americani
Oggi parlare di divorzio fatto pacifico anche se spesso il doloroso e poi la questione dell'annullamento del matrimonio allora divideva profondamente le coscienze
Per alcuni è un diritto che occorreva riconoscere per altri una scelta che avrebbe condotto la dissoluzione del tessuto connettivo della Società della nostra città in particolare cioè la famiglia
Insomma una discussione che prendeva talvolta attonita cataclisma
Antonio Baslini con la sua concezione della politica da liberale anglosassone fu determinante in quell'aspro dissidio solo in quanto promotore della legge non solo in quanto promotore della legge ma soprattutto in quanto elemento di moderazione
Di equilibrio di saggezza verso l'opinione
Egli infatti non concepì mai quella battaglia comune a questioni di schieramento ma piuttosto come un impegno volto al riconoscimento del diritto di ricostituirsi riconoscimento del diritto
Dire costituirsi una famiglia a chi aveva già subito il trauma della separazione
Dai primi ricordava quegli anni con sentimenti contrastanti da un lato provava il piacere risentire associato il suo nome a quella legge una legge certamente importante
Che abita unito il meglio della cultura laica italiana
Però non poteva fare a meno di sentirsi imprigionato in quelle memorie sapeva che Louis fortuna avevano portato l'Italia ad uno Stato più libero e più responsabile sono le sue parole
Anche se avevano determinato lo cito di nuovo una spaccatura in Italia in due ma su una questione di principio che non ti interessa
Eppure aveva anche una vena di malinconia quando ricordava
Tutti coloro che saltarono sul carro dei vincitori anche se si erano impegnati debolmente prima del risultato favorevole
E niente lo spaventava più della retorica dei reduci
Di coloro cioè chi erano consapevoli di avere già dato il meglio di sé e per questo sì bruciò lavano nel rimpianto nostalgie
Questo per sfida piuttosto forti
Sì perché da libertino non fu solo l'uomo del divorzio la sua vita parlamentare come ha detto fu intensa ma amo anche giornalismo al punto da dirigere un periodico cui dedico energie e una certa credo anche dei soldi perché di solito è così ma non ne ho la prova una certa devozione per vittoria un po'artigianale la rivista si chiamava alleanza
E di intendeva proporsi come periodico dell'aria laica
Nel mille novecentosettantanove ricoprì anche un incarico di governo come sottosegretario agli Affari Esteri nel governo presieduto da Francesco Cossiga
Senza contare che aveva pienamente prese Egitto il declino del sistema politico corretto dalla legge elettorale di tipo proporzionale diciotto marzo mille novecentottantacinque infatti Basini presentò un progetto di riforma istituzionale che ruotava intorno all'abolizione della proporzionale e all'introduzione del metodo maggioritario fondato su collegi uninominali con l'elezione in due turni i deputati e senatore era il sistema elettorale sia rimasto in Italia fino all'introduzione della proporzionale nel mille novecentodiciannove
Singolare si dirà che un esponente di un piccolo partito che allora aveva il due tre per cento dei voti antico che non abbiamo mai avuto
In bocca sembra stare attento accidentata addirittura apparentemente in contrasto con gli interessi del piccolo partito
Citate rischiosa eppure questo faceva proprio parte del carattere del personaggio portato ad analizzare lucidamente i fatti senza lasciarsi condizionare dal Breve miope interesse del giorno per giorno
Egli pensava infatti che una riforma elettorale di questo tipo avrebbe stimolato l'intesa fra le forze laiche e democratica e così Antonio e per l'esattezza fra socialisti socialdemocratici repubblicani e liberali ragionando con le vecchie categorie un accordo che egli giudicava naturale una volta caduti il liberismo e il privilegio il collettivismo e la lotta di classe cioè la principale materia di contendere tra queste varie forze politiche
Antonio Baslini aveva perfettamente individuato il necessario percorso per risolvere la crisi del sistema politico italiano e per conseguire l'obiettivo principale di ogni democrazia
Quello di consentire ai cittadini
Di decidere con il loro voto e cioè di realizzare compiutamente il principio demo
Ancora una volta un'intuizione preziosa che percorreva i tempi
Non ebbe poi Antonio Baslini l'avventura di votare e quella legge lo feci io che lo avevo sostituito come rappresentante dei liberali milanesi al Senato ma non posso non sottolineare che la riflessione Daloui originariamente tradotta in atto parlamentare guardava alla tradizione liberale quella legge per quanto criticabile sotto l'aspetto del completamento proporzionale principio maggioritario e la sostanza in mente la legge che i liberali Cavour D'Azeglio Borrelli allora ministro dell'interno vollero per realizzare il loro sistema liberaldemocratico nel febbraio del mille ottocentoquarantotto e che viene mantenuto il portato a suffragio universale dal di penale Giolitti il quale subì
Non gradi la spinta che proveniva essenzialmente da Salvemini delitti a favore dell'introduzione del sistema proporzionale ricordo le argomentazioni che liberale Giolitti fece contro l'introduzione del proporzionale
Disse allargando i collegi elettorali il risultato sarà che non saranno più le qualità del candidato a essere forte in discussione e a essere poste all'esame dei singoli elettori
Accadrà che la maggior parte dei candidati non sarà conosciuta alle persone che sono destinati a votare perciò aumenterà e normalmente il potere dei partiti
Giolitti lo fece in tempo a vedere realizzata questa sua
Previsione di uno Stato meno di voto democratico e certamente meno liberale e che elezioni a suffragio universale col sistema proporzionale diventi Giolitti si tennero soltanto nel mille novecentodiciannove e non vi fu il tempo per i partiti per acquisire quell'enorme potere
I quali invece noi con Antonio Pasquini siamo stati testimoni ringrazio
Grazie adesso la parola abbia attrice Rangoni Machiavelli vicepresidente dell'Internazionale liberale presidente del terzo gruppo dell'Assemblea su tematiche economico-sociali
Animatrice della lista alleanza che adesso veniva ricordata dalla precedente Scognamiglio
Senta ricorda Giuseppe
Grazie presidente
Antenne operative mi amava definirsi non idealista senza illusioni ed era un modo molto precisa di definire se stessi
Credeva profondamente nei valori del liberalismo e nel metodo liberale
Lo riteneva un dovere dei liberali dare forza Bellucci i rappresentanti a una società civile formata di liberi cittadini che interagiscono per risolvere insieme problemi comuni secondo Garofoli per il ritardo
E principi comuni
Le qualità di Antonio Petrini erano le qualità migliori di questa città così come gli ha ricordato il presidente verrà Lottery Milano resti ed è profondamente radicata nella città di Milano e come ha ricordato il previdente Scognamiglio non mi ricordo che nel mille novecentosessantatré
Non vede molti più voti di preferenza di Giovanni Malagodi che all'interno della Cerchia dei Navigli e riceveva molte lettere di chi si ricordava di suo nonno antenne benzina erano ancora vivi
Alcuni di quelli che si ricordavano appunto di questo peccato della famiglia
Quando fu eletto la sua prima proposta di legge fu quella per abolire l'immunità parlamentare
Era una legge intesa moralizzare fin da allora la vita pubblica e calde completamente nel vuoto perché forse nessuno si ricorda
Se non quelli emerito tanti figli oggi che hanno fatto le battaglie liberali quanto era difficile essere liberali in quegli anni
Chi si ricorda non offrendo
Il Corriere sul Corriere della Sera ha scritto da Luigi Bettino si chiamava l'emendamento
Luigi Pertini raccontano che aveva presentato un emendamento per Zimmer una proposta di legge non mi ricordo quale l'emendamento in un'edicola con quella virgola si sarebbe potuto comprendere il testo della legge
L'emendamento fu respinta perché grigi per definire un liberale illiberali erano la posizione e come tali erano stati emarginati emersi in un ghetto
Quando Antonio Petrini
Comincia la battaglia del divorzio rischiamo molto
Perché è difficilissimo in quell'epoca essere diversi stili ed approva Mifflin
Che perse brutti bruttissimi all'interno della Cerchia dei Navigli inique Damiamo moltissimi nelle altre zone di Milano e fu il suo elettorato fedele che lo seguiva per le altre quattro legislature
Il presidente dà per già ricordato quello storico comizio in piazza del Popolo per la battaglia che il divorzio io ero sul palco non dimentico la Malfa che diceva sottovoce Nenni che peccato che il divorzio non penserà mai non mi rispondeva impossibile perché i tempi non sono ancora maturi
Questo era il pessimismo dei responsabili politici di allora
Mentre Antonio Pedicini
Ed è sempre stato ottimista ed è una delle sue caratteristiche più straordinarie nessuno nega un ottimismo della volontà ed è piuttosto l'ottimismo della ragione perché lui individuava le linee di tendenza
E capita che quelle battaglie che seguivano lo sviluppo e l'evolversi di una società non potevano che essere vincenti
E durante tutta la battaglia del diverso e per la legge prima e per il referendum poi sempre il più ottimista di tutti
Mi ricordo in piazza Navona un palco con Pannella che tuonava dicendo
Sarà un miracolo se riusciremo a vedere il cinquantun per cento la battaglia del divorzio è stata sentita in mente politicizzata fra destra e sinistra che si voterà solo i moderati contro i progressisti e noi avremo una vittoria di stretta misura
Mentre eravamo in piazza un giornalista si avvicina antenne pertinenti come dice onorevole sono riusciti ai primi risultati del primo seggio che ha invito le operazioni di scrutinio un seggio elettorale dell'Eur
Che dava largamente vincente il divorzio
Antonio Petrini che c'è una dichiarazione a tutte le agenzie dicendo come avevamo sempre previsto il divorzio stravince con una grande maggioranza mi ricordo
Lo sconvolgimento di tutti quelli che erano sul palco che facevano gli scongiuri perché ritenevano che ne ha tratto un'imprudenza e terribile
Ma aveva ragione lui
Il divorzio vinse con con una grande maggioranza
L'ultima legge che antenne Platini ha preso un patto così come è stato ricordato a questo tavolo e scatta la legge per il elettorale maggioritaria io mi nominale a doppio turno
Mi ricordo
Il racconto nel mille novecentottantacinque Carletti retate appena presentata c'era un grande ricevimento al Senato il presidente era Cossiga
Io ero prenderà in quanto vicepresidente dell'Internazionale liberale perché era una serata in onore delle tre grandi internazionale
Appena alzati da tavola Craxi nella gara di Spadolini
Mi chiamarono da una parte e mi dissero ma cosa forte Antonio Petrini ma non si rende conto che presentando questa legge elettorale distruggerà i nostri invertiti
Io risposi Antonia Baslini ritiene che sia più importante saldare la democrazia che salvare i partiti
Non ritiene anche di aver avuto un precedente illustre in Giolitti che non intendono prove centododici allargando il suffragio permettete Riccarda per a tutti gli elettori maschi
E fa impressione oggi che cordate che fino ad allora portava solo l'otto virgola tre per cento degli italiani
Ettore da pro la riforma di Giolitti porta il ventitré virgola due per cento per
Il Pica quattro piedi prepagate per cento erano chiuse trentaquattro per cento ripresa tutte ecco perché il diciannove aprile finirà bellici hanno carovita
Età e quindi se ritiene locazioni diciannove
Chiedo scusa
Età dell'attentato legislazione
E
Ed era avete appunto avuto ragione che era molto più importante rafforzare la democrazia che salvare i partiti politici
Oggi essere liberale molto facile lo strumento
Bellissima è un liberale di sinistra Fini è un liberale di destra ma noi qui oggi vogliamo ricordare Antonio Presidente liberale vero
Ringraziamo Beatrice Rangoni Machiavelli credo a nome di tutti ringraziamo il presidente del Senato Carlo Scognamiglio allontanate
Ora i nostri lavori proseguono e
Mi tocca il compito di giustificare l'amico sottosegretario Vegas grande amico vi è
Bilancio di Palazzo Madama
Anche di lunedì si occupa di legge finanziaria ed è ampiamente giustificato comunque il suo testo farà certamente parte del volumetto che pubblica no la parola a Antonio Patuelli amico da sempre prego
Ma io non volevo e non potevo mancare questa occasione nella quale Bologna e rimanere in uno stile asciutto che ha proprio appunto ad Antonio Baslini
Io sono stato evocato ceduto dammi civile mi hanno ricordato l'attività politica e parlamentare ed alcuni tattili fondamentali del suo carattere
Per quello che che possono lo cercherò di ricordare con una undici o dodici parole
Non ricordo come amico molto leale idealista non trasformista
Privo di qual sia si tatto di arroganza
Ricercatore del dialogo
Molto tollerante
Laico non laicista
Non arrivista e lungimirante nelle scelte strategiche
Potrei fermarmi qui perché per me è il miglior ricordo che posso fare gli Antonio se posso aggiungere qualcosa
Dico che tutti questi tratti sono sostanzialmente antitetici appello che il modo di essere e di fare politica casi generalizzato di questi ultimi anni
Molto leale oggi ma è quasi una connotazione dispregiativa in una fase in cui al trasformismo prevale e il tatticismo senza ideali formaggio su torto
Idealista
Quando in una fase come quella d'oggi i riferimenti culturali sono così superficiali e generici
Quasi che scolpiscono una identità che dovrebbe essere la prima motivazione della militanza politica e dell'impegno civile
Senza no Kanza e Antonio
Primo anche di quel minimo di supponenza che ha e spesso ha naturalmente da chiunque faceva almeno un comizio ecco Antonio non aveva questa abbondanza non aveva questa supponenza era invece l'alfiere dell'anti arroganza di uno spirito di impegno civile di coerenza che andava premiato in positivo
Non per quello che diceva di essere ma per quello che erano
Sempre grande ricercatore del dialogo dialogo come metodo non dialogo come fine questo è il liberalismo vero che vede nel dialogo uno strumento molto tollerante
Molto tollerante delle opinioni autorevoli molto tollerante non altrettanto dei comportamenti che non fossero rigorosi rispetto alle premesse e rispetto agli ideali ed è per questo che già tollerante maltempo spesso severo laico e non laicista la battaglia sul divorzio ce la ricordiamo tutti ma dobbiamo anche dire che la battaglia sul divorzio è stata vinta perché Antonio Baslini e liberali convenuti
Riuscirono a rassicurare quella parte di opinione pubblica moderata
Quei cattolici che in Italia sono tendenzialmente moderati o talvolta tendenzialmente moderatamente liberali i quali vennero assicurati che la scelta del divorzio non era un salto nel buio
Non è quello che invece gli oltranzisti anche di borsisti cercavano di annunciare terrorizzando le patate e l'opinione pubblica non arrivista
Antonio Pasolini e ha fatto politica per oltre trent'anni senza spirito di arrivismo
Devo dirlo dall'amico di Antonio più giovani di noi coetaneo di mia madre e di mio padre perché tante volte abbiamo dovuto noi suoi amici costringerlo ad assumere l'incarico io ricordo la fatica che feci
Sedotto in direzione centrale in vecchie sedie poltrone rosse dismesse dalla sede del Consiglio Nazionale pensate i liberali con che fatica hanno fatto politica per tanti anni a cercare di convincere Antonio ad accettare di fare il sottosegretario non che anni fa appaio agli incarichi pubblici in unica fatta meglio alle cosiddette Portogallo forza e quando poi vende nominato sito novembre si trova bene soprattutto perché si trovava in un grande dicastero di grande tradizione come gli estremi
Nel quale la cultura delle relazioni internazionali trovava una forte risposta alle esigenze e alle grandi visioni di Antonio infine lungimirante
Nelle scelte strategiche ebbene Antonio Baslini io lo ricordo come un fulmine
Nelle questioni economiche un fulmine di intuizione non fulmine di intuizioni
Sulla politica politicante non non non è una materia su nominava materia sua
Solo sulle scelte strategiche altrettanto fulmineo di intuizione come nelle questioni economiche sia Murdoch mica economiche bene
Quando Pasolini presentò la legge per l'uninominale a doppio turno e chiamo che ci fu una reazione nel sistema dei partiti
Ma debbo dire che quel sistema dei partiti si è ricomposto attraverso una legge il Mattarellum che svuota l'intuizione di Pasimeni e della tradizione liberale e far rientrare dalla finestra quelle macchine di partito che Pasolini sanatoria e tanti altri volevano smontare anche con le iniziative come la sua e quelle successiva
Dico presto
Perché ritengo che l'insediamento di Antonio Borghesi non vada disperso soprattutto oggi un momento molto difficile come diceva Beatrice Rangoni momento in cui tutti sì di chiamo universali ma forse molto pochi troppo pochi hanno la protesta del esserlo con tutte le fatiche che Antonio Baslini affatto e che noi portiamo nel nostro grazie
Grazie tanto questo riferimento di Antonio Patuelli alla cultura delle relazioni internazionali
Che ci riconduce all'esperienza di Antonio Baslini sottosegretario alla Farnesina
Capita al momento di dare la parola all'ambasciatore Guidi che proprio in questo periodo visse una collaborazione diplomatica politica come sente anche umana prego ambasciatore
Grazie presidente tratteggiare la figura di Antonio Baslini e naturalmente molto difficile in via nel contesto che lo vede imprenditore uomo politico e soprattutto un uomo di dolci umane talmente raffinate interventi estinte da poter dopo il sì invitati piuttosto a quella che è la esperienza personale che uno ha avuto del rapporto con un un Bobo così importante nei nel senso che attribuiva valore reale ai rapporti umani
Antonio Baldini lo ricordo quindi da una parte come funzionario del Ministero del ex funzionario del ministero degli affari esteri che nel momento in cui del settantanove l'unico assunse la carica di sottosegretario aveva una posizione abbastanza di rilievo nella difficile nomenclatura del ministero degli affari esteri soprattutto aveva poi una collocazione geografica particolarmente strategica perché aveva una stanza di fronte alla sua Antonio Baldini arrivo
In questa carica che non so quanto lui avesse voluto arrivò pieno di entusiasmi lui pieno di una carica di desiderio di fare delle cose avendo tra l'altro una delega molto importante che era quella della cooperazione con i Paesi in via di sviluppo
Quella degli affari culturali e del personale quindi l'unico arriva pericolose molto direttive precise da fare e devo però dire che arrivato al ministero degli affari esteri nei primissimi tempi
Non fu esente dalla la qualche sgomento che mi confidò in varie occasioni di trovarsi improvvisamente mi persona così perbene persona va consigliabile così detto tra virgolette milanese nella sua impostazione di trovarsi in questa straordinaria conchiglia
Dell'urtata del ministero degli affari esteri dove però comunque che pure non mancano dove soprattutto tutti pensavano i vecchi funzionari di poter fare di lui un boccone invece lui sette proprio col tempo
Queste sue qualità affinarli
E riuscì a tramutare il suo rapporto con il ministero degli affari esteri in un rapporto assai felice
Per quale du anzitutto si dice delle cose molto precise nel campo della cooperazione che allora era ancora impostata su una filosofia di necessità dei paesi in via di sviluppo non so delle filosofie che hanno poi preso il sopravvento più tardi
Ha avuto un rapporto diretto con i funzionari proprio perché era incaricato del personale ed è soprattutto poi la possibilità di già allora intuire l'importanza della cultura nella politica internazionale dell'Italia che era sempre stata trattata veramente un po'come una volta nella in lui cominciamo allor mano poté poi naturalmente
Portare avanti questo compito anche in un discorso relativo agli istituti di cultura che si sarebbe poi rivelato molto preciso
Degli anni a seguire
Va be'poi aggiungere questo che il mio ricordo di Antonio Dini anche legato alla mia presente funzione che è quella di essere presidente attualmente di un istituto di ricerca che gli spicchi Milano abbastanza noto abbastanza prestigioso del quale non è stato fino a pochissimo tempo fa
Fino a poco prima della sua scomparsa un affettuoso partecipante e questo mi riporta per contusioni di affari perché quelli degli studi di ricerca finiscono per essere delle mafie di persone tutti alla ricerca raggiunge la suddivisione dei compiti a farsi di lui è stato per tantissimi anni vicepresidente attivissimo decisione cioè del centro informazioni studi del mercato comune europeo
Che Lulic
Al quale lui diede vita nel mille novecentosessanta il che portò avanti per quasi trent'anni con una sua bellissima partecipazione
Il momento in cui dell'Europa si parlava assai poco interessava molto poco invece lui in organizzazione dice ma di studio di incontri di lavoro Linda scritti e pubblicazioni riuscì a sempre a dare un forte impulso alla politica e utopistica
Devo dire che non è mai dimenticato ancora il convegno svolto civile sotto la sua presidenza sulla politica industriale nel sessantanove che fu seguiti pochissimo il memorandum colonna di quegli anni
Ed è precisamente su questa impostazione europea che io vorrei lasciare mio preciso ricordo
Di Antonio Martini quale convinto assertore dell'importante ruolo internazionale dell'Italia assoluto assertore della necessità che il nostro Paese fosse assai meno timido nella sua voce europea
Gli soprattutto convinto europeo quando nessun'altro lo era il loro era assai più di quelli che lo sono molto oggi tutti praticamente ma assai più a parole che ha fatti
Grazie
Professor Ferrari
Mentre presso Tendai viene credo che interpretando i sentimenti di tutti
Un caloroso saluto al senatore tremori che è stato un prestigioso
Parlamentare liberale della generazione immediatamente precedente quella di Bellini ma oggi più che mai vivo ritenuto da Venezia a Milano ci ha fatto molto piacere cioè dopo se sarà
Allora io credo che molto si è stato ha detto
E rimanga come dire poco da dire almeno a chi come me a ritenuta da un certo punto in avanti
Di non fare politica in un Paese nel quale gli interlocutori politici si erano ridotti al lumicino
In quegli anni che per quanto mi riguarda non sono ancora finiti debbo dire che l'unico uno dei pochissimi interlocutori con i quali mi pareva che avesse un senso scambiare le opinioni politiche era proprio Antonio Mastino
E quale io credo questo Paese deve essere grato
Ma molto profondamente grato
Per il vertice non solo per il divorzio
Fondato nel mille novecentosettanta quando il divorzio è passato mille novecentosettanta per un anno molto particolare un anno nel quale c'era un partito socialista che faceva il suo mestiere sense
Che è stato un po'dentro un po'fuori dal governo ma concedeva l'appoggio al governo condizionatamente a certi risultati fu per questo che nel maggio del settanta persone lo Statuto dei lavoratori
Votato anche dai liberali lo ricorderete malgrado i capricci che buona parte della classe imprenditoriale italiana
Sì per quello che passò il divorzio
E che passa il divorzio per l'apporto determinante desiderati
E nell'ambito dei Liberali per l'apporto determinante di quella frazione del Partito liberale che era allora la sinistra veneta dico in certa misura faceva parte anche Antonio anche se avevo una collocazione più come dire centrali delle frange dell'estrema sinistra fu determinante fu determinante
Per vari motivi e qualcuno di noi ricorderà che il presidente del Partito liberale cattolico fervente era Badini Confalonieri fortemente anti divorzista e quindi in grado anche di contrastare apertamente o sotterraneamente lo svolgersi degli eventi
Quindi l'opera che svolse vasi che svolse non solo basi anche evidentemente altri lo stesso Malagodi bisogna dargliene atto con grande come dire chiarezza oggi a tanti anni di distanza e di tante altre cose che aveva detto fu determina quindi quello è stato un momento a mio modo di vedere fondamentale per lo sviluppo della democrazia italiana l'unico forse uno dei pochi momenti dopo
Il quarantasei quarantasette nei quali si è avuta la speranza di procedere anziché di retrocedere di essere un Paese come dire che si avviasse a diventare protagonista e non diventare un Paese in via di sottosviluppo come siamo diventati negli anni negli anni successivi
Il periodo che viene è stato dal mille novecentosettanta al mille novecentosettantaquattro è stato un periodo di grande difficoltà
Ciò avrebbe potuto degenerare se nel mille novecentosettantaquattro non si fosse combattute combattuto vittoriosamente non solo con bambini non sono quelli per anni raccontati altre conta e tanti altri
La battaglia referendaria io ricordo un episodio della battaglia referendaria
Si svolse non c'erano poco poco fa qualcun altro di un clima tremendi
Ma io ricordo che quella sera uno dei miei ultimi atti di politico liberale telefonai con animo sospeso il segretario provinciale del partito che era regole avverte al giorno
Per dirgli le risulta che stiamo votando con delle schede trasparenti e aperte perché era la prima volta che non si incollavano le schede ma era anche la prima volta che io avendo votato ovviamente è per il no avevo visto riflesso il voto al di fuori questo mi dava fastidio come elettori non se ne fece nulla evidentemente probabilmente le nostre le nostre preoccupazioni erano come dire l'indice di un cospirazioni Ismaele tratta qui c'era in quegli anni
Però vincendo vincemmo e il giorno dopo il clima che c'era in atto ed altri però io ho una memoria precisa eravamo sotto il mio studio di via larga con un altro amico che mi piace ricordare qui quest'oggi perché entra la sua sulla sua accada anima rientra qui accanto alle altre che ci manca non c'è Dino Bolzano stavamo parlando si diceva
Accidenti voci dicendo che che avremmo perso fare previsioni di molti la Malfa cieca perché avremmo perso
E Bolzano diceva mi ricordo queste parole ci insomma se perdiamo la volgare di non essere più cittadini di questo Paese diceva una cosa che in tempi recenti ho avuto modo
Devo dire e non me ne vergogno di ripetere nel senso che alcune volte tentazione di dare le dimissioni da cittadino italiano in questi ultimi periodi è stata forte
Mezz'ora tre quarti d'ora dopo arrivarono le prime proiezioni era lunedì tredici maggio e si dissolse questa terribile sensazione di un pericolo incombente guai se avessimo perso
Noi se avessimo perso perché gli effetti del divorzio non sono stati assolutamente catastrofici come taluni prevedevano l'Italia ancora oggi uno dei Paesi più basso indici di divorzio Rita d'Europa solo la Grecia in cui il divorzio ammesso anche per la religione ortodossa un tasso di ricorsi allettante inferiore al nostro noi più o meno siamo come gli altri Paesi neonati in questa Francia con esclusa naturalmente molto più quindi nessuna dissoluzione della compagine familiare nessuna catastrofe sociale semplicemente al contrario una via aperta verso una serie di altre riforme in materia di diritti civili che non ci sarebbero state non ci sarebbe stata la riforma del diritto di famiglia non ci sarebbe stata
Ma le la depenalizzazione della dell'aborto non ci sarebbero state le stesse battaglie radicali alcune delle quali ho condiviso altre meno ma che si sono avute negli anni su se successivi se il divorzio non fosse stato vittorioso
E quindi grazie avversi grazie ad altri anche ma anche ad Antonio
Con la sua lucidità e la sua lungimiranza l'ultimo lascito di Antonio Baslini è stata la proposta di legge elettorale quando ce ne parla ricordo buonasera a cena Beatrice
Non si sapeva tanto non si poteva immaginare che avesse la la minima speranza di successo in un sistema in cui ed era determinante un personaggio come Craxi che era assoluta per ragioni ovvie contrario ad una legge che avrebbe messo in crisi il Partito socialista
Io stesso ero molto perplesso ve lo confesso io per molta parte sono sono sono stato in molti per molti anni
Rigorosamente proporzionalista non perché mi sfuggissero le degenerazioni del sistema partitico ma perché
Temevo temevo una una polarizzazione sui partiti dogmatici a detrimento dei partiti critici in realtà si può immaginare e costruire un sistema maggioritario che non risponda e che che non faccia correre questi questi pericoli era quello che aveva in mente
Torno
Si può discutere più o meno accerto nonché il sistema semi maggioritario che siamo riusciti a inventare e che è uno dei tanti sistemi politici in questo paese indotta perché un Paese che veramente rasenta il grottesco cioè noi adulti hanno tanti sistemi maggioritari quanti sono i livelli
Di rappresentanza che andiamo ad eleggere son tutti diversi tra dal circoscrizionale fino all'Europeo adottiamo tutti tanti diversi sistemi elettorale cosa che fa fa semplicemente ricco di fronte a quella situazione che si è venuta configurando io oggi confesso sono incerto dico la verità io ho votato per il sistema maggioritario pur essendo proporzionalista perché mi pareva ormai una decisione Presa e l'unico modo di uscire da una situazione che drammatica soprattutto per il livello di corruzione per la degenerazione della corruzione Harvest ad estorsione concussione quella spirale che abbiamo vissuto alla fine degli anni Ottanta inizio degli anni Novanta oggi non so ecco dico francamente oggi anche di fronte alla a certe voci con le quali intanto polemizza sia pure fuori dal sistema politico
Non so se la battaglia maggioritaria certo è avesse avesse fosse effettivamente quella da combatte
L'idea che aveva Antonio era molto alti luccica molto limpida e lasciava sperare nero che si sia avrà la possibilità di modificare il Mattarellum si vada verso quella direzione ne dubito passa dico la verità ne dubito assai dubito assai quindi temo assai che una volta che il maggioritario non sarà corretto in quella direzione rischieremmo di aver distrutto un sistema corrotto in favore di un sistema non so se altrettanto corrotto ma certamente più arrogante
Come è quello nel quale in questo periodo stiamo vivendo pene
Grazie
Questo Anselmi
Poi l'ingegner Cassano e poi l'amico Enzo marzo
Ma presidente sono due cose vorrei dire non perché non ce ne siano molte da dire ma perché i filoni fondamentali del ricordo e dell'attività del pensiero delle azioni Antonio Baslini sono già emersi per cui più che continuare a scavare vorrei solo tracciare due rapidissimi punti sui quali si è soffermata la mia attenzione anche durante gli interventi degli amici che sono prima di me te qua già sfilati
Il primo elemento che è già venuto ma mi sembra potrebbe venir fuori con forza ancora più netta Antonio Baslini era un uomo informati
Sapeva sempre tutto di
Perché ecco questo direi è il punto chiave sapeva tutto di tutti perché parlava appunto
è un uomo che non distingueva fondamentalmente gli interlocutori privilegiati da quelli che arrivano minore accesso all'informazione
E allora anche le sue sensazioni suoi errori interpretativi dal punto di vista degli uomini che invece avevano le informazioni di prima mano stando nelle segreterie del potere derivavano dal colloqui legge aveva un suo sistema di informazioni che era totalmente fuori dai sistemi canalizzati ma che funzionava splendidamente parlava con la gente e parlava con la gente sia alla gente comune che la gente bene informata lui sapeva tutto di quello che pensavano i tassisti milanesi così come sapeva tutto di quello che si diceva intorno a Mediobanca
Per cui sempre da Antonio Baslini arrivavano le notizie su che cosa stava per accadere
Nei negli anfratti più profondi del mondo dell'economia così come delle trattative più scure del mondo della politica ma al tempo stesso sapeva subito da Antonio Baslini che cosa pensava lancia e immagino che proprio d'acqua derivasse anche gran parte della sua azione politica proprio dal rapporto contagiare
Per fare vicini agli elettori e stare vicini ai cittadini essere uomo civico in pieno a questo significa è la seconda cosa la seconda caratteristica che vorrei molto strettamente legate questa è un'altra che e molto rare anche quest'era certamente un europeista convinto questo non è gravissimo vanno diminuendo prende però era un europeista molto particolare
Era una persona che non faceva del suo essere europeista una alternativa al suo essere totalmente cosmopoliti
Era un europeista cospicuo
Figura stranissima e molto ora capita che molti uomini di cultura molti uomini politici siano fortemente europeisti ma hanno difficoltà tante volte di cogliere ciò che va oltre la dimensione e capita che tanti altri invece sia in un certo mondo della sinistra che amano molto le relazioni con il Terzo Mondo
Però non abbiamo così tanti collegarle di commetterli alcuni l'essere cittadini europei e capita che in molti che adorano l'America
Non non sappiano amare l'America quanto l'Europa e difficile quindi essere insieme collegando una vocazione totalmente internazionalista con una vocazione altrettanto forte ugualmente europeista quindi un cittadino milanese
Ma un cittadino italiano europeo e uomo del mondo nel senso più pieno detto e allora io credo che proprio da questa sua seconda caratteristica derivino probabilmente ma in questo modo le grandi scelte che lui anche politicamente appunti
Il divorzio secondo me sembra questo ma perché il nostro Paese abbia parlato tante volte
Ma perché il nostro Paese non deve avere questo strumento a differenza degli altri Paesi europei e degli altri più civili i Paesi del ecco da dove il proprio questo sullo carattere pragmatico concreto
Senza illusioni oppone alcune illusioni ma temperate dal rapporto con la concretezza qui io credo che venga di qua
E al tempo stesso il secondo grande filone che abbiamo visto la società aperta e l'economia libera non c'è dubbio liberale vero ideale formatosi negli anni cinquanta e poi sessanta fondamentalmente non liberale che aveva già vissuto e diretto tutte le battaglie contro i Monopoli in gran parte Stato che si andavano formando gli anni cinquanta e sessanta e i residui Napoli Sclero utilizzati allora
Ancora per i dati che invece andavano aperti da parte di un'economia che stava diventando europea quindi insieme questi due filoni il terzo quello relativo alla riforma elettorale che in realtà è una riforma delle istituzioni perché da quella riforma elettorale scaturisce proprio la richiesta di un nuovo modo di essere istituzioni al servizio della società aperta e dell'economia libera
Ma anche questo è un sistema di avvicinamento all'Europa e alle nazioni più civile del mondo che lui aveva largamente giusto io ricordo e qui vorrei concludere non una delle prime volte Mazzola
Non delle premesse ma delle preghiere impostò la campagna elettorale insieme agli altri dice che in questo aiutava sempre nelle campagne elettorali specialmente De Niro centosessantotto sul modello di Giscard
E mi ricordo che una volta due mila tre c'è gli trovammo a Roma mi aveva accettato nel sessantotto di venire a candidarsi anche a Pisa
E vorrei appunto anche rivolgerli un altro saluto e ringraziamento non mette gli amici Raffaello Morelli era candidato come testa di lista insieme ad Antonio Baslini ma settanta
Dal piatto di una elezione ricordo che dalla elezioni dieci scatti fatti dall'edizione di Giscard lui aveva visto un moderno un modello di semplicità un modello che già allora proponeva di fatto la concentrazioni sul candidato
E lui presentò a Milano come atti issate a Pisa anche con Raffaello una bandiera italiana dentro la quale c'era scritto Pinto ASS
Quindi una forma vera di candidatura
Legata alla immedesimazione crea una linea di valori i valori culturali e politici identificazione su un come si fa in quasi tutti i paesi europei e come si fa nelle nazioni che guardiamo ancora grazie
Poi
Grazie Luca infine Cassano
Mentre niente
C'ha mandato messaggio molto affettuoso l'amico Giancarlo Morandi presidente del consiglio regionale Lombardia e l'amico Valerio Zanone presidente della Fondazione in altre zone
Ma non riesce facile oggi parlare Antonio Balzarini
Infatti non è cosa facile parlare degli amici e per me Antonio Baslini era innanzitutto grande amico
Però
Penso che in un momento come questo sia oggi utile oltre che doveroso cercare di parlare di Antonio
Premio Bernini è stato un uomo d'affari senza mai essere un affarista
Un anno che si è occupato che si è appassionato di politica reca la politica dedicato grande parte del suo tempo senza mai essere un politico almeno in quella che oggi è la corrente deteriore accezione del termine
Un anno che ha praticato ma non predicato scelte intellettuali e culturali di grande rilevanza senza mai sentire il bisogno di atteggiarsi ad intellettuale
Un amo che ha saputo esprimere cultura il metodo liberali meglio e più coerentemente di tanti altri liberali che pure forse erano più in vista di cui
Senza mai aver bisogno di abbellire in un mondo Giove quello dell'immagine stava già iniziando a diventare il mito che oggi è diventato
Un amo
Che sapeva bonariamente ridere come sapeva fare lui
Può sorridere degli uomini di piccola statura etica e politica che ritenevano necessario mettere le mani sul volante per poter continuare a fingere di fare politica
Nome in sostanza il cui operato concreto quello praticato costantemente sia nelle cose d'ogni giorno alle piccole che nelle grandi decisioni
Senza bisogno ricerca di magniloquenza di televisioni né di altro né di posizioni di potere formale
Marmo unto il cui insegnamento avrebbe potuto e dovuto insegnare a tanta parte dei liberali italiani se sono questi l'avessero voluto
La capacità l'abitudine effettuare praticare scelte secondo il dettato del proprio per giorni voleva aggiornamento nazionale ragionamento scusate il bisticcio
E non secondo tornaconti continenza di breve durata e di scarso spessore Aldo non scopertamente personali
Tutto questo appare oggi ancora più importante ricordare tutto ciò importante oggi
In un momento nel quale la politica diviene con evidenza sempre più chiara basata sull'apparire piuttosto che sull'essere la lezione di stile l'understatement
Il rigore perseguito con tenacia e modestia delle sue scelte costituiscono un esempio di un monito
Un altro severo molto severo
A tanti liberali che hanno ritenuto che bastasse lascia il semplice invocazione di valori liberali per trasformare in un movimento liberale esibizioni velleitarie muscolare
Il rifiuto di ogni regola che non sia quella della convenienza di gruppo o metodi politici basati sulla parete senza immagini facili esplicative
Piuttosto che sulla faticosa ricerca soluzioni e sul tenace lavoro per portare avanti scelte innovative radicali
Tutto ciò non appartiene alla culturalmente deliberare non bastano gli aggettivi occorre molto di più
Antonia Baslini nel suo operare schivo modesto riservato questo di più lo ha sempre dato
Io ricordo di Antonio la sua capacità di capire di capire prima e più acutamente di tanti altri e prima di sedicenti politologi che cosa andasse succedendo in questo Paese e che cosa realmente questo Paese chiedesse
Così fu per la sua scelta sul divorzio che disorientano e fece tremare tanti benpensanti anche all'interno del suo partito
Così fu per la sua scelta sul sistema elettorale che anch'essa appare rivoluzionaria e controproducente nel momento in cui fu presa ad certo Baldini non era un oratore di quelli capace di fare grandi interventi basati sul poco
Ai meno avvertiti non faceva alcuna impressione in modo pacato e modesto con il quale venivano esposte e motivate le cose che proponeva
Ma un altro al fondo di quelle scarpe parole vi erano intuizioni profonde e anticipatrici che nascevano da valutazioni serene razionali
Cancellando
Schemi di giudizio e Diana schematismi categoria di analisi prevenute basandosi unicamente su quel che gli dettava la valutazione della situazione ed un metodo di ragionamento profondamente razionale
Tutto ciò portava alla conclusione che non potesse essere il metodo dei liberali quello dell'immobilismo e del non fare scelte anche quando questo anche quando tali scelte potevano apparire rischiose o premature
E che non potesse essere metro dei liberali come purtroppo avvenne in larga misura di subordinare le posizioni politiche ad interessi particolari o di piccolo gruppo
L'importanza del contributo che Antonio Baldini ha saputo dare liberali italiani e non solo a loro si colloca quindi su diversi livelli tra loro non separati separabili
Abbiamo un impegno dato in battaglia di civiltà e di libertà dei cui risultati ogni cittadino italiano e partecipe
Abbiamo la capacità anticipatrice le intuizioni che gli fecero prevedere la fine di un sistema politico incapace di operare oramai e naufragato nella corruzione
Intuizioni che però non si fermavano la critica feroce di quanto andava ogni giorno vedendo anche all'interno del suo stesso partito
Ma che vedevano nello smantellamento dell'intreccio tra sistema elettorale apparati di partito ed affarismo l'avvio della soluzione dei problemi di questo Paese
E l'abbiamo che forse questa è la cosa più importante perché è cosa che resta indipendentemente dalle situazioni contingenti l'esempio del suo metodo nel suo modo di fare politica del coraggio e della coerenza delle scelte
Questa lezione purtroppo non è stata capita dal partito liberale di allora questa da capitata troppo pochi
In una fase nella quale s'andava giorno dopo giorno disgregando un sistema d'una classe politica
E non vi era ancora pronto un ricambio per l'uno per l'altra il minimo che si possa dire e che liberali italiani hanno perso una loro storica occasione come è già successo altre volte nella storia di questo Paese
Abbarbicati al vecchio alcuni
Stanchi e altri desiderosi di salire sulla prima scialuppa di salvataggio di mini sofferta
Anche all'interno o al seguito i movimenti che nulla avevano o hanno di liberale se non un generico richiamo ai valori liberali ma non ammettono liberale altri
Le posizioni sono state abbandonate pressoché da tutti in una specie di nuovo otto settembre quando invece si sarebbe potuto occupare in maniera seria credibile ragionata un grande vuoto politico del quale oggi questo Paese soffre per esempio di Antonio Baldini il rigore delle sue scelte la sua compostezza del suo essere non apparire rappresentano una lezione di stile e di metodo attuata nella pratica di ogni giorno che non nella teoria di qualche libro che ogni liberale deve aver presente
Sono ancora due interventi uno dell'amico Enzo marzo poi Beppe Facchetti e poi concluderà l'amico Raffaello Morelli
La parola Enzo marzo
Delle frodi per
Due parole
Di ecco sì femminile di
Parlo poco anche anche Antonio Patrini parlava poco le secondo me faceva bene perché la la sua stessa presenza
Che poneva un problema forse il più grande e più risolto nella sì per il nostro Paese cioè con Borghese era un grande borghesi
Essere un vero liberale quando la storia il nostro Paese e cosparsa di tradimenti della borghesia fra dipinti di idealità financo dei suoi stessi interessi che non siano quelli meschini mio
A ciò è unica
Meschini Omnia piccolo io vorrei ricordare qui Antonio Baslini borghese e galantuomo che entrano non nel senso di beneducato
Beninteso verrà anche molto ma in quanto o non traditore della sua educazione dei dei compiti che sarà assegnata
Non borghese galantuomo isolato utopico l'abbiamo visto qui quanti suoi giudizi nel mio considerati addirittura stupiti quando lui
Lui li esprimeva perché erano molto in anticipo con tutto e quindi utopico che alla fine più realista di molti paurosi difensori dello statu quo
Io di Luciano tre tre immagini visive una al tempo della lite
Quando fu tra i protagonisti di quella che è l'unica vera riforma liberale di questo di questo Paese che me lo ricordi di un episodio
Assolutamente dimenticato da tutti
Non ricordo proprio per questo anche di una riunione con i suoi toni assai sommessi dove aveva sempre toni sommessi
Cercano di difendere di contro l'opinione allora più moderata addirittura di Marco Pannella una sua denuncia considerate imprudente contro i vescovi italiani
Sapeva intestardirsi di Baslini probabilmente alla distinzione tra laico e laicista preferita quella tra l'altro praticante il laico non praticante qui Beatrice ci ha ricordato molti nomi
Di laici non praticanti
Alla Malfatti pessimisti i pessimisti che hanno portato alla rovina illeciti Smith a Milano
La seconda immagini che c'ho io e nella gli ha creato credo che oggi non ce lo ricordi nessuno
Questa questa sigla ecco io ci credevo ci credeva
E ci credeva anche Baslini
Ci credeva perché credeva a quello che allora sembrava ovvio solo a pochissimi cioè che la modernizzazione passava anche attraverso la figlia della laicizzazione del nostro Paese
La terza immagini molto più recenti
Sono passati tanti anni è scomparso il gruppo dirigente del partito liberale che lo ha tenuto sempre ai margini e come peraltro come non poteva non si mescola mai del buon vino con lascito
Si è scatenato ora lo sport nazionale quello più antico del calcio d'Italia cioè il trasformismo
Antonio Baslini non viene neppure sfiorato dal dubbio cosa resta un isolato ma è bene restare isolati quando gli altri si accodano vinco costieri fognanti
Resta silenzioso lo sgomento non gli piace quest'Italia poche interviste ad alcune testimonianze una delle ultimissime lei affida critica liberale le sue parole sono poche ma sono le pietre in un Paese come lui
Un Paese che per lui rimane irriconoscibile
Ma come non vedervi un forte giusto l'impianto è una grande lezione io ve le voglio leggere sono pochissime
Giudice nell'affermazione del divorzio di un'Italia civile e moderna i responsabili politici
Non hanno preso nota i partiti hanno continuato a servirsi del Paese anziché servirlo trasformandosi da organi di formazione del consenso Luna organi di gestione del potere
L'opposizione non ha esercitato in modo onesto e costruttivo il suo diritto dovere di controllo sull'azione del governo nessuno si è preoccupato di dare una risposta alla forte domanda di cambiamento dei cittadini
L'anno dopo anno la situazione è peggiorata giungendo a tal punto all'insostenibile degrado per l'operazione Mani pulite ha costituito il catalizzatore che ha fatto precipitare una soluzione data in passato
Così se preparato lo spazio per l'affermarsi di uno schieramento con connotazioni poggia distretto arance rimane peronisti che difficilmente potrà soddisfare la legittima è più che giustificata esigenza di rinnovamento tradita anche dal limitatezza delle proposte progressista
Io interni occorrevano nessuno grazie
Grazie Antonazzo terziarie proposto forse uno degli ultimissimi interventi scritti su critica liberale sia prego l'amico Beppe Facchetti
Poi se non ci sono altre testimonianze concluderà Raffaello ma
Io intervengo brevissimamente con una sola dico la preoccupazione è quella di volere toccare un argomento che non vorrei che fosse trascurato nella affresco che è stato tracciato di Pasolini
Ed è l'argomento del rapporto con la sua fabbrica e con il territorio nel quale la sua fabbrica si situa quella di Treviglio in provincia di Bergamo perché ricca mi rendo conto di abbassare il tono il livello ictus ciò che fino a qui è stato detto ma credo che li faremmo un torto se non ricordassimo anche questo lato della sua attività e quindi non mi soffermo anche perché le condivido pienamente sulle osservazioni e sulle considerazioni fatte da chi mi ha preceduto e che ritrovano profondamente d'accordo
Trovano d'accordo profondamente me che gli sono stato vicino ho avuto il privilegio di essere lì vicino nella in una breve esperienza parlamentare e vicino però anche per tante radici comuni e personali
Mi fa piacere che si è che il presidente della patria est mio padre è stato socio del Milano Est e
E con il rapporto con Pasini è stato importante anche per lui quindi per la mia famiglia in quella sede
La serie in più io ho voluto che fosse mio testimone di nozze un paio d'anni dopo il passaggio dalla legge sul divorzio cosa che crea o qualche qualche brivido del celebrante di quella vicenda umanamente naturalmente qui è molto Carra anche perché mio matrimonio non ha avuto non ha avuto poi un esito diportistico
E l'ho voluto vicino bene questo per dire testimone a quanto ci fosse nel rapporto personale di profondo
Costello che forse non farà piacere a voi perché appunto abbassa il livello dell'interprete che si sono svolti prima ma che certamente potrebbe piacere a lui un ricordo dalla sua fabbrica del territorio in cui la sua fabbrica Asolo impatto latin ita Treviglio quella città nella quale lui è stato anche consigliere comunale quindi anche in questo da questo punto di vista va ricordata Eva citata e portando in consiglio comunale forse si trovava spesso anche più a suo agio che non nel Parlamento nazionale per la concretezza la semplicità forse anche la semplicità apparente come tra l'altro dei problemi che si tratta preghi in quella sede e mi fa piacere ricordare quindi questo legame
Con una città con una realtà anche perché è quella alla quale lui è sempre tornato gli ultimi anni li ha trascorsi ultimissimi anni li ha trascorsi viaggiando da Milano a Treviglio quasi ogni giorno finché ha potuto per seguire l'attività della su one azienda
E ed è giusto ricordarlo perché io credo che ad Antonio Baslini si potesse forse togliere l'attività politica egli era stato gli assi è tolta in per qualche momento ma non l'ho tra l'altro mai visto persona che accettasse con tanta signorilità com'era del resto nel suo carattere e la uscita che fu breve per un certo periodo dal Parlamento del quale aveva fatto parte lungamente e brillantemente la la la Conseco grande severità con grande distacco con il senso civile che di diede soprattutto profondamente democratico che lo contraddistingueva ma forse novembre non sarebbe stato altrettanto freddo per così dire e civile in termini e pratici serio si fosse allontanato dalla sua attività di imprenditore dal suo legame con il rock con l'azienda il suo legame con la sua attività industriale l'ho sempre visto come un uomo
Curiosissima e attento alle cose dalla politica dalle quali è stato protagonista ma appassionato profondamente e in maniera ineluttabile quasi insostituibile alle cose invece nella sua attività industriale e imprenditoriale che era poi un elemento per rendere più più più feconda e più viva la stessa attività politica questo mi pareva giusto sottolinearlo insieme al gli ultimi ricco orde che gli odi Luís che per concludere che sono quelli di un uomo che forse stava per perdere l'ottimismo che lo ha caratterizzato in tutta la sua vita pubblicata la sua vita civile e perché negli ultimissimi anni il panorama politico italiano che aveva sotto gli occhi non gli piacevano e ce ne siamo resi conto coloro che l'hanno visto negli ultimi mesi della sua vita se ne sono resi conto e forse è questo tremendo fatto che ci ha portato prematuramente lontani dallo voi lontano da noi un amico carissimo a come consolazione compensazione quella che forse ognuno di noi cerca di darsi quando accadono fatti così tra sì e dolorosi il fatto che non gli sia stato almeno portato via del tutto anche se molto gli era stato portato di lì via quell'ottimismo che era una delle sue caratteristiche di fondo stava diventando pessimista est
Diventando pessimista non sarebbe stato più lui queste l'unica consolazione in questo questo Amara tragica conclusione così anticipata della sua vita che ne possiamo ricordare perché quello che vede ma è quello che su quello è già gettava lo sguardo negli ultimi mesi della sua vita certamente non gli piaceva e l'amarezza che codesto provava erano per questo provava era un'amarezza che avrebbe reso più più più brutta
La conclusione di una vita all'insegna invece io un profondo ottimismo quello che è stato qui ricordato e che era la sua nota anche umana più bella la serenità l'ottimismo il modo ironico di vivere la la politica pensate un po'l'uso dell'Isla gettito ironico in tempi come questi in cui tutto cioè forche forse proprio nel senso dell'ironia e dell'umorismo fors'anche che ci vorrebbe di più per vivere più civilmente grazie
Io devo innanzitutto ringraziare tutto la partecipazione questa manifestazione della Fondazione per la libertà al quale gli amici nella Trieste Milano ha voluto dare il loro contributo
Però Kreka vedo che al di là della celebrazione che oggi abbiamo fatto dei contributi sono stati dati tutti significativi deve ricordare questa persona sia ricordare una delle parti migliori nel modo d'essere politico italiano prima ancora che liberale liberali consideriamo l'aspetto e la cittadinanza una caratteristica preliminari
E io credo che quando di anzi l'amico Facchetti diceva forse parlando delle questioni di dei rapporti tra basi la fabbrica basso il tono io non credo di che se per un pezzo la torio ma sicuramente non era quello che Baslini pensava perché il messaggio che tutta l'opera di Baslini ha sempre dato è stato quello di un'assoluta aderenza alla Poli come strumento per migliorare la convivenza non come una politica separata dalla convivenza e quindi il il produrre il vivere la la la quotidianità del lavoro di fabbrica anche le diverse posizioni è di questa convivenza s'sicuramente non gli aspetti più importanti io
Ho ho avuto ho avuto l'onore di avere una lunga dimestichezza con regole Baslini lo conobbi ancora a metà degli anni Sessanta nell'attico di via fra INA dove
Per un quarantennio dopo la Liberazione si sono tenuti i consigli nazionali del partito liberale all'inizio di in modo distante perché era un giovane consigliere comunale una città media e lo io parlamentare eletto trionfalmente a Milano nel sessantatré poi stringevo i rapporti quando si tentò nell'otto del sessantasei di far passare subito il partito liberale nell'aria divorzista che allora era pressoché deserta
Non ci riuscimmo anche se dovremo aspettare poco perché nel luglio successivo come è stato ricordato Malagodi impegnandosi fortemente che gliene va dato atto indusse il partito a passare nell'area del divorzio che continuava nonostante la in nel frattempo è intervenuta partecipazioni rivelare a essere molto poco frequentata perché questa era stata nostro paese però dall'ora ma abbiamo insomma la consonanza che è stata continua fino alla scomparsa prematura e cresciuta negli anni con una tranquilla solidità
E il filo comune di questa consonanza che è legata al suo concepire la politica come concretezza è stata la sua insistenza all'ora sulla sensibilità ci diceva sempre dice guardate bisogna sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi dello Stato laico
Ma aggiungeva attenzione non è che noi sensibilizzando sui temi lo Stato laico dobbiamo ripercorrere le vecchie strade del diceva del cattivo gusto anticlericale noi dobbiamo fare quest'opera di sensibilizzazione per ribadire il principio che lo Stato italiano deve essere libero e sovrano di legiferare in qualsiasi materia oggi è materia matrimoniale domani potranno essere al altri argomenti ma questo è un principio di civiltà assolutamente irrinunciabile non solo per un liberale ma per un cittadino che voglia essere un un partecipe responsabile della propria vita della vita e la convivenza e questo è il principio che ha costituito il filo rosso si direbbe oggi
Con la sinergia noto gioco televisivo il fil rouge di tutta nell'opera di Baslini che contino in questa stessa direzione passati gli anni del divorzio della del referendum pare continuo in favore di una altra grande riforma quella che non era più un diritto civile cioè quella dell'interruzione volontaria di gravidanza ma che esprimeva anch'essa una concezione laica dello Stato nel senso di che l'esercizio della piena personalità dello Stato può assicurare la regola laica della convivenza che lasciare a ciascun cittadino ampi spazi di responsabile autonomia morale al di là delle convinzioni religiose o politiche o culturali la stessa linea di concretezza lui negli stessi periodi a fine anni sessanta settanta la proponeva va a livello di politica partitica quando sosteneva che era un errore ridurre le dita liberale all'non avere a comunicati vita capacità di dialogo con le altre forze politiche perché diceva l'alternativa liberale non deve essere concepita come una promessa per quando i liberal Lippi avrà la maggioranza l'alternativa liberale deve essere intesa con
è un qualcosa che si realizzi giorno per giorno nella misura del possibile questo era un messaggio che allora poteva sembrare legato alla contingenza la battaglia politica ma che in luglio invece a aveva una Radice molto più profonda estesa perché faceva parte della sua convinzione
Né dell'importanza di promuovere delle condizioni generali che consentissero una società civile più aperti
Ecco il senso dell'essere idealisti senza illusioni nel senso che diceva Pasolini i grandi ideali della libertà a un Moana devono essere perseguiti senza l'illusione che la loro grandezza sia un'automatica garanzia del fatto di potersi affermare e che la le società tanto più divengano civile liberale quanto più sanno darsi delle regole e che queste regole per consentire il coniugarsi la libertà individuale della libertà di tutti gli individui
Queste regole sono fatte di piccoli continui aggiustamenti perché gli ideali agli ideali serve la concretezza quotidiana dell'allestire meccanismi per avvicinarsi e in questo in quest'ottica fondò la rivista alleanza che appunto si richiamava a quell'area laica che per sua stessa natura dovrebbe esser la più adatta anche all'ora e sempre avvicinarsi alla logica del del della razionalità del del della cultura laica come appunto il espressione del senso critico dalla regione dello Stato laico espressione di Stato sovrano che però non vuol pervadere
La vita dei cittadini e successivamente in quest'ottica appunto di di di di di chi aveva lavorato per la Cimo fece pub è stato ricordato del Governo Cossiga che qualche modo cominciò alla fine anni Settanta realizzare questo rapporto fra i laici e la cultura cattolica ma a differenza di molti altri non si fermò mai in questo filo rosso di concepire la politica come adesione alle necessità che vengono emergendo nella società e quindi proprio in quegli anni quando già si stava ma celebrando la soddisfazione il quasi mettersi in pantofole è stato ricordato con molta efficacia motivi interi intervenuti Luís fosse una il problema posto prima tra lo Stato laico della autonomia come garante l'autonomia civile posi subito il problema da assolutamente prima degli altri quasi totalmente in controtendenza la la la contessa Rangoni ricamatrici ha ricordato l'episodio delle rampogne dei potenti dell'epoca o comunque le persone grosso glielo della curerà anche la laica contro la sua proposta fece questa proposta
Della riforma maggioritaria che una proposta essenziale non solo per come è stato correttamente ricordato per avvicinare l'Italia agli altri Paesi occidentali che non a caso hanno questo tipo di meccanismo ma appunto per per rifarsi alle idee era che la struttura pubblica di un Paese deve appunto lo Stato laico deve appunto cercare di mettersi quanto più possibile nelle mani di cittadini che lo Oro debbano fare le grandi scelte per quanto riguarda sia gli indirizzi che le persone e che quindi attraverso il maggioritario a doppio turno come lo sosteneva possono indirizzarsi in questa direzione
E ciò nonostante la proposta venisse da un raggruppamento la forza politica che forse nell'immediato avrebbe potuto anche avere dei danni da questa perdita attraverso la sconfitta lardo l'abbandono proporzionale di piccole mi da qui e nel lungo periodo in in non significative rendite di posizione allora questo questo sì lo pontino della della sua linea di liberalismo inteso come mentalità come educazione al senso critico lo ha sempre portato a proposte concrete sul piano come dire istituzionale ma progressivamente si è si rese sempre conto largo lo disse sempre negli ultimi anni lo lo fece con altri amici e comincia la cameretta per g molti anche al diversi dei presenti si sa che corto che da una parte bisognava
Appunto cercare di fare le proposte cominciando a quella famosa l'ora legale al divorzio a alla la riforma elettorale proposte operative cambiassero la struttura veri e propri e dall'altro cercare di mandare divenne metter su qualche cosa che potesse servire ad diffondere le idee e il costume liberale e per questo e in questo senso con quattro anni fa circa venne fondata la Fondazione dedurre la libertà
Che è sempre impari rispetto ai suoi compiti ai suoi desideri che sono molto alti ma che appunto Fadda naturale pendant all'ospite concretezza propositiva istituzionale che ha sempre caratterizzato la vita e Antonio Baslini rappresenti Cantone invece l'aspetto della diffusione metodologica di questa di questo senso critico di questo essere liberale asciutto che la sua caratteristica e ammaestramento peritali
Negli ultimi anni non si è mai ritirato dalla politica ha avuto varie vicissitudini com'è noto anche gravi dolori familiari ma nel momento in cui si è cominciato a a a a profilare una situazione nella quale il liberalismo Dante decenni da tutti combattuta improvvisamente divenuto un marchio appetibile sul quale più o meno spese dica talmente da destra e sinistra ci si è precipitati per poterne avere un fossimo sfruttamento tanto più facile quanto più contano dalla vere senza avere la mentalità del realismo lo regole Baslini a mantenuto ferma la prova posizione
Di liberale fedele ai valori che non minuti richiamare che tutti abbiamo presente gli oratori l'anno sottolineato con efficacia e ha crescente mente manifestato la sua lontananza e la sua volontà di resistere a ma linea liberale che per il liberalismo era una minaccia ed è una minaccia molto forte proprio perché pretende di essere liberale perché in altri Monti in altre EPO che ci sono state le forze Minardi Forti minacce alla democrazia di questo Paese ma almeno non si pensava di fare queste minacce in un dicendo che venivano fatte nel nome e per conto del liberalismo Baslini io me lo ricordo già molto sofferente i primi di febbraio in questo anno al nostro secondo congresso nazionale Press e dette come veramente mi fu chiaro poche forze che gli rimanevano presiedette alcune parti delle sedute congressuali
E in quelle occasioni continuava molto a insistere sul fatto che il liberalismo non poteva abdicare su delle questioni fondamentali come quelle della partecipazione alle scelte come quelle e l'intendere il maggioritario non con una continua sfida muscolare a chi è più forte ma come al contrario in qualcosa di dialogico e di circoscritto nei temi lui voleva matita doppio turno Prot per consentire una concretezza nella scelta elettorale con il il rifiutare del ricco il ricorso al cittadino non come essere consapevole pensante
Ma come essere che inebetiti do si rivolge speranzoso al capo che stabilisce tutto in sua vece e continuava a sostenere che i liberali dovevano avere il coraggio di manifestare di mantenere queste posizioni perché talvolta il migliore investimento è quello proprio di seguitare a coltivare le proprie idee è basate non sull'isolamento dagli altri ma al contrario sul capire quelli che gli altri lo vogliano e che talvolta non riescano a trovare il la via per risolvere lo diceva in fin dei conti non che abbiamo avuto esperienza lui diceva anche ormai da vaccinazioni nella sua famiglia di parlamentare politici liberali abbiamo la nostra funzione porgiamo al meglio la nostra funzione quando riusciamo a dare la nostro parere di persone esperte non si può misurare la politica sulla base della carriera o del successo la politica deve come è stato ricordato Linda Linda inizia dal presidente Sergi la politica di Basile intendeva come volontariato e quindi il volontariato si svolge bene se si fanno le cose in cui si crede non se si fa ma le cose rispetto ai quali c'è una immediata convenienza commerciale io credo che sotto questo profilo in questo senso il il messaggio di Baslini è un messaggio che sicuramente più significativo di quanto una moda frettolosa del successo coreografiche apparente tende a ricordare non casualmente facendo parte di un piccolo partito è stato mandato per ben cinque volte rappresentare la città di Milano il che vuol dire che Luís era come dire un magistrato maggioritario antica ma anche in questo senso nel senso che riusciva veramente rappresentare l'animo della gente nonostante non abbia mai cercato
La il la facile rappresentanza inseguendo la moda del populismo anzi come si è visto tutta la giornata sempre fatte proposte controcorrente io credo che dobbiamo dire grazie Antonio Baslini e che dobbiamo impegnarci se ne saremo capaci a continuare la sua opera
La sua opera la sua lezione
La Lezzi la sua lezione di un liberalismo scarno ma così eloquente
Di un liberalismo così rigoroso ma al tempo stesso così appassionata dei ringrazia
Senatore premo lì vola siamo felici noi ecco l'aveva chiesta in sposa
Forme tempo svolge
Vi ruberò un minuto solo per un ricordo personale nel mille novecento e sessantatré quando fu il boom dai liberali io ero candidato per il partito liberale ovviamente aver siamo
Arrigo per darmi un aiuto D'Amico Vassilis mi ricordo che il comizio venne nel Teatro Nuovo e che alla fine del comizio come capita sempre a chi parla di domandare
Che tutto quello che ho detto se l'ho detto mi è piaciuto moltissimo tutto meno una cosa io ho modo di parlare dimesso tu chiami di comunisti nemici io preferisco chiamarli avversari e più effigi ci e più democratico bene devo dire la verità mi piace che oggi si sia sottolineato questo modo corsivo dimesso che aveva Baslini nel parlare per me è stato un grande insegnamento da quel giorno i comunisti permesso anche per me sono stati non nemici avversari
Scusate scusate l'avvocato venerdì che doveva far parte della presidenza e che però per motivi professionali sempre perché come base vini il liberalismo inteso come volontariato non è potuto arrivare prima del tempo aveva una una causa qualcosa essenziale del fuori Milano
Essendo arrivato ma ora quella del messaggio che non arrivi prima ma io credo che il convegno sia sia praticamente chiuso per cui non voglio abusare e sono certo che tutti gli amici hanno ricordato quello che è stato l'amico Antonio Pertini a mio modo di vedere Basini passa
C'è stata una una breve ricordo degli uomini che hanno caratterizzato la Prima Repubblica su una su una rivista che la rivista liberal
E lì l'hanno ricordato tra le altre cose ovviamente per l'uomo per l'uomo per le sue battaglie sui diritti civili secondo me Antonio Baldini è stato sì senz'altro questo perché la pagina il divorzio da pagina
Rilevantissima per quello che lui ha dato appunto come dice il titolo di questo ricordo che Antonio per un'Italia più civile la secondo me era un uomo
Era l'uomo delle riforme perché come sicuramente è stato ricco da te in questo convegno e io certamente non voglio ripetere cose che ha detto altri si è occupato di tantissime cose sia le cose più concrete dall'ora legale fino alle battaglie per i cd Perletti tv libere per le cose più più più diverso e perché aveva questa curiosità del nuovo questa curiosità spiccatamente riformista non rivoluzionarie che l'ha accompagnato per tutta la sua vittima ricordo che
Mi raccontava sempre
Della forte impressione che gli aveva fatto parlare con l'ex cancelliere Schmitt e e soprattutto riferiva come Cinecittà ancora in anni
Giovani rispetto a quella che è la politica gli anni dei dei politici italiani di allora aveva ritenuto giusto ritirarsi perché l'uomo politico non deve non deve avere come professione la politica quindi dopo una carriera così fulgida
Scelta ancora in età giovane si ritirava dice ecco questo mi sembra quello che deve fare l'uomo europeo che si occupa di politica non diceva ho fatto così anch'io ma certamente aveva la spesse volte la civetteria di dire io sono letale e quindi io non faccio più parte della politica dopo cinque legislature ha scelto lui di non ricandidarsi eppure lo trovavamo vedo qui alcuni ragazzi che c'è il c'era una piccola organizzazione Milano rischia una libertà futuro eppure dopo che lui si era ragtime andava nelle cantine quei ragazzacci ancora curioso di ascoltare quello che di nuovo si discuteva ecco perché dire che una delle caratteristiche non solo in politica ma anche nella vita del di partire proprio questa curiosità questa voglia di conoscere questa voglia mi verrebbe da dire non molte volte molti di noi che eravamo nati di fare quando avete graficamente prigioni ci sentivamo più vecchi di lui perché non c'era una sera che non volesse andare al sentì ire in un laboratorio in un in un convegno anche la gente più diversa e e e quindi una volta re tarda ha ricominciato daccapo senza aprire il non è mai stato un uomo di potere Baldini è stato anche membro del Governo è stato avuto qualche carica politica però in realtà aveva questa curiosità della politica per cui siccome era uomo delle riforme due lustri prima di di quelle che poi sono passati come i grandi riformatori del Paese ha cominciato a lavorare sulla riforma corale e anche allora un po'il Rizzo perché quando lui ha cominciato a pubblicare i primi libri dell'ottantatré dicevano tutti che era matto a voler abbandonare la proporzionale e e invece lui promosse questi studi anzi è ad altri sul maggioritaria per la verità noi chimico lui imprenditore e uomo molto concreto cominciato sì dalla storia a cominciare Avot incuriosito ha ha studiato a lungo perché era intimamente convinto delle spy la francese del doppio turno e dare ha ricominciato andava a piedi mi ricordo ogni tanto bravo nelle città più strane anche dove infondo negli anni in cui veniva eletto deputato forse avrebbe avrebbe avrebbe disatteso la visita in piccole città eppure andava in queste città a propagandare la necessità della riforma elettorale ricordo che del partito di cui faceva parte di cui molti di noi hanno fa
La parte che le pretori Perale volte diceva ma tu sei come i capponi che vogliono anticipa come aperto liberale era notoriamente un partito piuttosto limitato le sue percentuali those come Capponi che ha
Toni e poi l'eresia di ieri è diventata l'opinione maggioritaria successivamente e così aveva fatto sempre io mi ricordo quando ne parlava della dei suoi vecchi scontri con un'altra grande figura milanese
Che amava ecchimotiche molti di noi hanno amato e rispettato come Malagodi è quando c'è l'altra questione si parla di un secolo fa delle giunte zoppo di centro sinistra dice ma bisognerebbe essere disponibili verificare perché c'è del buono anche lì mi ricordo anche
Come l'amico di sempre che l'unico impianti tribale Francesco Malagodi lo trattava anche un po'dicendo che persone disponibili non sentono ventisei però è e mi ricordo anche quando mi raccontava della sola Teal'divorzio di c'era una
Sincera preoccupazione per Malagodi Krizia ma tu se eletto al Milan c'è l'elettorato dell'alta borghesia te tendenzialmente liberal cattolica Battipaglia e tutti i voti ma ecco lui non era un rivoluzionario raramente e chiedeva nella quale anzi direi che non non era un polemico però sembrava tollerante e gentile con tutti ma quando c'aveva un'idea andava avanti anche insolita
Io e per caso sono andata di nuova parla del divorzio ma anche della della riforma elettorale è e proprio non non non non sentiva ragioni e direi che è un uomo che ha accettato il suo tempo ma accettata soprattutto nonostante il fatto che non fosse certamente non era un rettore mandato il suo Paese perché amava l'Italia ma certamente l'Europa ma e soprattutto ecco
C'è un c'è uno scrittore che Saverio Vertone che in questi mesi insiste molto sulla questione settentrionale dicendo che sì questo Paese la questione meridionale ma anche la questione settentrionale in quanto gli imprenditori quelli che si occupano spesse volte di bene
Dell'imprenditoria dedicano ad altri questo è un male storico del nostro Paese e questo è un imprenditore che si è sporcato le mani con la politica si è sporcato le mani di terra di realtà non ha non ha voluto far mancare il suo contributo a a questa a questa Crest e civile e non è mai riuscito a non occuparsi allora occuparsi della politica e del suo Paese forse non la storia del nostro Paese particolarmente quella della Prima Repubblica sarebbe andata diversamente se molti come Antonio Baldini hanno saputo Rino
Charlie qualcosa di sé e e quante cose aveva Baslini vedo qui l'amico senatore Premoli come mi viene in mente non so chi parla dell'industria di quanto l'
Amava l'arte e per esenti di quanto era che non c'era mostra non c'era era proprio un uomo europeo un uomo conta Italian eppure appunto lui desidera dir direi che è un bel prototipo del dell'uomo che ha saputo occuparsene no voi ricordate che le diceva
Me ne occupo che è contrario del tetto fascista me ne frego e lui si occupava della sua società certamente anche qui io penso di non svelare un segreto negli ultimi mesi della sua vita quando era già iniziata questa triste agonia che ci ha colpiti tutti noi che gli siamo stati vicini momenti belli ecco un una una cosa ma stupito che lui ha detto siccome era molto preoccupato di come andava il nostro Paese e non credo di strumentalizzare
Nulla dicendo che era molto diffidente verso queste nuove forze le quali in realtà si dichiaravano non può non partitiche ma che perseguiva l'ho anche spiccatamente e direttamente interessi di parte diceva
Ma sai ho pensato una cosa dice quasi quasi ricomincia a candidarmi è questa volta allorché badava sempre ha senz'altro avere delle illusioni ma misurava sempre di non perdere e quando si buttava in una battaglia vedeva di vincerla
Mi sembrava che questa volta volesse fare un ultimo sacrificio anche mettendo il suo nome in gioco per un'Italia che potesse uscire dalla transizione e potesse essere diversa da quella che lui vedeva io direi che è un uomo laico europeo un prototipo né della prima della seconda Repubblica ma di quell'arte nobile un po'decaduta che è stata la politica senza le quali senza la quale le società libere non vivono grazie
Io ringrazio ampio pronto gli oratori ancora precedenti hanno contribuito al lumeggiare la figura e l'opera di Antonio Patrini in modo tanto efficace perché devo dire che tante cose sono emersi e di Luís che ne fanno con la figura completa proprio come Riccio o avevo detto io stesso esemplare di come deve essere
Un uomo liberale
E nello stesso tempo ringrazio voi tutti diverse abbiano avuto la pazienza di ascoltare e di aver soprattutto collaborato con la volta precedente attenga mente onorare la memoria dibattere