Cerimonia commemorativa di Piero Gobetti nel 70° anniversario della sua scomparsa organizzata dalla Federazione dei Liberali tenutasi nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani

Ho
Alla
A questa nonché
Da dentro tempo dentro un po'dopo
Controlli nove signori buongiorno e benvenuti alla Sala Zuccari del Senato malgrado impegni pressanti del momento ho desiderato essere presente a questa commemorazione del settantesimo anniversario della morte di Piero Gobetti
A cui attribuiscono grande importanza
Culturale mi scuso se impegni della giornata non mi potrò appartenere
Dopo la mia il mio breve saluto nell'introduzione al convegno ma sono sicuro che gli amici
Che hanno organizzato questo convegno avranno la cortesia di farmi pervenire agli atti così potrò almeno seppure in ritardo seguirle
Dicevo ha una grande importanza a questo convegno perché in definitiva noi liberali tutti coloro che si richiamano valore della cultura liberale non possono non ammettere che il liberalismo in Italia ha un difetto di origine che Gobetti aveva colto perfettamente
Il liberalismo in Italia diciamocelo chiaramente parlando io credo tra liberale non è nato come un movimento popolare nella sua terra d'origine in Inghilterra è nato come un movimento popolare come tutti sanno benissimo pensiero liberale dicevo politico liberale nasce dalla esistenza dei Weeks dei dei calvinisti contro la prepotenza dei chiudo volevano imporgli imitarle dato libertà religiosa caduco una una minoranza ma una minoranza popolare che si opponeva una prepotenza
Della maggioranza della monarchia
E sviluppava questi valori della libertà che poi saranno e ripresi quando gli americani di chiudo subivano la prepotenza dei Re Cattolici istituto nel quale a loro volta volevano limitare comprimere valorizzata virtuoso questi valori che erano con lui popolari trasmigrano
Negli Stati Uniti e di reddito coloro quella società straordinarie detto qui descrisse così bene in cui i valori di libertà e di uguaglianza cioè di
Riprendo Lucrezia erano proprio effettivamente condivisi intimamente condivisi dal tutta la gente dell'organizzazione sociale che nacque cioè lo Stato
Liberal democratico era l'espressione effettivamente di valore di sentimenti popolare
Da noi il liberalismo ebbe un'altra storia arrivo
Quasi come un fatto letterario all'inizio Pullara lettura di libri di pensione consta per esempio di vuoto penso in mente al punto di vista dei principi della libertà o di Adam Smith o ha condiviso
Ma certo dettagliante Montesquieu dal punto di vista del pensiero
Istituzionale e
Il istituzioni economiche
Liberale ma certo questo che erano liberi erano
Messaggi rivolti a una classe colta
Ha una classe che leggeva nel mille all'inizio dell'Ottocento erano pochissime favoleggia non esprimeva valori condivisi dal popolo
Quando poi dopo il tentativo
Dopo la rottura che si fece tra
Conservatori e democratici il tentativo che fatto di dopo il disastro del mille ottocentoquarantanove quando i democratici portarono Carlo Alberto alla catastrofe di Novara
Dopo che si volle con la fucilazione di Ramorino
Chiarire chi si riteneva responsabile tra i democratici di quella Savasta vicende
Cavour colse l'esigenza di ricollegarsi ha una radice più popolare con Rattazzi fece il connubio quale si terrà una manovra politica che serviva centro liberale per sostenersi versate a parte conservatrice ma probabilmente anche l'apertura di un disegno
Di voler portare cioè le idee che erano dediti Helix liberali a quel tempo anche su una base quadrata anche se devo dire democratici
Di Rattazzi non erano poi ancora accanto a grande maggioranza compiacente ma qui ma cultura di matrice cristiana trattamento fisicamente
Impegna prevaricatore
Tuttavia quel tentativo dica purché se Cavour fosse sua sopravvissuto avrebbe reso diverso il nostro Paese e dal punto di vista delle strutture Poli e che voi sapete benissimo che Cavour era favorevole per esempio federalismo d'artista Minghetti di fare un progetto dopo l'unificazione
Che mantenesse in vita le strutture degli Stati preunitari morto Cavour Minghetti fece il contrario fece lo Stato centralità economica francese
E con Cavour morì anche il tentativo dei liberali di collegarsi più strettamente con come si diceva ai tempi di Gobetti le masse
E in fondo pensiero liberale rimase un pensiero diritti da questo punto partito appunto il nostro
Gobetti io credo che non sia inutile in questa sede fare
Un po'richiamo seppure Preve alle fonti del pensiero liberale moderno in Italia in particolare a quello che mi compiuti compila sintesi nella prima parte del secondo me fresco ovviamente a Gobetti
Da cui effettivamente derivano le linee del pensiero liberale che giunge fino a noi
Ricordo i concetti cardine del pensiero di Gobetti
E cioè l'idea che si potesse attuare una rivoluzione liberale parola oggi inflazione altissime
Con l'ingresso delle masse operaie nei circoli della cultura liberale
La rivoluzione liberale in ragione della delle sue caratteristiche di
Democraticità ed il suo liberalismo avrebbe dovuto siamo
Negli anni successivi alla prima guerra mondiale contrapporsi Avruscio prosecuzione bolscevica
E la spinte autoritarie fasciste che sportiva il mondo in quegli anni l'altro cardine ci fosse un po'dimenticato questo negozio liberale fin troppo citato anche a sproposito
Ma l'altro cardine del pensiero di Gobetti che poi fu ripreso da Einaudi insomma
Nostri
Grandi altri del pensiero consisteva nell'uso della razionalità e dell'empirismo cioè l'opposto dell'idealismo
Nel campo delle analisi politiche di qui il rifiuto delle ideologie totalizzanti quelle che derivavano dai che per intenderci di qui la conferma della competizione come regola di evoluzione della società e quindi l'accettazione delle idee del di liberismo delle liberalismo economico
E del libero mercato come principale strumento per la realizzazione del benessere degli individui e dunque della società
Libero mercato che avrebbe dovuto svolgere la funzione la propria funzione nell'ambito di regole che nei primissimi compiti intenzionali difetti
Quale quello dell'aumento della diseguaglianza di Monforte il mercato possono portare quello dell'affermazione dei monopoli e così via
A questi concetti che sono originali in Gobetti si aggiunge la consapevolezza della necessità di tutelare le fasce più deboli dei cittadini che un elemento del liberalismo moderno che non va dimenticato
Attraverso l'intervento dello Stato come regolatore nella distribuzione delle risorse questo aspetto assai moderno era già pensi ed era già presente in nuce nel in Gobetti sarà sviluppato da Einaudi che poi consacrato definitivamente da un altro liberale
Il tedesco era con il principio della soluzione al marchio di lasciarci l'economia sociale di mercato che
Poi è alla base del Trattato di Maastricht cioè della costruzione europea e quindi è una stella fissa un punto fisso che il pensiero liberale
Ammesso nell'evoluzione del nostro futuro
Sa conosciamo la storia quindi sappiamo che il liberalismo di massa che Gobetti aveva sognato non si realizzò perché il tentativo giolittiano di dar corso politico al pensiero
Dico Bettin fu stritolato dallo scontro fra la rivoluzione bolscevica e la reazione fascista
Il regime fascista
Fu fondamentalmente il regime conservatore antidemocratico ostile in economia ai principi economici del liberalismo senza però avere chiaro un modello di riferimento alternativo
Nel periodo fascista nacque però talvolta che solo casualmente gli strumenti che hanno portato l'Italia a deviare dall'economia di mercato
Documenti che richiamano impresa pubblica il protezionismo il consociativismo
Così divismo che fu tentato è bene ricordarlo per la prima volta con l'esperimento corporativo con la Camera dei fasci e delle corporazioni
Con la caduta del fascismo furono i cattolici e non certo i liberali a raccogliere la bandiera attorno alla quale si radunarono le masse dei contadini e dei centoventi era la bandiera che difendeva ritagliata la minaccia comunista
Sotto la quale le idee del liberalismo cattolico
Di De Gasperi per esempio di Del Noce non riuscirono mai ad affermarsi perché sopraffatte dall'idea del solidarismo cattolico dato fondamento sociale degli altri ma sociale della Chiesa che era ostile sostanzialmente al pensiero liberale e anche a quel pensiero liberale che convivevano i cattolici nel pensiero cattolico allori cattolici interno concepite in carcere
Lo
Di ciò da ciò probabilmente derivò che anche il periodo di predominanza del partito cattolico in Italia fu sostanzia in mente un periodo politicamente conservato
Da un lato non furono eliminate a dimostrazione di ciò l'eredità dell'epoca del fascismo ovvero il dirigismo statale nel campo dell'amministrazione dei flussi finanziari il monopolio dei campi le imprese pubbliche
Basta ricordare che uno dei più geniali e colti costruttori della nuova Italia cioè Guido Carli inizia il suo libro autobiografico con una citazione del Faust di Goethe
Scrive Carli nel mio petto albergano due anime una in conflitto con l'altra è che vorrebbero separato
è una citazione scali si riferiva all'eredità liberale che avrebbe voluto veder crescere in Italia sui principi dell'economia di libero mercato e della completa integrazione con i Paesi dell'Occidente
Da un lato
E dall'altro alla diffidenza verso il mercato che nella classe dirigente italiana era maturata a seguito dalla grande crisi
Del mille novecentoventinove e che portava a mantenere una forte impronta ritiri Cismon nella nostra politica economica
Dirigismo impresa pubblica e protezione commerciale con un modello di economia orientato le esportazioni diedero vita
Ha una formula che sulla base dell'empirismo Einaudi hanno non possiamo negare abbia avuto successo almeno fino alla fine degli anni sessanta
In Italia malgrado il precetto costituzionale dell'articolo quarantasette che prevedeva l'aborrita ti prevedere prevede finché non la cambieremo ma questo stiamo cambieremo che prevede la proprietà diffusa tra i cittadini delega della proprietà delle grandi imprese e dei grandi complessi produttivi la proprietà azionaria dunque il mercato azionario
Rimase un fenomeno di élite socialmente molto ristretto recita quotate alla Borsa di Milano in quegli anni erano numericamente inferiori a quelle che risultavano quotate allo stesso mercato di Milano nel mille novecentoquattordici
La crescita industriale del Paese che pure avvenne con una straordinaria velocità fu realizzata con l'impresa pubblica che attingeva risorse dallo Stato
Il quale a sua volta prelevava l'eccesso di risparmio che si formava presso i cittadini ricorrendo al debito pubblico o all'avanzo di bilancio finché fu Giovannoni fu tale
Questa formula della intermediazione finanziaria dello Stato che comunque conserva un'impronta dirigistica autoritaria all'organizzazione
Della dell'economia riflesso della società era in realtà una formula graditissima non dobbiamo dimenticarcela in tutta la storia dell'industria italiana
Leggendo quel bellico promosso dall'Ansaldo sulla storia della sulla storia dell'Ansaldo si trova che la nascita dell'Ansaldo ai tempi del governo di Kabul addirittura centocinquantaquattro
Già allora i risparmiatori italiani preferivano restare sotto l'ombrello protettivo dello Stato piuttosto che rischiare direttamente i fatti la nascita dell'Ansaldo avvenne con una banca nazionale la banca genovese Banca nazionale
Da quale finanzio che era rimasta con voli
Finanziò l'Ansaldo sottoscrivendo un prestito del Governo
E con questo e con il ricavato della sua della sottoscrizione
Il quale il Governo con il ricavato dalla sottoscrizione finanzio la Ansaldo ecco solito triangolo crea come lo Stato come intermediario ma soprattutto come
Protettore del investimento privato l'eliminazione del rischio che poi contraddistinse tutta l'organizzazione del mercato finanziario e quindi di gran parte del potere economico nel nostro Paese
Anche il fenomeno che tutti ci invidiano per la crescita della piccola e media impresa si Rizzato attraverso il credito agevolato essenzialmente cioè sotto l'egida del dirigismo finanziario distante
Ora questa formula che come ho detto non ci pone che avrebbe avuto successo anche se molto lontana dalle idee liberali riorganizzazione dell'economia venne la crisi nel corso degli anni settanta e penitenza partire da questo punto per capire io credo quello che ci sta succedendo quello che è successo ci sta succedendo
Ora ricchi tutti ricordiamo le cause che furono in parte all'origine
Della crisi gli anni settanta furono causa di carattere internazionale conseguenti alla sconfitta degli Stati Uniti nel Vietnam e quindi nel venir meno della certezza della superiorità delle democrazie occidentali sull'impegno dei orientale questo perché ha la nostra non ricordo molto vivo
Per l'altra parte
Le ragioni della crisi del modello italiano dirigismo italiano furono di origine interna e derivano da una profonda crisi sociale
Che a sua volta aveva origine dalla trasformazione dell'Italia da Paese agricolo a grande potenza industriale
Sul piano politico il ceto dirigente
E allora reagì iniziando una politica di collaborazione con l'opposizione di sinistra il cosiddetto consociativismo che consentì ai partiti di origine marxista
Di andare oltre alla soglia del potere e di condividere ampiamente anche se non formalmente la conduzione dello Stato
Sul piano economico sociale la reazione invece consistette nell'allargamento della spesa pubblica senza copertura attraverso l'aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici l'aumento dei servizi gratuiti
O semi gratuiti rese alle famiglie sanità assistenza sociale pensione i quali diedero luogo alla illusione di avere realizzato lo stato sociale
La Contini nazione dell'attenua tenue venatura del pensiero cattolico liberale pure persisteva nel partito cattolico dominante nella democrazia cristiana con l'ideologia marxista
Fu evidente nella scelta di realizzare l'ampliamento della gamma dei servizi messi a disposizione dei cittadini cioè lo Stato sociale
Non con strumenti di mercato
Cioè non dando assicurazione ai cittadini ma con la costruzione di giganteschi monopoli pubblici io credo che ancora qui poi su questo punto passi ancora discriminante tra veicoli dell'arrivo liberalismo di origine Cattolica un marxisti provenienza cattolica e marxista la scelta tra il monopolio pubblico e il mercato
In questa scelta si scorgono le origini del tracollo di sistema consociativo che ha ben che è avvenuta nella prima parte degli anni novanta
All'aumento della spesa si dovette far seguire l'aumento dell'imposizione fiscale
L'imposizione fiscale seguendo vecchie tracce ideologiche della sinistra venne prevalentemente con l'aumento delle imposte dirette
Le imposte che nella mitologia della sinistra colpirebbero i ricchi e non con le imposte indirette cioè quelle colpendo i consumi sempre secondo la stessa Mitologia inciderebbero invece sul povero
All'inizio del mille novecentottanta il prelievo fiscale in Germania era pari al quarantadue per cento del prodotto in Italia pari al trentadue per cento del prodotto oggi in Germania è pari al quarantadue per cento del prodotto in Italia
Raggiunto raggiunge lo stesso livello quarantadue metri quarantatré per cento
Se fosse questa è una lezione di economia e gradevole che perché in realtà il prelievo fiscale in Italia è molto più alto quanto appaia dalle statistiche ma non lo è però lascia intuire
Tuttavia non posso non osservare che
Lo stato sociale che si era pensato ricostruito attraverso l'espansione del debito pubblico e la creazione dei grandi monopoli per i servizi
Ha comportato una crescita molto rapida della pressione fiscale
E che a questa crescita molto forte non ha corrisposto il miglioramento della qualità dei servizi resi al cittadino
E che sono pagati dal cittadino attraverso il prelievo fiscale o attraverso l'indebitamento dello Stato
Che in definitiva debito ok definitivo costituisce un tributo chiede generazioni presenti scaricano sulle spalle delle generazioni che verranno
Sì credo così il fenomeno che io ho definito il binomio incompatibile cioè tasse elevate e cattiva qualità del servizio
Il popolo italiano del testo è sempre stato abituato a una pubblica amministrazione poco efficiente oppure latitante o inesistente
Tutto ciò poteva essere forse tollerato quando il costo della pubblica amministrazione era tutto sommato modesto
Sia per il contenimento del prelievo fiscale nominale sia per l'inefficienza della pubblica amministrazione che ai tempi era e non possibili enormi aree di evasione
Se dunque ci si poteva domandare venti o trenta anni fa se i servizi pubblici costano poco o nulla perché mai dovrebbero anche funzionale
Ma quando il costo di quei servizi si fece via via più alto nacque una insofferenza
Che oggi è vivissima né i cittadini nei confronti della classe politica insofferenza che si conico con effetti deflagranti con il dilagare del fenomeno della corruzione
Di fatto il vecchio sistema consociativo messo di fronte all'insolubile problema del binomio incompatibile
Sprofondo dissolvendosi quasi interamente ben prima che il voto del ventisette marzo ne sanciscono il ricambio completo del
Classe politica quasi completo la classe politica nei sancisse ufficialmente la fine
Dopo aver detto questo mi sono accorto dopo aver fatto queste considerazioni sono due tre anni più o meno in qualche modo io ripeto queste conclusioni sull'analisi della crisi che ha portato della crisi si è verificata nel consociativismo allo stato sociale
Di origine cattolica e marxista mi sono accorto rileggendo
Vecchie pagine di Giolitti che le stesse identiche considerazioni erano state espresse da Giolitti esattamente cent'anni fa
Un secolo trascorso inutilmente
In questi anni una forte domanda più recentemente ogni né più e quindi più recente una forte domanda politica di liberalismo si è diffusa nella massa dell'Italia
Queste circostanze cioè che sia pure con molto ritardo sia pure
Non perfetto di una
Pulsione morale come avvenne all'origine del liberalismo in Inghilterra ma per effetto del fallimento di un tentativo di altro segno
Realizza il primo dei sogni Gobetti anni e crea le condizioni per effettuare
Una vera rivoluzione liberale cioè l'entrata delle masse oggi lo so ma se portare deportati ma ci sono praticamente più ma masse dal punto di vista numerico
Nel campo dei valori nella condivisione dei valori liberale
Alla e le elezioni del ventisette marzo vinse un'alleanza eterogenea che era costituita dal Polo che libertà di buon governo che pure presentava eterogenea finché si vuole però che presentava un poco
E l'assistenzialismo riducesse il costo di tutto ciò per i cittadini e i fastidi
Che ai cittadini e procurato dal rapporto con la pubblica amministrazione la riforma fiscale proponeva il decentramento il federalismo che è un'idea liberale come ho ricordato almeno lo era perché uno
Si trattava di una risposta data alla forte domanda questo programma certo non la coalizione che fece poi la fine sappiamo ma una forte domanda una risposta alla forte domanda di liberalismo presente nei cittadini ossia di un programma politico libera ma di fatto la domanda di fondo dei cittadini ovvero sciogliere il binomio incompatibile o attraverso la riduzione del carico fiscale oppure attraverso la maggiore efficienza dei servizi resi dallo Stato riforme e privatizzazioni non ha appunto una risposta sul terreno concreto siamo ormai nella storia dell'attualità trent'anni fa leggermente siamo dunque in una situazione bloccata che dovrà necessariamente volto per aver perso una nuova dinamica che non potrà che essere fatta nella direzione voluta dai cittadini
E perciò vorrei richiamare di fondamentale fondamentale importanza
Il ruolo che i liberali oggi disperse in varie formazioni politiche in questo ma io non ci trovo assolutamente niente di male
Dovranno svolgere per fare in modo che attraverso il voto che si è espresso quello che saremo chiamati probabilmente presto ad esprimere i cittadini possano trovare una risposta politica coerente con le loro richieste
Il ruolo dei liberali nella costruzione di un centro democratico non è certo inferiore a quello che potranno svolgere i cattolici liberali
Ciò che è importante e superare le divisioni che separano la famiglia liberale e quelle che hanno separato la famiglia liberale da quella cattolico-liberale
E infine quella liberale dalla famiglia democratica di un incidente mortale
Devo dire che le nostre idee
E vedere i nostri maestri dev'essere il nostro pensiero hanno già vinto presso la stragrande maggioranza dei cittadini
Adesso stanno saperci dimostrare all'altezza del compito di trasformare ciò che da sogno
Il sogno delle masse nel pensiero liberale si è cambiato in realtà potenziale ancora e che ora attende di divenire una realtà politica e sociale effettiva se non ne saremo capaci saremo solo noi stessi a dover rimprovera doverci rimproverare aveva mancato un appuntamento che attende il nostro Paese ormai da un secolo
Allora
Sì
Devo ringraziare presidente del senato
Arriva
L'ospitalità che offre alla nostra manifestazione questa splendida sala il Palazzo Giustiniani ed anche e soprattutto
Aver aperto i nostri lavori con parole che non sono state far nulla di circostanza che attraverso va rievocazione che è stata così sapientemente espressa senatore Scognamiglio sull'evoluzione del nesso tra società italiane l'economia italiana
In questi nostri decenni sarebbero certamente piaciuto a quella costante vena antiprotezionistica ed antistatalista
Che percorre tutto il pensiero convertiranno
Sappiamo che nel corso della mattinata presidente del senato dovrà allontanarsi interni impegni di stato di questa importante giornata dieci attende lo ringraziamo perché si trattato ancora con noi prego riprendo la parola il sindaco di Roma Francesco Rutelli
Presidente presidente del senato cari amici
Io porto questo incontro al quale partecipa un grande piacere e interesse
Il saluto di una città che non è mai stata liberale
Nell'intimo della cultura politica
Nelle manifestazioni prevalenti della sua società
Che tuttavia oggi lo specchio di una evoluzione
Che sale rende anche un po'ridicola forse la corsa
Ad apparire tutti liberali
Tuttavia non è neanche da sottovalutare quanto alla crescita di valori e punti di vista che storicamente sono stati nella nostra su società ultra minoritaria
Se riprendendo l'espressione Gobetti Anna sulla fascismo come Autobiografia dalla nazione non vuole essere un po'provocatoriamente tardi qualche riferimento di cronaca attuale
Forse potremmo dire almeno io penso così che oggi forse la vera autobiografia tra l'azione sta nel fatto che del liberalismo democratico ci manca il sentimento nazionale nella cultura civile sia all'intransigenza verso la prepotenza l'autoritarismo sia la capacità di rispetto e di dialogo verso l'idea antagonista
Questo penso sia una re principale senza della intransigenza
Gobetti Anna del rigore Gobetti hanno tutto sommato di tra l'anno e non abbiamo né l'una
Nell'altro cioè non abbiamo
Ne questo rigore né questa capacità di ascolto e di dialogo
Intimamente e profondamente rispetto tutto sommato noi oggi abbiamo una con Susan accettazione di tutto una macedonia
Senza rigore e senza crescita nel dialogo nel rispetto reciproco
Forse questa è la verità oggi critica
Autobiografia razione niente stanza temperie complicata che viviamo possiamo dal mio punto di vista rintraccia
Le opinioni politiche e questa è vero quanto dice
Presidente Scognamiglio che le idee liberali sono effettivamente vincenti non lo è la pratica politica e sociale per la verità
Io credo che
Ma ci vengo tra breve oggi noi abbiamo la possibilità di assumere nel nostro sentimento comune tante cose che era impensabile non sono gli anni Venti ma ancora negli anni sessanta settanta
E e tuttavia il compimento di questo percorso non è fatto io personalmente ricordo permettete no come cittadino
Semplice osservatore tra i tanti delle vicende politiche
Ho letto sul due volume Inaudi della diciamo titolato rivoluzione liberale a diciassette anni è stato la mia prima lettura politica
E rappresenta per me un'esperienza unica e perché lo dico
Perché ci fu in me ragazzo la sorpresa
A quell'età se qualcuno mi mi chiedeva di qual è la media politica rispondevo liberale
La mia sorpresa era quella di una persona nella formazione cristiana cattolica
E un dialogo nella con i coetanei carica pubblica
Per cui l'idea del liberalismo era qualche cosa di ammuffito o antico degno ma certamente estraneo attenzioni
Volontà
Coraggio innovatore
E quindi la sorpresa per me ragazzino ragazzo della rivoluzione liberale è proprio questa la sorpresa nel comprendere che esisteva ed esiste un filone culturale politico e civile
Di quella intensità della forza che proprio l'esperienza anche umana di Gobetti portava con intelligenza cristallina
Una dedizione interiore alla democrazia un coraggio straordinario è una così immensa profondità di pensiero
Quindi una rivelazione per me appunto diciassettenne questa questa vettura ecco la mia personale esperienza avrebbe fatto sì che forse secondo gradino la mia formazione politica sta la lettura di Ernesto Rossi
Il terzo la militanza radicale cioè a dire di quella
Famiglia del liberalismo democratico italiano che ha scelto più l'approdo libertario diciamo così la pratica libertari quella
Liberista
Ho
Intrinsecamente liberale però appunto da quel filone con una coerenza di quella esperienze convenzione
Io penso questo concludendo che
Vediamo anche a me capita spesso di citare un concerto
Secondo me molto forte molto efficace di Bobbio so che Enzo marzo riprenderà alcune formazione di botte calarli no polemico alla quale non mi azzardo a entrare su il liberalismo di Gobetti inizia avverte queste questi mezzi
C'è una concetto di Bobbio che io trovo molto forte molto convincente
Il
Che cosa cambia alla fine di questo secolo nella nostra società a società europea italiani cambia in profondità che
La cultura dei diritti umani
Dei liberali dei socialisti e dei cattolici oggi rappresentano un sentimento comune ad un terreno comune
Questa è qualcosa che non solo alle Polito Gobetti era
Impossibile
Ma testata impossibile perdere quasi tutto questo secolo
Nel mondo dicono la cultura liberale dei diritti umani intesi come i diritti affermati dalle grandi rivoluzioni diritti
Civilistico e
La cultura socialista
Dei diritti sociali
La cultura cristiana del rispetto del diritto alla vita come Fattore primario del rispetto tra le persone e valore primario per la convivenza
Oltre che per la crescita rispetto tratturo
Questi tre filoni divergenti o almeno che hanno marciato parallelamente oggi si incontrano e possono convivere e convivono ecco cioè davvero le possiamo oggi alla fine di questo secolo osserva Bobbio guida io credo molto ragionato e finirci liberali
Socialisti
E cristiani senza che questa sia una bestemmia
E senza che questa sia una contraddizione
Se cogliamo del pensiero
Democratico
Dei tre grandi filoni del cioè dall'Ottocento accompagnano divaricazioni le accelerazioni e gli arretramenti della storia
Cammino per umanità
Questo penso sia molto importante
Questo significa che è vero oggi che il primato delle idee liberali
Possa essere condiviso da gran parte dei nostri Della nostra comunità
Io debbo dire o fare una sola notazione politica che secondo me in Italia manca davvero ci manca l'avere una destra intesa come destra liberale molto di più di quanto non ci manchi una seppur incompleta e contraddittoria evoluzione liberaldemocratica dalla sinistra
Vedo nel sentimento comune molto maggiore alla fine accettazione condimento
Sedici o meno torto collo meno come presa d'atto di una sconfitta più che come interiorizzazione di una crescente ognuno può giudicare diversamente questa consapevolezza nei grandi di quella che è la sinistra democratica piuttosto che una vera consapevolezza e assunzione valori liberali in quella che si auto dichiara idee si colloca come la destra questo lo vediamo nei filoni essenziali presidente Scognamiglio richiamava dei della crescita e la difesa dei Monopoli dello sviluppo reale di una competizione di mercato basata su valori di
Competizione limpida
Sulla processo appunto di affermazione di regole di principi che valgono per tutti tanto più nel momento in cui è un campo libero questa competizione
E io credo che qualche quindi che la cosa forse più importante e vitale acquisire oggi è una destra non mi riferisco Berlusconi non mi riferisco al centro alleato con la destra
Mi riferisco alla destra abbiamo bisogno di una destra che davvero Suma anziché solo sbandierare senza averli per niente
Assegnate senza praticare per niente e questi valori questi principi almeno quanto c'è bisogno di fare una chiarezza profonda in settori importante forse determinante dalla sinistra in questa direzione
Voglio concludere leggendo una frase di
Montale è riferita a riferita al Gobetti
Nel venticinque Risi modella sua morto Montale ci richiama non solo Gobetti politico non solo Gobetti
Pensatore politico ma Gobetti editore e grande uomo di cultura
Sapete quanto nel all'inizio il venticinque punto Eugenio Montale negli Ossi di seppia il manoscritto gli Ossi di seppia erano nelle
Ma di Gobetti
E e così egli lo definisce era l'uomo d'oggi
Il compagno di strada eguale a noi migliore di noi l'uomo che fu cercato invano da una generazione perduta
L'uomo che noi ci ostiniamo ancora a cercare nella parte più profonda di noi stessi ed è perciò che Gobetti pur senza abitarci un sistema o tanto meno un partito ci pone di fronte uno specchio dal quale ci discostiamo con fastidio o con orrore a seconda che la dilagante marea della mediocrità politica intellettuale ci riempia di tedio o di disgusto di noia ottimi prezzo eroi a modo suo
Eroe borghese questo primo della classe è stato uno dei rappresentanti più degni di quel Risorgimento senza eroi che continua e continuerà se l'Italia deve durare
Attraverso strade che ancora non conosciamo ecco perché settanta anni dopo credono dobbiamo dire che tutte le strade e non conosciamo non so se ci siano state additate da curve
Certamente lui ha avuto un'intensità straordinaria la sua vita persino la forza ed il coraggio di percorrerle
E noi speriamo che questa fine di secolo ci consenta davvero di farle vivere all'intero nostro Paese e ad un'Europa più e definitivamente liberal democrazie
Anzi il sindaco di Roma per aver detto quello che noi loro Manning avremmo certamente taciuto
Perché questa è una città che liberale in senso brechtiano non ha mai stata non potrebbe Salvatore che mancano in essa proprio quei ceti che sono costitutivi del liberalismo competiamo dell'interpretazione che ora né faremo tuttavia la mancanza di queste condizioni culturali
Non impedisce a un giovane di diciott'anni
Di
Scoprire la politica attraverso il libro di un giovane di vent'anni come la rivoluzione liberale
E di trovarsi una traccia che segna poi un lungo percorso un lungo e coerente percorso
E a noi fa molto piacere che quel giovane sia oggi un primo cittadino nella nostra capitale
Ringraziamo Francesco Rutelli prendono la parola Raffaello Morelli
Io devo innanzitutto ringraziare il il Senato che ci ha consentito di fare questa colorazione e il sindaco di Roma che ci ha voluto far portarla testimonianza di una città riversa macché non esclude di potersi maturare come il suo primo cittadino
Nella direzione Gobetti Anna
E vorrei dire che questa comunità questa commemorazione nel settantesimo anniversario della morte vuole essere un alberello piantato sulla tomba di Piero Gobetti liberale
Vuole essere un gesto di memoria e insieme una regola per agire più che celebrare la sua opera oggi noi intendiamo riproporre il suo modo civile di essere e di comportarsi che per un liberale è cosa centrale
La produzione di Gobetti è stata vasta ed è stata poliedrica
Eppure la radice vitale della sua lezione noi non dobbiamo cercarla io credo in un suo Progetto liberale sistematico e compiuto
In parte perché nei suoi scritti hanno pesato l'incalzare dell'agire e una esistenza crudelmente accorciata
Principalmente perché i segni distintivi del suo liberalismo sono il metodo critico e la coerenza che non transige
Dei criteri fatti cioè per essere praticate di continuo e non per fissarsi in una costruzione teorica definita fuori del tempo
In Gobetti il senso critico e la coerenza rispetta i principi solo una bussola per vivere ciascuno il proprio tempo
Al tempo di Gobetti il senso critico lo portava a considerare il fascismo frutto delle distorsioni storiche della formazione nazionale
La controriforma aveva vinto senza che vi fosse stata la riforma non vi era stata la rivoluzione individualistica delle coscienze educate alla responsabilità personale
Al gusto per la proprietà al calore della dignità da cui nasce il capitalismo e nasce la fabbrica come coesistenza degli interessi e solidarietà del lavoro
Gobetti scriveva che il Popper Isma'italiano si accompagna la miseria delle coscienze
Alla miseria di chi non sente di compiere una funzione produttiva e che dunque non ammette fiducia in se stesso
Ne culto religioso della propria dignità
Tra la caccia sfrontata agli impieghi e l'abdicazione di fronte alle classi dominanti il problema politico italiano diceva è un problema morale e questi erano stati del Gobetti i limiti dell'esperienza risorgimentale di uno Stato troppo agnostico lontano dalle città laica incapace di funzione educativa soprattutto come dinamico suscita autore di interessi
E appunto su questi limiti Gobetti basa la critica al Giolitti Isma'un liberalismo ridotto ad uno amministrare che al di là del formale rispetto degli ordinamenti finiva per privilegiare il compromesso di gare Chicco anche quello deteriore
E per non curarsi dei problemi di fondo in particolar modo quello di ridare tensione politico morale alla classe dirigente e sollevare il proprio il popolo dalla apoliticità diffusa e spessa
Oggi questa critica al Giolitti Isma'sembra eccessiva ingenerosa nel senso che Giolitti era anche un riformatore vero alle prese con le difficoltà diceva lui di vestire un gobbo
Ma tuttavia coglie nel segno nel senso che l'arte di governo distaccandosi dei principi di fondo del modo d'essere liberale
Nutre i germi dell'involuzione e di fatti come sottolinea Gobetti in un'ora di sospensione di incertezze
Quando la solennità della crisi imponeva ai cittadini l'imperativo categorico della coerenza della libera lotta politica dell'autogoverno
Gli italiani falliva non lo riesame di serietà moderna e preferivano farsi rassicurare dalle promesse del fascismo nascente
Ed è seguendo questa sua impostazione critica che Gobetti da subito quando ancora tanti democratici restavano incerti formulo la diagnosi sul fascismo come il rifiuto dell'autonomia individuale
E prescrisse anche la terapia non facile non Breve ma l'unica puntare sull'individualismo e poi sui gruppi sociali che più avvertissero questo imperativo il problema italiano non è di autorità ma di autonomia scriveva
L'Italia politica deve cercare nella di libertà una virtù di Stato meno volgare della servire disciplina imposto dalla milizia
Lo Stato anzi gli individui lo Stato libero deve difendersi dallo store mutismo che reca in sé spesso no dal reazionari sino di altre epoche
Sostituire all'individualismo la morale della solidarietà
è una specie di calcolata complicità nel parassitismo
L'autonomia dell'individuo è una insostituibile forza creativi esce di moralità e di vita
Ecco è qui che stalla permanente attualità della bussola di Piero Gobetti anche al tempo nostro
Liberalismo di Piero Gobetti è l'esatto contrario delle stare fermi del non prendere partito
Non guardava la collina e conflitti inattesa dirà darà atto come un notaio delle conseguenze è un liberalismo che adottarli in perizoma o come azione di scelta e il conflitto come normale procedura di azione
La chiarezza polemica di Rivoluzione liberale divenne naturalmente l'alternativa politico e culturale al fascismo noi diceva Gobetti
Siamo più alimentatori della lotta politica
Che i realizzatori
E tuttavia già la nostra cultura come tale azione elemento della vita politica che non era riservata solo al confronto tra grandi sistemi ideologici ma è arricchita dalla varietà anche Cretti che ha delle posizioni delle analisi degli spunti e delle proposte
Purché si conservi sempre la bussola del senso critico e della coerenza anche al tempo nostro
Gobetti si rifà al magistero di Einaudi e al senso del suo liberalismo economico che non è mai stato liberista nel cento nell'accezione data oggi al termine
Rivendica l'esigenza politica di comprendere i nodi strutturali della realtà e poi accordare le forze vive che possono affrontarli con più coerenza in nome dell'etica liberale nella dialettica di interessi di idee di iniziative economiche sociali e culturali
I liberali non deve mai restare fermo
Ad attendere che la realtà si avvicini in modo spontaneo agli ideali di libertà di giustizia
Il liberale sa che il processo riformatore prodotto dagli individui in quanto Perino come rivoluzionari attraverso scelte affermazioni e affermazioni di contrastanti esigenze
Perché soltanto dice Gobetti la lotta garantisce la libertà dei singoli e così anche al tempo nostro
Gobetti a differenza di Croce non crede che solo la borghesia e tanto meno tutta la borghesia possa essere l'arte l'asse portante del liberalismo come Inaudi denuncia il colpevole silenzio degli industriali di fronte all'assassinio Matteotti così Gobetti distingue alcuni individui delle classi medie che facendo opposizione pensano al futuro
Dalle classi medie che per loro natura equivoca che è il retaggio dei difetti genetici della formazione nazionale sono sempre con il vincitore e alimentano le pratiche del protezionismo e l'omertà delle clientele
In parallelo Gobetti esprime l'idea che la riserva solida di ogni politica futura è semmai il movimento operaio
Pur non nascondendo sì lo stato di depressione in cui il movimento operaio persa accompagnata dalla forte propensione a rifugiarsi nell'economia del sussidio
E comunque questa è una simpatia motivata dalla disponibilità alla lotta e non da una scelta ideologica classista
Tanto che Gobetti vaticini a che il sistema borghese invece di avviarsi al tramonto sarà ravvivato proprio dagli echi della borghesia
Insomma per Gobetti il bacino liberale potenziale si misura sulla disponibilità all'intransigenza morale non vengano disegnati delle identità precise di gruppi sociali di riferimento e questo è stato criticato con una carenza sociologica
Ma io credo che piuttosto è una prima intuizione di come stia complesse variabile il carattere degli agenti storici del cambiamento sociale sociale nel segno d'una libertà
Non sono concepibili rigidità
è sempre e solo l'autonomia nella libertà che muove tutto e difatti Gobetti con assoluta lungimiranza sostiene che anche il problema del movimento operaio è problema di libertà e non di uguaglianza sociale
L'operaio deve conquistare la sua coscienza morale nel lavoro e una volta educato non deve aspirare alla virtù piccolo borghese ma deve rimanere operaio l'uguaglianza esaurisce la sua forza nel creare l'impulso rivoluzionario
Ma poi solo la differenziazione può alimentare una morale sociale di una responsabilità di sacrificio e così anche ai tempi nostri
E come si vede la bussola dove chiama del senso critico della coerenza dei principi continua a funzionare
E funziona anche in altre questioni emblematiche la questione del ricorso all'Aventino anzitutto l'Aventino è un rifiuto morale a collaborare anche solo con la critica deve essere intransigente senza furbizie o di illusioni
Deve avere piena consapevolezza della rinuncia a realizzare per moltissimi anni
Ma non vede affatto confondersi con l'appartarsi in un cenacolo di intellettuali scriveva Gobetti
Al contrario
Che ricorre all'Aventino deve smetterla con le dissertazioni teoriche sulla classe media con le inconcludenti polemiche contro la minaccia del comunismo e dare lavorare con lealtà per un fronte alternativo fatto di borghesi intransigenti
Ed operai più autonomia
Dunque l'Aventino serve a chiarire le posizioni quando il regime di matrice irrevocabilmente illiberale non come forma ordinaria di lotta politica e civile il nome della tolleranza
E poi la questione delle regole del Governo per Gobetti la liberazione deve scaturire dall'autonomia popolare dall'iniziativa diretta
Lo stato del popolo sarà quello per cui il popolo saprà volontariamente soffrire e darsi un'autodisciplina
Sono le regole del Governo fondate sulla teoria tipicamente liberale del disinteresse dell'uomo di Governo di fronte al popolo interessati le regole che incarnano la rivoluzione liberale della legalità
Contro le pratiche corruttrice dello scambio con l'abdicazione dalla dignità e dai diritti politici una legalità liberale che in quanto autonoma rivoluzione morale di ciascuno
Non può affidarsi a nessuno grande sacerdoti
Legalità liberale è autodisciplina e non giustizia spettacolo
E poi la questione del ruolo dei cattolici nella politica italiana
Gobetti preconizza una pratica di governo ispirata da cattolici che rimanga perfettamente estranea all'influenza del Vaticano e perciò ritiene indispensabile mantenere la pregiudiziale cavouriana della laicità
E distingue tra cattolici liberali come Sturzo che rispettano lo spirito laico cavouriano verso il clericalismo
E cattolici sociali alla Tognolo che riconducono la vita alla natura dottrina di Cristo e risponde respingono tutto ciò che vi è compreso che non vi è compreso perché ripugna alla verità
Gobetti bolla il cattolicesimo sociale perché combatte il libero pensiero e combatte l'autonomia
E di nuovo non si può davvero dire
Che ancora ai giorni nostri questo problema sia superato cioè sia superato sotto il profilo politico e civile il problema dell'insistita definizione della libertà come mera capacità di riconoscere la verità
La bussola dove Tiana del senso critico e delle capo e Renza sui principi fu dunque funziona anche in tempi nostri e non indica mai la direzione messianica ritrova tendenze messianiche solo chi non è capace di sottrarsi alla necessità di un sistema compiuto e non avverte nell'importanza di rivendicare dinamismi autonomia dinanzi al conformismo un animistiche o della dittatura
D. Sempre né il vaccino anti messianico del continuo richiamo al senso critico della realtà e della coerenza sui principi Gobetti liberale
è un maestro
Non contingente di robusta tensione morale e di alta dignità nella battaglia politica
Anche al tempo nostro soli nazioni nemici eterni della libertà e del pluralismo che non vogliono fare esprime la diversità perché hanno una concezione servile dell'esistenza della cittadinanza
Che non colgono l'intima connessione civile umana tra benessere economico coesione sociale e libertà politica
Che hanno l'ossessione di sistemare tutto in chiave ideologica
Che vogliono riscoprire il pauperismo o emarginare le persone inutili nell'ottica economicistica che pensano la libertà solo per gli eroi solitari oppure che si illudono di trovare la libertà affidandosi ad un'autorità piuttosto che al confronto con gli altri
Per i liberali ancora oggi il potere ha valore solo se garantisce l'esercizio della diversità
Per garantire i rapporti sempre nuovi de la società aperta senza farsi prendere dalla paura
Per irrobustire il diritto di cittadinanza come scrissi in auge nella prima anniversario della morte di Gobetti
Il diritto di sorveglianza in quella città ideale che Gobetti veniva costruendo nella sua mente e che è bella perché non è rigidamente in Mota ma continuamente si trasforma sotto la pressione contrastante delle tante forze che agiscono su di essa
Gobetti aperto la strada un liberalismo come forma politica del conoscere del potersi esprimere perché seguire nel tempo i valori dell'individuo diversità non si riduce ad un'attitudine istintiva si matura in una concretezza quotidiana
E Gobetti ha dato la misura di un liberalismo militante e non fanatico di un liberalismo per tutti e non di massa che predica le ragioni la diversità di ciascuno insieme a quelle della convivenza di tutti
Ha dato la misura di una intransigenza che rifugge l'integralismo di una moralità che non fa commercio disse di una identità irriducibile che la ricerca l'aggregazione
Ci ha insegnato a non separare mai la ragionevolezza nei modi della dei modi o dello per avviare dalla coerente intransigenza sulla prospettiva di fondo
Il modo civile di essere e di comportarsi e di Gobetti
è per noi una bussola lo è ancor più oggi
Che la completo globalizzazione dei mercati e le interconnessioni informatiche televisive spezzano i vecchi vincoli e limiti per l'individuo posti dalle organizzazioni di massa portano nuove immense opportunità
Ma fanno anche balenare grandi pericoli di pressione sull'autonomia e sulla consapevolezza individuale di nuovo la via di fuga da questi pericoli è l'incessante ricorso al senso critico e alla coerenza predicati da Gobetti
Che mi ha fatto per primo uno stile di vita scriveva
Non ho mai chiesto a nessun sistema di salvarmi dal dubbio tragico del pensiero
Di offrirmi soluzioni comode anche se fittizie
Di darmi le penne del pavone e la pace della pigrizia
Adottiamo anche noi questo metodo questo stile politico e civile facciamo crescere l'alberello di Gobetti liberale
Enzo marzo
Oltretutto ringrazio Raffaello per la cura Caputo di redigere questa summa del pensiero come piano
è stato molto utile perché
La prima annotazione pregiudiziale da farsi a settant'anni dalla morte del pensiero dell'autore di Rivoluzione liberale e che pressoché sconosciuto o sicuramente distorto cioè io personalmente mi sono assegnato un compito più modesto che altri avrebbero intitolato l'attualità di Gobetti
E che invece richiamandovi espressamente al titolo di questa di questa riunione definisco il liberalismo di Gobetti
Perché Gobetti
Era liberale perché dico compito più modesto perché si tratta di dimostrare una cosa facilissima da dimostrare dimostrare ciò che qualunque semplice lettore di Gobetti comprende all'apertura di libro parlo degli degli scritti politici sempre che riesca a trovarli
Il pensiero di Gobetti e così compatto che ogni riga scritta da questo eccezionale giovane si lega alla precedente alla successiva con un rigore e una coerenza
Che hanno dello straordinario specialmente in un periodo storico come quello in cui Gobetti scriveva così dedito
Come peraltro il nostro al trasformismo al tradimento alla furbizia
Potrei quindi liquidare il compito che mi sono dato con un semplice invito alla lettura le sale un gran sollievo e per tutti voi e non solo
Lettura per i giovani che non si sono ancora imbattuti in lui ma anche per gli interessati i critici che sono fioriti quest'ultimi mesi perché sospinti da chissà quale furia ideologica si sono scagliati contro quel pensiero
Forse perché non lo conoscono bene forse perché dopo tanti decenni quel pensiero ancora non è inerme e parla le nostre orecchie proprio del nostro stesso tempo
Dei fatti di questi giorni sarebbe impressionante un florilegio di scritti Gobetti anni scelti con l'unico criterio della loro attualità non ideologica ma politica della cronaca politica mi sono stato anche tentato ma
Coffee sicuramente non era possibile perché i i testi erano talmente tanti che avrei sicuramente abusato della vostra pazienti si tratta invece di accettare la polemica che i hanno aperto in questi mesi e nello stesso tempo di spostarla io credo che oggi
Dopo tanto tempo di silenzio
Gobetti sia attaccato proprio perché avendo egli sottolineato certi caratteri del nostro Paese che sono rimasti intatti nei decenni ma che in certi momenti di crisi riaffiorano con più virulenza oggi e più indigesto che mai
Credo anche che il tentativo patetico di espellere Gobetti dall'album di famiglia del liberalismo italiano assomigli molto all'operazione staliniana che fece scomparire nell'Enciclopedia ufficiali dalle foto del periodo rivoluzionario l'immagine di Trotsky
Operazione patetica quella attuale che rivela la grossolanità della retorica politica che centinaia intendiamoci
Sotto certi aspetti paradossalmente gli pseudo liberali quelli che io definisco illiberali ossimori scio vera illiberali che permanentemente contraddicono con le scelte politiche
Delle argomentazioni loro autodefinirsi liberali questi tutto sommato hanno ragioni Gobetti certamente non è dei loro e come vedremo non lo era nemmeno allora
Ma credo che sia compito primo di questi critici dimostrare il loro il loro liberalismo i conti con una testa che si spaccia come liberale sono aperti da sempre
E quindi ben vengano da quella parte politica critiche accuse e incomprensioni Gobetti da parte sua quei conti li aveva chiusi con una continua polemica con la destra liberale e con una distinzione
Una distinzione che noi continuiamo a sentire valida tra una destra liberale che essa si sta fuori completamente da un quadro appena appena coerente col pensiero liberale
Per quanto lo si voglia stira chiare qua e là e un liberalismo più quieto conservatore sì
Forse non rigorosamente consequenziale ma non in così aperta contraddizione con la storia del liberalismo europeo americano
Gobetti ebbe parole di comprensione di elogio ricordiamolo per Gaetano Mosca ha definito un conservatore galantuomo la cui teoria dalla classe dirigente cito Gobetti è veramente una di quelle idee che aprono distesi infinite di terre alla ricerca degli uomini
E che effettivamente influenza in modo fondamentale la teoria di Gobetti che con più decisione del suo maestro si mostra convinto che cito Élite sia scelta nel senso di un processo storico attraverso cui si rivela un i migliori l'esservi migliori continua Gobetti implica che vi sia un inno scelti
Che non sono condannati per natura ma partecipano al processo si preparano si provano ogni giorno si migliorano
Aggiunge Gobetti non c'è arresto Grazia dove la democrazia esclusa oltre a Mosca un altro liberale che giganteggia va all'epoca ma che in un intimo Ringo Betti fu Croci
Egli fu un maestro proprio dice Gobetti per questa impassibilità di non conformista
Ma su Croce torneremo e qui trascuro il terzo grande Napoli perché sarà il pezzo forte della mostra dimostrazione
Quindi Gobetti fece quella distinzione e la tenne ferma invece fu giustamente polemici Simo Contri moderato un Coni come li definì erano i liberali dell'epoca
Il partito liberale ora defunto ha vissuto vita grama non perché frutto di è lite raffinata e quanti incompresa del popolo dal popolo brutto ma forse perché
Tarato dalla nascita e condannato sempre a dar voce peraltro solo voce più che vera rappresentanza politica ai rancori ai Cretti interessi di destra nel ventiquattro commentando il congresso di Livorno del neonato Clini Gobetti scrive sembra sorridendo il tono scrive Gobetti era vigente che rimpiange sa di non aver partecipato nel ventidue alla marcia su Roma gli oratori più applauditi
Ma al tavolo diritti di primogenitura dichiarando sul loro onore che nel vento e nel ventuno erano stati emessi e non altri a guidare le squadre di bastonato ore degli operai
Sul Livorno incombeva l'interrogativo posto da il quarto grande
Luigi Albertini si raduna volo li dei conservatori o dei liberali il Congresso rispose la traccia rimase indelebile modella Tucconi dice Gobetti propri vivi al bastone specie se usato da altri
Gobetti pone la stessa domanda se ai suoi lettori ma rigirando la e aprendo prospettive in quel momento inedite per il liberalismo italiano o conservatori o liberale
O destra liberale diciamo noi o Sinistra liberale o conservatori dice Gobetti con le classi a grave con l'ha voluto grazie a un liberali con le forze dell'economia italiana media industria medi industria commercio la conclusione
Purtroppo lo sappiamo è già la conosceva Gobetti sconsolato e del destino di una sinistra liberale che non ha attecchito in Italia nel corso del Sei condisce Gobetti gli uomini della media industria del libero commercio sono pronti accelera tutte le lusinghe
Aggiungiamo noi prima di tutto a quelle del potere del protezionismo altro che il liberismo i liberisti erano stati seduti a sinistra nel Parlamento nel Parlamento italiano quando mai la testa borghese è stata liberista
Ancora oggi si dichiara tale ma parla dagli spalti del monopolio
E qui arriviamo al nucleo centrale del discorso commerciale l'antifascismo è seria questo patto scrive riconoscere che nel fascismo bisogna liquidare i vizi più compromettenti e diffusi della mentalità italiana
Così si vede Gobetti non si limita a un giusti a un giudizio terribile contro il fascismo non limita il Mussolini SMA se stesso ma lo collega con l'incapacità del nostro paese delle sue classi dirigenti a diventare moderno segnava un filo autoritario lo fa venire da lontano e e che continuiamo nuovi fedeli assertori di quella linea continui istiga andrà lontano fino a questi giorni
Dico questo perché mi pare futile
La prima critica che è stata rivolta Gobetti e Gobetti anni successivi a Giustizia e Libertà agli azionisti
Quella di aver perduto come se la ragione storica o ideale possa essere misurata sulla base del successo
Il liberalismo progressivo Cinzia Gobetti in Italia vive in un paese straniero deve fare i conti con una diffusa mentalità illiberale con una debolezza ideale e politica delle forze sociali che dovrebbero farsene carico
Gobetti si trova al centro della lotta è tra i pochissimi a capire il pericolo del fascismo e ne orgogliosamente consapevole
Ma può capirlo proprio perché combatte Mussolini come dirà più come corruttore che come tiranno e il fascismo più come tutela paterna che come dittatura
è nota la sua tesi del fascismo come autobiografia dannazione qua è stata anche ricorda
Noi che possiamo avvalerci dell'esperienza successiva possiamo dargli torto
Gobetti disse sconsolato che in Italia non ci sono proletari e borghesi
Ci sono soltanto classi medie possiamo dargli torto dal calderone piccolo borghese continua nessun cuoco riuscirà a trarre qualcosa di diverso dal fascismo e dal Giolitti is possiamo dargli torto
Una classe costretta dal pauperismo transigere sulla dignità ministeriale del sistema
La politicità all'immaturità politica l'esaltazione cortigiane il parassitismo sono parole sue sono le costanti di questi Shelley che hanno conosciuto la vita moderna soltanto nelle forme più grosse dell'americanismo sportiva
E chi sta al centro chi sfugge non è meno responsabile dice Gobetti gli scettici sono grati al regime che esso non chiede ai cittadini che di abdicare alla loro dignità e ai loro diritti politici c'è uno Minitalia che pensa a tutti
Gli altri lavorino ammirando si divertano nelle sagre o guardando la televisione aggiungo io si nascondono in biblioteca
Come non può dare profondamente fastidio questo Gobetti alla destra politica culturale di oggi quella che si riempie la bocca col liberalismo di massa e fa finta di non scorgere che si punta ancora una volta l'ideologia sportiva al culto ridicolo del condottiero
Fine basta dire le masse con metodi appena appena tecnicamente più avanzati
Gobetti è un maestro di liberalismo semplicemente secondo me perché non lega il liberalismo alla libertà metodo
Egli compì un'operazione semplicissima leghe liberalismo al valore originario che lo fece nascere alla libertà come valore assoluto io non usare la parola assoluto direi pregiudiziale
Ho principale o iniziale il critico d'oggi ha scritto un critico d'oggi ha scritto che è un concetto vago quello della libertà non crediamo forse non sarebbe inutile che Luís noi tutti quanti ne leggessimo alcune pagine di Croce sull'argomento
Gobetti parla di valore assoluto e di dignità umana di principio di lotta politica e di formazione dei partiti anche per altre vie che non siano quelli via listi che si può arrivare forse allo stesso punto
Credo che per utilizzare i concetti più moderne metodologie più avanzate
Se ci piace ma ben solido queste riciclano ammodernando lì concetti antichi siano sfruttate categorie messi in luce da presentano alcuni storici francesi della mentalità conosce la chiamava concezione liberale come concezione della vita ma della sostanza è la stessa
I critici d'oggi possono criticare Gobetti solo perché non possiedono una mentalità liberale non sanno proprio cosa sia così poi riprende una polemica che dura tutto un secolo e che ha come pietra miliare un lunghissimo saggio di Salvemini e quarantasei che disegna bene la contrapposizione tra il liberalismo moderato è quello più autentico
E qui non voglio barare dico più pentito solo perché credo che si rifaccia più puntualmente sia il discorso ai significati originari
Indiscutibili del liberalismo sia la necessità Ina coerenza che è stata già ricordata di fondo tra quello che si predica e quello che si fa
Le critiche avanzata Gobetti sono ancora di quattro tipi
Gobetti non è liberale perché il suo sistema non è individualista
Che dire accusato talmente assurda da Gobetti è sin troppo pedagogico addirittura visto Craxi qua
Non non ho altre parole per
Per rispondere a questa accusa seconda cosa Gobetti non ha un sistema compiuto ricordo che Gobetti è morto a ventiquattro anni
Dopo aver prodotto qualche migliaia di pagine una casa editrice dopo essere stati impegnata a fare pressoché da solo un settimanale in certi periodi l'unico giornale diviene opposizione al fascismo dopo essere stato in carcere certo non ha prodotto un sistema
Ma non si può certo accusare Gobetti della sua morte troppo prematura
Ma poi il liberalismo reclama un sistema
Con Betty è uomo di postille costi le fulminanti addirittura di notte Rosselli continua la sua opera ma fonti gli stroncato Gobetti era un polemista non era un professore di liberalismo noi possiamo solo dire che lo praticava al contrario di altri che lo apprezza
Per chi non è importante perché non ha detto nulla sulla bioetica
E non è lo stesso perché ce n'è un altro che ha accusato per iscritto Gobetti di non aver compreso la natura del nazismo
Per uno che è morto il ventisei
Forse non ha capito un'acca seconda guerra mondiale
Terzo accusa il famoso opera ISMU di Gobetti
Gobetti è comunista sul piano teorico Gobetti è quanto di più lontano dal comunismo ci posso immaginare dal comunismo realizzato non ne parliamo neppure una sua nota liberalismo socialista di di Rosselli è lapidaria
Liberalismo socialista perché non è il libro e l'articolo tre Rosselli ha scritto su deduzioni liberale
Punto irrinunciabile la libertà in un altro passo ricorda che tutte le libertà sono solidali e il bello è che queste accuse provengono tutte da marxisti pentiti più o meno a tarda età quando da decenni erano sotto gli occhi di tutti le carneficine del comunismo per assurdo e ora sono tutti i neo liberale per assurdo il programma di Gobetti sito di lavorare realmente a superare le divisioni che indeboliscono il movimento operaio il ventiquattro lo Betty semplicemente ha fatto sua la bellezza della Lotto in a Oriana e l'ha riportata nella pratica politica
Bobbio ha già scritto parole definitive su questo rapporto con Bettinardi i critici di Gobetti d'oggi sono troppi ignoranti e vili per prendersela con Einaudi
Farebbe ridere un Einaudi sovietico Einaudi semplicemente lo ignorano perché troppo indigesto per il loro liberismo al servizio dei monopoli
Se avessero letto Einaudi saprebbero che Gobetti sta già tutto nelle lotte del lavoro e nella prefazione asportabile di Renato
Dicevo Betti il metodo del liberalismo lo si consideri nella sua sostanza economica o etica o costituzionale consiste nel riconoscimento della necessità della lotta politica per la vita della società moderna il nostro liberalismo continua
Che chiamammo rivoluzionario per evitare ogni equivoco si ispira unire S. inesorabile passione libertaria vede nella realtà un contrasto di forze capaci di produrre sempre nuove aristocrazia dirigenti
Se si può muovere un appunto a Gobetti e semmai in una non novità teorica che liberalismo come conflitto è scritto nei cromosomi del liberalismo classico
Gobetti ha sperato che la classe operaia si facesse Alisto Grazia dirigente che si facesse liberale
Che diventasse borghese si illude era forse ancora appena qualche anno fa Decaro in una preparazione per altri versi agghiacciante alla riduzione di Perale scrisse che la classe operaia
Mille venti fu disinteressata alla lotta antifascista perché lo considero solo uno scontro all'interno del capitalismo
Ma per Gobetti era l'ultima spiaggia sulla braccia di chi doveva appoggiare il suo liberalismo liberatore i critici d'oggi in assoluta malafede con un metodo scientifico inqualificabile dimentico il quadro in cui opero Gobetti
La borghesia venuto a patti la piccola e media borghesia era la massa di manovra del fascismo i liberali erano bastona torneo si invocava nel governo Mussolini i radicali facevano altrettanto già allora
La grande cultura liberale Croce in testa era dice Gobetti ottimiste indulgente fin dopo l'assassinio di Matteotti
L'unica colpa di Gobetti è stata quella di organizzare la cultura liberale non ufficiale di darle voce affidarsi a quelle forze storiche ancora non avviliti dal trasformismo Gobetti nessun perfettamente consapevole nel suo dialogo con Albertini scrive o chiamare gli operai al mito libertario accontentarsi del fascismo
Una battaglia perduta da Gobetti è stata ben perduta in effetti dal nostro Paese direi dall'Europa direi dal secondo anche sulla classe operaia aveva ragione Gobetti anche a sinistra desse riconosciuto dopo la fine del comunismo perché come ci sono stati due liberalismo i ci sono state due sinistre e tra i pochi a capito ci fu proprio Togliatti i critici di Gobetti adesso fanno finta di dimenticarlo perché hanno interessi all'identificazione tra sinistra e comunismo
Togliatti aveva quello stesso interesse e non a caso stroncò i libri sia di Gobetti sia di Rosselli
La seconda sinistra era la più pericolosa per il comunismo e dà soddisfazione ma non ci meraviglia trovare Togliatti e liberal sulle stesse posizioni
Quarta accusa rivoluzione liberale credo che si sia capito da una citazione precedentemente letta in che senso Gobetti usasse questa espressione
Certo
In un giovane di vent'anni c'era una certa enfasi ma preferiamo la sua infanzia liberalismo di chi inciuci amava con i fascisti preparandosi da solo la fossa
Facili e ironizzare soprattutto quando su sponde opposte sia Pannella centravanti in riserva di Berlusconi sia D'Alema in bombetta londinese si appropriano di questa espressione
Al loro dedicherei una note nella una vera lezione di modesta di Max Ascoli il quale fu un personaggio un vero personaggio anche se oggi non lo ricorda nessuno
Egli scrisse in quei tempi drammatici rivoluzione e liberale fanno a cazzotti eppure non li si sente che bisogna compiere immuni una sorta di cosciente rivoluzione
Che sia insieme educazione per poter al fine arrivare a un vero liberalismo
Finale
Un cattivo maestro di liberalismo e Matteucci sul giornale di un monopolista e populista come Berlusconi ironia della sorte perché ha dedicato molte energie proprio lo studio del populismo ha scritto
Su Piero Gobetti devo confessare che non indicherei Mario dico mai questo nome a un giovane che si voglia fare una cultura politica
Lo crediamo bene andrebbe contro la linea culturale del suo giornale che educa i giovani con Gentile gli ungherese Evola guai se i giovani del gestore Gobetti
Scoprirebbero un liberalismo che affonda le sue radici nella tradizione liberale italiana e che smaschera questi liberali o si modici così ripetitivi delle loro critiche generazione dopo generazione
E forse questi stessi giovani o alcuni di loro sarebbero tentati di far propria la divisa della casa editrice di Gobetti che come tutti sanno era che ho a che fare io con gli schiavi
Fausto Capelli
Io voglio iniziare per dire due parole
In merito al discorso alle conclusioni dei discorsi fatti dal presidente del Senato
E dal ciglio così ero io credo che voi tutti abbinate rilevato qualche più
Che sono citato soltanto un esplicito riconoscimento
Della validità del pensiero liberale
E questo mi ha fatto piacere non solo ma è stato un invito ai liberali
Appunto di avere maggiore efficacia del Del Piero del il schieramenti politici interrotto politica attuale
Cercando di essere uniti più coordinati fra loro e soprattutto più volitiva
Tanto più che questo è proprio insegnamento ci copia
Te io qui parlo non tanto per ripete quello che il trattato molto brillantemente finalmente cioè delle correlazioni tra il pensiero di Gobetti è quello che ci sta verificando attualmente è stato detto ottima
Io porto qui
La testimonianza
Della mia generazione che all'incirca alla stessa generazione di coppe
Io che sono nato circa otto anni
E la striscia di
Io quando ho conosciuto Gobetti lo sconosciuto che avevo già ventidue anni circa in una biblioteca di Milano letto nel proprio tipo pubblica il Milan che allora frequentavo perché non potevo comperarmi CPP avrei voluto legge
E quando mi è capitato il primo il proprio rivoluzione liberale fronda prole c'era anche gli altri Shaggy titolo Columbidi Shaggy che notevoli
E poi mi sono informato circa le vicende di
Mi è parso Gobetti una sorta di Giuseppe Mazzini di questi primo principio dicendo
Quello che era il principio mazziniano pensiero azioni luglio viveva
Così si pensava conciliativa
E c'era un altro aspetto che è proprio anche di questo modo di concepire
Ci può dire importazione della lotta politica
E al rigore morale
Ad un rigore morale ha sciolto
è stato ha parlato di una certa caparbietà nuvola
Questa caparbietà il fattaccio inattaccabile
No une
è una volontà
Di essere coerente a quello che Bush sapeva essere necessario nel Paese
Forse fornisce abbia concerto presentimento forse della sua Borrelli
Cosa
Ma certamente che la sua vita è stata breve proprio perché Luís la consumata la Boccuccia
Cercando di fare il possibile e l'impossibile in quel periodo di Ferrante dico rosso turbamento della vita politica
E morale e culturale italiana
Pensate
Che Luigi che Lugli affrontato tema il
L'acqua l'ha chiamato diciassette anni energie nove
L'ha chiamato nove non nuove per differenziarlo da ordine Nuovo empatia chiamato energie no
Energie lui chiamava noi Loiero e un ricercatore è un è un istiga istigatore guardie Energia
Esprimeva in
Questa
è la caratteristica fondamentale di Gobetti
Poi voi sapete che a lui
Affondato perché l'UE avrà Unsal Vendemiano all'inizio lui affondato dei gruppi che egli ha chiamato i gruppi del gruppo di unità del
Che l'unità e rapidi il il giornale conta da Chardin allora
E Patti e Lou chiamava gli aderenti a questi gruppi in termine breve unitari
Lui era affascinato dal questa parola unità perché lui li cercava l'unità degli spiriti
In questo in questa volontà di crescita verso la libertà
Poi unisce distaccato dal Salvemini
Dicendo che l'unità aveva i problemi come li vedeva l'unità erano alquanto e cercava di di risolverli di spiegare Negri di prevedere le soluzioni erano alquanto oscuri lo invece aveva bisogno di chiarezza
Questo è un altro degli aspetti dico bene
La volontà non soltanto di volere ma di chiarire in che modi inkjet Bernini
Effettuare questa libertà questo e l'altro caratteristica
Pensate poi ha fondato nell'arco brevissima vita anche una calcio di tricheco che alla chiamata casa editrice Gobetti
Pensate che ha avuto in due anni ben quindici c'è quella
La cosa folle a a dare
è stato picchiato a sangue
Poco dopo ha dovuto essere ricoverato per un mese in clinica in Italia ancora
Creare per difetti di quote
L'intensità di lavoro
E le angosce che l'UE avuto anche da questo Concilium Cerquetti è stato due volte imprigionato scemo anche scelte solo per pochi giorni date le pressioni che hanno fatto vero coerente per cercare di
Alla fine non potendone più non avendo più la capacità di registi
Nel nel fisicamente ma non per favore
Per cercare di Po di essere capace di continuare l'opera allora allora l'opera sua altrove in Francia a Parigi voi ha cercato Luigi abbandonando moglie eccidio
Che aveva pochi metri moglie e figlio in Italia
Voi sapete che troppo pochi magic era Parigi chez ammalato gravemente di bronchite ed è morto
Nel che aveva
Poco meno di venticinque anni perché è morto nel dentice lui è nato nel
Io come dico
Quando ho conosciuto quest'uomo
Io che ero già nettamente anti facili offrono un atto liberale
Abbia rincuorato
Mi ha confermato delle lei l'India ritoccato io prego
E quando poi un anno dopo io ho letto l'opera di croci ho cominciato a conoscere l'opera dico
E poi personalmente crocevia
Questo qui è il mio
Io questo che guida su altro ancora maggiormente ho trovato in croce quello che Gobetti aveva abbozzato ci può dire
Perché è stato detto per esempio che progettato era dipendenza borghese che crea
Era non era colpa sua c'erano attori
Però pensate che è stato cuoce per primo appare a commentare il capitale e il pensiero di Carlo Marx
Perché lui era grandissimo amico DiCaprio Labriola quello che ha fatto conoscere Marx in Italia
E il più migliore commento del maschilismo
E del materialismo storico pertanto dico
Dunque questo vuol dire che lui a Rachel miscibile appena
Alle istanze liberali
Popolare alla stampa al bisogno che le che ci fosse qualcuno uno stimolo un'idea un ideale quel sinergiche cercato di spingere
Le marce inferiori a rialzarci
A una maggiore imita casino per acquisisce dedicato nella sua brevissima vita
Dopo il ecco questo che c'è complici dice la cui incidenza
Chi è il più giovane Gobetti giovane di piccola borghesia perché i genitori avevo un piccolo commercio dopo hanno offerto una tabaccheria dunque e luglio vissuto spero di questi proventi di queste ininterrottamente
Perciò quel perché sapete che Luís quel pochi soldi che aveva li ha spesi tutti gli occhi nel degli nelle riviste che ha fondato nei suoi tentativi di azione politica
Nella sua nel fondare questa casa editrice dunque pensate pancia
Come ha spremuto ci può dire la famiglia
Non disciplina in mente di quello che ha fatto il suo tempo Giuseppe Mazzini ecco l'ulteriore accorta
Io avverto che come come le dico non voglio dire pagare voglio cercare di riportare il pensiero intatto a quello che è stato il pensiero di Cobain come accennato è stato già detto anche tettuccio
Gobetti e non avere un pensiero dei fini
Il suo era un pensiero ancora in via di formazione
Il caldo di Salvemini
Poca luce per il pomeriggio c'è distaccato
Esce dista e Cile avvicinato anche a Giolitti che invece è sempre stato una sorta di bestia nera di
Perché ha compreso
Qual era il compito che si era assunto
Giolitti e come aveva saputo anche realizzare
Leggendo la la
Per cui la rivoluzioni riterrà fin conferma nelle prime panche una frase strana
Dice abbiamo più fiducia negli uomini che nella cultura
L'altra è una è una frase che mi ha fatto molto rinuncia
Poi io ho capito che cosa tu intendessi dire
Ciò è noi non vedevo una cultura per la cultura
Noi Piercarlo alla cultura che venisse dalle esperienze e dalle necessità e dai prigionieri ed alle volontà di Cingoli individui
Parlando con gli uomini cercando di spie di vedere attraverso i bisogni degli uomini le idee degli uomini quali sono nella loro realtà cercare di venire creare una cultura più umana di quella che lui aveva
Che conosceva allora questo è uno degli altri aspetti singolari di di Gobetti che noi dobbiamo appunto saper valutare e in quanto possibile farlo
Il contrasto vero ha detto anche con dei dei tempi nuovi come delle vecchie tradizioni
Non ho letto la dittatura in libertà questo è un altro aspetto singolare
Matto validi beh libertà e unanimità
Noi cioè vedeva non tanto la dittatura invece quella che si chiama dittatore ma anche un ogni forma di livellamento intellettuale
Questo è un altro degli aspetti singolari
E vitali
Di dico che
Ciò è
Noi non dobbiamo lasciare un'arma
Io ho sempre detto per esempio
Che ogni uomo è un partito per certe
Perché ogni uomo PdL coglie da un punto di vista proprio cioè contro la propria cultura la propria professione e proprio nei propri bisogni propri decidere i propri anneriti propri denaro ognuno di noi ha differente dagli altri guai pianoforte
La
Unanimità e degli animali
La differenziazione degli esseri un magnifico per cui noi siamo differenti più usciamo vivi vitali
Noi quando incontriamo delle persone non andiamo a vedere la ripetizione di scelte ma qualcheduno di diverso CCD che ci porta in contatto oggi qualche cosa di diverso di quello che esce a bordo
Questo è un altro degli aspetti singolari che ho voluto otto richiamare sottolineare dico bene
Le antitesi dice infatti sono necessarie e la lotta alle coordinate invece che sopprime
Questo è un altro degli aspetti singolare dico bene
Come invece
Degli antichi cerco di coordinatrice tendono a coordinarci invece che a spaccarci
è vero
Quello che il pericolo degli antichi quando le antitesi sono ci può dire tendono a delle forme anarcoidi che sono quelle che vanno evitati
Tendo delle forme di violenza
Che queste vanno evitati
Perché finché gli uomini
C'era il porno ci sono in antitesi fra di loro ma cercano di discutere del proprio anticrisi cercano di capire l'altro e l'altro cerca di capire scelte ci va avanti nel pensiero il nostro pensiero ci arricchisce
Noi quando cerchiamo di libri Gallo alte perché cercavo di arricchire il nostro pensiero perfino invece di cercare libri cerchiamo degli uomini con cui conversare e molto pensiero ci arricchisce si amplia no cresciamo esperienze di situazioni che noi non potranno mai pensare cioè non è un po'cibo
Vi entrato in contatto questo
Un degli aspetti singolari anche Teplice anticorpi
Lui dice il problema italiano letto non è di autorità Madia hutu Numidia
L'assenza di una di una vita libera tra poco attraverso il Cecconi l'ostacolo fondamentale per la creazione di una classe dirigente
Infatti noi non abbiamo una classe dirigente solerte completa attiva numerosa padre sarebbe stato necessario dopo c'è Poli De in ogni show missione a pensieri altrui
Gli autonomi altrove
Per informarci di un'attività economica moderna
E di una e di una classe tecnica progredita
Che dovevamo Escher che dovevano essere le condizioni le premesse di una lotta politica coraggiosa strumento infallibile per la scelta il rinnovamento della classe governante
Punto e attraverso il non conformismo che ci riesce a fare quelle finché il FIAT con progetti si appiattisce
Ci si limita e la libertà non è limitazioni
Perché nel momento stesso in cui la libertà al dignità certezza ci strozza dal suo libertà e infinite perché è una conquista infinite perfetta non è un qualche cosa che con una bacchetta magica ci crea dobbiamo creare ciascuno di noi attraverso appunto questo perché io continuo per rendere compenetrare l'uno degli altri
Ho una una cosa fin volare per esempio anche del grado di cultura che aveva raggiunto è il perché
La valutazione che ha saputo fare di Machiavelli
Dice
è un uomo moderno perché instaurato una concezione dello Stato ribelle alla trascendenza
Perfetto impedisce
E tenta un'arte politica organizzatrice della pratica e prospetta una religiosità civile
Come spontaneità di iniziative e di economia
Una religiosità civili
Ecco quello che in luglio ha cercato di complicità
Di esemplificare incertezza di insegnare attraverso il proprio esempio e la propria parola
Ho poi ci sono le sue divergenze su Carlo Cattaneo sulla fine per gettarlo in lacrime che lo apprezzava molto naturalmente ma lui lo vedeva troppo fumoso
Troppo diciamo indefinito nelle sue propensioni forse forse non ha visto distrattamente
Quello che è stato il compito di Mazzini ma che non ci ha insegnato a qualche cosa
C'è entro appare come ci ha spinto Competition cioè
Quando lo è Mazzini parlava Dio patria famiglia appoggio voleva dire
Avvieremo il pensiero dominante ci guida
Avere il senso della patria
A te gli atti e poi per lui non finiva nella pace italiano portiamo
è stato il primo nel trentatré a creare la Giovine Europa
L'Europa delle patrie
Contro l'Europa dei Ray
Fondata da McCarthy
Questo forse non c'è più vederlo ancora pieno
Ho ma c'è quello che lui poi ha visto con
Con un occhio sicuro
E stato appunto l'apporto marxista che lui ha chiamato
Proprio un movimento di libertà
Oggi come fu dopo quello che è accaduto anche quei avvenuto del comunismo poi questo ci fa un pochino
Sorridere questo citarlo
Ma Luís che dei piani a ricordare che Luigi vedeva in ombra in una città evidentemente industriale
Industrializzati
Torino con Milano erano le due città più industrializzati Italia
Lui vedeva quello che lo vedevano toccava qualche commando qual era il problema dei lavoratori vero dipendenti che allora bisogna pensare che pensiamo ancora quattordici ore al giorno bisogna pensarlo questo all'inizio di questo secolo
Sono poi arrivati a a dieci ore
Bisogna anche ricordare che allora non c'era ancora più suffragio universale The concentrici alle banche popolari alle mafie soggette di poter esprimere il loro voto più a pensarlo questo
Tanto meno poi le donne perché non erano escluse totalmente salvo
Bisogna capire da il momento in cui tenuti con quest'ansia di libertà che aveva addosso noi vedeva la necessità ma perché tutti questi milioni e milioni le persone sono privi di libertà
Ecco perché Lucia infatti lui applaudito a quando c'è stata la l'occupazione delle fabbriche
Poi applaudito
Ecco che finalmente il Vittorio cercano il ribellarci e di affermare scelte esce la propria dignità di uomini
Ecco perché lui ha visto nel nel nell'insegnamento marxista unisce gli amento di libertà naturalmente
Non aveva ancora visto ecco e capito previsto ho previsto quello che poi sarebbe lei deviazioni dell'alterazioni che ha provocato tutto questo però come motivo iniziale era vero raccolti
E e impatti lui allora in quell'epoca il tatto Gramsci che prima l'aveva criticato aspramente con Togliatti su ordine Nuovo Ciampi ci nato a luglio
E gli ho offerto la collaborazione e lui ha accettato tanto più che non era sul piano politico ma su quello culturale impatto gli hanno dato la la la critica drammatica e Latteri e poi poco dopo la critica letteraria
Però lui accontentato proprio per marcare questa comunione e che c'era fa il suo intento di libertà e l'intento
Oscuro ancora di liberalizzazione delle marce da parte dei movimenti socialisti
Questo io credo che siano gli aspetti fondamentali cioè per esempio anche il Giolitti dunque voi c'avete accennato prima fare bene rimarca uscente antigiuridica l'UDC accorta
C'ha portato perché ha visto il grande merito
Dice di Giolitti perché
Dopo con Giolitti i che c'è stata la ripresa dei metodi di governo di interpreti cioè quel per cui
Però vecchia con una serietà nuova infatti nette Depretis e più il suo trasformismo aveva per lui era unicamente di far galleggiare il suo governo
Quello di Giolitti aveva un'altra figlia
Cercare di far aderire anche le marche esterne gli stessi socialisti come poi è avvenuto dei cattolici di allora cercare d'aderire alla fu al ai suoi intenti
Di crescente liberalizzazione del popolo italiano attraverso la sua azione di governo
Questo è stato laiche che lui ha capito in modo poi vivo e profonde
Io vorrei dire un ultime parole pelle con cui pioli
Gobetti ha concluso
C'è le OPA poi a un altro dei
Dei punti
Diciamo di settori nei nostri confronti che lui ha sostenuto a oltranza
La proporzionale allora perché lui aveva sott'occhio quello che era i i guasti che erano nel sistema uninominale che era allora in alto in corteo
Non ha fatto in tempo avvertirne appieno le conseguenze del sistema proporzionale instaurato da anni
Cioè infatti allora è accaduto che venne sette partiti liberali Fierro per creati percepito dal palco del proporzionale e hanno spezzato ci può dire quella unità di intenti i volontari di azione ci avrebbe consentito all'iperrealismo di meglio reggere di fronte alla pressione fascista
Questo è stato invece poggia che lui non ha potuto opporsi e valutare attenti
Poiché è un altro punto otterranno Pelù dieci che mi pare ben col caccia e sottolinea
In Italia di che il contribuente
Non ha mai sentito la sua dignità di parcheggi che terrà Vitter trattare
Perché quando noi paghiamo le tasse no la partecipiamo alla vita della città
Questo che lo quindi i contribuenti italiani non lo non lo consente non lo capisce nello sente tutto qui
La dignità di essere un
Il contribuente della collettività sociale
Il contribuente italiano paga bestemmiando è la realtà
Lo Stato l'una coscienza di esercitare pagando una vera e propria funzione sovrana
L'imposta gli è importa
Questo è il punto
Delle che il contribuente italiano non ci sente cittadini efficiente sfuggito
Subito di che impone l'età
Questo è un altro degli aspetti molto interessanti del pensiero di proprie ora io vorrei per concluderlo
Dire
Due parole
Che in questo insegnamento sostanziali dico bene
Cioè intanto come dico il rigore morale
Ma soprattutto la volontà di lottare
Questo ha insegnato Bobby
La volontà di lottare non cioè di accettare quello che c'è Maggi ma dev'essere
Voi nella generazione di via vero che era mediatamente degli anni Gobetti anni poco dopo purtroppo ci siamo trovati in una
Le Paci
Con l'abbiamo potuto fare abbiamo cercato di accoglierci negli studi
Io ho continuato andare a fondo nei problemi cercate di capire ancora meglio che cosa poi il liberalismo
Ancor meglio che cosa poi c'è la verità
Ho cercato di di assorbire la la filosofica di Croce anche per capire come correggere i tuoi difetti è solo ho cercato di andare oltre perché questo occorreva in quel momento era possibile fare abbiamo voluto fare
E anche oggi
Scene uno non deve non c'è una possibilità di agire efficace ma cerchiamo almeno almeno dico il sipario culturali
Cercare di unirci di incontrarci come ho fatto io io ho fondato due riviste otto o o spezzoni di volumi otto
Fa orrore editorialista di un altro quindicinale
E o fondata degli che delle associazioni culturali mi do da fare né malgrado la mia età vero per cercare appunto di procede qui era in questa azione
Perché è share manca mediocrità la volontà e la capacità di pattini e liberalismo nella società italiana che cosa è dovuto che manca la cultura liberale
Manca la capacità di capire che cosa sia questo liberalismo il liberalismo di viciniori liberalismo non so di chi nuovi
Ma noi siamo la piccola e media borghesia italiana
Non ci siamo mai tragici
Noi siamo quelli ed ed anche la borghesia della cultura italiana
Da voi ecco quello che occorre fare c'è non siamo capaci di fare altro ma adesso
Ricordiamoci adesso sarebbe il momento di fare quello che ha a patto un certo momento Francesco De Santis quanto ha chiuso la sua scuola e ha detto aperto non è più tempo di studi ma tempo di imbracciare il Pucci dove noi dobbiamo in faccia al rifugio
Noi dobbiamo cercare di coordinare la nostra azione di fare in modo di riuscirei imprimere qualche cosa di questa azione perché come hanno detto precedentemente vero fogna Miglio
Il sindaco di Roma
Noi dobbiamo dare una maggiore recente fatica libera perché se non ci fa questo
Il problema italiani non ci riusciranno mai a risolvere perché sono deviati dal punto dal punto centrale che è la libertà
Soltanto dove purtroppo diciamo imperi portatori gli unici portato e se manchiamo noi
A a a cercare di imprimere questa volontà questa cultura liberale Del Piero dalla società da chi è l'aspettiamo da quelli che non sono liberali al cardio cerchiamo di essere con di essere coerenti con certe
Cerchiamo perciò di
L'unico cd più e trovarci di più gli Africa TAR cd più anche di superare le piccole differente che c'è gli interventi il pensiero di perché ecco come accennato prima ognuno di noi è diverso dall'altro c'è poco da fare
Cerchiamo però di coordinare la notazione sul delle linee essenziali che sono quelle
Cioè di dare una certa
Quindi il polso
Più vivo più vitali e più efficace alla libertà in attacco in italiana c'è vogliamo che che in Italia veramente ce il reality gradatamente un governo più degno dietro di essere chiamato tale e non delle solite paccottiglia di gente
Vero di Aversa che pensa soltanto ad arrivare a dei posti di comando e non da fare e il bene del popolo italiano
Da
A molti tirare le conclusioni non abbiamo ascoltato stamane cinque risposte ad una unica domanda e la domanda potrebbe riassumersi in questi termini se in quale significato sia consigliabile oggi Gobetti per un approccio liberale altri si pongono questo spesso problema oggi
Se ne discuterà il Centro Gobetti Torino
Con una relazione di Norberto Bobbio io vi leggerò fra un minuto una diciamo testimonianza che mi sembra interessante in proposito
La prossima settimana l'Istituto di cultura italiana di Parigi
Il tema sarà più ampiamente ripreso da un certo numero di relatori in cui si avrà modo di riprendere anche con una specifica relazione
Una questione che stamane affiorata largamente soprattutto nel ma intervento di Enzo marzo ossia le obiezioni diciamo contro l'arrivo il liberalismo Gobetti annullo furono mosse l'anno scorso
Nell'aprile del mille centonovantacinque in occasione della nuova edizione della rivoluzione liberale
Uno dei pregi e dei convegni che si tengono alla Sala Zuccari è quella finestra perché il volgere del sole indica quando è ora di concludere anche i convegni
E perciò io vi risparmierò la la relazione che avevo preparato e di cui chi lo desiderasse può trovare un astratto molto parziale sul Sole ventiquattro Ore stamattina corredato com'è giusto anche da alcuni diciamo errori di stampa che rendono più interessante la decifrazione del del mio pensiero ma insomma cerchiamo di venire
Divenire alla alla sintesi di quanto abbiamo ascoltato stamane
Diciamo che i critici del mille novecentonovantacinque Londra non sono tutti purtroppo come diceva Enzo marzo di dei convertiti che muovendo cioè ad esempio posizioni marxiste adesso ci infliggono quotidiane lezioni di liberalismo c'è qualcuno anche di quelli ma ci sono anche dei critici autenticamente liberali
Siccome alcuni di questi quando ero vent'anni lessero come abbiamo fatto noi la rivoluzione liberale apprezzandola poi sessanta anni l'hanno riletto approvando che è un libro che non serve più
L'unica morale che si potrebbe ricavare da questo è che Gobetti un libro che ha meglio leggiamo a vent'anni in modo da non i incorrere ivi incomprensioni navetta matura però quando questo avvenne io fui insospettito da una concomitanza perché la riedizione lo mettiate novantacinque uscita quasi contestualmente alla celebrazione del cinquantenario venticinque aprile
E le critiche contro il liberalismo come piano furono contestuale per tanti aspetti anche simmetriche alla diciamo allora all'ondata di ritorno che alle celebrazioni del cinquantenario venticinque aprile suscitarono tutti ricordiamo in quella circostanza che farlo più passava così
Fra il blocco e pacifiche celebrazione invece una parte dalla cultura detta liberale reagì dicendo quando la smetteremo con questa storia del fascismo dall'antifascismo
Quando ci dedicheremo a consegnare agli archivi della storia anche questa ormai Barbosa vicenda eccetera confondendo vede la pacificazione accerto può dopo intervenire dopo cinquant'anni con la parificazione del giudizio storico che non dovrebbe intervenire mai
Allora queste obiezioni contestuali
Alla rivoluzione liberale di Gobetti fecero nascere in me il sospetto che in queste inflazione il termine liberale ci sia anche la rimozione di alcuni dei suoi significati storici
Ed è per questo che conviene appunto ritornarci sopra
Partendo dalla prima obiezione di quelle ricordate da marzo cioè all'insufficienza strutturale del pensiero come piano certa promossi tra è un libro che non serve perché non c'è una teoria del mercato non c'è una teoria del costituzionalismo non c'è una teoria dei diritti e così via e quindi non è un manuale liberale ora se noi accettassimo questo principio
Dovremmo sgomberare i nostri scaffali da moltissimi dei libri a cui siamo tutto sommato pensionati
Ve la leggo comprende
Non soltanto serie trattati manuale ma una serie prestigiosa nei libri che in realtà non servono assolutamente a niente Celli si legge
Per la pura educazione sentimentale che qualcuno vuole se se desidera può provare leggendo la questo si può dire per esempio di uno degli interlocutori
Gobetti interlocutore alla distanza che marzo ha ricordato cioè però c'è
Anche per oggi in fondo di economia ma non credo che ne capisce gran cosa stando al modo in cui molto astrattamente ne trattava
La sua Teoria dello Stato una vero e proprio ottovolante comunale curvone nel mille novecentoventicinque no permuta variamente di indirizzò a seconda delle epoche e quindi anche di di Croce si potrebbe sconsigliare la lettura e non manca chi l'ha fatta perché anche fra questi maestri
Del Leo liberalismo dice Croce per carità lasciatelo stare che soltanto un elemento di ulteriore confusione
Per dal punto di vista della debolezza strutturale io do pienamente ragione a marzo non si può trattare nel libro che poi ha una collezione di articoli di giornale
Scritti all'età di vent'anni una trattazione sistematica nella liberalismo che non può esserci
Ma secondo grado di azione quella che riguarda l'eclettismo delle fonti cioè il fatto che in realtà pensiero politico di Gobetti derivata da matrici sono liberale attrice gramsciana sotto un certo aspetto c'è pure molto discutibile la matrice pasoliniana allarmata di tesoreria però io penso che si sia che si possano senz'altro convenire con Bobbio e anche con Spadolini sul fatto che i veri ascendenti del pensiero politico di Gobetti sono sostanzialmente quello einaudiano è quello Salvemini hanno come stamane è stato ricordato qui
E e questo serve a capire il e a rispondere alla terza e secondo me l'unica veramente fondata nel obiezioni contro Gobetti che l'obiezione sulla sua sul suo operai Massimo cioè il la Rore storico e indiscutibile c'è una prova Gobetti no
La sua valutazione dalla Rivoluzione d'ottobre della lotta per i consigli né in fabbrica contiene un errore di previsione
Il quale però è formula è un errore perché ha formulato nei termini liberale che li chiamò Enzo marzo
In realtà governo intuì poi non visse abbastanza per poter
Diciamo compiere un riscontro dei fatti in questo lotta del lavoro una rivoluzione liberale potenziale perché non affini assegnava affatto al concetto di classe quella carattere preminente dei crediti da novantacinque hanno avuto fatte a tribù attribuirli
Gobetti scrisse con molta chiarezza le classi sono soltanto un mito cioè la sua interpretazione della d'accordo è la lotta del lavoro era una interpretazione come si può dire di tipo etico pedagogica cioè individuava Traverso al contrasto della positività del contrasto la possibilità che crescessero due forze simmetriche da una parte i solitari eroi del capitalismo fra i quali hanno annoverava in primo luogo Agnelli del giornale poi nel libro
Ritenne meglio Bertinotti e pone impegnarmi condivido l'indicazione personale ma comunque questo mondo dell'impresa e dall'altra in queste
Avanguardie operai
Tipicamente torinesi tipicamente torinesi che egli vedeva come una nuova élite politica nascente dico divinamente torinesi non per municipalismo ma perché per esempio il pensiero perché ha del tutto alieno a a quella tendenza sociale la riformista che invece tipica dall'altra grande città industriale del tempo lo spirito mercantile milanese quindi in Gobetti e anche nel rapporto fra liberalismo di Gobetti il comunismo di Gramsci
Diciamo l'incidenza del clima
Locale del tempo fortissima
Ad ho con me alcune citazioni che non vi leggo per brevità ma me le dispiace perché è una è una citazione di Einaudi che non è molto noto nel mille centocinquantasei si fece un convegno liberale a Torino per il trentennale scomparsi Gobetti idraulica da pochi metri che era sita a pochi mesi uscito dal no erano pochi mesi al Quirinale quando una una un un messaggio mandò un messaggio in cui interpreta il liberismo Gobetti hanno in in termini di
Sono molto più Magnanini di quelli dei liberisti di oggi di oggi hanno voluto riconosce allora su questo punto non avendo appunto il tempo di sviluppare la dimostrazione voglio averne Darryl poche righe che io ricevuto proprio stamattina e che sono quasi indecifrabili per scrittura dal da un grande studioso dove il piano del professor Giorgio Vaccarino presidente dell'Istituto storico della Resistenza in Piemonte
Voteremo in relazione ai precedenti carteggi articoli mi scrive le obiezioni che lei attacca sono generate dalla malafede dal mancato senso della storia sono obiezione di cui parlava Enzo marzo prima il ricorso che lei
Indicatore del movimento dalla storia da cui non è possibile tornare indietro soltanto bianchi Rosati spiritiche ancora oggi identificano liberalismo e conservazione
Inorridisco no bella opera Isma'di Gobetti
Sul fatto poi che appunto il liberalismo di Gobetti forse contaminato al comunismo gramsciano diciamo che le le citazioni contrarie sono numerose come sorte sono utenti che cominciare da dal modo in cui per la prima volta Gramsci parlò loro con di Gobetti con Terracini Gobetti non è dei nostri un liberale
E dal modo stesso in cui nella diciamo il memorabile capitolo sui comunisti mantiene l'amore storico che prima dicevo nella rivoluzione liberale era stato pubblicato prima nella rivista nell'articolo era era era intitolato Storia dei comunisti torinesi scritta da un liberale allora io penso che questa polemica solo per RAI uno vada in giustamente più correttamente interpretata se la si collega come in parte è stato fatto ampio da Morelli stamattina era dagli altri amici che sono intervenuti ha altre due diciamo elementi decisivi della teoria come Piano cioè la l'analisi della borghesia l'analisi della genesi del fascismo che poi sono strettamente intrecciate Luna con l'altra
Non torno su questo quanto han detto i nostri amici voglio ricordarvi e raccomandarvi fra le citazioni non faccio per brevità la pagina di un altro grande storico dell'epoca storico soprattutto della transizione dal del Giolitti Isma'Nino Valeri e interpreta molto bene diciamo la concezione critica della borghesia italiana in Gobetti
Come elemento chiave per la spiegazione del suo pensiero
Politico
E perciò io credo che noi possiamo difendere Gobetti con me liberale naturalmente non nel senso di una rivendicazione partitica
Raccomando a chiunque in proposito
Il divertente scritto che era stato di cui al pub ha letto la parte aulica Rutelli stamattina e che fu diciamo dedicato al suo primo editore da Montale Montale
Quando fui intervistato su Gobetti con la diciamo quell'eleganza che lo distingueva dei cercata per sottrarre interviste che ho sempre paura che mi chiedano a quale gruppo sarebbe scritto l'onorevole Gobetti Osten tratto in pavé la mente questo è un problema che è inutile porsi per il il fatto che Gobetti potesse essere rivendicato o possa essere rivendicato da un partito mi sembra fuori luogo il vero la vera questione ci dobbiamo porre è che è visto che questa rivoluzione liberale poi alla fine non ce l'ha fatta se gli italiani abbiano sentito mai la mancanza su questo che la mia opinione non è del tutto ottimistica perché questo questa sorta diciamo eroica intransigente
Etico pedagogica che Gobetti aveva del liberalismo non appartiene certo la sua specie più diffusa così come il suo liberismo non appartiene certo sotto questo profilo è stato detto bene da marzo alla alla stessa specie a cui appartiene il liberismo della nuova destra contemporanee a conclusione cari amici è che il in Italia ci sono state varie specie di liberare tempi di Gobetti c'erano i liberali monarchici
Poi c'erano anche già allora e dopo i liberali i cattolici liberali i socialisti liberali però liberale allo stato puro usuranti liberale attenzione Gobetti Anna che interpretano il liberalismo anzitutto come una specie di codice di vita
Non c'è mai stata una grande abbondanza nel nostro Paese questa la ragione per cui la rivoluzione va be'Tiana in sostanza non ho avuto eredi ed è stato facile relegando la fra le illusioni giovanili però ci sono illusioni che bisogna conservare se vogliamo avere qualche nostalgica fare in futuro ringrazio
Contanti
Liberale
Bene era un liberale molto